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Ora insegue il record in serie A

A Salerno, invece, mai una vittoria. Ricordo ancora quella partita in notturna del 6 ottobre 1996, persa 1-0 a tre minuti dalla fine per un rigore segnato da Pisano. Ricordo ancora la lunga camminata sul lungomare alla ricerca prima di un ristorante (faceva fresco) e poi dello stadio Arechi. Un percorso che non finiva mai in una zona poco fre- quentata sin quasi all’arrivo del campo di calcio. La partita fu condizionata dal pubblico, davvero il dodicesimo uomo al fianco della squadra allenata da Colomba. Il finale fu davvero rovente, con l’allenatore grigiorosso Silipo colpito alle spalle all’uscita da un paio di addetti al campo. Il rigore concesso dall’arbitro Piretti di Ravenna aveva decisamente indispettito il clan grigiorosso e dopo le proteste, molti giocatori della Cremonese vennero inseguiti sin negli spogliatoi. Alla fine di quel campionato (Silipo venne sostituito da Sonetti) la Cremonese retrocesse (da ultima) in serie C1, mentre la Salernitana riuscì a salvarsi nelle ultime giornate. La partita di stasera non conta nulla per le due squadre. Come allora la Cremonese è retrocessa, come allora la Salernitana ha raggiunto la salvezza nel finale. All’andata a Salerno finì 2-2, con vantaggio di Piatek per i padroni di casa, pareggio di Okereke, rete di Coulibaly e pareggio decisivo ancora di Ciofani quasi allo scadere. Speriamo che il bomber grigiorosso possa segnare questa sera il suo nono gol, record personale in serie A.

Se il campionato ha riservato più delusioni che gioie ed è terminato con un’amara retrocessione, malgrado il cambio di marcia con Ballardini, la Cremonese è stata protagonista di una splendida cavalcata in Coppa Italia. Proprio nella stagione in serie A dopo 26 anni, i grigiorossi sono tornati in semifinale a distanza di 36 anni dall’impresa targata Mazzia. Una Coppa Italia iniziata con il successo per 3-2 sulla Ternana, che ha però fatto emergere sin dalla scorsa estate le fragilità della squadra di Alvini. Il tecnico toscano ha trovato la vittoria solo in coppa, ma anche con il Modena ha dovuto soffrire: in vantaggio di due gol, è stata raggiunta nei minuti finali e poi ha conquistato il passaggio del turno ai supplementari per 4-2. Il cammino sembrava però sbarrato negli ottavi dalla sfida di Napoli, contro la dominatrice del campionato. La partita al “Maradona” ha segnato l’esordio di Ballardini, che ha compiuto la prima impresa. In gol con Pickel, la Cremo è stata ribaltata dalle reti di Juan Jesus e Simeone e l’eliminazione sembrava certa. Ma il Napoli, imbottito di riserve, non è riuscito a segnare il terzo gol e nel

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