il piccolo 04 del 29/01/2022

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QUIRINALE

QUIRINALE

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DUE FUMATE NERE LA CASELLATI KO OGGI 7ª CHIAMATA

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LE NUOVE IPOTESI: CASINI-DRAGHI IL BALLOTTAGGIO

Anno VI • n° 4 • SABATO 29 GENNAIO 2022

Periodico • € 0,02 copia omaggio

ISSN 2724-4385

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Corso XX settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Redazione: Corso XX Settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: Industria Grafica Editoriale Pizzorni I.G.E.P. Srl - Cremona • Pubblicità: U.P. Uggeri Pubblicità srl • 0372 20586 • info@uggeripubblicita.it

CRONACA • La giovane in chat, la madre ricattava gli utenti dicendo che era minore e autistica

Articolo a pagina 3

LA TRUFFA EROTICA DI MAMMA E FIGLIA CONSUMATORI

TELEMARKETING: ARRIVA LO STOP ANCHE DA MOBILE

Raineri a pagina 6

L’INTERVISTA

PARITÀ DI GENERE, CORSA AD OSTACOLI Fornasari a pagina 7

FATEMI CAPIRE... Strani i tifosi di calcio. Se un giocatore per passare a una squadra più forte e avere uno stipendio più alto viene a giocare nella tua squadra è il tuo nuovo idolo, se fa la stessa scelta per andare in un’altra diventa un venduto, un mercenario. Non si offendano i tifosi, ma sembra un comportamento da politici. Vanni Raineri

CASALMAGGIORE

CASCINA SERENI, PARTITI I LAVORI Moreschi a pagina 13

IL GIORNO DELLA MEMORIA

ANCHE SULLO SPORT IL PESO DELL’OLOCAUSTO

ACCADDE IL... Raineri-Galletti a pagina 8

SANREMO COMPIE 72 ANNI I NUOVI BRANI IN ANTEPRIMA

SPORT

SBANCARE BOLOGNA SI PUÒ LA VANOLI C’È GIÀ RIUSCITA Varesi a pagina 24

ALLA CREMO TORNANO A SBOCCIARE I GIOVANI Volpi a pagina 25

CULTURA

Torresani alle pagine 4-5

Articolo a pagina 21

L’ALTRA ANIMA DEL VIOLINO TORNA CON TRE CONCERTI

PECHINO 2022, L’ITALIA PUNTA SULLE DONNE Varesi a pagina 27


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CRONACa DIPENDENZE

LA CASCINETTA DIDATTICA DI CASTELVERDE CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO

Sabato 29 Gennaio 2022

La Cascinetta didattica di Castelverde, che da anni si batte contro il gioco d’azzardo, con proposte e progetti sociali volti a contrastare il proliferare di slot nel paese, recentemente ha costituito un gruppo di mutuo aiuto aperto alle famiglie in difficoltà e ai giocatori compulsivi.

Il gruppo è autogestito e autofinanziato dalla Cascinetta didattica con l’intento di aiutare le persone fragili a titolo gratuito. Per informazioni è possibile rivolgersi a Gabriele Cervi, numero di cellulare 3391461161, o scrivendo alla mail “cervi.gabriele@libero.it”.

CRONACA • Una 22enne si intratteneva in chat erotiche, poi interveniva la madre chiedendo soldi

Mamma e figlia registe della truffa hot Il modus operandi era preciso: la lare, il reato di estorsione sesragazza intercettava profili virsuale e sostituzione di persona. tuali con i quali scambiare maSono state formulate accuse anche nei confronti della madre teriale hot. Ad un certo punto, della giovane, che si è rivelata davanti alla webcam, interveniva la madre. Ed è lì che, puntualcomplice della ragazza in più di mente, scattava la truffa. Di cinuna vicenda. quecento euro in cinquecento: L’indagine ha avuto inizio nel migliaia di euro, fino a un bottifebbraio 2020, dopo la denuncia no ben consistente. presentata presso la Ma alla fine, il “trucPolizia Postale di Cremona. Un cittadino co” è venuto a galla. italiano ha raccontato La Polizia di Cremodi aver chattato e na ha dato esecuSulle carte 100mila € zione ad un’ordiscambiato alcune foto Identificate 60 nanza di misura con una ragazza che cautelare in carcere, vittime della trufaveva pubblicato un nei confronti di una fa in tutta Italia. annuncio erotico su giovane donna ven- Sequestrate le carte un sito di incontri per tiduenne della pro- ricaricabili sulle quali adulti; tale relazione vincia di Forlì, re- confluiva il denaro: in virtuale si è bruscamente interrotta per sponsabile di estor- tutto 100mila euro l’intervento di una sisione. Le indagini gnora qualificatasi svolte dalla Polizia Postale, con il coordinamento di come la madre della ragazza, a suo dire minorenne e autistica, Federica Filippi, della Procura la quale lo avrebbe denunciato della Repubblica presso il Tribuse non avesse pagato 500 euro a nale di Spoleto, ha visto la contitolo “risarcitorio”, per i danni testazione di ben 69 capi d’impsicologici subìti dalla figlia. putazione tra i quali, in partico-

Un gruppo di giovanissime ragazze è stato individuato e denunciato dai Carabinieri di Cremona per avere commesso la rapina di un telefono cellulare nei confronti di una studentessa universitaria, nel pomeriggio del 6 dicembre scorso, nel terminal bus di via Dante. Le autrici del reato sarebbero cinque ragazze, quattro delle quali tra i 15 e i 16 anni e una di 18. La vittima ha immediatamente denunciato il fatto al Comando di viale Trento e Trieste che ha subito avviato le indagini, ricostruendo in maniera chiara e precisa quanto accaduto grazie alla preziosa presenza delle telecamere di sorveglianza che hanno inquadrato e ripreso la scena. Le indagini hanno permesso di individuare e denunciare per ricettazione anche il proprietario di un negozio di telefonia

L’attività svolta dalla Polizia Postale di Cremona ha consentito di identificare ben 60 vittime di sesso maschile di diverse età, residenti su tutto il territorio nazionale, comprese perso-

ne con disabilità cognitive, nonché di sequestrare carte ricaricabili sulle quali è confluito il denaro provento delle estorsioni per un ammontare di circa 100.000 euro.

L’A CCO R DO

GESTIONE DEGLI SCARICHI SIGLATO IL PROTOCOLLO

Una intesa che rappresenta un unicum nel panorama idrico italiano e che vede Padania Acque capofila di un modello virtuoso. All’Università Cattolica – Campus di Cremona - Padania Acque e le principali associazioni imprenditoriali del territorio hanno sottoscritto, alla presenza dell’Assessore regionale Pietro Foroni, un accordo per la gestione ancora più efficiente delle attività riguardanti gli scarichi industriali delle acque reflue. Il protocollo di intesa, di 3 anni, rinnovabile, ha come obiettivo l’avvio di un percorso comune e la condivisione di impegni e competenze in tema di scarichi industriali. Due tavoli di lavoro si occuperanno di facilitare i rapporti tra le aziende, risolvere eventuali criticità e migliorare l’intero sistema scarico-fognatura e depurazione.

Rubano il cellulare a una studentessa universitaria Nei guai 5 giovanissime, quasi tutte minorenni che ha acquistato il telefono cellulare rapinato senza averne verificato la reale provenienza. Nel pomeriggio del 6 dicembre, verso le 14.30, una studentessa universitaria residente fuori provincia, al termine delle lezioni, è arrivata nel terminal e ha atteso l’autobus per rientrare a casa. Improvvisamente è stata accerchiata da un gruppo di ragazze che inizialmente si sono avvicinate a lei per chiederle denaro. La giovane si è avvicinata ad altri ragazzi presenti in piazza, senza consegnare nulla. Il gruppetto ha continuato a tenere sotto controllo la vittima pas-

sando poi alle vie di fatto, accerchiando la studentessa e intimandole di consegnare il telefono che aveva in mano perché dovevano fare delle telefonate. La studentessa si è rifiutata, ma una delle ragazze, spalleggiata dalle amiche, glielo ha strappato di mano torcendole il polso e costringendola a lasciare la presa. Da qui la fuga in direzione della stazione ferroviaria. Nei giorni successivi alla rapina carabinieri in borghese hanno controllato quotidianamente il terminal bus finché hanno individuato tutte le ragazze immortalate dalle telecamere, riconoscen-

dole sia per la corrispondenza delle sembianze fisiche sia per la corrispondenza dell’abbigliamento che indossavano il giorno del fatto. Quattro sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria minorile di Brescia e riaffidate ai genitori, avvisati e convocati in caserma, mentre la quinta donna, maggiorenne, è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria di Cremona. E’ stato ricostruito anche quanto accaduto dopo la rapina ovvero che le ragazze erano andate in un negozio di telefonia della città a vendere il cellulare ricavandone 30 euro. In un negozio di telefonia è stato ritrovato e sequestrato il telefono, acquistato dall’esercente, che, non avendo effettuato alcuna verifica sulla provenienza risponde ora del reato di ricettazione.

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4 la testimonianza

PER MOLTO TEMPO IL SILENZIO HA AVVOLTO LE TANTE STORIE DI SPORTIVI PERSEGUITATI. IL CONTRIBUTO DI TORRESANI PER POTER RICORDARE

» giorno della memoria PIERLUIGI TORRESANI*

Per troppo tempo nel nostro Paese, come in quasi tutta Europa, si è tentato di dissociare tutto ciò che costituiva la “memoria”, dal fenomeno “Sport”: Come se tutto il movimento sportivo si fosse preso una sorta di “vacanza forzata” da quella pagina più insensata e mostruosa scritta dall’uomo nel XX secolo. Oggi, a seguito del moltiplicarsi di iniziative, pensiamo sia venuto il momento di affrontare criticamente il nodo del rapporto fra “Sport e Shoah”, di aprire quegli armadi della vergogna che pure lo sport per troppo tempo ha volutamente dimenticato o tenuto colpevolmente chiusi. Per non guardarci dentro e fare conti con un passato che per molti, potrebbe risultare ancora scomodo. Ed è per questo che, partendo e incentivati dal grande lavoro di ricerca svolto dallo storico dello sport Sergio Giuntini, che si intitola appunto “Sport e Shoah” (Sedizioni 2014), con questo modesto contributo si tenta di offrire spunti per riflessioni, sperando in positive ricadute per le giovani generazioni, presentando la storia della Shoah, da un versante decisamente interessante, ma ancora poco frequentato. Per questo, al posto di un quadro generale, si vuole proporre all’attenzione casi esemplari di donne e uomini che, con coraggio, hanno pagato spesso con la vita la loro tenace coerenza, accettando un destino che la cosiddetta “soluzione finale” aveva abbondantemente indicato. Una storia di vite umane, legate dal filo rosso della pratica sportiva. La popolarità e le forme di divismo, di cui erano già allora oggetto i campioni , non costituirono alcuna forma di van-

La Shoah non ha risparmiato lo sport, taggio, una sorta di salvacondotto pubblico. Si è calcolato in maniera approssimativa, ma vicino alla realtà, che almeno 60.000 atleti di cui 220 ad alto e altissimo livello, furono deportati nei campi di concentramento, disseminati in varie parti d’Europa, dove la maggior parte vi trovò la morte. Nel 1928, ai Giochi Olimpici di Amsterdam, l’Italia conquistò la prima medaglia olimpica femminile: un bellissimo argento dietro alla Nazionale Olandese, della quale facevano parte diverse atlete ebree. Ebbene quella formidabile squadra fu letteralmente decimata dopo l’emanazione delle Leggi razziali. Così come lo è stata la Nazionale Cecoslovacca di Ginnastica, con ben 21 atlete mandate a morire nell’inferno di Mauthausen, nel 1943. Emblematiche ed interessanti sono le vicende che legano due grandi allenatori ebrei-magiari: Egri Erbstein e Arpad Weisz, che operarono in Italia fino all’emanazione delle Leggi razziali del 1938. Due storie di calcio e bieca discriminazione che, per forza di cose, si dipanarono lungo linee parallele, per poi separarsi e, in tempi diversi, culminare in un epilogo ugualmente tragico. Erbstein, nato a Nagyvarad il 13 maggio 1898, era stato un ottimo centrocampista nelle fila del Bak e dell’Atletikai Klub di Budapest. Diventato allenatore ecco l’incontro con l’Italia e la sua prima squadra, il Bari. Poi Nocerina e Cagliari fino ad approdare alla Lucchese dal 1932 al 1938. Maestro di tecnica e di tattica, aveva

intuito l’enorme importanza della preparazione fisica: “Coraggio più sudore con più calma, ecco la ricetta vincente!”, ripeteva in modo a volte ossessivo ai suoi giocatori. A Lucca lo colpirono le Leggi razziali che lo costrinsero ad emigrare in quel di Torino, città ritenuta più sicura. Cosa che però non risultò vera; da qui le peregrinazioni verso l’Olanda e la Svizzera, che cercò di raggiungere varcando la frontiera tedesca. Con la famiglia venne fermato a Kleve, non distante da Dusseldorf. Oramai braccato, riuscì miracolosamente a trovare rifugio nella sua Ungheria ed evitare la deportazione fino al 1944, quando la Wermacht s’insediò nel territorio magiaro: Erbstein fu tradotto in un campo di lavoro, da dove riuscì a fuggire e a raggiungere Budapest. Così evitò il lager ed una fine quasi sicura. Quella fine prematura che rinviò l’incontro con il destino al 4 maggio 1949, con l’impatto dell’aereo, che trasportava il grande Torino, con la basilica di Superga, al ritorno da una amichevole in Portogallo. L’altro grande allenatore ebreo-ungherese che ebbe una fama notevole nel nostro paese per aver conquistato ben tre scudetti, uno alla guida dell’Ambrosiana Inter e due a quella del Bologna, è Arpad Weisz. Nato a Solt il 16 aprile 1896, è stato nazionale olimpico ungherese nel 1924 e successivamente apprezzato giocatore di Padova e Inter. Come allenatore fu alla guida di Alessandria, Novara ,Bari, Inter e Bologna. Come Erbstein, quando

Da sinistra Vittorio Staccione ed Egidio Armelloni: pagheranno caro (il primo sopravvennero i “pogrom razzisti” di Mussolini, cercò riparo in Olanda ottenendo un ingaggio presso il Dordecht, ma con l’invasione nazista dei Paesi Bassi il 7 agosto 1942, la famiglia Weisz venne arrestata e deportata a Vesterbork. L’identico punto di transito da cui era inizialmente passata Anna Frank. La moglie di Arpad, Elena e i suoi due figli Roberto e Clara vennero soppressi ad Auschwitz il 5 ottobre 1942. A lui, di costituzione robusta, per

qualche mese fu riservato il campo di lavoro di Kosel nell’alta Slesia. Trasferito successivamente ad Auschwitz, come la maggior parte degli internati non sopravvisse alla fame ed agli stenti. Il 31 gennaio 1944 il triplice fischio dell’orrore. Ancora oggi , tutti gli anni le squadre Allievi dell’Inter e del Bologna, con una partita amichevole ricordano quel lontano maestro di vita e di tecnica calcistica. Ma non solo gli ebrei finirono nel

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Sabato 29 Gennaio 2022

, dall ungheria verso il fatale destino

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L’ALLENATORE EBREO-MAGIARO EGRI ERBSTEIN RIUSCÌ A FUGGIRE PIÙ VOLTE DA FASCISTI E NAZISTI, MA NON POTÈ SCAMPARE ALLA TRAGEDIA DI SUPERGA. IL CONNAZIONALE WEISZ MORÌ AD AUSCHWITZ

, anche a Cremona

con la morte) l’impegno antifascista mirino della barbarie nazista; altre “diversità” furono perseguitate con ferocia: rom, sinti, omosessuali, disabili. Storia particolarmente toccante è quella di un grande talento del pugilato tedesco: Johann Trollmann. Dotato di una fisicità armoniosa, Johann mostra fin da adolescente la passione per la boxe e, percorrendo le varie tappe obbligate, arriva a diventare campione nazionale dei pesi medi. Ma c’è un proble-

ma: è un sinti, cioè uno “zingaro” e per questo viene emarginato, non permettendogli di combattere per poi escluderlo dalle Olimpiadi del 1928, subendo negli anni successivi ritorsioni e persecuzioni, fino ad essere internato nel campo di Neungamme, dove muore, massacrato di botte (trattamento solitamente riservato ai pugili ed ai lottatori) il 9 febbraio 1943. Alla sua vicenda si è fortemente interessato il Premio Nobel della Letteratura Dario Fo, che ha raccontato la vita di Trollmann in uno dei suoi ultimi lavori, un bel libro dal titolo “Razza di zingaro”. A CREMONA A questo punto ci sembra opportuno ricordare alcune figure che riguardano da vicino Cremona ed il suo territorio. Una è quella di Vittorio Staccione, che giocò con la maglia della Cremonese nell’anno 1925/26 proveniente dal Torino, mandato nella nostra città per “farsi le ossa” e completare il servizio militare presso la Caserma Paolini, struttura compresa fra Viale Trento e Trieste e via Palestro, dove attualmente sorge il Polo Scolastico. Staccione è bravo e viene subito notato, tant’è che dopo un fugace ritorno al Torino lo vuole l’ambiziosa Fiorentina. E Firenze sarà l’apice di una carriera non priva di problemi, soprattutto a livello personale con un doppio colpo del destino: prima la scomparsa dell’amata moglie e successivamente quello della figlioletta appena nata. Come calciatore le ultime tappe sono Cosenza e Torre Annunziata e nel 1936 lascia il

calcio per tornare a Torino e fare l’operaio alla Fiat. Ed è in questo periodo che intensifica l’attività di sindacalista e di militante antifascista. Per tale ragione è attentamente sorvegliato dall’Ovra, la polizia politica di allora. Durante gli scioperi del ’44, Vittorio Staccione viene arrestato il 13 marzo; dopo una breve sosta a Verona, viene deportato a Gusen, sottocampo di Mauthausen, con il numero di matricola 59160. Ed è in questa località che, a causa di una cancrena per le percosse subite dalle SS, si spegne il 16 marzo 1945. Alla memoria di Vittorio Staccione, su iniziativa del Panathlon di Cremona, nel giugno 2015 è stata posta una targa in marmo presso lo stadio Giovanni Zini, identificandolo come “simbolo dello sport, che sacrificò la vita per la pace e la fratellanza fra i popoli”. Uno che invece, pur subendo umiliazioni e persecuzioni è sopravvissuto alla barbarie, è Egidio Armelloni, grande ginnasta nato a Soresina nel 1909 e dove, proprio a Soresina, iniziò la sua brillante carriera. Dopo una breve emigrazione a Biella, trovò lavoro a Milano e qui venne tesserato dalla società Pro Patria e allenato da Mario Corrias, responsabile tecnico della nazionale italiana. Armelloni fu uno dei maggiori ginnasti italiani degli anni ’30: famosa e inimitabile la sua uscita dalle parallele. La sua carriera è stata pesantemente condizionata dall’impegno politico di antifascista e nonostante numerosi arresti, per varie ragioni a volte molto fortunose, è sempre riuscito a sfuggire alla deportazione. Come atleta ha partecipato ai mondiali di Budapest nel 1934 e alla Olimpiadi di Berlino nel 1936 (dove si ricorda una simulazione di infortunio alla spalla, che gli “impediva” di allungare il braccio per il saluto fasci-

sta!). Dopo una pausa nei partigiani più temuti, riprendono con il calcio, del Sap, ormai trentanovenne, fece che permetterà loro di superare i in tempo a partecipare alle prima momenti terribili a cui sono stato costretti. La decisione nel 1946 di edizione delle Olimpiadi del dopostabilirsi a Cremona, dove Ottoriguerra, quella di Londra 1948, clasno firma un contratto con la Cresificandosi al 5° posto nella gara a monese e gioca con la maglia grisquadre. Quella di Egidio Armelloni è ancora, alla pari di tante altre, giorossa per le successive quattro una figura poco indagata da storici stagioni, prima di finire la carriera a Udine e poi a Treviso allora allenato e sportivi; la città di Soresina potrebbe ricordare questo concittadal mitico Nereo Rocco. Cremona dino, proponendo alle giovani geè ormai la loro casa e finiranno i nerazioni una figura molto positiva loro giorni nella nostra città, dove per lealtà, coraggio e coerenza. peraltro hanno vissuto i figli (Euro, Per ultimo vogliamo riservare una figlio di Ottorino, è morto proprio citazione per due figure, cremonesi questa settimana) e i nipoti. di adozione, il cui ricordo è ancoA conclusione di questo contributo in occasione della Giornata ra vivo nella nostra città. Parliamo della Memoria, citiamo dei fratelli Claudio e Ottorino Paulinich, con piacere Primo Levi, entrambi nati a Fiume, l’uomo, l’intellettuale, il primo nel 1920, il selo storico sopravvissucondo nel 1922. Cre- PERSEGUITATI to ai lager nazisti, che sciuti in una famiglia di dalle pagine de “La treStaccione giocò gua”, ci parla di sport e calciatori di alto livello: il padre Arpad e gli nella Cremonese, di calcio in particolare. zii Zeffirino, Ladislao Armelloni era In queste pagine Lee Stefano sono sta- un ginnasta di vi rievoca una partita ti ottimi calciatori ed Soresina: entrambi disputata nel maggio 1945, quando sulla via era quindi naturale che furono apertamente anche loro prendesse- schierati contro del lungo e difficile riro quella strada; prima il fascismo torno, un gruppo di ponella squadra della loro lacchi e uno di italiani si città, la Fiumana, che incontrano casualmente in uscita dal campo di Bogucice. militava in serie C, e poi in giro per E cosa fanno? In pochi minuti orl’Italia. Il 15 novembre 1944 Claudio ganizzano una partita su un campo e Ottorino vengono fermati da una improvvisato: la pace e la fine delpattuglia di nazifascisti e arrestati. le atrocità dei campi di sterminio, I motivi dell’arresto non sono chiari, si parla di un atto di sabotaggio festeggiate con un gesto di sport! verificatosi nel corso dei lavori delLevi registra anche l’esito di quella la Todt a Sussak , oppure molto più partita, vinta dai polacchi, facensemplicemente per le loro simpatie doci respirare l’essenza più autenper i partigiani. Entrambi vengono tica del valore primario dello sport. portati prima a Trieste e poi trasfeIl senso pieno del ritorno alla vita e alla libertà, dopo gli stenti e le riti nel lager di Dachau e sottoposofferenze, comunicato con immesti ad un duro regime per oltre sei diatezza per mezzo del linguaggio mesi. Il campo viene liberato dagli americani il 29 aprile 1945. Tornati universale dello sport. a casa, fortunatamente sopravvissuti alle barbarie di uno dei campi *Università Cattolica di Milano

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Cronaca

Sabato 29 Gennaio 2022

VANNI RAINERI

Capita un po’ a tutti, e sempre più spesso negli ultimi mesi, di ricevere telefonate fastidiose con cui si propongono nuovi contratti. Chiamate dai call center che un tempo arrivavano soprattutto ai numeri fissi, e che oggi sono indirizzate ai cellulari e agli smartphone. Alla chiamata, generalmente il numero visualizzato è un cellulare anonimo, alla risposta i casi sono due: o qualcuno cerca di rifilarci un nuovo contratto nei modi che conosciamo (a volte l’operatore è educato, a volte no: il sistema più fastidioso è certamente “abbiamo verificato sulla sua bolletta che lei sta pagando troppo”), oppure alla risposta parte addirittura un messaggio registrato, metodo che consente alle aziende di non pagare neppure il misero compenso economico che spetta agli operatori dei call center. Fino ad oggi chi l’ha voluto ha potuto difendersi iscrivendosi al cosiddetto registro delle opposizioni: una strada che però era consentita ai soli possessori di impianti fissi. Da oggi è possibile farlo anche per i dispositivi mobili. Oddio, difendersi è una parola grossa: in realtà, nei suoi 4 anni di esistenza, il registro delle opposizioni al telemarketing non ha proprio funzionato al meglio, e speriamo che la novità legislativa possa porre un freno all’abitudine di chiamare gli utenti mobili ad ogni ora del giorno per proporre contratti commerciali. Un fastidio che aumenta pensando che quando siamo noi a voler chiamare quelle aziende con cui abbiamo in corso un contratto, sia per chiedere informazioni, sia per contestare pagamenti, sia per indicare malfunzionamenti, la strada per dialogare con una voce umana è

NORME - Approvato il decreto: registro delle opposizioni esteso ai telefonini

Telefonate fastidiose: ora possiamo difenderci

L’interno di un call center quanto mai impervia. Va anche detto che gran parte dei nostri cellulari consentono di evitare di essere richiamati da numeri indesiderati, ma questi cambiano in continuazione, e solo l’iscrizione al Registro consente di evitare qualsivoglia chiamata pubblicitaria. IL DECRETO La novità è che il governo ha varato l’aggiornamento del Registro delle opposizioni inserendo

appunto i telefonini. Il decreto è stato approvato alcuni giorni fa ed attende la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore. Il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti si è detto particolarmente soddisfatto della riforma, «molto attesa dai cittadini che hanno il diritto di vedere tutelata la loro privacy da attività promozionali invasive». Il Mise ha annunciato una campagna di informazione di un servizio pubblico

gratuito per i cittadini, che una volta iscritti negli elenchi del registro non potranno più essere contattati dall’operatore di telemarketing. Non solo il ministro leghista, ma anche la sottosegretaria del Pd Anna Ascani si è impegnata per arrivare a questo risultato, che coinvolge anche la posta: il nostro “no” potrà infatti essere esteso alle comunicazioni pubblicitarie via posta cartacea. In realtà le associazioni dei consumatori, me-

mori degli scarsi risultati degli ultimi 4 anni, non appaiono convinte, anche per la lunga attesa di questa modifica, e auspicano che si vigili adeguatamente sulle società per il rispetto delle nuove disposizioni. COME ISCRIVERSI Il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri dunque non è ancora in vigore, ma come faremo ad iscriverci al registro una volta che lo sarà? Ci sono 4 modi. La prima è iscriversi immettendo i propri dati alla pagina “https://abbonati.registrodelleopposizioni.it/iscrizione”, compilando il modulo inserendo il proprio numero di telefono. Il secondo è chiamare gratuitamente il numero verde 800265265, indicando anche in questo caso i dati personali richiesti: potrebbe rispondere un operatore virtuale; se si vuole parlare con una persona in carne ed ossa serve chiamare dal lunedì al venerdì in orari d’ufficio (9-13 e 14-18). La terza via è quella di scaricare il modulo all’indirizzo “http://www.registrodelleopposizioni.it/sites/ default/files/Mod.RO-ABBONATO_email.pdf” e inviarlo via mail a: “iscrizione@registrodelleopposizioni.it”. Infine la quarta: scaricare il modulo in pdf di cui al punto 3 e spedire una raccomandata, includendo un documento d’identità valido, al seguente indirizzo: Gestore del Registro Pubblico delle Opposizioni - Abbonati. Ufficio Roma Nomentano. Casella Postale 7211. 00162 Roma (RM). Nell’attesa un consiglio: non siamo troppo maleducati nei confronti di chi ci importuna. Si tratta pur sempre di ragazzi che cercano di guadagnarsi a fatica uno stipendio. Basta che rispondiamo “Mi spiace. Non faccio contratti al telefono” che la caduta immediata della linea è assicurata.


Cronaca

Sabato 29 Gennaio 2022

SOCIETÀ • Intervista a Maddalena Boffoli: «Nel mondo tante donne al vertice, non in Italia» BENEDETTA FORNASARI

La partecipazione femminile nel mondo lavorativo e politico non può essere ridotta a una mera percentuale, a un numero minimo, le cosiddette quote rosa, di cui riempirsi la bocca per vantare il raggiungimento delle pari opportunità di genere. Le quote rosa vanno analizzate innanzitutto su un piano culturale, prima ancora che su quello normativo. L’avvocato del lavoro Maddalena Boffoli ci spiega perché si rende necessario un cambiamento radicale nella mentalità e nei comportamenti individuali e collettivi, un vero e proprio cambio di passo, che consenta finalmente alle donne di occupare posizioni dirigenziali in ambito pubblico e privato. Qual è la situazione delle quote rosa in Italia? «Facendo un’analisi complessiva del panorama imprenditoriale italiano, le donne che ricoprono ruoli dirigenziali attualmente pesano il 19% del totale. Un risultato indubbiamente insufficiente e ben lontano dalla parità di genere ma che denota un miglioramento costante, seppur lento, anno dopo anno.Dal 2008 al 2020, si legge infatti nei dati forniti dall’Inps, la “quota rosa” all’interno delle aziende è salita del 56,33% a fronte di un calo del 10,1% dei business men. In Italia lavora ancora meno di una donna su due. Secondo gli ultimi dati Istat, il divario fra tasso di occupazione delle donne e quello degli uomini è del 18,9%. Se le donne hanno figli, la situazione peggiora: l’11,1% delle madri con almeno un figlio non ha mai lavorato». Quali sono le cause? «La questione di genere è la conseguenza di una serie di componenti tra loro interconnesse. È necessario un cambio culturale (che inizi già in ambito familiare e scolastico), per favorire nuove norme che abbiano riflessi diretti nel sistema economico. Ma anche l’applicazione delle norme può trovare piena soddisfazione solo se ci adattiamo al cambiamento. Pensiamo, ad esempio, alla norma dei congedi parentali, introdotti anche a favore dei padri nel 2012, ma che a tutt’oggi vengono utilizzati dagli uomini in casi di rara eccezionalità». Lavoro e retribuzione. Come si collocano le donne? «L’Italia presenta oggi uno dei peggiori gap salariali tra i generi in Europa – a parità di mansioni e livello naturalmente -, oltre una cronica scarsità di donne in posizioni manageriali di rilievo. Fondamentale è il tema del gender pay gap, la disparità di retribuzione tra uomini e donne. Mol-

Parità di genere sul lavoro Una strada ancora lunga

L’avvocato del lavoro Maddalena Boffoli teplici sono le cause del divario registrato in ambito salariale. In ambito giuslavoristico, è garantito il minimo contrattuale della retribuzione fissa di ciascun dipendente da dover rispettare in base a quello che prevede il Contratto Collettivo Nazionale applicato dall’azienda secondo il livello d’inquadramento della risorsa. Altro discorso è la parte del variabile e/o comunque del così detto “superminimo” che l’azienda è libera nel poter concedere o meno a ciascun dipendente. Del resto, se così non fosse, non ci sarebbe stato bisogno di approvare la Gender equality, l’accordo che arriva anche in ambito salariale: la parità salariale tra uomini e donne in Italia dovrà realizzarsi compiutamente, pena sanzioni durissime per chi non vi si attiene o dichiara il falso. Un passo importante per tutti, nel nostro Paese. Non a caso, la strategia adottata dall’Ue per la parità di genere 2020-2025 mira a eliminare proprio le sue cause più profonde: la minor partecipazione femminile al mercato del lavoro, il lavoro invisibile e non retribuito, il maggior ricorso al tempo parziale e alle interruzioni di carriera, nonché la segregazione verticale e orizzontale basata su stereotipi e discriminazioni di genere. Il problema, quindi, è anche sulle opportunità e sulla par-

tecipazione alla vita economica delle donne, a cui fa necessariamente seguito la disparità di trattamento salariale. Sarò lieta, e ne sono molto fiduciosa, di raccontare un dato diverso tra qualche anno». Quanto contano le donne in ambito politico? «In Italia, stando a quanto riportato dalla classifica stilata dal World Economic Forum, la spinta maggiore verso la parità di genere si è registrata proprio nella politica: risultiamo il 41° Paese nella classifica, arrivando addirittura al 33° posto se si tiene conto delle donne nell’esecutivo. Il governo Conte II, infatti, tenuto in considerazione dalla rilevazione, aveva raggiunto un record storico con una percentuale del 34% fra ministre, viceministre e sottosegretarie. Tuttavia, il vero obiettivo sarà raggiunto, nel mondo politico e non solo, quando il criterio di scelta si fonderà solo sulle competenze e meriti, non fermandosi, quindi, alla prescrizione normativa. Del resto, a livello internazionale e nazionale iniziano a essere numerosi gli esempi di donne in ruoli di grande rilievo pubblico la cui competenza e determinazione appare di indubbio rilievo. Dall’attuale presidente della commissione europea, la tedesca Ursula von der Leyen, alla leader della Banca Centrale

europea, la francese Christine Lagarde. La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris e poi Linda Thomas-Greenfield, afroamericana, scelta come ambasciatrice all’Onu con il rango di ministro, fino alla recente nomina di Roberta Metsola, eletta presidente del Parlamento europeo». La legge italiana come promuove e regola la parità di genere? «La Costituzione italiana promulgata nel 1947 già prevedeva all’art. 37 la parità di diritto nell’ambito del mondo del lavoro e nell’ambito della famiglia tra uomo e donna. Nell’arco di settant’anni sono stati promulgati nuovi provvedimenti. Nel 2003 la modifica dell’art. 51 ha dato copertura costituzionale a tutti quei provvedimenti legislativi e amministrativi con i quali si volessero garantire forme di paritaria partecipazione tra donne e uomini. Cito anche l’approvazione della legge Golfo-Mosca nel 2012, una norma di estrema importanza storica per la corporate gender equality». Quanti di questi provvedimenti hanno avuto un impatto concreto nella nostra società? «Parto dal presupposto che le norme servano per regolamentare un vivere civile e quindi tornando al concetto non di uguaglianza ma di parità, che è lo stesso concetto che viene promulgato all’interno della Costituzione. A parità di situazioni devono esserci le stesse possibilità e gli stessi diritti. Il punto non è arrivare ad un mondo dove avremo 25 donne ministro e 25 uomini ministro, 20 calciatori e 20 calciatrici, ma dare a tutti la possibilità di scegliere e di compiere un percorso dove poi vinca il migliore. Oggi, invece, ci meravigliamo se due donne vincono il Nobel per la chimica, come se fosse un evento effettivamente eccezionale. Finché avremo questa eccezionalità vuol dire che non abbiamo ancora raggiunto una parità. Occorre allora un cambiamento culturale, a cominciare dall’ambito familiare e da quello scolastico, dove i ragazzi e le ragazze iniziano il loro vero percorso di formazione».

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PADANIA ACQUE

DA LUNEDÌ LAVORI IN VIA BRENTI E VIA PECORARI

Via Brenti Da lunedì 31 gennaio, per la durata di una settimana, avverrà la sostituzione di alcuni tombini in via Brenti, all’altezza dell’incrocio con via Giuseppina. L’intervento, eseguito per conto di Padania Acque S.p.A. determina un restringimento della strada, ma sarà sempre garantita l’uscita da via Brenti in via Giuseppina. In ogni caso sarà posizionata idonea segnaletica con tutte le indicazioni riguardanti il cantiere. Da inizio febbraio e fino al 12 dello stesso mese via Pecorari, dall’incrocio con via Manzoni e per un tratto di 15 metri, sarà interessata da lavori eseguiti per conto di Padania Acque S.p.A. necessari per riparare un tratto della rete fognaria che ha determinato il cedimento del manto stradale. L’intervento, della durata di due settimane, sarà effettuato in collaborazione e con il coordinamento della Soprintendenza per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio delle Province di Cremona, Lodi e Mantova. Tale cantiere determina il restringimento della strada che ne comporta la chiusura all’altezza dello scavo, con conseguente istituzione del doppio senso di circolazione nei tratti liberi per il solo accesso alle proprietà laterali. Anche in questo caso sarà posizionata in tempo utile apposita segnaletica con tutte le indicazioni utili. L’evoluzione dei cantieri sarà monitorata dai responsabili dell’esercizio fognatura di Padania Acque S.p.A., insieme ai tecnici del Comune di Cremona e dalla Polizia Locale per quanto riguarda la circolazione veicolare.


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Rubrica

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LE CANZONI IN ANTEPRIMA • Promossi e bocciati dopo il primo ascolto, fra pezzi radiofonici e probabili tormentoni

Nei brani in gara tanto amore e niente Covid: su chi puntare Amore, voglia di stare bene, libertà, sesso, leggerezza. Dance e ballad, niente rock (chi li batte, i Måneskin?), un po’ di latin sound. Amadeus porta 25 brani in tv ma li immagina alla radio. Attuali nel genere e nei volti (tanti i giovanissimi e quelli in quota talent). Pezzi particolarmente radiofonici: così ci ha abituato il direttore artistico e conduttore del festival che ha un lungo passato ai microfoni di Rtl. E il Covid, nei brani in gara al Festival che abbiamo potuto ascoltare in anteprima, per una volta resta fuori. Nessun cenno alla pandemia nei testi, se non qualche fugace immagine che va dalle “mascherine” all’iperbole della “fine del mondo”: «temi non pervenuti neanche nei brani scartati», dice Amadeus. Quasi a voler mettere da parte l’incubo, in una settimana che si candida a portare leggerezza nelle case

degli italiani. Le canzoni parlano tutte, o quasi, d’amore e lo fanno in chiave principalmente pop. Niente indie, che lascia spazio a pezzi dance, poco rap, un solo accenno al rock (Le Vibrazioni), per il resto si va dal cantautorato al melodico. E si spazia dai giovani ai senior, da Iva Zanicchi ad Aka7even, da Donatella Rettore a Sangiovanni. Per vedere Morandi e Ranieri sullo stesso palco bisogna tornare ai tempi di Canzonissima. Confermata la formula Amadeus: capace di unire tradizione e innovazione, mentre lo scorso anno aveva puntato su un cast meno popolare: scommessa, però, premiata da una pioggia di certificazioni, 16 su 26 brani. E il fenomeno mondiale Måneskin che è tuttora inarrestabile. Difficile dare giudizi al primo ascolto, senza orchestra e musica live. In ordine spar-

so, però: promossi Rkomi, Massimo Ranieri, Yuman, La Rappresentante di Lista, Dargen D’Amico, Mahmood e Blanco, Elisa, Giovanni Truppi, Irama, Fabrizio Moro, Ditonellapiaga e Donatella Rettore. Rimandati Achille Lauro, Noemi, Ana Mena, Aka7even, Emma, Iva Zanicchi. Segnatevi un nome: Dargen D’Amico. La sua “Dove si balla” diventerà un tormentone (anche “Chimica” con la Rettore è sulla buona strada). Ma la prima, con un sound da discoteca, guarda al presente: “Dove si balla… fottitene e balla. Tra i rottami. Balla, per restare a galla. Negli incubi mediterranei”. Poi va sul malinconico: “Che brutta fine… le cartoline”. Ma si riprende subito. E difficilmente, dopo il primo ascolto, smetterete di cantarla. Enrico Galletti

29 Gennaio 1951 • La prima edizione della kermesse sanremese passa inosservata. Diventerà un rito nazionale VANNI RAINERI

«Miei cari amici vicini e lontani, buonasera»: era di Nunzio Filogamo la voce che il 29 gennaio 1951 introdusse l’Italia a quella che sarebbe diventata più di una kermesse, un rito capace di monopolizzare l’attenzione mediatica nel nostro Paese per un’intera settimana. Nasceva quella sera il Festival di Sanremo, che tra pochi giorni celebra la sua 72ª edizione. Da allora la musica è cambiata in ogni senso: i generi, l’importanza assunta nella società, le modalità di fruizione. Si esce dalla guerra mondiale, il presidente del Consiglio è Alcide De Gasperi, c’è un’atmosfera di rinascita e la spensieratezza arriva anche dalle canzonette. Non c’è ancora la televisione, e nemmeno il juke-box, ma ci sono la radio e il giradischi. Fino ad allora in Italia erano esistiti festival canori solo dialettali; solo nel 1948 e nel 1949 si era tenuto il Festival della canzone italiana a Viareggio, che per motivi economici fu soppresso nel 1950. Il patron Amilcare Rambaldi, assieme al sindaco di Sanremo, pensano così di raccogliere il testimone, istituendo una rassegna musicale finalizzata a rilanciare il turismo in un periodo di bassa stagione. Il primo Festival di Sanremo si sviluppa su tre giorni feriali, da lunedì 29 a mercoledì 31 gennaio, i tre giorni della Merla. I biglietti di ingresso al Casino sono venduti a 500 lire, ma è necessario riempire la sala facendo entrare altri spettatori. La musica serve per allietare i clienti del Casino nel Salone delle Feste, che sono seduti ai tavolini e parlottano mentre si canta. La gara si struttura su 20 canzoni interpretate tutte dal milanese Achille Togliani, dalla bolognese Nilla Pizzi e dal Duo Fasano, da Torino. L’orchestra di 8 elementi è diretta da Cinico Angelini, di cui si mormora una love story con la Pizzi (sposata nel ’40 e separata: sarà il primo dei tanti scandali sanremesi). Vincerà proprio Nilla Pizzi con la canzone “Grazie dei fior”. La prima edizione passa quasi inosservata, stampa e critica la snobbano, tanto che i dischi verranno incisi solo 15 giorni dopo la gara. Curiosità tutta cremonese: una delle 20 canzoni, interpretata da Togliani e dal Duo Fasano, si intitola “Al mercato di Pizzighettone”. Un certo successo riscuoterà “Papaveri e papere”, un’al-

Un lunedì sera al Casinò inizia l’epopea del Festival

Nilla Pizzi sul palco della sala delle feste del Casinò sanremese nel 1951 tra canzone di Nilla Pizzi, che fu la prima regina della musica italiana. Come detto non c’è ancora la tv, che trasmetterà la finale solo nel 1955. Il Festival è trasmesso in diretta dalla radio Rete Rossa, antenata di Radio Rai. IL FESTIVAL DECOLLA La finale del 1955 è trasmessa in Eurovisione, il che darà il la per la prima edizione, l’anno successivo, dell’Eurofestival, cui da allora il vincitore di Sanremo è ammesso. Nelle prime edizioni prevalgono le canzonette, solo nel 1958 Domenico Modugno, vincendo con “Nel blu dipinto di blu”, inaugura una nuova fase della kermesse che via via abbandona la canzone tradizionale. All’inizio degli anni ’60 si esibiscono in gara cantanti del calibro di Mina, Adriano Celentano, Gino Paoli e Umberto Bindi, tutti presenti nel 1961. La storia di Mina al Festival è legata a quella sola edizione: è data per favorita, ma la sua “Le mille bolle blu” non le bastò per salire sul podio. Mina presentò un’altra canzone, “Io amo tu ami”, ma per l’emozione le si spezzò la

voce nell’acuto finale. La delusione le fece dire che non avrebbe mai più partecipato al Festival, promessa che mantenne. GLI STRANIERI Il Festival si dà un tocco internazionale quando fa partecipare cantanti stranieri che eseguono la canzone proposta anche da italiani. Accade nella seconda parte degli anni Sessanta, a partire dall’edizione del 1964. Negli anni Sessanta calcano il palco del Casino artisti del calibro di Paul Anka, Gene Pitney, Ben E. King, Frankie Avalon, Dusty Springfield, Kiki Dee, Pat Boone, gli Yardbirds, Cher, Dionne Warwick, Shirley Bassey, Marianne Faithfull, Wilson Pickett, per arrivare addirittura a Louis Armstrong (’68) e Stevie Wonder (’69). Per rivedere gli stranieri sul palco esibirsi in gara (in realtà in gara sono solo i cantanti della versione italiana del brano) bisognerà arrivare agli anni ’90, quando arrivano il grande Ray Charles, Dee Dee Bridgewater, Bonnie Tyler, Phil Manzanera. L’ultimo big è Bill Wyman degli Stones, nel 2004.

TRA ALTI E BASSI Tornando agli anni ’60, inizia una regola che troverà sempre conferma: a Sanremo la novità fatica ad essere compresa. Nel ’66 viene eliminata “Il ragazzo della via Gluk”, e l’anno successivo “Ciao amore ciao” di Luigi Tenco, che la sera dopo si suicida. Sul palco la notizia viene data in modo freddo dal conduttore Mike Bongiorno, che non cita nemmeno il suo nome: lo spettacolo deve continuare. Sembra un risarcimento al cantautorato la vittoria assegnata l’anno successivo a Sergio Endrigo. La grande crisi del Festival arriva all’inizio degli anni Settanta, tanto che nel ’73 la Rai decide di trasmettere solo la serata finale. L’evento più significativo di questo periodo è il trasloco della sede dal Casino al Teatro Ariston, nel 1977: doveva essere provvisorio per lavori, diverrà definitivo. Il rilancio arriva negli anni ’80, con le conduzioni di Pippo Baudo. Resta però il fatto che i cantanti più acclamati sul quel palco non vogliono salirci: i grandi nomi che oggi ricordiamo si sono esibiti solo ad inizio carriera, per farsi conoscere, poi torneranno al limite come ospiti: è il caso di Vasco Rossi e Zucchero, che presentano pezzi che diverranno indimenticabili (“Vita spericolata”, “Donne”) ma che chiuderanno in classifica agli ultimi posti: Si pensi che nell’anno di “Vita spericolata” vincerà Tiziana Rivale davanti a Donatella Milani, due meteore. Anche negli anni Novanta il Festival è un’istituzione, e nel 1995 si tocca il massimo degli ascolti, con una media che sfiora i 17 milioni di telespettatori. All’inizio del millennio gli ascolti calano, sino al record negativo del 2008, con meno di 7 milioni di media. A fine decennio l’arrivo a Sanremo dei cantanti usciti dai talent, in particolare “Amici” e “X Factor”, rilancia gli ascolti. I GIOVANI E I PREMI Nel 1984 si istituisce una gara parallela tesa a valorizzare i gio-

vani. Si tratta delle “Nuove proposte” e il primo vincitore è Eros Ramazzotti. Non sono molti quelli che avranno una carriera di alto livello: Laura Pausini (’93), Andrea Bocelli (’94), Arisa (2009), Francesco Gabbani (2016), Ultimo (2018). Per votare il vincitore del Festival negli anni cambiano continuamente le modalità. Il pubblico da casa partecipa con sempre maggior peso, e per garantire che siano premiate canzoni di qualità si istituiscono premi secondari. Il primo, nel 1982, è il premio della critica, ideato per premiare “E non finisce mica il cielo” di Mia Martini. E a lei il premio verrà intitolato dopo la sua morte, a partire dal 1996. Seguiranno diversi altri premi speciali. IL PLAYBACK Nei primi anni ’80 gli artisti si esibiscono in playback, come accadrà per Vasco e Zucchero. I più allibiti sono gli ospiti stranieri: per loro è inusuale fingere di suonare e cantare. E così accade che Freddie Mercury coi Queen nell’84 esegua Radio Gaga fingendo di cantare, e tanti altri. C’è che si prende beffe della cosa: nel ’96 i Blur salgono sul palco con due soli componenti su 4: con loro ci sono un cartonato del bassista mentre il chitarrista è sostituito dalla guardia del corpo del cantante Damon Albarn. L’anno prima i Rem rifiutano di partecipare per evitare il disagio. SCANDALI E COMBINE Sanremo ha sempre bisogno di uno scandalo per alimentare il suo successo, e la storia è piena di casi. Così come tanti sono i casi di plagio che emergono nel corso della rassegna, quando ormai i giochi sono fatti. Quanto alle combine, chi non pensa che i risultati siano in qualche modo “condizionati”? Ma non si può dire. Ci provò Pupo, che lo ammise indicendo una conferenza stampa un’ora più tardi, ma si presentò paonazzo in volto smentendo tutto. Striscia la notizia nel 1990 anticipò i primi tre posti, e non ne sbagliò uno. Elio e le Storie Tese dissero che la loro “Terra dei cachi’ in realtà aveva ricevuto più voti nel ’96, ma si classificarono al secondo posto alle spalle di Ron e Tosca. Lì per lì venne presa per l’ennesima battuta di Elio, ma successive indagini dei Carabinieri svelarono la truffa. Ma che importa? Quel che conta è che la festa continui.


Cronaca

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EVENTI • L’iniziativa voluta dall’Amministrazione Comunale si svolge in 40 domeniche nel corso dell’anno

Le quattro stagioni in piazza Stradivari Anche nel 2022 le domeniche in città saranno animate dalla manifestazione denominata “Le quattro stagioni di Cremona”, promossa dall’Amministrazione comunale per valorizzare il tessuto urbano e in particolare il centro storico con iniziative ed eventi che comprendono l’aspetto commerciale, culturale, sociale e di intrattenimento, puntando soprattutto alle eccellenze della città e del territorio. Si spazierà dall’antiquariato ai prodotti locali, dall’artigianato agli alimenti biologici, solo per fare alcuni esempi. Sono cinque le realtà che hanno risposto alla manifestazione d’interesse: Coldiretti e Agrimercato; Antiquariato San Rocco; Aba Lombardia; Cinzia Miraglio; JM Consult di Gessica Mascolino. Le proposte sono state attentamente valutate dall’apposita commissione tecnica sulla base dei requisiti presenti nel bando. Gli eventi, secondo il calendario approvato, potranno svolgersi generalmente in piazza Stradivari sempre tenendo conto della salvaguardia e della tutela delle esigenze di sicurezza e di decoro del centro storico oltre che dell’andamento della pandemia. «L’iniziativa ha lo scopo di

(acciaio, argento, pietre dure, resina, camere d’aria di biciclette e moto), oggettistica in legno, accessori moda, borse in tessuto broccato, abbigliamento come mantelle e cappottini, artigianato di geometria sacra, cuscini con pula di farro, pula di miglio, noccioli di ciliegia, miglio e erbe. Poi libri, diffusori, trottole e mini chitarre in legno decorate a mano, vinili. Sono 4 le date in programma dalle ore 9 alle ore 19: 6 febbraio, 26 giugno, 4 settembre e 8 dicembre (Christmas edition). In ogni data saranno presenti Associazioni onlus per la promozione delle loro attività e raccolta fondi e musicisti di strada.

Sopra un appuntamento di Campagna Amica, a lato un’iniziativa in piazza Stradivari di Cinzia Miraglio proporre una programmazione per l’intero anno, accrescere la qualità dell’offerta, associare all’aspetto commerciale alcuni momenti culturali e di animazione valorizzando soprattutto le produzioni del territorio», ha dichiarato l’Assessore al Commercio e al Turismo Barbara Manfredini. Per questi periodici appuntamenti, sono una quarantina, vengono concessi la gratuità delle aree in concessione temporanea, il patrocinio e la collaborazione del Comune anche attraverso una campagna informativa e promozionale sui propri canali istituzionali.

I primi due appuntamenti si sono svolti il 16 (Antiquariato San Rocco) e 23 gennaio (Aba Lombardia), mentre domani toccherà a JM Consult. CINZIA MIRAGLIO Un nuovo format di manifestazione è organizzato dall’Agenzia Cinzia Miraglio di Crema: oltre all’area espositiva di prodotti tipici italiani di qualità, artigianato, arte e prodotti per il benessere naturale, ha come tema conduttore il gioco, sviluppato ogni domenica in diversi stili: giochi di una volta, giochi virtuali e giochi creativi. Alcuni dei prodotti presenti: miele cremonese e

marmellate, pasta fresca bio ripiena e pasta secca bio, ravioli e tortelli fatti a mano, prodotti tipici pugliesi, mieli di tutta Italia pregiati e rari, prodotti tipici piemontesi, formaggi e salumi della Valcamonica e confetture, prodotti artigianali tipici bergamaschi quali formaggi e salumi (zone Alta Valle Brembana e Media Valle Seriana), casonsei artigianali, farine per polenta Spinato di Gandino, formaggi e salumi tipici di Branzi, grana padano e formaggi di capra, prodotti tipici siciliani,

clementine e arance del Sud, prodotti tipici sardi, birra, spezie, infusi e tisane, e per i più golosi tanti dolciumi, caramelle, croccante e torrone di Cremona, cuneesi al rum, tartufi dolci d’Alba, amaretti classici e amaretti alla frutta, praline, caldarroste, castagnaccio, vin brulé. Quindi il meglio della creatività e regalistica artigianale hand made: monili in argento e pietre dure, candele e incensi, minerali, cucito creativo, bj realizzata in vari materiali

COLDIRETTI C’è grande attesa per la domenica con Campagna Amica in piazza Stradivari. Nel salotto della città di Cremona i gazebo gialli torneranno domenica 13 febbraio, nell’ambito dell’iniziativa “Le quattro stagioni di Cremona”. Gli altri appuntamenti dell’anno 2022: domenica 13 marzo, 10 aprile, 8 maggio, 12 giugno, 10 luglio, 11 settembre, 23 ottobre, 27 novembre, 11 dicembre. In piazza Stradivari il mercato di Campagna Amica si svolge per l’intera giornata, sempre con grande afflusso di cittadini.


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Cronaca

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L’INIZIATIVA • Il servizio gratuito per i lettori: ecco come ricevere il giornale digitale ogni sabato

IN BR EVE

CORDOGLIO PER L’ADDIO A LILIANA CATTIGNOLI Ha provocato un vasto cordoglio la morte, a soli 57 anni, di Liliana Cattignoli, titolare col marito Luciano Bregalanti dell’azienda Apis di Vescovato e attiva da tempo a favore di MEDeA. La triste notizia è giunta lunedì, e mercoledì si sono celebrati i funerali nella chiesa parrocchiale di Vescovato, dopo che una lunga coda di amici e conoscenti hanno fatto visita alla camera ardente allestita presso l’ospedale Maggiore di Cremona. Lilly ha affrontato la malattia con una grande forza, non rinunciando mai al suo immancabile sorriso. Tantissime le testimonianze di affetto giunte ai familiari, come quella della Vbc Casalmaggiore di cui Apis è sponsor: proprio nella sede di Vescovato la scorsa estate era stata presentata la squadra che partecipa alla serie A1 femminile. Lilly ha avuto la soddisfazione, sempre l’estate scorsa, di partecipare al matrimonio dell’amata figlia Jessica, come la madre impegnata a favore di MEDeA, con Simone.

LUNEDÌ 5 FEBBRAIO A CREMONA IL FLASH SMOG La questione del grave e persistente inquinamento dell’aria che respiriamo è al primo posto nelle preoccupazioni di Rete Ambiente Lombardia. La prossima iniziativa sarà quella di sabato 5 febbraio con numerose manifestazioni anti-smog non a caso definite Flash Smog in contemporanea a Cremona, Brescia, Milano, Bergamo, Varese. A Cremona i presidi volanti o Flash Smog saranno due: uno alle ore 14 in via Tavernazze tra l’inceneritore San Rocco e l’autostrada Pc-Cr-Bs; l’altro alle ore 15 tra Cavatigozzi e Spinadesco presso l’area industriale.

Il Piccolo, ecco la newsletter Vicini ai lettori, alle istituzioni, al territorio. La missione del Piccolo è sempre stata questa: esserci ovunque e in maniera gratuita. Ogni sabato, il nostro giornale arriva nei dispenser di Cremona e provincia senza chiedere un euro ai lettori e lo fa con una duplice missione: informare e fornire spunti, interpretazioni e chiavi di lettura delle notizie principali della settimana. Oltre a poterci leggere nella maniera più tradizionale, sfogliando il giornale di carta, ora i lettori possono diventare protagonisti della svolta digitale del Piccolo. Abbiamo

pensato di creare una newsletter per tenervi sempre informati. Chi si iscriverà al servizio, che resta gratuito,

potrà ricevere una mail per sfogliare la nuova edizione del Piccolo, direttamente su computer, smartphone e ta-

blet. Un’offerta che dunque raddoppia: ovunque vi troviate potrete leggere i nostri articoli, i supplementi speciali e i magazines sportivi che accompagnano il giornale durante le partite di calcio della Cremonese. Per iscrivervi alla newsletter e ricevere, già a partire dal numero di oggi, la versione digitale del Piccolo sarà sufficiente inquadrare il QR code pubblicato in alto a destra oppure inviare una mail all’indirizzo ilpiccolocremona@ gmail.com. Una possibilità in più per non perdere mai il filo delle news.

E D IL IZIA

SUPERBONUS: ANCE CREMONA CHIEDE LO STOP ALLE CONTINUE MODIFICHE Ance Cremona denuncia l’ennesima modifica alla normativa dei bonus fiscali, contenuta nella bozza di Decreto sostegni-ter, che sopprime le ulteriori cessioni dei crediti. “Non è la prima variazione in corso al funzionamento dei bonus edilizi. Ogni mese ci troviamo a far fronte a qualche nuova norma che genera confusione e rischia di fermare i cantieri. Non è questo il sistema per frenare abusi e irregolarità. La bozza del decreto riporta che il credito d’imposta potrà essere ceduto una sola volta, individuando un transitorio per i crediti già oggetto di cessione fino al 7 febbraio 2022, che potranno procedere con una sola ulteriore cessione, pena la nullità del contratto. La norma definita dal Governo è un tentativo in corsa di contrasto ai crediti fittizi che sono stati prodotti, ma non è in questo modo che si fermano le frodi. È giusto e condivisi-

bile l’obiettivo di contrastarle, ma non si possono colpire continuamente migliaia di cittadini e di imprese corrette alle prese con gli interventi di riqualificazione energetica e sismica, in linea con gli impegni assunti di riduzione dei consumi e di messa in sicurezza del patrimonio edilizio, i quali ora dovranno necessariamente rivedere le condizioni contrattuali con i proprietari generando migliaia di contenziosi e un blocco del mercato. E ricordiamo, inoltre, che nella crisi dell’aumento dei prezzi dell’energia, intervenire per efficientare gli edifici costituisce anche minor necessità di approvvigionarsi a livello internazionale, incidendo di meno sui costi. Tale ennesima modifica alle misure in corso rischia di bloccare le imprese, di penalizzare le famiglie più bisognose e di mettere in difficoltà le Aler e gli altri Enti che si occupano di edilizia residenziale

sociale, che solo in questi ultimi mesi sono riusciti ad avviare i primi interventi. Inoltre, la formulazione lascia spazio a dubbi e incertezze, ad esempio nel caso dello sconto in fattura, per il quale la cessione alle banche, in tal caso, dovrebbe essere comunque ammessa. In questo modo si penalizzano le imprese che operano nella legalità che, oltre a dovere nel quotidiano sostenere l’assenza di forniture e l’aumento senza precedenti del costo dei materiali, devono conformarsi mensilmente a nuove norme. Quale Associazione nazionale dei costruttori edili Ance - conclude la nota - chiediamo da tempo regole chiare per evitare la speculazione come l’introduzione nei prezzari regionali delle voci aggiornate relative ai bonus e un sistema di qualificazione delle imprese, visto il recente proliferare di operatori improvvisati”.


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dall italia & dal mondo

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CORSA AL COLLE • Ieri flop Casellati, tradita da Forza Italia: solo 382 voti. Oggi altre due chiamate. I commenti dei leader politici

Doppia fumata nera, ipotesi Draghi e Casini La quinta fumata nera, forse la più clamorosa dall’inizio del voto, arriva nel primo pomeriggio di ieri. La presidente del Senato Elisabetta Casellati, candidata in mattinata dal centrodestra, riceve 382 voti, una cifra ben al di sotto del numero di parlamentari del centrodestra, tanto da aprire la più annosa delle questioni che riguardano l’elezione del Capo dello Stato, quella dei franchi tiratori. Inutile il tentativo di trovare una quadra anche nella chiama del tardo pomeriggio di ieri, la sesta. La morale è che nel quinto giorno dall’inizio del voto - il primo con il doppio scrutinio - un Presidente della Repubblica ancora non c’è. Oggi si riparte alle 11, con la settima votazione. E intanto, per cercare di capire quali sono gli scenari di una trattativa che fatica a trovare un approdo, a parlare sono le dichiarazioni dei leader politici. MATTEO SALVINI (LEGA) “Il Governo non è in discussione” Prima del voto di ieri mattina il leader della Lega Matteo Salvini chiama all’unione: «Le nostre proposte sono state tutte bocciate, più unitaria della Casellati è difficile. Invito i partiti della maggioranza a rivederci. È difficile confrontarsi con le maratone televisive. A me non interessa essere il king maker ma dare una ri-

sposta rapida e veloce all’elezione del presidente della Repubblica». Poi aggiunge: «Mi viene il dubbio che Letta e Conte dicano no per far saltare il governo, far saltare il tavolo. Non si spiega altrimenti la sequela di no – ha sottolineato Salvini -. Attenzione: sto parlando di pezzi del PD e di pezzi dei 5 Stelle, in realtà quanti grandi elettori controllano Letta e Conte? La Lega invece è compatta. Forse continuano la politica dei no e di disertare gli incontri per far saltare i nervi a Draghi e far saltare il governo».

GIORGIA MELONI (FDI) “Si apra al voto degli italiani” La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni riflette sul voto: «Questa bizzarra liturgia dell’elezione del presidente della Repubblica dimostra che con questo Parlamento non si può decidere niente e, quindi, la soluzione più responsabile sono elezioni. Se il capo dello Stato l’avessero votato gli italiani, come prevede la proposta di legge di FdI per l’elezione diretta del capo dello Stato, l’avrebbero eletto in un giorno», ha aggiunto.

ENRICO LETTA (PD) “Ottimista, si è aperto dialogo” «Sono ottimista, stiamo discutendo, è positivo che si sia aperto un dialogo». Lo dice il segretario del Pd Enrico Letta. «Doveva avvenire quattro giorni fa, ma il centrodestra ha dovuto fare tutto un giro per capire di non avere i numeri. Serve un presidente della Repubblica che sia oggetto di una larga intesa. Non so se domani (oggi, ndr) sarà il giorno buono, ma abbiamo cominciato a fare due votazioni al giorno, noi stiamo provando a essere il più efficaci possibile», spiega Letta. Riguardo alla quinta votazione che ha visto Elisabetta Casellati fermarsi a 382 preferenze, il leader del Pd sottolinea: «La seconda carica dello Stato non merita che le cose siano andate così, questo mi dispiace. È andata così, non per colpa nostra, ma adesso faremo di tutto per trovare una buona soluzione rapidamente». GLI SCENARI Dopo che anche il sesto scrutinio, come ampiamente previsto, non ha dato esito, nella

serata di ieri va registrato un incontro (secondo fonti leghiste) tra il segretario del Carroccio Salvini e il premier Mario Draghi. I due sono poi stati visti uscire da un palazzo di Via Veneto. Il riserbo è assoluto, ma sembra che Salvini, dopo la netta bocciatura della Casellati, intenda verificare la possibilità di arrivare a un accordo che individui il nome del Capo dello Stato salvaguardando il governo. Le ipotesi per ora più gettonate sono quelle dello stesso Draghi (ma in quel caso ovviamente si dovrebbe individuare il nuovo premier) e di Pierferdinando Casini, storicamente proveniente dal centrodestra ma eletto nel Pd dopo la rottura con gli ex alleati. Resta in piedi la candidatura di Sergio Mattarella, nonostante l’odierno Capo dello Stato abbia più volte manifestato l’intenzione di non rendersi disponibile ad un nuovo mandato. Per convincerlo, e di questo potrebbe averne parlato ieri con Salvini, potrebbe essere necessario che glielo chieda proprio Mario Draghi.

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7GIORNI

Sabato 29 Gennaio 2022

L’ATTUALITA’ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO «Ma allora, non hanno ancora scelto il Presidente della Repubblica?» No, Pericle, ma non preoccuparti, vedrai che nei prossimi giorni sarà fatto. In passato spesso sono state necessarie decine di chiamate prima di trovare la soluzione «Ho visto che i capi dei partiti hanno chiesto ai parlamentari di astenersi. Non mi sembra giusto» Sai, l’astensione ha il principale obiettivo di costringere i cosiddetti grandi elettori a manifestare il loro comportamento. Una volta che votano, essendo il voto segreto, non puoi essere certo di come si siano comportanti nell’urna, mentre se chiedi l’astensione verifichi subito se hanno seguito il tuo invito o meno. Giovedì è stata la strategia della Lega, il giorno dopo del Pd e del Movimento 5 Stelle «Ma perché i partiti di centro-sinistra hanno annunciato che se fosse stata eletta la Casellati sarebbe saltato certamente il governo con elezioni anticipate?» Era un monito soprattutto ai tanti parlamentari che puntano ad arrivare alla fine della legislatura, anche per conservare i

propri tornaconti personali. L’avviso era: se appoggiate il candidato del solo centro-destra per non toccare il governo Draghi e non interrompere la legislatura, sappiate che il Parlamento si scioglierà «Ma è vero?» Che riescano a mantenere il proposito è tutto da dimostrare, e non sarebbe facile. In ogni caso gran parte dei parlamentari al voto non ci vuole andare «Ma se venisse eletto Draghi il governo salterebbe comunque» Certo, ma è probabile che in quel caso si risolverebbe tutto con un nuovo governo pilotato dallo stesso Draghi con una maggioranza simile «Però la Casellati non ha avuto i voti di tutto il centro-destra» No, Forza Italia in particolare sembra essersi smarcata, provocando la reazione di Lega e Fratelli d’Italia. Gli “azzurri” sono favorevoli a un accordo tra tutte le forze parlamentari «È quello che chiede anche il centro-sinistra: dicono che non è giusto che il nome arrivi da una parte sola»

Beh, in realtà in passato è avvenuto che chi aveva i voti scegliesse il Capo dello Stato. Basti pensare a Napolitano, eletto dal solo centro-sinistra che aveva la maggioranza dei voti. In questo caso però, considerato che il governo è appoggiato da gran parte dei partiti, e che comunque nessuno pare poter “fare da solo”, una decisione condivisa appare la soluzione migliore «Però il centro-sinistra chiedeva un presidente donna. Perché hanno detto no alla Casellati?» La richiesta di un nome femminile era pressante quando si temeva che la scelta potesse cadere su Berlusconi. In realtà più che il genere conta la provenienza politica, e la cosa mi sembra saggia. Scegliere una donna solo in quanto tale sarebbe, oltre che bizzarro, insensato. Ciò non toglie che una donna al Quirinale, oggi che gran parte delle cariche a livello europeo è ricoperta da donne, sarebbe una buona notizia. E ora… buonanotte Pericle «Buonanotte» Vanni Raineri

LO SCATTO DELLA SETTIMANA

IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA ALESSANDRO BARICCO

lker guida il team di ricerca L’astronoma australiana Natasha Hurley-Wa oggi solo ipotizzata. ad che ha scoperto una stella nella Via Lattea fino

“Per un po’ non contate su di me”. È stato lui stesso, lo scrittore Alessandro Baricco, con un post pubblicato sui social network ad annunciare la sua malattia, una forma di leucemia, e la necessità di sottoporsi di lì a breve a un trapianto di cellule staminali del sangue, donate dalla sorella Enrica. Due giorni dopo il post, martedì, Baricco è stato sottoposto all’operazione di trapianto. La compagna Gloria Campaner, che ha ricevuto molti messaggi di affetto (anche quello dell’allenatore Mihajlovic, che ha affrontato lo stesso percorso), ha detto che i primi riscontri dell’operazione arriveranno tra 20 giorni.


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Sabato 29 Gennaio 2022 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com

INTERFLUMINA• Iniziati lunedì i lavori di ristrutturazione, mentre si è ultimata la piantumazione

Prende forma la Cascina Sereni GUIDO MORESCHI

Al di qua dell’argine maestro spicca la pregevole chiesa romanica di Santa Maria che da tempo ha saputo conquistare l’interesse dei media nazionali. Dall’altro lato, ai confini della golena, sta sorgendo l’ecoostello-agriturismo “Cascina Santa Maria”, un progetto a cui l’associazione Interflumina E’Più-Pomì sta lavorando con la consueta passione e intraprendenza da alcuni anni. Proprio lunedì scorso sono iniziati ufficialmente i lavori di ristrutturazione dell’immobile donato al club azzurro-verde dall’imprenditore casalasco Sergio Sereni. Due giorni prima l’incontro fra i rappresentanti della Cooperativa Muratori Gussola “La Solidarietà”, l’Interflumina e la proprietà della struttura. Presenti, tra gli altri, il presidente del sodalizio locale Carlo Stassano e lo stesso Sereni. La cooperativa “La Solidarietà” si è aggiudicata l’affidamento dei lavori edili grazie a un’offerta (1 milione e 542 mila euro) nettamente inferiore alle imprese concorrenti. L’intervento dovrebbe terminare nell’estate 2023. Intanto si è ultimata la piantumazione dell’area adiacente alla cascina da parte della ditta Del Bon di Casalmaggiore. L’operazione è stata supervisionata dal professor Riccardo Groppali che ha offerto la propria collaborazione gratuitamente in qualità di rotariano e responsabile del settore ambiente del Distretto Rotary 2050. Si è cominciato, nell’ottobre scorso, con la realizzazione di una siepe perimetrale costituita da piante miste. Poi sono stati piantumati

L’area adiacente alla Cascina Santa Maria piantumata con alberi da frutto. Sotto il progetto di recupero

alberi da frutto come ciliegi, albicocchi, meli e susini. Si tratta di un sessantina di piante, i cui frutti biologici saranno a disposizione dell’agriturismo. Si è proseguito con un doppio filare

di vite e alcuni alberi ornamentali a completamento di un filare di querce e frassini presenti ai piedi dell’argine. La nuova piantumazione è già ben visibile dalla strada sovrastante e quando

gli alberi saranno cresciuti la cascina Santa Maria potrà giovarsi di una significativa cornice verde di natura ornamentale, ombreggiante e alimentare. Procede, dunque, il recupero dell’area donata da Sergio Sereni a favore “di una casa dello sport aperta a tutti, un approdo per bimbi, giovani, famiglie, società sportive, scuole, associazioni e oratori”. Per questo intervento l’Interflumina può contare su un contributo di un milione di euro da parte della Fondazione Cariplo. E’ partner del progetto anche il Comitato Regionale Fidal Lombardia col quale saranno allestiti corsi di formazione, stage e allenamenti per le società del sud della regione. Sport, cultura, formazione e valorizzazione del territorio sono i principali ingredienti di un’operazione di ampio respiro che arricchirà l’offerta sociale del capoluogo casalasco.

P ADAN I A AC QUE

LUNEDÌ COMINCIA LA SOSTITUZIONE DEI CONTATORI NEL COMUNE DI PIADENA Padania Acque comunica che a partire da lunedì 31 gennaio cominceranno le operazioni di sostituzione programmata di tutti i contatori meccanici, di installazione antecedente al 2014, che interessano le utenze del Comune di Piadena, per un totale di 1690 utenze. L’intervento massivo, che terminerà entro il mese di maggio del 2022, rientra nelle attività di manutenzione previste nel programma di ammodernamento ed efficientamento del servizio. L’operazione riguarda infatti contatori meccanici funzionanti ma vetusti. I cittadini interessati verranno avvisati mediante apposite segnalazioni poste lungo le

strade comunali e le bacheche informative del Comune. Gli interventi verranno effettuati da personale esterno specializzato incaricato direttamente da Padania Acque. I tecnici saranno provvisti di cartellino di riconoscimento riportante la dicitura “sostituzione contatori”. L’intero costo degli interventi è a carico del gestore del servizio idrico integrato pertanto nessun costo verrà addebitato in bolletta e non verrà richiesto alcun pagamento all’atto di sostituzione del contatore. Padania Acque ringrazia tutti i cittadini per la collaborazione e assicura che l’intervento è finalizzato a migliorare l’efficienza del servizio.

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IN B R E V E

L’ULTIMO SALUTO A GINO IL BARBIERE Se è vero che in un piccolo centro la figura del barbiere può essere equiparata a quella del parroco, del sindaco, del carabiniere e del barista, data la costante frequentazione dei propri compaesani, ciò è particolarmente vero per Gino Contestabili, il barbiere di lungo corso la cui morte ha portato la tristezza nel cuore dei tanti che, non solo a Gussola ma anche dai paesi confinanti, frequentavano il suo negozio di via Madonnina. Gino è stato per decenni “il barbiere”, avendo iniziato giovanissimo l’attività. Classe 1943, aveva iniziato a soli 12 anni a intraprendere il mestiere di parrucchiere, e presto aveva aperto la sua attività in via XX Settembre. Si era poi trasferito nel 1981 in via Garibaldi, e quindi aveva inaugurato nel 1994 nell’edificio di via Madonnina dove da qualche anno titolare dell’attività è il figlio Mauro. Gino Contestabili, pur non amando apparire in prima persona, si è contraddistinto in tante attività anche di solidarietà a favore del suo paese e non solo, come dimostra la presenza in tanti anni a favore di Casa Giardino. Era componente del gruppo dialettale del paese, molto impegnato a supporto del team di volley, e fino a che la salute lo ha sorretto è stato una presenza costante nel negozio di via Madonnina, intrattenendo i clienti con la consueta amabilità. Il legame forte che ha mantenuto con tutti i suoi collaboratori, molti dei quali hanno aperto poi attività in proprio dopo che trasmesso loro la passione per il lavoro, ne testimonia lo spessore umano. I funerali si sono celebrati martedì mattina.

VILLA MEDICI, DOMANI VISITA AL PARCO Domani, domenica 30 gennaio, Villa Medici del Vascello ospita una visita naturalistica della durata di 60 minuti dedicata esclusivamente al parco, con partenza alle ore 15 dalla biglietteria di via Matteotti 2. Quota di partecipazione 5 euro a persona, prenotazione obbligatoria al 370-3379804 (i posti sono limitati).


SPECIALE

14 Anche per il 2022 è stato confermato il bonus verde, ovvero una detrazione fiscale del 36% delle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, comprese le pertinenze, le recinzioni, gli impianti di irrigazione, la realizzazione di pozzi, le coperture a verde e i giardini pensili. Il bonus verde 2022 permette a chi effettua lavori nel periodo compreso dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, di avere accesso a una detrazione fiscale pari al 36% per i lavori di ristrutturazione di giardini, balconi e terrazzi. Danno diritto al bonus, gli interventi straordinari, cioè le opere che si inseriscono in un intervento relativo all’intero giardino o area interessata, e che portino alla sistemazione a verde ex novo o al rinnovamento dell’esistente. Il limite massimo di spesa consentito per la detrazione è di 5.000 euro. Pertanto, possono essere recuperati in dichiarazione dei redditi importi fino a 1.800 euro (36% di 5.000 euro). L’agevolazione fiscale prevede una ripartizione in quote costanti in un periodo di 10 anni, a decorrere dall’anno in cui la spesa è stata sostenuta. Per quanto riguarda gli interventi eseguiti sulle parti comuni dei giardini condominiali, il limite di spesa rimane fissato a 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo. Inoltre, per gli immobili detenuti ad uso promiscuo la spesa massima consentita per la detrazione fiscale è ridotta alla metà. A differenza del “bonus mobili” questa detrazione non è collegata al sostenimento di spese legate alla ristrutturazione edilizia dell’edificio. DESTINATARI Possono usufruire del bonus verde esclusivamente le seguenti categorie di soggetti: proprietario

Bonus verde 2022, cos’è e Tutti i dettagli relativi allo sgravio del 36% applicabile alle spese sostenute

dell’immobile; nudo proprietario; l’usufruttuario; l’inquilino in affitto; la persona che detiene l’immobile in comodato (comodatario); ente pubblico o privato che corrisponde l’Ires; assegnatari di case popolari. La detrazione

spetta ai suddetti soggetti che abbiano sostenuto le spese, nella misura in cui le stesse siano effettivamente rimaste a loro carico. È opportuno evidenziare che la detrazione fiscale del 36% legata al bonus verde è collegata

all’unità immobiliare e non al soggetto beneficiario. Questo significa che, indirettamente, se il soggetto avente diritto detiene più immobili, avrà un limite di spesa agevolabile pari a 5.000 euro per ciascun immobile.

GLI INTERVENTI AMMESSI Rientrano tra le spese ammesse in detrazione: impianti di irrigazione; realizzazione pozzi; sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recin-


aree verdi

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a chi spetta l’agevolazione per la sistemazione di aree private (ma anche per i sistemi di irrigazione)

zioni; grandi potature; riqualificazione prati; realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili; spese di progettazione relative a lavori successivamente effettuati. Il bonus verde spetta per gli interventi straordinari di

sistemazione a verde, con particolare riguardo alla fornitura e messa a dimora di piante e arbusti di qualsiasi genere o tipo. Sono agevolabili le opere che si inseriscono in un intervento relativo all’intero giardino o area

interessata, consistente nella sistemazione a verde ex novo o nel radicale rinnovamento dell’esistente. Conseguentemente, è possibile fruire dell’agevolazione anche per la collocazione di piante e altri vegetali in vasi, a

condizione che faccia parte di un più ampio intervento di sistemazione a verde degli immobili residenziali. Non sono agevolabili le spese sostenute per la manutenzione ordinaria annuale dei giardini preesistenti. Sono, al-

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tresì, escluse dalle detrazioni le spese per l’acquisto di attrezzature specifiche. MODALITÀ DI PAGAMENTO Il pagamento della spesa sostenuta deve essere effettuato con modalità tali da poter fornire prova in merito all’operazione effettuata. Il pagamento, infatti, deve essere effettuato attraverso modalità tracciabili, ovvero mediante bancomat, carte di credito, bonifico bancario o postale e assegno non trasferibile. Le spese, inoltre, devono essere adeguatamente documentate per far fronte ad eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. Per questo motivo andiamo a vedere nel paragrafo seguente la documentazione da conservare per la detrazione legata al bonus verde. I DOCUMENTI Il contribuente, per poter beneficiare della detrazione fiscale del 36% relativa al bonus verde, è tenuto a conservare la seguente documentazione: fatture o ricevute fiscali idonee a comprovare il sostenimento della spesa e la riconducibilità della stessa agli interventi agevolabili (nel documento di spesa deve essere indicato il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e la descrizione dell’intervento deve consentire di ricondurre la spesa sostenuta tra quelle agevolabili); documentazione attestante il pagamento delle spese; autocertificazione attestante che l’ammontare delle spese sulle quali è calcolata la detrazione da parte di tutti gli aventi diritto non ecceda il limite massimo ammissibile; dichiarazione dell’amministratore condominiale che attesti di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla legge e che certifichi l’entità della somma corrisposta dal condomino e la misura della detrazione.


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SPECIALE

agricoltura

Nello sviluppo e realizzazione di opere nel comprensorio coinvolti 25 comuni del Basso Cremonese e Mantovano Il Consorzio di Bonifica Navarolo, il cui comprensorio racchiude 25 comuni del basso cremonese e mantovano, gestisce 3 importanti impianti di bonifica (San Matteo delle Chiaviche, Roncole di Gazzuolo e Locarolo di Calvatone) e altrettanti impianti principali di irrigazione (Casalmaggiore, Isola Pescaroli e Santa Maria di Calvatone). Inoltre sovrintende diversi impianti minori di sollevamento e centinaia di km di canali, che necessitano di costanti interventi manutentivi. A tal fine il Consorzio ha investito nella progettazione e ha ricercato fonti di finanziamento. In pochi anni sono stati realizzati circa 14 progetti esecutivi per un finanziamento globale di oltre 10 milioni di euro, e sta cercando di ottenere ulteriori finanziamenti con il Pnrr ed altre fonti. Il Consorzio è sempre intervenuto anche con fondi per garantire la bonifica e l’irrigazione e anche nel 2022 impegnerà fondi per rinnovare l’impiantistica degli impianti irrigui di Isola Pescaroli e Santa Maria di Calvatone e per mettere in sicurezza diverse infrastrutture consortili. Anche quest’anno il Consorzio proseguirà nella attenta gestione del territorio e nel sovrintendere alle varie opere che si stanno realizzando, con la consapevolezza dell’incertezza dell’andamento dei prezzi delle materie prime nonché dell’elettricità di cui si dovrà attentamente valutare la ricaduta nel corso dei prossimi mesi.

I progetti del Consorzio di Bonifica Navarolo

Sopra il nuovo ponte griglie nel canale Ceriana dell’impianto di San Matteo delle Chiaviche, sotto l’officina di San Matteo delle Chiaviche durante i lavori di posa pannelli fotovoltaici

Canale Sorgive da ricostruire nei pressi dello sfocio nel canale Ceriana

interventi finanziati, iniziati, e terminati nel 2021 con finanziamento di regione lombardia tramite il gal oglio po • Valorizzazione del canale Sorgive - San Matteo delle Chiaviche (Viadana, MN), € 94.500,00 cofinanziamento del Comune di Viadana. • Ecomuseo terre d’acqua fra Oglio e Po - San Matteo delle Chiaviche € 121.315,00 cofinanziamento Comune di Viadana e Parco Oglio Sud. • Chiavica Squarzanella e altre minori del Navarolo - Sabbioneta (MN)”; € 83.000,00 • Impianto fotovoltaico stabilimento San Matteo delle Chiaviche; € 222.250,00 Opere iniziate nel 2021 che termineranno nel 2022 • Ripristino della sicurezza idraulica dell'impianto di San Matteo delle Chiaviche, stabilimento Fossola; € 2.700.000,00 (finanziamento Ministero dell’Ambiente e Regione Lombardia) Opere iniziate nel 2021 che termineranno nel 2023-2024 • Conversione rete per irrigazione a pioggia dal fiume Oglio; € 4.756.500,00 (contributo comunitario nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale Nazionale) di cui rivestimento Canale Principale Irriguo; di € 1.428.708,00 (contributo nazionale Dpcm 11/06/2019) • Interventi di difesa spondale e messa in sicurezza della rete idrica € 600.000,00 (finanziati dalla Regione Lombardia) • Installazione misuratori di portata e per recupero acque reflue dal collettore Acque Alte; di € 87.000,00 (contributo del 50% dalla Regione Lombardia) Opere finanziate che inizieranno nel 2022 e termineranno nel 2023 • Adeguamento idraulico e realizzazione del by-pass nella roggia Farina; € 400.000,00 finanziati dalla Regione Lombardia (Progetto esecutivo da concludere nonché appalto ed esecuzione) • Ammodernamento dell’impianto di presollevamento di Casalmaggiore; € 400.000,00 (finanziati dalla Regione Lombardia - progetto concluso iniziate le procedure per l’affidamento) • Manutenzione straordinaria canale Cazumenta di Casalmaggiore; di € 1.250.000,00 (contributo Regione Lombardia– dovrà essere sviluppato il progetto esecutivo, l’appalto e la consegna entro il 2022) • Opere di ripristino ed adeguamento dell’impianto di S. Matteo delle Chiaviche in comune di Viadana (MN); di € 1.000.000,00 (finanziato Regione Lombardia dovrà essere sviluppato progetto esecutivo,appalto e consegna entro il 2022) Progetti esecutivi in attesa di finanziamento Oltre a tutti gli interventi già realizzati, o che stanno avviandosi, sono stati realizzati tre progetti esecutivi e cantierabili in attesa di finanziamento: • Adeguamento per ripristino della sicurezza idraulica gruppo sollevamento impianto di San Matteo delle Chiaviche – stabilimento Ceriana. € 1.200.000,00 (finanziabile tramite Il DPCM 18 giugno 2021 ”Casa Italia”) • Regolazione irrigua del Canale Principale di Isola Pescaroli e di Casalmaggiore € 7.500.000,00 (Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali - PNRR) • Conversione rete tubata per irrigazione a pioggia con acque del Fiume Oglio. € 500.000,00 (finanziabile contributo Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali nell’ambito Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020)


SPECIALE

agricoltura

Sabato 29 Gennaio 2022

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Mezzi agricoli con sistemi satellitari, sensori e sistemi di rete: boom di macchinari “smart” acquistati dagli imprenditori

L’innovazione spinge l’agricoltura Il 4.0 fa volare l’innovazione in agricoltura. Sollevatori telescopici, mezzi agricoli dotati di sistemi satellitari, sensori e sistemi di rete, sono le tipologie di macchine più acquistate dagli imprenditori agricoli nel 2021, che guardano al futuro puntando sulle nuove tecnologie, con incrementi che superano il 30%. «La spinta agli investimenti su innovazione e digitale nel settore agroalimentare è dunque certificata dai numeri e Transizione 4.0 si dimostra uno dei pacchetti d’investimento dedicato al mondo dell’impresa più efficace del PNRR», ha sottolineato il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, commentando i dati forniti dalla Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura (FederUnacoma). Dati, scrive Patuanelli, «che certificano l’impatto di quello che è il più grande investimento attuato con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ossia la resa strutturale di Transizione 4.0 che introduce anche Agricoltura 4.0» Per il settore agroalimentare del Paese esistono misure mai viste prima, che nascono da un mix di contributi diretti dal bilancio e risorse europee, non ultime quelle della Nuova Politica Agricola Comune che ha recentemente preso forma con l’invio del Piano Strategico Nazionale alla Commissione Europea. «I numeri sul 2021 altro non fanno che confermare la vo-

glia e la passione dei nostri imprenditori nel rilancio di un comparto che, durante la più grande crisi sociale ed economica, non ha mai smesso di dare il suo fondamentale contributo», ha concluso Patuanelli. Complessivamente, quella del 2021 è una crescita record per le vendite di macchinari agricoli di nuova generazione, secondo la Federazione dei costruttori, che non soltanto recupera il deficit verificatosi nel 2020 a causa della crisi pandemica, ma che

migliora sensibilmente anche la performance del settore rispetto alle ultime stagioni, evidenziando una ripresa della domanda. «Una spinta agli investimenti è venuta dagli incentivi fiscali per il 4.0 - spiega il Presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti - vale a dire per quelle tecnologie elettroniche avanzate che nella meccanica agricola trovano applicazioni sempre più ampie, dai sistemi satellitari ai protocolli Isobus fino alla sensoristica e ai sistemi di rete; ed è

positivo che il Governo abbia mantenuto questi incentivi anche per l’anno 2022». E i dati elaborati dall'Ufficio Studi della Federazione sulla base delle immatricolazioni fornite dal Ministero dei Trasporti, indicano crescite consistenti per tutte le tipologie di mezzi. Le trattrici segnano un incremento del 36% rispetto al 2020, in virtù di quasi 24.400 unità vendute, un quantitativo che riporta il mercato su livelli elevati dopo anni nei quali la media del-

le immatricolazioni si era attestata al di sotto delle 19 mila unità. Incrementi consistenti anche per le mietitrebbiatrici, 392 unità complessive per un attivo del 30%, mentre le trattrici con pianale di carico chiudono l’anno con un totale di 673 unità, pari ad una crescita del 19,3%. Ma la tipologia di macchina con la percentuale d’incremento più consistente è quella dei sollevatori telescopici, che nel 2021 raggiungono le 1.491 unità, con un attivo del 56%.

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Sabato 29 Gennaio 2022

SPECIALE

agricoltura

Dalla lavasciuga all’idropulitrice: tolgono lo sporco dai grandi ambienti e li sanificano rendendoli più sicuri

Gli strumenti per la pulizia professionale compatte, sicure e silenziose. Le monospazzole facilitano l’utilizzo da parte degli operatori grazie alle dimensioni ridotte, alle impugnature ergonomiche e alle vibrazioni contenute. Molti modelli sono equipaggiati con doppio interruttore di sicurezza per evitare accensioni accidentali.

La pulizia industriale porta a risultati soddisfacenti quando gli strumenti utilizzati sono di buona qualità. Sono molte le macchine indispensabili per una buona pulizia delle aziende. Passiamo in rassegna le principali. LAVASCIUGA PAVIMENTI Questi moderni mezzi per la pulizia professionale degli ambienti garantiscono una detersione profonda delle superfici e un’asciugatura veloce, anche negli ambienti più affollati. Le macchine lavasciuga pavimenti professionali sono disponibili sia in configurazione uomo a terra che uomo a bordo e hanno differenti potenze ed autonomie, da considerare a seconda del tipo di ambiente e di superficie. SPAZZATRICI Le spazzatrici industriali, stradali e le motoscope trovano applicazione in decine di contesti sia in ambiente interno che esterno. Garantiscono una pulizia profonda sia dai residui più grossolani che dalle polveri più sottili su ogni tipo di pavimento e superficie. È necessario, nella scelta, tener conto della metratura degli spazi da pulire, del tipo di ambiente in cui si opera e della superficie dove si utilizzerà la macchina. Le motoscope e le aspiratrici uomo a terra sono adatte agli ambienti interni di piccola e media dimensione, mentre le spazzatrici industriali

uomo a bordo sono ideali per operare all’esterno e in spazi ampi. COMBINATE Le lavapavimenti combinate racchiudono nella stessa macchina le funzioni di una spazzatrice e di una lavapavimenti, rendendo questi mezzi uomo a bordo versatili ed efficaci anche negli ambienti dagli spazi ri-

stretti. Le lavapavimenti combinate si rivelano particolarmente adatte al mondo della logistica e della grande distribuzione, dove è fondamentale svolgere rapidamente le operazioni di pulizia nei magazzini e nelle corsie dei centri commerciali.

molto versatili e robuste, imprescindibili quando si tratta di rimuovere polveri, liquidi, olio, segatura e altro sporco. Gli aspirapolvere professionali sono equipaggiabili con filtri adatti a trattenere anche le polveri più sottili.

ASPIRATORI Gli aspiratori professionali e i bidoni aspiratutto sono macchine

MONOSPAZZOLE Macchine per la pulizia professionale di pavimenti e superfici

IDROPULITRICI Le idropulitrici professionali, alimentate con motori endotermici o elettrici, permettono una pulizia profonda di pavimentazioni, pareti, macchine e mezzi grazie alla possibilità di regolare la pressione e la temperatura dell’acqua. Sono utilizzabili con diversi tipi di detergenti professionali per sanificare a fondo ambienti e macchinari. L’idropulitrice ad acqua fredda è indicata anche per usi non professionali come quello casalingo ed hobbistico, aiuta a rimuovere lo sporco idrosolubile senza il rischio di rovinare superfici e carrozzerie. L’idropulitrice a caldo invece è più indicata per un uso professionale continuativo e per una pulizia profonda anche dai residui non idrosolubili, come olio e grasso. In un allevamento igiene e pulizia sono fondamentali. Ecco perché le macchine per pulizia e disinfezione risultano ottime per l'allevamento o prima dell’introduzione di nuovi capi. Le idropultrici sono perfette per pulire le mangiatoie e per rimuovere gli escrementi dal terreno.


SPECIALE

agricoltura

Sabato 29 Gennaio 2022

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L’esonero dai contributi per i giovani imprenditori agricoli è stato rinnovato anche per l’anno in corso

Le agevolazioni per gli under 40 È stato rinnovato l’esonero dai contributi per gli imprenditori agricoli under 40. La proroga fino al 2022 è contenuta nel testo del Disegno di Legge di Bilancio. Per finanziare la misura, introdotta per la prima volta nel 2017 con lo scopo di favorire l’imprenditoria giovanile e incentivare l’ingresso dei giovani nel settore dell’agricoltura, sono stati stanziati 8,3 milioni di euro per coprire tutto il 2022, con altri 46 milioni da utilizzare fino al 2024. Anche per il 2022, quindi, i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli che non abbiano compiuto 40 anni potranno accedere all’esonero dal versamento dei contributi obbligatori per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti per un periodo di 24 mesi. LA MISURA La Legge di Bilancio 2022 prevede il riconoscimento dell’esonero totale dal pagamento dei contributi INPS agli imprenditori agricoli e ai coltivatori diretti iscritti alla previdenza agricola tra il 1° gennaio 2020 e fino al il 31 dicembre 2022. Si tratta dell’esenzione totale dal versamento dei contributi accordata a chi è al di sotto dei 40 anni, pari al 100 per cento della somma da versare presso l’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e superstiti (IVS). Una misura volta a favorire il rilancio dell’agricoltura e che è stata introdotta per le sole imprese delle aree svantaggiate d’Italia, dal-

ri e il Bonus Verde e per istituire il Fondo mutualistico nazionale a copertura dei rischi catastrofali.

la Legge di Bilancio 2017 per poi essere estesa a tutto il territorio nazionale. Ora, per il quinto anno di seguito, il beneficio viene rinnovato. Più nel dettaglio, l’agevolazione, riconosciuta previa dell’interessato domanda all’INPS, si applica ai primi due anni di iscrizione su tutta la contribuzione dovuta, esclusi i seguenti versamenti: - contributo di maternità, dovuto, ai sensi degli articoli 66 e seguenti del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, per ciascuna

unità attiva iscritta alla Gestione agricoli autonomi; - contributo INAIL, dovuto dai soli coltivatori diretti. La proroga della misura prevista dalla Legge di bilancio 2022 viene, tra l’altro, affiancata da un’iniezione di risorse per il triennio 2022-2024 per un ammontare complessivo di 54,3 milioni di euro così suddivisi: - per il 2022 8,3 milioni di euro; - per il 2023 27,1 milioni di euro; - per il 2024 18,9 milioni di euro. Un rifinanziamento che rientra

LINEA LATTOGENO ROBOT: IL MEGLIO DELLA NUTRIZIONE, IL MASSIMO DELLA PRODUZIONE.

nei 2,4 miliardi di euro che la Manovra ora in esame al Senato ha messo in campo, destinati a sostenere e rilanciare il settore agricolo e valorizzare la competitività delle filiere. Cifre che, come si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito del Ministero delle Politiche agricole lo scorso 12 novembre “sono ampiamente superiori rispetto al passato”. Risorse che serviranno anche a rinnovare anche l’esenzione IRPEF dei redditi dominicali e agra-

COME FUNZIONA Salvo modifiche, le regole per l’applicazione dell’esonero saranno le stesse previste ad oggi, illustrate dall’INPS. L’agevolazione per i giovani imprenditori agricoli non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente. In caso di concorrenza di più esoneri si applica l’incentivo più favorevole per il contribuente (per esempio in caso di concorrenza con la riduzione per ultra 65 anni per i soli coadiuvanti pensionati dei coltivatori diretti). Per quanto riguarda i requisiti richiesti, oltre a quello anagrafico che impone un’età inferiore ai 40 anni, i potenziali beneficiari possono accedere all’esonero contributivo rispettando le seguenti condizioni: - essere in regola con gli obblighi contributivi; - osservare le norme poste a tutela delle condizioni di lavoro; - rispettare tutti gli altri obblighi di legge. Gli interessati, poi, devono osservare gli accordi e contratti collettivi nazionali e regionali, territoriali o aziendali eventualmente sottoscritti, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

MAI COSÌ TANTA ENERGIA DENTRO UN PELLET DI MANGIME. Mentre tutti parlano solo di appetibilità e pellet resistenti noi del Consorzio Agrario di Cremona ci siamo concentrati sullo sviluppo di una nuova linea di nutrienti per ROBOT di mungitura che punta ad altissime performance produttive e di qualità del latte. Da qui nasce la gamma Lattogeno Robot, tre prodotti frutto di una meticolosa ricerca sulle materie prime e gli additivi che li compongono.

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Sabato 29 Gennaio 2022

SPECIALE

agricoltura

Dai sistemi per l’identificazione e il monitoraggio di capi e mandrie ai robot di mungitura autonoma

La stalla 4.0 punta sulla tecnologia Sono sempre di più gli esempi concreti di innovazione tecnologica e digitale nelle società agricole e zootecniche, tutt’ora in fase di completamento. Numerosi gli investimenti in chiave 4.0, tra di loro integrati al fine di raccogliere, elaborare, supervisionare ed analizzare, anche storicamente, i dati, così da perseguire gli obiettivi di miglioramento continuo del benessere dell’animale, della qualità del latte prodotto e della sostenibilità ambientale. La stalla innovativa parte da sistemi (anche wearable) per l’identificazione di capi e mandrie, utili sia per il monitoraggio degli stessi animali, sia per il riconoscimento delle bovine, ad esempio durante le fasi di mungitura automatica, di analisi del latte munto, di alimentazione per gruppo omogeneo di animali. Inoltre, questi dispositivi wearable sono in grado di dialogare attraverso sistemi Wireless e, in coordinamento con un software di supervisione, di gestire e controllare i più importanti stati di salute degli animali (calori, asciutte, parti, durata del riposo, ecc.). Poi ci sono gli impianti di controllo del microclima della stalla, collegati ad opportuni sensori ambientali (ad es. indice THI per temperatura e umidità), attraverso appositi sistemi di ventilazione (che variano per numero di pale, dimensione e inclinazione); il raffrescamento ad acqua (di solito a goccia

grossa, dove la bagnatura viene poi seguita da una sessione di asciugatura specifica con ventilatori), le tende (che permettono o meno lo scambio termico con l’esterno e contengono l’eccessivo irraggiamento solare) e l’illuminazione di fotoperiodo (dove è addirittura possibile, nelle brevi e uggiose giornate invernali, simulare normali giornate di luce, con alba e tramonto e durata prefissata). Si passa

I nostri sistemi hardware e software possono essere aggiornati in qualunque momento con la garanzia di avere una macchina sempre efficiente al proprio servizio.

poi ai robot di alimentazione, composti dalle cucine di preparazione di pasti e dai robot di distribuzione. Nelle cucine viene preparato il giusto mix per l’alimentazione in base al gruppo omogeneo, all’età e ai periodi di gestazione delle bovine ed è possibile anche aggiungere ai componenti acqua, integratori, minerali, vitamine e medicinali al bisogno; ad ogni cucina sono collegati uno o più robot di di-

stribuzione dell’alimento, i quali consentono la corretta distribuzione e dosaggio. Questo robot è in grado di distribuire fino a 40 razioni di foraggio al giorno per i vari gruppi, in considerazione del fatto che per le vacche da latte sono consigliati 12 pasti quotidiani, mentre per i bovini da carne sono sufficienti dai 3 ai 5 pasti. La corretta razione ed il giusto mix previene uno dei problemi più comuni nelle stalle,

ovvero l’acidosi ruminale. Ecco poi un vero punto cardine dell’innovazione nel settore: i robot di mungitura automatica, dove l’animale entra ed esce in completa autonomia senza la necessità di intervento umano, anche più volte al giorno. Una volta entrata la bovina, questa viene immediatamente riconosciuta tramite i dispositivi di identificazione e le viene fornita una dose di alimento “goloso” ed eventuali ulteriori integratori durante l’intero ciclo di mungitura. Contemporaneamente, un braccio robotizzato pulisce e disinfetta le mammelle e, attraverso un sistema di riconoscimento laser, individua i quattro quarti (i quattro capezzoli), così da iniziare la mungitura vera e propria; una volta concluso il processo, i capezzoli vengono ulteriormente disinfettati ed il cancello si apre, permettendo l’uscita in autonomia dell’animale; il sistema ovviamente rifiuta l’ingresso ripetuto della stessa bovina, permettendo la successiva mungitura solo dopo un tempo minimo prefissato. Il latte, appena munto, viene subito analizzato dal software dedicato così da individuare, sempre in relazione all’animale identificato, qualità, quantità e l’utilizzo, oltre a fornire altri dati importanti sullo stato di salute della vacca. Questa tecnologia non può mancare nel progetto di una stalla 4.0.


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CULTURA

Sabato 29 Gennaio 2022 lettereilpiccolo@gmail.com

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TELEVISIONE • DA LUNEDÌ 7 FEBBRAIO SU RAIUNO CON CLAUDIO GIOÈ

CINEMA • CON TONI SERVILLO, SALVO FICARRA E VALENTINO PICONE

TRE NUOVE STORIE DELLA SERIE “MÀKARI”

A FEBBRAIO LE RIPRESE DE “LA STRANEZZA”

ROMA - Torna su Raiuno (da lunedì 7 febbraio) con tre nuove storie “Màkari”, la serie tratta dai romanzi di Gaetano Savatteri e interpretata da Claudio Gioè nei panni del protagonista Saverio Lamanna, scrittore svogliato e squattrinato, nonché investigatore a tempo perso. Al suo fianco c’è ancora

il surreale Piccionello (Domenico Centamore) e Suleima (Ester Pantano), la giovane di cui si è innamorato e che, nella precedente stagione, avevamo visto volare a Milano per un’esperienza lavorativa. Suleima tornerà a Màkari ma accompagnata da Teodoro Bettini (Andrea Bosca). (Fonte Italpress)

ROMA - Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone sono i protagonisti del nuovo film di Roberto Andò, “La stranezza” (titolo provvisorio), le cui riprese inizieranno in febbraio. La trama: nel 1920 in Sicilia per un breve soggiorno, Luigi Pirandello s’imbatte in un imprevisto che lo porterà a incontrare due singolari figure di teatranti, Onofrio Principato e Sebastiano Vella, due dilettanti che stanno provando con gli attori della loro filodrammatica un nuovo spettacolo. (Fonte Italpress)

MUSICA • Dopo lo stop dello scorso anno, la rassegna propone tre appuntamenti di grande rilievo

L’altra anima del violino torna ad emozionare

Dopo lo stop forzato dello scorso anno, torna “L'altra anima del violino”. «Giunta alla quarta edizione, è la rassegna che, nell’ambito della programmazione annuale del Museo del Violino, va a scovare i lati più originali degli strumenti ad arco, esplorando commistioni di generi e di stili osserva il direttore artistico Roberto Codazzi -. Un vero e proprio laboratorio pensato per mettere in luce tutte le sfaccettature espressive degli archi, non solo il profilo classico. E non solo violino, ma combinazioni di organico le più diverse per una iniziativa che in qualche maniera fa da contraltare a Stradivarifestival, in quanto a creatività di linguaggio». Tre i concerti in calendario all’Auditorium Giovanni Arvedi, dal 27 febbraio al 13 aprile. Spiazzante già l’appuntamento inaugurale (domenica 27 febbraio alle ore 21), affidato a un formidabile duo di violoncellisti di formazione classica, Mario Brunello e Giovanni Sollima, che a Cremona manifesterà tutta la propria versatilità, per proseguire con un trio di otti-

I violoncellisti Giovanni Sollima (a sinistra) e Mario Brunello

mi strumentisti (Marco Fabbri al bandoneon, Massimo Repellini al violoncello e Stefano Giavazzi al pianoforte) che contrappuntato dall’affascinante voce recitante di Laura Morante (sabato 12 marzo

alle ore 21), racconta la sempre più popolare figura di Astor Piazzolla, nel centenario della nascita e nel trentennale della morte. Oltremodo originale è il concerto che accosta il suono del violino di

Teofil Milenkovic, con quello degli Ottoni della Cappella Sistina (mercoledì 13 aprile alle ore 21), per un programma a cavallo degli stili e dei secoli. I prezzi dei biglietti sono volutamente conte-

nuti, pur alla luce dell’eccellente livello artistico della proposta, per favorire il ritorno del pubblico in un momento oggettivamente non semplice. «Una rassegna musicale - conclude Virginia Villa, direttore generale del Museo - è sempre un concorso: di artisti e pubblico, strumenti, autori, epoche, generi. È un modo per guardare insieme al presente e stimolare la nascita di qualcosa di nuovo. Mai come ora ne avvertiamo il senso e l’importanza. I programmi sono estremamente vari, da Bach ai Queen, da Vivaldi a Morricone e una serata interamente dedicata a Astor Piazzolla. “L’altra anima del violino” sceglie il dialogo: tra due fuoriclasse del violoncello come Mario Brunello e Giovanni Sollima, tra la voce di Laura Morante e tre strumentisti, tra Teofil Milenkovic e gli ottoni della Cappella Sistina. Ogni concerto è dunque incontro, azione e reazione, esplorazione e gioco». Il progetto non sarebbe possibile senza il generoso contributo della Fondazione Arvedi Buschini e del network MdV friends.

PANNELLI E FOTO IN MOSTRA PER NON DIMENTICARE L’OLOCAUSTO

FABRIZIO BOSSO AL PONCHIELLI

Continuano le iniziative a ricordo della Shoah e delle deportazioni. Negli spazi di Palazzo Duemiglia (in Largo Madre Agata Carelli 4), è visitabile la rassegna “Punti di luce. Essere una donna nella Shoah” dello Yad Vashem di Gerusalemme. L’allestimento si compone di trentadue pannelli in cui vengono proposte le storie di donne comuni che hanno avuto la sventura di attraversare un’esperienza terribile come quella dell’Olocausto. Si tratta di persone qualsiasi, con lavori, occupazioni, passioni e interessi diversi, che si sono trovate improvvisamente gettate in un evento epocale e che pertanto hanno dovuto at-

Sul palco del Teatro Ponchielli, mercoledì 2 febbraio alle ore 20, si esibirà il trombettista di fama internazionale Fabrizio Bosso. Ad accompagnarlo, l’Orchestra di Padova e del Veneto, diretta da Paolo Silvestri e due grandi musicisti come Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria. Una serata di musica crossover che spazierà da Ravel a Morricone. Un’occasione live per apprezzare la tecnica sopraffina e gli assoli funambolici di uno dei musicisti più apprezzati al mondo. Il jazz sarà il filo conduttore della serata: dal fenomeno che entrò in Europa all’inizio del Novecento, in modo particolare in Francia e che caratterizzò soprattutto le composizioni di Ravel (il quale coniugò la sua musica con questo nuovo genere in maniera del tutto nuova, avanzata e del tutto personale), ad una nuova composizione del maestro Silvestri dedicata a Bosso, passando per gli standard di Duke Ellington.

tingere a tutte le loro risorse per attraversarlo. Sono “frammenti di umanità” che rendono vive queste donne di ogni età e che in questi pannelli, uno per ogni “storia”, che costituiscono un adattamento della mostra “Spots of light”, curata da Yehudit Inbar e ordinata al museo israeliano, sono tutte poste su un piano introspettivo davvero profondo. Rassegna collaterale è la collettiva “Immagini per la Shoah” con i dipinti di una trentina di artisti contemporanei e le fotografie del campo di concentramento di Dachau (nella foto) scattate da Elena Saliani. Dachau si trova a circa 16 km a nord-ovest

del centro di Monaco. Come noto, fu il primo campo di concentramento nazista, costruito da Heinrich Himmler nel marzo 1933 per la detenzione dei pri-

gionieri politici. In tutto ebbe più di 200mila detenuti, le vittime furono tra 30mila e 43mila, e oggi è un monumento commemorativo la cui vista non può non

tormentare la memoria di chi lo visita. Si entra nel campo vero e proprio attraverso la Jourhaus, un tempo l’unica entrata. Sul cancello in ferro battuto colpisce subito l’agghiacciante scritta “arbeit macht frei” (il lavoro rende liberi). L’edificio principale è adibito a museo e si trova al limite meridionale del campo. Fuori, in quella che era la piazza dell’appello dal 1968 c’è un International Memorial, dove una scritta in inglese, francese, yiddish, tedesco e russo recita: “Mai più”. «La stampa delle fotografie e la scelta dei soggetti – spiega Saliani - mi ha permesso di rivivere la visita al campo in tutti i luoghi».

Lettere & Opinioni Per dire la vostra, scrivete a: lettereilpiccolo@gmail.com • ilpiccolocremona@gmail.com APPREZZAMENTO

Mi sono emozionato nel leggere l’articolo sui fatti di Anzio scritto da Paolo Dossena Egregio direttore, devo confessare d’essermi emozionato alla lettura dell’articolo di Paolo Dossena sui fatti di Anzio, avvenuti dopo lo sbarco in questa deliziosa città tirrenica da parte delle forze alleate, avvenuto il 22 gennaio 1944, proprio là dove mio padre William, militare volontario negli arditi paracadutisti della “Nembo”, ebbe nuovamente ad impattare, a partire dal 16 febbraio di quell’anno, col fuoco delle forze ne-

miche, lo stesso giorno del mese in cui io sarei nato quattro anni dopo. Egli aveva già affrontato gli invasori in Sicilia, a Gela, dove era stato collocato il suo reparto dall’Alto comando e dove ebbe davanti agli occhi l’impressionante ed incredibile visione dello schieramento navale avversario. Ma va aggiunto che nell’antica Trinacria non fu una passeggiata per nessuno, con i quindicimila caduti lasciati sul terreno da tutte le forze militari lì contrapposte. Altrettanto dicasi in Calabria, dove il reparto di mio padre, comandato sempre dall’inizio alla fine della guerra dal comandante Edoardo Sala, si trovò a combattere sull’Aspromonte con le forze cana-

desi avanzanti. Dopo l’avvenuta ritirata verso il Nord ed un nuovo addestramento a Tradate, dove pure erano confluiti personaggi divenuti poi famosi, quali Dario Fo e Raimondo Vianello, fu la volta per mio padre del fronte della Moletta, qualche chilometro a Nord di Anzio. I casi della vita hanno poi voluto che il primo dei sei figli di William, vale a dire proprio chi scrive, sia nato il 16 febbraio di quattro anni dopo. Altrettanto enigmatico è il fatto che lo stesso figlio Agostino abbia svolto, inoltre, il servizio militare nel Centro Difesa Elettronica proprio di Anzio, a quattro chilometri dal fossato della stessa Moletta, dove un giorno, in divisa da trasmettitore,

ebbe modo pure di conoscere una trentina di commilitoni del padre, compreso il cieco Silvio Dussi, che perse gli occhi per uno spezzone caduto nell’accampamento militare laziale. Quello stesso Dussi, al quale è stata dedicata la sede oggi operante dei paracadutisti di Mantova. Questi, da vero amico fraterno, non si dimenticò certo di venire a dare l’estremo saluto a mio padre, morto il 16 maggio 1987, in seguito ad un incidente stradale alle porte di Cremona e al cui funerale ebbe modo di dirmi sottovoce: “Io credo nel Paradiso degli eroi”. Grazie, dunque, Paolo. Agostino Melega Cremona


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Cultura

Sabato 29 Gennaio 2022

“UN POYO ROJO”, SPETTACOLO ESPLOSIVO SUL PALCO DI CASALMAGGIORE Spettacolo esplosivo che unisce brillantemente teatro, danza, acrobatica, sport e che sta registrando il tutto esaurito sia in Argentina che in Europa e che fa tappa il 6 febbraio al Teatro Comunale di Casalmaggiore (alle ore 21). Nello spogliatoio di una palestra, due uomini si scrutano, si squadrano, si provocano, si affrontano - quasi come due galli da combattimento - tentando di sedursi. “Un Poyo Rojo”

è una provocazione, un invito a ridere di noi stessi esplorando tutto il ventaglio delle possibilità fisiche e spirituali dell’essere umano. Gli interpreti, diretti da Hermes Gaido, mostrano una straordinaria maestria corporea che rivela anche una folgorante capacità di improvvisare davanti alle sempre diverse reazioni del pubblico: sono stuntmen e danzatori, sportivi e acrobati. La fantasia al potere inventa una par-

titura corporea in punta di spirito: virilità, vanità, conflitto, seduzione, arti marziali e variété, fisicità e comicità, ambiguità e desiderio, abbracci e battaglie, attacchi elastici e allegre resistenze. Restando abilmente sul crinale tra colto e popolare - e questa è una delle acrobazie più ardue da realizzare - il loro teatro fisico ha trovato la sua forma attuale nel corso di anni di rodaggio e affinamento.

TEATRO • S’intitola “Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione” in scena al San Domenico

Sfilata di grandi donne grazie a Lella Costa

S’intitola “Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione” il prossimo appuntamento al Teatro San Domenico di Crema, il 6 febbraio alle ore 21. Ispirato a “Il catalogo delle donne valorose” di Serena Dandini, con Lella Costa mattatrice sul palco. Il progetto drammaturgico e la regia sono di Serena Sinigaglia, la scrittura scenica delle stessa Lella Costa e di Gabriele Scotti. Serena Dandini e Lella Costa (nella foto) si trovano a convergere all’interno di uno spettacolo teatrale che porta in scena donne intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese, che hanno lottato per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili, se non addirittura impensabili. Donne valorose che seppure hanno segnato la storia, contribuendo all’evoluzione dell’umanità, per uno strano sortilegio raramente vengono ricor-

date, con difficoltà appaiono nei libri di storia e tanto meno sono riconosciute come maestre e pioniere. Alcui esempi? Mary Anderson ha inventato il tergicristallo, Lillian Gilbreth la pattumiera a pedale, Maria Telkes e l’architetto Eleanor Raymond i pannelli solari. Entrano in gruppo, scam-

biandosi idee geniali per migliorare il vivere quotidiano. Ci sono Marie Curie, Nobel per la fisica e Olympe De Gouges che scrisse la “Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina”. Ci sono Tina Anselmi, primo ministro donna della Repubblica italiana e Tina Modotti, la fotografa guerri-

gliera. Martha Graham che fece scendere dalle punte e Pina Bausch che descrisse la vita danzando. E poi c’è Maria Callas con la sua voce immortale come immortale è il canto poetico di Emily Dickinson. C’è Angela Davis che lottò per i diritti civili degli afroamericani e c’è la fotoreporter llaria Alpi.

Le sorelle Bell: Vanessa e naturalmente Virginia, la Woolf! Entrano una dopo l’altra, chiamate a gran voce con una citazione, un accento, una smorfia, un lazzo, una canzone, una strofa, un ricordo, una poesia, un gemito, una risata. O solo col nome, perché a volte non serve aggiungere altro. Entrano nel gran salone da ballo, ciarlando e muovendo le vesti. Si aggirano come fossero, finalmente, felici tutte, per dirla con Elsa Morante che è lì con loro. E ballano. Ballano Ingrid Bètancourt, Hannah Arendt, Annie Besant, Grazia Deledda, Iolanda D’Aragona, Anna Frank, Eloisa, Artemisia Gentileschi e molte, molte altre, fino a farci girare la testa ed essere più di… cento! Una al minuto. Tante, eppure non ancora tutte, le valorose nella voce e nei gesti di Lella Costa che, come un gran cerimoniere, le invita a entrare e balla con loro.

UN CONVEGNO ONLINE SULLE ABITUDINI DI LETTURA DEI RAGAZZI Un convegno online sulle abitudini di lettura dei ragazzi, ma anche la presentazione del Patto per la lettura che sta per prendere vita anche a Cremona e un laboratorio di microfiabe alla Piccola Biblioteca. Si tratta di tre iniziative che hanno in comune il tema della promozione della lettura e che si terranno tra il 2 e il 5 febbraio, quasi a comporre un breve cartellone di eventi dedicati proprio alla lettura. Si inizia mercoledì 2 febbraio, a partire dalle 17, con l’incontro online “Bambini e ragazzi tra libri, app e podcast: come stanno cambiando le abitudini di lettura e di scelta”. Tra didattica a distanza e intrattenimento digitale, si vuole dare una panoramica sulle tendenze delle giovani generazioni e sulla loro persistenza nel futuro

post-pandemico, periodo che ha cambiato le abitudini di vita delle famiglie e che ha avuto un impatto significativo sui consumi

digitali di bambini e ragazzi. Secondo i dati Istat, cresce la quota di lettori di libri, soprattutto prerogativa dei bambini, ma anche di ragazzi e donne. L’appuntamento è rivolto a genitori, insegnanti, educatori, bibliotecari, librai e, in generale, a tutti gli appassionati di libri per presentare i risultati della ricerca condotta dall’Associazione italiana editori dal titolo “Bambini e ragazzi tra libri, app e podcast nell’anno del Covid-19” e che consiste in un’analisi sui comportamenti dei piccoli lettori e sui cambiamenti portati dalla pandemia, che evidenzia le potenzialità del digitale e la sopravvivenza del cartaceo. L’incontro rientra nel progetto “Il tempo ritrovato” ed è promosso dal Settore Politiche Educative del Co-

mune e dall’Istituto Comprensivo Cremona 5, in collaborazione con gli altri Istituti Comprensivi, con l’Associazione Italiana Editori e con la Piccola Biblioteca. I relatori sono Giovanni Peresson, responsabile dell’Ufficio Studi di Aie e Cristina Mussinelli, consulente Aie per l’editoria digitale. Per partecipare e ottenere il link, si deve scrivere a politiche.educative@comune.cremona.it. Giovedì 3 febbraio, alle ore 11.30 nella sala Eventi di SpazioComune (in piazza Stradivari 7), invece, è in programma la presentazione del Patto per la lettura di Cremona. Il patto è un accordo proposto dal Centro per il libro e la lettura, articolazione del Ministero della Cultura, già stipulato in diverse città italiane, come Bologna, Milano e la vicina Crema.

IN BREVE

CALENDARIO 2022 DI FANTIGRAFICA

Un appuntamento divenuto oramai una tradizione e giunto alla 25ª edizione, quello con il Calendario della Fantigrafica con le foto di Mino Boiocchi, stasera alle ore 20 al Ponchielli. Il calendario 2022 “Il quinto elemento” sarà un percorso “alchemico” tutto da scoprire. Verrà anche presentato nel corso della serata il libro “Come i leoni del Duomo”, edito da Fantigrafica. L’ingresso è libero con assegnazione del posto (per informazioni 0372-022001/02, biglietteria@teatroponchielli.it).

MARCO D’AGOSTIN AL TEATRO ARENA Marco D’Agostin, tra i più apprezzati performer e danzatori contemporanei, porta in scena lo spettacolo “First love”, stasera alle ore 21.15 al Teatro Arena del Sole di Roccabianca. È la storia di un ragazzino degli anni ’90 al quale non piaceva il calcio, ma lo sci di fondo e la danza, ma siccome non conosceva alcun movimento, si divertiva a replicare quelli dello sci, nel salotto, in camera, inghiottito dal verde perenne di una provincia del Nord Italia.

TORNA IN LIBRERIA IL ROMANZO “SONATA D’INVERNO” DI DOROTHY EDWARDS Giovane, gioiosa e fiduciosa, così appare Dorothy Edwards in una delle poche foto che rimangono di lei. Eppure, solo pochi anni dopo lo scatto che la ritrae, la scrittrice scelse di condividere il tragico destino di Anna Karenina. Nata nel 1903 nelle vicinanze di Cardiff, Dorothy Edwards fu presto apprezzata dal Bloomsbury Group, il celebre gruppo di artisti a cui appartenne anche Virginia Woolf, proprio a seguito della pubblicazione nel 1928 di “Sonata d’inverno”, il romanzo tornato in libreria in questi giorni grazie a Fazi Editore, nella traduzione dall’inglese di Francesca Frigerio. Grande appassionata di musica e di

letteratura russa, Dorothy Edwards studiò greco e filosofia, visse per un periodo a Vienna e a Firenze, per poi stabilirsi a Londra. Nonostante la profonda sensibilità e la promettente intelligenza, la giovane scrittrice forse non fu mai davvero felice e la sua nota malinconica si evince anche nella scrittura, delicata e potente. Il suo sguardo si posa sulla vita interiore dei personaggi a cui, in un gioco di consonanze, corrisponde il paesaggio invernale della natura. E così il romanzo “Sonata d’inverno” richiama alla memoria Tolstoj, non solo nel titolo, ma anche nel modo di affrontare i dissidi interiori, ben espressi attraverso le descri-

zioni dello scenario invernale, bianco e solo apparentemente addormentato. Arnold Nettle, il protagonista, è un violoncellista dalla salute cagionevole, le cui esibizioni aprono e chiudono il romanzo; sono però gli elementi della natura, sapientemente descritti e in accordo con lo stato d’animo dei vari personaggi, a rappresentare la sonata invernale, ben eseguita nello scorrere fluido e armonico delle pagine. Una lettura interessante, una storia quieta, tutta invernale, ambientata in una campagna inglese in cui nulla di particolare sembra accadere, mentre si dipanano i fili delle complesse relazioni interpersonali.


Sabato 29 Gennaio 2022

COMIRNATY: ALL’ASST CREMONA ARRIVA LA FORMULAZIONE DILUITA

Consegnate in settimana 48 scatole del nuovo vaccino presso la Farmacia aziendale: serviranno per 2880 dosi Mercoledì scorso la Farmacia aziendale dell’Asst Cremona diretta da Andrea Machiavelli ha ricevuto le prime 48 scatole di vaccino ComiRNAty nella formulazione già diluita. L'Asst Cremona è la prima a disporre del nuovo farmaco in provincia di Cremona.

Il flacone ha il tappo grigio, per distinguere le fiale da quelle a formulazione non diluita (tappo viola) e da quelle destinate all’uso pediatrico (tappo arancio). Ogni scatola contiene dieci flaconi, per sei dosi ciascuno. Il totale è pari a 480 fiale, per 2880 dosi.

Roberto Grassia: «A fare la differenza sono state le procedure svolte in sicurezza, le nuove strumentazioni e la professionalità degli operatori. In arrivo un medico, due infermieri, due Oss e un nuovo endoscopio». Nel 2021 il reparto di Gastrologia ed Endoscopia digestiva ha registrato un bilancio più che positivo. Sono state eseguite quasi 8 mila procedure, 500 in più rispetto al 2019. Sicurezza, nuove strumentazioni e la professionalità degli operatori hanno fatto la differenza. Per far fronte alla grande richiesta di prestazioni, presto si aggiungeranno all’équipe altri professionisti: un medico, due infermieri e due operatori sociosanitari. Roberto Grassia, primario del reparto, ci illustra l’attività svolta nell’ultimo periodo e invita alla prevenzione. Endoscopia digestiva: dottor Grassia, il bilancio del 2021? Negli ultimi due anni, nonostante la pandemia, l’attività dell’Endoscopia digestiva è cresciuta in maniera significativa. Nel 2021 – a livello aziendale – sono state eseguite 7.937 procedure, contro le 7.530 del 2019. L’incremento è misurabile su tutte le attività endoscopiche e per diverse tipologie di prestazioni. La vostra attività si svolge fra Cremona e Casalmaggiore? Esatto, siamo operativi all’Ospedale di Cremona con tre sale (h12) e all’Ospedale Oglio Po con una sala (8.30-14.00). In entrambi i presidi vengono erogate quotidianamente visite specialistiche gastroenterologiche generali e super specialistiche (malattie croniche intestinali e celiachia). A Cremona, inoltre, viene garantita la reperibilità endoscopica H24 per le consulenze in pronto soccorso e nei reparti di degenza. In che misura l’Endoscopia digestiva collabora con la chirurgia? Nel 2021 la collaborazione creata con le chirurgie di Cremona e di Oglio Po - dirette rispettivamente da Gian Luca Baiocchi e da Guglielmo Giannotti si è molto rafforzata. Effettuando diagnosi sempre più precoci, l’Endoscopia digestiva permette trattamenti (anche chirurgici) sempre meno invasivi,

Endoscopia e Gastroenterologia bilancio 2021 più che positivo

consentendo tempi di recupero post-operatorio più brevi. Tra le modalità operative condivise c’è la marcatura degli organi affetti da neoplasia con verde indocianina (sostanza fluorescente) che colora le cellule malate e consente di guidare ogni azione con maggior precisione. Infine, con l’endoscopia operativa siamo in grado di gestire le possibili complicanze post-operatorie, limitando la necessità di re-intervenire con la chirurgia. Strumentazioni e alta tecnologia: che ruolo giocano nell’incremento dell’attività? Un ruolo decisamente importante. Di recente sono stati acquisiti strumenti di nuova generazione con meccaniche (flessibilità e diametro) più confortevoli per il paziente, ad alta definizione e con filtri digitali in grado di effettuare diagnosi accurate e precoci. Tra i nuovi strumenti “speciali” ci sono un ecografo, un ecoendoscopio con canale operativo “largo” (4 mm) e duodenoscopi per procedure biliari con distale monouso in grado di limitare la diffusione di germi multire-

sistenti. Infine, siamo in attesa di un secondo ecoendoscopio e due strumenti “zoom” in grado di magnificare la visione delle lesioni riscontrate con un ingrandimento real-time. Quali sono i tempi di attesa in media per un esame diagnostico non urgente e da cosa sono determinati? L’attività svolta in sicurezza è stata una delle carte vincenti; tuttavia, il tempo della lista di attesa si è paradossalmente allungato. I motivi sono diversi: anzitutto è aumentata la domanda, sia per la fiducia riposta nel nostro servizio dai medici di medicina generale, sia per la sospensione di altre attività endoscopiche nella nostra provincia e in quelle limitrofe. Premesso che le prestazioni in urgenza differibile (prenotabili con la valutazione del gastroenterologo) sono garantite, oggi per un esame programmabile non urgente (primi accessi e controlli) il tempo di attesa varia dai 90 ai 120 giorni. Perché è importante fare leva sulla prevenzione? Solo con la prevenzione è pos-

sibile intercettare l’insorgere di eventuali patologie ed evitare gravi complicanze. Un dato esemplificativo: nel 20% circa delle colonscopie si riscontra una lesione preneoplastica o neoplastica precoce sotto forma di polipo o lesione non polipoide; queste lesioni vengono asportate endoscopicamente con intento curativo, riducendo la necessità di chirurgia. Per lo stomaco la percentuale è molto più bassa, ma la sorveglianza di condizioni di rischio come le gastriti atrofiche o metaplasiche permette una identificazione precoce di lesioni neoplastiche iniziali. In questi casi, la successiva asportazione endoscopica o chirurgica mininvasiva consente di curare la malattia in una fase “localizzata” senza ricorso a terapie “sistemiche” come la chemioterapia. Da chi è composta la sua équipe? Oltre al personale amministrativo, fondamentale per l’accettazione e gestione del paziente al front office, l’attuale équipe conta sei medici (Elvo Biagio, Maria Chiara Verga, Andrea Drago, Sara Soro, Stefano Mazza) e diciassette (splendidi) infermieri e operatori sociosanitari (Oss) coordinati da Cesare Piccioni. In considerazione dell’aumento delle attività del 2021 e in previsione di una ulteriore crescita per il 2022, la Direzione strategica e la Direzione delle professioni sanitarie hanno predisposto un piano di assunzione per un medico, due infermieri e due Oss. COME SI ACCEDE AL SERVIZIO Con la prescrizione del medico di medicina generale, prenotando agli sportelli CUP o al numero verde 800 638 638

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CAMPAGNA AMICA

PIZZIGHETTONE E CREMONA OGGI E MARTEDÌ I MERCATI “A TUTTA VITAMINA-C”

“Un mercato a tutta vitamina C”. E’ il tema proposto dagli agricoltori della Coldiretti per il mercato di Campagna Amica che si terrà domani a Pizzighettone (come ogni sabato mattina in zona piazza d’Armi) e martedì mattina a Cremona, presso il portico del Consorzio Agrario, dalle ore 8 alle 12 in via Monteverdi. Appuntamenti a tema, nel segno della vitamina C, si terranno anche in agriturismo, con piatti e menu dedicati a frutta e verdura di stagione, alleata della salute e del benessere. Nel fine settimana in tutta Italia, nei mercati e nelle aziende agrituristiche sono in programma, con la regia di Coldiretti-Campagna Amica, iniziative tese a sottolineare la bontà e l’importanza per la nostra salute dei prodotti ricchi di vitamina C. Nel nostro territorio, la “staffetta” nel segno del gusto e della salute prende avvio da Pizzighettone, presso il mercato di Campagna Amica del sabato mattina. Domani, per l’occasione, gli agricoltori daranno vita a un’esposizione che inviterà a scoprire i tanti prodotti ricchi di vitamina C, con una particolare attenzione a quelli che nascono dall’agricoltura cremonese e lombarda. Non mancheranno i kiwi (veri concentrati di vitamina C, ricchi di fibre, rappresentano una buona fonte di potassio e sono una preziosa difesa dagli effetti dei radicali liberi), alcune verdure fresche (come radicchi, spinaci) e gli ortaggi di stagione (broccoli, cavoli, cavolfiori…). Il “testimone” della staffetta passerà quindi alle aziende agrituristiche, invitate a portare in tavola per l’occasione piatti e menu nel segno della vitamina C. Da Soncino, all’agriturismo Del Cortese, a Pessina Cremonese, all’agriturismo Il Campagnino, che nel fine settimana propone un intero menu da asporto intitolato “C…piace”. I piatti del menu potranno essere acquistati anche il martedì mattina, presso il mercato di Campagna Amica a Cremona. E proprio dal mercato del martedì Campagna Amica chiuderà la “staffetta della salute”, riproponendo l’esposizione dedicata a cibi, piatti e ricette ricchi di vitamina C, alleati della salute, barriera naturale contro i malanni che accompagnano i mesi più freddi. Svolgendosi come sempre nel pieno rispetto delle prescrizioni anti-covid, il mercato non mancherà di proporre anche gli altri prodotti dell’agricoltura cremonese e lombarda, dal miele ai formaggi vaccini e caprini, dai salumi tipici a pane e prodotti da forno, e poi uova, riso, vino, agri-birra, conserve e confetture.


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Sabato 29 Gennaio 2022

lettereilpiccolo@gmail.com

lo

SPORT

Responsabile Fabio Varesi

TENNIS • IL ROMANO È STATO BATTUTO IN 4 SET DA NADAL

TENNIS IN CARROZZINA • PER TRE GIORNI FINO A DOMANI

BERRETTINI SI FERMA IN SEMIFINALE

RADUNO AZZURRO ALLA BALDESIO

MELBOURNE - In finale agli Australian Open ci va Rafa Nadal. Lo spagnolo, 6ª testa di serie, ha messo fine allo splendido torneo disputato da Matteo Berrettini, numero 7 del tabellone, imponendosi in quattro set sul romano con il punteggio di 6-3, 6-2, 3-6, 6-3. In finale Nadal affronterà il russo Daniil Medvedev (n. 2 del mondo), che ha piegato in 4 set (7-6, 4-6, 6-4, 6-1) il greco Stefanos Tsitsipas. (Fonte Italpress)

La Canottieri Baldesio è sede in questi giorni del raduno della Nazionale di tennis in carrozzina (fino al 30 gennaio). Oltre al capitano della squadra di casa Giovanni Zeni (nella foto), sono stati convocati Edgar Scalvini, Marco Pincella, Antonio Cippo e Luca Spano, giocatori ben conosciuti in città per la loro assidua partecipazione al Torneo Internazionale “Città di Cremona”. I giocatori stanno seguendo un intenso programma di lavoro.

» basket serie a

la scorsa stagione i biancoblu vinsero con un super poeta Battere la corazzata di Scariolo è complicato, ma la squadra di coach Galbiati ci è già riuscita grazie a un Poeta in serata di grazia. Subito in campo Kohs

Vanoli a Bologna per ripetere l’impresa Nel momento più difficile, la reazione c’è stata e ha fruttato due punti che valgono più di una semplice vittoria. Sì, perché testimoniano che la Vanoli è viva e che gli americani, non certo di grande pregio, sono stati comunque trascinati dagli italiani, vera anima della squadra. Il lavoro difensivo di McNeace e Dime, le fiammate di Harris e Tinkle sono state sicuramente utili a completare il lavoro strepitoso di Cournooh, Pecchia e Spagnoli, senza dimenticare la sapiente regia di Poeta. Stavolta contro Venezia, la squadra non si è sciolta alla prima difficoltà e dopo aver subìto la rimonta e il sorpasso della Reyer, è ripartita di slancio per conquistare la vittoria. Se avesse giocato così contro squadre come Pesaro, sicuramente la classifica della Vanoli sarebbe diversa. Ma non c’è spazio per i rimpianti, perché in questo girone di ritorno serve cambiare marcia, per garantirsi l’ennesimo campionato nella massima serie e la società ha dato un segnale forte, ingaggiando l’ala grande Verners Kohs, dopo aver risolto consensualmente il contratto con Miller. Nelle rotazioni, il lettone

RIS U L T AT I 1 7 ª G IO R N A TA

L’esultanza per la vittoria contro la Reyer Venezia (foto Studio Passamonti)

Brescia-Sassari 97-86, Brindisi-Virtus Bologna 76-83, Cremona-Venezia 85-82, Fortitudo Bologna-Tortona 74-92, Reggio Emilia-Varese rinviata, Trento-Napoli 85-72, Treviso-Milano rinviata, Trieste-Pesaro 89-78.

CLA SSIF ICA Milano* Virtus Bologna Trieste* Trento* Tortona Brescia Brindisi Reggio Emilia*

MERCATO • GENTILE A BRINDISI, LUCA VITALI A NAPOLI Dopo aver rotto con Varese, Alessandro Gentile si è subito accasato a Brindisi, mentre l’ex biancoblu Luca Vitali, messo fuori rosa da Brescia, ha trovato un ingaggio a Napoli. dovrebbe prendere il posto di Sanogo: un cambio che garantirà sicuramente un saldo positivo in fatto di punti realizzati. Con il morale alto, i biancoblu sono impegnati stasera a Bologna contro la Virtus, squadra costruita per vincere tutto, ma alle prese con molti problemi, come l’assenza per infortunio di Teodosic. Anche l’impiego di Mannion è in forse, dopo il contagio per Covid e la brutta scon-

26 26 18 18 18 18 16 14

*una partita in mrno

FABIO VARESI

14 Sassari Venezia 14 Napoli 14 Treviso** 12 Pesaro 12 Cremona 10 Fortitudo Bologna 10 Varese** 8

1 8 ª G I ORN A TA ( 3 0 - 0 1 )

Milano-Fortitudo Bologna, Napoli-Trieste, Pesaro-Treviso, Sassari-Brindisi, Tortona-Reggio Emilia, Varese-Trento, Venezia-Brescia, Virtus Bologna-Cremona (29-01 h 20).

fitta di Ulma in Eurocup ha sicuramente mostrato le difficoltà del roster di Scariolo. «Chiedo alla squadra di giocare con fiducia, perché non abbiamo nulla da perdere, ma tutto da guadagnare. Proveremo a fare la miglior partita possibile per smentire ogni pronostico», ha affermato coach Galbiati, che spera di ripetere l’impresa della scorsa stagione (vittoria per 9592 con un super Poeta).

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA

0 1 3 6 7 8 11 14 15 17 20 25 34 44 00

Amedeo Tessitori Centro Niccolò Mannion Playmaker Marco Belinelli Guardia-Ala Alessandro Pajola Playmaker Amar Alibegovic Ala Kevin Juwan Hervey Ala Michele Ruzzier Playmaker Mouhammadou Jaiteh Centro Ty-Shon Alexander Guardia Marco Ceron Guardia Matteo Barbieri Centro JaKarr Sampson Ala-Centro Kyle Weems Ala Milos Teodosic Guardia Isaia Cordinier Guardia-Ala Coach: Sergio Scariolo

ATLETICA LEGGER A

COSULICH E GASPARI CAMPIONESSE REGIONALI NEL SALTO CON L’ASTA Domenica ricca di gare e risultati per gli atleti dell’Interflumina Casalmaggiore, che hanno ottenuto numerosi risultati di livello, a partire dal podio tutto azzurro-verde ai Campionati Regionali di salto con l’asta Allievi a Canegrate (nella foto), dove Sara Gaspari ha conquistato il titolo con il record personale di 3,23 metri, misura che ad oggi le consentirebbe di partecipare ai prossimi Italiani di Ancona. Argento e bronzo rispettivamente per Elena Pezzali (3,13 metri) e Paola Schiroli (2,93 metri). Vittoria anche di Benedetta Cosulich (Cremona Sportiva-Atleltica Arvedi) nel salto con l’asta Promesse con la misura di metri 3,33, a soli due centimetri dal suo primato indoor.

Casalmaggiore, invece, ha accolto oltre 250 atleti provenienti dalla Toscana a tutto il Nord Italia. Per la società di casa, la cadetta Vittoria Kipre ha conquistato l’argento negli ostacoli in 9”05 e il bronzo nei 60 piani in 8”28, oro per Gabriel More in 8”37 nei 60 hs Allievi e tra gli Juniores argento per Randy Ohene Addo in 8”43. L’allievo Davide Lena è d’argento nei 60 piani con 7”31 e in campo femminile, oro nel getto del peso con l’allievo Marco Roveroni (11,85) e la cadetta Melissa Boldrini (9,84). Per la Cremona SportivaAtletica Arvedi, bene le cadette Alice Sgarzi e Gaia Bellardi nei 60 piani: Alice ha corso in 8”47, precedendo Gaia di un solo centesimo.

SERIE B • JUVI A OLGINATE PER DIMENTICARE IL DERBY Spesso nei derby i pronostici vengono sovvertiti. E così è accaduto anche tra Ferraroni JuVi Cremona e Pallacanestro Crema (nella foto Zenzolo), con la squadra ospite in crisi e reduce dal ko interno con l’ultima in classifica, ma capace di battere la lanciatissima squadra cremonese. Crema si è imposta 57-55, grazie a un ottimo ultimo quarto (24-18) e a un super Montanari (20 punti). Due punti davvero preziosi per la squadra di Ghizzinardi, che in settimana si è rinforzata con l’ingaggio dell’ala Salvatore Genovese (con un passato in A2), pronto ad esordire domani contro Jesolo, mentre la JuVi cercherà il riscatto stasera a Olginate. CLASSIFICA (16ª giornata): Cividale 30; JuVi Cremona 26, Mestre* 24; San Vendemiano* 22; Desio, Vicenza 18; Bergamo*, Fiorenzuola 16; Padova, Monfalcone 14; Jesolo*, Lumezzane*, Crema 10; Olginate*, Bologna 8; Bernareggio 6. *Una partita in meno.

SERIE A2 • LE AZZURRE SONO ANCORA A RIPOSO Per colpa dei contagi, sono tante le partite da recuperare ed anche in questo fine settimana il Basket Team Crema resta a riposo (il match di Ponzano si giocherà il 9 febbraio). CLASSIFICA (13ª giornata): Crema (2) 22; Udine (1) 20; Brescia (2), Castelnuovo Scrivia (2) 18; Alpo (2), Mantova (1), Milano (1) 14; Ponzano (1), Carugate 12; Valbruna Bolzano (2), Alperia Bolzano (2), Vicenza (1) 6; Treviso (2), Torino (2) 0. (Partite in meno).


Sport

» CALCIO SERIE B

Sabato 29 Gennaio 2022

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tre under 21 convocati da Mancini gratificano la società Dopo anni poco propizi con giocatori esperti ma in declino, la squadra grigiorossa si è rilanciata con gli azzurri Carnesecchi, Fagioli e Okoli ed anche con Gaetano

Cremo fucina di talenti come ai bei tempi Una sosta salutare e con una ventata di grinta argentina. Dopo la beffa di Lecce, la Cremonese, come tutta la serie B, si ferma per tirare un po’ il fiato. A contrastare la cocente delusione per il ko subito nel finale al Via del Mare, c’è però la tripla convocazione in azzurro per Carnesecchi, Fagioli ed Okoli. Già, proprio colui che con quella sfortunata zuccata aveva regalato la vittoria alla squadra di Baroni, è stato chiamato in extremis dal ct Mancini per lo stage con la Nazionale maggiore, raggiungendo così gli altri due giovani compagni di squadra inseriti nella prima lista di convocati. Un fatto molto importante, che porta il ricordo del trio Favalli-Bonomi-Marcolin, che fu campione d’Europa con la

Nicolò Fagioli in maglia azzurra

casacca azzurra dell’Under 21, serbatoio nel quale i tre giovani grigiorossi occupano un ruolo stabile da inizio stagione. Unico neo? Che non siano di proprietà della Cremonese. Atalanta (per Carnesecchi ed Okoli) e Juventus (per Fagioli) saranno comunque soddisfatte di aver mandato a crescere

i loro gioiellini in una piazza che finalmente è in grado di valorizzarli al massimo, traendone anche diretto vantaggio. Oltre che ai giocatori, buona parte dei meriti va senza dubbio alle paroline magiche del signor Braida e soprattutto a Fabio Pecchia, capace di costruire intorno a loro una

squadra sempre in grado di esprimere quel calcio propositivo spesso fondamentale per poter mettere in luce le caratteristiche delle giovani promesse. Un altro sorriso arriva dal mercato. Nelle ultime ore, infatti, è stato ufficializzato l’arrivo di Tiago Matias Casasola, esterno destro classe ’95 nativo di Buenos Aires, dal fisico possente, in grado di agire anche come centrale difensivo. Arriva in prestito dal Frosinone (il cartellino è della Lazio), dove finora ha trovato poco spazio con Fabio Grosso. Mister Pecchia si trova così a disposizione un giocatore cresciuto nelle giovanili del Boca Juniors e che vanta all’attivo oltre 190 gare e 17 gol tra i professionisti in Italia. La Primavera, infine, dopo lo 0-0 nel recupero di Udine, ospita oggi alle 14.30 il Venezia.

RISULTATI

20 ª

GIORNATA

Alessandria-Benevento 2-0, Brescia-Ternana 1-1, Como-Crotone 1-1, Cosenza-Ascoli 1-3, L.R. Vicenza-Cittadella 3-3, Lecce-Cremonese 2-1, Monza-Reggina 1-0, Parma-Frosinone 0-1, Perugia-Pordenone 0-1, Spal-Pisa 0-0. Recupero: Lecce-L.R. Vicenza 2-1.

Lecce Pisa Brescia Benevento Cremonese Monza Frosinone Ascoli Cittadella* Perugia

21 ª

CLASSIFICA 40 39 38 35 35 35 34 32 30 28

*una partita in meno

MATTEO VOLPI

Como Ternana Parma* Reggina Spal Alessandria* Cosenza* Crotone* Pordenone L.R. Vicenza*

GIORNATA ( 0 5 -02

h 14)

26 24 23 23 22 20 16 12 11 8

Alessandria-Pisa, Ascoli-Perugia (h 18.30), Benevento-Parma, Como-Lecce, CosenzaBrescia, Cremonese-Monza (06-02 h 16.15), Crotone-Cittadella, Frosinone-L.R. Vicenza (h 16.15), Pordenone-Spal (06-02 h 16.15), Ternana-Reggina.

SERIE A • INTER E JUVENTUS PIÙ FORTI CON GLI ARRIVI DI GOSENS E VLAHOVIC

SERIE C • PERGOLETTESE D’ASSALTO

SERIE D • IL CREMA NON DECOLLA CON IL SONA SERVE UNA REAZIONE

Durante la pausa per lo stage della Nazionale, il mercato invernale si è infiammato con due grosse operazioni, che si ipotizzava potessero essere perfezionate solo a giugno: la Juventus ha risolto il problema della prima punta con Vlahovic, che durante la permanenza a Firenze è diventato uno dei giocatori più ambìti d’Europa, mentre l’Inter si è rinforzata sulla fascia sinistra con Gosens dell’Atalanta. CLASSIFICA (22ª giornata): Inter* 53; Napoli, Milan 49; Atalanta* 43; Juventus 42; Fiorentina*, Roma 38; Lazio 36; Verona 33; Torino* 32; Sassuolo, Empoli 29; Bologna* 27; Spezia 25; Udinese* 24; Sampdoria 20; Venezia* 18; Cagliari 17; Genoa 13; Salernitana* (-1) 10. *Una partita in meno.

E’ durata un tempo la resistenza della Pergolettese al cospetto dell’imbattuto Südtirol (che in settimana ha vinto anche il recupero con la Triestina). Un primo tempo in cui i ragazzi di Lucchini hanno contrastato con efficacia il palleggio e le manovre corali dei blasonati avversari, difendendosi senza affanno per poi provare a ripartire. Nella ripresa è però salita in cattedra la capolista, che ha fatto valere la maggior prestanza fisica, andando a realizzare due volte su

Continua ad essere una stagione difficile per il Crema. Sul campo dello Sporting Franciacorta, i nerobianchi sono andati sotto di tre reti e nella ripresa non sono bastati i due gol realizzati da Verdelli e Ferretti nel finale. Poi, nel recupero con il Real Calepina, il Crema ha incassato il gol del pareggio al 93’. Domani al Voltini con il Sona non sono più ammessi errori. CLASSIFICA (19ª giornata): City Nova 40; Desenzano Calvina 35; Arconatese 34; Casatese, Folgore Caratese 32; Brusaporto 31; Legnano*, Ciserano 30; Breno*, Sporting Franciacorta 26; Sona 24; Olginatese 22; Leon, Ponte San Pietro, Real Calepina 20; Vis Nova Giussano 19; Crema 18; Castellanzese 17; Caravaggio 16; Villa Valle** 15. *Una partita in meno.

palle inattive. Anche se la posizione in classifica resta deficitaria, i gialloblu hanno comunque mostrato segnali confortanti, che dovranno portare a fare punti nel più abbordabile

match di oggi alle 14.30 sul campo della Virtus Verona. Intanto, la gara di recupero con il Padova di martedì 1º febbraio al Voltini è stata anticipata alle ore 14.30. CLASSIFICA (21ª giornata): Südtirol* 50; Padova 45; Renate, FeralpiSalò 42; Triestina 33; Juventus U23, Pro Vercelli 28; AlbinoLeffe, Virtus Verona* 26; Trento, Lecco 25; Seregno, Piacenza, Fiorenzuola 23; Pro Patria, Mantova, Pergolettese (-1) 22; Legnago Salus 19; Giana Erminio, Pro Sesto 16. *Una partita in meno.

V O LLEY A1 RISULTATI 1 6 ª GIORNATA

Casalmaggiore-Roma 2-3, Chieri-Vallefoglia 3-0, Monza-Bergamo 3-1, Novara-Conegliano rinviata, Perugia-Busto Arsizio 1-3, Scandicci-Cuneo 3-2, Trento-Firenze 1-3. Monza Conegliano** Scandicci Busto Arsizio Novara** Chieri** Firenze***

37 34 34 32 31 25 20

*una partita in meno

CLASSIFICA

Cuneo* Casalmaggiore Roma* Trento Bergamo** Vallefoglia* Perugia**

1 7 ª GIORNATA ( 3 0-01 h 1 7 )

19 13 10 10 9 9 8

Busto Arsizio-Chieri, Conegliano-Casalmaggiore, Cuneo-Firenze, Novara-Monza rinviata, Roma-Perugia, Trento-Scandicci (29-01 h 19.30), Vallefoglia-Bergamo (h 19.30).

VBC, INUTILE FARSI ILLUSIONI CONTRO L’IMOCO CONEGLIANO Doveva essere la sfida per ipotecare la salvezza e invece la sconfitta al tie break contro Roma ha complicato e non poco il cammino della Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore. Anche perché arriva ora un impegno proibitivo per capitan Marta Bechis (nella foto Contesini) e compagne, domani in trasferta contro l’Imoco Conegliano. Le rosa non dovranno pensare alle varie difficoltà che una gara così può presentare e soprattutto scendere in campo a mente sgombra, cercando solo di fare il proprio gioco. «La gara è sicuramente difficile - dice lo scout Alessandro Bianciardi - anche se non è la miglior Conegliano, ma è una squadra dal potenziale davvero elevato. Sarà però per noi un bel test, che ci darà anche la possibilità di far ruotare un

po’ la rosa, dando più spazio a chi magari solitamente ne ha meno, offrendo loro un’occasione per affrontare e testarsi contro una squadra di altissimo livello. Dobbiamo ripartire dalle cose buone mostrate nelle ultime due gare, cercando però di sistemare quelle che invece non hanno girato alla perfezione. Insomma, dobbiamo dimostrare che la sconfitta con Roma ci ha dato la giusta scossa per migliorare e affrontare al meglio tutto il resto del campionato, che ci dovrà vedere cinici per vincere almeno alcune partite, per mettere sottochiave la salvezza». Solo Marta Bechis tra le rosa ha vestito la maglia dell’Imoco, mentre i due coach si sono seduti sulla panchina dell’altra squadra, entrambi nel ruolo di terzi allenatori.


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Sport

Sabato 29 Gennaio 2022

» CICLISMO

La giovanissima Venturelli si cimenta nel weekend con le migliori del mondo L’atleta cremonese è stata convocata per i Mondiali di ciclocross in programma negli Stati Uniti. Per colpa del Covid, la Nazionale azzurra è stata dimezzata e sarà in gara con solo sei corridori

Federica e la grande avventura iridata FORTUNATO CHIODO

È arrivato l’appuntamento clou della stagione di ciclocross: il Mondiale in programma in questo fine settimana a Fayetteville negli Stati Uniti. Il percorso sarà tecnico e selettivo, ma a preoccupare gran parte delle Nazionali sono le norme anti-Covid, che negli Usa sono meno restrittive rispetto alle nostre. Per poter gareggiare basterà un test negativo, praticamente lo stesso che i corridori useranno per salire in aereo e viaggiare verso gli Stati Uniti. Si correrà in Arkansas, uno Stato con appena la metà della popolazione vaccinata e nel quale negli ultimi giorni è stato registrato un nuovo record di contagi e di ricoveri in ospedale. A Fayetteville non esistono divieti particolari e l’uso della mascherina è obbligatorio solo per la zona di gara. Non è richiesta neanche una

Federica Venturelli in gara con la maglia azzurra

mascherina FFP2 e una semplice chirurgica sarà sufficiente. A differenza dell’Europa, non è richiesto a corridori e pubblico di presentare un Green Pass o un certificato simile per accedere all’area dove si svolge il Mondiale. E delle nostre norme più restrittive, ne ha fatto le spesa la nostra Na-

La stagione 2022 è ormai alle porte, il debutto sempre più vicino e siamo pronti a ufficializzare la nascita della Arvedi Cycling, il nuovo team cremonese di Elite e Under 23 voluto e progettato da Massimo Rabbaglio. La missione è una sola: continuità ad alto livello con una formazione interamente composta da talenti della pista e con obiettivi mirati alle Olimpiadi di Parigi 2024. «È il nostro grande traguardo. Vogliamo dare continuità all’oro conquistato dal veneto Francesco Lamon a Tokyo (nella foto è il secondo da destra) e con questi nove atleti possiamo guardare con fiducia al futuro», ha dichiarato sui social il presidente del team Rabbaglio. La formazione sarà diretta da Massimo Casadei, con la collaborazione del cremonese Giovanni Pedretti. Sono stati confermati oltre a Lamon, oro

zionale, che per colpa di un presunto caso di positività riscontrato dopo l’ultima prova di Coppa del Mondo, ha visto ridurre all’osso la spedizione iridata. Per gareggiare nel Centennial Park di Fayetteville, il ct Pontoni aveva convocato 12 atleti, ma alla fine sono partiti solo Davide Toneatti

(Under 23), Samuele Leone (Under 23), Eva Lechner (Elite), Silvia Persico (Elite), Lucia Bramati (Under 23) e la cremonese Federica Venturelli (Junior), che proveranno a fare bella figura. Gli azzurri sono reduci, come detto, dalla prova di Hoogerheide in Olanda, nel Nord Brabante: ac-

ARVEDI CYCLING PRONTA A PARTIRE

olimpico e mondiale nell’inseguimento a squadre, Michele Scartezzini (argento mondiale nella Madison), Stefano Moro, Mattia Pinazzi e Niccolò Galli. In arrivo dalla

categoria Juniores quattro giovani interessanti, quali sono i bergamaschi Alessandro Sala e Lino Colosio (entrambi tricolori nell’inseguimento a squadre, Colosio ar-

canto alle più esperte Silvia Persico, Eva Lechner, Gaia Realini e Lucia Bramati, Pontoni ha schierato le Juniores lombarde Valentina Corvi (Gs Sorgente Pradipozzo) e Federica Venturelli (Selle Italia-Guerciotti Elite). «Un test di valore per le più giovani, che gareggiando con le Elite, hanno aggiunto un bagaglio di esperienza importante», ha affermato il ct. Gara equilibrata fin dall’inizio del penultimo giro, poi c’è stato il deciso attacco della campionessa olandese Marianne Vos (34 anni e 233 vittorie in carriera), che si è imposta con 10” sulle connazionali Lucinda Brand e Puck Pieterse (Alpecin-Fenix) . Settima la campionessa italiana Silvia Persico, nona la bolzanina Eva Lechner (Far Airport Service). Le giovani si sono difese: Gaia Realini 28ª a 6’08”, Federica Venturelli 36ª a 7’27” e Valentina Corvi 37ª.

gento mondiale nell’identica specialità), il parmense Michael Cattani e il padovano Andrea Violato, che nel meeting iridato al Cairo ha conquistato l’argento e il bronzo nell’inseguimento a squadre e nell’inseguimento individuale, oltre all’argento nel tricolore nella specialità dello scratch. L’Arvedi Cycling sarà, insomma, la squadra di riferimento per l’attività azzurra su pista. I ragazzi di Rabbaglio correranno naturalmente anche su strada, ma le attenzioni saranno principalmente rivolte ai velodromi e alle esigenze della Nazionale italiana, in sintonia con Marco Villa, commissario tecnico degli azzurri sia nella preparazione sia per le competizioni, una sinergia che dovrà essere totale. Una mossa strategica e un progetto importante per incentivare il lavoro di crescita sui giovani.

IL TEAM GAUSS FIORIN HA INIZIATO A FATICARE La formazione bresciana del Team Gauss Fiorin ha cominciato la stagione agonistica 2022 con il primo raduno sulle strade di San Vincenzo in Toscana. Assenti, ovviamente, le atlete impegnate nel ciclocross. A comporre la rosa delle 12 Juniores, è arrivata dal Gs Fiorin la pluricampionessa tra le Allieve, Federica Venturelli, 17enne di San Bassano, assieme alle compagne Elettra Paganelli, Aurora Cappelletti e Carola Ratti. Riconfermate le ragazze al secondo anno nella categoria: Francesca Riva, Serena Torresi, Carlotta Fantini e Irene Oneda, mentre le Elite ritrovano anche Fanny Bonini, Sara Fiorin, Beatrice Candera e Chiara Bianca Takacs. Sarà ricca di novità, invece, la Tirreno-Adriatico che si correrà dal 7 a 13 marzo tra la Toscana e le Marche. Prima di tutto le date: si inizierà di lunedì, 48 ore dopo la Strade Bianche e si finirà di domenica. Poi, nel disegno della gara: l’unica crono sarà il primo giorno, 14 chilometri a Lido di Camaiore, e non più l’ultimo a San Benedetto del Tronto, dove si prevede un finale in volata. Sette tappe, 1131 chilometri e 14mila metri di dislivello, un record. Lo show sarà nella doppia scalata del monte Carpegna (difficoltà elevata), in programma sabato 12 marzo. Re della Tirreno-Adriatico 2021 è stato lo sloveno Tadej Pogacar. Sono attesi al via grandi nomi, che prepareranno così la Sanremo della settimana successiva. Oltre a Pogacar, ci saranno l’iridato Alaphilippe, i baby prodigio Evenepoel e Vingegaard, Sagan, oltre ai nostri Nibali, Colbrelli, Caruso e Moscon, Ciccone e Viviani.

CANO T TAGGIO Prima uscita stagionale molto positiva per la Baldesio nella Rowing Winter Challenge sulle acque del lago di Pusiano, dove gli armi si sono cimentati sulla distanza di 6000 metri. Nella prima giornata dedicata al singolo, oro tra i Cadetti per Andrea Politi e bronzo per Michelangelo Colopi, oltre al quinto posto di Kevin Brahja e al settimo di Pietro Taietti. Tra i Ragazzi, con 24 barche al via, è stato Alessandro Viola a ottenere il

BALDESIO IN EVIDENZA SUL LAGO DI PUSIANO miglior piazzamento (8º), seguito da Stefan Buduca (13º), all’esordio nella nuova categoria. Tra i 36 Junior in gara, buon 8º posto per Paolo Gregori in 25’08”80 (miglior tempo in singolo di tutta la squadra), seguito da Vincenzo Gravante e Riccardo Cigala, che hanno chiuso rispettivamente in 10ª e 24ª

posizione. Buona anche la performance di Mario Guareschi, che passato tra i Pesi Leggeri, ha centrato il 5º posto. Nelle gare del doppio, bronzo per i Cadetti Politi e Brahja, alle spalle di due equipaggi misti e con oltre 1 minuto di vantaggio sui quarti classificati. Sesto posto per Margherita Bernardelli e

Chiara Pavan, mentre nella categoria Ragazzi, in evidenza Alessandro Viola e Stefano Buduca (quinti), Filippo Ferrami e Giovanni Sasso (decimi). Gli Junior Gravante e Cigala, dopo il buon piazzamento in singolo, hanno colto l’argento a soli 4″ dall’equipaggio della Canottieri Retica. Secondo anche il doppio PL di Guareschi e Gregori, a meno di 1 minuto dagli azzurri Martino Goretti e Giovanni Borgonovo.


Sport

SOFIA GOGGIA (sci alpino)

Sabato 29 Gennaio 2022

MICHELA MOIOLI (snowboard cross)

ARIANNA FONTANA (short track)

» PECHINO 2022

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Come a Pyeongchang puntiamo molto sulle donne

Quattro anni fa i tre ori dell’Italia arrivarono grazie a Goggia, Fontana e Moioli, di nuovo molto attese insieme alla Brignone

Un’altra olimpiade azzurra al femminile GLI A P P UNTA MENTI CLOU CO N GLI A Z Z U RRI

FABIO VARESI

Manca meno di una settimana al via dei Giochi Olimpici invernali di Pechino e in casa azzurra si contano le carte migliori per il podio. Dopo lo zero nella casella degli ori a Sochi nel 2014 (non accadeva da Lake Placid nel 1980), a Pyeongchang quattro anni fa sono arrivati tre titoli olimpici, tutti al femminile grazie a Sofia Goggia in discesa libera, Michela Moioli nello snowboard cross e Arianna Fontana nello short track. E tutte sono ancora tra le migliori nella propria specialità, anche se la Goggia deve fare i conti con un brutto infortunio patito a pochi giorni dai Giochi. La tenace bergamasca sta facendo di tutto per poter gareggiare in discrete condizioni, ma anche se ci riuscirà, non sarà più la favorita numero 1 per la vittoria. Intanto, designata come porta bandiera durante la cerimonia di apertura, ha dovuto cedere questo ruolo alla Moioli, perché ritarderà fino all’ultimo la partenza per la Cina, ossia a ri-

SABATO 5 FEBBRAIO Ore 10.00 - BIATHLON: staffetta mista 4×6 km Ore 14.26 - SHORT TRACK: finale staffetta mista DOMENICA 6 FEBBRAIO Ore 04.00 - SCI ALPINO: discesa libera uomini LUNEDÌ 7 FEBBRAIO Ore 03.15 - SCI ALPINO: 1ª manche gigante donne Ore 06.45 - SCI ALPINO: 2ª manche gigante donne Ore 10.00 - BIATHLON: 15 km individuale donne Ore 13.46 - SHORT TRACK: finale 500 metri donne MARTEDÌ 8 FEBBRAIO Ore 04.00 - SCI ALPINO: superG uomini Ore 13.00 - SCI DI FONDO: finale sprint tl uomini MERCOLEDÌ 9 FEBBRAIO Ore 03.15 - SCI ALPINO: 1ª manche slalom donne Ore 06.45 - SCI ALPINO: 2ª manche slalom donne VENERDÌ 11 FEBBRAIO Ore 04.00 - SCI ALPINO: superG donne Ore 10.00 - BIATHLON: sprint 7.5 km donne Ore 13.43 - SHORT TRACK: finale 1000 metri donne SABATO 12 FEBBRAIO Ore 03.50 - SNOWBOARD: finali cross misto a squadre dosso della prova di discesa, in programma il 15 febbraio. Più chance, a questo punto, hanno sia la Moioli, sia Arianna Fontana, alla sua quinta Olimpiade. Sempre in campo femminile, buone pos-

DOMENICA 13 FEBBRAIO Ore 03.15 - SCI ALPINO: 1ª manche gigante uomini Ore 06.45 - SCI ALPINO: 2ª manche gigante uomini Ore 08.00 - SCI DI FONDO: staffetta 4×10 km uomini Ore 10.00 - BIATHLON: inseguimento 10 km donne Ore 11.45 - BIATHLON: inseguimento 12,5 km uomini MARTEDÌ 15 FEBBRAIO Ore 04.00 - SCI ALPINO: discesa libera donne MERCOLEDÌ 16 FEBBRAIO Ore 03.15 - SCI ALPINO: 1ª manche slalom uomini Ore 06.45 - SCI ALPINO: 2ª manche slalom uomini Ore 08.45 - BIATHLON: staffetta 4×6 km donne Ore 10.40 - SCI DI FONDO: semifinali team sprint tc uomini. Ore 12.30 la finale GIOVEDÌ 17 FEBBRAIO Ore 03.30 - SCI ALPINO: combinata alpina donne, manche di discesa. Ore 07.00 manche di slalom SABATO 19 FEBBRAIO Ore 05.37 - SCI ALPINO: gara mista a squadre parallelo (finale per il bronzo). Ore 5:46 (finale per l’oro). Gli orari sono con il fuso italiano. La Rai trasmetterà in chiaro 100 ore di diretta

sibilità ha nel biathlon Dorothea Wierer, che proprio a pochi giorni dalla rassegna a cinque cerchi, ha vinto una prova di Coppa del Mondo nella sua Anterselva, a conferma di una ritrovata ottima

forma fisica. Tornando allo sci alpino, molto ci si attende da Federica Brignone, che è nel novero delle favorite in almeno tre prove (gigante, superG e combinata) e qualche chance nutrono anche

Elena Curtoni e Marta Bassino. Speranze di podio ha anche Francesca Lollobrigida nel pattinaggio di velocità, dopo le due vittorie conquistate a dicembre in Coppa del Mondo. Sono in totale 82 gli atleti azzurri che la Fisi ha convocato per Pechino 2022 e in campo maschile le nostre carte migliori le giochiamo nello sci alpino con Dominik Paris nelle prove veloci, Luca De Aliprandini nel gigante, Alex Vinatzer e un ritrovato Giuliano Razzoli nello speciale. Nello sci di fondo, come in Corea, le nostre speranze sono riposte nelle gare sprint e soprattutto nelle gambe di Federico Pellegrino, argento a Pyeongchang nella tecnica classica e stavolta impegnato nella sua amata tecnica libera, anche se dovrà vedersela con il favoritissimo norvegese Johannes Klæbo. Pellegrino ci proverà anche nella staffetta con Francesco De Fabiani. Fari puntati, infine, sul veterano dello snowboard Roland Fischnaller (41 anni), al quale manca solo il podio olimpico per chiudere un’ottima carriera.

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