Periodico d’informazione locale. Anno X n. 19 del 1 aprile 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.
www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere
Aprile 2016
Anno X Ed. 19
Firenze Quartiere 4
Isolotto • Legnaia • Soffiano
Lupi di Toscana
✎ Editoriale
ex caserma, lavori in corso per il futuro
primavera e prime volte Matteo Francini
L
a primavera non ha fatto in tempo ad affacciarsi in città che è già tempo di “inaugurare” l’estate. Non è uno scherzo delle stagioni, ma l’effetto della scelta di declinare la Notte Bianca 2016 – in programma come sempre il 30 aprile – come “Prima notte d’estate”, per dare così il via al cartellone degli eventi estivi, che si protrarranno per i prossimi sei mesi accompagnando i fiorentini fino a fine ottobre.
Nuova vita a colpi di idee per l’area: scattato il percorso di partecipazione
☛ pagina 3
☛ SEgUE a pagina 15
il ritorno alla terra dei giovani toscani
A VILLA VOGEL SPAZIO AI SERVIZI Anagrafe e Urp, ma non solo: l’edificio di via delle Torri aumenta la sua “dotazione” di uffici.
Gianni Carpini
☛ pagina 2
I
l mito della scrivania a tutti i costi sembra vacillare sempre più. I figli di medici, impiegati e ingegneri rispolverano il mestiere del contadino. Al precariato e al mondo dei “classici” liberi professionisti preferiscono una terza strada, l’imprenditoria agricola, portando in questo universo fatto di terra e sudore quel pizzico di inventiva in più che non guasta: dall’uso del web alla ricerca applicata sul campo. Così, in Toscana il “boom della zappa” ha riguardato soprattutto chi ha meno di quarant’anni.
☛ SEgUE aLLE paginE 8-9
una notte bianca a tutta letteratura ☛ pagina 16
le novità scendono in pista (ciclabile) Via ai lavori in città, mentre prosegue la lotta ai furti di bici e torna il “Florence bike festival”.
☛ aLL’inTERnO
LA CANTINA? ora SI SVUOTA IN PIAZZA
☛ pagina 14
berna e gli altri, i “violazzurri”
☛ pagina 7
☛ pagina 18
La famiglia italiana della frutta
Quartiere 4
#Primo piano
2 | Aprile 2016
Isolotto . Legnaia . Soffiano
La guida
lo “sportello” villa vogel: aumentano uffici e servizi Gianni Carpini
Focus
D
giorni e orari di apertura Anagrafe Lunedì, martedì, mercoledì e venerdì: 8.30-13. Martedì anche 14.30-17. Giovedì chiuso. Urp Dal lunedì al venerdì: 9-13. Il giovedì anche 14.30-17.30. Sportello Asso-consum Giovedì ore 15-17. Sportello Federconsumatori Venerdì ore 9-13. Centro per l’impiego Martedì, giovedì e venerdì: 9-12.30. Lunedì e giovedì pomeriggio solo su appuntamento (800.855.855) Segretariato sociale Martedì ore 9-12. Informazioni via telefono: martedì 12.3013.30 (055.2767151) Uffici del Q4 Dal lunedì al venerdì ore 9-13. Martedì e giovedì anche 14.30-17.
alla A di anagrafe alla U di Urp. E in mezzo all’alfabeto dei servizi ci sono le associazioni dei consumatori e i servizi sociali. Benvenuti allo “sportello” Villa Vogel: lo storico edificio in via delle Torri 23 aumenta la sua “dotazione” di uffici. Ecco una “guida”. Carta di identità Ma anche cambio di residenza, certificati e atti notori. Si chiama Pad, punto anagrafico decentrato: alle origini si trovava in via della Casella, poi il trasloco in via Canova e infine – scongiurata la chiusura – in via delle Torri. Allo sportello è possibile richiedere anche le credenziali per stampare i certificati a casa (vedi anche altro articolo in questa pagina). Bonus energia e informazioni L’Urp, l’ufficio relazioni con il pubblico, è il “passepartout” dei servizi comunali: dà informazioni sullo sportello giusto per ogni necessità. Ci sono i moduli per le prestazioni che dipendono da Palazzo Vecchio e i modelli per la dichiarazione dei redditi. Infine riceve le richieste per i bonus energia e gas, che alleggeriscono le bollette alle famiglie con basso reddito. Bollette sbagliate Sono il grattacapo più frequente per cui i cittadini chiedono
VISITE SPECIALISTICHE RIABILITAZIONE GINNASTICA MEDICA
una mano alle associazioni dei consumatori che, due volte a settimana, offrono una prima consulenza gratuita a Villa Vogel. Il servizio è partito all’inizio del 2016 con Federconsumatori (che nel primo mese e mezzo ha assistito cinquanta persone) e a marzo con Asso-consum. Cercasi lavoro Il centro per l’impiego è uno dei servizi più conosciuti. Tra le altre cose si occupa di orientamento, preselezioni per offerte di lavoro e formazione e del programma “Garanzia Giovani” della Regione. Servizi sociali Anziani soli, disabili, famiglie in difficoltà. Il segretariato sociale è uno sportello di prima informazione per chi cerca sostegno: aiuta gli utenti a districarsi tra i vari servizi del Comune e indica quelli offerti dalle molte associazioni di volontariato presenti nel quartiere. Problemi “sotto casa” Dalla buca fino alla manutenzione del verde, per segnalare eventuali problemi ci sono gli uffici istituzionali del Q4 (tel. 055.2767108, e-mail quartiere4@comune.fi.it).
Aumentano uffici e servizi di Villa Vogel
Dalla A di anagrafe alla U di Urp, ecco le pratiche che è possibile sbrigare in via delle Torri “Il Quartiere è un centro civico e uno sportello aperto al cittadino – sottolinea il presidente del Q4 Mirko Dormentoni – nell’ultimo anno abbiamo lavorato per potenziare i servizi offerti, penso ad esempio al segretariato sociale portato a Villa Vogel e alla collaborazione con due associazioni dei consumatori, un progetto partito dopo le richieste arrivate dagli abitanti della zona”.
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I punti
i certificati? dal giornalaio
C
ertificati “facili” da ritirare dal giornalaio o alla casa del popolo, così come dall’assicuratore. Ecco il “trucco” per non fare la fila agli sportelli: i principali certificati anagrafici possono essere stampati anche fuori dagli uffici comunali. Cresce anche nel quartiere 4 la rete delle associazioni, delle assicurazioni e dei negozi autorizzati a rilasciare certificati, undici punti in tutto il territorio. Gli ultimi arrivati sono l’edicola di via Canova (centro commerciale) e la tabaccheria in via Torcicoda 45/p. I due negozi si aggiungono alla lista in cui figurano la casa del popolo di Ugnano, i circoli Arci dell’Isolotto e Mcl di San Bartolo a Cintoia. E ancora, le sedi dei sindacati Spi Cgil in via Bezzuoli 22, Fnp Cisl in via Torcicoda 57 rosso, Uilp pensionati in via Corcos 15. Da febbraio, inoltre, è possibile stampare i certificati anche nelle agenzie assicurative Unipol di via Baccio da Montelupo 36, Vittoria Assicurazioni di via Pisana 583 e via del Sansovino 198. A queste si aggiungono due agenzie vicine al Q4, ma che ricadono nel comune di Scandicci: Unipol Sai di via Respighi 4/b e Royal & Sunalliance in via Charta 10. In alternativa c’è il servizio on line del Comune di Firenze, per avere tutto a portata di click: basta richiedere le credenziali al Pad oppure usare la tessera sanitaria elettronica (attivata) e collegarsi al sito servizi.comune.fi.it/servizi per stampare direttamente da casa una ventina di certificazioni, dallo stato di famiglia ai certificati di residenza e matrimonio. G.C.
Quartiere 4
#Primo piano
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Aprile 2016 | 3
Lupi di Toscana
Il complesso
le idee dei cittadini per il futuro della caserma
una storia lunga (quasi) ottant’anni
Il percorso di partecipazione entra nel vivo Gianni Carpini
L
aboratori di progettazione aperti a tutti, focus group e anche un itinerario di trekking urbano alla scoperta di ciò che c’è intorno ai Lupi di Toscana: in tutto cinquantasei giorni per riportare a nuova vita, a colpi di idee, la caserma e trasformare la Gonzaga in una cittadella residenziale. Ora tocca ai fiorentini e ai “vicini” scandiccesi ripensare questo immenso spazio abbandonato tra viale Nenni e Torregalli, grande due volte l’area dello stadio Franchi. Saranno i cittadini a proporre le linee guida del bando internazionale che il Comune di Firenze lancerà per reinventare l’ex complesso militare con i suoi trentatremila metri quadrati edificabili. Dopo il primo incontro del 2 aprile, entra nel vivo “Non case ma città 2.0”, il percorso di partecipazione, cofinanziato dalla Regione Toscana, che ha come responsabile operativo il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni ed è organizzato insieme ai Comuni di Firen-
ze e Scandicci. Il punto fermo è l’housing sociale: nel 60 per cento della superficie edificabile sorgeranno case per giovani e coppie, oltre a negozi di vicinato. La discussione è aperta su cosa farne del resto. Fino al termine di maggio sono in programma laboratori didattici nelle scuole, interviste a chi ha assistito nel tempo ai cambiamenti di questo pezzo di città e focus group per i soggetti che hanno interessi legati alla zona come proprietari dei terreni limitrofi, categorie economiche e associazioni. La tappa intermedia è fissata per il pomeriggio dell’8 maggio, con un percorso di trekking urbano che, partendo dall’ex caserma, porterà i partecipanti a esplorare i territori vicini, da Torregalli a San Giusto, dalla Greve alla chiesa di San Paolo a Soffiano. Inizialmente erano state ipotizzate anche escursioni dentro i Lupi di Toscana, ma l’idea è stata scartata per motivi di sicurezza. La prima parte del percorso di partecipazione si chiuderà il 28 maggio nel centro Rogers di
Entra nel vivo “Non case ma città 2.0”, il percorso di partecipazione per l’ex caserma dei Lupi di Toscana. L’obiettivo è portarla a nuova vita
Scandicci con un workshop di progettazione che metterà a confronto cittadini, tecnici e rappresentanti del Quartiere e dei Comuni per arrivare a delineare il bando. “Questi due mesi di lavoro sono dedicati a individuare le funzioni della futura area – spiega Renzo Pampaloni, presidente della Commissione servizi al territorio del Q4 – a livello politico svolgeremo un processo parallelo con le commissioni del consiglio di Quartiere per analizzare i possibili sviluppi dal punto di vista sociale, educativo, culturale, ambientale e sportivo”. In autunno scatterà poi la seconda fase: i progetti arrivati saranno i protagonisti di una mostra interattiva durante la quale verranno raccolte le impressioni dei cittadini. Informazioni sul sito partecipa.toscana.it.
1938 Nasce la caserma. La palazzina di comando è tutt’oggi tutelata e non potrà essere demolita. 1° aprile 1947 Il 78esimo reggimento Lupi di Toscana arriva nella caserma “Generale Ferrante Gonzaga”. 31 marzo 2008 I Lupi di Toscana vengono soppressi. 17 aprile 2014 Il ministro della Difesa Pinotti e il sindaco Nardella firmano l’intesa per il passaggio di otto caserme dallo Stato al Comune. 27 maggio 2015 L’Agenzia del Demanio consegna al Comune le chiavi della caserma, ceduta a titolo gratuito.
Il film
“l’universale”, un cinema sul grande schermo
U
n cinema approda sul grande schermo. E sarà un “film evento” per molti fiorentini. “L’Universale”, l’ultima fatica del regista Federico Micali, che ruota intorno allo storico cinematografo attivo fino al 1989 fuori porta San Frediano, esce nelle sale delle principali città italiane. Dopo l’anteprima del 12 aprile al Teatro Verdi di Firenze, la pellicola arriva due giorni dopo al cinema Stensen e allo Spazio Alfieri. Scritto insieme al giovane sceneggiatore Cosimo Calamini e a Heidrun Schleef (Palma d’oro a Cannes con Nanni Moretti), il film narra la storia di Tommaso (Francesco Turbanti), figlio del proiezionista, e dei suoi due amici Marcello (Robin Mugnaini) e Alice (Matilda Lutz). Nel cast figurano anche Paolo Hendel, Vauro, Anna Meacci e Claudio Bigagli. L’Universale è stato ricreato in una sala di Pontassieve, il cinema Italia, scelta perché le sue poltroncine in legno hanno ancora oggi il sapore del grande schermo di una volta. G.C.
Approda nelle sale il film “L’Universale”, che ruota intorno allo storico cinema fiorentino
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4 | Aprile 2016
#Luoghi & persone
Quartiere 4
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Il rione
La storia
una festa per la casella: L’uomo delle rose la prima volta il 3o aprile di San Bartolo L’obiettivo è sviluppare una rete tra le realtà di questo territorio Gianni Carpini
P
er chi è nuovo di queste parti, via della Casella appare come un labirinto. A volte un “rompicapo” perfino per i postini più esperti, vista l’infinità di interni. È un “serpentone” che corre nell’area compresa tra l’Uci cinema e la sopraelevata della Fi-Pi-Li. Gli abitanti distinguono però punti di riferimento ben precisi: la “Casella vecchia”, palazzine gialle di tre piani; la “piazza”, un maxiparcheggio asfaltato; le “case Pontello”, l’appellativo dato agli imponenti paral-
lelepipedi bianchi di cemento armato tirati su negli anni Ottanta. Per la prima volta questo rione avrà la sua festa lunga un giorno, il 30 aprile. A organizzare l’evento il Quartiere 4, che ha coinvolto le varie anime della Casella: il centro anziani, da cui è partita l’idea, la ludoteca, il Kantiere, sede di corsi ed eventi, l’associazione degli studenti e lavoratori tunisini. “Cinquant’anni fa esistevano solo case circondate da campi e contadini”, racconta Libero, 69 anni, “l’enciclopedia della Casella” come lo definiscono
La ludoteca della Casella, con l’hotel sullo sfondo: il 30 aprile è in programma la prima festa del rione
gli amici. Nel 1958 a 150 famiglie, tra cui anche la sua, furono consegnati gli appartamenti del Comune. Dovevano essere temporanei, ma col passare del tempo sono rimasti in piedi. Seguì il boom urbanistico, poi gli alloggi in via del Cavallaccio e due torri-condominio alte undici piani. Col nuovo millennio è spuntato il grattacielo dell’hotel Hilton e ha aperto le porte il cinema multisala. Oggi la Casella ha anche una sala di preghiera musulmana. “I rapporti sono ottimi, collaboriamo anche per alcune iniziative”, sottolinea Libero. “E pensare che quando ero giovane venivo qui a prendere la frutta dagli alberi dei contadini”, ricorda invece Anna mentre fa la maglia nel centro anziani “Social club”, dove si svolgono attività per chi ha i capelli bianchi ma ancora tanta voglia di fare. “Servono più autobus, da quando è attiva la tramvia ci sentiamo tagliati fuori”, osservano in molti al Social club. E c’è anche chi chiede una migliore manutenzione delle strade. Poco più avanti, all’ombra delle torri del Cavallaccio, una casetta di mattoni rossi ospita la ludoteca “L’albero di Alice”, piena di piccoli che corrono in giardino, pitturano, modellano la creta. In media trenta bimbi al giorno. Una delle tre educatrici spiega che “è nata per dare un’alternativa alla strada e creare un luogo di gioco”. Tante anime, un unico rione. La festa del 30 aprile “sarà un’occasione per sviluppare una rete tra le realtà di questo territorio”, osserva Corinna Pugi, che guida la commissione Servizi sociali del Q4. Una collaborazione che potrebbe arrivare lontano, magari fino al 2018, quando la Casella spegnerà sessanta candeline.
Sara Camaiora
A
Alfredo Baccani, “l’uomo delle rose” di San Bartolo a Cintoia
San Bartolo a Cintoia lo chiamano ormai “l’uomo delle rose”. Un soprannome che deve a quella che ormai è diventata, per lui e per l’intero borgo, una vera e propria consuetudine. Alfredo Baccani, classe 1950, vive a San Bartolo da più di trent’anni, ferroviere in pensione – in passato anche orefice e artigiano – per tanti anni volontario alla Casa del popolo. Da un po’ di tempo a questa parte ha pensato bene di omaggiare, almeno una volta a settimana, le signore del rione portando loro una rosa rossa. E così, ormai, non è più una novità incontrarlo tra le varie botteghe della zona dopo aver fatto il suo rifornimento di rose rosse, né si stupiscono le famiglie che vivono qui quando suona il campanello e Alfredo si presenta alla porta, una rosa in mano e la battuta sempre pronta. “Mi piace veder contente le altre persone”, motiva lui semplicemente così questa sua abitudine, che l’ha reso un vero “personaggio” a San Bartolo. “Prima o poi qualche marito geloso se ne avrà a male...”, aggiunge scherzando. Ma il suo gesto, a quanto pare, tutto ha suscitato tranne che rimostranze. Piuttosto, all’inizio, stupore ed emozione tra le donne del rione e tanti sorrisi tra gli uomini, quasi tutti amici di una vita, e ora una sempre miglior accoglienza per quella che, si può dire, da queste parti è già diventata una sorta di piccola tradizione. Cominciata quasi per caso. “Lo facevo un po’ per scherzo quando ero in vacanza al mare. Tornato a San Bartolo, un giorno ho pensato di comprare qualche rosa e portarla nei negozi. Lasciandola alla parrucchiera, mi sono accorto però che anche le clienti avrebbero gradito”, racconta Alfredo. E così, le volte a seguire le rose si sono moltiplicate, per poter omaggiare le signore nei vari negozi o direttamente a casa, e si moltiplicano ancor di più alla Casa del popolo in particolari occasioni, ad esempio quando si riempie la sala da ballo oppure quando ci sono i tornei di burraco. “A giocare a burraco sono in maggioranza donne, l’ultima volta erano almeno cinquanta, ma lo sapevo e mi ero preparato, avevo una rosa rossa per tutte – ricorda – non guardo alla spesa, è una cosa che ho piacere di fare”. Così come non manca una rosa rossa per ogni portone del suo condominio, “non posso mica lasciar fuori qualcuna”, ci scherza su.
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Passaggio a Sud-Ovest A cura del Quartiere 4
Sede del Quartiere 4
Villa Vogel, via delle Torri 23 tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123 e-mail: quartiere4@comune.fi.it web: http://q4.comune.fi.it
Lavori del Consiglio
IL Q.4 SI ESPRIME SUL BILANCIO
TUTTE LE OSSERVAZIONI E LE RICHIESTE PRESENTATE ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE Prosegue il confronto del Q.4 con l’amministrazione comunale in vista del varo del bilancio 2016. Dopo le osservazioni al Documento di Programmazione (DUP) il 10 marzo il Consiglio di Quartiere si è espresso favorevolmente sulla proposta di bilancio presentata dalla giunta, formulando comunque proposte e integrazioni che ora saranno vagliate dal consiglio comunale chiamato a dire l’ultima parola sull’atto finanziario fondamentale dell’ente. Nel documento approvato il Q.4 sottolinea con soddisfazione come siano state sostanzialmente accolte le osservazioni sul DUP e evidenzia quanto sia importante che le priorità stabilite nei diversi settori di attività del comune vengano definite di concerto con i quartieri, potenziando gli aspetti di sportello decentrato che le circoscrizioni sempre più rappresentano, in virtù della loro prossimità al cittadino. Queste le richieste articolate per ambito di intervento. Mobilità e infrastrutture: completamento dell’anello di circonvallazione sud-ovest che dovrebbe consentire un collegamento diretto tra la Certosa e il Ponte all’Indiano (a cominciare dallo stradone Torregalli-viale Nenni e dalla risoluzione del cosiddetto ‘nodo di Ponte a Greve’); realizzazione dei parcheggi scambiatori lungo l’asse tranviario; ripristino del sottopasso di viale Talenti; potenziamento della manutenzione stradale, decisamente insufficiente
(prioritari gli interventi su Montagnola, viale Canova, via Pisana, Lungarno dei Pioppi, via Lunga, via Corcos, via Panerai, via del Crocifisso delle Torri, via Palazzo dei Diavoli, via di Soffiano, via Baccio da Montelupo, viale Nenni); completamento del piano per la mobilità ciclabile (priorità viale Canova e viale Nenni); sviluppo e miglioramento della rete del trasporto pubblico, con particolar riferimento alle linee 9, 44 e 77-78. Riqualificazione urbana: concorso di progettazione per l’area della caserma Lupi di Toscana; progettazione esecutiva per piazza Isolotto; riqualificazione di piazza Pier Vettori; messa in sicurezza idraulica degli abitati di Mantignano, Ugnano e San Bartolo. Verde Pubblico e Ambiente: potenziamento delle aree ludiche e degli orti urbani; valorizzazione del parco dell’Argingrosso; ristrutturazione della passerella pedonale Isolotto-Cascine. Servizi sociali: potenziamento dei Centri Anziani e della Rete di Solidarietà; valorizzazione del Segretariato Sociale come porta di ingresso per l’accesso ai servizi; superamento del Villaggio Rom del Poderaccio con una politica di inclusione sociale e di integrazione scolastica e multiculturale; lotta alle dipendenze patologiche (alcol, droghe, gioco d’azzardo). Servizi educativi: potenziamento delle ludoteche e della Fattoria dei Ragazzi come polo di didattica ambientale; tu-
tela delle prerogative pubbliche della scuola dell’infanzia, con vaglio rigoroso dei soggetti gestori del servizio in appalto. Sport: sviluppo delle attività motorie per la popolazione anziana; completamento dell’area sportiva di CavallaccioSan Bartolo, con particolare riferimento alla realizzazione dell’attesa piscina; rifacimento del manto della pista di atletica di via del Filarete; messa in sicurezza, copertura e rifacimento del parquet del palazzetto di via del Filarete; copertura della Palestra Arcieri Ugo di Toscana. Cultura: valorizzazione del ruolo territoriale delle biblioteche come presidio socio-culturale e scuola formativa di cittadinanza; incremento del ruolo della Limonaia di Villa Strozzi come spazio dedicato alla contemporaneità. Giovani: rafforzamento dei centri giovani con particolare riferimento alla specializzazione musicale e alla funzione di fucine di creatività e talento artistico; importanza degli ‘operatori di strada’ nella strategia di prevenzione del disagio. Sicurezza: sviluppo della rete delle videocamere di sorveglianza. Partecipazione: redazione di un “Regolamento per l’uso dei beni comuni” per facilitare la presa in carico della manutenzione e riqualificazione di spazi pubblici (es. piazze e giardini) da parte di associazioni, comitati o singoli cittadini.
IN VISITA IL SINDACO DI MAUTHAUSEN Il Quartiere 4 ancora una volta ha ricevuto la visita del Sindaco di Mauthausen, che lunedì 7 marzo è intervenuto a Villa Vogel ad un evento pubblico sulla memoria dei campi di sterminio e di prigionia nazisti, conclusosi nel parco adiacente con la deposizione di una corona al monumento ai deportati. Successivamente il sindaco si è trasferito alla vicina scuola media Barsanti
dove il presidente del Q.4 gli ha consegnato il Quattrino (il riconoscimento che il Quartiere assegna alle persone che si sono distinte per il loro impegno civile e sociale) e dove si è svolto un incontro con i ragazzi delle terze medie che stanno compiendo un percorso formativo con l’Associazione dei Deportati (Aned).
Sociale PROGETTO ALZHEIMER IN DUE CENTRI ANZIANI Il 14 marzo è ripreso in due centri anziani del Q.4 il progetto “Atelier Alzheimer” a cura di Centro Studi Orsa, AIMA (Associazione Italiana Malati di Alzheimer) e Cooperativa Nomos, con il finanziamento della Regione Toscana e il monitoraggio di ASL e Università di Firenze. Un intenso gioco di squadra per un progetto che si presenta come occasione gratuita di stimolazione cognitiva e sociale rivolta alle persone affette da diverse forme di demenza. La sperimentazione condotta nel 2015 ha prodotto ottimi risultati, in termini di miglioramento delle condizioni cliniche degli utenti e di gradimento da parte dei familiari, come conferma il fatto che i cittadini del quartiere abbiano addirittura formato una piccola lista d’attesa.
DOVE SI SVOLGE
Il servizio si svolge presso il Social Club, via della Casella 92/14 (lunedì e giovedì dalle 9
alle 12) e il Centro Aggregazione Anziani Età Libera, via Anconella 3 (lunedì e giovedì dalle 9 alle 12), e si articola attraverso bricolage e attività creative come musicoterapia, arte terapia e ortoterapia, con la partecipazione professionale di neuropsicologi, psicologi, educatori e altri operatori sanitari. Il Quartiere 4 auspica che tale progetto possa ora entrare a far parte integrante delle risorse che la Regione e l’Azienda Sanitaria Fiorentina offrono stabilmente ai cittadini affetti da demenze e ai loro familiari. Per informazioni e per attivare l’accesso al servizio attraverso il colloquio clinico e di valutazione chiamare Nomos Cooperativa Sociale, tel. 055.6510477 Dott.ssa Elena Poli e Dott. Alessio Faralli. L’accesso è sotto la supervisione della Responsabile degli Ambulatori per Disturbi Cognitivi della ASL, Dott.ssa Maristella Piccininni.
i
COME SVENTARE LE TRUFFE
Verde pubblico
ARGINGROSSO,
IL PARCO GEMELLO DELLE CASCINE Di fronte alle Cascine, sulla riva sinistra dell’Arno (tra l’Isolotto e il Ponte all’Indiano), si sviluppa una zona di grande interesse paesaggistico e naturalistico: il Parco dell’Argingrosso. Si tratta della parte meno nobile, se vogliamo, del parco fluviale fiorentino ma che certo presenta una storia quanto mai istruttiva. Fino a vent’anni fa questo luogo era uno dei più degradati della città, un vera e propria discarica a cielo aperto dove si poteva trovare di tutto, dai materiali di risulta dell’edilizia a elettrodomestici di ogni tipo e dimensione. Una terra di nessuno. A partire dagli anni ’90, grazie alla determinazione del Consiglio di Quartiere 4, comincia un lento processo di recupero, con la decisione di bonificare e destinare a parco pubblico i 27 ettari di proprietà comunale. Gradualmente prende corpo una nuova fisionomia del territorio. Vengono tracciati i vialetti, sistemati i prati, un laghetto di escavazione diventa un luogo dove i ragazzi delle scuole piantano gli alberi e dove si può leggere il giornale su una panchina. L’altra grande idea del Quartiere è quella di puntare sulla creazione degli orti sociali per gli anziani; nel giro di pochi anni ne vengono realizzati oltre 400, con tanto di spazi e servizi comuni come pozzi e magazzini per gli attrezzi. La zona si riempie
Memoria della deportazione
di frequentatori anche perché la passerella dell’Isolotto e il sottopasso pedonale dell’Indiano consentono di realizzare un vero e proprio anello con le Cascine, un bellissimo percorso pedonale e ciclabile da dove si possono ammirare scorci sorprendenti del vicino centro cittadino. Tutto intorno il processo di riqualificazione continua fino alla realizzazione di un magnifico campo da golf. Per gli appassionati del bird watching e delle osservazioni naturalistiche vanno segnalate alcune aree, ben protette e molto rispettate dai frequentatori, dove stazionano specie di volatili come aironi, nitticore e
cormorani. Insomma, l’Argingrosso non è certo ‘figlio di Dio minore’. Ehi, voi, che passeggiate sull’altra sponda del fiume, perché non venite da questa parte a dare un’occhiata? A questo proposito vi anticipiamo che il 21-22 maggio il Q.4 sta organizzando la festa del Parco dell’ Argingrosso, con la partecipazione di associazioni e società sportive del territorio. Inoltre tra breve partiranno i lavori per la realizzazione della pista ciclabile lungo l’Arno anche per migliorare l’accessibilità al Parco.
Anagrafe: CERTIFICATI FACILI
ORA SONO DISPONIBILI ANCHE NELLE AGENZIE DI ASSICURAZIONE Prosegue l’impegno del comune di Firenze per estendere sul territorio il servizio di rilascio dei certificati anagrafici (nascita, residenza, contestuale etc.). Dopo circoli ricreativi e tabaccherie è ora il turno delle agenzie di assicurazione, grazie alla convenzione stipulata dal Comune con la Sna (Sindacato Agenti di Assicurazioni) che impegna in questo senso 18 sportelli (14 in città e 4 nei comuni vicini) che hanno aderito al progetto. Questi gli indirizzi delle agenzie aderenti al progetto nel Quartiere 4: via Baccio da Montelupo 36, via Pisana 583, via del Sansovino 198
Ha preso il via la campagna contro le truffe e i raggiri ai danni degli anziani, organizzata dal Quartiere 4 con la collaborazione di Cisl Pensionati, Uil Pensionati, Cgil Spi, Anap e Ancos Confartigianato. La manifestazione di apertura si è svolta giovedì 25 febbraio a Villa Vogel ed era dedicata a sensibilizzare la popolazione anziana sul tema della sicurezza, fornendo informazioni e consigli utili per difendersi da chi, sfruttando le condizioni di solitudine e di fragilità in cui vivono tante persone, tenta di introdursi in casa loro o cerca di estorcere denaro, magari accreditandosi come rappresentante di un azienda di servizi o presentandosi con storie fantasiose
che servono a giustificare richieste di aiuto. L’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti delle forze dell’ordine, avvocati e sindacati dei consumatori. “Si è trattato di un primo appuntamento -hanno commentato il presidente Q.4 e la presidente della commissione servizi sociali- nel tentativo di creare maggiore consapevolezza fornendo istruzioni utili per il comportamento da tenere in caso di approcci da parte di malintenzionati. Ringraziamo le Forze dell’Ordine, le associazioni e i sindacati dei pensionati che hanno collaborato all’organizzazione. Ora la campagna prosegue nei luoghi di aggregazione e di ritrovo del nostro territorio”.
Vita nel carcere
SOLLICCIANO: TRE RICHIESTE DAL CONSIGLIO COMUNALE Il Consiglio comunale ha approvato tre ordini del giorno sulla situazione del carcere di Sollicciano, che versa in condizioni difficili, con grave disagio delle detenute e dei detenuti e anche di chi ci lavora (guardie carcerarie, educatori etc.).I tre documenti riguardano: l’invito affinché sia terminata quanto prima la struttura per l’accoglienza di detenute madri con i propri piccoli; la richiesta di messa in sicurezza del camminamento delle guardie recentemente crollato; la proposta di realizzare una campagna di raccolta di indumenti sportivi in collaborazione con associazioni e società sportive che operano in città.
Una buona notizia: il presidente della ASD Lupi di Sollicciano ha ottenuto dal provveditore del carcere Carmelo Cantone la possibilità di procedere ai lavori di adeguamento del campo di calcio e di rugby all’interno del carcere. Tale adeguamento consentirà alla squadra di rugby formata da detenuti di poter svolgere partite amichevoli (la prossima stagione anche partite di campionato) all’interno del carcere. Sulla situazione complessiva del carcere di Sollicciano il Q.4, insieme al Garante dei Detenuti, si appresta ad organizzare un consiglio di quartiere aperto monotematico “Il carcere di Sollicciano: un pezzo di città”.
6 | Aprile 2016
#Il quartiere in pillole
Quartiere 4
Isolotto . Legnaia . Soffiano
L’iniziativa
Ponte a Greve
una “Spoon River” per la liberazione
un nome per il giardino “rinnovato”
Si terrà al cimitero di Soffiano con gli alunni delle scuole Carolina Natoli
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er celebrare l’anniversario della Liberazione d’Italia il 25 aprile, sono numerose le iniziative previste nel quartiere (vedi anche articolo alla pagina a fianco). Tra le più attese quella di martedì 26 che si svolgerà al cimitero di Soffiano e coinvolgerà i ragazzi di due classi del liceo Rodolico e una classe della scuola media Ghiberti, per una sorta di “Spoon River” in salsa isolottiana. Nel giorno in cui si ricordano i caduti di guerra, partigiani e civili, gli studenti leggeranno alcuni brani legati alla storia di persone sepolte a Soffiano, ricordando – tra gli altri – Bruno Fanciullacci e Aligi Barducci. L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio, che ha visto come protagonisti iniziali Franco Quercioli (ex dirigente scolastico della Montagnola e fondatore dell’Archivio
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l “campetto” è tutto nuovo e si è fatto in due: da una parte l’erba sintetica per il calcetto, dall’altra un terreno di gioco rosso per lo street basket, entrambi ad accesso libero. E presto il giardino di Ponte a Greve, ripulito e rinnovato grazie ai fondi messi in cassa dal Comune per i concerti allo stadio Franchi nell’estate 2015, potrà essere chiamato per nome e cognome: sarà scelta una personalità a cui intitolare l’area verde, 2.800 metri quadri con altalene, scivoli, panchine e un doppio campo di gioco tra via Pisana e via Baccio da Montelupo. In questo progetto verranno coinvolti anche i bimbi delle scuole. La richiesta di “rinnovare” il giardino era arrivata dagli abitanti del rione, e ora a prendersene cura sono gli stessi cittadini. Una decina di volontari, parte del comitato che organizza ogni anno a giugno la Festa del Ponte, apre i cancelli al mattino e li chiude al tramonto. “È un piccolo ma importante progetto – ha affermato Mirko Dormentoni, presidente del Q4, durante la festa di riapertura a febbraio – nasce dal basso e, proprio per la partecipazione dei cittadini alla sua realizzazione, potrà essere sostenibile nel tempo”. Per rimettere a nuovo il giardinetto nei mesi scorsi sono entrati in azione gli Angeli del Bello insieme ad alcuni profughi richiedenti asilo assistiti dalla cooperativa “Il Cenacolo”. Hanno ripulito i giochi, la cancellata e i muri dalle scritte spray. Anche la fontanella pubblica, a secco da tempo, è stata riparata. E intanto continuano i lavori per riqualificare anche altre aree verdi del quartiere: entro fine anno a Ugnano, in via Zipoli, sarà creato un campetto polifunzionale per street football e basket.
A Villa Vogel
una giornata per “La bella età” U Movimento di Quartiere) e Giuseppe D’Eugenio (ex presidente del Q4): i due hanno incontrato gli studenti e raccontato loro le storie di chi ha contribuito alla Liberazione. Ai ragazzi è stato quindi chiesto di scrivere la storia più verosimilmente accaduta a ogni personaggio di cui sono venuti a conoscenza attraverso gli elementi raccolti, storie che leggeranno il giorno della com-
memorazione. “Si tratta di un appuntamento molto importante per il quartiere – commenta il presidente Mirko Dormentoni – quest’anno abbiamo voluto costruire un’iniziativa che sempre di più racconti il passato guardando al futuro, rendendo protagonisti i ragazzi di ieri con i ragazzi di oggi, ed è un’iniziativa che non termina qui ma verrà ampliata e strutturata”.
na passeggiata alla scoperta degli angoli inconsueti del quartiere, ginnastica, laboratori di pittura e uno spettacolo con gli attori over 60 di Officina Teatro ‘O. La voglia di stare insieme non va in pensione. Ai “nonni” del quartiere è dedicata “La bella età”, un’intera giornata promossa dal Quartiere 4, sabato 16 aprile, che da mattina a sera animerà Villa Vogel con attività e momenti di incontro, ma anche con le mostre dei lavori creati da centri anziani, Rsa e centri diurni della zona. “Le persone anziane sono una ricchezza del nostro territorio – spiega Corinna Pugi, presidente della Commissione servizi sociali del Q4 – dopo il successo dell’anno scorso abbiamo deciso di inserire ‘La bella età’ nel calendario fisso degli eventi organizzati dal Quartiere”. Si parte alle 9.15 con la camminata promossa dal Gruppo “Salute è benessere” insieme al Gruppo ambiente trekking Le Torri che, in un’ora e mezzo, partendo da Villa Vogel, porterà i partecipanti per le strade del quartiere con tappe e letture animate curate dalla BiblioteCaNova in luoghi singolari. Tra le tante iniziative in programma, dimostrazioni di Attività fisica adattata (semplici esercizi per restare in salute), mini-lezioni curate dalla Uisp di Firenze per capire le corrette posture da tenere durante le attività quotidiane e un torneo di burraco organizzato da Humanitas Firenze. Saranno inoltre presenti punti informativi per conoscere i servizi disponibili nel quartiere, mentre nel giardino la Cooperativa di Legnaia allestirà orti urbani “in miniatura” grazie ad alcune vasche di terra, per imparare i trucchi della coltivazione in città. Per partecipare al pranzo, curato dal circolo dell’Isolotto, è necessaria la prenotazione (sandra.bolognesi@comune.fi.it), mentre la merenda a metà del pomeriggio è offerta da Esselunga.
Argingrosso
un weekend alla scoperta del parco SI RINGRAZIA L’EDITORE PER LO SPAZIO CONCESSO
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na festa lunga due giorni per l’Argingrosso. Il Quartiere 4 è al lavoro per sistemare gli ultimi dettagli dell’open day che animerà il parco sabato 21 e domenica 22 maggio con tante iniziative. Per la prima volta l’area verde, che con i suoi ventisette ettari è la più estesa del Q4, sarà protagonista di un evento organizzato per valorizzare e far conoscere il “super giardino” che, da via dell’Argingrosso (all’altezza di via Santa Maria a Cintoia), arriva fino all’Arno. Tra il 21 e il 22 maggio il programma prevede, da mattina a sera, laboratori per i più piccoli grazie alle ludoteche del quartiere, attività per gli over 65 organizzate insieme ai centri anziani, spettacoli e ancora “prova lo sport” per cimentarsi in varie discipline grazie alle società della zona. Tre delle realtà presenti nel parco, in occasione del weekend di festa, spalancheranno le loro porte al pubblico per farsi conoscere e far vedere da vicino le proprie attività: a cavallo nel Centro equestre fiorentino, in buca nel campo da golf e con le mani per terra nei 250 orti sociali di via delle Isole, i più vecchi di Firenze. All’evento sarà presente inoltre l’Accademia cinofila fiorentina, la pensione per cani del Poderaccio che organizza laboratori e corsi. E anche i giochi per i bambini, che erano presenti nel giardino ma che sono stati danneggiati dai vandali, si rifaranno il look. Al momento sono finiti “in officina” per la riparazione, ma la speranza di tutti è che possano tornare in servizio in tempo per l’Argingrosso day.
Il cartellone
bibliotecanova, incontri fra i libri I
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ncontri, eventi, laboratori: anche questo mese non mancano le iniziative in programma alla BiblioteCaNova. Il 16 aprile alle 17.30 si terrà la presentazione del cd “...e come potevamo noi cantare?”, parole e musiche dalla Resistenza italiana: concerto del Corpo Musicale Oreste Carlini, letture a cura dei Nonni Leggendari. Il progetto è sostenuto dall’Istituto Storico della Resistenza in Toscana. Per “Storia urbana della letteratura”, viaggio nei luoghi della letteratura attraverso un percorso in otto città celebrate da romanzi, poesie e racconti, a cura dell’associazione Venti Lucenti, il 12 aprile alle 19 sarà la volta di Mosca. Appuntamento anche con le “Conversazioni musicali”, incontri di approfondimento delle opere in cartellone del Maggio Musicale a cura dell’associazione Amici del Maggio: il 26 aprile, alle 17, “Iolanta” di Tchaikovsky. Ma sono anche molti altri gli eventi in programma: tra questi, il 12 aprile, dalle 17 alle 23, BiblioKnit Caffè Special Night, dedicato agli amanti di maglia e uncinetto. E ancora, il 14 (ore 18) “Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim”, presentazione della mostra in corso a Palazzo Strozzi, mentre il 18 (ore 17) “Mamma, papà, ho paura!”, le paure dei bambini: conoscerle e affrontarle. Il 28 aprile alle 21 torna poi l’appuntamento con “Alla scoperta del cielo”, serate dedicate all’osservazione della volta celeste a cura della Società Astronomica Fiorentina. Per le informazioni e il programma completo è possibile contattare la BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel. 055.710834, mail bibliotecanovaisolotto@comune.fi.it.
Quartiere 4
#Zoom
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Aprile 2016 | 7
L’evento
La festa
mercanti per un giorno, in piazza
Arriva il primo appuntamento con “Svuota la tua cantina”: a fare da scenario l’Isolotto e Pier Vettori Carolina Natoli
Piazza Pier Vettori, insieme a piazza dell’Isolotto, sarà lo scenario del primo appuntamento dell’iniziativa “Svuota la tua cantina”
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olete liberarvi del vecchio tavolo da salotto della zia ma non sapete come fare? Sbarca nel quartiere 4, dopo il successo ottenuto nel Q1 e nel Q5, una delle iniziative più partecipate dalla cittadinanza: il prossimo 29 maggio è in programma il primo appuntamento di “Svuota la tua cantina”. Le famiglie del quartiere avranno la possibilità di disfarsi di tutti quegli oggetti e mobili che non utilizzano più e che, anno dopo anno, vengono accumulati, vendendoli o barattandoli. Piazza dell’Isolotto e piazza Pier Vettori saranno lo scenario di quello che, per il quartiere, sarà un vero e proprio esperimento: “Il nostro augurio – spiega il presidente del Q4 Mirko Dormentoni – è quello di rendere ‘Svuota la tua cantina’ un appuntamento fisso, magari ripetendolo due volte l’anno. Ci aspettiamo molta partecipazione, soprattutto perché è un momento in cui le
famiglie possono essere concretamente protagoniste vendendo cose rimaste per tanto tempo in cantina, oltre che essere un ottimo momento di aggregazione e socializzazione”. In ognuna del-
le due piazze coinvolte saranno disponibili ottanta postazioni gratuite di 2x1,5 metri: per poter vendere o barattare i propri oggetti, i cittadini devono partecipare a un bando e iscriversi
presso la sede del Quartiere a Villa Vogel. Non sono ammessi al bando – viene sottolineato – esercizi pubblici o persone giuridiche. Il quartiere verrà idealmente diviso in due dall’as-
se viario composto da lungarno del Pignone, via del Sansovino, viale Talenti e viale Etruria: i cittadini delle zone che si trovano a nord e che parteciperanno all’iniziativa come venditori per un giorno saranno collocati in piazza dell’Isolotto, chi invece proviene dalle zone a sud troverà posto in piazza Pier Vettori. I primi che si iscriveranno al bando avranno gratuitamente il loro pezzo di piazza, e in caso di superamento delle ottanta disponibilità sarà creata una lista d’attesa dalla quale si attingeranno partecipanti nel caso in cui in una delle due piazze rimanesse scoperta qualche postazione. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito del Quartiere, all’indirizzo q4.comune.fi.it.
dal teatro alla musica, il programma per il 25 aprile
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er tutto il mese è in programma una serie di eventi dedicati alla festa della Liberazione. Tra le celebrazioni per il 25 aprile, venerdì 15 ai giardini del Gasometro è previsto uno spettacolo sulla Seconda Guerra Mondiale a cura della compagnia teatrale Dietro le Quinte: la pièce consisterà in una rappresentazione in movimento che coinvolgerà il pubblico, rendendolo protagonista. Il 21 aprile, alle 18, andrà invece in scena alla Limonaia di Villa Strozzi (nella foto) uno spettacolo musicale a cura dell’associazione coro L’Altrocanto, guidato dal direttore Stefano Corso: canti e letture racconteranno ciò che è stata la Resistenza. Per il programma completo è possibile consultare il sito q4.comune.fi.it. C.N.
8 | Aprile 2016
#L’inchiesta
Ritorno ai campi
Non è un mestiere per vecchi: l’agricoltura under 40 fa boom
Diploma o laurea in tasca, sempre più giovani rispolverano il lavoro di nonni e bisnonni. “Ieri c’era il contadino, oggi l’imprenditore agricolo”
Gianni Carpini
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l mito della scrivania a tutti i costi sembra vacillare sempre più. “Il futuro è contadino”, è solito ripetere uno che di agricoltura se ne intende. Secondo Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, in Italia è bene investire su quello che sappiamo fare meglio: il cibo, buono e di qualità. E in questo senso va la rivincita dei “colletti verdi” toscani: under 40, figli di contadini ma anche di medici, impiegati e ingegneri, che rispolverano il mestiere del nonno o del bisnonno. Al precariato e al mondo dei “classici” liberi professionisti preferiscono una terza strada, l’imprenditoria agricola, portando in questo universo fatto di terra e sudore quel pizzico di inventiva in più che non guasta: dall’uso del web alla ricerca applicata sul campo. “Il ritorno alla terra c’è e si registra in modo notevole nella nostra regione”, conferma Paolo Giorgi, 30 anni, allevatore della Valdinievole, dal 2013 delegato Giovani Impresa di Coldiretti Toscana. “Ce lo dicono gli stessi giovani – aggiunge – in termini economici e occupazionali il settore agricolo è quello che sta dando più risposte positive”. In Toscana il “boom della zappa” ha riguardato soprattutto chi ha meno di quarant’anni. Nel 2015 il mondo rurale ha fatto segnare un’inversione di tendenza: secondo i dati di Unioncamere, dopo lustri segnati da un’emorragia che ha decimato il settore (tremila aziende in meno in un quadriennio), l’anno scorso il bilancio tra le imprese agricole che sono nate e quelle che hanno chiuso i battenti è stato positivo (+1,5%). I giovani hanno fatto da traino, aprendo 842 nuove ditte contadine, il triplo rispetto all’anno precedente. Un impulso è arrivato dal “Pacchetto giovani” della Regione Toscana, con facilitazioni e incentivi per l’avviamento di nuove aziende agricole da parte di imprenditori tra i 18 e i 40 anni. Il bando chiuso a fine 2015 ha fatto il pieno di richieste: 1.761 quelle arrivate, 205 solo da Firenze. In tutto sono state accettate 686 domande, con uno stanziamento di cento milioni di euro. “La principale difficoltà, dopo l’eccessiva burocrazia, è trovare credito. Senza iniziative come quella della Regione, difficilmente vengono concessi prestiti ai giovani”, spiega Giorgi. La nuova generazione di contadini si differenzia dai “nonni”. “Nell’80 per cento dei casi sono giovani con alti livelli di istruzione, non solo il diploma ma anche la laurea – sottolinea l’allevatore – hanno in genere una mentalità aperta e sono pronti a sfruttare le nuove tecnologie. Ieri c’era il contadino, oggi l’imprenditore agricolo – conclude – che trasforma i prodotti, li vende direttamente oppure sviluppa il lato ricettivo puntando sull’agriturismo”.
Gli orti a misura di città ORTI SOCIALI Sono gli orti collettivi di Firenze: poderi pubblici divisi in piccoli campi dati in gestione gratuitamente a chi non ha un pezzetto di terra. Ogni quartiere pubblica periodicamente un bando. E presto, dietro l’ospedale di Careggi, sarà attiva anche un’oliveta sociale.
ORTI DIPINTI Da pista di atletica a orto-laboratorio. Il Community Garden (www. ortidipinti.it) è un rettangolo verde in Borgo Pinti che ospita laboratori ed eventi. I volontari che curano l’orto collettivo si ritrovano di solito il martedì, giovedì e sabato mattina.
BIBLIORTO Un orto sul “balcone” per i lettori con il pollice verde. Cresce sui terrazzamenti della BiblioteCaNova dell’Isolotto e dà frutti biologici: melanzane, pomodori, insalata. Con l’arrivo della primavera, è scattata la ricerca di nuovi “biblio-ortolani”, volontari che coltivino questi campi a misura di città.
ORSÙ Un pezzo di campagna al primo piano della Coop di via Carlo del Prete, a Novoli. Una vasca di terra ad altezza bimbo permette ai piccoli e ai diversamente abili in carrozzina di scoprire i segreti della natura. Per i grandi ci sono corsi dedicati agli orti in terrazza e alla permacultura (www. ortiinterrazza.it).
FATTORIE DIDATTICHE Molte fattorie, soprattutto fuori Firenze tra il Mugello, il Chianti e l’Empolese, aprono le porte al pubblico per far conoscere l’antico mestiere. Tra le tante realtà la Fattoria di Maiano, a Fiesole, organizza escursioni nella tenuta e attività per i bimbi (www.fattoriadimaiano.com).
#L’inchiesta
Aprile 2016 | 9
Anna e Leonardo
Chiamateci “aspiranti contadini”
“Ho studiato Agraria ma non avevo mai usato una zappa: all’inizio è stato faticoso, però con il tempo si impara. Questo mestiere dà tante soddisfazioni”. Anna, trent’anni, ha lasciato Scandicci per trasferirsi in Mugello e aprire “L’orto del vicino”, una piccola azienda agricola che vende direttamente i suoi prodotti, dagli ortaggi alle uova fino ai marroni. Insieme a Leonardo, compagno di studi, di lavoro e di vita, dal 2013 ha fatto rinascere un terreno di due ettari a Borgo San Lorenzo. La coppia di “aspiranti contadini”, così si fanno chiamare, ha anche rispolverato antiche specie di alberi da frutto. La difficoltà più grande è stata trovare un terreno. “Sembra un paradosso perché di terre abbandonate ce ne sono tante – racconta Anna – ma spesso i prezzi richiesti sono alti ed è difficile avere un contatto con i proprietari”. Web e social network danno una mano, ma è il caro, vecchio passaparola ad aver dato il vero impulso. “Di persona si crea un rapporto di fiducia – sottolinea Leonardo – non facciamo le raccolte punti come al supermercato, i clienti tornano perché sono soddisfatti e vengono a raccogliere con noi gli ortaggi da portare a casa”.
Andrea e Cosimo
“Un po’ agricoltori, un po’ meteorologi” Le storie
“Noi che ci sporchiamo le mani di terra” Hanno le mani sporche di terra e il sorriso stampato in faccia. Sono le nuove leve dell’agricoltura toscana. Alcuni hanno lasciato la “metropoli” per spostarsi nel verde, altri usano le moderne tecnologie per mettere a frutto la nuova professione. Ecco quattro storie diverse di chi ha messo il suo futuro in campo.
All’azienda agricola tradizionale hanno affiancato un portale web per fare la spesa on line, dove il cliente può creare la propria “busta virtuale” di prodotti stagionali, di qualità e di filiera corta, consegnata a domicilio tra Bagno a Ripoli e Firenze. Dall’anno scorso Cosimo Herd Smith e Andrea Pagliai, il primo under 40, il secondo leggermente più “senior”, hanno creato il sito internet www.orto00.it per vendere i “frutti” della propria azienda agricola “Olivart” di Bagno a Ripoli e quelli di altre piccole imprese della zona. “Internet è una strada che vale la pena percorrere, aiuta ad avvicinare i consumatori alle aziende a conduzione familiare del territorio”, dice Pagliai, che è anche coordinatore regionale del progetto “La spesa in campagna” della Cia, la confederazione italiana degli agricoltori. “Molti giovani sono interessati a questa professione, ma spesso si scoraggiano”, racconta Andrea, che mette in guardia dalle difficoltà nel campo: “Questo è un mestiere difficile e faticoso, pieno di burocrazia. Lo stipendio fisso non c’è, ma l’agricoltore è allo stesso tempo un ragioniere, un meccanico, un meteorologo”. Poi aggiunge: “La cosa importante è la filosofia di vita: prima di tutto siamo custodi di un territorio e piantiamo semi per il futuro nostro e di tutti”.
Antonio e Vincenzo
L’impresa “a terreni zero”
“Quando un funzionario mi chiese quanti ettari avessi, io risposi zero: rimase di sasso”. Antonio Di Giovanni, agronomo trentenne, due anni fa ha fondato insieme all’architetto Vincenzo Sangiovanni “Funghi Espresso”, prima azienda agricola toscana senza terra, perché la coltivazione è fuori suolo. “Il principale scoglio per questa start-up è stato ottenere il riconoscimento di impresa agricola”, racconta. L’idea è spuntata come un fungo: usare come fertile terreno uno scarto comune, i fondi del caffè che arrivano dal bar. A questo “substrato” viene aggiunto il “seme”, dopo 25 giorni di incubazione i funghi sono pronti a essere coltivati e infine mangiati. L’impresa “a terreni zero” ha ideato inoltre un kit per auto-produrre fughi a casa e ora arriverà a Firenze con una sede produttiva nel parco delle Cascine grazie alla collaborazione con l’Istituto Agrario. Complici le conseguenze dei cambiamenti climatici, l’interesse per le colture fuori suolo e protette, in verticale e in serra, sta crescendo. “Da una parte non dobbiamo abbandonare le nostre campagne – evidenzia Antonio – dall’altra le città sono sempre più grandi, producono sempre più rifiuti e sono affamate di energia e cibo. Da qui l’idea di recuperare gli scarti per produrre gli alimenti che la stessa città consuma”. Il futuro dei contadini passa dalla ricerca e dall’agricoltura urbana, Antonio ne è convinto: “Lo si può fare recuperando i luoghi abbandonati, ad esempio all’Osmannoro”.
Giulio
Zappa (e tablet) in mano
In una mano la zappa, nell’altra il tablet. È l’evoluzione del contadino: coltivare la terra e vendere ortaggi su internet. Il pomodoro ha sulle spalle zero chilometri, la zucchina bio cresce nelle campagne di Careggi. Giulio Gargani, 27 anni, dal 2013 gestisce “Agrimè”, impresa che dà lavoro a sei giovani. “Oggi ci sono molti incentivi per chi avvia un’attività agricola – spiega – ho preso un prestito grazie al programma della Regione Toscana ‘Garanzia Giovani’, se non ci fosse stato non sarei riuscito ad avere le risorse economiche per partire”. Agrimè può contare su quasi nove ettari di terreni tra Firenze e Sesto, dove Giulio ha recuperato il campo del bisnonno in disuso da lustri. Il giovane agricoltore ha messo in rete venticinque piccoli produttori del territorio, soprattutto under 40: i clienti ordinano on line su www.agrime.it e la spesa viene consegnata in nove punti di ritiro in città, in giorni e orari prefissati, all’Isolotto come alle Cure, Rifredi e San Jacopino. “Ormai quello del contadino è un mestiere come un altro – conclude Giulio – anzi va di moda e in tanti dicono di volerlo fare, anche se alla fine sono pochi quelli che si sporcano veramente le mani di terra”.
Aprile 2016 firenze 15-17 aprile 2016
www.ilreporter.it µ il giornale del tuo quartiere L’evento
Editoriale
la nostra prima campanella Matteo Francini
U
rAGAZZI, è QUI LA FESTA Speciale Festival dei bambini: dal 15 al 17 aprile
cento iniziative gratuite in giro per tutta la città ☛ PAGINE II-III
Una
al giorno
Favola
allergie, come combattere gli “etciù”
le avventure di alice Giochi
Il Meyer risponde
divertiti con il reporter
S
coppia la primavera e porta con sé l’allergia da polline. Ne soffre il 20 per cento dei bimbi dai 6 anni in su. Come combatterla? La parola al professor Elio Novembre, responsabile della struttura di Allergologia dell’ospedale pediatrico Meyer. Professore, come riconoscere un raffreddore allergico? Sul nostro territorio a colpire di più tra aprile e giugno sono i pollini di graminacee e ulivo. Un raffreddore “normale” raggiunge l’acme in 3-4 giorni e poi scompare. Quello allergico presenta sintomi come rinite, starnuti frequenti, naso chiuso, secrezioni e talvolta congiuntivite e asma, che vanno e vengono nell’arco della stessa giornata e si protrae più a lungo. Che rimedi adottare? Occorre stare il più possibile alla larga dai pollini. Ma i
Il flash
bambini non posso chiudersi in casa. Perciò, nei casi più acuti, serve l’impiego dei farmaci, come antistaminici spray o per bocca o cortisonici inalatori. In alternativa, si può effettuare il “vaccino antiallergico”, termine improprio con cui si definisce una terapia desensibilizzante che riduce i sintomi di circa il 40 per cento. Allergici da piccoli, allergici per sempre? Molto dipende dalla costituzione del singolo bambino. Passaggi cruciali sono pubertà e gravidanza. Ma in generale le allergie stagionali tendono a protrarsi nell’età adulta per poi scomparire progressivamente intorno ai cinquant’anni.
Ricetta
sui banchi il 15 settembre
L
a scuola ancora non è finita ma già si parla del prossimo anno scolastico. La Regione Toscana ha reso noto il calendario per il 2016-2017. La prima campanella suonerà il 15 settembre. Le “ferie” natalizie sono previste dal 24 dicembre al 6 gennaio, quelle di Pasqua dal 13 al 18 aprile. La strada vi sembra lunga? Pensate positivo: il 10 giugno ultimo giorno prima delle vacanze estive!
na finestra aperta sul mondo dell’infanzia a Firenze. Una guida agli eventi a portata di bimbo, ai servizi per le famiglie, alle nuove aperture, a tutto ciò che c’è da fare, vedere e persino assaggiare in città. News, passatempi, attualità, svago, utilità. Sono questi gli ingredienti del Reporter dei piccoli, che inauguriamo questo mese con l’emozione di chi sta per affrontare una nuova, prima, campanella. Un inserto di quattro pagine da staccare e conservare, pensato per i lettori in erba e le loro famiglie, con articoli che spazieranno dalla cronaca alla cultura passando per lo sport e le curiosità. Ci saranno alcuni appuntamenti fissi, come la favola del mese, che di volta in volta mostrerà una Firenze dipinta dai colori della fantasia. Ma anche la ricetta da leccarsi i baffi che Enrica Della Martira, dritta dritta da Masterchef, sfornerà per voi. Senza contare i consigli in fatto di salute forniti dai medici dell’ospedale pediatrico Meyer. Ma soprattutto, ogni mese, cercheremo di raccontare i volti e le storie di una città che cambia, cresce e diventa grande, insieme ai nostri piccoli lettori, insieme a voi.
PER I LETTORI IN ERBA redazione@ilreporter.it www.ilreporter.it #ilreporterdeipiccoli
Per le mamme
RELAX è “FLUTTUARE” IN UNA VASCA Valentina Buti
F hamburger sì, ma col trucco ☛ PAGINA IV
are la mamma non è uno scherzo. Sempre di corsa, occorre essere un po’ “Wonder Woman” per riuscire ad accudire i propri bimbi e conciliare lavoro e famiglia. Anche le super mamme, però, ogni tanto hanno bisogno di tirare il fiato e prendersi una pausa. In città da oggi possono farlo in ammollo, immerse in una vasca dove galleggiare in completo relax, grazie
al progetto pensato apposta per combattere stanchezza e stress pre e post parto dal centro Floating Flo di viale Fratelli Rosselli 51/r. Fino a giugno neo-mamme e mamme in attesa, seguite da un team di ostetriche guidate da Gabriella Fois, una mattina a settimana potranno immergersi per un’ora nelle speciali vasche progettate dall’ingegner Paolo Petracchi, direttore del centro.
Grazie a una soluzione satura di sale di Epsom, ossia solfato di magnesio, la sensazione sarà quella di fluttuare nello spazio. Con la musica in sottofondo e la penombra il gioco è fatto: sessanta minuti a galla equivalgono a 6-7 ore di buon sonno. E mentre le mamme ricaricano le pile, i loro bimbi saranno coccolati e accuditi dalle ostetriche. A ciascuno il suo relax.
II | Aprile 2016
#Lo speciale
L’appuntamento
Firenze capitale dell’infanzia
Dal 15 al 17 aprile torna il Festival dei bambini: apre un coro da Guinness al Teatro dell’Opera na schiaritina alla voce, qualche vocalizzo per scaldare l’ugola, e poi via, tutti insieme ad intonare con più fiato possibile il “Va’ pensiero” di Giuseppe Verdi. Inizierà così, con centinaia di piccole voci impegnate alla cavea dell’Opera di Firenze nella lezione di canto lirico più grande al mondo, la terza edizione del Festival dei Bambini, in programma a Firenze da venerdì 15 (il venerdì mattina è riservato alle scuole) a domenica 17 aprile. Per tre giorni il capoluogo toscano si trasformerà nella capitale dell’infanzia con un centinaio di eventi e appuntamenti gratuiti dedicati ai bambini dagli 0 ai 13 anni spalmati in numerose location, da Palazzo Vecchio alle Cascine, passando dalla biblioteca delle Oblate e le Murate. “Insieme è meglio”, il titolo di questa edizione del Festival che come ogni anno è dedicato a un tema specifico. Stavolta tocca alla solidarietà, un argomento che sarà affrontato alla luce dei fatti di attualità. Ma che richiama anche la grande macchina di altruismo che si mise in moto grazie agli “angeli del fango” giunti da ogni parte del mondo in occasione della terribile alluvione che devastò Firenze nel ‘66, di cui a novembre ricorre il 50esimo anniversario. Non a caso, così, molte iniziative saranno dedicate al ricordo di quel tragico evento e al tema dell’acqua, tra mostre fotografiche e laboratori didattici. Il Festival, che ha l’obiettivo di valorizzare l’impegno della città nell’educazione e nella formazione delle nuove generazioni – i cittadini di domani – con un percorso di creatività, partecipazione e contatto tra bambini e adulti, è organizzato da Codice. Idee
orari di apertura VENERDÌ 15 Mattina (riservato alle scuole) Pomeriggio dalle 15 alle 19 SABATO 16 E DOMENICA 17 dalle 10 alle 19
prenotazioni www.festivalbambini.it
contatti festivaldeibambinifirenze FestivalBambini per la Cultura, promosso dal Comune di Firenze con la partecipazione istituzionale del Ministero della Difesa e ha come partner scientifico Indire. I main partner sono Autostrade per l’Italia, Esselunga, Fastweb, Intesa Sanpaolo, i partner Enegan e Sammontana, gli sponsor Menarini, Poste Italiane, Publiacqua e Quadrifoglio. Il Festival ha come supporter Bassilichi, Montblanc, Oranfrizer, gli sponsor tecnici sono Luisa Via Roma e Revet e ha il sostegno di Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella. “È un’edizione ancora più importante delle precedenti per il tema che tratta – dice Vittorio Bo, presidente di Codice – per il ricor-
do dell’alluvione ma anche i riscontri positivi che quell’evento ha portato in termini di collaborazione, condivisione e socialità, tutti aspetti sulla cui importanza, fondamentale per ognuno di noi, c’è bisogno di riflettere”. “Di anno in anno il festival cresce e si nutre della fitta rete di rapporti creati nelle edizioni precedenti – aggiunge – aumentano la programmazione e la partecipazione, sia delle imprese sia delle istituzioni. Con Firenze poi c’è un rapporto eccezionale, è la città ideale per i bambini, e vogliamo che lo sia sempre di più”. “I bambini sono i grandi protagonisti della vita cittadina e lo saranno a maggior ragione dal 15 al 17 di aprile – com-
menta la vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi – Firenze accoglie molto volentieri la terza edizione del Festival: siamo una città grande non solo grazie alla cultura, alla storia, alla capacità economica ma anche, e soprattutto, per l’attenzione che sappiamo da sempre riservare ai più piccoli, per le attività e gli spazi dedicati all’infanzia, in particolare per la crescita creativa, il rispetto degli altri e dell’ambiente, la sensibilità all’arte, al teatro e alla musica, l’educazione scientifica, il gioco e la
pratica sportiva”. Se la maxi-lezione di canto condotta da Venti Lucenti darà il “la” alla manifestazione, in seguito i piccoli curiosi visitatori del Festival avranno solo l’imbarazzo della scelta tra giochi collettivi, laboratori manuali, proiezioni, attività di costruzione e lectio magistralis. Senza considerare che per l’occasione in città apriranno le loro porte musei, istituzioni culturali e spazi inediti che, per un intero weekend, saranno completamente votati all’universo dei più piccoli.
Il 50° anniversario
iniziative gratuite
il fiume, l’acqua e la solidarietà accontare Firenze attraverso il suo rapporto con l’Arno. Ricordare a distanza di cinquant’anni l’alluvione del ‘66 con i disegni dei bambini di allora. Insegnare ai cittadini di domani a gestire l’acqua, a governarne gli effetti e a impiegarla consapevolmente, come ogni risorsa preziosa richiede. Questi temi troveranno largo spazio all’interno dell’ampio calendario del Festival dei bambini in programma dal 15 al 17 aprile in città. Con i due laboratori di disegno “Impronte d’acqua” e “Un fiume di carta” della Scuola internazionale del Fumetto di Comix, ad esempio. Entrambi ospitati alle Oblate, il primo trasformerà in timbri naturali vegetali ricchi di acqua, mentre con il secondo sarà realizzato un grande disegno collettivo contenente le specie animali e vegetali
A tu per tu con l’astronauta che popolano i fiumi. O anche le attività realizzate grazie a Publiacqua in collaborazione con Water Right Foundation come il laboratorio “Splash” a Palazzo Strozzi e “L’Arno si racconta”, al museo FirST, durante cui il fiume parlerà in prima persona, presentando il suo percorso, le sue alluvioni e il suo amore per la città. Si torna alle Oblate per la mostra promossa dal Comitato Firenze 2016, dove saranno esposti i disegni e i pensieri dei bambini del ‘66 che il 4 novembre di quell’anno assistettero in prima persona all’esondazione dell’Arno e agli effetti devastanti che provocò. Un
Uno dei disegni realizzati dai bambini che hanno vissuto l’alluvione del 1966
racconto di quell’evento cruciale per la storia della città si ritroverà anche alla Basilica di San Lorenzo, con la mostra fotografica ufficiale del 50° dell’alluvione organizzata dall’associazione Firenze Promuove. Alle Cascine, saranno ospitati lo Splash Lab “L’acqua che non ti aspetti” di Scienza in Fabula e le “Scatole d’acqua” di Arte Bambini. Il Museo Horne allestirà invece la visita-laboratorio “Il museo sott’acqua”.
alla scoperta dello spazio con parmitano n viaggio andata e ritorno tra le stelle, alla scoperta dei segreti dello spazio: ci sarà anche questo al Festival dei bambini. Alla guida un Cicerone d’eccezione, Luca Parmitano, Astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea, pilota dell’Aeronautica Militare e protagonista della prima missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana. Spetterà a lui chiudere il Festival con un intervento in programma nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio domenica mattina
alle 11:30. Al centro del suo racconto, un bagaglio di emozioni straordinarie raccolte durante la missione “Volare”. Unite all’adrenalina e alla soddisfazione per il primato “galattico” conquistato nel luglio 2013 per essere stato il primo italiano a passeggiare nello spazio. I bambini potranno interrogarlo su cosa si provi a osservare la terra da lassù o a muoversi in assenza di gravità. Sulla bellezza – e perché no – anche il brivido che sopraggiunge quando si realizza di essere un piccolissimo puntino nell’universo infinito.
#Lo speciale
Aprile 2016 | III
spettacoli, giochi & co: la guida agli eventi Una città conquistata dai più piccoli. Dalle Cascine a Palazzo Vecchio, dalle Murate all’ex tribunale, ogni angolo di Firenze sarà invaso dagli appuntamenti del Festival, un centinaio tra laboratori creativi, installazioni e attività educative oblate Partiamo dalle Oblate: è qui che si svolgeranno iniziative come “La tombola degli alimenti” progettata insieme ad Esselunga, reinterpretazione del popolare gioco delle feste in famiglia con in palio moltissimi premi per i vincitori. Ci saranno i giochi multimediali realizzati con Enegan grazie all’app e al laboratorio “Elio e i Cacciamostri” con cui sarà possibile sperimentare l’importanza del risparmio energetico e capire quanto è fondamentale per il nostro pianeta. E ancora, la proiezione del documentario Waste Mandala sul terremoto in Nepal e la macchina di solidarietà che si attivò. Protagonisti qui anche la “Moda sostenibile” con un laboratorio ad hoc per aspiranti stilisti proposto dal Museo Ferragamo, le lezioni di Cirk Fantastik per giovani giocolieri e gli spettacoli di Rufino il Clown “Fausto Barile” e il Gran Cabaret. Spazio anche ai piccoli scienziati con un’appassionante lezione su Einstein e i segreti della teoria dei quanti, condotta dal fisico Giovanni Amelino Camelia. Nemmeno chi ha il pallino di Indiana Jones resterà a bocca asciutta: l’altana della biblioteca si trasformerà in un vero scavo archeologico per scoprire come datare i reperti con il laboratorio “Quanto anni ha?”. Piccoli fisici crescono alla mostra “La ricerca al servizio dell’arte” curata dall’Istituto nazionale di fisica nucleare. Ma anche adulti di domani consapevoli delle buone pratiche del riciclo, con la premiazione del concorso indetto da Quadrifoglio per la redazione di un depliant illustrativo su riduzione dei rifiuti e diffusione della differenziata. E non mancherà un momento di svago tra disegni e letterine insieme alla Compagnia di Babbo Natale.
MURATE Altro cuore pulsante del Festival saranno le Murate. I golosoni non potranno mancare l’appuntamento con il laboratorio sul gelato di Sammonta-
na: un viaggio nelle fasi di produzione della merenda più gustosa attraverso quiz ed esperimenti scientifici che termineranno con un assaggio per tutti i partecipanti. Con i laboratori “Insieme è meglio: la terra è nelle nostre mani” resi possibili da Menarini si colorerà e si modellerà l’argilla, si dipingerà e si ascolteranno fiabe a tema. Ispirati dai vivaci agrumi dai colori accesi, dai bellissimi fiori della zagara e dalle foglie verdi e lucide, nello spazio Oranfrizer i bambini avranno tutto ciò che serve per creare un’arancia ad arte, ispirata alle Olimpiadi di Rio 2016 e potranno anche degustare spremute e mangiare agrumi succosi giocando coi colori. Poco più in là, spazio al progetto benefico Liter of Light Italia, che propone workshop dove imparare a costruire circuiti elettronici da spedire in Senegal, utili per realizzare la rete di illuminazione pubblica in una comunità rurale a 150 km da Dakar. Le bottiglie luminose costruite dai bambini, prima del loro viaggio verso l’Africa andranno a comporre un’installazione collettiva.
SAN FIRENZE All’ex tribunale di San Firenze piccoli ingegneri crescono con “Kids at work. Il cantiere della fantasia”: un laboratorio di manualità creativa progettato e realizzato insieme ad Autostrade per l’Italia che coinvolgerà i ragazzi nelle varie fasi della realizzazione di un’opera infrastrutturale importante e complessa come la Variante di Valico, il nuovo tratto tosco-emiliano della A1. Su dei grandi tappeti che rappresentano il tracciato della Variante, i piccoli partecipanti, divisi in gruppi, avranno modo di fantasticare e costruire liberamente dopo aver condiviso, intorno ad un grande tavolo di lavoro, progetti e planimetrie reali. Lo spazio accanto si trasformerà invece nel ponte di una nave: i più audaci si potranno allenare a farvi atterrare un elicottero della Marina Militare con un laboratorio interattivo al cardiopalma.
PALAZZO VECCHIO
Via libera alla tecnologia in Sala d’Arme grazie allo “Smart Lab. Il parco dell’innovazione” progettato insieme a Fastweb che prevede laboratori per imparare a modellare e stampare oggetti in 3D, workshop per trasformare piccoli contenitori di plastica in artisti robotici o una banana in pianoforte. Ma anche per inventare storie intere a partire da un circuito, realizzare corti animati in stopmotion con un po’ di plastilina, una vera e propria scultura a partire da un pannello di cartone e un intero pianeta da un mucchio di cannucce. L’Aeronautica Militare e i Carabinieri avranno la loro base nel Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio dove si potrà assistere al funzionamento delle attività di aerosoccorso e si impareranno le tecniche per maneggiare le sostanze pericolose utilizzate dai Nas durante le loro operazioni. Se invece quello che si cerca è un’attività che catapulti il bambino tra i segreti del Palazzo della Signoria, ecco serviti i laboratori “Il mondo in una stanza”, “Aria, acqua, terra e fuoco”, “Per fare una città ci vuole un fiore” e infine “La favola profumata della natura dipinta”, in collaborazione con l’Officina profumo farmaceutica di Santa Maria Novella.
CASCINE È primavera, quale miglior posto del parco delle Cascine per trascorrere qualche ora con i pargoli? Soprattutto se tra
una pedalata e una partita a pallavolo ci si può immergere con curiosità nel campo di primo soccorso allestito nei minimi dettagli dalle Forze Armate sul prato del Quercione. Al Centro Visite del parco verrà allestito dalla Protezione civile il gazebo della campagna “Io non rischio”, la grande mappa del Gioco dell’Oca ecologico e lo stand di sensibilizzazione Unicef “Vaccino: missione impossibile!”.
ALTRI LUOGHI L’Istituto Geografico militare aprirà le sue porte al pubblico per un viaggio nella cartografia antica e contemporanea. E quando si parla di bambini, non si può non contemplare l’Istituto degli Innocenti che per l’occasione organizza il laboratorio “Investigatori al museo” e il percorso guidato “la città dell’accoglienza”. Nel chiostro del Museo Novecento prende vita un laboratorio sulle incisioni d’arte, al museo FirST si parla dei “Colori delle stelle”. Ai Cantieri Goldonetta, la Compagnia di Virgilio Sieni mette in scena a passo di danza lo spettacolo “Stanze Segrete”, mentre in piazza della Repubblica, il Lions club Toscana celebra il Lions day con un evento dedicato alla solidarietà intitolato “Condividiamo la disabilità”. Ortaggi coltivati, cotti e mangiati al giardino dell’Orticoltura e nella serra del Roster, dove tornano le lezioni per “contadini in erba” e la mensa scolastica, iniziativa promossa dal Comune di Firenze. Sempre per rimanere in tema di cibo, per una full immersion nelle ricette medicee, il polo museale propone le visite guidate al cucinone di Palazzo Pitti. Al museo Marino Marini è in programma la visita “Vietato non toccare”, mentre la sezione educational di Palazzo Strozzi propone diverse alternative, tra cui “Arte in cortile” e “Esperimenti d’arte”. Porte aperte anche negli asili comunali per un open day fatto su misura di genitori. Mentre in pieno centro, in un posto speciale come la piazza dei Tre Re, da una parte un gruppo di giovani attori si cimenterà nella lettura di favole animate e dall’altra si faranno esperimenti di orto urbano.
Prima di chiamare a raccolta gli scrittori di domani nella boutique Montblanc di via Tornabuoni per fare prove di penna e calamaio, le famiglie potranno concedersi un momento di ristoro al brunch organizzato all’Hard Rock Cafè o partecipando alla Festa di primavera dell’area Pettini, prima di ributtarsi a capofitto tra una visita al museo Archimede, un percorso guidato alla villa Medicea al Poggio Imperiale, un viaggio all’accademia cinofila insieme agli amici a quattro zampe o, perché no, un pomeriggio tra i reperti archeologici del museo della preistoria o un viaggio tra le stelle all’Osservatorio di Arcetri. Inoltre sarà presente un evento di didattica immersiva basato sul videogioco Minecraft e organizzato dall’Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educazione.
La redazione dei piccoli Gli aspiranti giornalisti preparino carta e penna. Al Festival dei bambini, grazie ai redattori de Il Reporter e alla collaborazione di Poste Italiane sarà allestita una “Redazione dei piccoli” che consentirà ai bambini dai 7 ai 10 anni di misurarsi con il mestiere del cronista. Il laboratorio, che sarà ospitato nella Sala Balducci della biblioteca delle Oblate il venerdì dalle 10 alle 12 (riservato alle scuole) e il sabato e la domenica dalle 15 alle 17, fornirà ai giornalisti in erba tutti gli strumenti pratici e teorici per costruire un articolo giornalistico divertendosi. Sarà l’occasione per imparare come nasce una notizia e per capire la famosa regola delle cinque W. Ma anche quali sono le parole chiave da utilizzare per scrivere un articolo di giornale, con tempi e lunghezze da rispettare, e come si svolge una giornata tipo in redazione. Alcuni estratti degli articoli verranno pubblicati sul numero di maggio de Il Reporter dei piccoli, mentre le versioni integrali saranno riportate sul quotidiano online www.ilreporter.it. Pronti? Vi aspettiamo.
IV | Aprile 2016
#Lo speciale
Alice e l’avventura al Giardino delle rose “Artù! Artù!”. Alice chiamò il suo cagnolino a gran voce, ma di lui nessuna traccia. L’aveva portato al Giardino delle rose per la passeggiata quotidiana ma quel birbone di un beagle se l’era data a gambe. Alice avrebbe voluto tornare a casa, il sole stava tramontando, ma purtroppo si era persa. Così continuò a vagare nel Giardino quando a un tratto, in un punto dove i cespugli profumati si aprivano, scorse un uomo su una panchina. “Scusi, ha visto il mio cagnolino Artù?”, si avvicinò la bimba. L’uomo alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo. Si aggiustò la tesa del cappello e poi: “Un cagnolino? Qui ne passano tanti. Ma uno che si chiama Artù non mi pare”. “È tardi, la mamma sarà preoccupata”, piagnucolò Alice. L’uomo col cappello si alzò: “Vieni”, e accompagnò Alice di fronte a una valigia tutta trasparente e contenente una barchetta. “È la valigia dei desideri: ogni viaggio della barchetta conduce a un sogno. Guardaci dentro e vedrai dov’è il tuo cagnolino”. Alice non se lo fece ripetere: desiderò ritrovare Artù e in men che non si dica nella valigia si materializzò l’immagine del beagle. Era appollaiato sulla schiena di un gattone addormentato steso su un prato, affatto preoccupato di aver lasciato da sola Alice! “Raggiungilo, presto, di là!”, la incitò il signore col cappello. Alice corse tra gli alberi del Giardino fiorito. Quando arrivò dal gattone però Artù non c’era. “Cosa cerchi simpatica bambina?”, disse una voce alle sue spalle. Alice si girò: era un uomo con una bizzarra acconciatura. Al posto dei capelli aveva una chioma! “Se continui a fissare la mia
capigliatura non ti parlo più”, si risentì lo strano figuro. “Mi scusi – disse Alice – stavo cercando il mio cagnolino, era qui un minuto fa”. “Sì – sbottò il tipo – e per poco non mi scambiava per un albero per i suoi bisognini!”. La bimba rise. “In ogni caso – continuò lui – è andato alla culla delle rose”. “Che cos’è?”, chiese Alice. “È un luogo incantato – rispose Testa d’Albero – dove i boccioli di rose si riposano in attesa di fiorire ai primi di maggio, tra alcune settimane. Ti ci accompagno”. Pochi metri tra gli arbusti odorosi di primavera e davanti ad Alice si parò uno spettacolo: in un grande prato centinaia di bebè di rose dormivano beati, protetti da lucciole ondeggianti che ne sorvegliavano il sonno. Boccioli gialli, rosa,
rossi e bianchi, che a breve avrebbero rallegrato il Giardino. Fu allora che qualcuno iniziò ad abbaiare: “Bauu!”. Era Artù! Correva incontro ad Alice scodinzolando, rischiando di svegliare i boccioli con i suoi latrati di gioia! “Zitto dispettoso!”, disse Testa d’Albero. Cercando di fermare il cagnolino, Alice inciampò rovinando a terra. Si riprese poco dopo: le doleva forte un ginocchio, Artù era al suo fianco. Testa d’Albero però non c’era più. Il prato era vuoto. Sparite le lucciole danzanti, spariti i boccioli. “Lo sapevo – disse delusa Alice – era solo un sogno, forse ho sbattuto la testa...”. Sconsolata, prese in braccio Artù e si diresse verso l’uscita del Giardino. Prima di imboccare la via di casa si voltò a guardare il crinale fiorito. E sulla cima, tra gli arbusti profumati, intravide un signore con il cappello e un uomo con una strana capigliatura: la salutavano sorridenti con la mano.
di Enrica Della Martira
l’HAMBURGER? è “TRUCCATO” Ecco una ricetta perfetta per convincere anche i piccoletti più cocciuti a mangiare le tanto “odiate” verdure! Basta travestirle come a Carnevale con un abito scintillante. L’idea di un bell’hamburger piace a tutti i bimbi. E voi, care mamme, potrete farvi aiutare nella preparazione, rendendo il risultato ancor più convincente. Ingredienti • 2 patate medie • 2 cucchiai di semi misti (zucca, girasole, lino) • 2 fette di pomodoro • 1 confezione di crema di formaggio light • ½ bustina di zafferano • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro • 2 foglie di lattuga • 1 fetta di formaggio a piacere • 2 panini integrali • olio extra vergine di oliva Fate bollire le patate in abbondante acqua salata, schiacciatele con lo schiacciapatate, aggiungete un pizzico di sale, formate due palle e passatele nei semi. Scaldate una padella unta di olio e mettete a cuocere i vostri finti hamburger: in realtà dovranno solo dorare su entrambi i lati. Una volta messi a cuocere sul secondo lato adagiate sopra ad ognuno una fetta di formaggio e fatela sciogliere. A parte preparate la finta maionese unendo lo zafferano a metà della crema di formaggio, mescolate finché non otterrete una crema gialla e omogenea. Procedete allo stesso modo per il ketchup usando l’altra metà della crema di formaggio e il concentrato di pomodoro (se volete una salsa più morbida unite un po’ di latte fresco). Tagliate a metà il panino mettendo sulla base la lattuga e il pomodoro, sistemate sopra l’hamburger di patate, condite con le salse, coprite con la calotta e servite. Buon appetito!
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#Focus
Aprile 2016 | 11
L’evento
Porte aperte al mercato ortofrutticolo Dal 6 all’8 maggio a Novoli tre giorni di musica, spettacoli, street food e iniziative per bambini, per festeggiare il recupero dopo quasi trent’anni del portale di accesso su viale Guidoni Natalia Binagli
T
re giorni di musica e spettacoli, street food e iniziative per bambini. Da venerdì 6 a domenica 8 maggio il mercato ortofrutticolo di Novoli apre le sue porte alla città con tante attività per i grandi e per i più piccoli. “Inside Out” si chiama l’iniziativa che ha l’obiettivo di festeggiare il recupero e la riapertura, dopo quasi trent’anni, del portale di accesso del vecchio mercato, affacciato su viale Guidoni. Costruito negli anni ‘60, fu dismesso alla fine degli
anni ‘80 perché non ritenuto più adeguato al traffico merci con i mezzi pesanti, che oggi accedono da via dell’Olmatello. “Persa la funzione di accesso al mercato – spiega il presidente della Mercafir Angelo Falchetti – fino ad oggi il portale è stato un angolo quasi dimenticato dell’area mercatale. I recenti lavori di ripristino non hanno lo scopo di restituirgli la sua vecchia funzione, ma l’intento di riaprire un rapporto tra Mercafir e la cittadinanza”. Così, già da adesso, con l’eliminazione dei pannelli sul cancello, chi vi passa davanti può
vedere le luci e l’attività degli operatori che ogni notte, mentre la città dorme, lavorano all’interno della Mercafir per far sì che sulle tavole dei fiorentini e non solo arrivino ogni giorno i prodotti alimentari. “Il portale recuperato – aggiunge Falchetti – permetterà l’ingresso a piedi della cittadinanza per iniziative specifiche e occasioni di incontro pensate per far conoscere meglio il ciclo commerciale del cibo e le attività che quotidianamente vengono svolte alla Mercafir”. Ed è proprio con questa filosofia che, tra il 6 e l’8 maggio, si
svolgerà “Inside Out”. Per un intero fine settimana, i grossisti si presenteranno alla città con le loro attività e sarà possibile avere una panoramica di molte delle realtà che attualmente operano all’interno del Centro Alimentare Polivalente. Fin dalla mattina saranno presenti stand dove acquistare il cibo e mangiare, e le giornate di festa saranno arricchite la sera da musica per i più grandi, il giorno da giochi per i bambini e le famiglie.
12 | Aprile 2016
#Cooperazione
Gli interventi
Quelle lunghe braccia che tolgono pesi Spesso le gru della Caf entrano in azione in situazioni di emergenza. Come quando, a febbraio, un grosso ramo era crollato sulla Cappella Brancacci Giorgia Marcheschi
B
raccia lunghe e forti, in grado di sollevare pesi enormi e che devono essere rapide e precise al tempo stesso. Perché spesso entrano in azione in situazioni di vera emergenza. Come nel caso della tempesta del 1° agosto scorso, quando hanno dovuto sgomberare i parchi sull’Arno dalle decine di alberi caduti. O come quando hanno liberato a tempo di record viale Guidoni dalla trivella usata nel cantiere del tram che si era abbattuta a terra. Sono le gru della Caf, la Cooperativa autotrasportatori fiorentini, un’azienda storica nata nel capoluogo toscano quasi sessant’anni fa, che oggi conta circa sessantacinque soci lavoratori. I “signor Wolf ” che risolvono problemi di sollevamento in città e non solo, grazie a una flotta di un’ottantina di mezzi tra cui spicca una gru in grado di alzare fino a ottocento tonnellate, di cui esistono solo tre esemplari in Italia. L’ultimo intervento “speciale” è avvenuto proprio di recente, a febbraio, quando un grosso ramo era crollato sulla Cappella Brancacci in piazza del Carmine. “Siamo subito accorsi con due gru – racconta il presidente della Caf Simone Gramigni – è stato un lavoro molto de-
licato perché si dovevano salvaguardare gli affreschi del Masaccio presenti all’interno della cappella. Per fortuna tutto si è risolto per il meglio e in serata eravamo già riusciti a togliere il tronco”. A maneggiare carichi delicati, la Caf ci è abituata. Tra poco, con le sue gru, solleverà la Porta Sud del Battistero di Firenze firmata da Andrea Pisano, e la trasporterà all’Opificio delle pietre dure, dove sarà restaurata. Ed è grazie alle autogru della cooperativa, inoltre, se i tecnici dell’Opera di Santa Maria del Fiore hanno potuto effettuare il monitoraggio dello stato di salute delle superfici marmoree di Duomo e Battistero dopo il rigido inverno di alcuni anni fa. Una serie di interventi per i quali la Caf, nel mese di ottobre, si è aggiudicata il riconoscimento dell’Italian lifting & transportation awards. Ma il sollevamento non è l’unico settore di attività della cooperativa. L’altro, non meno impegnativo, riguarda la bonifica da amianto e la bonifica di siti contaminati. Il risanamento dall’amianto, in particolare, vede impegnata maggiormente la cooperativa nell’ultimo periodo, complice anche il sistema di sgravi concessi a questo scopo alle aziende.
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#Cooperazione
Aprile 2016 | 13
I festeggiamenti
Cooplat, una strada lunga settant’anni
Nata il 1° febbraio 1946, oggi è tra le imprese più longeve nel settore dei servizi, con quasi tremila lavoratori e 1.400 soci Natalia Binagli
Uno dei mezzi utilizzati dalla cooperativa nel corso della sua storia
N
ove partigiani, tutti fiorentini, compagni nella lotta per la Liberazione. Sono loro a dar vita, il 1° febbraio 1946, alla cooperativa “Lavoratori ausiliari del traffico”, poi conosciuta come Cooplat. Un’impresa storica tra le più longeve nel settore dei servizi, con i suoi settant’anni festeggiati con la città e le istituzioni il 14 marzo scorso al Teatro del Sale. Dalla pulizia delle carrozze dei treni a Santa Maria Novella, la primissima commessa ottenuta nel dopoguerra in una Firenze ancora piena di macerie, la cooperativa ne ha fatta di strada. Oggi è un colosso con quasi tremila lavoratori e 1.400 soci che lavora in dodici regioni d’Italia, in svariati settori: dalla raccolta dei rifiuti alla manutenzione del verde, dalla gestione di impianti di energia fino all’attività di facchinaggio e, ovviamente, di pulizia. Nel mezzo, dal ‘46 ad oggi, una lunga storia di lavoro e solidarietà, sempre legata a dop-
pio filo a quella di Firenze. Nel ‘65, ad esempio, Cooplat attraversa il suo momento più nero con la perdita del lavoro presso Ferrovie che per vent’anni ne aveva caratterizzato l’attività. Da lì a breve anche Firenze vivrà un
dramma, quello dell’alluvione. Ma è proprio da quel frangente tragico che Cooplat rinascerà. I lavoratori della cooperativa, come “angeli del fango”, si impegnano per mettere in salvo i libri della Biblioteca Nazionale
Centrale danneggiati dalla furia dell’Arno. Un’attività volontaria che ben presto diventa un lavoro vero per la cooperativa, con la creazione del Laboratorio di restauro del libro, ancora oggi riconosciuto come tra i migliori
al mondo. Da lì Cooplat torna in piedi e inizia a crescere per non fermarsi. “Da allora – dice il presidente della cooperativa Fabrizio Frizzi – è cambiato il mondo, ma Cooplat ha saputo rendersi protagonista nel cambiamento:
è riuscita a innovarsi, espandersi, diversificare la sua attività. Lo ha fatto senza mai tradire i valori delle origini: la partecipazione dei soci, la solidarietà”. Esempio in tal senso è l’attenzione rivolta al personale straniero, circa il 12 per cento, con una serie di ricerche mirate a favorirne l’integrazione, sia in ambito lavorativo che sociale. Così come il patto per l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, stretto con l’associazione Artemisia. “Un’intesa – sottolinea Frizzi – che ha portato all’assunzione a tempo indeterminato di alcune lavoratrici che in questo modo hanno potuto riacquistare l’indipendenza economica e quindi una vita autonoma”. Una sensibilità nei confronti delle tematiche di genere che non stupisce: su circa tremila addetti della cooperativa, circa duemila sono donne.
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14 | Aprile 2016
#Mobilità
In bicicletta
Corse, lavori e novità: un mese da “pedalare”
Torna il “Florence bike festival”, mentre scattano i cantieri per le piste ciclabili e va avanti il progetto contro i furti Un aprile “caldo” per i ciclisti fiorentini. Cantieri in vista per migliorare i percorsi ciclabili cittadini e completare quelli esistenti, ma anche novità in arrivo per chi si trova a dover difendere il proprio mezzo dai furti grazie al progetto “Lamìbici”, promosso da Palazzo Vecchio con l’obiettivo di contrastare proprio il fenomeno dei furti. Per gli appassionati delle due ruote, poi, dal 15 al 17 aprile torna il “Florence bike festival”, evento di rilievo nazionale che Firenze ospita ormai da quattro anni. Sara Camaiora
Il festival ingrana la quarta La Granfondo Firenze De Rosa, corsa che parte dal centro storico e coinvolge 3.500 atleti dall’Italia e dall’estero, la Sunrise Bike Ride, una pedalata all’alba nel cuore della città, progetti, campagne e attività per le famiglie messi a punto dall’associazione Cyclopride. Sono alcuni dei principali eventi in programma per la quarta edizione del Florence bike festival, organizzato da Uisp Firenze, Veloce Club Firenze e Sicrea, con il patrocinio del Comune di Firenze e della Città metropolitana. Cuore pulsante della manifestazione, anche quest’anno, il parco delle Cascine, dove sarà possibile assistere a esibizioni, provare i nuovi modelli e incontrare importanti aziende del settore. Tra le novità che saranno presentate, il progetto di una ciclovia toscana che percorra l’intero territorio regionale dagli Appennini fino al mare. Partenza domenica 17 da piazza della Signoria per la Granfondo Firenze, 133 chilometri di salite e discese, passando per vetta Le Croci, passo del Giogo, passo della Futa e Poggio dell’Uccellina (new entry 2016). Edizione zero proprio a Firenze per la Sunrise Bike Ride, prevista all’alba di sabato 16, manifestazione che toccherà poi anche altre città d’Italia (Milano, Bologna, Modena, Cesenatico) e non solo (Valencia).
Al lavoro per le piste ciclabili Questo mese scattano anche i cantieri per la realizzazione di un nuovo tratto di pista ciclabile in via del Sansovino e per la riqualificazione degli itinerari per le bici in via dei Vespucci, viale Guidoni-via Maddalena e lungarno Ferrucci. L’ultimo via libera è arrivato a fine dicembre, con l’approvazione dei progetti esecutivi da parte della giunta comunale, per uno stanziamento complessivo di 350mila euro. Per quanto riguarda via del Sansovino, si tratta di un intervento di ricucitura della rete esistente. L’intervento relativo a via dei Vespucci riguarda il percorso promiscuo pedonale e ciclabile nel tratto compreso tra via Baracca e via San Biagio a Petriolo. Passando a via Maddalena e viale Guidoni, l’intervento consiste nella riasfaltatura degli itinerari dedicati alle due ruote con asfalto colorato rosso. Infine lungarno Ferrucci: in questo caso si procederà alla riasfaltatura della pista ciclabile in asfalto rosso e alla sistemazione della parte restante del marciapiede, anche per risolvere le problematiche di raccolta delle acque piovane.
Lotta ai furti Sono già più di cinquecento le biciclette etichettate grazie al progetto EasyTag, l’adesivo indelebile da attaccare ai mezzi che, collegato al Registro italiano bici, associa al proprietario il numero progressivo della “targa”, il numero di telaio e i dati identificativi del mezzo. E, come già avvenuto nei mesi scorsi nei quartieri 3 e 4, torneranno presto iniziative ad hoc dedicate alla “targatura” nell’ambito del progetto Lamìbici, elaborato dall’amministrazione proprio per incentivare la mobilità ciclabile e arginare i furti delle due ruote. Progetto che si è arricchito di un altro tassello, ovvero l’intesa siglata tra il Comune e i rivenditori di bici usate: questi ultimi si impegnano ad adottare alcune iniziative virtuose, come la compilazione del “certificato di vendita”, con l’obiettivo di ridurre il commercio di mezzi di dubbia provenienza. Da parte sua, l’amministrazione fornisce loro una vetrofania e una locandina da esporre per dimostrare che il negozio ha aderito al progetto. A questo si aggiungerà anche la distribuzione di una brochure con un vademecum per l’acquisto sicuro di una bicicletta usata.
#Lettere&Rubriche
Lettere
Editoriale
Pungiglione
dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it “RACCOLTA DIFFERENZIATA, FACCIAMO DI PIÙ”
non mancare – il lavoro deve continuare deciso in questo senso. Con accortezza e impegno da parte di ognuBuongiorno, no e con tutte le azioni che possano mi è appena arrivato a casa il vostro rivelarsi utili. Perché quel “sorpasso” Reporter del mese di marzo 2016 e di cui abbiamo parlato rappresenti soltra le molte notizie interessanti che vi tanto un punto di partenza. si trovano sempre dentro ho letto con particolare interesse il trafiletto dal tiMatteo Francini tolo “Raccolta differenziata, è sorpasm.francini@ilreporter.it so”. Mi ha fatto un particolare piacere leggere questo articolo, in quanto io “QUEI RESIDUI sono da sempre un convinto soste- LASCIATI nitore della raccolta differenziata e IN STRADA” dell’importanza di questo argomento Gentile Redazione di Reporter, che molte volte a mio avviso passa confermando le osservazioni relative troppo in secondo piano, essendo ai residui lasciati sui marciapiedi “da invece di grandissima importanza. certi proprietari” di cani, credo che Quello riportato nell’articolo mi sem- oltre all’impegno e all’attenzione indibra un bel risultato che finalmente è cati dal Sig. Francini, potrebbe essere stato raggiunto, che come ho detto auspicabile anche un po’ di attenzione mi ha fatto molto piacere, tanto da da parte delle autorità che sicurametterlo nero su bianco con questa mente non si sentiranno rispondere: mia lettera. Se si è comunque riusciti “pulisca lei”. Purtroppo sono presenti ad arrivare a questo ragguardevole anche residui umani; poco tempo fa traguardo, io però penso e auspico ho suggerito al Quadrifoglio di disporre che si possa fare ancora di più, e che i cassonetti presenti in via Marignolli in con qualche sforzo in più non solo da modo tale da non creare un angolino parte di noi fiorentini, ma anche da “protetto” nel quale qualche “civile” parte di chi si occupa della pulizia in soggetto defecava regolarmente notcittà e ne decide le strategie, queste tetempo. Forse in base al mio suggepercentuali di raccolta differenziata rimento la disposzione dei cassonetti possano continuare ad aumentare è stata modificata e devo dire che per ancora. Qualche esempio: presen- ora il fenomeno è cessato. Alleluia! za di più cassonetti e meglio tenuti, Cordialmente. Mario M. campagne di sensibilizzazione per i cittadini, e perché no anche qualche controllo in più agli stessi cassonetti, CANI, BICI, per assicurarsi che tutti si comporti- PARCHEGGI no nella maniera adeguata. Chiedo E IL “POLITICALLY CORRECT” troppo? Leggo regolarmente su “Il Reporter” Saluti, Alfredo proteste per gli escrementi di cane lasciati sui marciapiedi in tutti i quartiIL REPORTER eri della città ed il problema non risparRISPONDE mia via G. Orsini dove vivo. Purtroppo Caro signor Alfredo, in una città che procede sempre più il sorpasso della raccolta differenziata verso un irrigidimento su posizioni di sull’indifferenziata, notizia che abbia- politically correct per le quali si cade mo pubblicato sull’ultimo numero de in un demagogico: “poverini gli animali Il Reporter, è certamente un segnale è colpa dei padroni” si tende sempre positivo per il nostro territorio. Positi- ad un lassismo che si trasforma in alivo per l’ambiente (con tutti i benefici bi che sta rovinando la città. Analogo che ne possono derivare), ma positivo fenomeno avviene per le biciclette leanche perché indice di una crescente gate ai pali della segnalazione stradale attenzione e sensibilità sul tema. Un dove per non irritare la sensibilità dei tema, quello della raccolta dei rifiuti, ciclisti non si deve protestare contro che rischia spesso in effetti di venire coloro che non utilizzano i veicoli a sottovalutato, salvo poi tornare repen- motore anche per incentivare l’uso dei tinamente alla ribalta quando le cose mezzi ecologici a due ruote e tornando non vanno. Un tema insomma di gran- ad un politically correct continuiamo in de importanza sotto più aspetti, da- una pessima direzione del bieco lasll’ambiente alla salute e non solo. E se sismo. Analogo per la doppia fila del il risultato raggiunto lascia ben sperare parcheggio che spesso non è sanzioper il futuro, non deve certamente es- nabile poiché del resto… chi non ha sere abbassata la guardia. Anzi. Nella mai avuto bisogno di fermarsi due misua lettera lei auspica alcuni interventi nuti davanti alla farmacia con la nonna per migliorare ulteriormente la situa- a bordo che stava male e si continua zione. Va detto che su questo fronte, con il politically correct per il quale da un po’ di tempo a questa parte, le non si p�ò infierire sul commercio che novità non sono mancate né continu- già soffre molto negli ultimi anni… ano a mancare in città, a partire dalla Riflettiamo su questo atteggiamento diffusione dei cassonetti “con la chia- politically correct che lentamente sta vetta” e dalla creazione di nuove isole portando la città sempre più verso un interrate. Ma, come detto, nell’ottica degrado irreversibile… e di questo ne di aumentare ancora le percentuali di siamo correi noi…. elettori! raccolta differenziata – obiettivo da Giovanni V.
Proprio la notte bianca (o prima notte d’estate che dir si voglia) è uno degli appuntamenti più attesi di questo aprile in città. Ma non l’unico, anzi. Complice proprio il ritorno della bella stagione, sono diverse le iniziative in programma, molte delle quali da vivere all’aria aperta. Ad esempio ci sarà da risalire in sella per il “Florence bike festival”, rassegna dedicata agli amanti delle due ruote che fa tappa a Firenze a metà mese. Un mese tra l’altro particolarmente intenso per i ciclisti, perché se da una parte scattano i lavori per alcune piste ciclabili cittadine, dall’altra arrivano novità sul fronte della lotta ai furti delle biciclette, particolarmente temuti dai possessori dei mezzi a pedali. Se tutto questo succede in città, la campagna non è da meno. Perché tra il cemento e i campi la distanza appare sempre più breve, e sono sempre di più coloro che decidono di compiere questo tragitto “solo andata”. Un vero e proprio “ritorno alla terra” per molte persone, soprattutto giovani, che scelgono di intraprendere la strada dell’imprenditoria agricola ripercorrendo così il cammino di nonni e bisnonni. Ma se molti scelgono di andare a cercar lavoro (e futuro) in campagna, chi non lo fa prova comunque a ritagliarsi qualche “angolo di terra” anche tra case e palazzi, con gli orti “a misura di città” che incuriosiscono – e attirano – sempre più persone. Tornando agli eventi in programma ad aprile, anche i più piccoli saranno protagonisti, con un’iniziativa pensata apposta per loro: in riva all’Arno si rinnova l’appuntamento con il Festival dei bambini, con il suo carico di attività e proposte. E proprio a partire da questo mese, il nostro giornale lancia Il Reporter dei piccoli, uno “speciale” tutto dedicato al mondo dell’infanzia. Per scoprire, vivere e raccontare la città a misura dei più piccini. MATTEO FRANCINI
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Rotostampa - Firenze (FI)
Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno X n. 19 del 1 aprile 2016. N° reg 5579
A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
DALLA CAMPAGNA ALLA FABBRICA (E RITORNO)
A
ll’inizio della sua esistenza, l’uomo era nomade e la sua attività principale era la caccia. Successivamente è diventato sedentario e quindi agricoltore. Ovviamente questo non è stato un passaggio repentino. È avvenuto a gradi. All’inizio l’uomo faceva confusione; lo spirito del cacciatore gli era rimasto ancora dentro e arava i campi ma poi ci piantava dentro le lepri e i cinghiali. Quello che ha sentito di più questo cambiamento è stato sicuramente il cane. Nella caccia, il cane era il miglior collaboratore dell’uomo, con l’agricoltura invece è diventato inutile. Prima il cane correva tutto il giorno in mezzo ai boschi, dopo stava tutto il giorno seduto sul divano e i boschi li vedeva su Disney Channel quando davano i Puffi! C’è stato un periodo della nostra storia in cui molti giovani scappavano dalle campagne, fuggivano dalla fatica della terra, per andare a lavorare in fabbrica. Erano sicuri che quella fosse la vita migliore! Maremma che bischerata hanno fatto! Sono passati dal potare una vite, ad avvitarne cento ogni minuto! Per tutti i giorni della loro vita. Oggi invece si assiste al fenomeno inverso; i giovani ritornano alla terra. Ragazzi laureati, disoccupati, oppure disoccupati proprio perché laureati cercano un riscatto nella campagna. Producono prodotti bio, di origine controllata. Cose che un contadino di una volta non sapeva nemmeno che esistessero. Se a mio nonno avessi chiesto: “Questa finocchiella è bio?”, “Non lo so, io l’ho sempre mangiata con il pinzimonio!”. ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista
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Il Reporter del Q4 raggiunge le famiglie del quartiere 4 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze
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del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.
IL PAN DI RAMERINO
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l pan di ramerino è un dolce tradizionale tipicamente fiorentino, che affonda le sue origini addirittura nel Medioevo, quando arricchiva la mensa del Giovedì Santo e forniva pure l’occasione per ottime merende ai ragazzi. Si definisce di “ramerino” per il nome dato in Toscana alla pianta del rosmarino, arbusto tipicamente mediterraneo, che si trova in abbondanza sulle assolate colline fiorentine. È legato ai giorni della Settimana Santa, e più precisamente alla celebrazione della Messa in “Cena Domini”, cioè all’Ultima Cena che Gesù tenne insieme ai suoi apostoli nonché, alla vigilia del giorno dedicato alla “visita delle sette chiese”. Il pan di ramerino, intaccato col segno a croce sinonimo di benedizione, fino agli anni Cinquanta del Novecento, era venduto davanti agli ingressi delle chiese da venditori ambulanti sui banchini delle “chicche”. Ed è proprio grazie a questa usanza, che il pan di ramerino si è diffuso per tutta la Toscana, giungendo fino ai nostri giorni. Oggi lo si può trovare in vendita ovunque, tutti i giorni dell’anno, ma spesso non ha più quel delizioso sapore all’olio povero di una volta, e neppure quel significato di devozione quando lo si poteva mangiare, con religioso rispetto senza farne avanzare una briciola, soltanto nel periodo che precedeva la Santa Pasqua. All’aspetto si presenta come un “semelle”, cioè alla maniera di quel panino rotondo semidiviso al centro, molto soffice, che si inzuppava nel caffellatte. Era venduto dal “semellaio” che andava in giro con un grande paniere stracolmo di questi panini freschi appena sfornati, spargendo alle sue spalle un profumo quale stuzzicante invito, che faceva salire l’acquolina in bocca tanto, come si diceva allora, da far resuscitare i morti! C’era anche chi mangiava addirittura il semelle col... pane! Certamente meglio di pan solo a conferma del vecchio adagio che sentenziava: “Pan solo è una condanna”, tanto che i carcerati, una volta, erano messi davvero a solo pane e acqua. Semelle e semellaio sono ormai nella soffitta dei ricordi, perché da tempo scomparsi dalla scena cittadina. I pan di ramerino, invece, non sono più venduti dagli ambulanti, ma nelle pasticcerie e nelle panetterie, soprattutto nel periodo pasquale. Dulcis in fundo, la ricetta: pasta di pane, lievito di birra, sale, un po’ di zucchero e uva sultanina; il tutto aromatizzato da un leggero soffritto d’olio extravergine d’oliva e ramerino. Si preparano quindi piccoli panini rotondi, con tagli a doppia croce quale elemento di benedizione e che servono anche per favorirne la lievitazione; i panini così ottenuti si fanno riposare per circa un’ora. Lievitati che sono, si mettono a cuocere in forno fin quando l’olio con il quale sono stati precedentemente spennellati prima d’infornarli, non gli concede il tipico colore bruno lucido su tutta la superficie. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI
Web
artusi.net
16 | Aprile 2016
#Cultura Agenda
L’iniziativa
L’estate a Firenze comincia il 30 aprile
La Notte Bianca cambia volto (e nome). Un evento dedicato agli scrittori che hanno amato la città Ludovica V. Zarrilli
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ostoevskij smetterà finalmente di rivoltarsi nella tomba. Sì, perché la Notte Bianca di quest’anno sarà tutta (o quasi) dedicata alla letteratura. L’evento più atteso della primavera, che come consuetudine è fissato dal tramonto del 30 aprile all’alba del 1° maggio, quest’anno promette ritmi più slow e un’atmosfera più culturale. Non solo, da quest’anno si chiamerà “Prima notte d’estate” e darà il via al programma dell’Estate Fiorentina che, in barba alle mezze stagioni, durerà sei mesi tondi, fino al 30 ottobre. Ma andiamo per step. Il 30 aprile gli organizzatori promettono innanzitutto meno trambusto, meno rumore e più spazio per ascoltare. Un’idea partita da Palazzo Vecchio e accolta subito dalla direttrice designata per questa edizione, la poetessa e curatrice di eventi Alba Donati, che ha di recente guadagnato anche la poltrona di presidente del Gabinetto Vieus-
seux. “Ho in mente una Notte Bianca della letteratura – spiega Donati – il sindaco in primis l’ha pensata in questo modo e io ho accolto di buon grado la proposta. Sarà un momento dedicato più che alla musica alle voci, alla lettura, alla riscoperta dei classici, dei luoghi di Firenze
abitati dagli scrittori”. E anche se mentre Il Reporter va in stampa non sono ancora state definite le location in cui la notte più lunga dell’anno prenderà vita, viene da pensare che di angoli, strade e palazzi vissuti e amati da scrittori e letterati nella città del giglio ce ne siano numerosi,
a cominciare dai più celebri. Da Dante Alighieri a Pratolini, con la sua predilezione per i quartieri popolari del centro storico come San Frediano e Santa Croce, fino ad Aldo Palazzeschi. Poi c’è chi, come Giacomo Leopardi, per un periodo visse a Firenze, così come Dostoevskij, che terminò
la stesura del suo capolavoro “L’idiota” in piazza Pitti. Grande attenzione dunque alla parola, ma senza dimenticare la musica, che avrà comunque un ruolo importante. “Mi piacerebbe organizzare un concerto in piazza – continua Donati – e mi piacerebbe che venisse coinvolto Davide Shorty (reduce dall’ultima edizione di X-Factor, ndr), perché è un artista interessante e trasversale, emergente ma capace di coinvolgere giovani e adulti”. E mentre si continua a mettere a punto la “Prima notte d’estate”, l’Estate Fiorentina, curata anche quest’anno da Tommaso Sacchi, comincia a incasellare i propri tasselli, tra concerti, arte, teatro e musica, con un investimento del Comune di 700mila euro, centomila in più rispetto al 2015. Tra le anticipazioni i “100 concerti in 100 musei”, evento realizzato con Pitti Immagine a giugno, uno al cimitero delle Porte Sante a cent’anni dalla pubblicazione dell’Antologia di Spoon River e un appuntamento speciale in collaborazione con il carcere di Sollicciano.
Il festival
Il concorso
Il luogo
Il volto vero del medio oriente
Italian book challenge, sfida per “librivori” indipendenti
Pioggia di giaggioli sotto il piazzale per l’apertura del giardino dell’iris
È
N
I
l Medio Oriente come non l’avete mai visto. Dal 5 al 10 aprile torna a Firenze “Middle East Now”, il festival internazionale di cinema, documentari, arte contemporanea, musica, incontri ed eventi ideato e organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, che si terrà tra cinema Odeon, Stensen e altre location e spazi cittadini, con un ricco programma di proiezioni ed eventi speciali. Middle East Now 2016 presenta una quarantina di film – quasi tutti in anteprima italiana ed europea – tra lungometraggi, documentari, film d’animazione e cortometraggi, per un intenso viaggio cinematografico che tocca i paesi e le società dell’area mediorientale, mai come oggi al centro dell’attenzione di politica e media internazionali. Le storie, i personaggi, i temi forti e l’attualità nei titoli cinematografici più recenti da Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Israele, Libia, Palestina, Egitto, Giordania, Emirati Arabi, Yemen, Afghanistan, Siria, Bahrein, Algeria e Marocco, faranno conoscere al pubblico le culture e le società di questi paesi, con una prospettiva che vuol andare oltre i pregiudizi e i luoghi comuni con cui spesso vengono rappresentati. “Live & Love Middle East”, questo il tema dell’edizione 2016 del festival che vedrà registi, artisti, fotografi, musicisti, grandi chef e illustratori svelare al pubblico le emozioni più intime, i sogni e i desideri più nascosti. Come nel caso di Yeşim Ustaoğlu, regista entrata di buon grado nell’olimpo dei migliori autori del cinema turco contemporaneo che a Firenze presenterà tre delle sue pellicole. Dalla Palestina, in anteprima italiana l’incredibile documentario Speed Sisters di Amber Fares e Degradé, primo lungometraggio dei fratelli Tarzan & Arab Nasser, e il cortometraggio candidato agli Oscar 2016 Ave Maria di Basil Khalil. Dalla Siria il pluripremiato A Syrian Love Story di Sean McAllister, dal Libano l’ultimo film di Danielle Arbid Parisienne (2015, fiction) e l’enigmatico Go Home di Jihane Chouaib, mentre dall’Afghanistan arriva l’anteprima nazionale di Love, Marriage in Kabul di Amin Palangi, dall’Iran Starless Dreams di Mehrdad Oskouei (2016, doc) e il lungometraggio Valderama di Abbas Amini. E insieme a molte altre pellicole ancora, due mostre fotografiche alla galleria Aria Art Gallery, dibattiti, confronti e vari appuntamenti con il meglio della cucina mediorientale.
Sei giorni di incontri, proiezioni, arte, fotografia e cucina per la settima edizione di Middle East Now, che fa conoscere da vicino il Medio Oriente
Web middleastnow.it Facebook middleastnow
una sfida riservata ai lettori più accaniti quella proposta dagli organizzatori dell’Italian Book Challenge, un concorso indetto da trentacinque librerie indipendenti italiane (di cui tre fiorentine: Todo Modo, Florida e Leggermente) che premia i divoratori di libri, i topi di biblioteca, insomma tutti quelli che proprio non riescono a privarsi della lettura. Il gioco, a parole, è semplice. Basta recarsi in una delle librerie indicate sulla pagina Facebook e aderire al regolamento che prevede la lettura di cinquanta libri da qui alle fine del 2016 appartenenti ad altrettante categorie, stilate dagli organizzatori. Dal libro da leggere in un giorno alla graphic novel, dal romanzo di fantascienza a quello pubblicato quest’anno fino a quello il cui protagonista svolge il tuo stesso lavoro. Il principio è: dare ossigeno alle librerie indipendenti, leggere e poi commentare. Al più “bravo” andrà una valanga di libri a sua scelta.
on c’è primavera degna di essere definita tale senza una puntata al giardino dell’Iris, uno dei luoghi più suggestivi e simbolici della città. A due passi – letteralmente – dal piazzale Michelangelo, il 25 aprile apre al pubblico (fino al 20 maggio, ma è possibile visitarlo anche in altri periodi dell’anno previo appuntamento allo 055.483112) questo spazio verde con una vista privilegiata sulla città, che vede sbocciare infinite varietà di giaggioli, fiore simbolo di Firenze. Due ettari di giardino coltivati a olivo, sotto i quali pullulano iris di ogni varietà e colore, dal classico viola a quelli screziati di giallo e rosso, fino a varietà sconosciute al grande pubblico. Vialetti, piazzole e scalette guidano il percorso alla scoperta delle specie più curiose che la natura abbia mai prodotto, tra cui una vasta serie di ibridi che arrivano in città per partecipare annualmente al concorso indetto dalla Società Italiana dell’Iris.
Da mengoni a Bosso, dalla nannini a bowie: una primavera a tutta musica
A
prile, mese di notti bianche e di primavera profumata, e con le giornate che si allungano i fiorentini cominciano a uscire sempre più “allo scoperto”, a frequentare i locali all’aperto e a cercare di assorbire ogni raggio di sole prima che faccia buio. Non per questo disdegnano però la vasta programmazione musicale che fa capolino tra un luogo e l’altro. Qualche esempio: lo spettacolo dell’11 aprile al teatro Puccini, durante il quale Assante e Castaldo ripercorreranno vita e carriera, entrambe straordinarie, di uno dei più grandi geni della storia della musica, David Bowie. Il 14 tocca al toscanissimo Pupo, che dà appuntamento ai suoi ammiratori all’Obihall per cantare di “Amore e porno”, questo il titolo della sua tournée. Ma l’aprile musicale in salsa fiorentina ha ancora molto altro da raccontare, a cominciare dalla Sala Vanni, dove è in programma il concerto di Ivo Minuti e Alice Chiari il 14, dell’americano William Basinski il 16 e dell’inglese Beatrice Dillon il 29. Al teatro Verdi invece c’è Daniele Silvestri il 19. Il cantautore romano, che di solito fa danzare i palazzetti dello sport, stavolta si è concesso l’atmosfera più ovattata di un tour nei teatri dello Stivale. Si torna al Puccini il 19 e ci si sposta al Verdi il 20 per lo show del talentuoso Ezio Bosso, ormai considerato uno dei compositori e musicisti più influenti della sua generazione, reduce da un’ospitata al festival di Sanremo che ha emozionato proprio tutti. Ma il Puccini ad aprile ha una programmazione molto fitta, tant’è che sempre il 20 tocca ad Enrico Ruggeri, anche lui sceso da poco dal palcoscenico dell’Ariston. Gli appassionati della “Gianna nazionale”, alias Gianna Nannini, avranno pane per i loro denti il 29 e 30 aprile e il 2 maggio al Verdi, per tre date in cui la cantantessa senese darà certamente al suo pubblico tutto il suo fiato e anche di più. Dulcis in fundo – è proprio il caso di dirlo – i più romantici si sono già dati appuntamento il 3 maggio al Mandela Forum, per il concerto del cantante pop Marco Mengoni.
#Cultura
Aprile 2016 | 17
L’intervista
“il mio sogno? abbracciare battiato sul palco” La cantautrice Levante sbarca in riva all’Arno e si racconta: “Rincorro la felicità” Ludovica V. Zarrilli
C
lasse 1987, talento da vendere e una bellezza mediterranea che non fa mistero delle sue origini siciliane. Cresciuta alle pendici dell’Etna, Claudia Lagona, in arte Levante, è la cantautrice italiana che sta conquistando il cuore e i palcoscenici dello Stivale, raccogliendo consensi transgenerazionali da nord a sud. Dopo una lunga gavetta, il successo arriva nel 2013 con il singolo “Alfonso”, che dai club di Torino (Levante vive in Piemonte da quando era adolescente) la consacra al grande pubblico. Da quel momento miete un successo dietro l’altro, complici non solo i suoi pezzi interessanti, ma anche il suo essere bella, stilosa e poliedrica. Il 16 aprile il Viper Theatre aprirà le sue porte ad “Abbi cura di te tour”, con il quale Levante sta promuovendo il suo disco.
“Abbi cura di te” è il titolo del tuo secondo lavoro. C’è un modo in cui Levante si prende cura di sé? Credo di avere cura di me rincorrendo la felicità, rincorrendo le cose che mi fanno stare bene. Hai fatto la gavetta nei club mentre lavoravi per guadagnarti da vivere, sai cosa significa conquistare il successo col sudore: cosa pensi di chi partecipa ai talent? Non li giudico, hanno fatto scelte diverse dalla mia ma penso che sia come essere calato in cima a una montagna. Non l’hai scalata e se dovessi cadere non sai come attutire il colpo. Credo che chi si lancia in avventure del genere dimostri di avere la forza di saper partecipare a un gioco pericoloso. Canti, scrivi ma hai anche una passione per la moda e per tutto ciò che le gira intorno, tanto
Web levante.overblog.com Fb: levantemusic Instagram: levanteofficial
che sei diventata un’icona di stile per i tantissimi che ti seguono sui social network... Sono cresciuta in una famiglia di sarte, quindi mi diletto a realizzare gonne, vestiti comodi, ho fatto anche qualche cappotto. Sono una persona creativa e mi diverto a inventare sempre cose nuove. Fino a qualche tempo fa molti degli abiti che indossavo li realizzavo da sola. C’è un artista con cui sogni di dividere il palcoscenico? Franco Battiato (siciliano come lei, ndr). Lo abbraccerei tutto il tempo. Vorrei cantare con in testa quelle grandi cuffie che di solito indossa, come se stessimo
La copertina dell’album “Abbi cura di te”, da cui prende il nome anche il tour
ascoltando musica insieme. Un brano a cui sei particolarmente affezionata? You are my first, my last, my everything, di Berry White. Mio padre amava Berry White
e ricordo le domeniche mattina nel salotto di casa, con i miei che ballavano e io che mi infilavo in mezzo. Progetti per il prossimo futuro?
Sono al lavoro già da un po’ di tempo su un nuovo disco, una volta finita la tournée mi fermerò un po’ per registrare e definire il tutto. Se tutto va come credo, uscirà entro il 2016.
18 | Aprile 2016
#Sport Il calendario
Volley Art Toscana
un mese tra derby e juventus
piccoli talenti crescono
U
n aprile tutt’altro che facile. La stagione entra nella sua fase più calda e sbagliare diventa vietato. Per la Fiorentina, il mese di campionato si è aperto con la sfida in casa contro la Sampdoria dell’ex Montella, con il ritorno al Franchi dell’Aeroplanino. La settimana successiva è già tempo di derby: la partita con l’Empoli non ha bisogno di presentazioni, con i “cugini” che, contro la Fiorentina, riescono sempre a dare il meglio di sé. Nel turno seguente i viola se la vedranno con una delle sorprese di questo campionato, il Sassuolo di Di Francesco. Segue l’impegno infrasettimanale in trasferta contro l’Udinese, per poi arrivare alla “Partita” con la P maiuscola: Fiorentina-Juventus. E, come sempre, con l’avvicinarsi della sfida cresce l’attesa in città. Il calendario poi volta pagina e maggio segna il “rush finale” della stagione. Ma, per giocarsela fino alla fine, sarà questo il mese decisivo: ad aprile, insomma, non si potrà certo dormire... Lorenzo Mossani
È
nato il Vat (Volley Art Toscana), composto da sette società fiorentine che producono talenti della pallavolo ma che spesso hanno poi visto i giovani migliori “emigrare” in altre città. Capofila del progetto è Il Bisonte Firenze che, dopo due anni nella massima serie, in questa stagione è retrocesso in A2, ma che rimane comunque un punto di riferimento per il volley di vertice. Con il Bisonte aderiscono al “Vat” Us Sales Asd, Asd Olimpia Po.Li. Ri. Volley, Asd Firenze Volley, Gs Rinascita Volley Firenze Asd, Chianti Volley e Asd Pallavolo Galluzzo, con l’obiettivo di tutelare le capacità e i talenti fiorentini e toscani fornendo loro un percorso di crescita tecnico e umano all’interno delle proprie strutture. Il progetto non si limita ai soli atleti, ma anche agli allenatori e ai dirigenti. Si partirà dalla formazione di una squadra Under 16 per il 2016/17, che sarà affidata al selezionatore regionale Alessandro Bruni, con l’obiettivo di poter coprire tutte le categorie Under in breve tempo. Sim.Spa.
Verso Euro 2016
per i “violazzurri” la corsa è partita Irene Delfino
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ue voci dal Franchi arrivano dritte a Coverciano, alle orecchie del ct Antonio Conte. Sono le voci viola di Bernardeschi e Astori, che si mescolano ad altre di colori diversi. In vista dell’Europeo la serie A, come la Ligue 1 di Verratti, Sirigu e Thiago Motta, si rivolge al Centro Tecnico per richiamare l’attenzione di Conte e dei suoi collaboratori. Che si potrebbero definire i suoi occhi o, conti-
nuando la metafora, le sue orecchie, e che stanno seguendo da mesi anche gli “azzurrabili” viola, come Bernardeschi e Astori. In pochi mesi tutto è cambiato: Pasqual è finito tra gli outsider e il giovane ex Primavera è entrato nel gruppo azzurro, salendo la ripida scalinata che dall’Under 21 porta alla Nazionale maggiore. Mesi fitti di relazioni tecniche sulle sue prestazioni fatte da Mauro Sandreani e Gianluca Conte, fratello di Antonio. Più volte, in tribuna, è stato avvistato anche lo stesso commissario
tecnico, che lo scorso 19 marzo lo ha convocato per la prima volta a Coverciano nel gruppo dei “grandi”. Berna ha il “physique du rôle” per volare in Francia vestito di azzurro: è un giocatore eclettico, capace di ricoprire più ruoli, proprio come piace al ct, che in questi due anni è passato dal 3-5-2, con cui ha vinto tre campionati alla Juventus, a un 4-4-2 per valorizzare gli esterni, salvo poi tornare al modulo iniziale e in seguito virare sul 4-33, fino al (definitivo?) 4-2-4, rispolverato dalle esperienze sulle
panchine di Bari e Siena. Qui il numero 10 viola può ricoprire il ruolo di esterno destro, ma la sua duttilità gli permette di fare anche la seconda punta, il trequartista o il centrocampista di destra in altri schemi tattici. Federico mette sempre il suo talento al servizio della squadra, ed è proprio questa capacità di sacrificarsi, oltre alla possibilità di ricoprire più ruoli nello scacchiere, che piace molto a Conte. Anche Davide Astori ha una certa dose di ecletticità, che gli permette di giocare sia come centrale in una retroguardia a quattro, sia come esterno sinistro in una difesa a tre. Fermo restando il blocco juventino (Barzagli, Bonucci, Chiellini), il difensore viola lotterà per un posto a Euro 2016 con il neroverde Acerbi e il neo sampdoriano Ranocchia, che Conte ha avuto anche a Bari. Il conto alla rovescia è già partito. Ne rimarranno soltanto ventitré.
Fiorentina Basket
caccia agli ultimi punti-salvezza Decisive le sfide di aprile: l’obiettivo è evitare i playout
I
l 6 marzo coach Stefano Salieri diceva: “Altri sei punti e dovremmo esser salvi”. Bergamo non era il posto giusto da cui cominciare. E sul campo della terza in classifica è andata come da pronostico. Ma si trattava di una sconfitta che poteva essere messa in preventivo, arrivata per di più soltanto nell’ultimo quarto al termine di una prestazione molto positiva. Lo scontro diretto della settimana successiva contro la Sangiorgese sembrava invece l’occasione perfetta. Mettici però due infortuni di quelli pesanti – Valentini e Di Giacomo, titolari e perni dell’attacco gigliato – e una pioggia di triple, ben diciassette, mandate a segno dagli avversari, ed ecco servita una serata da dimenticare. A questa Fiorentina le cose facili non sembrano piacere e ora quei famosi sei punti la squadra dovrà conquistarseli tutti ad aprile. Tradotto: vincere tre delle quattro partite che mancano alla fine del campionato per evitare i playout. Il tutto senza Valentini, il cui infortunio alla caviglia lo ha costretto all’operazione e che non tornerà in campo fino alla prossima stagione, e con Di Giacomo ancora in forse. Il mese comincia il 3 a Mortara, sul campo di una squadra che contro la Fiorentina si giocherà l’ultima chance di evitare l’ultimo posto e con questo la retrocessione diretta. Le sfide successive si preannunciano ancora più difficili, almeno sulla carta. Il 9
aprile al San Marcellino arriva Crema, che insegue il quarto posto, posizione che fa tutta la differenza del mondo visto che permetterebbe ai lombardi di giocare la prima serie di playoff con il vantaggio del campo. I viola andranno poi a Vicenza, ospiti di un’altra squadra già quasi sicura di disputare i playoff. L’ultima di campionato in casa contro la Robur et Fides Varese rischia quindi di essere decisiva. I lombardi sono appena al di sopra della zona playout, posizione di classifica che la Fiorentina sogna di far sua. Sarà durissima, ma la partita resta aperta. La pausa di Pasqua è servita a riposare e registrare meglio gli assetti tattici. Adesso si spera di farla finita con sfortuna e imprevisti, in modo che la Fiorentina possa giocarsela ovunque, contro chiunque e senza paura. Strappare la salvezza diretta al primo anno nel girone più difficile del terzo campionato nazionale, dopo aver iniziato il mercato più tardi delle avversarie e con gli infortuni che a turno hanno messo k.o. praticamente ogni giocatore del roster: questa è l’impresa che la Fiorentina vuol portare a termine. Per questo i viola chiamano a raccolta tutti gli sportivi fiorentini, in vista di un aprile importantissimo per il futuro della pallacanestro a Firenze. Andrea Tani
Filarete
il cuore dello sport batte qua
L
a primavera, con l’arrivo del bel tempo, è anche l’occasione per praticare del sano sport, e nel quartiere l’impianto del Filarete è sicuramente uno dei posti migliori per svolgere attività fisica. Situato ai piedi della collina di Marignolle, il centro sportivo polivalente del Filarete conta al suo interno una pista di atletica a sei corsie, una palestra polivalente, tre campi da tennis/ calcetto e un’ampia area ristoro con relativi spogliatoi e uffici. Ed è qua che trova spazio un vero e proprio mosaico di realtà societarie. Ogni giorno le società animano gli impianti e gli spazi a disposizione offrendo una vasta gamma di corsi e servizi relativi allo sport di riferimento. “Il Filarete – spiega Barbara Felleca, presidente della Commissione sport del Q4 – è il vero e proprio punto nevralgico dello sport per il nostro quartiere dove, oltre alle attività giornaliere dirette e seguite dalle società, cerchiamo di organizzare sempre più manifestazioni istituzionali che coinvolgano tutti i cittadini, come la ‘Festa dello Sport’ a settembre oppure l’evento gratuito in programma il 19 aprile ‘Donne in guardia’, a cui potranno partecipare tutte le donne che vogliano imparare i primi rudimenti della difesa personale grazie ai corsi che terranno gli istruttori della Boxing Club Firenze. Le società che ci aiutano nell’organizzazione di questi eventi istituzionali – aggiunge – sono anche
Il centro sportivo del Filarete conta al suo interno una pista di atletica, una palestra polivalente, tre campi da tennis/calcetto e un’area ristoro
quelle che, ogni giorno, animano con le loro numerosissime attività il Filarete”. Oltre al Cral, che si occupa della gestione dei campi da tennis, una delle società più attive è sicuramente la Pro Sport Atletica Firenze che, come sottolinea il presidente Rinaldo Calcini, ogni giorno cresce nei numeri dei propri iscritti grazie alla competenza degli allenatori e ai vari progetti scolastici che vengono promossi e che fanno conoscere ai bambini uno sport dai sani principi da svolgere all’aria aperta. La gestione della palestra è invece nelle mani dell’Olimpia Legnaia Basket, che smista gli allenamenti delle proprie squadre tra il Filarete e il “Pallone di Legnaia”: il presidente Sergio Masi si dice letteralmente entusiasta del trasporto e della passione che i piccoli del minibasket dimostrano ogni giorno in allenamento, dichiarandosi molto fiducioso per il futuro. “Un ringraziamento grande va anche all’associazione Essere – conclude Felleca – che ogni mattina tiene corsi di attività fisica con i disabili, e credo che questo sia il servizio svolto all’impianto del Filarete che più ci contraddistingue”. Niccolò Dainelli
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