Il Reporter Q1 - Maggio 2015

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Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 21 del 4 maggio 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere

Maggio 2015

Anno IX Ed. 21

Firenze Quartiere 1

Centro Storico • Porta Romana • San Jacopino

 Primo piano

✎ Editoriale

cosa cambia “intorno” al centro

tutti alle urne (mentre l’estate si fa spazio in città) Matteo Francini

L’

appuntamento più importante di questo maggio cade proprio nell’ultimissimo giorno del mese, domenica 31, quando sono in programma le elezioni regionali. I cittadini dovranno scegliere presidente e consiglieri che resteranno in carica per i prossimi cinque anni, con alcune novità rispetto al passato, a partire dalla diminuzione del numero dei membri che siederanno nel “parlamentino” toscano.

Progetti e novità da piazza Puccini (con l’ex Manifattura) a via Maragliano ☛ pagine 2-3

 Calcio

diamanti in viola, cercasi lieto fine

P

erché la storia non si ripeta dodici anni dopo, ha fatto e farà di tutto Alessandro Diamanti. Che vuole tenersi la sua maglia numero 18 anche la prossima stagione.

☛ SegUe a pagina 14

“Le strade di mister Moskovitch”, quinta puntata del racconto ☛ pagina 13

☛ SegUe a pagina 11

elezioni regionali, la toscana al voto a cura di Gianni Carpini

I

cittadini toscani sono chiamati alle urne: domenica 31 maggio si vota per eleggere il presidente della Regione e per il rinnovo del consiglio regionale. Sedici ore (i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23) per decidere chi governerà la Toscana per i prossimi cinque anni. Ed è questa l’occasione per il debutto del “Toscanellum”, come viene chiamata la nuova legge elettorale regionale: tra le novità c’è la diminuzione del numero dei consiglieri che siederanno nel “parlamentino” toscano. Ma non solo.

orti e fiori, a spasso nel quartiere verde Protagonisti di questa stagione sono i giardini dell’Iris e delle Rose, ma non solo.

☛ pagina 4

fiorentini? no, turisti (ma in riva all’arno) Per i cittadini non mancano le possibilità per andare alla (ri) scoperta di Firenze.

☛ pagine 8-9

le rampe, recupero per l’ex ristorante

☛ pagina 10

a palazzo vecchio sbarca magnificent

☛ pagina 6

☛ pagina 12

La famiglia italiana della frutta


2 | Maggio 2015

Quartiere 1

#Primo piano

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

 Viaggio nella strada (e dintorni)

qua via maragliano: area verde e libreria per cambiare (insieme) il volto della zona  Il luogo

una sala prove da “tutto esaurito”

E

sisteva da anni, è stata chiusa e ha riaperto nel 2012, registrando fin da subito il “tutto esaurito”. Segno che della sala prove Peppino Impastato, in via Fontana, annessa al centro giovani Sala Gialla, se ne sentiva il bisogno. Aperta dal lunedì al venerdì dalle 19 a mezzanotte e il sabato pomeriggio, attrezzata e insonorizzata, se ne occupa l’associazione Centro Solidarietà Firenze. Tanti i gruppi fiorentini che ne usufruiscono, alcuni dei quali sono stati protagonisti insieme di eventi musicali organizzati dal Q1. “Sta diventando un vero centro culturale, dove i musicisti entrano in contatto e si scambiano esperienze”, spiega Stefano Parri, che la gestisce per conto dell’associazione.

Sara Camaiora

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a prima libreria del rione e un giardino “autogestito” sempre più frequentato. Via Maragliano sta cambiando volto grazie a questi due spazi, due realtà diverse ma che in comune hanno, dietro di loro, il piccolo grande sogno di un gruppo di persone, e che non escludono la possibilità di collaborare per progetti comuni. Il sogno di tornare a fare il lavoro di sempre, seguendo la propria passione: questo ha animato sei ex dipendenti della libreria Edison che, a fine marzo, hanno aperto Marabuk, un nuovo spazio dedicato a libri e cultura proprio in questa strada, vicina al centro ma spesso considerata solo di passaggio. “Non c’era mai stata una libreria nella zona e ci siamo accorti che se ne sentiva il bisogno – spiegano alcuni di loro – la risposta del quartiere nelle prime settimane di apertura è stata davvero positiva. È un luogo certamente molto diverso da piazza della Repubblica, che per sua natura attira persone, ma la cosa bella è che qui arriva molta gente appositamente. Dell’esperienza della Edison ci portiamo dietro soprattutto la voglia di creare un polo culturale: perciò vogliamo che questo non sia un posto dove solamente si vendano libri, ma anche sede di eventi, concerti, incontri”. Il

sogno di ridare a un quartiere la sua area verde: è quello che hanno realizzato da un paio di anni i residenti della zona, che si sono riuniti nell’associazione Giardino di San Jacopino, nata per gestire l’apertura e la chiusura del giardino tra via Maragliano e via Spontini. Un impegno importante, che ha permesso a grandi e piccini del quartiere di usufruire di uno spazio altrimenti destinato all’abbandono, portato avanti da 150 famiglie e in maniera più assidua da una ventina di soci, seppur non senza difficoltà: una boccata d’ossigeno arriva grazie a un contributo del Comune di circa cinquantamila euro, che consentirà interventi di riqualificazione, soprattutto su vialetti e fognature, per contenere i frequenti allagamenti. “Il giardino è aperto 365 giorni all’anno dalle sette e mezzo del mattino alle sette e mezzo di sera – fa presente Daniel Monetti, presidente dell’associazione – abbiamo realizzato tante iniziative, laboratori per bambini, progetti con le scuole dei dintorni: il 9 maggio, per la Festa dell’Europa, come ogni anno il giardino sarà animato con giochi per bambini, apericena e un concerto, in collaborazione con la Sala Gialla, il centro giovani”.

Il giardino “autogestito” tra via Maragliano e via Spontini

L’obiettivo di Marabuk, aperta da poco, e del giardino “autogestito” è organizzare iniziative e progetti per il rione

 Cosa va e cosa no

san jacopino due anni dopo

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a differenza si vede, ma i problemi non sono finiti. È un po’ questo il refrain che si sente ripetere da chi vive e lavora in piazza San Jacopino, oggetto di un ingente intervento di riqualificazione due anni (e un mese) fa. “Ci sono finalmente delle panchine, dei posti a sedere, un attraversamento pedonale”, fa notare qualcuno. E in effetti, ora che è tornata ufficialmente la bella stagione, la zona è movimentata, è possibile trovare a tutte le ore persone sedute a chiacchierare, e la piazza si può definire veramente tale. Ma, allo stesso tempo, in molti lamentano una serie di situazioni, ad esempio la mancanza di posti auto che “commercialmente è un danno enorme”, come spiega chi qui gestisce un’attività e che spinge molti a lasciare l’auto anche negli angoli più scomodi e dannosi. “Ci sono spesso macchine nell’area intorno alla rotatoria che causano disagi al traffico, soprattutto quando passano gli autobus, o nell’area carico-scarico, un problema quindi per noi che la utilizziamo”, segnalano ancora i commercianti. Quanto agli arredi urbani, “la rotonda è rimasta vuota al centro, dovevano installarci una statua e invece nulla”, viene fatto presente. O ancora, segnalano altri, “le piante che ci sono non vengono annaffiate, spesso sono in pessime condizioni”. E c’è anche preoccupazione, da parte dei residenti, allarmati per una serie di furti in abitazioni e negozi. “Abbiamo chiesto più controlli e anche l’installazione di telecamere in piazza, che però – scuote la testa un negoziante, denunciando la situazione – ci è stato detto, non è possibile”. S.C.

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Quartiere 1

#Primo piano

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

Maggio 2015 | 3

 La struttura

 Le novità

manifattura tabacchi, spazio anche alla moda

teatro al comune, l’asilo si allarga

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Nel suo recupero inserita la funzione artigianale Sara Camaiora

L

a definiscono una “cittadella della moda”, potrebbe essere un centro di alta formazione ma anche un polo espositivo. Un luogo in cui il saper fare in ambito artigianale e artistico venga valorizzato, promosso ma anche insegnato e trasmesso. C’è l’interesse da parte di alcuni soggetti economici a realizzare un progetto di questo tipo all’interno dell’ex Manifattura Tabacchi, il grande complesso – circa sei ettari di superficie, oltre 88mila metri quadrati – nella zona di piazza Puccini, al centro di un piano di recupero ampio e variegato, che prevede differenti obiettivi e destinazioni. Il complesso, ora di proprietà della M.T. Manifattura Tabacchi Spa, risale agli anni Trenta del Novecento, ha origine da un progetto dell’architetto Nervi, è vincolato dalla Soprintendenza ed è dismesso ormai dal 16 marzo 2001, tranne che negli spazi del Teatro Puccini e dell’asilo nido comunale. Secondo il regolamento urbanistico approvato dal Comune, la

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struttura è pronta a ospitare un mix di funzioni: residenziale e negozi di vicinato (48%), turistico-ricettiva (13%), commerciale per medie strutture (9%), direzionale (26%) e industriale artigianale (4%). Il piano prevede, oltre a restauro e risanamento, la demolizione di una porzione del fabbricato e la ricostruzione di una parte, con edifici di un’altezza massima di 53 metri, da destinare al residenziale. Appartamenti, spazi commerciali, strutture ricettive, il teatro e l’asilo, ma anche progetti innovativi: tutto questo sembra essere nel futuro dell’ex Manifattura Tabacchi. “Dall’inizio degli anni 2000 è una sorta di fortezza chiusa, è giunto il momento di ridare alla città uno spazio così grande e importante – commenta Elisabetta Meucci, assessore comunale alle Politiche del territorio – la funzione industriale-artigianale inserita nel regolamento urbanistico prevede che la struttura possa diventare sede di progetti come quello emerso da alcuni soggetti, il piano di recupero nel

L’ex Manifattura Tabacchi, il grande complesso nella zona di piazza Puccini, è al centro di un piano di recupero ampio e variegato

6 ettari 2001 la superficie totale

l’anno della dismissione

ue nuove sezioni per l’asilo nido e la cessione del Teatro Puccini al Comune, mantenendone la funzione. Sono le novità, contenute nel piano di recupero del complesso, riguardanti le uniche due attività finora ospitate all’interno dell’ex Manifattura Tabacchi. L’ampliamento dell’asilo risponde alla necessità di dover tenere conto non solo della richiesta attuale, ma anche di quella che arriverà con l’aumento dei residenti nei nuovi appartamenti: un aspetto sottolineato da chi abita qui durante il percorso partecipativo realizzato dal Comune e dedicato proprio al futuro della grande area di piazza Puccini. S.C.

 Piazza Puccini

“un vero rilancio per questa parte di città” suo complesso offre una cornice urbanistica pronta ad accogliere anche questa opzione”. “Sono favorevole a qualunque iniziativa rianimi la Manifattura, credo sia importante che vengano valutate anche soluzioni a media-lunga scadenza attrattive e redditizie – dice Maurizio Sguanci, presidente del Quartiere 1 – sicuramente è importante che si porti avanti come previsto un sistema integrato che comprenda abitazioni e commerciale, ma l’idea di creare qui un polo formativo per i mestieri manifatturieri potrebbe essere un volano per l’economia”.

L

a riqualificazione di via Tartini, via delle Cascine e piazza Puccini, la realizzazione di un percorso ciclopedonale che colleghi il grande complesso al parco di San Donato. Sono altri elementi che fanno parte del piano di recupero dell’ex Manifattura Tabacchi, interventi che verranno realizzati nell’ambito della riqualificazione e riapertura alla città della struttura. Chi si occuperà di questo grande progetto si farà quindi carico anche di interventi migliorativi per la viabilità della zona, consentendo un collegamento tra i parchi cittadini e con le infrastrutture che interesseranno quest’area, a partire dalle nuove linee della tramvia. “Tutta la zona, a seguito di questo grande intervento, sarà in grado di risollevarsi e di essere oggetto di un vero rilancio – spiega il presidente del Q1 Maurizio Sguanci – è una parte di città che negli anni ha visto un innalzamento dell’età media della sua residenza e che in un certo senso è invecchiata con chi la abita. Parliamo però – conclude – di quello che è diventato il vero centro della città metropolitana, se allarghiamo ‘geograficamente’ lo sguardo”.

Nella zona di piazza Puccini sono previsti interventi per migliorare la viabilità

s.n.c.

NOVITÀ Teatro delle Spiagge è diventato un punto vendita del circuito

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4 | Maggio 2015

#Luoghi

Quartiere 1

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

 All’aria aperta/1

 All’aria aperta/2

a spasso tra fiori e natura Ritorno al verde, (e festa per l’orto botanico) in pieno centro Protagonisti di questa stagione sono i giardini dell’Iris e delle Rose Sonia Muraca

S

arà che maggio è il mese delle rose, sarà che la primavera ci ha messo un po’ a ingranare la marcia giusta, ma adesso è giunto il momento di dar sfogo alla voglia di passeggiare tra i fiori e i colori di stagione. Ed è proprio il giardino delle Rose uno dei più gettonati del quartiere, non solo per lo spettacolo floreale con vista (su Firenze) che offre nel corso del quinto mese dell’anno, ma anche per la presenza delle opere dell’artista Folon e del giardino giapponese. L’area (in viale

Il giardino delle Rose è uno degli spazi più gettonati del quartiere in questa stagione

Poggi) è visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle 9 alle 19, mentre si dovrà attendere il mese di giugno per godere di un’ora d’apertura serale in più (fino alle 20). Sempre nella stessa zona, anche se di più recente nascita, si trova il giardino dell’Iris, fiore simbolo della città di Firenze, alla quale solo erroneamente viene attribuito il titolo di “gigliata”. Nato nel 1954 per ospitare un concorso internazionale (tuttora disputato) dedicato alle varietà del fiore a cui deve il suo nome, il giardino offre un’altra

panoramica dall’alto da non perdere su Firenze. Anche quest’anno ha aperto i cancelli il 25 aprile e li richiuderà il 20 maggio, con orario 10-13.30 e 15-19. L’ingresso è gratuito, con possibilità di visite in italiano e in inglese su prenotazione (per info: segreteria@irisfirenze. it), anche se l’accesso non può essere garantito in maniera integrale a causa dei lavori di manutenzione che il Comune sta effettuando sull’area verde. Rimanendo in tema di evergreen fiorentini, il centro storico ospita uno degli orti più antichi del mondo: l’Orto Botanico (in via Micheli 3), nato come giardino dei “Semplici” (piante medicinali) nel 1545 e oggi di proprietà dell’Università di Firenze. Dopo essere rimasto chiuso per mesi a causa dei danneggiamenti provocati dalla tromba d’aria dello scorso 19 settembre, è tornato a risplendere dal primo aprile, con una collezione rinnovata di ortensie e azalee, la sistemazione delle piante carnivore nelle nuove teche di vetro, due faggi rossi, una magnolia stellata e altre specie di alberi e arbusti. Altra novità sono le aiuole fiorite realizzate grazie al contributo dei cittadini con la campagna di crowdfunding in collaborazione con “PlanBee”, che ha permesso di donare diversi fiori e piante al giardino. I festeggiamenti ufficiali per la sua riapertura sono fissati il 21 maggio, con un evento (per grandi e piccini) lungo un giorno e aperto a tutta la cittadinanza. L’Orto è visitabile tutti i giorni, tranne il mercoledì e nelle festività, dalle 10 alle 19. Ingresso: tre euro.

Orti Dipinti, in borgo Pinti 76, è uno spazio nato nel 2013

Valentina Veneziano

U

n progetto innovativo, un orto condiviso, un “community garden” dove cittadini, studenti e gruppi di persone lavorano insieme per seminare, far crescere fiori, piante aromatiche e alberi da frutto e raccogliere frutta e verdura. Stiamo parlando di Orti Dipinti, in borgo Pinti 76 (ortidipinti.it). Per capire il gratificante (ma duro) lavoro di Orti Dipinti, bisogna fare una passeggiata sul rosso mattone della pista di atletica strategicamente conservata per garantire anche un’ottima mobilità delle casse usate come vasi. Giacomo Salizzoni, founder di Orti Dipinti, si siede sopra una panchina-pancale e racconta con passione il percorso e la crescita di questo spazio, nato nel 2013, che da orto-giardino biologico può e vuol diventare un contenitore di molteplici attività. Educare all’agricoltura, scambiarsi opinioni e consigli, allestire un mercato di prodotti locali ma soprattutto creare una scuola in grado di formare le persone e di divulgare professionalità: sono questi alcuni degli obiettivi di Giacomo. Il ritorno al “verde”, all’agricoltura, non rappresenta la moda degli ultimi anni, ma uno strumento per trasmettere la tradizione. “Se un padre insegna al proprio figlio ad amare la terra, lui crescerà con una sensibilità maggiore verso la natura che sarà poi in grado di trasmettere a sua volta”, racconta Salizzoni, orgoglioso del lavoro fatto fino ad adesso, pur non nascondendo le difficoltà incontrate nel trovare finanziamenti. L’intento è quello di arricchire i materiali per il giardinaggio (una serra, un impianto di irrigazione automatico, terra) e di realizzare una struttura con una serie di pannelli solari che alimentano sonde da usare per monitorare l’umidità e il grado di fertilizzazione del terreno. Orti Dipinti fa poi da scenografia a eventi come workshop, brunch, aperitivi e pranzi (il 16 in collaborazione con Il Panino Tondo for Dynamo Camp e il 23 con i volontari e l’Istituto Barberi). Il giovedì e il sabato (dalle 10.30 in poi) sono i giorni in cui ognuno può mettere alla prova le proprie conoscenze ortofrutticole e contribuire al miglioramento di questo piccolo paradiso green, perché un progetto come questo ha bisogno di essere nutrito proprio come la terra.

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E-mail: quartiere1@comune.fi.it

Mobilità in Oltrarno

Disagio sociale

COSA CAMBIA NELLA ZTL E NEL TRASPORTO PUBBLICO Con la primavera sono scattati significativi cambiamenti nella mobilità in Oltrarno. Si tratta di provvedimenti che si propongono di aumentare la disponibilità di posti auto per i residenti e di favorire l’accessibilità alle attività economiche e commerciali. Dal 2 aprile sono cambiati gli orari della ztl (allungamento di mezzora nei giorni feriali, dalle 19.30 alle 20, il sabato termine alle 16 invece che alle 18). Dalla stessa data è diventato operativo il nuovo settore O che corrisponde all’area dell’Oltrarno già inserita nella zona B. Alla zona O si accede dalle porte telematiche (lungarno Torrigiani, via Romana, piazza Tasso, Borgo San Frediano) e da due varchi (lungarno Vespucci e lungarno Diaz). La sosta per gli autorizzati del nuovo settore è consentita nel settore di

appartenenza e nelle strade in cui è in vigore la Zcs1. Gli autorizzati per i settori B, F e G non potranno circolare nel settore O, mentre il settore A continuerà a circolare in tutta la ZTL. L’istituzione del settore O comporta l’eliminazione del sub-settore A+ con la contestuale estensione a tutto il settore O dei diritti e delle opportunità ad oggi consentite per i residenti e le attività economiche di tale sub-settore. Con l’istituzione del settore O e la conseguente revisione della Ztl, sono stati istituiti due nuovi percorsi consentiti ai veicoli privi di autorizzazione. Il primo, limitato ad una porzione di piazza dei Nerli, permette di raggiungere il parcheggio a rotazione veloce a servizio delle attività economiche di piazza del Carmine-Borgo San Frediano.

INCONTRI PER GENITORI E FIGLI

Il secondo consente il transito in lungarno Vespucci-via Curtatonevia il Prato-via Rucellai-via della Scala e permette di raggiungere i viali di circonvallazione. I contrassegni rilasciati per il settore B devono essere sostituiti con nuovi contrassegni specifici per il settore O. I titolari sono stati avvisati con lettera raccomandata e invitati a recarsi agli sportelli SAS (occorre mettersi in regola entro il 30 giugno).  INFO SAS Parterre (cubo 8), dal lunedì al venerdì 8.30-13/14-16.30 tel. 055.40401 scrivi@serviziallastrada.it www.serviziallastrada.it.

Speciale Tram

AL PARTERRE INFOPOINT TRAMVIA Dal 24 marzo è scattato un nuovo servizio di informazione e comunicazione sui lavori per la realizzazione delle linee tranviarie 2 e 3. Il servizio si chiama Infopoint tramvia ed ha sede al Parterre (piazza della Libertà 12, Cubo 5), dove gli operatori della Sas-Servizi alla Strada forniscono ai cittadini tutte le informazioni necessarie sui lavori in corso (progressione dei cantieri, provvedimenti sulla viabilità, itinerari alternativi, impatto degli interventi sulla vita quotidiana, compresi i servizi e le attività economiche). L’orario del servizio è il seguente dal lunedì al venerdì, ore 7.30-16.30, sabato ore 7.30-12 e 12.30-16. Domenica e festivi chiuso. Presso lo stesso sportello, nell’orario già indicato, è inoltre possibile fissare un appuntamento con un tecnico del Comune di Firenze per discutere temi specifici legati ai lavori. Il tecnico sarà presente il martedì, dalle ore 15 alle 17, e l'appuntamento può essere prenotato anche scrivendo a info.tramvia@comune.fi.it indicando nella richiesta nome, cognome, e-mail di riferimento, recapito tele-

delle dipendenze. Per informazioni su orari, luoghi e programmi, controllare la pagina web del Quartiere 1 http://q1.comune.fi.it/

Notizie di pubblica utilità

CENTRI ESTIVI 2015. AL VIA LE ISCRIZIONI Dal 5 al 22 maggio sono in programma le iscrizioni ai Centri Estivi 2015. Sono previste due modalità: 1. On-line, riservata ai genitori in possesso delle credenziali per l’accesso ai servizi on line (www.comune.fi.it _ scopri i servizi online) attiva 24 ore su 24; 2. Presso gli uffici. In tal caso occorre una prenotazione obbligatoria da effettuare telefonando al call center comunale 055.055.

 INFO Si ricorda che ai fini delle iscrizioni è necessario dotarsi di una attestazione ISEE rilasciata dopo il 1° gennaio 2015 da richiedere al proprio CAAF di fiducia. Allo stesso CAAF ci si può rivolgere per predisporre la domanda di agevolazione tariffaria.

BUFERA DEL 5 MARZO

Segnalazioni e richieste contributi Entro il 15 maggio è possibile segnalare i danni subiti in occasione della bufera di vento del 5 marzo e effettuare la richiesta di contributo straordinario (la Regione ha messo a disposizione 5 milioni di euro). La richiesta può essere fatta valere sia per i danni subiti dal patrimonio edilizio privato che per le attività economiche e produttive. I moduli sono

scaricabili in Rete Civica all’indirizzo web www.comune.fi.it/export/sites/retecivica/comune_firenze/ index.html. Per la consegna delle richieste rivolgersi a: U.R.P. Parterre - Piazza della Libertà, 12 (cubo 4) dal lunedì al sabato, ore 9-13; il giovedì anche 14,30 - 17,30, tel. 055.2769250 -9251-9252-9253

CHIAVETTE ELETTRONICHE PERSONALIZZATE PER SVENTARE GLI ABUSI

fonico, motivo per cui richiede l'incontro, zona di residenza o svolgimento dell'attività economica.

 Infopoint tramvia, SAS Servizi alla strada, Piazza della Libertà 12, Cubo 5

CENTRIAMO LO SPORT

gonisti i frequentatori del parco con eventi ed esibizioni che si susseguiranno dalle 10 alle 19. La novità di quest’anno consiste nel fatto che è riservata alla cittadinanza una finestra quotidiana, dalle 17 alle 19, anche nelle giornate di mercoledì, giovedì e venerdì. Un’occasione per tutti per passare un paio d’ore divertendosi all’aria aperta. Per la realizzazione si ringraziano l’Ufficio Sport, le associazioni sportive partecipanti, gli sponsor e il Presidente del Q.1. Il Presidente della Commissione Giovani e Sport

Per gli abitanti nella zona di Porta Romana-via Senese è in corso la distribuzione domiciliare gratuita di una chiavetta elettronica personale che servirà ad aprire i nuovi cassonetti con il sistema di raccolta Up loader. Come funziona il sistema Up loader (caricamento dall’alto)? Vengono installati 5 contenitori di colori diversi destinati a differenti tipologie di rifiuti: giallo per carta e cartone; marrone per l’ organico; verde per il vetro; azzurro per il multimateriale leggero (imballaggi in plastica-metalli-tetrapak). L’ultimo contenitore, di colore grigio, è quello destinato alla frazione residua non riciclabile e può essere

utilizzato solo aprendo con la chiavetta personale la calotta a controllo volumetrico di accesso. Grazie a questo accorgimento è possibile sventare abusi come il tentativo di disfarsi dell’indifferenziato (la frazione che rappresenta la parte più onerosa dal punto di vista tariffario per l’utente-contribuente), stimolando ciascuno a una maggiore attenzione nella separazione dei rifiuti. Il posizionamento dei nuovi cassonetti comincerà solo dopo il completamento della distribuzione. Nel caso l’utente non venga trovato in casa, viene lasciato un avviso e si procede ad un successivo contatto.  INFO: Ulteriori dettagli su www.quadrifoglio.org

Teatro Puccini 17 maggio

UNA SERATA PER FRANCESCO NUTI

13-17 maggio nel parco delle Cascine

Anche quest’anno il Parco delle Cascine diventerà lo scenario della manifestazione di promozione sportiva “Q1- Centriamo lo sport”. Un appuntamento diventato ormai abituale, voluto dalla Commissione Giovani e Sport Q.1 e organizzato dalla UISP. La manifestazione si terrà dal 13 al 17 maggio e nei primi tre giorni vedrà in primo piano quasi 900 ragazzi delle scuole elementari e medie del quartiere che potranno cimentarsi in diverse discipline sportive, con gli istruttori delle molte associazioni sportive del territorio a loro completa disposizione. Nel fine settimana saranno prota-

Il Q.1, nell’ambito del suo impegno per la prevenzione del disagio sociale, avvierà nel mese di maggio un percorso con la cittadinanza per approfondire tematiche quali il rapporto genitori e figli, la gestione intelligente delle emozioni, il problema

“Salute è Benessere” Il 6 giugno si svolge la passeggiata di fine stagione di tutti i gruppi “Salute è benessere” dei 5 Quartieri. Raduno al mattino, ore 9, alle Cascine presso la vasca dei pesci per una giornata all’insegna dello sport, della salute e della socializzazione. Dalle 11 alle 12.30 è in programma una visita guidata all’interno dell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche. Segue pranzo (costo di 10 euro, necessaria prenotazione chiamando il numero 349.7760309); musica e balli chiuderanno la giornata.

Al Teatro Puccini il 17 maggio va in scena lo spettacolo “Francesco Nuti: andata, caduta e ritorno” che coincide con il sessantesimo compleanno del popolare e amatissimo attore. “Un doveroso omaggio a questo grande artista -spiega il Presidente del Quartiere 1- a cui l’amministrazione comunale e il Q.1 vogliono essere vicini non solo come attore ma anche come uomo”. Lo spettacolo, scritto e diretto da Valerio Groppa, è interpretato da Nicola Pecci e Alessio Sardelli

e ripercorre le vicissitudini di Francesco, dall’esordio con i Giancattivi al folgorante successo cinematografico, per approdare poi alla devastante discesa nel tunnel della depressione. Francesco viene dunque mostrato sia nella sua straordinaria comicità che nella sua fragilità di persona, capace di vertiginose cadute ma anche di coraggiose riprese. I biglietti sono acquistabili direttamente presso il teatro, on-line su www.teatropuccini.it e nei punti vendita Box Office o su www.boxol.it.

Vita dei quartieri

VIDEO INTERVISTE ONLINE Sul sito web de “Il Reporter” (www.ilreporter.it) videointervista on line al presidente Q.1che, nel cuore del rione di San Niccolò, commenta il nuovo regime della ZTL in Oltrarno e illustra come si presenta la riorganizzazione del trasporto pubblico in via Romana e in via dei Serragli. Tutti i video sono disponibili anche sul canale Youtube de ‘Il Reporter’.


6 | Maggio 2015

#Il quartiere in pillole

 L’intervento

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

 Oltrarno

le rampe, l’edificio torna a nuova vita

Riqualificazione in vista per l’ex ristorante di viale Poggi Ivo Gagliardi

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uova vita in vista per l’ex ristorante Le Rampe di viale Poggi: è stato pubblicato l’avviso per la concessione di valorizzazione del fabbricato. L’obiettivo è fare di questo luogo un punto di ristoro in un punto di passaggio di grande pregio ambientale, alla confluenza del verde di viale Michelangelo, del giardino dell’Iris e del giardino delle Rose. Prevista anche l’apertura di un accesso secondario al giardino dell’Iris, attraverso un vecchio passaggio lungo le mura storiche accanto all’edificio. Le opere di ristrutturazione saranno completamente a carico del vincitore della gara. Il fabbricato – spiegano da Palazzo Vecchio – dovrà essere recuperato nei limiti dell’edificio attualmente esistente e ristrutturato all’interno in modo da consentire lo

Quartiere 1

studenti usa ripuliscono le strade

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alla Virginia a via Maggio, per ripulire l’Oltrarno. Sabato 11 aprile gli studenti che frequentano il campus fiorentino della James Madison University sono scesi in strada per un’azione di volontariato in occasione dell’annuale progetto della loro Alma Mater: “The Big Event”. I ragazzi hanno partecipato a un intervento di ripulitura dalle scritte e dai vandalismi murali nelle vie adiacenti a via Maggio, organizzato dall’associazione Via Maggio con la quale la Madison collabora da anni per promuovere la lotta al degrado nel quartiere. Coinvolti nell’iniziativa anche alcuni studenti del liceo Machiavelli Capponi, della Stanford University e volontari che affiancano l’associazione Via Maggio, oltre all’assessore Alessia Bettini. Nell’occasione sono stati ripuliti quattro bandoni che si affacciano su via Maggio e sono state cancellate alcune scritte murali in sdrucciolo dei Pitti, via Sguazza e su Palazzo Capponi, seguendo i parametri del protocollo redatto con la Soprintendenza sulla sperimentazione di una procedura semplificata di rimozione di scritte vandaliche e affissioni abusive, un progetto pilota messo a punto dall’associazione Via Maggio con la Soprintendenza per le Belle Arti già dal 2010. “The Big Event” rientra nelle iniziative antidegrado promosse e organizzate dall’associazione per migliorare l’aspetto (e la vita) di questa parte d’Oltrarno.

 Lo spettacolo

la storia di nuti in scena al puccini L svolgimento dell’attività di ristoro prevista dal bando. Non sarà possibile realizzare alcuna nuova costruzione, mentre all’esterno sarà possibile posizionare solo ombrelloni e tavolini. La concessione avrà una durata di quindici anni. L’immobile è costituito da un fabbricato con caratteristiche di chalet, a due piani fuori terra, e da alcuni spazi esterni. Il complesso fa parte di un’area più

Obiettivo recupero per l’ex ristorante Le Rampe di viale Poggi

ampia, la “passeggiata del viale dei Colli” (sottoposta a tutela dal 1920), ed è stato oggetto di numerosi interventi edilizi.

a vita di Francesco Nuti in scena nel giorno del suo sessantesimo compleanno. Il 17 maggio – giorno in cui “Cecco” spegne sessanta candeline – al teatro Puccini sarà ospitato lo spettacolo “Francesco Nuti: andata, caduta e ritorno”. Uno spettacolo teatral-musicale scritto e diretto dal regista e sceneggiatore romano Valerio Groppa, interpretato dai due artisti toscani Nicola Pecci (voce recitante e cantante) nel ruolo di Francesco Nuti e Alessio Sardelli nel ruolo del narratore. Ad accompagnarli cinque musicisti che eseguiranno dal vivo le musiche di Giovanni e Francesco Nuti, per la direzione musicale del maestro Marco Baracchino. Lo spettacolo racconta la storia dell’artista toscano che ha saputo incantare il pubblico per oltre due decenni con i suoi film, un vero e proprio viaggio che ripercorre la vita dell’uomo e dell’artista, le sue passioni e le sue delusioni, in un percorso tratteggiato da aneddoti e dalle musiche tratte dai suoi film, alternati da monologhi scritti dallo stesso Francesco che raccontano la sua storia e la sua carriera con tinte forti. “Dentro c’è tutto – spiega il regista Valerio Groppa – anche quello che molti non sanno. È uno spettacolo per chi è fan di Francesco Nuti, ma anche per chi non lo conosce abbastanza o per niente”. “Una novità assoluta per Firenze – aggiunge il presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci – e un doveroso omaggio a questo grande artista nel giorno del suo sessantesimo compleanno. Questa amministrazione vuole essere accanto a Francesco Nuti non solo come artista ma come uomo”. Lo spettacolo è tratto dall’autobiografia di Francesco Nuti “Sono un bravo ragazzo”, a cura di Giovanni Nuti ed edita da Rizzoli, ed è prodotto dalla casa di produzione cinematografica fiorentina ecoFrames con la collaborazione del Quartiere 1.

 Dopo via Palazzuolo

centro affidi, sportello al meyer

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a aperto al Meyer un punto informativo del Centro affidi del Comune, che va ad aggiungersi a quello di via Palazzuolo. Il nuovo sportello è aperto tutti i primi e i terzi giovedì del mese, è presidiato da operatori del Centro affidi del Comune, vuol promuovere la diffusione della cultura dell’accoglienza e offre notizie sull’affido, non sempre così conosciuto. L’iniziativa rientra nel progetto di sensibilizzazione della cittadinanza sull’affidamento familiare e mira a trovare persone disponibili all’accoglienza di bambini e ragazzi in situazioni di difficoltà. “Affidamento vuol dire aiutare un bambino aprendo le porte della propria casa al suo mondo, ai suoi bisogni di crescita e di relazione, quando la sua famiglia si trova a vivere un periodo di difficoltà e non può rispondere pienamente ai bisogni di cura e crescita dei figli – ha spiegato l’assessore Funaro – affidamento vuol dire fare un tratto di strada insieme con la possibilità di creare un legame che rimane un riferimento affettivo ed educativo nel tempo. Con l’apertura del nuovo sportello al Meyer confidiamo che questo istituto sia sempre più conosciuto – ha aggiunto – affinché si riescano a trovare sempre più persone disponibili ad accogliere bambini e ragazzi in situazioni di difficoltà”. A Firenze, al 31 dicembre 2014, il numero degli affidi aveva registrato quota 106, di cui 77 giudiziali e 29 consensuali. Gli operatori del Centro affidi di via Palazzuolo e del Meyer raccoglieranno le disponibilità di persone singole, coppie e famiglie, accompagnandole durante tutta l’esperienza di affido tramite percorsi di formazione, sostegno professionale, scambio e mutuo aiuto fra le famiglie stesse.

 Salute

visite gratis per chi è in difficoltà V

isite specialistiche gratuite per le persone in difficoltà. È quanto prevede il protocollo d’intesa tra So.San (organizzazione Lions per la solidarietà sanitaria onlus) e il Comune di Firenze sull’applicazione, sul territorio comunale, del progetto sanitario So.San a favore di chi ha più bisogno in Italia. L’intesa è stata firmata il mese scorso in Palazzo Vecchio dall’assessore Sara Funaro, dal presidente nazionale So.San Salvatore Trigona e dal responsabile toscano del progetto Roberto Cecchi. Il progetto è aperto alla collaborazione di qualsiasi medico voglia aderire, anche se non Lions e non socio della So.San, che potrà decidere di erogare un numero mensile a sua scelta di prestazioni gratuite alle persone bisognose, direttamente nel proprio studio o nelle strutture organizzate dai Lions, dalla So.San o con loro convenzionate. Le prestazioni sono offerte al Comune perché possa utilizzarle a favore delle persone bisognose segnalate dagli uffici della direzione servizi sociali. Per il momento le prestazioni specialistiche previste sono quelle relative a odontoiatria, chirurgia, pediatria e dermatologia.


Quartiere 1

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

#Zoom

Maggio 2015 | 7

 Focus

 Sapori

“caccia” al panino nel cuore di firenze

Tra le vie del centro non mancano locali e chioschi che portano avanti la tradizione: eccone alcuni Valentina Veneziano

I

l panino è da sempre il protagonista indiscusso di pic-nic, momenti di festa, pranzi veloci, racconti di scuola, pause universitarie e lavorative. Una comparsa indimenticabile nella scena della tavola calda in “Harry ti presento Sally” o tra le mani di Denzel Washington nel film “Philadelphia”. E c’è sempre un ottimo motivo o una valida scusa anche per gustarsi un panino tra le vie del cuore di Firenze, fra tradizione toscana e ricette antiche. I luoghi dove assaporarlo hanno lo stesso comune denominatore: la convivialità e un saper fare tutto casereccio. All’Antico Vinaio (via de’ Neri 65r) non è un’istituzione solo per turisti e forestieri, ma anche per i fiorentini. Un locale storico, tra i più apprezzati e recensiti, dove è possibile assaggiare schiacciata croccante ripiena di lardo, rucola, pecorino toscano o bufala affumicata, verdure grigliate e pomodorino secco,

senza dimenticarsi dell’iconica sbriciolona. Semel (piazza Lorenzo Ghiberti 44r) è una chicca nel cuore di Sant’Ambrogio. Piccolissimo e circondato da mattoncini rossi, è il posto giusto per un panino di stagione (il menù cambia continuamente ed è composto di non più di

sei varianti). Carne di qualità (il ciuco tra le più originali) e abbinamenti ricercati (porco col cappuccio al papavero, cinghiale al Barolo e polenta, cacio e pere al tartufo). ‘Ino (via de’ Georgofili 3/7r), proprio a due passi da Ponte Vecchio, è un ambiente curato e informale. Il

panino può essere mangiato su delle grandi botti o portato fuori. Si può scegliere tra “I Semplici”, come quello con burro e alici di Cetara, vegetale con avocado, insalata, semi di zucca e sesamo, spirulina, nocciole tostate, foglie di cappero e zenzero e olio “bono”. I Due Fratellini (via dei

Cimatori 38r) è un micro chiosco con ingredienti in bella vista e ripiani di legno con bottiglie di vino che ricordano la tradizione dell’antica vineria. A due passi dalla chiesa di Orsanmichele, si possono addentare un tonno e capperi o acciuga e salsa verde. Il Cernacchino (via della Condotta 38r) è famoso per il panino scodella, svuotato dalla mollica e riempito con ingredienti a scelta come il lampredotto, le polpette al sugo o la “ciccina”. Poco più in là, Il Panino Tondo (via Montebello 56r), oltre a fare consegne a domicilio, utilizza materie prime selezionate dai produttori della zona e delizia i suoi clienti con pane con lievito naturale, bagel e burger, circondati da un arredo minimal. Ma sono anche molte altre le possibilità offerte ai “fan” dei panini nel cuore di Firenze, tra rivendite storiche e new entry: non resta dunque che andare alla scoperta del proprio locale preferito.

quella specialità importata dai lorena e resa celebre dai lampredottai

P

ensate che quello di Semel, in piazza Lorenzo Ghiberti, sia un nome di fantasia? Non è così. Qualcuno lo ricorderà, altri ne ignoreranno l’esistenza, ma il semel (o semelle) è un piccolo panino fiorentino discendente del semmel austriaco, arrivato in Toscana grazie ai Lorena. Assomiglia a una rosetta ma con un taglio in mezzo, ed è stato reso celebre dai lampredottai di Firenze, che lo hanno usato per servire i loro gustosissimi panini. V.V.

C’è sempre una scusa valida per gustarsi un panino tra le vie del cuore di Firenze, fra tradizione toscana e ricette antiche


8 | Maggio 2015

#Politica

 Al voto/1

Elezioni regionali, la prima volta del “Toscanellum”

Il 31 maggio i cittadini alle urne. Diminuisce il numero dei consiglieri, preferenze “a prova di smemorato”

1GIORNO

31 MAGGIO DALLE 7 ALLE 23

2 PREFERENZE

AL MASSIMO. UN UOMO E UNA DONNA

4 CONSIGLIERI

DA ELEGGERE A FIRENZE CITTÀ

a cura di Gianni Carpini

P

er i cittadini toscani scocca l’ora delle urne. Domenica 31 maggio si vota per eleggere il presidente della Regione e per il rinnovo del consiglio regionale. Per l’occasione debutta il “Toscanellum”, come viene chiamata la nuova legge elettorale regionale. La Toscana è ritagliata in tredici circoscrizioni: nove corrispondono alle province. Firenze è divisa in quattro: la città (dentro i confini comunali), Mugello-Valdisieve-Valdarno-Chianti, Empolese Valdelsa, Piana fiorentina. Ecco cosa cambia.

40 DA ELEGGERE Dopo l’ultimo consiglio regionale della “vecchia gestione” in aula sono entrati gli operai che hanno smontato le poltrone. Secondo le nuove regole a sedere nel “parlamentino” di Palazzo Panciatichi saranno quindici consiglieri regionali in meno: con queste elezioni scendono da 55 a 40 e perdono il vitalizio. DOPPIO TURNO La Toscana introduce il ballottaggio nelle elezioni regionali, un po’ come succede per i sindaci. Se nessuno dei candidati governatori dovesse superare il 40 per cento dei voti si andrà al ballottaggio tra i due che si sono piazzati meglio. Il secondo turno sarebbe il 14 giugno. I cittadini eleggono direttamente il presidente

della Regione, ma possono votare in modo disgiunto, ovvero scegliere il candidato governatore di uno schieramento e i consiglieri di un’altra coalizione. PREFERENZE Per scegliere i consiglieri regionali tornano le preferenze “a prova di smemorato”: i nomi dei candidati sono prestampati sulla scheda. Non è più necessario, insomma, scrivere di proprio pugno il cognome del prescelto, ma basta tracciare una X sul quadrato a fianco del candidato o della candidata. Ogni elettore può indicare al massimo due preferenze: in questo caso è necessario scegliere un uomo e una donna, secondo la regola dell’alternanza di genere. In caso contrario la seconda preferen-

za, quella che in elenco arriva dopo, è annullata. In alternativa, i partiti hanno la possibilità di presentare un listino bloccato: in questo caso sulla scheda, sotto il simbolo, ci sarà la scritta “Lista regionale presente”, ma non i nomi delle candidature “blindate”. SOGLIE DI SBARRAMENTO Per conquistare almeno un posto in consiglio regionale i partiti devono superare diverse soglie. Il 3 per cento dei voti validi è il limite da guadare per i partiti dentro una coalizione, che a sua volta deve andare oltre il 10 per cento. Per i partiti che corrono da soli il tetto minimo è del 5 per cento. PREMIO DI MAGGIORANZA Chi supera il 45 per cento dei voti al

COSA SERVE TESSERA ELETTORALE DOCUMENTO DI IDENTITÀ VALIDO primo turno si assicura un premio di maggioranza, che garantisce di avere almeno il 60 per cento dei seggi nel parlamentino toscano: in pratica 24 consiglieri su 40. Se invece le preferenze sono tra il 40 e il 45 per cento, il premio di maggioranza permette di arrivare al 57,5 per cento dei seggi. Tradotto: 23 consiglieri di

maggioranza. È comunque prevista una soglia di garanzia per le minoranze, nel caso in cui un candidato presidente raccolga percentuali “bulgare”: ad esempio se il governatore viene eletto con oltre il 65 per cento dei voti, l’opposizione avrà sempre garantiti 14 seggi (il 35 per cento del totale).

 Le istruzioni

Un election day lungo sedici ore U

n solo giorno per votare, con un orario più lungo. L’election day è fissato per domenica 31 maggio, dalle 7 alle 23 (nelle precedenti consultazioni i seggi chiudevano un’ora prima). Si vota per scegliere il presidente della Regione (che viene eletto direttamente dai cittadini) e per il rinnovo del consiglio regionale. Per votare sono necessari la tessera elettorale, rilasciata dal Comune, dove è specificato il seggio in cui recarsi, e un documento di identità valido.

PRONTO SOCCORSO GIURIDICO Il servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso. Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.

Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076).

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#Politica  Al voto/2

Maggio 2015 | 9

IL PRESIDENTE USCENTE

corsa a sette per la presidenza Chi sono e su cosa puntano i candidati governatori

È

corsa a sette per la poltrona di presidente della Regione. Il governatore uscente Enrico Rossi si ricandida (sostenuto da Pd e lista Il popolo toscano) puntando sulle politiche in favore dei giovani (il progetto “Giovani sì” è un suo cavallo di battaglia), lavoro, sanità e trasporto pubblico locale. Cinquantasei anni, nato a Bientina, prima di ricoprire la carica di presidente della Regione è stato assessore alla sanità sotto la “gestione” Martini e, prima ancora, sindaco di Pontedera. “Sì – Toscana a Sinistra”, il raggruppamento di partiti e liste civiche tra cui Sel, Un’altra città e Rifondazione, mette in campo Tommaso Fattori, fiorentino classe 1971, già fondatore del Forum dell’acqua e organizzatore del primo Forum Sociale Europeo. Reddito minimo, rifiuti zero e gestione pubblica dell’acqua sono alcune delle sue battaglie. Dall’altra parte dello schieramento, Forza Italia ha scelto per la corsa in Toscana Stefano Mugnai, 46enne aretino, consigliere regionale uscente, che ha messo nel mirino il sistema sanitario toscano. In passato ha lavorato in Regione e in Palazzo Vecchio, dove è diventato responsabile giuridico. L’asse Lega Nord-Fratelli d’Italia ha invece trovato un accordo dopo il summit Salvini-Meloni: il candidato comune è Claudio Borghi, 45 anni, milanese, guru economico del Carroccio, anti-euro e anti-Renzi, che punta il dito contro le politiche sull’immigrazione. Al centro c’è l’alleanza di area popolare, tra liste civiche, Udc e Ncd, che hanno trovato il loro candidato governatore in Giovanni Lamioni (lista “Passione per la Toscana”), imprenditore maremmano 53enne e vicepresidente dell’unione italiana delle camere di commercio. Tra i capisaldi del suo programma ci sono il sostegno alle imprese, soprattutto quelle piccole, la dismissione del sistema burocratico considerato ormai troppo costoso e più servizi. Fuori dalla dialettica sinistra-destra c’è il Movimento 5 stelle: Giacomo Giannarelli ha vinto le consultazioni on line dei pentastellati e sarà lui a correre per la Regione. Grillino della prima ora, 36 anni, carrarese, è consulente energetico con un passato da imprenditore artigiano. Acqua pubblica, mobilità sostenibile, un nuovo piano di sviluppo rurale, eliminazione dei ticket sanitari aggiuntivi e scuola pubblica per tutti sono alcuni dei temi forti della campagna del M5S in Toscana. In corsa anche Gabriele Chiurli, aretino, classe 1965, consigliere uscente del gruppo misto, ex Lega, che ha fondato un movimento autonomo (Democrazia Diretta) con l’obiettivo di introdurre una reale partecipazione dei cittadini al processo legislativo, sposando l’idea del referendum popolare con cui gli elettori possano votare le leggi.

ENRICO ROSSI GLI SFIDANTI

CLAUDIO BORGHI

GABRIELE CHIURLI

TOMMASO FATTORI

GIACOMO GIANNARELLI

GIOVANNI LAMIONI

STEFANO MUGNAI


10 | Maggio 2015

#Un mese in una pagina

 Le possibilità

 Lo studio

turisti a casa nostra tra gite, app e musei

L

in tram a sesto, campi e bagno a ripoli a tramvia fino a Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Bagno a Ripoli “s’ha da fare”. Un sistema tramviario che da Firenze si estenda fino a quei comuni limitrofi è “fattibile e sostenibile”: a dirlo è uno studio realizzato dai tecnici degli enti pubblici coinvolti e presentato lo scorso mese. Studio che ha riguardato le future linee della tramvia che andranno ad aggiungersi alla linea 1, già in esercizio, e alla 2 e 3.1, in corso di realizzazione, e che – viene spiegato – “ha stabilito la fattibilità e sostenibilità del progetto dal punto di vista ambientale, territoriale ed economico-finanziario”. Le nuove linee andrebbero a completare il sistema tramviario fiorentino con la sua estensione verso i tre comuni dell’area metropolitana: il completamento, già in corso di progettazione, è costituito dalla cosiddetta “alternativa al centro storico” della linea 2 (viale Lavagnini, piazza della Libertà, piazza San Marco), dalla linea 3.2 (Rovezzano, piazza della Libertà, Bagno a Ripoli) e dalla linea 4 (Leopolda, le Piagge). A questo scenario si aggiungono quindi le estensioni verso Sesto, Campi e Bagno a Ripoli. Svolto sulla base di un accordo di programma sottoscritto nell’aprile 2014 dalla Regione Toscana e dai Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, lo studio è stato redatto da un pool formato da tecnici e amministrativi della Regione e dei quattro Comuni interessati. Lo scenario così prospettato disegna per il 2030 un nuovo modello di mobilità sostenibile nell’area fiorentina, con poco più di cinquanta chilometri di tramvia che trasporteranno 85 milioni di passeggeri all’anno.

 Servizi

i certificati? anche in tabaccheria I Sara Camaiora

Per i fiorentini tante occasioni per riscoprire la propria città

M

aggio, temperature gradevoli, giornate di sole. Come ogni anno, attraversare il centro vuol dire farsi largo tra una folla di visitatori arrivati da ogni parte del mondo. Ma anche i fiorentini possono vivere da “turisti” la propria città: le opportunità non mancano. Per gli appassionati di arte è intanto bene ricordare che ogni prima domenica del mese tutti i musei, civici e statali, sono visitabili gratuitamente. Ed è inoltre disponibile, per i residenti dell’area metropolitana, un nuovo abbonamento annuale per entrare nei musei civici al costo di 40 euro, con lo sconto del 20% sul biglietto delle mostre che si tengono nelle strutture comunali. Chi – vista la stagione – preferisce invece trascorrere le giornate all’aria aperta, facendo un po’ di esercizio fisico senza dimenticare le bellezze della città, può scaricare la app “Firenze The Walking City” e consultare i sette percorsi base e gli undici collegati proposti, più o meno difficili a seconda del proprio allenamento, che si snodano lungo ben 97 km, ognuno con precise caratteristiche: si può scegliere di percorrere il versante collinare dall’Oltrarno a San Niccolò, le colline di Settignano per arrivare al parco del Mensola, o ancora di attraversare i due polmoni verdi di Cascine e Argingrosso. La app fornisce tutte le indicazioni necessarie: a chi è adatto il percorso (con specifiche per famiglie con bambini), tipologia del fondo, pendenze, presenza di marciapiedi e sedi pedonali protette, tipologia di allenamento. Sempre con l’obiettivo di far conoscere meglio la città, stavolta a bambini e ragazzi, nasce il progetto “My Place”, voluto da museo degli Innocenti, musei di Fiesole e fondazione Primo Conti, che prevede itinerari tematici per gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado per mettere in relazione lo stretto legame fra Firenze, Fiesole e i loro musei. Bambini e ragazzi possono scoprire così il patrimonio culturale dei due comuni, realizzando cartoline dedicate ai luoghi preferiti per poi, a loro volta, guidare i loro coetanei in visita. Sono invece dedicati a parchi e giardini i due progetti “Bibliopassi” e “Verdepassi”: il primo, partito il 28 marzo, con otto passeggiate nel verde cittadino intervallate da letture, il secondo, che si inserisce all’interno di Firenze The Walking City, prevede tre domeniche (17 maggio, 7 giugno e 12 ottobre) alla scoperta dei giardini di piazzale Michelangelo, del giardino di Boboli e delle mura di Firenze, del giardino dell’Orticultura, del parco di Villa Fabbricotti e della collina di Montughi. Siete pronti a trasformarvi in turisti per un giorno?

TRASLOCHI NAZIONALI SOPRALLUOGHI DA PARTE DI PERSONALE QUALIFICATO MONTAGGIO E SMONTAGGIO ARREDI MOVIMENTAZIONE CARICHI PESANTI (ES. PIANOFORTI E CASSEFORTI) FORNITURA MATERIALE DA IMBALLO RICHIESTA PERMESSI DI SOSTA E DI CARICO E SCARICO SCALE AEREE PER OGNI ESIGENZA POLIZZE ASSICURATIVE A COPERTURA DI OGNI RISCHIO

l certificato di residenza si può richiedere in tabaccheria, ma non solo. È partito il progetto “Reti diffuse”, il cui obiettivo è facilitare l’accesso ai servizi anagrafici e demografici e renderli sempre più vicini ai cittadini. Il tutto grazie alla collaborazione di associazioni, centri di volontariato, attività economiche e altre realtà presenti sul territorio, che diventano sportelli a cui richiedere i certificati più utilizzati, come quelli di famiglia, residenza e contestuale. Già da alcune settimane nel quartiere 3 i certificati si possono chiedere alla Misericordia del Galluzzo e al circolo “La Rinascente” di Cascine del Riccio, oltre che in alcune tabaccherie di altri quartieri. Ma il progetto è destinato a ulteriori estensioni nelle varie zone della città, con altri punti che aderiranno all’iniziativa e ai quali gli abitanti potranno rivolgersi per ottenere i certificati senza doversi recare ai punti anagrafici. “Questo servizio innovativo è una ulteriore testimonianza della vicinanza dell’amministrazione ai cittadini”, ha sottolineato l’assessore all’organizzazione e decentramento Federico Gianassi. I presidenti dei cinque Quartieri fiorentini, Maurizio Sguanci, Michele Pierguidi, Alfredo Esposito, Mirko Dormentoni e Cristiano Balli, si sono attivati per sollecitare il territorio nel contribuire a questo progetto. “Quello dell’anagrafe è stato in questi ultimi anni uno dei nodi più importanti nel rapporto fra amministrazione e cittadini – spiegano i presidenti – il fatto che si sia implementata in ogni territorio la presenza dei servizi anagrafici e l’ulteriore sforzo per costruire una rete diffusa di punti anagrafici che inizia a prendere forma, fa parte di quel progetto più grande che vede il Quartiere, nel suo complesso, come sportello al cittadino”.

 Il piano

le strisce pedonali si rifanno il look R

estyling per 5.200 attraversamenti pedonali in città. Ha preso il via a fine marzo il piano di rifacimento della segnaletica orizzontale, con particolare attenzione alle strisce per attraversare la strada. “Come avevamo annunciato qualche mese fa – ha spiegato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – sono partiti i lavori nell’ambito del piano che prevede, complessivamente, il rifacimento di 5.200 attraversamenti pedonali tra quest’anno e l’inizio del prossimo. Gli addetti della Sas sono già intervenuti in zona Gavinana-viale Europa, all’Isolotto, in via Canova e nella zona di via Pier Capponi, solo per citarne alcune. E i lavori continueranno a ritmo serrato per rispettare gli obiettivi che ci siamo posti e per dare una risposta alle segnalazioni dei cittadini”. Le nuove strisce saranno realizzate con materiale termoplastico, più resistente rispetto al vecchio prodotto utilizzato e alle tradizionali vernici, e che presenta vantaggi quali una maggiore velocità nella posa e riapertura al traffico delle strade in minor tempo, una maggiore durata (fino a tre anni di garanzia contro i sei mesi della vernice) e resistenza alle sollecitazioni dovute al passaggio dei mezzi pesanti come autobus e camion.

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#Lettere&Rubriche

Lettere Fate sentire la vostra voce a redazione@ilreporter.it LA MANUTENZIONE DI VIA CADUTI DI CEFALONIA

tere a cui diamo spazio questo mese – dello stato del manto stradale. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it Via Caduti di Cefalonia... “tutti giù per terra!!”. Non è la prima volta che vedo inciampare e cadere signore in L’ASFALTO DI via Caduti di Cefalonia. Lo stato di PIAZZA OBERDAN degrado della via fa cadere anche Spett. Redazione in una malinconica sensazione di Vorrei portare alla vostra attenzioabbandono da parte dell’ammini- ne e a quella della nostra Ammistrazione nei nostri confronti. Le due nistrazione Comunale lo stato del signore, che ho visto cadere, sono manto stradale di Piazza Oberdan. inciampate nelle buche del manto È costellato di buche e avvallamenti stradale provocate dalle radici degli che sono un grosso rischio per chi alberi. Per inciso: la colpa non è de- transita in bicicletta e motorino. Una gli alberi, ma della mancata manu- o due volte l’anno vengono fatti dei tenzione del manto stradale ormai “rattoppi” con un po’ di bitume, che assente da decenni. La cosa è già durano poco e peggiorano ancora di stata da me segnalata alle autorità più la situazione, senza contare le competenti, Asl e Polizia Municipa- varie “ferite” lasciate da interventi le, con documentazione fotografiche per allacci e perdite varie. Pochi anni allegate: i delimitatori delle aiuole di- fa è stato ristrutturato il piccolo giarvelti, lo stato del manto stradale e la dino e posizionate nuove panchine, pessima maleodorante vetustà dei fioriere e illuminazione. Ma adesso cassonetti. Non ho avuto nessuna sarebbe proprio necessaria una risposta! Spesso un cittadino non si manutenzione radicale al fondo straaspetta una spiegazione dalle am- dale considerato che è una strada ministrazioni, ma un semplice: “Ab- di grande scorrimento e gli autobus biamo ricevuto la sua segnalazione, n. 6 la percorrono nei due sensi e grazie”. La cosa curiosa di questi ulti- quando transitano sul fondo dissemi mesi, è l’aver visto rifare, seguen- stato trema tutta la piazza. Alcune do l’andamento tortuoso del manto strade che confluiscono in Piazza stradale, le strisce di delimitazione Oberdan sono state completamente dei parcheggi, un vero spasso; riasfaltate con asfalto fonoassorbensembrava di essere ubriachi, tra un te e drenante, possibile che Piazza misto di vertigine e disorientamento Oberdan non si meriti lo stesso tratdi linee bianche e blu che salivano tamento? Invito la Vostra redazione e scendevano. La strada non è un e il Presidente del Q2 Michele Pierviso screpolato da sistemare con guidi a effettuare un sopralluogo. un po’ di trucco! Spero di non aver Saluto e ringrazio per la vostra atoffeso nessuno con queste mie due tenzione L.R. righe, è solo una sana provocazione, indirizzata spero a sensibilizzare chi è deputato a prendere decisioni in “PISTA PEDOmerito e nel contempo abbia buona CICLABILE, MANCA volontà di attingere là dove i cittadini L’ILLUMINAZIONE” possono esprimersi liberamente (il Dopo anni di lavoro lungo gli argini Reporter) e là dove spesso germina del Mugnone, tratta da piazza Puccini e si diffonde un po’ di senso civico. all’Indiano, sono in via di ultimazione i lavori del rifacimento degli argini e del Grazie U. Stefanelli relativo allargamento dell’alveo del torrente. Contestualmente è stata realizzata una pista pedo-ciclabile lungo Caro lettore, ogni mese riceviamo diverse segna- l’argine dx con accesso da più punti lazioni di cittadini che vogliono porre (piazza Puccini, via Leoncavallo, via l’attenzione su questa o quella stra- Respighi, via del Barco...) che è stata da, chiedendo che vengano effet- aperta da qualche settimana e viene tuati interventi. Su questo numero de utilizzata da ciclisti, da gente che porIl Reporter pubblichiamo due lettere ta il cane a passeggio, persone che su questo argomento, la sua – che fanno una passeggiata lontana dai ruaccende i riflettori sulla situazione di mori e dal traffico: tutto questo molto via Caduti di Cefalonia – e, qua di positivo. A mio parere e non solo mio seguito, quella di un altro lettore, che è rimasto aperto ed in sospeso una evidenzia invece lo stato del manto grave mancanza: questa pista non è stradale di piazza Oberdan. Una stra- illuminata e questo rappresenta un da e una piazza diverse che si tro- grave handicap per la fruibilità del vano in zone diverse della città, ma servizio senza contare sulla sicurezza che a detta dei residenti necessitano dei residenti, soprattutto ai piani terra della stessa manutenzione, in primo (quale io sono) lungo la suddetta piluogo per aumentare la sicurezza sta ciclabile. In effetti a sera inoltrata di coloro che vi transitano, a piedi si sentono persone che passano (chi o con altri mezzi. Proprio nel nome con una pila in mano, altri nella più della salvaguardia degli utenti della completa oscurità) senza aver chiaro strada, ha intanto preso il via in città quali siano le loro reali intenzioni. La il piano di rifacimento delle strisce mia lettera è volta a sensibilizzare chi pedonali (come riportato nell’articolo di dovere sulla necessità di complepubblicato alla pagina qui accanto). tare questa opera, come già è stato Piano che, secondo quanto spiegato fatto nella tratta pedo-ciclabile fra via da Palazzo Vecchio, vuol dare una Piemonte e via del Pesciolino e pure risposta proprio alle segnalazioni dei quella tra via Baracca e via di Novoli cittadini, particolarmente utili in tema (dall’altro lato di viale Redi). di sicurezza, che si parli di attraver- Cordialmente Paolo P. samenti pedonali o – come nelle let-

Editoriale dalla prima

Se dunque questo sarà un mese all’insegna dell’importante appuntamento con le urne, non va però dimenticato (e d’altronde sarebbe impossibile farlo, basta mettere il naso fuori di casa) che a maggio la bella stagione comincia a farsi sentire davvero, sia dal punto di vista climatico che da quello degli eventi in programma. Dal 30 aprile, con la Notte bianca, è iniziata ufficialmente la nuova Estate fiorentina, quest’anno lunga eccezionalmente sei mesi (fino al 31 ottobre) in concomitanza con l’Expo 2015. E se, complici le giornate che si sono fatte più lunghe, la voglia di stare all’aperto aumenta, a Firenze non mancano le possibilità per svestire (per un giorno o anche soltanto per qualche ora) i panni del cittadino e indossare quelli del turista. Sì, perché chi l’ha detto che le (tante) bellezze di casa nostra debbano essere “riservate” soltanto ai forestieri? E allora ecco che questo mese, sul nostro giornale, accendiamo i riflettori sulle opportunità che i fiorentini hanno per (ri)scoprire la propria città, in uno di quei periodi dell’anno in cui riesce a dare il meglio di sé. Fra entrate gratuite nei musei, abbonamenti riservati ai residenti, progetti, percorsi e passeggiate tra i tesori del capoluogo, non resta che scegliere da dove partire. E a proposito di “partenze”, è da poco scattata – come detto – l’Estate fiorentina 2015, il cartellone di eventi che accompagnerà i cittadini ben oltre il termine della stagione, fino ad autunno inoltrato. Tra gli obiettivi di quest’anno c’è quello di “accendere” con iniziative e appuntamenti l’intera città, coinvolgendo non soltanto il centro ma tutti i quartieri, fino alle periferie, per valorizzare in questo modo anche spazi “inusuali”. Così, su questo e sui prossimi numeri de Il Reporter seguiremo e illustreremo passo dopo passo, zona per zona, il programma dell’Estate fiorentina, per accendere le luci su quei luoghi che vogliono tornare a essere protagonisti e per non perdere quello che avviene (e avverrà) nei cinque quartieri della città nel corso dei mesi più caldi. Perché quest’anno i fiorentini possano vivere l’estate fin sotto casa. O quasi.

Pungiglione

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Rotostampa - Firenze (FI)

Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 21 del 4 maggio 2015. N° reg 5579

A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

IL TROFEO MARZOCCO AL MUSEO FRA MILLE ANNI: IL MISTERO DELLA TAZZA NUMERO 22

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ei musei capita spesso di vedere esposti piatti, scodelle, bicchieri che hanno un valore inestimabile perché risalgono a mille anni fa. Se continua questa abitudine fra mille anni al museo i visitatori ci troveranno i nostri piatti e i nostri bicchieri. Io già immagino una lunga coda di visitatori ferma davanti alla tazza che uso tutte le mattine per fare colazione. Gli storici si interrogheranno perché sia sbertucciata: è stata l’azione corrosiva del tempo? Macché, le ho tirato una gomitata e m’è finita per terra. Orca miseria! I chimici analizzeranno la mia tazza e ci troveranno dentro resti di frumento e per questo penseranno che noi coltivavamo il grano in piccoli recipienti. Chi glielo spiega che a colazione mangiavo semplicemente le fette biscottate?! E quel numero scritto sulla tazza, 22, a cosa si riferisce? Sarà il numero di volte che era consentito fare colazione con quella tazza? 22 sarà il nome dell’ominide che la utilizzava? No. I miei figlioli mi hanno regalato la tazza della Fiorentina, 22 è quella con la maglia di Giuseppe Rossi! Tra mille anni ai nostri futuri eredi tutto sembrerà più incomprensibile perché il tempo, soprattutto quando è lungo, crea su ogni cosa un alone di mistero: “I nostri antenati le chiamavano tazze ma non erano tutte uguali fra loro. Alcune infatti erano dotate di un tasto che permetteva loro di riempirsi temporaneamente di acqua, le altre invece non avevano questa opzione. Perché? Cos’è questo mistero?”. Non c’è nessun mistero: semplicemente una è la tazza del water. L’altra è per farci colazione. Possibile vi si debba spiegare tutto! Non diamo per scontato che un domani le persone saranno più intelligenti di noi! Anzi, in politica si sente dire spesso: “Noi siamo il nuovo che avanza!”. E spesso sono peggio del vecchio! ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista

Web andreamuzzi.it Il Reporter del Q1 raggiunge le famiglie del quartiere 1 di Firenze

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Maggio 2015 | 11

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el mese di maggio quando regnano sovrani i profumi ed i colori dei fiori nelle campagne intorno a Firenze, nel cuore della città, piazza della Signoria si apre ad una miriade di colori che fluttuano con armonica eleganza. I colori del maggio nel centro cittadino sono quelli dell’antico ed affascinante “gioco delle bandiere”: bandiere che volano, lanciate con maestria, nel corso del prestigioso Trofeo Marzocco, un’importante gara quadrangolare fra gruppi di Sbandieratori di città italiane che da ventidue anni si svolge a Firenze. Il Trofeo si articola in due distinte discipline: la “Piccola squadra”, che impegna un limitato numero (da quattro a sei sbandieratori), e la “Grande squadra”, con esercizi solitamente più articolati e di grande effetto spettacolare eseguiti da un minimo di otto alfieri. Sempre nell’ambito della manifestazione viene assegnato anche un premio speciale al miglior gruppo di Musici che accompagnano gli esercizi. Dalla comparazione di queste tre classifiche viene infine assegnato dalla giuria il Trofeo Marzocco. Questo trofeo, rappresentato da un leone accosciato che sorregge con una zampa lo scudo col giglio, era un’insegna della Repubblica Fiorentina, simbolo di potenza e giurisdizione del quale i fiorentini andavano particolarmente orgogliosi. Infatti, il Marzocco era considerato come il talismano porta fortuna della Repubblica, ed era tale l’amore per il “re della foresta” che, scolpiti in pietra o marmo, i leoni venivano eretti in tutte le terre soggette al dominio di Firenze e nella stessa città gigliata dove si possono ancora vedere anche nella Loggia dei Lanzi e nel Palazzo Vecchio, sul quale domina quello dorato e rampante posto sull’asta della torre d’Arnolfo, che indica la direzione del vento. I tanti Marzocchi, simbolo del popolo fiorentino oltre che di potenza e di forza, non erano però soltanto riprodotti in pitture e sculture ma, a spese del Comune per grandezza e prestigio della Repubblica anche tenuti viventi, ben custoditi in un “serraglio” che nel 1285 era presso il palazzo del Bargello. Tale serraglio fu poi spostato nei pressi del Battistero e, nel 1319, realizzato al lato del Palazzo dei Priori fino a quando non fu eretta l’omonima loggia assai più conosciuta con i nomi di Loggia dell’Orcagna – dal suo autore – o dei Lanzi dal corpo di guardia formato da soldati lanzichenecchi, al tempo del granduca Cosimo I de’

Medici. Dal 1350 i leoni furono di nuovo trasferiti in un vasto ambiente sul retro del Palazzo della Signoria, nella strada che tuttora porta il nome di via dei Leoni. I fiorentini erano orgogliosi del grande consumo di carne che occorreva per il mantenimento di quelle fiere e seguivano sempre con interesse tutto ciò che riguardava quegli animali. Fra i diversi sigilli usati nella Cancelleria della Repubblica Fiorentina per convalidare le scritture interne e con l’estero, uno di questi portava la raffigurazione del Marzocco, e venne in uso dopo la vittoria dei Guelfi sui Ghibellini. A titolo di curiosità va detto che i Ghibellini fuorusciti da Firenze, ne incisero uno proprio che rappresentava Ercole a cavallo del leone, nell’atto di sganasciargli la bocca, con intorno la scritta “Sigillum Parte Ghibellinorum de Florentia”. I fuorusciti intesero così rappresentare il popolo fiorentino nell’Ercole e nel leone domato il Guelfo Marzocco, che però non riuscirono mai a sottomettere. Il Trofeo Marzocco della XXII Edizione, si svolge il 1° Maggio 2015 alle ore 15,30 in piazza della Signoria. A questa edizione partecipano Bandierai degli Uffizi di Firenze – Toscana, Sbandieratori e Musici Maestà della Battaglia – Quattro Castella (Re) – Emilia Romagna, Sbandieratori di Soriano (Vt) – Lazio, Sbandieratori Contrada della Cerva di Noale (Ve) – Veneto. La giuria si esprime sull’assegnazione dei seguenti premi: premio “Filippo Galli” Critica (per la prima volta); premio “Leonardo Artusi” Storicità; premio “Armido Morellato” Musica; premio per l’esecuzione Piccola Squadra; premio per l’esecuzione Grande Squadra; premio per il Terzo Classificato Trofeo Marzocco 2015; premio per il Secondo Classificato Trofeo Marzocco 2015; premio per il Primo Classificato Trofeo Marzocco 2015. Sempre nella suggestiva cornice di piazza della Signoria, domenica 17 maggio 2015 alle ore 15,30, ci sarà la prima edizione del Trofeo Marzocchino 2015, gara amichevole fra piccoli Sbandieratori. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

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12 | Maggio 2015

#Cultura  Agenda

 Per Expo

“magnificent”, l’arte diventa hi-tech Palazzo Vecchio ospita la video-installazione creata da Felice Limosani e narrata da Bocelli Enrica Cinaschi

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on è una mostra, non è un documentario né un film. “Magnificent” è un’esperienza emozionale, una video-installazione pensata e diretta dal creativo Felice Limosani e raccontata dalla voce fuori campo del maestro Andrea Bocelli. Fino al prossimo 31 ottobre c’è un motivo in più per visitare Firenze e le sue sorprendenti bellezze. Palazzo Vecchio, che da sette secoli racchiude la storia della città, oggi aggiunge un nuovo tassello a questo racconto, ospitando l’opera digitale nella Sala d’Arme. “Magnificent – l’incredibile storia della bellezza che ha rivoluzionato il mondo” è un’esperienza visiva e sonora vicina ai nuovi linguaggi espressivi a metà tra l’animazione d’autore e la video-installazione artistica. Nell’idea di Limosani, le principali opere pittoriche e scultoree del Rinascimento sono state elaborate con tecniche digitali, prestandosi a uno sguardo ine-

La Sala d’Arme sarà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 19 (il giovedì dalle 9 alle 14) fino al 31 ottobre

dito, coinvolgente e contemporaneo. Un’avvincente sequenza di episodi e aneddoti realmente accaduti, rappresentati simbolicamente in una trama che lascia spazio alla riflessione, con un messaggio di grande attualità: la magnificenza dell’uomo. Per rendere possibile la fruizione dell’installazione, le pareti delle volte della Sala d’Arme sono state trasformate in schermi monumentali, rendendo l’impatto visivo emozionale, immersivo e totalizzante. La spettacolarità delle proiezioni, l’io narrante del maestro Andrea Bocelli, che ha prestato la sua voce per questa speciale iniziativa, e la colonna sonora spazializzata che dà un’impressione avvolgente, accompagnano lo spettatore in una vera esperienza che parla al cuore e all’immaginazione. Un progetto rivolto a tutti, pensato per essere fruito da un pubblico di ogni età e una programmazione intervallata ogni trenta minuti in italiano e in inglese (la durata

Web magnificentfirenze.it

di ciascuna proiezione è di venti minuti). L’associazione Mus.e si è occupata dell’organizzazione del progetto, il Comune di Firenze lo ha fortemente sostenuto, promuovendolo tra i principali eventi fiorentini di questa stagione, con il patrocinio di Expo Milano 2015 e della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Magnificent – ha spiegato il sindaco Dario Nardella – è un omaggio all’arte e alla creatività che Firenze offre al mondo. L’Umanesimo non ha segnato solo un’epoca, ma un modo di concepire il mondo, mettendo al centro l’uomo e il suo saper fare”. Lo spettacolo creato da Limosani, che ha al suo attivo collaborazioni per il Louvre di Parigi, Palazzo Strozzi, il Padiglione Mies Van der Rohe a Barcellona e la White Chapel Gallery a Londra, è proposto in due lingue per agevolare la fruizione anche da parte dei turisti stranieri.

 Il festival

 La kermesse

 Il luogo

i 22 anni di fabbrica europa

artigianato e palazzo, l’abilità di novanta maestri in mostra per quattro giorni

il giardino dell’iris riapre i cancelli (una sola volta l’anno) e si svela alla città

S

È

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esteggia il suo ventiduesimo compleanno Fabbrica Europa, il festival dedicato alle arti performative che riunisce a Firenze il meglio di teatro contemporaneo, musica e teatro danza, sotto il grande cappello di un format ormai consolidato e conosciuto in tutta Europa, in programma fino al 3 luglio. Il segno dei tempi che cambiano è dato anche dal variare – già da qualche edizione – delle location, che non si limitano più alla sola Stazione Leopolda (che pure si è dimostrata una meravigliosa “casa” per il festival), ma si allargano al Teatro Cantiere Florida al Goldoni, al Museo Novecento, al complesso delle Murate, all’Istituto Francese e al Teatro Verdi, fino a varcare i confini fiorentini e sbarcare al Teatro Era di Pontedera, approdo toscano delle avanguardie teatrali contemporanee. Molte le sorprese in programma nei prossimi mesi, che come al solito vedranno arrivare moltissime produzioni internazionali in riva all’Arno. Qualche esempio? È presto detto: in “Empty moves” (1415 maggio, Stazione Leopolda) il coreografo Angelin Preljocaj si appoggia sulla registrazione di Empty words di John Cage e mischia il materiale sonoro del compositore americano alle reazioni ostili degli spettatori dell’epoca per creare una sbalorditiva ricerca sul movimento. E ancora in prima assoluta arriva “Epica Etica Etnica Pathos”, che ripropone al pubblico il disco del 1990, a venticinque anni dalla realizzazione, mettendo insieme i quattro componenti storici Gianni Maroccolo, Massimo Zamboni, Francesco Magnelli e Giorgio Canali, le due voci femminili Ginevra Di Marco e Angela Baraldi e alcuni tra i più interessanti musicisti e cantanti delle generazioni successive (16 maggio, Leopolda). Da non perdere Trees, l’installazione/perfomance di Cristina Caprioli, protagonista della scena coreografica scandinava (14-16 maggio, Leopolda). E se al Cantiere Florida va in scena il lavoro della coreografa toscana Luisa Cortesi, invitata dalla prestigiosa Korea National Contemporary Dance Company a creare una pièce per la danzatrice Cha Jin-Yeob (25 giugno), il festival si chiude con una coproduzione di Opera di Firenze e della stessa compagnia coreana che, insieme, presentano in prima europea Bul-ssang, coreografia di Aesoon Ahn che mischia danza, arti marziali e pop art (26-27 giugno, Teatro Goldoni).

Uno scatto tratto dal Ballet Preljocaj - Empty Moves ©Jean-Claude Carbonne

Web fabbricaeuropa.net Tel. 055.2638480

pegne ventuno candeline Artigianato e Palazzo, dal 14 al 17 maggio al Giardino Corsini, eccezionalmente aperto al pubblico per l’occasione. In mostra per quattro giorni, con orario continuato dalle 10 alle 21, l’abilità di novanta maestri artigiani provenienti dall’Italia e dall’estero. Tra i viali fioriti del giardino all’italiana realizzato da Gherardo Silvani, le limonaie e la Loggia del Buontalenti, gli artigiani daranno dimostrazioni dal vivo delle loro affascinanti tecniche e realizzeranno preziosi manufatti di fronte agli sguardi attenti del pubblico. Fabbri, soffiatori del vetro, intagliatori, rilegatori, maestri ceramisti, intrecciatori di paglia, orafi, argentieri, liutai, sarti e molti altri. In programma anche la “Mostra Principe” dedicata alla cartiera Fabriano, la telecronaca live a cura di dieci giovani blogger selezionati per l’occasione e il progetto “Ricette di Famiglia”, in collaborazione con Richard Ginori.

un posto magico, dove tutti i fiorentini amano tornare. Sarà perché è aperto solo un mese all’anno, sarà perché è un tripudio del fiore simbolo di Firenze, ma il giardino dell’Iris è un luogo davvero speciale in cui trascorrere una bella giornata di sole. Il momento dell’anno in cui i suoi cancelli vengono aperti al pubblico è finalmente tornato, e fino al 20 maggio sarà possibile vedere dal vivo la distesa di colori affacciata sulla città del giglio (che si chiama così non a caso). Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 con ingresso gratuito, il giardino è curato dalla Società italiana dell’iris, che nel 1957 diede vita a quest’angolo di eden per ospitare il concorso internazionale dedicato al giaggiolo più bello. Oggi il piccolo parco ospita un’enorme varietà del fiore ed è una tappa imperdibile per studiosi, botanici, ibridatori e innamorati di Firenze. A due passi dal piazzale Michelangelo.

Rose, colonne sonore e gli “auguri” a dante: I mille e un evento del mese di maggio

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aggio mese delle rose... e poi di concerti, anniversari e spettacoli da appuntarsi sul calendario. Si parte con il concerto di Marco Mengoni il 12 maggio al Mandela Forum, seguito a ruota da Marco Masini il 14 e Sergio Caputo il 15, questi ultimi in scena all’Obihall. Si torna al Mandela Forum per un appuntamento da non perdere (già segnalato anche sul numero di aprile de Il Reporter) sabato 16 con Ennio Morricone (nella foto), il compositore più amato dai cineasti (e non solo) che dal podio del palazzetto fiorentino ripercorrerà la sua storia musicale, dalla collaborazione celeberrima con Sergio Leone alle composizioni più recenti e sofisticate. A metà mese altro appuntamento importante per Firenze e non solo: partono le celebrazioni per il 750esimo anniversario della nascita di Dante Alighieri, che il Comune di Firenze ha deciso di festeggiare con una serie di letture e iniziative ad hoc (per informazioni www. comune.fi.it, oppure sarà possibile scoprire gli aggiornamenti anche sul nostro sito, www.ilreporter.it) per appassionati non solo di letturatura, ma anche di storia e poesia. Gli amanti della musica folk possono invece segnare fin da ora come data da non perdere il 23, quando al Teatro Puccini approda Micah P. Hinson, uno dei migliori folksinger della sua generazione, con il tour celebrativo per i dieci anni di “The Gospel of Progress”, uno dei dischi cantautorali più belli e personali della scena indie rock. I melomani possono infine fare affidamento su tutta la programmazione dell’Opera di Firenze, in particolare sul concerto diretto da Daniele Gatti (26 maggio), che vede l’orchestra del Maggio interpretare le ultime due sinfonie di Mozart. C.G.


#Cultura

Maggio 2015 | 13

 Le strade di Mr. Moskovitch | Quinta puntata Avevamo lasciato Helen e Boogey mentre stavano per darsi il primo bacio, con un paparazzo alle calcagna. Sembrerà strano ma sono bastate poche settimane e le carte in tavola sono cambiate. Che cosa è successo ai personaggi creati dalla penna di Domenico Luigi Cena?

bancone due bustone bianche, consegnandole. - Questo è per lei, mr. Moskovitch, e questo per lei, signora Helen. Boogey notò con disappunto che la chiamava per nome. Quella donna riusciva a farlo sentire stupidamente geloso. Si avviarono all’uscita insieme, ognuno reggendo la propria busta. - Boogey, vorrei parlarti, dopo. Che ne dici di fare quattro passi, più tardi?

Della simmetria, sintonia, risonanza e altre quotidiane magie Fuori la città stava riprendendo la vita di tutti i giorni: un paio di fiaccherai avevano ripreso calesse e cavallo nelle stalle alle Cascine, i barrocciai avevano già sistemato i banchini motorizzati alla Loggia del Porcellino, almeno una decina di medici e infermieri rientravano dopo il turno di notte, i baristi avevano già alzato i bandoni dei locali, ai mercati generali fruttivendoli e pesciaioli avevano già fatto spesa. Almeno una cinquantina di avvocati di lì a poco avrebbero riordinato le carte per la causa da discutere in tribunale. E tutti, affacciandosi con una tazza di caffè in mano o uscendo, se solo se ne fossero concessa l’occasione, avrebbero potuto guardare con occhi freschi lo splendore di ciò che generazioni di persone avevano saputo costruire. È la bellezza di questa città, dove la quotidianità si è stratificata in segni e ricordi di splendore e miseria insieme, tutti ugualmente unici e potenti: umani per l’intera parte. Erano questi i pensieri di Moskovitch mentre scendeva le scale saltellando dentro un paio di scarpe di tela fresche. Da qualche giorno non usciva più con Helen, non perdendo occasione, però, di seguirla da molto distante se la incrociava. La vita è questa – pensava – passiamo tutto il tempo a non vedere quanto tremendamente bella potrebbe essere se solo sapessimo accogliere ciò che ogni giorno ci offre, è tremenda e feroce nel suo fluire. Avvicina e allontana. Si incontrarono al banco della reception come se fossero scesi insieme dalla camera, sfoderando un sorriso imbarazzato ambedue. Il concierge alzò lo sguardo dal computer e posandolo insistentemente sullo splendido viso di Helen disse, quasi imbarazzato: - Avete un fax. Sembrava una sentenza, più che una normale comunicazione. - Un faaaxxx? - risposero all’unisono. - Cioè? Abbiamo un fax per tutti e due? - chiese Boogey. - Ah, no, no. Ne avete uno a testa - e così dicendo tirò fuori da sotto il

*** Dopo aver vagabondato qualche ora per le vie del centro, con la grossa busta ripiegata e infilata nella tasca dietro dei jeans, Moskovitch si sedette sui gradini della Basilica di San Lorenzo, ed iniziò a leggere. La prima pagina era scritta a mano con un pennarello a punta grossa, anzi enorme. “Cretino” era l’unica parola che vi figurava. La seconda era più discorsiva, ma sempre scritta a mano: Ma lo sai chi è? Ieri ti hanno cercato qui due avvocati del marito... Devono aver guardato l’annuario degli scrittori di venti anni fa e scoperto che sono (sono? non pubblichi niente da anni! “ero” sarebbe meglio) il tuo editore. Da pagina tre a pagina ventidue figuravano svariate riproduzioni fotografiche che lo ritraevano in vari atteggiamenti di morbida familiarità con Helen. L’ultima era quando si erano baciati per la prima volta. La pagina conclusiva era scritta a macchina. E si concludeva con un “Con sincero affetto, Miriam Greenberg”. Moskovitch sollevò la testa dai fogli che il vento stava scompaginando. Gli arrivò all’orecchio un “qui va a piovere...” urlato con preoccupazione da uno dei negozianti della piazza. Rivolse gli occhi al cielo. Poi infilò la mano in tasca ed estrasse il cellulare, impugnandolo come si impugna un coltello, indeciso sul messaggio da inviare in risposta a Mr. Panofsky, di là dall’oceano. Dall’interno della basilica gli arrivò il suono dell’organo, quello più piccolo, l’organo Vantaggini, costruito nel 1500 da un organaro di Volterra. Moskovitch si sentì ridicolo con quel suo stupido attrezzo in mano. Si alzò e rimise il cellulare in tasca.

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14 | Maggio 2015

#Sport  Il calendario

campionato, cala il sipario

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on è un anno facilmente decifrabile. Dalle stelle alle stalle, o viceversa. Una montagna russa difficile da interpretare, capire, analizzare. Passare dalla vittoria di Torino contro la Juventus in Coppa Italia a partite dove è mancato tutto (vedi il ritorno con gli stessi bianconeri). Un aprile “pazzo” che ha diviso tifosi e media: chi è sembrato esageratamente ottimista, chi fin troppo catastrofista. Sui social sono impazzite le discussioni: Facebook, Twitter e Instagram si sono tinti di viola, ma senza mai prendere un’unica direzione. E ora maggio è il mese del rush finale, quello in cui ci si giocano tutte le carte. In campionato si comincia dalla gara contro il Cesena, poi il 10 è “derby time” con l’Empoli. Una settimana dopo al Franchi arriva il Parma: attenzione a non sottovalutare la squadra di Donadoni, ricordando l’andata e alcune sue recenti “imprese”. Trasferta ostica nella penultima giornata a Palermo, poi il campionato viola finirà in casa contro il Chievo: l’atmosfera sarebbe quella ideale per festeggiare, sperando di avere un motivo per farlo.

Maggio è il mese del rush finale: i tifosi viola sono pronti a vivere la parte decisiva della stagione

Lorenzo Mossani

 Il personaggio

“alino” e firenze, un finale da (ri)scrivere Nato a Prato, volato in Cina, Diamanti ora vuole restare Irene Delfino

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erché la storia non si ripeta dodici anni dopo, ha fatto e farà di tutto Alessandro Diamanti. Che vuole tenersi la sua maglia numero 18, giorno del compleanno della sua prima figlia Olivia, anche la prossima stagione. Quella maglia viola che sembra cucita addosso ad Alino, fin dal 76° minuto della gara di Coppa Italia contro l’Atalanta, quando ha fatto il suo “esordio” al Franchi. Sì, l’attaccante nato a Prato non vorrebbe sentir parlare di ri-

torno sulle rive dell’Arno, perché nel 2003 era solo un ventenne della Primavera che in sei mesi aveva fatto tre apparizioni nell’allora Florentia Viola. Erano i tempi bui della C2, della Fiorentina post-fallimento e il ds Giovanni Galli l’aveva preso in prestito con diritto di riscatto (stessa formula utilizzata qualche mese fa da Pradè). Poi uno pneumotorace spinse la società a non esercitare il diritto di riscatto. Ma stavolta Alino vuole che la storia abbia un altro esito: cercherà fino

all’ultima giornata di campionato di convincere i dirigenti viola a versare i due milioni stabiliti per il suo riscatto nelle casse del Guangzhou. Vorrebbe mettere le radici al Franchi, a soli dodici chilometri da “casa”. La sua Prato, quartiere di Santa Lucia, dove ha iniziato a calciare i primi palloni, chiaramente in rete. Come racconta il nonno materno Rodolfo Becheri, presidente dell’associazione calcio Santa Lucia, in cui Alino ha giocato dall’89 all’estate del ‘97. Il talento

 Volley femminile...

 ...e maschile

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è sempre stato cristallino, ma la strada per arrivare fino alla massima serie lunga e accidentata. La svolta della sua carriera arriva con la maglia del Livorno, con cui il 25 agosto 2007 esordisce finalmente in serie A. La B, però, è dietro l’angolo: al termine della stagione gli amaranto retrocedono. Ma è proprio la stagione successiva quella dell’esplosione del trequartista, che trascina i suoi compagni di nuovo in serie A, segnando ben venti reti. Oltre al record personale di gol realizzati, Alino viene inserito nei migliori undici della stagione di serie B e premiato come miglior fantasista. Mette gli occhi su di lui Gianfranco Zola, allenatore del West Ham, che decide di portarlo in Premier League. I tifosi londinesi lo scelgono come finalista del premio “Hammer of the year”, riconoscimento per il miglior calciatore del West Ham della stagione. E l’ascesa di Alino continua a Bologna, di cui nel 2012 diventa capitano. Dopo cinquanta partite con la fascia al braccio, la partecipazione all’Europeo e alla Confederations Cup, si trasferisce in Cina. Poi la chiamata della Fiorentina: da dodicimila a dodici chilometri di distanza da casa.

stagione da protagoniste la nazionale al mandela ncredibile volley a Firenze. Forse la sorpresa più grande è griffata ancora coach Alderani, che con la San Michele ha portato le sue ragazze sull’Olimpo dei playoff di serie B1. La forza di questa squadra sta nella passione, le giocatrici vengono ripagate dai risultati e dall’amicizia che le lega. Forza che è impersonificata in Laura Filindassi, costretta per motivi extrasportivi a lasciare il campo per alcuni mesi, per poi tornare dalle amiche più motivata di prima. Chi è già arrivato in serie A1, con in panchina una fiorentina doc, è Il Bisonte. Francesca Vannini ha conquistato una straordinaria salvezza, riempiendo il Mandela Forum quasi come la Nazionale. Nemmeno aver centrato l’obiettivo con largo anticipo ha fatto diminuire la voglia di volley. Tutte le partite hanno registrato un pubblico “calcistico”: una rivincita per il primo sport femminile in Italia. Sport talmente radicato da far impazzire anche l’hinterland fiorentino, per la precisione Scandicci. Le “cugine” allenate da coach Bellano hanno strappato la nona posizione al Bisonte alla penultima di campionato, in una partita che ha registrato il sold out. Spettacolo che sarà replicato anche la prossima stagione: ormai la pallavolo ha conquistato il cuore degli sportivi fiorentini.

l grande amore di Firenze per il volley, e non solo quello femminile, continua. Ospitare la Nazionale azzurra maschile per la World League è diventato, ormai, un appuntamento abituale. Dopo la Final Six dello scorso luglio (sempre sold out), domenica 21 giugno al Mandela Forum torneranno i ragazzi allenati dal ct Mauro Berruto per la sfida contro il Brasile. Un big match valido per il girone A di qualificazione alla fase finale, che quest’anno si terrà a Rio de Janeiro dal 14 al 19 luglio, a un anno dalle Olimpiadi. Nel giorno del solstizio d’estate, due delle Nazionali più forti al mondo (tre Mondiali in bacheca per gli azzurri, altrettanti per i verdeoro, con l’aggiunta di due titoli olimpici) si sfideranno in un match che ha tutti gli elementi per essere uno degli eventi sportivi più attesi da appassionati e non, proponendo la sfida tra i team che occupano, rispettivamente, secondo e primo posto nel medagliere della World League. Per gli amanti dei numeri, è l’ottava volta che la Nazionale azzurra giocherà a Firenze. Sim.Spa.

 Alle Cascine

tutti a scuola di tamburello

S

port di antichissime origini, il gioco del tamburello ha fatto parte della storia di Firenze fin dal 1893, anno di costruzione dello Sferisterio delle Cascine. Lo sport di squadra sferistico affonda le proprie radici nell’antica Roma, dove una varietà di questa disciplina era già praticata. Molti fanno propria la tesi che il tamburello sia nato in Toscana e per la precisione ad Arezzo: le prime notizie riguardo a giochi con la palla colpita con attrezzi di “cartapecora” e telaio in legno risalgono ai primi del Seicento, e da allora in Toscana – e soprattutto nel suo capoluogo – c’è sempre stata una grande tradizione tamburellistica. “Dal 2012 il Club Sportivo Firenze sta cercando di rilanciare un movimento che ha sempre riscosso grande popolarità, ma di cui negli ultimi anni si è sentito parlare poco, e questo è stato possibile grazie alla fondazione della scuola di gioco del tamburello, capace di moltiplicare gli iscritti e di far avvicinare molti giovani a questo sport”, racconta Roberto Sani, presidente della sezione tamburello del Cs Firenze. “La nostra vera forza – continua – sono i giovani che stanno portando entusiasmo e popolarità al gioco”. Il tamburello è uno sport adatto a tutti, si basa su regole semplici che ricordano il tennis, anche se viene praticato a squadre e senza la rete che de-

limita il campo avversario. Chi pratica questa attività – viene spiegato – è portato a un certo eclettismo, visto che nell’arco della stagione si svolgono due campionati che presentano caratteristiche diverse: il campionato indoor e quello open. Il campo indoor ha una superficie di 36 metri per 15, i giocatori sono tre e si gioca con palline leggere che ricordano quelle da tennis, mentre il campo open è di 80 metri di lunghezza per 20 di larghezza, si gioca in cinque e la palla usata (il “palloncino”) è molto dura. La stagione indoor si è conclusa da poco e le squadre maschili e femminili del Cs Firenze hanno ottenuto ottimi risultati: da segnalare la prestazione della squadra femminile, composta da atlete di 15-16 anni, che ha conquistato il secondo posto ai nazionali di serie B. Il Club Sportivo Firenze, però, non guarda solo ai risultati agonistici e sta cercando di rendere sempre più popolare il tamburello. Ed è anche questo l’obiettivo del “FossoBandito Free Sport 2015”: all’interno dello Sferisterio delle Cascine, il 25 e 26 aprile e il 9 e 10 maggio, va in scena una vera e propria festa sportiva, conclusa con la sfida interna di campionato tra il Cs Firenze tamburello e la squadra di Cerreto Guidi. Niccolò Dainelli


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1265-2015

750 ANNI DALLA NASCITA DI DANTE

Tosco che per la città del foco vivo ten vai così parlando onesto, piacciati di restare in questo loco. Inf. 10, 22-24

#Dante750


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