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dott.
Gianluca Marini ODONTOIATRA
In occasione del 20° anno di attività,sconto del 20% sulle prestazioni di conservativa per i lettori de Il Reporter che si presenteranno con la rivista
Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.39 del 1 settembre 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da NEXIVE S.p.A.
Settembre 2014
Anno VIII Ed. 39
Firenze Quartiere 4
Isolotto Legnaia Soffiano
Distribuito da
Studio: via Spinello Aretino, 18 50134 Firenze Tel. 055 71.69.52 studio.gmarini@libero.it
Formula Direct simply
La città che cambia
Un tram chiamato desiderio Linee 2 e 3, lo speciale de Il Reporter: mappe, cantieri, numeri utili e viabilità alternativa
☛ pagine 11-18
Fiorentina
Tutti “a Mollo” contro la Sla
L
’Ice bucket challenge, gara di solidarietà a colpi di gavettoni ghiacciati, ha coinvolto anche la Fiorentina. A bagnarsi (contribuendo alla ricerca sulla malattia) anche Montella e Rossi.
☛ pagina 23
Gabriele Lavia alla Pergola: “Il mio teatro aperto alla città” ☛ pagina 22
Gestione dei debiti, ora ci pensa il comune Gianni Carpini
E
sattori sì, ma dal volto umano. Entro ottobre i fiorentini si vedranno arrivare a casa 1.500 lettere con cui Palazzo Vecchio chiederà a chi è indietro col pagamento di tasse, multe e servizi di saldare il conto. La notizia positiva è che sono avvisi “bonari”, ossia precedono di un passo la riscossione coattiva, con interessi di mora, sanzioni e spese di notifica. Eccezione sono gli atti in scadenza, che rischiano di non essere riscossi dal Comune e che partiranno come cartelle di pagamento vere e proprie.
☛ segue a pagina 20
le priorità? si decidono con i “vicini” (di città) Quartiere e Scandicci siedono allo stesso tavolo per discutere insieme di progetti e obiettivi.
☛ pagina 3
l’isolotto fa sessanta, celebrazioni in arrivo Dieci mesi per festeggiare un compleanno speciale, con eventi, incontri e mostre fotografiche.
☛ segue a pagina 2
Ricercatori under 40 tutti sul palco Gli “angeli” del Meyer (con i capelli bianchi) ☛ pagina 8-9
☛ pagina 4
La famiglia italiana della frutta
2 | Settembre 2014
Quartiere 4
#Primo piano
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Verso il 6 novembre
l’isolotto spegne sessanta candeline, con Una festa lunga (quasi) un anno Curiosità
anche una maglietta “ad hoc” per l’evento
D
alla Grande Mela al “piccolo Isolotto”. Un cuore rosso, una T-shirt e la voglia di celebrare in modo diverso l’anniversario. Un artigianoartista, Giovanni Erbabianca, 39 anni, ha lanciato la maglietta “I Love Isolotto”, prendendo in prestito il famoso “I love NY”. “È un modo per mettere in luce la nostra storia – spiega – non abbiamo né monumenti né bellezze naturali, ma questo è un luogo di partecipazione e vita sociale: qui sono nati i Quartieri come istituzioni decentrate, qui teneva la messa don Mazzi”. Al progetto collabora l’associazione di promozione sociale Acf – comunità di famiglie, a cui va parte dell’incasso. G.C.
Gianni Carpini
D
ieci mesi per festeggiare un compleanno speciale, con eventi, incontri e mostre fotografiche. L’Isolotto, quello “vecchio” come i residenti chiamano la zona intorno all’omonima piazza, compie sessant’anni il prossimo 6 novembre. In questa data, nel 1954 nacque la “città satellite”: il sindaco Giorgio La Pira consegnò alle prime mille famiglie le chiavi delle nuove abitazioni popolari, alte sei piani. Grattacieli, per l’epoca. Le ultime case arrivarono il 24 luglio 1955. A sessant’anni di distanza, il quartiere si prepara a celebrare il suo passato, ma soprattutto il presente e il futuro. Il Q4 è al lavoro per stilare un lungo programma di iniziative che andranno avanti fino al luglio 2015, coinvolgendo associazioni, parrocchia, comunità di base, circolo Arci, istituto comprensivo della Montagnola, BiblioteCanova e commercianti. Il clou sarà il 6 novembre, con un convegno e una festa insieme alle scuole, ma le iniziative partiranno ben prima. A ottobre la “casa” di don Mazzi, la comunità di base dell’Isolotto, presenterà una pubblicazione sulla sua storia, mentre domenica 12 ottobre il centro commerciale naturale che raggruppa i negozi tra le vie Andreotti, delle Magnolie e Torcicoda promuoverà una giorna-
ta di aperture straordinarie con bancarelle in strada e un tuffo nel passato, quando intorno all’Isolotto c’erano campi e poco più, grazie a un mercato di inizio Novecento e dimostrazioni di antichi mestieri. Ma anche i singoli cittadini hanno deciso di spegnere simbolicamente le sessanta candeline. Ad esempio Silvana Pezzati, ex sarta 91enne, e la figlia Gioia sono alla guida di un negozio di abbigliamento che di anni ne ha 60, proprio come l’Isolotto. E allora, per domenica 28 settembre hanno pensato a una festa con spettacoli per bimbi e musica, nel negozio di via Torcicoda 17. Silvana arrivò qui nel settembre del 1954, due mesi prima che venissero consegnate le case popolari, e mise su una bottega in via Palazzo dei Diavoli, che col tempo si è trasferita e si è trasformata in una boutique. “All’inizio abitavo in piazza Santa Croce – ricorda – quando mio marito, tessitore a Prato, fu licenziato, decisi di aprire una merceria in questo quartiere, considerato al tempo lontano dal centro: tirai su l’attività dal niente, iniziai col riparare calze”. E chi all’Isolotto ha vissuto una vita ora guarda al presente. “Non è un quartiere dormitorio – dicono Silvana e la figlia Gioia – non dorme, ma è sveglio nelle iniziative come nel sociale”.
Si avvicina il sessantesimo compleanno dell’Isolotto: in arrivo eventi e iniziative
Il rione si prepara a celebrare il suo passato, con uno sguardo al domani: in arrivo iniziative fino a luglio 2015
Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it
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Periodico d’informazione locale. Anno VIII n.39 del 1 settembre 2014. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da NEXIVE S.p.A.
Il Reporter del Q4 raggiunge le famiglie del quartiere 4 di Firenze.
DATI NON RACCOLTI PRESSO L’INTERESSATO Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.
La testimonianza
“i giovani di allora e di oggi”
I
n occasione dei sessant’anni dell’Isolotto, una cittadina “storica” del quartiere, arrivata qui da bambina e – per questa storia – fondatrice con altri del Pmli, ci ha inviato una sua testimonianza scritta sulla vita nella “città satellite”. Per motivi di spazio ne riportiamo solo uno stralcio, incentrato soprattutto sugli anni Sessanta, momento cruciale per la storia del quartiere: “Ricordo bene le esperienze fatte con il comitato di quartiere all’indomani dell’alluvione di Firenze, ancor prima quelle contro i licenziamenti di massa alla Galileo e in altre fabbriche, quelle con la scuola popolare, ricordo l’uso dell’assemblea generale della popolazione, che si poteva tenere indifferentemente nella piazza o nella chiesa aperta, per decidere il da farsi nei momenti cruciali. Le baracche verdi, i locali del centro sociale, della casa del popolo e della parrocchia stessa, erano i luoghi del nostro dibattito avanzato, democratico e a tutto campo. Ogni decisione veniva presa con l’onestà e la voglia di cambiare radicalmente la situazione degli oppressi, utilizzando di fatto quegli strumenti di democrazia diretta, di lotta di piazza, che si rivelavano vincenti nel far emergere le esigenze della popolazione sul piano pratico e politico ideale. Varie generazioni di giovani hanno fatto la storia dei primi 60 anni dell’Isolotto, hanno creato comitati a sostegno di ogni lotta. Sono convinta che con lo stesso spirito che ha animato quei pionieri, i giovani di oggi potrebbero conseguire gli stessi e ancor migliori risultati. Di cui di fatto c’è un gran bisogno, non importa quanto tempo e fatica ci voglia a conquistarli”. Patrizia Pierattini
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Quartiere 4
#Primo piano
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Settembre 2014 | 3
La città che cambia
Il progetto
Il futuro del quartiere si decide con i “vicini”
piazza pier vettori a “caccia” di firme
43mila accessi al pronto soccorso di Torregalli nel 2013
Riunioni con Scandicci sui temi più importanti
33mila
Gianni Carpini
I
nsolite riunioni tra vicini di casa per questioni “condominiali” di tutto rispetto: la ristrutturazione di Torregalli, il futuro dell’ex Lupi di Toscana, la situazione di Pontignale, la viabilità sull’anello Bagnese-TorregalliNenni-Indiano. Snodi cruciali per l’intera città metropolitana. Così, Quartiere 4 e Scandicci si siedono intorno allo stesso tavolo per decidere le priorità dei territori confinanti: da una parte il presidente del Q4 e i consiglieri alla guida delle commissioni, dall’altra la giunta di Scandicci. La prima seduta congiunta si è svolta a luglio, ma l’appuntamento si ripeterà ogni quattro mesi, mentre continuano gli incontri tra gli assessori di Firenze e Scandicci insieme ai presidenti delle commissioni del Consiglio di Quartiere 4 per discutere di urbanistica, viabilità, sport e cultura. Tra i primi obiettivi comuni c’è l’ospedale di Torregalli. “Un polo importantissimo al servizio di 150mila abitanti nella zona sud-ovest dell’area metropolita-
CORSI DI CUCITO
na – spiega il presidente del Q4 Mirko Dormentoni – chiederemo un incontro con l’azienda sanitaria soprattutto per parlare della necessaria ristrutturazione del pronto soccorso. È fondamentale – osserva – iniziare a ragionare nell’ottica della città metropolitana”. I lavori per rimettere a nuovo il pronto soccorso (quasi 43mila accessi nel 2013, il numero maggiore per la Asl fiorentina) dovevano partire alla fine dello scorso anno, ma poco si è mosso. A fare pressing per la riqualificazione è un tridente di rappresentanti istituzionali: il sindaco di Scandicci Sandro Fallani, quello di Lastra a Signa Angela Bagni e il numero uno del Q4 Dormentoni. Altra partita tutta da giocare è quella che riguarda l’ex caserma Gonzaga, uno scatolone di cemento da 33mila metri quadri passato dal Ministero della Difesa al Comune di Firenze, che potrebbe trasformarsi, grazie al nuovo regolamento urbanistico, in un quartiere residenziale con verde, servizi e negozi. La parola passa
Il pronto soccorso di Torregalli: l’ospedale è uno dei primi “obiettivi comuni” di Quartiere 4 e Scandicci, che hanno deciso di sedersi allo stesso tavolo per decidere le priorità dei territori confinanti
iazza Pier Vettori ci riprova, ma servono 500 firme. Cinque mesi di assemblee aperte a residenti e commercianti per disegnare il futuro della piazza: è l’idea di “Save The City”, onlus impegnata nella riqualificazione degli spazi di Firenze, e dell’associazione Amici della Terra, che però – per dar voce ai cittadini – hanno bisogno di almeno 500 firme entro il 30 ottobre. Solo così accederanno ai finanziamenti regionali per i percorsi di partecipazione. Saranno organizzati banchini per la raccolta delle firme in tutto il quartiere: chi vuol sostenere il progetto (si può firmare da 16 anni) può recarsi anche alla sede di Confesercenti in piazza Pier Vettori, mentre il Q4 mette a disposizione Villa Vogel tutte le mattine e martedì e giovedì pomeriggio fino alle 17. “Vogliamo ripartire dalle piazze ‘dimenticate’ che hanno bisogno di interventi”, spiega il presidente di Save The City Alessandro Tarducci.
L’appuntamento ora ai cittadini: tra la fine di settembre e ottobre si inizieranno a organizzare alcuni incontri che coinvolgeranno gli abitanti del versante fiorentino e quelli del lato scandiccese. Non è escluso che anche qui il sindaco Nardella organizzi una “maratona dell’ascolto” come già successo in Oltrarno. Altro punto caldo, la viabilità all’imbocco dell’Indiano: il progetto per il raddoppio di via Baccio da Montelupo in corrispondenza del nuovo ponte sulla Greve e la deviazione del traffico fuori dal borgo storico è ancora una bozza. Il Quartiere 4 ha chiesto che l’opera (cinque milioni di euro circa) sia reinserita nel piano triennale degli investimenti del Comune.
una giornata “bio”, tra sapori e musica
C
hi abitualmente frequenta “Il Bottegotto”, negozio di commercio equo e solidale in via Modigliani, non si lascerà sfuggire questa iniziativa. Per chi invece è “neofita” di stili di vita sostenibili e consumi critici, è l’occasione per approfondire questi temi. L’evento in questione è la quinta edizione della festa della Onlus Equobi, associazione dal cuore “isolottano” che, dal 2008, promuove il commercio equo-solidale a Firenze. Nel primo sabato d’autunno – il 27 settembre, dalle 15,30 – la onlus porterà in piazza dell’Isolotto i suoi colori, le sue cause e i suoi cibi. Tra un morso e l’altro ai prodotti provenienti dalla filiera biologica a km zero (acquistabili dietro offerta libera), si potrà prendere parte ai tanti laboratori organizzati in collaborazione con altri partner del territorio, fra cui Fierucola, Gassolotto, associazione Istrici e associazione Liberamente Pollicino. In serata, musica dal vivo per concludere in allegria la giornata “bio” del quartiere.
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Tutto ci sembra fuori moda, troppo lungo, troppo largo, giacche con spalloni. Mamma mia come farò? Niente panico, la Bottega del cucito è a tua disposizione per sistemare tutto. Hai dei pantaloni belli ma fuori moda perché troppo larghi nel gambule? La tua giacca preferita ha le spalle troppo grandi, ma il tessuto è favoloso? Oppure jeans bellissimi ma completamente usurati? Non c’è problema, porta tutto a La bottega del cucito, dove troveremo insieme una soluzione! SE POI HAI PROBLEMI NEL TROVARE CAPI CHE VESTONO BENE LA TUA PERSONALITÀ, VIENI A LA BOTTEGA DEL CUCITO, DOVE POTRAI FARTI UN CAPO ADATTO ALLE TUE ESIGENZE.
Il primo sabato d’autunno torna in piazza dell’Isolotto la festa della onlus Equobi
I.R.V.
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metriquadri l’ex caserma Lupi di Toscana
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4 | Settembre 2014
#Realtà del quartiere
Quartiere 4
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Sul palco
Bambini
attori si diventa, anche dopo i sessant’anni
farollo, falpalà e... i loro libri
Via a uno speciale corso di teatro. L’obiettivo? È quello di stare meglio Fausto Fedi
N
on è mai troppo tardi. Neanche per iniziare a fare teatro. E se negli anni ‘60 il maestro Manzi insegnò a leggere e scrivere a decine di migliaia di italiani analfabeti con le sue lezioni in tv, quelli dell’Officina Teatro ‘O sono convinti che oggi sia possibile portare gli ultrasessantenni a calcare il palcoscenico. Per questo hanno organizzato un corso, anzi un “percorso di teatro”, che si chiama “La Bella Età” e che inizierà a ottobre, per concludersi nel maggio 2015:
una lezione di due ore ogni settimana per scoprire e sviluppare le proprie capacità espressive, per fare esercizi di dizione, pronuncia e lettura, per imparare a usare le mnemotecniche (le tecniche per memorizzare in modo facile e veloce) e la propria espressività fisica. In poche parole, per apprendere i rudimenti dell’arte teatrale. Non con l’obiettivo di diventare attori famosi – anche se mai dire mai, chissà che non si scoprano talenti nascosti... – ma semplicemente per stare meglio. Con se stessi e con gli
Scatta a ottobre il “percorso di teatro” chiamato “La Bella Età”, rivolto agli ultrasessantenni e organizzato dall’Officina Teatro ‘O
Web:
altri. “Fare teatro insegna a recuperare il tempo per noi e per gli altri, abbatte le differenze di età e di genere, stimola il recupero di alcune capacità motorie e tante altre cose positive”, dice Leonardo Torrini che, insieme a Paolo Papini, ha fondato l’Officina e da diciotto anni è impegnato nel campo della didattica teatrale. Teatro O’ è infatti un’associazione culturale e compagnia, ma soprattutto è una scuola. Una scuola che organizza corsi – per ragazzi e ragazze dai 17 anni in su – strutturati in tre anni: il primo per avvicinarsi per la prima volta al teatro, il secondo dedicato al lavoro sui personaggi, il terzo per imparare la vera e propria costruzione di uno spettacolo teatrale. Anche per i meno giovani recitare può essere un modo per riscoprire o avvicinarsi per la prima volta ai grandi classici del teatro e, più in generale, della cultura. Perché, appunto, non è mai troppo tardi. Ed è per questo che “La Bella Età”, realizzato anche grazie al contributo del Consorzio Metropoli e del Quartiere 4, è rivolto alle persone con più di sessant’anni di età (e residenti nel quartiere). Le “lezioni” si svolgeranno alla “New Staz” di via Attavante 5. Il corso costa 38 euro al mese per i soci Coop e 48 euro per tutti gli altri. Per informazioni e iscrizioni è possibile telefonare al numero 328.2793144 oppure al 339.3318580, o ancora allo 055.4684591.
teatroo.it Mail: teatroo@teatroo.it
Irene Roberti Vittory
Bambini protagonisti alla libreria “Farollo e Falpalà” di via del Pollaiolo
A
ll’anagrafe sono registrati come Francesco e Chiara, ma potete tranquillamente chiamarli – proprio come fanno i bambini – Farollo e Falpalà. Sono gli iperattivi proprietari della libreria per bambini in via del Pollaiolo, che proprio ai loro “nomi d’arte” attinge per la sua fantasiosa insegna. Francesco e Chiara, ora poco più che trentenni, si sono conosciuti qualche anno fa facendo clownterapia negli ospedali di Roma, tramite l’associazione “Ridere per vivere”. E proprio in corsia sono nati “Farollo” e “Falpalà”, è scattata la scintilla amorosa e ha preso forma il loro sogno: aprire una libreria per bambini. Così, conclusi gli studi universitari nella capitale, si sono trasferiti a Firenze – città di Francesco, mentre Chiara è avellinese – e, grazie all’aiuto delle famiglie, hanno aperto, lo scorso dicembre, la tanto agognata libreria. “L’Isolotto è stata una scelta di vicinanza ma anche di cuore. Aprire una libreria in centro non ci interessava. In centro c’è il turismo, il mordi e fuggi, grandi masse, non era il tipo di realtà che volevamo creare. Questo è invece un quartiere in crescita, ricco di vita, di scuole, di attività, ma una libreria dedicata all’infanzia mancava completamente”, racconta “Farollo”, che si divide tra la libreria e un altro impiego, mentre è “Falpalà” a gestirla a tempo pieno. Nel loro “antro” allegro e coloratissimo, però, non ci sono solo libri. Forti della loro esperienza di volontariato con i bambini, del loro entusiasmo e di un’accurata osservazione del panorama editoriale, i due hanno creato qualcosa in più di una semplice libreria: “Stiamo cercando di creare molte collaborazioni con le realtà commerciali, le associazioni del quartiere e le istituzioni educative. A ottobre, per esempio, proporremo, assieme all’associazione MinaRock, un corso di inglese e uno di teatro per bambini. Oltre a questo – viene spiegato – organizziamo feste di compleanno, letture e laboratori. Crediamo che in questo momento fare rete, collaborare, sia l’unico antidoto alla crisi”. E funziona? “Abbiamo avuto tantissime mamme che sono entrate dicendo: ‘È tornato a casa e mi ha chiesto di andare in libreria... non ci credevo, non legge mai, ci siamo venuti subito!’”. Sì, funziona.
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Passaggio a Sud-Ovest A cura del Quartiere 4
Sede del Quartiere 4
Villa Vogel, via delle Torri 23 tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123 e-mail: istituzionaleq4@comune.fi.it web: http://q4.comune.fi.it
Editoriale
NEI PRIMI ATTI DEL QUARTIERE GLI IMPEGNI VERSO IL TERRITORIO
Bilancio e Regolamento Urbanistico, due atti fondamentali dell’amministrazione comunale che riguardano direttamente il presente e il futuro del nostro territorio. Nel mese di luglio il Consiglio di Quartiere 4 ha contribuito alla loro formazione con i suoi pareri e le sue osservazioni. Avremo qualche risorsa in più per la manutenzione del verde (abbiamo un patrimonio immenso da conservare e migliorare, oltre 150 ettari) e avremo alcuni investimenti importanti sulle scuole (Calvino), sulle piazze (Isolotto) e sulle strade (tra poco partirà finalmente la nuova strada di Mantignano-Ugnano). Abbiamo sottolineato le priorità per i servizi alle persone (sociali, educativi e centri giovani). Abbiamo chiesto alcune modifiche alle previsioni di trasformazione di aree pubbliche e private nell’interesse della qualità del territorio e della vita dei cittadini residenti. Lavoreremo ad un progetto partecipato per il recupero della grande area della caserma ex Lupi di Toscana insieme al Comune di Scandicci (ci siamo incontrati con la Giunta di Scandicci proprio per individuare i progetti su cui lavorare insieme, come mobilità, socio-sanitario e urbanistica, a partire dalla zona di Torregalli). Infine, ci sta a cuore l’identità del nostro bel quartiere e dei suoi rioni. Tra l’autunno del 2014 e la primavera 2015 festeggeremo (preferiamo festeggiare che celebrare, guardando anche al futuro) il 60° anniversario della nascita dell’Isolotto storico. Intanto, per cominciare a farlo insieme, portateci le vostre fotografie! Mirko Dormentoni, Presidente del Consiglio di Quartiere 4 presidenteq4@comune.fi.it
70° anniversario della liberazione di Firenze
IL Q.4 PRONTO AD OSPITARE IL MUSEO DELLA RESISTENZA
L’11 agosto scorso, nel corso della cerimonia per il 70° anniversario della Liberazione di Firenze, il Sindaco Nardella ha indicato Villa Vogel come una delle possibili sedi del Museo della Resistenza. Il Presidente del Q.4 Mirko Dormentoni ha così commentato. “Orgogliosi di essere tra le possibili collocazioni del futuro Museo della Resistenza. Saremmo felici di ospitarlo nella Limonaia di Villa Vogel o in un altro luogo del Q.4 dove, in zone come Soffiano, Monticelli e Pignone, uomini e donne hanno combattuto per la Liberazione di Firenze e dell’Italia. In ogni a caso, qualunque sarà la scelta, daremo il nostro contributo affinché il Museo sia realizzato, per far sì che la memoria storica dei nostri valori costituenti resti viva e forte”.
Bilancio
LE PRIORITÁ E LE RICHIESTE DEL Q.4
IN PRIMO PIANO SERVIZI SOCIALI, MANUTENZIONE DELLE STRADE, PASSERELLA DELL’ISOLOTTO, NODO DI PONTE A GREVE
Il Q.4, nell’esprimere il proprio parere favorevole al bilancio comunale 2014, ha posto con forza alcune priorità e sottolineato degli aspetti portanti su cui intende fornire il proprio contributo. In particolare viene chiesto di dare sostanza al preannunciato impegno per la valorizzazione dei quartieri, specie in prospettiva dell’ormai imminente entrata in funzione della ‘città metropolitana’. Questo significa ridefinire le funzioni delegate e dotarsi di strumenti organizzativi più adeguati per poterle esercitare nel modo migliore. Ma vuol dire anche allargare e affinare gli ambiti di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, alla scelte urbanistiche e alla gestione dei servizi del territorio locale. Per le funzioni delegate il Q.4 chiede particolare impegno e attenzione in alcuni settori nevralgici come i servizi sociali territoriali (in aumento la povertà e il disagio), i servizi educativi e culturali (specialmente quelli riferiti ai ragazzi e ai giovani), la manutenzione scolastica. Per il verde pubblico viene manifestato apprezzamento per l’investimento di nuove risorse nella manutenzione ordinaria e si chiede in particolare che queste vengano destinate in prima istanza al verde scolastico e alle alberature nell’area dell’Isolotto storico. Per il piano degli investimenti questi i principali rilevi. Per la manutenzione straordinaria delle strade e dei marciapiedi si chiede innanzitutto di completare il piano degli interventi già finanziato e non completato perché rimasto vittima delle ristrettezze del Patto di Stabilità (via di Soffiano, via Baccio da Montelupo, Lungarno dei Pioppi, viale Nenni con le rispettive strade limitrofe). Altre priorità di intervento segnalate: strade limitrofe a via Lunga (via Corcos, via Panerai, via de’Tommasi, via dei Rosai, via del Crocifisso e via delle Torri); via dell’Argingrosso; via Palazzo dei Diavoli; sistemazione degli accessi pedonali al plesso scolastico della
Montagnola e del capolinea della linea Ataf 9 in via Foggini. Edilizia scolastica. Oltre al pregevolissimo progetto per la costruzione della nuova scuola elementare Calvino (un grande intervento di cui sono partiti i cantieri), viene segnalata la necessità di un intervento in vecchie strutture prefabbricate come la scuola media Ghiberti. Tra le strutture sportive meritevoli di investimento viene evidenziata la situazione della palestra geodetica della Montagnola. Tra le opere infrastrutturali precedenza assoluta per la passerella dell’Isolotto, la cui sistemazione definitiva deve precedere la costruzione dell’analoga struttura prevista tra Argingrosso e Cascine. Viene richiesto inoltre di anticipare al 2015 i fondi necessari all’attuazione del progetto di riqualificazione di Piazza dell’Isolotto; è stato stanziato un milione di euro per dare concretezza operativa al progetto partecipato portato avanti dal Quartiere e in tal senso verrà bandito un concorso che uscirà nelle prossime settimane. In primo piano anche lo sviluppo della viabilità del nodo di Ponte a Greve con il completamento dei collegamenti Nenni-Torregalli e Nenni-Ponte all’Indiano e il consolidamento preventivo della rete esistente, a cominciare dalla rotatoria Bugiardini-Roncolino. Per la viabilità resta fondamentale anche l’ultimazione del ripristino del sottopasso di viale Talenti. Altre opere pubbliche da inserire tra le priorità di intervento: ripavimentazione di viale dei Bambini; realizzazione di nuove piste ciclabili (San Quirico-Scandicci, via Foggini-via Canova); messa in sicurezza idraulica dell’area abitata Mantignano-Ugnano-Cintoia; bonifica di aree comunali e abbattimento di barriere architettoniche con un piano complessivo di intervento. Per visualizzare l’atto completo http://q4.comune.fi.it
1954-2014
60 ANNI DALLA NASCITA DELL’ISOLOTTO
IL QUARTIERE INVITA I CITTADINI A METTERE A DISPOSIZIONE FOTO E DOCUMENTI D’EPOCA
In occasione della ricorrenza dei 60 anni dalla nascita del Villaggio Ina dell’Isolotto, il Consiglio di Quartiere promuove, insieme con l’associazionismo locale, una serie di manifestazioni che prevede un primo appuntamento cruciale il prossimo 6 novembre (data della consegna delle chiavi agli assegnatari dei primi 760 appartamenti da parte del sindaco La Pira), per proseguire poi fino alla prossima primavera. In vista di questo il Q.4 invita i cittadini a mettere a di-
sposizione foto, documenti e testimonianze dell’epoca che verranno utilizzati nel corso dei festeggiamenti. Per l’invio del materiale si invita a servirsi dell’indirizzo mail quartiere4@comune.fi.it o a rivolgersi al Consiglio di Quartiere, via delle Torri 23, aperto dal lunedì al venerdì ore 8,30-13, martedì e giovedì anche il pomeriggio, ore 15-17.
Fino al 30 settembre
LABORATORI ANZIANI, ISCRIZIONI APERTE
La liberazione in Biblioteca Nell’ambito delle manifestazioni per il 70° anniversario della liberazione di Firenze (1944-2014), BiblioteCaNova Isolotto, in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, propone quattro incontri sulla narrativa dedicata alla Resistenza. 9 e 23 settembre, 7 e 21 ottobre, ore 18. Info: BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel.055.710834 http://bibliotecanovaisolotto.comune.fi.it
Regolamento Urbanistico
APPROVATE LE OSSERVAZIONI DEL CONSIGLIO DI QUARTIERE
Tra i suoi primi atti il Q.4 ha anche approvato all’unanimità un ulteriore blocco di osservazioni al Regolamento Urbanistico riproponendone alcune già presentate a suo tempo e non recepite nella prima fase di redazione del provvedimento. Le aree interessate sono: Monte Oliveto, via Pisana, Le Muricce-Campolmi, via Zanella, via Filippo Lippi, via Bibbiena, via Canova, San Lorenzo a Greve. Per la caserma Lupi di Toscana il Q.4 chiede una procedura di concorso con la definizione molto attenta di un mix di funzioni equilibrato e in grado di rispondere a domande e bisogni che non trovano un’adeguata soddisfazione nell’attuale assetto urbanistico del quartiere; prima di attivare il concorso il quartiere intende in ogni caso promuovere un percorso di partecipazione che coinvolga cittadini, associazioni e il Comune di Scandicci. Altre osservazioni sono state formulate in merito a: allestimento di un parcheggio scambiatore con la tramvia in piazza Batoni; parcheggi di via della Fonderia e alle ex-Officine del Gas; area verde interna tra le vie Soffiano, Olivuzzo, Domenico Veneziano e Starnina; riqualificazione di piazza Isolotto e piazza Pier Vettori; sistemazione della viabilità Firenze-Scandicci; allestimento di rotatorie di fluidificazione del traffico lungo gli assi Etruria, Canova, Lunga-Simone Martini; estensione e ricucitura della rete ciclabile; sviluppo e caratterizzazione dell’area sportiva di San Bartolo; servizi e funzioni nell’area dell’Argingrosso. Per visualizzare l’atto completo http://q4.comune.fi.it
Il Quartiere 4, in collaborazione con le associazioni del territorio, promuove Laboratori per la terza età di Acquerello/Pittura, Decorazione creativa, Bricolage tessile, Teatro, Canto Danza, Danza Movimento Terapia, Movimento Terapia, in programma da metà ottobre 2014 fino a maggio 2015. Informazioni ed iscrizioni dal 1° al 30 settembre, ore 9-12 (escluso
il sabato), presso Ufficio Sociale Allargato Q.4 via delle Torri 23, tel. 055. 2767118 - 7175. I laboratori sono rivolti ai pensionati che abbiano compiuto 60 anni. La quota di iscrizione non sarà rimborsabile in caso di assenze o rinuncia.
Consiglio di quartiere
ELETTI I PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI
Il Consiglio di Quartiere appena insediato ha proceduto alla elezione dei presidenti e vice-presidenti delle sei commissioni attraverso cui si articola il suo lavoro. Ambiente/ Presidente Leonardo CALISTRI (PD), Vice Presidente Aleandro Marini (M5S) Servizi al Territorio/ Presidente Renzo PAMPALONI (PD), Vice Presidente Marco Burgassi (PD) Servizi Educativi e Culturali/ Presidente Cosimo BASETTI (PD), Vice
Presidente Manuela Giorgetti Fialdini (SEL) Servizi Sociali/ Presidente Corinna PUGI (PD), Vice Presidente Sara Cappelletti (PD) Sport/ Presidente Barbara FELLECA (PD), Vice Presidente Marco Cruccolini (Insieme per Firenze) Garanzia/ Presidente Vincenzo CICCONE (FI), Vice Presidente Franco Traballesi (PD)
Cultura
IL CARTELLONE
7 settembre, ore 21, Casa del popolo di Legnaia, via Cosimo Rosselli, Festa della Rificolona 11 settembre, ore 21, Villa Vogel (arena estiva), Spettacolo di danza a cura di Open Dance 13 settembre, ore 18, Villa Vogel (chiostro), Inaugurazione della mostra d’arte di Matteo Bellesi ‘Appartamento 45’. Orario 9-13, 15-19 13-14 settembre, ore 16, Parco di Villa Vogel, Spettacolo di burattini 20-21 settembre, Villa Vogel (Limonaia), Mostra ‘I miei primi quarant’anni…di pittura’ di Marco Mazzetti. Orario 15-19
24 settembre, ore 21, Villa Vogel (chiostro), RadioGiallo ‘Il mistero delle falene assassine’, radio letture a cura della Compagnia delle Seggiole 26-30 settembre, Villa Vogel (Limonaia), Mostra di pittura e scultura ‘I quattro elementi in creazione’ di Zerva Paraskevi. Orario 17-19. INFO: Ufficio Cultura Q.4, via delle Torri 23, tel. 055.27671132767135-2767148 attivitaculturaliq4@comune.fi.it
6 | Settembre 2014
#Il quartiere in pillole
L’appuntamento
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Il cartellone
il tram in festa in via del Sansovino
Il 28 settembre bancarelle e tante iniziative gratuite Gianni Carpini
T
ramvia in festa per un giorno. Bancarelle in strada, giocolieri, pizzaioli acrobatici, gonfiabili per bimbi e una palestra all’aria aperta: tutto in via del Sansovino, chiusa per l’occasione al traffico. È il primo evento organizzato, per domenica 28 settembre, dal neonato centro commerciale naturale “La tramvata”, che raccoglie quindici negozi dell’area SansovinoBatoni-Talenti, lungo un chilometro e mezzo della linea uno. Il tram-fierone si svolgerà dalle 17.30 alle 23 con tante iniziative gratuite. Per mezza giornata una parte di via del Sansovino diventerà pedonale, da piazza Batoni fino al semaforo prima di via Francavilla. Ospiterà bancarelle, gazebo, omaggi e assaggi. Ci sarà una scuola di circo, esibizioni di canto, una band di rock ‘n’ roll e
Quartiere 4
non solo libri alla bibliotecanova
E
venti, incontri e iniziative tra i libri. Sono tanti, anche questo settembre, gli appuntamenti in programma alla BiblioteCanova di via Chiusi: eccone alcuni. Nell’ambito delle manifestazioni per il 70° anniversario della Liberazione di Firenze sono previsti incontri incentrati sulla narrativa dedicata alla Resistenza, in collaborazione con l’istituto storico della Resistenza in Toscana. Il 23 settembre alle 18 è in cartellone “Letteratura e Resistenza. I ‘classici’”, con letture da opere di Beppe Fenoglio, Italo Calvino e altri a cura del gruppo “A voce Alta”. Il 7 ottobre alla stessa ora sarà la volta della lettura di brani da diari partigiani, mentre il 21 ottobre di “Letteratura e Resistenza. I ‘contemporanei’”. Fino al 30 settembre, tutti i martedì e i giovedì alle 19 l’appuntamento è invece con lo Hatha Yoga: esercizi dolci e adatti a tutti. Torna poi il Libero Caffè Alzheimer: dopo l’incontro del 12 settembre, il 29 (ore 17) è in programma “Parliamo di Alzheimer: la cura della persona, la qualità della vita, i servizi”, per un incontro in occasione della XXI Giornata Mondiale Alzheimer cui interverranno Mirko Dormentoni (presidente Q4), Sara Funaro (assessore alle Politiche sociosanitarie del Comune), Laura Baldasseroni (geriatra), Manlio Matera (presidente Aima Firenze), Francesco Biondi (direttore Rsa Le Magnolie e Villa Michelangelo), Michela Mei (animatore geriatrico) e Gaia Guidotti (direttore servizi sociali Coop. Nomos). Il 23 settembre (ore 21) tutti “Alla scoperta del cielo”, con una serata a cura della Società Astronomica Fiorentina. E poi ancora spazio alla musica e alle presentazioni dei libri: per informazioni si può contattare la BiblioteCanova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel. 055.710834, mail bibliotecanovaisolotto@comune.fi.it, web bibliotecanovaisolotto.comune.fi.it.
Tutti in pista
due giorni di eventi nel nome dello sport
T si potranno provare balli latinoamericani. “L’evento nasce come festa di quartiere ma si apre all’intera città – dice Raffaele Madeo, presidente del Ccn – l’invito per tutti, anche per chi non sta vicino, è arrivare nel cuore della festa in tramvia. Speriamo che gli altri commercianti della zona vengano e aderiscano alla nostra associazione”. Il 28 sarà lanciata anche la card fedeltà “La
Via del Sansovino sarà il “teatro” dell’iniziativa
Web
latramvata.it
tramvata”, una tessera gratuita per sconti nei negozi convenzionati che metteranno in mostra sulla vetrina il logo del “trenino” Sirio tra negozi e palloncini.
utto lo sport del quartiere in un sol colpo, grazie a una due giorni di eventi. Dalla boxe al tennis, dal podismo al rugby fino alle arti marziali: all’impianto Bruno Betti del Filarete sarà possibile “toccare con mano” le discipline più disparate, provandole gratuitamente. Sabato 20 e domenica 21 settembre torna per il quindicesimo anno la “festa dello sport”, organizzata dalla commissione sport del Q4 e dal Comune. Protagoniste trenta società sportive del territorio insieme – questa è la novità – ad alcune realtà di Scandicci. Lo spazio esterno dell’impianto sarà dedicato agli stand delle varie discipline: immancabile l’atletica leggera, ma ci sarà anche il gradito ritorno del golf dell’Argingrosso e saranno inoltre presenti tutte e cinque le società di calcio del quartiere. Al coperto si svolgeranno tante esibizioni, una ogni mezz’ora, tra cui quelle di danza, ginnastica artistica e pattinaggio. “Il nostro quartiere è ricchissimo di società sportive – spiega Barbara Felleca, presidente della commissione sport del Q4 – sono un centinaio, circa la metà di quelle attive a Firenze. E questa festa è un momento importante, sempre molto partecipato”. Intanto, a inizio settembre si sono riunite in assemblea le società sportive del quartiere per decidere i nove membri, ognuno di una disciplina diversa, della consulta dello sport che collaborerà con la commissione guidata da Barbara Felleca.
Internet
a ugnano e mantignano arriva la banda larga
D
a ottobre anche Mantignano e Ugnano potranno dire addio alla “connessione lumaca”, con l’arrivo di internet a banda larga. Entro fine anno, poi, i due borghi a ovest del ponte all’Indiano, tremila residenti circa, potranno contare anche sulla fibra ottica. I lavori di Telecom Italia hanno preso il via a gennaio e procedono adesso verso la conclusione. Del problema si era occupato anche Matteo Renzi quando era sindaco di Firenze: Ugnano e Mantignano, insieme a Settignano, erano le ultime zone della città scoperte dalla rete veloce. Entro il prossimo mese sarà attivato il servizio che consentirà il download a 20 megabit al secondo: poi a ruota, entro il 31 dicembre, si salirà fino a 30 megabit. Una piccola rivoluzione digitale, insomma. Per portare la banda larga nei due borghi, grazie alla collaborazione del Comune di Firenze, sono state utilizzate in parte anche le infrastrutture di illuminazione pubblica. Una scelta che ha permesso, spiegano da Telecom, di ridurre l’impatto ambientale e i disagi per i cittadini. Intanto, durante l’estate si sono conclusi i lavori di asfaltatura di molte strade della zona, per un investimento complessivo di 450mila euro.
Lavori
un anno per finire l’eco-scuola calvino
C
i siamo, ripartono i cantieri per l’eco-scuola Calvino, in via Santa Maria a Cintoia. Stando alle previsioni, tra un anno sarà finita. Nelle aule nuove di pacca prenderanno posto i 250 alunni dell’elementare che in questi anni hanno fatto lezione in “trasferta”, ospiti di due plessi vicini. Gli interventi, per un investimento di 5,2 milioni di euro, si sono sbloccati durante l’estate per riprendere a inizio settembre. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio di 3.500 metri quadri, secondo i criteri della bioedilizia, isolato termicamente, con una centrale di riscaldamento ad alta efficienza energetica e dotato di pannelli solari. La vecchia scuola risaliva agli anni Settanta e mostrava problemi strutturali: troppo costoso ristrutturarla, meglio ricostruirla ex novo. La demolizione è avvenuta il 18 luglio 2011: poi lo stop per la mancanza di fondi, ma ora i soldi sono stati recuperati dal Comune. “Partono i lavori, li monitoreremo affinché sia rispettata la scadenza – afferma il presidente del Q4 Mirko Dormentoni – entro dodici mesi deve essere pronta, così che i bambini a settembre 2015 possano rientrare nella loro scuola”. L’edificio avrà dodici aule, nove laboratori, una sala lettura e una per le riunioni. Nel frattempo, durante l’estate gli operai sono stati impegnati in altri istituti: nuovo pavimento per la palestra della Don Milani, via le barriere architettoniche e una nuova area esterna alla Bechi - Piero della Francesca, nuovi infissi alla Petrarca.
Quartiere 4
Isolotto . Legnaia . Soffiano
#Zoom
Settembre 2014 | 7
La storia
Isolotto
riflettori accesi sulla passerella
La struttura al centro dell’attenzione, tra interventi di manutenzione e il passaggio dei motorini Francesca Casagni
“A
tale proposito chiediamo che la messa in sicurezza della passerella dell’Isolotto sia uno dei primi interventi da effettuare...”: si concludeva così il paragrafo dedicato al ponte sull’Arno che collega piazza dell’Isolotto alle Cascine in una delle prime delibere del nuovo Consiglio di Quartiere. La questione della passerella (e della sua manutenzione) rimane una delle più “calde” nel Q4, anche per la necessità di un costante monitoraggio della sua stabilità. Nei mesi scorsi erano stati stanziati dei fondi (circa novecentomila euro) per alcuni lavori sullo scheletro portante della struttura, poi tutto era rimasto fermo, tanto da portare i consiglieri a chiedere che i lavori vengano realizzati prima di ogni ipotesi di collegamento pedonale tra Argingrosso e Cascine. “È senza dubbio meglio sistemare prima ciò che c’è e poi costruire qualcosa di nuovo”, sottolinea
Roberto, uno degli intervistati. Nella delibera già citata viene sottolineato anche che deve essere trovata una soluzione per i costi di mantenimento della passerella e per le sue periodiche chiusure, decise per valutarne la stabilità. Gli abitanti del quartiere hanno molto a cuore le sorti del “loro” ponte, da sempre uno degli argomenti più dibattuti sulle panchine di piazza dell’Isolotto. C’è chi lo abbatterebbe senza pensarci troppo per farne un altro più largo, chi è troppo affezionato e farebbe di tutto per risistemarlo e chi si ricorda ancora della vecchia passerella di legno. Ma c’è un punto sul quale tutti sono d’accordo: la necessità di risolvere definitivamente il problema del passaggio dei motorini, che – segnalano i cittadini – continuano a transitare praticamente indisturbati sulla passerella, facendo lo slalom tra i dissuasori e senza preoccuparsi troppo di pedoni e cartelli di divieto. Nei mesi scorsi ci sono
stati alcuni controlli e le conseguenti multe non sono mancate, ma poi – assicurano i residenti – tutto è tornato come prima. “Servirebbero controlli fissi da parte dei vigili”, sottolinea qualcuno, pur ammettendo che questa sarebbe una soluzione molto dispendiosa in termini di soldi e personale. Altri cittadini propongono invece di installare tornelli all’ingresso, ipotesi che di fatto impedirebbe però l’accesso alle carrozzine di disabili e bambini: soluzione da scartare, dunque. Così, per il momento il problema rimane senza una soluzione: la speranza degli abitanti è che negli studi di fattibilità per la messa in sicurezza della passerella venga considerata anche la maniera per debellare, una volta per tutte, questa brutta abitudine. Tra le questioni da risolvere per la passerella che collega l’Isolotto con le Cascine c’è quella del passaggio (vietato) dei motorini
quando bisognava pagare 20 lire per attraversare il ponte di legno
L
a passerella in cemento armato che collega le Cascine con l’Isolotto è una delle costruzioni-simbolo del quartiere. Interessante la storia del “ponticello”: prima di quella attuale c’era una passerella in legno “famosa” perché, per attraversarla, c’era da pagare una somma come “pedaggio”, 20 lire a testa per camminare su traballanti assi di legno (foto Red Giorgetti – Istituto storico della Resistenza in Toscana, archivio della Comunità di base dell’Isolotto). La struttura in muratura che noi oggi conosciamo venne costruita soltanto nel 1962: da quel momento in poi passare da una parte all’altra dell’Arno diventò più facile e, soprattutto, meno dispendioso. F.C.
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OGNI VENERDI’ UN’ INIZIATIVA ! Tutti i Venerdì, dal tardo pomeriggio in poi, al Kantiere troverai un’iniziativa: feste, conferenze, aperitivi tematici, musica, ballo e molto altro… ecco la lista dei primi eventi: 12 settembre: Isolottissima: festa in piazza con animazione per bambini e musica 26 settembre: Festa di riapertura con eventi,musica, animazione, laboratori: ingresso libero 3 Ottobre: aperitivo a ritmo della mitica musica degli anni 80 10 Ottobre: presentazione attività per le neo famiglie (massaggio neonatale e molto altro) 17 Ottobre: cena calabrese (i colori ed i sapori della cucina calabrese!)
24 Ottobre: l’ass. DEDALO propone il seminario: “la bocca dei bambini: cibo e infanzia” 31 Ottobre: festa di Halloween
PER LA TUA FESTA LOCALI DA AFFITTARE, ANCHE CON BUFFET E AFFITTO CUCINA Tutti i giorni, compresi il Sabato e la Domenica, il Kantiere mette a disposizione locali di varia grandezza; le stanze dispongono di sedie, tavoli, frigo, ventilazione , spazio esterno e giardino. Inoltre, per chi lo desiderasse, è possibile attivare un servizio di animazione per bambini durante l’iniziativa. Prenotati alla segreteria allo 0557331270 oppure mandando una mail a segreteria@kantierefirenze.it A richiesta il Bar K4, situato all’interno della struttura, potrà preparare ricchi buffet, concordando e scegliendo il menù più adatto al tipo di evento che si vuole realizzare. Per preventivi e comunicazioni: k4ristobar@yahoo.it
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8 | Settembre 2014
#Salute Davide Mei
Meyer/1
Francesca Mori
Quelli che la ricerca la fanno da giovani Progetto di ricerca Utilizzo della metodica Next Generation per l’identificazione di geni associati a epilessia e/o malformazioni dello sviluppo corticale
Progetto di ricerca Applicazione di nuovi test di laboratorio per la diagnosi di reazioni allergiche ai farmaci in età pediatrica
Possibilità per Sorrisi sempre, « tutti i bambini » « bugie mai »
Benedetta Strappi
Q
uando li hanno selezionati, avevano tutti meno di quarant’anni e all’attivo un progetto di ricerca capace di superare l’esame di un rigoroso comitato scientifico. Sono i “Giovani Ricercatori” del Meyer, gli stessi che incontri nei corridoi dell’ospedale con un sorriso fresco e che, dietro l’aria amichevole, nascondono curriculum importanti. Oggi la loro è una squadra di venti persone in cui le quote rosa giganteggiano, a riprova del fatto che anche in Italia la ricerca può essere donna. Questi ragazzi vengono selezionati per merito e progetto di ricerca da un comitato scientifico internazionale e hanno la possibilità di trascorrere un periodo di formazione nei più importanti centri di ricerca dove si portano avanti studi nei loro settori di specializzazione. Partono, fanno ricerca, curano i bambini. E quando tornano al Meyer “importano” le innovazioni cliniche, scientifiche e assistenziali che
hanno imparato all’estero e che, in questo modo, possono diventare pratica quotidiana sui piccoli pazienti. Di più: i giovani ricercatori – venti in tutto, finora, sommando quelli delle prime due edizioni – hanno la possibilità di “fare squadra” tra loro, di lavorare in team e scambiarsi consulenze, in modo tale che l’attività clinica vada sempre a braccetto con quella di laboratorio. Si tratta di un progetto pressoché unico in Italia, e il risultato è un aumento delle pubblicazioni scientifiche e un miglioramento assistenziale che ha contributo a fare del Meyer un’eccellenza. Ad esempio, è grazie ai loro studi se si è arrivati a poter diagnosticare gravi immunodeficienze, come il difetto di adenosina-deaminasi (Ada), con un semplice prelievo di sangue a poche ore dalla nascita del bambino. Individuare subito questo difetto metabolico consente di intervenire precocemente (con una terapia o un trapianto di midollo) e una malattia che,
se scoperta tardivamente, sarebbe gravissima, diventa perfettamente curabile. Ed è ancora grazie agli studi di queste giovani leve che si è arrivati a identificare un nuovo gene coinvolto nell’epilessia, utilizzando la metodica Next Generation Sequencing (vedi intervista in questa pagina). Questa piattaforma, in uso al Meyer, consente di analizzare il Dna umano con un’economia di tempi e costi prima impensabile: è in grado di ottenere oltre seicento milioni di letture (corrispondenti a circa novanta miliardi di basi sequenziate) in un’unica sessione di analisi. Il presente della ricerca per i bambini, al Meyer, ha insomma la faccia fresca e gambe svelte. E adesso l’avventura continua con una nuova tornata di giovani leve della scienza: è di queste settimane il bando per la terza edizione del progetto, che da quest’anno apre le porte anche agli infermieri, ai tecnici sanitari e di riabilitazione.
Che cosa significa essere un “dottore dei bambini”? Io lavoro in laboratorio e quindi non vedo direttamente i bambini, ma non ho dubbi nel rispondere che significa avere a cuore il futuro! Chi vedendo un bambino non si domanda che cosa questo potrà fare da grande? Vorrei che tutti i bambini avessero il massimo delle possibilità, indipendentemente dal fatto che qualcuno di loro sia stato meno fortunato di altri. Quante ore lavora al giorno, in media, un giovane ricercatore? In ospedale, in laboratorio, circa 9 ore. Poi la sera dopo cena e nei weekend, qualche altra ora... Il suo progetto di ricerca spiegato a un bambino. Quello che facciamo è leggere il Dna, una specie di libro che racconta come ognuno di noi è fatto, se siamo alti o bassi, con gli occhi chiari o scuri e anche se siamo nati con qualche malattia. Quando troviamo qualche errore nel libro e siamo sicuri che quell’errore causi la malattia, lo diciamo ad altri dottori che cercano di trovare la medicina migliore per farla passare. Cosa voleva fare da piccolo? L’archeologo! Indiana Jones era il mio mito e mi affascinava l’idea di viaggiare nel mondo. Il sogno più grande per il futuro. Continuare a fare quello che faccio. Niente di più!
Che cosa significa essere un “dottore dei bambini”? Significa saper entrare nel loro mondo, riuscire a sorridere anche nei momenti difficili senza però dire mai bugie e saper accompagnare, e a volte guidare nelle scelte, i genitori che si trovano ad avere un figlio in ospedale. Quante ore lavora al giorno, in media, un giovane ricercatore? (Sorride) Eh, in media dieci/dodici... Il suo progetto di ricerca spiegato a un bambino. Le medicine non piacciono a nessuno, ma meno che mai ai bambini. Quando però si sospetta che un bambino sia proprio allergico a una medicina l’unico modo alla fine è fargliela riprendere in ospedale e vedere che cosa succede. Con questo progetto di ricerca si possono accorciare i tempi di diagnosi (cioè ridurre i giorni in cui un bambino deve venire in ospedale) e soprattutto si può evitare che quella medicina tanto cattiva debba essere ripresa. Cosa voleva fare da piccola? Forse ho poca fantasia, ma confesso che ho sempre voluto fare il “dottore dei bambini”. Il sogno più grande per il futuro. Che sempre più malattie diventino curabili grazie alla ricerca scientifica.
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#Salute
Settembre 2014 | 9
Il piano
Meyer/2
l’ospedale che verrà, tra campus e novità
la Lotta “in rosa” alle malattie renali
U
n vero e proprio campus della ricerca, con laboratori attrezzati e ampi spazi per la didattica. È uno dei punti del piano triennale di sviluppo che il Meyer ha recentemente presentato, ed è il segno di quanto l’ospedale pediatrico fiorentino abbia deciso di investire sulla ricerca. Il campus sorgerà a pochi passi dall’ospedale, in via Cosimo il Vecchio, e diventerà la casa di molti nuovi laboratori, che opereranno in sinergia con quelli già esistenti. Ma non è l’unica innovazione introdotta dal piano: al Meyer nascerà anche un centro di terapia fetale, dove i medici potranno intervenire sui piccoli per correggere difetti anatomici quando ancora sono nel pancione, e verranno creati spazi (e team) dedicati alla cura degli adolescenti e a quella dei bambini cosiddetti “complessi”, che sono una percentuale sempre maggiore. Ancora, un altro punto del piano: l’ospedale pediatrico attiverà uno speciale programma di “Terapie cellulari e innovative”, per aprire nuove prospettive di cura sia nell’ambito onco-ematologico sia in quello metabolico e delle malattie rare, potendo già contare al suo interno sulla “cell factory”, una vera e propria fabbrica di cellule staminali.
Un team di sole donne ha messo a punto un test che consentirà di velocizzare molto le diagnosi
Paola Romagnani, Sabrina Giglio e il team di nefrologi e genetisti
Benedetta Strappi
I
l giorno in cui l’hanno annunciata avevano il sorriso consapevole di chi sa di aver tessuto la trama di una piccola, grande rivoluzione. E mentre le protagoniste di questa scoperta la spiegavano al pubblico italiano, la Società di nefrologia americana ne dava notizia da Washington. Le protagoniste di questa bella storia di scienza sono tutte donne, tutte al lavoro nello staff della Genetica e della Nefrologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer. Sono loro ad aver messo a punto una metodica diagnostica che consentirà di velocizzare moltissimo la diagnosi per la sindrome nefrosica, una malattia renale che colpisce 800 bambini all’anno. Prima della loro scoperta, accadeva spesso che la diagnosi sui bambini che ne erano affetti arrivasse tardissimo, quando la malattia era in stato avanzato e si erano già provate diverse cure con tutti gli effetti collaterali del caso. A firmare la scoperta sono state Sabrina Giglio,
professore associato di Genetica medica all’Università di Firenze e responsabile della Genetica del Meyer, e Paola Romagnani, professore associato di Nefrologia pediatrica all’Università di Firenze e responsabile della Nefrologia del Meyer, insieme alle genetiste Aldesia Provenzano, Laura Giun-
ti e Benedetta Mazzinghi. Paola Romagnani, che si è guadagnata la fama e tanti premi internazionali per aver scoperto l’esistenza di cellule staminali all’interno del rene (e poi ancora per altre scoperte, come quella del gene responsabile di un’altra malattia renale, l’ipoplasia), racconta la sua
scoperta con parole chiare: “Grazie a questo studio il clinico sa sin da subito quali pazienti risponderanno alla terapia in uso per questa sindrome e quali no. In questo modo può evitare di somministrare farmaci dai pesanti effetti collaterali, quali sono i cortisonici e gli immunosoppressori, ai pa-
zienti che ne sarebbero resistenti”, spiega. Ma come si è arrivati a questa scoperta solo apparentemente semplice? “I pazienti affetti da sindrome nefrosica che non rispondono alla terapia steroide – spiega la genetista, la professoressa Giglio – presentano alterazioni genetiche a carico di cellule fondamentali per il mantenimento dell’integrità delle funzioni renali, i podociti. Viceversa quelli che rispondono alle terapie non hanno alterazioni genetiche. Ebbene, ora grazie a questa precoce indagine genetica è possibile individuarli immediatamente. Prima ci si affidava all’invasiva e costosa biopsia renale. Prezioso è anche il risparmio di tempo: si evitano esami che possono richiedere anche 4-5 settimane. Con un solo test il clinico può impostare una terapia davvero personalizzata”. E con quella terapia disegnata su misura, i piccoli pazienti pedalano più veloci sulla strada della guarigione.
10 | Settembre 2014
#Speciale
Settembre 2014 | 11
La città che cambia
Tramvia, il vademecum per la Firenze che sarà Entrano nel vivo i cantieri per le Linee 2 e 3. Dai tracciati alla mobilità, ecco tutto quello che c’è da sapere
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LINEA 2
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AEROPORTO PERETOLA PIAZZA UNITÀ
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Iniziato il conto alla rovescia: l’obiettivo è inaugurare le due linee entro il 2017
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1000 giorni
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cattano tre anni decisivi per lo sviluppo della città: con l’autunno alle porte, entrano nel vivo i cantieri per la realizzazione delle Linee 2 e 3 della tramvia che collegheranno rispettivamente l’aeroporto di Peretola e l’ospedale di Careggi con la stazione di Santa Maria Novella. Da Novoli allo Statuto, da piazza Dalmazia alla Fortezza da Basso, un bel pezzo di città sarà coinvolto dai lavori per lo spostamento dei sottoservizi nel sottosuolo, la realizzazione di tunnel e ponti e quindi per la posa dei binari che ospiteranno i tram Sirio. Saranno poco meno di mille giorni di “lavori in corso” in cui la capitale del Rinascimento si giocherà la scommessa della modernità. Una scommessa che vale circa 450 milioni di euro e migliaia di posti di lavoro. In questo numero il Reporter vi spiega cosa accadrà in città: come cambierà Firenze con le nuove linee tramviarie, quali saranno i loro tracciati e gli impatti sulla viabilità, le modifiche al trasporto pubblico urbano e i percorsi alternativi. L’obiettivo è fornire ai nostri lettori tutte le informazioni e le “istruzioni per l’uso” in vista di quella che per Firenze sarà una sfida mozzafiato e dal respiro metropolitano, visto che la tramvia in futuro raggiungerà anche Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio e si allungherà a sud fino a Bagno a Ripoli. Una sfida che si nutre di una certezza: il successo della Linea 1 tra Scandicci e la stazione centrale, entrata in funzione il 14 febbraio 2010 ed oggi - a meno di cinque anni dalla sua inaugurazione - utilizzata abitualmente da quasi 13 milioni di persone all’anno. Non è un caso, evidentemente, se il 92% dei fiorentini si dice favorevole a integrare la Linea 1 con altri percorsi per i Sirio.
PROSEGUE
LINEA 1
CAREGGI ALAMANNI-STAZIONE
✎ Editoriale
Punto informativo Tramvia Tutti i martedì dalle 10.30 alle 13, nella sede del Quartiere 5 di Villa Pallini (via Baracca 150/P), si svolgono incontri con i tecnici del Comune dedicati all'ascolto dei cittadini sulla tramvia. L'occasione giusta per fugare i dubbi su tracciati, cantieri e lavori in corso relativi alle Linee 2 e 3. È necessaria la prenotazione che può essere effettuata scrivendo all'indirizzo mail info.tramvia@comune.fi.it oppure telefonando ai numeri 055-2767009/7023. Tutte le informazioni aggiornate sul sistema tramviario di Firenze possono essere reperite sul sito del Comune di Firenze nell'apposita sezione: http://mobilita.comune.fi.it/tramvia Aggiornamenti costanti sull'andamento dei lavori sul profilo Twitter e sulla pagina Facebook del Comune di Firenze: Ccittadifirenzeufficiale L@comunefi Per ulteriori informazioni consultare la rubrica “Muoversi in Toscana” sul sito Florence.tv (sezione mobilità), presente anche su Twitter e su Facebook CMuoversinToscanainfo L@muoversintoscan Per contattare Gest spa, la società che gestisce la tramvia fiorentina, è possibile telefonare al numero verde 800.964.424 (da telefono fisso) o al numero a pagamento 199.229.300 (da cellulare), entrambi attivi dal lunedì alla domenica (9.00-17.00). Sito internet: www.gestramvia.it mail: info@gestramvia.it
Tempi certi e informazioni chiare per vincere la sfida col futuro Valentina Buti
D
ieci minuti di tram e da piazza dell’Unità si arriva a Novoli. Un quarto d’ora per raggiungere l’ospedale di Careggi dalla stazione centrale. Niente più code in auto. Niente più smog da respirare in motorino. Basta mettersi comodi e aspettare di arrivare a destinazione. Non è fantascienza. Solo la Firenze del futuro. Quella in cui, tra qualche anno, sfrecceranno più di quaranta nuovi Sirio sulle Linee 2 e 3 della tramvia. Certo, arrivarci non sarà un gioco da ragazzi. Il sindaco Dario Nardella più volte ha detto che i due tracciati entreranno in funzione entro il 2017, in tempo per l’approdo in città del G8 annunciato dal premier Matteo Renzi. A conti fatti, si tratta di un migliaio di giorni di lavori in corso in cui il volto di Firenze cambierà radicalmente a partire da viabilità, trasporti e parcheggi. Tra i fiorentini è sempre vivo il ricordo degli infiniti cantieri della Linea 1, oggi amatissima e frequentata da quasi 13 milioni di persone l’anno, ma all’epoca osteggiata, per i disagi che comportò, anche dai più strenui sostenitori del tram. Tempi certi dei lavori e informazioni chiare dovranno essere il pane quotidiano per i cittadini, il faro da seguire per questa giunta comunale. Che ha davvero l’occasione di lasciare un segno indelebile nella storia della città se riuscirà ad essere protagonista della scommessa che attende Firenze nei prossimi tre anni. Anche noi abbiamo deciso di non restare con le mani in mano. E in questo numero de il Reporter, che arriverà nelle case dei fiorentini a cantieri già avviati e pronti a entrare a pieno regime, abbiamo voluto dedicare uno speciale di otto pagine alla tramvia. Si tratta di un vademecum con mappe e tracciati, un indice di tutto ciò che c’è da sapere strada per strada sui cantieri, le modifiche al traffico e alle linee dei bus. Un inserto da conservare con i recapiti a cui rivolgersi in caso di dubbi e incertezze. Una fotografia della Firenze che sarà.
12 | Settembre 2014
#La mappa
LINEA
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AEROPORTO PERETOLA GUIDONI
MONTEGRAPPA BARACCHINI REGIONE
SAN DONATO
FIRENZE IN traM ecco come sarà BATONI
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CIRCOND
PAOLO UCCELLO
TALENTI SANSOVINO
SCANDICCI
Tramvia 2.0, con il wi-fi si naviga sul Sirio Navigare sul tram? A Firenze è possibile grazie ad una delle maggiori reti wi-fi d'Europa che dal 2012 consente a tutti coloro che salgono a bordo dei Sirio di collegarsi a Internet lungo l'intero tracciato della Linea 1. Coperta dal segnale ognuna delle 14 fermate tra Scandicci e la
stazione di Santa Maria Novella. La rete ha un raggio di 100 metri anche all'esterno dei vagoni del tram, cosa che permette di creare delle vere e proprie piazze digitali a ridosso dei binari, come alla stazione Leopolda ad esempio, o in piazza Gui davanti al Teatro del Maggio.
Chi sale a bordo del Sirio, oltre a viaggiare su un mezzo comodo e ecologico, ha così la possibilità di viaggiare anche virtualmente, controllare la posta elettronica o consultare i siti d'interesse che preferisce.
Tutti in tram, anche le bici Dal giugno 2013 anche le bici possono salire a bordo dei Sirio. L'accesso ai mezzi è permesso solo in certi orari nei giorni feriali (dalle 5 alle 7, dalle 10 alle 17, dalle 20 alle 00.30) mentre nei giorni festivi non è presente alcuna limitazione oraria. Le due ruote possono essere trasportate solo in coda ai tram, dove sono presenti gli appositi ancoraggi, per un massimo di una bici a persona e di 2 biciclette a convoglio. Possono salire anche le bici elettriche.
#La mappa
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Settembre 2014 | 13
Tutte le informazioni in tempo reale su: http://mobilita.comune.fi.it/tramvia
CAREGGI SANTO STEFANO IN PANE
DALMAZIA
RIFREDI LEOPOLDO
O-FORLANINI
DARIA
GUASTI CORSICA
STATUTO
STAZIONE ALTA VELOCITÀ
STROZZI BELFIORE FORTEZZA ROSSELLI
PORTA AL PRATO / LEOPOLDA
VALFONDA / STAZIONE CASCINE
ALAMANNI/STAZIONE
Alla Stazione la Linea 1 diventerà la Linea 3. Una volta salito sulla Linea 1 in direzione Firenze, chi vuole raggiungere o andare verso Careggi non dovrà scendere dal tram e prenderne un altro, ma potrà proseguire la corsa. A Alamanni-Stazione fermerà anche la Linea 2, che collegherà Peretola a piazza dell’Unità.
Legenda Linea 1
In funzione dal 14/02/2010
UNITÀ
Tracciato Linea 2 Tracciato Linea 3 Soluzione migliorativa del tracciato
Fermate Capolinea
52 alberi in più Oltre 50 alberi in più a Firenze. A “portarli” saranno proprio le nuove Linee della tramvia, i cui lavori di realizzazione comporteranno anche la sostituzione di alcune delle alberature esistenti. Lungo i percorsi delle Linee 2 e 3 saranno abbattute 179 piante (molte delle quali vecchie e malate) e ne verranno piantate 231 nuove: 52 in più, appunto.
Fortezza, nuova area verde Nella zona della Fortezza il tram correrà all’interno di un’area verde attrezzata libera dal traffico privato. Le auto passeranno da due sottopassi di nuova costruzione: il primo collegherà viale Milton a viale Strozzi, il secondo unirà i due lati di viale Strozzi (da viale Lavagnini verso la Fortezza e la Rampa Spadolini).
i carpini dello Statuto Lungo via dello Statuto rimarrà una fila centrale di alberi, che sarà protetta da un’aiuola di 3 metri con ai lati i due binari della tramvia e le due corsie per il traffico veicolare. I lecci attualmente presenti saranno abbattuti e sostituiti – con una frequenza di 6 metri, quindi maggiore dell’attuale – con il carpino bianco fastigiato. Questa pianta, scelta dopo un confronto con esperti botanici, ha radici che lavorano in profondità invece che in larghezza e ha una chioma stretta e lunga, con foglie caduche che una volta a terra non tendono a formare la “poltiglia” (quindi raccoglibili con il normale spazzamento della strada). I nuovi alberi piantati avranno circa 10 anni e saranno alti 10-12 metri. In piazza Leopoldo e piazza Vieusseux, inoltre, saranno piantati nuovi alberi sul lato degli edifici, creando una fascia verde tra i palazzi e la strada.
14 | Settembre 2014
#Tracciati, cantieri, viabilità
Linea 2
Dal centro storico a Novoli in 10 minuti Collegherà la “città vecchia” con quella nuova (Università, Palazzo di Giustizia) Sarà connessa alla Linea 1 che, attraversando il quartiere 4, porta a Scandicci Unirà l’aeroporto con la stazione SMN e la futura stazione dell’Alta Velocità
da dove passerà Dal capolinea (l’aeroporto) il tram passerà sotto i viali Luder, Guidoni e la linea ferroviaria FirenzePisa grazie ad un tratto realizzato in sotterranea, entrando in via di Novoli all’altezza di via Allori. Per quanto riguarda la strettoia di Novoli, il progetto prevede una corsia dedicata alle auto completamente separata dallo spazio in cui transiterà la tramvia. Il tram supererà la rotatoria di via Forlanini grazie ad un viadotto di nuova costruzione e i torrenti Terzolle e Mugnone, per poi percorrere via Buonsignori e via Gordigiani. Proseguirà poi lungo l’argine del Mugnone ed entrerà nell’area della nuova stazione dell’Alta Velocità ferroviaria (Stazione Foster), da cui uscirà imboccando viale Belfiore (Palazzo Mazzoni). Il tram attraverserà l’area ferroviaria in modo da non interferire con il trafficatissimo viale Redi e il suo passaggio in viale Belfiore consentirà di riqualificare la zona. Raggiungerà quindi via Guido Monaco, attraverserà il viale Rosselli (grazie ad un incrocio regolato da un semaforo) ed entrerà in via Alamanni. Percorrerà questa strada sul lato sinistro fino a ricongiungersi al capolinea della Linea 1 (Alamanni-Stazione Santa Maria Novella) per poi proseguire fino a piazza dell’Unità.
UNITÀ
cantierE PERETOLA/NOVOLI COSA SUCCEDE A SETTEMBRE Da via Garfagnana fino al capolinea Aeroporto-Peretola: proseguimento dei lavori già avviati. Nessun disagio alla viabilità Via di Novoli, tratto da piazza Elba a via de’ Tacchinardi, inizio della prima fase dei lavori: durata prevista circa 450 giorni. CAMBIAMENTI ALLA VIABILITÀ: il cantiere occuperà soprattutto l’area centrale della carreggiata di via di Novoli, tra viale della Toscana e via de’ Tacchinardi. Quindi la carreggiata verrà ristretta, ma saranno comunque garantite due corsie di scorrimento in direzione Peretola e una corsia in direzione centro città.
COSA SUCCEDE DA METÀ OTTOBRE Via di Novoli, tratto da via Orazio Vecchi a via Allori: inizio lavori, durata prevista circa 270 giorni. CAMBIAMENTI ALLA VIABILITÀ: sarà necessario chiudere al traffico il tratto interessato dal cantiere, perchè la sede stradale è stretta. Per tornare su viale Guidoni le auto dovranno svoltare su via Valdinievole, mentre per andare in direzione di via Baracca dovranno svoltare su via Orazio Vecchi. In alcune fasi dei lavori potrebbe risultare più difficile l’accesso ad alcuni passi carrabili, mentre per i pedoni i marciapiedi resteranno percorribili. Per ridurre l’impatto dei cantieri saranno necessarie altre modifiche alla viabilità dell’intera zona: • Via Torre degli Agli, tratto da via Virgilio al controviale Guidoni: istituzione del senso unico di marcia a due corsie • Controviale Guidoni, tratto da via Torre degli Agli a via Allori: inversione del senso di marcia • Via Valdichiana: inversione del senso di marcia In sostanza • Per andare verso via Pistoiese, le auto dovranno seguire il percorso via di Novoli-via Torre degli Agli-controviale Guidoni • Per andare verso l’autostrada A1 si dovrà invece percorrere via Forlanini e viale Guidoni
COSA SUCCEDE A NOVEMBRE
AEROPORTO PERETOLA
attenzione al 22 Quando partiranno i lavori a Novoli, la linea 22 dell’Ataf (Santa Maria Maggiore-Lippi e Macia) cambierà percorso. O per meglio dire: fino a via di Novoli, all’altezza con l’incrocio con viale Toscana, l’autobus seguirà il tracciato abituale. Poi però non proseguirà più lungo via di Novoli ma girerà subito in via Torre degli Agli, percorrendola fino in fondo, cioè fino a entrare in viale Guidoni. Poi percorrerà il viale fino a via di Valdinievole, in cui si immetterà per poi entrare in via Valdichiana: qui è previsto il capolinea. Quando andrà in direzione centro storico, il 22 ripartirà da via di Valdichiana e girerà in via Lippi e Macia per raggiungere via di Novoli, dove riprenderà il percorso normale.
scheda tecnica Lunghezza del tracciato: 5,5 km circa Velocità commerciale media: 16,8 km/h Tempo di Giro (tempo necessario per completare il giro Aeroporto-UnitàAeroporto): 66 minuti circa Distanza media tra fermate: 450 m circa Capacità max: 4200 persone all’ora per direzione di marcia Frequenza: 240 secondi nell’ora di punta Flotta: 16 tram presenti contemporaneamente sulla linea
Rotonda di via di Novoli-via Forlanini: inizio lavori preparatori per la costruzione del viadotto tramviario. CAMBIAMENTI ALLA VIABILITÀ: alcuni restringimenti di carreggiata nell’area della rotatoria
cantierE Buonsignori-GORDIGIANI COSA SUCCEDE A SETTEMBRE
Biglietto I documenti di viaggio validi sul tram sono quelli di Ataf&L-inea e possono essere acquistati presso gli esercenti autorizzati e i punti vendita aziendali Ataf gestioni. Il biglietto, valido 90 minuti dal momento della convalida, ha un costo di 1,20 euro. Per abbonamenti, convenzioni e tutte le info consultare il sito www.ataf.net
Via Buonsignori e via Gordigiani: inizio della prima fase dei lavori. CAMBIAMENTI ALLA VIABILITÀ: il cantiere occuperà buona parte della carreggiata di entrambe le strade (in pratica dall’incrocio con via Mariti a quello con viale Corsica), ma sarà garantita una corsia di scorrimento sia su via Buonsignori che su via Gordigiani (riservata ai soli frontisti per garantire il pieno accesso alle attività commerciali e ai passi carrabili). Per la sosta verranno comunicate soluzioni alternative, mentre il ponte tra via Circondaria e via Doni resterà percorribile. Ai pedoni sarà garantito il passaggio sia sul marciapiede lato edifici che su quello lato Mugnone, compresa la passerella di attraversamento del torrente.
#Tracciati, cantieri, viabilità
viabilità peretola-novoli
LA VIABILITÀ A SETTEMBRE
LA VIABILITÀ DA METÀ OTTOBRE
viabilità buonsignori-gordigiani
LA VIABILITÀ A SETTEMBRE
VIABILITÀ PER FRONTISTI
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#Tracciati, cantieri, viabilità
Linea 3
Da Careggi alla stazione senza code
Raggiungerà quartieri molto popolati come Rifredi e Statuto Collegherà l’ospedale con il centro e, grazie alle Linee 1 e 2, con Scandicci e l’aeroporto Metterà in connessione le stazioni SMN e Statuto, passando vicino a quella di Rifredi
da dove passerà Il tram partirà da Alamanni-Stazione costeggiando poi le scalinate della stazione di Santa Maria Novella per immettersi in piazza Stazione e quindi in via Valfonda. Percorrerà tutta la strada fino a raggiungere piazza Bambini e Bambine di Beslan e proseguirà la sua corsa di fianco ai giardini della Fortezza da Basso. In questa zona il traffico stradale proveniente da piazza della Libertà non dovrà incrociare la tramvia grazie alla costruzione di due nuovi sottopassi: il primo da viale Milton a viale Strozzi – lato rampa Spadolini, il secondo da viale Strozzi – lato viale Lavagnini a viale Strozzi – lato rampa Spadolini. Poi, attraversando l’attuale ponte sul Mugnone, il tram entrerà in via dello Statuto. Superato il sottopasso ferroviario dello Statuto, procederà lungo via Guasti per poi percorrere piazza Vieusseux, via Gianni, piazza Leopoldo. In via Tavanti è prevista una “biforcazione” della linea su via Vittorio Emanuele (direzione Careggi, binario singolo) e su via Corridoni/via Pisacane (direzione centro storico, sempre con binario singolo). E’ in corso di progettazione una possibile alternativa a questa biforcazione, la cosiddetta “variante Rifredi”: in questo caso il tram passerebbe, con doppio binario, all’interno dell’area dell’Enel di via Pisacane e poi in via Rifredi. In entrambi i casi, comunque, il tram arriverà in piazza Dalmazia per poi percorrere tutto viale Morgagni fino a largo Brambilla, dove saranno mantenute le attuali due corsie per senso di marcia per le auto, oltre naturalmente alla corsia preferenziale per le ambulanze. Il capolinea sarà di fronte all’ingresso principale di Careggi.
ALAMANNI STAZIONE
cantierE statuto/fortezza COSA SUCCEDE DA SETTEMBRE Prima fase. Proseguimento dei lavori già avviati per le opere preparatorie alla costruzione dei due sottopassi • Via Leone X, via Lorenzo il Magnifico, incrocio viale Strozzi-viale Lavagnini: spostamento sottoservizi • Viale Milton/via XX Settembre (all’altezza dell’attuale passerella pedonale tra via Leone X e via Crispi): realizzazione di un ponte provvisorio sul Mugnone. CAMBIAMENTI ALLA VIABILITÀ: restringimenti di carreggiata e relativa eliminazione della sosta nei tratti delle strade interessati dai lavori. Quando verrà realizzato lo spostamento dei sottoservizi tra i viali Strozzi e Lavagnini, sarà necessario cambiare lo schema dell’incrocio e rimodulare i tempi del semaforo con possibili disagi al traffico
COSA SUCCEDE DA OTTOBRE
CAREGGI
la linea 1 si fa 3 La Linea 3 andrà a formare di fatto un’unica linea con la 1 già in funzione. Arrivati ad Alamanni-Stazione, infatti, i tram della Linea 1 proseguiranno verso Careggi: i passeggeri diretti verso l’ospedale non saranno costretti a scendere ma potranno restare a bordo.
scheda tecnica Lunghezza del tracciato: 4,2 km circa Velocità commerciale media: 19,2 km/h Tempo di Giro (tempo necessario per completare il giro Scandicci-CareggiScandicci, cioè Linea 1 + Linea 3): 80 minuti circa Distanza media tra fermate: 425 m circa Capacità max: 4200 persone all’ora per direzione di marcia Frequenza: 240 secondi nell’ora di punta Flotta: 20 tram presenti contemporaneamente sulla Linea (compresi i 15 di Linea 1)
Seconda fase. Realizzazione dei due sottopassi Milton-Strozzi e Strozzi-Strozzi: durata prevista circa 270 giorni. CAMBIAMENTI ALLA VIABILITÀ: • Chiusura al traffico dell’attuale ponte sul Mugnone • Apertura del nuovo ponte provvisorio all’altezza di via Leone X/via Crispi: quattro corsie per le auto e percorso ciclopedonale sui lati • Via Leone X, tratto tra viale Lavagnini e via Lorenzo il Magnifico: inversione del senso di marcia • Via Leone X, tratto tra via Lorenzo il Magnifico e viale Milton: soppressione parziale della sosta e creazione di due corsie • Via Lorenzo il Magnifico, tratto tra viale Strozzi e via Leone X: inversione del senso di marcia con soppressione della sosta e creazione di 2 corsie • Via Crispi, tratto tra via XX settembre e via Puccinotti: inversione del senso di marcia • Via XX settembre e piazza Costituzione, tratto tra il ponte provvisorio sul Mugnone e via Cosseria (Statuto): istituzione del doppio senso di marcia • Piazza Costituzione, tratto tra via dello Statuto e via XXIV Maggio: inversione del senso di marcia • Viale Strozzi: restringimenti di carreggiata con il mantenimento di 4 corsie di scorrimento e possibilità di accedere alla Rampa Spadolini dal viale Strozzi (1 corsia) • Viale Milton: chiusura del tratto finale e deviazione del traffico sul ponte provvisorio. In sostanza, chiuso il ponte sul Mugnone oggi esistente, verrà creato un nuovo percorso per le auto: viale Strozzi-via Lorenzo il Magnifico-via Leone X-ponte provvisorio sul Mugnone-via XX Settembre-via dello Statuto. Viceversa, le auto provenienti da via dello Statuto non potranno più percorrere viale Strozzi-viale Belfiore ma in questa prima fase dovranno andare verso piazza della Costituzione, via Cosseria (dove verrà realizzata una nuova rotonda provvisoria), viale Strozzi, viale Belfiore Chiusura temporanea del sottopasso ferroviario di via dello Statuto e deviazione del traffico nelle strade adiacenti
cantierE morgagni COSA SUCCEDE DA SETTEMBRE Inizio lavori: • Viale Morgagni, tratto tra via Cesalpino e piazza Dalmazia (semicarreggiata in direzione Dalmazia) • Viale Morgagni, tratto tra largo Brambilla e largo Palagi (di fronte all’ospedale di Careggi) Durata prevista circa 180 giorni CAMBIAMENTI ALLA VIABILITÀ: • Area di fronte al nuovo ingresso dell’ospedale di Careggi, tra largo Brambilla e largo Palagi: saranno garantite due corsie in direzione viale Pieraccini (una sarà riservata alle ambulanze) e una corsia in direzione viale Morgagni • Viale Morgagni, tratto tra piazza Dalmazia e via Cesalpino: istituzione di un senso unico in direzione ospedale. Per tutta la durata del cantiere saranno mantenute tre corsie di scorrimento in direzione ospedale, di cui una riservata alle ambulanze. All’incrocio tra viale Morgagni e via Cesalpino sarà inoltre collocato un nuovo semaforo per creare un percorso alternativo per raggiungere in auto piazza Dalmazia da Careggi: il percorso sarà viale Morgagni-via Cesalpinovia Alderotti, via Vittorio Emanuele. In alternativa: via Santo Stefano in Pane, via Giuliani, Piazza Dalmazia • Chi percorre viale Morgagni con provenienza ospedale di Careggi ed è diretto verso viale GuidoniPalazzo di Giustizia-Autostrade, deve svoltare a destra in via Santo Stefano in Pane e proseguire nel sottopasso di via Panciatichi evitando così piazza Dalmazia e la strettoia di via Reginaldo Giuliani • Via Vittorio Emanuele: al termine della strada sarà possibile svoltare a destra per immettersi su viale Morgagni, ma almeno in una prima fase dei lavori non sarà possibile la svolta a sinistra verso piazza Dalmazia e via Mariti. Il percorso alternativo per raggiungere piazza Dalmazia da via Vittorio Emanuele sarà: viale Morgagni-via Santo Stefano in Pane-via Reginaldo Giuliani-piazza Dalmazia-via Mariti
Conseguentemente a queste modifiche della viabilità saranno cambiate le posizioni delle fermate dell’autobus e dell’area di sosta dei taxi vicina all’ospedale. Le corsie preferenziali (via Corridoni) resteranno invece inalterate.
#Tracciati, cantieri, viabilità
viabilità fortezza-statuto
LA VIABILITÀ DA SETTEMBRE
LA VIABILITÀ DA OTTOBRE
viabilità viale morgagni
LA VIABILITÀ DA SETTEMBRE
VIABILITÀ MEZZI DI SOCCORSO
Settembre 2014 | 17
18 | Settembre 2014
#Speciale
Stefano Giorgetti
Jacopo Cellai (Forza Italia)
«rispetteremo le scadenze e limiteremo i disagi»
«Su viabilità e aiuti alle imprese ritardi dal comune» “S
L’appello dell’assessore alla mobilità: «Lasciate l’auto a casa se potete»
P
arte da un appello l’“uomo del tram” del Comune di Firenze, l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti. Lo stesso appello ai fiorentini già sentito un anno fa per i Mondiali di ciclismo: “Lasciate l’auto a casa se potete”. Allora funzionò per arginare i disagi al traffico. Adesso, che dalle due ruote si passa alla posa dei binari, staremo a vedere. Giorgetti è ottimista. “Sarà un autunno caldo, ma ridurremo al minimo le difficoltà e rispetteremo le scadenze”, garantisce. E intanto, per tutti i fiorentini a caccia di lumi sulle Linee 2 e 3, aprirà un nuovo punto info al Parterre: “una comunicazione trasparente e diretta con i cittadini prima di tutto”. Assessore, saranno mesi duri per la viabilità? I cantieri ci metterammo di fronte a problematiche serie. Siamo pronti a rispondere con tutti gli accorgimenti necessari. Poi, anche i cittadini dovranno dare una mano. Come, andando a piedi? Il nostro appello è che si usi la macchina il meno possibile. Se i residenti si muoveranno di più con bus, bici o mezzi di mobilità alternativa, le difficoltà saranno minori. Lo chiediamo anche a chi viene a studiare o a lavorare a Firenze da fuori. In ogni caso la città sarà costantemente aggiornata sulle variazioni al traffico.
Con ‘Muoversi in Toscana’ ogni mezzora ci sarà un bollettino dedicato al tram su radio, tv e social network. In città partirà il volantinaggio. E dopo quello di Villa Pallini nel Q 5, apriremo un nuovo info point al Parterre pensato soprattutto per la Linea 3. Le aree che la preoccupano di più? Penso allo Statuto e a viale Morgagni per la Linea 3, a via di Novoli per la 2. Ma conterremo al massimo i disagi. Garantiremo l’accesso alle abitazioni, ai passi carrabili, alle emergenze. I cantieri saranno eseguiti per step, per limitare i problemi e lasciare sempre aperte alcune vie di scorrimento. Riuscirete a rispettare i tempi? C’è voluto più tempo rispetto alla programmazione iniziale per entrare in azione. Ma recuperemo questo ritardo entro maggio 2015. Abbiamo già convenuto con le imprese di aumentare le squadre al lavoro. Come scadenze, ad ora, abbiamo settembre 2016 per la Linea 2 e settembre – ottobre 2017 per la 3. Per il G8, la Linea 2 sarà già in esercizio mentre alla Linea 3 serviranno altri 2 – 3 mesi di ‘rodaggio’, ma possiamo dire che entrambe saranno completate. Rispetteremo queste date. Quali risposte ai disagi dei commercianti? Per quanto riguarda i cantieri,
limiteremo le difficoltà per i parcheggi, manterremo la visibilità dei negozi ricorrendo a una cartellonistica aggiuntiva. Ci vengono chiesti tempi certi, ci impegniamo a non sforare alcuna data. Pensiamo a via Alderotti, riaperta il 7 agosto con un giorno di anticipo. Per i sostegni economici, il collega Giovanni Bettarini (assessore allo sviluppo economico, ndr) sta valutando alcune misure a partire da eventuali riduzioni sulle imposizioni. Sottoattraversamento del centro sì oppure no?
L’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti. Al suo fianco l’assessore Bettarini
Con lo Sblocca Italia del governo dovrebbero arrivare a Firenze 100 milioni per il sistema tramviario che oltre alle Linee 1, 2 e 3 prevede collegamenti con Bagno a Ripoli, la zona stadio e Rovezzano, Campi e Sesto. In questo quadro c’è anche il sottoattraversamento. Per ora c’è solo uno studio di fattibilità. Lo stiamo approfondendo.
u viabilità, sosta alternativa e aiuti alle imprese il Comune è in forte ritardo”. Parola di Jacopo Cellai, consigliere di Forza Italia in Palazzo Vecchio. Convinto che sia stato un errore cantierizzare contemporaneamente le Linee 2 e 3 (“ci saranno disagi enormi”) ma anche “non portare i binari del tram fino al Duomo”. Cellai, come saranno i prossimi 3 anni di lavori in corso? Temo grandi difficoltà per il traffico. Ovvio, visto che si sono fatti partire i lavori della Linea 2 insieme a quelli della Linea 3. Uno sbaglio da parte dell’amministrazione. Ci sono tratti della città, come viale Belfiore, viale Redi e piazza della Costituzione, in cui i 2 tracciati sono molto vicini. Non oso immaginare cosa accadrà. Il Comune dovrà rispondere con adeguate vie di fuga, sbocchi alternativi per non ingessare la città. Ma siamo già in ritardo, la gente ha bisogno di tempo per capire i cambiamenti. Lo stesso vale per i parcheggi. Teme un’altra Linea 1? Non credo che vedremo i cantieri vuoti come allora. Mi preoccupano altri aspetti. Allo Statuto si sono rimandati i lavori a causa di un cavo della Telecom di cui nessuno sembrava sapere nulla. Dimostra che c’è qualcosa che non va. Con le imprese che subiranno disagi il Comune come dovrebbe comportarsi? Non sono ancora state determinate le fasce in cui, in base ai disagi, rientreranno le diverse imprese. Andava fatto prima che i cantie-
ri partissero. In città italiane con situazioni simili si è risposto con sgravi sulla Cosap. Lo stesso dovremmo fare qui. Con sgravi sulla Tia e un fondo ad hoc per prestiti alle imprese ad interessi zero. Invece per ora non è nemmeno chiaro quali siano le risorse a disposizione. Il vostro capogruppo Mario Razzanelli ha promosso un referendum contro la Linea 3. Andrete fino in fondo? Personalmente direi di sì. Il tracciato della Linea 3 sembra una barzelletta. In alcuni tratti viaggia in parallelo con la 2. Serviranno entrambe la zona nord ovest della città, mentre sarebbe stato più logico pensare a servire anche altre aree. È così tortuoso che sembra pensato solo per garantire al gestore 40 milioni di passeggeri quando le 3 linee saranno a regime. Unico obiettivo positivo della Linea è l’ospedale di Careggi. Ma per raggiungerlo si è scelto di far passare il tram su un asse già delicato come quello tra lo Statuto e viale Morgagni. È come far vivere un elefante in un monolocale. Del tram fino a Bagno a Ripoli con il tunnel sotto il centro cosa pensa? Fare si può fare tutto, ma mi pare si voglia mettere troppa carne al fuoco. Capirei di più se si fossero rimesse in discussione le Linee 2 e 3 nel complesso. In quest’ottica, trovo incredibile che il Pd non abbia voluto portare il tram al Duomo. Farebbe bene al centro storico, dove la sera non c’è più nessuno.
LA LINEA 1 in cifre 2010 Inaugurata il 14
Promossa a pieni voti
Fa bene all’ambiente
febbraio
13 milioni Passeggeri nel 2013 7,4 Km La lunghezza 14 Le Fermate 15 I Sirio che la percorrono
98%
di chi prende il tram è soddisfatto
74%
dà un giudizio pari o superiore a 8
92%
di chi usa il tram è favorevole a integrare la Linea 1 con altri percorsi per i Sirio
Ogni 10 mila passeggeri:
-auto1900 al giorno
L’identikit dei passeggeri
54,4% 38,6%
è donna
è in età lavorativa (35 - 60 anni)
-motociclette 800 al giorno 29,9% ha un titolo universitario -tonnellate 460mila 49% di Co2 è lavoratore dipendente all’anno
20%
studente
75%
di chi prende il tram è un “utilizzatore assiduo” (lo frequenta da 2 a 5 giorni la settimana e ha l'abbonamento)
34% 25% 11,5%
lo usa per lavoro per svago e sport
acquisti
per commissioni e
10,5%
per fare visita a parenti e incontrare gli amici
#Rubriche
A zonzo per Firenze
BRICIOLE DI STORIA FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
LA RIFICOLONA
In piazza Santissima Annunziata quattro secoli di festa e d’allegria
I
l 7 settembre, per il calendario liturgico vigilia della natività di Maria, l’Amministrazione Comunale organizza la Festa della Rificolona, autentica ed originale giornata solenne fiorentina ancora sentita e ben radicata nell’identità cittadina quale tradizione popolare di antico folclore che tuttora cerca di mantenere ed esprimere la sua naturale freschezza. Ma a quando risale l’origine di questa festa che conserva e tramanda fra i ragazzi di Firenze l’uso di portare in giro quei lampioncini di carta colorata, modellati nelle forme più varie e bizzarre, con tanto di mozzicone di candela accesa all’interno (almeno
un tempo), appesi in cima ad una canna? Con tutta probabilità alla metà del Seicento, ed è da ricollegare all’arrivo in città di tanti contadini e montanari i quali, con le loro donne, provenienti sia dal vicino contado che dalle zone più impervie del Casentino, del Mugello e della montagna pistoiese, venivano in città per festeggiare l’8 settembre, natività della Madonna, nella Chiesa della Santissima Annunziata, ancor oggi famosa in tutto il mondo cattolico per l’antica, miracolosa e venerata immagine della Madonna Santa Maria Madre di Grazie divenuta la rappresentazione più diffusa e più copiata del mistero dell’Annuncia-
Lettere SAN DONATO IN POLVEROSA/1. “DOPO LA MIA LETTERA, PROBLEMI PRESI IN CONSIDERAZIONE”
Egr. Direttore, faccio seguito alla mia mail e la ringrazio di averla pubblicata su il Reporter n° 35 di luglio 2014. Mi fa piacere informarla che il Presidente del Q5 Cristiano Balli ha preso in considerazione quanto da me esposto dimostrando effettivo interesse a risolvere, insieme al suo staff, le problematiche di varia natura del Q5. Tanto le dovevo e cordialmente la saluto. Una anziana abitante di S. Donato in Polverosa
SAN DONATO IN POLVEROSA/2. LA RISPOSTA DELLA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE SERVIZI AL TERRITORIO DEL Q5
Cara lettrice, sono la nuova Presidente di Commissione Servizi al Territorio del Q5. Prendo atto di queste sue lamentele, ho già iniziato a fare una mappatura delle manutenzioni che sono da eseguire, a iniziare dai marciapiedi. La precedente legislatura ha lavorato bene pur nella ristrettezza economica, ma cercheremo di fare di più. Anche da parte dell’Amministrazione Comunale ci sarà un impegno per migliorare le periferie. La invito, comunque, a contattarmi presso il Q5 inviando una mail a quartiere5@comune.fi.it o telefonando alla segreteria del Presidente Cristiano Balli: 055.2767009-7023 in modo tale che possa incontrarla e fare magari un giro con lei. Alessandra Innocenti
Settembre 2014 | 19
zione. Quindi all’origine della festa della rificolona, l’elemento più rilevante che la caratterizza è senz’altro quello religioso. Infatti, la sera del 7 settembre, il popolo della campagna si muoveva verso la basilica della SS. Annunziata in un clima di gioiosa devozione, vissuta nella concretezza di porgere un saluto alla Vergine nella ricorrenza del giorno della sua nascita, festività definita popolarmente “la Madonna di Settembre”. Queste persone, oltre ad essere spinte dal devoto pellegrinaggio, approfittavano dell’occasione per venire a vendere la loro mercanzia alla fieramercato che si svolgeva l’indomani sulla piazza antistante la basilica, in via dei Servi e nelle loro immediate adiacenze. Era in sostanza, un’occasione per tutti d’incontri e d’affari, cittadini e contadini: chi comprava e chi vendeva. Per poter trovare però un buon posto che consentisse un sicuro e totale smercio dei filati, pannilini, funghi secchi, formaggi, fichi e tanti altri prodotti della terra che avevano portato, i coloni partivano dalle loro case molto tempo prima e, nella notte, si rischiaravano l’insicuro cammino con lanterne di varia forma appese in cima a bastoni, canne o pertiche. E proprio al fioco lume di queste multicolori lanterne di carta o tela, aperte in cima per consentire alla candela o al sego dello scodellino di bruciare, giungevano a Firenze la sera prima della fiera, bivaccando la notte nei chiostri della Chiesa della Santissima Annunzia-
ta e sotto i loggiati dell’omonima piazza dove, sempre alla tremula luce dei loro lampioncini, in clima di veglia notturna, cantavano laudi alla Vergine finché a tarda notte non arrivava il sonno ristoratore. Questo popolo del contado, goffo ed incerto nello spostarsi, non solo perché gravato del peso di prodotti contenuti in ingombranti ceste e panieri, ma soprattutto scioccato dall’impatto con la città, vestiva in modo rustico che certamente non doveva essere un modello di eleganza e buon gusto. Le donne specialmente (poi denominate appunto rificolone), abbigliate con impaccianti sottanoni multicolori, camicie arrangiate alla buona, scalze o con rumorosi zoccoli, erano oggetto di particolari e allegre canzonature e di salaci commenti da parte dei giovani fiorentini, già per natura predisposti al frizzo e allo scherzo. Per questi giovani, il 7 settembre era diventato un appuntamento obbligato al quale non si poteva e non si doveva mancare; le strane fogge dei ruvidi vestiti indossate dalle brave e inesperte campagnole, per lo più prosperose, dai larghi fianchi e dagli abbondanti seni e “posteriori”, provocavano allusioni, dileggio e quindi matte risate. Era un divertimento, a volte smodato, diretto quasi totalmente alle povere “fierucolone” o “fieruculone” come essi le chiamavano, sia perché partecipavano alla “fierucola”, ma soprattutto per i loro vistosi deretani. Infatti, se la radice “fieru” ha at-
Fate sentire la vostra voce a redazione@ilreporter.it DOSSI, PENSILINA E PASSERELLA: “LE NOSTRE RICHIESTE PER L’ISOLOTTO”
Gent/le redazione, scrivo a nome di un gruppo di cittadini del quartiere 4, come altre volte ho fatto ma senza alcun esito. Scrivo per segnalare, a chi di competenza, la necessità della messa in opera di dossi artificiali lungo la strada dell’Argingrosso, e cioè a partire da ponte all’Indiano fino alla micropiscina dell’Isolotto. Segnalo ancora una volta la necessità di una pensilina in piazza Batoni al capolinea dell’autobus n. 9 poiché sia in inverno che in estate ci si bagna e si arrostisce tutti aspettando l’autobus. Un’altra cosa importante che volevamo dire è che il ponticino che collega piazza dell’Isolotto con le Cascine è sempre transitato da motorini e moto di grossa cilindrata a danno dei pedoni che si vedono intralciati da questi mezzi e non poco a respirare i gas di scarico alquanto dannosi per la salute sia degli adulti che dei bambini. Il bello è che c’è un segnale di divieto di transito di questi mezzi ma che nessuno rispetta. Vedono tutti e sanno e sembra che ci sia un tacito silenzio-assenso tra autorità e scooteristi. Abbiamo deciso di non andare più alle Cascine perché è tutto un via vai di motorini che ci fa arrabbiare e anche per evitare qualche lite spiacevole. Ringraziamo per l’attenzione e gradiremmo che la nostra lettera fosse segnalata al Quartiere, Comune e pubblicata sul vostro giornale. Cordialità, Giuseppe (Isolotto)
Caro signor Giuseppe, prendiamo atto delle sue segnalazioni, che pubblichiamo sul nostro giornale in modo che chi di dovere possa prendere in considerazione quanto richiesto da lei e dagli altri abitanti del quartiere. Parto dall’ultimo punto da lei evidenziato, ovvero dal transito di moto e scooter sulla passerella dell’Isolotto: una brutta abitudine, questa, certamente da condannare, in primis per la sicurezza dei pedoni, e in secondo luogo perché tutti, ma soprattutto i conducenti dei veicoli, devono rispettare con attenzione i divieti presenti in città. Ultimamente ci sono stati controlli (e multe) proprio per cercare di combattere questo fenomeno, e questo mese nell’edizione del quartiere 4 del nostro mensile dedichiamo un approfondimento a una situazione che sta (giustamente) molto a cuore ai cittadini. Forse – viste le tante segnalazioni che continuano ad arrivare in merito – sarebbero opportuni, per quanto possibile, più controlli, ma sinceramente non penso proprio che ci sia quel “tacito silenzio-assenso tra autorità e scooteristi” da lei ipotizzato. Vero è che comunque la situazione deve essere affrontata e risolta una volta per tutte: come ripetuto più volte in questa pagina, però, i primi a fare la propria parte per migliorare la qualità (e, in questo caso, la sicurezza) della vita in città dovrebbero essere gli stessi abitanti, evitando di ripetere comportamenti scorretti e rispettando regole e divieti. Quanto alle altre questioni evidenziate nella sua lettera, auspico che vengano prese in considerazione per capire se, e come, sia necessario intervenire per affrontarle. MATTEO FRANCINI m.francini@ilreporter.it
tinenza con fiera o fierucola, la desinenza “colone” o “culone” dovrebbe oggettivamente riferirsi a colone, in quanto di campagna, o piuttosto al loro florido posteriore argutamente definito “magazzino” proprio per la sua ampiezza. Da “fieruculona” si ebbe in seguito, per corruzione, la parola “rificolona” che tuttora si usa comunemente quale espressione critica, allegra e scanzonata verso una donna vestita e truccata senza gusto, in modo vistosamente eccentrico. Infatti, era abbastanza frequente sentire qualcuno commentare ad alta voce: Bellina! E la pare una rificolona, rivolto a queste signore, tutte imbellettate senza garbo né grazia! Con l’andare del tempo, per l’appuntamento notturno del 7 settembre, in città, per dare un tono più fantasioso e canzonatorio a quella che era divenuta una vera e propria tradizione, si cominciarono a costruire lanterne, ispirandosi a quelle dei contadini ed alle forme delle loro donne, raffiguranti appunto goffe figure femminili con un lume sotto la sottana, appese a lunghe canne e
portate in giro con gran baccano di campanacci, sibili assordanti (emessi con certi fischietti di coccio), urla e motteggi vari. Le rificolone si diffusero notevolmente, tanto che molti fiorentini le appendevano addirittura alle finestre delle proprie abitazioni in tutta la zona della SS. Annunziata (lasciandole anche accese dopo che i bambini più piccoli erano andati a letto), improvvisando così una illuminazione pubblica che contribuiva al divertimento e all’allegria della festa. In questo pittoresco e confusionario scenario popolare di baldoria, veniva cantata e ricantata la caratteristica cantilena di: Ona, ona, ona ma che bella rificolona! L’è più bella la mia di quella della zia. La mia l’è co’ fiocchi e la tua l’è co’ pidocchi! LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI Web: artusi.net
Il Pungiglione
al mare coi san bernardo
E
anche questa estate è passata. Ci lasciamo alle spalle un mondiale di calcio da dimenticare (l’ennesimo). Più scioccati di noi sono i brasiliani: non se ne fanno una ragione dei 7 gol subiti dalla Germania. L’altro giorno al ristorante brasiliano mio figlio ha ordinato un wurstel, il cameriere ha cominciato a piangere. Quando ha visto poi che come macchina avevo una Volkswagen, s’è licenziato ed è andato in depressione! Con questa estate ci lasciamo alle spalle un tempo che è stato sempre ballerino. In alcuni giorni al mare faceva così freddo che invece di noleggiare gli ombrelloni, il bagnino affittava i San Bernardo! Questa è stata l’estate della rimozione della Costa Concordia dall’isola del Giglio. Nello stesso periodo Ferrara sbarcava in Sardegna: insomma un relitto lasciava un’isola, un altro arrivava! Questa estate abbiamo dovuto ascoltare le parole sconcertanti di Tavecchio che ha chiamato i giocatori di colore “mangia banane”. Poi però s’è corretto: “Io non sono razzista. Sono gli altri che sono neri!”. Questa è stata l’estate in cui il marchio della crisi economica è stato più evidente: turisti in calo, vacanze ridotte al minimo. Insomma mancano i soldi. Io stesso sono stato costretto a cambiare banca e a sceglierne una più consona al mio reddito: ora sono correntista della banca del seme. Ogni sei versamenti mi danno due gemelli come interesse. ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista
Web: andreamuzzi.it
#L’inchiesta
20 | Settembre 2014
Pagamenti
equitalia addio, si cambia: ora riscuote palazzo vecchio
Dalle multe ai tributi “dimenticati”, va a regime la nuova gestione dei debiti Gianni Carpini
E
far scattare mora e quant’altro, grazie alla collaborazione della società partecipata Linea Comune che fornirà software e strumenti. Il primo step è l’invio di un sollecito informale in cui è fatta presente la situazione, mettendo a disposizione il call center 055.055 da chiamare per informazioni, un front office e presto un sito dove consultare i propri dati online. Ci saranno trenta giorni di tempo per mettersi in regola, altrimenti scatteranno le maggiorazioni. “Equitalia proponeva un modello di riscossione che abbiamo giudicato vessatorio e che non condividiamo – spiega l’assessore al bilancio Lorenzo Perra – non sempre chi non paga agisce con la volontà di fare il furbo. Può succedere che gli atti siano mal notificati – prosegue – vogliamo stabilire un rapporto più civile con i cittadini”. Si stima che ogni anno partiranno centomila avvisi. “Non c’è più Equitalia, ma questo non vuol dire che a Firenze non si paga più – avvisa Lorenzo Marchionni, presidente di Linea Comune – rispetto a prima andremo a instaurare con i fiorentini un dialogo: ci siamo accorti che spesso il contribuente scopre di essere debitore per la prima volta quando riceve la cartella esattoriale”. L’obiettivo è anche quello di evitare lunghi contenziosi: Palazzo Vecchio
Knitting by Inuit Associazione
sattori sì, ma dal volto umano. Entro ottobre i fiorentini si vedranno arrivare a casa 1.500 lettere con cui Palazzo Vecchio chiederà a chi è indietro col pagamento di tasse, multe e servizi di saldare il conto. La notizia positiva è che sono avvisi “bonari”, ossia precedono di un passo la riscossione coattiva, come è chiamata in gergo, con tanto di interessi di mora, sanzioni e spese di notifica. Unica eccezione sono gli atti in scadenza, che rischiano di non essere mai riscossi dal Comune e che quindi partiranno come cartelle di pagamento vere e proprie. È il “ribaltone” delle cartelle esattoriali, deciso nel dicembre scorso: niente più Equitalia come agente di riscossione esterno, i “panni sporchi” ora si lavano in casa. Palazzo Vecchio riporta nei suoi uffici le procedure per recuperare i tributi comunali che furbetti e ignari cittadini hanno scordato di versare. Si va dall’Imu alla mensa dell’asilo fino alle contravvenzioni, il 70 per cento del totale. Le nuove procedure riguardano – puntualizzano dal Comune – solo gli importi dovuti dal 1° gennaio 2014. Tutto ciò che è datato prima di questo giorno, compresi i contenziosi, resta nelle mani di Equitalia. Cosa cambia? Si punterà sul cosiddetto pre-contezioso, prima di
conta di riscuotere prima, recuperando il cinque per cento in più. In ogni caso non sono previsti sconti: tutte le somme dovute andranno pagate per in-
tero, salvo errori dimostrabili. Rimane comunque la possibilità di dilazionare il debito in massimo 72 rate, come per Equitalia.
Le tasse dalla A alla Z
Mini-guida alle imposte comunali da versare IRPEF
È l’imposta sul reddito. Alla parte dovuta allo Stato vanno aggiunte le addizionali di Regione e Comune. QUANTO L’addizionale comunale di Firenze era dello 0,2%. “Era”, perché Palazzo Vecchio ha deciso nel 2014 di azzerarla per chi guadagna meno di 25mila euro lordi l’anno. CHI Lo “sconto” riguarderà 137mila fiorentini, con un risparmio medio di 30 euro l’anno. QUANDO Di norma i dipendenti si vedono togliere l’addizionale dallo stipendio a fine anno.
TASI
Il nuovo arrivo tra i tributi locali. Con la Tasi si pagano i “servizi indivisibili”: l’illuminazione pubblica e la manutenzione stradale sono due di questi. QUANTO A Firenze l’aliquota è dello 0,33%. Secondo le stime, la Tasi, per i fiorentini che hanno un’abitazione con un’alta
rendita catastale, costerà leggermente di più rispetto all’Imu sulla prima casa. Per gli altri ci sono le detrazioni in base alla rendita catastale (da 170 a 30 euro) e per i figli a carico (25 euro in meno fino a otto figli). CHI Il Comune ha deciso di farla pagare solo per le prime case e non per le seconde, azzerando la tassa per chi è in affitto e per le attività produttive. QUANDO La prima rata va pagata entro il 16 ottobre. Non arriva il bollettino a casa ma andrà calcolata autonomamente, meglio se con l’aiuto di un centro di assistenza fiscale.
IMU
L’erede della vecchia Ici non è scomparsa del tutto. QUANTO L’aliquota varia dallo 0,60% all’1,06%. CHI La versano i proprietari delle seconde case o chi possiede un’abitazione principale di lusso (ville, castelli, palazzi signorili e simili).
QUANDO La prima rata è scaduta il 16 giugno. La seconda potrà essere versata entro il 16 dicembre. Anche in questo caso niente bollettino precompilato: va calcolata caso per caso.
TARI
Sostituisce dal 1° gennaio la Tares, per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e per la pulizia delle strade. QUANTO La tariffa cambia a seconda dei metri quadrati della casa, del numero degli occupanti o dell’attività: uno strumento per il calcolo online è disponibile su www.tares-areafiorentina.it. CHI La pagano tutti i titolari di locali che possono produrre rifiuti, quindi anche gli inquilini e le attività produttive. QUANDO Il bollettino precompilato arriva a casa. La prima rata andava pagata entro il 31 maggio, la seconda entro il 30 settembre, il saldo entro il 31 dicembre.
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#Focus
Settembre 2014 | 21
Due ruote
in città, un anno dopo i mondiali di ciclismo A settembre 2013 Firenze impazziva per le bici: e ora? Serena Wiedenstritt
R Fido in cerca di casa, dopo Animali
gli abbandoni “per ferie” D
opo un’estate passata (da alcuni) alla ricerca dell’albergo giusto per andare in vacanza con Fido, arriva l’autunno e si assiste, come spesso a settembre, al tristissimo pienone di canili e gattili. Non tutti i padroni, infatti, hanno la sensibilità – anzi, chiamiamo le cose con il loro nome, l’umanità – di preoccuparsi dei propri animali domestici quando si trovano a dover partire per le vacanze. Su questo tema, secondo l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, la Toscana fa registrare due primati contrastanti. Da un lato occupa il terzo posto a livello nazionale, ma il primo nel centro-nord Italia, nella classifica degli abbandoni estivi degli animali, con 165 segnalazioni dall’inizio della bella stagione a fine luglio. Dall’altro la nostra regione si affer-
ma come la più “pet friendly” d’Italia, con quasi il 50 per cento degli alloggi disponibili a ospitare anche gli animali domestici. Anche se ormai l’estate volge al termine, per tutti i fiorentini che dovessero assistere all’abbandono di un animale – reato che dal 2004 è punito con l’arresto fino a un anno e una multa fino a diecimila euro – le associazioni degli amanti degli amici a quattro zampe danno alcune indicazioni: è fondamentale raccogliere tutti gli elementi necessari a individuare i responsabili dell’abbandono, come ad esempio il numero di targa dell’auto, per poi poter procedere alla denuncia. Il tutto, ovviamente, dopo aver messo al sicuro “l’abbandonato”. Per chi invece volesse ridare una casa ai piccoli sfrattati dai padroni ingrati, per i cani
a Firenze il Comune stesso promuove una campagna di adozioni sul proprio sito web, con tanto di carta di identità virtuale dei cuccioli – e meno cuccioli – in cerca di una nuova famiglia. Si tratta di animali provenienti dal canile della Asl, che in attesa del loro gran giorno soggiornano al “Parco degli Animali” di Ugnano, dove vengono curati, ammaestrati e testati per “matcharli” con il miglior padrone possibile. Altre opportunità di adozioni certificate a Firenze sono quelle delle associazioni come l’Oipa, onlus che si occupa della protezione degli animali. S.W.
iuscirà Vincenzo Nibali, trionfatore dell’ultimo Tour de France, a risvegliare nei fiorentini il famoso “effetto Mondiali”, quello che a settembre 2013 li aveva visti tutti novelli Bartali, alle prese con l’elogio – e soprattutto, cosa ben più importante, l’utilizzo – delle due ruote a pedali? Per Carla Lucatti dell’associazione Città Ciclabile “con i Mondiali abbiamo visto come potrebbe essere bella e salutare Firenze. Sono stati giorni in cui si vedevano le famiglie spostarsi in bici. Poi molte hanno smesso. Ora speriamo che l’amministrazione prosegua con scelte che vadano nella giusta direzione. Il Comune ci ha presentato una ricerca poco dopo i Mondiali in cui si affermava che le persone che sceglievano la bicicletta in quel periodo erano aumentate dal dieci al quindici per cento della popolazione fiorentina. Un bel risultato, no? L’importante sarebbe poter continuare sulla buona strada”, auspica. Ma l’effetto-Mondiali è finito (o quanto meno in stand by) anche secondo i rivenditori di bici. Per Riccardo Casadei di ProBike di Rovezzano “c’è stato più movimento nei mesi immediatamente precedenti e successivi i Mondiali, poi tutto è tornato più o meno a regime. Forse si mantiene un leggero aumento dei ciclisti, ma nei giorni dei Mondiali
c’è stato un vero boom di richieste sia di bici da città che da corsa. C’è stato chi per la prima volta provava le due ruote per riuscire a muoversi nel centro vietato ai motori e chi ha riesumato vecchie bici da corsa”. Da parte dell’amministrazione, l’assessore Stefano Giorgetti illustra gli investimenti previsti nei prossimi mesi: “Punteremo soprattutto su interventi di ricucitura fra piste già esistenti e su nuovi percorsi verso i comuni limitrofi, primi fra tutti Sesto Fiorentino e Bagno a Ripoli. Per le nuove piste – aggiunge – il nostro obiettivo è fare cinque chilometri all’anno”. Tanto più che, con l’avvento dei cantieri per la tramvia, sarà importante snellire il traffico: per evitare serpentoni e imbottigliamenti i fiorentini dovranno scegliere mobilità alternative, dal car sharing alla bici. In questo senso, Città Ciclabile chiede provvedimenti che facilitino l’utilizzo delle due ruote nei punti a maggior rischio ingorgo, e la disponibilità del Comune non manca: da Palazzo Vecchio, ad esempio, ricordano che parallelamente al tragitto del tram lungo il Mugnone sono previsti un percorso pedonale e una pista ciclabile. Fra l’altro, il raccordo fra viale Redi e via Forlanini riuscirà a rendere più facilmente raggiungibile anche per le due ruote la zona del parco di San Donato e del nuovo tribunale.
Focus
un documento per mobilità sostenibile e sicurezza
S
i sono mosse in occasione delle elezioni dello scorso maggio, e non intendono demordere. Sono le associazioni Città Ciclabile, Familiari vittime della strada Gabriele Borgogni e Lorenzo Guarnieri, Medici per l’ambiente - Isde Firenze e Unione Ciechi, che hanno elaborato un documento congiunto su mobilità sostenibile, sicurezza stradale e sviluppo della ciclabilità, che detta i punti per una Firenze più sicura e sana. Tra le richieste, la creazione di un ufficio per la sicurezza stradale che preveda al suo interno uno sportello per la mobilità ciclistica, che ponga al centro delle scelte le categorie deboli, inclusi i disabili, la sicurezza e la tutela della salute e della vivibilità e proceda a redazione e attuazione di un piano generale del traffico con un progetto specifico per piste e sosta ciclabili, percorsi pedonali e interventi concreti di “moderazione del traffico”. Gli esempi virtuosi non mancano: fa scuola ad esempio Parigi con il progetto “La rue en partage” con zone 20, le cosiddette “zone d’incontro”, dove vige la velocità massima di venti chilometri orari. Ma le associazioni chiedono anche provvedimenti operativi come il riposizionamento delle centraline in modo che corrispondano all’effettiva esposizione di tanti cittadini agli inquinanti atmosferici, la realizzazione del bike sharing e controlli più rigorosi sul rispetto delle regole della strada, con particolare severità per soste su marciapiedi, strisce pedonali e in doppia fila. S.W.
22 | Settembre 2014
#Cultura Agenda
Teatro
Lavia e la Pergola “aperta alla città” Il cartellone della nuova stagione raccontato a Il Reporter da un consulente artistico speciale Ludovica V. Zarrilli
G
randi falcate per il Teatro della Pergola, che dopo aver vissuto tempi difficili, oggi, a tre anni dalla nascita della Fondazione, si guarda indietro e fa un bilancio. Positivo. Fatto di un aumento dei biglietti staccati, un incremento degli abbonamenti e alcune importanti novità. La prima riguarda senza dubbio l’arrivo di un consulente artistico dal nome altisonante come Gabriele Lavia, che mette il suo esperto zampino sul quarto anno di programmazione, firma in prima persona la regia di due produzioni, ovvero lo spettacolo che apre e quello che chiude la stagione 2014/15, e aiuta la Pergola a cercare nuovi (o meglio, nuovi per il teatro in questione) modi per avvicinare la gente – e non solo la città – a questo antico luogo di incontro. “Trasformare il teatro in uno spazio aperto, dove il pubblico ogni pomeriggio si affaccia e non dove va solo in occasione di uno spettacolo –
Gabriele Lavia, attore e regista teatrale, da quest’anno è consulente artistico del teatro fiorentino
Web
fondazioneteatrodellapergola.it Tel. 055.22641
spiega Lavia a Il Reporter – il teatro è un’entità viva e come tale va percepito”. Legato alla Pergola da un’antica frequentazione, a partire dalla formazione svolta sotto l’egida di Orazio Costa, Lavia torna nel teatro fiorentino nelle vesti di coordinatore e consulente, dall’alto di una lunga esperienza maturata su e giù dai palcoscenici di tutta Italia. È lui stesso a dar fuoco alle polveri della nuova stagione il 24 ottobre (fino al 2 novembre) con i Sei personaggi in cerca d’autore di Luigi Pirandello (“il più bel testo teatrale mai stato scritto insieme all’Edipo re di Sofocle”) di cui firma la regia, e a chiuderla con la Vita di Galileo di Bertolt Brecht, che dirige e intepreta nel ruolo del protagonista (dal 14 al 20 maggio). Tra questi due spettacoli, entrambi prodotti dalla Fondazione Teatro della Pergola, che fanno da parentesi all’intera stagione, un mare di appuntamenti che vanno dal Servo per due di Richard Bean con Pierfrancesco
Favino (4-9 novembre) fino al Decamerone con Stefano Accorsi (dal 9 al 14 dicembre), passando per Shakespeare con Il Mercante di Venezia che ha per protagonista Silvio Orlando (dal 16 al 21 dicembre) e Father and son (ispirato a Gli sdraiati e Breviario comico di Michele Serra, dal 17 al 22 febbraio) con Claudio Bisio. E ancora Peppe e Toni Servillo dal 4 all’8 marzo in La parola canta, Fabrizio Gifuni – dal 24 al 29 marzo – ne L’ingegner Gadda va alla guerra e Filippo Timi in Favola, dal 21 al 30 aprile. Ma non è tutto: a fare da corollario, una serie di attività e iniziative, come le letture spalmate lungo la stagione (dai Dialoghi di Platone alle fiabe di Andersen) e il premio “Pergola per la nuova drammaturgia”, oltre al progetto di residenza artistica “Altrestanze” e al riflettore puntato sul teatro internazionale con “Ubu and the truth commission”, capolavoro anti-apartheid (dal 20 al 22 novembre).
La new entry
Puccini
Verdi
Carmignano
Si alza il sipario dell’opera
la neonata orchestra chiude l’estate e dà il via all’anno Nel segno del jazz
160 candeline e un super programma per far felici grandi e piccini
per la festa di san michele una sfida “all’ultimo carro”
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ddio vecchio Teatro Comunale, benvenuta Opera di Firenze. A partire dalla stagione 2014-2015, gli spettacoli si svolgeranno tutti, dal primo all’ultimo, nel nuovo spazio di Porta al Prato. Con buona pace dei nostalgici della vecchia sala, che è andata in pensione per lasciare spazio alla futuristica costruzione (non ancora terminata del tutto, ma nel complesso già “attiva”) dove l’acustica è perfetta e dove sono stati pensati spazi per qualsiavoglia tipologia di musica e spettacolo. Un teatro contemporaneo e al passo con i “cugini” sparsi per il mondo, pensato per essere luogo di ritrovo oltre che “contenitore” di note musicali ad uso e consumo degli amanti del genere. La stagione che si appresta a iniziare parte con l’opera Il Campiello di Ermanno Wolf-Ferrari (dal 25 settembre al 4 ottobre), mentre il mese successivo (dal 23 ottobre al 2 novembre) tocca alla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni. E ancora il Falstaff di Giuseppe Verdi dal 29 novembre al 12 dicembre, I Puritani di Bellini (dal 28 gennaio al 1° febbraio), Dido and Aeneas di Henry Purcell (dal 1° all’8 marzo) e, per finire, un classico come La Traviata di Verdi, dal 1° all’8 aprile. Ma chi pensa che Opera sia solo sinonimo di musica lirica si sbaglia di grosso. Innanzitutto c’è la cavea, dove per tutta l’estate (e fino alla metà di questo mese, come conferma il concerto della cantautrice Usa Ani DiFranco l’11 settembre) si sono avvicendati eventi dedicati al rock e alla musica leggera. Poi, a partire dall’autunno, tra un’opera e l’altra nelle altre sale del teatro sono in cartellone una serie di concerti (soprattutto classici) con direttori d’orchestra d’eccezione. Come Roberto Abbado (il 27 settembre), Daniel Cohen il (25 ottobre), Zubin Mehta (il 3 e il 13 dicembre) e Daniele Gatti l’8 febbraio, solo per citarne alcuni. In programma anche spettacoli per ragazzi (vedi, ad esempio, Le allegre comari di Falstaff, l’11 dicembre, sulla falsariga dello spettacolo “principale”) e tutta una serie di eventi tra opere, concerti e incontri che si svolgeranno al teatro Goldoni, alla Pergola e all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte, e che faranno da supporto al palcoscenico principale di viale Fratelli Rosselli.
Web: operadifirenze.it
opo la pausa estiva, il sipario del Teatro Puccini si alza sulla neonata Orchestra nazionale jazz giovani talenti, composta dai migliori studenti dei conservatori italiani. Il progetto, curato dal teatro e realizzato con il contributo di Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Regione Toscana, il 24 settembre vedrà in scena all’Obihall, in occasione della chiusura dell’Estate Fiorentina, i 28 elementi diretti dal maestro Paolo Damiani. L’orchestra sarà inoltre protagonista del docu-film Mambo italiano diretto da Wilma Labate. La pellicola è prodotta dal Puccini e da Solaria Film e sarà distribuito da Cinecittà Luce, mentre Cft, una delle più grandi realtà italiane nel trasporto e nella logistica integrata, ne finanzia la realizzazione. Da novembre, poi, via libera alla stagione del teatro, con protagonisti del calibro di Paolo Hendel, Gioele Dix, Marlene Kunz, Nada e le toscanissime Katia Beni e Anna Meacci.
entosessanta anni e non sentirli. Il Teatro Verdi festaggia un compleanno molto importante e lo fa con un cartellone speciale, che sintetizza tanti anni di lavoro e la volontà di continuare con un’offerta variegata, in grado di accontentare pubblici differenti. C’è l’Orchestra regionale della Toscana che, con una serie di grandi concerti (a partire dal 18 ottobre), conferma lo strettissimo legame con il teatro, e poi ci sono tante proposte diversificate, che vanno dal Riccardo III di Shakespeare, che vede protagonista Massimo Ranieri (dal 24 al 28 ottobre), al più classico dei Molière, con Alessandro Preziosi nei panni del Don Giovanni (dal 27 al 30 novembre). E poi musical, come Jesus Christ superstar (dal 2 al 7 dicembre) e Sette Spose per sette fratelli (dall’8 all’11 gennaio), fino al più classico dei balletti e alle proposte per i più piccini, come il divertente topino Geronimo Stilton (17 e 18 gennaio).
è un luogo che ogni anno, alla fine di settembre, si trasforma in un teatro a cielo aperto. Con rioni che si sfidano a suon di carri allegorici, musica e storie da raccontare a un pubblico attento e “agguerrito”. Si tratta della festa di San Michele, che si svolge nel centro di Carmignano (a pochi chilometri da Prato) il 27, 28 e 29 settembre, in occasione dei festeggiamenti per il santo patrono del paese. Una tradizione che va avanti dai primi decenni del Novecento ma che affonda le radici in un passato molto più lontano: durante le tre giornate della festa, i quattro rioni del paese si affrontano in una lotta “all’ultimo carro”, portando nelle strade del centro bellissime sfilate basate su storie inedite scritte, dirette e interpretate dagli abitanti di ciascun quartiere. E, una volta terminate le sfilate, via alla consueta corsa dei ciuchi, che vede fantini professionisti correre per aggiudicarsi il primo posto. Che vinca, come sempre, il migliore.
Musica elettronica, Visite alle Fattorie E le opere di picasso: Gli eventi del mese
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er tutto settembre si respirerà ancora profumo d’estate. E se è vero che c’è qualche ritardatario deciso a consumare le ferie in tutta tranquillità questo mese, lo è altrettanto che la maggior parte dei fiorentini è già tornata in città e si prepara all’arrivo dell’autunno, con tutto il suo corredo di eventi. Il 6 è cominciato Mercati in musica, rassegna curata dall’associazione Arte e Mercati con l’obiettivo di animare questi luoghi storici con serate a base di concerti gratuiti. Oltre alla serata già passata, ci sono altri cinque appuntamenti in calendario (13, 18, 20, 25 e 27), distribuiti tra Loggia del Porcellino, piazza de’ Ciompi, Sant’Ambrogio e San Lorenzo. A questi si aggiungono le “passeggiate musicali” che attraverseranno piazza Duomo e piazza San Lorenzo fino a piazza del Mercato Centrale (17 e 24 settembre, con inizio alle 20,30). Altro evento da segnare in agenda – ma solo se si è veri appassionati della musica eletronica – è Nextech festival (dall’11 al 13 in Sala Vanni, Viper Theatre e Fortezza da Basso), che offre alla città un assaggio dei migliori professionisti della consolle, in arrivo da tutta Europa. Archiviato il capitolo musica & Co., si passa all’arte, che vede partire uno degli appuntamenti più attesi dell’anno: la mostra Picasso e la modernità spagnola, che dal 20 settembre porta al piano nobile di Palazzo Strozzi (fino al 25 gennaio) una corposa selezione di opere del maestro, concesse in prestito dal museo Reina Sofia di Madrid. Più o meno all’unisono prende vita Expo Rurale (dal 18 al 21), kermesse dedicata al mondo green che propone una serie di appuntamenti a tema. Qualche esempio? Passeggiate guidate nei più bei giardini fiorentini, tapas rurali preparate per l’occasione dallo chef stellato del ristorante L’ora d’aria, in pieno centro storico, ma anche un’installazione di frutta e verdura al Fosso Bandito, lezioni di bon ton dell’orto e visite alle fattorie nei dintorni di Firenze, dove la vita all’aria aperta e i metodi di una volta sono ancora una condicio sine qua non. Visitare per credere.
#Sport
Settembre 2014 | 23
Ripartito il campionato
Via alla (lunga) corsa gigliata
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a nuova stagione viola è partita, e lo ha fatto da Mario Gomez e Pepito Rossi. Gioielli che non sono stati toccati, nè tentati dalle ricche offerte delle big europee. Entrambi, dopo le vicissitudini della passata stagione non hanno partecipato al Mondiale: e se da una parte la loro assenza ha amareggiato i tifosi viola, dall’altra ha evitato “passerelle” che avrebbero potuto far puntare (anche) su di loro gli occhi dei top club. La nuova stagione è partita, e lo ha fatto dal quarto posto della passata stagione. E l’obiettivo è proprio quello di alzare ancora un po’ l’asticella, migliorandosi rispetto al recente passato. La nuova stagione è partita, e lo ha fatto proprio da dove era finita (male) quella precedente, dall’Olimpico di Roma, teatro, lo scorso maggio, della finale di coppa Italia contro il Napoli, ma soprattutto dei violenti scontri prima della partita. Dopo la sfida agostana contro i giallorossi, il calendario vede i viola affrontare a settembre Genoa, Atalanta, Sassuolo e Torino. La lunga “corsa” che si concluderà il prossimo maggio, insomma, è partita. Lorenzo Mossani
#Icebucketchallenge
A firenze il gavettone si tinge di Viola La catena di solidarietà ha coinvolto anche la squadra Simone Spadaro
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La campagna Ice Bucket Challenge, “uniti contro Sla” è stata il vero tormentone dell’ultima estate. Vip e gente comune, chiamati in causa da amici e parenti, si sono sottoposti alla doccia gelata per raccogliere fondi in favore della Sla (la sclerosi laterale amiotrofica). Polemiche a parte su chi poi ha effettivamente donato un’offerta per combattere questa grave malattia e chi ha pensato di più alla pubblicità che il gesto offriva, soprattutto
sui social network, la moda ha interessato anche la Fiorentina. E non poteva essere altrimenti visto che Stefano Borgonovo è stato l’attaccante viola tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 ed ha formato con Roberto Baggio quella formidabile coppia da gol che ha fatto sognare i tifosi dell’Artemio Franchi. Un po’ tutti i giocatori, in mezzo alla preparazione della stagione, si sono quindi sottoposti al rito della “doccia scozzese” per ricordare lo sfortunato calcia-
tore che è stato, suo malgrado, testimonial della malattia. Nominato dal sindaco di Firenze anche l’allenatore viola Vincenzo Montella si è sottoposto all’Ice Bucket Challenge. “Ho accettato, parzialmente, la sfida del sindaco Nardella. Fate come me, siate generosi con l’associazione Aisla che è molto più importante” è lo spot col sorriso del tecnico viola in maglietta e pantaloncini da allenamento, sul campo del centro sportivo, mostrando su Violachannel con il numero del codi-
audace legnaia, È l’asticella si alza Calcio
Tanti buoni propositi per la nuova stagione
tempo di tornare a divertirsi in casa Audace Legnaia, dai più piccoli ai “senatori” che, da qualche settimana, stanno preparando il nuovo campionato. La stagione sportiva 2013/14 si è conclusa da alcuni mesi, ma il presidente Silvano Baldassarri ne traccia il bilancio con molta soddisfazione. “È stata un’annata molto positiva – esordisce il massimo dirigente gialloblù – la nostra prima squadra, che milita in Prima Categoria, ha terminato il campionato al quarto posto centrando i play-off, dimostrando per tutto l’arco del torneo di non essere seconda a nessuno. Pertanto anche l’eliminazione subita dal Galluzzo, pur lasciando un velo di amarezza, non ha scalfito tutto quello che di buono era stato fatto in precedenza. La maggior soddisfazione per tutti noi – prosegue Baldassarri – è arri-
ce iban per la donazione scritto sul fondo di una bacinella vuota. Quindi il suo vice, Russo, gli ha rovesciato un secchio pieno di cubetti di ghiaccio. Montella ha concluso facendo a sua volta un annuncio: “Nomino tre amici generosi, sono certo che lo sono” indicando il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè, il conduttore Fabio Fazio e Leo Bassili. Anche Giuseppe Rossi, Neto, Savic ed altri si sono fatti immortalare mentre ricevono il gavettone. A tanti è tornata in mente la serata di ottobre 2008 quando Stefano Borgonovo scese per l’ultima volta sul terreno di gioco del Franchi assieme a tutti i suoi ex compagni di Fiorentina e Milan. Un evento che, probabilmente, per la prima volta sensibilizzò l’opinione pubblica su questa malattia. La catena di solidarietà che ha coinvolto tantissime persone nell’agosto scorso potrà forse dare una scossa per aumentare i fondi in favore della ricerca. “L’obiettivo realistico in Italia può essere il milione di euro – spiega Chantal, moglie del calciatore scomparso lo scorso anno –. L’importante è che quello che sembra un gioco sia finalizzato alla lotta e alla ricerca sulla malattia”. vata però dalla formazione Juniores, che ha vinto il campionato provinciale riconquistando, dopo un solo anno, il diritto a disputare il torneo regionale. È stato un campionato avvincente, lottato punto dopo punto con il Sesto Calcio e lo Scarperia, che alla fine ci ha visti prevalere grazie alla forza e alla determinazione del gruppo, che non ha mai mollato nemmeno quando tutto sembrava ormai perduto. Note positive anche dal settore giovanile, dove le formazioni degli Allievi e degli Allievi B si sono piazzate rispettivamente al settimo e al sesto posto, ben imitate dalle due squadre dei Giovanissimi, che hanno conquistato la sesta e la quinta posizione: risultati che sanciscono un miglioramento rispetto alla stagione precedente e che ripagano il lavoro effettuato da tecnici e dirigenti”. Un bilancio sui più piccoli?
Neto vs Tatarusanu
Una duello tra numeri uno
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iprian Tatarusanu potrebbe essere un valore aggiunto per la Fiorentina. Potrebbe. Ciprian infatti è un numero uno e fare la riserva a Neto non rientra nel suo carattere. Le caratteristiche fisiche e tecniche sono da titolare. Fin da ragazzino era considerato un mezzo “fenomeno” in patria, in Romania. Proprio nella sua nazione Tatarusanu muove i suoi primi passi da professionista, precisamente nella Juventus Bucarest, in Liga II, dove rimane fino al 2006, quando viene ingaggiato ufficialmente dal Gloria Bistrița. Il 26 maggio 2008 viene acquistato a titolo definitivo dalla Steaua Bucarest, che decide di darlo in prestito al club di Bistrita fino a fine stagione. Dalla stagione 2009-2010 è diventato il portiere titolare della Steaua Bucarest, esordendo nella Liga I il 2 agosto 2009 contro il Ceahlăul Piatra Neamț. In questo periodo diventa una sorta di saracinesca, convocato per la prima volta nella Nazionale, fa il suo esordio il 17 novembre 2010
Noi diamo grande importanza alla nostra scuola calcio, diretta da Fabio Tognetti e Luigi Vescarelli: sono circa 180 i bambini iscritti, che vengono seguiti con professionalità e competenza da un pool di istruttori qualificati che stanno facendo crescere i nostri piccoli atleti dal punto di vista sportivo e umano, con risultati tangibili e sotto gli occhi di tutti. Un altro avvenimento fondamentale per la nostra società è poi stata l’inaugurazione, lo scorso gennaio, della palazzina multifunzionale adiacente al campo, dove tutta la popolazione del quartiere e non solo può usufruire di vari servizi come corsi di lingue, chitarra, ginnastica, assistenza fiscale, ecc... E anche dalla pizzeria ci aspettiamo grandi cose. Cosa si aspetta, invece, da questa nuova stagione? L’anno agonistico 2014/15 sarà af-
Nella foto Neto
contro l’Italia; da allora nessuno ha messo in dubbio il suo ruolo da “Special One”: lo potrà fare Neto? La palla o meglio la decisione passa a Montella. Un vero duello tra numeri uno. L.M.
frontato dalla nostra società con la consueta determinazione, avendo ben chiaro l’obiettivo, che a molti può sembrare retorico, di migliorare i risultati dell’anno precedente. Spostare l’asticella sempre più in alto non è sintomo di presunzione, ma è credere fermamente in tutte le persone che compongono l’Audace Legnaia, a partire dai membri del Consiglio fino ai magazzinieri, passando per gli atleti e i dirigenti. La crisi economica che sta attanagliando il paese si ripercuote anche nel nostro mondo, dove è sempre più difficile trovare persone disposte a investire, ma sono certo che, nonostante le difficoltà che incontreremo sul nostro cammino, il prossimo giugno saremo sicuramente soddisfatti della nostra attività sportiva e sociale. Carlo Marrone
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