Il Reporter Q1 - Dicembre 2016

Page 1

Periodico d’informazione locale. Anno X n. 51 del 1 dicembre 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere

Dicembre 2016

Anno X Ed. 51

Firenze Quartiere 1

Centro Storico • Porta Romana • San Jacopino

 Festività

✎ Editoriale

natale, il quartiere si “accende”

L’impegno di un mese “speciale” Matteo Francini

U

n mese sempre un po’ particolare, dicembre. L’ultimo mese dell’anno, quello che segna il passaggio tra il vecchio e il nuovo e che ci porterà a salutare il 2017 anche in riva all’Arno. Ma il mese anche delle festività natalizie, con un’aria “speciale” e la città che si colora di luci, decorazioni e iniziative. Quartiere per quartiere, zona per zona, non mancheranno nemmeno quest’anno eventi e proposte.

Alberi, luci e mercatini in strade e piazze, ma anche iniziative di solidarietà ☛ pagine 2-3

☛ SegUe a pagina 15

nella firenze dei volontari

san jacopino ora ha i suoi “angeli” Si è formata una squadra per prendersi cura della piazza e dei suoi dintorni.

Sara Camaiora - Gianni Carpini

F

irenze resta la città con il numero maggiore di associazioni impegnate nel no-profit nella nostra regione. Nonostante i venti di crisi siano spirati anche sul terzo settore. Per quanto riguarda l’area della Città metropolitana, una grande fetta è rappresentata dalle realtà impegnate nei servizi sociali e sanitari, che rappresentano quasi il settanta per cento del totale. A dirlo sono i dati del Cesvot, che ha tracciato anche “l’identikit” del volontario toscano: età compresa tra 30 e 54 anni, quasi la metà donne.

☛ aLL’inTeRnO

dai regali ai musei, le idee sotto l’albero ☛ pagine 16-17

☛ pagina 7

truffe agli anziani, come combatterle Il fenomeno risulta in crescita: polizia e carabinieri si sono mobilitati con campagne e incontri.

☛ SegUe aLLe pagine 8-9

☛ pagina 11

fiorentina, così Teatri, sul palco è tempo di “compleanni” si chiude il 2016 ☛ pagina 4

☛ pagina 18

La famiglia italiana della frutta


2 | Dicembre 2016

Quartiere 1

#Primo piano

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

 Natale/1

raccolte fondi e iniziative, le feste all’insegna della solidarietà  L’idea

un pranzo per oltre seicento persone

U

n pranzo di Natale per oltre seicento persone in condizioni di povertà. È quello che ha intenzione di realizzare la comunità di Sant’Egidio, probabilmente nella chiesa di San Lorenzo (anche se al momento in cui scriviamo l’iniziativa è in fase di organizzazione, ndr). Un progetto natalizio che si aggiunge agli altri che la comunità realizza tutto l’anno, dalla scuola di italiano per i profughi alla cena per i senza fissa dimora di ogni sabato. Chi volesse contribuire può scrivere all’indirizzo santegidio_firenze@hotmail. com o telefonare al numero 055.2342712. S.C.

Sara Camaiora

“A

Natale siamo tutti più buoni”, si sente spesso ripetere. Un adagio che contiene senza dubbio un po’ di verità, dato che iniziative di solidarietà in questo periodo non mancano. E sono diverse quelle che vengono organizzate nel quartiere da associazioni, comitati ed enti di vario genere che, con l’approssimarsi delle feste, cercano di fare qualcosa di concreto per chi è più in difficoltà, come raccogliere fondi e organizzare forme di supporto e sostegno, per realtà locali ma anche – ad esempio – per i comuni del centro Italia colpiti dai terremoti dei mesi scorsi. Tra queste iniziative, torna il 18 dicembre il concerto Gospel nella chiesa di Ognissanti, organizzato dall’associazione Borgognissanti: una serata di beneficenza il cui ricavato sarà devoluto, come ogni anno, all’Associazione Toscana Tumori. Inoltre, altro appuntamento di rito per l’associazione, alcuni componenti faranno visita la vigilia di Natale alla Caritas di piazza San Paolino, portando per i bambini un panettone gigante da quindici chili. Quest’anno, però, il pensiero di molti è inevitabilmente andato anche alle popolazioni terremotate dell’Italia centrale, e così da mesi, tra le botteghe della strada, è partita una raccolta fondi. “Il 16 dicembre si scoprirà

quanto ricavato e il 20 partiremo con un minivan per portare a una famiglia colpita un assegno con la cifra, nonché panettoni e generi alimentari. Il nostro obiettivo è contribuire a riportare il sorriso in una casa”, spiega Fabrizio Carabba, presidente dell’associazione. A sostegno delle popolazioni terremotate è anche una particolare iniziativa messa in atto dall’associazione Ponte Vecchio, una cui associata si trovava lì quest’estate, proprio durante le terribili scosse, precisamente in una frazione del comune laziale di Accumoli, Grisciano. Proprio da questa terribile esperienza è nato il coinvolgimento dell’associazione, che ha deciso di contribuire alla ricostruzione del paese. “Gli associati acquisteranno i prodotti tipici e locali di Grisciano per i loro regali di Natale, raccoglieremo poi donazioni libere e invieremo il tutto agli abitanti, con l’obiettivo di contribuire alla ricostruzione dei locali parrocchiali. Metteremo riferimenti e indicazioni sul nostro sito”, annuncia la presidente Laura Giannoni. Un impegno che l’associazione vuol portare avanti anche nel lungo periodo: l’idea è far conoscere la tipica “pasta alla Gricia” con un evento ad hoc in primavera, per contribuire a rimettere in piedi la festa del paese dedicata proprio a questa specialità, che ogni anno si è svolta il 18 agosto.

La chiesa di Ognissanti ospiterà una serata di beneficenza

Non mancano in questo periodo gli appuntamenti per aiutare chi è più in difficoltà. E si pensa anche alle popolazioni terremotate

MECHERINI s.n.c.

 Focus

se il regalo è a fin di bene

S

ono diverse, anche nel quartiere 1, le associazioni che promuovono mercatini di Natale in cui trovare idee regalo e, nello stesso tempo, contribuire al loro impegno e aiutare gli altri. Queste alcune delle iniziative in programma. Dal 1° al 4 dicembre torna Nataleperfile a Palazzo Corsini, sull’omonimo lungarno, evento organizzato da File, fondazione italiana di Leniterapia. Quest’anno oltre sessanta espositori e una novità, FuoriNataleperfile, iniziativa che coinvolgerà anche i ristoranti fiorentini che decideranno di sostenere l’associazione attraverso la donazione di “voucher solidali” validi per una cena. Dal 3 al 24 dicembre in via de’ Ginori 14 sarà aperto lo Spazio Natale di Emergency, in cui acquistare oggettistica di vario genere e contribuire ai programmi umanitari dell’associazione: qui si potranno trovare i gadget ufficiali, i prodotti dei donatori locali e nazionali, i manufatti e l’artigianato tipico dei paesi in cui Emergency è presente. Sedicesima edizione, il 10 e l’11 dicembre, nelle sale di Palazzo Budini Gattai, in via dei Servi, per il mercatino dell’Att, Associazione Toscana Tumori, che devolverà il ricavato delle vendite a sostegno del servizio di cure domiciliari oncologiche gratuite. Sempre il 10 e l’11 dicembre al Convitto della Calza si rinnova l’appuntamento con il Christmas Bazaar di Ailo, dove trovare regali solidali a sostegno di progetti di associazioni della provincia di Firenze. È invece partito sabato 26 novembre e durerà fino all’inizio di gennaio il mercatino del Centro Missionario Medicinali Onlus, che si svolge nella sede di S.C. via degli Agli.

COUNSELOR

Via Monticelli, 2/r - 50143 FIRENZE Tel./Fax 055.707106

Rottamazione Prezzi Pazzi!

Il counselor è un professionista che, attraverso l’altruismo, l’empatia, l’ascolto, la mediazione aiuta a prendere decisione, a gestire sentimenti, a superare conflitti, a migliorare le relazioni.

AIUTA GLI ALTRI AD AIUTARSI, IN POCHI PASSI!

VIENI A TROVARCI IN NEGOZIO... CI SONO TUTTE LE NOVITÀ SINGER VENDITA MACCHINE DA CUCIRE RIPARAZIONE ANCHE A DOMICILIO E PEZZI DI RICAMBIO PER TUTTE LE MARCHE CARTAMODELLI “BURDA” • VASTO ASSORTIMENTO DI MERCERIA

Per info: Cell. 390 1859743 E-mail cammillicarlotta@libero.it via S. Bartolo a Cintoia, 32D - Firenze Associato ad AssoCounseling (Reg. A1186-2013)


Quartiere 1

#Primo piano

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

Dicembre 2016 | 3

 Natale/2

 Natività

luci, colori e mercatini: il quartiere si “accende”

i presepi si mettono in mostra

M

olti i presepi presenti in città, e non solo nelle location più classiche. Tra i tanti, dall’8 dicembre al 6 gennaio, sul sagrato all’angolo della Basilica di S. Lorenzo, si potrà ammirare un presepe in terracotta realizzato grazie ai “Sopravvissuti di San Lorenzo”, associazione di commercianti del mercato, e ai parrocchiani. Non uno ma tanti presepi, oltre trenta, saranno invece presenti alla mostra delle opere dell’artista Claudio Ladurini (nella foto) all’hotel Rivoli di via della Scala, dall’8 dicembre all’8 gennaio, con ingresso gratuito: parte delle offerte raccolte andranno alla Fondazione Tommasino Bacciotti.

Ecco alcuni degli eventi previsti sul territorio Sara Camaiora

N

atale si avvicina e il quartiere si veste a festa. Le strade si trasformano in un tripudio di luci e colori, gli alberi si accendono, i negozi addobbano le vetrine e le piazze si riempiono di bancarelle in cui trovare spunti per i regali. Eventi e manifestazioni di vario genere riempiranno il centro storico e dintorni per tutto il mese di dicembre, occasioni per chi è in cerca di ispirazione per i regali da fare o per decorare la propria casa, ma anche per chi ha semplicemente voglia di respirare appieno l’atmosfera natalizia. Le iniziative, come detto, non mancheranno (anche se molte, al momento in cui scriviamo, sono ancora in fase di definizione, ndr): eccone alcune. Un po’ di Germania è già approdata dalla fine del mese scorso in piazza Santa Croce, dove resterà fino al 21 dicembre, per il sedicesimo anno consecutivo, il Weihnachtsmarkt, il mercatino di Natale tedesco: un appuntamento diventato ormai una sorta

di rito per la città, con le classiche casette di legno in cui trovare prodotti tipici di ogni genere, da crauti, vin brulè, panpepato e dolci agli oggetti di artigianato. Anche per quanto riguarda l’edizione 2016 del mercatino la location è rimasta la stessa, nonostante più volte si sia parlato di un suo spostamento. L’8 dicembre è invece in programma la fierucolina dell’Immacolata in piazza Santissima Annunziata, con manufatti di artigianato e prodotti gastronomici. Ancora piccolo artigianato e non solo il 18 dicembre, per un’altra fierucolina, quella di Natale in piazza Santo Spirito. E ancora, tra le altre proposte in cartellone nel quartiere, alla Galleria Bellini di lungarno Soderini torna Creative Factory Xmas Edition il 10 e l’11 dicembre, evento organizzato dall’associazione Heyart in cui non solo artisti, artigiani e designer presenteranno i loro prodotti, pezzi unici e homemade, ma sarà anche possibile partecipare a laboratori e workshop: RiciclArte, alle 16.30 del sabato

Buon Natale

S.C. L’edizione 2015 del mercatino di Natale tedesco, tornato anche quest’anno in piazza Santa Croce

A disposizione una vasta gamma di tessuti www.labottegadelcucitofirenze.it

banchi, musica e animazioni in oltrarno

pomeriggio, per insegnare ai bambini a creare decorazioni natalizie con materiali di scarto, o Fogli Bianchi, l’arte di creare storie, laboratorio per bambini dai cinque ai dodici anni, alle 11.30 della domenica mattina, con attività ludiche orientate alla composizione di storie con immagini e parole illustrate. Da non dimenticare nemmeno, le due domeniche centrali del mese, ovvero l’11 e il 18 dicembre, le aperture straordinarie dei mercati rionali, compreso il grande e frequentatissimo “mercatone” del parco delle Cascine.

LA BOTTEGA DEL CUCITO LA VERA SARTORIA ITALIANA

CAPI SU MISURA UOMO - DONNA

CAMICIA SU MISURA UOMO - DONNA

 I progetti

CAMICIE SU MISURA • TENDE • ORLI RIPARAZIONI VARIE • CAMBIO CERNIERA CAMBIO FODERA • RAMMAGLI

Corsi di cucito

A

nche l’Oltrarno si prepara a festeggiare il Natale. E lo fa con installazioni luminose, eventi, arte e musica, grazie a progetti messi a punto da negozianti e centri commerciali naturali. Tra questi c’è Boboli Christmas, l’11 dicembre, realizzato dal Ccn Boboli che, durante tutto l’anno, organizza eventi di vario genere. Per tutta la giornata sono previste animazioni, dal classico Babbo Natale a parate di trampolieri, giocolieri e musicisti. Gli esercizi associati allestiranno spazi esterni in cui presentare

Tutto ci sembra fuori moda, troppo lungo, troppo largo, giacche con spalloni. Mamma mia come farò? Niente panico, La Bottega del cucito è a tua disposizione per sistemare tutto. Hai dei pantaloni belli ma fuori moda perché troppo larghi nel gambule? La tua giacca preferita ha le spalle troppo grandi, ma il tessuto è favoloso? Oppure jeans bellissimi ma completamente usurati? Non c’è problema, porta tutto a La Bottega del cucito, dove troveremo insieme una soluzione! Se poi hai problemi nel trovare capi che vestono bene la tua personalità, vieni a “La Bottega del cucito”, dove potrai farti un capo adatto alle tue esigenze.

Via D. da Buoninsegna 8 - Firenze • Tel: 055 5383019 • Cell: 338 3950976 Orario di apertura: dal lunedì al venerdì 9-13/15.30-19 • Sabato 9.00-12.30

l’attività delle botteghe: piazza della Calza, ad esempio, ospiterà banchi di collezionismo e piccolo antiquariato, mentre nel tratto di strada lungo il giardino Corsi banchi gastronomici natalizi. Via Romana, inoltre, per tutto il mese sarà illuminata da palloncini con i colori natalizi, grazie alle installazioni messe a punto ogni anno dal Ccn. Natale nel Borgo è invece la manifestazione ideata dal centro commerciale naturale di Borgo San Frediano in collaborazione con il mercato delle mura di Santa Rosa, in

programma il 4 dicembre: animazioni, “Babbi Natale”, giocolieri e caldarroste per i visitatori. E continuano eventi e iniziative anche nelle gallerie e botteghe di via Maggio.

coupon da ritagliare

30% di sconto per i lettori

via Caponsacchi 9r - 5016 Firenze • Tel. 055-6273172


4 | Dicembre 2016

#Zoom

Quartiere 1

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

 Teatro/1

 Teatro/2

eventi e novità sul palco, il niccolini un anno dopo

venticinque volte puccini

Lo scorso gennaio riapriva le sue porte lo spazio di via Ricasoli Valentina Veneziano

P

oltrone e pavimento rosso, oro, colori pastello e atmosfera settecentesca. In questa veste riapriva, l’8 gennaio scorso, il Teatro Niccolini, con i suoi 2.500 metri quadrati e sette porte su via Ricasoli, e con l’impegno di divenire un punto fermo nella progettualità del Teatro Nazionale e di trasformarsi nella “casa” della lingua italiana. Una riapertura che ha rappresentato un nuovo viaggio, tra drammaturgia classica e con-

temporanea, con testi della letteratura e della poesia. Lo spazio nacque per opera della Compagnia dei Concordi, accademia di drammatici fondata nel 1644. Nel 1648 la Compagnia si trasformò in Accademia degli Immobili e nel 1650 ricevette alcune stanze del Palazzo degli Ughi, in via del Cocomero, l’attuale via Ricasoli, e qui costruì il teatro. Poi la storia del teatro è andata avanti tra miglioramenti, passaggi di proprietà e trasformazioni, fino a che

L’interno del Teatro Niccolini di via Ricasoli, riaperto al pubblico lo scorso gennaio

nel 2006, con l’acquisto da parte di Mauro Pagliai, venne avviata un’opera di restauro generale della struttura, che ha portato alla sua rinascita poco meno di un anno fa. E il 2016 ha rappresentato un anno ricco di eventi: da “Truman Capote questa cosa chiamata amore” a “Quattro buffe storie”, da “Quaderni” a “Progetto Bach”, da “Zinneke” alla quinta edizione di “Spazi Armonici”, la rassegna estiva dell’Orchestra Giovanile Italiana. Un anno con appuntamenti che hanno ricordato eventi storici importanti, come l’alluvione del 1966, e che hanno sviluppato nuove formule d’intrattenimento, come le letture ad alta voce dei classici di ieri e di oggi. Il Teatro Niccolini ha inoltre ospitato presentazioni di libri, la mostra “L’arte a teatro” di Roberto Panichi e il ciclo di conferenze intitolato “Sulla scia dei giorni. Dialoghi sul limite”. E ora, un anno dopo? Tra gli spettacoli più imminenti in programma ci sono “I pugni ricolmi d’oro ovvero come un ricco suddito resta sempre un suddito”, dal 1° all’11 dicembre, “Madame Bovary”, dal 13 al 18 dicembre, e “L’avaro”, la commedia di Molière, con Alessandro Benvenuti, dal 29 dicembre al 5 gennaio 2017. E ancora, “La bottega del caffè”, una delle commedie più note di Goldoni, in scena dal 13 fino al 22 gennaio, e “Cantiere opera”, un viaggio dentro il mondo dell’opera lirica, dal 31 gennaio al 12 febbraio prossimi. Durante i giorni natalizi, poi, al Niccolini andranno in scena “Le magiche avventure di Peter Pan” e “Favole al telefono” di Gianni Rodari, con scenografie interattive e musiche dal vivo.

Una vista esterna del Teatro Puccini (foto di Marco Borrelli)

C

on la stagione 2016/17 il Teatro Puccini ha compiuto venticinque anni di attività, festeggiati con una serata dedicata a Paolo Poli. Fu inaugurato nel 1940 come Teatro del Dopolavoro dei Monopoli di Stato e divenne prima una sala da ballo, poi un luogo per incontri di boxe. Riaperto nel 1964, svolse un’attività prevalentemente cinematografica, intervallata da qualche momento teatrale, fino al 1972. Diventò poi Teatro Puccini nel 1991, grazie alla direzione di Sergio Staino, che continuò fino al gennaio del 1999. Il Puccini ha aperto la sua sala alla tradizione, alla comicità, alla drammaturgia italiana, alla musica e alla sperimentazione. Sul suo palcoscenico hanno camminato, divertito ed emozionato, fra gli altri, Marco Paolini, Dario Fo, Franca Rame, Paolo Hendel, Lella Costa, Antonio Albanese, Alessandro Benvenuti, Alessandro Baricco, Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello. E i risultati ottenuti in questi anni hanno trasformato il teatro presente sul territorio del quartiere 1 in un punto di riferimento per tutta la città e non solo. Ora, tra i prossimi spettacoli in programma ci sono “La sorella di Gesucristo” di Oscar De Summa (13 dicembre), “Il nostro Enzo – ricordando Jannacci” (16 dicembre), in cui Moni Ovadia reinterpreta, in una veste inedita, alcuni classici di Jannacci, “Terapia di coppia con aggravanti” (17 dicembre) e “Scoop!” (30 e 31 dicembre). Con la rassegna “Per grandi e Puccini”, che giunge quest’anno alla sua sesta edizione, il teatro mette poi in primo piano anche i bambini. Tra gli spettacoli più imminenti troviamo “La regina della neve” (18 dicembre), un libero riadattamento della fiaba di Hans Christian Andersen, “Il Piccolo Principe” (26 e 27 dicembre), “Il Mago di Oz” (dal 6 all’8 gennaio) e “Le avventure di Pinocchio” (22 gennaio). Senza dimenticarsi del Micrò, il ridotto del Teatro. Ci sono in programma “Fiabe di Natale” (10 e 11 dicembre), “Improvisti – Improvvisazione teatrale” (16 dicembre), “La Bella delle Tre Arance” (17 dicembre), “Storie e Filastrocche” V.V. (14 e 15 gennaio) e “Le Avventure di Pinocchio” (21 gennaio).

SVENDITA PER RINNOVO LOCALE

SCONTI FINO AL 50%

PINKO • SCEE by TwinSet • La Fèe Maraboutèe • SURKANA...

Il fiokko boutique - Via Pacinotti 14/r - 50131Firenze - Tel. 055 674227


E-mail: quartiere1@comune.fi.it

L'Alluvione del '66

Cosa succede sotto casa nostra

NOTIZIE DAL TERRITORIO STUDENTI E VOLONTARI AL LAVORO ALLE "PORTE SANTE" Facciamo il punto sui cantieri dei cimiteri comunali per verificare lo stato di avanzamento dei lavori cominciati in questi ultimi mesi. I cimiteri non hanno solo un grande rilievo affettivo e sociale ma presentano anche quasi sempre un notevole interesse di testimonianza culturale. Incomparabile in questo senso il significato del Cimitero Monumentale delle Porte Sante (progettato da Niccolò Matas, lo stesso architetto della facciata di Santa Croce), dove i volontari dell’associazione della Stanza Accanto e studenti dell’Istituto per l’arte e il restauro di Palazzo Spinelli sono al lavoro per ridare l’antico splendore ad alcune lapidi e cappelle. Qui sono sepolti fiorentini illustri come Giovanni Spadolini, il creatore di Pinocchio Carlo Collodi, Luigi Bertelli detto Vamba, autore del Giornalino di Giamburrasca, lo scrittore Vasco Pratolini, il cantante Odoardo Spadaro e il produttore cinematografico Mario Cecchi Gori.

SANTA MARIA NOVELLA: APERTURE GRATUITE DEI NUOVI SPAZI L’ imminente trasferimento della Scuola dei Marescialli nella nuova sede di Castello libera uno spazio straordinario in qualità e quantità (20.489 metri quadrati) che potrà essere restituito alla città, soprattutto nella prospettiva dell’estensione del Museo di Santa Maria Novella. Dal 15 dicembre al 15 gennaio gli ambienti del Chiostro Grande, della Cappella del Papa e del Dormitorio Settentrionale, che entreranno a far parte del percorso museale, saranno aperti gratuitamente al pubblico, per offrire alla cittadinanza un’anteprima della futura espansione del percorso di visita del grande Museo di Santa Maria Novella.

GENERAZIONI A CONFRONTO A MONTEDOMINI

LAVORI ALLE CASCINE LUNGO LA TRAMVIA

L'alluvione del'66 tra due “Giardini”

Rete di Solidarietà Quartiere 1 • ASP Montedomini • Istituto comprensivo Centro Storico- PestalozziVittorio Veneto Nella Pia Casa Montedomini gli anziani residenti hanno ricevuto la visita di altre generazioni: i “giovani anziani”, che ai tempi dell'alluvione erano poco più che bambini, sono venuti a rendere testimonianza di quello che avevano vissuto il 4 novembre '66, e i bambini delle ultime classi delle scuole elementari Vittorio Veneto, Cairoli e Pestalozzi sono arrivati con i loro insegnanti per ascoltare le “storie” dell'alluvione. Così si sono intrecciati i racconti degli anziani e le domande curiose dei ragazzini: quanti anni avevi, che ora era, quanto era alta l'acqua, quanti i morti e anche i bambini hanno raccontato quello che hanno sentito a casa dai loro familiari. Un’altra iniziativa si è svolta nel giardino della scuola Vittorio Veneto in via Tripoli. Questa volta a raccontare sono stati i ragazzini/attori, che, illuminati solo dalla luce di una candela, hanno letto brani tratti dai racconti ascoltati a Montedomini. Il progetto prosegue a dicembre con una mostra all'interno di Montedomini.

LA BELLEZZA SALVATA Mercoledì 30 novembre nel Museo di Palazzo Medici Riccardi ha preso il via la mostra "Firenze 19662016. La bellezza salvata". L'evento, promosso dal Comitato per il 50esimo dell'alluvione del 1966 presieduto da Giorgio Valentini Federici, e curato da Cristina Acidini con Elena Capretti, racconta attraverso l'esposizione di documenti, immagini e straordinarie testimonianze artistiche, i tragici momenti che seguirono la notte fra il 3 e il 4 novembre del '66 quando l'Arno ruppe gli argini inondando un'intera città e il suo inestimabile patrimonio artistico. Da quell'evento, che ebbe larga eco in tutto il mondo, partì quel lungo percorso che permise di salvare, restaurare e mettere in sicurezza un'inestimabile ricchezza culturale, che la mostra intende raccontare come un viaggio nella storia d'Italia.

Scadenza 31 dicembre

DATI CATASTALI PER LA T.A.R.I. Con la bolletta di saldo della Tari 2016 è stata inviata agli utenti la richiesta dei dati catastali degli immobili. Il Comune di Firenze ha possibilità di conoscere gli estremi catastali degli immobili sul proprio territorio, ma non può garantire di riconoscere automaticamente chi li occupa e a che titolo in un determinato momento. Quindi, per come è strutturata la Tari non ci può essere un'immediata assimilazione tra proprietario e detentore/possessore. Nel caso in cui i dati catastali siano già stati comunicati dal contribuente e siano quindi già contenuti nella banca dati Tari, questi sono stati riportati sul modello inviato: in questo caso occorrerà solo verificarne la correttezza e rettificarli, integrarli o aggiornarli solo nel caso in cui vengano riscontrate inesattezze. Pertanto, se tutti gli immobili con dati catastali sono correttamente presenti nel modulo, il contribuente non avrà alcun adempimento da compiere. Nel caso in cui i dati catastali degli immobili non siano presenti, l'utente dovrà completare la scheda indicando i dati sugli immobili detenuti e inviarla con le seguenti modalità: • direttamente presso gli Uffici Tari Quadrifoglio (via Bibbiena, 35 Firenze, aperti al pubblico dal lunedì al venerdì in orario 8.30-14 /14.30-17.30); • via fax al numero 055 7339205; • per email all’indirizzo tariffa.info@quadrifoglio.org; • via PEC all’indirizzo tariffa.comune.fi@legalmail.it; • online compilando il modulo disponibile all’indirizzo http://digitale.tia-areafiorentina.it; (accedendo al servizio "Tari digitale"); • presso gli Uffici Relazioni con il pubblico del Comune di Firenze, dove si potrà anche ricevere un aiuto per la compilazione del modulo (URP Parterre, piazza della Libertà 12 - cubo 4, aperto dal lunedì al sabato 9-13; il giovedì anche 14.30-17.30 • URP Sorgane, via Tagliamento 4, aperto mercoledì e venerdì 9-13 • URP Villa Vogel, via delle Torri 23, aperto dal lunedì al venerdì 9-13, il giovedì anche dalle 14.30-17.30) I dati dovranno essere comunicati entro il 31.12.2016. A coloro che non avranno comunicato i dati catastali entro tale data sarà inviato un ulteriore sollecito prima di procedere all’accertamento d’ufficio e, solo dopo, all’applicazione della eventuale sanzione.

Un investimento di 250mila euro per sistemare il verde e i cordonati delle aiuole lunga la linea 1 della tramvia, nel tratto di attraversamento del parco delle Cascine. Li ha stanziati la giunta approvando la delibera presentata dall’assessore all’ambiente Alessia Bettini. Il progetto interessa un’area compresa tra la passerella tramviaria sull’Arno e piazza Vittorio Veneto, sull’asse stradale di viale Stendhal, piazzale Jefferson e viale degli Olmi. L’intervento va a completare un primo stralcio di lavori che stanno per concludersi, per un valore di altri 250mila euro, curati dal servizio tramvia.

Morosità senza colpa

SOSTEGNO AGLI INQUILINI CHE NON CE LA FANNO A PAGARE L’AFFITTO La crisi economica e le conseguenti problematiche sociali hanno indotto i legislatori a introdurre una nuova categoria giuridica, quella della ‘morosità incolpevole’. Con questo termine si intende la situazione in cui viene a trovarsi un inquilino quando non riesce più a pagare il canone di locazione in conseguenza di un evento improvviso e non dipendente dalla sua volontà (licenziamento, malattie invalidanti o eventi economici che comportano la cessazione o la sospensione dell’attività professionale etc.). Il Ministero delle Infrastrutture, con decreto del 14 maggio 2014, ha stabilito delle norme che permettono di dare un sostegno concreto a queste situazioni, finora considerate come una ‘colpa’ dell’inquilino (al punto da costituire un presupposto per ottenere un’accelerazione dello sfratto). Con i finanziamenti messi a disposizione i titolari di un reddito I.S.E. non superiore a 35.000 euro o con un valore I.S.E.E. non superiore a 26.000 euro possono stipulare un nuovo contratto di locazione a canone concordato con il vecchio proprietario dell’alloggio, garantendogli la copertura della morosità pregressa fino ad un

10 anni di Vox Media

IL PIACERE DI SUONARE PER GLI ALTRI Il gruppo Vox Media, formato da nove amici appassionati di musica (tra cui alcuni medici), festeggia 10 anni di attività, a base di piccoli concerti nelle case di riposo di Firenze e dintorni. Tutti gli incontri sono a scopo benefico, solo per il piacere di allietare con della buona musica, ricordando i bei tempi trascorsi. Il repertorio spazia, a seconda delle richieste dei presenti, da “Malafemmena” a Modugno, dalle classiche canzoni fiorentine alle canzoni napoletane, dagli anni ’60 agli anni ’70.

massimo di 8.000 euro e fino a 6 mesi di canoni di locazione per il nuovo contratto, per un importo massimo di 6.000 euro; oppure, in caso di contratto a canone concordato con un nuovo proprietario, viene assicurata la copertura del deposito cauzionale e il pagamento del canone fino a 6 mesi, per un importo massimo di 8.000 euro. È infine possibile ottenere il differimento dell’esecuzione dello sfratto, fornendo al proprietario un parziale ristoro della morosità, pari a 1.000 euro mensili, fino a un massimo di 8.000 euro. Finora a Firenze, dal 2013 ad oggi, ben 146 nuclei familiari hanno potuto avvalersi di questa opportunità, con l’erogazione complessiva di 1.313.059,86 euro. DOVE RIVOLGERSI PER SAPERNE DI PIÙ?

Per un appuntamento chiamare 055.2769608, il mercoledì, dalle 12 alle 13, e il venerdì, dalle 11 alle 12, o scrivere una e-mail a: sostegnocasa@ comune.fi.it


6 | Dicembre 2016

#Il quartiere in pillole

Quartiere 1

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

 Piazza Santa Croce

 Il monitoraggio

quei “cantieri creativi” contro il vandalismo

un check-up per il campanile di giotto

S Cinque street artist fiorentini hanno aderito al progetto dell’associazione Via Maggio. Disegni ispirati al calcio storico

arà sottoposto a un check-up completo per accertarne le condizioni di conservazione e la capacità di resistenza sismica. Stiamo parlando del Campanile di Giotto: su mandato dell’Opera di Santa Maria del Fiore si è costituito un gruppo scientifico-tecnico che, a partire dallo scorso mese, nell’arco di un anno dovrà analizzare sistematicamente il monumento nelle sue caratteristiche costruttive, nella staticità, nel sistema di fondazione, del degrado dei materiali, il quadro fessurativo, le condizioni del terreno su cui appoggia e anche la capacità di resistenza sismica. La singolarità della costruzione – viene spiegato – impone la massima attenzione alle operazioni diagnostiche e alle prove statiche e dinamiche, che si avvarranno della tecnologia più avanzata. I lavori saranno svolti in collaborazione con la Soprintendenza ai beni architettonici. Il check-up del Campanile di Giotto fa parte di un progetto dell’Opera di Santa Maria del Fiore che prevede un monitoraggio completo dei maggiori monumenti che costituiscono il complesso di Santa Maria del Fiore, come la Cupola del Brunelleschi, il Battistero e appunto il Campanile.

Il Campanile di Giotto, courtesy Opera di Santa Maria del Fiore, foto Nicolò Orsi Battaglini

 Sosta

novità nell’area di piazza cestello N

ovità per la sosta nella zona di piazza del Cestello. Sono attivi da metà dello scorso mese i nuovi posti a pagamento, trentaquattro stalli di sosta a rotazione delimitati dalle strisce blu distribuiti lateralmente alla piazza, in lungarno Soderini e in piazza del Tiratoio. Nessuna variazione, invece – fanno sapere da Palazzo Vecchio – per i posti riservati ai residenti, che sono collocati, oltre che in piazza Cestello, anche sul lungarno. Una misura che “oltre a mantenere i parcheggi per i residenti consente di aumentare i posti a servizio delle varie attività economiche e commerciali dell’Oltrarno”, spiega ancora il Comune. Il pagamento sarà dovuto nella fascia oraria 8-1 tutti i giorni, festivi compresi: le tariffe sono quelle già attive per i parcheggi di superficie non custoditi. Pagamento che può essere effettuato tramite parcometro, gratta e sosta, autoparchimetro individuale e con lo smartphone grazie all’App Tap&Park.

 Via Sant’Agostino

scattano i lavori nel tratto finale Sonia Muraca

U

na chiesa, un sole, il Battistero, alcuni calcianti. Sono alcune delle immagini apparse a fine ottobre sui pannelli intorno alla fontana di piazza Santa Croce (in fase di restauro), dove resteranno fino a metà gennaio. Ad averle dipinte sono cinque street artist fiorentini (Vincenzo Rotundo, Blub, Ninja, Stelle Confuse e Otti Art), che hanno aderito a “Cantieri Creativi”, progetto dell’associazione Via Maggio, giunto alla sua sesta edizione, che “si pone l’obiettivo di combattere il vandalismo murario in città – spiega la referente Olivia Turchi – un modo per rispondere, con mezzi legali, a chi imbratta il centro storico e deturpa, magari senza piena consapevolezza, il nostro patrimonio culturale. In passato

Alcune delle immagini dipinte sui pannelli intorno alla fontana di piazza Santa Croce, in fase di restauro

siamo partiti con azioni di ripulitura, ma oggi puntiamo principalmente sul valore formativo dell’esperienza artistica, facendo toccare con mano la differenza tra street art e ciò che, invece, è puro vandalismo”. La scelta del tema, invece, è dettata dalla location stessa, campo open air del calcio storico. Ed è proprio alle partite tra Azzurri, Bianchi, Rossi e Verdi che si ispirano i disegni che, una volta terminato il cantiere, verranno donati ai singoli Colori. Intanto, l’associazione Via Maggio è impegnata anche nella nuova edizione di “Contemporaneamente”, un omaggio all’artigianalità e alla creatività dell’Oltrarno, attraverso un calendario di eventi (che quest’anno toccano anche la musica contemporanea) in scena fino al 24 dicembre.

Intanto nuova edizione anche per l’iniziativa che vuol essere un omaggio all’artigianalità dell’Oltrarno

S

catteranno da gennaio i lavori in via Sant’Agostino, nel tratto compreso tra via Maffia e via dei Serragli. A comunicarlo, lo scorso mese, è stato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti. L’intervento – viene spiegato – riguarda il tratto finale della strada, da via Maffia a via dei Serragli, non inserito nei precedenti lavori, e prevede il rifacimento dei sottoservizi, la realizzazione di un’isola ecologica di Quadrifoglio e la pavimentazione in pietra a cura dell’amministrazione comunale. “Le risorse necessarie per il rifacimento in lastrico sono previste nel bilancio 2017 e i lavori saranno effettuati contestualmente a quelli di via dei Serragli”, ha sottolineato Giorgetti.

 L’intitolazione

il parco al 19° Reggimento Artiglieria È

stato intitolato al 19° Reggimento Artiglieria, medaglia d’oro al valor militare, il parco di lungarno Pecori Giraldi, davanti all’ingresso della caserma Baldissera. La cerimonia si è tenuta alla fine di ottobre, dopo che la delibera di intitolazione era stata approvata dalla giunta comunale nelle settimane precedenti. “L’intitolazione – ha commentato la vicesindaca Cristina Giachi, presente alla cerimonia insieme, tra gli altri, al colonnello Giovanni Dario – è un dovuto riconoscimento al 19° Reggimento Artiglieria, medaglia d’oro al valor militare, per il forte radicamento col territorio. Il 19° Reggimento era un’unità storica legata alla città di Firenze e aveva sede proprio nella Caserma Baldissera, che si trova davanti al parco che da oggi porterà il nuovo nome. Il 19°, che faceva parte della Divisione di Fanteria da Montagna ‘Venezia’, partecipò alla Seconda Guerra Mondiale e in particolare fu impegnato nella campagna di Albania e di Grecia. Alla Divisione Venezia, e conseguentemente anche al 19° Reggimento che ne faceva parte, è stata assegnata la medaglia d’oro al valor militare per la resistenza contro le forze tedesche dopo l’armistizio dell’8 settembre”. “Da oggi – ha concluso la vicesindaca – i cittadini che frequenteranno questo parco avranno un motivo in più per ricordare e rendere omaggio a chi ha contribuito a riportare la libertà e la democrazia nel nostro Paese”.


Quartiere 1

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

#Luoghi & persone

 Ripuliture e sistemazioni

Dicembre 2016 | 7

 La statua

una squadra di angeli per san jacopino Nato un gruppo per prendersi cura della zona. L’auspicio è coinvolgere sempre più persone Sara Camaiora

Gli Angeli del Bello di San Jacopino al lavoro nella piazza

U

na squadra di Angeli del Bello per il rione di San Jacopino. Obiettivo, prendersi cura della piazza e della zona circostante, con operazioni di ripulitura e sistemazione degli arredi urbani. Ciò che gli Angeli fanno insomma da tempo in varie zone della città. Non nasce adesso la sinergia tra questa realtà e il comitato della zona. Quello che ha preso forma a metà novembre, però, è un gruppo organico e articolato di circa quindici persone (al momento), dedicato proprio a questa porzione del quartiere. Al “taglio del nastro” della squadra hanno partecipato anche l’assessore comunale all’ambiente Alessia Bettini e la vicepresidente del Q1 Patrizia Bonanni, che insieme ai residenti e ad alcuni richiedenti asilo ospiti a Villa Camerata hanno effettuato i primi interventi nella piazza. A dare una mano anche il gruppo di Angeli del Bello della vicina piazza Puccini. In particolare,

sono state sistemate le aiuole della piazza, recuperati i rosai all’incrocio con via Ponte all’Asse e ridipinte le panchine. “Abbiamo deciso non solo di segnalare le problematiche, ma anche di rimboccarci le maniche e sistemare insieme le cose che non vanno – spiega Simone Gianfaldoni, portavoce del comitato San Ja-

copino – contiamo di ritrovarci ogni quindici-venti giorni circa e dedicarci anche alle vie adiacenti e ai dintorni. Ci auguriamo un sempre maggiore coinvolgimento”. Soddisfazione anche da parte della vicepresidente del Q1 Bonanni. “Bello vedere un gruppo nutrito di persone darsi da fare per il rione in cui abitano, bello

poi il coinvolgimento dei giovani richiedenti asilo – commenta – auspico che questo gruppo si possa ulteriormente ampliare, perché si tratta davvero di un’iniziativa positiva”. A fine novembre si è tenuto anche un incontro pubblico promosso dal comitato, che ha visto al centro questioni relative a sicurezza urbana e via-

bilità. Tenere alta l’attenzione sul rione è anche l’obiettivo dell’associazione Giardino di San Jacopino, che da anni si occupa della gestione dell’area verde di via Maragliano e che, sempre nelle scorse settimane, è scesa in piazza e nelle vie della zona, assieme anche ad altre realtà associative. “È stata una manifestazione colorata, piena di residenti, famiglie e bambini, per sensibilizzare sulla situazione del rione – racconta Daniel Monetti dell’associazione Giardino San Jacopino – abbiamo inoltre consegnato a Palazzo Vecchio una petizione con 911 firme per chiedere ulteriori risorse per la riqualificazione del giardino e un confronto aperto con l’amministrazione sulle problematiche di questa zona: mancano spazi verdi, spazi sociali soprattutto per i giovani, piste ciclabili e una mobilità accessibile e sostenibile”.

e al centro della rotonda arriva “fiorenza” di talani

U

na statua di Giampaolo Talani al centro della rotonda di San Jacopino. Arriverà qui il prossimo febbraio “Fiorenza”, realizzata dall’artista toscano, nato a San Vincenzo in provincia di Livorno. Fino a quel momento, l’opera si può ammirare a Palazzo Vecchio, nel Cortile della Dogana: si tratta di una scultura realizzata in bronzo con la tecnica della fusione a cera persa, alta tre metri per un peso di cinque quintali, un omaggio alla città del giglio. È stata donata a Firenze e ai fiorentini grazie alla Banca Cambiano, che l’ha acquistata dall’artista. Opera di Talani è anche il monumentale affresco “Partenze” che si trova all’interno della stazione di Santa Maria Novella. S.C.


8 | Dicembre 2016

#L’inchiesta

 Il punto

la “fotografia” del volontariato fiorentino Nella città metropolitana si contano 684 associazioni, una grande fetta impegnata nei servizi sociali e sanitari. Tra le problematiche, “il difficile ricambio generazionale”

Gianni Carpini

F

irenze resta la città con il numero maggiore di associazioni impegnate nel no-profit nella nostra regione. Nonostante i venti di crisi siano spirati anche sul terzo settore, con un calo ad esempio dei volontari “a tempo pieno”. Per quanto riguarda l’area della Città metropolitana, una grande fetta è rappresentata dalle realtà impegnate nei servizi sociali e sanitari, che rappresentano quasi il settanta per cento del totale. Seguono le organizzazioni di volontariato con fini culturali (ottanta associazioni in tutto) e quelle vocate all’ambiente (quarantanove), entrambe in forte crescita negli ultimi anni. Tra le altre realtà, sono trentasei quelle che operano nell’ambito della protezione civile e trentadue del volontariato internazionale. I dati arrivano dal Cesvot, centro di servizio per il volontariato. In tutta la Città metropolitana di Firenze, secondo gli ultimi dati aggiornati a novembre 2016, si contano 684 associazioni di volontariato, un quinto di tutte le realtà attive in Toscana. “Anche nel comune di Firenze esiste una rete territoriale che diventa sempre più indispensabile – conferma l’assessore al Welfare Sara Funaro – siamo in un’epoca in cui le amministrazioni non possono fare tutto in modo internalizzato, ma è necessario collaborare in modo stretto con il terzo settore, nell’erogazione dei servizi come nella programmazione degli interventi”. Ampliando lo sguardo, la Toscana continua a essere terra di volontariato: si è passati dalle 2.144 associazioni del 2003 alle 3.414 censite oggi. Secondo il Cesvot, però, alcuni contraccolpi della crisi si sono fatti sentire, con una diminuzione dei fondi disponibili ma anche con un intreccio di aspetti che vanno dall’aumento dei bisogni della popolazione fino alla minore disponibilità di volontari continuativi. A Firenze, come altrove, uno dei principali problemi che vengono segnalati è legato “al difficile ricambio generazionale: ai volontari storici subentrano sempre meno giovani”, osserva Funaro. “Stiamo portando avanti un lavoro sinergico attraverso il servizio civile – conclude l’assessore – un modo per far entrare in contatto i giovani con le associazioni. In molti casi questa esperienza è un buon presupposto per il futuro impegno come volontario”.

 La ricerca

“l’identikit” di chi presta gratis il proprio tempo H

a un’età compresa tra i 30 e i 54 anni e la metà ha un lavoro fisso. È “l’identikit” del volontario toscano tracciata dal Cesvot. Il 46 per cento delle persone che prestano gratuitamente il loro tempo è rappresentato da donne, e negli ultimi dieci anni c’è stato un boom delle organizzazioni “in rosa”, dove la componente femminile supera il cinquanta per cento. Tra i giovani, chi diventa volontario è spesso impegnato anche negli studi universitari: in questo caso l’età media va dai 19 ai 24 anni. Le associazioni di piccole dimensioni contano tra le proprie fila soprattutto anziani e giovani, mentre le organizzazioni maggiormente strutturate raccolgono per lo più volontari tra i 35 e i 55 anni. Secondo la ricerca del Cesvot, il 45 per cento dei volontari toscani dichiara di aver scelto questa strada per una motivazione etica (religiosa o laica che sia), mentre secondo il 63,8 per cento la loro organizzazione migliorerebbe con l’arrivo di nuovi volontari. G.C.


#L’inchiesta

Dicembre 2016 | 9

 Il reportage

Nelle case degli anziani con i confratelli della Misericordia Le “mutature” sono un’attività antichissima, un perno della tradizione, che consiste nell’assistenza domiciliare a chi è impossibilitato a muoversi Sara Camaiora

C’

è la signora centenaria, inferma ma pienamente lucida, e il signore che quasi non parla più ma riesce ancora flebilmente a cantare, come faceva da giovane. “Perché ogni persona è un mondo a sé”, ripetono i confratelli della Misericordia di Firenze che, tutti i giorni, entrano nelle case di tanti fiorentini per offrire supporto a situazioni di difficoltà. È un martedì mattina, sono passate le nove ed è già partita la squadra del primo turno di quelle che vengono chiamate le

“mutature”. Si tratta di un servizio antichissimo, un perno della tradizione della Misericordia, che consiste nell’assistenza domiciliare a anziani o ammalati, pressoché impossibilitati a muoversi, cambiando letto o biancheria – “mutando”, appunto – e agevolando gli spostamenti. Tra i casi presi in carico, persone sole ma anche assistite da familiari o badanti che, però, hanno bisogno di un sostegno in più per le attività quotidiane. Un servizio svolto quasi esclusivamente da volontari, una sessantina, che si organizzano in tre squadre in differenti orari dal lunedì al sabato e una la domenica e i festivi. Tra loro, molte persone in pensione o avanti con gli anni. “Chi è giovane forse non pensa di potersi rapportare al meglio con gli anziani, ma bisogna provare per capire e ritrovarsi coinvolti”, è ciò che ritiene chi ormai da tempo svolge questo servizio. È una giornata piuttosto intensa, cinque le visite previste. Gli sforzi da fare non mancano, c’è chi necessita di essere

trasportato sulla sedia a rotelle, chi riesce a fare qualche piccolo passo se sorretto e guidato, chi ancora dal letto non si sposta ma ha bisogno di una pulizia adeguata. I volontari non entrano nel clinico, non fanno osservazioni ed eseguono ciò che viene loro richiesto: questo nel rispetto delle regole di comportamento delle “mutature”. “Alla fine è inevitabile creare un rapporto di confidenza”, viene spiegato. E così la commozione non manca quando un anziano, che quasi ha perso la parola, riesce a salutare per nome uno di loro, mentre a malincuore la squadra si congeda dalla figlia di un’altra signora che avrebbe voluto trattenere tutti ancora per un po’ in salotto, ma la tabella di marcia incombe. “Quello che vogliamo fornire è un conforto sia fisico che morale. Tante volte siamo le uniche persone che incontrano durante il giorno, sia l’anziano che i familiari – raccontano i confratelli – inoltre chi vive con loro non può allontanarsi neppure per poco tempo, per questo vorremmo riuscire a rispondere al meglio anche a questa esigenza, ampliando le possibilità del servizio”.

 L’esperienza

“io, nelle zone del terremoto”

“C

ome un lavoro a tempo pieno: fare il volontario è bello, ma ci vogliono costanza e molto impegno. Bisogna essere pronti a partire all’improvviso quando scatta l’emergenza”. Per Fedora, ventiquattro anni, volontaria della Misericordia di Sesto Fiorentino, la chiamata è arrivata all’improvviso: alle 11 del 24 agosto, una manciata di ore dopo la prima scossa, è partita per Sant’Angelo di Amatrice insieme alla colonna mobile organizzata dalle Misericordie

d’Italia. “È stata la mia prima emergenza nazionale: siamo arrivati quando era ormai buio, abbiamo montato le tende, c’erano i primi sfollati a cui poi se ne sono aggiunti tanti altri”. Incontriamo Fedora a Cittareale, venti chilometri a ovest di Amatrice, il giorno in cui viene inaugurata la prima scuola antisismica realizzata nella zona del terremoto grazie all’impegno di privati e dei volontari delle Misericordie: un edificio in cui batte un cuore toscano perché finanziato

da Unicoop Firenze, con parte dei fondi raccolti alle casse dei supermercati, e dalla Fondazione CR Firenze. Per Fedora è la quarta tappa nell’area del terremoto. Dopo i primi tre giorni passati a Sant’Angelo ha documentato per il “gruppo press” della confraternita i cantieri di tre scuole, tra cui quella di Cittareale, che le Misericordie stanno seguendo nella zona del sisma. Parla con passione, dimostrando già tanta esperienza nonostante la giovane età. “Ho iniziato

a fare la volontaria a diciotto anni, grazie a un’amica – racconta – volevo mettermi alla prova perché mi rendevo conto che non avrei saputo come soccorrere una persona in difficoltà”. Oggi Fedora è al terzo anno di Medicina. “Il mondo del volontariato mi ha appassionata, il mio percorso di studi è nato proprio da questo impegno. Il volontariato è diventato la mia vita”. G.C.



Dicembre 2016 www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere Lo speciale

La curiosità

con un t-rex la festa è “giurassica”

P

un natale di luci e magia Guida alle iniziative di dicembre e dell’Epifania tra presepi, alberi addobbati e regali “speciali” ☛ pagina ii

Una

6 gennaio

al giorno

quando il dono più atteso fa “bau bau”

nella casetta della befana ☛ pagina iii

Il Meyer risponde

L’avvento

C

on le feste tanti bambini chiedono a Babbo Natale un cucciolo. Come gestire questa richiesta? Ne parla la dottoressa Francesca Mugnai, esperta di interventi assistiti con gli animali e responsabile della pet therapy all’ospedale pediatrico Meyer. C’è un’età giusta per esaudire il desiderio di un figlio di avere un cane o un gatto? Bisogna capire se si tratta solo di un capriccio momentaneo o di un desiderio reale e, soprattutto, realizzabile all’interno dell’ambiente familiare. Per farlo è importante valutare spazi, abitudini, ritmi della famiglia, sempre coinvolgendo il bambino. Come si può inserire un cucciolo nel tran tran familiare? Prima del suo arrivo va creato l’ambiente idoneo. È opportuno chiedere consiglio a un veterinario per comprendere sia l’impegno che ogni razza comporta, sia

se la casa in cui andrà a trovarsi sia adatta o meno. È bene anche chiedere i pareri di amici che ci sono già passati, per capire cosa significhi realmente prendersi cura di un cane o di altri animali. Quale contributo allo sviluppo del bambino? Il dottor Turner della società Isaat sostiene che “bimbi e animali costruiscono una relazione che crea nel bambino un sentimento di autoregolazione dell’io a livello cognitivo e sociale sviluppando l’empatia”. Chi cresce con un animale domestico impara meglio a capire il linguaggio non verbale, a osservare nei comportamenti la richiesta di un bisogno fisico e psicologico. Ha grandi vantaggi psicologici, educativi e fisici. S.W.

un calendario per giocare ☛ pagina iV

Ricetta

il risotto per il veglione ☛ pagina iV

Per i genitori

un registro per trovare la tata giusta Serena Wiedenstritt

C’

è chi lo chiama “salvagente” oppure “trova-tate”. Si tratta del registro comunale delle babysitter. Un elenco con i nominativi e i contatti telefonici di circa ottanta babysitter per ogni quartiere, pensato per accompagnare le famiglie fiorentine nella ricerca e nella selezione della tata. Un passaggio cruciale per ogni mamma e papà che hanno bisogno di una mano. Per accedere all’elenco è sufficiente inviare una mail ai responsabili del servizio (info sul sito: servizi.comune.fi.it/servizi/ scheda-servizio/elenco-baby-sitter.) con i dati anagrafici del bambino, residenza e indirizzo della famiglia e in allegato la copia del documento di identità di uno dei genitori che fanno richiesta. Le circa quattrocento babysitter in elenco sono in possesso dei titoli di studio previsti dalla normativa regionale e in più hanno partecipato a una formazione offerta dal

Comune di Firenze. Quello a cui punta il servizio – viene spiegato – al di là dell’intervento occasionale della tata, è la nascita di un rapporto di tipo educativo che offra ai bambini la possibilità di trascorrere alcune ore con personale qualificato in grado di attuare percorsi educativi significativi e diversificati, attraverso proposte di gioco e restando nel loro ambiente domestico. Il rapporto di lavoro che si sviluppa dopo il primo contatto è di tipo privato e viene concordato tra le parti, nel rispetto del contratto collettivo di lavoro. Il costo del servizio è a carico della famiglia, ma in alcuni casi l’amministrazione può erogare un contributo economico di importo pari agli oneri previdenziali e assicurativi versati a favore della babysitter.

er i bimbi che da grandi sognano di diventare scienziati, due proposte da sfruttare mentre la città scoppia di abeti e decorazioni natalizie. A Chianciano Terme (Siena) c’è la mostra “Dinosauri in Carne e Ossa”, che ha invaso il Parco Fucoli con le creazioni di un team di paleontologi e artisti che hanno trasformato l’area verde delle Terme in un parco preistorico. Piccoli e grandi possono aggirarsi fra dinosauri e altri animali estinti a dimensioni reali. Non mancano giganteschi Tyrannosaurus, Diplodocus e Spinosaurus, né minuscoli cuccioli del carnivoro Scipionyx samniticus o del piumato Sinosauropteryx (www. prolocochiancianoterme.it).A Fiesole c’è invece il progetto “6inviaggio”, una sorta di macchina del tempo per viaggiare attraverso varie epoche – dall’antichità etrusca e romana al Medioevo, dal Rinascimento al Novecento – alla scoperta della storia di Firenze. L’iniziativa, indirizzata a insegnanti e ragazzi, è resa possibile dalla collaborazione fra Museo Archeologico di Fiesole, Museo Bandini, Museo Primo Conti e Museo degli Innocenti (www.6inviaggio.org). S.W.

PER I LETTORI IN ERBA  redazione@ilreporter.it  www.ilreporter.it #ilreporterdeipiccoli


II | Dicembre 2016

#Lo speciale

Christmas time

il natale dei bimbi tra canti e pan di zenzero A “tu per tu” con Santa Claus, sul ghiaccio con i pattini, laboratori per aspiranti elfi: alcune delle iniziative in città Guenda Gonnella

pettacoli sulla magia del Natale, villaggi di Santa Claus, laboratori per realizzare decorazioni per l’albero e diventare elfi perfetti. La città si veste a festa con tante iniziative, in vista del giorno più atteso dell’anno. Qui una mini-guida con una selezione di appuntamenti per orientarsi nelle cose da fare e vedere. Il periodo delle festività si apre “ufficialmente” l’8 dicembre con l’accensione del grande albero di Natale in piazza Duomo, un evento “luminoso” che ogni anno lascia a bocca aperta grandi e piccini. La città continuerà poi a riempirsi di luci con F-Light, la rassegna organizzata dall’associazione Mus.e che, fino all’8 gennaio, realizzerà proiezioni su Ponte Vecchio e altri monumenti. Non mancheranno attività e laboratori al Museo di Palazzo Vecchio dedicati all’albero di Natale e percorsi a lume di torcia per scoprire i musei civici sotto una nuova luce (musefirenze.it). Al Museo di Storia naturale arrivano i campi natalizi per bimbi da 7 a 12 anni, con viaggi nel tempo e nello spazio che daranno la possibilità di incontrare popoli e animali di mondi ed epoche lontani (info: 055.2756444). Per un “salto” al Polo Nord, appuntamento dal 15 al 18 dicembre alla Limonaia di Villa Vogel con la Casa di Babbo Natale: i bambini potranno consegnare a Santa Claus le loro letterine. Fino al 21 dicembre piazza Santa Croce si trasforma in un villagio natalizio con il mercato di Natale “Weihnachtsmarkt”. Tra dolci tipici di tutta Europa e tante altre proposte, ogni domenica Bianca Natale, la figlia di Bab-

bo Natale, incontrerà i piccoli visitatori per ascoltare le lore richieste. Nei teatri fiorentini tanta musica e spettacoli a tema natalizio. Si va dal concerto del Coro delle voci bianche del Maggio Musicale (21 dicembre ore 20, www.operadifirenze.it) al cartone con musica dal vivo “Il pupazzo di neve” in scena al Verdi (17 dicembre ore 16.30, www.teatroverdionline. it) e alle rappresentazioni de “La regina della Neve” e del “Piccolo Principe” in programma al Puccini (18 dicembre, 26 e 27 dicembre, www.teatropuccini.it). Il

Piccolo Coro del Melograno si esibirà nei grandi classici del Natale il 17 dicembre in piazza Bartali (16.30). Masha e Orso saranno invece i protagonisti dello show in programma all’Obihall il 26 dicembre (ore 16). E a due passi da lì, grandi e piccini potranno sperimentare “l’ebbrezza” di una bella pattinata sul ghiaccio e partite di Ice stock (una sorta di bowling per tutta la famiglia) sulla pista del Winter Park. Tutti a pattinare anche sulla pista ghiacciata del centro commerciale I Gigli a Campi Bisenzio, dove un Babbo

Scartiamo i regali

la creatività sotto l’albero l Natale è una giornata magica, con i bambini che strappano carte da regalo colorate e distruggono fiocchi preparati con cura. Il sorriso di un bambino di fronte all’apertura di un regalo, desiderato da molto tempo, rappresenta un dono per i grandi. Trovare idee regalo originali, alternative, utili ed educative non è un’impresa così difficile a Firenze. Anzi. Ecco allora alcuni consigli tra le tante scelte che la città offre. In Borgo Albizi 60r, ad esempio, c’è Eurekakids, un luogo pieno di giochi che aiutano i bambini a stimolare la creatività. Per i primi anni la scelta ideale potrebbe essere il treno dei blocchi di legno da incastrare o il tappeto delle attività 2 in 1, perché si può usare sia aperto che chiuso. Per i più grandi, la stazione dei pompieri a tre piani (da 3 anni), la casa delle bambole gigante, la nave pirata, il set magia e il proiettore spazio che trasforma la cameretta in un planetario (da 6 anni). Altre idee regalo si possono trovare da Cup of Milk, in Borgo Pinti 6r (nella foto). Tra la merce proposta, i calzini con pupazzo di neve (disponibili in tre taglie diverse), gli stivali colorati in gomma natu-

rale per la pioggia, le lampade “glow in the dark”, gli abitini ricchi di stampe geometriche, i guanti bicolor, i mini ombrelli trasparenti con le costellazioni, il roll di carta gigante con la mappa del mondo da colorare e i poster, con tanti personaggi diversi come panda, robot e frutti, da appendere in camera. Da Cri Cri, in via Il Prato 45r, si possono scegliere per una sorpresa natalizia i bavaglini colorati in tessuto Liberty, le borsine portatutto, il poncho per la pioggia, le nuvole in tessuto da appendere e i piccoli abiti, unici perché realizzati a mano. O ancora, da Baby Bottega, sempre in via Il Prato (ai numeri 53-55r), si potrà stupire qualsiasi bambino, perfino quelli più esigenti, con i costumi da costruttore e vigile del fuoco, il banco da mercato in cartone e tanti accessori per decorare le pareti, come gli sticker con messaggi o con personaggi amati, in grado di rendere speciale qualsiasi cameretta. Senza dimenticarsi, poi, delle tende colorate degli indiani, piccoli mondi in cui giocare a nascondersi. V.V.

Natale in carne e ossa aspetterà grandi e piccoli per un selfie natalizio, tra parate, concerti e spettacoli delle Winx e non solo (programma su www.igigli.it). Al centro commerciale di Novoli (spazio Xl) tante iniziative a cura dell’associazione Piazza San Donato tra concerti, laboratori di addobbi e giochi per bimbi (www.piazzasandonato.it). E ancora, le biblioteche per ragazzi di Firenze si trasformeranno in “palestre” per piccoli aiutanti di Babbo Natale con molte attività, come il viaggio nel paese di pan di

zenzero alle Oblate, con letture animate e realizzazione di personaggi di pasta da appendere all’albero (11 dicembre ore 16), il laboratorio per “disegnare l’inverno” alla BiblioteCaNova (il 21 ore 17) o quello per scrivere auguri a fumetti alla biblioteca dell’Orticoltura (il 23 ore 17). Alla biblioteca del Galluzzo si racconteranno le avventure magiche delle renne di Babbo Natale (20 dicembre, ore 17), mentre alla Thouar si trasformeranno vecchi oggetti di casa in regali scintillanti (9 dicembre ore 17). Tutto il programma su www.biblioteche.comune.fi.it. Clima da “Jingle Bells” anche nelle ludoteche fiorentine: al Castoro, nel Q3, ad esempio, si fa festa con canzonieri natalizi, mercatini del baratto per scambiare i regali “doppioni” e l’immancabile tombolata. Alla Tana dell’Orso, nel Q2, si potranno realizzare addobbi di Natale con carta di giornale, pane di sale e palloncini (il programma delle ludoteche su educazione.comune.fi.it). E anche quest’anno la stazione di Santa Maria Novella sarà un punto di raccolta per le letterine natalizie: sia i bambini che i loro genitori potranno affidare sogni e desideri al grande albero collocato all’inizio dei binari. Basteranno brevi gite fuori porta, poi, per visitare altre case e villaggi di Babbo Natale. A Campi Bisenzio, tutti i sabati e le domeniche fino al 18 dicembre, la Rocca Strozzi si trasforma nel Magico Parco di Babbo Natale (ilmagicoparcodinatale.it). A Chianciano Terme (Siena), fino all’8 gennaio, al Parco Acquasanta renne e pinguini accompagneranno in visita alla dimora di Santa Claus e alla fabbrica di giocattoli (www.paesedibabbonatale.it). Lo stesso a Montecatini Terme (Pistoia), dove fino al 6 gennaio Babbo Natale si godrà un po’ di relax in una casetta vicino alle terme (Castello delle Terme Tamerici, www.lacasadibabbonatale.it).


#Accade in città

Dicembre 2016 | III

Epifania

In mostra

i mille volti del presepe

Classici, animati o con effetti speciali, le Natività da scoprire i sono quelli tradizionali e le Natività “in moto”. I presepi lasciano tutti a bocca aperta. In centro (ma non solo) la maggior parte delle chiese ha il proprio: San Lorenzo, Santissima Annunziata e la chiesa di Santa Maria de’ Ricci in via del Corso sono tra le più conosciute. Fra gli altri presepi presenti in città, da oltre quarant’anni l’istituto Don Orione di via Capo di Mondo 34 apre le sue porte per far ammirare un grande presepe meccanizzato, che propone diverse scene basate sulla Bibbia. È accessibile per tutte le feste. Le offerte raccolte vanno all’istituto che accoglie adulti con disabilità intellettiva. Altro presepe “animato” all’Argingrosso: oltre cinquanta metri quadrati, un centinaio di statuette di cui sessanta in movimento e tanti effetti speciali, come neve e fumo dai comignoli (17 dicembre-15 gennaio). Tornando in centro, l’Hotel Rivoli di via della Scala rinnova l’appuntamento con la mostra di trenta presepi dell’artista Claudio Ladurini (8 dicembre-8 gennaio), a ingresso gratuito. Novità di quest’anno, il villaggio di Babbo Natale. Non mancherà, infine, l’appuntamento con “Capannucce in città”, la manifestazione, da quest’anno presieduta da Padre Bernardo, che promuove la tradizione del presepe G.C. nelle famiglie e nelle scuole.

tutti a casa della befana Appuntamenti con la vispa “nonnina” e l’arrivo dei Magi

Il tutorial

La calza fai da te Piena di caramelle se siete stati buoni o zeppa di carbone se avete fatto i birboni, la calza della Befana in ogni caso è un must dell’Epifania. Possiamo farla con largo anticipo, ovviamente con l’aiuto di mamma e papà. Un gioco per assecondare l’attesa della festa che tutte le altre porta via e affrontare con il sorriso la fine del periodo natalizio. Per prepararla basta davvero poco: ago, filo, forbici (da far utilizzare agli adulti!), calze e stracci vecchi e tanta fantasia. La base sarà un vecchio calzino, ovviamente più grande è e più dolci (o carbone) conterrà. Disegnate sulla stoffa le formine che andranno a decorare la calza e poi ritagliatele. Magari potete abbellirle applicandoci sopra della polverina dorata o argentata su della colla per tessuti trasparente. Poi cucite su tutta la lunghezza. Infine tocca ai bordi, che possono essere decorati facendo passare lungo tutta la circonferenza dei nastrini colorati, di stoffa o di carta, o anche dei fiocchi avanzati dai pacchi già scartati. Ecco fatto, ora tocca aspettare che arrivi la notte perché, come scriveva Rodari, F.D.L. “viene viene la Befana, da una terra assai lontana, così lontana che non c’è...”!

a Befana vien di notte... ma anche in piazza, su una canoa, a bordo di un vecchio treno sbuffante o al volante di una bella auto d’epoca. Certo, ai più piccoli l’arzilla vecchietta può fare un po’ timore, ma in quel caso il giorno che tutte le feste si porta via regala l’occasione di ammirare tre “cavalieri” vestiti di sontuosi abiti. Ma partiamo dalla nonnina più famosa d’Italia. Armata di calze, dolciumi e in qualche caso di carbone, arriverà tra il 5 e il 6 gennaio nei circoli e nei luoghi pubblici di molti quartieri, da piazza dell’Isolotto a Brozzi (www.comune.fi.it). Niente turbo-scopa, ma una canoa per la Befana che, come ogni anno, approderà, grazie all’imbarcazione “presa in prestito” dai Canottieri Comunali, sul lungarno Ferrucci, vicino al Ponte da Verrazzano (appuntamento il 6 gennaio, www.canottiericomunalifirenze.it). Via fiume ma non solo, anche su una fiammante auto d’epoca: per l’Epifania torna la “Befana del vigile urbano”, con la sfilata di vetture storiche dal piazzale delle Cascine fino al Meyer, passando dal centro di Firenze. A organizzare il corteo è il Club auto e moto d’epoca toscano (www.camet.org) con la collaborazione della polizia municipale. E poi, tutti in carrozza. La stessa mattina, dalla sta-

zione di Santa Maria Novella partirà il Treno della Befana, promosso dall’associazione Italvapore. Uno storico convoglio a vapore porterà famiglie e bambini fino in Mugello, a San Piero a Sieve, con una fermata a Campo di Marte (per prenotazioni, www.prolocosanpieroasieve.it). La “vecchia signora” regalerà anche qualche brivido, ma in questo caso sarà necessario fare un viaggio fuori città: a Pistoia si calerà dal campanile di piazza Duomo, alto sessantasei metri, grazie all’aiuto dei vigili del fuoco nel pomeriggio dell’Epifania. Un poco più lontano, a Barga, in Garfagnana, la festa inizia già il 5 gennaio, con i bambini che bussano alle porte per racimolare dolcetti in cambio di qualche stornello. Poco fuori dal centro, in località Pegnana, i piccoli possono visitare la casetta della Befana (prenotazioni allo 0583.724090). Nessuna calza, ma tanto spettacolo nel centro di Firenze con la tradizionale Cavalcata dei Magi nel pomeriggio del 6 gennaio: settecento figuranti in costume per una festa di origine cinquecentesca, che vedrà il corteo storico, con in testa i Re Magi a cavallo, andare da Palazzo Pitti al Duomo (operaduomo. firenze.it). G.C.

Un NATALE senza PLASTICA? Un regalo di QUALITÀ ? Ti aspettiamo da Per la tua pubblicità su il Reporter chiama il numero 055 6585939 oppure invia una mail a info@edizionibunker.it

Negozio di Giochi a Firenze Via Angiolo Tavanti, 8 E

(zona Piazza Leopoldo - davanti al Cinema Adriano)

C’È UN GIOCO PER TUTTI ! www.parpignol.info

055 488730


IV | Dicembre 2016

#Il Reporter dei piccoli

UN CALENDARIO DA GIOCARE... INIZIAMO!!!

INDOVINELLO

COLORA CON NOI

LABIRINTO La via più veloce

INDOVINELLO

COSE DA FARE

SI VESTE DI LUCI E PALLINE...

RITAGLIA IL CALENDARIO E ATTACCALO ALLA PARETE

A_E__

COLORA CON NOI

QUIZ DOVE ABITA BABBO NATALE?

SONO IN TRE E MI SEGUONO...

P___

R_

_A__

È L’ORA DI ADDOBBARE L’ALBERO!

___D

COSE DA FARE

DISEGNA IL TUO ALBERO

UNISCI I PUNTINI

COLORA CON NOI

VIENI CON ME A PATTINARE SUL GHIACCIO?

di Enrica Della Martira

un risotto con il botto Basta con la solita pasta al pomodoro, è Capodanno anche per i bambini! Ecco una ricetta sostitutiva perfetta: si tratta fondamentalmente di un risotto in bianco, profumato con vaniglia e scorza di limone. Tutti sapori molto soft e i bambini possono metterci tranquillamente un quintale di parmigiano sopra, o in alternativa una bella tartare di gamberi, forse più adatta ai bimbi già grandicelli. Così con un’unica preparazione le mamme riusciranno ad accorciare i tempi in cucina e magari a dedicare un attimo in più al relax e a un bicchiere di bollicine in attesa dell’anno nuovo. INGREDIENTI per 4 persone: 280 gr di riso carnaroli, 1 cipolla bianca, brodo vegetale, 1 bacca di vaniglia, la scorza di mezzo limone, burro, 16 code di gamberi, olio evo, sale, pepe. Tritate la cipolla e fatela imbiondire in pentola con una noce di burro, aggiungete il riso e tostatelo per qualche minuto, versate il brodo un po’ alla volta fino a cottura del risotto. Nel frattempo tritate le code di gambero e conditele con un filo d’olio, un pizzico di pepe e di sale. Dividete la bacca di vaniglia a metà per il lungo e prelevate i semi passandoci sopra la lama del coltello, unite i semi al risotto insieme alla scorza di limone tenendone un poco da parte per guarnire. Mantecate il riso con un’altra noce di burro e stendetelo nei piatti, guarnite con la scorza messa da parte e, con l’aiuto di un coppapasta, mettete al centro la tartare di gamberi e servite. Buon appetito e buon anno nuovo!

QUIZ

ANAGRAMMA

COLORA CON NOI

IL MIO NOME È “LOFE”

QUANTI GIORNI MANCANO A NATALE?

____

COSE DA FARE PREPARA UN DOLCE CON UN TUO AMICO

__

COLORA CON NOI

INDOVINELLO IL MIO NASO! C__0__

UNISCI I PUNTINI

COLORA CON NOI

DISEGNA IL REGALO CHE VORRESTI

COSE DA FARE RILASSATI FACENDO QUALCOSA CHE TI PIACE

INDOVINELLO LA BEFANA LO PORTA AI MONELLI:

COSE DA FARE SEI PRONTO A FESTEGGIARE?

C__B___

BUON NATALE E FELICE 2017!

COLORA E CONTA CON NOI


#Il punto

Dicembre 2016 | 11

 Sicurezza

campagne e incontri contro le truffe agli anziani Carabinieri e polizia in azione per combattere un fenomeno che risulta in crescita: vittima soprattutto la fascia “over” della popolazione Sara Camaiora

B

ussano alla porta di casa, chiamano al telefono, si fingono tecnici di luce, gas o altro. Espedienti per estorcere denaro, dati bancari, oggetti preziosi. Per mettere insomma a segno vere e proprie truffe. E a esserne vittime sono quasi sempre le persone anziane. Stando ai dati diffusi dalla Polizia di Stato, il fenomeno risulta essere in crescita sia a livello nazionale, dove si è registrato un aumento del 19 per cento nel primo semestre del 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sia in città e in tutta la Toscana. Nello specifico, nella nostra regione, tra il gennaio e l’agosto scorsi sono stati registrati 764 episodi di truffe ad anziani contro i 619 segnalati al 113 o denunciati nello stesso periodo dell’anno precedente. Il dato evidenzia quindi un aumento di circa il 23%, percentuale che comprende tuttavia anche i sempre più frequenti casi di truffe scoperte

e sventate. Per questa ragione le forze dell’ordine si sono mobilitate in modo da sensibilizzare e rendere consapevoli i cittadini su questo tipo di situazioni e su come comportarsi. Il Comando provinciale dei Carabineri di Firenze ha fatto partire una capillare campagna di informa-

zione sul tema: già oltre sessanta gli incontri organizzati in città e provincia, nelle sale parrocchiali, in alcune piazze e in diversi luoghi di aggregazione come circoli o centri anziani, anche in collaborazione con le amministrazioni locali, alla presenza del comandante di stazione

della zona, per dare consigli agli anziani e distribuire materiale informativo. Grande partecipazione e interesse – viene spiegato – sono stati finora registrati, e la disponibilità dell’Arma a mettere in campo ulteriori iniziative è massima. “Finché ci sarà spazio proseguiremo, è un

 Il vademecum

parola d’ordine, prudenza I consigli delle forze dell’ordine per evitare di essere raggirati

“P

rima di far entrare uno sconosciuto in casa verificate con una telefonata”, spiega l’attore Gianni Ippoliti in uno degli spot lanciati dalla Polizia di Stato per la campagna “Non siete soli #chiamatecisempre”. È proprio questo uno dei principali consigli agli anziani per evitare di finire vittime dei truffatori che suonano alle porte delle case. Non mandare bambini ad aprire, non dare soldi a persone sconosciute che dicono di essere funzionari pubblici o privati, farsi mostrare un tesserino di riconoscimento: sono alcune delle utili indicazioni che si trovano nell’opuscolo elaborato dai Carabinieri e distribuito con la campagna di informa-

zione in corso sul territorio fiorentino. Un vero e proprio vademecum anti-raggiro, in cui si spiega, ad esempio, che – per quanto riguarda le società di erogazione di servizi – “di solito il controllo domiciliare delle utenze domestiche viene preannunciato con un avviso”, motivo per cui è bene osservare la massima cautela quando qualcuno si spaccia come tale senza alcuna comunicazione. In ogni caso, esortano ancora i Carabinieri, “telefonate all’ufficio di zona dell’Ente e verificate la veridicità dei controlli da effettuare”, ma “attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dalla persona che si è presentata alla vostra porta perché dall’altra parte potreb-

be esserci un complice” e “nel dubbio non esitate e chiamate il 112”. Particolare attenzione viene data a una modalità di truffa che risulta sempre più diffusa, quella del falso carabiniere che dà notizia di un presunto incidente causato da un familiare: il consiglio è prendere tempo, verificare la veridicità dell’accaduto e anche in questo caso, per qualsiasi dubbio, chiamare i numeri di emergenza. Anche sul sito della Polizia di Stato, nella sezione dedicata proprio alle truffe agli anziani, viene ricordato che “nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente”, per cui è

bene non far entrare persone che non si conoscono, “anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità”. I consigli qui si estendono anche per i familiari, i vicini di casa e soprattutto per gli impiegati di uffici bancari o postali, a cui viene raccomandato: “Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui” e inoltre “spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli”. S.C.

piccolo impegno che porta a un grande risultato. Dove è stata fatta una campagna assidua di sensibilizzazione si è verificato un abbattimento del fenomeno – fa presente il comandante provinciale Giuseppe De Liso – a essere più colpiti sono i quartieri periferici. Ma a Legnaia, ad

esempio, una signora di 82 anni poco tempo fa ha sventato una truffa chiamando subito il 112, come raccomandiamo di fare in qualsiasi situazione poco chiara”. Stessi obiettivi per la Polizia di Stato, che ha predisposto a livello nazionale la campagna “Non siete soli #chiamatecisempre”, diffondendo spot visibili anche sugli account social, con la collaborazione del conduttore televisivo Gianni Ippoliti, che mostrano le truffe più ricorrenti, come quelle tra le mura domestiche in cui i malfattori si spacciano per appartenenti alle forze dell’ordine o per tecnici del gas, e veicolano input chiari ai cittadini, in particolare raccomandando di denunciare e raccontare l’accaduto perché “la vostra denuncia può evitare altre truffe”. Proprio così recita il messaggio lanciato in uno dei video promossi, trattandosi dell’unico modo per far emergere sempre più il fenomeno: come spiega una nota, “sono sempre più gli anziani che, seguendo il consiglio della Polizia di Stato, ‘non si sentono soli e chiamano sempre’”.


12 | Dicembre 2016

Natale al Museo Tra luoghi d’arte e musica

Giovedì 22 dicembre ore 17.00 Alla scoperta del percorso museale dell’Ospedale di Santa Maria Nuova in collaborazione con

®

Si ringrazia Azienda USL Toscana centro Servizio Sanitario della Toscana

La Fondazione Santa Maria Nuova ONLUS impegnata nel tutelare e valorizzare il patrimonio storico artistico di Santa Maria Nuova, promuove un pomeriggio di visite guidate al percorso museale dell’Ospedale più antico al mondo in attività. Il percorso di visita si snoda attraverso suggestivi itinerari ai luoghi del complesso monumentale di Santa Maria Nuova con interventi musicali a cura degli allievi del “Conservatorio L. Cherubini” di Firenze. Buffet natalizio di dolci e specialità della tradizione Antico “Chiostro delle Medicherie” Ingresso alla serata su donazione (a partire da € 20) - Prenotazioni: 055 6938374 info@fondazionesantamarianuova.it


#Focus

Dicembre 2016 | 13

 Sui banchi/1

i ragazzi in cattedra, gli alunni sono “over” Sei biblioteche ospitano lezioni gratuite per insegnare l’abc del computer facendo dialogare tra loro generazioni diverse Gianni Carpini

I

l “prof” di computer ha appena diciassette anni. Davanti alla postazione web, con tono paziente, dà le dritte giuste alla sua allieva: Maria Grazia, classe 1941, alle prese con la schermata di accesso alla rete della biblioteca. Dall’altra parte del tavolo, Anna, insegnante in pensione, cerca su Google la meta sognata per le vacanze, Tenerife. “Imparare come si accende il pc è già un mezzo miracolo”, confida al suo coach infor-

matico, Massimo, diciotto anni. Il marito della signora Anna, Paolo, si trova un click più avanti: è atterrato sui siti delle compagnie aeree low cost. Ad aiutarlo in questo viaggio virtuale è il diciannovenne Giancarlo, che frequenta il quarto anno dell’istituto SassettiPeruzzi di Firenze, come tutti i suoi “compagni di insegnamento”. “All’inizio di ogni incontro facciamo un bel ripasso – racconta Giancarlo – per noi usare le nuove tecnologie è una cosa automatica, per queste generazioni invece è

più difficile”. Siamo alla Luzi, nella zona di Campo di Marte, una delle sei biblioteche dell’area metropolitana fiorentina a ospitare “Pc over 60”, una serie di lezioni gratuite che insegnano l’abc del computer facendo dialogare età diverse: gli alunni sono appunto gli “over”, mentre in cattedra salgono i ragazzi delle scuole superiori (aiutati da un tutor e da un breve corso di formazione). Si tratta del terzo anno che lo Sdiaf, la rete interbibliotecaria fiorentina, sostiene il progetto insieme

 Il calendario

Si riparte a febbraio da Oblate e Isolotto

U

na full immersion nel mondo del computer accompagnati da super-esperti in materia, i ragazzi che frequentano l’istituto Sassetti-Peruzzi, scuola che ha aderito al progetto. Tra Firenze, Lastra a Signa e Scandicci quest'anno il calendario di “Pc over 60” prevede undici corsi. Ognuno comprende sei lezioni di due ore, concentrate in due settimane. In tutto i posti per gli over 60 sono set-

tantasei, mentre i ragazzi coinvolti sono trentotto, con ogni giovane che assiste due differenti gruppi. Per quanto riguarda Firenze, i corsi alla biblioteca Luzi si sono conclusi: ad anno nuovo prenderanno il via alla BiblioteCaNova dell’Isolotto e alle Oblate (in entrambi i casi dal 7 al 16 febbraio), oltre che alla biblioteca De André, in zona San JaG.C. copino, dal 13 al 24 febbraio.

alla Regione Toscana, dopo una prima esperienza pilota nata nel 2013 all’Isolotto. Tutte le edizioni hanno fatto registrare il sold out. Quest’anno i corsi sono partiti dalla biblioteca Luzi per proseguire poi, oltre che a Scandicci e Lastra a Signa, alla BiblioteCaNova, alle Oblate e alla De André (vedi il calendario a fianco). Come mandare mail, navigare su internet, leggere le news in tempo reale o trovare ricette online: le domande dei “nonni-informatici” sono le più disparate, ma piuttosto semplici da risolvere per un nativo digitale. Ogni “alunno” ha una postazione tutta per sé ed è affiancato da un giovane esperto. La biblioteca Luzi è un caso un po’ particolare: qui tutti i ragazzi che hanno scelto di diventare “prof” sono di origine straniera. C’è chi ha provenienza cinese, chi filippina, molti sono la prima generazione nata nello Stivale, come testimoniano i loro nomi, italianissimi. Potere del computer: unire culture diverse, oltre che generazioni distanti.

 Sui banchi/2

nuovi corsi per l’università dell’età libera

Dieci in più rispetto all’anno scorso, oltre a laboratori e visite guidate. Tra gli iscritti tante donne e alcuni ultranovantenni

T

ornare sui banchi di scuola e riprendere a studiare magari da dove si era lasciato... qualche decennio fa. Si rinnovano a Firenze i corsi dell’università dell’età libera. Il programma per il 2016/2017 conta sessantaquattro corsi (dieci in più rispetto allo scorso anno) e venticinque laboratori, che comprendono discipline artistiche come acquerello, disegno, modellato e arti grafiche, laboratori teatrali, scrittura creativa, canto corale e, novità di quest’anno, il laboratorio di orologeria e quelli di cultura giapponese e origami e di scrittura geroglifica. Tra i corsi più richiesti quelli di argomento storico, storico-artistico e linguistico-letterario, con un’attenzione particolare alla storia di Firenze e alle questioni di attualità. Completano l’offerta dell’università dell’età libera le visite guidate, che verranno organizzate tra maggio e giugno del prossimo anno e

 L’accordo

Un protocollo fra Ateneo fiorentino e Legacoop Toscana

S

riguarderanno palazzi, mostre, giardini e musei di Firenze e dintorni. Quasi al giro di boa dei trent’anni – il progetto è nato nel 1988 dalla collaborazione tra amministrazione comunale e Università di Firenze – le iscrizioni toccano già quota quattromila. L’86 per cento è rappresentato da persone che da più anni frequentano l’università dell’età libera. Il 70% degli iscritti è laureato o ha un titolo di scuola media superiore. Tre quarti sono donne. Più della metà

degli iscritti ha un’età compresa fra 60 e 70 anni e il trenta per cento tra 70 e 80 anni, ma ci sono anche una quindicina di over 90 e altrettanti giovani sui 25 anni che frequentano soprattutto i laboratori artistici. I costi dei corsi vanno da 110 euro per quaranta ore a 150 euro per sessanta ore, mentre i laboratori variano da 120 a 200 euro. Per iscriversi c’è tempo (per i corsi che hanno ancora disponibilità di posti) fino al prossimo 31 gennaio.

eminari, tirocini e premi di laurea, iniziative di sostegno alla formazione post-universitaria e alla creazione di start up cooperative. Sono le attività previste dal protocollo d’intesa fra Università di Firenze e Legacoop Toscana, firmato a novembre con l’obiettivo di rafforzare i rapporti fra mondo accademico e mondo della cooperazione. Con l’entrata in vigore dell’accordo – viene spiegato – diventerà più facile per gli studenti accedere a tirocini e stage in cooperativa, grazie a una migliore informazione che Legacoop veicolerà verso le cooperative aderenti. Ma attraverso seminari e materiale informativo ad hoc la cooperazione rappresentata da Legacoop Toscana vuol fornire a chi sta per concludere il corso di studi anche l’opportunità di formare una cooperativa per inserirsi nel mondo del lavoro. Il protocollo prevede infine borse di studio per tesi di laurea svolte su argomenti che riguardino il mondo della cooperazione. Per informazioni: www.legacooptoscana.coop/ateneocooperativo


14 | Dicembre 2016

#Un mese in una pagina

 Matrimoni

 #Arnogo

crescono i fatidici “sì” (e l’età degli sposi)

il fiume e l’architettura in un racconto fotografico

I

l riflesso del Ponte Vecchio, l’increspatura dell’acqua sulla pescaia di Santa Rosa, il profilo del vecchio mulino di Rovezzano. Oltre 1.200 immagini per scoprire i dettagli del rapporto tra l’Arno e la sua architettura, un lungo racconto fotografico raccolto su Instagram con l’hashtag #Arnogo e consultabile da tutti. È il frutto dell’iniziativa organizzata dall’Ordine e dalla Fondazione degli architetti fiorentini insieme alla comunità degli instagramers Igers Firenze per avvicinare la popolazione al fiume e al suo patrimonio architettonico a cinquant’anni dall’alluvione che, il 4 novembre del ‘66, devastò la città. E la risposta ottenuta – viene spiegato – è stata più che positiva: centinaia di fotografi per passione, oltre a qualche professionista, da metà ottobre hanno pubblicato (e continuano a pubblicare) su Instagram moltissimi scatti che ritraggono prospettive inedite dell’Arno, vedute originali del ponte Santa Trinita, gli argini e le spallette immortalati da nuove angolature. Si sono aggiunte le fotografie scattate dai partecipanti alla passeggiata sui ponti dell’Arno dello scorso 12 novembre, durante la quale una sessantina di persone hanno fatto tappa in alcuni dei luoghi simbolo dell’alluvione guidate da un gruppo di architetti-Ciceroni. E quelle realizzate al vecchio acquedotto di Publiacqua a Mantignano, ultima tappa delle iniziative di architetti e instagramers con una architettura anni ‘30, esempio di archeologia industriale, e i lunghi tunnel sotterranei che scortano per chilometri le N.B. tubature dell’acqua fino in città (foto di Lorenzo Concas).

 L’invenzione

Tyrebirth, il forno “mangia-gomme” C Ivo Gagliardi

A

umentano i matrimoni. E anche l’età media in cui si pronuncia il fatidico “sì”. A dirlo è la rilevazione Istat che il settore “Sistema informativo di supporto alle decisioni. Ufficio regionale di Statistica” della Regione ha elaborato in chiave toscana. In linea con la tendenza emersa a livello nazionale, i matrimoni tornano insomma a crescere anche nella nostra regione, dove quelli celebrati passano dagli 11.630 del 2014 agli 11.757 del 2015. Un aumento dell’1,1%, pari a 127 nozze in più, circa la metà di quanto registrato a livello nazionale – dove la crescita è stata del 2,4 per cento, passando dalle 189.765 unioni del 2014 alle 194.377 dell’anno successivo – ma che segna comunque una prima inversione di tendenza rispetto al calo progressivo registrato negli ultimi anni. Se insomma si torna a sposarsi di più, lo si fa anche sempre più tardi: l’età media del primo matrimonio in Toscana passa da 35,8 anni per gli uomini nel 2014 a 36,2 nel 2015, mentre per le donne da 32,8 a 33,1 anni. A diminuire sono in particolare i matrimoni fra i più giovani, nella fascia di età compresa tra venti e trentanove anni, per aumentare nelle classi successive (tra quaranta e quarantanove) e, soprattutto per gli uomini, anche più tardi, oltre i sessant’anni. Nella nostra regione – viene spiegato ancora – a partire dal 2004 in poi l’età media in cui si convola a nozze è superiore a quella italiana, sia per quanto riguarda gli uomini che le donne. Quanto alla “tipologia” dei matrimoni, continua il trend – in atto da tempo – che vede aumentare nella nostra regione le nozze con rito civile, che dal 59,4 per cento del 2014 sono passate a rappresentare il 60,8 per cento lo scorso anno.

opertoni di auto e tir arrivati “a fine carriera”? Ora si possono smaltire nel forno a microonde. Strano ma vero, grazie all’invenzione nata dalla collaborazione tra l’Università di Firenze e il Gruppo Caf, tra le aziende leader nel campo del sollevamento pesante e attiva nei settori delle bonifiche e dello smaltimento. Lo speciale forno “mangia-gomme” si chiama Tyrebirth: si tratta di un sistema che produce energia, si autoalimenta, evita l’incenerimento e riduce l’impatto sull’ambiente delle gomme “al capolinea” che oggi non possono essere conferite in discarica. Il tutto dando vita a nuovi materiali che sono interamente riutilizzabili: un gas (15-20%) costituito da idrogeno e idrocarburi gassosi, un liquido (35-40%) simile a gasolio, e un materiale solido (45%) dall’alto valore calorifico. Il principio alla base di Tyrebirth è quello della pirolisi: il forno riesce a portare in pochi minuti la temperatura del materiale fino a 700 gradi centigradi e a decomporre termicamente mediante le microonde i copertoni in mezz’ora. Tyrebirth porta la firma dei chimici Piero Frediani, già professore ordinario di Chimica industriale all’Ateneo fiorentino, e Silvio Occhialini, coordinatore del progetto. Il Gruppo Caf ne detiene il brevetto di ricerca già depositato in Europa, Stati Uniti, Australia e Canada. “È un’innovazione che potrà cambiare profondamente le abitudini del comune smaltimento degli pneumatici – dice il presidente del Gruppo Simone Gramigni – dopo la fase di sperimentazione si apre la sfida vera: Tyrebirth è pronto per misurarsi con il G.M. mercato, assumendo carattere e dimensioni di un processo industriale”.


#Lettere&Rubriche

Lettere

Editoriale

Pungiglione

dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it LE STRISCE PEDONALI E IL PARCHEGGIO DELLE AUTO

Spett. Redazione, vorrei portare all’attenzione di chi di dovere che le strisce pedonali, di fronte all’uscita del sottopassaggio pedonale che dalla Stazione di Rifredi conduce in via Vasco de Gama, sono completamente cancellate ormai da circa un anno (è rimasto solo il cartello verticale) ciò comporta che i conducenti delle auto si sentono liberi di parcheggiare su ambo i lati della strada rendendo difficoltosissimo l’attraversamento dei malcapitati pedoni, soprattutto se gli stessi, provenendo da una stazione, devono trascinare un trolley. Sarebbe il caso che chi di competenza provvedesse al ripristino. Grazie dell’ospitalità, cordiali saluti Mario C.

IL REPORTER RISPONDE

Caro signor Mario, pubblichiamo la sua segnalazione in modo che, come da lei richiesto, chi di competenza possa controllare la situazione e agire di conseguenza. Con la sua lettera torniamo a parlare anche questo mese, in questa pagina, delle difficoltà segnalate dai pedoni nel muoversi in città e in particolar modo nell’attraversare la strada. Giusto e doveroso che le strisce pedonali siano ovunque ben visibili, per favorire il passaggio e aumentare la sicurezza di chi si sposta a piedi. E giusto che siano il più possibile “protette”, soprattutto in certe strade e zone (ad esempio davanti alle scuole, ma non solo), con tutti gli accorgimenti che possono essere presi per diminuire pericoli e disagi per i cittadini. Ma giusto anche, in particolare da parte degli automobilisti, prestare sempre e in ogni caso la massima attenzione, alla guida così come nel parcheggio, per evitare di creare rischi e difficoltà soprattutto per coloro che hanno più difficoltà a muoversi. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it

I GIARDINI E I GIOCHI PER I BAMBINI

Gentile redazione, mi riferisco alla lettera apparsa sul Reporter di novembre del signor Leonardo. Anche io come nonna porto la mia nipotina a giocare ai giardinetti e anche io vedo quel-

le scritte che ci sono su alcuni giochi. Parlavamo proprio uno di questi giorni con altre signore ai giardini che è un peccato che ci sia chi tiene certi comportamenti perché per prima cosa ci vorrebbe tutto il massimo rispetto possibile per le cose pubbliche che sono di tutti ma che se vengono sciupate poi non possono essere più usate da nessuno. Ma a parte le scritte, l’importante però dicevamo tutte insieme è che nei giardini ci siano tanti giochi per i bambini, secondo noi ci sono dei giardini dove sarebbe bello se ci fossero più giochi, e che siano sempre curati e funzionanti in modo che i bambini li possano usare sempre. Ormai siamo entrati in quel periodo dell’anno in cui si portano meno i bambini ai giardini, perché fa più freddo, piove e quando si esce dalla scuola arriva subito il buio, ma vorrei chiedere che si approfitti proprio di questo periodo dell’anno per sistemare, pulire e aumentare i giochi per i bambini ai giardinetti. Sarebbe bello per i bambini se la prossima primavera potessero trovare dei giochi nuovi! E anche per noi nonni! Annalisa

LE TARGHE LUNGO LE STRADE

Buongiorno Reporter, leggo anche sul vostro giornale che da un po’ di tempo a Firenze si stanno inaugurando tante vie nuove con il nome di diversi personaggi e devo dire che questa è una cosa che mi piace molto perché così si possono ricordare in un bel modo quelle persone, dedicando loro una strada della nostra città. Ho visto anche che di recente è stata messa una targa dove c’era il vecchio stadio della Fiorentina, e mi fa molto piacere notare che vengano ricordati eventi oltre a personaggi. Chiedo di metterne sempre di più per ricordare la storia di Firenze grazie alle lapidi in tutta la città. Peccato che non si possa sempre passeggiare guardando in alto, ma stando attenti a dove si mettono i piedi, per evitare di pestare lo sporco che viene lasciano da qualcuno sui marciapiedi! Ma a parte questa battuta come ho detto chiedo alle persone preposte di continuare a mettere targhe in tutte le zone di Firenze per poter ricordare sempre più personaggi e anche per poter scoprire sempre più storie e curiosità della nostra Firenze; è sempre bello scoprirne qualcosa di nuovo, e lo è ancora di più poterlo fare mentre si va a passeggio. Grazie dell’attenzione, un lettore

Gli immancabili mercatini, i concerti a tema, gli appuntamenti per i più piccoli: questo e molto altro in programma qua e là per la città, per immergersi nell’atmosfera del periodo e prepararsi a festeggiare al meglio. Ma, oltre che per lo svago, come sempre ci sarà spazio anche per la solidarietà, con iniziative rivolte a chi è più in difficoltà, con forme di sostegno e opportunità per stare insieme dedicate a chi, soprattutto in questo momento dell’anno, rischia di sentirsi più solo. Se dunque ci sarà chi in queste settimane si mobiliterà per dare una mano agli altri, sono tanti coloro che lo fanno anche durante tutto il resto dell’anno. Sono i volontari fiorentini, uomini e donne, giovani e anziani, che decidono ogni giorno di mettere gratuitamente a disposizione il proprio tempo e il proprio impegno. Questo mese, sul nostro giornale, abbiamo cercato di scattare una “fotografia” di questo mondo, composto da centinaia di associazioni impegnate nei settori più vari. Così, abbiamo conosciuto ad esempio chi è partito all’improvviso per mettersi al lavoro nelle zone terremotate dell’Italia centrale e chi, ogni giorno, entra nelle case di anziani e ammalati per offrire supporto a situazioni di difficoltà. Difficoltà – di tipo diverso – che vivono anche quei cittadini, a partire proprio dai meno giovani, che restano vittime di truffe. Un fenomeno in crescita, viene spiegato, quello dei raggiri tentati o messi a segno nei confronti degli anziani: così, le forze dell’ordine si sono mobilitate anche in città per sensibilizzare gli abitanti e spiegare come comportarsi in casi “sospetti”. Ecco allora alcuni consigli e indicazioni da tenere a mente per evitare di finire vittime dei malintenzionati. E farsi rovinare un mese che più degli altri, tradizionalmente, dovrebbe essere di festa. MATTEO FRANCINI

PUBBLICITÀ Tel. 055 6585939 Fax 055 6801567 email: info@edizionibunker.it Stampa

Rotostampa - Firenze (FI)

Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno X n. 51 del 1 dicembre 2016. N° reg

A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

IL PRANZO DI NATALE

A

L’INIZIO DELLA VITA? COME SUI VIALI NELL’ORA DI PUNTA...

N

onostante ci si lamenti quotidianamente del traffico, il problema del traffico rimane irrisolto. Perché? Ho provato a fare un’analisi più approfondita, a cercare dentro di noi le ragioni di questo annoso problema e alla fine le ho trovate: il traffico fa parte della nostra vita, ce lo abbiamo scritto nel nostro Dna. Già al momento del concepimento, quando un uomo è solo uno spermatozoo, si trova imbottigliato in altri 56 miliardi di spermatozoi tutti diretti verso l’ovulo. Fermi in coda per ore ed ore, chi suona il clacson chi manda a quel paese l’altro. Questa sensazione l’uomo adulto la ritroverà nei viali durante l’ora di punta. La coda è il nostro imprinting ed oltre al traffico, la ritroviamo alle poste, alla cassa del supermercato, al cinema. Se un uomo vede un posto deserto, dove non ci va nessuno, non ci andrà neanche lui. L’uomo tende ad ammassarsi, ammucchiarsi, perché quella è la prima cosa che ha fatto. Arrivato all’ovulo l’uomo deve affrontare un altro problema che rimarrà irrisolto per tutta la sua vita; il dramma del parcheggio! L’ovulo è piccolo e 56 miliardi di spermatozoi gli girano intorno con la vana speranza di trovare un posto. C’è chi parcheggia in seconda fila, accanto ad un altro ovulo, chi parcheggia di fronte al pancreas e poi verrà rimosso. Alla fine solo uno spermatozoo riuscirà ad entrare nell’ovulo, lui è il più furbo: da cosa si riconosce? Ha esposto sul cruscotto un falso pass invalidi. Ecco, noi siamo quello! ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista

Web

andreamuzzi.it

Il Reporter del Q1 raggiunge le famiglie del quartiere 1 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

Dicembre 2016 | 15

5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

lla fine dell’800, almeno nelle famiglie della borghesia, usava allestire il 25 Dicembre, un sontuoso pranzo per cui il nostro antenato Pellegrino, nel suo famoso manuale La Scienza in Cucina e l’Arte di mangiar bene, ne consigliava il seguente menù, che esattamente trascriviamo. Minestra in brodo. Cappelletti all’uso di Romagna n. 7. Principii. Crostini di fegatini di pollo n. 110. Lesso. Cappone, con uno Sformato di riso verde n. 245. Rifreddo. Pasticcio di lepre n. 372. Arrosto. Gallina di Faraone n. 546, e uccelli. Dolci. Panforte di Siena. - Pane certosino di Bologna. - Gelato di mandorle tostate n. 759. Tante portate, non facili da preparare e sicuramente impegnative da digerire...; pertanto per non “appesantire” gli stomaci dei nostri lettori, trascriviamo soltanto la (simpatica) ricetta della prima portata, augurando a tutti buon appetito e, naturalmente, Buon Natale! 7. CAPPELLETTI ALL’USO DI ROMAGNA Sono così chiamati per la loro forma a cappello. Ecco il modo più semplice di farli onde riescano meno gravi allo stomaco. Ricotta, oppure metà ricotta e metà cacio raviggiolo, grammi 180. Mezzo petto di cappone cotto nel burro, condito con sale e pepe, e tritato fine fine colla lunetta. Parmigiano grattato, grammi 30. Uova, uno intero e un rosso. Odore di noce moscata, poche spezie, scorza di limone a chi piace. Un pizzico di sale. Assaggiate il composto per poterlo al caso correggere, perché gl’ingredienti non corrispondono sempre a un modo. Mancando il petto di cappone, supplite con grammi 100 di magro di maiale nella lombata, cotto e condizionato nella stessa maniera. Se la ricotta o il raviggiolo fossero troppo morbidi, lasciate addietro la chiara d’uovo oppure aggiungete un altro rosso se il composto riescisse troppo sodo. Per chiuderlo fate una sfoglia piuttosto tenera di farina spenta con sole uova servendovi anche di qualche chiara rimasta, e tagliatela con un disco rotondo della grandezza come quello segnato. Ponete il composto in mezzo ai dischi e piegateli in due formando così una mezza luna; poi prendete le due estremità della medesima, riunitele insieme ed avrete il cappelletto compito. Se la sfoglia vi si risecca fra mano, bagnate, con un dito intinto nell’acqua, gli orli dei dischi. Questa minestra per rendersi più grata al gusto richiede il brodo di cappone. Cuocete dunque i cappelletti nel suo brodo come si usa in Romagna, ove trovereste nel citato giorno degli eroi che si vantano di averne mangiati cento; ma c’è il caso però di crepare, come avvenne ad un mio conoscente. A un mangiatore discreto bastano due dozzine. A proposito di questa minestra vi narrerò un fatterello, se vogliamo di poca importanza, ma che può dare argomento a riflettere. [...] Fino a questo punto arrivarono col figlio Carlino, marito e moglie, in un villaggio della bassa Romagna; ma il padre che la pretendeva a progressista, benché potesse lasciare il figliuolo a sufficienza provvisto avrebbe pur desiderato di farne un avvocato e, chi sa, fors’anche un deputato, perché da quello a questo è breve il passo. Dopo molti discorsi, consigli e contrasti in famiglia fu deciso il gran distacco per mandar Carlino a proseguire gli studi in una grande città, e siccome Ferrara era la più vicina per questo fu preferita. Il padre ve lo condusse, ma col cuore gonfio di duolo avendolo dovuto strappare dal seno della tenera mamma che lo bagnava di pianto. Non era anco scorsa intera la settimana quando i genitori si erano messi a tavola sopra una minestra di cappelletti, e dopo un lungo silenzio e qualche sospiro la buona madre proruppe: - Oh se ci fosse stato il nostro Carlino cui i cappelletti piacevano tanto! - Erano appena proferite queste parole che si sente picchiare all’uscio di strada, e dopo un momento, ecco Carlino slanciarsi tutto festevole in mezzo alla sala. - Oh! cavallo di ritorno, esclama il babbo, cos’è stato? - È stato, risponde Carlino, che il marcire sui libri non è affare per me e che mi farò tagliare a pezzi piuttosto che ritornare in quella galera. - La buona mamma gongolante di gioia corse ad abbracciare il figliuolo e rivolta al marito: - Lascialo fare, disse, meglio un asino vivo che un dottore morto; avrà abbastanza di che occuparsi co’ suoi interessi. - Infatti, d’allora in poi gl’interessi di Carlino furono un fucile e un cane da caccia, un focoso cavallo attaccato a un bel baroccino e continui assalti alle giovani contadine. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

Web: artusi.net


16 | Dicembre 2016

#Cultura

 Natale/1

 L’agenda

Grandi Uffizi, una Galleria sotto l’albero Le feste possono essere un buon momento per riscoprirli, tra nuove sale e riallestimenti preziosi Serena Wiedenstritt

C

i sono le antiche capriate del teatro mediceo, che non sono più visibili, incastonate nella nuova supertecnologica copertura delle sale. E poi ci sono le opere del Botticelli, visibili e apprezzatissime grazie al nuovo allestimento delle sale 9-15 della Galleria degli Uffizi. Le sale che da metà ottobre sono tornate a ospitare la Venere e la Primavera del Botticelli sono comprese nel grande volume dell’antico teatro mediceo, inaugurato nel febbraio del 1586 e rimasto attivo per tutto il Seicento. Recentemente sono state completamente rinnovate, è stata cambiata la disposizione delle opere, per renderla di maggior impatto per i visitatori. Ma questo è solo dei buoni motivi per decidere di tornare agli Uffizi. Tutti i fiorentini o quasi, almeno una volta nella vita, ci sono stati. Ma per chi manca da più di un lustro, è d’obbligo tornarci. I Grandi Uffizi sono oggi una delle sorprese più belle che

la città riserva ai fiorentini. Negli ultimi anni la Galleria ha vissuto un’operazione di restyling di cui le sale Botticelli sono solo l’ultimo tassello. L’opera d’arte nell’opera d’arte può essere la sala rossa o quella blu, con le quinte colorate calibrate sul cromatismo dei dipinti ospitati, oppure il restauro della sala della Niobe o la ri-musealizzazione delle sale dei Primitivi. Per chi ama la tecnologia, c’è la parte impiantistica di ultima generazione, nascosta dagli allestimenti sobri ma studiata nei minimi particolari per proteggere le opere dai fenomeni fisici e da eventuali “disattenzioni” dei visitatori. Basta guardare le colonne totem che costellano le nuove sale del Botticelli per realizzare quale livello di innovazione racchiudano e come l’ambiente sia stato studiato per garantire il massimo comfort ai capolavori ospitati. Così, dopo una sosta fra i marmi della sala della Niobe, riaperta nel 2012, un passaggio negli ambienti dedicati

al Cinquecento fiorentino, con le quinte rosso cremisi di medicea memoria, e un tuffo nell’azzurro intenso delle sale degli Stranieri, ci si può fermare per una breve pausa ristoro alla caffetteria sulla terrazza della Galleria. Ad accogliere è una visione imponente dei tetti della città, un Palazzo Vecchio a portata di mano, un cielo infinito. E se ci si avvia all’uscita, ecco l’ultima sorpresa: la scala di ponente. Inserita nel cortile della Vecchia Posta e progettata dallo studio Sinter con la consulenza dell’architetto Adolfo Natalini, che l’ha definita “una torre in pietra con grandi aperture”, è completamente rivestita in ottone e quarzite, con finiture che riprendono i toni del bronzo, grazie a un’attenta opera di brunitura dell’ottone. Insomma, in attesa delle nuove aperture previste entro fine 2016 e anticipando le possibili “rivoluzioni” dei percorsi ipotizzate dal direttore Schmidt, la Galleria degli Uffizi, come sempre, val bene una visita.

terventi di restauro per riportarla al suo antico splendore. Nel quattrocentesco “Chiostro delle Medicherie”, per tutto il pomeriggio, sarà inoltre allestito un buffet di dolci della tradizione delle feste e sarà possibile brindare e scambiarsi gli auguri con una buona cioccolata calda. L’iniziativa sostiene la

Fondazione nella sua attività di promozione, tutela e valorizzazione del patrimonio storicoartistico dell’azienda sanitaria. Per partecipare alla serata è richiesta una donazione (a partire da venti euro). Per informazioni e prenotazioni: 055.6938374, info@fondazionesantamarianuova.it.

 Santa Maria Nuova

arte e musica all’ospedale Barbara Biondi

È

l’ospedale più antico di Firenze, voluto da Folco Portinari, babbo della celebre Beatrice. Sopravvissuto ai secoli, ai cambiamenti, alle guerre e rimasto sempre nella stessa collocazione dal 1288, anno in cui Monna Tessa, governante della famiglia Portinari (le cui spoglie sono sepolte all’interno del complesso) convinse Folco a far costruire un luogo di ricovero per malati e infermi. Da allora sono passati oltre sette secoli, in cui l’ospedale non ha mai smesso di funzionare, portando con sé storie di persone e opere d’arte che via via, nel corso degli anni, hanno impreziosito la struttura. Non tutti ne conoscono la ricchezza, ed è per questo che torna l’appuntamento della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, che organiz-

za un pomeriggio all’insegna dell’arte e della musica all’interno dell’ospedale di Santa Maria Nuova. Quest’anno l’appuntamento natalizio è fissato per il 22 dicembre, giornata in cui la Fondazione – impegnata a raccogliere fondi per valorizzare, tutelare e promuovere il patrimonio storico-artistico dell’ospedale – organizza una raccolta fondi per sostenere il lavoro di restauro e ripristino di opere e ambienti di valore di questo ospedale davvero speciale. Una delle caratteristiche di Santa Maria Nuova è proprio l’esistenza di un percorso museale visitabile all’interno di un ospedale ancora in funzione. Ma come si svolgerà la serata? A partire dalle 17 si susseguiranno visite guidate al percorso museale dell’ospedale, intervallate da alcuni momenti musicali a cura

degli allievi del conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, che animeranno alcuni degli ambienti più suggestivi dell’antico luogo: la sala delle conferenze, sede dell’antica spezieria, il salone Martino V, il “Teatro delle Commedie” dello Spedalingo e la chiesa di Sant’Egidio, attualmente sottoposta ad alcuni in-

classici e concerti, risate e balletti: gli appuntamenti sul palcoscenico

N

atale con i tuoi... sì, ma con vista sul palcoscenico. Perché a ridosso delle feste sono tante le occasioni per stare insieme ai propri cari e godersi qualche bello spettacolo. Si parte dai classici, che vanno in scena in vari teatri della città. Come al Verdi, che infila uno spettacolo dopo l’altro per soddisfare i desideri di tutta la famiglia. Il 17 c’è “Pupazzo di neve”, cartone animato con voce narrante e musica dal vivo dedicato ai più piccini tratto dal romanzo The Snowman di Raymond Briggs. Il 22 spazio a “Lo schiaccianoci”, balletto in due atti con musiche di Čajkovskij. La vigilia di Natale, il direttore d’orchestra Peter Guth in collaborazione con il Conservatorio Cherubini e l’Istituto Franci di Siena presenta uno speciale concerto dal titolo “Saluti da Vienna”. Per chiudere il 2016 con una risata, il 27 arriva Paolo Ruffini con “Io? Doppio!”. Anche l’Opera di Firenze ha un programma a tema di tutto rispetto, che comprende il 21 il concerto delle voci bianche del Maggio Musicale dirette da Lorenzo Fratini, il 23 il Concerto di Natale diretto da Lorenzo Fratini e il 30 e 31 uno degli eventi più attesi del mese, il doppio concerto di Mika (nella foto). Il 31, dopo lo spettacolo, previsti una cena di gala e a mezzanotte, dopo il brindisi, uno spettacolo pirotecnico nel piazzale antistante il teatro. Tradizionali le feste della Pergola, dove dal 27 dicembre all’8 gennaio va in scena “Natale in casa Cupiello” con Luigi De Filippo, mentre al Niccolini, dal 29 al 5 gennaio, Alessandro Benvenuti interpreta “L’avaro” di Molière. Per chi vuol chiudere col sorriso la scelta può ricadere sul Puccini, dove il 30 e il 31 Katia Beni e Anna Meacci propongono “Scoop!”, uno spettacolo dolce e amaro che invita a riflettere con garbo. E, dulcis in fundo, non si ferma più il ciclone – è il caso di dirlo – di Pieraccioni, Panariello e Conti, che hanno aumentato le repliche del loro show dando appuntamento al Mandela Forum il 28, 29 e 30 dicembre e poi ancora il 2, 3, 4, 6 e 7 gennaio. C.G.


#Cultura

Dicembre 2016 | 17

 Natale/2

caccia al regalo, scattata la corsa Qualche consiglio per chi è alla ricerca del pacchetto “giusto” Valentina Veneziano

L

e settimane che precedono il Natale sono ricche di atmosfera festosa e coinvolgente. Per alcuni, però, sono anche giorni in cui aleggia una lieve “ansia” portata dalla ricerca del regalo giusto. Che può diventare una vera e propria “missione” in cui non sempre è così facile portare a termine l’obiettivo, quello di impacchettare qualcosa di originale o alterativo per sorprendere e soddisfare chi lo riceverà. Ecco allora qualche suggerimento, a partire da quelli rivolti agli amanti del settore cartoleria. Non solo Fabriano e Il Papiro con i loro quaderni e album, ma anche ad esempio Boutique Nadine e l’ultimo piano de La Rinascente possono diventare

luoghi dove andare alla ricerca del dono per l’innamorato della carta. In entrambi i casi si potrà trovare Hay, marca scandinava famosa per le sue geometrie, i suoi colori e il suo design minimal. Il Papiro Firenze organizza anche lezioni di marmorizzazione della carta e di legatura del libro della durata di due ore, che potrebbero rappresentare un’idea regalo anche per chi non è un “ossessionato” del settore cartoleria. Da Boutique Nadine si può fare un salto anche se si vuol acquistare un accessorio ricercato. Le appassionate potrebbero rimanere incantate dalle spille, dalle collane, dai bracciali e dagli orecchini, ricchi di dettagli in grado di impreziosire qualsiasi outfit. Rimanendo in

tema accessori, ogni anno Angela Caputi realizza la collezione di Natale. Tappa ideale soprattutto se il vostro collega, familiare o amico ama i colori e le spille natalizie. Chi è alla ricerca di una collana floreale, dalle tonalità accese, può recarsi da Sara Amrhein Firenze, in via dello Sprone. O ancora, per un regalo originale si può pensare di fare una visita al Florence Duck Store in via della Vigna Nuova e acquistare una papera di gomma galleggiante, non solo per bambini perché le sue rivisitazioni attraggono anche gli adulti. Tra i regali del settore benessere ci sono le proposte di Floating Flo, in viale Fratelli Rosselli, con cicli di sessioni in vasca anche per smettere di fumare e quello con

aromaterapia con i profumi inediti di Sileno Cheloni di Aquaflor. Gli amanti delle mostre potrebbero apprezzare uno o più

biglietti per “Ai Weiwei. Libero” a Palazzo Strozzi. E un’altra idea regalo alternativa potrebbe essere rappresentata dagli scatti vin-

tage prodotti dalla nuova cabina fotografica all’angolo tra via dei Serragli e via Santa Monaca. Per chi preferisce i ricordi ai regali.

 31 dicembre

brindisi con vista, il concertone al piazzale

C

oncertone con vista per la fine del 2016. È quanto deliberato dalla giunta comunale, che quest’anno ha deciso di spostare l’ormai tradizionale concerto pop del 31 dicembre da piazza della Stazione al piazzale Michelangelo. Le altre piazze coinvolte nella notte più lunga dell’anno saranno Signoria, San Lorenzo, piazza del Carmine e due novità fuori dal centro: piazza dell’Isolotto e piazza Bartali. “Quest’anno – ha detto il sindaco Dario Nardella – abbiamo scelto di rinnovare la formula del Capodanno tradizionale che accompagna la città da diversi anni. Per la prima volta, quindi, coinvolgiamo il piazzale Michelangelo, da febbraio scorso pedonalizzato e che in questi mesi è al centro di un vasto programma di valorizzazione”. “Inoltre – ha continuato il sindaco – vogliamo coinvolgere anche la periferia con eventi all’Isolotto e a Gavinana, in piazza Bartali. Tutta la città deve partecipare a quella che sarà, ci B.B. auguriamo, una nottata di festa e divertimento per tutti”.


18 | Dicembre 2016

#Sport  Volley femminile

 Il calendario

rush finale ripartita la “sfida” in a1 È (e un big match) prima della sosta natalizia Lorenzo Mossani

ripartita la “sfida a distanza” tra Il Bisonte Firenze e la Savino Del Bene Scandicci nella serie A1 femminile di volley. “È per noi un nuovo inizio – ha sottolineato l’allenatore de Il Bisonte Marco Bracci – dato che la società ha cambiato molto. Dobbiamo ancora assemblare il gruppo e recuperare alcune ragazze reduci da infortuni, ma l’obiettivo è centrare i playoff. Io, per primo, dovrò dimostrare di meritare questa panchina”. Con il campionato a quattordici squadre salvarsi quest’anno vorrà dire entrare nei playoff scudetto, visto che le ultime due retrocedono e le altre accedono tutte alla seconda fase del torneo. Punta in alto la Savino Del Bene Volley: grandi cambiamenti e una campagna acquisti davvero importante. “Ci sono tante giocatrici nuove e di altissimo livello, ma non è cambiata la voglia di fare e di migliorare. Sarà una stagione lunga, impegnativa e difficile, ma credo che sarà anche un campionato – ha spiegato l’allenatore Mauro Chiappafreddo – in cui potremo toglierci tante soddisfazioni”. Sim.Spa.

U

n mese intenso prima della pausa natalizia. In campionato il dicembre viola comincia tutto tra le mura amiche del Franchi: prima contro il Palermo (domenica 4), poi con il Sassuolo, nel posticipo di lunedì 12 dicembre alle 19. Nella giornata successiva, domenica 18 alle 20.45, la Fiorentina si gioca uno scontro diretto contro la Lazio, a Roma. Settimana “corta” prima del nuovo turno di campionato, l’ultimo del 2016: giovedì 22 dicembre, ore 20.45, allo stadio Franchi arriva il Napoli, per una chiusura d’anno nel segno di un big match davanti ai tifosi viola. Poi il pallone si ferma: arrivano la sosta natalizia e un po’ di tempo per pensare al futuro.

 Il numero 10

gli occhi addosso al talento di “berna” Simone Spadaro

U

n predestinato. Federico Bernardeschi, nato a Carrara, è diventato negli ultimi anni uno dei talenti più interessanti del panorama calcistico nazionale e un punto di riferimento per l’attuale Fiorentina. Per lui, i paragoni si sono già sprecati: “Gioca come Arjen Robben”, oppure “Abbiamo trovato il nuovo Antognoni”, o ancora “Macché, Berna ha le stesse giocate di Gareth Bale”. Tutte frasi che accendono ancor di più i riflettori intorno a questo talento che può davvero diventare sempre più importante per la squadra gigliata. La

sorprendente crescita di questo giovane prodotto del vivaio viola ha, inevitabilmente, incuriosito anche i dirigenti di altre squadre, che tengono d’occhio il numero 10 viola soprattutto dopo che è entrato in pianta stabile tra i convocati dell’Italia di Giampiero Ventura. Un “cammino” che lo ha visto bruciare le tappe, dopo l’esordio in serie A con la maglia viola nel settembre del 2014, a vent’anni, seguito subito dopo dal debutto nelle coppe europee, in Europa League, allo stadio Franchi contro il Guingamp, quando riesce a mettere a segno anche il suo primo gol con la casacca

gigliata. Un infortunio lo tiene poi lontano dai campi per alcuni mesi, ma al suo rientro fa in tempo a segnare la sua prima rete in serie A prima del termine della stagione. L’annata successiva, la prima sulla panchina viola di Paulo Sousa, inizia con il cambio del numero di maglia. Un numero non qualunque quello che Federico si mette sulle spalle, il 10. È con questa maglia così “pesante” che Berna continua a crescere. Il talento del giocatore di Carrara è sbocciato. E anche se lui, a più riprese, ha affermato di voler legare il suo nome alla Fiorentina per lungo tempo,

sono ora in diversi a prevedere che, già dal prossimo mercato estivo, non mancheranno i suoi corteggiatori. Così, i tifosi viola continuano a tenere gli occhi puntati addosso al loro numero 10. A quel giovane talento italiano (e anche questo, per molti, è un fattore da sottolineare) che in tanti considerano un patrimonio per la Fiorentina. Del presente e del futuro.

 Cs Porta Romana

parola d’ordine, divertimento

D

a più di cinquant’anni esiste una società di calcio che, nel tempo, ha cresciuto e continua a crescere generazioni di ragazzi con il sogno nel cassetto di calcare, un giorno, i campi della serie A, ma con l’obiettivo primario di divertirsi sempre e comunque. Al Cs Porta Romana, nato nel 1964, sono iscritti centinaia di ragazzi che, ogni settimana, si allenano e si divertono proprio come fecero a inizio carriera i piccoli Andrea Pazzagli e Marco Baroni che, dopo l’avvio sul campetto di “Bibe”, hanno iniziato il loro percorso calcistico che li ha portati a diventare rispettivamente campione del mondo per club nel Milan di Sacchi e campione d’Italia con il Napoli di Maradona. “Al Porta Romana l’obiettivo principale, che non deve essere mai dimenticato, è quello di cercare sempre di fare del proprio meglio senza mai smettere di divertirsi – queste le prime parole del presidente Claudio Terrazzi, che vive il calcio in modo schietto e divertente – ho il piacere di essere il presidente di una delle società più importanti del territorio fiorentino, che negli anni si è conquistata una certa fama e il rispetto di tutti, ed è giusto quindi insegnare ai nostri ragazzi i valori tipici che ci hanno sempre contraddistinto. In poco più di dieci anni – racconta – siamo stati in grado di risalire la china con la prima squadra, e dalla terza categoria con il duro lavoro e l’impegno di tutti siamo arrivati in Eccellenza, dove ormai giochiamo stabilmente da quattro anni. Abbiamo realizzato quella che sembrava essere solo una lucida, immensa follia: col-

locare il Porta Romana al centro del mondo sportivo fiorentino”. Ma esiste un segreto dietro a questi risultati? “Quello appunto di scendere in campo sempre con la voglia di giocare a calcio – risponde Terrazzi – sì esatto, non di vincere, ma di dare tutto quello che abbiamo senza mai perdere di vista lo scopo per cui tutti noi giochiamo o seguiamo una partita: il divertimento. Quando il calcio diventa prima di tutto un lavoro o un dovere, soprattutto a questi livelli, le cose iniziano ad andare male e l’esempio lampante è il nostro inizio di stagione: qualcosa si era incrinato, ma adesso siamo tornati sulla giusta strada sia a livello di atteggiamento che di risultati. Non pongo limiti ai ragazzi in prima squadra, un inizio storto può essere recuperato senza problemi, l’importante è che continuino a lavorare duro come stanno facendo”. Da qualche anno, poi, il Cs Porta Romana non è solo la prima squadra. “Sono molto orgoglioso del nostro settore giovanile che, pur essendo appena nato, avendo solo quattro anni di vita, sta già ottenendo ottimi risultati. Siamo molto attenti ogni anno a migliorare sempre di più le nostre squadre dei più piccoli con accortezze legate allo staff e decisionali che permettano ai ragazzi che scendono in campo di giocare sempre meglio e togliersi delle soddisfazioni. Speriamo presto di raccogliere quanto seminato in questi anni – conclude il presidente – magari facendo esordire sempre più giovani del vivaio in prima squadra”. Niccolò Dainelli


Gli specialisti dell’amianto Rimozione da abitazioni e da impianti civili e industriali Sia in matrice friabile che compatto

RIMOZIONE AMIANTO

INCENTIVI FISCALI PER LE IMPRESE

CHIAMA PER INFORMAZIONI

n Mappatura e valutazione dello stato di conservazione dell’amianto n Redazione del Documento di valutazione dei rischi e pratiche con gli Enti di controllo n Progettazione ed esecuzione intervento di bonifica n Smontaggio coperture e montaggio nuovi manti

055 4289715 SEAL S.R.L. Unipersonale Sede legale e amministrativa Piazza del Pamiglione, 3 . 57123 Livorno Tel. 0586 841646 |Fax 0586 841644

Sede Operativa Via dei Ramai, 23/25/27 . 57121 Livorno CF/P.IVA 01061150494 info@seal-livorno.it

www.specialistiamianto.it

Sede Firenze Piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze Tel. 055 4289715 www.gruppocft.it

Società del Gruppo CFT


FINO AL 24 DICEMBRE 2016

UN PANETTONE PER “TOMMASINO” FA CRESCERE LA SOLIDARIETÀ Un’occasione per un gesto tanto semplice, quanto importante: per ogni panettone acquistato, l’intero importo sarà devoluto alla Fondazione Onlus “Tommasino Bacciotti” per il “Progetto Accoglienza Famiglie con pazienti lungo-degenti del Meyer”. Da anni la Fondazione è impegnata nello studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili, con il sostegno di borse di studio presso l’Ospedale Meyer.

IL PANETTONE TOMMASINO MAINA 1 kg

8,00 FONDAZIONE

Tommasino Bacciotti

ONLUS

Via Ontignano, 44/46 - 50061 Fiesole (FI) Tel/Fax 055 695047 - Tel. 055 697959 - Cell. 335 362203 www.tommasino.org - info@tommasino.org Conto Corrente Postale: Fondazione “Tommasino” Bacciotti ONLUS c/c 12158531

Iniziativa valida nei Punti Vendita associati a Conad del Tirreno che aderiscono all’iniziativa ed espongono il materiale illustrativo.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.