PNRR
SCUOLA
a pagina 12
GIOVANNINI: «AL SUD LA METÀ DEI CANTIERI»
a pagina 12
ISTRUZIONE, SALE IL DIVARIO TRA ITALIA E UE
Anno V • n° 36 • SABATO 9 OTTOBRE 2021
Periodico • € 0,02 copia omaggio
ISSN 2724-4385
Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Corso XX settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Redazione: Corso XX Settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: Industria Grafica Editoriale Pizzorni I.G.E.P. Srl - Cremona • Pubblicità: U.P. Uggeri Pubblicità srl • 0372 20586 • info@uggeripubblicita.it
IL RAPPORTO • Fondazione Etica colloca Cremona in coda nel rating dei Comuni 2022
Raineri alle pagine 4-5
BOCCIATI IN EFFICIENZA E TRASPARENZA INTERNET
FOTO DI MINORI ONLINE COSA SI RISCHIA? Fornasari a pagina 10
CRONACA
CENA CON RISSA TRE DENUNCIATI Articolo a pagina 3
AMBIENTE
Raineri a pagina 6
NATA A CROTTA D’ADDA LA SEZIONE DEL RAMAZZINI
SPECIALE
DA VENERDÌ OBBLIGO DI GREEN PASS AL LAVORO IL PARERE DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA SPORT
CULTURA
I SEGRETI DEL PROFESSORE PER INSEGNARE IN CARCERE
Pani a pagina 21
FATEMI CAPIRE...
di Vanni Raineri
Le quote rosa rafforzano la presenza delle donne nelle candidature, ma ovviamente non si può pretendere che sia necessariamente donna la candidata sindaco di chicchessia. Nelle 20 città capoluogo in cui si è andati al voto, erano solo 25 le donne candidate sindaco (poco più del 17%). La notizia è che nessuna di queste è arrivata almeno al ballottaggio. D’accordo che non ha logica votare una donna solo perché è tale, ma è forte il sospetto che non la si voti proprio perché donna, e proprio le donne (che sono maggioranza) non sono esenti da tale pratica. Si dovrà forse arrivare all’obbligo di votare rosa?
Da pagina 15 a 19
VANOLI, STASERA VOLA DOVE OSANO LE AQUILE Varesi a pagina 23
CON OKOLI LA LINEA VERDE BRILLA ANCHE IN AZZURRO Volpi a pagina 24
UN NUOVO TITLE SPONSOR PER L’ESORDIO DELLA VBC Articolo a pagina 25
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CRONACa C OMU NE
FIERE E SAGRE 2022, LE DOMANDE DA FARE ENTRO IL 15 OTTOBRE
Scade il 15 ottobre il termine per presentare domanda al Settore Urbanistica-Commercio -Artigianato (Ufficio Commercio su area pubblica) da parte di chi fosse interessato ad organizzare una fiera o una sagra a Cremona nel 2022. Questo permette infatti al Comune di predisporre per tempo la formazione del
Sabato 9 Ottobre 2021
3
calendario delle fiere e delle sagre, tenendo conto anche dell'andamento epidemiologico e nel rispetto delle esigenze di prevenzione dai rischi di contagio da Covid-19. L’avviso con le informazioni utili è pubblicato sul sito del Comune, nella sezione Bandi (https:// www.comune.cremona.it/node/502793).
RIVOLTA D’ADDA • Coinvolti tre italiani che hanno usato piatti e arredi come oggetti contundenti
IN BREVE
Cena tra amici, ma scoppia una rissa: denunciati
FURTO ALL’IPER DI GADESCO DUE INDIANI NEI GUAI
Con il Covid meno aggresda poi supportata da altre tre sivo, finalmente si torna a vipattuglie di Crema e delle vere, a uscire, ad andare a ceStazioni di Pandino e Bagnolo na da amici. Ma l’entusiasmo Cremasco. cala se una cena... si trasforQuando gli equipaggi dell’Arma in rissa. Mercoledì sera i ma sono arrivati hanno troCarabinieri di Rivolta d’Adda vato per strada, sotto l’abitahanno denunciato tre cittadizione segnalata, tre uomini ni italiani, di età compresa tra che si affrontavano con vioi 36 e i 55 anni, tutti con prelenza e che non hanno intercedenti di polizia, per il reato rotto lo scontro neanche dadi rissa e lesioni personali. vanti alla presenza in forze dei Tra i tre uomini, due dei quamilitari. A quel punto i carali residenti in provincia e uno binieri li hanno bloccati, ricoresidente in provincia di Milastruendo quanto accaduto no, nel corso di una serata poco prima. I tre si trovavano passata nell’abitazione di uno a cena nell’abitazione di uno dei due residenti in di loro, con la prezona, durante la senza di due doncena e per motivi ne. Tra due dei tre ancora da chiarire, uomini, per motivi è scoppiata una Botte da orbi che non hanno violenta lite che In casa, i militari spiegato ma relaben presto si è tra- hanno rinvenuto tivi a vecchie rugsformata in una oggetti distrutti, un gini tra loro, è nata vera e propria ris- bicchiere rotto e un una feroce discussa. Per questo mo- coltello sporco di san- sione prima verbativo, alla Centrale gue, utilizzato dai tre le, poi trasformaOperativa di Crema tasi in scontro fisiper ferirsi a vicenda sono arrivate dico, dando vita a verse telefonate, una violenta scazda parte di alcune persone zottata nella quale hanno spaventate, che segnalavano usato come oggetti contununa violenta zuffa in un allogdenti dei bicchieri, dei piatti e gio. degli arredi della casa. I due Sul posto è intervenuta imcontendenti, continuando a mediatamente la pattuglia picchiarsi, sono successivadella Stazione di Rivolta d’Admente usciti di casa e sono
arrivati fino alla strada sottostante, seguiti dal terzo uomo e dalle due donne. Qui hanno continuato la contesa nella quale a quel punto si è inserito anche il terzo uomo. In quel frangente sono arrivati i Carabinieri che hanno proceduto a bloccare e identificare tutti, facendo anche intervenire i sanitari perché due di loro avevano delle evidenti ferite in varie parti del corpo. Due dei tre denunciati sono stati trasportati presso l’ospedale
di Lodi per le cure e uno di loro è ancora ricoverato in osservazione per le lesioni riportate in più punti del corpo. Nella casa i militari hanno invece rinvenuto, tra le varie cose distrutte durante la lotta, un bicchiere rotto e un coltello sporchi di sangue e probabilmente utilizzati per ferirsi a vicenda. Gli oggetti da taglio sono stati sequestrati mentre i tre uomini sono stati denunciati per quanto commesso.
IN PIAZZA STRADIVARI
“NONNO ASCOLTAMI!”: LA CAMPAGNA SULL’UDITO DOMANI FA TAPPA A CREMONA E’ nuovamente partita la carovana di Udito Italia con le domeniche di prevenzione di Nonno Ascoltami! – l’Ospedale in piazza. La campagna, tornata con 5 domeniche di prevenzione, iniziate il 26 settembre e che si protrarranno sino al 24 ottobre, è sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, patrocinata dal Ministero della Salute e premiata dalla Presidenza della Repubblica. Una campagna che si affida alla stessa consolidata formula: per un’intera giornata (dalle ore 10 alle ore 18) medici specialisti, professionisti sanitari e volontari, con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, saranno a disposizione dei cittadini per aiutarli a conoscere meglio questo importante senso, l’udito, e soprattutto a prendersene cura nel modo giusto. La campagna è stata presentata giovedì
mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella Sala Quadri di Palazzo Comunale alla quale hanno partecipato Rosita Viola, Assessore alle Politiche Sociali e alla Fragilità del Comune di Cremona, Luca Pianta, Direttore dell’U.O. di Otorinolaringoiatria dell’ASST di Cremona, che con la sua equipe accoglierà i cittadini in piazza, con il supporto dei volontari della Croce Rossa di Cremona coordinati dalla Presidente Loredana Uberti. La campagna è stata illustrata dagli organizzatori di Udito Italia Onlus, rappresentata dal direttore Giancarlo Alfani, unitamente a Sandro Lombardi, Presidente ANIFA - Associazione Nazionale Importatori e Fabbricati di Audioprotesi - Confindustria Dispositivi Medici. Il partner tecnico dell’evento, grazie alla cui collaborazione è stato possibile arri-
vare per la prima volta a Cremona, è Audiologica Cremonese rappresentato da Giorgio Pelagatti. La manifestazione, con il patrocinio e collaborazione del Comune di Cremona, si svolgerà domani dalle 10 alle 18 in piazza Stradivari. I cittadini interessati potranno valutare la salute del proprio udito e accedere all’area della piazza adibita agli screening.
Nella tardo pomeriggio di giovedì i Carabinieri di Vescovato hanno denunciato due cittadini indiani, un uomo e una donna rispettivamente di 43 e 35 anni, per furto aggravato. La centrale operativa ha inviato la pattuglia di Vescovato al centro commerciale “CremonaDue” perché la vigilanza ha fermato due persone che si sono rese responsabili di un furto all’interno del supermercato. Presi contatti con gli addetti al controllo dell’attività commerciale, i militari sono venuti a conoscenza che i due cittadini indiani già alle 14.00 sono entrati nella struttura, hanno riempito di varie confezioni gli zaini che avevano in spalla e sono usciti senza pagare. Dopo avere atteso qualche ora sono rientrati e hanno iniziato nuovamente il giro tra gli scaffali, venendo questa volta fermati prima che potessero allontanarsi dal centro commerciale con la merce rubata. I Carabinieri hanno proceduto quindi a identificare i due autori del furto, a visionare le telecamere di sicurezza che avevano ripreso le scene mentre prelevavano e nascondevano la merce e a perquisire i loro zaini, trovando all’interno vari abiti e alcune confezioni di generi alimentari a cui avevano strappato i codici a barre per impedire che entrassero in funzione le barriere antitaccheggio. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita all’esercizio commerciale mentre la coppia è stata denunciata per furto aggravato.
CASAPOUND, RACCOLTA FIRME CONTRO IL PASS OBBLIGATORIO Domani dalle 10 alle 12 in Corso Campi il primo appuntamento di CasaPound Italia Cremona per la raccolta firme contro il Green Pass che dal 15 ottobre sarà obbligatorio anche per accedere ai luoghi di lavoro. «Ci troviamo di fronte al completo rovesciamento di uno dei pilastri su cui si regge la nostra costituzione, il diritto al lavoro – si legge in una nota del movimento –. Non è accettabile, tanto più in assenza di un obbligo vaccinale, costringere i cittadini a pagare per poter lavorare. Non possiamo rimanere fermi a guardare mentre questo governo smantella ciò che rimane dello Stato sociale. Non si tratta di essere pro-vax o no-vax, si tratta di difendere i principi fondamentali dello Stato italiano. Reagire è un dovere».
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» rating VANNI RAINERI
Fondazione Etica boccia Cremona, e lo fa senza appello. Il giudizio negativo è pesante, poiché viene da una fondazione nazionale riconosciuta, indipendente e no-profit che si occupa di innovazione nel sistema pubblico e nelle politiche sociali. Fondazione Etica è sorta 13 anni fa con l’obiettivo di contribuire a elaborare un nuovo modello di sviluppo improntato alla sostenibilità sociale, politica ed economica, oltre che basato su una moderna etica pubblica. Non ha carattere partitico, il vero riferimento è la Costituzione. Tra le attività di Fondazione Etica c’è anche quella di pubblicare annualmente il Rapporto Rating Pubblico sui 109 comuni capoluogo. L’ultima edizione, contenente dati riferiti al 2020, è stata pubblicata nei giorni scorsi dall’editore Rubettino, con prefazione dello statistico ed economista Fabrizio Barca, già ministro per la coesione territoriale nel governo Monti. Si tratta di un rapporto che analizza e compara la capacità di amministrare e spendere dei comuni, partendo da trasparenza ed efficienza. Ecco quindi che, rispetto alle varie classifiche che vengono stilate periodicamente dai media, questo Rapporto assume speciale rilevanza. Il Corriere della Sera ha dedicato una pagina la scorsa settimana all’esito di questa indagine, ma senza entrare troppo nel dettaglio, solo perché aveva a disposizione una sintesi del Rapporto, che elencava le città con migliore e peggiore performance, ma senza avere a disposizione l’elenco completo. Cremona ad esempio era tra le città che non comparivano nella sintesi. Per riuscire ad avere un quadro esaustivo, e in particolare avere i dettagli riguardanti Cremona, ab-
biamo contattato Fondazione Etica, trovando ampia collaborazione, in particolare nella vice presidente Giovanna Ciniero. CE LO CHIEDE L’EUROPA Come afferma la parte preliminare del Rapporto, nel 2018 la Commissione Europea, nel suo Rapporto sulle Pubbliche Amministrazioni degli Stati membri ha dichiarato: “Il buon governo e la qualità delle amministrazioni pubbliche vanno chiaramente nell’interesse dei cittadini dell’Ue e degli Stati membri, al fine di ottenere il massimo valore da fondi pubblici limitati. A livello mondiale, i dati sono inconfutabili: l’elevata produttività, le economie ad alto reddito per abitante sono quelle con le istituzioni pubbliche più efficaci ed efficienti”. Detto altrimenti, non ci può essere sviluppo economico e sociale senza una buona governance pubblica. Ciò è ancor più vero ora che si tratta di gestire i fondi del Pnrr. I Comuni saranno attori cruciali nella realizzazione degli investimenti strutturali previsti da quel Piano, in quanto chiamati a gestire progetti complessi e spendere risorse ingenti, che si andranno a sommare a quelle delle Politiche di Coesione 2021-26. Per evitare il rischio di sprechi e malaffare, la Commissione Europea ha chiesto agli Stati Membri di rafforzare la loro “capacità amministrativa” ad ogni livello di governo, e, dunque, anche comunale. Ma per rafforzare quella capacità bisogna prima conoscerne i punti di forza e di debolezza. E il problema è proprio qui: ad oggi non esiste alcuna misurazione né in Italia, né in Europa, della capacità amministrativa delle Amministrazioni locali. Per questo, Fondazione Etica ha misurato la capacità am-
rapporto comuni 2020
FONDAZIONE ETICA, SORTA 13 ANNI FA, SI OCCUPA DI INNOVAZIONE NEL SISTEMA PUBBLICO E NELLE POLITICHE SOCIALI
Efficienza e traspare Cremona bocciata in
ministrativa dei Comuni capoluogo di provincia, analizzando il livello di accountability e di performance di aree come il bilancio, la governance, il personale, i servizi, gli appalti, l’ambiente. L’analisi si basa sui dati che i Comuni hanno l’obbligo di pubblicare nella sezione Amministrazione Trasparente dei propri siti web, secondo quanto disposto dal cosiddetto d.lgs. del 2013. I RISULTATI DELL’ANALISI Rappresentano uno strumento conoscitivo per i cittadini ma so-
prattutto una bussola orientativa per i governi, per interventi tecnici possibilmente prima dell’arrivo dei fondi europei. Sono 47 i comuni con un risultato considerato almeno sufficiente, e Cremona, al 68° posto, non è tra questi, ma fa parte dei 62 con un risultato complessivo insufficiente, cioè con punteggio inferiore a 50 (Cremona ha 43,03, inferiore anche alla media nazionale che è 47,88). Sono solo 3 i Comuni che superano quota 70: le emiliane Reggio Emilia e Bologna
e la toscana Prato. Tutti i comuni più performanti, e questa non è una novità, sono del nord, mentre gli ultimi 23 sono tutti del centro-sud. Di conseguenza, possiamo affermare che Cremona è tra i fanalini di coda del nord. In Lombardia anzi occupa proprio l’ultimo posto, molto staccata dai comuni capoluogo limitrofi, come si vede nella tabella riepilogativa. Analizziamo ora il comportamento di Cremona nelle 6 aree considerate: in 5 casi si posiziona tra il 67° e
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Sabato 9 Ottobre 2021
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i parametri peggiori
BASSA CAPACITÀ DI RISCOSSIONE, BILANCI DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE NON AGGIORNATI, ALL’ANAS NON SONO STATI INVIATI I FILES CHE RIGUARDANO GLI APPALTI
nza, etica
CREMONA NELLE 6 AREE CLASSIFICA
CAPOLUOGO
PUNTEGGIO
BILANCIO 1
CUNEO
96
76
CREMONA
56
109
AGRIGENTO
17
GOVERNANCE 1
PRATO
83
73
CREMONA
44
109
ISERNIA
18
GESTIoNE del pERSONALE 1
LODI
93
77
CREMONA
33
109
AGRIGENTO
4
SERVIZI E RAPPORTO COI CITTADINI 1
BO, LC, MO, PD
93
37
CREMONA
45
107
CH, FM, FG
2
APPALTI E RAPPORTO COI FORNITORI 1
PARMA
93
71
CREMONA
30
104
AV, BN, CH, KR, NA, RC, RI, VT
5
1
PORDENONE
92
52
CREMONA
52
104
AGRIGENTO
17
AMBIENTE
il 77° posto, solo in un caso è 37ª. AREA BILANCIO Cremona occupa il 76° posto con 56 punti. In positivo la gestione del patrimonio, che ha lo score massimo (10 su 10) per la differenza tra picchi attivi e passivi: significa che ottiene molto di più gestendo e affittando immobili di proprietà rispetto a quanto spende per l’affitto di immobili da utilizzare. Massimo risultato raggiunto anche per l’assenza di opere incompiute. Cosa non va? È bassa la capacità di ri-
scossione, e paga anche la rigidità della spesa, che probabilmente dipende proprio dalla carenza di liquidità dovuta alla limitata capacità di riscuotere. AREA GOVERNANCE Qui siamo al 73° posto. Bene la situazione economico-finanziaria, quella dei debiti fuori bilancio riconosciuti e finanziati e la sostenibilità del disavanzo. Non sono però esplicitati gli obiettivi da raggiungere delle performance: sono state comunicate le singole performance
ma non è stata fatta la media per arrivare al risultato complessivo. I bilanci delle società partecipate vanno pubblicati nell’ultimo triennio, ma per Cremona si fermano al 2017, quindi non sono aggiornati. Inoltre, nulla è pubblicato in merito ai rilievi della Corte dei Conti: nessuna delibera, né richiami, decisioni, carteggi con la Corte dei Conti, condizione ben poco plausibile. AREA GESTIONE DEL PERSONALE Anche in questo caso semaforo rosso per Cremona, che si salva per l’età media del personale bassa e il limitato assenteismo dei dipendenti. Pesa nel giudizio complessivo la mancata pubblicazione dei dati sull’ammontare e il grado di differenziazione dei premi erogati ai dirigenti. Qui si parla solo di dirigenti, probabilmente la comunicazione relativa ai premi ai dipendenti è corretta. AREA SERVIZI E RAPPORTO COI CITTADINI Qui finalmente Cremona si distingue in positivo, occupando una 37ª posizione che le vale almeno la sufficienza, anche se i suoi 45 punti sono molto distanti dai 93 delle migliori. Un contributo positivo lo danno gli indicatori di efficienza e l’ottimale pubblicazione della rendicontazione degli indicatori negli ultimi 5 anni. Questo sia per quanto concerne il numero di servizi sia per il monitoraggio dei tempi, fattori che dicono molto dell’efficienza di un ente. Massimo giudizio anche per il servizio online: digitalizzare i servizi significa velocizzare le procedure. In negativo, lo scarso coinvolgimento dei cittadini, quindi il mancato aggiornamento della sezione dell’amministrazione trasparente per il registro degli accessi. Quanto alla rigenerazione degli immobili pubblici, è stata pubblicata una sola delibera ma
non progetti realizzati. Può darsi ci siano stati ma non siano stati comunicati, il che rappresenterebbe un’aggravante. AREA APPALTI E RAPPORTO COI FORNITORI Qui si torna a ridosso dei gironi infernali col 71° posto. In questo settore non si eccelle in alcuna sottoarea, si salva parzialmente il monitoraggio delle opere pubbliche. Per il resto, situazione disastrata dovuta in buona parte al fatto che 4 indicatori su 6 ottengono il minimo, in quanto all’Anas non sono stati inviati i files che riguardano gli appalti. Ansa, va detto, ha previsto un portale sul quale gli enti inviano i files per rendere rintracciabili gli appalti fatti, per numero e importi. Sono 4 indicatori differenti, la cui assenza rende il comune non valutabile: non è una sospensione di giudizio, ma una situazione di una certa gravità in quanto Anas lo richiede espressamente. AREA AMBIENTE Cremona si eleva rispetto alle ultime posizioni grazie soprattutto al buon livello di raccolta differenziata e alla limitata dispersione dell’acqua. Il resto è negativo, a partire dalla ben nota bassa qualità dell’aria con elevati livelli di pm10. Score minimo anche per la rilevazione di rumori. Questo, va precisato, è un indicatore che si può leggere in più modi, in quanto si tratta di segnalazioni fatte dai cittadini. Può essere che questi abbiano un forte senso civico e segnalino più spesso, oppure che non lo facciamo mai. Qui pesa l’assenza di un registro nel quale si misurano le richieste dei cittadini e i tempi di risposta dell’ente. Stando alla mancata pubblicazione del Comune di Cremona, sembrerebbe che sia giunta solo una richiesta di accesso civico, che non si dice nemmeno in quanto tempo è stata evasa.
LA PATENTE DEI COMUNI CAPOLUOGO CLASSIFICA
CAPOLUOGO
1
REGGIO EMILIA
2
PRATO
3
BOLOGNA
4
CUNEO
5
PARMA
6
LECCO
7
MODENA
8
VICENZA
9
LODI
10
UDINE
13
MILANO
17
FIRENZE
19
BRESCIA
22
GENOVA
24
PIACENZA
26
BERGAMO
27
VERONA
29
SONDRIO
31
VENEZIA
38
COMO
47
ROMA
49
PAVIA
52
MANTOVA
53
VARESE
61
MONZA
68
CREMONA
105
CATANIA
106
ISERNIA
107
RIETI
108
CHIETI
109
AGRIGENTO
6
Cronaca
Sabato 9 Ottobre 2021
AMBIENTE • Inaugurata la prima sezione lombarda dell’Istituto Ramazzini, alla presenza di presidente e direttore
Crotta d’Adda sull’Onda del Gerundo A sinistra il taglio del nastro, con Fabrizio Sarti, Melissa Perry, Cristina Cavalli e Sebastiano Baroni. Sotto la relazione di Daniele Mandrioli
VANNI RAINERI
CROTTA D’ADDA - Come anticipato sabato scorso, è stata inaugurata domenica a Crotta la sede dell’associazione “Onde nel Gerundo”, che ospita la prima sezione in Lombardia dell’Istituto Ramazzini, cooperativa sociale onlus che ha sede presso Bologna che è il più grande Centro di ricerca indipendente in campo medico-scientifico che si trova in Europa. L’Istituto Ramazzini conta nel nostro Paese oltre 30.000 soci che con il loro sostegno gli garantiscono totale e completa indipendenza scientifica rispetto a pressioni e interessi economici e finanziari di parte. La ricerca di sostanze inquinanti che si trovano nell’ambiente è la via maestra di questo ente, e da qui si spiega l’interesse reciproco con la comunità di Crotta d’Adda, da tempo preoccupata dalle condizioni esistenti e da progetti in atto, tanto da aver costituito un’associazione col fine di vederci più chiaro. La sede inaugurata si trova presso il cortile “ex-Stallone” adiacente al Palazzo del Comune, e lo ha messo a disposizione, in comodato d’uso gratuito, l’Amministrazione comunale. Per celebrare l’avvenimento, sono arrivate a Crotta personalità di rilievo dell’Istituto Ramazzini, a partire dal presidente Fabrizio Sarti e dal relatore, il dottor Daniele Mandrioli, Direttore del Centro di Ricerca “Cesare Maltoni” dell’Istituto Ramazzini. Con loro anche Melissa J. Perry, Professor and
Chair of Environmental and Occupational Health della George Washington University, Cristina Cavalli, presidente dell’Associazione “Onde nel Gerundo”, Giancarlo Bissolotti, il sindaco di Crotta Sebastiano Baroni e l’assessore alla Cultura Mario Rizzi. Ad allietare la giornata, l’Orchestra del Corpo Bandistico Pizzighettonese diretta dal Maestro Alberto Spelta. Tante le persone presenti, circa 200 pur considerando i limiti della normativa Covid, accolti dalla presidente Cristina Cavalli che ha ringraziato i tanti che hanno contribuito ad un risultato così importante, con un grazie particolare a Vincenzo
Branà, responsabile Comunicazione dell’Istituto Ramazzini. Melissa J. Perry ha rimarcato l’importanza del ruolo dell’Istituto Ramazzini rispetto agli altri centri di questo tipo nel mondo: «Collaboro da oltre 7 anni col Ramazzini - ha detto la docente della George Washington University - ed ho potuto verificare quanto sia rigoroso, giudizioso e attento il lavoro scientifico che svolge». Vincenzo Branà ha fatto una breve cronistoria dell’Istituto bolognese, cedendo poi la parola al dottor Daniele Mandrioli, che ha svolto la prevista relazione. Sono centinaia le sostanze analizzate in 50 anni di ricer-
ca, e il numero dei collaboratori (come la stessa Melissa J. Perry) nel frattempo è aumentato esponenzialmente. Mandrioli si è soffermato sul tema del glifosato, su cui si basano gli organismo geneticamente modificati. Il Ramazzini ha iniziato a studiarlo nel 2016; è presente in 750 prodotti a livello mondiale ed è usato nel 95% dell’agricoltura statunitense. «Valutiamo gli effetti - ha detto Mandrioli -, non solo riguardanti i tumori ma anche altri, e siamo vicini ai primi risultati che comunicheremo alla fine dell’anno». Nel 2022 si stabilirà se consentire o meno il glifosato nell’Unione Europea, quindi si capisce quan-
to siano attesi tali risultati. Altro argomento trattato è il monitoraggio delle radiofrequenze: i limiti italiani non sono cancerogeni, lo sono invece quelli europei, più “permissivi”. Sull’argomento Covid, l’aumento della mortalità in certe zone, come purtroppo quella in cui viviamo, è attribuibile anche al fattore inquinamento, come accade nel caso di altri coronavirus conosciuti, come Sars e Mers, e ad essere colpiti sono soprattutto i lavoratori. Prima del taglio del nastro, Mandrioli ha risposto ad alcune domande, tra cui il rispetto del benessere animale nonostante l’utilizzo di questi nelle ricerche.
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Cronaca
Sabato 9 Ottobre 2021
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ECONOMIA • Presso il Campus Santa Monica una settimana di studio con Altis Università Cattolica e 24Ore Business School Il Campus Santa Monica, la nuovissima sede, appena ristrutturata, dell’Università Cattolica, in via Stefano Leonida Bissolati a Cremona, ospiterà nel mese di ottobre i partecipanti della ottava edizione dell’Emba Master in Business Administration di Altis Università Cattolica e 24Ore Business School. Un percorso formativo che ha l’obiettivo di formare una nuova generazione di leader aperti al cambiamento, competenti, flessibili e con un forte senso di responsabilità verso la società e l'ambiente. «Il territorio cremonese è ricco di aziende innovative leader nel loro settore e attive nell’ambito della sostenibilità, per questo abbiamo scelto Cremona come sede di questo percorso formativo, al fine di dare agli studenti un approccio full immersion a completamento della didattica» afferma Fabio Antoldi, Professore Ordinario di Strategia aziendale della Facoltà di Economia e Giurisprudenza Università Cattolica del Sacro Cuore, Direttore scientifico Emba. «Questa partnership con Altis Università Cattolica, per le sue peculiarità formative e per la sua formula blended, ovvero di formazione integrata, è il nostro contributo per far crescere l’imprenditoria del nostro Paese e non lasciare che si disperda all’estero» dichiara Maurizio Santacroce, Chief Executive Officer 24ORE Business School. A Cremona, da lunedì 11 e fino a venerdì 15 ottobre, si svolgerà la seconda delle due settimane residenziali in programma (la prima si è svolta a Brescia lo scor-
Cremona ospita i manager e gli imprenditori del futuro
I partecipanti all’8ª edizione dell’Emba Master in Business Administration so giugno): nel Campus Santa Monica, infatti, gli iscritti parteciperanno alle lezioni, seguiranno percorsi di soft skills (team building, role playing, business game, laboratori manageriali e di creatività/innovazione), effettueranno visite ad im-
portanti aziende del territorio e avranno modo di confrontarsi e sviluppare il proprio network anche con ospiti esterni. Il Master in Business Administration, realizzato da Altis Università Cattolica e 24Ore Business School, ha avuto inizio il 20
maggio 2021 ma all’orizzonte c’è già la nona edizione che inizierà il 19 marzo 2022. «La caratteristica dell’Emba è che permette, inoltre, di personalizzare l’ultima parte del percorso formativo scegliendo tra il track imprenditoriale e il track
manageriale. Una soluzione profilata che ha l’obiettivo di aggiungere lo specifico bagaglio di strumenti e competenze necessari oggi al personale percorso professionale degli iscritti. Soggiorneremo nel Campus Santa Monica e sarà in questi spazi che ci proporremo di unire la componente teorica della didattica online alla componente interattiva e di confronto attraverso la nuova formula blended o apprendimento misto, che si sta ampiamente sviluppando in Italia a seguito dell’emergenza sanitaria» dichiara Fabio Antoldi. «Questa nuova metodologia formativa permette di sfruttare, inoltre, le opportunità offerte dalle tecnologie digitali senza tralasciare la didattica in presenza ma unendo in maniera efficace i punti di forza delle diverse metodologie attraverso lavori di gruppo, momenti di networking e project work» afferma Maurizio Santacroce. L’Executive Mba vuole consolidare le competenze di professionisti di diversi ambiti manageriali, imprenditoriali e consulenziali e si fonda su tre parole chiave: innovazione, per garantire capacità distintive di pensiero laterale, design thinking e creatività, oggi determinanti per guidare il cambiamento all’interno dell’azienda e sui mercati; competitività, in ottica di approccio strategico per poter disegnare il futuro della propria azienda, e sostenibilità, per apprendere come definire nuovi modelli di business in grado di coniugare crescita economica e sviluppo sociale in ottica di sostenibilità.
A S SOCIAZIONI
STEFANO ANCESCHI NUOVO DIRETTORE DI CONFCOMMERCIO Confcommercio Cremona, ora che si sta tornando alla normalità, rilegge l’impegno del periodo della pandemia e, forte di quanto realizzato, si prepara ad un ruolo ancora più importante al fianco delle imprese e del territorio. A tracciare un bilancio degli ultimi mesi del suo mandato è il presidente Andrea Badioni. «In un mondo che si è fermato – spiega - , come Associazione, siamo stati chiamati ad un impegno ancora più forte di quello della normale attività, proprio per essere a fianco delle imprese, senza che nessuno restasse indietro». Ancora maggiormente degno
di nota il risultato dell’ufficio bandi. «Era importante, per le imprese, continua Badioni - cogliere ogni opportunità che le aiutasse non solo ad affrontare l’emergenza, ma anche a dare forza alla loro speranza di futuro». Una attenzione al tessuto produttivo che, già in questi mesi ha dato frutti significativi. «Abbiamo accompagnato la nascita di una trentina di nuove start up e altrettante sono pronte a partire nei prossimi in tempi non troppo dilatati - conferma il presidente -, è un risultato davvero straordinario se pensiamo a quanto abbiamo vissuto».
Fedele ai propri valori e alla propria identità Confcommercio guarda al futuro. «Viviamo un momento di profondo cambiamento. Il nostro sforzo, così come stanno facendo le imprese, è quello di interpretare e governare il cambiamento, di trasformarlo, comunque, in una opportunità. Per questo, ci prepariamo a mettere in campo nuove idee. Questa consapevolezza ha guidato anche la scelta di un nuovo direttore generale». A guidare l’Associazione di Palazzo Vidoni sarà Stefano Anceschi, cremonese doc e con un Dna da commerciante (suo nonno e suo padre sono stati tito-
lari di un negozio di filati in centro a Cremona ed erano anche iscritti all’Ascom, come si chiamava fino a qualche anno fa la Confcommercio). Dopo una laurea ed un master in comunicazione, ha costruito un’importante carriera all’interno di Lidl Italia, gruppo multinazionale leader della Gdo occupandosi in particolare di gestione delle risorse umane. Nel suo programma di insediamento prevede di lavorare su 3 principali pilastri. «Il primo punto, la produzione di valore condiviso, spiega Anceschi - ha l’obiettivo di identificare uno scopo comune all’Associazione che possa soddisfare
Da sinistra Andrea Badioni e Stefano Anceschi bisogni e necessità degli associati e, nel contempo, far crescere le aziende realizzando profitto. Il secondo, l’introduzione di un sistema di welfare, è un tema che sebbene noto risulterà sicuramente interessante per le Pmi. Infine
il terzo punto, un rapido allineamento al processo di digitalizzazione, - conclude - deve essere interpretato basandosi sul concetto definito dal neologismo “phygital”, ovvero la fusione tra commercio fisico e digitale».
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Rubrica
Sabato 9 Ottobre 2021
LIBRI E DINTORNI • In contrasto con Marinetti che usava il maschile. Ne parla il film del 2021 “Il cattivo poeta”, che però lascia perplessi ALESSANDRO ZONTINI
Uscito nel 2021 e già distribuito sui comodi supporti DVD o Bluray, il film “Il cattivo poeta” diretto dal regista Gianluca Jodice, dedicato agli ultimi periodi di vita del Vate, si rivela un’operazione riuscita solo parzialmente. In particolare, i personaggi storici che emergono dalla pellicola risultano tragicamente stonati e poco credibili. Sia il “Cattivo Poeta” che il giovane federale di Brescia, Giovanni Comini, che Luisa Baccara, che Benito Mussolini che Achille Starace sono ridotti a strane parodie dei personaggi che furono, frutto di una valutazione storiografica poco aderente e piuttosto sbiadita. In particolare, spiace vedere Gabriele D’Annunzio, interpretato da un Sergio Castellitto, molto ben truccato a perfetta somiglianza del Vate, ma inadeguato ad impersonare “l’orbo veggente” che da colosso della storia del Novecento viene ridotto a macchietta umoristica e a personaggio grottesco. Evidentemente la personalità dell’autore dell’“Alcyone” è talmente complessa e caleidoscopica da sfuggire a qualsiasi incasellamento cinematografico. Non fa eccezione, ad esempio, anche il film “D’Annunzio” di Sergio Nasca, (1987), interpretato da Robert Powell e da Stefania Sandrelli cui pure aveva offerto un proprio contributo, quale consulente storico, il troppo poco celebrato Piero Chiara. Innegabile che “Il cattivo poeta” offra una molto ben curata ricostruzione dei costumi, delle ambientazioni e di altri dettagli storici ed è davvero molto bella la fotografia. Ma è un po’ poco per promuovere un film che lascia davvero perplessi seppur non manchi di qualche spunto interessante, specie per quanto riguarda l’aneddotica. In particolare, fatto non molto noto, dalla pellicola emerge come fu proprio Gabriele D’Annunzio a “trasformare” l’automobile da mezzo di genere maschile ad affascinante emblema di femminilità e grazia. Ciò in piena antitesi polemica con F. T. Marinetti. Il fondatore del Futurismo, benestante giovane nella vivace Parigi del primo decennio del Novecento, scorrazzando impunemente con una della pri-
L’automobile è femmina Lo decise D’Annunzio
me autovetture per le rues di Parigi, trasse ispirazione artistico-letteraria dal potente dinamismo del proprio veicolo e scrisse “La ville Charnelle”, libro apparso anche in Italia alcuni anni dopo con il titolo “Lussuria velocità”. Corredato dalla bella copertina di Achille Funi, Marinetti declina il proprio amore per l’automobile, moderno mostro tonante che, quasi, quale nuovo cavallo mitologico alato, corre verso la modernità ed il dinamismo. L’afflato di Marinetti è quello recuperato dal potente rombo e dallo sbuffo dei treni a vapore della fine dell’Ottocento che tanto meravigliava gli uomini dell’epoca e, in egual misura, mutatis mutandis, ritorna nella fascinazione delle potenti moto dalla grossa cilindrata della cultura post bellica che vende l’acme nell’opera di Robert Pirsig “Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta” (1974). “Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più
bello della Vittoria di Samotracia. Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita” tuonava Marinetti, rimarcando come l’automobile fosse sostantivo di genere maschile. Peraltro il fascino per il mondo dei motori, paradigma e precipuo topos del futurismo, aveva avuto una significativa anticipazione nell’opera di Mario Morasso. Quest’ultimo, dopo un esordio da poeta simbolista, anticipava di un soffio la pulsione e passione meccanica di Marinetti nel suo celebre “La nuova arma (la macchina)” (1905), tra le cui pagine rifulge l’avvisaglia di un nuovo mondo dominato dall’affascinante potenza del mezzo meccanico e delle macchine in generale e nel suo meno noto, ma ugualmente straordinario, “La nuova guerra” (1914) che, non meno del precedente, esalta la bellezza sfavillante dei nuovi mezzi meccanici delle guerre future, quali carri armati, cannoni, sottomarini, magnificandone quel lato romantico che si dissolverà immediatamente dopo i primi momenti della Grande guerra che divamperà in Europa tra il 1914 ed il 1918 fla-
gellando intere generazioni del Vecchio Continente. L’interesse per l’automobile divampava celermente e alcuni tra i più grandi autori non mancavano di esaltarne il dinamismo meccanico, il rombo tuonante ed il dinamico fascino. Impossibile non citare il romanzo “522” di Massimo Bontempelli (1932) ove ben si coniugano l’esaltazione per la tecnologia ed il dinamismo dell’automobile con momenti di proto-pubblicità proprio per la “522”, veicolo realizzato all’epoca dalla Fiat (cfr. “Il Piccolo” del 26 settembre 2020). D’obbligo, anche, il richiamo al celebre “Forse che sì, forse che no” di Gabriele D’Annunzio (1910), romanzo nel quale i due protagonisti Paolo e Isabella tradiscono più di un qualche semplice coinvolgimento per i nuovi mezzi meccanici, quali macchine ed aeroplani, denotando una passione eccentrica rispetto agli interessi della borghesia dell’epoca e più vicina al gusto futurista, quasi anticipando l’interesse delle masse. Quelle stesse masse che, oggi, accorrono a vedere le grandi corse automobilistiche e i Gran prix di Formula 1. Gabriele D’Annunzio, con inter-
vento geniale, coglie non solo il lato fascinosamente meccanico dell’automobile ma, anche, il suo aspetto graziosamente muliebre, iniziando a chiamarla “LA” automobile e non più “IL” automobile, come era stato fino a quel momento. Ovviamente, stante l’accesa rivalità tra il Vate e Marinetti, quest’ultimo si accaniva con pervicacia nel chiamare l’automobile “IL automobile” dando origine ad un’interessante contrapposizione che vede dividersi letterati e vari autori. Anche la letteratura c.d. popolare, nell’arco temporale compresa tra le due guerre, si divideva sul punto. Esplorando tra i bei romanzi popolari della collana “Il romanzo mensile” proposti dal “Corriere della sera”, si rinvengono diversi interessanti episodi. Ne “L’automobile nero” di Harris Burland del giugno 1920 (due sole copie note nelle biblioteche di Varese e presso la Biblioteca Cameriniana di Piazzola sul Brenta), le vicende dei due amanti, protagonisti della storia, si intersecano con quelle del mezzo color nero declinato al maschile. Nel successivo “Patente d’automobilista” di Marcel Denis e Francelois del marzo 1930, invece, le corse frenetiche avvengono a bordo di una Tuledo da turismo, vettura che viene declinata al femminile così come l’automobile padronale sulla quale sale la bella signorina “Cecilia dalle guance così morbide che vien voglia di morderle” che fa capolino ne “L’introvabile autobus” del settembre 1929 (una sola copia nota per entrambi i romanzi, sempre a Piazzola sul Brenta). Se la storia della letteratura abbia dato ragione a D’Annunzio o a Marinetti è cosa fin troppo nota. L’automobile è, oramai, voce al femminile. E per volere di un uomo. Resta, infine, da chiedersi come la donna vedesse il nuovo mezzo. Tamara de Lempicka, alla guida della sua Bugatti, campeggia sulle copertine di molti cataloghi e libri nel suo celebre autoritratto del 1929. Per la pittrice, forse e molto più pragmaticamente, l’automobile non era nè maschile nè femminile ma solo un mezzo neutro ma essenziale per l’emancipazione della donna nel primo Novecento.
9 ottobre 1940 • L’incontro con Paul McCartney ci ha consegnato capolavori. Ucciso a soli 40 anni
Viene al mondo John Winston Lennon. E la musica cambiò (v.r.) John Winston Lennon nacque il 9 ottobre di 81 anni fa in un ospedale di Liverpool mentre era in corso un raid tedesco della Seconda Guerra Mondiale. Chissà se tale circostanza abbia o meno contribuito alle sue battaglie pacifiste, culminate nel celeberrimo brano “Give peace a chance” passando per l’inno universale che è “Imagine”. Quel Winston fu scelto dal padre di origini irlandesi in onore a Winston Churchill. Fa specie pensare che oggi John Lennon compirebbe 81 anni. E anche constatare che è il tempo trascorso dalla sua morte è superiore alla durata della sua vita, soli 40 anni. Come sarebbe mai da vecchio, geniale, rivoluzionario? Quel che è certo è che la mano omicida di Mark David Chapman ci ha privato, quell’8 dicembre del 1980, di altri capolavori che cer-
tamente l’ex Beatle avrebbe composto. Lo stesso album “Double Fantasy”, uscito proprio poche settimane prima della sua morte, mostra come la vena creativa di John non si fosse esaurita, tutt’altro. È superfluo ripercorrere la carriera musicale di Lennon, prima col gruppo più celebre della storia della musica poi da solista. Folgorato dal rock in voga negli anni Cinquanta, a 16 anni formò il suo primo gruppo, i Quarrymen, e si comprò una chitarra, avvertito dalla zia che quello strumento non gli avrebbe certo dato da vivere. Un avviso tenero quanto azzardato: ottenuto il successo, John inviò a quella zia una targa d’argento con incisa la sua frase. Conobbe Paul McCartney e fondò i Beatles, che nel 1963 iniziarono la loro parabola stellare dal 45 gi-
ri “Love me do”. Fu il 1970 l’anno nel quale il gruppo si sciolse, evento al quale contribuì certamente la figura di Yoko Ono che John frequentava da qualche anno. Il successo proseguì anche nella carriera solista, fino appunto all’omicidio avvenuto all’ingresso del Dakota Building di New York. Come avviene per i grandi fatti della storia, ogni amante della musica che abbia almeno 55 anni non può scordare dove fosse quel’8 dicembre di 41 anni fa. Io entrai nella mia classe del Liceo Aselli senza sapere nulla (mica c’erano i social) e vidi le lacrime sgorgare dal viso di un mio compagno di classe, che suonava la chitarra in un gruppo che interpretava l’intero repertorio dei Beatles. John Lennon era il suo mito, come di tanti della nostra età.
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Cronaca
Sabato 9 Ottobre 2021
BENEDETTA FORNASARI
Si definisce sharenting (neologismo derivante dall’unione dei termini “sharing” - condivisione - e “parenting” - genitorialità) la pratica di condivisione di foto e video di figli minorenni da parte dei genitori sui social network. Un fenomeno del tutto normale per gli adulti che scelgono di raccontarsi a suon di post Facebook e Instagram stories, rendendo così partecipi gli amici e i followers della vita dei bambini e dei ragazzi. Cosa c’è di male nel rendere pubbliche immagini e filmati di neonati e di minori, immortalati e ripresi in qualsiasi momento e attività quotidiana? Ne abbiamo parlato con Claudio Gagliardini, esperto in comunicazione e marketing, social media e digital PR, co-fondatore della agenzia digitale seidigitale.com e di allstream.it. Cosa succede una volta che vengono postati sui social foto e video di minorenni? «Tutto e niente. O meglio: in linea generale e se siamo fortunati niente, ma potenzialmente qualsiasi cosa. Quando postiamo una nostra foto o video, ad esempio, lo facciamo per celebrare qualcosa, per condividere un ricordo, per ottenere interazioni e considerazione o semplicemente per vanità, lo facciamo in modo superficiale e spesso del tutto inconsapevole. Nel farlo ci illudiamo che a vederla e ad interagire ci siano i nostri contatti sui social: gente che conosciamo o al massimo qualche loro amico, conoscente o collega, ma di fatto non è così. Ogni volta che mettiamo un’immagine o un video su un dispositivo connesso in Rete, infatti, prima ancora di condividere sui social, siamo già sulla “soglia di casa” con la porta aperta: può darsi che non passi nessuno o che chi dovesse pas-
INTERNET - L’esperto Claudio Gagliardini ammonisce sui rischi dello “sharenting”
Foto di minori condivise Occhio alle insidie del web
sare abbia altro per la testa, ma non possiamo escludere che invece qualcuno si interessi a noi e a ciò che mettiamo a disposizione. Se poi quella soglia la varchiamo e andiamo sui social, qualunque siano i livelli di privacy con i quali condividiamo, siamo di fatto “nel mondo” (World Wide Web) e anche lì valgono le stesse regole, ma su una scala enormemente più grande. Può darsi che qualcuno usi i nostri materiali per i suoi scopi, scaricandoli sui suoi dispositivi, ricondividendoli, spacciandoli per propri o addirittura vendendoli a terzi, anche questi animati da infiniti possibili motivi. C’è da tenere inoltre presente che il Web che ogni giorno usiamo è soltanto la punta dell’iceberg: al di sotto del mondo “censito” dai motori di ricerca
più usati, infatti, si nascondono il Deep Web, i cui contenuti non sono indicizzati dai motori e il Dark Web, dove si svolgono attività illecite di ogni genere e dove solo gli utenti più avanzati riescono ad accedere e a muoversi». Quali sono i rischi correlati allo sharenting? «I rischi sono molti, ma ce n’è uno che è ancora più grave di quelli più dibattuti: l’ignoto. La fantasia dell’uomo è infatti illimitata e i rischi peggiori sono sempre quelli che non conosciamo, spesso soltanto perché non si sono ancora manifestati. Tra quelli noti, tuttavia, quelli statisticamente più insidiosi non riguardano adescamento e pedopornografia, che pure esistono e da soli dovrebbero bastare a contenere la smania degli adulti di condividere, ma la
generazione di un’impronta digitale (digital footprint) che rappresenterà un’eredità ingombrante per i ragazzi nel corso di tutta la vita. Un patrimonio di contenuti difficili da controllare che in futuro potrà metterli in imbarazzo, minacciare le loro opportunità o addirittura danneggiarli, in funzione del loro percorso di vita. Tutti i possibili rischi, primi tra tutti quelli di carattere etico, derivano poi da un solo ed unico problema a monte: chi ci autorizza a diffondere immagini dei nostri figli, parenti o amici minori? Come ci giustificheremo di fronte a possibili utilizzi illeciti delle loro immagini?». Come limitare tali pericoli? «La stella polare è certamente il buon senso, che spesso si schianta contro il muro del cattivo gusto e della stupidità. Esi-
stono tuttavia precisi riferimenti di legge a tutela dei minori e della loro presenza online, diretta o indiretta. Sono molte le leggi e i regolamenti che negli anni hanno inserito nuovi paletti, finché nel 2018 l’articolo 8 del Gdpr (il regolamento europeo su privacy e dati) fissò una “età del consenso digitale” che può variare nei diversi Paesi da 16 a 13 anni e specifica che tale consenso “è prestato o autorizzato dal titolare della responsabilità genitoriale”. Al di là delle leggi e delle loro conseguenze, tuttavia, è necessario sviluppare una forte consapevolezza rispetto al Web e ai suoi strumenti e dinamiche, oltre a una sensibilità che ci consenta di limitare quanto più possibile i rischi. Azzerarli è infatti ormai pressoché impossibile. Limitare i pericoli è tuttavia possibile e soggetto ad un’unica regola: condividere il meno possibile, con pochi e fidati contatti e tenendo traccia di quanto pubblicato per poter revocare l’accesso a chi, nel frattempo, non fosse più nel nostro “cerchio della fiducia” o addirittura rimuovere del tutto i contenuti condivisi. A monte le regole auree dell’uso della Rete: password sicure e cambiate spesso, autenticazione a due fattori, controllo frequente e, soprattutto, svuotamento e rimozione degli account non più utilizzati».
Sabato 9 Ottobre 2021
Imprese che resistono: “Con lo sguardo oltre” E' stata presentata nei giorni scorsi in streaming da Piazza Città di Lombardia l’edizione numero 11 del Rapporto dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia. “Con lo sguardo oltre. MPI che resistono”, questo il titolo del Rapporto, vuole fare il punto della situazione dopo 19 mesi di pandemia e presentare quali sono i punti di forza del sistema di MPI lombarde, pronte, dopo mesi di resistenza, a guardare oltre. Così il Presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti ha commentato i dati chiave illustrati nel lavoro in apertura della Presentazione del Rapporto 2021: «Gli artigiani e le micro e piccole imprese sono pronte a guardare oltre e a fare la loro parte per rilanciare lo sviluppo economico e il benessere sociale del nostro territorio. Confartigianato Lombardia è da sempre al fianco di queste imprese coraggiose, che hanno dimostrato ancora una volta la loro capacità di resistere, pronta a sostenerne i valori e il prezioso contributo che saranno in grado di fornire alla crescita che ci auguriamo caratterizzerà i mesi a venire». Le tendenze oltre i 19 mesi di pandemia: alcune evidenze su MPI La dinamica export dei settori MPI - moda, legno, mobili, metalli, alimentari e altra manifattura - al II trimestre 2021 migliora la performance dell'export del I trimestre 2021 e del secondo trimestre pre-pandemia (2019). Ciò risulta non sufficiente a determinare una dinamica positiva e di recupero per l'export di MPI nei primi 6 mesi del 2021 che resta inferiore dello 0,9% rispetto al primo semestre 2019. Un dato, infatti, che spicca su tutti è quello del recupero della fiducia delle imprese, con il PIL dell’Italia che nel secondo trimestre del 2021 sale del 2,7% sul trimestre precedente, facendo meglio di tutta l'Eurozona. L'export premia Cremona, che risulta essere al primo posto fra le province lombarde con un più 5,8%, davanti a Bergamo e Lecco.
Presentato l’11° Rapporto dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia
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SCADENZE
18 OTTO B R E MODELLO REDDITI Versamento della rata delle imposte IRPEF risultante dalle dichiarazioni annuali soggetti titolari di P.Iva saldo 2020 e acconto 2021. IRES - IRAP - Versamento rata delle imposte dirette dovute a titolo di saldo 2020 e di 1° acconto 2021 risultanti dalla dichiarazione Modello Redditi. IVA - Versamento mese di settembre.
Le MPI sono protagoniste indiscusse della domanda di lavoro con un incremento del +18% di entrate previste per il periodo agosto-ottobre 2021 rispetto allo stesso periodo 2019. Ciò sottolinea l'ampio contributo di queste piccole imprese alla creazione di opportunità di lavoro. La crescita della domanda, conseguenza del ritorno ad un'economia vivace, si accompagna un aumento della difficoltà di reperimento. Problematica che coinvolge in particolar modo le imprese delle Costruzioni e che trova spiegazione nella mancanza di competenze adeguate determinata in particolar modo del venir meno della diffusione del "saper fare artigiano". I dati del Rapporto danno evidenza della partecipazione attiva delle MPI rispetto ai temi del digitale e del green. Sale, difatti, di 10,6 punti la quota di piccole imprese che hanno fatto almeno un investimento in ambito digitale nel 2020 rispetto al periodo pre-pandemia (2015-2019). Per una vera trasformazione verde delle imprese necessarie divengono le competenze adeguate ad accelerare e accompagnare il percorso dell'impresa a favore dell'ambiente. I dati danno evidenza di come nel tempo è cresciuta (+4,6 punti) e si è affinata la ricerca di green skill da parte delle MPI (competenze richieste al 40,6% del totale entrate previ-
ste), più propense nella ricerca e nell’introduzione in azienda di profili dotati di tali capacità rispetto alle imprese più strutturate (30,6%). Dalla parte delle MPI che resistono Il Rapporto 2021 pone al centro della narrazione la forza del sistema economico di MPI e la sua capacità di traino dell'economia lombarda. Evidenzia la diffusa presenza di MPI che sul territorio occupano il 52% degli addetti. La dinamica della produttività nel periodo pre-covid, 2015-2018, di sostanziale stabilità, mostra un incremento più ampio per le MPI (+8,7%) rispetto alle imprese più strutturate (+1,8%) dando prova della loro capacità di fornire contributo attivo all’economia del territorio. La quota di MPI attive in progetti innovativi si attesta al 41,8% portando la Lombardia sul podio (2^) nella classifica nazionale. Il 94% delle imprese innovative lombarde hanno meno di 50 addetti e spesso fanno innovazione in modo informale e seguendo logiche spontanee. La qualità è il fattore chiave su cui le MPI puntano per competere dentro e oltre i confini nazionali. Il secondo fattore sono le persone e la loro professionalità necessarie a garantire un elevato livello di qualità nei prodotti e servizi offerti. Il 'fare insieme' per diventare grandi pur restando piccoli è scel-
TUTTO IL PACCHETTO CORSI CON IL 1 5 % DI SCONTO
La formazione “agevolata” Confartigianato Cremona ha lanciato una proposta sulla formazione obbligatoria, offrendo agli associati un'offerta interessante. Si tratta di un pacchetto pensato per offrire alle aziende di ogni dimensione un supporto completo nell’adempimento degli obblighi formativi previsti dalla normativa vigente in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, prevenzione e gestione dei rischi. Chi acquista il pac-
chetto completo è coperto per quattro anni, il costo viene spalmato e soprattutto può godere di uno sconto immediato sul totale del 15%. All'offerta possono aderire anche i non associati, anche se naturalmente i tesserati hanno maggiori vantaggi. Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare l'Ufficio Formazione di via Rosario, 5 – tel. 0372 598811 – mail: formazione@confartigianato.cremona.it
ta di un'ampia quota di MPI. Sono difatti il 55,2% le micro-piccole realtà con relazioni attive con altre imprese. Il settore più propenso alle relazioni è quello delle Costruzioni (79,1%). Persone con lo sguardo oltre Il rapporto da evidenza anche dei risultati ottenuti da due progetti realizzati con il Movimento Giovani Imprenditori e con il Movimento Donne Impresa. Il primo pone in evidenza ciò che i giovani a capo delle MPI e imprese artigiane lombarde di oggi intendono inserire nella loro cassetta degli attrezzi del futuro riflettendo su ciò che hanno intenzione di tenere del passato, su ciò che è già presente ma intendono rafforzare e su ciò che introdurranno nei prossimi step di sviluppo d'impresa. Il progetto realizzato con le imprenditrici invece mette in luce le conseguenze del Covid da loro subite. Sottolineando, in particolare, come la pandemia abbia allargato il gap di genere. Donne capaci di puntare lo sguardo oltre la pandemia e che si augurano di essere in grado di conquistare al più presto: autonomia, rispetto, maternità retribuita per indipendenti, cambiamento culturale, fiducia, considerazione, condivisione del tempo di cura, libertà di scelta, tutele, opportunità, sicurezza, parità di competenze, più tempo, nessuna rinuncia e tranquillità.
IVA - Versamento rata imposta dovuta da dichiarazione annuale. IMPOSTE SUI REDDITI SOC. CAPITALI – Versamento saldo 2020 e 1° acconto 2021 mod. redditi con maggiorazione dello 0,40% per società che hanno approvato il bilancio a giugno. RITENUTE ALLA FONTE Versamento mese di settembre dipendenti, lavoratori autonomi e provvigioni. ADDIZIONALI IRPEF - Determinazione e versamento imposta regionale e comunale per redditi lavoro dipendente e assimilati. INPS - Versamento contributi previdenziali dipendenti mese di settembre; versamento contributo dipendenti e collaboratori iscritti gestione separata.
25 OTTO B R E INTRASTAT Presentazione degli elenchi mensili. INTRASTAT TRIMESTRALE Presentazione elenchi terzo trimestre 2021. Presso gli Uffici di Confartigianato Cremona sono aperte le adesioni ai nostri servizi. Tel: o372 598811.
I CORSI DI NOVEMBRE • AGGIORNAMENTO RSPP Gruppo Liutai • AGGIORNAMENTO RSPP Gruppo Manifatturiero e Vari • AGGIORNAMENTO RLS • AGGIORNAMENTO PRIMO SOCCORSO • CORSO PLE CON E SENZA STABILIZZATORI COMPLETO e AGGIORNAMENTO • CORSO CARRELLI ELEVATORI COMPLETO e AGGIORNAMENTO • CORSO DPI III CATEGORIA LAVORI IN QUOTA
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dall italia & dal mondo
Sabato 9 Ottobre 2021
in collaborazione con:
MATTRELLA
SCUOLA
«EUROPA ED AFRICA SI INTERROGHINO SUL RUOLO FUTURO»
ISTRUZIONE, CRESCE IL DIVARIO TRA L’ITALIA E L’UNIONE EUROPEA
«Sono passati tre anni dall’ultimo incontro, il contesto in cui ci si riunisce oggi è profondamente mutato, segnato dalla cesura dell’emergenza sanitaria che si è abbattuta sul pianeta e che si è sovrapposta a crescenti tensioni a livello mondiale, segnale di un riassetto geopolitico, il baricentro politico ed economico sembra spostarsi dall’Atlantico al
Pacifico ed Europa e Africa devono interrogarsi sul proprio futuro e sul ruolo che sono chiamate a svolgere». Così il Presidente
P OLI TI C A
VACCINO, DRAGHI: «LA COOPERAZIONE TRA GOVERNO E IMPRESE SALVA VITE» «Il rapido sviluppo di vaccini efficaci contro il Covid-19 mostra come la cooperazione tra governi e imprese possa salvare vite umane. Lo sforzo di ricerca delle aziende farmaceutiche è iniziato subito dopo la scoperta dei primi casi di Covid-19». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo in videocollegamento al Summit B20. «Grazie all’ingegnosità del settore privato, i vaccini erano pronti poco dopo, mentre normalmente ci vogliono circa dieci anni», ha aggiunto. «Una campagna di vaccinazione di massa è diventata possibile appena un anno dopo, i governi, da parte loro, hanno fornito generose sovvenzioni per finanziare il lavoro di laboratorio, le sperimentazioni cliniche e la produzione di vaccini. Il settore pubblico ha impegnato somme significative in appalti a lungo termine che hanno protetto l’industria dal rischio di fallimento», ha osservato. Il premier ha ricordato: «Abbiamo somministrato più di 6 miliardi di dosi di vaccini in tutto il mondo. I nostri sforzi congiunti ci hanno aiutato a tenere sotto controllo la pandemia in molti paesi e a darci la speranza che la sua fine sia finalmente in vista».
della Repubblica Sergio Mattarella in apertura dell’evento “Incontri con l’Africa”, terza edizione della Conferenza Ministeriale Italia-Africa che ha riunito a Roma le delegazioni dei 54 Paesi africani, oltre a una serie di personalità istituzionali italiane, nonchè rappresentanti del mondo economico, imprenditoriale, accademico e del terzo settore.
In Italia solo il 20,1% della popolazione (di 25-64 anni) possiede una laurea contro il 32,8% nell’Ue. E’ quanto emerge dal Report dell’Istat. La quota di chi possiede un diploma è pari a 62,9% (+0,7 punti rispetto al 2019), un valore decisamente inferiore a quello medio europeo (79,0% nell’Ue27) e a quello di alcuni tra i più grandi paesi dell’Unione. Il livello di istruzione delle donne rimane sensibilmente più elevato di quello maschile: le donne con almeno il diploma sono il 65,1% e gli uomini il 60,5%, una differenza ben più alta di quella osservata nella media Ue27. Le donne laureate sono il 23% e gli uomini il 17,2%; il vantaggio femminile, ancora una volta più marcato rispetto alla media Ue, non si traduce però in analogo vantaggio in ambito lavorativo.
INFRASTRUTTURE • «La riduzione dei divari territoriali è uno dei principi cardine»
Giovannini: «Nel Mezzogiorno oltre metà dei cantieri» «Credo che il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile sia uno dei ministeri più avanti nell’attuazione dei progetti del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza». Lo dice in una intervista a “La Repubblica” Enrico Giovannini, ministro del Mise parlando del decreto che assegna 2,8 miliardi (più 20 milioni di fondi nazionali) per la rigenerazione urbana: 159 progetti per migliorare la qualità della vita nelle città, nelle periferie e nei centri, senza consumare altro suolo. «Considero un’ottima notizia il fatto che il 40 per cento delle risorse stanziate sia destinato al Sud. Vuol dire che l’obiettivo della rigenerazione urbana ha stimolato anche il Mezzogiorno ad affrontare seriamente la sfida del bando per i progetti pubblicato dal ministero». «Ritengo che i calcoli del ministero dell’Economia, che ha validato il Pnrr dei singoli ministeri, siano stati fatti in maniera accurata» spiega Giovannini. «Pensi che dei 62 miliardi assegnati al nostro ministero dal Pnrr circa il 56 per cento andrà alle regioni meridionali». Una percentuale alta rispetto agli altri settori: «Perchè i progetti dell’alta velocità
ferroviaria da Napoli a Bari o da Salerno a Reggio Calabria prevedono investimenti molto cospicui, così come l’elettrificazione delle ferrovie nel Mezzogiorno o la sperimentazione dei treni all’idrogeno. Ma anche perchè la riduzione
dei divari territoriali è stato uno dei principi cardine della programmazione degli interventi, tant’è che il coefficiente di disuguaglianza territoriale nell’accesso alla rete ferroviaria si ridurrà del 38 per cento» conclude Giovannini.
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L’ATTUALITA’ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO «La scorsa settimana hai scritto di quell’ambasciatore che è stato assolto dopo 7 anni e nel frattempo ha perso tutto. Che brutta storia» Già, e non è l’unica, purtroppo «Sulla giustizia ci sono notizie che ho letto anche questa settimana» Ad esempio? «Quella giudice dai capelli rossi che ce l’aveva con Berlusconi ha scritto un libro» Stai parlando di Ilda Boccassini, immagino. Ti perdono la semplificazione per la tua età. La Boccassini è un ex magistrato, in pensione da qualche tempo. Ha scritto un libro da poco pubblicato nel quale racconta vicende anche personali, alcune delle quali avrebbe potuto risparmiarsele «Scrive di Berlusconi?» Anche, ma il punto non è questo. Scrive del giudice Giovanni Falcone col quale collaborò, e lo fa in modo molto discutibile «Cioè?» Raccontando del suo amore per il
giudice di Palermo e di alcuni momenti intimi passati assieme. Credo sia una scelta inopportuna. È così indispensabile far parlare di sé e restare sulla cresta dell’onda dopo aver tolto la toga, mancando di rispetto non solo alla memoria di Falcone ma anche della moglie Francesca Morvillo che morì con lui nell’attentato? «Chissà che commenti sui social» Figurati, ma il fango da quelle parti lo trovi comunque. C’è chi scrive che lei importunava un uomo sposato pur conoscendo la sua storia e avendo da poco avuto una figlia con il suo compagno, e nel contempo tormentava Berlusconi per le sue vicende amorose. Ma non è questo il punto. Sta di fatto che un bel tacer non fu mai scritto «E quel Morisi della Lega? Sembra che si vada verso l’archiviazione senza che lui debba nemmeno essere interrogato. A scagionarlo sono le chat: leggendole si deduce che non fu lui a portare la droga
«mio padre mi ha detto che ci spiate»
«Però tutta la gente parla male di lui» Parliamoci chiaro: la strategia comunicativa ideata da Morisi, convogliata da quella che lui stesso chiama “La bestia”, provoca solo repulsione, scagliandosi spesso proprio contro immigrati e drogati da dare in pasto all’opinione pubblica. Facile oggi fare ironia nei suoi confronti, ma perché permettere ai giornali di pubblicare quelle chat che non solo non dimostrano l’esistenza di un reato ma anzi lo smentiscono? L’obiettivo, come avvenuto tante altre volte, è quello di screditare la persona indagata, ma non è così che dovrebbero funzionare le cose in uno stato civile. Va bene cercare di fermare una macchina del fango, ma un Paese serio lo fa con metodi democratici, non con la gogna pubblica. Pericle? Pericle? «Oh, scusa, mi ero addormentato» Vabbé, buonanotte «Buonanotte» Vanni Raineri
«lui non è tuo padre»
IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA
LO SCATTO DELLA SETTIMANA
GIORGIO PARISI
aereo, domenica scorsa, a San DoUna delle immagini dello schianto di un piccolo da Linate, era diretto in Sardegna nato Milanese. Otto le vittime. Il velivolo, partito
L’italiano Giorgio Parisi ha vinto il Nobel per la Fisica, insieme al giapponese Syukuro Manabe e il tedesco Klaus Hasselmann. Il premio è stato assegnato «per i contributi innovativi alla comprensione dei sistemi fisici complessi». Le ricerche di Parisi hanno riguardato «la scoperta dell'interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria». Le sue scoperte — si legge nelle motivazioni del Nobel — «sono tra i contributi più importanti alla teoria dei sistemi complessi». Parisi, 73 anni, è fisico teorico dell'Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e presidente dell'Accademia dei Lincei. Il premio, assegnato dalla Accademia reale svedese delle Scienze, ha il valore di 1,15 milioni di dollari.
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Sabato 9 Ottobre 2021 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com
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MARCIA DELLA PACE La Pobic OdV ha scelto di festeggiare il suo 29° anniversario di fondazione domani, domenica 10 ottobre, giornata in cui si svolge la Marcia Perugia-Assisi. In profonda sintonia con l'appuntamento nazionale, Pobic propone una Marcia per la Pace organizzata in collaborazione con la Uisp di Cremona e l'Oasi Wwf Le Bine, con il Patrocinio del Comune di Calvatone e del Parco Oglio Sud. Una manifestazione ludico motoria, con partenza tra le ore 9 e 9,30 presso la Trattoria La Zanzarina d'Oro a Calvatone in via Case Sparse 2, con ampio parcheggio per i partecipanti. Tutti in marcia per la pace, per i diritti umani, per chi scappa dalle guerre e dalla fame, per l'uguaglianza, la libertà, la fraternità. Un piacevole itinerario accompagnerà i partecipanti dentro l'Oasi Wwf Le Bine, lungo la Green Way del Parco Oglio Sud e altre stradine di campagna ricche di colori autunnali, con percorsi di Km 4-8-12 a scelta. Al termine della marcia, verso le ore 11,15, ci sarà la testimonianza di una famiglia afgana, giunta in Italia con il ponte aereo del Governo.
TORNA IL CORO FOLK Finale a sorpresa per la Sagra di Casteldidone, con un evento inaspettato dai più: il ritorno del coro folk, che si riunisce a distanza di sette lustri. Dopo 35 anni, grazie al Progetto Porte Aperte, un’appendice del coro folk torna a far sentire la propria voce. «È bastato davvero poco per far riemergere questo preziosissimo tesoro nascosto» spiegano i ragazzi de La Bussola odv, promotori della serata. Oggi alle ore 18 nel cortile del Centro Anziani, ci sarà il concerto del Coro Folk con la partecipazione di Daniele Goldoni, cantautore e cantastorie. A seguire, dalle 19 circa, il Centro Anziani propone gnocco fritto con salumi, solo su prenotazione (Franca: 3477990425 o Silvana: 3397282247) e anche da asporto.
I 20 ANNI DI EMMAUS Oggi a Canove de’ Biazzi (Torre de’ Picenardi) si festeggia il 20° anniversario della Comunità. Un traguardo che significa centinaia di persone accolte, decine di migliaia di euro erogati in solidarietà, tantissime iniziative realizzate. E questo esclusivamente grazie al lavoro dei “comunitari” e dei volontari e alla generosità di chi dona e di chi acquista nei mercatini.
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SANITÀ • L’Associazione “Amici dell’ospedale” ha donato un mammografo. Una panchina rossa dal Lions
Oglio Po, nuova attenzione alle donne Doppio arrivo, di diverso genere (uno importante a livello operativo l’altro simbolico), all’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore. Martedì presso la Radiologia dell’Ospedale Oglio Po è stato presentato il nuovo mammografo donato dall’Associazione “Amici dell’Ospedale Oglio Po”, il cui presidente Claudio Toscani ha affermato: «Come sempre la nostra Associazione è fiera di sostenere l’attività sanitaria dell’Ospedale Oglio Po, particolarmente in questo momento storico. All’apice dell’emergenza avevamo dimostrato il nostro supporto all’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale con l’acquisto di materiale indispensabile come respiratori, mascherine, camici e guanti, per un valore che superava i 100.000 euro. È fondamentale per noi rinnovare il nostro impegno anche in questo momento postemergenziale. A tal proposito, abbiamo deciso di rafforzare la Radiologia con una strumentazione che può rintracciare in maniera più efficace le formazioni tumorali al seno. D’ora in poi le donne del territorio non avranno più necessità di spostarsi nell’ambito della prevenzione e diagnosi dei tumori al seno». Il Direttore Generale, Giuseppe Rossi, e il Direttore Sanitario, Rosario Canino, hanno espresso la loro gratitudine nei confronti dell’Associazione. Assieme a loro, all’inaugurazione del nuovo mammografo erano presenti per Asst Cremona anche Daniela Ferrari (Direttore Presidio Ospedaliero Oglio Po), Matteo Passamonti (Direttore Radiologia Oglio Po), Laura Ro-
A sinistra Toscani, Passamonti, Borghesi e Ghizzardi col nuovo mammografo. A destra Sanguanini, Lana, Giannetti, Mantovani, Rigolli, Bottoli, Bernini, Ferrari, Manfredi e Visioli con la panchina rossa manini (Direttore Radiologia Cremona), Robert Sabag (Responsabile Senologia Oglio Po), Mariangela Storti (Coordinatore radiologia Oglio Po), Massimo Crotti (Direttore Dipartimento Servizi Diagnostici), Marco Cavecchi (Responsabile Servizio Ingegneria Clinica), Rachele Bini (Coordinatore Servizi Territorio Casalasco). In rappresentanza degli Amici dell’Ospedale Oglio Po Claudio Toscani, Luigi Borghesi (Vicepresidente), i consiglieri Roberto Asinari e Maria Rosa Ghizzardi. In chiusura dell’evento, Don Alfredo Assandri (parroco della cappella di Oglio Po), ha officiato la benedizione del nuovo mammografo. La nuova apparecchiatura, che rappresenta lo standard nella prevenzione e nell’individuazione del tumore al seno, è dotata di un sistema rivoluzionario (Hologic Selenia Dimensions), e, come spiega Matteo Passamonti, «sostituisce una macchina obsoleta, garantendo la visione ed individuazione di tumori di
piccole dimensioni grazie alla lettura stratificata dei tessuti». Veniamo alla seconda iniziativa. Il Lions Club Nova Civitas di Sabbioneta ha consegnato ieri mattina in dono all’Ospedale Oglio Po la Panchina Rossa, un simbolo e un monito per contrastare i femminicidi e le violenze contro le donne, ogni giorno un fatto di cronaca. La panchina, posizionata nel corridoio principale dell’ospedale, affinché sia visibile da tutti, è personalizzata dal disegno stilizzato di una donna, opera dell’architetto Minerva Sanguanini. A ricevere la donazione erano presenti Daniela Ferrari (Direttore Medico Ospedale Oglio Po), Alberto Rigolli (Direttore Dipartimento Materno-Infantile, Asst Cremona), Enrica Mantovani (Responsabile Consultorio Francesca Casalmaggiore), Giannetti (Psichiatra, UOP25 Oglio Po) e Daniela Lana (Assistente Sociale, Consultorio di Casalmaggiore). Sono intervenuti il Presidente Giuseppe Bottoli e il tesorie-
re Angelo Favagrossa del Lions Club Nova Civitas di Sabbioneta, Cristian Manfredi (Presidente del Lions Club Viadana Oglio Po), Alberto Bernini (Past President del Lions Club Casalmaggiore), Carla Visioli (Club Terre dell’Oglio Po Soroptimist) e l’architetto Minerva Sanguanini. «Nel 2021 gli accessi in codice rosa al Pronto soccorso dell’Ospedale Oglio Po sono stati 26, significa ventisei donne vittime di violenza. Un numero che ci spinge a non abbassare mai la guardia; lo scorso anno sono state 38 le donne che si sono rivolte a noi», spiega Daniela Ferrari, che aggiunge: «Non bisogna dimenticare che l’Ospedale collabora in rete con i consultori, le forze dell’ordine, le associazioni e i centri anti-violenza per garantire una continuità assistenziale sul territorio alle donne che hanno subito violenza fisica e/o psicologica familiare o occasionale mettendole direttamente in contatto con i soggetti che possono supportarle».
EVENTI • Oggi concerto in Auditorium Santa Croce a lui dedicato. Domani l’Ensemble Salieri e il Mercato del Forte
La Pro Loco nel ricordo di Giovanni Moreschi Sono trascorsi circa due anni e mezzo dalla scomparsa di Giovanni Moreschi, colonna della Pro Loco fin dagli anni ’70. E proprio a lui l’associazione guidata da Liliana Cavalli ha dedicato il concerto che l’Ensemble Salieri terrà domani alle 18,15 nell’auditorium Santa Croce. L’evento è stato allestito in collaborazione con la Società Musicale Estudiantina e col patrocinio del Comune. La stessa amministrazione comunale, nella delibera di concessione della sala di via Porzio, ha rimarcato non solo l’impegno di Moreschi nella gestione della Pro Loco, ma
anche il suo contributo a favore del Museo del Bijou. Domani l’Ensemble Salieri, diretto dal m° Fabio Fava, interpreterà brani di Mozart, Vivaldi, Verdi e Haendel. Ingresso gratuito, col green pass. Sempre domani piazza Garibaldi ospiterà le bancarelle del Mercato del Forte. Dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria l’attività della Pro Loco è ripartita a pieno ritmo. Nei mesi scorsi i “Giovedì d’estate”, la fiera di Piazza Spagna e le personali di Ida Tentolini e Andrea Federici. Dal 18 al 30 settembre la sede dell’associazione
ha ospitato le opere del pittore Rubens Rossini, alla sua prima esposizione in città. «Desideriamo che la Pro Loco – afferma la presidente Cavalli – sia sempre aperta a tutti gli artisti del Casalasco». A breve sarà definito il programma della fiera di San Carlo che si dovrebbe tenere dal 30 ottobre al 4 novembre, giorno della festa patronale. L’anno scorso la fiera si è dovuta arrendere al Covid 19, ma quest’anno sembra destinata a tornare come prima, fra mostre, luna park ed eventi gastronomici. Guido Moreschi
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SPECIALE
green pass
Le regole in vigore dal 15 ottobre, quando la certificazione verde diventerà indispensabile per impiego pubblico e privato
Green pass, scatta l’obbligo al lavoro Si avvicina il 15 ottobre, giorno in cui scatta l’obbligo di green pass sui luoghi di lavoro, sia nel pubblico sia nel privato. Un provvedimento che riguarda circa 23 milioni di italiani, quindi un’ampia fascia della popolazione. Facciamo chiarezza sulle regole che entreranno in vigore e cambieranno il modo in cui si accede al lavoro.
eludere l’obbligo di green pass. I CONTROLLI È compito delle singole aziende definire le linee guida per realizzare i controlli del possesso della certificazione verde. L'incaricato alla verifica è il datore di lavoro, ma è probabile che venga istituito un addetto preposto. Secondo le anticipazioni però sarebbe allo studio un’app specifica, simile a quella utilizzata nelle scuole, che consentirebbe di avere a disposizione il quadro della situazione dei propri dipendenti senza effettuare il controllo giornalmente. Resta però il nodo della privacy: l’essersi sottoposto o meno a vaccino è infatti un dato personale.
IL GREEN PASS La certificazione verde viene generata in automatico e messa a disposizione gratuitamente per chi ha effettuato almeno una dose di vaccino, è risultato negativo a un tampone molecolare nelle ultime 72 ore o a un test antigenico rapido nelle 48 ore precedenti, o è guarito dal Covid nei sei mesi precedenti. Si può scaricare il green pass in molti modi: accedendo al sito nazionale www.dgc.gov.it, tramite l’app Io, l’app Immuni e il fascicolo sanitario elettronico o rivolgendosi a medici, pediatri e farmacie. L’OBBLIGO AL LAVORO Dal 15 ottobre il green pass sarà obbligatorio per tutti i lavoratori pubblici e privati: la certificazione verde diventa obbligatoria per tutto il personale della Pubblica amministrazione. Nel pubblico la certificazione sarà richiesta per tutti i lavoratori delle Regioni, delle Province, dei
Comuni, delle Autorità amministrative indipendenti, della Banca d'Italia, degli enti pubblici economici e degli organi di rilievo costituzionale. Nel privato invece il nuovo decreto estende l’obbligo del green pass a tutti coloro che svolgono “attività di lavoro dipendente o autonomo nel settore
privato” al di là della dimensione dell’azienda. Sarà necessario anche per i lavoratori autonomi, le partite Iva, coloro che offrono servizi occasionali (idraulici e elettricisti) e i collaboratori familiari (badanti, colf e baby sitter), oltre che per tutti i dipendenti dei locali dove fino ad oggi l’obbligo era previsto per i
clienti (ristoranti, bar, palestre, piscine, lavoratori dello spettacolo).
LE SANZIONI Chi accede ai luoghi di lavoro senza la certificazione verde dovrà pagare dai 600 ai 1.500 euro. Sono previsti provvedimenti anche per i datori di lavoro che non controllano adeguatamente possesso e validità del green pass dei propri dipendenti e non hanno istituito le modalità di verifica: le sanzioni in questo caso vanno da 400 a 1.000 euro.
GREEN PASS E SMART WORKING La certificazione verde non serve per chi svolge il proprio lavoro in smart working. Il lavoro da casa però non può essere utilizzato allo scopo di
SCADENZA L’obbligo di certificazione verde sui luoghi di lavoro è valido al momento dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, termine dello stato di emergenza.
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Speciale Green Pass
Sabato 9 Ottobre 2021
SONIA CANTARELLI • «Così rinunciamo fino al 20% dei dipendenti»
Api «Valutare l’impatto della norma nella vita quotidiana delle imprese»
P Nuovo obbligo green pass ai lavoratori A chi si rivolge
Pubblico e Privato Lavoratori Pubblici
Chi deve averlo
Lavoratori Privati (art. 2)
l personale delle PA, ivi com- Tutti quelli che svolgono attivipresi i soggetti, anche esterni, tà lavorativa nelle aziende di che svolgono a qualunque ti- qualunque settore e natura. tolo, la propria attività lavorativa o formativa presso le PA
Controlli I datori di lavoro sono tenuti a verificare il rispetto delle prescri(art. 2 comma V) zioni, meglio all’ingresso e, nel caso, anche a campione. Dovranno essere individuati i soggetti incaricati dell’accertamento.
Conseguenze assenza pass (art. 2, comma VI)
Lavoratori Pubblici
Lavoratori Privati
Chi risulti privo del green pass è considerato assente ingiustificato dal primo giorno senza green pass fino alla presentazione dello stesso. La retribuzione non è dovuta dal primo giorno di assenza.
Il personale privo del green pass è considerato assente, dal primo giorno senza green pass non è dovuta la retribuzione.
Non ci sono tuttavia conseguenze disciplinari e si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Eccezione: aziende con meno di 15 dipendenti. Lavoratore sospeso dopo il quinto giorno, per massimo 10 giorni rinnovabili una sola volta. Lavoratori Sanzione
Datore di Lavoro
Se aggirano controlli, da 600 a Da 400 a 1.000 euro per non 1500€, ben potendo essere aver predisposto corrette moaumentata in caso di contraf- dalità di verifica fazione del green pass
residente Cantarelli, qual è la posizione della sua Associazione in merito al green pass? «La nostra Associazione ha sempre avuto una posizione chiara e coerente fin dall’inizio di questa pandemia. Ancora prima che fosse pubblicato il primo decreto sulle chiusure aziendali nel marzo 2020, eravamo usciti con un comunicato che riportava testuali parole: “La tutela della salute è un bene primario ed essenziale. Per questo come sistema associativo auspichiamo che le imprenditrici e gli imprenditori in grado di fermare temporaneamente le proprie attività decidano di farlo a favore del bene comune”». Così esordisce la Dottoressa Sonia Cantarelli, Presidente di Apindustria Confimi Cremona. «Da lì è iniziato un percorso con le chiusure aziendali prima e l’adozione, tutt’ora in vigore, di Protocolli puntuali e rigorosi a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di contrastare la diffusione del Covid-19». «La tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro è per noi un tema centrale, fondamentale, imprescindibile. Pertanto condividiamo la ratio e la finalità della norma», sottolinea la Presidente Cantarelli. «Ciò che spesso però non si tiene in considerazione è l’impatto che la stessa può avere nella vita quotidiana di un’impresa e come le zone d’ombra, aspetti non sempre così chiari, generino delle difficoltà nella sua stessa applicazione, difficoltà sicuramente amplificate nelle piccole e medie imprese. Non possiamo inoltre non rilevare - prosegue la Presidente Cantarelli - che ad oggi la percentuale di chi non può o non vuole vaccinarsi è mediamente il 20% della popolazione. Chiedere il green pass ai dipendenti vuol dire per la vita in azienda dover rinuncia-
re teoricamente fino al 20% dei dipendenti. La clausola della sostituzione dei lavoratori assenti è irrealistica, in un contesto come quello attuale dove è già difficoltoso trovare personale. È inoltre impensabile che, soprattutto per determinate mansioni, la sostituzione posa avvenire da un giorno all’altro». «Detto questo le nostre associate, anche grazie al supporto dell’associazione, hanno informato i dipendenti e stanno adottando i modelli organizzativi previsti dalla norma, consapevoli che la pandemia si supera solo insieme, ognuno facendo la propria parte. Ciò che chiediamo è che ci sia un contesto intorno che supporti le aziende in questa fase, attraverso la possibilità capillare di fare i tamponi e la promozione di un sistema di formazione-informazione sull’utilità e necessità del vaccino, verso chi è ancora scettico, ritenendo che il vaccino sia innanzitutto un atto di responsabilità per se stessi e per gli altri».
Speciale Green Pass
BERLINO TAZZA • «Campagna ok: i lavoratori no-vax sono pochi»
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DINO PERBONI • «Calmierare ulteriormente il prezzo dei tamponi»
Asvicom «Ora una garanzia in più Cisl «Si parte, ma la via da seguire per la massima sicurezza in azienda» resta quella dell’obbligo vaccinale»
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e aziende sono pronte ad effettuare i dovuti controlli? (risponde Berlino Tazza, presidente di Sistema Impresa – Asvicom Cremona) «L’obiettivo primario, ai fini della costruzione di una ripresa praticabile e duratura, è la continuità dell’attività d’impresa. Basta interruzioni e sospensioni a causa del virus. Gli imprenditori hanno la necessità di lavorare con continuità per generare ricavi, investire, pagare gli stipendi. Dobbiamo tutelare la catena del valore prevenendo ogni forma di aggressione e di recrudescenza del virus. La campagna vaccinale, come era prevedibile, ha creato un perimetro di sicurezza favorevole. Il Green Pass è da interpretare come una garanzia in più per ottenere la sicurezza in azienda. In merito ai controlli da parte dei datori di lavoro, questa è al momento l’unica soluzione prevista e molti imprenditori la giudicano ormai come una misura necessaria per mettere in sicurezza le persone e la stessa possibilità di continuare ad operare nel mercato». Quali sono a vostro parere le criticità
che si potrebbero evidenziare soprattutto nei primi tempi di applicazione della legge? Vi risulta siano molti i lavoratori del settore ancora non in possesso di green pass? «Il sistema di scannerizzazione e controllo del Green Pass verifica agevolmente il possesso del certificato verde che può essere ottenuto grazie al vaccino, al tampone o alla guarigione dal Covid. È un metodo che rispetta la privacy del singolo dipendente. Sarà il datore di lavoro ad approfondire e richiedere accertamenti qualora dovessero emergere altre problematiche. Nel nostro territorio la campagna vaccinale è andata molto bene e non mi risulta siano molti i lavoratori che hanno scelto di non vaccinarsi. Anche i nostri associati ci riportano dati positivi e confortanti». Ritenete corretto procedere con l’obbligo del green pass per tutti? E cosa ne pensano i vostri associati? «L’opportunità del vaccino è stata colta favorevolmente poiché, allo stato attuale, rappresenta l’unica soluzione per ridurre al minimo il rischio dei contagi e dare continuità al lavoro».
utto pronto, per aziende e lavoratori, in vista del 15 ottobre? (risponde Dino Perboni, segretario generale Cisl Asse del Po) «I lavoratori sono molto maturi e, come si è dimostrato nell’applicazione delle procedure anticovid introdotte dai protocolli, è necessaria la collaborazione fra le rappresentanze dei lavoratori e le aziende. Il luogo di questa collaborazione sono i comitati aziendali anticovid, che permettono un confronto diretto e costruttivo per l’introduzione della certificazione verde Covid-19 (questo il nome attribuito dal decreto legge 127/2021 all’introduzione del green pass nei posti di lavoro). E’ stato grazie alla capacità, all’impegno e alla partecipazione dei lavoratori che nelle aziende si è riusciti ad affrontare e gestire positivamente le problematiche dettate dal Covid». Ci sono aspetti critici, all’orizzonte, nell’applicazione di questa legge? Vi risulta siano molti i lavoratori del settore ancora non in possesso di green pass? «Le criticità potrebbero nascere quando manca confronto, collaborazione, partecipazione delle rappresentanze dei lavoratori. Sarebbero sbagliate azioni unilaterali e forzature, poiché dalla pandemia ne usciremo tutti insieme con spirito di collaborazione a partire dai posti di lavoro. Non abbiamo dati per quanto attiene il numero di lavoratori che non possiedono la certificazione verde, in quanto sono dati sensibili e tutelati dalla privacy. Tuttavia, bisogna calmierare ulteriormente il prezzo dei tamponi. Inoltre, attraverso le relazioni industriali e l’aggiornamento dei protocolli vanno trovate le soluzioni specifiche di sito e di comparto che rendano Covid free i luoghi di lavoro con un governo ottimale degli spazi interni, una
equa distribuzione dei costi su tamponi e screening, flessibilità organizzative necessarie ad elevare tutele ed attività produttiva».
Ritenete corretto procedere con l’obbligo del green pass per tutti? «Noi avevamo detto e lo ribadiamo che la via maestra per sconfiggere la pandemia e crisi economica è e sono i vaccini. Avevamo chiesto al Governo e al Parlamento di applicare l’art. 32 della Costituzione che stabilisce: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. Nel merito: nessun pregiudizio da parte della Cisl su un Green Pass esteso al lavoro pubblico e privato. Lo strumento, se ben attuato, favorisce la campagna delle immunizzazioni e protegge la salute delle persone, operando nelle more di una legge sull’obbligo vaccinale che per noi resta la via migliore. I nostri associati si sono confrontati e nella stragrande maggioranza hanno espresso chiaramente che i vaccini sono fondamentali. C’è chi ha espresso legittime perplessità riguardo il provvedimento introdotto, per il timore di generare tensioni fra lavoratrici e lavoratori».
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LAURA MARIA SECCHI • «Per privacy, non si possono contare i vaccinati»
ANDREA BADIONI • «In arrivo un ulteriore appesantimento burocratico»
Ance «Misura corretta, qualche Confcommercio «Obiettivo sicurezza, difficoltà nei cantieri con subappalti» ma si snelliscano i controlli del pass»
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al 15 ottobre entrerà in vigore la nuova normativa sull’obbligo del green pass sul luogo di lavoro. Le aziende sono pronte ad effettuare i dovuti controlli? (risponde il direttore dell’Associazione Costruttori Ance Cremona, Arch. Laura Maria Secchi) «Le imprese del settore delle costruzioni in linea con il decreto hanno già attivato una verifica delle posizioni di ciascun dipendente, in collaborazione con i medici del lavoro di ogni singola azienda e nel rispetto della privacy del lavoratore e dei subappaltatori». Quali sono a suo parere le criticità che si potrebbero evidenziare soprattutto nei primi tempi di applicazione della legge? «Non neghiamo che qualche difficoltà si potrà presentare in quei cantieri dove vi sono subappalti di opere impiantistiche o di altre lavorazioni specialistiche che vengono gestite contrattualmente dal committente, sia esso privato che pubblico e dove lo stesso è tenuto a verificare la regolare applicazione della norma. Da parte delle imprese appaltanti iscritte ad ANCE stiamo attivando una corretta verifica del personale, invitando anche chi non ha ancora eseguito il vaccino, a vaccinarsi il prima possibile per non creare difficoltà ai colleghi che con loro lavorano a stretto contatto in cantiere e per la propria salute». Vi risulta siano molti i lavoratori del settore ancora non in possesso di green pass? «Non abbiamo contezza ad oggi di quanti possano essere i dipendenti non ancora vaccinati e pertanto sprovvisti di green pass e ricordo a tal proposito che sino ad oggi il datore di lavoro non po-
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teva controllare, per la privacy, chi dei suoi dipendenti era o non era vaccinato. La nostra preoccupazione è per quelle lavorazioni o subappalti non gestiti direttamente dalle nostre imprese e sui quali non possiamo aver controlli diretti, se gestiti dai committenti. Esiste anche la possibilità per il dipendente di ottenere il green pass facendo periodicamente i tamponi, con costo a suo carico, ma è una operazione che puo’ creare qualche difficoltà nella programmazione settimanale e cantieristica delle attività di lavoro, sia per il datore di lavoro che per il committente». Ritenete corretto procedere con l’obbligo del green pass per tutti? E cosa ne pensano i vostri associati? «Le opere di sensibilizzazione della popolazione in età da lavoro sono state tante in questi mesi, riteniamo doveroso ricordare che il rispetto degli altri, anche della salute altrui, è un modo coretto e deontologico di lavorare. Tutti noi viviamo più ore della nostra giornata a stretto contatto con le nostre colleghe ed i nostri colleghi: è necessaria la vaccinazione e quindi il green pass per poter lavorare in tranquillità e senza arrecare danno ad altri o alla propria azienda».
e aziende sono pronte ad effettuare i dovuti controlli? (risponde Andrea Badioni, presidente Confcommercio Cremona) «Come Confcommercio abbiamo lavorato intensamente per informare le imprese e per dare loro tutti gli strumenti utili al rispetto della normativa. Oggi i nostri associati sono sicuramente attrezzati per adempiere ai nuovi obblighi. Non possiamo nascondere che il nuovo dispositivo rappresenti un ulteriore appesantimento burocratico per le aziende, con un surplus di lavoro quotidiano. Basti, in proposito, ricordare che il green pass va controllato ogni giorno e non si può, ad esempio, accedere a un registro che permette di sapere la scadenza della validità di questo documento. Si sarebbe
– senza dubbio - potuto fare meglio per snellire i controlli, questo senza minimamente incidere sulla efficacia del provvedimento. Da sempre siamo per mettere al centro del nostro lavoro il tema della sicurezza, a partire proprio da quella dei nostri collaboratori. Anche questa volta, con responsabilità, non faremo mancare tutta la nostra attenzione al problema».
Quali sono a vostro parere le criticità che si potrebbero evidenziare soprattutto nei primi tempi di applicazione della legge? Vi risulta siano molti i lavoratori del settore ancora non in possesso di green pass? «Non ci aspettiamo criticità particolari. Sicuramente chi non è ancora vaccinato rappresenta una esigua minoranza. I termini di introduzione della normativa hanno permesso a moltissimi di “regolarizzarsi”, facendo almeno la prima dose e ottenendo il “green pass”. Questo anche grazie al buon funzionamento degli hub. Crediamo che queste nuove disposizioni abbiano ulteriormente rafforzato la diffusione della campagna di immunizzazione dal virus. Se proprio dobbiamo cercare un risultato positivo credo vada individuato in questo elemento». Ritenete corretto procedere con l’obbligo del green pass per tutti? E cosa ne pensano i vostri associati? «C’è la consapevolezza che la priorità sia evitare nuovi lockdown e dare piene opportunità di ripartenza anche a tutti quei settori che ancora soffrono per delle limitazioni. Un nuovo blocco delle attività non sarebbe sostenibile. E la via che offre maggiori garanzie di scongiurare il problema è proprio quella dell’obbligo di vaccinazione. Come sistema della rappresentanza – con un robusto supplemento di responsabilità - abbiamo sempre cercato di promuovere il più possibile questa campagna. Il tavolo con la Camera di Commercio ne rappresenta una tangibile testimonianza. La pandemia ci ha mostrato la drammatica importanza del quotidiano e, allo stesso tempo, ci ha forzato a guardare oltre la contingenza. Ecco perché pensiamo ai vaccini come l’unica via per riappropriarci del nostro presente e del futuro che sapremo costruire».
Speciale Green Pass
MASSIMO RIVOLTINI • «Atto di responsabilità evitare toni divisivi»
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STEFANO ALLEGRI • «L’auspicio è che ora anche gli indecisi si vaccinino»
Confartigianato «Ultima occasione per non vanificare mesi di sforzi»
Industriali «Le aziende sono pronte, nuovi lockdown sarebbero un danno»
i sentite pronti all’idea che le aziende, dal 15 ottobre, comincino i controlli giornalieri del Green Pass? (risponde il Presidente di Confartigianato Cremona, Massimo Rivoltini) «Una cosa deve essere chiara: va fatto tutto il possibile affinché non si verifichi una quarta ondata della pandemia che potrebbe portare a nuovi stop della produzione e conseguente nuova cassa integrazione, ad una nuova riduzione dei consumi. Siamo fermamente convinti che il diritto alla salute debba accompagnarsi ad un dovere ed alla responsabilità individuale nella cura della propria salute. Pienamente concorde con la posizione ufficiale del presidente nazionale di Confartigianato Imprese, Marco Granelli che afferma “Partiamo dal chiarire una cosa: l’estensione dell’obbligo di Green pass a tutti i lavoratori è un fatto positivo, senza se e senza ma”». «Il green pass – sottolinea Rivoltini – è lo strumento per incentivare la campagna vaccinale, allentare le restrizioni che ancora condizionano le attività d’impresa e accelerare il percorso di uscita dalla crisi. Possiamo così superare incertezze e ambiguità, con l’obiettivo di garantire insieme la salute delle persone e il rilancio dell’economia. È l’unica, indispensabile e responsabile soluzione per non vanificare l’impegno e i grandi sacrifici che i cittadini e gli imprenditori si sono assunti dall’inizio della pandemia. Restiamo convinti dell’inevitabilità della scelta della vaccinazione e riteniamo quindi in questo momento chiarificatrice e coraggiosa la scelta del Governo sull’obbligo di green pass anche nelle aziende». Intravede problemi sul fronte gestionale? «Per tutta la pandemia le Pmi hanno
ziende pronte? (risponde Stefano Allegri, presidente dell’Associazione Industriali di Cremona) «A questa domanda rispondo che indubbiamente le aziende sono pronte. Non dimentichiamo che sin da subito sono state in grado di applicare il protocollo sulla sicurezza in azienda e tutte le misure necessarie a limitare il più possibile i contagi. Le aziende sono pronte perché lo sono sempre state e lo hanno dimostrato i fatti. Come è accaduto spesso in questo periodo di pandemia le imprese si trovano investite di una nuova responsabilità, oltre che di nuovi costi indubbiamente. Non siamo contenti ma pronti si, con la stessa urgenza che abbiamo di rimanere aperti». Quali sono a vostro parere le criticità che si potrebbero evidenziare soprattutto nei primi tempi di applicazione della legge? Vi risulta siano molti i lavoratori del settore ancora non in possesso di green pass? «Al momento ci sono ancora diversi dubbi sulla gestione dei controlli ma auspichiamo di poterli risolvere quanto prima. Non è possibile stabilire il dato riguardante i possessori di Green Pass, possiamo però immaginare che sia in linea con quello regionale: l’87,5% della popolazione della Lombardia risulta essere vaccinata. L’auspicio è che il restante 12,5% diminuisca sempre più». Ritenete corretto procedere con l’obbligo del green pass per tutti? E cosa ne pensano i vostri associati? «A livello nazionale Confindustria si è espressa sin dagli inizi dicendo che il Green Pass è necessario. Al centro di questa posizione c’è la salute pubblica; il comitato scientifico ci ha dato indicazioni in questo senso e noi non facciamo altro che appoggiarlo e sostenerlo con le
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applicato in maniera piena tutti i protocolli anti-Covid che sono stati via via definiti. Non credo che ci possano essere problemi ad applicare anche la vigilanza sul Green pass. Certo, sono oneri in più e ne avremmo fatto volentieri a meno, ma bisogna contemperare pro e contro, e in questo caso i pro della normativa sono superiori ai contro. Rimane ora fondamentale il compito delle parti sociali nell’accompagnare questa scelta con un aiuto alla comprensione e all’attuazione nei confronti delle aziende e dei lavoratori evitando, nel limite del possibile, di aumentare la spaccatura che sul tema si è prodotta nel Paese. In questo momento però l’accompagnamento di tutte le parti sociali a questo passaggio è fondamentale ed è atto di responsabilità evitare azioni o toni divisivi». Ha l’impressione che sia alta la percentuale di chi non si vaccina? «La percentuale dei vaccinati ci risulta molto alta tra gli artigiani, gli imprenditori ed i loro dipendenti, anche se rimangono, essendo amplissima la platea degli interessati, alcune voci discordanti, dovute in particolare a situazioni personali e familiari».
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nostre imprese. Quello che ci compete davvero è la politica economica e in tal senso abbiamo una sola certezza: non ci possiamo permettere un altro periodo di lockdown, né sul piano sanitario né su quello economico. Il Green Pass è lo strumento individuato dal Governo come mediazione e nonostante le implicazioni organizzative lo riteniamo uno strumento valido e ci impegneremo tutti perché venga rispettato».
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Sabato 9 Ottobre 2021 lettereilpiccolo@gmail.com
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MUSICA • S’INTITOLA “HO CAMBIATO TANTE CASE” E CONTIENE DODICI BRANI
FILM • “NO TIME TO DIE” IN TESTA AGLI INCASSI DELL’ULTIMO WEEKEND
È DISPONIBILE IL NUOVO ALBUM DI TIROMANCINO
JAMES BOND SBANCA ANCORA IL BOTTEGHINO
i due brani che fanno parte della colonna sonora del film “Cerotti”, a cui si aggiungono altri 9 inediti tra cui il duetto con Carmen Consoli in “L’odore del mare”, il nuovo singolo “Domenica” e la straordinaria collaborazione in “Questa terra bellissima” con Alan Clark dei Dire Straits. (Fonte Italpress)
ROMA – “No time to die”, nuovo capitolo della saga di James Bond che non passa mai di moda, si piazza in testa al box office dello scorso weekend con un incasso di 2.570.173 euro. Scende al secondo posto “Dune” del regista Denis Villeneuve, con 763.053 euro e 5.674.285 in tre settimane. Terzo “Space Jam: New Legends” di Malcolm D. Lee con 697.505 euro, mentre al quarto posto troviamo il primo film italiano “Tre piani” di Nanni Moretti con 423.697 euro. (Fonte Italpress)
MILANO – Da ieri è disponibile in tutti i negozi tradizionali e in digitale “Ho cambiato tante case”, il nuovo album di inediti di Tiromancino. A tre anni di distanza dalla raccolta certificata Oro “Fino a qui” e a 5 anni dal precedente disco di inediti, l’album contiene 12 tracce, come il successo “Finché ti va”,
L’INTERVISTA • Il professor Giuseppe Caruso ci racconta le sensazioni e le difficoltà di fare il docente ai detenuti
L’esperienza di insegnare l’italiano in carcere
FEDERICO PANI
Giuseppe Caruso è contrattista post-doc presso il Centro Ditals (Certificazione di competenza in didattica dell’italiano a stranieri) dell’Università per Stranieri di Siena. A lui abbiamo rivolto alcune domande sulla sua esperienza di insegnante di italiano agli stranieri in carcere. «La prima volta è stata nell’ambito di un progetto dell’Università “Federico II” di Napoli, in collaborazione con la Regione Campania: ho insegnato alle detenute straniere della Casa circondariale femminile di Pozzuoli; cento ore dedicate alla lingua e alla cultura italiana, con l’obiettivo della certificazione di livello A2/B1. La seconda volta è stata nell’ambito di un progetto organizzato dall’Università per Stranieri di Siena: ho tenuto un corso di lingua italiana settoriale nel Carcere di Santa Maria Capua Vetere; l’obiettivo è stato fornire gli strumenti linguistici per svolgere la professione di operatore edile, dentro il carcere e auspicabilmente fuori, una volta terminata la pena». Che riscontro hanno avuto i corsi, dove si sono svolti e qual era il criterio di selezione per partecipare? «C’è stato un grande entusiasmo in entrambe le occasioni: seguire le lezioni di italiano, per i detenuti, è un motivo di riscatto sociale, li fa sentire più qualificati, realizzati ed è pur sempre un’occasione per im-
piegare il tempo, uscire dalla cella, incontrare connazionali. Per quanto riguarda gli spazi, le lezioni si tengono nelle aule dove di solito si fa scuola (in carcere ci si può diplomare e persino laureare). La proposta di seguire un corso di italiano L2, al pari di un corso di cucina o recitazione, viene fatta dagli educatori e i detenuti sono liberi di aderirvi o meno. La selezione dei possibili partecipanti tiene conto anche della loro condotta, che dev’essere regolare. In certi casi, sono usati alcuni accorgimenti: per esempio, non mettere nella stessa classe detenuti coinvolti nel medesimo reato o che vanno poco d’accordo. Le classi, dunque, sono miste, plurilingue, multiculturali e una delle difficoltà maggiori è che, in classi così eterogenee, la conoscenza della lingua è molto diversa». Che cosa significa insegnare in carcere professionalmente e umanamente?
«Per insegnare in carcere non servono solo delle competenze didattiche specifiche – e chi non le ha acquisite rischia di abbandonare presto l’impresa – ma anche empatia e capacità di riprogettazione della lezione. Ad esempio, può capitare che si presenti un detenuto a cui è appena stata confermata la pena o che è da tempo che non sente i suoi parenti, o che non riesce a riposare bene la notte. Di solito, questi detenuti non lo palesano: sta al docente capire se qualcosa non va e, nel caso, riprogrammare la lezione, proponendo magari qualcosa di più coinvolgente e non troppo impegnativo, che li distragga un po’. Una delle attività più gradite dai detenuti è ad esempio quella del gioco di ruolo: si presenta una situazione, si assegnano dei ruoli e si danno dei compiti. Li aiuta a far pratica con la lingua e soprattutto a essere in un altro luogo, diventando “altro da sé”, seppur per
poco e con l’immaginazione». Ha mai avuto paura? «Il carcere è un luogo sicuro, con videocamere ovunque e controlli serrati. In classe, poi, era quasi sempre presente una guardia penitenziaria. Con me i detenuti sono sempre stati tranquilli; del resto, sanno che qualsiasi azione o parola fuori luogo corrisponde a un richiamo, a un allungamento della pena, mentre loro hanno un solo obiettivo: uscire. Certo, può capitare che all’inizio siano un po’ sospettosi, ma è anche normale: entrare in carcere è in fondo un’invasione di campo nel loro ambiente. Ma, dopo le prime lezioni, si è instaurato un clima di confidenza. Al termine dei corsi, alcuni detenuti si sono dimostrati dispiaciuti che l’esperienza fosse finita, che non ci saremmo più visti e sentiti. Paura, no, dunque. Neanche nei riguardi dei loro reati, che non ho voluto sapere. Anzi, è preferibile per il docente non conoscerli, perché, inconsciamente, scatta un meccanismo psicologico che ti fa identificare il detenuto con il reato che ha commesso. Io li ho sempre voluti considerare innanzitutto come degli studenti, anche se un po’ particolari. Devo ammettere, però, che l’impatto è forte, soprattutto la prima volta che si entra in carcere: l’odore di disinfettante, il rumore costante delle porte che scorrono e delle chiavi che girano; bisogna farci l’abitudine e avere sempre chiaro il motivo per cui si è lì».
MOSTRA DI ARCHEOLOGIA DA OGGI POMERIGGIO A SABBIONETA I fratelli Sergio e Antonio Anghinelli, quest’ultimo scomparso nel 2019, sono tra i maggiori esperti archeologi del Nord Italia. Sessant’anni di appassionate ricerche, scavi, studi, catalogazioni, hanno permesso ai due viadanesi di scoprire molto dei nostri antenati e per questa loro attività la Soprintendenza Archeologica della Lombardia li ha nominati “Ispettori Onorari”. Nel corso degli anni hanno realizzato una sterminata serie di disegni, oltre dodicimila, dei reperti archeologici che hanno riportato alla luce durante gli scavi. Una parte di questi disegni, in particolar modo quelli relativi ai reperti rinvenuti sul territorio mantovano, ritrovati nelle località di Buscoldo, Castellucchio, Gazoldo degli Ippoliti, Goito, Medole, Rivarolo Mantovano, Rodigo, San Martino dall’Argine e Spineda, saranno esposti nella mostra “ArcheoArte” organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune di Sabbioneta. I pannelli espositivi, oltre una cinquantina, sono stati preparati nel 2011 dal gruppo di archeologia del Centro Studi Judi-
caria di Tione (Trento) con disegni realizzati negli anni ’80 e ’90 del secolo scorso che si fanno apprezzare per l’abilità nella resa dei particolari, la pulizia e la precisione del tratto. La tridimensionalità e il gioco dei chiari e degli scuri sono resi con migliaia di piccoli punti, fino a oltre 12000 in un singolo disegno, che non si sovrappongono mai. I disegni dei fratelli Anghinelli sono carichi di una valenza estetica che affascina ancora, prima di informare con certosina precisione. Ecco perché per il nome della mostra sono stati accostati i termini “Arte” e “Archeo”. La mostra sarà inaugurata oggi alle ore 16 nei locali del piano terra di Palazzo Giardino alla presenza di Sergio Anghinelli, del sindaco di Sabbioneta, Marco Pasquali e del presidente del Centro Studi Judicaria, Danilo Mussi. La mostra “ArcheoArte”, curata da Alberto Sarzi Madidini, resterà aperta fino al 1° novembre. L’ingresso è libero e gratuito con green pass. Non è necessaria la prenotazione, per informazioni contattare l’Infopoint (0375-221044 – info@turismosabbioneta.org).
DUE CONCERTI CHIUDONO NEL WEEKEND IL 9º STRADIVARIFESTIVAL Si conclude questo fine settimana, con due imperdibili concerti all’Auditorium Arvedi, la 9ª edizione di Stradivarifestival. L’appuntamento di stasera alle 21 nasce dall’incontro di un ensemble storico con uno dei giovani astri
più promettenti del panorama italiano: I Musici, gruppo che festeggia i suoi primi 70 anni e il violinista Giuseppe Gibboni (nella foto) sono i protagonisti di un concerto che unisce la tradizione del “bel suono” italiano alla travolgente
bravura di un talento dell’archetto. All'insegna del crossover e del divertimento puro è, invece, il concerto conclusivo di domani alle 18, con l’istrionico violoncellista Konstantin Manaev e il trascinante Signum Saxophone Quartet.
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DOPO TANTI MESI AICS RIPROPONE UNA MOSTRA Dopo mesi di pausa, l’associazione artistica “Aics Cremona in Arte” riprende la propria attività con la mostra di opere dei soci, visitabile fino a domani presso il Refettorio della chiesa di San Pietro al Po. La rassegna vuole essere un momento d’incontro tra gli artisti dell’associazione e la realtà cittadina dopo quasi due anni di silenzio. Sono ventitré gli artisti partecipanti e l’allestimento intende mettere in risalto i diversi stili e le diverse anime artistiche presenti nell’associazione e che si intrecciano in questa mostra che vuole essere un nuovo spunto di riflessione e un nuovo inizio per un gruppo artistico che da anni si confronta con sempre maggiore entusiasmo con il territorio cremonese. «Ripartire dall’arte e con l’arte - ha affermato il critico d’arte Simone Fappanni durante la presentazione - come facciamo oggi con i soci di questo storico sodalizio, significa fare un passo più lungo e profondo verso quella normalità perduta che ora tanto ci manca, come ci mancano abbracci e strette di mano che ancora adesso stentiamo a dare per paura di combinare guai. Non so se, come ha scritto Dostoevskij, “l’arte salverà il mondo”, sicuramente ci darà una grossa mano. E ce la sta dando anche oggi che siamo qui riuniti in questa splendida sede per una mostra dalle tante “anime creative” che con il loro spirito e il loro talento ci portano a sondare i terreni della sperimentazione che vanno dal realismo, con figure, paesaggi, fiori e composizioni, all’astrazione, passando per una diversificata litania di soggetti e temi che animano questa nostra rassegna. Sperimentazione che si ampia a stili e tecniche eterogenei. Vediamo oli, acquerelli, acrilici, grafite, ma anche tecniche miste, anche con materiali di recupero tanto nella pittura quanto nella scultura. La mostra è visitabile, come detto, fino a domenica 10 ottobre, dalle 10 alle 12 e dalle 16.30 alle 19.30, nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. L’ingresso è gratuito.
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Cultura
Sabato 9 Ottobre 2021
“ LA M U S I C A DE L MO NT E V E R DI” Proseguono gli appuntamenti nel Ridotto del Teatro Ponchielli con “La musica del Monteverdi”, iniziativa nata dall’entusiasmo e collaborazione tra Teatro e l’Istituto superiore di studi musicali “C. Monteverdi” – Conservatorio di Cremona. Domani mattina alle ore 11, le viole di Lorenzo Novelli e Francesca Senatore, accompagnati al piano da Yevgeni Galanov, ci presenteranno “Le Sonate per viola e pianoforte” di Johannes Brahms. Una
DOMENICA MATTINA CON GIOVANI MUSICISTI mattina di grande musica in compagnia di giovani e talentuosissimi musicisti. Francesca Senatore, classe 1998, inizia lo studio del violino a 11 anni. Dopo aver conseguito la maturità classica, entra nel 2017 al conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno e sotto la guida del maestro Alessandro
Santucci intraprende lo studio della viola. Nel 2019 conclude il triennio con il massimo dei voti e lode e si trasferisce al conservatorio “Claudio Monteverdi” di Cremona per proseguire i suoi studi con il maestro Francesco Fiore. Lorenzo Novelli, nato a Roma, si avvicina alla musica con la chitarra classica,
che studia per otto anni con Galia Marzi. Nel 2002 intraprende lo studio del violino con Patrizia de Carlo ed è ammesso al Conservatorio di Santa Cecilia. Nel 2011 si trasferisce a Cremona e frequenta il Dipartimento di Musicologia dell’Università di Pavia. A Cremona prosegue gli studi di violino, presso l’Istituto Monteverdi, ottenendo il diploma ordinamentale nel 2017, sotto la guida di Roberto Noferini.
MUSICA • Stasera alle 21 per celebrare i dieci anni dal restauro dello storico organo “Franceschini 1855”
Concerto d’organo a Torre de’ Picenardi
Stasera alle 21 nella parrocchia di S. Ambrogio è in programma un importante momento musicale per celebrare degnamente i dieci anni dal restauro dello storico organo “Franceschini 1855” (nella foto). L’evento, ad ingresso libero, è promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Torre de’ Picenardi con l’Unità pastorale S. Ambrogio ed è inserito nel calendario dell’importante ed affermata rassegna concertistica “Musica intorno al Fiume” giunta alla XIX edizione, ideata e coordinata dall’Associazione “Serassi”, divenuta ormai punto di riferimento tra Emilia Romagna e Lombardia nell’ambito della valorizzazione e attività concertistica sugli organi storici. Protagonisti del concerto saranno un duo di musicisti di chiara fama: Marco Arlotti all’organo e Guido Corti al corno, che eseguiranno un interessante repertorio con brani di J.S. Bach, Morandi, Santucci e Haydn, abbinando l’organo ad uno strumento di grande fascino, ma forse meno co-
Con l’incontro del gruppo di lettura alla Cascina Farisengo di Bonemerse, si è concluso il ciclo di appuntamenti della rassegna culturale “Letture sul Po”. Il successo dell’edizione dell’estate 2020 e il desiderio di raggiungere la cittadinanza attraverso una chiave innovativa, letteraria e teatrale ha portato i Comuni del Parco locale di interesse sovracomunale (Plis) del Po e del Morbasco a voler ripercorrere l'esperienza e, nonostante la pandemia in corso, mettersi nuovamente in gioco. Sono stati 11 gli appuntamenti della rassegna, ai quali si aggiungono
nosciuto. Marco Arlotti, diplomato “cum laude” in Organo e Composizione Organistica a Parma col maestro Stefano Innocenti, presso il Conservatorio di Bologna frequenta i corsi di Composizione e consegue
i diplomi di Musica Corale e di Clavicembalo, sempre con il massimo dei voti. Premiato più volte in concorsi nazionali, intraprende un’intensa attività concertistica che lo porta tuttora ad esibirsi sia come solista sia in duo come accompagnatore di strumentisti di chiara fama, partecipando ad importanti rassegne organistiche in tutta Italia. E’ organista titolare della Basilica Collegiata di S. Giovanni in Persiceto e direttore del coro polifonico “I Ragazzi Cantori di S. Giovanni”. Guido Corti, invece, è considerato da molti tra i migliori cornisti europei. Dopo avere compiuto gli studi in Italia, si è perfezionato all’estero, ha poi effettuato registrazioni radiofoniche e televisive per varie reti europee e statunitensi, esibendosi oltre che in Italia in molti altri continenti e paesi del mondo. Componente di svariate compagini cameristiche, attualmente insegna al Conservatorio di Musica “L. Cherubini” di Firenze e alla Scuola di Fiesole. Tiene rego-
larmente seminari e corsi di perfezionamento in tutto il mondo. L’organo “Franceschini” della parrocchia di Torre de’ Picenardi, costruito nell’anno 1855 dall’omonima bottega cremasca con alcuni elementi provenienti da strumenti precedenti ancora più antichi, è un pregevole organo a canne ottocentesco di grande interesse storico e musicale di oltre 1000 canne, con un’ampia gamma di registri di gusto bandistico ed orchestrale tipici dell’epoca. Il restauro, avvenuto tra il 2008 ed il 2011 dalla “Giani Casa d’Organi” di Corte de’ Frati del cav. Giani, ha riportato lo strumento all’antico splendore, permettendo di poterlo utilizzare nell’ultimo decennio per l’accompagnamento alla liturgia, a momenti di spiritualità ed anche ad una variegata attività concertistica con circa 30 eventi che ne hanno valorizzato la bellezza e l’interesse musicale. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti ed è necessario esibire il green pass.
UN SUCCESSO LA RASSEGNA “LETTURE SUL PO” due incontri dei gruppi di lettura, curati dalla Rete Bibliotecaria Cremonese, e una vetrina espositiva di libri a tema della rassegna presso il Comune di San Daniele Po, rimasta a disposizione della cittadinanza per tutta la durata dell'iniziativa. Il filone narrativo del “realismo magico” ha percorso in forma itinerante i Comuni del Plis: è partito dall’attracco di Isola Pescaroli di San Daniele Po, si è spostato a Stagno Lombardo, nella frazione di Brancere, per una cena in com-
pagnia degli animali fantastici, ha raggiunto il parco del Plis a Gerre de’ Caprioli, dove ha anche salutato il sole nascente con letture e musica lirica, è arrivato alla cascina Farisengo di Bone-
merse per racconti di fede e superstizione, è poi approdato a Sesto ed Uniti con il Morimondo per poi raggiungere la piazza Soyons di Spinadesco con la Legera, ha traghettato a bordo del-
la motonave lungo una crociera fluviale, è arrivato a Castelverde, tra realtà a magia, nella piazza del Comune e, infine, è approdato alle ex Colonie Padane con racconti di fiume accompagnati da piano, batteria e basso elettrico (nella foto) e all’Arena Giardino di Cremona con la proiezione del film “Ricordi di vita sul Po” di Franco Dolci. Protagonisti di questo universo sono stati il territorio fluviale bagnato dal Po e la cittadinanza, che ha partecipato numerosa (oltre 600 persone) a questo progetto di educazione ambientale e culturale.
IL VIOLINO NELLA PITTURA, PRESENTAZIONE DEL LIBRO IN CASTELLO Domani alle ore 15.30, presso la sala degli Affreschi del Castello Visconteo a Pandino, Informamusica, Associazione culturale Arcangelo Corelli-Aps e Comune di Pandino promuovono la presentazione del libro di Simone Fappanni “Il violino nell’arte pittorica”, uscito per Libritalia. «Il violino – spiega l’autore - è uno strumento che ha trovato grande fortuna nella rappresentazione iconografica tanto da assumere significati alquanto diversi. È stato, infatti, imbracciato tanto da angeli musicanti quanto da malefici demoni, da emozionati allievi a musicisti di fama internazionale». Il testo propone una riflessione sulla rappresentazione del violino nell’arte pittorica e soprattutto in quella dei grandi maestri, che in maniera spesso non episodica, lo hanno dipinto con estrema precisione. Si tratta di maestri del calibro di Caravaggio, Ingres, Marc Chagall, Henri Matisse, Evaristo Baschenis e tanti altri. Un interesse, quello degli
artisti per questo strumento, che è ben vivo anche nella contemporaneità, tant’è vero che si possono reperire con estrema facilità rappresentazioni del violino nella produzione di autori d’oggi. In questo libro, l’autore cerca pertanto di offrire un ragionato excursus sulla
“traduzione pittorica” di questo strumento, cercando di tratteggiare i contorni di una raffigurazione che non raramente ha assunto precise connotazioni evocative. Si tratta dunque di un percorso nel quale il violino risulta al centro di quadri che in molti casi possono essere
qualificati, a ragione, autentici capolavori. Fappanni si sofferma, inoltre, sui molteplici significati simbolici del violino che non smettono di attrarre creativi di ogni tendenza e formazione artistica. L’idea di questo volume nasce anche dal fatto che esso si salda con un progetto culturale di alfabetizzazione musicale attraverso l’uso dell’immagine - di cui si parla nella seconda parte del volume - che si è concretizzato nella realizzazione di una mostra itinerante nella quale i dipinti esposti, aventi tutti come soggetto o tema prevalente il violino, permette a numerosi studenti, anche delle scuole primarie, di cimentarsi nel non semplice ruolo di guida, illustrando il significato delle opere proposte con particolare riferimento allo strumento simbolo di Cremona. Durante il pomeriggio, ad ingresso libero con green pass, Irvano e Tommaso mostreranno alcune delle infinite possibilità d’impiego del violino.
CONCERTO
SERATA ROMANTICA MARTEDÌ SERA PER CASA PONCHIELLI Una piccola ma grande rassegna per rendere omaggio al grande compositore cremonese. Nasce così Casa Ponchielli, un ciclo di tre imperdibili concerti, a cura dell’Associazione Centro Studi Amilcare Ponchielli, che si svolgeranno nel Ridotto del Teatro il 12, 15 e 17 ottobre. Il primo appuntamento è con “Ponchielli e Rossini: un pianoforte romantico italiano”, martedì 12 ottobre (ore 20). Una serata “romantica” con il pianoforte di Alessandro Marangoni e Alberto Branca, che darà voce ad alcune lettere del compositore di Paderno. “Il pianoforte occupa un posto molto importante nei salotti musicali ottocenteschi, un po’ in tutta Europa: si consuma alacremente musica d’occasione, spesso appositamente scritta per un invito, o su un tema, talvolta senza alcuna finalità di lucro da parte del compositore ma solamente per il gusto di far musica insieme, in salotto. Sembra un altro mondo rispetto a quello del Rossini operista che bene conosciamo: invece, è proprio nell’intimità della sua villa di Passy che scopriamo il volto forse più autentico della sua umanità, in una quotidianità in cui il pianoforte diventa un po’ il suo confessore, tra una passeggiata e un pranzo con gli amici. Un Rossini inaspettato, proiettato verso il futuro, in cui la sperimentazione timbrica e armonica sembra trovare nel pianoforte un alleato perfetto, lontano dai clamori del teatro, pieno di ironia a iniziare dai titoli più bizzarri, molto spesso di un’inaudita profondità e spiritualità. Lo stile dei Peccati del pesarese è molto più affine a Chopin, a Liszt o Thalberg che a Donizetti, con una profetica continua intuizione che fa presagire il Novecento e consacra Rossini come un prolifico autore di un repertorio tuttora ancora da scoprire e divulgare, scrive Alessandro Marangoni.
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Responsabile Fabio Varesi
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, biancoblu a caccia del colpo esterno contro l aquila
Il netto successo con la Fortitudo ha ridato fiducia a tutto l’ambiente, nella speranza di poter incamerare anche in trasferta punti preziosi contro la squadra dell’ex Saunders
Stasera a Trento la Vanoli prova a volare più in alto RIS U L T AT I 2 ª G IO R N A TA
FABIO VARESI
È una Vanoli che piace a coach Galbiati, quella che con autorità ha annichilito la Fortitudo Bologna, malgrado l’assenza di Malcolm Miller, volato negli Stati Uniti per la nascita della sua primogenita. Il resto del roster ha fatto la sua parte, soprattutto sotto le plance grazie al pieno recupero di McNeace e all’inserimento di Radic, che con ogni probabilità stasera a Trento tornerà in tribuna. Due punti quelli conquistati al PalaRadi che danno tranquillità a tutto l’ambiente sul valore della squadra, dopo la batosta di Venezia. Ora però serve una prova di forza anche in trasferta, su un parquet storicamente non facile come quello dell’Aquila Trento, allenata da Lele Molin che ha condiviso con Galbiati l’esperienza di assistant coach alle Olimpiadi di Tokyo. Un match che la Vanoli affronterà probabilmente senza il suo capitano, che domenica scorsa ha accusato un fastidio muscolare. «Poeta sta provando a recuperare - ha affermato Galbiati ieri in conferenza stampa - ma è difficile che sia della partita, mentre Miller è tornato giovedì con un bellissimo sorriso e si è messo subito al lavoro. Sa-
Brescia-Tortona 77-79, Brindisi-Sassari 8980, Cremona-Fortitudo Bologna 94-78, Milano-Trento 93-72, Pesaro-Trieste 74-61, Reggio Emilia-Napoli 102-90, Treviso-Venezia 80-76, Virtus Bologna-Varese 97-56.
In questo weekend a Monaco di Baviera, sulle acque del bacino olimpico di Monaco ’72, il Feldmoching, sono in programma gli Europei Junior. Sugli armi azzurri ci sono anche Susanna Pedrola (Bissolati) impegnata sul quattro di coppia insieme a Giulia Bosio, Alice Gnatta e Francesca Rubeo, già argento mondiale ed Elisa Marca (Eridanea), in gara nell’otto.
Dopo l’ultimo positivo collaudo nel memorial Pasquini, il Basket Team Crema è pronto per l’esordio in campionato, stasera alle 20.30 a Bolzano contro l’Alperia Basket Club. L’obiettivo di Rae Lin Marie D’Alie (grande colpo di mercato e reduce dall’avventura olimpica nel 3x3) e compagne è quello di partite subito forte, per poter fare un altro campionato di vertice.
SERIE B • JUVI IN CERCA DI RISCATTO AL PALARADI
CLA SSIF ICA Virtus Bologna 4 Milano 4 Treviso 4 Reggio Emilia 4 Pesaro 2 Venezia 2 Brindisi 2 Cremona 2
Sassari 2 Tortona 2 Trieste 2 Varese 2 Brescia 0 Fortitudo Bologna 0 Napoli 0 Trento 0
3 ª G I ORNA TA ( 10 - 10 ) Una spettacolare schiacciata di Jamuni McNeace (foto Passamonti)
Fortitudo Bologna-Pesaro, Napoli-Treviso, Sassari-Reggio Emilia, Tortona-Brindisi, Trento-Cremona (09-10 h 19), Trieste-Brescia, Varese-Milano, Venezia-Virtus Bologna.
DOLOMITI ENERGI A TRENTINO
1 Desonta Bradford guardia, 3 Jonathan Williams centro, 5 Cameron Reynolds ala, 8 Luca Conti guardia, 10 Toto Forray playmaker, 12 Diego Flaccadori playmaker, 13 Wesley Saunders guardia, 14 Andrea Mezzanotte ala, 23 Maximilian Ladurner centro, 25 Jordan Caroline ala. Coach: Emanuele Molin. rà un match difficile, contro un’ottima squadra che ha grande fisicità e che recupera un giocatore importante come Jordan Caroline. Noi andremo a fare la nostra partita per portare a casa i due punti e per riuscirci, dovremo limitare i loro giocatori chia-
ve, che sono tanti». Tra questi, il grande ex Wesley Saunders e l’ottimo tiratore Cameron Reynolds. Galbiati si attende un’ulteriore crescita dal centro Jamuni McNeace, che in settimana si è presentato alla stampa: «È il mio terzo anno da pro-
fessionista e il mio obiettivo è migliorare ogni aspetto del gioco e sfruttare ogni occasione per dare il mio contributo in campo. Sono arrivato con grande entusiasmo e ora che sto fisicamente bene, spero di poter aiutare la squadra in maniera efficace».
CANOT TAGGIO
EUROPEI: IN GARA PEDROLA E MARCA
SERIE A2 • CREMA STASERA A BOLZANO PER L’ESORDIO
SHORT MARATHON PER IL CENTENARIO DELLA BISSOLATI Il 6 febbraio 1921 nasceva a Cremona la Canottieri “L. Bissolati”. E la storia della canoa alla Bissolati parte dal lontano 1955, costruendo nel tempo un palmares che la colloca, in assoluto, fra le associazioni sportive dilettantistiche più qualificate e titolate in Italia. Per celebrare degnamente il centenario di fondazione di questa gloriosa società, il settore canoa ha programmato nel weekend una serie di iniziative: oggi pomeriggio alle ore 17.30 sarà inaugurata
presso le sale ricreative dell’associazione la mostra fotografica con immagini degli atleti che hanno ottenuto significativi risultati dal 1955 al 2021 e alle 18 sarà celebrata la Santa Messa per ricordare tutti i canoisti defunti. Domani, a partire dalle ore 10 e fino alle 15 circa, si svolgerà sul fiume Po la short marathon, gara di resistenza aperta a tutte le categorie e che si sviluppa su un circuito proprio di fronte alla Canottieri Bissolati, unitamente alle gare del pro-
Sono serviti 50 minuti di aspra battaglia per decidere il vincitore del derby della 1ª di campionato tra Pallacanestro Crema e Ferraroni JuVi Cremona. La legge del PalaCremonesi ha sorriso ai cremaschi (nella foto), che hanno vendicato così il ko in Supercoppa, bravi a crederci anche quando gli ospiti sembravano poter prendere il sopravvento. Anche nel primo overtime, la JuVi sembrava poter prevalere, con 3 punti di vantaggio e palla in mano a 45” , ma con un gioco da tre punti Esposito portava il match al secondo overtime. Gli ultimi 5 minuti, però, si sono rivelati un calvario per la squadra di Crotti, che dopo Gobbato ha perso per cinque falli anche Bona. Crema ha così potuto prendere il largo e chiudere il match con il punteggio di 93-77, decisamente troppo pesante per i cremonesi. Oggi alle 18.30 al PalaRadi la JuVi cerca il riscatto contro Olginate (anche lei ko all’esordio), mentre Crema è impegnata domani alle 18 a Jesolo. CLASSIFICA (1ª giornata): Mestre, Bergamo, Crema, Vicenza, Fiorenzuola, Desio, Jesolo, Cividale 2; San Vendemiano, Olginate, JuVi Cremona, Bernareggio, Padova, Monfalcone, Lumezzane, Bologna 0.
ATLETICA LEGGERA • SESTA GIULIA LODI AGLI ITALIANI
gramma Canoagiovani, riservate alle categorie Allievi e Cadetti. Un ap-
puntamento da non perdere per i tanti appassionati delle pagaie.
Due giovani della Cremona Sportiva-Atletica Arvedi protagonisti ai Campionati Italiani Cadetti a Parma. Giulia Lodi ha colto il 6º posto nel salto in alto con 1,59, Davide Renati nei 100 ostacoli, 2º in batteria in 14”37, è poi giunto 8º in finale.
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Sabato 9 Ottobre 2021
» CALCIO SERIE B
i giovani di valore stanno danDo nuova linfa alla cremonese
La linea verde voluta dalla società sta pagando, con i grigiorossi in seconda posizione. Ieri il difensore è stato protagonista con la Under 21 in Bosnia
Okoli brilla anche in maglia azzurra MATTEO VOLPI
La linea verde grigiorossa non solo si sta facendo valere in campionato, ma è protagonista anche in campo internazionale. Ieri, infatti, il difensore Caleb Okoli, 20 anni di Vicenza nato da genitori nigeriani e in prestito dall’Atalanta, ha offerto un’ottima prestazione con la maglia azzurra della Under 21 di Nicolato, della quale è diventato una colonna della difesa. Nella trasferta in Bosnia valida per le qualificazioni all’Europeo di categoria, Okoli ha portato in vantaggio l’Italia al 19’ con un imperioso colpo di testa su corner battuto da Tonali. Alla fine gli azzurrini si sono imposti per 2-1 (l’altra rete è stata messa a segno da Vignato) e con questi tre punti salgano a quota 9, uno in meno della Svezia (prossimo avversario martedì alle 17.30 a Monza), che ha però una partita in più. Ieri non ha trovato spazio l’altro grigiorosso Fagioli, ma magari verrà utilizzato contro gli scandinavi. Intanto, i giocatori della Cremonese non impegnati con le Nazionali hanno svolto ieri mattina un allenamento. Attività personalizzata per Alfonso, Carnesecchi, Castagnetti, i tre giocatori reduci da un infortunio. Tornando al campionato, proviamo a guardare le statistiche, godendoci il secondo posto in classifica. Una situazione ottimale che dopo tanti inizi di
Okoli in gol ieri in Bosnia
autunno burrascosi, lascia un velo di serenità in casa grigiorossa. Tra i numeri della Cremonese di Pecchia, salta all’occhio soprattutto lo zero alla voce pareggi: un dato importante che testimonia la chiara volontà del tecnico di far esprimere sempre sul campo un calcio propositivo, votato all’offensiva e poco al-
la speculazione. Esattamente l’opposto di quanto si vedeva un anno fa nella gestione Bisoli, quando prima di tutto si pensava a non prenderle per provare eventualmente a strappare anche solo un punticino. Ma l’aria è cambiata, come detto, anche sull’utilizzo dei giovani che servivano per ravvivare con entusiasmo
un ambiente che era rimasto troppo depresso e sembrava per forza di cose schiavo di giocatori d’esperienza, giunti a svernare all’ombra del Torrazzo tramite contratti costosissimi. La vera forza della Cremonese, comunque, sta nel gruppo: solido, motivato, equilibrato con sole cinque reti subite e dieci realizzate. Ad eccezione della sola gara interna contro il Perugia, la Cremo è sempre stata in partita, costruendo azioni metro dopo metro in piena sintonia tra i reparti. Senza un vero bomber (per il momento), la squadra di Pecchia ha mandato in rete più uomini rispetto alle altre concorrenti, mostrando a più riprese uno dei calci più gradevoli della categoria. Poi alla fine saranno i risultati a contare. Ma se questi sono i presupposti…
RISULTATI 7 ª GIORNATA Alessandria-Cosenza 1-0, Benevento-Perugia 0-0, Brescia-Como 2-4, Cremonese-Ternana 2-0, Crotone-Ascoli 2-2, Frosinone-Cittadella 0-1, Lecce-Monza 3-0, Pisa-Reggina 2-0, Pordenone-L.R. Vicenza 2-4, Spal-Parma 2-2.
CLASSIFICA Pisa 19 Cremonese 15 Brescia 14 Lecce 14 Ascoli 13 Benevento 12 Cittadella 12 Frosinone 10 Perugia 10 Reggina 10
8ª GIORNATA (16-10 h 14) Cittadella-Spal (17-10 h 20.30), Como-Alessandria (h 18.30), Cosenza-Frosinone (h 16.15), Cremonese-Benevento (17-10 h 14), CrotonePisa, Ascoli-Lecce, L.R. Vicenza-Reggina, Parma-Monza (17-10 h 16.15), Perugia-Brescia (h 16.15), Pordenone-Ternana.
UN NEGOZIO INCLUSIVO CHE È UN VERO E PROPRIO STORE GRIGIOROSSO Ieri mattina, nella sala Giunta del Palazzo Comunale, è stato presentato il progetto “Tisability Usc Store”. A fare gli onori di casa il sindaco Gianluca Galimberti e accanto al primo cittadino, i rappresentanti delle realtà che hanno condiviso un percorso che tra circa una settimana porterà all’apertura (il prossimo 16 ottobre al numero 16 di via Solferino) di un negozio inclusivo, gestito dalle ragazze e dai ragazzi del team Thisabilit, al cui interno si potrà trovare il materiale ufficiale della Cremonese. Sono intervenuti alla conferenza stampa Giuseppe Conti (Saib Spa), Paolo Rossi (Cremonese), Alessandro Corbari (Thisability), Diego Negrotti (Il Cerchio, che con Ventaglio Blu si occuperanno della parte operativa del progetto).
SERIE A • IL NAPOLI ORA FA SUL SERIO La pausa per l’avventura della Nazionale in Nations League (ko in semifinale con la Spagna e costretta a giocare domani alle 15 a Torino la finalina contro il Belgio, battuto in rimonta della Francia), vede il Napoli godersi un insperato, ma meritato primato a punteggio pieno. La squadra di Spaletti fa sul serio, anche se le partenze a gennaio per la Coppa d’Africa sono già motivo di preoccupazione. CLASSIFICA (7ª giornata): Napoli 21; Milan 19; Inter 17; Roma 15; Fiorentina 12; Lazio, Juventus, Atalanta, Bologna 11; Empoli 9; Torino, Verona, Udinese 8; Sassuolo 7; Sampdoria 6; Venezia, Genoa 5; Salernitana, Spezia 4; Cagliari 3.
Cosenza 10 Parma 9 Monza 9 Spal 8 Ternana 7 Como 6 Crotone 4 Alessandria 4 L.R. Vicenza 3 Pordenone 1
GIOVANILI
PRIMO KO STAGIONALE PER LA PRIMAVERA Primo stop stagionale per la Primavera di Pavesi (ora 4ª con 7 punti), battuta 3-2 dal Monza, subito avanti 2-0 dopo soli 5 minuti. Inutile la doppietta di Rocchetta, che non ha fruttato punti, visto che i brianzoli hanno chiuso la partita sul 3-1 a dieci minuti dalla fine. Alla ripresa del campionato, i grigiorossi ospiteranno la Virtus Entella. Vittoria per 3-2, invece, per la Under 17 con il Pisa.
SERIE C • SCONTRO DIRETTO PER LA PERGOLETTESE È stata ancora una Pergolettese dai due volti, quella vista al Voltini con il Piacenza. Timorosa, sfilacciata e contratta nel primo tempo, coraggiosa, autoritaria e intraprendente nella ripresa. Sotto di due reti al termine dei primi 45 minuti, con gli ingressi di Palermo e Scardina (al rientro dopo quasi due mesi di assenza) i gialloblu hanno improvvisamente ritrovato quelle certezze perse a Seregno e nel primo tempo contro gli emiliani, costretti ad arretrare sempre di più. La difesa ospite è andata quindi in affanno sulle palle alte crossate alla ricerca di Scardina, vero lottatore in questi
SERIE D • IL CREMA HA FINALMENTE ROTTO IL GHIACCIO
contesti. Decisivi per il 2-2 finale, sono stati i due rigori, contestati dal Piacenza, che hanno regalato un punto insperato ai gialloblu. Ma alla squadra di Lucchini ora serve una prestazione positiva per tutti i 90 minuti, a partire dalla delicata trasferta di domani alle 14.30 a Legnago. CLASSIFICA (7ª giornata): Padova 19; AlbinoLeffe, Südtirol* 16; Pro Vercelli 14; Renate 13; Lecco 12; FeralpiSalò 11; Trento, Juventus Under 23 9; Seregno, Triestina, Piacenza, Fiorenzuola 8; Mantova, Giana Erminio, Pro Patria 7; Pergolettese, Legnago Salus* 5; Virtus Verona 4; Pro Sesto 2. *una partita in meno
Dopo il ko anche con la Caratese (2-1), il Crema ha finalmente rotto il ghiaccio contro la Vis Nova Giussano (gol del neo acquisto Andrea Ferretti). Domani alle 15 nuovo im-
pegno casalingo con il Brusaporto. CLASSIFICA (4ª giornata): City Nova 12; Arconatese 10; Desenzano Calvina 9; Legnano, Ciserano Bergamo, Folgore Caratese 7; Casatese,
L’esultanza dei gialloblu
Sona 6; Brusaporto, Ponte San Pietro, Breno, Olginatese, Caravaggio 5; Villa Valle, Sporting Franciacorta, Leon 4; Castellanzese, Crema, Vis Nova Giussano 3; Real Calepina 1.
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» volley serie a1
Sabato 9 Ottobre 2021
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la squadra si chiama ora Vbc Trasporti Pesanti
Presentato ieri nella sede di Piadena il nuovo title sponsor delle rosa di Volpini che domani al PalaRadi sfidano la Savino del Bene Scandicci
La Vbc esordisce con il nuovo title sponsor La Vbc Casalmaggiore inizia il campionato con un nuovo title sponsor: ieri dalla sede della ditta in Piadena è stato annunciato che Trasporti Pesanti, già importante sponsor della società rosa, darà il nome alla squadra che quindi diventa Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore. «Siamo molto felici e onorati - afferma Stefano Storti di Trasporti Pesanti - di sponsorizzare una realtà sportiva che incanala energie positive nel nostro territorio». Domani alle 17 al PalaRadi le ragazze di Martino Volpini, allenatore più giovane della serie A1, esordiscono contro un avversario tosto, la Savino del Bene Scandicci dell’ex Barbolini. «Arriviamo alla prima di
La Vbc Èpiù Casalmaggiore 2021-2022 (foto Tiziana Bettinelli)
campionato carichi in queste 7 settimane di preparazione dice Tommy Zagni, assistente di Volpini - siamo cresciute molto sia a livello di gioco sia a livello di gruppo, come abbiamo dimostrato nel torneo di Busto della settimana scorsa. Sappiamo che Scandicci è
una delle squadre più forti del campionato e che punta a vincere lo scudetto, noi dal canto nostro cercheremo di fare del nostro meglio. Vogliamo mettere in campo una bella prestazione davanti al nostro pubblico, che sicuramente ci sosterrà e ci spingerà, con l’o-
SERIE B1 • TRE VITTORIE IN VISTA DEL CAMPIONATO
biettivo di portare a casa qualche punticino per toglierci una soddisfazione, visto il buon lavoro che stiamo facendo». Volpini può contare su capitan Marta Bechis e Erica di Maulo al palleggio, Katerina Zhidkova e Adhu Malual a chiudere la diagonale, Marina Zambelli, Ludovica Guidi e M’kaela White in centro, Yana Shcherban, Ellen Braga, Kinga Szucs e Linda Mangani in banda, Luna Carocci e Martina Ferrara nel ruolo di libero. 1ª GIORNATA (10-10 h 17): Bergamo-Trento, Busto ArsiziMonza (09-10 h 20.30), Casalmaggiore-Scandicci, Chieri-Perugia, Conegliano-Vallefoglia (h 20.30), Cuneo-Roma, Novara-Firenze.
In attesa dell’inizio del campionato, l’Esperia Cremona si è imposta nella 18ª edizione del memorial Valentina Locatelli. Nel palasport di Barzana, le gialloblu hanno battuto la neopromossa Warmor Gorle (3-1) e la Lemen Volley (3-0), malgrado l’assenza della centrale Frugoni, a riposo precauzionale. «Queste gare mi danno la possibilità di sperimentare alcune situazioni e questo è importante», ha affermato una soddisfatta coach Valeria Magri. Vittoria anche per la Chromavis Abo Offanengo, che si è aggiudicata il Trofeo Duemme (2-1 in semifinale al Bedizzole e 3-0 in finale al Busnago). Sorride anche la Csv-Rama Ostiano, che ha trionfato nel memorial Bruno Oneda (4ª Crema).
BOCCE
ALESSANDRO MINOIA S’IMPONE NEL CIRCUITO PRESTIGE JUNIOR (M.M.) Luci ed ombre dei nostri giovani impegnati a Venezia nella 10ª tappa del Circuito Prestige Junior. Nella categoria Under 15, giornataccia per Luca Domaneschi ed Alessandro Massarini, entrambi eliminati nella fase di qualificazione dopo una lunga serie di risultati positivi. Da salvare la prestazione di Lorenzo Bocchio, sconfitto da Rachele Vivenzi nella finale di girone. Le belle notizie arrivano dalla categoria Under 12, con il ritorno al successo di Alessandro Minoia dopo diversi piazzamenti. Dopo aver inflitto severe lezioni a Scarin Ariani (27-7, 27-17) e ad Alessandro Scaraffone (26-16), Minoia s’imponeva su Federico Guerrieri (26-16) in semifinale ed in finale aveva la meglio sul fratello Francesco per 33-32. Domenica 17 ottobre penultima tappa a Chieti.
La terna del Flora trionfa nei Provinciali A MASSIMO MALFATTO
Conferme e sorprese hanno caratterizzato il campionato provinciale a terne svoltosi sulle corsie del bocciodromo di Soresina. Nella categoria A non fa fa sconti la bocciofila Flora: successo di Edoardo Massarini, Flavio Bocchio e Giuseppe Domaneschi (nella foto) che in semifinale superavano (ma che fatica!) Guglieri-Erba-Peroni per 12-10 ed in finale avevano la meglio su Contini-Galantini-Venturelli per 12-6. Nella categoria B zampata vincente, sofferta ma meritata, di Vanni Bellardi Claudio Ardoli e Danio Bastoni al termine di una lunga maratona boccistica. Dopo aver eliminato Gatti-Lucca-Biscottelli per 12-8
(capergnanichesi avanti 7-1!) i portacolori delle Querce infliggevano un “cappotto” a Carini-Inzani-M. Lupi e superavano Ghisleri-Barbieri-Mammoliti per 12-6. Terzina finale dove il trio della bocciofila di Pieve d’Olmi s’imponeva sui pianenghesi Bonizzi-Pedrini-Ruotolo (12-7) ed infliggeva una severa lezione (12-1) agli offanenghesi Geroldi-Carniti-Coti Zelati. Infine, nella categoria C titolo provinciale per Mauro Di Marco, Luigi Pagliari ed Alessandro Fornasari. Dopo aver eliminato i soresinesi Pinoni-Bonelli-Fontana, la terna griffata Signorini estrometteva Alquati-CabriniRossini (12-6), Blasco-Pedrini-Lazzaretti (12-5) ed in finale aveva la meglio sui rivieraschi Manfredini-Pezzoli-P.L. Forna-
sari per 12-8. Ha diretto la manifestazione Francesco Lanzi. Frattanto è in svolgimento il trofeo “Reno Pinoni”, Regionale con finale sabato 16 sulle corsie del bocciodromo di Soresina.
1° TROFEO “RINALDO SACCHI” SHORT MARATHON DEL “CENTENARIO”
APERTA A TUTTE LE CATEGORIE CANOA GIOVANI M.2000 VALEVOLE COME CAMPIONATO REGIONALE LOMBARDIA
Impresa Edile PEDRETTI Geom. PIETRO
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Sabato 9 Ottobre 2021
FORMULA 1 • MA IN GARA SARÀ PENALIZZATO DI DIECI POSIZIONI
TENNIS • I DUE AZZURRI POTREBBERO INCROCIARSI A INDIAN WELLS
HAMILTON SFRECCIA NELLE LIBERE
PROBABILE OTTAVO BERRETTINI-SINNER
ISTANBUL – Comincia sotto il segno di Lewis Hamilton il weekend del Gp di Turchia. Il pilota della Mercedes, che domani dovrà scontare una penalità di dieci posizioni sulla griglia di partenza per la sostituzione del motore, ha firmato il miglior tempo in entrambe le prove libere, con Max Verstappen secondo e quinto. Bene la Ferrari di Charles Leclerc, prima 3º e poi 2º. (Fonte Italpress)
INDIAN WELLS – I due tennisti italiani più forti del momento potrebbero scontrarsi negli ottavi a Indian Wells (torneo con 8 azzurri impegnati). Il sorteggio del tabellone principale del Masters 1000 californiano non sorride, infatti, a Matteo Berrettini e Jannik Sinner – rispettivamente quinta e decima testa di serie – che potrebbero trovarsi faccia a faccia per un posto nei quarti di finale. (Fonte Italpress)
» CICLISMO
, nell inferno del nord la cremonese è arrivata tra le prime dieci
Nella prima storica edizione al femminile della prestigiosa Parigi-Roubaix, la ragazza di San Bassano è stata tra le migliori. Da leggenda in campo maschile il successo del bresciano Sonny Colbrelli, eroe della stagione
Anche la Roubaix promuove Marta Cavalli FORTUNATO CHIODO
Dall’inferno al paradiso delle due ruote. E per la prima volta è toccato pure alle donne. Sì, perché il 2021 passerà alla storia del ciclismo per la prima Parigi-Roubaix in rosa e benissimo hanno fatto gli organizzatori francesi a confermarla come antipasto della gara maschile, anche se in ritardo di sei mesi. Il pavé ha la sua prima regina: è Lizzie Deignan, 32 anni, britannica della Trek Segafredo che ha vinto da fuoriclasse e da dominatrice una prima edizione avvincente e resa ancora più spettacolare da un clima tremendo: 116 chilometri di gara con 17 settori in pavé per 29 chilometri complessivi. Ha fatto subito il vuoto e questo le ha permesso di affrontare le
traiettorie migliori e di scavare subito un grande distacco sulle avversarie. Per le italiane si è rivelata una gara indubbiamente lieta, grazie allo splendido terzo posto (a 1’47”) di Elisa Longo Borghini, che caparbiamente è riuscita a resistere all’azione delle avversarie, conquistando il podio con la sua fiammante maglia tricolore,
VENTURELLI PROTAGONISTA CON UNA SPALLA LUSSATA Federica Venturelli, classe 2005 di San Bassano, non è una che fa proclami, è competitiva e non si abbatte. A soli 16 anni ha fatto il suo esordio tra le Junior nel 3º Gran Premio Città di Jesolo di ciclocross della nuova Coppa Europa, manifestazione internazionale voluta dall’Unione Europea del ciclismo (Uec). Applausi e complimenti per Federica, griffata Selle Italia Guerciotti Elite, che era lì a giocarsela con le migliori, ma sul più bello è stata vittima di una caduta che gli ha procurato una lussazione alla spalla. Chiunque si sarebbe fermato, ma non lei che ha stretto i denti con la spalla dolorante e ha chiuso con un ottimo settimo posto. La corsa è stata vinta da Valentina Corvi (Gs Sorgente Pradipozzo).
completando la festa in casa Trek-Segafredo sul podio della Roubaix. Ancora tra le top ten un’ottima Marta Cavalli, 23enne di San Bassano, nona a 2’10”. La ragazza del team Fdj Nouvelle-Aquitaine Futuroscope ha confermato, quindi, una continuità di rendimento ad alto livello tra le Elite e la prossima primavera potrà
recitare ancora un ruolo da protagonista. Marta, esausta ma sorridente, al traguardo ha affermato: «Una corsa brutale, penso sia questa la migliore definizione per la Roubaix. Ma è stata un’esperienza straordinaria, per noi è stata la prima assoluta e sono orgogliosa di essere qui nel velodromo. Per il ciclismo femminile è un grande passo avanti e oggi sono fiera di farne parte». Ma il bello doveva venire il giorno dopo, nella corsa maschile. Sonny Colbrelli, 31 anni di Desenzano del Garda, si è regalato la gemma più preziosa, la classica del Nord e del pavé. Non è un’edizione qualsiasi: inedita per il calendario, con un tracciato reso infame dal fango e della pioggia. Uscire a braccia alzate da questo inferno
del Nord è un’impresa leggendaria, che va oltre la gara in sé, perché cancella il nostro digiuno nell’albo d’oro che durava dal secolo scorso (il toscano Andrea Tafi vinse nel 1999). Colbrelli al traguardo era una maschera di fango, ma è stato anche l’immagine della gioia. Per anni considerato l’eterno secondo, in carriera vanta comunque 34 vittorie, 8 in questa fantastica stagione, tra le quali anche il Tricolore a Imola e il titolo europeo a Trento. A Roubaix ha battuto grandi ciclisti come Van Der Poel, Vermeersch e un ottimo Gianni Moscon (4º), che avrebbe probabilmente vinto senza una foratura e la caduta mentre era in fuga solitaria non lontano dal traguardo. Insomma, ancora grande Italia.
SPRINT D’AUTORE DI PERSICO A CALVATONE Quinta perla stagionale per il 20enne bergamasco Davide Persico del Team Colpack-Ballan. In uno sprint serratissimo ha superato Elia Menegale (Zalf Euromobil Désirée Fior) e Andrea Gatti (Gallina Ecotek Colosio), trionfando nel 71º Gran Premio Calvatone, seconda prova della “Challange Fiume Oglio e le Terre di Confine”, organizzato dal Velo Club Cremonese B&P Recycling del presidente Cristiano Colleoni e del direttore tecnico Fulvio Feraboli, in sinergia con la locale Pro Loco Bedriacum del presidente Giampietro Ruggeri. Nella fuga in avvio sono rimasti al comando una quindicina di corridori di Elite e Under 23, arrivati a toccare un vantaggio massimo attorno ai 3 minuti.
Nella fase centrale della corsa il Team Colpack-Ballan, che nel drappello di testa poteva conta-
re su Samuel Quaranta e Francesco Calì, decide che la fuga non gli sta bene e alza il ritmo dell’inseguimento. E così il gruppo torva compatto all’ultima tornata. Si va al gran volatone, vinto da Davide Persico solo dopo aver visionato il fotofinish. La maglia di leader del trittico sarà definitivamente consegnata ad Acquanegra sul Chiese (Mantova) martedì 19 ottobre. Ordine d’arrivo: 1) Davide Persico (Team Colpack-Ballan) km 99 in 2h14’16”, media/h di 44,643, 2) Elia Menegale (Zalf Euromobil Désirée Fior), 3) Andrea Gatti (Gallina Ecotek Colosio), 4) Michael Minali (Iseo Rime Serrature Carnovali Sias); 5) Matteo Pongiluppi (Gallina Ecoteck Colosio).
IN BREVE
OGGI UN LOMBARDIA CON GRANDI NOMI A più di un anno dalla straordinaria edizione di ferragosto del 2020, riapre i battenti e lo fa aggiungendo delle novità alla versione tradizionale, il Giro di Lombardia, giunto alla 115ª edizione, classica monumento “delle foglie morte” del World Tour, che fa gola a corridori di alto livello, che ogni anno vanno a impreziosire con i loro nomi il ricco albo d’oro. Lombardia che si corre oggi con partenza da Como e arrivo a Bergamo Alta, lungo un percorso di 239 km e un dislivello di 4500 metri. Al via grandi campioni come Alaphilippe, Pogacar, Roglic, Froome, Evenepoel, Colbrelli e Nibali.
GLI EUROPEI SU PISTA CON BISSOLATI E VECE A Grenchen in Svizzera sono in svolgimento gli Europei su pista. Presenti Elena Bissolati, Miriam Vece, Francesco Lamon, Stefano Moro, Mattia Pinazzi e Michele Scatezzini. Oro per Jonathan Milan nell’inseguimento individuale.
NIBALI HA VINTO NELLA SUA SICILIA
Vincenzo Nibali ha gli occhi che brillano. A quasi 37 anni, dopo aver conquistato tutto, si emoziona ancora nel vincere nella sua Sicilia, dopo ventisei mesi di digiuno, un’infinità per un campione che vanta 54 vittorie in carriera. Nibali ha fatto suo il Giro di Sicilia, davanti a Valverde e al varesino Covi.
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