Il Reporter Q4 - Maggio 2015

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Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 24 del 4 maggio 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

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Maggio 2015

Anno IX Ed. 24

Firenze Quartiere 4

Isolotto • Legnaia • Soffiano

 Primo piano

✎ Editoriale

commercio, come cambia il quartiere

tutti alle urne (mentre l’estate si fa spazio in città) Matteo Francini

L’

appuntamento più importante di questo maggio cade proprio nell’ultimissimo giorno del mese, domenica 31, quando sono in programma le elezioni regionali. I cittadini dovranno scegliere presidente e consiglieri che resteranno in carica per i prossimi cinque anni, con alcune novità rispetto al passato, a partire dalla diminuzione del numero dei membri che siederanno nel “parlamentino” toscano.

Botteghe storiche che chiudono, giovani che ci provano: il punto tra addii, storie e idee ☛ pagine 2-3

 Calcio

diamanti in viola, cercasi lieto fine

P

erché la storia non si ripeta dodici anni dopo, ha fatto e farà di tutto Alessandro Diamanti. Che vuole tenersi la sua maglia numero 18 anche la prossima stagione.

☛ SegUe a pagina 14

“Le strade di mister Moskovitch”, quinta puntata del racconto ☛ pagina 13

☛ SegUe a pagina 11

elezioni regionali, la toscana al voto a cura di Gianni Carpini

I

cittadini toscani sono chiamati alle urne: domenica 31 maggio si vota per eleggere il presidente della Regione e per il rinnovo del consiglio regionale. Sedici ore (i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23) per decidere chi governerà la Toscana per i prossimi cinque anni. Ed è questa l’occasione per il debutto del “Toscanellum”, come viene chiamata la nuova legge elettorale regionale: tra le novità c’è la diminuzione del numero dei consiglieri che siederanno nel “parlamentino” toscano. Ma non solo.

piazza pier vettori “chiama” i cittadini Si cercano idee e suggerimenti per far rinascere l’area: l’appuntamento è il 27 maggio.

☛ pagina 4

fiorentini? no, turisti (ma in riva all’arno) Per i cittadini non mancano le possibilità per andare alla (ri) scoperta di Firenze.

☛ pagine 8-9

raccolta fondi per restaurare la chiesa

☛ pagina 10

a palazzo vecchio sbarca magnificent

☛ pagina 6

☛ pagina 12

La famiglia italiana della frutta


2 | Maggio 2015

Quartiere 4

#Primo piano

Isolotto . Legnaia . Soffiano

 Il quartiere e il commercio/1

qua ponte a greve: l’ingegnere-calzolaio prende il posto del maestro  L’addio

il rione saluta beppe, “il miglior ciabattino”

H

a fatto le scarpe a mezzo rione. Certo, ogni tanto – ricordano tra i sorrisi i molti clienti affezionati – poteva capitare che bucasse una consegna o che qualche paio fosse dato per disperso nel trambusto del suo negozio, ma le scarpe a Ponte a Greve si portavano da lui, “il miglior ciabattino della zona”. Era fatto così Beppe, al secolo Giuseppe Sala, classe 1941, uno che con le persone e le calzature ci sapeva fare. Aveva aperto la prima bottega in via Pisana cinquant’anni fa. Il 4 marzo è stato investito in via Baccio da Montelupo, mentre tornava a casa. Per il suo funerale si è mobilitato mezzo rione: qua Beppe era un’istituzione. G.C.

Gianni Carpini

“M

a come, hai fatto Ingegneria e ora ti ritrovi allievo dal calzolaio?”, chiedeva ironico Beppe, il “ciabattino” storico di Ponte a Greve. Ma questo giovane apprendista, 30 anni, originario di Poggio a Caiano e una laurea all’Università di Firenze, il mestiere l’ha preso sul serio, tanto che adesso porta avanti questo lavoro artigianale e si fa chiamare “Giacomo l’ingegnere-calzolaio”. Ha aperto una sua bottega, il cui logo è composto da una squadra e un paio di scarpe, a poca distanza dal negozio che era del suo maestro, Giuseppe Sala, per tutti semplicemente “Beppe”, che cinquanta dei suoi 73 anni li aveva passati a lavorare in via Pisana e che il 4 marzo scorso è deceduto in un brutto incidente stradale (vedi articolo a fianco). Prima di andarsene, da un mese aveva finalmente trovato un apprendista a cui avrebbe voluto cedere l’attività in vista della pensione, la prossima estate. Lo cercava da tempo e lo ha scovato per una coincidenza. “Il commercialista di mio padre e quello di Beppe si conoscevano”, racconta Giacomo Barenghi, una laurea in Ingegneria edile nel 2013 e poi tanti lavoretti. Niente di stabile: sei mesi come agente di com-

Giacomo, trent’anni, una laurea all’Università di Firenze, si è buttato a capofitto nel mestiere imparato da apprendista mercio, cinque saltando da uno studio di architettura all’altro. “Ho mandato curriculum ovunque – spiega – e quando ho saputo di Beppe mi sono detto: ‘perché stare a far niente, intanto vado a imparare un mestiere’, è stata una scelta fatta a pelle”. Alle spalle non aveva esperienza nel settore, solo un po’ di fai-da-te in casa, ma “Beppe diceva che avevo una buona mano”. Giacomo sorride quando parla della nuova professione, scoperta quasi per caso e in cui si è buttato a capofitto. In trenta giorni da apprendista ha imparato i rudimenti, come risuolare, rifare i

Giacomo Barenghi, “l’ingegnere-calzolaio”, durante il trasloco dalla vecchia bottega

tacchi, mettere una cerniera. “Il massimo per me sarebbe creare scarpe su misura – rivela – per ora inizio facendo riparazioni. Se avrò modo, seguirò corsi professionali”. Dietro all’impresa del giovane calzolaio non ci sono banche e prestiti, ma un’intera famiglia: il capitale l’ha investito nonna Maria, babbo Giovanni e mamma Simonetta hanno aiutato nel trasloco dei macchinari e dei materiali, comprati dai parenti di Beppe, verso il nuovo laboratorio, quaranta metri quadrati in via De’ Menabuoi. “Non mi sarei mai aspettato di passare dall’ingegneria a fare il calzolaio – ride Giacomo – non c’è confronto rispetto a quando studiavo, qui le giornate passano veloci, non si può immaginare che soddisfazione provavo quando i primi lavoretti venivano bene...”. Una seconda vita per Giacomo, una seconda vita per un mestiere tradizionale. A Ponte a Greve l’eredità di Beppe non è andata perduta, ha trovato una strada inaspettata.

 Qua Argingrosso

“spazio sociale per la gente”

E

siste qui da quasi cinquant’anni. Gli scontrini si battono a mano, davanti al registratore di cassa, basta un “per piacere” perché la spesa venga consegnata a domicilio o fissata via telefono, molti clienti sono gli stessi da trent’anni. È l’alimentari di una volta, sopravvissuto alla grande distribuzione prima e alla crisi poi, mentre tutto intorno tante botteghe chiudevano i battenti. “Certo, lavoriamo per vivere, ma forniamo anche un servizio ai cittadini, che potremmo definire ‘sociale’, soprattutto per gli anziani. Siamo un punto di riferimento”, spiega Gilberto, che insieme ai cognati lavora nei cento metri quadrati dell’alimentari Saccenti di via Torcicoda, a poca distanza da via dell’Argingrosso. “Le vecchie botteghe di quartiere presidiano questo territorio che altrimenti sarebbe terra di nessuno”, dice. Mezzo secolo fa nella galleria sotto il grande palazzone “Giudici e Casali”, come viene chiamato dai residenti, era nato un centro commerciale fatto da piccole botteghe: ortolano, macellaio, cartoleria, mesticheria e molti altri. Via via i bandoni si sono abbassati, oggi rimangono l’alimentari, una pizzeria, un tabaccaio, poco più. Meno negozianti e tanti studi professionali. Molti piccoli esercenti hanno dovuto fare i conti con l’arrivo del supermercato in via dell’Argingrosso, negli anni Settanta. Ora che quel fondo, di proprietà privata ma ancora affittato alla catena, è vuoto, nella zona si discute sul suo futuro. “Non c’è bisogno di un altro supermercato, ma di uno spazio sociale utile per i cittadini del quartiere”, propone Gilberto. G.C.


Quartiere 4

#Primo piano

Isolotto . Legnaia . Soffiano

Maggio 2015 | 3

 Il quartiere e il commercio/2

 La staffetta

qua legnaia: giù i bandoni dei negozi storici

la madre lascia, la figlia arriva

U

na staffetta al femminile, e tutta in famiglia: al posto di chi va in pensione, in qualche caso, ci sono i giovani che si affacciano per la prima volta sul mercato. Glenda, 39 anni, ha preso la palla al balzo: lo scorso dicembre, a 400 metri di distanza, il negozio della madre ha chiuso dopo dodici anni di onorato servizio. Da marzo Glenda ha aperto la sua boutique per donna, “Abat Jour”, davanti alla chiesa di Legnaia. “Bisogna rinnovarsi – dice convinta – se in questo momento non fai qualcosa di diverso non riesci a distinguerti. La crisi c’è per tutti, insieme alla concorrenza dei grandi centri commerciali”.

Qualcuno resiste, ma tante botteghe chiudono i battenti Gianni Carpini

C

ase basse e tanti fondi sfitti: è il “quadro” della Legnaia di oggi. Molte botteghe storiche nate nel borgo che si affaccia su via Pisana, tra la chiesa di Sant’Angelo e l’incrocio con via Masolino, stanno tirando giù la saracinesca. Solo in una parte del rione, nel giro di 150 metri, ne stanno chiudendo tre. Certo, alcuni resistono: l’ortolano, la torrefazione vecchia 39 anni, il calzolaio, ma altre “pietre miliari” annunciano la resa una dopo l’altra. L’ultimo ad andare in pensione è “Mauro Calzature”, attività che non arriverà a spegnere sessanta candeline (vedi altro articolo in questa pagina). Attraversata la strada, la merceria Lanfranchi, che esiste dal 1951, potrebbe chiudere entro fine anno. Dentro c’è ancora il profumo della vecchia bottega di articoli da cucito e abbigliamento. “Per piacere, non lo fate anche voi, è un così bel negozio...”, implora un’anziana cliente ascoltando i propositi del proprietario. Lanfranco Lanfranchi, però,

non ha familiari interessati a proseguire la tradizione e non si fa illusioni: “Visti i tempi non credo che troverò a chi cedere l’attività, gli esercizi commerciali non sono più miniere d’oro – spiega – prima, anche qua, dalle case al pian terreno si facevano botteghe, ora è il contrario”. Ai confini di Legnaia la mesticheria Remo, 55 anni di storia, sta cercando un nuovo acquirente. Remo Gabbrielli, 77 anni, e la moglie 75enne hanno affisso il cartello “vendesi” nel 2014. Si è presentata pure un’impresa edile per crearci mini-appartamenti, ma ha offerto troppo poco, secondo l’anziana coppia, per il frutto di una vita di lavoro. Qualcuno la chiama desertificazione, altri preferiscono parlare di ricambio generazionale, nonostante di ragazzi se ne vedano pochi. La fine di molti esercizi tradizionali è spesso simile: i commercianti sono ormai anziani, non hanno parenti a cui passare l’attività (non ci sono figli o i giovani hanno scelto altre carriere), e così non resta che chiudere uscio e

G.C. Molte botteghe storiche di Legnaia stanno tirando giù la saracinesca: nella zona non mancano i cartelli “vendesi” e “affittasi”

bottega. Basta fare qualche passo nella zona per accorgersene. Per ogni bandone aperto ce ne sono almeno due sprangati. Un trend che è iniziato prima della crisi: in principio toccò allo spaccio alimentare, poi addio al corniciaio. E ancora, via le boutique di un tempo e i micro-esercizi: chiusure che spesso non fanno clamore, ma che lasciano un vuoto nel quartiere. “In tre anni gli iscritti al centro commerciale naturale sono passati da quaranta a una dozzina”, conclude Pietro dall’edicola.

 Dopo 59 anni

e le scarpe di mauro se ne vanno in pensione

“G

razie per aver camminato insieme a noi”. Mauro, quando si convince di un’idea, la porta fino in fondo. Dopo 59 anni di attività, prima di andare in pensione insieme al suo negozio di calzature al 240 rosso di via Pisana, nel cuore di Legnaia, ha deciso di affiggere un manifesto per esprimere la sua riconoscenza a tutti clienti. “Alcuni mi hanno fatto piangere. Chiedono: ‘Ora dove vado a comprare le scarpe?’. Hanno dimostrato tanto affetto e voglio ringraziarli”, racconta commosso Mauro Morelli, 73 anni, seconda generazione di una famiglia legata a doppio filo alle calzature. Ha aperto la bottega il primo ottobre 1956. Era insieme al padre, Vittorio, che creava scarpe su misura. Mauro ha continuato la tradizione vendendo mocassini, stivali, décolleté da sera, sandali e pantofole. Dal Settanta, ad aiutarlo, è arrivata la moglie Anna. I due figli invece hanno preso strade professionali diverse, e così per il negozio è arrivata l’ora della pensione, insieme al suo fondatore. Di cedere l’attività non vuole nemmeno sentir parlare: “Non sarebbe più ‘Mauro calzature’ ma una cosa diversa”, dice sicuro.

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Mauro Morelli nel suo negozio di calzature, aperto il primo ottobre del 1956

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4 | Maggio 2015

#Luoghi

Quartiere 4

Isolotto . Legnaia . Soffiano

 Pier Vettori

cercasi idee per la piazza: una giornata per cambiarla Il 27 maggio l’appuntamento per raccogliere spunti per il suo futuro Gianni Carpini

A

portare le idee in piazza ci saranno anche dei “babyprogettisti”. Al laboratorioassemblea che si svolgerà in piazza Pier Vettori mercoledì 27 maggio per raccogliere idee sul futuro di questo (oggi) slargo-spartitraffico, sono stati invitati pure i bambini: mentre mamma e papà, commercianti e residenti, si confronteranno intorno a un plastico sul domani dell’area, i più piccoli avranno uno spazio tutto loro dove, un po’ per gioco, un po’ sul serio, di-

segnare una piazza a misura di bimbo. Scivoli e altalene, mercato e bancarelle, parziale pedonalizzazione: di proposte ce ne sono già tante. Da anni chi abita e lavora qui chiede a gran voce una riqualificazione per scacciare il degrado. Da aprile è partito il percorso di partecipazione promosso dall’associazione fiorentina Save the City, impegnata nel recupero delle “aree morte” della città. Per ricevere i finanziamenti regionali in materia sono state raccolte mille firme nella zona, ben oltre il numero necessa-

Chi abita e lavora in piazza Pier Vettori chiede da anni una riqualificazione per l’area: da aprile è partito il percorso di partecipazione

L’artista danese Tina Birch davanti al murales realizzato lungo la recinzione

rio. Prima un punto d’ascolto “open air”, poi un laboratorio fotografico per immortalare ciò che non va e ciò che c’è da fare. E ora arriva l’evento clou. L’appuntamento è in piazza dalle 17 alle 20 del 27 maggio, per raccogliere suggerimenti grazie agli operatori di Sociolab (società specializzata in partecipazione) e agli architetti dello studio Projekto, che tradurranno gli spunti dei cittadini in proposte realizzabili sul campo. Per partecipare basta iscriversi (ufficiostampa@ savethecity.it). L’ultimo passo sarà poi la creazione di un team di cittadini: la task force “dal basso” aiuterà a scrivere il bando per selezionare associazioni o semplici abitanti che si impegnino nella manutenzione e a rendere viva la nuova piazza. Il bando verrà lanciato a settembre, quando saranno tirate le fila di tutto il percorso: sul tavolo del sindaco arriverà un masterplan per la rinascita di piazza Pier Vettori, con le richieste di residenti, associazioni, commercianti e realtà sociali (chiese, scuole, circoli). “Come Quartiere abbiamo sostenuto questa iniziativa da subito – commenta il presidente del Q4 Mirko Dormentoni – sarà importante attrarre sponsor per trovare risorse da destinare alla riqualificazione, ma – precisa – anche il pubblico dovrà fare la sua parte: ci attiveremo per individuare finanziamenti regionali, statali ed europei”. Nel corso del progetto, la start up fiorentina Wiiman sperimenterà un nuovo sistema di wifi pubblico, grazie alla condivisione delle connessioni delle attività private. Informazioni su http://open.toscana.it/ web/piazzaliberatutti/home.

 Street art

se il cantiere si fa murales T

he wall in stile Isolotto. C’era una volta una parete di legno che correva tutto intorno al cantiere da settemila metri quadrati tra via Torcicoda e via Viani, il “quadrilatero verde” come lo chiama chi abita nell’isolato, ricordando il vivaio che un tempo esisteva nell’area. Poi è arrivato il vivace murales di Tina. Quaranta metri di colori, sagome e disegni. Un lavoro a più mani. Lei, Tina Birch, artista danese trapiantata a Firenze dal 1997, ha messo l’idea. Le frullava in testa da mesi. “Volevo dare un po’ di allegria a questo muro che da anni ha nascosto il verde”, dice con il suo accento nord-europeo. L’amica Monica ha fornito la lana e le creazioni all’uncinetto da applicare sopra la pittura, i passanti hanno “donato” silhouette e creatività. Mentre Tina era all’opera, sono stati soprattutto i bambini a fermarsi per prendere il pennello in mano e decorare una parte della recinzione. Altri, come una coppia che spesso passa dalla vicina pista ciclabile, hanno accettato di “prestare” la loro sagoma: prima è stata tracciata sulle tavole, poi decorata. Oltre i pannelli c’è il grande scavo aperto dal 2011 per costruire sotto un parcheggio interrato, sopra un giardino pubblico. Fine prevista dei lavori: settembre. Tina per vivere fa la pittrice, abita a poche centinaia di metri dal cantiere, come tanti nel quartiere aspetta che torni il verde e nell’attesa ci ha messo del suo. “Spesso la street art è ribelle, ma in questo caso ho chiesto il permesso al proprietario – racconta – volevo essere libera di dipingere e coinvolgere i passanti e non agire di nascosto”. Dopo l’ok da parte della proprietà sono scattati i “blitz” artistici. Così a più riprese, nel giro di due settimane, è nato il murales all’angolo tra via Viani e via Signorini. Sui pannelli di legno sono saltate fuori tante figure, un polpo che chiede dove sia il mare, una sagoma (quella di Tina) dal cui cappello fuoriescono fiori colorati creati all’uncinetto, i disegni ad altezza bimbo tracciati dai più piccoli. “Tutto questo mi ha permesso un contatto diretto con le persone – spiega la pittrice – sarebbe stato bello coinvolgere ancora di più il quartiere. Chissà – si chiede – se ci sarà il tempo, prima che il muro vada giù, per decorare le altre parti della recinzione, magari insieme a tanti bambini”. G.C.


Passaggio a Sud-Ovest A cura del Quartiere 4

Sede del Quartiere 4

Villa Vogel, via delle Torri 23 tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123 e-mail: quartiere4@comune.fi.it web: http://q4.comune.fi.it

Accolte numerose osservazioni

IL CONTRIBUTO DEL Q.4 AL REGOLAMENTO URBANISTICO Il regolamento urbanistico comunale (RUC) è uno strumento di indirizzo e di pianificazione in cui vengono tracciate concretamente le linee di sviluppo urbano sulla base delle scelte strategiche contenute nei piani strutturali. Nella seduta del 9 marzo il Consiglio di Quartiere 4 ha espresso parere favorevole alla nuova formulazione del RUC che è poi successivamente passato al vaglio del Consiglio Comunale il 2 aprile scorso acquistando così la sua veste definitiva. Ecco il dettaglio delle osservazioni presentate dal Q.4 con l’evidenziazione di come molte di esse siano state recepite nella versione conclusiva del Regolamento Urbanistico. Intervento di trasformazione a Ponte a Greve. In via Pisana viene prospettato un progetto di trasformazione da artigianale a residenziale che implica una nuova viabilità destinata a intaccare ulteriormente il verde pubblico in aggiunta a quello sottratto dal progetto del nuovo edificio di culto previsto nell’area di San Lorenzo a Greve. Per il Q.4 l’intervento è fattibile solo a condizione di puntare sulla viabilità esistente senza occupare l’area a verde lungo via delle Case Nuove (osservazione recepita nella redazione finale del Regolamento approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 2 aprile). Area Campolmi-Muricce. Al Quartiere, oltre alla riqualificazione dell’area e al recupero dell’importante manufatto di archeologia industriale, preme ribadire la necessità di trovare spazi da destinare a parcheggio al servizio della scuola e della palestra Martin Luther King (osservazione recepita nella redazione finale del Regolamento approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 2 aprile). Via Bibbiena. Il Quartiere ritiene prioritaria la realizzazione di un’area di verde pubblico almeno nella parte in fregio alle abitazioni, col duplice scopo di assicurare ad esse un fascia di rispetto nei confronti delle attività industriali limitrofe e un passaggio pedonale/ciclabile protetto che consenta di collegare via Grosseto e via Bibbiena. Chiesa parrocchiale di Ponte a Greve. Nella nuova versione del RUC è stata reinserita la previsione dell’edificio religioso e il Quartiere ripropone alcune condizioni che aveva già posto in precedenza. In considerazione del fatto che l’operazione comporterebbe la perdita di circa 1.000 mq di verde pubblico si richiede la riqualificazione dell’area a verde residua, con l’inserimento di attrezzature idonee per attività ludiche e ricreative, e la sistemazione della nuova area a verde lungo via Detti (osservazione recepita nella redazione finale del Regolamento approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 2 aprile). Caserma Lupi di Toscana. Il Q.4 ribadisce la necessità di integrare lo strumento del concorso di progettazione con percorsi di partecipazione della cittadinanza da attivare in tandem con il Comune di Scandicci. Parcheggio Gasometro. Viene ribadita la perplessità per l’utilizzo come parcheggio di una struttura di archeologia industriale

sottoposta a tutela architettonica. L’area deve mantenere una prevalente funzione di aggregazione per i residenti che dia continuità ai servizi consolidati (centro anziani, ludoteca, CEIS) a cui si potrebbe aggiungere una struttura intermedia di carattere socio-sanitario (osservazione recepita nella redazione finale del Regolamento approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 2 aprile). Circonvallazione Galluzzo-Indiano-Careggi. Gli interventi vanno a comporre la cosiddetta circonvallazione sud dell’anello viario previsto nel Piano Strutturale, che dal Galluzzo si collega a Careggi. Il collegamento tra via di Scandicci e viale Nenni attraverso il proseguimento dell’attuale stradone dell’Ospedale risulta fondamentale per diminuire la pressione del traffico su tutto il Quartiere e in particolare su due punti critici: Ponte a Greve e l’asse piazza Gaddi- viale Aleardi. A tale proposito il Q.4 considera importante l’inserimento dell’adeguamento dello svincolo di Ponte a Greve e il raddoppio di via Baccio da Montelupo. Fondamentali in questa prospettiva gli accordi con Scandicci per progettare insieme il collegamento tra viale Nenni e il ponte all’Indiano, in particolare nell’attraversamento della frazione confinale di Casellina. Viabilità di raccordo. La priorità spetta ad alcune rotatorie che garantiranno la fluidità di passaggio tra una parte e l’altra delle arterie ad attraversamento veloce, impedendo che divengano delle vere e proprie barriere in grado di spaccare in due il territorio. Queste gli incroci individuati: Canova-Sernesi-Pampaloni, Casella-Baccio da Montelupo, Signorelli-Canova e SignorelliMartini, Etruria-Piombino-Siena-Tommasi, Filarete-Scandicci. Piste ciclabili. Il Consiglio di Quartiere ritiene lo sviluppo della mobilità ciclabile assolutamente prioritaria. Uno studio eseguito dalla Commissione Servizi al Territorio e Sport del Quartiere 4 ha messo in evidenza le criticità della rete attuale e ha individuato nuove possibili direttrici di sviluppo. Coerentemente con tali indicazioni è stato introdotta nel Regolamento Urbanistico la previsione di una pista ciclabile su via Canova anche mediante l’acquisizione di piccole aree nel tratto tra via Foggini e via Pio Fedi. Analoga attenzione andrebbe estesa anche nella realizzazione di un collegamento ciclabile tra Scandicci e Firenze lungo la direttrice di Viale Nenni. A tale proposito si suggerisce di individuare le soluzioni nell’ambito della progettazione dell’area ‘Lupi di Toscana’. Rete ecologica. Sul territorio del Quartiere 4 le aree di riqualificazione ambientale sono ben 7. Viene richiesta l’introduzione di una nuova area (parco del Saletto e aree limitrofe) e l’allargamento di una già esistente (Montagnola). La prima, inserita in un contesto urbano densamente popolato, si avvale della presenza di un polo didatticoambientale come la Fattoria dei Ragazzi. Per la Montagnola si propone l’estensione verso viale dei Bambini-viale dei Pini. Sanità. Si ribadisce la richiesta di localizza-

re una struttura sanitaria di base al servizio dell’area Fonderia-Pignone, per sopperire alla chiusura del distretto di Santa Rosa (osservazione recepita nella redazione finale del Regolamento approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 2 aprile). Campeggio Mantignano. Il Q.4 aveva già espresso il suo parere negativo a proposito della localizzazione di un campeggio nell’area agricola di Mantignano perché la struttura era ritenuta eccessivamente impattante. Neanche la nuova ubicazione, per quanto migliore rispetto alla precedente, appare sostenibile per varie ragioni: 1) attenua l’utilizzazione agricola del territorio con l’impermeabilizzazione del suolo; 2) scoraggia gli investimenti delle aziende agricole e contrae la possibilità di ricettività turistica a livello locale; 3) riduce la sicurezza idraulica; 4) danneggia la creazione di un polo innovativo di eccellenza agroalimentare e ortofrutticola su cui si sta lavorando da tempo. Pertanto il Q.4 chiede di individuare un’area più adeguata o, in seconda battuta, di inserire consistenti prescrizioni per garantire una minima sostenibilità della struttura (riduzione della superficie, forte limitazione delle aree impermeabili, riduzione al minimo di casette e bungalow, allargamento della fascia alberata di rispetto, possibile utilizzo pubblico da parte dei residenti della zona di alcuni servizi come la piscina, collegamento con il trasporto pubblico locale). L’osservazione è stata recepita nella redazione finale del Regolamento approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 2 aprile. Sollicciano. Il Quartiere 4 propone la creazione intorno al carcere di Sollicciano di aree da destinare a orti urbani, per attività agricole anche a fini sociali ed educativi, tramite la cooperazione con le attività produttive e commerciali esistenti. Potrebbe essere un passo importante per avviare una trasformazione e qualificazione del territorio in grado di includere, come soggetto attivo, anche la struttura circondariale (osservazione recepita nella redazione finale del Regolamento approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 2 aprile). Torrino di Santa Rosa. Rispetto alla edificazione ipotizzata dopo gli abbattimenti delle strutture abusive, viene chiesta una ulteriore e approfondita valutazione dal punto di vista della vulnerabilità idrogeologica dell’area, che si presenta molto elevata. Si suggerisce piuttosto di puntare al recupero dell’attuale punto di ristoro lungo le mura di Santa Rosa. Soglia minima abitativa. La nuova soglia minima di 28 mq per realizzare alloggi derivanti da frazionamenti di superfici residenziali esistenti viene giudicata troppo bassa perché rischia di creare unità immobiliari eccessivamente piccole e di scarsa qualità. Centri Storici Minori. L’allargamento del perimetro di alcuni centri storici minori finisce per includere edifici recenti che risultano di scarso valore architettonico e tipologico, snaturando così i possibili interventi di tutela e valorizzazione.

“ISOLOTTO 60 ANNI”. FESTA IN PIAZZA CON SCUOLE E ASSOCIAZIONI

Una grande festa in Piazza Isolotto e zone limitrofe segnerà la conclusione del lungo percorso di iniziative che hanno caratterizzato il progetto “Isolotto 60 anni”. Un “gran finale” che si svolgerà domenica 17 maggio per tutta la giornata e vedrà protagonisti i soggetti che hanno animato questi mesi: le scuole e le associazioni del Q.4. Sul palco si alterneranno attori, ballerini, musicisti, orchestre scolastiche mentre un mercatino della solidarietà si snoderà attraverso piazza Isolotto, viale dei Bambini e Lungarno dei Pioppi. L’allestimento sarà curato dai genitori di tutti gli istituti comprensivi del territorio e ogni tavolo verrà gestito dalle famiglie dei ragazzi che venderanno oggetti che non usano più e piccoli prodotti artigianali fatti dai bambini. Il ricavato, rimpolpato da pesche di beneficienza, andrà in parte alle scuole stesse e in parte a progetti di cooperazione educativa internazionale.

Notizie di pubblica utilità BUFERA DEL 5 MARZO CENTRI ESTIVI 2015 Al via le iscrizioni Richiesta di contributi Dal 5 al 22 maggio sono in programma le iscrizioni ai Centri Estivi 2015. Sono previste due modalità:  On-line, riservata ai genitori in possesso delle credenziali per l’accesso ai servizi on line (www.comune.fi.it _ scopri i servizi online) attiva 24 ore su 24;  Presso gli uffici. In tal caso occorre una prenotazione obbligatoria da effettuare telefonando al call center comunale 055.055. Si ricorda che ai fini delle iscrizioni è necessario dotarsi di una attestazione ISEE rilasciata dopo il 1° gennaio 2015 da richiedere al proprio CAAF di fiducia. Allo stesso CAAF ci si può rivolgere per predisporre la domanda di agevolazione tariffaria.

Entro il 15 maggio è possibile segnalare i danni subiti in occasione della bufera di vento del 5 marzo e effettuare la richiesta di contributo straordinario (la Regione ha messo a disposizione 5 milioni di euro). La richiesta può essere fatta valere sia per i danni subiti dal patrimonio edilizio privato che per le attività economiche e produttive. I moduli sono scaricabili in Rete Civica all’indirizzo web http://www.comune.fi.it/export/sites/retecivica/ comune_firenze/index.html. Per la consegna delle richieste rivolgersi a: Quartiere 4, via delle Torri 23, c/o U.R.P., dal lunedì al venerdì, ore 9-13; il giovedì anche 14,30-17,30, tel. 055.2767120-7147

IL BILANCIO ALL’ESAME DEL Q.4 Nella seduta del 23 marzo il Consiglio di Quartiere 4 ha espresso parere favorevole alla proposta di bilancio presentata dalla giunta municipale. Nel documento approvato si sottolinea come “in particolare sono apprezzabili le scelte su Imu, Tasi, Tari e su addizionale Irpef dove si vanno a favorire i redditi bassi, le famiglie con figli minori, gli inquilini e le attività economiche affittuarie, le imprese in difficoltà per i cantieri della tramvia, le imprese culturali (cinema e teatro), le imprese per servizi alla persona come gli asili nido, così come è condivisibile la scelta di fondo che privilegia i cittadini residenti rispetto agli ‘utilizzatori esterni’ che ‘consumano’ notevolmente la città e che soltanto con l’imposta di soggiorno e il ‘ticket bus’ possono contribuire effettivamente alla sua manutenzione”. Nel settore della spesa corrente il Q.4 valuta positivamente “gli elementi di attenzione verso il sociale, l’educativo e la cultura, così come il piccolo ma significativo incremento cittadino sulla manutenzione ordinaria del verde pubblico”, auspicando comunque ulteriori incrementi anche per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade e dei marciapiedi. Un apprezzamento particolare viene rivolto al Programma “La Città metropolitana e i Quartieri” che delinea un rafforzamento dei Quartieri prospettandone un diverso rilievo anche in sede statutaria. Nel documento del Q.4 si afferma che occorre realizzare “forme rapide ed efficaci di confronto e di recepimento degli indirizzi sulle priorità definite dai Quartieri e di monitoraggio sistematico della loro attuazione in stretto coordinamento tra Quartieri e Assessorati/Direzioni competenti”. Nell’ambito delle funzioni delegate il Q.4 chiede un impegno prioritario per i servizi sociali territoriali, chiamati ad ascoltare e interpretare le situazioni di disagio che la crisi continua a provocare, e per i servizi educativi-culturali, con particolare riferimento a quelli rivolti all’infanzia, ai giovani e alla famiglia. Viene raccomandata attenzione anche per il settore dello sport, dove sono stati apportati tagli non rilevantissimi ma tali da mettere a repentaglio settori vitali come l’attività motoria per tutti. Per il verde pubblico viene evidenziata in particolare la necessità di “riparare gli ingentissimi danni dovuti al devastante episodio di vento eccezionale dello scorso 5 marzo”. Per quanto concerne il Piano degli Investimenti vengono segnalate le seguenti priorità: manutenzione straordinaria delle strade limitrofe a via Lunga (Corcos, Panerai, Torri, Crocifisso delle Torri); manutenzione di via Palazzo dei Diavoli; sistemazione del capolinea della Linea Ataf 9 in via Foggini; manutenzione di via di Soffiano e strade limitrofe; manutenzione di via Baccio da Montelupo e strade limitrofe; manutenzione di Viale Nenni e strade limitrofe. Altri interventi da mettere in primo piano: riqualificazione della scuola prefabbricata Ghiberti, lavori alla palestra geodetica della Montagnola, sistemazione di alcuni giardini (Caravaggio, Coppo di Marcovaldo, Argingrosso, Santa Maria a Cintoia, Ponte a Greve, mura di Santa Rosa), nuova area cani a San Lorenzo a Greve. Per le infrastrutture priorità per la messa in sicurezza della passerella dell’Isolotto, che deve precedere la realizzazione della prevista nuova passerella di collegamento Cascine-Argiongrosso. Strategica anche la progressiva articolazione dell’anello di circonvallazione sud-ovest GalluzzoPonte all’Indiano, attraverso il collegamento Nenni-Torregalli, procedendo contemporaneamente alla messa in sicurezza della viabilità esistente, con particolare riguardo alla zona di Ponte a Greve. Nel documento di espressione di parere il Consiglio di Quartiere ribadisce inoltre altre necessità: completare il ripristino del sottopasso di viale Talenti; dare ulteriore sviluppo alla rete delle piste ciclabili (in primis i collegamenti San Quirico-Scandicci e Foggini-Canova); messa in sicurezza idraulica dei borghi compresi tra l’Arno e la Greve (San Bartolo, Mantignano, Ugnano); esecuzione di alcune bonifiche ambientali (strettoia di viale Nenni); abbattimento di barriere architettoniche su immobili, spazi pubblici, strade e marciapiedi.

Cultura

IL CARTELLONE DEGLI EVENTI

“Salute è Benessere”

Mostre

Il 6 giugno si svolge la passeggiata di fine stagione di tutti i gruppi “Salute è benessere” dei 5 Quartieri. Raduno al mattino, ore 9, alle Cascine presso la vasca dei pesci per una giornata all’insegna dello sport, della salute e della socializzazione. Dalle 11 alle 12.30 è in programma una visita guidata all’interno dell’Istituto di Scienze Militari Aeronautiche. Segue pranzo (costo di 10 euro, necessaria prenotazione chiamando il numero 349.7760309). Musica e balli chiuderanno la giornata.

1-13 maggio, Limonaia di Villa Vogel, Rassegna fotografica Isophoto, a cura del fotoclub Rifredi e di Marco Zanazzi, orario da lun. a ven. 8.30-13, mart. e giov. anche 15-17. 30 maggio- 4 giugno, Limonaia di Villa Vogel, Destinazione colore. Opere di Denis, Pieraccioni, Della Santa, orario 10.30-13.30 e 16-19. 16 maggio-15 giugno, Chiostro di Villa Vogel, Assurgentismo. Opere di Bargellini, Bellanca, Ciccia, Giacummo, Mertens, Meucci, Percussi, orario tutti i giorni, ore 16.30-19.30.


6 | Maggio 2015

#Il quartiere in pillole

 La chiesa

Isolotto . Legnaia . Soffiano

 Scuola

“mini-mecenati” per monte oliveto

Raccolta fondi per restaurare il portale di Michelozzo Gianni Carpini

I

l restauro corre sul web. Le micro-donazioni dei cittadini, raccolte grazie a una piattaforma di crowdfunding, permetteranno di ricostruire, come piccoli mattoncini, il portale rinascimentale della chiesa di San Bartolomeo a Monte Oliveto, luogo pieno di storia a due passi dal parco di villa Strozzi e Bellosguardo. L’opera è stata realizzata nel 1472 da Michelozzo, “padre” di Palazzo Medici Riccardi. La pietra del portale che circonda l’ingresso – viene spiegato – si sta lentamente sgretolando e il simbolo dei monaci benedettini olivetani rischia di essere cancellato dalle intemperie: qui nacque il primo monastero fiorentino della congregazione. L’associazione “Amici di San Bartolomeo”, nata per valorizzare questa perla poco conosciuta con visite e iniziati-

Quartiere 4

una mostra tutta da... mangiare

S

tavolta a parlare di cereali e verdure i bambini non storcono la bocca, anzi si divertono. A Ponte a Greve la scuola elementare Bechi, parte dell’istituto Piero della Francesca, ha ospitato per buona parte del mese di aprile la mostra-laboratorio “Alla scoperta del cibo”: un percorso per conoscere da vicino gli alimenti grazie all’angolo del mulino, dove macinare i cereali, a quello della chimica, dove i piccoli sono diventati baby-scienziati, e a quelli dedicati alla filiera produttiva e alla storia di ciò che arriva in tavola. Due ore di percorso animato da educatori professionisti, tra cacce al tesoro ed esperimenti sui cibi, per imparare cosa è la buona alimentazione. Questo percorso per bimbi con le mani in pasta ha coinvolto quattordici classi anche delle scuole vicine, per un totale di trecento bambini. Si tratta di un evento che fa parte del catalogo progetti educativi di Unicoop Firenze, che da trent’anni investe nella formazione degli studenti, dai piccoli a quelli più grandicelli. “È importante che fin da bambini si impari a conoscere gli alimenti, la loro filiera e le loro caratteristiche – ha commentato Ilaria Tesi, vicepresidente del Q4 – questa iniziativa, che come Quartiere abbiamo accolto favorevolmente, arricchisce il bagaglio culturale di ogni bimbo”. Una mostra itinerante che da gennaio a maggio ha interessato 3.800 alunni delle scuole elementari toscane, grazie a sei diverse tappe: da Lucca a San Casciano fino alla nostra città con la scuola Bechi, l’unico istituto sul territorio comunale fiorentino ad aver ospitato l’iniziativa.

 Alla BiblioteCaNova

iniziative e convegni fra i libri I ve, ha lanciato un appello sulla piattaforma internet Eppela. Per finanziare il restauro, approvato dalla Soprintendenza, servono 14mila euro, la raccolta fondi tra i cittadini parte da un obiettivo di tremila euro, attendendo altri sponsor: chi vuole può aderire su www.eppela.com, donando anche solo 5 euro. Per ogni contributo c’è una “ricompensa” in base alla generosità dimostrata:

si va dalla citazione sul sito internet sanbartolomeoamonteoliveto.net all’iscrizione nell’albo dei “Sostenitori del bello” custodito nella chiesa, fino a visite guidate e spettacoli gratuiti. Per chi non ha dimestichezza con la tecnologia c’è anche un conto corrente: Iban IT44 H033 5901 6001 0000 0131 798 intestato a “Amici di San Bartolomeo – Accademia degli Alterati generosi”.

l ricordo del “rogo dei libri” e un convegno dedicato al maestro Luciano Gori. Sono due dei principali appuntamenti di maggio alla BiblioteCaNova Isolotto. La biblioteca commemora anche quest’anno l’anniversario del “Bücherverbrennungen” (il rogo nazista dei libri del 10 maggio 1933) con varie attività come presentazioni, letture, mostre e laboratori per bambini. Ma sono anche molti altri gli appuntamenti previsti: il 12 e 26 maggio (ore 21) tornano le “Serate di gioco”, mentre per il ciclo di incontri “Anziani più InFormati...”, dedicati a salute e benessere nella terza età, il 15 maggio alle 17.30 si parlerà de “La prevenzione, la diagnosi e la gestione farmacologica e non della malattia di Alzheimer”. Spazio anche alle note con le “Conversazioni musicali”, gli incontri di approfondimento delle opere in cartellone al Teatro del Maggio Musicale a cura dell’associazione Amici del Maggio: il 14 (ore 17) sarà la volta di “The turn of the screw” di Benjamin Britten, il 21 maggio alla stessa ora di “Candide” di Leonard Bernstein. E ovviamente non mancheranno nemmeno eventi e presentazioni letterarie: tra le iniziative in programma, il 16 maggio alle 19.30 c’è il convegno dedicato a Luciano Gori, indimenticato maestro dell’Isolotto. Il 16 maggio (ore 10.30) si terrà uno spettacolo di marionette tratto da “Occhio di serpente” di Lin Ford, mentre il 28 maggio (alle 18) si ricorderà la Grande Guerra con “Era di Maggio... mi rammento bene”. Ma sono anche molti altri gli eventi in programma: per informazioni è possibile contattare la BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel. 055.710834, mail bibliotecanovaisolotto@comune.fi.it.

 Salute

Visite gratis per chi è in difficoltà V Quando la casa è evoluta, sicura e sotenibile

I nostri servizi Verifiche di fattibilità e sostenibilità degli interventi edili Progettazione integrata per ristrutturazioni, consolidamenti, ampliamenti e nuova edificazione Deposito permessi e/o autorizzazioni comunali e regionali Costruzione chiavi in mano di edifici civili, commerciali e industriali Gestione dei cantieri con garanzia di precisione e tempi di consegna certi grazie al sistema costruttivo X-Lam

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isite specialistiche gratuite per le persone in difficoltà. È quanto prevede il protocollo d’intesa tra So.San (organizzazione Lions per la solidarietà sanitaria onlus) e il Comune di Firenze sull’applicazione, sul territorio comunale, del progetto sanitario So.San a favore di chi ha più bisogno in Italia. L’intesa è stata firmata il mese scorso in Palazzo Vecchio dall’assessore Sara Funaro, dal presidente nazionale So.San Salvatore Trigona e dal responsabile toscano del progetto Roberto Cecchi. Il progetto è aperto alla collaborazione di qualsiasi medico voglia aderire, anche se non Lions e non socio della So.San, che potrà decidere di erogare un numero mensile a sua scelta di prestazioni gratuite alle persone bisognose, direttamente nel proprio studio professionale o nelle strutture organizzate dai Lions, dalla So.San o con loro convenzionate. Le prestazioni sono offerte al Comune perché possa utilizzarle a favore delle persone bisognose segnalate dagli uffici della direzione servizi sociali. Per il momento le prestazioni specialistiche previste sono quelle relative a odontoiatria, chirurgia, pediatria e dermatologia.

 L’apertura

centro affidi, sportello al meyer H

a aperto al Meyer un punto informativo del Centro affidi del Comune, che va ad aggiungersi a quello di via Palazzuolo. Il nuovo sportello è aperto tutti i primi e i terzi giovedì del mese, è presidiato da operatori del Centro affidi del Comune, vuol promuovere la diffusione della cultura dell’accoglienza e offre notizie sull’affido, non sempre così conosciuto. L’iniziativa rientra nel progetto di sensibilizzazione della cittadinanza sull’affidamento familiare e mira a trovare persone disponibili all’accoglienza di bambini e ragazzi in situazioni di difficoltà. “Affidamento vuol dire aiutare un bambino aprendo le porte della propria casa al suo mondo, ai suoi bisogni di crescita e di relazione, quando la sua famiglia si trova a vivere un periodo di difficoltà e non può rispondere pienamente ai bisogni di cura e crescita dei figli – ha spiegato l’assessore Funaro – affidamento vuol dire fare un tratto di strada insieme con la possibilità di creare un legame che rimane un riferimento affettivo ed educativo nel tempo. Con l’apertura del nuovo sportello al Meyer confidiamo che questo istituto sia sempre più conosciuto – ha aggiunto – affinché si riescano a trovare sempre più persone disponibili ad accogliere bambini e ragazzi in situazioni di difficoltà”. A Firenze, al 31 dicembre 2014, il numero degli affidi aveva registrato quota 106, di cui 77 giudiziali e 29 consensuali. Gli operatori del Centro affidi di via Palazzuolo e del Meyer raccoglieranno le disponibilità di persone singole, coppie e famiglie, accompagnandole durante tutta l’esperienza di affido tramite percorsi di formazione, sostegno professionale, scambio e mutuo aiuto fra le famiglie stesse.


Quartiere 4

#Zoom

Isolotto . Legnaia . Soffiano

Maggio 2015 | 7

 Le iscrizioni

 Lavoro

isolotto, in fila al centro per l’impiego Giovani e anziani, laureati e senza titoli: tantissime richieste. Ma alcuni servizi sono anche on line 

Andrea Tani

Numero Verde Lavoro 800.855.855

P

ersone in fila alla porta, tagliandi con il numero per mettersi in coda: funziona così davanti ai centri per l’impiego, immagine triste – eppure simbolica – dei nostri tempi. Tanti, in questi anni di crisi, si rivolgono alle strutture pubbliche alla ricerca di un lavoro e di aziende che assumono. Succede anche in via delle Torri, all’Isolotto, dove si trova una delle quattro sedi del centro per l’impiego di Firenze. Qua vengono ricevute fra le trenta e le quaranta persone in ognuna delle quattro mattine di apertura settimanale, altre venti nei due pomeriggi. E se i freddi numeri non bastano, la cosa si fa ancora più complicata se si tenta di tracciare il profilo medio di chi si presenta allo sportello: giovani e adulti, uomini e donne di mezza età rimasti senza lavoro. Persino pensionati che non arrivano a fine mese. Italiani, stranieri, alcuni senza nessun titolo di studio, altri con lauree e

specializzazioni. Ci sono ricercatori e insegnanti che si rendono disponibili per qualsiasi lavoro pur di scappare dalla precarietà. Convergono al centro anche i ragazzi che abbandonano la scuola ancor prima di adempiere all’obbligo scolastico, 16enni senza qualifiche né competenze da immettere in percorsi di completamento degli anni minimi di

All’Isolotto, in via delle Torri, c’è una delle quattro sedi del centro per l’impiego di Firenze

studio. Insomma, sono (molto) diversi i profili di chi si presenta agli sportelli. Gli operatori del centro per l’impiego si occupano dell’accoglienza e, per ciascuna persona, della compilazione della scheda anagrafica. Serve poi un colloquio, essenziale per inquadrare il settore più adatto in base alle precedenti esperienze. L’aspirante lavoratore, se ne ha

bisogno, viene seguito nella stesura del curriculum e messo alla prova sulle capacità informatiche. A quel punto è pronto per entrare nella banca dati gestita a livello provinciale. Tanti servizi, tantissime richieste, personale ridotto per evaderle tutte. Per evitare di perdere (e far perdere) tempo, però, qualcosa si può fare. Ad esempio, la dichiarazione dello stato di disoccupazione, una delle richieste più frequenti allo sportello, è uno dei maggiori servizi disponibili on line, e può quindi essere compilata direttamente a casa propria. “Quella del centro per l’impiego – spiega il presidente del Q4 Mirko Dormentoni – è una presenza fondamentale in un quartiere che vuole svolgere il ruolo di sede civica, capace di recepire tutte le necessità dei cittadini. Un servizio al quale, specialmente di questi tempi – conclude – sarebbe impossibile rinunciare”.

bambini e ragazzi, è già tempo di pensare all’estate

È

già tempo di programmare l’estate, almeno quella dei più piccoli. Dal 5 al 22 maggio sono aperte le iscrizioni ai centri estivi 2015 organizzati dal Comune di Firenze per bambini e ragazzi dai tre ai quattordici anni, divisi in turni di due settimane ciascuno nel periodo dal 15 giugno al 24 luglio. L’iscrizione può essere effettuata on line sul sito del Comune oppure all’ufficio attività educative del Quartiere, in via delle Torri 23, solo su prenotazione telefonica allo 055.055. Per le riduzioni della tariffa è necessaria l’attestazione Isee rilasciata dopo il 1° gennaio 2015. I centri si terranno alle scuole Martin Luther King, Don Milani, Niccolini e Pio Fedi. A.T.


8 | Maggio 2015

#Politica

 Al voto/1

Elezioni regionali, la prima volta del “Toscanellum”

Il 31 maggio i cittadini alle urne. Diminuisce il numero dei consiglieri, preferenze “a prova di smemorato”

1GIORNO

31 MAGGIO DALLE 7 ALLE 23

2 PREFERENZE

AL MASSIMO. UN UOMO E UNA DONNA

4 CONSIGLIERI

DA ELEGGERE A FIRENZE CITTÀ

a cura di Gianni Carpini

P

er i cittadini toscani scocca l’ora delle urne. Domenica 31 maggio si vota per eleggere il presidente della Regione e per il rinnovo del consiglio regionale. Per l’occasione debutta il “Toscanellum”, come viene chiamata la nuova legge elettorale regionale. La Toscana è ritagliata in tredici circoscrizioni: nove corrispondono alle province. Firenze è divisa in quattro: la città (dentro i confini comunali), Mugello-Valdisieve-Valdarno-Chianti, Empolese Valdelsa, Piana fiorentina. Ecco cosa cambia.

40 DA ELEGGERE Dopo l’ultimo consiglio regionale della “vecchia gestione” in aula sono entrati gli operai che hanno smontato le poltrone. Secondo le nuove regole a sedere nel “parlamentino” di Palazzo Panciatichi saranno quindici consiglieri regionali in meno: con queste elezioni scendono da 55 a 40 e perdono il vitalizio. DOPPIO TURNO La Toscana introduce il ballottaggio nelle elezioni regionali, un po’ come succede per i sindaci. Se nessuno dei candidati governatori dovesse superare il 40 per cento dei voti si andrà al ballottaggio tra i due che si sono piazzati meglio. Il secondo turno sarebbe il 14 giugno. I cittadini eleggono direttamente il presidente

della Regione, ma possono votare in modo disgiunto, ovvero scegliere il candidato governatore di uno schieramento e i consiglieri di un’altra coalizione. PREFERENZE Per scegliere i consiglieri regionali tornano le preferenze “a prova di smemorato”: i nomi dei candidati sono prestampati sulla scheda. Non è più necessario, insomma, scrivere di proprio pugno il cognome del prescelto, ma basta tracciare una X sul quadrato a fianco del candidato o della candidata. Ogni elettore può indicare al massimo due preferenze: in questo caso è necessario scegliere un uomo e una donna, secondo la regola dell’alternanza di genere. In caso contrario la seconda preferen-

za, quella che in elenco arriva dopo, è annullata. In alternativa, i partiti hanno la possibilità di presentare un listino bloccato: in questo caso sulla scheda, sotto il simbolo, ci sarà la scritta “Lista regionale presente”, ma non i nomi delle candidature “blindate”. SOGLIE DI SBARRAMENTO Per conquistare almeno un posto in consiglio regionale i partiti devono superare diverse soglie. Il 3 per cento dei voti validi è il limite da guadare per i partiti dentro una coalizione, che a sua volta deve andare oltre il 10 per cento. Per i partiti che corrono da soli il tetto minimo è del 5 per cento. PREMIO DI MAGGIORANZA Chi supera il 45 per cento dei voti al

COSA SERVE TESSERA ELETTORALE DOCUMENTO DI IDENTITÀ VALIDO primo turno si assicura un premio di maggioranza, che garantisce di avere almeno il 60 per cento dei seggi nel parlamentino toscano: in pratica 24 consiglieri su 40. Se invece le preferenze sono tra il 40 e il 45 per cento, il premio di maggioranza permette di arrivare al 57,5 per cento dei seggi. Tradotto: 23 consiglieri di

maggioranza. È comunque prevista una soglia di garanzia per le minoranze, nel caso in cui un candidato presidente raccolga percentuali “bulgare”: ad esempio se il governatore viene eletto con oltre il 65 per cento dei voti, l’opposizione avrà sempre garantiti 14 seggi (il 35 per cento del totale).

 Le istruzioni

Un election day lungo sedici ore U

n solo giorno per votare, con un orario più lungo. L’election day è fissato per domenica 31 maggio, dalle 7 alle 23 (nelle precedenti consultazioni i seggi chiudevano un’ora prima). Si vota per scegliere il presidente della Regione (che viene eletto direttamente dai cittadini) e per il rinnovo del consiglio regionale. Per votare sono necessari la tessera elettorale, rilasciata dal Comune, dove è specificato il seggio in cui recarsi, e un documento di identità valido.

O ORARI: Lun - Sab 9.30-12.30 Lu 15.00-19.00 Lu Lunedì mattina chiuso siamo anche a: SIGNA - PISTOIA - M. DI CARRARA


#Politica  Al voto/2

Maggio 2015 | 9

IL PRESIDENTE USCENTE

corsa a sette per la presidenza Chi sono e su cosa puntano i candidati governatori

È

corsa a sette per la poltrona di presidente della Regione. Il governatore uscente Enrico Rossi si ricandida (sostenuto da Pd e lista Il popolo toscano) puntando sulle politiche in favore dei giovani (il progetto “Giovani sì” è un suo cavallo di battaglia), lavoro, sanità e trasporto pubblico locale. Cinquantasei anni, nato a Bientina, prima di ricoprire la carica di presidente della Regione è stato assessore alla sanità sotto la “gestione” Martini e, prima ancora, sindaco di Pontedera. “Sì – Toscana a Sinistra”, il raggruppamento di partiti e liste civiche tra cui Sel, Un’altra città e Rifondazione, mette in campo Tommaso Fattori, fiorentino classe 1971, già fondatore del Forum dell’acqua e organizzatore del primo Forum Sociale Europeo. Reddito minimo, rifiuti zero e gestione pubblica dell’acqua sono alcune delle sue battaglie. Dall’altra parte dello schieramento, Forza Italia ha scelto per la corsa in Toscana Stefano Mugnai, 46enne aretino, consigliere regionale uscente, che ha messo nel mirino il sistema sanitario toscano. In passato ha lavorato in Regione e in Palazzo Vecchio, dove è diventato responsabile giuridico. L’asse Lega Nord-Fratelli d’Italia ha invece trovato un accordo dopo il summit Salvini-Meloni: il candidato comune è Claudio Borghi, 45 anni, milanese, guru economico del Carroccio, anti-euro e anti-Renzi, che punta il dito contro le politiche sull’immigrazione. Al centro c’è l’alleanza di area popolare, tra liste civiche, Udc e Ncd, che hanno trovato il loro candidato governatore in Giovanni Lamioni (lista “Passione per la Toscana”), imprenditore maremmano 53enne e vicepresidente dell’unione italiana delle camere di commercio. Tra i capisaldi del suo programma ci sono il sostegno alle imprese, soprattutto quelle piccole, la dismissione del sistema burocratico considerato ormai troppo costoso e più servizi. Fuori dalla dialettica sinistra-destra c’è il Movimento 5 stelle: Giacomo Giannarelli ha vinto le consultazioni on line dei pentastellati e sarà lui a correre per la Regione. Grillino della prima ora, 36 anni, carrarese, è consulente energetico con un passato da imprenditore artigiano. Acqua pubblica, mobilità sostenibile, un nuovo piano di sviluppo rurale, eliminazione dei ticket sanitari aggiuntivi e scuola pubblica per tutti sono alcuni dei temi forti della campagna del M5S in Toscana. In corsa anche Gabriele Chiurli, aretino, classe 1965, consigliere uscente del gruppo misto, ex Lega, che ha fondato un movimento autonomo (Democrazia Diretta) con l’obiettivo di introdurre una reale partecipazione dei cittadini al processo legislativo, sposando l’idea del referendum popolare con cui gli elettori possano votare le leggi.

ENRICO ROSSI GLI SFIDANTI

CLAUDIO BORGHI

GABRIELE CHIURLI

TOMMASO FATTORI

GIACOMO GIANNARELLI

GIOVANNI LAMIONI

STEFANO MUGNAI


10 | Maggio 2015

#Un mese in una pagina

 Le possibilità

 Lo studio

turisti a casa nostra tra gite, app e musei

L

in tram a sesto, campi e bagno a ripoli a tramvia fino a Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Bagno a Ripoli “s’ha da fare”. Un sistema tramviario che da Firenze si estenda fino a quei comuni limitrofi è “fattibile e sostenibile”: a dirlo è uno studio realizzato dai tecnici degli enti pubblici coinvolti e presentato lo scorso mese. Studio che ha riguardato le future linee della tramvia che andranno ad aggiungersi alla linea 1, già in esercizio, e alla 2 e 3.1, in corso di realizzazione, e che – viene spiegato – “ha stabilito la fattibilità e sostenibilità del progetto dal punto di vista ambientale, territoriale ed economico-finanziario”. Le nuove linee andrebbero a completare il sistema tramviario fiorentino con la sua estensione verso i tre comuni dell’area metropolitana: il completamento, già in corso di progettazione, è costituito dalla cosiddetta “alternativa al centro storico” della linea 2 (viale Lavagnini, piazza della Libertà, piazza San Marco), dalla linea 3.2 (Rovezzano, piazza della Libertà, Bagno a Ripoli) e dalla linea 4 (Leopolda, le Piagge). A questo scenario si aggiungono quindi le estensioni verso Sesto, Campi e Bagno a Ripoli. Svolto sulla base di un accordo di programma sottoscritto nell’aprile 2014 dalla Regione Toscana e dai Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, lo studio è stato redatto da un pool formato da tecnici e amministrativi della Regione e dei quattro Comuni interessati. Lo scenario così prospettato disegna per il 2030 un nuovo modello di mobilità sostenibile nell’area fiorentina, con poco più di cinquanta chilometri di tramvia che trasporteranno 85 milioni di passeggeri all’anno.

 Servizi

i certificati? anche in tabaccheria I Sara Camaiora

Per i fiorentini tante occasioni per riscoprire la propria città

M

aggio, temperature gradevoli, giornate di sole. Come ogni anno, attraversare il centro vuol dire farsi largo tra una folla di visitatori arrivati da ogni parte del mondo. Ma anche i fiorentini possono vivere da “turisti” la propria città: le opportunità non mancano. Per gli appassionati di arte è intanto bene ricordare che ogni prima domenica del mese tutti i musei, civici e statali, sono visitabili gratuitamente. Ed è inoltre disponibile, per i residenti dell’area metropolitana, un nuovo abbonamento annuale per entrare nei musei civici al costo di 40 euro, con lo sconto del 20% sul biglietto delle mostre che si tengono nelle strutture comunali. Chi – vista la stagione – preferisce invece trascorrere le giornate all’aria aperta, facendo un po’ di esercizio fisico senza dimenticare le bellezze della città, può scaricare la app “Firenze The Walking City” e consultare i sette percorsi base e gli undici collegati proposti, più o meno difficili a seconda del proprio allenamento, che si snodano lungo ben 97 km, ognuno con precise caratteristiche: si può scegliere di percorrere il versante collinare dall’Oltrarno a San Niccolò, le colline di Settignano per arrivare al parco del Mensola, o ancora di attraversare i due polmoni verdi di Cascine e Argingrosso. La app fornisce tutte le indicazioni necessarie: a chi è adatto il percorso (con specifiche per famiglie con bambini), tipologia del fondo, pendenze, presenza di marciapiedi e sedi pedonali protette, tipologia di allenamento. Sempre con l’obiettivo di far conoscere meglio la città, stavolta a bambini e ragazzi, nasce il progetto “My Place”, voluto da museo degli Innocenti, musei di Fiesole e fondazione Primo Conti, che prevede itinerari tematici per gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado per mettere in relazione lo stretto legame fra Firenze, Fiesole e i loro musei. Bambini e ragazzi possono scoprire così il patrimonio culturale dei due comuni, realizzando cartoline dedicate ai luoghi preferiti per poi, a loro volta, guidare i loro coetanei in visita. Sono invece dedicati a parchi e giardini i due progetti “Bibliopassi” e “Verdepassi”: il primo, partito il 28 marzo, con otto passeggiate nel verde cittadino intervallate da letture, il secondo, che si inserisce all’interno di Firenze The Walking City, prevede tre domeniche (17 maggio, 7 giugno e 12 ottobre) alla scoperta dei giardini di piazzale Michelangelo, del giardino di Boboli e delle mura di Firenze, del giardino dell’Orticultura, del parco di Villa Fabbricotti e della collina di Montughi. Siete pronti a trasformarvi in turisti per un giorno?

TRASLOCHI NAZIONALI SOPRALLUOGHI DA PARTE DI PERSONALE QUALIFICATO MONTAGGIO E SMONTAGGIO ARREDI MOVIMENTAZIONE CARICHI PESANTI (ES. PIANOFORTI E CASSEFORTI) FORNITURA MATERIALE DA IMBALLO RICHIESTA PERMESSI DI SOSTA E DI CARICO E SCARICO SCALE AEREE PER OGNI ESIGENZA POLIZZE ASSICURATIVE A COPERTURA DI OGNI RISCHIO

l certificato di residenza si può richiedere in tabaccheria, ma non solo. È partito il progetto “Reti diffuse”, il cui obiettivo è facilitare l’accesso ai servizi anagrafici e demografici e renderli sempre più vicini ai cittadini. Il tutto grazie alla collaborazione di associazioni, centri di volontariato, attività economiche e altre realtà presenti sul territorio, che diventano sportelli a cui richiedere i certificati più utilizzati, come quelli di famiglia, residenza e contestuale. Già da alcune settimane nel quartiere 3 i certificati si possono chiedere alla Misericordia del Galluzzo e al circolo “La Rinascente” di Cascine del Riccio, oltre che in alcune tabaccherie di altri quartieri. Ma il progetto è destinato a ulteriori estensioni nelle varie zone della città, con altri punti che aderiranno all’iniziativa e ai quali gli abitanti potranno rivolgersi per ottenere i certificati senza doversi recare ai punti anagrafici. “Questo servizio innovativo è una ulteriore testimonianza della vicinanza dell’amministrazione ai cittadini”, ha sottolineato l’assessore all’organizzazione e decentramento Federico Gianassi. I presidenti dei cinque Quartieri fiorentini, Maurizio Sguanci, Michele Pierguidi, Alfredo Esposito, Mirko Dormentoni e Cristiano Balli, si sono attivati per sollecitare il territorio nel contribuire a questo progetto. “Quello dell’anagrafe è stato in questi ultimi anni uno dei nodi più importanti nel rapporto fra amministrazione e cittadini – spiegano i presidenti – il fatto che si sia implementata in ogni territorio la presenza dei servizi anagrafici e l’ulteriore sforzo per costruire una rete diffusa di punti anagrafici che inizia a prendere forma, fa parte di quel progetto più grande che vede il Quartiere, nel suo complesso, come sportello al cittadino”.

 Il piano

le strisce pedonali si rifanno il look R

estyling per 5.200 attraversamenti pedonali in città. Ha preso il via a fine marzo il piano di rifacimento della segnaletica orizzontale, con particolare attenzione alle strisce per attraversare la strada. “Come avevamo annunciato qualche mese fa – ha spiegato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – sono partiti i lavori nell’ambito del piano che prevede, complessivamente, il rifacimento di 5.200 attraversamenti pedonali tra quest’anno e l’inizio del prossimo. Gli addetti della Sas sono già intervenuti in zona Gavinana-viale Europa, all’Isolotto, in via Canova e nella zona di via Pier Capponi, solo per citarne alcune. E i lavori continueranno a ritmo serrato per rispettare gli obiettivi che ci siamo posti e per dare una risposta alle segnalazioni dei cittadini”. Le nuove strisce saranno realizzate con materiale termoplastico, più resistente rispetto al vecchio prodotto utilizzato e alle tradizionali vernici, e che presenta vantaggi quali una maggiore velocità nella posa e riapertura al traffico delle strade in minor tempo, una maggiore durata (fino a tre anni di garanzia contro i sei mesi della vernice) e resistenza alle sollecitazioni dovute al passaggio dei mezzi pesanti come autobus e camion.

TRASLOCHI INTERNAZIONALI SPEDIZIONI TERRESTRI, AEREE E MARITTIME Curiamo ogni aspetto del trasloco: dalla gestione di tutte le procedure burocratiche e doganali previste alla copertura assicurativa “All Risk”, dall’esecuzione materiale del trasloco all’assistenza all’estero tramite un network di aziende qualificate

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#Lettere&Rubriche

Lettere Fate sentire la vostra voce a redazione@ilreporter.it LA MANUTENZIONE DI VIA CADUTI DI CEFALONIA

tere a cui diamo spazio questo mese – dello stato del manto stradale. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it Via Caduti di Cefalonia... “tutti giù per terra!!”. Non è la prima volta che vedo inciampare e cadere signore in L’ASFALTO DI via Caduti di Cefalonia. Lo stato di PIAZZA OBERDAN degrado della via fa cadere anche Spett. Redazione in una malinconica sensazione di Vorrei portare alla vostra attenzioabbandono da parte dell’ammini- ne e a quella della nostra Ammistrazione nei nostri confronti. Le due nistrazione Comunale lo stato del signore, che ho visto cadere, sono manto stradale di Piazza Oberdan. inciampate nelle buche del manto È costellato di buche e avvallamenti stradale provocate dalle radici degli che sono un grosso rischio per chi alberi. Per inciso: la colpa non è de- transita in bicicletta e motorino. Una gli alberi, ma della mancata manu- o due volte l’anno vengono fatti dei tenzione del manto stradale ormai “rattoppi” con un po’ di bitume, che assente da decenni. La cosa è già durano poco e peggiorano ancora di stata da me segnalata alle autorità più la situazione, senza contare le competenti, Asl e Polizia Municipa- varie “ferite” lasciate da interventi le, con documentazione fotografiche per allacci e perdite varie. Pochi anni allegate: i delimitatori delle aiuole di- fa è stato ristrutturato il piccolo giarvelti, lo stato del manto stradale e la dino e posizionate nuove panchine, pessima maleodorante vetustà dei fioriere e illuminazione. Ma adesso cassonetti. Non ho avuto nessuna sarebbe proprio necessaria una risposta! Spesso un cittadino non si manutenzione radicale al fondo straaspetta una spiegazione dalle am- dale considerato che è una strada ministrazioni, ma un semplice: “Ab- di grande scorrimento e gli autobus biamo ricevuto la sua segnalazione, n. 6 la percorrono nei due sensi e grazie”. La cosa curiosa di questi ulti- quando transitano sul fondo dissemi mesi, è l’aver visto rifare, seguen- stato trema tutta la piazza. Alcune do l’andamento tortuoso del manto strade che confluiscono in Piazza stradale, le strisce di delimitazione Oberdan sono state completamente dei parcheggi, un vero spasso; riasfaltate con asfalto fonoassorbensembrava di essere ubriachi, tra un te e drenante, possibile che Piazza misto di vertigine e disorientamento Oberdan non si meriti lo stesso tratdi linee bianche e blu che salivano tamento? Invito la Vostra redazione e scendevano. La strada non è un e il Presidente del Q2 Michele Pierviso screpolato da sistemare con guidi a effettuare un sopralluogo. un po’ di trucco! Spero di non aver Saluto e ringrazio per la vostra atoffeso nessuno con queste mie due tenzione L.R. righe, è solo una sana provocazione, indirizzata spero a sensibilizzare chi è deputato a prendere decisioni in “PISTA PEDOmerito e nel contempo abbia buona CICLABILE, MANCA volontà di attingere là dove i cittadini L’ILLUMINAZIONE” possono esprimersi liberamente (il Dopo anni di lavoro lungo gli argini Reporter) e là dove spesso germina del Mugnone, tratta da piazza Puccini e si diffonde un po’ di senso civico. all’Indiano, sono in via di ultimazione i lavori del rifacimento degli argini e del Grazie U. Stefanelli relativo allargamento dell’alveo del torrente. Contestualmente è stata realizzata una pista pedo-ciclabile lungo Caro lettore, ogni mese riceviamo diverse segna- l’argine dx con accesso da più punti lazioni di cittadini che vogliono porre (piazza Puccini, via Leoncavallo, via l’attenzione su questa o quella stra- Respighi, via del Barco...) che è stata da, chiedendo che vengano effet- aperta da qualche settimana e viene tuati interventi. Su questo numero de utilizzata da ciclisti, da gente che porIl Reporter pubblichiamo due lettere ta il cane a passeggio, persone che su questo argomento, la sua – che fanno una passeggiata lontana dai ruaccende i riflettori sulla situazione di mori e dal traffico: tutto questo molto via Caduti di Cefalonia – e, qua di positivo. A mio parere e non solo mio seguito, quella di un altro lettore, che è rimasto aperto ed in sospeso una evidenzia invece lo stato del manto grave mancanza: questa pista non è stradale di piazza Oberdan. Una stra- illuminata e questo rappresenta un da e una piazza diverse che si tro- grave handicap per la fruibilità del vano in zone diverse della città, ma servizio senza contare sulla sicurezza che a detta dei residenti necessitano dei residenti, soprattutto ai piani terra della stessa manutenzione, in primo (quale io sono) lungo la suddetta piluogo per aumentare la sicurezza sta ciclabile. In effetti a sera inoltrata di coloro che vi transitano, a piedi si sentono persone che passano (chi o con altri mezzi. Proprio nel nome con una pila in mano, altri nella più della salvaguardia degli utenti della completa oscurità) senza aver chiaro strada, ha intanto preso il via in città quali siano le loro reali intenzioni. La il piano di rifacimento delle strisce mia lettera è volta a sensibilizzare chi pedonali (come riportato nell’articolo di dovere sulla necessità di complepubblicato alla pagina qui accanto). tare questa opera, come già è stato Piano che, secondo quanto spiegato fatto nella tratta pedo-ciclabile fra via da Palazzo Vecchio, vuol dare una Piemonte e via del Pesciolino e pure risposta proprio alle segnalazioni dei quella tra via Baracca e via di Novoli cittadini, particolarmente utili in tema (dall’altro lato di viale Redi). di sicurezza, che si parli di attraver- Cordialmente Paolo P. samenti pedonali o – come nelle let-

Editoriale dalla prima

Se dunque questo sarà un mese all’insegna dell’importante appuntamento con le urne, non va però dimenticato (e d’altronde sarebbe impossibile farlo, basta mettere il naso fuori di casa) che a maggio la bella stagione comincia a farsi sentire davvero, sia dal punto di vista climatico che da quello degli eventi in programma. Dal 30 aprile, con la Notte bianca, è iniziata ufficialmente la nuova Estate fiorentina, quest’anno lunga eccezionalmente sei mesi (fino al 31 ottobre) in concomitanza con l’Expo 2015. E se, complici le giornate che si sono fatte più lunghe, la voglia di stare all’aperto aumenta, a Firenze non mancano le possibilità per svestire (per un giorno o anche soltanto per qualche ora) i panni del cittadino e indossare quelli del turista. Sì, perché chi l’ha detto che le (tante) bellezze di casa nostra debbano essere “riservate” soltanto ai forestieri? E allora ecco che questo mese, sul nostro giornale, accendiamo i riflettori sulle opportunità che i fiorentini hanno per (ri)scoprire la propria città, in uno di quei periodi dell’anno in cui riesce a dare il meglio di sé. Fra entrate gratuite nei musei, abbonamenti riservati ai residenti, progetti, percorsi e passeggiate tra i tesori del capoluogo, non resta che scegliere da dove partire. E a proposito di “partenze”, è da poco scattata – come detto – l’Estate fiorentina 2015, il cartellone di eventi che accompagnerà i cittadini ben oltre il termine della stagione, fino ad autunno inoltrato. Tra gli obiettivi di quest’anno c’è quello di “accendere” con iniziative e appuntamenti l’intera città, coinvolgendo non soltanto il centro ma tutti i quartieri, fino alle periferie, per valorizzare in questo modo anche spazi “inusuali”. Così, su questo e sui prossimi numeri de Il Reporter seguiremo e illustreremo passo dopo passo, zona per zona, il programma dell’Estate fiorentina, per accendere le luci su quei luoghi che vogliono tornare a essere protagonisti e per non perdere quello che avviene (e avverrà) nei cinque quartieri della città nel corso dei mesi più caldi. Perché quest’anno i fiorentini possano vivere l’estate fin sotto casa. O quasi.

Pungiglione

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Rotostampa - Firenze (FI)

Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 24 del 4 maggio 2015. N° reg 5579

A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

IL TROFEO MARZOCCO AL MUSEO FRA MILLE ANNI: IL MISTERO DELLA TAZZA NUMERO 22

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ei musei capita spesso di vedere esposti piatti, scodelle, bicchieri che hanno un valore inestimabile perché risalgono a mille anni fa. Se continua questa abitudine fra mille anni al museo i visitatori ci troveranno i nostri piatti e i nostri bicchieri. Io già immagino una lunga coda di visitatori ferma davanti alla tazza che uso tutte le mattine per fare colazione. Gli storici si interrogheranno perché sia sbertucciata: è stata l’azione corrosiva del tempo? Macché, le ho tirato una gomitata e m’è finita per terra. Orca miseria! I chimici analizzeranno la mia tazza e ci troveranno dentro resti di frumento e per questo penseranno che noi coltivavamo il grano in piccoli recipienti. Chi glielo spiega che a colazione mangiavo semplicemente le fette biscottate?! E quel numero scritto sulla tazza, 22, a cosa si riferisce? Sarà il numero di volte che era consentito fare colazione con quella tazza? 22 sarà il nome dell’ominide che la utilizzava? No. I miei figlioli mi hanno regalato la tazza della Fiorentina, 22 è quella con la maglia di Giuseppe Rossi! Tra mille anni ai nostri futuri eredi tutto sembrerà più incomprensibile perché il tempo, soprattutto quando è lungo, crea su ogni cosa un alone di mistero: “I nostri antenati le chiamavano tazze ma non erano tutte uguali fra loro. Alcune infatti erano dotate di un tasto che permetteva loro di riempirsi temporaneamente di acqua, le altre invece non avevano questa opzione. Perché? Cos’è questo mistero?”. Non c’è nessun mistero: semplicemente una è la tazza del water. L’altra è per farci colazione. Possibile vi si debba spiegare tutto! Non diamo per scontato che un domani le persone saranno più intelligenti di noi! Anzi, in politica si sente dire spesso: “Noi siamo il nuovo che avanza!”. E spesso sono peggio del vecchio! ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista

Web andreamuzzi.it Il Reporter del Q4 raggiunge le famiglie del quartiere 4 di Firenze

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Maggio 2015 | 11

del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

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el mese di maggio quando regnano sovrani i profumi ed i colori dei fiori nelle campagne intorno a Firenze, nel cuore della città, piazza della Signoria si apre ad una miriade di colori che fluttuano con armonica eleganza. I colori del maggio nel centro cittadino sono quelli dell’antico ed affascinante “gioco delle bandiere”: bandiere che volano, lanciate con maestria, nel corso del prestigioso Trofeo Marzocco, un’importante gara quadrangolare fra gruppi di Sbandieratori di città italiane che da ventidue anni si svolge a Firenze. Il Trofeo si articola in due distinte discipline: la “Piccola squadra”, che impegna un limitato numero (da quattro a sei sbandieratori), e la “Grande squadra”, con esercizi solitamente più articolati e di grande effetto spettacolare eseguiti da un minimo di otto alfieri. Sempre nell’ambito della manifestazione viene assegnato anche un premio speciale al miglior gruppo di Musici che accompagnano gli esercizi. Dalla comparazione di queste tre classifiche viene infine assegnato dalla giuria il Trofeo Marzocco. Questo trofeo, rappresentato da un leone accosciato che sorregge con una zampa lo scudo col giglio, era un’insegna della Repubblica Fiorentina, simbolo di potenza e giurisdizione del quale i fiorentini andavano particolarmente orgogliosi. Infatti, il Marzocco era considerato come il talismano porta fortuna della Repubblica, ed era tale l’amore per il “re della foresta” che, scolpiti in pietra o marmo, i leoni venivano eretti in tutte le terre soggette al dominio di Firenze e nella stessa città gigliata dove si possono ancora vedere anche nella Loggia dei Lanzi e nel Palazzo Vecchio, sul quale domina quello dorato e rampante posto sull’asta della torre d’Arnolfo, che indica la direzione del vento. I tanti Marzocchi, simbolo del popolo fiorentino oltre che di potenza e di forza, non erano però soltanto riprodotti in pitture e sculture ma, a spese del Comune per grandezza e prestigio della Repubblica anche tenuti viventi, ben custoditi in un “serraglio” che nel 1285 era presso il palazzo del Bargello. Tale serraglio fu poi spostato nei pressi del Battistero e, nel 1319, realizzato al lato del Palazzo dei Priori fino a quando non fu eretta l’omonima loggia assai più conosciuta con i nomi di Loggia dell’Orcagna – dal suo autore – o dei Lanzi dal corpo di guardia formato da soldati lanzichenecchi, al tempo del granduca Cosimo I de’

Medici. Dal 1350 i leoni furono di nuovo trasferiti in un vasto ambiente sul retro del Palazzo della Signoria, nella strada che tuttora porta il nome di via dei Leoni. I fiorentini erano orgogliosi del grande consumo di carne che occorreva per il mantenimento di quelle fiere e seguivano sempre con interesse tutto ciò che riguardava quegli animali. Fra i diversi sigilli usati nella Cancelleria della Repubblica Fiorentina per convalidare le scritture interne e con l’estero, uno di questi portava la raffigurazione del Marzocco, e venne in uso dopo la vittoria dei Guelfi sui Ghibellini. A titolo di curiosità va detto che i Ghibellini fuorusciti da Firenze, ne incisero uno proprio che rappresentava Ercole a cavallo del leone, nell’atto di sganasciargli la bocca, con intorno la scritta “Sigillum Parte Ghibellinorum de Florentia”. I fuorusciti intesero così rappresentare il popolo fiorentino nell’Ercole e nel leone domato il Guelfo Marzocco, che però non riuscirono mai a sottomettere. Il Trofeo Marzocco della XXII Edizione, si svolge il 1° Maggio 2015 alle ore 15,30 in piazza della Signoria. A questa edizione partecipano Bandierai degli Uffizi di Firenze – Toscana, Sbandieratori e Musici Maestà della Battaglia – Quattro Castella (Re) – Emilia Romagna, Sbandieratori di Soriano (Vt) – Lazio, Sbandieratori Contrada della Cerva di Noale (Ve) – Veneto. La giuria si esprime sull’assegnazione dei seguenti premi: premio “Filippo Galli” Critica (per la prima volta); premio “Leonardo Artusi” Storicità; premio “Armido Morellato” Musica; premio per l’esecuzione Piccola Squadra; premio per l’esecuzione Grande Squadra; premio per il Terzo Classificato Trofeo Marzocco 2015; premio per il Secondo Classificato Trofeo Marzocco 2015; premio per il Primo Classificato Trofeo Marzocco 2015. Sempre nella suggestiva cornice di piazza della Signoria, domenica 17 maggio 2015 alle ore 15,30, ci sarà la prima edizione del Trofeo Marzocchino 2015, gara amichevole fra piccoli Sbandieratori. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

Web artusi.net


12 | Maggio 2015

#Cultura  Agenda

 Per Expo

“magnificent”, l’arte diventa hi-tech Palazzo Vecchio ospita la video-installazione creata da Felice Limosani e narrata da Bocelli Enrica Cinaschi

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on è una mostra, non è un documentario né un film. “Magnificent” è un’esperienza emozionale, una video-installazione pensata e diretta dal creativo Felice Limosani e raccontata dalla voce fuori campo del maestro Andrea Bocelli. Fino al prossimo 31 ottobre c’è un motivo in più per visitare Firenze e le sue sorprendenti bellezze. Palazzo Vecchio, che da sette secoli racchiude la storia della città, oggi aggiunge un nuovo tassello a questo racconto, ospitando l’opera digitale nella Sala d’Arme. “Magnificent – l’incredibile storia della bellezza che ha rivoluzionato il mondo” è un’esperienza visiva e sonora vicina ai nuovi linguaggi espressivi a metà tra l’animazione d’autore e la video-installazione artistica. Nell’idea di Limosani, le principali opere pittoriche e scultoree del Rinascimento sono state elaborate con tecniche digitali, prestandosi a uno sguardo ine-

La Sala d’Arme sarà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 19 (il giovedì dalle 9 alle 14) fino al 31 ottobre

dito, coinvolgente e contemporaneo. Un’avvincente sequenza di episodi e aneddoti realmente accaduti, rappresentati simbolicamente in una trama che lascia spazio alla riflessione, con un messaggio di grande attualità: la magnificenza dell’uomo. Per rendere possibile la fruizione dell’installazione, le pareti delle volte della Sala d’Arme sono state trasformate in schermi monumentali, rendendo l’impatto visivo emozionale, immersivo e totalizzante. La spettacolarità delle proiezioni, l’io narrante del maestro Andrea Bocelli, che ha prestato la sua voce per questa speciale iniziativa, e la colonna sonora spazializzata che dà un’impressione avvolgente, accompagnano lo spettatore in una vera esperienza che parla al cuore e all’immaginazione. Un progetto rivolto a tutti, pensato per essere fruito da un pubblico di ogni età e una programmazione intervallata ogni trenta minuti in italiano e in inglese (la durata

Web magnificentfirenze.it

di ciascuna proiezione è di venti minuti). L’associazione Mus.e si è occupata dell’organizzazione del progetto, il Comune di Firenze lo ha fortemente sostenuto, promuovendolo tra i principali eventi fiorentini di questa stagione, con il patrocinio di Expo Milano 2015 e della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Magnificent – ha spiegato il sindaco Dario Nardella – è un omaggio all’arte e alla creatività che Firenze offre al mondo. L’Umanesimo non ha segnato solo un’epoca, ma un modo di concepire il mondo, mettendo al centro l’uomo e il suo saper fare”. Lo spettacolo creato da Limosani, che ha al suo attivo collaborazioni per il Louvre di Parigi, Palazzo Strozzi, il Padiglione Mies Van der Rohe a Barcellona e la White Chapel Gallery a Londra, è proposto in due lingue per agevolare la fruizione anche da parte dei turisti stranieri.

 Il festival

 La kermesse

 Il luogo

i 22 anni di fabbrica europa

artigianato e palazzo, l’abilità di novanta maestri in mostra per quattro giorni

il giardino dell’iris riapre i cancelli (una sola volta l’anno) e si svela alla città

S

È

F

esteggia il suo ventiduesimo compleanno Fabbrica Europa, il festival dedicato alle arti performative che riunisce a Firenze il meglio di teatro contemporaneo, musica e teatro danza, sotto il grande cappello di un format ormai consolidato e conosciuto in tutta Europa, in programma fino al 3 luglio. Il segno dei tempi che cambiano è dato anche dal variare – già da qualche edizione – delle location, che non si limitano più alla sola Stazione Leopolda (che pure si è dimostrata una meravigliosa “casa” per il festival), ma si allargano al Teatro Cantiere Florida al Goldoni, al Museo Novecento, al complesso delle Murate, all’Istituto Francese e al Teatro Verdi, fino a varcare i confini fiorentini e sbarcare al Teatro Era di Pontedera, approdo toscano delle avanguardie teatrali contemporanee. Molte le sorprese in programma nei prossimi mesi, che come al solito vedranno arrivare moltissime produzioni internazionali in riva all’Arno. Qualche esempio? È presto detto: in “Empty moves” (1415 maggio, Stazione Leopolda) il coreografo Angelin Preljocaj si appoggia sulla registrazione di Empty words di John Cage e mischia il materiale sonoro del compositore americano alle reazioni ostili degli spettatori dell’epoca per creare una sbalorditiva ricerca sul movimento. E ancora in prima assoluta arriva “Epica Etica Etnica Pathos”, che ripropone al pubblico il disco del 1990, a venticinque anni dalla realizzazione, mettendo insieme i quattro componenti storici Gianni Maroccolo, Massimo Zamboni, Francesco Magnelli e Giorgio Canali, le due voci femminili Ginevra Di Marco e Angela Baraldi e alcuni tra i più interessanti musicisti e cantanti delle generazioni successive (16 maggio, Leopolda). Da non perdere Trees, l’installazione/perfomance di Cristina Caprioli, protagonista della scena coreografica scandinava (14-16 maggio, Leopolda). E se al Cantiere Florida va in scena il lavoro della coreografa toscana Luisa Cortesi, invitata dalla prestigiosa Korea National Contemporary Dance Company a creare una pièce per la danzatrice Cha Jin-Yeob (25 giugno), il festival si chiude con una coproduzione di Opera di Firenze e della stessa compagnia coreana che, insieme, presentano in prima europea Bul-ssang, coreografia di Aesoon Ahn che mischia danza, arti marziali e pop art (26-27 giugno, Teatro Goldoni).

Uno scatto tratto dal Ballet Preljocaj - Empty Moves ©Jean-Claude Carbonne

Web fabbricaeuropa.net Tel. 055.2638480

pegne ventuno candeline Artigianato e Palazzo, dal 14 al 17 maggio al Giardino Corsini, eccezionalmente aperto al pubblico per l’occasione. In mostra per quattro giorni, con orario continuato dalle 10 alle 21, l’abilità di novanta maestri artigiani provenienti dall’Italia e dall’estero. Tra i viali fioriti del giardino all’italiana realizzato da Gherardo Silvani, le limonaie e la Loggia del Buontalenti, gli artigiani daranno dimostrazioni dal vivo delle loro affascinanti tecniche e realizzeranno preziosi manufatti di fronte agli sguardi attenti del pubblico. Fabbri, soffiatori del vetro, intagliatori, rilegatori, maestri ceramisti, intrecciatori di paglia, orafi, argentieri, liutai, sarti e molti altri. In programma anche la “Mostra Principe” dedicata alla cartiera Fabriano, la telecronaca live a cura di dieci giovani blogger selezionati per l’occasione e il progetto “Ricette di Famiglia”, in collaborazione con Richard Ginori.

un posto magico, dove tutti i fiorentini amano tornare. Sarà perché è aperto solo un mese all’anno, sarà perché è un tripudio del fiore simbolo di Firenze, ma il giardino dell’Iris è un luogo davvero speciale in cui trascorrere una bella giornata di sole. Il momento dell’anno in cui i suoi cancelli vengono aperti al pubblico è finalmente tornato, e fino al 20 maggio sarà possibile vedere dal vivo la distesa di colori affacciata sulla città del giglio (che si chiama così non a caso). Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 con ingresso gratuito, il giardino è curato dalla Società italiana dell’iris, che nel 1957 diede vita a quest’angolo di eden per ospitare il concorso internazionale dedicato al giaggiolo più bello. Oggi il piccolo parco ospita un’enorme varietà del fiore ed è una tappa imperdibile per studiosi, botanici, ibridatori e innamorati di Firenze. A due passi dal piazzale Michelangelo.

Rose, colonne sonore e gli “auguri” a dante: I mille e un evento del mese di maggio

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aggio mese delle rose... e poi di concerti, anniversari e spettacoli da appuntarsi sul calendario. Si parte con il concerto di Marco Mengoni il 12 maggio al Mandela Forum, seguito a ruota da Marco Masini il 14 e Sergio Caputo il 15, questi ultimi in scena all’Obihall. Si torna al Mandela Forum per un appuntamento da non perdere (già segnalato anche sul numero di aprile de Il Reporter) sabato 16 con Ennio Morricone (nella foto), il compositore più amato dai cineasti (e non solo) che dal podio del palazzetto fiorentino ripercorrerà la sua storia musicale, dalla collaborazione celeberrima con Sergio Leone alle composizioni più recenti e sofisticate. A metà mese altro appuntamento importante per Firenze e non solo: partono le celebrazioni per il 750esimo anniversario della nascita di Dante Alighieri, che il Comune di Firenze ha deciso di festeggiare con una serie di letture e iniziative ad hoc (per informazioni www. comune.fi.it, oppure sarà possibile scoprire gli aggiornamenti anche sul nostro sito, www.ilreporter.it) per appassionati non solo di letturatura, ma anche di storia e poesia. Gli amanti della musica folk possono invece segnare fin da ora come data da non perdere il 23, quando al Teatro Puccini approda Micah P. Hinson, uno dei migliori folksinger della sua generazione, con il tour celebrativo per i dieci anni di “The Gospel of Progress”, uno dei dischi cantautorali più belli e personali della scena indie rock. I melomani possono infine fare affidamento su tutta la programmazione dell’Opera di Firenze, in particolare sul concerto diretto da Daniele Gatti (26 maggio), che vede l’orchestra del Maggio interpretare le ultime due sinfonie di Mozart. C.G.


#Cultura

Maggio 2015 | 13

 Le strade di Mr. Moskovitch | Quinta puntata Avevamo lasciato Helen e Boogey mentre stavano per darsi il primo bacio, con un paparazzo alle calcagna. Sembrerà strano ma sono bastate poche settimane e le carte in tavola sono cambiate. Che cosa è successo ai personaggi creati dalla penna di Domenico Luigi Cena?

bancone due bustone bianche, consegnandole. - Questo è per lei, mr. Moskovitch, e questo per lei, signora Helen. Boogey notò con disappunto che la chiamava per nome. Quella donna riusciva a farlo sentire stupidamente geloso. Si avviarono all’uscita insieme, ognuno reggendo la propria busta. - Boogey, vorrei parlarti, dopo. Che ne dici di fare quattro passi, più tardi?

Della simmetria, sintonia, risonanza e altre quotidiane magie Fuori la città stava riprendendo la vita di tutti i giorni: un paio di fiaccherai avevano ripreso calesse e cavallo nelle stalle alle Cascine, i barrocciai avevano già sistemato i banchini motorizzati alla Loggia del Porcellino, almeno una decina di medici e infermieri rientravano dopo il turno di notte, i baristi avevano già alzato i bandoni dei locali, ai mercati generali fruttivendoli e pesciaioli avevano già fatto spesa. Almeno una cinquantina di avvocati di lì a poco avrebbero riordinato le carte per la causa da discutere in tribunale. E tutti, affacciandosi con una tazza di caffè in mano o uscendo, se solo se ne fossero concessa l’occasione, avrebbero potuto guardare con occhi freschi lo splendore di ciò che generazioni di persone avevano saputo costruire. È la bellezza di questa città, dove la quotidianità si è stratificata in segni e ricordi di splendore e miseria insieme, tutti ugualmente unici e potenti: umani per l’intera parte. Erano questi i pensieri di Moskovitch mentre scendeva le scale saltellando dentro un paio di scarpe di tela fresche. Da qualche giorno non usciva più con Helen, non perdendo occasione, però, di seguirla da molto distante se la incrociava. La vita è questa – pensava – passiamo tutto il tempo a non vedere quanto tremendamente bella potrebbe essere se solo sapessimo accogliere ciò che ogni giorno ci offre, è tremenda e feroce nel suo fluire. Avvicina e allontana. Si incontrarono al banco della reception come se fossero scesi insieme dalla camera, sfoderando un sorriso imbarazzato ambedue. Il concierge alzò lo sguardo dal computer e posandolo insistentemente sullo splendido viso di Helen disse, quasi imbarazzato: - Avete un fax. Sembrava una sentenza, più che una normale comunicazione. - Un faaaxxx? - risposero all’unisono. - Cioè? Abbiamo un fax per tutti e due? - chiese Boogey. - Ah, no, no. Ne avete uno a testa - e così dicendo tirò fuori da sotto il

*** Dopo aver vagabondato qualche ora per le vie del centro, con la grossa busta ripiegata e infilata nella tasca dietro dei jeans, Moskovitch si sedette sui gradini della Basilica di San Lorenzo, ed iniziò a leggere. La prima pagina era scritta a mano con un pennarello a punta grossa, anzi enorme. “Cretino” era l’unica parola che vi figurava. La seconda era più discorsiva, ma sempre scritta a mano: Ma lo sai chi è? Ieri ti hanno cercato qui due avvocati del marito... Devono aver guardato l’annuario degli scrittori di venti anni fa e scoperto che sono (sono? non pubblichi niente da anni! “ero” sarebbe meglio) il tuo editore. Da pagina tre a pagina ventidue figuravano svariate riproduzioni fotografiche che lo ritraevano in vari atteggiamenti di morbida familiarità con Helen. L’ultima era quando si erano baciati per la prima volta. La pagina conclusiva era scritta a macchina. E si concludeva con un “Con sincero affetto, Miriam Greenberg”. Moskovitch sollevò la testa dai fogli che il vento stava scompaginando. Gli arrivò all’orecchio un “qui va a piovere...” urlato con preoccupazione da uno dei negozianti della piazza. Rivolse gli occhi al cielo. Poi infilò la mano in tasca ed estrasse il cellulare, impugnandolo come si impugna un coltello, indeciso sul messaggio da inviare in risposta a Mr. Panofsky, di là dall’oceano. Dall’interno della basilica gli arrivò il suono dell’organo, quello più piccolo, l’organo Vantaggini, costruito nel 1500 da un organaro di Volterra. Moskovitch si sentì ridicolo con quel suo stupido attrezzo in mano. Si alzò e rimise il cellulare in tasca.

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14 | Maggio 2015

#Sport  Il calendario

campionato, cala il sipario

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on è un anno facilmente decifrabile. Dalle stelle alle stalle, o viceversa. Una montagna russa difficile da interpretare, capire, analizzare. Passare dalla vittoria di Torino contro la Juventus in Coppa Italia a partite dove è mancato tutto (vedi il ritorno con gli stessi bianconeri). Un aprile “pazzo” che ha diviso tifosi e media: chi è sembrato esageratamente ottimista, chi fin troppo catastrofista. Sui social sono impazzite le discussioni: Facebook, Twitter e Instagram si sono tinti di viola, ma senza mai prendere un’unica direzione. E ora maggio è il mese del rush finale, quello in cui ci si giocano tutte le carte. In campionato si comincia dalla gara contro il Cesena, poi il 10 è “derby time” con l’Empoli. Una settimana dopo al Franchi arriva il Parma: attenzione a non sottovalutare la squadra di Donadoni, ricordando l’andata e alcune sue recenti “imprese”. Trasferta ostica nella penultima giornata a Palermo, poi il campionato viola finirà in casa contro il Chievo: l’atmosfera sarebbe quella ideale per festeggiare, sperando di avere un motivo per farlo.

Maggio è il mese del rush finale: i tifosi viola sono pronti a vivere la parte decisiva della stagione

Lorenzo Mossani

 Il personaggio

“alino” e firenze, un finale da (ri)scrivere Nato a Prato, volato in Cina, Diamanti ora vuole restare Irene Delfino

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erché la storia non si ripeta dodici anni dopo, ha fatto e farà di tutto Alessandro Diamanti. Che vuole tenersi la sua maglia numero 18, giorno del compleanno della sua prima figlia Olivia, anche la prossima stagione. Quella maglia viola che sembra cucita addosso ad Alino, fin dal 76° minuto della gara di Coppa Italia contro l’Atalanta, quando ha fatto il suo “esordio” al Franchi. Sì, l’attaccante nato a Prato non vorrebbe sentir parlare di ri-

torno sulle rive dell’Arno, perché nel 2003 era solo un ventenne della Primavera che in sei mesi aveva fatto tre apparizioni nell’allora Florentia Viola. Erano i tempi bui della C2, della Fiorentina post-fallimento e il ds Giovanni Galli l’aveva preso in prestito con diritto di riscatto (stessa formula utilizzata qualche mese fa da Pradè). Poi uno pneumotorace spinse la società a non esercitare il diritto di riscatto. Ma stavolta Alino vuole che la storia abbia un altro esito: cercherà fino

all’ultima giornata di campionato di convincere i dirigenti viola a versare i due milioni stabiliti per il suo riscatto nelle casse del Guangzhou. Vorrebbe mettere le radici al Franchi, a soli dodici chilometri da “casa”. La sua Prato, quartiere di Santa Lucia, dove ha iniziato a calciare i primi palloni, chiaramente in rete. Come racconta il nonno materno Rodolfo Becheri, presidente dell’associazione calcio Santa Lucia, in cui Alino ha giocato dall’89 all’estate del ‘97. Il talento

 Volley femminile...

 ...e maschile

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I

è sempre stato cristallino, ma la strada per arrivare fino alla massima serie lunga e accidentata. La svolta della sua carriera arriva con la maglia del Livorno, con cui il 25 agosto 2007 esordisce finalmente in serie A. La B, però, è dietro l’angolo: al termine della stagione gli amaranto retrocedono. Ma è proprio la stagione successiva quella dell’esplosione del trequartista, che trascina i suoi compagni di nuovo in serie A, segnando ben venti reti. Oltre al record personale di gol realizzati, Alino viene inserito nei migliori undici della stagione di serie B e premiato come miglior fantasista. Mette gli occhi su di lui Gianfranco Zola, allenatore del West Ham, che decide di portarlo in Premier League. I tifosi londinesi lo scelgono come finalista del premio “Hammer of the year”, riconoscimento per il miglior calciatore del West Ham della stagione. E l’ascesa di Alino continua a Bologna, di cui nel 2012 diventa capitano. Dopo cinquanta partite con la fascia al braccio, la partecipazione all’Europeo e alla Confederations Cup, si trasferisce in Cina. Poi la chiamata della Fiorentina: da dodicimila a dodici chilometri di distanza da casa.

stagione da protagoniste la nazionale al mandela ncredibile volley a Firenze. Forse la sorpresa più grande è griffata ancora coach Alderani, che con la San Michele ha portato le sue ragazze sull’Olimpo dei playoff di serie B1. La forza di questa squadra sta nella passione, le giocatrici vengono ripagate dai risultati e dall’amicizia che le lega. Forza che è impersonificata in Laura Filindassi, costretta per motivi extrasportivi a lasciare il campo per alcuni mesi, per poi tornare dalle amiche più motivata di prima. Chi è già arrivato in serie A1, con in panchina una fiorentina doc, è Il Bisonte. Francesca Vannini ha conquistato una straordinaria salvezza, riempiendo il Mandela Forum quasi come la Nazionale. Nemmeno aver centrato l’obiettivo con largo anticipo ha fatto diminuire la voglia di volley. Tutte le partite hanno registrato un pubblico “calcistico”: una rivincita per il primo sport femminile in Italia. Sport talmente radicato da far impazzire anche l’hinterland fiorentino, per la precisione Scandicci. Le “cugine” allenate da coach Bellano hanno strappato la nona posizione al Bisonte alla penultima di campionato, in una partita che ha registrato il sold out. Spettacolo che sarà replicato anche la prossima stagione: ormai la pallavolo ha conquistato il cuore degli sportivi fiorentini.

l grande amore di Firenze per il volley, e non solo quello femminile, continua. Ospitare la Nazionale azzurra maschile per la World League è diventato, ormai, un appuntamento abituale. Dopo la Final Six dello scorso luglio (sempre sold out), domenica 21 giugno al Mandela Forum torneranno i ragazzi allenati dal ct Mauro Berruto per la sfida contro il Brasile. Un big match valido per il girone A di qualificazione alla fase finale, che quest’anno si terrà a Rio de Janeiro dal 14 al 19 luglio, a un anno dalle Olimpiadi. Nel giorno del solstizio d’estate, due delle Nazionali più forti al mondo (tre Mondiali in bacheca per gli azzurri, altrettanti per i verdeoro, con l’aggiunta di due titoli olimpici) si sfideranno in un match che ha tutti gli elementi per essere uno degli eventi sportivi più attesi da appassionati e non, proponendo la sfida tra i team che occupano, rispettivamente, secondo e primo posto nel medagliere della World League. Per gli amanti dei numeri, è l’ottava volta che la Nazionale azzurra giocherà a Firenze. Sim.Spa.

 L’associazione

se legnaia diventa “comunità”

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settant’anni dalla sua fondazione, l’Audace Legnaia sta realizzando il suo sogno: quello di contribuire allo sviluppo culturale, sociale ed economico del quartiere. Il merito va attribuito, oltre alla grande dedizione del presidente Silvano Baldassarri e alla competenza dei dirigenti, anche alle famiglie dei giovani iscritti, che hanno preso a cuore l’idea di una comunità che faccia crescere i propri figli all’insegna dei principi più sani. A Legnaia sta così compiendo i suoi primi passi una collettività basata sull’amore per il calcio e lo sport, ma con l’obiettivo primario di rendere più agevole la vita di quartiere rispondendo ai bisogni dei cittadini. “Tutto è nato circa sette anni fa, quando la nostra associazione era solo un progetto, un sogno”, racconta il dirigente Massimiliano Piccioli, uno degli artefici della creazione dell’associazione Audace per Legnaia. Il primo vero, grande obiettivo che il Legnaia si propone è quello di plasmare e dare vita a una rete di associazionismo nell’area fiorentina: per questo, ha subito iniziato a sostenere e a collaborare con l’associazione Niccotestini. Lo scopo è quello di creare in ogni persona la consapevolezza che ognuno può salvare una vita grazie all’aiuto di un defibrillatore, e in molti, famiglie e ragazzi, hanno colto e coglieranno l’occasione di partecipare ai corsi di primo soccorso organizzati a Legnaia. L’associazione, però, sta facendo molto di più. Negli anni del tor-

La squadra degli Allievi B

mentone “cittadella viola” per quanto riguarda il progetto del nuovo stadio della Fiorentina, un centro socio-culturale sta entrando nel pieno delle sue attività nei dintorni del campo del Legnaia. All’interno di via Dosio, snodo cruciale del quartiere per raggiungere la tramvia di viale Talenti, è stata creata una “piazzetta” famosa per il fontanello dell’acqua, vero e proprio cuore pulsante della comunità che la società ha creato. In questa “isola felice” del quartiere sono poi nati in poco tempo una pizzeria, una palestra per attività ludiche e riabilitative e un consultorio dove i ragazzi e le famiglie possono trovare risposte ai problemi della quotidianità. “Vorremmo riuscire a occupare la giornata dei nostri ragazzi per intero – spiega Piccioli – dopo l’uscita da scuola, possono usufruire dei vari corsi di chitarra o di lingue, gratuiti, e magari studiare insieme e prendere ripetizioni nelle materie in cui stentano un po’. Poi, dopo l’allenamento, magari trovarsi tra amici e con i genitori a mangiare una pizza tutti insieme, per concludere al meglio la giornata. L’Audace Legnaia si sta impegnando sempre di più nel sociale per creare una realtà collettiva, che spero venga realizzata anche altrove per far capire ai giovani quanto sia bello vivere in compagnia nell’era dei social network”. Niccolò Dainelli


Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili

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1265-2015

750 ANNI DALLA NASCITA DI DANTE

Tosco che per la città del foco vivo ten vai così parlando onesto, piacciati di restare in questo loco. Inf. 10, 22-24

#Dante750


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