www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere
dott.
Gianluca Marini MEDICO CHIRURGO
In occasione del 20° anno di attività,sconto del 20% sulle prestazioni di conservativa per i lettori de Il Reporter che si presenteranno con la rivista
Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.32 del 3 Luglio 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da NEXIVE S.p.A.
Luglio 2014
Anno VIII Ed. 32
Firenze Quartiere 2
Campo di Marte Coverciano Cure
Distribuito da
Studio: via Spinello Aretino, 18 50134 Firenze Tel. 055 71.69.52 studio.gmarini@libero.it
Formula Direct simply
Dopo le elezioni
✎ Editoriale
tutte le sfide del “nuovo” quartiere
VACANZE CON VISTA (SUL futuro) Matteo Francini
I
l caldo è tornato a mettere sotto assedio la città, chioschi e locali all’aperto hanno riaperto i battenti, chi può parte alla volta del mare e chi non può (o non vuole) si accontenta della tintarella “urbana”, sdraiato sulla spiaggia dell’Arno o sul prato di qualche parco fiorentino. In una parola, è di nuovo estate. Tempo, tradizionalmente, di rallentare un po’ il ritmo e pensare alle vacanze. Ma non per tutti.
Il neo-presidente Pierguidi si presenta. Ecco le priorità del consiglio di rione
☛ pagine 2-3
Fiorentina
a tu per tu con beppe virgili
L’
ex centravanti viola, che ha scelto Firenze come casa e che sta per spegnere 79 candeline, si racconta a Il Reporter. A partire dalla finale di Coppa dei Campioni contro il Real Madrid.
☛ pagina 18
Musica, cinema e festival: il cartellone dei mesi più caldi ☛ pagina 16
☛ segue a pagina 21
cantieri e biglietti, rivoluzione-trasporti Gianni Carpini - Enrica Cinaschi
U
n doppio binario di lavori che metterà alla prova il traffico nel quadrante nord-ovest. Fortezza e via di Novoli sono le “zone rosse” degli interventi per costruire la nuova accoppiata di tramvie, le linee 2 (piazza dell’Unità-aeroporto) e 3 (Stazione-Careggi): ecco i lavori più corposi al via in città. Dai binari alla strada, tra non molto sui bus si dirà addio al biglietto di carta: nel giro di una manciata di mesi debutteranno i primi ticket ricaricabili. Tante le novità in arrivo: la “rivoluzione a bordo” può partire.
un’ambulanza per gli animali Arriva a Firenze il mezzo di soccorso per aiutare gli animali domestici.
☛ segue a pagina 7
guida all’estate per grandi e piccini Gite di un giorno, negozi aperti e attività per bambini: idee e consigli per chi resta in città.
☛ segue aLLe pagine 8-9
campo di marte alla prova-mamme
☛ pagine 10-11
se il dentista diventa gratis
☛ pagina 4
☛ pagina 14
La famiglia italiana della frutta
2 | Luglio 2014
Quartiere 2
#Primo piano
Campo di Marte . Coverciano . Cure
Villa Arrivabene/1
giovani e debuttanti, ecco i neo-eletti in consiglio: il quartiere cambia il suo volto Il territorio
da area militare a polo sportivo
I
l territorio del Q2 comprende piazza della Libertà e parte di via Bolognese, segue il torrente Terzollina, il confine comunale con Fiesole, il fiume Arno fino a ponte San Niccolò, ha il suo “centro” nella zona Cure-Campo di Marte-Coverciano, include le frazioni di Ponte a Mensola e Settignano. Gli abitanti sono circa 90mila, di cui quasi 11mila stranieri. Gli over 65 sono 24.863, la popolazione tra i 15 e i 64 anni è composta da circa 55mila unità, gli under 14 sono 10.845. Quanto alla sua storia, Campo di Marte nasce come area destinata a esercitazioni e parate militari, per essere poi riconvertita a polo sportivo nel Novecento, quando ha ospitato le prime società calcistiche di Firenze.
Fannì Beconcini
È
ufficialmente operativo da qualche settimana il nuovo consiglio del Quartiere 2: l’insediamento del presidente Michele Pierguidi e la prima seduta dell’assemblea si sono tenuti il 17 giugno scorso. Da allora, la nuova legislatura ha avuto ufficialmente inizio, tra conferme e new entry. Partiamo dai numeri: per la coalizione di centrosinistra sono stati eletti 12 consiglieri oltre al presidente in carica, dieci del Pd, due della Lista Nardella e uno della lista Sostieni Firenze. Il centrodestra ha ottenuto tre seggi, due con Forza Italia e uno con la lista Giovanni Galli. Per il Movimento 5 stelle i seggi sono due, mentre a Sel ne spetta uno. Rispetto alla formazione del consiglio uscente, è aumentato il numero di rappresentanti dell’area di centrosinistra, a discapito del centrodestra. Ci sono poi i debutti di Sel e del Movimento 5 stelle. In tutto sono diciannove i componenti della nuova assemblea rionale: qualche veterano, ma soprattutto molti volti nuovi. Lucia Ricci e Vincenzo Todaro, del Pd, sono stati consiglieri nella precedente legislatura, così come Stefano Baldassarri di Forza Italia. I restanti eletti sono tutti alla prima esperienza. Molti i giovani: addirittura un-
der 30 sono Lorenzo Bonciani e Petra Taddei del Pd, rispettivamente di 21 e 22 anni, e Virginia Pupi di Sel, 23 anni. Sono trentenni Caterina Nannelli del Pd e Stefano Baldassarri di Forza Italia, under 40 la “grillina” Maria Letizia Magnelli, 36 anni, Veronica Colzi, 36, e Gabriele Sandrelli, 33, del Pd. Voci nuove, dunque, sia in termini anagrafici che di esperienza politica, quelle presenti nel nuovo consiglio di Quartiere, che si aggiungono alla dinamica del confronto tra maggioranza e opposizione ponendo temi vecchi e nuovi: le tradizionali problematiche relative alla sicurezza e al decoro, la questione Tav, la riqualificazione di luoghi e spazi pubblici, da piazza delle Cure a San Salvi fino a via del Pratellino e Nave a Rovezzano, il progetto del riassetto di Campo di Marte in prospettiva dello spostamento dello stadio, le richieste dei cittadini in merito a viabilità efficiente e mobilità alternativa, nonché a gestione dei rifiuti e pulizia delle strade. Negli ultimi cinque anni più di qualcosa è stato fatto, dal nuovo piano per la pulizia delle strade e la gestione dei rifiuti alla riqualificazione di alcuni spazi pubblici e aree verdi. E ancora, sono state costruite strutture pubbliche come la biblioteca
Diciannove componenti, fra loro anche alcuni ventenni. Esordio per il Movimento 5 stelle
Luzi, potenziate le attività dei centri anziani e inaugurati nuovi spazi per i più giovani. Restano aperte le questioni legate ad altre infrastrutture, così come resta la richiesta di una sempre maggiore partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica.
Le opposizioni
sicurezza e viabilità le sfide
P
iù attenzione alla sicurezza, miglioramento della viabilità, riqualificazione degli spazi pubblici, in primis di piazza delle Cure e San Salvi, potenziamento dei presidi sociosanitari: sono queste le principali questioni poste dalle opposizioni nel nuovo consiglio di Quartiere. Per la coalizione di centrodestra, il cui capogruppo è Stefano Baldassarri, le priorità sono la tutela delle infrastrutture a disposizione dei cittadini come biblioteche, scuole e strutture sportive, la sicurezza e il decoro di luoghi e strade, la trasparenza nella gestione della cosa pubblica. È stato inoltre recentemente posto l’accento sui compensi dei presidenti delle circoscrizioni. Il Movimento 5 stelle presenta un programma di valorizzazione e potenziamento della viabilità alternativa, sottolinea l’importanza dell’alfabetizzazione informatica, rivendica la necessità dell’acqua pubblica e di strategie a “rifiuti zero”, sollecita la riqualificazione delle piazze e propone l’adozione di un progetto di passaggio in superficie della Tav alternativo all’attuale piano di sottoattraversamento. La consigliera di Sel Virginia Pupi si fa portavoce della necessità di un percorso partecipato: trasparenza di bilancio e nella gestione dei servizi, cura del welfare con distretti ambulatoriali di quartiere, una mobilità che unisca centro e periferie, spazi dismessi a uso dei cittadini, potenziamento della cicloviabilità e abbandono del progetto Tav. F.B.
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Quartiere 2
Campo di Marte . Coverciano . Cure
#Primo piano
Villa Arrivabene/2
Il nuovo presidente del Q2 Michele Pierguidi: tra i suoi obiettivi c’è quello di iniziare ad affrontare subito i grandi temi come piazza delle Cure e la questione dei parcheggi di Settignano e Ponte a Mensola
Pierguidi: “il mio ufficio sempre aperto ai cittadini”
17/6
Il nuovo presidente: “Affrontare subito i grandi temi”
la prima seduta del nuovo consiglio di Quartiere
Costanza Marrapese
È
Michele Pierguidi il nuovo presidente del Quartiere 2. Dopo il suo insediamento ufficiale, avvenuto lo scorso 17 giugno, abbiamo fatto due chiacchiere con lui. Presidente, che situazione ha trovato una volta insediato? La situazione che ho trovato è sostanzialmente positiva. Nel Q2, dove peraltro abito e sono cresciuto, si vive molto bene. Mi auguro che fra cinque anni i fiorentini possano dire che ci si vive ancora meglio. Ho visto tutte le cose positive lasciate dalla passata amministrazione che, nonostante il periodo di crisi con i tagli alle risorse, ci ha messo tutta la buona volontà e la voglia di stare vicina ai cittadini. Io vorrei continuare su questa linea e, se possibile, fare meglio. Conosce già molto bene il quartiere: da dove inizierà a lavorare? Lo conosco bene, anche se mi sono accorto in campagna elettorale che ci sono alcuni posti che non conoscevo così bene.
Ho frequentato in quel periodo realtà molto belle come i centri anziani di Villa Bracci, via Luna, via Nicolodi, l’area Pettini Burresi. Inizieremo sicuramente ad affrontare i grandi temi come piazza delle Cure, che vorrei portare velocemente in fondo, come anche la questione dei parcheggi tanto attesi di Settignano e Ponte a Mensola. Che cosa farà per ascoltare i cittadini? Intendo occuparmi in prima persona dei problemi come ho sempre fatto nella mia storia politica e personale. Mi è parso che manchi un interlocutore vero: io vorrei essere quell’interlocutore a cui tutti possono rivolgersi. La porta del mio ufficio sarà sempre aperta senza bisogno di appuntamento negli orari lavorativi. L’attenzione per il verde nel quartiere è sempre stata alta, lei cosa pensa di fare? Oggi, con la giunta Nardella, c’è grande volontà di ridare fondi e riconoscere la giusta importanza al territorio e ai quartieri. Anche con l’assessore al decentramen-
Luglio 2014 | 3
Chi è
l’uomo alla guida del calcio storico
C
lasse 1970, Michele Pierguidi è in politica dal 2008. È stato socio fondatore del Pd e ha fatto parte della squadra di Matteo Renzi, prendendo posto in consiglio comunale nella commissione ambiente, sport e sviluppo economico. È stato nominato dall’ex sindaco presidente del calcio storico fiorentino, ed è stato riconfermato in questa carica dal neo primo cittadino Dario Nardella. Tra gli altri ruoli rivestiti quelli di presidente della società sportiva Sancat e di presidente provinciale della federazione italiana pallacanestro e bocce. È sposato e padre di quattro figli. Dal 1977 è abbonato in curva Fiesole. C.M.
Web
q2.comune.fi.it
to Gianassi siamo già al lavoro. Credo che potremo continuare la buona opera dell’amministrazione comunale e fare anche meglio. Quali ritiene che siano le aree che necessitano degli interventi più urgenti? Piazza Nannotti appare ancora degradata, confido nella collaborazione dell’adiacente catena di hamburger per organizzare iniziative anti-degrado. Anche il parcheggio continua a soffrire per lo scarso utilizzo. Ci sarà da migliorare la viabilità generale di piazza Alberti. La stessa via Aretina ha bisogno di parcheggi. Penso alla valorizzazione di via Manni e via Rondinella. Sant’Andrea a Rovezzano non ha un negozio di alimentari, manca una linea di autobus. Penso alla situazione di degrado che sta vivendo da oltre un anno l’ex istituto La Querce dove c’è l’occupazione. Insomma, ci sarà da lavorare tanto.
Focus
san salvi nella lista delle priorità S
econdo il nuovo presidente, una delle questioni più urgenti su cui intervenire in tempi rapidi è la riqualificazione complessiva dell’area di San Salvi. “Ci sono molte cose che funzionano, come le strutture della Asl, le palestre, i Chille de la Balanza, le cooperative, ma ce ne sono altre da migliorare, se pensiamo ad esempio al degrado di alcuni punti e alla ‘strada’ interna che parte da via del Mezzetta e arriva fino a via Andrea del Sarto, che non si può considerare una strada. Poi, all’interno, c’è il campo da baseball: perché non pensare a sfruttare una parte del campo per una struttura per il rugby, sport educativo e in rilancio? Vorrei cercare insomma – spiega Pierguidi – di valorizzare al meglio l’area, stando molto attenti a ogni tipo di speculazione, vigilando perché la zona diventi sempre più accessibile ai cittadini e un polmone verde per tutti i fiorentini”. Quanto alla questione dello spostamento dello stadio, “la vedo una cosa molto impegnativa”, conclude Pierguidi. C.M.
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4 | Luglio 2014
#Famiglie
Quartiere 2
Campo di Marte . Coverciano . Cure
Madri...
...e figli
vita da mamme nel rione: “ecco cosa va e cosa no”
musica “giovane” in via faentina
I punti di forza e quelli più deboli del quartiere secondo una “esperta” Valentina Veneziano
C
ristina Romeo, blogger di “Mamme a Firenze” dal 2010, è una donna curiosa, mamma digitale appassionata, compagna fedele del 2.0 e fiorentina doc. Insieme a lei abbiamo cercato di capire quali sono i punti di forza e quali quelli più deboli del quartiere per le mamme. Cristina, nel blog sono consigliati parchi, ludoteche, spazi giochi, idee per lo shopping e molto altro, aiutando e stimolando la creatività di bambini e genitori. Ma quanto Firenze è a porta-
ta di bimbo? Amo la nostra città, mi sono appassionata nel riscoprirla da un nuovo punto di vista una volta diventata mamma, ma mi sono anche resa conto che Firenze non è ancora abbastanza una città a misura di bambini. Certo, ha buone scuole, posti belli dove portare i bimbi come parchi e musei, attività per il tempo libero, ma anche tanti vuoti nei servizi e conseguenti difficoltà per le famiglie. Vorrei una città all’altezza dei sogni dei nostri bambini.
Cristina Romeo, blogger di “Mamme a Firenze”, illustra i punti di forza e quelli più deboli del quartiere per le famiglie
Web
mammeafirenze.it
Il quartiere 2 è il luogo in cui vivi. Quali posti ti sentiresti di consigliare alle future mamme, o semplicemente a quelle meno esperte della zona? Un parco, un museo o una ludoteca in cui hai pensato “questo ambiente è perfetto per mia figlia”... Le aree verdi, secondo me, in una città sono fondamentali per le famiglie. Nel quartiere 2 io sono particolarmente affezionata all’area Cubattoli (ex area Pettini Burresi), in via Faentina. In estate apre anche di sera e, per chi magari deve rimanere in città, è una risorsa davvero preziosa. Quali difficoltà vivi e vivono le tue lettrici del Q2? Qual è la lamentela più frequente? Non direi che ci sia una lamentela prevalente. Credo però che un disagio ricorrente riguardi le scuole, a cominciare proprio dai nidi d’infanzia e dalla scuola d’infanzia. Le mamme sono preoccupate soprattutto dalla possibilità di non rientrare nelle graduatorie delle scuole pubbliche e statali e di ritrovarsi quindi senza un posto certo per l’anno scolastico. Ti è concessa la possibilità di migliorare uno spazio del quartiere 2: il primo che ti viene in mente? L’area Cubattoli. Da circa un anno a questa parte ha attraversato diverse difficoltà, sono stati tolti alcuni giochi per i bambini e l’area a loro dedicata si è impoverita. Anche a livello di manutenzione credo che potrebbe essere fatto qualche sforzo in più. È un’area davvero molto amata e frequentata, che avrebbe bisogno soltanto di un po’ di attenzione e cura in più.
Martina Passalacqua
Allo Spazio C.U.R.E. (in via Faentina) si trova il centro musicale “LabBand”
È
nato quasi per caso il centro musicale “LabBand” dello Spazio C.U.R.E. (in via Faentina 145), attivo dal 2001. “Io e Paolo lavoravamo in uno studio di registrazioni dove una band provava sempre e solo lo stesso pezzo – ricorda Valerio Morelli dell’associazione Il Globo – l’idea è stata quella di creare un percorso musicale che potesse portare a fare della propria passione una professione, attraverso il confronto con persone competenti”. Ad oggi, con oltre dieci anni di attività alle spalle, i numeri parlano chiaro: più di cento gruppi, per un totale di circa trecento musicisti, hanno transitato per i corridoi dello Spazio C.U.R.E. Le band vengono selezionate attraverso un provino e un colloquio, per capire il genere musicale e la disponibilità a seguire il corso. “Il percorso che offriamo può essere suddiviso in due parti: il laboratorio LabBand, che prevede un lavoro in sala con cadenza bisettimanale, improntato sull’aspetto tecnico, e LabBand live, cioè l’approccio e il riscontro con il pubblico attraverso concerti in vari locali del panorama fiorentino”, continua Morelli. Che poi aggiunge: “Inoltre, fino a qualche anno fa avevamo progetti quali scambi europei grazie a cui mandavamo i ragazzi a suonare in paesi come Germania, Ungheria, Lituania. E per cinque anni abbiamo portato i nostri ragazzi al meeting delle etichette indipendenti a Faenza”. Vengono prediletti gruppi che presentano un loro repertorio originale piuttosto che le cover band, ma questa è l’unica “discriminante”: ciò che viene auspicato è il confronto fra i ragazzi, molti dei quali hanno poi continuato il loro percorso su un piano professionale. I Clever, ad esempio, hanno firmato un contratto con Mara Maionchi, Pippo e i suoi pinguini polari hanno suonato in una delle manifestazioni che precedono il Festival di Sanremo. “Un progetto del genere è stato reso possibile grazie soprattutto al Quartiere 2, che ha deciso di staccarsi dall’idea del classico centro giovani e di approcciare i ragazzi attraverso la musica”. Per quanto riguarda il rapporto con i talent televisivi, secondo Morelli questi hanno avuto il grande pregio di favorire un confronto con personalità competenti in grado di far progredire le giovani band. Non a caso – assicura – la preparazione odierna in materia è molto diversa rispetto a vent’anni fa. E in certi casi anche migliore.
IL PRONTO SOCCORSO GIURIDICO Ogni venerdì dalle ore 10,00 presso i locali del Centro Dell'età Libera di via Carlo Bini 5 (tel 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15,30 presso i locali del Centro per L'Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076) è attivo il servizio di Pronto Soccorso Giuridico, con l'obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all'incapacità di un familiare di provvedere a se stesso. Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo "sportello" sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un'ideale punto di appoggio: da ciò l'ubicazione del servizio presso i locali dei Centri per l'Età Libera.
Il Reporter per il sociale
Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili
Via Ontignano, 44 - 50061 Fiesole [Fi] Tel/Fax 055.695047 • Cell. 335.362203 info@tommasino.org • www.tommasino.org CF 94078280487 • PI 05090750489 • c/c postale 12158531
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6 | Luglio 2014
#Il quartiere in pillole
Bella stagione
Campo di Marte . Coverciano . Cure
Il cartellone
“guida” all’estate, dall’alba al tramonto Parchi, piscine e iniziative: che cosa offre il rione Bianca Porciatti
“V
FILM E LABORATORI PER GRANDI E PICCINI
N
on mancano le iniziative per grandi e piccini organizzate nell’ambito di “Serestate”, il cartellone estivo del quartiere 2. Al Cenacolo di Andrea del Sarto, in via di San Salvi, si tiene la rassegna cinematografica “L’amour fou – L’amore folle”: l’inizio delle proiezioni è in programma alle 21 a luglio, alle 21,30 ad agosto. Ingresso: 2 euro + tessera associativa. Tanti i film in cartellone fino al 30 agosto, tra cui pellicole di Woody Allen (“Crimini e misfatti” il 23 luglio, “Basta che funzioni” il 26) e Kubrick (“Lolita” il 9 agosto). Diversi anche gli appuntamenti in cartellone per “Il teatrino in giardino”, rassegna di spettacoli e laboratori per bambini: dopo “Il Circo Matto”, a cura di Fantulin, in programma l’8 luglio alle 17,30 al parco di Villa Favard, il 9, 16 e 23 luglio (ore 17,30) all’area Pettini Burresi si terrà “Giochiamo con la scienza”, a cura dell’associazione Googol. E ancora, il 15 luglio alle 21, ai giardini di viale Manfredo Fanti, è in programma “Fiabe per sempre”, a cura di Fantulin. Il 18 luglio, alle 17,30, ai giardini di Bellariva sarà la volta de “La Bottega di Geppetto”, laboratorio sempre a cura di Fantulin. Doppio appuntamento ai giardini di viale Fanti il 21 e 24 luglio, sempre alle 21: prima toccherà a “Le Fantapagine”, a cura dei Pupi di Stac, poi a “Hansel e Gretel”, a cura di Teatrombrìa. Tanti anche gli eventi in programma a settembre: il 13, alle 17, al parco di Villa Favard (in via Rocca Tedalda) si terrà un omaggio a Garcia Marquez. Ma prima sarà la volta della Rificolona sul Mensola: il 3, 4 e 5 settembre, dalle 15,30 alle 19, in via Madonna delle Grazie, alla scuola Diaz, è in programma la costruzione delle rificolone, mentre il 6 e 7 settembre, alle 21,15, sarà il momento dei giochi in strada e della sfilata delle rificolone. Alle 22,30 si terminerà con il falò del fantoccio sul greto del torrente Mensola.
Uffici
SPORTELLI URP, L’ORARIO ESTIVO G da citare nel quartiere c’è la “Festa del Mugello”, fino al 17 agosto nell’area esterna dell’Obihall, con specialità locali e musica dal vivo. Tutto qui? Ovviamente no, ma il resto ognuno potrà scoprirlo da solo: basta una passeggiata per rendersi conto delle tante possibilità che Firenze offre (riconoscente) a chi, per un motivo o per l’altro, non l’abbandona nemmeno d’estate.
La “Festa del Mugello”, nell’area esterna dell’Obihall, è una delle iniziative in programma questa estate nel quartiere
li uffici per le relazioni con il pubblico (Urp) del Comune di Firenze entrano in “modalità estate”: ecco il loro orario estivo. Lo sportello che si trova nel quartiere 2, quello del Parterre in piazza della Libertà (cubo 4), sarà aperto dal lunedì al sabato in orario 9-13, il giovedì apertura anche pomeridiana dalle 14.30 alle 17.30. Lo sportello rimarrà chiuso sabato 16 agosto. Per quanto riguarda gli altri uffici in città, quello di Villa Vogel, in via delle Torri, resterà aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il giovedì anche in orario pomeridiano (14.30-17.30). L’apertura del sabato mattina riprenderà da settembre, mentre lo sportello rimarrà chiuso dall’11 al 23 agosto. L’ufficio di via Tagliamento, a Sorgane, resterà invece chiuso fino al 31 agosto.
Anpilandia
AREA DEL MENSOLA, DUE GIORNI DI FESTA
SI RINGRAZIA L’EDITORE PER LO SPAZIO CONCESSO
ento d’estate, io vado al mare, voi che fate?”, cantava Gazzè nell’ormai lontano ‘98. Ma, per chi non parte verso la costa, il quartiere offre varie aree verdi dove trascorrere l’estate, a cominciare dai giardini di Campo di Marte. E poi i parchi di Villa Favard e Villa Bracci, dove viene organizzato “Agosto anziani”. Per chi invece non vuol rinunciare al costume da bagno, il Q2 offre più di una scelta: la piscina Nannini con il suo ampio prato, la Costoli e la piscina esterna della palestra Virgin. E quando cala la notte? La sera rimane forse il momento migliore per godersi l’estate in città, e le location non mancano: Firenze non avrà il mare, ma c’è il lungarno, che nella bella stagione si costella di baracchini, bar e locali all’aperto. Tra le iniziative
Quartiere 2
S
i è tenuta il 24 e 25 maggio scorsi la festa di Anpilandia, dedicata all’area naturale protetta del torrente Mensola, con due giorni di percorsi, visite, stand, giochi e musica. Base della festa è stata Ponte e Mensola, da dove sono partite due escursioni: la prima attraverso le Cave di Maiano, Monte Ceceri (dove Leonardo Da Vinci ha compiuto i primi esperimenti di volo umano), Villa Peyron e il castello di Vincigliata, la seconda diretta a Villa Gamberaia, alla valle del Sambre e a Montebeni. Nel 2014, Anpilandia ha festeggiato la sua decima edizione. Per informazioni e approfondimenti sull’area naturale del Mensola, si può consultare il sito www.anpilandia.it.
Ambiente
VIA ALLA RACCOLTA DEI TAPPI DI SUGHERO A
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rriva anche a Firenze la raccolta differenziata dei tappi di sughero, da avviare poi al riciclo. Si tratta di un progetto nato nel 2011: ora l’iniziativa, promossa da Legambiente, Amorim Cork Italia, Rilegno e Quadrifoglio, approda anche a Firenze e in altri comuni limitrofi. Sono previsti punti di raccolta all’interno delle stazioni ecologiche di Bagno a Ripoli, Sesto Fiorentino, San Casciano e Scandicci. Ma non solo: per facilitare tutti i cittadini, il servizio di raccolta è disponibile anche tramite gli Ecofurgoni (calendario e piazze sono consultabili su www.quadrifoglio.org) presenti settimanalmente nei mercati rionali. Successivamente la raccolta sarà estesa anche al circuito delle Ecotappe di Quadrifoglio, i punti di raccolta fissi allestiti presso scuole, associazioni e altri luoghi, e con l’aiuto dei volontari di Legambiente verranno coinvolti i gestori di cantine, bar ed esercizi commerciali. Il motivo? Avviare il sughero a riciclo – viene spiegato – è un’operazione importante per l’economia e il pianeta: nell’area del bacino mediterraneo crescono circa due milioni di ettari di foreste da sughero, che assorbono ogni anno qualcosa come 14 milioni di tonnellate di Co2, giocando un ruolo fondamentale nel contrasto al surriscaldamento del pianeta ma anche negli equilibri di conservazione della biodiversità e nel contrastare la desertificazione dei suoli. Inoltre il sughero è un prodotto completamente naturale e biodegradabile, e quindi riciclabile infinite volte. Diviso dagli altri rifiuti e avviato a riciclo, può tornare nelle nostre case sotto le più svariate forme, dai materiali per la bioedilizia agli oggetti di design. La raccolta, dunque, può cominciare.
Quartiere 2
Campo di Marte . Coverciano . Cure
#Zoom
Luglio 2014 | 7
Viale Malta
Il servizio
e sull’ambulanza salgono gli animali Gabbie anziché barelle: arriva dalla Misericordia di Varlungo il mezzo per soccorrere cani & Co. Costanza Marrapese
A
rriva a Firenze il mezzo di soccorso per aiutare gli animali domestici. L’iniziativa è della Misericordia di Varlungo, sostenuta dal Comune e operativa grazie all’attività dell’associazione Guida Verde sos animali onlus. Sta arrivando ed è quasi operativo, dunque, il servizio di primo soccorso per gli amici a quattro zampe. Squadre di volontari dell’associazione si stanno formando per dotarsi di tutte le conoscenze necessarie alla stabilizzazione degli animali feriti per il trasporto verso il più vicino centro veterinario. L’ambulanza è proprio come quella degli esseri umani, ed è stata donata dalla Misericordia di Varlungo dismettendola dal servizio di emergenza. Nelle ultime settimane ha dovuto passare tutti i controlli e ricevere le autorizzazioni per essere allestita secondo le normative europee. Sarà dotata, anziché di barella, di gabbie metalliche e trasporti-
Il cane Paolino Curioso in ambulanza insieme a Maurizio Del Giudice, Stefania Castelli, Matteo Cecioni e Vittorio Liuzzo
ni per assicurare lo spostamento in sicurezza degli animali feriti. Le squadre che si stanno formando saranno composte da tre volontari che stanno imparando a riconoscere un’emergenza veterinaria o un avvelenamento, oltre a tamponare una ferita per stabilizzare l’animale e trasportarlo verso la struttura idonea più vicina. Nel progetto, in futuro, sarà previsto anche l’ingresso di un medico veterinario a bordo. “Stiamo operando perché il progetto sia operativo il prima possibile – spiega il presidente dell’associazione Guida Verde, Maurizio Del Giudice – stiamo formando un bel numero di volontari con il corso di ‘primo soccorso veterinario’. L’ultimo esame del 7 giugno scorso ne ha abilitati venti. Una volta ultimato il collaudo del mezzo che ci è stato donato, saremo in grado di essere operativi come si deve: ipotizziamo dopo l’estate. Il servizio sarà attivo chiamando il numero 199.302.118”. L’associa-
zione è attiva dal 2000, in collaborazione con la federazione veterinaria italiana, ed è composta esclusivamente da volontari, una trentina a Firenze, che si autosostengono in ogni attività portata avanti. In tutta Italia sono quindici le autoambulanze dell’associazione: quella fiorentina è stata benedetta nelle scorse settimane alla presenza delle autorità. Per richiedere informazioni all’associazione si può scrivere all’indirizzo e-mail guidaverde.sosanimali@virgilio.it. L’associazione fa sapere che ha continuamente bisogno di sostegno per continuare a portare avanti le proprie attività: per chi vuole effettuare una donazione il numero di conto corrente è 44225522, e si può destinare il 5 per mille attraverso il C.F. 94101210485.
giochi ed esercizi per gli amici a quattro zampe: ecco il “set agility”
I
n viale Malta, all’angolo con viale Fanti, è spuntato il primo set di giochi “agility” per i cani che, se avrà successo, sarà poi installato anche negli altri quartieri della città. Questo è stato possibile grazie a una collaborazione fra il Comune di Firenze e l’associazione Amici della Terra. “I cani hanno la possibilità di muoversi e correre – commenta la padrona di Mia, una meticcia di cinque mesi – personalmente non è molto che frequento quest’area, ma mi piace. L’unica pecca – spiega – è che ultimamente mancava l’acqua potabile, ma per il resto è perfetta”. M.P.
EUROPA
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BAVIERA-LIPSIA-RATISBONA
TRENINO DEI PIRENEI
ITALIA
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8 | Luglio 2014
#L’inchiesta
La rivoluzione dei trasporti/1
Tramvia, lavori a doppio binario: la mappa dei cantieri per le linee 2 e 3
Al via gli interventi nelle zone di Novoli e della Fortezza Gianni Carpini
U
n doppio binario di lavori che metterà alla prova il traffico nel quadrante nordovest. Fortezza e via di Novoli sono le “zone rosse” degli interventi per costruire la nuova accoppiata di tramvie: la linea 2 (piazza dell’Unità-aeroporto), stando ai programmi, sarà conclusa nel settembre 2016, mentre la 3 (StazioneCareggi) nell’agosto 2017. “Niente effetto linea 1” (ovvero maxi-cantieri fuori controllo nei tempi e nella dimensione), assicura intanto Palazzo Vecchio, che ha studiato aree di intervento più piccole
che andranno avanti a fasi per limitare i disagi. Cronoprogramma alla mano, ecco i lavori più corposi al via in città. VIALE MILTON I primi restringimenti di carreggiata riguardano viale Milton, poco prima della Fortezza: via la passerella pedonale davanti alla chiesa ortodossa, al suo posto un ponte d’acciaio temporaneo. Quattro corsie, due per senso di marcia, indispensabili per attraversare il Mugnone quando il ponte dello Statuto sarà chiuso al traffico, dal 12 agosto per un anno e
mezzo. Chi arriverà dalla Fortezza potrà usare via Lorenzo il Magnifico (invertita di senso), imboccare via Leone X e il nuovo ponte bailey. Di là dal Mugnone doppio senso nella parte di via XX Settembre che porta allo Statuto e in piazza della Costituzione. FORTEZZA Operai al lavoro tra la Fortezza e viale Milton per costruire due nuovi tunnel: sotto il traffico, sopra la linea 3 del tram e una piazza pedonale, quando tutto sarà concluso. Durante i lavori, che in Il rendering del passaggio della tramvia da via dello Statuto
Il calendario
Le tappe del cronoprogramma 29 luglio 2014 Cantiere in via di Novoli Restringimenti di carreggiata davanti al parco di San Donato, già presenti intorno alla rotonda con via Forlanini. 12 agosto 2014 Ponte dello Statuto off limits Aperto il nuovo ponte bailey, chiusa la parte finale di viale Milton.
28 agosto 2014 Chiude la parte finale di via di Novoli Da via Vecchi alla rotonda di via Allori, fino al 24 maggio 2015. 25 maggio 2015 Chiude la stret toia di via di Novoli Per 80 giorni. Allo stesso tempo viene riaperta una corsia nella parte finale di via di Novoli. 7 giugno 2016 Chiude il sot topasso ferroviario di via dello Statuto Per 225 giorni.
quest’area dureranno fino al 23 agosto 2017, saranno sempre garantite quattro corsie (oggi sono sette). Le aree di cantiere cambieranno di volta in volta: nella fase che va dal 12 agosto a maggio 2015 la parte finale di viale Milton sarà chiusa e quindi, per andare dal Parterre alla Fortezza, sarà necessario passare da viale Lavagnini. VIA DI NOVOLI Dal 28 agosto verrà chiusa la parte finale di via di Novoli, da via Orazio Vecchi fino alla rotonda di via Allori, con il tratto tra via Vecchi e via Valdinievole a doppio senso. La strettoia rimarrà invece off limits ai veicoli per ottanta giorni dal 25 maggio al 12 agosto 2015: allo stesso tempo sarà riaperta una corsia nella parte finale di via di Novoli a cui si accederà da via Valdinievole. Operai al lavoro anche davanti al parco di San Donato con – dal 29 luglio – un cantiere lungo 550 metri nel mezzo della carreggiata, dal multiplex fino al palazzo della Regione. Restringimenti di carreggiata, fino al 30
maggio 2015, intorno alla rotonda Forlanini per costruire il sovrappasso su cui sfreccerà la linea 2. AEROPORTO Su viale Giovanni Luder saranno sempre garantite almeno tre corsie verso l’autostrada. Qui sarà creato il tunnel più lungo della linea 2, che si interrerà allo scalo di Peretola per tornare in superficie alla rotonda di via Allori. Momento critico la fase tre: dal prossimo 28 luglio fino al 10 novembre chi proverrà dalla A11 e dall’Indiano avrà a disposizione una sola corsia per svoltare a sinistra verso Sesto. VIA DELLO STATUTO Nel “fronte caldo” del sottopasso ferroviario di via dello Statuto le ruspe arriveranno nel giugno 2016. Il sottopasso sarà chiuso dal 7 giugno 2016 al 17 gennaio 2017, dopodiché sarà aperta una corsia verso Careggi. La carreggiata nel sottopasso verrà abbassata di circa 80 centimetri per permettere il passaggio del tram.
Mail, telefono e infopoint per rispondere ai cittadini “M
La vista dell’alto del viale Strozzi del futuro. La piazza “crescerà” fino al ponte dello Statuto, il traffico passerà in due tunnel: uno da viale Milton a viale Strozzi, l’altro partirà da viale Strozzi e girerà a sinistra
a dove passerà il tram?”, oppure: “Quali strade chiudono?”. Sono tante le domande che arrivano ogni giorno dai cittadini. Per rispondere, Palazzo Vecchio ha attivato l’indirizzo e-mail info.tramvia@comune.fi.it a cui scrivere per dubbi e chiarimenti. A disposizione dei fiorentini anche il call center 055.055 e un sito (mobilita.comune.fi.it/tramvia) su cui trovare tutti i materiali e iscriversi alla newsletter per restare aggiornati. A Villa Pallini (in via Baracca) e al Parterre arrivano anche due infopoint, uno per linea, dove incontrare i tecnici. Previsti inoltre incontri periodici con i cittadini. E in Comune si studia anche la mappa dei parcheggi, per recuperare i 1.400 posti auto che saranno “mangiati” dai cantieri. Un piano sul modello di quello adottato in occasione dei mondiali di ciclismo per creare zone di sosta a disposizione dei residenti: ad esempio il parcheggio del Cto (in notturna) o l’area dei lavori per l’alta velocità vicino agli ex Macelli. G.C.
#L’inchiesta
Luglio 2014 | 9
La rivoluzione dei trasporti/2
Il biglietto del bus cambia pelle, contro i furbetti che non pagano
In arrivo ticket elettronici ricaricabili e nuove obliteratrici Al volante
Gianni Carpini
C’
era una volta il biglietto di carta. Nel giro di una manciata di mesi, sulle vetture di Ataf debutteranno i primi biglietti “intelligenti” ricaricabili: una sorta di “carta di credito” in versione bus. Una card plastificata personale, un chip all’interno e la possibilità di ricaricare la tessera on line (ad esempio per acquistare l’abbonamento oppure ricaricarla con 10 o
20 euro di biglietti), agli sportelli Ataf o alle nuove macchinette automatiche, una ventina quelle che arriveranno in stazioni ferroviarie, ospedali e centri commerciali. Niente paura, la rivoluzione a bordo sarà graduale, per consentire a tutti di abituarsi al cambiamento e di smaltire i titoli di viaggio cartacei. La sperimentazione inizierà entro fine anno: gli abbonati annuali si vedranno consegnare la nuova card
plastificata. Poi il servizio sarà esteso anche agli abbonamenti mensili e a tutti gli altri utenti. Parallelamente, da ottobre arriverà la nuova carta Agile (la tessera elettronica prepagata che comprende un carnet di corse) dotata di una migliore tecnologia, mentre in questi mesi estivi è partita l’installazione delle nuove obliteratrici, accanto alla postazione dell’autista. Ataf Gestioni ne ha acquistate 450, con tanto
Curiosità
Tutto quello che rimane a bordo
Dai pc alle bici: gli oggetti smarriti sui mezzi pubblici Enrica Cinaschi
L
a seconda vita degli oggetti comincia quando qualcuno li perde su un mezzo pubblico. Per sbadataggine, per fretta, a volte solo per malasorte. Se gli oggetti in questione sono “fortunati”, c’è qualcuno che li raccoglie e li consegna all’ufficio oggetti smarriti (od oggetti trovati, è questa la dicitura esatta), dove vengono custoditi in attesa che il legittimo proprietario vada a reclamarli. Ma questo non sempre succede. “Le cose che si trovano più di frequente sulla tramvia – spiegano dall’ufficio di Gest – sono telefonini, borse, occhiali da sole, chiavi, zaini, computer, documenti, portafogli. Una volta è capitato anche che una persona abbia dimenticato a bordo una bicicletta”. A volte gli oggetti non fanno nemmeno in tempo a diventare “smarriti” che qualcuno li ha già rubati, in altri casi invece qualche persona di buon cuore li prende, li affida al conducente o li porta direttamente all’ufficio competente. “Quasi tutti i gior-
ni capita di trovare qualcosa e quasi tutti i giorni c’è qualcuno che chiama per reclamare questo o quell’oggetto perduto. La maggior parte delle volte si tratta di cose di poco valore”. Chi perde qualcosa in tramvia può provare, nelle due settimane successive, a chiamare gli uffici di Gest, dopodiché “gli smarriti” vengono trasferiti nel deposito del Comune, dove converge tutto quello che viene ritrovato in città, soprattutto a bordo degli autobus, urbani o extraurbani che siano. “Ogni cosa arriva in questo luogo – spiega il responsabile Gianni Palazzini – dove viene catalogata e conservata per due anni, prima di essere distrutta”. Proprio così: una volta trascorso un certo periodo, le cose non reclamate vengono eliminate. Il dato più curioso è la quantità di quaderni e testi scolastici che vengono trovati senza essere mai reclamati dai legittimi – quanto, verrebbe da dire, poco avvezzi allo studio – proprietari. Poche le cose preziose
trovate qua e là, “è capitato solo una volta, una decina d’anni fa, che ci venisse portato da un signore un orologio di valore. Il proprietario non è mai venuto a cercarlo e quindi, secondo la legge, dopo un periodo di tempo prestabilito il reperitore (questo il nome tecnico di chi si imbatte in un oggetto e si prodiga per restituirlo al proprietario, ndr) ha il diritto di riscattarlo pagando un prezzo basato su una stima che nel frattempo la dirigenza dell’ufficio richiede ai periti. In quel caso andò proprio così”. Poi ci sono i casi curiosi, come ad esempio “quella volta che un fiorista appoggiò delle piante sul marciapiede davanti al suo negozio senza pagare il suolo pubblico. Alla richiesta di spiegazioni della polizia municipale, rispose che non erano sue. Ebbene, anche quei vasi finirono nei nostri depositi”. Non erano stati trovati su un bus, è vero. Ma a quel punto erano entrati di diritto nelle fila degli oggetti rimasti orfani di un proprietario.
di schermo touch a sette pollici, led e suoni mp3 per la convalida: non più “timbra-biglietto”, ma “striscia-biglietto”. Il titolo di viaggio, rigorosamente elettronico, dovrà essere passato ogni volta davanti al lettore, anche nel caso di un abbonamento. Se valido si accenderà una luce verde, in caso contrario luce rossa e segnale sonoro. Un modo per combattere i “furbetti” che non pagano la corsa. Le obliteratrici sono inoltre abilitate a decifrare i Qr code – ossia l’evoluzione dei codici a barre – e in futuro potranno “leggere” i biglietti di Trenitalia per un’integrazione tariffaria ferro-gomma. Con le macchinette hi-tech, il vecchio biglietto cartaceo (corsa singola e multipla) potrà andare in pensione dalla metà del prossimo anno: sarà gradualmente sostituto da un ticket sempre in cartoncino, ma dotato di un’anima tecnologica – un chip – che renderà difficile la contraffazione. Novità che si vanno ad aggiungere ai nuovi autobus blu-grigi che circolano da qualche tempo in città: 130 quelli che entreranno in servizio progressivamente. Non più tre porte, ma due, per contrastare chi viaggia senza biglietto: una di entrata accanto all’autista, dove andrà convalidato il titolo di viaggio, l’altra di uscita.
Web
serviziallastrada.it Tel. 055.334802 Gest [numero verde] 800.96.44.24
Se l’auto È “al minuto”
A
ltro che auto blu, in città girano quelle “bianco-celesti”. Niente lussuose berline, ma tecnologiche Smart, i mezzi sfida-traffico e dal posteggio facile. Macchine “a tempo”: in affitto a 29 centesimi al minuto incluse tasse, assicurazione, benzina e parcheggio. La sosta è gratis anche sulle strisce blu fuori dalle ztl, l’accesso alle zone a traffico limitato è libero e quando si conclude il viaggio è possibile lasciare il veicolo in un’area di sosta pubblica. In gergo si chiama “car sharing a flusso libero”: è il servizio “Car2go” [car2go.com] che, a due mesi dal suo sbarco a Firenze, è sempre più utilizzato. Basta dare un’occhiata sull’app ufficiale o sul sito internet per visualizzare la mappa delle auto disponibili e capire come viaggiano le Smart bianco-celesti. Al mattino il parco mezzi, duecento in tutto, si concentra intorno al centro storico. Alla sera, dopo l’uscita dagli uffici, i mezzi si spostano verso le periferie. Per utilizzare il servizio è necessario registrarsi on line e ritirare in uno dei punti convenzionati la card, a cui sarà associata una carta di credito o prepagata. Dopo la promozione iniziale, con la registrazione gratuita fino al 31 luglio, la tessera costerà 19 euro ed è valida anche nelle altre città dove è attivo Car2go: Milano, Roma e nove metropoli europee, tra cui Vienna, Berlino e Amsterdam. Grazie all’app e al sito si individua l’auto più vicina: è possibile anche prenotarla on line con un anticipo di trenta minuti, perché non venga “scippata” nel frattempo da qualche altro utente. Passando la membercard sul lettore dietro il parabrezza, la portiera si apre, il viaggio inizia e il “tassametro” al minuto comincia a girare. Esiste anche la tariffa oraria: 14,90 euro per 60 minuti. Si può andare ovunque, ma alla fine l’auto deve essere lasciata all’interno dell’area operativa, grande cinquanta chilometri quadrati, facendo attenzione alla pulizia delle strade e ai divieti di sosta: un’eventuale multa non è inclusa nel prezzo.
10 | Luglio 2014
#Focus
Estate in città/1
Commercio
agosto, scocca l’ora del “fai da te”
È questo il periodo giusto per rimettere a posto la propria abitazione: ecco qualche consiglio Serena Wiedenstritt
non costa grandi cifre, visto che in pratica si tratta di ridipingere il legno in toni pastello e di dare un effetto trasandato e invecchiato ad arte, togliendo parte del colore nelle spigolature, e un tentativo si può sempre fare. Quindi con vernice, pennello e carta vetrata alla mano si può già partire. Gli esperti consigliano di dotarsi anche di una semplice candela da strusciare fra una mano e l’altra sui punti in cui si vuole l’effetto più usurato: aiuterà la vernice a screpolarsi più facilmente. Altrimenti, per chi non ha mobili da decorare, una tendenza “arte povera ma non troppo” punta sul riutilizzo dei pallet. Sì, proprio i classici pancali che nei magazzini vengono spostati dai muletti, che possono diventare tavolini da caffè o testate del letto, o più semplicemente mensole portaoggetti. In rete si sprecano i tutorial, e anche in questo caso la prima mossa consiste nel trattare il legno. A voi la scelta, e bando alla pigrizia: dopotutto l’estate viene soltanto una volta all’anno.
U
na parete da rinfrescare, il tavolo della nonna da sverniciare e rivedere in stile “shabby chic” (sui toni del bianco anticato, per intendersi), la zanzariera da riparare e, volendo, il resede esterno da pavimentare. Ci sono lavori e lavoretti che si aspetta di fare da una vita, o quanto meno da un anno, e spesso agosto è il mese deputato – vacanze a parte – per rimettere a posto casa e giardino. L’imbiancatura è il lavoro più classico: la stagione aiuta, anche se gli specialisti consiglierebbero di cimentarsi in periodi meno umidi, e obiettivamente il lavoro, almeno a occhio, non richiede particolari competenze. Anche se ormai in rete si trovano deal piuttosto economici per l’imbiancatura delle pareti, per molti dipingere casa resta un’incursione nel mondo del fai da te a cui è difficile rinunciare. Si può fare, ma attenzione ai dettagli come la scelta del colore – coprirne uno più scuro non è facile, puntate sul bianco solo se il muro lo era già, altrimenti conviene prendere la palla al balzo e darci dentro con toni vivaci – e la preparazione delle pareti, ossia la rimozione di polvere e ragnatele e la riparazione delle piccole imperfezioni come crepe e buchi, ma anche piccole irregolarità della superficie. Ricordatevi poi di coprire tutte
le superfici – specialmente ai principianti la vernice gocciola! – e di non partire in quarta: qualche esperimento in stanze e sgabuzzini meno frequentati è d’obbligo, parola di professionista. Se invece volete cimentarvi in un fai da te più spiccatamente femminile, l’idea giusta può essere il recupero di vecchi mobili in stile shabby chic. L’occorrente
Sicurezza
viaggi “social”, occhio ai rischi
V
acanze serene ai tempi dei social network, qualche consiglio non guasta. Ricordate il vecchio consiglio di non dare troppo nell’occhio quando si caricano i bagagli in auto per il sudato mese al mare con la famiglia? Ebbene, ora c’è anche da ricordare di non pubblicizzare troppo le vacanze sui propri profili sui social media, né prima di partire – vietato il countdown pre-ferie – né durante l’assenza da casa. Mentre si sprecano le app per geolocalizzarsi durante i vari spostamenti, la polizia non perde l’occasione per ricordare come far sapere sempre e in tempo reale dove siamo e cosa facciamo possa essere un’arma a doppio taglio. Se è proprio la bella stagione il momento in cui i furti in casa sono più frequenti, qualche precauzione è necessaria per ridurre al minimo il rischio di brutte sorprese causate dall’incursione dei topi d’appartamento. Accanto all’utilizzo di piccole accortezze, come quella di chiedere al vicino di svuotare regolarmente la cassetta della posta, le forze dell’ordine ricordano che i social network, Facebook in primis, non sono frequentati soltanto da amici e curiosi, ma anche (e sempre più) da malintenzionati. Far sapere in giro che state per partire per una settimana di vacanza potrebbe insomma non essere una buona idea, e far venire strane idee ai ladri. Quindi, per far diventare verdi di invidia amici e conoscenti, meglio una sana, vecchia telefonata. S.W.
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i bandoni abbassati? un lontano ricordo: i negozi restano aperti per ferie
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asseremo un’estate solitaria, con la bottega sotto casa sprangata per ferie, o potremo contare sulla presenza dei commercianti anche sotto la calura del solleone? Secondo Confcommercio Firenze, c’è da stare tranquilli: la maggior parte dei negozi rimarrà aperta anche d’agosto. “Proprio così – afferma il direttore dell’associazione, Tiziano Tempestini – ormai l’agosto con le serrande abbassate è solo un lontano ricordo. Come successo nelle scorse estati, anche questa sarà all’insegna dell’apertura della quasi totalità degli esercizi commerciali”. Una notizia positiva per chi sarà costretto a trascorrere l’estate in città. “Non c’è dubbio che il fatto di trovare i negozi aperti anche nei mesi più caldi rappresenti un bel passo in avanti sotto il profilo dei servizi ai cittadini. Ma è anche vero che il fenomeno rappresenta la cartina di tornasole di una crisi che non accenna a mollare la presa – sospira Tempestini – per molti commercianti le ferie restano un miraggio. Meglio rimanere sempre aperti per cercare di attenuare il calo delle vendite. E poi, soprattutto per chi ha un esercizio nei luoghi turistici, è difficile rinunciare al periodo estivo”. Così, dopo il calo del commercio al dettaglio – che ha registrato, secondo gli ultimi dati disponibili a fine 2013, una perdita di quasi cinque punti percentuali (-4,7%), con le situazioni più preoccupanti rilevate nei comparti abbigliamento/accessori ed elettrodomestici – l’estate, che fino ai primi di settembre è anche stagione di saldi, potrebbe essere l’occasione per recuperare qualche margine di profitto. I negozianti, nel frattempo, incrociano le dita e accendono i condizionatori. S.W.
#Focus
Luglio 2014 | 11
Famiglie
Estate in città/2
bambini, a ciascuno il suo centro estivo
se la vacanza è a km zero (o quasi)
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inita la scuola, passato l’entusiasmo per essere in vacanza a prescindere dal fatto che mamma e papà continuino a lavorare e che quindi non si possa andare fuori città, consumati i primi giorni a girovagare per casa contenti di essersi liberati della sveglia di primo mattino e della routine colazione-grembiule-pronti si parte, ecco che, prima o poi, i bimbi si trovano a fare i conti con la noia. Per combatterla, e per tenere impegnati giovani e giovanissimi anche nei mesi più caldi dell’anno, la scelta di attività e centri estivi a Firenze è varia. Il modello base è il centro estivo del Comune, spesso negli stessi locali di asili e scuole, ma con molte più gite e attività estive e, soprattutto, senza libri. In alternativa, associazioni e cooperative specializzate nell’intrattenimento dei bambini, quelle per intendersi che durante l’inverno risolvono spesso il fine settimana con eventi teatrali, visite guidate e laboratori, propongono campi estivi a tema: si va dalla musica al teatro, dai centri estivi in inglese a quelli dove si coltiva l’orto e si impara a preparare le verdure di stagione. Per gli amanti dello sport, poi, basta scegliere la disciplina di riferimento per trascorrere un’estate da campioni.
Al lago o al museo, all’insegna dell’arte o indietro nel tempo: le gite di un giorno a due passi da casa Matilde Bernini
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na giornata di ferie, la macchina fotografica al collo e un buon libro da leggere in borsa. Non c’è bisogno di andare troppo lontano per fare i turisti. Premesso che per chi ha la fortuna di abitare a Firenze basta una passeggiata in via Calzaioli, da Palazzo Vecchio al Duomo, per ammirare lo spettacolo che molti vedono una sola volta nella vita, magari dopo un viaggio di migliaia di chilometri, le gite fuori porta di una giornata con partenza dal capoluogo toscano sono numerose e riservano belle sorprese. A parte le mete più classiche, come il lago di Barberino o i Renai di Signa, si può scegliere di regalarsi una visita a un giardino d’arte come il parco d’arte Pazzagli. È vicino e si vede benissimo dal treno, passando da Rovezzano. Si trova sulle rive dell’Arno e ospita 150 opere dello scultore da cui prende il nome. Allontanandosi da Firenze in direzione nord,
Il parco d’arte Pazzagli è una delle mete che si possono raggiungere con una “gita” di un giorno. Ma nei dintorni di Firenze la scelta è vasta
vale a dire verso Pistoia, per la precisione a Santomato si trova Villa Celle, con oltre 70 opere realizzate da artisti internazionali invitati ad arricchire il giardino dal proprietario-mecenate Giuliano Gori. Dirigendosi verso il Chianti Senese, invece, ci si può
imbattere nel parco sculture del Chianti, mostra permanente di 26 installazioni realizzate in materiali poveri da una selezione di artisti arrivati qui da tutto il mondo, per esprimere la propria creatività nel fiabesco ambiente popolato di querce e lecci. C’è
poi chi non può assolutamente fare a meno del mare: Viareggio, in un’ora e mezzo di treno e venti minuti di passeggiata, è la meta perfetta per farsi un bagno, mangiarsi un pezzo di pizza a taglio e un gelato in passeggiata e tornare a casa rilassati, abbronzati
e contenti. Chi ama le residenze signorili, grazie a cui fare un salto indietro nel tempo, non può non sapere che la zona intorno a Firenze è puntellata di ville medicee: per citarne solo due, verso San Piero a Sieve si trova la villa medicea di Cafaggiolo, pare la residenza prediletta di Lorenzo il Magnifico, mentre Poggio a Caiano ospita la villa medicea cui dà il nome con tanto di curatissimo giardino all’italiana, bosco e agrumeto che la circondano. Soprattutto per adulti, a un tiro di schioppo da Firenze, a Rufina il museo della vite e del vino presenta una serie di strumenti per la coltivazione della vite e per la produzione e conservazione del vino, in uso tra il 1930 e il 1960. Da non perdere, e soprattutto da accompagnare a una sosta di degustazione in Val di Sieve, nella stessa enoteca di Villa Poggio Reale che ospita il museo o in una delle tante fattorie della zona.
12 | Luglio 2014
#Società
Il progetto/1
un lavoro per le donne vittime di violenza Cooplat e Artemisia insieme per aiutarle a ricominciare
D
onne maltrattate che perdono il lavoro o che sono obbligate a rinunciarvi a causa della difficile situazione familiare. Vittime di soprusi costrette a restare insieme ai loro aguzzini perché, altrimenti, senza uno stipendio non saprebbero come sfamare i propri figli. È rivolto a loro il progetto di inserimento lavorativo pensato da Cooplat, la storica cooperativa fiorentina dei servizi, e dall’associazione antiviolenza Artemisia, da vent’anni un porto sicuro per le vittime di maltrattamenti. L’obiettivo è semplice: dare alle donne che hanno subito abusi un’occupazione per ricominciare, per tornare a vivere dopo le violenze. Sarà Artemisia a segnalare alla cooperativa le persone da coinvolgere nell’iniziativa. In molti casi si tratta di mamme con bambini a carico. Qualcuna di loro è ospitata nelle case rifugio gestite dai volontari di Artemisia e dall’indirizzo se-
greto per non essere trovate da mariti o compagni violenti. Si inizierà da subito, con le prime sostituzioni estive. Cooplat farà lavorare le donne di Artemisia nei tanti settori in cui è attiva, come le pulizie, il portierato o la cura del verde, sempre tenendo conto delle esigenze e delle necessità di ciascuna di loro. Sarà garantita la massima flessibilità negli orari e, in caso di donne straniere, la cooperativa cercherà un impiego che non le metta in difficoltà se non parlano bene l’italiano. “Siamo orgogliosi di dare una mano a queste donne che cercano di lasciarsi alle spalle situazioni drammatiche – dice il presidente della cooperativa Fabrizio Frizzi – il legame tra etica, diritti e lavoro è da sempre nel nostro dna”. Una delle prerogative della cooperativa è proprio quella di mantenersi fedele alla sua tradizione sociale, coniugandola con le dimensioni che, ormai, sono quelle di una grande impresa: basti pensare ai
tremila addetti – di cui 2/3 soci e in gran parte donne – e ai novanta milioni di fatturato con cui la cooperativa ha chiuso il 2013. Quanto alle donne di Artemisia, “per loro trovare un lavoro significa avere una fonte di reddito che le permetta di riconquistare autonomia e libertà di scelta nel percorso di uscita dalla violenza”, spiega la vicepresidente dell’associazione Anna Bainotti. Significa, in altre parole, potersi ripensare con i propri bambini in un nuovo progetto di vita, libere dai soprusi, di poter far fronte alle necessità dei figli, di avere una casa e poter pagare un affitto. “Ancora – aggiunge Bainotti – molte donne sono costrette a rimanere con il partner maltrattante e a subire violenze perché prive di aiuti concreti e sostegno. Una situazione frequente – conclude – tra le 1.155 donne che ci hanno chiesto aiuto nel 2013 e tra le quindici in situazione di rischio ospitate nelle case rifugio”.
Il progetto/2
e le piante crescono dietro le sbarre
U
n giardino può nascere anche dietro le sbarre di un carcere. Alcuni detenuti di Sollicciano cureranno infatti le piante di uno dei vivai più importanti d’Europa, il Vannucci di Pistoia: il progetto è della cooperativa sociale Ulisse e il suo obiettivo è quello di dare un’occasione di reinserimento lavorativo agli ospiti del penitenziario fiorentino. Il vivaio Vannucci fornirà a Ulisse alcune piante che saranno fatte crescere in una struttura ad hoc creata all’interno di Sollicciano, per poi tornare nella disponibilità dell’azienda ed essere messe in vendita. “I nostri quindici anni d’esperienza di progetti sociali nei penitenziari (da ‘Piedelibero’, il brand delle biciclette riparate dagli ospiti dell’istituto penale fiorentino, a ‘Le rose di Sollicciano’) – commenta il presidente della cooperativa Ulisse Giovanni Autorino – ci hanno dimostrato che per un detenuto lavorare è una grande occasione di riabilitazione e reinserimento nella società”. “L’Europa e il governo italiano – aggiunge la responsabile di Legacoopsociali Toscana Eleonora Vanni – stanno fortemente puntando l’attenzione sullo sviluppo dell’impresa sociale, uno sviluppo che può nascere anche da accordi come questo. Integrare l’azione del no profit e quella delle aziende commerciali, facendo fare a ogni soggetto quel che meglio sa fare, consente di creare nuove opportunità economiche e di inclusione sociale”. Le attività di ortovivaismo previste nell’accordo vanno ad affiancarsi a “Le rose di Sollicciano”, progetto promosso dall’assessorato all’agricoltura della Regione: da circa un anno tre detenuti del carcere di Firenze e dell’istituto Gozzini – assunti dalla cooperativa Ulisse – curano rose che poi vengono vendute nei mercati fiorentini, a vivai, a negozi specializzati e anche direttamente ai cittadini. I detenuti, selezionati sulla base delle capacità manuali e dell’attitudine alle attività di orticoltura, stanno imparando un mestiere che potrà servire loro per la vita fuori dal carcere una volta scontata la pena. Oggi lavorano quattro ore al giorno, tre volte a settimana, sotto la guida di un esperto di botanica e di un tutor della cooperativa Ulisse.
#Politica
Luglio 2014 | 13
Istituzioni
da periferie a centro: più peso per i quartieri Per garantire migliori servizi e risposte veloci ai cittadini Gianni Carpini
I
l front office della porta accanto. In ogni sede di Quartiere arriverà uno sportello unico per i cittadini. Servizi anagrafici, sociali, educativi e per le attività produttive: le ipotesi in cantiere sono tante ed è in corso il lavoro per individuare gli spazi e, soprattutto, per trovare le risorse economiche, ma l’obiettivo è quello di creare una rete capillare sul territorio. Uffici dove trovare in un colpo solo più risposte. Nel cassetto c’è anche il progetto di rispolverare i vigili di quartiere e quello di esportare le iniziative della Notte Bianca fuori dal centro. Sono alcuni dei tasselli della “rivoluzione delle cinque Q”, un cambio di rotta che va da Palazzo Vecchio in direzione delle periferie. I cinque Quartieri – intesi come istituzione – si apprestano insomma a vivere una seconda giovinezza con l’amministrazione Nardella che, all’indomani della sua elezione, ha dato il via a un viaggio tra le periferie cittadine. Le deleghe affidate ai “mini parlamenti” di rione resteranno le stesse (cura del verde pubblico, servizi sociali allargati, eventi culturali e sport), ma sarà il rapporto con la macchina comunale centrale a cambiare. A partire dalla “corsia preferenziale” che i Quartieri avranno con i dirigenti comunali, per tenere le fila di lavori e servizi sul territorio. Un rapporto che non sempre è stato facile.
“In passato c’è stata un’eccessiva burocratizzazione, era difficile interagire con i singoli funzionari – spiega l’assessore al decentramento Federico Gianassi, che fino a qualche mese fa guidava il Q5 Rifredi-Novoli – adesso porteremo le riunioni operative direttamente nei Quartieri”. Le circoscrizioni acquisteranno maggior peso soprattutto nelle decisioni che riguardano da vicino le rispettive zone: dalle grandi opere pubbliche – tramvia in primis – agli interventi di manutenzione delle strade, tra buche e marciapiedi da rifare. E intanto la giunta comunale lascia periodicamente piazza della Signoria per svolgere le riunioni nei quartieri. Cambiamento nella forma e nella sostanza. Tra gli assessori e il sindaco potranno sedere anche i presidenti dei Quartieri, quando i summit riguarderanno da vicino il loro pezzo di città. I numeri uno dei rioni potranno esprimere pareri e, inoltre, saranno consultati tutti assieme dal primo cittadino una volta al mese. “Non stiamo parlando di cinque mini-sindaci – puntualizza Gianassi – con questo nuovo modello vogliamo stabilire una collaborazione continua con tutti i presidenti, valorizzare queste istituzioni che sono quelle più vicine ai cittadini – conclude – per garantire migliori servizi e una risposta veloce ai bisogni delle persone”.
Il sindaco Dario Nardella in piazza dell’Isolotto, durante una tappa del suo “tour” tra le periferie
La storia
La “cura dimagrante”
in principio erano i movimenti di base: Firenze “capitale” delle circoscrizioni
meno spese e consiglieri
O
ggi sono cinque, un quarto di secolo fa erano quasi il triplo. I cinque quartieri fiorentini come oggi li conosciamo sono nati come istituzione amministrativa dopo una riforma varata nel 1990: fino ad allora le circoscrizioni comunali erano addirittura quattordici. Firenze è la “capitale” dei quartieri italiani: è stata una delle prime città dello Stivale a istituire, nei primi anni Settanta, le circoscrizioni comunali decentrate. E fin da un decennio prima nelle varie zone della città operavano movimenti di base, che con l’alluvione del ’66 si moltiplicarono. Nelle aree investite dalla furia dell’Arno i cittadini si autoorganizzarono in centri di soccorso spontanei e comitati, i “cugini” dei successivi movimenti di quartiere.
L
e Province vanno in pensione, i Quartieri no. Ma quelli fiorentini diventano più snelli. La “cura dimagrante” è la stessa a cui si è auto-sottoposto il consiglio comunale dopo la riforma dello statuto approvata nel luglio 2013: diminuisce anche il numero dei consiglieri di Quartiere, che passano da ventitré a diciannove. Le commissioni permanenti, una sorta di assessorati in piccolo che si occupano di temi specifici come ad esempio urbanistica, ambiente o servizi sociali, possono essere al massimo sei. Una è di controllo, guidata da un rappresentante delle minoranze. E gli stipendi dei “politici di rione”? Le cifre sono scritte in una legge nazionale: ogni consigliere di Quartiere riceve un gettone di presenza per ogni seduta del consiglio o delle commissioni pari a 40 euro lordi. L’unico a percepire una paga fissa è il presidente di Quartiere. Limate negli ultimi anni anche le spese per gli affitti: tutte le sedi dei Quartieri sono di proprietà pubblica. Quanto alle funzioni, le circoscrizioni di decentramento comunali (come vengono chiamate sulla carta) si occupano direttamente dei cosiddetti “servizi di prossimità”, in collaborazione con i vari assessorati: si va dalla cura del verde pubblico all’organizzazione di eventi culturali sul territorio, fino alle politiche sociali per anziani, giovani e bimbi.
La giunta
LA “SQUADRA” DI NARDELLA, TRA CONFERME E NOVITÀ C
La giunta a San Miniato: da destra a sinistra gli assessori Gianassi, Perra, il vicesindaco Giachi e Bettarini
inque donne e cinque uomini, alcune riconferme e molte novità. È questa la squadra che affianca il sindaco Dario Nardella nel governo cittadino. La vice è Cristina Giachi, assessore uscente alla scuola, delega che mantiene anche in questa legislatura. Altra riconferma è quella di Elisabetta Meucci, che resta titolare dell’urbanistica. A lei il compito di portare a termine il lavoro avviato con Renzi sul regolamento urbanistico. Tra le new entry spicca il nome di Nicoletta Mantovani: già assessore alla cultura con la giunta di Flavio Delbono a Bologna, la vedova di Luciano Pavarotti guiderà l’assessorato alle relazioni internazionali. Per lei, inizialmente, si era parlato di un possibile incarico alla cultura, delega che invece resta nelle mani del sindaco, insieme a quelle a polizia municipale, sicu-
rezza e servizi demografici. Sara Funaro, nipote dell’ex sindaco dell’alluvione Piero Bargellini, è il nuovo assessore alle politiche sociali e alla casa. Classe ‘76 e una laurea in psicologia, sedeva da tempo nel cda di Montedomini. Faccia nuova anche quella di Lorenzo Perra, già direttore dell’Ato Centro dei rifiuti, che eredita l’assessorato al bilancio, alle partecipate e ai fondi europei. Si occuperà di ambiente e decoro urbano la dirigente di Confesercenti Alessia Bettini, responsabile del comitato di Nardella in campagna elettorale. L’assessore provinciale uscente Stefano Giorgetti è il nuovo volto di infrastrutture e opere pubbliche: la sfida comincia subito con i cantieri delle linee 2 e 3 della tramvia. Poco più che trentenne, è Andrea Vannucci il più giovane: già consigliere comunale nella scorsa legislatura, è il nuovo
responsabile dello sport. Si occuperà invece di organizzazione e personale il presidente uscente del Quartiere 5 Federico Gianassi, segretario comunale del Pd fiorentino. Si aggiungono alla squadra di governo quattro consiglieri personali del sindaco che non percepiranno indennità: l’archistar Stefano Boeri (cultura e grandi eventi), l’ex ad di Esaote Fabrizio Landi (economia), l’assessore uscente al bilancio Alessandro Petretto (finanza pubblica) e l’ex procuratore capo di Firenze Giuseppe Quattrocchi (legalità). Tocca a una donna, invece, guidare il consiglio comunale: la nuova presidente è Caterina Biti, veterinaria, ex assessore all’ambiente. Come vice avrà Giampiero Gallo (Pd) e Donella Verdi (Sel). N.B.
14 | Luglio 2014
#Salute
La sperimentazione
Meyer
se il mal di denti non fa più paura (al portafoglio)
Un sms per la ricerca U
Cure odontoiatriche gratuite o scontate in base al reddito Mail: infosanita@regione.toscana.it
Giorgia Marcheschi
L
a crisi fa male anche ai denti. Al punto che oggi, calcola l’Istat, sono oltre mezzo milione le famiglie che in tutta Italia rinunciano al dentista perché non ce la fanno a pagare la parcella. Ma in Toscana sta prendendo piede un’altra filosofia: la salute, anche quella del sorriso, non è un optional ma un diritto per tutti, non solo per chi può permetterselo. Nasce da qui il progetto sperimentale per la salute orale messo in campo dalla Regione, che d’ora in poi renderà il dentista gratuito per i cittadini dai redditi bassi, e scontato per gli altri. L’obiettivo è allargare la platea di chi beneficia
del servizio di odontoiatria pubblica, limitata oggi all’8 per cento della popolazione, e incentivare la prevenzione e la cura dei denti tra tutti i cittadini. La Toscana è la prima regione ad adottare un simile provvedimento, che entrerà a pieno regime dal 1° gennaio 2015. I pazienti saranno suddivisi per fascia di reddito (fiscale o Isee): le famiglie che non superano gli ottomila euro potranno accedere a tutte le prestazioni odontoiatriche in regime di esenzione, senza cioè pagare un euro. Per loro sarà tutto gratuito, dalle otturazioni fino alle dentiere. Lo stesso vale per i soggetti in condizioni di vulnerabilità sanitaria
(handicap gravi, patologie rare o croniche). I cittadini con reddito familiare tra gli 8mila e i 14mila euro pagheranno invece un ticket per l’assistenza ambulatoriale. Gli altri verseranno in base alle prestazioni seguendo un vero e proprio “tariffario” con prezzi agevolati: 43 euro per l’estrazione di un dente, 45 per un’otturazione, 30 per l’igiene orale, 150 per una corona. Cifre che renderanno la salute dei denti più alla portata di tutte le tasche. Grande attenzione è rivolta anche alla cura dei denti dei più piccoli: il progetto prevede infatti un maggiore sviluppo dei programmi di prevenzione rivolti ai bambini dagli zero ai 14 anni.
Per accedere alle visite non servirà alcuna prescrizione medica, basterà prenotare al Cup. Le visite si svolgeranno solo nelle strutture pubbliche, con dentisti dipendenti delle Asl oppure con privati convenzionati. Le aziende sanitarie, inoltre, dovranno garantire prestazioni urgenti 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana. Il progetto sperimentale avrà una durata triennale ed è finanziato con circa cinque milioni di euro in totale. E sono già moltissime le richieste avanzate dai cittadini di tutta la Toscana: per rispondere alle domande è stato attivato il numero verde 800.55.60.60 (dal lunedì al venerdì ore 9-15).
n sms per aiutare la ricerca. Con un semplice “messaggino” di testo inviato da cellulari e smartphone al numero 45507, fino al 13 luglio si potranno sostenere l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e il lavoro dei suoi giovani ricercatori. Mancano pochi giorni al termine della campagna di raccolta fondi “Diventa amico del Meyer” (che si è aperta il 26 giugno scorso), ma si può fare ancora molto: bastano pochi “clic” sul telefonino. A essere finanziato, nello specifico, sarà il progetto “Giovani ricercatori”: giunto alla seconda edizione e unico nel suo genere in Italia, finora ha permesso all’ospedale fiorentino di investire sulle conoscenze scientifiche di venti promettenti ricercatori dell’azienda ospedaliera universitaria Meyer, selezionati in base al merito da un comitato scientifico internazionale formato dai maggiori scienziati al mondo, altamente qualificato e indipendente. I ricercatori che entreranno a far parte del progetto potranno svolgere soggiorni di formazione e approfondimento in centri di ricerca d’eccellenza a livello internazionale e avranno l’occasione di terminare lo studio clinico o di laboratorio per cui sono stati selezionati in base alle diverse discipline. Con un semplice sms, insomma, si darà al Meyer la possibilità di dotarsi delle migliori armi per combattere le tante malattie complesse e rare che colpiscono i bambini. Il volto della campagna di sensibilizzazione è quello del ct della Nazionale italiana Cesare Prandelli, da sempre molto attento ai temi della ricerca, in particolare quella pediatrica. Oltre al “mister” azzurro, per questa iniziativa la Fondazione Meyer può contare anche sul sostegno di altri personaggi del mondo dello sport e delle spettacolo come Martina Stella, Chiara Francini, Luca Calvani, Jury Chechi e Marco Masini.
Web meyer.it/amico
L'sms solidale deve essere inviato al numero 45507
#Casa
Luglio 2014 | 15
L’intervento
in arrivo un quartiere di appartamenti in legno Nascerà alle porte di Firenze: previsti anche uffici e negozi Fausto Fedi
“P
er fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l’albero...”, hanno cantato generazioni di bambini ispirati da Gianni Rodari e Sergio Endrigo. Ma tra qualche decennio l’immortale canzone-filastrocca potrebbe cambiare un po’, arrivando a dire che anche per fare una casa ci vuole il legno. Sì, perché le case in legno si stanno imponendo sempre più come la novità dell’edilizia in Italia, un settore che è stato letteralmente falcidiato – in termini di posti di lavoro e fatturato – dalla crisi economica. Il nome tecnico è “cross lam”, e si tratta di un particolare sistema di costruzione degli edifici che prevede l’utilizzo esclusivo di pannelli di legno a strati incrociati (neanche un centimetro di cemento, per intendersi). Non pensate però alle case che si vedono nei film americani. Sia dall’esterno che dall’interno gli edifici realizzati con il cross lam sono tali e quali agli altri, perché il legno non è a vista. Insomma: non si vede ma c’è, e garantisce risparmio energetico e dunque economico (il legno ha caratteristiche termiche dieci volte superiori a quelle del cemento armato), elevate prestazioni antisismiche (massima garanzia statica in caso di terremoto) e tempi di realizzazione più veloci e certi. In altre parti d’Europa, in particolare in Germania, i primi alloggi di questo tipo sono stati messi in
90
appartamenti in arrivo a Calenzano tra il centro del comune e la frazione della Fogliaia
Info: Tel. 055.4289720 Cell. 348.2930268 Mail: info@redenta.it
Il rendering del progetto: le nuove abitazioni sorgeranno a Calenzano, nella zona del campo sportivo “Paolo Magnolfi”
vendita già alla fine degli anni ‘90. Nel nostro paese, invece, una diffusione un po’ più importante di questa tecnica costruttiva è iniziata soltanto dopo il tragico terremoto che ha colpito L’Aquila nel 2009. Ma proprio in provincia di Firenze partirà nei prossimi mesi la realizzazione di un nuovo quartiere fatto di appartamenti in legno: a Calenzano saranno costruiti circa novanta appartamenti che, oltre ai vantaggi già elencati, avranno anche quello di essere messi sul mercato a un prezzo di circa 2.300 euro al metro quadro, una cifra decisamente inferiore ai valori del mercato immobiliare di riferimento. A realizzare l’intervento, che si prevede verrà ultimato entro il 2016, sarà la Rexlam srl, per conto della cooperativa Redenta. La nuova edificazione sorgerà nella zona del campo sportivo “Paolo Magnolfi” e comprenderà anche negozi e uffici, sviluppandosi su una superficie di circa settemila mq e andando a unire la frazione della Fogliaia con il centro di Calenzano. “Questo nostro progetto – dice il presidente della cooperativa Redenta, Alessandro Carmignani – è il tentativo di rispondere al grande problema del bisogno abitativo, puntando sulla qualità e sulla sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica”.
I vantaggi
dal risparmio alla sicurezza C
hiamatelo il grande balzo del legno. Solo pochi anni fa era una minuscola nicchia del settore delle costruzioni, visto che nel 2008 la sua quota di mercato era pari allo 0,5%. Nel 2013 è arrivata al 6%, e si stima che, nel giro di un altro anno, toccherà quota 15%. I motivi di questa “rimonta” sono diversi, tanti quanti i vantaggi concreti che garantisce una casa in legno. Vediamone alcuni nel dettaglio. Sicurezza. Il legno, a parità di resistenza, è cinque volte più leggero del cemento armato e dunque resiste meglio alle scosse sismiche. E in caso di incendio “risponde” meglio al fuoco, anche se può sembrare una contraddizione in termini: la superficie del legno protegge infatti la struttura interna, evitando così collassi improvvisi. Risparmio energetico ed economico: l’assenza di ponti termici e pareti fredde consente di tagliare fino al 50% dei consumi energetici rispetto all’appartamento di un palazzo in cemento. Acustica: le tecniche di costruzione multistrato e i materiali isolanti attualmente utilizzati permettono di proteggere l’alloggio dai rumori esterni (e il rumore da calpestio viene contenuto grazie a una scelta ragionata degli strati di controsoffitto e sottofondo). Durabilità: un edificio in legno ha una “vita” lunga quanto quella di un edificio tradizionale. Questi e altri vantaggi garantiti dal legno consentono di arrivare, in fase di stima, a valori di mercato che arrivano anche al cinque per cento in più rispetto agli immobili realizzati con altri materiali.
16 | Luglio 2014
#Cultura Novità
Il cartellone
Estate fiorentina? no, “metropolitana” Da Ligabue ad Ani DiFranco, fino a Michelangelo: ecco il programma firmato da Stefano Boeri Caterina Gentileschi
S
erenata rap, serenata metropolitana cantava il buon Lorenzo Jovanotti diversi anni fa. In questo caso, invece, non si tratta di serenate, ma piuttosto di serate metropolitane, quelle che vanno a comporre il cartellone dell’estate, che per i mesi più caldi del 2014 si allarga alla cintura intorno a Firenze. Insieme alla città del giglio (la cui Estate Fiorentina è curata da un direttore artistico d’eccellenza, l’architetto Stefano Boeri) ci sono Sesto Fiorentino, Scandicci, Fiesole, Impruneta, Bagno a Ripoli e Campi Bisenzio, ognuno dei quali ha in serbo un nutrito numero di eventi. A Firenze l’epicentro dell’estate sarà il parco delle Cascine, tornato nuovamente a fare da polo attrattore per giovani e meno giovani (con le Murate, la Fortezza e tutto il centro storico a fare da “ancelle”). E i grandi eventi? Per questa edizione erano stati presentati al Comune 83 progetti, tra i quali ne sono
Luciano Ligabue sarà in concerto allo stadio Artemio Franchi il 16 luglio
stati scelti 66, finanziati con due milioni e mezzo di euro di cui la gran parte elargiti da sponsor privati e un quinto del totale, circa 470mila euro, arrivato da Palazzo Vecchio. Gli appuntamenti clou di un’estate che andrà avanti, come da calendario, fino al 21 settembre sono i concerti, a cominciare dal live di Ligabue, il 16 luglio all’Artemio Franchi. Ma se un concerto alla stadio ha sempre il suo fascino, non saranno da meno quelli alle Cascine e nella cavea dell’Opera di Firenze, che torna protagonista di questa stagione. Il 30 luglio, all’Anfiteatro delle Cascine si esibiranno gli Epica, mentre alla Cavea appuntamento fissato con Jonathan Wilson il 1° agosto, gli Elbow il 25, Le luci della centrale elettrica il 26 e l’americana Ani DiFranco l’11 settembre. Il pugliese Caparezza si esibirà invece all’ippodromo Le Mulina il 7 settembre. Ma non finisce qui: nel calderone dell’estate bolle molto altro. Come il cinema all’aperto,
Web: estatefiorentina.it App: Firenze Up (per Iphone e Android)
che si potrà apprezzare anche (oltre che nelle classiche arene estive come Chiardiluna, Esterno Notte Poggetto e arena di Marte) in piazza Santissima Annunziata, dove verrà proiettata una selezione di pellicole e docufilm. Gli appassionati di musica elettronica dovranno aspettare i giorni dall’11 al 13 settembre per Nextech, festival che si svolgerà in vari luoghi della città. E poi ci sono gli itinerari michelangioleschi, in occasione del 450esimo anniversario della morte dell’artista, e il Festival au desert. Presenze d’Africa, per fare il pieno di musica, cultura e colori locali. Alla Limonaia di Villa Strozzi spazio al design con la mostra Sourse, mentre Lisa Batacchi ha in programma la performance Forward, in collaborazione con l’associazione Canottieri. Insomma, la lista sarebbe chilometrica, per fortuna c’è un sito internet dove consultare il programma completo. Che l’estate abbia inizio.
La storia
A teatro
Fuori porta
e Il fumetto diventa serie tv
l’ensemble jazz suona a notte fonda: giovani musicisti crescono al puccini
monticchiello, gli attori-cittadini guardano al passato sperando nel futuro
“A
N
O
gni tanto capita che le storie di fantasia diventino realtà, e che gli eroi si trasformino in persone in carne ed ossa. A Giuseppe Di Bernardo, che di professione fa il disegnatore e a cui la fantasia certo non manca, è successa proprio una cosa del genere. Ma partiamo dal principio. Giuseppe fa parte della squadra di disegnatori che danno vita alle storie di Diabolik e un bel giorno, insieme a Andrea J. Polidori, decide di mettere su carta una storia tutta sua, intitolata L’insonne, che ha dato alle stampe. Si tratta di un fumetto completamente ambientato a Firenze, che ha per protagonista Desdemona Metus, una sexy speaker radiofonica che conduce un programma notturno, mentre tutti (o meglio, molti) dormono. Desdemona è un personaggio molto intrigante e le sue storie sono di quelle che si leggono tutte d’un fiato, tant’è che ha avuto anche una discreta fortuna in edicola. Ma la vera notizia è che la protagonista in questione, dopo aver a lungo vissuto tra le pagine ruvide di un fumetto, si è trasformata in una persona in carne ed ossa, una bellissima ragazza che parla davvero ai suoi ascoltatori dai microfoni della radio. Come? Semplice: la giovane società di produzione Mescalito film, in collaborazione con Alfiere production, è al lavoro per la realizzazione di una puntata pilota della serie che mischia thriller, noir, intrighi politici, esoterismo, teoria della cospirazione e temi più intimi e poetici della vita umana e dei problemi della società italiana di oggi. Nel 2013 il progetto della puntata pilota è passato anche al vaglio della commissione del Ministero dei Beni Culturali, ottenendo il riconoscimento di film di interesse culturale nazionale. Per i tagli alla cultura il progetto non è riuscito però ad avere il finanziamento necessario per essere realizzato, ed è per questo che produttori e autori hanno deciso di sperimentare il crowdfunding. È già on line un promo di cinque minuti che fa capire come verrà la serie, con una bellissima Firenze sullo sfondo e con la possibilità di contribuire, anche soltanto con pochi euro, per trasformare Desdemona in una ragazza in carne ed ossa. Proprio come Pinocchio. Basta un piccolo contributo e il fumetto diventa realtà.
L.V.Z.
Un’immagine tratta dalla puntata pilota del serial “L’insonne”, che ha come protagonista la speaker radiofonica Desdemona Metus
Fb: insonneserial Web: indiegogo.com/projects/l-insonne
round midnight” significa intorno a mezzanotte. Ed è proprio l’orario adatto a uno spettacolo come quello organizzato dal teatro Puccini, che strizza l’occhio alle serate dedicate all’improvvisazione jazz nei fumosi club d’oltreoceano. In occasione delle prove dell’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti (ensemble jazzistico con i migliori studenti dei conservatori italiani, che si va costituendo in questi mesi sotto l’ala dello stesso Puccini), il venerdì sera sono state programmate Around Midnight, una serie di serate di improvvisazioni dirette dal musicista Paolo Damiani, durante le quali interverranno i giovani dell’orchestra e ospiti di alto profilo. Le prossime occasioni per sentir suonare l’ensemble sono l’11 luglio alle 22 (ingresso 10 euro con consumazione inclusa) oppure il 29 agosto alla stessa ora. Una bella occasione per ascoltare i talenti di domani e quelli di oggi insieme.
on si può chiamare estate senza il Teatro Povero di Monticchiello, in provincia di Siena, con il sole che scende all’orizzonte sui campi arati della Val d’Orcia. Famoso ormai in tutto lo Stivale, lo spettacolo – definito autodramma da Giorgio Strehler – scritto, diretto e interpretato dagli abitanti del piccolo borgo, quest’anno andrà in scena dal 25 luglio al 14 agosto (con le sole pause del 28 luglio e 4 agosto). Nell’edizione 2014 gli attori-cittadini si destreggeranno, come sempre, in uno spettacolo che intrattiene e fa riflettere allo stesso tempo. Stavolta sul palcoscenico prenderà vita un parallelismo tra il 1944 – con uno squadrone nazista pronto a colpire gli inermi cittadini di Monticchiello – e il 2014, che vede gli abitanti sul ciglio di un altro burrone altrettanto spaventoso: quello della crisi. Un parallelismo che distrae e fa pensare, grazie alla bravura semplice dei suoi protagonisti.
Orari e tariffe, si cambia: per i musei è “rivoluzione”
M
ese che vai, agenda che trovi. A luglio la principale novità è quella appena introdotta dal ministro ai beni culturali Dario Franceschini, che ha fatto il punto della situazione sui musei statali. Ed ecco che cosa cambia da oggi in avanti, con orari e tariffe che subiscono alcune modifiche. Per quanto riguarda i biglietti, la novità è che d’ora in avanti gli ultra 65enni pagheranno regolarmente il biglietto (fino ad oggi entravano gratis) al contrario dei ragazzi, che fino a 18 anni entreranno gratis e fino a 25 avranno diritto a una riduzione. Ma quali sono i musei interessati a Firenze? Tutti quelli statali ovvero, ad esempio, gli Uffizi, il Bargello, tutto il complesso di Palazzo Pitti e di Boboli, la Galleria dell’Accademia, Palazzo Davanzati, il museo Archeologico ed Egizio (la lista completa dei musei statali e del prezzo dei biglietti si può trovare sul sito www.polomuseale.firenze.it). La prima domenica del mese diventerà invece un appuntamento speciale, gratis per tutti, con porte aperte in tutti i luoghi statali della cultura (a Firenze come nel resto d’Italia), mentre la “notte al museo”, evento che riscuote grande successo e che solitamente si svolgeva una volta all’anno, verrà organizzata due volte, al prezzo simbolico di un euro. Ma non è tutto: oltre ai cambiamenti nelle tariffe, ci sono anche quelli che riguardano gli orari. Uno in particolare: tutti i venerdì la chiusura sarà posticipata alle 22, permettendo così anche a chi esce tardi dall’ufficio ma non vuol rinunciare a fare il pieno di cultura di andare a visitare un museo o una mostra by night. A proposito di mostre, da non perdere, agli Uffizi, Puro semplice e naturale (fino al 2 novembre), il Manto di corte di donna Franca Iorio, dama di corte della regina Elena, moglie di Vittorio Emanuele III, alla Galleria del Costume fino al 3 agosto, e infine i bellissimi dipinti di Jacopo Ligozzi. Pittore universalissimo alla galleria Palatina (fino al 28 settembre). E.C.
#Cultura
Luglio 2014 | 17
Penna e calamaio/1
da Renzi allo strega, Un mese da leggere: Tutti i consigli Pagina per pagina Enrica Cinaschi
L
uglio, si sa, è sinonimo di mare. E mare è sinonimo di abbronzatura, nuotate, partite a bocce, settimane enigmistiche e lunghe giornate trascorse a leggere. Ecco allora i consigli de Il Reporter, alcuni titoli scelti tra le fila dei romanzieri toscani di oggi e di ieri, da portare con sé sotto l’ombrellone. Il primo, breve e piacevole è Valecky o guida sentimentale alla mitteleuropa (edizioni Effequ), romanzo firmato dal giovane Gabriele Merlini, che fa attraversare al suo protagonista – un giovane scrittore, per l’appunto – Repubblica Ceca, Slovacchia e Germania, alla ricerca dell’anima vera di questa parte del vecchio continente. Restando sulla narrativa, si può scegliere anche Nella vasca dei terribili piranha
(Effigie edizioni), romanzo di Alessandro Raveggi, oppure Le nostre vite senza ieri (Bompiani), ultima fatica, in ordine di tempo, del premio Strega Edoardo Nesi. O anche Le rockstar non muoiono mai (Intermezzi), che vede le icone del rock and roll ritrovarsi su un’isola lontana da tutti, in cerca di un distacco dalla realtà. Chi preferisce i saggi e aspetta l’estate per fare il pieno di attualità potrà cimentarsi nella lettura de Il seduttore. Matteo Renzi e la sinistra rosè (Barbera editore), di Simona Poli e Massimo Vanni, oppure di Matteo il conquistatore. La vera storia di un’ascesa politica (Giunti) di Silvia Ognibene e Alberto Ferrarese. Un discorso a parte lo merita Antonio Brizzolari con il suo Quasi un autoritratto (edito da Mandragora), un
libro da sfogliare (con una bella introduzione del direttore degli Uffizi Antonio Natali) per gustare le opere del tormentato artista fiorentino, frequentatore assiduo del laboratorio (gestito dalla Asl) La Tinaia. Per le curiosità, ecco I nomi di battesimo a Firenze (1450-1900) di Francesco Sestito, edito da Ser ItaliAteneo, che raccoglie le scelte onomastiche praticate a Firenze lungo un arco di ben 450 anni. E i più piccoli? Per farli felici basta uno dei titoli di Peppa pig, il maialino più amato dai bambini, edito dalla fiorentinissima Giunti. Infine, per gli amanti della buona cucina l’ideale è Il sapore dei ricordi. Mangiari e storie del Chianti raccontati da Stefano Bencistà Falorni, di Gian Marco Mazzanti (Leonardo Firenze editore).
Penna e calamaio/2
la rivista letteraria nell’epoca del web
O
gni tanto succede di imbattersi in esperienze coraggiose. Di quelle che fanno ben sperare per l’avvenire, perché se nei sogni non ci si butta a capofitto, non si va da nessuna parte. È il caso di Con. tempo, neonata rivista letteraria free press dedicata esclusivamente ai racconti brevi e diretta dal giovane Carlo Benedetti insieme a uno staff di appassionati di penna e calamaio. Con.tempo nasce pensando sia alla contemporaneità, sia alla lentezza di una lettura su carta, con tempo a disposizione. Per ogni numero della rivista periodica ci sono sette, otto racconti e un tema che li lega insieme. I racconti arrivano alla redazione da scrittori più o meno conosciuti, spesso esordienti, dalla rete, da Firenze e da tutta Italia. La redazione sceglie i migliori e lavora insieme agli autori per editarli in maniera accurata. La grafica e le illustrazioni sono di un designer diverso per ogni numero, che viene stampato in tiratura limitata di 999 esemplari e distribuito gratuitamente in vari luoghi di Firenze. Per info: www.contempo.cc. E.C.
L’appuntamento
Sul palco
Sulla macchina del tempo, fino a Monteriggioni
Omaggi a Modugno, The Who e Radiohead: il luglio dei Nem
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D
hiudere gli occhi e ritrovarsi all’improvviso catapultati nel 1300. È quello che succede a Monteriggioni negli ultimi due weekend di luglio (18, 19, 20 e 25, 26, 27, dalle 17 alle 24), quando torna la celebre festa medievale, appuntamento che ogni anno richiama nel piccolo borgo in provincia di Siena migliaia di visitatori da tutto il mondo. La ventiquattresima edizione di “Monteriggioni di torri si corona” ha la direzione artistica firmata dal regista, cantautore e scrittore toscano David Riondino che, con il direttore scientifico Marco Valenti, professore di archeologia medievale e cristiana all’Università di Siena, farà rivivere il borgo attraversato dalla via Francigena e citato da Dante nella Divina Commedia come un vero e proprio villaggio ambientato nel Medioevo. Sei giorni densi di attrazioni, con spettacoli suggestivi, personaggi in costume, il mercato delle arti e dei mestieri lungo strade e piazze, giocolieri, musici, acrobati, mangiatori di spade e cantastorie. Quest’anno, inoltre, le rievo-
cazioni e ricostruzioni storiche saranno ancora più dettagliate e filologicamente curate: attraverso le cosiddette “bolle temporali” sarà possibile scoprire la vita di un piccolo villaggio longobardo, di una città di età comunale e i tornei di scherma di un esercito mercenario. Come sempre, poi, almeno per qualche ora i visitatori dovranno scordarsi dell’euro: all’interno delle mura, infatti, circolerà soltanto l’antica moneta detta “Grosso”, da scambiare appena entrati nella piazza principale per acquistare il buon
cibo della tradizione locale, i giochi medievali per i più piccoli e gli oggetti artigianali del tradizionale mercato dell’epoca. Buon viaggio (nel tempo) a tutti.
Web
C.G.
monteriggionimedievale.it monteriggioniturismo.it Facebook: Monteriggioni-Turismo
a Fiesole a Prato, passando dal Girone e dalla terrazza vista Duomo della biblioteca delle Oblate. Il luglio dai Nem – Nuovi Eventi Musicali, l’associazione diretta da Mario Setti e Matteo Fossi, prevede concerti di artisti quali Bobo Rondelli (nella foto), Ginevra Di Marco, Cristina Donà e Antonio Diodato. Il cartellone, composto da prime produzioni e omaggi ai grandi della musica, comprende concerti di musica rock, pop e jazz, in programma fra il teatro romano di Fiesole, l’anfiteatro del museo Pecci di Prato, la terrazza della biblioteca delle Oblate di Firenze, il circolo Arci il Girone per il Girone Jazz e altre location. All’anfiteatro del Pecci venerdì 11 luglio debutta l’omaggio a Domenico Modugno a vent’anni dalla sua scomparsa: protagonisti saranno Bobo Rondelli e Ginevra Di Marco. Lunedì 14 luglio, al teatro romano di Fiesole, per l’Estate Fiesolana salirà sul palco Antonio Diodato, dopo
la ribalta di Sanremo Giovani con la sua Babilonia: sul colle etrusco proporrà l’interpretazione completa del capolavoro dei Radiohead “Ok computer”. Sempre a Fiesole, il 24 luglio sarà la volta di Cristina Donà e
della band “The waiting room”, che interpreteranno, in una prima assoluta, “Tommy” dei The Who. Il programma completo su www.nuovieventimusicali.it. I.G.
18 | Luglio 2014
#Sport Il ritiro
A moena l’invasione gigliata
S
e il Brasile non si è colorato di viola quanto i tifosi speravano, sarà Moena a farlo. Firenze non ha ancora digerito la mancata convocazione per la rassegna iridata di gente come Pepito Rossi, Borja Valero e Gonzalo Rodriguez, lasciati a casa dai rispettivi ct. Le reazioni dei tifosi non si sono fatte attendere: molti i commenti (ironici e non) affidati soprattutto ai social network. Ma il viola che non si è potuto ammirare in Brasile sarà il colore dell’estate a Moena: per il terzo anno consecutivo, la Fiorentina svolgerà il ritiro estivo in Val di Fassa, dal 9 al 20 luglio. Tantissimi, come gli anni scorsi, i tifosi attesi in Trentino: il programma 2014 prevede promozioni speciali per i supporter, l’allestimento del “Viola village” e alcune amichevoli con formazioni locali. E il popolo viola è pronto a “migrare”: “Anche quest’anno porterò a Moena mio figlio Leonardo – sorride Alessandro, tifosissimo viola – ha quasi cinque anni e dovrebbe aver già capito che fede calcistica seguire: ovvero quella del padre, della madre, del nonno, ecc... Insomma, non ha scelta”.
Tifosi viola in ritiro: anche quest’anno saranno molti i supporter che seguiranno la squadra a Moena, in Val di Fassa
Lorenzo Mossani
L’intervista
ricordi e successi del “pecos bill” viola
Giuseppe Virgili rivive la finale di Coppa dei Campioni del ‘57 Irene Delfino
S
arà più di un’amichevole per il nostro “Pecos Bill”. Giuseppe Virgili, passato da Udine a Firenze come il suo idolo Cuadrado, fu uno degli eroi viola a centrare l’unica finale per la Fiorentina dell’allora Coppa dei Campioni. Il 30 maggio 1957, allo stadio Santiago Bernabéu, davanti a 125mila spettatori, Real MadridFiorentina finisce 2-0. Proprio riguardo quella partita, anni più tardi Gento, uno dei calciatori del Real, ammetterà: “Senza quel
tiro dal dischetto, concesso per un fallo su Mateos nettamente fuori area, per noi sarebbe stato difficile vincere quella finale”. “È la verità – concorda Virgili – lì è maturata la nostra sconfitta. Noi stavamo giocando bene. Mi ricordo che sullo 0 a 0 ho fatto un tiro bellissimo, portiere battuto, ma un difensore che era sulla linea con la testa me l’ha parato. È svenuto, ma ha salvato la rete”. Ma che cosa manca alla Fiorentina per tornare a essere grande come la sua?
Prima di tutto che non mandino via Cuadrado: è il mio idolo, mi piaceva già quando giocava nel Lecce. È metà squadra. Primo scudetto viola (‘55-’56), due secondi posti in campionato (‘56-’57 e ‘57-’58), finale di Coppa dei Campioni e Coppa Grasshoppers (‘57): questi i successi di Virgili nei suoi quattro anni in viola. Sono arrivato qua dall’Udinese, che mi ha fatto debuttare in serie A a 16 anni e mezzo. Ho fatto due campionati a Udine,
poi avevo un’opzione per andare all’Inter, ma l’allenatore Bigogno mi disse: “Beppe, è meglio che tu vada a Firenze, perché hanno bisogno di un centravanti ed è un ambiente sano, buono”. A quell’epoca venni pagato dalla Fiorentina circa 100 milioni. Solamente il Napoli aveva preso un centravanti che costava 105 milioni. In squadra eravamo tutti amici e riempivamo gli stadi. Avremmo potuto vincere per diversi anni di fila il campionato, ma ci mancavano le riserve. Attaccati gli scarpini al chiodo, lei – friulano – è tornato a vivere a Firenze: perché questa scelta? Non ho mai lasciato Firenze. Ho preso casa e moglie qua. Ho quattro figli e nove nipoti. Ho giocato a Torino, Bari, Livorno e Taranto, ma la mia casa è sempre stata Firenze. E quando ho smesso, sono tornato. Adesso ricopre l’incarico di direttore generale dello Sporting Club Firenze Sud, scuola calcio “Beppe Virgili”. Sono sei, sette anni che sono qui. È una famiglia: ho portato la mia esperienza. Il 24 luglio Virgili compie 79 anni: e allora tanti auguri di buon compleanno, Beppe!
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Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.32 del 3 Luglio 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da NEXIVE S.p.A.
Il 16 agosto
fiorentina, amichevole real
C
ome in una macchina del tempo, l’amichevole deluxe dell’estate viola ci porterà con la mente al passato e al futuro della Fiorentina. A quella del ‘57, che giocò contro il Real Madrid la finale di Coppa dei Campioni al Santiago Bernabéu, e agli undici di Montella, che incontreranno i vincitori della “Decima” il 16 agosto alle 20.45 a Varsavia, allo Stadion Narodowy, lo stadio Nazionale (tradotto in italiano) che il 27 maggio prossimo ospiterà la finale di Europa League. Un obiettivo reale per la Fiorentina, un sogno quest’anno frantumato dalla Juventus agli ottavi di finale. Oltre a una rivincita e a un motivo d’orgoglio per i viola, essendo stati invitati proprio dai madrileni a disputarla, l’amichevole di agosto sarà anche una specie di “ricognizione” dello stadio. Bellissimo e interamente coperto, fu costruito per gli Europei del 2012, dei quali ospitò la semifinale: la Germania di Mario Gomez perse 1-2 nella notte di Varsavia contro gli Azzurri. Gomez rimase a secco,
Amichevole di lusso per la Fiorentina, che il 16 agosto a Varsavia si troverà di fronte ai campioni d’Europa del Real Madrid
Pepito non c’era, la sfortuna gli aveva dato appuntamento qualche mese prima. Ma ad agosto scenderanno in campo entrambi, in coppia, l’uno accanto all’altro. Prove tecniche – è la speranza – di finale di Europa League. I.D.
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#Sport
Luglio 2014 | 19
Promozioni e festeggiamenti
Rugby
la liberi e forti cent’anni dopo
firenze riparte dalla salvezza
Dopo lo “storico” 26 maggio, ora la squadra guarda avanti
U
Carlo Marrone
T
ra poche settimane sarà nuovamente tempo di scendere in campo, ma dimenticare la “data storica” è ancora impossibile. Il 26 maggio scorso l’Aeroporto Firenze rugby sconfigge nei play out gli Amatori Capoterra e conquista la permanenza in serie A, battendo qualsiasi avversità, sportiva ed economica. La partita perfetta a chiusura di una grande stagione. “Ci abbiamo messo il cuore e tutta la nostra capacità gestionale, abbiamo preparato quella partita per due settimane, i ragazzi hanno dato il massimo e i risultati ci hanno premiato”. Giulio Sordini, tecnico della squadra, è entusiasta. “Colgo l’occasione per fare i complimenti alla mischia, i primi otto uomini che sono il motore del gioco”. Risultati ottenuti con anni di duro lavoro. “Sicuramente. Sono due anni che lavoriamo e si vedono i frutti. Mantenere la serie A era il nostro obiettivo principale, perché con una formula di retrocessione in cui ben tre squadre si giocavano i play out non era facile. Obiettivo raggiunto, adesso vogliamo fare ancora meglio”. Firenze è migliorata moltissimo negli ultimi mesi della stagione da poco conclusa. “Senza dubbio – conferma Sordini – voglio anzi complimentarmi con chi ha reso possibile tutto ciò, in primis il preparatore atletico e il mio col-
W eb firenzerugby1931.it
Il tecnico dell’Aeroporto Firenze rugby Giulio Sordini: la sua squadra ha centrato la salvezza dopo aver battuto nei play out gli Amatori Capoterra (foto di Donatella Bernini)
n secolo di vita per la Liberi e Forti, la società di Rifredi che tutti a Firenze ricordano perché fondata, nel 1914, dall’allora giovane parroco don Giulio Facibeni e da un gruppo di lungimiranti volontari con il preciso compito di aggregare i giovani con attività culturali, ricreative e sportive. Il nuovo presidente Massimo Bardazzi ha organizzato dieci giorni di festeggiamenti, con la realizzazione di un libro di 120 pagine con tanto di documenti e foto che ripercorrono la storia dell’associazione. “Purtroppo le vicende della società non sono lineari. Per molto tempo non si sono archiviate le notizie – racconta Bardazzi – ma, soprattutto, i festeggiamenti per il centenario sono stati l’occasione per un incontro con tanti fiorentini che hanno contribuito a far crescere la Liberi e Forti. E tutti hanno ribadito il contenuto sociale di questa società. Tante sono le realtà che per avere la prima squadra nelle serie più alte trascurano il settore giovanile. Il nostro impegno era, e rimane, quello di lavorare bene con i nostri ragazzi. Creando un gruppo si possono ottenere ottimi risultati senza andare a comprare altri giocatori”. La Liberi e Forti è sempre stata molto apprezzata dai fiorentini, che qua hanno praticato calcio, pallavolo, hockey a rotelle, pattinaggio, pallacanestro e calcetto. “In tanti hanno ricordato le maglie in acrilico che pizzicavano e i pallonacci che usavamo per divertirci – continua Bardazzi – e gli stessi genitori erano tranquilli perché si giocava alla Liberi e Forti”. Adesso la società si occupa solamente di pallavolo femminile. “Proprio per l’anniversario della fondazione ci stiamo organizzando per alcuni eventi all’aperto, nei giardini e nelle piazze di Firenze, per farci conoscere. Vorremmo aumentare il numero di ragazze che giocano a volley e creare un settore maschile – spiega ancora il presidente – anche perché il centenario ci ha regalato due promozioni. La prima squadra, allenata da Marco Pistolesi, è passata in serie C, mentre le juniores, guidate da Alessandro Nigi, in Prima divisione”. Un primo, importante traguardo per il rilancio del volley femminile a Firenze. “La serie C è ancora a livello regionale – puntualizza Bardazzi – ma avremo una maggiore visibilità rispetto alla D. Giocheremo sempre alla Paganelli, ma ci piacerebbe fare il salto in B2. Occorrono degli sponsor. Il nostro, la Cft, fa già tanto. Avremmo bisogno di altri aiuti per riportare in città la grande pallavolo”. Simone Spadaro
La disciplina
UN TAEKWONDO DA MEDAGLIA D’ORO
I lega Mattia Cagna, che si è reso disponibile ad allenare i ragazzi della mischia. Noi tecnici abbiamo avuto l’abilità di applicare turnover e minutaggio in modo da preservare le condizioni fisiche dei ragazzi nel corso della stagione, e infatti siamo riusciti a portarli all’ultima, fondamentale sfida in ottime condizioni. Da ringraziare sono anche il direttore sportivo Fortunati Rossi, sempre presente in campo con il corpo e con lo spirito, e i due accompagnatori Mario Ravagioli e Francesco Castagnoli, che hanno dato il meglio per tutta la stagione. Inutile dire che anche i ragazzi sono molto felici per i risultati raggiunti. “È stato un anno difficile per me – spiega Alejandro Rios – purtroppo per vari motivi sono stato costretto a restare spesso fuori dal campo, ma sono felicissimo della salvezza perché amo Firenze e la considero ormai la mia seconda casa”. Anche Edoardo Meroni esprime grande soddisfazione per i risultati raggiunti: “È stata dura – non nega – ma è andata bene e ne sono veramente felice.
Mattia Cagna mi ha allenato in tutti i ruoli questa stagione, per avere sempre a disposizione un giocatore polifunzionale, ma è quando posso giocare nel mio ruolo, come nell’ultima partita, che do il meglio di me. Quest’anno abbiamo avuto il problema di giocare molto dentro con la mischia e far uscire poco i palloni sui tre quarti, ma ci abbiamo lavorato molto e siamo migliorati”. Che cosa ne pensa Cagna? “È vero, l’impegno dei ragazzi è stato grande, bisogna rendergliene merito. Siamo una grande squadra”. Dunque un team affiatato, una salvezza centrata e un campo appena ristrutturato e messo a norma per la serie A, grazie al contributo del Comune. Ottime premesse per continuare alla grande.
mportante affermazione dell’Asd Centro Taekwondo Firenze al campionato regionale che si è svolto ad Arezzo. Il sodalizio fiorentino si è presentato alla competizione con sei tra i suoi migliori atleti di specialità, che hanno conquistato la medaglia d’oro sia nella categoria Cadetti, con Cosimo Sbolci, Nicholas Ventimiglia e Alessandro Parigi, che tra gli Juniores, con Gregorio Del Sorbo, Massimiliano Serino e Athan Fedi, al termine di finali avvincenti, rispettivamente contro le agguerrite compagini di Siena e Montecatini. Gli allievi sono seguiti dal maestro Francesco Poli, che allena gli atleti nella storica sede del team presso la palestra centro fitness Artemio Franchi, in viale Maratona (sotto lo stadio). L’associazione sportiva dilettantistica Centro Taekwondo Firenze, presieduta da Alessia Mulone e costituita nel 1996 dal maestro Domenico Mazzocca, vero pioniere del Taekwondo in Toscana, svolge la sua attività anche in due sedi distaccate a Rifredi, e ha come scopo la diffusione di questa disciplina a tutti i livelli. Sim.Spa.
Il bilancio
IL GRANDE SALTO DELLA PALLAVOLO L
a pallavolo, forse, si è presa lo scettro di primo sport nell’hinterland fiorentino. Come? In primis con una straordinaria Azzurra, che ha vinto tutto sul campo, merito del gruppo, di un’allenatrice come Francesca Vannini, di uno sponsor come Il Bisonte e di aver creduto fino in fondo nell’impresa di andare a vincere a Monza in gara 2, uno spettacolo non solo per gli amanti del volley. Vincere la Coppa Italia di Serie A2 e conquistare la Serie A1 è una favola made in San Casciano che, probabilmente, l’anno prossimo sarà anche made in Florence. È nel capoluogo toscano che dovrebbe giocare, infatti, la neopromossa Azzurra. Qualche metro più in là, ecco la Savino Del Bene di Scandicci. Raggiunta la semifinale promozione in Serie A2, la società del patron Nocentini ha alzato l’asticella e la categoria. Anche la Savino Del Bene, infatti, farà la Serie A1, al posto di Frosinone. Con San Michele stabile in serie B1, anche quest’anno degna protagonista di un campionato avvincente. Sul fronte mercato, la Savino Del Bene ha già acquistato Tereza Vanzurova, schiacciatrice/opposta della Repubblica Ceca che, nella scorsa stagione, militava in Serie A1 con Novara. Altro colpo da Serie A1 coach Bellano, proveniente dall’alveare di Ornavasso. In campo maschile, l’Olimpia Poliri ha acciuffato la serie B2. Che dire: complimenti a tutti. Car.Mar.
20 | Luglio 2014
#Rubriche
A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
PALAZZO BOMBICCI
(Piazza della Signoria, angolo via dei Calzaioli)
I
l Palazzo Bombicci si trova in piazza della Signoria, con ingresso dal numero civico 5, all’angolo con via dei Calzaioli e prosegue su questa strada fino a via della Condotta al Canto dei Fiascai. Ha origini trecentesche e il suo lato principale è sulla via dei Calzaioli, dove presenta cinque grandi arcate a tutto sesto, residuo di un’antica loggia. Il pianterreno e il primo piano, dove si apre una fila di finestre rettangolari, sono coperti da un bugnato, mentre i piani superiori sono intonacati. Nel 1786 il palazzo inglobò parte dell’antica chiesa dedicata a San Romolo, detta anche “degli Uberti”, dalla famiglia che ebbe il patronato. Nel 1769 la chiesa fu soppressa, venduta e ridotta a civili abitazioni, e ora anche a sede di una banca. La nuova ristrutturazione venne realizzata in un misurato barocco dall’architetto e ingegnere fiorentino Bernardo Fallani. Il portone d’ingresso del palazzo prospetta sulla piazza della Signoria ed è sormontato, fra due mensole del balcone soprastante, dallo stemma dei Bombicci. Subito sotto, una targa marmorea ricorda l’antica chiesa di San Romolo: A S. ROMOLO VESCOVO E MARTIRE CUI VENIVANO A OFFERTA I COLLEGI ERIGEVA IL POPOLO NEL DECIMO SECOLO UN TEMPIO QUI DOVE SORGONO LE CASE DI FRANCESCO DI PIERO BOMBICCI EDIFICATE L’ANNO MDCCLXXXVI IL CONTE CESARE ENRICO BOMBICCI PONTELLI P.Q.M. NEL MDCCCXCVI
Nel 1851, al secondo piano del palazzo, abitò per otto anni Pellegrino Artusi, il gastronomo diventato famoso per aver pubblicato nel 1891 il noto ricettario La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, uscito nella prima edizione con 450 ricette. In questo appartamento l’Artusi visse con la propria famiglia, il padre, la madre e le tre sorelle, che giunsero a Firenze pochi mesi dopo “il barbaro oltraggio” subito a Forlimpopoli nella notte del 25 gennaio 1851. Gli Artusi si trasferirono qui precisamente nel maggio 1851, ancora scioccati dall’aggressione subita dalla banda del Passatore. La decisione di lasciare la Romagna e trasferirsi in un luogo più sicuro fu unanime, nonostante il bandito Stefano Palloni fosse già stato ucciso il 23 marzo, in uno scontro a fuoco con la gendarmeria papalina vicino alla località Russi. In tutta fretta vennero vendute casa e bottega, dopodiché tutta la famiglia traslocò a Firenze nel Palazzo dei conti Bombicci, quando nel capoluogo del Granducato, governato dal granduca lorenese Leopoldo II detto Canapone, s’iniziava a respirare un’aria di svolta all’indirizzo dell’unità del Paese, infatti, il 27 aprile 1859, a un giorno di distanza dallo scoppio della seconda guerra d’indipendenza, indotto da un’incruenta e civile manifestazione popolare, l’ultimo Granduca di Toscana abbandonò Firenze. In quell’anno memorabile, che coincise con la morte della madre di Pellegrino, Teresa Giunchi (sepolta nella chiesa di Monte Oliveto), la famiglia Artusi cambiò casa trasferendosi al n. 2 di via dei Cerretani, al Canto alla Paglia, nell’antico Palazzo de’ Marignolli, occupando tutto il primo piano del grande appartamento. Successivamente, alla morte del padre Agostino (sepolto nella cripta della chiesa di San Miniato a Monte) e trovati i mariti per le sorelle Rosa, Maria Francesca e Gertrude, Pellegrino all’età di 45 anni scelse di ritirarsi a vita privata, abbandonando il commercio e il banco di sconto, trasferendosi in un grazioso villino, in piazza Massimo D’Azeglio al n. 25 (oggi 35), dove tranquillamente condusse la sua esistenza assieme alla cameriera Marietta Sabatini di Massa e Cozzile, al cuoco Francesco Ruffilli di Forlimpopoli e ai suoi due gatti Biancani e Sibillone, ai quali dedicò addirittura la prima edizione del suo famoso ricettario. Morì in quel luogo il 30 marzo 1911, all’età di 91 anni.
Il Pungiglione
LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI Web artusi.net
fuoriclasse a modo loro, storie di atleti “unici”
O
gni volta durante i mondiali di calcio si idolatra il fuoriclasse di turno, e a me vengono alla mente storie di atleti che a loro modo sono diventati unici. Come Eric Crumble, pugile, 31 incontri e 31 ko. L’ultimo addirittura se lo fece da solo, inciampando nelle corde del ring picchiò una boccata sul tappeto e non si rialzò più. Gli incontri di Eric duravano in media 1 minuto e 34 secondi. Per lui la parte più faticosa del pugilato era spogliarsi e poi rivestirsi, degli incontri che faceva tra le due cose nemmeno se ne accorgeva tanto erano veloci! Il suo allenatore era talmente abituato a gettare la spugna che alla fine gli venne un’infiammazione al braccio! Anche questo atleta non è a suo modo un fuoriclasse? Restando nel calcio merita una menzione l’Excelsior (si chiama come un cinema), una squadra bolzanina di dilettanti che ha incassato 1.600 gol in un campionato. Le partite finivano perse per 20 a zero. L’allenatore dell’Excelsior le prime partite cercò di spronare i suoi giocatori a lottare, ma alla fine quando gli chiedevano con che modulo giocare, lui rispondeva depresso: “Fate quello che volete, tanto il risultato non cambia!”. ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista
Web
andreamuzzi.it
Lettere Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it SCUOLA, “VI RACCONTO LA MIA ESPERIENZA”
Buongiorno, vi scrivo per raccontare la mia esperienza e segnalare a tutti l’esistenza, in zona Rovezzano, di una scuola per l’infanzia poco conosciuta eppure un vero gioiello per la nostra città. È la scuola Margherita Fasolo, nata nel 1965, che comprende tre classi della materna (privata parificata) e due sezioni “Primavera” che accolgono ciascuna 14 bambini dai 2 anni d’età, per le quali esiste la possibilità di accedere tramite le liste comunali, oltre che con iscrizione privata. Vi voglio parlare di questa scuola perché ho potuto sperimentare gli effetti benefici direttamente sulla pelle di nostro figlio P., arrivato dalla Russia da poco più di un anno, che al momento di andare all’asilo aveva ancora delle grosse diffidenze nei confronti del mondo esterno, oltre a non parlare l’italiano. La scuola Fasolo, giorno dopo giorno, grazie a un team di maestre attente alle esigenze più particolari, ci ha aiutato a farlo aprire alla vita e a renderlo più fiducioso nei confronti del prossimo. È una scuola privata senza fini di lucro né confessionali (è laica). L’obiettivo è offrire ai bambini, alle famiglie e a chiunque sia interessato a percorrere una strada non convenzionale, un progetto educativo innovativo, basato sui principi dell’educazione attiva portata avanti dal movimento dei Cemea (Centri di Esercitazione ai Metodi dell’Educazione Attiva). L’obiettivo di questa scuola è essere al fianco del bambino, aiutarlo a scegliere, a scoprire le proprie inclinazioni, proponendogli attività sempre interessanti, ma senza mai imporgliele o scegliere al suo posto. Oltre a questo, lo svolgimento insieme agli altri bambini delle piccole azioni quotidiane, come andare al bagno da soli (ma sempre sotto la supervisione a distanza di una maestra pronta a intervenire in caso di necessità) a fare pipì o lavarsi le mani, aiutare ad apparecchiare la tavola per il pranzo, prepararsi per il sonnellino pomeridiano, costituisce una routine che, con l’aiuto dell’emulazione dell’altro, aiuta il bambino, giorno dopo giorno, a trovare la strada per la conquista di piccole-grandi autonomie, in un clima sereno e accogliente. Secondo quanto ho potuto apprezzare, in questa scuola particolare vige il totale rispetto dell’individualità di ogni bambino, che quindi viene trattato come essere speciale, accogliendo anche chi, per un motivo o per un altro, ha esigenze specifiche (problemi di linguaggio, ritardi nello sviluppo fisico o emotivo, problemi fisici ) ma senza mai farle percepire come tali. Le tre classi della materna accolgono ciascuna dai 15 ai 20 bambini, suddivisi in gruppi omogenei d’età. Ogni classe ha
due maestre, il che consente di organizzare le attività, proposte e mai imposte, dividendo i bambini in piccoli gruppi in modo da poterli seguire meglio. Alla base resta comunque la libera scelta del bambino, che decide se fare l’attività proposta, il che accade sovente, trattandosi di attività interessanti, come dipingere o suonare gli strumenti. Infine la scuola presuppone anche un coinvolgimento delle famiglie, in questo che da percorso di crescita del bambino si trasforma in percorso della famiglia, che insieme ad altre famiglie condivide questo progetto educativo, attraverso momenti di aggregazione come feste o incontri periodici. Per tutto questo, dopo la mia esperienza, ho voluto parlarvi della scuola Margherita Fasolo (che si trova in via Cambray Digny): il mio consiglio per coloro che devono scegliere la materna per il proprio bambino è di farle almeno una visita. Francesca
PIAZZA ANNIGONI, “NOI ABITANTI VOGLIAMO VIVERLA”
Gentile redazione, siamo un gruppo di persone che abitano nel quartiere numero uno, precisamente sulla piazza Annigoni. Facciamo riferimento all’articolo apparso sul vostro giornale di marzo. L’articolo parla di un “prossimo futuro” descritto dall’assessore Elisabetta Meucci, noi vogliamo sottolineare che tutto non è vero: parla delle auto parcheggiate sulla piazza, non è possibile dal momento che sono stati messi numerosi “panettoni”. Il nostro rammarico è che vogliamo la piazza vivibile per noi, vale a dire è un luogo d’incontro per bambini, anziani e giovani. Specialmente nei mesi estivi con intrattenimenti musicali, danzanti, teatrali dove il tutto termina alle ore 23.15, per cui non reca disturbo e possiamo andare a letto per affrontare un nuovo giorno di lavoro. Vi chiediamo: dove è a Firenze una piazza così? Vogliamo vivere la piazza e la città. Un gruppo di abitanti
CAPOLINEA DEL 6, “FACCIAMO RISPETTARE LE REGOLE”
Vorrei dare il mio modesto contributo sulla questione riportata sul numero di maggio. Avendo combattuto per quasi cinque anni con il comportamento dei conducenti che tenevano motori accesi di bus a pochi metri da casa mia - che era ancora più vicina alla vecchia posizione del capolinea del 6 di quanto non lo siano quelle di coloro che si lamentano adesso - e segnalato inutilmente la ristrettezza dell’area di sosta dei bus spesso intralciata da veicoli privati, ottenni,
“NOVOLI, ECCO QUELLO CHE NON VA” Egr. direttore Matteo Francini, mi permetto di unirmi al coro delle lamentele per il degrado di Firenze con riferimento al Quartiere cinque nel quale abito. Nel vostro giornale si parla di cose belle fatte o progettate, ma ci sono molte cose che non lo rendono effettivamente vivibile, come il Parco di S. Donato sembra darne l’impressione. Elenco alcune cose negative: la mancanza di illuminazione nelle strade interne a via di Novoli davanti al parco, marciapiedi dissestati, tombini rotti da tempo lasciati come trabocchetti per chi si permette di alzare gli occhi dalla strada, rumore assordante tutto il giorno per lavori edili che durano da anni, isole ecologiche sporche e puzzolenti, mancanza di tettoie alle fermate Ataf. Mi fermo, però ci sarebbe ancora molto da dire, ma mi auguro che venga pubblicata e presa in considerazione dal nuovo Presidente di quartiere e trasmessa a chi è competente nei vari settori. Ringrazio per il tempo e lo spazio concessomi, una anziana abitante di S. Donato in Polverosa
col supporto di altri residenti, lo spostamento nell’attuale posizione. Qui senza dubbio la carreggiata è più larga, l’area gialla raddoppiata, ma le lamentele continuano. Perché? Per una serie di motivi che elenco sinteticamente: da anni molti conducenti Ataf sostano al capolinea tra una corsa e l’altra tenendo i motori accesi, forse per avere una meccanica più efficiente, ma inquinando acusticamente e atmosfericamente i residenti e contravvenendo al regolamento di servizio; al momento della nuova sistemazione si poteva tenere presente che la migliore posizione era ancora 5 metri più avanti perché si sa che i genitori degli alunni di una scuola media pur di risparmiarsi due passi si accalcano in triplice fila proprio fuori dai cancelli! La soluzione? Per non darla sempre vinta a chi non rispetta le regole, farle rispettare a cura rispettivamente dell’ufficio disciplinare Ataf e degli agenti di Polizia Municipale. Così questi ultimi forse si accorgerebbero anche di quelle auto perennemente parcheggiate sulle strisce pedonali proprio dalla parte opposta della carreggiata del capolinea. Lettera firmata
“UNA TARGA PER MARGHERITA HACK”
Vi scrivo queste poche righe, per ringraziarvi del bellissimo ricordo su Margherita Hack, sull’ultimo numero di Reporter. Avrei una proposta da farvi, sarebbe bello che al civico dove è nata Margherita, in via delle Cento Stelle, fosse apposta una bella targa in sua memoria. Per non dimenticare, distinti saluti, Rosanna
IL GIARDINO DELL’ORTICOLTURA IERI E OGGI
Con riferimento alla prima pagina del Vs/ ultimo numero, faccio presente che sono nato nel 1947 a Ponte Rosso. Ho passato la mia infanzia, adolescenza e parte della mia vita successiva al Giardino dell’Orticoltura. Voglio far presente che quand’ero un ragazzetto, quel luogo non era un giardino ma un paradiso terrestre. C’erano alberi molto più alti, c’erano vasche piene di pesci, una piscina con cigni, una voliera con tanti tipi di uccelli e anche qualche pavone, che la mattina i giardinieri, sempre presenti dalle 8 alle 14, tenevano in libertà a giro per il giardino. Il tepidario era in ottimo stato. C’era un servizio di controllo di vigili, una biblioteca etc. Negli anni ‘70 tutto improvvisamente degradò. Ora mi fa piacere che sia stato recuperato nella sua bellezza. Saluti, Guido Lolli
Luglio 2014 | 21
Editoriale dalla prima
Non per chi resterà in città a lavorare per tutta la bella stagione, vuoi perché i tempi sono quelli che sono e i portafogli sempre più sgonfi, vuoi perché – soprattutto per quei commercianti che lavorano con e per i turisti – rinunciare a questa stagione non è facile. Così, anche quest’anno Firenze non si svuoterà per ferie, tutt’altro: molti abitanti resteranno a presidiare la città per tutta la stagione estiva o quasi, e lo stesso varrà per i negozi, che se chiuderanno lo faranno per periodi di tempo molto limitati. Insomma, c’era una volta la città deserta d’agosto. Ma se molti fiorentini trascorreranno l’estate a casa, questo non vuol dire che – appena possibile – rinunceranno a qualche blitz qua e là per sentirsi comunque in vacanza: l’importante è che la meta prescelta non sia troppo lontana, per non spendere in auto tutte le ore libere. Su questo numero del nostro mensile abbiamo allora suggerito alcune delle destinazioni che si possono scegliere per gite fuori porta con partenza e ritorno a Firenze nell’arco di una giornata, un po’ per tutti i gusti. Ma questa estate fiorentina sarà caratterizzata anche dai cantieri aperti o in apertura per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, un’opera destinata a rivoluzionare la mobilità in città. Prima, però, ci sarà da fare i conti con operai e divieti: ecco quali sono i lavori più corposi al via. E se i fiorentini sono destinati a dividersi ancora una volta tra favorevoli e contrari, c’è da scommettere che non lo faranno invece su un’altra novità in arrivo: il progetto della Regione che renderà il dentista gratuito per i cittadini dai redditi bassi e scontato per gli altri, provvedimento che entrerà a pieno regime nei prossimi mesi. Insomma, nonostante il caldo non ci sono solo le vacanze nella mente dei fiorentini. Che si preparano a vivere un’estate con vista sul futuro prossimo. MATTEO FRANCINI
IL REPORTER RISPONDE Cara lettrice, come da lei “augurato”, ecco qua pubblicata la sua lettera. Come ripetiamo spesso in questa pagina, ovvero quella dedicata alle segnalazioni e agli interventi di voi lettori, nessuno meglio di chi abita in questa o quella zona di Firenze ne conosce meglio pregi e difetti, ed è dunque con piacere che diamo spazio alle vostre richieste e lamentele, cosa che facciamo abitualmente sul nostro giornale. Contemporaneamente crediamo però che sia giusto – oltre che utile per tutti i cittadini – dare visibilità anche a quei progetti e a quelle esperienze in grado di arricchire e migliorare la vita dei quartieri e di chi li abita, che troppo spesso – per i motivi più vari – non riescono a ottenere la visibilità che meriterebbero. E anche questo proviamo a farlo ogni mese. Detto ciò, faccio mio l’auspicio che i problemi dai lei elencati possano venire presi in considerazione da chi di dovere e affrontati laddove ritenuto opportuno, “approfittando” anche del fatto che il cambio di guardia alla guida delle istituzioni (in questo caso di Quartieri e Comune, avvenuto recentemente) rappresenta sempre un nuovo “inizio”, uno dei momenti migliori per rimboccarsi le maniche e cercare di risolvere le questioni più varie. MATTEO FRANCINI m.francini@ilreporter.it
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