Periodico d’informazione locale. Anno X n. 53 del 1 dicembre 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.
www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere
Dicembre 2016
Anno X Ed. 53
Firenze Quartiere 3
Gavinana • Galluzzo • Firenze Sud
Festività
✎ Editoriale
a spasso fra i luoghi del Natale
L’impegno di un mese “speciale” Matteo Francini
U
n mese sempre un po’ particolare, dicembre. L’ultimo mese dell’anno, quello che segna il passaggio tra il vecchio e il nuovo e che ci porterà a salutare il 2017 anche in riva all’Arno. Ma il mese anche delle festività natalizie, con un’aria “speciale” e la città che si colora di luci, decorazioni e iniziative. Quartiere per quartiere, zona per zona, non mancheranno nemmeno quest’anno eventi e proposte.
Nel quartiere si accendono le luci tra mercatini, musica e laboratori ☛ pagina 3
☛ SEgUE a pagina 15
nella firenze dei volontari
Giro d’Italia, l’attesa di Ponte a Ema Da qua partirà una tappa della corsa per rendere omaggio a Gino Bartali.
Sara Camaiora - Gianni Carpini
F
irenze resta la città con il numero maggiore di associazioni impegnate nel no-profit nella nostra regione. Nonostante i venti di crisi siano spirati anche sul terzo settore. Per quanto riguarda l’area della Città metropolitana, una grande fetta è rappresentata dalle realtà impegnate nei servizi sociali e sanitari, che rappresentano quasi il settanta per cento del totale. A dirlo sono i dati del Cesvot, che ha tracciato anche “l’identikit” del volontario toscano: età compresa tra 30 e 54 anni, quasi la metà donne.
☛ aLL’inTERnO
dai regali ai musei, le idee sotto l’albero ☛ paginE 16-17
☛ pagina 2
truffe agli anziani, come combatterle Il fenomeno risulta in crescita: polizia e carabinieri si sono mobilitati con campagne e incontri.
☛ SEgUE aLLE paginE 8-9
un incontro per piazza dalla costa
☛ pagina 11
fiorentina, così si chiude il 2016
☛ pagina 7
☛ pagina 18
La famiglia italiana della frutta
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Quartiere 3
#Primo piano
Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud
Ciclismo
giro d’italia 2017, una tappa scatta dalla ponte a ema di gino bartali Il percorso
161 chilometri, fino in romagna
L
a corsa rosa numero cento omaggerà tanti campioni, come Coppi (con la tappa di Castellania) e appunto “Ginettaccio” Bartali (con quella di Ponte a Ema, dove è nato nel 1914 e sepolto dal maggio del 2000). Oltre ai meriti sportivi (tre Giri d’Italia e due Tour de France vinti), nel 2013 è stato nominato “Giusto tra le Nazioni” per l’impegno in difesa degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. L’undicesima tappa, a lui dedicata, sarà lunga 161 chilometri, con partenza mercoledì 17 maggio 2017 e arrivo in Emilia Romagna, passando anche per Bagno a Ripoli, Pontassieve e per il Casentino. S.M.
Sonia Muraca
C
he siano o meno appassionati di ciclismo, sono in tanti a essere già in fibrillazione per il passaggio del prossimo Giro d’Italia da Ponte a Ema, che diede i natali al campione sportivo Gino Bartali. Ed è proprio per rendergli omaggio, nell’anno in cui ricorre il centenario del tour italiano, che la partenza della sua undicesima tappa è fissata proprio da qua. L’annuncio è arrivato a fine ottobre, in occasione della presentazione del percorso 2017, per una tappa fiorentina che potrà servire anche a “valorizzare il quartiere e a guadagnare visibilità – sottolinea Marco, residente a Ponte a Ema e amante delle due ruote a pedali – a me piace andare in bici, quindi sono entusiasta principalmente per questo, ma anche i miei vicini concordano nel dire che questa può essere l’occasione giusta per apportare delle migliorie a strade e centro urbano”. Dello stesso avviso sono molti “habitué” della casa del popolo “L’Unione”, uscio e bottega col museo “Gino Bartali”. In particolare, è Andrea a sottolineare che “è dal 2005 che non avviene una cosa del genere. È un evento prestigioso che non può che toccare tutti e di cui siamo curiosissimi di conoscere i particolari”. E in effetti, come
si nota passeggiando nella zona e parlando con i suoi abitanti, festeggiare questo centenario ricordando il famoso concittadino risveglia un po’ in tutti un moto d’orgoglio, soprattutto in chi ha avuto modo di conoscerlo di persona. È il caso del signor Stefano, a cui capitava di incontrarlo mentre si allenava su strada, o degli Amici del Museo “Gino Bartali”, che si sono dedicati alla conservazione della sua memoria storica e dei suoi cimeli, biciclette comprese. “Ho parlato con il presidente Andrea Bresci – racconta l’assessore allo Sport Andrea Vannucci – ed era felicissimo di ricevere questa notizia. Ancora è tutto da definire nei dettagli, ma l’idea è quella di allestire il villaggio rosa al piazzale Michelangelo. È da lì che poi si procederà al trasferimento, in sella ma a cronometro fermo, in zona Museo del ciclismo e casa di Bartali, per la partenza della tappa di Ponte a Ema”. Ma c’è anche chi comincia già a pensare all’altra faccia della medaglia. Come Massimo, ad esempio, che prevede il doppio effetto di “vetrina certo, ma anche di inevitabili disagi in una zona come la nostra, piccina e fuori mano”, o come Marco, che si interroga sulle conseguenze che la manifestazione potrà avere sul traffico.
La casa in cui nacque Gino Bartali, a Ponte a Ema
Ciclabili
e arrivano novità in pista In tanti nella zona sono già in fibrillazione in vista dell’evento, nell’anno in cui ricorre il centenario della corsa Web: giroditalia.it
MECHERINI s.n.c.
N
ovità in pista per i ciclisti del quartiere tra la fine di questo 2016 e il 2017 ormai alle porte. La prima riguarda il restyling della pista ciclabile di lungarno Ferrucci, partito a metà novembre (e da ultimare entro dicembre), con tanto di messa in posa di asfalto rosso e sistemazione del marciapiede. Il cantiere, che interessa il tratto compreso tra piazza Ravenna e piazza Ferrucci, si inserisce in un più ampio progetto di ampliamento e riqualificazione della rete ciclabile in città. Doppia la finalità dei lavori sul lungarno: migliorare la mobilità ciclopedonale e risolvere le problematiche legate alla raccolta delle acque piovane. A metà 2017, invece, i riflettori saranno puntati su Gavinana, dove sono previste manutenzioni straordinarie sul tratto di ciclopista che parte da Sorgane e arriva in via San Marino e su quello compreso tra viale Europa a via Erbosa, passando per piazza Bartali. “Con questa somma di lavori – commenta il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito – puntiamo a risistemare le varie piste del quartiere, a partire da Sorgane fino ad arrivare in centro. Non a caso, già l’anno scorso ci siamo mossi in quest’ottica di collegamento, effettuando le ricuciture in via Kassel e via Villamagna, che servivano a rendere continuo il tratto che va da viale Europa al parco dell’Anconella”. S.M.
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Quartiere 3
#Primo piano
Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud
Dicembre 2016 | 3
Il cartellone
Focus
luci, colori e mercatini: si accende il natale
di chiesa in chiesa, viaggio fra i presepi
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on c’è per forza bisogno di andare troppo lontano per ammirare presepi suggestivi, particolari, magici o sorprendenti. Anche le chiese del quartiere, per questo Natale, proporranno la loro versione della Natività. Chi tirando fuori le storiche figure in legno, chi lavorando con i bambini a un presepe fatto con materiali di riciclo, chi affidando alla fantasia e alla creatività dei giovani dell’oratorio la realizzazione scenica della notte del 24 dicembre. Così, dall’8 dicembre all’Epifania, la propria parrocchia, piuttosto che quella del vicino, potranno diventare meta di un viaggio fra i presepi del quartiere.
Ecco alcune delle iniziative previste nel quartiere Serena Wiedenstritt
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alla ludoteca al centro anziani. Dal centro commerciale “classico” ai centri commerciali naturali. Il Natale nel quartiere si accende di luci e colori in più luoghi, e il cartellone delle iniziative in programma si compone di feste, concerti, laboratori e altro ancora. Sarà il Quartiere stesso a fare gli auguri ai cittadini sabato 17 dicembre in piazza Bartali, a partire dalle 16.30, con il concerto del Piccolo Coro del Melograno e alla presenza di Babbo Natale, che per l’occasione raccoglierà le letterine dei bambini. Seguirà un piccolo rinfresco. Si replica domenica 18 dicembre, sempre dalle 16.30, in piazza Acciaiuoli al Galluzzo, con scambio di auguri, animazione, musica e giochi per bambini. I più piccini sono i protagonisti anche delle attività organizzate dalla ludoteca Il Castoro. Nel mese di dicembre per i bambini più piccoli, che frequentano la ludoteca la mattina, le attività natalizie si svilupperanno a partire
dalla storia dell’orso musone, protagonista di “Un Natale insolito”, che farà da filo conduttore ai laboratori proposti. Per i più grandi le attività si concentreranno sulla realizzazione di decorazioni per le finestre e l’albero di Natale e sulla storia “La leggenda del filo rosso”, che sarà anche il tema dello spettacolo natalizio. Venerdì 23 e venerdì 30 dicembre, inoltre, i bambini potranno portare i propri libri e giochi per barattarli con quelli di altri bimbi. E ancora, Auser organizza una festa di Natale per i bambini del doposcuola Villani che si terrà al Porto, in piazza Elia Dalla Costa, il pomeriggio del 20 dicembre, mentre per gli anziani sono previste attività ricreative nei centri anziani, nelle case di riposo e nei centri diurni, a base di musica e animazione. Spazio anche allo shopping con i mercatini natalizi che saranno allestiti dai centri commerciali naturali, come quelli di via Datini e viale Europa. Via Datini si vestirà a festa le domeniche 11 e 18 dicembre, mentre il centro
Buon Natale
S.W.
commerciale naturale di viale Europa inizierà a festeggiare il Natale domenica 4 dicembre, per continuare l’8 e l’11. In piazza Bartali, da metà dicembre, tutti i giorni appuntamento con il mercato di oggettistica natalizia, mentre Unicoop Firenze organizza il classico mercatino di Natale dell’8 dicembre presso la sala soci Marina Trambusti del Centro Gavinana, che ospiterà i lavoretti manuali realizzati dalla scuola primaria Botticelli, il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione Il Cuore si scioglie. Sabato 10 dicembre dalle 10 alle 19 mercatino di Natale anche alla Cooperativa Fontenuova, in via Fortini 143.
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A teatro
e l’atmosfera magica sale anche sul palco
N
atale a teatro. Perché in fondo il teatro fa parte della magia e dell’atmosfera natalizia, riunisce grandi e piccini e mette allegria. Tra gli appuntamenti di dicembre dedicati agli amanti del palcoscenico nel quartiere, domenica 11 – alle 16.30 – al Teatro Il Palco in piazza Elia Dalla Costa la Piccola Compagnia di Pelago presenta “Tombola col morto ovvero Gli amori al tempo dell’alluvione”. Il 23 dicembre, alle 16, al Teatro L’Affratellamento, in via Orsini 73, la Compagnia Mald’Estro porterà in scena “Et voilà”, mentre il 29, sempre alle 16, al Teatro Everest al Galluzzo sarà la volta di “Penultimo tango a Compiobbi” della Compagnia I Gatti Lunatici. S.W.
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#Zoom
Quartiere 3
Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud
Via Orsini/1
Via Orsini/2
“Mucho Mojo”, una nuova libreria a gavinana
affratellamento, 140 anni dopo
Noir e gialli, ma non solo. Previsti incontri con gli scrittori e “sorprese” Vanessa Bambi
I
libri non chiudono le loro pagine nei quartieri, anche in questi tempi sempre più tecnologici. Lo sa bene Mauro Falciani, che ha scommesso proprio su di loro iniziando una nuova avventura nel Q3. Con il nome di “Mucho Mojo”, a novembre ha aperto la sua libreria in via Orsini 21r. “Un bel regalo di Natale, perché l’atmosfera e la bellezza di scegliere tra tanti titoli esposti e sfogliare tra le mani un libro cartaceo
non ha prezzo”, commenta un abitante della zona. Se poi la libreria è sotto casa, ancora meglio. “Ho scelto Gavinana per aprire il mio negozio perché mi piace molto questo quartiere e spero di appassionare anche chi ci abita, dato che la libreria è specializzata in letteratura di genere noir, gialli e thriller, soprattutto americani. Ma non solo. C’è uno spazio anche per letture classiche, per i bambini, in modo da avvicinarli alla lettura
Mauro Falciani nella sua libreria “Mucho Mojo”, aperta a novembre in via Orsini
fin da piccoli insieme alle loro famiglie”, spiega Falciani. Che poi prosegue: “Ho cercato di unire due mie grandi passioni per svolgere questa attività: quella dei libri e quella per la città di Firenze, nonostante le difficoltà di oggi nell’aprire un qualsiasi negozio, e specialmente una piccola libreria di quartiere. Io – racconta Falciani – ho seguito la via del libro per poter far risaltare ancora di più la bellezza della nostra città, cercando di renderla ancora più visibile dal punto di vista internazionale tra gli scrittori, non solo italiani. Nel corso di questi mesi sono in contatto con molti scrittori americani per portarli a presentare le loro opere qui da me, tramite, tra l’altro, la mia neonata associazione culturale Mucho Mojo Club, di cui tutti possono far parte con un contributo annuale. Grazie all’autofinanziamento del club, sarà così possibile portare qui famosi scrittori per presentare i loro libri oppure, come per questo Natale, far uscire un libro inedito realizzato dalla raccolta di tanti piccoli racconti gialli dagli scrittori da me contattati in esclusiva per i lettori fiorentini del Mucho Mojo”. Ma questa è solo una delle tante idee che sono in cantiere per i prossimi mesi. “Un’altra iniziativa di queste ultime settimane – spiega Falciani – è ‘Noir at the bar’, ovvero la presentazione di un libro in un bar. E molte altre sorprese sono in cantiere. Tutto questo entusiasmo è reso possibile solo da un pizzico di pazzia e da tanta passione, perché prima che libraio sono un appassionato lettore da una vita. Mi è sempre piaciuto – conclude – poter scegliere e consigliare i libri che mi sono piaciuti”.
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entoquarant’anni e non dimostrarli. Un bel traguardo se si parla di ricorrenze e di storie fiorentine. Ed è quello raggiunto dalla società ricreativa L’Affratellamento di Ricorboli, che si trova a Gavinana, in via Orsini 73, nata il primo luglio del 1876. Una ricorrenza festeggiata con varie iniziative che si sono tenute negli scorsi mesi di ottobre e novembre. Un modo per stare insieme una volta di più: applaudire e ridere alla rappresentazione di una divertente operetta, ma anche ricordare eventi drammatici per la città, come in occasione della conferenza commemorativa che si è tenuta a novembre sull’anniversario dell’alluvione. Un luogo insomma che continua a vivere, cercando di unire sempre cultura e solidarietà, come “conferma” proprio il suo nome. “Questo teatro nasce per volere dei lavoratori – racconta Luigi Mannelli, presidente della Società Ricreativa l’Affratellamento di Ricorboli – questa costruzione esaudì il volere dei cittadini di puntare ulteriormente all’unione tra la gente. Costruire un luogo per ritrovarsi per festeggiare o assistere appunto a rappresentazioni teatrali, che si sono rivelate anche molto importanti nell’arco degli anni. Ad esempio – aggiunge – molti forse non sanno che tra il 1969 e la prima metà degli anni ’70, dopo la disastrosa alluvione di Firenze, il teatro venne riaperto e molte personalità ne calcarono le scene, uno su tutti Dario Fo. Eravamo un teatro famoso per la ricerca e l’avanguardia. Le attività, però, cessarono nel 1983. Solo nel 2006 abbiamo riaperto, in occasione del quarantennale delle celebrazioni dell’alluvione”. E si arriva così ai giorni nostri, quelli che hanno visto i festeggiamenti per i centoquaranta anni di vita. “Oggi il teatro è diventato uno spazio polivalente, che ospita vari tipi di spettacoli, seminari, mostre e balletti – conclude Mannelli – non possiamo che essere contenti per la V.B. buona affluenza di pubblico nella nostra platea e galleria”.
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Cultura
Cosa succede sotto casa nostra
NOTIZIE DAL TERRITORIO LAVORI AL CIMITERO DI SANTA LUCIA
TUTTI GLI APPUNTAMENTI DEL NATALE NEL QUARTIERE 3 PER I BAMBINI Le feste si accendono il 17 dicembre in piazza Bartali, ore 16.30, con un concerto del Piccolo Coro del Melograno. Babbo Natale sarà lì, a raccogliere le letterine dei bambini e al termine verrà offerto un piccolo rinfresco.
AUGURI IN PIAZZA Domenica 18 dicembre, ore 16,30, in piazza Acciaiuoli (Galluzzo), scambio di auguri del Consiglio di Quartiere con la cittadinanza, con animazione musica e giochi per bambini.
PER GLI ANZIANI Intrattenimenti musicali sono in programma presso i Centri Anziani, le Case di Riposo e i Centri Diurni del Quartiere. Repertorio previsto: canzoni fiorentine, napoletane e toscane, arie della tradizione classica operistica, musiche da ascolto e da ballo.
SPETTACOLI TEATRALI Venerdì 23 dicembre, ore 16, Teatro L'Affratellamento, via G. P. Orsini 73, la Compagnia Mald'Estro presenta Et voilà di A. Calonaci Giovedì 29 dicembre, ore 16, Teatro Everest, via Volterrana 4/b (Galluzzo), la Compagnia I Gatti Lunatici presenta Penultimo tango a
Compiobbi di G.Onofrio. Regia S.Cosi, coregia F.Cecchi.
IN LUDOTECA
In ludoteca
Alla Ludoteca “Il Castoro” di piazza Bartali, per i più piccoli la storia dell’orso musone farà da filo conduttore alle attività proposte; per i più grandi ci si concentrerà sulla realizzazione di decorazioni e sulla storia “La leggenda del filo rosso” che sarà anche il tema dello spettacolo natalizio. Due pomeriggi saranno dedicati all’allestimento di un mercato speciale nel quale i bambini potranno portare i propri libri e giochi per poterli barattare.
Domenica 11 dicembre, ore 16.30, Teatro Il Palco Piazza Cardinale Elia dalla Costa 25 La Piccola Compagnia di Pelago Presenta: “Tombola col morto ovvero Gli amori al tempo dell’alluvione”. Commedia brillante in vernacolo fiorentino. Ingresso gratuito. Non è necessaria la prenotazione
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Per info: tel. 3319290504
NUOVA STAGIONE AL TEATRO REIMS
Parte la nuova stagione del Teatro Reims a cura di Nuova Compagnia di Prosa Città di Firenze, Namastè Teatro e Compagnia delle Seggiole con un repertorio comico. La Nuova Compagnia di Prosa Città di Firenze cha aperto la stagione con la commedia La Strana Coppia di Neil Simon, regia di Antonio Susini, e tornerà in scena per festeggiare l’ultimo dell’anno (31 dicembre, 7-8-14-15 gen-
naio) con lo spettacolo Pigiama Per Sei di Marc Camoletti. Gli appuntamenti con Namastè Teatro sono cominciati a novembre con la commedia musicale Le Sorelle Omicidi di Beppe Ghiglioni, regia di Sandra Morgantini, e proseguono con un titolo amato da tutti, Benvenuti in Casa Gori di Ugo Chiti ed Alessandro Benvenuti, regia di Lorenzo Bittini, in scena dal 21 gennaio (repliche il 22-28-29 gennaio e 4-5-11-12 febbraio).
L’ immagine del mese
Il terzo sabato di ogni mese il Gruppo "Salute
È stata inaugurata ad ottobre sulla collina di Arcetri la nuova sede dell’Istituto nazionale di ottica del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR). L’ottica ha una tradizione antica e continua a costituire una delle punte di diamante per lo sviluppo di conoscenza di base con forti ricadute economiche e tecnologiche per la crescita complessiva per il Paese. Il lungo lavoro di ristrutturazione ha permesso di valorizzare la sede storica dell’Istituto che rimane un punto di riferimento per tutte le sezioni distribuite sul territorio nazionale e per la comunità scientifica internazionale del settore.
LA MORTE DI GIANCARLO BRUNDI Rione di Gavinana in lutto per la scomparsa di Giancarlo Brundi, storico presidente del circolo Vie Nuove e consigliere comunale dal 1980 al 1985. Il sindaco e il presidente del Q.3, esprimendo il cordoglio alla fami-
Una buona notizia per le Cascine del Riccio. Sono terminati i lavori dell’allargamento di via delle Cinque Vie e ora il tratto tra via San Michele a Monteripaldi e viuzzo dei Catinai, finora a senso unico alternato, è finalmente diventato a doppio senso di circolazione. L’utilizzo da parte degli automobilisti è immediato anche se i lavori continueranno ancora fino a marzo per il completamento dell’asfaltatura, il rivestimento del muro nuovo di sostegno (lato valle) e l’installazione di nuovi pali di illuminazione a led.
Filo diretto
COME COMUNICARE CON IL PRESIDENTE Q.3
Potrà essere contattato ai numeri 055.2767732 / 055.2767727, al cellulare 338.6866283, all’indirizzo e-mail: presidenteq3@comune.fi.it
glia, hanno ricordato la lunga attività di impegno civile e politico di Giancarlo, sottolineando il suo profondissimo legame con il territorio.
Morosità senza colpa
SOSTEGNO AGLI INQUILINI
CHE NON CE LA FANNO A PAGARE L’AFFITTO La crisi economica e le conseguenti problematiche sociali hanno indotto i legislatori a introdurre una nuova categoria giuridica, quella della “morosità incolpevole”.
CASCINE DEL RICCIO, ADDIO STRETTOIA!
Il presidente del Q.3, Alfredo Esposito, riceve i cittadini (previo appuntamento tel. 055/2767732- 7727), tutti i martedì e giovedì, ore 9.30-12.30, c/o la sede del quartiere, Villa di Sorgane, via Tagliamento 4.
PASSEGGIATE NEL BENESSERE
RISTRUTTURATA LA SEDE DEL CNR SULLA COLLINA DI ARCETRI
Lutto
Il cartellone degli eventi
L’ALLUVIONE RIVISSUTA A TEATRO
I cimiteri non hanno solo un grande rilievo affettivo e sociale ma presentano anche quasi sempre un notevole interesse di testimonianza culturale. Facciamo il punto sui cantieri dei cimiteri comunali per verificare lo stato di avanzamento dei lavori cominciati in questi ultimi mesi. Per quanto concerne il Q.3 a Santa Lucia al Galuzzo è ormai completata e accessibile ai frequentatori la galleria di loculi della sezione 5° e 6°. Sono state realizzate nuove strutture portanti oltre al consolidamento del terreno con iniezioni di resine espansive. La zona era infatti interessata da movimenti del sottosuolo che hanno provocato nel tempo fenomeni di dissesto e fratture, non soltanto superficiali, ai blocchi contenenti i loculi di sepoltura, rendendo insicuro anche l’accesso a familiari e congiunti. Il progetto, sviluppato dalla direzione servizi tecnici, ha permesso di assorbire le tensioni della struttura preesistente con la realizzazione di nuovi pilastri.
è Benessere" organizza una passeggiata salutare per promuovere il movimento e incoraggiare stili di vita equilibrati e in armonia con la natura, con se stessi e con gli altri. Prossimo appuntamento: 17 dicembre, ritrovo ore 9.30, davanti alla Coop di piazza Bartali, con un itinerario che prevede la salita al piazzale Michelangelo e la successiva discesa al Ponte Vecchio attraverso via San Leonardo, Forte di Belvedere e Costa San Giorgio. Lunghezza complessiva 6,5 km.
Con questo termine si intende la situazione in cui viene a trovarsi un inquilino quando non riesce più a pagare il canone di locazione in conseguenza di un evento improvviso e non dipendente dalla sua volontà (licenziamento, malattie invalidanti o eventi economici che comportano la cessazione o la sospensione dell’attività profession ale etc.). Il Ministero delle Infrastrutture, con decreto del 14 maggio 2014, ha stabilito delle norme che permettono di dare un sostegno concreto a queste situazioni, finora considerate come una ‘colpa’ dell’inquilino (al punto da costituire un presupposto per ottenere un’accelerazione dello sfratto). Con i finanziamenti messi a disposizione i titolari di un reddito I.S.E. non superiore a 35.000 euro o con un valore I.S.E.E. non superiore a 26.000 euro possono stipulare un nuovo contratto di locazione a canone concordato con il vec-
chio proprietario dell’alloggio, garantendogli la copertura della morosità pregressa fino ad un massimo di 8.000 euro e fino a 6 mesi di canoni di locazione per il nuovo contratto, per un importo massimo di 6.000 euro; oppure, in caso di contratto a canone concordato con un nuovo proprietario, viene assicurata la copertura del deposito cauzionale e il pagamento del canone fino a 6 mesi, per un importo massimo di 8.000 euro. È infine possibile ottenere il differimento dell’esecuzione dello sfratto, fornendo al proprietario un parziale ristoro della morosità, pari a 1.000 euro mensili, fino a un massimo di 8.000 euro.Finora a Firenze, dal 2013 ad oggi, ben 146 nuclei familiari hanno potuto avvalersi di questa opportunità, con l’erogazione complessiva di 1.313.059,86 euro.
i
Dove rivolgersi per saperne di più Per un appuntamento chiamare 055.2769608, il mercoledì, dalle 12 alle 13, e il venerdì, dalle 11 alle 12, o scrivere una e-mail a: sostegnocasa@ comune.fi.it
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#Il quartiere in pillole
Integrazione
Quartiere 3
Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud
I festeggiamenti
sangue, a sorgane il progetto “io dono” Organizzato dalla Croce Azzurra di Pontassieve in collaborazione con la comunità islamica
il capodanno? in piazza bartali gavinana accoglie il 2017
I
l nuovo anno si saluta (anche) in piazza Bartali. Tra le piazze della città che ospiteranno i festeggiamenti per l’arrivo del 2017, “per la prima volta vogliamo coinvolgere anche la periferia con eventi all’Isolotto e a Gavinana, in piazza Bartali. Tutta la città deve partecipare a quella che sarà, ci auguriamo, una nottata di festa e divertimento per tutti”. Ad annunciarlo è stato lo scorso mese il sindaco Dario Nardella. Secondo una delibera approvata dalla giunta comunale su proposta dello stesso primo cittadino, quest’anno sarà il piazzale Michelangelo il luogo del “concertone” pop del Capodanno fiorentino. Le altre aree coinvolte saranno piazza della Signoria, San Lorenzo, piazza del Carmine e, appunto, due novità fuori dal centro: piazza dell’Isolotto e piazza Bartali. “Quest’anno – ha spiegato Nardella – abbiamo scelto di rinnovare la formula del Capodanno tradizionale che accompagna la città da diversi anni. Per la prima volta, quindi, coinvolgiamo il piazzale Michelangelo, da febbraio scorso pedonalizzato e che in questi mesi è al centro di un vasto programma di valorizzazione. Qui, dal panorama mozzafiato di Firenze, brinderemo alla mezzanotte”. L’amministrazione – fanno sapere da Palazzo Vecchio – ha deciso di selezionare tramite due distinti avvisi pubblici i progetti “che saranno allo scopo proposti secondo le linee di indirizzo approvate dalla giunta”.
Verde
Eleonora Magnanelli
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on importa il colore della pelle, né la religione e tanto meno se si è maschi o femmine. Quando si parla di donare il sangue, quello che importa è essere sani e, soprattutto, disposti a mettersi al servizio dell’altro che ha più bisogno. Sono questi alcuni dei principi fondanti del progetto “Io dono”, organizzato dalla Croce Azzurra di Pontassieve in collaborazione con la comunità islamica, con l’obiettivo di sensibilizzare i componenti della stessa a diventare donatori di sangue o plasma, attraverso l’accesso e la conoscenza della struttura trasfusionale. Il progetto – viene spiegato – è partito grazie a un donatore di Pontassieve originario dal Marocco, tramite importante per far conoscere e veicolare al meglio la volontà di donare il sangue a dispetto
di qualsiasi diversità culturale o religiosa. Un progetto, quello di “Io dono”, che da Pontassieve è arrivato fino a Sorgane lo scorso ottobre, e si è trasformato in “Io dono con la comunità islamica”: altri componenti della comunità islamica di Firenze hanno deciso di rispondere all’appello arrivato da Pontassieve e hanno donato il proprio sangue in due occasioni distinte: a inizio mese, quando più di trenta persone si sono sottoposte alla visita e al prelievo di sangue per l’idoneità, e a fine mese, quando gli idonei hanno donato presso la Croce Azzurra. “È stata un’iniziativa di cui andiamo davvero fieri – commenta Paolo Banchetti, presidente dell’associazione donatori della Croce Azzurra di Pontassieve – perché ha messo al centro del dibattito l’integrazione. E siamo davvero contenti che il messag-
gio sia arrivato anche a Sorgane. La nostra volontà è di continuare in futuro a organizzare eventi di questo tipo, per ripetere: il sangue non ha colore”.
L’iniziativa è arrivata anche a Firenze, dove altri componenti hanno deciso di rispondere all’appello
albereta-anconella, ma non solo: nella zona ecco altri 220 alberi
O
ltre mille giovani alberi da piantare tra lo scorso novembre e il gennaio del prossimo anno, 220 dei quali nel Q3. Il piano – che interessa tutti e cinque i quartieri fiorentini – è stato presentato il mese scorso a Palazzo Vecchio. Per quanto riguarda il quartiere 3, nell’elenco ci sono i 220 alberi destinati al parco dell’Albereta-Anconella, in viale Michelangelo, viale Galileo e in altre aree della circoscrizione. Negli altri quartieri, invece, sono previsti 209 alberi per il parco delle Cascine, 118 in lungarno Colombo e altre zone del Q2, 203 a Soffiano, Isolotto e viale Nenni nel Q4 e 110 alberi che andranno a incrementare il patrimonio verde di via Pistoiese e via di Caciolle, nel Q5. Ci sono poi le 205 piante per i giardini delle scuole messe a dimora in occasione della “Festa dell’Albero”. “Complessivamente – ha spiegato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – i nuovi alberi piantati tra lo scorso inverno e i primi mesi del 2017 saranno 2.300, per un investimento, quest’anno e il prossimo, di circa due milioni di euro. Uno sforzo notevole da parte dell’amministrazione – ha aggiunto – che ha tenuto conto delle perdite causate dal temporale del settembre 2014, del fortunale del marzo 2015 e della tromba d’aria di sei mesi dopo che ha praticamente distrutto il parco dell’Albereta-Anconella. Il piano, però, non si è limitato a sostituire le piante abbattute, ma ha anche puntato ad aumentare il patrimonio arboreo pubblico che, ad oggi, conta settantaquattromila alberi”. Le nuove piante – fanno sapere da Palazzo Vecchio – sono state selezionate tenendo conto anche dei cambiamenti climatici e differenziando, dove possibile: tigli, cipressi, lecci, roveri e platani resistenti al cosiddetto “cancro colorato” oltre a peri, meli e ciliegi ornamentali. E in questi mesi il Comune è impegnato anche nella rimozione delle ceppaie: circa mille a partire dallo scorso inverno. “Continua la valorizzazione del verde con forza e responsabilità – ha commentato il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito – subito dopo la tromba d’aria dello scorso anno, grazie a una sinergia molto forte tra istituzioni, associazioni e cittadini, sono stati piantati molti nuovi alberi. Il programma procede in maniera serrata: nei prossimi mesi centinaia di nuove piante arricchiranno tutta l’area del quartiere”.
Quartiere 3
#Luoghi
Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud
Dicembre 2016 | 7
I lavori
Focus
La “nuova” piazza Dalla Costa si svela
Il 13 dicembre un incontro per illustrare ai cittadini il progetto di riqualificazione e raccogliere spunti Sonia Muraca
Il futuro di piazza Elia Dalla Costa al centro dell’incontro fissato questo mese al Teatro Il Palco
P
roiezione del progetto di riqualificazione di piazza Elia Dalla Costa e raccolta di eventuali suggerimenti e spunti, che arriveranno dai cittadini per migliorarne la fruibilità. È questo il tema dell’incontro fissato al Teatro Il Palco (nella stessa piazza Dalla Costa, al numero 25) per il 13 dicembre, a partire dalle 18. Il tutto alla presenza del presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito, dell’assessore all’ambiente Alessia Bettini e dei tecnici del Comune, pronti a illustrare i dettagli dei lavori in partenza nel 2017. In particolare, quello di piazza Dalla Costa è un progetto da realizzare in più fasi, per la prima delle quali sono previsti un investimento di 150mila euro e novanta giorni di cantiere. Tra gli obiettivi primari di questa prima tranche c’è l’intervento sulle fognature e sul sistema di raccolta e smaltimento delle acque piovane, che avverrà attraverso la sostituzione o l’integrazione delle tubature attualmente esistenti. È
questo – viene segnalato – il problema prioritario della piazza, oltre che causa della sua inagibilità in caso di maltempo. Ad aggravare la situazione delle tubature sottostanti (e a contribuire al loro danneggiamento) contribuiscono anche le radici di alcuni albe-
ri: per questo motivo il progetto prevede la sperimentazione di una soluzione di contenimento della loro espansione lungo le aree pavimentate (attraverso l’uso di barriere in polipropilene, materiale impenetrabile alle radici, che saranno utili anche a separa-
re le aree alberate). Si andrà poi a intervenire sugli accessi, con il restringimento dei vialetti del giardino (laddove i filari di alberi sono molto vicini), e ad ampliare invece le aree sistemate a prato, dove verrà realizzata anche una nuova pavimentazione, inclusa
quella in plastica riciclata prevista in una delle porzioni di prato più grandi. In programma, inoltre, la sostituzione degli attuali tornelli, in modo da impedire l’accesso ai motorini e garantire, invece, il passaggio dei portatori di handicap. Infine, prima di dare il via alla seconda tranche di operazioni, ci sarà da modificare il perimetro dell’area giochi (dove la sostituzione degli arredi avverrà in un secondo momento, in concomitanza con la creazione di un campetto di street basket) e da realizzare l’area cani, che sarà collocata accanto alla chiesa, con tanto di recinzione, panchine e fontanello. Contemporaneamente, saranno eliminate anche una decina di ceppaie (di alberi caduti durante la tempesta del 1° agosto 2015) e piantate nuove alberature e aiuole.
cinquantacinque anni fa la scomparsa del cardinale a cui è dedicata
I
l 22 dicembre ricorrerà il cinquantacinquesimo anniversario della morte del cardinale Elia Dalla Costa, a cui la piazza in attesa di riqualificazione è dedicata. Tanti i motivi per ricordarlo, non solo a livello cittadino. È stato ad esempio dichiarato Servo di Dio il 21 dicembre del 1981, titolo che la Chiesa assegna, dopo la morte, a chi si è distinto per particolari doti che lo rendano degno del processo di beatificazione, per poi ricevere anche il titolo di Giusto tra le Nazioni nel 2012. Si tratta di un’onorificenza riservata ai non ebrei che hanno agito, in modo disinteressato, per salvare gli ebrei dal genocidio nazista. S.M.
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Scuola Media
8 | Dicembre 2016
#L’inchiesta
Il punto
la “fotografia” del volontariato fiorentino Nella città metropolitana si contano 684 associazioni, una grande fetta impegnata nei servizi sociali e sanitari. Tra le problematiche, “il difficile ricambio generazionale”
Gianni Carpini
F
irenze resta la città con il numero maggiore di associazioni impegnate nel no-profit nella nostra regione. Nonostante i venti di crisi siano spirati anche sul terzo settore, con un calo ad esempio dei volontari “a tempo pieno”. Per quanto riguarda l’area della Città metropolitana, una grande fetta è rappresentata dalle realtà impegnate nei servizi sociali e sanitari, che rappresentano quasi il settanta per cento del totale. Seguono le organizzazioni di volontariato con fini culturali (ottanta associazioni in tutto) e quelle vocate all’ambiente (quarantanove), entrambe in forte crescita negli ultimi anni. Tra le altre realtà, sono trentasei quelle che operano nell’ambito della protezione civile e trentadue del volontariato internazionale. I dati arrivano dal Cesvot, centro di servizio per il volontariato. In tutta la Città metropolitana di Firenze, secondo gli ultimi dati aggiornati a novembre 2016, si contano 684 associazioni di volontariato, un quinto di tutte le realtà attive in Toscana. “Anche nel comune di Firenze esiste una rete territoriale che diventa sempre più indispensabile – conferma l’assessore al Welfare Sara Funaro – siamo in un’epoca in cui le amministrazioni non possono fare tutto in modo internalizzato, ma è necessario collaborare in modo stretto con il terzo settore, nell’erogazione dei servizi come nella programmazione degli interventi”. Ampliando lo sguardo, la Toscana continua a essere terra di volontariato: si è passati dalle 2.144 associazioni del 2003 alle 3.414 censite oggi. Secondo il Cesvot, però, alcuni contraccolpi della crisi si sono fatti sentire, con una diminuzione dei fondi disponibili ma anche con un intreccio di aspetti che vanno dall’aumento dei bisogni della popolazione fino alla minore disponibilità di volontari continuativi. A Firenze, come altrove, uno dei principali problemi che vengono segnalati è legato “al difficile ricambio generazionale: ai volontari storici subentrano sempre meno giovani”, osserva Funaro. “Stiamo portando avanti un lavoro sinergico attraverso il servizio civile – conclude l’assessore – un modo per far entrare in contatto i giovani con le associazioni. In molti casi questa esperienza è un buon presupposto per il futuro impegno come volontario”.
La ricerca
“l’identikit” di chi presta gratis il proprio tempo H
a un’età compresa tra i 30 e i 54 anni e la metà ha un lavoro fisso. È “l’identikit” del volontario toscano tracciata dal Cesvot. Il 46 per cento delle persone che prestano gratuitamente il loro tempo è rappresentato da donne, e negli ultimi dieci anni c’è stato un boom delle organizzazioni “in rosa”, dove la componente femminile supera il cinquanta per cento. Tra i giovani, chi diventa volontario è spesso impegnato anche negli studi universitari: in questo caso l’età media va dai 19 ai 24 anni. Le associazioni di piccole dimensioni contano tra le proprie fila soprattutto anziani e giovani, mentre le organizzazioni maggiormente strutturate raccolgono per lo più volontari tra i 35 e i 55 anni. Secondo la ricerca del Cesvot, il 45 per cento dei volontari toscani dichiara di aver scelto questa strada per una motivazione etica (religiosa o laica che sia), mentre secondo il 63,8 per cento la loro organizzazione migliorerebbe con l’arrivo di nuovi volontari. G.C.
#L’inchiesta
Dicembre 2016 | 9
Il reportage
Nelle case degli anziani con i confratelli della Misericordia Le “mutature” sono un’attività antichissima, un perno della tradizione, che consiste nell’assistenza domiciliare a chi è impossibilitato a muoversi Sara Camaiora
C’
è la signora centenaria, inferma ma pienamente lucida, e il signore che quasi non parla più ma riesce ancora flebilmente a cantare, come faceva da giovane. “Perché ogni persona è un mondo a sé”, ripetono i confratelli della Misericordia di Firenze che, tutti i giorni, entrano nelle case di tanti fiorentini per offrire supporto a situazioni di difficoltà. È un martedì mattina, sono passate le nove ed è già partita la squadra del primo turno di quelle che vengono chiamate le
“mutature”. Si tratta di un servizio antichissimo, un perno della tradizione della Misericordia, che consiste nell’assistenza domiciliare a anziani o ammalati, pressoché impossibilitati a muoversi, cambiando letto o biancheria – “mutando”, appunto – e agevolando gli spostamenti. Tra i casi presi in carico, persone sole ma anche assistite da familiari o badanti che, però, hanno bisogno di un sostegno in più per le attività quotidiane. Un servizio svolto quasi esclusivamente da volontari, una sessantina, che si organizzano in tre squadre in differenti orari dal lunedì al sabato e una la domenica e i festivi. Tra loro, molte persone in pensione o avanti con gli anni. “Chi è giovane forse non pensa di potersi rapportare al meglio con gli anziani, ma bisogna provare per capire e ritrovarsi coinvolti”, è ciò che ritiene chi ormai da tempo svolge questo servizio. È una giornata piuttosto intensa, cinque le visite previste. Gli sforzi da fare non mancano, c’è chi necessita di essere
trasportato sulla sedia a rotelle, chi riesce a fare qualche piccolo passo se sorretto e guidato, chi ancora dal letto non si sposta ma ha bisogno di una pulizia adeguata. I volontari non entrano nel clinico, non fanno osservazioni ed eseguono ciò che viene loro richiesto: questo nel rispetto delle regole di comportamento delle “mutature”. “Alla fine è inevitabile creare un rapporto di confidenza”, viene spiegato. E così la commozione non manca quando un anziano, che quasi ha perso la parola, riesce a salutare per nome uno di loro, mentre a malincuore la squadra si congeda dalla figlia di un’altra signora che avrebbe voluto trattenere tutti ancora per un po’ in salotto, ma la tabella di marcia incombe. “Quello che vogliamo fornire è un conforto sia fisico che morale. Tante volte siamo le uniche persone che incontrano durante il giorno, sia l’anziano che i familiari – raccontano i confratelli – inoltre chi vive con loro non può allontanarsi neppure per poco tempo, per questo vorremmo riuscire a rispondere al meglio anche a questa esigenza, ampliando le possibilità del servizio”.
L’esperienza
“io, nelle zone del terremoto”
“C
ome un lavoro a tempo pieno: fare il volontario è bello, ma ci vogliono costanza e molto impegno. Bisogna essere pronti a partire all’improvviso quando scatta l’emergenza”. Per Fedora, ventiquattro anni, volontaria della Misericordia di Sesto Fiorentino, la chiamata è arrivata all’improvviso: alle 11 del 24 agosto, una manciata di ore dopo la prima scossa, è partita per Sant’Angelo di Amatrice insieme alla colonna mobile organizzata dalle Misericordie
d’Italia. “È stata la mia prima emergenza nazionale: siamo arrivati quando era ormai buio, abbiamo montato le tende, c’erano i primi sfollati a cui poi se ne sono aggiunti tanti altri”. Incontriamo Fedora a Cittareale, venti chilometri a ovest di Amatrice, il giorno in cui viene inaugurata la prima scuola antisismica realizzata nella zona del terremoto grazie all’impegno di privati e dei volontari delle Misericordie: un edificio in cui batte un cuore toscano perché finanziato
da Unicoop Firenze, con parte dei fondi raccolti alle casse dei supermercati, e dalla Fondazione CR Firenze. Per Fedora è la quarta tappa nell’area del terremoto. Dopo i primi tre giorni passati a Sant’Angelo ha documentato per il “gruppo press” della confraternita i cantieri di tre scuole, tra cui quella di Cittareale, che le Misericordie stanno seguendo nella zona del sisma. Parla con passione, dimostrando già tanta esperienza nonostante la giovane età. “Ho iniziato
a fare la volontaria a diciotto anni, grazie a un’amica – racconta – volevo mettermi alla prova perché mi rendevo conto che non avrei saputo come soccorrere una persona in difficoltà”. Oggi Fedora è al terzo anno di Medicina. “Il mondo del volontariato mi ha appassionata, il mio percorso di studi è nato proprio da questo impegno. Il volontariato è diventato la mia vita”. G.C.
Dicembre 2016 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere Lo speciale
La curiosità
con un t-rex la festa è “giurassica”
P
un natale di luci e magia Guida alle iniziative di dicembre e dell’Epifania tra presepi, alberi addobbati e regali “speciali” ☛ pagina ii
Una
6 gennaio
al giorno
quando il dono più atteso fa “bau bau”
nella casetta della befana ☛ pagina iii
Il Meyer risponde
L’avvento
C
on le feste tanti bambini chiedono a Babbo Natale un cucciolo. Come gestire questa richiesta? Ne parla la dottoressa Francesca Mugnai, esperta di interventi assistiti con gli animali e responsabile della pet therapy all’ospedale pediatrico Meyer. C’è un’età giusta per esaudire il desiderio di un figlio di avere un cane o un gatto? Bisogna capire se si tratta solo di un capriccio momentaneo o di un desiderio reale e, soprattutto, realizzabile all’interno dell’ambiente familiare. Per farlo è importante valutare spazi, abitudini, ritmi della famiglia, sempre coinvolgendo il bambino. Come si può inserire un cucciolo nel tran tran familiare? Prima del suo arrivo va creato l’ambiente idoneo. È opportuno chiedere consiglio a un veterinario per comprendere sia l’impegno che ogni razza comporta, sia
se la casa in cui andrà a trovarsi sia adatta o meno. È bene anche chiedere i pareri di amici che ci sono già passati, per capire cosa significhi realmente prendersi cura di un cane o di altri animali. Quale contributo allo sviluppo del bambino? Il dottor Turner della società Isaat sostiene che “bimbi e animali costruiscono una relazione che crea nel bambino un sentimento di autoregolazione dell’io a livello cognitivo e sociale sviluppando l’empatia”. Chi cresce con un animale domestico impara meglio a capire il linguaggio non verbale, a osservare nei comportamenti la richiesta di un bisogno fisico e psicologico. Ha grandi vantaggi psicologici, educativi e fisici. S.W.
un calendario per giocare ☛ pagina iV
Ricetta
il risotto per il veglione ☛ pagina iV
Per i genitori
un registro per trovare la tata giusta Serena Wiedenstritt
C’
è chi lo chiama “salvagente” oppure “trova-tate”. Si tratta del registro comunale delle babysitter. Un elenco con i nominativi e i contatti telefonici di circa ottanta babysitter per ogni quartiere, pensato per accompagnare le famiglie fiorentine nella ricerca e nella selezione della tata. Un passaggio cruciale per ogni mamma e papà che hanno bisogno di una mano. Per accedere all’elenco è sufficiente inviare una mail ai responsabili del servizio (info sul sito: servizi.comune.fi.it/servizi/ scheda-servizio/elenco-baby-sitter.) con i dati anagrafici del bambino, residenza e indirizzo della famiglia e in allegato la copia del documento di identità di uno dei genitori che fanno richiesta. Le circa quattrocento babysitter in elenco sono in possesso dei titoli di studio previsti dalla normativa regionale e in più hanno partecipato a una formazione offerta dal
Comune di Firenze. Quello a cui punta il servizio – viene spiegato – al di là dell’intervento occasionale della tata, è la nascita di un rapporto di tipo educativo che offra ai bambini la possibilità di trascorrere alcune ore con personale qualificato in grado di attuare percorsi educativi significativi e diversificati, attraverso proposte di gioco e restando nel loro ambiente domestico. Il rapporto di lavoro che si sviluppa dopo il primo contatto è di tipo privato e viene concordato tra le parti, nel rispetto del contratto collettivo di lavoro. Il costo del servizio è a carico della famiglia, ma in alcuni casi l’amministrazione può erogare un contributo economico di importo pari agli oneri previdenziali e assicurativi versati a favore della babysitter.
er i bimbi che da grandi sognano di diventare scienziati, due proposte da sfruttare mentre la città scoppia di abeti e decorazioni natalizie. A Chianciano Terme (Siena) c’è la mostra “Dinosauri in Carne e Ossa”, che ha invaso il Parco Fucoli con le creazioni di un team di paleontologi e artisti che hanno trasformato l’area verde delle Terme in un parco preistorico. Piccoli e grandi possono aggirarsi fra dinosauri e altri animali estinti a dimensioni reali. Non mancano giganteschi Tyrannosaurus, Diplodocus e Spinosaurus, né minuscoli cuccioli del carnivoro Scipionyx samniticus o del piumato Sinosauropteryx (www. prolocochiancianoterme.it).A Fiesole c’è invece il progetto “6inviaggio”, una sorta di macchina del tempo per viaggiare attraverso varie epoche – dall’antichità etrusca e romana al Medioevo, dal Rinascimento al Novecento – alla scoperta della storia di Firenze. L’iniziativa, indirizzata a insegnanti e ragazzi, è resa possibile dalla collaborazione fra Museo Archeologico di Fiesole, Museo Bandini, Museo Primo Conti e Museo degli Innocenti (www.6inviaggio.org). S.W.
PER I LETTORI IN ERBA redazione@ilreporter.it www.ilreporter.it #ilreporterdeipiccoli
II | Dicembre 2016
#Lo speciale
Christmas time
il natale dei bimbi tra canti e pan di zenzero A “tu per tu” con Santa Claus, sul ghiaccio con i pattini, laboratori per aspiranti elfi: alcune delle iniziative in città Guenda Gonnella
pettacoli sulla magia del Natale, villaggi di Santa Claus, laboratori per realizzare decorazioni per l’albero e diventare elfi perfetti. La città si veste a festa con tante iniziative, in vista del giorno più atteso dell’anno. Qui una mini-guida con una selezione di appuntamenti per orientarsi nelle cose da fare e vedere. Il periodo delle festività si apre “ufficialmente” l’8 dicembre con l’accensione del grande albero di Natale in piazza Duomo, un evento “luminoso” che ogni anno lascia a bocca aperta grandi e piccini. La città continuerà poi a riempirsi di luci con F-Light, la rassegna organizzata dall’associazione Mus.e che, fino all’8 gennaio, realizzerà proiezioni su Ponte Vecchio e altri monumenti. Non mancheranno attività e laboratori al Museo di Palazzo Vecchio dedicati all’albero di Natale e percorsi a lume di torcia per scoprire i musei civici sotto una nuova luce (musefirenze.it). Al Museo di Storia naturale arrivano i campi natalizi per bimbi da 7 a 12 anni, con viaggi nel tempo e nello spazio che daranno la possibilità di incontrare popoli e animali di mondi ed epoche lontani (info: 055.2756444). Per un “salto” al Polo Nord, appuntamento dal 15 al 18 dicembre alla Limonaia di Villa Vogel con la Casa di Babbo Natale: i bambini potranno consegnare a Santa Claus le loro letterine. Fino al 21 dicembre piazza Santa Croce si trasforma in un villagio natalizio con il mercato di Natale “Weihnachtsmarkt”. Tra dolci tipici di tutta Europa e tante altre proposte, ogni domenica Bianca Natale, la figlia di Bab-
bo Natale, incontrerà i piccoli visitatori per ascoltare le lore richieste. Nei teatri fiorentini tanta musica e spettacoli a tema natalizio. Si va dal concerto del Coro delle voci bianche del Maggio Musicale (21 dicembre ore 20, www.operadifirenze.it) al cartone con musica dal vivo “Il pupazzo di neve” in scena al Verdi (17 dicembre ore 16.30, www.teatroverdionline. it) e alle rappresentazioni de “La regina della Neve” e del “Piccolo Principe” in programma al Puccini (18 dicembre, 26 e 27 dicembre, www.teatropuccini.it). Il
Piccolo Coro del Melograno si esibirà nei grandi classici del Natale il 17 dicembre in piazza Bartali (16.30). Masha e Orso saranno invece i protagonisti dello show in programma all’Obihall il 26 dicembre (ore 16). E a due passi da lì, grandi e piccini potranno sperimentare “l’ebbrezza” di una bella pattinata sul ghiaccio e partite di Ice stock (una sorta di bowling per tutta la famiglia) sulla pista del Winter Park. Tutti a pattinare anche sulla pista ghiacciata del centro commerciale I Gigli a Campi Bisenzio, dove un Babbo
Scartiamo i regali
la creatività sotto l’albero l Natale è una giornata magica, con i bambini che strappano carte da regalo colorate e distruggono fiocchi preparati con cura. Il sorriso di un bambino di fronte all’apertura di un regalo, desiderato da molto tempo, rappresenta un dono per i grandi. Trovare idee regalo originali, alternative, utili ed educative non è un’impresa così difficile a Firenze. Anzi. Ecco allora alcuni consigli tra le tante scelte che la città offre. In Borgo Albizi 60r, ad esempio, c’è Eurekakids, un luogo pieno di giochi che aiutano i bambini a stimolare la creatività. Per i primi anni la scelta ideale potrebbe essere il treno dei blocchi di legno da incastrare o il tappeto delle attività 2 in 1, perché si può usare sia aperto che chiuso. Per i più grandi, la stazione dei pompieri a tre piani (da 3 anni), la casa delle bambole gigante, la nave pirata, il set magia e il proiettore spazio che trasforma la cameretta in un planetario (da 6 anni). Altre idee regalo si possono trovare da Cup of Milk, in Borgo Pinti 6r (nella foto). Tra la merce proposta, i calzini con pupazzo di neve (disponibili in tre taglie diverse), gli stivali colorati in gomma natu-
rale per la pioggia, le lampade “glow in the dark”, gli abitini ricchi di stampe geometriche, i guanti bicolor, i mini ombrelli trasparenti con le costellazioni, il roll di carta gigante con la mappa del mondo da colorare e i poster, con tanti personaggi diversi come panda, robot e frutti, da appendere in camera. Da Cri Cri, in via Il Prato 45r, si possono scegliere per una sorpresa natalizia i bavaglini colorati in tessuto Liberty, le borsine portatutto, il poncho per la pioggia, le nuvole in tessuto da appendere e i piccoli abiti, unici perché realizzati a mano. O ancora, da Baby Bottega, sempre in via Il Prato (ai numeri 53-55r), si potrà stupire qualsiasi bambino, perfino quelli più esigenti, con i costumi da costruttore e vigile del fuoco, il banco da mercato in cartone e tanti accessori per decorare le pareti, come gli sticker con messaggi o con personaggi amati, in grado di rendere speciale qualsiasi cameretta. Senza dimenticarsi, poi, delle tende colorate degli indiani, piccoli mondi in cui giocare a nascondersi. V.V.
Natale in carne e ossa aspetterà grandi e piccoli per un selfie natalizio, tra parate, concerti e spettacoli delle Winx e non solo (programma su www.igigli.it). Al centro commerciale di Novoli (spazio Xl) tante iniziative a cura dell’associazione Piazza San Donato tra concerti, laboratori di addobbi e giochi per bimbi (www.piazzasandonato.it). E ancora, le biblioteche per ragazzi di Firenze si trasformeranno in “palestre” per piccoli aiutanti di Babbo Natale con molte attività, come il viaggio nel paese di pan di
zenzero alle Oblate, con letture animate e realizzazione di personaggi di pasta da appendere all’albero (11 dicembre ore 16), il laboratorio per “disegnare l’inverno” alla BiblioteCaNova (il 21 ore 17) o quello per scrivere auguri a fumetti alla biblioteca dell’Orticoltura (il 23 ore 17). Alla biblioteca del Galluzzo si racconteranno le avventure magiche delle renne di Babbo Natale (20 dicembre, ore 17), mentre alla Thouar si trasformeranno vecchi oggetti di casa in regali scintillanti (9 dicembre ore 17). Tutto il programma su www.biblioteche.comune.fi.it. Clima da “Jingle Bells” anche nelle ludoteche fiorentine: al Castoro, nel Q3, ad esempio, si fa festa con canzonieri natalizi, mercatini del baratto per scambiare i regali “doppioni” e l’immancabile tombolata. Alla Tana dell’Orso, nel Q2, si potranno realizzare addobbi di Natale con carta di giornale, pane di sale e palloncini (il programma delle ludoteche su educazione.comune.fi.it). E anche quest’anno la stazione di Santa Maria Novella sarà un punto di raccolta per le letterine natalizie: sia i bambini che i loro genitori potranno affidare sogni e desideri al grande albero collocato all’inizio dei binari. Basteranno brevi gite fuori porta, poi, per visitare altre case e villaggi di Babbo Natale. A Campi Bisenzio, tutti i sabati e le domeniche fino al 18 dicembre, la Rocca Strozzi si trasforma nel Magico Parco di Babbo Natale (ilmagicoparcodinatale.it). A Chianciano Terme (Siena), fino all’8 gennaio, al Parco Acquasanta renne e pinguini accompagneranno in visita alla dimora di Santa Claus e alla fabbrica di giocattoli (www.paesedibabbonatale.it). Lo stesso a Montecatini Terme (Pistoia), dove fino al 6 gennaio Babbo Natale si godrà un po’ di relax in una casetta vicino alle terme (Castello delle Terme Tamerici, www.lacasadibabbonatale.it).
#Accade in città
Dicembre 2016 | III
Epifania
In mostra
i mille volti del presepe
Classici, animati o con effetti speciali, le Natività da scoprire i sono quelli tradizionali e le Natività “in moto”. I presepi lasciano tutti a bocca aperta. In centro (ma non solo) la maggior parte delle chiese ha il proprio: San Lorenzo, Santissima Annunziata e la chiesa di Santa Maria de’ Ricci in via del Corso sono tra le più conosciute. Fra gli altri presepi presenti in città, da oltre quarant’anni l’istituto Don Orione di via Capo di Mondo 34 apre le sue porte per far ammirare un grande presepe meccanizzato, che propone diverse scene basate sulla Bibbia. È accessibile per tutte le feste. Le offerte raccolte vanno all’istituto che accoglie adulti con disabilità intellettiva. Altro presepe “animato” all’Argingrosso: oltre cinquanta metri quadrati, un centinaio di statuette di cui sessanta in movimento e tanti effetti speciali, come neve e fumo dai comignoli (17 dicembre-15 gennaio). Tornando in centro, l’Hotel Rivoli di via della Scala rinnova l’appuntamento con la mostra di trenta presepi dell’artista Claudio Ladurini (8 dicembre-8 gennaio), a ingresso gratuito. Novità di quest’anno, il villaggio di Babbo Natale. Non mancherà, infine, l’appuntamento con “Capannucce in città”, la manifestazione, da quest’anno presieduta da Padre Bernardo, che promuove la tradizione del presepe G.C. nelle famiglie e nelle scuole.
tutti a casa della befana Appuntamenti con la vispa “nonnina” e l’arrivo dei Magi
Il tutorial
La calza fai da te Piena di caramelle se siete stati buoni o zeppa di carbone se avete fatto i birboni, la calza della Befana in ogni caso è un must dell’Epifania. Possiamo farla con largo anticipo, ovviamente con l’aiuto di mamma e papà. Un gioco per assecondare l’attesa della festa che tutte le altre porta via e affrontare con il sorriso la fine del periodo natalizio. Per prepararla basta davvero poco: ago, filo, forbici (da far utilizzare agli adulti!), calze e stracci vecchi e tanta fantasia. La base sarà un vecchio calzino, ovviamente più grande è e più dolci (o carbone) conterrà. Disegnate sulla stoffa le formine che andranno a decorare la calza e poi ritagliatele. Magari potete abbellirle applicandoci sopra della polverina dorata o argentata su della colla per tessuti trasparente. Poi cucite su tutta la lunghezza. Infine tocca ai bordi, che possono essere decorati facendo passare lungo tutta la circonferenza dei nastrini colorati, di stoffa o di carta, o anche dei fiocchi avanzati dai pacchi già scartati. Ecco fatto, ora tocca aspettare che arrivi la notte perché, come scriveva Rodari, F.D.L. “viene viene la Befana, da una terra assai lontana, così lontana che non c’è...”!
a Befana vien di notte... ma anche in piazza, su una canoa, a bordo di un vecchio treno sbuffante o al volante di una bella auto d’epoca. Certo, ai più piccoli l’arzilla vecchietta può fare un po’ timore, ma in quel caso il giorno che tutte le feste si porta via regala l’occasione di ammirare tre “cavalieri” vestiti di sontuosi abiti. Ma partiamo dalla nonnina più famosa d’Italia. Armata di calze, dolciumi e in qualche caso di carbone, arriverà tra il 5 e il 6 gennaio nei circoli e nei luoghi pubblici di molti quartieri, da piazza dell’Isolotto a Brozzi (www.comune.fi.it). Niente turbo-scopa, ma una canoa per la Befana che, come ogni anno, approderà, grazie all’imbarcazione “presa in prestito” dai Canottieri Comunali, sul lungarno Ferrucci, vicino al Ponte da Verrazzano (appuntamento il 6 gennaio, www.canottiericomunalifirenze.it). Via fiume ma non solo, anche su una fiammante auto d’epoca: per l’Epifania torna la “Befana del vigile urbano”, con la sfilata di vetture storiche dal piazzale delle Cascine fino al Meyer, passando dal centro di Firenze. A organizzare il corteo è il Club auto e moto d’epoca toscano (www.camet.org) con la collaborazione della polizia municipale. E poi, tutti in carrozza. La stessa mattina, dalla sta-
zione di Santa Maria Novella partirà il Treno della Befana, promosso dall’associazione Italvapore. Uno storico convoglio a vapore porterà famiglie e bambini fino in Mugello, a San Piero a Sieve, con una fermata a Campo di Marte (per prenotazioni, www.prolocosanpieroasieve.it). La “vecchia signora” regalerà anche qualche brivido, ma in questo caso sarà necessario fare un viaggio fuori città: a Pistoia si calerà dal campanile di piazza Duomo, alto sessantasei metri, grazie all’aiuto dei vigili del fuoco nel pomeriggio dell’Epifania. Un poco più lontano, a Barga, in Garfagnana, la festa inizia già il 5 gennaio, con i bambini che bussano alle porte per racimolare dolcetti in cambio di qualche stornello. Poco fuori dal centro, in località Pegnana, i piccoli possono visitare la casetta della Befana (prenotazioni allo 0583.724090). Nessuna calza, ma tanto spettacolo nel centro di Firenze con la tradizionale Cavalcata dei Magi nel pomeriggio del 6 gennaio: settecento figuranti in costume per una festa di origine cinquecentesca, che vedrà il corteo storico, con in testa i Re Magi a cavallo, andare da Palazzo Pitti al Duomo (operaduomo. firenze.it). G.C.
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IV | Dicembre 2016
#Il Reporter dei piccoli
UN CALENDARIO DA GIOCARE... INIZIAMO!!!
INDOVINELLO
COLORA CON NOI
LABIRINTO La via più veloce
INDOVINELLO
COSE DA FARE
SI VESTE DI LUCI E PALLINE...
RITAGLIA IL CALENDARIO E ATTACCALO ALLA PARETE
A_E__
COLORA CON NOI
QUIZ DOVE ABITA BABBO NATALE?
SONO IN TRE E MI SEGUONO...
P___
R_
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È L’ORA DI ADDOBBARE L’ALBERO!
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COSE DA FARE
DISEGNA IL TUO ALBERO
UNISCI I PUNTINI
COLORA CON NOI
VIENI CON ME A PATTINARE SUL GHIACCIO?
di Enrica Della Martira
un risotto con il botto Basta con la solita pasta al pomodoro, è Capodanno anche per i bambini! Ecco una ricetta sostitutiva perfetta: si tratta fondamentalmente di un risotto in bianco, profumato con vaniglia e scorza di limone. Tutti sapori molto soft e i bambini possono metterci tranquillamente un quintale di parmigiano sopra, o in alternativa una bella tartare di gamberi, forse più adatta ai bimbi già grandicelli. Così con un’unica preparazione le mamme riusciranno ad accorciare i tempi in cucina e magari a dedicare un attimo in più al relax e a un bicchiere di bollicine in attesa dell’anno nuovo. INGREDIENTI per 4 persone: 280 gr di riso carnaroli, 1 cipolla bianca, brodo vegetale, 1 bacca di vaniglia, la scorza di mezzo limone, burro, 16 code di gamberi, olio evo, sale, pepe. Tritate la cipolla e fatela imbiondire in pentola con una noce di burro, aggiungete il riso e tostatelo per qualche minuto, versate il brodo un po’ alla volta fino a cottura del risotto. Nel frattempo tritate le code di gambero e conditele con un filo d’olio, un pizzico di pepe e di sale. Dividete la bacca di vaniglia a metà per il lungo e prelevate i semi passandoci sopra la lama del coltello, unite i semi al risotto insieme alla scorza di limone tenendone un poco da parte per guarnire. Mantecate il riso con un’altra noce di burro e stendetelo nei piatti, guarnite con la scorza messa da parte e, con l’aiuto di un coppapasta, mettete al centro la tartare di gamberi e servite. Buon appetito e buon anno nuovo!
QUIZ
ANAGRAMMA
COLORA CON NOI
IL MIO NOME È “LOFE”
QUANTI GIORNI MANCANO A NATALE?
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COSE DA FARE PREPARA UN DOLCE CON UN TUO AMICO
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INDOVINELLO IL MIO NASO! C__0__
UNISCI I PUNTINI
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DISEGNA IL REGALO CHE VORRESTI
COSE DA FARE RILASSATI FACENDO QUALCOSA CHE TI PIACE
INDOVINELLO LA BEFANA LO PORTA AI MONELLI:
COSE DA FARE SEI PRONTO A FESTEGGIARE?
C__B___
BUON NATALE E FELICE 2017!
COLORA E CONTA CON NOI
#Il punto
Dicembre 2016 | 11
Sicurezza
campagne e incontri contro le truffe agli anziani Carabinieri e polizia in azione per combattere un fenomeno che risulta in crescita: vittima soprattutto la fascia “over” della popolazione Sara Camaiora
B
ussano alla porta di casa, chiamano al telefono, si fingono tecnici di luce, gas o altro. Espedienti per estorcere denaro, dati bancari, oggetti preziosi. Per mettere insomma a segno vere e proprie truffe. E a esserne vittime sono quasi sempre le persone anziane. Stando ai dati diffusi dalla Polizia di Stato, il fenomeno risulta essere in crescita sia a livello nazionale, dove si è registrato un aumento del 19 per cento nel primo semestre del 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sia in città e in tutta la Toscana. Nello specifico, nella nostra regione, tra il gennaio e l’agosto scorsi sono stati registrati 764 episodi di truffe ad anziani contro i 619 segnalati al 113 o denunciati nello stesso periodo dell’anno precedente. Il dato evidenzia quindi un aumento di circa il 23%, percentuale che comprende tuttavia anche i sempre più frequenti casi di truffe scoperte
e sventate. Per questa ragione le forze dell’ordine si sono mobilitate in modo da sensibilizzare e rendere consapevoli i cittadini su questo tipo di situazioni e su come comportarsi. Il Comando provinciale dei Carabineri di Firenze ha fatto partire una capillare campagna di informa-
zione sul tema: già oltre sessanta gli incontri organizzati in città e provincia, nelle sale parrocchiali, in alcune piazze e in diversi luoghi di aggregazione come circoli o centri anziani, anche in collaborazione con le amministrazioni locali, alla presenza del comandante di stazione
della zona, per dare consigli agli anziani e distribuire materiale informativo. Grande partecipazione e interesse – viene spiegato – sono stati finora registrati, e la disponibilità dell’Arma a mettere in campo ulteriori iniziative è massima. “Finché ci sarà spazio proseguiremo, è un
Il vademecum
parola d’ordine, prudenza I consigli delle forze dell’ordine per evitare di essere raggirati
“P
rima di far entrare uno sconosciuto in casa verificate con una telefonata”, spiega l’attore Gianni Ippoliti in uno degli spot lanciati dalla Polizia di Stato per la campagna “Non siete soli #chiamatecisempre”. È proprio questo uno dei principali consigli agli anziani per evitare di finire vittime dei truffatori che suonano alle porte delle case. Non mandare bambini ad aprire, non dare soldi a persone sconosciute che dicono di essere funzionari pubblici o privati, farsi mostrare un tesserino di riconoscimento: sono alcune delle utili indicazioni che si trovano nell’opuscolo elaborato dai Carabinieri e distribuito con la campagna di informa-
zione in corso sul territorio fiorentino. Un vero e proprio vademecum anti-raggiro, in cui si spiega, ad esempio, che – per quanto riguarda le società di erogazione di servizi – “di solito il controllo domiciliare delle utenze domestiche viene preannunciato con un avviso”, motivo per cui è bene osservare la massima cautela quando qualcuno si spaccia come tale senza alcuna comunicazione. In ogni caso, esortano ancora i Carabinieri, “telefonate all’ufficio di zona dell’Ente e verificate la veridicità dei controlli da effettuare”, ma “attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dalla persona che si è presentata alla vostra porta perché dall’altra parte potreb-
be esserci un complice” e “nel dubbio non esitate e chiamate il 112”. Particolare attenzione viene data a una modalità di truffa che risulta sempre più diffusa, quella del falso carabiniere che dà notizia di un presunto incidente causato da un familiare: il consiglio è prendere tempo, verificare la veridicità dell’accaduto e anche in questo caso, per qualsiasi dubbio, chiamare i numeri di emergenza. Anche sul sito della Polizia di Stato, nella sezione dedicata proprio alle truffe agli anziani, viene ricordato che “nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente”, per cui è
bene non far entrare persone che non si conoscono, “anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità”. I consigli qui si estendono anche per i familiari, i vicini di casa e soprattutto per gli impiegati di uffici bancari o postali, a cui viene raccomandato: “Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui” e inoltre “spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli”. S.C.
piccolo impegno che porta a un grande risultato. Dove è stata fatta una campagna assidua di sensibilizzazione si è verificato un abbattimento del fenomeno – fa presente il comandante provinciale Giuseppe De Liso – a essere più colpiti sono i quartieri periferici. Ma a Legnaia, ad
esempio, una signora di 82 anni poco tempo fa ha sventato una truffa chiamando subito il 112, come raccomandiamo di fare in qualsiasi situazione poco chiara”. Stessi obiettivi per la Polizia di Stato, che ha predisposto a livello nazionale la campagna “Non siete soli #chiamatecisempre”, diffondendo spot visibili anche sugli account social, con la collaborazione del conduttore televisivo Gianni Ippoliti, che mostrano le truffe più ricorrenti, come quelle tra le mura domestiche in cui i malfattori si spacciano per appartenenti alle forze dell’ordine o per tecnici del gas, e veicolano input chiari ai cittadini, in particolare raccomandando di denunciare e raccontare l’accaduto perché “la vostra denuncia può evitare altre truffe”. Proprio così recita il messaggio lanciato in uno dei video promossi, trattandosi dell’unico modo per far emergere sempre più il fenomeno: come spiega una nota, “sono sempre più gli anziani che, seguendo il consiglio della Polizia di Stato, ‘non si sentono soli e chiamano sempre’”.
12 | Dicembre 2016
Natale al Museo Tra luoghi d’arte e musica
Giovedì 22 dicembre ore 17.00 Alla scoperta del percorso museale dell’Ospedale di Santa Maria Nuova in collaborazione con
®
Si ringrazia Azienda USL Toscana centro Servizio Sanitario della Toscana
La Fondazione Santa Maria Nuova ONLUS impegnata nel tutelare e valorizzare il patrimonio storico artistico di Santa Maria Nuova, promuove un pomeriggio di visite guidate al percorso museale dell’Ospedale più antico al mondo in attività. Il percorso di visita si snoda attraverso suggestivi itinerari ai luoghi del complesso monumentale di Santa Maria Nuova con interventi musicali a cura degli allievi del “Conservatorio L. Cherubini” di Firenze. Buffet natalizio di dolci e specialità della tradizione Antico “Chiostro delle Medicherie” Ingresso alla serata su donazione (a partire da € 20) - Prenotazioni: 055 6938374 info@fondazionesantamarianuova.it
#Focus
Dicembre 2016 | 13
Sui banchi/1
i ragazzi in cattedra, gli alunni sono “over” Sei biblioteche ospitano lezioni gratuite per insegnare l’abc del computer facendo dialogare tra loro generazioni diverse Gianni Carpini
I
l “prof” di computer ha appena diciassette anni. Davanti alla postazione web, con tono paziente, dà le dritte giuste alla sua allieva: Maria Grazia, classe 1941, alle prese con la schermata di accesso alla rete della biblioteca. Dall’altra parte del tavolo, Anna, insegnante in pensione, cerca su Google la meta sognata per le vacanze, Tenerife. “Imparare come si accende il pc è già un mezzo miracolo”, confida al suo coach infor-
matico, Massimo, diciotto anni. Il marito della signora Anna, Paolo, si trova un click più avanti: è atterrato sui siti delle compagnie aeree low cost. Ad aiutarlo in questo viaggio virtuale è il diciannovenne Giancarlo, che frequenta il quarto anno dell’istituto SassettiPeruzzi di Firenze, come tutti i suoi “compagni di insegnamento”. “All’inizio di ogni incontro facciamo un bel ripasso – racconta Giancarlo – per noi usare le nuove tecnologie è una cosa automatica, per queste generazioni invece è
più difficile”. Siamo alla Luzi, nella zona di Campo di Marte, una delle sei biblioteche dell’area metropolitana fiorentina a ospitare “Pc over 60”, una serie di lezioni gratuite che insegnano l’abc del computer facendo dialogare età diverse: gli alunni sono appunto gli “over”, mentre in cattedra salgono i ragazzi delle scuole superiori (aiutati da un tutor e da un breve corso di formazione). Si tratta del terzo anno che lo Sdiaf, la rete interbibliotecaria fiorentina, sostiene il progetto insieme
Il calendario
Si riparte a febbraio da Oblate e Isolotto
U
na full immersion nel mondo del computer accompagnati da super-esperti in materia, i ragazzi che frequentano l’istituto Sassetti-Peruzzi, scuola che ha aderito al progetto. Tra Firenze, Lastra a Signa e Scandicci quest'anno il calendario di “Pc over 60” prevede undici corsi. Ognuno comprende sei lezioni di due ore, concentrate in due settimane. In tutto i posti per gli over 60 sono set-
tantasei, mentre i ragazzi coinvolti sono trentotto, con ogni giovane che assiste due differenti gruppi. Per quanto riguarda Firenze, i corsi alla biblioteca Luzi si sono conclusi: ad anno nuovo prenderanno il via alla BiblioteCaNova dell’Isolotto e alle Oblate (in entrambi i casi dal 7 al 16 febbraio), oltre che alla biblioteca De André, in zona San JaG.C. copino, dal 13 al 24 febbraio.
alla Regione Toscana, dopo una prima esperienza pilota nata nel 2013 all’Isolotto. Tutte le edizioni hanno fatto registrare il sold out. Quest’anno i corsi sono partiti dalla biblioteca Luzi per proseguire poi, oltre che a Scandicci e Lastra a Signa, alla BiblioteCaNova, alle Oblate e alla De André (vedi il calendario a fianco). Come mandare mail, navigare su internet, leggere le news in tempo reale o trovare ricette online: le domande dei “nonni-informatici” sono le più disparate, ma piuttosto semplici da risolvere per un nativo digitale. Ogni “alunno” ha una postazione tutta per sé ed è affiancato da un giovane esperto. La biblioteca Luzi è un caso un po’ particolare: qui tutti i ragazzi che hanno scelto di diventare “prof” sono di origine straniera. C’è chi ha provenienza cinese, chi filippina, molti sono la prima generazione nata nello Stivale, come testimoniano i loro nomi, italianissimi. Potere del computer: unire culture diverse, oltre che generazioni distanti.
Sui banchi/2
nuovi corsi per l’università dell’età libera
Dieci in più rispetto all’anno scorso, oltre a laboratori e visite guidate. Tra gli iscritti tante donne e alcuni ultranovantenni
T
ornare sui banchi di scuola e riprendere a studiare magari da dove si era lasciato... qualche decennio fa. Si rinnovano a Firenze i corsi dell’università dell’età libera. Il programma per il 2016/2017 conta sessantaquattro corsi (dieci in più rispetto allo scorso anno) e venticinque laboratori, che comprendono discipline artistiche come acquerello, disegno, modellato e arti grafiche, laboratori teatrali, scrittura creativa, canto corale e, novità di quest’anno, il laboratorio di orologeria e quelli di cultura giapponese e origami e di scrittura geroglifica. Tra i corsi più richiesti quelli di argomento storico, storico-artistico e linguistico-letterario, con un’attenzione particolare alla storia di Firenze e alle questioni di attualità. Completano l’offerta dell’università dell’età libera le visite guidate, che verranno organizzate tra maggio e giugno del prossimo anno e
L’accordo
Un protocollo fra Ateneo fiorentino e Legacoop Toscana
S
riguarderanno palazzi, mostre, giardini e musei di Firenze e dintorni. Quasi al giro di boa dei trent’anni – il progetto è nato nel 1988 dalla collaborazione tra amministrazione comunale e Università di Firenze – le iscrizioni toccano già quota quattromila. L’86 per cento è rappresentato da persone che da più anni frequentano l’università dell’età libera. Il 70% degli iscritti è laureato o ha un titolo di scuola media superiore. Tre quarti sono donne. Più della metà
degli iscritti ha un’età compresa fra 60 e 70 anni e il trenta per cento tra 70 e 80 anni, ma ci sono anche una quindicina di over 90 e altrettanti giovani sui 25 anni che frequentano soprattutto i laboratori artistici. I costi dei corsi vanno da 110 euro per quaranta ore a 150 euro per sessanta ore, mentre i laboratori variano da 120 a 200 euro. Per iscriversi c’è tempo (per i corsi che hanno ancora disponibilità di posti) fino al prossimo 31 gennaio.
eminari, tirocini e premi di laurea, iniziative di sostegno alla formazione post-universitaria e alla creazione di start up cooperative. Sono le attività previste dal protocollo d’intesa fra Università di Firenze e Legacoop Toscana, firmato a novembre con l’obiettivo di rafforzare i rapporti fra mondo accademico e mondo della cooperazione. Con l’entrata in vigore dell’accordo – viene spiegato – diventerà più facile per gli studenti accedere a tirocini e stage in cooperativa, grazie a una migliore informazione che Legacoop veicolerà verso le cooperative aderenti. Ma attraverso seminari e materiale informativo ad hoc la cooperazione rappresentata da Legacoop Toscana vuol fornire a chi sta per concludere il corso di studi anche l’opportunità di formare una cooperativa per inserirsi nel mondo del lavoro. Il protocollo prevede infine borse di studio per tesi di laurea svolte su argomenti che riguardino il mondo della cooperazione. Per informazioni: www.legacooptoscana.coop/ateneocooperativo
14 | Dicembre 2016
#Un mese in una pagina
Matrimoni
#Arnogo
crescono i fatidici “sì” (e l’età degli sposi)
il fiume e l’architettura in un racconto fotografico
I
l riflesso del Ponte Vecchio, l’increspatura dell’acqua sulla pescaia di Santa Rosa, il profilo del vecchio mulino di Rovezzano. Oltre 1.200 immagini per scoprire i dettagli del rapporto tra l’Arno e la sua architettura, un lungo racconto fotografico raccolto su Instagram con l’hashtag #Arnogo e consultabile da tutti. È il frutto dell’iniziativa organizzata dall’Ordine e dalla Fondazione degli architetti fiorentini insieme alla comunità degli instagramers Igers Firenze per avvicinare la popolazione al fiume e al suo patrimonio architettonico a cinquant’anni dall’alluvione che, il 4 novembre del ‘66, devastò la città. E la risposta ottenuta – viene spiegato – è stata più che positiva: centinaia di fotografi per passione, oltre a qualche professionista, da metà ottobre hanno pubblicato (e continuano a pubblicare) su Instagram moltissimi scatti che ritraggono prospettive inedite dell’Arno, vedute originali del ponte Santa Trinita, gli argini e le spallette immortalati da nuove angolature. Si sono aggiunte le fotografie scattate dai partecipanti alla passeggiata sui ponti dell’Arno dello scorso 12 novembre, durante la quale una sessantina di persone hanno fatto tappa in alcuni dei luoghi simbolo dell’alluvione guidate da un gruppo di architetti-Ciceroni. E quelle realizzate al vecchio acquedotto di Publiacqua a Mantignano, ultima tappa delle iniziative di architetti e instagramers con una architettura anni ‘30, esempio di archeologia industriale, e i lunghi tunnel sotterranei che scortano per chilometri le N.B. tubature dell’acqua fino in città (foto di Lorenzo Concas).
L’invenzione
Tyrebirth, il forno “mangia-gomme” C Ivo Gagliardi
A
umentano i matrimoni. E anche l’età media in cui si pronuncia il fatidico “sì”. A dirlo è la rilevazione Istat che il settore “Sistema informativo di supporto alle decisioni. Ufficio regionale di Statistica” della Regione ha elaborato in chiave toscana. In linea con la tendenza emersa a livello nazionale, i matrimoni tornano insomma a crescere anche nella nostra regione, dove quelli celebrati passano dagli 11.630 del 2014 agli 11.757 del 2015. Un aumento dell’1,1%, pari a 127 nozze in più, circa la metà di quanto registrato a livello nazionale – dove la crescita è stata del 2,4 per cento, passando dalle 189.765 unioni del 2014 alle 194.377 dell’anno successivo – ma che segna comunque una prima inversione di tendenza rispetto al calo progressivo registrato negli ultimi anni. Se insomma si torna a sposarsi di più, lo si fa anche sempre più tardi: l’età media del primo matrimonio in Toscana passa da 35,8 anni per gli uomini nel 2014 a 36,2 nel 2015, mentre per le donne da 32,8 a 33,1 anni. A diminuire sono in particolare i matrimoni fra i più giovani, nella fascia di età compresa tra venti e trentanove anni, per aumentare nelle classi successive (tra quaranta e quarantanove) e, soprattutto per gli uomini, anche più tardi, oltre i sessant’anni. Nella nostra regione – viene spiegato ancora – a partire dal 2004 in poi l’età media in cui si convola a nozze è superiore a quella italiana, sia per quanto riguarda gli uomini che le donne. Quanto alla “tipologia” dei matrimoni, continua il trend – in atto da tempo – che vede aumentare nella nostra regione le nozze con rito civile, che dal 59,4 per cento del 2014 sono passate a rappresentare il 60,8 per cento lo scorso anno.
opertoni di auto e tir arrivati “a fine carriera”? Ora si possono smaltire nel forno a microonde. Strano ma vero, grazie all’invenzione nata dalla collaborazione tra l’Università di Firenze e il Gruppo Caf, tra le aziende leader nel campo del sollevamento pesante e attiva nei settori delle bonifiche e dello smaltimento. Lo speciale forno “mangia-gomme” si chiama Tyrebirth: si tratta di un sistema che produce energia, si autoalimenta, evita l’incenerimento e riduce l’impatto sull’ambiente delle gomme “al capolinea” che oggi non possono essere conferite in discarica. Il tutto dando vita a nuovi materiali che sono interamente riutilizzabili: un gas (15-20%) costituito da idrogeno e idrocarburi gassosi, un liquido (35-40%) simile a gasolio, e un materiale solido (45%) dall’alto valore calorifico. Il principio alla base di Tyrebirth è quello della pirolisi: il forno riesce a portare in pochi minuti la temperatura del materiale fino a 700 gradi centigradi e a decomporre termicamente mediante le microonde i copertoni in mezz’ora. Tyrebirth porta la firma dei chimici Piero Frediani, già professore ordinario di Chimica industriale all’Ateneo fiorentino, e Silvio Occhialini, coordinatore del progetto. Il Gruppo Caf ne detiene il brevetto di ricerca già depositato in Europa, Stati Uniti, Australia e Canada. “È un’innovazione che potrà cambiare profondamente le abitudini del comune smaltimento degli pneumatici – dice il presidente del Gruppo Simone Gramigni – dopo la fase di sperimentazione si apre la sfida vera: Tyrebirth è pronto per misurarsi con il G.M. mercato, assumendo carattere e dimensioni di un processo industriale”.
#Lettere&Rubriche
Lettere
Editoriale
Pungiglione
dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it LE STRISCE PEDONALI E IL PARCHEGGIO DELLE AUTO
Spett. Redazione, vorrei portare all’attenzione di chi di dovere che le strisce pedonali, di fronte all’uscita del sottopassaggio pedonale che dalla Stazione di Rifredi conduce in via Vasco de Gama, sono completamente cancellate ormai da circa un anno (è rimasto solo il cartello verticale) ciò comporta che i conducenti delle auto si sentono liberi di parcheggiare su ambo i lati della strada rendendo difficoltosissimo l’attraversamento dei malcapitati pedoni, soprattutto se gli stessi, provenendo da una stazione, devono trascinare un trolley. Sarebbe il caso che chi di competenza provvedesse al ripristino. Grazie dell’ospitalità, cordiali saluti Mario C.
IL REPORTER RISPONDE
Caro signor Mario, pubblichiamo la sua segnalazione in modo che, come da lei richiesto, chi di competenza possa controllare la situazione e agire di conseguenza. Con la sua lettera torniamo a parlare anche questo mese, in questa pagina, delle difficoltà segnalate dai pedoni nel muoversi in città e in particolar modo nell’attraversare la strada. Giusto e doveroso che le strisce pedonali siano ovunque ben visibili, per favorire il passaggio e aumentare la sicurezza di chi si sposta a piedi. E giusto che siano il più possibile “protette”, soprattutto in certe strade e zone (ad esempio davanti alle scuole, ma non solo), con tutti gli accorgimenti che possono essere presi per diminuire pericoli e disagi per i cittadini. Ma giusto anche, in particolare da parte degli automobilisti, prestare sempre e in ogni caso la massima attenzione, alla guida così come nel parcheggio, per evitare di creare rischi e difficoltà soprattutto per coloro che hanno più difficoltà a muoversi. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it
I GIARDINI E I GIOCHI PER I BAMBINI
Gentile redazione, mi riferisco alla lettera apparsa sul Reporter di novembre del signor Leonardo. Anche io come nonna porto la mia nipotina a giocare ai giardinetti e anche io vedo quel-
le scritte che ci sono su alcuni giochi. Parlavamo proprio uno di questi giorni con altre signore ai giardini che è un peccato che ci sia chi tiene certi comportamenti perché per prima cosa ci vorrebbe tutto il massimo rispetto possibile per le cose pubbliche che sono di tutti ma che se vengono sciupate poi non possono essere più usate da nessuno. Ma a parte le scritte, l’importante però dicevamo tutte insieme è che nei giardini ci siano tanti giochi per i bambini, secondo noi ci sono dei giardini dove sarebbe bello se ci fossero più giochi, e che siano sempre curati e funzionanti in modo che i bambini li possano usare sempre. Ormai siamo entrati in quel periodo dell’anno in cui si portano meno i bambini ai giardini, perché fa più freddo, piove e quando si esce dalla scuola arriva subito il buio, ma vorrei chiedere che si approfitti proprio di questo periodo dell’anno per sistemare, pulire e aumentare i giochi per i bambini ai giardinetti. Sarebbe bello per i bambini se la prossima primavera potessero trovare dei giochi nuovi! E anche per noi nonni! Annalisa
LE TARGHE LUNGO LE STRADE
Buongiorno Reporter, leggo anche sul vostro giornale che da un po’ di tempo a Firenze si stanno inaugurando tante vie nuove con il nome di diversi personaggi e devo dire che questa è una cosa che mi piace molto perché così si possono ricordare in un bel modo quelle persone, dedicando loro una strada della nostra città. Ho visto anche che di recente è stata messa una targa dove c’era il vecchio stadio della Fiorentina, e mi fa molto piacere notare che vengano ricordati eventi oltre a personaggi. Chiedo di metterne sempre di più per ricordare la storia di Firenze grazie alle lapidi in tutta la città. Peccato che non si possa sempre passeggiare guardando in alto, ma stando attenti a dove si mettono i piedi, per evitare di pestare lo sporco che viene lasciano da qualcuno sui marciapiedi! Ma a parte questa battuta come ho detto chiedo alle persone preposte di continuare a mettere targhe in tutte le zone di Firenze per poter ricordare sempre più personaggi e anche per poter scoprire sempre più storie e curiosità della nostra Firenze; è sempre bello scoprirne qualcosa di nuovo, e lo è ancora di più poterlo fare mentre si va a passeggio. Grazie dell’attenzione, un lettore
Gli immancabili mercatini, i concerti a tema, gli appuntamenti per i più piccoli: questo e molto altro in programma qua e là per la città, per immergersi nell’atmosfera del periodo e prepararsi a festeggiare al meglio. Ma, oltre che per lo svago, come sempre ci sarà spazio anche per la solidarietà, con iniziative rivolte a chi è più in difficoltà, con forme di sostegno e opportunità per stare insieme dedicate a chi, soprattutto in questo momento dell’anno, rischia di sentirsi più solo. Se dunque ci sarà chi in queste settimane si mobiliterà per dare una mano agli altri, sono tanti coloro che lo fanno anche durante tutto il resto dell’anno. Sono i volontari fiorentini, uomini e donne, giovani e anziani, che decidono ogni giorno di mettere gratuitamente a disposizione il proprio tempo e il proprio impegno. Questo mese, sul nostro giornale, abbiamo cercato di scattare una “fotografia” di questo mondo, composto da centinaia di associazioni impegnate nei settori più vari. Così, abbiamo conosciuto ad esempio chi è partito all’improvviso per mettersi al lavoro nelle zone terremotate dell’Italia centrale e chi, ogni giorno, entra nelle case di anziani e ammalati per offrire supporto a situazioni di difficoltà. Difficoltà – di tipo diverso – che vivono anche quei cittadini, a partire proprio dai meno giovani, che restano vittime di truffe. Un fenomeno in crescita, viene spiegato, quello dei raggiri tentati o messi a segno nei confronti degli anziani: così, le forze dell’ordine si sono mobilitate anche in città per sensibilizzare gli abitanti e spiegare come comportarsi in casi “sospetti”. Ecco allora alcuni consigli e indicazioni da tenere a mente per evitare di finire vittime dei malintenzionati. E farsi rovinare un mese che più degli altri, tradizionalmente, dovrebbe essere di festa. MATTEO FRANCINI
PUBBLICITÀ Tel. 055 6585939 Fax 055 6801567 email: info@edizionibunker.it Stampa
Rotostampa - Firenze (FI)
Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno X n. 53 del 1 dicembre 2016. N° reg
A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
IL PRANZO DI NATALE
A
L’INIZIO DELLA VITA? COME SUI VIALI NELL’ORA DI PUNTA...
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onostante ci si lamenti quotidianamente del traffico, il problema del traffico rimane irrisolto. Perché? Ho provato a fare un’analisi più approfondita, a cercare dentro di noi le ragioni di questo annoso problema e alla fine le ho trovate: il traffico fa parte della nostra vita, ce lo abbiamo scritto nel nostro Dna. Già al momento del concepimento, quando un uomo è solo uno spermatozoo, si trova imbottigliato in altri 56 miliardi di spermatozoi tutti diretti verso l’ovulo. Fermi in coda per ore ed ore, chi suona il clacson chi manda a quel paese l’altro. Questa sensazione l’uomo adulto la ritroverà nei viali durante l’ora di punta. La coda è il nostro imprinting ed oltre al traffico, la ritroviamo alle poste, alla cassa del supermercato, al cinema. Se un uomo vede un posto deserto, dove non ci va nessuno, non ci andrà neanche lui. L’uomo tende ad ammassarsi, ammucchiarsi, perché quella è la prima cosa che ha fatto. Arrivato all’ovulo l’uomo deve affrontare un altro problema che rimarrà irrisolto per tutta la sua vita; il dramma del parcheggio! L’ovulo è piccolo e 56 miliardi di spermatozoi gli girano intorno con la vana speranza di trovare un posto. C’è chi parcheggia in seconda fila, accanto ad un altro ovulo, chi parcheggia di fronte al pancreas e poi verrà rimosso. Alla fine solo uno spermatozoo riuscirà ad entrare nell’ovulo, lui è il più furbo: da cosa si riconosce? Ha esposto sul cruscotto un falso pass invalidi. Ecco, noi siamo quello! ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista
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Il Reporter del Q3 raggiunge le famiglie del quartiere 3 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze
Dicembre 2016 | 15
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lla fine dell’800, almeno nelle famiglie della borghesia, usava allestire il 25 Dicembre, un sontuoso pranzo per cui il nostro antenato Pellegrino, nel suo famoso manuale La Scienza in Cucina e l’Arte di mangiar bene, ne consigliava il seguente menù, che esattamente trascriviamo. Minestra in brodo. Cappelletti all’uso di Romagna n. 7. Principii. Crostini di fegatini di pollo n. 110. Lesso. Cappone, con uno Sformato di riso verde n. 245. Rifreddo. Pasticcio di lepre n. 372. Arrosto. Gallina di Faraone n. 546, e uccelli. Dolci. Panforte di Siena. - Pane certosino di Bologna. - Gelato di mandorle tostate n. 759. Tante portate, non facili da preparare e sicuramente impegnative da digerire...; pertanto per non “appesantire” gli stomaci dei nostri lettori, trascriviamo soltanto la (simpatica) ricetta della prima portata, augurando a tutti buon appetito e, naturalmente, Buon Natale! 7. CAPPELLETTI ALL’USO DI ROMAGNA Sono così chiamati per la loro forma a cappello. Ecco il modo più semplice di farli onde riescano meno gravi allo stomaco. Ricotta, oppure metà ricotta e metà cacio raviggiolo, grammi 180. Mezzo petto di cappone cotto nel burro, condito con sale e pepe, e tritato fine fine colla lunetta. Parmigiano grattato, grammi 30. Uova, uno intero e un rosso. Odore di noce moscata, poche spezie, scorza di limone a chi piace. Un pizzico di sale. Assaggiate il composto per poterlo al caso correggere, perché gl’ingredienti non corrispondono sempre a un modo. Mancando il petto di cappone, supplite con grammi 100 di magro di maiale nella lombata, cotto e condizionato nella stessa maniera. Se la ricotta o il raviggiolo fossero troppo morbidi, lasciate addietro la chiara d’uovo oppure aggiungete un altro rosso se il composto riescisse troppo sodo. Per chiuderlo fate una sfoglia piuttosto tenera di farina spenta con sole uova servendovi anche di qualche chiara rimasta, e tagliatela con un disco rotondo della grandezza come quello segnato. Ponete il composto in mezzo ai dischi e piegateli in due formando così una mezza luna; poi prendete le due estremità della medesima, riunitele insieme ed avrete il cappelletto compito. Se la sfoglia vi si risecca fra mano, bagnate, con un dito intinto nell’acqua, gli orli dei dischi. Questa minestra per rendersi più grata al gusto richiede il brodo di cappone. Cuocete dunque i cappelletti nel suo brodo come si usa in Romagna, ove trovereste nel citato giorno degli eroi che si vantano di averne mangiati cento; ma c’è il caso però di crepare, come avvenne ad un mio conoscente. A un mangiatore discreto bastano due dozzine. A proposito di questa minestra vi narrerò un fatterello, se vogliamo di poca importanza, ma che può dare argomento a riflettere. [...] Fino a questo punto arrivarono col figlio Carlino, marito e moglie, in un villaggio della bassa Romagna; ma il padre che la pretendeva a progressista, benché potesse lasciare il figliuolo a sufficienza provvisto avrebbe pur desiderato di farne un avvocato e, chi sa, fors’anche un deputato, perché da quello a questo è breve il passo. Dopo molti discorsi, consigli e contrasti in famiglia fu deciso il gran distacco per mandar Carlino a proseguire gli studi in una grande città, e siccome Ferrara era la più vicina per questo fu preferita. Il padre ve lo condusse, ma col cuore gonfio di duolo avendolo dovuto strappare dal seno della tenera mamma che lo bagnava di pianto. Non era anco scorsa intera la settimana quando i genitori si erano messi a tavola sopra una minestra di cappelletti, e dopo un lungo silenzio e qualche sospiro la buona madre proruppe: - Oh se ci fosse stato il nostro Carlino cui i cappelletti piacevano tanto! - Erano appena proferite queste parole che si sente picchiare all’uscio di strada, e dopo un momento, ecco Carlino slanciarsi tutto festevole in mezzo alla sala. - Oh! cavallo di ritorno, esclama il babbo, cos’è stato? - È stato, risponde Carlino, che il marcire sui libri non è affare per me e che mi farò tagliare a pezzi piuttosto che ritornare in quella galera. - La buona mamma gongolante di gioia corse ad abbracciare il figliuolo e rivolta al marito: - Lascialo fare, disse, meglio un asino vivo che un dottore morto; avrà abbastanza di che occuparsi co’ suoi interessi. - Infatti, d’allora in poi gl’interessi di Carlino furono un fucile e un cane da caccia, un focoso cavallo attaccato a un bel baroccino e continui assalti alle giovani contadine. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI
Web: artusi.net
16 | Dicembre 2016
#Cultura
Natale/1
L’agenda
Grandi Uffizi, una Galleria sotto l’albero Le feste possono essere un buon momento per riscoprirli, tra nuove sale e riallestimenti preziosi Serena Wiedenstritt
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i sono le antiche capriate del teatro mediceo, che non sono più visibili, incastonate nella nuova supertecnologica copertura delle sale. E poi ci sono le opere del Botticelli, visibili e apprezzatissime grazie al nuovo allestimento delle sale 9-15 della Galleria degli Uffizi. Le sale che da metà ottobre sono tornate a ospitare la Venere e la Primavera del Botticelli sono comprese nel grande volume dell’antico teatro mediceo, inaugurato nel febbraio del 1586 e rimasto attivo per tutto il Seicento. Recentemente sono state completamente rinnovate, è stata cambiata la disposizione delle opere, per renderla di maggior impatto per i visitatori. Ma questo è solo dei buoni motivi per decidere di tornare agli Uffizi. Tutti i fiorentini o quasi, almeno una volta nella vita, ci sono stati. Ma per chi manca da più di un lustro, è d’obbligo tornarci. I Grandi Uffizi sono oggi una delle sorprese più belle che
la città riserva ai fiorentini. Negli ultimi anni la Galleria ha vissuto un’operazione di restyling di cui le sale Botticelli sono solo l’ultimo tassello. L’opera d’arte nell’opera d’arte può essere la sala rossa o quella blu, con le quinte colorate calibrate sul cromatismo dei dipinti ospitati, oppure il restauro della sala della Niobe o la ri-musealizzazione delle sale dei Primitivi. Per chi ama la tecnologia, c’è la parte impiantistica di ultima generazione, nascosta dagli allestimenti sobri ma studiata nei minimi particolari per proteggere le opere dai fenomeni fisici e da eventuali “disattenzioni” dei visitatori. Basta guardare le colonne totem che costellano le nuove sale del Botticelli per realizzare quale livello di innovazione racchiudano e come l’ambiente sia stato studiato per garantire il massimo comfort ai capolavori ospitati. Così, dopo una sosta fra i marmi della sala della Niobe, riaperta nel 2012, un passaggio negli ambienti dedicati
al Cinquecento fiorentino, con le quinte rosso cremisi di medicea memoria, e un tuffo nell’azzurro intenso delle sale degli Stranieri, ci si può fermare per una breve pausa ristoro alla caffetteria sulla terrazza della Galleria. Ad accogliere è una visione imponente dei tetti della città, un Palazzo Vecchio a portata di mano, un cielo infinito. E se ci si avvia all’uscita, ecco l’ultima sorpresa: la scala di ponente. Inserita nel cortile della Vecchia Posta e progettata dallo studio Sinter con la consulenza dell’architetto Adolfo Natalini, che l’ha definita “una torre in pietra con grandi aperture”, è completamente rivestita in ottone e quarzite, con finiture che riprendono i toni del bronzo, grazie a un’attenta opera di brunitura dell’ottone. Insomma, in attesa delle nuove aperture previste entro fine 2016 e anticipando le possibili “rivoluzioni” dei percorsi ipotizzate dal direttore Schmidt, la Galleria degli Uffizi, come sempre, val bene una visita.
terventi di restauro per riportarla al suo antico splendore. Nel quattrocentesco “Chiostro delle Medicherie”, per tutto il pomeriggio, sarà inoltre allestito un buffet di dolci della tradizione delle feste e sarà possibile brindare e scambiarsi gli auguri con una buona cioccolata calda. L’iniziativa sostiene la
Fondazione nella sua attività di promozione, tutela e valorizzazione del patrimonio storicoartistico dell’azienda sanitaria. Per partecipare alla serata è richiesta una donazione (a partire da venti euro). Per informazioni e prenotazioni: 055.6938374, info@fondazionesantamarianuova.it.
Santa Maria Nuova
arte e musica all’ospedale Barbara Biondi
È
l’ospedale più antico di Firenze, voluto da Folco Portinari, babbo della celebre Beatrice. Sopravvissuto ai secoli, ai cambiamenti, alle guerre e rimasto sempre nella stessa collocazione dal 1288, anno in cui Monna Tessa, governante della famiglia Portinari (le cui spoglie sono sepolte all’interno del complesso) convinse Folco a far costruire un luogo di ricovero per malati e infermi. Da allora sono passati oltre sette secoli, in cui l’ospedale non ha mai smesso di funzionare, portando con sé storie di persone e opere d’arte che via via, nel corso degli anni, hanno impreziosito la struttura. Non tutti ne conoscono la ricchezza, ed è per questo che torna l’appuntamento della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, che organiz-
za un pomeriggio all’insegna dell’arte e della musica all’interno dell’ospedale di Santa Maria Nuova. Quest’anno l’appuntamento natalizio è fissato per il 22 dicembre, giornata in cui la Fondazione – impegnata a raccogliere fondi per valorizzare, tutelare e promuovere il patrimonio storico-artistico dell’ospedale – organizza una raccolta fondi per sostenere il lavoro di restauro e ripristino di opere e ambienti di valore di questo ospedale davvero speciale. Una delle caratteristiche di Santa Maria Nuova è proprio l’esistenza di un percorso museale visitabile all’interno di un ospedale ancora in funzione. Ma come si svolgerà la serata? A partire dalle 17 si susseguiranno visite guidate al percorso museale dell’ospedale, intervallate da alcuni momenti musicali a cura
degli allievi del conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, che animeranno alcuni degli ambienti più suggestivi dell’antico luogo: la sala delle conferenze, sede dell’antica spezieria, il salone Martino V, il “Teatro delle Commedie” dello Spedalingo e la chiesa di Sant’Egidio, attualmente sottoposta ad alcuni in-
classici e concerti, risate e balletti: gli appuntamenti sul palcoscenico
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atale con i tuoi... sì, ma con vista sul palcoscenico. Perché a ridosso delle feste sono tante le occasioni per stare insieme ai propri cari e godersi qualche bello spettacolo. Si parte dai classici, che vanno in scena in vari teatri della città. Come al Verdi, che infila uno spettacolo dopo l’altro per soddisfare i desideri di tutta la famiglia. Il 17 c’è “Pupazzo di neve”, cartone animato con voce narrante e musica dal vivo dedicato ai più piccini tratto dal romanzo The Snowman di Raymond Briggs. Il 22 spazio a “Lo schiaccianoci”, balletto in due atti con musiche di Čajkovskij. La vigilia di Natale, il direttore d’orchestra Peter Guth in collaborazione con il Conservatorio Cherubini e l’Istituto Franci di Siena presenta uno speciale concerto dal titolo “Saluti da Vienna”. Per chiudere il 2016 con una risata, il 27 arriva Paolo Ruffini con “Io? Doppio!”. Anche l’Opera di Firenze ha un programma a tema di tutto rispetto, che comprende il 21 il concerto delle voci bianche del Maggio Musicale dirette da Lorenzo Fratini, il 23 il Concerto di Natale diretto da Lorenzo Fratini e il 30 e 31 uno degli eventi più attesi del mese, il doppio concerto di Mika (nella foto). Il 31, dopo lo spettacolo, previsti una cena di gala e a mezzanotte, dopo il brindisi, uno spettacolo pirotecnico nel piazzale antistante il teatro. Tradizionali le feste della Pergola, dove dal 27 dicembre all’8 gennaio va in scena “Natale in casa Cupiello” con Luigi De Filippo, mentre al Niccolini, dal 29 al 5 gennaio, Alessandro Benvenuti interpreta “L’avaro” di Molière. Per chi vuol chiudere col sorriso la scelta può ricadere sul Puccini, dove il 30 e il 31 Katia Beni e Anna Meacci propongono “Scoop!”, uno spettacolo dolce e amaro che invita a riflettere con garbo. E, dulcis in fundo, non si ferma più il ciclone – è il caso di dirlo – di Pieraccioni, Panariello e Conti, che hanno aumentato le repliche del loro show dando appuntamento al Mandela Forum il 28, 29 e 30 dicembre e poi ancora il 2, 3, 4, 6 e 7 gennaio. C.G.
#Cultura
Dicembre 2016 | 17
Natale/2
caccia al regalo, scattata la corsa Qualche consiglio per chi è alla ricerca del pacchetto “giusto” Valentina Veneziano
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e settimane che precedono il Natale sono ricche di atmosfera festosa e coinvolgente. Per alcuni, però, sono anche giorni in cui aleggia una lieve “ansia” portata dalla ricerca del regalo giusto. Che può diventare una vera e propria “missione” in cui non sempre è così facile portare a termine l’obiettivo, quello di impacchettare qualcosa di originale o alterativo per sorprendere e soddisfare chi lo riceverà. Ecco allora qualche suggerimento, a partire da quelli rivolti agli amanti del settore cartoleria. Non solo Fabriano e Il Papiro con i loro quaderni e album, ma anche ad esempio Boutique Nadine e l’ultimo piano de La Rinascente possono diventare
luoghi dove andare alla ricerca del dono per l’innamorato della carta. In entrambi i casi si potrà trovare Hay, marca scandinava famosa per le sue geometrie, i suoi colori e il suo design minimal. Il Papiro Firenze organizza anche lezioni di marmorizzazione della carta e di legatura del libro della durata di due ore, che potrebbero rappresentare un’idea regalo anche per chi non è un “ossessionato” del settore cartoleria. Da Boutique Nadine si può fare un salto anche se si vuol acquistare un accessorio ricercato. Le appassionate potrebbero rimanere incantate dalle spille, dalle collane, dai bracciali e dagli orecchini, ricchi di dettagli in grado di impreziosire qualsiasi outfit. Rimanendo in
tema accessori, ogni anno Angela Caputi realizza la collezione di Natale. Tappa ideale soprattutto se il vostro collega, familiare o amico ama i colori e le spille natalizie. Chi è alla ricerca di una collana floreale, dalle tonalità accese, può recarsi da Sara Amrhein Firenze, in via dello Sprone. O ancora, per un regalo originale si può pensare di fare una visita al Florence Duck Store in via della Vigna Nuova e acquistare una papera di gomma galleggiante, non solo per bambini perché le sue rivisitazioni attraggono anche gli adulti. Tra i regali del settore benessere ci sono le proposte di Floating Flo, in viale Fratelli Rosselli, con cicli di sessioni in vasca anche per smettere di fumare e quello con
aromaterapia con i profumi inediti di Sileno Cheloni di Aquaflor. Gli amanti delle mostre potrebbero apprezzare uno o più
biglietti per “Ai Weiwei. Libero” a Palazzo Strozzi. E un’altra idea regalo alternativa potrebbe essere rappresentata dagli scatti vin-
tage prodotti dalla nuova cabina fotografica all’angolo tra via dei Serragli e via Santa Monaca. Per chi preferisce i ricordi ai regali.
31 dicembre
brindisi con vista, il concertone al piazzale
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oncertone con vista per la fine del 2016. È quanto deliberato dalla giunta comunale, che quest’anno ha deciso di spostare l’ormai tradizionale concerto pop del 31 dicembre da piazza della Stazione al piazzale Michelangelo. Le altre piazze coinvolte nella notte più lunga dell’anno saranno Signoria, San Lorenzo, piazza del Carmine e due novità fuori dal centro: piazza dell’Isolotto e piazza Bartali. “Quest’anno – ha detto il sindaco Dario Nardella – abbiamo scelto di rinnovare la formula del Capodanno tradizionale che accompagna la città da diversi anni. Per la prima volta, quindi, coinvolgiamo il piazzale Michelangelo, da febbraio scorso pedonalizzato e che in questi mesi è al centro di un vasto programma di valorizzazione”. “Inoltre – ha continuato il sindaco – vogliamo coinvolgere anche la periferia con eventi all’Isolotto e a Gavinana, in piazza Bartali. Tutta la città deve partecipare a quella che sarà, ci B.B. auguriamo, una nottata di festa e divertimento per tutti”.
18 | Dicembre 2016
#Sport Volley femminile
Il calendario
rush finale ripartita la “sfida” in a1 È (e un big match) prima della sosta natalizia Lorenzo Mossani
ripartita la “sfida a distanza” tra Il Bisonte Firenze e la Savino Del Bene Scandicci nella serie A1 femminile di volley. “È per noi un nuovo inizio – ha sottolineato l’allenatore de Il Bisonte Marco Bracci – dato che la società ha cambiato molto. Dobbiamo ancora assemblare il gruppo e recuperare alcune ragazze reduci da infortuni, ma l’obiettivo è centrare i playoff. Io, per primo, dovrò dimostrare di meritare questa panchina”. Con il campionato a quattordici squadre salvarsi quest’anno vorrà dire entrare nei playoff scudetto, visto che le ultime due retrocedono e le altre accedono tutte alla seconda fase del torneo. Punta in alto la Savino Del Bene Volley: grandi cambiamenti e una campagna acquisti davvero importante. “Ci sono tante giocatrici nuove e di altissimo livello, ma non è cambiata la voglia di fare e di migliorare. Sarà una stagione lunga, impegnativa e difficile, ma credo che sarà anche un campionato – ha spiegato l’allenatore Mauro Chiappafreddo – in cui potremo toglierci tante soddisfazioni”. Sim.Spa.
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n mese intenso prima della pausa natalizia. In campionato il dicembre viola comincia tutto tra le mura amiche del Franchi: prima contro il Palermo (domenica 4), poi con il Sassuolo, nel posticipo di lunedì 12 dicembre alle 19. Nella giornata successiva, domenica 18 alle 20.45, la Fiorentina si gioca uno scontro diretto contro la Lazio, a Roma. Settimana “corta” prima del nuovo turno di campionato, l’ultimo del 2016: giovedì 22 dicembre, ore 20.45, allo stadio Franchi arriva il Napoli, per una chiusura d’anno nel segno di un big match davanti ai tifosi viola. Poi il pallone si ferma: arrivano la sosta natalizia e un po’ di tempo per pensare al futuro.
Il numero 10
gli occhi addosso al talento di “berna” Simone Spadaro
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n predestinato. Federico Bernardeschi, nato a Carrara, è diventato negli ultimi anni uno dei talenti più interessanti del panorama calcistico nazionale e un punto di riferimento per l’attuale Fiorentina. Per lui, i paragoni si sono già sprecati: “Gioca come Arjen Robben”, oppure “Abbiamo trovato il nuovo Antognoni”, o ancora “Macché, Berna ha le stesse giocate di Gareth Bale”. Tutte frasi che accendono ancor di più i riflettori intorno a questo talento che può davvero diventare sempre più importante per la squadra gigliata. La
sorprendente crescita di questo giovane prodotto del vivaio viola ha, inevitabilmente, incuriosito anche i dirigenti di altre squadre, che tengono d’occhio il numero 10 viola soprattutto dopo che è entrato in pianta stabile tra i convocati dell’Italia di Giampiero Ventura. Un “cammino” che lo ha visto bruciare le tappe, dopo l’esordio in serie A con la maglia viola nel settembre del 2014, a vent’anni, seguito subito dopo dal debutto nelle coppe europee, in Europa League, allo stadio Franchi contro il Guingamp, quando riesce a mettere a segno anche il suo primo gol con la casacca
gigliata. Un infortunio lo tiene poi lontano dai campi per alcuni mesi, ma al suo rientro fa in tempo a segnare la sua prima rete in serie A prima del termine della stagione. L’annata successiva, la prima sulla panchina viola di Paulo Sousa, inizia con il cambio del numero di maglia. Un numero non qualunque quello che Federico si mette sulle spalle, il 10. È con questa maglia così “pesante” che Berna continua a crescere. Il talento del giocatore di Carrara è sbocciato. E anche se lui, a più riprese, ha affermato di voler legare il suo nome alla Fiorentina per lungo tempo,
sono ora in diversi a prevedere che, già dal prossimo mercato estivo, non mancheranno i suoi corteggiatori. Così, i tifosi viola continuano a tenere gli occhi puntati addosso al loro numero 10. A quel giovane talento italiano (e anche questo, per molti, è un fattore da sottolineare) che in tanti considerano un patrimonio per la Fiorentina. Del presente e del futuro.
Asd Pallavolo Galluzzo
volley anche al maschile
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alvolta lo sport nasce per passione e una volta intrapreso, qualsiasi esso sia, entra nel sangue ed è impossibile smettere. C’è un po’ di questa passione anche nella storia dell’Asd Pallavolo Galluzzo, che nel 2011 ha deciso di scrivere un altro capitolo giallo-blu, come spiega il presidente Roberto Malatesta. “L’attuale società – racconta – inizia nel 2011 come proseguimento del Galluzzo Volley, presente sul territorio da più di vent’anni. La decisione è nata spontaneamente da un gruppo di genitori: volevamo che le nostre ragazze continuassero a fare attività sportiva, e così ci siamo buttati in questa avventura. Del gruppo del Galluzzo Volley erano rimaste 4045 ragazze tra prima divisione e settore giovanile, ma ci abbiamo creduto. Oggi le ragazze iscritte sono centoquaranta”. L’attività è focalizzata sul settore giovanile e da quest’anno ha aperto le porte anche a un gruppo di maschi. “Restiamo focalizzati sul giovanile – conferma Malatesta – ma da questa stagione oltre al minivolley, e per la prima volta nella nostra storia, abbiamo aperto al maschile, con un’ottima risposta: in palestra si allenano quindici bambini dal 2006 al 2010. Non abbiamo potuto accogliere bambini più grandi solo perché fanno parte di campionati ai quali al momento non partecipiamo, ma ci stiamo lavorando”. L’Asd Pallavolo Galluzzo accoglie un bacino di utenza molto vasto, che va dalla zona sud-est di Firenze e Porta Romana fino all’Impruneta. La prima squadra milita in seconda divisione e molte delle ragazze sono diventate le allenatrici delle
categorie inferiori: “Molte di loro provengono dal Galluzzo Volley, sono nate nelle nostre giovanili e sono il vero traino per tutte le altre. Quattro di loro sono diventate allenatrici e questo doppio ruolo rappresenta un’ulteriore occasione di crescita per tutte. Le ragazze trasmettono la loro passione per questo sport, l’attaccamento ai colori della società, ma soprattutto la voglia di divertirsi e stare insieme. Sono sempre le prime a farsi promotrici di momenti di aggregazione, come ad esempio i nostri campi estivi”. Quanto al campo, “la scorsa stagione sportiva è stata difficile – analizza il presidente – avevamo subito numerose defezioni, abbiamo dovuto sopperire con le più piccole e abbiamo mantenuto la categoria. Quest’anno invece il gruppo è cresciuto e ci sono ben quindici ragazze in rosa. Non abbiamo grandi ambizioni di promozione, ma vogliamo lavorare bene. La scorsa primavera abbiamo aderito al Volley Art Toscana, un consorzio voluto dal Bisonte Volley, composto da sette società del territorio per creare un polo di interesse ed evitare di disperdere le eccellenze sportive. Vogliamo evitare di far emigrare le atlete, dobbiamo valorizzare le nostre ragazze ma anche tecnici e dirigenti, creare un polo per offrire continuità formativa per poi dar modo alle nostre eccellenze di esprimersi al meglio. Nella pallavolo è il gruppo che fa la squadra – conclude Malatesta – e anche questo progetto lo dimostra”. Tiziana Alma Scalisi
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Iniziativa valida nei Punti Vendita associati a Conad del Tirreno che aderiscono all’iniziativa ed espongono il materiale illustrativo.