il piccolo 10 del 12/03/2022

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UCRAINA

UCRAINA

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DRAGHI: MAI VISTA UNIONE EUROPEA COSÌ COMPATTA

a pagina 10

OFFENSIVA RUSSA SOTTO ATTACCO ANCHE DNIPRO

Anno VI • n° 10 • SABATO 12 MARZO 2022

Periodico • € 0,02 copia omaggio

ISSN 2724-4385

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Corso XX settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Redazione: Corso XX Settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: Industria Grafica Editoriale Pizzorni I.G.E.P. Srl - Cremona • Pubblicità: U.P. Uggeri Pubblicità srl • 0372 20586 • info@uggeripubblicita.it

SOLIDARIETÀ • Si moltiplicano le iniziative a favore della popolazione ucraina colpita dalla guerra

Articolo a pagina 9

IL CUORE GRANDE DI CREMONA L’ANALISI

MARCO PEZZONI: «L’UE HA DELEGATO TROPPO ALLA NATO» Raineri alle pagine 4-5

CRONACA

SCACCO ALLE BANDE DELL’AUTOSTRADA Articolo a pagina 3

CASALASCO

L’OPERA-ACCUSA DI SBOLZANI Moreschi a pagina 13

FATEMI CAPIRE...

foto Studio Passamonti

TERZA ETÀ

Raineri a pagina 7

CREMONA SOLIDALE: IL “SOLDI” CAMBIA VOLTO CULTURA

Pani a pagina 21

CREMONA CELEBRA TOGNAZZI A CENTO ANNI DALLA NASCITA

SPORT

LA CREMO DIFENDE LA VETTA DOMANI POMERIGGIO A PISA Volpi a pagina 23

LA VANOLI È ANCORA VIVA MA DEVE BATTERE REGGIO Varesi a pagina 24

MERCOLEDÌ SERA IL MAGAZINE DELLA CREMONESE

VBC IN PIENA BAGARRE PER SALVARE LA SERIE A1

Lo ritiri fuori dallo Zini prima della gara

Articolo a pagina 25


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CRONACa DALLE 8 ALLE 12

VACCINI ANTI COVID DOMANI OPEN DAY ALL’HUB SAPIENS Hanno agito da maggio 2020 a gennaio 2021. Una gang che ha derubato gli autoarticolati stranieri fermi di notte nelle aree di servizio dell’autostrada A21 a Piacenza, Nure e Trebbia, impossessandosi delle preziose merci trasportate: apparecchi e attrezzature elettroniche, cosmetici, abbigliamento, alimentari, ecc. Con un bilancio che vede all’attivo 23 episodi delittuosi, commessi dal 27 maggio 2020 al 31 gennaio 2021, tra colpi portati a segno e altri tentati, si contano un totale di 55 autotreni vittime di furti o rapine. Gli autori degli assalti individuati dagli investigatori sono i componenti di un’organizzazione criminale composta originariamente da due bande, unitesi tra loro: quella di “Chignolo Po”, formata da un cittadino ucraino e da 5 albanesi, e quella definita dei “cremaschi” con i tre rumeni. Non solo ladri, ma anche picchiatori, che non hanno risparmiato violenze fisiche alle vittime che si opponevano ai loro intenti, come avvenuto il 29 giugno 2020 in occasione di un furto di un carico di televisori destinati all’Unieuro di Piacenza, tramutatosi poi in rapina, in quanto un camionista bielorusso, in sosta presso l’area di servizio A21 Nure Nord di Piacenza, nel tentativo di fronteggiare i malviventi, venne bru-

Sabato 12 Marzo 2022

Domani open day all’hub vaccinale Sapiens: per tutta la giornata sarà possibile accedere senza prenotazione, dalle ore 8 alle ore 12. È un'ulteriore opportunità per chi ancora non è riuscito a completare il ciclo vaccinale o ha necessità di effettuare le dosi di richiamo. Basterà dunque recarsi

al punto vaccini, all’Hub Sapiens, in via A. Stefanoni 1 a Costa sant’Abramo, Castelverde. Dopo l’open day di domani, l’hub osserverà i seguenti orari di apertura: lunedì e giovedì dalle ore 13 alle 18. Martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8 alle 13.

CRONACA • Due bande rapinavano gli autotrasportatori nelle aree di servizio

Scacco ai predoni della A21 talmente malmenato con bastoni, pietre e addirittura alcuni dei televisori asportati. Le investigazioni condotte e iniziate proprio a seguito di questa vicenda, hanno portato a ricostruire le modalità operative del sodalizio, altamente specializzato in azioni di natura predatoria: tranciando le maglie delle reti metalliche delle recinzioni di delimitazione, accedevano alle aree di servizio sempre ed esclusivamente attraverso strade di collegamento esterne senza usare le corsie autostradali, così da evitare registrazioni ai caselli e avere una facile via di fuga. I TIR da razziare venivano scrupolosamente scelti solo tra quelli dotati di telo plastico protettivo che, attraverso piccoli tagli con taglierini, permetteva ai criminali di ispezionare la merce all’interno. Dopo aver individuato i beni d’interesse, con l’apertura delle porte posteriori dei rimorchi e la forzatura delle serrature o il trancio dei sigilli doganali, il carico trasportato veniva velocemente prelevato e stoccato tra la vegetazione dei campi adiacenti.

MEDeA OdV come Associazione a fianco dei malati oncologici condivide la preoccupazione per la situazione di Area Donna. «Abbiamo voluto conoscere e fare chiarezza sulla questione a fronte della giusta preoccupazione emersa in merito alla riorganizzazione del Dipartimento di Oncologia», spiegano. LA NOTA Di seguito, la nota del Direttore del Dipartimento, Dott. Rodolfo Passalacqua. «La riorganizzazione ha per scopo migliorare la salute di tutti i malati oncologici, (quindi anche delle donne con tumore della mammella), attraverso l’integrazione e la condivisione delle risorse fra i 4 reparti che compongono il Dipartimento Oncologico (Oncologia, Radioterapia, Ematologia e Patologia

Quasi tutti i malviventi, pur essendo per la maggior parte nullafacenti, vantavano esperienze lavorative nel settore del trasporto e della movimentazione di merci. Le indagini svolte per individuare e sgominare il sodalizio delinquenziale, si sono basate soprattutto su complesse e minuziose analisi delle scie digitali lasciate nell’aria dai telefonini delle zone ove sono stati commessi gli episodi delittuosi; impronte invisibili e presenti nella rete cellulare, che hanno portato ad accertare prima quali apparati erano stati usati dai criminali per le loro comunica-

zioni e poi alle identità dei singoli utilizzatori. Dalle prime risultanze investigative, sono stati emessi dalla Procura di Piacenza i provvedimenti di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 3 degli autori della menzionata rapina del 29 giugno, eseguendo assieme ai fermi le perquisizioni domiciliari e personali nei confronti di tutti gli altri indagati. Il vero “nucleo” di questa associazione a delinquere è costituito da un capo affiancato dalla stabile compartecipazione di due suoi complici, che insieme sono i punti focali della banda criminale, e il supporto

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delle altre figure esterne con incarichi di “manovalanza”. Il quadro probatorio, infine, è stato completato, con l'identificazione del ricettatore, individuato in un pluripregiudicato italiano sempre del pavese, emerso attraverso l’incrocio delle relazioni telefoniche intrattenute dagli indagati, nonché dal monitoraggio degli spostamenti di uno di essi dopo l’asportazione di un grosso quantitativo di alcolici da un autoarticolato: 1441 bottiglie di liquore rubate la notte 16 settembre 2020 da un Tir parcheggiato all’area di servizio Nure Nord. Questa risultanza è

stata di notevole importanza in quanto rappresenta il culmine della “filiera criminale”: l’anello di congiunzione tra gli esecutori materiali dei furti e delle rapine e il “mercato nero” dove piazzare la refurtiva; colui che “liquida” economicamente la banda per le merci trafugate dai TIR fermi di notte in autostrada e ricicla i beni da monetizzare per trarne profitto per se stesso e l’organizzazione criminale di riferimento. Gli arresti e le perquisizioni operate hanno permesso di porre un definitivo freno ad un’attività delittuosa e particolarmente difficile da scoprire, sia per le condizioni di tempo e di luogo in cui sono avvenuti i fatti di reato che per la circostanza della transnazionalità dei convogli depredati. All’esito delle accurate indagini durate quasi 2 anni, alla luce della stabilità del legame associativo e dei complessivi 28 capi di imputazione, la Procura della Repubblica ha contestato agli otto indagati principali, in sede di conclusione delle indagini preliminari, il reato di associazione per delinquere finalizzata al compimento di furti e rapine. Il Questore della Provincia di Piacenza ha infine emesso a carico degli indagati la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio.

Area donna, tutti i punti della riorganizzazione Mammaria). Questi interventi sono stati discussi e approvati da oltre 40 sanitari suddivisi in tanti gruppi di lavoro per ognuna delle aree di intervento, nel periodo Settembre-Dicembre 2021. COSA SI STA FACENDO: 1. Spostamento dell’area di infusione della chemioterapia per le donne con tumore mammario da una zona posta a metà corridoio centrale verso l’area del day hospital oncologico. Stiamo parlando di 6- 8 donne che fanno queste cure ogni giorno. Questo è l’unico intervento reale di modifica concreta degli spazi perché: • Tutte le visite per le donne che

fanno terapie orali per i tumori della mammella: ormoni, farmaci a bersaglio molecolare ecc. non hanno subito alcuno spostamento (e sono la maggioranza delle malate). • Tutte le donne che vengono per controlli periodici vengono visitate negli stessa ambulatori dell’Area Donna e non hanno subito alcuno spostamento. 2. Si è creato un unico reparto di degenza di oncologia per tutti i malati oncologici, qualunque sia la diagnosi e il sesso. Finora le donne con tumori della mammella o ginecologici, seguite dalla Breast Unit o dalla Radioterapia, erano ricoverate in diversi reparti dell’ospedale, dove c’era posto.

Essere seguite sempre dagli stessi oncologi è un importante miglioramento assistenziale. 3. Verrà allestita un’unica area di accoglienza vicino all’ingresso del day hospital oncologico, con 4 sale di attesa nuove, in grado di ospitare tutti i pazienti e i familiari e unico punto prelievi e prenotazione esami. 4. E’ stata creata e avviata un’unica area di ricerca con annessa un’area di infusione di farmaci per i pazienti inclusi in protocolli di ricerca. Quest’area, una volta a regime, potrà ospitare pazienti di tutti i reparti dell’Ospedale che fanno ricerca clinica. 5. Nell’area del laboratorio sarà trasferita la Genetica che servirà

anche per la tipizzazione molecolare dei tumori. Finora il laboratorio esistente in quell’area non era stato messo in funzione (si pensi che nel 2021 non era stata fatta alcuna prestazione per il SSN) con un enorme spreco di risorse e macchinari. 6. Rafforzamento dell’assistenza psicologica e sociale con il coinvolgimento degli psiconcologi dell’oncologia, di MEDEA e delle altre associazioni interessate. 7. E’ in fase di avvio per i malati l’ambulatorio di teleassistenza e assistenza domiciliare che ha lo scopo di evitare gli accessi inutili in Ospedale e migliorare la qualità di vita dei pazienti che è possibile gestire a domicilio».


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» ucraina VANNI RAINERI

Posto che noi italiani siamo tutti allenatori di calcio, ma siamo anche tutti virologi, e ultimamente ci stiamo riscoprendo tutti esperti di diplomazia internazionale, continuiamo a pensare che sia preferibile affidare i giudizi su quanto sta avvenendo in Ucraina a veri esperti, e dopo aver intervistato, la scorsa settimana, il Generale Tricarico, ci affidiamo a Marco Pezzoni, ex parlamentare cremonese ma soprattutto membro del Centro Studi Politica Internazionale e del Movimento Federalista Europeo, che ha vissuto diversi scenari di guerra. Come legge quanto sta accadendo in Ucraina? «Tutti noi che siamo democratici, europei, sostanzialmente per la pace, siamo stati sorpresi da una iniziativa unilaterale che cambia le logiche di politica estera e internazionale su cui ci siano adagiati in tutti questi anni. L’errore più grave è stato quello di aver considerato in termini geopolitici che la Russia fosse ormai fuori gioco, e che ormai ci fossero sul campo tre grandi imperi, ognuno diverso con propria specificità: gli Usa con l’egemonia costruita nel secolo scorso, la Cina impero economico emergente capace di utilizzare strategicamente le contraddizioni del sistema mondiale inserendosi nei diversi continenti come soggetto politico internazionale che ha bisogno di stabilità, e infine l’Europa che ha costruito un’unità di 27 paesi e si è adagiata in tema di sicurezza sotto l’ombrello della Nato». In realtà da anni si discute di difesa comune europea. «Ma si è dato per scontato l’ombrello della Nato. Ora la sorpresa di Putin sta sconvolgendo le logiche

, l ucraina paga la forza della nato

«OGGI L’UCRAINA STA PAGANDO L’ECCESSO DI FORZA GEOPOLITICA, MILITARE E NUCLEARE DELLA NATO, PERCHÉ È COSÌ FORTE E VICINA ALLA RUSSIA CHE NON PUÒ AIUTARLA»

Pezzoni: «Un grave errore aver consid

dell’Europa, quindi la stabilità, con su cui ci siamo adagiati, non si è la potenza a livello militare. L’idea tenuto conto che la Russia col suo del ritiro di Trump dall’Europa ci gruppo dirigente non condivideva ha ingannato, ma non abbiamo questa nostra idea di una transimai abbandonato questa visione. zione mondiale che avesse quei Oggi l’Ucraina sta pagando proprio tre punti di riferimento: l’Europa è un gigante economil’eccesso di forza geoco ma un nano politico, politica, militare e numentre gli Usa perdono cleare della Nato, perpeso ma restano la suché è così forte e vicina per potenza. È rimasto LA DELEGA alla Russia che non può permettersi di aiutare inascoltato il più grande direttamente l’Ucraiesperto degli Usa Ken- «L’Ue ha delegato na, tanto che giustanan e la sua dottrina troppo alla Nato del contenimento, uti- prima potenza mente ha impedito la lizzata dal 1945 fino a nucleare del mondo: no-fly zone chiesta da Zelensky: le sue sono qualche decennio fa non solo l’ombrello dagli Usa nei confron- militare ma anche il richieste legittime di ti dell’Urss e poi della pensiero politico» uno Stato disperato e Russia. È una dottrina che assiste a un’Onu intelligente in base alla sempre messa in fuorigioco dai veti delle superpotenze, quale i russi, avversari e dotati di ma anche agli occidentali bloccati bomba atomica, vanno contenuti dal non poterlo aiutare direttama non umiliati. A fine anni ’90 lo mente. Se anche la Polonia concestesso Kennan chiese di prestare desse gli aerei si assisterebbe a una attenzione all’allargamento della escalation militare». Nato: se pur esiste il diritto dei singoli paesi, è un errore avvicinarsi troppo alla Russia perché non ne Il Generale Tricarico ha biasimaconosciamo le conseguenze». to il ruolo dominante degli Usa nella Nato, ma ha detto che senIn effetti resta la pericolosa conza un maggiore impegno economico sugli armamenti l’Europa traddizione di una potenza non non può cambiare le cose. più economica ma certamente militare. «Questo però sta già accadendo. «Esatto. L’Unione Europea ha deUn tabù decisivo è caduto perché legato troppo alla Nato in quanto lo sconvolgimento di Putin provoca prima potenza nucleare del monun ripensamento strategico. Lo si do, e gli abbiamo delegato non solo vede dal passaggio epocale di una l’ombrello militare ma anche il penGermania che si riarma per la prima volta con il 2% del pil: è un’insiero politico. Qui vedo il maggior versione culturale. E l’Italia col mierrore strategico dei leader euronistro Guerini si vanta di aver aupei, che hanno confuso la sicurezza

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mentato le spese militari all’1,4% del pil: Guerini inserisce l’industria militare italiana come fattore strategico della difesa, evento mai accaduto dal 1945 ad oggi». Certo col quadro odierno è più complesso difendere la scelta del disarmo. «Sta accadendo questo, ma noi non abbiamo tentato questa strada seriamente. È casuale che arriviamo oggi impreparati e la situazione esplosiva dell’Ucraina spinga tutti a pensare al riarmo? È il primo obiettivo politico del non aver gestito prima la questione Ucraina.

Questo è il primo atto di accusa, che non giustifica certo l’invasione di Putin, su questo dobbiamo essere chiari, ma come mai si è arrivati fino a questo punto? E a cosa porta il mandare al massacro la resistenza eroica degli ucraini? Gli Usa hanno lanciato il multipolarismo ma è gerarchico: sono gli Usa i veri registi politici e l’atlantismo di cui non si parlava da decenni ritorna la cifra dei governi europei. La Nato si è riorganizzata guardando al rischio mediorientale, ma adesso compare il nemico Putin, e Macron può rilegittimare la forza nucleare della Francia: le centrali nucleari


Sabato 12 Marzo 2022

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armarli libera la nostra coscienza

«ARMARE I PARTIGIANI UCRAINI FERMERÀ L’INVASIONE? O SO CHE NON SARÀ POSSIBILE MA VOGLIO LIBERARMI LA COSCIENZA? PERCHÉ CIÒ SIGNIFICA USARLI IN MODO CINICO»

erato la Russia fuori gioco» non esista un primato della legge europea sulle loro, e questo è grave». Dà ragione a chi ritiene che l’ingresso di questi paesi sia stato troppo accelerato. «Sì, e non è stato accompagnato dalla comprensione geopolitica degli effetti: questi paesi sono entrati per motivi economici e per la protezione militare della Nato, ma toccava a noi capire le conseguenze. In realtà Delors lo disse: meglio che l’Ue si dedicasse prima all’approfondimento (un nucleo di riforme istituzionali con un governo europeo sovranazionale e un’unica voce in politica estera) poi all’allargamento. Si è fatto solo l’allargamento e i tentativi successivi sono stati bocciati. I 27 governi hanno tuttora più potere che non il Parlamento e la Commissione europea». sono decisive per sostenere la forza nucleare». Come mai Putin non aveva approfittato della presenza di un Trump che era meno interessato all’Europa? «Non gli conveniva perché noi europei abbiamo letto sempre con pigrizia questi cambiamenti e solo in termini regressivi. Dopo l’allargamento tutti i paesi dell’est Europa hanno approfittato del più facile accesso nella Nato, ma a paesi come Polonia e Ungheria la Ue contesta elementi fondamentali: le loro corti di giustizia giudicano che

Chi dice che la guerra sta accelerando l’unione dell’Europa? «Sono tre le cause dell’accelerazione: la sfida del clima, la pandemia e ora i rischi di guerra. L’Europa ha fatto una cosa seria mettendo in comune il debito per il Pnrr e gli eurobond per finanziare la lotta ai cambiamenti climatici e la decarbonizzazione. È un primo progetto europeo di transizione energetica che ha fatto saltare il patto di stabilità. Poi la pandemia ha fatto capire che serviva concertazione, e ora la guerra. L’obiettivo adesso è la ripresa della Comunità Europea di Difesa (Ced), l’idea di una forza

militare europea, ma è un’idea militare. Accanto a un governo federale è necessaria, ma non la vuole nessuno, a partire dalla Francia che vuole mantenere la sua forza militare nazionale. Purtroppo non si parla di governo europeo: il salto di qualità non c’è ancora». L’impressione che di punto in bianco Putin sia impazzito deriva dalla scarsa conoscenza degli fu la svolta nazionalista che canitaliani dei temi di politica estera. cellò il diritto alle minoranze lin«È così. Conosciamo la complesguistiche, col russo degradato a sità della nostra storia ma quella lingua regionale. Le aree russofone degli altri paesi la semplifichiamo, hanno preso le armi e da allora esie trattiamo in moste un acceso conflitto. do superficiale quanZelensky di questo non to avviene nei paesi ha colpe perché arrivò più lontani. L’Ucraina dopo, ma non cambiò ha una storia che non UNIFICAZIONE le cose. Con l’accorè quella che raccondo di Minsk si sarebbe ta Putin: dopo il 1991 «Sono tre le cause dovuto riconoscere le è un paese spaccato dell’accelerazione autonomie ma ciò non a metà, diviso tra una dell’Unione Europea: avvenne. Ecco quindi parte filo-occidentale la sfida del clima, che l’Ucraina era già in e una con tradizione la pandemia e forte crisi nella reale etnico-linguistica rus- adesso i rischi unificazione nazionale, sa. Si sono succedu- di guerra» con la scorretta proteti governi, quasi tutti zione dell’Occidente». corrotti, di entrambe le parti, e si aggiungono spaccature Forse i conflitti all’interno di alreligiose rilevanti, tra ortodossi che cuni paesi europei hanno “conguardano al patriarcato di Mosca e sigliato” di non stimolare le augli ortodossi nazionali. Utilizzantonomie. do le indicazioni della convenzione «Ok, ma si poteva utilizzare il europea sulle lingue, in Ucraina fu modello della Germania federale. fatta una riforma che riconosceIl diritto internazionale mette anva parità di diritto linguistico nelle cora al primo posto l’integrità dei scuole alle minoranze che superaconfini nazionali, e solo al seconvano il 10%, quindi il russo fu rido il diritto all’autodeterminazione conosciuto come lingua nazionale dei popoli, che per noi eticamente creando il bilinguismo. Nel 2017 ci è al primo posto».

Eppure la richiesta dell’Ucraina di entrare nella Ue era una leva importante per chiedere il riconoscimento di quelle autonomie per risolvere la crisi nel Donbass. «Esattamente, ma le nostre 27 leadership non sempre hanno avuto la capacità di osservare quanto stava accadendo: gli sviluppi erano prevedibili ma non sono stati affrontati, anche perché la stessa leadership ucraina è stata illusa che la Russia fosse ormai fuori gioco nella storia. L’intelligenza l’abbiamo usata nel 2008, quando Francia, Germania e Italia si opposero all’ingresso di Georgia e Ucraina nella Nato. Questa garanzia avrebbe dovuto essere riformulata chiaramente il mese scorso, con un patto di ferro sul disarmo concordato e bilanciato». Resta il fatto che Putin è dalla parte del torto. «Io non ho dubbi che Putin debba rispondere di crimini di guerra come accadde a Milosevic, ma il mondo si deve costruirlo con la politica. Noi decidiamo di dare armi agli ucraini considerandoli alla stregua di partigiani, ma questa lotta è equiparabile a quella dei nostri partigiani della Liberazione? Loro avevano alle spalle gli Alleati. Diederò dignità all’Italia e contribuirono a vincere la guerra, ma l’esito fu dovuto agli alleati, a partire da statunitensi e inglesi. Armare i partigiani ucraini fermerà l’invasione? O invece so che non sarà possibile ma non voglio essere coinvolto e così mi libero la coscienza? Perché ciò significa usarli in modo cinico. Un’ultima riflessione: perché nessuno dice che gli Stati Uniti potrebbero portare avanti un negoziato proponendo la neutralità dell’Ucraina? A trattare vanno tutti i leader tranne i loro».


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Cronaca

Sabato 12 Marzo 2022

L’INTERVISTA • La nota rivista l’ha inserito tra gli under 30 italiani più influenti. Enrico si racconta con ironia

VANNI RAINERI

Due cremonesi, meglio due casalaschi della zona piadenese, sono stati inseriti dalla rivista Forbes nel prestigioso elenco degli under 30 “che con le proprie idee e il proprio talento stanno contribuendo a rivoluzionare il nostro modo di vivere, di lavorare, di divertirci e di mangiare”. Si tratta di Alessandro Bastoni, 22enne calciatore dell’Inter e della Nazionale di calcio, di Piadena, e di Enrico Galletti, coetaneo di Alessandro, giornalista che da anni, nonostante la giovanissima età, conduce su Rtl 102.5 i programmi mattutini “Non stop news” e “L’indignato speciale” e scrive sul Corriere della Sera, con articoli che spesso hanno rilievo in prima pagina. Insomma, la prima radio per ascolti e il primo quotidiano per numero di lettori in Italia, cui si aggiunge, cosa di cui la nostra redazione va particolarmente fiera, la collaborazione con Il Piccolo. Enrico è stato intervistato dalle principali testate cremonesi e non solo per questo importante traguardo. Ha parlato delle interviste ai più importanti politici nazionali, della soddisfazione di avere avuto sin da 18enne la fiducia dell’editore di Rtl 102.5 Lorenzo Suraci, tanto da essere stato da lui scelto per sostituire nomi che hanno fatto la storia dell’emittente radiofonica quali Fulvio Giuliani e Pierluigi Diaco. Potevamo noi sottrarci all’intervista al giovane giornalista in rampa di lancio? No di certo, ma la nostra è un’intervista semiseria, cui Enrico si presta con piacere nei ritagli di una giornata di lavoro. Il tuo primo pezzo su un quotidiano. «All’età di 15 anni». Il primo sul Corriere? «Avevo appena compiuto 18 anni e scrissi un articolo sui 18enni che votavano per la prima volta. Mi diedero una pagina intera, dal titolo “Primo voto”».

Galletti, l’indicato speciale di Forbes in questa foto Enrico all'opera su Rtl 102.5; sotto la copertina di Forbes

Il primo sul Piccolo? «Era il 2 dicembre 2017, l’articolo era intitolato “La panchina rossa del Manin contro la violenza sulle donne”. Io allora frequentavo proprio l’ultimo anno del Liceo Classico Manin». Hai mai avuto una storia con un personaggio famoso? No, lasciamo stare. Qual è il tuo pesce di lago preferito? «Il luccio, ma cucinato in salsa come fa La Crepa». Cosa pensi della censura politica? «Non mi è mai capitato. Il mio editore è libero».

Sai che dietro ai complimenti si nasconde spesso una dose di invidia? «Se è invidia, credo sia ingiustificata» Ma stai sulle scatole a dei colleghi? «Tutti stiamo sulle scatole a qualcuno. Se vuoi ti faccio i nomi» Lasciamo stare. «Le iniziali?» Passiamo oltre. Ti piacciono i segnali stradali? «Li trovo utili» Qual è il personaggio che hai intervistato che stimi di più? «Tanti, ad esempio in politica….» Lasciamo stare la politica. L’animale che odi? «La nutria. A Milano però non esistono» Già, tu ormai vivi a Milano anche se ogni settimana torni a casa. È vero che Milano sta vivendo un momento d’oro? «Sì, la città ha avuto un rilancio incredibile. A Milano c’è tutto, e credo che chi ci vive l’apprezzi proprio per questo». Cosa pensi dei consigli che ti dà la gente?

«Utilissimi, sono il motore della crescita personale» Ok. Adesso la risposta sincera. «Utilissimi, sono il motore della crescita personale» Nell’elenco di Forbes ci sono Ludovico Tersigni, Blanco, Rkomi, Sangiovanni, Matteo Berrettini, oltre al tuo amico Bastoni. Saranno orgogliosi di avere il loro nome affiancato al tuo. «Semmai il contrario. Ma è un’intervista a senso invertito?» Spesso ti fanno lo stesso complimento che facevano a mia mamma sarta. Hai stoffa. «Forse lei dava del filo da torcere» Che fai, le battute? «Mi adeguo al contesto» Ti piacerebbe fare tv? «Non ci ho mai pensato. Certo so che per chi sogna di fare la tv la radio è una scuola senza paragone» Sei stato ospite spesso in televisione. Un tipo di programma che ti piacerebbe condurre? «Interviste. Chiacchierate spontanee però, e non ingessate. Come questa» Io sono più bravo di te ma non sono mai entrato in nessuna classifica. Perché? «Non smettere di crederci».

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Cronaca

Sabato 12 Marzo 2022

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ANZIANI • Tra un anno pronti il Centro Diurno Integrato, il Centro Alzheimer e la comunità alloggio VANNI RAINERI

Il centro geriatrico di Cremona Solidale si accinge a cambiare volto, grazie alla ristrutturazione e messa a norma dell’ala settentrionale della palazzina storica. Per presentare i contenuti dell’intervento si è svolta ieri mattina una conferenza stampa al termine della quale è stato possibile visitare i cantieri che sono aperti dallo scorso mese di aprile. L’obiettivo dei lavori è il trasferimento del Centro Diurno Integrato e del Centro Diurno Alzheimer al piano terra e della Comunità Duemila al primo piano, reparti attualmente dislocati nella parte sud della palazzina, che al momento non è interessata dai lavori. Alla conferenza stampa erano presenti: Uliana Garoli, Presidente Fondazione Città di Cremona proprietaria dell’immobile, Fiorenzo Bassi, vice Presidente Fondazione Città di Cremona, Emilio Arcaini, Presidente Cremona Solidale, Alessandra Bruschi, Direttore generale Cremona Solidale, Simona Gentile, Direttore sanitario Cremona Solidale, Massimiliano Beltrami, progettista, Marco Zaniboni, direttore dei lavori, Maurizio Marchisio, direttore lavori strutture. Inoltre, i tecnici dell’impresa appaltatrice Paolo Beltrami Costruzioni Spa: Simone Pierluca, Responsabile commessa, Renato Kaneklin, direttore cantiere, Rimi Janka, capo cantiere. L’intervento mira a recuperare parte dell’edificio esistente (Lotto 1) proponendo soluzioni architettoniche, strutturali e tecnologiche che non intacchino l’originalità del complesso, ma che garantiscano le migliori condizioni di comfort ambientale attraverso significativi incrementi di isolamento acustico, di efficienza energetica e di sicurezza. La porzione di edificio oggetto di intervento è stata sottoposta ad interventi di con-

Il profondo restyling di Cremona Solidale

Alcune immagini del sopralluogo (fotoservizio Passamonti) solidamento strutturale necessari per il raggiungimento del miglioramento sismico e riguardano circa 3000 mq (piani terra e primo) oltre a ulteriori 4000 distribuiti tra secondo piano, interrato e sottotetto che al momento non saranno utilizzati. Il tutto distribuito sia nella parte ottocentesca della villa padronale, sia nelle parti di fabbricato aggiunte negli anni Venti e poi Sessanta e Settanta del secolo scorso. «Si tratta di immobili di proprietà della Fondazione Città di Cremona - ha affermato Uliana Garoli -, un patrimonio importante per un progetto molto ambizioso di restauro nato prima della pandemia, quindi lungimirante, nell’obiettivo di avere luoghi sempre più adatti alla cura delle persone, come ben sapeva Luciano Somenzi che ha destinato una cospicua eredità per il recupero di questi immobili. L’impegno finanziario è rilevante, di circa 4 milioni e mezzo di euro». Il finanziamento avviene in parte con l’eredità pervenuta dal

gioielliere Luciano Somenzi, a cui è già intitolata una delle nuove palazzine, e per la parte più consistente con fondi propri della Fondazione Città di Cremona. Gli arredi degli interni saranno invece a carico dell’azienda Cremona Solidale. «L’intervento - ha precisato Alessandra Bruschi - ci permette di tornare a regime dopo la pandemia: torneremo a 40 posti per il Centro Diurno Inegrato e altri 20 per il Centro Diurno Alzheimer, mentre al primo piano troverà posto la comunità alloggio di almeno 24 posti, con stanze sia doppie che singole tutte con bagno». Tempi previsti? «La consegna è prevista entro un anno, con una seconda variante, oltre a quella dei bagni in ogni camera: la predisposizione al secondo piano di un’eventuale residenza leggera per l’ampliamento dell’offerta». Il sopralluogo accompagnato dai tecnici ha evidenziato i massicci lavori al piano interrato, volti soprattutto a garantire il sostegno della struttura, e an-

che la chiesa sarà completamente ristrutturata. Entro i mesi estivi saranno terminati – consegna dei materiali permettendo – i lavori di rinforzo strutturale, quindi inizierà la fase di allestimento degli ambienti che dovrebbe concludersi nella tarda primavera del 2023. Il nuovo ingresso sarà dall’ala nord, laterale rispetto all’entrata principale. Nel Centro Diurno Alzheimer saranno realizzati ampi spazi per il soggiorno e il pranzo, una palestra, un ambulatorio-infermeria, vari bagni per le diverse esigenze, un’ampia sala per il riposo quotidiano, una stanza dedicata alla terapia occupazionale, una per il porzionamento dei cibi e un ufficio. Il Centro Diurno Integrato si svilupperà nella parte centrale più antica: anche qui ci saranno zona pranzo, soggiorno, riposo, ufficio e reception con soluzioni che consentono la posa delle reti tecnologiche senza intaccare le strutture murarie. Il CDI si estenderà fino alla zona adiacente alla chiesa: qui è previsto un locale per le terapie occupazionali, la palestra con spogliatoio, ambulatorio e stanze di servizio per ospiti e personale. I serramenti saranno tutti sostituiti con nuovi infissi in legno, dotati di zanzariere e sistemi di oscuramento sul lato dove non esistono persiane. A completare l’intervento, la sistemazione delle facciate, mantenendo una differenziazione dei colori (più chiaro nella parte storica, più scuro in quelle novecentesche) che rispecchierà la situazione originaria.

EDILIZIA

CARO PREZZI, ANCE: COSÌ IL PNRR FALLISCE «Non possiamo più attendere: scarseggiano materiali e gli impianti di produzione stanno chiudendo. Occorrono subito misure per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese, altrimenti i cantieri del Pnrr anche per carenza di materie prime si fermeranno tutti». È l’allarme lanciato dal Presidente Ance, Gabriele Buia, alla luce del peggioramento delle condizioni del mercato delle costruzioni delle ultime settimane. «Da tutti i territori stiamo ricevendo il grido di allarme delle nostre imprese che da Nord a Sud denunciano una situazione ormai fuori controllo, con prezzi alle stelle e materiali introvabili. Emergenze che le misure varate finora non possono in alcun modo arginare», continua il Presidente dei costruttori. Negli ultimi giorni, infatti, i prezzi dei materiali delle costruzioni che già erano pressoché raddoppiati nell’ultimo anno sono ulteriormente schizzati. In particolare risultano ormai praticamente irreperibili se non a costi insostenibili bitume, acciaio e alluminio e tanti altri ancora. A peggiorare ulteriormente le cose il macroscopico rialzo di gas e carburante che sta mettendo in ulteriore difficoltà il trasporto dei mezzi e la gestione delle consegne. «Se non si interviene le imprese saranno costrette a fermarsi e chiudere i cantieri. E anzi molti li stanno già chiudendo», avverte Buia.


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Rubrica

Sabato 12 Marzo 2022

LA NOSTRA STORIA • Il periodo degli intrecci col fascismo raccontato da Raul, l’ultimo discendente (2ª e ultima parte)

R ADICI CASALES I

LA VICENDA DI PIERO BOLZON

PAOLO A. DOSSENA

Il nome di Piero Bolzon appare in vari libri di storia. Mimmo Franzinelli, in “Fascismo anno zero” (Mondadori, 2019, pp. 180-181) lo descrive così: “Aderisce quindicenne al socialismo. Abbandona il liceo per arruolarsi nell’esercito, che lascia dopo aver conseguito i gradi di ufficiale; impiegato ferroviario, emigra in Svizzera, quindi in Francia e nel 1905 in Argentina: vi svolge attività politico-sindacale e nel luglio 1911 si affilia alla massoneria. Rimpatria per partecipare alla guerra, combatte in Fanteria e poi negli Arditi; è ferito e decorato con medaglie d’argento e bronzo. Assente all’adunata sansepolcrista. Candidato alle elezioni del 1919, è arrestato il 18 novembre per violenze e possesso di armi (verrà amnistiato). E’ segretario politico del Fascio di Milano (1920), responsabile della Commissione esecutiva lombarda dell’Associazione Arditi (1921), membro del Direttorio del Pnf (1921-23). Medaglia d’oro della Marcia su Roma. Autore di Fiamma nera (1921), Oltre il muro e la fossa (1925) e L’elogio della stirpe (1928). Consigliere di Stato (1929-44) e deputato (1924-39); senatore dal febbraio 1943, è dichiarato decaduto il 16 novembre 1944 dall’Alta Corte di Giustizia. Rifiuta l’adesione alla Rsi. Muore il 5 novembre 1945”. Giorgio Rochat (“Gli arditi della grande guerra”, Feltrinelli, 1981) scrive: “L’ingresso degli arditi nella lotta politica del dopoguerra avvenne attraverso la mediazione di due gruppi diversi, ma vicini e presto alleati: i futuristi e il Popolo d’Italia di Mussolini… L’Associazione fra gli arditi d’Italia fu fondata a Roma il 1° gennaio 1919…furono Milano e Il Popolo d’Italia di Mussolini che portarono gli arditi alla ribalta… L’orientamento antidannunziano dell’Anai fu confermato dalla sostanziale accettazione del trattato di Rapallo e poi dalla liquidazione dell’impresa fiumana… il primo congresso nazionale dell’Anai, svoltosi a Milano il 13-14 marzo 1921… confermò l’alleanza di fatto col fascismo con un ordine del giorno di Piero Bolzon e la condanna del dannunzianesimo”.

(Segue dal numero del 5 marzo) Prosegue dall’ultimo numero l’intervista a Raul Tentolini, ultimo superstite della un tempo numerosa comunità protestante di Vicobellignano, fondata dal suo trisavolo e proseguita dal bisnonno, dal nonno e dal padre. «Nel registro della Chiesa Evangelica Metodista di Vicobellignano appare il nome di Ludovico Bolzon, il pastore venuto da Padova con la consorte, la maestra Tullia Panizza, e che poi si trasferirà alla Comunità di Mezzani di Parma. Loro figlio Piero, nato a Genova nel 1883, è un giovane irrequieto politicamente orientato a sinistra: emigra in Svizzera dove conosce un certo Benito Mussolini. Rientra in Italia per partecipare alla Grande Guerra, partendo volontario insieme a mio nonno, che è suo amico». Possiamo parlare del nonno? «Il nonno era del 1891, si chiamava Calvino (dal credo religioso) Umberto (in onore di re Umberto di Savoia). Fu volontario portaferiti nella prima guerra mondiale, e quindi sempre in prima linea su Cima Undici, Cima Dodici e sul Monte Grappa, ma senza mai sparare un colpo dato il suo dovere di portaferiti sui campi di battaglia dove si meritò cinque medaglie al valore. Mio nonno aveva sposato la figlia unica di quell’Aroldi, mancato garibaldino, rinchiuso nello sgabuzzino e poi protestante di Ponteterra nel comune di Sabbioneta. Su mio nonno soldato decorato scrissi un “Omaggio a nonno Calvino”. Eccolo: “Con la rivoltella sotto il cuscino / dormiva angosciato nonno Calvino / dopo tre anni di volontariato: / portaferiti tra filo spinato / su Cima Dodici e Monte Grappa; / corpi straziati, nessun che la scappa! / Fu fante ardimentoso dell’ottantuno, / spirito forte, paura di nessuno. / Poteva starsene tranquillo a casa, / la guerra poteva essere evasa. / A moglie, terra, figli non pensava, / oppure si, la vita lo tediava… / Era amico di un giovane ardito, / Piero Bolzon, figlio di Ludovico / Pastore Protestante; giovin vivace, / sangue genovese ribelle, audace, / sansepolcrista, quindi fascista / troppo irrequieto e con Farinacci, / “Ras di Cremona”, volaron gli stracci. / “Me ne frego! / Non so se ben mi spiego: / me ne frego; / fo quel che piace a me!” / recitava una ribalda canzone / e pur mio nonno con qualche ragione. / Fu così che Calvino il Fascio lasciò / si mise da parte, alla terra tornò. / Poi fu colto da malore, si bloccò / ed in poco tempo se ne andò». Torniamo a Piero Bolzon? «Piero Bolzon combatte negli Arditi, venendo ferito e decorato e diventando capitano. Dopo la

La dinastia Tentolini e i protestanti cremonesi

Una foto de La Metalplastica di Evrardo Tentolini, padre di Raul, del 1° Maggio 1949 con i suoi operai. Evrardo è il secondo da destra in piedi; la seconda da destra, abbassata, è Luigina Ruzzenenti, che il 1° Maggio 1989 riceverà la “Stella al merito del Lavoro” a Milano dal Ministro Carlo Tognoli guerra è cofondatore dell’Associazione nazionale Arditi d’Italia (Anai). E’ interessante notare come il parroco di Vicobellignano, Don Amilcare Bombeccari, fosse Cappellano degli Arditi. Comunque Piero Bolzon fu un fascista della prima ora (è candidato alle elezioni del 1919). Nello stesso periodo Paolo Pantaleo, il pastore di Cremona, era passato con i fascisti di Roberto Farinacci, funzionando in pratica come direttore del “Regime Fascista”. Mi pare quindi difficile credere che i protestanti siano stati perseguitati dai fascisti, a meno che non fossero apertamente oppositori del regime, nel qual caso erano mandati al confino. Quella del confino fu una mossa poco intelligente: prendevano gli antifascisti e li concentravano in luoghi come Ventotene, e quelli venivano a contatto tra loro, si univano e si organizzavano. I comunisti erano gli unici organizzati in modo strutturato, ma avrebbero sostituito i lager con i gulag». Verissimo, fino al 1940, quando l’Italia entra in guerra, allora qualcosa cambia. Per esempio i valdesi delle Valli non potevano più essere eletti alla carica di Podestà, anche se non risulta che il loro atteggiamento verso il regime sia cambiato prima del 1943.

«Certamente. Il metodismo evangelico italiano era di provenienza anglosassone, quanto a cultura economica e politica. E questo, dopo l’entrata in guerra dell’Italia pesò moltissimo in senso negativo contro tutto ciò che aveva sentore di britannico». Possiamo ora parlare di suo padre? «Mio padre si chiamava Evrardo Luciano Tentolini. “Evrardo” era il nome di un eremita che viveva in Provenza, e mio padre decise di non trasmettere quel nome che tutti storpiavano e di chiamarmi Raul. Solo che, essendo io nato durante il fascismo, questo fu un problema, perché all’ufficio dello stato civile il funzionario disse che “c’è una legge che proibisce i nomi stranieri’. Ma quel funzionario era una persona intelligente e quindi suggerì a mio padre: “Ma non ha un nome romano da mettergli di fianco”? Così fui chiamato Raul Vinicio. Quella legge era stata ispirata da Achille Starace (segretario del partito dal 1931 al 1939) che era più realista del re». Come si conobbero suo padre e Piero Bolzon? «Mio padre e suo fratello avevano brevettato un riduttore di pressione per veicoli a gas metano, per il quale il pastore protestante di Casalmaggiore suggerì il nome “Ful-

gor”. Lo stesso pastore suggerì di andare a Roma a parlare con Bolzon per ottenere il permesso di produzione. E i fratelli Tentolini furono ricevuti da Bolzon che, seduto sull’orlo della scrivania, li accolse come fratelli di Chiesa e il permesso fu rilasciato senza intoppi visto che il metano serviva solo per far funzionare il banco di prova e di collaudo dei riduttori prodotti». Possiamo adesso parlare di lei? «No, ma nemmeno vorrei sembrare scortese e quindi le dico che sono nato a Vicobellignano e ho frequentato le scuole Medie a Casalmaggiore, poi il Liceo Scientifico a Milano. Avrei desiderato fare il giornalista, ma circostanze familiari mi costrinsero a prendere le redini dell’impresa di famiglia. Debbo il mio ecumenismo religioso al pastore protestante Giovanni Ferreri che ebbi la fortuna di incontrare a Milano. Mentre il mio europeismo deriva dall’aver conosciuto, sempre a Milano, il professor Gianfranco Miglio relatore a una riunione del Rotary sul tema “Quale Europa?” Correva l’anno 1992». Proprio nell’ambito del Rotary International Raul Tentolini fu governatore in quella stagione (1991-1992) del Distretto 2050, che raggruppa i Rotary Club di mezza Lombardia.

12 marzo 1922 • Per la prima volta si celebra la Giornata in Italia

Oggi il centenario della Festa della Donna (v.r.) Per anni l’abbiamo chiamata tutti festa della donna, ultimamente le abbiamo riconsegnato il nome con cui era stata creata: la giornata internazionale per i diritti della donna. Non basta donare la mimosa accompagnandola con baci e abbracci che tra l’altro sono vietati per Covid. Se alla donna il calendario dedica una giornata e per l’uomo no, è perché ancora oggi, a distanza di 100 anni da quell’idea, il cammino da percorrere per la parità di genere è ancora lungo, anche se di passi avanti ne sono stati certamente fatti. Più che un motivo di festa, quindi, è un motivo di riflessione.

Dicevamo 100 anni: è proprio nel 1922 che la giornata è stata istituita, e proprio nella giornata odierna. Come, il 12 marzo e non l’8, vi chiederete? Esatto. Questo perché inizialmente in Italia veniva celebrata la domenica successiva all’8 marzo, che nel 1922 cadeva proprio il giorno 12. In realtà le radici della festa sono antecedenti di alcuni anni, precisamente risalgono al 1909, quando furono gli Stati Uniti a celebrare per primi la ricorrenza. Seguirono poi alcuni paesi europei, e l’Italia appunto nel ’22. Fu il Congresso dell’Internazionale Socialista del 1907, cui parteciparono tra gli

altri Lenin e Rosa Luxemburg, a chiedere il suffragio universale delle donne, mentre un’analoga richiesta veniva portata avanti dalle “donne borghesi”. Per iniziativa del Partito Socialista americano, la prima giornata finalizzata a chiedere l’eliminazione delle grandi differenze di salario e orario di lavoro fu celebrata il 23 febbraio 1909. In alcuni paesi europei la giornata fu istituita nel 1911 ma spostata al 19 marzo, data in cui, nel 1848, il re di Prussia promise il voto alle donne. La Francia optò per il 18 marzo, ricorrenza della Comune di Parigi. In Italia fu il Pci a istituire la giornata, sce-

gliendo l’8 marzo che coincide con l’inizio della Rivoluzione russa di febbraio, alla quale un contributo importante venne proprio dalle donne. Priva di fondamento la tradizione che vuole il ricordo dell’8 marzo legato alla morte di oltre 100 operaie nel rogo di un edificio di New York, che avvenne sì, ma in diversa data. In Italia la festa fu interrotta in epoca fascista per riprendere dopo la Liberazione.


Cronaca

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AIUTI • Associazioni, istituzioni e privati di tutta la provincia al fianco della popolazione colpita dalla guerra

Per l’Ucraina il cuore solidale di Cremona Sono già passate due settimane dall’inizio delle operazioni militari russe contro l’Ucraina e i bombardamenti non si interrompono: la guerra ha già devastato intere città, fatto centinaia di morti civili e centinaia di migliaia di sfollati. Le frontiere polacca e romena sono prese d’assalto da donne, uomini e bambini che scappano dalla ferocia delle bombe. Davanti a uno scenario straziante come questo, la solidarietà di Cremona e delle sue realtà si è immediatamente attivata. ARCI Davanti a uno scenario straziante come questo, la solidarietà dei Circoli Arci della provincia di Cremona non si è fatta attendere: tante sedi sono diventate centri di stoccaggio per alimenti, farmaci e vestiario. Decine di soci e socie, in questi giorni, stanno inventariando centinaia di chilogrammi di prodotti donati e preparando i pacchi da spedire ai campi profughi: un’imponente macchina della solidarietà che sfocerà nella Carovana della Pace promossa dal Comitato Territoriale di Arci Cremona. Chi volesse contribuire economicamente, con qualsiasi somma, può farlo donando all’IBAN di Arci Cremona IT16F05034 1141000000000 3746, con causale: «Pace in Ucraina». CAMPAGNA AMICA Gli agricoltori di Coldiretti tornano domani con Campagna Amica, in piazza Stradivari, nel salotto della città di Cremona, dalle ore

9 alle 18,30. Presso il mercato, accanto alla bandiera gialla di Coldiretti e al tricolore italiano, sventolerà la bandiera della pace. Nel segno della solidarietà e della richiesta di pace, gli agricoltori della Coldiretti proseguiranno nell’iniziativa della “Spesa sospesa per l’Ucraina”. Presso i mercati degli agricoltori in tutta Italia – spiega Coldiretti Cremona – i cittadini stanno prendendo parte all’acquisto di prodotti da inviare ai civili dell’Ucraina o da donare ai profughi che stanno arrivando in Italia. Nell’appuntamento di domani, in particolare, la raccolta di cibi sarà consegnata alla Caritas diocesana, destinata alle famiglie ucraine che stanno ricevendo accoglienza nel nostro territorio. In collaborazione con Coldiretti Donne Impresa ci sarà anche il “gazebo dei bambini”. Accoglierà lo spazio-laboratorio dove preparare ramoscelli d’ulivo con i colori della bandiera ucraina e scrivere messaggi di pace, che potranno essere lasciati dai bambini sui tabelloni che gli agricoltori collocheranno nel centro della piazza. CREDO ONLUS Ucraina chiama e Cremona risponde e lo fa anche tramite l’iniziativa dell’associazione Credo Onlus che in territorio Ucraino ha sempre indirizzato i propri progetti umanitari. «Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi una chiamata dai volontari dell’associazione Credo Onlus – commenta Roberto Pianini – responsabile dell’agenzia Casapoint di via Ghisleri. Ci hanno chiesto di soste-

IN PROVINCIA 146 PROFUGHI UCRAINI Le persone giunte dall’Ucraina nella provincia di Cremona sono 146, di cui circa 70 minorenni. La Prefettura ha avviato la procedura, tramite avviso pubblico esplorativo, finalizzata all’attivazione di nuovi Centri di accoglienza (CAS), mentre i due Comuni capofila, Cremona e Piadena-Drizzona, stanno ampliando i posti della rete del Sistema di accoglienza e integrazione (SAI). Ai cittadini ucraini e ai loro familiari, sfollati dall’Ucraina a partire dal 24 febbraio, sarà rilasciato un permesso di soggiorno che consentirà anche di ottenere il codice fiscale e di fruire delle prestazioni sanitarie.

nerli nella raccolta urgente di generi di prima necessità perché, dopo il primo carico partito la scorsa settimana, a breve ne partiranno altri destinati al popolo ucraino. Non abbiamo esitato a dare il nostro contributo e grazie anche all’aiuto di Confcommercio, che ci ha sostenuto in altre iniziative benefiche, abbiamo già fatto partire la macchina di solidarietà. Abbiamo bisogno dell’aiuto della cittadinanza che già si è dimostrata molto generosa». Tutti i martedì e giovedì dalle 10.00 alle 12.00 aprirà il centro di raccolta presso la sede di Confcommercio in via Manzoni 2 a Cremona dove saranno presenti i volontari della Credo Onlus che si occuperanno poi di consegnare quanto verrà raccolto alla famiglia Bykovskyy di Malagnino che si occuperà del trasporto diretto in Ucraina.

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EUROCITIES Cremona aderisce alla manifestazione promossa dalle città europee di Eurocities per dire NO alla guerra e per manifestare la propria vicinanza al popolo ucraino in questi momenti drammatici di guerra. Oggi, alle ore 17.50, sarà compiuto un gesto simbolico di vicinanza al popolo ucraino con l’esposizione sulla facciata di Palazzo Comunale della bandiera ucraina e l’esecuzione dell’inno nazionale ucraino da parte della cantante Tetiana Petriv, soprano allieva del conservatorio. IL COMUNE Il Comune di Cremona ha attivato una linea diretta per dare informazioni ai cittadini ucraini arrivati a Cremona. L’indirizzo mail dedicato è il seguente: emergenza.ucraina@comune.cremona.it, inoltre è disponibile il numero di

telefono +39 3204312342. È inoltre operativo anche lo sportello “Emergenza Ucraina” presso il PoIS di corso Vittorio Emanuele II, 42 - dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 12,30 - con personale dedicato per fornire informazioni. VANOLI BASKET

Sarà un “Teddy Bear Toss” insolito e speciale, quello in programma in occasione del match con la Pallacanestro Reggiana: l’iniziativa benefica, di solito popolare durante il periodo natalizio, verrà infatti organizzata al PalaRadi domani. E i pupazzi, lanciati verso il campo dopo il primo canestro su azione dagli spettatori, non verranno consegnati ai reparti pediatrici degli ospedali limitrofi, ma saranno destinati ai bambini ucraini che stanno vivendo l’orrore della guerra.


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dall italia & dal mondo

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in collaborazione con:

UCRAINA/ 2

UCRAINA/ 3

BORRELL-BLINKEN: «UE E USA UNITI PER FERMARE LA GUERRA»

VOLODYMYR ZELENSKY: «L’UNIONE EUROPEA DEVE FARE DI PIÙ»

«L’alleanza che abbiamo stipulato dopo la Seconda guerra mondiale aveva proprio lo scopo di mantenere la pace nel mondo e Putin sta distruggendo tutto ciò. Ora più che mai abbiamo dimostrato l’importanza della nostra partnership. La collaborazione tra Stati Uniti e Ue farà la differenza, rimarremo uniti per fermare questa guerra». Queste le parole del

«L’Unione europea deve fare di più per noi, per l’Ucraina e per se stessa. Lo stiamo aspettando». A dirlo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale – non nascondendo la propria delusione – ha parlato di sanzioni europee «non sufficienti se la Russia continuerà la sua campagna di bombardamenti». In un video realizzato tra le strade di Kiev, Zelensky ha detto che le sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia «devono essere più forti. Bisogna che le decisioni

segretario di Stato americano, Tony Blinken, nel corso del punto stampa con l’Alto rappresentante alla sicurezza Ue, Josep Borrell, a margine del Consi-

UCR AI NA/ 4

SOTTO ATTACCO DEI RUSSI LA CITTÀ DI DNIPRO L’offensiva russa in Ucraina prosegue con l’attacco a nuove aree del paese. Intanto i leader dell’Ue si dicono “determinati” ad aumentare la pressione sulla Russia. Sotto attacco Dnipro, città ucraina sulle rive del fiume Dnepr nella parte centro-orientale del paese, e Lutsk, nell’Ucraina nordoccidentale. Le esplosioni vengono registrate nelle due città “per la prima volta dal 24 febbraio”, fa notare il parlamento ucraino in un tweet. In particolare, ieri mattina a Dnipro ci sono stati tre attacchi aerei che avrebbero colpito un asilo nido, un condominio e una fabbrica di scarpe, andata in fiamme, riferisce il Servizio statale ucraino per le emergenze. Una persona sarebbe morta. Esplosioni sono state segnalate anche a Lutsk e IvanoFrankovsk. «La mattina dell’11 marzo – ha affermato il ministero della difesa russo -, armi a lungo raggio di alta precisione hanno attaccato le infrastrutture militari ucraine. Gli aeroporti militari di Lutsk e IvanoFrankivsk sono stati disabilitati». Secondo la difesa russa, inoltre, continua a farsi più stretto l’accerchiamento di Mariupol.

glio Esteri dell’Unione europea. «Quello che vediamo oggi è la faccia più brutta della storia sui nostri confini europei da molto tempo, la Russia sta bombardando tutto, case, scuole, ospedali, civili, è un modo barbarico di fare la guerra - ha detto Borrell -. La corte di giustizia sta lanciando una missione per valutare la violazione dei diritti umani».

degli uomini politici coincidano con gli umori dei loro popoli, dei popoli europei. Tra i popoli c’è molto sostegno: almeno il 60% degli europei è a favore». Poi, riferendosi alla riunione dei leader dell’Ue di Versailles, Zelensky ha affermato che «l’Ucraina conosce i leader che ci hanno sostenuto e coloro che hanno taciuto e hanno cercato di annacquare la formulazione per renderla insufficiente per l’Ucraina, per l’Europa e per la nostra libertà».

UCRAINA/1 • Il premier al termine del vertice informale: «A Versailles un successo»

Mario Draghi: «Mai vista l’Ue così compatta» «Questo Consiglio europeo è stato un successo, raramente ho visto l’Unione europea così compatta, specialmente nella discussione di ieri c’era uno spirito di solidarietà su tutti gli argomenti trattati che non credo di ricordare nei tanti consigli a cui ho partecipato». Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al termine del vertice informale Ue a Versailles con energia, difesa, situazione macroeconomica come temi in agenda. «La risposta alla situazione energetica è fondata su 4 pilastri. Il primo è la diversificazione, in due sensi: innanzitutto quello nei confronti di altri fornitori di gas rispetto al gas russo. Su questo noi abbiamo già cominciato a lavorare, l’altra direzione della diversificazione è quella della sostituzione di fonti fossili con rinnovabili, questa è l’unica strada su cui contare nel lungo periodo, ma occorre fare molto di più ora in questa situazione per aumentare visibilmente gli investimenti in quest’area. Il secondo pilastro – ha proseguito – è quello di introdurre un tetto ai prezzi del gas. Questo è un argomento molto complesso, io credo che qualche effetto im-

portante lo possa avere. Il terzo pilastro, in parte connesso a questo, è come staccare il mercato dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili dal mercato del gas. Il quarto punto è la tassazione degli extra profitti delle società elettriche, ed è molto importante che la Commissione l’abbia rico-

nosciuto nella sua comunicazione di qualche giorno fa». Sulla difesa il premier Draghi ha spiegato che c’è stata una discussione breve ma interessante: «Quello che ha citato Josep Borrell, un dato interessante, è che l’Unione Europea spende per la Difesa tre volte quello che spende la Russia. Francamente è un dato che mi ha sorpreso, pensavo fosse molto meno. Quello che noi dobbiamo ora raggiungere è un coordinamento di gran lunga migliore di quello che c’è oggi». Per quanto riguarda la situazione macroeconomica Draghi ha spiegato come questo sia un momento di grande incertezza: «Non si può dire che l’economia vada male perchè l’Europa continua a crescere. Nello stesso tempo questa incertezza suggerisce preoccupazioni per il futuro e quindi detta quella che è l’agenda di politica economica per i prossimi mesi. Qui bisogna tener presente una cosa, i bisogni finanziari dell’Unione Europea per rispettare gli obiettivi di clima, gli obiettivi di difesa e una politica dell’energia sono molto grandi».


7GIORNI

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L’ATTUALITA’ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO «Sono molto triste per la guerra, ma nello stesso tempo vorrei parlare di un argomento diverso dalla guerra» Ti capisco, Pericle «Ma perché gli uomini potenti della terra mandano la gente a combattere? Non dovrebbero andare loro e lasciare quelli che lavorano alle loro famiglie?» Uno degli aforismi che circola maggiormente in questi giorni dice che “la guerra è il massacro di persone che non si conoscono, per conto di persone che si conoscono ma non si massacrano”. È sempre stato così, Pericle, e anche stavolta non è diverso «Ma tu hai conosciuto uomini di potere?» Qualche volta sì, col mio lavoro. Pensa che una volta ne vidi tanti assieme in occasione di un G7 «Cos’è un G7?» È l’incontro che viene fatto all’incirca una volta all’anno nel quale si confrontano i leader dei 7 paesi economicamente più avanzati del mondo «E tu ci hai partecipato?» Ma figurati. Però ricordo una mia va-

canza a Parigi che coincise con un G7, una vacanza che ricordo per una serie di motivi «Chi c’era?» Il summit del G7 del 1989 si tenne dal 14 al 16 luglio. Gli Stati Uniti erano rappresentati da George Bush, il Regno Unito da Margaret Thatcher, il Canada da Bill Mulroney, la Francia da François Mitterand, la Germania Ovest da Helmut Kohl, il Giappone da Sōsuke Uno e la nostra Italia da Ciriaco De Mita «Non ne conosco manco uno» Vabbé, hai solo 12 anni. Erano gli uomini più potenti della terra «Ma li hai conosciuti?» Allora c’erano molto meno controlli, e incrociai alcuni di loro nei pressi del palazzo dell’Eliseo. La rappresentanza italiana era formata da 5-6 persone, ricordo che li vidi entrare chez Maxim’s, il ristorante più prestigioso di Parigi «Perché fu una vacanza speciale?» Perché mi ritrovai nel mezzo di eventi straordinari in quel mese. Il primo fu il 14 luglio, data in cui tutta la Francia celebra la Rivoluzione fran-

cese. In quel 1989 ricorreva il bicentenario, in quanto la rivoluzione avvenne nel 1789 «La rivoluzione in un giorno?» No, la data indica la presa della Bastiglia, è una data indicativa. Ricordo che per celebrare i 200 anni ci fu una parata grandiosa sugli Champs Élysées, e fuochi artificiali incredibili che si vedevano dai ponti sulla Senna «Qual era l’altro evento?» Il 23 luglio, l’arrivo del Tour de France che tradizionalmente avviene sempre sugli Champs Élysées. Grazie a due cicliste professioniste canadesi che conobbi coi miei amici, ottenemmo di assistere all’arrivo della cronometro conclusiva a due passi dal traguardo. Fignon era favorito avendo 50 secondi di vantaggio, ma l’americano Lemond vinse per 58 secondi, così che si prese il Tour con soli 8 secondi di vantaggio. Quell’edizione è passata alla storia «In dieci giorni tre eventi così importanti. Che fortuna» Sì, fu una fortuna. Buonanotte Pericle «Buonanotte» Vanni Raineri

LO SCATTO DELLA SETTIMANA

IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA ANTONELLO CUCCUREDDU

ale pediatrico: nella foto una A Mariupol è stato bombardato anche l’osped le esplosioni donna incinta trasportata in barella dopo

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È stato una bandiera della Juventus degli anni ’70, vincendo tra l’altro 6 scudetti, poi ha fatto l’allenatore ma di lui non si parla da tempo. Oggi torna alla ribalta grazie a una semplice foto, nel senso di una foto semplice: lui che traccia le righe del campetto (per la verità assai spellacchiato) ad Alghero presso la sua scuola calcio, dove allena una squadra di Esordienti. La foto l’ha fatta il figlio ed è diventata virale. La tattica che Cuccureddu (72 anni) insegna ai ragazzini? «La prima regola è che se uno va male a scuola sta in panchina».


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casalmaggIore

Sabato 12 Marzo 2022 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com

IN BR EVE

DA OGGI “ARTE PER GIOCO”: LABORATORIO AL MUSEO DIOTTI (g.m.) Inizia oggi, sabato 12, la prima edizione 2022 di “Arte per gioco”, il laboratorio di creatività che il Museo Diotti propone ai bambini della scuola primaria. Queste le date dei prossimi appuntamenti: 26 marzo, 9 e 30 aprile, 14 e 28 maggio. Gli incontri si tengono dalle 15,30 alle 17,30 e la quota di partecipazione è di 24 euro. Per informazioni su eventuali posti ancora liberi si può telefonare allo 0375-200416. Evento più che collaudato, “Arte per gioco” parte dall’osservazione delle opere esposte, differenti per stili e contenuti, per stimolare le attività creative dei bambini. Sempre al Diotti è stata recentemente completata l’installazione di cinque postazioni multimediali realizzate grazie al contributo del Gal Terre del Po nell’ambito del progetto “La cultura non si ferma”. «In questo modo – spiegano i responsabili della struttura di via Formis – si è portato a termine il percorso avviato nel 2019/20, anch’esso finanziato dal Gal Terre del Po, che aveva portato all’installazione delle prime sei postazioni, due nell’atrio e quattro lungo il percorso della sezione ottocentesca del museo». Quattro delle nuove postazioni trovano posto nelle sale della sezione novecentesca e approfondiscono i seguenti temi: “Gli anni 30”, “Una città sul Po”, “Il secondo Novecento” e “Verso il Museo”. Presso ogni postazione è idealmente Giuseppe Diotti (con la voce di Armando Chitolina) a introdurre con un breve filmato il tema affrontato che viene poi sviluppato tramite gruppi di schede ricche di testi e immagini. La quinta postazione è collocata nella sala didattica e mette a disposizione dei visitatori 27 video confluiti nel 2019 nella banca-dati museale.

AUTO RUBATA: INSEGUITI DAI CC, LA ABBANDONANO I Carabinieri di Casalmaggiore hanno bloccato un uomo che alla guida di un veicolo stava creando un grave pericolo. La Centrale Operativa ha ricevuto la richiesta di intervento di un conducente che aveva davanti a sé un’auto che effettuava manovre pericolose, e che ha segnalato la posizione e la direzione di marcia. Due pattuglie, una dell’Aliquota Radiomobile di Casalmaggiore e una della Stazione di Solarolo, hanno intercettato il veicolo all’ingresso di Casalmaggiore, ma l’uomo non si è fermato all’alt. Ne è nato un inseguimento fino a San Giovanni in Croce dove le due pattuglie hanno costretto l’uomo a fermarsi. Il giovane è stato sottoposto al test dell’etilometro che ha evidenziato un valore di oltre 2,00 g/l, quattro volte superiore a quanto consentito dalla legge.

IMPRESE • Nuova avventura estrema dell’atleta paralimpico, che percorrerà in bici oltre 2.000 km in luglio

Devicenzi alla scoperta dell’Islanda FABIO VARESI

Nella speranza che il Covid ci dia finalmente una tregua, un po’ tutti cerchiamo timidamente di tornare a una vita normale, programmando l’immediato futuro. E lo sta facendo anche l’atleta paralimpico Andrea Devicenzi (classe 1973, che all’età di 17 anni, in seguito ad un incidente stradale in sella alla sua moto, ha perso per sempre la gamba sinistra), pronto per una nuova avventura, l’ennesima della sua vita, stavolta in sella a una bici. La meta è l’affascinante e misteriosa Islanda, dove Devicenzi percorrerà oltre 2.000 chilometri, per completare l’intero giro dell’isola dal 9 al 31 luglio prossimi. «Dopo 4 anni - rivela Andrea - dedicati ai cammini, tutti quanti svolti in Italia, ritorno alla mia grande passione, quella per il ciclismo volto alle avventure estreme, dove

fatica, sudore e sacrifici si fondono in ore e ore di bici, superando ogni difficoltà ed ogni salita, un metro alla volta. Al mio fianco ci sarà l’oceano da una parte e vulcani, geyser e ghiacciai dall’altra». Un’impresa sicuramente estrema, visto che sarà vissuta in tenda e sacco a pelo e che verrà interamente documentata

da video e foto. «L’inaspettato, come ogni altra mia avventura sarà un ingrediente essenziale, alla scoperta di questa isola ricca di energia, che arriverà grazie alla sua geologia straordinaria, ma anche dalla popolazione che incontrerò lungo il percorso». Un’avventura che non è solo sportiva, visto che Devicenzi ha organizzato mo-

menti d’incontro con i nostri connazionali che vivono nell’isola, per farsi raccontare le loro storie. E poi, in un anno in cui si parla molto di inclusività e superamento delle barriere post-Covid, Andrea ha accettato una sfida che nessuno aveva mai organizzato prima. «Il viaggio vedrà interviste e dirette in cui raccontare l’esperienza e storie di successo e l’impresa in Islanda sarà argomento al prossimo Giro d’Italia Formativo. Inoltre, sarà affrontato il tema dell’energia sotto varie sfaccettature - ancora da definire nel dettaglio – e infine, come ogni viaggio fatto, sono pronto ad accogliere l’inaspettato». Un’avventura che Devicenzi vuole condividere con i tanti amici che da anni lo seguono e per questo lancia sin da ora un invito: «Vi aspetto al mio fianco, virtualmente, attraverso le mie foto, video e dirette».

RO T ARY C V S

NICOLA DUTTO: LA CAPACITÀ DI RIMETTERSI IN MOTO DOPO UNA CADUTA «Cadere fa crescere: sopravvive chi si adatta, non per forza il più forte»: parole di un super-eroe come Nicola Dutto, motociclista affermato la cui carriera si è bloccata nel 2010 per un grave incidente che gli ha tolto l’uso delle gambe, ma che ha saputo rialzarsi e tornare a cavalcare una due ruote e a respirare il vento del deserto: Dutto è stato il primo pilota paraplegico a gareggiare in una Dakar insieme ai normodotati, nel 2019. Ospite del Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta lunedì sera, Nicola ha raccontato i successi ottenuti prima e dopo quel terribile trauma: non solo sportivi, ovviamente. Incalzato dalle domande della moglie Elena Foi, che è anche la sua motivatrice, ha ripercorso le vittorie in pista, le gare one shot, la scoperta del fascino di cavalcare il deserto; la disperazione per l’esito di quell’incidente che lo avrebbe inchiodato per sempre a una sedia a rotelle; la grinta e la determinazione che a fatica, lentamente, ha saputo riconquistare, ha reimparato ad andare in moto in

modo diverso senza l’uso delle gambe ma con una nuova tecnica che ai più sembra impossibile; ha sfidato le leggi della fisica per tornare a sentire la sabbia sotto la moto e il vento del deserto sulla faccia. Una moto di supporto, un ghostrider che lo accompagna in gara e in allenamento, vari strumenti tecnici a supporto gli hanno permesso di fare quello che il corpo non poteva più permettersi, ma che cervello e cuore ancora volevano con passione e pervicacia. «Prima dell’incidente, la mia più grande paura era di finire su una sedia a rotelle: ebbene, ora che ci sono finito... si va avanti...». Ha saputo coinvolgere tutti, Nicola Dutto, con un racconto mai pietista, emozionale e motivante. E ha risposto, insieme alla moglie Elena, anche alle domande poste da Aurelio Soncini, Enzo Rosa e Letizia Frigerio. Al suo fianco, al tavolo dei relatori, oltre al presidente del Rc Cvs Vincenzo Corbisiero, c’era anche il pilota Ivan Goi, nato a Casalmaggiore, tre volte vincitore del campio-

Goi, Dutto e Corbisiero nato italiano (nella classe Superstock 1000 nel 2010 e 2012 e nella classe Superbike nel 2014), ora istruttore di moto che ci ha spiegato che la moto si guida per il 70% con la parte inferiore del corpo… ciò che Nicola non può più usare. Il prossimo appuntamento del Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta è per lunedì 14 marzo: relatore sarà il viadanese Paolo Bergamaschi, funzionario del Parlamento Europeo, sul tema del conflitto russo-ucraino. La serata sarà funzionale ad una raccolta fondi a favore delle popolazioni sotto assedio.

IL 1 9 E 20 MARZO

WEEK END DI GRANDE LUSTRO PER L’INTERFLUMINA L’Atletica Interflumina ha presentato giovedì mattina in una conferenza stampa la doppia inportante iniziativa che avrà luogo tra una settimana. Parliamo della visita prestigiosa di Silvia Salis, vice presidente nazionale del Coni, che sabato 19 alle ore 16 presenterà nella palestra indoor il suo libro “La bambina più forte

del mondo”, cui è collegata l’iniziativa “Libri da pic-nic” che vede impegnati oltre venti atleticoordinati da Alessandra Mariotti. Domenica 20 invece il centro storico di Casalmaggiore ospiterà la seconda prova del Trofeo Frigerio di Marcia. Sul numero di sabato prossimo una più ampia presentazione dei due eventi.


Casalasco

RIVAROLO DEL RE • Verrà posata il 3 aprile alla presenza del presidente Anmil e dell’unico superstite di Linate

L’ultima opera-accusa di Sbolzani GUIDO MORESCHI

Dopo “Alberi per la sicurezza”, l’opera che in occasione delle ultime festività natalizie ha fatto parlare di sé in tutta Italia, Francesco Sbolzani sta per presentare una nuova installazione dal titolo “Per un lavoro … senza sorprese”. L’appuntamento è fissato per domenica 3 aprile, alle 10, in piazza Dante Alighieri a Rivarolo del Re. L’idea è nata quando, nello scorso gennaio, il sindaco Luca Zanichelli ha reso visita all’artista rivarolese. Durante questo incontro si è pensato a un’installazione da associare alle festività pasquali per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica sul tema drammatico delle morti sul lavoro. Da qui la creazione di un’opera che propone un grande pannello a forma di uovo, all’interno del quale sono appesi alcuni caschetti uniti fra loro (caschetti gialli con altri dello stesso colore, gialli con rossi e gialli con neri) a simboleggiare la solidarietà, l’abbraccio e la forza. I colori dei caschetti non sono casuali:

La tragedia avvenuta a Linate ormai oltre 20 anni fa come già avveniva in “Alberi per la sicurezza”, i caschetti gialli rappresentano i lavoratori che operano in sicurezza mentre quelli rossi identificano i lavoratori infortunati e quelli neri i morti sul lavoro. A tal proposito va ricordato che, secondo i dati Inail, le denunce di infortunio sul lavoro nel 2021 sono state oltre 500mila con più di 1400 morti. Si tratta di una “strage” silenziosa e ininterrotta, di fronte alla quale la sensibilità artistica di Sbolzani non poteva restare indifferente. Come

detto, l’installazione “Per un lavoro … senza sorprese” allude al periodo pasquale e ribadisce l’attenzione a un tema su cui nei mesi scorsi si sono espressi con appelli accorati sia papa Francesco che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Va precisato che l’allocazione dell’opera – spiegano gli organizzatori – non è casuale in quanto adiacente alle scuole e in grado, quindi, di attirare la curiosità dei bambini e dei ragazzi. Si ritiene fondamentale, infatti che già negli ambienti edu-

cativi si parli di questi temi in modo che i futuri lavoratori e imprenditori dispongano di un bagaglio culturale adeguato». L’iniziativa del 3 aprile ha ottenuto il patrocinio della Fondazione “Sosteniamoli Subito” Anmil, il cui presidente Francesco Costantino arriverà direttamente da Roma per prendervi parte. Testimonial dell’evento sarà, invece, Pasquale Padovano, ex-addetto allo scalo dell’aeroporto di Linate e unico sopravvissuto al disastro aereo dell’8 ottobre 2001. Padovano sarà intervistato dall’amico Paolo Zani, grande esperto di previdenza e welfare, che lo ha conosciuto e coadiuvato nel difficile periodo del post-infortunio in qualità di funzionario del patronato milanese dell’Inas-Cisl. La lista delle personalità del mondo del lavoro che parteciperanno alla manifestazione è in costante aggiornamento, a conferma dell’interesse per il lavoro di Francesco Sbolzani, sempre attento alle principali problematiche sociali.

SO LA RO LO RAINERIO

ROTARY COP, IL COMPLEANNO PORTA BUONE NOTIZIE Il Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po si è riunito nella prima conviviale in presenza del 2022 per un’importante ricorrenza: la consegna della Carta costitutiva del club che risale al 1995, una sorta di compleanno per il soda-

lizio presieduto da Luigi Borghesi. È stata anche l’occasione, davanti a tanti ospiti, di esprimere soddisfazione per l’imminente inizio dei lavori nel Day Hospital oncologico, il Ryla Junior del 22-24 aprile e il Bosco Rotary.

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G USSO LA

SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE E 500 EURO PER OGNI NUOVO NATO L’Amministrazione Comunale di Gussola, anche per l’anno 2022 vuole proseguire il cammino intrapreso di sostegno alla cittadinanza con particolare attenzione ai genitori ed alle famiglie con figli in età scolare. «È intenzione dell’Amministrazione - afferma l’assessore Doris Bia - riproporre un contributo annuale di 150 euro per ogni studente residente a Gussola che frequenta i primi due anni della scuola secondaria superiore (a completamento dell’obbligo scolastico). Questo contributo va ad aggiungersi ad un’altra novità: il bonus per i nuovi nati. E’ al vaglio la nuova stesura del bando che darà la possibilità dei genitori di bambini nati nel 2022 di avere un incentivo pari a 500 euro. Riteniamo in questo modo di aiutare concretamente le famiglie in un momento così importante della loro vita». Ci sono però sostegni già avviati negli anni passati che saranno presto confermati: il rimborso totale delle spese sostenute per l’acquisto dei libri di testo per gli studenti, residenti a Gussola che frequentano la scuola media di primo grado “Angelo Roncalli”, oltre all’abbattimento della retta del servizio di prescuola alla primaria voluto e organizzato dall’Amministrazione con la collaborazione degli educatori della cooperativa “Il Cerchio”. «A breve - prosegue Doris Bia - verranno consegnate le borse di studio per gli studenti meritevoli, relative all’anno scolastico 2020/2021, messe a disposizione dall’Amministrazione (che si aggiungono a quelle donate dalla famiglia Invernizzi in memoria della signora Maria Luisa Rosseghini). Contiamo di poter confermare anche per il prossimo anno scolastico questa iniziativa perfezionando il bando. Siamo inoltre già al lavoro per organizzare i centri estivi che negli ultimi due anni, nonostante i limiti legati alla pandemia in atto, hanno garantito ai bambini momenti di svago e intrattenimento molto preziosi. Riteniamo infine doveroso sottolineare la grande soddisfazione per la gestione della biblioteca che da gennaio 2021 è stata affidata alla cooperativa Charta con sede a Mantova. Federica e Marina hanno organizzato piacevoli e interessanti momenti di lettura per adulti e per i più piccini oltre a percorsi strutturati con le scuole».


SPECIALE

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Bonus verde: come funziona l’agevola Giardini, terrazzi, coperture. La loro risistemazione dà diritto a una detrazione Irpef del 36%. Qual Il bonus verde è sicuramente tra i provvedimenti più attenti all’ambiente. Il suo scopo principale è ottenere una maggiore presenza di verde in edifici, case e giardini e quindi aiutare le zone urbane a respirare. La presenza di vegetazione nelle zone residenziali permette di assorbire le emissioni di anidride carbonica e rende l’ambiente più piacevole e rilassante. La buona notizia è che la Legge di bilancio 2022 ha esteso la validità del bonus verde per altri tre anni, rendendo possibile fare richiesta fino al 31 dicembre 2024. Ma non è l’unico bonus disponibile per il 2022. Alcuni dei bonus ai quali si potrà fare richiesta anche quest’anno sono: il bonus facciate, il bonus ristrutturazione, il superbonus 110%, il sismabonus, il bonus casa, il bonus idrico, il bonus mobili… BONUS VERDE, COME FUNZIONA Il bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per la sistemazione di giardini, terrazzi, coperture. Il limite massimo di spesa è di 5.000 euro per ogni unità immobiliare, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo. Parliamo di una detrazione massima di 1.800€, con rate da 180€. Questo beneficio fiscale è valido solo per le abitazioni: negozi e uffici ne restano esclusi. In caso di lavoro su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di una professione o un’attività commerciale, la de-

trazione si riduce della metà. Per quanto riguarda gli interventi eseguiti su parti comuni dei giardini condominiali, il limite di spesa rimane fissato a 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo. Tuttavia, per godere del beneficio fiscale, il condomino dovrà aver regolarmente pagato la sua quota-parte di lavori al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. I LAVORI INCLUSI Inclusi nel bonus tutti quei lavori che intervengano su un giardino e che portino alla sua sistemazione a verde ex novo o al suo rinnovamento. Esempi di sistemazione a verde sono: la riqualificazione di tappeti erbosi e la fornitura e messa a dimora di piante o arbusti. Per il momento non esiste un elenco delle fattispecie di interventi per i quali si può beneficiare dell’agevolazione. La legge afferma che le spese agevolabili saranno quelle dedicate alla: - sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi; - realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili; - spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi. È possibile fruire dell’agevolazione anche per la collocazione di

piante e altri vegetali in vasi, a condizione che faccia parte di un più ampio intervento di sistemazione a verde degli immobili residenziali. GLI INTERVENTI ESCLUSI La detrazione non spetta in caso di spese per lavori in economia sul proprio terrazzo o giardino, incluse le spese per l’acquisto di

attrezzature specifiche. Anche le spese per la manutenzione ordinaria annuale dei giardini non rientrano nel bonus in quanto non producono alcun lavoro innovativo o modificativo. Infine, la detrazione non è riconosciuta per la creazione di un giardino nell’ambito di un appalto per la costruzione di un nuovo immobile.

I DESTINATARI DEL BONUS Può beneficiare della detrazione chi possiede o detiene l’immobile oggetto degli interventi e che ha sostenuto le relative spese. Questo include: proprietario dell’immobile; nudo proprietario; usufruttuario; comodatario; inquilino in affitto; ente pubblico o privato che corrisponde l’Ires; assegnatari di case popolari. Importante


giardinaggio

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zione fiscale

è la documentazione necessaria

sottolineare che la detrazione è collegata all’unità immobiliare e non al soggetto beneficiario. Questo vuol dire che se il soggetto avente diritto detiene più immobili, avrà un limite di spesa agevolabile pari a 5.000€ per ciascun immobile in suo possesso. Per quanto riguarda i condomini: la detrazione spetterà a ciascun condomino nei limiti del-

la sua quota, purché abbia contribuito economicamente all’esecuzione dei lavori. Di fondamentale importanza è che l’amministratore del condominio rilasci la certificazione delle spese sostenute da ciascun condomino. PAGAMENTO E DOCUMENTAZIONE Il pagamento deve essere fatto con strumenti tracciabili e biso-

gnerà presentare tutta la documentazione necessaria. Si può pagare mediante bancomat, carte di credito, bonifico bancario o postale e assegno non trasferibile. Per quanto riguarda la documentazione, il contribuente deve conservare fatture e ricevute che comprovano il sostenimento della spesa. Nel documento deve essere indicato il codice fiscale

del beneficiario della detrazione e la descrizione dell’intervento. Serve inoltre la documentazione attestante il pagamento delle spese, ma anche la dichiarazione dell’amministratore condominiale che attesti di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti della legge. Il documento deve inoltre certificare l’entità della somma e la misura della detra-

zione. Da conservare anche l’autocertificazione che attesta che l’ammontare delle spese non ecceda il limite massimo. In mancanza del codice fiscale del condominio è necessaria un’autocertificazione che attesti la natura dei lavori effettuati e indichi i dati catastali delle unità immobiliari.


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SPECIALE

giardinaggio

Sono cinque le modalità che possono essere divise tra tecniche di irrigazione convenzionale e tecniche non convenzionali o avanzate

Irrigazione, tipologie e utilizzi Esistono diverse classificazioni sulle metodologie di irrigazione agricola ma sono cinque le modalità principalmente conosciute e applicate che possono essere divise tra tecniche di irrigazione convenzionale e tecniche di irrigazione non convenzionale o avanzata. Partendo dalla sua funzione possiamo definire l’irrigazione come il modo per fornire la giusta acqua alle piante con lo scopo non solo di nutrirle e proteggerle, ad esempio dalla siccità, ma anche di farle crescere e aumentare di spazio e di volume. Lo sviluppo delle tecniche di irrigazione o anche la scoperta dell’agricoltura irrigua ha permesso all’uomo di essere indipendente dalle condizioni atmosferiche in qualche modo, diciamo almeno dai periodi di caduta della pioggia. Con l’irrigazione artificiale l’uomo ha imparato a produrre il doppio della quantità agricola che nasce spontaneamente alimentata da pioggia o straripamento delle acque che però nello stesso tempo in cui nutrivano un terreno rischiavano di creare grossi danni non solo alle colture ma anche ai centri abitati in generale. L’uomo ha imparato a controllare l’acqua, in un certo senso, costruendo argini, costruendo dighe e costruendo ad esempio sistemi che riproducono la discesa a pioggia. L’agricoltura irrigua dei prossimi venti anni

ad esempio si prospetta che sarà principalmente di superficie. Si definisce irrigazione di superficie quel metodo che sommerge quasi interamente l’area coltivata. Questa tecnica viene utilizzata soprattutto dai piccoli agricoltori che non dispongono di grandi capitali per poter co-

struire strutture idrauliche complesse. Un’altra tecnica di irrigazione importante viene chiamata ad aspersione o pioggia. La vediamo tutti quando usciamo dalle grandi città con i getti d’acqua spruzzati su grandi superfici coltivate. L’obiettivo è quello di

imitare la pioggia e quindi distribuire l’acqua sotto forma di piccole gocce. Anche questa tecnica è economica e facile da applicare, necessita solo di pompa, tubazioni e irrigatori. Inoltre questa tecnica prevede l’utilizzo di grandi quantità di acqua e purtroppo anche il ri-

schio di danni al terreno nel lungo periodo. Irrigazione a superficie e irrigazione a pioggia per aspersione rientrano in quella che viene definita irrigazione convenzionale. Esistono altri tre tipi di irrigazione: per gocciolamento, sotterranea e sub irrigazione. L’irrigazione per gocciolamento in sostanza distribuisce l’acqua in maniera graduale e mirata, si fa gocciolare l’acqua solo sopra la zona delle radici. Un metodo utilizzato soprattutto nell’agricoltura arborea e frutticola. L’irrigazione a goccia è anche conosciuta con il nome di irrigazione localizzata o microirrigazione. L’erogazione a goccia può essere costante o intermittente, l’acqua in questa maniera non viene sprecata rispetto allo spruzzo a grandi quantità dell’irrigazione convenzionale. Venendo alle irrigazioni sotterranea e di sub irrigazione vediamo lo sviluppo della conoscenza dell’uomo per il controllo del terreno e delle sue risorse di crescita. L’irrigazione sotterranea si dedica alla zona delle radici che nutre attraverso dei recipienti porosi o dei tubi posizionati nel suolo. La sub irrigazione invece si basa sull’umidità della zona delle radici attraverso delle tubazioni che oltre all’acqua disperdono vapore. E’ un tipo di irrigazione praticabile solo su terreni con sottosuolo poco permeabile.


SPECIALE

giardinaggio

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Gli utensili utili per i lavori all’aperto, per fare meno fatica e ottenere migliori risultati

Gli attrezzi da avere in giardino La scelta degli attrezzi da giardino è fondamentale per la cura dell’orto, del prato e delle siepi. In base al tipo di lavoro è necessario infatti disporre degli strumenti adatti. Non sempre però si è ben informati su quali acquistare, una decisione non così immediata come potrebbe sembrare, soprattutto per chi è all’inizio ed ancora inesperto. Adesso che finalmente si intravede l’arrivo della bella stagione, descriviamo in questo nostro articolo quali sono gli utensili indispensabili da avere sempre a portata di mano per i lavoretti all’aperto. A seconda del lavoro da svolgere bisogna possedere gli attrezzi da giardino appropriati. Ecco perché si rende necessaria una classificazione in base agli interventi da compiere, per indicare gli strumenti adatti per la cura degli spazi esterni. Iniziamo ad addentrarci in questa nostra guida con una serie di attrezzi indispensabili per la pulizia del giardino e per mantenerlo sempre curato. Ecco quali sono: Rastrello: essenziale per raccogliere le foglie sparse sul prato o per appianare il terreno prima della semina. Può avere i denti (rebbi) in plastica, in legno o in ferro. Da preferire in metallo, più pesante ma dotato di una maggiore resistenza. Vanga: se disponi di un’area dedicata all’orto, ti serve per smuovere le zolle di terra prima di passare alla coltivazione. La sua funzione è infatti di rigirare le zolle del terreno. Solitamente la punta è in acciaio e il manico in legno.

È dotata di un’apposita staffa per spingere con il piede la lama in profondità. Il manico deve essere robusto per lavorare al meglio. Zappa: il popolare attrezzo usato per tagliare le radici ed estirpare le erbacce. Forca: usata per smuovere il terreno e arieggiarlo. Solitamente il manico è in legno, sia lungo che corto. Spesso si usa la vanga in sostituzione della forca. Quest’ultima viene principalmente utilizzata per spostare il letame.

Badile o pala: attrezzo essenziale per spostare la terra e disperdere il concime sul terreno. Il manico è leggermente curvo e la punta è solitamente in acciaio per consentire una più efficace penetrazione. Usato per raccogliere terra, sabbia e altri materiali. Biotrituratore: un attrezzo più costoso di altri ma utile per raccogliere gli scarti di potatura, realizzare un buon compost ed utilizzarlo come fertilizzante.

Seghetto: indispensabile per tagliare i rami, da usare nella potatura in genere. Si consiglia di sceglierne uno di buona qualità. È disponibile a funzionamento manuale o elettrico. Forbici: per tagliare gli steli o i piccoli rami, ecco un altro attrezzo indispensabile in giardino. Un paio di forbici con manico ergonomico non possono mancare. Per la cura ottimale del giardino è fondamentale eseguire abi-

tualmente la potatura di piante e siepi. Per fare meno fatica e ottenere risultati soddisfacenti è essenziale disporre dei giusti attrezzi in base al tipo di lavoro da compiere. Ecco i principali: Troncarami: utensile molto utile per tagliare i rami degli alberi più alti. Può infatti essere allungato per raggiungere con più facilità le foglie a diverse altezze. A seconda del modello, si adatta a differenti spessori. Svettatoio: identica funzione del troncarami, grazie ad un braccio allungabile consente di raggiungere con più facilità i punti più in alto. Perfetto per una leggera potatura. Cesoie tagliasiepi: essenziali per tagliare il fogliame delle siepi, si caratterizzano per presentare lame lunghe e sottili, per tagli veloci e precisi. A seconda degli usi, in commercio sono in vendita a lama dritta e ondulata. Falce: si presenta con un lungo manico in legno e una lama in acciaio ricurva. Usata per tagliare l’erba, le canne, i rametti. Roncole: attrezzi usati per rimuovere la corteccia degli alberi, per sfogliare le siepi, tagliare arbusti. Sono costituite da una lama metallica a forma di uncino e un manico in legno. Tagliasiepi a motore: se le siepi da potare sono numerose, la soluzione è il tagliasiepe a motore. Disponibili in diverse tipologie: elettrici, a batteria, a scoppio. In base alle proprie esigenze, deve essere scelto il modello più appropriato.

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SPECIALE

giardinaggio

Insieme alle piante floreali, ci sono le aromatiche o officinali: oltre che belle sono anche utili al nostro corpo

Le piante e i fiori che sbocciano a marzo Il mese di marzo suscita da sempre una gioia incontenibile. Il ghiaccio inizia a sciogliersi, le temperature si alzano, il tepore solare abbraccia anche le località più fredde, e i fiori iniziano a sbocciare e a mostrarsi in tutto il loro colore. Vediamo insieme quali sono le specie floreali che sbocciano in questo periodo, insieme alle loro caratteristiche peculiari.

glie arricciate, a foglie purpuree, il genovese e quello nano. La semina si esegue in primavera, in luogo caldo e assolato su un terreno un pò sabbioso. MENTA Cresce bene a mezz’ombra, in terreno soffice misto a 1/5 di sabbia, con annaffiature non eccessive ma abbastanza frequenti (ogni due giorni) e si semina in primavera.

CAMELIA Questa splendida pianta fiorisce nel terzo mese dell’anno, agli albori della primavera. La sua fioritura funge da spartiacque per segnare la fine dell’inverno. I fiori possono essere bianchi, rosa, rossi, con o senza profumo. BIANCOSPINO Arbusto o albero che sia, il biancospino può raggiungere un’altezza che va dai 50 centimetri ai 6 metri. I fiori sono di un bianco candido, ed è proprio da questo che deriva il suo nome. MAGNOLIA Generalmente la magnolia viene utilizzata come pianta da decorazione proprio grazie alla sua fioritura abbondante e colorata. FORSIZIA Di un giallo canarino che brilla nell’aria fredda degli ultimi tempi d’inverno, la forsizia è una pianta originaria dell’Asia orientale. GIACINTO Questa bulbosa fiorisce solo una

ORIGANO Vive bene al sole e al caldo, in terra normale, e non vuole molta umidità. Si semina a primavera e, nelle regioni settentrionali, durante l’inverno deve essere protetto o ritirato.

volta l’anno, ma quando lo fa è davvero incredibile. Il profumo dei fiori, anche se pochi, riesce a rivestire un’intera stanza. CILIEGIO Il ciliegio, da sempre amato per la sua splendida fioritura in Giappone, presenta delle sfumature elegantissime che variano dal bianco al rosato. GLICINE Questa meravigliosa pianta rampicante produce una fioritura abbondante e colorata a cascata. La bellezza di questa pianta raggiunge il suo massimo splendore da aprile a giugno.

PRIMULA Si chiamano primule proprio perché precoci. Infatti fioriscono poco prima della primavera, già alla fine di febbraio. Per il loro sostentamento necessitano di ombra, terreno fresco e fertile. CROCUS MINIMUS Meglio conosciuto come Zafferano, il Crocus minimus è una pianta originaria della Sardegna e della Corsica. I fiori sono uno o due, solitamente, ermafroditi con 6 petali di colore viola chiaro. È una pianta a rischio, ma non protetta: la sua presenza in natura indica un suolo umido.

Passando al nostro orto, accanto ai tradizionali ortaggi, si possono coltivare anche piante officinali dalle proprietà benefiche e erbe aromatiche per arricchire di nuovi sapori le pietanze da cucinare. ANETO I germogli possono essere usati per dare un gradevole aroma di finocchio alle insalate, i semi servono a profumare minestre, mentre i gambi possono essere consumati crudi intingendoli in olio e sale. I suoi infusi sono adatti a chi ha problemi di digestione. BASILICO Ne esistono diverse varietà: a fo-

ROSMARINO Arbusto sempreverde che può raggiungere anche l’altezza di 3 metri; durante l’inverno deve essere protetto con una copertura di torba alla base; vive bene anche in vaso, purchè abbastanza ampio. Il terreno deve essere permeabile, misto a 1/3 di sabbia e non molto ricco. Le annaffiature devono essere abbondanti, ma non frequenti (2 volte alla settimana). SALVIA Una pianta sempreverde e semiarbustiva, che vuole terreno sabbioso e annaffiature bisettimanali. Al momento della fioritura è bene recidere i boccioli per evitare alla pianta un eccessivo sforzo vegetativo.


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Sabato 12 Marzo 2022

OSPEDALE DI CREMONA

SEI FIOCCHI ROSA NELLA SETTIMANA DELL’8 MARZO Nel reparto di Ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di Cremona negli ultimi giorni sono nate cinque bimbe e una è in arrivo. L’8 marzo 2022. La Giornata internazionale della donna è dedicata a loro e alle donne di domani, che con speranza e fiducia si affacciano alla vita. Queen stringe al seno la piccola Naomi. «È come un miracolo», dice sfiorandole una guancia. È nata il 6 marzo, il nome l’ha scelto il papà: è un personaggio della Bibbia, significa gentilezza, gioia e delizia «e racchiude in sé una bellissima storia». Il suo fratellino ha un anno in più, anche lui è nato a Cremona e il suo nome significa “buona fortuna”. «Perché ha portato luce alla mia vita». Marta ci accoglie sulla soglia della sua stanza, in piedi. Alle sue spalle il marito Paolo culla Rachele, la loro seconda figlia, nata solo due ore prima. La gioia di crescere due bambine si unisce alla speranza che sapranno aiutarsi ed essere una squadra: «In passato la mia famiglia ha preso in affido due fratelli bielorussi – racconta Marta – siamo ancora in contatto, mi hanno chiamata proprio ieri per avere notizie sulla bambina». Poche stanze più in là la famiglia Kaur sta preparando le borse per tornare a casa. Kuldeep culla la piccola Ashnoor, al mondo da tre giorni. «Significa “luce di diamante”», spiega il papà, felice di avere tra le braccia una bambina. Sua moglie l’ha raggiunto in Italia da pochi mesi, ma condivide la fiducia verso la nuova vita e la certezza che «andrà tutto bene». Simona e Paolo sono diventati genitori per la seconda volta: «Si chiama Agnese», racconta la mamma mentre allatta la piccola. «Stasera la portiamo a casa, a Pizzighettone: conoscerà Felicita, la sua sorellina, nata nel 2020. Quando sono rimasta incinta non sapevo ancora che sarebbe accaduto tutto questo. La pandemia, la guerra in Ucraina…Ma ci siamo ributtati nella vita». Nel letto a fianco c’è Aurelia, che stringe con dolcezza la manina della piccola Antonia. I nomi e l’accento suggeriscono l’origine della neomamma: «sono di Roma – conferma – e Martino, il mio compagno, è siciliano. Si chiama come mio padre – spiega la mamma – io e Martino abbiamo scelto il nome poco prima del parto: è stata una sorpresa per tutti, un po’ come lei. Pensare di mettere al mondo una bambina nel 2022 non è semplice: speriamo che il futuro prenda tutta un’altra piega…Che lei sia felice». Sdraiata sul letto, Greta la sua bimba: «Si chiama Aurora: sarà una nuova vita, anche per me. Con lei vorrei costruire un rapporto sincero e forte come quello condiviso con mia madre, che ho perso due anni fa», aggiunge la giovane mamma. Le incertezze non mancano, ma guardare al futuro non la spaventa.

Smettere di fumare si può, c’è il corso: si riparte anche in presenza Dopo il successo degli scorsi anni, e nonostante le difficoltà legate all’emergenza pandemica, a marzo il Servizio Dipendenze di Asst Cremona propone una nuova edizione del percorso di incontro ed ascolto per smettere di fumare. Si tratta di un'esperienza di gruppo in cui è possibile confrontarsi con altri fumatori sotto la guida di un'educatrice professionale esperta, che aiuterà a trovare risorse e suggerimenti per interrompere la dipendenza da tabacco.

COME SI ACCEDE Contattare il Servizio Dipendenze, nella figura di Stefania Barbaglio (Educatrice professionale) al numero 0372 408687 attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 15. Dopo un breve colloquio, i cittadini verranno inseriti nel gruppo di auto-mutuo-aiuto sia a distanza, che online. La scelta di partecipare online o in presenza potrà essere comunicata al momento dell’iscrizione. Le istruzioni per accedere al servizio saran-

no fornite dall’operatore prima dell’inizio del percorso di sostegno. IL CALENDARIO 14, 15, 16, 17, 21, 24, 28 e 30 marzo 2022 dalle 12.30 alle 14.30: incontri di gruppo presso il Servizio Dipendenze di Asst Cremona in via Postumia, 23/G PER ISCRIVERSI Chiamare il numero 0372 408687, dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 15:00

Dopo la visita di prima accoglienza e il tampone, riceveranno un codice per le prestazioni sanitarie, tra cui la vaccinazione In questi giorni gli hub vaccinali di Cremona e di Casalmaggiore hanno accolto i primi gruppi di profughi provenienti dall’Ucraina. «L’hub vaccinale funziona anche come punto di accoglienza per l’assistenza primaria ai rifugiati», afferma Antonella Laiolo, responsabile del Servizio vaccini di Asst Cremona. Come definito dal protocollo redatto da Ats val Padana (https://www.ats-valpadana. it/emergenza-ucraina ), in occasione della prima visita vengono eseguiti un tampone antigenico – da effettuare entro 48 ore dall’ingresso in Italia - e una valutazione delle condizioni generali di salute con anamnesi vaccinale. Gli utenti ricevono quindi un codice STP (Straniero Temporaneamente Presente), che consentirà loro di ottenere una tessera sanitaria provvisoria per richiedere prestazioni di prima necessità e prescrizioni di farmaci, a carico del Servizio Sanitario Regionale. Presso l’hub vaccinale, il medico USCA – afferente ad Ats – effettua l’anamnesi e in collabo-

Gli hub di Cremona e Casalmaggiore accolgono i primi profughi ucraini

razione con il medico vaccinatore dell’hub valuta quali vaccini suggerire agli utenti in base all’età e alle profilassi effettuate in precedenza, nel rispetto della loro volontà.

«Oltre alla vaccinazione anti-Covid – prosegue Laiolo – vengono proposti agli adulti il vaccino antidifterite-tetano-pertosse e poliomielite, e anche l’antimorbillo-paroti-

te-rosolia. Per quanto riguarda le vaccinazioni pediatriche non Covid, vengono definite in base al calendario vaccinale nazionale e regionale previsto per bambini e adolescenti».

QUARTA DOSE, PRENOTAZIONI APERTE DA MERCOLEDÌ Rivolta alle persone immunocompromesse con età superiore ai 12 anni che hanno già effettuato il terzo richiamo da almeno tre mesi Dallo scorso mercoledì sul portale di Regione Lombardia è possibile prenotare la quarta dose del vaccino contro il Covid-19. È destinata alle persone immunocompromesse con età pari o superiore ai 12 anni che abbiano già concluso il ciclo vaccinale primario (3 dosi), ad almeno 120 giorni (4 mesi) dall’ultima somministrazione. L’appello si rivolge ai pazienti con malattie autoimmuni, patologie neurologiche, oncologiche o onco-ematologiche, patologie o insufficienza renale, pazienti sottoposti a trapianto di organi, di midollo o di cellule staminali (comprese le persone in lista d’attesa). Sul sito dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) è possibile consultare l’elenco dei farmaci ad attività immunosoppressiva, da considerare per stabilire la necessità di somministrare la quarta dose. (Qui il link: https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1567238/Lista_AIFA_Immunosoppressori_Dose_Addizionale.pdf )

Come sottolinea Antonella Laiolo (nella foto), responsabile del Servizio vaccinazioni, «La quarta dose segue le regole del booster: si può fare indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario, secondo i criteri già validi per la terza dose. Alle persone con più di dodici anni sarà somministrato Pfizer (dose standard di 0.3ml = 30mcg di composto attivo). A chi ha più di 18 anni sarà somministrato Moderna (mezza dose, 0.25ml=50mcg di composto attivo)». Novavax non sarà somministrato per le dosi “booster” (terza e quarta): «È disponibile per le persone con più di 18 anni, anche su richiesta, ma si usa solo per il ciclo primario, che deve essere fatto con lo stesso tipo di vaccino», puntualizza Laiolo. «Chi ha effettuato le prime dosi con un vaccino a mRNA (come Pfizer e Moderna) non potrà fare il richiamo con Novavax e viceversa».

COME SI ACCEDE È possibile prenotare oppure accedere liberamente nei giorni e negli orari di servizio dell’hub. È sempre necessario presentare la tessera sanitaria, il codice fiscale, un documento d’identità e la documentazione sanitaria che attesta una delle condizioni sopra elencate. SEDE, ORARI E GIORNI: Hub Sapiens, via A.Stefanoni 1 Costa sant’Abramo, Castelverde (CR) Lunedì e giovedì dalle 13 alle 18 Martedì, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 13


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CULTURA

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MUSICA • CONCERTO PER LA PACE OGGI ALLE ORE 1 6

MUSICA • NUOVA INTERPRETAZIONE DEL BRANO DI CONCATO

“UN CUORE PER L’UCRAINA” A ROMA

“FIORE DI MAGGIO” DI ZUCCHERO

ROMA - Il cantautore e direttore artistico Fabrizio Venturi ha organizzato il concerto per la pace “Un cuore per l’Ucraina”, in programma oggi alle 16 nella Tenuta della Mistica “Capitano Ultimo” in via della Tenuta Mistica. Si esibiranno sul palco la nota cantautrice e musicista ucraina Kateryna Zar’Kova, in arte Eka, il cantautore romano Stefano Borgia, firma dei successi di Mina, Bruno Maccarri, in arte Bruno Ebbasta, Amedeo Minghi, Toto Cutugno e lo stesso Venturi. (Fonte Italpress)

MILANO - In attesa del tour mondiale che vedrà Zucchero “Sugar” Fornaciari protagonista sui palchi di tutto il mondo, da ieri è in radio “Fiore di maggio”, grande successo di Fabio Concato che Zucchero ha deciso di reinterpretare e inserire nel suo ultimo disco “Discover”. «È un brano che ha una grandissima melodia, un testo poetico e molto romantico, insomma è una bellissima canzone, che ho deciso di riproporre», ha dichiarato Zucchero. (Fonte Italpress)

ANNIVERSARIO • Per il centenario della nascita di Tognazzi sono state organizzate tante iniziative

Cremona si prepara a celebrare il suo Ugo

FEDERICO PANI

Cremona si prepara a celebrare il centenario della nascita di Ugo Tognazzi (il 23 marzo). Ecco alcuni appuntamenti da segnarsi. Al Cinema Filo, sempre alle 21, ci saranno le proiezioni dei film “Splendori e miserie di Madame Royale”, “Venga a prendere il caffè da noi” e, la stessa sera, del documentario “La voglia matta di vivere”, rispettivamente il 21 e il 22 marzo. Quasi contemporaneamente (2223 marzo), si terrà il convegno “Ugo Tognazzi: questa specie d’attore”, ospitato dal Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia; oltre all’ateneo, alla realizzazione dell’evento hanno partecipato l’Archivio Tognazzi, il Comune di Cremona, la Consulta Universitaria del Cinema e l’Asso-

ENRICO RUGGERI AL SAN DOMENICO

Enrico Ruggeri torna nei teatri italiani con un nuovo tour elettrico per presentare il nuovo album che s’intitola “La Rivoluzione” e per riassaporare il piacere di rileggere i suoi grandi classici. L’appuntamento d’esordio è fissato per sabato 2 aprile, alle ore 21, con la data zero sul palco del Teatro San Domenico di Crema (posto unico 35 euro, più 2 di prevendita).

abbia fatto fare di realizzagnazzi, “La Tognazza”), re dei film da regista), così spettacoli, mostre a Torvacome coraggiosi progetti ianica e, infine, la presentazione di “100% Ugo” ansperimentali, vedi ad esemche alla Biennale del Cinepio la collaborazione con ma a Venezia. “Ugoista” per uno dei registi italiani più natura, come ama dire di lui fuori dagli schemi di semla figlia, Maria Sole, Topre, Marco Ferreri. Dal punto di vista umano, di gnazzi è stato il più origiTognazzi sono risapute nale tra i mattatori delle passioni per la cula commedia all’italiana, maschera che cina e per le donne, interpreta il contaquest’ultima vissumarzo 1922 dino inurbato del ta con molta poca nasceva a Cremona Nord, in mezzo ad ipocrisia. La cucina è il grande attore attori di estrazione forse l’aspetto che romano-napoletana. andrebbe più recupeLanciato da Luciano Salce rato: Cremona potrebbe dinel “Federale” e rilanciato ventare meta di interesda Dino Risi coi “Mostri”, santi e senza dubbio origiTognazzi arrivava dal vanalissimi tour gastronomici. Di lui, piace ricordare rietà e dalla televisione, doanche la generosità: se non ve aveva mietuto successi fosse stato per la sua idea insieme a Raimondo Viadi partecipare al primo film nello. Oltre ai grandi sucdi Pupi Avati, la carriera del cessi, Tognazzi non si negò regista bolognese, per sua a progetti trash (Paolo Mestessa ammissione, non reghetti si domanda, nel sarebbe mai decollata. suo dizionario, chi glielo

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Ugo Tognazzi in “Amici miei”

ciazione Italiana per le Ricerche di Storia del cinema. Sempre presso la sede dell’ateneo (23 marzo), si terrà la presentazione del francobollo dedicato proprio al nostro Ugo. In realtà, non è finita qui. Dal 15 ottobre al 20 novembre si snoderà la rassegna gastronomica “A cena con Ugo”, con le fantasiose ricette di

Tognazzi a cura dell’Associazione Strada del Gusto Cremonese. Durante la “Festa del torrone”, poi, si procederà con la premiazione della suddetta rassegna. Fuori Cremona, si susseguiranno proiezioni dei film di Tognazzi alla Casa del Cinema di Roma, al Cinema Multiplex di Velletri (dove c’è la casa museo di To-

SARTORI, POZZI E PANNI ESPONGONO SUL LAGO SOIANO DEL LAGO - Fino al 2 aprile, presso i suggestivi spazi di Casa Cultura (in via Ciucani 2, a Soiano sul Lago di Garda), è allestita la mostra collettiva dal titolo “Universo donna”. L’esposizione è promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con la biblioteca, la Pro Loco e Art is line blog. Questo appuntamento propone molteplici rappresentazione della femminilità. Infatti, le tante visioni dell’universo femminile offerte dall’arte, sottintendono molto spesso in modo più o meno velato a seconda dei casi, una precisa connotazione metaforica. La scoperta di questa parte “non palese” dell’opera d’arte dedicata all’altra metà del cielo diventa pertanto un argomento di estremo interesse. Ed è proprio la diversità espressiva che, paradossalmente, unisce tanti artisti: le loro “visioni” dell’universo femminile conducono per mano il visitatore a disancorarsi dall’oggettività del quotidiano, per tentare una via riflessiva che diventa immaginazione, pensiero, esistenza. Ecco perché possono coesistere serenamente anime creative a volte agli antipodi, capaci di praticare sentieri artistici che sondano il reale attraverso il lirismo della forma o

della non forma, del figurativo e dell’astrazione, ma proprio perché l’arte – tutta l’arte, non solo quella plastica – accoglie in sé razionale e irrazionale, una mostra diventa il modo per fermarsi a osservare e non soltanto a esaminare ciò che ci sta di fronte, tramite dipinti eseguiti sia con tecniche tradizionali, come l’olio e l’acrilico, che sperimentali. Addentrarsi nelle pieghe delle tele, dei colori che si spandono su supporti diversi, lasciarsi piacevolmente sedurre da linee, forme e stili eterogenei, significa accostare la bella apertura immaginativa che connota ogni protagonista di questa rassegna che come sempre non smette di sorprendere per la qualità dei lavori proposti. In mostra si possono ammirare le opere dei cremonesi Ennio Sartori, autore di raffinate e seducenti figure (nella foto), Laura Pozzi, con composizioni polimateriche, e Livio Panni, con lavori di carattere simbolico. Accanto a loro espongono Emma Azzi, Stefania Beduschi, Elena Bianchi, Giovanna Ferrari, Maria Camilla Rita Rap, Anna Semeraro, Vittorio Politi, Loredana Fantato, Marina Venturi, Ivo Compagnoni. L’ingresso è gratuito ed è consentito nel rispetto delle vigenti norme anti Covid-19.

UNO SPETTACOLO-EVENTO DEDICATO AL MUSICISTA ASTOR PIAZZOLLA Uno spettacolo-evento dedicato ad Astor Piazzolla, il padre del tango nuevo scomparso esattamente trent’anni fa, con la voce narrante di Laura Morante a fare da contrappunto al trio formato da Marco Fabbri al bandoneon, Massimo Repellini al violoncello e Stefano Giavazzi (nella foto) al pianoforte. Tutto questo è “Memorie”, in programma stasera alle ore 21 all’Auditorium Giovanni Arvedi nell’ambito della rassegna “L’altra anima del violino”. Con la drammaturgia di Marco Fabbri, il recital è liberamente tratto da “A manera de memorias”, il libro-intervista di Natalio Gorin nel quale il Piazzolla uomo sve-

la il Piazzolla artista, ripercorrendo non solo la propria esistenza, ma gran parte della storia musicale argentina e internazionale del Novecento. A dare voce alle sue parole è una creatura celeste, quell’angelo al quale il musicista ha dedicato un’intera opera strumentale, “La Suite de l’Ángel”. La vita di Piazzolla viene, quindi, inserita in una partitura musicale, come se fosse un canto melodico, a volte in assolo o all’unisono con altri strumenti dell’ensemble, a volte in un gioco di contrappunti e inseguimenti con le sue stesse melodie o quelle di altri compositori con i quali il musicista di Mar del Plata

collaborò durante la sua straordinaria carriera. “Memorie” è come una macchina del tempo, che permette al pubblico di conoscere anche le paure, le gioie, le ambizioni, i sogni di Piazzolla, da quando era pibe a pochi giorni prima della morte. Giunta alla quarta edizione, sotto la direzione artistica di Roberto Codazzi, “L’altra anima del violino” mette in luce tutte le sfaccettature espressive degli strumenti ad arco, esplorando commistioni di generi e di stili. La rassegna è promossa da Museo del Violino, Fondazione Arvedi Buschini e Unomedia, con il sostegno di MdV friends, Adecco, Air Liquide e Marsh.

ALL’ASSOCIAZIONE ERIDANO I QUADRI DI FRANCA FORMIS Nello spazio espositivo permanente predisposto presso la sede in via Tribunali 8 a Cremona, l’Associazione Culturale Eridano ha allestito fino a martedì 29 marzo la mostra di pittura di Franca Formis (orari di apertura al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 12). Franca Formis nasce in provincia di Mantova, ma si trasferisce con la famiglia a Cremona, dove termina gli studi e vive tuttora. Professionalmente si è realizzata come stilista di successo, molto nota in città e stimata anche a livello nazionale e internazionale. Da sempre si dedica con passione alla pittura ad olio, che considera un linguaggio attuale ed innovativo. La sua formazione artistica si costruisce nel tempo grazie alla frequentazione di diverse scuole d’arte e maestri artisti contemporanei. Ora la pittura assorbe totalmente il suo tempo e vi si dedica lasciando libera la sua innata creatività. Durante il suo percorso artistico, importanti critici d’arte le hanno conferito numerosi premi e riconoscimenti per le sue opere Non si contano, inoltre, le sue partecipazioni negli anni a mostre e rassegne.


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Cultura

Sabato 12 Marzo 2022

“DA BACH A JANNACCI… TUTTO È JAZZ!” DOMANI CON GLI ALTI & BASSI Una delle più brillanti formazioni italiane di musica a cappella sarà protagonista con “Da Bach a Jannacci… Tutto è Jazz!” al Teatro Ponchielli domani alle ore 16 (per la rassegna “Le domeniche pomeriggio”, un mix esplosivo, intelligente e coinvolgente di musiche con arrangiamenti originali in chiave jazz, swing, rock, per un viaggio molto divertente e appassionante nella storia della musica. Considerati dalla critica “gli eredi dei Cetra”, gli Alti & Bassi so-

no un quintetto vocale attivo fin dal 1994. Con le voci e 5 microfoni costruiscono le loro armonie senza far uso di strumenti, ma imitandone all’occorrenza alcuni come batteria, basso, fiati, chitarre… Lo spettacolo è un mix di intrattenimento, musica, cultura condotto sempre in punta di ironia e con il garbo di chi conosce l’argomento e vi gioca con saggia leggerezza. Vincitori del Premio Quartetto Cetra 1998 e del Premio Carosone nel 2006, nel 2015 vengono as-

segnate al loro nuovo album “La nave dei sogni” due nomination ai Cara, il più importante premio worldwide dedicato alla musica a cappella. Al Ponchielli presenteranno un divertentissimo programma che spazia da J.S. Bach fino alla canzone del ’900. Gli Alti & Bassi, infatti, affrontano un originale percorso nella sperimentazione e contaminazione armonica nel tentativo di dimostrare l’insussistenza di un confine tra musica colta e musica leggera.

“Nuove generazioni in biblioteca, dalla scuola al territorio” è stato presentato dal Comune di Cremona

Un progetto per favorire la lettura tra i giovani

Quanto leggono i nostri studenti? Come usano le risorse digitali per le proprie ricerche? Come la scuola può fare didattica della ricerca nell’era del web? E quali relazioni ci possono essere tra le scuole e le biblioteche del nostro territorio? E la sostenibilità? Tutti questi quesiti sono al centro di un nuovo progetto in partenza proprio in questi giorni, dal titolo “Nuove generazioni in biblioteca, dalla scuola al territorio”, finanziato da Fondazione Cariplo sul bando “Per il libro e la lettura”, presentato dal Comune di Cremona come capofila della Rete Bibliotecaria Cremonese e rivolto a tutto il provinciale, territorio compresa Casalpusterlengo (che ha aderito al progetto). L’emergenza sanitaria esplosa in questi difficili due anni ha accelerato il dibattito in corso sull’utilizzo delle risorse digitali, ritenute spesso a torto alternative alla lettura. I giovani nativi digitali sono ritenuti poco interessati alla lettura, se non per ragioni di studio.

Ma le statistiche vedono aumentare i lettori e i frequentatori delle biblioteche proprio tra gli studenti più giovani. Gli indici mostrano, però, un calo nelle fasce successive, con recupero di lettori forti a partire dai 35 anni e una frequenza delle biblioteche più assidua dopo i 18. La Rete Bibliotecaria Cremonese vuole investire

sulla fascia 6-19 anni e allearsi con le scuole del territorio provinciale, utilizzando la biblioteca digitale Mlol (MediaLibraryOnLine) Scuola, costruendo un percorso che parta dalla didattica della ricerca per arrivare alla promozione della lettura. Ad una prima fase, nella quale saranno messi a disposizione la piattaforma

OGGI INIZIA LA RASSEGNA “IL SUONO DEGLI AMATI” Con la rassegna “Il suono degli Amati” (ogni sabato e domenica di marzo, a mezzogiorno in Auditorium Giovanni Arvedi) il Museo del Violino di Cremona riscopre le origini degli strumenti ad arco. Inaugurerà questa narrazione Gian Andrea Guerra, che si esibirà oggi e domani con il violino Poser 1566 di Andrea Amati.

Mlol Scuola e alcuni pacchetti di risorse, ne seguirà una seconda in cui le scuole, insieme alle biblioteche del territorio, svolgeranno attività di ricerca sui temi della sostenibilità e realizzeranno insieme iniziative di promozione della lettura e di restituzione delle ricerche effettuate. In particolare, il progetto persegue alcuni obiettivi strategici, quali incrementare i lettori “forti” tra gli studenti, affinché non abbandonino l’abitudine alla lettura, concluso il ciclo di studi, oltre ad affermare e consolidare l’idea di una biblioteca universale dove la modalità digitale e quella analogica siano complementari e integrate. Favorire, inoltre, l’acquisizione di competenze culturali per un esercizio più consapevole della cittadinanza, anche digitale, migliorare la percezione delle potenzialità offerte dall’integrazione dei servizi bibliotecari analogici e digitali, l’utilizzo favorendone concreto, creare nel territorio relazioni più strutturali tra istituzioni scolasti-

che e servizi bibliotecari, proponendo un percorso di ricerca in sinergia tra didattica e promozione della lettura e testare un sistema organizzativo di animazione e promozione territoriale della lettura, sono altri obiettivi perseguiti dal progetto, della durata biennale, che consentirà a tutte le scuole della provincia che sceglieranno di accedere a una piattaforma di biblioteca digitale, di consultare oltre 2 milioni di Open Educational Resources gratuite e liberamente accessibili, una amplissima selezione di quotidiani (oltre 7.000) provenienti da tutto il mondo e oltre 800 audiolibri. L’importanza di utilizzare questa innovativa piattaforma risiede anche nella sua funzione di aggregazione di notizie affidabili e certificate. Nell’era della fake news diventa più che mai indispensabile imparare a quali fonti ci si può riferire per reperire informazioni attendibili e scuole e biblioteche possono svolgere un ruolo importante in questa direzione.

DUE FIGURE FEMMINILI COMPLESSE IN SCENA AL TEATRO DEL SOLE Il Teatro Arena del Sole di Roccabianca ospita stasera alle 21.15 lo spettacolo “Farfalle”. Il testo di Emanuele Aldrovandi, vincitore del Premio Hystrio 2015 e del Mario Fratti Award 2016, è una favola nera fra Milano, Palermo e New York, un gioco divertente e crudele. Protagoniste due sorelle ormai lontane che raccontano la loro storia, due donne (nella foto) che interpretano tutti i personaggi della loro vita. Aldrovandi decide di cimentarsi con la scrittura di personaggi femminili complessi, partendo da alcune novelle di Pirandello: in scena due donne, ciniche e poetiche, una bionda e una mora e al centro il gioco che le ha unite (a turno, chi ha in mano il ciondolo a forma di farfalla può obbligare

Continua la rassegna “Arte & design” al Centro Arte Perini a Castelvetro. Dal 19 marzo all’8 aprile gli spazi di Località Ponte 7 ospitano la mostra personale di Generoso D’Egidio dal titolo “Incastri sovrapposti”. Il simbolismo mimetico che ammanta le suadenti opere del pittore s’incardina, precipuamente, in un complesso quanto affascinante percorso espressivo che si nutre di una profonda quanto intrigante riflessione sull’esistenza. Mai banale o fragilmente affabulatorio, il linguaggio mimetico dell’artista cremonese, lasciando da parte superflui chiasmi, si concentra su una concatenazione dinamica e osmotica di emozioni, che si dipanano in una articolata meta-narrazione che

l’altra a fare qualsiasi cosa, pena la fine del gioco) fin da quando, piccolissime, sono state abbandonate prima dalla madre, morta suicida, e poi dal padre, fuggito all’estero con un’altra donna. Con tanta ironia, acutezza e una buona dose di realismo magico, l’autore e regista racconta della crescita personale di due ragazze, “povere orfane contemporanee” e delle scelte di vita che compiono. Ognuna, nel gioco impostosi, accetta di permettere all’altra una scelta che non condivide, finché alla fine si incontreranno per una resa dei conti finale, all’ultimo sangue, in uno scambio di accuse reciproche che le porteranno ad unire, per l’ultima volta, i loro destini, dato che il gioco intrapreso non ammette né vinti né vincitori.

IN MOSTRA “INCASTRI SOVRAPPOSTI” DI D’EGIDIO

possiede il rarissimo dono dell’evocazione. Ciò si deduce già a una prima ricognizione dei suoi lavori, dove s’incastonano per-

fettamente elementi a volte solo apparentemente distanti, creando sulla tela una simbologia tutta da decodificare. E sta

proprio in questo, nella decodifica dell’immagine pittorica, la seduzione più profonda dei suoi oli che creano brillanti atmosfere tattili e tonali attraverso una matericità ascensionale, introspettiva, che ha in sé una continua ricerca sperimentale e prospettica, mai conclusa o esausta, che parte dall’anima e si rivela nella sua interezza senza aprioristiche censure andando a creare atmosfere sospese fra il sogno e la realtà in una dimensione sottilmente metafisica che ammanta l’intera quadreria. La domanda alla base della sua ricerca è quella fondativa di un percorso originale all’incontro

TEATRO

“IL COLLOQUIO” A CASALMAGGIORE

S’intitola “Il colloquio” lo spettacolo in scena il 25 marzo alle ore 21 sul palco del Teatro di Casalmaggiore. Con la regia di Eduardo Di Pietro, sono protagonisti Renato Bisogni, Alessandro Errico e Marco Montecatino. Lo spettacolo prende ispirazione dal sistema di ammissione ai colloqui periodici con i detenuti presso il carcere di Poggioreale, Napoli. Tre donne, tra tanti altri in coda, attendono stancamente l’inizio degli incontri con i detenuti. Portano oggetti da recapitare all’interno, una di loro è incinta: in maniera differente, desiderano l’accesso al luogo che per ognuna custodisce un legame. In qualche modo la reclusione viene condivisa all’esterno dai condannati e per le tre donne, che se ne fanno carico, coincide con la stessa esistenza. I ruoli maschili si sovrappongono alle vite di ciascuna, ripercuotendosi fisicamente sul corpo, sui comportamenti, sulle attività, sulla psiche. Si tratta di una commedia dall’evidente drammaturgia corale, in cui si ride molto, ma amaramente proiettata in un mondo dove i maschi non esistono e dove le sofferenze quotidiane, accompagnate dal concerto per violino di Mendelssohn, si proiettano sullo spettatore.

tra tradizione e avanguardia: “come coniugare la staticità dell’arte figurativa con il tempo interiore che nessun orologio misura?”. D’Egidio ha così costruito una tecnica in cui le figure si incastrano l’una nell’altra, rafforzando la propria iconicità. L’uso del colore omogeneo e senza sfumature è rispettoso della verità, se ne discosta soltanto per fare chiarezza. Alla profondità della scena viene sostituita la contemporaneità di piani e campi diversi, per far coesistere mondi e momenti lontani, ma non estranei. È questa la chiave di accesso all’immaginario di D’Egidio: ogni rappresentazione accosta forme e significati in un copione tutto da guardare, un film nel quadro.


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Responsabile Fabio Varesi

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un altro scontro diretto dopo il derby di sabato scorso Il successo in extremis contro il Brescia ha caricato ulteriormente i grigiorossi che sono impegnati domani in Toscana con un’altra pretendente alla serie A

Cremo a Pisa per cullare il sogno proibito Attenzione alle pendenze. Lecce-Brescia (in programma oggi pomeriggio alle 14) e Pisa-Cremonese (domani alle 15.30) saranno i due scontri diretti che contraddistinguono un weekend tutto da vivere per la scalata al primato della serie B. Dopo la grande vittoria casalinga nel derby di sabato scorso, i grigiorossi sono, infatti, ospiti all’Arena Garibaldi di Pisa, nella suggestiva cornice a poche centinaia di metri di distanza dalla celebre Torre Pendente, per continuare a sognare e non perdere contatto con un primo posto sino ad ora meritatissimo.

PISA

L’esultanza dopo il derby vinto con il Brescia (foto © Ivano Frittoli)

In questo senso, conoscere già il risultato della gara di Lecce, potrebbe influenzare in un modo o nell’altro la sfida in

terra toscana, ma questo è un rischio che Bianchetti e compagni non sembrano voler correre. Come lo stesso capi-

CREMONESE

ARENA GARIBALDI - DOMANI ORE 15.30

20 BERUATTO

17 SERNICOLA 10 TORREGROSSA

5 BENALI

21 FAGIOLI

3 LEVERBE 16 NAGY

1 NICOLAS

98 ZANIMACCHIA

4 CARACCIOLO

13 MERONI

29 DI CARMINE

27 GUCHER

70 GAETANO

31 PUSCAS

12 CARNESECCHI

19 CASTAGNETTI

55 OKOLI

8 MARIN 7 BÀEZ

19 BIRINDELLI

3 VALERI ARBITRO: XX

4-3-1-2 ALL.: LUCA D’ANGELO4-3-1-2 D’ANGELO4-3-1-2

DIRETTA SU DAZN E SKY

ALL.: FABIO PECCHIA 4-2-3-1

tano, in forte dubbio per la contrattura alla coscia, ha detto nei giorni scorsi «da Pisa passa un quarto di campionato», pertanto meglio non concedersi distrazioni o alibi. Rispetto alle altre tre, il segreto di questa Cremonese sta proprio nel collettivo e nella sin qui magistrale gestione di Pecchia di tutta la rosa a disposizione. Durante il tour de force di partite ogni tre giorni, è stata data l’opportunità di giocare da titolari sostanzialmente a tutti, sia negli undici iniziali, sia nei cambi in corsa. Questo significa arrivare ad appuntamenti chiave come la sfida di domani senza patemi per le assenze, anche se significative come quella probabile proprio di Bianchetti. E in avanti, con Di Carmine che ha deciso di uscire dal torpore decidendo il derby con un gol dei suoi, adesso c’è da sbizzarrirsi. Il Pisa di mister D’Angelo, peraltro, è la formazione con la migliore difesa del campionato (solo 22 reti al passivo) e si presenterà domani sul campo con numerose alternative anche in fase offensiva (lo coppia Torregrossa-Puscas potrebbe essere supportata da Benali o Sibilli, se non addirittura entrambi). L’Arena Garibaldi si preannuncia molto calda e tanti sono i ricordi degli appassionati, con sullo sfondo il sorriso buono di uno che ha fatto la storia di grigiorossi e nerazzurri: Gigi Simoni.

RISULTATI

28ª

GIORNATA

Ascoli-Frosinone 1-1, Cittadella-Monza 1-2, Como-Spal 0-2, Cosenza-Benevento rinviata, Cremonese-Brescia 2-1, Crotone-Alessandria 0-0, L.R. Vicenza-Ternana 3-1, Parma-Reggina, Perugia-Lecce 1-1, Pordenone-Pisa 0-1. Cremonese Lecce Pisa Brescia Monza Benevento* Frosinone Ascoli Perugia Cittadella

29ª

CLASSIFICA 53 53 52 51 48 47 45 43 42 42

*una partita in meno

MATTEO VOLPI

Reggina Como Parma Ternana Spal Alessandria Cosenza* L.R. Vicenza Crotone Pordenone

39 36 34 34 31 25 23 21 16 12

GIORNATA (12-03 h 14)

Benevento-Crotone (h 16.15), Frosinone-Alessandria (h 16.15), Lecce-Brescia, Monza-L.R. Vicenza (h 16.15), Parma-Cittadella (ieri sera), Pisa-Cremonese (13-03 h 15.30), PordenoneComo (h 16.15), Reggina-Perugia, Spal-Ascoli (h 16.15), Ternana-Cosenza.

3 0 ª GIORNATA (15-03 h 18.30)

Alessandria-Monza (h 20.30), Ascoli-Pisa (1603 h 18.30), Brescia-Benevento, CittadellaReggina, Como-Ternana, Cosenza-Lecce, Cremonese-Pordenone (16-03 h 18.30), CrotonePordenone, L.R. Vicenza-Parma, Perugia-Spal (16-03 h 18.30).

PRIMAVERA 2 • SFIDA CON LA CAPOLISTA Dopo il pirotecnico 3-3 con il Brescia (i grigiorossi erano però avanti 3-1 fino all’82’), la Cremo sfida oggi alle 15 a Parma la capolista. CLASSIFICA (19ª giornata): Parma 40; Cremonese 37; Brescia 35; Monza 31; Venezia 30; Udinese 29; Virtus Entella 26; L.R. Vicenza 23; Cittadella 16; Como, Pordenone 13; Alessandria 12; Reggiana 4.

SERIE A • LA CAPOLISTA DEVE FARE MOLTA ATTENZIONE ALLE PROVINCIALI

SERIE C • PERGOLETTESE, GUAI A STECCARE CON IL TRENTO

A nove giornate dalla fine, la lotta per lo scudetto entra nella fase forse decisiva. Vincendo a Napoli, il Milan ha rilanciato la propria candidatura per la vittoria del titolo, che a Milanello manca da 11 anni. Ma i rossoneri devono fare attenzione alle provinciali, che spesso hanno creato grattacapi alla squadra di Pioli e l’Empoli, ospite stasera a S. Siro, non va sottovalutata. Più impegnativo il compito dell’Inter domani sera sul campo del Torino, dimenticando l’eliminazione in Champions. Sfide alle genovesi per Juve (con la Samp) e Atalanta (con il Genoa). CLASSIFICA (28ª giornata): Milan 60; Inter* 58; Napoli 57; Juventus 53; Atalanta*, Roma 47; Lazio 46; Fiorentina* 43; Verona 41; Sassuolo 39; Torino* 34; Bologna* 33; Empoli 32; Udinese** 29; Sampdoria, Spezia 26; Cagliari 25; Venezia* 22; Genoa 18; Salernitana** 15. *Una partita in meno.

La prima della gestione Mussa non ha rivitalizzato la Pergolettese, che a Lecco ha incassato la terza sconfitta consecutiva. Un netto 3-0 forse un po’ troppo penalizzante per quello che i gialloblu hanno dimostrato in campo, ma che li lascia in una difficile posizione di classifica. Con Lambrughi e Moreo infortunati e con l’assenza all’ultimo momento di capitan Villa (attacco febbrile), il neo allenatore ha provato a cambiare qualcosa, schierando la Pergolettese con un inedito 3-4-2-1, con Guiu Vilanova e Mazzarani alle spalle di Scardina. Ma le

Il difensore Ferrara

novità non hanno portato benefici, visto che la squadra era già sotto di un gol dopo solo 10 minuti. Leccate le ferite e analizzati gli errori commessi, la squadra ha provato a concentrarsi sulla delicatissima sfida casalinga di domani

alle 14.30 al Voltini contro il Trento, che dopo un ottimo inizio di stagione, è stato risucchiato nelle zone basse della classifica. Con un successo, i biancoblu aggancerebbero i trentini, rilanciando le proprie chance di salvezza. CLASSIFICA (30ª giornata): Südtirol 73; Padova 66; FeralpiSalò 55; Renate 54; Lecco, Triestina 47; Juventus U23 46; Pro Vercelli 44; Piacenza 39; AlbinoLeffe 37; Mantova 34; Virtus Verona, Fiorenzuola 32; Trento 31; Pro Sesto, Pro Patria 29; Pergolettese (-1) 28; Seregno, Legnago Salus Giana Erminio 26.

SERIE D • IL CREMA CERCA IL SUCCESSO A DESENZANO Archiviato lo 0-0 con molti rimpianti contro la Casatese, il Crema prova a tornare alla vittoria domani alle 14.30 a Desenzano. CLASSIFICA (27ª giornata): City Nova 56; Brusaporto 50; Folgore Caratese 49; Legnano 47; Desenzano Calvina* 44; Casatese 43; Arconatese 42; Ciserano 40; Breno* 38; Sporting Franciacorta, Crema 37; Ponte San Pietro 33; Castellanzese 31; Real Calepina 30; Sona 29; Vis Nova Giussano 27; Caravaggio* 25; Olginatese 24; Villa Valle*, Leon 22. *Una partita in meno.


24

Sport

Sabato 12 Marzo 2022

ATLETICA • DESTER E GEREVINI SARANNO IN GARA A BELGRADO

FORMULA 1 • MIGLIOR TEMPO PER LO SPAGNOLO DELLA FERRARI

DARIO E SVEVA AI MONDIALI INDOOR

SAINZ VOLA NEI TEST IN BAHRAIN

Il dt Antonio La Torre ha ufficializzato la squadra azzurra (14 uominin e 10 donne) per i Mondiali indoor di Belgrado, in programma alla Stark Arena dal 18 al 20 marzo. Presenti i campioni olimpici Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi, già iridato indoor a Portland nel 2016, che ha però annunciato che valuterà nei prossimi giorni se partecipare o meno all’evento. Presenti anche Sveva Gerevini nel pentathlon e Dario Dester (esordio di un azzurro nell’eptathlon ai Mondali indoor).

SAKHIR (Bahrain) - Carlos Sainz fa sognare la Ferrari. Al termine della seconda giornata di test in Bahrain, a una settimana esatta dal via, proprio su questa pista, del primo weekend del Mondiale di Formula 1, il pilota spagnolo di Maranello ha messo tutti in fila con il tempo di 1’33”532. Alle sue spalle, sempre con un crono fatto registrare nella sessione pomeridiana con gomme soft, il campione del mondo Max Verstappen staccato però di quasi mezzo secondo. (Fonte Italpress)

» basket serie a

il rocambolesco successo con napoli rilancia i biancoblu La vittoria strappata con i denti nel recupero contro i partenopei mantiene la squadra di Galbiati in lizza per una salvezza che resta comunque difficile

La Vanoli è viva e punta alla riscossa RIS U L T AT I 21 ª G IO R N A TA

FABIO VARESI

Brindisi-Brescia 83-88, Reggio Emilia-Pesaro 88-77, Trento-Sassari 66-74, Treviso-Fortitudo 93-99, Trieste-Venezia 65-78, Tortona-Milano 64-81, Varese-Cremona 90-78, Virtus-Napoli 86-75. Recupero: Cremona-Napoli 96-93.

SERIE A2 • SUPER CREMA IN CAMPIONATO E IN COPPA

CLA SSIF ICA Milano* Virtus Bologna* Brescia Sassari* Reggio Emilia Trieste Brindisi Tortona

34 32 26 20 20 20 20 20

*una partita in mrno

Dopo la deludente prestazione di Varese, il recupero con Napoli rappresentava davvero l’ultimo treno per arrivare ancora alla salvezza ed infatti la Vanoli lo ha affrontato con il giusto piglio, anche se non ha potuto schierare la guardia lituana Adas Juskevicius per problemi di tesseramento. Costretto ad affidarsi ancora a Harris, Galbiati ha comunque ricevuto risposte positive dalla squadra, arrivata anche sul +21, prima dell’immancabile black out, che ha permesso a Napoli di rientrare in partita. Quando i biancoblu sono andati sotto di 5 punti nell’ultimo quarto, in pochi nutrivano ancora speranze, ma stavolta la squadra non si è smarrita e dopo aver strappato l’overtime, è riuscita a conquistare una vittoria che tiene viva la speranza, anche se per salvarsi serviranno prestazioni di valore per tutti i 40 minuti. Ancora una volta gli stranieri hanno segnato meno degli italiani, oltretutto con Poeta che è rimasto all’asciutto, ma da Tinkle e Dime sono arrivati comunque indicazioni positive e lo stesso Kohs ha confermato di essere un ottimo tiratore dalla lunga distanza. Non resta che sperare ora in un immediato inserimento di Juskevicius, giocatore di qualità ed esperienza, arrivato dal campionato russo dove con il Parma Perm in Vtb League ha realizzato

Varese Venezia Trento Treviso* Napoli Pesaro Cremona Fortitudo Bologna

18 18 18 16 16 14 12 12

22 ª GI ORN A TA ( 1 3 - 0 3 )

Brescia-Treviso, Cremona-Reggio Emilia (h 19), Fortitudo Bologna-Virtus Bologna, MilanoTrieste, Napoli-Varese, Pesaro-Brindisi, Sassari-Tortona, Venezia-Trento.

L’esultanza di Galbiati e nel riquadro Juskevicius (foto Passamonti)

UNAHOTELS REGGIO EMILI A

1 5 7 8 12 13 15 20 23 31 35 55

Stephen Thompson Guardia Mikael Hopkins Centro Leonardo Candi Play-Guardia Filippo Baldi Rossi Ala-Centro Arturs Strautins Ala Bryant Crawford Play-Guardia Stefano Colombo Ala-Centro Andrea Cinciarini Playmaker Justin Johnson Ala-Centro Osvaldas Olisevicius Ala Mouhamet Diouf Ala-Centro Tyler Larson Playmaker Coach: Attilio Caja

12.6 punti di media in 11 partite. Sarà lui a guidare la pattuglia straniera nel delicato match casalingo di domani sera al Pala-

VIGEVANO-JUVI CREMONA 58-63 (17-10, 16-17; 8-21) ELACHEM VIGEVANO: Ferri 3 (1/2, 0/5), Tagliavini ne, Radchenko, Procacci 25 (5/7, 4/5), Mercante 7 (1/3, 1/4), Rosa ne, Giorgi 8 (1/2, 1/5), Gatti 2 (1/4, 0/5), Spaccasassi ne, Rossi 4 (1/2 da due), Kahnt ne, Peroni 9 (3/6, 1/8). Coach: Piazza. FERRARONI JUVI: De Martin ne, Milovanovikj 2 (1/4, 0/3), Bona 16 (2/7, 3/6), Ferdinando 11 (5/9, 0/2), Tonello ne, Fumagalli 9 (2/5, 1/4), Vacchelli 4 (1/1, 0/1), Giulietti 5 (1/2 da due), Sipala 6 (3/3, 0/1), Preti 8 (0/2, 2/3), Bandera ne, Gobbato 2 (1/3, 0/4). Coach: Crotti.

, COSÌ ALL ANDATA

REGGIO EMILIA-CREMONA 58-64 (14-19, 31-35; 47-48) UNAHOTELS REGGIO EMILIA: Thompson 9, Hopkins 8, Candi 10, Baldi Rossi 8, Strautins 6, Crawford 11, Colombo ne, Justin Johnson 6, Bonacini, Diouf. Coach: Attilio Caja VANOLI CREMONA: Agbamu ne, Harris 2, Sanogo 2, McNeace 2, Pecchia 23, Poeta, Spagnolo 11, Tinkle 5, Cournooh 16, Malcolm Miller 3. Coach: Paolo Galbiati. ARBITRI: Giovannetti, Quarta, Noce.

Radi contro la Unahotels Reggio Emilia del grande ex Attilio Caja, che a Cremona ha ottenuto in passato due incredibili salvezze.

Un match non facile, ma che non vede la Vanoli battuta in partenza, che conferma il match dell’andata. «Reggio Emilia è la tipica squadra Caja, dura, intensa, cattiva e che non molla mai. Sta facendo un bel percorso sia in coppa, sia in campionato con un leader come Cinciarini. Per noi sarà importante avere lucidità e tanta energia. Juskevicius si sta inserendo bene ed è già abbastanza in forma per esordire domenica. La mia squadra ha dei valori e su questo non ho mai avuto dubbi, malgrado le tantissime difficoltà», ha affermato ieri coach Galbiati.

Una cinquina da favola. Il Basket Team Crema non conosce ostacoli e oltre a dominare il proprio girone di A2, ha confermato la propria superiorità anche in Coppa Italia, vinta per il 5º anno di fila la final eight (nella foto). Dopo aver travolto Castelnuovo Scrivia (9058) in semifinale, le azzurre hanno dominato anche l’atto conclusivo con Brescia (78-55 con una super Melchiori, autrice di 20 punti). La squadra di Diamanti ha poi onorato il trofeo, vincendo la 18ª partita consecutiva in campionato, nel recupero con l’Alperia Bolzano, dominata 85-48 (D’Alie 19, Vente 18). Stasera le azzurre tornano in campo alle 20.30 a Mantova. CLASSIFICA (19ª giornata): Crema (1) 36; Udine (2), Milano 28; Brescia (2), Castelnuovo Scrivia (1) 26; Alpo 24; Mantova 20; Ponzano (1), Carugate (1) 16; Valbruna Bolzano 12; Alperia Bolzano (2) 10; Vicenza 8; Treviso (2) 4; Torino 0. (Partite in meno).

S ERI E B

COPPA ITALIA: LA JUVI PIEGA VIGEVANO E APPRODA IN SEMIFINALE ROSETO DEGLI ABRUZZI - La Ferraroni JuVi Cremona ha onorato la prima partecipazione in Coppa Italia in 70 anni di storia, esordendo con un successo contro la quotata Elachem Vigevano, capolista del girone A. Un match molto duro, con i pavesi subito avanti, ma la JuVi si conferma squadra tosta e dopo aver riequilibrato la sfida, ha piazzato l’allungo de-

cisivo nel terzo quarto, resistendo poi alla reazione di Vigevano, trascinata da Procacci. Tra i cremonesi spiccano i 16 punti di Bona. Oggi alle 13 la semifinale con Cividale, che ha travolto San Miniato. In campionato, la JuVi ha continuato a marciare spedita anche a Vicenza, dove si è imposta 82-73 (Nasello 20, Bona 18) ed anche la Pallacanestro Crema ha piaz-

zato un bel colpo a Fiorenzuola, vincendo 84-74 (Venturoli 19, Cernivani 16). CLASSIFICA (22ª giornata): Cividale 40; JuVi Cremona 38: San Vendemiano 30; Mestre* 28; Fiorenzuola, Bergamo 24; Vicenza 22; Padova**, Desio**, Monfalcone 20; Crema* 16; Lumezzane*, Bologna 14; Olginate 12; Jesolo**, Bernareggio* 10. *Una partita in meno.


Sport

» volley serie a1

Sabato 12 Marzo 2022

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la corsa alla salvezza si è complicata dopo il ko con trento Ancora una volta in questa stagione le rosa hanno sprecato il vantaggio di due set e con sei squadre racchiuse in tre punti, evitare la retrocessione è un terno al lotto

La Vbc non può scherzare col fuoco RISULTATI 22 ª GIORNATA Bergamo-Roma 3-0, Casalmaggiore-Trento 2-3, Conegliano-Scandicci 3-1, Firenze-Chieri 3-1, Monza-Cuneo 3-0, Novara-Busto Arsizio 3-1, Perugia-Vallefoglia 3-1.

SERIE B1 • OFFANENGO ED ESPERIA A VELE SPIEGATE

CLASSIFICA Monza Novara** Conegliano* Scandicci Busto Arsizio Chieri* Firenze*

53 52 51 47 44 33 29

*una partita in meno

Ormai è una costante per la Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore vivere questa complicata stagione sulle montagne russe. Non sono bastati, infatti, i 21 punti di Rahimova e i 19 di Shcherban, oltre ai 4 muri personali di White, per ripetere la prestazione contro Monza e incamerare tre punti pesanti in ottica salvezza. Come è spesso accaduto in questo campionato, soprattutto al PalaRadi, le rosa si sono smarrite sul 2-0 e alla fine hanno ceduto alla Delta Despar Trentino al tie break in uno scontro diretto che valeva molto per la classifica. Con un solo punto in più e soprattutto dopo i recuperi di metà settimana, evitare la retrocessione è sempre più complicato per le ultime sei squadre, racchiuse in tre punti e con ancora vari match da recuperare. Il vantaggio delle rosa, seppur esiguo, è comunque prezioso, anche se oggi è in programma la difficile trasferta di Cuneo, mentre gio-

Cuneo 29 Vallefoglia* 19 Casalmaggiore* 19 Bergamo* 18 Perugia*** 17 Roma* 16 16 Trento

23 ª GIORNATA (13-03 h 17)

Un attacco di Jana Shcherban (foto (foto Storti)

vedì prossimo alle 20.30 si giocherà un altro scontro diretto a Perugia. «Cuneo è una squadra tenace - afferma la centrale Ludovica Guidi - lo ha dimostrato durante tutto il campionato, diventando forse la squadra che ha giocato più tie break. Questo denota sicu-

Busto Arsizio-Trento, Chieri-Bergamo (h 19.30), Cuneo-Casalmaggiore, Firenze-Monza, Perugia-Conegliano, Scandicci-Roma (1203 h 20.30), Vallefoglia-Novara.

ramente un andamento altalenante durante la partita, ma dobbiamo essere brave ed attente, perché sanno ribaltare il risultato sfruttando il loro gioco veloce, soprattutto con Giquel, senza sottovalutare l’esperta Stufi e le bande che spesso si alternano. Ci atten-

de un tour de force, perché affrontiamo due lunghe trasferte, ma questo non ci deve scoraggiare: affronteremo una gara alla volta, concentrandoci e rimanendo lucide sulle tattiche partita per partita, senza perdere la bussola nei momenti di tensione».

CANOTTAGGIO • DODICI SUCCESSI SUL LAGO DI MONATE Debutto col botto per la Canottieri Baldesio al primo appuntamento regionale giovanile e Master disputato sul Lago di Monate, a Cadrezzate. Allievi, Cadetti e Master si sono sfidati in 74 regate, con la Baldesio che si è aggiudicata il maggior numero di medaglie complessive (16 con 5 ori), due in più della Canottieri Varese, che con i suoi sessantuno tesserati al via si è comunque imposta nella classifica generale. Bene anche le altre

canottieri cremonesi: la Bissolati si è aggiudicata due gare, l’Eridanea Casalmaggiore ben quattro, mentre il Flora ha primeggiato nel singolo Master A. Il calendario prosegue senza sosta: domani il Lago di Pusiano ospita, infatti, la prima regata regionale riservata alle categorie agonistiche dai Ragazzi ai Senior, prova importante perché valida per la selezione degli atleti da schierare ai primi eventi nazionali.

Alcuni protagonisti a Cadrezzate (foto C. Cecchin) Cecchin)

È stato un turno di tranquillità per la Chromavis Abo Offanengo (nella foto Benelli), vincitrice in tre set al PalaCoim contro le giovani del Trentino Energie Argentario. Dopo l’impresa di Costa Volpino, la squadra di Bolzoni ha dato continuità al proprio cammino, difendendo il primato nel girone B e festeggiando l’11ª vittoria consecutiva. Nulla da fare per la Enercom Fini Crema, travolta in casa da Costa Volpino e sempre in zona retrocessione, a tre lunghezze dalla quota salvezza. Stasera alle 21 Offanengo è impegnata a Trescore con il Colleoni, mentre Crema cerca punti domani alle 17 a Trento. Nel girone D, anche l’Esperia Cremona è in salute, visto che con l’insidiosa Garlasco ha raggiunto quota dieci vittorie in campionato, superando in quattro set la formazione pavese e consolidando il 2º posto in classifica. La Csv Ra.Ma Ostiano è invece tornata da Campagnola Emilia con una sconfitta per 3-1, che allontana definitivamente le cremonesi dalla zona playoff. Stasera (ore 21) l’Esperia fa visita alla Certosa di Pavia («abbiamo voglia di vincere e giocare come sappiamo», ha detto la palleggiatrice Emma Rizzieri), mentre Ostiano alle 20.45 ospita Forlì. In serie B maschile la Imecon Crema, travolta a Monticelli, è tornata in zona retrocessione.

Sono aperte le ISCRIZIONI per il 2022

BISSOLATI: lo SPORT per tutti

Entra nel nostro team Canottieri Leonida Bissolati - Via Riglio 12, CREMONA - Tel. 0372 463030 - www.bissolati.it


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Sport

Sabato 12 Marzo 2022

CANOA • TRE TITOLI REGIONALI PER LA BISSOLATI FUTSAL B • IL VIDEOTON CERCA OGGI IL RISCATTO Con il Campionato regionale di fondo (sui 5.000 metri) e le gare del Canoagiovani (sui 2.000 metri) è ricominciata la stagione agonistica della Bissolati. Tutti gli over 14 si sono confrontati con in palio i

primi titoli lombardi: oro per Enrico Laudati nel K1 Ragazzi, Cecilia Chiesa nel K1 Junior e Laura Meas nel K1 Senior, argento per il K2 Ragazzi di Marco Murianni e Lorenzo Bosio. Tre ori anche per gli Under 14.

» CICLISMO

Un’altra trasferta amara per i rossoblu del Videoton, che lontano da Crema faticano a trovare la vittoria. Contro il Leon è terminata 4-3 per la squadra di casa ed inutili sono stati i gol realizzati da Pagano

(doppietta) e Maietti. Con questa sconfitta il Videoton è scivolato al 7º posto con 27 punti, ma a sole due lunghezze (e con una partita in meno) dalla zona playoff. Oggi i rossoblu cercano i tre punti con l’Avis Isola.

, Esordio per il nuovo ct sull ammiraglia azzurra nel laigueglia

L’obiettivo del commissario tecnico è puntare sulla multidisciplinarietà e quindi ha schierato in Liguria anche il forte pistard Michele Scartezzini, elemento di spicco della Arvedi Cycling

Primi assaggi della Nazionale di Bennati squera, 19 anni spagnolo vincitore del Giro d’Italia Under 23 nel 2021 con la maglia del Team ColpackDaniele Bennati, 41enne ct della Ballan e Alessandro Covi, 23 anni Nazionale, è salito per la prima varesino di Taino, già a segno con volta sull’ammiraglia azzurra al due successi in queste settimane a 59° Trofeo Laigueglia, schierando Murcia e in una tappa della Ruta quattro professionisti (Oss, Bonidel Sol, pure lui cresciuto alla fazio, Conca e Colleoni), un Colpack. Ultimo a mollare il pistard (Michele Scartezzini bergamasco Lorenzo Rota dell’Arvedi Cycling) e due (Intermarché). Difficile al biker (Zanotti e Colledani) Gli azzurri momento capire se la deperché questa è la filososchierati terminazione del Cio posfia, spingere la multidiscida Bennati sa avere conseguenze, dopo plinarietà, creare sinergie aver chiesto alle Federazioni tra le varie specialità per amaldi fermare i ciclisti russi e bielogamare e far crescere i giovani. russi dalle corse. L’Uci per ora ha Non conoscono rivali e infilano escluso le due squadre nazionali l’undicesimo successo nella classidagli eventi del calendario interca ligure di apertura del calendario nazionale, con effetto immediato. italiano i “fantastici 3” della Uae Quindi la Gazprom-RusVelo, team Emirates, vale a dire lo sloveno Jan russo, è stato escluso al Laigueglia Polanc, 29 anni e figlio d’arte, dae così sono rimasti appiedati anvanti ai compagni Juan Ayuso PeFORTUNATO CHIODO

7

Michele Scartezzini in maglia azzurra

che i corridori italiani del team: Giovanni Carboni, Nicola Conci, il giovane Andrea Piccolo che ha tutto per diventare un grande corridore da corse a tappe, Matteo Malucelli, Alessandro Fedeli, Marco Canola e Christian Scarioni.

Passando alla Tirreno Adriatico, si è messo ancora in evidenza Luca Rastelli (Bardiani CSF Faizanè), scattato dopo soli tre chilometri insieme a Mattia Bais ed Edoardo Zardini (Drone Hopper-Androni Giocattoli), Davide Bais e Mirco Maestri (Eolo Kometa) e Taco Van der Hoorn (Intermarché-WantyGobert). Dopo aver vinto l’unico Gpm di giornata e aver rafforzato la sua maglia verde di leader della speciale classifica, Bais si è poi rialzato ed è stato riassorbito dal gruppo insieme ai fuggitivi nella terza tappa, la Murlo-Terni di 170 km, vinta dall’australiano Ewan. Nella 2ª tappa era stato protagonista Jacopo Guarnieri, come Rastelli cresciuto nel CC Cremonese, giunto nono. I due saranno protagonisti nella Milano-Sanremo che si correrà sabato prossimo.

LA VENTURELLI SFIORA IL PODIO CAVALLI COSTRETTA AL FORFAIT Si apre nel migliore dei modi la stagione della Valcar Travel & Service grazie a Francesca Pellegrini, 18 anni bergamasca di Capizzone, che si è aggiudicata allo sprint (nella foto) il 1° Gp Città di Gossolengo, corsa riservate alle Juniores che si è svolto sulle strade del Piacentino. L’atleta del presidente Valentino Villa e del suo staff capitanato

dal direttore sportivo Davide Arzeni, ha superato di potenza la volata ristretta di una dozzina di atlete che hanno sferrato l’attacco sulla salita e infiammato la corsa e

che ha dato vita alla fuga decisiva. Sul lunghissimo rettilineo d’arrivo la Pellegrini ha staccato nettamente Valentina Zanzi (V02 Team Pink) e la campionessa italiana Eleonora Ciabocco, della formazione Ciclismo Insieme-Team Di Federico. Ai piedi del podio, con il quarto posto, la cremonese Federica Venturelli (Gs Gauss Fiorin).

Forza e fantasia: nessuno ha il senso dell’impresa di Tadej Pogacar. Se è per questo, nemmeno il passo: sugli sterrati della Strade Bianche, lo sloveno ha spolverato tutti. A cinquanta chilometri dall’arrivo è scattato e ha trionfato a Siena. Come può fare solo un fenomeno. È tutto molto semplice in questo ragazzo, ma di normale non c’ è nulla: continuano a sprecarsi i paragoni con il mito Eddy Merckx, ma a 23 anni Pogacar ha già vinto molto di più. Ha dato forfait all’ultimo momento alle Strade Bianche Women Elite, invece,

Marta Cavalli (Fdj Nouvelle-Aquitaine Futuroscope). Una decisione difficile da prendere: a causa delle conseguenze di una caduta in Spagna, le condizioni non erano delle migliori ed è stata costretta a rinunciare a malincuore e quindi in Toscana era in assetto da tifosa per sostenere le sue compagne, in particolare la danese Ludwig Cecilie Uttrup, giunta 5ª a 24” nella storica Piazza del Campo a Siena. Marta sarà regolarmente al via il 20 marzo nel Trofeo Alfredo Binda nel Comune di Cittiglio (Varese), gara del calendario Uci Worl Tour.

IN BREVE

CIRCUITO DI MONZA RISERVATO AI CICLISTI L’effetto Filippo Ganna porta i primi segnali positivi. Grazie ai successi contro il tempo, infatti, è stato firmato un importante accordo con l’Aci (l’Automobile Club) e l’Autodromo di Monza per fare allenare in pista i nostri cronoman, uomini e donne, dagli Juniores in su per provare i cambi ad altissima velocità e testare nuove soluzioni. Farlo su strada diventa troppo pericoloso, così possono lavorare in tutta sicurezza. L’impianto sarà chiuso e riservato alla Federciclismo prima di Europei e Mondiali.

PISTA: EUROPEI 2024 SARANNO IN OLANDA La città di Apeldoorn (Olanda) ospiterà l’edizione 2024 dei Campionati Europei Elite su pista dal 14 al 18 febbraio. La conferma delle date ha avuto luogo nella riunione straordinaria del Comitato di gestione dell’Union Europèenne de Cyclisme, che si è tenuta a Losanna (Svizzera) con tutti i membri. Circa 250 atleti provenienti da 30 Paesi prenderanno parte ai sei giorni dell’evento continentale per vincere i 22 titoli in palio, 11 in ogni categoria.

BOCCE MASSIMO MALFATTO

Con un finale a sorpresa si è concluso il 2° Trofeo d’Inverno (nella foto i finalisti), gara regionale organizzata dalla bocciofila Oratorio Pianengo. Esultano Ermanno Carniti e Cesare Geroldi (categoria C), vittoria sofferta ma ampiamente meritata. Dopo aver eliminato Agosti-Vailati Canta (12-11) gli offanenghesi

STASERA È IN PROGRAMMA LA FINALE DEL MEMORIAL FABRIS infliggevano un “cappotto” ai cremosanesi PaloschiRaimondi ed in finale avevano la meglio sui bissolatini Paolo Visconti e Morrys Vailati per 12-2. Quarto posto per i deludenti Guerrini e Gaudenzi. Ha diretto la gara Francesco Lanzi. MEMORIAL AUGUSTO FABRIS • Stasera finale della

gara regionale organizzata dalla Canottieri Dlf-Signorini. Tredici batterie dove

non sono mancate le sorprese. Nella categoria A successi di Massarini-Domaneschi, Cantarini-Comizzoli e Guerrini-Zovadelli mentre in categoria B, tra gli altri, note positive per Ferrari-Antonioli e Ghisleri-C. Lupi. Infine, in categoria C in evidenza Bedani-Favalli, Vitaloni-

Frigoli, Manfredini-Pezzoli, Betti-Benna ed i beniamini di casa Gerevini e Pagliari. La fase finale inizierà alle ore 18 con i cinque spareggi in programma al Bocciodromo comunale e al Signorini in via Castelleone dove si concluderà la manifestazione. Direttore di gara Gabriele Ceriati.

CAMPIONATI PROVINCIALI • Lunedì si parte con la specialità individuale, finali in date e località diverse. La categoria A-B assegnerà i titoli sabato 19 marzo a Crema, mentre la categoria C disputerà le finali il 24 marzo sulle corsie del Bocciodromo di Cremona. Non si è potuto destinare finali al bocciodromo di Soresina perché chiuso per problemi tecnici.



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