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Gianluca Marini MEDICO CHIRURGO
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Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.7 del 3 Febbraio 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da TNT Post Italia S.p.A.
Febbraio 2014
Anno VIII Ed. 7
Firenze Quartiere 2
Campo di Marte Coverciano Cure
Il Reporter è distribuito da
Primo piano
✎ Editoriale
viaggio nel quartiere che lavora
un mese di impegni e attese. con una ricorrenza in più Matteo Francini
È
il mese più corto, il mese di San Valentino e, tradizionalmente, del Carnevale. E questo lo sappiamo bene. Ma febbraio non è solo questo. Sul fronte dei trasporti, il 14 di questo mese ricorrono i quattro anni dall’inaugurazione della prima linea del tram, mentre l’attesa è tutta per la realizzazione della seconda. Il tutto mentre le elezioni amministrative si avvicinano sempre più.
Al Parterre c’è il centro per l’impiego rivolto alle imprese. Incertezze per i piccoli artigiani ☛ pagina 3
Calcio
così è cambiata la fiorentina
F
ra infortuni, nuovi arrivi e giocatori “ritrovati” gennaio ha lasciato in eredità a Montella una squadra rinnovata. Con cui il tecnico dovrà affrontare la parte più “calda” della stagione.
☛ pagina 18
Concerti, film e libri: a spasso tra locali e palc�cenici alternativi ☛ pagina 16
☛ SEgUE a pagina 21
commercio, tutte le idee “anti-crisi”
le richieste di settignano Tra le questioni aperte ci sono la sistemazione di piazza Tommaseo e la viabilità.
Sara Camaiora - Gianni Carpini
☛ pagina 2
T
empo di crisi e gli sconti non bastano mai. I commercianti “della porta accanto” devono cercare espedienti per attirare i clienti. Tra mercatini e iniziative varie c’è chi ha sperimentato un modo per permettere agli acquirenti di risparmiare qualcosa facendo rete tra esercenti: una carta fedeltà che dà diritto a sconti. Ma non solo, la crisi mette lo zampino anche nella ristorazione: così, molti negozi “normali” stanno aprendo angoli dedicati al cibo. L’obiettivo? Rendere lo shopping sempre più “goloso”.
più gatti che cani, gli animali in città Stimati 48mila felini contro 32mila “Fido”. Ma ci sono anche serpenti, tartarughe e non solo.
☛ SEgUE aLLE paginE 8-9
☛ paginE 10-11
niente più abitanti nella “via fantasma”
se il pieno lo fa il “benzivendolo” ☛ pagina 7
☛ pagina 14
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Campo di Marte . Coverciano . Cure
Il luogo
parcheggio e viabilità: un incontro per settignano Costanza Marrapese
emersa la volontà di ascoltare i cittadini e collaborare per risolvere le questioni più urgenti: per Settignano, l’assessore Filippo Bonaccorsi, in accordo con i tecnici, ha preso in carico la questione del rifacimento di via de’ Cioli, la strada che collega Settignano a Montebeni. All’incontro erano presenti anche Filippo Vannoni, presidente di Publiacqua, Mirko Dormentoni, presidente della III commissione Urbanistica e il presidente del Q2 Gianluca Paolucci. Presenti anche rappresentanti del Coordinamento e il parroco, don Giorgio. Mario Andreini, presidente del Coordinamento, spiega che sono tanti gli interventi ancora da realizzare nell’area del Mensola: “Il monumento ai Caduti che oggi versa in cattivo stato, l’alta velocità con cui sfrecciano le macchine in prossimità dell’uscita della scuola Diaz, il problema fognario in via Poggio Gherardo poco prima dell’incrocio con via Gabriele D’annunzio, che causa allagamenti in alcuni scantinati di via Madonna delle Grazie”, elenca. Intanto, dopo l’incontro, la questione della riduzione della velocità delle auto di fronte alla scuola Diaz ha trovato ascolto, con un sopraelevamento delle strisce pedonali.
Tra le principali questioni evidenziate dai cittadini ci sono quelle del parcheggio e della viabilità
Il confronto
le notti di via mannelli Q “tante ricchezze da valorizzare”
Sistemazione della piazza e alta velocità tra le questioni da affrontare: sopraelevate le strisce pedonali RUBRICA :
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Il territorio
S
ettignano-Mensola, un territorio pieno di ricchezze da salvaguardare e valorizzare. Lo sostiene Mario Andreini, presidente del Coordinamento: “Nel nostro territorio – spiega – c’è una ricchezza enorme. Mi auguro che avvenga sempre un dialogo vero con le istituzioni. Spesso basta ascoltare perché i piccoli problemi si possano risolvere senza dispendio di risorse. Sono ottimista e fiducioso – conclude Andreini – perché, insieme, si riesca a valorizzare questo splendido territorio pieno di ricchezze”. C.M.
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Cara Dottoressa,è tanto tempo che vorrei chiudere lo spazio che ho tra i due incisivi superiori, perché tutte le volte che mi guardo allo specchio lo trovo proprio deturpante.
uattrocento metri quadri di spazio creativo dedicato ai giovani. Dove prima c’era l’Ambasciata di Marte, in via Mannelli, ha preso vita dall’aprile scorso Combo, un social club che unisce i giovani all’insegna di musica, eventi culturali e buona tavola. Uno spazio tornato in vita, dunque: ma che cosa ne pensano gli abitanti della zona? “La vita notturna di via Mannelli sicuramente si è animata”, racconta Isabella, una giovane residente. Renzo, pensionato che abita nella strada, spiega: “Capita la mattina di trovare qualche bottiglia sparsa sui marciapiedi, ma tutto sommato è un bel posto di ritrovo per i giovani che, da qualche parte, dovranno pur divertirsi”. In molti pongono l’accento sul problema del parcheggio, proprio all’altezza del locale. Lo sa bene ad esempio il titolare dell’edicola, che qualche tempo fa lamentava la sosta selvaggia delle auto che sbarravano il suo chiosco. Oggi il problema sembra parzialmente risolto, almeno durante le ore del giorno. Rocco, il giovane chef, racconta come il luogo sia frequentato dai lavoratori del quartiere per veloci pause pranzo, oltre che per cena la sera. Cavallo di battaglia la frittura di pesce, ma anche i primi e le tartare. Per l’aperitivo il Combo si anima di giovani che, bevendo un drink, possono cenare con piatti vegetariani e pasta espressa. In occasione delle partite della Fiorentina, poi, sono tanti i ragazzi del quartiere che scelgono il maxischermo del locale, che organizza il “brunch viola” dalle 13. E ogni sera si alternano concerti, contest, jam session, serate dedicate alla musica popolare e al tango, come la serata milonga del mercoledì, a ingresso libero. C.M.
Cara Signora, la sorprenderò, ma è di recente acquisizione che oggi le top models chiedono proprio di aprirsi lo spazio (diastema) che lei oggi vuole chiudere. Io non consiglio mai di aprire tale spazio anche perché si tratta sempre di portare via struttura sana dentale. Venendo al suo caso, eliminare o diminuire il diastema è possibile farlo con più tecniche che vanno dall’ortodonzia, la costruzione di faccette adesive, o più semplicemente l’incremento di dente con un po’ di materiale da otturazione. Naturalmente la giusta scelta sarà da valutare caso per caso.
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
A
ncora un nulla di fatto, almeno sulla questione “calda” del parcheggio di Settignano. Dopo le lettere scritte dal Coordinamento MensolaSettignano sulle problematiche ancora aperte che interessano la zona, si è svolto a fine gennaio l’incontro, con tanto di sopralluoghi tecnici nelle aree interessate, con le commissioni urbanistica e ambiente del Comune. Fra le questioni all’ordine del giorno c’era quella del parcheggio di Settignano: questione per cui, da oltre trent’anni, gli abitanti attendono una soluzione, oltre a una complessiva riqualificazione di piazza Tommaseo, spesso caratterizzata dal parcheggio “selvaggio” di auto e motocicli. Tante le voci che si sono rincorse nel tempo sulle possibili sistemazioni della piazza e della sua viabilità, ma al momento non è emerso nulla di nuovo. Gli ultimi lavori, che hanno riguardato la pavimentazione della piazza, risalgono al 1980. E tra i residenti c’è chi si lamenta anche per la gestione del verde delle aiuole. Su questo punto, il presidente del Quartiere Gianluca Paolucci ha fatto sapere che si impegnerà insieme agli uffici tecnici per migliorare la manutenzione e la fruizione dell’area. Durante l’incontro è
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Campo di Marte . Coverciano . Cure
Focus
A differenza di quanto avviene negli altri centri per l’impiego cittadini (centro, Gavinana, Novoli e Isolotto), lo sportello del Parterre si occupa prettamente dei servizi alle imprese
lavoro, viaggio al centro per l’impiego del parterre
“S
Tel: 055.2760120 Mail: ci.parterre@provincia.fi.it
Martina Passalacqua
U
tiva regionale Giovani Sì, attività di pre-selezione del personale, marketing territoriale. E l’elenco potrebbe andare avanti ancora. I singoli cittadini, insomma, non devono rivolgersi qua, ma possono recarsi in uno qualsiasi dei quattro centri per l’impiego aperti all’utenza a Firenze, a seconda delle esigenze (l’utenza del Q2 è inglobata nell’area di Gavinana). “È un centro atipico, con particolari target di pubblico, che vengono ricevuti su appuntamento – aggiunge Valter Bartoli, responsabile del servizio tirocini – in tal senso c’è maggiore fluidità rispetto agli altri centri per l’impiego”. E non si tratta solo di servizi, ma c’è anche un’ampia attività di comunicazione. “Oltre che sul fronte on line, l’anno scorso abbiamo inviato un sms ai nostri iscritti che avevano la cassa integrazione in scadenza – continua Bargigli – purtroppo non fu un’iniziativa di successo. Paradossalmente, quest’anno non abbiamo inviato sms ed è venuta più gente. Forse il passaparola è ancora un mez-
zo da non sottovalutare”. Altre attività di rilievo sono le azioni di politica attiva, che consistono in incontri di gruppo, e l’attività di cassa integrazione guadagni on line, effettuabile da casa tramite tessera sanitaria attiva, con la quale è possibile prendere un appuntamento. “C’è da aggiungere che il nostro è anche un po’ un lavoro da psicologi – conclude Bargigli – ci troviamo davanti uno scenario variegato di persone: c’è chi ha perso il lavoro, chi lo cerca per la prima volta, chi è in cassa integrazione. Sono stati d’animo diversi, ai quali andiamo incontro offrendo varie possibilità”.
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i centri per l’impiego di Firenze
2003
l’apertura al Parterre
botteghe artigiane, “faticoso andare avanti”
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er i piccoli artigiani il futuro non è dei più rosei. Ne è convinto Vittorio Zaccagnini, titolare dell’orologeria che si trova in via del Ponte Rosso 43/R. La bottega è attiva dai primi del novecento, quando il nonno di Zaccagnini aprì l’attività nella zona. “Oggi è faticoso continuare – racconta – non consiglierei a nessun giovane di avviare un’attività di questo tipo e, dopo di me, penso proprio che l’attività cesserà”. Alti costi di gestione, mercato fermo, mancanza di formazione: sono queste – secondo Zaccagnini – le cause principali della mancanza di prospettive per i piccoli artigiani. E questo nonostante consideri il suo lavoro uno dei più belli del mondo, anche se faticoso. “Facevo le elementari e mio padre mi insegnava i rudimenti del mestiere. Poi ho proseguito l’attività di famiglia insieme a mio fratello, oggi in pensione”. E se nemmeno passione e dedizione bastano più, il futuro delle botteghe artigiane appare sempre più a rischio.
Uno scatto d’epoca dell’orologeria di via del Ponte Rosso, aperta dai primi anni del novecento
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e dovessimo fare un paragone con l’estero, l’operatore di un centro per l’impiego, per esempio tedesco, ha in carico molte meno persone rispetto a uno italiano”, spiega il responsabile del servizio tirocini Valter Bartoli. “Il problema – aggiunge – è che ci sono norme che si accavallano fra loro e gli spazi in cui lavoriamo sono ancora gli stessi dal 2000”. Senza contare la carenza di personale. “Il nostro è un lavoro che richiede tanta dedizione e passione – termina Andrea Bargigli – oltre ad avere un’ampia cultura del dato, cerchiamo di districare la matassa normativa che spesso tende a contraddirsi. Le norme vanno applicate con intelligenza”.
La testimonianza
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L’intervento
“norme da applicare con intelligenza”
Qua ci si occupa dei servizi alle imprese na storia “movimentata” fin dall’inizio: è quella dei centri per l’impiego, prima uffici di collocamento, poi di competenza delle Regioni, per approdare infine sotto le Province e cambiare nome in centri per l’impiego. Il tutto per essere più vicini ai cittadini. Lo sportello del Parterre nasce nel 2003, prima pietra di quella che doveva essere una cittadella del lavoro. A differenza degli altri centri per l’impiego fiorentini (via Cavour, Gavinana, Novoli e Isolotto), qua ci si occupa prettamente dei servizi alle imprese. E il lavoro non manca. “Siamo essenzialmente strutturati su due piani – spiega Andrea Bargigli, responsabile del coordinamento amministrativo direzione lavoro – il piano terra si dedica ai servizi alle aziende, mentre il primo piano è dedito al lato amministrativo, con servizi di informazione, documentazione e coordinamento con gli altri centri”. Ma che cosa si intende per servizi all’impresa? Tirocini in base alla norma-
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Animali/1
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vita da cani nel quartiere: cartelli per dire “guida” alle aree ad hoc stop allo sporco Campo di Marte è una delle zone più fornite: ecco dove portare Fido Fannì Beconcini
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irenze è una città a misura di cane? I fiorentini sono padroni attenti e responsabili? I cittadini sono in grado di gestire le necessità di Fido al meglio, rispettando il territorio e i suoi abitanti? Difficile rispondere, quello che è certo è che si può sempre migliorare. E l’impegno sembra non mancare. Negli ultimi anni, infatti, sono stati presi provvedimenti e sono state avviate iniziative finalizzate a rendere la città, da un lato, più accogliente per gli amici a quattro zampe, e dall’al-
tro ugualmente vivibile e sicura per i fiorentini, amanti o meno degli animali. È da tempo attivo l’Ufficio diritti degli animali, a cui rivolgersi per avere informazioni in merito a iscrizione all’anagrafe canina (obbligatoria), adozioni, cessioni, diritti e doveri di cani e padroni: l’ufficio si trova in via del Pantanino, ed è possibile contattare i responsabili chiamando i numeri 055.7352018 o 055.753224, oppure scrivendo a diritti. animali@comune.fi.it o ad adozioni. animali@comune.fi.it. La sede dell’ana-
L’area cani del giardino di Campo di Marte: nel quartiere sono diversi gli spazi ad hoc per gli amici a quattro zampe
grafe canina è in viale Corsica 4, mentre l’Ente nazionale protezione animali (Enpa) si trova in via Ricasoli 73/r. Negli ultimi anni sono state inoltre realizzate e implementate le aree cani: il quartiere 2 è una delle zone più fornite, con dodici zone adibite alle necessità degli amici a quattro zampe. In zona stadio ci sono tre aree cani: due lungo viale Manfredo Fanti, una all’interno del giardino di Campo di Marte e una adiacente al campo di baseball, e una nel giardino di viale Malta. Nei pressi dei lungarni se ne trovano diverse: una è all’interno del giardino del lungarno Aldo Moro, situata alla fine del lungarno Colombo, di fronte a via Minghetti, un’altra al giardino Caponnetto in lungarno del Tempio, una terza è collocata parallelamente a via Dalla Chiesa, in via Visconti Venosta tra via Bonomi e via Orlando. A Rovezzano ci sono due aree per cani in via Rocca Tedalda, una nel parco di Villa Favard e l’altra nei pressi della stazione di Rovezzano. In zona Coverciano ce n’è una all’interno del giardino pubblico di via Luigi Pirandello. Altre aree cani si trovano in via del Mezzetta al giardino di San Salvi, all’interno del giardino di via D’Ancona, al parco Pettini Burresi con accesso da via Genovesi. Tutte le aree per i cani, che siano o meno all’interno dei giardini, sono delimitate e riservate, per garantire la massima libertà e autonomia agli animali. Ai padroni non resta dunque che lasciarli liberi di correre, ricordandosi di munirsi di paletta e sacchetto.
Uno dei cartelli comparsi nella zona delle Cure contro lo sporco in strada
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arciapiedi come lettiere, rifiuti e sporcizia lasciati lungo le strade fuori dai cassonetti. Alcune zone del quartiere, talvolta, si presentano così e, sostengono gli abitanti, non si tratta sempre di episodi occasionali. Alcune strade più di altre risentono infatti dell’incuria dei cittadini. Tra le vie più sporche, a detta dei cittadini, ce ne sono alcune intorno a piazza delle Cure, mentre altre si trovano nelle zone del Ponte Rosso e di via Masaccio, oltre che in aree più periferiche come Rovezzano o Coverciano. In generale i fiorentini non sempre si dimostrano provvisti del necessario senso civico e del rispetto per il bene pubblico. Non è raro – come segnalato da più abitanti – vedere mobili o elettrodomestici abbandonati accanto ai cassonetti invece di essere correttamente smaltiti, contattando il Quadrifoglio o recandosi nelle isole ecologiche del quartiere. Per i servizi di Quadrifoglio i numeri da chiamare sono, per le utenze domestiche, 800.33.00.11 da rete fissa e 199.16.33.15 da rete mobile, mentre per quelle non domestiche il numero è 055.7339396. Le isole ecologiche del quartiere, o ecotappe, si trovano in alcune scuole e circoli (per la lista completa è possibile visitare il sito www.quadrifoglio. org), mentre in piazza delle Cure si trova una postazione in cui è possibile portare bombolette spray, toner e cartucce esauste per fax e stampanti, pile esauste, farmaci scaduti e piccoli elettrodomestici fuori uso. Quanto allo sporco non rimosso dai padroni dei cani lungo le strade, curiosa e significativa è l’iniziativa di uno o più anonimi che, sempre in zona Cure, hanno deciso di dire la loro e lanciare un messaggio per sensibilizzare tutti sulla questione: una serie di cartelli sistemati proprio sopra le feci dei cani, i cui padroni erano evidentemente sprovvisti di paletta e sacchetto. “Da qui passano i ragazzi che vanno a scuola. Dimmi: che cosa impareranno dal tuo gesto?” e “il marciapiede è di tutti e di ognuno. Se lo teniamo pulito, vivremo in un mondo più sano e più bello”: sono queste alcune delle frasi scritte sui cartelli gialli comparsi un paio di mesi fa. Cartelli che lanciano anche un appello a tutti i cittadini: “Lascia anche tu un messaggio ai maleducati! Non arrenderti”. F.B.
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CAMPO DI MARTE Lavori del Consiglio
Nel Parco Giordano Cubattoli
DISCUSSIONE PUBBLICA SULL’AREA CAMPER IN VIA GENERALE DALLA CHIESA Il 17 dicembre scorso, su richiesta di numerosi abitanti nella zona, una seduta del Consiglio di Quartiere 2 è stata dedicata alla nuova area di sosta per camper e caravan in via Generale Dalla Chiesa. Inizialmente hanno preso la parola i cittadini proponenti che hanno espresso la loro preoccupazione rispetto all’opera progettata, soprattutto a causa del sicuro appesantimento della viabilità locale e per le ricadute negative in termini di inquinamento sonoro e luminoso. Altri disagi paventati: la saturazione del sistema fognario, l’eccessiva vicinanza della struttura alle abitazioni, il potenziale rischio idrogeologico, vista la prossimità con l’Arno. L’assessore alle Politiche del Territorio, Elisabetta Meucci, nel suo intervento ha rilevato che l’autorizzazione ha valenza temporanea, in attesa che il Regolamento Urbanistico (un atto che il comune deve approvare entro il 1° agosto 2015) definisca o meno la necessità di procedere alla valutazione di impatto ambientale e di sicurezza idraulica. In ogni caso allo stato attuale non è prevista l’edificazione di nuovi volumi. Meucci ha anche ribadito che il Comune intende creare un’unica area verde al Piazzale Michelangelo, che inglobi al giardino dell’Iris anche la zona attualmente adibita a campeggio (la licenza scade nel 2017); pertanto toccherà al Regolamento Urbanistico indicare anche la localizzazione delle strutture ricettive destinate a sostituire quella del Piazzale Michelangelo. Sono inoltre intervenuti il Direttore dell’Urbanistica Palladino e il dirigente della Promozione Turistica Tani, che hanno sottolineato l’esigenza ormai non più rinviabile di disporre di strutture adeguate per l’accoglienza di camper e caravan, sia nella zona sud che nella zona nord della città. La seduta si è conclusa con l’approvazione di due distinti ordini del giorno con cui viene espressamente richiesto all’Amministrazione Comunale che vengano presi tutti gli accorgimenti necessari per limitare ogni eventuale situazione impattante per la popolazione residente; si chiede inoltre che vengano messe in atto tutte le azioni che possano favorire l’armonizzazione della nuova struttura nel contesto urbano di riferimento (trasporto pubblico, viabilità etc.). Inoltre, considerata la particolare conformazione della strada, si ritiene fondamentale l’adozione di dossi rallentatori e di strisce pedonali oltre ad un potenziamento dell’illuminazione. Nel documento si fa infine riferimento alla necessità di verificare il rispetto delle normative vigenti a garanzia e tutela dei residenti.
‘Le scuole si presentano’
7.000 VISITATORI IN DUE GIORNI PER LA VETRINA DELLE SCUOLE SUPERIORI Anche quest’anno il Quartiere 2, in collaborazione con l’Assessorato all’Educazione ed i Centri per l’Impiego della Provincia di Firenze, ha promosso “Le scuole si presentano”, la manifestazione di orientamento scolastico che si è svolta l’11 e 12 gennaio scorsi utilizzando per il secondo anno consecutivo i locali della palestra presso lo stadio militare Ridolfi. La manifestazione rappresenta da tempo un punto di riferimento qualificato per i ragazzi delle scuole medie inferiori, visto che le famiglie e loro stessi hanno bisogno di informazioni puntuali ed obiettive, sia sui programmi scolastici che sui possibili sbocchi lavorativi e formativi. Tanto è vero che, nei due giorni dell’evento, sono stati ben 7.000 i visitatori che hanno voluto cogliere questa opportunità . L’iniziativa, giunta ormai alla sua 17° edizione, ha visto la presenza di 44 scuole medie superiori, provenienti dal territorio fiorentino e zone limitrofe, con l’aggiunta dell’Istituto nautico di Livorno e di due stand dedicati alle Scuole dell’Esercito
italiano. Da alcuni anni spicca anche la presenza preziosa di uno stand della polizia Municipale mirato alla sensibilizzazione sul tema delicatissimo della sicurezza stradale. Ogni scuola ha esposto nel proprio spazio del materiale illustrativo, con programmi didattici e offerte formative e, soprattutto, con il supporto prezioso delle spiegazioni fornite di persona dai numerosi insegnanti presenti per l’occasione. Un contributo importante è venuto dagli allievi delle due scuole alberghiere Saffi e Buontalenti che, nei momenti di pausa, hanno offerto gratuitamente al pubblico partecipante generi di conforto e bevande. ‘Le scuole si presentano’ si conferma dunque un appuntamento di assoluto rilievo, che andrà anzi potenziato e ulteriormente valorizzato nei prossimi anni; anche perché la crisi strutturale che incombe da anni su di noi ci costringe a prestare sempre più cura e attenzione alla costruzione del futuro nostro e dei nostri figli.
UNO SPAZIO GIOVANI PER INCONTRARSI E INVENTARE INSIEME
IN QUESTI LOCALI OLTRE 90 BAND ANIMANO UN LABORATORIO MUSICALE Lo Spazio CURE è un centro di aggregazione giovanile promosso dalla Commissione politiche giovanili del Q.2. Gestito dalla Cooperativa CAT rappresenta un luogo dove i giovani, con il sostegno degli operatori, possono socializzare, giocare, incontrarsi, creare, informarsi e formarsi. Il servizio, situato in via Faentina nel Parco Giordano Cubattoli (già area Pettini-Burresi) e destinato ai ragazzi di 14-25 anni, è aperto per 5 giorni alla settimana (con la presenza di due operatori) e dispone di una connessione wi-fi gratuita. Una delle caratteristiche del Centro è la scelta di uno spazio libero di socializzazione non eccessivamente strutturato, lasciando ampio margine a forme di autogestione e di responsabilizzazione dei frequentatori: condivisione delle regole dello spazio, partecipazione alle decisioni, ascolto attivo, osservazione delle dinamiche individuali e di gruppo. Solo su questa base è possibile impostare un lavoro di preparazione alla cittadinanza attiva, evitando di ‘calare dall’alto’ dei contenuti e delle regole che sarebbero percepiti solo in termini paternalistici. In realtà i ragazzi si presentano spontaneamente, sulla base soprattutto di un desiderio di socialità e di aggregazione; a partire da questo spunto iniziale lo spazio giovani diventa un potenziale laboratorio dove è possibile sperimentarsi intorno ad attività comuni. Accanto alle attività libere e informali sono previsti anche laboratori più strutturati che vengono proposti ai ragazzi in alcuni periodi dell’anno. Tra le attività più stabilizzate segnaliamo il LabBand Live, un laboratorio per i gruppi musicali che si formano spontaneamente, a cura del musicista Valerio Morelli e del manager Paolo Riano dell’Ass. Il Globo. Ad oggi più di 90 band sono passate dal laboratorio per discutere del loro prodotto artistico e delle scelte musicali e ora il LabBand è impegnato nella realizzazione del Combo Contest, un rock contest a premi per le band più valide. Inoltre, sempre in forma assolutamente gratuita, è in corso una formazione per tecnici del suono. Le band interessate a partecipare a questo percorso possono rivolgersi direttamente allo spazio giovani Cure oppure utilizzare il profilo facebook LabBand.. INFO: spaziocure@gmail.com Facebook: Spazio Giovani C.U.R.E. Canale Youtube: spaziogiovanicure
Cultura
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Incontri di storia della musica: i grandi compositori Villa Arrivabene, piazza Alberti 1/a, ore 16,30. Ingresso libero. 6 febbraio, Antonio Vivaldi; 13 febbraio, Camille Saint-Saens; 20 febbraio, La Carmen, di Bizet (con la partecipazione di Francesco Marchetti); 27 febbraio, Giuseppe Verdi; 6 marzo, Richard Wagner; 13 marzo, Sergej Rachmaninov
pittura e la lettura di poesie e scritti. Conversazioni Musicali Guida alle opere in programma nella stagione autunno-inverno al Teatro del Maggio. Villa Arrivabene, piazza Alberti, ore 16 25 febbraio, Le Metamorfosi (da Kafka), di Silvia Colasanti
La crisi e il lavoro “Forza lavoro”, ciclo di 8 conferenze a cura di Franca Bonichi e Salvatore Tassinari. Primo incontro: 22 febbraio, ore 17, Villa Arrivabene, Crisi del modello liberista: voci a confronto
Corsi per adulti Sono in corso le iscrizioni ai seguenti corsi per adulti: lingue, informatica, cinema, trucco teatrale, musica, storia dell’arte, restauro. Per info consulta il sito http://q2.comune.fi.it/
Omaggio a Mario Luzi 28 febbraio, a Villa Arrivabene prende il via una serie di manifestazioni dedicate al grande scrittore scomparso, con l’inaugurazione di una mostra di
INFO: Ufficio Cultura Q.2, Villa Arrivabene, piazza Alberti 1° dal lun. al ven., 9-13, mart. e giov. anche 15-17. Tel. 055 2767854
Notizie dal territorio
COSA SUCCEDE SOTTO CASA NOSTRA
Lavori di manutenzione allo stadio Franchi Allo stadio Franchi sono previste una serie di opere di manutenzione straordinaria (per 300.000 euro) che, in base alla convenzione stipulata con la Fiorentina, spettano all’Amministrazione Comunale. Si provvederà all’impermeabilizzazione del solaio di calpestio del settore Maratona, nell’area interessata dalla palestra interrata, per eliminare le infiltrazioni di acque meteoriche. Seguiranno poi gli interventi di risanamento delle gradinate, con opere di impermeabilizzazione, rifacimento dei giunti, risanamento delle scale metalliche, recupero e verniciatura dell’intradosso in cemento armato. Lavori stradali 2014 Numerose sono le opere in programma nel 2014 per la riqualificazione di strade e marciapiedi del Q.2. Gli interventi riguarderanno in particolare tratti di via Faentina e via Lungo il Mugnone.
6 | Febbraio 2014
#Il quartiere in pillole
Quartiere 2
Campo di Marte . Coverciano . Cure
L’iniziativa
Alloggi Erp
una borsa di studio per ricordare “berni”
via rocca tedalda, consegnate le case
S
ono stati consegnati lo scorso mese i primi tre dei dieci alloggi di edilizia residenziale pubblica in via Rocca Tedalda ristrutturati grazie alla sponsorizzazione del Gruppo Menarini. È stato il sindaco Renzi in persona a consegnare le chiavi alle tre famiglie assegnatarie. “Per la prima volta un privato, la Menarini, aiuta il Comune e Casa spa contribuendo a livello economico alla ristrutturazione degli alloggi popolari. Spero che questa operazione profondamente innovativa possa essere ‘accolta’ anche da altre aziende”, ha spiegato Renzi. “La consegna di questi alloggi e degli altri che presto seguiranno rappresentano l’ennesima testimonianza dell’impegno sociale di questa importante realtà industriale per la città – ha aggiunto la vicesindaco Saccardi – Menarini da tempo collabora con l’amministrazione su progetti dedicati ai ragazzi in difficoltà, per i quali ha ricevuto il Fiorino solidale. E quando abbiamo chiesto di darci una mano per affrontare il problema abitativo, una delle emergenze più pressanti degli ultimi anni, ci è stata assicurata immediatamente la piena disponibilità. Ringrazio Lucia Aleotti per la sensibilità ancora una volta dimostrata nei confronti della città”. “Abbiamo aderito volentieri a questa iniziativa del Comune perché ha un alto valore sociale – ha sottolineato Lucia Aleotti, presidente del Gruppo Menarini – il territorio cittadino, sede della nostra azienda, sta ripartendo da questi impegni concreti, rivolti ai più bisognosi. Entro fine febbraio saranno pronti anche gli altri sette appartamenti”. Gli alloggi oggetto di ristrutturazione sono in totale dieci, tutti in via Rocca Tedalda, con una superficie media di 45-50 metri quadrati. L’intervento ha puntato a sistemare gli appartamenti mettendo a norma impianti elettrici, meccanici e termo-sanitari, sostituendo i rivestimenti nelle cucine, revisionando e sostituendo gli infissi. Le assegnatarie dei primi tre alloggi sono state due famiglie italiane e una straniera.
Il 17enne morì in un incidente: via a una raccolta fondi Maurizio Belli
U
TUTTI POSSONO CONTRIBUIRE CON UNA DONAZIONE, QUESTE LE COORDINATE BANCARIE:
CODICE IBAN IT 55 E 03242 02802 CC1044009596
Sanità
villa donatello, ampliata la struttura
Ai giardini di Campo di Marte è stata piantata una quercia per ricordare Bernardo Tacci
S
i amplia la struttura sanitaria di Villa Donatello. Lo scorso mese è stato inaugurato un nuovo edificio situato all’interno del complesso già esistente: la struttura, di oltre tremila metri quadrati, sorge in un palazzo dell’Ottocento e concentra le attività ambulatoriali che erano suddivise fra gli ambulatori di viale Matteotti, via di Careggi e l’edificio principale di Villa Donatello. Al suo interno, oltre alle attività tradizionali, la novità più grande è rappresentata dalle quattro specialità che “popolano” la nuova palazzina, ovvero oculistica, odontoiatria, dermatologia e fisioterapia e riabilitazione, con nuove attrezzature. Questi quattro servizi, sui quali Villa Donatello ha investito molto in termini di risorse e professionalità – è stato spiegato – rappresentano un aumento e un completamento dell’esperienza e della competenza medica offerta dalla struttura. Inoltre, questo investimento amplia il raggio di azione della struttura, che può prevedere il ricovero, il day surgery oppure la chirurgia ambulatoriale, a seconda delle necessità dei pazienti indicate dagli specialisti.
SI RINGRAZIA L’EDITORE PER LO SPAZIO CONCESSO
na raccolta fondi e una borsa di studio perché “Berni” continui a vivere nei sogni e nella quotidianità di altri ragazzi. Parliamo di Bernardo Tacci, 17 anni e tanti sogni nel cassetto portati via lo scorso ottobre da un terribile incidente stradale. Una tragedia che ha suscitato un’onda profonda di commozione e affetto da parte dei suoi tantissimi amici, e una serie di iniziative per non dimenticarlo. Come la quercia piantata in suo ricordo da amici e parenti lo scorso 7 gennaio nei giardini comunali di Campo di Marte, proprio davanti alla sede dell’Olimpia, società calcistica dove militava Bernardo, che quest’anno era passato in quinta superiore, con tanto di torneo benefico di calcio tra amici ed ex compagni di squadra. Scuola e calcio è il binomio che torna anche nella bella iniziativa pensata dalla famiglia di Bernardo: una raccolta fondi per finanziare una borsa di studio, che andrà a un ragazzo meritevole di riceverla. “Volevamo creare qualcosa di particolare, di nostro, per ricordarlo – spiega Alessandro Tacci, il padre di Bernardo – e credo che questo sia il modo migliore: facendo qualcosa di concreto e positivo per legare sport e istruzione, e soprattutto per aiutare un ragazzo a realizzare i propri sogni”. La borsa di studio andrà a un atleta juniores (o più atleti, dipende dall’andamento della raccolta fondi) appartenente a una delle società in cui Bernardo ha militato, ovvero Settignanese, Affrico e Olimpia. “La borsa, però, non andrà al più bravo o a chi fa più gol – precisa Alessandro – ma a chi dimostrerà più correttezza e rispetto in campo. E soprattutto a un ragazzo che ne avrà davvero bisogno”.
Cantieri
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riqualificazione per via faentina
V www.lav.it
ia Faentina e via Lungo il Mugnone si “riqualificano”. La giunta comunale ha infatti recentemente stanziato oltre tre milioni e 700mila euro per la riqualificazione di strade e marciapiedi cittadini, dando il via libera a un pacchetto di delibere e relativi progetti proposti dall’assessore alla mobilità Filippo Bonaccorsi. Gli interventi saranno effettuati in strade di tutta la città: per quanto riguarda il quartiere 2, i lavori interesseranno alcuni tratti di via Faentina (compresi i marciapiedi) e via Lungo il Mugnone.
Quartiere 2
Campo di Marte . Coverciano . Cure
#Mestieri
Febbraio 2014 | 7
Interventi
Il personaggio
Il “benzivendolo” di piazza Alberti
Andrea lavora qua da 25 anni, ha duemila amici su Facebook ed è ormai un punto di riferimento Costanza Marrapese
Q
uesta non è la storia di un semplice benzinaio, ma del “benzivendolo” di piazza Alberti. Si chiama Andrea e lavora nella piazza da venticinque anni, tanto da conoscerne a memoria ogni angolo. Con tutte le problematiche ancora aperte. La battuta sempre pronta, il “benzivendolo” porta orgoglioso una folta barba rossa che possiede una stagionalità: decide infatti di non tagliarla mai da settembre a marzo perché, spiega, lo aiuta a riscaldarsi durante le ore di lavoro, sempre all’aperto. Oltre che con la barba, Andrea si difende dal freddo vestendosi con cinque o sei strati fra magliette e maglioni. Sua moglie Francesca lavora con lui la mattina, mentre il pomeriggio si dedica alla famiglia, composta da ben quattro figli. Per chi lo conosce è normale fermarsi anche solo per un saluto o per una battuta sulla Fiorentina, la sua grande passione. E Andrea, in tutti questi anni, ha ser-
vito molti protagonisti viola, dai calciatori fino a Cesare Prandelli. Il suo “segreto”, rivela, sta nel suo carattere solare e scanzonato. Sul suo profilo Facebook annovera quasi duemila amici, che seguono e commentano le sue battute sullo sport e sulla città. Ogni mattina, puntale alle 6.45, appena lui arriva al lavoro, i suoi contatti di Facebook attendono l’appuntamento con le previsioni del tempo, e c’è chi assicura di affidarsi ai preziosi consigli di Andrea prima di vestirsi e affrontare la giornata. Un esempio: “Buongiorno, oggi molta umidità, fa freschino ma sarà una giornata bellissima”. Sul suo profilo dà il buongiorno anche attraverso foto con amici e personaggi famosi: tra gli ultimi a fargli visita c’è stato il comico Gianfranco Monti. Il nomignolo “benzivendolo”, poi abbreviato in “benzi”, gli è stato affibbiato da un amico, per gioco. E il destino ha voluto che incontrasse proprio sul posto di lavoro sua moglie Francesca:
Andrea, il “benzivendolo” di piazza Alberti, insieme alla moglie Francesca, conosciuta proprio lavorando al distributore
Facebook ilbenzivendolo
“Più di dieci anni fa vedevo questa bella ragazzina passare e fermarsi a far benzina da me, poi un giorno arrivò l’invito a uscire e da quel momento non ci siamo più lasciati”. Per Andrea è parte della sua vita scambiare amichevolmente quattro chiacchiere con i clienti, che poi spesso diventano amici, e salutarli con il sorriso. È anche impegnato, insieme ad alcune associazioni di volontariato, nel riciclo di abiti usati, perché “ci dobbiamo dare tutti una mano”, spiega. E sulle vicende della riqualificazione di piazza Alberti ha sempre un occhio vigile, in special modo sulla questione che lo riguarda più da vicino, quella della sistemazione dei distributori nella piazza.
in stand by il futuro della zona: “dovrà pensarci la nuova amministrazione”
P
er piazza Alberti, almeno per il momento, non ci sono novità rilevanti in vista. “La nuova amministrazione, da maggio, dovrà riflettere sugli interventi ancora da fare”, commenta il presidente del Quartiere 2 Gianluca Paolucci. La speranza del “benzivendolo” Andrea è che nel futuro della piazza ci siano ancora i distributori, e che non venga deciso di spostarli altrove. Intanto, in via Gioberti, l’associazione delle Cento Botteghe è in attesa di un incontro con l’assessore per discutere sul progetto di riqualificazione della strada. C.M.
8 | Febbraio 2014
#L’inchiesta
Commercio/1
se i negozi “sotto casa” fanno squadra
Sconti, tessere e idee: l’obiettivo è quello di “fidelizzare” i clienti Sara Camaiora
T
empo di crisi e gli sconti non bastano mai. I commercianti “della porta accanto” devono cercare spesso e volentieri espedienti per attirare i clienti. Idee di non semplice organizzazione, che spesso consistono in mercatini o manifestazioni ludiche. Ma c’è anche chi ha sperimentato un modo per permettere ai clienti di risparmiare qualcosa, facendo rete tra esercenti. Stiamo parlando della “We-Fi/Love it card”, la carta fedeltà gratuita che consente di accumulare punti per poi usufruire di sconti, utilizzabile in negozi, bancarelle, bar e ristoranti che aderiscono al circuito. Partita come progetto pilota a febbraio dell’anno scorso in trenta attività commerciali nel rione di Sant’Ambrogio, è stata successivamente estesa a sette ristoranti della zona e anche a una ventina di esercizi de “Le cento botteghe” della vicina via Gioberti. Chi acquista qui accumula punti, ogni 500 euro spesi ci sono cinque euro di sconto, nonché promozioni di vario genere. La tipologia degli esercizi che vi hanno aderito è la più svariata, dal farmacista al forno e all’ortofrutta, passando per pub e ristoranti. “Abbiamo provato a dotare i commercianti tradizionali di uno strumento tipico della grande distribuzione: il risultato è che gli esercizi hanno fatto squadra, si è creata una clientela ‘condi-
Il mercato di Sant’Ambrogio: è partita dal rione la carta fedeltà gratuita che consente di accumulare punti per poi usufruire di sconti in negozi, banchi, bar e ristoranti che aderiscono al circuito
visa’ che ha fatto aumentare le opportunità di spesa – spiega Parolo Roverani, amministratore di Love It, l’azienda che ha organizzato l’iniziativa – il nostro obiettivo è estendere il progetto in altre parti della città”. L’idea di una “fidelizzazione” dei clienti da realizzare tramite card o tessere è balenata nella mente anche di altri esercenti, affiliati nei tanti centri commerciali naturali della città. “Se ne parlò tempo addietro, anche con l’amministrazione, ma sarebbe stato opportuno realizzare un coordinamento dei vari centri e da lì organizzare il tutto, ci voleva una gestione dall’alto, con le nostre singole forze non ce la potremmo fare”, segnala un commerciante del Ccn di Novoli. “Avevamo provato una cosa simile con una tessera ma non aveva funzionato, forse organizzata in un altro modo potrebbe essere un’idea conveniente – dice uno dei componenti del Ccn Parterre – noi come centro organizziamo il secondo sabato di ogni mese un mercatino sotto i portici e abbiamo in ponte manifestazioni per la prossima primavera, una in collaborazione con il Vespa Club”. “C’era stata un’iniziativa simile ma non era andata a buon fine, se ne potrebbe riparlare ma trovare tempo ed energie per realizzare un progetto così non è semplice”, fanno presente invece dal Ccn di via Orsini.
I gruppi
gli acquisti a tutto “gas”? in crescita anche a firenze G
ruppi di persone che decidono di acquistare insieme prodotti alimentari o di uso comune, che rispettino parametri precisi in quanto a etica e qualità, per poi distribuirli tra loro. Questo, in sintesi, sono i “Gas”, i gruppi di acquisto solidale. Ormai in città ce ne sono molti: Massimo Bani, ad esempio, ha ideato e gestisce il Gaus (gruppo di acquisto ubertà solidale) nella zona di Novoli, nato attorno alla parrocchia di Maria Ausiliatrice di via Baracchini. “Siamo attivi da un anno e mezzo, la parrocchia ci ha concesso una sala e qui ci riuniamo e raccogliamo i prodotti – spiega Massimo – gli iscritti sono una cinquantina, i più attivi venticinque”. Mondo Gas è invece nato nel 2009 nel quartiere 4 ed è composto da circa quindici famiglie, che si ritrovano tutti i martedì sera alle 21.30 al centro “Il Kantiere” di via del Cavallaccio. “Come tutti i Gas non vendiamo prodotti biologici ma li cerchiamo – racconta Leonardo Lavorini, uno dei fondatori – generalmente privilegiamo i piccoli produttori, che operano eticamente e nel rispetto dell’ambiente, nei dintorni di Firenze o comunque in Toscana, per limitare il trasporto e quindi l’inquinamento. Tutti i componenti hanno un compito e un fornitore da seguire. Riusciamo ad acquistare gran parte dei prodotti alimentari (frutta e verdura, carne, latte, latticini e formaggi di ogni genere, pasta, riso, caffè, farine, cereali, miele, ecc.) direttamente da produttori biologici certificati, biologici non certificati o comunque naturali. Per prodotti non coltivati in Toscana (agrumi, caffè, riso) – aggiunge – gli ordini vengono fatti e gestiti tramite l’Intergas, di cui fanno parte tutti i Gas di Firenze e dintorni”. “Aderire a un gruppo Gas – conclude Lavorini – vuol dire impegnarsi ed essere disponibili a concedere parte del proprio tempo a cercare, ordinare, ritirare, consegnare e partecipare agli incontri perché, come ripetiamo spesso, il Gas non è un supermercato”.
Anche a Firenze sono ormai molti i “Gas” (gruppi di acquisto solidale) presenti, per comprare prodotti alimentari e non solo
Web
gasfiorentini.it
La “Risorseria”
Nel laboratorio dove tutto si trasforma S
e si parla di creare, ripensare, reinventare (e perché no, anche risparmiare), c’è un posto che sembra nato apposta. Si chiama “Risorseria”, si trova in via San Gallo (il civico è il 69 rosso) e parte dal presupposto che bisogna riciclare, riparare o reinventare tutto ciò che non si vuole più. Cosa significa? A spiegarlo a Il Reporter è la proprietaria dello spazio-laboratorio, Costanza Savio, che in principio era partita con l’intenzione di creare una specie di bottega di coworking dove gli artigiani potessero lavorare e collaborare. “Magari in futuro quest’idea si realizzerà, per adesso sono partita col progetto e invito la gente a venire a curiosare e a conoscere un’esperienza imprenditoriale che all’estero già esiste, e che funziona, soprattutto in periodi difficili come questo”, racconta. Già, perché l’obiettivo della Risorseria è far passare il messaggio che non bi-
sogna buttare tutto quello che non serve più, o non si vuole, o che magari si è rotto. “La gente deve capire che, nonostante la crisi, delle risorse ci sono, le abbiamo tutti, bisogna solo innescarle. Alla Risorseria – continua Costanza – si può entrare colpiti dalle idee di riciclo esposte in vetrina, si può portare un oggetto da riparare e noi lo ripariamo (quasi tutto, tranne i grandi elettrodomestici, ndr), si può avere qualcosa a cui si vuol dare un nuovo look, oppure si può riciclare quello che si ha in casa e non si usa più. Se l’oggetto è di nostro interesse lo teniamo e diamo al cliente un buono da spendere alla Risorseria”. Il logo del negozio – il simbolo del riciclo reso a forma di cuore – la dice lunga sul progetto, che vuol creare una rete virtuosa tra le persone e far sì che si consumi in maniera più responsabile. “Ho lavorato per quindici anni con mio padre,
che ha una fabbrica di mobili in stile a Scandicci – ricorda – facevo modelli, prototipi, mi occupavo di intaglio del legno e scultura. Poi, a un certo momento, mi sono fermata e ho pensato che c’era bisogno di tornare a un rapporto umano con le persone”. E ha aperto, coraggiosamente, il laboratorio di via San Gallo. “Ho in programma anche dei corsi, per adesso di rammendo e decorazione, per insegnare alle persone ad arrangiarsi da sole. Ho in ponte le presentazioni di alcuni libri e poi seleziono artisti/artigiani che espongono le loro creazioni qui da me”. L’obiettivo finale? “Ritornare al concetto di bottega rinascimentale, ricollegando tutto, creando una rete di piccoli artigiani/artisti”, risponde Costanza. E allora, che il circolo virtuoso abbia inizio. E.C.
#L’inchiesta
Febbraio 2014 | 9
Commercio/2
e adesso lo spuntino si fa nella boutique
L’ultima frontiera della ristorazione fiorentina: all’interno delle attività aprono “corner” per le degustazioni Gianni Carpini
2.642
i ristoranti a Firenze
10-15%
la diminuzione della spesa nei ristoranti di quartiere Il menù di un locale cittadino. La ristorazione fiorentina cambia ancora faccia: ora è boom dei negozi che abbinano il cibo a prodotti non food
L’
abito non fa il monaco, il cibo non fa il ristorante. Finito il boom di kebabbari, sushi low cost e locali multietnici, ecco servita l’ultima mania del commercio alimentare fiorentino: la “bottega bifronte”, da una parte normale negozio (di abiti, libri o simili), dall’altra angolo per fare uno spuntino o gustarsi qualche specialità. Così, ad esempio, lo store di abbigliamento ha al suo interno una caffetteria griffata (la moda è partita dalle boutique di via Tornabuoni), la macelleria offre degustazioni, la libre-
ria propone piatti vegetariani. La ristorazione fiorentina, insomma, cambia ancora faccia: e anche in questo caso la crisi ci ha messo lo zampino. “Di questi tempi il cibo è l’unica cosa a sostenere i consumi – spiega Stefano Fontinelli, responsabile di Confesercenti città di Firenze – molte attività commerciali tendono a sostenere gli affari aprendo dei corner per la somministrazione di alimenti. È una tendenza che va affermandosi soprattutto in centro, ma presto potrebbe riguardare anche le periferie”. Secondo Confersecenti, nel-
Fast food
hamburger, si allarga la mappa L’
hamburger a stelle e strisce si espande anche a Firenze. La sfida è a due: McDonald’s può contare su un piccolo “impero” di sette ristoranti in città (tre in centro, uno a Firenze sud, uno in zona Isolotto e due nel quadrante nord), a cui se ne aggiungerà a breve uno in via Senese, al posto dello storico negozio di giardinaggio Calosi Sementi. Anche il rivale di sempre, Burger King, potenzia la “linea d’attacco” in città, dove è sbarcato prima in piazza Adua, poi in piazza Alberti. Dopo aver aperto a settembre il ristorante numero cento in Italia a Ponte a Ema, al confine con Firenze, entro il 2014 punta a mettere nel sacco un paio di nuovi punti vendita. Ancora non si conoscono le location esatte, tra la periferia e l’hinterland. Infine, una curiosità: il primo fast food fiorentino, ben prima dell’arrivo di McDonald’s, si chiamava Kenny ed era in via de’ Bardi. G.C.
la prima parte del 2013 si è registrata una raffica di aperture di fast food, come piadinerie, paninoteche e rosticcerie etniche, affiancata da un crescita esponenziale dei locali che propongono sushi a prezzi ridotti. Una bolla che si è sgonfiata con il passare dei mesi. E adesso si affacciano sul mercato i negozi che abbinano il buon mangiare ai prodotti non food. “È molto più semplice aprire una realtà di questo genere che un ristorante – conferma Andrea Angelini, della Fipe Confcommercio Firenze – le regole sono meno complesse”. Il settore della ristorazione è stato uno dei pochi in città a non vedere lo scontrino di fine 2013 in rosso, con un flebile segno più negli incassi, intorno al 3%. Intanto, però, le periferie perdono pezzi, con la fuga dei ristoranti di quartiere in favore del centro. I locali storici resistono anche lontano dal Duomo, quelli più giovani scommettono invece sulla parte “vecchia” della città: sette su dieci, secondo Confersercenti, scelgono il cuore di Firenze per tirare su il bandone. “Le attività centrali godono del supporto del turismo, che garantisce un flusso di persone, sebbene stagionale – dice Fontinelli – in periferia il numero di clienti è più o meno lo stesso. Negli ultimi anni si è però progressivamente abbassato lo scontrino, con una diminuzione della spesa che va dal 10 al 15 per cento”. Un panorama confermato dai numeri. A Firenze i ristoranti sono 2.642, secondo i dati della Camera di Commercio: di questi, circa un terzo è in centro. La zona con la maggiore densità di cuochi (e forchette) è il quadrilatero romano, seguito dall’area di piazza Stazione.
In via Palazzuolo
il kebab diventa “esercizio storico” È
lui il “pioniere” del kebab fiorentino. Oggi normale cibo da asporto, ieri novità vissuta con qualche diffidenza dai tradizionalisti: la carne arrostita alla maniera mediorientale arrivò in riva all’Arno il 4 ottobre del 1987. È stato un egiziano, Ahmed Mohamed Shamandy, ad aprire il primo negozio di kebab a Firenze: “Amon”, in via Palazzuolo. E ormai il suo è diventato un esercizio storico a tutti gli effetti, uno dei volti del quartiere, finendo perfino nelle guide turistiche. “È una vita che sono a Firenze – sorride Ahmed – sono arrivato qua con l’università, poi ho iniziato questo lavoro con mio cugino”. G.C.
Ahmed Mohamed Shamandy: è lui il “pioniere” del kebab fiorentino, avendo aperto il primo locale in città nel 1987
10 | Febbraio 2014
#Società
Animali/1
In corsia
tra micio e fido spuntano... i serpenti I felini sono i più presenti nelle case fiorentine, seguiti dai cani. Ma si trovano anche rettili & Co. Gianni Carpini
I
n riva all’Arno si dice più micio che fido. Sia ben inteso, i cani rimangono saldamente al secondo posto nella classifica degli animali preferiti dai fiorentini, ma sono i gatti a conquistare il primo posto nelle case. L’anagrafe canina di Firenze conta 32mila esemplari (123mila in tutta la provincia), mentre i felini stimati in città sono una volta e mezzo tanti, circa 48mila (184mila sul territorio provinciale). Ma gli animali domestici non fanno soltanto “miao” o “bau”. In ascesa, ad esempio, ci sono i conigli, sempre più comuni nelle abitazioni nostrane. E anche gli animali esotici si ritagliano il loro gruppo di aficionados. In questo caso non esistono dati ufficiali, ma solo stime ufficiose: nell’area fiorentina si calcola che possano esserci almeno duecento serpenti, accuditi come un qualsiasi animale da compagnia. Chi teme i rettili, non abbia paura. Trovarsi di fronte a un serpente fuggito dalla “cuccia” non è affatto frequente: i recuperi registrati dalla Asl 10 negli ultimi tre anni si contano sulle dita di una mano. Più facile, invece, imbattersi in una tartaruga gigante che nuota beata in qualche fontana pubblica. Colpa dei frequenti abbandoni delle tartarughine acquatiche,
quando il “dottore” scodinzola: via libera ai cuccioli negli ospedali
Q
Circa 48mila gatti e 32mila cani, ma anche duecento serpenti oltre a conigli, tartarughe e non solo: è questo “l’esercito” degli animali stimato a Firenze
Servizi
la città a misura di zampa C
i sono gli “scambisti”, la bau-vasca e il lavaggio automatico per peli lucenti. La città a misura di zampa offre servizi tanto curiosi quanto utili. Un esempio? A Firenze è nato il primo social network in Italia per cani, gatti e affini. Si chiama Petsharing.it, è una web-community e raccoglie persone, con tanto di profilo, foto e recensioni, che offrono gratuitamente ospitalità a fido e micio quando il padrone va in vacanza. Per brevi villeggiature urbane c’è l’asilo per cani, dove lasciare il proprio amico a quattro zampe anche solo per un’ora, controllandolo via webcam. Ne esistono ovunque: vicino a piazza Dalmazia (ilcircolodellecoccole.it), a due passi dal centro (dogspacefirenze.com) e all’Argingrosso (accademiacinofilafiorentina.it). Per farsi belli senza allontanarsi dal padrone, all’Isolotto è attivo un lavaggio self service per cani aperto 24 ore su 24 grazie a un tessera ricaricabile (pelindo.it). Poco lontano, in via Pisana, si trova la prima piscina canina della città (swimmingdogs.it), per riabilitazione in acqua o semplicemente per tuffarsi e giocare. E se il cane nuota, i gatti si leccano i baffi. Quelli di alcune colonie feline possono cibarsi al risto-gatto, una mangiatoia a prova di insetti e pioggia progettata dallo studio di design Phicubo. Per finire, in caso di acciacchi il veterinario arriva a casa (veterinarioadomicilio.com e veterinarioadomiciliofirenze.com), ma senza sirene spiegate. L’unica ambulanza per animali della Toscana è in servizio a Massa Carrara. G.C.
NUMERI UTILI PER ADOTTARE UN CANE
Parco degli animali 055.7352018 PER SEGNALARE MALTRATTAMENTI
Polizia municipale 055.3283333 Guardie Zoofile Enpa 055.2382410
diventate con il passare dei mesi fuori taglia per la loro vaschetta. Una brutta pratica ancora diffusa, basti pensare che Palazzo Vecchio si è trovato a dover gestire una comunità di circa cinquanta tartarughe “oversize” abbandonate, riunendole in due vasche alle Cascine. Divise per sesso, è ovvio. Tornando agli amici pelosi, di cani randagi a Firenze non ce n’è praticamente traccia. Quelli domestici, invece, alcune volte scappano: l’anno scorso ne sono stati recuperati 713 dalla Asl. La stragrande maggioranza, il 90 per cento, è stato riconsegnato al padrone o ne ha trovato uno nuovo. E intanto la crisi cambia anche la moda del cucciolo. “Le famiglie fiorentine, per quanto riguarda i cani, preferiscono esemplari non di razza – spiega Enrico Loretti, responsabile dell’Igiene urbana veterinaria della Asl 10 – ma soprattutto scelgono di rivolgersi ai canili, anche fuori regione, grazie al web”. In due anni e mezzo al Parco degli animali di Ugnano sono state adottate 160 bestiole. Ma c’è una nota stonata. La crisi fa aumentare il numero di persone che, in difficoltà economica, decidono di rinunciare a fido. Tra il 2012 e il 2013 sono cresciuti del dieci per cento i cani consegnati ai Comuni nell’area fiorentina: la legge dà la possibilità a chi ha un reddito così basso da non riuscire più a occuparsi di una bestiola, di affidare l’animale ai canili pubblici. Lo stesso luogo dove finiscono gli amici a quattro zampe rimasti soli dopo il decesso del padrone.
uesto dottore fa gli occhi dolci e scodinzola. Guinzaglio al posto dello stetoscopio, carezze invece che medicine. I cani arrivano in corsia. Non c’è da preoccuparsi: i cuccioloni sono addestrati, docili e controllatissimi sul fronte dell’igiene. Il progetto di pet therapy più anziano in città è sostenuto dalla Fondazione Meyer fin dal 2002. Nei reparti dell’ospedalino “lavorano” Budino, Muffin, Cannella, Ginny e Pippi. Sono i cani dell’associazione Antropozoa, che tre giorni alla settimana (oltre che per chiamate d’urgenza) varcano la soglia del Meyer. Si dedicano a un duro mestiere: centinaia di carezze e lunghi giochi. Secondo uno studio condotto nell’ospedale pediatrico, la pet therapy migliora l’umore e l’interazione dei bimbi e aiuta nella riabilitazione motoria. Intanto, a primavera, i baby pazienti potranno riabbracciare anche il loro cane: il Meyer ha definito le regole per dare semaforo verde in corsia ai visitatori “pelosi”. E presto anche nelle altre strutture sanitarie fiorentine potrebbe arrivare il passo per cani e gatti. Il progetto pilota è partito da pochi mesi all’hospice di San Felice a Ema, dove i malati terminali ricevono le visite del loro amico a quattro zampe, per periodi brevi o lunghi. “È disumano impedire a una persona che sta male di vedere il proprio animale – spiega Carlo Ciceroni, veterinario comportamentalista della Asl 10 – è un atto di civiltà permettere, con i dovuti accorgimenti e con la mediazione di operatori formati, l’ingresso degli animali domestici negli ospedali e nelle case di riposo”. G.C.
#Società
Febbraio 2014 | 11
Adozioni
Animali/2
una seconda vita (anche) per gli adulti
una giornata per festeggiare i gatti
I
l cucciolino che fa tenerezza o il gatto cresciutello che cerca un’oasi di pace a casa vostra dopo qualche anno “disgraziato”? La scelta non è facile, ma dalla parte dei gatti adulti, e quindi generalmente più difficili da “piazzare”, ecco qualche elemento: sono più calmi e rilassati e più pronti ad abituarsi alla routine del nuovo padrone. Inoltre, se si prendono da un’associazione di protezione animali, sono già sterilizzati, vaccinati e sverminati, nonché dotati di microchip identificativo. Non solo, ma rispetto a un gattino sono meno imprevedibili e più conosciuti, specialmente da chi da tempo si occupa di loro nel gattile, che potrà quindi consigliare il gatto più adatto a condividere la nuova casa con altri felini, quello più “ordinato” e pulito, quello più giocherellone e paziente per entrare in un contesto familiare con bambini. Infine, i trovatelli sono così numerosi che non sarà difficile scovare l’esemplare che fa al caso vostro. E alla fine potrete dire di aver regalato una seconda vita a un animale che, nella prima, non è stato tanto fortunato. M.B.
Il 17 febbraio torna l’iniziativa: sui social network è già partito il tam tam con eventi e informazioni Matilde Bernini
N
on è solo Roma la patria delle “gattare”. A Firenze, infatti, esiste perfino il patentino, con tanto di foto, per chi decide di accollarsi questo importante compito. In città sono circa 400 le “gattare” per 600 colonie feline e seimila gatti accuditi, di cui la maggior parte sterilizzati, mentre allargandosi alla provincia le colonie raddoppiano. E ora in arrivo c’è la giornata del gatto, che dal 1990 si celebra il 17 febbraio, data assolutamente non casuale: febbraio è infatti il mese del segno zodiacale dell’Acquario, considerato il segno degli spiriti liberi, mentre il giorno 17 è stato scelto appositamente per sfatare tutti i miti che hanno accompagnato la storia di questo felino. Il tam tam della festa, con spiegazioni, aggiornamenti ed eventi, fra cui l’appuntamento al caffè letterario Le Murate con la raccolta di cibo per gatti abbinata a proiezioni di film
Dal 1990, il 17 febbraio si celebra la festa del gatto. Tante le iniziative in arrivo, così come tante sono le associazioni nate per aiutare i felini
a tema felino a cura di Andrea Vannini della Cineteca fiorentina, corre già su Facebook, come sempre su Facebook è stata creata la pagina “Gatti fiorentini in cerca di casa”, che ha lo scopo di trovare una famiglia a gatti adulti e cuccioli nella zona di Firenze e dove possono essere inseriti anche appelli di animali persi o trovati. Per i felini che invece una casa non ce l’hanno proprio, a Firenze è molto attiva l’associazione Amici del Cane e del Gatto Onlus, che da oltre vent’anni si occupa degli animali della città e promuove molte iniziative, fra cui un mercatino e periodiche raccolte alimentari di scatolette e crocchette fuori dai più importanti supermercati cittadini. Fra i “gattili” si segnala quello dell’A.M.A. gatti: l’associazione ha sede in via Mariti, ma i piccoli – e grandi – amici a quattro zampe sono ospitati a Bagno a Ripoli. Per chi vuol adottare un felino, comunque, le possibilità non mancano, e fra
le associazioni a cui rivolgersi c’è anche l’Ente Nazionale Protezione Animali di Firenze, in via Ricasoli. Per chi ama fare filosofia su tutto e per tutto, a Fiesole esiste l’Accademia dei gatti magici, vale a dire felini che si sono resi testimoni e ispiratori nelle arti e nelle civiltà. Il centro studi, da statuto, è dedicato alla magia dei felini e si propone di approfondire e diffondere la cultura del gatto. Seguendo le orme di grandi e famosi amanti dei gatti, rispettando l’ordine alfabetico si va da Dante Alighieri a Èmile Zola, passando per Charles Baudelaire, gli studiosi dell’Accademia si occupano dello studio delle opere ispirate al gatto e della promozione dei gattofili più celebri. Il centro si dichiara “unica istituzione nel suo genere”, e può vantare numerose collaborazioni con enti e istituti in Italia e nel mondo.
FEBBRAIO BIBLIOTECA DELLE OBLATE “Orientamento alle Oblate” 3 febbraio ore 15.00 La scelta intorno ai percorsi delle scienze sociali ore 15.00-17.00 e 17.00-19.00 Sala Colombaria ingresso libero su prenotazione a: orientamento@adm.unifi.it sabato 8 e 22 febbraio ore 16.30 Gioca e impara con Galileo Animazione teatrale e letture per bambini 8-12 anni sezione bambini e ragazzi ingresso libero su prenotazione 0552616512 a cura del Museo Galileo, Archivio Storico e Biblioteca delle Oblate giovedì 13 febbraio ore 21.00 “Una medicina basata sui diritti umani” Emergency raccontata da chi lavora con Emergency Enrico Solito e il suo “Diario da Anabah” a cura del Gruppo Emergency Firenze Sala Conferenze – Ingresso libero sabato 15 febbraio
ore 11.00-12.30 Yogasofia Laboratorio di yoga e filosofia con letture ad alta voce. “Cosa dovrebbe fare un Re per essere un buon Re?” Bambini 10-12 anni Sezione bambini e ragazzi Ingresso libero su prenotazione 0552616512 venerdì 21 febbraio ore 18.0020.00 Incontri Transafrica 2014 Sbarcare e fare animazioneresentazione del libro di Carlo Truppi “In concerto” (ed. SE, 2012) proiezione di spezzoni di video/ film sulle migrazioni. Centro sperimentale di cinematografia Roma Sbarchi e anime clandestine di Beslan città russa dell’Ossezia alla spiagge di Siracusa Sala Conferenze ingresso libero NELLE ALTRE BIBLIOTECHE COMUNALI: BIBLIOTECA DEL GALLUZZO martedì 11 febbraio 2014 ore 17.00-18.45
E un giorno papà disse: “è ora che io faccia un bambino” Come si fa un bambino? Un libro di 4 metri ci aiuta a scoprirlo! Lettura e laboratorio di costruzione di un babbo creatutto. A cura dell’ Associazione Scioglilibro. Bambini 4-7 anni. Prenotazione obbligatoria, max 15 bambini
Due personalità, ma un solo tesoro. Il giorno della fondazione della biblioteca uno strano bibliotecario ha nascosto un ricco tesoro. Per trovarlo dovrai scoprire il suo tremendo segreto: sei abbastanza audace e coraggioso? Da R.L.Stevenson, Lo strano caso del dott. Jekyll e mr.Hyde Bambini 9-12 anni e fam. BIBLIOTECA VILLA BANDINI Iscrizione obbligatoria, lunedì 17 febbraio ore 17.00 tel. 055/669229 per il ciclo Profumi e Balocchi bibliotecaluzi@comune.fi.it “Il gabinetto delle meraviglie” BIBLIOTECA BUONARROTI prodigi di natura e reperti bizzarri Sabato 22 Febbraio Ingresso libero Dalle ore 10:00 alle ore 12:00 bambini 8-10 anni BIBLIOTECA PIETRO THOUAR Ribaltiamo le pentole! Un po’ di ingredienti, un certo lunedì 24 febbraio 2014 numero di commensali e storie ore 17.00 Per il ciclo Conversazioni Musica- ironiche per ribaltare i punti di li. La metamorfosi (da Kafka) di vista! Lettura e laboratorio-gioco letteSilvia Colasanti in collaborazione con gli Amici rario con invenzione di storie del Teatro del Maggio Fiorentino Bibliografia: B. Friot, Ricette per racconti a testa in giù, Il Castoro Ingresso libero Iscrizione obbligatoria, tel.055 432506, BIBLIOTECA LUZI Sabato 8 Febbraio ore 10-12 bibliotecabuonarroti@comune.fi.it
BIBLIOTECA ORTICOLTURA Venerdì 7 Febbraio Dalle ore 17:00 alle ore 19:00 bambini 8- 10 anni Che sorriso, mia signora! Il grande Leonardo e un quadro senza tempo: scopriamo la storia e la magia dell’arte. Lettura e laboratorio di creazione di un autoritratto in cornice Bibliografia: E. Battut, Il sorriso della Gioconda, Bohem press Iscrizione obbligatoria, tel. 055 4627142, bibor@comune.fi.it BIBLIOTECA DE ANDRE’ Lunedì 24 Febbraio Dalle ore 17:00 alle ore 19:00 bambini 8 – 10 anni In viaggio verso il pianeta Panda Siamo alla ricerca di un pianeta dove gli abitanti vivano in perfetta armonia con la natura. Lettura e laboratorio di invenzioni creative a partire da oggetti d’uso comune Bibliografia: L. Novelli, Il professor varietà sostieni il sostenibile, Editoriale Scienza iscrizione obbligatoria tel. 055 351689, bibliotecadeandre@comune.fi.it
BIBLIOTECA DELLE OBLATE. VIA DELL’ORIUOLO, 26 FIRENZE
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#Mobilità
12 | Febbraio 2014
Trasporti
quattro anni di tramvia e ora si guarda avanti L’attenzione è tutta puntata sui lavori per la realizzazione della seconda linea Elisabetta Pini
E
ra il 14 febbraio 2010 quando la linea 1 della tramvia, nata per collegare Firenze a Scandicci, prendeva il via. Un’inaugurazione destinata a modificare profondamente la viabilità di tutta una parte della città. Altre due le linee tramviarie previste dal progetto iniziale: la 2, da piazza Santa Maria Novella all’aeroporto di Peretola, e la 3, di fatto un prolungamento della linea Firenze-Scandicci fino a Careggi. Il percorso studiato per la linea 2 negli anni si è però ampliato, arrivando a prevedere un trammetrò che collegherebbe Bagno a Ripoli con Campi Bisenzio, con un lungo tratto sotterraneo. E ora, a distanza di quattro anni dal viaggio inaugurale della T1, potrebbe essere nuovamente febbraio un mese decisivo, questa volta per il taglio del nastro del cantiere proprio della linea 2. Intanto sono stati guadagnati tre anni e tre mesi per non perdere i contributi dell’Unione Europea: Bruxelles aveva infatti stanziato oltre 36 milioni di euro per il completamento complessivo delle tre linee del tram, da ultimarsi entro il 31 dicembre 2015. Con l’accordo di programma, licenziato dalla Regione Toscana, ci sarà ora tempo fino al 31 marzo 2019 per terminare i la-
vori: il Comune, come chiesto dall’Unione Europea, dovrà comunicare ogni tre mesi lo stato di avanzamento dell’opera, mentre la Regione si è impegnata a finanziare e realizzare gli studi di fattibilità con un milione di euro grazie alle risorse del fondo per i progetti strategici, dopo aver già finanziato il progetto con 31,2 milioni di euro. Per quanto riguarda i lavori per il tratto tra Peretola e Santa Maria Novella è stata realizzata una nuova asta, conclusasi alla fine dello scorso ottobre con l’entrata in campo di una nuova azienda. Buone notizie anche dal Ministero dei trasporti: per il tram-metrò ci saranno linee di finanziamento apposite grazie al Fondo revoche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Lo ha annunciato il sottosegretario Erasmo D’Angelis, riguardo a questa e ad altre opere importanti per la regione. “Gli interventi già previsti e non ultimati e i nuovi progetti verranno inseriti all’interno della legge obiettivo come opere strategiche per il Paese con l’aggiornamento dell’accordo quadro tra Stato e Regione Toscana – ha spiegato D’Angelis – questo permetterà soprattutto di avere a disposizione gli strumenti finanziari per poter accelerare e completare le opere”.
Risale al 14 febbraio 2010 il viaggio inaugurale della prima linea del tram, quella che collega Firenze a Scandicci
Passeggeri
La T1
ogni giorno a bordo in 40mila
quattordici fermate in otto chilometri. e lungo il percorso si naviga sul web
S
ono stati oltre dieci milioni e mezzo i passeggeri della T1 tra gennaio e ottobre dello scorso anno. Oltre un milione al mese, quindi, coloro che hanno viaggiato a bordo del tram nel corso del 2013, con picchi nei mesi di aprile – dovuto anche al grosso aumento di passeggeri per la notte bianca – e ottobre, “bilanciati” da un calo fisiologico nei mesi estivi. Una media di circa 40mila passeggeri al giorno che, guardando le stime fatte in alcuni giorni del mese, arriva fino a 45mila nei giorni feriali, per poi diminuire in quelli festivi, considerando il numero inferiore di lavoratori pendolari. Dati sostanzialmente in linea con quelli del 2012, quando i passeggeri erano stati oltre dodici milioni: numeri importanti, insomma, per la T1, che proprio questo mese festeggia il suo quarto compleanno. Sono state due, dalla sua nascita, le indagini conoscitive sulla tipologia di passeggeri del tram, realizzate da Regione e Comuni di Firenze e Scandicci, una nel 2010 e l’altra nel 2012. Dalla più recente emergeva una forte prevalenza di utenza femminile e una maggioranza di lavoratori dipendenti tra i passeggeri, anche se una fetta cospicua di viaggiatori era costituita da pensionati. Tra le motivazioni che spingevano all’utilizzo del mezzo, la comodità di orari e la frequenza, ma anche il risparmio. Oltre il 24 per cento degli intervistati ha dichiarato che prima dell’avvento della T1 ricorreva ai mezzi privati, per poi scegliere di lasciare l’auto in garage al momento dell’entrata in funzione della tramvia. E.P.
L
Da gennaio a ottobre scorsi sono state oltre dieci milioni e mezzo le persone che hanno viaggiato a bordo della T1
Web: gestramvia.com Mail: info@gestramvia.it
a linea 1, con i suoi 7.720 metri di tracciato, attraversa il quartiere 4 della città collegando Firenze con Scandicci. La linea è a doppio binario in sede riservata e protetta, e presenta quattordici fermate di cui quattro nel territorio del comune di Scandicci. Sirio è stato adottato in numerose città italiane, europee e mondiali (da Milano a Napoli, passando per Atene e Goteborg): tra le sue caratteristiche il pianale totalmente ribassato per facilitare l’accessibilità. Lungo il percorso della T1 ci si può anche connettere a internet, grazie a un’area wi-fi che, con i suoi 28 hotspot, quasi otto chilometri di lunghezza e cento di larghezza, è tra le più ampie d’Europa. E.P.
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#Politica
Febbraio 2014 | 13
Palazzo Vecchio
ELEZIONI AMMINISTRATIVE, MENO CENTO GIORNI Si avvicina il voto per l’elezione del sindaco: ecco le mosse delle varie forze in campo Natalia Binagli
M
atteo Renzi tenta il bis. Il sindaco e segretario del Partito Democratico si mette in corsa per il secondo mandato alla guida di Palazzo Vecchio. E di fronte all’uomo politico del momento, il Pd fiorentino rinuncia anche alle primarie. Mentre scriviamo, invece, il centrodestra è ancora in cerca di un candidato. C’è chi ha spinto fino all’ultimo, è il caso di Fratelli d’Italia, per una consultazione popolare, chiedendo di rivolgersi agli elettori per scegliere lo sfidante, ma Forza Italia non è stata dello stesso avviso. A sinistra, invece, che cosa si muove? Si parla di un nome nazionale per una sfida senza esclusione di colpi al leader del Pd. Con Sel decisa a restare all’opposizione di Renzi in città proprio mentre il segretario Vendola apre alla federazione con i Dem. I “grillini” potrebbero chiedere ai loro attivisti sul web di indicare il nome da schierare. Se l’esito delle “comunarie” è ancora da scrivere, è certo che Beppe Grillo si spenderà in prima persona nella battaglia contro Renzi. A circa cento giorni dall’appuntamento con le amministrative di maggio, questo è lo scenario. PD Il 9 gennaio l’annuncio ufficiale: Matteo Renzi si candida alla seconda legislatura. In barba a quanti credono che avrà difficoltà a gestire il doppio ruolo di sindaco-segretario. E a chi,
soprattutto, teme che se rieletto non resterà a Firenze per l’intero mandato, attratto anzitempo da Palazzo Chigi. Renzi tira dritto, convinto che il suo nuovo incarico nazionale sia sì una sfida ardua, ma in fondo una “grande occasione” per tutta la città. E sulla durata del mandato, a rispondere è il capogruppo Dem in Palazzo Vecchio Francesco Bonifazi: “Non sappiamo chi abbia deciso che Renzi si ricandidi per otto mesi: Matteo si ricandida per il secondo mandato”, dice secco chiudendo la questione. Il Pd fiorentino, del resto, è d’accordo con il sindaco. Renzi, infatti, sarà il candidato unico dei Democratici. L’assemblea cittadina del Pd del 14 gennaio scorso, un’affollata riunione alle Vie Nuove svoltasi senza tensioni, si esprime a larghissima maggioranza contro le primarie. Sono ben 114 i “no”, di fronte a trenta astenuti e un solo voto a favore. Rimane dunque a bocca asciutta l’ex assessore alla casa e al bilancio Claudio Fantoni, che dopo le dimissioni del giugno 2012 sperava oggi di soffiare a Renzi la fascia tricolore. Archiviate le primarie, il Pd è già al lavoro sulla campagna elettorale, che è partita con alcuni appuntamenti nelle piazze della città, per un confronto faccia a faccia con i cittadini dal centro storico alla periferia. CENTRODESTRA Le molte anime del centrodestra fiorentino, intanto, sono ancora
alla ricerca di uno sfidante. E se cinque anni fa le divisioni si ricompattarono intorno al nome dell’ex portiere viola Giovanni Galli, oggi la missione appare più complicata, anche perché stavolta dall’altra parte c’è la “corazzata Renzi”. Da mesi, le forze più movimentiste della destra cittadina invocano le primarie. Sia Fratelli d’Italia che la Lega Nord di Mario Razzanelli chiedono che la scelta del candidato venga demandata ai cittadini.
Ma Forza Italia dice no, da sempre restia a considerare le primarie come uno strumento adatto alla scelta delle candidature. Se non altro, però, la “diaspora” che vede protagonista la destra sul piano nazionale, a Firenze potrebbe produrre un candidato unitario. Mossa strategica per rispondere, oltre al segretario del Pd, anche alla nuova insidia del Movimento 5 stelle. Così, anche il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, guidato a Firenze
Matteo Renzi: l’attuale sindaco si ricandida per il secondo mandato alla guida di Palazzo Vecchio
dal sottosegretario all’istruzione Gabriele Toccafondi, sebbene sia al governo col Pd, in città dovrebbe stare con Forza Italia. Bocche cucite, per il momento, sul nome da schierare. E sulla sua “provenienza”: sarà un rappresentante della società civile come fu Galli nel 2009 e prima di lui Scaramuzzino e Valentino, oppure un uomo di partito? MOVIMENTO 5 STELLE Freme dalla voglia di rivincita il Movimento 5 stelle, che nel 2009, guidato da Alfonso Bonafede, si fermò sotto il 2%, restando fuori dal consiglio comunale. Forti dell’exploit alle politiche di un anno fa (a Firenze raggiunsero il 18%), i “grillini” non vedono più Palazzo Vecchio come un tabù. Anzi, per prendere confidenza con la macchina amministrativa da mesi presenziano a tutte le riunioni del consiglio comunale, ne trasmettono in streaming le sedute, prendendo appunti sulle mosse degli avversari. Un allenamento che ha tutta l’aria di una “missione”, a partire dal nome: operazione “Fiato sul collo”. Per scegliere il candidato è molto probabile che i “grillini” ricorreranno anche in questo caso alle consultazioni tra gli iscritti attraverso il web. Sfatate le voci di una candidatura dello stesso Beppe Grillo, è certo tuttavia che il leader si impegnerà in prima persona contro il segretario del Pd. Non sembra affatto casuale, ad esempio, la sua presenza in città con
il nuovo spettacolo teatrale il prossimo 12 aprile. Proprio nel bel mezzo della campagna elettorale. SINISTRA L’opportunità per la sinistra radicale di Firenze è quella di sfidare il “rottamatore” in casa sua. Tanto che la base, le associazioni dei cittadini e i movimenti si riuniscono da mesi con incontri e assemblee. Obiettivo? Creare un unico, grande “correntone” di sinistra alternativo al sindaco, che tenga insieme collettivi e comitati, dai No Tav ad Alba di Paul Ginsborg. Della partita, con tutta probabilità, farà parte anche Sinistra ecologia e libertà, intenzionata a rimanere “forza di lotta” a Firenze nello stesso momento in cui il leader Nichi Vendola si avvicina a Renzi sul piano nazionale. Chi sarà il candidato di punta di quest’area? Finita l’era di Ornella De Zordo – che dopo due legislature all’opposizione nel Salone dei Dugento ha deciso di non ricandidarsi – i rumors vogliono che la sinistra fiorentina sia a caccia di un volto di rilievo nazionale per ostacolare il Renzi bis. Dovesse mancare l’intesa su un candidato unitario, tante sono le anime diverse da accontentare. E qualcuno, come Tommaso Grassi di Sel, arriva a ventilare l’ipotesi di dare la parola ai cittadini ricorrendo alle primarie.
14 | Febbraio 2014
#Focus Il progetto della Regione
UN PRESTITO PER LE PERSONE IN DIFFICOLTÀ Elisabetta Pini
P La decisione
si “svuota” la strada che non esiste
Via Lastrucci era stata inventata per dare una “casa” ai senza dimora Sara Camaiora
I
n questa strada non ci sono case né altri edifici. Non ci sono numeri civici e, nelle cartine di Firenze, vi sfidiamo a trovarla. Non ci riuscirete, perché via Lastrucci è una “strada fantasma”, inventata ad hoc per dare una casa, seppur virtuale, a chi una casa non l’ha mai avuta o l’ha persa, per poter concedere loro un indirizzo anagrafico cui fare riferimento. Ora, però, in via Lastrucci nessuno andrà più ad “abitare”, nemmeno nominalmente. La strada che non esiste si è infatti “svuotata” negli anni e adesso, definitivamente, non accetta più domande di residenza. I senza dimora che desiderano dichiarare un domicilio a Firenze potranno continuare a farlo, ma in un altro modo, ovvero rivolgendosi a un’associazione del territorio che possa fornire loro un luogo fisico ben definito dove poter essere rintracciati o ricevere
posta. “Via Lastrucci rimane in vita solo per chi vi aveva stabilito la residenza anni fa, ma non accetta più nuove persone – conferma il direttore dell’anagrafe Alessandro Bartolini – in accordo con sopravvenute disposizioni di legge adesso i senza dimora devono indicare un’associazione o, comunque, un luogo fisico dove possano essere rintracciati per eventuali accertamenti o notifiche. In questo modo, queste persone sono meno ‘fantasmi’ e più persone vere”. Via Libero Leandro Lastrucci fu istituita nel 2004 appositamente per far iscrivere, secondo le norme anagrafiche, le persone che, pur dichiarando di risiedere all’interno del territorio comunale, non avevano un alloggio che permettesse loro di usufruire di tutti i servizi e i diritti. Fu intitolata al vecchio direttore dell’albergo popolare, in carica dal 1955 al 1978. Già partigiano duran-
te la guerra di liberazione nazionale, Libero Lastrucci fu chiamato dal sindaco Giorgio La Pira a collaborare proprio sui temi della casa, coordinando il gruppo operativo, formato dai collaboratori del gabinetto del sindaco, dell’Eca (Ente Comunale Assistenza) e dai vigili urbani che, in forza delle ordinanze di requisizione, acquisivano la disponibilità degli alloggi vuoti. Mentre era responsabile dell’ufficio sfrattati dell’Eca, Lastrucci vinse il concorso di direttore del dormitorio pubblico per il quale propose subito di cambiare il nome in “Albergo Popolare”, e portò avanti una radicale ristrutturazione, trasformando le enormi stanze-dormitorio in piccole camere. L’albergo popolare, che allora aveva cinquecento posti letto, era il riferimento per tutti quei senzatetto che, con poche lire, potevano alloggiare in un ambiente dignitoso e pulito.
L’intervento
“la priorità è collegare la residenza alla presenza” U
n esperimento unico che ora, un po’ per la normativa nazionale, un po’ per problemi di gestione dei servizi, si è rivelato non più idoneo. È per queste ragioni che via Lastrucci non accoglierà più domande di residenza, seppur fittizia. A spiegarci la situazione è Stefania Saccardi, vicesindaco e assessore con delega ai servizi sociali del Comune di Firenze. “Diciamo che abbiamo, per quanto possibile, un po’ ‘stretto le maglie’ sulla residenza, badando sia a una reale e consolidata presenza sul territorio, sia a un percorso già avviato con i nostri servizi sociali, il tutto considerando la normativa nazionale in materia e i cambiamenti che ha subito – spiega – attribuire una residenza virtuale senza uno scopo preciso lo riteniamo inopportuno in un momento come questo e anche non in linea con la normativa anagrafica nazionale. Riteniamo prioritario collegare la residenza a un’effettiva presenza sul territorio”. “Prendere la residenza in un comune – continua Saccardi – implica infatti in automatico essere seguiti dai servizi sociali del Comune in questione. Se tutti coloro che semplicemente transitano da Firenze la richiedessero il peso economico sarebbe eccessivo, praticamente il bilancio comunale dovrebbe essere pari a quello statale. Facciamo un esempio: tante persone da fuori, durante l’inverno, usufruiscono dei servizi di accoglienza per i senza dimora sul nostro territorio, per Il vicesindaco e assessore la loro qualità ed efficienza. Ma se tutte queste persone prendessero la residenza – conclude l’asses- con delega ai servizi sociali Stefania Saccardi sore – i servizi sociali dovrebbero prenderli in carico e questo non sarebbe sostenibile”.
restiti fino a tremila euro senza garanzie e senza interessi per le persone e le famiglie in situazioni di particolare difficoltà o fragilità socio-economica. Da qualche mese è possibile ottenerli grazie a un progetto di prestito sociale finanziato dalla Regione Toscana con quasi cinque milioni di euro, e a un bando che ha permesso a tanti enti del terzo settore di organizzare centri di ascolto che si occupino di accogliere le richieste, valutarle e offrire una sorta di tutoraggio a tutto tondo alle persone che usufruiscono del servizio. Alla chiusura del bando i progetti arrivati agli uffici regionali sono stati in tutto 49. Quelli approvati sono stati 38, e sono in grado di offrire una copertura territoriale molto ampia: 32 zone socio-sanitarie su 34, per un totale di circa trecento centri di ascolto sul territorio regionale, oltre settanta dei quali attivi nella provincia di Firenze. La Regione ha previsto, per ciascun progetto presentato, un finanziamento massimo di 150mila euro. I prerequisiti per ottenere il prestito sono: residenza anagrafica in un comune toscano, maggiore età, assenza di condanne definitive di un certo tipo, come associazione di tipo mafioso, riciclaggio, impiego di denaro illecito, valore Isee non superiore a 15mila euro, cittadinanza europea oppure possesso della carta di soggiorno o di un regolare permesso di soggiorno. La restituzione della somma dovrà avvenire entro un massimo di 36 mesi, con una modalità che deve essere concordata sempre con il centro di ascolto. Ai volontari spetta anche il compito di stimolare la persona o la famiglia che hanno chiesto questo tipo di prestito a fare un uso consapevole del denaro e di aiutarle a trovare soluzioni per uscire dalle situazioni di disagio. “Abbiamo cambiato prospettiva pensando a un intervento che richiede molta saggezza, spirito di responsabilità, l’assunzione di un carico non banale per la costruzione di una vera rete nella società civile – ha spiegato il presidente della Regione Enrico Rossi al momento della presentazione del progetto – sono orgoglioso di come la Toscana ha reagito e risposto e scommetto molto sul progetto. In un periodo di crisi chi sta ‘sul bordo’ rischia facilmente di cadere sul versante della povertà e, se non c’è un intervento rapido, la caduta rischia di essere rovinosa”. Tra i soggetti del terzo settore che hanno partecipato ci sono Caritas, Arci, Misericordia e Anpas. Alla presentazione erano presenti anche i rappresentanti di queste realtà, che hanno sottolineato, oltre all’importanza dell’attività di ascolto, anche la funzione educativa e sociale del progetto, che non si limita alla sola erogazione dei soldi. Sarà un’attività non facile, hanno spiegato, ma la risposta c’è stata.
L’esperienza
Al CENTRO DI ASCOLTO DI ADRA “A
dra”, l’associazione della Chiesa Cristiana Avventista, è una realtà consolidata da anni nel sociale, anche a Firenze. Dal sostegno scolastico alla beneficenza, con la preparazione e la somministrazione di pacchi alimentari, sono tanti gli ambiti in cui opera. Da poco ha intrapreso anche “l’avventura” del prestito sociale: è infatti tra le associazioni che hanno partecipato al bando della Regione Toscana e ha potuto così organizzare un centro di ascolto, che si trova presso la sede della Rete di solidarietà del Q5, in via Reginaldo Giuliani 115/N. “Siamo attivi con il centro d’ascolto dall’inizio di quest’anno: alcune decine di persone sono passate a chiedere informazioni, ancora non moltissime – spiega Osella Tanzini, presidente di Adra Firenze – è un progetto utile per chi deve rispondere a un’esigenza momentanea e non sa come fare e, senza uno strumento come questo, preso dalla disperazione, potrebbe finire imbrogliato o peggio ancora avere a che fare con usura o strozzinaggio”. A cercare un sostegno economico di questo tipo sono spesso persone che si trovano a dover risolvere un’urgenza e non sanno come fare. “È capitata una signora a cui avevano tolto il gas e aveva una serie di bollette in arretrato, con cinque figli a carico, o una persona a cui questi soldi servivano per risolvere un ‘debituccio con un parente’ – prosegue Tanzini – sappiamo benissimo che è una cifra piccola e che non risolve il problema di chi non ha un’occupazione stabile e non riesce a trovarla, ma è un rimedio che, almeno, permette di non cadere nella marginalità”. Per informazioni sul prestito sociale tramite Adra: 055.4362504 o 055.430144, tutte le mattine tranne il mercoledì.
16 | Febbraio 2014
#Cultura
By night
Vita notturna, istruzioni per l’uso In giro tra i locali, per smentire chi sostiene che “in questa città non succede mai niente” Enrica Cinaschi
nomia e alla cultura a 360 gradi. Frequentato da hipster (chi non sa cosa sia un hipster ha poco da preoccuparsi, è solo lo stile un po’ alternativo tutto pantaloni alla caviglia e barbe lunghe che va di moda negli ultimi tempi) ma non solo, il Tender Club è una delle realtà più interessanti della città. Nato poco meno di due anni fa al posto del dopolavoro ferroviario di via Alamanni, è uno spazio versatile che offre il palcoscenico a musicisti poco conosciuti al grande pubblico, ma non per questo meno interessanti. Più o meno la stessa impostazione del Glue, in viale Manfredo Fanti, dove alla musica live si alternano spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche e incontri con personaggi del mondo della cultura. Di palcoscenico in palscoscenico si arriva al Combo, in via Mannelli, dove interessanti band fanno rima con un ristorante di pesce e la possibilità di usare lo studio di registrazione del posto, nel caso
Uno scatto del concerto del cantautore Adam Green (www.adamgreen.info) al Tender Club
in cui oltre alla passione per la musica si abbiano anche velleità cantautorali. Ma non è tutto: di quando in quando ci si imbatte in corsi di lingua e workshop, video, design e rassegne di danza, per non farsi mancare proprio niente. Se al posto della musica ad alto volume si preferisce quella di sottofondo per poter sfogliare un libro, fare due chiacchiere e magari bere un bicchiere di vino, si può andare da Brac, in via dei Vagellai, libreria sui generis che affianca ai bei volumi un ristorantino vegetariano e uno spazio dove partecipare a iniziative e incontri. E se di librerie si parla, non si può dimenticare La Cité, in Borgo San Frediano, meta di tutti coloro che amano passare le serate passeggiando sul suo parquet. Dulcis in fundo, non poteva mancare un grande classico fiorentino: la Flog. Per descrivere questo spazio non c’è bisogno di molte parole: sul suo palcoscenico sono passati in tanti, da Capossela a Ligabue.
In pista
L’iniziativa
Il libro
Sul palco
a spasso nel tempo, a passo di swing
Una tazza di tè, in un clic. Il salotto della fotografa Lucia Baldini
Il filosofo autodidatta amico di padre balducci e un saggio postumo fuori dagli schemi
Aperitivo e teatro a ponte a mensola Con la rassegna Faliero pucci off
F
È
G
S
ta diventando una mania collettiva. Contagia chiunque, anche chi di ballare proprio non ne voleva sapere. Si chiama swing e, per chi se lo stesse domandando, no, non è assolutamente una novità. Si tratta proprio del caro vecchio swing, quello che ballavano negli Stati Uniti tra gli anni Venti e gli anni Trenta del secolo scorso. Il punto è che ha un ritmo talmente contagioso che non è mai passato di moda, tant’è che a Firenze è recentemente nata Tuballoswing, associazione creata grazie alla passione del ballerino Antonio Mc Villan (nella foto) e del dj Ghiaccioli e Branzini, che insieme si sono fatti por-
Musica, musica e ancora musica nel febbraio del Tender, che tra i fiori all’occhiello sul versante internazionale propone la cantautrice folk Shannon Wright (13 febbraio), mentre tra gli italiani ci sono gli Appaloosa (il 14) e i Non voglio che Clara, in arrivo da Belluno nella città del giglio alla fine del mese, il 27.
Spazio alfieri
L
amentarsi è lo sport preferito da molti fiorentini, questo si sa. E di solito non se la prendono più di tanto quando gli si fa notare quanto amino “bubare”. Ma di cosa si lamentano precisamente? Dipende. Soprattutto dalle fasce d’età. L’argomento di lamentela più inflazionato tra i giovani (tra i 18 e i 35 anni) è ormai diventato il leit motiv delle notti gigliate: “A Firenze? Non c’è nulla da fare”. E qui casca l’asino, perché se è vero che Firenze non è New York, è anche vero che a ben guardare il capoluogo toscano offre un sacco di passatempi, anche ai più giovincelli, per i quali esistono una serie di locali e spazi votati al divertimento non convenzionale. Uno di questi luoghi è lo Spazio Alfieri, nato sulle ceneri dell’ex cinema (dove, a onor del vero, vengono organizzati eventi per tutti, dai 20 agli 80 anni): offre proiezioni, concerti, workshop, dibattiti, momenti dedicati all’enogastro-
tender
tavoci del movimimento in città. Il risultato sono serate danzanti che vedono la partecipazione di un numero sempre maggiore di persone, che si riuniscono per ascoltare buona musica, ballare e – perché no – vestirsi alla maniera dei mitici anni Trenta. L’appuntamento fisso è il mercoledì alla libreria La Citè, con djset e piccole lezioni di danza. Chi invece vuol fare sul serio può iscriversi a un corso vero e proprio, ormai disponibili in tutti i quartieri della città.
Web
tuballoswing.it
otografia e viaggi, storie, persone, contaminazioni: mescolare tutti gli ingredienti e sorseggiare bollente. Si chiama “Il tè del sabato” l’iniziativa che prende vita ogni due settimane nel temporary atelier della fotografa Lucia Baldini (via dei Fossi 7r/f) a partire dall’8 febbraio. “Sarà un’occasione per chiacchierare, confrontarsi – spiega – un vero e proprio salotto”, con tanto di degustazioni di tè messo a disposizione dalla Peter’s tea house (via de’ Fossi 57r). Si parte dai temi e dai soggetti della ricerca fotografica di Lucia, per poi spaziare e discutere delle proprie esperienze, in un gioco di confronti: l’8 febbraio si parla di danza, il 22 di cinema e teatro, l’8 marzo di viaggio e il 22 di paesaggi onirici. Da Carla Fracci al backstage dei film di Mazzacurati, dagli spettacoli onirici di Roberto Abbiati alle strade di Cuba, fino ai luoghi immortalati grazie a un foro stenopeico. L.V.Z.
la stima profonda che provava per padre Ernesto Balducci ciò che portò Egidio Macherelli, filosofo autodidatta, a mettere nero su bianco i suoi pensieri. A venti anni di distanza (Macherelli è scomparso da tempo), la sorella ha rintracciato il manoscritto con le minute di Balducci e ha deciso di darlo alle stampe con il titolo “Una proposta cosmologica” (edizioni Ilmiolibro.it). Nel testo, Macherelli non dialoga con i grandi del pensiero filosofico né potrebbe citarli perché non li ha mai letti. Altrettanto si dica per i testi scientifici di fisica e astronomia. Eppure i temi e gli spunti del dibattito filosofico ci sono tutti e tante sono le zone di compresenza e vicinanza con i grandi pensatori. Libero da ogni costrizione di genere, usa come elemento esplicativo una serie di apologhi che danno intensità alle sue conclusioni filosofiche, quelle di una mente aperta, libera e fuori dagli schemi.
iovani drammaturghi, cinque opere originali, teatro d’autore fuori dai circuiti convenzionali: al teatro di Ponte a Mensola (via D’Annunzio 182) torna la rassegna Faliero Pucci Off, sotto la direzione artistica di Matìas Enoch Endrek. Si parte il 13 e 14 febbraio con “Ercole e le stalle di Auglia”, di Marco Di Costanzo con Stefano Parigi. Da segnalare l’Amleto dell’attore e regista Michele Sinisi, che arriva a Firenze il 26 marzo. Il calendario vede poi “Crisis, una fiaba popolare” di e con Debora Mattiello (28 febbraio), “Sette colpi di pistola” di Massimiliano Mastroeni e Rosa Sarti con Valerio Napoli (14-15 marzo) e “In nome del popolo italiano” di Matteo Bacchini, con Silvia Frasson e Daniele Bonaiuti (11-12 aprile). Inizio degli spettacoli alle 21.15, con la possibilità di gustare l’apericena prima che il sipario si alzi. Info: 055.609036. G.C.
Appuntamento dal 7 al 9 marzo con la rassegna “Tutti nello stesso piatto. Edizione Toscana”, full immersion nel cibo e non solo per mostrare, documentare e raccontare il processo di produzione che sta dietro quello che mettiamo nel nostro piatto.
Glue
Parigi. Sono le tre e mezza di una notte d’inverno. Un ragazzo e una ragazza si incontrano davanti al cancello della metropolitana chiusa. Sembra l’incipit di una grande storia d’amore, ma ci troveremo davanti a tutt’altro: si tratta del curioso inizio dello spettacolo “Consigli per sentirsi a proprio agio in ascensore”. Regia di Massimo Alì (19 febbraio).
Combo
Tutti i mercoledì Combo si trasforma in una milonga e lascia spazio agli appassionati di tango. A partire dalle 22 una serata sensuale e divertente curata dall’associazione Asd Tango Florido. Olé.
Brac Riprende la rassegna “Scritture di Luce”, appuntamenti con gli autori e i fotografi organizzata alla Brac dall’associazione Deaphoto. Il 15 febbraio appuntamento con il viaggio fotografico di Marco Bulgarelli, Danubius (Postcart), mentre il 22 febbraio arriva Francesco Zanot con il suo recentissimo libro-intervista al fotografo americano Alec Soth, Conversazioni intorno a un tavolo.
la citè
Ultimi giorni per visitare la mostra Viet-à-porter, finestra sul Vietnam contemporaneo immortalata dai due giovani fotografi Giulia Righi e Riccardo Catastini. Colori, umori e anime si fondono negli scatti della coppia. Fino al 9 febbraio.
Flog
Esponente di punta della scena R’n’R internazionale, Marco di Maggio è l’unico artista italiano a essersi esibito al teatro del Grand Ole Opry di Nashville, tempio del rock. Tutti pronti per ballare? (15 febbraio)
#Cultura
Febbraio 2014 | 17
L’anniversario
Non solo David: Viaggio a Firenze Sulle orme di michelangelo Barbara Biondi
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ono passati oltre quattro secoli e mezzo, eppure il David è sempre lì, a ricordarci cosa sia la prefezione. Il 2014 è l’anno del 450esimo anniversario dalla morte del maestro Michelangelo Buonarroti, e per celebrarlo come si deve non può mancare una visita alla Galleria dell’Accademia. Per vedere il suo David, certo, e i Prigioni. Ma anche la mostra che apre i battenti il 18 febbraio, “Ri-conoscere Michelangelo. La scultura del Buonarroti nella pittura e nella fotografia dall’Ottocento ad oggi”, esposizione dedicata a tutti quegli artisti che hanno visto riflesso nella loro opera un rinnovato interesse e ammirazione per l’artista. Ma un anniversario così importante è anche l’occasione giusta per andare a risco-
prire tutti i luoghi fiorentini che Michelangelo frequentò o che conservano capolavori talvolta offuscati dalla celebrità del fiero David. Il primo step non può che essere Casa Buonarroti, in via Ghibellina, dimora della famiglia (dove Michelangelo in realtà non visse mai) oggi trasformata in museo, all’interno della quale sono conservati bozzetti, disegni e alcune opere giovanili del maestro. Dal quartiere di Santa Croce in un attimo si arriva al museo del Bargello, dove sono custoditi il Bacco, il Bruto, il Tondo Pitti e il David Apollo. Di tappa in tappa si arriva a Palazzo Vecchio dove, nel Salone dei Cinquecento, si trova il Genio della Vittoria, statua proveniente da una delle versioni del mausoleo di Giulio II. D’obbligo una visita agli Uffizi
per vedere dal vivo i colori brillanti del Tondo Doni, mentre al museo dell’Opera del Duomo è corservata la Pietà Bandini (una delle pochissime opere accessibili al pubblico durante i lavori di ampliamento del museo) che l’artista pensò per la sua tomba. Monumentali è l’unica parola che rende l’idea quando si parla della biblioteca laurenziana e della sagrestia nuova di San Lorenzo, che vennero commissionate a Michelangelo da Leone X e Clemente VIII, papi della dinastia dei Medici. Ultimo step di questo viaggio sulle orme del maestro è Santo Spirito. Nella quiete della basilica è infatti conservato il crocifisso ligneo che si pensava perduto e che invece fu riscoperto negli anni ‘60 dalla studiosa tedesca Margrit Lisner.
Web
unannoadarte.it Tel. 055.294883
Lo scatto di Karen Kors tratto dalla serie “The work of art in the age of mechanical reproduction”
Al Verdi
Uno spettacolo “magico”. a suon di illusioni
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n quanti, da bambini, hanno sognato di fare il prestigiatore? O magari il lanciatore di coltelli? Tutti novelli Houdini alle prese con carte, sparizioni e catene da spezzare. Per soddisfare la voglia di magia di piccini e nostalgici di spettacoli che lasciano a bocca aperta, arriva al Teatro Verdi “Magic Florence” (domenica 23 febbraio alle 16.45), prima edizione di uno spettacolo a cura di Mattia Boschi che promette sketch esilaranti dedicati a tutta la famiglia, messi in scena da un team rodatissimo di maghi made in Tuscany. C’è l’illusionista Francesco Meraviglia, passato dai classici frac, bastone e colombe a un nuovo percorso artistico, focalizzato sulle “mission impossible”. Poi c’è Disguido, duo di trasformisti e cabarettisti, oltre ad Alvin mask, manipolatore di carte, palline e foulard tra i più grandi d’Europa. E ancora Alberto e Laura Giorgi, già vincitori dello Shanghai magic festival, il mentalista Simone Ravenda e lo stesso Mattia Boschi, reduce dalla messa in scena del suo one man show “Sogno”. Insomma, gli appassionati troveranno pane per i loro denti. Signore e signori, non c’è trucco non c’è inganno. O quasi.
Zoom
La ricorrenza
LA PRIMAVERA? SI ASPETTA COSÌ
A CIASCUNO IL SUO SAN VALENTINO
In attesa dell’arrivo della bella stagione, ecco qualche consiglio su come trascorrere al meglio le giornate Matilde Bernini
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lla primavera manca ancora un mese, eppure ogni sprazzo di sole fa già pensare al ritorno della bella stagione. In attesa che anche il calendario certifichi il suo arrivo, ecco intanto qualche consiglio e proposta sulle cose da fare – se non altro perché, tenendosi impegnati, la bella stagione arriva davvero prima. La prima ipotesi in caso di bel tempo preprimaverile è ovviamente quella di trascorrere una giornata all’aperto. Considerato che il tempo ancora non può offrire troppe certezze, è sconsigliabile organizzare un pic-nic in un prato senza riparo e troppo lontano da casa. Meglio tenersi sul verde, sì,
ma cittadino. Così, un’idea può essere il giardino dell’Orticoltura, a due passi da piazza della Libertà, che offre prati e un’area per bimbi. Altrimenti una tappa a metà fra natura e cultura è il museo di Villa Bardini, con accesso allo splendido giardino recentemente restaurato. Oppure, per i più intraprendenti, si può optare per un parco avventura: basta mezzo pomeriggio di sole per improvvisarsi Indiana Jones o piuttosto Tarzan e arrampicarsi fra gli alberi. I più vicini a Firenze sono nei boschi di Vincigliata e Pratolino. Destreggiandosi fra i corsi mascherati per gli amanti del Carnevale, si avvicina il ritorno di “Bicifi”, in programma dal 28 al 30 marzo prossimi: tre giorni di iniziative,
mostre ed eventi dedicati alla bicicletta, che culmineranno con la “Granfondo”. Indispensabile inforcare le due ruote fin da subito per arrivare in forma all’appuntamento e godersi il percorso che si snoda fra Firenze e dintorni. Altro spunto per avvicinarsi alla primavera con il piede giusto è quello di iscriversi a un corso: non è mai troppo tardi per imparare, e la scelta è vastissima. In tema con l’arrivo della bella stagione si può scegliere un corso di giardinaggio, per preparare il proprio fazzoletto di verde a fiorire quando sarà il momento (le dimensioni non contano, conta il pollice verde), o un corso di cucina, magari vegetariana, in modo da essere pronti a sfornare delizio-
si piatti a base di verdure che in primavera, si sa, non mancano. Altrimenti, un’alternativa può essere un corso di fotografia: con la bella stagione tornano infatti anche le gite fuori porta, ed essere capaci di immortalare le mete più belle non sempre è un gioco da ragazzi. Da non dimenticare, poi, il consueto appuntamento con la giornata Fai di primavera: la XXII edizione della manifestazione che apre le porte di giardini e parchi normalmente inaccessibili ai “comuni fiorentini” è in programma sabato 22 e domenica 23 marzo. Mancano ancora alcune settimane, ma intanto si può cominciare a segnare le date in agenda.
F
esteggiare San Valentino. Dove, come e perché? Se i disfattisti sostengono che si tratti di una festa esclusivamente commerciale, che arricchisce fiorai e gioiellieri e niente più, ci sono ancora tanti inguaribili romantici che cercano la soluzione giusta per passare un 14 febbraio speciale. La città offre tante idee e tanti luoghi per scambiarsi effusioni romantiche, magari precedute dalla classica cena al ristorante con tanto di menù dedicato e cuoricini a iosa. Un bacio con lo splendido panorama di Ponte Vecchio o piazzale Michelangelo a far da sfondo per molti innamorati vale il viaggio nel capoluogo toscano, ma per i fiorentini? Una scelta sempre più di moda è quella di restarsene a casa. Chi opta per le mura domestiche potrà puntare su un catering a domicilio sia per il cibo che per le bevande. Per chi ama l’arte è consigliata una visita mano nella mano in un museo fiorentino, o una scappata a una mostra. Per chi invece preferisce il cinema ma non ha mai
tempo di andarci, San Valentino può essere una buona occasione, magari per una pellicola romantica, di quelle che, senza la “scusa” della festa degli innamorati, il tuo lui non ti accompagnerebbe mai. Infine, la tendenza degli ultimi anni è quella di regalarsi una spa di coppia con massaggio, hammam e brindisi, cullati dalle dolci onde dell’idromassaggio in pieno mood “new age”. Non resta, insomma, che scegliere: a ciascuno il suo San Valentino. M.B,
18 | Febbraio 2014
#Sport Il calendario
un febbraio mai così “caldo”
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el gelido febbraio la corsa per la qualificazione in Europa si fa “calda”. Per la Fiorentina di Montella non mancheranno le insidie, complice un calendario non semplicissimo. Dopo la prima partita del mese a Cagliari, il febbraio viola si tinge di nerazzurro: in programma ci sono infatti le due gare contro Atalanta e Inter, entrambe al Franchi. Due incontri da non sbagliare, come quello in programma subito dopo, in trasferta contro il Parma di Antonio Cassano, squadra che, soprattutto in casa, può far male, e alla quale dunque stare particolarmente attenti. Poi febbraio lascerà il posto a marzo, che si aprirà con lo scontro Fiorentina-Lazio, match da vincere in vista di quello che si preannuncia come il mese decisivo dell’anno, ovvero quello delle due (probabili) sfide di Europa League contro la Juventus e del ritorno in campionato contro gli stessi bianconeri. La stagione entra dunque nel vivo e i punti diventano sempre più pesanti: un mese caldissimo, a dispetto di quello che dice la colonnina di mercurio.
Anche questo mese non mancheranno le insidie per la Fiorentina di Montella. E intanto i tifosi viola si “scaldano” in vista degli impegni di marzo
Lorenzo Mossani
Il punto
Rossi-Matri
la “nuova” fiorentina, fra arrivi e recuperi
la staffetta viola (e azzurra)
Acquisti e giocatori ritrovati: come è cambiata la squadra Irene Delfino
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embrava aver perso la “retta via” Juan Manuel Vargas, abituato a sfrecciare dritto sulla corsia sinistra. Potenza nei tiri e precisione nei cross parevano un lontano ricordo per il peruviano, cui la scorsa estate nessuna squadra, nemmeno nel suo paese, sembrava interessata. E pensare che l’esterno sudamericano, soltanto pochi anni prima, avrebbe potuto ambire al dorato Real. Poi, dopo il periodo certo non più brillante della sua carriera, ecco la rinascita, grazie al “restyling”
di Vincenzo Montella. E il ritorno in campo, quando sugli spalti i tifosi si erano quasi dimenticati di averlo in rosa. “Mi ha conquistato con gli allenamenti”, ha raccontato l’Aeroplanino, che evidentemente deve aver toccato le corde giuste per far tornare a brillare il mancino. Per un giocatore ritrovato, un altro che arriva. Un’altra sfida, chiamata Anderson Luis De Abreu Oliveira. Mister 31,5 milioni, che per Sir Alex Ferguson sarebbe dovuto diventare il nuovo Roy Keane, complice la rottura del le-
gamento crociato del ginocchio sinistro non era invece riuscito a trovare continuità di rendimento nella gloriosa Manchester (sponda United). Dall’altra “parte” della stessa città, ovvero al City, è volato invece la scorsa estate Jovetic, ex gioiellino viola che, dopo le ultime stagioni in riva all’Arno, era finito nel mirino di molti top club del Vecchio Continente. Per lui è iniziata l’avventura in Premier League, vissuta però fino a questo momento più dalla panchina (se non dalla tribuna) che in campo. Tanto che
sberleffi vari, che rappresentano Jo-Jo in spassosi fotomontaggi, hanno cominciato a girare su Twitter all’hashtag #WheresJovetic. Risultato: nel capoluogo toscano nessuno rimpiange più il montenegrino, che alcune voci volevano proprio in procinto di tornare a Firenze nel mercato invernale, dopo l’infortunio subito da Giuseppe Rossi. Al posto di Pepito è arrivato invece Alessandro Matri, in prestito secco fino a giugno. Rapporti ricuciti con Galliani dopo le vicende della scorsa stagione o troppa abbondanza in attacco per il Diavolo? Forse, avendo a disposizione la palla di vetro (tradotto, Pazzini di nuovo fermo ai box), Matri non avrebbe mai preso il treno per Firenze, ma sarebbe rimasto in rossonero, nonostante un rendimento deludente nella sua avventura milanese. L’attaccante, in Lombardia, aveva perso la via del gol. Gol ritrovato (e non uno solo, ma addirittura due) nel suo esordio in maglia viola contro il Catania: sarà stato soltanto un caso?
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Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.7 del 3 Febbraio 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da TNT Post Italia S.p.A.
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taffette azzurre che si tingono di viola. Il tabellone luminoso lo richiama in panchina. Giuseppe Rossi lascia il campo al 62° tra gli applausi, dopo aver portato in vantaggio l’Italia al 27° minuto con un gol di rapina. È il 29 marzo 2011, siamo a Kiev, dove la Nazionale di Cesare Prandelli sta affrontando l’Ucraina in amichevole. Al posto di Pepito entra Alessandro Matri, all’esordio in azzurro. Un esordio sognato, per la punta, che ci mette meno di venti minuti per gonfiare la rete: all’81°, infatti, servito di tacco da Giovinco, infila il portiere ucraino sul palo più lontano con un preciso piattone destro. E proprio freddezza e lucidità sotto porta, unite alla capacità di trovarsi al posto giusto nel momento giusto, fanno di Matri il perfetto finalizzatore del volume di gioco prodotto dalla Fiorentina di Montella. Non è Pepito, certo, è una prima punta mobile, che può adattarsi a giocare anche da seconda, in coppia con Mario Gomez. Ma, per il momento,
Si è incrociato più volte il destino di Giuseppe Rossi e Alessandro Matri: prima in Nazionale, poi a Firenze
insacca in solitaria, come all’esordio, sempre da favola, in viola con due centri. Pradè gliene ha chiesti dieci, “perché nessuno è di passaggio”. Il conteggio è già iniziato. I.D.
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#Sport
Febbraio 2014 | 19
La realtà
Boxe
A SCUOLA DI VITA IN PISTA DI ATLETICA
bundu prepara l’assalto
Alla Firenze Marathon agonismo e formazione
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irenze ha un campione europeo, pesi welter, di boxe. È Leonard Bundu, che continua a farsi valere sui ring internazionali. All’Excel Arena di Londra il pugile di origine sierraleonese ha battuto il beniamino di casa Lee Purdy. Bundu ha vinto per ko tecnico a soli sette secondi dalla fine della dodicesima ripresa, su un pugile più giovane di tredici anni. Per Leonard Bundu, che difendeva per la quinta volta la corona continentale, si aprono adesso molte prospettive. Il pugile inizierà, a breve, la preparazione per due incontri. I suoi manager stanno valutando una difesa volontaria contro un avversario ancora da designare, e non con Gianluca Branco, 43 anni e a fine carriera. Si cerca un avversario di livello per un incontro da far svolgere, possibilmente, a Firenze, magari con Devon Alexander, americano soprannominato “Alessandro il Grande”, per preparare la semifinale del titolo mondiale Wba da disputare a fine estate. Due appuntamenti che saranno propedeutici all’assalto alla corona mondiale, detenuta dall’italo-statunitense Paulie Malignaggi.
Tante le prospettive che si aprono per Leonard Bundu, campione europeo pesi welter di boxe
Sim.Spa.
Canottieri Firenze
“2013, un anno storico”
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Carlo Marrone
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er chi ama l’atletica è un’istituzione, chi non ne è appassionato non può comunque non conoscerla: stiamo parlando della Firenze Marathon. “La nostra società è nata nel 1968 come Atletica Libertas Firenze ed è cresciuta fino a diventare l’attuale Atletica Firenze Marathon, che ad oggi vanta una ‘popolazione’ di circa 450 bambini dai 3 ai 10 anni e 300 ragazzi dai 12 ai 18 anni. Lo spirito della società è sempre stato quello di creare un ambiente sano e divertente, in cui tante famiglie possano far crescere, sportivamente e non solo, i loro figli – spiega Silvia Lazzeretti, responsabile dei centri di avviamento allo sport della società – e per quanto riguarda i ragazzi più grandi anche cercare di portarli a buoni livelli agonistici, grazie al lavoro dei nostri tecnici, dando loro tutti gli strumenti necessari per diventare veri atleti”. Quali discipline proponete? Tutte le discipline dell’atletica leggera: corse, salti, lanci, marcia. L’atletica è uno sport completo, e ognuno può scegliere la disciplina più adatta alle proprie inclinazioni. Perché un ragazzo dovrebbe scegliere l’atletica? È uno degli sport più indicati, insieme al nuoto, per i bambini piccoli. Tutti gli schemi motori di base che insegniamo all’in-
W eb firenzeatletica.it Tel. 055.5532982 Mail info@firenzeatletica.it
terno dei nostri corsi – correre, saltare, rotolare, strisciare – sono movimenti essenziali per la crescita di un bambino. Anche se non diventerà un atleta e anche se andrà a fare un altro sport, l’atletica è comunque un ottimo mezzo per avvicinarsi all’attività sportiva nel modo più sano. È un’attività adatta a tutti o richiede predisposizioni particolari? È assolutamente uno sport per tutti. Viene definito uno sport individuale, ma noi cerchiamo di far sentire ogni atleta parte di una squadra. Non servono doti particolari, serve solo una gran voglia di mettersi in gioco e di sfidare se stessi. Per arrivare lontano servono però molto impegno e sacrifici... Sicuramente. Nel mondo dell’atletica non è facile diventare professionisti, bisogna avere grandi doti naturali e molta dedizione all’allenamento, e può non bastare. Lo sportivo deve riuscire a entrare in un gruppo militare, ma non sono molti e la selezione è severa. Inoltre bisogna poter
L’Atletica Firenze Marathon era nata nel 1968 come Atletica Libertas Firenze: oggi conta circa 450 bambini e 300 ragazzi
organizzare la propria vita personale in funzione dello sport, e non è semplice. Nella passata stagione i vostri ragazzi hanno ottenuto ottimi risultati... Vero: undici atleti hanno vestito la maglia azzurra, abbiamo ottenuto otto titoli italiani individuali di varie categorie, ventisette medagliati ai campionati italiani e due titoli di società categoria allievi. Inoltre le nostre squadre assolute sono sempre ad alto livello nazionale. Per quanto riguarda l’attività giovanile regionale ci battiamo sempre per le prime tre posizioni. Obiettivi e sogni per il futuro? Sicuramente portare a buoni risultati agonistici più atleti possibile, ma senza dimenticare il percorso umano e formativo. Ci impegniamo molto in questo: l’Atletica Firenze Marathon fa di tutto per trasmettere ai ragazzi, fin da piccoli, tanto entusiasmo, spirito di sacrificio e i valori veri della vita.
emorabile 2013 per la Canottieri Firenze, che ha ricevuto la visita delle leggende Giuseppe Abbagnale e Davide Tizzano, entrambi due volte campioni olimpici tra gli anni ‘80 e ‘90 e oggi presidente e vicepresidente della Federazione Italiana Canottaggio, per festeggiare i successi di un anno e per lanciare la stagione 2014. Il club remiero di Ponte Vecchio ha collezionato la bellezza di quattro titoli mondiali con Stefano Oppo campione Under 23 e poi Assoluto sull’8 Pesi Leggeri, Jacopo Mancini e il timoniere Niccolò Mancusi campioni Junior sul quattro con, altre cinque medaglie iridate, Beatrice Arcangiolini bronzo sul due senza femminile Under 23, Lorenzo Pietra Caprina argento sul quattro senza Junior, Neri Muccini e Leonardo Pietra Caprina argento sull’otto Junior, Lucrezia Fossi sull’otto femminile Junior, oltre a due titoli europei, undici titoli italiani nelle varie categorie e altre medaglie a livello internazionale. “La storia del remo azzurro per celebrare un’annata – ha commentato il presidente Cristiano Calussi – che entrerà nella storia”.
Giuseppe Abbagnale ha fatto visita alla Canottieri Firenze, protagonista di un 2013 ricco di successi e soddisfazioni
Sim.Spa.
Senza appuntamento via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058
NUOVA APERTURA Piazza Ferrucci, 3 info 333.40.22.251
20 | Febbraio 2014
#Rubriche
A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI stendosi, preferibilmente con i panni dell’altro sesso ed andare a prendersi qualche svago, magari provocando i rispettivi mariti, ai quali cantavano questa filastrocca: Deh, andate col malanno vecchi pazzi rimbambiti, non ci date più affanno, contentiam nostri appetiti…
CARNEVALE, BUON COMPAGNO, VENGA PUR TRE VOLTE L’ANNO
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uest’antica festività, detta nell’uso toscano anche “Carnovale”, è quella gaudente scansione di tempo che decorre dal giorno successivo dell’Epifania a quello antecedente le Ceneri. Il Carnevale in tempi lontani indicò non soltanto questo periodo dell’anno, ma anche tutte le manifestazioni festose che avevano luogo in tali particolari momenti di allegria collettiva. L’etimologia della parola Carnevale, secondo alcuni storici, deriverebbe da quel vocabolo assai più antico di “Carnasciale”, cioè “carne a scialo”, consumata per l’occasione in grande abbondanza (in modo particolare a Berlingaccio), unitamente alla voglia di divertirsi e di scherzare. Il motto latino semel in anno licet insanire, sentenziava che almeno una volta l’anno si potesse “impazzire” dalla gioia di vivere ed i fiorentini, sempre pronti al divertimento ed alla spensieratezza, aggiungevano che “di Carnevale ogni scherzo vale”, distinguendo però che le burle fossero lecite e non licenziose, in quanto era risaputo che lo “scherzo di mano” era da sempre considerato “scherzo da villano”. Scherzi, risate, fischi e baccano erano gli ingredienti essenziali di uno sfrenato divertimento che si ingentiliva nel mese di febbraio, quando la festa assumeva uno stato d’animo allegro e spensierato, esplodendo e coinvolgendo con il popolo anche distinti ed importanti personaggi senza distinzione di ceto, ordine e condizione. Per Carnevale era così dato modo di divertirsi e di spassarsela: nelle vie si cantava, si ballava, si cenava con carne a “scialo” senza risparmio. L’usanza di mangiare la “ciccia” almeno nel giorno di Berlingaccio (ultimo giovedì di Carnevale o giovedì grasso), era talmente in uso nella nostra città da determinare il proverbio popolare: Per Berlingaccio chi non ha ciccia ammazzi i’ gatto! Del resto lo stesso termine “berlingaccio” aveva origine dall’antico voca-
bolo “berlengo”, che significava “tavola imbandita, mensa, luogo dove si gozzoviglia”. I balli carnevaleschi si svolgevano al Mercato Nuovo (logge del Porcellino), sotto il porticato degli Uffizi, in Piazza del Carmine, Piazza Santa Croce, lungo l’Arno e, nella seconda metà dell’Ottocento, anche negli spazi rimasti disabitati a seguito del “risanamento” dell’antico centro che comprendeva il Ghetto ed il Mercato Vecchio, i quali scomparvero nella colossale operazione edilizia che cancellò per sempre il perimetro della città romana e le innumerevoli testimonianze medievali. Specialmente in epoca medicea nel gaio e festoso periodo di Carnevale venivano organizzati nei palazzi, nelle piazze e nei teatri, grandiose feste da ballo, dette “veglioni”, in quanto si “vegliava” danzando fino all’alba il minuetto, la carola o il trescone. Molto partecipati erano pure i corsi mascherati, a piedi, in carrozza e in cortei di carri allegorici, che sfilavano lentamente per le strade sotto un fitto lancio di coriandoli, seguiti fino a tarda notte da una folla festante, illuminata dalle tenue luce di numerosi tremolanti lumi, resinose torce e sfavillanti falò, dando luce “come fosse pieno giorno”. Ogni Carnevale, si sa, ha la sua ebbrezza e le sue tentazioni, per cui le ragazze da marito volevano uscire di casa a tutti i costi, allettate dalla tentazione del travestimento, per poter far qualcosa di insolito ed essere totalmente “un’altra persona”. Perché tenerci ognor tanto serrate… cantavano le fanciulle, rivolgendosi ai loro familiari per indurli a lasciarle partecipare alla bizzarra festa. Anche le mogli, quasi tutte casalinghe sempre impegnate a sfaccendare per accudire figli e mariti, nonché al lavoro domestico, potevano finalmente concedersi un po’ di divertimento, atteso da un anno, per poter evadere come si direbbe oggi, dalla routine del trantran quotidiano. Speravano di poter godere della diversità di quei giorni, trave-
Così tutti cercavano di alimentare quella spensierata gaiezza, tipica della ricorrenza, al fine di potersi svagare il più possibile, concedendosi magari qualche libertino amoreggiamento, ben consci del vecchio adagio che recitava: L’amore di Carnevale muore in Quaresima Il martedì grasso, vigilia delle Ceneri, fra i ponti Santa Trinita e della Carraia, alla mezzanotte veniva bruciato in Arno un bizzarro fantoccio, che rappresentava il Carnevale, segnando così la fine della festa, peraltro già annunciata dalle ore 23 con un suono di campane, dette “della carne”, che avvisava l’approssimarsi della Quaresima con i relativi giorni “di magro”, ossia dall’astensione di mangiar carne. Fra le fiamme il fantoccio bruciava e con lui ogni impurità del passato che finiva in cenere. E all’indomani, con le Ceneri, tutto tornava come prima. LA MASCHERA DI FIRENZE: STENTERELLO
Il Teatro Borgognissanti, nell’omonima via, rimase celebre soprattutto perché vi recitò l’orologiaio di Rifredi Luigi Del Buono, il creatore di Stenterello. Questo simpaticissimo attore comico seppe dar vita ad un personaggio popolano fiorentino, burlone, scanzonato, seguace dell’onesto e del giusto, che pure negli “stenti” della vita quotidiana sapeva tirare avanti spensierato ed arguto. Dalla battuta pungente, la risposta sempre pronta in un piacevole vernacolo fiorentino,
non volgare ma mite e brioso, Stenterello fu sempre dalla parte dei più deboli, anche se poco o per niente coraggioso. La sua figura è tipica rispetto alle altre maschere dialettali: in quanto fiorentino era padrone dell’idioma nazionale ben comprensibile a tutti e le sue commedie, anche se in vernacolo ed ambientate nella città natale, strada facendo diventavano prose letterarie. Il loro carattere “onesto e lieto” proprio per “famiglia”, fu un vero successo, tanto che dopo averle scritte ed interpretate, si rese necessario stamparle, per il grande interesse che riscuotevano. Del Buono usava presentare al “rispettabilissimo pubblico” le sue commedie in versi, come ad esempio: Signori Fiorentini, levatevi il cappello Nel legger questo invito che a voi fa Stenterello; E ve lo scrive in versi, con rima assai faceta Perché in tempo di pioggia anch’egli fa il poeta! Il tipico costume che indossava Stenterello, da lui stesso inventato e disegnato privo di maschera, era composto da una lunga giacca azzurra a falde su di una sottoveste in tinta vivace, il panciotto rigorosamente giallo ed i calzoni corti neri da cui venivano fuori una calza rossa e l’altra a righe bianche e azzurre che finivano nelle scarpe nere con fibbia di latta; per copricapo una lucerna nera con fregio che copriva i suoi capelli dallo striminzito ed inteccherito codino legato all’insù con un nastro. Dal palcoscenico Stenterello, in un bisticcio di parole, lanciava a tutti frizzi e lazzi scevri di volgarità; egli rappresentava a pennello la sintesi dell’animo popolare cittadino con libertà di dire e di ridere, tanto che intere famiglie potevano assistere spassosamente ai suoi spettacoli. Anche Pellegrino Artusi, nel suo famoso ricettario La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, alla ricetta n° 181 – frittelle di tondone, ha voluto citare “Stenterello”: Se non sapete cosa sia un tondone, chiedetelo a Stenterello che ne mangia spesso perché gli piace. A Firenze non è possibile parlare di Carnevale senza ricordare Filistrucchi, un’antica bottega che risale addirittura al 1720, attività che nel tempo è stata tramandata di padre in figlio con i segreti del truccare e di realizzare parrucche. La bottega è quella di Gabriele e Gherardo Filistrucchi, padre e figlio, in Via Giuseppe Verdi n° 9. In passato il vecchio nome della strada era Via del Diluvio, a ricordo delle alluvioni provocate dalla tra-
cimazione dell’Arno, poi nell’Ottocento, detta Via del Fosso per il fossato che un tempo fiancheggiava le mura del penultimo cerchio costruito in epoca comunale. Proprio quando la strada cambiò il nome di Via del Fosso, prese vita la bottega del barbiere Filistrucchi, rimasta quasi immutata nella lunga scansione temporale che giunge fino ai giorni nostri. L’attività venne iniziata quando ancora il barbiere era pure cerusico, cavadenti, profumiere, acconciatore e truccatore sia per uomo che per donna, usando anche capigliature posticce. L’uso della parrucca riporta al sei-settecento, quando entrò prepotentemente nella moda grazie al re di Francia. Infatti nel 1620 Luigi XIII, figlio di Enrico IV e Maria dei Medici, divenuto calvo nonostante la giovane età, adottò la parrucca con lunghi capelli inanellati, che in breve tempo ebbe una grande diffusione tra il sesso maschile di ogni categoria sociale, essendo usata anche da militari, uomini di legge, preti, monaci e
cardinali. Le donne invece portavano parrucche di mole troneggiante, abbondantemente incipriate, che ornavano con nastri, gioielli e pennacchi. Era ancora l’epoca nella quale la parrucca, oltre a nascondere la completa calvizie, veniva impiegata nei travestimenti carnevaleschi, per le feste in costume e per gli abbigliamenti teatrali. In questo ultimo impiego, al fine del “trasformarsi” degli artisti per le esigenze sceniche, la bottega Filistrucchi andò man mano specializzandosi, donando ai volti femminili la bianchezza dei gigli e la freschezza delle rose attraverso stupendi trucchi e bellissime capigliature acconciate, secondo le esigenze imposte dalle epoche e dalle sceneggiature. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI Web artusi.net
Il Pungiglione
san valentino, una festa per dirsi “ge tem”
S
an Valentino è la festa degli innamorati. L’amore c’è o non c’è, non serve mica una festa per ricordarcelo. Sarebbe come se si volesse festeggiare le persone che ci stanno sulle scatole. Non serve, a me basta vedere mia suocera e subito mi prende la depressione! Non ho mai creduto in queste dichiarazioni d’amore così esternate. Come gesto d’amore, Anna Tatangelo s’è tatuata Gigi D’Alessio sull’inguine. L’ha fatto anche mia moglie. È un nuovo metodo anticoncezionale: appena lo vedo mi passano subito le voglie! Belen Rodriguez, invece, s’è tatuata il nome del proprio compagno sulla schiena. Purtroppo lei di fidanzati ne ha cambiati diversi e ora sulla schiena si ritrova la fotocopia dell’elenco telefonico di Milano! C’è gente che per cercare un numero telefonico non chiama più i servizi specializzati ma appena vede la Rodriguez le scopre la schiena! San Valentino era un vescovo e i prelati, si sa, fanno voto di castità, quindi sono le persone meno adatte per parlarci d’amore. Sarebbe come se Brunetta fosse il protettore dei giocatori di basket! Certe altitudini per lui sono completamente sconosciute. Diciamolo: San Valentino è solo una festa commerciale. Però mi domando: perché questo aspetto commerciale non lo estendiamo a 360 gradi sulla vita di coppia? Se la festa degli innamorati è promossa dai produttori di cioccolata, troviamo qualcuno che sponsorizzi anche i divorzi! Può funzionare! Chiudo con una frase che ho letto su un muro di Roma: “Ge tem”. Quando si dice la padronanza delle lingue. ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista
Web
andreamuzzi.it
Lettere
Febbraio 2014 | 21
Editoriale Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it VIA GIOBERTI/1 “LE SOLUZIONI PER I CICLISTI” Gentile redazione de “Il Reporter”, leggo a pagina 3 del numero di Dicembre (edizione Quartiere 2) un trafiletto firmato E.M. intitolato “Quelli che vanno... nel senso sbagliato”. Il breve articolo denuncia il malvezzo di alcuni ciclisti di percorrere Via Gioberti in senso contrario e sostiene la proposta dei residenti di imporre come soluzione maggiori controlli e multe. L’opzione repressiva non tiene conto delle ragioni che spingono i ciclisti a percorrere via Gioberti in senso sbagliato, ossia una mobilità pensata su misura principalmente di automobile, poco di pedone e per nulla di ciclista. Le multe avranno come effetto il ritorno all’automobile di molti volenterosi ciclisti, con conseguente aumento del traffico e del parcheggio selvaggio, i veri problemi di questa bella strada. Perché non pensare piuttosto a soluzioni alternative, come nuovi percorsi ciclabili o - come avviene all’estero - l’autorizzazione per le biciclette di percorrere anche al contrario i sensi unici? Molto cordialmente,
parziale, dei parcheggi in Via Gioberti avrebbe conseguenze tragiche per il quartiere. Le molte persone che abitualmente parcheggiano in Via Gioberti (cosa che personalmente evito il più possibile) si riverserebbero nelle vie limitrofe saturandole facilmente e non si tratterebbe più di un disagio temporaneo (come avviene in occasione di lavori pubblici), ma permanente. Va inoltre osservato che, se chi viene in via Gioberti per un pomeriggio di shopping può permettersi di usufruire dei parcheggi a pagamento di Piazza Alberti e Piazza Beccaria, la stessa cosa non è ammissibile per i residenti del quartiere, che dovendo parcheggiare 365 giorni all’anno si troverebbero da affrontare una spesa proibitiva. È quindi mia modesta opinione che tale proposta, al di là della sua apparenza “ecologista” e “politically correct”, in realtà peggiorerebbe sensibilmente la qualità di vita nel Quartiere 2. Vorrei sinceramente che, per una volta, il problema della viabilità a Firenze fosse affrontato con più “grano salis” e meno demagogia. Con ossequi.
Liliana Grassi
LA SITUAZIONE DELLA ZONA DI PIAZZA DELLA COSTITUZIONE Salve. Sono un residente di piazza della Costituzione, vorrei segnalare il progressivo degrado sia dei giardini della piazza stessa che del tratto di lungo Mugnone che intercorre tra il ponte del Romito e il ponte dello Statuto. Considerato che siamo a due passi dalla Fortezza, sede di prestigiose mostre, e vicinissimi al centro storico devo dire che come biglietto da visita la zona non è proprio un gran che. Lungo il Mugnone molti anni fa un incendio della sterpaglia distrusse le siepi di recinzione e da allora non sono state ripiantate, i diversi alberi abbattuti non sono mai stati rimpiazzati, il marciapiedi è in condizioni pessime, addirittura vicino al ponte del Romito c’è il reale pericolo di precipitare direttamente nel greto del Mugnone. I cassonetti sono divenuti zone di discarica di ogni genere di suppellettili. L’illuminazione è insufficiente e purtroppo ciò crea una situazione di microcriminalità. Per quanto riguarda la piazza devo dire che alcuni lecci stanno morendo e sarebbe bene controllare che non diventino pericolosi. Persino la segnaletica stradale è carente: cartelli abbattuti da camion in manovra mai sostituiti, auto che procedono controsenso perché i segnali sono coperti dai rami, asfalto in pessime condizioni e di
VIA GIOBERTI/2 “LA PEDONALIZZAZIONE E IL PROBLEMA DELLA SOSTA” Spett. redazione de Il Reporter, ho letto nel vostro numero di Dicembre che è in ponte un progetto per la pedonalizzazione parziale di Via Gioberti, cosa che comporterebbe, inevitabilmente, l’eliminazione di un cospicuo numero di parcheggi. Mi sono quindi sentito spinto a scrivervi per levare la mia voce contro quello che considero poco meno di un suicidio urbanistico. Forse chi fa queste proposte non è al corrente del livello raggiunto dal problema dei parcheggi nel Quartiere 2 o forse non ha riflettuto a sufficienza sulle conseguenze della sua proposta. Però io, che vivo in Via Capo di Mondo da più di venti anni, posso assicurarvi che la situazione è già critica. Negli anni scorsi abbiamo assistito ad una costante erosione dei posti macchina disponibili che, pur dovuta ad esigenze innegabili (cassonetti differenziati, rastrelliere per bici, posti riservati) ha complicato il problema della sosta a tal punto che anche una modesta riduzione dei parcheggi, come avviene in occasione di lavori stradali, rende la ricerca del parcheggio un autentico calvario. Vi sarà quindi facile immaginare che un’eliminazione, anche
Leonardo Ciaccheri
conseguenza segnaletica orizzontale invisibile. Tutto questo a fronte di un notevole aumento del traffico. Non voglio dilungarmi oltre, spero che questa mia possa servire a smuovere la situazione di abbandono di questa parte del nostro quartiere. Vi saluto e vi ringrazio dell’attenzione. Roberto Fantoni IL PERCORSO PER USCIRE DALLA ZTL Abito in via dell’Anguillara e quando devo uscire dalla Ztl devo fare un inutile percorso a zig zag per stradine strettissime (spesso intasate da auto in sosta vietata), perché via dell’Acqua è percorribile verso via Ghibellina solo fino a via della Vigna Vecchia. Poi, per poche decine di metri, diventa senso vietato. Eliminare tale senso vietato non creerebbe alcun intralcio al traffico che in quel punto è pressoché inesistente. Grazie per l’attenzione. Cristina Serrutini I CONTROLLI A BORDO DEI BUS Caro Reporter, leggo sempre con grande interesse le vostre edizioni perché sono un prezioso aggiornamento sulle migliorie della città ed è con piacere che ho avuto in passato occasione di condividere con voi osservazioni di vita quotidiana. Da qualche tempo sono diventato utente dei mezzi Ataf apprezzandone i benefici ed i rinnovamenti avvenuti. Come mio solito appena salgo faccio l’obliterazione del biglietto, ma non mi sembra che questa sia una consuetudine praticata da tutti gli utenti. Sicuramente molti hanno abbonamenti o biglietti iniziati su un’altra corsa, per cui l’obliterazione non è necessaria, ma avrei voluto superare questo sospetto verificandoli in occasione dei controlli che mi sarei aspettato esistessero frequentemente. Purtroppo questa occasione non mi è mai capitata. Vorrei pertanto chiedere a voi ed ovviamente all’Ataf, “ma questi controlli esistono?”. Vi sarei grato se poteste darmi qualche informazione in grado di dissolvere il mio sospetto che spero infondato. Vi ringrazio infinitamente per il vostro interesse e vi saluto cordialmente, Virgilio Gallo
“MEZZI PRIVATI SULLA CORSIA PREFERENZIALE”
IL REPORTER RISPONDE
Dopo aver scritto ai Vigili Urbani (senza alcun risultato né risposta), vorrei segnalare che la corsia preferenziale esistente fra Via Tavanti e Via Vittorio Emanuele, direzione P.za Dalmazia, è percorsa frequentemente da veicoli privati non autorizzati ostacolando anche il transito ad autobus Ataf o veicoli di soccorso. Inoltre i veicoli privati che usano abusivamente la corsia preferenziale all’incrocio con Via Taddeo Alderotti non rallentano e creano possibili incidenti. Basterebbe che ogni tanto i Vigili Urbani fossero presenti per far osservare certi divieti e far rispettare il codice stradale. Grazie per l’attenzione,.
Caro Renzo, con la sua lettera parliamo di una delle “usanze” che si stanno purtroppo dimostrando fra le più difficili da sradicare (a Firenze e non solo), ovvero l’utilizzo delle corsie preferenziali da parte di coloro che non ne sono autorizzati. Inutile sottolineare la gravità di questo comportamento, spesso messo in atto a cuor fin troppo leggero da chi, forse, pensa che pochi metri di percorso “abusivo” non possano poi intralciare più di tanto la scorrevolezza delle preferenziali, che dovrebbe sempre essere garantita per i mezzi del trasporto pubblico e per quelli di soccorso. E invece non è così, invece tutti ci dovremmo finalmente convincere, una volta per tutte, che dalle corsie preferenziali non si può e non si deve mai transitare, neppure per pochi metri. Questo per mille motivi: primo, ovviamente, il rispetto delle regole, ma anche per evitare quella “reazione a catena” che a volte (sbagliando, ovviamente) porta a emulare i comportamenti scorretti quando si vede che possono restare impuniti. Servono più controlli, dice lei. Sicuramente, la presenza dei vigili urbani scoraggia
Renzo Sguanci
dalla prima Gli ingredienti perché questo sia un mese importante per la vita fiorentina, insomma, ci sono tutti. Ma questo è anche il mese di un altro appuntamento, da molti meno conosciuto: la festa del gatto, iniziativa che a livello nazionale si celebra il 17 febbraio (data scelta non a caso, come si può leggere su questo numero de Il Reporter). Una ricorrenza, questa, che ci dà lo spunto per parlare di animali. Un “esercito”, quello presente a Firenze, che conta quasi cinquantamila gatti e più di trentamila cani, oltre a una serie varia (e fantasiosa) di piccoli e grandi amici che spazia da conigli a pesci, tartarughe e perfino serpenti. E se da un lato gli animali domestici diventano dunque uno specchio della società che cambia, dall’altra non si può non sottolineare la loro crescente presenza (e importanza) in ambiti sempre più vari della vita cittadina. In ambiti anche molto delicati, come quello della sanità. È qua, infatti, che gli animali – a partire dai migliori amici dell’uomo per eccellenza, i cani – si stanno trasformando in qualcosa di sempre più prezioso nell’aiutare chi sta attraversando un momento di difficoltà, come coloro che sono ricoverati negli ospedali, soprattutto se bambini, grazie a una serie di progetti già partiti o in arrivo che vedono proprio gli animali impegnati “in prima linea”. Un ruolo sempre più utile quello degli animali, insomma, un ruolo destinato a crescere ancora. E questo è bene, ogni tanto, anche soltanto ricordarlo, perché non si ripetano più i casi di maltrattamenti – alcune volte anche gravi – che la cronaca locale ha recentemente raccontato. Ben venga, dunque, una festa tutta per loro, così come ben venga una città sempre più a misura di animali. Ne abbiamo tutti da guadagnare: i nostri amici a quattro zampe come noi. MATTEO FRANCINI
i comportamenti come l’utilizzo “abusivo” delle preferenziali, ma è pur vero che non tutte le busvie cittadine possono essere presidiate contemporaneamente, per quanto debba essere fatto tutto il possibile per tutelare i mezzi di trasporto pubblico e chi sceglie di utilizzarli, per non parlare dei veicoli di soccorso. A questo proposito, risale ai mesi scorsi l’annuncio da parte del Comune dell’installazione di nuove telecamere a protezione delle corsie preferenziali, con l’inizio dei lavori previsto in primavera. L’obiettivo è proprio quello di lasciare libere le preferenziali soltanto per i mezzi autorizzati a transitarvi ed evitare rallentamenti o, ancor peggio, pericoli: e questo vale per la corsia da lei segnalata come per le altre presenti in città. MATTEO FRANCINI m.francini@ilreporter.it
22 | Febbraio 2014
#Salute
La novità
Telemedicina
uno strumento contro la retinopatia diabetica
se i controlli sono a distanza
Arrivato a Torregalli, permette di effettuare screening sui pazienti Matilde Bernini
È
arrivato da poco più di un mese all’ospedale di Torregalli il retinografo digitale non midriatico, strumento che consente di effettuare screening sui pazienti affetti da diabete per diagnosticare precocemente l’insorgenza della retinopatia diabetica. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Cristiana Baggiore, responsabile del servizio di diabe-
tologia dell’azienda sanitaria di Firenze Dottoressa, che cosa è la retinopatia diabetica? La retinopatia diabetica è la più importante complicanza oculare del diabete mellito, nonché la principale causa di cecità legale tra soggetti in età lavorativa nei paesi industrializzati. I sintomi ad essa correlati spesso compaiono tardivamente, quando le lesioni sono già avanzate
Il retinografo di Torregalli, con cui vengono effettuati screening per diagnosticare precocemente l’insorgenza della retinopatia diabetica
e l’efficacia del trattamento è limitata. I dati evidenziano che almeno il 30% della popolazione diabetica è affetto da retinopatia e che l’1%, ogni anno, viene colpito dalle forme più gravi. Mediante programmi di screening e trattamento della retinopatia diabetica è possibile ridurre drasticamente la cecità da diabete, con risultati importanti anche in termini di economia socio-sanitaria e ottimi in termini di qualità di vita del paziente. Quanti sono i pazienti diabetici a Firenze? C’è un trend di aumento o di diminuzione della malattia negli ultimi anni? Le persone con diabete nel territorio dell’azienda sanitaria di Firenze nel 2011 erano 42.674, con un’incidenza del 5,2% e una forte prevalenza nel Mugello e nella zona Nord-Ovest. Si deve tener conto che nell’arco di soli nove anni, fino al 2012, la percentuale di malati in Italia è passata dal 3,7% al 5,5%, anche se la Toscana si è mantenuta piuttosto stabile. Per comprendere la gravità del problema si può dire che ogni minuto, in Italia, viene diagnosticato un nuovo caso di diabete. Ogni tre minuti e mezzo un diabetico ha un
attacco cardiaco e ogni dieci minuti un diabetico muore. D’altro canto bisogna rilevare che il numero dei ricoveri ospedalieri per diabete si è ridotto del 20% rispetto al 2000. Ma, soprattutto, sono calate del 51% le complicanze acute, a conferma di un sistema assistenziale specialistico di sicura efficacia. In tema di prevenzione, esistono delle buone abitudini di vita e alimentari da rispettare per evitare l’insorgere del diabete? Il segreto di un’alimentazione sana sta nel variare la composizione dei pasti inserendo un po’ di tutto. Si possono ridurre le calorie in modo da perdere peso, i grassi saturi soprattutto di origine animale, e quei cibi – zuccheri, pane, riso, patate – che fanno salire rapidamente la glicemia, aumentando invece quelli ricchi di fibre. Ma la raccomandazione maggiore è quella di fare attività fisica: abbassa la pressione, riduce i trigliceridi aumentando l’hdl, il colesterolo “buono”, brucia meglio i grassi. L’abbandono della sedentarietà può ridurre anche del 60% il rischio di sviluppare il diabete in soggetti che non ne hanno la predisposizione.
L
a logica è quella di un famoso detto: se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. In altre parole, anziché spostare il paziente o lo specialista che deve valutarne lo stato di salute, si spostano – o si distribuiscono sul territorio – le macchine. Il retinografo arrivato da poco a Torregalli e quello in funzione all’ospedale di Borgo San Lorenzo non sono le sole macchine che consentono ai medici dell’azienda sanitaria di Firenze – nel caso specifico alla dottoressa Cristiana Baggiore del servizio di diabetologia e al dottor Giovanni Laganà di quello di oculistica – di eseguire analisi, controlli e check-up in un luogo e controllare il referto in un altro. L’équipe del reparto di fisiopatologia respiratoria diretto dal dottor Walter Castellani, che si trova al Palagi, per esempio “legge” tutti i giorni le immagini che giungono dagli ospedali di Santa Maria Nuova, Santa Maria Annunziata, Borgo San Lorenzo e Serristori di Figline Valdarno, dove sono installati altrettanti spirometri (un quinto si trova proprio lì, all’ex Iot), macchine che servono per misurare i volumi polmonari di aria provocati dal paziente che inspira ed espira attraverso un sensore in un periodo di tempo specificato. Uno strumento indispensabile per diagnosticare la broncopneumopatia cronica ostruttiva, la Bpco. Un altro strumento entrato da poco in funzione è l’elettrocardiografo che collega la neonata Casa della salute di Scandicci con il San Giovanni di Dio, il primo di una rete che comporrà appunto la telecardiologia. Naturalmente tutte queste macchine richiedono la presenza di personale specializzato che sappia farle funzionare, ma non quella delle competenze tipiche di un medico. Allo scopo sono stati appositamente formati a utilizzarle alcuni infermieri.
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GALLUZZO centro in contesto silenzioso e verdeggiante vendesi ottimo 5 vani di mq 110 piano 2° ( no ascensore ) termo sing. terrazzo ampio coperto abitabile ingresso sala con balcone cucina abitabile con terrazzo nel verde 2 camere matrimoniali 1 sing. bagno finestrato ripostiglio possibilita’ garage richiesta in aspettativa con offerte medio prezzo dal minimo €335.000,00 max € 365.000,00 secondo condizioni economiche rif a 506 055 414545 - 335 7363640 ISOLOTTO vendesi appartamento di 95 mq con ascensore ingresso soggiorno cucina abitabile 1 camera matrimoniale 2 camere sing.ripostiglio bagno con finestra 2 balconi posto auto risc. sing. richiesta prezzo medio di realizzo da € 230.000,00 a € 255.000,00 secondo condizioni economiche proposte rif a 512 055 414545 - 335 7363640 SESTO-FIORENTINO, app. angolare nuova costruzione, libero su 3 lati, di mq 105, con: cucina abitabile, grande sogg., 3 camere, 2 bagni, rip., oltre 2 ampi balconi. Ottime rifiniture, Classe energ. A+. Nessuna spesa di mediazione. Possibilità di rifiniture personalizzate, acquisto p. auto o garage. Euro 410.000. - APE 17, 192 kWh/ m²anno RIF. UMI 6 – 107 055 2335596 – 340 7871696
SESTO F.NO in buon palazzo vendesi al 1° piano con ascensore appartamento di mq 110 con ingresso soggiorno cucina abitabile sala pranzo 3 camere ripostiglio 2 bagni terrazze termo.sing cantina e garage prezzo interessante rif a 517 BRUNI - IGO IMMOBILIARE 055 414545 - 335 7363640
SESTO FIORENTINO, vista panoramica su Firenze, 4 vani, 97mq su 2 livelli nuova costruzione con ampio sogg.-cucina, 2 camere, 2 bagni finestrati. Molto luminoso, 2 balconi di 14 mq. Ottime rifiniture: portone a tripla blindatura, infissi con triplo vetro, videocitofono, predisposizione climatizzatore, pannelli solari. Classe energ. A+. No spese di mediazione, possibilità di personalizzazioni. Euro 345.000 APE 21,078 kWh/m²anno - RIF. UMI 6 – 209 055 2335596 – 340 7871696 SESTO.FNO, luminoso app. di mq 78 con giardino composto da cucina, sala, 2 camere, doppi servizi. Ottime rifiniture classe energ. A. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di personalizzazioni, acquisto p. auto o garage. A partire da Euro 299.000,00. APE 24, 103 kWh/m²anno RIF. UMI 6 – 05 055 2335596 – 340 7871696 055 2335596 – 340 7871696
5 VANI FIRENZE SOFFIANO in ottimo palazzo vendiamo appartamento di mq 100 con ingresso soggiorno con caminetto angolo cottura sala pranzo 2 camere matrimoniali ripostiglio 1 bagno con finestra lunga terrazza che si puo’ accedre dalla cucina dalla camera e dalla sala pranzo piccola soffitta termo sing. garage buone condizioni rif a 503 055 414545 - 335 7363640
VIA RESPIGHI zona puccini vendesi elegante appartamento di vani 6 ristrutturato piano alto con ascensore contesto nel verde con viali giardini e alberi di alto fusto ingresso ampia cucina abitabile con terrazzo salone doppio con terrazzo 2 camere matrimoniali studio ripostiglio 2 bagni con finestra 2 posti auto di proprieta’ esclusiva cantina in opzione rif a 613 055 414545 - 335 7363640
SETTIGNIANO vicinanza paese in posizione panoramica vista monumenti vendesi particolare appartamento in ottimo contesto con giardino antistante . garage posto moto . rifiniture extralusso con particolari architettonici di rilievo mq 130 salone doppio cucina abitabile camera matrimoniale camerina 2 bagni ripostiglio ulteriore camera cucinotto bagno lavanderia studiolo richiesta €580.000,00 trattabili rif a 600 BRUNI - IGO IMMOBILIARE 055 414545 - 335 7363640
FIRENZE nova in palazzo anni '70 al quinto ed ultimo piano con ascensore vendesi appartamento di mq 130 con ingresso soggiorno cucina abitabile studio 3 camere ripostiglio 2 bagni finestrati ampi balconi e terrazza abitabile nell'lastrico solare buono stato richiesta prezzo medio di realizzo da € 355.000,00 a € 375.000,00 rif a 602 BRUNI - IGO IMMOBILIARE 055 414545 - 335 7363640
BECCARIA in palazzo prestigioso dei primi del ‘900 vendesi elegante appartamento con affreschi piano medio balcone perimetrale vista monumenti ascensore mq 180 da ristrutturare vani 7 con 2 bagni finestrati richiesta adeguata per un buon acquisto rif a 701 055 414545 - 335 7363640
SESTO.FNO, app. 95mq su 2 livelli agli ultimi piani di nuova costruzione con ampio sogg.-cucina, 2 camere e 2 bagni e balconi abitabili. Classe energ. A+. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di personalizzazioni. Euro 330.000 APE 17, 292 kWh/m²anno RIF. UMI 6 – 208 055 2335596 – 340 7871696 SESTO FIORENTINO, vista panoramica, nuovo complesso immobiliare, appartamento di 79 mq composto da un ampio soggiorno-cucina, tre camere da letto e due bagni. E’ molto luminoso e dispone di una loggia di 24,50 mq e di una resede di 64,50. Classe energetica A. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di acquisto p. auto o garage. Euro 305.000. APE 23,903 kWh/ m²anno. Rif. UMI 6 – 04 055 2335596 – 340 7871696
immobile libero su 4 lati garage mq 34 cantina mq6 prezzo di buona opportunita’ rif a 601 055 414545 - 335 7363640
NOVOLI VICINANZA tribunale nuovo polo universitario al piano ultimo con ascensore in piccola pazzina vendesi vani 5 di mq 110 ingresso ampio 2 ripostigli sala doppia 2 camere matrimoniali 1 camera sing. bagno finestrato cucina 2 balconi buono stato richiesta € 345.000,00 trattabili possibilita’ garage rif a 516 BRUNI - IGO IMMOBILIARE 055 414545 - 335 7363640
PIAZZA LIBERTA’ strada adiacente vendesi prestigioso appartamento di mq 350 (volendo anche ufficio) piano alto con ascensore garage vani 12 veranda coperta abitabile altezze metri 3,70 palazzo storico portierato ,importante ingresso museale dove si affacciano tutte le stanze 2 ingressi al piano balcone di servizio richiesta € 1.100.000,00 rif a 12/1 055 414545 - 335 7363640 SESTO FIORENTINO, in prestigioso complesso immobiliare di nuova costruzione, app. al II ed ultimo p. di 135 mq con cucina abitabile, ampio sogg., 3 o 4 camere, doppi servizi e 2 grandi balconi abitabili.Classe energ. A+. Euro 460.000 Nessuna spesa di mediazione. APE 21, 367 kWh/m²anno - RIF. UMI 6 – 202 055 2335596 – 340 7871696
COVERCIANO in contesto tranquillo e signorile vendesi attico al 3° piano ed ultimo con ascensore di mq 100 al quale si aggiungono mq 30 delle varie terrazze con vista colline di settignano abbiamo un ingresso un soggiorno doppio cucina abitabile ripostiglio bagno con finestra 2 camere matrimoniali cantina possibilita’ garage giardino condominiale richiesta € 395.000,00 trattabili rif a 524 BRUNI - IGO IMMOBILIARE 055 414545 - 335 7363640
SESTO FIORENTINO, vista panoramica, appartamento di 163,50 mq in nuova costruzione posto al secondo piano, su 2 livelli, composto da: un grande soggiorno, cucina abitabile, cinque camere matrimoniali, due bagni e un
ripostiglio. L’appartamento dispone di due balconi di 24,50 mq. Possibilità di rifiniture personalizzate. Classe energetica A. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di acquisto p. auto o garage. Euro 550.000. APE 25,534 kWh/ m²anno. Rif. UMI 6 - 206. 055 2335596 – 340 7871696
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24 | Febbraio 2014
Il Reporter per il sociale
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