UCRAINA
PRIMO MAGGIO
a pagina 10
MISSILI SU KIEV: PER ZELENSKY SERVE UNA RISPOSTA FORTE
a pagina 10
MATTARELLA: MAI PIÙ MORTI ASSURDE SUL LAVORO
Anno VI • n° 17 • SABATO 30 APRILE 2022
Periodico • € 0,02 copia omaggio
ISSN 2724-4385
Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Corso XX settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Redazione: Corso XX Settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: Industria Grafica Editoriale Pizzorni I.G.E.P. Srl - Cremona • Pubblicità: U.P. Uggeri Pubblicità srl • 0372 20586 • info@uggeripubblicita.it
L’OSPITE IN REDAZIONE • L’ex terzino a tutto campo, dalla politica ai grigiorossi lanciati verso la A
Raineri alle pagg 4-5
CESINI, IL RECORDMAN SPINGE LA CREMO CRONACA
PESTAGGIO: TRE INDIANI IN CARCERE Articolo a pagina 3
ECONOMIA
RIFORMA FISCALE SE NON ORA... Raineri a pagina 7
FATEMI CAPIRE... Quattro anni fa la Bild scrisse che era stato ricoverato in terapia intensiva: falso. Giovedì parecchi media hanno annunciato la sua morte. Mino Raiola, il potente procuratore olandese di origine italiana ricoverato in gravi condizioni, ha replicato con la sua autodiagnosi: “Stato di salute attuale: incazzato”. Magari una telefonata al primario del San Raffaele dove è ricoverato, il noto Alberto Zangrillo, la prossima volta, non sarebbe una cattiva idea. Vanni Raineri
NON STUDIANO E NON LAVORANO
ITALIA PRIMA IN EUROPA PER NUMERO DI NEET SPORT
SCUOLA
COTTARELLI ALLA NOTTE DEL MANIN
Articolo a pagina 8
CULTURA
UN SABATO DI PASSIONE PER LA CREMO CHE SOGNA Volpi a pagina 23
Pani a pagina 21
COME CERCARE DI CODIFICARE GLI SCRITTI AMMINISTRATIVI OGGI TORNA IL MAGAZINE DELLA CREMO Lo ritiri fuori dallo Zini prima della gara
Galletti a pagina 6
VANOLI, IL RIPESCAGGIO NON È COSÌ IMPOSSIBILE Varesi a pagina 24
DOMANI A CREMONA LE EMOZIONI DEL “PORTO” Chiodo a pagina 25
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CRONACa ASSEMBLEA
ASSOCIAZIONE ERIDANO, NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO E ORGANI STATUTARI
A seguito dell’assemblea e delle votazioni si è svolta l’elezione del nuovo consiglio direttivo e degli organi statutari dell’Associazione Eridano. Sono stati nominati nel Consiglio direttivo: Bernardi Mario, Bigoni Pier Luigi, Carrera Sergio, Picchi Luigi, Remondini Maurizia, Scartapacchio Tiziana,
Sabato 30 Aprile 2022
Talamazzi Guido. Revisori dei conti: Bombeccari Maria Rosa, Rossi Ermanno, Ruggeri Guido. Probiviri: Carasi Giuseppe, Feraboli Loredana, Picchi Giuseppe. I nuovi eletti nel consiglio nella prima riunione hanno espresso all’unanimità: presidente Carrera Sergio, vicepresidente Picchi Luigi.
CRONACA • Le ipotesi di accusa: sequestro di persona e lesioni personali aggravate in concorso
IN B R E V E
GREEN PASS E MASCHERINE COSA CAMBIA DA DOMANI?
Pestaggio, cinque indiani in carcere La Polizia di Cremona ha fatto scattare l’“Operazione Agguato”, indagine coordinata dalla Procura di Cremona e condotta dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Crema nei confronti di 7 persone, indagate per i reati di sequestro di persona e lesioni personali aggravate in concorso. Il personale della Squadra Mobile di Cremona e del Commissariato di Crema, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Brescia, Bergamo e Lodi, ha dato esecuzione all’ordinanza cautelare con la quale il giudice per le indagini preliminari di Cremona ha disposto la custodia in carcere nei confronti di 7 cittadini indiani, tutti di età compresa tra i 25 e i 40 anni, presunti autori di una violenta aggressione avvenuta il 29 gennaio 2022 nei pressi di Romanengo (CR). L’indagine ha avuto inizio quando un ragazzo indiano di 30 anni, nella serata del 29 gennaio, era stato ricoverato al Pronto Soccorso di Crema, in stato di semi incoscienza, con ferite da taglio in tutto il corpo oltre a numerosi traumi. Sulla base degli accertamenti effettuati dagli
investigatori, infatti, l’uomo, mentre attendeva l’arrivo di un amico nei pressi di Bottaiano (CR), era stato vittima di un agguato da parte di alcuni connazionali. Questi ultimi, dopo essere riusciti a rintracciarlo, l’avevano rincorso a bordo delle loro auto e investito durante un tentativo di fuga in un vicolo cieco, aggredendolo una prima volta, per poi legargli con una corda le mani dietro la schiena e costringerlo a salire su un altro mezzo. Dopo averlo sequestrato, lo avevano portato in una zona isolata, fra i campi, dove avevano atteso l’arrivo di altri connazionali per iniziare un secondo violento pestaggio con bastoni, mazze di ferro ed armi da taglio, con le quali erano stati inferti profondi tagli su diverse parti del corpo, minacciandolo che, se si fosse messo contro di loro, avrebbero ucciso lui e la sua famiglia. Solo dopo diversi minuti, a seguito delle evidenti lesioni riportate e della perdita di conoscenza, l’uomo era stato accompagnato dai suoi aggressori all’ospedale di Crema. La lunga e complessa attività investigativa, frutto dell’uso
di strumenti tecnologici, di attività tecniche disposte dalla Procura di Cremona e di numerosi servizi di osservazione e pedinamento nei confronti dei sospettati, ha
permesso di identificare e collocare sui luoghi dove si sono verificati i fatti i sette soggetti che sono stati interessati dalle misure cautelari disposte dal Tribunale di
Cremona. Alla base del gesto vi sarebbero precedenti dissapori connessi ad alcuni episodi delittuosi avvenuti negli ultimi mesi e un tentativo di affermazione di predominanza territoriale degli aggressori. Grazie all’imponente dispiegamento di forze della Polizia di Stato nelle province di Cremona, Lodi, Bergamo e Brescia, con il setacciamento delle aree dove risiedevano o dove lavoravano, cinque indagati sono stati rintracciati e, successivamente, trasferiti in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Continuano, invece, le ricerche dei due indiani anche in ambito internazionale.
S A L VIROL A
NUOVO INFORTUNIO SUL LAVORO, BOSIO (CGIL): «ORA INVESTIMENTI SERI IN SICUREZZA» Nuovo infortunio sul lavoro in una azienda specializzata nella costruzione di imbarcazioni a Salvirola. Un 42enne è rimasto ferito a causa di una caduta. Sul posto i soccorritori del 118. È stato inoltre richiesto l’intervento dell’elisoccorso decollato da Brescia. «Non possiamo non ricordare gli allarmanti dati sugli infortuni sul lavoro: ogni anno una vera e propria strage», commenta Massimiliano Bosio, responsabile sicurezza per la Segreteria CGIL Cre-
mona. Proprio due giorni fa sono stati diffusi i dati su questo preoccupante tema. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di febbraio sono state 121.994, in aumento del 47,6% rispetto alle 82.634 del primo bimestre del 2021 e del 26,4% rispetto alle 96.549 del periodo gennaio-febbraio 2020. Di queste, 114 hanno avuto esito mortale, in aumento del 9,6%, 10 in più rispetto alle 104 registrate nel primo bimestre del 2021 e sei in
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più rispetto alle 108 del periodo gennaiofebbraio 2020. «Questi dati non devono e non possono lasciarci indifferenti, tantomeno diventare abitudine - conclude Bosio -. CGIL considera la sicurezza sul lavoro un diritto fondamentale e pretende si faccia tutto il necessario per garantire un lavoro sano e sicuro. C’è bisogno di seri investimenti in sicurezza e prevenzione, di cui oggi tanto si parla, ma poco si attua concretamente».
Domani entrano in vigore le nuove regole per contenere la pandemia. Il Green pass resterà necessario per dimostrare l’avvenuta vaccinazione o guarigione, ma non sarà più obbligatorio nei luoghi di lavoro, negli uffici pubblici, nei negozi, nei bar e ristoranti, sui mezzi di trasporto. Niente pass anche per mense, cinema, teatri, concerti, eventi sportivi, centri benessere, convegni e congressi, centri culturali, sociali e ricreativi, concorsi, sale gioco, feste e discoteche. L’unica eccezione riguarda «gli esercenti le professioni sanitarie, i lavoratori negli ospedali e nelle Rsa». Novità sulle mascherine. È obbligatorio indossare le Ffp2 per l’accesso ai mezzi di trasporto (aerei, navi, traghetti, treni), per gli spettacoli che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo, nonché per gli eventi e le competizioni sportive al chiuso. Per i lavoratori l’obbligo decade. Ma «è comunque raccomandato indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico».
CANOTTIERI BISSOLATI, I NUOVI ORGANI SOCIALI Nel corso dell’ultima Seduta il Consiglio Direttivo dell’Associazione, ha nominato: il consigliere amministrativo eletto con il maggior numero di voti Maurilio Segalini presidente dell’Associazione, Filippo Rizzi vice presidente vicario e vice presidente sportivo, Daniele Poli segretario, Roberto Andreani delegato alla verifica dell’andamento finanziario/contabile. Sulla base dei risultati delle votazioni, i consiglieri dei settori sportivi e amatoriale/ricreativo eletti sono: Fabio Fedeli (nuoto e pallanuoto), Fulvio Rodini (canottaggio), Giorgio Salami (canoa), Matteo Subelli (tennis), Davide Pompini (bocce), Alessandra Bini (amatoriale/ricreativo), Moreno Pajerini (amatoriale/ricreativo).
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, » l intervista VANNI RAINERI
La mattina allenamento, poi il lavoro in via Sesto, la sera l’impegno politico in Consiglio comunale, il fine settimana la partita e poi a gestire la discoteca di famiglia. Si può ben comprendere se quando contattiamo Luciano Cesini per l’intervista lui risponde: «Meglio il primo pomeriggio, poi devo tagliare l’erba di casa». Si gode la meritatissima pensione il recordman di presenze nell’U. S. Cremonese, che ha lasciato troppo presto un calcio in cui non si ritrovava più. Difficile mettere in pagina tutti gli aneddoti che ci racconta, e tanti altri ne avrebbe, servirebbe un libro. Anzi, sarebbe una bella idea che lo scrivesse lui, quel libro. La gioventù nella squadra del paese, la Martelli di Piadena, l’arrivo alla Cremonese con l’esordio a 17 anni, l’addio al calcio giocato nel 1978 con la bellezza di 436 presenze (nessuno ha sin qui saputo eguagliare il suo record) poi la carriera di allenatore, sempre in grigiorosso, fino al 1997. Da 25 anni segue il calcio da tifoso, e pure la politica l’ha deluso, ma resta un osservatore attento che non perde la curiosità per tutto quanto succede. Lei esordisce nella Cremo nel ’66, campionato che segna la retrocessione in D, uno dei momenti più bassi della storia dell’Usc. Poi il commissariamento di “Cielo” Cottarelli, l’avvento di Luzzara e l’immediata risalita in C. «Arrivo a Cremona a 17 anni: dalla Seconda categoria al ritiro coi grandi allenati da Ravani. Con me arriva anche Mondonico: smetteremo anche lo stesso anno. Lui era quello di destra, io quello di sinistra. Alla prima di campionato col Treviso si infortunano i due terzini, Pietrobon e Bartolomei, e io che ero media-
04/09/2021 Carlo Stassano 25/11/2021 Anna Maramotti Politi 13/11/2021 Giovanni Bozzini 04/12/2021 Maurilio Segalini 22/01/2022 don Pier Codazzi
i precedenti
ospiti in redazione
12/02/2022 Agostino Melega 26/02/2022 Gabriele Cervi 19/03/2022 Paolo Bodini 16/04/2022 Massimo Rivoltini
Luciano Cesini, terzino di destra no esordisco in difesa. Dopo altre 6 partite mi fermo per una disfunzione cardiaca legata alle tonsille, e dopo l’operazione passa tutto». Non lascerà più la difesa, col numero 2. «Il presidente era Guido Maffezzoni, la squadra non era male; in precampionato battiamo il Brescia e altre big, ma poi tutto gira male. L’anno dopo arrivano Cottarelli e poi Luzzara, che non sapeva nulla di calcio e nemmeno di elettricità (di cui si occupava la sua azienda), ma aveva la forza di ammetterlo, sapeva affidarsi alle persone giuste e riusciva col suo sorriso a intrattenere ottimi rapporti con le persone. Però sapeva badare ai conti, e nei primi anni trovò il supporto giusto nell’Atalanta di Achille Bortolotti». Il passaggio dei migliori era automatico: dalla Cremonese all’Atalanta e poi alla Juventus, a partire da Cabrini, Prandelli e Bodini. «Mia papà gestiva la sala da ballo Astor a Piadena, e io lavoravo proprio nell’azienda di Luzzara in via Sesto. Da Bergamo arrivano gli allenatori, prima Moro poi Rota. Luzzara lavorava in ambito locale ma coi subappalti arrivava in tutta Italia. Addirittura nel giugno del 1969 mi chiama e mi dice: «All’Enel ho a che fare con uno che è del Pci come te», e così mi ritrovo a Monfalcone a provare gli impianti di una centrale a carbone. Per tre settimane abbiamo lavorato 10 ore al giorno più 5 il sabato. Dopo qualche anno le cose cambiano, la Cremonese sale di livello e la nuova alleanza è con la Sampdoria di Mantovani».
CHI È LUCIANO CESINI
Una vita in grigiorosso Luciano Cesini è nato a Piadena, dove ha sempre vissuto, il 1° novembre 1948. A 17 anni si trasferisce dalla Martelli alla Cremonese, dove esordisce il 25 settembre 1966. Terzino destro, chiuderà una carriera tutta in grigiorosso nel 1979, assommando 436 partite con la stessa maglia, record assoluto. Subito diventa allenatore del settore giovanile, e nel 1987 conquista la Coppa Italia Primavera. Abbandona la carriera di allenatore al termine della stagione 1996-’97.
Lei era un difensore tosto ma correttissimo. «Ho sempre improntato il mio rapporto con gli arbitri sulla correttezza, e se fai così capita che qualche volta lui chiuda un occhio. Anzi mi è capitato più volte che l’arbitro mi togliesse l’ammonizione dopo la partita». Addirittura. «Altroché. Le dico questa. Mio padre costruì la sala da ballo negli anni ’50, e a un certo punto aprì di fianco una pizzeria. Prende un pizzaiolo di Salerno, che risulta amico di un arbitro affermato della sua città, e così quando venivo ammonito lui lo chiamava e mi faceva togliere il cartellino. Io sono arrivato a 270 gare di fila senza un giallo. Fui espulso solo a Varese in serie B: marcavo Mariani, un’ala di valore,
e ci fu fischiato un rigore contro. Io dico all’arbitro che è un disonesto, e mi becco il rosso e tre giornate di squalifica. L’unica altra squalifica la ottenni l’anno dopo con mister Galeone». Galeone, personaggio controverso. «Era un signore, con tecniche di allenamento innovative, aveva un feeling eccezionale coi noi giocatori ma non con Luzzara. Quando lo sostituì con Fortini facemmo due giorni di sciopero, la squadra andava male e così io, Chigioni e Cassago diciamo a Fortini che da allora in poi la formazione l’avremmo fatta noi. Alla fine ci siamo ripresi salvandoci». Poi la decisione di smettere a soli 30 anni. «Mister Settembrino aveva dato
il via ad un rapporto fruttuoso col territorio bresciano che ci ha dato diversi talenti. Quando lui se ne va io e Mondonico smettiamo: lui allena Giovanissimi e Allievi, io la Primavera e faccio il vice di Vincenzi in prima squadra. Solo all’arrivo di Mazzia (che per la prima volta chiama un preparatore atletico) mi viene chiesto di scegliere, e io scelgo la Primavera, e come vice arriva Dino Busi. Quando Mondonico diventa allenatore, torno a ricoprire il doppio incarico, e la domenica vado a osservare le prossime avversarie. Mi ero iscritto anche a Biologia e mi servì per preparare gli allenamenti: capii che per un calciatore conta la resistenza alla velocità, non la velocità pura. In ritiro facevamo ben tre sedute al giorno. Poi i soldi finirono e grazie alla mia amicizia con un
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fuori dal campo
«MIO PADRE HA COSTRUITO LA DISCOTECA ASTOR, CHE POI HO GESTITO CON MIO FRATELLO: CI SONO PASSATI MINA, CELENTANO E TANTI ALTRI GRANDI»
uomo di sinistra
imprenditore sudtirolese (titolare della Duka oggi sponsor del Sudtirol) facemmo per tre anni il ritiro a Chiusa». Tanti i giovani lanciati in grigiorosso. «Il concetto era che ogni anno 2-3 elementi del settore giovanile andavano in prima squadra, lo pretendeva Erminio Favalli. Solo con Simoni le cose cambiarono, tanto che Turci giocò in porta ma solo perché glielo impose Favalli». Per competenza, conoscenza, pacatezza, intelligenza e legame coi colori grigiorossi viene da pensare a Cesini in un ruolo come quello di Favini all’Atalanta. Perché non è avvenuto? «Non avevo il patentino per allenare in A e in B: quando la Cremo retrocesse in C, se mi avessero of-
ferto la panchina, avrei proseguito, ma i rapporti erano peggiorati. L’Atalanta scelse Favini per riportare in alto il settore giovanile, e lui con Prandelli alla Primavera ha allevato subito Tacchinardi, Morfeo e altri. La forza del nostro settore giovanile erano gli osservatori, grazie ai quali anticipavamo tutti, poi facevamo i provini a Cremona (Babo Nolli aveva grande intuito) e la società pagava tutto subito, grazie a Eraldo Ferraroni che seguiva il settore. Oggi uno come Tonali, da Lodi sarebbe arrivato a Cremona». Nel 1997 la rottura. «Nel ’97 Silipo è esonerato, arriva Sonetti e retrocediamo in C. Gli anni in serie A avevano svuotato le casse della società, non c’erano più soldi e Luzzara mi chiese di tagliare due squadre giovanili. Avevo appena centrato il 3° posto a Viareggio con Lucchini, Arcari, Castellini e gli altri, ma la Primavera in C non si poteva fare e così decisi di lasciare». Lei ha allevato tanti campioni, a partire da Vialli, e vinto una Coppa Italia Primavera. «Accadde nel 1987 con avversari top. Arrivammo alle finali grazie a un 7-1 col Torino, che non fu malcontento che portassimo via il posto alla Juventus...». Il più forte giovane che ha allenato? «Alessio Pirri: tecnica notevole, senso tattico eccezionale. In Nazionale era coi coetanei Totti e Morfeo, ma il fisico non lo ha accompagnato nella crescita. Poi è anche questione di testa».
L’allenatore migliore? «Per la Cremo allenatore del secolo è stato nominato Simoni, ma lui era appoggiato da una società attrezzata. A Mondonico nessuno chiese nulla, e la serie A se l’è inventata lui. Poi certo c’era la competenza e la forza di Beppe Miglioli che teneva unito lo spogliatoio, ed Erminio Favalli con le sue conoscenze, tanto che la Cremo era amica di tutti. L’addio di Miglioli fu un duro colpo per Luzzara». Parliamo un po’ della discoteca Astor. «Mio papà era prigioniero in Inghilterra, torna nel ’46 e all’inizio degli anni ’50 organizza le prime feste per reduci. È un umile operaio, affitta un cortile e inaugura il “Giardino fiorito”, una balera all’aperto. Ci sono venuti tanti grandi cantanti, da Mina a Flo Sandon’s, da Natalino Otto a Gorni Kramer. Ma d’inverno non si poteva ballare, e fu la famiglia Nosari (quella del pastificio di Piadena) a garantire un prestito in banca, così costruì la sala da ballo. Prima degli spettacoli a casa mia sono passati Little Tony, Adriano Celentano, Orietta Berti, Massimo Ranieri, Patti Pravo, Iva Zanicchi e tanti altri: di tutti loro ho conosciuto la fragilità. E poi i gruppi come i New Trolls, i Nomadi, l’Equipe 84. Nel 1978 mio padre decide di smettere e io e mio fratello Mauro (morto da pochi giorni, ndr) decidiamo di gestirla. Abbiamo avuto Loredana Berté, i Rockets, anche uno spogliarello di Cicciolina in una coppa di champagne, ma io ero impegnato col calcio, e mia moglie aveva un lavoro a Canneto. Dopo un paio di anni la sala diventa discoteca e la clientela cambia, meno signorile: la musica è alta e inizia a girare droga, e cediamo l’attività». Anche i funerali di suo fratello Mauro sabato sono stati civili.
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«Siamo una famiglia laica di sinistra, tutta la mia famiglia ha avuto funerali civili. Provengo da un ambiente storico della sinistra: a Piadena c’è il Gruppo Padano, da cui nasce il Duo di Piadena (che poi erano di Torre), e poi la Lega di Cultura, figure come quelle di Giuseppe Morandi e Mario Lodi, ancora oggi ci sono i Giorni Cantati. Lega di Cultura e Gruppo Padano furono invitati al Festival di Spoleto del '64: nacque lì il Duo di Piadena. Ricordo che si fa una serata contro la guerra e viene cantata “O Gorizia tu sei maledetta”, canzone che vorrei si cantasse al mio funerale. Sul palco c’è anche Dario Fo, davanti a una platea borghese di destra con infiltrati giovani del Msi. È un caos, e da allora il Festival diventa celebre. La stessa Martelli fu fondata in quell’ambiente di sinistra, e che derby con la Folgore! Nello stesso bar c’erano la sede della Martelli, della Coop e del partito. Mio padre era presidente dei primi due e consigliere comunale, poi segretario del Circolo Pci. Mio fratello e io seguimmo la stessa strada, tanto che io sono stato consigliere comunale dal 1970 per 10 anni. Insomma la mia vita è sempre stata legata al mio paese, non avrei mai potuto andarmene». Quando morì nella tragedia di Superga Danilo Martelli, lei aveva 6 mesi. Dopo di lei Piadena ha cresciuto anche Simone Guarneri e Alessandro Bastoni. Mica male per un paese. «Vero. Martelli aveva parenti a Piadena e passava lì le sue estati. Quando il suo amico Borrini tornò dalla Cremonese fondò con altri amici comuni la società, e il nome non poteva che essere Martelli. Ricordo che nelle giovanili a fine partita ci lavavamo al bar in mezzo alla gente. Il nuovo sindaco, non poten-
dosi permettere gli spogliatoi, fece arrivare la carrozza di un treno e ci lavavamo lì dentro». Oggi Arvedi ha riportato la Cremo in alto, e investito nello stadio, nello splendido centro sportivo, e nel settore giovanile. Come mai dopo tanti anni non esce un giovane di alto livello? «La mia conoscenza oggi è relativa, ma è cambiato il mercato, oggi gran parte dei vivai sono fatti da stranieri, quindi più che avere osservatori serve gente che gira il mondo: la dimensione del mercato è cambiata. Ai miei tempi avevamo meno risorse quindi allevare campioni in erba era una necessità». Sul mercato l’arrivo di Braida ha portato sviluppi positivi. L’ha incrociato sul campo? «La prima volta avvenne nel campionato 1975-’76 in C: il Monza vinse il campionato, noi arrivammo secondi. Poi andò a Parma ma gli venne preferito Ancelotti che allora era un centravanti. Non era molto rapido, e fu Liedholm ad arretrarlo, un po’ come avvenne poi per Pirlo che conosco bene. Io avrei voluto far compiere lo stesso percorso a Maspero, che però voleva fare il trequartista. Braida è una persona silenziosa, che non frequenta le tv. Credo che qualche volta potrebbe dare consigli a Pecchia, che è un grande allenatore ma qualche volta potrebbe essere più flessibile. Ad esempio lunedì a Crotone sarebbe stato meglio tenere lo 0-0 nel primo tempo, era facile immaginare che da Cosenza sarebbe arrivata la notizia della retrocessione dei nostri avversari, e nel secondo tempo avremmo potuto approfittarne». Non possiamo concludere senza un pronostico. Andiamo in A? «La gara con l’Ascoli sarà piena di insidie, ma sono fiducioso, le qualità non ci mancano».
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Cronaca
Sabato 30 Aprile 2022
ENRICO GALLETTI
C’è chi in passato li definì “bamboccioni”, chi rilanciò coniando l’infelice appellativo di “choosy”, gli schizzinosi. Qualche “lavoretto” in passato, a volte anche una laurea in tasca, il plico di curriculum lasciato sul tavolo delle agenzie del lavoro. Di chiamate, alcune. «Aspettiamo quella giusta», dicono molti di loro. «Pronti a tutto», scandiscono altri. E visto che generalizzare è sempre sbagliato, tra i due milioni abbondanti di Neet italiani, per dirla tutta, c’è anche chi un’occupazione non se la cerca. Neet. “Not in education, employment or training”. Hanno tra i 15 e i 29 anni, non lavorano e non studiano. E con la pandemia sono aumentati, passando dal 22,1% del 2019 al 23,7% del 2020. Nel 2021, 23,1%. È il dato peggiore d’Europa, con quasi dieci punti oltre la media Ue: secondo l’Istat, l’Italia è al primo posto per presenza di Neet. Il fenomeno interessa in modo particolare le ragazze. Tra le donne il 25% non fa formazione né ha un’occupazione (erano il 25,8% nel 2020), mentre tra gli uomini sono il 21,2% (erano il 21,8% nel 2020). Le differenze regionali e il divario Nord-Sud restano fattori incisivi. Le zone con la quota più elevata di Neet sono la Puglia (30,6%), la Calabria (33,5%), la Campania (34,1%) e la Sicilia (36,3%). Nel 2008 il fenomeno riguardava il 19,3% di giovani in Italia e il 13,1% in Europa; la crescita nel nostro Paese è stata molto più veloce rispetto alla media Ue, fino a interessare nel 2014 – al culmine della crisi occupazionale – più di un giovane su quattro (26,2%, 10 punti percentuali al di sopra della media Ue). Sondando tra le loro storie, si coglie che non tutti i Neet sono uguali. Non sono tutti “sdraia-
ISTAT • L’Italia al primo posto in Europa per giovani che non studiano né lavorano
1 /4 in Italia quasi 1 giovane su 4 non studia né lavora
ti”, come li dipinse in un libro Michele Serra. C’è Alessio, una laurea in beni culturali nel 2018 e più nulla. «Do lezioni private ai ragazzi delle superiori, vale
273%
la percentuale di Neet nel 2021 a livello nazionale
come tentativo di trovarsi un posto nella società?», sbotta. «Il più delle volte si crede che a un titolo corrisponda un lavoro, te lo fanno credere a scuola
36%
la percentuale di Neet nel 2021 nella sola Sicilia
e all’università. Non è così: io un lavoro l’ho cercato a lungo, ma dopo sei mesi alla biglietteria di un museo ho abbandonato le speranze».
Storie come questa vanno a braccetto con quelle di chi prova a reinventarsi, a trovare il piano B che va dall’istruttore di pallacanestro al lavapiatti a ore sotto casa. «Ma di un lavoro vero e proprio neanche l’ombra - dice Lucrezia, maturità classica nel 2020, che un’occupazione, dopo il diploma, non l’ha mai avuta -. Ora aiuto i miei genitori in una piccola azienda di famiglia e nel frattempo, ogni giorno, pubblico candidature spontanee sui social per un posto regolare da baby sitter. Chi chiama ti offre qualche ora in nero, ma io sogno di uscire di casa, di non dipendere più da mamma e papà. E senza un contratto in mano dove vado? Da anni chi ci governa parla di politiche attive del lavoro, di soluzioni per non doversi ridurre come noi, ma qui la storia si ripete». Anche Samuele è un Neet, sul bigliettino da visita che si è stampato a casa - quello in cui si propone come autista privato - ha tutte le carte in regola: «Automunito, parlo due lingue, disponibile a spostarmi. Non sono riuscito a far capire quale sia il mio valore - dice - e così i giorni chiuso in camera da letto aumentano. Per darmi da fare mi sono messo a pulire il quartiere, l’ho fatto per sentirmi utile. E perché sono stufo». Sbuffa. «Mi sono stancato di sentir dire che siamo dei mantenuti, dei fannulloni, che siamo nati stanchi. Passiamo le nostre giornate in casa semplicemente perché non abbiamo alternative. Con i 600 euro di disoccupazione, che per molti sono un mero assegno di mantenimento, ci facciamo la spesa ma non viviamo. Come puoi fare progetti in queste condizioni? Non è solo una questione economica, ma di dignità». C’è chi ci prova, a fronte di chi rischia di rassegnarsi all’idea di essere disoccupato a tempo pieno.
Orari di apertura: dal martedì al sabato 9.00/12.30 | 15.00/19.30 chiuso domenica e lunedì Casalmaggiore (CR) Via A. Volta, 50 Tel 0375 201849 info@esteamobili.it
Cronaca
Sabato 30 Aprile 2022
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ECONOMIA • Questo è il momento più propizio se si vuole davvero combattere l’evasione nel nostro Paese VANNI RAINERI
Combattere l’evasione fiscale: un mantra, una parola d’ordine che gli italiani si sentono ripetere a ogni giro di giostra, vale a dire in ogni programma elettorale o ogni qualvolta si tratti di stabilire dove prendere risorse per finanziare interventi del governo. Pescare nel mare magnum delle tasse che gli italiani non pagano, in varie forme: questa la promessa fatta dai politici da diversi decenni senza mai cavare un ragno dal buco. Diciamocelo, si è consentito di fatto a larghe fasce della popolazione di poter fare i furbetti senza correre troppi rischi, in modo da ritrovarci in un Paese in cui un po’ tutti siamo sottoposti a una forma di “ricatto legale”: gran parte di noi ha scheletri nell’armadio, così da diventare comodo bersaglio all’occorrenza. Il motivo per cui si tende a “lasciar correre” è la sensazione che ci siano settori economici che, se si dovesse improvvisamente diventare fiscali nel vero senso della parola, non sopravviverebbero. Un cane che si morde la coda: i decenni di trascuratezza hanno creato un equilibrio che però mette in pericolo soprattutto i cittadini più disciplinati. Sullo sfondo quello che forse è il più grande male italiano, da cui discendono tante nefandezze: ci solleviamo quando veniamo toccati nel portafoglio ma non sentiamo come nostro il bene comune. La cosa pubblica non la sentiamo nostra, e così se dallo Stato escono soldi non li percepiamo come nostri, col risultato che non ci arrabbiamo più di tanto se sono spesi male. Conseguenza è che i politici possono guardare al consenso senza preoccuparsi troppo di intervenire per limitare un’evasione fiscale vergognosa, col rischio concreto di scontentare più persone di quelle che apprezzerebbero lo sforzo.
Tra Draghi e Pnrr, la riforma fiscale: se non ora quando?
Oggi torniamo sull’argomento evergreen non per ricorsi ciclici, tipo i dati sulle dichiarazioni dei redditi presentate dagli italiani che indignano per un giorno o due poi danno appuntamento all’anno dopo, magari digerendo nel frattempo l’ennesima sanatoria. Nel 2021 solo il 4% dei contribuenti ha dichiarato più di 70mila euro lordi, e risulta che il reddito medio degli imprenditori è lievemente più alto rispetto a quello dei pensionati e più basso, udite udite, rispetto a quello medio dei loro dipendenti. No, non è per quello, ma perché dagli ambienti economici ci si chiede “se non ora, quando?”. Ci sono infatti alcune condizioni che favorirebbero un intervento del governo in direzione di una giustizia fiscale che consenta ai conti pubblici di fare affidamento su una parte dell’immenso nero prodotto nel nostro Paese: la presenza a capo del governo di Mario Draghi,
senza un partito alle spalle e senza l’intenzione di candidarsi alle elezioni, quindi senza necessità di vivere di consenso, e ancor più il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato copiosamente dall’Unione Europea e che è chiamato ad intervenire proprio per risolvere i problemi strutturali. E cosa c’è di più strutturale in Italia del problema dei redditi sommersi? E così diversi economisti fanno la loro analisi e propongono ricette per un intervento efficace. Interessante ad esempio la posizione di Giuseppe Pisauro, docente di Scienza delle Finanze già consulente di istituzioni economiche italiane e internazionali e membro della Commissione tecnica per la spesa pubblica. Fondamentale, secondo lui, sarà la capacità dell’amministrazione di incrociare le banche dati (fiscali e finanziarie) per individuare i possibili evasori. Il macigno da
spostare è quello della privacy degli utenti. «L’evasione tollerata - afferma Pisauro - si traduce in un sussidio implicito ai settori meno efficienti dell’economia che, a sua volta, implica un aggravio di pressione fiscale (per raccogliere il volume di gettito ritenuto comunque necessario) e una perdita di competitività per i settori più efficienti». Sul Pnrr: «Le misure previste nel decreto legge approvato dal Governo negli scorsi giorni, tra cui l’estensione della fattura elettronica ai contribuenti forfettari e gli incentivi alla diffusione di mezzi tracciati di pagamento, rientrano nel quadro di contrasto all’evasione. Per la riforma sarà fondamentale la capacità dell’amministrazione di incrociare le banche dati al fine di condurre analisi dei rischi per selezionare i contribuenti ai quali inviare “lettere di conformità” con cui segnalare discrepanze. È in atto da tempo un laborioso, se non estenuante, confronto tra amministrazione finanziaria e Garante della privacy. Il punto di partenza è che è possibile incrociare i dati solo per i contribuenti già sottoposti, per qualche motivo, ad accertamento. Non sarebbe invece consentito procedere, come si potrebbe ingenuamente pensare, ad incroci a tappeto per individuare i contribuenti da accertare. La tensione tra protezione dei dati personali e contrasto dell’evasione è oggettiva, ma va evitato che la prima esigenza vanifichi la possibilità di perseguire la seconda».
PIZZIGHET T ONE
IL PRIMO MAGGIO LA GIORNATA DIOCESANA CON IL VESCOVO ALLA SICREM Dopo due anni di stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria, torna la consueta celebrazione diocesana del Primo Maggio con il Vescovo in una delle aziende del territorio. Ad ospitare l’evento è quest’anno è la Glanzstoff Sicrem di Pizzighettone, del gruppo thailandese Indorama Ventures, leader mondiale nella produzione del rayon, rinforzo tessile per pneumatici. L’evento è promosso con il coordinamento dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, diretto da Eugenio Bignardi che afferma: «Anche quest’anno la festa del Primo maggio viene celebrata in una stagione complessa, segna-
ta ancora dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. I Vescovi ci propongono il tema “La vera ricchezza sono le persone”. Dal dramma delle morti sul lavoro alla cultura della cura” e ci ricordano che “il lavoro continua a preoccupare la società civile e le famiglie e impegna ad una riflessione che si concretizzi in gesti di solidarietà e di tutela delle situazioni di maggiore precarietà. Le conseguenze della crisi economica gravano sulle spalle dei giovani, delle donne, dei disoccupati, dei precari”. La Chiesa cremonese si sente solidale con tutti coloro che a diverso titolo operano nel mondo del lavoro e con loro desidera in-
contrarsi nell’appuntamento che si terrà nella mattinata del 1° maggio a Pizzighettone». Alle ore 10 è prevista la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, e alla quale sono state invitate le autorità locali insieme ai rappresentanti del mondo economico e sociale. La Messa sarà preceduta dalla visita del Vescovo allo stabilimento e dall’incontro con gli operai e i dirigenti: un’occasione per mettere al centro dell’attenzione il tema del lavoro nel difficile contesto attuale. A fare gli onori di casa sarà l’amministratore delegato di Sicrem spa, Ferdinando Prestini.
IN B R E V E
PER PIERA E CLAUDIO LE “NOZZE DI FERRO”
Non è una ricorrenza che si celebra tutti i giorni quella che lo scorso 19 aprile hanno festeggiato Piera Bordonali e Claudio Tencati. I due cremonesi sono sposati dal 19 aprile 1952, quindi hanno tagliato pochi giorni fa l’ambito traguardo delle Nozze di Ferro, come vengono definite quelle che arrivano a una durata di 70 anni. Con l’augurio di festeggiare in futuro le Nozze di Platino (75 anni), la nostra redazione si complimenta con i due sposi.
ASSOCIAZIONE BASKIN: PROROGA PER LA SEDE La Giunta comunale, su proposta dell’Assessore allo Sport Luca Zanacchi e del Vice Sindaco Andrea Virgilio, ha accordato una proroga per ulteriori due anni del contratto di comodato d’uso della sede dell’Associazione Baskin odv.
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Rubrica
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EVENTO NAZIONALE • Una conversazione sul poeta scomparso e un incontro con l’economista, entrambi ex allievi Il Liceo Manin di Cremona si prepara alla “Notte Nazionale del Liceo Classico” di venerdì 6 maggio con una programmazione di eventi molto significativi per la cultura del nostro paese e la valorizzazione della nostra città. Quest’anno, durante la serata, saranno protagonisti due ex studenti “speciali” che hanno frequentato il rinomato liceo cremonese. Alle ore 17,30, il Dirigente Scolastico, dottoressa Maria Grazia Nolli, porgerà i suoi saluti di benvenuto dando il via alla manifestazione. Il primo incontro della serata avrà luogo alle ore 18 con la conversazione “Pier Paolo Pasolini: da studente del Manin a poeta, mito, icona”. Ricorrendo i cento anni dalla nascita del poeta, si è voluto ricordare la figura di questo preminente intellettuale del XX secolo che, in gioventù, dopo aver frequentato il Ginnasio a Conegliano, a metà dell’anno scolastico 19321933 si trasferì, per impegni lavorativi paterni, a Cremona e studiò al Liceo Manin con ottimi risultati, rimanendo all’ombra del Torrazzo fino al 1935. Non è questa la sede più adeguata per tratteggiare la vicenda umana, artistica e letteraria di Pasolini ma è opportuno ricordare come, proprio sui banchi del Manin, egli iniziò a forgiare il proprio bagaglio culturale, affrontando e studiando i grandi poeti italiani quali Pascoli, Carducci e D’Annunzio, per poi dedicarsi a letture più impegnate anche di carattere filosofico, coerenti con gli studi che approfondiva. Di Pasolini, guidati dal moderatore professor Emilio Giazzi, docente di materie letterarie, e coordinati dalla professoressa Barbara Zagni, docente di filosofia e storia, si occuperanno Mauro Carrera, Maurizio Trespidi e Alessandro Zontini. Mauro Carrera è scrittore e critico d’arte. Autore di numerosi libri e curatore di mostre in musei e gallerie in Italia ed all’estero, si occupa di quei territori di confine tra arte, cinema e letteratura. Attualmente è visitabile, alla fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, nei pressi di Parma, l’interessante mostra “Pier Paolo Pasolini. Fotogrammi di pittura” a cura di Stefano Roffi e di Mauro Car-
Pasolini e Cottarelli alla “Notte del Manin”
A sinistra il programma della “Notte Nazionale del Manin”. Sopra Pasolini, in alto a destra Cottarelli rera. Maurizio Trespidi, luogotenente della Guardia di Finanza, raffinato esperto di cinema e letteratura e, in special modo del mondo di Gabriele D’Annunzio, si occuperà degli aspetti e testimonianze sul cinema di Pasolini. Alessandro Zontini, avvocato e bibliofilo, ex alunno del Manin, concluderà gli interventi dedicati al poeta. Alle ore 19,15, la professoressa Francesca Di Vita, docente di materie letterarie, modererà il secondo incontro che vedrà protagonista il professor Carlo Cottarelli. Carlo Cottarelli, cremonese di origini, è un economista ed edi-
torialista italiano per La Stampa, Repubblica ed altri. Ex alunno del Manin ed ex direttore del dipartimento Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale, racconterà il suo percorso “dal Manin al Fondo Monetario Internazionale e oltre”. L’evento proseguirà, quindi, con la rappresentazione teatrale dedicata a Persefone, allestita dal “Gruppo di Teatro del Liceo”. Persefone si innamora di Ade e, quando capisce di essere in attesa di un figlio concepito con lo stesso dio delle ombre e dei morti, chiede ad Ermes di essere portata sulla Terra ove darà alla luce la figlia, Primavera. Il
richiamo è al ciclo naturale che porta continuamente dalla morte alla vita. Capitanati dalla professoressa Gentilia Luisa Arli, storica insegnante del Manin, i ragazzi del “Gruppo di Teatro del Liceo” concluderanno l’esibizione con la canzone in greco moderno “Cos’è questo che si chiama amore?”. A seguire, l’apertura della sede dell’Associazione ex alunni del Liceo Manin e, in chiusura, su un’idea dei professori Emilio Giazzi e Ilaria Spotti, insegnante di filosofia e storia, si avrà il piacere di ascoltare una serie di suggestive letture su “Guerra, libertà e desiderio di
pace nel mondo antico”. A conclusione dell’evento, verrà letto un passo di Nonno Panopoli, autore tardo-antico; il testo è stato scelto a livello nazionale per la Notte Bianca del liceo classico. Al Manin il suddetto passaggio verrà letto e commentato dalla professoressa Francesca Di Vita. Finalmente in presenza, la notte del Manin rappresenta un prezioso momento di condivisione culturale e un’occasione per far conoscere la realtà del Liceo Classico cittadino che, fin dal 1865, ha formato e forma generazioni di preparati studiosi.
30 Aprile 1945 • Due giorni dopo la morte di Mussolini, il Führer sposa l’amante e si suicida, poi i due corpi vengono bruciati
Hitler: veleno e proiettile per non fare la fine del duce
Un provato Adolf Hitler omaggiato dai suoi soldati prima della tragica fine
(v.r.) Benito Mussolini era morto da pochi giorni, precisamente fucilato a Dongo il 28 aprile. La notizia della macabra fine del duce, appeso per i piedi a piazzale Loreto, ha raggiunto Adolf Hitler nel bunker sotterraneo di Berlino, senza ormai via di scampo. Mussolini aveva cercato di sfuggire alla cattura ma era stato fermato ai confini con la Svizzera. Hitler non intende fare la sua stessa fine, ma prima di cedere all’Armata Rossa ormai padrona della capitale tedesca non si fa remore a spedire alla morte milizie popolari raccolte fino all’ultimo anche tra le donne, i vecchi e i ragazzini. Il Führer riesce a decorare alcuni superstiti di quella truppa malmessa per le gesta “eroiche”. La fanatica resistenza di quel manipolo di persone ovviamente nulla può se non ritardare di qualche ora l’inesorabile fine. Il 30 aprile 1945 Adolf Hitler capisce che è finita, ma prima di congedarsi dal mondo decide di sposare la sua amante Eva Braun. Poco dopo si mette in bocca una capsula col veleno e, per estrema sicurezza, si spara. Per sua disposizione,
il suo corpo e quello di Eva Braun, pure suicidatasi, vengono bruciati in una sorta di funerale vichingo. Hitler ha saputo della orribile fine fatta dal suo ex alleato, e non vuole che il suo corpo sia oggetto di dileggio. Quello stesso giorno viene designato come successore Karl Dönitz, incaricato da Hermann Göring senza essere messo a conoscenza della morte del Führer. Dönitz ordina quindi ai fanti rimasti di partire per Berlino per liberare Hitler, ma pochi di loro torneranno vivi. Il nuovo Führer Karl Dönitz il giorno successivo viene a sapere della morte del predecessore, e decide di spostare il governo nel nord della Germania. Ma pochi giorni dopo, l’8 maggio, la guerra finisce con la resa finale. Dönitz continua a governare fino all’arresto del 23 maggio, e sarà processato a Norimberga, dove gli viene riconosciuto un ruolo secondario, e nessuna implicazione con l’Olocausto. Condannato a 10 anni di carcere, da uomo libero scriverà le sue memorie e morirà nel 1980 all’età di 89 anni.
Cronaca
Sabato 30 Aprile 2022
SANITÀ • Festa a sorpresa per il primario di Oncologia che cessa l’incarico il 1° maggio BENEDETTA FORNASARI
Uno striscione campeggia all’altezza del sesto piano della facciata dell’ospedale di Cremona. Un cuore e una dedica: “Dr. Passalacqua che dire... semplicemente GRAZIE”. L’arrivederci al Primario di Oncologia Rodolfo Passalacqua, in pensione dal 1° maggio, è carico di gratitudine, affetto e stima. I colleghi, i pazienti e i loro familiari, i volontari e tutti coloro che hanno incrociato la loro vita con quella del dottore, esprimono il medesimo sentimento di riconoscenza per l’umanità e la professionalità che lo hanno sempre contraddistinto, tanto in ambito lavorativo quanto nella sfera personale. Tanti amici hanno voluto essere presenti alla festa a sorpresa organizzata nella sua seconda casa, casa MEDeA (l’ex limonaia in via Cà del Ferro a Cremona), sede dell’associazione di volontariato di aiuto ai malati oncologici fondata nel 2003 e di cui è tutt’ora presidente. Un augurio carico di bene all’uomo, al medico e al volontario con cui hanno lavorato fianco a fianco per anni e con cui proseguiranno, dentro e fuori dalle corsie ospedaliere, la lotta ai tumori. “Il dottor Passalacqua ha dedicato la sua vita a noi e merita il nostro grande abbraccio”, si legge nell’invito a partecipare al saluto. Abbracci, qualche lacrima, e tanta commozione hanno invaso il giardino di casa MEDeA, per l’occasione agghindata a festa e resa ancora più bella dalle essenze e dai fiori primaverili. Il momento con-
Passalacqua va in pensione il commosso ringraziamento
Alcune foto del saluto ieri da parte di colleghi, pazienti e familiari
#FACCIAMOINCLUSIONECONGUSTO
viviale si è aperto con l’omaggio al dottor Passalacqua di biglietti, lettere, messaggi ed e-mail delle persone che lo hanno conosciuto e che hanno voluto donargli un pensiero affettuoso. C’è chi ha ricordato la sua generosità, affabilità e disponibilità; qualcuno ha ripercorso la nascita del reparto di Oncologia e i cambiamenti che ne sono seguiti; altri hanno ripetuto il proprio grazie per essere stati accompagnati passo dopo passo nella tragica e dolorosa esperienza di malato oncologico. La caposala del dipartimento oncologico Morena Nazzari racconta gli oltre 17 anni di lavoro con il professor Passalacqua: «Ha lasciato una grande impronta nel nostro modo di lavorare perché ci ha insegnato a considerare il paziente a 360 gradi, a prenderci carico della persona, lavorando in équipe per soddisfare i bisogni di ciascun malato e mettendo a disposizione le nostre professionalità per aiutarlo ad affrontare la malattia. È stato un grande maestro e punto di riferimento e noi cerchiamo di seguire il suo esempio». E per il futuro, tanta felicità e tante altre soddisfazioni al “grande medico e grande uomo”.
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LA B IO G R A F IA
PER VENT’ANNI A CREMONA Rodolfo Passalacqua arriva a Cremona nel 2002 dopo aver prestato servizio a Parma, anche in qualità di docente universitario, dove si è specializzato nel campo della senologia e dove ha seguito tutta l’attività del Day Hospital Oncologico oltre che l’avvio della prima Degenza Oncologica dell’ospedale Stuard. L’anno successivo, nel 2003, apre il nuovo Day Hospital Oncologico al quarto piano dell’ospedale di Cremona, una novità per la struttura che fino ad allora era priva di una Unità di Oncologia. Da subito affianca la cura delle malattie oncologiche alle terapie psicologiche, attiva un centro di Ricerca clinica epidemiologica accanto al reparto di Oncologia, perché «dove si fa ricerca, si cura meglio» come ha sempre sostenuto. Tra i suoi motti “non accontentarsi mai” e quindi studiare, sperimentare farmaci innovativi e “non delegare” perché dal suo punto di vista ogni problema deve essere affrontato senza aspettare che siano gli altri a farlo. La sua priorità è sempre stata la persona, il paziente non va mai lasciato solo. Al primo posto, dunque, l’umanizzazione delle cure. Dalla sua modalità di rapportarsi con il malato nasce il progetto Hucare, riconosciuto dal Ministero della Salute e dall’Associazione Italiana Oncologia Medica (Aiom), con lo scopo di introdurre interventi psicosociali nella pratica assistenziale oncologica. Non solo. Il dottor Passalacqua ha maturato importanti esperienze lavorative a Boston e al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, ha portato avanti la formazione del personale in ambito comunicativo e relazionale e realizzato corsi in centinaia di centri oncologici italiani. Non può essere dimenticato l’apporto fornito all’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore, dove ha riorganizzato il Day Hospital Oncologico e promosso incontri multidisciplinari e la collaborazione con le altre Unità diagnosticocliniche. Passalacqua nei suoi venti anni a Cremona ha sempre messo in forte relazione lo studio, la ricerca e l’approccio scientifico con la persona e il territorio. L’associazione MEDeA è proprio l’emblema di una scelta che ha dato i suoi frutti: unirsi per raccogliere le forze del personale sanitario, dei pazienti, dei parenti e degli amici per sostenere la cura dei tumori.
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dall italia & dal mondo in collaborazione con:
SANITÀ
POLITICA
COVID, MONITORAGGIO SETTIMANALE: INCIDENZA IN SALITA
UCRAINA, GUERINI: «DALL’ITALIA SOSTEGNO E AIUTO»
In aumento l’incidenza settimanale a livello nazionale dei casi Covid e sostanzialmente stabile l’indice Rt: è quanto emerge dai dati del monitoraggio settimanale della cabina di regia diffusi dall’Iss. Sale l’incidenza settimanale a livello nazionale: 699 ogni 100.000 abitanti (erano 675). Nel periodo 6-19 aprile, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,93 (range 0,90-1,04), sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è al di sotto della soglia epidemica e sostanzialmente stabile. Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 3,8% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 28 aprile) vs il 4,2% (21 aprile). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 15,6% contro il 15,8%.
«Il nostro Paese sta sostenendo e aiutando l’Ucraina, il suo popolo e le sue forze armate. Lo sta facendo partecipando allo sforzo di altri paesi della comunità internazionale, sostenendo l’Ucraina dall’aggressione ingiustificata ed ingiustificabile a cui è sottoposta ed implementando e rafforzando ogni sforzo per la ricerca di una via negoziale e per giungere ad una pace vera, costruttiva, equa e rispettosa». Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in occasione del giuramento della scuola di aeronautica “Giulio Douhet” a Firenze. «Lo stiamo facendo
S I CUR EZZA
MATTARELLA: «NON SI DEVONO PIÙ PIANGERE MORTI ASSURDE SUL LAVORO» «Il segno di Lorenzo Parelli è destinato a rimanere nella vita di chi lo ha conosciuto, amato e apprezzato la sua passione. Io sono qui per esprimere la mia vicinanza e partecipazione all’immenso e insanabile dolore dei suoi genitori, della sorella, di amici e compagni di Lorenzo. E’ una ferita profonda che interroga l’intera comunità, a partire da quella scolastica di cui era parte. Il suo percorso formativo lo aveva portato in azienda ma è accaduto quello che non deve e non può accadere. La morte di un ragazzo con il dolore lancinante che l’accompagna, ci interroga affinchè non si debbano più piangere morti assurde sul lavoro». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento all’Istituto Salesiano “G. Bearzi” di Udine, ricordando il 18enne morto in fabbrica a Lauzacco, nell’ultimo giorno di uno stage. «La sicurezza nei luoghi di lavoro è un diritto, assicurarla è un dovere inderogabile», ha sottolineato il capo dello Stato, per il quale «i valori del lavoro per i giovani e per chiunque non possono essere associati alla dimensione della morte. La sicurezza sul lavoro si trova alle fondamenta della sicurezza sociale, cioè del valore fondante di una società contemporanea».
partecipando alle decisioni assunte dalla comunità internazionale, accogliendo i rifugiati ucraini, le famiglie, i ragazzi, gli anziani, le donne, che si sono recate qui nel nostro Paese. Sono centomila i rifugiati che stiamo ospitando - ha aggiunto Guerini -. Lo facciamo attraverso il sostegno diretto allo sforzo militare che l’Ucraina sta mettendo in campo e lo facciamo anche attraverso la presenza delle nostre Forze armate in questo contesto di difficoltà e di tensione, nell’attività di rafforzamento della prontezza e della deterrenza sul fianco est dell’alleanza».
UCRAINA • Non si placano le proteste per l’azione russa sulla capitale alla presenza del segretario generale dell’Onu
Missili su Kiev, Zelensky: «Serve una risposta forte» I missili caduti giovedì su Kiev proprio durante la visita del segretario generale dell’Onu nella capitale ucraina hanno sconvolto i paesi occidentali. «Subito dopo la fine dei nostri colloqui a Kiev – ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky -, i missili russi sono volati in città. Cinque missili. Questo la dice lunga sul vero atteggiamento della Russia nei confronti delle istituzioni globali, in merito agli sforzi della leadership russa per umiliare l’Onu e tutto ciò che l’organizzazione rappresenta. Pertanto – ha aggiunto -, richiede una risposta forte». L’attacco ha scatenato una reazione preoccupata in Occidente. L’alto rappresentante per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza dell’Unione Europea, Josep Borrell, si è detto “scioccato e sconvolto per gli attacchi missilistici russi su Kiev e altre città ucraine. La Russia dimostra – ha continuato in un tweet – ancora una volta il suo sfacciato disprezzo per la legge internazionale bombardando una città mentre il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres è presente, insieme al primo ministro bulgaro Kiril Petkov”.
Per il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, si tratta di “una nuova escalation che crea grande preoccupazione”. “Questa guerra – ha scritto in un tweet – va fermata subito. Pieno sostegno al popolo ucraino, ferma condanna della guerra di Putin”, ha aggiunto. Nonostante gli sforzi diplomatici, quindi, il conflitto sul campo prosegue. In base all’ultimo aggiornamento dello Stato maggiore delle forze armate
ucraine, l’esercito russo continua a svolgere “operazioni offensive” nell’area orientale per “stabilire il pieno controllo del territorio degli oblast di Donetsk e Lugansk e mantenere il percorso terrestre con la Crimea occupata”. Secondo l’intelligence britannica, la battaglia del Donbass rimane “il principale obiettivo strategico della Russia al fine di raggiungere il suo obiettivo dichiarato di assicurarsi il controllo sulle regioni di Donetsk e Lugansk”. In queste regioni “i combattimenti sono stati particolarmente pesanti intorno a Lysychansk e Severodonetsk, con un tentativo di avanzare a sud da Izium verso Slovyansk”, aggiunge l’intelligence nell’aggiornamento diffuso dalla Difesa del Regno Unito. Per Londra, però, “a causa della forte resistenza ucraina, le conquiste territoriali russe sono state limitate e raggiunte a un costo significativo per le forze russe”. Nel frattempo, purtroppo, viene anche aggiornato il bilancio delle vittime tra i bambini: secondo l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina nel conflitto sono morti 219 bambini e almeno 398 sono rimasti feriti.
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L’ATTUALITA’ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO «Ma cos’è questa storia che adesso il cognome è quello della mamma?» Non è proprio così. È stato solo deciso di eliminare la preferenza storica a favore del cognome del papà rispetto a quello della mamma, come è sempre avvenuto fino ad oggi. Il tutto nell’ottica di una parità di genere tra uomo e donna che è ancora lontana «Ma chi l’ha deciso?» La Corte Costituzionale, che ha stabilito che dare il nome del padre in modo automatico non è consono allo spirito della Costituzione che prevede parità di diritti tra uomo e donna «E ha cambiato la legge?» No. La Corte Costituzionale, detta anche Consulta, non può fare le leggi, può solo stabilire se una legge violi o meno la Costituzione. In questo caso ha deciso che le norme che impongono di dare al figlio il nome del padre, o che lo consentano in modo automatico, non sono legittime. Ora sarà il Parlamento ad occuparsi della nuova legge, che però dovrà seguire le linee tracciate dai giudici «Dunque cosa succederà?» Il figlio avrà automaticamente il dop-
pio cognome, sia quello del padre che quello della madre, a meno che i genitori decidano di dare al figlio il solo cognome del padre o della madre (cosa che è già possibile in Italia dal 2016). Potranno decidere anche l’ordine dei due cognomi «Cosa c’entra l’ordine?» È molto importante, perché decide quale dei due cognomi verrà a sua volta trasferito ai nipoti. Ovvio che se ognuno eredita i due cognomi, quando si arriva alla quinta generazione il neonato avrà 56 cognomi «E quindi cosa succederà?» Probabilmente faremo quello che in Spagna fanno da tanti anni: il neonato prende sia il cognome del padre che quello della madre. Da loro tradizione quello del padre è il primo, ed è quello che verrebbe di fatto tramandato «È un po’ difficile da capire» Ti faccio un esempio di come accade in Spagna. Se tuo padre si chiama Ferrari e tua madre Rossi, tu ti chiamerai Pericle Ferrari Rossi. Se avrai un figlio con una ragazza che di cognome fa Esposito Poli, il bambino si
chiamerà Ferrari Esposito Rossi Poli: i nomi dei nonni finiscono davanti a quelli delle nonne. In Italia potrebbe accadere che l’abbinamento rimanga, ma è da stabilire. Per quello ti dico che adesso serve una legge che chiarisca. All’anagrafe è logico pensare che ognuno non debba avere più di due cognomi, altrimenti sai che fatica firmare moduli? E poi ci sono altri aspetti da chiarire: ad esempio potremo modificare noi da maggiorenni l’ordine dei cognomi o dovrà rimanere invariato? E sarà possibile ad esempio che una coppia dia al primo figlio un cognome e al secondo figlio l’altro cognome, in modo da avere fratelli con cognomi diversi? «Mi sta girando la testa» Vabbé finiamola qui, meglio che vai a dormire. Speriamo solo che le famiglie non si mettano a litigare anche sul cognome da dare ai figli. Quanto alla parità di genere, aspettiamo che riguardi i salari e le condizioni di lavoro più che i cognomi. Buonanotte Pericle «Buonanotte» Vanni Raineri
IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA
LO SCATTO DELLA SETTIMANA ELON MUSK
olito la statua dell'amicizia Gli amministratori di Kiev hanno dem la testa dell’operaio russo dei popoli ucraino e russo, a partire dal
L’uomo più ricco del pianeta (il suo patrimonio è stimato in 219 miliardi di euro) è uscito a fare compere, e con un assegno di oltre 40 miliardi di euro si è comprato nientemeno che Twitter, il social fondato nel 2006 da Jack Dorsey che ha 1,3 miliardi di account e 330 milioni di utenti attivi. Musk, grande affabulatore e imprenditore di enorme successo, si è posto l’obiettivo di entrare efficacemente nel campo della comunicazione, e lo ha fatto acquisendo la piattaforma considerata più influente nel campo dell’informazione.
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LA MULTICULTURALITÀ NELL’AUTOMOTIVE
GIOVANI • Un successo l’iniziativa 2022, dopo due anni di stop, che ha coinvolto 30 ragazzi in Santa Chiara
Ryla Junior, per crescere nella società VANNI RAINERI
“Fare anima con le donne”. Non è solo uno slogan per Katia Bassi, recentemente nominata da Forbes Italia come una tra le 100 donne italiane di maggior successo, ospite del Rotary Club Casalmaggiore Viadana Sabbioneta nella serata del 21 aprile. Un’esperienza ventennale nel mondo dell’auto e dello sport, prima donna ad entrare nel board di Automobili Lamborghini con il ruolo di Chief Marketing & Communication Officer, nel 2021 è diventata Managing Director della Silk-Faw, azienda che mira a sviluppare una serie di auto ultra-lusso, ad alte prestazioni, combinando culture ed esperienze diverse. Di questo strabiliante progetto ha raccontato ai tanti soci ed ospiti presenti alla conviviale: Cina (nello specifico, Faw, colosso nella produzione di automobili) e Stati Uniti (Silk Ev, società internazionale di ingegneria e design automotive) che puntano sull’Italia e sui nostri ingegneri per realizzare vetture super-sportive completamente elettriche, che verranno progettate e costruite in un campus futuristico e green di 360mila metri quadri alle porte di Reggio Emilia, nella “Motor Valley”, con un investimento di circa 1,3 miliardi di euro e una prospettiva entro il 2028 di oltre mille assunzioni. Ma l’investimento non è solo in termini economici: Katia Bassi punta anche a coinvolgere nel progetto quanti più giovani e quante più donne possibili, in una visione in cui il sogno diventa reale nella misura in cui “l’altra metà del cielo” riesce a creare consenso (“che è ben diverso dall’essere accondiscendenti”), non ambisce a “fare l’uomo”, ha una perfetta padronanza dei dati per presentarsi con i numeri giusti a un colloquio di lavoro, trova la sua dimensione con un preciso obiettivo nella testa e nel cuore. Sogno, progetto, donna: si sposano a meraviglia questi termini nella vita e nella carriera professionale di Katia Bassi, 53 anni, nata e laureata a Pavia, cresciuta a Locate di Triulzi e poi salpata per il mondo, con riconoscimenti internazionali che il presidente del Rc Cvs Vincenzo Corbisiero ha faticato a riassumere nella sua presentazione iniziale e la cui presenza a Sabbioneta è stata favorita dalla decennale amicizia con Annalisa Lusuardi.
«Un’esperienza bellissima, i ragazzi sono stati molto soddisfatti e nonostante l’organizzazione di un evento del genere sia complessa, è andato tutto bene. Qualche contrattempo c’è stato, come quello che ha impedito a uno dei relatori, l’ingegner Cristian Fracassi, di partecipare, e anche il provveditore Fabio Molinari è dovuto rimanere in casa perché contagiato dal Covid, ma siamo riusciti ad allestire un collegamento nella giornata conclusiva a teatro». È un Marzio Somenzi giustamente stanco ma soddisfatto al termine del Ryla Junior, l’iniziativa rotariana rivolta ai ragazzi dai 16 ai 18 anni di cui era il responsabile. Una trentina quelli che hanno partecipato all’edizione 2022, che tornava dopo due anni di assenza causa pandemia. La settima edizione è stata organizzata dai Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po, Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, Piadena Oglio Chiese, Brescia Verola, dagli E-Club 2050 e Nuove Frontiere e dal Rotaract Piadena Casalmaggiore Asola. Determinante anche il contributo del Comune di Casalmaggiore e dell’Istituto Santa Chiara, dove i ragazzi hanno soggiornato dal venerdì mattina alla domenica pomeriggio. Venerdì come detto era prevista
In alto la relazione ai ragazzi del Ryla Junior di Enrico Galletti. Qui sopra i presidenti dei club organizzatori col governatore Dulio e i ragazzi col coordinatore Roberto Bondavalli la prima relazione dell’ingegner Fracassi, che è stato sostituito dallo psicologo Roberto Bondavalli, da anni coordinatore dei lavori del Ryla Junior. E poi l’imprenditore Vittorio D’Urso che ha illustrato la riconversione della propria azienda per risanificazione ambientale in risposta al Covid. Sabato l’atleta di basket in carrozzina Andrea Arbetti, l’imprenditrice di PoolPharma Maria Luisa Beltra-
mi e il giovane giornalista Enrico Galletti. Particolarmente attenti i ragazzi nell’ascolto dell’esperienza di Enrico, 22enne già giornalista di successo, che ha spiegato loro come sia falso affermare che oggi i ragazzi abbiano meno chance di mettersi in luce (anzi, le tecnologie aiutano), ma come siano necessarie preparazione, fortuna, l’appoggio di persone che credono in te e determinazione.
Sabato sera si è poi tenuta la cena di gala alla presenza dei ragazzi, di parecchi soci e del governatore del Distretto 2050 Sergio Dulio. Domenica il collegamento con Molinari dal Teatro Comunale, con la presenza del sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, quindi la relazione dell’imprenditore Paolo Franchi prima del rompete le righe, e il rientro a casa dei ragazzi.
DIGIT AL E
NUOVI SITI WEB PER TEATRO COMUNALE, MUSEO DEL BIJOU, MUSEO DIOTTI E BIBLIOTECA Digital transformation e nuove tecnologie multimediali sono fattori chiave al centro della ripresa del comparto artistico e culturale. La pandemia ha ulteriormente evidenziato l’esigenza di un’accelerazione nella digitalizzazione e nell’ultimo anno si è registrato un significativo incremento dell’offerta digitale dei musei. È questo lo scenario delineato dal XII Rapporto Civita dal titolo “Next Generation Culture. Tecnologie digitali e linguaggi immersivi per nuovi pubblici della cultura” realizzato in collaborazione con Icom Italia e confermato dal sondaggio online commissionato dalla DG Musei del Mic, secondo il quale il 72% dei rispondenti ha visitato i siti Internet e i profili social dei musei, italiani o stranieri, prediligendo i contenuti video (76%), le foto (56%), le conferenze e i seminari on line (34%). L’aspetto più interessante è che quasi 7 intervistati su 10 ritengono che una proposta digitale di qualità
potrebbe contribuire in modo decisivo alla ripartenza delle visite in presenza. Proprio con questo intento, gli Istituti di Cultura di Casalmaggiore si sono affidati a YouCo per la ripartenza della cultura all’insegna delle potenzialità offerte dalla tecnologia. In qualità di Mobility Solution Provider italiano con presenza internazionale, YouCo ha ricevuto l’incarico per la progettazione e realizzazione dei siti web del Teatro comunale di Casalmaggiore, del Museo del Bijou, del Museo Diotti e della Biblioteca Civica
“A.E. Mortara” con l’obiettivo di offrire ai visitatori piattaforme dalla fruizione agile e funzionale, all’insegna di una user experience ottimizzata per la navigazione su qualsiasi tipo di device. La progettazione dei nuovi portali è parte del progetto “La cultura non si ferma”, cofinanziato dal Gal Terre del Po - Fears (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) con l'Operazione 7.4.01 ambito 2 “Il sistema della rete della valorizzazione della cultura” e voluto dall'Amministrazione Comunale di Casalmaggiore che coinvolge tutti gli istituti culturali del Comune. Il progetto ha permesso l'implementazione dei percorsi multimediali nei Musei Diotti e del Bijou, la funzionalizzazione del Teatro Comunale in ottica di distanziamento sociale e live streaming, la riqualificazione dello spazio Emeroteca della Biblioteca Civica, la realizzazione ex novo del sito della Biblioteca e il rifacimento dei siti dei due Musei e del Teatro.
Casalasco
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SAN GIOVANNI IN CROCE • Lunedì in piazza Vidoni il primo di un ciclo di incontri con Simone Riflesso
L’inclusività “in altre parole” Dopo la presentazione del libro di Fabrizio Acanfora dello scorso 21 marzo presso il teatro Cecilia Gallerani, continuano le iniziative sul tema dell’inclusività organizzate dall’amministrazione comunale di San Giovanni in Croce. Gli appuntamenti della rassegna “In altre parole”, un ciclo di incontri di confronto collettivo che riprende il titolo dell’omonima pubblicazione di Acanfora, verranno condotti da Simone Bernardi Pirini, sangiovannese e attivista per i diritti per le persone con disabilità e della comunità lgbtq+ che si è fatto conoscere sui social network con lo pseudonimo di Simone Riflesso, dove scrive e fa sensi-
bilizzazione su questi temi. Partendo proprio dal già citato “Dizionario minimo di diversità” (effequ, 2021), il primo momento di confronto sarà lunedì 2 maggio alle ore 18.30 in Piazza Vidoni e partirà da una riflessione sulla parola “inclusione”. Seguiranno altri tre appuntamenti, fissati per lunedì 30 maggio, lunedì 20 giugno e lunedì 11 luglio, il cui focus sarà incentrato rispettivamente sulle parole “discriminazione”, “orgoglio” e “disabilità”. Gli eventi, ai quali tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, saranno svolti in forma ibrida, con possibilità di seguire gli interventi anche da remoto in diretta streaming
Il libro di Fabrizio Acanfora e Simone Riflesso su Instagram (@simoneriflesso) e su Facebook (Biblioteca comunale di San Giovanni in Croce). Per informazioni sull’evento e prenotazioni è
possibile rivolgersi alla Biblioteca comunale di San Giovanni in Croce: tel. 0375-310279, email: biblioteca@comune. sangiovanniincroce.cr.it.
T OR R ICEL L A D EL PIZZO
TORNA DOPO DUE ANNI LA FESTA DEL PRIMO MAGGIO: GASTRONOMIA E TANTI EVENTI Mancava dal 2019 una delle feste più tradizionali del Casalasco, quella del Primo Maggio a Torricella del Pizzo. Dopo le due edizioni saltate causa Covid, il Comitato Fiera, appoggiato dall’Amministrazione comunale, ritorna in campo organizzando la “Festa della tradizione” che si terrà nella giornata di domani. Si tratta della prima manifestazione organizzata da oltre due anni a questa parte dal Comitato Fiera: l’ultima fu la “Festa dal Pipén” del gennaio 2020, pochi giorni prima che scattasse l’allarme pandemia. Il programma prevede una serie di iniziative che fanno parte della tradizione torricellese. Si parte alle ore 8 con la gara di pesca dei pensionati di Torricella, che si terrà ai Laghetti Rosalba di Gussola. Alle 8,30 via alla 41ª edizione del concorso di
pittura. Il tema di quest’anno non poteva che essere “La pace è…”. Ai bambini protagonisti la scelta di interpretare il desiderio che abbia fine la guerra in corso. Alle 9 la 28ª edizione della Motoconcentrazione d’epoca, Memorial Otello Ronchi. Attesissimo, lo stand gastronomico al coperto della tensostruttura in piazza Boldori aprirà alle ore 11,30. Al grido di “1° mangio… in piazza” si potranno as-
saggiare il salame col filetto “Il Pizzetto”, prodotto locale, e altri salumi in abbinata con la torta fritta, ma anche i tortelli della Valle del Po e il cosciotto di maiale del Principe allo spiedo. Inoltre anche quest’anno degustazione di trippa d’altri tempi. Una volta sazi, i visitatori potranno assistere dalle ore 15 all’esibizione di agilità-abilità-controllo dei cani da polizia giudiziaria a cura del Gruppo cinofilo “Madonna della Scala” di Pontevico. Alle 16 la premiazione della gara di pesca nelle diverse categorie. Come antipasto alla giornata di festa, questa sera dalle 21 edizione speciale della Tombolissima Auser, che si terrà nella palestra comunale. Per informazioni contattare il numero 391-3001600.
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LIB R I
UN ROMANZO BREVE DI STEFANO VENTURA (g.m.) “Se la vita morde” è il titolo del nuovo libro – questa volta un romanzo breve – del casalasco Stefano Ventura. La pubblicazione è stata promossa dalla Fondazione “Daniele Ponchiroli” col patrocinio del Comune di Viadana. «Questo romanzo – spiega Gabriele Oselini, presidente della “Ponchiroli” – esce un po’ dagli schemi consueti di Stefano Ventura che esplora, forse per la prima volta nella sua produzione letteraria, un nuovo ambito. Si evidenzia una condizione esistenziale oggi più che mai reale, cioè l’incontro-scontro con la malattia, la conseguente sofferenza, poi la forza di resistere, quindi la volontà assoluta di far prevalere la vita sulla morte. Un vero e proprio inno alla vita che Stefano ci dona grazie alla sua originalissima capacità letteraria». La prefazione del romanzo è firmata da Stefano Prandini, insegnante presso il polo scolastico “Romani” e poeta. “La vicenda di Carlo, il protagonista di questo romanzo – scrive Prandini – è paradigmatica: un giovane sano, forte, sportivo, spensierato e innamorato che di colpo si trova a fare i conti con una grave malattia che gli cambia radicalmente la vita (…). Narrare una vicenda del genere non è semplice perché è facilissimo scivolare nel pietismo o nella rappresentazione a tinte esageratamente forti. Niente di tutto ciò: Ventura, con la sua scrittura nitida e piana, ci consegna un racconto in cui il dramma non è mai esibito, ma sorge spontaneamente dalla narrazione nella sua asciutta nudità”. “Se la vita morde”, che mercoledì alle ore 21 sarà presentato al Mu.Vi. di Viadana, è stato stampato in soli 250 esemplari, tutti rigorosamente numerati e fuori commercio. Intanto la platea casalasca attende che Ventura presenti in città “Il segreto della vergine inca” (Armando Curcio Editore – 2021), terzo segmento della trilogia ambientata fra l’epoca incaica e i giorni nostri.
SPECIALE
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Al Cibus arriva l’area di Confartigian Massimo Rivoltini (presidente nazionale di Confartigianato Alimentazione): «Due aziende cremonesi nel pool Un’importante novità dell’edizione 2022 di Cibus, alla quale è dedicato questo speciale, riguarda Confartigianato, che raggruppa una serie di aziende associate in uno spazio unico, che si trova nel padiglione 7 stand E30. Ognuna delle aziende presenti ha in realtà un proprio stand, ma all’interno di un ampio spazio gestito appunto da Confartigianato. L’idea nasce da un iniziale contatto fra Confartigianato e gli organizzatori di CIBUS, 21° Salone internazionale dell’Alimentazione in programma a Parma, in previsione proprio di una esposizione collettiva presso uno degli eventi più importanti nel panorama fieristico di settore in grado di valorizzare al massimo le produzioni alimentari. L’accordo prevede la partecipazione delle aziende all’interno di uno stand collettivo brandizzato Confartigianato con uno spazio per l’impresa con particolari condizioni di favore per gli associati. Tutti gli stand vengono collocati in un’area di grande impatto visivo riservata a Confartigianato, garantendo al tempo stesso riduzione dei costi, notevole visibilità individuale delle imprese e forte identificazione con l’artigianato di qualità di Confartigianato. Dunque vantaggi per le imprese ma anche per i visitatori, che possono trovare diverse realtà interessanti raggruppate in un unico punto della manifestazione.
AZIENDE IN SINTONIA Ad illustrare meglio l’iniziativa è il presidente provinciale di Confartigianato Cremona, Massimo Rivoltini: «Quest’anno Cibus afferma Rivoltini, che è anche presidente nazionale di Confartigianato Alimentazione - si presenta con le intenzioni di tornare ad essere una fiera di riferimento a livello internazionale come era nell’epoca pre-Covid, tanto che la partecipazione sarà molto importante e qualificata. Come ogni anno ci sono diverse aziende cremonesi (l’elenco è pubblicato a lato) che vi prendono parte, ma la novità è il lavoro che fa Confartigianato a livello nazionale, che consiste nel creare un pool di aziende che si muovono in sintonia. È quindi presente una sorta di isola Confartigianato con stand da tutta Italia, con una fortissima connotazione di sistema che dispone di una reception che offre diversi servizi e Confexport che segue il percorso». IL “FRONTE” CREMONESE Due le aziende cremonesi nel pool formato da 16 aziende nazionali: si tratta della “Galletti Aurelio & C snc di San Daniele Po”, un’azienda che vanta l’appellativo di Antico Acetificio Artigiano fin dal 1871, in quanto produce aceto di vino da 5 generazioni, e “La Cicogna srl” di Cicognolo, attiva nella produzione di mostarde artigianali e conserve di verdura senza conservanti ed additivi.
IL PROGETTO: FARE RETE «Finalmente torniamo a fare manifestazioni in presenza come si deve - prosegue Massimo Rivoltini - con questa novità importante: abbiamo
messo in rete un progetto che ha una sorta di zoccolo di partenza su cui costruire allargandoci ad altri aspetti in tema di alimentazione, e che sappia muoversi non solo in
contesti nazionali. Da tempo volevamo dedicare uno spazio che non è comune, in quanto ogni azienda avrà un suo stand personale, ma che consenta di implementare di volta in
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nato per fare sistema delle 16 realtà nazionali con l’obiettivo di muoversi in sintonia»
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i partecipanti
Le realtà cremonesi presenti a Parma La voglia di ripartire, le speranze che l’agroalimentare ripone nella prossima stagione, ma anche l’occasione per fare il punto su un settore che nell’ultimo periodo, come tanti, ha incontrato alcune difficoltà. La tradizionale fiera Cibus di Parma, in programma fra pochi giorni, dal 3 al 6 maggio, parla anche cremonese. Ecco le aziende locali che parteciperanno alla manifestazione: CASALASCO SOCIETA' AGRICOLA SPA Padiglione 05 - Stand E 016 FIESCHI DAL 1867 - I.T.C. SRL Padiglione 03 - Stand D 055 Coespositore GALLETTI AURELIO E C SNC Padiglione 07-08 - Stand E 030 Coespositore GENNARO AURICCHIO SPA Padiglione 02 - Stand D 002 LA CICOGNA SRL Padiglione 07-08 - Stand E 030 Coespositore LATTERIA SORESINA S.C.A. Padiglione 02 - Stand B 026 MAD ONE SRL Padiglione 07-08 - Stand C 126B MAIS CORVINO SRL Padiglione 06 - Stand B 022 Coespositore MARTINOROSSI SPA Padiglione 06 - Stand B 022 OLEIFICIO ZUCCHI SPA Padiglione 05 - Stand G 010 PRODUTTORI LATTE ASSOCIATI CREMONA - P.L.A.C. Padiglione 02 - Stand F 002 REGALPACK SRL Padiglione 07-08 - Stand B 052
volta chi vorrà aggregarsi per presentarci anche in contesti esteri, per offrire un aiuto alle imprese anche nella fase post vendita, creando sinergie importanti per le aziende».
RIVOLTINI DOLCIARIA Ovviamente anche la Rivoltini Alimentare Dolciaria sarà presente al Cibus, anche se in diversi spazi (è nel padiglione 6).
Da sottolineare che nella giornata di martedì 3 maggio sarà presente il presidente nazionale di Confartigianato Marco Granelli, che è di Parma.
RIVOLTINI ALIMENTARE DOLCIARIA SRL Padiglione 06 - Stand I 035 SALMO PAN SRL - ADAMAS CAVIAR Padiglione 03 - Stand D 048 TOP SINGLE SERVICE SRL Padiglione 03 - Stand D 050
SPECIALE
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Cibus, l’agroalimentare italiano in
Dal 3 al 6 maggio tornano i buyer esteri a conferma di un export in territorio positivo. In esposizione Sarà un anno difficile per l’agroalimentare italiano, stretto tra inflazione e rischio di flessione dei consumi interni, ma l’arrivo degli investimenti del PNRR e la continua crescita dell’export nelle geografie chiave possono consentire un ulteriore crescita del comparto nel medio periodo. Ne parleranno i rappresentanti della filiera che si incontreranno a Cibus 2022, dal 3 al 6 maggio a Parma, organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare. Cibus è la fiera dei Territori: da quasi 40 anni a Parma si celebra la capacità del Made in Italy Alimentare di crescere rispettando e valorizzando la propria tradizione e i propri territori. Migliaia di buyers esteri torneranno finalmente in Italia, nella Food Valley, per implementare i propri assortimenti con prodotti Authentic Italian offerti da oltre 3.000 espositori che sono un unicum a livello mondiale come la fiera che li rappresenta. Già registrati anche 50.000 operatori professionali italiani della Distribuzione e della Ristorazione, che a Cibus non solo incontrano tutti i loro fornitori in essere e potenziali, ma trovano idee e soluzioni per tutti i canali del Food&Beverage. Arriveranno circa 2000 top buyer da Stati Uniti d’America, Europa, Medio Oriente, Sud America e Asean. Ai top buyers italiani ed esteri è destinato il programma “Cibus destination”, visite guidate e percorsi tematici in fiera e sul terri-
torio, dedicati a produzioni tipiche, territorialità, fuori casa e sostenibilità. In esposizione ci saranno circa mille nuovi prodotti che le aziende alimentari stanno immettendo nei mercati. I trend generali sono prodotti attenti a salute e benessere, gusto e nuove combinazioni di ingredienti, e poi territorialità e packaging sostenibili. I prodotti più innovativi saranno esposti in fiera nell’area “Cibus Innovation Corner”, selezionati da una giuria di esperti. Saranno in parte destinati all’export che presenta aspetti positivi, specie per quanto riguarda l’area extra UE, meno penalizzata dagli effetti della guerra in Ucraina, che nel 2021 ha rappresentato il 42,6% delle esportazioni alimentari italiane. In particolare, il mercato USA ha registrato un aumento del 14,0% sull’anno precedente. Va sottolineato che quella del 2022 è la prima edizione di Cibus “carbon neutral”. La carbon neutrality è un processo che include la misurazione delle emissioni, l’individuazione di un piano di riduzione e la compensazione delle emissioni residue attraverso crediti di carbonio certificati di alta qualità, che finanziano progetti di mitigazione dei cambiamenti climatici e promuovono lo sviluppo sostenibile. La certificazione è stata resa possibile grazie alla partnership tra Fiere di Parma e Carbonsink, la società di consulenza leader in Italia nella
progettazione di strategie climatiche. Ivano Vacondio, Presidente di Federalimentare, ha sottolineato l’importanza del food&beverage italiano: «Se c’è una cosa che gli ultimi anni ci hanno insegnato è l’importanza,
data troppo spesso per scontata, del food&beverage. Internamente, il food&beverage rappresenta un vero e proprio vettore di coesione sociale, mentre se guardiamo all’export, le nostre eccellenze nel mondo continuano a
rappresentare una fonte di ricchezza tramite la quale possiamo aiutare l’economia del Paese. E Cibus, come vetrina dei prodotti alimentari del Made in Italy deve ricordarci proprio questo: anche in condizioni difficili come
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bella mostra
e tanti prodotti nuovi e sostenibili
quella che stiamo affrontando, è importante celebrare i nostri prodotti, farlo con buyer italiani ed esteri, ricordando il grande valore di ciò che produciamo in termini economici e in termini sociali».
Sul ruolo di Cibus, Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma, ha detto: «Cibus negli ultimi 2 anni non si è mai fermato: supportando il sourcing degli operatori esteri con MyBusinessCibus, organizzando CibusForum nel
drammatico 2020, inaugurando la ripartenza delle fiere nel settembre 2021 e presidiando con un proprio padiglione Expo Dubai. Perche da 40 anni è questa la missione che condividiamo con Federalimentare: difendere
l’authentic Italian e supportare le nostre esportazioni. Cibus 2022 torna già ai livelli pre-pandemia per qualità e quantità di espositori, oltre 3.000, tutti rigorosamente italiani, e 70.000 visitatori attesi, rigorosamente pro-
fessionali, di cui oltre il 10% esteri; dal 3 al 5 maggio ancora una volta tutto i mondo viene a vedere di persona il miracolo del Made in Italy alimentare attraverso le sue instancabili imprese e i loro meravigliosi territori”.
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SPECIALE
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Dalla ricerca del gusto alla tradizione dei prodotti tipici locali, dal packaging sostenibile al benessere animale
Mille nuovi prodotti in esposizione
La vera innovazione parte sempre dalla tradizione. E i quasi mille nuovi prodotti in esposizione a Cibus, pronti a essere lanciati sul mercato interno e su quello estero, sono, infatti, elaborazioni creative sulla base dell’antica storia del saper fare dell’alimentare italiano. Sono prodotti che, rispondendo alla domanda dei consumatori, si focalizzano negli ambiti dei prodotti salutistici, della ricerca del gusto anche attraverso nuovi mix di ingredienti, della tradizione dei prodotti tipici locali, dei packaging ecosostenibili, del benessere animale. Negli stand si potranno dunque trovare oli di
oliva spremuti a freddo, salumi con meno grassi e sale, pesto realizzato a freddo, formaggi senza lattosio, hamburger vegetali, una vasta offerta di prodotti di nicchia, le offerte “ready to cook”. Cento di questi prodotti, destinati sia al canale retail sia a quello Horeca, saranno esposti nell’area “Cibus Innovation Corner”, situata nel Padiglione 8, suddivisi per settori: Gusto & ingredienti, Packaging, Sostenibilità, Territorialità. In generale, rimane forte l’attenzione delle industrie alimentari a salute e benessere, come pure alla domanda di prodotti biologi-
ci e vegani, seguendo l’onda lunga dell’emergenza pandemica. Qualche esempio: le maltagliatelle di lenticchie rosse e riso integrale; le polpettine di fave e piselli bio, cotte al forno; gli snack di legumi tostati, senza conservanti; la merenda con frullato di frutta fresca e gallette di riso ricoperte di cioccolato; il salame senza conservanti, a lunga stagionatura; le cotolette vegetali di pollo; il prosciutto di Parma da suini nutriti con semi oleosi ricchi di Omega 3; la pasta senza glutine a base di riso integrale e alga Spirulina; i filetti di alici con il 25% di sale in meno,
Fieschi dal 1867 a Cremona
L’AZIENDA. Augusto Fieschi, appassionato conoscitore delle secolari tradizioni gastronomiche cre-
monesi, inizia nel 1867 a produrre mostarde, salse, torrone e dolci tipici utilizzando esclusivamente ingredienti genuini accuratamente selezionati e di ottima qualità. Da allora gli obbiettivi dell’azienda sono rimasti immutati: ricercare e riscoprire le prelibatezze che mantengono inalterati nel tempo il gusto e i sapori della nostra tradizione alimentare.
I PRODOTTI. La caratteristica comune a tutti i nostri prodotti è la qualità mantenuta elevata e costante nel tempo grazie ad un’accurata selezione delle materie prime, rigorosamente naturali e spesso provenienti da agricoltura biologica, prive di conservanti e di organismi geneticamente modificati.
FIESCHI è anche: Composte di frutta • Praline al cioccolato • Torte da forno Via dei Lanaioli | CREMONA | Tel. 0372 32495 | Fax 0372 33644 info@fieschi1867.com | www.fieschi1867.com
confezionate in olio di semi bio. La ricerca del gusto rimane un imperativo assoluto, basti pensare a: guanciale di vitello brasato al barolo, cotto sottovuoto; le praline al cioccolato con anima di formaggio erborinato, cioè con muffe; il prosciutto cotto al tartufo nero; gli scrigni con gorgonzola e cioccolato rosa per i ripieni; la glassa al Marsala per piatti dolci e salati; la tradizionale salsa verde arricchita con prezzemolo, coriandolo, peperoncino e succo di limone; il pesto di agrumi con arance e mandorle, condimento per primi piatti e secondi di pesce; i friarielli saltati in vaschette.
Le confezioni sono sempre più spesso ecostenibili e compostabili: gli incarti del cioccolato bio a base di amido di mais compostabile; il Panbauletto con 58% in meno di plastica, confezionato senza vaschetta, con laccio apri e chiudi; salse per aperitivi con -40% della plastica e -65% cartone e imballi. E ancora: gli gnocchi surgelati, integrali al grano antico Senatore Cappelli (cottura in 2 minuti); l’Olio Dop Umbria non filtrato; il filetto di salmone da allevamenti con 2,5% di salmoni su 97,5% d’acqua; i succhi di frutta in capsule compatibili.
La passione per la Qualità
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Un cereale antico, dal chicco nero e allungato, ricco di proteine e coltivato secondo metodi sostenibili e naturali
Mais corvino, eccellenza dell’agroalimentare Avete già sentito parlare di mais corvino? Si tratta di un cereale antico, dal chicco nero e allungato, coltivato dai Maya già nel 3.500 A.C. In particolare, il mais corvino è ricco di flavonoidi, betacarotene, vitamina A ed è senza glutine. Un giovane imprenditore intraprendente, Carlo Maria Recchia, nel 2010 è riuscito ad avere i primi 40 semi dell’antico cereale e per i successivi due anni li ha coltivati per moltiplicarli ed avviare la produzione. Proprio grazie a questa idea, oggi possiamo godere di questo alimento anche sulle nostre tavole. Il mais corvino è coltivato secondo metodi al 100% sostenibili e naturali. In particolare, è escluso totalmente l’utilizzo di pesticidi e insetticidi, grazie all’utilizzo di droni per la diffusione aerea di ovuli contenenti insetti antagonisti ai patogeni del mais. Oltre all’attenzione durante la coltivazione del mais, l’azienda Mais Corvino Srl (presente quest’anno al Cibus, argomento di questo speciale) ha deciso di investire sul metodo e sulla qualità della macinazione del mais installando un proprio Mulino che, anche se di ultima generazione, lavora come un Mulino a pietra di 4000 anni fa. A differenza del mais comune, il mais corvino contiene il doppio delle proteine, venti volte gli antiossidanti (tanti, per fare un esempio, quanto i mirtilli) e il 20% in meno dei carboidrati.
Inoltre è gluten free, vegan, no ogm ed è coltivato tramite lotta biologica. Prima di entrare nel mulino, il mais corvino passa attraverso un pulitore che ha diverse fasi: la spazzolatura
(vengono tolti i primi residui), l’aspirazione (vengono eliminati i residui di foglie e corpi estranei), la soffiatura (vengono rimosse le ultime impurità attraverso una ventola), la ca-
lamita (vengono eliminati possibili residui di metalli), la macinazione (la granella di mais corvino è pronta per essere macinata) e infine la setacciatura (la farina precedentemente se-
I NOSTRI PRODOTTI Farine Pasta Gallette Biscotti Panettone Birra
tacciata viene suddivisa in sacchi in base alla granulometria). Il mais corvino, vera eccellenza dell’agroalimentare, dà origine a prodotti pregiati: dalla birra ai biscotti.
CHI SIAMO Nel 2014 nasce la ditta individuale Mais Corvino, impresa agricola di Carlo Maria Recchia, che diventa un coltivatore diretto di Mais Corvino. La superficie coltivata è di 45 ettari, nella campagna intorno a Cremona. I chicchi di mais vengono macinati a pietra in un Mulino storico. Oltre alla farina la Mais Corvino avvia la produzione di biscotti gallette ed altri derivati del mais corvino.
Mais Corvino Srl Formigara CR | Via Castello, 1 | info@maiscorvino.it www.maiscorvino.it
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EDIZIONE
“LA CORSA ROSA” TORNA L’8 MAGGIO A CREMONA Oggi info point in Galleria XXV Aprile per ritiro maglie e nuove iscrizioni
MEDICINA LEGALE TERRITORIALE DI CREMONA, DA MAGGIO NUOVI ORARI DI APERTURA La Medicina Legale Territoriale di Cremona, in via San Sebastiano 14, da lunedì osserverà i seguenti orari: lunedì e giovedì: dalle 8.30 alle 12.30; mercoledì: dalle 8.30 alle 16.30; martedì e venerdì chiuso. Il Servizio riceve solo su appuntamento e si occupa di rilasciare i certificati per riconoscere una grave patologia (per dipendenti enti pubblici), interdizione anticipata dal lavoro, deambulazione sen-
sibilmente ridotta, porto e detenzione armi, patenti automobilistiche e nautiche, esonero dalle cinture di sicurezza e conduzione di generatori a vapore, valutare le istanze presentate da soggetti danneggiati (legge 210/92) e autorizzare soggiorni terapeutici o cure climatiche (invalidi di guerra e per servizio). La Medicina Legale svolge inoltre attività di collegio medico: per ricorso inidoneità al porto d’armi, riconoscimento
di inabilità assoluta a qualsiasi proficuo lavoro o alla mansione per dipendenti di enti pubblici (ai sensi della legge 274/91). È inoltre sede delle commissioni di: accertamento stati invalidanti (legge 118/71- 18/80 e successiva), riconoscimento handicap (legge 104/92 e successiva), collocamento disabili (legge 68/99 e successiva), commissione medica locale (patenti) e provinciale di accertamento status di cieco e sordo.
Giovedì il primario Baiocchi e il chirurgo Confalonieri sono stati coinvolti in due diversi eventi di formazione sul campo per illustrare tecniche innovative e mininvasive. Decine gli specialisti connessi da tutta Italia
Domenica 8 maggio 2022, a Cremona come in altre città d’Italia, ritorna l’appuntamento con la Corsa Rosa, la corsa podistica delle donne giunta quest’anno alla dodicesima edizione in terra cremonese. Oggi, dalle ore 8,30 alle 18,00 in Galleria XXV Aprile (lato Giardini Piazza Roma) sarà presente un info point per dare tutte le informazioni sull'evento con la possibilità di iscriversi e ritirare la maglia. Le iscrizioni alla corsa sono inoltre attive presso gli uffici della sede Uisp o direttamente online compilando l'apposito modulo. Procede così con vigore l’impegno del comitato UISP cremonese sul fronte delle tematiche della emancipazione femminile iniziato oltre dieci anni fa con la promozione, anche nella nostra città, della “Corsa Rosa”, un evento che coinvolge ormai diverse città in tutta ltalia. Un percorso ideale che, strada facendo ha toccato dapprima il tema dei diritti delle donne nello sport, poi quello della violenza sulle donne a sostegno della associazione AIDA di Cremona , e per ultimo quello della salute della donna, ed in specifico nella prevenzione oncologica, con l’Associazione TECUM, e ora la LILT di Cremona. Prosegue anche quest’anno l’abbinamento solidaristico con raccolta di contributi in favore della sezione di Cremona della Lega Italiana Lotta contro i Tumori (LILT). La manifestazione è organizzata dal Comitato Territoriale UISP in collaborazione con il gruppo podisti del DLF Cremona, Correre per Cremona, le ASD Marathon Cremona, Triathlon-Duathlon Cremona, Compagnia Corridori Cremona 3C, Cremona Corre, ed ha ottenuto i patrocinii dell’ATS Valpadana, della Consigliera di Parità della Provincia di Cremona, dell’Amministrazione comunale del capoluogo, dell’ Amministrazione Provinciale e del CONI Lombardia – delegazione di Cremona.
Lo scorso giovedì si sono svolti due webinar super specialistici della Chirurgia di Cremona e sono stati trasmessi in diretta streaming su scala nazionale. Come sottolinea Gian Luca Baiocchi, primario dell’U.O. di Chirurgia, «questa particolare congiuntura riconferma la vitalità scientifica che caratterizza l’Asst di Cremona, animata da due congressi nazionali lo stesso giorno. All’importante attività svolta nel campo della ricerca si affianca la spinta all’innovazione, che trova in questi momenti di formazione professionale ad alto livello la sua espressione più concreta». I webinar – rivolti a chirurghi specialisti e in formazione – si sono svolti in contemporanea, approfondendo due diversi filoni di formazione. Il primo è stato dedicato alla chirurgia guidata dalla fluorescenza, afferente alla Scuola permanente diretta da Gian Luca Baiocchi, una tecnica innovativa che consente interventi mininvasivi ad alta precisio-
Due interventi super specialistici in diretta su scala nazionale
In alto a destra il dottor Marco Guido Confalonieri, Chirurgo Asst Cremona, sotto il dottor Gian Luca Baiocchi, direttore di Chirurgia Generale Cremona ne destinati al trattamento dei tumori addominali. Il secondo webinar, a cura di Marco Guido Confalonieri, ha trattato il tema della chirur-
gia della parete addominale e il trattamento di ernie ed altre patologie che necessitano di un approccio “sartoriale”, definito in base allo stato di salute
del paziente e alle sue caratteristiche, sempre con un approccio mininvasivo. Gli eventi sono stati seguiti da specialisti collegati da tutta Italia.
Approvato il protocollo d’intesa, le assunzioni riguardano il personale del comparto e della dirigenza di Ats, Asst, Irccs, Areu
Al via la stabilizzazione del personale sanitario in Lombardia Al via le stabilizzazioni per il personale sanitario. La Giunta di Regione Lombardia, su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha approvato il protocollo d’intesa sottoscritto da parte pubblica e sindacati. Gli enti destinatari del provvedimento sono le Ats, Asst, Irccs, Areu, l’Agenzia di controllo del sistema socio-sanitario lombardo. Così come il personale delle Asp, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna e dell’Arpa Lombardia che applicano il contratto della sanità pubblica. I bandi dovranno essere avviati entro il 2022 in coerenza con il piano triennale del
fabbisogno. I soggetti da stabilizzare, personale del comparto e della dirigenza sanitaria, dovranno quindi possedere i requisiti del Decreto Legislativo 75/2017 articolo
20 comma 2 (Legge Madia). Le procedure concorsuali sono riservate al 50% dei posti disponibili. «La legge di potenziamento della sanità lombarda da noi
fortemente voluta – ha dichiarato la vicepresidente Letizia Moratti – prevede il paziente al centro del sistema. Diventa pertanto strategico e fondamentale aumentare il personale sanitario, valorizzando chi negli ultimi anni ha lavorato intensamente in questo delicato e importante settore». «La delibera che dà il via alle stabilizzazioni – ha concluso Letizia Moratti – è una scelta ben precisa di Regione Lombardia. Scelta sottoscritta e concertata con le organizzazioni sindacali che hanno dato un importante contributo. Regione Lombardia pertanto monitorerà l’iter, affinché si rispettino tempi e scadenze».
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CULTURA
MUSICA • IL TOUR “ESTATE 2022 ” INIZIA DA FERRARA
Sabato 30 Aprile 2022 lettereilpiccolo@gmail.com
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LIBRI • S’INTITOLA “MISERIA PUTTANA” DI MASSIMO BODDI
RENGA LIVE A LUGLIO IN TUTTA ITALIA
UN ROMANZO SUI RAGAZZI DEGLI ANNI ’90
ROMA - Francesco Renga torna live da luglio in tutta Italia con “Estate 2022”. Queste le date al momento confermate: il 19 luglio in Piazza Trento e Trieste a Ferrara, il 23 luglio in Piazza Dossetti a Noicattaro (Bari), il 24 luglio in Piazza Monte Tabor a Vico del Gargano (Foggia), il 28 luglio al Teatro sulla Laguna di Orbetello (Grosseto), il 29 luglio Mirano (Venezia), il 16 agosto a Savelli (Crotone) e il 17 agosto all’Area Eventi Lungomare di Rocca Imperiale (Cosenza). (Fonte Italpress)
ROMA - «La storia riflette le esperienze adolescenziali della generazione anni Novanta che ha fatto sua la mentalità da outsider, inaugurando l’idea che essere perdenti era un valore. Lo spirito del romanzo è questo, un’avventura spensierata di formazione e di crescita dove l’unico senso di nostalgia è il desiderio di tornare a vivere l’incoscienza di quell’età». Così Massimo Boddi descrive “Miseria puttana”, il suo primo romanzo ora in libreria. (Fonte Italpress)
INTERVISTA • Abbiamo cercato di capire le problematiche linguistiche con il docente Antonio Montinaro
I testi amministrativi e le loro complessità FEDERICO PANI
Circolari amministrative, note ministeriali, contravvenzioni, regolamenti: a tutti è capitato di entrare in contatto con la cosiddetta scrittura amministrativa. Ne abbiamo parlato con Antonio Montinaro, professore di Linguistica italiana e docente di Scrittura amministrativa e istituzionale presso l’Università degli Studi del Molise. Alla scrittura amministrativa viene spesso imputata l’accusa di immotivata complessità. Ci può indicare come si manifesta e darci qualche suggerimento per affrontarla? «Penso che uno dei problemi maggiori sia la scrittura tout court. Nei corsi che teniamo, io e i miei colleghi rileviamo che il problema interessa sia gli studenti sia molti professionisti. Bisogna però distinguere tra tre piani diversi del testo. Innanzitutto, c’è il livello lessicale. Questo comprende il livello ortografico, che è il più evidente: tutti si accorgono di una parola scritta nel modo
sbagliato. Poi, invece, ci si addentra nelle strutture più profonde della lingua, che sono il secondo e il terzo piano del testo: la morfosintassi e la testualità; in questi ultimi due casi, diventa sempre più difficile accorgersi che c’è qualcosa che non va. Dal punto di vista lessicale, la raccomandazione è quella di non esagerare coi tecnicismi collaterali, termini usati solamente a fini stilistici e che rendono opaca l’informazione: tra la frase “il proiettile ha attinto la vittima” e “il proiettile ha colpito la vittima” non solo non c’è alcuna differenza di significato, ma la versione più colloquiale
CLAUDIO BAGLIONI LIVE AL PONCHIELLI STASERA ALLE 21
risulta più chiara. Si potrebbero fare numerosi esempi: compiegare per allegare, declinare le proprie generalità per dichiarare, trattamento di quiescenza per pensione. È chiara la dimensione del problema se si pensa che la comprensione dei testi pubblici dovrebbe essere garantita come un diritto. Tutto ciò risulta ancora più evidente nel caso dei forestierismi: la nozione di stepchild adoption, ad esempio, è risultata poco chiara a molti fin da subito. Un altro elemento che rende il testo molto opaco sono le sigle: se non vengono sciolte fin da subito, creano una grande difficoltà
nella comprensione del testo. Dal punto di vista morfosintattico, nella scrittura amministrativa si riscontra spesso l’uso di participi presenti usati in modo poco usuale: la circolare avente per oggetto; oppure l’uso del gerundio o del participio passato, viste le risultanze, avendo trasmesso la pratica, e così via. Bene, molte persone potrebbero trovarsi spiazzate di fronte a un uso simile della lingua». Entriamo, a questo punto, nel terzo livello dell’analisi, che è quello della testualità, il più complesso dato che in esso si assommano le diverse competenze. Prendiamo l’uso dei due punti: dalla nostra esperienza, io e molti miei colleghi abbiamo notato che la didattica scolastica associa l’uso dei due punti quasi esclusivamente al discorso diretto e indiretto, mentre non ne esplicita una funzione importante, ossia il fatto che possano essere usati per chiarire qualcosa che è stato appena affermato. Infine, ma si potrebbe continuare, bisognerebbe lavorare attentamente
Dopo il rinvio a causa di un’indisposizione del cantante, stasera alle 21 al Ponchielli viene recuperato il concerto di Claudio Baglioni. I biglietti acquistati precedentemente, restano validi per la nuova data (per informazioni 0372-022001/02). Dopo “Assolo”, “InCanto” e “DieciDita”, Baglioni torna dal vivo con il suo concerto più appassionante, esclusivo,
anche sull’organizzazione complessiva del testo: le molte formule come visto e considerato potrebbero tranquillamente essere spostate dopo il contenuto informativo, che è il più rilevante del testo. A fronte di tutto quel che abbiamo detto finora, dunque, va rilevato che purtroppo la maggior parte dei problemi della scrittura stanno non solo e non tanto nella complessità di quello che si deve dire (complessità che non deve essere certo banalizzata), quanto piuttosto nelle complessità stilistiche del modo di comunicare. C’è da dire, volendo introdurre nel discorso una nota positiva, che oggi i modelli virtuosi non mancano. In un volume del linguista dell’Università di Padova, Michele Cortelazzo recentemente pubblicato, “Il linguaggio amministrativo”, si parla delle buone pratiche della scrittura che si stanno affermando. Del resto, perché non provare a prendere per mano il lettore e accompagnarlo nel percorso di comprensione del testo?».
unico: “Dodici note solo”, un nuovo percorso d’arte nell’arte, che vede il cantautore romano esibirsi con la voce, il pianoforte e altri strumenti, nelle composizioni più preziose del suo repertorio, protagoniste di un affascinante racconto in musica, suoni e parole, sui palchi di 50 tra i teatri lirici e di tradizione più prestigiosi del Belpaese.
“IL RAGGIRATORE” È STATO ANNULLATO Nell’ambito di “Cremona città palcoscenico”, il Microfestival di teatro e musica antica mette in scena commedie all’aperto e al chiuso. Dopo “Il Negromante” di Ludovico Ariosto, stasera alle 21 al Teatro Monteverdi doveva essere presentato in anteprima “Il Raggiratore” di Carlo Goldoni, composto nel 1756, ma lo spettacolo è stato annullato a causa dell’indisposizione di alcuni attori.
“UN’OPERA AL MESE” DOMANI A S. AGATA Continua la rassegna di Target Turismo intitolata “Un’opera al mese” dedicata ad approfondimenti su alcuni capolavori dell’arte cremonese. L’appuntamento di domani è dedicato ad uno dei principali pittori della storia dell'arte cremonese: Giulio Campi. Verrà illustrato il ciclo di affreschi realizzato nel presbiterio della chiesa di S. Agata con le storie della santa. Il ciclo, composto da quattro affreschi, si caratterizza per l’elaborata impostazione teatrale delle scene. Le opere verranno ammirate da vicino con la possibilità di conoscere curiosità e dettagli sul pittore e sugli affreschi. Il ritrovo è fissato alle ore 16.15 davanti alla chiesa. Per informazioni e prenotazioni: 0372407081 - 3476098163.
AUSER UNIPOP, A MAGGIO IL MICROFESTIVAL
LA MOSTRA “FLOWERS” SBOCCIA SUL LAGO
L’Auser Unipop Cremona organizza il Microfestival di maggio, una rassegna di incontri aperti alla cittadinanza e volti a esplorare generi e linguaggi diversi, tra parole, note e colori. In programma letture, discussioni e laboratori attraverso la letteratura, la poesia, i fumetti, gli album illustrati e la musica, all’insegna dell’intreccio di modi differenti di fare cultura e dell’incontro tra generazioni, dai bambini alla terza età. Il primo appuntamento è per il 7 maggio, dal titolo “La donna che osò amare se stessa” con Valeria Palumbo, dalle ore 17 presso il giardino di Cremona Solidale in via Brescia 207. Il 14 maggio, invece, sarà la volta di “Non solo Ryōsai Kenbo: donne nella lettura giapponese” con Jessica Fornasari. Per informazioni: 0372-448678.
Prosegue con successo la rassegna d’arte promossa dall’amministrazione comunale di Soiano del Lago, svolta in collaborazione con la biblioteca “La castagna amara” e la Pro Loco. Fino al 29 maggio si può visitare la mostra collettiva dal titolo “Flowers”. «La collettiva – afferma il curatore Simone Fappanni – si sofferma su uno dei “temi infiniti” della pittura. Infatti, a qualsiasi altezza cronologica e culturale questo soggetto è stato svolto con passione attraverso qualunque tecnica e ancora oggi non smette di essere presente sulle tele di autori di ogni parte del mondo. Il fiore è, infatti, una inesauribile fonte di ispirazione per i pittori che non si limitano semplicemente a ritrarne l’aspetto, ma vi infondono profondi significati simbolici, spesso legati al loro vissuto. Non va neppure dimenticato, infine, che la storia delle Beaux-Arts annovera persino veri e propri “specialisti” del genere che sono riusciti a coglierne anche i minimi dettagli
attraverso stili e modalità alquanto varie. Persino Andy Warhol, il più noto pop artist, ha dato vita a straordinarie opere incentrate su questo soggetto». In questa occasione si possono ammirare i quadri floreali eseguiti dagli artisti, alcuni cremonesi, Loredana Fantato, Franca De Ponti, Marinella Ferrero, Elena Cambiaghi, Isa Scaccabarozzi, Anna Piva, Laura Bruschi, Giovanni Conti, Maria Peverali, Roberto Dellanoce, Nicoletta Reinach Astori, Isabella Macchi, Maria Grazia Bonomi, Caterina Mariani, Teresa Dal Dosso, Gabriella Pozzi, Anna Paola Cozza, Elena Bianchi, Maria Grazia Roccato, Isabella Ditaranto ed Emanuela Terragnoli. E proprio quest’ultima, fa osservare che l’arte è un dono per tutti. È il libero respiro dell’anima che sussurra, ti parla, o grida. L’arte è un guizzo che disegna un fiore; è un colore che sferza lo sguardo; è uno sgorbio che ti rimescola dentro o una magica armonia sospesa nell’infinito, che l’opera raccoglie e insieme ti dona».
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Cultura
Sabato 30 Aprile 2022
NUOVO VIDEO SUI REPERTI RINVENUTI NEGLI SCAVI DI PIAZZA MARCONI Novità al Museo Archeologico di Cremona, grazie a un supporto per la valorizzazione degli importanti materiali portati alla luce negli scavi diretti da Lynn Arslan Pitcher nell’area dell’attuale Piazza Marconi. Dalla chiusura dello scavo nel 2008 molti sono stati gli interventi di analisi e di restauro sui reperti rinvenuti, in gran parte esposti al museo, ma in parte ancora in fase di studio da parte degli specialisti. Tra questi, le migliaia di frammenti di decorazione pittorica delle stanze della “domus del Ninfeo”, in particolare quelli attribuiti alle pareti del cubiculum (camera da letto), presumibilmente
appartenente a una donna, con raffigurazioni di due diversi episodi del mito di Arianna. Con il contributo di Regione Lombardia, è stato sviluppato lo studio finalizzato alla ricomposizione di queste ultime, grazie a un paziente lavoro di ricerca degli attacchi tra i frammenti e di analisi dell’iconografia, condotto dall’archeologa Elena Mariani e seguito costantemente da Nicoletta Cecchini (Soprintendenza Archeologia delle Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova) e da Marina Volonté, conservatrice del museo. Ed è proprio a questo tema che è dedicato il nuovo video, a cui i visita-
tori potranno accedere attraverso il tavolo multimediale dedicato ai ritrovamenti di Cremona romana, già presente in museo. La presentazione del video si terrà mercoledì 4 maggio alle ore 17 al Museo Archeologico di via San Lorenzo. Il filmato, realizzato dalla società Spazio Geco di Pavia, mostra come, partendo da piccoli frammenti apparentemente poco significativi, l'occhio esperto dello studioso, attraverso l'analisi puntuale del materiale e i confronti con pitture interamente conservate (si pensi in particolare al ricco patrimonio pompeiano), riesca a ricomporre la decorazione nel suo complesso.
PROSA • Il capolavoro di Shakespeare, riscritto dalla compagnia Babilonia, in scena sabato prossimo a Casalmaggiore
Romeo e Giulietta, due eroi senza tempo Ugo Pagliai e Paola Gassman sono i protagonisti di “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare, riscritto dalla compagnia Babilonia Teatri e in scena sabato 7 maggio (ore 21) sul palco del Teatro Comunale di Casalmaggiore. Lo sguardo profondo e irriverente che caratterizza la compagnia veronese, ha inquadrato il grande classico di Shakespeare con un radicale ribaltamento di prospettiva, rendendo protagonista assoluta dello spettacolo una coppia inossidabile come quella formata da Pagliai e Gassman. Questa nuova versione di “Romeo e Giulietta” si concentra completamente sui protagonisti della vicenda e mette da parte tutto il contorno: la guerra tra le rispettive famiglie, gli amici di Romeo, i genitori di Giulietta e il frate. Ci interroga su quanto questa storia sia anche nostra, su quanto sia quella degli attori che la interpretano, su quanto a lungo possa ancora sopravvivere a se
CONCERTO
GIANNA NANNINI PER “SIAMO FUORI”
Ugo Pagliai e Paola Gassman in scena in “Romeo e Giulietta”
stessa dopo averci accompagnati. «Quando abbiamo deciso di mettere in scena “Romeo e Giulietta”, avevamo chiare due scelte: gli unici personaggi di Shakespeare presenti nello spettacolo sarebbe-
ro stati Romeo e Giulietta e ad interpretarli sarebbero stati due attori anziani - affermano i Babilonia -. Le scene in cui Romeo e Giulietta si incontrano e dialogano, isolate dal resto del testo, as-
RINVIATO AL 26 MAGGIO L’APPUNTAMENTO MUSICALE CON MAURIZIO VANDELLI A CREMA
Il 26 maggio alle ore 21, appuntamento al Teatro San Domenico con la musica d’autore. Protagonista Maurizio Vandelli, che torna in tour con “Emozioni garantite”, lo spettacolo dedicato a Lucio Battisti. Da “Un’avventura” a “Io vivrò”, da “Il tempo di morire” a “Emozioni”, Maurizio Vandelli con un gruppo di cinque musicisti proporrà le più belle canzoni mai scritte prima (ed anche dopo) in Italia dalla coppia Giulio Rapetti (Mogol), il “grande poeta”
della musica italiana e Lucio Battisti. Più di due ore di grande musica dal vivo, riarrangiata per essere assolutamente in linea con il momento attuale, ma che mantiene e rispetta le caratteristiche della memoria popolare nel riproporre straordinarie e indimenticabili canzoni, senza stravolgerle e mantenendole rispettosamente intatte. Il concerto era in programma il 5 maggio, ma è stato rinviato al 26 maggio per motivi di salute di Vandelli.
surgono a vere e proprie icone di un amore totale e impossibile. Il fatto che a pronunciarle siano Paola Gassman e Ugo Pagliai, coppia sulla breccia da più di cinquant'anni, le rende commoventi e profonde. Le rende concrete e per quanto poetiche non suonano mai auliche. I continui riferimenti alla morte, alla fine, alla notte e alla tomba di cui Shakespeare punteggia l’intero testo assumono qui una veridicità che sconvolge ed emoziona spingendoci ad empatizzare con gli attori sulla scena». L’età di Romeo e Giulietta cambia, ma il binomio Amore e Morte su cui si basa il capolavoro di Shakespeare rimane presente.
AL MUSEO DEL VIOLINO UN WEEKEND RISERVATO AI PIÙ GIOVANI Capolavori per bimbi e adulti, un violino Stradivari e uno di latta, un’orchestra cui si uniscono i bimbi in sala, per amare e conoscere il magico mondo della liuteria e della musica. Questo è il menu di oggi e domani al Museo del Violino, rivolto ai più piccoli e alle loro famiglie. L’attenzione ai più giovani è una delle priorità del Museo, che ha sviluppato un percorso di visita loro dedicato e, se accompagnati, offre l’ingresso gratuito ai ragazzi fino a quattordici anni. Anche il concerto breve con strumenti storici delle collezioni, a mezzogiorno in Auditorium Giovan-
ni Arvedi, assumerà una formula particolare: l’ensemble del Conservatorio Claudio Monteverdi di Cremona, a cura del maestro Francesco Fiore con la collaborazione di Edoardo Baroni, eseguirà la Sinfonia dei Giocattoli, attribuita a Leopold Mozart. È una composizione semplice e di carattere allegro. All’organico orchestrale consueto si affiancheranno alcuni strumenti tipici dell’infanzia quali tamburelli, raganelle, triangoli e altre semplici percussioni. Saranno distribuiti ai piccoli ascoltatori per coinvolgerli, in modo divertente, nell’esecuzione. Sofia Manvati si esibi-
rà, invece, in un programma vivaldiano, con alcuni movimenti tratti dalle Quattro Stagioni, ognuno introdotto dal rispettivo sonetto, letto da Alice Maestroni. Alla solista saranno affidati due strumenti: il Vesuvio 1727c. di Antonio Stradivari, lasciato da Remo Lauricella al Comune di Cremona “a condizione che sia usato... da giovani musicisti promettenti” e il violino dell’Orquesta de Reciclados de Cateura, realizzato con materiali recuperati da una grande discarica. Il biglietto intero per assistere al concerto costa 8 €, quello ridotto per ragazzi fino a 14 anni è 5 €.
CREMONADANZA TORNA CON TRE APPUNTAMENTI Ritorna al Teatro Ponchielli la rassegna “CremonaDanza” con le scuole di danza locali e giunta alla sua 24ª edizione. Tre saranno le serate (25, 27 e 29 maggio, alle ore 20) che vedranno l’avvicendarsi sul palco del teatro cittadino di allieve e allievi delle scuole di danza, che affronteranno un tema green assegnato dal teatro, “Il respiro del pianeta”. Ecco gli appuntamenti. Mercoledì 25 maggio con TeatroDanza di Paola e Silvia Posa,
CremonaDance&Co di Renato Arisi, Lecolededanse di Laura Costa, Danzarte di Mariagrazia Cavalli, Infinity Dance di Cinzia Guadrini. Venerdì 27 maggio con The Osb Academy di Stefania Borsotti e Nicholas Gelati, Attitude di Virna Quagliotti, Amore per la Danza di Zorica Brajovic, Danz’Arte di Ezio e Mariangela, Specchio Riflesso Danza di Simona Meli. Domenica 29 maggio con Cen-
tro Danza Sporting Life di Rossana Bettoli e Monica Salvoldi, On Stage di Laura Diomede, Il Laboratorio di Marianna Bufano e Chiara Servalli, Dance Studio C di Carolyn M. Burnett, Dancenter di Anna Soldi, Rdb Blue Company di Linda Signorini. I biglietti (12 € posto unico numerato) saranno in vendita dal 2 maggio presso la biglietteria del teatro (dal lunedì al venerdì ore 10-18, sabato e domenica ore 10-13).
Grandi artisti a Cremona per la seconda edizione della rassegna “Siamo fuori”. Il Comune di Cremona, in collaborazione con il Teatro Ponchielli, propone dopo il successo dello scorso anno la musica nel pieno centro cittadino. Piazza del Comune a Cremona nel mese di settembre sarà, infatti, il palcoscenico per due concerti imperdibili. L’iniziativa nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale di animare le sere di settembre con tanta musica, in compagnia di importanti artisti italiani, rivolgendosi ad un pubblico eterogeneo di età diverse. La prima data tutta rock è con Gianna Nannini che si esibirà giovedì 8 settembre alle ore 21.30 in Piazza del Comune. La Nannini, dopo tanti anni di carriera, continua a riempire i palchi di tutta Italia con la sua musica travolgente e da giugno la rocker senese sarà in concerto nelle più prestigiose arene e piazze italiane con il tour estivo. I biglietti sono già disponibili sul circuito Ticketone (www.ticketone.it) e presso la biglietteria del teatro nei consueti orari.
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Responsabile Fabio Varesi
Sabato 30 Aprile 2022
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con tre punti la promozione si avvicina o diventa già realtà
Di fronte a un pubblico delle grandi occasioni la squadra di Pecchia deve riscattare contro l’Ascoli la negativa trasferta di Crotone per alimentare il sogno della serie A
Cremo, appuntamento oggi con la storiA punti in trasferta (dopo il Lecce capolista), ma le statistiche oggi contano relativamente poco. Dionisi e Bidaoui saranno senza dubbio due brutti clienti là davanti, ma ad attenderli dovrebbe esserci il rientrante Okoli, ormai pronto a rientrare nell’undici titolare insieme a Valeri. Assente l’infortunato Bianchetti, nel reparto offensivo sono previste le conferme di Buonaiuto e Zanimacchia con Ciofani a fare sentire il peso del capitano là davanti e con Castagnetti, Fagioli e l’indispensabile Gaetano a creare un gioco, che sul campo non è mai mancato. Oggi però servono concretezza e tre punti. Forza ragazzi, il traguardo è lì che ci aspetta.
MATTEO VOLPI
Siamo tutti pronti? Alle 14 di oggi una marea grigiorossa si schiererà sugli spalti dello Zini per trasportare la Cremonese verso il grande sogno della serie A. Che è lì, a due gare dalla fine, ad un tiro di schioppo. Ma stavolta la squadra sarà pronta? Lo scivolone di Crotone, vogliamo pensare che sia stato soltanto un incubo passeggero. Una sconfitta che tra qualche tempo potrebbe essere ricordata ridendoci su, pensando all’assurdo autogol di Baez ed al primato in classifica perso in casa di una squadra che, pur battendoci, è comunque retrocessa in serie C. Pazzesco. Ma è acqua passata. Oggi, contro l’Ascoli, è una finale in piena regola. L’obiettivo è uno solo: vincere per ipotecare uno dei primi due posti in classifica, che portano direttamente in serie A. Per farlo non serviranno alibi, rischi di formazione o altre scuse, ma testa, cuore e attributi. Pecchia lo sa bene e stavolta andrà sul sicuro, schierando la migliore formazione possibile, perché dalla gara di oggi passa il compimento di un’intera stagione e la tensione sarà trascinata dall’entusiasmo di uno stadio che si presenterà gremito come mai in questa stagione (già 10.600 biglietti venduti). Anche perché, in caso di vittoria della Cremonese sull’Ascoli, il contemporaneo pareggio nel big match Monza-Benevento e
Zanimacchia ha segnato l’inutile gol a Crotone (foto Us Cremonese)
se Pisa e Brescia non riuscissero a vincere contro Cosenza e Cittadella, si potrebbe già festeggiare. Altrimenti bisognerà attendere l’ultima
gara sul lago di Como. L’Ascoli di mister Sottil farà di tutto per mettere al sicuro il posto playoff e sin qui è tra le squadre che ha fatto più
CREMONESE
3 VALERI
ASCOLI
STADIO ZINI - OGGI ORE 14
6 RAVANELLI
37 MAISTRO
70 GAETANO
12 CARNESECCHI 55 OKOLI
77 BÜCHEL
1 LEALI 15 QUARANTA
32 CALIGARA
98 ZANIMACCHIA
17 SERNICOLA
54 FALASCO ARBITRO: GIANLUCA MANGANIELLO DI PINEROLO
4-2-3-1 ALL.: FABIO PECCHIA
DIRETTA SU DAZN E SKY
ALL.: ANDREA SOTTIL 4-3-1-2
S E RIE C
PLAYOFF: LA PERGOLETTESE CI PROVA DOMANI A VERCELLI Quella della Pergolettese è sicuramente un’impresa. Quando sembrava rassegnata ai playout, la squadra gialloblu si è affidata a Mussa, tecnico degli Allievi Nazionali e dal quel momento ha cambiato marcia, conquistando 18 punti in 8 partite, gli ultimi tre decisivi per agguantare un incredibile accesso ai playoff, nello scontro diretto con la Pro Patria, battuta grazie a un rigore di Varas. Un premio per l’impegno della squadra, che comunque non si accontenta e domani alle 16.30 sul campo della Pro Vercelli, cercherà di passare il turno. Ai gialloblu serve solo la vittoria, perché in caso di pareggio al 90’, si qualificherebbero i piemontesi, per il miglior piazzamento in classifica. Ma la Pergolettese non ha nulla da perdere, anzi scen-
L’esultanza dopo il gol di Varas
derà in campo con meno pressioni rispetto agli avversari. Non nasconde la propria felicità, per l’epilogo della stagione, il presidente Massimiliano Marinelli: «Finalmente, dopo tante ansie, stiamo passando giorni tranquilli e sereni. Devo ringraziare tutti per aver raggiunto il nostro
68 66 64 63 63 63 59 58 55 51
Cittadella Reggina (-2) Parma Como Spal Alessandria Cosenza L.R. Vicenza Crotone Pordenone
49 46 45 44 36 33 31 28 25 17
3 7 ª GIORNATA (30-04 h 14) Cittadella-Brescia, Cremonese-Ascoli (andata 4-1), L.R. Vicenza-Lecce, Monza-Benevento, Parma-Alessandria, Pisa-Cosenza, PordenoneCrotone, Reggina-Como (h 16.15), Spal-Frosinone, Ternana-Perugia.
IL MILAN CHIEDE STRADA AI VIOLA
33 BOTTEGHIN
9 DIONISI 21 FAGIOLI
Lecce Cremonese Monza Benevento Brescia Pisa Ascoli Frosinone Perugia Ternana
S E R IE A
26 BIDAOUI 9 CIOFANI
CLASSIFICA
Alessandria-L.R. Vicenza, Ascoli-Ternana, Benevento-Spal, Brescia-Reggina, Como-Cremonese (0-2), Cosenza-Cittadella, CrotoneParma, Frosinone-Pisa, Lecce-Pordenone, Perugia-Monza.
30 SARIC 19 CASTAGNETTI
Alessandria-Reggina 0-0, Ascoli-Cittadella 0-0, Benevento-Ternana 1-2, Brescia-Spal 1-1, Como-L.R. Vicenza 0-2, Cosenza-Pordenone 3-1, Crotone-Cremonese 3-1, Frosinone-Monza 4-1, Lecce-Pisa 2-0, Perugia-Parma 2-1.
3 8 ª GIORNATA (06-05 h 20.30)
2 SALVI
10 BUONAIUTO
RISULTATI 3 6 ª GIORNATA
obiettivo stagionale, che era il mantenimento della categoria. Un gruppo nuovo che gara dopo gara è stato in continua crescita. Un ringraziamento particolare lo devo fare a Mussa per aver compiuto un mezzo miracolo, dopo aver preso in mano la squadra in una situazione difficile, con qualche giovane alla prima esperienza in serie C. La sua convinzione e la sua determinazione nelle scelte tattiche fatte alla fine sono risultate vincenti». CLASSIFICA FINALE: SÜDTIROL 90; Padova 85; FeralpiSalò 69; Renate 62; Triestina, Lecco, Pro Vercelli 55; Juventus U23 54; Piacenza 50; Pergolettese (-1) 46; Pro Patria, AlbinoLeffe, Virtus Verona 45; Fiorenzuola 43; Mantova, Trento 42; Pro Sesto 38; Seregno, Giana 34; Legnago 30.
Come nel campionato cadetto, anche in serie A le sorprese sono sempre dietro l’angolo. In pochi avrebbero pronosticato il ko dell’Inter nel recupero di Bologna, contro una squadra che però ha fermato anche Milan e Juventus. Ora i rossoneri hanno il destino nelle proprie mani, a partire dall’impegno di domani alle 15 con la Fiorentina. L’Inter proverà a riscattarsi alle 18 a Udine. CLASSIFICA (34ª giornata): Milan 74; Inter 72; Napoli 67; Juventus 66; Roma 58; Lazio, Fiorentina 56; Atalanta 55; Verona 49; Sassuolo 46; Torino 44; Udinese 43; Bologna 42; Empoli 37; Spezia 33; Sampdoria 30; Cagliari 28; Salernitana*, Genoa 25; Venezia* 22. *Una partita in meno. S E R IE D
AL CREMA SERVE UNA PROVA DA LEON Con il successo sul Caravaggio (rete del solito Ferretti), il ko di Ciserano (1-2) è stato meno grave per il Crema, che domani ospita il Leon. CLASSIFICA (35ª giornata): City Nova 73; Brusaporto 61; Legnano, Folgore Caratese 59; Desenzano Calvina, Ciserano 58; Casatese 55; Arconatese 53; Breno 52; Sporting Franciacorta 51; Crema 44; Ponte San Pietro 43; Castellanzese 42; Real Calepina 41; Sona 38; Villa Valle 36; Leon, Vis Nova Giussano, Caravaggio 32; Olginatese 29. PR IM AV E R A 2
PLAYOFF CONTRO IL FROSINONE Travolgendo 5-2 il Pordenone e grazie al ko del Venezia a Como, i grigiorossi di Pavesi hanno conquistato i playoff contro il Frosinone. Andata oggi alle 15 a Cremona, ritorno sabato prossimo.
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Sport
Sabato 30 Aprile 2022
» basket serie a
monitorati i problemi economici di alcune società di serie a Anche se al momento si tratta solo di ipotesi, più di una squadra della massima serie potrebbe avere difficoltà ad iscriversi e la Vanoli si augura che accada come 5 anni fa
La Vanoli spera in un altro ripescaggio RIS U L T AT I 2 8ª G IO R N A TA
FABIO VARESI
SERIE A2 • PER LE AZZURRE C’È MANTOVA NEI PLAYOFF
Brindisi-Trieste 96-87, Cremona-Brescia 7688, Napoli-Sassari 72-78, Reggio Emilia-Milano 63-67, Trento-Pesaro 82-83, Varese-Fortitudo Bologna 103-92, Venezia-Treviso 7868, Virtus Bologna-Tortona 101-83.
CLA SSIF ICA Virtus Bologna* Milano* Brescia Venezia Tortona Sassari* Reggio Emilia Trieste
48 44 40 32 30 28 26 26
*una partita in mrno
È sempre più difficile per la Vanoli trovare le motivazioni in questo triste finale di stagione, sicuramente non preventivato la scorsa estate. Ma con orgoglio la squadra ha tenuto anche contro la Germani Brescia e la stessa cosa proverà a fare domani sera nella lunga trasferta di Sassari, contro una squadra motivata a conquistare un posto nei playoff. Oltretutto, ai tanti infortuni si è aggiunto l’addio di David Cournooh, una delle colonne del roster e l’ultimo ad arrendersi, che ha accettato l’offerta di Scafati e quindi giocherà l’ultima parte di stagione in A2. Una scelta dolorosa, ma che non toglie nulla a quanto fatto dalla guardia in questi due anni a Cremona. Un’assenza che darà ancora più minutaggio ai giovani, che però devono mostrare una crescita in fase difensiva, come ha più volte invocato coach Galbiati. Intanto, in società si comincia a pensare al futuro, che non dovrebbe portare ad alcuna fusione o cessione del ti-
26 Pesaro Brindisi 24 Varese 24 Treviso* 22 Trento 22 Napoli 20 Fortitudo Bologna 18 Cremona 14
Malgrado il primo posto ipotecato da tempo, il Basket Team Crema trova sempre le motivazioni per continuare a vincere e stabilire nuovi record. Con il successo per 63-57 contro il Sanga Milano (D’Alie 17 punti), i successi di fila in campionato sono 26, ai quali vanno aggiunti i tre in Coppa Italia. Ma è già tempo di pensare ai playoff: esordio casalingo stasera alle 20.30 contro Mantova (gara 2 il 4 maggio alle 21 sul parquet delle virgiliane). CLASSIFICA (26ª giornata): Crema 52; Udine 44; Brescia, Milano 38; Alpo, Castelnuovo Scrivia 34; Ponzano, Mantova 22; Carugate 20; Valbruna Bolzano 18; Alperia Bolzano, Treviso 14; Vicenza 8; Torino 4.
2 9 ª GIORNATA (01-05 h 20.45)
Brescia-Varese, Fortitudo-Napoli, MilanoBrindisi (h 17.30), Pesaro-Venezia, SassariCremona, Tortona-Trieste, Trento-Reggio Emilia, Treviso-Virtus (ieri sera). Recuperi (0605 h 20.30): Sassari-Virtus Treviso-Milano.
Cournooh ha dato l’addio dopo il match con Brescia (foto Passamonti)
tolo sportivo. Naturalmente non è facile ripartire dalla A2 dopo 13 campionati nella massima serie, ma in primis dal presidente Aldo Vanoli inizia a farsi strada la speranza di un possibile ripescaggio, come accadde nel 2017.
Al momento, infatti, pare ci siano alcune società con evidenti problemi economici, che in caso non fossero risolti, potrebbero portare a un clamoroso ritorno in A1 della Vanoli. Per ora si tratta solo di un’ipotesi, ma non
così remota come poteva apparire qualche mese fa. In ogni caso, come accadde cinque anni fa, la società deve puntare ad affrontare una serie A2 da protagonista e se son rose, fioriranno e con piacere verranno colte.
SERIE B • UNA JUVI INCEROTTATA DIFENDE IL PRIMATO E INGAGGIA DI MECO
Il nuovo acquisto Manuel Di Meco
Complici i tanti infortuni, la Ferraroni JuVi Cremona ha ceduto a Bergamo alla Withu, che si è imposta 87-82 grazie al crollo nell’ultimo quarto dei cremonesi (24-15). Un ko indolore, visto che anche Cividale è caduta a sorpresa a Vicenza. A due turni dalla fine della regular season la squadra di Crotti deve stringere i denti per conservare il primato, anche se l’assenza di giocatori importanti come Bona, Gobbato e Si-
pala si fa sentire e per questo motivo è stato ingaggiato da Bernareggio il lungo Manuel Di Meco (classe 1997). I cremonesi proveranno comunque a battere Bologna oggi alle 18.30 al PalaRadi. Proprio contro i felsinei si sono infrante le ultime speranze di salvezza diretta della Pallacanestro Crema, battuta 73-57 in un match equilibrato per 30 minuti, prima del cedimento nell’ultimo quarto dei ragazzi di coach
Ghizzinardi. E domani alle 18 a Crema arriva San Vendemiano, terza forza del campionato, che cercherà di difendere il piazzamento dall’assalto di Mestre. CLASSIFICA (28ª giornata): JuVi, Cividale 48; San Vendemiano 38; Mestre 36; Bergamo 32; Vicenza, Desio 30; Fiorenzuola 28; Monfalcone 26; Padova 24; Lumezzane 22; Bologna, Jesolo 20; Crema 18; Olginate 16; Bernareggio 10.
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al centro estivo
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» CICLISMO
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la corsa cremonese è definita il campionato del mondo di primavera Il 1º maggio le strade di Cremona vedranno di nuovo i migliori giovani sfidarsi per conquistare il prestigioso Circuito, interamente pianeggiante, da ripetere 14 volte per un totale di 179,900 km
Domani il “Porto” torna ad emozionare FORTUNATO CHIODO
Ci siamo. Il 1° maggio è in programma il “Circuito del Porto Internazionale Trofeo Arvedi” per Elite e Under 23, che taglia quest’anno il traguardo delle 55 edizioni. La società organizzatrice, il Club Ciclistico Cremonese 1891-Gruppo Arvedi presieduto da Rossano Grazioli e coordinati da Antonio Pegoiani, è stato presentato ufficialmente all’interno del Palazzo Comunale di Cremona. Uno degli eventi più spettacolari e imprevedibili dell’ultimo decennio, con una start list di qualità e quantità straordinarie (176 partenti, numero massimo in una corsa internazionale). Nell’albo d’oro ci sono i nomi di velocisti del calibro di Roberto Ceruti (1975), Maurizio Piovani (1979) e Jacopo Guarnieri (2007), cresciuti nel vivaio del CC Cremonese 1891, Pietro Algeri (1970), Valerio Lualdi (1972), il cremasco Emanuele Seghezzi (1978), Silvestro Minali (1980), Angelo Tosi (1984), Ettore Badolato che nell’85 bruciò in volata il mitico Gianni Bugno, Nicola Minali (1992), Jakub Mareczko (2014) e Riccardo Minali (2015) per citarne qualcuno. Il “Porto”, autentico campionato del mondo di primavera, deve il suo fascino alla spettacolarità e ai passaggi cruciali che ne tratteggiano il suo imprevedibile corso, fatto di attesa e coraggiose fughe dei concorrenti. «Nomi importanti al via - come ricorda Antonio Pegoiani, direttore dell’area tecnica del Circuito del
Porto e presidente della Federciclismo provinciale - e le Nazionali di Ucraina, Francia, Gran Bretagna, Slovenia e Stati Uniti, oltre alle squadre più blasonate in Italia: Team Colpack-Ballan, Arvedi Cycling, Zalf Euromobil Désirée Fior, Qhuebeka, Iseo e General». Attraverso il ricordo, l’esperienza e la saggez-
ESORDIENTI
DOPPIO SUCCESSO DI RUBEN FERRARI Ruben Ferrari, figlio d’arte di Diego, ex professionista cremonese, non ha mollato le redini della corsa e ha vinto solitario a Nave (nel Bresciano) il “4° Memorial Luigi Bussacchini”. Nella gara riservata agli Esordienti del secondo anno, l’atleta della Romanese 24 ore prima si era imposto a cronometro a Valmadrera, in provincia di Lecco. Intanto, si riaccendono le luci sulle strade di Stagno Lombardo per la 65ª Coppa 1° Maggio, organizzata dal locale Gruppo Ciclistico Sergio Viola e riservata alla categoria Allievi. Partenza alle ore 14.30.
Il 6 maggio scatta da budapest uno dei giri d’italia più duri degli ultimi anni Il Giro d’Italia numero 105, con i suoi 51mila metri di dislivello, è uno dei più duri mai affrontati, almeno nell’era moderna. Partenza da Budapest anticipata a venerdì 6 maggio con un arrivo adatto agli scattisti. Al secondo giorno ecco la prima cronometro individuale, seguita da una volata. Lunedì 9 maggio il trasferimento in Sicilia, da dove la carovana ripartirà martedì 10 maggio e si arrampicherà subito sull’Etna, salita non impegnativa, che comunque resterà nelle gambe. Seguono due frazioni non particolarmente impegnative, poi c’è la Diamante-Potenza (7ª tappa) piena di
MARTA CAVALLI TRA LE MIGLIORI ANCHE SUL TRAGUARDO DI LIEGI Anche se la Liegi-BastogneLiegi è andata alla fenomenale olandese Annemiek Van Vleuten (39 anni), Marta Cavalli (nella foto) è stata di nuovo protagonista, arrivando al traguardo ancora tra le migliori (sesta), subito alle spalle di Elisa Longo Borghini. La cremonese del team Fdj Nouvelle Aquitaine Futuroscope chiude le classiche del Nord con due successi, un quinto e un sesto posto, score da campionessa.
Ciclismo su pista protagonista nella Commonwealth Arena and Sir Chris Hoy Velodrome di Glasgow, per la tappa di Nations Cup (ex Coppa del Mondo). Presenti anche gli azzurri del ct Marco Villa, con il quartetto dell’inseguimento campione olimpi-
za dei vincitori del recente passato, ci sarà un finale spettacolare, con uno sprint travolgente, micidiale, il cui esito vale un’intera carriera. I favoriti? In questo momento non c’è nessuno che vada forte quanto Nicolas David Gómez Jaramillo (classe 2000). Il velocista colombiano dovrà vedersela con Mattia
Pinazzi, parmense della Arvedi Cycling (che ha già vinto due gare), Enrico Zanoncelli, il cremonese Luca Rastelli della Bardiani Csf Faizanè (al via anche al Giro d’Italia), lo slovacco Svrcek Martin (Biesse-Carrera), Alessio Portello (Zalf Euromobil Desiree Fior), Federico Burchio (Work Service Group Vitalca), Pietro Aimetto e Thomas Pesenti (Beltrami Tsa Tre Colli). Vincitore nel 2021 (nella foto) il russo Gleb Syritsa (Lokosp) proprio sul colombiano Jamarillo Gòmez (Team Colpack-Ballan) e Giovanni Lonardi (Bardiani Csf Faizanè). Partenza ufficiosa dal Piazzale Azzurri d’Italia (ore 9) a Cremona, quindi trasferimento di 1200 metri in via Portinari del Po, Largo Fabio Moreni e imbocco sul viale Po, dove vi sarà la partenza ufficiale. Il circuito è interamente pianeggiante è misura 12,850 km da ripetersi 14 volte per un totale di 179,900 km.
insidie. Martedì 17 maggio spazio alla Pescara-Jesi, classica della Tirreno Adriatico che potrebbe regalare qualche sorpresa anche ai fini della classifica generale. Pericolose la Parma-Genova e la Santena Torino, da considerarsi collinari, ma veramente impegnative. Tra le due ci sarà la Sanremo-Cuneo, che dovrebbe premiare uno sprinter. Dopo Torino e prima dell’ultimo giorno di riposo, andrà in scena una delle frazioni più dure: due ascese impervie, Pila-Les Fleurs e Verrogne, prima di quella che porta a Cogne. Ultima settimana da capogiro: la 16ª tappa (Salò-Aprica) prevede Goletto di
Cadino, Mortirolo da Edolo, Teglio e Aprica. Il giorno dopo tocca al Vetriolo e al Rovere. Poi i corridori respireranno nella Borgo Valsugana-Treviso, mentre nella 19ª tappa ci sarà lo sconfinamento in Slovenia. Penultima giornata infernale sulle Dolomiti: la Belluno-Marmolada con i passi di San Pellegrino, Pordoi (Cima Coppi a 2.239 metri) e traguardo in quota sulla Marmolada (Passo Fedaia). Gran finale a Verona con una cronometro individuale di 17,1 km. Favoriti? La coppia della Ineos Grenadiers, Richard Carapaz e Thomas Pidcok e Simon Yates (Team BikeExschange-Jayco).
Spettacolo per il Criterium Liberazione-Memorial Ceruti Due giornate di ciclismo giovanile di grande spettacolo a Crema, con ben 400 partecipanti (200 solo ai Mini Criterium Giovanissimi), per il Criterium Liberazione-Memorial Giancarlo Ceruti, organizzato dal Team Serio Pianengo all’interno del Polo Industriale ex Olivetti. Tra gli Esordienti, ha primeggiato Lorenzo Gusmini (Gazzanighese), che ha superato Mirko Nembrini e Umberto Vaselli (Arvedi Cycling), che si è così fregiato del titolo provinciale. Marco Zoco, milanese del team Galbiati Sport Cicli Esposito, tra gli Esordienti del secondo an-
no si è imposto con un’azione solitaria, precedendo Ruben Ferrari (Romanese) e Luca Fusar Imperatore (Trevigliese). Quinto Alessandro Carrera del Team Serio, che si è garantito il titolo di campione cremonese. In campo femminile successo assoluto della Valcar-Travel & Service con l’esordiente Maria Acuti davanti ad Alessia Orsi (San Marinese) e terza Alessia Locatelli (Ossanega). Gloria Vezzosi della società Gioca in Bici Oglio Po Casalmaggiore (10ª) ha vinto il titolo provinciale. Martina De Vecchi, invece, aveva trionfato nella corsa del primo
MIRIAM VECE ARGENTO IN NATIONS CUP co e mondiale formato da Ganna, Consonni, Lamon e Bertazzo (al posto di Milan), giunto ai piedi del podio (4º), sul quale sono salite le donne (Balsamo, Barbieri, Guazzini e
Alzini), che hanno colto il bronzo. Elia Viviani, con la maglia di campione del mondo, ha vinto la prova ad eliminazione, mentre nei 500 metri Miriam Vece (a sinistra nella foto) ha
anno (campionessa provinciale Viola Invernizzi del Team Serio, giunta 7ª).Tra le Allieve, festa ancora della Valcar-Travel & Service: la squadra bergamasca che ha lanciato campionesse del calibro di Elisa Balsamo e Marta Cavalli (protagoniste in assoluto nelle classiche del Nord di Primavera), ha trionfato con Lucia Brillante Romeo con un entusiasmante sprint su Irma Siri (Team Pink) e Camilla Bezzoni (Cicli Fiorin). A Marina Filimon (Gioca in Bici Oglio Po) la maglia di campionessa provinciale, consegnata da Antonio Pegoiani.
conquistato un ottimo argento. La cremasca ha dovuto inchinarsi solo alla colombiana Martha Bayona Pineda. Podi nella Madison per Michele Scartezzini (Arvedi Cycling) e Simone Consonni (terzi) e argento per Vittoria Guazzini ed Elisa Balsamo.
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Sport
Sabato 30 Aprile 2022
BASKET • MALGRADO IL MANCATO ACCESSO ALLA FINAL FOUR
MOTOGP • BASTIANINI E BAGNAIA ALLE SPALLE DI QUARTARARO
MESSINA PROMUOVE LA SUA OLIMPIA
BENE GLI ITALIANI NELLE LIBERE
MILANO - Non ce l’ha fatta l’Armani Olimpia Milano a centrale la final four di Eurolega, eliminata 3-1 e con tanti rimpianti dall’Efes Istanbul. «Complimenti a coach Ataman e al pubblico che ha creato un’atmosfera fantastica. Complimenti anche alla mia squadra - ha affermato coach Ettore Messina (nella foto) - per una grande stagione europea, che finisce solo contro i campioni in carica. Ci riproveremo l’anno prossimo, per tentare una volta ancora di arrivare alla final four».
JEREZ DE LA FRONTERA (Spagna) - Grande equilibrio e continui avvicendamenti al vertice nelle prime due sessioni di libere della MotoGp del Gran Premio di Spagna. Il miglior tempo lo ha fatto registrare al pomeriggio il francese Fabio Quartararo su Yamaha in 1’37”071, dopo una rovinosa caduta al mattino con forte botta al coccige. Sugli scudi anche gli italiani: 2º Enea Bastianini (Ducati) in 1’37”272, seguito dal compagno di colori Bagnaia (1’37”283). (Fonte Italpress)
» sport remieri
nella canoa quattro titoli regionali per la Bissolati
Anche nel canottaggio sono arrivate molte soddisfazioni nelle regate di Varese: tre successi a testa per Bissolati e Flora. Baldesio in evidenza con i più giovani
Remi e pagaie protagonisti in regione In attesa dell’International Race di canoa sprint, in programma in questo weekend, sempre all’Idroscalo di Milano è andata in scena una gara interregionale che ha visto protagonista la Bissolati, tornata a casa con quattro titoli regionali. I successi sono arrivati nel K2 Ragazzi di Enrico Laudati e Matteo Zapponi, nel K2 Junior dello stesso Laudati con Giulio Soldi, che si ripeteva nel K1 Junior e infine nel K4 Ragazzi di Matteo Ghisolfi, Leonardo Orippi, Lorenzo Bosio e Matteo Zapponi (anche per lui una doppietta di valore). Sugli scudi anche la squadra Under 14 che, nella doppia distanza 200 e 2000 metri, ha conquistato 2 ori, 5 argenti e 2 bronzi. Passando al canottaggio,
ben 1198 atleti si sono sfidati in 166 regate regionali sul lago di Varese, alla Schiranna. Nel medagliere assoluto, alle spalle di Gavirate e Cernobbio, si
sono piazzate Bissolati e Flora con tre successi. Oro per la Bissolati con Susanna Pedrola nel singolo Under 23 e poi in nel doppio Senior con Elena
TRI ATHLON
CISOTTO SECONDA AD ASOLA
Gloria Cisotto del team Stradivari è salita sul podio nel 13° Triathlon Sprint di Asola-Memorial Anna di Vito e Fabio Vida. Gloria, attardata nel nuoto, ha poi recuperato nei 20 km in bici e ha difeso il 2° posto nella corsa, terminando a 1’48” dalla vincitrice Laura Ceddia.
Sali (nella foto con il tecnico Manzoli) e con Andrea Cigala ed Emanuele Marconi nel doppio Ragazzi. Vittorie del Flora con Alice Rossi e Anna Scolaro nel quattro senza Senior misto, con la stessa Scolari nel due senza Under 23 misto e con Giorgio Arata nel doppio Junior misto. Nelle categorie giovanili, in evidenza la Baldesio, seconda nel medagliere e successi anche per Bissolati ed Eridanea. Il calendario regionale proseguirà con due nuovi appuntamenti: il 29 maggio a Corgeno per i Campionati Lombardi e a Gavirate il 19 giugno per l’ultima regionale giovanile. Nel mezzo ci saranno una serie di eventi nazionali e i primi impegni internazionali dell’anno.
VOLLEY
L’ESPERIA SI GIOCA I PLAYOFF OGGI ALLE 18 CONTRO FORLÌ
In attesa di novità in serie A1 dalla Vbc Casalmaggiore, dove si preparano le grandi manovre di mercato, in B1 si conclude la regular season. Nel girone B, grazie al 3-0 di Volano, la Chromavis Abo Offanengo ha già staccato il pass per i playoff e arriva da capolista al big match di stasera alle 21 al PalaCoim contro la Picco Lecco. La Enercom Fimi Crema, invece, reduce dal 3-1 di Trento, si gioca le ultime chances di salvezza contro Bedizzole. Nel girone D, l’Esperia Cremona (dopo aver sbancato 3-1 Alseno), si gioca l’accesso ai playoff nello scontro diretto casalingo di oggi alle 18 contro Forlì. Alle gialloblu basta un punto. La Csv RaMa Ostiano, infine, chiude con la capolista Montale. In serie B maschile, la Imecon Crema si gioca la salvezza a Villafranca.
ATLETICA LEGGER A Soddisfazioni per l’Interflumina Casalmaggiore nel 43° Trofeo Liberazione a Modena. Partiamo dal successo di Elmehdi Bouchouata (al primo anno da Juniores) nei 1500 in 3’52”92, tempo di grande livello. Sugli scudi anche Filip-
INTERFLUMINA SUGLI SCUDI A MODENA po Visioli nei 400 metri: confinato nella 17ª serie, ha ottenuto un probante 51”32, in vista del Memorial Mauro Zucchi di mercoledì 11 maggio a Casalmaggiore. Nella velo-
cità, bene Gabriel Euro More, che ha vinto i 110 hs Allievi con il record personale di 15”20 e Randy Ohene Addo che si è imposto nei 110 hs Juniores con l’eccellente tem-
po di 14”94. Bel progresso di Dario Dester (Carabinieri/ Cremona Sportiva-Atletica Arvedi) sui 110 ostacoli, corsi in 14”11 (demolito il proprio limite di 14”33). Dester si è poi cimentato nel salto con l’asta, superando la misura di 4,70.
BOCCE MASSIMO MALFATTO
Seconda giornata del campionato di Promozione dove sorride solamente la Canottieri Bissolati, corsara a Cicognolo. Sofferto il successo dei bissolatini (5-3), opposti alla bocciofila Fadigati. Nella specialità individuale Morrys Vailati s’imponeva su Ricini per 8-5, 8-1 mentre la terna rivierasca Ferrari-Lanfredi-Pompini, vinto il primo set sul filo di lana, veniva sconfitta dai cicognolesi Carini-Generali-Boselli per 8-3. I bissolatini Pompini-Lanfredi s’imponevano sui locali Generali-Boselli (8-5, 8-3), mentre Carini-Inzani avevano la meglio sui rivieraschi Papa-Lacca per 8-4, 8-7. Secondo pareggio consecutivo (4-4) della Baldesio opposta alla Arci Crema
BISSOLATI OK, PARI BALDESIO-ARCI CREMA NUOVA
Nuova (nella foto). Per la formazione rivierasca assoluto protagonista Odoardo Ghisleri che esordiva impartendo una dura
lezione a Bresciani (poi sostituito da Magnini) per 8-0, 8-4 e poi, in coppia con Cristiano Lupi, superava Magnini-Moretti (Bresciani) per 8-0, 8-4. Inguardabile la prestazione della terna rivierasca De Stefani-Dilda (Bergamaschi)-Lupi (Molardi) che subivano una severa lezione (0-8, 1-8) da Erata-Moretti-Poletti. Da dimenticare anche la prestazione della coppia Baldesio formata da Brocchieri-Bergamaschi (poi sostituito da Molardi) ko contro ErataPoletti per 0-8, 3-8. Termina in parità (44) Achille Grandi-Canonichese. La seconda categoria riprende sabato 7 maggio con Flora-Fadigati, Bissolati-Arci Crema Nuo-
va e Verdellese-Achille Grandi. Oggi in campo la 1ª categoria: Achille Grandi-Arcos Bocce e Tagliuno-Capergnanica. Circuito Prestige • Due terzi posti per i nostri giovani impegnati a Gualtieri (Reggio Emilia) nella quinta tappa. Nella categoria Under 15 Luca Domaneschi s’imponeva su Bastoni con un doppio 12-2, su Ginevra Cannuli 12-5 e sul marchigiano Martini per 12-9. Semifinale contro Riccardo Giacomoni: Luca iniziava bene, si portava avanti 10-4, ma qualche errore di troppo e la bella reazione dell'avversario lo costringeva alla sconfitta 10-12. Nella categoria Under 12 splendida prestazione di Alberto Fornasari che dopo aver vinto la batteria veniva sconfitto da Nicola Principi e da Francesco Guerrieri.
Padania latte_2021 corretta.pdf
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