Il Ponte _ N°1 - Marzo 2016 - Anno 24

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N° 1 • Marzo 2016 - Anno 24

Din bro mellem Danmark og Italien

EXPO GRATIS

EXPO 2015 IKKE BLOT EN ØKONOMISK SUCCES

REPORTAGE FRA

SANREMO LA CITTA’ DEI FIORI

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KIG MED INDENFOR HOS

SAMANTHA

-ASTRONAUT MED BENENE PÅ JORDEN

SUPERMARCO EN LILLE VERDEN AF ITALIEN

entra con noi in un piccolo mondo tutto italiano

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Avvocato Cristiano Rossi Hammerensgade 6, 1276 Copenaghen K Tel. (+45) 33 36 05 60 - Fax (+45) 33 36 05 65 www.avvocato.dk - cr@avvocato.dk

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SOMMARIO 7. L’ARTE DI UN BUON

Foto copertina Arnaldo Taddei

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CUOCO NON HA LIMITI 12. PREMI OSCAR: SI DISCUTE DELLA RIFORMA DEL CINEMA 14. SANREMO: LA CITTA’ DEI FIORI 18. SUPERMARCO 22. SAMANTHA CRISTOFORETTI: DEN FØRSTE ITALIENSKE KVINDE I RUMMET 26. EXPO 15: UN SUCCESSO NON SOLO ECONOMICO 29. GENERAZIONE Y 32. GRAZIE GLORIA

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PREMI OSCAR

LA GRANDE BELLEZZA

36. FRA MILANO-

CHARLOTTES MENING OM

ITALIANS STORIES

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PAGINE ITALIANE

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SANREMO

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LA CITTÀ DEI FIORI

MAN KAN IKKE HOLDE EN GOD KOK NEDE

SAMANTHA CRISTOFORETTI

LA PRIMA ITALIANA NELLO SPAZIO

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E D I T O R I A L E

RA NELL’ARIA ORMAI DA TEMPO, mancava solo il momento giusto per farlo ed ora quel momento sembra essere arrivato. Quest’anno IL PONTE compie 24 anni ed ha deciso di indossare un abito nuovo e cambiar vita. Con la nuova edizione della rivista, da oggi in italiano e danese, desideriamo aprire il nostro mondo, fatto di Italia e di cose italiane, anche ai lettori danesi. Un mondo che molti di voi attraverso gli anni hanno già imparato a conoscere, e di cui vorremmo diventare una parte più rilevante. La rivista, nella sua nuova versione, interpreta meglio la nostra visione delle cose. IL Ponte/ Broen per definizione, collega, unisce e rinforza due sponde, in questo caso la cultura italiana e quella danese, in cui noi abbiamo liberamente scelto di entrare a far parte.

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OGLIAMO DEDICARE QUESTO NUOVO “IL PONTE” a chi voglia farci compagnia in questo viaggio. A chi insieme a noi voglia condividere qualche idea e punto di vista sulla nostra Italia. A chi dell’Italia ama l’arte e la cultura, che in Italia desidera trascorrere le proprie vacanze. A quelli che apprezzano un buon bicchiere di vino e amano godersi la vita quando sono in Italia. Un Paese che, con tutte le sue incongruenze fa parlare di sé, e di cui tutti si sono fatti un’idea. Un paese a cui molti di noi italiani che viviamo all’estero, sono e saranno sempre malgrado tutto, orgogliosi di appartenere.

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RA IL LONTANO 1992 quando un gruppetto di persone intorno ad un tavolo decidevano di creare un collegamento tra chi, come noi, aveva scelto di lasciare l’Italia ed il resto degli italiani. Mille i motivi che possono

GRAZIE A Birgit Brunsted Sundheds- og Videnskabsjournalist birgit.brunsted@gmail.com Silvia Ferrara Specialista in Psicologia clinica It-Padova ferrarasilviamail@gmail.com Giancarlo Alviani Giornalista e Filmologo It-Salsomaggiore alviani@mac.com

Grazia Mirabelli Direttore

Silvia Favasuli Giornalista Linkiesta silvia.favasuli@linkiesta.it

CONSULENTE ARTISTICO E FOTO Arnaldo Taddei

Elvira Mormino Kommunikation og Kursusleder elvimormi@gmail.co

PROGETTO GRAFICO Maria D’Andrea HANNO COLLABORATO Monica Taddei, Charlotte Sylvestersen, Lucia Rota Andersen, Giulia De Marco, Marcello Mainer TRADUZIONI Monica Taddei, Emanuela Consortini IL PONTE Danske Bank reg.nr. 4280 kontonr.0016922889

spingere a lasciare il proprio Paese, oggi diversi da quelli di ieri, e spesso lasciano un segno che non si cancella. Negli anni IL PONTE ha accompagnato tante di queste storie, è stato letto, amato, respinto e cercato. Ma pur sempre l’unico vero punto di incontro e legame, in quel nostro essere italiani a condividere l’esperienza del vivere altrove.

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GGI”IL PONTE” INDOSSA UN ALTRO ABITO. La nuova veste porta con sé un’aria di cambiamento ed anche noi ci buttiamo nella mischia dei tanti canali di comunicazione digitale che ci facilita a conservare il cordone ombelicale con la nostra ITALIA. Ma lo facciamo con la consapevolezza di quello che IL PONTE è stato in questi anni e che vorremmo continuasse ad essere. l tuo ponte tra Danimarca e Italia

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ESLUTNINGEN HAR LIGGET I LUFTEN I ET GODT STYKKE TID og ventet på det rette øjeblik, som nu synes at være kommet. I år fylder Il Ponte 24 år og vi vælger at markere denne vigtige dato med en ny start og iført nye klæder. Med den nye udgave af Il Ponte – fra i dag både på dansk og italiensk, ønsker vi at invitere endnu flere danske læsere indenfor vores verden af Italien og italiensk, som rigtig mange gennem årene allerede har fået øje på og ønsker at blive en endnu større del af. Det nye blad er fra i dag endnu mere for alle danskere og italienere, så Il Ponte – broen, kommer et stort skridt nærmere vores vision: at forbinde, forene og forstærke den danske og italienske kultur sammen.

L E D Foto ilmitte.com

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Grazia Mirabelli Direttore

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disse årsager synes at være meget anderledes og mindre vigtige end de historisk har været. Vi rejste hverken på grund af klima katastrofer eller politiske revolutioner, men ikke desto mindre har denne rejse efterladt sig dybe spor i os, der ikke kan fjernes igen. I årenes løb har Il Ponte været en del af disse beretninger og er blevet målt og vejet, elsket og hadet af sit publikum. Men først og fremmest har den været et samlingspunkt for herboende italienere, der har det til fælles at bo i et fremmed land. l Ponte skifter i dag klæder. De nye klæder fører en del nyt med sig og betyder også, at vi fremover hopper på den digitale bølge, der gør det nemmere at opretholde det direkte RET VAR 1992 DA VI, en link til Italien. Det gør vi dog ikke uden blik for, lille gruppe herboende hvad Il Ponte har været og stadig skal forblive – italienere, besluttede at danne et fællesskab in bro mellem Danmark og Italien. med andre, der som os, havde forladt Italien for at slå sig ned i Danmark for sammen at skabe en stærk forbindelse til andre italienere i Italien og resten af verden.Utallige årsager kan føre til så radikal en beslutning, som den om at forlade sit fædreland. Når vi hver især ser tilbage på vores personlige beretninger, kan

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E D’ARGENTO VANNO A ITALIA E DANIMARCA

Trionfo del regista italiano Gianfranco Rosi e dell’attrice danese Trine Dyrholm al Festival Internazionale del Cinema di Berlino lo scorso febbraio. Trine Dyrholm si è aggiudicata l’orso d’argento come migliore attrice per la sua interpretazione nel film ‘Kollektivet’ storia di un amore difficile, di Thomas Vinterberg. Gianfranco Rosi l’Orso d’Oro per il miglior film. Il regista, già Leone d’oro a Venezia con ‘Sacro G.r.a, ha messo d’accordo critica e pubblico, questa volta con il suo documentario “Fuocoammare”, girato in un anno e mezzo a Lampedusa e che racconta la storia degli abitanti dell’isola ed il drammatico esodo dei migranti verso l’Europa. “Dedico questo premio a tutte le persone che sono rimaste in mare, senza riuscire a realizzare il sogno di raggiungere Lampedusa. Ma oggi il mio pensiero va anche ai lampedusani, persone aperte ed ospitali, che da buoni pescatori continuano con generosità ad accogliere tutto ciò che arriva loro dal mare”. “L’Italia ha fatto tantissimo per più di venti anni- ha concluso ora è indispensabile concertare soluzioni comuni con l’Europa”.

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ET NYE BLAD ER TIL FOR ALLE JER, der også har lyst til at være med. Til at dele meninger, erfaringer og viden om Italien. Til alle jer, der elsker italiensk kunst og kultur eller som holder af at rejse til Italien på ferie. Og bestemt også til jer, der sætter pris på et godt glas vin og som tager til vores land for at nyde ’La dolce vita’. Vores land, Italien, der på godt og ondt deler vandende, og som alle har en mening om, og som er og altid vil være det land, vi er stolte af at være født i.

BERLINO: ORSO D’ORO

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Foto di Arnaldo Taddei

L’ARTE DI UN BUON CUOCO NON HA LIMITI Alessandro Jacoponi, cuoco e proprietario della trattoria biologica Ché Fè di Copenaghen, è felice di essere tornato in cucina a preparare piatti italiani per i suoi clienti. Che Alessandro in realtà non considera proprio clienti, ma graditi ospiti suoi, e del suo personale tutto italiano. di Birgit Brunsted

Una volta alla settimana, ogni lunedì, un vagone frigorifero proveniente dall’Italia arriva a Borgergade, nel centro di Copenaghen. L’apertura delle grandi porte e il trasporto dei prodotti dentro la cucina, sono solo il primo passo di un processo, il cui risultato finale è un autentico pasto italiano presso la Biotrattoria Ché Fè. Le cassette sono piene di verdure, frutta, carne, formaggi, olio d’oliva, riso, farina e vini, prodotti da piccole aziende italiane, che conoscono bene il loro mestiere. Il proprietario della Biotrattoria Ché Fè, Alessandro Jacoponi, importa lui stesso le materie prime per il suo ristorante biologico.”

Quando abbiamo iniziato, volevamo differenziarci dai tanti ristoranti italiani a Copenaghen, e l’ecologia fu una scelta naturale. Io mi sono sempre concentrato su materie prime di alta qualità e poi con l’ecologia si prendono le distanze dai prodotti chimici. I prodotti biologici hanno un sapore completamente diverso, lasciando al palato una piacevole sensazione”, dice Alessandro Jacoponi. Una trattoria è un luogo più informale di un ristorante. Questo si riscontra anche nel design del Ché Fè, luminoso e accogliente, tendente al rustico. I bei piatti decorati sono in ceramica di Faenza opera di un produttore siciliano, Caleca, che oggi purtroppo ha chiuso la propria attività. CAMPIONE DEL MONDO NELLA PREPARAZIONE DEL RISOTTO Quando si parla di cucina italiana Alessandro Jacoponi non è uno qualunque. Al famoso ristorante Era Ora di Christianshavn è stato per 25 anni partner di Elvio Milleri, diventato poi suo partner anche al Ché Fè. Nel 2014 la separazione, rilevando l’uno la quota dell’altro, e diventando così ciascuno titolare del proprio ristorante. Ma se Borgergade suona familiare, è anche perché vi si trovava il ristorante di pesce Aquamarina, anche questo gestito dai due soci. “Abbiamo ricevuto delle fantastiche recensioni e molti complimenti da parte dei clienti, che però non venivano abbastanza spesso” fa notare Alessandro Jacoponi con un sorrisetto ironico. Così, nel febbraio del 2012, i due signori si rimisero in sella e aprirono le porte della Trattoria Che Fè. “Io sono cuoco diplomato. Il mio mestiere è quello di fare da mangiare, e dopo avere lavorato per molti anni in sala pressoEra Ora, avevo bisogno di un cambiamento e avevo voglia di tornare in cucina” dice.

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er af fajance og kommer fra en siciliansk producent, Caleca, som desværre nu er lukket.

MAN KAN IKKE HOLDE EN GOD KOK NEDE Alessandro Jacoponi, kok og ejer af det økologiske trattoria Chè Fé i København, nyder at stå i køkkenet igen og lave autentisk, italiensk mad til sine kunder af råvarer, han selv importerer fra Italien. Og han mener faktisk ikke, at de er kunder, men gæster i hans og det øvrige italienske personales hjem af Birgit Brunsted En gang om ugen, hver mandag, ankommer kølebilerne fra Italien til Borgergade i centrum af København. Når de store døre åbnes, og varerne bæres ind i køkkenet er det første skridt i en proces, der resulterer i et autentisk, italiensk måltid på Biotrattoria Chè Fé. Kasserne er fyldt med grønsager, frugt, kød, oste, olivenolie, ris, mel og vine, leveret af små producenter i Italien, som kan deres kram. Ejeren af Bio Trattoria Chè Fé, Alessandro Jacoponi, importerer selv råvarerne til sin økologiske restaurant. ”Da vi startede her, ville vi differentiere os fra de mange andre italienske restauranter i København, og økologi var et naturligt valg. Jeg har altid fokuseret på råvarer af høj kvalitet, og med økologi, slipper du for kemien. Økologiske produkter har også en helt anden smag, og giver en god fornemmelse,” siger Alessandro Jacoponi Et trattoria er et lidt mere uformelt spisested end en ristorante. Det afspejler sig også i Chè Fé’s indretning, som er lys og venlig i retning af det rustikke. De smukke, dekorerede tallerkener

VERDENSMESTER I RISOTTO Alessandro Jacoponi er ikke en hr. hvem som helst, når det kommer til det italienske køkken. Han har været partner med Elvio Millieri i den kendte restaurant Era Ora på Christianshavn i 25 år, og denne var også partner i Ché Fé. Men i 2014 byttede de og overtog hinandens halvdele, så de nu hver især er eneejere af deres restauranter. Hvis adressen i Borgergade forekommer nogle bekendt, er det fordi, fiskerestauranten Aquamarina, som det samme makkerpar stod bag, havde til huse her. ”Vi fik fantastiske anmeldelser, og masser af ros fra kunderne. De kom bare ikke ret tit,” som Alessandro Jacoponi bemærker med et skævt smil. Så de to herrer sadlede om, og åbnede dørene i februar 2012, og det passer AJ fint: ”Jeg er uddannet kok. Mit fag er at lave mad, og efter at have været på gulvet i Era Ora i mange år, trængte jeg til en forandring og havde lyst til at arbejde i køkkenet igen,” siger han. Og han havde ikke glemt sit håndværk. Rent faktisk er Alessandro Jacoponi verdensmester i risotto - en titel, der ikke er enhver beskåret. Han vandt VM i risotto, der blev afholdt i Torvehallerne i 2013 i forbindelse med Cph Cooking. Den vindende risotto var med kantareller, små terninger af frisk squash og tørret fennikelblomst. Dommerne var begejstrede og fremhævede især de friske grønsager, der ’gav en vidunderlig dybde og kontrast til den cremede konsistens’. SVÆRT AT FÅ DEN GODE VIN Alessandro Jacoponi er ikke alene i køkkenet på Chè Fé, der er for meget arbejde med at køre en restaurant, ikke mindst ’den store logistiske udfordring’ det er at skulle bestille varer i Italien.

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E in quegli anni Alessandro non aveva mai dimenticato la sua arte. Jacoponi è anche campione mondiale nella preparazione del risotto, un titolo che non si attribuisce a chiunque, avendo vinto i mondiali del risotto, che furono tenuti a Torvehallerne nel 2013, in occasione del Copenhagen Cooking. Il risotto di Alessandro era a base di funghi gallinacci, quadratini di zucchine fresche e fiori di finocchio essiccati. I giudici ne furono totalmente entusiasti, sottolineando l’importanza delle verdurine fresche, che davano una meravigliosa profondità e contrasto alla consistenza cremosa’. Al Che Fé Jacoponi ha iniziato l’attività con l’obiettivo di ottenere la certificazione d’oro, per cui almeno il 90% dei prodotti utilizzati doveva essere biologico. “Pian pianino però questo progetto si trasformò in un problema a causa dei viniracconta ancora Alessandro- dopo 2 anni si rivelò molto difficile reperire vini con certificato biologico e pur di offrirne un migliore assortimento, preferii cambiare obiettivo, puntando sull’argento, dove la percentuale di

prodotto biologico richiesta scende al 60%”. “In Italia ci sono molti produttori vinicoli che coltivano le loro viti secondo principi biologici e in maniera ecosostenibile, ma ottenere un certificato di eco sostenibilità è un processo burocratico lungo e costoso. I produttori più piccoli non hanno tempo, né possibilità economiche per sostenere questo processo. Ma io preferisco comprare il vino presso un produttore locale, invece delle grandi ditte, che hanno il reparto vendite e direttori marketing. I piccoli produttori non se lo possono permettere. Loro si concentrano sui vini” aggiunge Alessandro Jacoponi.

Chè Fé har en chefkok, Enrico Sicilian, der også har arbejdet på Era Ora. Det samme gælder en stor del af personalet, hvis kvaliteter han igen og igen roser i høje toner. Alessandro Jacoponi lagde ud med, at Che Fe skulle være økologisk guldcertificeret, som betyder, at mindst 90 pct. af råvarerne skal være økologiske. Men det blev efterhånden et problem på grund af vinene. “Efter to år med guld var det meget svært at få den gode vin, så jeg ville hellere gå ned til sølv, der betyder, at økologien skal udgøre mellem 60 og 90 pct., og få et bedre vinsortiment,” siger Alessandro Jacoponi. Der er mange italienske vinbønder, der dyrker deres vin efter bæredygtige og økologiske principper, men det er bureaukratisk og kostbart i Italien at blive økologisk certificeret, og de mindre vinbønder har ikke råd og tid til at gennemgå den proces. ”Jeg vil hellere købe vin hos en lokal producent, i stedet for hos de store firmaer, der

har salgsafdeling og marketingchefer. Dte har de små vinbønder ikke råd til. De koncentrerer sig om vinene,” siger Alessandro Jacoponi.

NESSUN CLIENTE, SOLO OSPITI Il menù del Ché Fè è caratterizzato dalla cucina toscana e del centro Italia, e cambia secondo le stagioni. In estate l’offerta prevalente è di piatti del Sud, in inverno è maggiore quella del Nord. Il menù fisso varia ogni due mesi e quello giornaliero con cadenza regolare, anche per la gioia dei clienti fissi. “Io non ho clienti, solo ospiti. Sei a casa mia e farò

INGEN KUNDER, KUN GÆSTER Chè Fé’s spisekort er præget af Toscana og Nord- og Midtitalien og skifter efter årstiderne. Om sommeren er det overvejende syditaliensk mad, om vinteren norditaliensk. Den faste menu skifter hver anden måned, og dagens menu skifter løbende. Også til glæde for stamkunderne. ”Jeg har ikke kunder, kun gæster. Du er hjemme hos mig, og jeg skal sørge for, at du har det godt. Jeg kender mange af mine stamgæster, de har en følelse af, at de har ’været hjemme’ i Italien, når de kommer her, og det betyder også meget, at næsten al personalet på gulvet er italiensk,” siger Alessandro Jacoponi. Man kan jo ikke lade være at spørge en italiensk kok, hvad han mener om ilponte.dk

in modo che tu stia bene. Conosco molti dei miei ospiti e so che quando vengono qui hanno la sensazione di ‘essere stati a casa’ in Italia. E poi, anche il fatto che il personale in sala è italiano significa tanto”, dice Alessandro. Non si può evitare di chiedere ad un cuoco italiano cosa ne pensa delle materie prime danesi. La risposta arriva prontamente: Alessandro si fa il segno della croce. “Generalmente la scelta è limitata, anche se si possono trovare cose buone nei negozi specializzati. Ma è così standardizzata

de danske råvarer. Svaret kommer prompte: Alessandro Jacoponi slår kors for sig. ”Generelt er udvalget trist, selv om man kan finde gode ting i specialforretninger. Men det er så standardiseret, du finder det samme udvalg i København og på Skagen. Og det skal være billigt. I Italien fokuserer supermarkedskæderne meget mere på det lokale, så den samme kæde fører forskellige varer, alt efter beliggenhed. Men råvarerne er jo forskellige, alt efter hvor de vokser. Gulerødder smager forskelligt, alt efter om de kommer fra Limfjorden eller Samsø. Det er ikke samme klima, jord, vand og ikke samme smag.” Alessandro Jacoponi får som sagt de fleste af sine råvarer fra Italien, men kartofler, løg og især danske rodfrugter, som han er begejstret for, køber han i Danmark. SPISER IKKE ENDESKIVER På spørgsmålet om, hvad der er så appellerende ved det italienske køkken for


che trovi la stessa selezione a Copenaghen come a Skagen. E poi il prodotto non deve costare molto. In Italia i supermercati si concentrano molto più sui prodotti locali, in questo modo la stessa catena offre prodotti differenti, a seconda della posizione geografica. Ma le materie prime sono molto diverse, dipende da dove crescono. Le carote hanno un gusto diverso se vengono dal Limfjorden o da Samsø. Il clima, il terreno e l’acqua non sono gli stessi e cambia anche il sapore”. Alessandro Jacoponi utilizza la maggior parte delle materie prime italiane, ma le patate, le cipolle e soprattutto gli ortaggi da radice danesi, dei quali è un entusiasta, li compra in Danimarca. I DANESI NON MANGIANO IL COZZETTO DEL PANE Alla domanda su cosa sia così attraente per un danese della cucina italiana, Alessandro risponde: “Essenzialmente la semplicità. Riesci ad assaporare le materie prime e il cibo è sano. Inoltre la preparazione è veloce, mentre un coq au vin francese è molto più complicato.”

Al Ché Fè gli antipasti, la pasta e il risotto sono i più richiesti, continua Alessandro che fa un’osservazione divertente: “I Danesi non mangiano il cozzetto del pane – 3 su 4 lo lasciano dentro al cestino. In Italia è una gara a chi riesce ad accaparrarselo”. Prima di andar via non ci resta che chiedere ad Alessandro il significato di Ché Fè, pensiamo infatti sia difficile trovarlo nel vocabolario. Ci spiega che è un’espressione usata quando ci si incontra per strada, come per dire “Che stai facendo? Oppure in danese moderno: ‘Hva’ så? (Come va?) www.chefe.dk

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en dansker, siger Alessandro Jacoponi: ”Det er i bund og grund enkelheden. Du kan smage råvarerne, og det er sund mad. Desuden går tilberedningen hurtigt, hvorimod en fransk coq au vin er langt mere kompliceret.” På Chè Fè er det antipasti, pasta og risotto, der går bedst, siger Alessandro Jacoponi, der kommer med en sjov observation: ”Danskerne spiser ikke endeskiver – tre ud af fire lader dem ligge i brødkurven. I Italien slås man om dem.” På falderebet bliver vi lige nødt til at spørge Alessandro Jacoponi, hvad Chè Fé egentlig betyder, det er nemlig ikke noget, man lige slår op i en ordborg. Han forklarer, at det er et udtryk, det er noget man bruger, når man møder hinanden på gaden, i rentning af ’Hvad laver du?’. Eller på moderne dansk: ’Hva’ så?’ www.chefe.dk


Avvocato Sandra Moll Avvocato in Italia e in Danimarca Rapporti giuridici con l’Italia ASSISTENZA LEGALE ITALIANI IN DANIMARCA Il NOSTRO STUDIO LEGALE offre un’ampia e qualificata assistenza per qualsiasi problema di carattere giuridico in materia di diritto italo-danese. Potete sempre rivolgervi al nostro studio in lingua italiana. Siamo anche a Roma e a Milano.

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Af Giancarlo Alviani Filmverden er lidt over 100 år gammel, men indtil få uger siden var der kun en lov dateret 1949 til at regulere den. Der er for nylig blevet vedtaget en lovbekendtgørelse, underskrevet af Kulturministeren Dario Franceschini, som introducerer spændende nyheder, især ved lovens økonomiske aspekt. I 2017 vil en ny Film- og Audiovisuel fond blive stiftet med henblik på at støtte filmproduktionen med adskillige millioner euro. Hvert år vil en del af den nye fond være øremærket til støtten, til fordel for nye forfatteres værker. Der forventes også skattefordele for de firmaer, som vil investere i filmbranchen. Ligeledes vil bevarelsen af de historiske biografer som trænger til istandsættelse, eller åbningen af nye biografer blive belønnet. Den mest relevante nyhed består dog i stiftelsen af et Højere Råd for Film- og Audiovisualitet, hvis opgave det vil være at udarbejde områdets politiske beslutninger. Rådet vil bestå af 10 medlemmer med stor kompetence og erfaring indenfor branchen, og af repræsentanter fra de vigtigste sammenslutninger. For at illustrere alle lovens aspekter, har Ministeren Franceschini og Premierministeren Renzi den 28. januar i år, inviteret fire italienske Oscar-præmierede filminstruktører ind til en snak i Palazzo Chigi: Giuseppe Tornatore, skaberen af ”Mine aftener i Paradis”, Paolo Sorrentino som for nylig gjorde Rom verdenskendt med ”Den Store skønhed”, Roberto Benigni som gav os den fantastiske fortælling om holocau-

sten i ”Livet er skønt” og den ni gange Oscar-præmierede Bernardo Bertolucci med filmen ”Den Sidste Kejser” som handler om Aisin-Gioro Puyis liv. Instruktørerne har lyttet til politikernes beskrivelse af lovbekendtgørelsens indhold og er kommet med råd om det, som indenfor et års tid, vil blive vedtaget af regeringen som ”Kode for Showbranchen”. En kode der, udover filmreformen, vil bringe orden i alle lyrisk-symfoniske institutter og reorganisere hele showbranchen. Renzi har desuden lovet instruktørerne, at der vil blive ydet større støtte til festivaler og filmanmeldelser af god kvalitet. For Bernardo Bertolucci må især ophævelsen af statens censur, der er indeholdt i den nye lov, have været specielt interessant. Ministeren Franceschini har sørget for at lovbekendtgørelsen indeholder et nyt klassifikationssystem, som lægger ansvaret på producenterne og leverandørerne. Det betyder, at den berygtede kommission for censur, som for 40 år siden tildelte Bertolucci en streng straf, endelig afskaffes. Det var den 29. januar 1976 da ”Sidste Tango i Paris” blev af højesteretten dømt til destruktion på grund af obskønitet og Bertolucci mistede sine civilrettigheder og fik frataget sin stemmeret i 5 år. Filmen var blevet frigivet den 15. december 1972 og nåede kun at blive vist i otte dage, inden det endte under censurens saks, og var igennem en serie processer, som til sidste endte med dens totale ”destruktion”. Heldigvis var der nogen som, mod lovens henvisninger, sørgede for at redde negativerne og først 11 år senere, den 9. februar 1987, blev filmen rehabiliteret og dømt som ”ikke obskøn” siden den fælles opfattelse af ”den almindelige anstændighed” havde

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ændret sig. Bernardo Bertolucci husker den tid som en af de værste i sit liv, da han oplevede det med at miste sin stemmeret som en psykisk lemlæstelse, han aldrig har kunnet komme sig over.

Si discute della riforma del cinema di Giancarlo Alviani Il Cinema ha poco più di cento anni ma fino a poche settimane fa solo una legge del 1949 lo regolamentava. Recentemente il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto legge a firma del Ministro alla Cultura Dario Franceschini che introduce interessanti novità, soprattutto economiche. Il 2017 vedrà la nascita del Nuovo Fondo Cinema e Audiovisivo che destinerà diversi milioni di euro per la produzione cinematografica. Parte del nuovo Fondo Cinema sarà annualmente riservato al sostegno di opere prime e seconde di giovani autori. Previste anche formule di agevolazione fiscale per le imprese che investono nel cinema. Sarà premiato anche chi inten-

FRA INSTRUKTØREN BAG FILMEN ”LIVET ER SMUKT” TIL DEN BAG ”DEN SIDSTE KEJSER”, FORBI FORFATTERNE TIL ”MINE AFTENER I PARADIS” OG ”DEN STORE SKØNHED”. RENZI INDKALDER ITALIENS MEST FREMRAGENDE FILMFOLK


de recuperare sale cinematografiche storiche, che necessitano di restauri, o chi ne apre delle nuove. La novità più rilevate sta forse nell’istituzione del Consiglio superiore per il cinema e l’audiovisivo che svolgerà attività di elaborazione delle politiche di settore. Sarà composto da 10 membri di alta competenza ed esperienza e dai rappresentanti delle principali associazioni. Per illustrare tutti questi aspetti del decreto legge, il Ministro Franceschini e il Presidente del Consiglio Renzi hanno ricevuto lo scorso 28 gennaio a Palazzo Chigi quattro premi oscar italiani alla regia: Giuseppe Tornatore, il padre di “Nuovo Cinema Paradiso”, Paolo Sorrentino che recentemente ha fatto conoscere Roma al mondo con “La Grande Bellezza”, Roberto Benigni a cui si deve quello straordinario racconto dell’olocausto che è “La vita è bella” e Bernardo Bertolucci il nove volte premio oscar per “L’ultimo Imperatore” sulla vita di Aisin-Gioro Puyi. I registi hanno ascoltato dai rappresentanti del governo i contenuti del decreto legge e hanno dato consigli per quello che, entro un anno, il governo strutturerà come “Codice dello Spettacolo” ovvero un contenitore dove confluiranno, insieme alla riforma del cinema, il riordino delle fondazioni lirico-sinfoniche e il riassetto di tutti gli ambiti dello spettacolo. Renzi ha voluto rassicurare le nostre eccellenze italiane che saranno anche rafforzati i contributi a

favore di festival e rassegne di qualità. Ciò che deve avere interessato particolarmente Bernardo Bertolucci è invece la novità, contenuta nel decreto legge, riguardante la censura cinematografica. Basta censura di stato: il Ministro Franceschini ha inserito nel decreto legge un nuovo sistema di classificazione che responsabilizza i produttori e i distributori, facendo sparire la famigerata commissione censura che quarant’anni fa condannò Bertolucci ad una pena durissima. Era, infatti, il 29 gennaio 1976 quando il film Ultimo Tango a Parigi veniva disposta dalla cassazione la distruzione del negativo per oscenità e Bertolucci veniva condannato alla perdita dei diritti civili, con l’impossibilità di votare per 5 anni. Il film era uscito il 15 dicembre 1972 e restò in programmazione solo otto giorni prima di finire sotto le forbici della censura per subire una serie di processi che portarono appunto alla sua «distruzione» totale. Per fortuna ci fu chi, contravvenendo alla legge, si premurò di salvarne il negativo e solo undici anni dopo, il 9 febbraio 1987, il film veniva riabilitato con sentenza di «non oscenità» dal momento che era «mutato il comune senso del pudore». Bernardo Bertolucci ricorda quel momento come uno tra i peggiori della sua vita, avendo vissuto l’impossibilità di votare come una mutilazione da cui mai si è potuto riprendere.

Dal regista de “La Vita è Bella” a quello de “L’ultimo Imperatore”, passando per l’autore di “Nuovo Cinema Paradiso” a quello de “La Grande Bellezza”. Renzi convoca le eccellenze italiane


SANREMO

LA CITTA’ DEI FIORI di Monica Taddei Foto di Arnaldo Taddei

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Det må du ikke gå glip af i Sanremo

PIAZZA Piazza Vincenzo Muccioli er en af de smukkeste pladser i Sanremo

LUNGOMARE Den lange kyststrækning, hvor man kan leje cykler, løbe eller gå en tur med familien.

MERCATO Markedet bugner af friske grønsager og frugt i de smukkeste farver.

ABITO FIORI

FESTIVAL

Levende blomster rober på catwalken.

Hvert februar afholdes Festival di Sanremo, der er den største begivenhed på den italienske musikscene.

TORRE SARACENA

Det saracenske tårn i Sanremo stammer fra 1500 tallet og blev opført for at beskytte byen mod angreb fra fjenden.

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Sanremo è soprannominata la città dei fiori a causa del clima mediterraneo che ha permesso, già molto prima che venissero introdotte le serre, di coltivarvi tipi di fiori provenienti da tutto il mondo. Ed è proprio uno spettacolo imponente quello che colpisce il nostro sguardo quando arriviamo nella cittadina abbarbicata sulla collina, in costa ligure. La città è incastonata tra le Alpi, e si trova al confine con la Costa Azzurra. Campi di fiori si susseguono a vista d’occhio, e anche se coperti da un telo a protezione dalle temperature invernali, ci colpiscono come uno spettacolo di particolare bellezza. I fiori sono una parte integrante della città di Sanremo e possono

essere ammirati di tutti i colori, disposti in alti contenitori di metallo, ad ogni angolo di strada. E proprio i fiori, durante la settimana del Festival della canzone, diventano protagonisti della passerella, dando vita a sfilate di moda di creazioni floreali indossate da graziose modelle. Uno dei tanti eventi che hanno luogo a Sanremo in quei giorni. Ma la cittadina ligure è oggi conosciuta soprattutto per due famosi eventi che vi hanno luogo annualmente. Il prestigioso giro ciclistico Milano -Sanremo ed il Festival di Sanremo, rassegna di musica italiana. La corsa ciclistica Milano-Sanremo copre una distanza di 294 km in un mix di terreno montagnoso e strade asfaltate.

Sanremo er i folks munde kendt som blomsternes by – Città dei fiori. Dette stammer fra det milde klima i området, som har gjort det muligt at dyrke alverdens slags blomster længe inden drivhusene gjorde deres indtog. Og det er da også et imponerende syn, der møder os ved vores ankomst til byen, der ligger på en bjergskråning langs kysten i Ligurien. Byen starter hvor Cote d’Azure slutter og har alperne i baggrunden. Blomstermarkerne er til at få øje på alle vegne og selvom de er dækket af et lag beskyttelse grundet vinteren, er det et særsyn og gør stort indtryk på os. Blomsterne er en kæmpe del af Sanremo og kan spottes i alskens farver ved hvert gadehjørne af byen, arrangeret i 2 meter

høje metalstandere. Og netop blomsterne indtager en afgørende rolle, når de forvandles til fantasifuld haute couture båret af modellerne på catwalken. Disse alsidige og kreative shows er et af de mange aktiviteter der finder sted i Sanremo, når der afholdes musikfestival i byen. Sanremo er i dag netop kendt som hjem for de to årlige begivenheder, det prestigefyldte cykelløb Milano-Sanremo samt musikfestivallen Festival di Sanremo. Cykelløbet Milano-Sanremo har en distance på hele 294 km i en blanding af bjergterræn og asfalteret veje. Løbet blev kørt første gang i 1907 og anses i dag for at være et af de vigtigste begivenheder i ilponte.dk

La gara si svolse la prima volta nel 1907 ed è ancora oggi considerata uno degli eventi più importanti del ciclismo internazionale. Sono molti gli italiani che hanno un rapporto di amore-odio con il Festival di Sanremo, indubbiamente il principale evento mediatico nello scenario musicale italiano. Tutti hanno una posizione su quello che molti definiscono lo specchio della situazione sociale dell’Italia. Sul palco di Sanremo si affrontano temi di dibattito politico attraverso la musica. Quest’anno ad esempio molti cantanti si sono esibiti con nastrini arcobaleno tra le mani, allo scopo di promuovere il tema dei diritti civili tanto dibattuto in par-

cykelsporten. Musikfestivallen Festival di Sanremo er elsket og hadet af alle italienere og uden tvivl den største begivenhed på den italienske musikalske scene. Alle har en holdning til festivallen, og det er almindelig kendt blandt befolkningen, at begivenheden er et spejl af, hvordan situationen står til i landet. Sanremo festivallen handler ikke blot om musik, men danner rammen om aktuelle politiske budskaber, senest debatten om de homoseksuelles rettigheder, som blev markeret ved, at deltagerne bar regnbueflaget mens de optrådte. Sanremo er dog også en stor begivenhed på den internationale scene, og


bliver transmitteret i hele Europa ligesom Eurovision Song Contest (den europæiske melodi gran prix) også gør. Grundet den betydelige eksponering er festivallen en meget eftertragtet scene for nationale såvel som internationale artister, som eksempelvis Nicole Kidman og Elton John eller Roberto Bolle, der er solodanser ved den prestigefyldt teater La Scala i Milano. Alle tre deltog som gæster i dette års Festival di Sanremo. Vi besøger Sanremo i den uge, hvor Festivallen finder sted, og byen oser af fest. Der er masser af musik i gaderne, hvor unge som gamle stimer sammen for at deltage i de mange aktiviteter, der finder sted. Her er direkte radioudsendelser med

invitati insieme, ed è impossibile non essere contagiati dallo stato d’animo popolare che regna intorno a noi. Sanremo offre anche molto altro. Tra queste una pista ciclabile lunga 24 chilometri che costeggiano il litorale ligure, luogo ideale per un picnic in famiglia in una bella giornata di sole. Qui è possibile noleggiare biciclette o fermarsi per una breve pausa nei tanti bar e ristoranti dove poter gustare un caffè o un drink. A pochi passi dalla secolare Torre Saracena ha luogo il mercato locale con tante bancarelle colme di deliziosa frutta e verdura di stagione, olio di oliva, formaggi e salumi.

kendte gæster, bands der spiller på byens strøg og en scene med live musik på det lokale torv. Vi er tilskuere og medspillere på en gang og det er umuligt ikke at lade sig rive med, af den folkelig stemning, der hersker her. Sanremo ligger langs kysten, hvor der er etableret en 24 km lang cykelsti, som er oplagt til en familietur på en solskinsdag. Det er muligt at leje cykler langs ruten og der er del barer og restauranter, hvor det er muligt at nyde en kop kaffe eller en drink på en af de mange stop. Ved Torre Saracena (Saracensk tårn) holder det lokale marked til. Her bugner boderne med årstidens lækreste frugt og grønt samt olivenolier, oste og charcuilponte.dk

È una festa per gli occhi muoversi tra questa abbondanza di profumi e colori, alla ricerca di pomodori quasi perfetti o carciofini appena raccolti, anche questi una specialità del posto e per cui la città è molto conosciuta. Una piccola parte del mercato è riservato ai bellissimi fiori di produzione locale, rose a gambo lungo e fiori in un arcobaleno di colori. Tra tutti domina Il giallo delle mimose, il fiore che per tradizione l’8 marzo viene offerto in dono alle donne di tutte le età, in occasione della giornata internazionale della donna.

Reportage fra Sanremo – Blomsternes by

lamento proprio in quelle ore. Ma Sanremo è anche un momento di spettacolo internazionale, trasmesso in Eurovisione così come Eurovision Song Contest, ed a cui partecipano stelle di grande calibro quali Nicole Kidman, Elton John o Roberto Bolle, primo ballerino del prestigioso Teatro Alla Scala di Milano, ospite dell’edizione di quest’anno. Visitiamo Sanremo proprio durante la settimana del festival della canzone e la città è in festa. Le strade sono in musica e vecchi e giovani si aggregano per assistere ai vari eventi organizzati ad ogni angolo. Ci sono trasmissioni in diretta radio con ospiti illustri, gruppi che suonano per le strade della città e un palco con musica dal vivo nella piazza centrale. Siamo spettatori e

teri. Det er en fryd for øjet at bevæge sig imellem de mange boder på opdagelse efter de helt rigtige tomater eller de nyhøstede babyartiskokker, som er en specialitet her og hvis produktion byen også er kendt for. En mindre del af markedet er reserveret til de smukke lokalproducerede blomster. Her findes langstilkede roser og blomster i alle regnbuens farver. Den gule farve fra mimoserne dominerer overalt. Det er blomsten, der per tradition gives i gave til kvinder i alle aldre i anledning af kvindernes internationale kampdag den 8. marts.

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SuperMarco

www.supermarco.dk

di Monica Taddei Foto di Arnaldo Taddei

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Il tempio del buon cibo per tutti in famiglia La merce fa bella mostra di sé sugli scaffali che uno dopo l’altro si susseguono, andando a comporre le pareti del negozio. Nel nuovo locale, dagli altissimi soffitti, la luce abbondante si insinua tra i corridoi, invitandomi a proseguire il viaggio alla ricerca dei tanti prodotti che si presentano ai miei occhi. Sono in visita da Supermarco, tempio del cibo italiano, da poco trasferitosi nella nuova sede di Sydhavn. Qui mi sento accolta molto bene tra spazi ampi e luminosi, a differenza di quelli della vecchia sede, un

po’ umidi ed angusti. Per me è quasi scontato chiedere a Nicola Nicosia, amministratore delegato e comproprietario del negozio ormai da diversi anni, se la decisione di cambiare è stata una scelta indovinata. - È stato un lavoro impegnativo per tutti preparare e realizzare il trasferimento dal vecchio e storico locale al nuovo indirizzo – dice Nicola- ma ne è valsa decisamente la pena ed oggi siamo orgogliosi del nostro nuovo locale dove abbiamo introdotto tante novità-.


Spostandomi di poco infatti, già i miei occhi si soffermano su nuovi spazi ed opportunità. TANTE NOVITÀ La prima che colpisce il mio sguardo è lo spazio dedicato al caffè, collocato all’ingresso del locale e a cui si accede da un’ampia vetrata. Ideato come una pausa di ristoro, qui si può sempre trovare qualcosa da mangiare, anche oltre l’orario di apertura del negozio. Il caffè apre già alle 7,30 del mattino dal lunedì al venerdì e, come vuole la tradizione italiana, ci si può incontrare con colleghi ed amici per un cornetto e cappuccino da gustare in compagnia prima di andare al lavoro. Per la pausa pranzo poi, il locale offre un servizio di “tavola calda” con arancine di riso e pizzette, oltre a diversi primi piatti, dolci e gelati che d’estate potranno essere gustati al sole, nello spazio che verrà inaugurato all’esterno, proprio come in Italia -racconta ancora Nicola.

Il reparto delicatezze, anche in questo nuovo locale è ampio e ben assortito ed offre agli amanti dell’Italia tutto ciò che possono desiderare, nel variegato universo di formaggi e salumi. Il personale, nella nuova uniforme rosso fiammante, è molto professionale e mi accompagna sapientemente nella scelta dei formaggi da offrire ai miei ospiti per la cena di venerdì. I commes-

si mi raccontano con dovizia di dettagli delle tante attività organizzate in Piazza Italia, ampio spazio con tavoli e sedie a disposizione dei clienti. La Piazza costituisce il cuore del locale, qui gli eventi vengono organizzati soprattutto nel fine settimana, e in prossimità delle vacanze. Il programma viene preparato con cura già diversi mesi prima e propone


assaggi e degustazione di vini, oltre a corsi di cucina per i più giovani. Tutte le attività in calendario sono gratuite e vengono pubblicate sulla pagina web. “Il grande desiderio è quello di offrire ai nostri clienti una visione varia e articolata della cultura gastronomica italiana da nord a sud, attraverso tutto lo stivale” racconta Nicola vivacemente. E continua “Con Piazza Italia abbiamo creato una piattaforma che fa da cornice a tutto questo. I nostri collaboratori condividono volentieri la conoscenza dei prodotti alimentari e dei vini di consumo giornaliero con i nostri visitatori, ma desideriamo offrire ai clienti la possibilità di conoscere ancora di più di ogni singolo prodotto e del suo utilizzo. Questo lo facciamo con i nostri workshops, dove invitiamo sia i clienti che i singoli produttori, creando una relazione diretta tra produttore e consumatore”. TÊTE-À-TÊTE CON L’ITALIA Mentre mi aggiro attraverso i corridoi, tra scaffali straripanti di tante cose buone e

belle, è come respirare profumo d’Italia. In Piazza Italia, dove al bancone la ragazza è intenta a riempire di vino bianco i bicchieri di una giovane coppia, l’atmosfera prende ancora più forma. È molto naturale che l’incontro abbia inizio qui, e la coppia sembra godersi l’atmosfera ed i vari momenti uno ad uno, mentre la giovane commessa illustra loro la preparazione delle ricette. Il menu offre crostini di polenta al gorgonzola e soppressa veneta in padella con trevigiana. -Entrambi i piatti originari della regione Veneto, e sono in programma questa settimana-recita la spiegazione. Per la prossima invece il menù è a base di ricette friulane. Chi avesse voglia di provare a casa la preparazione di alcuni di questi piatti potrà trovare le ricette su www.supermarco.dk. Sono tante le novità nella nuova sede di Sydhavn. Tanto altro è rimasto invece come sempre in questi anni. Tutti hanno molto da fare, è facile intuirlo, anche in un normale pomeriggio del martedì. Il personale è indaffarato, ma riesce co-

munque a trovare il tempo per sorridere ai numerosi clienti che, frettolosi ma contenti, riempiono il carrello sulla strada di casa.


ITALIENSK MADTEMPEL FOR HELE FAMILIEN Af Monica Taddei Varerne står snorlige i de fritstående reoler, der side om side former gangene i butikken. Der er højt til loftet og masser af lys i lokalet, der inviterer til at gå på opdagelse i de mange gange, der snor sig igennem den nye bygning. Jeg er på besøg i det nyåbnede italienske madtempel i Sydhavn. Her holder Supermarco til og butikken virker helt anderledes indbydende på mig, end de lidt dystre og fugtige, forhenværende lokaler gjorde. Der er heller ingen tvivl at spotte hos CEO og medejer gennem mange år, Nicola Nicosia, om at flytningen har været den rigtige beslutning. ’Det har været et stort arbejde for os alle at flytte vores mangeårige forretning til den nye adresse, men det har været det hele værd. Vi er så stolte af vores nye butik og vi synes vi har fået mange flere muligheder i de nye lokaler, som vi ikke havde tidligere.’ Jeg skal heller ikke gå særlig længe rundt i det nye tempel, før jeg får øje på nyhederne hos Supermarco. DET NYE I DET NYE Det første nye indslag der møder mig er cafeen, som ligger på den anden side af glasdørene ved indgangen. Cafeen er tænkt som et pitstop, hvor de besøgende kan få stillet deres sult igennem hele butikkens åbningstid og længere. Cafeen åbner allerede kl. 7.30 på hverdage og man kan gøre som italienerne, og mødes med venner eller kolleger til cappuccino og croissant på vej til arbejde. Eller hvad med en let frokost i form af arancini eller et stykke pizza? Det klarer de også her, foruden

diverse pasta retter, is og kager. Den nye butik råder desuden over udendørsare aler, der til sommer: ‘Vil blive taget i brug, så man kan nyde sin frokost i solen, ligesom i Italien’, fortæller Nicola. DEN NYE BUTIK HAR SOM Den gamle en stor delikatesse afdeling, som byder på alt, hvad det italienskelskende hjerte kan begære af oste og charcuteri. Personalet er flinke og guider mig igennem 4 slags oste, mens jeg bliver klogere på, hvad jeg skal servere for mine gæster fredag aften. Der er tid til at sludre undervejs og der bliver fortalt flittigt om de mange arrangementer, der bliver holdt i Piazza Italia (Italiens plads), som ligger i hjertet af butikken med borde og stole, der er stillet til rådighed til butikkens gæster. Arrangementerne afholdes i weekenderne samt op til ferier, og programmet, der er fastlagt mange måneder frem, byder på smagsprøver og vinsmagning foruden madskole for de yngste gæster. Alle aktiviteter bliver annonceret via hjemmesiden og er gratis at deltage i. ’Vi har et stort ønske om at give vores kunder indblik i bredden af italiensk madkultur på tværs af støvlelandet’, fortæller Nicola livligt. Og fortsætter: ’Med Piazza Italia ønsker vi at skabe en platform, der kan danne ramme for dette. Vores ansatte deler gerne ud af deres viden om mad og vine i det daglige, men vi ønsker også at give vores kunder muligheden for at få endnu mere viden om de enkelte produkter og deres anvendelse. Det gør vi via workshops, hvor vi inviterer både vores kunder og de enkelte producenter til at deltage og vi får derved skabt en direkte forbindelse mellem udbyder og aftager.’ ITALIENSK DATE Mens jeg arbejder mig igennem gangene og de mange reoler med spændende og ilponte.dk

tillokkende varer, er det som at snuse en lille bid af Italien ind. På Piazza Italia folder den italienske stemning sig for alvor ud ved baren, hvor den kvindelige ansat er i gang med at skænke et glas hvidvin op til et ungt par. Det er oplagt at starte sin date her og det yngre par ser også ud til at nyde stemningen og give sig god tid til at snuse de mange indtryk, mens ekspedienten livligt fortæller om retternes sammensætning. Menuen står på crostini di polenta con gorgonzola (stegt polenta i skiver med gorgonzolacreme) og sopressa veneta in padella con trevigiana (stegt sopressa med varm trevigiana salat). Begge retter hører til regionen Veneto, som er på programmet i denne uge, lyder forklaringen. Næste uge er menuen sammensat af retter fra Friuli, og har man smagt noget og vil gerne genskabe det hjemme kan opskrifterne findes på hjemmesiden www.supermarco.dk. Der er meget nyt at spotte i det italienske

madtempel i Sydhavn. Noget har dog ikke ændret sig i den mangeårige forretning. Her er travlt. Det er nemt at fornemme, selv på en helt almindelig tirsdag eftermiddag, hvor de ansatte har travlt, men ikke så travlt, at de ikke kan smile til de mangekunder, der er ude at handle på vej hjem.

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SAMANTHA CRISTOFO

PRIMA ITALIANA NELLO SPAZIO di Lucia Rota Andersen Lo scorso giugno, Samantha Cristoforetti e i suoi due colleghi, l’americano Terry Virts e il russo Anton Shakaplerov, sono atterrati alle 15.44, ora italiana, nella steppa del Kazakistan. Samantha Cristoforetti è tornata a Terra con un bagaglio enorme: quello di prima donna italiana nello spazio e di più lunga permanenza in orbita al femminile: 199 giorni, 16 ore e 42 minuti, così battendo di circa 4 giorni la collega statunitense Sunita Williams. Samantha è nata a Milano nel 1977. È laureata in ingegneria meccanica e in scienze aeronautiche, parla inglese, francese, tedesco, russo e cinese. Nel suo diario annota: mentre scrivo queste righe, sta finendo il giorno settantacinque della mia vita extraterrestre. È un tranquillo venerdì sera. Il resto dell’equipaggio si è già ritirato, ognuno nella propria cuccetta. Il sonno per me è stata una piacevole sorpresa: sono nata per dormire nello spazio. A sera quando sono stanca mi chiudo nel mio sacco a pelo, spengo la luce e mi lascio fluttuare. In genere mi addormento subito. Anche se sbatto ogni tanto contro una parete non mi sveglio. Fluttuare è il modo migliore di dormire e di spostarsi, anche se c’è voluto un po’ per imparare a farlo.” Samantha racconta con grande semplicità anche momenti che noi altri “terrestri” non riusciremmo ad immaginare nello spazio. Ad esempio di come si lava i denti ”Questo è il mio bagno, quasi come a casa, solo che qui l’acqua è in un sacchetto. “ Ed ancora, in un altro passaggio: “Quando c’è molto da fare, il tempo vola. Dopo oltre due mesi a bordo mi sento a mio agio: sono diventata una creatura dello spazio. Ricordo che prima del lancio mi preparavo mentalmente al peggio. Non è inusuale essere disorientati e avere mal di Foto wikimedia


ORETTI

Samantha Cristoforetti, Italiens første kvindelige astronaut, er født den 26. april 1977 i Milano i Italien. Hun er uddannet ingeniør og jægerpilot og har rang af kaptajn i Italiens Flyvevåben. Hun taler en række sprog flydende og er nu ved at lære kinesisk. Samantha har været på seks måneders ophold på ISS, Den Internationale Rumstation, i perioden december 2014 til maj 2015.


stomaco per qualche giorno. Fortunatamente non ho manifestato alcun sintomo di mal di spazio, solo in maniera intermittente nei primi dieci giorni.”

“È inutile suonare qui non aprirà nessuno, il mondo l’abbiam chiuso fuori con il suo casino. Una bugia coi tuoi, il frigo pieno e poi, un calcio alla Tv solo io, solo tu.” Simpatica è la descrizione di come abbiano passato il 31 dicembre: “L’ultimo dell’anno abbiamo ballato veramente. Non sono sicura che sia apparso un ballo dall’esterno, ma visto che nessuno guardava tranne la nostra ristretta famiglia spaziale qui, ed eravamo veramente convinti di ballare, abbiamo ballato: È la nostra storia e ci crediamo fino in fondo! Terry e Anton hanno perfino cantato canzoni di Adriano Celentano, un cantante italiano molto famoso, tuttora molto popolare in Russia. Il che mi riporta a un episodio del nostro lancio. Terry, Anton e io abbiamo ciascuno scelto alcune canzoni che ci sono state fatte ascoltare negli ultimi 40 minuti prima del lancio. Anton ha deciso di includere qualche canzone di Celentano e ha scelto uno dei suoi brani preferiti, senza comprenderne in alcun modo le parole.

Quindi immaginate il mio stupore quando, seduta in cima a un razzo con il portello chiuso e la torre di accesso ritirata, ho ascoltato nei miei auricolari le parole della canzone di Celentano adattissima a noi soli nello spazio: “È inutile suonare qui non aprirà nessuno, il mondo l’abbiam chiuso fuori con il suo casino. Una bugia coi tuoi, il frigo pieno e poi, un calcio alla Tv solo io, solo tu. È bello leggere il diario di Samantha. Sembra di essere lassù con lei. Qui di seguito descrive cosa mangiano, i loro pasti: “Sono passati quasi sei mesi dall’inizio della missione Futura e il Nodo1, il nostro personale ristorante, al termine dell’universo, ha visto molte cene reidratate o riscaldate nel fornellino elettrico. Solitamente i nostri pasti consistono in piatti già pronti o per lo meno facili da assemblare: per motivi di tempo, di praticità e di spazio. Il pollo al curry con piselli e funghi è una prelibatezza. Possiamo anche avere un caffè grazie a Isspresso, la macchinetta a capsule a Zero G che lo scorso maggio ci ha regalato il primo espresso in orbita.” La descrizione dell’Italia di Samantha, vista dalla navicella spaziale, ben rende l’idea di quello che l’ingegnere meccanico dal cuore grande porta con sé nello spazio. “I primi tempi sulla stazione sono stati anche quelli della meraviglia per me, quelli di scoprire la vista dalla cupola, di vedere l’Italia da lassù. L’Italia, in particolare dallo spazio è bellissima, e non solo perché è il mio paese. È una combinazione di coste, isole, e montagne che da quassù la rendono speciale”.


Foto agenzia ESA af Lucia Rota Andersen I juni 2015 landede Samantha Cristoforetti og hendes to kolleger, amerikaneren Terry Virts og russeren Anton Shakaplerov, på Kazakhstans steppe, kl. 15.44 italiensk tid. Samantha Cristoforetti vendte tilbage til Jorden med en enorm bagage: som den første italienske kvinde i rummet og tilmed den kvinde, der har opholdt sig længst tid i rummet af alle: 199 dage, 16 timer og 42 minutter. Dermed slog Samantha sin amerikanske kollega Sunita Williams’ hidtidige rekord med ca. fire dage. Samantha blev født i 1977 i Milano. Hun er uddannet maskingeniør og i aeronautik og taler engelsk, tysk, russisk og kinesisk. I sin dagbog skriver hun: ”Mens jeg skriver disse linjer, nærmer dag 75 af mit udenjordiske liv sig en afslutning. Det er en rolig fredag aften. Resten af besætningen har allerede trukket sig tilbage for at sove, i hver sin køje. Søvn heroppe har været en behagelig overraskelse for mit vedkommende: Jeg er født til at sove i rummet. Om aftenen, når jeg er træt, lukker jeg min sovepose, slukker lyset og lader mig svæve. Normalt falder jeg i søvn med det samme. Jeg vågner ikke engang, hvis jeg lejlighedsvis støder mod en væg. Det med at svæve er den bedste måde at sove og bevæge sig rundt på, selv om det har taget lidt tid at lære det.” Samantha fortæller helt naturligt om øjeblikke, som vi andre ”jordboere” ikke vil kunne forestille os ude i rummet. For eksempel hvordan hun børster tænder: ”Dette er mit badeværelse, næsten som derhjemme, bortset fra at vandet heroppe er i en pose.” Og hun fortsætter i et andet afsnit: “Tiden flyver af sted, når der er meget at se til. Efter mere end to måneder om bord føler jeg mig godt tilpas: Jeg er blevet en af rummets skabninger. Jeg husker, at inden opsendingen af rumfærgen forberedte jeg mig mentalt på det værste. At være desorienteret og have maveonde i nogle dage er ikke usædvanligt. Heldigvis har jeg ikke haft nogen af symptomerne på rumsyge, kun lejlighedsvis i de første ti dage.” Beskrivelsen af den måde, de tre astronauter tilbragte d. 31. december på, er meget sympatisk: ”Nytårsaften har vi rigtig danset. Jeg er ikke sikker på, at det så sådan ud udefra, men eftersom ingen kiggede på, bortset fra vores egen lille rumfamilie her, og vi var ret sikre på, at

vi dansede, gjorde vi det. Det er vores historie, og vi tror fuldt og fast på den! Terry og Anton har endda sunget Adriano Celentanos sange, en meget kendt italiensk sanger, der stadigvæk er meget populær i Rusland. Hvilket minder mig om en episode, der fandt sted under vores opsending: Terry, Anton og jeg havde valgt nogle sange, som vi lyttede til i de sidste 40 minutter inden affyringen. Anton havde besluttet sig for at tage nogle af Celentanos sange med og havde valgt et af hans mest populære numre, uden at kunne forstå ordene. I kan derfor forestille jer min forundring, da jeg sad på toppen af en raket med lukket luge og adgangstårnet trukket tilbage og lyttede i mine øretelefoner til Celentanos ord i en sang, som var yderst egnet for os her alene i rummet: “Det nytter ikke at ringe på, her vil ingen åbne vi har lukket verden ude med alt dens larm En løgn til dine forældre, et fyldt køleskab og så et spark til tv’et, kun mig, kun dig”. Det er herligt at læse Samanthas dagbog. Det er lige som at være deroppe sammen med hende. Hun beskriver efterfølgende, hvad de spiser, og hvilke retter de får: ”Der er gået næsten seks måneder, siden Mission Futura begyndte, og vores helt egen restaurant, Nodo 1, her for enden af universet, har set mange rehydrerede middage eller måltider, der er blevet varmet op på vores elektrisk kogeplade. Vores måltider består normalt af færdiglavede retter, eller i det mindste retter som på grund af tid, plads og af praktiske årsager er nemme at tilberede. Kylling i karry med ærter og champignon er en delikatesse. Vi kan endda brygge kaffe, takket være Isspresso, vores kaffemaskine med Zero G-kapsler, som sidste maj sørgede for den første kop espresso i rummet.” Samanthas beskrivelse af Italien, set fra rumfærgen, giver en god fornemmelse af, hvad denne maskiningeniør med et stort hjerte bærer med sig i rummet. ”Den første tid på rumfærgen har også været præget af størst undren, da jeg opdagede udsigten fra færgens kuppel og så Italien fra oven. Italien set fra rummet er vidunderlig, og det er ikke kun, fordi det er mit land. Det er en kombination af kyststrækninger, øer og bjerge, som set her fra oven gør det til noget særligt.”

SAMANTHA CRISTOFORETTI

”Det nytter ikke at ringe på, her vil ingen åbne vi har lukket verden ude med alt dens larm En løgn til dine forældre, et fyldt køleskab og så et spark til tv’et, kun mig, kun dig”.

DEN FØRSTE ITALIENSKE KVINDE I RUMMET

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EXPO 15 Un successo non solo economico di Maria D’Andrea ”Nutrire il pianeta- energia per la vita” é stato il tema di EXPO 15 a Milano. La manifestazione ha attirato piu di un milione di visitatori tra cui ospiti preminenti come il presidente degli Stati Uniti Barak Obama e la consorte Michelle Obama, e il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon. A ormai tre mesi dalla chiusura dell’esposizione Il Ponte ha incontrato il Commissario Generale di EXPO Milano 2015 dottor Bruno Pasquino, per fare il punto della situazione. Il dottor Pasquino ci fa notare con soddisfazione come il fatto che 62 tra Capi di Stato e di Governo e oltre 270 delegazioni di livello ministeriale abbiano deciso di fare visita al sito espositivo è uno degli aspetti che danno in modo convincente la misura del valore che l’Italia, grazie a Expo Milano 2015, ha dimostrato in sei mesi. L’Expo è un evento in grado di attivare e stimolare il sistema economico nazionale del Paese che lo ospita, sia nella fase di preparazione sia durante e dopo la manifestazione, come tutti i Grandi Eventi. Si pensi, innanzitutto alle ricadute positive sull’occupazione: 10.0000 persone hanno lavorato sul sito espositivo durante i 184 giorni dell’evento e 4000 maestranze sono state coinvolte nelle operazioni di cantiere fuori e dentro il sito espositivo. E continua “Secondo uno studio della Camera di Commercio di Milano, l’incremento di valore aggiunto che Expo Milano 2015 può generare nell’arco del periodo 2012-2020 è stimato pari a 10 miliardi, con una percentuale sul PIL italiano pari allo 0,7%. Non trascurabili inoltre sono i dati incoraggianti per l’export italiano quali ad esempio il +8% dell’agroalimentare Made in Italy - e l’attrattività dei capitali esteri: 1 miliardo corrisponde agli investimenti effettuati dai Paesi partecipanti. MADE IN ITALY Expo Milano 2015 è stata una grande piattaforma di diplomazia economica per l’Italia. L’Esposizione Universale ha saputo convogliare tutte le forze del Sistema Paese, le sue eccellenze - dal design all’agroalimentare, dal settore vitivinicolo all’innovazione tecnologica - in un progetto unico di rilancio dell’immagine dell’Italia e del Made in Italy all’estero Ciò ha visto le imprese che a vario titolo e in varie forme hanno partecipato all’evento - fossero esse partner, sponsor, fornitori o espositori - non solo per confermarsi nei mercati tradizionali, ma soprattutto per presentarsi agli investitori provenienti dai mercati emergenti che, ad oggi, rappresentano la sfida più importante per il sistema produttivo italiano. INNOVAZIONE VERDE Non è un caso che l’Italia abbia proposto il tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”-continua il commissario generale-sia per dare maggiore eco al dibattito internazionale circa la sostenibilità alimentare, la lotta alla fame, l’equa distribuzione delle risorse energetiche, sia per testimoniare la volontà del Paese di innovarsi in modo sostenibile e sempre più “verde”. Pasquino ci fa osservare quanto i progressi fatti dall’Italia nel settore della Green Economy negli ultimi anni siano importanti. Si pensi ad esempio alla nuova Strategia Energetica Nazionale adottata nel 2013 che ruota intorno a tre importanti obiettivi da raggiungere entro il 2020: ridurre del 21% l’emissione di gas serra; portare l’incidenza sui consumi finali delle energie rinnovabili al 19-20%; migliorare l’efficienza energetica. Traguardi questi che superano le soglie minime richieste dalla Strategia europea per il 2020. L’Italia è sulla buona strada e credo che Expo Milano 2015 abbia contribuito a sviluppare una maggiore sensibilità su questo tema-conclude.


EXPO 15 OGSÅ EN ØKONOMISK SUCCES Af Maria D’Andrea ”Næring til planeten – energi til livet” var overskriften på EXPO 15 i Milano, som tiltrak over en million besøgende, herunder prominente gæster som USA’s præsident Obama med hustru Michelle og FN’s generalsekretær Ban Ki-Moon. Il Ponte har bedt udstillingens generalkommissær, Bruno Pasquino, om en vurdering af indsatsen Det er nu tre måneder siden, EXPO 15 sluttede, og det er en tilfreds generaldirektør, vi møder. Bruno Pasquino noterer sig med tilfredshed, at udstillingen har haft besøg af 62 statsoverhoveder og flere end 270 internationale ministerielle delegationer, samt at den har haft en positiv effekt på den italienske økonomi. Han nævner også den positive virkning på beskæftigelsen:10.000 personer har arbejdet på udstillingen og 4000 firmaer har været involverede i byggeriet. ”Desuden har en undersøgelse, foretaget af Handelskammeret i Milano, vist at stigningen i værditilvæksten, som EXPO har forårsaget i perioden 20122020 vil beløbe sig til 10 mia. Euro, svarende til 0,7 pct. af det italienske BNP. Samtidig har de deltagende lande investeret for i alt en mia.,” påpeger Bruno Pasquino. ”EXPO 15 i Milano har udgjort en vigtig økonomisk platform for Italien,” siger Bruno Pasquino. MADE IN ITALY ”Verdensudstillingen har samlet al italiensk ekspertise, fra design til madindustri, fra vinproduktion og fødevaresektor til den teknologiske innovation. Et enestående projekt der har relanceret Italiens image og brandet Made in Italy i udlandet.” ”Virksomhederne, der har deltaget i arrangementet, som partnere, sponsorer, leverandører og udstillere, har ikke alene slået sig fast på de traditionelle markeder, men også fået sig præsenteret for investorerne fra de nye vækstmarkeder, som i dag repræsenterer den største udfordring for det italienske produktionssystem.” GRØN INNOVATION Det er ikke tilfældigt, at Italien har valgt temaet ”Næring til planeten. Energi til livet” siger Bruno Pasquino: ”Det er både for at give større genlyd i den internationale debat omkring bæredygtighed, kampen mod sulten, en retfærdig fordeling af energiressourcerne og for at demonstrere Italiens evne til en mere og mere bæredygtig og grøn innovation.” Han gør opmærksom på at Italien i 2013 vedtog en ny National Energi Strategi, der omfatter tre mål, der skal nås inden 2020: Reduktion af drivhusgasserne med 21 pct.; forbruget af vedvarende energi ned på 19-20 pct. og en forbedring af energieffektiviteten. Disse mål ligger over de minimumsgrænser, der blev vedtaget på COP 21 i Paris sidste år. ”Italien er på rette spor, og jeg tror, at EXPO 15 har været med til at udvikle en større opmærksomhed om grøn økonomi som en drivkraft, der skaber vækst i landet,” siger Bruno Pasquino. MINE ÅR I DANMARK Bruno Pasquino er en stor ven af Danmark. Han var Italiens konsul i årene 1997 til 2001, som han betegner for meget vigtige for sit liv: ”Jeg mødte min kone her, og mine to døtre blev født på Rigshospitalet. Danmark var et meget interessant sted for en ung diplomat, fordi man får lov at tage sig af sager, som vedrører de internationale sammenslutninger, som Italien er medlem af, og som har kontor i København.”


I MIEI ANNI IN DANIMARCA Bruno Pasquino ha una grande conoscenza della Danimarca per avere rivestito dal 1997 al 2001 il ruolo di console a Copenhagen.” Sono stati quattro anni fantastici ed importantissimi per la mia carriera ma, soprattutto, per la mia vita: ho incontrato mia moglie ed al Rigshospitalet sono nate le nostre due bambine. Per un allora, relativamente giovane diplomatico la Danimarca è una sede di straordinario interesse, dove si trattano in prima persona dossier rilevanti per le relazioni bilaterali, ma anche multilaterali, vista la presenza a Copenaghen di uffici internazionali di cui è membro l’Italia” racconta Pasquino e continua “Sicuramente mi manca la vita quotidiana a Copenaghen, una città straordinaria per la qualità della vita che sa offrire ai propri cittadini. Mi manca la bicicletta con cui andavo al lavoro: a Roma confesso di non aver mai osato utilizzarla come mezzo ordinario di locomozione. A causa degli impegni di lavoro, che aumentano con il corso della carriera, non posso venire con la frequenza con cui eravamo soliti venire a visitare i genitori di mia moglie, i tanti amici che abbiamo a Copenaghen, a differenza del resto della famiglia che viene in Danimarca anche tre, quattro volte l’anno. In casa viviamo di fatto una realtà non dissimile a quella che vivremmo come famiglia in Danimarca. Leggiamo e seguiamo le notizie danesi così come quelle italiane. Mia moglie è una eccellente cuoca italiana, ma salmone, pane di segale fatto in casa, frikadeller e le tradizioni natalizie non sono mai mancate in casa nostra.

”Jeg savner det daglige liv i København, som er en by der tilbyder meget høj levekvalitet og jeg kan længes efter dengang, hvor jeg kunne tage cyklen til og fra arbejdet. Det ville jeg ikke turde gøre i Rom. I Danmark har vi min kones familie og mange gode venner, som vi besøger så ofte vi kan. Jeg ville nogle gange ønske, det kunne blive til flere rejser om året, men grundet arbejde er jeg ofte nødt til at blive tilbage, når resten af familien drager af sted. Selvom vi ikke bor i Danmark længere, er det stadig en stor del af vores liv. Vi følger derfor med i de danske nyheder ligesåvel som i de italienske og de danske traditioner holder vi ved lige både i det daglige gennem min kones madlavning, hvor der kommer frikadeller og hjemmebagt rugbrød på bordet, men også op til jul og andre højtider. ” HVAD BRINGER FREMTIDEN Pasquino fortæller at han er i gang med at afslutte sine opgaver i forbindelse med Expo 2015 og at han ser frem til at vende tilbage til hans tidligere rolle, som enten bliver i Rom eller i en p.t. ukendt destination i udlandet. ”Jeg vil med sikkerhed aldrig glemme hvilken fantastisk oplevelse, jeg har haft i forbindelse med Expo, der har bragt mig og mine kære en masse uvurderlige gode minder, oplevelser og nye bekendtskaber i en grad, ingen af os var forberedt på.”

PROSSIMI PROGETTI Terminare in fretta l’impegno con Expo e ritornare a svolgere il mio lavoro, all’estero o a Roma. Certo, non potrò dimenticare un’esperienza straordinaria, che è durata ben più dei sei mesi di apertura dell’Expo, che ha fornito a tutti noi una tale massa di ricordi, di conoscenze, di esperienze a cui nessuno di noi era preparato.

Foto di Arnaldo Taddei ilponte.dk


di Silvia Ferrara

l'ultima del millennio, la prima della globalizzazione I millennials sono i giovani nati nell’ultimo ventennio del XX secolo, tra i primi anni ottanta e i primi anni del 2000, la generazione è chiamata Y, perché caratterizzata da un maggiore utilizzo e una maggiore familiarità con la comunicazione, i media e le tecnologie digitali. La loro caratteristica principale è la cosiddetta natività digitale, ossia una persona nata durante gli anni dello sviluppo tecnologico e cresciuta in costante e significativo contatto con questo.

Il termine millennial sta godendo di una diffusione sempre maggiore, sia nelle scienze sociali che nel linguaggio comune – in particolar modo negli Stati Uniti; una popolazione di giovani cresciuti nell’era di Internet e dell’iPod, che vive le contraddizioni dell’inserirsi in un mercato del lavoro caratterizzato da flessibilità e precariato, e di trasmettere alle generazioni precedenti le proprie conoscenze tecnologiche. Sono i giovani che presentano il fenomeno del “second screen”, cioè che passano più tempo sul dispositivo mobile

(smartphone, tablet); il 74% di loro è sempre connesso, comprano online e via smartphone. Da uno studio condotto da Millward Brown in 30 Paesi, risulta che un utente medio passa 7 ore davanti a uno schermo, di cui 2 ore e mezza su smartphone, e il restante tempo tra televisione e computer. All’abilità tecnologica dei millennials si associa una generalizzata apatia e una sorta di indifferenza nei confronti della collettività e delle questioni socio-politiche. Sono giovani distanti da credi, valori e ideali delle generazioni precedenti: il loro approc-


cio è deduttivo, scettico e realista. Questa disposizione si collega al presentismo, ovvero l’indole a vivere la vita giorno per giorno: qui ed ora, tutto e subito, senza particolari visioni, progetti o preoccupazioni che tengano in considerazione il futuro. In un convegno dell’Associazione delle Business schools europee, dal titolo Generation Y-Mode d’employ, come dire “istruzioni per l’uso” è emerso che diversamente da quelle precedenti, questa generazione fissa degli obiettivi e si ferma dopo averli raggiunti, cercando di migliorarsi costantemente e, dopo aver raggiunto un traguardo, ne fissa immediatamente un altro più ambizioso. L’esistenza delle nuove generazioni, quindi, tende a non essere più progettata lungo una linea che va dal passato al futuro: le decisioni vengono prese al momento, sulla base di esigenze e desideri legati esclusivamente alla situazione e al contesto. Infine la generazione Y mostra un livello di omogeneità, si presenta come “unisex”, un insieme compatto e omogeneo, soprattutto nelle preferenze lavorative; i giovani vivono il mito della grande azienda multinazionale, tecnologicamente avanzata, che offre la possibilità di viaggiare e di crescere professionalmente. Sognano un ambiente di lavoro aperto e informale, una relazione trasparente con il proprio capo e la possibilità di avere libero accesso a tutte le informazioni riguardanti l’azienda. Ciascuno è responsabile di quello che fa e che decide, della strada che sceglie, di come la porta avanti e del segno che lascia sulla terra. I nuovi valori, che in realtà sono valori antichi, stanno prendendo piede all’interno di una società che ancora non è in grado di accoglierli, partendo dalle generazioni nuove e dalle nuove coscienze. Foto wikimedia

MILLENNIUMMETS SIDSTE, GLOBALISERINGENS FØRSTE Millennials er betegnelsen for de unge født i de sidste tyve år af XX århundrede, mellem starten af 80’erne og starten af året 2000, den såkaldte Y generation, karakteriseret ved større brug af og fortrolighed med kommunikationen, de sociale medier og digital teknologi. Deres vigtigste kendetegn er den såkaldte digitalfødsel, dvs. en person født i en periode og i større kontakt med en stor teknologisk udvikling, der er vokset støt med tiden. Betegnelsen Millenial bliver mere og mere brugt både i samfundsvidenskaben og i hverdagssproget – specielt i USA; en befolkning af unge mennesker som vokser op i Internet- og Ipod æra, som lever af modsætningerne ved at trænge ind på et arbejdsmarked, der er kendetegnet ved fleksibilitet og jobusikkerhed, og samtidig ved at overføre deres egne teknologiske kundskaber til de tidligere generationer. De unge præsenterer fænomenet ”Second screen”, dvs. at de tilbringer længere tid på mobilen (smartphone, tablet); 74% af dem er altid online, de køber online og via smartphone. En undersøgelse udført af Millward Brown i 30 lande viser, at den gennemsnitlige bruger tilbringer 7 timer foran en skærm, heraf 2,5 timer på mobilen og resten på tv’et og pc’en. Millenials’ teknologiske overlegenhed er knyttet til en generaliseret apati og en form for ligegyldighed over for de offentlige og socio-politiske spørgsmål. De unge mennesker tager afstand fra de tidligere generationers overbevisninger, værdier og idealer: deres tilgang er deduktiv, skeptisk og realistisk. Denne tilgang forbindes

til presentismo, at være der i nutiden, eller tendensen til at leve livet dag efter dag: her og nu, alt og straks, uden særlige visioner, projekter eller bekymringer med hensyn til fremtiden. På en konference afholdt af Sammenslutningen af de europæiske business schools med titlen Generation Y - Mode d’employ eller “brugsvejledning”, kom det frem, at i modsætning til de foregående generationer, fastsætter denne generation nogle mål og stopper ikke før de er nået, i et forsøg på konstant at forbedre sig selv. Efter de har nået deres mål, fastsætter de straks et nyt, mere ambitiøst et. De nye generationers tilstedeværelse, har derfor en tendens til, ikke længere at være planlagt langs en linje som forbinder fortiden til fremtiden: beslutningerne bliver taget på stedet, baseret på behov og ønsker udelukkende forbundet med den aktuelle situation og kontekst. Endelig viser Generation Y en vis grad af homogenitet, den præsenter sig selv som ”Unisex”, en kompakt og homogen samling, især hvad angår deres arbejdsønsker; de unge lever myten om det store multinationale selskab, som er fremme teknologisk set og som tilbyder mulighed for at rejse og for at vokse professionelt. De drømmer om et åbent og uformelt arbejdsmiljø, et gennemskueligt forhold til deres chef og mulighed for fri adgang til alle firmaoplysninger. Enhver er ansvarlig for sine handlinger og beslutninger, for den valgte vej, for hvordan man bærer sig ad og de spor man efterlader på jorden. De nye værdier, der faktisk er de gamle værdier, tager til inden for et samfund, der endnu ikke er i stand til at rumme dem, ved at starte med de nye generationer, og den nye bevidsthed. Af Silvia Ferrara


Det Italienske Kulturinstitut

SPECIAL EVENTS

En aften med Francesco Guccini Una serata con Francesco Guccini Torsdag d. 24. marts - kl. 19.30

Den prisvindende singer-songwriter, forfatter m.m. Francesco Guccini fra Modena gæster Det Italienske Kulturinstitut i København til et møde/interview omkring italiensk sanghistorie og i særdeleshed om hans eget bidrag til italiensk kulturhistorie gennem de seneste 50 år. En vaskeægte levende legende! Interviewet er på italiensk med oversættelse til dansk vil blive udført af Gianni Valbonesi. Thomas Harder vil fungere som moderator samt oversætter. Efter arrangementet byder Kulturinstituttet på et glas vin. Gratis adgang.

www.intermezzoshop.dk Det fulde og opdaterede program kan altid findes på vores hjemmeside: www.iiccopenaghen.esteri.it (under ‘Arrangementer’ › ‘Kalender’ ) Francesco Guccini (foto Daniela Zedda)

Jazzin’ Around Baroque

Onsdag d. 25. maj - kl. 19.30 Jazzin’ Around Baroque udspringer af sopran Paola Quagliatas passion for barokmusik og jazz. Samarbejdet med nogle af de mest bemærkelsesværdige og eklektiske barokmusikeksponenter har fået hende til at indse, hvor ens de to musikgenrer er – trods det faktum, at de stammer fra meget forskellige tidsperioder. Hendes idé om at fusionere de to musikalske sprog resulterede i et samarbejde med de anerkendte jazzmusikere Davide Corini (klaver) og Luca Garlaschelli (kontrabas), der på entusiastisk vis tilsluttede sig. Projektet kredser om at forene barokmusikkens ekstraordinære og for- tryllende melodier af Caccini, Monteverdi, Händel, Vivaldi og Mozart med jazzens frie og opfindsomme improvisation gennem Garlaschellis kompositioner. Efterfølgende bydes på et gals vin. Gratis adgang. Med mindre andet er angivet, finder arrangementerne sted på Det Italienske Kulturinstitut Gjørlingsvej 11 – 2900 Hellerup – tlf. 3962 0696 www.iiccopenaghen.esteri.it

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Foto GG

Festival di qua, festival di là. Eventi di qua, eventi di là. Copenaghen è una città di cultura, che offre una miriade di splendide occasioni per scoprire nuovi mondi, nuove musiche, nuovi artisti. Ma in questo splendido e ampio catalogo, l’Italia riusciva difficilmente ad esporsi. In quest’ambito d’intensa competizione, la passione tra i nostri paesi, l’Italia e la Danimarca, stava lasciando il palco a nuove passioni. Ma questa era solo un’impressione…perché in realtà la passione tra Italia e Danimarca, è oggi più forte che mai! Gli eventi, i concerti e le serate ci sono e mostrano una splendida e ispirante coesione tra le nostre culture. Uno di questi è la rassegna cinematografica Grazie Gloria che da agosto, ogni mese, ha presentato uno splendido film italiano dopo l’altro: Noi 4, Il giovane favoloso, Italy in a Day, I nostri ragazzi e tanti altri! Storie avvincenti, portate alla luce da grandi talenti, con invidiabili scenografie. Il tutto avvolto da serate con specialità italiane, da vini a stuzzichini di vario tipo, musica, poesia e tanti splendidi discorsi. En Fellini aften! A febbraio, per esempio, Grazie Gloria, si tinse di Fellini! In onore del documentario Che strano chiamarsi Federico sul grande Fellini, da parte dell’indimenticabile Ettore Scola, la serata iniziò con una splendida interpretazione, da parte del duetto bandoneon e fisarmonica di Paolo Russo e Francesco Calì, di alcune delle più indimenticabili melodie dell’universo felliniano. Grazie Gloria, ogni mese, ha aperto le porte per una serata all’italiana, dove Italia e Danimarca si trovano, mostrando quanto vicine, anche se lontane, possano essere le nostre culture. Il tutto nacque da un desiderio di avvicinare i nostri due paesi, di mostrare l’Italia autentica, quella vera, e non quella tinta di stereotipi e pregiudizi, tornando all’essenziale, un bel film e una bella chiacchierata, accompagnata da un buon bicchiere di vino!

GRAZ GLO

Grazie Gloria nasce dalla collaborazione e l’amicizia tra la sottoscritta, Elvira Mormino, l’Istituto Italiano di Cultura a Copenaghen e il cinema Gloria; con il sostegno economico della Citta di Copenaghen (Kultur- og Fritidsuddvalget), il Danske Filminstitut e Nordea Fonden. Insieme abbiamo dato vita ad un’idea che oggi si è dimostrata un vero e proprio successo. Per questo e perché di meravigliosi film italiani ce ne sono tanti, Grazie Gloria tornerà per una seconda edizione! Si ricomincia ad agosto 2016, questa volta sia a Copenaghen, che a Aarhus! E non vediamo l’ora!

Foto GG


Foto GG

Foto Hasse Ferrold

Festival hér, festival dér. Oplevelse hér, oplevelse dér. København er en kulturby, som byder på et utal af unikke muligheder til at udforske nye verdner, ny musik, nye kunstnere. I dette smukke og store katalog kommer Italien knap nok frem. Passionen mellem vores lande, Italien og Danmark, har fået hård konkurrence og er på vej væk fra scenen til fordel for andre og nyere passioner. Men det er kun en fornemmelse…for i virkeligheden er passionen mellem Italien og Danmark stærkere end nogensinde før!

ZIE ORIA

Oplevelserne, koncerterne og udstillingerne findes og viser et skønt og inspirerende fællesskab blandt vores kulturer. En af disse oplevelser er filmkavalkaden Grazie Gloria, som siden august hver måned har præsenteret den ene fantastiske italienske film efter den anden: Noi 4, Leopardi:Il giovane favoloso, Italy in a Day, The Dinner: I nostri ragazzi og mange flere. Store talenter i spændende fortællinger, i fortryllende opsætninger. Det hele serveret med alle slags italienske specialiteter, musik, lyrik og fine taler.

di Elvira Mormino

En Fellini aften! I februar viste Grazie Gloria, Ettore Scolas kærlige hyldest til den store Fellini Che strano chiamarsi Federico. Aftenen startede med Paolo Russo og Francesco Calìs inspirerende fortolkning af nogle af de meste uforglemmelige noder fra det felliniske univers. Hver måned har Grazie Gloria inviteret til en autentisk italiensk aften, hvor Italien og Danmark har haft mulighed for at mødes og vise hvor tætte, trods distance, vores kulturer egentlig er. Det hele stammer fra ønsket om at drage vores to lande tættere på hinanden og vise Italien som det virkelig er, uden stereotyperne og fordommene, med fokus på det fundamentale, en god film og en god snak over et godt glas rødvin!

Grazie Gloria er resultatet af et samarbejde og venskab mellem mig selv, Elvira Mormino, Det Italienske Kulturinstitut i København og Gloria Biograf; med støtte fra Københavns Kommunes Kultur- og Fritidsudvalg, Det Danske Filminstitut og Nordea Fonden. Sammen fik vi en idé, som i dag er en succes.Derfor og fordi der findes så utrolig mange fantastiske italienske film, vender Grazie Gloria tilbage med en omgang mere! Det bliver til august 2016 og denne gang bliver det både i København og Aarhus! Vi glæder os!

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Italian Stories

UNA STARTUP

fa conoscere al mondo il nostro artigianato

TRA CERAMICHE, TESSUTI E VETRO: ecco il portale per prenotare visite e workshop nelle botteghe italiane

di Silvia Favasuli Italian Stories è nata nel gennaio 2015 con lo scopo di far conoscere al mondo intero l’immenso patrimonio di laboratori artigianali che attraversano l’Italia da capo a piedi. E invitare quel mondo a visitarlo: portarlo nella bottega di gioielli di Marisa, a Venezia, e da lì a scoprire i luoghi nascosti dove per secoli le infilatrici di perle veneziane hanno creato le loro collane. Oppure nel laboratorio romano del tappezziere Luigi, per imparare con un workshop a imbottire e rivestire un vecchio divano. O ancora in provincia di Enna, a modellare la ceramica da Lorenzo. In gergo tecnico si chiama turismo esperienziale. Dietro all’idea ci sono due architetti, Eleonora Odorizzi e Andrea Miserocchi, che alle spalle hanno un Master in Relational Design ed esperienze di costruzione di community virtuali. «Era il 2013 e come molti in questo Paese ci siamo chiesti: che fare in mezzo a questa crisi?», racconta Eleonora nella sede operativa ricavata dentro la vecchia centrale idroelettrica di Fies, in Trentino Alto Adige. «E ci siamo detti: l’Italia ha due assets: turismo e artigianato. Come li uniamo con mezzi digitali e contemporanei? Serviva uno strumento che permettesse ai turisti di entrare in contatto con gli artigiani. Abbiamo unito le esperienze fatte in precedenza nella creazione di community virtuali ed è nato Italian Stories La strategia di Eleonora e Andrea è stata quella di costruire prima una community di utenti online. Hanno creato una pagina Facebook, un account Twitter e uno su Instagram. E hanno iniziato a raccontare le storie degli artigiani con cui via via entravano in contatto. «Abbiamo iniziato dalla nostra zona, il Trentino e Triveneto. E poi ci siamo via via allargati. Molti siamo andati a trovarli in bottega, altri li abbiamo contattati al telefono». I requisiti per entrare nella rete di Italian Stories sono altissima qualità delle lavorazioni e preferibilmente una tradizione familiare alle spalle. Ma anche la capacità di relazionarsi

CREDITS foto Italia Stories Andrea Cartaio - Alessandro Sicuro Bertram Pipaio - Claudia Corrent Luigi Artista del legno - Emanuela di Guglielmo Olivia Artigiana scarpa - Luca Siliquini Vetro a lume - Perlamadre Design

con i visitatori. «La cosa più difficile è stato far capire a molti di loro cosa volevamo costruire prima ancora che potessero vedere online la nostra piattaforma, già pronta. Bravi a quelli che si sono fidati», dice Odorizzi. Molti artigiani si sentono isolati e non compresi. Come reinventare tutto questo «L’Artigianato è un mondo in sofferenza e ha bisogno di una trasformazione che non è necessariamente quella dei makers e delle stampanti 3D. L’esplosione del digitale ha bruciato la produzione e l’acquisto di manufatti. Non era insolito fino agli anni Settanta trovare nelle case un presepe in cera, fatto a mano, ad esempio. Ora non ce ne sono proprio più. Molti artigiani non sono stati capaci di adeguarsi a estetiche più contemporanee. Ma restano consapevoli di possedere lavorazioni di altissimo livello e forti competenze», continua Eleonora, «anche se molti si sentono isolati e non compresi. Come reinventare tutto questo? Sai che il prodotto non lo vendi più. Ma magari a molti piacerebbe vedere come quel prodotto si fa. E allora gli vendi questo, l’esperienza, la

conoscenza». E i visitatori che arrivano nei laboratori sono spesso di stimolo agli artigiani stessi. Italian Stories è aperto anche a creare percorsi personalizzati. «Ci ha contattati un’orafa londinese per poter fare esperienze in vari laboratori italiani. Sarà a Firenze per due workshop in due botteghe diverse e poi visiterà un laboratorio a Venezia». Il team di Eleonora e Andrea ha aiutato anche una stagista francese a fare un corso di lungo termine in un laboratorio di tornitura del legno. La rete di laboratori coinvolge oggi sessanta realtà, ma «il casting», come dice Eleonora, è ancora aperto. «Ci sono bottegai che stiamo selezionando. L’obiettivo per ora è di arrivare a cento percorsi». In programma c’è l’idea di coinvolgere nella rete anche musei e storiche scuole di artigianato. Odorizzi si dice soddisfatta dei risultati raggiunti finora, soprattutto se si considera «che non abbiamo fatto alcun investimento in marketing, ma abbiamo lavorato solo sui social network e con una newsletter». Dal momento del lancio della piattaforma, nove mesi fa, sono state vendute circa 200 esperienze. Le persone iscritte al sito come utenti sono circa un migliaio e 150mila sono stati ad oggi i visitatori della piattaforma». Dopo un primo investimento Seed, ottenuto grazie a un bando della Comunità Europea, il team di Italian Stories ha bisogno ora di un nuovo investimento per ampliare la piattaforma. «È il momento per noi di fare un salto», chiosa Eleonora.

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FÅ INDBLIK I EN VERDEN AF KERAMIK, TEKSTIL OG GLAS VIA PORTALEN ITALIANSTORIES.IT, DER INDEHOLDER WORKSHOPS OG ARRANGEMENTER HOS ITALIENSKE KUNSTHÅNDVÆRKERE

af Silvia Favasuli

Italian Stores blev grundlagt i januar 2015, med henblik på at vise verden det enorme udbud af kunsthåndværksmæssige værksteder, der findes rundt i Italien. Man ønskede at invitere indenfor, i denne verden af håndværk, hvor et virtuelt besøg kunne føre til et rigtigt besøg, f.eks. i smykkeværkstedet i Venedig, hvor Marisa fører det verdenskendte venetianske glasperlehåndværk videre efter århundredes traditioner. Det kan også være hos den romerske polstrer Luigi, hvor man som deltager i en workshop kan lære at ompolstre sin gamle sofa. Eller måske hos Lorenzo i Enna, hvor man kan lære at forme keramik. Det tekniske udtryk er oplevelsesturisme og bag konceptet er de to arkitekter, Eleonora Odorizzi og Andrea Miserocchi, som begge har en kandidatgrad i Relational Design samt erfaring med konstruktionen af virtuelle fællesskaber. ’I 2013, da krisen rasede på sit højeste spurgte vi os selv, som så mange andre i dette land, hvad vi kunne gøre for at komme videre.’ Fortæller Eleonora fra sit kontor, der er placeret inde i en tidligere kraftværk i Trentino Alto Adige. ’Vores umiddelbare svar var, at Italien har to aktiver, turisme og kunsthåndværk og at vi måtte finde en metode til at sætte dem i spil ved hjælp af de digitale medier, vi i dag har til rådighed.’ Vi så et behov for at skabe en platform, hvor turisterne kunne komme i direkte kontakt med de mange kunsthåndværkere der er i vores land. Dette, kombineret med vores tidligere erfaring med at skabe virtuelle fællesskaber, blev starten på italianstories.it. Eleonora og Andreas strategi var først og fremmest at opbygge et fællesskab af online brugere. De skabte en Facebook-side, en Twitter- og en Instagram-konto, og begyndte at fortælle historier fra de kunsthåndværkere, de med tiden etablerede kontakt til. ’Vi startede med at inddrage kunsthåndværkere fra vores egne områder, Trentino og Triveneto. Og så udvidede vi feltet gradvist. Mange af kunsthåndværkerne har vi besøgt i deres værksteder, andre har vi haft telefonisk kontakt med. ’Forudsætningen for at blive en del af Italian Stories netværk er, at man kan levere kunsthåndværk af meget høj kvalitet og vi ser også helst, at man kommer fra en familie med stærke håndværksmæssige traditioner. Derudover er det vigtigt

at kunne relatere sig til de besøgendes behov. Dette har især værende gældende for pionererne i vores projekt. En af de vigtigste udfordringer undervejs har netop været at forklare vores mange medlemmer, hvad vi ønskede at opbygge, længe inden det var muligt for os at visualisere det for dem via online portalen. Vi mener derfor, at det er flot og godt gået af dem, der valgte at stole på os, inden vi kunne konkretisere vores ide for dem.’ Fortæller Eleonora Odorizzi. Mange kunsthåndværkere føler sig isolerede og ikke forstået. Er det muligt at ændre på? ’Den kunsthåndværksmæssige verden lider nød i dag og har brug for at blive transformereret, hvilket ikke nødvendigvis har noget med makers eller 3D-printere at gøre. Eksplosionen af de digitale medier har haft en negativ indvirkning på både produktionen og salget af kunsthåndværk. Indtil for 40 år siden var det eksempelvis normalt at have en håndlavet julekrybbe af voks stående i sit hjem i Italien. Nu er de ualmindeligt sjældne at finde. Mange kunsthåndværkere har ikke været i stand til at tilpasse sig til den moderne æstetik selvom de er bevidste om egne håndværksmæssige kompetencer. Mange føler sig isolerede og ikke forstået - fortæller Eleonora. Er det muligt at ændre på? - Spørger vi os selv om. De fleste er klar over, at de har svært ved at få solgt deres produkter, men vi tænkte, at der måske kunne være interesse for at lære, hvordan man fremstiller produkterne. På den måde bliver kunsthåndværket i sig selv et produkt, der kan sælges sammen med den erfaring og viden den enkelte har, om de materialer, der anvendes i udføringen. Samtidig får håndværkerne også noget ud af de besøgende til disse workshop i form af motivation og inspiration til deres fremtidige værk. Hos Italian Stories er det også muligt at få arrangeret individuelle forløb. ’Vi er blandt andet blevet kontaktet af en guldsmed fra London, der gerne vil besøge forskellige guldsmedsværksteder rundt i Italien. Med udgangspunkt i det har vi sammensat et program for hende, hvor hun skal deltage i to workshops i Firenze samt besøge et værksted i Venedig.’ Eleonora fortæller også om en fransk pige , som de har etableret et længerevarende praktikophold for hos et værksted med speciale i drejning af træ. Det virtuelle fællesskab har i dag 60 medlemmer, men målet er at vokse til omkring 100 – fortsætter hun. ’Vi er i dialog med en række kunsthåndværkere, vi gerne vil have med i vores fællesskab og på sigt er det tanken også at invitere museer og kunsthåndværksskoler til at være med. Eleonora Odorizzi er tilfreds med de hidtidig opnåede resultater, især taget i betragtning at: ’Vi ikke har investeret i markedsføring, men kun har benyttet os af de sociale medier samt haft et fast nyhedsbrev.’ Siden lanceringen af platformen for et års tid siden, er der blevet formidlet omkring 200 oplevelser. Vi har i dag omkring tusinde faste brugere, og der har hidtil været cirka 150.000 besøgende på websiden. ’Italian stories er i opstartsfasen finansieret ved hjælp af fondsmidler fra EU’s projekt Seed, men vi har nu brug for nye investeringer for at kunne vækste. Nu er tiden inde for os til at tage de næste skridt’ afslutter Eleonora.

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“FRA MILANO- CHARLOTTES MENING OM”

italiamo.dk & italy.dk: Journalist Charlotte Sylvestersen charlottemilano@gmail.com

UMBERTO ECO FOR DUMMIES

af Charlotte Sylvestersen

Litterater og intellektuelle hylder i nekrologerne Eco for - blandt meget andet - at være manden, der fik den elitære og den folkelige kultur til at mødes. Udenfor nekrologernes verden mødtes Eco og masserne kun med filmatiseringen af romanen ”I Rosens Navn” i 1986. Filmatiseringen af romanen, som ”man bør have læst”, kunne nemlig nydes uden kendskab til filosoffen Aristoteles eller helgenen Thomas Aquino, der så også var blandt hovedpersonerne i Ecos kandidatafhandling i filosofi ved universitetet i Torino i 1954.

Min musik, mit liv

La mia musica, la mia vita

Ved årets oscar uddeling gik prisen for bedste soundtrak til Ennio Morricone for filmen The Hateful Height, der er en western instrueret af Quentin Tarantino og som finder sted i det kolde Nordamerika. Prisen er den første prestigefyldte pris modtaget af komponisten af blandt andre soundtracket til Cinema Paradiso samt flere end 500 andre film, og kommer 9 år senere han, i 2007, vandt en Oscar for sin lange karriere i filmmusik branchen. – ”Det er kun muligt at skabe god musik, via den inspiration en stor film kan skabe” kommenterede en tydeligt bevæget Morricone. Ennio Morricone, der betragtes som en af de største komponister i filmhistorien, fortæller sin historie i bogen “Jagten på lyden” min musik, mit liv. Bogen er en selvbiografi skrevet i dialogform i samarbejde med hans elev, Alessandro De Rosa, og den findes hos boghandlere fra 3. maj 2016.

È andato a Ennio Morricone il premio Oscar per la migliore colonna sonora di The Hateful Height, ultimo film western di Quentin Tarantino, ambientato nel freddo Nord America. Il premio, primo riconoscimento prestigioso per il compositore della colonna sonora di Nuovo Cinema Paradiso e di quelle di più di 500 altri film, arriva a 9 anni di distanza dall’Oscar alla carriera del 2007. “Non esiste una grande musica se ad ispirarla non c’è un grande film d’autore”, ha commentato il maestro visibilmente commosso. Ennio Morricone, considerato uno dei più grandi compositori della storia del cinema, si racconta nel libro “Inseguendo quel suono” la mia musica, la mia vita. Dialogo autobiografico scritto insieme all’allievo Alessandro De Rosa in libreria dal prossimo 3 maggio 2016.

Manden, der var æresdoktor på over 30 universiteter, foragtede i virkeligheden alt det, der ikke levede op til hans eget intellektuelle niveau. Allerede da han arbejdede på italiensk tv i 1950´erne accellerede Ecos afsky for det folkelige med en semiotisk analyse af Italiens svar på Otto Leisner. Studieværten Mike Buongiorno blev dissikeret af Eco som et eksempel på en ”triumferende middelmådighed”, der ”repræsenter et ideal, ingen skal anstrenge sig for at nå, fordi hvemsomhelst allerede er på hans niveau”. Eco får æren for at have introduceret moderne fag som massekommunikation og medievidenskab i Italien. Men trods sin ekstraordinære intelligens endte han alligevel mere som en klassisk sur end vis gammel mand. Hans afskedssalut til masserne blev en anbefaling om ikke at besøge en bestemt kunstudstilling i Milano, fordi den ikke levede op til Ecos standarder. Det skete den 27. januar i den sidste af de ellers meget velskrevne, intelligente og tankevækkende klummer i magasinet L´Espresso. Her hudflettede Eco hver uge siden 1985 Italien udfra sin egen målestok for godt og skidt. Ecos intellektuelle testamente blev afleveret, da han sidste efterår i Torino modtog endnu et æresdoktorat i Kommunikation og Mediekultur. Arrogant og lidet demokratisk afslørede han her, at selv de største ånder bliver oldinge, der mener at verden er af lave. “De sociale medier giver ytringsfrihed til de legioner af tåber, der tidligere kun talte på baren efter et glas vin og uden at skade fælleskabet“, sagde Eco ved den lejlighed til avisen La Stampa.

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Foto Morricone da equilibriarte.net/org

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NOTE TRA LE STELLE di Leo Tomasevic

Mercoledì 10 febbraio nella sala dell’Istituto Italiano di Cultura ha avuto luogo “Note tra le...stelle” una serata dedicata alla musica d’autore.

stata riproposta dal maestro Claudio Passilongo, pianista e compositore a sua volta, e che ha al suo attivo un’esperienza di tutto rispetto, malgrado la giovane età. La sua personalizzazione dei brani, arricchiti dalla t pra , e so o n compresenza del pianismo classico i r on Me enett i filati B f e e di quello jazz, ha avuto il merito di o m rs co i Colo rali, glie d u d e t e c a t s farli rivivere svelando suoni altrii n n ne ici dU Italia i tecn llectio bran t o l n i i u C menti timidamente nascosti. Nella s : t 6 s e r Te po 201 olor a di S ione o l o r nto c z e i a n t d i seconda parte, si è unita al concerto l ’e o C or l ima tutt pons T h e ua pr s s e a la giovane violinista Antonella De l m co a lancia ando etitiv c p n a Chiara, diplomata al prestigioso Conm ti o . ar affi gi nc farlo e in p no og na no o e r v o i t p ti servatorio di San Pietro a Maiella di e a a r r n po le ma ioni vità s onibi della n iscriz p tti i s a i u Napoli, in un finale in crescendo. d c e l l arà ita a R u , le oga, s coinc edica y Foto Simon Cecchin Birk n d i o Una serata di qualità, , l , e n sa e prile llezio no 10 la cor n fine a a r r o organizzata dalla Società Dante e La co a s p r os ve ale gli rchio st ’ann e ide r r a e e a u l p m Protagoniste dell’evento le colonne Alighieri, in collaborazione con l’Istio l Q a c de os to. egozi ri fam l’even t n l i e i e sonore di film che hanno fatto la tuto Italiano di Cultura, che hanno d m m o i pr hilo nizio to n s la 5 c e on l’i à c r v storia degli ultimi cinquant’anni del puntato sui giovani artisti di talento. a e r z n Il cor den he i ardo. c cui si u g n i e cinema italiano, mentre sul grande La conferma ne è venuta dalla grana r r à al t olo le citt c ttem’ fino i e i l s o d schermo ne venivano riproposte le de presenza di pubblico, di tutte le 3 d l gen rà i zzi ‘dipin a rmine i , e z t i immagini più significative. Un roveetà, e dall’evidente apprezzamento spru e t e n e n c i p a aprile a Torino lia da Bari a V e sciamento di ruolo dove la musica di generale. t r a a 0 t I p à il 3 do l’ r n e i a grandi compositori, da Ennio Morriz s i r n ve tour i , attra o n cone a Nino Rota o Nicola Piovani, è a l Mi Foto nerospinto.it

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IT´S TIME FOR EQUALITY - WAKE UP ITALY di Marcello Mainer Creare relazioni sembra non essere mai stato così facile come ora. Il nuovo Comites, insediatosi alla metà dello scorso anno, sta mettendo al centro della sua attività proprio la relazione sociale, creando eventi che diventano anche occasione di socializzazione informale tra connazionali e danesi . L’obiettivo é quello di rispondere alle esigenze e dare ascolto ai problemi della comunità italiana residente nel Regno, senza perdere di vista le relazioni con l’Italia. I temi che interessano maggiormente i connazionali, sono quelli relativi ai diritti: cittadinanza,

famiglia e relazioni nel mondo del lavoro. L’ultima iniziativa é stata l’adesione a “It´s time for equality - Wake up Italy” il 23 gennaio scorso in Kogens Nytorv. Questo ultimo evento é nato con il sostegno del Comites per quello che riguarda la parte burocratica. Infatti uno dei temi più sentiti dai connazionali é proprio quello relativo al riconoscimento della genitorialità, soprattutto quando si tratta di coppie omosessuali, che in patria non hanno nessun diritto. Chiara, promotrice della manifestazione, racconta: “Stavo leggendo le notizie online e sono venuta a sapere dell’iniziativa in Italia ed ho visto che anche a Londra, gli italiani residenti li si sarebbero incontrati davanti all’ambasciata. Insieme alla mia amica Alessia ci siamo quindi subito attivate, utilizzando il materiale grafico fornito da Arcigay e

condividendolo sui gruppi Facebook. Vivendo in Danimarca vediamo ogni giorno che i diritti civili per tutti non sono un’utopia ed è ora che finalmente l’Italia si unisca alla schiera di paesi occidentali che riconoscono questi diritti a tutti. Riguardo all’adesione alla manifestazione, di circa una sessantina di persone, Chiara é molto soddisfatta e aggiunge: “oltre a noi italiani che viviamo qui c’erano anche ragazze italiane in vacanza che si sono unite a noi. E´importante far vedere che anche se lontani questo ci tocca da vicino, siamo cittadini italiani, e vogliamo un paese migliore, dove le persone LGBT non debbano andarsene per crearsi una famiglia, che poi in Italia non viene riconosciuta”.


REFERENDUM 1. Con decisione del Consiglio dei Ministri adottata il 10 febbraio è stata determinata la data del 17 aprile 2016 per il REFERENDUM ABROGATIVO della norma che prevede che i permessi e le concessioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti di idrocarburi entro dodici miglia dalla costa abbiano la "durata della vita utile del giacimento” (referendum popolare per l’abrogazione del comma 17, terzo periodo, dell’art. 6 del

decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 [Norme in materia ambientale], come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 [Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato − legge di stabilità 2016], limitatamente alle seguenti parole: «per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale»).

Gli elettori residenti all’estero ed iscritti nell’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) riceveranno come di consueto il plico elettorale al loro domicilio, che dovrà essere rispedito presso il Consolato d’Italia a Copenaghen. Ogni informazione in merito alla consultazione referendaria è disponibile sul sito dell’Ambasciata di Italia a Copenaghen. www.ambcopenaghen.esteri.it

2. ELETTORI RESIDENTI ALL’ESTERO ED ISCRITTI ALL’AIRE

Copenaghen, 18 Febbraio 2016

Serata informativa sul mondo del lavoro in Danimarca di Giulia De Marco

“L’ARTE DEI PIZZAIUOLI NAPOLETANI”

Il Comites ha organizzato recentemente, presso la sede del sindacato 3F,

una conferenza riguardo al mondo del lavoro in Danimarca, principalmente indirizzata ai giovani italiani. Il segretario del sindacato 3F Brian Arlofelt ha introdotto il sistema lavorativo danese nelle sue linee generali e ha spiegato il ruolo del sindacato, il lavoro che svolge e i benefici che reca.

È intervenuta poi l’addetta alla parte giuridica di 3F, Noomi Rapperport; sulla

differenza tra sindacato e A-kasse. Infine Birthe Markman, partner presso la società di consulenza contabile Markman & Bechland Aps ha spiegato a grandi linee il sistema delle pensioni, come funziona la busta paga, lo skat, come fare per aprire la propria

Foto wikimedia

compagnia, la stesura dei contratti.

Il pubblico presente ha rivolto molte domande, riguardo a sussidi, compli-

cazioni contrattuali, sistemi pensionistici, casi difficili di transazione tra i due paesi, e moltissime a proposito della A-kasse.

La serata é stata anche occasione di incontro e scambio di contatti ed infor-

candidata Italiana nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità Unesco

mazioni.

link utili

Ambasciata D’Italia www.ambcopenaghen.esteri.it info.copenaghen@esteri.it Cancelleria Consolare consolato.copenaghen@esteri.it Vice Consolato d’Italia giovanni@sangiovanni.dk Vice Consolato d’Italia magni@atlantic.fo Istituto Italiano di Cultura www.iiccopenaghen.esteri.it iiccopenaghen@esteri.it

F.Ulisse Corrispondente Consolare Odense +45 66120388 H.Møller Corrispondente Consolare Aarhus hhm@danitacom.org Comites www.comites.dk Azienda promozione imprese estero www.ice.gov.it copenaghen@ice.it

Comitato Pro-scuola comitatoproscuola_dk@hotmail. com Patronato INCA chiarapetreni@gmail.com Camera di commercio Italiana in Danimarca www.danitacom.org info@danitacom.org Ass.Comm.italo-danese www.danskitaliensk.dk a42@amalex.com

Società Dante Alighieri www.dante-alighieri.dk dantealighieri@mail.tele.dk IL PONTE www.ilponte.dk info@ilponte.dk



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