il ponte 1976 n. 03 aprile

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Anno 111 - N. 3 - Aprile 1976

Spedizione In abbonamento postale Gruppo 111 - lnf. 70%

Mensile - L. 150

Gli impianti sportivi del Comune sono stati oggeHo di un convegno organizzato dalla Pro loco. Da pag. 8 le relazioni.

Il Consorzio unitario si avvia alla realizzazione. A pag. 3 intervista con l'assessore Schinella. Nelle pagine 6 e 7 l verbali del consigli e delle assemblee di quartiere e di frazione.

Buona Pasqua


dal comune

IL PONTE Periodicn del Codroipese

Mens ' e . Anno 111 - N. 3 Aprile 1976 Spediz. in abb. postale - Gr. 111 Pubblicità Inferiore al 70%

• Direttore responsabile Flavio Vidoni

Direzione - Redazione Ammini strazione - Pubblicità 33033 CODROIPO Via dello Stella 8 - Tel. 9 1423

• Edilr.: Soc. coop. editoria le c Il Ponte » a r. l. C/ C Postale n. 24/6420

• Autorlzz. del Trib. di Udine n. 336 del 3-6-1974

• Tipografia G. Sarror s.a.s. VIa Nuova di Corve - Pordenone

c Il Ponte • esce In 4 .300 copie ogni mese ed è Inviato grat uitamente a tutte le famiglie del Cc>mune d i Codroipo.

La cnllabora.zione è aperta a tutti. "' Il Ponte » si riserve in ogni 01so il diritto di rifiutare qualsiasi scritto o

lnse~lone.

Copertina di Nino Michelotto

ASSOCIATO ALL'USPI Unione Stampa Periodica Italiana

le piante e il prg: agricoltori attenzione Da òrca un anno l'Amministi!"azione comunale ha deciso di vincolare b zona immediatamente a sud della Circonvallazione Sud (chiamata "Moràulis") a parco urbano. Si tratta di una zona ancom oggi caratterizzata da un cipo dt vegetaZione pMticola'l"e: alcune varietà d i salici, ontàni, olmi, roveri, aceri, ecc. tra gli alberi di alto fusto, olore ad una g•ra!ll varietà di piante orbacee con fiori meravigliosi.

I vincoli imposti con l'art. 8 dolle norme del Piano regolatore generale prescrivono che <in tali zone deve essere curata la vegetazione esistente e garantite le necessarie opere di manutenzione e nnnovo~ . Inoltre l'art. 28 delle citaJtc norme del Prg tratta delle «zone verdi di rispetto ai corsi d'acqua>: una zona di rispetto per le piante ad allo fusto comprese entro una fascia di ml. 10 dagli 3Igini dci corsi d'acqua\ Qui si tratta di tutti i corsi di acqua siti a sud della dire ttrice S.S. 13-via Pordenone-via Roma"Stradalta". 11 torrente Corno ha una fia.scia di rispetltO, di larg hezza variabi·le e mai inferiore a rnl. 10 lungo tutto i\1 suo corso nd territorio comunale. ln tali zone di rispetto l'art. 28 prescrive, m1 l'altro, che è cvictata ogni modificazione ed alterazione della mo.rfologia agraria, vegetale e topografica costituitasi. E' imposto, quindi, il rispetto ed il mantenimento delle aLberature es istent~ siepi, u u-

dei arborei, .nell'ambi·to della tradizionale condll2ione podcra]e,. Con 1'3I·t. 23, poi, delle citate norme del &g, l'intel1a zona <agricola di valore pacstsuco delle Risorgive, posta a sud di Codroipo c compresa tra Je frazioni d t Passariano, Lonca, Musclctto, S. Martino e lutizzo, viene v·incolata nol senso che vi csono vietate le opere che alte· rino l'attuale rutuazione idrologica e vegctazionale, ed entro i suoi limiti hanno vigore le prescrizioni della legge n. 42 dd 16.!!.1974, che sottopone a vincolo ogni alterazione anche minima dell'ambiente naturale.

La normativa fissata dall'Amministlrazion e comunale tende a salvaguardare la vegetazione tipica dei luoghi (Risorgive) e ad impedire drastiche trasformazioni dell'ambieme naturale, tr~ sformaztoni più che mai facili oggi con l'uso di mezzi meccantci potenti ed alla portata di tutti. Infatti, si è assistito negli ultimi mesi al taglio di piante ed all'esecuzione di opere in tali zone v.incolate, per alcune soltanto deLle quali venne richiesta l'autorizzaz,ion e del Comune. Perciò, l'autorità comunale deve ricorrere a sanzioni e ad altri mezzi di carattere repressivo, che sono senz'altro spÌ!acevoli. Si deve, infatti, tenere prescn-I.C che il Consiglio comunale ha voluto salvaguardace una parte dd territorio comU!na:le, preziosa per Ja salute pubblica, ma ch e

senza la collaborazione dei cittadini Je norme che sono state elaborare rimarranno lettera morta. Perciò, con q uesto appcllo, si vuole invitare i proprietari di terreni si.tuati dentro le zone vincolare, come sopra espostO, a rivolgersi agli Uffici comunali prima di intraprendere qualsiasi lavoro di modifica dei propri terrCili anche con semplici arature di prati stabili. I n tal modo saranno prese le misure necessarie ad evirare l'ulteriore degrado della zona, che viceversa si vuoi ga!lantire aJ godimento sia dei proprietari sia di tutti i cittad i.ni. 1 quali ci1'tadini, possono collaborare evitando di accondere fuochi nei luoghi dove si trovano erbe palustri o nei prati, poichè l'effetto dei fucx:hi è deleterio per le piante. Inoltre, i cittadini possono collaborare evitando di gettare immondizie nei fossi e nei luoghi caratteristici che sopra si sono •icordati.

FIRME PER L' UNIVERSI TA Continua presso la Segreteria comunale di Codroipo la raccolta di firme per la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare per l'Università autonoma friulana di Udit:e. l n qttesti p1·im ì giorni centinaia di codroipesi hanno dato il loro appoggio alla iniziativa, che ci auguriamo riesca a raggiungere gli scopi che si prefigge. La raccolta delle firme continua, come si è detto, in Municipio, dalle ore 8 alle 13 di tutti i giorni feriali e il giovedl arielle dalle 15 alle 18.

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n, Consarzto samwrio e m npusa. Con pazienza il Sindaco Tempo ? riuscito a sbrigliare uruz complicata mawssa di complicazioni giuridiche, a ritessere i legami piuttosto sfilacciati tra i Comuni e gli Entt che vi dovrebbero far parte, a riprendere i contatti cor1 la Regione perchè agevnli il cammino di qttesta nuova struttura. Le conclusioni di questa attività sono state tirate in due recen.t i rùmioni svolusi a Codroipo. C'è stato, il 23 marzo, un incontro che il Sindaco prof. Tempo, il vice sindaco Moroso e l'asseJSore Schinella hanno avuto con i rappresentanti dei Com.uni di Camino al Tagliamento (assessore pt·of. Frappa), di Varmo (assessori Asquini c Pizzale), di Sedegliano (vice sindaco Rmaldi e assessore Battiston), di Rivignano ( sindaco Beccia), con il Presidente e il direttore sanitario dell'ospedale provinciale di Codroipo, per. Gos e dott. Soramel, e con il dott. Zamparo. " E' tempo di muoversi senza più indugi; la volontà politica c'è sempre stata da parte nostra e ora c'è anche la piena disponibilità regionale". Questo, in silztesi, l'intervento di apertura del prof. Tempo, deciso al rilarJcio del Consorzio sanitario, iniziativa che, per altro, l'amministrazione codroipese ha portato avanti per prima nella Regione. Carico della passata esperienza, come Sindaco e primo Presidente della zona socio economica, di propugnatore del consorzio, Zamparo ha illustrato dal punto di vista tecnico-formale il non certo esaltante iter dell'in i-

ziativa, che forse per essere stata appunto la prima, si è trovata di fronte a numerose e grosse difficoltà: dalla iniziale incomprensione dei Comuni partner, alla interpretazione imprecisa della legge istitutiva, fatti questi, fra gli altri, che ha11no provocato il ritardo tJella concretizzazione. Zamparo ha poi insistito sulla necessità di una scelta realistica del territot·io, ovvero sulla indispensabilità di una unione dei sei Comuni della sinistra Tagliamento che aderiscono al Consorzio (Codroipo, Bertiolo, Camino al Tagliamento, Rivignano, Sedegliano e Varmo) agli otto del Sanvitese. "Ciò - ha detto - in attesa di individuare una possibilità dt realizzazione dell'istituto fra i soli Comuni del medio Friuli, oggi del ttttto inesistente". Il dott. Soramel ha dal canto suo fatto intendere che hz costitt~zione del Consorzio valorizzerà in modo particolare l'ospedale codroipese e soprattutto quella peculiare fisionomia che l'amministrazione gli vuol dare e per la quale si sta impegnando a fondo. La cat·atteristica cioè di operatore di salute fra i sani con la medicina pre.vmtiva (scolastica, del lavoro, dello sport, della maternità e dell'infanzia eccetera), fra i malati con la n'abilitazione e fra i vecchi con la assistenza domiciliare e l'h ospitai day. La manifestazione di volontà per giungere a una rapida attua·zione del Consorzio è stata unanime. I rappresentanti dei Comuni e dell'Ospedale codroipese hanno infatti portato la loro ade-

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sione agli obiettivi prefissati, alla luce delle decisioni già adottate nei rispettivi organi competenti (giunte e consigli comunali) e, naturalmente, delle esigenze avvertite presso le loro popolazioni. La riunione dei rappresentanti comunali era stata preceduta da un tlt:rtice fra i respot1sabili dd tre parttii che reggono l'ammitlistrazione codroipese ~d è stata seguita da u11 incontro tra i rappresenta11ti delle 14 amministrazioni che dot~rebbero dar

vita al nuovo istituto, per una decisiva verifica tecnica. LA napprovazione dello Statuto, redatto con i'itJterpretazione autentica della legge (per altro solo recentemente resa nota) e con l'inserimento degli ospedali di Codroipo e di San Vito fra gli enti fondatori, sarà l'ultimo atto amministrativo per gli organi locali. Dopo di che non rimarrà che attendere il "placet", con relativo finanziamento, da parte della Regione, sull'attenimento dei quali, dopo u11 recente incontro a livello politico con l'assessore alla sar1ità Romano, non dovrebbero più esserci dubbi.

intervista con l'assessore alla sanità di sono dell'avviso che bisogna Sanvitese, diventi una real.tà operante~.

Ci sembra però - azzardiamo - che non •tutto fiJi liscio. n dott. Schinella sembra preparato alla domanda. «Certamente - afferma - Ja rea! izzazione di questa iniziativa ba incontrato difficoltà e tu~tora ne incontra. Sopram:utto por quanto riguarda J'adesione odi alcune .1\rr>· miD.istrazioni comuna'l.i dolla si· nistra Tagliamento: si tratta forse di campa!Oilism.i <Wcom esistenti, forse di scarsa sensibili.zzazione nei confronti di queAnnibale Schinella . sti nuovi problemi che richiedono il suporamento di certe r eU dott. Schindla, assessore more. Talvolta sì tratta di prealla Sa.ruiltà ddl Comune di Co- occupatzioni per l'aspeuo finandroipo, ha affiancato con enru- ziario dcll'iJnizia.niva, p;reoooupasjasmo il sindaco Tempo quan- zioni che per tutti i Comuni sodo si è tlra<ttato eli riprendere .kt no peraltro giustificate da gravi situazioni di bilancio~. ~niziattiva del Consorzio sanitario. Gli chiediamo di chia.rirci Vorremmo sapore m che grairl -sonso ed i t ermini di questa do queste difficoltà sono snperipresa. rabili. «Siamo ad un punto ormai - ci r.isponde - in cui 4-Riteniamo che il problema questo processo ormai avviato, della salute e dell'assistenza, s~ che la stessa Regione promuopranutto -se lo consideriGIIJlo c<r ve e incoraggia, ·troverà se.nz'aJme vero e proprio sorvizio s~ tro soluzione in tempi abbastanciale, sia uno degli aspetti più za brevi. Così sono altrettanto qualificanti dell'attivi·tà am.micerto che ·l e l[isorse e gli sforzi ni<snraoiva. Ecco perchè, ancora dci singoli Comuni, proprio paruna volta, l'Amrrùn.lstrazione cotendo d·ad:le strutture già esistenmunale di Codroipo si_ è resa ti, ben riorganizzate, ci permetform trainante, a rutti i llivelli, teranno <li beneficiare dei sernei confronni delle altre Ammivizi socio-sanitari sempre più rinistrazioci, in pa.rtkolue della chiesti dilla popolazione. Quinsinistra Tagliamento, affinchè .j.J di sono dell'avviso che bisogna CollJSorzio <SaDJitanio, con sede in (segue a pag. 4) Codroipo ed arrticolaz.ioni nel

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s~g-.te

d11 pag. 3)

in ogni caso partiie e mettere insieme non solo personale c srnn:ture già esistenti, ma sopcarmno sforzi e volontà,. E' un punto questo che l'assessore Schinella intende nbadire con fervore: cNoi confidiamo, è vero, in adeguati mezzi fin.a.nziari che la Regione ci metterà a disposizione, ma siamo fc:rmamome convinti che certe riforme, pur ndla carenza di adegll2ri mezzi finanzia·ri, trovano attuazione itn special modo neUa volontà politica di realizzarli. Noi, a Codroipo, abbiamo messo a bilancio lo stanziamento di un rni:lione por il consorzio sarutario. Ma si {r;ttta di una cifra puramente indicativa, quasi un simbolo ddla volontà dell'Amministrazione di continuare sulla strada Ìllltrapresa. E' da tener presente, infatti, che il nostro Comune spende ogni anno altri quaranta milioni per interventi nel ca!lilpo della sanità e che queste somme si trasformerebbero in contributo al costJwendo consorzio sani•tariol . Ma sono i principi innovalivt dell'i.nizi·ativa che st:a111no più a cuore al dott. Schinelia. «Sono i princip~ su cui finora abbiamo cercato di basare la no-

stra azione in quello che a Codroipo siamo riusciti a realizzare in campo socio~anitario. Siamo parciti - dice - dalla convinzione che l'educazione sanitari a sarà il perno ~ttomo al quale dovrà ruotare •tutta la medicina modcr.na. Ma questo tipo di e<lucazione per essere valida, dovrà avere come supporto due strutture fondamentali: da

L'Ospedale provin ciale di Codroipo: dovrebbe diventare la sede del c~stituendo Consorzio sanitario. ( M1chelotto)

ultl pane, le organizzazioni di base (consigli di fabbrica, di quartiere, di frazione e di circolo o isùturo}; dali':!!ltro i servizi di base:.. Mentre prende fiato, approfittiamo per chiedergli

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di approfondire questi concetti. « Intendo dire - ribadisce che i servizi dovranno tendere non solo ad interventi e prestazioni atte a soddisfare il bisogno diagnostico e curativo delle malattie che emergono spontaneamente, ma devcno badare a~ rischi patogeni (prevenzioni c profiilassi), agli stati latenti o paniuli di disarmonia (ginna-

stica preventiva correttiva), di insufficienze e di minorazioni fisiche e culturali. l serv1zi non dovranno solamente occuparsi del singolo 1ndividuo temporaneamente affetto da malattie,

ma Jell'mdividuo inserito nella collettività e sopmttutto nell'ambiente che lo circonda c in cui opera (vedi medicina del lavoro ~o fabbrica e me<licina scolastica nelJa sede scolastica - primo passo verso il deconr.ramcnto dei servizi a livello di territorio). n servizio, cioè, dovrà coinvolgere nell'azione sani03!.1'ia tutta la collettività, dovrà essere parteciparivo, cioè di corresponsabilizzazione a tutti i livelli.:t. Partiamo dunque dal nostro Comune ..... ccorto - d risponde - tutti questi nuovi indiriz.zi che noi a Codroipo seguiamo, trovano già attuazione folice e con otùmi risultati, nel campo della medicina scolastica. E' una medicina a cui partecipano a1unni, genitori, insegnanti, personale medico e para.JTTledico, un vero esempio di ·servizio partecipativo e quindi educativo. Quanto ho detto sta a significare che queste .non ~no certamente soluzioni comode, in quanto richiedono preparazione ed impegno da parte da tutti (utenti, operatori, amministratori e politici) ma sono le uniche soluzioni vaJlide e qualifk"ltnti. Questo è il contesto in cui va inserito, a mio avviso, il discorso del costituendo consorzio sa1l!itario per le unificazioni dei servizi sa-

nitari e sociali:.. Gli chiediamo un giudizio sulla validità, in questo settore, dell'az1one a livello comprensoriale. «E' proprio io questo dccentmmento di servizi a livello di comprensori, bacini, distretti e consorzi che io vedo un fatto nuovo ed estremamente positivo· vedo finalmorue le t<:ndenze ' a porta,re i servizi nelle zone, omogenee per tc.11ritorio, in cui !la popolazione vive ed opera. E' senz'altro un fatto nuovo e notevole in cui la popolazione non sarà più oggetto, ma sarà soggeno della propria salute auraverso Je sue libere scelte (nuova maniera di gestire, di amministrare). Se pensiamo al fauo che in pochi a•nni LULLÌ .i vecchi schemi sono saltati (sono superati i vecchi rapporti ammalaro-medic:o-ospeda1e, per lasciare posto a una nuova gC>Stione ddla saJ ute) il consorzio sanitario sarà senz'altro lo strumento che, articolato nei suoi distretti e nolle -sue aree di base, permetterà di portare i servizi socio-sanitari a liveLlo di popokuzione). Se volessimo tÌiare le somme di questa intervista, gli chiederemmo quale ritiene essere il grado di volontà dclle Amministrazioni .interessate. cA questo punto conclude l'assessor~ Schindla - io oon credo si possano avere remore. Quando si pensi, invece, all'aJto significato e compito del Consorzio sacitario, di veramente importante sarà Ja preparazione e l'impegno con cui ci accing tamo a gestire questo strumento. Occorrerà tenere continuamente ben presente che nel breve volgere di tempo la salute è passata da una "azione di tecnici verso la popolazione" ad una "azione di tecnici con la popolazione", per arrivare ora ad una "azione diretta della popolazione". Questo pc me è il fatto più importante:t.

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gno di preparazione professionale. 300 miLa posti di llwor·o potrebbero essere a duposiziorte per giovani intellettuali, disoccupqti, nell'agricoltura, volendo bonificare e rendere fertili le migliaia di ettari incolti esistenti in italia, contribuendo cos1 al risanamento della bilancia commerciale. Enzo Barazza, della Federazione giovanile repubblicana, vedc una soluzione a medio fermine soltanto attraverso una riforma integrale della scuola mcdia superiore e dell'università, in cui la scuola sia dil't:ttamente collegata, alla programmazione ewnomica, pur gm·amendo allo J·tudente una scelta degli .;tudi in ba~e alle proprie inclinazioni. La soluzione ptoposta dal governo potrebbe essere valida per Barazza se l'impiego a 100 mila lire al mese nelle amministrazÌOilÌ locali e periferiche dello stato non si istituzionalizzasse, con le conseguenze che si possono immaginare pet· la spe-

pubblica: Cada ]us, opc1·aia della Vestir, la fabbrica di San Vito al Tagliamento occupata da cinque mesi dai lavoratori per la salvaguardia del posto di lavoro, ha illustt·ato all'assemblea il triste iter percorso as.rieme alle sue compagne di lavot·o, sollecitando la solidarietà di tutti. L'ìmtuzione di un piano straordinario per l'avviamento dei giovani al lavoro, as.rieme alla riforma della scuola media superiore e dell' univet·sità e al rin novamento radicale della formazione professionale sono le soluzioni proposte anche da Lotù Asquini, consigliere comunale comunista di Codr·oipo, il quale ha i12oltre p1·oposto la "educazione ricort·ente", che fornirebbe secondo Asquini un "adattamento miglìor·e e più rapido dell'educazione ai bisogni del lavom , per quanto concerne il personale qualificato e una accresciuta mobilità della popolazione attiva, punto saliente della t·iconversione indust1·iale e produttiva, senza la quale sarà difficoltoso uscire da questa profonda crist'. stt

Anche i circoli culturali secondo Umberto Alberini, eh~ ha parlato per il gruppo di Controinformazione; ham1o la loro insostituibile funzione nella ricerca delle migLiot·i soluzioni ai problema dell'occupazione giovanile. Ha pertanto auspicato un più profondo contatto con i partiti, i sindacati e i consigli di fabbrica e di quartiere. TI sindacalista Sante Marzotto della Fim -Cisl di Udine ha individuato nella diversificazione della base produttiva, unita mlturalmente afla riforma scolastica, la soluzione al problema trattato. Non è possibile - ha detto - che una base produttiva che richiede attualmente per lo più mano d'opera deq ualificata riesca ad assorbire le migliaia di giovani intellettuali che la scuola continua a sfornure, con il rischio che nel volgere di brel'e tempo si swteni una rea· zione con 1·ipercussioni gravissime su/h: stesse istituzioni. Roberto Valvasori ha chiuso la serie degli interventi formulando proposte sulla rifm·ma dell' apprendistato.

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Seduta del 16 marzo 1976, o.d.g.: Sanità, trasporti, lavQrz pubblici. Apre la scduua Uilla rda~ione doll'assessore Savonitto sulle funzioni dei Consigli di quartiere f<K:endo presente che la situazione deficitaria dd bilancio comunale, con le entrate determinate dai contributi stacili e regionali sempre inferiori alle necessità e ai maggiori costi da sootenere, rendono necessaria una politica ·di .nipo restrittivo e quindi !''incapacità ·del Comune di risolvere tutti i problemi che vengono sollevati dai Consigli di quartiere, specialmente per quanto riguacda i lavori pubblici. li dott. Schinella, affrontando il problema sanitario, mette in risalto lo sforzo delfAmministrazione por realizzare il Consorzio S<llllitario. Sull'ospedale lo assesso•re Schine.Ha fa presente che iA pia·no regionale non prevede fi.stiluzione di un oopedale di zona a Codroipo. n consigliere Mautoan.i precisa che l'ospedale provinciale specializzato, oltre che di.sporl!'e di una diYisione di medicina è attrezzato con un efficiente servizio di laboratorio che però non è con venzionato con l'lnam. Invita quindi le organizzazioni sindacali a far le opportune pressioni presso l'eme mll[ualistico per permeuerne l'uso gratuito anche ai lavoratori assicurati dahl'lnam. Le realiuaz.ioni dell'Amministrazione nel .serrore dei t.rasporù vengono illustrate <lall'assessore Moroso. In applicazione della legge che prevede l'istituzione dei bacini di traffico, si muo,·e l'azione della Giunta per giungere alla creazione di un

consorzio per trasporti tra comuni viciniori, trovando però delle difficoltà nell'adesione da parte di aùcuni comuni dolla zona. Moroso ha affermaJto che il servizio può trov3!re La sua realizzazione se viene collegato all' istituzione a Codroipo del Distretto scolastico e dclle stlrutrure sanitarie. Viene quindi esaminata una serie di lavori pubblici in fase di realizzazione e da attuarsi nel quartiere.

Seduta del 13 mm·zo 1976; o.d.g.: Riunione dei prestdentt e ugretari dei Consigli di fraZIOne e di quartieu. Da pane di tutlli i rappresentanti dei Consigli di frazione e quartiere presenti alla riunione, viene r;chicsto un contatto con l'assessoll'e e la commissione al decentramento al fine di istituire ra ppo•rti con:ti•nui fra. gli organ.i di ·deconnameuto e l'Amministrazione. In questi termini si esprime la lettera che viene inviatn all'assessore al decentramento. Seduta del 26 marzo 1976; o.d.g.: Cot1trolli sanitari. ll Consiglio, nell'intento di esaminare •la situazione sanitaria degli alimenti, dopo aver sentito una relazione svolm da UJIJ dipendente dell'Istituto di igiene e profilassi di Udine, fa richiesta all'Amministrazione comunale di copia del regolamento sanitario dd Comune e propone la nomina di un vigile sanitario comunale. Appellandosi all'art. 12 del regolamelllto, il Consiglio invita l'Amministrazione a inviare un elenco dei problemi a

VITTORIO

carattere geoe.ra.le che saranno argomento di discussione nelle future riunioni del Consiglio comunale, oltre all'o.d.g. di ogni consiglio.

Seduta del 16 marzo 1976; o.d.g.: Illustrazione del bilancio comunale e del piano regolatore generale. Invitati dal Consiglio di quartiere, l'assessore Savoniuo, il consigliere comunale Domenicali e il tenico comunale Jo31l1, illustrano il bilancio di previs,ione dcl comune, iJ piano .regolatore gener.ale e il pia10o per l'Cldilizia popolare della zona sud di Codroipo. Nella discussione seguita viene puntualizza.ta l'uriEtà de! consigli di quartiere nelle programmazioni e nelle scelte dei piani particolareggiati. Gli Ammini.stl'1<l;tori comunali riconf~rrnano l'impegno por iJ sollecito completamento delle struLturc urban.i.stic:he del Peep e per l'eliminazione degli inco·nveoiemi igieU:co sanitari dovuti principalmente aij.a roggia e al macello. Viene da parte del Consiglio sollecitara l'installazio· ne di una cassetGl postale e di un telefono pubblico per le esigenze di funzionalità residenziale del quartiere.

Seduta del 5 marzo 1976, o.d.g.: Discussione sul regolamento. Proseguendo l'esame de.! regolamento il Consiglio propone la vaciaa.ione di alcuni articoli. E' richiesta la nomina anche di un vice presidente e che la di-

scussione pubblica avvenga durante tutta la seduta. Viene invece richiesto un chiarimento suJI'an. 14 in merito ai rapporti con gli altri enti e organizzazio·ni esistenti nel territorio. Viene quindi demandata al presìdenre la compilazione di un regolamento che disciplini meglio le sedute del Consiglio. In acccr glirnento della proposta dd Gruppo giovanile per la istituzione del Centro di lettura, viene deciso di convocare rutti i gonitori degli studenti medi della frazione per sentire le loro proposte su questo argomento.

Seduta del 18 marzo 1976; o.d.g.: Ripristino Centro di lettura. Presenti genitori e studenti delle medie vengono esaminati il modo ed il tempo per l'istituzione del centro di lettura. ll presidente, nella relazione d'apertura, fa presente che il centro non dov.rà essere realizzato in maruera affrettata ma dopo un ampio e approfondito stuc::Lio sugli scopi e la qualità dd sorvizio. Nel prendere la paro·la gli altri consiglieri richiedono la partecipazione degli stessi studenti alla elaborazione dello studio e sorrolineano la necessità che il centro sia diretto da una persona responsabile ed esperta e che lo stesso venga isa:iruito a cura dd Comune. Unanimcmente viene sottolineata. la funzione positiva che ha avuto lo scorso aiilnO il Centro di kttura; i giovani però richiedono che la biblioteca contenga volumi di interesse generale e .non solo sccr lastico. Al termine viene nominata. una commissione composta da consiglieri di frazione e da studenti al fine di elaborare le proposte concrete dG illus:crarc a.J Consigl.io eli frazione.

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Goricizza - Pozzo Scdwta del 17 febbraio 1976; o.d.g.: Visione del bilancio preventivo comunale 1976. li Consiglio, esaminato il bilancio di previsione del Comune, elenca una serie di osservazioni sui bisogni deLle due frazioni. In pa<tticolare vengono messe in risalto Je deficienze dell'illuminazione pubblica, delle fognature e della .raccolta dei rifiuti. Viene inoltre fatta rilevare la pericolosità della strada che attraversa le due località e la necessità di una più effkace segnaletica. Viene richiesto all'Amministrazione comunale un inreress<Umento presso l'Enel per un pot:enziamento della linea e una p iù regolare distribuzione deLl'energia elettrica a111che nei punci più lontani dalle cabine di trasformazione. L'Amministrazione comunale viene altresì invitata a comunicare .tempestivamente al Consiglio di frazione, oltre all'o.d.g. dei eon"Sigli comunali, tul't:e le deliberazioni della giunta interessanti la fra-

quartieri - frazioni zione, per potor prima della loro definitiva approvazione, averne visione c dare un parere.

Assemblea della popolazione del 5 marzo 1976; o.d.g.: Presentazione, funzioni c finalità dd Consiglio di frazione. Una relazione del Presidente sulle funzioni, 1 compit.i e ii ·lavoro svolto dal Consiglio ha aperto l'assemblea della popolazione. li! sig. Cornisso ha in partÌicrua!fe fatto nota,re che iJ Consiglio vuole aprire un discorso con la popolazione, alla ricerca delle soluzioni dci problemi della frazione. n segretario, illustrando le proposte di modifica al regolamonto, ha m.affermato la volontà del Consigl•io di giungere alia elezione diretta dei suoi componenti Al Consiglio, ha aggiunto, dovrebboro essere decentrare funz,ioni di maggior autonomia per quanto riguarda bilancio e ,lavori pubblici, sia pure a tirolo consultivo c b possibilità di incidere nella condu-

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zione morale, culturale e soc:Ìa!- ti nella materia IÌin esame. Presile della frazione. Da parte del dente e segretario vengono inpubblico è stata deplorata la caricati di indi~te un.a riunione scarsa partecipazione, il quasi di rutti i presidenti e segretari completo _&isinteresse che la po- dei Consigli do! Comune per pokilzione ha dimosllra<to, verso approfondire ed esa!lllinare le questa prima assemblea pubbli- proposte di modifica al regolaca. L'assemblea ha concluso au- mento. spicando una più folta e fattiva partecipazione alle prossime riunioni, che 5ll!ranno convocate cO!ll avvisi ai capifatll!Ì<glia e con manifesti nei locali pubblici. Seduta del 20 marzo 1976; Seduta del 18 marzo 1976; o.d.g.: Discussione sul regolao.d.g.: Valutazioni dell'Assem- mento. Lavori pubblici. blea. A maggioranza il Consiglio Visti gli scarsi ritSuJrati otte- si dichiara favorevole ad una nuti nella prima assemblea del- modifica del sistema di votaziola popolazione, viene deci-so di ne dei Consigli di frazione chieindirne una seconda unendo al- dendo la elezione .diretta dei l'illlviro, da recapioa~tsi in tutte suoi componenti. Un'ampia dile famiglie, un'esposizione dei scussione si apre sul problema problemi ·da trattare. Per la fun- della scaasità di acqua nella h-azionalità del Consig;lio e por . zione di Rividiscllla. I consigliecoinvolgere maggiormente la ri ÙlV~tano i responsabili comupopolazione allo smdio dci vari nali a garantin-e un regolare problemi viene proposta e di- scorrimento delle acque nd cabattuta la possibilità dl forma- nale che attraversa la fr.azione re per ogni specifico settore anche nei mesi estivi, per climidei gruppi di Javoro composti naae gLi sgradevoli inconvenienappunto da un consi.glicre c da ti dovuti ai depositi stagnanti cittadini interessati, e compet~ nel canale.

a confronto con l'amministrazione Si è tenuta met·coledì 31 mm·zo una t·iunione congiunta dei pn:sidenti dci Consigli di frazione e di quartiere con la commissione comunale per il decentt·amento. Scopo dell'incontro è stato quello di mettere a fuoco le iniziative più idonee per concertare un adeguato femziotzamento di questi nuovi organismi di partecipazione. Tl sindaco ha sottolineato la gravità della situazione finanziaria comunale. Ha successivamente sostenuto che non tutte le questioni possotzo essere dibattute a livello di consiglio di quartiere e ha portato, a confet·ma dell'asserzione, il consorzio sanitario, che ha già avuto un'ampia trattazione c ha preso Utl certo indirizzo per cui, al punto iu cui è arrivato, difficilmente potrebbe essere portato in questi organismi di base. Bruno Traspadini, pt·esidente del quartiere di Codroipoest, ha sostenuto che i consigli di quartiere dovrebbero esset·c

chiamati a da.t·e suggerimenti su tutti i problemi più importanti sui quali l'amministrazione deve deliberare, come~opere e servizi pubblici e storno di fondi da un capitolo di bilancio a un altro. Sergio Agnoluzzi, presidente del consiglio di frazione di Goricizza-Pozzo, Ila chiesto che l'ordine del giorno dei consigli comunali sia recapitato a ciascun comiglio di frazione e di quartiere con un certo arzticipo sulla data delle riunioni. Il consigiere comunale, Giuseppe Dc Pat~Lis, ha fatto presente che è necessario dare un'interpretazione corretta della normativa sui consigli di quartiere. "Si tratta di incan.alarli - ha detto - sulla giusta via con una presa di coscienza de.i problemi reali. l consigli di quartiere rappresentano una parte della comunità: è necessar·io che crescano per coinvolgere tutte le fot·ze che hanno un loro peso nella comunità, operanti sul territorio". Ha ca!deggiato, per il futuro. riunioni congiunte tra i capigrup-

po consiliari e i presidenti dei consigli di quartiere e di frazzone. L'assessore Erasmo Moroso ha toccato successivamente lo at·gomento della pre.renza ùi componenti della giunta nelle varie riunioni programmate da questi organismi di base e ha ribadito che i consigli di quartiere saranno chiamati a esprimersi circa l'impiego dei fondi che saranno assegnati dalla Regione. Il pt·esidente del consiglio di Beano, Elio Pez, dopo aver messo ir1 guardia i presenti dal pericol.o di campanilismi, lza proposto che ogni singolo orgatzismo -jorm uli delle proposte circa le esigenze delle rispettive frazioni, se11za deliberare o assumere impegni di spesa. consigliere comunale Renato Chiarotto ha espresso a sua volta fiducia in questi organismi di partecipazionel "anche se occorrerà del tempo - ha aggiunto - prima che possano fornire il loro pieno apporto alla comunità". Il comigliere comunale Sergio Pai'On ha posto in eviden-

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za, quindi, la differenza tra le richieste delle frazioni e le concrete possibilità che le stesse possano essere soddisfatte in relazione alle risorse finanzim·ie. Ha asserito che i consigli frazionali e dì quartiere hanno il compito di contribuire alle scelte di priorità nella t·ealizzazione di opere c di servtzt.

All'incontt·o, oltre ai citati, èrano presenti Mario Zamparini, presidente di Codroiponord; Vittorio Tonutti, presidente del quartiere di Codroipo-sud; America Della Siega, presidente del consiglio di frazione di Lonca-Passariano-Rivolto; Silvano Comisso, presidente del consiglio di frazione di lutizzo; Vito De Tina, presidente e Adelio Mantoani, segretario del consiglio di frazione di Zompicchia; Celio Trevisan, presidente, Luigino Rigo, segretario, del consiglio di fmzione di San Martino-Sa1z Pietro-Muscletto e Rividischia e Giuseppe Vigutti consigliere di Biauzzo.

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speciale mese

sport: responsabili a confronto Forse In r itardo, ma anche in questo cuo è meglio tardi che mal, l respons.bill delle maggiori società sportive di Codroipo si sono finalmente trovati assieme e con le autorità comunali, per discutere dei loro problem i, eh& pur non essendo " priorltarl" nella scala delle necusità ~ociali, hanno pur sempre un profondo valore . Lo testimoniano le civiltà dell' Est l! dell'Ovest che allo spor t dedicano attenzioni ben più profonde che da noi. A favorire l'Incontro de;ll sportivi à stata la Pro loco VIlla Manin • Codroipo, che rec:ependo, come si usa d ire oggi, i fermenti che si sono andati manifestando In questi ulti mi tempi nel mondo sportivo locale, ha organiuato, venerdl 19 mar:ro, un convegno sulla utilluaz:ione degli Impianti sportivi comunali. Si à trattato di un " convegno" fatto In casa, poco pubbllciznto, per consentire ai sodall:<l cosi almeno dicono alla Pro loco - d i esporre i propri problemi senza peli sulla lingua, senze diplomatici " omissls" e senn, soprattutto, acqua politica sul fuoco della polemica. Le ci nque società che hanno presentato la loro relulone, di cui •Il Ponte» pubblica l passi p iù sign ificativi, hanno aderito pienamente allo spirito de lla lnblativa, portando però, assieme alle plll nariote critiche, delle proposi& Indubbiamente costruttive. Il convegno è stato aperto dall'assessore comunale alle attività sportive e culturali Renzo Calllgar ls, con una relazione (di cui pubblichiamo uno stralclo l che ha lasciato le società sportive un po' perplesse, In quanto, oltre a ribadire la definitiva cancellatu ra di qualsiasi contributo a loro favore, dal bilancio comunale, non ha dato una precisa r isposta su l tempi e ~ui modi In cui quei fondi, così stornati, saranno lmple;atl per l'acquisto di attre:rnture da Impiegare nelle scuola. Nel dibattito seguito alle relazioni è Intervenuto anche Il sindaco prof. Tempo, che ha chluto comprensione se Il Comune non riesce a soddisfare t utte le richieste, pur legittime, che provengono da questo settore. Sono Intervenuti anche Roberto Peressonl per Il Tenrj judo, Bouoll per I'Us Iompicchia, Por paiola e Angelo Petri. Quali le conclusioni ? lnnanzitutto l'esigenza che lo sport entri realmente nelle scuola ( al convegno arano presenti, Invitati d~ Ila Pr o loco, i rappresentanti della scuola, insegna11ti e genitori, ma purtroppo non hanno portato alcun contributo concreto al dibattito l; in secondo luogo la necessità dell'istituzione d i una Comm issione comunale per lo sport, sulla cui composizione e sui cui compiti invero non c'è troppa convergenza fra le società e, infine, la regolamentazione dell'uso degli Impi anti, con l' apporto di modifiche anche soslllnzlell al Regolamento predisposto dalla Giunta e attualmente allo st udio dei gruppi consiliari e delle società sportive.

RENZO CALLIGARJS Assessore comunale alla cultura e allo sport

s~ c'è un confronto dal quale l'italia ~sce irrim~diabilmen­ te battuta dagli altri Paesi, è senza dubbio qu~llo sugli impianti sportivi. Tanto per ricordare qualche cifra significativa, basterà dire eh~ le palestre scolastiche sono poco più di cinquemila, val~ a dire all'incirca un quarto soltanto del fabbisogno; senza parlar~ d~ll'assurdo del!~ piscine, eh ~ non arrivano neppure a mille su rutto iJ territorio nazionale: e la metà sono private! lnutil~ rivangare la piaga e meglio tacere per quanto riguarda tutti

gli altri tipi di impianti, di gran lunga inferiori a quelle che sono le esigenze di un popolo di oltre 55 milioni di p~rsone. Là nostra Regione ha preso il coraggio a quattro mani e si è impegnata a programmare interventi più o meno sostanziali in favore di querto insostituibile bcne sot:ial~: ma è sempre troppo poco, quasi un sorso d'acqua nel desuto. E' vero che il Paes~ attraversa u11 periodo che è eufemismo definire difficiltf; è vero eh~ i problemi sul tappeto sono di portata tale da non consentire distrazioni di sorta. Ma è anche vero che il probl~ma dello sport - la cui importanza fortunatamente virne avvertita it1 sempr~ più ·larghi strati sociali - non può più attendere troppo p~r esser~ avviate ad una soluzione definitiva. E' francamente difficile parlare di sport per tutti, quando le strutture ne impediscono una r~alizzazione soddisfaunt~. At-

trat1erso lo sport si offre all' uomo, in una civiltà sempre più meccanizzata ed inquinata, lo spazio ~ il m odo di tornm·e sc stesso. E queJto è un probl~ma altam~nt~ sociale. Noi a Codroipo fortunatamente sotto certi aspetti, siamo dei privil~giati nel s~ttor~ d~i grossi impianti sportivi. Siamo dotati di una piscina funzionante già da du~ anni; potremo usufruire fra breve d~/ polisportivo. Meno a posto siamo nel set-

Il nuovo pollsportivo comunale di via Circonvallazione S"Ud.

tore delle

pal~str~ scolastich ~.

La dei corsi di ginnastica corr~ttiva, da parte dell'assessorato alla sanit4 del comune a novembr~, ha m~sso in crisi l'attività del mini-basket ( 180 ragazzi imp~gnati n~lla palestra di piazza Dante). A proposito di ciò, al di là di ogni polemica, tengo a sottolineare che la ginnastica preventivo - corr~ttiva si è resa nec~ssaria perchè ancora m olti, troppi ragazzi non fanno attività motoria. C'è in loro una carenza di attività motoria di bas~ che giustamente l' Amministrazion~ camuna/~ ha rit~n uto opportuno soppmr~ dietro istanza di m olte famigli~, con l'istiuzion~ d~i corsi in ogistituzion~

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getto. Il giorno m cui questo tipo di corsi non avrà più fuquentanti vorrà dire che la giov~ntù locale avrà acquisito in qualche modo il costume della pratica sportiva ~ sarà un trionfo p~r l'attività sportiva giovanile codroipese. Per il ruto ritengo più eh ~ ovvio che i ragazzi affetti da gravi paramorfismi del nostro territorio debbano venir direttamente curati r~ell' istituto di riabilitazione fisica. Com~ ritengo dov~roso da

part~ d~l Com une di farsi carico direttament~ o mediant~ consorzi di comur1i alla gestion~ d~i grossi compl~ssi sportivi (il polisportivo e la piscina). Per non parlar~ d~i notevoli problemi con n~ssi con la manu.tenzion~ degli stessi. E questo per l'ovvio motivo che questi impianti d~vono esser~ a disposizione di tutti coloro che hanno il diritto di usufruirn~. N~/ documento program matico eh~ sta alla base d~ll'attuale coalizione tripartita (Dc, Psdi, Pri) d~/ Comun~, è indicato come punto prioritario nel settore sportivo la razionalizzazione d~ll' uso degli impùmti sportivi. L'Amministrazion~ comunal~ ha pr~dispostc al ri-


guardo una bozza di r~golamcn­ w, che ha posto a disposiz ione àdle associazioni, della scuola e dd gruppi sportivi. n regolamento, perfettibile, sarà fra brev~ portato all'approvazione del Consiglio comunale. Prima però ( ~ la Giunta su questo è consenziente) si procederà alla costituzione di U1ta Commissione sportiva permanente di caratt~re consultivo e promozio-

na conceziorte di una società sportiva capac~ di sviluppare un discorso comunitario, teso a dimostrare che coloro che vi fanno parte non sono solamente legati da interessi agonistici, ma

naie dello spot·t comunale. Di questa impostazione le società sportive (u non sono ossessionate dallo sport antisportivo) dovrebbero t·iconoscere la bontà e puntare nel futuro all'autosuffi-

nal~.

E veniamo ad accennare al rapporto tra il comune e il vasto ampio arco detle associaziotti sportive codroipesi. Per il Comune tJon ci possono essere figli e figliastri: tutti quindi hanno pari diritto di cittadinanza e di trattamento. Il Comune, come ho premesso, intende offtir~ uno sport a tutti, fin dalla scuola, che non selezioni e non emargini i meno dotati e i meno abbienti. Uno sport, insomma, che si muova dal basso, attento a tutti i problemi, ivi compresa l'attività motoria dei ragazzi, dei giovani ~ degli adulti. Partendo da qu~sti pt·esupposti, si dovrebbe arrivare a u-

L'ex Gli: bisognerà proprio attendere il 1978 per poterne usufruire?

sono sensibili a tutta la problematica umana e sociale. Con questa premessa l'Amministrazione comut~ale non intende sottmrre quegli irrisori fondi a disposizione alle società sportive locali che pun: han1w un ruolo ben chiaro e definito> ma è orientata nell'impiegarli creando sul territorio impianti e attrezzature sportive di base che privilegino l'attività promozio-

cienza, ovvio sbocco di gruppi a livello dilettantistico, non legati a problemi economici. Oggi si dichiara che la classe dirigente ha il compito di ct·eare le condizioni necessarie allo sviluppo dello sport, così come una volta !e si imponeva di costruire scttole. Le associazioni sportive mature, sulla scia decubertiniana, sap,·anno perseguire uno sport dilettantistico e gratuito,

anche se quest~ scelte costano e costeranno agli appassionati dirigenti molti sacrifici. E a questo punto è doveroso mettere in luce l'oscuro e not~­ t•ole lavoro di tanti bravi istruttori, che operano da parecchi anni a Codroipo per tJtJviare le nuove ger1erazioni alla pratica sportiva. A l01·o e a tutti i dirigenti che operano per creare uno sport educatido va l'incondizionato e costante appoggio dell'Amministrazione Comutlale, non soltanto mora/~. U11a rapida sottolineatura Vll fatta quindi, a questo punto, per la medicina sportiva. L'iniziativa, portata avanti con bella determinazione dall'Associazione calcio Codroipo, che ha trovato subito rispondenza nel nostro ambiente, va inqttadrata nel discorso più generale del costituendo consorzio sanitario. C'è a Codt·oipo, poi, in via 29 Ottobre, una. vasta zona co11 un immobile dove è ospitata una delle sale cinematografiche del capoluogo. E', questo, un be-

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ne dell'ex~Gzl. In Regione ? stata emanata di recente la legge 9 giug-no 1975 numero 28 concernente [a concessione Ìtl comodato alla t't:gione di beni immobili di proprietà de/t'ente Gioventù italiana. Nella stessa legge ? stato stabilito che i beni saranno destinati a iniziative scolastiche, assistenziali, sporti-

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v.: e in genere a favore delle attività giovanili. li complesso dell'ex-Gil codroipese, potrebbe, quindi, risolvere alla luce di questa destinazione non poche difficoltà. E' certo, comurJq ue, che prima della scadenza del contratto di affittanza (1978), del problema c'? solo modo d'interessarsi, senza immediata soluzzone.

TOMMASO SJLVESTRI Vkepresidente del Codroipo basket club Premesso che lo >port non è evJdemememe ~olo alltività motOJ1ia, ma impegno fisico e psi· chico, d·isciplina, rispetto della personalità propria e altrui, agonismo (che è l'essenza dello sport), ordine, sacrificio, Jealtà, socialirà, in sintesi preparazione ad affrontare le difficoltà della vita, perciò educazione, l'tambiente ideale por ·svolgere arriVI~tà ~porti va è J,a scuola. Nella scuola dell'obbJ.igo, con J'educazio·ne fisica e lo sport, si deve aiutare la natura neRo sviluppare Grmonicamente l'appa· raro scheletrico e muscolare dell'alunno. olore che a rafforzai:e le sue qualità morali. Ma purtroppo la scuola non è preparata ad assolvere questo comp~tO, per ma1ncanza di personale qualimcruto e per mancanza di suuuure di base. Considerato che l'a,lunno, prima di fare dello spoct, deve es· sere preparato f:isicameme per non essere esposto ad eccessivi pericoli, si potrebbe affermare che, proprio per queste defic:enze, nel Codroipese non si pra~ tica corretr.amente •lo sport e che le società sporti ve si sono assunte delle responsabilità che neo competono loro.

l tecnici, per quanto bravi, svolgono una preparazione fisica specifica per Jo sport che insegnano e quindi limitata. A ciò si potrebbe ovviare facendo praticare varie discipline nelle scuole sotto forma di gioco. Per realizzare questo programma però, è necessario istruire g li insegnanti elementari (per le scuole medie superiori è solo una q uestione organizzativa) e organizzare un'efficace assistenza sa~nitaria che faccia capo a un medico scolastico impiegato a tempo pieno, creando un centro di medicina preventiva e sportiva che con lui collabori. Questi dovrebbe dare, secondo necessiti!, per Ja salute degli assisoi,ti, anche un indirizzo sportivo ad ogni singolo alunno,

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proprio per ovviare a quegli inconvenienti che si dovessero verificare. Se si realizzassero queste premesse, tutte le disciplme sportive potrebbero es>sere praticate nclla scuola. Anche le società sportive potrebbero collaborare, anzi, IÌnizialmente la loro collaborazione sarebbe necessaria con l'assistenza tecnica e organizzariva, finchè la scuola non fosse da sola m grado di provvedere. La buona volontà ed il disinteresse in mollli dirigenti e tecnici non mancano. Tutte le società sportive, c soprat.rutto j,} Coni, sono disposte a prcsta.re g ratuitan1ente i Iom tecnici per ristruzione degli ·i nsegnanti e per l'assistenza tecnica in orario extra-scolastico, in attesa che il Ministero della Pubblica istruzione provveda con diplomaci lsef. Un discorso a parte merita l'utilizzazione degLi impianti sportivi. Bene ha faLto l'Amministraz-ione comunale a compilare un regolamento a taJe scopo. Però sorge spontJaJnea una

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domanda: se le società sportive dov.r aruw pagare por l'uso degli ®pianti, con quali fondi potranno fado 6C g ià ora i dirigenti debbono !iOpportare ingenui sacrifici anche finanziari? Chi si assumerà l'impegno di far pro.ticare lo sport ai nostri giovani? Pochi amministratori e dirigenti scolastici hanno capito poi quale sia la vera funzione dei Giochi della gioventù. Si linutano, a marzo, a riunire i rappresenr:mlli delle scuole e delle associazioni sportive per dare disposizioni per d'organizzazione degli stessi. Perciò questi si riducono ad un episoc.lio stagionaile della durata di due-tre mesi al massimo. Non è questa la loro funzione. L'organizzazione deve oper<hre durante ,j mest di sosta deH'atrività scola.~tica por dare modo agli insegnanti di stabilire un programma di lavoro con l'inizio dell'anno, affinchè Ja manifestazione d i maggio sia veramente un consun·llivo dell'attività svolta durame l'intoro anno scolastico.

GRAZIANO GANZIT Presidente del Gruppo Aeromodellisti E' sul come intendiam o noi aeromodellisti lo sport, che vogliamo portare la nostra espe,·ienza di gruppo, bre11e ma interzra, sintetizzata in sette anni di attività, una ventina di gare regionali e nazionali, tre volte campioni regionali, tre gare internazionali, manifestazioni propagandistiche, mostre, corsi di aeromodellismo e via dicendo. Com'? staJo possibile questo senza una base finanziarla, senza impianti sportivi, senza nessuna propaganda; il tutto in pie-

umiltà ma con tanta passiom: al punto di essere orgogliosi

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speciale mese ess~e rimasti dilettanti? L'aeromodellismo non è uno sport nato da un fenommo di massa, o "sponsorizzato" dalla mdustria con fi nalità più o meno sportive. E' un'attività che accomuna in uno stesso spirito, smza prescrizioni fisiche, giovani e anziani, legati però dalla necessità del rispetto della formula insegnamento - apprendimento. Questa formula che noi tùeniamo essenziale per la vita del nostro gruppo, oggi ci sta dando seri guai, molto più seri delle difficoltà di bilancio e di orgcmizzazione. Ma è anche chiaro che sia coiÌ J nella nostra attività, dove nessun ragazzo p~cepzsce una lira per la sua prestazione fisica, dove per arrivat·e bisogna studiare dopo terminata la scuola, dove il ragionamellto supera spesse volte fa pratica, dove per costruit·e le t~ostre "creatut·e" è necessario rinunciar·e a tante piccole comodità, al divismo sopmttutto e dove si sa che pur diz•entando campioni si resta sempre aeromodellisti. Appare chiaro che o noi siamo fuori tempo o è tempo di ritornarci. Noi siamo convinti che sia necessario ritornare a recupet·at'e questi valori; ritrovan! la m:ada del dilettantismo percM senza di dò sarà perfettament~· inutile chiede1·e contributi e attenderli per stilare programmi tenendo in piedi sonetà deficitarie non solo sul piano finanziario ma anche su quello morale. Dato che per vwere mranno costt·ettc al com promesso C'Jn il miglior offerente e nello sport il compromesso non deve esistere; o lo si fa o ciò che ne risulta non può chiamarsi tale! [/ problema oggi si pone in termini, se non drammatici, almeno impellenti e la carenza· di impianti c attt·ezzature non è inferiore alla carenza morale di certe mentqlità di educatori che vedono lo sport solo come un mezzo per piazzare un figlio, al fine di trarre dei vantaggi personafi, pensando che in fondo può essere una carriera remunerativa e di pari passo genitori che li ostacolano perchè quell'attività, compresa anche la nostra, distt·ae il ragazzo e non gli da ~oddisfazioni materiali immediate.

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Siamo convinti che questo sto non si fa solo nuoto o calcio stato di cose debba cambiare e o basket a aeromodellismo, ma debba muoversi su due direttri- sappia che è entmto in una paci: l) Il potere amministrativo lestra di vita della quale, più che deve dare le basi perchè lo sport lui a noi dobbiamo essere noi possa vivere, co11 impianti e at- a renderne conto a lui con il notrezzature adeguate, ma nel con- siro insegnamento. tempo deve smettere di dare a La nostra politica marcia su chi chiede e 11egare a chi ha fat- questa strada; siamo i11 poclli, to. 2) Le società devono aprirsi ma cOITtinuet·emo a imistere perin maniera che chi fa lo sport chè non abbiamo ancora tro1.1ato ne sia anche il responsabile e la moneta che ci ripaghi dal fatche tutto non venga delegato a to di aver trovato, attraverso lo organi superiori di modo che, aeromodellismo, un amico in sul pia11o morale, il ragazzo che quel ragazzo che ha condiviso si accosta alla società per la pri- · con noi la fatica pet· t·esta.re dima volta, sappia che in quel po- lettante. LINO FACCHINUTTI Segretario deii'Associazid'ne sportiva Codroipo nuoto Speriamo eh~ questo convegno sia il prolmLio 1ad,la collaborazione l!ra le compononti sportive codroipes.i, nella convinzione che sia da om t.i senti-ta e condivisa. Sentiamo altresì la necessità di darci una regolamentazione che permetta lo sfruttamento massimo degli impianti, in modo da sodclisfare maggiormente le esigenze della popolazione e dei praticanti sportivi locali. Il numero attuale degli impianti è ce.rtamcn~e motivo di orgoglio per un contro di modeste dimensioni come i1l nostiro, ma non sappiamo se riesce a soddisfare tutte le componenti sportive attuali e futu re. L'organizzazione deUa piscina, per q uanto tr~iguarda iJ. concetto "spazio acgua", la distribuzione degli orari e sopra~tut:­ ro La scuola nuoto a tutti i livelli, lasoia molto a desiderare. A nostro giudi:uio rnseme della mancanza di un direttore, capa-

E. De Natali

ce ed esperto do! settore, e sopranuuo qualificato. La scuola nuoto, come qualsiasi organo eli insegnamento, deve avere un programma curato e gestito da persone esperte dol settore; non s<i confC>nda il bagnetto con una lezione di nuoto, (già ce ne sono abbastanza -d i speculatori sulle nostre spiagge); i genitori che fiduciosi affidano ad una scuola nuoto i propri figl•i , vo~liono delle garanzie e risulta,ti. Non d imentichiamo che Ja maggioranza de-

gli atllievi si avvaana al nuoto perchè consigliati •da! medico, quindi un insegnamento super· fie:N!Je e la pratica non chdattica possono r.iswltaJre un attenta· to alla salute dei frequentanti. Come Ascn non poosiamo che dolerci di questa disfunzione, malgrado alcuni <tentativi di dare consigli e suggerimenti utili, dobbiamo ancona constatare lo scarso utilizzo d eLlo spaz•io acqua nelle ore comunali, dove neg;li uJ timi due mesi le presenze scarse e rarefatte di allievi trovano le corsie deHa piscina inutilizzate. Nd contempo po·ò, vengono negate ahl'Ascn le ore agli orari più propizi aM'attività dd sodalizio, i~ quale, se non troverà lo spazio sufficiente per allenarsi, dovrà ,rivolgersi ad aJ. tri lidi, altrimenti non gli sarà mai consentito <Li partecipare, a parità di condiZ:ioru e di preparazione, all'.attività preagonislica e agonistica, precludendo le eventuali possibilità di emergere a qualche aoleta migliore (e già ce ne .sono diversi). Si noti che gli orari messi .a disposizione dell' Ascn non tengono in nessuna considerazio,ne la quancità e la guallità del lavoro da svolgere. Si legge neLla relazione ìntrodutriva doll'assessorato allo Sport che il complesso pisc,ina è anche posto a disposizione, se· condo un predso calendario, della Ascn. Però continuamente ci vione richiesto di spostare (o abu.'iivamente spos.na.Jti) gli oran di allo1amento; ci1ten iamo superfluo dire, quanto sia importante la regolarità di allenamcn· to per una disciplina così d i ffl. aile come ll nuoro. A questo punto ci sembra doveroso, anche se antipatico, en(segue a pag. 14)

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(segue da pag. 13) trtllre nel morìto di alcnni detta-

c spoglia.toi aJla medesima ora che viene ao::esa per i corsi cogli che dimostrano il cattivo muna:li; che il suo.no dci camfunzionamento detLl'impiamo pi- paneLlo coincide5se con gli orascina: L} nei giorni ·i n cui !e ri giusti ·di uso vaJSCa; che la oloprime ore della piscina (15.00- rizzazione dell'acqua venisse fat17.00) sono a disposizione del- ta gradua,Jmente c non tutta in l'Ascn, l'apertura della medesi- una volta; che venisse mantenuma viene effetruan:a con ritardo to un controllo permanente ddrispetto all'aperrurn per i corsi l'acqua, dolla temperamra della comunali; in quaJche occasione medesima, dell'aria ambiente e addirittura si è compromessa la dell'umictità (per ·la salute di tutattività stessa; 2.) Gli allievi del- lti); che aille prime segna.Jazion1 l'Ascn durante l'at!tesa di enl!ra- di presenza di alghe in piscina ta o di uscioa, durante le ope- si intervenisse e non attendere razioni di spogliatoio, docce, a- che il fondo medesimo assomisciugacapelli, vengono spesso bi- . gJi a una poseidonia marina. strattati dal personade di pisci- L'intervento in r-itardo prevede na. Detto personale, nella mag- come rimedio una quantità di gior parte dei casi, interviene a prodotto antialga enorme, con sproposito nei confronti degli aJ- il risuJ.mto che ai ragazzi semIìevi. Gli allenatori si sono più bra di essere in lavatrice anzichè volte lamentati di questi •inter- io piscina. Uno di questi tipi venti in quanto certe volte i ri- di intervento ci ha messo nelle chiami vengono fatti maJgrado condizioni di f a.re brutte figure la loro responsabile presenza. Lo nci confronti di a1ltre associaziostesso rigore, e non è pettego- ni nuoto ospiti. Si dovrebbe a1tres1 vìgiJa.re lezzo, non viene usato nei co·nfronti di partedpanti ad altlli che i frequentanti l'impianto efcorsi; 3.) Sa.rebbe opportuno che fettuassea-o ,Je previste operaziogli addetti ai lavori accendesse- ni igieniche ed abluzion i prima ro le luci della palestra, piscina di entrare in vasca.

Riguardo ai corsi di ginnastica correttiva j.nseritì senza richiesta o preavvisi ed abusivamente da parte di persone dd Comune nelle ore d'uso piscina della Ascn, obbligata ad accettarli, ci asteniamo da qualsia.si commento sul metodo di imposizione a.dottato. Per quanto detto e lasciato intendere proponiamo: l) che venga data al più presto attuazione aJla regolamentazione sull'uso degli impianti sporti vi già allQ studio del Consiglio comunale;

2) che venga al più presto nominata una commissione comunale sportiva con funzioni non soltanto consultive, sia per un regolare coordinamento delle attività sportive che -per una neccssa:ria programmazione dehlo sfu-uttamento degli impianti; 3) che venga nominato un qualificato direttore tecnico di piscina (o chiamiamolo come vogliamo, iJ termine non ha importa.nza) che svolga le sue funzioni in modo intelligente e imparziale;

4) che venga meglio introdotto lo sport natatorio nell'attività sportiva scolastica, con la istituzione di corsi insegnanti (a tal proposito l'Ascn è disponibile alla coLlaborazione gratuita per quanto le compete, come già fatto in passato), essendo da noi lo spor.t nella scuola ritenuto prioritario, unitamente a un severo e periodico conttollo sani.tario.

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RAFFAELE PICCINI Presidente del Gruppo sportivo codroipese Lo sport deve essere a carattere sociale: cioè deve essere per tutti, vale a dire che 110n deve selezionare ed emargmare i meno dotati e i meno abbienti, e deve essere di tutti, cio~ deve essere realizzato con la parteczpazione dci diretti interessati, affinc/z~ sia veramente uno sport democratico, uno sport che si muova dal basso c che nelle strutture trovi qjettivamcntc la possibilità di realizzare m maniera compiuta la personalità umana; compiutezza che non va assolutamente intesa nella tradizionale formula: "mens sana ir1 corporc sano". Portare avanti questo discorso nc/J'amhùo del Codroipese è per noi arduo: oltre alla prevista ostilità proveniente da alcune delle locali società spo1·tivc, abbiamo dovuto scontrarci sin dall'inizio con quella dell'amministrazione comunale, che solo recentemente e comunque in modo molto scorretto nei nostri confronti (come emergerà meglio in seguito) sembra avviarsi (per ora esclusivamente a parole) verso una politica sportit'a diversa da quella finora perseguita. Il nostro principale proposito ~ quello di rendere accessibile la pratica ginnico-sportiva al maggior numero di persone. Lo sport è un servizio sociale che rigttRrda l'intera società codroipese, quindi quello che per noi ~ un proposito per il comune dovrebbe essere un impegno retv le e concreto, ed è proprio questo che noi vogliamo. L'amministrazione comunale deve senza dubbio farsi garante in pri-

Gli altri enti, quali la provincia e la regione, devono avere un ruolo subordinato nei confronti del Comune in quanto è questo che rapprcsema l'unità di base del servizio sociale. Compito della Regtone è quindi quello di mettere le varie amministrazioni comunali in grado di agire, deve inoltre agevolare gli

ma persona delta funztonalttà degli impianti sportivi. Noi proponiamo che rzella gestione di detti impianti il comune venga affiancato da un Comitato per le attività sportive e culturali composto dai diretti interessati e in particolare modo dalle associazioni di base, affincM abbia poten· effettivi e funzioni in modo realmente democratico. Il Comitato dovrebbe essere un organismo coordinatore. Nel Codroipcsc esistono numerose iniziative e manifestazioni che speuo non ha11no o non riescono ad avere il debito peso c di cui a volte non si è nemmeno a conoscenza. Quindi risulta neceuario accanto a questo lavoro di coorditJamento, anche un lavoro di informazione c di stimolo. Il Comitato deve essere riconosciuto dall'Amministrazione Comunale, ma affinclz? abbia un effettivo peso ? necessaria la costruttiva partecipazione di tutte quelle forze seriamente interessate a tale problema: associazioni sportive, culturali, partiti politià, consigli di fabbrica ... purch~ abbiano una comune base di Ì11contro: sport come servizio sociale, attività culturali come diritto di tutti.

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interventi dei Comuni in un c.Tmomco sviluppo regionale. Dcve poi evitare dt diventare un ente elargitore di denaro pubblico: questa assistenza va fatta, ma tramite ii Com/mc, in quanto solo a livello locale possono c.cscre determinate le effettive esigenze.

PAOLO MARTINA Vicepresidente della Associazione calcio Codroipo L'Associazione calaio Codroipo partecipa a questo convegno augurandosi che lo spirito sia soprattutto rivolto a un collegamomo t.ra tutti g1li >Sportivi wcLroipcsi, anche perchè fino ad ora ognuno ha esclusivamente badato al proprio settore. Poichè C~Jdesso si presentano temi comll1lli che coi•nvolgono sportivi di diverse società è bene che queste escano da certe remare ed operino congiuntamente per poter .raggiungere abbiettivi primari. E' be.ne somilincare che tale problema l'Associazione calcio Codroipo se l'è già posto puntando decisamente sui seguonti obiettivi: medicina sportiva, coesistenza per l'utilizzo di impianti sportivi e coUaborazione nelle va.nie manifestazioni sportive. E' noro J'~ntendimenro della nostra sooiet~ <li munire tutti gli atleti di Wl caJC-teRino sanit:l!r.io. Ebbene, oltre alle comuere visite all'inizio di ogni oampionQto, noi vorremmo appr<r fondire, anche con altre società, medici, gonvtori ed ionseg.nanti, taJ.e tema, anche perchè troppe volte noi sportivi, per la troppa

generosità, ci assumiamo delle grosse .responsabilil'à. !1l problema di coesistenza Era più società spo.rtive fino .ad oggi era un fano secondario, d'<r ra in poi, specie se verrà utilizzato il nuovo polisportivo, sarà un fatto nuovo importantissimo, che metterà in luce una maturità sportiva che noi Lutti ci auguriamo di essere pronti a dimostrare. Infine ci auguriamo, come tema. finale, che tutte le società siano presenti, almeno indirettamente, quando una di esse orga.nizza una manifestazione o un torneo di un certo interesse.

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ecologia a scuola

( Michelono)

La polemica, ma quella costruttiva e la denuru:ia, fatta però ·a. ·seguito di una effettiva presa di coscienza dcl.la situazione, sono stati gli ingredienti che hanno condito, unendo Jetteraru.ra mus.lca canto, danza e, oa~mralmente, 'reci.t:Ja, l'accademia svolta dagli altillfii delle scuole dementari di piazza ...-D3!111te a Co•droipo, in occasione-. della cclebr=ione della GioniUL~a. ecolognca. La nostalg.ia :Per una natura che non ha<nno mai cono-

sciuto, ma di cui hanno solo sentito parlare e la spe.f'llllZa che se proprio non del 1rurto, ma almeno in buona parte, l'ItaLia torni ad essere il ~tg1ardi<D.O d 'Europa» sono stani il filo conduttore. Gli estensori dd canovaccio hauno cercato in qu<~~khe m()do di sdrammatizz311'e, quanto i bambini sapevano di dover dire alle autorità e ai genitori che li a:scoltAValiò, illliSerendo nella «Scaletta» le musiche di ben co-

SALVIAMO S. CECILIA

ta di Santa Cecilia, lo studioso ne ha deplorato lo stato di totale abbandono in cui versa, met:tre si t1·atta di un'opera di rilievo. Non tanto e non solo per la pm·te architettonica, ma specialmente per le pregevoli testimonianze d'arte che vi sono racchiuse, come gli affreschi, la pala di Santa Cecilia e l'insieme armoniosamente cu1·ato in ogni particolare. Nel corso della brillante conversa'Zione numerose domande sono state rivolte al prof. Bergamini, che ha 1·eplicato con abbopdanza di particolari, traccia11do un quad1'0 assai gustoso delle t• arie fasi della nascita delle opere d'arte e del lavoro svolto dagli studiosi. Em presente all'incontro, tra gli altri, anche lo storico codroipese don Vito Zoratti.

Il prof. Giuseppe Bergamir:i, uno dei più illustri studiosi d'arte della nostra regione, ha tenuto al Centro di lettura di Rivolto una interessante corwersazione avente per tema il restaur·o della chiesetta di Santa Cecilia,, un antù:o edificio sacro situato all'estremità nor·d del paese. L'incontro, con ur: pubblico numeroso e interessato, è stato orgarlizzato dall'associazione "Le 4 Fontane", di Codroipo, e dal Circolo culturale di Rivolto. il prof. Bergamini, che è autore di diverse pubblicazioni sulle opere d'arte nella nostra regione, ha svolto arzche mza carrellata sulle testimonianze più interessanti dell'attività arti.rtica dei tempi passati nel Comune di Codroipo e nel suo circondario. "A11ehe se uon si tratta di opere di artisti di altissimo livello - ha detto - sono tuttavia opere di notevole valore che testimoniano del grado d/ civiltà raggiu1zto dalle nostre popolazioni". Venendo a parlare, in particolare, della chieset-

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)

BERSAGLIERI A IUTIZZO

L'annuale radUillo dci bersaglieri della sezione di Codro.ipo si terrà a I utizzo il 25 aprile in concOIIllita•nza con la tradiziona-

nosciute c:mzoni goliardiche. I versi però che gli scolari stessi hanno SC!'Ìtto sotto quelle note non hanno consentito che un sorri>So amaro. lndubbiamente questo è '1lil buon .seg1110. All'<r pera degli i.nsognélii1Jti va dato il dovuto merito. L'accademia «ecologica» non ha voluto essere altro infatri - come ha chiarito il fiduciario del plcsso, maestro Bruno Pellos - che il coronamento dell'attività svolta da tutte le classi, in questi mesi, attraverso ricerche, osservazioni, schede e disego.i (il rutto esposto nell'atrio ·della scuoLa e nella palestra). J,J fine è stato quello di portare all'atten.z.ione degli alunni il grave e senza dubbio più urgerrte problema dci nostro tempo: la q uestione ecologica, e di iniziare, Gl!lche attraverso 1a scuola, una lotta totale contro l'inquinamento e la deva~t=.io­ ne dell'ambiente naturale. dinportalll!te - ha aggiunto Pellos - è che raggiunga lo scopo v<r l uto e che riesca, per quanto possibile, a sensibilizzare l'opinione pubblica>. AJmeno nei wnfronti di chi ~i ha seguiti e meritatame~.lte appla,uditi, lo scopo voluto, i bambi,ni lo h:mno certamente raggnunto.

le festa di S Marco. Alla manifestazioue partccipcrl la fa.nfara dei bersaglieri in congedo «E. Tori~ di Trieste e u.n picchetto a.rmato. La cecimonia av.rà oini.zio alle 9.45 con l'esibizione della fanfara; proseguirà alle l O con la S. Messa a cui seguirà la deposizione dolla corona d'alloro ai Caduti e 11 discorso commem<r rativo dd si•ndaco di Codroipo. Nel pomeriggio, alle ore 15, la fanfara esegui<rà un concerto nella piazza del paese.

LA CORALE DI MEL OSPITE DEL CANDOTTI

Ancora una voLtQ i!l coro Canha vissuto ila meravigliosa espea:iooza dd gemellaggio culturale con lllt!a analoga formazione musicale. Questa volta, è accaduto do ·scorso 27 marzo, i corÌisni "gemdli" provenivano da Md, un piccolo centlro in pr<r vj,ncia di Belluno. La precedente esperienza i cantori codroipesi l'avevano vi!ssU!ta con il coro Simon Gregoroic di Capodistria, noi dicembre de.! 1972. do~~i

A promuovere questo rn uovo inconl:!ro è s.tlait.o ì!L... Mi uistero deHa Difesa, che qualche mese fa ha .nrasferito 111ella casenna cii viale Duodo il capitano alpjno, l!l'a.sm~tore, Nevio Stefanutri, che al mestiere delle radio le sue la!rmi, abbina una gn-~de passione, quelLa del1la musica in gonomle e del caiilto wrale .in particolare. A Mel, un paese a pochi chilometri da Belluno, dove viveva prima del trasferimento, Std.anutti di1"ige in.fat.ni <hl cinque anni a questa parte, una formazione music:ale, a voci virili, che già si è farra onore in parecchie occasioni: la corale Zumellese. GiUillto a Codmipo, Stefanutti, che tra l'ta~tro è EPiula.no (di Topoglia.no), ha conosciuto il coro Candotti e dopo un primo contanto con i wrisni ncn è rtaJr· data ard 3JI'I'ivare ~'amicizia e a maturare l'·idea di un incontto tca Je due fomaz.ioll!Ì. La Pro loco Villa Manin-Co. droipo, sempre: sensibile e pronta a favorire, per quanto le sia possibi!le, queste forme di promoz,ione ~ulmraJe, ha provveduto a orga<lllÌzzare un concerto, quello apptmto dd 27 :marzo, durante i;l qual·e i due gruppi hanno avuto modo di esibirsi di fironte a uu pubblico numeroso, attemo e appassionato, che non ha lesinruto merita~simi applausi. ALla parte "coocerr.istica" dell'incontro è seguito il contatto umano più genuino fra i due complessi, d ur:mte wm a!llegris&ima cena.

LE AGGIUNGIAMO QUESTE CARROZZE?

li disservizio delLe Ferrovie, almeno per quanto riguarda il treno degli studenti delle 7,18 diretto a Udine, ha 1·egistrato il suo culmine lunedì 5 aprile. Le decine di studenti che non sono riuscite a trovm·e posto nelle carrozze i rstasate hanno inscenato una manifestaziorze di protesta bloccando il treno. Anzichè un soprolluogo immediato dei respon!ilbt!i, per t·endersi finalmente conto della situazione più volte dermnciata, c'è stato l'intervento della Polfer di Casarsa.


LE PESCHIERE E L'ASSESSORE Egregio direnore. seguo con interesse. e non :;olo per dovere di lSOturo. 1 vostn servizi sulrambldlle dd codroi-

oese. Kon desidero, almeno per il momeolO. entrare nel merito ddla polCJlllca in corso e che in parte nu vede chiamato in causa. ~li s1ano permesse però due precJsazJoni in fatto, riguan.lanù due affermazioni apparse nel n. 2/1976 dcl periodico da lei d1retto. l) Leggo sotto i!l titolo atto secondo: "venuto a conoscenza della presa di posizione dcl Comune, l'Assessore regionale Mizzau scrive una lerrera al Sindaco....". La lentcra :non è stata scritta al Sindaco perchè l'Assessore è "venuto a conoscenza...." (sarebbe bon strano il modo di agire di un Alssessore che scrive perchè, non si sa come, viene a co,nooccnza di una delibera del Coml.llle!); ma in risp<r sta, come acro dovuto, ad una istanm della societ~ interessata.

tribuna aperta ici: Jrto

- <li procedere, nd.le aree esterne aLla delimitazione di cui

Aggiungo, per concludere, che proprio in questi g1omi sono state discusse le corme di atr tuazionc del piano urbanistico regionale, ddle quali Le segnalo, in particolare, J'art. 55, che recita come segue: "In acrcsa degli adempimenti di cui al quarto comma dell'art. 5 nei territori interessati dagli amb:ti di tutela ambientlalle è fatto divieto:

all'art. 28 della legge n° 865 / 71 dei centri edificati eventualmente presenti, alla costruzione d i ·nuovi edifici por abitazioni o per altre funzioni; - di procedere alia costruzione di nuove strade, ferrovie, infrastnllltUre onergotiche, impianti di risalita, piste da sci; - <li procedere alla c06truzione di vasche per b piscicoltura; - di procedere alla bonifica idraulica di n uove aree; - di oaprÌire nuove cave; - di procedere a.! disboscamento e comunCJUC di trasformare in coltivo zone a bosco, a pascolo od a prateria; - di procedere a terrazzamenti nelle zone collinari. Le altre modificazioni dello ambiente, o le opere comprese ncU'clcnco precedente quando rivestano ca:ra~ttere di preminente interesse pubblico, sono soggecre ad amorizzazione della Giunta 'regionale previo parere

2j Alla iine dd secondo cpv. t~rzo si afferma che 1 Amministrazione comunale non ba mai avuto mezzi legali por far valc.r.e l'mteresse ddla cornunir.>t prima dell'adozione del piano regol~'tore". La verità è che il Comune non aveva mezzi legali per agire prima della approvazione della legge regionale n. -12 del 1974, approntata e sostenuta dall'Assessorato ai beni ambientali e culturali. Almeno si .riconosca che CJUCSta legge, prima e forse unica in Italia, ha finalmcme regclato questa delicaoa ed in.tricata materia, chjamando i Comuni a collaborare in un serro.re da~l CJUale erano sin qui esclusi.

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dell'Assessorato dc:Ha Pianificazione e dd Bilancio. A partire dlallla <lata di dop<r siro del presente piano non trovano più applicazione i capi I c Ill della L .R. n° 42/ 1974". Cordiali 5aluti dr. Alfeo Mlnau

Per quanto riguarda

l'atJ~r­

mazion~ cont~nuta n~/l'atto

ter-

zo, si dà il caso trattarsi di una dichiarazione sottoscritta dal Sindaco prof. T~mpo, agli aJti di que;ta R~ilazion~. Riconosciamo senz'altro, poi, il valore della legge 42 del 1974 elaborata dall'Assessorato ai b~ni ambiefltali. Ciò che ci preoccupa sono il suo mancato risp~tto e la sua mancata s~v~ra applicazione. Ci permetta infine, Asussore, alm~no di dubitare eh~ l~ prime "disposizioni" ema11ate dal Suo Ass~ssorato per il ripristino ùlla puchiera di Muscl~t­ tc (pubblicate ne/ serVIZIO appat·so su "Il Pont~" n. 2) ~ le pr~ocr.upazioni ~spresse nella Sua lettera al Sindaco ( pur~ pubblicate), fosuro itt sintonia con lo spirito della legg~ di cui sopra.

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terze, ma brave

i .risultati precedenti, avrebbe potuto 131pr•i re 3!Lhe codroipesi la sttrada por le EinaLi ~onali, qualora avessero vinto con il. Vicenza. Purtroppo però quella speranza è ,rimasta <taJe, in quanto le avversialrie, che presentavano ben ore cirolari ddl.la squacLra <Lì ts>erie A, si rono dimostrate di una tale Jevatura da essere fuori dal<la portata delle codroipesi. Le !Tagazze dì Fa~

bris, comunque, ~no disputa-

La formazione femminile juniores del Codroipo basket club.

Nei gùomi 17, 18 e 19 mau:zo si sono svolte a Spinea (Venezia) le finali 1nte:rzona1i j u-

n.iores femmin ili di ,batsket che

ham10 v1sto impegnate, assieme aUe biancorosse codroipesi, :Le forti rappresentaJOìve dell' AJ.to Adige di Bolzano1 del Cmm SaiUro di Tu:ioste e la fortissima forID.a21one della Ca<dema.rtori di Vicenza. fu questo lotto di concorrenoi le ragazze di Fahris hanno avu'tO la possib~lità di c1menta!rsi a un iliivcllo illOtevole, dimostrando di saiper gi<x:a["e un ottimo basket e non ,s figurando affatoo nei confronti di più quotate avversa.rne. Nella prima giornata hanno incon<trato le alltooJtosine. ln una partit;a l:lll cardiopa:lma, risoltasi negli ul.~timi :SeCOindi, sono riuscite ad avere la meglio con ii riiSul<tato di 60 a 59. 1n quest'incon.nro ·si sono messe parti.colarmerrte in luce Emiliaru. De Paufu, b Panigutti c la Vittori. Nel secondo i.ncont.ro, che le ha vùste opposte ahle triestine del Cmm Samo, le bi<3!IlX:orosse hanno disputato una gara pe-rfetta d:vl punto di vista tecnico-agon·istico e soLtanJto i faJIIì, che negli ultì· mi tllinuti Je hanno pr,ìvate di

tutte le rìmbalziste, sono fiiusciti a negare loro una possibile vittoria, dopo un sosca!flZJìale equilibrio ·dei valori in campo. Ottime le prestazioni del:le solite De PauJ.is e Victor.ì, a cui si sono aggiunte quelle non meno osadtantJi della Fabris e deLla Zuliani. lil terzo incontro, considerati

to una pregevole panira, pur non riwc-cmdo mai a ·impensieriÌ:re le for~ avvernarie. Ancora lllD.a volta sì sono dWtmte sulle alrore ia Vit.t!Ori, h De Baulis, la Fabris e, .nella parte tinalle, a,nche la Pwdoani e da Sudati. n terzo posto conqui5tato nelle finali interzonaili sta :a, àimostu:a.re il lavoro dì questa giovane squadra, che ha ancora notevolissimi Irul!r~inì di progresso e che il prossimo aruoo, essendo rutte le a-tlete ancora 1in età juniores, pctrà senz'altro impensierire anche le più quotate compagillli. Non va dimeruticato mfarti che la squacLra del Cbc si è vista priva:re d urillllte :il <:ampìonato di tre vali'Cii·s sime pedine.

notturno per allievi

«LA TERRAZZA>> FESTEGGIA l 10 ANNI Strepitoso successo ha ottenu.t o, domeniÌca 4 apri!le, [a gara nazionale organ.izzaJOaj dalla Società boccìofi.la «La terrazza> per festeggiare il decennale ili fondaZJÌ.OIIle. Vi hanno preso p:~~r­ .te 256 coppie Ìln uappresenranza dì ben ll O società (un vero lt'ecord) provenion.tì oltre che dalla regione, da Belluno, Feltre, Padova, Treviso e Vcna.ìa. il Lnrfeo Premedil è stato vinrto da una coppia <Li «.our side.rs», Ma.nsuttii e Feruglio della Sb. Fogolar di Feletto, <:he hanno sbaragliaJto i vari f.a.voriti conquistandosi ]l Gra~n premio di apertura della stag,ione agonistica 1976. E ' andata male, pur.troppo, ai giocatori dolle società codroipesi, eliminati prima doi quarti di finale. Bravi invece gli allievi Zanchetta e Belluz, della Sb. 2+2, cla-ssificatisi migliori <nella loro

categori.a.

OSPITI DELLA «CODROIPESE» l BOCCIOFILI DI SORESINA

Un aJD!llO fa i bocciofili della Sb. CocLroipese furono ospiti a Soresina (Cr) dei colleghi di qu d la città, lÌ quali sabato 10 e domenica 11 april~ 1SCorsi hanno ricambiato la visita. I dirigenti della Codroìpese hanno prechl<sposto per i "gemelli" cre-

E' iniziato giovedì 8 aprile, sul campo sportivo di via 29 ottobre, il 1. torneo notturno di c.alclo per la categoria allievi, valevole per l'assegnaxione del trofeo " A. Turcati ». VI prendono parte oltre afla formazione del Codroipo, nella foto, le squadre dell'Udinese, del Pordenone, del Conegliano, del Bertiolo e del Sedegliano. La finole avrà luogo il lunedl di Pasqua, 19 aprile.

monesi Ulll programma in·dimooLicabile. Nella mattillla.t a di sabato sono sraci ospiri della Pa~t­ ruglia acroba~tìca nazriorulle all'ae:roba.se di Rivolto; .nel pome· riggio h=o giocaw delle amichevoli sui campi del bar cLa fontana», sede del sodalivìo; domenica h=o visitato Villa Maninl e ]l suo pa~o rientrando quiud.i alla loro città in serata.

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augurano a tutti Buona Pasqua 19


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periodico del

Anno 111 - N. 5 - Luglio 1976

• Non è sufficiente la assistenza volontaria per gli anziani terremotati ospiti della sala Moro. Il servizio a pag.10

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• Come hanno votato l diciottenni? A pag. 6 le risposte di alcuni giovani codrolpeal politicamente impegnati.

Mensile - L. 150

• Discarica o Inceneritore? Il Conule di fronte a una scelta decisiva sullo smaltimento del rifiuti. Ne parliamo a pag. 2.


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