il piccolo 42 del 20/11/2021

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ECONOMIA

COVID

a pagina 10

IMPRESE FEMMINILI MEGLIO IL SUD DEL NORD ITALIA

a pagina 10

VACCINI DA RECORD: 160MILA TERZE DOSI IN UN SOLO GIORNO

Anno V • n° 42 • SABATO 20 NOVEMBRE 2021

Periodico • € 0,02 copia omaggio

ISSN 2724-4385

Direttore responsabile: Daniele Tamburini • Società editrice: U.P. Uggeri Pubblicità srl • Amministrazione e diffusione: Corso XX settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • Autorizzazione del Tribunale di Cremona n° 5/2017 del 26/10/2017 Redazione: Corso XX Settembre 18, Cremona - tel. 0372 20586 • ilpiccolocremona@gmail.com • Stampa: Industria Grafica Editoriale Pizzorni I.G.E.P. Srl - Cremona • Pubblicità: U.P. Uggeri Pubblicità srl • 0372 20586 • info@uggeripubblicita.it

AGROALIMENTARE • Dal pollo al sesamo. Coldiretti: l’81% proviene dall’estero

Articolo a pagina 7

ECCO LA LISTA DEI CIBI PERICOLOSI EDITORIALE

AMBIENTE

LIBERTÀ, LIBERTÀ DANIELE TAMBURINI

COP26 FLOP: L’ECONOMIA VINCE SUL CLIMA

Pezzoni alle pagine 4-5

EVENTI

FESTA DEL TORRONE ULTIMO WEEKEND Articolo a pagina 3

CASALASCO

DISTRETTO OGLIO PO TORNA L’OTTIMISMO Articolo a pagina 13

FATEMI CAPIRE... di Vanni Raineri

, L INIZIATIVA

Raineri alle pagine 14-17

CAMMINO DEL PO: TURISMO E INCLUSIONE SPORT

LA CREMO NELLO STRETTO IN CERCA DELL’AGGANCIO Volpi a pagina 23

VANOLI, DOMANI SERA I PUNTI VALGONO DOPPIO Varesi a pagina 24

GLI OSCAR DELLA STAGIONE PREMIANO ANCORA IL CT Chiodo a pagina 26

13-21 NOVEMBRE

L’Anm, Associazione Nazionale Magistrati, chiede di costituirsi parte civile nel processo contro l’ex suo presidente, Luca Palamara: chiederà i danni per averne danneggiato l’immagine. Lo stabilirà il tribunale, che sarà composto da giudici che sono rappresentati dall’Anm.

Non mi piacciono gli opposti schieramenti, le partigianerie “a prescindere”. Non mi piacciono le posizioni portate avanti a suon di urla. Se fossi vissuto nel Medioevo, probabilmente, tra Guelfi e Ghibellini, non mi sarei schierato. Certo, ci sono questioni di fondo, radicate nella civiltà umana, su cui non si può transigere: ma, per la maggior parte, si può ragionare, ci si può confrontare, si può – grande parola – mediare. Non mi farò, pertanto, trascinare nella contrapposizione ProVax - NoVax. Non nei termini del tifo calcistico: si tratta di questioni troppo serie. Posso solo esprimere, questo sì, una serie di preoccupazioni ed una proposta. Una preoccupazione grande è il livello di scontro che si sta sempre più profilando. E non parlo solo di insulti sui social. Parlo, da una parte, dell’atteggiamento di chi, o per contrastare il green pass, o per il timore di questo vaccino, o per il rifiuto del concetto stesso di vaccino, non prende, comunque, altre precauzioni che sarebbero auspicabili e che, oltretutto, sono antichissime: la mascherina (ricordate i grandi “becchi” indossati dai medici durante le epidemie di peste?) e il distanziamento. prosegue a pagina 7

Festa

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CRONACa

Sabato 20 Novembre 2021

Anche quest’anno la Provincia di Cremona ha avviato l’attività di ispezione degli impianti termici adibiti al riscaldamento degli edifici e alla produzione di acqua calda. Pertanto, a partire dal 1 dicembre, verranno effettuati da tecnici della Società Nec Srl i controlli di alcuni impianti ter-

IN P ROV INC IA

DA MERCOLEDÌ 1 DICEMBRE SCATTANO LE ISPEZIONI DEGLI IMPIANTI TERMICI

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mici siti nel territorio Provinciale. Gli ispettori della Nec Srl sono provvisti di apposito tesserino di riconoscimento rilasciato dalla Provincia. Si ricorda che il titolare di ogni impianto da sottoporre a verifica viene preavvisato del controllo con lettera individuale della Provincia.

CRONACA • Stamattina in piazza Roma la consegna del Torrone d’Oro a Nicolò Govoni, momento clou della manifestazione

La Festa del Torrone al rush finale: oggi arriva Fontana Ultimo weekend di Festa del Torrone a Cremona. Il momento clou della kermesse oggi alle 11.30 nella tensostruttura di piazza Roma, con la consegna del Torrone d’Oro a Nicolò Govoni, giovanissimo cremonese, classe 1993, Ceo di Still I Rise, l’organizzazione che apre scuole d’emergenza per i profughi in cui è possibile ottenre il baccalaureato internazionale. Un riconoscimento prestigiosissimo, che negli anni è stato assegnato a Gianluca Vialli, Dario Cantarelli, Carla Fracci, Rosa Ventrella, Beppe Severgnini e Marco Tullio Giordana. Ma oggi, in mattinata, a Cremona arriverà il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. Poi ci sono gli stand, con dolci provenienti da tutta Italia, ad occupare piazza Stradivari, cortile Federico II e via Gramsci. Sempre oggi, alle 14, al Palatorrone una speciale degustazione di cioccolato e... mostarda. Alle 15.30 in programma lo show cooking con i maestri pasticceri Damaride Russi e Nicola Giotti. Mostreranno l’utilizzo, in cucina, dell’aerografo per realizzare veri e propri capolavori dal gusto unico. Alle 10, invece, nel Salone dei Quadri del Comune di Cremona, la cerimonia di consegna del Premio volontariato all’associazione Siamo Noi e del premio Eccellenza all’Orchestra dell’Istituto musicale Monteverdi. Nel pomeriggio, la consueta creazione di una spe-

ciale opera d’arte in piazza del Comune: una performance curata dall’Associazione Artisti Cremonesi. Le creazioni, alla fine della kermesse, saranno vendute all’asta e il ricavato devoluto in beneficenza. E ancora, le postazioni con i fumet-

tisti del centro “Andrea Pazienza” con i loro disegni sul torrone e i laboratori per bambini nella Galleria XXV Aprile. Senza dimenticare gli appuntamenti dedicati alla musica: le visite guidate al Museo del Violino e nelle botteghe dei liutai,

la violin experience sulla liuteria cremonese (Palazzo Mina Bolzesi), la musica degli strumenti Stradivari, Amati, Guarnieri (auditorium Arvedi). E poi tour alla scoperta delle bellezze della città: la chiesa di Sant’Agostino, il neonato Museo Diocesano, la chiesa di San Sigismondo, la Cattedrale, in Battistero, la piazza del Comune e alcune dimore storiche come Palazzo Calciati Crotti. Ci sarà inoltre la possibilità di vistare la città sul trenino Sperlari (dalle 10 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30, partenza da Piazza Roma ogni 30 minuti). E poi, la magia delle luminarie d’autore, le cui immagini hanno fatto il giro d’Italia. Quest’anno la kermesse rende omaggio a Mina, con via Mercatello e via Solferino illuminate dalle parole di due canzoni simbolo della cantante: “Amor Mio” (che compie 50 anni) e “Vorrei che fosse amore”, i brani trasmessi in filodiffusione e le scritte a tema sulle vetrine dei negozi. Anche questa iniziativa – promossa da SGP Grandi Eventi, Botteghe del Centro di Cremona, Confcommercio, Amministrazione comunale, Pro Cremona, Seven Ars di Tiziano Corbelli e Onlus Occhi Azzurri – ha uno scopo benefico: una volta terminata, in primavera, le parole delle luminarie verranno battute all’asta e il ricavato verrà devoluto a Occhi Azzurri Onlus per la realizzazione di un centro per bambini con diversa abilità.

DIE TR O LE Q UIN TE

130 STUDENTI DELL’EINAUDI IN CAMPO ALLA KERMESSE

Dispiegamento di forze in grande stile per l'IIS “L. Einaudi” alla Festa del Torrone. “Dulcis in fundo” il tema di quest’anno e mai Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza avrebbero potuto immaginare un avvenire tanto radioso per il dolce inventato in occasione del loro matrimonio. In campo, con l’in bocca al lupo della preside Nicoletta Ferrari, non meno di 130 studenti dei corsi Tecnico del Turismo, Enogastronomia ed Ospitalità alberghiera, Servizi sanità ed Assistenza sociale. Ad arruolarli la Spg Grandi eventi di Carpi, che ha lanciato l’appello alla dirigente ed al referente di fiducia, Dionisi Zoppi (docente di Sala), il quale ha esteso l’invito all’intera scuola, al fine di supportare tutte le attività in programma, con le rispettive specializzazioni. Monica Parrella per il turistico così come Giuseppe Bonavita del sociosanitario non si sono tirati indietro. L’avventura è partita con la serata di gala di venerdì 12 novembre, è continuata nel fine settimana del patrono Sant’Omobono e prosegue in questo weekend.

CR EMONA

S ORES IN A

VENDE COSTOSI PROFUMI DI MARCA (MA SONO TUTTI FALSI) 33ENNE ITALIANO DENUNCIATO A UN CONTROLLO DI POLIZIA

PICCHIATA E MALTRATTATA PER ANNI, DENUNCIA IL MARITO DOPO LE INDAGINI SCATTA IL DIVIETO DI AVVICINAMENTO

Martedì scorso, una pattuglia della Squadra Mobile ha notato un’autovettura Fiat 500 che, in via San Francesco, si è accostata a bordo strada, affiancando un giovane ragazzo. Insospettiti, i poliziotti si sono appostati per verificare precisamente quali fossero gli intenti dei due. Il ragazzo ha ritirato un sacchetto di carta, per poi allontanarsi mentre il mezzo è ripartito. L’auto risultava noleggiata pres-

Dopo anni di angherie e vessazioni, una giovane donna di origini straniere è riuscita a trovare il coraggio di chiedere aiuto e denunciare il marito, un suo connazionale con il quale era sposata ormai da molti anni e con il quale ha avuto due figli. Pochi giorni fa la donna aveva deciso di rivolgersi ai carabinieri raccontando anni di vessazioni e di maltrattamenti, fisici e psicologici. La donna non

so una società di leasing campana. È partito l’inseguimento fino a via Fabio Filzi, poi il controllo di polizia. Il conducente, M.C., italiano di 33 anni, era un commerciante seriale di prodotti di marca contraffatti. Nel bagagliaio, numerosi profumi di marca falsi, che, se venduti, avrebbero potuto fruttare 2000€. È stato deferito per vendita di prodotti contraffatti e i profumi sono stati sequestrati.

era libera di uscire liberamente di casa e tantomeno di trovarsi un lavoro. Nel giro di pochi giorni i carabinieri hanno svolto le indagini previste e hanno eseguito l’ordinanza della misura cautelare emessa dalla Procura della Repubblica di Cremona. La misura messa in atto di fatto ha immediatamente allontanato l’uomo dalla casa coniugale, vietandogli di avvicinarsi alla moglie e ai figli.

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» mondo e ambiente ON. MARCO PEZZONI*

Chi si attendeva miracoli alla Cop26 di Glasgow è andato deluso. Le attese erano certamente troppo alte, ma erano esigenze reali dovute ad una emergenza climatica globale che si sta aggravando di anno in anno, di mese in mese, di giorno in giorno. Alla Cop26, alla ventiseiesima Conferenza delle Parti indetta dall’Onu, la partecipazione è stata la più alta di sempre: 40.000 persone tra rappresentanti di Stati e di Governi, ministri, diplomatici, specialisti; rappresentanti di Istituzioni internazionali, scienziati, economisti; banche e lobby finanziarie; esponenti di associazioni ecologiste e di movimenti quali Fridays For Futu-

GLI OBIETTIVI

L’ORIZZONTE DEL 45% DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ENTRO IL 2030 DEFINITO IN SCOZIA È ANCORA TROPPO TIMIDO

Dopo la Cop26 di Glasgow, la

re. La potente macchina organizzativa non si può dire che non abbia funzionato. Tra l’altro Glasgow è stato preceduto da due anni di preparativi e pre-incontri e da un G20 a presidenza italiana. Allora? Allora Glasgow ha reso evidente ancora una volta, per chi ha voglia di vedere e di capire, qual è la struttura del nostro mondo attuale, caratterizzato da due opposte dinamiche: l’interdipendenza dei problemi e la disunità politica.

Da questo punto di vista Glasgow impegnarsi a colmare il divario tra non è stato inutile. È bene che le il Nord e il Sud del mondo. Anzi acIstituzioni internazionali, a partire cade che dopo anni di rinvii riguardall’ONU, forzino sugli obiettivi indanti i 100 miliardi di dollari prodicati dagli scienziati dell’Ipcc e messi ai Paesi poveri del mondo, si mostrino all’opinione pubblica lasci che l’India con un emendamondiale la propria fatica e debomento allontani la fuoriuscita lezza nel convincere gli Stati ad dall’uso del carbon fossile oltre il 2030. Lacrime del presidente della adottare misure adeguate a contenere l’innalzamento della tempeCop26 Alok Sharma e ricerca imratura entro il grado e mezzo. È mediata del regista occulto dell’obene che i Governi di tutti gli Stati perazione: la Cina. del mondo si confrontino in lunghe In realtà, a cascata, tutti gli opposedute di lavoro consitori dell’urgenza di giunte e così dimostriuscire dall’uso delle fonti fossili il prima no di avere almeno la possibile hanno tirato consapevolezza che la lotta ai cambiamenti TUTTO IL MONDO un sospiro di sollievo, climatici richiede colla- Alla 26esima conloro, le grandi Multinazionali del petrolio e la borazione e condivisio- ferenza delle parti nostra ENI che, con il ne degli obiettivi e delindetta dall’Onu, la sostegno del ministro le misure urgenti da Cingolani, tende a proadottare. È bene che i partecipazione è stata processi di decarboniz- la più alta di sempre: lungare la dipendenza zazione indispensabili 40mila rappresentanti dell’Italia dal petrolio e, ad abbattere e azzerare soprattutto, dal gas. È la disunità politica del le emissioni di Co2 e di mondo a giustificare e legittimare gas climalteranti quali il metano siano dimostrati tecnicamente, questi irresponsabili ritardi. Disunità geopolitica che si è andata agtecnologicamente ed economicamente possibili e realizzabili. Angravando negli ultimi 20 anni, rinche se l’obiettivo del 45% di riduforzata dalla crescita dei vari nazione entro il 2030 definito a Glazionalismi e dalla messa in mora sgow è ancora troppo timido. del primato del Diritto internazioMa poi interviene prepotente l’alnale a favore del primato dei raptra dinamica: quella della compeporti di forza. In questo quadro tizione sia economica che politica persino la Francia europeista di Macron cerca di piazzare l’inganno tra gli Stati, quella della salvaguardia dei propri vantaggi competitivi, delle proprie centrali nucleari come quella di reperire per sé e sfruttare energia pulita. le risorse del pianeta, quella di non Anche l’incontro sul clima previsto

prossimamente tra Stati Uniti e Cina può sembrare ed è una parziale buona notizia, ma cosa rivela? Che le due Grandi Potenze tendono ad avere confronti bilaterali sulla testa di tutti gli altri Stati del mondo, i quali avrebbero apprezzato di più il loro protagonismo all’interno della Cop26. Rivela che l’aggiustamento delle due e tra le due Grandi Potenze servirà prioritariamente a difendere i loro sistemi economici interni e le loro graduali evoluzioni.


Sabato 20 Novembre 2021

, il ruolo dell ue

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«ANCORA GIGANTE ECONOMICO, MA SEMPRE PIÙ NANO POLITICO, L’UNIONE EUROPEA APPARE INDEBOLITA DAI CRESCENTI NAZIONALISMI INTERNI»

svolta può attendere?

cui parlava Norberto Bobbio, si risvegliasse: la società civile globale, almeno quella europea. Speriamo che i giovani dei Fridays For Future riescano a costruire un nuovo solidarismo globale, un nuovo internazionalismo. L’ecologia integrale di cui parla papa Francesco, la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità, la diffusione dieci volte maggiore rispetto ad oggi delle energie rinnovabili raccomandate da Next Generation EU, richiedono una nuova

È la bellezza del capitalismo globale, direbbe qualcuno. È molto di più: siamo di fronte al delinearsi di una nuova gerarchia internazionale, ad un ripiegamento della politica anche occidentale a favore della tecnocrazia, a un indebolimento della democrazia a favore di nuovi autocrati. E l’Unione Europea dov’è? Ancora gigante economico, ma sempre più nano politico, per di più indebolito dai crescenti nazionalismi interni. Servirebbe che il “terzo assente”, di

cultura politica e richiedono che l’interesse internazionale dell’Italia sia parte integrante e parte principale dell’interesse nazionale. Non c’è vero interesse nazionale se non fondato sull’interesse internazionale del nostro Paese: cioè sui principi dell’interdipendenza, della cooperazione, del multilateralismo, della pace. Questo è sempre più evidente proprio sul terreno della lotta ai cambiamenti climatici e sull’adozione di precisi Piani di adattamento e di mitigazione in Europa. Ma la situazione di sofferenza del pianeta e dell’ambiente e gli stessi giovani ci chiedono qualcosa di più: la conversione del modello di sviluppo. Questo richiederà un enorme sforzo e conflittualità democratica e intelligente da parte di movimenti e cittadini per mettere in discussione un impianto consolidato di economia e di stili di vita. E una elaborazione di proposte condivise con le forze sociali e i sindacati per garantire nuovi posti di lavoro e dignità ad un lavoro nuovo che sia alleato dell’ambiente e impegnato a migliorare la qualità della vita e della salute di tutti. Dunque oggi l’emergenza climatica è la più grande occasione per un rilancio e una rigenerazione della politica. *GIÀ DEPUTATO E SENATORE, COORDINATORE MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO, AMBIENTALISTA

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Il valore e l’importanza del bosco urbano per la salute e il clima

Lunedì 22 novembre, alle ore 21, in occasione della Giornata nazionale degli alberi, è in programma un incontro online aperto a tutti sul tema: “L’importanza per la salute e il clima del bosco urbano”. Relatore, Giovanni Damiani, biologo, docente universitario, presidente Gruppo unitario per le Foreste italiane e consigliere nazionale di Italia Nostra. È possibile seguire l’incontro in streaming sulla pagina facebook degli Stati generali Clima, Ambiente, Salute della provincia di Cremona. Chi volesse ricevere il link per partecipare alla discussione con il relatore può inviare una mail al seguente indirizzo: statigeneralicremonesi@gmail.com.


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Sabato 20 Novembre 2021

Epaca (Ente di Patrocinio e Assistenza per i Cittadini e l’Agricoltura) è il Patronato costituito dalla Confederazione Nazionale Coldiretti, riconosciuto dallo Stato sin dal 1954. Svolge un servizio di pubblica utilità e secondo le modalità stabilite dalla

legge. Epaca ha il compito di assistere i cittadini per il conseguimento delle prestazioni previste da leggi o regolamenti. Il Patronato concorre ad assicurare a tutti i cittadini i diritti sanciti dalla Costituzione e dall’Ordinamento in materia di previdenza

e assistenza sociale. Ogni settimana, con cadenza mensile, sul Piccolo è presente questa rubrica a cura di Epaca, tesa ad approfondire i temi di maggior interesse per i cittadini. Oggi parliamo della tutela dei lavoratori fragili e congedi Covid.

Viene riconosciuto il trattamento economico e la contribuzione per il periodo corrispondente all’assenza dal lavoro RICCARDO CAMPANILE

Con messaggio n. 3465 del 13 Ottobre 2021 l’Inps ha informato che è stata prorogata fino al 31 Dicembre 2021 la misura prevista per i cosiddetti lavoratori fragili, in possesso di idonea certificazione sanitaria attestante l’impossibilità di svolgere la prestazione lavorativa in modalità “agile”, che stabilisce che l’assenza dal lavoro è equiparata al ricovero ospedaliero, con la conseguenza che il lavoratore si vedrà riconosciuto il relativo trattamento economico e l’accredito della contribuzione figurativa per il periodo corrispondente appunto all’assenza dal lavoro. Analogamente, è disposta anche la proroga al 31 Dicembre 2021 della possibilità per i lavoratori fragili, non in possesso della certificazione sanitaria attestante l’impossibilità a svolgere l’attività in modalità “agile” , di effettuare la prestazione lavorativa in modalità agile anche attraverso l’impiego del lavoratore in diversa mansione ricompresa nella stessa area di inquadramento disposta dai contratti collettivi o lo svolgimento di attività di formazione professionale anche in remoto. Allo stesso modo, con l’approvazione del decreto legge n. 146/2021, entrato in vigore il 21 Ottobre 2021, è stata ulteriormente prorogata al 31 Dicembre 2021, la possibilità di fruire dei congedi Covid, per quei genitori aventi un figlio convivente mino-

Lavoratori fragili e congedi Covid: proroga fino al 31 dicembre

re di 14 anni, nel caso in cui vi sia: - sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio; - infezione da Sars Cov-2 del figlio; - quarantena del figlio stesso disposta con provvedimento della ASL a seguito di contatto ovunque avvenuto. Si precisa che nel caso in cui ci trovassimo davanti ad un figlio con disabilità grave accertata, il requisito dell’età massima (14 anni) non è applicabile, ma i congedi spettano a prescindere dal requisito anagrafico del figlio. I congedi di cui si è detto sono retribuiti nella misura del 50% della retribuzione percepita per i lavoratori dipendenti, mentre per gli iscritti alla gestione separata, il 50% è calcolato prendendo 1/365 del reddito conseguito preso come riferimento per il calcolo dell’indennità di maternità. Da ultimo, è importante sottolineare il rifinanziamento della tutela del lavoratore in caso di quarantena già disposta dall’art. 1, c. 26 del dl 18/2020, il quale aveva già previsto che per i lavoratori in quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare, tale periodo è equiparato alla malattia. Gli uffici del Patronato Epaca sono a disposizione per ogni dubbio o chiarimento sui temi affrontati nonché per l’invio delle domande di congedo. Gli operatori del Patronato sono presenti a Cremona, Casalmaggiore, Soresina, Crema, presso tutte le sedi della Coldiretti.

CHI SIAMO: Il Patronato di Coldiretti, aperto a tutti i cittadini, offre oltre 60 anni d’esperienza, rispondendo ai bisogni in ambito previdenziale e assistenziale

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Cronaca

Sabato 20 Novembre 2021

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AGROALIMENTARE • L’elenco degli alimenti che arrivano sulle tavole degli italiani presentata da Coldiretti al Forum di Roma In Italia è scattato quasi un allarme alimentare al giorno con ben 297 notifiche inviate all’Unione Europea durante il 2020, delle quali solo 56 (19%) hanno riguardato prodotti con origine nazionale, mentre 160 provenivano da altri Stati dell’Unione Europea (54%) e 81 da Paesi extracomunitari (27%). E’ quanto emerge dal dossier Coldiretti su “La black list dei cibi più pericolosi” presentato dalla Coldiretti (www. coldiretti.it) al XIX Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’alimentazione di Roma sulla base delle rilevazioni dell’ultimo rapporto del Sistema di allerta rapido europeo (Rasff), che registra gli allarmi per rischi alimentari verificatisi a causa di residui chimici, micotossine, metalli pesanti, inquinanti microbiologici, diossine o additivi e coloranti nell’Unione Europea nel 2020. In Italia – sottolinea la Coldiretti - oltre otto allarmi alimentari su dieci sono dunque scattati a causa di cibi pericolosi provenienti dall’estero (81%). Dai semi di sesamo dell’India di moda per le insalatone salutiste alla carne di pollo low cost dalla Polonia, dalla frutta e verdura turca al pepe nero brasiliano salgono sul podio della “black list” dei prodotti alimentari più pericolosi per la salute rilevati nella Ue, nella quale rientrano anche le arachidi da Usa e Argentina, i pistacchi turchi ed iraniani e le ostriche francesi, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Rassf. In generale in testa alla classifica dei Paesi dai quali giungono i cibi più contaminati ci sono l’India, responsabile del 12% degli allarmi alimentari scattati in Europa, la Turchia con il 10% e la Polonia (10%) ma preoccupazioni - continua la Coldiretti - arrivano anche dalla Francia (6%), dall’Olanda (6%) e dalla Cina (6%).

La black list dei cibi pericolosi L’81% proviene dall’estero

la black list dei cibi più pericolosi CIBO

CASI

PAESE

MOTIVAZIONE

SEMI DI SESAMO

296

India

Ossido di etilene

CARNE DI POLLO

273

Polonia

Salmonella

FRUTTA E VERDURA

190

Turchia

Pesticidi

PEPE NERO

61

Brasile

Salmonella

FICHI SECCHI

58

Turchia

Aflatossine

PISTACCHI

39

Turchia

Aflatossine

OSTRICHE

33

Francia

Norovirus

PISTACCHI

29

Iran

Aflatossine

ARACHIDI

29

Argentina

Aflatossine

Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Rapporto Rassf 2021

Un’emergenza quindi che – sottolinea la Coldiretti – non riguarda solo i Paesi in via di sviluppo ma che, per effetto della globalizzazione degli scambi e della competizione al ribasso sui prezzi, si estende anche a quelli più ricchi. I pericoli maggiori – continua la Coldiretti – sono venuti dai semi di sesamo dell’India, molto di moda nelle insalate salutistiche, a causa della presenza di ossido di etilene, e dalla carne di pollo polacca con la salmonella, ma sul podio del rischio c’è anche la frutta e verdura importata dalla Turchia per la presenza di residui di pesticidi. Nella black list alimentare – precisa la Coldiretti

SOSPIRO • Futura Onlus e Tartaruga Odv commemorano il medico scomparso per Covid nel 2020

Meditazione in musica per ricordare Luciano Abruzzi Una “Meditazione in musica” per ricordare Luciano Abruzzi, medico neurologo scomparso il 20 aprile del 2020 a causa del Covid-19. Sabato 27 novembre alle ore 21 presso la chiesa parrocchiale di Sospiro, il coro San Siro, diretto dalla maestra Letizia Tira, guiderà una serata in memoria di Luciano, tra letture, canti, fotografie e testimonianze. La moglie Maria Pia, insieme ai figli, ai parenti, agli amici e alle Associazioni cremonesi “Futura Onlus” e “La Tartaruga Odv”, ha voluto organizzare un momento di memoria e ringraziamento, come segno e gesto per una vita spesa a servizio degli altri, fino alla fine, con passione e generosità. Professionalità ed umanità sono stati per lui un binomio da fondere nel proprio stile di lavoro e vita e per questo lo ricordano con immensa stima tutti i colleghi dell’Ospedale Maggiore di Cremona come pure tutti i suoi pazienti, curati con grande capacità e seguiti con estrema di-

sponibilità nelle loro difficoltà personali. La sua disponibilità senza orari e senza limiti lo ha reso un punto di riferimento per tutti coloro che, per un percorso di malattia, si sono affacciati nella sua vita. Marito e padre esemplare, ha condiviso ogni

momento libero con la sua famiglia dedicandosi, insieme alla moglie, al mondo della disabilità per contribuire al benessere di tutti quei ragazzi, come il figlio più piccolo, con bisogni e abilità speciali. Luciano Abruzzi, medico e persona buona, ha

condiviso passioni con grandi amici che oggi si stringono con affetto a tutta la sua famiglia «Futura odv, centro di riabilitazione equestre, vuole ricordare il dottor Abruzzi – dichiara Maria Pia Rosani presidente della Associazione- non solo perché è mio marito ma perché ha dato a Futura una disponibilità a 360 gradi: consulente per i genitori dei nostri ragazzi, spendendosi per un supporto professionale e affettivo, così come è stato di aiuto nelle manifestazioni organizzate (dal guidare il pulmino, a fare i pacchetti natalizi, a friggere le patatine). Luciano è sato sempre a disposizione di tutti, per ogni tipo di necessità, senza risparmiarsi e senza timore di “sporcarsi le mani”. Il suo sorriso rassicurante, la sua disponibilità completamente gratuita sono stati un valore aggiunto al servizio che Futura offre ai bambini e ai ragazzi con disabilità». «Il Coro San Siro con grande affetto ed emozione desidera ricordare

Luciano Abruzzi, membro del nostro coro quando appena costituito era composto da quattro voci miste – dichiara la direttrice del coro Letizia Tira -. Stimato e amato per la sua professionalità e per la grande umanità, è stato apprezzato e ben voluto da tutti coloro che lo hanno incontrato e conosciuto dentro e fuori le corsie dell’ospedale di Cremona. Tratto distintivo la sua grande fede in Dio e virtù umane che abbiamo deciso di raccontare attraverso musica e parole». Anche La Tartaruga Odv si unisce con grande riconoscenza e affetto al ricordo del dottor Abruzzi, specializzato nella cura del Parkinson e per questo punto di riferimento della Associazione che segue e aiuta le persone affette da questa malattia. L’appuntamento è per sabato 27 novembre alle ore 21 nella chiesa di San Siro a Sospiro. L’ingresso è libero, previa prenotazione al numero 3478847969 e solo se in possesso di Green pass.

– ci sono poi il pepe nero brasiliano a rischio salmonella, i fichi secchi dalla Turchia per l’elevato contenuto in aflatossine cancerogene come pure le arachidi da Usa e Argentina, i pistacchi turchi ed iraniani mentre le ostriche francesi sono state individuate contaminazioni da norovirus responsabili di gastroenteriti. Non si tratta peraltro di quantità trascurabili con l’Italia che ha importato 7 milioni di euro di semi di sesamo dall’India nel 2020 per un totale di quasi 5 milioni di chili mentre dalla Polonia sono arrivati ben 14 milioni di chili di carne di pollo per un importo di oltre 20 milioni di euro e l’importazione di frutta e verdura dalla Turchia ha raggiunto addirittura 416 milioni di euro, secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat. Non sorprende dunque che l’87% degli italiani voglia il divieto di ingresso nei mercati nazionali dei prodotti provenienti da paesi privi di regole sociali, di sicurezza e sanitarie analoghe a quelle italiane e della Ue, secondo l’analisi Coldiretti/Censis. Secondo la stragrande maggioranza dei cittadini è inutile imporre alle imprese italiane leggi sempre più severe se poi si consente ad imprese spregiudicate o a interi settori produttivi di altri paesi senza legislazioni analoghe di invadere il mercato italiano con prezzi stracciati, magari sfruttando il ricorso a lavoro semischiavistico o minorile o, anche, a produzioni senza rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale. «Occorre garantire che le importazioni di prodotti da paesi terzi rispettino gli stessi standard sociali, sanitari e ambientali delle produzioni italiane ed europee» afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’importanza che l’Ue assicuri il principio di reciprocità nei rapporti commerciali.

L’EDITORIALE

LIBERTÀ, LIBERTÀ (continua dalla prima pagina)

Senza vaccino, senza green pass, senza mascherina e vicini vicini: il rischio di contagio è alto, come gli ultimi dati soprattutto provenienti da altri paesi, sembrano confermare. Dall’altra parte, vedo avanzare una grande maggioranza di vaccinati che sbuffa sempre di più e si fa tentare da posizioni francamente inaccettabili, come la sospensione delle cure gratuite a chi, non vaccinato, si dovesse ammalare. Questo no, per carità, sarebbe una barbarie. Ed ora la proposta: si teme che il “mercato vaccini” sia una sorta di benedizione per le big pharma? Si crede, forse anche a ragione, che le ragioni del profitto travalichino troppo spesso quelle della salvaguardia della salute? Bene, scendiamo in piazza, compattamente, convintamente, per aumentare i fondi alla ricerca pubblica sui medicinali e sui presidi sanitari. Anzi, affermiamo la necessità di una industria farmaceutica pubblica, senza scopo di lucro. Un’utopia? I momenti storici di grande crisi, qualche volta, hanno dato spazio e corpo alle utopie. Potremmo approfittarne. Daniele Tamburini


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Rubrica

Sabato 20 Novembre 2021

20 Novembre 1942 • La decisiva offensiva russa nella battaglia più cruenta

CREMONA IN RUSSIA

DA PALAZZO TRECCHI AL DON Lo Csir (Corpo di spedizione italiano in Russia) è costituito da 62.000 uomini divisi in tre divisioni (“Torino”, “Pasubio” e 3ª divisione celere “Principe Amedeo duca d’Aosta”), un raggruppamento d’artiglieria e il gruppo camicie nere “Tagliamento”. L’equipaggiamento è costituito da 83 aeroplani e 5.500 automezzi, del tutto insufficienti per motorizzare completamente anche una sola divisione. Dal 10 luglio 1941 le forze italiane si mettono in moto verso il fronte orientale, il comando dello Csir parte da Cremona, avendo la propria sede a Palazzo Trecchi. Nel luglio del 1941 lo Csir si trasforma nell’Armir (Armata italiana in Russia, 230.000 uomini) che è schierato fin dall’agosto del 1942 sulla riva destra del Don. Guidato fin dall’inizio dal generale Giovanni Messe, lo Csir/Armir è raggiunto da nuovi effettivi alla metà di agosto del 1942: il Gruppo Camicie Nere Montebello, che è messo insieme al “Tagliamento”. Un elemento di spicco del Montebello è il seniore della Milizia Stefano Superti, un fascista cremonese della prima ora fedelissimo di Farinacci. Scomparirà anche lui, in quel tragico inverno, nella steppa russa.

PAOLO A. DOSSENA

Una gigatesca tenaglia 28 Giugno 1942: la vittoria, per Hitler, sembra a portata di mano. Presa Tobruk il 20, varcato il confine egiziano il 23, l’Afrika Korps è alle porte di Alessandria, dove la massa araba lo aspetta impazientemente come un liberatore dal giogo britannico. Sul fronte orientale l’offensiva – Fall Blau, Operazione Blu – scatta il 28 giugno: l’obiettivo sono i pozzi petroliferi del Caucaso, l’attacco è lanciato nel settore di Kursk-Charkiv, e durante la seconda metà di luglio i tedeschi raggiungono il Don. Il 21 agosto è conquistato l’Elbruz, il 27 sono raggiunti Mosdok e il Terek. Qui, nel Caucaso, rivalità e conflitti etnici traboccano, i tedeschi trovano una vasta zona musulmana già insorta contro i russi, “cellule di autogoverno” e popolazioni islamiche che li accolgono come liberatori. Dove avverrà la congiunzione delle aquile tedesche che avanzano in Egitto e nel Caucaso? Nel Medio Oriente? Oppure il castello di carte è destinato a cadere? Se tra Tobruk e Alessandria c’è la piazzaforte di El Alamein, nell’Urss, il 23 agosto, la Sesta Armata del generale von Paulus raggiunge il Volga a Stalingrado. In questa città industriale, una sterminata officina sul Volga, comincia dal 12 settembre una battaglia selvaggia, che si combatte casa per casa, pianerottolo per pianerottolo, appartamento per appartamento. In novembre i 9/10 di Stalingrado sono conquistati dai tedeschi, tutti gli edifici del centro sono sventrati, ma i soldati sovietici resistono ancora, mentre i civili scappano nella steppa senza mezzi, correndo incontro alla morte per fame. La battaglia ha assunto un carattere irrazionale, non c’è, da parte dei due avversari, nessuna logica militare in quell’immane carnaio. Il fatto è che Stalingrado è la città di Stalin, non può cadere e deve essere

La sacca di Stalingrado cambia verso alla guerra conquistata, è per tutti anche una questione di prestigio. Per esempio, in Egitto è cominciata la battaglia di El Alamein e il 2 novembre all’Afrika Korps sono rimasti solo 32 carri armati. Il feldmaresciallo Rommel ha preparato un ripiegamento notturno, vorrebbe sganciarsi per poi riprendere lo slancio, che valore hanno quei chilometri di deserto? Ma Hitler gli proibisce qualsiasi movimento: la Wehrmacht è ferma davanti a Stalingrado, almeno in Africa bisogna andare avanti! Il punto debole? Gli italiani Il fronte del Don è tenuto dagli alleati della Germania: i rumeni, gli italiani e gli ungheresi. I tre eserciti si equivalgono per debolezza: la motorizzazione delle tre armate è praticamente nulla. L’equipaggiamento, il vestiario, le trasmissioni e il materiale tecnico sono di infimo ordine, l’artiglieria è vecchissima. Dubbio pure il morale, anche a causa del fatto che ungheresi e rumeni si odiano: tra i loro settori si è dovuta intercalare l’armata italiana. Racconta Alfio Caruso in “Tutti i vivi all’assalto” (Longanesi) come in Russia si palesi da subito l’inadeguatezza degli italiani: “l’assoluta impreparazione degli alti comandi, il ridicolo addestramento dei soldati… I generali hanno in genere l’aria e la rotondità dei furbi, quando assumono una posa marziale strappano un sorriso… La Pasubio e la Torino vengono definite, senza alcuna ironia, ‘autotrasportabili’: se ci fossero gli autocarri, i soldati sarebbero pronti a salirvi sopra… Mussolini pensava che per accompagnare la Germania verso la vittoria bastasse l’armamento del ’15-’18. Di conseguenza si va in Unione Sovietica con l’antiquato fucile modello ’91, 6 colpi al minuto”. Nel 1942, racconta Alfio Caruso, “riemergono le incomprensioni. Gli italiani chiedono baracche, equipaggiamento, cucine da campo. I tedeschi sono esterrefatti dalla pochezza… dalla pretesa di Mussolini di farsi bello caricando l’intendenza sulle spalle dell’alleato. Riemerge il malanimo germanico nei confronti del camerata pezzente. Si diffonde negli alti gradi della Wehrmacht il retropensiero che le attuali difficoltà siano dovute ai ritardi accumulati dall’Operazione Barbarossa a

Sopra soldati tedeschi a Stalingrado. Nella foto in basso, in primo piano sulla destra il cremonese Stefano Superti causa dell’attacco contro la Grecia per togliere dalla peste gli italiani”. I quali “diventano i soliti mangiaspaghetti lamentosi, il dito tedesco viene puntato sulla… deficitaria preparazione militare. Il rilievo è fondato… riguarda tutti i fronti, non solo quello orientale… La Russia denuncia le smargiassate di Mussolini”. 20 novembre, cedono i rumeni Ed eccoci alla svolta della guerra: nel Caucaso, il 12 novembre la divisione Waffen-SS Wiking deve riattraversare il Terek; il 15 novembre la 1ª armata britannica entra in Tunisia; infine, tra il 19 e il 23 novembre la 6ª armata tedesca resta circondata a Stalingrado. Cosa è successo? Il 19 è scattata l’operazione “Urano”, l’offensiva russa che sfonda il settore, la zona di Serafimovic, tenuto dalla 3ª armata rumena, che si disgrega. Il 20 novembre crolla anche la 4ª armata rumena. La trappola russa si è chiusa su Stalingrado. Nell’armata tedesca di von Paulus, circondata nella città di Stalin, c’è anche qualche italiano, lo racconta Alfio Caruso: a Stalingrado “ci sono anche un pugno di italiani, dei quali è rimasta scarsissima memoria. Si tratta di due gruppi di autieri in servizio con i rifornimenti germanici. Quello del 127° è comandato dal sottotenente cremonese Walter Poli, quello del

248° dal sottotenente Giusberti. Con loro una cinquantina fra soldati e graduati. Ingabbiato in prossimità di Stalingrado c’è pure un oculista, il dottor Cattaneo, con un piccolo seguito di infermieri e assistenti: erano stati assegnati a un’unità chirurgica della Wehrmacht. Nel luogo più feroce del pianeta, dove la pietà l’è morta da mesi, il destino di quegli italiani si confonde con quello di centinaia di migliaia di tedeschi”. Il 12 dicembre fallisce la controffensiva tedesca per liberare Stalingrado, il 16 i sovietici lanciano l’operazione “Piccolo Saturno” e attraversano il Don nella nebbia e piombano nel centro dello schieramento italiano, investito tra Novo Kalitva e Verchnij Mamon con carri armati giganteschi, artiglierie e i lanciarazzi katiuscia. Comincia dal quel 16 dicembre un drammatico ripiegamento generale dall’ansa del Don. La sacca di Stalingrado cade il 2 febbraio: essa non sarà mai dimenticata, con i suoi episodi di cannibalismo, disperazione, suicidi, morti per fame e per freddo. Negli anni Cinquanta, solo 5000 superstiti dei 220.000 difensori della città faranno ritorno in Germania. Questa battaglia, che ha cambiato il corso della seconda guerra mondiale, è stata probabilmente la più sanguinosa e selvaggia della storia.


Cronaca BENEDETTA FORNASARI

Si chiama psiconcologia ed è la disciplina, nata negli anni ’80 ma non ancora così largamente applicata nell’ambito della sanità pubblica, che si occupa di fornire supporto al disagio psicologico causato dal trauma della malattia oncologica, dalla diagnosi fino al processo terapeutico e riabilitativo. Quando il corpo si ammala anche la mente soffre al punto che «il 25-30% delle persone colpite da tumore presenta un quadro di sofferenza psicologica caratterizzata da ansia, depressione e difficoltà di adattamento, che influenza negativamente la qualità di vita, l’aderenza ai trattamenti medici, la relazione medico-paziente, i tempi di degenza, di recupero e del follow up oncologico. Questa sofferenza può chiaramente cronicizzarsi, se non riconosciuta ed affrontata» – ci spiega Jessica Saleri, psiconcologa e psicoterapeuta presso la Asst di Cremona. La figura dello psiconcologo è fondamentale per aiutare i pazienti nella lotta contro il cancro, una battaglia spesso lunga e molto dolorosa, che si combatte anche nel campo delle relazioni familiari, sociali e professionali. «La messa in atto di percorsi psiconcologici di prevenzione, cura e riabilitazione, siano essi di supporto o di psicoterapia, risulta fondamentale, al pari di tutte le altre misure terapeutiche destinate alla persona malata ma rivolte anche alla famiglia e ai caregiver. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità di vita di chi affronta la diagnosi di tumore e le terapie con lo scopo di facilitare l’attivazione di risorse personali e un adattamento quanto più adeguato alla nuova situazione e quindi di limitare la possibilità di conseguenze a livello psicologico che potrebbero manifestarsi nel lungo periodo, addirittura per anni». La psicologia applicata all’oncologia si concen-

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SANITÀ • Intervista a Jessica Saleri che cura la mente di chi si ammala di tumore

L’assistenza psiconcologica ai tempi della pandemia

La psiconcologa e psicoterapeuta dell’Asst di Cremona Jessica Saleri tra su due aspetti fondamentali: la crisi, cioé il “momento del cambiamento”, e le cosiddette strategie di adattamento, ovvero le dinamiche che ogni persona mette in campo per affrontare la malattia. «Chiedere aiuto in queste circostanze è assolutamente normale – sottolinea la dottoressa Saleri - e non è un segno di debolezza né di incapacità dell’individuo nel far fronte alla situazione. Al contrario scegliere di affidarsi a un professionista significa essere lucidi e avere consapevolezza di sé. Negare la realtà, chiudersi in sé stessi, cercando di evitare di esternare le proprie emozioni, può acuire il

disagio emotivo. Lo psiconcologo è uno specialista da intendersi come un vero e proprio alleato del paziente per aiutarlo a riconoscere e a ritrovare i propri punti di forza. Partendo dalle caratteristiche personali è in grado di aiutare a fare emergere o a rafforzare le capacità di ciascuno, che risultano cruciali per gestire le emozioni in risposta alla diagnosi (ansia, paura, preoccupazione, rabbia); per individuare le strategie più adatte a gestire il percorso di cura; per accettare e “fare pace” con un corpo da cui ci si sente traditi e in cui non ci si riconosce più; per trovare un nuovo equilibrio e una nuova

modalità di dialogo con il partner o con i familiari». La legge italiana riconosce l’importanza del ruolo dello psiconcologo, eppure in molte realtà ospedaliere è assente. «La riforma del 2017 (Riforma dei Lea – Livelli di assistenza sanitaria) determina l’assistenza psicologica come prestazione sanitaria a cui si può accedere attraverso il sistema sanitario nazionale. Il primo passo per riceverla è dunque chiedere se l’ospedale in cui si è in cura offra questo servizio. Qualora la struttura ospedaliera non dovesse offrire tale servizio, è possibile consultare l’elenco della Sipo - Società Italiana di Psiconcologia. La psiconcologia, inoltre, è uno strumento terapeutico particolarmente efficace al tempo del Covid-19. «I pazienti oncologici, oltre ad affrontare il trauma della malattia e il percorso di cura, devono fare i conti con un’altra paura e una sofferenza devastante, ovvero la paura di contrarre il virus, di venire in Ospedale per accedere alle terapie e l’angoscia di essere ricoverati senza poter essere assistiti dai propri cari. I pazienti oncologici sono fragili, immunodepressi e maggiormente a rischio rispetto a persone affette da altre patologie e per loro la pandemia ha avuto, e ha tuttora, un forte impatto psicologico con gravi conseguenze sulla loro salute mentale».

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P O ST CO V ID

CASA CIRCONDARIALE: SONO RIPARTITE LE ATTIVITÀ SPORTIVE Dalla metà di ottobre sono ripartite, in accordo con la direzione della Casa Circondariale di Cremona, le attività sportive al suo interno, dopo il prolungato periodo di fermo iniziato verso la fine di febbraio 2020. Sono ripartite le attività di calcio a 5, tutti i giorni negli spazi all’aperto, di scacchi nella biblioteca, due volte la settimana, e con la novità del corso di Hip Hop presso la palestra della casa circondariale, una volta la settimana con due corsi. Dalla metà di novembre inizierà il torneo di calcio a 5 interno tra le 10 sezioni dei detenuti, che terminerà con una finale. Lo stesso avverrà dopo una fase di formazione al gioco degli scacchi con un torneo fra tutti i partecipanti al corso che sono una trentina. L’attività di Hip Hop, dopo un periodo di apprendimento delle tecniche del ballo, si concentrerà su una strutturazione della preparazione di uno spettacolo per i detenuti stessi, presso il teatro della casa circondariale. Si ringrazia la Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona per il contributo concesso al progetto “Sport oltre le Mura” di Uisp Cremona, all’attività promossa all’interno della casa circondariale, in riferimento ai materiali di consumo e alle collaborazioni degli istruttori della Uisp.


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dall italia & dal mondo in collaborazione con:

QUIRINALE

COVID

SALVINI: «PRESIDENTE DI GARANZIA NON SCHIERATO A SINISTRA»

TERZE DOSI DI VACCINO DA RECORD: 160MILA IN UN GIORNO

«Si vota fra 62 giorni. Io mi sono ripromesso di entrare nel merito dopo Natale. Il centrodestra sarà compatto, bisognerà evitare un presidente palesemente schierato a sinistra, quindi un presidente di garanzia. Valuteremo che cosa intenderà fare Draghi». Così, parlando dell’elezione del prossimo presidente della Repubblica, il leader della Lega Matteo Salvini,

Il 18 novembre si è registrato il picco di terze dosi, con circa 160mila somministrazioni a livello nazionale. Lo rende noto il Commissario per l’Emergenza Covid, spiegando che la campagna vaccinale prosegue positivamente e potrà contare entro fine anno su ulteriori 8,6 milioni di dosi di vaccini mRna. In particolare, è prevista la distribuzione alle Regioni/Province autonome di 4 milioni di dosi Pfizer – che verranno consegnate direttamente alle strutture designate – e di 4,6 milioni di Moderna, che saranno prima accentrate presso l’hub vaccini Difesa di Pratica di Mare e succes-

ospite a Porta a Porta su Rai1. Quindi sul caro bollette, ha aggiunto: «Noi come Lega stiamo lavoran-

P OL I T I CA

M5S, VINCENZO SPADAFORA: «CONTE SILENZIA IL DISSENSO» «E’ evidente che ci sia la volontà di oscurare chi ha posizioni dialettiche rispetto alla linea ufficiale. Ma resto dell’idea che la forza del M5S sia sempre stata quella di contare su personalità diverse, unite dall’obiettivo di far crescere il Movimento. Io non contesto l’assetto scelto da Conte, fatto di figure tutte a lui vicine, mi preoccupa però che non ci sia condivisione e chiarezza sulle prospettive e sul progetto politico». Così, in un’intervista a la Repubblica, l’ex ministro ed esponente del M5S Vincenzo Spadafora. Su come Conte abbia gestito la partita sulle nomine Rai, dice: «Male. Trovo che quelle dichiarazioni siano un pessimo boomerang. Primo: si è ammesso che, se ci avessero accontentati, avremmo accettato. Secondo: si è ammesso di non essere riusciti a interloquire con l’Ad della Rai, nè attraverso il consigliere di amministrazione che Conte ci ha chiesto di votare, nè attraverso le persone che Conte ha incaricato per la trattativa. A certi tavoli, io dico: o ci si sa stare, o è meglio non sedersi». Spadafora ribadisce: «Sono critico ma non sono un anticontiano. Noi dobbiamo sostenere il presidente, ma lui dovrebbe ascoltare chi la pensa diversamente».

do per trovare dei soldi, limandoli anche ai furbetti del Reddito di cittadinanza, per intervenire sul costo della bolletta della luce. Dobbiamo aiutare le famiglie ad accendere il riscaldamento a dicembre». «Stiamo lavorando su pane, latte e verdura. Hanno un’aliquota Iva del 4%, azzerare l’Iva sui generi di prima necessità costerebbe circa 3 miliardi».

sivamente consegnate a destinazione. A tali quantitativi si potranno aggiungere altri 2,5 milioni di dosi di vaccini mRna della riserva centralizzata. Ad oggi le dosi complessivamente distribuite dall’inizio della campagna vaccinale sono 99.903.628.

ECONOMIA • I dati presentati al WomenXimpact di Bologna. La media nazionale si attesta al 22,6%

Imprese femminili, Milano e Bolzano ultime. Cagliari al top Se da una parte i grandi centri fanno segnare un’incidenza delle imprese al femminile molto bassa come Milano (18%) e Bolzano (18,4%), sorprendono province come Cagliari (40%), Benevento (31,1%) e Avellino (30,07%) ma, in generale, restano per tutti le difficoltà di accesso al credito. E’ quanto emerso da un’analisi condotta dal Gruppo Del Barba, che opera da oltre vent’anni nel campo della finanza agevolata, sull’incidenza delle imprese femminili nel tessuto imprenditoriale nazionale per il primo semestre 2021 e sull’accesso al credito da parte di queste ultime. L’occasione per presentarla è stato l’evento bolognese ‘WomenXImpact’ (18-20 novembre) interamente dedicato alla leadership al femminile e al futuro del lavoro e dell’innovazione, dove il Gruppo Del Barba ha organizzato un talk su imprenditoria femminile e finanza agevolata, con la testimonianza di Giorgia Garola, amministratore delegato di Scam. Il talk fa seguito ad un evento digitale tenutosi a fine ottobre sull’utilizzo della finanza agevolata per le startup al femminile. «Nella stragrande maggioranza dei casi – afferma Marco Barbieri, ammini-

stratore unico Gruppo Del Barba – le imprese femminili si finanziano in proprio o attraverso il capitale di famiglia mentre molto scarso è l’utilizzo del credito bancario e, ancora meno, dei finanziamenti pubblici». In valori assoluti, le regioni con maggior numero di imprese femminili sono anche quelle più popolose come la Lombardia prima con 160.279 imprese in “rosa” davanti a Campania (119.355) e Lazio (116.040). Il Trentino-Alto Adige (18,5%), la Lombardia (19,5%) e il Veneto (20,6%) sono, nell’ordine, le regioni che fanno rilevare la quota più basse

di imprese femminili in rapporto al numero totale delle imprese attive nella regione. La media nazionale si attesta al 22,6%. Le regioni più virtuose, tutte le nel centro-sud, risultano: Molise (28,2%), Basilicata (27,4%) e Abruzzo (26,6%). A livello provinciale è Milano il fanalino di coda con una quota del 18% seguita da Bolzano (18,4%) e Trento (18,5%). Tra le grandi realtà è bassa l’incidenza di imprese femminili anche a Roma (21,7%), Bologna (21,5%) e Napoli (21,4%). In vetta alla graduatoria troviamo, invece, la provincia di Cagliari (40%), quasi il doppio della media nazionale, seguita da Benevento (31,1%) e Avellino (30,07%). Sicilia (2,17%) e Campania (2,04%) sono le due regioni dove è cresciuto di più il numero di imprese femminili tra il primo semestre 2020 e quello del 2021. Terzo posto per la Lombardia (1,77%). I cali più consistenti si registrano in Lazio (-1,26%), Molise (-0,69%) e FVG (-0,25%). A livello provinciale, gli incrementi più alti sono stati sempre in province meridionali: a Vibo Valentia (3,77%), Napoli (3,29%), Brindisi (3,02%), Palermo (2,86%).

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L’ATTUALITA’ SPIEGATA A UN BAMBINO CURIOSO «Mio papà è tornato mercoledì dalla Francia e mi ha portato un quotidiano» È Le Figaro: dopo Le Parisien, e prima di Le Monde, è il quotidiano a pagamento più diffuso in Francia. Si tratta del più antico quotidiano ancora pubblicato oltralpe, di stampo conservatore, sul quale hanno scritto grandi nomi, a partire da Emile Zola, e poi George Sand, Marcel Proust e tanti altri «Mi sembra diverso dai nostri» Fa vedere. Sì, è molto diverso. Proviamo a vedere se capisci in cosa «Ad esempio l’articolo più importante della prima pagina. Cos’è questa storia del missile russo?» Ecco, la differenza più grande tra i nostri quotidiani e quelli francesi (e non solo) sta nell’interesse verso la politica estera. Noi ci interessiamo dell’estero solo quando la notizia ci riguarda direttamente (come i fondi europei destinati a noi, l’immigrazione eccetera), i francesi danno molto più spazio a ciò che accade nel mondo, e ciò avviene anche per i telegiornali

«Ma perché questo?» Si potrebbe ripescare il ruolo colonialista della Francia, ma non basta a spiegare il fenomeno. La vera anomalia siamo noi, quasi disinteressati a tutto ciò che non coinvolge direttamente i nostri interessi. Dovresti proprio imparare le lingue, Pericle «Per parlare con gli altri quando vado all’estero?» Anche, ma soprattutto per fare confronti. Nell’informazione ad esempio leggendo i giornali e ascoltando i tg: è molto importante mettere in discussione cose che nel nostro ambiente diamo per scontate verificando che altrove non è così, aiuta a crescere. E poi vuoi mettere saper leggere i grandi classici della letteratura nella loro versione originale? «Ma posso leggerli tradotti in italiano» Certo, ma prova a immaginare la Divina Commedia tradotta in ungherese. Credi forse che il lettore di Budapest sia in grado di cogliere le stesse sfumature che emergono in lingua italiana? Lo stesso vale per chi legge Shakespeare in italiano

«Bah, non so, non sono cose che mi interessano. Ma dimmi cos’è questa storia del missile russo» Le Figaro scrive che i russi hanno distrutto un satellite lanciandogli contro un missile, rilanciando così la battaglia dello spazio contro gli Stati Uniti, che non l’hanno presa bene. Sempre in prima pagina c’è un editoriale che si intitola “La corsa alle stelle”. Ma non noti altre differenze coi giornali italiani? «Forse le foto piccole» Certo, ma quella potrebbe essere una scelta editoriale del Figaro, più che un vezzo francese. Non trovi che manchi qualcosa? «È vero, non c’è scritto nulla sul Covid!» Bravo. C’è solo un approfondimento sulle conseguenze del Covid sul cervello dei contagiati. Un articolo di scienza, e non di polemica tra si-vax e no-vax come da noi, dove nell’informazione ufficiale esiste solo la pandemia. Ora vai a letto Pericle, buonanotte «Buonanotte» Vanni Raineri

LO SCATTO DELLA SETTIMANA

IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA VALENTINO ROSSI

dopo il ricovero in ospedale, e Non compariva in pubblico da un mese, cevano i timori. A metà settra i sudditi della Regina Elisabetta cres fermano la ripresa fisica timana le foto ufficiali da palazzo che con

Ha chiuso domenica la sua carriera in sella alle moto, che l’ha portato a vincere 9 titoli mondiali, nel Gran Premio di Valencia vinto da Francesco Bagnaia che ha chiuso la stagione della Moto Gp. Il pubblico spagnolo gli ha tributato un grande omaggio soprattutto nel giro d’onore finale: sugli spalti 70mila spettatori e migliaia di bandiere gialle riportanti il numero 46.


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casalmaggIore

CON “OPERA MINIMA”

COVID • Gianfranco Salvatore è stato rimosso dall’incarico dal sindaco Bongiovanni: al suo posto Linda Baroni

DA DOMANI LA RASSEGNA “A TEATRO CON LA FAMIGLIA” AL COMUNALE DI VIA CAIROLI

L’assessore no-vax arringa in piazza GUIDO MORESCHI

Inizia domenica 21 novembre alle ore 17 al Teatro Comunale di Casalmaggiore la rassegna “A teatro con la famiglia”, realizzata con il contributo di Casalasca Servizi spa, con lo spettacolo “Opera Minima” della Compagnia Can Bagnato, di e con Valentina Musolino e Eugenio Di Vito, selezione In-Box 2020. Uno spettacolo di clown musicale, teatro fisico e visuale, che gioca con i cliché dell’opera lirica toccando la delicatezza e la comicità dei desideri umani. Un’elegante signora si annoia nella sua camera e, mentre il suo colf pulisce e ripulisce il mobilio, sogna di diventare una grande diva d’opera. Ma vivere nel mondo dei sogni ha i suoi rischi: l’immaginazione potrebbe diventare talmente reale da sfuggire di mano. Ecco quindi che tutto si trasforma: la signora, il suo colf, l’intero mobilio e persino il pubblico! Le scenografie ricreano l’ambiente di un soggiorno antico ed elegante e durante lo spettacolo si evolvono in elementi che riguardano l’opera: il sofà ruota creando diversi fondali, la specchiera diventa un’orchestra, il comodino un leggio e il toro della scena della Carmen, i paralumi reagiscono accendendosi e spegnendosi e l’arazzo viene modificato con elementi scenografici più piccoli. I personaggi sono due clown contemporanei che ci mostrano costantemente il gioco dell’essere in scena e i sentimenti con i quali la affrontano. Con il loro immaginario creano scene surreali perfettamente logiche, mettendo alla luce le dinamiche delle relazioni interpersonali e i sentimenti universali in cui tutti si riconoscono, creando quel senso di umanità condivisa e possibilità di riscatto attraverso il gioco, tipica del clown teatrale. Lo spettacolo dura un’ora, ed è adatto a bambini dai 3 anni di età. Ingresso 5 euro, adulti 10 euro. Biglietteria aperta dalle ore 16, ingresso con green pass. La rassegna proseguirà domenica 12 dicembre con “Appeso a un Filo” della compagnia Di Filippo Marionette (regia Remo Di Filippo e Rhoda Lopez), e si chiuderà domenica 9 gennaio con Michele Cafaggi a presentare “Ouverture des Saponettes. Un concerto per bolle di sapone”, regia di Davide Fossati.

Nel tardo pomeriggio di mercoledì circa 150 sostenitori della campagna “No vax” e “No green pass” si sono riuniti in piazza Turati in segno di solidarietà nei confronti di Gianfranco Salvatore che fino alla scorsa settimana era assessore comunale alle politiche sociali e a cui il sindaco Filippo Bongiovanni ha revocato il mandato. Agli intervenuti, per lo più non casalaschi, è stato distribuito un nastrino tricolore listato a lutto “perché la nostra Costituzione sta venendo calpestata e uccisa”. Ha partecipato alla manifestazione anche il portavoce dei portuali di Trieste Stefano Puzzer. Presenti le forze dell’ordine, in uniforme e in borghese. Dopo i primi interventi e alcuni cori intervallati da applausi il microfono è stato passato a Salvatore: «Sono emozionato. Di questo appuntamento non sapevo nulla ed è stata una piacevolissima sorpresa. Non mi aspettavo la presenza di Stefano Puzzer e per me è stata una sorpresa grande e molto gradita. Quello che sta succedendo oggi credo sia sintomatico di come questa resistenza che si sta muovendo in Italia stia funzionando. Sta funzionando per solidarietà, sta funzionando per passaparola, sta funzionando per amicizia e questa credo sia la cosa più bella». E ancora: «Sin dall’inizio della pandemia, dopo i primi due o tre mesi in cui effettivamente non ci si capiva nulla, ho cominciato ad avvertire qualche dissonanza, qualcosa che non funzionava nel racconto che ci veniva fatto». L’ex-assessore ha parlato anche dell’esperienza vissuta a Trieste: «Sono andato là a

portare solidarietà a persone che stavano difendendo la democrazia e la Costituzione. Con alcuni amici abbiamo organizzato il viaggio e ci siamo fermati due giorni. Abbiamo trovato un clima di amicizia, persone che hanno aperto la loro casa per darci da dormire. Non ci conoscevano, non sapevano chi fossimo, eppure hanno aperto la loro casa. Abbiamo conosciuto Stefano, i loro colleghi, abbiamo conosciuto persone straordinarie che avevano un solo difetto: quello di pensare. In quel momento ho capito che non era tutto perduto, che qualcosa si poteva fare». Durante il suo intervento, più volte applaudito dai presenti, Gianfranco Salvatore non ha mancato di emozionarsi, come quando ha ricordato gli idranti di Trieste rivolti verso i manifestanti «in ginocchio e con le mani alzate». A seguire Puzzer ha portato la propria solidarietà a Salvatore: «Quello che è accaduto a Gianfranco è una cosa che uno Stato normale non avrebbe fatto. Siamo alla vergogna, a una deriva costituzionale a tutti gli effetti dopo quanto è avvenuto a Trieste e a Roma. Sentire le parole di Gianfranco ci fa capire che noi abbiamo fatto da scintilla d’Italia, ma è grazie a persone come lui se negli occhi nostri, dei nostri colleghi e di tutti i cittadini italiani che si stanno ribellando a questa dittatura sta crescendo la speranza e la fiducia». Ricordiamo che la scorsa settimana era circolata la foto dell’allora assessore comunale alle politiche sociali Gianfranco Salvatore ripreso dalle telecamere del Tg3 durante la manifestazione “No green pass” di Trieste a cui aveva partecipato. La notizia era rimbalzata sulla

L’ex assessore Salvatore parla alla manifestazione di piazza Turati stampa locale suscitando parecchio clamore nell’opinione pubblica. Salvatore aveva confermato di essere andato a Trieste con convinzione e aveva chiarito le proprie scelte. Si era definito un “free vax”, aveva spiegato di non essersi vaccinato e di non voler neppure sottoporsi ai tamponi e aveva contestato fortemente il green pass («Un grimaldello con cui lo Stato può togliere la libertà»), ritenendolo inaccettabile soprattutto quando diventa obbligatorio per il lavoro. Nel fine settimana il sindaco Bongiovanni aveva deciso, d’accordo con la maggioranza, di revocare a Gianfranco Salvatore la delega alle politiche sociali. Il primo cittadino aveva affermato che Salvatore, “non essendo vaccinato e non sottoponendosi al tampone, non poteva svolgere con efficacia e puntualità il suo compito”. Nell’atto di revoca veniva specificato che “il venir meno della fiducia sulla idoneità del nominato (Salvatore, ndr) a realizzare gli indirizzi del sindaco delegante non è da intendersi riferito a qualsivoglia genere di valutazioni afferenti qualità

personali o professionali dell’assessore revocato, ma piuttosto finalizzato a salvaguardare la normale prosecuzione del mandato amministrativo e la costante risposta alle istanze della comunità”. Bongiovanni ha, quindi, conferito la delega alle politiche sociali, al terzo settore e alle pari opportunità a Linda Baroni che in occasione delle ultime consultazioni amministrative era candidata con la lista “Casalmaggiore al centro”. Sessantunenne e madre di tre figli, la Baroni è stata presidente del Consorzio dei servizi sociali del Casalasco (Concass) dal 2019 sino alla nomina attuale. Linda Baroni si presenterà all’assemblea consiliare in occasione della prossima seduta. In tale frangente la minoranza – come ci anticipa il consigliere Pierluigi Pasotto di “Casalmaggiore, la nostra casa” – ha intenzione di chiedere al primo cittadino una presa di posizione di fronte alle dichiarazioni fatte dall’ex-assessore Salvatore nel corso del dibattito sul ddl Zan e sull’uscita dell’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali.

S AN G I OV ANNI IN C ROC E

APPUNTAMENTI LETTERARI E WORKSHOP A VILLA MEDICI DEL VASCELLO Dopo il notevole successo della seconda edizione del Volta Pagina Festival, rassegna letteraria organizzata dal Comune di San Giovanni in Croce a Villa Medici del Vascello, si annuncia un periodo nuovamente di grande interesse per gli amanti della letteratura e della scrittura. Il weekend di sabato 27 e domenica 28 novembre sarà infatti dedicato alla scrittura creativa, con un workshop sull’argomento curato dalla scrittrice Sara Rattaro, che guiderà i partecipanti attraverso le tecniche e i segreti

del mestiere di scrittore. Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, ha esordito nella narrativa italiana nel 2010 con la pubblicazione del libro “Sulla sedia sbagliata”, a cui sono susseguiti numerosi romanzi accolti con grande successo da pubblico e critica, tra cui “La giusta distanza” e il recente “Una felicità semplice”. Autrice molto amata dai lettori è vincitrice di diversi premi letterari, tra cui il Premio Bancarella nel 2015 con il romanzo “Niente è come te”.

Il programma del workshop si articola in tre differenti momenti, sabato pomeriggio dalle 15 alle 18, domenica dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16. Il weekend successivo, domenica 5 dicembre alle ore 16,30, la storica dimora della Dama con l’ermellino ritratta da Leonardo Da Vinci ospiterà la presentazione del libro “Viaggio sentimentale nella Cremona dei desideri” di Roberto Fiorentini, giornalista e scrittore cremonese con 40 anni di carriera alle spalle ed esperienze in diverse testate nazionali.


Casalasco

Sabato 20 Novembre 2021

SANITÀ • Incontro tra il Dg Welfare di Regione Lombardia coi sindaci Bongiovanni, Cavatorta, Zanichelli e Patelli

Distretto Oglio Po, aperture da Pavesi Giovedì scorso, nel pomeriggio, in Regione Lombardia si è tenuto un incontro tra il dg Welfare Giovanni Pavesi e una rappresentanza di sindaci dell’Ambito casalasco viadanese composta da Filippo Bongiovanni, sindaco di Casalmaggiore, Nicola Cavatorta, sindaco di Viadana, Luca Zanichelli, sindaco di Rivarolo del Re e Valeria Patelli, sindaco di Calvatone. L’incontro, voluto dallo stesso Dg, ha riguardato il documento inviato in Regione il 28 ottobre e sottoscritto dai 27 sindaci dell’area, contenente varie richieste inerenti la legge di riforma della sanità regionale e in particolare la richiesta di un distretto unico dell’Oglio Po. Il dg Pavesi ha agito anche su mandato dell’assessore al Welfare e vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti, la quale considera importantissime le opinioni e le istanze dei sindaci. Si è dunque entrati nel merito del documento presentato, esaminando le future case di comunità e gli ospedali di comunità, tra Casalmaggiore, Viadana e Bozzolo, ma soprattutto sono state date rassicurazioni sulla possibilità di arrivare a definire, già nei prossimi giorni, il distretto Oglio Po, in modo che possa integrarsi alla modifica

della legge di riforma regionale che è in corso di discussione in consiglio. Lo stesso Pavesi, che inizialmente, nell’incontro di luglio, aveva avuto qualche perplessità sulla gestione di questo distretto interprovinciale, ha invece avuto in questa occasione reazioni molto positive, parlando di sfida stimolante e di giuste istanze sul rapporto bidirezionale tra ospedale e territorio e di connaturata maggior tutela dei servizi erogati sia sanitari che socio sanitari nel territorio Oglio Po. «È stato un incontro molto franco e concreto - dice il sindaco Bongiovanni -, siamo fiduciosi di ottenere quanto richiesto, che si badi bene non è scontato, la legge di riforma non

contempla distretti tra due Asst, per l’Oglio Po serve una deroga o una formulazione speciale della stessa». «Ringrazio il dg Giovanni Pavesi - così il sindaco Cavatorta - per la disponibilità ad ascoltare noi sindaci e l’attenzione che ha rivolto al nostro territorio in accordo con la vice presidente Letizia Moratti. Prosegue con costanza e determinazione il lavoro svolto da noi amministratori in favore dei servizi sanitari dell’ambito OglioPo». «La disponibilità manifestata ad accogliere le istanze provenienti dal territorio e dai sindaci - afferma il sindaco Valeria Patelli - indica la concreta possibilità di dare vita ad un distretto unico, capace di rafforzare i servizi socio sanitari e renderli più vicini e fruibili, in un’area vasta come quella dell’Oglio Po, nell’ottica di pieno servizio al cittadino». «Importante che Regione Lombardia, rappresentata in questo caso specifico dalla vice presidente e assessore Welfare Letizia Moratti, abbia dato massima importanza alla scelta di un distretto sanitario unico, come tema identitario del nostro territorio e soprattutto come condivisione della scelta univoca del territorio Casalasco-Viadanese» conclude il sindaco Zanichelli.

S A N GI OVANNI IN C RO C E

INCONTRI DI ORIENTAMENTO AL LAVORO RIVOLTI AI GIOVANI Il Comune di San Giovanni in Croce, in collaborazione con Mestieri Lombardia, agenzia per il lavoro che opera sulla nostra zona, e con capofila del progetto il Consorzio per i Servizi Sociali di Casalmaggiore, organizza due incontri di orientamento al lavoro rivolti ai giovani. Il primo incontro si terrà mercoledì 24 novembre dalle ore 10 alle ore 12 presso il Comune di San Giovanni in

Croce, in piazza del Comune 1, e sarà rivolto a giovani neo diplomati e neo laureati. Il secondo sarà invece rivolto ai giovani senza diploma e si terrà mercoledì 1 dicembre dalle ore 10 alle ore 12 sempre presso il Comune di San Giovanni in Croce. «Vogliamo con questi incontri – sottolinea il sindaco Pierguido Asinari – dare un’opportunità ai giovani non solo del nostro Comune ma

dell’intero territorio di avvicinare il mondo del lavoro, affrontando quelle che sono le prime fasi di questo avvicinamento, partendo da un processo apparentemente semplice ma che al contrario nasconde diverse insidie qual è quello della stesura del proprio curriculum». Per iscriversi è sufficiente inviare un messaggio Whatsapp al numero 342-0912055 indicando il nome, l’età e l’in-

contro a cui si è interessati. È necessario portare, il giorno dell’incontro, carta di identità e codice fiscale. Bisognerà inoltre presentare il green pass ed eventualmente il proprio curriculum in modo da poterlo revisionare insieme.

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TO R R E DE ’ P ICE N A R DI

FRAMMENTI DI STORIA MOSTRA FOTOGRAFICA DEL SECOLO SCORSO “Frammenti di Storia: Villa Picenardi, il giardino e il paese negli antichi scatti dell’Archivio Morelli” è il titolo della nuova iniziativa culturale promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Torre de’ Picenardi dedicata al connubio tra storia locale e fotografia. Ieri i suggestivi spazi della Bibliopinacoteca di Villa Sommi Picenardi, gentilmente concessi dalla famiglia Cassani, hanno visto l’inaugurazione della mostra fotografica nata dall’idea dell’Assessore alla Cultura Oliva Rosa Cabrini e dello storico locale Fabio Maruti e realizzata in collaborazione con la Pro Loco di Torre de’ Picenardi. Il progetto nasce da un interessante nucleo di lastre in vetro negative a gelatina su bromuro d’argento conservate nell’Archivio Morelli e ritrovate da Matteo Cappelli, prodotte dalla “Premiata Tipografia Puppo” di Torre de’ Picenardi e conservate fino ad oggi dagli eredi, che, digitalizzate e restaurate per l’occasione, vengono presentate al pubblico per la prima volta grazie alla disponibilità delle sorelle Morelli. Le immagini selezionate per la mostra rappresentano in molti casi un ideale viaggio nel tempo ai fasti della Villa e del Giardino Picenardi. Viene infatti offerta la rara possibilità di ammirare attraverso le immagini alcune parti del complesso non più presenti dalla metà del ‘900. Un secondo nucleo di immagini aprono invece una panoramica della vita nel centro abitato di Torre de’ Picenardi di oltre 100 anni fa con la presenza dei suoi abitanti. La mostra, curata da Fabio Maruti con la consulenza di Gian Paolo Compiani Callas per l’allestimento, sarà visitabile ad ingresso libero (con green pass) tutti i sabati, domeniche e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; altri giorni e orari su prenotazione per gruppi e scolaresche.


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Sabato 20 Novembre 2021

SPECIALE

grande fiume

Un percorso di 620 km, attraverso quattro regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto

Le ambizioni del Cammino del Po VANNI RAINERI

“Il Cammino del Po” è un’iniziativa la cui ambizione è racchiusa già nel nome. Ed è un’ambizione ben riposta, per capacità di coinvolgimento, per determinazione, per competenza, e anche perché, rispetto ai mille progetti di valorizzazione, parte dal basso e non dai saloni affrescati del potere politico. Per prima cosa diciamo subito che stiamo parlando di un progetto che si propone di creare un percorso che parta dalla sorgente del Po, a Pian del Re nel parco del Monviso, e che arrivi alla Riserva delle Bocche del Po di Pila, considerata la foce principale del grande fiume. In totale 620 km ad attraversare 4 regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Chilometri da percorrere su entrambe le sponde a piedi, in bicicletta e laddove possibile anche in carrozzina, perché questo vuole essere un progetto inclusivo. E non poteva essere altrimenti, se pensiamo che ideatore del Cammino del Po è Andrea Devicenzi, grande atleta paralimpico noto per le imprese in ogni parte del globo, il quale ha saputo coinvolgere anche l’Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili). E così “Il Cammino del Po” è diventato una Asd-Aps (acronimi che stanno per associazione sportiva dilettantistica e di promozione sociale), insomma una associazione che ha lavorato nell’om-

bra negli scorsi mesi per presentarsi all’appuntamento di sabato scorso, 13 novembre, quando è stata presentata ufficialmente presso la sede del Consorzio Casalasco del Pomodoro di Rivarolo del Re (della conferenza stampa scriviamo alle pagine successive). Una associazione che vede Marco Vezzoni quale presidente, e tra i

soci fondatori Andrea Devicenzi, Leopoldo Oneta di Anmic, l’imprenditore Claudio Bacchi e le docenti Federica Passera e Maria Gaia Soana, tutti intervenuti nel corso della presentazione. Le fasi preparatorie hanno consentito non solo di lavorare attorno al percorso possibile, ma anche di coinvolgere diversi sog-

getti. Ad esempio si è ottenuto il patrocinio delle 5 principali città lambite dal Po: Torino, Pavia, Piacenza, Cremona e Ferrara, e si è stretto un accordo di collaborazione con una scuola, il liceo Scientifico “San Gregorio Magno” di Sant’Ilario d’Enza, nel Reggiano, i cui studenti hanno lavorato attorno a diversi aspet-

A.N.M.I.C.

TESSERAMENTO 2022

Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili La nostra associazione ha una consolidata esperienza nel settore dell’INVALIDITÀ CIVILE, settore in cui opera da oltre 50 anni. La nostra profesionalità ed esperienza è messa al vostro servizio per cercare di soddisfare ogni vostra esigenza.

ORARI DI APERTURA UFFICI AL PUBBLICO CREMONA LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO

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8.30 8.30 8.30 8.30 8.30

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SU APPUNTAMENTO

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CREMA LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ SABATO

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POMERIGGIO

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ti progettuali. Ovviamente sono state coinvolte anche le principali istituzioni pubbliche che governano il Po, dall’Aipo all’Autorità di Bacino. E poi, altro aspetto rilevante, si sono ottenute sponsorizzazioni di peso, da parte di aziende importanti del territorio, che elenchiamo nella pagina successiva.

16.30 -

Carissimi soci ed amici è iniziata la campagna di rinnovo delle tessere associative per il 2022. Come ogni anno coloro che rinnoveranno o faranno una nuova adesione riceveranno in omaggio il nostro utile calendario 2022. Vi informiamo inoltre che rivolgendosi alle nostre sedi provinciali per il rinnovo non solo risparmierete la spesa del bollettino postale, ma vi verrà anche consegnata immediatamente la nuova tessera. Ringraziamo tutti coloro che ancora una volta voranno sostenerci e ricordiamo che i nostri volontari sono a Vostra disposizione per svolgere le pratiche, fornire informazioni e quant’altro è in relazione alla categoria dei disabili.

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SPECIALE

grande fiume

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Un progetto adatto a tutti i “camminatori”, anche con disabilità, all’insegna dell’Agenda 2030

Dal Monviso alla foce del fiume “Il Cammino del Po, dal Monviso alla foce del fiume Po”, si spiega nel comunicato stampa di presentazione del progetto, è un percorso di oltre 600 km sulle rive del Grande Fiume, che parte da Pian del Re e termina a Pila. Il cammino si articola in quattro aree, che rimandano alle fasi evolutive del Po: la nascita (da Pian del Re a Torino), lo sviluppo (da Torino a Cremona), la maturità (da Cremona a Ferrara) e la trasformazione (da Ferrara a Pila). Il percorso, che attraversa Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, può essere affrontato a piedi, in bicicletta e in carrozzina. “Il Cammino del Po”, infatti, è stato progettato dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Il Cammino del Po – Aps, grazie al sostegno di Pomì, Bacchi Spa, Quixa, Panguaneta Spa, Stabili Srl e Trasporti Pesanti Srl, al contributo della Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona e alla collaborazione di ANMIC Cremona. Si tratta di un’idea progettuale alla portata di tutti: singoli camminatori più o meno esperti, famiglie con bambini, gruppi di giovani, anziani e persone diversamente abili. Il territorio pianeggiante sul quale si articola rende particolarmente idonea la sua percorribilità ad una platea variegata e composita, non ponendo i vincoli di accessibilità che, spesso, collina e montagna comportano.

L'idea alla base di questo progetto è quella di anteporre le esigenze dei camminatori “non professionisti”, anche a mobilità ridotta, rispetto a quelle dei camminatori ormai esperti. Il percorso si connota per itinerari particolarmente suggestivi, ispirati ai percorsi naturalistici tipici del Grande Fiume. Il Cammino del Po è dunque un progetto che utilizza il “camminare” come strumento per veicolare numerosi messaggi in linea con il programma di azio-

ne per lo sviluppo sostenibile di Agenda 2030, tra i quali: 1) la riscoperta del valore aggiunto della pratica sportiva non agonistica e di uno stile di vita sano e rispettoso del rapporto che intercorre tra uomo e ambiente; 2) la progettazione di un percorso a tappe inclusivo ovvero adatto ad ogni età e progettato anche per i bambini e persone diversamente abili; 3) la proposta di un “prodotto” turistico sostenibile e di prossi-

mità, quindiC:100.0 in armonia con Pantone: 320 C l’ambiente, M:0.0 la comunità e le Y:30.5 K:6.0 culture locali; 4) la valorizzazione del territorio bagnato dal Po con le sue tradizioni, la sua storia e il suo patrimonio artistico; 5) l’adozione di un approccio metodologico che parte dal basso coinvolgendo la comunità locale attraversata dal tracciato per valorizzarne le competenze, i servizi (pubblici e del privato sociale) e le attività commerciali affinché anche i

residenti possano esserne beneficiari; 6) la consapevolezza che per raggiungere gli obiettivi che ci si prefigge servono impegno, studio, fatica, passione, divertimento in giusta dose e che i propri limiti possono essere trasformati in straordinari punti di forza e spunti... come la storia di Andrea Devicenzi, atleta paralimpico - mental coach e membro del gruppo di lavoro, ci testimonia quotidianamente.

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SPECIALE

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Il percorso che punta su turismo sostenibile Andrea Devicenzi, anima del progetto: «Ogni metro sarà tracciato con Gps. Individueremo un tragitto in bicicletta Come già scritto, la conferenza stampa di presentazione del “Cammino del Po” si è svolta presso la sede del Consorzio Casalasco del Pomodoro a Rivarolo del Re. Nonostante si trattasse di un incontro ad inviti, erano decine i presenti, a rappresentare sia gli organizzatori che la stampa e le varie istituzioni. Tra queste ultime, erano presenti diversi sindaci, tra cui Marco Pasquali di Sabbioneta, Alessandro Gozzi di Martignana di Po e Luca Zanichelli di Rivarolo del Re, mentre Casalmaggiore era rappresentata dall’assessore Marco Micolo e Viadana dal vice sindaco Alessandro Cavallari. E ancora il direttore del Gal Terre del Po Fabio Araldi, il vice presidente del Gal Oglio Po Stefano Alquati, Greta Visioli dell’associazione “Stelle sulla Terra” e Cristina Cirelli in rappresentanza di “Santa Federici” e “Il Cerchio”, il presidente della Rondine Aps Edy Storti. Infatti il progetto vede già la collaborazione, oltre che di Anmic Cremona, di Stelle sulla Terra Odv, Santa Federici Cooperativa Sociale, Il Cerchio Onlus, La Rondine Aps e il supporto di Csv Lombardia Sud. L’incontro ha visto l’intervento del “padrone di casa” Costantino Vaia, Direttore Generale del Consorzio Casalasco del Pomodoro e major sponsor del progetto, che si è detto orgoglioso di far parte di un progetto di questo valore condividendo appieno l’approccio di Andrea Devicenzi sui conte-

nuti di valorizzazione ambientale con un’attenzione forte sulla sostenibilità e sull’inclusione. Ideali che sono riassunti nel logo dell’associazione: una chiocciola, a simboleggiare l’animale che procede lento e che non danneggia i luoghi attraversati. Lo ha spiegato Marco Vezzosi, che del “Cammino del Po” è presidente e che ha spiegato come sia nato il progetto: «Le origini risalgono al primo post-pandemia, con l’idea che nel momento in cui tutto fosse finito si sarebbe reso necessario ripartire in modo diverso e con nuove proposte. Da qui l’idea ambiziosa di un cammino lungo il Po, con la collaborazione di alcuni camminatori che hanno deciso per una volta di mettersi dalla parte di chi progetta un percorso. Ovunque abbiamo bussato abbiamo trovato grande entusiasmo, sostegno e collaborazione, per questo ringrazio tutti gli enti che ci appoggiano in questa iniziativa». L’anima del progetto come detto è Andrea Devicenzi, mental coach di Martignana di Po e autore di imprese sportive nel mondo, che ha espresso al meglio il concetto di glocal: «Noi tutti amiamo viaggiare nel mondo, ed è una cosa meravigliosa, ma anche il nostro Po attraversa luoghi meravigliosi e noi cercheremo di valorizzarli puntando sul turismo sostenibile e di prossimità». Andrea ha anche illustrato il percorso: «Sono 620 km che cercheremo di percorrere il più vici-

no possibile al fiume, sia sulla sponda sinistra che su quella destra, divisi in 4 macro-aree. Ogni metro del Cammino sarà tracciato con Gps, e la posizione sarà sempre individuata attraverso una app da scaricare dal sito sullo smartphone. Individueremo anche un percorso da fare in bicicletta che talvolta si sposterà sull’argine maestro, e un altro che si possa fare in carrozzina. Io da anni vivo nel mondo della disabilità (ad Andrea manca una gamba a causa di un incidente stradale avvenuto quando aveva 17 anni, ndr) e so bene che è utopia pensare che l’intero percorso sia oggi accessibile alle carrozzine, ma ci arriveremo piano piano. Il Cammino attraversa 5 capoluoghi di provincia, e tutti ci hanno concesso supporto e il loro patrocinio: sono stati ricavati momenti per visite guidate a queste città. Vogliamo un Cammino che sia adatto a tutti, dall’esperto a chi ama abbandonarsi ai piaceri della tavola». Ora dunque la difficile opera di individuazione dei tracciati. Da questo punto di vista la speranza è di superare le riserve spesso espresse dai proprietari delle aree attraversate grazie anche al supporto del Consorzio Casalasco del Pomodoro, che raggruppa centinaia di aziende del territorio. Avvicinarsi al corso del fiume, magari recuperando gran parte della antica via alzaia, sarebbe straordinario per valorizzare il percorso.

A trattare il tema della disabilità è stato Leopoldo Oneta di Anmic: «La nostra associazione ha da subito aderito al progetto proposto da Devicenzi, che è anche nostro consigliere, e siamo interessati anche a fornire attrezzature speciali. È stato un piacere essere coinvolti e lo sarà continuare a collaborare». L’imprenditore Claudio Bacchi è un altro major sponsor del Cammino del Po, oltre ad essere tra i

soci fondatori. Questo progetto non poteva non coinvolgerlo, lui che ha saputo unire al meglio (e lo fa da decenni) l’attività economica sul Po col rispetto dei suoi antichi valori, nel segno di un progresso della comunità che vada di pari passo con il rispetto dell’ambiente. L’argomento trattato da Bacchi era “Il camminatore come supervisore e custode dei luoghi che attraversa”: «Appena ho saputo dell’iniziativa, mi


grande fiume

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e di prossimità e uno accessibile in carrozzina»

sono detto che mi appartiene. Già 20 anni fa volevamo realizzare un progetto simile: oggi possiamo riuscirci grazie alle forze messe in campo. Il Cammino del Po deve essere un momento di avvicinamento al fiume, dove le persone diventano custodi di questo nostro bene». Quindi un accenno proprio alla via alzaia: «Mio padre trascinava le barche a spalle, la via alzaia era un elemento economico impor-

tante». Il ruolo del caminatore come supervisore è importante per convincere i proprietari a consentire l’accesso alle aree golenali, anche come mezzo di contrasto a chi invece vi si addentra con intenzioni disoneste. Del tracciato hanno parlato poi anche esponenti delle istituzioni presenti sul fiume, che in tema di recupero della via alzaia hanno un ruolo importante. Romano Rasio, dirigente di Aipo, ha por-

tato i saluti del presidente Irene Priolo e del direttore Luigi Mille e ha spiegato il ruolo dell’ente che rappresenta, emanazione del governo, l’ottima collaborazione con l’Autorità di Bacino che coinvolge 4 regioni e la grande opportunità di gestire ingenti risorse del Pnrr riservate anche per la rinaturazione del Po. Aipo (allora Magistrato del Po) nacque per tutelare le opere di difesa e l’uso appropriato del bene demaniale,

ricchezza di tutti, oggi si espande in nuove sedi assumendo un gran numero di giovani. È quindi interessato anche alla mobilità lenta, e anzi questo progetto è complementare alla VenTo e potrebbe coinvolgere gli affluenti del Po, arrivando a un percorso di 4mila km. Per l’Autorità di Bacino era atteso il Segretario Generale Meuccio Berselli, impossibilitato a partecipare. In sua vece il funzionario

tecnico naturalista Ludovica Ramella che ha sottolineato il grande risultato raggiunto col riconoscimento del Medio Po quale riserva della biosfera Mab Unesco e ha rimarcato l’importanza della collaborazione tra le due sponde, spesso in passato slegate se non in competizione tra loro. Molto interessante l’intervento dei ragazzi del Liceo Scientifico “San Gregorio Magno” di Sant’Ilario d’Enza che hanno spiegato i termini di collaborazione col progetto: la loro classe è stata divisa in 3 gruppi che si sono occupati il primo della divisione in tappe del percorso, il secondo del valore del camminare, il terzo di realizzare un’unità didattica per i bambini delle elementari. Per ciascuna tappa hanno cercato di individuare la presenza di attrazioni turistiche e strutture ricettive al fine di realizzare una brochure promozionale suddivisa tra le diverse mappe turistiche. Una storia straordinaria è quella del giornalista Stefano Pietta, ideatore di Steradiodj, una web radio che questo 37enne di Manerbio, dalla nascita costretto in carrozzina da una tetraparesi spastica, gestisce in solitario a suon di musica e notizie. «Ho deciso di aderire - ha detto Stefano - per l’inclusione di cui si è parlato prima, e ancora prima per l’amicizia che mi lega ad Andrea, che mi ha coinvolto. Spero davvero che si possano realizzare tappe da percorrere in carrozzina». Un altro socio fondatore, Federica Passera, ha chiuso la conferenza stampa facendo i ringraziamenti conclusivi e annunciando il sito “camminodelpo.it”, dove è possibile trovare le varie indicazioni e si potranno seguire gli aggiornamenti, così come sulla pagina Facebook dedicata, sempre ricca di notizie e opportunità segnalate.

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SPECIALE

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Tornano le Fiere zootecniche: ponte tra Dopo il format online dell’anno scorso, dal 26 al 28 novembre a CremonaFiere strategie, tecnologie all L’attesa è finita. Dopo un difficile 2020 segnato dall’emergenza sanitaria, un anno in cui comunque CremonaFiere è stata al fianco degli allevatori con un’edizione speciale delle Fiere Zootecniche, torna finalmente in presenza l’unica manifestazione in Italia dedicata esclusivamente all’agro-zootecnia, dal 26 al 28 novembre. «Nel 2020 abbiamo fatto una proposta online per rispondere all’unico format possibile in quel periodo, ed abbiamo mantenuto vivo lo spirito di una manifestazione nata 76 anni fa. È un ritorno importante e molto atteso perché gli operatori professionali hanno la necessità di avere a disposizione strumenti efficaci per dare nuovo impulso ad un comparto che ha molto sofferto nell’ultimo periodo – dice Roberto Biloni, presidente di CremonaFiere –. Abbiamo finalmente la possibilità di incontrarci, di toccare con mano le novità tecniche, di vedere dal vivo gli splendidi capi in mostra, è un’occasione importante che tutti noi operatori possiamo sfruttare per dare un forte segnale di vitalità». Molte le novità di quest’anno a partire da un nuovo layout espositivo in cui troveranno posto attrezzature e tecnologie all’avanguardia come nell’area Agrinnovation, che presenterà tutti i temi più attuali del settore con l’obiettivo di fornire agli allevatori una visione strategica completa per sviluppare al meglio il loro business. Importanti novità tecniche saranno presentate anche nella

rinnovata area delle prove in campo, per la prima volta quest’anno su terra e al coperto. L’innovazione costituisce dunque il fil rouge di tutta la manifestazione e getta un ponte tra il passato e il futuro dell’agricoltura: in fiera saranno allestite infatti anche due interessanti mostre di mezzi agricoli storici, a testimonianza della grande eredità non solo tecnica ma anche culturale che la Fiera di Cremona custodisce e valorizza da oltre 70 anni. Ma il cuore pulsante della manifestazione saranno certamente gli eventi zootecnici: una mostra internazionale – l’unica in Europa quest’anno, visto anche il forfait di Swiss Expo a Ginevra – che (come spiegato nel box a lato) si svolgerà in un ring completamente rinnovato, giudicata dal giudice internazionale Callum McKinven del Canada; e l’asta internazionale, organizzata quest’anno con una nuova formula presentata dal battitore irlandese Glyn Lucas. La peculiarità che da sempre costituisce uno dei marchi di fabbrica delle Fiere Zootecniche di Cremona è senza dubbio il suo programma eventi: quest’anno saranno più di 40 gli appuntamenti tra convegni, seminari, workshop e presentazioni. Un calendario ricco, studiato per fornire agli operatori dei validi strumenti e soluzioni per migliorare il lavoro in azienda. Sostenibilità ambientale, efficienza di processo, visione strategica del futuro per valorizzare tutti i livel-

li della filiera: questi sono solo alcuni degli stimoli di un calendario che vedrà la partecipazione dei più qualificati professionisti del settore. «Il nostro sguardo è sempre ri-

volto all’internazionalizzazione – sottolinea Massimo De Bellis, direttore di CremonaFiere – perché il nostro compito è creare nuove opportunità per le aziende italiane. Per questo abbiamo realizzato

un programma di incoming di buyer dall’estero che porterà a Cremona delegazioni da Azerbaigian, India, Moldavia, Polonia, Bielorussia, Russia, Romania, Serbia, Pakistan, Uzbekistan, Sud

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agricoltura

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passato e futuro ’avanguardia, mostre, convegni e workshop

MOSTRA INTERNAZIONALE

Ecco il ring: 470 capi da 75 allevamenti italiani e stranieri

Africa e Ghana: tutti Paesi estremamente interessanti per sviluppare nuovo business. Il programma di internazionalizzazione è realizzato con la collaborazione di ITA Italian Trade Agency e di Regione Lombardia. Si

tratta della concretizzazione di un lavoro che portiamo avanti costantemente tutto l’anno per mettere in relazione le imprese nazionali con i mercati esteri più interessanti», ha concluso De Bellis.

La preparazione degli animali con gli allevatori che pettinano, phonano e lucidano il pelo delle splendide vacche da latte, la sfilata dei capi nello storico ring di CremonaFiere, completamente rinnovato per l’occasione; la tensione palpabile durante le valutazioni del giudice internazionale, e per finire i grandi festeggiamenti dei vincitori. Numeri impressionanti: ben 470 capi da 75 allevamenti italiani e stranieri, 4 razze da latte (Holstein, Red Holstein, Jersey e Bruna). Le premesse per un grande evento zootecnico ci sono tutte, e gli allevatori si stanno preparando con entusiasmo. Quello che non manca per esempio a Enea Boni, di soli 13 anni, che con ostinazione ha voluto essere presente anche con un solo capo, la sua vitella di 11 mesi dell’azienda agricola del non-

no Az.Agr. Olivieri Giuseppe. «Sarà emozionante vedere dei giovani e giovanissimi sfilare nel ring di Cremona, uno dei più prestigiosi al mondo – dice nonno Giuseppe Olivieri -. Il nostro lavoro è anche questo: tramandare tradizioni, cultura e tanta passione per l’allevamento». Gli eventi zootecnici di Cremona sono naturalmente solo uno degli appuntamenti delle Fiere Zootecniche Internazionali, una delle principali manifestazioni mondiali focalizzate sull’allevamento da latte. La mostra sarà infatti affiancata anche dalla presenza delle 5 razze a duplice attitudine (Valdostana, Rendena, Reggiana, Grigio Alpina e Pezzata Rossa) e CremonaFiere ospiterà anche il meglio delle attrezzature, tecnologie e servizi per il settore agro-zootecnico.


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OSPEDALE DI CREMONA

CADAVER LAB, OGGI E DOMANI SECONDA EDIZIONE DEL CORSO

Dopo il successo della scorsa edizione di ottobre incentrata sulla chirurgia spinale, i prossimi sabato 20 e domenica 21 novembre si svolgerà la seconda edizione del Cadaver Lab. Il corso di alta specializzazione permette ai chirurghi di eseguire esercitazioni mediche su corpi donati alla scienza. Sotto la direzione del Dottor Antonio Fioravanti (Direttore Neurochirurgia, Asst Cremona), nell’area Lab di Palazzo Trecchi si svolgerà il primo laboratorio in chirurgia cranica, intitolato “Corso Hands-on di Approcci Sovratentoriali”. Il corso, patrocinato dalla Società Italiana di Neurochirurgia, ospiterà fra i relatori il Professor Franco Servadei (Past President della Federazione Mondiale delle Società Neurochirurgiche e Professore Ordinario di Neurochirurgia presso l’Università Humanitas di Milano). «Durante il corso è previsto un intervento chirurgico per l'asportazione di un tumore cerebrale con ausilio di fluorescenza intraoperatoria, tecnica innovativa che permette la visione di tumori molto piccoli che spesso sfuggono all’esame con luce normale o ad altri accertamenti», spiega Fioravanti. «Ci teniamo a ricordare che la sperimentazione in un Cadaver Lab è una pratica etica. I corpi utilizzati durante il laboratorio appartengono a persone che in vita hanno deciso di donare il proprio corpo alla scienza, con un gesto di grande altruismo verso l’umanità», specifica Fioravanti. «Inoltre, un simile tipo di training in laboratorio», continua Fioravanti, «in un ambiente chiuso e controllato dà modo agli specializzandi di eseguire procedure complesse garantendo un realismo elevato e senza la pressione delle tempistiche strette dettate da una vera emergenza». «L’idea che abbiamo insieme al gruppo di Palazzo Trecchi è quella di costituire all’interno di questa storica struttura un’accademia. A questo proposito, dopo l’evento di novembre abbiamo previsto per maggio 2022 un evento dalla portata internazionale: fra i membri della faculty ci saranno infatti colleghi inglesi e vietnamiti, oltre al Professor Shane Tubbs, (Direttore dei Dipartimenti di Ricerca in Anatomia e di Anatomia Chirurgica della Scuola di Medicina dell’Università di Tulane di New Orleans)», conclude soddisfatto Fioravanti.

Malattie rare polmonari, congresso degli specialisti per un network territoriale Oggi nell’Aula Magna dell’Ospedale. Responsabile Scientifico il Direttore della Pneumologia, Tiberio Oggionni Stamattina, a partire dalle ore 8.30, presso l’Aula Magna dell’Ospedale di Cremona si terrà il congresso Malattie rare polmonari 2021. Quale sfida in un epoca di cambiamento? L’evento, rivolto agli specialisti di tutta la Regione, costituirà la prima tappa per la realizzazione di un progetto interaziendale che coinvolgerà Cremona, Crema, Mantova e Lodi, al fine di realizzare un network ampio dedicato a queste patologie. «Con l’avvento della pandemia da Covid-19 abbiamo visto cambiare dal punto di vista organizzativo e clinico l’attività di tutti i nostri ospedali, in particolare quella delle Pneumologie. Questi cambiamenti hanno portato ad una maggiore consapevolezza e attenzione sul tema delle malattie polmonari», spiega Tiberio Oggionni

(Direttore Pneumologia, Ospedale di Cremona). «Tale cambiamento riguarda le patologie respiratorie più comuni, ma anche quelle definite rare, come la fibrosi polmonare e l’ipertensione polmonare, sulle quali ci fo-

calizzeremo durante il convegno. Queste patologie costituiscono nell’insieme una parte significativa della nostra attività clinica e scientifica» sottolinea Oggionni. «Infatti», prosegue Oggionni, «da un’analisi effettuata sui dati provenienti da tutta la Regione è emerso che per quanto riguarda alcune malattie rare polmonari spesso i pazienti soffrono di una sottodiagnosi: sovente alcune patologie non vengono individuate e ciò comporta l’assenza di una pronta e corretta terapia». «Il congresso vuole pertanto essere un momento di approfondimento e condivisione di esperienze tra vari specialisti, al fine di rispondere ai bisogni dei pazienti con patologie rare nel nuovo contesto in cui ci troviamo a lavorare», conclude Oggionni.

Novità di rilievo per radiologia senologica e chirurgia senologica. Fondamentale ruolo di infermiere case manager Ogni martedì pomeriggio, nella sala riunioni del quarto piano dell’Ospedale di Cremona, un team multidisciplinare allargatissimo discute i casi di tumore alla mammella. Partecipano oncologi, chirurghi, senologi, radioterapisti, radiologi, anatomopatologi, ginecologi, genetisti e case manager. Come spiega Giuseppe Rossi (Direttore Generale Asst di Cremona), «il percorso dedicato alla salute delle donne per la prevenzione, diagnosi, cura e follow-up del tumore alla mammella per l’Ospedale di Cremona è un elemento identitario che continua nel tempo e pensa al futuro. Per questo è in fase di implementazione e perfezionamento». Aggiunge: «L’attività non è mai stata interrotta e i fatti provano che stiamo lavorando per tornare ai livelli pre-Covid con l’obiettivo di migliorare ancora». «Il nuovo Piano di organizzazione aziendale (Agosto 2021), non a caso,ha previsto una Unità Operativa complessa di Patologia mammaria, l’unità operativa di Radiologia senologica e l’unità operativa di Chirurgia senologica. Ciascuna di queste specialità definisce e rafforza il percorso di salute della donna», aggiunge Rossi. «Un dettaglio tecnico: tutte le unità operative agiscono all’interno di un dipartimento aziendale che è da intendere come un microcosmo ultraspecialistico interconnesso con gli altri dipartimenti.Tradotto in pratica significa una migliore gestione dei casi attraverso piani diagnostici terapeutici assistenziali condivisi e applicati in modo uniforme, ma personalizzati sul singolo paziente. Naturalmente, questo vale sia per l’Ospedale di Cremona sia per l’Oglio Po, e

Cancro al seno, team multidisciplinare che segue la donna passo dopo passo

dibile per la situazione pandemica, inferiore rispetto al 2019,ma in questi ultimi mesi, merito anche della diffusa vaccinazione anti-Covid19, si assiste ad un significativo aumento dell’attività, al fine di soddisfare tutti i bisogni della provincia cremonese. Un esempio per tutti: nel 2019 gli esami bioptici (biopsie) sono stati 566, di cui 358 con diagnosi di malignità. Nei primi 9 mesi del 2021 sono 312, di cui 178 con diagnosi di malignità», conclude Ungari. il team dei radioterapisti Sarah Brenna, Sandro Tonoli, Roberto Derelli per tutte le patologie». «Sulla base dell’esperienza internazionale, all’interno del Dipartimento Oncologico, abbiamo costituito tre macro-team multidisciplinari che si occupano rispettivamente di tumori della mammella, ginecologici-genitourinari;tumori del polmone e testa collo; tumori gastrointestinali»,spiega Rodolfo Passalacqua (Direttore del Dipartimento Oncologico). «In questo modo», aggiunge Passalacqua «si integrano sempre di più le competenze: gli oncologi lavorano con tutti gli altri specialisti e si stabilisce chi fa cosa, ma anche come e quando. Il percorso di cura si decide insieme ed è il migliore possibile, perché frutto della somma di diverse competenze a confronto che fa della ricerca continua un comun denominatore imprescindibile».

«L’attività del servizio di Anatomia Patologica è cruciale nella scelta del percorso terapeutico della donnacon neoformazione e/o microcalcificazioni mammarie. L’anatomopatologo definisce la natura della lesione, benigna (es. fibroadenoma) o maligna (carcinoma), sia nella fase di pre-intervento che di post-intervento al fine di permettere all’oncologo di impostare la terapia più corretta per la donna» spiega Marco Ungari (Direttore Anatomia Patologica). «Gli anatomopatologi dedicati alla patologia mammaria insieme a me sono la dottoressa Giuseppina Ferrero (Referente per la patologia mammaria) e la dottoressa Elena Varotti»,continua Ungari. «Il numero di esami eseguiti quest’anno è, come preve-

SCREENING PER TUTTE LE DONNE DAI 45 AI 74 ANNI, SI FA INSIEME ALL’ATS La Radiologia Senologica si occupa anche dello Screening Mammografico che è un programma gratuito organizzato da Regione Lombardia e dedicato a tutte le donne tra i 45 e di 74 anni di età residenti, per quanto riguarda il nostro territorio, nella Provincia di Cremona e di Mantova. Le donne interessate ricevono una lettera a casa come invito per fare la mammografia con orario e sede di esecuzione. L’organizzazione dello screening è in capo al Centro di Prevenzione Oncologica di Ats Val Padana al quale è possibile rivolgersi per ulteriori informazioni, se non si riceve la lettera o se si decide di modificare l’appuntamento proposto, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.00 al numero verde gratuito 800 584 850.


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CULTURA

Sabato 20 Novembre 2021 lettereilpiccolo@gmail.com

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PITTURA • L’ARTISTA ANDALUSA EVITA ANDÙJAR PROPONE “VERDAD MUDA”

CINEMA • PROIETTATO PER TRE GIORNI DAL 2 9 NOVEMBRE

L’UNIVERSO FEMMINILE IN MOSTRA A GENOVA

POMPEI PROTAGONISTA IN UN FILM

GENOVA - La Galleria Studio Rossetti di Genova propone “Verdad Muda”, la mostra personale dell’artista andalusa Evita Andùjar. L’esposizione aprirà al pubblico giovedì 25 novembre e sarà visitabile fino al 9 gennaio 2022. Protagonista indiscusso della poetica dell’artista è l’universo

femminile e in “Verdad Muda”, l’artista presenta una serie di dipinti del ciclo “Stolen Selfie”, nei quali si ispira al paradosso della nostra società: l’abuso tecnologico che ci sovraespone ad un flusso continuo di immagini ed informazioni spesso prive di reali contenuti. (Fonte Italpress)

ROMA - Prodotto da Sky, Ballandi e Nexo Digital, in collaborazione e con il contributo scientifico del Parco Archeologico di Pompei e con la partecipazione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, “Pompei. Eros e mito” arriverà al cinema solo il 29, 30 novembre e il 1º dicembre. Spiega il regista Pappi Corsicato: «Pompei è un luogo che fa parte dell’immaginario collettivo non solo di noi italiani, ma di tutto il mondo». Il documentario vede protagonista una narratrice d’eccezione: Isabella Rossellini. (Fonte Italpress)

INTERVISTA • La docente Dalila Bachis ci informa sul valore delle regole della lingua italiana

La grammatica noiosa? No, può appassionare

FEDERICO PANI

La grammatica. Che noia. E invece no, tutto il contrario: la grammatica è un argomento ricco di sfumature e storia, persino avvincente. Ne parliamo con Dalila Bachis (nella foto), assegnista di ricerca presso l’Università di Siena e collaboratrice dell’Accademia della Crusca. La studiosa ha dedicato all’argomento un saggio dal titolo “Le grammatiche scolastiche dell’italiano edite dal 1919 al 2018”, pubblicato dall’Accademia nel 2019. Se, come spiegano i linguisti, la grammatica non è un sistema di regole immutabile, perché in molti di noi resta radicata l’idea che si tratti di un sistema monolitico? «La parola “grammatica” può voler dire almeno tre cose: è la struttura che regola il funzionamento di una lingua, ma anche l’insieme delle regole che la descrivono e, infine, anche il libro di grammatica; come fa notare Luca Serianni, possiamo dire “prendi la grammatica”, riferendoci al libro, mentre non diremmo mai “prendi la storia” o “la matematica”. L’idea di una grammatica monolitica, riposa sul pregiudizio di una lingua sempre uguale a se stessa ed ha delle ragioni storiche: la nostra lingua è indissolubilmente

Nell’avvicinarsi della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, la conferenza Donne Dem di Cremona e la segreteria provinciale del Partito Democratico, nella rappresentanza di diritti e pari opportunità, hanno condiviso di proporre un’iniziativa scaturita dalla visione di altre similari proposte realizzate in varie città d’Italia, a sostegno delle donne afghane, limitate attualmente nei loro diritti e private della loro dignità. Grazie alla collaborazione del coordinamento Donne Dem di Ivrea e al patrocinio concesso dall’amministrazione provinciale di Cremona, verranno esposte alcune riproduzioni fotografiche delle opere di Shamsia Hassani, street artist afghana che sta coraggiosamente illustrando la

VITTIMA DEL PREGIUDIZIO «L’idea di una grammatica monolitica riposa sul pregiudizio di una lingua sempre uguale a se stessa» legata alla letteratura; l’italiano nacque come lingua letteraria e scritta, ben prima dello Stato unitario. Con l’Unità, però, si pose il complicato problema dell’insegnamento dell’italiano, particolarmente arduo anche per gli insegnanti, per la stragrande maggioranza dialettofoni. Per superare la difficoltà, i programmi scolastici furono strutturati secondo

una rigida osservanza di quella che veniva chiamata “la buona lingua”: esprimersi in modo corretto voleva dire, di fatto, evitare sia il dialetto sia il registro parlato; insomma, nessuno dei modelli linguistici distanti dall’italiano scritto poteva trovare spazio. Da qui nasce l’idea di un “italiano corretto”, che è scritto e non parlato, che è letterario e non colloquiale, che è fiorentino di base e mai regionale». Come si svilupparono le grammatiche nel secondo dopoguerra italiano? «Le cose cominciarono a cambiare effettivamente solo tra la fine

degli anni ’60 e i primi anni ’70. Innanzitutto ci fu una grande rivoluzione, la scuola media unica, entrata in vigore nel 1963: molte più persone proseguirono gli studi; se prima, a farlo, erano quasi solo i giovani delle classi più agiate, anche i figli degli operai e dei contadini, naturalmente dialettofoni, cominciarono a studiare più a lungo. Insegnare una lingua così distante da quella parlata dalla maggior parte degli alunni, divenne ancora più difficile. Proprio nel 1963 Tullio De Mauro pubblicò la prima edizione della Storia linguistica dell’Italia unita, nella quale parlò dell’italiano scolastico come di un “antiparlato”, un italiano che non teneva conto delle diversità della lingua né su base regionale né nelle sue differenze di registro. Alla critica di De Mauro seguì, nel 1971, un’importante analisi delle grammatiche scolastiche. Infine, nel 1975, un gruppo di linguisti e di insegnanti denominato “Giscel” arrivò alla formulazione delle Dieci tesi per l’educazione linguistica democratica, una fondamentale critica all’educazione linguistica tradizionale, che denunciava sia la concezione sia la didattica tradizionale della lingua». Quali furono le conseguenze di queste critiche, arrivando fino a oggi? «Divenne chiaro che insegnare

MOSTRA FOTOGRAFICA A SOSTEGNO DELLE DONNE condizione delle donne del suo Paese con le sue opere sui muri di Kabul. Marzia Maioli (portavoce della conferenza Donne Dem di Cremona) e Greta Savazzi (responsabile di diritti e pari opportunità della segreteria provinciale del Pd) hanno così presentato l’iniziativa: «Questo richiamo ad un’audace artista che sta incoraggiando tutte le donne afghane e, di rimando, tutta l’umanità verso la consapevolezza del proprio essere e la coscienza femminile, ci è sembrata una importante azione sinergica di sostegno sia alle donne afghane medesime, sia alla lotta contro la violenza sulle donne, una compartecipazione in rete capace di porsi al di là delle singole

peculiarità territoriali. Ciò a dimostrazione dell’universalità del tema e della volontà di costruire e percor-

Una preziosa viola di Girolamo Amati torna a Cremona per festeggiare quattro secoli di vita. Oggi e domani sarà suonata da Paul Silverthorne (nella foto) nell’Auditorium Giovanni Arvedi (alle ore 12). La viola tenore Girolamo Amati della Royal Academy of Music di Londra è stata costruita nel 1620 e avrebbe dovuto celebrare a Cremona i quattro secoli di vita lo scorso anno, ma a causa della pandemia il progetto

rere #stradeparallele per far risuonare un’unica voce, affinché l’autodeterminazione personale dei diritti di

genere possa diventare realtà per tutte. Siamo state liete, inoltre, della condivisione da parte dell’amministrazione provinciale che ci ha permesso l’utilizzo dello spazio pubblico alla ex chiesa di San Vitale e il patrocinio con logo, esposto sulla nostra card e locandina. Auspichiamo che sia, quindi, di gradimento alla cittadinanza l’evento programmato, quale nostro contributo per le donne del mondo». Appuntamento da oggi al 26 novembre presso l’ex chiesa di San Vitale a Cremona (Piazza S. Angelo 1). Orari di apertura al pubblico della mostra fotografica: tutti i giorni dalle ore 9 alle 12 (la domenica anche dalle ore 15 alle 19). L’inaugurazione ufficiale si terrà oggi alle ore 17 (accesso del pubblico consentito con green pass).

LA VIOLA DI AMATI ARRIVA A CREMONA è stato rinviato. La viola Amati sarà portata a Cremona e suonata dal suo “angelo custode”, il maestro Paul Silverthorne, professore di viola alla Ram, prima viola della London Sinfonietta ed emerita prima viola della London Symphony Orchestra, che da anni suona e mantiene attivo questo splendido strumento musicale. Al

una lingua non significa solo insegnare a classificare e imparare delle definizioni, limitandosi all’analisi logica e grammaticale; significa anche saper produrre una comunicazione efficace. Da questo punto di vista è stato decisivo il contributo della linguistica testuale, la quale ha posto l’accento sulle capacità di comprensione di un testo e di produzione scritta non solo creativa. I programmi che seguirono, del 1979 e del 1983, rispettivamente per la scuola media e la scuola superiore, cominciarono a dare importanza anche a questi aspetti. Da allora fino a oggi, però, si sono susseguite riforme e linee guida che hanno sì provato a modificare l’impostazione classica, ma lo hanno fatto in modo vago e disomogeneo, affidandosi perlopiù al buon senso degli insegnanti. Rimane, dunque, ancora molto lavoro da fare. In primo luogo, la norma grammaticale continua a essere ritenuta intoccabile, mentre in realtà varia sulla base del contesto. In secondo luogo, la lingua non viene ancora percepita come un organismo in evoluzione. Così, la lezione di grammatica resta spesso quella nella quale si insegna “come si deve dire qualcosa”. Ed è ancora lontana l’idea che un quesito grammaticale possa prevedere più risposte giuste, proprio sulla base del contesto».

pianoforte il giovane Ilan Kurtser. La magnifica viola Girolamo Amati 1620 è di particolare interesse in quanto è una delle pochissime viole tenori sopravvissute nella misura originale, non essendo stata ridotta di formato per adattarla alle esigenze della moderna tecnica esecutiva. Il suono potente e l’ampia gamma di colore to-

FOTO E QUADRI IN ESPOSIZIONE Non vuole essere un nostalgico ritorno al passato, una laudatio temporis acti in ambito artistico, come il titolo “ClassicaMente” potrebbe far pensare. L’arte classica, o quella moderna che ad essa si ispira, costituiscono, è vero, con la loro bellezza la fonte di ispirazione sia per i dipinti di Giovanni Gamba, che per le fotografie di Anna Maccabelli. La mostra bipersonale è aperta al pubblico fino al 21 novembre presso l’Associazione Artisti Cremonesi (sabato e domenica, ore 10-12 e 17-19).

nale dello strumento hanno indotto Paul Silverthorne ad adattarsi alle sue misure nel 1982. Nel weekend della festa del Torrone non mancherà neppure l’appuntamento con Stradivari. Oggi alle 16 in Auditorium Giovanni Arvedi, infatti, la solista Aurelia Macovei si esibirà con il violino Antonio Stradivari Vesuvio 1727c delle Collezioni Civiche Liutarie del Comune di Cremona, esposto al Museo del Violino.


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Cultura

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Rinviato lo scorso anno a causa della chiusura dei teatri, arriva finalmente a Roccabianca il nuovo spettacolo di Mario Perrotta, “Della madre”, in scena stasera alle ore 21.15 al Teatro Arena del Sole. Dopo aver indagato la figura evanescente dei padri contemporanei, il secondo capitolo della trilogia di Perrotta, con la consu-

“DELLA MADRE” IN SCENA STASERA AL TEATRO DEL SOLE lenza alla drammaturgia di Massimo Recalcati, sposta la lente di ingrandimento sulla figura della madre. Una figura che, per buona parte degli italiani, ha mantenuto costante nel tempo una sorta di sacralità e onniscienza che la

rende ingiudicabile, al di sopra del bene e del male, nonostante le lotte di emancipazione degli ultimi decenni per affrancare la società dal modello patriarcale. Una visione patologica - tutta nostrana - che impedisce a una

donna di dichiarare, e sanamente, la propria fragilità di fronte al compito materno, costringendola a dover esser madre “per sempre”. La maternità non è un’esperienza di centramento, ma di decentramento. È la gioia nel vede-

re il proprio frutto imparare a camminare o a parlare, nel vederlo entrare nel mondo. Perrotta di mamme ne mette in campo due, la nonna-madre e la figliamadre e in modo teatralmente suggestivo: due giganteschi igloo di tela legati da un drappo bianco, unico elemento di scena. Per info e prenotazioni: 339 5612798.

INIZIATIVA • Presentata la prima programmazione congiunta di Cremona Musei per il biennio 2022-2023

Arte, tutela e valorizzazione sotto il Torrazzo

Arte, tutela e valorizzazione nelle collezioni pubbliche cremonesi: sono questi gli obiettivi della programmazione di Cremona Musei per il biennio 2022-2023, presentata ieri nella sala Manfredini di Palazzo Affaitati. Si tratta della prima programmazione congiunta di Cremona Musei, il nuovo Sistema Museale della città di Cremona. Le attività programmate verteranno su tre filoni principali: mostre, restauro delle collezioni e valorizzazione dei siti, corrispondendo queste tre azioni all’impegno prioritario di tutela e salvaguardia del patrimonio che costituisce la più autentica missione delle istituzioni museali, al fine di preservare per le generazioni future le testimonianze materiali del passato e con esse il patrimonio di valori storici, artistici e culturali di una comunità. La programmazione è condivisa e sostenuta dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Mantova e Lodi. Si parte con “Sofonisba

Anguissola e la Madonna dell’Itria” al Museo Civico Ala Ponzone dal 2 aprile al 3 luglio 2022. Con questa pala, Sofonisba riassumeva e concludeva le trasformazioni iconografiche della Madonna Odigitria, il cui culto era giunto in Sicilia dall’Oriente bizantino. La mostra esporrà al pubblico la pala restaurata per l’occasione, accanto ad altre

testimonianze relative al periodo paternese dell’artista. Una rassegna di opere (affreschi, dipinti su tavola e tela, sculture) provenienti dalla Sicilia, ma anche dal Nord Italia, permetterà di seguire l’evoluzione del tema iconografico dall’icona medievale della Madonna Odigitria a quella moderna dell’Itria. Poi sarà la volta di “Liutai

italiani del Novecento” presso il Museo del Violino dal 10 settembre 2022 al 15 gennaio 2023. Mai totalmente esposta al MdV, l’esposizione viene ora presentata - in un nuovo allestimento a cura di Fausto Cacciatori - dopo un’attenta campagna di studio e catalogazione con schede Sirbec, documentata da un importante ca-

talogo. Saranno parallelamente valorizzati documenti di particolare interesse come il fondo Bacchetta, conservato presso la Biblioteca Statale. La mostra “Pictura tacit um poema - Miti e paesaggi dipinti sulle pareti delle Domus di Cremona” nel Padiglione Amati del Museo del Violino dal 15 dicembre 2022 al 19 marzo 2023, approfondirà il tema della pittura delle domus cremonesi, pressoché sconosciuto fino a 20 anni fa e ora fonte di straordinarie scoperte. Sempre al Museo del Violino (dal 28 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023) appuntamnto con “Mandolini italiani e carte stradivariane - Interventi di restauro”, mentre al Museo Civico Ala Ponzone dal 28 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023 troverà spazio “Quindici anni di restauri della Scuola di Botticino”. Infine, da aprile a settembre 2022, presso il Museo della Cività Contadina Museo di Storia Naturale, l’appuntamento è con “Piccoli musei - Un legame con il territorio”.

DANTE E LE SUE DONNE NELL’INTERPRETAZIONE DI LELLA COSTA Doppio appuntamento con “Tutti a teatro!”, rassegna del Ponchelli. È un programma leggero e carico di virtuosismo quello proposto da I Filarmonici di Busseto, ensemble formato da cinque straordinari musicisti, tra i migliori del panorama musicale internazionale, che martedì 23 novembre (alle ore 20) si esibiranno in un programma variegatissimo e coinvolgente. Poi sarà la volta di Dante Alighieri e le donne della sua vita e della sua opera, che prendono la parola in un testo originale, interpretato e scritto da Lella Costa (nella foto di Stefano Spinelli) , con il regista Gabriele Vacis. Nasce così “Intelletto d’amore Dante e le donne”, in scena al Ponchielli mercoledì 24 novembre allo ore 20. Un racconto intimo e profondo delle straordinarie donne che hanno accompagnato il percorso del Sommo poeta: Beatrice, Francesca, Taibe, Gemma e tante altre. Un omaggio a Dante in occasione del 700° anniversario della sua scom-

parsa. In questo loro ultimo lavoro a quattro mani, Lella Costa e Gabriele Vacis hanno preso subito la via dell’eterno femminino e si sono divertiti ad indagare il rapporto di Dante con le donne della sua vita e della sua opera. Partendo dalle biografie, hanno poi immaginato sviluppi possibili e impossibili, mescolando il serio e il faceto, secondo quello stile personalissimo e collau-

dato con successo che caratterizza tutti i loro spettacoli. «Nella Divina Commedia - afferma il regista Gabriele Vacis - i personaggi femminili non sono molti. Ma quelli che ci sono, sono determinanti. Basti dire che ad accompagnare Dante nel Paradiso è una donna: Beatrice. Scelta coraggiosa, perché la donna, in questo modo, assume un ruolo sacerdotale, guida spirituale che pre-

cede un uomo nel cammino verso la salvezza. Uno scandalo per il medioevo del sommo Poeta. Ma anche oggi, in fondo. Il racconto sceglie alcune tra le donne di Dante e le fa parlare direttamente al pubblico, in modo confidenziale, da prospettive “insolite”. Naturalmente c’è Beatrice, ideale dell’amore puro del Poeta, ma anche di tanta gente da settecento anni in qua. E poi c’è Francesca, che finalmente ci spiegherà perché Dante l’ha mandata all’Inferno insieme al suo Paolo. Ci sarà Taibe, la prostituta delle Malebolge, costretta ad annaspare nel letame per un motivo ben diverso da quella che è stata la sua “professione”. E Gemma Donati, la moglie del Poeta, madre dei suoi figli, che spiegherà come si convive con l’ideale amoroso di tuo marito, se non sei tu. La narrazione delle protagoniste della vita artistica e privata del Poeta si muove tra gioco e ironia, tenendosi sempre fedele al vero storico e alla larga dalla parodia».

PALAZZO TRIVULZIO DI CODOGNO APRE LE SUE PORTE ALL’EVENTO “LE STANZE DI NATALE” Le porte di Palazzo Trivulzio, dimora nobiliare del secolo XV, si apriranno al pubblico per la prima volta oggi e domani per accogliere “Le stanze di Natale”. L’evento, patrocinato dal Comune di Codogno, vuole portare un segno di rinascita e ripartenza in uno dei territori più duramente colpiti dalla pandemia. Nel cortile d’ingresso e nelle stanze piene di storia della dimora che ha ospitato San Luigi Gonzaga, in una magica atmosfera natalizia, dalle 9.30 alle 19.30, espositori accuratamente selezionati proporranno

prodotti di alto artigianato e oggetti d’arte, composizioni di verde e eccellenze gastronomiche. Ci saranno abiti sartoriali e accessori per grandi e piccini, borse in tessuto, gioielli, amuleti e bijoux, pigiami e vestaglie, cuffie e sciarpe tricot, maglie in cachemire, tovaglie e biancheria da cucina, oggettistica per la tavola in vetro, complementi d’arredo vintage, profumi, abiti e accessori indiani, friulane in velluto, decorazioni floreali, ghirlande e addobbi natalizi e poi miele, mostarda e torrone. “Le stanze di Natale” si

apriranno anche all’arte con dipinti, disegni e sculture. Nella selezione degli espositori è stato dato particolare risalto al fatto a mano, alla cura dei dettagli, alla qualità dei materiali, all’originalità delle proposte: insieme agli oggetti, gli artigiani porteranno le loro storie e sarà bello, per i visitatori, poterle conoscere. La partecipazione dei visitatori sarà libera e gratuita, con obbligo di mascherina e green pass. Nella piazza adiacente al palazzo, infine, i visitatori potranno trovare un’ampia zona parcheggio.

INCONTRO

ALLA RISCOPERTA DELLE CASCINE

Venerdì 26 novembre (alle ore 17.30, presso la sala Consiglio della Provincia di Cremona), si terrà la conferenza dal titolo “Cascine cremonesi. Alla riscoperta di luoghi e storie per non dimenticare”. L’iniziativa si pone nel ciclo di incontri promossi dalla Provincia con Adafa, Amici dell’ArteFamiglia Artistica. L’argomento sulle cascine cremonesi offre sempre spunti interessanti, ma se a sviluppare la tematica sono chiamati la ricercatrice Liliana Ruggeri ed il fotografo Antonio Barisani, non possono mancare nuove scoperte e suggestioni. Grazie a loro, storia e fotografia si compenetrano ed il racconto storico viene esaltato, sviluppato attraverso scatti creativi. Dopo oltre vent’anni di ricerche e varie pubblicazioni con la Casa Editrice Cremona Produce (insieme anche al fotografo Mino Piccolo), Barisani e Ruggeri continuano con passione la loro ricerca sulla civiltà rurale. Protagoniste del pomeriggio alcune cascine del territorio cremonese studiate e fotografate in questi anni: (Stagno Lagoscuro Lombardo), Cascina Gurata (Cingia de’ Botti, nella foto), Corte Grande (località Montanara a Vescovato), Cascine Benini (località Straconcolo a Stagno Lombardo), Campagnola (località di Corte de’ Cortesi). Alcuni scatti finali per raccontare le storie della gente che ha vissuto in cascina. Lo scopo che si prefigge l’incontro è quello di non dimenticare la nostra civiltà rurale, che è in trasformazione ma non può definirsi perduta perché le cascine hanno le radici ben salde nella storia cremonese. L’accesso avverrà secondo le disposizioni vigenti, con la presentazione del green pass.


lo

lettereilpiccolo@gmail.com

REGGINA

94 LIOTTI

STADIO GRANILLO - DOMANI ORE 14

SPORT

Responsabile Fabio Varesi

CREMONESE

17 SERNICOLA 14 VALZANIA

4 STAVROPOULOS 56 HETEMAJ 30 MONTALTO

15 BIANCHETTI 29 DI CARMINE

21 FAGIOLI

12 CARNESECCHI

63 TURATI 3 CIONEK

55 OKOLI

8 CRISETIG 16 GALABINOV

19 CASTAGNETTI 10 BONAIUTO

6 LOIACONO

11 RICCI

3 VALERI

Valzania in azione nell’ultima sfida con la Reggina (foto Us Cremonese)

ARBITRO: LIVIO MARINELLI DI TIVOLI

4-4-2 ALL.: ALFREDO AGLIETTI

DIRETTA SU DAZN E SKY

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PECCHIA • «LAVORATO BENE, LA SQUADRA È IN CONDIZIONE»

98 ZANIMACCHIA

10 BELLOMO

Sabato 20 Novembre 2021

ALL.: FABIO PECCHIA 4-3-3

» CALCIO SERIE B

«Abbiamo approfittato della sosta per lavorare bene, la squadra è in condizione e ora deve riprendere il suo cammino. Affrontiamo una squadra che nell’ultimo periodo ha fatto grandi cose, è molto esperta e sa gestire le situazioni. La affronteremo in un ambiente molto caldo, ma anche noi veniamo da buone prestazioni e la squadra sta bene fisicamente», ha affermato ieri Pecchia.

sfida difficile per misurare il reale valore dei grigiorossi Ripresa del campionato molto impegnativa per la squadra di Pecchia, che domani pomeriggio è ospite di un avversario in grande forma

Cremo in Calabria per la resa dei conti MATTEO VOLPI

Ripartenza piccante per la Cremonese, che dopo la pausa, torna in campo domani pomeriggio alle 14 allo stadio Granillo di Reggio Calabria (a cui è stato rifatto il manto erboso tra agosto e settembre), contro una della formazioni più forti e quadrate del campionato. La Reggina di Alfredo Aglietti, infatti, vanta la miglior difesa con solo nove reti al passivo e arriva da una serie di risultati positivi, l’ultimo dei quali nel derby contro il Cosenza (1-0 gol di Montalto). Tanti i nomi noti che lavorano nella realtà calabrese, iniziando dal direttore sportivo Massimo Taibi, per anni “nemico” dei tifosi grigiorossi con la maglia del Piacenza, per continuare con Cesar Vinicio Cervo de Luca, che a Cremona

Sernicola impegnato contro la Spal allo Zini (foto © Ivano Frittoli)

ricordano semplicemente come Cesar (difensore che ha vestito il grigiorosso nella seconda parte della stagione 2011-2012). Tra i giocatori, Adriano Montalto sarà l’ex più pericoloso in campo, special-

SERIE A • IL NAPOLI ALL’ESAME NERAZZURRO Dopo le delusioni azzurre, torna nel weekend il campionato con due supersfide. La più importante è sicuramente quella che vede il Napoli far visita all’Inter (domani alle 18), con i partenopei che possono eliminare quasi definitivamente i nerazzurri dalla corsa allo scudetto, mentre per la zona Champions la Lazio ospita la Juventus (oggi alle 18). Stasera, invece, il Milan è impegnato a Firenze. CLASSIFICA (12ª giornata): Napoli, Milan 32; Inter 25; Atalanta 22; Lazio 21; Roma 19; Fiorentina, Juventus, Bologna 18; Verona, Empoli 16; Torino, Sassuolo, Udinese 14; Venezia 12; Spezia 11; Genoa, Sampdoria 9; Salernitana 7; Cagliari 6.

mente ora che compone col gigante Galabinov (già 6 reti all’attivo) una delle coppie offensivi più complete del campionato. In difesa, davanti al giovanissimo portiere Turati, comanderà la difesa capitan

Thiago Cionek, a centrocampo si punta sull’esperienza di Crisetig ed Hetemaj e sull’inventiva di Bellomo. Seduti in panchina, pronti ad entrare, ci saranno anche un certo Jeremy Menez (già, quello di Roma e Milan) e Germain Denis che a 40 anni è ancora in grado di ruggire. In casa grigiorossa, Pecchia è consapevole della forza dell’avversario ed opterà per l’undici in grado di garantire il migliore equilibrio, proponendo comunque il suo gioco, al cospetto di una Reggina che non regalerà sicuramente nulla. In attacco, i ballottaggi saranno probabilmente i soliti, mentre per quanto riguarda la difesa lo schieramento sembra scontato e a centrocampo dovrebbero essere confermate le presenze di Fagioli con Castagnetti e Valzania.

1 3 ª GIORNATA (20-11 h 14)

Frosinone-Lecce, L.R. Vicenza-Brescia (h 18.30), Monza-Como (21-11 h 16.15), Parma-Cosenza (21-11 h 14), Perugia-Crotone (h 16.15), PisaBenevento (21-11 h 20.30), Pordenone-Ascoli, Reggina-Cremonese (21-11 h 14), Spal-Alessandria, Ternana-Cittadella.

CLASSIFICA

Brescia 24 Lecce 23 Pisa 22 Reggina 22 Frosinone 21 Benevento 19 Como 19 Cremonese 19 Cittadella 19 Ascoli 18

Monza 18 Perugia 17 Ternana 16 Parma 16 Spal 14 Cosenza 14 Crotone 8 Alessandria 8 L.R. Vicenza 4 Pordenone 3

1 4 ª GIORNATA (27-11 h 14)

Alessandria-Cremonese, Ascoli-Monza, Benevento-Reggina, Brescia-Pisa (h 16.15), ComoParma (28-11 h 20.30), Cosenza-Spal, Crotone-L.R. Vicenza (26-10 h 18), Frosinone-Pordenone, Lecce-Ternana (26-11 h 20.30), Perugia-Cittadella (h 18.30).

SERIE C • PERGOLETTESE, BASTA REGALI AGLI AVVERSARI Non è un periodo fortunato per la Pergolettese. Quando i tre punti erano già in tasca, una punizione-cross velenosa ha dato alla Giana Erminio dell’ex tecnico Contini un insperato pareggio, gettando nello sconforto i gialloblu. Pesano le tante opportunità sprecate nel secondo tempo, che avrebbeto potuto chiudere la sfida, dopo il gol del vantaggio di Zennaro (nella foto), arrivato al 31’ della prima frazione. Purtroppo la mancanza di cinismo sottoporta sta penalizzando la Pergolettese, che malgrado le vicissitudini, sta dimostrando comunque

SERIE D • CREMA IN RIPRESA CERCA PUNTI IN TRASFERTA

di essere viva. Ma per allontanarsi dal fondo classifica, è indispensabile battere domani al Voltini (ore 14.30), senza gli squalificati Arini e Lambrughi, una Pro Vercelli in grande difficoltà, dopo una partenza sprint. CLASSIFICA (14ª giornata): Südtirol 36; Renate 29; FeralpiSalò 28; Padova* 27; AlbinoLeffe 21; Pro Vercelli, Triestina 20; Juventus Under 23* 18; Lecco, Piacenza 17; Trento, Fiorenzuola 16; Seregno 15; Pro Patria, Legnago Salus, Mantova, Virtus Verona 14; Pergolettese (-2) 13; Giana Erminio 12; Pro Sesto 11. *una partita in meno.

La posizione in classifica resta deficitaria, ma contro la corazzata City Nova, il Crema ha fornito una prova di indubbio valore, impreziosita dal punto conquistato in rimonta grazie alla doppietta di Ferretti. «Siamo sempre più

convinti delle nostre qualità», ha detto il tecnico Bellinzaghi, che cerca conferme domani sul campo della Castellanzese. CLASSIFICA (11ª giornata): Arconatese 24; Desenzano Calvina 23; City Nova 20; Casatese, Sona

19; Ciserano, Folgore Caratese 18; Legnano 17; Brusaporto 15; Breno, Olginatese 14; Sporting Franciacorta, Leon 12, Vis Nova Giussano, Ponte San Pietro 11; Castellanzese, Villa Valle 10; Caravaggio, Crema 9; Real Calepina 8.


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Sport

Sabato 20 Novembre 2021

CANOTTAGGIO • IL 2 6 NOVEMBRE AL FORO ITALICO

TENNIS • DOPO L’INFORTUNIO PATITO ALLE ATP FINALS

UN PREMIO AI MEDAGLIATI DEL REMO

BERRETTINI RINUNCIA ALLA DAVIS

ROMA - Il 26 novembre, alle ore 15 presso la Palestra Monumentale del Foro Italico a Roma, si svolgerà la cerimonia di premiazione dei medagliati ai Giochi Olimpici di Tokyo, tra i quali ovviamente Valentina Rodini (nella foto) e dei protagonisti del 2020 e 2021. Alla cerimonia, oltre al presidente federale Giuseppe Abbagnale, parteciperanno il presidente del Coni, Malagò e numerose autorità civili, sportive e militari.

TORINO - Quello contro Zverev, interrotto dopo un set, resterà l’ultimo match di questo 2021 per Matteo Berrettini. L’infortunio agli addominali che lo ha costretto al ritiro alle Atp Finals, infatti, costa al tennista romano anche la rinuncia alla Coppa Davis. «Quello che sto per scrivere è l’ultima cosa che avrei voluto comunicare per concludere la miglior stagione della mia carriera», ha postato su Instagram. (Fonte Italpress)

» BASKET SERIE A

galbiati vuole arrivare alla sosta con la mente serena Scontro diretto per la zona salvezza con il fanalino di coda Pesaro, che arriva al PalaRadi con il coltello tra i denti per evitare una nuova sconfitta che sarebbe pesante da digerire

Vanoli senza paura nel match di domani sera contro Pesaro FABIO VARESI

In pochi giorni coach Galbiati è passato della soddisfazione di aver giocato alla pari con Milano (e perso solo nel finale), al tracollo nell’ultimo quarto a Treviso. Al termine del match in Veneto, il condottiero biancoblu è apparso visibilmente amareggiato per come la sua squadra si sia smarrita proprio quando sembrava avere in pugno la trasferta trevigiana. Non è un caso che le due facce della Vanoli coincidano con la presenza in campo di Poeta, che infatti domenica scorsa è stato costretto a stare in panchina per infortunio, proprio quando i suoi compagni si sono smarriti. Del resto, il capitano è dall’estate 2020 un faro per la Vanoli e quando non c’è, si sente. Purtroppo non ci sarà neppure nel delicatissimo scontro diretto di domani sera al PalaRadi (con diretta su RaiSport), contro una squadra mestamente ultima in classifica, malgrado il cambio di allenatore. Galbiati comunque non si fida di Pesaro, che arriverà con il coltello tra i denti, consapevole che un’altra sconfitta potrebbe compromettere il proprio campionato, in una piazza già in subbuglio e molto critica nei

Matteo Spagnolo contro Milano (foto Passamonti)

RIS U L T AT I 8 ª G IO R N A TA

Brescia-Virtus Bologna 74-103, Brindisi-Trento 78-80, Fortitudo Bologna-Venezia 77-91, Pesaro-Napoli 83-100, Milano-Reggio Emilia 84-74, Tortona-Sassari 95-89, Treviso-Cremona 96-83, Trieste-Varese 70-86.

CLA SSIF ICA Milano 16 Virtus Bologna 12 Brindisi 12 Treviso 10 Trieste 10 Trento 10 Napoli 8 Venezia 8

Tortona 8 Brescia 6 Cremona 6 Sassari 6 Reggio Emilia 6 Fortitudo Bologna 4 Varese 4 Pesaro 2

9 ª GI ORNA TA ( 21 - 11 )

Cremona-Pesaro (h 20.45), Milano-Treviso, Reggio Emilia-Brescia, Sassari-Napoli, TrentoFortitudo Bologna, Varese-Tortona, VeneziaTrieste, Virtus Bologna-Brindisi. confronti della società. Eppure nel roster marchigiano i buoni giocatori non mancano, a partire dall’eterno Carlos Delfino, ancora trascinatore nel nostro campionato. Ma la Vanoli sa di non poter sbagliare e vuole arrivare alla pausa per gli impegni della Nazionale con il morale alto. Senza Poeta, il play Spagnolo dovrà fare gli straordinari, ma sull’entusiasmo per la convocazione in azzurro per i match va-

lidi per le qualificazioni ai prossimi Mondiali, saprà dare un ottimo contributo anche stavolta. «Paura? Assolutamente no, altrimenti è meglio che stiamo a casa - ha affermato il coach -. Il match è importante, ma vale due punti come gli altri, però sarebbe importante arrivare alla sosta con la mente serena, non come la scorsa stagione, quando perdemmo in modo rocambolesco a Varese».

CARPEGNA PESARO

3 Henri Drell Ala 7 Davide Moretti Guardia 15 Matteo Tambone Guardia 18 Edin Mujakovic Ala 29 Gora Camara Centro 41 Simone Zanotti Ala 44 Vincent Laron Sanford Guardia 55 Tyler Larson Playmaker 71 Leonardo Demetrio Ala 82 Carlos Delfino Ala 88 Tyrique Jones Centro Coach: Luca Banchi

SERIE B • JUVI IN SALUTE INGAGGIA ANDREA SIPALA

La Ferraroni JuVi Cremona ha celebrato nel migliore dei modi (77-52 contro Vicenza) l’esordio stagionale al PalaRadi con la nuova maglia (nella foto Zenzolo). E ieri la società cremonese ha ufficializzato il ritorno di Andrea Sipala. Ala grande proveniente da Jesolo, Sipala (classe ’95) ha già indossato la maglia oroamaranto nella stagione 20182019. «Questa nuova opportunità mi carica molto. Sono pronto a mettere a disposizione della squadra la mia duttilità e la mia motivazione», ha affermato il nuovo arrivato, che esordirà stasera alle 20.30 a Desio. Un volitivo ultimo quarto non è bastato, invece, alla Pallacanestro Crema per ribaltare l’esito del match contro Fiorenzuola ed evitare la 5ª sconfitta consecutiva (79-75). Un brutto secondo quarto (10-20) ha pesantemente influito sull’esito del match, costringendo Esposito e compagni ad una rimonta pagata con la scarsa lucidità nell’ultimo giro di lancette. E Domani alle 18 è in programma la trasferta contro la capolista Mestre... CLASSIFICA (7ª giornata): Mestre 14; Cividale 12; Fiorenzuola, San Vendemiano, JuVi Cremona, Bergamo 10; Vicenza 8; Monfalcone, Desio, Olginate, Jesolo 6; Crema, Padova 4; Bologna, Bernareggio, Lumezzane 2.

SERIE A 2

SOLTANTO IL COVID RIESCE A FERMARE LA PARKING GRAF CREMA Dopo l’ennesimo successo stagionale (6757 a Udine), la Parking Graf Crema è stata fermata dal Covid. Dopo gli accertamenti medici effettuati in seguito ad un malore accorso ad un componente del team in rientro dalla trasferta friulana, infatti, è sta-

ta accertata una positività tra le azzurre e tutto il gruppo ha ricevuto comunicazione individuale di quarantena domiciliare fiduciaria, che lo ferma di fatto fino a domani. Inevitabile lo spostamento del match contro il San Giorgio Mantova.

CLASSIFICA (6ª giornata): Basket Team Crema*, Castelnuovo Scrivia* 12; Brescia 10; Milano*, Udine* 8; Alpo, Mantova* 6; Ponzano, Valbruna Bolzano 4; Carugate, Vicenza, Aperia Bolzano* 2; Treviso, Torino 0. *una partita in più


Sport

» volley serie a1

Sabato 20 Novembre 2021

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con il morale alto contro un avversario di valore Rinfrancata dal successo nello scontro diretto con Vallefoglia, la Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore ci prova stasera sempre in diretta tv

A Monza serve davVero un’impresa RISULTATI 7ª GIORNATA Bergamo-Novara 0-3, Busto Arsizio-Firenze 3-0, Casalmaggiore-Vallefoglia 3-0, CuneoConegliano 2-3, Roma-Monza 0-3, ScandicciChieri 3-1, Trento-Perugia 0-3.

CLASSIFICA Conegliano* 21 Novara 17 Scandicci 14 Monza 14 Busto Arsizio 14 Firenze 12 Chieri* 12

*una partita in più

Con il rosa, al PalaRadi di Cremona si è rivista anche una bella vittoria da tre punti per la Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore. Capitan Bechis (mvp del match) e compagne, infatti, hanno piegato la Megabox Vallefoglia in tre set con una prestazione attenta e coriacea. Una bella boccata d’ossigeno in vista della complicata trasferta di Monza, stasera alle 20.30 ancora in diretta su RaiSport. «Contro la Vero Volley Monza ci aspetta una gara difficile dice la schiacciatrice Linda Mangani - loro hanno un roster forte con ragazze fisicate e ultimamente hanno acquisito un ottimo livello di gioco. Noi veniamo da una vittoria netta contro Vallefoglia, che ci ha consentito di lavorare con determinazione in palestra e che ci ha dato punti importanti per la classifica». Ma stasera le ragazze di coach Volpini sanno che dovranno

Casalmaggiore 9 Bergamo 8 Perugia 7 Cuneo 6 Roma 6 Vallefoglia 5 Trento 5

8ª GIORNATA (21-11 h 17)

Marta Bechis in azione sabato scorso (foto (foto Tiziana Bettinelli)

dare il 101%. «Dovremo tirare fuori il meglio di noi in tutti i fondamentali - conferma Mangani - sapendo che sarà una vera battaglia e non sarà facile portare a casa il risultato senza lottare». La sfida di

Bergamo-Busto Arsizio, Chieri-Cuneo (20-11 h 19.30), Conegliano-Trento, Firenze-Vallefoglia, Monza-Casalmaggiore (20-11 h 20.30), Novara-Roma, Perugia-Scandicci.

Monza però sarà utile anche per il proseguo del campionato, vero? «Sarà un match che ci aiuterà anche a preparare al meglio la prossima sfida contro Trento, una squadra che attualmente si trova sotto di

noi di pochi punti e dovremo fare assolutamente bene e giocarcela fin dai primi istanti». Ex di turno, nelle file brianzole, la schiacciatrice Alessia Gennari e il coach Marco Gaspari.

SERIE B1 • L’ESPERIA CERCA CONFERME STASERA IN EMILIA Dopo essere tornata alla vittoria, superando in tre set una Angelini Cesena giunta all’ombra del Torrazzo con defezioni importanti, l’Esperia Cremona (4ª con 10 punti) torna in campo stasera alle 20.30 in Emilia contro il Centro Volley Reggiano. «Sono sicura che arriveremo pronte e cariche per provare a portarci a casa i tre punti», afferma l’opposto Viola Pedretti. Sempre nel girone D, è reduce da un successo per 3-0 (con il fanalino di coda Certosa) anche la Csv-RaMa Ostiano, che stasera alle 20.45 ospita Imola. Nel girone B, dopo il ko di Lecco, la Chromavis Abo Offanengo ha ritrovato subito il sorriso contro la Green Up Bedizzole Volley, liquidata in tre set. Stasera alle 21 le cremasche (quinte con 10 punti) sono impegnate ad Almenno San Bartolomeo (Bergamo) contro il Chorus Lemen Almenno in cerca di punti salvezza. Nulla da fare, invece, per la Enercom Fimi Crema, travolta in casa dal Volano e attesa stasera dalla proibitiva trasferta di Lecco.

ALLA BISSOLATI I REGIONALI DI ROWING NUOTO, BISSOLATINI BRAVI A TRENTO Si sta per concludere un anno speciale per la Canottieri Bissolati, che ha festeggiato degnamente il centenario di vita, con risultati straordinari e grandi manifestazioni. Per concludere in bellezza, la società riviersca organizza il campionato regionale lombardo indoor di rowing (comunemente conosciuto come remoergometro), denominato appunto del “Centenario”. Appuntamento da non perdere domenica 28 novembre (dalle 8.30) presso il palazzetto sociale polivalente, dove si sfideranno tutte le categorie di canottaggio.

Buona la prima per la Bissolati, che ha partecipato al Trofeo di Benvenuto di Trento. In evidenza Nicolò Fedeli, 1° nei 100 dorso in 57”84 e 3º nei 100 stile libero in 53”17, Emma Fanfoni 1ª nei 100 rana in 1’10”17, mentre Thomas Lampugnani che gareggia nella categoria Ragazzi del 1º anno è giunto 3º nei 100 farfalla con il tempo di 1’06”39. Buone prestazioni anche per Andrea Pollenghi (6° nei 100 farfalla e 7º nei 100 rana) e Pietro Fanfoni (5º nei 100 rana e nei 100 sl). Quinto posto, infine, per la staffetta 8x50 sl.

FUTSAL B • VIDEOTON ALLA PRIMA VITTORIA È arrivato finalmente il primo successo del Videoton Crema, che si è imposto 7-5 sul campo del Val D Lans. Oggi sfida interna con il Leon.

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28 NOVEMBRE 2021

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Sport

Sabato 20 Novembre 2021

» CICLISMO

, il cremasco ha bissato il successo del 2020 e raddoppia l incarico Il commissario tecnico della pista azzurra ha ottenuto quest’anno grandi risultati e nel 2022 si occuperà anche del settore femminile. Tra le Allieve, la reginetta dell’anno è la Venturelli

Villa è sempre il re dei tecnici della pista FORTUNATO CHIODO

Oscar Tuttobici, Marco Villa concede il bis. Anche quest’anno, infatti, è il miglior tecnico italiano della pista e bissa il successo ottenuto nell’edizione 2020. Marco nel 2021 ha compiuto il suo capolavoro, portando il quartetto azzurro a conquistare l’oro olimpico di Tokyo e poi quello mondiale a Roubaix, nel prossimo cammino olimpico raddoppierà il suo impegno, occupandosi anche del settore femminile. Intanto, la stagione è entrata in bacino di carenaggio e stanno entrando nel vivo le premiazioni “Super Carnet 2021”. Poche ma significative le novità sul fronte Elite e Under 23: Fi-

lippo Baroncini del Team Colpack-Ballan (sei vittorie su strada, campione d’Italia a cronometro individuale a Romanengo, una crono al Giro d’Italia Under 23, iridato ai Mondiali di ciclismo nella prova in linea a Lovanio, vice campione europeo in linea a Trento e tricolore nella cronosquadre a Montecatini Terme) ha superato l’ex compagno di squadra spagnolo Juan Ayuso e naturalmente nella graduatoria delle società trionfa il Team Colpack-Ballan. Il granatiere Baroncini passerà professionista nel 2022 con la Trek-Segafredo. Tra gli Juniores, dà lezione lo slovacco Martin Svrcek (Team Franco Ballerini), mentre in campo

La giovane Italia del ciclocross conquista la medaglia di bronzo tra le Junior grazie alla solita Federica Venturelli nella prova di Coppa del Mondo a Tabor (Repubblica Ceca). La ragazza di San Bassano è salita sul terzo gradino del podio (nella foto), battendo allo sprint la ceca Katerina Hladikova. Ennesimo trionfo della britannica Zoe Backstedt, davanti all’olandese Leonie Bentveld. «E’ stato un percorso molto duro - racconta Federica - non c’era tempo nemmeno per respirare. Non c’è stata per nulla tattica, siamo sempre andate a tutta. Io non sono molto brava nelle partenze, per questo alla prima curva ero abbastanza indietro. Piano piano sono riuscita a recuperare, senza esagerare, co-

Il ct Marco Villa

femminile trionfano Francesca Barale e la sua squadra V02 Team Pink. Tra le le Allieve, Federica Venturelli non ha rivali: per alcuni osservatori la sua superiorità è imbarazzante, per noi è semplicemente imbarazzante parlarne. Federica non è certo una che ha paura della fatica: impren-

dibile, corona una stagione fantastica, totalizzando quasi cento punti (99, ben 32 più della seconda), grazie a 14 vittorie e svariati piazzamenti nella top ten su strada, tra le quali spiccano la Coppa Rosa a Borgo Valsugana, il trionfo sulla cima dello storico traguardo della Madonna del Ghisallo nella 58ª Giornata nazionale della bicicletta, nella Cesano Maderno-Ghisallo. E poi senza contare la maglia di leader del Giro d’Italia di ciclocross, la cronometro individuale, senza mai perdere di vista la sua adorata pista (7 titoli italiani nelle specialità dell’inseguimento e dell’omnium, oltre a 5 titoli regionali). Dal 1º ottobre Federica Venturelli

FEDERICA, CHE BRONZO IN COPPA

me è avvenuto agli Europei. Ho tenuto fino alla fine, senza cedere, guadagnandomi il terzo posto in volata”. Fondamentali i consigli del ct Daniele Pontoni: «Non ec-

cello nella tecnica, ma con la revisione del percorso insieme al ct e con i suoi consigli in gara sono riuscita ad esprimermi al meglio, senza commettere errori». Dal canto suo, Pontoni ha affermato: «Non pioveva da giorni, il tracciato era veloce e non permetteva grandi recuperi, sono felice per la bella gara di Federica, è partita in terza fila e si sta integrando nel gruppo della giovane Italia, ce l’aspettavamo». Ordine d’arrivo: 1) Zoe Backstedt (Gbr), 2) Leonie Betveld (Ola) a 20”, 3) Federica Venturelli (Ita) a 46”, 4) Katerina Hladikova (Cze) st, 5) Lilon Fabregue (Fra) a 49”.

ha cominciato a correre tra le Junior con la maglia del team Selle Italia-Guerciotti-Elite, risultando già grande protagonista. Il veneto Riccardo Benozzato (Sandrigo Bike) primeggia tra gli Esordienti del 1° anno, grazie a 21 successi e tra le società s’impone il Team Valdinievole. Il trentino Alessio Magagnotti (CX Forti e Veloci) spicca tra gli Esordienti del 2° anno, superando Tommaso Marchi (Industria Forniture Moro). Tra le Esordienti, successi di Linda Sanarini (Scuola Ciclismo Vò) e della Valcar Traverl & Service tra le società. Il 48° Giglio d’Oro, infine, è andato a Sonny Colbrelli, miglior professionista italiano della stagione 2021.

Le altre azzurre: 17ª la veneta Beatrice Fontana (Rudy Projecy Xcr), 20ª la valtellinese Valentina Corvi (Selle Italia-Guerciotti Elite), 21ª Elisa Viezzi (Furlan Cycling). In questo weekend l’appuntamento è a Hittnau, in Svizzera, mentre la domenica successiva gareggerà probabilmente a Besançon in Coppa del mondo. Ecco prossimi appuntamenti internazionali del ciclocross: 21/11 Koksijde (Belgio), 28/11 Besançon (Francia), 5/12 Antwerpen (Belgio), 12/12 Val di Sole (Trento), 18/12 Ruphen (Olanda), 19/12 Namur (Belgio), 26/12 Dedermonde (Belgio) queste ultime due aperte anche agli Junior - 2/1/2022 Hulst (Olanda), 16/1 Flamanville (Francia), aperta anche agli Junior.

CICLOCROSS

LA CREMASCA ZIPOLI S’IMPONE NELLA G6 La pioggia ha messo a dura prova la resistenza degli oltre 200 partecipanti al Trofeo Comuni di Castellucchio e Marcaria di ciclocross. Nella gara open maschile si è imposto Giacomo Salvalaggio (Speeder Cycling Team), mentre in quella femminile ha vinto l’esperta Nicoletta Bresciani (Bonfanti Racing Team). Tra gli Junior, Matteo Fiorin (Gs Cicli Fiorin) e Anita Poletti (Team Pcr Tainenberg) hanno colto l’affermazione nelle rispettive batterie. Buon 5º posto di Stefano Zipoli (Uc Cremasca). Pietro Zerbinati (Sporteven Cycling Group) e Maria Acuti (Sporteven Cycling Group) si sono imposti tra gli Esordienti, mentre i Giovanissimi della G6 sono stati regolati da Lorenzo Milani (Gs Cicli Fiorin) e dalla cremasca Elisa Zipoli (Uc Cremasca).

VELODROMO DI CREMA ANNUNCIATI I LAVORI Il presidente Dagnoni ha annunciato l’inizio dei lavori ai velodromi Pierino Baffi di Crema e Luigi Ganna (stadio Franco Ossola), impianti polisportivi di proprietà dei rispettivi Comuni di Crema e Varese, che per la stagione 2023 torneranno agli antichi splendori.

BOCCE

Alessandro Chiappa fa sua la Regionale MASSIMO MALFATTO

Mentre dalle nostre parti l’attività agonistica procede a rilento (per usare un eufemismo), nel Piacentino si va alla grande. Nel GP Itas Assicurazioni organizzato dalla bocciofila Podenzano, erano sei le formazioni di casa nostra nella fase finale, ma ad esultare sono state due coppie parmensi. In evidenza Enzo Ferrari e Danilo Pagliari (nella foto): i portacolori del Cral Aziende Sanitarie superavano Barbieri-Bersani (12-4), nei quarti i cicognolesi LazzarettiPedrini (12-7), ma disco rosso in semifinale dagli emiliani Barbato-Salvini per 6-12. Passo falso anche per i bissolatini Ronda-Gaimarri, che dopo aver elimina-

to Assirati-Brocchieri per 12-10, venivano sconfitti (con l’identico punteggio) da Mancin-Guglielmetti, piacentini che nel turno precedente avevano estromes-

so i castelvetresi Cironi e Ghidoni. Subito eliminati Massarini e Domaneschi da Michelotti e Mora, che poi avrebbero vinto la gara. Direttore di gara Gianluca Giulivi. MEMORIAL GIANNI BARONIO • Parla cremasco la gara regionale (a categorie separate) organizzata dalla bocciofila Baronio Scavi. Sul gradino più alto del podio della categoria B è salito Alessandro Chiappa. Dopo aver vinto la batteria, il portacolori della Achille Grandi superava in semifinale Simone Bonfiglio (12-7) ed in finale aveva la meglio sul capergnanichese Felice Leccese (12-9), al termine di una bella partita ben giocata da entrambi i bocciofili. Quarto posto per il cremonese Odoardo Ghisleri. Ha diretto la gara Antonio Vannucchi.

CAMPIONATI ITALIANI SENIORES A IN PROGRAMMA DA OGGI A ROMA (M.M.) Si alza il sipario sui Campionati italiani Seniores in programma nei due prossimi weekend. Domani si assegnano i titoli della categoria A sulle corsie del Centro Tecnico Federale di Roma. La delegazione cremonese sarà rappresentata da tre formazioni tutte griffate “Codognese 88”: senza nulla togliere ai selezionati (scelte fatte dalla commissione tecnica regionale) qualcuno mi spiega perché Erminio Erba, primo in classifica con oltre trenta punti, non è stato preso in considerazione? Nella specialità individuale saranno in gara Roberto Bassi e Pietro Cremaschi, che potrebbe incrociare Giuseppe D’Alterio. Nella specialità coppia (quattro gironi!) Cremona sarà rappresentata da Andrea Bagnoli e Marco Russo.


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