Il Reporter Q5 - Febbraio 2014

Page 1

www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere

Per urgenze: 331 83 98 826

STUDIO DENTISTICO Dr. Mario Ristori Via Luigi Morandi, 120 - Firenze 50141 Tel. 055 456001 - ristori.m@tiscali.it www.dentisti-firenze.com Convenzionato con i maggiori Fondi sanitari

Orari: dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 19. Il Sabato reperibile https://www.facebook.com/ DentalSmilesRistori?fref=ts

Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.10 del 3 Febbraio 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da TNT Post Italia S.p.A.

Febbraio 2014

Anno VIII Ed. 10

Firenze Quartiere 5

Il Reporter è distribuito da

Novoli Rifredi Brozzi

 Cinema

✎ Editoriale

il “flora” festeggia i cent’anni

un mese di impegni e attese. con una ricorrenza in più Matteo Francini

È

il mese più corto, il mese di San Valentino e, tradizionalmente, del Carnevale. E questo lo sappiamo bene. Ma febbraio non è solo questo. Sul fronte dei trasporti, il 14 di questo mese ricorrono i quattro anni dall’inaugurazione della prima linea del tram, mentre l’attesa è tutta per la realizzazione della seconda. Il tutto mentre le elezioni amministrative si avvicinano sempre più.

Nel 1914 apriva la sala di piazza Dalmazia. Intanto è tutto fermo per il Manzoni ☛ pagina 2

 Calcio

così è cambiata la fiorentina

F

ra infortuni, nuovi arrivi e giocatori “ritrovati” gennaio ha lasciato in eredità a Montella una squadra rinnovata. Con cui il tecnico dovrà affrontare la parte più “calda” della stagione.

☛ pagina 18

Concerti, film e libri: a spasso tra locali e palc�cenici alternativi ☛ pagina 16

☛ SEgUE a pagina 21

commercio, tutte le idee “anti-crisi” Sara Camaiora - Gianni Carpini

T

empo di crisi e gli sconti non bastano mai. I commercianti “della porta accanto” devono cercare espedienti per attirare i clienti. Tra mercatini e iniziative varie c’è chi ha sperimentato un modo per permettere agli acquirenti di risparmiare qualcosa facendo rete tra esercenti: una carta fedeltà che dà diritto a sconti. Ma non solo, la crisi mette lo zampino anche nella ristorazione: così, molti negozi “normali” stanno aprendo angoli dedicati al cibo. L’obiettivo? Rendere lo shopping sempre più “goloso”.

☛ SEgUE aLLE paginE 8-9

nella “chinatown” fiorentina Dopo la tragedia del Macrolotto di Prato, viaggio tra via Pratese, via Pistoiese e l’Osmannoro.

☛ pagina 3

più gatti che cani, gli animali in città Stimati 48mila felini contro 32mila “Fido”. Ma ci sono anche serpenti, tartarughe e non solo.

☛ paginE 10-11

niente più abitanti nella “via fantasma”

riflettori accesi su via alderotti ☛ pagina 4

☛ pagina 14


2 | Febbraio 2014

Quartiere 5

#Primo piano

Novoli . Rifredi . Brozzi

 Grande schermo/1

cent’anni di film, spettacoli e storie: il secolo di vita del cinema flora  L’iniziativa

se il buonumore sbarca a teatro

È

iniziata lo scorso dicembre e proseguirà fino a marzo la rassegna di teatro d’amore e buonumore al circolo ricreativo “Il Progresso” di via Vittorio Emanuele. L’iniziativa è della Fita – Federazione Italiana Teatro Amatori – della provincia di Firenze, e vuol essere “un’occasione per passare un paio d’ore in allegria, per ritrovarsi e ritrovare il gusto di prendere la vita con un sorriso”, racconta Alessandro Anichini della Fita. Questo mese sono quattro gli spettacoli che vanno in scena, con replica il sabato e la domenica. Per info e prenotazioni è possibile consultare il sito www.fitateatro.it. F.B.

Fannì Beconcini

I

l Flora compie cento anni. Lo storico cinema di piazza Dalmazia è uno dei primi nati in città ed è stato un precursore dei “multisala”. La famiglia Banchi, ancora oggi proprietaria dello stabile, che nei primi anni del Novecento era una delle poche costruzioni nella zona, nel 1913 decise di adibire parte della propria villa a cinema: così, il 1° gennaio 1914 venne inaugurata la “Flora Sala” o Sala Piccola, oggi Sala A. Nel 1926 venne costruita la Sala Grande, il “Flora Salone”, oggi Sala B. “Il mio bisnonno, un giorno, decise di trasformare parte della casa in un cinema”, racconta Armando Banchi, nipote del fondatore e proprietario dello spazio. “Da allora il cinema non ha mai chiuso, anche grazie alla peculiarità di avere due licenze. Oggi è l’unico, visto che all’epoca non erano ammessi cinema con più di una sala, per cui negli anni è capitato di chiudere alternativamente le due sale, ma l’attività cinematografica è stata continuativa”. Un bilancio più

che positivo, dunque, soprattutto in anni in cui i “piccoli” faticano a sopravvivere e la concorrenza dei multiplex rende difficile la gestione di una sala cittadina. “Gestire un cinema è oneroso – spiega Banchi – continuiamo a essere i proprietari dello stabile ma dal 1987 l’abbiamo dato in gestione, prima al gruppo Atelier Esercizi e poi al Circuito Cinema di Roma”. Oggi il Flora conserva una programmazione variegata e di qualità, con eventi e prime cinematografiche. Nei decenni è stato sia sala che teatro, con proiezioni e spettacoli: nei primi anni della televisione vi si organizzava anche la visione collettiva dei programmi più popolari, come “Lascia o raddoppia”. “All’epoca d’oro dell’avanspettacolo il Flora era un punto di riferimento e molti erano gli eventi che si tenevano qui – racconta ancora Banchi – mio nonno ha ricevuto premi e riconoscimenti. Con la crisi del settore degli anni Ottanta la mia famiglia ha preferito dare in gestione l’attività, ma siamo tra i cinema storici citta-

1° gennaio 1914 la data di inaugurazione

 Grande schermo/2 Nei primi manzoni, l’attesa continua tempi della tv ra una delle attrazioni della zona, uno dei luoghi più amati del qua veniva E quartiere. Adesso i locali dell’ex cinema Manzoni, in via Mariti, sono disabitati e inutilizzati da cinque anni. Era il 2009 quando la organizzata sala cinematografica chiuse i battenti, sulla scia dei tanti cinema storici fiorentini costretti ad “appendere le pellicole al chiodo”. Cinla visione que anni in cui poco è cambiato: la situazione è ferma, e non sembrano esserci novità all’orizzonte. “Non abbiamo ricevuto offerte – spiega Monica Manzo, la combattiva proprietaria dell’immobile collettiva – di certo ci sono solo i 15mila euro di Imu che dobbiamo pagare anno per i 1.500 metri quadrati di immobile. Sono anni che dei programmi ogni chiediamo al Comune di fare qualcosa per il Manzoni, ma non si muove nulla”. Nel settembre 2012 Manzo tentò di affittarlo, pubblipiù popolari cando addirittura un annuncio su internet: adesso, dai vetri trandini superstiti”, continua Banchi, che fa anche una riflessione sulle prospettive di questo mondo: “I multiplex nascono perché, per sostenere i costi dell’attività, c’è bisogno di grandi gruppi, ma non hanno portato miglioramenti per quanto riguarda l’affluenza – spiega –. Il costo del biglietto è percepito come alto, anche se alla fine è allineato al costo della vita di oggi”. Le difficoltà, insomma, non mancano, ma c’è chi continua a resistere. Come il Flora Atelier.

sennati e ormai opachi dell’ex cinema è sparito anche il cartello con la scritta “vendesi”. “E dire che avevamo anche offerto di regalare al Comune la metà superiore del cinema, per ospitarvi attività culturali – continua la proprietaria – ad aprile scorso abbiamo presentato alcune proposte di modifica in vista del nuovo piano regolatore, ma da allora non ci sono state novità. È un peccato, si tratta davvero di una parte della via che viene lasciata morire”. E i residenti sono d’accordo: “È davvero triste vedere il Manzoni ridotto così – commenta Mauro, un giovane abitante di via Mariti – ricordo ancora quando da piccolo ci andavamo in compagnia per vedere i nuovi film nel fine settimana. Vederlo così, vuoto e inutilizzato, dà davvero fastidio”. M.B.

Per la tua pubblicità su il Reporter chiama il numero 055 6585939 oppure invia una mail a info@edizionibunker.it


Quartiere 5

#Primo piano

Novoli . Rifredi . Brozzi

Febbraio 2014 | 3

 Reportage

 La scuola

nel “triangolo cinese”, fra capannoni e silenzio

“gandhi”, straniero un alunno su due

U

Viaggio tra Brozzi e Osmannoro, dopo il rogo di Prato

Nel triangolo industriale compreso fra via Pratese, via Pistoiese e l’Osmannoro sono molti i capannoni, gli stabilimenti e le fabbriche gestiti da cittadini cinesi

Maurizio Belli

I

l tragico rogo avvenuto lo scorso dicembre al Macrolotto di Prato, in seguito al quale morirono sette lavoratori cinesi, ha riacceso i riflettori sul tema della convivenza con la comunità orientale. E se il Macrolotto sembra a molti un mondo lontano, anche a Firenze, all’estremità del quartiere 5, esiste qualcosa di simile: anche qua, infatti, il mondo dagli occhi a mandorla continua a crescere silenziosamente, con una tendenza che va avanti ormai da decenni. Per rendersi conto di cosa parliamo basta fare un giro nel triangolo industriale compreso tra via Pratese, via Pistoiese e l’Osmannoro: un agglomerato di capannoni, stabilimenti e fabbriche, nel quale si muove una comunità cinese silenziosa e laboriosa, totalmente chiusa all’esterno e spesso lontana anni luce da cultura e usanze italiane. Per riuscire a entrare in contatto con questo pezzo di Cina nella nostra città, un mondo che appare ermetico e a tratti ostile, ci siamo dovuti fingere compra-

tori di merci all’ingrosso, unico mezzo efficace per avere accesso ai capannoni-fabbrica senza destare troppi sospetti. Il nostro “tour” parte da via Pratese, pieno Osmannoro. Entriamo in vari capannoni, quasi tutte fabbriche di pelletteria e indumenti, contrassegnati da insegne bilingue (italiano e cinese). Lo scenario si ripete, praticamente uguale, in tutti i capannoni in cui entriamo: lunghe file di operai cinesi, di tutte le età, intenti a lavorare su borse o scarpe. Anche di bambini ce ne sono tanti: nel corso del nostro “tour” ne incontriamo diversi che girano e giocano liberi per le fabbriche. Spostandosi verso Brozzi, altra zona a forte presenza cinese, le cose sembrano cambiare poco. Anche qua si possono infatti incontrare gli stessi, grandi capannonifabbriche, e le stesse, lunghe file di cittadini orientali al lavoro. I pochissimi, tra coloro che incontriamo, che riescono a mettere in fila due parole di italiano (spesso i capireparto), ci spiegano che i prodotti sono tutti “made in

Italy”, mostrandoci anche l’etichetta che lo prova. Proviamo, con una scusa, a fare anche qualche domanda sul rogo di Prato, sulla tragica vicenda che, pochi mesi fa, ha drammaticamente

riportato la questione delle fabbriche cinesi sotto la luce dei riflettori. “Che cosa ne pensate di quello che è successo, della morte dei vostri connazionali?”, proviamo a chiedere. I sorrisi ti-

rati si chiudono subito, nessuno vuol parlarne, tutti tornano al loro lavoro, chiusi nel loro ermetismo. È la silenziosa, sommersa “Chinatown” fiorentina.

na percentuale del 43% di alunni stranieri, il 20% di origine cinese: l’istituto comprensivo Gandhi (elementari e medie) di via Pistoiese è la classica “scuola di frontiera”. Una scuola che ha però fatto dell’integrazione il suo punto d’eccellenza. “Abbiamo attivato diverse iniziative, che stanno dando ottimi risultati”, spiega la direttrice Anelia Cassai. Si va dai corsi di alfabetizzazione italiana per i giovani cinesi agli scambi di alunni e docenti con scuole in Cina. “Quest’anno, per la prima volta, tra i rappresentanti dei genitori sono stati eletti anche babbi e mamme cinesi – termina – un risultato storico, che testimonia come la strada dell’integrazione paghi”.

 Focus

“la convivenza? con loro non parliamo molto” “O

rmai non ci facciamo nemmeno più caso”. È questa la risposta più frequente da parte degli italiani residenti nella zona tra Osmannoro, Brozzi e San Donnino, un’area ad “alta densità” cinese. Italiani spesso in bilico tra diffidenza e difficili tentativi di convivenza. “I cinesi, qua, ci sono da trent’anni – spiega Roberto, residente a Quaracchi – diciamo che non parliamo molto, tendono a farsi gli affari loro, ma non danno problemi”. Eppure Franco, titolare di una rivendita all’ingrosso di articoli per la casa all’Osmannoro, stabilimento “italiano” circondato da capannoni cinesi, qualche problema lo nota: “Spesso, d’estate, lasciano i loro bambini liberi di giocare e girare per la zona, e tra macchinari e camion a mio avviso è davvero rischioso”. Difficile dire qualcosa sulle condizioni di sicurezza all’interno degli stabilimenti: “Noi non li vediamo mai uscire dai capannoni – continua – spesso le luci restano accese anche di notte”. M.B.

Uno scorcio di Quaracchi: anche qui si cerca la convivenza con la comunità cinese


4 | Febbraio 2014

Quartiere 5

#Zoom

Novoli . Rifredi . Brozzi

 Il luogo

 Alla Misericordia di Rifredi

via alderotti, la strada in cerca di un “senso”

un centro contro l’usura

Una raccolta di firme per chiedere il ripristino della vecchia viabilità Maurizio Belli

U

na questione di “sensi”. La decisione di istituire il senso unico in via Alderotti, secondo molti commercianti della zona, starebbe mettendo a dura prova la vita commerciale della strada, perché avrebbe causato un calo nell’affluenza dei clienti nei negozi. E c’è chi addirittura ha pensato a una raccolta di firme, per chiedere il ripristino del doppio senso di marcia nella strada, abolito nel 2007 in vista dei lavori di ristrutturazione dell’ingresso dell’ospeda-

le di Careggi. Una misura che avrebbe dovuto essere temporanea e durare solo per i mesi necessari ai lavori. Invece, dopo quasi sette anni, il senso unico c’è ancora. “Per noi commercianti – spiega Salvatore Chiappetta, proprietario di una rosticceria – la situazione sta diventando insostenibile. Abbiamo avuto un calo del 30-40% di clientela: sono in tanti che vengono qua a dirci ‘scusate se non veniamo più, ma da quando c’è il senso unico non possiamo passare più da qui, non ci conviene fare il giro’.

Uno scorcio di via Alderotti: i commercianti discutono sulla viabilità della strada, e molti chiedono il ripristino del doppio senso di marcia

Ci siamo già rivolti alle istituzioni, ma sembra tutto inutile”. Salvatore ha così deciso di far partire una raccolta firme tra i commercianti della zona che, ad ora, ha già raccolto diverse adesioni, proprio per ottenere il ripristino del doppio senso. “Il senso unico ha portato anche a un problema di sicurezza – continua Salvatore – perché adesso le macchine sfrecciano più veloci, aumentando il rischio di incidenti stradali”. “Dopo l’abolizione del doppio senso di marcia – conferma Stefania, dipendente di un negozio di articoli ortopedici – il calo di clienti per le nostre attività è stato innegabile. Senza contare che il senso unico in via Alderotti ha portato a un ulteriore aumento del traffico in viale Morgagni, dato che tutti ora passano da là per raggiungere Careggi”. Non tutti, però, sembrano pensarla allo stesso modo. Tra i negozianti c’è infatti chi ritiene che la situazione sia la stessa di prima e che le difficoltà, semmai, non debbano essere ricercate nel senso unico, ma nella complessa situazione che sta interessando tutta la città e non solo, e c’è anche chi afferma di non aver avuto un calo nella clientela. Quanto ai residenti della strada, c’è chi sottolinea invece un miglioramento della viabilità. “Forse il calo di clientela per i negozi c’è stato – spiega Carlo, un residente – ma, d’altro canto, con il doppio senso avevamo il problema del parcheggio: molti automobilisti posteggiavano in doppia fila e ingorgavano così la via, causando numerosi blocchi alla viabilità. Con il senso unico – conclude – le cose vanno un po’ meglio”.

Costanza Marrapese

Il centro di ascolto antiusura è uno dei servizi offerti dalla Misericordia di Rifredi

P

robabilmente non tutti sanno che, fra i tanti servizi che la Misericordia di Rifredi offre, c’è anche il centro di ascolto antiusura, la cui attività è indirizzata a persone, famiglie e piccole imprese che si trovano in difficoltà economiche legate a situazioni debitorie di varia natura. Il centro offre un servizio gratuito di informazione e consulenza finanziaria per aiutare chi si trova in situazioni economiche difficili. Le famiglie e le piccole attività commerciali possono ricevere assistenza per l’accesso al microcredito promosso dalla Regione Toscana, oltre che ad altre forme di credito solidale e agevolazioni provenienti da enti pubblici e privati. Il centro antiusura della Misericordia fa parte della Fondazione Toscana Prevenzione Usura, costituita dalla Misericordia di Siena. In circa dieci anni di attività, oltre diecimila famiglie toscane si sono rivolte ai quarantuno centri di ascolto della fondazione, e di queste oltre 1.700 hanno ottenuto finanziamenti bancari per più di 70 milioni di euro, con le garanzie ricevute da Stato, Regione Toscana e fondazioni bancarie. Il centro della Misericordia di Rifredi, in questi anni, ha prestato un vero e proprio servizio di consulenza a tutti i cittadini che rischiavano di cadere nelle mani degli usurai o che hanno fatto una cattiva gestione del denaro. Giovanni Bartoli, direttore di banca in pensione e fratello di Misericordia, è il responsabile del centro. “Mi piacerebbe che questo servizio fosse conosciuto e riconosciuto in maniera continuativa da tutti – spiega – qui i cittadini possono trovare un luogo di ascolto e alcune possibili soluzioni per risolvere i loro problemi. In questo momento di crisi che stiamo attraversando – continua – è difficile anche per noi essere appoggiati in pieno dalle istituzioni e dalle banche, che spesso ritardano nel darci risposte. Le persone che incontriamo, molto spesso, sono genitori divorziati, che hanno perso il lavoro o che stanno vivendo una malattia e si confidano sulle loro vicende personali”. Il centro è aperto ogni martedì e giovedì dalle 18 alle 19: l’accesso è su appuntamento.

Tel. 055.4269216

VIENI nel posto giusto

per vendere e comprare NOVOLI (FI)

Via d

i No voli

Via San Donato, 44

Via d

i No voli

Vi a

F. B

ar ac ca

to na

Via F. B a Tartini

Via B. P a

Do

Via G.

S.

Via

Via

SIAMO QUI

o

ll va ca

on

Le R.

.R eF

ini

rac c

P.zz a

i

ed

al Vi

squ

a

i

nin

orla E. F Via

Via P.

G. P ucc

ini

Tose ll

i

Tel. 055 3215809 Fax. 055 3219423 ORARI DAL MARTEDI ALLA DOMENICA 9.30 / 12.30 - 15.30 / 19.30

LUNEDI CHIUSO

e-mail: mercatinosfirenze@tiscali.it

La storica associazione e scuola fondata dal Maestro Bencini offre, ai suoi soci, insieme ad un’amichevole accoglienza, la più alta competenza in tutti i settori dello yoga e nelle altre discipline per il tuo benessere globale. • HatHa Yoga (yoga ginnico) con accesso libero a 16 lezioni la settimana • Nidra Yoga: tecniche individuali di rilassamento poche sedute per l’eliminazione di stress, ansia, insonnia, irritabilità e disturbi correlati • Yoga iNtegrale (il sabato pomeriggio): commento dei testi classici, esercizi di Pranayama, concentrazione e meditazione • Scuola per iNSegNaNti Yoga con tirocinio • pilateS & poSturale con accesso libero a 10 lezioni la settimana • tai cHi cHuaN con accesso libero a 10 lezioni la settimana • trattameNti SHiatSu e craNio Sacrale • corSo pre-parto: per una gravidanza serena ed un parto veloce e indolore. Attività riservate ai soci Viale Europa, 115 - 50126 Firenze - 055 6287293 - 347 8617590 www.yogamoksha.it - info@yogamoksha.it


Inaugurati i nuovi locali di viuzzo delle Calvane

CENTRI PER L’ ETÁ LIBERA: INCONTRO, SVAGO MA ANCHE RICERCA DI NUOVE POSSIBILITÁ Sabato 11 gennaio sono stati inaugurati alla presenza del presidente del Q.5, Federico Gianassi, i nuovi spazi, restaurati, del centro per l’età libera del Viuzzo delle Calvane. Hanno partecipato circa cento anziani residenti nella zona, soddisfatti di avere a disposizione spazi più idonei allo svolgimento delle tante iniziative attuate nel centro. Nell’occasione il presidente Gianassi e Cristiano Balli, presidente della commissione servizi sociali Q.5, hanno ribadito l’ importanza dei sei centri per l’età libera come spazi di socializzazione per i tanti anziani presenti nel territorio. Luoghi dove ci si incontra e ci si svaga, certo. Ma non solo. Perché ‘età libera’ vuol dire soprattutto andare alla scoperta di quelle dimensioni e di quelle competenze che l’attività lavorativa e gli impegni familiari della vita adulta non hanno consentito di coltivare (visite ai monumenti, passeggiate, forme artistiche ed espressive, interessi culturali e scientifici etc.). Insomma, non un ghetto ‘apatico’ ma un luogo vivo e aperto alla società, dove mettere a punto strumenti preziosi per migliorare il dialogo tra le generazioni. Proprio per questo è fondamentale la presenza diffusa di queste strutture in modo da coprire integralmente le diverse zone del territorio e in questo senso è significativo che il numero dei centri sia passato da 4 a 6 nel corso dell’ultima consiliatura. Ecco il quadro completo delle strutture attive nel nordovest fiorentino. Centro per l’età libera ‘Rifredi -Romito-Vittoria’ via Carlo Bini 7, tel.055.4222119, fax 055. 4222119, e-mail csel.rifredi@libero.it Orario: dal lunedì al venerdì, ore 10-12 e 15,30-17,30 Presidente Franca Salvini Centro per l’età libera ‘Caboto’ (Ponte di Mezzo-Lippi) via Caboto 47, tel. 055.417000, fax 055.417000

Orario: dal lunedì al venerdì, ore 15-18, sabato, ore 16,30-19 Presidente Mauro Tempestini Centro per l’età libera ‘La Mimosa’ (Castello, Il Sodo, Le Panche, Serpiolle, Tre Pietre) piazza Cavalieri di Vittorio Veneto 9, tel. 055.4361076, fax 055.4361076 e-mail centrolamimosa@gmail.com. Orario: dal lunedì al sabato, ore 15,30-19 Presidente Maria Tagani Centro per l’età libera Viuzzo Delle Calvane (Novoli, Peretola, Quaracchi, Brozzi, Le Piagge) viuzzo delle Calvane 13, tel 055.2767031 e-mail: cs.viuzzodellecalvane@comune.fi.it Orario: dal lunedì al venerdì, ore 9,30-12 e 15-18 Presidente Franco Aronni Centro per l’età libera ‘Il Tabernacolo’ via Accademia del Cimento 32, tel. 328.8262750 e-mail: laraarbo@gmail.it Orario: da ottobre a marzo, ore 8-12 e 13-18,30; da aprile a settembre, ore 7-12 e 14-21 Presidente Lara Arbo Centro ‘Insieme per Brozzi’ Piazza 1° maggio 33, cell. 366.3670728 Orario apertura: dal lunedì al venerdì, ore 16-18.30, sabato 9-12 Presidente Franca Corti INFO: www.comune.fi.it -quartiere 5-servizi -centri anziani Ufficio Sociale allargato Q.5, 055.2767045-7022

Notizie dal territorio

COSA SUCCEDE SOTTO CASA NOSTRA Nuovo parcheggio a Castello Un nuovo parcheggio, destinato ai residenti e agli utenti dei vicini impianti sportivi, verrà realizzato nella zona di Castello, accanto al circolo didattico Luigi Cadorna (accesso da via del Pontormo). Il progetto definitivo è stato approvato dalla giunta comunale e prevede 30 stalli di sosta (2 per disabili) disposti a pettine per una spesa complessiva di 320.000 euro. Tra le funzioni del parcheggio c’è anche quella di consentire, attraverso la realizzazione di un percorso pedonale, l’accesso alla Villa Reale di Castello. L’intervento verrà eseguito in modo da minimizzare l’impatto ambientale puntando soprattutto su un’attenta scelta dei materiali. Previsto anche un nuovo impianto di illuminazione tra via del Pontormo e via Bechi. Infine, per migliorare la fruibilità degli spazi adiacenti, sarà attrezzata a verde una superficie non inferiore al 30% dell’area di intervento. Allargamento di via Panciatichi Via Panciatichi diventerà più larga con la demolizione di parte di fabbricato e l’arretramento del muro di recinzione dell’immobile della Magazzini Generali Silos spa, in seguito ad accordi intervenuti con la proprietà. In questo modo, oltre a realizzare l’allargamento della sede stradale, sarà possibile anche dare continuità al marciapiede. Verrà anche messo in opera un nuovo impianto di illuminazione pubblica. L’intervento costerà 270mila euro. Statua di Zhang Huan all’aeroporto La monumentale statua Confucius di Zhang Huan, che ha troneggiato nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio da luglio a ottobre (in occasione della mostra dell’artista cinese

dal titolo ‘L’anima e la materia’), è stata donata alla città e collocata all’aeroporto di Peretola. La statua, in marmo bianco di Carrara, è grande 1,80 per 1,90 metri. Lavori nelle scuole Due milioni e mezzo di euro sono stati stanziati per interventi edilizi da attuare nelle scuole fiorentine. Previsti, per quanto attiene il Q.5, 280 mila euro per i lavori di manutenzione straordinaria alla Mameli e alla Don Minzoni mentre 600mila sono destinati al rifacimento delle coperture della scuola Matteotti in viale Morgagni. Lavori stradali 2014 Numerose sono le opere in programma nel 2014 per la riqualificazione di strade e marciapiedi del Q.5. Gli interventi riguarderanno in particolare viale XI agosto, via Circondaria, via De Pinedo, via Piccagli, via Vasco de Gama, via dei Capuccini e via Della Rovere. A questi va aggiunto il proseguimento dei lavori effettuati in occasione dei mondiali di ciclismo con il completamento del “progetto David” per la sicurezza stradale in via Pistoiese (tolte le rotonde e posizionati alcuni impianti semaforici per rendere più fluida la circolazione) e con la messa in sicurezza di via Bolognese. Impianti sportivi Questi gli impegni previsti nel settore dell’impiantistica sportiva (in attesa di verifica della compatibilità col patto di stabilità). Manutenzione straordinaria della palestra Il Barco, 150.000 euro. Manutenzione straordinaria del soffitto della palestra di atletica pesante Rifredi, 100.000 euro. Impianto in erba al campo di calcio del Pontormo (finanziato con residuo di bilancio).

Servizi

GLI SPORTELLI D’ASCOLTO SUL TERRITORIO Mediazione Sociale Lo Sportello di Mediazione Sociale è un servizio che si prende cura dei conflitti continuamente proposti dalla vita quotidiana al fine di evitare che situazioni di tensione possano degenerare. In particolare si occupa dei contrasti sorti fra privati cittadini (conflitti condominiali e di vicinato, familiari, lavorativi, scolastici, interetnici etc.). Il servizio è gratuito, confidenziale e volontario. Sportello di Mediazione Sociale, c/o Q.5, via Baracca 150/p, tutti i venerdì, ore 9.30-12.30 Per appuntamento tel. 346/3205558

Cultura

IL CARTELLONE Firenze nella seconda metà del Novecento I venerdì di Villa Pozzolini, ore 17, a cura del Comitato Fiorentino Risorgimento 7 febbraio, I fermenti del cattolicesimo fiorentino, a cura di Alessandra Campagnano; 14 febbraio, L’alluvione del 1966, a cura del Comitato Firenze 2016; 21 febbraio, Da La Pira a Primicerio, a cura di Giorgio Morales Opere liriche a Brozzi Incontri di approfondimento a cura di Silvano Sanesi (Associazione Amici del Maggio Musicale Fiorentino). Centro di Lettura ‘Insieme per Brozzi’, piazza 1° Maggio 33, ore 21.

3 febbraio, Madama Butterfly, di Giacomo Puccini; 3 marzo, Il Barbiere di Siviglia, di Gioacchino Rossini; 14 aprile, Tristano e Isotta, di Richard Wagner; 5 maggio, Orfeo e Euridice, di C.W.Gluck; 9 giugno, Lucia di Lammermoor, di Gaetano Donizetti Conversazioni Musicali Guida alle opere in programma nella stagione autunno-inverno del Teatro del Maggio. Villa Pozzolini, viale Guidoni 188 24 febbraio, ore 17, La metamorfosi (da Kafka), di Silvia Colasanti Info: Ufficio Cultura Q.5 tel 055.2767033-7046

Disagi dell’infanzia e dell’adolescenza Il Giardino Segreto è un centro che si propone come strumento per trattare temi come bullismo, anoressia e depressione adolescenziale. Il centro è gestito da psicologi e psicoterapeuti abilitati, costantemente supervisionati. L’accesso è gratuito ma, per garantire la massima riservatezza, i colloqui avvengono esclusivamente su prenotazione. INFO: Giardino Segreto c/o Centro Giovanile Sociale Galileo 2, viale Guidoni 389.2414066 331.8630125 ilgiardinosegreto@progettocucciolo.it Sostegno psicologico Il Centro d’Ascolto Il Sentiero si rivolge alle donne di tutte le età e si presenta come uno spazio di accoglienza neutrale, laico, apolitico. Lo scopo è quello di prevenire quella situazioni drammatiche che, come ci ricordano quotidianamente le cronache, troppo spesso vedono vittime le donne.

Il servizio si trova all’interno del centro diurno ‘La Mimosa’, piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, ed è aperto il lunedì, ore 15-18, il mercoledì, ore 9-12, e il venerdì, ore 16-19. INFO: Dr.ssa Storri 393.1474791 Dr.ssa Tommasi 339.2097123 Dr.ssa Faso 328.1181125 Disagio lavorativo Il Centro Lavoro Sereno interviene sulla qualità delle relazioni aziendali e professionali fornendo gratuitamente ascolto e consulenza per la prevenzione del mobbing e delle altre forme di conflittualità all’interno degli ambienti di lavoro. A cura dell’Ass. Amici di Daniele. Aperto il venerdì in orario 9-12 e 15-17. Per prenotare un colloquio tel.3358357950 (ore 16-19). Lavoro Sereno, c/o Rete di Solidarietà Q.5, via Reginaldo Giuliani 115/m Salute mentale Uno spazio informativo dedicato a chi prova resistenza o incontra difficoltà nel rivolgersi ai servizi istituzionali. Per raccogliere reclami e sollecitazioni, suggerire percorsi terapeutici, stimolare forme di auto-aiuto e di mutua assistenza. Orario: lunedì e giovedì, ore 9,30-11,30. A cura del Coordinamento delle Associazioni Fiorentine per la Salute Mentale. Villa Pallini, via Baracca 150/p, tel .055.2767029


6 | Febbraio 2014

#Il quartiere in pillole

Quartiere 5

Novoli . Rifredi . Brozzi

 L’iniziativa

 Ex Meccanotessile

giochi e solidarietà, al sodo è carnevale

richieste da tutta italia per i lavori al giardino

La festa sarà “un’occasione di aggregazione per il rione” Irene Roberti Vittory

S

ensibilizzare divertendosi: è questo l’imperativo del “Carnevale al Sodo”, iniziativa in programma il prossimo 2 marzo alla parrocchia di San Pio X in via delle Panche 212. La festa coinvolgerà tutti, adulti e bambini, e tutti sono invitati a presentarsi – com’è giusto che sia – in maschera. “Ma sarà ben accetto anche chi non la indossa – precisa Angela, tra gli organizzatori dell’evento – si è pensato, in questo modo, di creare un’occasione di aggregazione per il quartiere, dato che occasioni del genere sono carenti”. Nel lungo pomeriggio carnevalesco, che inizierà alle 17, si alterneranno musiche, karaoke, baby dance e giochi, con i premi messi in palio che saranno offerti dai commercianti della zona. E mentre i piccoli continueranno a giocare

E

x Meccanotessile, sono state un centinaio, in un solo mese, le domande arrivate da tutta Italia da parte di imprese interessate a partecipare al bando di gara per l’affidamento dei lavori per il giardino. Il bando si è aperto a metà dello scorso dicembre, mentre i lavori inizieranno a primavera. “Si tratta di un risultato straordinario. Solitamente le gare per i giardini smuovono al massimo una trentina di imprese. In questo caso, invece, hanno evidentemente pesato l’importo molto alto dell’investimento, un milione e 600mila euro, ma anche la vastità dell’opera e l’appetibilità del ritorno di immagine per l’azienda che realizzerà questo importante progetto a Firenze”, ha commentato l’assessore all’ambiente Caterina Biti, che ha aggiunto che “questo intervento è sempre stato una priorità dell’amministrazione comunale e ha avuto un iter complesso, condiviso con i cittadini, che finalmente si è avviato a conclusione e consentirà di esaudire una delle richieste più pressanti dei residenti”. Il nuovo giardino sarà grande 5.700 metri quadrati distribuiti tra via Santelli e via Cocchi, un grande triangolo già libero da costruzioni che diventerà un piccolo parco con prati, alberi, una grande vasca, panchine, fontanelli, giochi per bambini e aree attrezzate per giovani e adulti.

 Rifredi

sconti a teatro con la tessera sdiaf

spensierati, per i più grandi ci sarà spazio per momenti di confronto attorno a temi più seri. Durante l’evento, infatti, si parlerà anche di malattie infantili e dell’operato della Fondazione “Tommasino Bacciotti”: “Metteremo a disposizione materiale

informativo. Chi deciderà di fare una donazione, non dovrà farla a noi ma dovrà rivolgersi direttamente alla fondazione”, spiega Angela. E tra una riflessione e una risata, ci sarà anche tanto cibo. Perché a stomaco pieno si pensa (e si ride) meglio.

S

conti al teatro di Rifredi per chi ha la tessera delle biblioteche fiorentine. Si ampliano le promozioni per coloro che possiedono la tessera dello Sdiaf, il sistema documentario integrato dell’area fiorentina che comprende biblioteche, archivi e istituzioni culturali: alla prima collaborazione con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino si sono ora aggiunti gli accordi conclusi con il teatro di Rifredi e quello della Pergola. Il teatro di Rifredi offrirà l’acquisto del biglietto a prezzo ridotto, ovvero a 12 euro al posto del biglietto intero a 14 euro, tutti i giorni tranne il sabato, a condizione che i biglietti vengano acquistati direttamente alla biglietteria del teatro. “Dopo il positivo avvio della collaborazione tra Sdiaf e Maggio – ha sottolineato l’assessore alla cultura Sergio Givone – siamo contenti che altri due importanti teatri cittadini abbiano deciso di credere in questa iniziativa e mettano a disposizione una promozione volta ad aumentare il pubblico nelle sale, ma anche a ‘contaminare’ passione per la lettura e amore per il palcoscenico”.

 La manifestazione SI RINGRAZIA L’EDITORE PER LO SPAZIO CONCESSO

piaggeliadi, di corsa verso l’edizione 19

S

i avvicina a grandi passi l’edizione numero 19 delle Piaggeliadi, la manifestazione di promozione alla pratica sportiva organizzata dalla Polisportiva Firenze Ovest e dal Comune di Firenze, con il supporto di Findomestic (che mette a disposizione borse di studio), Unicoop, Banca Federico Del Vecchio, Caplac e Image Building: la cerimonia inaugurale è in programma il prossimo 5 aprile. Nata nel 1995 per combattere il degrado giovanile nel quartiere, la manifestazione è diventata l’appuntamento più partecipato di avviamento allo sport della regione . Nel 2013 è stato battuto il record di partecipanti, con 13.832 alunni iscritti. “L’amministrazione comunale apprezza particolarmente questa manifestazione perché incarna i veri valori dello sport come il divertimento, lo stare insieme e un approccio a corretti stili di vita – ha spiegato la vicesindaco Stefania Saccardi – un grazie davvero non formale agli amici della Firenze Ovest del presidente Piero Colzi e dell’infaticabile Marco Borri. E grazie a Findomestic per questo connubio che continua a funzionare molto bene”. I partecipanti alla prossima edizione delle Piaggeliadi si cimenteranno in gare e tornei di pallavolo, minitennis, calcetto, scherma, tiro al bersaglio, go-back, “marathon family” (corsa podistica abbinata bambino-genitore), atletica leggera, tiro al bersaglio, nuoto, rugby, basket e – novità di quest’anno – calcio balilla.

 Integrazione

vocabolari gratis per chi studia l’italiano

Vuoi saperne di più su come ricordare la LAV nel tuo testamento? Richiedi la nostra mini guida: e-mail lasciti@lav.it - tel. 06 4461325.

U www.lav.it

na campagna per la diffusione e la conoscenza dell’italiano come strumento di integrazione: è quella lanciata da Quartiere 5 e assessorato all’educazione in collaborazione con la “Libreria dei lettori”. Di che cosa si tratta in concreto? “I cittadini stranieri, minori o adulti, che frequentano i corsi di italiano organizzati dal Quartiere – ha spiegato il presidente del Q5 Federico Gianassi – potranno disporre di vocabolari che la libreria dei lettori metterà a disposizione gratuitamente, utilizzando l’1% dei ricavi delle vendite di quest’anno. Inoltre, l’associazione Pagine e Costole parteciperà a iniziative nel quartiere per incrementare il fondo per la donazione dei vocabolari”. “Questo progetto – ha aggiunto Gianassi – si affianca alle altre iniziative rivolte ai cittadini immigrati, in particolare corsi di lingua italiana, promossi da associazioni di volontariato. Il territorio del nostro quartiere presenta un ricco tessuto associativo, preparato e disponibile, da anni protagonista attivo sul territorio e vera ricchezza della comunità”.


Quartiere 5

#Mestieri

Novoli . Rifredi . Brozzi

Febbraio 2014 | 7

 Focus

 Tradizioni

a spasso tra mescite e fiaschetterie

In giro nel quartiere alla scoperta di botteghe storiche e nuove attività. Nel nome del buon vino Fannì Beconcini

L’

antico mestiere del “vinaio” o “vinaino”, come si dice a Firenze, è un’arte spesso tramandata di padre in figlio o acquisita negli anni con passione e lavoro. Mescite e fiaschetterie erano molto diffuse tra otto e novecento, e oggi il rinnovato interesse per il buon vino ha determinato un rifiorire di vecchie attività e la nascita di nuove rivendite. Una delle ultime sorte nel quartiere 5 è “Vineggiando”, che ha aperto lo scorso marzo in piazza Giorgini: “Provenivo da esperienze nel settore e ho voluto usare le conoscenze e le competenze acquisite per mettermi in proprio”, racconta Maria, la titolare, che sceglie personalmente vini e prodotti enogastronomici tipici in vendita nel suo negozio e che sottolinea come la sua sia una scelta di “qualità e ricerca”, per offrire “i migliori prodotti a costi accessibili”. “Primizie di Sapori” in piazza Dalmazia è

un’altra attività che si è ispirata agli esercizi storici fiorentini e che, in qualche anno, si è conquistata una propria clientela: offre prodotti enogastronomici tipici e aperitivo al banco tutte le sere. L’enoteca “Divine Golosità” di via Reginaldo Giuliani è nata una decina di anni fa, e oggi esporta vini e prodotti italiani in tutto il mondo. Ci sono poi le botteghe storiche come la “Cantina Guidi” di via Pagnini, aperta dal 1946 e oggi vera e propria boutique enogastronomica in cui è possibile acquistare anche champagne, grappe, distillati e prodotti alimentari di alta qualità come salmone affumicato, caviale e tartufo, cioccolato e conserve. “Vigna Vittoria”, in via Fabbroni, è un altro punto di riferimento per gli amanti del buon vino: propone una vasta gamma di vini e olii, con ricerca e rifornimento continui. È proprio la costante ricerca di prodotti di qualità la caratteristica che sembra accomunare tutte

L’interno di “Vineggiando”, uno dei negozi dedicati al vino sparsi qua e là nel quartiere, dove tra vecchie e nuove attività la scelta non manca

le attività, che siano botteghe storiche, nuove realtà o esercizi collaudati come “I’Vinaio” di via delle Carra, che tratta vino sfuso proveniente da una selezione di fattorie toscane ma non solo e un assortimento di vino imbottigliato caratterizzato da nuove etichette unite a quelle classiche, o come il negozio “DiVino Sfuso” in via delle Panche, che da quasi dieci anni porta “il vino delle cantine di campagna in città”, selezionando vini da tutta Italia e offrendo oggi anche un servizio di consegna a domicilio nell’intero Paese, nonché una gamma di vini sfusi sempre più ampia grazie a un nuovo impianto di spillatura da damigiane. Accanto a qualità e ricerca, dunque, l’aggiornamento e la continua innovazione sembrano essere i fattori più seguiti per mantenere, e proseguire, la tradizione del “vino bono”.

Si chiama Sistema Completo, indovinate perché.

Portale multifunzione dedicato. Tariffe trasparenti e tutto incluso.

5 taglie di spedizione, senza peso-volumetrico.

Consegna al piano, sino alle 19.00.

Contatto del destinatario entro 24 ore dal ricevimento merce.

2 tentativi di consegna sempre concordati.

Il pacchetto pieno di servizi. Cosa chiedete a un servizio di recapito pacchetti per essere più vantaggioso? Che sia efficiente, per far bella figura con i clienti? Che sia comodo e facile nella spedizione? E tutto questo senza costi extra? Allora, ecco Sistema Completo, il parcel per il B2C ricco di optional, tutti “di serie”. Semplice nell’invio: la nuova opzione “volume” o “peso” in 5 taglie dà l’addio al laborioso calcolo peso-volumetrico. Più recapiti a buon fine: contattiamo il destinatario entro 24 ore dal ritiro merce e fissiamo con lui 2 tentativi di consegna, al piano, fino alle ore 19. Prezzo chiaro, trasparente, conveniente: costa poco più di un recapito normale e sapete sempre quanto pagate, supplementi inclusi (carburante, ZTL). Da oggi il pacchetto è completo. Anzi, Sistema Completo. Scoprilo su www.tntpost.it o contattaci al Numero Verde 800.778.277.

ecco il “bag in box”, quando la bottiglia lascia il posto al cartone

S

i chiama “Bag in Box”, ed è l’alternativa al classico imbottigliamento. Se trasportare le bottiglie di vetro a volte può risultare un problema perché si possono rompere, pesano molto e, una volta aperte, il vino si può sciupare, una soluzione sempre più richiesta e apprezzata è il contenitore composto da un sacchetto di materiali plastici dentro una scatola di cartone dotata di rubinetto a spillatura, che permette solo l’uscita del prodotto e non l’ingresso di aria, in modo che il vino resti buono fino all’ultima goccia. F.B.


8 | Febbraio 2014

#L’inchiesta

 Commercio/1

se i negozi “sotto casa” fanno squadra

Sconti, tessere e idee: l’obiettivo è quello di “fidelizzare” i clienti Sara Camaiora

T

empo di crisi e gli sconti non bastano mai. I commercianti “della porta accanto” devono cercare spesso e volentieri espedienti per attirare i clienti. Idee di non semplice organizzazione, che spesso consistono in mercatini o manifestazioni ludiche. Ma c’è anche chi ha sperimentato un modo per permettere ai clienti di risparmiare qualcosa, facendo rete tra esercenti. Stiamo parlando della “We-Fi/Love it card”, la carta fedeltà gratuita che consente di accumulare punti per poi usufruire di sconti, utilizzabile in negozi, bancarelle, bar e ristoranti che aderiscono al circuito. Partita come progetto pilota a febbraio dell’anno scorso in trenta attività commerciali nel rione di Sant’Ambrogio, è stata successivamente estesa a sette ristoranti della zona e anche a una ventina di esercizi de “Le cento botteghe” della vicina via Gioberti. Chi acquista qui accumula punti, ogni 500 euro spesi ci sono cinque euro di sconto, nonché promozioni di vario genere. La tipologia degli esercizi che vi hanno aderito è la più svariata, dal farmacista al forno e all’ortofrutta, passando per pub e ristoranti. “Abbiamo provato a dotare i commercianti tradizionali di uno strumento tipico della grande distribuzione: il risultato è che gli esercizi hanno fatto squadra, si è creata una clientela ‘condi-

Il mercato di Sant’Ambrogio: è partita dal rione la carta fedeltà gratuita che consente di accumulare punti per poi usufruire di sconti in negozi, banchi, bar e ristoranti che aderiscono al circuito

visa’ che ha fatto aumentare le opportunità di spesa – spiega Parolo Roverani, amministratore di Love It, l’azienda che ha organizzato l’iniziativa – il nostro obiettivo è estendere il progetto in altre parti della città”. L’idea di una “fidelizzazione” dei clienti da realizzare tramite card o tessere è balenata nella mente anche di altri esercenti, affiliati nei tanti centri commerciali naturali della città. “Se ne parlò tempo addietro, anche con l’amministrazione, ma sarebbe stato opportuno realizzare un coordinamento dei vari centri e da lì organizzare il tutto, ci voleva una gestione dall’alto, con le nostre singole forze non ce la potremmo fare”, segnala un commerciante del Ccn di Novoli. “Avevamo provato una cosa simile con una tessera ma non aveva funzionato, forse organizzata in un altro modo potrebbe essere un’idea conveniente – dice uno dei componenti del Ccn Parterre – noi come centro organizziamo il secondo sabato di ogni mese un mercatino sotto i portici e abbiamo in ponte manifestazioni per la prossima primavera, una in collaborazione con il Vespa Club”. “C’era stata un’iniziativa simile ma non era andata a buon fine, se ne potrebbe riparlare ma trovare tempo ed energie per realizzare un progetto così non è semplice”, fanno presente invece dal Ccn di via Orsini.

 I gruppi

gli acquisti a tutto “gas”? in crescita anche a firenze G

ruppi di persone che decidono di acquistare insieme prodotti alimentari o di uso comune, che rispettino parametri precisi in quanto a etica e qualità, per poi distribuirli tra loro. Questo, in sintesi, sono i “Gas”, i gruppi di acquisto solidale. Ormai in città ce ne sono molti: Massimo Bani, ad esempio, ha ideato e gestisce il Gaus (gruppo di acquisto ubertà solidale) nella zona di Novoli, nato attorno alla parrocchia di Maria Ausiliatrice di via Baracchini. “Siamo attivi da un anno e mezzo, la parrocchia ci ha concesso una sala e qui ci riuniamo e raccogliamo i prodotti – spiega Massimo – gli iscritti sono una cinquantina, i più attivi venticinque”. Mondo Gas è invece nato nel 2009 nel quartiere 4 ed è composto da circa quindici famiglie, che si ritrovano tutti i martedì sera alle 21.30 al centro “Il Kantiere” di via del Cavallaccio. “Come tutti i Gas non vendiamo prodotti biologici ma li cerchiamo – racconta Leonardo Lavorini, uno dei fondatori – generalmente privilegiamo i piccoli produttori, che operano eticamente e nel rispetto dell’ambiente, nei dintorni di Firenze o comunque in Toscana, per limitare il trasporto e quindi l’inquinamento. Tutti i componenti hanno un compito e un fornitore da seguire. Riusciamo ad acquistare gran parte dei prodotti alimentari (frutta e verdura, carne, latte, latticini e formaggi di ogni genere, pasta, riso, caffè, farine, cereali, miele, ecc.) direttamente da produttori biologici certificati, biologici non certificati o comunque naturali. Per prodotti non coltivati in Toscana (agrumi, caffè, riso) – aggiunge – gli ordini vengono fatti e gestiti tramite l’Intergas, di cui fanno parte tutti i Gas di Firenze e dintorni”. “Aderire a un gruppo Gas – conclude Lavorini – vuol dire impegnarsi ed essere disponibili a concedere parte del proprio tempo a cercare, ordinare, ritirare, consegnare e partecipare agli incontri perché, come ripetiamo spesso, il Gas non è un supermercato”.

Anche a Firenze sono ormai molti i “Gas” (gruppi di acquisto solidale) presenti, per comprare prodotti alimentari e non solo

 Web

gasfiorentini.it

 La “Risorseria”

Nel laboratorio dove tutto si trasforma S

e si parla di creare, ripensare, reinventare (e perché no, anche risparmiare), c’è un posto che sembra nato apposta. Si chiama “Risorseria”, si trova in via San Gallo (il civico è il 69 rosso) e parte dal presupposto che bisogna riciclare, riparare o reinventare tutto ciò che non si vuole più. Cosa significa? A spiegarlo a Il Reporter è la proprietaria dello spazio-laboratorio, Costanza Savio, che in principio era partita con l’intenzione di creare una specie di bottega di coworking dove gli artigiani potessero lavorare e collaborare. “Magari in futuro quest’idea si realizzerà, per adesso sono partita col progetto e invito la gente a venire a curiosare e a conoscere un’esperienza imprenditoriale che all’estero già esiste, e che funziona, soprattutto in periodi difficili come questo”, racconta. Già, perché l’obiettivo della Risorseria è far passare il messaggio che non bi-

sogna buttare tutto quello che non serve più, o non si vuole, o che magari si è rotto. “La gente deve capire che, nonostante la crisi, delle risorse ci sono, le abbiamo tutti, bisogna solo innescarle. Alla Risorseria – continua Costanza – si può entrare colpiti dalle idee di riciclo esposte in vetrina, si può portare un oggetto da riparare e noi lo ripariamo (quasi tutto, tranne i grandi elettrodomestici, ndr), si può avere qualcosa a cui si vuol dare un nuovo look, oppure si può riciclare quello che si ha in casa e non si usa più. Se l’oggetto è di nostro interesse lo teniamo e diamo al cliente un buono da spendere alla Risorseria”. Il logo del negozio – il simbolo del riciclo reso a forma di cuore – la dice lunga sul progetto, che vuol creare una rete virtuosa tra le persone e far sì che si consumi in maniera più responsabile. “Ho lavorato per quindici anni con mio padre,

che ha una fabbrica di mobili in stile a Scandicci – ricorda – facevo modelli, prototipi, mi occupavo di intaglio del legno e scultura. Poi, a un certo momento, mi sono fermata e ho pensato che c’era bisogno di tornare a un rapporto umano con le persone”. E ha aperto, coraggiosamente, il laboratorio di via San Gallo. “Ho in programma anche dei corsi, per adesso di rammendo e decorazione, per insegnare alle persone ad arrangiarsi da sole. Ho in ponte le presentazioni di alcuni libri e poi seleziono artisti/artigiani che espongono le loro creazioni qui da me”. L’obiettivo finale? “Ritornare al concetto di bottega rinascimentale, ricollegando tutto, creando una rete di piccoli artigiani/artisti”, risponde Costanza. E allora, che il circolo virtuoso abbia inizio. E.C.


#L’inchiesta

Febbraio 2014 | 9

 Commercio/2

e adesso lo spuntino si fa nella boutique

L’ultima frontiera della ristorazione fiorentina: all’interno delle attività aprono “corner” per le degustazioni Gianni Carpini

2.642

i ristoranti a Firenze

10-15%

la diminuzione della spesa nei ristoranti di quartiere Il menù di un locale cittadino. La ristorazione fiorentina cambia ancora faccia: ora è boom dei negozi che abbinano il cibo a prodotti non food

L’

abito non fa il monaco, il cibo non fa il ristorante. Finito il boom di kebabbari, sushi low cost e locali multietnici, ecco servita l’ultima mania del commercio alimentare fiorentino: la “bottega bifronte”, da una parte normale negozio (di abiti, libri o simili), dall’altra angolo per fare uno spuntino o gustarsi qualche specialità. Così, ad esempio, lo store di abbigliamento ha al suo interno una caffetteria griffata (la moda è partita dalle boutique di via Tornabuoni), la macelleria offre degustazioni, la libre-

ria propone piatti vegetariani. La ristorazione fiorentina, insomma, cambia ancora faccia: e anche in questo caso la crisi ci ha messo lo zampino. “Di questi tempi il cibo è l’unica cosa a sostenere i consumi – spiega Stefano Fontinelli, responsabile di Confesercenti città di Firenze – molte attività commerciali tendono a sostenere gli affari aprendo dei corner per la somministrazione di alimenti. È una tendenza che va affermandosi soprattutto in centro, ma presto potrebbe riguardare anche le periferie”. Secondo Confersecenti, nel-

 Fast food

hamburger, si allarga la mappa L’

hamburger a stelle e strisce si espande anche a Firenze. La sfida è a due: McDonald’s può contare su un piccolo “impero” di sette ristoranti in città (tre in centro, uno a Firenze sud, uno in zona Isolotto e due nel quadrante nord), a cui se ne aggiungerà a breve uno in via Senese, al posto dello storico negozio di giardinaggio Calosi Sementi. Anche il rivale di sempre, Burger King, potenzia la “linea d’attacco” in città, dove è sbarcato prima in piazza Adua, poi in piazza Alberti. Dopo aver aperto a settembre il ristorante numero cento in Italia a Ponte a Ema, al confine con Firenze, entro il 2014 punta a mettere nel sacco un paio di nuovi punti vendita. Ancora non si conoscono le location esatte, tra la periferia e l’hinterland. Infine, una curiosità: il primo fast food fiorentino, ben prima dell’arrivo di McDonald’s, si chiamava Kenny ed era in via de’ Bardi. G.C.

la prima parte del 2013 si è registrata una raffica di aperture di fast food, come piadinerie, paninoteche e rosticcerie etniche, affiancata da un crescita esponenziale dei locali che propongono sushi a prezzi ridotti. Una bolla che si è sgonfiata con il passare dei mesi. E adesso si affacciano sul mercato i negozi che abbinano il buon mangiare ai prodotti non food. “È molto più semplice aprire una realtà di questo genere che un ristorante – conferma Andrea Angelini, della Fipe Confcommercio Firenze – le regole sono meno complesse”. Il settore della ristorazione è stato uno dei pochi in città a non vedere lo scontrino di fine 2013 in rosso, con un flebile segno più negli incassi, intorno al 3%. Intanto, però, le periferie perdono pezzi, con la fuga dei ristoranti di quartiere in favore del centro. I locali storici resistono anche lontano dal Duomo, quelli più giovani scommettono invece sulla parte “vecchia” della città: sette su dieci, secondo Confersercenti, scelgono il cuore di Firenze per tirare su il bandone. “Le attività centrali godono del supporto del turismo, che garantisce un flusso di persone, sebbene stagionale – dice Fontinelli – in periferia il numero di clienti è più o meno lo stesso. Negli ultimi anni si è però progressivamente abbassato lo scontrino, con una diminuzione della spesa che va dal 10 al 15 per cento”. Un panorama confermato dai numeri. A Firenze i ristoranti sono 2.642, secondo i dati della Camera di Commercio: di questi, circa un terzo è in centro. La zona con la maggiore densità di cuochi (e forchette) è il quadrilatero romano, seguito dall’area di piazza Stazione.

 In via Palazzuolo

il kebab diventa “esercizio storico” È

lui il “pioniere” del kebab fiorentino. Oggi normale cibo da asporto, ieri novità vissuta con qualche diffidenza dai tradizionalisti: la carne arrostita alla maniera mediorientale arrivò in riva all’Arno il 4 ottobre del 1987. È stato un egiziano, Ahmed Mohamed Shamandy, ad aprire il primo negozio di kebab a Firenze: “Amon”, in via Palazzuolo. E ormai il suo è diventato un esercizio storico a tutti gli effetti, uno dei volti del quartiere, finendo perfino nelle guide turistiche. “È una vita che sono a Firenze – sorride Ahmed – sono arrivato qua con l’università, poi ho iniziato questo lavoro con mio cugino”. G.C.

Ahmed Mohamed Shamandy: è lui il “pioniere” del kebab fiorentino, avendo aperto il primo locale in città nel 1987


10 | Febbraio 2014

#Società

 Animali/1

 In corsia

tra micio e fido spuntano... i serpenti I felini sono i più presenti nelle case fiorentine, seguiti dai cani. Ma si trovano anche rettili & Co. Gianni Carpini

I

n riva all’Arno si dice più micio che fido. Sia ben inteso, i cani rimangono saldamente al secondo posto nella classifica degli animali preferiti dai fiorentini, ma sono i gatti a conquistare il primo posto nelle case. L’anagrafe canina di Firenze conta 32mila esemplari (123mila in tutta la provincia), mentre i felini stimati in città sono una volta e mezzo tanti, circa 48mila (184mila sul territorio provinciale). Ma gli animali domestici non fanno soltanto “miao” o “bau”. In ascesa, ad esempio, ci sono i conigli, sempre più comuni nelle abitazioni nostrane. E anche gli animali esotici si ritagliano il loro gruppo di aficionados. In questo caso non esistono dati ufficiali, ma solo stime ufficiose: nell’area fiorentina si calcola che possano esserci almeno duecento serpenti, accuditi come un qualsiasi animale da compagnia. Chi teme i rettili, non abbia paura. Trovarsi di fronte a un serpente fuggito dalla “cuccia” non è affatto frequente: i recuperi registrati dalla Asl 10 negli ultimi tre anni si contano sulle dita di una mano. Più facile, invece, imbattersi in una tartaruga gigante che nuota beata in qualche fontana pubblica. Colpa dei frequenti abbandoni delle tartarughine acquatiche,

quando il “dottore” scodinzola: via libera ai cuccioli negli ospedali

Q

Circa 48mila gatti e 32mila cani, ma anche duecento serpenti oltre a conigli, tartarughe e non solo: è questo “l’esercito” degli animali stimato a Firenze

 Servizi

la città a misura di zampa C

i sono gli “scambisti”, la bau-vasca e il lavaggio automatico per peli lucenti. La città a misura di zampa offre servizi tanto curiosi quanto utili. Un esempio? A Firenze è nato il primo social network in Italia per cani, gatti e affini. Si chiama Petsharing.it, è una web-community e raccoglie persone, con tanto di profilo, foto e recensioni, che offrono gratuitamente ospitalità a fido e micio quando il padrone va in vacanza. Per brevi villeggiature urbane c’è l’asilo per cani, dove lasciare il proprio amico a quattro zampe anche solo per un’ora, controllandolo via webcam. Ne esistono ovunque: vicino a piazza Dalmazia (ilcircolodellecoccole.it), a due passi dal centro (dogspacefirenze.com) e all’Argingrosso (accademiacinofilafiorentina.it). Per farsi belli senza allontanarsi dal padrone, all’Isolotto è attivo un lavaggio self service per cani aperto 24 ore su 24 grazie a un tessera ricaricabile (pelindo.it). Poco lontano, in via Pisana, si trova la prima piscina canina della città (swimmingdogs.it), per riabilitazione in acqua o semplicemente per tuffarsi e giocare. E se il cane nuota, i gatti si leccano i baffi. Quelli di alcune colonie feline possono cibarsi al risto-gatto, una mangiatoia a prova di insetti e pioggia progettata dallo studio di design Phicubo. Per finire, in caso di acciacchi il veterinario arriva a casa (veterinarioadomicilio.com e veterinarioadomiciliofirenze.com), ma senza sirene spiegate. L’unica ambulanza per animali della Toscana è in servizio a Massa Carrara. G.C.

NUMERI UTILI PER ADOTTARE UN CANE

Parco degli animali 055.7352018 PER SEGNALARE MALTRATTAMENTI

Polizia municipale 055.3283333 Guardie Zoofile Enpa 055.2382410

diventate con il passare dei mesi fuori taglia per la loro vaschetta. Una brutta pratica ancora diffusa, basti pensare che Palazzo Vecchio si è trovato a dover gestire una comunità di circa cinquanta tartarughe “oversize” abbandonate, riunendole in due vasche alle Cascine. Divise per sesso, è ovvio. Tornando agli amici pelosi, di cani randagi a Firenze non ce n’è praticamente traccia. Quelli domestici, invece, alcune volte scappano: l’anno scorso ne sono stati recuperati 713 dalla Asl. La stragrande maggioranza, il 90 per cento, è stato riconsegnato al padrone o ne ha trovato uno nuovo. E intanto la crisi cambia anche la moda del cucciolo. “Le famiglie fiorentine, per quanto riguarda i cani, preferiscono esemplari non di razza – spiega Enrico Loretti, responsabile dell’Igiene urbana veterinaria della Asl 10 – ma soprattutto scelgono di rivolgersi ai canili, anche fuori regione, grazie al web”. In due anni e mezzo al Parco degli animali di Ugnano sono state adottate 160 bestiole. Ma c’è una nota stonata. La crisi fa aumentare il numero di persone che, in difficoltà economica, decidono di rinunciare a fido. Tra il 2012 e il 2013 sono cresciuti del dieci per cento i cani consegnati ai Comuni nell’area fiorentina: la legge dà la possibilità a chi ha un reddito così basso da non riuscire più a occuparsi di una bestiola, di affidare l’animale ai canili pubblici. Lo stesso luogo dove finiscono gli amici a quattro zampe rimasti soli dopo il decesso del padrone.

uesto dottore fa gli occhi dolci e scodinzola. Guinzaglio al posto dello stetoscopio, carezze invece che medicine. I cani arrivano in corsia. Non c’è da preoccuparsi: i cuccioloni sono addestrati, docili e controllatissimi sul fronte dell’igiene. Il progetto di pet therapy più anziano in città è sostenuto dalla Fondazione Meyer fin dal 2002. Nei reparti dell’ospedalino “lavorano” Budino, Muffin, Cannella, Ginny e Pippi. Sono i cani dell’associazione Antropozoa, che tre giorni alla settimana (oltre che per chiamate d’urgenza) varcano la soglia del Meyer. Si dedicano a un duro mestiere: centinaia di carezze e lunghi giochi. Secondo uno studio condotto nell’ospedale pediatrico, la pet therapy migliora l’umore e l’interazione dei bimbi e aiuta nella riabilitazione motoria. Intanto, a primavera, i baby pazienti potranno riabbracciare anche il loro cane: il Meyer ha definito le regole per dare semaforo verde in corsia ai visitatori “pelosi”. E presto anche nelle altre strutture sanitarie fiorentine potrebbe arrivare il passo per cani e gatti. Il progetto pilota è partito da pochi mesi all’hospice di San Felice a Ema, dove i malati terminali ricevono le visite del loro amico a quattro zampe, per periodi brevi o lunghi. “È disumano impedire a una persona che sta male di vedere il proprio animale – spiega Carlo Ciceroni, veterinario comportamentalista della Asl 10 – è un atto di civiltà permettere, con i dovuti accorgimenti e con la mediazione di operatori formati, l’ingresso degli animali domestici negli ospedali e nelle case di riposo”. G.C.


#Società

Febbraio 2014 | 11

 Adozioni

 Animali/2

una seconda vita (anche) per gli adulti

una giornata per festeggiare i gatti

I

l cucciolino che fa tenerezza o il gatto cresciutello che cerca un’oasi di pace a casa vostra dopo qualche anno “disgraziato”? La scelta non è facile, ma dalla parte dei gatti adulti, e quindi generalmente più difficili da “piazzare”, ecco qualche elemento: sono più calmi e rilassati e più pronti ad abituarsi alla routine del nuovo padrone. Inoltre, se si prendono da un’associazione di protezione animali, sono già sterilizzati, vaccinati e sverminati, nonché dotati di microchip identificativo. Non solo, ma rispetto a un gattino sono meno imprevedibili e più conosciuti, specialmente da chi da tempo si occupa di loro nel gattile, che potrà quindi consigliare il gatto più adatto a condividere la nuova casa con altri felini, quello più “ordinato” e pulito, quello più giocherellone e paziente per entrare in un contesto familiare con bambini. Infine, i trovatelli sono così numerosi che non sarà difficile scovare l’esemplare che fa al caso vostro. E alla fine potrete dire di aver regalato una seconda vita a un animale che, nella prima, non è stato tanto fortunato. M.B.

Il 17 febbraio torna l’iniziativa: sui social network è già partito il tam tam con eventi e informazioni Matilde Bernini

N

on è solo Roma la patria delle “gattare”. A Firenze, infatti, esiste perfino il patentino, con tanto di foto, per chi decide di accollarsi questo importante compito. In città sono circa 400 le “gattare” per 600 colonie feline e seimila gatti accuditi, di cui la maggior parte sterilizzati, mentre allargandosi alla provincia le colonie raddoppiano. E ora in arrivo c’è la giornata del gatto, che dal 1990 si celebra il 17 febbraio, data assolutamente non casuale: febbraio è infatti il mese del segno zodiacale dell’Acquario, considerato il segno degli spiriti liberi, mentre il giorno 17 è stato scelto appositamente per sfatare tutti i miti che hanno accompagnato la storia di questo felino. Il tam tam della festa, con spiegazioni, aggiornamenti ed eventi, fra cui l’appuntamento al caffè letterario Le Murate con la raccolta di cibo per gatti abbinata a proiezioni di film

Dal 1990, il 17 febbraio si celebra la festa del gatto. Tante le iniziative in arrivo, così come tante sono le associazioni nate per aiutare i felini

a tema felino a cura di Andrea Vannini della Cineteca fiorentina, corre già su Facebook, come sempre su Facebook è stata creata la pagina “Gatti fiorentini in cerca di casa”, che ha lo scopo di trovare una famiglia a gatti adulti e cuccioli nella zona di Firenze e dove possono essere inseriti anche appelli di animali persi o trovati. Per i felini che invece una casa non ce l’hanno proprio, a Firenze è molto attiva l’associazione Amici del Cane e del Gatto Onlus, che da oltre vent’anni si occupa degli animali della città e promuove molte iniziative, fra cui un mercatino e periodiche raccolte alimentari di scatolette e crocchette fuori dai più importanti supermercati cittadini. Fra i “gattili” si segnala quello dell’A.M.A. gatti: l’associazione ha sede in via Mariti, ma i piccoli – e grandi – amici a quattro zampe sono ospitati a Bagno a Ripoli. Per chi vuol adottare un felino, comunque, le possibilità non mancano, e fra

le associazioni a cui rivolgersi c’è anche l’Ente Nazionale Protezione Animali di Firenze, in via Ricasoli. Per chi ama fare filosofia su tutto e per tutto, a Fiesole esiste l’Accademia dei gatti magici, vale a dire felini che si sono resi testimoni e ispiratori nelle arti e nelle civiltà. Il centro studi, da statuto, è dedicato alla magia dei felini e si propone di approfondire e diffondere la cultura del gatto. Seguendo le orme di grandi e famosi amanti dei gatti, rispettando l’ordine alfabetico si va da Dante Alighieri a Èmile Zola, passando per Charles Baudelaire, gli studiosi dell’Accademia si occupano dello studio delle opere ispirate al gatto e della promozione dei gattofili più celebri. Il centro si dichiara “unica istituzione nel suo genere”, e può vantare numerose collaborazioni con enti e istituti in Italia e nel mondo.

FEBBRAIO BIBLIOTECA DELLE OBLATE “Orientamento alle Oblate” 3 febbraio ore 15.00 La scelta intorno ai percorsi delle scienze sociali ore 15.00-17.00 e 17.00-19.00 Sala Colombaria ingresso libero su prenotazione a: orientamento@adm.unifi.it sabato 8 e 22 febbraio ore 16.30 Gioca e impara con Galileo Animazione teatrale e letture per bambini 8-12 anni sezione bambini e ragazzi ingresso libero su prenotazione 0552616512 a cura del Museo Galileo, Archivio Storico e Biblioteca delle Oblate giovedì 13 febbraio ore 21.00 “Una medicina basata sui diritti umani” Emergency raccontata da chi lavora con Emergency Enrico Solito e il suo “Diario da Anabah” a cura del Gruppo Emergency Firenze Sala Conferenze – Ingresso libero sabato 15 febbraio

ore 11.00-12.30 Yogasofia Laboratorio di yoga e filosofia con letture ad alta voce. “Cosa dovrebbe fare un Re per essere un buon Re?” Bambini 10-12 anni Sezione bambini e ragazzi Ingresso libero su prenotazione 0552616512 venerdì 21 febbraio ore 18.0020.00 Incontri Transafrica 2014 Sbarcare e fare animazioneresentazione del libro di Carlo Truppi “In concerto” (ed. SE, 2012) proiezione di spezzoni di video/ film sulle migrazioni. Centro sperimentale di cinematografia Roma Sbarchi e anime clandestine di Beslan città russa dell’Ossezia alla spiagge di Siracusa Sala Conferenze ingresso libero NELLE ALTRE BIBLIOTECHE COMUNALI: BIBLIOTECA DEL GALLUZZO martedì 11 febbraio 2014 ore 17.00-18.45

E un giorno papà disse: “è ora che io faccia un bambino” Come si fa un bambino? Un libro di 4 metri ci aiuta a scoprirlo! Lettura e laboratorio di costruzione di un babbo creatutto. A cura dell’ Associazione Scioglilibro. Bambini 4-7 anni. Prenotazione obbligatoria, max 15 bambini

Due personalità, ma un solo tesoro. Il giorno della fondazione della biblioteca uno strano bibliotecario ha nascosto un ricco tesoro. Per trovarlo dovrai scoprire il suo tremendo segreto: sei abbastanza audace e coraggioso? Da R.L.Stevenson, Lo strano caso del dott. Jekyll e mr.Hyde Bambini 9-12 anni e fam. BIBLIOTECA VILLA BANDINI Iscrizione obbligatoria, lunedì 17 febbraio ore 17.00 tel. 055/669229 per il ciclo Profumi e Balocchi bibliotecaluzi@comune.fi.it “Il gabinetto delle meraviglie” BIBLIOTECA BUONARROTI prodigi di natura e reperti bizzarri Sabato 22 Febbraio Ingresso libero Dalle ore 10:00 alle ore 12:00 bambini 8-10 anni BIBLIOTECA PIETRO THOUAR Ribaltiamo le pentole! Un po’ di ingredienti, un certo lunedì 24 febbraio 2014 numero di commensali e storie ore 17.00 Per il ciclo Conversazioni Musica- ironiche per ribaltare i punti di li. La metamorfosi (da Kafka) di vista! Lettura e laboratorio-gioco letteSilvia Colasanti in collaborazione con gli Amici rario con invenzione di storie del Teatro del Maggio Fiorentino Bibliografia: B. Friot, Ricette per racconti a testa in giù, Il Castoro Ingresso libero Iscrizione obbligatoria, tel.055 432506, BIBLIOTECA LUZI Sabato 8 Febbraio ore 10-12 bibliotecabuonarroti@comune.fi.it

BIBLIOTECA ORTICOLTURA Venerdì 7 Febbraio Dalle ore 17:00 alle ore 19:00 bambini 8- 10 anni Che sorriso, mia signora! Il grande Leonardo e un quadro senza tempo: scopriamo la storia e la magia dell’arte. Lettura e laboratorio di creazione di un autoritratto in cornice Bibliografia: E. Battut, Il sorriso della Gioconda, Bohem press Iscrizione obbligatoria, tel. 055 4627142, bibor@comune.fi.it BIBLIOTECA DE ANDRE’ Lunedì 24 Febbraio Dalle ore 17:00 alle ore 19:00 bambini 8 – 10 anni In viaggio verso il pianeta Panda Siamo alla ricerca di un pianeta dove gli abitanti vivano in perfetta armonia con la natura. Lettura e laboratorio di invenzioni creative a partire da oggetti d’uso comune Bibliografia: L. Novelli, Il professor varietà sostieni il sostenibile, Editoriale Scienza iscrizione obbligatoria tel. 055 351689, bibliotecadeandre@comune.fi.it

BIBLIOTECA DELLE OBLATE. VIA DELL’ORIUOLO, 26 FIRENZE

www.biblioteche.comune.fi.it


#Mobilità

12 | Febbraio 2014

 Trasporti

quattro anni di tramvia e ora si guarda avanti L’attenzione è tutta puntata sui lavori per la realizzazione della seconda linea Elisabetta Pini

E

ra il 14 febbraio 2010 quando la linea 1 della tramvia, nata per collegare Firenze a Scandicci, prendeva il via. Un’inaugurazione destinata a modificare profondamente la viabilità di tutta una parte della città. Altre due le linee tramviarie previste dal progetto iniziale: la 2, da piazza Santa Maria Novella all’aeroporto di Peretola, e la 3, di fatto un prolungamento della linea Firenze-Scandicci fino a Careggi. Il percorso studiato per la linea 2 negli anni si è però ampliato, arrivando a prevedere un trammetrò che collegherebbe Bagno a Ripoli con Campi Bisenzio, con un lungo tratto sotterraneo. E ora, a distanza di quattro anni dal viaggio inaugurale della T1, potrebbe essere nuovamente febbraio un mese decisivo, questa volta per il taglio del nastro del cantiere proprio della linea 2. Intanto sono stati guadagnati tre anni e tre mesi per non perdere i contributi dell’Unione Europea: Bruxelles aveva infatti stanziato oltre 36 milioni di euro per il completamento complessivo delle tre linee del tram, da ultimarsi entro il 31 dicembre 2015. Con l’accordo di programma, licenziato dalla Regione Toscana, ci sarà ora tempo fino al 31 marzo 2019 per terminare i la-

vori: il Comune, come chiesto dall’Unione Europea, dovrà comunicare ogni tre mesi lo stato di avanzamento dell’opera, mentre la Regione si è impegnata a finanziare e realizzare gli studi di fattibilità con un milione di euro grazie alle risorse del fondo per i progetti strategici, dopo aver già finanziato il progetto con 31,2 milioni di euro. Per quanto riguarda i lavori per il tratto tra Peretola e Santa Maria Novella è stata realizzata una nuova asta, conclusasi alla fine dello scorso ottobre con l’entrata in campo di una nuova azienda. Buone notizie anche dal Ministero dei trasporti: per il tram-metrò ci saranno linee di finanziamento apposite grazie al Fondo revoche del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Lo ha annunciato il sottosegretario Erasmo D’Angelis, riguardo a questa e ad altre opere importanti per la regione. “Gli interventi già previsti e non ultimati e i nuovi progetti verranno inseriti all’interno della legge obiettivo come opere strategiche per il Paese con l’aggiornamento dell’accordo quadro tra Stato e Regione Toscana – ha spiegato D’Angelis – questo permetterà soprattutto di avere a disposizione gli strumenti finanziari per poter accelerare e completare le opere”.

Risale al 14 febbraio 2010 il viaggio inaugurale della prima linea del tram, quella che collega Firenze a Scandicci

 Passeggeri

 La T1

ogni giorno a bordo in 40mila

quattordici fermate in otto chilometri. e lungo il percorso si naviga sul web

S

ono stati oltre dieci milioni e mezzo i passeggeri della T1 tra gennaio e ottobre dello scorso anno. Oltre un milione al mese, quindi, coloro che hanno viaggiato a bordo del tram nel corso del 2013, con picchi nei mesi di aprile – dovuto anche al grosso aumento di passeggeri per la notte bianca – e ottobre, “bilanciati” da un calo fisiologico nei mesi estivi. Una media di circa 40mila passeggeri al giorno che, guardando le stime fatte in alcuni giorni del mese, arriva fino a 45mila nei giorni feriali, per poi diminuire in quelli festivi, considerando il numero inferiore di lavoratori pendolari. Dati sostanzialmente in linea con quelli del 2012, quando i passeggeri erano stati oltre dodici milioni: numeri importanti, insomma, per la T1, che proprio questo mese festeggia il suo quarto compleanno. Sono state due, dalla sua nascita, le indagini conoscitive sulla tipologia di passeggeri del tram, realizzate da Regione e Comuni di Firenze e Scandicci, una nel 2010 e l’altra nel 2012. Dalla più recente emergeva una forte prevalenza di utenza femminile e una maggioranza di lavoratori dipendenti tra i passeggeri, anche se una fetta cospicua di viaggiatori era costituita da pensionati. Tra le motivazioni che spingevano all’utilizzo del mezzo, la comodità di orari e la frequenza, ma anche il risparmio. Oltre il 24 per cento degli intervistati ha dichiarato che prima dell’avvento della T1 ricorreva ai mezzi privati, per poi scegliere di lasciare l’auto in garage al momento dell’entrata in funzione della tramvia. E.P.

L

Da gennaio a ottobre scorsi sono state oltre dieci milioni e mezzo le persone che hanno viaggiato a bordo della T1

Web: gestramvia.com Mail: info@gestramvia.it

a linea 1, con i suoi 7.720 metri di tracciato, attraversa il quartiere 4 della città collegando Firenze con Scandicci. La linea è a doppio binario in sede riservata e protetta, e presenta quattordici fermate di cui quattro nel territorio del comune di Scandicci. Sirio è stato adottato in numerose città italiane, europee e mondiali (da Milano a Napoli, passando per Atene e Goteborg): tra le sue caratteristiche il pianale totalmente ribassato per facilitare l’accessibilità. Lungo il percorso della T1 ci si può anche connettere a internet, grazie a un’area wi-fi che, con i suoi 28 hotspot, quasi otto chilometri di lunghezza e cento di larghezza, è tra le più ampie d’Europa. E.P.

PROGETTO ADOZIONE CANI DEI CANILI MUNICIPALI E RIFUGIO

PRENDIMI CON TE TI AMERÒ PER SEMPRE

SONO TUTTI CANI CHE VIVONO IN CANILE MA HANNO BISOGNO DI TROVARE UNA FAMIGLIA SERIA E AFFETTUOSA CHE VOGLIA ADOTTARLI

AMICI DELLA TERRA FIRENZE - ONLUS

CHIAMA 335.365149

QUESTO SPAZIO È OFFERTO GRATUITAMENTE DA


#Politica

Febbraio 2014 | 13

 Palazzo Vecchio

ELEZIONI AMMINISTRATIVE, MENO CENTO GIORNI Si avvicina il voto per l’elezione del sindaco: ecco le mosse delle varie forze in campo Natalia Binagli

M

atteo Renzi tenta il bis. Il sindaco e segretario del Partito Democratico si mette in corsa per il secondo mandato alla guida di Palazzo Vecchio. E di fronte all’uomo politico del momento, il Pd fiorentino rinuncia anche alle primarie. Mentre scriviamo, invece, il centrodestra è ancora in cerca di un candidato. C’è chi ha spinto fino all’ultimo, è il caso di Fratelli d’Italia, per una consultazione popolare, chiedendo di rivolgersi agli elettori per scegliere lo sfidante, ma Forza Italia non è stata dello stesso avviso. A sinistra, invece, che cosa si muove? Si parla di un nome nazionale per una sfida senza esclusione di colpi al leader del Pd. Con Sel decisa a restare all’opposizione di Renzi in città proprio mentre il segretario Vendola apre alla federazione con i Dem. I “grillini” potrebbero chiedere ai loro attivisti sul web di indicare il nome da schierare. Se l’esito delle “comunarie” è ancora da scrivere, è certo che Beppe Grillo si spenderà in prima persona nella battaglia contro Renzi. A circa cento giorni dall’appuntamento con le amministrative di maggio, questo è lo scenario. PD Il 9 gennaio l’annuncio ufficiale: Matteo Renzi si candida alla seconda legislatura. In barba a quanti credono che avrà difficoltà a gestire il doppio ruolo di sindaco-segretario. E a chi,

soprattutto, teme che se rieletto non resterà a Firenze per l’intero mandato, attratto anzitempo da Palazzo Chigi. Renzi tira dritto, convinto che il suo nuovo incarico nazionale sia sì una sfida ardua, ma in fondo una “grande occasione” per tutta la città. E sulla durata del mandato, a rispondere è il capogruppo Dem in Palazzo Vecchio Francesco Bonifazi: “Non sappiamo chi abbia deciso che Renzi si ricandidi per otto mesi: Matteo si ricandida per il secondo mandato”, dice secco chiudendo la questione. Il Pd fiorentino, del resto, è d’accordo con il sindaco. Renzi, infatti, sarà il candidato unico dei Democratici. L’assemblea cittadina del Pd del 14 gennaio scorso, un’affollata riunione alle Vie Nuove svoltasi senza tensioni, si esprime a larghissima maggioranza contro le primarie. Sono ben 114 i “no”, di fronte a trenta astenuti e un solo voto a favore. Rimane dunque a bocca asciutta l’ex assessore alla casa e al bilancio Claudio Fantoni, che dopo le dimissioni del giugno 2012 sperava oggi di soffiare a Renzi la fascia tricolore. Archiviate le primarie, il Pd è già al lavoro sulla campagna elettorale, che è partita con alcuni appuntamenti nelle piazze della città, per un confronto faccia a faccia con i cittadini dal centro storico alla periferia. CENTRODESTRA Le molte anime del centrodestra fiorentino, intanto, sono ancora

alla ricerca di uno sfidante. E se cinque anni fa le divisioni si ricompattarono intorno al nome dell’ex portiere viola Giovanni Galli, oggi la missione appare più complicata, anche perché stavolta dall’altra parte c’è la “corazzata Renzi”. Da mesi, le forze più movimentiste della destra cittadina invocano le primarie. Sia Fratelli d’Italia che la Lega Nord di Mario Razzanelli chiedono che la scelta del candidato venga demandata ai cittadini.

Ma Forza Italia dice no, da sempre restia a considerare le primarie come uno strumento adatto alla scelta delle candidature. Se non altro, però, la “diaspora” che vede protagonista la destra sul piano nazionale, a Firenze potrebbe produrre un candidato unitario. Mossa strategica per rispondere, oltre al segretario del Pd, anche alla nuova insidia del Movimento 5 stelle. Così, anche il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, guidato a Firenze

Matteo Renzi: l’attuale sindaco si ricandida per il secondo mandato alla guida di Palazzo Vecchio

dal sottosegretario all’istruzione Gabriele Toccafondi, sebbene sia al governo col Pd, in città dovrebbe stare con Forza Italia. Bocche cucite, per il momento, sul nome da schierare. E sulla sua “provenienza”: sarà un rappresentante della società civile come fu Galli nel 2009 e prima di lui Scaramuzzino e Valentino, oppure un uomo di partito? MOVIMENTO 5 STELLE Freme dalla voglia di rivincita il Movimento 5 stelle, che nel 2009, guidato da Alfonso Bonafede, si fermò sotto il 2%, restando fuori dal consiglio comunale. Forti dell’exploit alle politiche di un anno fa (a Firenze raggiunsero il 18%), i “grillini” non vedono più Palazzo Vecchio come un tabù. Anzi, per prendere confidenza con la macchina amministrativa da mesi presenziano a tutte le riunioni del consiglio comunale, ne trasmettono in streaming le sedute, prendendo appunti sulle mosse degli avversari. Un allenamento che ha tutta l’aria di una “missione”, a partire dal nome: operazione “Fiato sul collo”. Per scegliere il candidato è molto probabile che i “grillini” ricorreranno anche in questo caso alle consultazioni tra gli iscritti attraverso il web. Sfatate le voci di una candidatura dello stesso Beppe Grillo, è certo tuttavia che il leader si impegnerà in prima persona contro il segretario del Pd. Non sembra affatto casuale, ad esempio, la sua presenza in città con

il nuovo spettacolo teatrale il prossimo 12 aprile. Proprio nel bel mezzo della campagna elettorale. SINISTRA L’opportunità per la sinistra radicale di Firenze è quella di sfidare il “rottamatore” in casa sua. Tanto che la base, le associazioni dei cittadini e i movimenti si riuniscono da mesi con incontri e assemblee. Obiettivo? Creare un unico, grande “correntone” di sinistra alternativo al sindaco, che tenga insieme collettivi e comitati, dai No Tav ad Alba di Paul Ginsborg. Della partita, con tutta probabilità, farà parte anche Sinistra ecologia e libertà, intenzionata a rimanere “forza di lotta” a Firenze nello stesso momento in cui il leader Nichi Vendola si avvicina a Renzi sul piano nazionale. Chi sarà il candidato di punta di quest’area? Finita l’era di Ornella De Zordo – che dopo due legislature all’opposizione nel Salone dei Dugento ha deciso di non ricandidarsi – i rumors vogliono che la sinistra fiorentina sia a caccia di un volto di rilievo nazionale per ostacolare il Renzi bis. Dovesse mancare l’intesa su un candidato unitario, tante sono le anime diverse da accontentare. E qualcuno, come Tommaso Grassi di Sel, arriva a ventilare l’ipotesi di dare la parola ai cittadini ricorrendo alle primarie.


14 | Febbraio 2014

#Focus  Il progetto della Regione

UN PRESTITO PER LE PERSONE IN DIFFICOLTÀ Elisabetta Pini

P  La decisione

si “svuota” la strada che non esiste

Via Lastrucci era stata inventata per dare una “casa” ai senza dimora Sara Camaiora

I

n questa strada non ci sono case né altri edifici. Non ci sono numeri civici e, nelle cartine di Firenze, vi sfidiamo a trovarla. Non ci riuscirete, perché via Lastrucci è una “strada fantasma”, inventata ad hoc per dare una casa, seppur virtuale, a chi una casa non l’ha mai avuta o l’ha persa, per poter concedere loro un indirizzo anagrafico cui fare riferimento. Ora, però, in via Lastrucci nessuno andrà più ad “abitare”, nemmeno nominalmente. La strada che non esiste si è infatti “svuotata” negli anni e adesso, definitivamente, non accetta più domande di residenza. I senza dimora che desiderano dichiarare un domicilio a Firenze potranno continuare a farlo, ma in un altro modo, ovvero rivolgendosi a un’associazione del territorio che possa fornire loro un luogo fisico ben definito dove poter essere rintracciati o ricevere

posta. “Via Lastrucci rimane in vita solo per chi vi aveva stabilito la residenza anni fa, ma non accetta più nuove persone – conferma il direttore dell’anagrafe Alessandro Bartolini – in accordo con sopravvenute disposizioni di legge adesso i senza dimora devono indicare un’associazione o, comunque, un luogo fisico dove possano essere rintracciati per eventuali accertamenti o notifiche. In questo modo, queste persone sono meno ‘fantasmi’ e più persone vere”. Via Libero Leandro Lastrucci fu istituita nel 2004 appositamente per far iscrivere, secondo le norme anagrafiche, le persone che, pur dichiarando di risiedere all’interno del territorio comunale, non avevano un alloggio che permettesse loro di usufruire di tutti i servizi e i diritti. Fu intitolata al vecchio direttore dell’albergo popolare, in carica dal 1955 al 1978. Già partigiano duran-

te la guerra di liberazione nazionale, Libero Lastrucci fu chiamato dal sindaco Giorgio La Pira a collaborare proprio sui temi della casa, coordinando il gruppo operativo, formato dai collaboratori del gabinetto del sindaco, dell’Eca (Ente Comunale Assistenza) e dai vigili urbani che, in forza delle ordinanze di requisizione, acquisivano la disponibilità degli alloggi vuoti. Mentre era responsabile dell’ufficio sfrattati dell’Eca, Lastrucci vinse il concorso di direttore del dormitorio pubblico per il quale propose subito di cambiare il nome in “Albergo Popolare”, e portò avanti una radicale ristrutturazione, trasformando le enormi stanze-dormitorio in piccole camere. L’albergo popolare, che allora aveva cinquecento posti letto, era il riferimento per tutti quei senzatetto che, con poche lire, potevano alloggiare in un ambiente dignitoso e pulito.

 L’intervento

“la priorità è collegare la residenza alla presenza” U

n esperimento unico che ora, un po’ per la normativa nazionale, un po’ per problemi di gestione dei servizi, si è rivelato non più idoneo. È per queste ragioni che via Lastrucci non accoglierà più domande di residenza, seppur fittizia. A spiegarci la situazione è Stefania Saccardi, vicesindaco e assessore con delega ai servizi sociali del Comune di Firenze. “Diciamo che abbiamo, per quanto possibile, un po’ ‘stretto le maglie’ sulla residenza, badando sia a una reale e consolidata presenza sul territorio, sia a un percorso già avviato con i nostri servizi sociali, il tutto considerando la normativa nazionale in materia e i cambiamenti che ha subito – spiega – attribuire una residenza virtuale senza uno scopo preciso lo riteniamo inopportuno in un momento come questo e anche non in linea con la normativa anagrafica nazionale. Riteniamo prioritario collegare la residenza a un’effettiva presenza sul territorio”. “Prendere la residenza in un comune – continua Saccardi – implica infatti in automatico essere seguiti dai servizi sociali del Comune in questione. Se tutti coloro che semplicemente transitano da Firenze la richiedessero il peso economico sarebbe eccessivo, praticamente il bilancio comunale dovrebbe essere pari a quello statale. Facciamo un esempio: tante persone da fuori, durante l’inverno, usufruiscono dei servizi di accoglienza per i senza dimora sul nostro territorio, per Il vicesindaco e assessore la loro qualità ed efficienza. Ma se tutte queste persone prendessero la residenza – conclude l’asses- con delega ai servizi sociali Stefania Saccardi sore – i servizi sociali dovrebbero prenderli in carico e questo non sarebbe sostenibile”.

restiti fino a tremila euro senza garanzie e senza interessi per le persone e le famiglie in situazioni di particolare difficoltà o fragilità socio-economica. Da qualche mese è possibile ottenerli grazie a un progetto di prestito sociale finanziato dalla Regione Toscana con quasi cinque milioni di euro, e a un bando che ha permesso a tanti enti del terzo settore di organizzare centri di ascolto che si occupino di accogliere le richieste, valutarle e offrire una sorta di tutoraggio a tutto tondo alle persone che usufruiscono del servizio. Alla chiusura del bando i progetti arrivati agli uffici regionali sono stati in tutto 49. Quelli approvati sono stati 38, e sono in grado di offrire una copertura territoriale molto ampia: 32 zone socio-sanitarie su 34, per un totale di circa trecento centri di ascolto sul territorio regionale, oltre settanta dei quali attivi nella provincia di Firenze. La Regione ha previsto, per ciascun progetto presentato, un finanziamento massimo di 150mila euro. I prerequisiti per ottenere il prestito sono: residenza anagrafica in un comune toscano, maggiore età, assenza di condanne definitive di un certo tipo, come associazione di tipo mafioso, riciclaggio, impiego di denaro illecito, valore Isee non superiore a 15mila euro, cittadinanza europea oppure possesso della carta di soggiorno o di un regolare permesso di soggiorno. La restituzione della somma dovrà avvenire entro un massimo di 36 mesi, con una modalità che deve essere concordata sempre con il centro di ascolto. Ai volontari spetta anche il compito di stimolare la persona o la famiglia che hanno chiesto questo tipo di prestito a fare un uso consapevole del denaro e di aiutarle a trovare soluzioni per uscire dalle situazioni di disagio. “Abbiamo cambiato prospettiva pensando a un intervento che richiede molta saggezza, spirito di responsabilità, l’assunzione di un carico non banale per la costruzione di una vera rete nella società civile – ha spiegato il presidente della Regione Enrico Rossi al momento della presentazione del progetto – sono orgoglioso di come la Toscana ha reagito e risposto e scommetto molto sul progetto. In un periodo di crisi chi sta ‘sul bordo’ rischia facilmente di cadere sul versante della povertà e, se non c’è un intervento rapido, la caduta rischia di essere rovinosa”. Tra i soggetti del terzo settore che hanno partecipato ci sono Caritas, Arci, Misericordia e Anpas. Alla presentazione erano presenti anche i rappresentanti di queste realtà, che hanno sottolineato, oltre all’importanza dell’attività di ascolto, anche la funzione educativa e sociale del progetto, che non si limita alla sola erogazione dei soldi. Sarà un’attività non facile, hanno spiegato, ma la risposta c’è stata.

 L’esperienza

Al CENTRO DI ASCOLTO DI ADRA “A

dra”, l’associazione della Chiesa Cristiana Avventista, è una realtà consolidata da anni nel sociale, anche a Firenze. Dal sostegno scolastico alla beneficenza, con la preparazione e la somministrazione di pacchi alimentari, sono tanti gli ambiti in cui opera. Da poco ha intrapreso anche “l’avventura” del prestito sociale: è infatti tra le associazioni che hanno partecipato al bando della Regione Toscana e ha potuto così organizzare un centro di ascolto, che si trova presso la sede della Rete di solidarietà del Q5, in via Reginaldo Giuliani 115/N. “Siamo attivi con il centro d’ascolto dall’inizio di quest’anno: alcune decine di persone sono passate a chiedere informazioni, ancora non moltissime – spiega Osella Tanzini, presidente di Adra Firenze – è un progetto utile per chi deve rispondere a un’esigenza momentanea e non sa come fare e, senza uno strumento come questo, preso dalla disperazione, potrebbe finire imbrogliato o peggio ancora avere a che fare con usura o strozzinaggio”. A cercare un sostegno economico di questo tipo sono spesso persone che si trovano a dover risolvere un’urgenza e non sanno come fare. “È capitata una signora a cui avevano tolto il gas e aveva una serie di bollette in arretrato, con cinque figli a carico, o una persona a cui questi soldi servivano per risolvere un ‘debituccio con un parente’ – prosegue Tanzini – sappiamo benissimo che è una cifra piccola e che non risolve il problema di chi non ha un’occupazione stabile e non riesce a trovarla, ma è un rimedio che, almeno, permette di non cadere nella marginalità”. Per informazioni sul prestito sociale tramite Adra: 055.4362504 o 055.430144, tutte le mattine tranne il mercoledì.



16 | Febbraio 2014

#Cultura

 By night

Vita notturna, istruzioni per l’uso In giro tra i locali, per smentire chi sostiene che “in questa città non succede mai niente” Enrica Cinaschi

nomia e alla cultura a 360 gradi. Frequentato da hipster (chi non sa cosa sia un hipster ha poco da preoccuparsi, è solo lo stile un po’ alternativo tutto pantaloni alla caviglia e barbe lunghe che va di moda negli ultimi tempi) ma non solo, il Tender Club è una delle realtà più interessanti della città. Nato poco meno di due anni fa al posto del dopolavoro ferroviario di via Alamanni, è uno spazio versatile che offre il palcoscenico a musicisti poco conosciuti al grande pubblico, ma non per questo meno interessanti. Più o meno la stessa impostazione del Glue, in viale Manfredo Fanti, dove alla musica live si alternano spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche e incontri con personaggi del mondo della cultura. Di palcoscenico in palscoscenico si arriva al Combo, in via Mannelli, dove interessanti band fanno rima con un ristorante di pesce e la possibilità di usare lo studio di registrazione del posto, nel caso

Uno scatto del concerto del cantautore Adam Green (www.adamgreen.info) al Tender Club

in cui oltre alla passione per la musica si abbiano anche velleità cantautorali. Ma non è tutto: di quando in quando ci si imbatte in corsi di lingua e workshop, video, design e rassegne di danza, per non farsi mancare proprio niente. Se al posto della musica ad alto volume si preferisce quella di sottofondo per poter sfogliare un libro, fare due chiacchiere e magari bere un bicchiere di vino, si può andare da Brac, in via dei Vagellai, libreria sui generis che affianca ai bei volumi un ristorantino vegetariano e uno spazio dove partecipare a iniziative e incontri. E se di librerie si parla, non si può dimenticare La Cité, in Borgo San Frediano, meta di tutti coloro che amano passare le serate passeggiando sul suo parquet. Dulcis in fundo, non poteva mancare un grande classico fiorentino: la Flog. Per descrivere questo spazio non c’è bisogno di molte parole: sul suo palcoscenico sono passati in tanti, da Capossela a Ligabue.

 In pista

 L’iniziativa

 Il libro

 Sul palco

a spasso nel tempo, a passo di swing

Una tazza di tè, in un clic. Il salotto della fotografa Lucia Baldini

Il filosofo autodidatta amico di padre balducci e un saggio postumo fuori dagli schemi

Aperitivo e teatro a ponte a mensola Con la rassegna Faliero pucci off

F

È

G

S

ta diventando una mania collettiva. Contagia chiunque, anche chi di ballare proprio non ne voleva sapere. Si chiama swing e, per chi se lo stesse domandando, no, non è assolutamente una novità. Si tratta proprio del caro vecchio swing, quello che ballavano negli Stati Uniti tra gli anni Venti e gli anni Trenta del secolo scorso. Il punto è che ha un ritmo talmente contagioso che non è mai passato di moda, tant’è che a Firenze è recentemente nata Tuballoswing, associazione creata grazie alla passione del ballerino Antonio Mc Villan (nella foto) e del dj Ghiaccioli e Branzini, che insieme si sono fatti por-

Musica, musica e ancora musica nel febbraio del Tender, che tra i fiori all’occhiello sul versante internazionale propone la cantautrice folk Shannon Wright (13 febbraio), mentre tra gli italiani ci sono gli Appaloosa (il 14) e i Non voglio che Clara, in arrivo da Belluno nella città del giglio alla fine del mese, il 27.

 Spazio alfieri

L

amentarsi è lo sport preferito da molti fiorentini, questo si sa. E di solito non se la prendono più di tanto quando gli si fa notare quanto amino “bubare”. Ma di cosa si lamentano precisamente? Dipende. Soprattutto dalle fasce d’età. L’argomento di lamentela più inflazionato tra i giovani (tra i 18 e i 35 anni) è ormai diventato il leit motiv delle notti gigliate: “A Firenze? Non c’è nulla da fare”. E qui casca l’asino, perché se è vero che Firenze non è New York, è anche vero che a ben guardare il capoluogo toscano offre un sacco di passatempi, anche ai più giovincelli, per i quali esistono una serie di locali e spazi votati al divertimento non convenzionale. Uno di questi luoghi è lo Spazio Alfieri, nato sulle ceneri dell’ex cinema (dove, a onor del vero, vengono organizzati eventi per tutti, dai 20 agli 80 anni): offre proiezioni, concerti, workshop, dibattiti, momenti dedicati all’enogastro-

 tender

tavoci del movimimento in città. Il risultato sono serate danzanti che vedono la partecipazione di un numero sempre maggiore di persone, che si riuniscono per ascoltare buona musica, ballare e – perché no – vestirsi alla maniera dei mitici anni Trenta. L’appuntamento fisso è il mercoledì alla libreria La Citè, con djset e piccole lezioni di danza. Chi invece vuol fare sul serio può iscriversi a un corso vero e proprio, ormai disponibili in tutti i quartieri della città.

 Web

tuballoswing.it

otografia e viaggi, storie, persone, contaminazioni: mescolare tutti gli ingredienti e sorseggiare bollente. Si chiama “Il tè del sabato” l’iniziativa che prende vita ogni due settimane nel temporary atelier della fotografa Lucia Baldini (via dei Fossi 7r/f) a partire dall’8 febbraio. “Sarà un’occasione per chiacchierare, confrontarsi – spiega – un vero e proprio salotto”, con tanto di degustazioni di tè messo a disposizione dalla Peter’s tea house (via de’ Fossi 57r). Si parte dai temi e dai soggetti della ricerca fotografica di Lucia, per poi spaziare e discutere delle proprie esperienze, in un gioco di confronti: l’8 febbraio si parla di danza, il 22 di cinema e teatro, l’8 marzo di viaggio e il 22 di paesaggi onirici. Da Carla Fracci al backstage dei film di Mazzacurati, dagli spettacoli onirici di Roberto Abbiati alle strade di Cuba, fino ai luoghi immortalati grazie a un foro stenopeico. L.V.Z.

la stima profonda che provava per padre Ernesto Balducci ciò che portò Egidio Macherelli, filosofo autodidatta, a mettere nero su bianco i suoi pensieri. A venti anni di distanza (Macherelli è scomparso da tempo), la sorella ha rintracciato il manoscritto con le minute di Balducci e ha deciso di darlo alle stampe con il titolo “Una proposta cosmologica” (edizioni Ilmiolibro.it). Nel testo, Macherelli non dialoga con i grandi del pensiero filosofico né potrebbe citarli perché non li ha mai letti. Altrettanto si dica per i testi scientifici di fisica e astronomia. Eppure i temi e gli spunti del dibattito filosofico ci sono tutti e tante sono le zone di compresenza e vicinanza con i grandi pensatori. Libero da ogni costrizione di genere, usa come elemento esplicativo una serie di apologhi che danno intensità alle sue conclusioni filosofiche, quelle di una mente aperta, libera e fuori dagli schemi.

iovani drammaturghi, cinque opere originali, teatro d’autore fuori dai circuiti convenzionali: al teatro di Ponte a Mensola (via D’Annunzio 182) torna la rassegna Faliero Pucci Off, sotto la direzione artistica di Matìas Enoch Endrek. Si parte il 13 e 14 febbraio con “Ercole e le stalle di Auglia”, di Marco Di Costanzo con Stefano Parigi. Da segnalare l’Amleto dell’attore e regista Michele Sinisi, che arriva a Firenze il 26 marzo. Il calendario vede poi “Crisis, una fiaba popolare” di e con Debora Mattiello (28 febbraio), “Sette colpi di pistola” di Massimiliano Mastroeni e Rosa Sarti con Valerio Napoli (14-15 marzo) e “In nome del popolo italiano” di Matteo Bacchini, con Silvia Frasson e Daniele Bonaiuti (11-12 aprile). Inizio degli spettacoli alle 21.15, con la possibilità di gustare l’apericena prima che il sipario si alzi. Info: 055.609036. G.C.

Appuntamento dal 7 al 9 marzo con la rassegna “Tutti nello stesso piatto. Edizione Toscana”, full immersion nel cibo e non solo per mostrare, documentare e raccontare il processo di produzione che sta dietro quello che mettiamo nel nostro piatto.

 Glue

Parigi. Sono le tre e mezza di una notte d’inverno. Un ragazzo e una ragazza si incontrano davanti al cancello della metropolitana chiusa. Sembra l’incipit di una grande storia d’amore, ma ci troveremo davanti a tutt’altro: si tratta del curioso inizio dello spettacolo “Consigli per sentirsi a proprio agio in ascensore”. Regia di Massimo Alì (19 febbraio).

 Combo

Tutti i mercoledì Combo si trasforma in una milonga e lascia spazio agli appassionati di tango. A partire dalle 22 una serata sensuale e divertente curata dall’associazione Asd Tango Florido. Olé.

 Brac Riprende la rassegna “Scritture di Luce”, appuntamenti con gli autori e i fotografi organizzata alla Brac dall’associazione Deaphoto. Il 15 febbraio appuntamento con il viaggio fotografico di Marco Bulgarelli, Danubius (Postcart), mentre il 22 febbraio arriva Francesco Zanot con il suo recentissimo libro-intervista al fotografo americano Alec Soth, Conversazioni intorno a un tavolo.

 la citè

Ultimi giorni per visitare la mostra Viet-à-porter, finestra sul Vietnam contemporaneo immortalata dai due giovani fotografi Giulia Righi e Riccardo Catastini. Colori, umori e anime si fondono negli scatti della coppia. Fino al 9 febbraio.

 Flog

Esponente di punta della scena R’n’R internazionale, Marco di Maggio è l’unico artista italiano a essersi esibito al teatro del Grand Ole Opry di Nashville, tempio del rock. Tutti pronti per ballare? (15 febbraio)


#Cultura

Febbraio 2014 | 17

 L’anniversario

Non solo David: Viaggio a Firenze Sulle orme di michelangelo Barbara Biondi

S

ono passati oltre quattro secoli e mezzo, eppure il David è sempre lì, a ricordarci cosa sia la prefezione. Il 2014 è l’anno del 450esimo anniversario dalla morte del maestro Michelangelo Buonarroti, e per celebrarlo come si deve non può mancare una visita alla Galleria dell’Accademia. Per vedere il suo David, certo, e i Prigioni. Ma anche la mostra che apre i battenti il 18 febbraio, “Ri-conoscere Michelangelo. La scultura del Buonarroti nella pittura e nella fotografia dall’Ottocento ad oggi”, esposizione dedicata a tutti quegli artisti che hanno visto riflesso nella loro opera un rinnovato interesse e ammirazione per l’artista. Ma un anniversario così importante è anche l’occasione giusta per andare a risco-

prire tutti i luoghi fiorentini che Michelangelo frequentò o che conservano capolavori talvolta offuscati dalla celebrità del fiero David. Il primo step non può che essere Casa Buonarroti, in via Ghibellina, dimora della famiglia (dove Michelangelo in realtà non visse mai) oggi trasformata in museo, all’interno della quale sono conservati bozzetti, disegni e alcune opere giovanili del maestro. Dal quartiere di Santa Croce in un attimo si arriva al museo del Bargello, dove sono custoditi il Bacco, il Bruto, il Tondo Pitti e il David Apollo. Di tappa in tappa si arriva a Palazzo Vecchio dove, nel Salone dei Cinquecento, si trova il Genio della Vittoria, statua proveniente da una delle versioni del mausoleo di Giulio II. D’obbligo una visita agli Uffizi

per vedere dal vivo i colori brillanti del Tondo Doni, mentre al museo dell’Opera del Duomo è corservata la Pietà Bandini (una delle pochissime opere accessibili al pubblico durante i lavori di ampliamento del museo) che l’artista pensò per la sua tomba. Monumentali è l’unica parola che rende l’idea quando si parla della biblioteca laurenziana e della sagrestia nuova di San Lorenzo, che vennero commissionate a Michelangelo da Leone X e Clemente VIII, papi della dinastia dei Medici. Ultimo step di questo viaggio sulle orme del maestro è Santo Spirito. Nella quiete della basilica è infatti conservato il crocifisso ligneo che si pensava perduto e che invece fu riscoperto negli anni ‘60 dalla studiosa tedesca Margrit Lisner.

 Web

unannoadarte.it Tel. 055.294883

Lo scatto di Karen Kors tratto dalla serie “The work of art in the age of mechanical reproduction”

 Al Verdi

Uno spettacolo “magico”. a suon di illusioni

I

n quanti, da bambini, hanno sognato di fare il prestigiatore? O magari il lanciatore di coltelli? Tutti novelli Houdini alle prese con carte, sparizioni e catene da spezzare. Per soddisfare la voglia di magia di piccini e nostalgici di spettacoli che lasciano a bocca aperta, arriva al Teatro Verdi “Magic Florence” (domenica 23 febbraio alle 16.45), prima edizione di uno spettacolo a cura di Mattia Boschi che promette sketch esilaranti dedicati a tutta la famiglia, messi in scena da un team rodatissimo di maghi made in Tuscany. C’è l’illusionista Francesco Meraviglia, passato dai classici frac, bastone e colombe a un nuovo percorso artistico, focalizzato sulle “mission impossible”. Poi c’è Disguido, duo di trasformisti e cabarettisti, oltre ad Alvin mask, manipolatore di carte, palline e foulard tra i più grandi d’Europa. E ancora Alberto e Laura Giorgi, già vincitori dello Shanghai magic festival, il mentalista Simone Ravenda e lo stesso Mattia Boschi, reduce dalla messa in scena del suo one man show “Sogno”. Insomma, gli appassionati troveranno pane per i loro denti. Signore e signori, non c’è trucco non c’è inganno. O quasi.

 Zoom

 La ricorrenza

LA PRIMAVERA? SI ASPETTA COSÌ

A CIASCUNO IL SUO SAN VALENTINO

In attesa dell’arrivo della bella stagione, ecco qualche consiglio su come trascorrere al meglio le giornate Matilde Bernini

A

lla primavera manca ancora un mese, eppure ogni sprazzo di sole fa già pensare al ritorno della bella stagione. In attesa che anche il calendario certifichi il suo arrivo, ecco intanto qualche consiglio e proposta sulle cose da fare – se non altro perché, tenendosi impegnati, la bella stagione arriva davvero prima. La prima ipotesi in caso di bel tempo preprimaverile è ovviamente quella di trascorrere una giornata all’aperto. Considerato che il tempo ancora non può offrire troppe certezze, è sconsigliabile organizzare un pic-nic in un prato senza riparo e troppo lontano da casa. Meglio tenersi sul verde, sì,

ma cittadino. Così, un’idea può essere il giardino dell’Orticoltura, a due passi da piazza della Libertà, che offre prati e un’area per bimbi. Altrimenti una tappa a metà fra natura e cultura è il museo di Villa Bardini, con accesso allo splendido giardino recentemente restaurato. Oppure, per i più intraprendenti, si può optare per un parco avventura: basta mezzo pomeriggio di sole per improvvisarsi Indiana Jones o piuttosto Tarzan e arrampicarsi fra gli alberi. I più vicini a Firenze sono nei boschi di Vincigliata e Pratolino. Destreggiandosi fra i corsi mascherati per gli amanti del Carnevale, si avvicina il ritorno di “Bicifi”, in programma dal 28 al 30 marzo prossimi: tre giorni di iniziative,

mostre ed eventi dedicati alla bicicletta, che culmineranno con la “Granfondo”. Indispensabile inforcare le due ruote fin da subito per arrivare in forma all’appuntamento e godersi il percorso che si snoda fra Firenze e dintorni. Altro spunto per avvicinarsi alla primavera con il piede giusto è quello di iscriversi a un corso: non è mai troppo tardi per imparare, e la scelta è vastissima. In tema con l’arrivo della bella stagione si può scegliere un corso di giardinaggio, per preparare il proprio fazzoletto di verde a fiorire quando sarà il momento (le dimensioni non contano, conta il pollice verde), o un corso di cucina, magari vegetariana, in modo da essere pronti a sfornare delizio-

si piatti a base di verdure che in primavera, si sa, non mancano. Altrimenti, un’alternativa può essere un corso di fotografia: con la bella stagione tornano infatti anche le gite fuori porta, ed essere capaci di immortalare le mete più belle non sempre è un gioco da ragazzi. Da non dimenticare, poi, il consueto appuntamento con la giornata Fai di primavera: la XXII edizione della manifestazione che apre le porte di giardini e parchi normalmente inaccessibili ai “comuni fiorentini” è in programma sabato 22 e domenica 23 marzo. Mancano ancora alcune settimane, ma intanto si può cominciare a segnare le date in agenda.

F

esteggiare San Valentino. Dove, come e perché? Se i disfattisti sostengono che si tratti di una festa esclusivamente commerciale, che arricchisce fiorai e gioiellieri e niente più, ci sono ancora tanti inguaribili romantici che cercano la soluzione giusta per passare un 14 febbraio speciale. La città offre tante idee e tanti luoghi per scambiarsi effusioni romantiche, magari precedute dalla classica cena al ristorante con tanto di menù dedicato e cuoricini a iosa. Un bacio con lo splendido panorama di Ponte Vecchio o piazzale Michelangelo a far da sfondo per molti innamorati vale il viaggio nel capoluogo toscano, ma per i fiorentini? Una scelta sempre più di moda è quella di restarsene a casa. Chi opta per le mura domestiche potrà puntare su un catering a domicilio sia per il cibo che per le bevande. Per chi ama l’arte è consigliata una visita mano nella mano in un museo fiorentino, o una scappata a una mostra. Per chi invece preferisce il cinema ma non ha mai

tempo di andarci, San Valentino può essere una buona occasione, magari per una pellicola romantica, di quelle che, senza la “scusa” della festa degli innamorati, il tuo lui non ti accompagnerebbe mai. Infine, la tendenza degli ultimi anni è quella di regalarsi una spa di coppia con massaggio, hammam e brindisi, cullati dalle dolci onde dell’idromassaggio in pieno mood “new age”. Non resta, insomma, che scegliere: a ciascuno il suo San Valentino. M.B,


18 | Febbraio 2014

#Sport  Il calendario

un febbraio mai così “caldo”

N

el gelido febbraio la corsa per la qualificazione in Europa si fa “calda”. Per la Fiorentina di Montella non mancheranno le insidie, complice un calendario non semplicissimo. Dopo la prima partita del mese a Cagliari, il febbraio viola si tinge di nerazzurro: in programma ci sono infatti le due gare contro Atalanta e Inter, entrambe al Franchi. Due incontri da non sbagliare, come quello in programma subito dopo, in trasferta contro il Parma di Antonio Cassano, squadra che, soprattutto in casa, può far male, e alla quale dunque stare particolarmente attenti. Poi febbraio lascerà il posto a marzo, che si aprirà con lo scontro Fiorentina-Lazio, match da vincere in vista di quello che si preannuncia come il mese decisivo dell’anno, ovvero quello delle due (probabili) sfide di Europa League contro la Juventus e del ritorno in campionato contro gli stessi bianconeri. La stagione entra dunque nel vivo e i punti diventano sempre più pesanti: un mese caldissimo, a dispetto di quello che dice la colonnina di mercurio.

Anche questo mese non mancheranno le insidie per la Fiorentina di Montella. E intanto i tifosi viola si “scaldano” in vista degli impegni di marzo

Lorenzo Mossani

 Il punto

 Rossi-Matri

la “nuova” fiorentina, fra arrivi e recuperi

la staffetta viola (e azzurra)

Acquisti e giocatori ritrovati: come è cambiata la squadra Irene Delfino

S

embrava aver perso la “retta via” Juan Manuel Vargas, abituato a sfrecciare dritto sulla corsia sinistra. Potenza nei tiri e precisione nei cross parevano un lontano ricordo per il peruviano, cui la scorsa estate nessuna squadra, nemmeno nel suo paese, sembrava interessata. E pensare che l’esterno sudamericano, soltanto pochi anni prima, avrebbe potuto ambire al dorato Real. Poi, dopo il periodo certo non più brillante della sua carriera, ecco la rinascita, grazie al “restyling”

di Vincenzo Montella. E il ritorno in campo, quando sugli spalti i tifosi si erano quasi dimenticati di averlo in rosa. “Mi ha conquistato con gli allenamenti”, ha raccontato l’Aeroplanino, che evidentemente deve aver toccato le corde giuste per far tornare a brillare il mancino. Per un giocatore ritrovato, un altro che arriva. Un’altra sfida, chiamata Anderson Luis De Abreu Oliveira. Mister 31,5 milioni, che per Sir Alex Ferguson sarebbe dovuto diventare il nuovo Roy Keane, complice la rottura del le-

gamento crociato del ginocchio sinistro non era invece riuscito a trovare continuità di rendimento nella gloriosa Manchester (sponda United). Dall’altra “parte” della stessa città, ovvero al City, è volato invece la scorsa estate Jovetic, ex gioiellino viola che, dopo le ultime stagioni in riva all’Arno, era finito nel mirino di molti top club del Vecchio Continente. Per lui è iniziata l’avventura in Premier League, vissuta però fino a questo momento più dalla panchina (se non dalla tribuna) che in campo. Tanto che

sberleffi vari, che rappresentano Jo-Jo in spassosi fotomontaggi, hanno cominciato a girare su Twitter all’hashtag #WheresJovetic. Risultato: nel capoluogo toscano nessuno rimpiange più il montenegrino, che alcune voci volevano proprio in procinto di tornare a Firenze nel mercato invernale, dopo l’infortunio subito da Giuseppe Rossi. Al posto di Pepito è arrivato invece Alessandro Matri, in prestito secco fino a giugno. Rapporti ricuciti con Galliani dopo le vicende della scorsa stagione o troppa abbondanza in attacco per il Diavolo? Forse, avendo a disposizione la palla di vetro (tradotto, Pazzini di nuovo fermo ai box), Matri non avrebbe mai preso il treno per Firenze, ma sarebbe rimasto in rossonero, nonostante un rendimento deludente nella sua avventura milanese. L’attaccante, in Lombardia, aveva perso la via del gol. Gol ritrovato (e non uno solo, ma addirittura due) nel suo esordio in maglia viola contro il Catania: sarà stato soltanto un caso?

Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it

EDITORE E CONCESSIONARIA PUBBLICITARIA

Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

PUBBLICITÀ Tel. 055 6585939 Fax 055 6801567 email: info@edizionibunker.it STAMPA

Nuova Cesat - Firenze (FI)

Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.10 del 3 Febbraio 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da TNT Post Italia S.p.A.

S

taffette azzurre che si tingono di viola. Il tabellone luminoso lo richiama in panchina. Giuseppe Rossi lascia il campo al 62° tra gli applausi, dopo aver portato in vantaggio l’Italia al 27° minuto con un gol di rapina. È il 29 marzo 2011, siamo a Kiev, dove la Nazionale di Cesare Prandelli sta affrontando l’Ucraina in amichevole. Al posto di Pepito entra Alessandro Matri, all’esordio in azzurro. Un esordio sognato, per la punta, che ci mette meno di venti minuti per gonfiare la rete: all’81°, infatti, servito di tacco da Giovinco, infila il portiere ucraino sul palo più lontano con un preciso piattone destro. E proprio freddezza e lucidità sotto porta, unite alla capacità di trovarsi al posto giusto nel momento giusto, fanno di Matri il perfetto finalizzatore del volume di gioco prodotto dalla Fiorentina di Montella. Non è Pepito, certo, è una prima punta mobile, che può adattarsi a giocare anche da seconda, in coppia con Mario Gomez. Ma, per il momento,

Si è incrociato più volte il destino di Giuseppe Rossi e Alessandro Matri: prima in Nazionale, poi a Firenze

insacca in solitaria, come all’esordio, sempre da favola, in viola con due centri. Pradè gliene ha chiesti dieci, “perché nessuno è di passaggio”. Il conteggio è già iniziato. I.D.

NON RICEVI LA TUA COPIA DE IL REPORTER?

Il Reporter del Q5 raggiunge le famiglie del quartiere 5 di Firenze.

DATI NON RACCOLTI PRESSO L’INTERESSATO Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

CHIAMA IL NUMERO 055 6585939 OPPURE INVIA UNA MAIL A INFO@EDIZIONIBUNKER.IT


#Sport

Febbraio 2014 | 19

 La realtà

 Boxe

NEL QUARTIERE, A COLPI DI FIORETTO

bundu prepara l’assalto

Alla scoperta del “giovane” Club Scherma Firenze

F

irenze ha un campione europeo, pesi welter, di boxe. È Leonard Bundu, che continua a farsi valere sui ring internazionali. All’Excel Arena di Londra il pugile di origine sierraleonese ha battuto il beniamino di casa Lee Purdy. Bundu ha vinto per ko tecnico a soli sette secondi dalla fine della dodicesima ripresa, su un pugile più giovane di tredici anni. Per Leonard Bundu, che difendeva per la quinta volta la corona continentale, si aprono adesso molte prospettive. Il pugile inizierà, a breve, la preparazione per due incontri. I suoi manager stanno valutando una difesa volontaria contro un avversario ancora da designare, e non con Gianluca Branco, 43 anni e a fine carriera. Si cerca un avversario di livello per un incontro da far svolgere, possibilmente, a Firenze, magari con Devon Alexander, americano soprannominato “Alessandro il Grande”, per preparare la semifinale del titolo mondiale Wba da disputare a fine estate. Due appuntamenti che saranno propedeutici all’assalto alla corona mondiale, detenuta dall’italo-statunitense Paulie Malignaggi.

Tante le prospettive che si aprono per Leonard Bundu, campione europeo pesi welter di boxe

Sim.Spa.

 Canottieri Firenze

“2013, un anno storico”

M

Carlo Marrone

P

arliamo di scherma, uno sport affascinante e divertente, con Giacomo Caliterna, vicepresidente, tecnico e atleta del Club Scherma Firenze A.S.D. Spieghiamo a chi non conosce questo sport: cosa è la scherma? Nasce dall’evoluzione di antiche forme di combattimento. Nella scherma esistono tre armi: il fioretto, la spada e la sciabola, che si differenziano per forma, struttura, per il modo di colpire e per il bersaglio valido. Ma anche l’andamento degli incontri dipende dall’arma: quelli con il fioretto richiedono un’ottima tecnica e possono essere molto animati, come gli incontri con la sciabola, o improntati alla prudenza, come gli incontri con la spada. È uno sport per tutti? Dai sei anni in poi può essere praticato da chiunque, anzi, specialmente nell’età della crescita è molto utile per imparare ad avere il pieno controllo di sé, sia fisicamente che mentalmente. La scherma è una disciplina che consente un equilibrato e armonioso sviluppo del fisico, insegna il rispetto delle regole e si focalizza sull’incontro piuttosto che sullo scontro. Valori che si riflettono nella vita di tutti i giorni. Ci parli della storia della società. Nel maggio del 2012, a seguito di una scissione dallo storico Circolo Scherma Raggetti Firenze,

W eb: clubschermafirenze.it Mail: clubschermafirenze @gmail.com

sette futuri dirigenti decidono di dare vita a quella che sarà la loro associazione sportiva dilettantistica. Il Club Scherma Firenze A.S.D. è stato costituito il 9 luglio 2012 e immediatamente affiliato alla Federazione Italiana Scherma, al Coni e alla Uisp. Lo scopo dell’associazione è la diffusione, la pratica e lo sviluppo della scherma e dei suoi valori, la crescita degli schermidori nel rispetto dello spirito sportivo e dei regolamenti della Federazione Italiana Scherma e della Fédération Internationale d’Escrime. Come si svolgono gli allenamenti? La struttura dei corsi, a seconda della categoria, è improntata su tre diverse tipologie di attività: preparazione atletica, lezione tecnica (individuale o di gruppo) con il maestro e assalti con i compagni. All’interno di quest’ultima attività possono essere inserite simulazioni di gara o esercizi particolari. Il maestro e il preparatore seguono tutti gli atleti presenti in sala, mentre gli altri componenti dello staff hanno la competenza solo su alcuni

Il Club Scherma Firenze A.S.D. è nato nel 2012: il suo scopo è la diffusione, la pratica e lo sviluppo della scherma e dei suoi valori, oltre alla crescita degli schermidori

gruppi. Come se la passa questa giovane società a livello agonistico? Il Club Scherma Firenze è solo al suo secondo anno di vita, ma ha già riscosso numerosi successi: cinque qualificati alla prima prova del Campionato Italiano Open a livello assoluto e una finale regionale per un atleta del Gran Premio Giovanissimi. E la stagione è proseguita su questo livello, soprattutto per quanto riguarda le prove a squadre. State portando avanti qualche progetto in particolare? Molti, fortunatamente. Ad esempio i campi estivi e i gemellaggi con l’estero, solo per citarne un paio. Organizziamo anche le “Piaggeliadi” (a fianco della Polisportiva Firenze Ovest): una miniolimpiade riservata ai ragazzi delle scuole elementari e medie di Firenze, che permette di cimentarsi nelle più svariate discipline sportive. Se siete rimasti affascinati da tutto questo, siete i benvenuti a effettuare un periodo di prova gratuito. E chissà che non sbocci un nuovo amore.

emorabile 2013 per la Canottieri Firenze, che ha ricevuto la visita delle leggende Giuseppe Abbagnale e Davide Tizzano, entrambi due volte campioni olimpici tra gli anni ‘80 e ‘90 e oggi presidente e vicepresidente della Federazione Italiana Canottaggio, per festeggiare i successi di un anno e per lanciare la stagione 2014. Il club remiero di Ponte Vecchio ha collezionato la bellezza di quattro titoli mondiali con Stefano Oppo campione Under 23 e poi Assoluto sull’8 Pesi Leggeri, Jacopo Mancini e il timoniere Niccolò Mancusi campioni Junior sul quattro con, altre cinque medaglie iridate, Beatrice Arcangiolini bronzo sul due senza femminile Under 23, Lorenzo Pietra Caprina argento sul quattro senza Junior, Neri Muccini e Leonardo Pietra Caprina argento sull’otto Junior, Lucrezia Fossi sull’otto femminile Junior, oltre a due titoli europei, undici titoli italiani nelle varie categorie e altre medaglie a livello internazionale. “La storia del remo azzurro per celebrare un’annata – ha commentato il presidente Cristiano Calussi – che entrerà nella storia”.

Giuseppe Abbagnale ha fatto visita alla Canottieri Firenze, protagonista di un 2013 ricco di successi e soddisfazioni

Sim.Spa.

Senza appuntamento via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058

NUOVA APERTURA Piazza Ferrucci, 3 info 333.40.22.251


20 | Febbraio 2014

#Rubriche

A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI stendosi, preferibilmente con i panni dell’altro sesso ed andare a prendersi qualche svago, magari provocando i rispettivi mariti, ai quali cantavano questa filastrocca: Deh, andate col malanno vecchi pazzi rimbambiti, non ci date più affanno, contentiam nostri appetiti…

CARNEVALE, BUON COMPAGNO, VENGA PUR TRE VOLTE L’ANNO

Q

uest’antica festività, detta nell’uso toscano anche “Carnovale”, è quella gaudente scansione di tempo che decorre dal giorno successivo dell’Epifania a quello antecedente le Ceneri. Il Carnevale in tempi lontani indicò non soltanto questo periodo dell’anno, ma anche tutte le manifestazioni festose che avevano luogo in tali particolari momenti di allegria collettiva. L’etimologia della parola Carnevale, secondo alcuni storici, deriverebbe da quel vocabolo assai più antico di “Carnasciale”, cioè “carne a scialo”, consumata per l’occasione in grande abbondanza (in modo particolare a Berlingaccio), unitamente alla voglia di divertirsi e di scherzare. Il motto latino semel in anno licet insanire, sentenziava che almeno una volta l’anno si potesse “impazzire” dalla gioia di vivere ed i fiorentini, sempre pronti al divertimento ed alla spensieratezza, aggiungevano che “di Carnevale ogni scherzo vale”, distinguendo però che le burle fossero lecite e non licenziose, in quanto era risaputo che lo “scherzo di mano” era da sempre considerato “scherzo da villano”. Scherzi, risate, fischi e baccano erano gli ingredienti essenziali di uno sfrenato divertimento che si ingentiliva nel mese di febbraio, quando la festa assumeva uno stato d’animo allegro e spensierato, esplodendo e coinvolgendo con il popolo anche distinti ed importanti personaggi senza distinzione di ceto, ordine e condizione. Per Carnevale era così dato modo di divertirsi e di spassarsela: nelle vie si cantava, si ballava, si cenava con carne a “scialo” senza risparmio. L’usanza di mangiare la “ciccia” almeno nel giorno di Berlingaccio (ultimo giovedì di Carnevale o giovedì grasso), era talmente in uso nella nostra città da determinare il proverbio popolare: Per Berlingaccio chi non ha ciccia ammazzi i’ gatto! Del resto lo stesso termine “berlingaccio” aveva origine dall’antico voca-

bolo “berlengo”, che significava “tavola imbandita, mensa, luogo dove si gozzoviglia”. I balli carnevaleschi si svolgevano al Mercato Nuovo (logge del Porcellino), sotto il porticato degli Uffizi, in Piazza del Carmine, Piazza Santa Croce, lungo l’Arno e, nella seconda metà dell’Ottocento, anche negli spazi rimasti disabitati a seguito del “risanamento” dell’antico centro che comprendeva il Ghetto ed il Mercato Vecchio, i quali scomparvero nella colossale operazione edilizia che cancellò per sempre il perimetro della città romana e le innumerevoli testimonianze medievali. Specialmente in epoca medicea nel gaio e festoso periodo di Carnevale venivano organizzati nei palazzi, nelle piazze e nei teatri, grandiose feste da ballo, dette “veglioni”, in quanto si “vegliava” danzando fino all’alba il minuetto, la carola o il trescone. Molto partecipati erano pure i corsi mascherati, a piedi, in carrozza e in cortei di carri allegorici, che sfilavano lentamente per le strade sotto un fitto lancio di coriandoli, seguiti fino a tarda notte da una folla festante, illuminata dalle tenue luce di numerosi tremolanti lumi, resinose torce e sfavillanti falò, dando luce “come fosse pieno giorno”. Ogni Carnevale, si sa, ha la sua ebbrezza e le sue tentazioni, per cui le ragazze da marito volevano uscire di casa a tutti i costi, allettate dalla tentazione del travestimento, per poter far qualcosa di insolito ed essere totalmente “un’altra persona”. Perché tenerci ognor tanto serrate… cantavano le fanciulle, rivolgendosi ai loro familiari per indurli a lasciarle partecipare alla bizzarra festa. Anche le mogli, quasi tutte casalinghe sempre impegnate a sfaccendare per accudire figli e mariti, nonché al lavoro domestico, potevano finalmente concedersi un po’ di divertimento, atteso da un anno, per poter evadere come si direbbe oggi, dalla routine del trantran quotidiano. Speravano di poter godere della diversità di quei giorni, trave-

Così tutti cercavano di alimentare quella spensierata gaiezza, tipica della ricorrenza, al fine di potersi svagare il più possibile, concedendosi magari qualche libertino amoreggiamento, ben consci del vecchio adagio che recitava: L’amore di Carnevale muore in Quaresima Il martedì grasso, vigilia delle Ceneri, fra i ponti Santa Trinita e della Carraia, alla mezzanotte veniva bruciato in Arno un bizzarro fantoccio, che rappresentava il Carnevale, segnando così la fine della festa, peraltro già annunciata dalle ore 23 con un suono di campane, dette “della carne”, che avvisava l’approssimarsi della Quaresima con i relativi giorni “di magro”, ossia dall’astensione di mangiar carne. Fra le fiamme il fantoccio bruciava e con lui ogni impurità del passato che finiva in cenere. E all’indomani, con le Ceneri, tutto tornava come prima. LA MASCHERA DI FIRENZE: STENTERELLO

Il Teatro Borgognissanti, nell’omonima via, rimase celebre soprattutto perché vi recitò l’orologiaio di Rifredi Luigi Del Buono, il creatore di Stenterello. Questo simpaticissimo attore comico seppe dar vita ad un personaggio popolano fiorentino, burlone, scanzonato, seguace dell’onesto e del giusto, che pure negli “stenti” della vita quotidiana sapeva tirare avanti spensierato ed arguto. Dalla battuta pungente, la risposta sempre pronta in un piacevole vernacolo fiorentino,

non volgare ma mite e brioso, Stenterello fu sempre dalla parte dei più deboli, anche se poco o per niente coraggioso. La sua figura è tipica rispetto alle altre maschere dialettali: in quanto fiorentino era padrone dell’idioma nazionale ben comprensibile a tutti e le sue commedie, anche se in vernacolo ed ambientate nella città natale, strada facendo diventavano prose letterarie. Il loro carattere “onesto e lieto” proprio per “famiglia”, fu un vero successo, tanto che dopo averle scritte ed interpretate, si rese necessario stamparle, per il grande interesse che riscuotevano. Del Buono usava presentare al “rispettabilissimo pubblico” le sue commedie in versi, come ad esempio: Signori Fiorentini, levatevi il cappello Nel legger questo invito che a voi fa Stenterello; E ve lo scrive in versi, con rima assai faceta Perché in tempo di pioggia anch’egli fa il poeta! Il tipico costume che indossava Stenterello, da lui stesso inventato e disegnato privo di maschera, era composto da una lunga giacca azzurra a falde su di una sottoveste in tinta vivace, il panciotto rigorosamente giallo ed i calzoni corti neri da cui venivano fuori una calza rossa e l’altra a righe bianche e azzurre che finivano nelle scarpe nere con fibbia di latta; per copricapo una lucerna nera con fregio che copriva i suoi capelli dallo striminzito ed inteccherito codino legato all’insù con un nastro. Dal palcoscenico Stenterello, in un bisticcio di parole, lanciava a tutti frizzi e lazzi scevri di volgarità; egli rappresentava a pennello la sintesi dell’animo popolare cittadino con libertà di dire e di ridere, tanto che intere famiglie potevano assistere spassosamente ai suoi spettacoli. Anche Pellegrino Artusi, nel suo famoso ricettario La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, alla ricetta n° 181 – frittelle di tondone, ha voluto citare “Stenterello”: Se non sapete cosa sia un tondone, chiedetelo a Stenterello che ne mangia spesso perché gli piace. A Firenze non è possibile parlare di Carnevale senza ricordare Filistrucchi, un’antica bottega che risale addirittura al 1720, attività che nel tempo è stata tramandata di padre in figlio con i segreti del truccare e di realizzare parrucche. La bottega è quella di Gabriele e Gherardo Filistrucchi, padre e figlio, in Via Giuseppe Verdi n° 9. In passato il vecchio nome della strada era Via del Diluvio, a ricordo delle alluvioni provocate dalla tra-

cimazione dell’Arno, poi nell’Ottocento, detta Via del Fosso per il fossato che un tempo fiancheggiava le mura del penultimo cerchio costruito in epoca comunale. Proprio quando la strada cambiò il nome di Via del Fosso, prese vita la bottega del barbiere Filistrucchi, rimasta quasi immutata nella lunga scansione temporale che giunge fino ai giorni nostri. L’attività venne iniziata quando ancora il barbiere era pure cerusico, cavadenti, profumiere, acconciatore e truccatore sia per uomo che per donna, usando anche capigliature posticce. L’uso della parrucca riporta al sei-settecento, quando entrò prepotentemente nella moda grazie al re di Francia. Infatti nel 1620 Luigi XIII, figlio di Enrico IV e Maria dei Medici, divenuto calvo nonostante la giovane età, adottò la parrucca con lunghi capelli inanellati, che in breve tempo ebbe una grande diffusione tra il sesso maschile di ogni categoria sociale, essendo usata anche da militari, uomini di legge, preti, monaci e

cardinali. Le donne invece portavano parrucche di mole troneggiante, abbondantemente incipriate, che ornavano con nastri, gioielli e pennacchi. Era ancora l’epoca nella quale la parrucca, oltre a nascondere la completa calvizie, veniva impiegata nei travestimenti carnevaleschi, per le feste in costume e per gli abbigliamenti teatrali. In questo ultimo impiego, al fine del “trasformarsi” degli artisti per le esigenze sceniche, la bottega Filistrucchi andò man mano specializzandosi, donando ai volti femminili la bianchezza dei gigli e la freschezza delle rose attraverso stupendi trucchi e bellissime capigliature acconciate, secondo le esigenze imposte dalle epoche e dalle sceneggiature. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI  Web artusi.net

Il Pungiglione

san valentino, una festa per dirsi “ge tem”

S

an Valentino è la festa degli innamorati. L’amore c’è o non c’è, non serve mica una festa per ricordarcelo. Sarebbe come se si volesse festeggiare le persone che ci stanno sulle scatole. Non serve, a me basta vedere mia suocera e subito mi prende la depressione! Non ho mai creduto in queste dichiarazioni d’amore così esternate. Come gesto d’amore, Anna Tatangelo s’è tatuata Gigi D’Alessio sull’inguine. L’ha fatto anche mia moglie. È un nuovo metodo anticoncezionale: appena lo vedo mi passano subito le voglie! Belen Rodriguez, invece, s’è tatuata il nome del proprio compagno sulla schiena. Purtroppo lei di fidanzati ne ha cambiati diversi e ora sulla schiena si ritrova la fotocopia dell’elenco telefonico di Milano! C’è gente che per cercare un numero telefonico non chiama più i servizi specializzati ma appena vede la Rodriguez le scopre la schiena! San Valentino era un vescovo e i prelati, si sa, fanno voto di castità, quindi sono le persone meno adatte per parlarci d’amore. Sarebbe come se Brunetta fosse il protettore dei giocatori di basket! Certe altitudini per lui sono completamente sconosciute. Diciamolo: San Valentino è solo una festa commerciale. Però mi domando: perché questo aspetto commerciale non lo estendiamo a 360 gradi sulla vita di coppia? Se la festa degli innamorati è promossa dai produttori di cioccolata, troviamo qualcuno che sponsorizzi anche i divorzi! Può funzionare! Chiudo con una frase che ho letto su un muro di Roma: “Ge tem”. Quando si dice la padronanza delle lingue. ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista

 Web

andreamuzzi.it


Lettere

Febbraio 2014 | 21

Editoriale Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it VIA GIOBERTI/1 “LE SOLUZIONI PER I CICLISTI” Gentile redazione de “Il Reporter”, leggo a pagina 3 del numero di Dicembre (edizione Quartiere 2) un trafiletto firmato E.M. intitolato “Quelli che vanno... nel senso sbagliato”. Il breve articolo denuncia il malvezzo di alcuni ciclisti di percorrere Via Gioberti in senso contrario e sostiene la proposta dei residenti di imporre come soluzione maggiori controlli e multe. L’opzione repressiva non tiene conto delle ragioni che spingono i ciclisti a percorrere via Gioberti in senso sbagliato, ossia una mobilità pensata su misura principalmente di automobile, poco di pedone e per nulla di ciclista. Le multe avranno come effetto il ritorno all’automobile di molti volenterosi ciclisti, con conseguente aumento del traffico e del parcheggio selvaggio, i veri problemi di questa bella strada. Perché non pensare piuttosto a soluzioni alternative, come nuovi percorsi ciclabili o - come avviene all’estero - l’autorizzazione per le biciclette di percorrere anche al contrario i sensi unici? Molto cordialmente,

parziale, dei parcheggi in Via Gioberti avrebbe conseguenze tragiche per il quartiere. Le molte persone che abitualmente parcheggiano in Via Gioberti (cosa che personalmente evito il più possibile) si riverserebbero nelle vie limitrofe saturandole facilmente e non si tratterebbe più di un disagio temporaneo (come avviene in occasione di lavori pubblici), ma permanente. Va inoltre osservato che, se chi viene in via Gioberti per un pomeriggio di shopping può permettersi di usufruire dei parcheggi a pagamento di Piazza Alberti e Piazza Beccaria, la stessa cosa non è ammissibile per i residenti del quartiere, che dovendo parcheggiare 365 giorni all’anno si troverebbero da affrontare una spesa proibitiva. È quindi mia modesta opinione che tale proposta, al di là della sua apparenza “ecologista” e “politically correct”, in realtà peggiorerebbe sensibilmente la qualità di vita nel Quartiere 2. Vorrei sinceramente che, per una volta, il problema della viabilità a Firenze fosse affrontato con più “grano salis” e meno demagogia. Con ossequi.

Liliana Grassi

LA SITUAZIONE DELLA ZONA DI PIAZZA DELLA COSTITUZIONE Salve. Sono un residente di piazza della Costituzione, vorrei segnalare il progressivo degrado sia dei giardini della piazza stessa che del tratto di lungo Mugnone che intercorre tra il ponte del Romito e il ponte dello Statuto. Considerato che siamo a due passi dalla Fortezza, sede di prestigiose mostre, e vicinissimi al centro storico devo dire che come biglietto da visita la zona non è proprio un gran che. Lungo il Mugnone molti anni fa un incendio della sterpaglia distrusse le siepi di recinzione e da allora non sono state ripiantate, i diversi alberi abbattuti non sono mai stati rimpiazzati, il marciapiedi è in condizioni pessime, addirittura vicino al ponte del Romito c’è il reale pericolo di precipitare direttamente nel greto del Mugnone. I cassonetti sono divenuti zone di discarica di ogni genere di suppellettili. L’illuminazione è insufficiente e purtroppo ciò crea una situazione di microcriminalità. Per quanto riguarda la piazza devo dire che alcuni lecci stanno morendo e sarebbe bene controllare che non diventino pericolosi. Persino la segnaletica stradale è carente: cartelli abbattuti da camion in manovra mai sostituiti, auto che procedono controsenso perché i segnali sono coperti dai rami, asfalto in pessime condizioni e di

VIA GIOBERTI/2 “LA PEDONALIZZAZIONE E IL PROBLEMA DELLA SOSTA” Spett. redazione de Il Reporter, ho letto nel vostro numero di Dicembre che è in ponte un progetto per la pedonalizzazione parziale di Via Gioberti, cosa che comporterebbe, inevitabilmente, l’eliminazione di un cospicuo numero di parcheggi. Mi sono quindi sentito spinto a scrivervi per levare la mia voce contro quello che considero poco meno di un suicidio urbanistico. Forse chi fa queste proposte non è al corrente del livello raggiunto dal problema dei parcheggi nel Quartiere 2 o forse non ha riflettuto a sufficienza sulle conseguenze della sua proposta. Però io, che vivo in Via Capo di Mondo da più di venti anni, posso assicurarvi che la situazione è già critica. Negli anni scorsi abbiamo assistito ad una costante erosione dei posti macchina disponibili che, pur dovuta ad esigenze innegabili (cassonetti differenziati, rastrelliere per bici, posti riservati) ha complicato il problema della sosta a tal punto che anche una modesta riduzione dei parcheggi, come avviene in occasione di lavori stradali, rende la ricerca del parcheggio un autentico calvario. Vi sarà quindi facile immaginare che un’eliminazione, anche

Leonardo Ciaccheri

conseguenza segnaletica orizzontale invisibile. Tutto questo a fronte di un notevole aumento del traffico. Non voglio dilungarmi oltre, spero che questa mia possa servire a smuovere la situazione di abbandono di questa parte del nostro quartiere. Vi saluto e vi ringrazio dell’attenzione. Roberto Fantoni IL PERCORSO PER USCIRE DALLA ZTL Abito in via dell’Anguillara e quando devo uscire dalla Ztl devo fare un inutile percorso a zig zag per stradine strettissime (spesso intasate da auto in sosta vietata), perché via dell’Acqua è percorribile verso via Ghibellina solo fino a via della Vigna Vecchia. Poi, per poche decine di metri, diventa senso vietato. Eliminare tale senso vietato non creerebbe alcun intralcio al traffico che in quel punto è pressoché inesistente. Grazie per l’attenzione. Cristina Serrutini I CONTROLLI A BORDO DEI BUS Caro Reporter, leggo sempre con grande interesse le vostre edizioni perché sono un prezioso aggiornamento sulle migliorie della città ed è con piacere che ho avuto in passato occasione di condividere con voi osservazioni di vita quotidiana. Da qualche tempo sono diventato utente dei mezzi Ataf apprezzandone i benefici ed i rinnovamenti avvenuti. Come mio solito appena salgo faccio l’obliterazione del biglietto, ma non mi sembra che questa sia una consuetudine praticata da tutti gli utenti. Sicuramente molti hanno abbonamenti o biglietti iniziati su un’altra corsa, per cui l’obliterazione non è necessaria, ma avrei voluto superare questo sospetto verificandoli in occasione dei controlli che mi sarei aspettato esistessero frequentemente. Purtroppo questa occasione non mi è mai capitata. Vorrei pertanto chiedere a voi ed ovviamente all’Ataf, “ma questi controlli esistono?”. Vi sarei grato se poteste darmi qualche informazione in grado di dissolvere il mio sospetto che spero infondato. Vi ringrazio infinitamente per il vostro interesse e vi saluto cordialmente, Virgilio Gallo

“MEZZI PRIVATI SULLA CORSIA PREFERENZIALE”

IL REPORTER RISPONDE

Dopo aver scritto ai Vigili Urbani (senza alcun risultato né risposta), vorrei segnalare che la corsia preferenziale esistente fra Via Tavanti e Via Vittorio Emanuele, direzione P.za Dalmazia, è percorsa frequentemente da veicoli privati non autorizzati ostacolando anche il transito ad autobus Ataf o veicoli di soccorso. Inoltre i veicoli privati che usano abusivamente la corsia preferenziale all’incrocio con Via Taddeo Alderotti non rallentano e creano possibili incidenti. Basterebbe che ogni tanto i Vigili Urbani fossero presenti per far osservare certi divieti e far rispettare il codice stradale. Grazie per l’attenzione,.

Caro Renzo, con la sua lettera parliamo di una delle “usanze” che si stanno purtroppo dimostrando fra le più difficili da sradicare (a Firenze e non solo), ovvero l’utilizzo delle corsie preferenziali da parte di coloro che non ne sono autorizzati. Inutile sottolineare la gravità di questo comportamento, spesso messo in atto a cuor fin troppo leggero da chi, forse, pensa che pochi metri di percorso “abusivo” non possano poi intralciare più di tanto la scorrevolezza delle preferenziali, che dovrebbe sempre essere garantita per i mezzi del trasporto pubblico e per quelli di soccorso. E invece non è così, invece tutti ci dovremmo finalmente convincere, una volta per tutte, che dalle corsie preferenziali non si può e non si deve mai transitare, neppure per pochi metri. Questo per mille motivi: primo, ovviamente, il rispetto delle regole, ma anche per evitare quella “reazione a catena” che a volte (sbagliando, ovviamente) porta a emulare i comportamenti scorretti quando si vede che possono restare impuniti. Servono più controlli, dice lei. Sicuramente, la presenza dei vigili urbani scoraggia

Renzo Sguanci

dalla prima Gli ingredienti perché questo sia un mese importante per la vita fiorentina, insomma, ci sono tutti. Ma questo è anche il mese di un altro appuntamento, da molti meno conosciuto: la festa del gatto, iniziativa che a livello nazionale si celebra il 17 febbraio (data scelta non a caso, come si può leggere su questo numero de Il Reporter). Una ricorrenza, questa, che ci dà lo spunto per parlare di animali. Un “esercito”, quello presente a Firenze, che conta quasi cinquantamila gatti e più di trentamila cani, oltre a una serie varia (e fantasiosa) di piccoli e grandi amici che spazia da conigli a pesci, tartarughe e perfino serpenti. E se da un lato gli animali domestici diventano dunque uno specchio della società che cambia, dall’altra non si può non sottolineare la loro crescente presenza (e importanza) in ambiti sempre più vari della vita cittadina. In ambiti anche molto delicati, come quello della sanità. È qua, infatti, che gli animali – a partire dai migliori amici dell’uomo per eccellenza, i cani – si stanno trasformando in qualcosa di sempre più prezioso nell’aiutare chi sta attraversando un momento di difficoltà, come coloro che sono ricoverati negli ospedali, soprattutto se bambini, grazie a una serie di progetti già partiti o in arrivo che vedono proprio gli animali impegnati “in prima linea”. Un ruolo sempre più utile quello degli animali, insomma, un ruolo destinato a crescere ancora. E questo è bene, ogni tanto, anche soltanto ricordarlo, perché non si ripetano più i casi di maltrattamenti – alcune volte anche gravi – che la cronaca locale ha recentemente raccontato. Ben venga, dunque, una festa tutta per loro, così come ben venga una città sempre più a misura di animali. Ne abbiamo tutti da guadagnare: i nostri amici a quattro zampe come noi. MATTEO FRANCINI

i comportamenti come l’utilizzo “abusivo” delle preferenziali, ma è pur vero che non tutte le busvie cittadine possono essere presidiate contemporaneamente, per quanto debba essere fatto tutto il possibile per tutelare i mezzi di trasporto pubblico e chi sceglie di utilizzarli, per non parlare dei veicoli di soccorso. A questo proposito, risale ai mesi scorsi l’annuncio da parte del Comune dell’installazione di nuove telecamere a protezione delle corsie preferenziali, con l’inizio dei lavori previsto in primavera. L’obiettivo è proprio quello di lasciare libere le preferenziali soltanto per i mezzi autorizzati a transitarvi ed evitare rallentamenti o, ancor peggio, pericoli: e questo vale per la corsia da lei segnalata come per le altre presenti in città. MATTEO FRANCINI m.francini@ilreporter.it


22 | Febbraio 2014

#Salute

 La novità

 Telemedicina

uno strumento contro la retinopatia diabetica

se i controlli sono a distanza

Arrivato a Torregalli, permette di effettuare screening sui pazienti Matilde Bernini

È

arrivato da poco più di un mese all’ospedale di Torregalli il retinografo digitale non midriatico, strumento che consente di effettuare screening sui pazienti affetti da diabete per diagnosticare precocemente l’insorgenza della retinopatia diabetica. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Cristiana Baggiore, responsabile del servizio di diabe-

tologia dell’azienda sanitaria di Firenze Dottoressa, che cosa è la retinopatia diabetica? La retinopatia diabetica è la più importante complicanza oculare del diabete mellito, nonché la principale causa di cecità legale tra soggetti in età lavorativa nei paesi industrializzati. I sintomi ad essa correlati spesso compaiono tardivamente, quando le lesioni sono già avanzate

Il retinografo di Torregalli, con cui vengono effettuati screening per diagnosticare precocemente l’insorgenza della retinopatia diabetica

e l’efficacia del trattamento è limitata. I dati evidenziano che almeno il 30% della popolazione diabetica è affetto da retinopatia e che l’1%, ogni anno, viene colpito dalle forme più gravi. Mediante programmi di screening e trattamento della retinopatia diabetica è possibile ridurre drasticamente la cecità da diabete, con risultati importanti anche in termini di economia socio-sanitaria e ottimi in termini di qualità di vita del paziente. Quanti sono i pazienti diabetici a Firenze? C’è un trend di aumento o di diminuzione della malattia negli ultimi anni? Le persone con diabete nel territorio dell’azienda sanitaria di Firenze nel 2011 erano 42.674, con un’incidenza del 5,2% e una forte prevalenza nel Mugello e nella zona Nord-Ovest. Si deve tener conto che nell’arco di soli nove anni, fino al 2012, la percentuale di malati in Italia è passata dal 3,7% al 5,5%, anche se la Toscana si è mantenuta piuttosto stabile. Per comprendere la gravità del problema si può dire che ogni minuto, in Italia, viene diagnosticato un nuovo caso di diabete. Ogni tre minuti e mezzo un diabetico ha un

attacco cardiaco e ogni dieci minuti un diabetico muore. D’altro canto bisogna rilevare che il numero dei ricoveri ospedalieri per diabete si è ridotto del 20% rispetto al 2000. Ma, soprattutto, sono calate del 51% le complicanze acute, a conferma di un sistema assistenziale specialistico di sicura efficacia. In tema di prevenzione, esistono delle buone abitudini di vita e alimentari da rispettare per evitare l’insorgere del diabete? Il segreto di un’alimentazione sana sta nel variare la composizione dei pasti inserendo un po’ di tutto. Si possono ridurre le calorie in modo da perdere peso, i grassi saturi soprattutto di origine animale, e quei cibi – zuccheri, pane, riso, patate – che fanno salire rapidamente la glicemia, aumentando invece quelli ricchi di fibre. Ma la raccomandazione maggiore è quella di fare attività fisica: abbassa la pressione, riduce i trigliceridi aumentando l’hdl, il colesterolo “buono”, brucia meglio i grassi. L’abbandono della sedentarietà può ridurre anche del 60% il rischio di sviluppare il diabete in soggetti che non ne hanno la predisposizione.

L

a logica è quella di un famoso detto: se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. In altre parole, anziché spostare il paziente o lo specialista che deve valutarne lo stato di salute, si spostano – o si distribuiscono sul territorio – le macchine. Il retinografo arrivato da poco a Torregalli e quello in funzione all’ospedale di Borgo San Lorenzo non sono le sole macchine che consentono ai medici dell’azienda sanitaria di Firenze – nel caso specifico alla dottoressa Cristiana Baggiore del servizio di diabetologia e al dottor Giovanni Laganà di quello di oculistica – di eseguire analisi, controlli e check-up in un luogo e controllare il referto in un altro. L’équipe del reparto di fisiopatologia respiratoria diretto dal dottor Walter Castellani, che si trova al Palagi, per esempio “legge” tutti i giorni le immagini che giungono dagli ospedali di Santa Maria Nuova, Santa Maria Annunziata, Borgo San Lorenzo e Serristori di Figline Valdarno, dove sono installati altrettanti spirometri (un quinto si trova proprio lì, all’ex Iot), macchine che servono per misurare i volumi polmonari di aria provocati dal paziente che inspira ed espira attraverso un sensore in un periodo di tempo specificato. Uno strumento indispensabile per diagnosticare la broncopneumopatia cronica ostruttiva, la Bpco. Un altro strumento entrato da poco in funzione è l’elettrocardiografo che collega la neonata Casa della salute di Scandicci con il San Giovanni di Dio, il primo di una rete che comporrà appunto la telecardiologia. Naturalmente tutte queste macchine richiedono la presenza di personale specializzato che sappia farle funzionare, ma non quella delle competenze tipiche di un medico. Allo scopo sono stati appositamente formati a utilizzarle alcuni infermieri.

Via Paganini n. 28 - 50127 - Firenzetel. 055 4379758 www.centrozen.it - centrozen.fisioterapia@gmail.com


Sgombero appartamenti, Le migliori offerte residenziali, commerciali, stagionali SOLDI solai, SUBITO! cantine. Piccoli traslochi, smontaggio e rimontaggio arredi, trasporti in genere.

SERIETA’ E PREZZI MODICI tuttosvuoto@gmail.com

333 4233131 Per gli inserzionisti privati i costi di pubblicazione di un annuncio immobiliare sulle edizioni cartacee de Il Reporter sono:

30€ per 1 mese 55€ per 2 mesi 80€ per 3 mesi Per informazioni telefonare allo

 055.6585939 o inviare e-mail a: info@edizionibunker.it 1 - 2 VANI FIRENZE LE BAGNESI in contesto verdeggiante vendesi nuovo ottimo appartamento di mq 60 con giardino di mq 60 tutto recintato con buona esposizione accessoriato con cancelli in ferro battuto zanzariere ariacondiz caminetto esterno posto auto di proprieta’ sala cucinotto con archi ripostiglio bagno finestrato camera matrimoniale rif a 201 055 414545 - 335 7363640 SESTO.FNO, bilocale mq47, ampio sogg.cucina, camera matrimoniale, bagno finestrato, balcone abitabile. Ottime rifiniture classe energ. A+. No spese di mediazione, possibilità di personalizzazione, Euro 185.000. APE 10,591 kWh/m²anno. RIF. UMI 6 - 106 055 2335596 – 340 7871696 SESTO FIORENTINO, vista panoramica, bilocale mq 47,50 di nuova costruzione composto da ampio soggiorno-cucina, camera matrimoniale, bagno, loggia di 18 mq e resede esclusiva di 56 mq. Possibilità di rifiniture personalizzate. Classe energetica A+. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di acquisto p. auto o garage. Euro 190.000. APE 15,988 kWh/ m²anno. Rif. UMI 6 – 06 055 2335596 – 340 7871696 SESTO FIORENTINO, vista panoramica, bilocale mq 48,50 in nuova costruzione, composto da ampio soggiorno-cucina, camera matrimoniale, bagno, loggia di 19,25 e un resede di 12,75 mq. Possibilità di rifiniture personalizzate. Classe energetica A. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di acquisto p. auto o garage. Euro 185.000. APE 30,592 kWh/ m²anno. Rif. UMI 6 - 08 055 2335596 – 340 7871696

3 VANI FIRENZE NOVOLI zona regione strada interna tranquilla vendesi attico al piano alto con ascensore luminossissimo appartamento di mq 65 piu terrazza abitabile al piano di mq 25 ingresso soggiorno cucina abitabile camera matrimoniale con balcone ripostiglio bagno con finestra buono stato ottimo prezzo rif a 300 055 414545 - 335 7363640 VIALE BELFIORE pressi vendesi in piccola palazzina vendesi trilocale e bilocale con terrazza abitabile pino 3° no ascensore perfettamente ristrutturato consegna dicembre / gennaio richiesta per il trilocale € 195.000,00 e per il bilocale € 170.000,00 rif a 302 055 414545 - 335 7363640 SESTO.FNO, trilocale mq 67 oltre balcone abitabile, con ampio sogg.-cucina, 2 camere e bagno finestrato. Ottime rifiniture classe energ. A+. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di personalizzazione Euro 265.000. APE 11, 793 kWh/m²anno. RIF. UMI 6 - 102 055 2335596 – 340 7871696 SESTO FIORENTINO, vista panoramica, in nuova costruzione trilocale 70,5mq p.t., sogg.cucina, 2 camere, bagno. luminoso, resede 49,75mq, loggia 18,75mq. Ottime rifiniture, predisposizione climatizzatore, pannelli solari. Costruito con tecniche d’avanguardia, classe energ. A. No spese di mediazione, possibilità di personalizzazione, acquisto p. auto o garage. Euro 265.000. APE 30,951 kWh/m²anno. RIF. UMI 6 - 01 055 2335596 – 340 7871696

SESTO.FNO, nuova costruzione, luminoso trilocale mq 75 oltre balcone abitabile 20 mq ca. Ampio sogg.-cucina, 2 camere, bagno finestrato. classe energ. A. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di personalizzazione, acquisto p. auto o garage. Euro 285.000. APE 22,583 kWh/m²anno RIF. UMI 6 – 101 055 2335596 – 340 7871696

4 VANI FIRENZE ISOLOTTO contesto villa voger strada interna via segantini vendesi ottimo appartamento di mq 90 oltre terrazze ripostiglio piano 4 con ascensore 2 posti auto protetti cantina ottimi affacci riservati spese condominiali € 60,00 termosigolo prezzo di richiesta secondo piano economico € 220.000,00 minimo € 245.000,00 max rif a 408 055 414545 - 335 7363640 GAVINANA vendesi appartamento di mq 85 di 4 vani ingresso soggiorno cucina abitabile 2 camere 1 bagno con finestra 1 balcone dalla cucina termo sing stato buono spese condominiali € 80,00 mensile rif a 410 055 414545 - 335 7363640 COVERCIANO via manni in buon palazzo di 4 piani vendesi appartamento ristrutturato al 3° piano con ascensore di mq 80 vani 4 ingresso soggiorno cucina semi abitabile ripostiglio 2 camere matrimoniali 1 bagno con finestra terrazza con lavanderia termo sing aria condizionata impianti a norma richiesta prezzo medio di realizzo da € 252.000,00 a € 269.000,00 vedi condizioni economiche proposte rif a 419 055 414545 - 335 7363640 VIALE REDI strada interna adiacente vendesi elegante appartamento ristrutturatissimo di mq 70 piano 3° ed ultimo termo sing. aria condizionata zanzariere porta blindata impianti a norma sala cucina abitabile 2 camere matrimoniali bagno finestrato terrazzino dalla cucina rif a 440 055 414545 - 335 7363640

GALLUZZO centro in contesto silenzioso e verdeggiante vendesi ottimo 5 vani di mq 110 piano 2° ( no ascensore ) termo sing. terrazzo ampio coperto abitabile ingresso sala con balcone cucina abitabile con terrazzo nel verde 2 camere matrimoniali 1 sing. bagno finestrato ripostiglio possibilita’ garage richiesta in aspettativa con offerte medio prezzo dal minimo €335.000,00 max € 365.000,00 secondo condizioni economiche rif a 506 055 414545 - 335 7363640 ISOLOTTO vendesi appartamento di 95 mq con ascensore ingresso soggiorno cucina abitabile 1 camera matrimoniale 2 camere sing.ripostiglio bagno con finestra 2 balconi posto auto risc. sing. richiesta prezzo medio di realizzo da € 230.000,00 a € 255.000,00 secondo condizioni economiche proposte rif a 512 055 414545 - 335 7363640 SESTO-FIORENTINO, app. angolare nuova costruzione, libero su 3 lati, di mq 105, con: cucina abitabile, grande sogg., 3 camere, 2 bagni, rip., oltre 2 ampi balconi. Ottime rifiniture, Classe energ. A+. Nessuna spesa di mediazione. Possibilità di rifiniture personalizzate, acquisto p. auto o garage. Euro 410.000. - APE 17, 192 kWh/ m²anno RIF. UMI 6 – 107 055 2335596 – 340 7871696

SESTO F.NO in buon palazzo vendesi al 1° piano con ascensore appartamento di mq 110 con ingresso soggiorno cucina abitabile sala pranzo 3 camere ripostiglio 2 bagni terrazze termo.sing cantina e garage prezzo interessante rif a 517 BRUNI - IGO IMMOBILIARE 055 414545 - 335 7363640

SESTO FIORENTINO, vista panoramica su Firenze, 4 vani, 97mq su 2 livelli nuova costruzione con ampio sogg.-cucina, 2 camere, 2 bagni finestrati. Molto luminoso, 2 balconi di 14 mq. Ottime rifiniture: portone a tripla blindatura, infissi con triplo vetro, videocitofono, predisposizione climatizzatore, pannelli solari. Classe energ. A+. No spese di mediazione, possibilità di personalizzazioni. Euro 345.000 APE 21,078 kWh/m²anno - RIF. UMI 6 – 209 055 2335596 – 340 7871696 SESTO.FNO, luminoso app. di mq 78 con giardino composto da cucina, sala, 2 camere, doppi servizi. Ottime rifiniture classe energ. A. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di personalizzazioni, acquisto p. auto o garage. A partire da Euro 299.000,00. APE 24, 103 kWh/m²anno RIF. UMI 6 – 05 055 2335596 – 340 7871696 055 2335596 – 340 7871696

5 VANI FIRENZE SOFFIANO in ottimo palazzo vendiamo appartamento di mq 100 con ingresso soggiorno con caminetto angolo cottura sala pranzo 2 camere matrimoniali ripostiglio 1 bagno con finestra lunga terrazza che si puo’ accedre dalla cucina dalla camera e dalla sala pranzo piccola soffitta termo sing. garage buone condizioni rif a 503 055 414545 - 335 7363640

VIA RESPIGHI zona puccini vendesi elegante appartamento di vani 6 ristrutturato piano alto con ascensore contesto nel verde con viali giardini e alberi di alto fusto ingresso ampia cucina abitabile con terrazzo salone doppio con terrazzo 2 camere matrimoniali studio ripostiglio 2 bagni con finestra 2 posti auto di proprieta’ esclusiva cantina in opzione rif a 613 055 414545 - 335 7363640

SETTIGNIANO vicinanza paese in posizione panoramica vista monumenti vendesi particolare appartamento in ottimo contesto con giardino antistante . garage posto moto . rifiniture extralusso con particolari architettonici di rilievo mq 130 salone doppio cucina abitabile camera matrimoniale camerina 2 bagni ripostiglio ulteriore camera cucinotto bagno lavanderia studiolo richiesta €580.000,00 trattabili rif a 600 BRUNI - IGO IMMOBILIARE 055 414545 - 335 7363640

FIRENZE nova in palazzo anni '70 al quinto ed ultimo piano con ascensore vendesi appartamento di mq 130 con ingresso soggiorno cucina abitabile studio 3 camere ripostiglio 2 bagni finestrati ampi balconi e terrazza abitabile nell'lastrico solare buono stato richiesta prezzo medio di realizzo da € 355.000,00 a € 375.000,00 rif a 602 BRUNI - IGO IMMOBILIARE 055 414545 - 335 7363640

BECCARIA in palazzo prestigioso dei primi del ‘900 vendesi elegante appartamento con affreschi piano medio balcone perimetrale vista monumenti ascensore mq 180 da ristrutturare vani 7 con 2 bagni finestrati richiesta adeguata per un buon acquisto rif a 701 055 414545 - 335 7363640

SESTO.FNO, app. 95mq su 2 livelli agli ultimi piani di nuova costruzione con ampio sogg.-cucina, 2 camere e 2 bagni e balconi abitabili. Classe energ. A+. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di personalizzazioni. Euro 330.000 APE 17, 292 kWh/m²anno RIF. UMI 6 – 208 055 2335596 – 340 7871696 SESTO FIORENTINO, vista panoramica, nuovo complesso immobiliare, appartamento di 79 mq composto da un ampio soggiorno-cucina, tre camere da letto e due bagni. E’ molto luminoso e dispone di una loggia di 24,50 mq e di una resede di 64,50. Classe energetica A. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di acquisto p. auto o garage. Euro 305.000. APE 23,903 kWh/ m²anno. Rif. UMI 6 – 04 055 2335596 – 340 7871696

immobile libero su 4 lati garage mq 34 cantina mq6 prezzo di buona opportunita’ rif a 601 055 414545 - 335 7363640

NOVOLI VICINANZA tribunale nuovo polo universitario al piano ultimo con ascensore in piccola pazzina vendesi vani 5 di mq 110 ingresso ampio 2 ripostigli sala doppia 2 camere matrimoniali 1 camera sing. bagno finestrato cucina 2 balconi buono stato richiesta € 345.000,00 trattabili possibilita’ garage rif a 516 BRUNI - IGO IMMOBILIARE 055 414545 - 335 7363640

PIAZZA LIBERTA’ strada adiacente vendesi prestigioso appartamento di mq 350 (volendo anche ufficio) piano alto con ascensore garage vani 12 veranda coperta abitabile altezze metri 3,70 palazzo storico portierato ,importante ingresso museale dove si affacciano tutte le stanze 2 ingressi al piano balcone di servizio richiesta € 1.100.000,00 rif a 12/1 055 414545 - 335 7363640 SESTO FIORENTINO, in prestigioso complesso immobiliare di nuova costruzione, app. al II ed ultimo p. di 135 mq con cucina abitabile, ampio sogg., 3 o 4 camere, doppi servizi e 2 grandi balconi abitabili.Classe energ. A+. Euro 460.000 Nessuna spesa di mediazione. APE 21, 367 kWh/m²anno - RIF. UMI 6 – 202 055 2335596 – 340 7871696

COVERCIANO in contesto tranquillo e signorile vendesi attico al 3° piano ed ultimo con ascensore di mq 100 al quale si aggiungono mq 30 delle varie terrazze con vista colline di settignano abbiamo un ingresso un soggiorno doppio cucina abitabile ripostiglio bagno con finestra 2 camere matrimoniali cantina possibilita’ garage giardino condominiale richiesta € 395.000,00 trattabili rif a 524 BRUNI - IGO IMMOBILIARE 055 414545 - 335 7363640

SESTO FIORENTINO, vista panoramica, appartamento di 163,50 mq in nuova costruzione posto al secondo piano, su 2 livelli, composto da: un grande soggiorno, cucina abitabile, cinque camere matrimoniali, due bagni e un

ripostiglio. L’appartamento dispone di due balconi di 24,50 mq. Possibilità di rifiniture personalizzate. Classe energetica A. Nessuna spesa di mediazione, possibilità di acquisto p. auto o garage. Euro 550.000. APE 25,534 kWh/ m²anno. Rif. UMI 6 - 206. 055 2335596 – 340 7871696

VILLE E VILLETTE FIRENZE CASTELLO in contesto unico nel verde vendesi ottima porzione di villino bifamigliare totalmente indipendente mq 190 oltre a giardino di mq 500 privato vani 6 con 2 bagni finestrati balcone dependence inclusa di mq 40 posti auto 4 cancello con ingresso esclusivo richiesta prezzo medio di realizzo da € 655.000,00 a € 695.000,00 vedi condizioni economiche proposte rif vo 110 055 414545 - 335 7363640 FIRENZE BOLOGNESE vendiamo particolare porzione di villa totalmente indipendente del ‘400 panoramica su firenze finemente ristrutturata tipologia loft mq 300 oltre a giardino terreno mq 5.000 a ulivi piscina in progetto salone quadruplo studio 3 bagni 3 camere cucina dispensa rif vo108 055 414545 - 335 7363640 PISTOIA COLLINE PISTOIESI marliana goraiolo presentiamo porzione di villa indipendente di mq 120 in strada privata due ingressi giardino di mq 300 carrabile recintato terrazza abitabile mq 35 panoramica soggiorno cucina abitabile in muratura camino 2 camere matrimoniali ampio bagno finestrato camerina sottotetto ripostiglio cantina termosingolo legnaia richiesta €180.000,00 rif gor. 055 414545 - 335 7363640

COLONICHE E TERRENI FIRENZE CERTOSA FIRENZE contesto panoramico vendesi indipendente porzione di colonica ristrutturata libera su 3 lati con vialetto proprio parcheggio per 5 auto vani 6 su 2 livelli piano terra ingresso cucina tinello salotto bagno ripostiglio aia e giardino di 1200 metri piano 1° 2 camere matrimoniali con cabina armadio e bagno finestrato dependance per ospiti con camerara bagno e giardino di 400 metri rif c 101 055 414545 - 335 7363640 POZZOLATICO versante mezzomonte vendesi antica colonica in pietra perfettamente ristrutturata con attenzione ai particolari conservativi mq totali c/a 700 mq con giardino e terrenoad ulivi gia’ 3 unita’ indipendenti l’immobile e’ posto in posizione collinare dominante sulle valli e’ accessoriata con una piscina evidenziamo le rifiniture di pregio con cotto scale in pietraserena travi a vista verende e loggiati rif c 107 055 414545 - 335 7363640 FIRENZE SUD zona bellariva in prima collina vista monumenti firenze vendesi particolare borgo colonico composto da 3 unita’ indipendenti 300 mq corpo centrale 2 livelli 100 mq antiche stalle 50 mq fienile ( da ristrutturare ) terreno ad olivi 2000 piante camini forno area parcheggi loggiati evidenziamo ulteriori mq 300 ex deposito attrezzi in via di sanatoria ulteriori informazioni in studio rif c 109 055 414545 - 335 7363640

COMMERCIALI AFFITTO FONDI E GARAGE ALL’USCITA DELLA FI-PI-LI, vicinissimo al casello autostradale di Firenze-Scandicci, affittasi fondi di varie metrature, posti al piano primo e al piano terra, con possibilità di carico/ scarico merci, ottima costruzione, dai 90 ai 1.000 mq. Prezzi a partire da Euro 8/mq. 055 2335596 – 340 7871696 UFFICI

SESTO CENTRO affittasi villa del’900 di mq 600 con parco esclusivo cat a10 recintato spazio adibito a parcheggio la prestigiosa villa si sviluppa su 3 livelli oltre a seminterrato impianti a norma riscaldamento sing. perfettamente ristrutturato adatto a studi professionali ,centri benessere, scuola di musica, centro formazione , clinica , piccolo albergo ,gia’ disponibile possibilita’ di vendita BRUNI - IGO IMMOBILIARE 055 414545 - 335 7363640

PONTE VECCHIO affittasi prestigiosi uffici piano ultimo con ascensore di mq 200 panorama su tutti i monumenti e percorso fiume arno gia’ 5 vani oltre bagno ristrutturati impianti a norma palazzo di alta rappresentanza portierato gia’ libero richiesta locativa adeguata rif uf 101 BRUNI - IGO IMMOBILIARE 055 414545 - 335 7363640

COMMERCIALE VENDITA UFFICI

VIALE MAZZINI strada adiacente vendesi terratetto di mq 240 vani 12 con garage e corte attualmente gia’ studio professionale di storica attivita’ buona rendita garantita con contratto 6+6 l’immobile e’ adeguato e rispondente a tutte le norme di legge richiesta € 1.000.000,00 trattabili RIF U 110 BRUNI - IGO IMMOBILIARE 055 414545 - 335 7363640

Per informazioni telefonare allo

 055.6585939 o inviare e-mail a: info@edizionibunker.it

SESTO FIORENTINO, in prestigioso complesso immobiliare di nuova costruzione, app. 100 mq con ampia cucina/sogg., 3 camere, doppi servizi e 2 balconi abitabili. Ottime rifiniture, Classe energ. A+. Euro 375.000 Nessuna spesa di mediazione. APE 14.27 kWh/ m²anno - RIF. UMI 6 – 103 055 2335596 – 340 7871696

OLTRE 5 VANI FIRENZE FIRENZE NOVA ultimo piano con ascensore vista monumenti vendesi elegantissimo appartamento con 3 terrazzini parzialmente abitabili (affacci no ferrovia ) ingresso ampio con finestra salone doppio con terrazzo cucina abitabile con terrazzo 2 camere matrimoniali 1 camera sing. 2 bagni finestrati

GRASSINA a 2 km dalla piazza in posizione panoramica. Secondo piano:bilocale (40 mq) ristrutturato Cotto e travi a vista, servizio finestrato, termosingolo. Classe energetica G - Richiesta: 145.000€ Telefono: 347/3124810


24 | Febbraio 2014

Il Reporter per il sociale

Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili

Via Ontignano, 44 - 50061 Fiesole [Fi] Tel/Fax 055.695047 • Cell. 335.362203 info@tommasino.org • www.tommasino.org CF 94078280487 • PI 05090750489 • c/c postale 12158531


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.