il piccolo 40 del 6/11/2021

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POLITICA

COVID

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FIGLIUOLO: 87,7% DEGLI ITALIANI È VACCINATO

CONCORRENZA: PIÙ TRASPARENZA SULLE CONCESSIONI Anno V • n° 40 • SABATO 6 NOVEMBRE 2021

Periodico • € 0,02 copia omaggio

ISSN 2724-4385

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Corso XX settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Redazione: Corso XX Settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: Industria Grafica Editoriale Pizzorni I.G.E.P. Srl - Cremona • Pubblicità: U.P. Uggeri Pubblicità srl • 0372 20586 • info@uggeripubblicita.it

INFRASTRUTTURE • L’appello di quattro presidenti di Provincia e 27 parlamentari, contrario il M5S

Raineri a pagina 4-5

LA TI-BRE SUL TAVOLO DI DRAGHI OGLIO PO

TURISMO STRANIERO: BOOM NEL CASALASCO Articolo a pagina 12

GIUDIZIARIA

VOLTINI, CONDANNA IN PRIMO GRADO Articolo a pagina 3

Dossena a pagina 8

EL ALAMEIN, L’EROICO SACRIFICIO DEI PARÀ

CULTURA

VIVERE IN CINA INSEGNANDO IL LINGUAGGIO DELLA LIRICA

Pani a pagina 21

OGGI TORNA IL MAGAZINE DELLA CREMO Lo ritiri fuori dallo Zini prima della gara

FATEMI CAPIRE...

di Vanni Raineri

Grande risultato al G20 di Roma: tutti i capi di Stato d’accordo per evitare che la temperatura del pianeta salga di oltre 1,5 gradi. Piccolo dettaglio: nessun accordo sui tempi necessari. Facciamo così, noi abitanti del pianeta: annunciamo ai nostri capi di stato che pagheremo tutte le tasse fino all’ultimo centesimo, ma senza stabilire quando.

INTERVISTA AL PROFESSOR BUIZZA

Raineri a pagina 6

COP26, SUL CLIMA HANNO RAGIONE I GIOVANI DECARBONIZZARE COSTA? È UN INVESTIMENTO SPORT

CREMO, DAI UNA SPALLATA A UN ANDAMENTO LENTO Volpi a pagina 23

VANOLI, PIÙ CHE L’ARMANI SERVE L’ABITO DI BATMAN Varesi a pagina 24

PER VENTURELLI ESORDIO AZZURRO AGLI EUROPEI Chiodo a pagina 26

13-21 NOVEMBRE

ACCADDE IL...

Festa

orrone del

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CRONACa

Sabato 6 Novembre 2021

A causa della proclamazione dello sciopero nazionale del Settore Igiene Ambientale da parte dalle organizzazioni sindacali, lunedì 8 novembre i servizi di raccolta rifiuti, spazzamento strade, apertura piattaforme ecologiche non potranno essere garantiti. Saranno invece garantite le prestazioni in-

S E RV IZI

IGIENE AMBIENTALE, LUNEDÌ 8 NOVEMBRE SCIOPERO NAZIONALE

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dispensabili. Tutti coloro che il lunedì espongono su strada i propri rifiuti sono invitati a riportarli all’interno delle proprie abitazioni/sedi nel caso non venissero ritirati e a esporli al turno di raccolta successivo. Lo svolgimento di tutti i servizi riprenderà regolarmente martedì 9 novembre.

CRONACA • Il presidente di Coldiretti Lombardia avrebbe obbligato due dipendenti del Consorzio a dimettersi. Ricorrerà in Appello

Voltini, condanna a 4 anni e 6 mesi per estorsione «Estorsione aggravata ai danni di due dipendenti del Consorzio Agrario di Cremona». Il presidente di Coldiretti Lombardia, Coldiretti Cremona e del Consorzio Agrario, Paolo Voltini, con questa accusa è stato condannato a quattro anni e sei mesi, al termine del rito abbreviato. La sentenza, arrivata ieri mattina, è stata emessa dal Gup del Tribunale di Cremona, Elisa Mombelli. I pm Vitina Pinto e Chiara Treballi avevano chiesto una pena di tre anni e otto mesi. Per Voltini è stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e la sospensione da tutte le sue cariche per 4 anni e 6 mesi. Le pene accessorie saranno effettive quando la sentenza diventerà definitiva. L’altra condanna, per estorsione aggravata in concorso, è scattata nei confronti dell’altro imputato nel processo, Tullo Soregaroli, collaboratore di Voltini e responsabile del personale Coldiretti, condannato

a tre anni e quattro mesi. Voltini e Soregaroli dovranno pagare ai dipendenti del Consorzio Agrario una provvisionale di 20mila euro. La restante parte del risarcimento sarà pagata in sede di successivo processo civile. Voltini avrebbe «estorto le dimissioni di due dipendenti del Consorzio Agrario, Paolo Ferrari ed Ersilio Colombo, ri-

spettivamente formalizzate il 17 giugno del 2015 e il primo luglio del 2015». Avrebbe costretto i due dipendenti, che sarebbero stati «a lui sgraditi in quanto assunti dalla precedente gestione», a sottoscrivere le proprie dimissioni «sotto la minaccia di rovinare loro la carriera e di trascinarli in tribunale per un ipotetico buco di 800 mila euro causato

alle casse del Consorzio Agrario». Voltini, in quell’occasione, avrebbe impedito ai due dipendenti di uscire dalla stanza dove erano stati convocati e di usare il telefono per contattare i propri legali. Così li avrebbe costretti a firmare le proprie dimissioni, «violando i loro diritti relativi all’interruzione del rapporto di lavoro, procurandosi l’ingiusto profitto consistito nel liberarsi illegittimamente di persone non gradite, senza pagare loro le indennità spettanti in base alle norme a tutela del lavoratore e senza risarcire o negoziare il danno provocato dagli improvvisi licenziamenti». I due dipendenti, costituitisi parte civile nel procedimento, avevano chiesto un maxi-risarcimento: 350mila euro chiesti da Colombo, venditore di mezzi agricoli, e un milione e 127mila euro da Ferrari. Entro 90 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza. Voltini presenterà ricorso in Appello.

F E DE R A UTO

IMMATRICOLAZIONI, DE LORENZI: «IL SETTORE PUÒ RIPARTIRE» Dopo la pubblicazione dei dati sulle immatricolazioni di nuovi veicoli in provincia di Cremona, arriva il commento di Cesare De Lorenzi, presidente provinciale Federauto: «L’orizzonte non appare così cupo come lo tratteggiano i dati - spiega -, perché nel volume complessivo delle vendite occorre inserire anche i contratti di acquisto già sottoscritti da clienti che stanno aspettando la consegna del loro nuovo veicolo. Purtroppo la strozzatura nelle forniture di componentistica elettronica su scala planetaria - sta mettendo in ginocchio la filiera produttiva e, inevitabilmente, anche quella distributiva. Con la conseguenza che i tempi di attesa sono particolarmente lunghi, soprattutto per alcuni modelli. Una situazione complessa che rischia di compromettere i già delicati equilibri di tutta la filiera di un settore che ha le potenzialità per ripartire».

A UT OST R ADA A21

L A K E RM E SSE

AGGREDISCE E MINACCIA IL BARISTA DELL’AUTOGRILL UN 30ENNE FINISCE AGLI ARRESTI DOMICILIARI

STAND, PREMI E WORKSHOP: DAL 13 AL 21 NOVEMBRE IL GRANDE RITORNO DELLA FESTA DEL TORRONE

Venerdì scorso, la Polizia di Stato ha dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Piacenza, nei confronti dell’autore di una rapina commessa a fine gennaio di quest’anno all’Autogrill dell’area di servizio dell’autostrada A21 Nure Sud di Piacenza. L’indagine della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Cremona, svolta attraverso una complessa e meticolosa attività investigativa, ha permesso di individuare in un trentenne italiano, residente nel medesimo capoluogo emiliano, il malvivente che nella notte del 22 gennaio, fingendosi inizialmente come un normale cliente e attendendo di essere solo nel locale, ha brutalmente aggredito il barista di turno dell’Autogrill di Nure Sud di Piacenza, minacciandolo con una chiave metallica svita bulloni e facendosi consegnare l’intero incasso di circa 1000 euro, oltre a diversi pacchetti di sigarette. Il rapinatore fug-

SGP Grandi Eventi è lieta di annunciare le nuove date della “Festa del Torrone”. Da sabato 13 a domenica 21 novembre 2021 la città del Torrazzo si vestirà completamente di torrone. Un’edizione che torna alla sua versione originale di 9 giorni e inaugura il 13 novembre giorno del Santo Patrono di Cremona, Sant’Omobono, protettore dei mercanti e dei sarti, e che porterà tra le vie del centro storico della città tante attese novità e appuntamenti ormai divenuti tradizionali, come le maxi costruzioni di torrone e il Torrone d’Oro. Non mancheranno gli eventi più rappresentativi della Festa del Torrone tra i quali la rievocazione storica del matrimonio tra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, il tanto atteso spettacolo finale caratterizzato da suggestive ambientazioni con coreografie ed effetti scenografici spettacolari che verrà realizzato in Piazza del Comune, ma non solo, verranno organizzati workshop tematici per

gito a piedi, dopo essersi disfatto dell’arma del delitto gettandola nel piazzale dell’area di servizio, è riuscito a far perdere le proprie tracce. Gli investigatori sono riusciti a documentare e a ricostruire tutti i movimenti e le azioni compiute del malvivente che nella notte ha deciso di mettere in atto il piano criminale.

grandi e piccini. Tra gli appuntamenti immancabili ci saranno le maxi costruzioni di torrone e gli ormai tradizionali riconoscimenti tra cui il Premio Bontà e il prestigioso premio Torrone d’oro. È in fase di organizzazione una grande area mercato con produttori di torrone provenienti da tutto il territorio nazionale che venderanno e faranno degustare il dolce simbolo della città.

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» autostrada VANNI RAINERI

La notizia la demmo in anteprima lo scorso 10 luglio, ed era una notizia non banale: i presidenti delle 4 province interessate erano intenzionati a scrivere al premier Draghi sollecitando la realizzazione, anzi il completamento (è stato realizzato il primo tratto da Fontevivo a Trecasali nel Parmense) della bretella autostradale Tirreno-Brennero. Inutile nei giorni successivi approfondire il tema: il tutto era rimandato ad una conferenza stampa congiunta che si sarebbe tenuta nelle settimane successive. Questa settimana finalmente ciò è avvenuto, attraverso una videoconferenza che martedì ha visto i Presidenti delle Province di Mantova Beniamino Morselli, di Verona Manuel Scalzotto, di Cremona Mirko Signoroni e di Parma Diego Rossi (decaduto per fine doppio mandato, ma rappresentato dal Vice Presidente Giuseppe Delsante), illustrare il documento a sostegno dell’opera, che è stato sottoscritto da 27 parlamentari eletti nelle 4 province e che verrà inviato al Presidente del consiglio Mario Draghi. Vediamo l’elenco dei parlamentari sottoscrittori: per Cremona Claudia Gobbato, Silvana Andreina Comaroli e Simone Bossi (Lega), Anna Lisa Baroni (Forza Italia), Luciano Pizzetti (Pd); per Mantova Anna Lisa Baroni (Forza Italia), Andrea Dara (Lega), Matteo Colaninno (Italia Viva); per Parma Maria Saponara, Maurizio Campari, Laura Cavandoli e Giovanni Tombolato (Lega); per Verona Vania Valbusa, Vito Comencini, Paolo Paternoster, Roberto Turri, Lorenzo Fontana, Paolo Tosato e Cristiano Zuliani (Lega), Ciro Maschio e Luca De Carlo (Fratelli

in calce 31 firme

IL DOCUMENTO È STATO SOTTOSCRITTO DAI 4 PRESIDENTI DELLE PROVINCE DI CREMONA, MANTOVA, PARMA E VERONA E DA 27 PARLAMENTARI

TiBre: parte l’appello al premier SANITÀ

VATICANO

a pagina 10

ISS: IL VACCINO PROTEGGE FINO AL 100%

a pagina 10

PAPA FRANCESCO: L’ANGELUS DAL “GEMELLI”

Anno V • n° 27 • SABATO 10 LUGLIO 2021

Periodico • € 0,02 copia omaggio

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INFRASTRUTTURE • Cremona, Parma, Mantova e Verona: i presidenti si rivolgono al Governo

Raineri a pagina 12

APPELLO DI 4 PROVINCE: SERVE LA TI-BRE AMBIENTE

IL COSTOSO VIAGGIO DEI RIFIUTI VERSO NORD Raineri a pagina 4

INTRATTENIMENTO

AL CREMONA PO CINEMA ALL’APERTO Articolo a pagina 8 AGRICOLTURA

SPORT

COLDIRETTI IN PIAZZA CONTRO I CINGHIALI

Articoli alle pagine 18-19-20-21

DOPPIA FINALE A LONDRA: GLI AZZURRI A WEMBLEY, BERRETTINI A WIMBLEDON

Articolo a pagina 5

CASALASCO

SPORT

UN NUOVO PUNTO PRELIEVI DAL 19 ALLA CROCE ROSSA

LE NOSTRE SPERANZE OLIMPICHE NEI REMI E NELLE DUE RUOTE

Sopra la prima pagina del Piccolo del 10 CREMO SIGILLA LA DIFESA luglio scorso, LAEche annunciava l’appello UFFICIALIZZA ZANIMACCHIA dei 4 presidenti. A fianco una parte LA NOTTURNA DI BOCCE DUE GRANDI CONCERTI del progetto della Tirreno-Brennero PER IL SUMMER FESTIVAL STANOTTE ALLA BISSOLATI Articolo a pagina 13

FATEMI CAPIRE...

Varesi alle pagine 16 e 17

di Vanni Raineri

La promozione di Ariedo Braida da direttore generale della Cremonese a “consigliere strategico” sta facendo proseliti. Il mio direttore mi ha proposto la promozione da caporedattore a “collaboratore strategico”. Sono davvero lusingato.

Volpi a pagina 22

MUSICA

Articolo a pagina 15

Malfatto a pagina 21

d’Italia), Davide Bendinelli (Italia Viva), Massimo Ferro (Forza Italia), Gianni Dal Moro, Diego Zardini, Alessia Rotta e Vincenzo D'Arienzo (Pd). Un elenco che comprende in pratica tutte le forze politiche, tranne il Movimento 5 Stelle (a fianco illustriamo i motivi del no). Va anche sottolineato come i 4 parlamentari veronesi del Pd abbiano condizionato la loro firma ad una mozione che sottolinea l’importanza di potenziare altre modalità di trasporto, oltre alla strada. Morselli ha aperto la discussione: «Riparlare di TiBre autostradale sembra cosa antica, ma per noi è

urgente e un modo per guardare al futuro. Si parla di TiBre da 30 anni, si è discusso molto in passato e oggi come province vogliamo prepotentemente riproporre questa infrastruttura che riteniamo estremamente importante, in aggiunta al TiBre ferroviario, per incanalare il traffico che attraversa i nostri territori, su 4 province e 3 regioni. Abbiamo l’obiettivo di mantenere in buono stato le nostre strade provinciali: ne abbiamo migliaia di km, strade su cui si genera traffico pesante a causa delle tante imprese presenti ma non nate a questo scopo. Oltre al trasporto ferroviario c’è il te-

ma del fluvio-marittimo. Il nostro è quindi un appello a Draghi per considerare seriamente questa tematica, e finanziare e realizzare la TiBre. Sono lieto che i nostri parlamentari abbiamo compreso quanto quest’opera sia indispensabile». «Importante - ha detto Delsante - che remiamo tutti nella stessa direzione: rappresentiamo territori importanti, e la nostra azione dimostra l’importanza delle bistrattate province. A Parma la TiBre è un tema antico per la nostra posizione geografica: siamo asse dell’Autostrada del Sole ma anche intersezione con la Cisa, e paghia-

mo pesantemente i problemi del traffico pesante. Spesso infatti i mezzi escono dall’Autocisa a Parma per raggiungere le autostrade verso il Brennero. Questa strozzatura è evidente da anni, e credo sia strategica ed economicamente utile l’intersezione tra ferrovia e gomma, anche in vista degli interventi sulla ferrovia Pontremolese». È poi intervenuto Mirko Signoroni: «Anche nel Cremonese patiamo una strozzatura: ci manca un’arteria come la Cremona-Mantova, per la quale da tempo si dibatte tra riqualificazione e autostrada, che in aggiunta alla TiBre potreb-


Sabato 6 Novembre 2021

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dopo la camera, ok al senato

IL DL INFRASTRUTTURE È STATO APPROVATO. CONTIENE TRE PROVVEDIMENTI: IL PRIMO RIGUARDA IL RINNOVO DELLA CONCESSIONE TRENTENNALE ALL’AUTOBRENNERO

Draghi

be portare parecchio indotto al nostro territorio. Nel documento che abbiamo sottoscritto indichiamo come nelle nostre province abbiano sede 270mila imprese attive, che portano lavoro ed economia. Abbiamo quindi la chance di sviluppare i nostri territori. So che a Cremona qualcuno non è d’accordo, ma l’indotto c’è e da tempo le nostre imprese chiedono la TiBre: il territorio deve mettersi a disposizione di chi fa economia e dà lavoro». Infine Scalzotto: «Positivo che l’accordo sia stato raggiunto tra province e regioni diverse ma anche tra aree politiche diverse. Stiamo dando dimostrazione di buona po-

litica e buona amministrazione. Vi ringrazio di avere coinvolto anche la Provincia di Verona: sono certo che la stragrande maggioranza dei nostri cittadini ha compreso l’importanza di questa opera». Alla videoconferenza ha partecipato anche l’onorevole della Lega Andrea Dara, che ha ringraziato gli autori dell’iniziativa. Quindi, le domande dei giornalisti collegati. Sul lungo silenzio che ha coperto l’opera, i presidenti hanno ricordato come la concessione sia tuttora in vigore, anche se l’opera si è fermata al primo tratto. Non potrà far parte del Pnrr in quanto non è opera che si possa concludere in 5 anni, ma il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Bruno Tabacci ha garantito la necessaria attenzione. La Tibre, come scritto nel documento indirizzato a Mario Draghi, diventerà l'asse di comunicazione privilegiata fra l’area tedesca e baltica e i porti tosco-liguri attraverso l’asse del Brennero, uno dei principali valichi commerciali - il primo tra quelli alpini per quantità di merci scambiate - nonché primaria porta di accesso turistica del Paese, corridoio essenziale per gli scambi ed i collegamenti tra l’Italia ed il nord Europa. E proprio in merito alla concessione, ieri è giunta una notizia importante: il Dl Infrastrutture è stato approvato anche al Senato. Contiene tre principali provvedimenti: il primo di questi riguarda il rinnovo della concessione trentennale all'Autobrennero, con l’indicazione di un Project Financing, che secondo la posizione critica di Dario Balotta (presidente Onlit, Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti) è stato delineato ad hoc per evitare la gara richiesta da Bruxelles.

I NON ALLINEATI

Il MoVimento 5 Stelle: ecco perché siamo contrari Come scritto a fianco, l’appello a Draghi dei presidenti di Provincia è stato sottoscritto a tutti i parlamentari del territorio ad eccezione di quelli del Movimento 5 Stelle. Per questo abbiamo chiesto ai contrari di motivare la loro posizione. La risposta è giunta con un comunicato firmato dai parlamentari Alberto Zolezzi, Danilo Toninelli e Davide Zanichelli e dai consiglieri regionali lombardi Andrea Fiasconaro e Marco Degli Angeli. Ecco il testo: Il Movimento 5 Stelle è pregiudizialmente il gruppo politico più a favore di opere per i territori in tutto l’arco parlamentare e politico locale padano. Chiediamo ai parlamentari del Pd di sollecitare il Ministro Franceschini che sta bloccando il raddoppio ferroviario fra Mantova, Cremona e Codogno con la scusa che vuol valutare anche il cumulo con l’autostrada (di cui non esiste progetto dopo la bocciatura del primo progetto da commissione Via). I presidenti delle Province di Cremona, Verona, Parma, Mantova si sono ritrovati per richiedere a gran voce il completamento del Tibre autostradale. Un inspiegabile spreco lungo oltre 80 km dal costo di circa 3 miliardi e che porta con sé, come un cavallo di Troia, anche l’autostrada Cremona-Mantova: l’autostrada con un buco da 1 miliardo in partenza, ossia i soldi per la tratta di 8,5 km del TiBre in comune alle due opere. Prima di entrare nel merito, la domanda che ci nasce spontanea è se questi amministratori e rappresentanti credono veramente a quello che scrivono o se stanno semplicemente sostenendo sempre la solita malsana promessa mai mantenuta. Promessa buona per riempire di nulla le pagine dei giornali e per gonfiarsi per anni il petto in campagna elettorale . È arrivato il momento di decidere se continuare a farsi prendere in giro o iniziare ad alzare la testa. Davanti agli obiettivi di transizione ecologica, i 4 presidenti di Provincia, supportati dai portavoce nominati nel Partito Unico del cemento e delle visioni anni ’80, si trovano tutti insieme appassionatamente a difesa e sostegno di tre opere miliardarie che andrebbero, al contrario, smaltite come rifiuti pericolosi: la Mantova-Cremona, la TiBre e la Cispadana, perché ciascuna sottrae 10 volte più suolo rispetto a

raddoppi o potenziamenti ferroviari, peggiorando l’impermeabilizzazione del suolo e facilitando l’isolamento dei territori. Opere che portano con sé milioni di tonnellate di scorie o rifiuti che percoleranno nelle falde e magari romperanno l’asfalto soprastante come successo con le strade infarcite di sottofondi anomali. L’autostrada TiBre attraverserà con le sue 6 corsie i colli morenici e le dolci colline di Volta Mantovana e metterà a rischio prodotti agricoli tipici e falde acquifere già violate dai cantieri Tav Brescia-Padova. Con il Pnrr abbiamo la possibilità di implementare raddoppi ferroviari importantissimi e sviluppare una nuova modalità di trasporto merci che liberi finalmente le nostre strade dalle migliaia di Tir che oggi rendono pericolose e intasate le arterie stradali. Il raddoppio completo della ferrovia Codogno-Mantova, il raddoppio della ferrovia fra Verona, Mantova e Modena (sempre bloccato per lasciare pedaggi alla A22 che si vuole trasformare in cassaforte di opere inutili prima di farla fallire), l’elettrificazione della Brescia-Parma e il relativo completamento del TiBre Ferroviario fino al Tirreno. La Cispadana ferroviaria con il doppio binario da Parma a Suzzara a Rovigo. Il potenziamento della linea ferroviaria Cremona, Crema, Treviglio, Milano. La metropolitana leggera da Paullo. La riqualificazione è velocizzazione della SS10, la tangenzialina di Casalmaggiore, la tangenziale di Goito e altre piccole bretelle per liberare dal traffico i centri abitati e da mettere in sinergia, per le merci con la logica dell’ultimo miglio stradale, complementare ai raccordi ferroviari. E non ultimo un piano per i ponti del Po, ecco le grandi opere necessarie per le nostre province. Non è costruendo nuove cattedrali nel deserto come la Brebemi, per il decimo anno consecutivo in bilancio passivo, 96 milioni nel 2020, 382 milioni in 10 anni, che si rilanciano i territori. Non è con autostrade che devastano aziende agricole ed equilibri ambientali, con tariffe che, come quelle di Brebemi, di Pedemontana veneta e Tem, sono doppie di quelle di altre tratte nonché di scarso traffico (1/4 del dichiarato), debiti per 2,3 miliardi di euro, rate del mutuo pagate: zero.


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Cronaca

Sabato 6 Novembre 2021

AMBIENTE • Intervista al professor Roberto Buizza sulla Cop26 in corso a Glasgow: «Decarbonizzare non è un costo, ma un investimento»

«Sul clima seguiamo le richieste dei giovani» A sinistra il primo ministro del Regno Unito Boris Johnson, il premier italiano Mario Draghi e il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres a Glasgow. Sotto il professor Roberto Buizza

VANNI RAINERI

Il giudizio dei media al termine del G20 di Roma si divide tra chi ritiene che non si sia raggiunto alcun risultato concreto e chi invece pensa che si siano fatti comunque passi avanti. Da che parte sta la ragione? Ce lo chiediamo proprio mentre si sta svolgendo l’attesissima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, la cosiddetta Cop26: il numero è quello progressivo dei vertici che si sono susseguiti negli anni scorsi: la precedente, Cop25, si tenne a Madrid due anni fa, lo scorso anno era prevista la conferenza di Glasgow che è stata appunto rinviata al 2021 causa pandemia. È iniziata domenica scorsa, 31 ottobre, e si concluderà venerdì 12 novembre. Ce lo chiediamo noi, ma lo chiediamo soprattutto ad un esperto, Roberto Buizza, professore di Fisica all’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa e coordinatore dell’iniziativa federata sul clima con Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Iuss di Pavia. Professor Buizza, è in corso l’importantissimo appuntamento della Cop26. È fiducioso in un accordo reale? «Per ora c’è qualche notizia positiva, ad esempio l’accordo di ridurre le emissioni di metano del 30% entro il 2030. Ma di nuovo si parla di obiettivi a lungo termine e non di obiettivi immediati. Se si vuole contenere il riscaldamento al di sotto

dei 2°C entro il 2050 (oggi il riscaldamento globale è di circa 1.2°C) occorre ridurre le emissioni da subito di almeno il 5% l’anno. Siamo quindi molto lontani dall’accordo che chiedono i giovani, e quelle centinaia di milioni di persone che già oggi hanno una vita quasi impossibile a causa dell’impatto del cambiamento climatico (alluvioni, siccità, ondate di calore, incendi, carestie)». Si diceva che le risorse del Recovery Fund sarebbero state essenziali per correggere le politiche ambientali anche nel nostro Paese. Siamo sulla buona strada? «Potrebbero essere sufficienti per iniziare un percorso di de-

carbonizzazione. Si stima che per de-carbonizzare e raggiungere l’obiettivo di zero-emissioni-nette entro il 2050, ogni paese debba investire ogni anno circa il 2% del Prodotto Nazionale Lordo. Quindi per l’Italia si tratta di investire circa 30 miliardi l’anno per ridurre le emissioni del 5% l’anno. Se, come si legge, il 30% dei 200 miliardi del Recovery Fund (quindi 60 miliardi) venissero spesi effettivamente per de-carbonizzare, ci aiuterebbero ad iniziare un percorso di investimenti, che dovrà poi continuare anche negli anni successivi, fino al raggiungimento dell’obiettivo di zero-emissioni nette». Spesso accusiamo grandi pa-

esi quali India e Cina di essere i principali responsabili dell’inquinamento del pianeta, ma se valutiamo l’incidenza pro capite, il peso di noi europei è più rilevante. «Se prendiamo le emissioni pro capite del 2016, l’ultimo anno di cui abbiamo dati per tutti i paesi del mondo (dati World Bank), abbiamo che per Usa, Australia e Canada il valore è di circa 15 tonnellate/anno, segue la Russia con circa 12, la Cina con 7, l’Europa con 6.5, e quindi l’India con 1.8. Una simile classifica di responsabilità viene se si accumulano le emissioni pro capite degli ultimi 25 anni». Il timore è che l’opinione pubblica, quando si troverà sui

piatti della bilancia da un lato la lotta contro i cambiamenti climatici e dall’altro la ripresa economica scelga la seconda, spingendo i governi in tale direzione. Crede che accadrà? «È sbagliato pensare che decarbonizzare sia un costo. È un investimento per il cambiamento, per garantire un futuro migliore, con meno morti a causa dell’inquinamento e/o degli eventi estremi legati al cambiamento climatico. È un investimento che creerà lavoro e crescita economica. Ma creerà un cambiamento: certe compagnie o trasformeranno la lavorazione dei loro prodotti o dovranno chiudere. Ma altre verranno fondate e avranno successo, come in ogni rivoluzione industriale. E come in ogni rivoluzione industriale, ci saranno vincitori e vinti, ma ci sarà lavoro, opportunità, crescita economica, la possibilità di una vita migliore. Purtroppo, chi ha interesse a che le cose non cambino diffonde notizie false». Con lo slancio tipico della loro età, tra ingenuità e determinazione, i giovani indicano a noi adulti la strada da percorrere in modo chiaro. È finalmente la generazione giusta o un fenomeno di costume destinato a ridimensionarsi? «Dobbiamo ringraziare i giovani se finalmente si sta cercando di velocizzare la trasformazione. Le loro richieste sono giustissime, e, giustamente, continueranno se il problema non verrà affrontato come si deve. Vediamo se Cop26 saprà dare le risposte adeguate».

CHI SIAMO: Il Patronato di Coldiretti, aperto a tutti i cittadini, offre oltre 60 anni d’esperienza, rispondendo ai bisogni in ambito previdenziale e assistenziale

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Cronaca

Sabato 6 Novembre 2021

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AMBIENTE • Circa un migliaio di piante sono state eliminate a Cremona negli ultimi 15-20 anni e mai sostituite. Altre 260 attendono ALBERI ABBATTUTI A CREMONA

All’appello mancano 1267 alberi Il censimento “dal basso” di Storti ALBERI TAGLIATI E MAI SOSTITUITI Zona della città

Alberi Mancanti

via Brescia, via Castelverde piazza Sant'Anna e di via Cadore

60

via Castelverde all'altezza della cascina Ospedaletto dopo l'incrocio con via Erno

50

Via Fabio Filzi - Quartiere Sant'Ambrogio

50

Via Chiese e via 1° Maggio

50

Via Giuseppina

3

Boschetto lato chiesa

6

Zona Cimitero

165

piazzale BUS Via Dante

8

Via Boschetto

10

V.le Trento Trieste

10

Via Brescia

100

Circonvallazione Zona Zaist

80

Cambonino piazze Moro e Monti

15

Spartitraffico davanti Ospedale

20

Zona Centro Commerciale CremonaPo

30

Via Massarotti

80

Via Cadore

60

Via Postumia

20

Zona Sant'Ambrogio 2

60

Zona Via Diritta

40

Zona Piattaforma Ecologica

50

Via Vecchia Dogana

15

Via Tofane

10

Via San Rocco

15

TOTALE ALBERI TAGLIATI al 3/11/2021

1007

ALBERI TAGLIATI IN VIA DI SOSTITUZIONE Zona della città

Alberi Mancanti

Tagliate in città - mesi agosto/settembre 133+ 17 piante che saranno ripiantate

190

Area ex Armaguerra

70

TOTALE ALBERI TAGLIATI

260

A GRICOL T U RA

La tabella del censimento fatto da Gian Carlo Storti, gli alberi tagliati in via di sostituzione a Cremona e la tabella diffusa, in settembre, dall’assessorato al Verde del Comune di Cremona del taglio degli alberi: in ogni caso quelli ripiantumati saranno circa 190 in quanto verranno sostituiti anche una cinquantina di alberi seccati. In alto via San Rocco (mancano 15 alberi), via Tofane (10) e via Vecchia Dogana (15) Già alcuni mesi fa Gian Carlo Storti, direttore del sito Welfare Cremona Network, era riuscito a verificare il numero approssimativo di alberi tagliati in alcuni quartieri della città. Oggi lo stesso Storti ha concluso un lavoro certosino, una sorta di “censimento dal basso” dell’intera città di Cremona per il quale si è avvalso della collaborazione di diversi cittadini residenti nelle zone interessate. La Cop26, in corso a Glasgow (di cui ci occupiamo alla pagina precedente), sta indicando che debbano essere piantati, oltre alla sostituzione di quelli tagliati, almeno 100 miliardi di alberi all’anno. E a Cremona cosa accade? È quel che si domanda il direttore, che afferma: «Siamo arrivati a stabilire che negli ultimi 15-20 anni, da diverse amministrazioni, sono stati tagliati o per pericolosità o perché seccati 1007 alberi che non sono stati più sostituiti nei luoghi originari. Non abbiamo notizie se in uguale numero siano stati ripiantati in altre parti della città». Quali sono i motivi principali di questa mancata sostituzione? «Tre principali: incuria e scarsa manutenzione, su pressione degli abitanti gli alberi sono stati tolti per creare parcheggi, infine per un atteggiamento amministrativo e culturale: gli alberi in città sporcano, costano quindi meglio che stiano lontani dai centri abitati. Purtroppo la creazione di nuovi spazi alberati è stata una delle ultime priorità amministrative di diverse amministrazioni che si sono succedute». In totale, come si legge dalle tabelle pubblicate, «negli ultimi 15-20 anni sono stati tagliati 1267 alberi. Ad oggi il Comune ha preso impegni precisi per ripiantarne 260 (190 in sostituzione di quelli ta-

gliati nel 2021 e 70 nelle aree dell’ex Armaguerra). Ora, dalla Cop26 di Glasgow vengono due fortissime indicazioni: cento leader del mondo, che guidano i Paesi ospitanti l'86% delle foreste del globo, si sono impegnati a stroncare la deforestazione entro il 2030, mettendo sul tavolo adeguati impegni finanziari; inoltre si è posto come obiettivo piantumare in 10 anni cento miliardi di alberi all’anno (ovvero mille miliardi di alberi in totale) come contributo decisivo alla lotta per l’abbassamento della Co2. Visto che la popolazione mondiale è oggi di 7,753 miliardi, ne risulterebbe che si dovrebbero piantare in media 12,89 alberi per abitante per ognuno dei 10 anni». Il comune, sostiene Storti, sta predisponendo il piano del verde. Molti ritengono che lo stesso debba contenere alcuni elementi, frutto dei suggerimenti arrivati dai cittadini. Ecco quali sono a detta dello stesso. 1) Va definito il periodo temporale di validità del piano (i dieci anni sono quelli consigliati dai vari esperti). 2) Il Comune ha dichiarato che oggi gli alberi censiti sono circa 26mila su 71mila abitanti. Definire quanti alberi devono essere piantati per ottemperare agli obiettivi posti dalla Cop26 di Glasgow 2021. 3) È da ribadire il principio che gli alberi a vario titolo tagliati siano da ripristinare entro un anno, prioritariamente negli stessi luoghi o in altri individuati più idonei. Al fine di limitare le polemiche è opportuno presentare nel futuro contestualmente il piano dei tagli e quello della ripiantumazione. 4) Per i nuovi insediamenti di ogni tipo, derivanti anche da ristrutturazioni (industriali, civili e commerciali), sono da ren-

Ubicazione

Numero Abbattimenti

via Adda

3

via Aglio

8

via Boschetto

11

via Cimitero

5

via dei Cipressi

8

via Fulcheria

36

via Ippocastani

5

via Marmolada

9

via Serio

46

viale Po

2

Bastioni Porta Mosa

1

Ex Tramvie

1

via Fossadone

6

via Giuseppina

1

Itis

7

via Castelleone

1

Zaist

1

Parco Asia

6

via Arenili

1

Parco Tognazzi

5

Parco al Po

23

dere più stringenti gli obblighi di piantumazione in ragione dei mq di superficie indicando anche le specie arboree adatte a quella zona o quel terreno. 5) Poiché la legge prevede la compensazione economica nel caso di abbattimento di alberi che non possono essere ripiantumati, in questo caso si propone di costituire un fondo verde in cui far confluire queste risorse in modo da evitare che finiscano su capitoli che nulla hanno a che vedere con la gestione del piano verde. 6) Il piano dovrebbe anche prevedere alcuni azioni quali: a) il ripristino dei viali alberati cittadini che sono stati via via smantellati in questi anni facendo convivere i parcheggi delle auto con la piantumazione; b) il coinvolgimento del tessuto industriale e commerciale della nostra città che preveda piani di piantumazione nelle proprie aree su cui sono collocate le imprese e anche la gestione di spazi pubblici (come aiuole, ecc.) di proprietà pubblica; c) sono da coinvolgere anche i privati chiedendo loro di piantumare nei loro giardini le essenze più adatte fornite dal Comune; d) sono da coinvolgere le nuove generazioni nelle feste dell’albero impiegandole direttamente sul campo nell’opera di piantumazione e tenuta del verde nei cortili delle scuole di ogni ordine e grado; e) sono da coinvolgere gruppi di cittadini e anziani a cui affidare la tenuta del verde in alcuni luoghi del quartiere con precise convenzioni.

CAMBIO AL VERTICE DI COLDIRETTI LOMBARDIA: TINO AROSIO NUOVO DIRETTORE REGIONALE

Tino Arosio è il nuovo direttore di Coldiretti Lombardia. Nominato all’unanimità dal Consiglio della Federazione, succede a Marina Montedoro. Lombardo, Arosio ha alle spalle un impegno pluriennale in Coldiretti: ha guidato, infatti, le federazioni provinciali di Como-Lecco, Brescia, Varese, Ancona, Cremona e Cuneo, oltre che le federazioni regionali delle Marche e del Veneto. Proprio da qui ritorna ora in Lombardia. «Accolgo con responsabilità questo nuovo incarico – afferma Arosio – e ringrazio per la fiducia che mi è stata accordata. Lascio una realtà molto interessante per ritrovarne un’altra di grande importanza: metterò a disposizione degli agricoltori lombardi l’esperienza che ho maturato fin qui, per creare le condizioni affinché possano svolgere sempre meglio il loro lavoro. Sono convinto che un passo alla volta, tutti insieme, potremo lavorare con soddisfazione per il bene del territorio e delle imprese che rappresentiamo».

«Guidare Coldiretti Lombardia – spiega Marina Montedoro - in questi due anni così complessi e su cui ha inciso pesantemente una pandemia da cui, anche grazie al costante impegno dei soci e della nostra organizzazione, siamo usciti a testa alta, è per me motivo di orgoglio. La mia prima esperienza come direttore della più importante organizzazione agricola a livello europeo in una regione come la Lombardia, che detiene così tanti primati in agricoltura e non solo, è stato un onore e una straordinaria opportunità di crescita personale e professionale. Desidero ringraziare i presidenti, direttori, consiglieri provinciali e tutto il personale di Coldiretti Lombardia per avermi sempre supportata ed accompagnata in un percorso che mi ha dato tanto. La Lombardia resta nel mio cuore e con il bagaglio che mi ha regalato, accolgo con entusiasmo, motivazione ed impazienza il nuovo ruolo che mi viene assegnato alla guida di Coldiretti Veneto. Per me è un vero e proprio ritorno a casa e con il senso di

Il passaggio di consegne tra Marina Montedoro e Tino Arosio appartenenza al territorio che contraddistingue il popolo veneto, da veneta, cercherò di dare il massimo per rappresentare al meglio le istanze dei soci. A Tino Arosio i migliori auguri di buon lavoro nella nostra Lombardia».

«Grazie a Marina Montedoro per tutto quello che è riuscita a fare in un periodo reso ancora più difficile dall’emergenza pandemica – commenta Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia –. Un ben ritrovato a Tino Arosio, con cui ho già avuto modo di collaborare positivamente in passato. Sono certo che insieme affronteremo le prossime sfide in maniera proficua, nel segno della concretezza che lo caratterizza». Si tratta di un avvicendamento fra due figure che hanno dimostrato le loro capacità dirigenziali – conclude la Coldiretti Lombardia – e che anche nei nuovi incarichi loro affidati giocheranno un ruolo strategico nello sviluppo della Filiera agricola italiana e nella difesa delle aziende a favore dello sviluppo economico dei territori. Tra gli altri anche Fabio Pizzul e Matteo Piloni, consiglieri regionali del Pd e capogruppo e capodelegazione in VIII Commissione Agricoltura, si sono congratulati con Arosio per il nuovo prestigioso incarico.


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Rubrica

Sabato 6 Novembre 2021

6 Novembre 1942 • Gli italiani si arrendono ad El Alamein: salvi 304 su 5000

FU DECISIVA

LA SUPREMAZIA AEREA E NAVALE DEGLI USA Anche la battaglia aerea sull’Europa è qualcosa di gigantesco e terrificante. Solo nel 1942 gli Stati Uniti hanno prodotto 47.836 apparecchi. La loro 8ª Forza Aerea, da sola, può schierare regolarmente oltre mille bombardieri, con una scorta di 800 caccia, per attaccare le città dell’Europa continentale. In primavera Lubecca, Colonia ed Essen sono state distrutte dalla Raf britannica. In estate cominciano i bombardamenti americani anche sul resto dell’Europa. Il 4 luglio sono attaccati gli aeroporti olandesi di De Kooy, Haamstede, Bergen-Alkmaar e Valkenburg. Il 17 agosto è attaccata Sotteville-lès-Rouen, in Normandia. In Francia la dispersione delle bombe è considerevole e la popolazione è messa a dura prova. Guadagnerà credito l’idea che gli americani siano ciechi massacratori. Quanto al teatro dell’Atlantico, i sommergibili tedeschi seguono la tattica dei “branchi di lupi”: i convogli alleati vengono massacrati, ma l’America, con la sua straordinaria potenza produttiva, sforna più navi e aerei di quanti ne perda: è un’idra invincibile.

PAOLO A. DOSSENA

Un pianeta insanguinato, una guerra mondiale che nel 1942 si combatte su sette fronti giganteschi: l’Africa del Nord, l’ex Urss dall’Artico al Caucaso; lo spazio aereo europeo; l’Atlantico; la Birmania; la Cina; l’Oceano Pacifico dall’Alaska (Attu) all’Oceania. In Africa il feldmaresciallo Rommel, la leggendaria “volpe del deserto”, con un’avanzata strepitosa ha respinto l’impero britannico fino ad el-Alamein. Questo villaggio, sulla costa mediterranea dell’Egitto, a circa 100 km a ovest di Alessandria, rappresenta l’estrema punta raggiunta dall’avanzata di Rommel il 30 giugno 1942. Sul fronte orientale, il 28 giugno, la Wehrmacht prende nuovamente l’iniziativa e lancia l’Operazione Blau, la sua seconda grande offensiva nell’Urss. L’obiettivo sono i pozzi petroliferi del Caucaso, l’attacco è lanciato nel settore di Kursk-Charkiv, e durante la seconda metà di luglio i tedeschi raggiungono il Don. Il 23 agosto la Sesta Armata raggiunge il Volga a Stalingrado, più a sud è occupata buona parte del Caucaso. L’Asse avanza e trionfa su tutti i fronti, ma nel suo formidabile schieramento ci sono delle falle. Per esempio, in agosto, le perdite tedesche in Urss raggiungono l’esorbitante cifra di 1.637.000 uomini, tra morti, feriti e dispersi. Ad est ci sono ancora 3.400.000 soldati della Wehrmacht e centinaia di migliaia di alleati italiani, romeni, ungheresi, finlandesi, slovacchi e ausiliari arruolati localmente: anticomunisti russi (l’armata di Vlasov) e nazionalisti ucraini, baltici, tartari, caucasici, turchi eccetera. Eppure, per tenere saldamente un fronte così vasto, ci vorrebbe ancora un milione di uomini. Sul fronte africano, inoltre, in ottobre gli alleati contano il doppio degli uomini e dei mezzi di cui di-

L’eroico, inutile, sacrificio dei parà della “Folgore”

A sinistra Rommel, a destra Hitler e Mussolini. Sotto un’illustrazione sul coraggio dei parà italiani a El Alamein spone Rommel. Questi ha tentato due attacchi ad El Alamein senza fare ulteriori progressi: il primo dall’1 al 27 luglio, il secondo dal 31 agosto al 4 settembre. L’ultimo assalto fallisce a causa della carenza di carburante e munizioni e della supremazia dell’aviazione alleata, che domina i cieli incontrastata. 23 ottobre: avanti al suono delle cornamuse La battaglia di El Alamein comincia la notte del 23 ottobre, quando una valanga di fuoco e fiamme, esplosa da oltre 800 cannoni alleati, si riversa sulle linee italotedesche. Poi parte l’attacco, ma l’artiglieria tedesca è quasi muta: c’è l’ordine di risparmiare le ultime bombe. Gli alleati avanzano con i suonatori scozzesi in testa: nel fragore delle battaglia, tra spari e grida, si sente inconfondibile il suono delle cornamuse. Il 25 ottobre, a bordo di un Fieseler-Storch, Rommel (che era convalescente in una città termale austriaca) torna in Africa e atterra a Derna, dove è appena stato portato il cadavere del suo sostituto, il generale Stumme. Però, tenuta dalla fanteria italo-tedesca, la posizione di El Alamein è ancora intatta, mentre le altre divisioni corazzate o motorizzate dell’Asse sono costantemente e costosamente impegnate in coraggiosi contrattacchi (quella mattina la 15° divisione dell’Afrika Korps aveva 119 carri armati, a sera gliene restano 31). Non c’è quasi più benzina, e invece dell’arrivo delle pretroliere italiane Proserpina e Luisiano giunge la notizia che sono state affondate rispettivamente il 25 e il 29 ottobre.

Pur senza mezzi, Rommel riesce incredibilmente a fermare gli alleati, che entrano in crisi. Da Londra Winston Churchill vorrebbe silurare il comandante britannico Bernard Law Montgomery, che nonostante i potentissimi mezzi a disposizione è bloccato. Il 2 novembre “Monty” ci riprova: lancia una nuova offensiva preceduta dal solito violentissimo bombardamento. Rommel è sfinito: gli restano solo 32 carri armati, ha preparato un ripiegamento notturno, vorrebbe sganciarsi per poi riprendere lo slancio. Ma Hitler gli proibisce qualsiasi movimento: non un passo indietro! Rommel si mette in urto anche col comando italiano che, biasimato dal Duce, non vuole abbandonare la Cirenaica. La politica di prestigio degli ignoranti di Roma e Berlino imbalsama il coraggioso Rommel, che sfidando l’ira del Führer e la corte marziale decide di disobbedire. Dal 4 novembre gli elementi motorizzati dell’Asse sono in piena ritirata con gli ultimi 12 carri armati. In questo modo Rommel salva molti soldati (“Monty” non osa inseguirlo) anche se quel giorno si consuma il disastro delle divisioni italiane: su otto sette sono annientate, una riesce a ritirarsi. Il caso più drammatico è quello dell’unità d’élite “Folgore”, divisione paracadutisti impegnata nella battaglia come fanteria. Il 4 novembre la “Folgore” resiste con forza all’attacco, poi è travolta dalla massa umana alleata. Quella mattina i paracadutisti superstiti ricevono l’ordine di arretrare. La resa del 6 novembre La ritirata della “Folgore” prosegue per due giorni sotto lo spietato bombardamento dell’artiglieria

avversaria e dei mitragliamenti aerei. Manca l’acqua e il comandante, generale Enrico Frattini, viene catturato durante questa tragica marcia a ritroso nel deserto, che si dissemina di cadaveri dei paracadutisti. Alle ore 14.00 del 6 novembre i superstiti della “Folgore” non hanno più munizioni e il colonnello Luigi Camosso decide di arrendersi. Ordina la distruzione delle armi, superando la resistenza di quelli che avrebbero voluto continuare a battersi. Originariamente composta da 5000 uomini, che erano arrivati in luglio dall’Italia, alla fine della battaglia la “Folgore” ne conta solo 304. Il sacrificio dei paracadustisti non è servito a niente. I soldati di Rommel che sono riusciti a ritirarsi (la battaglia di El Alamein termina l’11 novembre) sono destinati a finire in una gigantesca trappola. L’8 novembre, infatti, truppe anglo-americane sbarcano sulle coste del Marocco e dell’Algeria: occupano l’Africa di Vichy fino al confine tunisino, oltrepassato il giorno 15. E in Europa? Il 12 novembre, sul fronte orientale, i tedeschi sono costretti a riattraversare il Terek, mentre tra il 19 e il 23 novembre la Sesta armata tedesca (220.000 uomini) resta circondata a Stalingrado. Questa città cadrà il 2 febbraio 1943, e il 12 maggio le forze superstiti dell’Asse in Africa (248.000 uomini) si arrenderanno in Tunisia. Sempre in maggio, la cruciale guerra dei sommergibili nell’Atlantico fallirà e con essa i sogni di conquista di Hitler e Mussolini. Eppure la guerra durerà per altri due anni. Saranno i più inutili e sanguinosi.


Cronaca

Sabato 6 Novembre 2021

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L’EVENTO • Inaugura il prossimo fine settimana il Museo Diocesano. Già sold out le visite gratuite di sabato 13: prolungate il 14 UN WEEKEND DI VISITE GRATUITE Ancora prima della sua inaugurazione, il nuovo Museo Diocesano di Cremona piace. Lo testimonia il fatto che risultano già sold out le visite gratuite offerte per l’intera giornata di sabato 13 novembre nel primo giorno di apertura, scelto in occasione della festa patronale di sant’Omobono. La risposta entusiastica del pubblico è stata accolta con soddisfazione dalla Diocesi di Cremona che ha così deciso, in collaborazione con la Festa del Torrone, di prolungare anche a domenica 14 novembre la possibilità di accedere gratuitamente al Museo previa prenotazione da effettuare sul sito internet www.museidiocesicremona.it/museodiocesano o telefonando al 328-8886784 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18). LA PRESENTAZIONE IN CATTEDRALE Il Museo Diocesano di Cremona, realizzato all’interno del Palazzo vescovile grazie alla collaborazione tra la Diocesi di Cremona e la Fondazione Arvedi Buschini, sarà presentato ufficialmente nel pomeriggio di venerdì 12 novembre in Cattedrale in un pomeriggio di grande significato di fede e cultura insieme. Si inizierà alle ore 16 con la celebrazione dei Primi Vespri della solennità patronale di sant’Omobono, presieduti dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini, alla presenza del vescovo di Cremona Antonio Napolioni, dell’emerito Dante Lafranconi e del Capitolo della Cattedrale. Al termine della preghiera, sempre all’interno del Duomo, vi sarà la presentazione del nuovo Museo con gli interventi delle autorità e l’autorevole contributo offerto dalla direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta.

I tesori d’arte della Diocesi in un nuovo contenitore

A sinistra uno spazio del nuovo museo, a destra Compianto su Gesù Cristo Morto (Bottega Veneta, XV Secolo) L’intero evento sarà trasmesso in diretta televisiva su Cremona1 e sui canali web diocesani. IL PROGETTO DEL NUOVO MUSEO In una location che unisce architettura storica e design contemporaneo, grazie al grande lavoro di recupero degli spazi, i capolavori dell’arte sacra, che giungono dalla Cattedrale e da numerose parrocchie del territorio, raccontano un territorio dalle profonde radici, dal ricco talento artistico e da una spiritualità che nei secoli ha costruito la comunità. Un Museo che non vuole essere “sulla diocesi”, ma “della diocesi”: della sua

storia, della sua tradizione di fede e del suo territorio. Un luogo di conoscenza, ma soprattutto di incontro e di pastorale. Il Museo Diocesano andrà a completare un vero e proprio Parco Culturale Ecclesiale con al suo centro la Cattedrale di Santa Maria Assunta e comprendente anche il Battistero e il Museo Verticale del Torrazzo che, dall’inaugurazione del novembre 2018, ha già fatto registrare un significativo aumento delle visite e un crescente interesse dei visitatori. Sarà però affidato in particolare al Museo Diocesano – come ha scritto il vescovo Antonio Na-

polioni in una lettera indirizzata ai parroci – il compito «di presentare l’identità religiosa del territorio che costituisce la Chiesa di Cremona». LA SEDE NEL PALAZZO VESCOVILE Il Museo Diocesano è ospitato nel piano seminterrato del Palazzo vescovile di Cremona, a pochi passi dalla Cattedrale e dal Torrazzo, che dominano la piazza centrale della città, una delle più suggestive d’Italia. Gli ampi spazi, che si estendono su una superficie di oltre 1.400 metri quadrati, luoghi di servizio del Palazzo vescovile rimasti a lungo inutilizzati, sono stati

recuperati e riadattati alla funzione di sale espositive grazie al grande lavoro di progettazione, a cura dell’architetto Giorgio Palù dello studio Arkpabi (già vincitore del Compasso d’oro Adi nel 2015 per l’Auditorium del Museo del Violino di Cremona), che armonizza il rispetto per la storia e le forme originarie con elementi di design e tecnologie all’avanguardia per conservare al meglio le preziose opere. I lavori di ristrutturazione sono stati finanziati della Fondazione Arvedi Buschini ed eseguiti dall’impresa Immobiliare Raffaella in accordo con la Soprintendenza competente di Cremona, Lodi e Mantova. LE OPERE Le oltre 120 opere che compongono il percorso espositivo sono suddivise in 12 sale, organizzate secondo un percorso non cronologico ma tematico: • le origini della Chiesa cremonese, dalla pietra di fondazione della Cattedrale a testimonianze degli insediamenti più antichi sul territorio; • l’iconografia della Vergine Maria che coinvolge l’Assunta, titolare della Cattedrale, e santuari del territorio, a partire da quello di Caravaggio, dedicato a Santa Maria del Fonte, patrona della diocesi insieme a sant’Omobono; • i crocifissi, con una collocazione speciale per la Grande Croce della Cattedrale; • i santi intercessori, locali e universali; • la sala del Tesoro dei Visconti di Pizzighettone; • la sala della Tavola di Sant’Agata. Impreziosisce l’offerta del Museo Diocesano la collezione di arte sacra del cavalier Giovanni Arvedi e della moglie Luciana Buschini.


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Sabato 6 Novembre 2021

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dall italia & dal mondo in collaborazione con:

COVID

VACCINI, FIGLIUOLO: “87,7% DEI CITTADINI HA UNA COPERTURA” «Siamo all’83,6% di vaccinati con ciclo completo, questo vuol dire circa 45 milioni di cittadini che hanno la copertura totale. Coloro che hanno fatto una prima dose sono 46,7 milioni, ovvero l’86,5% della platea. A questi possiamo sommare coloro che sono guariti e siamo intorno ai 600mila soggetti. Si tratta in totale dell’87,7% dei cittadini

NEW Y OR K

DA NASDAQ E HELBIZ IL BENVENUTO A ITA AIRWAYS PER IL PRIMO VOLO Helbiz e il Nasdaq hanno dato il benvenuto al primo volo di Ita Airways a New York con un messaggio dedicato sullo schermo del Nasdaq a Times Square: «Helbiz and Nasdaq welcome Ita Airways to New York». Helbiz e Ita con una nuova partnership realizzeranno il concetto di mobilità intermodale. Acquistando i biglietti aerei Ita Airways sarà possibile prenotare i mezzi Helbiz (monopattini elettrici, biciclette elettriche, motorini elettrici) in tutte le città in cui Helbiz è presente. Trasporto aereo e micromobilità insieme. Inoltre Helbiz Kitchen, dopo Milano, aprirà la sua seconda sede presso l’headquarter di Ita Airways a Roma Fiumicino, per mettere a disposizione di tutti i dipendenti un’esperienza culinaria 100% made in Italy. Tra le varie novità, ci sarà l’opportunità di ordinare direttamente dal cellulare, evitando code e tempi d’attesa. «Siamo molto felici di celebrare il nostro primo volo per New York e ringraziamo Helbiz per la splendida accoglienza», ha affermato Emiliana Limosani, Chief Commercial Officer di Ita Airways.

che in qualche modo hanno una copertura». Lo ha detto il commissario straordinario per l’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, che ha aggiunto: «Abbiamo già superato le 110mila terze dosi, ci aspettiamo con l’attuale platea e considerando anche i richiami per J&J, un picco tra dicembre e febbraio».

POLITICA

RISORSE DEL PNRR, CARFAGNA: “IL SUD NON PERDERÀ I FONDI” «I sindaci pongono all’attenzione un tema vero: come spendere i tanti soldi che il Sud ha a disposizione per i prossimi anni. Vanno ascoltati». Lo dice, in un’intervista a Repubblica, la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, in merito all’allarme lanciato dai sindaci del Mezzogiorno sul rischio di non riuscire a spendere le risorse del Pnrr. «Continueremo nel rafforzamento degli enti locali. I miei uffici stanno lavorando nell’ambito dei Fondi europei – spiega Carfagna – a un progetto che individuerà risorse da destinare a un ulteriore poten-

ziamento degli organici. Nei casi estremi, se e dove non si riuscisse a rispettare i tempi, un elemento importante che abbiamo già attivato saranno i poteri di affiancamento, o addirittura di sostituzione, affidati alla Cabina di regia del Pnrr».

POLITICA • A quattro anni di distanza dalla prima e unica legge, il Consiglio dei ministri approva il ddl

Concorrenza, Draghi: «Più trasparenza sulle concessioni» Il Consiglio dei ministri ha approvato il Ddl sulla concorrenza. «Nel recente passato, i Governi italiani hanno preso due strade sul fronte della concorrenza. Alcuni hanno provato a far passare delle misure molto ambiziose senza però cercare il consenso politico. Il risultato è stato che in larga parte questi provvedimenti non sono stati attuati, anche per l’opposizione di tanti gruppi d’interesse», ha detto il premier Mario Draghi nel suo intervento introduttivo in Consiglio dei Ministri sul provvedimento. «Altri governi hanno invece ignorato la questione. La legge che ci apprestiamo a varare dovrebbe avere natura annuale. Eppure, dal 2009 a oggi, è stata approvata una sola volta, nel 2017, a due anni dalla presentazione. Questo Governo intraprende una terza strada, che crediamo possa essere più efficace – ha aggiunto Draghi -. Avviamo un’operazione di trasparenza, e mappiamo tutte le concessioni in essere, come quelle relative alle spiagge, alle acque minerali e termali, alle frequenze. Si tratta di un provvedimento analogo a quanto ci apprestiamo a fare con il catasto. I cittadini potranno così verifica-

re quanto ciascun concessionario paghi per esercitare la sua attività. Ci aspettiamo che questo esercizio metta in evidenza la frammentazione delle competenze tra amministrazioni centrali e territoriali e la scarsa redditività per il

Governo della maggior parte delle concessioni». «Il provvedimento contiene poi molte misure utili, in un ampio raggio di settori. Adempiamo a tutti gli obblighi che avevamo assunto con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Approviamo una delega per il riordino dei servizi pubblici locali, e una per il riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea. Abbiamo inoltre modificato alcune norme in materia di gestione dei rifiuti. In materia di salute, abbiamo modificato i criteri di accreditamento e convenzionamento delle strutture private, per valorizzare la qualità dei servizi offerti – ha concluso il presidente del Consiglio -. Abbiamo modificato le modalità di selezione della dirigenza medica, per basarla su criteri certi e limitare la discrezionalità. La tutela della concorrenza non si ferma comunque a questo disegno di legge. È un obiettivo trasversale a tutta la politica economica del Governo. Ne sono esempi la legge sulle lauree abilitanti, prevista dal precedente esecutivo, e la recente apertura delle tratte a medio e lunga percorrenza per i bus”.


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L’ATTUALITA’ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO «Ciao, sai che i miei nonni hanno fatto la terza dose?» Bene, d’altra parte, passati i 6 mesi dalla seconda, è corretto «Sono andati al centro vaccinale, e quando il medico ha chiesto loro se volessero anche fare l’antinfluenzale assieme, sia pure con tanta paura hanno detto di sì» Perché paura? «Perché la figlia di un’anziana, che accompagnava sua madre, ha detto a mia nonna che è sconsigliato unire i due vaccini. E poi le ha detto anche che subito dopo l’iniezione avrebbe dovuto prendere due tachipirine, una appena a casa e l’altra in serata» Che storia è questa? «Per prevenire la febbre, almeno questo aveva sentito da una che se ne intende» Eh certo, adesso ascoltiamo i consigli di una che ha sentito un’altra, e nessuna di queste immagino sia medico. Dì ai tuoi nonni di accettare i consigli solamente dai medici, e non da chi pensa di sapere tutto e si prende la briga di avvisare chiunque.

Ma pensa un po’ te! «Beh, voleva solo dare dei buoni consigli» La gente dà buoni consigli se non può dare il cattivo esempio «Cosa?» Lascia stare. Quel che importa è che abbiano fatto il vaccino. Se poi arriverà qualche linea di febbre, allora sì che dovranno prendere una tachipirina, ma non prima per precauzione. Questo mi ha detto il mio medico, e io lui ascolto. Se dovessi costruire una casa, chiederei consigli a un ingegnere o a un architetto, non al mio vicino di casa fornaio che mi racconta quel che gli dice un amico idraulico «Non tutti vogliono il vaccino. Ho visto quei tipi che protestavano a Novara con indosso dei pigiami che sembravano le maglie della Lazio» Erano contrari al green pass, più che ai vaccini. Quanto ai pigiami, purtroppo non richiamavano i colori di una squadra di calcio, ma l’Olocausto, la tragedia epocale delle vittime dei campi di concentramento nella seconda guerra mondiale

«L’ho studiato a scuola. Ma cosa c’entra?» Ecco, bravo, cosa c’entra? I manifestanti volevano paragonare la loro situazione di vittime della dittatura sanitaria alle vere vittime di allora, in gran parte ebrei deportati. Un parallelo che, oltre ad essere irreale, è squallido a dir poco «Cosa ha detto Liliana Segre, che è un simbolo dell’antisemitismo?» Beh, vorrai dire un simbolo della lotta all’antisemitismo. Non ha detto nulla, ma non è difficile immaginare a quel che ha pensato. Sui fatti di Novara la Questura ha fatto un rapporto dettagliato dei fatti, e la Procura di Novara ha aperto un fascicolo. Figurati che a capo del corteo c’era una infermiera dell’ospedale di Novara: questa settimana è stata sospesa proprio perché sprovvista del certificato vaccinale. L’azienda ospedaliera sta anche valutando un provvedimento disciplinare nei suoi confronti per danno d’immagine. E ora dormi, buonanotte Pericle «Buonanotte» Vanni Raineri

IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA

LO SCATTO DELLA SETTIMANA CELINE DION

monetina nella Fontana I leader di tutto il mondo lanciano la le del G20 a Roma di Trevi. Una delle istantantee più bel

«Ho il cuore spezzato». Così Celine Dion ha commentato sui social lo stop, dovuto a problemi di salute alle date degli spettacoli dal 5 al 20 novembre 2021 e dal 19 gennaio al 5 febbraio 2022 a Las Vegas per l’inaugurazione del nuovo Resorts World Theatre. L’artista di 53 anni - si legge nel comunicato del suo staff - «ha avuto spasmi muscolari gravi e persistenti che le impediscono di esibirsi. Il suo team medico continua a valutarla e curarla. Tuttavia, i sintomi che sta vivendo le impediscono di partecipare alle prove in corso per il nuovo spettacolo». «Voglio superare tutto questo il prima possibile», ha detto Celine Dion.

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Sabato 6 Novembre 2021 ilpiccolocasalmaggiore@gmail.com

VICOBONEGHISIO

PREMIO LETTERARIO SENGHOR SEGALLA: L’AMORE AL CENTRO Mettere nero su bianco le crisi, i dubbi, le conquiste e le pene d’amore: chissà quanti giovani l’hanno fatto o lo stanno facendo. A loro si rivolge la nuova edizione del Premio Letterario Senghor promosso dall’omonima comunità per minori di Vicoboneghisio. Sono previste due categorie per i testi scritti (dai 14 ai 16 anni e dai 17 ai 19 anni) mentre i fumetti e le opere realizzate con altre tecniche espressive saranno riunite in una categoria unica (dai 14 ai 19 anni). «Lo scopo del concorso – spiega Paolo Segalla, a nome della comunità Senghor che l’anno prossimo tornerà a essere operativa – è di stimolare i giovani, dalla terza media alla quinta superiore, a riflettere sul loro processo di formazione identitaria in una fase di crescita importante che fa da ponte fra l’infanzia e l’età adulta. Quest’anno abbiamo scelto la prospettiva dell’amore, inteso come fattore di crescita e conoscenza di sé e dell’altro. Secondo noi questo tema è molto rilevante per gli adolescenti che spesso proprio in ambito scolastico cominciano a scoprire le prime relazioni affettive al di fuori della famiglia. Il libro di riferimento è “Le vite nascoste dei colori” di Laura Imai Messina». Nelle scorse settimane gli organizzatori hanno contattato i referenti dell’istituto comprensivo Diotti, del polo scolastico Romani e della Fondazione Santa Chiara. Sono gli alunni di questi istituti i principali destinatari del concorso, anche se l’iniziativa è aperta a tutti e in particolare agli studenti cremonesi e delle province più vicine. La biblioteca civica Mortara fungerà da base logistica del concorso e contribuirà alla sua divulgazione tramite locandine, volantini e annunci sui canali social. L’adesione al Premio Letterario Senghor è gratuita e sono previsti riconoscimenti in denaro e in natura (opere in ceramica e fotografie d’autore). Come già avvenuto per la prima edizione, l’intenzione degli organizzatori è di raccogliere in una pubblicazione i lavori dei primi dieci classificati di ogni categoria. Per la consegna delle opere c’è tempo sino a fine marzo 2022 (concorsosenghor@gmail.com), dopodiché si procederà alla valutazione del materiale pervenuto. In maggio la giornata conclusiva con le premiazioni e un collegamento in diretta con Laura Imai Messina (che vive in Giappone). Nei prossimi mesi il Premio Letterario Senghor sarà anche il volano di micro-progetti come corsi di scrittura per autoanalisi e letture drammatizzate del libro di riferimento. Ma il quadro dell’iniziativa è ancora in evoluzione e, col contributo di enti e associazioni, nuovi tasselli si aggiungeranno da qui a maggio. Guido Moreschi

casalmaggIore ECONOMIA • Ricerca del Ciset per il Gal Oglio Po: grande crescita dei visitatori. Boom di stranieri nel Casalasco

Turismo lento, l’arma dell’Oglio Po Potenzialità inespresse, storie da valorizzare, bellezze da scoprire sparse su un territorio logisticamente complesso, poco conosciuto e difficilmente identificabile. Questa è la fotografia che emerge dall’analisi e dalle interviste svolte dal Centro Internazionale per gli Studi dell’Economia Turistica (Ciset) sul territorio dell’Oglio Po. Committente del laboratorio di competenze in tema di organizzazione turistica territoriale è il Gal Oglio Po che, all’interno del progetto Destinazioni Rurali, sta lavorando per trasformare il territorio in un luogo fruibile e aperto ai viaggiatori. Il progetto coinvolge anche le aree rurali del Gal Terre del Po e del calabrese Gal BaTir. «L’economia del nostro territorio non è trainata dal settore turistico, ma noi crediamo che ci sia molto da valorizzare», ha affermato il Presidente del Gal Domenico Maschi durante la presentazione dei risultati. «Il turismo rurale viene ricercato per il carattere di autenticità dell’esperienza: lavoreremo insieme ai nostri operatori - dalle Associazioni agli imprenditori - perché il dialogo pubblico-privato, indispensabile in un meccanismo di sviluppo, sia potenziato. Puntiamo all’attivazione di un’Organizzazione di Gestione della Destinazione, un riferimento turistico che fornisca risposte con un clic o una telefonata a chiunque cerchi l’Oglio Po». Per organizzare su basi solide questo approccio, è stato richiesto l’intervento del Ciset, realtà d’eccellenza dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Nei mesi scorsi ha svolto un lavoro di ascolto degli operatori e dei comuni dell’Oglio Po per evidenziare, da un lato, le potenzialità del territorio intervistando gli operatori interessati al suo sviluppo, dall’altro, il tipo di turismo più adatto all’area e le esperienze che potrebbero essere proposte ai visitatori. L’area di interesse è tutto il comprensorio Oglio Po, grazie alla presenza nel progetto di cooperazione del Gal Terre del Po. Se tra i punti di forza dell’Oglio Po ci sono due siti Unesco, un territorio con una forte economia agroalimentare, itinerari ciclabili di rilievo nazionale tra natura e borghi caratteristici, è anche vero che vanno fatti i conti con un territorio pressoché sconosciuto per il resto del mondo

Tre grafici che mostrano la crescita del turismo nell’Oglio Po e la composizione dei visitatori così come i suoi prodotti, un carente sistema di collegamenti terrestri e fluviali tra i luoghi di interesse e una popolazione che non riconosce il turismo come risorsa e, di conseguenza, non investe in strutture e servizi di hospitality. L’azione del Ciset ha registrato per il 2019, ultimo anno attendibile prima del terremoto Covid, 114.000 presenze turistiche nell’Oglio Po. Di queste, il 72% derivano da gite giornaliere, il restante 28% (32.000 presenze) sono villeggianti che si sono fermarti in media 1,7 notti. Nel 75% dei casi i soggiornanti sono italiani, mentre gli stranieri, per lo più francesi, svizzeri e tedeschi, hanno effettuato una sosta all’interno di un tragitto che li ha portati da una destinazione nazionale all’altra. Come prolungare la sosta dei visitatori giornalieri e attrarre persone dai più fiorenti bacini turistici vicini? Offrendo un turismo esperienziale, fatto di ricordi, storie ed emozioni.

Il Ciset ha individuato due tipologie di turisti ideali per l’Oglio Po: i cicloturisti e i camperisti. Come ha spiegato la dottoressa Valeria Minghetti, Responsabile dell’Area Ricerca del Ciset, «si tratta di turisti che costruiscono la vacanza attraverso una serie di piccole esperienze differenziate: dal parco naturalistico alla cantina, all’artigianato, al museo locale. Si muovono in maniera indipendente e amano organizzarsi in autonomia. Questo permette di superare le difficoltà locali legate ai trasporti e ai pochi posti letto disponibili. Cicloturisti e camperisti sono alla ricerca di esperienze attrattive e diverse, lontane dai pacchetti precostruiti. Non si tratta di un turista particolarmente esigente, ma la vera discriminante è saper offrire un’esperienza che abbia un significato per lui, per il turista, e non per chi vive il territorio». Il primo passo fondamentale è dunque dare un’identità all’Oglio Po, caratterizzarlo e renderlo riconoscibile esternamente per le sue peculiarità. Con questa finalità il Ciset terrà alcuni laboratori con gli operatori del territorio che porteranno alla creazione di itinerari e prodotti turistici da offrire alle agenzie viaggio affinché possano attrarre visitatori. Il turismo lento, legato alla riscoperta dei territori, era in crescita già prima del Covid e negli ultimi mesi ha subito una straordinaria accelerazione. Il sistema turistico inizia la ripresa, ma in forme e modi molto diversi da prima. Mentre si affinano gli strumenti, il Gal Oglio Po è pronto a raccogliere le istanze degli operatori e a portare nuove opportunità sul territorio.


Casalasco

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EVENTI • Questo weekend la prima delle 4 tappe. Dalle ore 9 il mercato, alle 15 l’inaugurazione ufficiale

November Porc, il via oggi da Sissa Oggi, sabato 6 novembre, come da 19 anni spetterà a Sissa, località presente dal primo anno, a dare lo start al November Porc, la Staffetta più golosa d’Italia. Dalle ore 9 sarà possibile tuffarsi tra gli stand del mercato alimentare ed assaporare deliziose pietanze preparate con dovizia nello stand di piazza Roma dove la gastronomia “nostrana” la farà da padrona e nella zona food animata dai tanti operatori provenienti da tutto il territorio nazionale. Chi non vive di solo cibo potrà dedicarsi allo shopping di qualità garantito dal mercato di Forte dei Marmi. Alle 15 avrà luogo l’inaugurazione ufficiale di November Porc 2021 alla presenza delle autorità e della Dixie Band che allieterà tutti con i suoi virtuosismi musicali. Il sabato si con-

cluderà con le esilaranti gag del “Guzen Show” dei ragazzi di “Io Parlo Parmigiano”. La manifestazione proseguirà per tutta la giornata di domenica con la riapertura dei mercati e della zona food. Per tutto il fine settimana sarà inoltre possibile visitare la bellissima Rocca dei Terzi e il suo orologio meccanico cinquecentesco. La manifestazione si concluderà in tarda serata per passare il testimone a Polesine Parmense, seconda località sui blocchi di partenza. Seguiranno nell’ordine Sissa e Roccabianca. I visitatori non devono dimenticare mascherina e green pass oltre al braccialetto transitando dai check point, che permetterà di circolare liberamente nell’area di festa: un piccolo contributo di 2 euro che aiuterà tutti a vivere più serenamente la manifestazione.

R O T AR Y CL UB C O P

DON LUIGI PISANI RICORDA LA GRANDE FIGURA DI DON PRIMO MAZZOLARI Il Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po ha ricordato i suoi defunti, prima con una Messa a Bozzolo, poi nella conviviale che si è tenuta al ristorante La Clochette di Solarolo Rainerio. La messa è stata celebrata da don Luigi Pisani, socio onorario del club, che poi è stato protagonista della conviviale dedicata al ricordo di don Primo Mazzolari. Una figura gigantesca che lega don Luigi a don Alberto Franzini (di Bozzolo), già socio onorario e morto lo scorso anno colpito dal Covid. È purtroppo lungo l’elenco dei soci scomparsi ricordati, nonostante il club abbia solo 27 anni di vita. Tre di questi, lo ha rimarcato il presidente Luigi Borghesi, erano stati da lui ricordati nel recente pas-

saggio di consegne: Antonino Casu, Mario Cozzini, veri pilastri del club, ed Enzo Cossu che era governatore quando fu fondato il club, e che fu per anni socio onorario. Veniamo alla conviviale di don Pisani su Primo Mazzolari. «Ai suoi tempi don Primo aveva problemi con l’alto clero, oggi che va verso la beatificazione li ha alla base. Ci si domanda perché il suo pensiero fatichi ad essere accettato. Io dico che il tempo dà ragione a chi ce l’ha: se per lui sono venuti a Bozzolo il Papa, il Presidente della Repubblica, il presidente Cei cardinal Bassetti è giusto chiederci quest’uomo chi fosse». Quale dunque il suo “problema”? «Bisogna innestarlo nella sua epoca. Le sue pro-

vocazioni arrivano nel primo dopoguerra. La guerra l’aveva plasmato, lui che inizialmente era interventista. Poi però andò sul fronte a fare il cappellano, gli morì il fratello e andò in crisi di coscienza. Capì, con l’anima tormentata». Viveva in una zona povera don Primo, il Basso Mantovano, diocesi di Cremona: «Era una Chiesa dalla struttura pi-

ramidale, a Roma c’era il papa ma comandavano vari uffici, e tra questi il Sant’Ufficio, deputato al controllo della fede, dettava legge, come dimostrano anche le vicissitudini del vescovo cremonese Bonomelli, che però aveva dalla sua l’elevata carica per potersi difendere. Don Primo aveva dubbi sul concordato: era l’accordo con una dittatura. Per don Primo la Chiesa da struttura piramidale doveva diventare popolo di Dio, e oggi è la base che fatica a seguire la via da lui indicata. Quanto alle guerre, lui per primo fece capire alla Chiesa, quando ancora il Vaticano faceva distinzioni, che non ci sono guerre giuste. Fu con lui e con Don Milani che nacque l’obiezione di coscienza».

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O S P E D A LE O GLI O P O

PARTORISCE IN AUTO TORNA LA POLEMICA SUL PUNTO NASCITE Non poteva non suscitare polemiche la vicenda del parto in macchina nel tentativo di raggiungere da Casalmaggiore l’ospedale di Cremona. Il fatto è accaduto giovedì pomeriggio: una donna di 30 anni è stata accompagnata dal marito in auto all’ospedale di Cremona, ma la distanza di oltre 40 chilometri ha fatto sì che la coppia non giungesse in tempo alla destinazione: giunta all’altezza di Solarolo Rainerio, il bimbo non ce l’ha più fatta ad attendere ed è nato a bordo della vettura. L’uomo a quel punto ha chiamato il 112 ed è giunta un’ambulanza in soccorso, che ha trasportato la donna e il bambino all’ospedale cremonese sotto la scorta di una pattuglia della polizia stradale di Casalmaggiore. Tutto fortunatamente è filato per il meglio, ma la polemica resta aperta. Come noto il punto nascite dell’ospedale Oglio Po è stato chiuso, basandosi sullo stringente criterio dei numeri (non si raggiungevano i 500 parti l’anno) senza calcolare la distanza da Casalmaggiore al più vicino punto nascite: sia Cremona che Mantova, Asola e Guastalla non sono infatti vicini, e potrebbe capitare una giornata di nebbia, oppure si potrebbero verificare problematiche serie durante il parto. Il tutto in vista di una decisione che il Consiglio di Stato sarà chiamato a prendere il 2 dicembre, esaminando il ricorso (già bocciato al Tar) presentato da una ventina di comuni del territorio che chiedono la riapertura del punto nascite. Nella giornata di ieri sia i consiglieri regionali del M5S Degli Angeli e Fiasconaro sia il loro collega del Pd Piloni hanno sottolineato l’urgenza, da parte di Regione Lombardia, di rivedere la decisione di chiudere il servizio dell’ospedale Oglio Po.


SPECIALE

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Diritto di proprietà: la disciplina dei rapporti Le principali norme contenute nel nostro Codice Civile che regolano le relazioni fra proprietari di fondi o di Anselmo Gusperti Nel primo numero abbiamo visto come la legge pone dei limiti all’esercizio dell’interesse privato nel diritto di proprietà sugli immobili. Questo principio si concretizza nella disciplina dei rapporti di vicinato, cioè dei rapporti fra proprietari di fondi o immobili confinanti tra loro. Nel nostro Codice Civile le principali norme che regolano questa disciplina sono: gli atti di emulazione (art. 833); le immissioni art.844); l’accesso al fondo artt.842 – 843); l’uso delle acque private (artt.909-921); le comproprietà di muri, fossi, siepi, alberi… (artt.874-899); le aperture sul fondo del vicino (artt.900-907); lo stillicidio (art.908); le distanze nelle costruzioni, piantagioni e simili (artt. 873 – 899). DIVIETO DEGLI ATTI DI EMULAZIONE (art. 833): essi comprendono azioni o opere messe in atto per nuocere o recare molestie ad altri soggetti o proprietà; un esempio classico è quello di una messa a dimora di un filare di piante di alto fusto per togliere una veduta panoramica ad una casa confinante oppure per creare ombra dannosa sul fondo del vicino senza un apprezzabile utile per il proprietario. Gli elementi che fanno risultare la nozione di atto emulativo sono: a) L’assenza di utilità per il proprietario (elemento oggettivo); b) l’intenzione di nuocere o recare molestia ad

altri (elemento soggettivo). Il caso sopra citato è stato riconosciuto atto emulativo con sentenza della Corte di Cassazione. IMMISSIONI (art.844): il proprietario non può impedire le immissioni sul proprio fondo di fumi, calore, esalazioni, rumori, vibrazioni e scuotimenti derivanti dal fondo del vicino che non superino la normale tollerabilità. Nell’applicazione di questa norma si deve tener conto non solo delle esigenze di produzione ma anche delle condizioni ambientali (ad esempio se si tratta di zona industriale o produttiva, o di località residenziale o di villeggiatura) e può anche tener conto della priorità di un determinato uso (ad esempio di un’industria preesistente alle case di abitazione limitrofe o viceversa). Nel caso si tratti di rumori o esalazioni inutili si ricade nel caso di atti di emulazione di cui al precedente capoverso. Per la verità negli ultimi tempi, fermo restando i diritti delle attività produttive, questo articolo viene interpretato più come diritto di ogni proprietario di fondo o immobile (ma anche ogni comune cittadino) a non ricevere rumori esalazioni ecc. da altri fondi, in ciò aiutato da regolamenti di igiene comunali, normative e azzonamenti di PGT (Piani Generali del Territorio) che tendono a ben differenziare ed allontanare le attività produttive e di allevamento dalle zone residenziali e centri abitati, da

leggi e norme specifiche sulle emissioni delle varie attività (industriali, agricole, allevamenti intensivi) e sulle fonti di inquinamento (aria, acqua, suolo e sottosuolo) sempre più giustamente attenti alla qualità dell’ambiente e della vita in generale e quindi con norme sempre più stringenti e cautelative verso la salute ed il benessere individuali e collettivi.

ACCESSO AL FONDO (artt. 842 -843): in linea generale il proprietario può impedire a chiunque l’accesso alle sue proprietà (terreni o immobili), anzi alcuni regolamenti comunali impongono la recinzione del lotto (zone residenziali). Tuttavia in alcuni casi questo diritto viene meno. Infatti il proprietario non può opporsi alla richiesta di accesso e il passaggio al proprio fondo:

a) per eseguire lavori sul proprio bene confinante o comune salvo adeguata indennità nel caso di danni arrecati nell’occasione; b) nel caso il vicino debba recuperare cose di sua proprietà o animali che vi si trovino accidentalmente o sfuggiti alla custodia, a meno che non si preferisca restituire la cosa o l’animale evitando così l’accesso; c) nel caso di fondo intercluso ossia di un fondo che non abbia nes-


edilizia

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di vicinato immobili confinanti tra loro

suna altra vodagione o accesso verso un luogo pubblico (strada o altro), in questo caso il proprietario di questo fondo può chiedere il passaggio al vicino ovviamente trovando il percorso più breve e meno invasivo (classico l’esempio dei cortili di singole proprietà posti in modo parallelo). Un richiamo a parte merita la disciplina dell’esercizio della caccia che, in un tempo nemmeno troppo lontano, dava al cacciatore

diritto di accesso ad ogni fondo a meno che non fosse chiaramente recintato o che vi fossero colture in atto suscettibili di danni. Oggi la materia è in continua evoluzione a favore dei proprietari dei fondi. L’USO DELLE ACQUE (artt. 909921): la legge disciplina l’uso delle acque, sia pubbliche che private. Secondo l’art.1 del T.U. 11/12/1933 n. 1775 sono pubbliche

tutte le acque che, per portata, per ampiezza del bacino, in relazione al sistema idrografico a cui appartengono, abbiano o acquistino attitudine ad usi di pubblico o generale interesse. Esse sono iscritte, a cura del Ministero dei Lavori Pubblici, e distinte per Provincia, negli elenchi approvati con Decreto del Presidente della Repubblica e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Le acque pubbliche, essendo beni de-

maniali, sono sottratte alla piena disponibilità dei privati che tuttavia possono utilizzarle attraverso particolari concessioni da parte della Pubblica Amministrazione (utenze). Nel nostro territorio queste utenze sono rappresentate e gestite dai Consorzi di Bonifica e di Irrigazione che hanno lo scopo di assicurare la più razionale utilizzazione delle acque ed il miglior esercizio delle utenze.

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L’USO DELLE ACQUE PRIVATE: si definiscono private le acque che, per la loro scarsa importanza, non sono incluse negli elenchi delle acque pubbliche. Circa il loro utilizzo il Codice Civile regola, tra l’altro: a) le acque esistenti sul fondo: il proprietario ha il diritto di usarle, anche a favore d’altri , purché non leda il diritto di terzi, inoltre, dopo l’utilizzo, non può scaricarle in danno di altri fondi; b) l’uso delle acque che delimitano o attraversano un fondo: il proprietario può farne uso per l’irrigazione dei suoi terreni o per l’esercizio delle sue attività (industrie, molini, segherie…) ma restituendo al corso naturale, dopo l’uso, il residuo del flusso; c) apertura di nuove sorgenti: il proprietario può attivare nuove sorgenti e in genere eseguire opere di estrazione di acque dal sottosuolo o costruire canali e acquedotti ma deve, oltre rispettare le distanze prescritte, usare tutte le norme cautelari per non recare danno al fondo altrui; d) lo scolo delle acque: il fondo a quota inferiore è soggetto a ricevere le acque reflue naturali del fondo a quota superiore senza che sia intervenuta l’opera dell’uomo; il proprietario del fondo inferiore non può impedire questo scolo né il proprietario del fondo superiore può renderlo più gravoso o più pericoloso (art. 913); e) la riparazione di sponde ed argini e la rimozione degli ingombri: nel caso di mancata e sollecita riparazione delle sponde ed argini o alla rimozione degli ingombri da parte di un proprietario, ciascuno dei proprietari che hanno sofferto o possono ricevere danni può provvedervi previa autorizzazione del Pretore; in tal caso tutti i proprietari interessati devono contribuire alla spesa in proporzione al vantaggio che ciascuno ne trae (artt. 915 – 917). (continua...)


SPECIALE

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Giornata della sicurezza nei cantieri: l’ Il tema scelto quest’anno, in occasione della dodicesima edizione dell’iniziativa, è stato: “La gestione Venerdì scorso, dalle ore 8.45 in modalità webinar e con limitazione di posti anche in presenza presso la Sala Conferenze della sede di Ance Cremona in via delle Vigne n. 182, si è svolta la XII edizione della Giornata della sicurezza nei cantieri. Il tema scelto quest’anno è stato: “La gestione del lavoratore ed il rischio nel settore delle costruzioni”. L’INIZIATIVA L’appuntamento, nato nel 2010, vede l’affiatata collaborazione tra Associazione Costruttori ANCE Cremona ed Interprofessionale (Architetti, Ingegneri, Geometri, Periti Industriali, Dottori Agronomi, Periti Agrari, Geologi, Agrotecnici) della Provincia di Cremona, in collaborazione con Ance Lombardia, INAIL Cremona, ATS Val Padana, Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cremona, Ente Scuola Edile Cremonese-C.P.T., Cassa Edile di Cremona, R.L.S.T Cremona e quest’anno ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Cremona, della Camera di Commercio di Cremona, della Direzione Regionale Lombardia INAIL, dell’ATS Val Padana, di Ance Lombardia. LA CAMPAGNA EUROPEA L’evento ha aderito alla Campagna europea 2020-2022 “Ambienti di lavoro sani e sicuri – Alleggeriamo il carico”, promossa dall’Agenzia europea

per la sicurezza e la salute sul lavoro EU-OSHA e Ance Cremona ha ottenuto il riconoscimento come partner nazionale anche grazie alla proficua collaborazione attivata con la sede di Cremona di INAIL e la dr.ssa Livella. Sono circa 300 gli iscritti, tra cui imprenditori e dipendenti del settore delle costruzioni, tecnici comunali e di pubbliche amministrazioni e liberi professionisti, funzionari ATS, coordinatori sicurezza cantieri e operatori del sindacato che, grazie alla piattaforma web resa disponibile dal Gruppo Interprofessionale di Cremona, hanno potuto seguire i lavori anche in questo contesto pandemico dai propri uffici. Gli ordini Professionali hanno riconosciuto ai propri iscritti i crediti formativi e grazie alla collaborazione della Scuola Edile Cremonese – C.P.T., la partecipazione alla giornata formativa è stata valevole quale Aggiornamento Coordinatori Sicurezza e RSPP (crediti riconosciuti 4 ore). L’EVENTO L’evento, moderato dal direttore di Ance Cremona, Arch. Laura Maria Secchi, ha visto l’introduzione affidata al Presidente dell’Ente Scuola Edile Cremonese-CPT, Geom. Eugenio Villa, che oltre ai ringraziamenti nei confronti degli enti ispettivi, ha voluto sottolineare

quanto la formazione, ma ancor di più l’aggiornamento continuativo delle figure professionali e tecniche presenti nei cantieri edili del territorio, è sintomo di una presa di coscienza da parte di tutti che la sicurezza è un bene primario, da applicare in modo concreto e corretto sul cantiere e non deve essere ridotto a semplice preparazione di documenti da conservare sul luogo di lavoro. È anche con seminari formativi ed informativi come questi, a cadenza annuale, che gli addetti ai lavori possono venire a contatto diretto con gli enti ispettivi (ATS; ITL; INAIL) ed hanno la possibilità di trattare argomenti e tematiche diverse che spaziano dalla contrattualistica, all’analisi delle diverse figure presenti in cantiere ed al ruolo di ciascuna di queste e via a seguire tanti argomenti normativi, dando spazio anche a domande dal pubblico o da remoto. DODICESIMA EDIZIONE Il seminario formativo che Ance Cremona ha portato alla dodicesima edizione, consente un confronto diretto tra le diverse professionalità del cantiere e fa conoscere anche a chi non è nel settore, figure come gli RLST rappresentanti territoriali dei lavoratori per la sicurezza che svolgono il loro lavoro presso la sede dell’Ente Scuola edile-CPT Cremona e che sono due tecnici dediti alla verifica dei POS e


edilizia

evento Ance fa centro del lavoratore e il rischio nel settore delle costruzioni”

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della sicurezza nei cantieri edili, di emanazione contrattuale, per quelle imprese edili artigiane e non che non hanno al loro interno nominato l’RLS (rappresentante sicurezza dei lavoratori). Sono sostanzialmente la “voce dei dipendenti” delle imprese edili del territorio e svolgono il loro incarico con visite concordate sui cantieri da Crema, Cremona e sino a Casalmaggiore. Sia cantieri privati che pubblici. SERVIZIO DI VIGILANZA NEI CANTIERI Oltre alle figure degli RLST, ha proseguito il geom. Eugenio Villa, un lavoro veramente importante è svolto dal servizio di vigilanza cantieri che si trova presso il CPT Cremona (comitato paritetico territoriale sicurezza cantieri) e la Cassa Edile di Cremona. Questo servizio vigila non solo sulla sicurezza dei cantieri, assiste i datori di lavoro (edilizia, industria, artigiani e lavoratori autonomi) nel comprendere ed applicare la sicurezza nei loro cantieri, ma svolge anche un controllo sulla regolarità delle posizioni dei lavoratori e dei subappaltatori presenti nei cantieri privati e pubblici, attraverso la piattaforma Edilconnet e dal 1 novembre 2021 anche attraverso la applicazione normativa a tutte le ditte della congruità della manodopera ed il rilascio del Durc di congruità.

i relatori che hanno partecipato in presenza presso la sede di Ance Cremona; da sin. Geom. Simone Drovandi – RLS Territoriale edilizia territorio cremonese e casalasco; Dott.ssa Monica Livella - Responsabile INAIL Cremona; dott.ssa Anna Marinella Firmi – Direttore UOC PSAL di ATS Val Padana; Geom. Marco Latessa – Referente Ente Scuola Edile Cremonese – CPT; Rag. Jessica Dessi – Cassa Edile di Cremona.

AZIONE SINERGICA ANCE Cremona e le OO.SS., FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil, hanno attivato da anni una azione sinergica di assistenza, verifica e controllo della regolarità delle imprese edili che operano sul territorio , ed in particolare delle ditte che provengono da fuori provincia. Ecco quindi che la collaborazione con gli Enti ispettivi e gli Ordini Professionali dei coordinatori sicurezza

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della nostra provincia, serve a portare avanti tutti insieme un lavoro significativo ed impegnativo, ma costante, a favore dei lavoratori e degli imprenditori al fine di evitare incidenti sul lavoro. GLI INTERVENTI Dopo il saluto della Presidente dell’Ordine Architetti di Cremona, Arch. Marta Visone, a nome del Gruppo Interprofessionale di Cremona, la giornata si è quindi articolata in una serie di interventi che hanno visto alternarsi esperti, dirigenti e funzionari degli enti coinvolti e, più precisamente: - Dott.ssa Monica Livella, responsabile sede INAIL Cremona - in collegamento video dott.ssa Anna Sassi, dirigente medico Inail Direzione regionale Lombardia Sovrintendenza sanitaria regionale - Dott.ssa Anna Marinella Firmi, direttore UOC PSAL dell’ATS Val Padana - Ing. Paolo Schiavone, isp. tecnico dell’Ispettorato Interregionale del Lavoro di Milano, che ha portato i saluti del Dott. Carlo Colopi che non ha potuto essere presente all’evento - Geom. Marco Latessa, referente Ente Scuola Edile Cremonese - Rag. Jessica Dessi, Cassa Edile di Cremona A seguire l’intervento del Geom. Simone Drovandi, (RLST) RLS Territoriale edilizia Territorio cremonese e casalasco, con la presenza della Geom. Luciana Occhio (RLST zona di Crema – Soresina-Soncino ed il cremonese) che ha concluso la giornata, cercando anche di aprire un momento di dibattito tra i presenti. Tutto il materiale presentato nel corso dell’evento è disponibile sul sito di Ance Cremona www. ancecremona.it


SPECIALE

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Bonus casa e Superbonus, cosa cambia per Spariscono sconto in fattura e cessione del credito d’imposta. Rimane, ma perde un terzo dello sgravio, Il superbonus al 110% resta, ma non per sempre. Gli sconti rimarranno ancora per un anno, anche se non per tutti. Poi è previsto un decalage del beneficio. Il governo ha però voluto dare certezza, evitando di rincorrere i finanziamenti anno per anno. Così sono stati rinnovati per un triennio anche il vecchio bonus ristrutturazioni e il cosiddetto “ecobonus” nella versione classica. Rimane, ma perde un terzo dello sconto, il bonus facciate anche per tutto il 2022. COSA SPARISCE Al momento, saltano tutti gli altri bonus legati alla casa: sarà possibile recuperare una parte delle spese con la classica detrazione fiscale sulla dichiarazione dei redditi. Invece spariscono la cessione del credito d’imposta e sconto in fattura se non per l’agevolazione più elevata, quella, appunto, energetica del 110%. La svolta è contenuta nella manovra 2022 approvata recentemente dal Governo. E questo vuol dire che chi vuole sfruttare queste alternative alla solita detrazione ed è già in ballo con i lavori di ristrutturazione o è in procinto di avviarli dovrà fare i pagamenti entro la fine del 2021. Vi proponiamo una mini guida con una premessa: il testo della manovra arriva ora in Parlamento e non è escluso che possano essere introdotte anche altre novità importanti.

IL SUPERBONUS Il superbonus al 110% è finanziato per tutto il prossimo anno solo per i condomini e per le case Iacp (o equivalenti). Vale per i pagamenti effettuati

entro il 31 dicembre 2022. Dopo la detrazione rimane ma cala di percentuale: scende al 70% nel 2023 e al 65 nel 2024. Per le case unifamiliari invece il calendario è diverso. Non cam-

bia nulla - cioè rimane la detrazione al 110% - fino al 30 giugno 2022. Poi lo stesso sconto si allunga fino alla fine dell’anno se il proprietario ha un’Isee inferiore a

25mila euro, oppure se ha già fatto entro lo scorso 30 settembre una Cila (la comunicazione di inizio lavori asseverata) o le pratiche per demolizione con ricostruzione. Ma questi aspetti,


edilizia

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chi ristruttura il bonus facciate anche per tutto il 2022

va detto, potrebbero essere modificati in Parlamento, visto che alcuni partiti hanno espresso perplessità, ad esempio sul valore considerato troppo basso dell’Isee.

BONUS FACCIATE, SCONTO RIDOTTO Sarà necessario realizzare gli interventi e fare il “bonifico parlante” entro la fine dell’anno se si vuole approfittare del bonus fac-

ciate al 90%. Dopo questa data, per tutto il prossimo anno, lo sconto rimane ma la percentuale di detrazione scende al 60%. La caratteristica di questo bonus è che la detrazione non ha un tetto di spesa e richiede meno burocrazia del superbonus. Non serve ad esempio asseverare la regolarità urbanistica dell’immobile. Finito questo bonus, dal 2023, si torna al bonus ristrutturazioni al 50% oppure per ottenere il superbonus ridotto del 65% bisognerà fare il “cappotto energetico”: non basterà solo tinteggiare.

evitare rifinanziamenti anno per anno. Così sono stati finanziati fino al 2024 i bonus tradizionali. Sulle ristrutturazioni la detrazione è del 50% da spalmare in 10 anni nella dichiarazione dei redditi. Il tetto complessivo a 96mila euro per unità immobiliare. Per l’ecobonus classico lo sconto è invece del 65% e riguarda gli interventi di efficientamento energetico che non rientrano nel superbonus (ad esempio le caldaie dei singoli appartamenti se non “trainate” dall’attivazione del 110% per altri interventi). Non cambia anche il Sismabonus.

RISTRUTTURAZIONI ED ECOBONUS FINO AL 2024 Il premier Draghi ha detto chiaramente di voler dare certezze ed

SI RIDUCE IL BONUS MOBILI Sarà riconfermato anche il bonus mobili che si attiva solo se l’immobile per il quale si fanno gli

acquisti è interessato da interventi di ristrutturazione, ma lo sconto si riduce: la detrazione era al 50% fino a 16.000 euro di spesa (anche per acquisto di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+) e ora scende ad un massimo di 5.000 euro. Gli interventi di ristrutturazione possono essere iniziati nell’anno precedente a quello di acquisto e non dipendono dall’ammontare della spesa di ristrutturazione. PROROGA GIARDINI Viene confermato fino al 2024 il bonus giardini, che consente uno sconto del 36% fino ad un massimo di 5.000 euro sulle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree private, impianti di irrigazione e pozzi.


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PROVINCIA DI CREMONA

SECONDO APPUNTAMENTO SU SALUTE E BENESSERE: “PREPARARSI AL FUTURO”

Dopo un primo incontro di settembre incentrato su “Prendersi cura della propria salute oggi”, giovedì presso l’Amministrazione provinciale di Cremona, si è svolto il secondo incontro che sposta l’attenzione sul “Prepararsi al futuro”. Al di là di una visione leggermente differente tra i due incontri, il punto focale sul quale la Provincia intende rivolgere con continuità e costanza il proprio sguardo è quello della prevenzione. “Sono sempre più convinta della bontà e del valore di queste iniziative, che non sottraggono tempo al lavoro, ma anzi lo arricchiscono in termini di consapevolezza circa l’importanza della prevenzione- afferma la dirigente alle Risorse umane, Rinalda Bellotti, che ormai da anni inserisce tra i progetti dell’ente l’orientamento alla promozione della salute e del benessere, organizzando incontri, aperti oltre che ai dipendenti anche ai loro familiari - «Vista la platea dei partecipanti, ampiamente al femminile - prosegue la dottoressa Bellotti – spiace rendersi conto della poca partecipazione degli uomini in questi incontri, in cui si trattano temi che detengono una forte valenza personale e sociale, quasi come se fossero soprattutto le donne a prestare attenzione ai temi della cura di sé attraverso l’adozione di corretti stili di vita in vista del perseguimento di una prevenzione attiva. Proprio per questo il nostro impegno sarà rivolto, nelle prossime iniziative, a coinvolgere i colleghi affinché si possa riconoscere la natura generale e trasversale di tali tematiche». Anche questo secondo incontro “Prepararsi al futuro”è stato pensato e organizzato in collaborazione con il prof. Rinaldo Lampugnani, direttore scientifico del Poliambulatorio Dalla Rosa Prati, che ha messo a disposizione tre eccellenti professionisti: il dottor Marco Gandolfi, dermatologo, il dottor Gerardo Gasparini, chirurgo plastico, e la dottoressa Alessia Giossi, neurologa, che hanno saputo interessare e coinvolgere la platea. L’appuntamento è per il 2022; sono già allo studio ulteriori incontri nel corso dei quali saranno approfonditi temi medici, soprattutto in riferimento alle malattie che al giorno d’oggi risultano le più diffuse.

La tv portoghese intervista il dottor Storti per raccontare l’emergenza Covid Le riprese faranno parte del documentario “Destination: Europe” sui fatti più rilevanti della nostra epoca Nella mattinata di oggi presso il reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale di Cremona la giornalista Inês Tavares Gonçalves, inviata del canale portoghese Televisão Independente, noto con l'acronimo TVI, ha intervistato il dottor Enrico Storti, Direttore del reparto di Terapia Intensiva. «Intendiamo realizzare un servizio sulla pandemia e sull’impatto che ha avuto in Italia», spiega Gonçalves, «e per questo abbiamo già intervistato medici negli ospedali di Bergamo e Codogno. Domani ci recheremo anche a Roma». Fra gli argomenti trattati, la rilevanza dell’aiuto di medici internazionali (statunitensi e cubani) durante il periodo della “zona rossa”, la reazione allo shock iniziale di fronte al numero inaspettatamente Nei mesi scorsi, presso l’Ospedale di Cremona è stato scoperto un rarissimo difetto cardiaco in una paziente di 64 anni. La donna, che da giorni soffriva di dolori acuti al petto, presentava un’anomalia unica: il suo cuore, infatti, non era perfuso da due arterie coronariche come usualmente accade, ma era irrorato da una sola arteria che circondava tutto il cuore. La rarità della malformazione, unita all'efficienza ed alla professionalità dell’équipe dell’Ospedale di Cremona che ha osservato il caso, ha fatto sì che l’evento venisse riportato sul New England Journal of Medicine, la più importante pubblicazione di medicina generale al mondo, nonché la più antica: viene infatti stampata senza interruzioni da più di due secoli. «Pubblicare un articolo su una rivista di questa levatura è un’occasione a dir poco unica», afferma Gian Battista Danzi (Direttore Cardiologia, Ospedale Cremona), «e il fatto che il nostro Ospedale vi compaia è la prova della solerzia della nostra Azienda Socio-Sanitaria». «In quarant’anni di carriera non ho mai visto tale tipo di anomalia» prosegue Danzi. «Facile comprendere perché: le malformazioni sono abbastanza comuni, in un anno ne incontriamo una mezza decina nel nostro ospedale, ma l’incidenza di una singola arteria coronaria è dello 0,024% nella popolazione generale». «Quando la paziente si è presentata in ospedale manifestava forti dolori cardiaci, sia da sforzo che a riposo. Durante una coronarografia - un esame diagnostico di routine che grazie all'impiego di un mezzo di contrasto e dei raggi X consente di studiare il flusso sanguigno all'interno delle coronarie

La giornalista Ines Tavares Goncalves durante le riprese intervista il dottor Enrico Storti

alto di morti e come l’Ospedale è cambiato dopo l’emergenza. Il servizio farà parte di un documentario intitolato Destination: Europe, realizzato

col sostegno dell’Unione Europea, che tratterà argomenti rilevanti della nostra epoca, dal cambiamento climatico alla crisi dei migranti.

Durante degli accertamenti, i cardiologi trovano una rarissima anomalia coronarica in una paziente. Lo studio pubblicato sul più antico giornale di medicina al mondo

La Cardiologia di Cremona fa scuola sul New England Journal of Medicine

L'equipe di Cardiologia: da sinistra, l'infermiera Alice Madoglio, il Direttore Gian Battista Danzi, i medici Alfredo Spotti, Marco Loffi, Ilaria Dolara, Paolo Pedroni, Agnese Aimo, Enrico Passamonti e Gianluca D'Amato - abbiamo notato l’anomalia. Si è trattato sostanzialmente di una casualità, della quale nessuno poteva sospettare; questa costituzione anormale delle arterie coronariche in effetti non comporta alcun sintomo nel quotidiano, e non c’era ragione per cui la paziente dovesse aver intuito qualcosa», spiega Danzi. I problemi insorgono invece nel caso in cui si sovrappongano delle patologie: «la paziente aveva sviluppato una stenosi coronarica, un restringimento dell’arteria che impedisce il normale passaggio del sangue. È facilmente intuibile come un restringimento severo di una singola arteria metta a rischio

la perfusione di tutto il cuore, a differenza di quanto avviene normalmente in presenza di due arterie coronariche. Di fatto la stenosi di una arteria singola determinava una minaccia per la vita della paziente», chiarisce Danzi. Anche il trattamento della stenosi tramite l’inserimento di uno stent - un piccolo tubo di rete metallica che può essere introdotto negli organi cavi come i vasi sanguigni per sostenerli allargandosi - è stato reso più delicato dalla anomalia ed ha costretto l’équipe medica ad «agire con più cautela e precisione rispetto a quanto normalmente richiesto in una simile operazione», asse-

risce il Dottore. L’operazione è stata un successo nonostante la delicata situazione anatomica: «la paziente è in ottima forma. A distanza di un anno dall’operazione è totalmente asintomatica. «Non ci sono attività che la signora non può fare. La sua condizione, però, impone di prestare particolare attenzione alla prevenzione, con un’alimentazione sana e uno stile di vita attivo, al fine di mantenere livelli adeguati di colesterolo e pressione. Come del resto per tutti i pazienti coronaropatici, a ogni piccolo segnale di allarme, è importante eseguire tempestivamente gli esami di controllo», conclude Danzi.


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CULTURA

MUSICA • “THE BOY NAMED IF” È CONTRADDISTINTO DA INTENSE MELODIE

A GENNAIO IL NUOVO ALBUM DI COSTELLO ROMA - Il 14 gennaio 2022 Elvis Costello & The Imposters pubblicano “The boy named If”, il nuovo album di canzoni contraddistinto da intense melodie, assoli di chitarra e ritmo incalzante. È preceduto dall’uscita di una nuova canzone in puro stile rock & roll: “Magnificent Hurt”. «Il titolo com-

pleto di questo disco è appunto “The boy named If (and other children’s stories) e “If” è il soprannome del tuo amico immaginario; il tuo io segreto, quello che sa tutto quello che neghi, quello che incolpi per le stoviglie in frantumi e i cuori che spezzi, anche il tuo», spiega Costello. (Fonte Italpress)

Sabato 6 Novembre 2021 lettereilpiccolo@gmail.com

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NOVITÀ • È IN ARRIVO IL SINGOLO COLONNA SONORA DI “SING 2 ”

GLI U2 DIVISI TRA MUSICA E CINEMA

MILANO - Esce “Your Song Saved My Life”, il nuovo singolo degli U2, primo inedito dal 2019, tratto dalla colonna sonora del film “Sing 2”, che sarà pubblicata il prossimo 17 dicembre su etichetta Illumination/Universal Pictures e Republic Records. In “Sing 2”, sequel di “Sing” (2016) e nelle sale italiane dal 23 dicembre, Bono farà il suo debutto nel cinema d’animazione come voce di Clay Calloway. Nel corso degli anni, infatti, gli U2 hanno contribuito a numerose colonne sonore di film. (Fonte Italpress)

INTERVISTA • Beatrice Fanetti, mezzosoprano e maestro di canto, è docente presso l’Università di Nantong

In Cina per insegnare la lingua della lirica

FEDERICO PANI

La musica e in particolare l’opera lirica spingono ancora oggi molti stranieri a intraprendere lo studio dell’italiano. Lo sa bene Beatrice Fanetti (nella foto), mezzosoprano, maestro di canto e docente presso l’Università di Nantong, vicino a Shanghai. Come si è intrecciata la sua carriera musicale con l’insegnamento della lingua dell’opera agli stranieri? «Ho iniziato con i corsi di musica da piccolissima, poi è arrivato il canto pop e infine l’approdo al Conservatorio. Quando ormai avevo capito che il canto era la mia strada, ho deciso di studiare anche il cinese durante la laurea magistrale. Il motivo è proprio legato all’opera: infatti, già da allora risultava chiaro come la Cina si stesse aprendo e interessando sempre più al Belcanto. Conoscerne la lingua e la cultura, quindi, mi era sembrato utile per il mio futuro eventuale su quei palchi. Che dire: avevo ragione. Nel tempo, ho partecipato a tante masterclass di perfezionamento e ho notato che spesso i cantanti stranieri avevano una

Cremona (Stra)contemporanea è una rassegna d’arte ambientata al Museo del Violino (Padiglione Amati) e patrocinata dal Comune di Cremona. Presenta al pubblico una stagione espositiva all’insegna delle grandi mostre, dedicate ad alcuni tra i più rilevanti fenomeni artistici del nostro tempo. Tre gli eventi espositivi che partono nel weekend per terminare a dicembre 2022, offrendo una proposta ambiziosa, ricca di spunti generazionali, aperta alle contaminazioni linguistiche e alle relazioni virtuose con il circuito delle culture urbane. Tre mostre a cura di Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, con cui la città di Cremona si allinea

tecnica straordinaria, ma che perdevano gran parte del loro valore con una pronuncia terribile o un’interpretazione che mostrava come non sapessero che cosa stavano cantando. Sul momento, mi sono limitata ad aiutare i miei colleghi come potevo, ma poi ho pensato: perché non propormi per insegnare ai cantanti stranieri del Conservatorio, così da renderlo un corso più regolare? Nel frattempo, ho conseguito la certificazione Ditals “cantanti d’opera” e ho capito che, per insegnare ai cantanti stranieri, non basta conoscere la didattica della lingua, non basta avere qualche concetto base delle trame delle opere: ci vuole una certa consapevolezza della storia della lingua (i libretti sono spesso molto lontani dalla lingua parlata oggi!), della storia dell’opera, della cultura italiana e anche un’idea del canto in quanto tale. Infatti, una delle difficoltà maggiori di molti coach improvvisati è dovuta al fatto che non si rendono conto che l’italiano parlato e quello cantato (per motivi a volte puramente fonatori, a volte diacronici) possono differire ampiamen-

te. Chi può farlo meglio di una cantante con una specializzazione in didattica dell’italiano come lingua straniera?» Chi è che partecipa alle lezioni e che opere sono quelle più richieste? «Nelle mie attuali lezioni insegno soprattutto canto; la parte che concerne l’italiano riguarda quindi esclusivamente la pronuncia dei brani di studio. I miei studenti sono iscritti ai primi tre anni di università, dove hanno scelto il Canto come materia principale. Per questo il mio insegnamento, oltre alla pronuncia, prende in considerazione i vocaboli più strettamente musicali

(“legato”, “forte” “nota”, “ritmo”), legati sia alla sfera dell’opera (“aria”, “spartito”, “personaggio”, “recitativo”) che a quella del corpo e dell’emissione vocale (“respiro”, “diaframma”, “sostegno”, “abbassare la lingua”). In passato, però, quando insegnavo al Conservatorio o durante le lezioni private, i miei allievi erano sia studenti che cantanti in carriera e, spesso, volevano fare un’analisi del libretto o seguire un vero e proprio corso di lingua (seppur usando materiali specifici per cantanti d’opera). In entrambi i casi, le arie più richieste sono quelle di Mozart, Verdi o Puccini (nella foto la Madama

Butterfly), in quanto conosciutissime in tutto il mondo e quelle di Pergolesi e Scarlatti, perché considerate più semplici musicalmente. C’è da sottolineare però che, seppure queste ultime vengano scelte per lo studio dai principianti, in quanto più facili da cantare, sono quasi sempre scritte in un italiano antico e poetico, e creano non pochi problemi di comprensione e interpretazione agli studenti che non possiedano già almeno una conoscenza di base della lingua». Progetti per il futuro? «Per il momento resterò a insegnare canto all’università qui in Cina e preparerò gli studenti che verranno in Italia a studiare il prossimo anno. Non sono sicura di cosa mi aspetta nel futuro immediato, dato che la mia carriera di cantante solista ha subìto un brusco reindirizzamento a causa della pandemia. Di sicuro, non abbandono l’idea di cantare, ma chissà se come piano A o nelle pause dall’insegnamento. Purtroppo, al momento, le prospettive lavorative che ho incontrato in Cina sono difficili da trovare in Italia, quindi non escludo di rimanere ancora qualche tempo in terra sinofona, complice il fatto che ne apprezzo molto anche la lingua e cultura. Certo è che se trovassi un’offerta in Europa altrettanto interessante e fonte di crescita, non esiterei a prenderla al volo!».

DUE GIGANTI DELLA STREET ART AL MUSEO DEL VIOLINO

europee alle capitali dell’arte contemporanea. Il primo appuntamento è

fissato per oggi alle ore 18.30, quando verrà inaugurata “Made In New York.

Keith Haring + Paolo Buggiani (& friends). La vera origine della Street Art”. La

prima mostra, che resterà aperta al pubblico da domani fino al 4 marzo 2022, riguarda una storia unica e straordinaria: scoprire dove è nata la Street Art e quali erano i suoi protagonisti, tracciando una mappa di opere e luoghi che sono diventati le radici di un fenomeno ormai planetario. Dall’incontro straordinario di due artisti come Keith Haring e Paolo Buggiani è nata questa ampia selezione di opere dei due (nella foto), oltre a materiali originali di altri artisti che hanno operato sulle strade di New York all’inizio degli anni Ottanta. «Keith Haring e Paolo

Buggiani, un’insolita coppia di visionari urbani che sbarca a Cremona nei magnifici spazi del Museo del Violino. Assieme a loro ci catapultiamo sullo sfondo della New York dei primi anni Ottanta, dove i due si conoscono in quel cortocircuito umano che mescolava ambientazioni urbane a sperimentazione artistica. L’italiano percepisce la genialità e il talento dell’americano al punto che, da collezionista ante litteram, stacca dai muri e poi conserva una cinquantina di Subway drawings, regalandoci così le prime opere in gessetto realizzate da Sharing sulle affissioni nere che coprivano le pubblicità scadute», ha affermato Gianluca Marziani.

“DAL REALE ALL’IMMAGINARIO” IN MOSTRA A PALAZZO DUEMIGLIA S’intitola “Dal reale all’immaginario” la mostra collettiva allestita da oggi pomeriggio (inaugurazione alle ore 18 a ingresso libero con green pass) nelle sale di Palazzo Duemiglia, in Largo Madre Agata Carelli 4. L’esposizione, come spiega il presidente del Centro Pinoni Odv, Giorgio Denti, che promuove l’iniziativa con la collaborazio-

ne di Art is line blog e il patrocinio dell’amministrazione comunale, desidera offrire la possibilità di esporre ai soci di sodalizi che si sono distinti per la vivace attività intellettuale. In questo caso a proporre i loro lavori sono alcuni dei membri dell’Associazione Artisti del Quartiere Garibaldi (nella foto un’opera di Angelo Rondelli). Du-

rante il vernissage i violinisti Irvano Bianchi, Ottavia Dolci e Tommaso Lanzara, membri dell’Orchestra “A. Corelli” diretta dal maestro Pier Cristiano Bassi Ricci, eseguiranno un preludio musicale. L’esposizione è visitabile fino al 3 dicembre, in osservanza delle norme anti-Covid, da martedì a sabato dalle ore 14.30 alle 17.


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Cultura

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INI Z IA TIV A Gazie alla convenzione promossa dalla Regione con OperaLombardia e il Teatro alla Scala di Milano, gli ex abbonati del Teatro Ponchielli e tutto l’affezionato pubblico avranno la possibilità di assistere ad un’opera e ad un balletto in programma al Teatro alla Scala a prezzi

ALLA SCALA DI MILANO GRAZIE AL PONCHIELLI agevolati. I titoli proposti sono “Adriana Lecouvreur” di Francesco Cilea (domenica 6 marzo alle ore 14), con la regia di David McVicar e diretta da Giampaolo Bisanti e “Giselle” (sabato 22 luglio

alle 20). Le prenotazioni dovranno essere effettuate presso la segreteria del Teatro (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30) con le seguenti modalità: fino al 19 novem-

bre per gli ex abbonati e per i possessori del voucher del Teatro alla Scala; dal 22 novembre per i non abbonati. Le adesioni saranno accettate (fino ad esaurimento dei posti disponibili) tassativa-

mente entro venerdì 17 dicembre per l’opera, entro venerdì 15 aprile per il balletto. Per chi fosse interessato, il Teatro (con un minimo di adesioni), organizzerà il trasferimento in pullman per Milano (andata e ritorno) il cui prezzo verrà successivamente comunicato.

MUSICA • Il primo appuntamento al Teatro di Casalmaggiore è con il celebre pianista Brad Mehldau e il suo trio

La nuova stagione si apre con il botto

Il conto alla rovescia è terminato. Come già annunciato la scorsa settimana, è il grande pianista statunitense Brad Mehldau (nella foto) ad aprire stasera alle ore 21 (appuntamento fuori abbonamento) la stagione teatrale 20212022 del Teatro Comunale di Casalmaggiore diretta da Giuseppe Romanetti e realizzata dal Comune di Casalmaggiore, con il sostegno della Regione Lombardia. L’evento è inserito nell’ambito della rassegna “Stupor mundi”. Il protagonista di stasera è un pianista dalla straordinaria vena poetica, che si esibisce al Teatro Comunale in una delle poche date italiane dopo Roma. Brad Mehldau è, infatti, una delle voci più liriche e intime del pianoforte jazz contemporaneo, capace di riportare a quella che è l’essenza della musi-

ca: produrre emozioni. Il suo trio, con cui si esibirà, è un perfetto esempio di reciproca e assoluta “comprensione” tra il pianista, il contrabbassista Larry Grenadier

ed il batterista Jeff Ballard. Il classico trio resta la formula identitaria di Brad Mehldau, quella che, anche secondo i suoi fans, ne descrive in modo ideale la mission

artistica. Non che nel tempo Brad non abbia manifestato e coltivato interessi diversi. Ha esplorato forme di ispirazione accademica, collaborando con orchestre sinfoniche e cantanti liriche e, sul versante opposto, suoni più moderni con l’adozione di tastiere e altri strumenti elettronici. Ha suonato, inoltre, con monumenti del jazz come Charlie Haden, Pat Metheny, John Scofield, Lee Konitz, Charles Lloyd, Wayne Shorter ma anche con artisti di diversa estrazione artistica come Willie Nelson e Chris Thile. Centrale resta la produzione per piano solo, musica emozionante quanto complessa, in cui l’improvvisazione del jazzman si coniuga con monumentali architetture di matrice classica. Una produzione documentata da una lunga serie di di-

schi, l’ultimo dei quali, “Suite: april 2020”, inciso durante la pandemia come una riflessione sonora sui vari momenti di una giornata di lockdown in casa. Prima di questo, tre anni fa, era uscito “After Bach”, in cui Mehldau mette al centro della sua poetica, con audacia e rispetto, nientemeno che Il Clavicembalo Ben Temperato. Ma il trio occupa un posto a parte nel suo percorso artistico. Una piccola grande band con una fortissima identità artistica. Tutto passa, nella concezione moderna del trio pianistico, attraverso un miracoloso equilibrio tra le parti che si basa su un interplay democraticamente alla pari. Insomma, un appuntamento da non perdere per gli amanti del jazz e non solo. Per informazioni e prenotazioni: 0375-284496.

AL PONCHIELLI

“MUSICA INTORNO AL PO” FA TAPPA DOMANI A VICOBELLIGNANO Prosegue la 19ª edizione della rassegna “Musica intorno al fiume”, alla riscoperta del patrimonio organario promosso dall’associazione culturale “Giuseppe Serassi”. Domani alle ore 17, nella parrocchiale di Vicobellignano di Casalmaggiore, sarà proposto un programma variegato, a cura dell’organista cremonese Alberto Pozzaglio. Per l’occasione sarà utilizzato l’organo realizzato a inizio ’900 da Giuseppe Rotelli, con canne An-

TORNA IL PROGETTO PER FARE UN’OPERA

tegnati, ma anche di fattura sette-ottocentesca (nella foto), recentemente restaurato dalla ditta Inzoli dei fratelli Bonizzi. Il programma prende in considerazioni autori ottocenteschi come Moretti e Valeri per arrivare all’inizio del ’900 con Bossi, Verdi e Capocci. Il concerto è stato reso possibile grazie al contributo del Comune di Casalmaggiore e alla collaborazione con la parrocchia di Vicobellignano.

LEONARDO LIDI RIPORTA SUL PALCO UN’OPERA DIMENTICATA DI D’ANNUNZIO Leonardo Lidi, poliedrico regista e attore, noto al pubblico per il ruolo nel film “L’incredibile storia dell’Isola delle Rose”, propone stasera alle 21.15 al Teatro Arena del Sole di Roccabianca un sorprendente riadattamento de “La città morta” di D’Annunzio. La tragedia, che cavalcava materiali, mode e linguaggi nel segno di un’opera totale e di una vita vissuta come opera d’arte, diventa per il regista il campo di una sfida all’innovazione per permettere a sé stesso e allo spettatore un personalissimo viaggio tra inaspettato divertimento e pura poesia. Che cosa c’entrano Little Tony e Bobby Solo nella prima opera teatrale del Vate? E

perché un improbabile Gabriele D’Annunzio si aggira vestito da Dennis Zucco nella gradinata di una scena di Grease per attirare le

attenzioni della sua Sandy? La risposta si potrebbe ritrovare in una parola molto attuale: fake. Il fake è qualcuno che falsifica la

propria identità mentendo sulla propria condizione, sulle proprie competenze professionali, qualcuno che assume un nome diverso dal proprio per ottenerne vantaggi. È così che un D’Annunzio senza freni, ridicolo e violento, si approccia al teatro. Riscrivendo la tragedia, buttando sul palcoscenico le sue pulsioni personali e condendole di Antigone, Ifigenia e Cassandra, di Grecia e delitti fratricidi e, ovviamente, incesti e fiumane d’amore estivo. Il risultato “fa ridere”, la Città morta è un testo che nessuno neppure Eleonora Duse - è riuscito a prendere sul serio in prima battuta ed ha collezionato nel tempo pochi e sporadici fallimenti fino

ad essere quasi dimenticato. Leonardo Lidi (nella foto), in questa operazione, si avvale di tre attori formidabili, Christan La Rosa, Mario Pirrello, e Giuliana Vigogna, che si alternano in tutti e cinque i ruoli previsti da D’Annunzio, aggiungendo significato alla moltiplicazione dei significati del testo. Il risultato è uno spettacolo ilare, pop, capace di dialogare, ironizzando, con cinema e “canzonette” pur aprendo anche squarci di emozionante intensità. Magica è la sorprendente convivenza tra modalità giocose, sorprese cantate, vaga follia e struggimenti. I biglietti dello spettacolo (costo 18 euro), si possono prenotare al numero 3395612798.

Con la ripresa degli spettacoli, tornano anche alcuni progetti, tra cui “Per fare un’opera”. Con questa iniziativa, organizzata dal Teatro Ponchielli, gli alunni potranno seguire le fasi di produzione de “Il Trovatore” di G. Verdi, che vedrà il Ponchielli impegnato come teatro capofila per OperaLombardia e che debutterà venerdì 18 novembre. I quaranta studenti coinvolti del Liceo musicale “Antonio Stradivari” e della facoltà di Musicologia di Cremona potranno scoprire e vedere i segreti di realizzazione dell’opera in cartellone. Mercoledì 10 novembre, alle 14.30, appuntamento con il direttore d’orchestra Jacopo Brusa, alle ore 15 con il maestro del coro Diego Maccagnola, mentre alle 15.30 gli alunni parteciperanno alla prova d’assieme. Venerdì 12 novembre, alle ore 15, tutti i ragazzi parteciperanno ad una prova antigenerale.

Lettere & Opinioni Per dire la vostra, scrivete a: lettereilpiccolo@gmail.com • ilpiccolocremona@gmail.com PANATHLON

Oggi ritorna l’appuntamento molto sentito con la Santa Messa in ricordo degli sportivi cremonesi Signor direttore, oggi alle ore 10.30 al Cimitero di Cremona, presso la Stele dello Sportivo, don Achille Bolli, cappellano del Cimitero, celebrerà la Santa Messa a ricordo di tutti i

soci del Club e degli sportivi cremonesi defunti voluta come tutti gli anni dal Panathlon Club Cremona. Saranno presenti il presidente del Club, i componenti del consiglio direttivo, numerosi soci panathleti e autorità istituzionali e sportive. Durante la celebrazione risuoneranno le note del Silenzio, eseguito alla tromba dal maestro Luigi Ruggeri. La stele, ideata e realizzata dal past presi-

dent Francesco Masseroni, venne posata nel 2013 alla presenza del sindaco di Cremona Oreste Perri, e di dirigenti del Panathlon International. Sulla stele sono riportate le parole “Lo sport ci ha educato a superare le difficoltà della vita credendo nei suoi ideali. Che i suoi valori aiutino tutti coloro che ne saranno i futuri interpreti”. Alceste Bartoletti Panathlon Cremona

SOLIDARIETÀ

Grazie alle numerose persone di buon cuore di Cremona e provincia sono stati aiutati tanti bisognosi Egregio direttore, mi permetta di ringraziare pubblicamente le tante persone di buon cuore, che nonostante il momento difficile, dovuto alla pandemia, pensano con gesti

caritatevoli alle persone indigenti. La catena di solidarietà, in questi 2 drammatici anni, non si è mai spezzata. Grazie alle tante persone di Castelverde, Cremona e provincia, che donandoci biciclette e vestiti, ci permettono di aiutare persone veramente bisognose. Gabriele Cervi Presidente Cascinetta didattica di Catelverde


lettereilpiccolo@gmail.com

CREMONESE

lo

SPORT

SPAL

STADIO ZINI - OGGI ORE 14

Responsabile Fabio Varesi

Valzania in azione con il Pordenone (foto Us Cremonese)

19 CASTAGNETTI

La Primavera di Pavesi si lecca le ferite dopo il tracollo (0-6) contro il Parma, già in gol quattro volte nel primo tempo. I grigiorossi, scivolati al nono posto in classifica, proveranno a riscattarsi in trasferta contro il Como (solo tre punti all’attivo), oggi alle 14. È andata male anche alla Under 17, ko 3-2 sul campo della Sampdoria, alle Under 15 e 16, travolte entrambe dal Genoa.

19 MORO

10 BONAIUTO 11 MELCHIORRI

6 RAVANELLI

21 FAGIOLI

12 CARNESECCHI

29 DI CARMINE

5 ESPOSITO

23 VICARI

8 MANCOSU

90 SECULIN 33 COCCOLO

15 BIANCHETTI

14 VALZANIA

11 STRIZZOLO

9 COLOMBO

17 SERNICOLA

7 CROCIATA

3 TRIPALDELLI ARBITRO: ANDREA COLOMBO DI COMO

4-3-3 ALL.: FABIO PECCHIA

DIRETTA SU DAZN E SKY

23

GIOVANILI • LA PRIMAVERA CERCA IL RISCATTO A COMO

29 PEDA

3 VALERI

Sabato 6 Novembre 2021

ALL.: JOSEP CLOTET RUIZ 4-3-1-2

» CALCIO SERIE B

serve una vittoria per riscattare un periodo difficile Reduce da due soli punti conquistati nelle ultime tre partite, la squadra di Pecchia deve battere la Spal per riaccendere l’entusiasmo dei tifosi

Cremo d’assalto per scacciare le critiche MATTEO VOLPI

Ripartire dopo un testacoda pericoloso, non è mai semplice. Oggi pomeriggio alle 14 la Cremonese di mister Pecchia affronta la Spal con l’obiettivo di conquistare una vittoria “scacciacritiche”. Dopo il pareggio beffardo con il Pordenone, sono piovute critiche feroci sui grigiorossi ed il loro tecnico, capaci in pochi giorni di acciuffare in extremis il pareggio contro la capolista Pisa e poi, sempre in extremis, di farsi rimontare dal fanalino di coda. Un film, quello delle critiche e addirittura del chiedere la testa dell’allenatore, che si ripete anche quest’anno, inesorabilmente. Ora serve una pronta risposta, con una prova di solidità e carattere contro un avversario insidioso come la Spal. La squadra alle-

OGGI RIPARTE ALLO STADIO CON LA SCUOLA

Ciofani con la Spal la scorsa stagione (foto © Ivano Frittoli)

nata da Pep Clotet è una di quelle formazioni che ama proporre il proprio gioco, vanta una rosa di prim’ordine per la B, ma in classifica è in ritardo rispetto alle aspettative

SERIE A • A RISCHIARE DI PIÙ NEL DERBY È L’INTER Un derby che vale già tanto, soprattutto per l’Inter, che in caso di sconfitta domani sera, rischia di uscire già dalla lotta scudetto. Dopo l’ultimo turno in Champions, i nerazzurri sono più carichi, ma il Milan del campionato sembra trovare altre motivazioni rispetto all’impegno europeo. Il Napoli ospita il Verona, fatale la scorsa stagione per il 4º posto, mentre la Juventus affronta la Fiorentina. CLASSIFICA (11ª giornata): Napoli, Milan 31; Inter 24; Atalanta, Roma 19; Lazio, Fiorentina 18; Verona, Juventus, Bologna, Empoli 15; Torino, Sassuolo 14; Udinese 11; Sampdoria, Venezia 9; Genoa, Spezia 8; Salernitana 7; Cagliari 6.

Oggi neo Distinti saranno presenti circa 450 studenti, familiari ed insegnanti dell’Istituto Comprensivo Cremona Cinque. La società, infatti, ha riavviato il progetto “Allo stadio con la scuola”, bloccato dalla pandemia.

della vigilia. Tanti gli ex da ambo le parti: nelle file della Cremonese, in primis, Castagnetti, oltre a Sernicola e Okoli, tra i ferraresi, invece, occhi puntati soprattutto su

Lorenzo Colombo che da oggetto misterioso in grigiorosso nella seconda parte della scorsa stagione (unico giovane a non aver avuto spazio nel primo tratto della gestione Pecchia), ora torna allo Zini da bomber. Insieme a lui figura anche il difensore Coccolo, per il quale è saltato il rinnovo in estate a causa di presunti problemi fisici. «Sarà una partita completamente diversa dalle precedenti: affronteremo una squadra che ama giocare e tenere il pallino: inoltre i biancazzurri hanno qualità e sanno concretizzare», ammonisce Pecchia. Dopo la Spal ci sarà la pausa, utile per tracciare i primi bilanci stagionali: una vittoria potrebbe servire soprattutto per ritrovare entusiasmo e consapevolezza, dopo i soli due punti racimolati nelle ultime tre gare.

RISULTATI 11 ª GIORNATA Benevento-Brescia 0-1, Frosinone-Crotone 2-1, Lecce-Cosenza 3-1, Monza-Alessandria 1-0, Parma-L.R. Vicenza 1-0, Pisa-Ascoli 1-1, Pordenone-Cremonese 2-2, Reggina-Cittadella 0-1, Spal-Perugia 1-2, Ternana-Como 1-2.

CLASSIFICA Pisa 22 Brescia 21 Lecce 20 Benevento 19 Reggina 19 Frosinone 18 Cremonese 18 Perugia 17 Monza 17 Parma 16

Como 16 Cittadella 16 Ascoli 15 Cosenza 14 Spal 13 Ternana 13 Alessandria 8 Crotone 7 L.R. Vicenza 4 Pordenone 3

1 2 ª GIORNATA (06-11 h 14) Alessandria-Ternana, Ascoli-L.R. Vicenza, Benevento-Frosinone (h 18.30), Brescia-Pordenone (h 16.15), Cittadella-Pisa (07-11 h 20.30), Como-Perugia, Cosenza-Reggina (ieri sera), Cremonese-Spal, Crotone-Monza (07-11 h 14), Lecce-Parma (07-11 h 16.15).

SERIE C • PROVA D’ORGOGLIO DELLA PERGOLETTESE Prova di carattere della Pergolettese, dopo la penalizzazione di due punti. Mentre la società ha ribadito di aver operato sempre in regola e che provvederà ad impugnare la decisione assunta nelle opportune sedi, la squadra di Lucchini ha portato a casa un successo prezioso dalla trasferta di Trento (2-1), grazie alle reti di Pasquato e Varas. «Vogliamo

SERIE D • CREMA, UN PUNTO UTILE PER IL MORALE

dedicare questa vittoria alla memoria di Andrea Micheli, perché questa settimana non è stata facile per la società e vogliamo che questa bella e voluta vittoria sia dedicata a lui», ha affermato il tecnico gialloblu, che ora può contare anche sul difensore Franco Lepore, classe 1985 e che spera in un altro successo oggi al Voltini alle 14.30 con la Triestina.

CLASSIFICA (12ª giornata): Südtirol* 27; Padova, Renate 26; FeralpiSalò 24; Pro Vercelli 19; Lecco, AlbinoLeffe 17; Triestina 16; Juventus Under 23 15; Pro Patria 14; Virtus Verona, Piacenza 13; Seregno, Fiorenzuola, Trento, Pergolettese (-2) 12; Legnago Salus*, Giana Erminio, Pro Sesto 11; Mantova 10. *una partita in meno

Pareggiare con la capolista (1-1), fa sicuramente bene al morale, anche se la classifica del Crema (che ha ingaggiato il centrocampista Thomas Erman, classe 1999) resta molto deficitaria. «Abbiano dimostrato unità e che la squadra è viva», ha affermato il tecnico Bellinzaghi. Ma domani con il Ponte San Pietro è indispensabile la vittoria.

CLASSIFICA (9ª giornata): Desenzano Calvina 19; Arconatese 18; Casatese 17; Sangiuliano City Nova 16; Sona, Folgore Caratese 15; Brusaporto, Ciserano Bergamo, Legnano 14; Breno, Olginatese 13; Leon, Caravaggio 12; Sporting Franciacorta, Villa Valle 9; Ponte San Pietro 8; Castellanzese, Vis Nova Giussano 7; Crema 5; Real Calepina 3.

COMUNE DI CREMONA Settore Progettazione e Manutenzione

AVVISO DI PROCEDURA APERTA Oggetto: Servizi di Progettazione Definitiva, Progettazione Esecutiva e Direzione Lavori per lavori di adeguamento sismico di due edifici scolastici. Importo: € 464.350,69 = oltre oneri previdenziali e IVA. Termine di presentazione istanze: ore 09:00 del giorno 09/11/2021 Rup: Arch. Giovanni Donadio. Avviso integrale: disponibile sul sito www.comune.cremona.it e sul sito www.ariaspa.it Cremona, 05/10/2021

Il Direttore di Settore Arch. GIOVANNI DONADIO


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Sport

Sabato 6 Novembre 2021

» BASKET SERIE A

servirà una prova di valore per non farsi travolgere Il successo contro Reggio Emilia, arrivato grazie ai giocatori italiani, ha ridato slancio ai biancazzurri che domani ospitano la capolista, imbattibile in questo avvio di stagione

Vanoli, indossa l’abito buono domani con l’Armani Milano RIS U L T AT I 6 ª G IO R N A TA

FABIO VARESI

La vittoria della Vanoli contro Reggio Emilia ha dato indicazioni positive a coach Galbiati. Prima di tutto, ma questo non è un segreto, la squadra non può fare a meno del capitano Poeta, anche se a mezzo servizio e poi dispone di ottimi italiani, che da soli hanno vinto il match di Bologna, visto che gli americani hanno segnato la miseria di 14 punti in cinque. Di solito, quando gli stranieri sono in giornata negativa, arriva una sconfitta, evitata stavolta grazie alle super prestazioni di Pecchia (26 punti), del solito Cournooh (16 e autore della tripla decisiva) e del sempre più convincente Spagnolo (11 punti e 5 rimbalzi), miglior under 22 di ottobre. Di contro, il rendimento degli americani comincia a preoccupare, perché se per Harris si è trattato di un caso, le incertezze di McNeace e soprattutto di Miller non possono sempre essere compensate dal gruppo degli italiani, in particolare con avversari più forti. Ecco perché, per evitare una brutta figura domani al PalaRadi contro l’inarrestabile Armani Milano, tutti i biancazzurri dovranno dare il meglio di sé e sperare che la squadra di

Brescia-Fortitudo Bologna 97-81, Brindisi-Venezia 81-80, Milano-Sassari 79-50, PesaroTrento 75-79, Reggio Emilia-Cremona 58-64, Treviso-Varese 96-78, Tortona-Virtus Bologna 93-76, Trieste-Napoli 77-75.

CLA SSIF ICA Milano 12 Brindisi 10 Virtus Bologna 8 Treviso 8 Trieste 8 Trento 6 Tortona 6 Brescia 6

Cremona 6 Sassari 6 Reggio Emilia 6 Napoli 4 Venezia 4 Fortitudo Bologna 2 Varese 2 Pesaro 2

7 ª GI ORNA TA ( 07 - 11 )

Cremona-Milano (h 17.30), Fortitudo BolognaTreviso, Napoli-Tortona, Trento-Brescia, Sassari-Trieste, Varese-Brindisi, Venezia-Reggio Emilia, Virtus Bologna-Pesaro.

Matteo Spagnolo è stato tra i più positivi anche contro Reggio Emilia (foto Passamonti)

Messina sia un po’ scarica dopo l’ennesima impresa in Eurolega, stavolta con il Barcellona nella bolgia del Forum. È praticamente impossibile ipotizzare i dodici che saranno impiegati domani pomeriggio, visto che il coach milanese può far ruotare ben 15 giocatori, tutti praticamente titolari e per questo sempre vogliosi di mettersi in mostra per avere più minutaggio. Solo con un’Olimpia sottotono e una Va-

noli in formato extralusso, si può sperare di avere un match sul filo dell’equilibrio, come è accaduto a sorpresa a Varese, ma non sono queste le partite sulle quali i ragazzi di Galbiati devono costruire una classifica più vicina alla zona playoff e distante dalla lotta per non retrocedere. Dare però del filo da torcere a una corazzata come Milano, darebbe una spinta in più per impegni più abbordabili.

ARM ANI EXCH ANGE MILANO

9 Nicolò Melli Ala-Centro 10 Jerian Grant Play-Guardia 13 Sergio Rodriguez Playmaker 15 Kaleb Tarczewski Centro 17 Giampaolo Ricci Ala-Centro 19 Paul Stephan Biligha Centro 21 Riccardo Moraschini Guardia 22 Devon Hall Guardia Playmaker 23 Malcolm Delaney 24 Konstantinos Mitoglou Ala-Centro 30 Troy Daniels Guardia 31 Shavon Shields Ala 40 Davide Alviti Ala Centro 42 Kyle Hines 70 Luigi Datome Ala Coach: Ettore Messina

SERIE A2 • AZZURRE PER IL POKERISSIMO

SERIE B • JUVI PRONTA PER IL BIG MATCH DI CIVIDALE

Il Basket Team Crema, griffato Parking Graf, sa solo vincere e con estrema facilità, come ha dimostrato a Vicenza, dove le azzurre si sono imposte 8141, con quattro giocatrici in doppia cifra. Stasera alle 20.30 le ragazze di Diamanti ospitano il Carugate per calare il pokerissimo di vittorie contro un avversario che ha solo due punti in classifica. CLASSIFICA (4ª giornata): Basket Team Crema, Milano, Brescia, Udine, Castelnuovo Scrivia 8; Mantova, Alpo 4; Valbruna Bolzano, Ponzano, Carugate, Aperia Bolzano 2; Vicenza, Treviso, Torino 0.

Dopo il ko all’esordio nel derby, la Ferraroni JuVi Cremona ha incamerato quattro vittorie di fila, l’ultima in ordine di tempo a Lumezzane e di un solo punto (57-56), ma dopo aver rimontato il -11 all’intervallo lungo. In un match dal punteggio basso e con tanti errori, soprattutto dalla lunga distanza, nella JuVi spiccano le prove di Nasello (16 punti, di cui i due della vittoria) e Preti (10), mentre Bona è rimasto a riposo in panchina. Con il morale alto, i cremonesi affrontano oggi alle 19.30 lo scontro al vertice di Cividale. Al contrario dei cugini, la Pallacanestro Crema ha incassa-

La JuVi a canestro

to un’altra sconfitta. A Olginate sono stati gli ultimi tre minuti senza canestri a con-

dannare la squadra di coach Ghizzinardi, al terzo stop consecutivo, il primo in trasferta. Il risultato di 71- 66 è frutto di un brutto secondo quarto (23-12), rimediato con una terza frazione incoraggiante (10-21), che sembrava far pendere la bilancia dalla parte dei rosanero. Ma si è trattato solo di un’illusione. Domani alle 18 a Desio è indispensabile invertire la rotta. CLASSIFICA (5ª giornata): Mestre 10; Cividale, JuVi Cremona, Fiorenzuola 8; Vicenza, Bergamo, San Vendemiano 6; Olginate, Desio, Crema, Monfalcone, Jesolo 4; Bernareggio, Bologna, Lumezzane, Padova 2.

CANOTTAGGIO • SUCCESSI A DONORATICO E VARESE

A Donoratico, nell’European Rowing Coastal Challenge, ennesimo trionfo dell’anno per le ragazze d’oro Federica Cesarini e Valentina Rodini nel quattro con le vicecampionesse olimpiche francesi Claire Bove e Laura Tarantola e il timoniere Alessandro Calder (nella foto Mimmo Perna/Canottaggio.org). Un successo maturato sulla SC Telimar di Elisa Arcara, Violante Lama, Elena Joana Armeli, Alice Ramella e Maria Condurso al timone e sulla SC Pontedera di Ludovica Serafini, Arianna Noseda, Paola Piazzolla, Diana Dymchenko e Ginevra Marconcini timoniera: piazzamenti che hanno regalato all’Italia una vera e propria tripletta. A Varese sul bacino della Schiranna, invece, sono stati assegnati i titoli italiani di Gran Fondo nelle specialità del doppio e del quattro senza. Oro per il doppio Junior femminile del Flora di Anna Scolaro e Giorgia Arata, per l’equipaggio misto, sempre del Flora, con Riccardo Benedusi e per il doppio Ragazze dell’Eridanea di Alessandra Grasselli ed Elisa Marca. Ora spazio in questo weekend a Torino alla classicissima Silver Skiff e alla Kinder Skiff per i più piccoli.

PODISMO • SI AVVICINA LA MARATONINA DI CREMA Si avvicina a grandi passi il ritorno della Mezza Maratona di Crema, che il 14 novembre (alle ore 18) ritroverà il suo posto nel calendario nazionale Fidal, dopo la forzata cancellazione dello scorso anno. Si festeggerà un traguardo importante, quello della 15ª edizione, per la quale stanno già affluendo tantissime adesioni. Oltre alla corsa sui 21,097 km, il programma della giornata offrirà anche la gara sui 10 km che dal 2019 ha una doppia valenza: sia agonistica con il nome di 10 km Città di Crema, sia non competitiva, l’ormai famosissima Marian Ten, appuntamento fisso per i podisti lombardi e non solo che non guardano alla classifica, quanto al piacere di correre in compagnia. Non va però dimenticata la Enercom Crema Kids Run, interamente dedicata ai più piccoli.


Sport

Sabato 6 Novembre 2021

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RICONOSCIMENTI • LA CONSEGNA IL 2 6 NOVEMBRE A ROMA

PREMIAZIONI • PARATA DI CAMPIONI A PALAZZO LOMBARDIA

PREMIO “MONDINI” A GIGI ARRIGONI

I MEDAGLIATI DI TOKYO IN REGIONE

ROMA - Importante riconoscimento per Gigi Arrigoni, dt della Bissolati e collaboratore della Nazionale olimpica femminile, che il 26 novembre riceverà il premio “Azelio Mondini” 2021 in una cerimonia ufficiale a Roma. Un premio assegnato ogni anno all’allenatore che si è distinto per le qualità morali e la dedizione all’insegnamento del canottaggio e più che meritato da Arrigoni, in un anno ricco di soddisfazioni.

MILANO - Parata di campioni olimpici e paralimpici a Palazzo Lombardia. Il presidente Fontana ha premiato 22 atleti lombardi che si sono distinti a Tokyo 2020, conquistando una medaglia (tra cui, ovviamente, gli ori Fausto Desalu e Valentina Rodini e l’argento Vanessa Ferrari), nel corso di una cerimonia emozionante a cui hanno partecipato, fra gli altri, Antonio Rossi, Giovanni Malagò e Luca Pancalli. (Fonte Italpress)

» volley serie a1

match delicato oggi pomeriggio contro il bisonte

L’inatteso tracollo casalingo con Bergamo, costringe le rosa di Volpini a fare risultato in Toscana per allontanare la zona bassa della classifica

La Vbc deve prendere Firenze per le corna Pomeriggio di Halloween da paura per la Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore, che in modo un po’ inatteso, ha ceduto il passo al Volley Bergamo 1991 con un secco 0-3 (20-25, 15-25, 22-25). Non sono bastati i 12 punti di Zhidkova e gli 11 di Shcherban alla squadra di Volpini, apparsa in giornata no. Nulla è compromesso, visto che siamo solo alla 5ª giornata di campionato, ma dopo un inizio brillante, le rosa sono state risucchiate nella parte bassa della classifica, dove molte squadre appaiono in ripresa. Serve, quindi, concentrarsi sul PalaRialdoli di Scandicci, dove oggi alle 17 è in programma la sfida con Il Bisonte Firenze delle due ex palleggiatrici Carlotta Cambi e Francesca Bonciani, reduce anche lei da una netta sconfitta (3-1 a Roma). «Veniamo da una brutta sconfitta afferma l’head coach Martino Volpini - ma questa lezione ci è sicuramente servita, siamo ripartite tutta la settimana

RISULTATI

5 ª GIORNATA

Busto Arsizio-Scandicci 2-3, Cuneo-Vallefoglia 3-0, Casalmaggiore-Bergamo 0-3, MonzaConegliano 2-3, Novara-Perugia 3-0, RomaFirenze 3-1, Trento-Chieri 1-3.

CLASSIFICA Conegliano 14 Novara 11 Scandicci 11 Busto Arsizio 10 Chieri 9 Firenze 9 Monza 8

Bergamo 6 Roma 6 Casalmaggiore 6 Cuneo 5 Trento 4 Perugia 3 Vallefoglia 3

6 ª GIORNATA (07-11 h 17)

Un attacco di M’Kaela White (foto Simone Contesini) Contesini)

con l’atteggiamento giusto e la voglia di riscattarci. Ora affrontiamo una squadra, appunto Firenze, che ha tre punti più di noi, con un attaccante molto forte che è la Nwakalor, che dovremo arginare al meglio, come prima cosa, col nostro muro-difesa per poi giocarcela alla pari

Chieri-Roma, Conegliano-Busto Arsizio, Firenze-Casalmaggiore (06-11 h 17), NovaraCuneo, Perugia-Bergamo, Scandicci-Monza, Vallefoglia-Trento.

con tutte le altre giocatrici». La prima cosa su cui lavorare è sicuramente l’atteggiamento e l’approccio, vero? «Dobbiamo tornare a diventare ciniche - continua il coach - e imporre il nostro muro-difesa, cioè gli aspetti che ci hanno contraddistinto nelle gare contro Scandicci,

Roma e con Monza al “Mimmo Fusco”. Sicuramente le ragazze entreranno in campo domani a Scandicci con l’atteggiamento giusto, perché come dice Ibrahimovic (facendo una citazione calcistica), a questi livelli o mangi o ti mangiano». Le avversarie sono avvertite.

SERIE B1 • IN FORMA ESPERIA E OFFANENGO L’Esperia Cremona torna a sorridere, dopo la sconfitta contro Gossolengo. Una partita quasi mai in discussione, con Alseno che ha insidiato le sicurezze cremonesi solo all’inizio dei tre set, salvo poi lasciare campo libero alle ragazze di coach Magri. Importanti i ritorni in campo di Erika Pionelli e Chiara Frugoni, per le gialloblu (quarte con 6 punti) che proveranno a ripetersi oggi alle 17.30 in terra forlivese contro la Blueline Libertas Volley. Nello stesso girone D, la Cvs-RaMa Ostiano ha racimolato un solo punto a Garlasco, cedendo 15-13 al tie break. Le ragazze di Bonini, ferme a 3 punti in classifica, ospitano stasera alle 20.45 le modenesi del Montale. Nel girone B, secondo successo di fila per 3-0 della Chromavis Abo Offanengo contro le trentine della Rothoblaas Volano. «Sono tre punti importanti per il morale e per la classifica», ha affermato coach Bolzoni. Stasera alle 20.30, trasferta a Lecco contro l’Acciaitubi Picco. Nulla da fare, infine, per l’Enercom Fimi Crema, ko 1-3 davanti ai propri tifosi con la Ato Trento. Stasera alle 19.30 la neopromossa proverà a riscattarsi a Bedizzole.


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Sport

Sabato 6 Novembre 2021

» CICLISMO

Dopo il successo a Cremona è arrivata la convocazione in azzurro

Federica si conferma un giovane talento in grande ascesa, vincendo tra le Junior la prova di casa nel 42º Gran Premio Mamma e Papà Guerciotti. Nel weekend la sfida continentale in Olanda

Venturelli agli Europei di ciclocross FORTUNATO CHIODO

Malgrado la pioggia, i migliori specialisti del ciclocross hanno dato spettacolo nel 42º Gran Premio Mamma e Papà Guerciotti, gara internazionale che per la prima volta si è svolta nel Parco al Po di Cremona, con la regia del Gruppo Sportivo Selle Italia-Guerciotti Elite, in collaborazione col Velo Club Cremonese B&P Recycling e con il patrocinio del Comune di Cremona. A fare festa nelle prove del calendario Uci sono stati Jakob Dorigoni, la bergamasca Silvia Persico nella Open femminile, la figlia d’arte Giorgia Pellizzotti, il promettente Luca Poletti e la solita cremonese Federica Venturelli tra gli Junior. Osservatore inte-

Federica Venturelli (foto Zenzolo)

Il successo di Dorigoni

ressato il ct azzurro Daniele Pontoni, che ha convocato anche la Venturelli per il Campionato Europeo a Col du Vam (Olanda), in programma oggi e domani. Dorigoni ha preceduto il compagno di squadra e campione d’Italia Gioiele Bertolini e Filippo Fontana (anche lui protagonista, ma tradito da

TRA TANTE NOVITÀ, VILLA RESTA UN PUNTO FERMO

Il dopo Cassani si chiama Daniele Bennati, aretino di 41 anni, nuovo ct dei professionisti. La sua nomina è solo la punta dell’iceberg di una rivoluzione (nella foto tutti gli allenatori): infatti, solo il cremasco Marco Villa (che si occuperà dell’intero settore della pista) e Marino Amadori alla guida degli Under 23, sono stati confermati. Come già anticipato, Edoardo Salvoldi passerà dal settore femminile agli Juniores su strada, mentre le donne andranno al suo braccio destro Paolo Sangalli, promosso titolare.

un errore in avvio della gara). Insomma, una festa nella festa per il team Selle Italia-Guerciotti Elite. Come detto, Federica Venturelli (anche lei con la maglia della società organizzatrice) è stata la migliore delle Junior sui sentieri di casa. «Dopo un periodo di stop dovuto all’infortunio occorsomi in

Coppa Europa a Jesolo (lussazione della spalla) - ha rivelato Federica - sono stata ferma un paio di settimane. Il rientro a Corridonia al Giro d’Italia di ciclocross è stato discreto (seconda) e a Brugherio il percorso era sicuramente troppo tecnico per le mie caratteristiche e sono caduta in prova, spaventandomi molto per il riacutizzarsi del problema alla spalla. Ho comunque partecipato alla gara e sono riuscita a terminare la prova in modo positivo. A Cremona giocando in casa e su un percorso molto bello, disegnato dal due volte campione del mondo Vito Di Tano, che è il mio direttore sportivo, ho dato il massimo e sono riuscita ad ottenere una prestazione più che soddisfacente».

ROMANENGO HA CELEBRATO MARTA CAVALLI Alla festa del Pedale Romanenghese, gli ospiti d’onore sono stati Antonio Pegoiani, presidente del Comitato provinciale della Federciclismo e soprattutto Marta Cavalli (nella foto con il presidente Ferrari e il sindaco Polla), 23 anni di San Bassano, atleta delle Fiamme Oro e professionista nell’equipe francese Fdj NouvelleAquitaine Futuroscope, che ha chiuso un 2021 intensissimo, con tanti risultati che testimoniano la sua crescita internazionale. Maglia

azzurra come miglior italiana al Giro d’Italia femminile, oro nel team relay e sesta nella prova in linea Elite ai Campionati Europei, Marta ha colto anche il bronzo iridato (sempre nel team relay) ed è giunta nella top ten

della prima storica Parigi-Roubaix al femminile. «E’ stata una stagione massacrante, anche se mi è spiaciuto lasciare la disciplina su pista per ovvi motivi di squadra. Ora mi sto godendo un po’ di relax attivo a casa con i miei

familiari, perché la temperatura è uguale alla Francia. Poi andremo a preparare la stagione 2022 al caldo della Spagna. Per gli spostamenti, la prassi è quella di viaggiare in aereo, due bici le lascio a casa e due le porto con la squadra che mi raggiunge all’aeroporto. Il prossimo Tour? È prematuro parlarne ora, comunque è un obiettivo al quale nessuna rinuncia». Durante la festa, la Cavalli ha ricevuto un riconoscimento dai dirigenti del Pedale Romanenghese.

IN BREVE

PISTA: LA VECE ENTRA IN CHAMPIONS LEAGUE L’Unione Ciclistica Internazionale ha svelato la entry list per l’Italia nella Champions League, che inserisce 72 dei migliori corridori della specialità su pista del mondo, di 30 nazionalità: sono la cremonese Miriam Vece (Centro Sportivo Esercito/Valcar-Travel & Service), la piacentina Silvia Zanardi (Bepink) e il veneto Michele Scartezzini (Gs Fiamme Azzurre/Biesse Arvedi).

PREMIAZIONI DOMANI ALLE 10 A POZZAGLIO

Domani alle ore 10 presso la sala polivalente del Centro Sportivo Astra a Pozzaglio, il Pedale Cremonese consegnerà le maglie e i premi della classifica finale del Memorial Cav. Roberto Martinelli e Cav. Uff. Mario Vicini per Giovanissimi.

RITROVATE LE BICI RUBATE A ROUBAIX

Le 22 preziose bici rubate alla Nazionale italiana durante i Mondiali della pista, lo scorso 23 ottobre a Roubaix, tra le quali quelle del quartetto oro alle Olimpiadi a Tokyo, sono state tutte ritrovate dalla polizia della Romania nel distretto di Vrancea.

BOCCE

Caccialanza vince a Cremona. Master: giovani ok

ALLA CANOTTIERI FLORA PARTE IL PROGETTO BOCCIA PARALIMPICA

diretto la gara Francesco Lanzi (che nella foro premia Caccialanza). MASTER JUNIORES • Ancora in evidenza i nostri giovani sulle corsie del bocciodromo di Vergiate per l’epilogo della stagione. Nella categoria Under 12 secondo posto di Alessandro Minoia: dopo aver superato Francesco Guerrieri (25-16), Franco Vivenzi (31-23) e Alessandro Rizzetto, veniva sconfitto da Christian De Vita per 25-29 in finale. Nella categoria Under 15 sfiora il successo Alessandro Massarini. Dopo aver eliminato Lorenzo Bocchio (10-2), Romanini (10-9) e Brambilla (10-5), trovava disco rosso opposto a Samuele Danesi (710). Eliminati in batteria Luca Domaneschi ed Alberto Fornasari.

(M.M.) Anche a Cremona ha preso il via “Divers-abilità sportiva”, progetto voluto e pensato dall’assessorato allo Sport di Cremona e finanziato dalla Fondazione Comunitaria della Provincia che propone percorsi di avviamento, educazione e pratica di sport paralimpici. Promotore di questa bella iniziativa è la Canottieri Flora che metterà in campo sia i mezzi che le persone per dare l’opportunità di inserimento nello sport a chi è affetto da disabilità di tipo grave o gravissimo, come è nell'intento della boccia paralimpica. Parallelamente a questo progetto, come ci conferma il presidente rivierasco Pierangelo Fabris, si sta sperimentando un tipo di boccia inclusiva con la possibilità di inserire in questo sport anche persone con disabilità meno gravi.

MASSIMO MALFATTO

Altro che Halloween da poco passato: Alberto Caccialanza ha cacciato le streghe con due successi consecutivi. Il rivierasco ha tirato fuori gli artigli quando più conta: dopo Soresina, anche a Crema è salito sul gradino più alto del podio della gara (a terzine) ben organizzata come sempre dalla bocciofila Nuova Bar Bocciodromo. Dopo aver eliminato Fulvio Ventura (128), il buon “Caccia” s'imponeva su Stefano Ramella (12-5) e in semifinale si sbarazzava dell’emiliano Daniele Boccalari per 122. Dall’altra parte del tabellone in evidenza Erminio Erba. Il portacolori della bocciofila Capergnanica infliggeva una dura lezione

ad Alberto Pedrignani (12-1), estrometteva Francesco Vezzoni (12-5) ed approdava in finale superando Francesco Campisi per 12-9. Finale a senso unico, con agevole successo di Caccialanza su Erba 12-4. Ha


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