Il Reporter Q3 - Maggio 2016

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www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere Gli specialisti dell’amianto Rimozione da abitazioni e da impianti civili e industriali

Periodico d’informazione locale. Anno X n. 23 del 2 maggio 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

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Maggio 2016

Anno X Ed. 23

Firenze Quartiere 3

Gavinana • Galluzzo • Firenze Sud

 Primo piano

✎ Editoriale

Anconella, l’estate dopo la tempesta

Tra gli spazi che rivivono (rinnovandosi) Matteo Francini

E

ra il 21 maggio dello scorso anno quando Firenze festeggiava il “ritorno” dell’orto botanico. Quel giorno, nel Giardino dei Semplici andava in scena una giornata speciale per presentare alla città la nuova veste dell’area, dopo la riorganizzazione seguita alla tempesta di vento e grandine che, nel settembre 2014, aveva lasciato pesantemente il segno (anche) su questo importante spazio fiorentino.

Nel parco tornano gli eventi: conferme e novità in seguito ai fatti del 1° agosto

☛ PAGINA 3

☛ SEGUE A PAGINA 15

due anni da sindaco, la firenze di nardella V. Buti - G. Carpini - M. Francini

U

na cena da scommettere con i fiorentini sul rispetto dei tempi per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, il futuro dell’ex tribunale di piazza San Firenze, di Sant’Orsola e piazza del Carmine. E ancora, l’idea della pedonalizzazione dell’area intorno al Franchi e la questione del nuovo stadio. A due anni dalla sua elezione, Il Reporter ha intervistato il sindaco di Firenze Dario Nardella per fare il punto su quello che è stato fatto e quello che resta da fare in città.

☛ ALL’INTERNO

fabbrica europa “invade” la città

Da metà aprile è tornata la rimozione dei veicoli, con il lavaggio ridistribuito su più giorni.

☛ PAGINA 4

mercanti per un giorno, l’iniziativa si allarga Dal centro alle periferie, tutti pazzi in città per le “domeniche dello svuota-cantine”.

☛ SEGUE ALLE PAGINE 8-9

☛ PAGINA 11

i titoli di coda sul campionato

volontariato, è qui la festa ☛ PAGINA 16

scattata la “nuova” pulizia delle strade

☛ PAGINA 2

☛ PAGINA 18

La famiglia italiana della frutta


2 | Maggio 2016

Quartiere 3

#Primo piano

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

 La festa

commercio e volontariato “a braccetto” nel quartiere  Focus

trentacinque realtà presenti

F

ra le trentacinque associazioni presenti alla festa del volontariato, molte erano quelle del territorio, fra cui la Aisl, la Lilt, l’Unitalsi, la Nuova Aurora, il Centro Incontri, la Misericordia di Badia a Ripoli e altre realtà legate ai centri giovani o a biblioteche e ludoteche, come l’associazione “Totta x Tutti” o quella per il Burkina Faso, solo per citarne alcune, a testimonianza del fatto che sono molti e diversi gli aspetti della vita cittadina, dalla cultura allo sport passando per il sociale, in cui offrire servizi utili e di qualità alle persone che ne hanno bisogno si rivela sempre più necessario. N.F.

Niccolò Falchini

V

ia di Ripoli e via Webb “rivivono” grazie alle iniziative di cittadini e commercianti. Lo scorso mese, domenica 3 aprile, si è svolta per tutta la giornata la “Festa del volontariato”, un evento organizzato dall’associazione di commercianti “Lo Scarabeo”, centro commerciale naturale formato da dieci negozi delle due strade, con la collaborazione del Comune di Firenze e del Quartiere 3. All’evento erano presenti ben trentacinque associazioni di volontariato con i loro stand. Inoltre, si sono tenute alcune performance di judo, promosse dall’Asd Centro Incontri, di ballo e, per i più piccoli, un torneo di pallavolo, tutte attività gratuite aperte ai cittadini. “Può sembrare un controsenso che un’associazione di commercianti organizzi una festa di volontariato. Invece tutto è partito proprio dalla gente di queste due strade, che ha convinto le istituzioni a organizzare l’evento. Questo significa che c’è un grande senso di socialità e solidarietà. Possiamo solo augurarci che sia la prima di una lunga serie di ‘Feste del volontariato’”, commenta il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito. Alla giornata è intervenuto anche

l’assessore allo sviluppo economico Giovanni Bettarini, già impegnato nei mesi scorsi nella visita ai centri commerciali naturali della città: “L’idea che viene fuori da questa festa è sicuramente quella di una comunità e non solo di un commercio fine a se stesso”. Il Quartiere, così come l’amministrazione comunale, crede fortemente nella collaborazione con le associazioni di volontariato, con cui porta avanti diversi progetti. Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa anche dall’associazione di commercianti “Lo Scarabeo”. “L’organizzazione è stata lunga e non certo facile – afferma il presidente Maurizio Manetti – ma il quartiere ha dato veramente una bellissima risposta. Alle 16 la strada era letteralmente invasa di gente. È una soddisfazione. Da parte nostra c’è stato il massimo impegno per cercare di far rivivere questa zona della città che ci sta molto a cuore e dove molti di noi abitano e lavorano”. Il commercio e il volontariato si sono dunque uniti in un sodalizio risultato vincente, per un evento che è stato un momento di festa per tutti e che ha offerto l’occasione per far conoscere, al quartiere e alla città, la preziosa attività svolta dalle associazioni di volontariato.

Alcuni momenti della “Festa del volontariato” che si è svolta lo scorso mese in via di Ripoli e via Webb

 Misericordia

galluzzo, tempo di celebrare L’associazione “Lo Scarabeo” ha dato vita ad aprile all’iniziativa in via di Ripoli e via Webb: “Impegno per far rivivere questa zona”

A

nche quest’anno il Galluzzo festeggia il volontariato. Dal 26 maggio al 5 giugno la Misericordia del Galluzzo torna ai giardini di viale Tanini per un momento di festa da condividere con tutti. Un’occasione per ritrovarsi per un momento piacevole e di divertimento, ma anche per incoraggiare l’attività dei volontari. Figure, queste ultime, da non sottovalutare, perché senza di loro la cittadinanza sarebbe sprovvista di un sostegno concreto e morale non indifferente. Chi sceglie di aiutare è prima di tutto una persona che dà supporto e risponde a innumerevoli bisogni, “e non solo con gli anziani che necessitano di una sempre maggiore assistenza a domicilio, perché tanti sono anche i soggetti più giovani che ci chiamano per servizi meno visibili”, spiega Massimo Magnolfi, da un anno Provveditore della Misericordia del Galluzzo. “Viviamo di volontariato e stiamo anche noi cercando di superare, come tutti e in tutti i settori, un momento di crisi, che invece richiede maggiore sforzo per mantenere vivi i tanti servizi che ha, ad esempio, la nostra Misericordia – continua Magnolfi – per fortuna il nostro è un ‘Corpore Sano’ che si nutre delle tante soddisfazioni nel risolvere i problemi della gente. Facendo un punto della situazione economica di questo primo anno in carica, posso dire che non si discosta molto dal passato, mentre i nostri servizi continuano a esserci. La festa del volontariato vuol dunque essere un’occasione ludica con balli, musica e ritrovi piacevoli – conclude – anche se non dobbiamo dimenticare che, prima di tutto, è un modo per conoscere la figura del volontario, della quale c’è sempre bisogno”. V.B.


Quartiere 3

#Primo piano

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Maggio 2016 | 3

 Anconella

 Il documento

“un’estate per restituire il parco ai fiorentini”

una mozione per la valorizzazione

È

datata 17 marzo la mozione approvata dal Consiglio di Quartiere 3 per chiedere a Palazzo Vecchio di provvedere, in tempi brevi, alla riqualificazione e valorizzazione del parco dell’Anconella e dell’Albereta. Una richiesta che non si esaurisce solo nella messa a punto di idee progettuali e nel ripristino dei danni subiti, ma che prevede interventi a favore di tutti quei soggetti capaci di far rivivere l’area con attività ludico-ricreative e culturali. Nel documento, inoltre, si sottolinea la necessità di stanziare nuove risorse per garantire la completa accessibilità e fruibilità del parco.

Via agli eventi, tra cui quelli in ricordo del 1° agosto scorso Sonia Muraca

S

arà un calendario di eventi estivi che si svolgeranno “intorno all’area del Bar-chetto soprattutto dal tramonto in poi, perché dopo i fatti del 1° agosto 2015 l’Anconella ha perso molti alberi e di conseguenza gode di meno zone d’ombra”. A spiegarlo è Luca Longo dell’associazione Cambiamusica, impegnata per il terzo anno consecutivo nella realizzazione del “Diramazioni Festival”, in partenza il 28 e 29 maggio con due giorni di festa inaugurale. A quasi un anno dalla tempesta che distrusse diverse porzioni del giardino (così come avvenuto in altre zone di Firenze), però, “la voglia di ripartire sotto il segno della normalità è ancora più forte. Vogliamo che sia l’estate della restituzione del parco ai fiorentini – continua Longo – non a caso, la nostra associazione porta avanti una serie di azioni di tutela degli spazi pubblici e di raccolta fondi, da destinare alla ricostruzione delle aree della città più colpite”. Tutte iniziative che vengono illustrate attraverso

la pagina Facebook “Anconella Parco Arte Firenze”. Tornando agli eventi, sono diverse le attività che saranno replicate da maggio a settembre sulla scia del successo riscosso nelle edizioni precedenti: dal cinema all’aperto a ingresso libero (ad agosto, dal lunedì al mercoledì, oltre a nuovi appuntamenti a luglio e settembre) unito alle cene sociali (al prezzo di dieci euro) ai concerti di gruppi emergenti e scuole locali, dalle attività riservate ai più piccini (centri estivi da giugno a luglio) ai percorsi di benessere psico-fisico dedicati agli adulti (domenica mattina, giugnoluglio). Quanto alle novità, invece, quella principale riguarda proprio le celebrazioni in ricordo del 1° agosto. Si tratta di una serie di iniziative (anche di raccolta fondi) destinate a diventare un appuntamento fisso nell’estate fiorentina. Tra le new entry in cartellone spicca poi il compleanno del Circolo Teatro dell’Affratellamento di Ricorboli, che quest’anno spegne la sua 140esima candelina. Per l’occasione,

S.M. Il parco dell’Anconella si prepara a ospitare nuovamente le iniziative estive, dopo la tempesta del 1° agosto 2015

soci, operatori culturali e artisti si riuniranno a inizio luglio, per raccontare in più serate la storia di una delle prime società di mutuo soccorso fiorentine. Per gli appassionati di calcio, invece, l’appuntamento è al Bar-chetto (accanto al “Cupolino” e subito prima dei due laghetti del parco, aperto tutti i giorni dalle 16 alle 2 e la mattina solo in caso di attività programmate nel parco) dove godersi gli Europei di calcio, dal 10 giugno al 10 luglio, sul maxischermo appositamente allestito. Per informazioni: cambiamusica. firenze@gmail.com.

 Il progetto

piantati nuovi alberi. e ora tocca ai bambini

C

entomila euro di investimento, centocinquanta alberi da piantare entro fine ottobre e manutenzione delle nuove piante fino al 2018: sono questi gli impegni assunti da Legacoop Toscana per contribuire alla rinascita del parco dell’Anconella, attraverso il protocollo d’intesa siglato con il Comune a gennaio. Si tratta per lo più di tigli, platani, peri e querce, scelti in accordo con la Direzione ambiente per la loro adattabilità e resistenza al maltempo. La piantumazione (durata circa due settimane) è partita lo scorso 24 marzo, mese in cui Legacoop ha chiamato a raccolta i propri cooperatori perché contribuissero, durante una cena di raccolta fondi all’Obihall, a finanziare “l’adozione” di questa porzione di parco. Il prossimo step, invece, prevede il coinvolgimento dei più piccini che, dal nuovo anno scolastico, potranno svolgere attività didattiche nel parco. Il tutto attraverso un progetto elaborato insieme al Q3, dedicato alle scuole di diverso ordine e grado del territorio.

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S.M.

Partita la piantumazione di nuovi alberi all’Anconella

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4 | Maggio 2016

Quartiere 3

#Zoom

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

 Il servizio

 San Felice a Ema

pulizia strade, si cambia: nuovi orari e rimozioni

più sicurezza per la chiesa

Il lavaggio ridistribuito su più giorni del mese. E torna il carro attrezzi Niccolò Falchini

È

tornata da metà aprile la rimozione forzata dei veicoli lasciati in sosta vietata durante l’orario della pulizia stradale, sia diurna che notturna. Dal 2011 la frequenza del servizio era stata dilazionata (e fissata alla quarta settimana di ogni mese) grazie all’aiuto della tecnologia idrojet, ma la massiccia presenza di auto lasciate in strada nei giorni e negli orari previsti per il lavaggio – segnalata da molti citta-

Uno dei cartelli che indicano l’orario del lavaggio delle strade, con l’avviso della rimozione forzata per i veicoli lasciati in sosta vietata

dini – aveva spesso ostacolato la pulizia delle vie, durante la quale non c’era più l’obbligo di procedere alla rimozione forzata dei veicoli ma soltanto di rilevare le infrazioni di divieto di sosta. Dallo scorso mese le cose sono cambiate: è stata sostituita anche la segnaletica (circa 2.500 cartelli) per informare i cittadini delle novità. La pulizia delle strade è stata ridistribuita su più giorni del mese. In particolare, nel quartiere, da piazza

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Ferrucci fino a via di Villamagna e via di Ripoli è il secondo martedì del mese, da qui fino a via del Bandino e via Erbosa il secondo mercoledì, fino a via Svizzera (compresa via Carlo D’Angiò) la seconda domenica, mentre nell’ultima parte di via di Ripoli, viale Europa fino a piazza Francia, il secondo sabato del mese. Via del Bandino e via Erbosa sono divise fra il secondo sabato (le due parti alte) e la seconda domenica del mese (le parti basse, verso l’Arno). Prima di questi nuovi cambiamenti – viene spiegato – a volte gli addetti al lavaggio non riuscivano neanche a passare con l’idrojet o a pulire bene i tombini, con un atteggiamento dei cittadini rispetto allo spostamento dei veicoli giudicato non dei più “attenti”. Così, “con il Comune abbiamo deciso di reintrodurre la rimozione forzata – fanno sapere da Quadrifoglio – verremo affiancati da 6-8 carri attrezzi ogni notte oltre che da almeno due pattuglie di vigili, per garantire una copertura più estesa delle ordinanze attive”. E anche l’assessore alla polizia municipale Federico Gianassi sottolinea la necessità della collaborazione da parte dei cittadini: “L’amministrazione, insieme a Quadrifoglio, è impegnata per rendere Firenze più bella e pulita. Chiediamo ai fiorentini di darci una mano spostando l’auto una volta al mese. Invito i cittadini a fare attenzione alla nuova segnaletica collocata nella loro strada”. La sanzione per il divieto di sosta nel corso della pulizia stradale ammonta a 41 euro, cui si devono aggiungere i circa 120 euro per il trasporto alla depositeria (la cifra esatta dipende dalla distanza dal luogo della rimozione).

Vanessa Bambi

A

rrivare e parcheggiare alla chiesa di San Felice a Ema non sarà più un problema. Lo scorso marzo è stato approvato dal consiglio comunale un progetto che contribuirà ad aumentare la sicurezza dei cittadini. Un sogno che anche il precedente parroco, don Dante, aveva accarezzato tanti anni fa: poter raggiungere la chiesa e il cimitero senza doversi preoccupare della pericolosità della strada, che ancora oggi dà pensiero a più di una persona. Raggiungere la chiesa a piedi – raccontano gli abitanti – è sempre stato considerato rischioso, per diversi motivi: da una curva che limita la visibilità all’assenza di marciapiedi, dalle auto che sfrecciano accanto ai pedoni a quelle parcheggiate in mezzo alla carreggiata. Una situazione per cui in molti chiedevano una soluzione. Poi, a inizio primavera, la buona notizia: “L’ufficio mobilità del Comune ha avviato il progetto della messa in sicurezza della zona. Ovvero, con la donazione di un terreno da parte della parrocchia di San Felice a Ema al Comune, ecco che una serie di importanti lavori prenderanno il via. La prima fase sarà quella di arretrare il muro che costeggia via Silvani di circa due metri per permettere la visibilità della rotonda e realizzare un nuovo passaggio pedonale. La seconda parte, invece, prevederà la realizzazione di un parcheggio con tanto di vialetto sopraelevato, all’interno dei terreni retrostanti appartenenti alla Curia, per arrivare direttamente al piazzale della chiesa e al vicino cimitero senza uscire in strada. È un progetto molto importante per la comunità, che già dai primi mesi del prossimo anno prevede l’avvio dei lavori”, commenta soddisfatto don Floriano Donatini. “Ho abitato nella zona in passato e ho verificato in prima persona la criticità dell’area – conferma il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito – è chiaro che questo sia un progetto molto atteso dalla comunità. In qualità di funzionario pubblico, ho seguito da vicino tutti i risvolti della faccenda, e mi sento di elogiare il bel gioco di squadra tra Comune, Quartiere e parrocchia. Per i tempi posso rassicurare che sarà un lavoro prioritario nel 2017 – conclude Esposito – grazie anche a risorse concrete finalmente a disposizione”.

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Parco Anconella

In piazza Acciaioli

"SCANTINANDO"

TRE ALBERI PER LE STUDENTESSE DECEDUTE IN SPAGNA

SBARCA AL GALLUZZO

"Scantinando", ecco un bel modo per svuotare le cantine, animare lo spazio urbano e passare una giornata in compagnia all’aria aperta. La manifestazione si svolgerà il 15 maggio in Piazza Acciaioli (Galluzzo), dalle ore 8 alle ore 20, e in caso di pioggia verrà recuperata il 22 maggio. "Scantinando" rappresenta un’occasione per i cittadini del Q.3 per scambiare e/o vendere i propri oggetti usati, a condizione che non provengano da una attività artigianale/commerciale e che non presentino un particolare valore. Le adesioni possono essere presentate fino all’8 maggio. Qualora non sia stato raggiunto un numero di adesioni sufficiente a coprire

Il 24 marzo tre nuovi alberi del parco dell’Anconella sono stati dedicati a Valentina, Elena e Lucrezia, le tre studentesse Erasmus toscane morte in Spagna nel terribile incidente di Tarragona. Le piante saranno identificate ciascuna da

i posti messi a disposizione si accoglieranno, fino al termine ultimo del 12 maggio, le richieste pervenute in data successiva. Gli spazi destinati alla manifestazione in Piazza Acciaioli sono 44, distribuiti lungo i viali interni della piazza. Verranno assegnati progressivamente secondo l’ordine di presentazione dell’adesione; gli ammessi verranno avvertiti telefonicamente dell’accettazione della loro richiesta e l’elenco degli ammessi verrà pubblicato anche sul sito istituzionale del Q.3.

Cultura

IL CARTELLONE DEGLI EVENTI 70 ANNI DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE Per informazioni consultare la rete civica del Comune di Firenze- Quartiere 3.

Il Q.3 celebrerà il 70° anniversario dell’Assemblea Costituente con un evento culturale che si terrà nei primi giorni di giugno a Gavinana. Per il programma e informazioni più dettagliate consultare il sito istituzionale http://q3.comune.fi.it

al Galluzzo; il secondo di 53 Km. (punto altimetrico più alto a 400 mt.) prevede il passaggio da Certosa, Ferrone, Passo dei Pecorai, Tavarnuzze e ritorno al Galluzzo. All’interno dei due percorsi sono previsti Punti di Ristoro. All’arrivo è stato organizzato un “Pasta Party” per tutti i partecipanti mentre la premiazione inizierà alle ore 15.30 (Memorial Pietro Paolo Chilleri e Fratres).

PASSEGGIATE DEL BENESSERE E "CHILOMETRO DI SALUTE"

PEDALATE DI QUARTIERE SULLE STRADE DEL GIRO D’ITALIA

IN BICI VERSO LE STRADE BIANCHE DEL CHIANTI

Il 29 maggio grande appuntamento con le strade del Giro d’Italia per tutti gli appassionati di ciclismo. In programma la Granfondo Colli del Chianti che ricalcherà il percorso della tappa a cronometro che si sarà disputata il 16 maggio, su e giù per i luoghi che rappresentano l’orgoglio enologico della nostra regione. Partenza alle 7.30, presso il Circolo della Cascine del Riccio. Per informazioni ed iscrizioni www.cdrbiketeam.it

Giovedì 2 giugno, la Misericordia del Galluzzo, in collaborazione con il Consiglio di Quartiere 3, organizza La Certosina, prima pedalata Ciclostorica Strade Bianche Galluzzo-Chianti. Sono previsti due percorsi utilizzando biciclette d’epoca con partenza dal Viale Tanini. Il primo, lungo 70 km. (punto altimetrico più alto a 540 mt.), dalla Certosa si snoda attraverso Badia Passignano, Passo dei Pecorai, Tavarnuzze e ritorna

FESTA DEI VICINI Si rinnova nei principali punti di aggregazione del Q.3 un appuntamento ormai consolidato, che rappresenta un invito a socializzare e a riappropriarsi degli spazi pubblici. Per realizzare insieme un momento di ritrovo e di convivialità scambiandosi le vivande preparate da ogni partecipante. SABATO 28 MAGGIO SORGANE, PIAZZA ISTRIA In collaborazione con il Centro Sociale di

Il piacere di cenare in strada Sorgane, la scuola Pertini (I.C. Botticelli), la Scuola di Musica di Fiesole e Unicoop Sezione Soci Sud Est. Ore 18.30, Esibizione dell'Orchesta composta dagli studenti della scuola Pertini, ore 20.30, Cena conviviale. A fine cena verrà distribuito un omaggio a tutti i ragazzi presenti. SABATO 28 MAGGIO CASCINE DEL RICCIO Via Ponte a Jozzi (nel tratto fra via Lanciola e via Poggio Secco) di fronte al Circolo

Ricreativo Culturale la Rinascente. Ore 19, cena SABATO 11 GIUGNO VIA DI RIPOLI In collaborazione con Circolo Boncinelli, Associazione Millefiori, Centro Incontri, Associazione via dei Bambini, Unicoop Firenze Sezione Soci Firenze sud est. Dalle 18 alle 20 attività per bambini, ore 20.30 cena conviviale. L'Associazione "Lo Scarabeo" organizzerà delle animazioni in via di Ripoli all'altezza di via Webb.

VIA PORTOGALLO, UN ALTRO TASSELLO

Piste ciclabili

Finiti i lavori di rifacimento della pista ciclabile di via Portogallo. Dopo gli interventi effettuati in via Villamagna, via Erbosa, via Kassel e Nave a Rovezzano procede spedito il programma di riqualificazione e realizzazione di nuovi tratti di ricucitura delle piste ciclabili del Quartiere 3.

Filo diretto

COME COMUNICARE CON IL PRESIDENTE Q.3 Il presidente del Q.3, Alfredo Esposito, riceve i cittadini (previo appuntamento tel. 055/2767732- 7727), tutti i martedì e giovedì, ore 9.30-12.30, c/o la sede del quartiere, Villa di Sorgane, via Tagliamento 4.

una targa che riporterà i nomi delle studentesse. Alla piantumazione erano presenti anche il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito e alcuni consiglieri di Quartiere.

Potrà essere contattato ai numeri 055.2767732 / 055.2767727, al cellulare 338.6866283, all’indirizzo e-mail: presidenteq3@comune.fi.it

Il 12 maggio, ore 16.30, nell’ambito del progetto Vita sana e attiva, il Gruppo "Salute è Benessere" invita la popolazione di età superiore a 65 anni ad Un chilometro di salute, una passeggiata adatta a tutti (ritrovo davanti al Circolo Vie Nuove); segue alle 17.30, un incontro con la dott.ssa Bandinelli che darà alcune indicazioni per uno stile di vita sano ed attivo. La partecipazione è libera e gratuita. Al termine dell’incontro sarà offerto un piccolo rinfresco. Il 21 maggio, ore 9.30, davanti all’ingresso del centro commerciale Coop (piazza Bartali), appuntamento con la consueta passeggiata mensile, aperta a tutti.

CONVERSAZIONI MUSICALI Incontri di approfondimento delle opere in cartellone al Teatro del Maggio Musicale, a cura dell’Associazione Amici del Maggio. Ingresso gratuito. Sala Paradiso di Villa Bandini, via di Ripoli 118. 12 maggio, ore 17, Albert Herring di Benjamin Britten; 16 giugno, ore 17, Elisir d’amore di Gaetano Donizetti

CASCINE DEL RICCIO IN FESTA 24° settimana della solidarietà a Cascine del Riccio, dal 19 al 29 maggio, presso il Circolo La Rinascente con tanti eventi culturali, ricreativi, sportivi per grandi e piccini. In particolare si segnala il 28 maggio, dalle ore 18, la Festa dei vicini, cena in strada con il contributo “culinario“ di tutti (in caso di maltempo l’evento avrà comunque luogo nei locali del circolo) e il 29 maggio la Granfondo di bici sulle colline del Chianti.

IN LUDOTECA Un mese dedicato soprattutto a sperimentare giocosamente gli apporti e gli stimoli delle altre culture. In particolare sono in programma dei laboratori per realizzare "mandala", maschere africane e perfino un giardino zen. Ma ci si divertirà anche a costruire un drago, un’astronave e a colorare i sassi, come il grande designer Bruno Munari.

i

Ludoteca Il Castoro, Piazza Bartali 3b, 055.6810517 Orario: dal lunedì al venerdì, ore 16-19; martedì, giovedì e sabato, ore 10-12.30

18 marzo 1947, muore Piero Palagi

IL PIONIERE DELL’ORTOPEDIA FIORENTINA Il 18 marzo cadeva il 69° anniversario della morte di Piero Palagi e il giorno successivo ricorrevano 92 anni dall’inaugurazione dell’ospedale ortopedico toscano. Piero Palagi è stato il fondatore dell’Istituto Ortopedico Toscano nel complesso che ancora porta il suo nome, sulla collina che da viale Michelangelo si spinge a sud-est verso Montici e Gamberaia. La struttura fu realizzata utilizzando la trecentesca Villa Santa Margherita e venne inaugurata il 19 marzo 1924; poteva contare su 40 posti letti che peraltro raddoppiarono

nel giro di appena tre anni. Negli anni successivi si svilupparono in rapida successione le sale operatorie, il gabinetto radiologico e gli ambienti per la cura e la riabilitazione, con acquisto di apparecchi specialistici sempre più sofisticati in grado di fornire il meglio della tecnologia allora disponibile. Al padiglione originario se ne aggiunsero altri fino ad assumere la capienza di 160 posti letti nel 1947, quando la direzione del complesso ospedaliero passò ad un altro luminare dell’ortopedia e traumatologia toscana, il professor Scaglietti.


6 | Maggio 2016

#Il quartiere in pillole

 La segnalazione

Quartiere 3

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

 L’inaugurazione

“un intervento per via coluccio salutati” I residenti chiedono un “lifting” per il fondo stradale, soprattutto nella parte iniziale

le due strade ricordano due campioni e un partigiano

L

o stadio delle Due Strade e due vie adiacenti all’impianto sportivo hanno cambiato nome, con l’inaugurazione che si è tenuta lo scorso mese, per ricordare un partigiano e due glorie della Fiorentina: Gino Bozzi, Stefano Borgonovo e Armando Segato. “Un’operazione che guarda ai giovani della nostra città. Ricorderemo – ha spiegato l’assessore a sport e toponomastica Andrea Vannucci – due campioni che hanno fatto la storia della Fiorentina e che poi sono stati entrambi testimoni di cosa vuol dire lottare contro un male incurabile. È giusto che le storie di Stefano Borgonovo e Armando Segato siano conosciute dai giovani sportivi di oggi. Uomini che hanno lottato sul campo e nella vita”. Ma spazio non solo agli ex campioni viola, cui sono state dedicate due vie, perché lo stadio delle Due Strade è stato intitolato a Gino Bozzi, “un partigiano che ha dato la sua vita per la liberazione di Firenze e dell’Italia tutta. In questa maniera – ha proseguito Vannucci – chiunque si recherà allo stadio, che è anche centro federale territoriale, avrà modo di fare sport in un impianto intitolato a un partigiano e, per arrivarci, dovrà percorrere due strade intitolate a due ex giocatori morti per Sla e che sono stati d’esempio sia nel corso della vita che nel lottare contro la malattia”. A Borgonovo è stata dedicata la via davanti all’impianto sportivo delle Due Strade che va da via Ximenes a via Accursio, mentre a Segato è stato intitolato il largo all’angolo tra la nuova via Borgonovo e via Accursio. Per lo stadio delle Due Strade confermata invece l’intitolazione a Gino Bozzi, nel tempo confusa con la denominazione “Bruno Buozzi”.

 Piazza Ferrucci-via dei Bastioni

lavori di restauro per le rampe È

Niccolò Falchini

V

ia Coluccio Salutati è da rifare. A dirlo sono i residenti della zona: sono in diversi a sostenere che il fondo stradale avrebbe bisogno di un nuovo “lifting”, soprattutto per quanto riguarda la parte iniziale, verso via di Ricorboli. Circa sei anni fa, nell’estate del 2010, Palazzo Vecchio aveva annunciato “l’operazione buche”, un massiccio intervento di risanamento di diverse strade della città. Per via Salutati era stato deciso di stanziare circa 400mila euro, da destinare al ripristino dell’asfaltatura e al rifacimento dei marciapiedi. Con il passare del tempo, però, e anche a causa dell’intenso traffico giornaliero – segnalano ora gli abitanti – il fondo stradale ha rapidamente ceduto. “Negli orari di punta la strada è intasata: da

qui la gente va verso via di Ripoli e viale Giannotti”, racconta il signor Renato, residente in via di Rusciano. Ma non solo la carreggiata: anche i marciapiedi, in certi punti – aggiungono i cittadini – avrebbero bisogno di essere rimessi in sicurezza, soprattutto per tutelare le persone più anziane. “Una volta, scendendo dall’automobile, sono finita con il piede dentro la condotta fognaria a causa di una spaccatura al bordo del marciapiede in corrispondenza di un tombino”, afferma Paola, residente proprio in via Coluccio Salutati. Così, gli abitanti di questa importante direttrice, che dal centro permette di addentrarsi a Gavinana, sperano di trovare – magari al rientro dalle prossime vacanze, come sei anni fa – una strada un po’ meno dissestata.

Secondo i cittadini anche i marciapiedi, in alcuni punti, avrebbero bisogno di essere rimessi in sicurezza

prevista entro l’estate la conclusione dei lavori di restauro delle Rampe, la scalinata che da piazza Ferrucci sale in via dei Bastioni, chiusa da oltre due anni. L’intervento, iniziato nelle scorse settimane, è stato reso necessario – spiega il Comune – a causa della disconnessione di alcuni cordoli che rendevano di difficile percorrenza e non sicura la scalinata. Il progetto di intervento approvato dalla Soprintendenza prevede lo smontaggio e il riposizionamento dei cordoli in pietra, lo scortico della parte superiore con accatastamento e pulizia delle pietre di fiume, che costituiscono le pedate della rampa, e l’eventuale integrazione delle pietre originarie con altre uguali. E ancora, la creazione di un sottofondo in calcestruzzo con rete elettrosaldata e il successivo rimontaggio delle pietre originarie, cercando di ripristinare la vecchia posa, e stuccatura finale colorata su indicazione della Soprintendenza. Via via che i lavori saranno terminati, le Rampe verranno progressivamente riaperte. “Il recupero della scalinata – commenta l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – si inserisce nell’ambito di un più generale progetto di manutenzione straordinaria di mura, porte e torri della città. Entro l’estate la bellissima scalinata tornerà finalmente ad essere fruibile a fiorentini e turisti che potranno tornare a godere di uno dei luoghi più belli di Firenze”. La chiusura delle Rampe – viene spiegato ancora – ha permesso di effettuare, prima dell’avvio dei lavori, alcuni saggi in diverse zone della scalinata e di determinare le tecniche costruttive da adottare. Contemporaneamente al restauro della pavimentazione, verrà posta particolare cura anche alla regimazione delle acque meteoriche.

 Federconsumatori

aperto il nuovo sportello È

aperto dallo scorso 17 marzo il nuovo sportello di Federconsumatori in largo Guido Novello 2, a Gavinana, presso la sede del Sindacato Pensionati Italiani (Spi) della Cgil. “Abbiamo aperto questo sportello per aiutare le persone – spiega il presidente di Federconsumatori della Toscana, Fulvio Farnesi – la consulenza è totalmente gratuita e offriamo un servizio di tipo informativo e di tutela al consumatore. Possono venire da noi tutti coloro che hanno problemi a leggere le bollette energetiche, che non comprendono clausole bancarie o assicurative, che si sentono vittime di truffe come consumatori o ancora per un parere sugli acquisti. Il nostro impegno primario è tutelare i cittadini che non sanno a chi rivolgersi”. Lo sportello è aperto tutti i giovedì pomeriggio dalle 15 alle 18.30. E per il futuro sono in programma anche alcune iniziative che coinvolgeranno il Quartiere e la sezione soci Coop di piazza Bartali. “C’era effettivamente bisogno, a Gavinana, di un tipo di associazione che fornisse questo tipo di servizio alle persone in modo gratuito”, commenta il presidente del Q3 Alfredo Esposito. Un nuovo servizio per i residenti, che vedono così la zona arricchirsi di sportelli a loro disposizione. “Oggi le persone vanno assistite a tutto tondo – conclude Farnesi – dal luogo di lavoro alla vita quotidiana fino N.F. al fisco, dai servizi al rapporto con i prodotti che compriamo”.


Quartiere 3

#Luoghi & persone

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Maggio 2016 | 7

 Lo spazio

 La storia

studio, il “rush finale” a villa bandini

Affluenza massiccia (anche di sera) alla biblioteca, per preparare gli esami di maturità e università Sonia Muraca

L’ingresso da via di Ripoli della biblioteca di Villa Bandini

L

a stagione dello studio “matto e disperatissimo” è ufficialmente iniziata per tanti giovani fiorentini, di nascita o di adozione. Lo dimostra (anche) l’affluenza massiccia alla biblioteca di Villa Bandini, una delle poche in città a rimanere aperte in orario serale e nel weekend (dal lunedì al mercoledì fino alle 23.30, sabato fino alle 19, con possibilità di aperture straordinarie anche la domenica). A frequentarla sono per lo più studenti delle scuole superiori e universitari, di età compresa tra i quattordici e i trent’anni, alle prese rispettivamente con il rush finale che precede la maturità e ogni sessione stagionale di esami. È per questo motivo che i novanta posti lettura distribuiti sui tre piani dell’edificio vengono occupati velocemente durante tutta la settimana, quando “succede spesso di vedere ragazzi vagare alla ricerca di un posto in cui sedersi – racconta il bibliotecario Carlo

Giovannelli – in particolare, la maggiore affluenza si registra il pomeriggio, dalle 16 alle 20, con un settanta per cento di utenti rappresentato proprio da studenti. La sera, dopo cena, la situazione è molto più tranquilla, anche se si arrivano a registrare

circa trenta presenze”. Negli ultimi anni, inoltre, Villa Bandini è diventata anche uno spazio di incontro e socializzazione: due attività facilitate dalla presenza di un distributore automatico proprio all’ingresso del cortile che dà su via del Paradiso, oltre

che dall’età dell’utenza e dalla presenza di una rete wi-fi. A curare le aperture straordinarie, su turni, è l’associazione culturale Calzini Bucati, che se ne occupa già dal 2004. Venticinque persone in tutto: un numero che è aumentato negli anni, grazie al

passaparola e alla presenza di volantini informativi sparsi per la biblioteca. “Io stesso ho saputo così di questa possibilità e mi sono tesserato subito – racconta Andre Barreto, presidente dell’associazione – era il 2009, frequentavo ancora le scuole superiori ed ero alla ricerca di un posto in cui studiare la sera”. Ma se all’epoca i soci oscillavano tra i dieci e i quindici e coordinarsi (e tenere aperta la biblioteca in maniera continua) era faticoso, perché – viene spiegato – questo richiedeva scambi di e-mail e telefonate a catena, adesso i social network hanno facilitato la comunicazione. “Abbiamo un gruppo su Facebook che si chiama ‘I bandinai’ – spiega Barreto – grazie al quale riusciamo a garantire la copertura di ogni turno e di conseguenza le aperture serali, che comunichiamo di volta in volta ai circa seicento utenti iscritti”.

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un edificio del xii secolo che ospita i libri dal ‘98

L’

edificio che dal ’98 ospita la biblioteca fu costruito intorno al XII secolo e deve il suo nome alla famiglia Bandini, discendente degli ex proprietari Baroncelli. Tra le sue particolarità, la presenza di un ninfeo settecentesco (la cosiddetta grotta del Bandino), un vero e proprio edificio sacro dedicato a una ninfa, con loggia e fontana interna. Oggi la grotta è di proprietà privata e non è né visitabile né visibile dall’esterno. S.M.

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8 | Maggio 2016

#Focus

 L’intervista

“Tramvia pronta per il 14 febbraio 2018, scommetto una cena con i fiorentini” Valentina Buti - Gianni Carpini - Matteo Francini

U

na cena da scommettere con i fiorentini sul rispetto dei tempi per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, il futuro dell’ex tribunale di piazza San Firenze, di Sant’Orsola e piazza del Carmine. E ancora, l’idea della pedonalizzazione dell’area intorno al Franchi e la questione del nuovo stadio. A due anni dalla sua elezione a sindaco di Firenze, Dario Nardella fa il punto su quello che è stato fatto e quello che resta da fare in città. Il 25 maggio 2014 i fiorentini la sceglievano come nuovo sindaco. Adesso, due anni dopo, qual è la Firenze di oggi e quali sono le differenze rispetto alla città che ha trovato al momento della sua elezione? Se da un lato i tratti di una città hanno bisogno di molti anni per cambiare

Eletto sindaco nel maggio 2014, oggi Dario Nardella racconta come sta cambiando la città. “Il 2016 è l’anno del fare, in cui tutte le grandi partite sono avviate o in fase di partenza”

in modo profondo e dunque due anni possono sembrare pochi da questo punto di vista per notare cambiamenti strutturali, dall’altro possiamo dire che in questi due anni Firenze ha sbloccato tutto quello che aveva di bloccato, grazie sia alle riforme radicali del governo guidato da Matteo Renzi, sia a una spinta della classe dirigente fiorentina che ha saputo raccogliere l’eredità del passato e trasformarla in benzina per il cambiamento. Possiamo dire che il 2016 è davvero l’anno del fare ed è l’anno in cui tutte le grandi partite in qualche modo sono avviate o in fase di avviamento. Vi è poi un dinamismo culturale e turistico che in due anni ha visto davvero un’accelerazione straordinaria: penso al record del turismo, che rappresenta una fonte economica straordinaria per la nostra città se pure deve essere gestito con grande attenzione verso la qualità e la sostenibilità, ma penso anche ai grandi progetti culturali. In questi due anni Firenze, in controtendenza rispetto a molte altre città italiane, invece di veder chiudere istituzioni, musei e teatri ha visto riaprire luoghi rimasti abbandonati: il Teatro Niccolini dopo vent’anni ha rivisto la luce, il museo dell’Opera del Duomo dopo molti anni ha riaperto con un allestimento straordinario, il restauro del patrimonio culturale ha visto un’accelerazione. Guardiamo ad esempio all’operazione di piazzale Michelangelo, la cui pedonalizzazione è solo il punto di partenza. Ci sono altri spazi culturali della città per cui è previsto un recupero, sulla scia di quanto avvenuto per il Niccolini? Ci sono sicuramente tre grandi contenitori che sono destinati ad avere un ruolo centrale per la vita civica e culturale di Firenze, e sono San Firenze, il vecchio tribunale; Sant’Orsola, il cuore del quartiere di San Lorenzo; e Santa Maria Novella, attualmente sede della scuola dei marescialli dei carabinieri. Sono tre

“Ci sono tre grandi contenitori che sono destinati ad avere un ruolo centrale per la vita civica e culturale della città: San Firenze, Sant’Orsola e Santa Maria Novella” contenitori che vedranno cambiare radicalmente la loro funzione e tutti e tre saranno rivolti alla città e ai visitatori: San Firenze con una destinazione prevalentemente legata alle arti dello spettacolo, per le quali Firenze è un’eccellenza mondiale, con un’attenzione all’alta formazione; Sant’Orsola con una vocazione legata sia alla cultura, in particolare alla contemporaneità, sia alla residenza; e Santa Maria Novella che si presta bene per ospitare attività legate alla scienza e anche eventi culturali e allestimenti legati alla storia e all’identità di Firenze. Quindi abbiamo vinto alcune scommesse e ne abbiamo molte altre da vincere. A Sant’Orsola spazio quindi all’arte contemporanea? Questo è il mio desiderio, però Sant’Orsola sicuramente avrà la cultura, stando al progetto, servizi alla residenza, grazie anche alla presenza di parcheggi, e formazione. Se però dovessi pensare a una

qualche vocazione particolare e culturale per Sant’Orsola, certamente penserei all’arte contemporanea. Arte contemporanea che sta diventando un tratto sempre più distintivo della città. A proposito di arte contemporanea, ci aspettano altre novità? Intanto godiamoci la mostra di Jan Fabre, perché sarà un evento di straordinaria importanza. Da quando sono sindaco, Firenze ha sposato un progetto molto ambizioso e molto coraggioso, quello di aprire i propri spazi pubblici all’arte contemporanea, mettendo a confronto il linguaggio del Rinascimento, l’arte storicizzata, con i linguaggi dei più grandi artisti internazionali di oggi, cercando di uscire dalla banalità e soprattutto mettendo in gioco i luoghi più preziosi e simbolicamente più significativi della città, come ad esempio piazza della Signoria. Se devo giudicare dall’attenzione internazionale, questo progetto sta avendo un grande successo, e vogliamo dargli continuità. Per cui ogni anno, sicuramente, accoglieremo idee e proposte di grandi artisti da combinare in questo confronto di epoche e di linguaggi con i luoghi e le bellezze della storia. Per quanto riguarda la mostra di Fabre al Forte Belvedere (al via il 14 maggio, ndr), il mio obiettivo è superare il numero già straordinario di visitatori dell’anno scorso: anche quest’anno il Forte Belvedere sarà a ingresso gratuito e quindi restituiremo, come l’anno scorso, ai fiorentini uno dei luoghi più amati in assoluto. E lo faremo grazie e attraverso l’arte. Capitolo “grandi opere”: partendo della tramvia, l’obiettivo è terminare le linee 2 e 3 entro il 14 febbraio 2018. È pronto a scommettere una cena di San Valentino con i fiorentini che ce la farete per quella data? Sì, sono pronto a scommetterlo anche perché un sindaco non può nascon-

dersi dietro un dito e deve accettare le scommesse fino in fondo. Mi sono candidato sindaco di Firenze con l’obiettivo di concretizzare questa trasformazione che giudico la più grande della città da centocinquant’anni a questa parte, e la tramvia è la nostra priorità. Il successo della linea 1, con tredici milioni di passeggeri nel 2015, che ha significato anche meno traffico e meno smog, ci ha consentito di gestire i cantieri delle linee 2 e 3 con più ottimismo, perché i fiorentini hanno toccato con mano l’utilità di un mezzo di trasporto pubblico pulito, efficiente e veloce. Le ditte hanno recuperato buona parte del ritardo accumulato nel primo anno, ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia sul monitoraggio dei cantieri, sulla velocità e sui risultati. Ci aspettano momenti molto difficili, penso a tutta la cantierizzazione nell’area della Fortezza, via Valfonda, ma se dobbiamo guardare agli obiettivi più ravvicinati il viadotto di San Donato, che rappresentano gli snodi che ci rimangono davanti. In più siamo già al lavoro per ampliare il sistema tramviario con una quarta linea che collega la Leopolda a Campi Bisenzio passando dalle Piagge e che in gran parte è già finanziata con fondi del Governo e fondi locali ed europei trasmessi dalla Regione, e con il prolungamento della linea 2 da Peretola a Sesto, perché la vera città metropolitana si costruisce sulla mobilità dei cittadini. Seguirà poi un’ultima fase che vede l’ampliamento a sud-est della tramvia e il passaggio dal centro, per il quale già quest’anno avvieremo uno studio di fattibilità. Ci sarà il passaggio sotterraneo? Noi abbiamo due opzioni: quella dei viali e quella sotto il centro storico. È ovvio che quella sotto il centro sia più complessa e quindi si rende urgente verificare in dettaglio quale sia il rapporto costi-benefici. E il tunnel della Tav? Quella della Tav non è un’opera che dipende dal Comune, quindi noi ci affianchiamo a Rfi che è il soggetto concessionario che deve realizzare questa importante infrastruttura. Io sono sempre dell’idea che le opere pubbliche non possano mai rimanere incomplete, il che è stato per tanti anni il male dell’Italia. Tuttavia, se Rfi ha intenzione di modificare parzialmente, correggere alcuni aspetti di questa opera, noi siamo sempre disponibili a vedere nel merito di cosa si tratta. Quello che però non ci possiamo permettere è rimanere in un limbo di incertezza. Se guardo altre città,

“Firenze ha sposato un progetto molto ambizioso e molto coraggioso, quello di aprire i propri spazi pubblici all’arte contemporanea”


#Focus come Bologna, mi rendo conto che l’alta velocità rappresenta un punto di sviluppo importante. Mi viene da chiedermi chi oggi si sognerebbe di ritornare indietro a quando, per andare da Firenze a Roma, ci volevano tre ore e mezzo. Nuovo stadio-Mercafir, come procede la “partita”? Il discorso è molto semplice: sono tutte e due opere di interesse pubblico strategico, sono legate ma autonome. Nel 2012 abbiamo deciso di abbattere e ricostruire la Mercafir: confermo questa decisione, con l’unica novità che invece di ricostruirla dove è, la si ricostruisce in un’altra area. Su questo non si cambia nulla e si va avanti. Per quanto riguarda lo stadio, ora siamo al lavoro: non è il momento delle parole, è il momento del fare. La società Fiorentina, che ha avanzato la proposta al Comune di realizzare lo stadio, deve presentarci entro la fine dell’anno il progetto definitivo, dopodiché il Comune valuterà la sostenibilità economica del progetto e del piano economico finanziario e bandirà la gara pubblica di project financing per la realizzazione dell’opera. Se tutto va come previsto, possiamo aggiudicare i lavori già l’anno prossimo. Che cosa ne sarà invece del Franchi? L’ipotesi della copertura del Franchi non è mai esistita e non è all’ordine del giorno, mentre il Franchi dovrà avere comunque una vocazione legata alla cultura, ai grandi eventi di spettacolo e allo sport di varie discipline, perché è un impianto strategico. Quello che oggi non è più sostenibile è avere uno stadio vecchio, in pieno centro abitato, con tutto quello che ne consegue in termini di disagi per i residenti, per i cittadini, per la sua raggiungibilità e per la sicurezza, che non è di proprietà della società di calcio e che quindi rappresenta un onere pesante non solo per la società dal punto di vista della manutenzione, ma anche per l’amministrazione comunale. Gennaio 2015 piazza del Carmine, febbraio 2016 piazzale Michelangelo. Nel suo mandato da sindaco sta proseguendo il cammino delle pedonalizzazioni iniziato dal suo predecessore Renzi: come sta andando? Piazza del Carmine e piazzale Michelangelo sono operazioni molto impegnative sulle quali non tornerei indietro per niente al mondo e che ora devono completarsi. In particolare, piazza del Carmine sarà completamente rifatta, ripavimentata, i lavori partiranno quest’anno e avranno l’obiettivo di restituire bellezza e vivibilità in un quartiere che rappresenta la storia e l’identità del centro di Firenze. Secondo me ci sono molti aspetti che si possono correggere sull’uso della piazza: intendo impegnarmi su iniziative di grande qualità che riguardano l’artigianato, la cultura, l’arte, perché le piazze, una volta pedonalizzate e riqualificate, devono comunque poter vivere una nuova dimensione pubblica e civica. Lo stesso vale per piazzale Michelangelo,

Maggio 2016 | 9

“L’idea, anche se per ora si parla solo di idea, della pedonalizzazione di viale Paoli non è lasciata nel cassetto” per il quale vi sarà una grande novità, e cioè quella che quest’estate farà parte delle aree pubbliche dell’Estate Fiorentina. Stiamo parlando di progetti complessi, costosi, ambiziosi, ma che alla fine restituiranno bellezza e vivibilità alla città. Non dimentichiamo poi piazza dei Ciompi, che è un’altra operazione di riqualificazione importante. La pedonalizzazione dell’area intorno allo stadio Franchi è un’idea sempre valida? Per quanto riguarda i quartieri della città, io continuo a coltivare l’idea di poter fare delle pedonalizzazioni: trovo che quando si parla di pedonalizzazioni non ci si debba limitare solo al centro, perché la pedonalizzazione si lega anche a un tema di vivibilità e attenzione ai pedoni, alla ciclabilità e alla cultura, e per questo l’idea, anche se per ora si parla solo di idea, della pedonalizzazione di viale Paoli non è lasciata nel cassetto. Intendo riprenderla e discuterla con i miei tecnici nei prossimi giorni. Sarebbe un modo per unire un’intera area verde di impianti sportivi che oggi è tagliata in due da una strada di grande percorrenza e anche molto pericolosa per i pedoni, e quindi l’operazione di pedonalizzazione consentirebbe non solo di offrire servizi come ad esempio parcheggi alla cittadinanza e ai residenti di quell’area, ma anche di offrire un’intera zona pubblica verde e sportiva che potrebbe rappresentare davvero un polmone per tutto il quartiere di Campo di Marte. Rimanendo fuori dal centro, lo scorso marzo è scattato dalle Piagge il suo “tour nelle periferie” con la giunta comunale: quali sono gli obiettivi e le prossime mete? Dopo le Piagge, Ponte a Ema, San Felice a Ema e Mantignano-Ugnano: abbiamo per ora dieci tappe che intendo esaurire entro l’estate, perché per noi le periferie sono la priorità, tant’è che quest’anno abbiamo messo in campo un piano complessivo di investimenti di centosettantadue milioni di euro che sarà prevalentemente rivolto a queste aree, a cominciare dalle famigerate buche. Solo nel 2016 riasfalteremo quarantotto chilometri di strade nei quartieri fuori dal centro. Pensiamo poi agli interventi sugli spazi verdi: finalmente ora apriremo giardini importanti, uno per tutti il giardino dell’ex Meccanotessile. Ma penso anche agli interventi su scuole e centri anziani: prima dell’estate inaugureremo il nuovo centro anziani di piaz-

za Piattellina, completamente nuovo, e nei prossimi mesi riqualificheremo il centro anziani Le Rondini. L’attenzione alla periferia è centrale anche dal punto di vista della sicurezza: stiamo completando l’installazione di un pacchetto di quaranta telecamere per la videosorveglianza, ma entro la fine dell’anno partiremo già con il piano di installazione di 350 telecamere che si completerà entro il 2018. Facciamo il punto sul “Piano casa”. È un altro elemento che rappresenta una risposta non solo alla riqualificazione delle periferie, ma anche ai bisogni che vengono dai cittadini nel settore del sociale. Abbiamo un piano molto chiaro, che prevede entro la fine del mandato di assegnare alle famiglie bisognose ottocento alloggi Erp: trecento di questi sono già stati assegnati, ne mancano cinquecento che ricaveremo in parte da nuove strutture, penso ad esempio a quella che inaugureremo dopo l’estate nell’ex Longinotti, nella zona di viale Europa, ma anche al nuovo insediamento di via Torre degli Agli, dove abbiamo finito la bonifica e sono già iniziati i lavori, o a via Schiff, dove c’è da fare ancora la bonifica del giardino. Poi, di questi

cinquecento, circa trecento sono alloggi già esistenti ma che ristruttureremo: una parte con soldi nostri e una parte con quelli del piano Delrio. E a questi ottocento alloggi Erp si aggiungeranno, da qui ai prossimi anni, cinquecento nuovi alloggi dall’operazione della caserma dei Lupi di Toscana (nella foto qua sopra): lì in parte potremo ricavare alloggi Erp, se si rendono disponibili i fondi, in parte invece alloggi di “social housing”. In particolare, ci sarà un’attenzione verso gli anziani e i giovani. È il più ambizioso piano che sia stato realizzato negli ultimi dieci anni: avevamo promesso in campagna elettorale di farne 250, e invece questo è uno di quei casi in cui abbiamo

voluto superarci. A proposito di anziani, l’estate – un periodo particolarmente delicato – si avvicina: ci sono nuovi progetti in vista? Dopo l’esperienza dello scorso anno nel quartiere 5, ripartiremo con il progetto dei pasti a domicilio e lo amplieremo: il mio obiettivo è portarlo in tutta la città entro tre anni. Rimaniamo sull’attualità ma cambiamo argomento. Negli ultimi tempi lei è stato in missione istituzionale a Parigi e Bruxelles, le due città europee recentemente sconvolte da attentati terroristici: Firenze corre rischi simili? La città si sta preparando per affrontare eventuali emergenze di questo tipo? Prendo in prestito le parole del nuovo questore Alberto Intini ma anche del suo predecessore: Firenze non vive una specifica condizione di rischio dal punto di vista di attacchi terroristici rispetto ad altri luoghi dell’Italia, tuttavia l’Italia deve tenere l’asticella della prevenzione, del controllo e della sicurezza molto alta nel suo complesso, perché in Europa oggi nessuno si può considerare totalmente immune da un attacco terroristico. Nel caso di Firenze, ho notato un’attenzione crescente delle forze dell’ordine e anche del Viminale, testimoniata dalla presenza dei militari in assetto di controllo del territorio per il progetto “strade sicure”. Trovo positiva questa misura perché, oltre a consentirci una migliore prevenzione, ci permette di mettere in campo dei deterrenti anche verso piccoli atti di criminalità. Quella di oggi è una situazione di particolare attenzione, però voglio aggiungere due considerazioni: uno, che non dobbiamo farci piegare dai terroristi che vorrebbero rinchiuderci nelle nostre case per la paura e per il panico, e in secondo luogo che i cittadini possono dare una grande mano attraverso le loro segnalazioni. Firenze avrà una moschea? È un tema di cui si parla tanto, però non sono cambiati i termini della questione ormai da qualche anno: Firenze si è resa disponibile alla moschea ormai da molto tempo, io confermo questa linea, specificando l’importanza del coinvolgimento della cittadinanza come abbiamo già

“Piazza del Carmine sarà completamente rifatta, i lavori partiranno quest’anno e avranno l’obiettivo di restituire bellezza e vivibilità in un quartiere che rappresenta la storia e l’identità del centro di Firenze”

fatto con un percorso di partecipazione e ribadendo che il diritto di pregare è un diritto costituzionalmente tutelato e che appartiene a ogni essere umano. Infine ricordo che la moschea è un luogo che consente anche un migliore controllo della comunità islamica sotto il profilo della prevenzione di eventuali infiltrazioni pericolose, terroristiche, posto che oggi in assenza di un luogo di preghiera i musulmani pregano ovunque e in condizioni di scarsa vigilanza e soprattutto anche socialmente poco sostenibili: nei garage, negli scantinati, nei sottoscala, il che non solo è più insicuro, ma non è nemmeno dignitoso. In conclusione, aspettiamo che la comunità islamica ci presenti una proposta che sia sostenibile dal punto di vista urbanistico e sociale, fermo restando che loro, come le altre comunità religiose, sosterranno tutte le spese per la realizzazione della struttura. Potrebbe nascere anche in centro? L’ipotesi del centro mi risulta che non sia presa in considerazione della comunità, e anche dal nostro punto di vista è difficile se guardiamo gli aspetti urbanistici del centro storico, mentre vi sono molte più possibilità nella cintura urbana fuori dal centro, sia per la facile accessibilità che per la maggiore disponibilità di aree adeguate a questo fine. Ripeto: non sta al Comune individuare la zona, noi possiamo soltanto stabilire i criteri, e l’abbiamo già fatto, la comunità ha il compito, se vorrà, di avanzare proposte che noi esamineremo. Con il ritorno della bella stagione, facciamo infine il punto sul verde in città, partendo dalle Cascine. Bisognerebbe andare indietro di una quindicina di anni per capire come erano le Cascine allora: un luogo buio, inaccessibile, veramente pericoloso. Oggi le Cascine sono molto più vivibili e molto più vissute, grazie anche alla tramvia e a una migliore illuminazione, ma se devo dire che sono contento, no, perché dobbiamo completare la riqualificazione del parco. Abbiamo organizzato una maratona dell’ascolto dalla quale sono emerse molte proposte, e gli obiettivi che abbiamo davanti sono ad oggi abbastanza chiari: primo, affidamento in gestione della palazzina Fabbri nel cuore delle Cascine; secondo, il rilancio dell’ippodromo delle Mulina, che ad oggi ancora non si è verificato; terzo, l’affidamento in gestione della palazzina dell’Indiano insieme all’anfiteatro; e infine una maggiore sicurezza di tutta la zona attraverso videosorveglianza e porte telematiche. Devo anche dire che la presenza dell’Auditorium con la nuova piazza Gui e i lavori che abbiamo fatto in tutta quell’area all’altezza della Leopolda stanno migliorando molto l’accesso alle Cascine. Sul parco c’è un progetto oggi già azionabile, molto concreto, di quindici milioni di euro, che avrà tra gli interventi prioritari la ripiantumazione degli alberi, molti dei quali già piantati, e che rappresenta uno degli obiettivi centrali. Ma non dobbiamo pensare soltanto ai grandi parchi, dobbiamo pensare anche ai grandi e piccoli giardini: partiremo tra qualche settimana con la gara di sponsorizzazione per la manutenzione dei giardini della città e proseguiremo anche con la ripiantumazione di alberi non solo all’Anconella e a Bellariva, ma in tutta l’area comunale. L’obiettivo di quest’anno è quello di duemila alberi da ripiantare come risposta alle tempeste e ai temporali che abbiamo vissuto negli ultimi due anni, ma anche come piano di riqualificazione del nostro patrimonio arboreo.



Maggio 2016 www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere Il vademecum

La novità

Asilo nido, al via le iscrizioni La mini-guida per mamme e papà la “retta”, mamma e papà devono avere un reddito Isee inferiore a 32.500 euro. Anche in tal caso sarà stilata una graduatoria. Un consiglio: per velocizzare i tempi meglio dotarsi dell’Isee, rivolgendosi a un Caf, al momento dell’iscrizione. Le tariffe del nido comunale vanno in media dai 60 ai 530 euro mensili in base al reddito della famiglia e all’orario di uscita.

Gianni Carpini

ido, spazio gioco o asilo domiciliare. Con il nuovo bando del Comune di Firenze dedicato agli “under 3” scatta la corsa all’iscrizione. Tra una manciata di mesi usciranno le graduatorie che stabiliranno chi andrà all’asilo comunale o nelle strutture convenzionate. Ecco quello che c’è da sapere.

LISTE DI ATTESA

CHI PUÒ ISCRIVERSI

Le iscrizioni riguardano i bimbi nati tra il primo gennaio 2014 e il 31 maggio 2016, con almeno un genitore residente nel comune di Firenze. Anche quest’anno niente carta e penna: l’iscrizione è solo online.

TUTTO ONLINE

Per accedere al sito servizi.comune.fi.it/servizi servono username

Una

e password, da richiedere agli uffici relazioni con il pubblico del Comune, ai punti anagrafici nei quartieri, alla sede dei Servizi all’infanzia (via Nicolodi 2) e, per gli stranieri, allo sportello immigrazione (via Baracca 150/p). Niente coda per chi ha la tessera sanitaria regionale attivata o la

Carta nazionale dei servizi.

VICINO CASA/LAVORO È possibile indicare fino a cinque asili o centri gioco preferiti, che possono anche essere in un quartiere diverso da quello di residenza. Le prime due opzioni sono vincolanti. Ricordate, però: l’orario

al giorno

L’iniziativa

Meningite, solo il vaccino la mette ko

di uscita scelto rimarrà lo stesso per tutto l’anno educativo. Poi una novità: fin dall’iscrizione i genitori possono indicare gli asili privati a cui sarebbero interessati in caso di lista di attesa (vedi articolo accanto).

TARIFFA AGEVOLATA Per richiedere una riduzione sul-

Ricetta

w i Baby angeli del bello! ☛ PAGINA II

piccoli cronisti alla prova

C’

bimbi sono dieci volte più a rischio rispetto al resto della popolazione. Ci sono controindicazioni? No, quello della meningite è un vaccino “morto”, formato da microrganismi inattivati. Solo se una precedente vaccinazione per meningite ha dato allergie gravi come lo shock anafilattico, la vaccinazione deve avvenire in ospedale. Quali sintomi nei più piccoli? Dai 18 mesi in su, si ha febbre alta, cefalea, vomito, rigidità del collo. Nei lattanti, si hanno sbalzi di temperatura, da picchi di febbre altissima a una temperatura bassa bassa, la fontanella è gonfia. Si ha poi uno stato generale di sopore che vale per tutte le età. Le donne in gravidanza possono vaccinarsi? Possono vaccinarsi in gravidanza e anche durante l’allattamento.

☛ PAGINA III

Per informazioni educazione.comune.fi.it Tel. 055 2625748/49

Filastrocca

buona festa, mamme ☛ PAGINA IV

Il Meyer risponde è preoccupazione in Toscana e a Firenze per i molti casi di meningite che si stanno verificando dallo scorso anno. A spaventare di più il possibile contagio per i bambini anche se per ora, fortunatamente, non si sono verificati episodi tra i più piccoli. Ne parla la professoressa Chiara Azzari, responsabile del centro di Immunologia pediatrica del Meyer. Professoressa, come si previene la meningite? L’unico modo è il vaccino. Ce n’è uno per ogni tipologia di meningite. I bambini toscani oggi vengono vaccinati contro il meningococco B, con quattro dosi, a partire dai due mesi di vita. E contro il meningocco C, con una sola somministrazione, al compimento dell’anno. È grazie a questa campagna di prevenzione se dal 2005 non si registra nessun caso di meningococco C sotto l’anno. Dato rilevante se si pensa che i

In genere la lista di attesa dei bimbi che rimangono fuori dai servizi comunali o da quelli privati convenzionati (dove il Comune si riserva alcuni posti) viene dimezzata nel corso dei mesi, per rinunce e trasferimenti. A settembre 2015 i bambini in stand by erano 952, un mese fa poco più di 400.

Il lato verde della “forza” ☛ PAGINA IV

un’estate al museo

La pappa per il bebè? È bio e arriva a casa Valentina Buti

C

Babygnam, un servizio di gastronomia con sede in piazza Dresda nato per i piccoli buongustai con una particolarità che lo renderà gradito

Gianni Carpini

C

iao voucher, benvenuta tariffa agevolata per pagare al nido privato la stessa cifra che si spenderebbe per quello pubblico. La differenza verrà coperta dalle risorse che arrivano dalla Regione grazie al Fondo sociale europeo. È la novità di quest’anno. Fin dall’iscrizione online per i nidi comunali, i genitori possono indicare il loro interesse per l’asilo privato, nel caso in cui il piccolo rimanesse in lista di attesa per quelli pubblici o convenzionati. Gli uffici stileranno una graduatoria e, in base alle risorse disponibili, saranno individuate le famiglie che avranno diritto alla retta “scontata”. Attenzione però, la parola chiave è “accreditato”: è possibile richiedere la tariffa agevolata solo per i servizi definiti come “autorizzati e accreditati”. Si va dai nidi privati (in città esistono anche in lingua, per una full immersion poliglotta fin da piccoli) agli spazi gioco (qui il bimbo resta in genere solo quattro ore, pranzo e sonnellino vengono fatti a casa), fino agli asili domiciliari autorizzati (che ospitano al massimo cinque bimbi, seguiti da un educatore).

PER I LETTORI IN ERBA  redazione@ilreporter.it  www.ilreporter.it #ilreporterdeipiccoli

☛ PAGINA II

A tavola

i sono la crema di borlotti al rosmarino e il risotto alle zucchine. Ma anche, per i palati più curiosi, il piatto a base di alga kombu e i fagiolini mung. In totale, trentatré portate con ingredienti 100% organici, a km zero e di stagione, pronte per essere gustate dai bambini dai sei mesi in su. È il menù offerto da

Addio voucher, ecco la tariffa “speciale”

anche alle mamme indaffarate: le pappe di Babygnam possono essere consegnate a domicilio. In sella a una bici elettrica che ne ribadisce

lo spirito bio, arrivano nelle case fresche, poco dopo la loro preparazione. A ideare il servizio è stata Nikola Jakubisova, mamma del piccolo Jaro, supportata nella selezione delle ricette da una pediatra e una nutrizionista. Le pappe sono preparate secondo le linee guida dell’Organizzazione mondiale di sanità e suddivise per fasce d’età. Per i bimbi dai sei mesi in poi, ci sono ad esempio la vellutata di riso e mela cotta o la crema di mais e pera cotta. Dai nove mesi si introducono latticini, legumi e cereali, per arrivare alle ricette dai dodici mesi in su, a base di brodini di pollo o vegetali, pappa al pomodoro o prodotti più “esotici” come le alghe. Per info e prenotazioni: www.babygnam.com.


II | Maggio 2016

#Accade in città

L’iniziativa

decoro, la missione dei baby angeli

Dalla pulizia del cortile alle pareti delle aule, così trecento bambini delle primarie portano il “bello” nelle loro scuole Valentina Buti

ettorina rossa fuoco e cappellino calato sulla testa. In mano, scope e ramazze per liberare il cortile dalle cartacce, pennelli per coprire con la vernice colorata il muro un po’ scrostato, oppure una bella paletta da giardiniere con cui piantare girasoli o pansè. Fate largo agli Angioletti del bello: un “esercito” di trecento bambine e bambini delle scuole primarie di Firenze, pronti a rimettere in sesto l’aula un po’ malmessa della loro classe, ripulire il vialetto e l’aiuola dell’istituto o ritinteggiare la porta vecchiotta della biblioteca. Piccoli gesti, sì. Ma che diventano quasi un atto d’amore nei confronti della scuola che i piccoli alunni si adoperano per rendere più bella, accogliente e quindi più vivibile. Il tutto ovviamente sotto l’occhio attento delle maestre. E soprattutto dei “grandi” Angeli del bello, i volontari del decoro urbano che con il loro impegno civico si sono guadagnati anche il Fiorino d’oro, che da due anni, insieme al Comune di Firenze e all’interno delle iniziative delle Chiavi della città, stanno esportando nelle scuole fiorentine il progetto di educazione civica. In totale, se si comprendono anche le medie, sono seicento i bambini coinvolti dall’iniziativa, suddivisi in undici scuole di tutta la città, da Sorgane a Brozzi. Cinque, invece, al momento le elementari – Fanciulli, Nuccio, Pertini, Petrarca e Duca D’Aosta – dove gli Angeli del bello fin dall’inizio “hanno trovato una risposta eccezionale da parte dei bambini”, racconta la responsabile Rosanna Ristori. “Il primo incontro

Per alcuni il bello è un “giardino pieno di girasoli”. Ma anche “l’Arno visto di notte”. Qualcuno vorrebbe le pareti della classe “come l’arcobaleno”, qualcun altro “la lavagna interattiva”, quasi tutti “la piscina nel cortile”. Colorata, variopinta. Così è la bellezza vista dagli Angioletti del bello. Tutti i disegni e i pensierini su ilreporter.it – spiega Ristori – serve per sciogliere il ghiaccio e spiegare agli alunni chi sono e cosa fanno gli Angeli del bello. Poi dotiamo i bimbi del kit dell’Angioletto, giacchetto e cappellino rosso con sopra due ali disegnate. Dopo ci si mette all’opera ed è quasi una gara a chi fa di più”. Le attività in genere si svolgono il sabato, per fare in modo che anche i genitori possano partecipare. Come alla scuola Fanciulli dove gli alunni, insieme alle mamme e ai papà, di recente hanno

In estate

vacanze ad arte, con i campi al museo i piacerebbe vestire per un giorno i panni di una raffinata cortigiana di Caterina de’ Medici? Oppure provare il brivido di una speciale “macchina del tempo” che vi porterà dritti dritti agli inizi del ‘900 per assistere alla nascita dei cartoni animati? Se la risposta è sì, non potrete mancare ai “Campus al museo” dei Musei civici fiorentini e dell’associazione Muse, di ritorno puntuali anche quest’anno. Organizzati nell’ambito delle iniziative promosse dalla Regione Toscana con il sostegno di Unicoop Firenze, faranno trascorrere ai bambini tra i 6 e gli 11 anni un’estate

all’insegna del divertimento e della bellezza all’interno dei luoghi d’arte della città. Archiviate le lezioni di matematica e messa in soffitta (ma solo per un po’) la cartella, per quattro settimane tra giugno e settembre i bambini potranno scoprire ogni giorno i segreti dei musei fiorentini attraversando la storia delle arti dall’antico al contemporaneo. Al Museo Bardini, ad esempio, sarà svelata la vera storia del porcellino di bronzo, protagonista di un racconto di Andersen. A Santa Maria Novella si respirerà l’atmosfera silenziosa della vita quotidiana nel convento medievale. Mentre in Palazzo Vecchio, vestiti

rimosso le scritte sui muri con una bella mano di vernice. In altre scuole, invece, si è abbellito il giardino con garofani, rosmarino e margherite piantati in vasetti di recupero, si sono realizzati scaffali per i libri con le cassette di legno della frutta, si sono riverniciate le panchine. “Si lavora, non si fa per finta – dice Ristori – ma ci si diverte anche e si fa festa, cogliendo l’opportunità di stare insieme mentre si fa qualcosa di buono per la propria scuola”. C’è poi un momento in cui ogni

Angioletto deve provvedere alla cura del banco, mettere in ordine quaderni e zainetto, diventando responsabile del proprio spazio in aula. “Alla fine – conclude Ristori – sono tanti i bambini che da grandi, ci dicono, vogliono diventare Angeli del bello. Una classe ci ha anche donato un puzzle e un ‘diploma’ speciale in bellezza”. Prossima tappa degli Angioletti il 16 maggio alla scuola Fanciulli, per finire di dare una rinfrescata al colore delle pareti del corridoio dell’istituto.

Un’iniziativa che apre la Settimana del bello, che proseguirà fino al 21 maggio con tanti appuntamenti messi in campo dall’associazione: dalla merenda con i richiedenti asilo al parco dell’Albereta e i convegni sull’educazione alla bellezza fino all’abbellimento di piazza San Simone, in pieno centro storico.

Info angelidelbello.org

di tutto punto con manti, cappelli, zimarre e coroncine, ci si potrà immedesimare in principi e principesse oppure provare a divertirsi con i giochi di moda all’epoca dei signorini del XVI secolo. Al Museo Novecento si proverà l’emozione di tuffo indietro nel tempo fino agli esordi del XX secolo, quando l’arte muoveva i primi passi di una vera e propria rivoluzione e nasceva il disegno animato. Molte anche le attività all’aperto. Al Forte Belvedere, ad esempio, oltre a godere della vista mozzafiato, si potrà “dialogare” con le opere del grande artista Jan Fabre. E alle Murate, in scena corsi di danza e teatro contemporanei per aspiranti artisti. Queste le settimane di campus previste: 1317 giugno, 20-24 giugno, 29 agosto-2 settembre e 5-9 settembre. V.B.

Per info e prenotazioni musefirenze.it Tel: 055.2768224 - 055.2768558


#Festival dei bambini

Maggio 2016 | III

cronisti alla prova, con la redazione dei piccoli C

hi è il giornalista? “Il signore che vende i giornali!”. Dove si trovano le notizie? “Sul Nintendo!”. Sono solo alcune delle “perle” raccolte con la nostra Redazione dei piccoli alla Biblioteca delle Oblate in occasione del Festival dei bambini, ospitato in città dal 15 al 17 aprile scorsi. Tre giorni di laboratorio di giornalismo a confronto con una quarantina di aspiranti cronisti vivaci, attenti e curiosi, che ci hanno mostrato il loro punto di vista sul mondo dell’informazione e delle notizie. Bambine e bambini di Firenze e non solo, dai sette agli undici anni, che ci hanno fatto divertire molto con la loro freschezza e la prontezza di spirito, ma che allo stesso tempo si sono rimboccati le maniche con grande impegno

e serietà per cimentarsi con il mestiere del giornalista. Per dimostrare che non si è affatto scherzato, ecco una selezione delle prime pagine dedicate al Parco degli animali di Firenze scritte e realizzate dai piccoli cronisti da capo a piedi, con tanto di titolo, foto di apertura e, ovviamente, la firma. La raccolta completa è online sul sito ilreporter.it. Buona lettura! P.s. Un sentito ringraziamento al responsabile del Parco, Arnaldo Melloni, che ha prestato volto e dichiarazioni al servizio della Redazione dei piccoli. Il “signor” direttore (come ribattezzato dai piccoli cronisti) Matteo Francini


IV | Maggio 2016

#Il Reporter dei piccoli

Una filastrocca per te, mamma Niente fiori o cioccolatini ma queste parole che mi frullano in testa: quest’anno, cara mamma, sarà questo il mio regalo per la tua festa! Quanto bene, quanto amore, vorrei dirti mille cose ma in verità non sono mica sempre e solo rose Ad esempio, se mi chiedi di riordinare la cameretta e faccio orecchie da mercante arriva subito una pioggia di ramanzine più lunghe della Commedia di Dante! Mi ricordo, poi, quella volta che cucinasti polpette e verdure per poco non mi rompevo un dente da tanto che eran dure!

Per il carnevalino a scuola mi cucisti il vestito da pirata ma i compagni mi guardavano dubbiosi: “Cosa sei una patata!?” Un po’ buffa, “rompina” e pasticciona, ma con te tutti i giorni cresco e imparo al mio fianco, notte e dì, ci sei sempre, sei l’esempio da seguire, sei il mio faro Se un giorno mi sveglio con la luna di traverso ed il broncio che arriccia il mio viso tu inventi spettacoli di marionette, cabaret e barzellette per farmi tornare il sorriso Se mi capita di prendere un brutto voto in geografia, tu non mi sgridi e non mi consoli, ma ti metti lì con me sul quadernone e mi aiuti a capire e correggere i miei errori Generosa, altruista e pure bella, brilli di giorno, sei la mia stella Con te vicina il buio non mi fa paura e anche i brutti sogni hanno un lieto fine e pazienza se non vuoi che mangi troppa cioccolata e mi propini sempre minestrine! In questo caldo mese di maggio ricorre il tuo giorno: guarda, c’è il sole, festeggiamo fuori! E con un bacio ti dico: auguri a te, cara mamma, e alle mamme di tutti i luoghi e di tutti i colori!

di Enrica Della Martira

i pancake “braccio di ferro” Care mamme, vi vedo mentre rincorrete i vostri bambini per fargli mangiare gli spinaci. Eppure, come ci ricorda Braccio di Ferro, gli spinaci sono roba per super eroi! Se i vostri figli non si fanno convincere neanche da lui ad assaggiare quelle “cose verdi”, la soluzione potrebbe essere questa ricetta... facile e divertente perché potrete prepararla proprio insieme alle piccole pesti. Come accompagnamento ci si può sbizzarrire, io consiglio semplicemente di aprire un vasetto di tonno sott’olio e distribuirne un po’ sopra ai pancake. Ingredienti per 10 pancake • 2 uova • 125 gr di farina • 50 ml di latte • 25 gr di burro • ½ cucchiaino di lievito secco • 1 cucchiaino raso di sale • 5 piccoli cespi di spinaci • 1 cipollotto bianco Per l’impasto base si parte dalle dosi dei normali pancake: dividete gli albumi dai tuorli, sbattete questi ultimi con il latte e il burro fuso, unite anche farina, lievito e sale e amalgamate tutto. A parte montate a neve gli albumi. Pulite gli spinaci e il cipollotto (tenendo la parte bianca e un pezzettino di gambo verde) e tritateli finemente, nel mixer ci vuole un attimo. Unite le verdure tritate all’impasto con tuorli e farina e per ultimo aggiungete l’albume montato, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. Fate riposare per circa mezz’ora, poi scaldate una padella antiaderente sul fuoco e versateci un mestolo di impasto quando è ben calda. Quando il pancake inizia a fare le bollicine in superficie, giratelo e cuocetelo per un minuto anche sull’altro lato. Proseguite così anche per gli altri. Buon appetito!

Divertiti con Il Reporter

IL LABIRINTO


#Eventi

Maggio 2016 | 11

 Ambulanti per un giorno

mercatini “fai da te” dal centro alle periferie

Stanno prendendo piede in tutta la città le iniziative durante cui gli abitanti  Il calendario possono vendere in piazza i propri oggetti. Quattro domeniche, sei appuntamenti Tante le richieste per partecipare

Il mercatino che si è svolto ad aprile in piazza del Carmine

8 maggio • Piazza Primo Maggio

Gianni Carpini

N

onostante sia domenica, Sandra e Monica si sono svegliate di buon’ora. “Altro che giorno libero: preparare gli oggetti, trasportarli, allestire la bancarella... anche questo è un piccolo lavoro”, ridono le due amiche. Alessia ha fatto squadra con un gruppetto di amici e sottobanco, al riparo dai raggi del sole, conserva una bottiglia di prosecco, per offrire un brindisi a chi passa a trovarla o ai “clienti” più simpatici. “È un modo per stare insieme e rendere vive queste piazze”, osserva. A vestire i panni degli ambulanti per un giorno ci sono singoli cittadini e famiglie con bambini al seguito, nonni e giovani. In piazza del Carmine come a Brozzi, a Firenze sud come all’Isolotto, dal centro alle periferie, tutti pazzi per le “domeniche dello svuotacantine”, intere giornate in cui semplici cittadini mettono in piazza gli oggetti che non usano più come libri, vestiti, giocattoli

e soprammobili, ricavandoci qualche euro. Anche a Firenze sono sbarcati i mercatini fai-da-te riservati ai residenti: sono promossi dai cinque Quartieri – da loro è partita la richiesta per trovare, tra le maglie dei regolamenti comunali, la possibilità di organizzare questi appuntamenti – con nomi diversi per ogni rione (“Piazza la cantina”, “Scantinando”, “Svuota cantine”, “Cantine in piazza”) ma con lo stesso obiettivo e funzionamento. Per partecipare basta rispondere ai bandi pubblicati sui siti web dei Quartieri, compilando un modulo in cui si afferma – tra le altre cose – di non essere commercianti di professione. La richiesta passa poi al vaglio degli uffici per i controlli e infine, la mattina del giorno X, viene assegnato uno spazio in cui allestire una semplice bancarella. I primi esperimenti hanno coinvolto a ottobre due piazze del quartiere 5 (a Novoli e Brozzi) e pochi giorni dopo è stata la volta di San Jacopino. Ora questa

filosofia ha contagiato tutta la città. E la risposta – viene spiegato – è stata massiccia, basti pensare che per il mercatino di aprile in piazza Bartali, a Firenze sud, già dopo pochi giorni dall’apertura del bando erano arrivate domande che coprivano quasi del tutto i quaranta spazi a disposizione. “Dovrebbero farlo più spesso”, è la richiesta più comune che si ascolta camminando tra i banchi di questi mercatini. Ogni Quartiere organizza in media due eventi l’anno, coinvolgendo una o due piazze alla volta. “Se la richiesta continuerà a essere così alta valuteremo se ampliare il progetto”, assicura l’assessore comunale allo Sviluppo economico Giovanni Bettarini. Intanto, in vista, c’è un mese “impegnativo”, con appuntamenti in mezza città (vedi il calendario in questa pagina) e a ottobre si replica. Il Quartiere 1 sta individuando data e location, il Q5 ha già deciso: 9 ottobre al giardino della Bizzarria (Novoli) e in via Morandi (Rifredi).

Brozzi

• Via Taddeo Alderotti

Parcheggio vicino al Palavalenti

15 maggio • Piazza Acciaiuoli Galluzzo

22 maggio • Piazza Nannotti Zona piazza Alberti

29 maggio • Piazza dell’Isolotto • Piazza Pier Vettori


12 | Maggio 2016

#Società

 Il punto

omicidio stradale, la “battaglia” non si ferma Stefano Guarnieri, il padre di Lorenzo, parla a Il Reporter dopo l’entrata in vigore della legge: “Ora altre iniziative, la sicurezza è una priorità” Sara Camaiora

O

micidio stradale, obiettivo raggiunto. La nuova legge è entrata in vigore, e di questo non può che essere soddisfatto Stefano Guarnieri, che con la sua associazione – dedicata al figlio Lorenzo, di cui porta il nome – ne ha fatto una vera “battaglia di civiltà”. “È il risultato di un cammino che abbiamo fatto in questi anni – spiega Guarnieri – sono soddisfatto principalmente per tre fattori: la legge viene incontro alla richiesta di giustizia di tante persone, è partita dal basso, con la nostra raccolta firme, ed è importante l’effetto deterrente della pena”. Oltre ottantamila firme erano state raccolte dall’associazione nella petizione popolare per l’istituzione di questo reato. Vero è che – sottolinea Guarnieri – non si possono vedere fin da subito i risultati del provvedimento da poco varato, c’è bisogno di tempo e informazione, “gli effetti positivi si vedranno a lungo termine, come è successo in passato con la patente a punti che ha già ridotto la mortalità sulle strade del 30 per cento: bisognerà valutare almeno tra un anno cosa faranno le Procure, quali saranno i numeri e intanto lavorare al

massimo per far conoscere sempre di più la legge e comunicarla al meglio”, afferma Stefano Guarnieri. Che poi continua: “Intanto, però, abbiamo messo il punto su una serie di questioni. Anche solo cambiare il nome, omicidio stradale invece di colposo, pone l’accento su un preciso problema, è una cosa di grande giustizia”. Ma, dopo aver vinto questa battaglia, il padre di Lorenzo non ha certo intenzione di fermarsi qua. Prevenzione, sensibilizzazione: sono tanti i temi su cui ha deciso di continuare a impegnarsi a fondo. Temi che, a suo avviso, sono prioritari per incidere in maniera netta sulla sicurezza stradale e per evitare numerose vittime. “Continuiamo a organizzare tante iniziative nelle scuole, nelle società sportive, soprattutto tra i giovani, non perché siano i più sprovveduti sulle strade, ma perché sono gli adulti di domani e dobbiamo fare il massimo per renderli consapevoli – sottolinea – stiamo inoltre organizzando assieme al Comune una campagna di comunicazione mirata alla sicurezza sulle strade. E poi ci sono altre questioni da cui non si può prescindere: c’è bisogno di infrastrutture curate,

penso a piste ciclabili ben fatte, strisce pedonali illuminate. Tutti questi interventi contribuiscono in maniera fondamentale a prevenire incidenti e a evitare

vittime della strada”. Incidenti e vittime che – evidenzia – sulle nostre strade sono purtroppo ancora troppi. “Ogni anno in Toscana sulle strade muoiono

trecento persone, più di 2.500 rimangono ferite gravemente – conclude Guarnieri – per questo occuparsi di sicurezza stradale è assolutamente una priorità”.

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#Società

Maggio 2016 | 13

 Il Giardino dei Semplici

All’orto botanico, un anno dopo la riapertura

La scorsa primavera i visitatori tornavano a varcare i cancelli, chiusi in seguito alla tempesta del 2014. E i lavori continuano Andrea Tani

S

i piegano ma non si spezzano, nemmeno sotto le più violente intemperie. Perdono parti del corpo senza morire, resistono e ogni volta trovano il modo di rinascere, magari anche più belle e forti di prima. È una delle tante straordinarie capacità delle piante che, a quanto pare, hanno insegnato il loro segreto anche a quelli che le piante le amano, le accudiscono e che lavorano ogni giorno per farle conoscere. È il caso del Giardino dei Semplici. Erano le 12.40 del 19 settembre 2014 quando si scatenò su Firenze un’autentica tempesta. Dieci minuti di pioggia, grandine e vento come se ne vedono ai Tropici più che in riva all’Arno. Piante divelte, tronchi spezzati, rami, fogliame, vetri in frantumi ovunque. Fu subito chiaro che l’orto botanico non sarebbe più stato lo stesso. Non solo: c’erano buone ragioni per temere che il danno fosse irreparabile. Timori subito cancellati. Dopo alcu-

ni mesi di chiusura al pubblico, la scorsa primavera i visitatori sono potuti tornare a varcare il cancello di ingresso, e il 21 maggio 2015 è andata in scena una giornata di festa per presentare alla città la nuova veste del Giardino dei Semplici. Restavano tante cose da fare, ma piano piano, una sezione alla volta, l’orto botanico è rinato. Mancheranno pure i grandi alberi abbattuti dalla tempesta – le piante secolari non crescono in pochi mesi – ma il disastro è “servito da stimolo” per una riorganizzazione scientifica, didattica ed estetica che ha dato nuovo valore al museo. Dove proprio in queste settimane, favoriti dalla stagione, continuano i lavori. Gli ultimi ad arrivare, in ordine di tempo, sono stati un falso palissandro, tre magnolie giapponesi, una mimosa e una tamerice. Grazie al Lions Club Gabriele D’Annunzio sono tornate le palme, con tredici specie diverse, alcune delle quali rare e mai viste

Una sezione dell’orto botanico: dal 21 maggio 2015 il Giardino dei Semplici si presenta in una nuova veste

all’orto botanico. C’è un giardino giapponese tutto nuovo e arricchito, realizzato con il contributo del Club Leo di Firenze. Ci sono aiuole di felci spontanee italiane, e presto saranno sistemate

le peonie e una “iris florentina” autentica, recuperata a sorpresa nel Valdarno proprio quando si riteneva che fosse scomparsa dalla Toscana. Le prossime a riaprire saranno le sei serrette

tematiche, con vetrate di nuova concezione e un’ombreggiatura curata grazie al finanziamento di Ferragamo, pronte entro l’estate con nuove olfattoteche che arricchiranno i percorsi sensoriali

adatti anche ai non vedenti. E in un paradiso del genere, è guerra aperta ai disinfestanti chimici. Primo orto botanico in Italia a tentare questa strada, il Giardino dei Semplici sta sperimentando (con successo) un metodo biologico per combattere infestanti e malattie delle piante. Per farlo, i botanici hanno “rubato” la soluzione direttamente a madre natura, affidando il delicato compito ad alcuni insetti antagonisti inseriti in serra insieme a degli attrattivi ormonali e utilizzando invece per gli spazi esterni l’acido pelargonico, un prodotto di origine vegetale. L’obiettivo è quello di evitare al 90 per cento il ricorso a qualsiasi agente chimico di sintesi. Traguardo ambizioso, ma la natura è capace di grandi cose. E l’orto botanico ne è la dimostrazione.


14 | Maggio 2016

#Un mese in una pagina

 L’Incanto dei Talenti

 Sosta

un’asta “speciale” alle serre torrigiani

“parcheggio selvaggio” in zcs, scattati i controlli sulle strade

L

otta al “parcheggio selvaggio” nella zcs, sono iniziati gli annunciati controlli congiunti di polizia municipale e dipendenti della Sas sulla sosta. Nel mirino – fanno sapere da Palazzo Vecchio – proprio il fenomeno del “parcheggio selvaggio” che penalizza i residenti. Nel concreto – viene spiegato – i dipendenti della Sas si occupano di verificare l’avvenuto pagamento della sosta nelle strisce blu. Pagamento che, dallo scorso gennaio, può essere effettuato anche tramite l’applicazione “Tap&Park” da scaricare sullo smartphone (oltre che con il gratta&sosta, l’autoparchimetro individuale e il parchimetro). Per questo, anche i dipendenti della Sas sono dotati di uno smartphone, in modo da collegarsi in tempo reale con il “cervellone” e verificare se la sosta sia stata pagata oppure no. Gli agenti della polizia municipale accompagnano i dipendenti della Sas supportandoli nel lavoro di verifica sulle strisce blu e controllano i posti delineati dalle strisce bianche riservati ai residenti. In caso di sosta di veicoli non autorizzati, scatta la multa.

 Il grande attore

proposte e iniziative per ricordare paolo poli

F Un momento di una delle precedenti edizioni dell’evento

Andrea Tani

U

n weekend sul lago di Como sulle tracce di Brad Pitt. Una giornata a cavallo per una caccia alla volpe (ma senza la volpe). Oppure un fine settimana in Puglia per dedicarsi al Pilates con vista sul mare. Tutto al miglior offerente: è un’asta davvero fuori dall’ordinario quella che verrà battuta in occasione de “L’Incanto dei Talenti”, la serata di beneficenza organizzata per il quarto anno consecutivo da Progetto Itaca Firenze alle Serre Torrigiani. L’appuntamento è per mercoledì 18 maggio alle 20: il ricavato della serata servirà a finanziare il Club Itaca Firenze, un centro nato per favorire il reinserimento sociale e lavorativo dei giovani ai quali è stato diagnosticato un disturbo psichico. A presiedere le vendite e raccogliere le offerte sarà un banditore d’eccezione come Fabrizio Moretti, direttore della Biennale dell’Antiquariato. A lui il compito di dirigere un’asta davvero fuori dal comune, con una lista di lotti in palio per autentici sognatori. Chi ama il lusso proverà ad aggiudicarsi il gioiello personalizzato forgiato su misura da parte di un noto designer, i più mondani punteranno all’intera giornata al Twiga, rinomato locale versiliese e punto di ritrovo del jet set, i romantici invece si sfideranno al rialzo per accaparrarsi una passeggiata notturna nella tenuta della Fattoria di Maiano, su quello che fu il set del film “Camera con vista” e fino al laghetto dove amava sostare la Regina Vittoria. Il tutto a fin di bene. Certo, non sarà un appuntamento proprio alla portata di tutte le tasche. Per accorgersene basta scorrere la lista dei partecipanti alle passate edizioni, quando i tavoli erano prenotati a nome Frescobaldi, Fratini, Pecori Giraldi, Ferragamo e delle tante altre importanti casate fiorentine che hanno sempre sostenuto la causa donando talenti e prodotti delle aziende di famiglia da mettere all’asta. In passato anche l’attuale premier Matteo Renzi, allora sindaco di Firenze, ha partecipato alla serata, e anche quest’anno non mancheranno presenze vip e volti noti del tessuto industriale, economico e nobiliare della città. L’asta de “L’Incanto dei Talenti” sarà affiancata da una lotteria silenziosa: buste da acquistare in bianco contenenti piccoli e grandi premi, tra i quali una magnum di Barolo e Armaiolo, alcuni lussuosi trattamenti benessere, occhiali da sole griffati e gratta e vinci di consolazione. Anche il ricavato della lotteria sarà destinato al Progetto Itaca. Per informazioni e prenotazioni: tel. 055.0672779, mail info@progettoitacafirenze.org, sito www. progettoitacafirenze.org.

irenze non dimentica Paolo Poli. Sono diverse le idee e le proposte per ricordare il grande artista scomparso a marzo alla soglia degli ottantasette anni. Lo scorso mese, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione con le iniziative per ricordare il grande attore. La mozione approvata incita sindaco e amministrazione comunale a “concordare con i proprietari e i gestori dei teatri fiorentini, in particolar modo del Niccolini e de La Pergola, che hanno avuto in Paolo Poli un punto di riferimento artistico, l’intitolazione di una sala a lui dedicata”, a dedicare l’edizione 2016 dell’Estate Fiorentina, promossa dal Comune di Firenze, a Paolo Poli e a istituire un premio annuale dedicato alla memoria di Paolo Poli per l’artista che si sia contraddistinto nelle arti del teatro e dello spettacolo. Ma non solo: la mozione invita poi a valutare la realizzazione, anche in collegamento con la parte del complesso dell’ex tribunale di piazza San Firenze che ospiterà il museo Zeffirelli, di una mostra permanente destinata ad accogliere e mostrare il ricco patrimonio artistico e culturale dell’attore. Infine, sindaco e amministrazione sono invitati “a provvedere fin da subito alla proposta d’intitolazione di una strada o una piazza all’artista Paolo Poli”.

 Il convegno

il premio giornalistico “capelli” diventa un momento di formazione

D

opo sette edizioni, dopo aver riconosciuto e incoraggiato il lavoro di tanti giovani giornalisti, il premio giornalistico “Gabriele Capelli” si trasforma in un momento di formazione, riflessione e approfondimento sul passato, sul presente ma soprattutto sul futuro della professione giornalistica. Così, venerdì 20 maggio, nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati di piazza Duomo, sede della giunta regionale toscana, dalle 9 alle 13 si terrà il convegno “Vi(t)e nuove del giornalismo”. L’appuntamento nasce da un’idea del gruppo Amici del Premio Giornalistico “Gabriele Capelli”, nato nel 2004 per valorizzare la formazione e l’attività dei giovani giornalisti in Toscana, in collaborazione con l’Associazione Stampa Toscana, l’Ordine dei Giornalisti della Toscana e la Regione Toscana. Giornalisti, blogger ed esperti di comunicazione si confronteranno su temi quali dati e suggestioni sullo stato dei media e del giornalismo, nuovi e nuovissimi giornalismi, cronaca e social network, futuro delle redazioni giornalistiche. Gabriele Capelli, scomparso dodici anni fa, è stato per molti anni caporedattore dell’edizione toscana dell’Unità, dedicando gran parte della sua attività ai giovani, fornendo loro non solo un esempio di impegno professionale, passione civile e rigore morale, ma aiutandoli anche costantemente nell’approccio alla professione.

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#Lettere&Rubriche

Lettere

Editoriale

Pungiglione

dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it LA PULIZIA DELLE STRADE E I CANTIERI DELLA TRAMVIA

Gentile Redazione di Reporter, riferendomi al ripristino delle vecchie regole applicabili in occasione della pulizia notturna delle strade, credo che i responsabili di tale decisione avrebbero potuto tenere in considerazione la grande difficoltà per la ricerca di un parcheggio nelle zone interessate e limitrofe ai cantieri delle tramvie. Mi riferisco in particolare alle vie adiacenti via Gordigiani, via Buonsignori, via Marignolli, liceo scientifico L. da Vinci, ecc. Noi sopportiamo e comprendiamo obbligatoriamente, ma un po’ di attenzione verso i cittadini sarebbe gradita. Cordiali saluti Mario M.

IL REPORTER RISPONDE

Caro signor Mario, il tema della pulizia delle strade è ultimamente tornato di attualità in città, con il ripristino della rimozione forzata per chi lascia l’auto in sosta vietata e altre novità introdotte per cercare di migliorare il servizio. Come spiegato da Comune e Quadrifoglio, la decisione di tornare a utilizzare il carro attrezzi è stata presa perché, in sua assenza, in molte strade non pochi veicoli venivano lasciati parcheggiati anche in occasione del lavaggio periodico, con conseguenze facilmente immaginabili sulla sua efficacia. Non c’è stata, insomma, quell’auspicata “collaborazione” da parte dei cittadini che sarebbe invece stata decisiva per il buon funzionamento del servizio. Servizio che, non va dimenticato, è di estrema rilevanza, non solo – come è intuibile – dal punto di vista dell’igiene e del decoro delle strade, ma anche per la sicurezza, perché la possibilità di pulire correttamente le caditoie – senza i veicoli in sosta – rappresenta un elemento importante in caso di piogge intense (che negli ultimi tempi non hanno risparmiato Firenze). Insomma, se è stata presa la decisione di tornare alla “temuta” rimozione forzata, molta della responsabilità è proprio degli stessi cittadini. Ma è vero anche che, se qualcuno sbaglia, non tutti devono pagare, ed è perciò giusto segnalare situazioni particolari che richiedono soluzioni particolari. Situazioni particolari quali possono essere considerate – come nel caso da lei evidenziato – quelle delle zone interessate dai cantieri per la realizzazione delle nuove linee della tramvia, con il loro notevole impatto sulle aree della città coinvolte. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it

VIA CIRCONDARIA E I PARCHEGGI PER I MOTORINI

Salve, in via Circondaria mancano totalmente i parcheggi per i motorini. Ho più volte segnalato all’ufficio apposito del Comune senza ricevere alcuna risposta. Attualmente li mettiamo incastrati tra le auto ma non raramente li troviamo per terra o spostati dalla sede in cui erano con i cavalletti rovinati. Potete aiutarci a rendere più ordinata e pulita questa strada tanto bella quanto degradata? Grazie Lettera firmata

“LA CATTIVA EDUCAZIONE DEI PROPRIETARI DEI CANI”

Gent.mo Sig. Francini, mi riferisco alla Sua risposta nel Reporter del mese di Marzo, ad uno dei tantissimi cittadini che le scrivono per protestare in merito alla cattiva educazione dei proprietari dei cani per le deiezioni lasciate sui marciapiedi, giardini ecc. La Sua risposta è stata molto soft, forse per non urtare la suscettibilità dei padroni che come è noto sono tanti. Lei definisce questo, un piccolo grande problema, a me, che come tanti devo subire la maleducazione degli altri lo trovo grande. E che dire delle deiezioni liquide dei nostri amici a quattro zampe, che non sono acqua fresca, ma puzzano e lasciano i marciapiedi sporchi, dando un senso di degrado, eppure le troviamo ovunque, davanti alla nostre porte, ai negozi e su qualsiasi pianta i cani trovino sulla loro strada. Alcuni anni fa erano state fatte delle campagne di stampa per cercare di educare chi ancora non si era adeguato al vivere civile. Non si potrebbero ripetere? Ho adesso ricevuto il Reporter del mese di Aprile, e la lettera scritta dal Sig. Giovanni circa l’atteggiamento politically correct da parte delle Istituzioni, in merito ai cani, bici legate a qualsiasi palo di segnaletica, parcheggi selvaggi e macchine in doppia fila, mi trova pienamente d’accordo. Purtroppo la città sta scivolando verso un degrado irreversibile. Le istituzioni, i vigili che dovrebbero controllare molte delle cose sopra descritte dove sono? Cordiali saluti. Marcella V.

Oggi, un anno dopo quel giorno, siamo tornati a varcare i suoi cancelli, per capire come procedono le cose e per scoprire gli ultimi interventi effettuati e le novità in arrivo. Perché l’orto botanico è uno dei “simboli” della Firenze che non si piega agli effetti di un maltempo che, negli ultimi anni, ha lasciato troppo spesso (e troppo profondamente) tracce del suo passaggio. Ancora negli occhi di tutti è quanto avvenuto lo scorso 1° agosto, con la tempesta che ha messo in ginocchio diverse zone della città, a partire da alberi e giardini. Una città che da quel giorno è cambiata, con molte piante che non ci sono più e altre che hanno cominciato ad arrivare al loro posto. Come al parco dell’Anconella, uno dei più colpiti dalla furia del maltempo di un’estate fa, dove con la piantumazione dei nuovi alberi è iniziata anche la “rinascita” dell’area verde. Se ci sono insomma parti di Firenze che cambiano volto dopo i segni lasciati dal maltempo, altre provano a farlo in tutt’altro modo. Sono le piazze che rivivono grazie ai “mercatini dei cittadini”, appuntamenti in cui sono gli stessi abitanti a indossare i panni di “ambulanti per un giorno” per svuotare la propria cantina e, allo stesso tempo, animare spazi dal centro alla periferia. Appuntamenti che sembrano piacere sempre di più, stando alla massiccia risposta di partecipanti, e che tornano questo mese con nuove date e in nuovi luoghi. Così come – cambiando argomento – tornano e si rinnovano le iniziative nelle scuole e non solo sul tema della sicurezza stradale. Iniziative organizzate anche dall’associazione Lorenzo Guarnieri, che recentemente ha vinto la sua “battaglia” sull’omicidio stradale. Ma che – come racconta Stefano Guarnieri su questo numero de Il Reporter – non vuol fermarsi qua, per continuare nel cammino intrapreso per combattere tragedie e vittime della strada.

IL CALENDIMAGGIO

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LE STORIE DI CHI HA PERSO (SOGNANDO UNA NUOVA FIORENTINA)

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hi vi scrive è ancora distrutto dalla sconfitta della Fiorentina contro l’Empoli. Quando leggerete questo articolo sarà sicuramente passato del tempo ma la ferita, il senso di delusione tipico di chi passa dalle stelle (Champions League) alle stalle (quinto posto?), mi rimarrà fino alla fine del campionato. In questi casi per sollevarmi il morale mi aiutano le storie di chi ha perso più clamorosamente di noi. Come quel pilota di F1 che guidava così male che sua moglie ha dichiarato che in macchina con lui non ci voleva andare neanche a fare la spesa. Non si capisce come, trovò però una scuderia in F1... e pensare che bastava chiedere a sua moglie. Mi fanno sentire meglio pure i tuffatori che durante una gara hanno totalizzato un punteggio record: zero punti. Addirittura all’ultimo tuffo uno si è buttato a “bomba”! E pensare che prima della gara avevano dichiarato: “Siamo orgogliosi di rappresentare il nostro paese”. Dopo la gara è stato il loro Paese a dichiarare: “Siamo orgogliosi di non farci più rappresentare da loro!”. Pensare a chi ha fallito più di noi ci fa stare meglio e ora sono pronto a sognare una nuova Fiorentina, vincente e spettacolare. Mi basta spettacolare. Non è possibile? Nuova? Nemmeno quello? E allora ritorno ai miei perdenti! ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista

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andreamuzzi.it

Il Reporter del Q3 raggiunge le famiglie del quartiere 3 di Firenze

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Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno X n. 23 del 2 maggio 2016. N° reg 5579

A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

MATTEO FRANCINI

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del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

aggio, quinto mese dell’anno nel calendario, il cui nome forse deriva dalla dea romana Maja. Fin dai tempi antichi, Maggio si distingue dagli altri mesi, per il rifiorire intenso della natura che in questo periodo assume nuova vitalità con l’esplosione della vegetazione ed in particolare la fioritura profumata delle rose dette, appunto, maggesi, e delle ginestre; di ciò, anche Dante (Purgatorio, C. XXIV, vv. 145-147) lascia testimonianza con i noti versi: E quale, annunziatrice de li albori, l’aura di maggio movesi e olezza, tutta impregnata da l’erba e da’ fiori; A Maggio, quando regnano sovrani i profumi ed i colori dei fiori, nei giardini e nelle campagne intorno a Firenze si celebrava il mese con feste, suoni e canti ed usanze galanti, che univano con i fiori la passione del popolo per i canti d’amore, tanto da essere definito, già in epoca medioevale, “Maggio amoroso”. Il mese era caratterizzato dalla particolare festa del Calendimaggio, che si svolgeva nella prima settimana del mese, e rientrava tra quelle feste “pagane”, abolite da Cosimo III e poi ripristinate da Gian Gastone de’ Medici. In epoca medioevale e rinascimentale la festa aveva avuto grande importanza, anche perché terminava con l’elezione della “Regina di Maggio”, una antesignana delle reginette di bellezza o Miss dei nostri tempi. Ma allora era fondamentale per le famiglie nobili, che una delle loro rappresentanti divenisse la “Regina”, per cui la competizione era molto sentita e senza esclusione di colpi. Nel Calendimaggio del 1300, questa gentile usanza scatenò gravi disordini: l’elezione della fanciulla più bella divenne il pretesto per un ulteriore scontro tra i Guelfi di Parte Bianca e quelli di Parte Nera, con nefaste conseguenze. Infatti, quei festeggiamenti dettero origine ad una zuffa in Piazza di Santa Trinita, tra i giovani dei due opposti schieramenti, dietro ai quali vi era probabilmente la “mano” dei capi più anziani. Vi furono diversi feriti, e di conseguenza vennero presi severi provvedimenti per alcuni rappresentanti dei due schieramenti, che si concretizzarono, tra l’altro, con addirittura bandi di esilio. È da notare che, fin dal periodo Medioevale, troviamo le “Regine di Maggio” anche nel mondo nordico: in particolare in Inghilterra ed in Irlanda, dove le fanciulle più graziose, incoronate di fiori, facevano il “giro d’onore” del villaggio, sopra un apposito carro sempre decorato di foglie e fiori. Nel mondo contadino toscano è rimasta invece la tradizione di “Cantare il Maggio” con tipiche canzoni dette “maggi”, cantate in forma di serenata da gruppi di giovani “maggiaioli” i quali, con strumenti musicali e “regine”, tutte adorne di fiori di campo, facevano il giro delle fattorie, ricevendo in cambio di una stornellata, il dono di formaggi, salumi, pane e vino. Era usanza anche che i giovani innamorati appendessero il “majo”; un ramo fiorito e infiocchettato simbolo della Primavera, alla porta di casa o alle finestre delle fanciulle. Proprio da tale uso, derivò il modo di dire: E l’attacca il majo ad ogni uscio, per indicare un “libertino” che corteggiava molte ragazze, senza sceglierne nessuna. Gli intrattenimenti musicali itineranti, andavano avanti tutta la notte e, il giorno successivo, quanto raccolto veniva allegramente consumato su di un bel prato, sempre con accompagnamento di canti e danze. Tali festeggiamenti rappresentavano, quindi, tutti gli aspetti più piacevoli della vita: gioco, canto, danza, cibo, amore, e quindi gioia e divertimento spensierato! LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

Web: artusi.net


16 | Maggio 2016

#Cultura  Agenda

 La kermesse

parola d’ordine, contaminazione

Fabbrica Europa allarga i confini: in Toscana oltre un mese di teatro, note e danza contemporanea Enrica Cinaschi

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eatro, danza e arti performative. Dal 5 maggio al 18 giugno torna Fabbrica Europa, che trasforma la Toscana nel luogo della contemporaneità. La 23esima edizione del festival porta saperi e codici espressivi nuovi non solo a Firenze ma anche all’esterno, allargando i confini verso Sesto Fiorentino, Certaldo e San Gimignano, dando vita a un festival diffuso popolato da importanti performer in arrivo da tutto il vecchio continente. A Firenze il luogo per eccellenza della kermesse rimane la stazione Leopolda, ma com’era già accaduto in edizioni precedenti, si allarga al teatro della Pergola e alle Murate, all’Istituto Francese e alla Limonaia di Villa Strozzi, per un programma che entra nei luoghi fiorentini creando nuove esperienze e contaminazioni. E se il sipario si alza con lo We woman della coreografa e danzatrice spagnola Sol Picò, che si interroga sulla condizio-

Cristina Donà, una delle voci più raffinate del panorama italiano, sarà tra i protagonisti di Fabbrica Europa. Il suo concerto è in programma il 12 maggio

ne della donna, e con il dj set di Max Casacci (Subsonica) e Daniele Mana (Vaghe Stelle), tra i protagonisti di questa edizione c’è anche Peter Brook, figura chiave del teatro del XXI secolo, che porta alla Pergola (il 24 e 25 maggio) il suo Battlefield ispirato al più ampio poema epico non solo dell’India, ma di tutta la letteratura mondiale. La sua messa in scena, di circa nove ore, nel 1985 sconvolse il Festival di Avignone. Tra gli eventi da segnalare c’è la prima nazionale, creazione collettiva tutta al maschile, in cui quattro coreografi si ritrovano per mangiare insieme: Omar Rajeh, Anani Sanouvi, Hiroaki Umeda, Koen Augustijnen e gli straordinari musicisti palestinesi de Le Trio Joubran (Stazione Leopolda, 13-14 maggio) vengono da esperienze, culture, paesi diversi (Libano, Togo, Giappone, Belgio) e li unisce il loro lavoro. La semplicità dell’incontro è il punto di partenza della performance intitolata Beytna (invito a

Web fabbricaeuropa.net Fb: fabbricaeuropa

casa in libanese), dalla struttura coreografica e concettuale complessa. Sea Songs, produzione firmata Fabbrica Europa, vede invece protagonista una delle più raffinate voci della canzone italiana, Cristina Donà, per un omaggio – il 12 maggio – ai suoi grandi autori del cuore: Robert Wyatt, Nick Drake, Nick Cave, Radiohead, Paolo Conte, Lucio Dalla e molti altri. Un “canzoniere dell’acqua” che prende vita dai suoi brani più celebri, tra cui ovviamente Goccia. Segna la rinnovata collaborazione con Tempo Reale il nuovo progetto di Evan Parker e Walter Prati intitolato Pulse, un dialogo con campioni sonori pre-registrati e pre-sintetizzati che costituiscono lo scheletro della composizione (21 maggio), mentre al Teatro Studio di Scandicci, negli stessi giorni, va in scena Il Minotauro. Viaggio di un eroe di Zaches Teatro, che immerge lo spettatore come in un libro di storia dell’arte.

 L’evento

 La mostra

 La curiosità

artigianato fa rima con acqua

Jan fabre si espande: bronzi, cere e film da piazza signoria al forte belvedere

Festival del viaggio, sei giorni per sognare la prossima destinazione

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arà l’acqua il fil rouge della 22esima edizione di Artigianato e Palazzo. L’acqua che nel 1966 devastò la città ma che è anche e soprattutto fonte di vita. Dal 12 al 15 maggio al giardino Corsini si rinnova l’appuntamento con la manifestazione dedicata all’artigianato di qualità. Per commemorare il cinquantesimo anniversario dell’alluvione che colpì Firenze, la mostra proporrà una riflessione creativa sull’acqua e, per la prima volta, Artigianato e Palazzo offrirà un tema comune ai suoi espositori: intorno all’acqua sarà costruito il percorso espositivo della mostra, con le limonaie e gli angoli verdi del seicentesco giardino che si trasformeranno in vere e proprie botteghe artigiane, dove abili maestri sveleranno dal vivo al pubblico le tecniche e i saperi che tramandano. Ispirandosi all’acqua, alla sua limpidezza e versatilità, ma anche ai riflessi di luce generati dal suo scorrere flessuoso, gli artigiani potranno allestire i loro stand o creare manufatti preziosi e unici, o ancora potranno realizzare dimostrazioni dal vivo di come utilizzano l’acqua nei vari processi di lavorazione. Presente una selezione di circa novanta maestri artigiani italiani e stranieri, che mostreranno i segreti dei loro mestieri ai visitatori, sempre più numerosi e partecipi, che ogni anno affollano gli spazi del giardino Corsini, eccezionalmente aperto al pubblico per l’occasione. Per descrivere, filmare e ritrarre il lavoro degli artigiani, saranno scelti e invitati a Firenze alcuni tra i migliori blogger, esperti di artigianato, lifestyle, moda, turismo e cultura, che racconteranno live blogging tutti gli eventi e le novità della mostra. Nello spazio H2OmA Education moltissimi laboratori artigianali dedicati ai più piccoli, per apprendere il ruolo fondamentale dell’acqua nelle lavorazioni artigianali e artistiche. I bambini dai 6 ai 12 anni potranno partecipare a corsi di decorazione e lavorazione della carta, doratura del legno, sbalzo, creazione di accessori e profumi realizzati con la collaborazione del servizio didattico del Museo Horne, del progetto Let’s Work Artisans! Junior, di Atelier degli Artigianelli e di alcune aziende artigiane fiorentine. B.B.

Oltre novanta i maestri artigiani coinvolti nella manifestazione al giardino Corsini, quest’anno dedicata al tema dell’acqua

Web artigianatoepalazzo.it Fb: artigianatoepalazzo Info: 055.2654588

vete presente l’enorme tartaruga bronzea di Jan Fabre in piazza della Signoria? Ecco, se avete amato le opere dell’artista fiammingo esposte nella piazza e a Palazzo Vecchio, sappiate che dal 14 maggio (fino al 2 ottobre) la mostra “Spiritual guards” si amplia e arriva fino al Forte Belvedere, con una sessantina di opere in bronzo e cera, oltre a una serie di film incentrati su alcune storiche performance dell’artista. Le curatrici Melania Rossi e Joanna De Vos, insieme al direttore artistico del progetto Sergio Risaliti, hanno scelto il Forte Belvedere come nucleo tematico dell’esposizione di Jan Fabre per le sue caratteristiche spaziali e storiche. Una fortificazione che nel tempo è servita per difendere Firenze dalle minacce esterne, ma anche per proteggere la famiglia dei Medici in tempi di rivolte cittadine e che oggi torna a essere cuore pulsante dell’arte contemporanea in città. B.B.

ei giorni dedicati al viaggio, alla voglia di “evadere”, di scoprire posti nuovi, sulla scia di scrittori, esploratori, avventurieri. Ha questo spirito il Festival del viaggio, che torna a Firenze a giugno, dal 7 al 12. Il primo festival italiano dedicato a chi ama viaggiare replica quest’anno con incontri, documentari, passeggiate urbane, conferenze, libri, mostre fotografiche, cibi e sapori, suoni e musiche e ha come tema “il gene del viaggio”, che accomuna i tanti, tantissimi spinti da quell’irrefrenabile istinto della scoperta che è uguale ma diverso per ogni viaggiatore. Con giornalisti, scrittori ed esperti, si discuterà, si ascolterà e si impareranno curiosità sul mondo. Quest’anno verrà anche selezionato il vincitore del concorso doc travel, riservato ai documentari di viaggio e d’inchiesta realizzati da professionisti e appassionati di videoreportage. Per info: www. festivaldelviaggio.it. R.C.

Dietro le quinte, sul ring e tra le guglie di notre dame: su il sipario su maggio

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Firenze non c’è mai niente da fare”, recita un vecchio adagio a cui molti, prima o poi, si piegano per dare sfogo alla propria pigrizia. Il Reporter ha allora preparato un programma di ciò che succede in città a maggio, mese in cui il tepore e le giornate lunghe sono direttamente proporzionali alla voglia di uscire e vivere la città. Gli “avanguardisti” non possono perdere la mostra in corso alla Strozzina, intitolata Migrazioni e dedicata all’artista cinese Liu Xiaodong, celebre per uno stile molto personale in bilico tra pittura di storia e cronaca del mondo contemporaneo. Prima che le stagioni teatrali finiscano per darsi appuntamento in autunno, c’è ancora tempo per fare capolino al Teatro della Pergola e partecipare al curioso “In sua movenza è fermo” (8 e 15 maggio), spettacolo-viaggio itinerante nei meandri del teatro con gli attori de La compagnia delle seggiole. Ultimo appuntamento con i libri a teatro – sempre alla Pergola – il 20 maggio, con la presentazione di tre volumi dedicati al mondo del teatro italiano. Si cambiano luogo e genere con il concerto della giovane cantautrice Marianne Mirage allo spazio Alfieri il 13 maggio, mentre il 23, nella stessa location, torna “Joan as a policewoman”, cantautrice statunitense che ha all’attivo collaborazioni con alcuni mostri sacri della musica internazionale. Gli appassionati di musical di qualità non possono poi perdere il ritorno in città di Notre Dame de Paris, spettacolo musicato da Riccardo Cocciante che, dopo circa mille repliche e quattro anni di pausa, torna dall’11 al 16 maggio al Mandela Forum. Dal 18 al 22, nell’arena pugilistica del Mandela Forum, l’arena Amici Miei, va in scena Bitch Boxeur, spettacolo teatrale diretto dal regista Edoardo Zucchetti che, dopo aver visto il testo al Fringe Festival di Edimburgo, ha pensato di tradurlo in italiano. Dulcis in fundo, fino al 7 giugno ogni martedì sale sul palco del circolo Arci un grande interprete della musica jazz per il festival Girone Jazz.


#Cultura

Maggio 2016 | 17

 Live/1

Cascine, è qui l’estate: dai duran duran a sting la musica dal vivo prende casa a Firenze Barbara Biondi

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a stagione dei concerti fiorentini 2016 porta il marchio del parco delle Cascine. Sì, perché è nel polmone verde della città, tra la Visarno Arena e l’Anfiteatro, che si consumeranno i live più attesi dell’estate. Una nuova vita per il parco, che già da qualche anno sta tornando a offrire grandi appuntamenti in spazi tra i più interessanti della città. Le date da segnare in agenda sono diverse, in grado di soddisfare orecchie e gusti diversi. Il primo concerto è fissato al Visarno il 10 giugno, quando sul palco saliranno i Duran Duran. Icone pop degli anni ‘80, i componenti della band inglese capitanata da Simon Le Bon arriveranno a Firenze con il loro ultimo album – Paper gods – uscito lo scorso settembre e re-

duce da un ottimo successo. C’è da scommettere che tra il pubblico ci saranno vecchie groupie (chi non ricorda il film “Sposerò Simon Le Bon”?) e nuovi fan, che il gruppo ha conquistato nel corso di tre decenni di attività. Il 2 luglio, sempre al Visarno, tocca poi a Max Pezzali, entrato di diritto tra i classici italiani degli ultimi sgoccioli del Novecento. Anche il questo caso il pubblico si annuncia variegato, dai nostalgici di “Hanno ucciso l’uomo ragno” a chi lo ha scoperto in tempi più recenti. Dopo il successo invernale nei teatri, Daniele Silvestri prosegue il suo tour open air e torna a Firenze, all’anfiteatro delle Cascine, con il suo Acrobati tour il 9 luglio quando, assicura chi il concerto l’ha visto, delizierà il pubblico con un

mix di successi vecchi e nuovi. Stesso posto ma band diversa: il 14 luglio tocca ai Kula Shaker che, vent’anni dopo l’uscita del famoso disco “K”, propongono un sound rivisitato e pieno di energia, decisi come sono a riprendersi lo scettro del pop che un tempo gli apparteneva. Si torna invece al Visarno il 24 luglio, per l’attesissima data dei Massive Attack, che tornano a grande richiesta in Italia per la tranche estiva del loro tour europeo. Dulcis in fundo, chiude la batteria di concerti un big come Sting, il 28 luglio, con il suo acclamatissimo Back To Bass Tour, in cui propone i più grandi classici del suo repertorio. Un consiglio per tutti: chi non ha ancora fissato le ferie è meglio che si organizzi in base a questa intensa estate live.

Web lndf.it Tel: 055.0460993 Fb: LNDF.live

Un’estate da non perdere al parco delle Cascine, che torna protagonista della stagione fiorentina

 Live/2

Elvis costello, al verdi col re della canzone

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alla Londra degli anni Settanta alla Firenze del 2016 il passo è breve se si viaggia sulle note di Elvis Costello. Il cantautore inglese, entrato nella top 100 degli artisti che hanno fatto la storia della musica stilata dal prestigioso magazine Rolling Stone, sarà al Teatro Verdi il 27 maggio per un concerto che si preannuncia memorabile. Dotato di grande sarcasmo e grinta melodica, l’eclettico artista è capace di rompere ogni schema spaziando con disinvoltura dal punk alla deutsche grammophon, dal crooning pop fino alla riscoperta delle radici folk americane. Dalle ballate più romantiche – chi non ricorda She, entrata nella colonna sonora di Notting Hill? – ai pezzi più sincopati, Costello ha un appeal transgenerazionale che non smette mai di incantare. Impegnato politicamente, irriverente e sempre controcorrente, a Firenze il cantautore porterà un concerto che è anche un viaggio nei suoi più grandi successi. Un tour straordinariamente divertente attraverso l’incredibile vita di un artista contemporaneo. B.B.


18 | Maggio 2016

#Sport  Finisce il campionato

la storia di una stagione

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uesta è la storia di un anno particolare per la Fiorentina, anno che ora volge al termine, con la metà di maggio che segna la fine del campionato. Una stagione iniziata tra uno scetticismo diffuso, fra chi rimpiangeva Montella e chi si lamentava per il mercato. Tra i tifosi non si respirava insomma molta fiducia: poi qualcosa è cambiato, fra i gol di Kalinic e la voglia di stupire di Sousa, con un gioco basato sul possesso palla ma anche su improvvise accelerazioni. Così, a Natale, sui social, nei bar e allo stadio si respirava il sentimento opposto, autentica euforia. Nei mesi successivi sono però arrivate l’eliminazione dall’Europa League ad opera del Tottenham e qualche battuta d’arresto non prevista in campionato. E ora per i tifosi è già tempo di giudizi, con un occhio rivolto anche alla prossima stagione. Tra mercato e nuovo stadio, il dibattito è già cominciato... Lorenzo Mossani

 Il personaggio

gol e panchine, l’anno di babacar Irene Delfino

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hi è Babacar? L’infallibile cecchino della prima parte di stagione o il “pistolero stanco” del girone di ritorno? Prima di rispondere a queste domande e fare un bilancio della stagione del senegalese, sono necessarie alcune premesse. La continuità è spesso una dote rara nel calcio, sia a livello individuale che collettivo. Non a caso la squadra più continua vince lo scudetto, un obiettivo a cui pochi club

possono ambire. Anche a livello individuale gli orizzonti non si allargano molto: i giocatori che hanno come dote la continuità per gran parte della loro carriera sono campioni assoluti, formidabili top player. Gli attaccanti che vivono in funzione del gol, poi, sono ancora più soggetti ad alti e bassi. E Babacar appartiene a questa numerosa categoria. Il punto più alto della stagione l’ha raggiunto il 1° novembre, quando è balzato agli onori delle cronache per il miglior rapporto fra gol e minuti giocati: uno ogni

69’, con quattro reti siglate in sei partite, di cui una partendo dalla panchina, sfruttando i nove minuti concessi da Sousa nel match contro la Roma. Statistiche che non hanno però convinto l’allenatore portoghese a concedergli più chance, anzi. Dopo l’assist fornito nella partita contro l’Empoli, Babacar ha passato le ultime quattro giornate del girone d’andata seduto in panchina. Perché Paulo ha costruito il gioco della sua Fiorentina su un attaccante mobile che fa salire la squadra, prende parte alle trian-

golazioni, diventa il primo difensore quando gli avversari fanno ripartire il gioco. In pratica vuole una prima punta che giochi per la squadra e non viceversa, quello che si chiama “attaccante moderno”. Quindi è probabile che anche con uno score inferiore di Kalinic, le gerarchie sarebbero rimaste le stesse. Nel girone di ritorno il senegalese si è messo in mostra per il gol contro l’Inter, poi l’infortunio ha fatto il resto. Le caratteristiche di Babacar lo rendono una prima punta “classica” e i cinque gol, tutti realizzati dentro l’area di rigore, ne sono il dato più evidente. Come il fatto che ormai la maggior parte degli allenatori pretende che anche la prima punta sia mobile. Qui o altrove – suggeriscono alcuni tra gli “addetti ai lavori” – Baba dovrà affinare alcuni aspetti e puntare a una maggiore continuità. Quella dei veri top player.

 Basket

viola, la salvezza passa dai playout Spareggi contro Moncalieri per completare l’impresa

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impresa è riuscita a metà: la Fiorentina Basket deve passare dai playout per conquistare la salvezza. La vittoria contro Crema e quella all’ultima giornata contro Varese non sono bastate a evitare un arrivo a tre con Desio e Alto Sebino, tutte a quota 22 al termine del campionato. La dura legge della classifica avulsa, però, non ha lasciato scampo: salvezza diretta per le due lombarde, con i viola che devono invece conquistarsela con gli spareggi. L’avversaria è la Pallacanestro Moncalieri, penultima classificata al termine della stagione regolare. Tutto quello che la squadra di coach Salieri ha fatto fino ad oggi, nel bene e nel male, non conta più. Inutile rimuginare sulla sconfitta dei primi di aprile a Mortara, il più grosso rimpianto della stagione, battuti dall’ultima in classifica che due settimane più tardi sarebbe matematicamente retrocessa. Con quei due punti in più, la Fiorentina oggi sarebbe in vacanza e la dirigenza a pianificare la prossima annata, sempre in serie B. Vale lo stesso se si guarda al bicchiere mezzo pieno. Guai a ritenersi favoriti solo perché i precedenti stagionali sono entrambi favorevoli alla Fiorentina, 66-71 all’andata e un più netto 81-68 al ritorno. Forti dei numeri a loro favore, i viola devono prepararsi a un nuovo mini-campionato che riparte dallo zero a zero. C’è il vantaggio – non di poco conto – di giocare con

il fattore campo favorevole: le prime due partite della serie al meglio delle tre vittorie si giocano al San Marcellino (Gara-1 domenica 1° maggio, gara-2 martedì 3 maggio) ed è lì che la Fiorentina deve ipotecare la salvezza. Poi la serie si sposterà nel torinese per gara3 di venerdì 6 maggio e l’eventuale gara-4 di domenica 8. Dovesse servire – ma nessuno se lo augura – l’eventuale gara-5, la “bella” si giocherebbe a Firenze mercoledì 11 maggio, termine ultimo di una stagione difficile e travagliata eppure, a suo modo, memorabile. Per questo, ora, manca soltanto di chiuderla in bellezza. Squadra imprevedibile per eccellenza, Moncalieri schiera il roster più giovane dell’intero torneo, in pratica una under 20 con quattro giocatori più esperti a tenere le redini. Tra questi, l’esterno Leone Gioria, reduce da una stagione da poco meno di 16 punti in media per partita, e il centro Francesco Conti, che aggiunge presenza al centro dell’area. Occhio anche al giovane Antonio Fabrizio Smorto, che ha già saputo far male alla Viola in stagione. Se finora l’impresa è riuscita a metà, restano dieci giorni al massimo per completarla. Cominciando, almeno per una volta, con il pronostico a favore. Andrea Tani

 La disciplina

calcio sì, ma camminando

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l minimo accenno di corsa, l’arbitro ferma il gioco e concede un calcio di punizione agli avversari. È il mondo del “calcio camminato” o walking football, un nuovo modo di interpretare quello che da molti è considerato il “gioco più bello del mondo” e che la Uisp ha lanciato anche a Firenze. Si cammina invece di correre per evitare traumi e stiramenti, ma si lascia spazio a giocate funamboliche e tocchi di classe. Possono partecipare sia gli uomini che le donne che abbiano compiuto cinquant’anni. Rispetto alle regole del calcio ce ne sono alcune studiate ad hoc per evitare infortuni e garantire pari opportunità anche a chi possiede difficoltà motorie: la palla, per esempio, non può superare l’altezza della vita e non si può intervenire con irruenza. Le gare sono da due tempi da venti minuti, il campo utilizzato è quello del calcio a 5 e si gioca sei contro sei, con il portiere. L’anteprima è andata in scena al Palavalenti di Firenze, con due squadre over 50: in campo per l’occasione anche Gianni Mura ed Eraldo Pecci, con Bruno Pizzul in veste di telecronista. Sim.Spa.

 Palla ovale

A scuola di rugby al galluzzo

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l Rooster Rugby Galluzzo Asd si prepara a chiudere il primo anno di attività, e il progettorugby sul territorio del Galluzzo si arricchisce di idee e proposte in vista della ripresa del prossimo settembre. “Questo per noi è stato l’anno zero, parlo anche a nome del presidente Alessio Masi – spiega Lorenzo Nardi, dirigente del Rooster Rugby Galluzzo – e siamo in continua crescita con quaranta tesserati. Per quest’anno abbiamo partecipato al campionato di serie C2 con la nostra prima squadra e abbiamo ragazzi per le categorie dall’Under 8 all’Under 12, con qualche Under 14, che hanno giocato nei vari concentramenti della Regione. L’anno prossimo partiremo ufficialmente con i progetti scuola in collaborazione con il Quartiere”. “Volevamo offrire una nuova attività sportiva ai bambini e ai ragazzi del Galluzzo – dichiara Letizia Perini, presidente della commissione sport e giovani del Quartiere 3 – sono orgogliosa e soddisfatta della nascita di questo progetto. Il Galluzzo vanta una storia a livello calcistico e pallavolistico molto importante (nel 2020 si festeggeranno i cent’anni dell’Audace Galluzzo, ndr), ma l’arrivo di nuove discipline non può che essere un ulteriore motivo di vanto per un paese che è sempre stato molto dedito allo sport in generale. Non a caso – aggiunge – una delle più grandi realtà di associazionismo all’interno del Galluzzo è proprio il Centro Sportivo di cui fa parte anche il Rooster Rugby Galluz-

zo, e al quale appartengono la maggior parte delle associazioni e società sportive che operano sul territorio”. Perini sottolinea l’importanza del ruolo dello sport nel periodo dello sviluppo: “Negli ultimi anni la percentuale dei ragazzi che in età adolescenziale abbandonano lo sport è sempre più elevata. I dati rivelano che solo la metà dei ragazzi a 14 anni pratica sport e la percentuale scende a un terzo al raggiungimento dei 18 anni. Le motivazioni sono molteplici, ma una è sicuramente l’insoddisfazione nel praticare uno sport per cui si è poco portati. Ecco perché diventa fondamentale offrire ai ragazzi la possibilità di scelta. Ed ecco perché – sottolinea – sono molto contenta di questa nuova realtà. Spero che possa servire ad ammortizzare questo fenomeno negativo, vorrei poter lavorare per il benessere dei ragazzi offrendo loro opportunità di miglioramento anche a livello sociale. Credo sia importante sapere che sul territorio ci sia un ulteriore luogo in cui si lavora per la crescita sana delle nuove generazioni, e la disciplina del rugby può essere un valido esempio. Nel rugby – conclude Perini – non ci si limita all’insegnamento della tecnica sul campo, ma si cerca di trasmettere un vero e proprio stile di vita fatto di sostegno verso i propri compagni di squadra, di rispetto per l’avversario e di resistenza nei momenti più duri”. Tiziana Alma Scalisi


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