Il Litorale - ANNO XV N° 9 - 1/15 Maggio 2015

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Il nuovo Prefetto di Roma ha incontrato il Sindaco e le Forze dell’Ordine

Raffaela Moscarella nominata Commissario

L’ex capo della Protezione Civile italiana è stato nominato Prefetto della Capitale. A pagina 13

La UIL territoriale gli ha scritto una lunga lettera. A pagina 13

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Bruschini è tornato in Consiglio comunale

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

Il Litorale

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Numerosi gli argomenti trattati, sopratutto nel corso delle interrogazioni. Tra i temi caldi la raccolta dei rifiuti, le mense ed il porto

Il consiglio comunale della città di Anzio al quale, se pur ancora convalescente, non ha voluto mancare il sindaco Luciano Bruschini, è stato aperto da numerose interrogazioni ed interpellanze.

Tra queste, da segnalare, indichiamo quella di Danilo Fontana sui mancati lavori di manutenzione ed ammodernamento di Acqualatina a fronte però di un continuo aumento delle bollette (questione che poi aprirà un ampia discussione per l’approvazione di un’apposita mozione). Quella di Eugenio Ruggiero il quale, dopo aver chiesto cosa si intenda fare in merito all’apertura del super market posto nel centro storico di Anzio, ed averne segnalato una altrettanto impropria in Via Casal di Claudia chiedendo se questo fosse lo sviluppo della città, ha tenuto a sottolineare come, la tanto discussa raccolta differenziata, non porti ad alcun risparmio ma, al contrario, ad un innegabile aumento spropositato delle bollette.

Antonio Geracitano invece, dopo aver segnalato la mancanza di pulizia dei serbatoi di Acqualatina che sembrerebbe essere effettuata ogni quattro anni, ha chiesto controlli più severi nei confronti di coloro che sempre più spesso sarebbero afflitti da ubriachezza molesta. Mariateresa Lo Fazio, dopo aver segnalato i continui allagamenti che affliggono alcune strade di Lido delle Sirene durante le piogge ed aver chiesto cosa stia facendo l’Amministrazione per accedere ai numerosi fondi europei che le permetterebbero di mettere in atto diverse iniziative, ha tenuto a segnalare come la ditta fornitrice dei pasti alle mense scolastiche non faccia assoluta-

mente uso di prodotti a Km zero così come stabilito dall’art. 41 del capitolato d’appalto. Andrea Mingiacchi, assente per malattia, per voce della stessa Lo Fazio, a fronte dei recenti cambiamenti, ha chiesto invece un adeguamento del sistema dirigenziale comunale facendo uso di tutto quel personale altamente qualificato proveniente da altri enti pubblici attualmente in lista di mobilità. Marco Del Villano, dopo aver chiesto a quali sensi siano stati adottati i nuovi cambiamenti dirigenziali comunali ed il ripristino in Anzio della figura del Giudice di Pace, ha sottoposto all’attenzione di tutti il problema dei risarcimenti dovuti ma negati dall’Amministrazione comunale per i sinistri stradali prodotti dalla mancata manutenzione del manto stradale della città senza un preciso accertamento eseguito esclusivamente da parte dei Vigili Urbani. In ultimo, Ivano Bernardone, dopo aver segnalato la pericolosità dei muri di recinzione delle scuole di Via Ien-

ne e di Via dei Garofani che, gli alunni possono facilmente scavalcare, ed aver sollevato la questione relativa alla normativa regionale sulle ostruzioni paesaggistiche non permanenti che creano diversi problemi a diversi imprenditori, anche a nome di diversi altri rappresentanti, ha presentato una mozione su Acqualatina con la quale, a fronte dei tanti disservizi prodotti dall’azienda, si chiedeva l’immediata nomina di un dirigente di controllo in attesa del risultato di tutte quelle azioni da mettere in atto per arrivare ad un nuovo sistema di gestione dell’acqua pubblica. Malgrado l’interesse che l’argomento abbia destato in tutto il consiglio, vista però l’insistenza del sindaco che, dopo aver promesso di portare prossimamente in aula un dirigente di Acqualatina, ha ribadito come la gestione dell’acqua risponda a precise norme emanate dallo Stato, la mozione, alla fine non è stata neanche votata. Venendo ai punti previsti all’ordine del gior-

no, altro argomento di accesa discussione è stato quello riferito alla gara d’appalto per la rimozione dei rifiuti dove, la ditta prima classificata, dopo l’avvenuto arrivo con notevole ritardo del suo certificato antimafia del tutto interdittivo, era stata immediatamente sostituita dalla seconda in graduatoria malgrado gli immancabili ricorsi al TAR che, fino a quando non si sarà pronunciato,

rende l’operato della dirigenza comunale abbastanza discutibile secondo l’opposizione e, del tutto corretto, secondo il sindaco. Se poi per quanto riguarda il piano operativo di razionalizzazione della Capo d’Anzio, malgrado il termine del 30 marzo sia ampiamente scaduto, il tutto è stato ulteriormente rinviato per effettuare nuovi approfondimenti e la presidenza resti ancora saldamente in mano al “dimissionario” Luigi D’Arpino. Differente è stato per la questione mense scolastiche dove, con una ferma quanto sorprendente presa di posizione, l’assessore alla Pubblica Istruzione Laura Nolfi, si è dichiarata per una netta conferma della sostituzione della ditta che ha ancora in appalto un servizio che tanto ha fatto e fa ancora discutere in quanto, oltre al parere negativo dell’Anticorruzione, troppi sono stati e sono ancora i disservizi causati e le irregolarità riscontrate. Ora, la palla, passa ai dirigenti che dovranno passare dalle parole ai fatti.

Tito Peccia

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di Giancarlo Testi

Emergenza immigrati.

L’argomento di carattere generale che voglio affrontare oggi è assai delicato. Uno di quelli che lacerano, dividono, fanno litigare anche gli amici veri. Non ne parlare mi ha detto qualcuno, perché alla fine riceverai critiche sia da una parte che dall’altra. Ma io credo che l’informazione debba fare il suo mestiere e non dire sempre ciò che i cittadini vogliono sentirsi dire.

Deve raccontare i fatti reali, sempre suffragati dai dati rispetto a quella che è una emergenza epocale, non destinata a consumarsi in tempi brevi, che modificherà l’assetto dell’intera Europa. E allora parliamone.

L’argomento di oggi è l’immigrazione.

Quasi ottocento morti per il ribaltamento di un barcone affogati nel Mediterraneo. Un barcone di circa 200 migranti si schianta sugli scogli vicino a Rodi 3 morti e 10.435 migranti nei primi tre mesi in Grecia. Altri dodici barconi carichi di immigrati sono stati segnalati a Sud di Lampedusa. Quindici immigrati sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria dalla Squadra mobile di Palermo con l’accusa di aver gettato in mare durante la traversata del Canale di Sicilia dodici loro compagni di religione cristiana.

Una presunta motovedetta libica spara in acque internazionali per riprendersi un barcone dopo che i migranti erano stati soccorsi da una motonave italiana (e non è la prima volta). Sono arrivati a quota 15.000 i migranti giunti sulle coste italiane nei primi mesi del 2015. 2.800 solo nell’ultimo fine settimana.

La maggior parte proviene dalla Libia ed è di origine sub-sahariana, eritrea, siriana, somala ed etiope. Continuano ad aumentare i numeri dei clandestini, richiedenti asilo politico o semplici immigrati, in Italia ma anche in Europa. Nel 2014 le entrate clandestine sono aumentate del 153%, quasi 200 mila in Italia. E nei primi due mesi del 2015 nel nostro Paese gli sbarchi sono aumentati del 43% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Dati choc, a cui non siamo preparati e che mettono in difficoltà l'Italia e l’intero continente.

Un passaggio epocale che andrebbe affrontato senza specu-

IMMIGRAZIONE, PARLIAMONE Il Litorale

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

FATTI & MISFATTI - Trovare la soluzione rappresenta il dilemma del terzo millennio

lazioni politiche, visto che, per le numerose implicazioni dovrebbe preoccupare tutti, ma l'impressione è che si faccia poco per affrontarlo.

In Italia, con la Libia a due passi, anzi a quattro bracciate, è più che sentito, anche perché da noi è difficile organizzare i nostri problemi, figuriamoci quando arrivano anche da fuori. Quindi la situazione è divenuta esplosiva e, nonostante le strutture di ricezione siamo già al collasso, all'orizzonte, secondo i dati resi pubblici dal Viminale, si prospettano tanti nuovi arrivi. Ma quanti sono i clandestini sbarcati sulle coste italiane nei primi due mesi dell’anno? Sono 7.882, il 43% in più rispetto allo stesso periodo del 2014, quando gli stranieri arrivati via mare furono 5.506 e quindi il ministero dell'Interno teme che il 2015 possa essere ben peggiore rispetto allo scorso anno quando l'operazione Mare Nostrum attirò sulle nostre coste oltre 180mila immigrati. Ad oggi siamo sui 12.000 mila. Le strutture d’accoglienza, nelle quali sono attualmente 67.128 immigrati, rischiano il collasso. E’ certamente una questione seria, da affrontare.

Comunque è come il problema della sicurezza. Quello che conta non è quella reale, ma quella percepita, e qui la percezione sugli immigrati è nettamente negativa. Il 36% degli italiani pensa che andrebbero respinti (poi magari ci dovrebbero spiegare bene come) mentre il 60% pensano che andrebbero soccorsi.

Tesi contrastanti.

Esistono sull'argomento tesi contrastanti, agli antipodi. Per correttezza d'informazione devo dire che c'è una gran parte di popolazione, stanca, già afflitta da tanti problemi quotidiani, che di immigrati non ne vuole sentir parlare e non li vorrebbe nemmeno vedere. Rubano il lavoro, portano la delinquenza, assieme alle malattie, ebola in testa, e potenziali cellule dell'Isis. Ci sono personaggi politici che sull’immigrazione e qualche altra questione, cavalca il malcontento e sta costruendo il suo percorso politico supportato da sempre maggiori consensi.

Salvini sostiene che bisogna aiutarli in casa loro. “Fosse per me li aiuterei, li curerei e darei loro cibo e bevande -sostiene li soccorrerei ma li terrei al largo e non li farei sbarcare. Ne abbiamo abbastanza”. Facile a dire, probabilmente impossibile da fare, almeno da soli. Giorgia Meloni sostiene che l'Italia deve proteggere le proprie frontiere, che prima dei clandestini bisogna aiutare gli italiani. Poi però

Tante le prese di posizioni, anche dei cittadini, anche sui network, dove si possono trovare tanti post, alcuni illeggibili.

Semplificazione, scarsa informazione, spesso propaganda, confondono i cittadini che hanno il diritto di pensarla come vogliono, ma partendo da dati reali e fattibili, perché c’è anche chi spaccia di poterli fermare con operazioni come quelle della vignetta.

Ma non è così semplice, magari lo fosse.

c'è qualcun altro che sostiene che su questo tema ci sia una speculazione non condivisibile visto anche la scia di morti del Mediterraneo.

Luoghi comuni.

E Ma vediamo alcune convinzioni, alcuni luoghi comuni e raffrontiamoli con i dati reali.

Per sfatare almeno i luoghi comuni: 1. gli immigrati non rispettano le leggi. Secondo l'Istat il numero dei reati negli ultimi 20 anni non è aumentato; 2. gli immigrati ci rubano il lavoro. La Banca d'Italia certifica che l'arrivo di immigrati non si riflette sulle opportunità lavorative; 3. gli immigrati li manteniamo con i nostri soldi. Gli immigrati producono l'11% del Pil (9 miliardi di contributi all'Inps, con cui si pagano le pensioni); 4. gli immigrati vengono tutti in Italia. l’immigrazione non è un problema solo per l'Italia, come qualcuno crede, ma anche per l'intera Europa. Nell’Unione europea vivono più di 31 milioni di stranieri. Il paese dell’Unione europea con il maggior numero di cittadini stranieri è la Germania, seguono Spagna, Regno Unito e Francia. Solo al quinto posto l’Italia.

Il maggior numero di cittadini stranieri vive, ovviamente, nei paesi più grandi. In rapporto alla popolazione locale, la più alta concentrazione sapete dove si registra? Non ci credeirete, n Lussemburgo, dove sono “stra-

nieri” il 43% dei residenti.

Immigrazione problema dell'intera europea, emigrazione problema italiano.

E volete sapere un’altra cosa.

L’Italia quinta tra i paesi con il maggior numero di residenti stranieri, è invece quarta come paese di “emigrazione”! Nonostante in molti pensino il contrario, l’Italia attrae sempre meno gli immigrati, specie quelli a qualificazione medio alta, mentre tantissimi giovani con grande professionalità, si parla di oltre 100 mila all’anno se ne vanno all’estero senza nessuna volontà di ritornare.

Allora cerchiamo di ricapitolare: l’immigrazione è un problema europeo visto che la porta d’ingresso principale per i migranti sono gli aeroporti internazionali: la maggior parte di coloro che attualmente risiedono in Europa in modo illegale, infatti, è entrata con documenti di viaggio validi ed un visto, successivamente scaduti. Ma un’altra importante via d’accesso restano paesi quali Turchia,Grecia, Bulgaria e Cipro. Perché nessuno lo dice ma nei primi mesi del 2015 Subotica scavalca Lampedusa e Patrasso come il principale ingresso nell’UE dell’immigrazione clandestina. Questa cittadina serba, posta a 170 km dal confine ungherese è l’ultimo avamposto che le carovane degli irregolari hanno prescelto per cercare di forzare la fortezza Europa. Secondo i dati di Frontex, infatti, tra gennaio e febbraio di quest’anno è qui che sono transitati 26.600 clandestini. Dieci volte in più rispetto allo stesso periodo del 2014, un vero e proprio esodo. Resta però il fatto che gli immigrati che arrivano dalla costa dell’Africa via mare, non tutti provenienti da luoghi di guerra (50%), è un problema italiano. Un problema che ci ha trovati prima impreparati … og-

gi ugualmente impreparati. Incapaci di mettere in campo una strategia. C’è chi richiama il concetto dell’accoglienza. Ma cosa significa questa parola se poi non siamo materialmente in grado di darla. Prendiamo i poveretti che arrivano e li muriamo dentro i centri di accoglienza per anni. Quasi a nasconderli, come se non fossero problemi nostri, con una classe politica pronta a nascondere lo sporco sotto il tappeto, incapaci di agire, sempre pronti ad ottenere consensi, a guardare all’oggi senza mai pensare al domani.

Politici che pensano ormai solo alle elezioni, nessuno statista che pensa anche al domani.

Una Unione Europea zoppa.

Poi l’Europa. Una cosa ha dimostrato l’ultima serie di sbarchi sulle coste. L’Unione nasce zoppa, priva com’è di un adeguato impianto politico, culturale e morale. Gli altri europei devono comunque capire che le coste italiane sono le frontiere di mare anche della Germania, così come la Francia e il Portogallo sono la nostra finestra sull’Atlantico e l’Olanda è il confine della Spagna sul Mare del Nord. Altrimenti è inutile continuare a parlare di Europa Unita.

E non basta un commento di cordoglio quando arrivano i morti. Bisogna anche cambiare la legge che obbliga, dico obbliga il paese dove l’immigrato sbarca a farsene carico, mentre qualcuno addirittura vuole mettere in discussione il trattato di Schengen sulla libera circolazione.

Se l’Europa continuasse a non ascoltarci sarebbe ora di negare i tanti finanziamenti italiani.

Siamo il terzo contribuente netto dell'Ue, pur essendo al 12° posto per Pil pro-capite: nel 2012 abbiamo versato 16,4 miliardi di euro e ricevuto indietro 10,7 miliardi, con un saldo negativo di 5,7 miliardi.

Il mondo sta cambiando.

Il problema immigrazione non è questione semplice. Ci possiamo agitare quanto vogliamo, ma la caduta del muro di Berlino e l’avvento della globalizzazione ha cambiato e sta cambiando il mondo. I nostri nipoti vivranno, volenti o dolenti in un’altra epoca. Probabilmente più complessa di quella che abbiamo vissuto noi. Il mondo sta cambiando rapidamente, o riusciamo a capirlo e ci attrezziamo, o, come al solito, ne pagheremo le conseguenze. L’immigrazione è un problema serio ma di difficile soluzione. Nell’immediato c’è chi sostiene, ancora caparbiamente che gli sbarchi devono essere fermati.

Ma il problema resta come. Con un blocco navale? E che faremo quando arrivano i barconi? Li bombardiamo come dice la Santanchè? Qui non si tratta di giocare a Risiko, prendere i carrarmatini e spostarli su una nazione confinante. Qualcuno sostiene che bisognerebbe mettere piede direttamente dove i clandestini si imbarcano. Ma chi dovrebbe intervenire? Si sa che gli Stati Uniti, raggiunta, grazie al fracking (fratturazione idraulica peraltro contestata), l’autonomia dal punto di vista del petrolio, addirittura lo producono i sovrabbondanza e non sono più dipendenti dagli arabi, non sono particolarmente interessati al resto del mondo e si stanno ritirando lentamente dallo scacchiere mondiale, stanchi di combattere microguerre in tutti gli angoli del Pianeta. Nessuno stivale americano mai più in suolo estero, sostengono. Allora

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il rischio è di restare soli. L'Usa, ma anche la Francia, l’Inghilterra e la Germania hanno grandi interessi in Libia. Noi invece si e tanti. In Libia e in Russia.

Difficile allora uscirne, anche se sembra che 5mila uomini, tanti della Folgore siano pronti, come aveva annunciato tempo fa il ministro Pinotti e 1.300 siano già imbarcati sulla Garibaldi.

Preludio ad un intervento sulla terra libica, come qualcuno sostiene? Non so, io credo che il problema immigrazione, sicurezza e emergenza religiosa sia un problema mondiale, ma sono scettico su un intervento diretto.

Come prenderebbe il cittadino italiano il ritorno di soldati morti. Perché, non ci scordiamo mai che, in Libia ci sono le tribù e anche l’Isis?

Il settimo cavalleggeri.

Una cosa però dovrebbe far riflettere. Ricordate i film della nostra infanzia. Quando tutto sembrava compromesso, arrivava il settimo cavalleggeri. Bene, l’America non è più il fratello forte, l’alleato su cui si può contare. Forse, viste queste considerazioni, sarebbe necessario, in questo mondo che cambia rimettere in discussione anche il Patto Atlantico, ma questo è solo un mio pensiero. Poi ci sarebbe anche da discutere sulla distribuzione a livello regionale degli immigrati, e questo porterebbe ad altre considerazioni, visto gli squilibri evidenti.

Un enclave in Libia.

Ultima personale considerazione: per aggirare l’accordo di Dublino che impone l’acco-

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glienza al paese dove i migranti mettono piede, gli spagnoli, hanno creato un’enclave, ovvero una parte di territorio interamente compreso all'interno di uno Stato, che però appartiene a tutti gli effetti ad un altro Paese, in questo caso in territorio marocchino, una vera e propria porta di ingresso dell’Unione Europea in territorio africano.

Gli spagnoli hanno recintato l’enclave con una doppia recinzione. Chi riesce a passare il doppio ostacolo si ritrova poliziotti dal grilletto facile, cani che assalgono i migranti e, bene che vada, un lussuoso soggiorno nel centro di accoglienza di Melilla prima di essere rispediti a casa. Un assalto quasi senza speranza, come i clandestini che si imbarcano o vengono imbarcati in Libia. Chissà quanti ne sono morti in mare e quanti ne moriranno. Morti che pesano e peseranno nelle nostre coscienze quando qualcuno, fra qualche anno, scriverà la storia.

Detto questo forse solo due soluzioni sono possibili, per quanto ne possa capire io: lasciare questa demagogia degli scafisti (pur arrestandoli) ma puntare a chi gestisce in Africa il businnes delle partenze e pretendere dagli altri paesi europei la condivisione di una di queste due strategie: con i droni affondare gli scafi prima che siano riempiti oppure creare una specie di enclave in territorio libico. Ma sono solo paliativi rispetto ad un passaggio storico che vedrà cambiare l'assetto dell'intera Europa. Forse qualcuno dovrebbe rileggere qualche libro di Oriana Fallaci.

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Ciao Andrea

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La prematura scomparsa del professor Bottone Pag.

E’ con profondo cordoglio che abbiamo appreso della prematura scomparsa del professor Andrea Bottone. Stimato docente, sottile penna del giornalismo locale, fine parlatore e grande esempio di sobrietà e di educazione, Andrea Bottone, lascia un vuoto difficile da colmare. Se alla sua famiglia non possiamo che esprimere tutte le nostre più profonde condoglianze, a lui, più semplicemente, diciamo: ciao Andrea, ci mancherai.

Tito Peccia

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Cronaca dal territorio di Anzio e Nettuno

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Giancarlo Testi ci propone i temi caldi che animano gli ambienti politici e quelli vicino al palazzo delle due cittadine tirreniche Gara di ricchezza: Anzio 2.621esimi, Nettuno 3.742esimi.

Il Sole 24 ore ha pubblicato, nei giorni scorsi, la classifica degli oltre 8mila Comuni italiani per reddito imponibile medio pro-capite dichiarato nel 2014. In sostanza il quotidiano economico ha valutato la ricchezza dei comuni a seconda del reddito dichiarato dai residenti.

Il comune più ricco del Belpaese è Portofino in cui nel 2014 è stato dichiarato il reddito più alto: 51.403 euro di imponibile medio, per ciascuno dei 336 contribuenti censiti dalle Finanze. Nel Lazio è Grottaferrata il Comune più ricco, classificatosi all’85esimo posto con 25.473 euro. Ma qual’è la situazione fra Anzio e Nettuno?

Sembra che il comune di Anzio risulti decisamente più ricco di quello di Nettuno, infatti occupa la 2.621 posizione con un reddito di 18.223 euro, mentre Nettuno sta alla 3.742 posizione con un reddito di “soli” 16.984 euro a contribuente. Anche rispetto a questi dati si può valutare la bontà di chi ha amministrato in questi lunghi anni.

2.621esimi e 3.742esimi!!!!!

Borgo fuori controllo.

Ennesime notizie sconfortanti hanno come protagonista quello che dovrebbe essere il vero fiore all’occhiello della città: il Borgo. Un giovane, sotto gli effetti dell’alcol, senza un apparente motivo ha aggredito un senzatetto che dormiva su una panchina. Ancora più grave un altro episodio. Un 29enne di Nettuno si è presentato al pronto soccorso con una ferita ad un piede. Era stato colpito da un colpo di pistola da un contendente amoroso.

Al Borgo si è ancora una volta sparato. Una cosa è certa. Il Borgo è fuori controllo. Si dovrebbe intervenire e rapidamente. Chissà se il commissario avrà la forza per

prendere a cuore il problema riportando ordine e legalità. Intanto il comitato che si costituito qualche tempo fa e che ha iniziato a ragionare con le istituzioni (ha chiesto anche un colloquio al commissario) chiede interventi precisi e rifiuta qualsiasi apparentamento con quei partiti politici locali che subito hanno cavalcato la situazione.

Chiavetta/Faraone: 54 mila euro di danno erariale.

Ricordate il provvedimento che riguardava l’ex sindaco Alessio Chiavetta e l’ex dirigente dell’Area economico finanziaria Gianluca Faraone per danno erariale? Ebbene, la Corte dei Conti, accogliendo parzialmente l’appello presentato dalle due parti in causa, ha condannato entrambi ma ha anche accolto la richiesta di riformulazione dell’importo, stabilendo che il danno totale da pagare, comprensivo di interessi è della somma di 54mila euro da dividere metà ciascuno.

Così da quello che doveva essere un danno di circa 150mila euro si è arrivati alla terza parte, coincidendo ciò con quanto la difesa aveva evidenziato sia in sede erariale che penale. Ma per Chiavetta sembra non essere un problema e sta valutando le mosse da mettere in campo. Contento lui!

Chiavetta non esclude ricandidatura.

Qualcuno di voi conosce un certo Franco Alfieri, sindaco di Agropoli? E’ ricorso ad un escamotage che definire “geniale” è poco. Nei progetti del primo cittadino c’è la sua candidatura al consiglio regionale della Campania. Purtroppo c’è un ostacolo da superare, la sua poltrona di sindaco. Allora Alfieri si fa multare dai vigili urbani per divieto di sosta, apre un contenzioso giudiziario contro l’amministrazione che lui stesso guida innescando

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una situazione di incompatibilità.

Per tale motivo, il consiglio comunale lo dovrebbe far decadere e decadendo, avrà via libera per la sua candidatura alle prossime elezioni.

Non so come andrà a finire questa storia, anche perché mi pare che qualcuno dell’opposizione abbia pagato la multa, ma mi serve per fare un ragionamento su Nettuno e in particolare per ciò che è successo e cosa potrebbe invece accadere. Infatti, oltre l’attacco ai “dissidenti”, Burrini in testa, negli studi di Youngtv, Chiavetta afferma due cose importanti: lui è ricandidabile, naturalmente se il partito lo vorrà e poi si faranno le primarie.

Qualcuno non avrebbe misurato bene la tempistica, sostiene l’ex sindaco. Ora voi sapete come la penso, per me il Pd di Nettuno andrebbe commissariato, almeno io così mi comporterei fossi il responsabile di queste decisioni, per ripartire con uomini e spirito nuovi, ma se così non fosse e la sospensione dei “dissidenti” risultasse più una sculacciata di una cacciata di casa, prima o poi il partito imploderà. Io penso che qualcosa debba succedere, anche perché i nostri commenti peccano di provincialismo e il Pd non è solo quello locale, e quello provinciale, ma c’è anche quello regionale e nazionale. Certo, qualcuno fa finta che non sia successo niente, ma non è così, ci saranno delle motivazioni che spingono consiglieri attaccati al partito a firmare assieme all’opposizione una sfiducia, e credo che, dopo il periodo del silenzio dovuto, qualcuno ci saprà dare qualche risposta. A meno che qualcuno pensi che a Nettuno si è più “tafazzisti” di quanto il partito lo sia normalmente. Intanto i commissari sono al lavoro e c’è da chiedersi perché in tanti pervicacemente cercano un incontro con loro, forse hanno qualche interesse da tutelare? Così come detto per il Pd credo che tutta la politica e non solo andrebbe rinnovata, con elementi qualificati, professionalità adeguate, manager che sappiano rilanciare la città, farla uscire da una sterile polemica politica e lanciarla verso progetti virtuosi. Ma credo che per far questo bisognerebbe guardare non solo ai politici che hanno governato in questi anni, ma da un sottobosco assai pericoloso. Infatti io credo, come scrissi molte settimane fa, che a Nettuno si sia rotto un patto, un accordo fra politica ed imprenditori, alleanza su cui si reggono molte amministrazioni, Nettuno compresa.

Acqualatina alla sbarra.

Nei giorni scorsi si è svolto l’atteso Consiglio comunale di Anzio.

All’Ordine del giorno temi importanti anche se poi il dibattito più acceso c’è stato su un argomento assai contestato: l’annoso problema di Acqualatina. L’opposizione presenta una mozione per valutare le necessarie iniziative per la realizzazione di un nuovo sistema di gestione del servizio idrico inte-

grato ed il superamento dell’attuale gestione di Acqualatina. I consiglieri hanno contestato al primo cittadino costanti disservizi e costi elevatissimi, sia per i mutui accesi dalla Spa che per i cittadini. La discussione si è fatta feroce quando l’opposizione ha imputato al Sindaco Luciano Bruschini la colpa di non aver partecipato, assieme al sindaco di Nettuno, alla Conferenza dei Sindaci in cui si è deciso per i mutui e l’aumento delle tariffe. Il consigliere Tontini, alla luce della complessità dell’argomento, ha chiesto il rinvio della discussione sul punto ad un prossimo consiglio, chiedendo anche la presenza di un delegato della società del servizio idrico. Proposta che non ha fermato il dibattito e la discussione tra le parti e che si è animata in un dibattito acceso fra il consigliere del Pd Ivano Bernardone e il sindaco Luciano Bruschini, che ricorda che a scegliere di entrare nell’Ato4 erano stati i “comunisti della sinistra”. Bernardone replica che rispetto ai problemi si continua a parlare di comunisti mangiabambini quando ormai 5 partiti si sono succeduti al vecchio PCI. Bandi allo sbando.

Grande discussione anche sul bando rifiuti e su quello mense. L’assegnazione di quello dei rifiuti è in sospeso a causa di una serie di ricorsi presentati dalle due aziende classificate prima e seconda, a cui l’amministrazione comunale ha aggiudicato il bando per poi doverlo ritirare. A rispondere a dubbi e polemiche il sindaco Luciano Bruschini.

“I dirigenti hanno lavorato bene ha detto - rispettando la legge. Sono io che ho detto al dirigente di procedere con la seconda assegnazione, perché era la cosa giusta da fare. Ora attendiamo l’esito dei ricorsi e continuiamo a lavorare con il contratto in deroga, che ci costa caro, ma non abbiamo scelta”.

Lapidario l’assessore Patrizio Placidi: “Se nelle assegnazioni dei bandi di gara ci sono stati degli errori - ha detto - quando tutto sarà definito, lo accerteremo, Sull’argomento non ho nient’altro da dire”. Io avrei solo da fare una domanda. La raccolta differenziata ha costretto, giustamente, i cittadini, come nel resto dell’Europa, a sobbarcarsi il lavoro della differenziazione e andare spesso a visitare i centri di raccolta per tanti scarti che non si possono reciclare. Bene,

ma negli altri paesi europei questo si trasforma in una riduzione delle tariffe. Com’è che ad Anzio e Nettuno invece le tariffe sono nettamente aumentate? E poi, specie ad Anzio ci sono tanti che evadono la tassa, costringendo i cittadini virtuosi a pagare anche per loro. Non mi pare onesto e, ammesso che questa massa di cittadini non vogliano regolare la loro posizione, io pretendo di sapere chi sono: nome e cognome. Almeno li metteremo alla gogna, come una volta.

Più tranquilla, e fortemente sostenuta dal primo cittadino, l’assessore Laura Nolfi sulle irregolarità dell’appalto per il servizio mensa. L’assessore difende il suo operato e spiega che, politicamente, lei è favorevole alla revoca dell’appalto (il cui contratto di assegnazione non è ancora stato formalizzato) ma che è impossibile interrompere il servizio prima della fine, ormai prossima, dell’anno scolastico. E’ il nuovo dirigente di settore Aurelio Droghini, che dovrà procedere con gli atti per arrivare, entro l’estate, alla chiusura di un’esperienza che molti considerano pessima, a partire dal mancato rispetto del capitolato relativamente ai pasti serviti. L’assessore, infine, ha rassicurato anche sulla bollettazione del servizio: i bollettini dovrebbero essere pronti in tempi rapidi.

Carrefour end &.

Novità anche dall’assessore alle Attività produttive, Giorgio Bianchi. La Carrefour, che ha visto anche la polemica fra Maranesi e D’Arpino, formalizzerà la richiesta di aprire il contestato supermercato in viale Paolini, dove prima c’era un negozio cinese, ma non solo. Ce ne sono in previsione almeno altri due.

I ladri di Pisa.

Grandi discussioni anche sulla questione ormai esplosiva della Capo d’Anzio, che può essere il paradigma della politica locale. Situazione confusa. Bernardone chiede spiegazioni su una questione che sembra complessa e con protagonisti paragonabili ai famosi “ladri di Pisa” che litigavano di giorno e andavano insieme a rubare di notte. Ma anche nel Pd c’è qualche confusione sull’argomento, vista la proposta che qualche ora dopo presenta il segretario del Pd Gianni De Micheli. (vedi articolo “Il porto dei cittadini) Giancarlo Testi

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Il porto deve essere contestualizzato con la città

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

Il Litorale

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Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni dell’ex consigliere comunale Enzo Toselli sulla realizzazione del porto di Anzio

Dopo un lungo periodo di silenzio, l’ex consigliere comunale Enzo Toselli, è tornato alla carica con una delle sue severe critiche.

In questo caso, neanche a dirlo, si parla di porto in merito al quale, prendendosela in particolare con il PD, fa sapere: “Sulla vicenda porto abbiamo assistito ad evoluzioni e avvenimenti di ogni tipo. Si era partiti, a detta degli amministratori di allora, con la costituzione di una società pubblica per la realizzazione dell’opera, ci ritroviamo con una società privata al 39% e sull’orlo del fallimento. Ci era stata prospettata un’operazione che avrebbe migliorato e arricchito Anzio, ci ritroviamo, dopo aver dilapidato circa due milioni di euro e forse più, con un pugno di mosche: la gara a suo tempo bandita per la realizzazione del porto non ha avuto alcun esito e, stante la grave crisi economica che ha colpito pesantemente anche il settore della nautica, è ormai completamente saltata ogni sostenibilità economica di un’opera faraonica oltre che dannosa per l’assetto complessivo della città. Il PD nella fase iniziale di questa vicenda si era diviso tra chi pregiudizialmente contrario al progetto del porto, pensando di poter esercitare una sorta di diritto di veto, e chi, come il sottoscritto con l’associazione “Sinistra senza Aggettivi” ed altri compagni e consiglieri comunali di allora, sosteneva la necessità di proporre una nostra idea precisa di porto accettando e rilanciando la sfida della maggioranza di allora sulla necessità di ammodernare ed eventualmente ampliare il porto di Anzio partendo dalla soluzione

delle criticità di vario tipo dell’attuale bacino. La drammatica condizione in cui versa oggi la società “Capo d’Anzio” impone decisioni drastiche e non ulteriormente procrastinabili. Ecco allora la proposta illustrata dal PD nella conferenza stampa del 26 aprile: lanciare un azionariato popolare per salvare la “Capo d’Anzio”. Con tutto il rispetto che si deve a chi, in buona fede, si sforza di trovare soluzioni a problemi seri, quella proposta sembra proprio una trovata da illusionista, non sembra una risposta adeguata a problemi seri: un coniglio tirato fuori dal cilindro ma non rappresenta certo una reale possibilità di soluzione.

L’azionariato popolare, proposta “ideologicamente” perfetta in realtà viene qui declinato come strumento di salvataggio di una società sull’orlo del fallimento, la cui responsabilità ricade peraltro tutta sulla destra anziate e non solo nelle sue varie anime e articolazioni, e che dovrebbe così consentire la realizzazione del porto. Quale porto ?

In assenza di qualsiasi ipotesi diversa o concreta variante, il porto del mega progetto sulla cui inadeguatezza tutto il PD unito era d’accordo .

Oggi di quel progetto si dice che potrebbero essere considerati solo “eventuali aggiustamenti” in una successiva fase temporalmente indefinita, cioè mai. Inoltre tale proposta sembra impraticabile anche tecnicamente, ad esempio: con l’emissione di nuove azioni perché il socio privato dovrebbe rinunciare di sua iniziativa al diritto di prelazione? Sembra davvero troppo chiedere ai cittadini

di Anzio di finanziare, senza neanche avere nessuna certezza per un possibile ritorno economico, la distruzione della parte più bella di Anzio cioè il porto e le riviere. Vedo già frotte di anziati che si accalcano per versare i loro risparmi! Per essere più chiari: anche se la proposta fosse praticabile (e non lo è) aspetto finanziario e proposta progettuale non possono avere tempi diversi.

Nel momento in cui si chiedono soldi ai cittadini bisogna avere la correttezza di dire chiaramente per cosa si chiedono. Tralasciando in questa sede le valutazioni prettamente politiche sulla proposta del PD, che di concreto ha solo la richiesta di un novo consiglio di amministrazione per la “Capo d’Anzio”, è evidente che è sempre più urgente l’esigenza di creare nuove condizioni e opportunità di carattere amministrativo ed economico per legare qualunque iniziativa pubblica (azionariato popolare, finanziamenti, gestione ecc) all’obiettivo finale che è quello di realizzare un porto a misura di città.

C’è da riaprire un canale di confronto con la Regione eventualmente rinegoziando con essa caratteristiche e dimensioni della concessione demaniale, verificando anche la possibilità di interventi diretti anche parziali ( primo fra tutti l’escavo del canale) per concretizzare una nuova configurazione del porto che si basi sui seguenti punti: Ammodernamento e adeguamento dell’attuale bacino senza modificarne le attuali destinazioni d’uso e caratteristiche (senza diminuire le banchine per l’attracco dei pescherecci) e prevedendo eventuali

nuovi posti barca turistici nelle aree residue, comunque consistenti, non necessarie alla attuale attività portuale, al fine di mantenere intatto il proficuo connubio porto-città.

Realizzazione di un ampliamento del piazzale retrostante il porto, con le necessarie opere accesso-

rie, solo per la dimensione sufficiente ad ospitare i cantieri navali, spostandoli così dall’attuale ubicazione. Intervento sulle riviere sia di ponente sia soprattutto di levante nelle aree liberate dai cantieri per ridisegnare tutto il water front del centro che migliorerebbe enormemente la bellezza e l’attrattiva turistica della città.

Il peccato originale del mega progetto approvato a suo tempo è infatti quello di considerare il porto avulso dalla città come sono tutte le “marine”; occorre ribaltare quella concezione e promuovere un concorso di idee per le riviere che migliori e rafforzi il legame del porto con la città ed il suo entroterra.

Questa era la proposta su cui il sottoscritto si è sempre battuto con i compagni dell’associazione “Sinistra senza Aggettivi” che, a maggior ragione, oggi mantiene la sua validità. La Regione non potrà e credo non vorrà sottrarsi al confronto alla luce dell’esperienza fin qui maturata, degli errori fatti, delle mutate condizioni economiche e della finanza pubblica. Solo con questa idea di porto e questo quadro istituzionale di riferimento sarà proficuo proporre tra le altre possibilità anche forme di azionariato popolare che, come viene proposto oggi, qualora fosse attuato ha il sapore di una fregatura da rifilare ai cittadini di cui peraltro non si vede neanche l’utilità per il PD in termini di propaganda elettorale”.

Dunque il vecchio leone è tornato a ruggire e vista la tanta carne al fuoco, c’è da immaginare che non si fermi certo qui..

Tito Peccia

Maranesi Nembo Kid Diamo il verde ai privati 8

Il consigliere neroniano è diventato il controllore di Anzio

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Sempre più investito di sacro fuoco, il giovane consigliere comunale anziate Marco Maranesi, nei suoi deliri epistolari che ormai vengono diramati ad un ritmo sempre più vertiginoso, fa ancora sapere: “A proposito della questione porto, l’atto di citazione contro la Marinedi per riprendere il 39% ancora in suo possesso, è stato purtroppo tardivo ed alla fine anche questa sarà una causa persa che potrebbe però costare ai cittadini di Anzio svariati milioni di euro in quanto, le azioni in oggetto, non saranno più quotate al valore nominale ma a quello di mercato rafforzando, di fatto, la posizione del proprietario della parte privata Renato Marconi. Quindi, Come non pensare male dopo che per circa tre anni il parere legale su questa riacquisizione è rimasto segretato nel cassetto del dirigente responsabile e come non continuare a farlo dopo che, per averne copia, ho dovuto sporgere denuncia presso le Autorità competenti? Come mai l’azione legale non è stata avviata quando tali quote erano ancora al loro valore nominale e lo si fa solo oggi dopo che quel parere non è stato mai utilizzato malgrado il voto unanime del consiglio comunale? Perché un funzionario comunale è stato obbligato dai vertici della Capo d’Anzio a scrivere una lettera perentoria agli ormeggiatori servita alla controparte per ricorrere al TAR e far paralizzare così il tutto? Ed a proposito delle tante paventate dimissioni, così come affermato dallo stesso sindaco durante l’ultimo consiglio comunale, il presidente della Capo d’Anzio è tuttora in carica mentre, il dottor Pusceddu, componente del suo CDA, assume posizioni a titolo personale che non sono condivise rispetto alla vendita della società”.

Ma non pago di quanto già asserito continua: “In merito invece alla questione mense scolastiche, il dottor Pusceddu, appena nominato dirigente dell’Area Amministrativa, spero revochi subito l’appalto di questo servizio come deliberato dall’Anticorruzione anche perché, la commissione giudicatrice della gara è stata formata illegittimamente ed il suo ruolo, come risulta dagli atti, è stato determinante per l’affidamento del servizio alla ditta seconda classificata, che avrebbe dovuto offrire pesce fresco, frutta, verdura biologica ed alimenti vari a km zero. Stiamo parlando di un servizio rivolto a 3500 bambini delle scuole della città che, ultimamente, è passato da pessimo ad indecente così come riportato nel verbale dei consiglieri comunali Davide Gatti e Velia Fontana che lascia senza parole. Tuttavia, anche questo, non sembra essere ancora sufficiente per cacciare una ditta che, illegittimamente, gestisce un servizio che costa alla città milioni di euro. Sempre nell’ultimo consiglio comunale, però, l’assessore alla Pubblica Istruzione Laura Nolfi, si è assunta finalmente la responsabilità di leggere il deliberato dell’Anticorruzione che bolla come illegittima la procedura di gara adottata per l’appalto delle mense scolastiche ma soprattut-

to, ha avuto il coraggio di assumere una ferma posizione politica a favore della revoca dell’appalto affermando che, il capitolato non viene rispettato ed è giusto voltare pagina. Rispetto ai rapporti tra dirigenti ed amministratori politici, su quanto asserito dal sindaco, ho invece una diversa opinione in quanto credo sia dovere della politica di dire la sua sui capitolati per dare un indirizzo che vada nell’esclusivo interesse dei cittadini.

Ma quando fa questo, la politica, deve sempre mantenere le mani pulite ed assumersi, al contrario di quanto è stato fatto nella vicenda mense, la responsabilità di deliberare in Giunta i capitolati di gara in modo da stabilire parametri realistici che vadano nell’interesse dei fruitori del servizio e non di quello delle ditte o, peggio ancora, dell’indotto delle gare d’appalto. Al Consigliere Del Villano, ancora impegnato a difendere l’indifendibile, dico che troppo tardi sono stati smantellati quegli uffici dove si negavano gli atti ai consiglieri comunali per non violare i segreti commerciali e li si negavano altresì all’Anticorruzione, dove sono spariti dati fondamentali per dare seguito al servizio e si impediva alla nutrizionista incaricata dal Comune di effettuare le dovute verifiche del servizio. Se le cose andranno come affermato dall’assessore, dal Segretario Generale e dal dott.

Droghini, è terminata finalmente una battaglia durata un anno che, alla fine, ha visto trionfare la verità ed ha fatto emergere le gravi responsabilità amministrative di una certa dirigente e del suo staff”.

Ma naturalmente l’ennesimo j’accuse di Maranesi non poteva certo esaurirsi qui e così, il giovane consigliere anziate, ha concluso i suoi comunicati con un polemico augurio di buon lavoro al collega Davide Gatti per la sua ennesima trasmigrazione nelle fila del gruppo di maggioranza che fa capo all’assessore Alessandroni e vivissimi complimenti al sindaco per aver nominato dirigente con delega alla sicurezza dei cittadini una persona condannata in via definitiva per corruzione, truffa e falso.

Tito Peccia

Il Litorale

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

Presentata la proposta di regolamento da AnzioDiva e da Legambiente

Di fronte al solito disgustoso spettacolo di lotte fratricide e di colpevoli ripensamenti che il governo del Comune neroniano sta dando ormai da un anno, continua l’attivismo del maggior partito di opposizione attraverso la politica delle cose. Una tela intessuta con pazienza che punta al ricambio nella guida del comune alla prossima tornata elettorale che potrebbe non essere necessariamente allo scadere del mandato.

L’impegno del Consigliere Bernardone, in difesa della pineta della Gallinara, ha rappresentato un valido complemento dell’azione forte e decisa del Gruppo Operativo Salviamo la Pineta.

Un impegno che prescinde, nel modo più assoluto, da una sponsorizzazione partitica ma che non può non significare che l’azione politica è anche sensibilità ed impegno per le cose concrete oltre che spartizioni ed interessi di bassa lega.

Questo impegno si è recentemente manifestato anche attraverso la presentazione di una proposta di regolamento per l’adozione delle aree verdi per il Comune di Anzio, che trova origine nella legislazione nazionale ed in varie regolamentazioni regionali . La proposta non è certamente un evento originale; basta andare su internet e cliccare “adozione aree verdi” per trovare centinaia di leggi, bandi, disciplinari e normative di tantissimi comuni italiani che, anche in forza di propri regolamenti interni, provvedono a gestire il verde comunale anche attraverso la collaborazione di associazioni e di enti privati. Ciò non toglie, però, merito a chi ha ritenuto opportuno aprire un dibattito per la stesura del regolamento che dovrà regolare l’affidamento di aree verdi nell’ambito del Comune di Anzio. La presentazione è avvenuta nella sala conferenze del ristorante la Marinella di Lavinio alle 18,30 del 16 aprile ed era sponsorizzata dall’Associazione Anzio Diva, una espressione socio culturale che si muove nell’area del PD di Anzio e da Legambiente, circolo le Rondini di Anzio-Nettuno, che contribuisce in modo rilevante alla sensibilizzazione naturalistica nel territorio e che ha organizzato il Gruppo Operativo per salvare la pineta della Gallinara a cui partecipa in modo attivo. La manifestazione è stata di sicuro suc-

cesso sia per il livello di partecipazione sia per la qualità degli interventi salvo la solita eccezione di chi voleva trasformare un dibattito di interesse generale nella discussione del problema del proprio giardinetto. Nel palco sedevano oltre al Consigliere Bernardone, Bartolo Bartolomei, Presidente di Anzio Diva; Anna Tomassetti, Presidente del Circolo le Rondini di Legambiente Anzio-Nettuno; Mauro Agostini che si è assunto il ruolo di “facilitatore” della riunione e Claudio Tondi che ha presentato, con precisione e dovizia di chiarimenti, le linee essenziali del Regolamento per l’Adozione delle Aree Verdi nel Comune di Anzio. Il Regolamento, che definisce gli obiettivi, le modalità e le categorie delle aree da considerare per l’”adozione”, mostra qualche criticità nell’approccio semplicistico e poco pratico per quanto attiene alle motivazioni che dovrebbero sollecitare l’utenza privata a collaborare con le istituzioni nella gestione di una zona verde pubblica. Lo sbilanciamento utopistico verso soluzioni troppo naturalistiche e poco pratiche ha già costituito il fallimento della gestione da parte di privati del verde in altri comuni; altri fallimenti sono costituiti dall’incauto affidamento ad entità inaffidabili, spesso selezionate con superficialità o con clientelismo. La sintesi del problema risiede nell’aspetto finanziario e, semplificando: se il comune ha le disponibilità finanziarie e le capacità tecniche perché dovrebbe affidare aree verdi pubbliche alla gestione di privati? Se il comune non ha disponibilità finanziarie adeguate ed affida aree

verdi all’utenza privata, chi finanzierà tutte quelle opere di manutenzione, di tutela e di salvaguardia che i regolamenti di affidamento devono necessariamente prevedere? Da qui le due fazioni: gli utopisti fautori della scelta della “natura incontaminabile”ed i pratici del “facciamo rendere il bene pubblico per originare risorse che servano a mantenerlo”. E’ forse nel mezzo la soluzione o forse bisognerebbe coinvolgere finanziatori esterni (banche, istituti ecc.) che potrebbero sponsorizzare le iniziative di affidamento a fronte della pubblicità del proprio intervento.

Il problema non è di facile soluzione se si vuole creare uno strumento equilibrato ed efficace; il dibattito è aperto al contributo di tutti. Resta il riconoscimento nei confronti di chi ha preso l’iniziativa. Il dibattito, che forse è stato gestito in modo poco dinamico, quasi formale, ha visto anche gli interventi del Consigliere Maranesi, che ha tessuto le lodi dell’iniziativa e quello, più consistente, dell’Assessore Attoni, che ha manifestato disponibilità a sostenere il progetto e stima per i suoi autori. L’assessore ha voluto anche anticipare un dibattito che avrà luogo nel Consiglio Comunale in merito alla destinazione di un enorme appezzamento di terreno per la realizzazione di infrastrutture turistiche e di un parco pubblico, auspicando la condivisione, tutt’altro che scontata, dell’opposizione. Alle 21 circa la riunione è terminata anche perché un odorino di arrosto proveniente dalla cucina del ristorante ricordava a tutti che era l’ora di cena.

Sergio Franchi

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I danni del nuovo Piano Regolatore

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Il Litorale

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Il nuovo Piano Regolatore di Anzio è stato mal concepito e peggio attuato creando discrasie sul territorio e sul tessuto sociale

Che cosa è un Piano Regolatore?

Nell’ordinamento italiano il Piano Regolatore Generale Comunale (P.R.G.C.) è definito come uno strumento che regola l’attività edificatoria in un territorio comunale e contiene indicazioni sul possibile utilizzo o tutela delle porzioni del territorio cui si riferisce. In altre parole, il Piano Regolatore stabilisce le regole, i limiti e le destinazioni degli spazi urbani: esso è lo strumento di gestione dell’assetto del territorio. Il Comune di Anzio ha approvato, nel 2005, il suo nuovo Piano Regolatore redatto dall’illustre professore Pier Luigi Cervellati, docente universitario di “Riqualificazione urbana e territoriale”. La redazione di un nuovo piano regolatore trova spesso ragioni nella necessità di dare risposte a nuovi fenomeni sociali ed a sostanziali mutamenti economici ed infrastrutturali, per guidare cioè lo sviluppo e la crescita in modo equilibrato, negli strumenti urbanistici ed armonico, negli stili costruttivi. Le ragioni di sviluppo e gli obiettivi del piano regolatore vengono di norma definiti dalle amministrazioni comunali all’atto dell’incarico al professionista che deve svilupparlo. Quali furono gli obiettivi che il Piano Cervellati dovrebbe raggiungere nel un suo ordinato, equilibrato ed armonioso divenire? Li stralcio direttamente dalla “Relazione Generale “ del PRGC di Anzio: 1. definire un assetto del territorio adeguato alle esigenze di uno sviluppo qualificato e corrispondente alle istanze presenti e future della città di Anzio ( ciò significa che si deve progettare un assetto urbano e territoriale rispettoso del passato e promozionale del futuro, per definire un presente consapevole e partecipato da tutti i cittadini). 2. mantenere e potenziare l’identità culturale del territorio quale supporto anche a un diverso e ulteriore incentivo economico, (ciò comporta che si debbono individuare le peculiarità di Anzio nella consapevolezza della sua storia e della sua natura nonché delle sue potenzialità sociali ed economiche ) 3. promuovere la qualità del territorio quale base dello sviluppo. (La qualità non è sinonimo di quantità; come si è creduto per molto tempo nel redigere i piani

regolatore, bensì impone che ogni scelta sia finalizzata al miglioramento delle condizioni urbane e ambientali, economiche e sociali del luogo pianificato). Vorrei evitare ogni esercitazione dialettica sulla tecnica urbanistica che sarebbe difficile per i lettori seguire e per me articolare adeguatamente della storia recente e recentissima del Comune di Anzio e delle sue diatribe politiche. Ritengo sia molto più facile e, sicuramente più intellettualmente onesto, cercare di valutare, non tecnicamente, ma al lume della banale logica del cosiddetto uomo della strada, che alla fine ne è il fruitore finale, se il Piano Regolatore stia, come promesso, mantenendo un adeguato assetto del territorio; stia potenziando l’identità culturale del territorio stesso e promuovendo la sua qualità. Sembrano le tipiche buone intenzioni di cui è lastricata la via dell’inferno. Perché, fra tardivi ripensamenti e goffi tentativi di smarcarsi da parte dei responsabili della politica locale, infernali sono gli effetti a tutti visibili e da tutti comprensibili, che la nuova guida urbanistica ha portato sul territorio comunale dopo dieci anni di vita. Dove è lo sviluppo qualificato? Ed il potenziamento dell’identità culturale?

Non parliamo della promozione della qualità del territorio. Dove sono le nuove strutture sociali indispensabili per parlare di qualità? Dove le iniziative imprenditoriali pubbliche e private per poter parlare di sviluppo qualificato?

Quali i programmi, anche di lungo respiro, per dare una risposta alle esigenze promozionali del territorio? Non si pensi di dare qualche risposta sensata a questi quesiti attraverso la panacea di tutti i mali di Anzio e cioè il famigerato nuovo porto che, inserito nel contesto viario esistente aggiunge solo un altro problema e non una soluzione. Il nuovo piano regolatore accentua, e non era certamente necessario, la funzione di Anzio come periferia di terza fascia di Roma Capitale, funzione che è solo parzialmente ostacolata dai collegamenti ferroviari ed automobilistici fatiscenti.

L’effetto inconfutabile, che molti osservatori chiamano ormai disastro, è sotto gli occhi di tutti: la

incontrollata ed inarrestabile proliferazione in modo del tutto squilibrato di migliaia di nuove unità abitative nate senza alcuno stimolo di un mercato già saturo delle tante abitazioni esistenti che, per ragioni contingenti o per una disaffezione turistica, molti proprietari pongono in vendita. Quantità e non qualità. Si demoliscono decine di ville e villette realizzate degli anni 60 e 70 edificate con tassi di edificabilità di tutto respiro per realizzare blocchi di 4 mini appartamenti che si mettono in vendita con nome di “villini plurifamiliari” di qualità decisamente bassa. In compenso si tagliano in modo indiscriminato centinaia di alberi adulti causando una vera e propria mutazione dell’habitat naturale. Nuovi insediamenti nascono ovunque senza che esista un mercato che li possa assorbire se non attraverso un ulteriore crollo dei prezzi che li renda appetibili a nuovi pendolari che fuggono dall’inaccessibile mercato della Capitale. Un ex Vice Sindaco di Anzio ha, tempo fa, denunciato il fatto che tanti costruttori sono in sofferenza perché migliaia di appartamenti restano invenduti. Questa ingenuità dei costruttori non mi convince troppo: chi è così stupido da finanziare progetti che tutti sanno che verranno commercializzati in un

mercato che chiamare saturo è solo un eufemismo? Chi può avere interesse ad investire danaro senza preoccuparsi troppo dell’immediato ritorno? Che il Piano Regolatore possa servire anche a trasformare il territorio di Anzio in una lavanderia per danaro mafioso non è certamente un’ipotesi troppo peregrina ma che va oltre la buona fede di chi il Piano Regolatore ha voluto ed ha approvato. Pecunia non olet nemmeno ad Anzio, ma questo non deve alimentare lo sciacallaggio strumentale di chi fa la politica del meno peggio paventando commistioni fra gli amministratori loca-

li e le organizzazioni criminali; come, tempo fa, ha saggiamente chiarito il Prefetto dichiarando “ Allo stato non risultano situazioni che impongano l’attivazione delle procedure di legge di cui all’art.

143 del DL 267 del 2000” che tradotto significa: non ci sono ragioni per imporre limitazioni operative o controlli particolari al Consiglio Comunale di Anzio. Meglio così. Restano tutti i danni che un piano regolatore mal concepito e peggio attuato stanno creando e creeranno sul territorio e nel tessuto sociale del comune neroniano.

Sergio Franchi

Quello che allora poteva sembrare solo un nostro presentimento, oggi è realtà.

In una conferenza stampa organizzata all’indomani della fuoriuscita del consigliere Davide Gatti dal partito, avevamo manifestato la nostra perplessità sulle motivazioni che lo avevano indotto a tale scelta, motivazioni peraltro poco comprensibili poiché si parlava di una conflittualità con qualche dirigente, così come di una non condivisione della linea politica del partito che, a suo dire, sembrava volesse avvicinarsi alla maggioranza di Bruschini. In quella conferenza stampa oltre a ribadire come Fdi-An era e sarebbe rimasta all’opposizione, sollevavamo il dubbio di come probabilmente fosse il consigliere Gatti a cercare spazi e fortuna altrove.

Dopo pochi mesi la verità è venu-

ta a galla. Apprendiamo dai giornali del passaggio del neo consigliere nel gruppo di maggioranza dell’assessore Alessandroni e non possiamo non stigmatizzare tale condotta, ben lungi dal rappresentare un percorso di coerenza che ci si aspetterebbe da un giovane. Auguriamo buon lavoro al Consigliere Gatti, eletto anche con i nostri voti, e ci piacerebbe che lo stesso spiegasse ai cittadini quale sono state le “argomentazioni” messe in campo dall’assessore Alessandroni per convincerlo a passare in maggioranza, nonché come potrà votare a favore dei provvedimenti di una maggioranza che in questa sua breve esperienza politica ha tentato di contrastare, almeno a parole.

Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale di Anzio La Dirigenza locale

Buon lavoro Gatti

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Il porto dei cittadini secondo i democratici

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Il Litorale

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Il PD neroniano ha presentato la sua proposta per uscire fuori dall’impasse e realizzare l’opera tramite azionarato diffuso

Non è una cosa comune sul nostro territorio essere presente e dover commentare un incontro con all’ordine del giorno una proposta concreta, anche se su un argomento complesso e forse anche difficilmente realizzabile, ma mi sembra un passaggio in avanti rispetto al solito tram tram che ci ha allontanati da una politica che dice una cosa e ne fa un’altra, senza mai coinvolgere i cittadini. Questa proposta invece i cittadini i coinvolge eccome, addirittura li fa diventare protagonista. Almeno questa sembra essere l’intenzione. Ma vediamo qual’è la proposta che il segretario Gianni De Micheli ha illustrato ad una platea interessata.

Proposta del Pd per uscire dall’angolo e realizzare l’opera.

Il porto di Anzio è pubblico e dei cittadini. In giugno il Pd di Anzio presenterà un’iniziativa pubblica in cui illustrerà i 5 punti programmatici del progetto politico per la rinascita della città. Oggi illustra il primo punto: IL PORTO. I cittadini di Anzio attraverso tutte le istituzioni che li rappresentano, hanno sempre immaginato la realizzazione e la gestione pubblica del porto attraverso la Capo d’Anzio, società che è nata pubblica. Una scelta naturale, perché Anzio “è” il suo porto, dalla ricostruzione del bacino voluta da Innocenzo XII la città è rinata e si è sviluppata.

La Capo d’Anzio nasce pubblica. La società Capo d’Anzio Spa nasce nell’anno 1999 con delibera unanime del Consiglio comunale e con assetto totalmente pubblico, ovvero il 98% in quota al comune di Anzio e il 2% Monte dei Paschi di Siena quale esattore comunale al momento della costituzione, nel giugno del 2000. Le quote rientra-

no al Comune subito dopo, si immagina un azionariato diffuso tra operatori e cittadini per il 39%.

Il cavallo di Troia. A seguito di un contenzioso tra Marconi e Italia Navigando avviene una costosa operazione di scissione societaria che assegna all’ingegnere 10 “asset” tra i quali il 39% della Capo d’Anzio che si ritrova così, attraverso un cavallo di Troia, un socio privato (Marinedi) che … non ha scelto.

La privatizzazione (anomala) della società e del porto. Sono diverse le anomalie dell’ingresso privato nella Società, solo per citare alcuni vizi di forma: l’ingresso non ha rispettato il gradimento del socio; la mancata evidenza pubblica; altre anomalie passate e presenti come ben esposte nella Relazione Cancrini che il sindaco ha tenuto per tre anni nei cassetti.

Consiglio comunale compatto: il porto è pubblico. Secondo i patti parasociali a un anno dalla concessione Italia Navigando alla quale è subentrato Marconi doveva portare i soldi per realizzare il porto altrimenti sarebbe stata esclusa dalla compagine societaria “al valore nominale”. Sul mancato rispetto dei patti parasociali e sull’intento di riacquisire le quote private, sono stati presentati un Ordine del giorno nel 2012, una delibera nel dicembre scorso e una a Marzo, tutti approvati con voto unanime, ad esprimere la volontà per cui la realizzazione e la gestione rimanessero nelle mani dei cittadini.

Natura pubblica, la difficoltà di oggi. La Capo d’Anzio è in una situazione finanziaria che non gli consente di avviare entro il 2015 gli obiettivi del Piano Finanziario.

Il comune non può sottoscrivere

aumenti di capitale, perché la società è in perdita da tre anni e se lo fosse anche per il quarto oltre che non sottoscrivere aumenti dovrebbe essere tempestivamente liquidata. La legge di stabilità 2015 richiama anche delle azioni de spending review, che andrebbero nella direzione opposta al mantenimento delle quote.

Capo d’Anzio, i rischi dietro l’angolo. 1) liquidare la società: la concessione tornerebbe alla Regione e lo sviluppo infrastrutturale del porto di Anzio dovrebbe ripartire da zero; 2) “vendere la società”. Procedura complessa, e soggetta a rischi.

Il porto dei cittadini, la proposta del PD.. Effettuare un aumento di capitale, riservato a soci di minoranza con la logica dell’azionariato diffuso, destinando a questi una quota di azioni inferiore a quella di Marinedi e del Comune, con una procedura che rispetti i principi di base dell’evidenza pubblica.

Come può realizzarsi. Un aumento di capitale andrebbe fatto con rinuncia al diritto di opzione da parte dei soci attuali. Un aumento di capitale andrebbe fatto nel rispetto della normativa relativa all’evidenza pubblica. L’aumento di capitale dovrebbe essere fatto con la prospettiva di far entrare molti più soci di minoranza, e di conseguenza l’assetto societario finale potrebbe essere questo.

LA CAPO D’ANZIO OGGI Socio Marinedi; Quota 39%; Controvalore 27.300; N. Azioni 1.950.

Socio Comune; Quota 61%; Controvalore 42.700; N. Azioni 3.050.

Socio Totali; Quota 100%; Controvalore 70.000; N. Azioni 5.000.

Le tre possibili ipotesi a confronto: 1. 20 anni persi e futuro incerto

per la realizzazione del porto (da scartare); 2. il porto finisce nelle mani di un privato, non si esercita più alcun controllo (da scartare); 3. il porto resta ai cittadini e si av-

vale del controllo pubblico, viene rispettato il principio del porto “della” città si torna all’originario azionariato diffuso. Occorre un management di qualità e garanzia.

Giancarlo Testi

Chiedete scusa Qualcosa è stato fatto 12

Duro attacco di D’Arpino al Partito Democratico

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Non lascia passare nemmeno un giorno dalla presentazione della proposta del Pd sul porto che l’ex presidente della Capo d’Anzio Luigi D’Arpino replica aspramente e accusa personaggi e partito di aver impedito la realizzazione del sogno dei cittadini di Anzio: il nuovo porto. Alla notizia della proposta del Pd per salvare la Capo d’Anzio e delle parole del segretario Gianni De Micheli che nella conferenza stampa ha definito “indegni” gli “spettacoli offerti da D’Arpino a Villa Sarsina”, conferenza stampa che peraltro il consigliere Ivano Bernardone aveva definito trash, ha duramente replicato: “Il comune di Nettuno non stava poi così male – sostiene D’Arpino - è bastato l’ingresso in giunta da parte di un esponente del Pd di Anzio, di Gianni De Micheli, per far crollare tutto. De Micheli e il Pd di Anzio sono fallimentari da diversi punti di vista. Il Pd di Anzio, dopo aver cercato di distruggere il progetto del porto, con quei 13 o 14 voti che gli sono rimasti e che mette in vendita offrendoli ora a questo ora a quello, cosa vuole consigliare? Consiglio io a loro

un esame di coscienza visto che hanno devastato il centrosinistra e di fatto, ci stanno facendo governare senza opposizione. De Micheli - affonda - dovrebbe chiedere scusa alla città per aver ritardato, con l’aiuto dei consiglieri regionali del suo partito, il rilascio della concessione del nostro Porto e sarebbe onesto da parte sua raccontare a tutti quelle verità che hanno sempre riportato davanti alle scrivanie della Regione: il progetto del porto che abbiamo presentato e approvato, che risale a Mastracci, loro non lo vogliono”.

Poi si sofferma su altri problemi politici riguardanti il campo in cui non milita, ma, per attaccare frontalmente quello che oggi reputa un avversario si lascia andare ad un commento poco politico: “Esprimo la mia solidarietà a Chiavetta per come è andata a finire, il danno più grande resta che ci ha rimandato De Micheli ad Anzio a tempo pieno”.

Una difesa troppo accesa e che sarebbe concepibile magari ad un Presidente, a tal proposito, ma D’Arpino non era dimissionario o no?

Giancarlo Testi

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Il Litorale

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

Nettuno. Forse è sbagliato dire che in questi ultimi anni non è stato fatto nulla

Si sa, quando qualcuno va in disgrazia sono tutti pronti a lapidarlo, quelli che gli sono stati sempre avversi, magari anche a ragione, ma anche qualche presunto amico. Io non ho paura, perché le critiche le ho sempre espresse quando il sindaco Alessio Chiavetta sembrava essere all’apice della sua popolarità, a sostenere, in questo momento che l’amministrazione è alla gogna, che alcune cose sono state fatte e che alcuni amministratori, specie nel primo mandato hanno pienamente fatto il loro dovere, alcuni senza chiedere niente, per puro amore per la città e non solo per Nettuno. E questo lo dico perché anch’io ho partecipato a qualche opera meritoria in cui si sono distinti amministratori e cittadini.

Questa riflessione mi è venuta qualche giorno fa perché passando da una città che amo, una città ferita, distrutta qualche anno fa da un devastante terremoto, ho avuto una nuova conferma della reale

situazione italiana. Una politica di promesse ma che poi è sempre assente nei momenti di difficoltà. Si sto parlando di L’Aquila e di quel terremoto che è divenuto un affare per imprenditori senza scrupoli e devastazione per tanti cittadini costretti ad abbandonare la loro città, le loro radici.

Proprio a questo proposito ricordo anche alcune famiglie che erano venute a Nettuno, ricordo il dolore, ma anche l’impegno di tanti per cercare di fare il possibile per i tanti disperati che da un giorno all’altro si trovarono costretti a vivere nelle tende. Ricordo anche con piacere una visita che facemmo ad una famiglia a cui portammo viveri e conforto. C’era anche il consigliere Carlo Alemagna e, sentite sentite, il sindaco Alessio Chiavetta. Altri tempi direte voi.

Si, però oggi che è in piedi la denigrazione completa dell’amministrazione che ha governato in questi anni, in tempi in cui qualcuno sostiene che il clima è di-

ventato irrespirabile e la città si è imbarbarita, voglio ricordare anche la generosità dei nettunesi nelle occasioni importanti. In poco tempo, grazie ad Alemagna, alle associazioni dei Carabinieri e la partecipazione di tanti cittadini furono raccolti diversi camion di prodotti per i terremotati. Assieme al consigliere Alemagna fummo anche onorati di un attestato di benemerenza rilasciato dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile.

Noi la prendemmo volentieri a nome di tutti i cittadini che avevano contribuito ad accumulare tutti quei prodotti. Questo è l’esempio più eclatante che dimostra che quando i cittadini sono uniti nel raggiungimento di un obiettivo, niente è impossibile. Questo clima di collaborazione, al di la degli schieramenti e delle ideologie vorrei si ritrovasse a Nettuno. Per non sentir più dire che la città è imbarbarita.

Giancarlo Testi

a dir poco imbarazzante in quanto, il concetto espresso da Bruschini è che, poiché ad Anzio molti cittadini -ci marciano- mettendo in scena sinistri falsi, è giusto che i fatti siano accertati dalle Autorità. Così siamo al ridicolo e stiamo valutando la possibilità di presentare un esposto nei confronti di questa Amministrazione per le accuse rivolte ai nostri concittadini. Se il sindaco ha le prove della falsità dei sinistri allora denunci i fatti all’Autorità Giudiziaria altrimenti, sarebbe opportuno evitare certe dichiarazioni. Piuttosto che negare il diritto al giusto risarcimento per tutti coloro che dovessero subire dei danni a causa della mancata manutenzione delle strade, l’Amministrazione dovrebbe interrogarsi sulle responsabilità dell’assessore Alessandroni che dovrebbe preoccuparsi di sistemare le strade ed evitare che tali episodi si verifichino. Oltre ad un aspetto politico poi, c’è anche un problema di natura giuridica che probabilmente sfugge, come spesso ac-

cade, a questa Amministrazione.

Nel caso in cui un cittadino decida di iniziare infatti una causa, al giudice non interessa nulla dell’intervento delle Autorità, in quanto i fatti potrebbero essere dimostrati anche attraverso altri mezzi di prova. Tutto ciò non fa quindi che negare ai cittadini il diritto di essere risarciti, laddove chiaramente ve ne siano i presupposti, obbligando gli stessi a rivolgersi al giudice per vedere tutelato il proprio diritto, con evidente aggravio di spese a carico del Comune di Anzio”.

Per supportare i cittadini di fronte a quest’ennesimo atto di arroganza, il partito ha deciso di mettere a disposizione di tutti coloro che dovessero rimare coinvolti in sinistri stradali per manifesta responsabilità dell’ente comunale, un servizio di consulenza e di assistenza legale completamente gratuito il sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.00 presso la sede in Via Aldobrandini 13, o scrivere direttamente all’indirizzo email: fratelliditaliaanzio@libero.it. T.P.

Danni da buche stradali

In merito alla risposta data, durante l’ultimo consiglio comunale, dal sindaco Bruschini all’istanza presentata dal consigliere Marco Del Villano, con la quale richiedeva l’annullamento della delibera di Giunta che subordina il risarcimento dei danni provocati ai veicoli dalle buche stradali all’accertamento da parte delle Autorità, il portavoce di Fratelli d’Italia Francesco Novara fa sapere: “La risposta del sindaco, è

Le urgenze di Nettuno Il prefetto Gabrielli ad Anzio La UIL scrive al commissario Raffaela Moscarella

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Il Litorale

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Il nuovo Prefetto di Roma ha incontrato a Villa Sarsina il sindaco Bruschini

Al Commissario Prefettizio Dott.ssa Raffaela Moscarella Residenza Municipale - Nettuno

lll.ma Dott.ssa Moscarella, in un momento di grande difficoltà per la vita della comunità locale il suo incarico, ancorché gravoso ed impegnativo, può rappresentare un contributo fondamentale al miglioramento del rapporto tra cittadini ed istituzioni. La cultura civica e della legalità passa attraverso l’instaurarsi di rapporti sani, corretti e trasparenti tra gli amministratori e gli amministrati, per cui i cittadini non sono più considerati “merce” da tenere presenti solo nelle occasioni elettorali, e lasciare poi ai margini nel momento delle scelte che riguardano tutta la vita collettiva, bensì qualcosa di “vivo”, in grado di esercitare un ruolo attivo e propositivo.

Il suo impegno sarà certamente rivolto a tenere aperto, anche in una fase così straordinaria per la città, un rapporto con la cittadinanza e con le sue rappresentanze associative, sindacali e professionali per costruire un consenso ampio e qualificato nel momento in cui verranno prese delle decisioni fondamentali che riguardano non solo la vita della comunità locale ma anche il fondamentale contributo di tutti i lavoratori impegnati del Comune, delle aziende partecipate e delle società e cooperative a cui sono affidati servizi di rilevanza sociale ed ambientale.

Urgono alcune analisi e propostepossibilmente da condividere - su alcune criticità non risolte in questi anni, tali da affrontare con piena cognizione di causa la discussione e l’approvazione del bilancio 2015. Evidenziamo tra le priorità di assoluta urgenza: a) le questioni legate alle politiche di integrazione socio-sanitaria previste dal Piano di Zona del Distretto H6 - comprendente i Comuni di Anzio e Nettuno - di cui Nettuno, a partire dal gennaio 2015, è diventato comune capofila. Riteniamo, infatti, che rivesta

carattere di priorità approfondire tutti gli aspetti legati al Piano di Zona vigente, specie quelli relativi alle attività rimaste ancor oggi inapplicate, ed esaminare i risultati e le criticità dei progetti in essere quale, ad esempio, quello relativo all’assistenza domiciliare fortemente ridimensionata in questi anni. b) una verifica puntuale della tempistica dei pagamenti verso i fornitori di servizi appaltati, al fine di poter evitare i mancati pagamenti stipendiali da parte delle società e cooperative assegnatarie proprio in ragione della crisi di liquidità che caratterizza purtroppo il sistema finanziario locale. c) un’attenta analisi sulla riorganizzazione e la gestione del personale interno all’Amministrazione da troppi anni lasciato in balia degli umori politici e privato invece di quei processi di valorizzazione in termini formativi e motivazionali anche economici e di ci il lavoro pubblico ha assoluta necessità.

Su tali problematiche, pertanto, Le chiediamo un urgente incontro e, nel confidare in un suo cortese cenno di riscontro, porgiamo intanto distinti saluti.

I Resp. Uil Fpl Roma e Lazio Comune di Nettuno Bruno Galante, Antonella Bravo Il Respe Camera Sindacale Gianmatteo Piersanti

Il 23 aprile il nuovo Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, è stato ricevuto nella Casa Comunale di Villa Sarsina dal Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, nell’ambito di una serie di incontri pianificati dalla Prefettura nei Comuni più importanti dell’area metropolitana. All’incontro istituzionale, tenutosi all’interno della Sala Giunta, hanno partecipato i massimi Rappresentanti delle Forze dell’Ordine del territorio, il Comandante della Polizia Locale, Samuele Carannante, il Segretario Generale, Pompeo Savarino, il Vicesindaco, Giorgio Zucchini e l’Assessore alle Politiche Sociali, Roberta Cafà.

Il Sindaco Bruschini, dopo aver accompagnato il Prefetto in una rapida visita dell’edificio, è intervenuto con una rapida descrizione del territorio comunale e delle criticità in alcuni quartieri come Falasche (Via della Lottizzazione) e Lavinio Stazione che, come giustamente segnalato dai cittadini residenti, necessitano di una mag-

giore presenza delle Forze dell’Ordine. Il Sindaco ha chiesto l’aiuto della Prefettura, con l’invio di nuovo personale per rendere più sicuro il territorio, almeno durante la stagione estiva quando la città triplica le residenze e per

Dunque, mentre il corpo di Chiavetta è appena stato deposto dalla croce, ecco che i primi pretendenti alla futura guida della città già iniziano a farsi avanti. Ad aprire la campagna di “sensibilizzazione”, dopo l’intervento di alcuni rappresentanti di Forza Italia, è il portavoce per Nettuno di Fratelli d’Italia Roberto Falcone il quale, in una sua dichiarazione fa sapere: “Dopo la sfiducia incassata da Chiavetta e dal centrosinistra è tempo di analisi e proposte per elezioni non certo imminenti, ma comunque non lontane. Difatti, sarà nella primavera del 2016 che i nettunesi dovranno scegliere il loro prossimo sindaco e rinnovare il

consiglio comunale. Dopo che Chiavetta ed il centrosinistra hanno fallito è il momento di unire il centrodestra e di dare a Nettuno un’amministrazione seria e rappresentativa.

In questi dieci anni, tra commissariamento e un’amministrazione di centrosinistra, abbiamo assistito al massacro del centro storico, con la famosa buca del parcheggio incompiuto che ha determinato il collasso delle attività commerciali intorno a quella che definisco la ferita più grande mai inflitta al cuore di Nettuno, oltre all’abbandono delle periferie, delle scuole messe male, in una città sporca, con tanti fondi buttati in spettacoli

e dissesti stradali da record. Adesso è l’ora di proporre un’alternativa che metta d’accordo tutti i partiti del centrodestra, ma soprattutto che sia espressione vera della gente. Non so quale metodo sceglieremo, ma di certo non ci metteremo seduti a nessun tavolo dove si parlerà di assessorati o cose simili, oggi ci interessa solo il rilancio economico di Nettuno, con il candidato a sindaco giusto e con un programma scritto dai nettunesi. Nei prossimi giorni, saremo in piazza e nelle periferie per dare voce ai cittadini. Sarà una anno duro ma noi siamo pronti”.

Molto bene, queste, perlomeno nelle parole, sono le intenzioni di

Fratelli d’Italia che, sinceramente, non si potranno discostare poi più di tanto da quelle di tutti gli altri pretendenti al titolo anche perché, obbiettivamente, che altro potrebbero dire? La città è quello che è, lo scempio edilizio che ne è stato fatto (e che in tanti, ma proprio in tanti, vorrebbero continuare ad incrementare..) pure, le strutture sono quelle che sono (per cui, un qualsiasi imprenditore, visto anche un certo andazzo, non è certo invogliato ad investire), di soldi, l’Amministrazione, quale che essa sia, ne può fare solo a suon di tasse, quindi? Quindi, almeno per ora, ci fermiamo qui, poi vedremo.

Tito Peccia

Uniamo il centrodestra

l’effettuazione di sgomberi definitivi di fabbricati, occupati da non aventi diritto che stanno creando gravi disagi ai cittadini.

Il Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, ha dichiarato la disponibilità ad incrementare la presenza delle Forze dell’Ordine durante la stagione estiva ed a coadiuvare il Sindaco, in base ad un piano coordinato di interventi, in operazioni congiunte che a tutela della cittadinanza e per ripristinare l’ordine sul territorio. Inoltre il Prefetto ha sottolineato l’importanza, per le Amministrazioni Comunali, di valorizzare e puntare maggiormente sul corpo della Polizia Locale che, comunque, ad Anzio attualmente opera con una carenza di organico pari al 50%.

Al Sindaco Bruschini è stata sottolineata l’esigenza che la Città di Anzio si doti di un piano di protezione civile pratico, semplice ed operativo che, al momento del bisogno, sia immediatamente in grado di fronteggiare l’emergenza.

Nei prossimi giorni il Sindaco di Anzio invierà al Prefetto di Roma un pratico piano di priorità per iniziare a risolvere alcune criticità presenti sul territorio comunale.

Fratelli d’Italia per Anzio Triste, solitario finale

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Il Litorale

Il consigliere regionale Righini si sta interessando della villa e delle grotte di Nerone

Nel tentativo di cercare di risolvere i tanti problemi che affliggono la città di Anzio, Fratelli d’Italia, si sta ora adoperando per gestire al meglio la questione riguardante la zona delle Grotte di Nerone.

“Alla Regione, si comincia a fare finalmente chiarezza intorno alla questione del sito archeologico Villa e Grotte di Nerone dopo che, nella primavera del 2013, di punto in bianco, delle ruspe avevano dato il via alla posa di un molo in cemento, a protezione, almeno nelle intenzioni, dei resti dell’antico porto neroniano”.

Questo è quanto ha dichiarato Giancarlo Righini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia il quale, dopo aver incalzato l’Amministrazione regionale, ha richiesto spiegazioni su chi dovrà procedere al completamento dell’opera anche in virtù dell’evidente deperimento delle strutture. Contestualmente il consigliere ha ribadito la necessità di rendere esecutivo l’impegno sottoscritto all’unanimità dal consiglio, nel luglio del 2014, per l’istituzione del Monumento Naturale delle Grotte di Nerone. “Ringraziamo per il suo importante contributo il consigliere regionale Giancarlo Ri-

ghini, sempre pronto a recepire le iniziative nascenti dal territorio”, ha quindi ribadito in una nota il portavoce locale del partito Francesco Novara che ha così continuato: “Dopo le Grotte di Nerone, in Regione, è stata presentata anche una nostra mozione sul problema dell’immigrazione per cercare di evitare il ripetersi di fenomeni come quello che la nostra città è stata costretta recentemente a subire. Un tema questo strettamente connesso al problema sicurezza che vede da sempre particolarmente attivo il nostro partito a livello locale. Insieme al consigliere Righini ci batteremo affinché anche questa mozione sia discussa in consiglio regionale”.

Ma le argomentazioni di Fratelli d’Italia, visto l’ennesimo cambio di casacca del consigliere Davide Gatti, fanno altresì sapere: “Quello che allora poteva sembrare solo un nostro presentimento, oggi è realtà. In una conferenza stampa organizzata all’indomani della fuoriuscita del consigliere Davide Gatti dal nostro partito, avevamo manifestato la perplessità sulle motivazioni che lo avevano indotto a tale

Giustizia civica

Cerco testimoni dell’incidente avvenuto il 1 aprile 2015 in via roma 30 Anzio alle ore 9:40. Dove una donna sui 57 anni con auto di colore bianca urtava tamponando il sottoscritto Di cola Ugo abbordo di un motorino, causandomi lesioni multiplie, trauma cranico. con ricovero ospedaliero di 20 giorni mi rivolgo in special modo alle persone che mi hanno soccorso, se hanno annotato il numero di targa dell’investitrice la quale si è DILEGUATA. Contattare al 3474406136 o riferire alla polizia di Anzio. Chiede il sig. Ugo se l’articolo puç essere pubblicato 2 settimane di seguito. Grazie cordiali saluti.

Daniele

scelta, peraltro poco comprensibili poiché si parlava di una conflittualità con qualche dirigente, così come di una non condivisione della linea politica del partito che, a suo dire, sembrava volesse avvicinarsi alla maggioranza di Bruschini. In quella conferenza stampa oltre a ribadire come FDI era e sarebbe rimasta all’opposizione, sollevammo il dubbio di come, probabilmente, il consigliere Gatti, volesse solo cercare fortuna altrove. Dopo pochi mesi la verità è finalmente venuta a galla.

Apprendiamo infatti del passaggio del consigliere nel gruppo di maggioranza dell’assessore Alessandroni e non possiamo che stigmatizzare una condotta ben lungi dal rappresentare un percorso di coerenza che ci si aspetterebbe da un giovane. Auguriamo comunque buon lavoro al consigliere Gatti, eletto anche con i nostri voti, ma ci piacerebbe che, lo stesso, spiegasse ai cittadini quale sono state le argomentazioni messe in campo dall’assessore Alessandroni per convincerlo a passare in maggioranza, nonché di come potrà votare a favore di provvedimenti di una maggioranza che in questa sua breve esperienza politica ha tentato di contrastare, almeno a parole”.

Tito Peccia

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Nettuno è allo stato di semiabbandono secondo Chitarrini

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

Questo triste finale è l’esito di una crisi che attanaglia Nettuno da oltre un ventennio; una crisi che, prima di essere di ordine politico-amministrativo, è di ordine sociale ed economico, di mancanza di un progetto per la città, di saturazione della bolla edilizia, di un errato governo dei processi di recente urbanizzazione nella vasta e problematica area metropolitana romana. Soprattutto è la prova provata della mancanza, a livello locale, di una classe politica, economica, imprenditoriale; classe dirigente nel senso di un gruppo capace di esprimere e perseguire una linea prospettica complessiva per la città, che sappia esprimere ed implementare una idea di territorio e di sviluppo dello stesso. Una idea egemone rispetto gli appetiti e le voracità contingenti, i particolarismi e i familismi; le miopie e le furbizie del giorno per giorno, la totale scotomizzazione delle emergenze sociali, l’essere in balia delle bolle e bollicine economiche che si manifestano qui e là a secondo dei capricci ondivaghi della diseconomia locale: una realtà impoverita e che va sempre più impoverendosi dopo errori e occasioni mancate nel corso dei decenni precedenti. Certo non è una situazione solo locale, più o meno tutte le altre amministrazioni locali e in alcuni ambiti centrali, soffrono gli stessi problemi, solo che, magari a Nettuno tali contraddizioni si concentrano e vanno ad incidere su una realtà molto particolare e anche, per certi aspetti, difficile già in partenza.

Chi come il sottoscritto ha vissuto nelle sezioni di partito per un trentennio, dai primi anni 70, fino alla (con)-fusione a tiepido Ds/Margherita (ex Pci ex Dc) e ha anche prestato lavoro, per oltre 35 anni, in una istituzione che gli ha consentito, tra l’altro e nonostante le personali discrasie e strabismi, di avere una certa panoramica della realtà sociale del territorio, costatandone nel corso degli anni il progressivo degradarsi, l’incongruità dell’azione politico-amministrativa, in particolare a partire dalla metà degli anni 80. Chi ha potuto prendere nota del precipitare delle contraddizioni fra aspirazione turistica e cementificazione, dell’uccisione violenta e rapida della cultura della vigna e della villeggiatura stagionale, della comunità originarie determinando uno stato di anomia e di rottura fra quelli che erano i vecchi valori e i vecchi legami sociali e normativi e i nuovi, che sono contraddittori, disvaloriali, produttori di esclusione e disappartenenze nei

rapporti sociali …Chi ha notato ciò vivendolo anche con sofferenza e apprensione, non può non plaudire questo secondo intervento, in 8 anni e –se non vado errato- il 3° in 18 aa, della istituzione prefettizia. Un plaudire angosciato, che amaramente conferma quanto scrivevo poco meno di un mese fa in merito proprio a un commissariamento, che dovrà essere lungo andando alla radice delle problematiche di questa sfortunata città e iniziare a ricostruire sulle macerie. Stando al curriculum e al vissuto professionale la Dr.sa Moscarella sembra essere persona preparata e competente e spero che possa metter mano nell’ esosa fiscalità contributiva, ripristinare la governance con Anzio e la Asl per le politiche sociali-sanitarie e il Piano di Zona. Estranea alle beghe e ai miseri conflitti di bottega dovrebbe iniziare con il togliere polvere, ruggini e incrostazioni dagli ingranaggi della usurata macchina amministrativa, iniziare lo sgombero dai rottami e i residui prodotti dalle insulse megalomanie delle passate amministrazioni (la ferraglia della piscina, le rotatorie a metà, i moncherini in ferro-cemento presso il santuario di S.M. Goretti, l’ecomostro portuale, il teatro ecc.). Dovrà vedersela, per quanto è nelle sue prerogative, con micro e macrocriminalità locale ecc. Prioritario è sanare la città dalla piaga del centro: ‘il buco del culo del diavolo’, come lo scrittore R. Musil definiva l’istituto militare frequentato dal ‘giovane Toerless’ (mi si lasci passare le citazioni della metafora letteraria, ma il linguaggio corrente non ha parole per raccontare quanto è stato compiuto nel tessuto vivo della città). L’arredo urbano, la segnaletica orizzontale, il piazzale della Stazione…: Nettuno è allo stato di semiabbandono. E poi tentare di intervenire su quella che secondo me è, storicamente, la madre originaria della situazione attuale: la profonda deprivazione culturale: una biblioteca comunale, o una mediateca, un cineforum comunale o un auditorium, una sala lettura…qualcosa di permanente, che non sia l’evento estivo, la grossolana una tantum ad uso di un turismo che non c’è.

Non è poco e non è facile e ci vorrà il massimo del tempo del suo mmandato; in compenso la Dr.sa Moscatella ha un piccolo punto a suo favore, quello che, comunque vada, peggio (o come) è stato fatto in questi ultimi (non solo ultimissimi) anni è quasi impossibile.

Giuseppe Chitarrini

Serata di Primavera Quattro mani in cucina

Uno dei più importanti eventi benefici ad Anzio

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

Il 15 aprile si è rinnovato l’appuntamento con la “Serata di Primavera”, uno tra i più importanti eventi benefici del territorio, organizzato dal Comitato per la Lotta Contro il Cancro di Anzio/Nettuno, giunto ormai all’importante traguardo del 20° anno.

Come sempre, sul palco del Cinema Moderno, si sono alternati tantissimi artisti tra i quali, provenienti da spettacoli come Zelig e Colorado, Marco Passiglia, Alberto Farina e Gianluca Giugliarelli che, grazie alla loro partecipazione del tutto gratuita, hanno allietato la serata degli spettatori oltre a dare il loro contributo per una nobile causa. Infatti, ha dichiarato il vicepresidente del Comitato Fabrizio Mastroddi, è importante sottolineare lo scopo di tale manifestazione il cui incasso, detratto dalle spese, verrà destinato all’acquisto di macchinari ed attrezzature indispensabili per la prevenzione del cancro, oltre a far fronte alle innumerevoli richieste che riceviamo quotidianamente da medici impegnati in prima linea nel combattere e curare quello da tutti è ormai definito come il male del secolo. Il Comitato Lotta Contro il Cancro Anzio/Nettuno, uno dei pilastri del sociale nel nostro territorio, è proprio grazie a queste iniziative ed all’impegno delle persone e dei medici che vi collaborano che, nel corso degli anni, è riuscito a raggiungere importanti obiettivi ed arrivare a donare macchinari ed attrezzature agli ambulatori di senologia, oncologia e day hospital oncologico degli ospedali riuniti di Anzio-Nettuno per un’importo che supera ormai i 500.000 euro L’impegno di que-

Il Litorale

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All’alberghiero di Lavinio la quarta edizione della competizione culinaria

Alberto Farina

Gianluca Giugliarelli

sto gruppo di volontari non si limita solo a questo, ma è importante altresì sottolineare gli innumerevoli screening gratuiti organizzati e la collaborazione fattiva con altre associazioni, come per esempio l’Andos, e l’appoggio ad altre iniziative sociali sul territorio.

Tito Peccia

Così come annunciato, mercoledì 15 aprile, presso la sede dell’Istituto Alberghiero di Lavinio, si è svolta la quarta edizione della competizione culinaria “Quattro mani in cucina”. Voluta ed ideata dalla presidente dell’associazione “Oltre Mente” Maria Teresa Barone, anche questa volta, la sfida ai fornelli, ha visto nove giovani aspiranti chef i quali, accompagnati da un loro familiare, hanno

dato vita a gustosi quanto raffinati piatti che hanno spaziato dalla cucina più tradizionale a quella più creativa. Al termine della preparazione e della presentazione delle rispettive pietanze, queste sono state giudicate da una severa giuria composta dalla direttrice dell’Istituto Antonella Mosca, dalla presidente dell’associazione “Occhio dell’Arte” Lisa Bernardini, dall’avvocato Giusy Piccolo, dalla

docente Manuela Miocchi e dalla chef della “Taverna del Peccato” Iolanda Taurelli, che ha decretato vincitori: Ginevra Giordano, Francesco Cavaliere e Jessica Ruzza. La manifestazione, così come ha tenuto a ribadire la Barone, ha avuto come sempre il doppio scopo di unire le capacità culinarie di questi ragazzi mentre interagiscono con un loro familiare.

Tito Peccia

Placidi dimettiti! Raduno Compagnia Intercettazioni 16

Ecco le motivazioni del Movimento Anzio

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Cari cittadini il motivo per cui abbiamo chiesto le immediate dimissioni dell’Assessore all’Ambiente Patrizio Placidi è da imputarsi all’attuale fallimento della differenziata, costata, in questi ultimi due anni, milioni di soldi pubblici. L’Assessore Patrizio Placidi, nell’ultimo Consiglio Comunale del 17/aprile 2015, ha ammesso che, dopo più di due anni di sua gestione, la situazione della differenziata è diventata ingovernabile e i rifiuti si accumulano sempre più spesso in improvvisate discariche.

Nel tentativo di “discolparsi” da questo dramma, ha imputato la mancanza di controllo alle forze dell’ordine. Allora noi ci domandiamo: perché fino a qualche mese fa andava pubblicamente dicendo che la percentuale di differenziata si aggirava con successo al 70 - 75 per cento? Perché i suoi “sceriffi” ambientali, creati da lui e pagati con soldi pubblici per controllare chi non differenziava, non sono stati in grado di svolgere questo compito? Dove sono andati a finire i molti milioni di euro pubblici usati da lui per gestire la differenziata? Perché, dopo anni di sua gestione ambientale, ci ritroviamo con lo spropositato aumento della TASSA sui rifiuti e inquinanti cumuli di mondezza sparsi ovunque? A tutte queste

domande c’è soltanto una risposta: dimissioni per incompetenza.

Sia chiaro a tutti, il Movimento Anzio non è contrario alla differenziata, ma è contrario alla scriteriata gestione dell’Assessore all’Ambiente Patrizio Placidi e, per avvalorare la nostra richiesta di dimissioni, abbiamo protocollato in data 17/aprile/2015 un accesso agli atti per reperire le bolle di pesatura e le dichiarazioni di provenienza inerenti al conferimento di plastica, carta, vetro, organico e differenziato nei luoghi specificati per i mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile dell’anno 2015.

Per legge entro trenta giorni ci devono essere consegnati i relativi documenti che ci serviranno per sapere con certezza quanti rifiuti sono differenziati e quanti di questi vanno a finire nelle inquinanti discariche.

Sotto lo stimolo dei cittadini che ci chiedono di intervenire sul plateale fallimento del progetto differenziata, sul gravoso aumento riguardante la tassa dei rifiuti e sulla reale preoccupazione di convivere con discariche sparse ovunque, il Movimento Anzio porterà avanti questa faccenda fino a quando chi ha fallito lasci il suo posto ad altre persone più competenti di lui.

Giorgio Giolini Movimento Anzio

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Il Litorale

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

Celebrato il 60° anniversario con la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti

Ad Anzio, grande raduno del personale già appartenente agli Enti, Comandi e Unità Informazioni e Difesa Elettronica dell’ Esercito in occasione del 60-esimo anniversario della costituzione della Compagnia Intercettazioni e Radiogoniometria del Battaglione Speciale a supporto delle esigenze informative dello Stato Maggiore dell’Esercito. Si sono ritrovati in Piazza Garibaldi davanti al Monumento ai Caduti di tutte le guerre gli oltre 100 radunisti, provenienti da più parti d’Italia, dal Veneto alla Campania, dalla Toscana al Lazio. Abbracci, strette di mano, pacche sulle spalle, tanti ricordi e tanti sorrisi. La commemorazione è iniziata con il doveroso omaggio ai Caduti di tutte le guerre di Anzio, città scelta per l’occasione in quanto la Compagnia di cui ricorreva il 60° di costituzione è stata la “matrice” del Reparto che continua il suo impegno operativo, il Comando Trasmisioni ed Informazioni dell’Esercito che ne è continuatore attuale e la cui sede è proprio Anzio. Il Sindaco di Anzio, Dr. Luciano Bruschini era accompagnato dal Gen. C.A. Ciacci, già Capo del Servizio Informazioni dello Stato Maggiore Esercito mentre la Corona era portata dal più anziano degli assegnati a suo tempo a quella Compagnia – Cav. Antonio Alderisio e da un giovane, Andrea Fantoni, già militare di leva ad Anzio dove ha prestato servizio in uno degli ultimi scaglioni arruolati. Il Cappellano Don Roberto ha espresso il signi-

ficato del gesto di onore reso dai veterani a coloro i quali sono caduti per la Patria quale primo momento del raduno a segnare la continuità nel ricordo di chi ci ha preceduto dandoci l’Italia di oggi.

I Radunisti si sono poi recati “di nuovo nella loro Caserma” dove hanno assistito alla proiezione di filmati “amarcord” ed hanno avuto anche la possibilità di una breve visita alle principali infrastrutture rendendosi conto di quanti cambiamenti sono nel tempo intervenuti.

Nella circostanza il Presidente Nazionale di AssoInformazioni, Gen. C.A. Angelo Pacifici, (che dobbiamo ringraziare in modo particolare per la sua paziente ricerca di materiale iconografico per i filmati “amarcord”) ha fatto dono di una targa ricordo al Comandante delle Trasmissioni e Informazioni Esercito, Gen. C.A. Adriano Vieceli, che ha ringraziato offrendo a sua volta un crest

del Comando COTIE. Un’altra targa è stata presentata al Comandante della Brigata RISTA EW, Gen. B. Francesco Ceravolo quale segno di vicinanza di AssoInformazioni ai destini della Brigata. Inoltre l’evento ha segnato l’occasione per ringraziare il Gen. C.A. Carlo Ciacci di aver accettato la carica di Presidente Onorario dell’ Associazione Nazionale Informazioni Esercito. Oltre ad una targa ricordo, il Presidente Nazionale ha donato al neo Presidente Onorario un distintivo di appartenenza dell’associazione. Ha concluso l’evento un pranzo sociale a cui hanno partecipato anche rappresentanti del Comando Trasmissioni e Informazioni e del Comando Brigata. L’immancabile incontro conviviale è stato poi il coronamento di una giornata che resterà nel cuore di molti per l’incontro di amici e colleghi di un tempo e per i tanti ricordi che ha fatto riaffiorare.

A.A.

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Antium Heroes Legalità trasparenza e futuro

Anche Anzio alla Giornata Mondiale del Libro

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

Anche la città di Anzio partecipa alle celebrazioni della Giornata Mondiale del Libro grazie all’iniziativa dell’associazione Andromeda che, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio della Regione Lazio e del Comune di Anzio – Assessorato alle Attività produttive, e con la collaborazione dell’ associazione Asylum Games e della Bottega della Lettura, organizzerà ad Anzio in piazza Pia e Piazza Garibaldi, dal 1 al 3 maggio 2015, la Mostra Mercato del Libro, del Fumetto e del Vinile “Antium Heroes”.

Per gli appassionati collezionisti sarà una ghiotta occasione per trovare edizioni ormai fuori catalogo di opere letterarie, oppure i numeri mancanti alla collezione di fumetti iniziata fin da bambini.

Ma anche una occasione di tuffarsi nel passato di un un mondo ormai superato dalle nuove tecnologie digitali, ma ancora ricco di fascino e carico di ricordi, il mondo del disco in vinile, 45 o 33 giri, ma anche 78 giri suonati da grammofoni dell’epoca, che, dopo tanti anni di onorato servizio, ancora risplendono nei salotti di molte case. Il busto di Nerone, simbolo del patrimonio storico,culturale e archeologico della città, campeggia al centro del brand creato per l’occasione dai grafici dell’associazione Andromeda. Un accostamento ideale. Anzio e i suoi eroi, Nerone appunto, ma anche anziati che si sono costruiti una solida reputazione in campo letterario e del fumetto in particolare, come Gabriele Dell’Otto, trasferitosi negli Stati Uniti dove disegna fumetti e cartoni animati per la Marvels e altre industrie di cartoons.

Tra i vari ospiti che onoreranno con la loro presenza la manifestazione, spicca Mauro Laurenti della Scuola Romana del Fumetto, nonché rinomato disegnatore di Zagor e di Dampyr. Anche per quanto riguarda l’intrattenimento saranno numerosi gli ospiti. Tra questi Marco Piccirillo, in arte SuperMarco, e Mattia Carola, in arte Mr.Cartoon, che canterà le più belle sigle TV di cartoni animati. In ambito locale saranno presenti la Pro Loco Città di Anzio e il Centro di Ricerca e documentazione sullo sbarco e la battaglia di Anzio che presenteranno pubblicazioni sui personaggi e sul territorio cittadino. La manifestazione si è avvalsa della collaborazione di Carlo Meconi, titolare della Bottega della Lettura di Anzio. Nelle giornate della manifestazione si svolgeranno inoltre vari tornei aperti a tutti organizzati dall’associazione Asylum Games e per finire la città accoglierà l’arrivo dei Cosplayers.

Il Cosplay, nato in Giappone alla fine degli anni 70 e indica la pratica di indossare un costume che rappresenti un personaggio, dei fumetti, della musica, del cinema o di pura fantasia, riconoscibile in un determinato ambito e interpretandone il modo di agire.

Grazie all’abile regia di Mario Donati Lombardini e la partecipazione straordinaria di “Drow” Viviana Vignali e “Uruk-hai” Marcello Monti (cosplayers professionisti), domenica 3 maggio, presso i locali all’aperto dell’Oasi di Ponente, in via Riviera Zanardelli, si svolgerà infatti la prima edizione dell’ “Antium Heroes Cosplay Contest” Associazione Andromeda Anzio

Il Litorale

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Conferenza pubblica sabato 16 maggio presso la sale Le Sirene a Nettuno

“Quando vediamo le automobili in doppia fila su via Matteotti o via Ennio Visca, quando notiamo un mezzo fermo da tempo su un passo carraio o occupando uno scivolo per disabili, magari dinanzi ad un Ufficio Pubblico, quando decine di moto e biciclette poste strategicamente in prossimità dei marciapiedi impediscono di passare alle carrozzine, siamo di fronte al più evidente e macroscopico esempio di illegalità diffusa e insostenibile.

Bisogna iniziare ad intervenire da lì, punendo in modo esemplare e celere, per poi salire nella scala dei reati che oramai anche a Nettuno sono all’ordine del giorno e che spesse volte, la palese incapacità della giustizia e la lentezza della macchina burocratica permette che essi rimangano impuniti, togliendo l’entusiasmo a intere generazioni”, queste sono le dichiarazioni di Danilo Conversi, fondatore e portavoce del Movimento Città Futura che si presenta alla cittadinanza il giorno 16 maggio (sabato) alle ore 17,00 presso la sala de “Le Sirene” in via Matteotti n. 8 a Nettuno, con un modo insolito.

“Ci presentiamo agli amici nettunesi con una conferenza sulla legalità – ha detto Giulio Verdolino, ex assessore dimissionario e cofondatore del Movimento – sarà presente il Prof. Avv. Enrico Tuccillo (penalista di fama mondiale, che presenterà anche la sua ultima opera letteraria: CRUE I Codici del Potere), il Generale Giuseppe Chirico (presidente dell’Associazione un ponte di storia per l’Europa), il dott.

Raimondo A.Montanari (criminilogo), l’Avv. Giammario Batta-

glia (Esperto della teoria empirica della democrazia, le trasformazioni dei partiti e del sistema politico italiano).

Aprirà i lavori il Consigliere Regionale On. Fabrizio Santori.

L’invito è stato esteso al dott.

Giuseppe Travaglini – Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Velletri.

Ci è sembrato utile ribadire che mettere al centro della propria vita e dei propri progetti il senso della comunità e il rispetto della legalità stimola comportamenti virtuosi a loro volta portatori di

benessere e armonia collettiva”.

Sarà presente anche un nutrito gruppo della componente giovanile del Movimento.

“Intendiamo dare voce ai giovani cittadini. Devono essere gli attori principali nella vita delle istituzioni democratiche.

Questa è una delle idee sulla quale si fonda il nostro Movimento, che aspira ad una nuova concezione di Amministrazione Pubblica, basata sul dialogo, sulla conoscenza, sulla trasparenza e sulla legalità.

Vi aspettiamo numerosi “. fm

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Il libro di Cappellari Alberto Angela ignora la RSI 18

Il fascismo ad Anzio e Nettuno dal 1919 al 1939

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Il fascismo ad Anzio e Nettuno nel ventennio 1919 – 1939 e’ l’ultima fatica storico/letteraria di Piero Cappellari. Docente dell’Accademia Delia, storico e studioso di fama. Duecentoottantotto pagine, con sessantadue straordinarie immagini del nostro territorio a corredo. Di questo periodo, erano finora note solo alcune brevi e talvolta fantasiose notizie.

Piero Cappellari scavando in archivi polverosi, ma ricchi di storia, ha riportato in vita episodi, avvenimenti nascosti dalla polvere del tempo e dalla non curanza degli uomini. La storia di Anzio e Nettuno nel periodo 1919/1939 ma anche sui campi di battaglia di Abissinia e Spagna, inoltre anche i timidi tentativi di antifascismo, in un momento in cui l’adesione al fascismo era pressoché totale. Il libro esce nella collana della Herald “Per non dimenticare” ed e’ dedicato alla memoria di Luciano Cianfoni, Giorgio Catavotello e Giuseppe Pisacane. Nove capitoli, dalle origini del fascismo passando per il consenso di massa e per le tradizioni popolari: fantastico capitolo che parla non solo delle feste religiose e nazionali, ma anche della famiglia come cardine della società e della funzione del sabato fascista. Capitolo che andrebbe insegnato nelle scuole del nostro territorio, alla ricerca di tradizioni perdute. Infine le opere del regime. La ricca

appendice e la sontuosa bibliografia, sottolineano quanto studio e passione e’ occorsa per riportare alla luce la nostra storia in due dei più entusiasmanti decenni di sogni e passioni italiche. Un libro di storia non e’ inerte e’ materia viva, ricorda il dottor Armocida presidente della Proloco Nettuno nella sua prefazione al libro, non si legge per erudizione, per piacere emotivo. Un libro di storia serve per collegarci a quei momenti passati e finalmente comprenderli.

Descritti con stile asciutto, con alla base una ricerca scrupolosa, sarà fonte di studio per le generazioni future. Libro scritto con intelletto ma anche con cuore sereno ed obiettivo. Nella appendice finale vengono ricordati i caduti di Anzio e Nettuno nella Prima Guerra Mondiale, quelli dell’Impero, della Cruzada Spagnola ed i segretari dei Fasci di Combattimento di Anzio e Nettuno. Opera che va a completare I legionari di Nettunia, passando per “Lo sbarco” e le vicende di Nettunia, sconfiggendo quell’oblio, acuito dalla scomparsa degli ultimi testimoni, ed evitando quel deserto culturale costellato prevalentemente da menzogne. Un doveroso grazie, da tutti i veri appassionati di storia va a Piero Cappellari per questo tassello fondamentale per le basi della storia di Anzio e Nettuno.

Filippo Moretto

Sono Massimo Federico e vorrei rispondere all’articolo di Tito Peccia sul nr.8 del 16/30 aprile 2015 “Chiavetta crocifisso a Pasqua” nell’ultima parte dove scrive che “....le colpe non vanno ricercate nei colori politici ma in coloro che ne fanno parte e ne fanno uso per perpetrare unicamente i loro interessi....”. A Nettuno sia la precedente “Amministrazione” Marzoli che la recente “Amminestrazione” Chiavetta, pur essendo di opposta natura politica, hanno prodotto lo stesso risultato: Commissariamento, ingenti danni economici e materiali al Paese.

Non sarà forse l’intero sistema politico italiano, costruito da decenni sul malaffare e malagestione, a produrre questi risultati, indipendentemente dai volti di chi sale a rappresentare i diversi simboli?

Non è giunta l’ora di fare “tabula rasa”, democraticamente con il voto, delle tradizionali bandiere politiche che hanno creato il sistema “marcio alla radice” e fare spazio a nuove formazioni, nuovi colori, nuovi volti, nuove mentalità e culture se vogliamo sostituire queste abitudini di “gestione” politica e ridare un futuro all’Italia ed ai nostri malmessi comuni?

Un futuro all’Italia

Il Litorale

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

Lettera aperta di Pietro Cappellari al conduttore televisivo di Ulisse su Rai Tre

Egregio Dottore, mi permetto di scriverVi a seguito della puntata di “Ulisse” avente per oggetto lo sbarco angloamericano di Nettunia del 22 Gennaio 1944, andata in onda sul “noto” canale RAI 3, il 18 Aprile 2015. Mi sento in dovere di scriverVi prima di tutto come Italiano (nel senso mazziniano del termine) e poi come ricercatore, per non sembrare, prima di tutto, uno zelante professorino intento a “fare le pulci” al Vostro programma. So benissimo che errare è umano, ma sono anche convito che perseverare sia diabolico, caro Dottore! Il mio intervento si rende necessario anche perché la Vostra redazione si era pure interessata a un mio studio sull’evento storico in questione (Lo sbarco di Nettunia e la battaglia di Roma) e mi sento in dovere di esternarVi pubblicamente le mie riflessioni. Infatti, nonostante un nuovo approccio nell’elaborazione del programma, con immagini a colori e il largo utilizzo di figuranti, che rappresentano una bella novità in linea con le esigenze televisive di oggi, l’intera ricostruzione storica sprofonda nel “vecchiume”, riproponendo la consueta vulgata antifascista e anti-italiana come ci veniva propinata a scuola negli anni ’80, dimenticando l’enorme progresso degli studi storici di questi ultimi anni, che tendono a superare le versioni di comodo politicizzate. Durante tutta la trasmissione mai una volta è stata citata la Repubblica Sociale Italiana, né i suoi reparti che vennero schierati in difesa di Roma in quella Primavera del 1944, al fianco dell’alleato germanico. E questo è quanto meno sospetto. Vorrei sapere se Voi (o chi Vi scrive i testi) siete un ignorante, nel senso almirantiano del termine, ossia ignorate l’esistenza della RSI e delle sue Forze Armate, oppure la censura ideologica che è stata fatta corrisponde ad un preciso piano di epurazione politica di un passato scomodo che non era il caso di ricordare, per lasciare inalterata l’impostazione pedagogica dell’intera puntata. Infatti, sul fronte di Nettunia furono impiegati il fior fiore dei reparti della Repubblica Sociale Italiana, penso agli Aerosiluranti, ai barchini della Xa Flottiglia MAS, ai reparti di terra come il Battaglione Paracadutisti “Nembo”, il Reggimento Paracadutisti “Folgore”, il Battaglione SS Italiane, il Battaglione “Barbarigo” della Decima MAS, il I Battaglione M “IX Settembre”, senza dimenticare i ragazzi della 5a Compagnia Studenti Volontari Romani (Granatieri di Sardegna) e quelli dei Battaglioni del Genio dell’Esercito Nazionale Repubblicano. Nulla, tutto ciò è “dimenticato” nelle oltre due ore di trasmissione in cui ci si dilunga su episodi marginali della guerra e si fantastica sulla Resistenza (che a Roma fallì completamente il suo compito). Si parla dell’inumana deportazione degli Italiani di religione israelita residenti a Roma (16 Ottobre 1943), ma ci si dimentica la deportazione (più numerosa) dei Carabinieri (che servivano lo Stato Nazionale Repubblicano di Mussolini), avvenuta sempre nella Capitale il 7 Ottobre precedente. Si parla dell’attentato di Via Rasella e della drammatica rappresaglia delle Fosse Ardeatine dimenticando di citare le Convenzioni internazionali di guerra e le disposizioni relative alla legittima reazione di un esercito regolare attaccato da illegittimi belligeranti quali erano i partigiani. Non si cita mai la parola comunismo – che fu la fede del-

la stragrande maggioranza dei partigiani – probabilmente per non disturbare l’impostazione politica della trasmissione dove le parole più usate sono “libertà” e “liberazione”, termini politici e non storico-militari. Caro Dottore, probabilmente Voi continuate ad ignorare la situazione storico-politica di quell’Italia. Eppure il sospetto che tale terminologia sia riconducibile ad un impostazione pedagogica di stampo antifascista sarebbe dovuto nascere solamente ascoltando le parole dei “popolari” testimoni di quel tempo da Voi riportate. Mentre Voi parlavate pomposamente di “libertà” e “liberazione” ad ogni occasione, i testimoni parlavano di voglia di pane, di cioccolata e i Comandanti angloamericani di occupazione. Altro che “libertà” e “liberazione”! Dimenticate forse il famoso detto malapartiano che solo gli schiavi sentono il bisogno di essere liberati? Ma dove si giunge al paradosso è nella camminata al Cimitero Militare di Guerra USA di Nettuno dove sono stati ricordati i numerosi cognomi italiani presenti sulle croci, dedicando un – giusto – pensiero ai figli degli immigrati italiani che vennero mandati a combattere contro quella che era la loro vera Patria. Anche in questo caso si dimentica di dire che si trattava nella stragrande maggioranza di coscritti di leva, che combatterono contro l’Italia fin dal 1942, in Africa Settentrionale e in Sicilia. Caro Dottore, bastava fare pochi passi e raggiungere il Campo della Memoria di Nettuno, il Sacrario del Caduti della RSI, per comprendere che v’era un altro tipo di Italiano che non si vergognava di essere tale (come quelli dell’U.S. Army; cfr. razzismo statunitense). Italiani che, volontariamente, rimasero al fianco dell’alleato germanico per continuare a combattere per l’onore d’Italia. Così come molti giovani di Nettunia corsero – volontariamente – ad arruolarsi sotto le bandiere della Repubblica Sociale Italiana per un sincero e generoso, quanto straordinario, amor di Patria. Probabilmente sono parole che suonano noiosamente retoriche a chi ha parlato degli scontri del 9-10 Settembre 1943 a Roma, dimenticando di dire che a guidare gli insorti v’era il Gen. Gioacchino Solinas dei Granatieri, una fascista che tale rimase anche successivamente, aderendo alla RSI insieme a tanti altri soldati protagonisti dei quelle giornate (altro che “combattenti per la libertà” come li avete etichettati). Così sono stati dimenticati anche alcuni episodi-simbolo – certamente marginali nel contesto di quell’immane conflitto, ma comunque da citare – come le uccisioni da parte dei soldati statunitensi di alcuni civili di Nettunia, dello stupro e del successivo massacro della giovane diciassettenne Giulia Tartaglia, la vicenda del Brigadiere dei Carabinieri Salvatore Pitruzzello (primo caduto della RSI sul fronte di Nettunia). Invece ci si è dilungati sul papà di un cantante dei Pink Floyd, omettendo di dire – ovviamente – che probabilmente a spazzare via il Plotone britannico di cui faceva parte non furono i Germanici, ma i Paracadutisti italiani del Battaglione “Nembo” che, in quei giorni e in quel settore, travolsero le linee inglesi, mettendo in fuga numerose unità nemiche. Si parla dell’accoglienza riservata dai romani agli Statunitensi che occupavano l’Urbe, dimenticando – o ignorando? – quello che avveniva nelle stesse ore quanto non pochi franchi tira-

tori fascisti presero le armi e bersagliarono, insieme ai soldati germanici, le truppe nemiche. Ci furono ben tre giorni di combattimento e la First Special Service Force subì perdite scottanti, più di quelle ricevute in un mese di impiego al fronte di Nettunia (dove, tra l’altro, si vide opposta al Battaglione “Barbarigo” della Decima MAS). Ma non solo. L’euforia dei primi giorni scomparve presto e in molti venne ripensato totalmente l’atteggiamento verso quelli che erano semplici soldati stranieri.

Ma non vorrei sembrare fazioso.

Per questo, a Voi che avete più volte pronunciato la parola “libertà” come sommo desiderio della popolazione italiana – dimenticando, ancora una volta?, il famoso motto tutto italiano “o Fanza o Spagna, purché se magna” – preferisco ricordare le parole di Corrado Barbagallo che su “L’Avanti!”, quotidiano socialista, nell’Estate di “liberazione” del 1944, così descriveva la situazione nella Capitale: “Sarà forse una esagerazione; sarà forse un fenomeno di ipersensibilità, ma è certo che tutti sentono che, oggi come oggi, a un anno di distanza dalla caduta del Fascismo, la nostalgia di quel passato è più diffusa che non fosse alla vigilia del climaterico 25 Luglio 1943. [...] Molti di quelli che un tempo si dicevano suoi fedeli sono passati al campo opposto, e alcuni vi lavorano anche con profitto. Invece ha avuto luogo inattesa fioritura fascista nella massa degli indifferenti di un tempo. [...]

Moltissimi di quelli che sono malcontenti dell’andamento delle cose attuali [...] sono stati all’improvviso colpiti da nostalgia fascistica, e anelano a ritorno di quel passato che, se non ottimo, (essi esitano ad affermarlo) fu migliore dello stato presente. [...]

Questa folla variopinta costituisce un esercito, disposto spensieratamente a inalberare i colori del fascismo. Che gli si dia una guida, un capo, un organo di propaganda, ed essa si affretterà ad applaudire e a seguirli”. Dov’è la “voglia di libertà” caro Dottore?

Dove sono i suoi “liberatori”? Ecco, a conclusione di questa lunga e opportuna lettera non posso non citare dell’Agente del FSS britannico Norman Lewis che, nel Settembre 1944, aveva già compreso la drammaticità della realtà italiana: “Comunque [...] sono arrivato alla conclusione che, in cuor suo, questa gente [italiana] non deve poterne proprio più di noi [Angloamericani]. Un anno fa li abbiamo liberati dal Mostro Fascista, e loro sono ancora lì, a fare del loro meglio per sorriderci educatamente, affamati come sempre, più che mai fiaccati dalle malattie, circondati dalle macerie della loro meravigliosa città, dove l’ordine costituito non esiste più.

E alla fine, cosa ci guadagneranno? La rinascita della democrazia. La fulgida prospettiva di poter un giorno scegliere i propri governanti in una lista di potenti, la cui corruzione, nella maggior parte dei casi, è notoria, e accettata con stanca rassegnazione. In confronto, i giorni di Benito Mussolini devono sembrare un paradiso perduto”. Ma come è possibile? E tutto quello che avete sostenuto in oltre due ore di programma? Probabilmente, questo non interesserà Voi, ne la Vostra redazione, ma mi è sembrato giusto evidenziarlo per correttezza storica e dignità di Patria. Parole emblematicamente mai pronunciate durante la Vostra trasmissione.

Pietro Cappellari

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Immigrazione al collasso in Italia

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Il Litorale

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Continua l’invasione sulle nostre coste mentre il mondo sta a guardare l’ennesimo spettacolo delle tragedie in mare

Si continua a parlare dei tanti migranti che arrivano sulle nostre coste senza più l’aggettivo clandestini come se l’arrivo quotidiano e drammatico delle migliaia di poveri disgraziati avvenisse secondo le regole, con regolare passaporto e visto d’ingresso nel nostro Paese. Si parla di loro solo come rifugiati e si definisce la loro intercettazione in mare sempre e comunque come salvataggio, forse per dare una logica ad un’azione politica che sta solo generando nuova ed incontrollata immigrazione e che è causa di centinaia di povere vittime che stanno trasformando il Mediterraneo in un cimitero. Le nostre istituzioni si sono avvitate in un caotico meccanismo ideologico facendo una totale confusione tra accoglienza e politically correct. Assolutamente incapace ed impreparato a gestire in modo adeguato un flusso immigratorio di questa portata, anche perché le nostre leggi non prevedono un’accoglienza forzata di queste dimensioni, il nostro governo ha alimentato, incoraggiandolo, l’ingresso di migliaia di persone ed imprecando, quando le cose sono diventate ingestibili, verso un’Europa ingrata che non ci aveva mai ordinato di prenderci questa responsabilità. Abbiamo creato una rete di salvataggio in mare che ha fortemente incentivato le partenze dalle coste libiche, anche con barche e gommoni inadatti alla traversata, nella speranza di essere comunque intercettati; cosa che, purtroppo, non è sempre accaduta come il numero dei morti in mare tragicamente testimonia. L’ondata immigratoria non viene raccontata dalla stampa italiana nella sua gravità sociale ma essa si limita alla triste litania del numero degli sbarchi quotidiani e di quello dei dispersi in mare accompagnando i resoconti con un buonismo esasperato che non serve certamente alla risoluzione del problema. E’ difficile trovare analisi basate sugli aspetti sociologici e sulla reale consistenza degli eventi se non quelle che uno sciovinismo becero utilizza però solo per alimentare la paura a fini politici o quelle che i fautori di un pericoloso atteggiamento ideologico tentano, sempre con meno successo, di propinare ad una cittadi-

nanza stanca della incapacità politica di chi le genera. Erano decine ogni giorno, poi centinaia ed ora sono migliaia mentre centinaia di migliaia sono pronti a partire. Che succede dopo? Una parte di coloro che sbarcano nel sud, trova un’occasione per sfuggire alla procedura di controllo e scompare nell’anonimato italiano, per ricomparire successivamente in qualche periferia e, troppo spesso, nella cronaca nera delle grandi città. Una parte riesce a raggiungere il nord Europa ma ci viene restituita in nome dello scellerato regolamento di Dublino, che prevede che l’immigrato resti di competenza dello stato di primo approdo. La maggioranza viene presa a balia dal sistema instaurato dall’accordo Stato-Regioni con un meccanismo esoso che alimenta il mondo troppo spesso corrotto delle cooperative dell’accoglienza, quelle che, a detta di chi se ne intende, ”rendono più della droga”. Si continua a nascondere la polvere sotto un tappeto sempre più piccolo senza uno straccio di progetto basato su un’organizzazione ricettiva, su una prospettiva a medio termine e sulle necessarie disponibilità finanziarie, la cui carenza si risolve alleggerendo altri capitoli di spesa e riducendo servizi per gli strati più poveri della popolazione. E’ in atto un meccanismo infernale per cui il nostro governo è diventato il finanziatore privilegiato della malavita jihadista di un nord Africa che organizza le forze per destabilizzare il continente europeo. Le varie Prefetture si affannano a prendere in affitto complessi abitativi a prezzi spesso elevati o a restaurare immobili pubblici per poter ospitare la quota di “migranti” che viene loro assegnata in una corsa alla distribuzione equa di un disagio che ormai solo gli ipocriti e gli operatori interculturali continuano a negare. Vengono create tante cellule in ogni regione dove vengono tenuti coloro che sono venuti nel nostro Paese spinti dalla fame molto più che da ragioni politiche e che, secondo le leggi vigenti, dovrebbero essere espulsi perché clandestini. Sono una modesta parte coloro che, di fatto, possono dimostrare, dopo un periodo di tempo che può anche durare anni,

il diritto di asilo in forza della qualità di rifugiati politici; la maggior parte degli immigrati che arrivano con i barconi proviene infatti da zone dell’Africa in cui l’unica guerra che si combatte è quella contro la povertà. D’altra parte se l’instabilità politica in Africa potesse giustificare lo status di rifugiato l’Europa dovrebbe prepararsi ad accogliere 500 milioni di rifugiati. L’invasione, perché i numeri ormai parlano di questo, viene subita dal nostro governo in un silenzio quasi assoluto che sta facendo la fortuna politica di partiti che hanno sempre fatto del controllo dell’immigrazione una componente essenziale del proprio programma. Le motivazioni dei fautori dell’ “aiutiamoli in casa loro” sono diventate convincenti per una parte sempre più larga della popolazione. “Prima vengono i nostri poveri e poi i poveri che vengono da fuori” può sembrare come un incitamento alla guerra fra poveri; ma chi può dar torto ad un principio che la carenza delle risorse rende imprescindibile sul piano sociale; un principio in base al quale agire in modo prioritario è l’unico metodo di equità possibile? Da informazioni non ufficiali risulta che ognuno dei tantissimi componenti dei vari nuclei di raccolta, ubicati nelle varie regioni, costa allo Sta-

to circa 40 Euro al giorno, incluso vitto, alloggio, supporto psicologico, didattica e pocket money. Se questo è vero, come faccio a non vedere la forte contraddizione fra la pensionata che vive di stenti con 500 Euro al mese, dopo una vita in cui ha contribuito a costruire questo Paese o il giovane italiano disoccupato e una persona venuta chissà da dove, che a questo Paese non ha dato nulla e che costa allo Stato 1200 Euro al mese?

Dopo l’ennesima tragedia in mare, si ripete il tragico spettacolo recitato dagli stessi attori, con gli stessi accorati appelli e le stesse ipocrite dichiarazioni di rito; e poi le solite convocazioni urgenti, i soliti elefanti che partoriscono i soliti topolini. Decisioni urgenti che, nell’ultima e più grave tragedia del mare, hanno portato a triplicare gli sforzi per soccorrere i migranti con il conseguente aumento delle persone che arriveranno in Italia. Per quanto attiene alla lotta per ridurre il flusso se ne riparlerà; di superare il regolamento di Dublino per un’equa ripartizione delle persone che arrivano, non se ne parla nemmeno:solo dichiarazioni di principio e belle parole. Tutto ciò ignorando che l’obiettivo non dovrebbe essere il salvataggio in mare ma il blocco del flusso con

interventi nelle zone di partenza.

Non si può continuare ad affrontare il problema a valle e sotto la spinta emotiva di una tragedia dopo l’altra. L’aspetto più grave è che questi risultati, che chiamare ridicoli significa accrescerne la portata, vengono spacciati come successo politico del nostro governo. L’accoglienza è un principio che ha una valenza assoluta per quanto attiene al mondo della coscienza o quello dell’etica universale ma lo Stato deve applicare politiche di equilibrio sociale e le politiche sociali non possono prescindere dall’aspetto finanziario e dalla sicurezza. E’certo che insieme a tanti poveri disgraziati in cerca di un futuro migliore stanno arrivando in Italia tanti delinquenti e forse qualche terrorista: non ne abbiamo proprio bisogno! Non sarà certamente un concetto condivisibile sul piano dei valori cristiani, ma chi può condannare il principio per cui mio fratello viene prima di uno sconosciuto? Intanto il degrado ed il disagio, che sempre accompagnano fenomeni di questo tipo, continuano e vengono spalmati su tutta la Penisola mentre un Governo incapace continua con un lamentoso, colpevole ed ipocrita atteggiamento che è solo segno di incapacità politica.

Sergio Franchi

Presenti alla FIERA DI CAMPOVERDE dal 01 al 03 maggio

“Io leggo perchè” Festa della Liberazione

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Il Litorale

Bella manifestazione che andrebbe riproposta con periodicità

Anzio in fermento, giovani in azione, trascinatori, gentili, infervorati, convinti, generosi, “socializzanti”. E’ l’immagine che hanno dato nell’essere i promotori e gestori dell’evento “io leggo perché” nella giornata del libro 23 aprile c.a. presso la sala Rita Levi Montalcini di Anzio.

All’ingresso mi raggiunge Stefano con il suo largo sorriso ed una vigorosa stretta di mano, mi invita a sedermi ed ancor prima di illustrarmi il programma della serata vuole presentarmi la collega impegnata in prima persona alla organizzazione della serata, Guendalina. Occhioni intelligenti, sorriso accattivante ed attentissima agli arrivi. Ho potuto constatare la sua ospitalità quando, lamentatomi del mio non perfetto udito, mi ha ceduto il suo posto per mettermi a mio agio.

Tra i partecipanti la maestra Maria con dei mini attori, alunni della I elementare, lettori pulcini, che hanno aperte le performances con brani dei loro libri preferiti, libri per bambini, tra cui “Il Gatto e la Gabbianella”.

Compunti, consci della loro funzione , con occhi scrutatori, perfettamente composti, queste piantine di vita e di cultura hanno svolto il loro compito con una compostezza da adulti consumati (che spesso sono …..scomposti).

L’inizio è stato loro concesso e dopo le performances hanno abbandonato l’aula con i loro genitori data l’ora e il loro già gravoso

impegno scolastico. Uno scambio di informazioni, Alessandro ci ha offerto quadretti letterari della vecchia Anzio. Un custode di ricordi , comprensivi di personaggi , avvenimenti, e luoghi. Un piccolo grande scrigno in cui nomi di località e personaggi sono pervasi dalla vernice di Alambicchi (retaggio del Corriere dei Piccoli) e rivivono con noi. E’ la funzione di gente che ha vissuto ed ascoltato e mirato lo svolgersi della vita negli anni della propria evoluzione da piantina in albero frondoso. Io leggo perché comunico, narro ed assorbo percezioni, vivo, cresco, mi distendo, mi evolvo, in sintesi mi acculturo.

L’associazione Trezeri42 è molto impegnata nella realizzazione dell’evento ShingLe 22J che vedrà numerosi avvenimenti nel corso del mese di maggio ad AnzioNettuno.

Questo è da evidenziare: Anzio e Nettuno le due cittadine della costa legate spalla a spalla e le cui piazze centrali distano meno di tre kilometri l’una dall’altra (evidenziato da una partecipante), sono state sempre in conflitto. Sono un convinto assertore che andrebbe costituita una unica amministrazione, con il nome Anzio-Nettuno, comunque nel rispetto delle loro reciproche tradizioni e peculiarità, ma con la potenzialità di essere un centro importante della costa laziale, avere la possibilità di una migliore programmazione e sviluppare più concretamente

pianificazioni tese a sviluppare ricettività ed offerte turistiche.

La serata è proseguita con lettura a più voci di un atto, scritto in dialetto, da cui si evince l’anima popolare e vecchi termini forse oggi un po’ desueti, ma memoria storica.

Un dibattito sulla piacevolezza della lettura, sull’effetto che sprigiona sul soggetto ha sollecitato la signora Maria a declamare una suggestiva poesia nella quale il poeta riesce a trasmettere la sensazione di universalità dell’uomo al cospetto del cielo stellato, seguita dalla poesia del poeta pescatore sulla descrizione del piacevole possesso della solatia città nell’approcciarsi al porto all’albeggiare .

Bella manifestazione, che andrebbe ripetuta più frequentemente, perché permette a sconosciuti di poter interagire, ad avvicinare persone con gli stessi interessi, persone sensibili e vogliose di “trasmettersi”, iniziative socializzanti culturalmente valide e chissà salutari trasmettitrici di esigenze legate all’essere e non all’avere.

Guendalina e l’attivo Stefano mi informano che sono in preparazione numerosi incontri a maggio preannunciandomi l’evento culturale per il quale sono molto impegnati, ShingLe 22J, organizzato per l’anniversario della liberazione che vedrà protagonisti Anzio e Nettuno.

Gennaro Punzo

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Cerimonia con tutte le Associazioni d’Arma

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Una cerimonia partecipata con molte presenze di tutte le Associazioni d’Arma (operanti nei due Comuni), Autorità Politiche, Militari e civili sia a Nettuno che ad Anzio, davanti ai monumenti dei Caduti. Sia che a Nettuno che ad Anzio erano presenti, in prima line, il Commissario Prefettizio del Comune di Nettuno, dr.ssa Raffaela Moscarella, il Sindaco di Anzio Bruschini. Dopo la preghiera del militare e la lettura di un ricordo di una partigiana “ Laila”, da parte del Presidente della Presidente dell’Anpi, Paola Fumi, il Commissario Moscarella ha fatto riferimento alle parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, mentre ad Anzio è

intervenuto anche il Sindaco Bruschini. Il Cappellano Militare della Polizia di Stato (a Nettuno) mentre Padre Francesco Trani (ad Anzio) hanno benedetto le corone di fronte agli obelischi, ricordando i caduti, i valori della resistenza ed hanno pregato affinchè Iddio illumini chi ci amministra, prima di recitare il Pater Nostro. La Banda e la Corale di Anzio e la corale hanno intonato l’Inno Nazionale, il Silenzio e Bella ciao.

Nel pomeriggio a Nettuno vi è stata una manifestazione” musica e parole” della compagnia teatrale” Prospettiva Inversa” e musiche d’autore con Sergio Trojse.

Eduardo Belcastro

L’acquaticità neonatale è l’attività dedicata ai più piccoli ed è il primo approccio con il mondo acquatico ed è possibile praticarla fin dai primi mesi di vita del bambino ed ha molti effetti positivi sia sul piccolo che sul genitore.

L’esperienza acquatica favorisce lo sviluppo psico-motorio e sensoriale del bambino e migliora le capacità polmonari ed in ambito psico-sociale fortifica la relazione genitore-bambino, aiuta la socializzazione con altri bambini, migliorando l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità. L’Asilo Nido Il Paese delle Meraviglie, in collaborazione con Manuela Guerra, Acquamotricista prenatale e neonatale certificata CONI, ha organizzato il prossimo 09 maggio una prova gratuita di acquaticità neonatale che riguarderà i bambini dai 3 mesi ai 36 mesi compiuti, presso la piscina della Palestra ENEA’S di Anzio.

Tale attività rientra nel Progetto Alice, un supporto alla genitorialità consistente in un ciclo di incontri gratuiti, per i genitori pensato in modo da costruire insieme un sapere comune e condiviso per imparare ad essere genitori con leggerezza, con il dovuto spazio per le modalità individuali e personali, il cui obiettivo è quello di consolidare le competenze genitoriali e migliorare la relazione genitori-figli. L’acquaticità neonatale, infatti, è un’ottima occasione per migliorare il rapporto genito-

ri–figli, rieducando il piccolo a un elemento, l’acqua, in cui ha vissuto per nove mesi. I piccoli, nel corso di tali corsi, vengono rieducati all’elemento acqua attraverso una serie di attività ludiche che portano il bimbo a trovarsi nuovamente a suo agio in un contesto diverso da quello della terra ferma cui è abituato. Al bambino non viene insegnata una tecnica per imparare a galleggiare, immergersi o nuotare, ma lo si invita, stimolandolo, a provare un’esperienza nuova attraverso la quale migliorare il proprio rapporto con la mamma o il papà attraverso giochi e dispositivi rielaborati in maniera specifica. Fisicamente il piccolo viene spinto, sempre senza forzature e senza andare aldilà dei suoi limiti, a eseguire esercizi che difficilmente potrebbe compiere fuori dall’acqua: esercizi di allungamento, prese, posizioni che l’acqua facilita….

Dal punto di vista psicologico, genitori e bambino imparano, attraverso l’acqua, a conoscersi meglio, a conoscere le proprie paure, ad affrontarle. Mamma e papà hanno la possibilità di comprendere cosa significhi rispetto del bambino a 360°, laddove per rispetto si intende proprio il suo peculiare carattere, le sue attitudini, i suoi limiti.

Per la partecipazione è obbligatoriamente richiesta la prenotazione all’indirizzo: asiloilpaesedellemeraviglie@gmail.com

Acquaticità

ASSOCIAZIONE PER I GEMELLAGGI DI NETTUNO

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

IPSWICH: LA CITTÀ DELLA MADONNA DELLE GRAZIE DI NETTUNO

Per i nettunesi tifosi di calcio della Lazio, Ipswich è sinonimo di una bruciante sconfitta in Coppa Uefa per 4 a 0 nella partita di andata giocata in Inghilterra il 24 ottobre 1973 e di una serie di episodi di tifo esagitato che culminerà il 7 novembre 1973, nella gara di ritorno, con i sostenitori della Lazio che devastano l’Olimpico e ottengono una lunga squalifica per la loro squadra che, pur vincendo per 4 a 2 è eliminata dagli inglesi di Ipswich. Ai devoti religiosi nettunesi, Ipswich rappresenterà sempre la terra-madre della Madonna di San Rocco, patrona di Nettuno, perché la statua lignea tanto venerata dal popolo nettunese proviene proprio da Ipswich, dove era conosciuta col nome di Our Lady of Grace of Ipswich. La sua tradizione comincia l’8 gennaio 1297, quando viene registrato il matrimonio tra la figlia del re Edoardo I la principessa Elisabetta, con Giovanni, conte d’Olanda. Nel medioevo era luogo di pellegrinaggi anche da parte di personalità del regno e Caterina d’Aragona un giorno del 1517 pregò due volte davanti alla Madonna. Fu portata a Nettuno dopo lo scisma di Enrico VIII che nel 1527, prima di creare la chiesa anglicana, era stato ad Ipswich per pregare nella St. Mary Chapel, dove la statua di quercia della Madonna col Bambino era esposta al culto. La chiesa fu chiusa nel 1538 e la statua portata a Londra per essere bruciata. Qui dopo essere stata trafugata e nascosta, fu imbarcata su un veliero per essere trasportata nel 1550 lontana dall’Inghilterra. L’approdo avvenne a Nettuno e da secoli il popolo nettunese la porta in processione fino alla chiesa di San Giovanni. Situata verso il mare del Nord, a est di Londra, da cui dista 120 chilometri, Ipswich conta 140mila abitanti, su un territorio di 40 chilometri quadrati, ma la vita è tutta concentrata al centro storico, con i suoi negozi antichi e moderni, tutto percorribile a piedi. La stazione ferroviaria, la Marina di Nettuno sul fiume Orwell (già Neptune Marina, è il porto di Ipswich), lo stadio di cal-

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Städtepartnerschaftsverein - Association des Jumelages Association for the Town Partnership

Settembre 1990 – Inaugurazione della copia della statua in bronzo della Madonna delle Grazie di Nettuno, realizzata dallo scultore Robert Mellamphy (a destra)

cio, il teatro, i cinema, il parco con il museo, i pub e i ristoranti, il municipio, il mercato, le banche, l’ufficio postale, l’ufficio informazioni e le chiese sono tutte lì. Per chi giunge da Londra ecco subito il teatro dedicato al cardinale Thomas Wolsey, forse la persona più importante di Ipswich.

Wolsey fu arcivescovo cattolico e cardinale inglese, divenne potente con la salita al trono di Enrico VIII e cadde in disgrazia quando non riuscì ad ottenere dal papa Clemente VII l’annullamento del matrimonio tra lo stesso re Enrico VIII e Caterina d’Aragona che avrebbe permesso al re di sposare Anna Bolena. Il cardinale Wolsey morì a Leicester, durante il trasferimento a Londra per il processo.

Quindi la Westgate Street e Lady Lane con un negozio di macchine per cucire al posto della St. Mary Chapel, la piccola chiesa dove era custodita e venerata Our Lady of Grace of Ipswich. A ricordo del luogo storico spicca sulla facciata dell’edificio dal 1990 una riproduzione in bronzo della Madonna delle Grazie di Nettuno, realizzata dallo scultore Robert Mellamphy. Proseguendo per la strada pedonale Westgate Street, cioè il corso, affollatissimo e rumoroso, con i negozi commerciali, si raggiunge Cornhill, la piazza del Municipio con la Galleria comunale e gli uffici di rappresentanza del sindaco. Durante la settimana

in questa piazza si svolge per tre giorni il mercato, dove si può acquistare dalla frutta alla spilla da balia. Tavern Street è la continuità di Westgate. Qui si può ammirare il Great White Horse Hotel (attualmente chiuso) reso famoso per aver ospitato l’ammiraglio Horatio Nelson e nel 1835 lo scrittore Charles Dickens. Alle spalle della Galleria comunale, all’angolo tra King Street e Queen Street, c’è il cinema-teatro Cornhill Exchange, che occupa i locali dell’antico luogo di scambi e acquisti per mercanti, commercianti e rappresentanti di ditte della contea del Suffolk. A fianco il Butter Market, dove spicca la splendida The Ancient House, simbolo della città, con intonaci, affreschi e decorazioni del 15°, 16° e 17° secolo nei vari negozi che vi sono installati, ci sono poi il centro commerciale e l’ufficio Informazioni, ubicato in un edificio medievale, già chiesa dedicata

Lady Lane. Qui c’era la chiesetta dove era venerata la Madonna delle Grazie

a Santo Stefano. Il suo orario di apertura è dal lunedì al sabato, dalle ore 9 alle ore 17. Scendendo quindi verso il fiume che ha preso il nome dallo scrittore George Orwell, s’incontrano graziosi pub, ristoranti e teatri per spettacoli dal vivo. Centinai di ragazzi e ragazze che fanno la fila aspettando l’apertura indicano una città che di notte soddisfa i giovani in cerca di divertimenti. Il fronte mare ha una serie di locali con i tavoli all’aperto nei nuovi edifici – che hanno sostituito recentemente i grandi depositi delle attività portuali del passato - con centinaia di imbarcazioni ormeggiate nel porto che è la Neptune Marina col dio Nettuno stampato nei cancelli d’ingresso. Il porto turistico, vera perla della città, è staccato dal fiume e si trova ad un livello d’acqua diverso, come un lago.

Da qui parte il battello Orwell Lady che trasporta lungo il fiume i vacanzieri. Bisogna però aspet-

The Lord Nelson Inn, uno dei tanti pub di Ipswich

tare pazientemente che Orwell Lady, superata la chiusa di livello del porto, si lasci andare verso il fiume e quindi navigare tra yachts e navi per trasporto-merci lungo il porto commerciale. Dal battello guardando in alto il ponte Orwell, una magnifica struttura realizzata di fatto da due ponti, ognuno dei quali serve al traffico veicolare per ogni senso di marcia, si può osservare la luce d’aria che l’attraversa. Un tratto della riva è denominato “Rondini e Amazzoni” per il paesaggio di spiagge fluviali sabbiose, piccole scogliere e alberi che escono dalla sabbia come strani mostri. E mentre Orwell Lady scivola verso la foce di Harwich e Felixstowe, nel mare del nord, la voce del comandante rimbomba dagli altoparlanti per illustrare le bellezze di questa costa inglese.

Silvano Casaldi Sul prossimo numero Wehr: ai piedi della Foresta Nera.

The Ancient House, simbolo della città

Orwell Lady, il battello per le brevi crociere lungo il fiume Orwell

Uno dei cancelli d’ingresso della Neptune Marina di Ipswich

La corale di Ipswich parteciperà alla Rassegna musicale (26 - 28 giugno 2015), al Santuario della Madonna delle Grazie e S. Maria Goretti

Per informazioni: Facebook: Associazione per i gemellaggi di Nettuno - Email: assgemellagginettuno@yahoo.it - Tel. 3385692041 - 3334338733 Presidente Vincenzo Di Ruocco - Vice Presidente Giorgio Pagliuca - Segretario Franco Cirilli - Consigliere Fausto Onori - Consigliere Cristiano Ludovisi - Consigliere Silvano Casaldi - Addetto Stampa Matteo Esposito

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ASSOCIAZIONE CITTADINI Il Litorale

ANNO XV - N° 9- 1/15 MAGGIO 2015

LAVINIO

COMUNICATO IL CONSORZIO A LAVINIO HA FINALMENTE UN VOLTO INEQUIVOCABILE … E’ PRIVATO

La Sentenza del TAR del Lazio la n. 1653 del 22 ottobre 1997, che è venuta in superficie, mai notificata a nessuno dopo la pubblicazione (sembra), HA CHIARITO TUTTO.

L’AVVOCATO DEL CONSORZIO E IL PRESIDENTE IN CARICA NELL’AUTUNNO 1997 AVREBBERO DOVUTO CONOSCERLA. La Sentenza è il seguito dell’azione intrapresa nel 1996 da quegli audaci consorziati che vollero portare trasparenza, rinnovamento, escludere vessazioni, sopportando ingiustamente spese e processi, pur agendo democraticamente, attaccati da alcuni poteri economici locali cui si toglieva il controllo del Consorzio.

Elenco consorziati delegati di allora portati in processo e primi autori del rinnovamento.

Andreato Roberto, Armellino Annamaria, Baldini Piero, Baldoni Gemma, Barbavara Giovanni, Bartolomei Bartolo, Borri Miliano, Colantuono Massimo, D’Annibale Rosita, Fulgenzi Augusto, Garelli Bettino, Guidi Giuseppe, Loperfido Giovanni, Luddi Luciano, Montuschi Maurizio, Nalli Rita, Pica Ottavio, Santambrogio Giancarlo, Seccia Leonardo, Serpa Alberto, Sugamosto Simonetta, Taranta Franco, Velli Remo.

Si devono aggiungere tre elementi dell’allora Consiglio di Amministrazione: Bitelli Maurizio (Consigliere), Majeron Gilberto (Presidente dimessosi il 27 luglio 1997), Serpa Attilio (Consigliere), che per tale loro posizione furono perseguiti più pesantemente. A seguito dei continui attacchi giudiziari, gli stessi furono costretti a dimettersi prima della fine del loro mandato partendo dalla considerazione che erano privi d’interessi economici personali e davano il loro impegno solo per interessi sociali.

Elenco dei delegati membri del Consiglio di Amministrazione che aprirono i procedimenti giudiziari contro i delegati, i consiglieri e il presidente sopra indicati: Succi Romano, Polverini Leandro, Guerrisi Concetto, Pecci Paolo.

Così è scritto nella Sentenza del TAR: … il Consorzio di Lavinio S. Olivo e S. Anastasio è del tutto privo del benché minimo carattere pubblicistico affinché possa essere assimilato a un ente locale.

In un altro punto è sentenziato … è persona giuridica di diritto privato.

CHI VUOLE AVERE LA SENTENZA PUÒ RICHIEDERLA ALL’ASSOCIAZIONE. La Sentenza è riemersa per l’eccellente lavoro d’indagine portato avanti dal Comitato Dissenzienti Consorzio Lavinio.

CHIARIMENTI A Lavinio Il consorzio legale, a sorpresa, è solamente Il Consorzio di Lavinio S. Olivo, riconosciuto volontario con delibera comunale n° 34 del 25/07/1951.

Il Consorzio di Lavinio S. Olivo e S. Anastasio, quello di fatto sul territorio, è stato proclamato esistente con un imbroglio ad arte nel 1957, difficile da smascherare, e per cui è stato possibile creare tutta la confusione fino ad oggi.

LE CARTELLE EQUITALIA, ORA È LIMPIDO, NON HANNO NESSUN POTERE COERCITIVO, SONO RICHIESTE DI PAGAMENTO DI UN ENTE PRIVATO E CHE IL “COMITATO DISSENZIENTI CONSORZIO LAVINIO” FA PRESENTE: SI POSSONO NON PAGARE. Il Presidente dell’Associazione Giuseppe Nicolò

www.dissenzienticonsorziolavinio.it

mobile 3779810204

Il presidente del Consorzio nel 1996 Gilberto Majeron

www.associazionecittadinilavinio.it

PAGINA AUTOGESTITA DAL COMITATO CITTADINI LAVINIO

Avverso la Sentenza del TAR Lazio, Roma, Sezione Seconda, non è stato proposto alcun appello, è quanto attestato in data Roma 26 marzo 2015 dal Responsabile Ufficio Ricevimento Ricorsi del Consiglio di Stato e pertanto è passata in giudicato.

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Il Litorale

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a cura di Monica Di Noto • sito web: www.asiru.org • e-mail: asiru.segreteria@libero.it

Perché: dopo oltre dieci anni di impegno associazionistico sul territorio per costruire e mantenere viva una rete di scambio e confronto tra i sani portatori di interesse è di fatto arrivato il momento di sperimentare nuovi metodi di scelta ed azione partecipata volti all’esercizio civico dei propri diritti collettivi.

Per chi: per tutte le organizzazioni del terzo settore ed i cittadini comuni che vogliono ricevere le informazioni, pensare con la propria testa e fare domande e richieste che abbiano la forza di essere prese in seria considerazione.

Cos’è: Il Gabbiano del Litorale è uno spazio ed un tempo virtuale che vogliamo dedicare ad un esercizio assai poco praticato, la compartecipazione alla gestione della “cosa pubblica” senza finalità di lucro o di ritorno personale.

Come partecipare: Senza dover assumere impegni gravosi ma con estrema serietà ed onestà intellettuale inviando ad esempio segnalazioni, foto articoli, domande e proposte via e-mail al nostro indirizzo asiru.segreteria@libero.it oppure partecipando agli incontri periodici che saranno pubblicizzati in questo spazio.

Ed allora: Costruiamo insieme una realtà più umana e civile perché tutti insieme si può fare di più … senza essere eroi (come diceva una canzone di qualche anno fa).

TERZO SETTORE IN FORMAZIONE:

15 MAGGIO CONVEGNO NAZIONALE DI STUDI sulla Progettazione delle accoglienze e sulla Prevenzione delle cause degli allontanamenti dei minorenni – rilascio crediti

OBIETTIVI e TEMA Il Convegno Nazionale di Studi “Scelte a misura di bambino. Tra progettazione delle accoglienze e prevenzione delle cause degli allontanamenti” intende offrire un momento di riflessione e confronto tra gli operatori pubblici e no-profi t impegnati nel campo della tutela minorile, del disagio familiare e dell’accoglienza residenziale e familiare. Quando ci si trova di fronte alla necessità di allontanare un minorenne dal proprio nucleo familiare, la scelta del contesto in cui inserirlo non va fatta “solo” optando per la comunità o per altri interventi, ma anche andando nel dettaglio di quale comunità o famiglia occorra proporgli e di quale progetto individualizzato realizzare per offrire la risposta più adeguata ai bisogni specifici in gioco. È vero anche che l’intervento sociale deve innanzitutto prevenire le cause che portano ad un allontanamento del minorenne.

Bisogna lavorare dunque per prevenire l’incuria e il maltrattamento dei minori attivando, ad esempio, reti di solidarietà familiare, ritessendo dal basso dei micro-network locali di presa in carico condivisa dei minorenni e delle loro famiglie in difficoltà.

LABORATORI DI CONFRONTO ONLINE In preparazione al Convegno sono stati attivati tre laboratori online (uno per ciascun workshop) sul forum www.affidofamiliare.it. I laboratori propongono un documento base che introduce il tema e gli abstract delle relazioni e degli interventi programmati. Operatori ed esperti, anche non iscritti al Convegno, sono invitati ad intervenire con proprie considerazioni e proposte.

PROGRAMMA GENERALE ore 9.30: Accoglienza partecipanti e registrazione ore 10.00: Saluti di mons. Tommaso Caputo, Arcivescovo Prelato di Pompei

ore 10.15: Relazione introduttiva: Valutare, progettare, prevenire, promuovere (Marco Giordano) ore 10.45: workshop paralleli - workshop 1: valutazione e progettazione degli interventi di accoglienza dei minorenni - workshop 2: prevenire le cause degli allontanamenti promuovendo reti di solidarietà - workshop 3: azioni e misure regionali urgenti per la tutela del diritto alla famiglia al Centro-Sud d’Italia ore 14.00: Pausa pranzo ore 15.00: Restituzione in plenaria dei workshop e dibattito ore 16.00: Conclusioni

Per scaricare il programma: http://www.progettofamiglia.org/i t/uploads/Convegno%20Nazional e % 2 0 d i % 2 0 S t u di%20%2015%20maggio%20201%20-%20PROGRAMMA.pdf

REALTA’ TERRITORIALI:

PASSO DOPO PASSO IL NOSTRO 5 x 1000 PER IL CENTRO ARGOS

Gentili Amici, per molti bambini e ragazzi con disabilità sensoriali, neuromotorie, cognitive, le azioni più semplici (parlare, camminare, mangiare, o anche solo imparare a giocare) rappresentano conquiste difficili ma possibili, se sostenute da percorsi riabilitativi adeguati e tempestivi.

Le famiglie chiedono per loro al Centro Argos di Nettuno - Fondazione Placido Puliatti onlus assistenza educativa e riabilitativa, in assenza d’intervento del Servizio Sanitario Nazionale e senza disponibilità economiche per ricevere a pagamento le prestazioni necessarie.

Per questo la Fondazione intende rinnovare il Progetto Passo dopo Passo che dal 2010 al 2014 ha assistito, con il ricavato del 5x1000, più di 40 famiglie residenti nel territorio pontino: fisioterapia, neuro psicomotricità, logopedia, riabilitazione visiva, musicoterapia, terapia in acqua e terapia con gli animali, affinché ogni bambino possa fare passi in avanti nel suo percorso di crescita e di autonomia.

Con un gesto semplice e senza alcun costo potete partecipare anche

Voi a questo Progetto: basta una firma!

Devolvete il 5x1000 alla Fondazione Placido Puliatti onlus. Nella dichiarazione dei redditi firmate nel primo riquadro “sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale” e inserite il codice fiscale della Fondazione: 974 070 805 85 Grazie di cuore, anche a nome delle famiglie coinvolte, Agatina Puliatti

NOTIZIE DAL TERRITORIO

RESOCONTO CONFERENZA PUBBLICA

a cura di:

AREE VERDI DATE IN ADOZIONE Pomeriggio piacevole quello di giovedi 16 aprile alla conferenza-dibattito promossa dalle associazioni “Anziodiva” e “Circolo Le Rondini di Legambiente Anzio-Nettuno” per illustrare il frutto del lavoro comune che le ha coinvolte negli ultimi mesi: una proposta di Regolamento comunale per favorire il recupero delle decine di aree a verde pubblico disseminate nel territorio di Anzio, che di fatto verdi non sono semplicemente perché in stato di abbandono. Il presidente di Anziodiva, Bartolo Bartolomei, ha introdotto il tema, accennando brevemente ai risvolti organizzativi con cui si è svolto il lavoro di elaborazione dello studio. Prima di passare la parola ai relatori per l’illustrazione di merito Bartolomei ha invitato il pubblico in sala a preparare eventuali osservazioni da esporre a fine relazione e che sarebbero state oggetto di approfondimento sia immediato sia in successivi tavoli di discussione che l’iniziativa ha espressamente previsto.

L’intervento di Ivano Bernardone, consigliere comunale e presidente onorario di Anziodiva ma per l’occasione nella veste di componente di riferimento per i risvolti tecnicoprogettuali che il lavoro del gruppo di studio implicava, ha enunciato le quattro macro-finalità su cui il lavoro si basa (fruibilità pubblica delle aree, coinvolgimento virtuoso dei cittadini, sensibilizzazione ambientale, creazione di luoghi di socializzazione) e ha introdotto il concetto base del progetto stesso: l’”adozione”, vale a dire una forma di affidamento esterno, temporaneo e severamente regolamentato, di un’area destinata a verde pubblico, dal quale è esclusa la possibilità di ritorni

economici per l’affidatario che non siano le mere coperture delle spese sostenute e gli eventuali vantaggi di immagine per sé o la propria attività. L’adozione, ha continuato poi Claudio Tondi incaricato di illustrare più in dettaglio il Regolamento, è stata vista come la soluzione più adeguata per conciliare la messa in circolo del bene pubblico con il coinvolgimento del privato.

La questione infatti è sempre la solita: l’ente pubblico non ha fondi, o meglio non ha fondi da destinare a una voce in perdita secca come appunto la manutenzione di uno spazio da tenere curato e decoroso, insomma fruibile dal cittadino. E così lo spazio resta lì, a degradarsi e a degradare l’ambiente circostante, restando spesso addirittura inaccessibile. Abbiamo tutti sotto gli occhi quelle centinaia, a volte migliaia, di metri quadri infestati di erbacce incolte e spesso recintati alla bell’e meglio; alcuni sono spazi privati, altri pubblici ma sono questi secondi in particolare a destare maggior disappunto quando si mostrano trascurati e fatiscenti perché si intuisce che hanno ben altre potenzialità, pronti come sono a rimettersi con poco a nuovo e ad aprirsi all’uso della popolazione se solo ci fosse qualcuno che si facesse carico di curarli. D’altra parte sappiamo pure che a fronte di tante aree così bisognose di cure, esiste una quantità di persone disposte quelle cure a darle; lo smaliziato di turno sorriderà di sufficienza a sentirlo dire ma il contributo che tre o quattro anziani possono dare a risollevare dal degrado un’aiuola, una piazzetta, un’area giochi produce effetti davvero impressionanti. Lo farebbero (lo fanno) gratuitamente, soddisfatti solo di aggiungere un “più” al quartiere e paghi di incassare un guadagno in termini di socializzazione e impegno civile, due voci che assumono per la qualità di vita della terza età un valore inimmaginabile da altre fasce. Ma non sono solo i “nonni” a volersi rimboccare le maniche. Abbiamo schiere di insegnanti che conoscono bene l’entusiasmo con cui i loro studenti si lanciano nelle (rare) iniziative con cui la scuola promuove contatti col territorio; e quanti comitati aggregano nelle loro file persone pronte a cedere tempo e a volte anche denaro pur di vedere “sistemato” un angolo del loro quartiere!

Esistono infine imprenditori, commercianti e professionisti che sarebbero pronti a mettere in gioco le proprie capacità tecniche o finanziarie per migliorare questa o quell’area abbandonata. Aver messo mano al problema ha qundi portato davanti agli occhi di chi ci si è dedicato una realtà molto più positiva di quanto si potesse immaginare, l’esistenza cioè di due entità (aree e persone) necessarie una all’altra, che aspettano solo di essere fatte incontrare per attivarsi in maniera virtuosa. Il tutto a condizione che ci si possa muovere in una cornice di regole chiare, entro paletti rigorosi che garantiscano sostanzialmente due principi inalienabili: assicurare la fruizione libera dell’area da parte della cittadinanza e imporre l’assenza di utile economico diretto da parte di chi si dedica alla cura dell’area stessa.

Chi ci vuol spendere o lo fa per mecenatismo, quindi in pura perdita, o al massimo può porre in essere soluzioni remunerative tali da assicurare la copertura delle spese soste-

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nute e da sostenere in un piano di valorizzazione (reinvestimento totale degli utili). Ma aree e persone sono, ognuna a suo modo, entità complesse, al cui interno figurano elementi troppo diversi per essere gestiti in maniera univoca. Indispensabile era perciò individuare criteri di classificazione che permettessero la stesura di norme abbastanza generalizzate ma adeguate alle specifiche situazioni. Ecco allora che le aree sono state suddivise in 4 grandi tipi a seconda delle caratteristiche naturali o storiche o di ubicazione che ognuna ha, più una quinta categoria, le aree ad uso pubblico (a.u.p.) per loro natura molto diversificate ma riconducibili secondo i casi ad una delle suddette. La pineta o il sito archeologico protetti vanno valorizzati per essere vissuti ma con limiti, tutele e accorgimenti ben diversi da ciò che si può stabilire per un giardinetto di quartiere o per un’aiuola ricavata dall’incrocio di due strade. Sono state pertanto fissate le caratteristiche di eventuali manufatti in maniera che fossero compatibili con l’area su cui dovrebbero sorgere; sono stati individuati gli usi socio-economici e quelli fisici ammessi per ciascuna area; è stato posto un limite alla durata dell’affidamento a una stessa persona per contrastare il noto e tutto nostro fenomeno dell’accaparramento per inerzia dell’Amministrazione.

Sono stati indicati gli àmbiti delle responsabilità delle varie parti in gioco e sono state individuate le procedure di garanzia per la conduzione dell’intero processo: dai criteri di formazione della Commissione che esamina le richieste di adozione, alle sanzioni per le inadempienze, fino alla decisiva e inderogabile regola della trasparenza di ogni informazione inerente al singolo caso.

La cosa viene realizzata mediante la pubblicazione su apposito sito web comunale della situazione aggiornata in tempo reale delle adozioni, sia come elenco di aree disponibili e aree assegnate, sia come visibilità delle code delle richieste di adozione, sia infine con la rendicontazione online di ogni movimentazione di denaro intervenuta a qualsiasi titolo su un’area oggetto di affidamento.

Si sono aperti a questo punto i microfoni per il pubblico fra il quale va segnalata la presenza dell’assessore all’Urbanistica Attoni e di altri due consiglieri comunali, Lo Fazio e Maranesi. Gli interventi hanno riguardato aspetti e casi che diventeranno oggetto di nuovi specifici tavoli di approfondimento. Fra questi l’oscura e intricata gestione della vasta a.u.p. di via Bougainvillee, l’ingestibilità delle piccole a.u.p. così come il piano regolatore del 2002 le ha introdotte, le perplessità sull’adozione applicata ai siti maggiori, i dubbi sulla compatibilità di piccole attività commerciali con le aree a carattere naturalistico, la soddisfazione per il rilancio di una valorizzazione sostenibile che il Regolamento sembra garantire.

E’ intervenuta quindi Anna Tomassetti, presidente del Circolo Legambiente di Anzio-Nettuno “Le Rondini”, che ha sottolineato la valenza di contributo all’educazione ambientale che tale iniziativa può assumere dato che consente l’utilizzo degli apporti privati entro rigorosi margini normativi. Ha infine chiuso i lavori Mauro Agostini che ha gestito l’intero dibattito con la abituale precisa e autorevole discrezione.

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“Il giornale scolastico è un contributo alla crescita morale e culturale della società” (O.D.G.)

Il Litorale

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

Il Corriere Direttore editoriale Nicoletta Gigli

di Viale Severiano - XII Edizione

Spazio autogestito dai provetti giornalisti della classe II A Severiano IV Istituto Comprensivo

Indirizzi e-mail: grupposito@gmail.com - cnis.anzio@gmail.com

EDITORIALE

Questo numero è dedicato al nostro polmone verde: la riserva di Tor Caldara che con l’arrivo della Primavera, decantata dagli alunni della sez A della scuola dell’infanzia di Vle Severiano, diventa un luogo splendido dove trascorrere momenti indimenticabili, soprattutto se si ha la fortuna, come è capitato a noi, di imbattersi in due guardiaparco cordiali e competenti come Damiano e Nicola! La riserva offre ai bambini uno spettacolo naturale straordinario con il suo susseguirsi di scenari differenti che permettono inimmaginabili esperienze sensoriali. I bambini di II, da veri giornalisti si sono cimentati nella stesura di simpatiche cronache per documentare la loro escursione, mentre alcuni di loro hanno scattato le fotografie. Invece i bambini della sez A della scuola dell’Infanzia condividono con tutti noi le loro attività svolte per festeggiare il risveglio della primavera: hanno piantato coloratissimi fiori nelle aiuole della scuola! Alla realizzazione di questo numero hanno collaborato i genitori degli alunni di II A ai quali vanno i più sentiti ringraziamenti, in particolare alla rappresentante di classe, sig.ra Antonella. Buona lettura!

UNA GITA A TOR CALDARA

Qualche settimana fa sono venuti Nicola e Damiano e ci hanno detto che ci dovevamo organizzare perché dovevamo andare a Tor Caldara , perché volevamo vedere la riserva. Damiano e Nicola sono due guardiaparco ,sono due persone molto gentili e sono molto intelligenti. Ieri siamo andati a Tor Caldara con il pulmino ed eravamo felici come pappagalli. Quando siamo arrivati Damiano e Nicola ci hanno aperto il cancello, ci siamo salutati e abbiamo fatto subito merenda e mangiato sui tavoli da picnic. Abbiamo sentito i suoni degli animali e abbiamo fatto tutto il percorso. Alle 12,00 veniva l’autobus a prenderci.

Davide DP

Qualche settimana fa sono venuti Damiano e Nicola e ci hanno detto come vestirci ,di non portare le scarpe nuove per andare a Tor Caldara per vedere la riserva naturale. Damiano :è buono come un panda. Nicola : è severissimo come un avvocato. Ieri siamo andati con il pulmino a Tor Caldara felici come tifosi. Quando siamo arrivati a Tor Caldara ci hanno aperto i cancelli e ci siamo salutati e subito abbiamo fatto un picnic sulle panchine. Abbiamo ascoltato gli uccellini, siamo andati a fare il percorso, abbiamo visto una torre, poi lo zolfo, siamo tornati alle ore 12,00 e ci è venuto a prendere il pulmino.

Elisa

Un po’ di settimane fa sono ve-

nuti Damiano e Nicola e ci hanno detto di andare a Tor Caldara. Ieri siamo andati a Tor Caldara con il pulmino. Damiano e Nicola ci hanno aperto il cancello e abbiamo fatto subito merenda sui tavoli da picnic.

Dopo aver fatto merenda, siamo partiti per avventurarci verso la riserva naturale. Abbiamo annusato tutte le piante; abbiamo visto l’acqua fetida. Poi abbiamo visto una torre. Damiano è tranquillo come una rosa, è gentile come la maestra Nicoletta, è buono come la luce del giorno. È magro, ha pochi capelli, ciglia nere, è vestito di verde scuro come le foglie e ci avevano fatto fare un elenco delle cose che ci dovevamo portare, per merenda la frutta, acqua, binocolo, macchina fotografica, cappello, per prendere appunti: matita penna e taccuino, lente d’ingrandimento, zainetto. Dopo alle 12:00 lo scuolabus ci è venuto a prendere.

Siamo andati in classe e abbiamo fatto il disegno di Tor Caldara. Poi ci siamo lavati le mani. Dopo siamo andati in mensa. Abbiamo mangiato la pasta con pomodori e mozzarella. E Per secondo uova strapazzate con dentro pomodori e accanto c’erano i fagioli. Poi siamo andati su in classe, abbiamo fatto religione dalle 2:30 fino alle 4:15.

Alessandro Tomassetti

Qualche settimana fa Nicola e Damiano sono venuti nella nostra classe e ci hanno detto che andavamo a Tor Caldara. Sono due guardia parco, sono molto spiritosi come un pagliaccio: erano vestiti di verde come mi-

litari. Ieri siamo andati con il pullman a Tor Caldara felici come tifosi. Abbiamo mangiato sui tavoli da picnic e abbiamo visto i falchi in gabbia, abbiamo annusato e toccato le piante.

Alle 12 il pulmino ci é venuti a prendere però abbiamo aspettato un’altra classe; siamo saliti tutti sul pulmino e siamo tornati a scuola.

Massimiliano

Qualche settimana fa Nicola e Damiano sono entrati nella classe 2^A. Ci hanno detto di organizzarci con: appunti, matita, macchina fotografica, binocolo, lenti di ingrandimento...

Così siamo andati a Tor Caldara. Nicola e Damiano sono due guardia parchi, sono vestiti verde scuro e verde chiaro come due militari. Nicola è molto molto spiritoso, Damiano è silenziosissimo, un signore con lo scotch in bocca, è molto tran-

quillo. Ieri siamo andati col pulmino a Tor Caldara felici come i tifosi. Nicola e Damiano ci hanno aperto il cancello, ci siamo salutati e abbiamo fatto subito la merenda come fulmini.

Poi abbiamo osservato le piante, annusato, visto il falco pellegrino, un altro uccello, due tartarughe. Abbiamo attraversato un fiume, però noi stavamo sul ponte, siamo passati sopra al fango. C’era la torre, siamo entrati e abbiamo visto un disegno e pietre che erano armi. È arrivato il pulmino alle 12,00 e noi e gli altri della 1^A siamo andati a scuola.

Lorenzo

Qualche settimana fa sono venuti Damiano e Nicola a spiegarci che cosa dovevamo portare per Tor Caldara. Damiano e Nicola sono due guardia Parco , Damiano: è molto silenzioso, porta una divisa verde, le scar-

pe verdi. Nicola: ha una divisa tutta verde e le scarpe tutte verdi per vedere la riserva naturale. Ieri siamo andati a Tor Caldara e siamo scesi dal pulmino Damiano e Nicola ci hanno aperti i cancelli e ci siamo seduti su dei tavoli da picnic. Poi abbiamo pulito tutto il tavolo da picnic e proseguito il percorso .

Abbiamo visto le tartarughe e proseguito la strada, abbiamo visto una torre molto grande, Damiano ci a aperto la porta ( abbiamo visto la torre) e fatto le foto con Damiano. Siamo ritornati indietro e lo scuola Bus ci ha portato a scuola.

Christian M

qualche settimana fa sono venuti nella nostra classe Damiano e Nicola e hanno spiegato come si fa il vetro poi ci hanno detto che dovevamo portare, Il giorno 13/04/2015 per andare a Tor Caldara. Damiano è molto

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silenzioso e portava una divisa verde con scarpe nere, Nicola invece è molto chiacchierone anche lui era vestito di verde con scarpe nere. Arrivati a Tor Caldara con il pulmino abbiamo trovato Damiano e Nicola che ci aspettavano. Dopo essere entrati siamo andati a fare merenda. Dopo aver mangiato siamo andati a vedere delle piante le abbiamo toccate e annusate avevano un odore strano.. Damiano mi ha spiegato anche cos’è lo zolfo! È stata una giornata abbastanza noiosa e molto stancante.!

Maila

Qualche settimana fa Damiano e Nicola, sono venuti nella nostra classe II A, per dirci che dovevamo portare, come ci dovevamo vestire, per andare a Tor Caldara. Damiano e Nicola erano due guardia parchi. Damiano aveva i capelli grigi, la divisa e poi era divertente come una foca. Nicola invece era bravo e aveva gli occhiali. Ieri a Tor Caldara siamo andati con il pulmino e eravamo felici come dei cagnolini, che abbaiano.

Poi, Damiano e Nicola ci hanno aperto la porta e appena entrati abbiamo mangiato sui tavoli da picnic in mezzo alla natura. Poi,

abbiamo fatto tutto in percorso, abbiamo toccato e annusato e ascoltato i suoni della natura.

Abbiamo visto le tartarughe e i falchi. Poi, stavamo aspettando il pulmino. Questa gita è stata la più bella di tutte.

Ilaria

Qualche settimana fa’ sono venuti Damiano e Nicola, ci hanno detto se volevamo andare a Tor Caldara abbiamo detto di sì.

Damiano e Nicola sono due guardia parco, sono verdi come l’erba e intelligenti come scienziati. Ieri siamo andati a Tor Caldara con il pulmino. Ed eravamo felici. Felici come vulcani, quando siamo arrivati, Damiano e Nicola ci hanno aperto il cancello e abbiamo fatto subito merenda su un tavolo da picnic. Abbiamo visto le piante, le tartarughe e gli uccelli. Alle 12:00 ci è venuto a prendere il pulmino.

Christian T

Qualche settimana fa sono venuti Damiano e Nicola e ci hanno spiegato che cosa dovevamo portare e come ci dovevamo vestire. Dopo qualche giorno per andare a Tor Caldara. Damiano e Nicola erano i guarda parco.

Damiano ha: i capelli grigi co-

Il Litorale

me mio papà, aveva la giacca verde con un distintivo del guardia parco. Nicola aveva: i capelli marroni e era molto sciocchino. E portava gli occhiali. Siamo andati a Tor Caldara con il pulmino tutti contenti come la nostra famiglia.

Siamo arrivati e abbiamo mangiato su dei tavoli di legno. Abbiamo visto le tartarughe e sentito i rumori e abbiamo annusato le piante. Poi siamo arrivati alla torre e era alta come il cielo, ci siamo entrati dentro e abbiamo visto tutte cose antiche.

Alle 12 il pulmino ci è venuto a prendere e è stata la mia giornata preferita.

Sabrina

Qualche settimana fa, sono venuti a scuola Damiano e Nicola i guardiaparco di Tor Caldara.

Ci hanno detto come ci dovevamo vestire e che cosa dovevamo portare per andare al parco.

Damiano è dolce come un lecca lecca e tranquillo come un coniglietto. Nicola fa ridere come un pagliaccio ed è intelligente come uno scienziato. Ieri siamo andati a Tor Caldara con il pulmino e ci siamo divertiti come al circo. Appena siamo scesi dal pulmino, Nicola e Damiano ci hanno aperto il cancello. Li ab-

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biamo salutati e subito dopo abbiamo fatto merenda sui tavoli di legno. Dopo Damiano ci ha portato a vedere le piantine. Per scoprire che piante erano usavamo l’olfatto e per sapere come erano fatte il tatto. Abbiamo fatto percorsi faticosi ma divertenti. Mentre facevamo i percorsi sentivamo i suoni, uno era il suono degli uccelli e l’altro quello delle macchine. Infine siamo ritornati a scuola. Che bella giornata!

Sara

Ieri siamo andati a Tor Caldara con il pulmino gioiosi. Quando siamo arrivati ci hanno aperto il cancello. Dopo abbiamo fatto merenda in un tavolo da picnic.

Poi siamo andati a vedere e odorare le piante, siamo andati a vedere le tartarughe che erano molto carine, abbiamo sentito gli uccellini...Infine siamo tornati in classe.

Patrizio

Ieri siamo andati con il pulmino a Tor Caldara ed eravamo curiosi. Quando siamo arrivati abbiamo salutato Damiano e Nicola, poi abbiamo fatto merenda sui tavoli da picnic in mezzo alla natura. Abbiamo toccato diverse piante e le abbiamo anche

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annusate; siamo andati lungo il percorso, per ultima cosa siamo entrati nelle torri e abbiamo visto tante cose antiche.

Davide DM

Qualche settimana fa sono venuti Damiano e Nicola a scuola e ci hanno detto di portare il binocolo, la macchina fotografica....per andare a Tor Caldara.

Poi siamo andati a Tor Caldara.

Quando siamo entrati abbiamo mangiato ai tavoli del picnic e poi siamo andati a vedere le piantine ,poi abbiamo visto l ‘ulivo, abbiamo visto le tartarughe e il falco. Siamo andati al lago di zolfo dove c’erano le rocce gialle e l’acqua bianca.

Siamo andati alla torre e siamo anche entrati c’erano: due vasi e un cannone. Infine siamo entrati dentro al pulmino e siamo entrati a scuola.

Alberto

Qualche settimana fà sono venuti in classe Damiano e Nicola ci hanno detto cosa dovevamo portare (cappello, merenda) e come dovevamo vestirci per andare a Tor Caldara. Damiano ha le mani soffici, i capelli grigi, le orecchie gravi, il carattere invadente e buono. Nicola ha le mani leggere, la corporatura esile i

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capelli corti e neri, la bocca sottile come me, il viso rotondo, il carattere sensibile, vivace, buono, riservato, insicuro, spiritoso.

Riccardo

Qualche settimana fa’ , sono venuti Damiano e Nicola in classe , perché’ ci dovevano dire che cosa portare per andare a Tor Caldara. Nicola era spiritoso e un po’ spuntatello, e Damiano era silenzioso come un coniglio, era calmo, bravo e loro due avevano le magliette verdi.

Con il pulmino siamo tutti arrivati a Tor Caldara , felici come cervi. All’ entrata c’era un cancello e Damiano e Nicola ci hanno aperto e poi ci siamo salutati, e dopo abbiamo fatto merenda. Quando abbiamo finito di mangiare , abbiamo fatto delle fotografie di Tor Caldara e dopo ci siamo rimessi in cammino. Facendo strada abbiamo visto una pianta strana che non riconoscevamo, e dopo abbiamo capito cosa era: erano asparagi. Eravamo andati a vedere le tartarughe e gli uccelli, uno era un falco e un altro era un gufo. Abbiamo preso il sentiero e siamo andati a vedere l’ acqua sulfurea: era puzzolente come una puzzola. Siamo risaliti e

Il Litorale

siamo arrivati alla torre e siamo entrati. Era ora di tornare e abbiamo ripreso il pullman. Questa è la mia più bella gita, perché erano interessanti le piante.

Leonardo

L’ AVVENTURA FANTASTICA

Qualche settimana fa nella nostra classe sono venuti Damiano e Nicola che ci hanno detto come vestirci, cosa portare per andare a Tor Caldara. Damiano e Nicola sono due guardiaparco . Damiano è alto, robusto, simpatico, intelligente come un pittore. Nicola è alto, robusto, intelligente e divertente come un pagliaccio. Comunque sono tutti e due fantastici. Ieri, 13/04/2015 abbiamo preso il pulmino per andare a Tor Caldara per conoscere la riserva naturale.

Quando siamo arrivati, Damiano e Nicola ci hanno aperto il cancello e siamo entrati. Ci siamo salutati e subito ci siamo messi seduti su dei tavoli di legno da picnic a mangiare. Poi abbiamo seguito Damiano e abbiamo camminato parecchio. Io ho visto : tartarughe, il falco pellegrino, piante e alberi. Poi ho annusato: l’alloro, l’aspara-

go, il rovo ( cioè il rovo di mare ).... Ho toccato: l’albero di sughero... Infine ho visto e annusato :l’acqua gialla perché c’erano lo zolfo e le alghe.

Nicole

Qualche settimana fa sono venuti Damiano e Nicola nella nostra classe, ci hanno detto cosa dovevamo indossare e ci hanno detto cosa dovevamo portare (alla Riserva). Poi il 13 aprile siamo andati a Tor Caldara, abbiamo mangiato, dopo aver buttato le cartacce della merenda .

Damiano e Nicola sono 2 guardia parco e insieme abbiamo odorato le piante, osservate e toccate. Infine il pulmino ci è venuto a prendere e siamo tornati a scuola.

Ludovica

Qualche settimana fa sono venuti Damiano e Nicola nella nostra classe che ci hanno detto come vestirsi, cosa portare a Tor Caldara. Damiano e Nicola sono due guardiaparco, sono simpatici, divertenti e fanno sempre battute. Sono anche un po’ severi, ma hanno il cuore d’oro e sono vestiti di verde scuro. Ieri siamo andati a Tor Caldara con il pullman. Damiano e Nicola ci hanno subito

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aperto il cancello e abbiamo mangiato subito. Poi siamo partiti e Damiano ci ha fatto vedere tante nuove piante; abbiamo visto le tartarughe, sentito i rumori della riserva e anche il rumore delle macchine. Poi abbiamo perlustrato un albero a terra e abbiamo fatto un percorso. Dopo abbiamo visitato la torre.

Alle 12:00 il pulmino è venuto a prenderci e siamo tornati a scuola.

Fabio

Qualche settimana fa sono venuti nella nostra classe Damiano e Nicola, hanno detto alla maestra se potevamo andare a Tor Caldara e la maestra ha detto di si e poi ci hanno detto che dovevamo portare la macchinetta fotografica, il binocolo, lo zainetto... e poi se sono andati.

Sono due guardia parco. Damiano è molto silenzioso e un po’ spiritoso. Nicola, parla molto ed è molto molto spiritoso.

Siamo arrivati a Tor Caldara con il pulmino, siamo scesi e tutti erano gioiosi, felici... Damiano e Nicola hanno aperto i cancelli e ci siamo seduti sui tavoli da picnic e abbiamo fatto merenda. Damiano ci ha fatto strada e poi ci siamo fermati ad annusare e toccare le piante e

poi ci siamo portati un po’ di foglie a scuola. Abbiamo visto gli alberi con cui fanno i tappi di sughero e poi abbiamo attraversato uno stagno puzzolente e abbiamo fatto un sentiero molto lungo per arrivare alla torre, ci siamo entrati e abbiamo visto le cose romane e i fucili della seconda guerra mondiale e dopo aver visto siamo tornati indietro e siamo tornati alle 12.00: abbiamo preso un altro sentiero per tornare a casa. Abbiamo aspettato un po’ di tempo e poi io ho salutato mio zio Vittorio e abbiamo aspettato per molto tempo, perché stavamo compilando una scheda. Dopo un po’ l’avevamo compilata e siamo risaliti sul pulmino e siamo tornati a scuola.

Miriana Bravi

Ieri siamo andati a Tor Caldara con il pulmino felici come clown. Damiano e Nicola ci hanno aperto il cancello e abbiamo fatto merenda sui tavoli da picnic . Abbiamo annusato le piante , e abbiamo visto le tartarughe e sentivamo le macchine in lontananza. Abbiamo visto il castello e le rocce gialle, dopo siamo ritornati a scuola con il pulmino.

Sofia

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Il Litorale

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PRIMAVERA ALL’INFANZIA

Sez. A

È primavera Bentornata Primavera Con il sole, con le viole Con i coli degli uccelli.

Tra i fili d’erba In mezzo al prato Ho sentito cantare È stato bello ascoltare!

Rosa Dattolico

È primavera la stagione più bella dell’anno, tempo di risveglio della natura: delle piante degli animali. Il giorno 23 marzo tutti in giardino a festeggiare l’arrivo della primavera. Sono state piantate le piantine portate dai bambini, una varietà di colori e intensi profumi emanati dai fiori, abbiamo ammirato le farfalle di vari colori che con le loro ali delicate facevano fremere le corolle a nuova vita. Il cielo sembrava di lacca ma ben presto passava qualche

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nuvoletta!

Questa è stata una buona occasione per osservare il miracolo della natura. La primavera è anche tutto questo: una parte di colori, di voli, di profumi, ma anche musica cadenzata dalla pioggia, il rumore sordo di un tuono, lo scrosciare di un temporale e il prodigio di un arcobaleno con tutti i colori dal giallo al rosso al violetto.

Scuola dell’Infanzia Severiano, Sez A , docenti Saiu, Moschetto

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Simposio

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Il Litorale

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LIBERO INCONTRO ARTISTICO CULTURALE • Via delle Orchidee, 61 - Lido di Cincinnato - Anzio Tel. 06.9863804 • E-mail: ilsimposio@alice.it • Blog: liberoincontro.blogspot.com IL QUADRO E LA CORNICE

Giuliana Bellorini è l’organizzatrice del salotto sede del Simposio

Magico mese di maggio ove ovunque la natura esplode in tutta la sua esuberanza. Ogni angolo della terra è in movimento per espletare l'annuale compito di generazione. Sotterrato, nutrito nell'umida terra, ogni minuscolo seme si apre e spinto da una forza incontenibile smuove sassi, allarga crepe alla ricerca dell'aria e della luce per nutrirsi, crescere e completarsi nella sua forma prestabilita entro la fine della stagione. Che significato ha tutto questo? Lo medito camminando ogni giorno per le vie di Cincinnato così ricche di verde e ora anche di colore. I ventagli gialli delle ginestre mi riportano al canto di Leopardi che vedeva in questa pianta apparentemente esile la forza della vita che resiste anche nelle zone impervie. Dalla macchia scura dei mirti di Tor Caldara occhieggiano i candidi cistus che da lontano sembrano roselline selvatiche. Fiorellini gialli anch'essi di cinque petali racchiusi nella stessa perfetta forma geometrica e sostenuti da un esilissimo stelo spuntano tra le erbe ai piedi di alcune recinzioni insieme ad altri rosa tra virgulti ancora pallidi che tentano di uscire dall'oscurità di detriti, cartacce ammuffite da una stagione di abbandono, da plastiche soffocanti. Non resisto e per non piangere guardo in alto le maestose chiome delle querce che nonostante tutto ce l'hanno fatta. Allora il cuore si riempie di speranza. Le foglie sono appena nate. Ancora umide traslucidano come l'alabastro e brillano più dei fiori mimetizzati dello stesso colore che ciondolano spargendo tutto intorno il prezioso polline. Per riprendere il cammino devo tornare con lo sguardo davanti a me.

La cornice di tanta gratuita bellezza è deturpata ovunque. Muri di belle costruzioni imbrattati da scritte, per terra rifiuti abbandonati da chissà chi, ogni palo espone lacerti sbiaditi di vecchi cartellini e quelli vistosi da pochi giorni incollati per offrire qualcosa che dovrebbe migliorare la vita... Ma se il messaggio di Leopardi chiamava a raccolta l'umanità ad unirsi e resistere con dignità di fronte alla natura spietata e indifferente, noi che non viviamo sulle aride falde del Vesuvio ma in un vero e proprio paradiso come dovremmo comportarci?

Giuliana

domenica 3 maggio

simposio in giardino dalle 10 alle 13

Giorgio Giustiniani

Tavolo di lavoro di cera persa per gioielli e la scultura dalle 17 alle 20

Archetipo trio

Musica dei popoli dell’America Latina

ARCHETIPO TRIO presenta ENCANTOS

Nello scenario mondiale, la tradizione musicale dei popoli dell’America Latina, è un interessante caleidoscopio fatto di forme e ritmi nati dall’incontro di tante culture diverse. Pochi territori, infatti, hanno accolto così tante popolazioni provenienti da tutto il mondo che si sono integrate con i nativi del luogo, in aggiunta alla presenza dei “conquistadores” Spagnoli e Portoghesi che tante tracce hanno lasciato in quei luoghi. Il risultato, è stato quello di un’osmosi culturale che ha avuto ricadute notevoli in tutte le manifestazioni artistiche. Nello specifico, la musica (da sempre attenta e aperta alle novità e alle “contaminazioni”) ha prodotto generi musicali originalissimi e molto vivaci che si sono affiancati

e, a volte sovrapposti, alle musiche degli indios.

Gli esempi sono molteplici: si va dal Tango Argentino alla Bossa Nova Brasiliana, senza tralasciare quel magnifico crogiuolo di ritmi solari e coinvolgenti che è la musica dell’area caraibica.

Con “Recuerdos” vi proponiamo un piccolo viaggio nella musica d’autore partendo dall’Europa per arrivare all’America Latina. Spagna, Messico, Venezuela, Brasile, Argentina, Perù, Cile e Cuba le tappe di questo percorso ricco di colore, emozione e nostalgia.

CHI SIAMO Il trio volutamente acustico, ha realizzato diverse proposte musicali caratterizzate da una forte impronta Culturale. I suoi componenti, (polistrumentisti), provengono da esperienze diverse ma hanno in comune l’interesse per tutti quei repertori che fanno della Musica un mezzo efficace per comunicare emozioni, custodire memorie storiche e testimonianze, suscitare riflessioni, il tutto impreziosito dalla qualità artistica.

Tra i progetti che fino ad ora hanno visto la luce, ce ne sono alcuni di carattere più ampio (sulla Canzone Romana, Napoletana, Siciliana, Latino Americana e Portoghese) ed alcuni che sono vere e proprie monografie.

Il trio si è esibito in vari contesti e in diverse città, in collaborazione con Enti ed Istituzioni, ovunque riscuotendo entusiastici apprezzamenti. Citiamo tra i tanti: il Rotary Club di Montecatini Terme, il Teatro Affabulazione di Ostia, i Comuni di Nettuno, Anzio, Sabaudia e S. Felice Circeo, il Circolo del Ministero degli Esteri di Roma, l’Auditorium “Due pini” e il CCP di Roma, l’Ass. Campani di Latina, , il Teatro Politeama di Catanzaro (con il soprano Micaela Carosi), Villa d’Este a Tivoli, Circolo Ufficiali delle FF. AA. di Roma, l’Ass. Prometeo del Ministero dell’Interno.

Nella loro zona di residenza collaborano stabilmente con Enti, Istituzioni e con altre realtà Culturali.

Il 2014, li ha visti impegnati tra le altre cose, nell’ambito delle rassegne organizzate a Sabaudia e Carpineto Romano dall’Associazione CONVIVIUM PRO MUSICA diretta dal M° F. Belli e nell’inaugurazione del teatro Tognazzi di Velletri. Nello scorso mese di Febbraio il trio ha curato gli interventi musicali di una conferenza su G. D’Annunzio tenuta dal prof. Giordano Bruno Guerri.

martedì 5 maggio ANTROPOSOFIA Il male come riconoscerlo e trasformarlo di Patrizia Bertuzzi giovedì 7 e 14 maggio M° Carlo Liberatori spiega il 2° e il 3°atto

LUCIA DI LAMMERMOOR di Gaetano Donizetti

sabato 9 maggio

L’ANIMA AGGIUNTA STEFANO IORI A cura di Beppe Costa Nel ghetto, al terzo Piano di una via stretta La mia casa al terzo piano si affaccia su di una via che sarebbe stretta in qualsiasi vera città, ma qui pensano sia largo quel nastro antico di ciottoli sconnessi Dalla strada ogni rumore, anche il più minuto, salendo lesto alla finestra, si amplifica ad ogni metro fino a raggiungermi in veste di rombo o tuono Ma se urlo dal balcone, chiamando l’amico che passa, questi non sente e tira dritto Orecchio turbato, afona parola, fastidioso risultato dell’acustica beffarda Inutile frastuono, vana parola Basta poco per soffrire impotente Nell’isola sospesa non si prende e non si dà Anima aggiunta

Altro da me, l’anima aggiunta lavora da sola Mi scrive e mi dice con fare garbato La penso e non c’è, mi volto e lei ride Il bello – sapete? è che lascia i suoi segni

Stefano Iori

La silloge è nel suo insieme la narrazione di una evoluzione verso l’infinito, inteso come infinite possibilità di sperimentarsi, di rinominarsi addirittura, nel cammino di un’esistenza. Ed è un cammino che parte in modo garbato, mai pesante, mai pervaso di egocentrismo, caratterizzato da una serena leggerezza, che è quella che appartiene alla vera sapienza, alla Poesia che esercita sapientemente il suo ruolo.

TUTTI gli incontri al Simposio sono alle ore 17.15, alle ore 17.30 precise si inizia.

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Ed è indispensabile nella poesia un testo che a ogni lettura ti fa scoprire qualcosa non notata prima che si incontra e unisce a qualcosa di comune a tutti.

Poeti e non.

Simposio Il Litorale

12 maggio Festa della mamma A MIA MADRE Crepuscolari, dolci paesaggi ora nel cuore porto come una vita e l’infinita nostalgia di te m’arriva, eterna memoria.

Sonia Giovannetti

martedì 12 maggio

Vincenzo Scozzarella NUTRIMENTO ABBONDANZA SPRECO

15 aprile 2015

SELEZIONE POETI SIMPOSIO 2015

po alla pittura olandese del '600. Oppure nelle botteghe affrescate del fornaio belle pagnotte fanno mostra di sé accanto al forno di cottura. Ma già nel 1500 a.C. un affresco dall'isola di Thera nel mar Egeo un pescatore esibisce il frutto di una ricca pesca mentre una statuetta di terracotta rinvenuta a Ritsona (Grecia) risalente al VI a.C. mostra un uomo che grattugia il formaggio. Anche nella pittura vascolare della Grecia arcaica e classica sono molti i riferimento al cibo che viene consumato: si tratta di animali sacrificati in riti propiziatori. Anche il grano, la vite e l'ulivo hanno significati simbolici. Ma basta osservare come il tema del cibo occupi tanto spazio decorato nelle tombe dall'inizio del III millennio a.C. nell'Antico Egitto: un tema funebre per eccellenza legato alla credenza che l'anima del defunto andasse nutrita nel suo viaggio d'oltretomba e che giunge fino alla nostra civiltà etrusca. Quando il benessere prende il sopravvento è di moda decorare il pavimento con i resti del pranzo una specie di trompe-l'œil chiamato Asarotos Oikos, ovvero “Stanza non spazzata” . Una moda favorita dal racconto di Plinio su l'artista greco Sosos del II sec. a.C. a Pergamo. Aquileia e Vigna Lupi a Roma intorno al I secolo sono gli unici esempi rimasti, un altro è a Tunisi. Da allora i documenti si moltiplicano e sarà questo il percorso che ci offrirà Vincenzo Scozzarella che come sempre sarà imprevedibile e pieno di sorprese. Non ci resta che seguirlo nel suo racconto al prossimo appuntamento. Non mancate. g.b.

INTRODUZIONE AL MONDO VEGETALE/8

LA FOGLIA

L'EXPO si apre in questi giorni e anche noi ne percorreremo a nostro modo le tracce tutte all'insegna del cibo rappresentato nelle opere d'arte. Data la precarietà del materiale pittorico poco e rimasto della storia passata.

Solo della Roma del I secolo qualche pittura in più ci dà l'idea di come si nutrissero gli antichi. Pesce, animali da cortile e selvatici si offrono in abbondanza accanto alle primizie di stagione in affreschi che dovevano abbellire le sale da pranzo: una specie di status symbol in antici-

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LA CAMERATA DEI POETI DI FIRENZE

«Una raccolta di cinque poeti eterogenei e diversi fra loro [...] legata dal file rouge del senso poetico della materia cosmica e dalla religiosità che in essa si sublimano fino a divenire intelletto, dipanandosi nella sostanza della parola poetica stessa. Ma è soprattutto la ricerca spirituale dell'umano, presenti in tutti i poeti, che se ne evince ed affascina a cominciare da Maria Vittoria Catapano, Sandra Collauto, Patrizia Nizzo, Roberto Sannino in arte Iago fino a Filippo valenti. [...]espressione di alta poesia. » Lia Bronzi presidente della Camerata Stefano Iori (Mantova, 1951) L’autore si rivela al pubblico e alla critica con la filmografia ragionata Tinto Brass (collana I Grandi del cinema - Gremese Editore, Roma 2000). Varie le sue collaborazioni, tra cui la cura di testi di valorizzazione culturale dei territori per l’Editoriale Giorgio Mondadori. Ha già firmato due sillogi poetiche: Gocce scalze (2011) e Sottopelle (2013) Nel 2014 la giuria del Premio Lorenzo Montano gli assegna la menzione nella sezione Una poesia inedita per la lirica Dono di mare, pubblicata nel presente volume. Sue composizioni appaiono in prestigiose antologie e nell’Enciclopedia di Poesia Contemporanea della Fondazione Mario Luzi (Roma, 2013).

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PRODUCE IL CIBO DELLA PIANTA Un’auto ha bisogno di energia, data da idrocarburi (o idrogeno, elettricità...). Noi per vivere necessitiamo di carboidrati, proteine e grassi ecc., ricavati da animali e/o vegetali. Le piante invece abbisognano solo di luce, aria, acqua e nutrienti minerali in essa disciolti (vedi 3.

Radice, 4. Nutrizione, 5. Concimi). E’ con le foglie che le piante producono il loro cibo. La foglia quindi è un organo indispensabile, per le sue funzioni: scambio gassoso da esterno a interno e viceversa; assorbimento di energia (luce) per produrre zuccheri; traspirazione e condizionamento termico; respirazione.

ALL'INIZIO FORME SEMPLICI Prima di arrivare alle forme attuali, vi è stata una lunga evoluzione: muschi, equiseti e felci, adattati ad un ambiente acquoso non avevano vere foglie, ma tutto il “cormo” aveva quelle funzioni. Circa 350 milioni di anni fa (Ma) sono comparsi i primi alberi, con foglie aghiformi, le Gimnosperme (comprendenti le Conifere), ma foglie espanse appaiono solo 250-300 Ma con i Ginkgo.

MOLTEPLICI LE FORME I tipi di foglia sono molti, in rapporto all’ambiente in cui le varie specie si sono evolute; in poche specie mancano, ma sono sostituite da altri organi con la stessa funzione. I Pini le hanno aghiformi, i Cipressi squamiformi , le Graminacee e altre piante le hanno laminari.

Ogni specie ha foglie tipiche (con piccole variazioni); pensiamo a quelle dell’Alloro, a quelle enormi “Orecchie di elefante” (Alocasia macrorrhiza) ecc. Molte foglie sono semplici, altre composte (es. Glicine).

PER PROTEGGERSI In alcune specie le foglie sono ricoperte da spesse cuticole e cere, per sopportare climi caldi e asciutti, come quelle della Macchia mediterranea, dette “sclerofille” per le foglie dure (Corbezzolo, Fillirea, Lentisco ecc.); altre invece hanno una cuticola sottile.

LABORATORIO DI SINTESI All’interno della foglia un tessuto è deputato alla fotosintesi, altri agli scambi gassosi; non mancano i vasi conduttori (le venature), sia per portare la linfa grezza, sia per convogliare la linfa elaborata, ricca di zucchero, al resto della pianta.

Per consentire ingresso e fuoriuscita di gas, ci sono numerosissime “bocche” microscopiche, gli stomi (fino a 100.000 per cm2), situati nella pagina inferiore delle foglie dorso-ventrali; in certe specie invece gli stomi sono distribuiti su tutta la superficie.

Gli stomi sono aperti quando la pianta è in attività, mentre si chiudono se vi è carenza di acqua; tuttavia una certa evaporazione, nelle foglie senza spesse cuticole, avviene anche a stomi chiusi (ad es. l’Ortensia): si ha l’avvizzimento.

IMPORTANZA DELLA LUCE Le foglie hanno una diversa necessità di luce, secondo le specie: alcune, evolute nel sottobosco (es. la Violetta africana, Saintpaulia jonantha), devono stare all’ombra per compiere il loro ciclo vitale; molte invece, con fiori spesso sgargianti, vogliono molta luce, fino al sole pieno (esposizione a Sud).

L’intensità di luce si misura in lux; ebbene, il Codiaeum pictum (detto anche Croton), ha bisogno del sole pieno (> 85.000 lux), per mantenere il colore rosso delle foglie, se no esse diventano verdi , come si osserva da parecchi fiorai.

ALCUNE SEMBRA CHE MUOIANO OGNI ANNO Diverse specie dei climi temperati e freschi, soprattutto legnose, perdono le foglie in autunno (le caducifoglie): col freddo vanno a riposo (es. molte Rosacee); ciò implica un rinnovamento della chioma.

FORME STRANE PER SOPPRAVVIVERE Modificazioni delle foglie sono: le spine, i “catafilli” dei bulbi (nei gigli: squamiformi; in cipolla: tuniche carnose), gli ascidi delle carnivore (Nepenthes, Sarracenia), le valve della Dionea, i cotiledoni, i cirri, ecc.; le foglie rigonfie delle piante succulente (“grasse”).

Ugo Laneri

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Il Litorale

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Speciale Pro Loco Città di Anzio

“E sono corsa da te” Raccolta fondi campagna di primavera Telethon Spazio Autogestito. Presidente: Augusto Mammola - Coordinatore del progetto: Tito Peccia Via Mimma Pollastrini, 5 - Tel./Fax 06.98.31.586 - e-mail: info@prolococittadianzio.it

La Pro Loco “Città di Anzio”, nel suo costante impegno di promuovere la cultura, giovedì 23 aprile, nella Sala Consiliare di Villa Sarsina, ha invitato la nota giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva Rosanna Lambertucci, a presentare il suo libro: “E sono corsa da te”.

Tratto da una storia vera, lo scritto, edito da Mondadori, nella sua introduzione recita: “Forse quello che sto per esprimere è una sensazione molto personale, ma ho sempre pensato che il tramonto sia il momento della giornata in cui le emozioni si acuiscono, si fanno più intense.

E, in quella lunga giornata che è la vita, vale lo stesso principio: quando si avvicina il tramonto, i sentimenti, la malinconia, il ricordo, il rimpianto, ma anche la dolcezza, la tenerezza ed il sorriso cambiano. Diventano più intensi. Più forti che mai”.

Il libro, dopo una breve presentazione fatta dal prof. Tommaso Amato, così come ha precisato la stessa Lambertucci, oltre ad essere un racconto che ripercor-

re, passo dopo passo, il viaggio che lei ed il marito Alberto Amodei hanno fatto insieme, malgrado la loro separazione legale, a partire dal momento in cui si è avvicinato il tramonto della sua vita, rappresenta anche un valido aiuto per tutti coloro che, loro malgrado, si trovano nelle condizioni di dover assistere un loro caro nel momento più doloroso della sua esistenza.

L’autrice, nota per la sua tra-

smissione televisiva: “Più sani più belli”, ha pubblicato numerosi libri, fra i quali: “Più magri più belli”, “La dieta integrata”, “La salute vien mangiando”, “Il viaggio dimagrante”, “Le diete della salute” e “Dimagrire con i perchè”, ha infine tenuto a precisare che, gli incassi provenienti dalla vendita di questo libro, saranno totalmente devoluti al reparto di Oncologia Infantile del Policlino Gemelli di Roma.

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Anche quest'anno, la Fondazione Telethon, ha chiesto la collaborazione della Pro Loco “Città di Anzio” per sabato 25 e domenica 26 aprile in occasione dell'iniziativa nazionale di promozione e raccolta fondi per la campagna di primavera: “Io sostengo la ricerca con tutto il cuore” dove, per la prima volta, era prevista la distribuzione di

un nuovo prodotto solidale: una scatola in metallo di cuori di biscotto da 300 grammi contenente pasticcini di pasta frolla con cioccolato fondente da distribuire a fronte di una donazione minima di 10,00 Euro. Per questo, la Pro Loco "Città di Anzio", è stata presente in Piazza Pia con un apposito gazebo nei giorni indicati.

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Il Litorale

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

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Conoscere prima di parlare

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Speciale Pro Loco Città di Anzio Spazio Autogestito. Presidente: Augusto Mammola - Coordinatore del progetto: Tito Peccia Via Mimma Pollastrini, 5 - Tel./Fax 06.98.31.586 - e-mail: info@prolococittadianzio.it

Le Pro Loco sono libere associazioni di cittadini che, come si può evincere dal nome stesso, agiscono a beneficio del comprensorio cittadino cui appartengono. I soci attivi delle Pro Loco agiscono in regime di assoluto volontariato dedicando il loro tempo senza percepire alcuna retribuzione e/o compenso. Inoltre, esse sono inserite in una organizzazione denominata UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia). L'UNPLI è un organismo associativo che raccoglie e coordina le Pro Loco su tutto il territorio nazionale i cui soci, gente comune dalle professionalità eterogenee, mettono a disposizione della collettività il loro tempo e le loro competenze e cura tutti gli aspetti organizzativi, formativi, legali e di rapporti con le strutture di livello comunale, provinciale, regionale e nazionale. L’UNPLI mantiene rapporti anche con strutture straniere che operano negli stessi settori di promozione e turismo.

La Pro Loco Città di Anzio da oltre 18 anni cerca di far conoscere, apprezzare e valorizzare il patrimonio archeologico e culturale della città, il suo territorio, la sua storia, il suo folklore e la sua gastronomia mediante l’opera instancabile dei suoi simpatizzanti che amano la propria città e che, volontariamente e senza alcun compenso, si adoperano in tal senso.

La sede, situata in via Mimma Pollastrini n.5, è aperta tutti i giorni, dalle 09,30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.00 con limitazione al solo orario mattutino nei giorni di giovedì, domenica e festivi. Il nostro ufficio è l’unico punto di informazione e assistenza al turista operante nell’area di Anzio Centro. Punto di forza della Pro Loco “Città di Anzio” è sempre stato quello di accettare al proprio interno e nell’ambito del Consiglio Direttivo la più ampia possibilità di dibattito e confronto di idee. Nessuno è stato mai messo alla porta e coloro che in passato si sono dimessi, lo hanno fatto per problemi personali o perché avevano altri scopi e pensavano di usare la nostra organizzazione come trampolino di lancio magari per accedere in politica.

I membri del Consiglio Direttivo, insieme ai soci, partecipano attivamente alla vita organizza-

tiva della Pro Loco ed alla realizzazione di eventi che altrimenti richiederebbero l’intervento di organizzazioni specializzate con dispendio di risorse e di denaro. La nostra, è una "squadra" ben affiatata della quale, volendo, tutti possono far parte.

La collaborazione con l'Amministrazione Comunale è molto buona e da essa riceviamo, come altre associazioni, alcuni contributi per quelle attività che, nel nostro caso, sono ritenute valide per la promozione del territorio anche se, ultimamente, la crisi economica ha fatto si che tali contributi ne abbiano sensibilmente risentito.

Ma noi, cerchiamo di far fruttare al meglio quanto riceviamo da soci, Amministrazione pubblica e dagli sponsor, badando, a non sperperarlo e, lo ripetiamo, senza percepire alcun compenso per le nostre attività. Il bilancio della Pro Loco, è redatto dall'economo Dr. Aurelio Maiozzi, nostro consigliere ed ex direttore di banca, controllato dal Collegio dei Revisori dei Conti composto dal commercialista Dr. Claudio D'Angiolella e dai consiglieri Arrigo Cecchini e Pino Di Rienzo, approvato poi dal Consiglio Direttivo e dai Soci nel corso dell'annuale assemblea pubblica.

Ovviamente non riteniamo di dover essere immuni da critiche che anzi sono ben accette se mirate a miglioramenti e basate su fatti incontrovertibili. Viceversa non accettiamo quelle critiche strumentali che indicano come dannose, due sagre gastronomiche quali “Il Padellone” di agosto e “La Sagra della Polenta” di febbraio, per il settore della ristorazione e più in generale per quello del commercio di sostanze alimentari.

Lo scopo primario delle sagre e delle iniziative da noi organizzate non è soltanto quello di cercare una fonte di autofinanziamento, bensì quello di richiamare sul posto persone che, così invogliate, quando ritorneranno, quasi certamente, non trovando un’altra kermesse gastronomica, si rivolgeranno proprio a quegli operatori che hanno gridato allo scandalo paventando un ridotto incasso avvenuto, secondo loro, durante le nostre due iniziative. Saremmo falsi e ipocriti se dicessimo che da alcune nostre attività, non

avessimo alcun ricavo economico, ma è con orgoglio che diciamo che tutto ciò che rimane, al netto delle spese organizzative, viene utilizzato per l'acquisto di attrezzature necessarie per le nostra attività, per spese correnti, per la gestione della nostra sede o devoluto in opere di beneficenza. Nel corso degli anni, abbiamo quindi contribuito a nostro onere: – Il rifacimento delle parti mancanti e ristrutturazione delle sei statue che ornano la Terrazza Superiore del Paradiso sul Mare; – la ricostruzione totale delle sei teste (decapitate tantissimi anni fa) che ornano la Terrazza Superiore del Paradiso sul Mare; – l’ancoraggio, fissaggio, pulitura e rimontaggio degli elementi di cristallo dei 14 lampadari che ornano il Salone degli Specchi del Paradiso sul Mare; - negli anni 2000-2001-20022003-2005 donazione all'Istituto Alberghiero Marco Gavio Apicio di materiale di cucina per esercitazioni degli alunni; – la stampa delle piantine “Parcheggiare ad Anzio Centro” su richiesta del Comando Polizia Municipale; – la Forchetta d'oro (Manifestazione con la partecipazione dei Ristoratori Anziati) organizzata negli anni 2000, 2001, 2002, 2004, 2005 e 2008); – la Forchettina D'Oro-anno 2003- Organizzazione della Manifestazione e stampa opuscoli di ricette elaborate dagli alunni delle Scuole Elementari e Medie di Anzio; – la donazione alla Scuola Alberghiera Marco Gaio Apicio, situata al “Paradiso sul Mare “ di quattro climatizzatori con protezione esterna; – al contributo ai tre Circoli Didattici di Anzio e Scuola Media Superiore per il progetto “Appetito vien guizzando”; – ad una donazione all’Ospedale Bambino Gesù di Roma; – alla organizzazione della lotteria per la sistemazione dell’organo Chiesa SS.Pio e Antonio; – a delle opportunità di lavoro per i giovani in Servizio Civile presso la nostra Sede.

E qui ci fermiamo perché, l'elenco completo, sarebbe troppo lungo ma è comunque a disposizione di chiunque voglia visionarlo. Comunque, nel solo

2014 il nostro fiore all’occhiello è stata la solidarietà che, grazie al contributo di tanti, ci ha visto donare la somma di € 8.732,00 ad associazioni di volontariato che operano nel nostro territorio e per la raccolta fondi di associazioni nazionali quali TELETHON, AISM, OXFAM e AIDS mentre, dal 2005 al 2014, abbiamo donato in beneficenza la ragguardevole somma di € 78.553,00.

Dal punto di vista culturale abbiamo supportato la stampa di libri di autori locali quali Arrigo Cecchini, Benedetto Salesi, Luigi Salustri e Gianfranco Cotronei per far conoscere la storia e la letteratura del nostro territorio mentre, in collaborazione con l'Istituto Marco Gavio Apicio e l'Amministrazione Comunale, abbiamo curato la stampa dell'opuscolo: “Anzio, itinerari storico turistici” stampato in quattro lingue, da distribuire ai turisti. Abbiamo inoltre realizzato la riproduzione della “Fanciulla d'Anzio”, famosa statua marmorea rinvenuta nel nostro territorio ed attualmente esposta presso il Museo Nazionale Romano a Palazzo Massimo, e quella di un sesterzio in argento, raffigurante la testa dell'Imperatore Nerone che, usualmente, vengono donati ai personaggi illustri ospiti delle nostre manifestazioni. Al nostro presidente Augusto Mammola, che ricopre anche le cariche di consigliere provinciale e regionale UNPLI, il presidente nazionale Claudio Nardocci, riconoscendogli doti di grande capacità organizzative, anche in considerazione dei suoi trascorsi in RAI come Produttore Esecutivo, ha affidato, nel dicembre del 2010, la realizzazione del “Presepe Vivente” più grande del mondo posto all'interno dei famosi "Sassi di Matera" che ha visto la partecipazione di 567 figuranti provenienti da tutte le Pro Loco Italiane e che, per la sua grandiosità, ebbe risonanza mondiale, tanto da entrare nel “Guinness dei Primati”. Alle soddisfazioni morali fin qui elencate non possiamo non aggiungere quanto fatto per il comitato “Noi per Loro” del quale, sempre il nostro presidente è stato l’ideatore e l’organizzatore assieme ad Arrigo Cecchini, Domenico Benedetti, Egidio Garzia, Mario Mammola, Benedetto Salesi ed

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Ennio Patacconi. Insieme agli amici del mondo della RAI, coordinati dal dirigente RAI Luciano Gigante, tra gli anni 70 e 80 abbiamo organizzato manifestazioni il cui ricavato fu utilizzato a favore degli ospiti di Villa Albani per l’acquisto di due automezzi per il trasporto di persone disabili e per la costruzione di una cabina elettrica per il funzionamento dei macchinari radiologici della palazzina centrale dell'Istituto ed ha organizzato la partecipazione della nostra città alla manifestazione “Giochi Senza Frontiere” nella puntata svoltasi nel Galles britannico. Attualmente la nostra associazione è impegnata, come negli anni passati, nel reperimento di fondi a favore del comitato “Dopo di Noi” per la costruzione di una casa famiglia per disabili adulti, organizzando eventi, con diversi personaggi del mondo dello spettacolo dove, del tutto gratuitamente, hanno partecipato tra gli altri: Antonella Clerici, Paola Perego, Giancarlo Magalli, Paolo Bonolis, Cristiano Malgioglio, Enrica Bonaccorti, Beppe Convertini, Manuela Villa, Emanuela Aureli, Enzo Salvi, Fiordaliso, Massimiliano Drapello, I Mescaleros, Martufello, Pablo e Pedro, Gianni Davoli e tanti altri mentre, solo nell'anno 2014, la Pro Loco “Città di Anzio”, ha realizzato ventisette manifestazioni, ventitre collaborazioni con associazioni locali e sette presenze istituzionali in manifestazioni ufficiali U.N.P.L.I. Ora, la nostra speranza è che, l’energia sprecata per una sterile quanto sciocca ironia, venga impiegata per mettersi in gioco e per collaborare per il bene della città e per quello delle tante persone meno fortunate di noi. Di una cosa comunque vogliamo rassicurare coloro che ci criticano: noi proseguiremo nella strada fin qui intrapresa perché, le persone che ci apprezzano, sono senza alcun dubbio di smentita in numero maggiore.

I membri del Consiglio Direttivo: Amato Tommaso, Bartoli Antonio, Biancone Elso, Cacciola Salvo, Del Gatto Aristodemo, Farulla Giovanni, Loria Giulio, Maiozzi Aurelio, Mammola Augusto, Napoletano Aldo e Sacco Antonio.

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CITTADINI dissenzienti consorzio Il Litorale

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

LAVINIO

CITTADINI VI MOSTRIAMO LE DENUNCE DEL PICCONATORE MANARESI LE LAMENTELE DI ALCUNI COMITATI E PERSONAGGI CHE SONO STANCHI DI ESSERE DIMENTICATI

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RAPPORTI CON CONSORZIO DOPO LA SENTENZA CHE LO DEFINISCE SOGGETTO PRIVATO

Differenziata, indagine su pesature e provenienza dei rifiuti

Cari cittadini, come avete osservato nel precedente articolo, a seguito di varie lamentele, vi abbiamo mostrato i motivi per cui sono state chieste le immediate dimissioni dell’Assessore all’Ambiente Patrizio Placidi che sono da imputarsi all’attuale fallimento della differenziata, costata, in questi ultimi due anni, milioni di soldi pubblici. L’Assessore Patrizio Placidi, nell’ultimo Consiglio Comunale del 17/aprile 2015, ha ammesso che, dopo più di due anni di sua gestione, la situazione della differenziata è diventata ingovernabile e i rifiuti si accumulano sempre più spesso in improvvisate discariche. Nel tentativo di “discolparsi” da questo dramma, ha imputato la mancanza di controllo alle forze dell’ordine. Allora: perché fino a qualche mese fa andava pubblicamente dicendo che la percentuale di differenziata si aggirava con successo al 70 – 75 per cento? Perché i suoi “sceriffi” ambientali, creati da lui e pagati con soldi pubblici per controllare chi non differenziava, non sono stati in grado di svolgere questo compito? Dove sono andati a finire i molti milioni di euro pubblici usati da lui per gestire la differenziata? Perché, dopo anni di sua gestione ambientale, ci ritroviamo con lo spropositato aumento della tassa sui rifiuti e inquinanti cumuli di immondizia sparsi ovunque? A tutte queste domande c’è soltanto una risposta: dimissioni per incompetenza. Sono state protocollate visioni agli atti per reperire le bolle di pesatura e le dichiarazioni di provenienza inerenti al conferimento di plastica, carta, vetro, organico e differenziato nei luoghi specificati per i mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile dell’anno 2015. Per legge entro trenta giorni dovremmo sapere con certezza quanti rifiuti sono differenziati e quanti di questi vanno a finire nelle inquinanti discariche. Sotto lo stimolo dei cittadini che ci chiedono di intervenire sul plateale fallimento del progetto differenziata, sul gravoso aumento riguardante la tassa dei rifiuti e sulla reale preoccupazione di convivere con discariche sparse ovunque, il Movimento Anzio porterà avanti questa faccenda fino a quando chi ha fallito lasci il suo posto ad altre persone più competenti di lui”.

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FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA

Il Prefetto Gabrielli ha rilevato la carenza d’organico dei vigili che sono il 50% in meno e della polizia a cui mancano il 30% di agenti e quindi rafforzare gli organici delle forze dell’ordine in vista dell’estate con maggiore attenzione sul fronte della sicurezza nei Comuni del litorale Sud di Roma. Il Prefetto che ha incontrato il sindaco Bruschini ha annunciato la costituzione dei Piani di Sicurezza finalizzati per razionalizzare la presenza delle forze dell’ordine sull’intero territorio che va da Ardea, Anzio sino a Nettuno. Tale decisione dopo aver affrontato i giorni difficili che stanno vivendo i Comuni: quello di Anzio che recentemente è finito nel mirino della Prefettura stessa e dell’Autorità Anticorruzione per la gestione degli Appalti del Servizio Rifiuti e della refezione scolastica, mentre quello di Nettuno Commissariato in seguito alle dimissioni di sedici Consiglieri Comunali.

Ci auguriamo che le Forze dell’Ordine possano dare più tranquillità e sicurezza ai cittadini che in questi giorni sono stati vittime di furti nelle case e nelle macchine parcheggiate e sono state vittime d’incidenti sulle strade prive di sorveglianze.

CITTADINI DOBBIAMO ESSERE UNITI PER DIFENDERE I NOSTRI DIRITTI

Presidente Arch. Giuseppe Nicolò

PAGINA AUTOGESTITA DAL COMITATO CITTADINI DISSENZIENTI

"Un condannato per corruzione, truffa e falso, con sentenza definitiva, nominato Dirigente del Comune di Anzio con la delega alla sicurezza dei cittadini”.

Abbiamo appreso dalla stampa la dura presa di posizione del consigliere di opposizione Marco Maranesi contro la nomina di Bartolomeo Schioppa. "Condannato con sentenza definitiva per corruzione, truffa e falso al quale sono stati conferiti compiti per occuparsi di “studio di norme locali e sicurezza sul territorio” … un condannato per corruzione, truffa e falso, con sentenza definitiva, nominato Dirigente con la delega ad occuparsi della sicurezza dei cittadini è qualcosa di grande, che ci vede fare scuola in Italia nel campo della Pubblica Amministrazione. Ovviamente tutto questo con i soldi dei Cittadini di Anzio. Un’ ultima battuta dopo il ritorno del Sindaco Bruschini alla guida della città. “Complimenti per le sue scelte, presenti al nuovo Prefetto di Roma Dottor Gabrielli il curriculum del nuovo Dirigente per la Sicurezza della Città di Anzio”.

RISPETTO DI DIRITTI Un cittadino che ha chiesto informazioni al Presidente Antinori a seguito assicurazioni pubblicate, dallo stesso, sulla stampa e sui manifesti per dare risposte esaustive, non ottenendo alcuna risposta, ha pubblicato tale richiesta.

Signor Presidente Antinori, il prolungato, scorretto, menefreghistico silenzio suo e dei suoi dipendenti mi costringono da oggi a rivolgermi a lei esclusivamente in modo formale e quindi tramite PEC. A far data dal 23/01/15, 13/02/15, 14/02/15 e 11/03/15 ho inviato a lei ed ai suoi non certo solerti collaboratori una serie di e mail che sono rimaste fin'ora senza la benché minima risposta, quindi so per certo che molti proprietari di immobili, (personalmente ne conosco tre), ricadenti nel perimetro originario del consorzio NON HANNO MAI PAGATO ALCUN CONTRIBUTO CONSORTILE e da questo NON HANNO MAI RICEVUTO ALCUNA COMUNICAZIONE O RICHIESTA riguardante tale "omissione".

Inoltre circolano voci su un'indagine spontanea di alcuni cittadini che avrebbero rilevato tale situazione per il 20%- 30% dei proprietari di immobili ricadenti nel territorio consortile.

Le chiedo allora come mai si è verificato un "fenomeno" del genere? Come mai da decenni l'amministrazione del suo consorzio mantiene uno status quo così irregolare ed iniquo? Come vengono aggiornati, ammesso che questo avvenga, gli elenchi degli immobili e dei relativi proprietari nel territorio consortile, oltre alle quote millesimali?

E dopo queste prime domande le chiedo cosa ha lei da dire riguardo alla sentenza n° 1653 del 25/06/1997 del TAR della Regione Lazio che stabilisce in modo chiaro ed inoppugnabile che il consorzio è "persona giuridica di diritto privato" atto a gestire opere di carattere meramente privato (vedi delibera del Comune di Anzio del 25/07/1951), e che la Regione Lazio ha dichiarato il "Consorzio ente privato non in possesso della caratteristica di ente esponenziale di comunità locale"?

In base a quale titolo "lecito" il Consorzio parla e chiede a molti, (ma stranamente non a tutti !!!), sfortunati cittadini di Lavinio il pagamento di "tributi", quando per legge al massimo un ente privato può chiedere AI SOLI SOCI il pagamento di "CONTRIBUTI VOLONTARI"?

Signor Presidente avrà notato che i miei quesiti sono molto semplici e chiari, pertanto la invito formalmente a darmi risposte altrettanto chiare e ovviamente circostanziate senza per questo farmi aspettare altre settimane o mesi.

Distinti saluti.

Arch. Fabrizio Faggioni

Visita ai musei Ferrari Fibromi dell’utero

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Il Litorale

Iniziativa di 50 soci del CANVES Club Anzio Nettuno veicoli storici

Il 18 e 19 aprile 2015 il C.A.N.V.E.S. ha organizzato per i propri soci una visita ai musei Ferrari di Modena e Maranello.

La partenza di circa 50 soci per il “MEF” è avvenuta, con un bus da gran turismo della società “Gioia bus” dei fratelli Stefanelli che ci onoriamo di avere tra i nostri soci, sabato 18 mattina alle 05,30.

Arrivo al “MEF”, museo Enzo Ferrari, a Modena alle ore 11,30 con prima visita esterna del museo. Dopo il pranzo consumato presso il ristorante del “MEF” il gruppo ha visitato l’intero museo che è dedicato anche al compianto Pavarotti, modenese anche lui come Enzo Ferrari.

Terminata la visita al “MEF” alle 17 il gruppo si è recato a visitare un’acetaia, dove viene prodotto il famoso “Aceto balsamico di Modena”, dove, il titolare, ci ha illu-

strato le varie fasi di lavorazione ed invecchiamento, che, per ottenere il prelibato aceto, può arrivare anche ai 25 anni.

Terminata la visita dell’acetaia e dopo la degustazione del prodotto, alle 18,30 il gruppo si è diretto ad un caseificio dove ha appreso da un maestro caseario come si ottiene il formaggio più famoso al mondo: il Parmigiano Reggiano.

Non potevano mancare la degustazione del parmigiano accompagnato da un buon bicchiere di Lambrusco e l’acquisto, da parte di tutti i soci, di Una buona scorta del re dei formaggi.

Alle 20,00 tutti a cena in un’antica locanda a Maranello con menù a base di pietanze tipiche emiliane tra cui il buonissimo “gnocco fritto”. Dopo cena tutti a dormire in un albergo convenzionato.

Domenica mattina alle 9,30 inizia

la visita al museo Ferrari di Maranello dove abbiamo ammirato le meraviglie, dalla nascita ad Oggi, della casa automobilistica più famosa al mondo, restando estasiati quando siamo entrati nella “sala delle vittorie” dove sono esposte le vetture da gara con cui la Ferrari ha vinto i vari campionati del mondo di F1 dal 1999 al 2008, i caschi dei 9 piloti campioni del mondo nella storia della scuderia e gli oltre 110 trofei, patrimonio del museo. Non potevamo rinunciare ad una capatina nei vari store Ferrari dove alcuni soci si sono cimentati con un simulatore di guida di F1 ed altri hanno provato l’ebrezza di guidare una Ferrari California.

Alle 13,00 pranzo al ristorante ed alle 15,30 partenza per il ritorno Con arrivo alla nostra sede alle 22,00.

Il giorno 25 Aprile 2015, alcune decine di persone appartenenti a ben 4 generazioni, hanno reso omaggio con una festa a sorpresa, al Signor Mario Donninelli, in occasione del suo 86° compleanno (anche se in verità è nato il 21 di Aprile).

Si potrebbe dire, che sia uno dei tanti arzilli signori con addosso parecchie primavere ma, Nonno Mario appartiene alla categoria delle persone, come dire, un po’ speciali. Nativo di Ostra (Ancona), iniziò giovanetto il suo cammino verso Nettuno, dove arrivò nel 1957; fu testimone oculare e lucidissimo dello sbarco degli alleati e soprattutto, della permanenza e della fuga dei nazisti dai nostri territori (in quei tempi si trovava nei pressi di Cisterna di Latina), e lascia oggi estasiati, non solo occasionali ascoltatori, ma intere scolaresche.

Infatti, in varie occasioni ha raccolto l’invito di dirigenti scolastici a fornire davanti agli studenti la sua testimonianza: chiara, senza tentennamenti, per poi andare a chiudere questi reportages con considerazioni su quello che dovrebbe essere la democrazia e la vita sociale. Oggi si prende cura della chiesa dedicata all’Immacolata a Nettuno e non solo; anche

di tutte le persone che, per vari motivi, si rivolgono a lui per aiuti concreti nelle piccole e grandi cose.

Una persona semplice, dedita al lavoro, testimone importantissimo ed ottimo relatore di momenti storici che andrebbero fatti rivivere non soltanto alle nuove generazioni, ma anche ai figli dei testimoni del II conflitto Mondiale, a cui, il leggere gli accadimenti di quell’epoca sui libri di scuola,

non è sicuramente bastato. Per ora rinnoviamo gli auguri a Mario per il suo compleanno, chiedendogli di rendersi disponibile a raccontare ancora ed ancora, quella Storia, quei momenti di brutture fatte e subite, che non si devono assolutamente dimenticare; ed anche quei piccoli quotidiani momenti, dedicati a costruire qualcosa con gli altri e per gli altri. Auguri! a.v.

Omaggio a nonno Mario

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Un convegno per la presentazione dell’embolizzazione Pag.

Katia Farina e il dottor Tommaso Rubattelli

Embolizzazione dei fibromi: è un’espressione strettamente specialistica della medicina, che tutte le donne impareranno a conoscere bene, perché ha aperto un orizzonte diverso nella cura dei tumori benigni che possono colpire l’utero. E’ stato questo il tema del convegno, già preannunciato dal nostro giornale, che si è tenuto nella seconda metà del mese di aprile presso il Comune di Anzio, nella sala consiliare di Villa Sarsina, alla presenza di un folto pubblico, soprattutto femminile. L’incontro si è avvalso della collaborazione del dottor Pasquale Farina e delle dottoresse Eufemia campana, specialista in Ginecologia e Ostetricia, e Maria Antonietta Carluccio, medico chirurgo specialista in Ginecologia. Ospite e relatore d’eccezione è stato il radiologo, dottor Tommaso Rubattelli, massimo esperto in Italia della tecnica dell’embolizzazione.

A lui il compito di spiegare, in modo conciso e molto chiaro, anche per chi non ha proprio basi di medicina, questa nuova tecnica.

Fino a qui il formarsi di fibromi nell’utero, soprattutto la loro recidiva dopo un primo intervento, ha comportato l’asportazione dell’utero con tutti i problemi connessi e rilevanti, soprattutto se si tratta di pazienti giovani, (impossibilità a procreare, menopausa precoce, prolasso della vescica, ecc).

L’embolizzazione, nata nel 1974, messa a punto nel 1989 e applicabile in una grandissima quantità di casi, fa si che, chiudendo provvisoriamente, cioè devascolarizzando, i vasi sanguigni che alimentano il tumore, questo si riduca fino a poter essere eliminato con estrema facilità, senza compromettere l’integrità dell’utero.

L’operazione, che si fonda sul lavoro congiunto di radiologo e chirurgo in sala operatoria, si avvale di anestesia locale e di microchi-

rurgia mininvasiva che risolve il problema in pochissimo tempo, addirittura minuti. “Sette minuti e mezzo!”, direbbe Katia Farina, ottima grafica e giornalista, che si è spesa per la realizzazione di questo convegno, dove è stata testimone straordinaria. A Katia si era prospettato l’intervento d’isterectomia per una fibromatosi recidiva. Il coro era unanime da parte di tutti i ginecologi interpellati, solo che lei, ancora giovane e con la voglia di poter procreare ancora, non si è voluta arrendere alla soluzione drastica. Attraverso internet ha saputo dell’embolizzazione e di chi poteva eseguirla. Detto, fatto, in sette minuti e mezzo appunto, all’inizio di quest’anno, il suo problema è stato risolto, con la gioia di poter dire: “L’utero è mio e me lo tengo!”. Prima della sua, c’è stata la commovente testimonianza di un’altra donna, Elisabetta Fusi, che avendo subito un delicato intervento chirurgico per una patologia, che affronta con un coraggio leonino, ha voluto ribadire l’importanza della prevenzione. Embolizzazione sì, embolizzazione no: anche durante il convegno si è acceso il dibattito tra il dottor Rubattelli e un ginecologo, il dottor Pierfrancesco Maggioni che, che ha condiviso, con molta riserva, questo nuovo criterio di trattamento dei fibromi.

La domanda, da giornalista e da donna, sorge spontanea: perché se nel resto del mondo civilizzato ormai l’embolizzazione è una conquista acquisita e operante, nel nostro sistema sanitario nazionale, che pure la riconosce, ha uno spazio così limitato e marginale? Eppure, rispetto a essa, il rimborso per un’isterectomia e di cinque volte e forse più rilevante.

Sarà proprio questo a renderla così poco praticata? Honni soit qui mal y pense! Direbbero i francesi!

Pinella Spataro

Certamen Laviniense Giovane arrestato

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Il Litorale

Ottimi risultati del ragazzi del Chris Cappell College alla manifestazione del Pascal

Quattro nostre eccellenze: Avanzolini Ilaria, Di Fulvio Jonathan Maria Emiliano, De Cupis Simone, Girometta Rodriguez Bianca Ilaria hanno partecipato il 10 aprile alla I edizione del Certamen Laviniense, organizzato dal Liceo Blaise Pascal, dedicato a Seneca, dall’opera del quale è stato scelto e proposto un testo inerente: I volti dell’amore.

La partecipazione del nostro istituto, insieme ad altri licei classici, è stata un’occasione di riflessione sul valore delle lingue classiche, come base culturale preziosa e come strumento di interpretazione della complessità della società at-

tuale, ma anche di valorizzazione degli studenti che con impegno, interesse e dedizione si accostano allo studio della letteratura latina.

Oggi alle ore 11,30 presso il Museo Lavinium si è svolta la cerimonia di premiazione del Certamen e la nostra scuola ha raggiunto ottimi risultati con tutti i partecipanti, in particolare due di loro si sono distinti classificandosi tra i primi tre Di Fulvio Jonathan Maria Emiliano, ed ottenendo una menzione speciale De Cupis Simone.

III cassificato – Di Fulvio Jonathan Maria Emiliano del Chris Cappell Collegedi Anzio: Motiva-

zione: Per la buona padronanza delle competenze di traduzione, per la disinvolta resa in lingua italiana dei contenuti e per l’interessante attualizzazione delle tematiche senecane.

Menzione di merito n. 1 – De Cupis Simone del Chris Cappell College di Anzio: Motivazione: Per la capacità di cogliere in profondità il senso di alcuni nessi concettuali complessi, rendendoli in una forma linguistica tanto precisa quanto agile, e per aver arricchito il commento di riferimenti letterari, storici e filosofici originali ed interessanti.

BRAVI RAGAZZI!!!!

Il 16 aprile presso il noto studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners in Roma si è svolta un’importante tavola rotonda per la “ricerca e la sperimentazione di prassi condivise di mutuo credito” indetta dall’Ente di ricerca per l’innovazione sociale, Osservatorio ADR. Tra i partecipanti in veste di relatori o di uditori importanti realtà associative del nostro Paese, quali Confindustria, IFEL, Istituto della Finanza degli Enti locali dell’Anci – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, AMMA – Associazione Aziende Meccaniche e Meccatroniche Italiane -, Regione Lombardia, Comune di Messina, Comune di Lecce, Comune di Pianezza (TO), AMC – Associazione Italiana dei circuiti di mutuo credito, Anda riunite per capire quale concreto contributo fornire per uscire dall’attuale crisi del sistema economico.

Da segnalarsi, anche, la presenza del dott. Giulio Verdolino, esperto tributarista, ex Assessore del Comune di Nettuno.

“Lo scopo di questo incontro è stato quello di voler contribuire – afferma Francesca Tempesta, Vice Presidente dell’Osservatorio ADR - non solo a supportare le Ammi-

nistrazioni locali per la ricerca e la sperimentazione di prassi condivise di mutuo credito, ma per fornire soprattutto ai media, ai cittadini una corretta informazione sulle monete complementari.

Quando sentiamo parlare di “uscita dall’euro” ovvero di proposte volte al ritorno di fantomatiche monete fiduciarie che nulla hanno a che fare con la produzione reale, tutto ciò ci preoccupa seriamente. Abbiamo voluto condividere questa giusta apprensione con numerosi ed importanti Stakeholders nazionali, e la soluzione ampiamente condivisa da tutti i partecipanti non è quella di uscire dall’Euro o di replicare esperienze fallimentari, ma di rafforzare l’Euro attraverso le monete complementari, che sono il mezzo attraverso il quale è possibile erogare un servizio di mutuo credito.

“Bisogna uscire fuori dall’increscioso equivoco di confondere le monete complementari con esperimenti concorrenziali con l’Euro – afferma Crisitiano Bilucaglia, Presidente di AMC – Associazione Italiana dei circuiti di mutuo credito -. I sistemi di mutuo credito ovvero i cosiddetti scambi multilaterali in compensazione (una

forma più evoluta del baratto, ndr) servono, anzi, per rafforzare l’attuale sistema capitalistico in quanto sono volti, esclusivamente ad allocare meglio le risorse, ovvero a fare in modo che il sistema produttivo soddisfi le esigenze di tutti gli attori in causa, affinché nessuno possa essere escluso.

In Italia, vi sono già molti operatori privati che svolgono questo servizio, nel pieno rispetto del diritto.

Occorre, pertanto, studiare tale fenomeno, al fine di comprendere se tale servizio possa essere erogato direttamente dalle Pubbliche Amministrazioni, quale nuovo servizio di welfare, non in veste passiva, ma attiva.

Il 29 aprile, si terrà al Salone della Giustizia in Roma, un importante Convegno sul tema Economia e Giustizia e proprio a ridosso di tale evento, che richiamerà l’attenzione delle nostre più importanti istituzioni, l’Osservatorio ha richiesto di poter svolgere una giornata di studio ed approfondimento, al fine di sgombrare il campo da qualsiasi tipo di dubbio.

Avanti tutta con l’Euro grazie al mutuo credito ed alle monete complementari.

Franca Moratti

Operazione della Compagnia dei Carabinieri di Anzio

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Anzio e della Stazione di Nettuno hanno arrestato un 27enne di origini calabresi, ma residente da tempo ad Anzio presso il complesso “Zodiaco” dove si trova agli arresti domiciliari per una rapina a mano armata, perché ritenuto responsabile di aver ferito con un’arma da fuoco un uomo di 30 anni di Nettuno.

Intorno alle 4 del 19 aprile u.s., la Centrale Operativa della Compagnia di Anzio è stata informata del fatto che al Pronto Soccorso dell’ospedale di Anzio era da poco arrivata una persona, giunta con mezzi propri, ferita da un colpo d’arma da fuoco al piede sinistro che gli aveva provocato una frattura. Dopo le cure del caso, la vittima, un 30enne operaio di Nettuno incensurato, è stato dimesso con una 20 giorni di prognosi. Sono subito scattate le indagini dei Carabinieri sul ferimento: i militari intervenuti hanno appurato che il ragazzo, insieme ad altri tre amici, poco prima di essere ferito si era incontrato con un soggetto calabrese di 27 anni, con precedenti, attualmente sottoposto agli arresti domiciliari, per chiarire una situazione di natura personale. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, i due si erano già incontrati nel Borgo Medievale di Nettuno, dove

avrebbero avuto una prima discussione che sembrava, tuttavia, fosse terminata. Entrambi si erano allontanati in direzione delle rispettive abitazioni. I due rivali, invece, pochi minuti dopo, si sono sentiti telefonicamente per darsi un nuovo appuntamento, questa volta nei pressi dell’abitazione del 27enne. All’arrivo del 30enne, il ragazzo calabrese, senza proferire parola, ha impugnato una pistola sparando un colpo al piede del suo contendente. Il ferito è subito salito nella sua auto e, in compagnia di alcuni amici, è andato direttamente al pronto soccorso. Il movente di tale condotta, stando a quanto emerso dagli accertamenti dei Carabinieri, sarebbe riconducibile a dissidi di natura sentimentale attinenti ad una relazione che il calabrese aveva intrapreso, da poche settimane, con una ragazza del posto, amica del ferito. L’aggressore, ritenendo che il ragazzo avesse importunato la donna, avrebbe cercato dapprima di chiarire la situazione verbalmente, poi, pensando che il suo intervento non fosse stato sufficiente, ha deciso di punirlo sparandogli il colpo di pistola.

Il giovane calabrese è stato arrestato per lesioni e porto abusivo di arma da fuoco e portato nel carcere di Velletri.

Legione Carabinieri Lazio Compagnia Di Anzio

L’Associazione Culturale Biblion Tekhe e la Libreria Fahrenheit 451, insieme al Presidio di Libera Don Cesare Boschin, invitano alla presentazione del libro di Andrea Meccia “MEDIAMAFIA - Cosa Nostra fra cinema e TV” (Di Girolamo Editore).

Interverranno: Andrea Meccia, autore; Alessandro Magliozzi, moderatore.

Vi aspettiamo sabato 9 maggio alle ore 18.00 presso la Libreria

Fahrenheit 451, in via Carlo Cattaneo, 33 Nettuno. Ingresso libero.

“Le mafie uccidono senza rispettare alcun codice d’onore.

Le mafie negano i diritti, rafforzano i privilegi e uccidono le libertà civili. Le mafie sono nemiche della cittadinanza perché sono alla continua ricerca di sudditi obbedienti. Le mafie creano cultura.

Le mafie ci rubano leparole”. Andrea Meccia.

Mediamafia

Monete complementari

Festa di Santa Rita Valle dei Santi

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

Il Litorale

Un gruppo di preghiera ha organizzato un viaggio a Cascia

Il 22 maggio di ogni anno ricorre la festa di Santa Rita, la santa degli impossibili, a cui molte persone sono devote.

Con largo anticipo su questa festa, un gruppo di preghiera ha organizzato un viaggio a Cascia e Roccaporena, paese d’origine della Santa, domenica 12 marzo. Qui giunti, abbiamo ‘scalato’ lo ‘scoglio’, alto più di 300 mt. presso cui Rita andava a pregare ogni giorno; tutto questo durante la Via Crucis, cantando insieme ad un altro gruppo che proveniva da Ba-

ri e recando fasci di rose rosse. In seguito abbiamo assistito alla S.Messa nella chiesa di Roccaporena, quindi ci siamo recati a visitare la casetta natale di Santa Rita, quella maritale dove visse con il marito Paolo ed i due figli, poi adibita a lazzaretto e la chiesina dove si unì in matrimonio. Dopo esserci ristorati in un tipico ristorante di Cascia, abbiamo visitato la basilica dove, in una teca a vetro, sono racchiuse le Sue spoglie.

La basilica è stupenda, ricca di affreschi molto belli, dai meravi-

gliosi colori e con colonne ispirate all’arte araba. Nel pomeriggio, la nostra guida Pierino, ci ha accompagnato nel monastero dove Rita visse in clausura. Qui vi si conserva la cassa di legno, finemente decorata da episodi della sua vita, quale il dono della stigmata sulla fronte e si può ammirare il roseto che fiorì in inverno.

Una breve visita a Norcia, patria di San Benedetto e Santa Scolastica ha concluso l’indimenticabile gita.

Rita Cerasani

Letture da gustare

La stagione primaverile di Letture continua il suo percorso nella letteratura italiana. Gli incontri previsti nei mesi di aprile e maggio sono incentrati sulle figure di quattro autori contemporanei, molto diversi tra di loro per impegno e per stile, ma accomunati dal fatto di essere i nomi di riferimento nel panorama letterario contemporaneo. Fedele allo spirito dell’iniziativa che prevede di coniugare il piacere della buona tavola con il piacere della lettura, durante gli incontri la lettura interpretativa delle opere di ciascun autore sarà abbinata a una cena ispirata ai rispettivi luoghi di nascita. Novità assoluta di questa edizione sarà l’inserimento, all’interno dei singoli appuntamenti, di proiezioni di video tratti da film, interviste e video musicali che hanno un legame con l’autore di volta in volta presentato. Il primo autore affrontato, giovedì 16 aprile, è stato Fabio Volo, con una selezione di brani tratti dalle sue opere più famose. Giovedì 30 aprile, invece, sarà la volta di Margaret Mazzantini. La scrittrice romana, di origine irlandese, è una delle voci più interessanti della letteratura italiana contemporanea. Unica donna nel programma scelto per la rassegna, è anche, fra i quattro, quella che maggiormente mostra attenzione per il tema della marginalità. Dal barbone Zorro, a Italia, protagonista di “Non ti muovere”, per finire con i personaggi del suo ultimo libro “Splendore”, la Mazzantini sceglie sempre il punto di vi-

sta degli emarginati per raccontare la nostra società e per consegnarci uno specchio fedele delle nostre paure e aspirazioni. La cena che accompagnerà la serata è una cena a base di piatti tipici della tradizione irlandese, in accordo con il luogo di nascita dell’autrice. Stefano Benni è il protagonista dell’appuntamento di giovedì 14 maggio. Scrittore fra i più interessanti e originali della sua generazione, che si è dedicato alla scrittura in tutte le sue molteplici forme: autore di romanzi, racconti, sceneggiature teatrali e cinematografiche e di scritti giornalistici.

La serata sarà un’occasione per esplorare tutti questi aspetti di una personalità artistica imprescindibile nel panorama letterario italiano. La cena che accompagnerà la

lettura delle opere di Stefano Benni, sarà una cena bolognese. L’ultima serata è dedicata a Niccolò Ammaniti. scrittore fra i più celebrati degli ultimi anni, autore di numerosi romanzi di grande successo, quasi tutti trasportati al cinema dai nomi più prestigiosi del cinema italiano contemporaneo.

In un rapporto incrociato fra la lettura dei suoi scritti e la visione di spezzoni di film ad essi ispirati, delineeremo il ritratto di un giovane autore che farà ancora parlare molto di sé. Ad accompagnare la serata sarà una cena a base di piatti tipici romani. Tutti gli appuntamenti si terranno a partire dalle ore 20,00 presso l’hotel Lido Garda, in via Caboto 8, Anzio (Rm). Per informazioni e prenotazioni: 069870354.

Escursionismo religioso il 19 aprile

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Nell’ambito delle escursioni programmate per questo anno scolastico, dal docente Mattia Prignano che lavora presso l’Università Civica Andrea Sacchi di Nettuno, vi era un’uscita alla Valle dei Santi di Collepardo. Pertanto, preannunziandosi una giornata assolata, la mattina di domenica 19 aprile, circa 15 persone, sotto la sua guida, hanno iniziato a percorrere il vetusto sentiero che dalle gole del torrente Fiume conduce in circa cinque chilometri fino al ponte dei Santi, da cui predicava San Domenico alle suore ed ai cenobiti che abitavano le grotte limitrofe. Si narra, a tal proposito un aneddoto: un giorno il rumore del torrente era così forte che la Sua voce non si riusciva ad udirla così il Santo, con un cenno, fermò le acque che tornarono a scorrere regolarmente finita la predica. Armati di bastoncini da trekking ci siamo inoltrati in un paesaggio incantevole, ricco di splendidi fiori, tra cui anemoni bianchi e celesti, ciclamini rosso-scarlatto, grandi margherite gialle, primule auree, lussureggianti piante di veratro album ed elleboro (entrambe tossiche), castagno, faggio, costeggiando il torrente che si è scavato il suo letto in una zona ricca di fenomeni carsici, attraversando ponticelli ‘da favola’, sempre accompagnati dal rumore dell’acqua

che forma cascate e cascatelle, con al lato le grotte abitate dai santi eremiti, in compagnia talvolta di cavalli, puledri e vitellini, A proposito di ponti, uno di questi è stato realizzato lo scorso anno proprio da Mattia Prignano ed il suo gruppo F.R.E.G.N.A., in una giornata di lavoro, utilizzando il materiale del posto, rami secchi e massi e devo dire che è molto solido se abbiamo potuto sostarvi tutti insieme. All’una e trenta siamo arrivati a destinazione fermandoci presso il famoso ponte dei Santi. Molti hanno pranzato al sacco, sistemandosi sull’erba, pochi presso un ristorante nei pressi. Poi il gruppo si è diviso: alcuni sono ritornati indietro, gli altri hanno preferito recarsi a piedi alla soprastante Certosa di Trisulti, famosa anche per i tanti elisir, amari, liquori, cioccolate che vi si vendono secondo le antiche ricette dei frati Certosini.

Dopo una visita all’interno dell’abazia ed al presepe artistico, in verità meraviglioso, tutto animato, -intanto il tempo si era guastato ed è cominciato a piovere- ci siamo salutati con un arrivederci alla prossima escursione per trascorrere ancora insieme ore felici, all’aria aperta, ascoltando tante notizie interessanti sui luoghi, la flora e la fauna endemiche.

Rita Cerasani

La presentatrice Fancy Menei Hurtado continua a stupire con per la sua ecletticità, dalla tv al Live, da prima donna ad autrice di spettacoli artistici.

Quattro appuntamenti imperdibili, unici nel proprio genere, la fantasia torna a splendere per una nuova kermesse. Fancy Menei e Mago Ascanio, in collaborazione con l’ associazione culturaleTrio Fenice, presentano “Magic Fever”, un contest originale, una battaglia tra maghi che coinvolgerà il pubblico direttamente ai tavoli…si, perchè il tutto avverrà presso il Ristorante Il Faro, Viale Severiano 3, ad Anzio, che accoglierà con buon gusto l’ arte e la magia. Un’ atmosfera rilassante ed elegante permetterà di vivere serate diverse catturati dall’ illusione e accarezzati nel palato !

Si aprirà in forma poetica, introducendo in versi dedicati l’arte magica, interpretate da Fancy Menei Hurtado, seguito da un gustoso assaggio sulla magia col Mago Ascanio insieme introdurranno il Mago concorrente Appuntamenti tutti i venerdì di maggio Venerdì 8 maggio- “Comedy Magic” -Mago cucù Venerdì 15 maggio- “Magia Classica” .Maxim l’illusionista Venerdì 22 maggio- “Magia della Mente” - Dr Brain

Venerdì 29 maggio- Serata conclusiva: The Mentalist “Salto nel buio” Mago Ascanio Al termine premiazione del Mago 1a edizione “Magic Fever” Il Faro.

Il pubblico oltre a votare potrà se vorrà fornire poesie o proporsi con propri numeri magici, per prossime kermesse al gruppo Facebook Magic Fever, lasciando il proprio nome, cognome e numero di telefono. Le poesie non dovranno contenere brani offensive che ledano la dignità altrui, per credo, razza o religione, e dovranno avere come tematica la magia.

Il Faro Menù pesce, serata Magic Fever a E.30,00.

Ass.ne Culturale Trio Fenice

Arte e magia

Vogliamo il decoro 36

Lettera aperta all’assessore all’ambiente di Anzio

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Continuo a non capire come un Amministratore, in una riunione avuta qualche anno fa con i cittadini nella scuola Virgilio di Lavinio, abbia potuto affermare con grande enfasi, che la raccolta differenziata porta a porta avrebbe portato forti miglioramenti e cambiamenti in positivo (…come se non bastasse, all’epoca furono anche distribuite delle brochure a ribadire e confermare quanto appena scritto). Non avremmo avuto più quell’indecenza dei “grandi cassonetti comuni” stracolmi per le strade e tanti altri bla bla bla.

Oggi, basta semplicemente camminare per le strade, per ammirare ad ogni angolo cassonetti (piccoli.. grandi ed enormi di proprietà dei privati cittadini) lasciati lì perennemente in bella vista. Per quale motivo non vengono messi fuori il giorno della loro raccolta da parte di tanti esercenti? Vorrei che qualcuno me lo spieghi.

Chiedo all’Ass. Placidi cosa per lui significano le parole: “I casso-

netti spariranno dalle strade, politiche ambientali innovative che consentiranno ad Anzio un’importante salto di qualità, insieme possiamo raggiungere l’obiettivo di eliminare tutti i cassonetti dal nostro territorio”.

Queste frasi sono firmate da Lei e dal Sindaco e se hanno davvero un senso per voi, vi invito a farle rispettare se veramente volete definire “Anzio Città Turistica”.

Faccia presto però, prima che inizi la stagione estiva…. Altrimenti troveremo il nostro territorio ricoperto da tanti (ma davvero tanti) altri cassonetti (non dimenticate che d’estate il numero dei residenti triplica!!!!) Un’ultima cosa (ma non meno importante)…. Ricordatevi che il costo di questa raccolta differenziata per noi cittadini è ONEROSA (sia dal lato economico sia dal lato gestionale), gradiremmo, per cui, maggiore decoro urbano intorno alle nostre case.

Isabella D’Introno

Da anni, nel mese di aprile (inizio della primavera), il gruppo di amici storici delle famiglie De Cesaris ( Bruno ( ottantanovenne) ed i figli Maura, Francesco ed Ettore) si riuniscono nella loro villa di Velletri, per festeggiare la caratteristica “sagra del carciofo”.

Erano presenti 37 amici e parenti e da quest’anno ho avuto la gioia di essere invitato, con moglie, figlia e nipotina Marta, ed inserito tra i cugini e amici storici. Una giornata di sole, sebbene erano previste piogge, sono stati preparati i carciofi (con il sistema antico, infilarli nella brace, dopo essersi bagnati gli avambracci), in

una grande piastra (per la brace ) usando i tralci delle viti, al fine di dare un particolare sapore al carciofo. Oltre al carciofo romano “principe” indiscusso della riunione è stato possibile degustare altre prelibatezze tipiche: coscetti di abbacchio, salsicce, ottimo vino dei Castelli, fave con il pecorino e frutta stagionale. Non poteva mancare il brindisi augurale per il 2015. Abbiamo potuto ammirare una macchina d’epoca, topolino, con targa 113… Roma, che Bruno cura con attenzione e funzionante al primo colpo di accensione (macchina da museo).

Eduardo Belcastro

Carciofata a Velletri

Il mito del Califfo

Il Litorale

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

Le performance del cantautore neroniano Sandro Presta

Alla domanda, se è un clone o un imitatore, o il Califfo ereditario, il nostro cantautore di Anzio ci risponde con delle semplici parole. ”Io sono Sandro Presta, che canta Franco Califano, con la mia voce vera, è solo un grande omaggio che dò a questo grande cantautore, che ci ha trasmesso tanta umanità e umiltà, restando sempre se stesso”. Quindi onore

al nostro cantautore anziate che dimostra anche lui una grande umiltà, senza salire su un piedistallo, Grazie a Sandro Presta che tiene vivo in tutti noi il grande Califfo... Continua il grande successo di questo cantautore, con la sua voce melodica trasporta il ricordo del grande Califano. Sandro Presta trasporta e fa vivere grandi ed intense emozioni coin-

volgendo il pubblico in un’atmosfera ... umane ed artistiche che lascia il segno nel cuore di chi lo ascolta. I suoi concerti sono in contemporanea con l’immagine del Califfo, per far si che si uniscono un’unica sensazione tra passato e futuro.Facciamo i nostri complimenti a questo cantautore che rende lustro alla nostra città.

Sergio Antinozzi

Dopo un necessario periodo di “tranquillità” dovuto alle festività pasquali ed agli sforzi profusi per l’organizzazione degli ultimi concerti, l’Associazione Culturale “IBIS-Onlus”, sempre più rafforzata e sospinta dal suo sempreverde Presidente, Prof. Ferdinando Fornaro, continua nel programma di concerti del 2015 con la presentazione di uno specialissimo tipo di orchestra musicale, “L’Orchestra Malancia”, che ci farà ascoltare suoni popolari e brani originali con ritmi allegri, ballate e momenti di puro ascolto che attornieranno gli spettatori in una atmosfera dai contorni musicali senza epoca, senza data e senza luoghi ed a cui essi non potranno esimersi dal parteciparvi con trasporto. Dunque, alle ore 18.00 di sabato 16 maggio 2015, nei locali dell’Associazione siti a Nettuno in Via San Benedetto Menni n. 2 (ex “Divina Provvidenza”), si terrà questo quarto appuntamento musicale con l’esibizione dell’“Orchestra Malancia”, composta da un nutrito organico di musicisti: Massimo Ombres, Direttore; Annamaria Giordano, Voce; Daniele Fusacchia, Valeria Landolfi, Massimo Ombres, Smeralda Capizzi e Luisa Pellegrini, Organetti; Giuseppe Fusacchia, Chitarra; Ernesto Ranfi, Basso; Roberto Militello, Andrea Albanese, Paolo Margutta ed Ernesto Pianella, Percussioni; Stefano Gay e Luisa Pellegrini, Flauti; Elisabetta Schettino, Ghironda; Roberto Militello, Armonica e Sax. Come si può notare, si tratta di una “big band” che si presenta con una miscellanea di culture, di vite, di età e di esperienze musicali diverse tra loro; un “ensamble”, quindi, molto eterogeneo in cui convivono voci, organetti, chitarre, flauti, basso, sax, tamburi a cornice, darbuka, ghironda e cajon!!!! Ecco, pertanto, così presentato il loro Progetto: “L’Orchestra Malancia” non è solo una semplice orchestra musicale, ma è un palco pieno di musica e, a detta dei suoi componenti, “una musica che gli spettatori devono

vivere dal vero”, anche perché i “live” dell’orchestra non sono mai tutti uguali in quanto il concerto non è soltanto una mera esibizione di musicisti; allora, ecco che “Malancia” risulta essere un gesto, un’espressione, un ballo: ecco che il pubblico non assiste più semplicemente, è dentro la fantastica atmosfera creatasi. I suoni degli organetti, cuore di tutta l’orchestra, sono fusi dall’orchestra, che si muove in fermento continuo, insieme con i timbri degli altri strumenti della tradizione popolare e non. Con le parole del suo Direttore, Massimo Ombres, si conferma che: “L’Orchestra Malancia ama sperimentare ed allo steso tempo “planare con morbidezza” su terreni più conosciuti.

Da ciò ne risulta un sound che non ha tempo e non ha spazio; esso tocca epoche e luoghi diversi, talvolta inesistenti, fino ad arrivare a brani originali, condivisione delle ispirazioni di tutti i compo-

nenti”. Come si vede, siamo avvertiti tutti: sabato 16 maggio p.v. sarà rappresentato uno spettacolo musicale veramente eccezionale sotto ogni punto di vista: partecipiamo numerosi, anche perché l’ingresso è libero! L’Associazione “Ibis-Onlus” ricorda che per acquisire informazioni in merito alle spettacolari performances dell’Orchestra Malancia ci si può collegare al sito web: www.myspace.com/malancia oppure sul social network FB: orchestra malancia. L’Associazione Culturale “Ibis-Onlus” fa, inoltre, presente che è sempre possibile visionare le proprie molteplici attività culturali collegandosi con il sito web: www.ibisonlus.com ovvero richiedere informazioni sui corsi che vengono tenuti da valenti professori locali e nazionali, inviando una e-mail al seguente indirizzo: info@ibisonlus.com.

L’Addetto stampa dell’Associazione Walter Vicini

L’orchestra Malancia

Trofeo Malossi

Sul circuito di Modena il primo round del trofeo nazionale

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

BBR Corse di Nettuno con i suoi piloti protagonisti sin dalle prime sessioni di prove conseguendo alla fine due ottime posizioni per la griglia di partenza in gara uno e gara due. Si è assistito a due manches spettacolari combattute col coltello fra i denti senza risparmiarsi nel dare gas, come si addice a competizioni di un certo livello, con piloti esperti e velocissimi che ambiscono tutti al gradino più alto del podio. I piloti del team BBR Corse: l’esperto e coriaceo Giordano Risi veterano del trofeo e il nuovo arrivato Marco Morreale hanno ben figurato nel lotto dei primi conseguendo alla fine delle due gare un terzo posto e podio per Marco e subito a ridosso un

quarto posto con Giordano che con un perfetto gioco di squadra è riuscito a tenere a bada altri piloti permettendo così di incamerare punti preziosi per la classifica finale. Naturalmente grande soddisfazione nel Team e fra i piloti per il lavoro svolto durante tutto il fine settimana. E....come si dice buona la prima, operando sempre per un risultato migliore nella prossima gara; con questo proponimento Team e piloti si stanno prodigando per salire quanto prima sul gradino più alto del podio e con questo spirito e questo morale alle stelle nulla è precluso. Il Team ringrazia gli sponsor ed i fattivi collaboratori ed i tifosi per il loro sostegno.

Sergio Antinozzi

Domenica 26 aprile scorsa si è svolto presso il palazzetto dello sport di Paliano (Fr), il Campionato Regionale, organizzato dal Comitato Regionale FIKTA del Lazio in collaborazione con il Maestro Binaco. Antecedentemente alla competizione agonistica, nella mattinata si è svolto un aggiornamento tecnico tenuto dalla Commissione tecnica regionale Karate sia per gli agonisti provenienti da tutta la regione sia per gli Ufficiali di gara.

Alla competizione hanno partecipato 13 società laziali e complessivamente vi erano 60 atleti.

Tra questi erano presenti anche atleti di prestigio sia a livello regionale che nazionale delle associazioni ASD DOJO TAIJI KASE LAVINIO, del Maestro Sossi, dell’ASD POSEIDON KARATE NETTUNO, del Maestro Collalti, dell’ASD DOMONKAI NETTUNO, del Maestro Giusti.

Ottimi i risultati ottenuti dai Karateki e dalle karateke agonisti i quali si sono cimentati nelle prove di Kata e Kumite individuale, Fuguko, Kumite a squadre, Enbu M/M e M/F, conquistando il podio nelle diverse specialità. Il loro contributo è stato prezioso e brillante, si sono combattuti con eccellente bravura. Tecnica, strategia, determinazione, maestria, spirito qualità che hanno consentito di dimostrare con eccellenza le loro capacità, affermandosi con maestria e con uno spirito di sano agonismo, elementi che hanno contribuito a determinare un cospicuo numero di Campioni regionali.

Campioni Regionali sono Flavia Pirro nella specialità di Fuguko, Andrea Galluccio nel Kumite individuale, Simone Biancone nel

Kata individuale. Vicecampioni sono Flavia Pirro e Lorenzo Cecchini nel Kata individuale; mentre medaglie di bronzo si sono riaffermati Andrea Galluccio, Alessia Di Fraia nel Kata individuale, Alessia Di Fraia e Lorenzo Conti nel Kumite individuale, e Nicholas Bonanni nel Fuguko.

Un doveroso plauso è volto a tutti gli atleti che hanno partecipato, anche a coloro che in rappresentanza dell’Asd DOJO TAIJI KASE LAVINIO hanno onorato la stessa associazione sia nella specialità Enbu M/F composta da Flavia Pirro e Simone Biancone medaglie d’oro e dalla squadra di kumite composta da Simone Biancone, Dario Burgio e Lorenzo Conti medaglia d’Argento. La bravura e l’impegno di tutti gli atleti ha consentito l’Asd DOJO TAIJI KASE di Lavinio classificarsi seconda tra le tutte le società presenti.

Campioni Italiani Centro Sud nella prova di kata sono: i juniores Flavia Pirro e Giulio Cardella, medaglie d’argento Francesca Ferinaio e Matteo Magrini, mentre medaglia di bronzo Gianfranco Grassi. Nel kumite sul vertice del podio sono saliti e Francesca Ferinaio e Giulio Cardella, al secondo posto Flavia Pirro, Gianfranco Grassi e Matteo Magrini, mentre al terzo posto Michelle Dell’Oglio, Dario Burgio e Fabio Manzo.

Inoltre ottima performance è stato lo spirito di squadra degli atleti che ha consentito di conquistare la Coppa Shotokan Centro Sud con la squadra maschile di kumite e medaglia d’argento con la squadra femminile.

Al termine della suddetta gara, un ringraziamento sentito è stato

Campionato regionale

Campionato italiano

Il Litorale Sport

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KARATE - Buoni risulti per gli atleti del Dojo Taiji Kae Lavinio

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Sabato 11 e domenica 12 aprile 2015 presso il Palasport di Ferentino si è svolta la settima edizione del Campionato Italiano Centro Sud, manifestazione che ha visto partecipare circa 200 agonisti provenienti dalle regioni Marche, Puglia, Lazio, Umbria, Sicilia, Sardegna, Calabria e Campania, dove la rappresentativa della Asd Dojo Taiji Kase Lavinio, composta dagli agonisti: Flavia Pirro, Jacopo De Velis, Asser Fouad, Dario Burgio, Simone Biancone Lorenzo Conti, Nicholas Bonanni, e dagli esordienti Giulia Brunetti , Alessia Di Fraia, Martina Tozzato, Valerio Corica, Andrea Galluccio, Alessandro Socea, ha portato prestigio alla stessa associazione.

Gli agonisti dopo intensi allenamenti del Sensei Bernardino Sossi, e un arricchimento del bagaglio tecnico dato ultimi stage svoltesi con Il Sensei Hiroshi

Shirai, Claudio Ceruti, ha determinato ottimi risultati, non solo a livello agonistico ma anche sul piano umano, consentendo agli atleti di essere all’altezza della competizione. Anche se qualcuno di loro non è salito sul podio, tutti sono riusciti ad arrivare in semifinale e tener duro anche nel kumite, combattimento. I Karateki e le karateke dell’A.s.d. Dojo Taiji Kase Lavinio sono tornati a casa con ben 5 piazzamenti sul podio, che gli consentiranno di accedere ai Campionati Italiani Assoluti, che si svolgeranno a Salsomaggiore Terme il 6 e 7 giugno prossimo. Saranno impegnati per la prossima manifestazione: la Campionessa Italiana del Centro Sud 2015 Flavia Pirro, medaglia d’oro nel kumite e medaglia d’argento a kata individuale; le speranze Jacopo De Velis e Lorenzo Conti rispettivamente medaglie di bronzo nella

prova di Fukugo; le cadette Giulia Brunetti, medaglia d’argento a kumite individuale, Alessia Di Fraia medaglia di bronzo a kata individuale e Martina Tozzato medaglia di bronzo a kumite individuale. Ed infine l’Asd Dojo Taiji Kase Lavinio avrà la rappresentativa nella specialità Enbu maschio- femmina grazie alla medaglia d’argento ottenuta dagli atleti Pirro/Biancone. Un plauso va doverosamente agli atleti con cui hanno affrontato la competizione, dimostrando uno spirito di squadra in tutte le fasi della trasferta. I risultati ottenuti quindi sono il frutto evidente dell’impegno dei ragazzi e delle ragazze, e soprattutto del loro Maestro che con il suo lavoro ha contribuito a creare un gruppo di enorme valore, sotto il piano agonistico ma soprattutto sotto il piano umano.

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rivolto al Maestro Hiroshi Shirai, (Uno dei Maestri più preparati al mondo nel Karate Tradizionale), il quale sono oltre 45 anni che

diffonde i precetti del Karate Do senza mai mettersi in mostra o essere al centro dell’attenzione, ha saputo in tutti questi anni es-

sere d’esempio per tutti coloro che lo hanno seguito, che continuano a farlo.

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Falconetti Team Il Rugby Anzio travolge il Pescara 38

Ottimi risultati ai campionati nazionali open

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Fantastico risultato del team guidato da Fabrizio Falconetti ai campionati nazionali open promossi dalla I.S.F.O. Una squadra composta da otto persone è partita sabato 25 aprile alla volta di Sarno. Primo a combattere è stato Valerio Tonon. L’atleta di Falconetti affronta un incontro non difficile infatti lo vede vincere senza alcun problema. Sono contento per Valerio, commenta il suo maestro Fabrizio Falconetti, ha combattuto un incontro non difficile ed a saputo districarsi bene.

Valerio Tonon avrà un impegno molto importante perché dopo solo otto giorni da questa competizione sarà impegnato nella conquista del titolo del Mediterraneo di full Contact dilettanti. L’incontro non è facile, commenta Falconetti, il suo avversario ha più esperienza di lui ma sono convinto nelle capacità di Valerio. Subito dopo tocca Jessica Sparapano.

L’Atleta di Falconetti affronta due incontri. Nella semifinale combatte un incontro molto tecnico portando a casa una buona vittoria,ci vuole un più di aggressività per vincere invece la finale.

Aggressività che arriva e gli regala l’oro.

Ha combattuto due buoni incontri, commenta il suo maestro Fabrizio Falconetti, anche se non è al meglio della forma ha saputo gestire bene le sue energie in vista anche delle finali che dovrà affrontare a maggio. Tocca subito dopo Federico Micaloni, il forte atleta di Falconetti vince benissimo la sua finale che gli consegna un altro risultato positivo. Federico dopo uno stop, commenta Falconetti, sta riprendendo alla grande. Anche per lui lo aspetta nel mese di maggio una finale molto difficile ma siamo tutti sicuri e convinti della sua prestazione.

Tocca subito dopo a Cristian Del Rosso, l’atleta allenato da Valerio Tonon combatte il suo secondo incontro e senza deludere porta a casa anche questa vittoria. Christian è stato molto bravo, commenta Falconetti, sta facendo un

ottimo lavoro e soprattutto i miei complimenti vanno a Valerio per gli ottimi risultati che sta conseguendo. È la volta di Claudio Tomasso, l’atleta allenato nella sezione di Lavinio combatte e vince contro un avversario già conosciuto. Convince anche l’ottimo primo posto conquistato da Mirko Maglio, il giovane atleta anziate vince per abbandono del suo avversario poco prima del termine del primo round.

Claudio e Mirko sono stati davvero bravi, commenta Falconetti, si stanno allenando duramente e questi sono i risultati dei loro sacrifici, sono sicuro del loro risultato nelle finali di maggio. Arriva un secondo posto per Marco Alaimo. L’istruttore in quell’occasione ha vestito anche l’abito dell’atleta ma non riesce a bissare il risultato positivo ottenuto 10 giorni fa e si deve accontentare di un secondo posto. Marco è stato coraggioso, commenta Falconetti, aveva la febbre ma ha voluto competere uguale, sono soddisfatto di lui. In attesa delle finali degli assoluti d’Italia continua la preparazione per gli esordienti e soprattutto per il professionista Mauro Marrone. L’incontro valido per la difesa del titolo italiano slittato a causa di un problema economico dovrebbe essere in lista entro 30 giorni. Ci è dispiaciuto molto ricevere la notizia del mancato adempimento economico da parte organizzazione, commenta Fabrizio Falconetti, eravamo in preparazione e questo problema a creare in noi un po’ di delusione.

Continuiamo ad andare avanti aspettando le risposte della federazione e dell’organizzazione che c’hanno assicurato l’incontro entro 30 giorni. In attesa di risultati delle finali dei campionati assoluti italiani Fabrizi Falconetti, tutto il team e lo staff ci tengono a ringraziare le persone che li seguono e li sostegno nelle loro competizioni.

Silvia Palma Segreteria generale Falconetti team

Il Litorale Sport

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

La squadra neroniana balza al secondo posto del girone

Un primo tempo non ad alti livelli, poi una ripresa straripante e il Rugby Anzio Club conquista nettamente, con un perentorio 47 a 7, la quinta vittoria nel girone di play out del campionato nazionale di serie C1. L’Old Pescara, fanalino di coda, dopo il 3-0 dei padroni di casa arrivato su punizione segnava la sua unica meta portandosi in vantaggio per 7 a 3. Il primo tempo si chiudeva comunque con la Rac in vantaggio, grazie alla meta di Preziosi e alla trasformazione di Santarcangelo il quale prima del break era autore anche di un’altra punizione che fissava il parziale al riposo sull’11 a 7.

Sistemato qualche problema di assetto in mischia, l’Anzio nella ripresa faceva valere la maggiore valenza tecnica e dilagava andando a segno cinque volte con Nunziata, due volte Spalletta, Santarcangelo e Tumbarello per il 47 a 7 finale.

Con questa vittoria il Rugby An-

zio Club intanto ottiene la matematica permanenza nella serie C1. Infatti la sconfitta dell’Abruzzo Rugby in casa contro la capolista Cus L’Aquila porta a 11 i punti di vantaggio dei biancazzurri sulla penultima, distanza incolmabile con due sole partite ancora da disputare. La formazione di D’Agostino al momento è seconda a quota 25, con una lunghezza di vantaggio sulla coppia Civita Castellana e Segni, che si sono incontrati domenica in un match che ha visto proprio la vittoria in trasferta del Segni per 27 a 15. In testa ancora il Cus L’Aquila a 31 punti, situazione che potrebbe anche rimescolarsi nelle ultime due giornate.

Il Rugby Anzio Club questo weekend osserverà l’ultimo turno di riposo e tornerà in campo domenica 10 maggio alle 15,30 a Chieti in casa dell’Abruzzo Rugby, per poi chiudere la stagione il 17 maggio (sempre alle 15,30) nel

match casalingo contro il Segni.

Per le giovanili, l’Under 12 ha disputato un concentramento di cinque partite, vincendone due contro Lanuvio e Ceccano dopo un inizio difficile. L’Under 14 è uscita sconfitta in casa per 39 a 16 dalla sfida contro il Lanuvio, così come l’Under 16 nonostante le mete di Trona, Vellitri e Miroslav ha perso contro l’Appia Colleferro per 27 a 15. Partita che è stata preceduta dal match della categoria Old tra Amatori Anzio e Ostia, conclusosi con la vittoria dei lidensi per due mete ad una.

Per quanto riguarda il prossimo fine settimana, infine, saranno impegnate le categorie Under 8 domenica mattina in un concentramento ad Aprilia, e l’Under 12 che sempre domenica mattina prenderà parte al Torneo di Latina che si disputerà a Borgo Grappa.

L’Under 16 invece giocherà alle 11 in trasferta contro la Lazio.

Rugby Anzio Club

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La Pedagnalonga di Borgo Hermada

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

Il Litorale

Pag.

La 42ª edizione ha visto l’iscrizione di ben 1000 partecipanti che si sono dati battaglia sulla mezza maratona e la 10 km

Il 26 aprile a Borgo Hermada si è tenuta la 42a edizione della Pedagnalonga, evento sportivo ormai nei cuori degli atleti che si cimentano nelle 2 distanze: la classica mezzamaratona (21,097 km.) e la 10 km. L’appuntamento però è vissuto in prima persona da tantissime famiglie che si cimentano nella passeggiata di circa 6 km toccando i caratteristici casolari che mettono a disposizione dei ricchi punti di ristoro.

Circa 1000 gli iscritti alle gare agonistiche con la partenza unica intorno alle 9:45, il gruppo si allunga subito nei primi chilometri complice anche il tratto all’interno della campagna fino circa al 4° km dove è posto il bivio, a sinistra si torna verso la partenza per la gara corta a destra per la mezzamaratona. Inizia una lunga serie viali completamente chiusi al traffico con lo sfondo del promontorio del Circeo immersi nel silenzio interrotto solo da qualche bambino lungo il percorso che gioiosamente incita gli atleti. Il percorso è molto scorrevole e spinge a dare fondo alle proprie forze. Intorno al 15° km. quando i muscoli iniziano a sentire la stanchezza c’è un lungo tratto sabbioso in mezzo a delle serre di fragole che mette a dura prova i runner che però ormai sentono il traguardo a portata di gambe. Si torna a Borgo Hermada per l’arrivo dove è posto un ricco ristoro a base di acqua, te’, frutta e dolci. Per chi vuole nel vicino campo di calcio c’è la possibilità di cambiarsi in comodità.

Complimenti ad Elisa Tempestini (Podistica Solidarietà) che ottiene il secondo posto di categoria ma bravi tutti coloro che hanno gareggiato nelle due distanze. Per problemi di spazio non posso stilare la classifica della 10 km. nel caso ci fosse la possibilita’ conto di inserirla nel

prossimo numero e comunque cerco di aggiornare il sito citato in calce. Nel complesso una bellissima giornata di sport, ecologia e gastronomia che ancora una volta ha soddisfatto in pieno le spettative dei partecipanti.

Ricordo che ho predisposto un sito internet http://runnerlitorale.webnode.it dove è possibile consultare le liste degli atleti che vengono presi in considerazione per stilare le classifiche presenti sul giornale. Nel sito non sono presenti gli atleti dell’Atletica Anzio, della Rehab&Sport Anzio e della Nova Athletica Nettuno per cui eseguo le ricerche a livello di squadra e non nominative. Anche chi partecipasse a gare fuori regione può inviare una mail a runnerlitorale@yahoo.it per vedere poi pubblicata la propria prestazione.

Maurizio Nocca

Per persone autosufficienti e parzialmente autosufficienti

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Pag.

40

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

Il Litorale Sport

Risultati e Classifiche VOLLEY SERIE C REG. MASCHILE GIR. A 24ª CUS ROMA - ASDC VOLLEY TEAM POMEZIA

0–3 2–3

MASCHILE SERIE D REG. GIR. B 24ª ASD KK EUR VOLLEY - PIANETA VOLLEY APRILIA

3–0

FEMMINILE SERIE C REG. GIR. B 24ª PALLAVOLO POMEZIA ASD - USD SALES ONDA VOLLEY - TIBURTINI ROMA CENTRO

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

1 2 3 4 5 6

SERIE C REG. MASCHILE GIR. B

ASD LIBERTAS GENZANO VIRTUS ROMA SSDRL OSTIA VOLLEY CLUB VILLALBA VOLLEY USD SALES GSDP ZAGAROLO LAZIO VES LA FONTANINA DI CENTOCELLE DTR MONTELLO VOLLEY PRATI APSIA SPORT CLUB ASD PALLAVOLO NETTUNO ANZIOPALLAVOLO ASD OTTICA ATTARDI ISOLA SACRA CUS CASSINO VOLLEY

CLASSIFICA stag. reg.

SERIE C GIR. G BASKET SCAURI FABIANI FORMIA LUNA APPALTI VALMONTONE SIMPLY GRUPPO ARGENTI ROMA BROKER & BROKER POR ROMA VIRTUS BASKET APRILIA ALFA OMEGA S.PAOLO OSTIENSE N. B. SORA 2000 GREEN NETWORK ROMA SMIT ROMA CENTRO POSTE ASSIC. E... RIANO APDB ROMA

46 36 36 30 30 28 28 26 24 22 20 12 8 6

CLASSIFICA PROMOZIONE GIR. C LUISS BK 1999 POL. EXCELSIOR 2000 NEW NETTUNO BK CLUB BASKET ACADEMY ALBANO BASKET USSA OLIMPIA

8 6 4 2 2 0

3–0 3–1

FEMMINILE SERIE D REG. GIR.C 24ª POL. COM. PALLAVOLO ALBANO - GIO’ VOLLEY APRILIA 61 60 55 49 42 41 40 35 31 27 19 18 13 13

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

MASCHILE SERIE D REG. GIR.B

ASD NEWVOLLEY LATINA 63 SG VOLLEY ROMA 58 ASD VOLLEYBALL SANTA MONICA 47 LT SCALO OFFICINA REALI PRIVERNO47 NFA SAET 46 RIPIVOLLEY 40 SERAPO VOLLEY GAETA 37 OLIMPIA FORMIA 34 ASD CASTRO VOLLEY 33 ASD KK EUR VOLLEY 31 PIANETA VOLLEY APRILIA 23 LUDI PALLAVOLO AQUINO 19 OSTIA VOLLEY CLUB 18 POLISPORTIVA ROMA 7 VOLLEY A.D. 8

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

0–3

SERIE C REG. MASCHILE GIR. B 24ª CUS CASSINO VOLLEY - ASD PALLAVOLO NETTUNO ANZIOPALLAVOLO - ASD LIBERTAS GENZANO

1–3

FEMMINILE REG. SERIE C GIR. B

POL.DIL. CALI ROMA XIII ELDIS VOLLEY LABICO POL. ROMA 7 VOLLEY AD ONDA VOLLEY ASD PRO JUVENTUTE ASD POL. CISTERNA 88 ASD SPORTS TEAM G. CASTELLO TIBURTINI ROMA CENTRO VOLLEY GROUP PALOCCO PALLAVOLO POMEZIA ASD ALL VOLLEY PALL. FUTURA TERRACINA 92 USD SALES APD MARCONI STELLA

SERIE C REG. MASCHILE GIR. A

ASD PALLAVOLO CIVITAVECCHIA CDP FENICE PALL. ROMA ASD ASDC VOLLEY TEAM POMEZIA ASD ARTENA VOLLEY PALLAVOLO ORBETELLO OFFICINA VOLLEYNOBEL CUS ROMA TEAM VOLLEY LAGO BRACCIANO - ANGUILLARA SEI SERVIZI INFORMATICI NEPI ASD ROMA 12 POL. ROMA 7 VOLLEY AD PALLAVOLO TOR SAPIENZA SSD LAZIO PALL. VOLLEY FIUMICINO

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

62 52 45 43 42 39 39 37 37 31 29 26 12 10

FEMMINILE REG. SERIE D GIR. C

FONTE ROMA EUR ISOLA SACRA VOLLEY ASD ASD KK EUR VOLLEY FINECO ROMA V. S. GIO' VOLLEY APRILIA CANALE 10 OSTIA ASSOCIAZIONE DUEMILA12 ASD NEWVOLLEY LATINA OBIETTIVOANDVELLETRI VOLLEY TERRACINA GT AUTO RMC AD VC FRASCATI VOLLEY SPORT RM POL. COM. PALLAVOLO ALBANO USD ROSAVOLLEY VELLETRI

62 56 52 51 50 40 39 36 31 30 27 19 8 3

65 61 51 50 46 41 41 34 29 26 21 18 18 0

Risultati e Classifiche BASKET SERIE C GIR. G 15ª Giornata VIRTUS BASKET APRILIA - S.PAOLO OSTIENSE

53 - 45

PLAY OFF TAB A Gir B 2ª Giornata ANZIO BASKET CLUB - VIRTUS VELLETRI

QUALIFICAZIONE GIRONE B 11ª Giornata AMATORI BASKET - OLD BASKET APRILIA

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

CLASSIFICA stag. reg.

SERIE C REG. GIR. B META FORMIA BASKETBALL ANZIO BASKET CLUB PAMPHILI WORLD BKBALL CLUB BASKET FRASCATI PASS ROMA BORGO DON BOSCO PALLACANESTRO ALATRI BK CLUB LA FORESTA BASKET SERAPO 85 FORTITUDO 1908 BASKET SERMONETA

36 30 24 24 22 22 16 14 14 10 4

86 - 66 75 - 65

PROMOZIONE MASCHILE Fase promozione GIR. 4 Giornata 5 USSA OLIMPIA - NEW NETTUNO BK CLUB

SERIE B FEMMINILE GIR. Unico 9ª Giornata SMIT ROMA CENTRO - VIRTUS BK APRILIA 45 - 55

CLASSIFICA stag. reg.

SERIE D REG. GIR. B

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

58 - 62

COLLEFIORITO ROMA NORD 2012 CINECITTA' BASKETBALL SAN CESAREO PALLACANESTRO VITERBO POL. PALOCCO OLD BASKET APRILIA ARROWS BASKET ORTE PALL. CASSINO PEGASO BASKET ROMA AMATORI BASKET COLONNA

36 30 28 26 26 24 20 20 18 14 12 10

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

CLASSIFICA stag. reg.

FEMMINILE SERIE B GIR. UNICO ATHENA BK POL. PETRIANA CONVERGER Elledierre CLUB BK FRASCATI PALLACANESTRO ROMA VIRTUS BK ALBANO-PAVONA CESTISTICA LATINA VIRTUS BK APRILIA VIS AURELIA BK SMIT ROMA CENTRO

34 28 26 22 20 16 14 12 6 2

Risultati e Classifiche RUGBY SERIE C1 GIRONE G RETROCESSIONE

1 2 3 4 5 6

CUS L'AQUILA RUGBY RUGBY ANZIO CLUB AM. CIVITA CASTELLANA RUGBY FC SEGNI ASD POL.ABRUZZO RUGBY OLD PESCARA RUGBY

31 25 24 24 13 1

SERIE C1 GIRONE G FASE RETROCESSIONE 7ª GIORNATA RUGBY ANZIO CLUB – OLD PESCARA RUGBY 47 - 7 SERIE C2 LAZIO GIRONE 1 22ª GIORNATA CAMPOLEONE LANUVIO

RIPOSA

SERIE C2 LAZIO GIRONE 2 18ª GIORNATA BISONTI RUGBY - NERONIANA R. CLUB 18 - 14 POMEZIATORVAJANICA – AMATORI RUGBY FORMIA 38 - 8

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

SERIE C2 LAZIO GIRONE 1 ROMA URBE RUGBY F.C. MONTEVIRGINIO M.R. RUGBY FIUMICINO PRAENESTE PALESTRINA ALL REDS RUGBY ASD AMATORI TIVOLI RUGBY CAMPOLEONE LANUVIO ARVALIA V. PAMPHILI CAD SPARTACO RUGBY ASD ASD SARACENI 7 CIVITAVECCHIA TUSCIA RUGBY ASD

70 64 61 61 54 49 47 25 15 15 -2

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

SERIE C2 LAZIO GIRONE 2

POMEZIA TORVAJANICA NERONIANA R.CLUB 1974 RUGBY ROMA 2000 ASD VOLSCI RUGBY SORA BISONTI RUGBY RUGBY CITTÀ DI FRASCATI CADETTA FABRATERNUM RUGBY AMATORI RUGBY FORMIA LAZIO OLD CLAN LATINA TERRACINA RUGBY CLUB UNION

70 54 50 48 41 37 36 21 11 9

Casa di Riposo per Anziani POMEZIA - Via Gorizia, 18 - Tel. 06.91802050 - 328.2072102 - 328.2072100 - info@parcoulivi.net - www.parcoulivi.net

ANNO XV - N° 9 - 1/15 MAGGIO 2015

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Il Litorale Sport

24 aprile

Risultati e Classifiche Calcio SERIE D gir. G 32ª giornata ANZIOLAVINIO - BUDONI APRILIA - SELARGIUS

1 – 3 4 – 0

ECCELLENZA gir. B 32ª giornata NETTUNO - ALBALONGA LARIANO - POMEZIA

0 – 1 1 – 1

PROMOZIONE gir. C 32ª giornata C. LIDO DEI PINI - TORMARANCIO M.C. F.C. GARBATELLA - DILETT. FALASCHE MONTESPACCATO - TEAM N. FLORIDA UNIPOMEZIA VIRT. - CASALOTTI

PRIMA CATEGORIA gir. F 28ª giornata CITTA DI POMEZIA - REAL COLOSSEUM FONTE MERAVIGL. - TORVAIANICA INDOMITA POMEZIA - CITTA DI APRILIA SABOTINO - AIRONE ARDEA T.S.L. - VIRTUS NETTUNO

Classifica ECCELLENZA girone B 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

ALBALONGA 75 SERPENTARA BELLEGRA OLEVANO 75 COLLEFERRO CALCIO 73 NUOVA ITRI 71 CASSINO CALCIO 1924 63 GAETA S.R.L. 55 NETTUNO 54 LARIANO 1963 42 POMEZIA CALCIO 40 VIS ARTENA 36 AUDACE SANVITO EMPOLITANA 35 CITTA DI MINTURNO MARINA 35 MOROLO CALCIO 33 SEMPREVISA 33 ROCCASECCA T. DI S.TOMMASO 32 BORGO PODGORA 1950 27 MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO 27 ATLETICO BOVILLE ERNICA 19

Classifica III CATEGORIA girone Latina A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

FANCIULLA D ANZIO MONTEGIORDANO CALCIO 1960 LA ROCCA CALCIO SPORTING NETTUNO REAL MAENZA NUOVA CIRCE ATLETICO ARDEA ENEA POMEZIA A.S.D. BORGO S.MARIA 1977 PROSSEDI CALCIO SA.MA. LATINA VIRTUS CISTERNA A.S.D. REAL MARCONI ANZIO

47 42 41 41 39 35 32 29 29 25 22 7 5

Classifica PROMOZIONE girone C

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

CITTA DI CIAMPINO 74 SERMONETA CALCIO 68 LEPANTO MARINO 64 CEDIAL LIDO DEI PINI 63 MONTESPACCATO S.R.L. 61 CORI 54 DILETTANTI FALASCHE 44 UNIPOMEZIA VIRTUS 1938 44 TEAM NUOVA FLORIDA 2005 44 PALOCCO 43 TORRENOVA CALCIO 39 FOOTBALL CLUB GARBATELLA 38 PESCATORI OSTIA 37 V.J.S. VELLETRI CALCIO 36 CASALOTTI 30 ROCCA PRIORA CALCIO 30 VIGILI URBANI ROMA 29 TORMARANCIO M.C. 7

13 – 0 3 – 0 2 – 0 6 – 4

1 1 1 2 1

– – – – –

1 1 1 0 2

SECONDA CATEGORIA gir. H 28ª giornata SP. CLUB DACICA - LANUVIO CAMPOL. 3 – 1 VIRTUS ALBANO - CLE.M.BO.FA.L 6 – 0 SECONDA CATEGORIA gir. I 28ª giornata SA.MA.GOR. - AERKLIMA CRET.N. 0 – 0 NORMA - V.CAMPO DI CARNE 4 – 2 CAMPOVERDE - FAITI 5 – 0

TERZA CATEGORIA gir. Latina A 24ª giornata ENEA POMEZIA - PROSSEDI 1 – 1 MONTEGIORDANO - FANCIULLA DANZIO 2 – 0 R. MARCONI ANZIO - LA ROCCA 0 – 1 SPORTING NETTUNO - ATLETICO ARDEA 1 – 0 TERZA CATEGORIA gir. Roma A 24ª giornata 1 – 2 W3 ROMA TEAM - ATL. TORVAJANICA

Classifica I CATEGORIA girone F

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

REAL COLOSSEUM ROMA SPORTING GENZANO TORVAIANICA A.S.D. INDOMITA POMEZIA A.S.D. MONTELLO CALCIO SABOTINO VIRTUS NETTUNO REAL VELLETRI ATLETICO BAINSIZZA CITTA DI POMEZIA FONTE MERAVIGLIOSA VIRTUS DIVINO AMORE AIRONE ARDEA CITTA DI APRILIA T.S.L. CALCIO

Classifica II CATEGORIA girone H 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

60 59 57 51 43 43 39 32 31 29 29 27 21 14 10

REAL CAVA FRATTOCCHIE 78 63 SPORTING TORBELLAMONACA 61 AR.CE.FO. FOOTBALL CLUB 59 ATLETICO GARBATELLA 55 ESERCITO CALCIO ROMA 45 SPORTING VELLETRI 44 GROTTAFERRATA 44 CLE.M.BO.FA.L 40 VIRTUS ALBANO 39 PRO APPIO 34 CENTRO SPORTIVO PRIMAVERA31 REAL 100CELLE 31 REAL CALCIO EUR 26 LANUVIO CAMPOLEONE 24 SPORT CLUB DACICA 19 ACADEMY QUALCIO ROMA 2

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

Classifica CND Girone G

LUPA CASTELLI ROMANI 77 VITERBESE CASTRENSE SRL 67 OLBIA 1905 54 CALCIO SAN CESAREO 53 OSTIA MARE LIDO CALCIO SRL 52 POL.CALCIO BUDONI 51 ARZACHENA 50 FONDI CALCIO S.R.L. 47 NUORESE CALCIO 1930 46 APRILIA S.R.L. 44 CYNTHIA GENZANO 1920 S.R.L.44 SORA 42 ASTREA 38 PALESTRINA 1919 SSARLD 32 ISOLA LIRI S.R.L. 30 SELARGIUS CALCIO 27 TERRACINA CALCIO 1925 ARL 16 ANZIOLAVINIO 10

Classifica II CATEGORIA girone I 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

CAMPOVERDE AMATORIALE BASSIANO A.S.D SA.MA.GOR. AERKLIMA CRETAROSSA NETTUNO NUOVO LATINA ISONZO NORMA ATLETICO CISTERNA POLISPORTIVA CARSO GIULIANELLO CALCIO SS. PIETRO E PAOLO ROCCASECCA DEI VOLSCI FAITI 2004 LA SETINA VIRTUS CAMPO DI CARNE DOGANELLA CALCIO NUOVO COS LATINA

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

il cucciolo sicuro da noi...

Chi non ha mai posseduto un cane non sa cosa significa essere amato DA NOI TROVERETE L’IMPOSSIBILE...

(Arthur Schopenhauer)

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CAPUT ROMA XIV VIRTUS BOCCEA W3 ROMA TEAM NUOVA VALLE AURELIA ATHLETIC SOCCER ACADEMY SANT ONOFRIO ATLETICO OSTIA ATLETICO CERVETERI ATLETICO TORVAJANICA AMATORI SANTA MARINELLA MONTEVERDE A R.L. TEAM OSTIA CALCIO BLUE DEVILS RES ROMA

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

Classifica SERIE C1 UNICO

VIRTUS PALOMBARA CAPITOLINA MARCONI LIDO DI OSTIA CALCIO A 5 ACTIVE NETWORK FUTSAL NUOVO ATLETICO FERENTINO ALBANO CALCIO A 5 REAL CASTEL FONTANA CITTA DI PALIANO CALCIO A 5 ANNI NUOVI CIAMPINO C5 MIRAFIN ATLETICO CIVITAVECCHIA C5 CIVITAVECCHIA CALCIO A 5 LAZIO CALCETTO EAGLES C5 APRILIA TCP CALCIO A 5 MINTURNO

74 71 70 53 53 47 43 41 41 39 34 32 30 22 19 17

Serie C2 Gir D 26ª giornata C.DI MINTURNO M. - PENTA POMEZIA CONNECT C5 - ATL.ANZIOLAVINIO GYMNASTIC STUDIO - ASK POMEZIA L.

1–4 8–7 6–0

Serie D Gir Roma A 22ª giornata VALEAS - VELITERNA C5

–

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

Classifica SERIE C2 girone D

GYMNASTIC STUDIO C5 VELLETRI C5 ATLETICO ANZIOLAVINIO C5 SPORT COUNTRY CLUB PENTA POMEZIA REAL PODGORA CALCIO A 5 SPORTING GIOVANI RISORSE CITTA DI CISTERNA VIS FONDI CONNECT CALCIO A 5 VIGOR CISTERNA 1994 ASK POMEZIA LAURENTUM FORTITUDO TERRACINA 2003 CITTA DI MINTURNO MARINA

65 57 56 54 42 41 41 35 29 28 26 19 18 9

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Classifica SERIE D Girone Roma A DON BOSCO GENZANO CYNTHIANUM ARCOBALENO POL. GENZANO DI ROMA REAL LEGIO COLLEFERRO C5 PALAOLIMPIC C 4 MATRIX PONTE LORETO PRO CALCIO CECCHINA VALEAS A R.L. SPORTING MATRIX VELITERNA C5 COLONNA

51 51 50 45 43 43 32 23 16 16 7 2

58 55 44 43 38 38 37 32 31 25 23 19 13 10

24 aprile

Risultati e Classifiche Calcio A5 6–2

70 69 63 53 52 48 45 39 37 35 32 25 23 14 11 7

Classifica III CATEGORIA girone Roma A

Cuccioli in casa s.r.l.

Serie C1 Gir unico 30ª giornata N.ATL. FERENTINO - EAGLES APRILIA

41

Serie D Gir Roma G 28ª giornata AD MAIORA SOCCER - NUOVA FLORIDA C5

Serie D Gir Latina A 24ª giornata LATINA SC. CIMIL - DIL.FALASCHE C5 LELE NETTUNO C5 - R11 LATINA LIBO C5 - UNITED APRILIA

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16

Classifica SERIE D Girone Roma G

WISH ROMA FUTSAL DELLE VITTORIE RIANO AD MAIORA SOCCER R.C.C. TEVERE REMO BSA SPORTING ALBATROS VIRTUS OSTIA C5 CIRCOLO TENNIS TORRENOVA SPORTING ARICCIA CORTINA SPORTING CLUB M.C.V. FUTSAL TRIANGOLAZIO WORLD SPORTSERVICE SSDARL NUOVA FLORIDA C5 VALLERANO C5 THE ANGELS FUTSAL

64 60 57 57 54 52 50 44 42 36 33 26 24 21 12 -1

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

5–2 1 – 13

Classifica SERIE D Girone Latina A

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TORVAIANICA CENTRO Proponiamo in vendita appartamento sito al 3° piano con ascensore, composto da: soggiorno, cucinotto, camera matrimoniale, cameretta, bagno, balcone perimetrale. Buone condizioni. Possibilità di box auto. L'immobile è adiacente a tutti i servizi principali: fermata autobus, poste, bar, supermercato, farmacia, scuole. A.P.E. “G” Info 06/91603505 € 125.000 Rif. POM02269

POMEZIA CENTRO Vendesi – Affittasi appartamenti monolocali, biNUOVO locali e trilocali con ampi terrazzi. Gli immobili sono rifiniti con materiali di prima scelta. A.P.E. “B-A”.

Affitti da € 500 Info 06/91603505 Rif. POM00920

Vendita da € 125.000

POMEZIA POMEZIA Torvaianica Alta Torvaianica Alta Proponiamo la vendita di apparVendesi porzione NUOVO tamenti in villa di villino a schiera con ingressi indidisposto su due lipendenti posti al velli e composto 1° piano e dispoda: P.T. ampio sti su 2 livelli, soggiorno con angolo cottura, bagno, balcomposti da: cone, portico e corte esclusiva pavimentasoggiorno con ta; 1° P. due stanze, bagno e 2 balconi. angolo cottura, Box auto privato al piano interrato collega- camera matrimoniale, disimpegno, bagno e terto con scala interna. Possibilità di ricavare razzo al 1° livello; 2 locali e balcone al 2° livella 3° stanza. Ottime condizioni. A.P.E. “F”. lo. OTTIME RIFINITURE. Info 06/91603505 Info 06/91603505 € 165.000 Rif. POM02296 € 210.000 Rif. POM02135

POMEZIA CENTRO Proponiamo in vendita luminoso appartamento ristrutturato sito al 5° piano e composto da: soggiorno, disimpegno, cucina abitabile, camera matrimoniale, camera singola, bagno e terrazzo di mq 93. Completano la proprietà posto auto, posto moto e cantina. Adiacente a tutti i servizi.

Info 06/91603505 Rif. POM1943 € 190.000

POMEZIA Campobello Proponiamo in vendita appartamenti in villa composti da: soggiorno con angolo NUOVO cottura, 1-2 camere, doppi servizi, giardino e/o terrazzo e posto auto. Ottimamente rifiniti. Disponibili piani terra e primi piani. A.P.E. “in fase di richiesta.”

Info 06/91603505 da € 149.000 Rif. POM02025

TORVAIANICA ALTA Vendesi appartamenti in villa di nuova costruzione, con ingressi indipendenti posti NUOVO al 1° piano e composti da: soggiorno con angolo cottura, camera, cameretta, bagno, balcone e giardino di proprietà al piano terra. Posto auto assegnato.

Gli immobili sono rifiniti con materiali di 1° scelta. A.P.E. “in fase di assegnazione”.

Info 06/91603505 Rif. POM1970

€ 150.000

Info 06/91603505 Rif. NfL00685

€ 235.000

ARdEA Nuova florida Vendesi villa in bifamiliare disposta su 2 livelli e composta da: NUOVO soggiorno, cucinotto, 2 camere, bagno, portico e giardino al piano terra ; ampia mansarda al primo piano.

Senza provvigione. Possibilità Accollo Mutuo.

ULTIMA DISPONIBILITA' A.P.E. “C”.

POMEZIA CENTRO

In stabile ristrutturato con ascensore disponiamo di due appartamenti di mq 110, entrambi composti da: ingresso, salone, cucina, 2 camere matrimoniali, doppi servizi, ripostigli e balconi. Adiacenti a tutti i servizi. A.P.E. “G”.

Info 06/91603505 Rif. POM02260 € 169.000

POMEZIA Vendesi appartamenti in villa con ingressi indipendenti composti da: NUOVO soggiorno con angolo cottura, 1-2 camere, bagno, balcone / giardino. Posto auto interno. Pronta consegna. Ottime rifiniture.

A.P.E. “C”.

Info 06/91603505 Rif. POM01174 da € 120.000

ARdEA Nuova florida ULTIMA DISPONIBILITA' Vendesi appartamento in villa con ingresso inNUOVO dipendente posto al 1°piano e composto da: Soggiorno angolo cottura, camera, bagno, terrazzo e giardino con posto auto interno al piano terra. SENZA PROVVIGIONI. Ottimo uso investimento. A.P.E. “B”.

Info 06/91603505 Rif. NfL00626 € 119.000

TOR SAN LORENZO: V.le S. Lorenzo, 235 - Tel. 06.91.01.02.50 - tsl@lai1970.it

ARdEA “COLLE ROMITO” Villino indipendente NUOVO in PRONTA NUOVO CONSEGNA, ottimamente rifinito composto da: soggiorno con angolo cottura, camera, bagno e locale tecnico. Patio coperto, giardino di 55 mq e posto auto.

Senza provvigione. Classe energetica “C”.

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Senza provvigione € 119.000

ARdEA "Nuova California".

IN CORSO d'OPERA. Proponiamo la vendita di villini indipendenti disposti su unico livello e composti da: sogNUOVO giorno con angolo cottura, 1/2 camere, bagno, locale tecnico, portico e giardino (vari tagli) con posto auto. Ottimamente rifiniti con persiane in ferro zincato e finestre in legno taglio termico laccate bianche. Consegna prevista primavera 2015.

Info 06.91010250 Senza provvigione Rif. TSL00627 da € 140.000

ARdEA ARdEA NuOVA CALIfORNIA. COLLE ROMITO. In residence con pisciProponiamo la vendita na, proponiamo la vendi un appartamento sito dita di una porzione di al piano terra con inbifamiliare recentemengresso indipendente, te ristrutturata, disposta composto da: soggiorsu 2 livelli e composta no con camino e angoda: p.t. soggiorno, sala da pranzo, cucina, camera e balo cottura, camera, cagno; 1°p. due camere, bagno e due balconi. Completano meretta e due bagni. Patio coperto e giardino doppio di tola proprietà un patio coperto e giardino di circa 400 mq tali 100 mq. L'immobile si presenta in buone condizioni e con due posti auto. Classe energetica “G”. gode di ottima esposizione. Classe energetica “G”.

Info 06.91010250 Info 06.91010250 € 119.000 Rif. TSL022936 € 205.000 Rif. TSL02292

ARdEA NuOVA CALIfORNIA. All'interno del residence "Principina" proponiamo l'affitto di un appartamento sito al 1° piano e composto da: soggiorno, cucinotto, camera, cameretta, bagno e terrazzo di 15 mq. L'immobile viene affittato ammobiliato ed il canone è comprensivo di spese condominiali. Classe energetica “G”.

Info 06.91010250 Rif. TSL02286 € 550,00

ARdEA "Nuova California". NuOVI IN PRONTA CONSEGNA. Villini indipendenti, ottimamente rifiniti e composti da: soggiorno con NUOVO angolo cottura, 2 camere, bagno, ripostiglio, portico, giardino e due posti auto. Pannelli solari e impianto fotovoltaico 1Kw. Classe energetica C. Info 06.91010250 Rif. TSL01000

ARdEA Nuova California.

Nel cuore di Tor San Lorenzo, a due passi da tutti i servizi e mezzi pubblici, proponiamo la vendita di un attico sito al quarto piano in palazzina dotata di ascensore e composto da: ampio ingresso, salone con vista mare, cucina abitabile, due camere matrimoniali, bagno e ripostiglio. Completano la proprietà un box auto di 53 mq e la cantina. Classe energetica G. Info 06.91010250 Rif. TSL02300 € 99.000

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ARdEA Tor San Lorenzo Centro, in posizione CENTRALE, proponiamo l'affitto di un locale commerciale di recente costruzione, dotato di vetrina fronte strada, bagno, canna fumaria e parcheggio antistante.

Classe energetica “E”.

Info 06.91010250 Rif. TSL02274 Trattative ris.

Senza provvigione da € 145.000

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Via Litoranea ang. Via Vega.

NuOVI IN PRONTA CONSEGNA. Villini indipendenti ottimamente rifiniti, disposti su 2 livelli e composti da: soggiorno con angolo cottura, 2 camere, bagno e ampia mansarda. Gli immobili sono dotati di patio coperto, giardino di 110 mq e posto auto. Senza provvigione.

Classe energetica E Senza provvigione Info 06.91010250 Rif. TSL00797 € 159.000 NUOVO

ARdEA Nuova florida.

In piccolo residence con piscina denominato "New Star", proponiamo la vendita di un villino unifamiliare disposto su 3 livelli e composto da: p.t. sala con camino e cucina a vista; 1°p. camera, cameretta, bagno con doccia e balcone; p.s.1 sala hobby con bagno e predisposizione per l'angolo cottura. Completa la proprietà un giardino perimetrale con posto auto e accesso diretto alla piscina condominiale. Classe energetica “G”.

Info 06.91010250 Rif. TSL02298 € 190.000

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POMEZIA La Sughereta Proponiamo in affitto appartamento arredato sito al 4° piano in palazzina in cortina composto da: soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale, bagno e terrazzo. Posto auto interno scoperto.

SOLO REFERENZIATI. A.P.E. "B".

Info 06/91603505 € 600,00 Rif. POM02256

POMEZIA V. Treviso In palazzina di recente costruzione affittasi monolocale arredato, posto al piano terra e composto da: soggiorno-letto con angolo cottura, bagno, portico, giardino e posto auto interno. Canone incluso di condominio. SOLO REFERENZIATI A.P.E. “G”.

Info 06/91603505 Rif. POM02218 € 500,00

ARdEA Nuova California.

Ottima posizione in prossimità dei servizi. Villini indipendenti NUOVO IN COSTRUZIONE disposti su 2 livelli e composti da: soggiorno, cucinotto, 2 camere, bagno e ampia mansarda. Patio coperto e giardino (vari tagli) con posto auto interno. Rifinitissimi con persiane in ferro zincato, infissi in alluminio taglio termico, pannelli solari e impianto fotovoltaico da 3Kw. Consegna prevista Settembre 2015. Classe energetica C. Info 06.91010250 Rif. TSL01792

Senza provvigione da € 175.000

Info 06.91010250 Rif. TSL02302

€ 125.000

ARdEA Tor San Lorenzo Centro, adiacente tutti i servizi e mezzi pubblici. Proponiamo la vendita di un appartamento nuovo, sito al piano terra e composto da. soggiorno con angolo cottura, camera, studio e bagno. Completano la proprietà un giardino di circa 100 mq che gira su due lati, il posto auto in spazio condominiale e la cantina situata al terzo piano. Classe energetica “G”.

POMEZIA CENTRO In posizione centralissima in una traversa del corso principale proponiamo in affitto appartamento ristrutturato posto al piano terra e composto da: soggiorno con angolo cottura completamente arredato, 2 camere, bagno, terrazzo, giardino e cantina. SOLO REFERENZIATI.

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€ 750,00