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Periodico d’informazione locale. Anno X n. 24 del 2 maggio 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.
055 4289715
Maggio 2016
Anno X Ed. 24
Firenze Quartiere 4
Isolotto • Legnaia • Soffiano
Primo piano
✎ Editoriale
lavori e idee, il quartiere cambierà così
Tra gli spazi che rivivono (rinnovandosi) Matteo Francini
E
ra il 21 maggio dello scorso anno quando Firenze festeggiava il “ritorno” dell’orto botanico. Quel giorno, nel Giardino dei Semplici andava in scena una giornata speciale per presentare alla città la nuova veste dell’area, dopo la riorganizzazione seguita alla tempesta di vento e grandine che, nel settembre 2014, aveva lasciato pesantemente il segno (anche) su questo importante spazio fiorentino.
Da piazza dell’Isolotto ai cantieri “anti-buche”, molti interventi per riqualificare il territorio ☛ PAGINA 3
☛ SEGUE A PAGINA 15
due anni da sindaco, la firenze di nardella V. Buti - G. Carpini - M. Francini
U
na cena da scommettere con i fiorentini sul rispetto dei tempi per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, il futuro dell’ex tribunale di piazza San Firenze, di Sant’Orsola e piazza del Carmine. E ancora, l’idea della pedonalizzazione dell’area intorno al Franchi e la questione del nuovo stadio. A due anni dalla sua elezione, Il Reporter ha intervistato il sindaco di Firenze Dario Nardella per fare il punto su quello che è stato fatto e quello che resta da fare in città.
☛ ALL’INTERNO
fabbrica europa “invade” la città
Novità per parco di Villa Strozzi e “quadrilatero verde”, mentre l’Argingrosso fa festa.
☛ PAGINA 2
mercanti per un giorno, l’iniziativa si allarga Dal centro alle periferie, tutti pazzi in città per le “domeniche dello svuota-cantine”.
☛ SEGUE ALLE PAGINE 8-9
la cena? è in strada: tre borghi, tre feste ☛ PAGINA 16
luci accese sul verde, tra eventi e richieste
☛ PAGINA 11
i titoli di coda sul campionato
☛ PAGINA 4
☛ PAGINA 18
La famiglia italiana della frutta
2 | Maggio 2016
Quartiere 4
#Primo piano
Isolotto . Legnaia . Soffiano
L’area
eventi, manutenzioni e richieste: sul parco di villa strozzi si accendono le luci Focus
due giorni di festa per l’argingrosso
T
ra le aree verdi del quartiere, è una delle più estese ma anche una delle meno conosciute. Per valorizzare il parco dell’Argingrosso (entrata “principale” all’altezza di via Santa Maria a Cintoia), il Q4 organizza sabato 21 e domenica 22 maggio, dalla mattina alla sera, “Argingrosso in festa”, una due giorni di laboratori, iniziative e sport all’aria aperta in cui saranno coinvolte le realtà presenti nel parco, dal golf all’Accademia cinofila fiorentina, dal centro equestre fino agli orti sociali. E, per l’occasione, torneranno nel giardino i giochi riparati. Info su q4.comune.fi.it. G.C.
Gianni Carpini
U
na “seconda vita” per il parco di Villa Strozzi. A metà della prossima estate si riaccenderanno le luci nel teatro all’aperto della Limonaia di Villa Strozzi, che tornerà così a ospitare eventi e spettacoli, mentre tra il 2016 e il 2017 sono previsti lavori di manutenzione straordinaria nel parco: 140mila euro per la messa in sicurezza dei vialetti, dei muri a secco e delle staccionate, oltre a interventi sulle strutture storiche. Intanto un gruppo di dieci famiglie della zona, riunite nel comitato per il Boschetto-Villa Strozzi, ha fatto squadra per chiedere l’arrivo di nuovi giochi per bambini nel polmone verde di Legnaia e Monticelli: nove ettari e mezzo di prati, alberi e vialetti che si sviluppano sulla collinetta affacciata verso le campagne di Bellosguardo. Fatti due conti, il “Boschetto” – come lo chiamano da queste parti – è grande due volte il giardino di Boboli. Nato nel Cinquecento come possedimento della famiglia Strozzi, oggi il parco pubblico è frequentato da centinaia di persone: anziani, ragazzi, famiglie e tanti bambini. “Vogliamo fare piccoli passi per migliorare questa area verde: il primo, quello che ci sta più a cuore, è ottenere nuove attrezzature ludiche. Sarebbe
già una grande conquista”, spiega Marco Di Bari, che fa parte del comitato dei cittadini per il Boschetto-Villa Strozzi. “Abbiamo chiesto al Quartiere giochi che consentano il movimento e lo sviluppo psicofisico dei più piccoli – prosegue – al momento sono presenti solo alcune strutture in legno che non sono adatte a questo tipo di attività”. Sviluppi potrebbero arrivare dai soldi stanziati a livello cittadino per le aree ludiche (vedi anche articolo alla pagina a fianco). Nel frattempo, in cima alla collinetta, il parco torna ad animarsi di iniziative. Questo mese offrirà un primo assaggio dei prossimi eventi estivi alla Limonaia di Villa Strozzi, che ospiterà dal 21 al 28 maggio anche i concerti organizzati dal centro di ricerca e produzione musicale Tempo Reale. In seguito, a partire da giugno, la programmazione curata dall’associazione Progetto 21 entrerà nel vivo con teatro, musica jazz e rock e rassegne di cinema. E ci sarà anche una novità: tornerà agibile il teatro all’aperto realizzato nel 1998 sul “tetto” della Limoiaia seguendo un’idea di Giovanni Michelucci. Nei prossimi mesi sono previsti lavori per la messa a norma dell’impianto elettrico, che consentiranno una nuova stagione di spettacoli sotto le stelle.
Novità in vista (e alcune richieste da parte dei cittadini) per il parco di Villa Strozzi
Il teatro all’aperto della Limonaia torna a ospitare iniziative, mentre le famiglie vorrebbero più giochi
“Quadrilatero verde”
il giardino prende forma
A
ltalene, scivolo, vialetti e un’area cani in un nuovo parco pubblico da settemila metri quadrati. Addio ai pannelli di legno che circondavano il cantiere, prende forma il giardino tra via Torcicoda, via Signorini, via Viani e viale dei Platani. In poche parole il “quadrilatero verde”, come viene chiamato all’Isolotto. I lavori sono alle battute finali: sotto un parcheggio privato da 180 posti, sopra nasce un giardino recintato, aperto al mattino e chiuso alla sera, che sarà ceduto al Comune. Il progetto verde è stato modificato seguendo i suggerimenti arrivati dal Quartiere 4: l’area cani è stata spostata nella zona alberata, più lontana dalle abitazioni, ed è stato realizzato un vialetto in corrispondenza di viale dei Pini per proseguire l’asse pedonale che proviene dall’Isolotto “vecchio”. Quanto ai tempi di inaugurazione e apertura al pubblico, l’obiettivo è evitare il rischio di lungaggini burocratiche legate alla cessione dell’area a Palazzo Vecchio e al collaudo. “Stiamo sollecitando gli uffici del Comune perché tutto avvenga in tempi brevi”, dice Renzo Pampaloni, presidente della Commissione assetto del territorio del Q4. G.C.
Quartiere 4
#Primo piano
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Maggio 2016 | 3
I cantieri
L’idea
dalle buche alle piazze, lavori in vista nel quartiere
piscina, san bartolo a cintoia ci riprova
P
iscina, nuovo capitolo. La creazione del parco sportivo di San Bartolo a Cintoia, nel pratone tra via del Cavallaccio e via del Perugino, è stata inserita nel piano triennale degli investimenti. La questione sarà affrontata tra il 2017 e il 2018, fondi permettendo. Il Comune stanzierà seicentomila euro la creazione di un’ampia area verde intorno alle strutture sportive, mentre il finanziamento della piscina pubblica è legato al bando nazionale dell’Inail per opere di utilità sociale. La palestra sarà la sola struttura da costruire grazie ai privati con un project financing. Non ci sarà invece l’area commerciale da 2.500 metri quadri prevista in passato.
Molti interventi per la riqualificazione del territorio Gianni Carpini
D
a piazza dell’Isolotto, che entro l’anno avrà il suo progetto esecutivo, fino al parco pubblico di Ugnano da rimettere a nuovo. Nei prossimi mesi le novità toccheranno a macchia di leopardo varie zone del quartiere. L’elenco è lungo: cantieri “tappa-buche” sulle strade, in via Canova come su via Pisana per fare due esempi, attività per sistemare le “griglie” delle fogne, interventi in una decina di scuole. È il “libro dei numeri” di Palazzo Vecchio a tracciare le priorità: il bilancio di previsione del Comune – nel quale sono state incluse anche alcune osservazioni dei Quartieri – mette nero su bianco le risorse che saranno investite da questa parte dell’Arno. “Davanti a noi ci sono mesi impegnativi, sono previsti molti interventi rilevanti per la riqualificazione del territorio, ne monitoreremo attentamente l’attuazione”, annuncia il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni. In primis vengono fissati i
tempi per la rinascita di piazza dell’Isolotto. Entro dicembre il masterplan uscito dal concorso internazionale e dal percorso di partecipazione sarà tradotto in un piano di lavoro concreto per gli operai e saranno avviate le procedure di appalto. Se non ci saranno intoppi, i cantieri potrebbero scattare già l’anno prossimo, per ridisegnare piazza dell’Isolotto con una nuova tettoia, un’area giochi e più spazio per pedoni e biciclette grazie a un lastricato continuo dalla chiesa al lungarno, per un milione e mezzo di euro di investimento. “Siamo riusciti a incrementare del cinquanta per cento le risorse da stanziare per la riqualificazione”, spiega Dormentoni. Per piazza Pier Vettori, la bozza del progetto di restyling – che prende spunto dalle idee dei cittadini raccolte durante l’ultimo percorso di partecipazione – sarà pronta entro quest’anno, per dare il via ai cantieri tra il 2017 e il 2018. Sul fronte delle scuole, l’intervento più importante è alla
Fissati i tempi per la rinascita di piazza dell’Isolotto: previsti nel quartiere molti interventi rilevanti
Piero della Francesca, a Ponte a Greve, dove arriveranno le attrezzature per l’auditorium. Per il verde, le priorità riguardano invece la riqualificazione del giardino pubblico di Ugnano, dove nascerà un campo da street football e street basket, e gli interventi nei parchi di Villa Vogel e Villa Strozzi. Anche le altalene e gli scivoli di numerosi giardini saranno sottoposti a un “lifting”. “Come chiesto dai cinque Quartieri, l’investimento per le aree ludiche è aumentato – conclude il presidente del Q4 – in tutta la città sono previsti due interventi da trecentomila euro l’uno. Contiamo di fare un buon lavoro tra il 2016 e il 2017 per ripristinare i giochi e gli arredi nelle nostre aree verdi, un patrimonio fondamentale per i cittadini del quartiere”.
Montagnola
Nuovi marciapiedi. E una pedonalizzazione?
È
la volta buona. Quest’estate, se non ci saranno altri ostacoli sul fronte del bilancio, potranno scattare i lavori per mettere a nuovo i marciapiedi della Montagnola. Per arrivare alle scuole – viene spiegato – genitori e alunni che percorrono via Giovanni da Montorsoli sono costretti a camminare in strada, “dribblando” buche e auto in sosta selvaggia. Il progetto prevede un marciapiede più grande sulla rampa di accesso, dove saranno delineati anche i posti per la sosta, mentre sulla collina-giardino i percorsi pedonali saranno rifatti e arriveranno barriere per scoraggiare i “furbetti del posteggio”. E intanto il comitato “Genitori in movimento” ha lanciato l’idea di una Montagnola “solo a piedi”, organizzando iniziative e un’assemblea. “La pedonalizzazione, anche a fasce orarie, è un’ipotesi molto complicata da concretizzare, ma ci confronteremo con tutte le parti per ascoltare le loro ragioni. Ora pensiamo alla messa in sicurezza”, afferma il presidente del Q4 Dormentoni. La proposta vede su fronti opposti gruppi di genitori, chi lavora nella zona e chi frequenta le palestre della Montagnola.
Previsto un marciapiede più grande sulla rampa di accesso
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Quartiere 4
#Luoghi & persone
4 | Maggio 2016
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Via Pisana
Società Astronomica Fiorentina
Tre rioni, tre cene in strada un mese a caccia Una festa lunga un “miglio” di stelle e pianeti Comincia San Quirico, poi sarà la volta di Ponte a Greve e Legnaia Gianni Carpini
C
ene in strada e bimbi che giocano nella via, proprio come succedeva un tempo. Le auto, per un paio di giorni, saranno bandite. Tre borghi storici tornano a conquistare i loro spazi e a far squadra sono i “nemici” di ieri. È il “miglio” delle feste rionali: dal ponte sulla Greve fino a via Frà Diamante, via Pisana tornerà a vivere con un tris di rioni che, a turno, organizzeranno eventi in strada. In principio sarà “San Quirico in festa” il 28 e 29 maggio, seconda tappa l’11 e
12 giugno con la “Festa del Ponte”, infine a settembre toccherà a Legnaia. Tre borghi gemelli: i nuclei originari gravitavano intorno alla chiesa da una parte e alla casa del popolo dall’altra. Oggi le liti in stile Don Camillo e Peppone sono però finite in soffitta: parrocchie e circoli sono alleati. “Abbiamo rotto gli indugi”, dice sorridendo Paolo Fancelli, alla guida del circolo Arci di Legnaia, che per la festa collabora con il circolo di Sant’Angelo a Legnaia. Gli fa eco Augusta Larosa, presidente del comitato
Un momento di una precedente edizione della “Festa del Ponte”
VISITE SPECIALISTICHE RIABILITAZIONE GINNASTICA MEDICA
del Ponte, che unisce chiesa e casa del popolo di Ponte a Greve: “Solo lavorando insieme possiamo riuscire a dar vita al rione”. “Per la festa collaboriamo con il circolo Mcl Dario Del Bene”, spiega Alessandro Giachi, presidente dell’Sms di San Quirico. Qui il primo assaggio si avrà venerdì 27 maggio, con musica e apericena. Poi, per due giorni, via Pisana – da via di San Quirico a via del Ronco Corto – sarà chiusa al traffico. Sabato 28 ospiterà bancarelle, giocolieri, sbandieratori, dimostrazioni di hockey in carrozzina, judo e spada giapponese. L’appuntamento clou è la sera con la cena in strada, che l’anno scorso richiamò quattrocento persone. Domenica mattina esposizione di moto d’epoca e la rievocazione delle corsa motociclistica che, nel 1905, fece tappa a San Quirico. Il ricavato della festa andrà al progetto “Adotta il giardino”, con cui le associazioni della zona stanno racimolando fondi per ampliare l’area ludica di via del Caravaggio. Il “verde” è al centro anche della Festa del Ponte, che quest’anno sbarca nel “giardino ritrovato”. Il piccolo parco tra via Pisana e via Baccio da Montelupo, riqualificato di recente, sarà intitolato ufficialmente durante la festa. Nel pomeriggio di sabato 11 giugno davanti al giardino si svolgerà poi un mercatino dove scambiare o comprare con un’offerta oggetti e creazioni di artigianato. Tra le tante iniziative in programma, laboratori per bambini, concerti e la cena in via Pisana domenica 12 giugno. Concluderà questo “miglio” di feste rionali Legnaia, dove è in cantiere per l’inizio di settembre un evento con cena in strada, giochi per bambini e mercatino.
Valentina Veneziano
S
ono tanti e variegati gli eventi in programma per il mese di maggio della Società Astronomica Fiorentina (Saf), associazione culturale nata nel 1988, riconosciuta come Onlus, sede territoriale dell’Unione Astrofili Italiani e socia fondatrice del Caat (Coordinamento delle Associazioni Astrofile della Toscana). Con base presso l’istituto di istruzione superiore Enriques Agnoletti in via Ragionieri a Sesto Fiorentino, la Saf organizza eventi e varie attività anche nel quartiere 4, al punto di lettura “Luciano Gori” in via degli Abeti e alla BiblioteCaNova di via Chiusi. Un planetario, disponibile su prenotazione per una serata dopo le 21.15, tour museali e in siti archeoastronomici, una biblioteca, conferenze e corsi di divulgazione scientifica e astronomica e l’osservazione del cielo sono le possibilità offerte dalla Società per migliorare, comprendere e conoscere una materia in grado di incuriosire e stupire sempre tutti. Tornando agli eventi, il primo in programma questo mese è il 3 maggio, con la presentazione presso la sede del libro “Siamo fatti di stelle” di Margherita Hack e Marco Morelli. Un incontro tra due scienziati, tra chi ha vissuto rivolto verso le stelle e chi ha studiato la storia della Terra, un confronto tra le scienze che hanno scoperto il baratro del tempo e l’infinità dello spazio, un dialogo filosofico serrato tra due generazioni cresciute in mondi diversi. L’11 maggio la biblioteca sarà aperta al pubblico (con replica il 18) con la possibilità di visionare la videoteca, ed è in programma anche, nello stesso giorno, una serata osservativa astronomica, mentre il 24 verrà presentato “I fori gnomonici di Egnazio Danti in Santa Maria Novella” di Simone Bartolini. E ancora, il 19 maggio, al punto lettura Luciano Gori, “Le Protostelle”, mentre il 26 la BiblioteCaNova si trasformerà in un vero e proprio osservatorio per tutti i curiosi e gli appassionati del cielo, per un momento dedicato all’osservazione della volta celeste con particolare riferimento all’orientamento e all’individuazione delle principali costellazioni e dei pianeti. In caso di maltempo, la serata si svolgerà al quarto piano, sempre all’interno della BiblioteCaNova. Chi desidera partecipare può consultare il sito www.astrosaf.it o scrivere una e-mail all’indirizzo astrosaf@astrosaf.it.
FISIOTERAPIA TERAPIE MANUALI TERAPIE FISICHE STRUMENTALI RIATLETIZZAZIONE
fisionova
Diversi gli eventi in programma a maggio per la Società Astronomica Fiorentina
via giovanni del pian dei carpini 24 • firenze t. 055 9335641• fisionova.org •info@fisionova.org
Passaggio a Sud-Ovest A cura del Quartiere 4
Sede del Quartiere 4
Villa Vogel, via delle Torri 23 tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123 e-mail: quartiere4@comune.fi.it web: http://q4.comune.fi.it
LiberaMente
Lamìbici
UN PROGETTO PER CONTRASTARE FURTI E RICETTAZIONI DI BICICLETTE
LA FESTA DEL VOLONTARIATO IN BIBLIOTECA Lo scorso 9 aprile a BiblioteCa Nova è stato il giorno di LiberaMente in Festa, un viaggio nel mondo del Volontariato in Biblioteca con animazioni, letture, musica, libri, mostre, cibo, e molto altro. Protagonista il gruppo di appassionati lettori che autogestiscono in biblioteca una serie di eventi e di spazi, garantendo la possibilità di estendere la fruizione e l’accessibilità del servizio. “La valorizzazione del volontariato in biblioteca -sottolinea il presidente del Q.4, Mirko Dormentoni- corrisponde profondamente all’identità e alla storia del nostro territorio, perchè mette al centro l’idea di una cultura diffusa, plurale, vissuta attivamente e responsabilmente da ciascuno di noi, a prescindere dall’età, dalla posizione sociale e dal livello di
istruzione. Gli spazi di autogestione in biblioteca rappresentano spazi di ricerca e di libertà, luoghi dove accrescere il senso critico e la consapevolezza. A maggior ragione oggi, quando la complessità dei problemi che ci troviamo davanti ci mostra con chiarezza quanto siano decisivi l’apporto e la partecipazione della cittadinanza attiva”. Ilaria Gasparotto, presidente dell’Associazione Liberamente Pollicino, presenta così l’iniziativa: “Nell’era digitale della società liquida, ci sono tante persone che con cuore, animo e passione, dedicano la risorsa più importante, il Tempo, e i loro talenti al servizio di un posto prezioso come la Biblioteca. Tra pagine, libri, parole, idee, fiabe e racconti sono partiti progetti e gruppi che si sono consolidati
nel tempo. Un piccolo presidio a difesa di un posto pubblico che offre l’esempio tangibile dell’accoglienza, dell’integrazione, della diffusione del sapere in tutte le sue forme. Opera in silenzio, alacremente, divertendosi, quotidianamente, con poco, tanta buona volontà e impegno all’insegna della conservazione e del recupero e non dello spreco. Da via degli Abeti a via Chiusi nello spirito e nell’identità del magico quartiere dell’Isolotto”.
BiblioteCaNova Isolotto via Chiusi 4/3 Tel. 055.710834 bibliotecanovaisolotto@comune.fi.it www.biblioteche.comune.fi.it
Terza età attiva
LABORATORI ANZIANI IN MOSTRA Ogni anno a primavera le persone che hanno partecipato ai Laboratori Anziani Q.4 mettono a frutto il loro lavoro offrendolo alla cittadinanza sotto forma di mostre, spettacoli, saggi. Un messaggio esplicito ad accogliere questa parte della vita come un viaggio verso possibilità inesplorate, capaci di infondere nuovi
colori e sapori alla nostra esistenza. 25 maggio, ore 16, Teatro La Fiaba, via delle Mimose 14, performance dei partecipanti ai laboratori di Danza Terapia, Educazione Motoria, Movimento Terapia, Canto Danza, Teatro. 16-23 giugno, Limonaia e Chiostro di Villa Vogel, Mostra dei lavori eseguiti nei
laboratori di: Pittura acquerello ad olio, Decorazione creativa, Bricolage tessile (inaugurazione 16 giugno, ore 16,30). Orario: ore 16-19.30.
i
Commissione Sicurezza Sociale Q.4, via delle Torri 23, tel.055.2767118
Quartiere 4 in fiore
UN CONCORSO PER BALCONI FIORITI
Quartiere 4 in fiore. Questo il nome del concorso per la terrazza e il balcone fioriti più belli, promosso da Angeli del Bello, gruppo ambiente trekking Le Torri, centro anziani di Ponte a Greve e Cooperativa Agricola di Legnaia in collaborazione con assessorato
all’ambiente e Consiglio di Quartiere 4. Per attrezzarsi al meglio sarà possibile, fino al 30 giugno, usufruire di corsi gratuiti (info presso Cooperativa Agricola di Legnaia, in via Baccio da Montelupo) per imparare a coltivare le piante del bancone (sconto del 15% sulle piante acquistate). All’iniziativa, riservata ai residenti del Quartiere 4, si può partecipare come singoli o come gruppi condominiali. All’evento è abbinato un “Concorso Fotografico” suddiviso in due
sezioni: “Fatti un selfie sul tuo balcone” (autoritratti in compagnia dei propri fiori) e “Terrazze in fiore” (foto di balconi fioriti visti da qualsiasi angolazione). Le foto, corredate di data e luogo dello scatto e stampate in formato minimo 20X30 centimetri, dovranno essere recapitate o inviate entro il 30 settembre alla sede del Quartiere 4 (via delle Torri 23, 50142 Firenze) e faranno parte di una mostra itinerante che si svolgerà nel mese di ottobre.
Pubblica Assistenza e Misericordia
NUOVI PUNTI SUL TERRITORIO PER CUP E SERVIZI SANITARI DI BASE Si amplia la possibilità di accesso ai servizi sanitari di base per i cittadini del Q.4, con particolare riferimento al Centro Unificato di Prenotazione (CUP) per fissare visite specialistiche e prestazioni radiologiche e diagnostiche. Da ora in poi infatti, oltre al presidio Santa Rosa (dal lunedì al venerdì, ore 8-12.30; il mercoledì anche dalle 14.30 alle 17.30) e al presidio Canova in via Chiusi (martedì e giovedì, ore 8-12), alcuni importanti servizi (cambio del medico di famiglia e/o del pediatra, attivazione della carta sanitaria elettronica, prenotazioni delle visite e disdette) potranno essere effettuati anche presso la Fondazione Pubbliche Assistenze via S. Bartolo a Cintoia (dal lunedì al venerdì, ore 10-13 e 14-18) e presso gli ambulatori della Misericordia in via del Sansovino 176 (dal lunedì al venerdì, ore 13-17). “Con questo ampliamento di sedi e di orari -commenta il presidente del Q.4 Mirko Dormentoni- il servizio sanitario copre il territorio in forma diffusa e omogenea. I cittadini più anziani avranno luoghi più facilmente raggiungibili mentre quelli che lavorano potranno disporre di orari di accesso più comodi e maggiormente compatibili con la loro attività professionale”.
Il fenomeno dei furti è una delle cause che spingono molti cittadini ad abbandonare la bicicletta. Per ovviare a questo è stato varato il progetto “Lamìbici” che si inserisce a pieno titolo nell’azione avviata dall’Amministrazione comunale per promuovere l’uso della bicicletta. In questo senso l’etichettatura delle biciclette è uno strumento utile per rendere i mezzi riconoscibili e incentivare il cittadino a presentare denuncia in caso di furto scoraggiando così ladri e ricettatori. In questo contesto si inserisce l’intesa tra Comune e rivenditori con cui questi ultimi si impegnano ad adottare alcune iniziative virtuose, come la compilazione del “certificato di vendita” con l’obiettivo di ridurre il commercio di bici di dubbia provenienza. In cambio l’Amministrazione fornisce loro una vetrofania e una locandina da esporre nel negozio a dimostrazione dell’adesione al progetto. L’accordo siglato impegna il Comune a mettere a disposizione dei cittadini un servizio di raccolta delle segnalazioni di mancato rinvenimento del mezzo, con l’obiettivo di studiare il fenomeno, anche attraverso una mappatura delle zone più a rischio. Sarà istituita una apposita squadra di vigili incaricati di indagare sul mercato delle bici rubate su internet e social network in modo da poter poi attivare interventi mirati sul territorio. Da parte loro gli esercenti si impegnano, in caso di compravendita di biciclette usate, ad archiviare il nominativo e il documento del venditore, a verificare tramite il Registro Italiano Bici che il numero di telaio non risulti tra quelli rubati, a rilasciare all’acquirente il certificato di vendita della bicicletta con descrizione e numero di riferimento del negoziante. Previsti impegni anche nei confronti del cliente, tra cui la
consegna del numero di telaio della bicicletta venduta (importante fare una foto al mezzo) e l’informazione sui sistemi di targatura esistenti. L’Ufficio Città Sicura ha predisposto una brochure informativa e con la Polizia Municipale effettuerà alcune distribuzioni mirate nelle zone più frequentate dagli utenti delle due ruote (stazioni ferroviarie, scuole e poli universitari). Insieme alla guida per l’acquisto sicuro sarà applicata una “fascetta” riportante il logo del progetto “Lamìbici” alle biciclette in sosta nelle rastrelliere. Nella fascetta sono riportate anche alcune informazioni sulle responsabilità connesse all’ acquisto di una bici rubata e l’indirizzo web del sito informativo Inoltre a breve saranno promosse iniziative per la promozione della targatura delle bici con Easy Tag, l’adesivo indelebile da attaccare alla bicicletta che, collegato al Registro italiano Bici, associa al proprietario il numero progressivo della “targa”, il numero di telaio e i dati identificativi del mezzo. Nel Q.4 l’iniziativa è stata attivata con successo (oltre 200 bici targate) nell’ambito della Festa dello Sport.
www.poliziamunicipale.comune.fi/ competenze/sicurezza.htlm
Il momento della manutenzione
CONTROLLI DELLE CALDAIE La stagione del riscaldamento domestico è conclusa e c’è ora a disposizione delle famiglie fiorentine (presso i Quartieri, gli Urp e le biblioteche) un opuscolo informativo con le principali indicazioni relative alle nuove disposizioni per il controllo degli impianti termici. Gli adempimenti necessari per aderire alla nuova campagna di autocertificazione del proprio impianto termico sono i seguenti: 1. chiamare una ditta di manutenzione, la quale provvederà ad effettuare il controllo periodico di efficienza energetica del vostro impianto termico; 2. una volta accertata l’efficienza dell’impianto rispetto a quanto definito dalle norme di
legge, la ditta redige il rapporto di controllo di efficienza energetica (RCEE), corredato da bollino prepagato o dalla ricevuta del pagamento effettuato, che attesterà il versamento a titolo di contributo delle autocertificazioni; 3. la consegna del Rapporto di controllo di efficienza energetica dovrà avvenire, esclusivamente a cura del manutentore, non oltre 30 giorni dalla compilazione del rapporto, presso la sede operativa della Multiservice s.p.a., in via Andrea da Pontedera n.61/63; 4. la scadenza per l’effettuazione dell’autocertificazione varia in base all’ultima prova fumi redatta dal manutentore e segue la periodicità indicata dal DPGR 25/R.
Al Teatro La Fiaba
GIOVANI ATTORI E DON MILANI Don Milani e l’Isolotto, un’affinità che ha profonde radici e che tuttora produce frutti, come dimostra l’esperienza di un gruppo di giovanissimi teatranti che hanno allestito uno spettacolo dedicato a Don Lorenzo e ai suoi ragazzi. “I Care” (ho a cuore, me ne prendo cura ), il motto della scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani, è al centro del musical messo in scena ad aprile nella sala polivalente Fiaba, via delle Mimose 12 dalla Compagnia teatrale “Fiaba Junior” composta da alcuni ragazzi intraprendenti (il più giovane 12 anni, la più “anziana” 20). Lo spettacolo è stato anche proposto alle scuole del Quartiere 4 la mattina del 15 aprile.
6 | Maggio 2016
#Il quartiere in pillole
I mercatini
Quartiere 4
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Lupi di Toscana
tutti in piazza per “svuotare” la cantina
Fino al 13 maggio le domande per partecipare all’iniziativa, che si terrà domenica 29 tra Isolotto e Pier Vettori partito il percorso partecipativo S
ono state più di duecento le persone che, lo scorso 2 aprile, hanno partecipato al primo evento del percorso partecipativo sul futuro dell’ex caserma dei Lupi di Toscana. All’incontro, che si è svolto all’hotel Hilton di via del Cavallaccio, erano presenti, tra gli altri, l’assessore all’Urbanistica Lorenzo Perra, l’assessore al Patrimonio Federico Gianassi, il vicesindaco di Scandicci Andrea Giorgi e il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni. I lavori della mattinata si sono svolti in due fasi: la prima con la presentazione del percorso di partecipazione e l’illustrazione delle caratteristiche urbanistiche dell’area, la seconda con gli interventi dei cittadini, tra i quali anche i proprietari di alcuni terreni compresi nell’area di trasformazione. I partecipanti erano suddivisi in cinque tavoli, con il ruolo di “facilitatore” svolto dalle ricercatrici di Sociolab. “Un inizio molto soddisfacente e promettente vista la grande partecipazione. Sono emerse molte idee interessanti e alcuni punti su cui lavorare”, ha commentato l’assessore Perra. Le tappe successive già fissate prevedono per l’8 maggio il trekking urbano alla scoperta della caserma e dei suoi spazi, mentre il 28 maggio, al Nuovo Auditorium Rogers di Scandicci, il workshop con tecnici, esperti e amministratori per individuare insieme le linee programmatiche della progettazione urbanistica. L’intervento riguarda i trentatremila metri quadrati dell’area della caserma, cui si aggiungono altri ventimila metri quadrati di aree circostanti e altrettanti nel comune di Scandicci. La prima fase riguarda l’avvio del percorso partecipativo finanziato dalla Regione Toscana, dopodiché si procederà con il concorso per la progettazione planivolumetrica. Il bando – viene spiegato – resterà aperto per quattro-cinque mesi e porterà alla selezione finale di un vincitore, al quale sarà chiesto di sottoporre al Comune il piano di recupero. In questa fase sarà avviata la variante urbanistica, la cui adozione è prevista nel novembre 2016, con approvazione nella primavera del 2017. Conclusa la fase progettuale, sarà pubblicato il bando per costruzione e gestione.
Il programma
non solo libri in biblioteca U
Carolina Natoli
C
hiude il 13 maggio la raccolta di domande per partecipare a “Svuota la cantina”, in programma il 29 maggio, primo appuntamento nel Q4 in cui i privati cittadini avranno la possibilità di disfarsi di tutti quegli oggetti che occupano spazio in cantina o soffitta, vendendoli o barattandoli. Dalle 9 alle 18 di domenica 29, in piazza dell’Isolotto e piazza Pier Vettori saranno allestiti ottanta spazi a disposizione dei “commercianti per un giorno”, che saranno assegnati gratuitamente (informazioni e modulistica per le domande sul sito q4.comune. fi.it). L’elenco degli ammessi verrà poi pubblicato sempre sul sito istituzionale del Quartiere 4. Non sono ammessi al bando – viene spiegato – esercizi pubblici o persone giuridiche. Il quartiere verrà idealmen-
te diviso in due parti dall’asse viario composto da lungarno del Pignone, via del Sansovino, viale Talenti e viale Etruria: i cittadini delle zone che si trovano a nord che parteciperanno all’iniziativa come venditori per un giorno saranno collocati in piazza dell’Isolotto, mentre chi proviene dalle zone a sud troverà posto in piazza Pier Vettori. “Siamo molto soddisfatti delle tantissime adesioni che abbiamo ricevuto dal lancio del bando ad oggi, così tante da poter pensare di replicare l’iniziativa – ha commentato il presidente del Q4 Mirko Dormentoni – sarà una bella giornata non solo finalizzata al concetto del riuso e del non spreco, ma anche della socialità, che permetterà ai partecipanti di liberarsi delle vecchie cose conservate in cantina e soffitta e fare un po’ di economia”.
Uno dei mercatini dei cittadini che si sono già svolti a Firenze
Nelle due aree saranno allestiti ottanta spazi a disposizione dei “mercanti per un giorno” Web
q4.comune.fi.it
n maggio di eventi e iniziative tra i libri. Non mancano, anche questo mese, gli appuntamenti in programma alla BiblioteCaNova. Sabato 14 maggio, ad esempio, si rinnova l’appuntamento annuale per ricordare l’anniversario del “Rogo dei libri” del 1933, con attività suddivise fra spazi all’aperto e biblioteca. O ancora, nell’ambito della quinta edizione della Bob Dylan’ s Week (17-24 maggio), previsto un incontro di lettura creativa dei testi di Bob Dylan con accompagnamento musicale. L’appuntamento, a cura di Acquaraggia, si terrà il 18 maggio alle 17, mentre dal 17 al 24 maggio è prevista l’esposizione del “totem delle parole”, testi e bibliografia di Bob Dylan. L’11 e il 25 maggio (ore 15) torna poi il BiblioKnitCaffè, occasione di incontro per amanti di maglia e uncinetto, un modo per ritrovarsi e scambiarsi opinioni (per info: biblioknitcaffe@gmail.com). Si rinnovano anche gli appuntamenti con le “Conversazioni musicali”, incontri di approfondimento delle opere in cartellone del Maggio Musicale a cura dell’associazione Amici del Maggio (17 maggio, ore 17, “Albert Herring” di Benjamin Britten) e con “AgriKulturae - Il mercato contadino in biblioteca”, con animazioni, cultura e dibattiti fra produzioni di filiera corta ed economia solidale, con vendita di pane, pasta, olio, vino, verdure, conserve, miele, marmellate e formaggi della nostra terra e prodotti ecologici per la casa e per il corpo (14 maggio, ore 9). E ancora, il 13 maggio, alle 15.30, spazio al “Libero Caffè Alzheimer”, occasione di incontro per le persone malate di Alzheimer e i loro familiari. Il 25 maggio (ore 17) omaggio all’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, con letture, filmati e musiche a cura dei Nonni Leggendari, mentre il giorno successivo, alle 21, tutti “Alla scoperta del cielo”, con le serate dedicate all’osservazione della volta celeste a cura della Società Astronomica Fiorentina. Per il programma completo delle iniziative è possibile contattare la BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel. 055.710834, mail bibliotecanovaisolotto@comune.fi.it.
Football americano
un nuovo volto per lo stadio N
uovo volto per il campo di via del Perugino in cui si allenano e giocano i Guelfi Firenze di football americano, grazie a copertura della tribuna centrale, rifacimento del manto con erba sintetica di ultima generazione, area bambini, area ristorazione e nuova palestra. “Il movimento del football americano è sempre più in crescita nella nostra città. Quest’anno i Guelfi – ha spiegato l’assessore allo sport Andrea Vannucci – fanno il debutto nella massima serie. C’è poi l’investimento sull’impianto di via del Perugino, che ha profondamente modificato e valorizzato un bene dell’amministrazione comunale. Come assessorato allo sport – ha aggiunto – siamo molto contenti del connubio pubblico-privato che si è creato per la realizzazione di un impianto, a San Bartolo a Cintoia, di ultimissima generazione aperto alla cittadinanza”. Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni: “Questi ultimi investimenti riqualificano tutta la zona. Siamo contenti che un gruppo affiatato di persone stia portando avanti, con grande impegno, un progetto per lo sport a Firenze”.
Quartiere 4
#Zoom
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Maggio 2016 | 7
Il progetto
Focus
e al circolo il ristorante è “sociale” Tre pranzi “speciali” per offrire un aiuto alle persone, riducendo gli sprechi alimentari Carolina Natoli
Pranzi “speciali” al circolo Pampaloni dell’Isolotto, con il progetto pilota “Ristorante Sociale”
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chiacciata calda e patatine, gnocchi al ragù di verdure, piatto fantasia, polpette, pizza, insalata e mele al forno. È stato questo il menù del primo dei tre pranzi “speciali” preparato dai cuochi del circolo Arci Pampaloni, che si è svolto a marzo. L’appuntamento fa parte del progetto pilota “Ristorante Sociale”, iniziativa promossa e realizzata dal circolo Pampaloni dell’Isolotto e dal Comitato di Arci Firenze con l’associazione Senza Spreco, in collaborazione con il Q4 e le associazioni del territorio. La mission del progetto è quella di unire consumo consapevole, riduzione degli sprechi alimentari e solidarietà sociale, offrendo un aiuto concreto alle persone bisognose utilizzando cibi ancora commestibili ma scartati dal mercato tradizionale. “Siamo molto felici e soddisfatti di questa iniziativa che unisce socialità, convivialità e aggregazione dei soggetti più svantaggiati con un discorso di
educazione e lotta allo spreco alimentare sfruttando le eccedenze messe a disposizione dai commercianti della zona – commenta Corinna Pugi, presidente della commissione Servizi Sociali del Q4 – il Quartiere è da sempre molto attivo su questa tematica anche grazie alla rete di solidarietà che unisce tutte le realtà che si occupano di aiuto alimentare:
vorremmo creare una progettualità continuativa aumentando le iniziative”. Il prossimo appuntamento è previsto l’11 giugno, mentre la terza data è in via di definizione: ogni volta il circolo ospiterà un massimo di 120 persone individuate dal Q4 e assistite da alcune realtà come Caritas o l’associazione Vincenziana San Bartolo. Le materie prime utiliz-
zate per preparare i piatti sono donate da aziende della zona, oltre a forni e macellerie dell’Isolotto. “Il pane era così tanto – racconta la presidente del circolo Annalisa Maggi – che ognuno è andato a casa con un sacchetto per la sera. Il lavoro della cucina è stato tanto, con due squadre di volontari che il venerdì sera alla chiusura sono andati a ritirare
pane e carne da fornai e macellai della zona. Io stessa me ne sono occupata e ho registrato, da parte dei commercianti, tanto entusiasmo per questa nostra iniziativa. I nostri cuochi e i volontari sono stati aiutati dai volontari delle associazioni coinvolte, e tra coloro che ci hanno dato una mano durante il servizio ci sono stati consiglieri di Quartiere sia di maggioranza che di opposizione – continua – tutti abbiamo dato il massimo per centrare l’obiettivo: dare un momento di serenità e di gioia a persone in difficoltà”. “Lo stare insieme, promuovendo occasioni di socialità e condivisione, è il cuore delle attività dei circoli Arci – spiega Marco Andrei, responsabile politiche per la sostenibilità di Arci Firenze – per questo non possiamo che sostenere iniziative come quella del Ristorante Sociale”.
torna “mamma anche per noi”, raccolta di prodotti per la prima infanzia
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l 14 maggio torna “Mamma anche per noi”, iniziativa organizzata dal Q4 con le associazioni del territorio, giunta alla sua XI edizione. Dalle 9 alle 19 si potrà partecipare alla raccolta di prodotti per la prima infanzia come pannolini, omogeneizzati e latte in polvere, che saranno poi distribuiti attraverso le associazioni alle famiglie che ne hanno bisogno. Gli esercizi commerciali coinvolti, in cui si svolgerà l’iniziativa, sono Coop Ponte a Greve (viale Nenni), Esselunga di via Canova, Incoop di viale Talenti, Pam di via Francavilla. “Siamo molto felici della partecipazione sempre più numerosa della popolazione – dice la presidente della commissione Servizi Sociali Corinna Pugi – e di consolidare negli anni la collaborazione con nuove associazioni e punti vendita”.
8 | Maggio 2016
#Focus
L’intervista
“Tramvia pronta per il 14 febbraio 2018, scommetto una cena con i fiorentini” Valentina Buti - Gianni Carpini - Matteo Francini
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na cena da scommettere con i fiorentini sul rispetto dei tempi per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, il futuro dell’ex tribunale di piazza San Firenze, di Sant’Orsola e piazza del Carmine. E ancora, l’idea della pedonalizzazione dell’area intorno al Franchi e la questione del nuovo stadio. A due anni dalla sua elezione a sindaco di Firenze, Dario Nardella fa il punto su quello che è stato fatto e quello che resta da fare in città. Il 25 maggio 2014 i fiorentini la sceglievano come nuovo sindaco. Adesso, due anni dopo, qual è la Firenze di oggi e quali sono le differenze rispetto alla città che ha trovato al momento della sua elezione? Se da un lato i tratti di una città hanno bisogno di molti anni per cambiare
Eletto sindaco nel maggio 2014, oggi Dario Nardella racconta come sta cambiando la città. “Il 2016 è l’anno del fare, in cui tutte le grandi partite sono avviate o in fase di partenza”
in modo profondo e dunque due anni possono sembrare pochi da questo punto di vista per notare cambiamenti strutturali, dall’altro possiamo dire che in questi due anni Firenze ha sbloccato tutto quello che aveva di bloccato, grazie sia alle riforme radicali del governo guidato da Matteo Renzi, sia a una spinta della classe dirigente fiorentina che ha saputo raccogliere l’eredità del passato e trasformarla in benzina per il cambiamento. Possiamo dire che il 2016 è davvero l’anno del fare ed è l’anno in cui tutte le grandi partite in qualche modo sono avviate o in fase di avviamento. Vi è poi un dinamismo culturale e turistico che in due anni ha visto davvero un’accelerazione straordinaria: penso al record del turismo, che rappresenta una fonte economica straordinaria per la nostra città se pure deve essere gestito con grande attenzione verso la qualità e la sostenibilità, ma penso anche ai grandi progetti culturali. In questi due anni Firenze, in controtendenza rispetto a molte altre città italiane, invece di veder chiudere istituzioni, musei e teatri ha visto riaprire luoghi rimasti abbandonati: il Teatro Niccolini dopo vent’anni ha rivisto la luce, il museo dell’Opera del Duomo dopo molti anni ha riaperto con un allestimento straordinario, il restauro del patrimonio culturale ha visto un’accelerazione. Guardiamo ad esempio all’operazione di piazzale Michelangelo, la cui pedonalizzazione è solo il punto di partenza. Ci sono altri spazi culturali della città per cui è previsto un recupero, sulla scia di quanto avvenuto per il Niccolini? Ci sono sicuramente tre grandi contenitori che sono destinati ad avere un ruolo centrale per la vita civica e culturale di Firenze, e sono San Firenze, il vecchio tribunale; Sant’Orsola, il cuore del quartiere di San Lorenzo; e Santa Maria Novella, attualmente sede della scuola dei marescialli dei carabinieri. Sono tre
“Ci sono tre grandi contenitori che sono destinati ad avere un ruolo centrale per la vita civica e culturale della città: San Firenze, Sant’Orsola e Santa Maria Novella” contenitori che vedranno cambiare radicalmente la loro funzione e tutti e tre saranno rivolti alla città e ai visitatori: San Firenze con una destinazione prevalentemente legata alle arti dello spettacolo, per le quali Firenze è un’eccellenza mondiale, con un’attenzione all’alta formazione; Sant’Orsola con una vocazione legata sia alla cultura, in particolare alla contemporaneità, sia alla residenza; e Santa Maria Novella che si presta bene per ospitare attività legate alla scienza e anche eventi culturali e allestimenti legati alla storia e all’identità di Firenze. Quindi abbiamo vinto alcune scommesse e ne abbiamo molte altre da vincere. A Sant’Orsola spazio quindi all’arte contemporanea? Questo è il mio desiderio, però Sant’Orsola sicuramente avrà la cultura, stando al progetto, servizi alla residenza, grazie anche alla presenza di parcheggi, e formazione. Se però dovessi pensare a una
qualche vocazione particolare e culturale per Sant’Orsola, certamente penserei all’arte contemporanea. Arte contemporanea che sta diventando un tratto sempre più distintivo della città. A proposito di arte contemporanea, ci aspettano altre novità? Intanto godiamoci la mostra di Jan Fabre, perché sarà un evento di straordinaria importanza. Da quando sono sindaco, Firenze ha sposato un progetto molto ambizioso e molto coraggioso, quello di aprire i propri spazi pubblici all’arte contemporanea, mettendo a confronto il linguaggio del Rinascimento, l’arte storicizzata, con i linguaggi dei più grandi artisti internazionali di oggi, cercando di uscire dalla banalità e soprattutto mettendo in gioco i luoghi più preziosi e simbolicamente più significativi della città, come ad esempio piazza della Signoria. Se devo giudicare dall’attenzione internazionale, questo progetto sta avendo un grande successo, e vogliamo dargli continuità. Per cui ogni anno, sicuramente, accoglieremo idee e proposte di grandi artisti da combinare in questo confronto di epoche e di linguaggi con i luoghi e le bellezze della storia. Per quanto riguarda la mostra di Fabre al Forte Belvedere (al via il 14 maggio, ndr), il mio obiettivo è superare il numero già straordinario di visitatori dell’anno scorso: anche quest’anno il Forte Belvedere sarà a ingresso gratuito e quindi restituiremo, come l’anno scorso, ai fiorentini uno dei luoghi più amati in assoluto. E lo faremo grazie e attraverso l’arte. Capitolo “grandi opere”: partendo della tramvia, l’obiettivo è terminare le linee 2 e 3 entro il 14 febbraio 2018. È pronto a scommettere una cena di San Valentino con i fiorentini che ce la farete per quella data? Sì, sono pronto a scommetterlo anche perché un sindaco non può nascon-
dersi dietro un dito e deve accettare le scommesse fino in fondo. Mi sono candidato sindaco di Firenze con l’obiettivo di concretizzare questa trasformazione che giudico la più grande della città da centocinquant’anni a questa parte, e la tramvia è la nostra priorità. Il successo della linea 1, con tredici milioni di passeggeri nel 2015, che ha significato anche meno traffico e meno smog, ci ha consentito di gestire i cantieri delle linee 2 e 3 con più ottimismo, perché i fiorentini hanno toccato con mano l’utilità di un mezzo di trasporto pubblico pulito, efficiente e veloce. Le ditte hanno recuperato buona parte del ritardo accumulato nel primo anno, ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia sul monitoraggio dei cantieri, sulla velocità e sui risultati. Ci aspettano momenti molto difficili, penso a tutta la cantierizzazione nell’area della Fortezza, via Valfonda, ma se dobbiamo guardare agli obiettivi più ravvicinati il viadotto di San Donato, che rappresentano gli snodi che ci rimangono davanti. In più siamo già al lavoro per ampliare il sistema tramviario con una quarta linea che collega la Leopolda a Campi Bisenzio passando dalle Piagge e che in gran parte è già finanziata con fondi del Governo e fondi locali ed europei trasmessi dalla Regione, e con il prolungamento della linea 2 da Peretola a Sesto, perché la vera città metropolitana si costruisce sulla mobilità dei cittadini. Seguirà poi un’ultima fase che vede l’ampliamento a sud-est della tramvia e il passaggio dal centro, per il quale già quest’anno avvieremo uno studio di fattibilità. Ci sarà il passaggio sotterraneo? Noi abbiamo due opzioni: quella dei viali e quella sotto il centro storico. È ovvio che quella sotto il centro sia più complessa e quindi si rende urgente verificare in dettaglio quale sia il rapporto costi-benefici. E il tunnel della Tav? Quella della Tav non è un’opera che dipende dal Comune, quindi noi ci affianchiamo a Rfi che è il soggetto concessionario che deve realizzare questa importante infrastruttura. Io sono sempre dell’idea che le opere pubbliche non possano mai rimanere incomplete, il che è stato per tanti anni il male dell’Italia. Tuttavia, se Rfi ha intenzione di modificare parzialmente, correggere alcuni aspetti di questa opera, noi siamo sempre disponibili a vedere nel merito di cosa si tratta. Quello che però non ci possiamo permettere è rimanere in un limbo di incertezza. Se guardo altre città,
“Firenze ha sposato un progetto molto ambizioso e molto coraggioso, quello di aprire i propri spazi pubblici all’arte contemporanea”
#Focus come Bologna, mi rendo conto che l’alta velocità rappresenta un punto di sviluppo importante. Mi viene da chiedermi chi oggi si sognerebbe di ritornare indietro a quando, per andare da Firenze a Roma, ci volevano tre ore e mezzo. Nuovo stadio-Mercafir, come procede la “partita”? Il discorso è molto semplice: sono tutte e due opere di interesse pubblico strategico, sono legate ma autonome. Nel 2012 abbiamo deciso di abbattere e ricostruire la Mercafir: confermo questa decisione, con l’unica novità che invece di ricostruirla dove è, la si ricostruisce in un’altra area. Su questo non si cambia nulla e si va avanti. Per quanto riguarda lo stadio, ora siamo al lavoro: non è il momento delle parole, è il momento del fare. La società Fiorentina, che ha avanzato la proposta al Comune di realizzare lo stadio, deve presentarci entro la fine dell’anno il progetto definitivo, dopodiché il Comune valuterà la sostenibilità economica del progetto e del piano economico finanziario e bandirà la gara pubblica di project financing per la realizzazione dell’opera. Se tutto va come previsto, possiamo aggiudicare i lavori già l’anno prossimo. Che cosa ne sarà invece del Franchi? L’ipotesi della copertura del Franchi non è mai esistita e non è all’ordine del giorno, mentre il Franchi dovrà avere comunque una vocazione legata alla cultura, ai grandi eventi di spettacolo e allo sport di varie discipline, perché è un impianto strategico. Quello che oggi non è più sostenibile è avere uno stadio vecchio, in pieno centro abitato, con tutto quello che ne consegue in termini di disagi per i residenti, per i cittadini, per la sua raggiungibilità e per la sicurezza, che non è di proprietà della società di calcio e che quindi rappresenta un onere pesante non solo per la società dal punto di vista della manutenzione, ma anche per l’amministrazione comunale. Gennaio 2015 piazza del Carmine, febbraio 2016 piazzale Michelangelo. Nel suo mandato da sindaco sta proseguendo il cammino delle pedonalizzazioni iniziato dal suo predecessore Renzi: come sta andando? Piazza del Carmine e piazzale Michelangelo sono operazioni molto impegnative sulle quali non tornerei indietro per niente al mondo e che ora devono completarsi. In particolare, piazza del Carmine sarà completamente rifatta, ripavimentata, i lavori partiranno quest’anno e avranno l’obiettivo di restituire bellezza e vivibilità in un quartiere che rappresenta la storia e l’identità del centro di Firenze. Secondo me ci sono molti aspetti che si possono correggere sull’uso della piazza: intendo impegnarmi su iniziative di grande qualità che riguardano l’artigianato, la cultura, l’arte, perché le piazze, una volta pedonalizzate e riqualificate, devono comunque poter vivere una nuova dimensione pubblica e civica. Lo stesso vale per piazzale Michelangelo,
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“L’idea, anche se per ora si parla solo di idea, della pedonalizzazione di viale Paoli non è lasciata nel cassetto” per il quale vi sarà una grande novità, e cioè quella che quest’estate farà parte delle aree pubbliche dell’Estate Fiorentina. Stiamo parlando di progetti complessi, costosi, ambiziosi, ma che alla fine restituiranno bellezza e vivibilità alla città. Non dimentichiamo poi piazza dei Ciompi, che è un’altra operazione di riqualificazione importante. La pedonalizzazione dell’area intorno allo stadio Franchi è un’idea sempre valida? Per quanto riguarda i quartieri della città, io continuo a coltivare l’idea di poter fare delle pedonalizzazioni: trovo che quando si parla di pedonalizzazioni non ci si debba limitare solo al centro, perché la pedonalizzazione si lega anche a un tema di vivibilità e attenzione ai pedoni, alla ciclabilità e alla cultura, e per questo l’idea, anche se per ora si parla solo di idea, della pedonalizzazione di viale Paoli non è lasciata nel cassetto. Intendo riprenderla e discuterla con i miei tecnici nei prossimi giorni. Sarebbe un modo per unire un’intera area verde di impianti sportivi che oggi è tagliata in due da una strada di grande percorrenza e anche molto pericolosa per i pedoni, e quindi l’operazione di pedonalizzazione consentirebbe non solo di offrire servizi come ad esempio parcheggi alla cittadinanza e ai residenti di quell’area, ma anche di offrire un’intera zona pubblica verde e sportiva che potrebbe rappresentare davvero un polmone per tutto il quartiere di Campo di Marte. Rimanendo fuori dal centro, lo scorso marzo è scattato dalle Piagge il suo “tour nelle periferie” con la giunta comunale: quali sono gli obiettivi e le prossime mete? Dopo le Piagge, Ponte a Ema, San Felice a Ema e Mantignano-Ugnano: abbiamo per ora dieci tappe che intendo esaurire entro l’estate, perché per noi le periferie sono la priorità, tant’è che quest’anno abbiamo messo in campo un piano complessivo di investimenti di centosettantadue milioni di euro che sarà prevalentemente rivolto a queste aree, a cominciare dalle famigerate buche. Solo nel 2016 riasfalteremo quarantotto chilometri di strade nei quartieri fuori dal centro. Pensiamo poi agli interventi sugli spazi verdi: finalmente ora apriremo giardini importanti, uno per tutti il giardino dell’ex Meccanotessile. Ma penso anche agli interventi su scuole e centri anziani: prima dell’estate inaugureremo il nuovo centro anziani di piaz-
za Piattellina, completamente nuovo, e nei prossimi mesi riqualificheremo il centro anziani Le Rondini. L’attenzione alla periferia è centrale anche dal punto di vista della sicurezza: stiamo completando l’installazione di un pacchetto di quaranta telecamere per la videosorveglianza, ma entro la fine dell’anno partiremo già con il piano di installazione di 350 telecamere che si completerà entro il 2018. Facciamo il punto sul “Piano casa”. È un altro elemento che rappresenta una risposta non solo alla riqualificazione delle periferie, ma anche ai bisogni che vengono dai cittadini nel settore del sociale. Abbiamo un piano molto chiaro, che prevede entro la fine del mandato di assegnare alle famiglie bisognose ottocento alloggi Erp: trecento di questi sono già stati assegnati, ne mancano cinquecento che ricaveremo in parte da nuove strutture, penso ad esempio a quella che inaugureremo dopo l’estate nell’ex Longinotti, nella zona di viale Europa, ma anche al nuovo insediamento di via Torre degli Agli, dove abbiamo finito la bonifica e sono già iniziati i lavori, o a via Schiff, dove c’è da fare ancora la bonifica del giardino. Poi, di questi
cinquecento, circa trecento sono alloggi già esistenti ma che ristruttureremo: una parte con soldi nostri e una parte con quelli del piano Delrio. E a questi ottocento alloggi Erp si aggiungeranno, da qui ai prossimi anni, cinquecento nuovi alloggi dall’operazione della caserma dei Lupi di Toscana (nella foto qua sopra): lì in parte potremo ricavare alloggi Erp, se si rendono disponibili i fondi, in parte invece alloggi di “social housing”. In particolare, ci sarà un’attenzione verso gli anziani e i giovani. È il più ambizioso piano che sia stato realizzato negli ultimi dieci anni: avevamo promesso in campagna elettorale di farne 250, e invece questo è uno di quei casi in cui abbiamo
voluto superarci. A proposito di anziani, l’estate – un periodo particolarmente delicato – si avvicina: ci sono nuovi progetti in vista? Dopo l’esperienza dello scorso anno nel quartiere 5, ripartiremo con il progetto dei pasti a domicilio e lo amplieremo: il mio obiettivo è portarlo in tutta la città entro tre anni. Rimaniamo sull’attualità ma cambiamo argomento. Negli ultimi tempi lei è stato in missione istituzionale a Parigi e Bruxelles, le due città europee recentemente sconvolte da attentati terroristici: Firenze corre rischi simili? La città si sta preparando per affrontare eventuali emergenze di questo tipo? Prendo in prestito le parole del nuovo questore Alberto Intini ma anche del suo predecessore: Firenze non vive una specifica condizione di rischio dal punto di vista di attacchi terroristici rispetto ad altri luoghi dell’Italia, tuttavia l’Italia deve tenere l’asticella della prevenzione, del controllo e della sicurezza molto alta nel suo complesso, perché in Europa oggi nessuno si può considerare totalmente immune da un attacco terroristico. Nel caso di Firenze, ho notato un’attenzione crescente delle forze dell’ordine e anche del Viminale, testimoniata dalla presenza dei militari in assetto di controllo del territorio per il progetto “strade sicure”. Trovo positiva questa misura perché, oltre a consentirci una migliore prevenzione, ci permette di mettere in campo dei deterrenti anche verso piccoli atti di criminalità. Quella di oggi è una situazione di particolare attenzione, però voglio aggiungere due considerazioni: uno, che non dobbiamo farci piegare dai terroristi che vorrebbero rinchiuderci nelle nostre case per la paura e per il panico, e in secondo luogo che i cittadini possono dare una grande mano attraverso le loro segnalazioni. Firenze avrà una moschea? È un tema di cui si parla tanto, però non sono cambiati i termini della questione ormai da qualche anno: Firenze si è resa disponibile alla moschea ormai da molto tempo, io confermo questa linea, specificando l’importanza del coinvolgimento della cittadinanza come abbiamo già
“Piazza del Carmine sarà completamente rifatta, i lavori partiranno quest’anno e avranno l’obiettivo di restituire bellezza e vivibilità in un quartiere che rappresenta la storia e l’identità del centro di Firenze”
fatto con un percorso di partecipazione e ribadendo che il diritto di pregare è un diritto costituzionalmente tutelato e che appartiene a ogni essere umano. Infine ricordo che la moschea è un luogo che consente anche un migliore controllo della comunità islamica sotto il profilo della prevenzione di eventuali infiltrazioni pericolose, terroristiche, posto che oggi in assenza di un luogo di preghiera i musulmani pregano ovunque e in condizioni di scarsa vigilanza e soprattutto anche socialmente poco sostenibili: nei garage, negli scantinati, nei sottoscala, il che non solo è più insicuro, ma non è nemmeno dignitoso. In conclusione, aspettiamo che la comunità islamica ci presenti una proposta che sia sostenibile dal punto di vista urbanistico e sociale, fermo restando che loro, come le altre comunità religiose, sosterranno tutte le spese per la realizzazione della struttura. Potrebbe nascere anche in centro? L’ipotesi del centro mi risulta che non sia presa in considerazione della comunità, e anche dal nostro punto di vista è difficile se guardiamo gli aspetti urbanistici del centro storico, mentre vi sono molte più possibilità nella cintura urbana fuori dal centro, sia per la facile accessibilità che per la maggiore disponibilità di aree adeguate a questo fine. Ripeto: non sta al Comune individuare la zona, noi possiamo soltanto stabilire i criteri, e l’abbiamo già fatto, la comunità ha il compito, se vorrà, di avanzare proposte che noi esamineremo. Con il ritorno della bella stagione, facciamo infine il punto sul verde in città, partendo dalle Cascine. Bisognerebbe andare indietro di una quindicina di anni per capire come erano le Cascine allora: un luogo buio, inaccessibile, veramente pericoloso. Oggi le Cascine sono molto più vivibili e molto più vissute, grazie anche alla tramvia e a una migliore illuminazione, ma se devo dire che sono contento, no, perché dobbiamo completare la riqualificazione del parco. Abbiamo organizzato una maratona dell’ascolto dalla quale sono emerse molte proposte, e gli obiettivi che abbiamo davanti sono ad oggi abbastanza chiari: primo, affidamento in gestione della palazzina Fabbri nel cuore delle Cascine; secondo, il rilancio dell’ippodromo delle Mulina, che ad oggi ancora non si è verificato; terzo, l’affidamento in gestione della palazzina dell’Indiano insieme all’anfiteatro; e infine una maggiore sicurezza di tutta la zona attraverso videosorveglianza e porte telematiche. Devo anche dire che la presenza dell’Auditorium con la nuova piazza Gui e i lavori che abbiamo fatto in tutta quell’area all’altezza della Leopolda stanno migliorando molto l’accesso alle Cascine. Sul parco c’è un progetto oggi già azionabile, molto concreto, di quindici milioni di euro, che avrà tra gli interventi prioritari la ripiantumazione degli alberi, molti dei quali già piantati, e che rappresenta uno degli obiettivi centrali. Ma non dobbiamo pensare soltanto ai grandi parchi, dobbiamo pensare anche ai grandi e piccoli giardini: partiremo tra qualche settimana con la gara di sponsorizzazione per la manutenzione dei giardini della città e proseguiremo anche con la ripiantumazione di alberi non solo all’Anconella e a Bellariva, ma in tutta l’area comunale. L’obiettivo di quest’anno è quello di duemila alberi da ripiantare come risposta alle tempeste e ai temporali che abbiamo vissuto negli ultimi due anni, ma anche come piano di riqualificazione del nostro patrimonio arboreo.
Maggio 2016 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere Il vademecum
La novità
Asilo nido, al via le iscrizioni La mini-guida per mamme e papà la “retta”, mamma e papà devono avere un reddito Isee inferiore a 32.500 euro. Anche in tal caso sarà stilata una graduatoria. Un consiglio: per velocizzare i tempi meglio dotarsi dell’Isee, rivolgendosi a un Caf, al momento dell’iscrizione. Le tariffe del nido comunale vanno in media dai 60 ai 530 euro mensili in base al reddito della famiglia e all’orario di uscita.
Gianni Carpini
ido, spazio gioco o asilo domiciliare. Con il nuovo bando del Comune di Firenze dedicato agli “under 3” scatta la corsa all’iscrizione. Tra una manciata di mesi usciranno le graduatorie che stabiliranno chi andrà all’asilo comunale o nelle strutture convenzionate. Ecco quello che c’è da sapere.
LISTE DI ATTESA
CHI PUÒ ISCRIVERSI
Le iscrizioni riguardano i bimbi nati tra il primo gennaio 2014 e il 31 maggio 2016, con almeno un genitore residente nel comune di Firenze. Anche quest’anno niente carta e penna: l’iscrizione è solo online.
TUTTO ONLINE
Per accedere al sito servizi.comune.fi.it/servizi servono username
Una
e password, da richiedere agli uffici relazioni con il pubblico del Comune, ai punti anagrafici nei quartieri, alla sede dei Servizi all’infanzia (via Nicolodi 2) e, per gli stranieri, allo sportello immigrazione (via Baracca 150/p). Niente coda per chi ha la tessera sanitaria regionale attivata o la
Carta nazionale dei servizi.
VICINO CASA/LAVORO È possibile indicare fino a cinque asili o centri gioco preferiti, che possono anche essere in un quartiere diverso da quello di residenza. Le prime due opzioni sono vincolanti. Ricordate, però: l’orario
al giorno
L’iniziativa
Meningite, solo il vaccino la mette ko
di uscita scelto rimarrà lo stesso per tutto l’anno educativo. Poi una novità: fin dall’iscrizione i genitori possono indicare gli asili privati a cui sarebbero interessati in caso di lista di attesa (vedi articolo accanto).
TARIFFA AGEVOLATA Per richiedere una riduzione sul-
Ricetta
w i Baby angeli del bello! ☛ PAGINA II
piccoli cronisti alla prova
C’
bimbi sono dieci volte più a rischio rispetto al resto della popolazione. Ci sono controindicazioni? No, quello della meningite è un vaccino “morto”, formato da microrganismi inattivati. Solo se una precedente vaccinazione per meningite ha dato allergie gravi come lo shock anafilattico, la vaccinazione deve avvenire in ospedale. Quali sintomi nei più piccoli? Dai 18 mesi in su, si ha febbre alta, cefalea, vomito, rigidità del collo. Nei lattanti, si hanno sbalzi di temperatura, da picchi di febbre altissima a una temperatura bassa bassa, la fontanella è gonfia. Si ha poi uno stato generale di sopore che vale per tutte le età. Le donne in gravidanza possono vaccinarsi? Possono vaccinarsi in gravidanza e anche durante l’allattamento.
☛ PAGINA III
Per informazioni educazione.comune.fi.it Tel. 055 2625748/49
Filastrocca
buona festa, mamme ☛ PAGINA IV
Il Meyer risponde è preoccupazione in Toscana e a Firenze per i molti casi di meningite che si stanno verificando dallo scorso anno. A spaventare di più il possibile contagio per i bambini anche se per ora, fortunatamente, non si sono verificati episodi tra i più piccoli. Ne parla la professoressa Chiara Azzari, responsabile del centro di Immunologia pediatrica del Meyer. Professoressa, come si previene la meningite? L’unico modo è il vaccino. Ce n’è uno per ogni tipologia di meningite. I bambini toscani oggi vengono vaccinati contro il meningococco B, con quattro dosi, a partire dai due mesi di vita. E contro il meningocco C, con una sola somministrazione, al compimento dell’anno. È grazie a questa campagna di prevenzione se dal 2005 non si registra nessun caso di meningococco C sotto l’anno. Dato rilevante se si pensa che i
In genere la lista di attesa dei bimbi che rimangono fuori dai servizi comunali o da quelli privati convenzionati (dove il Comune si riserva alcuni posti) viene dimezzata nel corso dei mesi, per rinunce e trasferimenti. A settembre 2015 i bambini in stand by erano 952, un mese fa poco più di 400.
Il lato verde della “forza” ☛ PAGINA IV
un’estate al museo
La pappa per il bebè? È bio e arriva a casa Valentina Buti
C
Babygnam, un servizio di gastronomia con sede in piazza Dresda nato per i piccoli buongustai con una particolarità che lo renderà gradito
Gianni Carpini
C
iao voucher, benvenuta tariffa agevolata per pagare al nido privato la stessa cifra che si spenderebbe per quello pubblico. La differenza verrà coperta dalle risorse che arrivano dalla Regione grazie al Fondo sociale europeo. È la novità di quest’anno. Fin dall’iscrizione online per i nidi comunali, i genitori possono indicare il loro interesse per l’asilo privato, nel caso in cui il piccolo rimanesse in lista di attesa per quelli pubblici o convenzionati. Gli uffici stileranno una graduatoria e, in base alle risorse disponibili, saranno individuate le famiglie che avranno diritto alla retta “scontata”. Attenzione però, la parola chiave è “accreditato”: è possibile richiedere la tariffa agevolata solo per i servizi definiti come “autorizzati e accreditati”. Si va dai nidi privati (in città esistono anche in lingua, per una full immersion poliglotta fin da piccoli) agli spazi gioco (qui il bimbo resta in genere solo quattro ore, pranzo e sonnellino vengono fatti a casa), fino agli asili domiciliari autorizzati (che ospitano al massimo cinque bimbi, seguiti da un educatore).
PER I LETTORI IN ERBA redazione@ilreporter.it www.ilreporter.it #ilreporterdeipiccoli
☛ PAGINA II
A tavola
i sono la crema di borlotti al rosmarino e il risotto alle zucchine. Ma anche, per i palati più curiosi, il piatto a base di alga kombu e i fagiolini mung. In totale, trentatré portate con ingredienti 100% organici, a km zero e di stagione, pronte per essere gustate dai bambini dai sei mesi in su. È il menù offerto da
Addio voucher, ecco la tariffa “speciale”
anche alle mamme indaffarate: le pappe di Babygnam possono essere consegnate a domicilio. In sella a una bici elettrica che ne ribadisce
lo spirito bio, arrivano nelle case fresche, poco dopo la loro preparazione. A ideare il servizio è stata Nikola Jakubisova, mamma del piccolo Jaro, supportata nella selezione delle ricette da una pediatra e una nutrizionista. Le pappe sono preparate secondo le linee guida dell’Organizzazione mondiale di sanità e suddivise per fasce d’età. Per i bimbi dai sei mesi in poi, ci sono ad esempio la vellutata di riso e mela cotta o la crema di mais e pera cotta. Dai nove mesi si introducono latticini, legumi e cereali, per arrivare alle ricette dai dodici mesi in su, a base di brodini di pollo o vegetali, pappa al pomodoro o prodotti più “esotici” come le alghe. Per info e prenotazioni: www.babygnam.com.
II | Maggio 2016
#Accade in città
L’iniziativa
decoro, la missione dei baby angeli
Dalla pulizia del cortile alle pareti delle aule, così trecento bambini delle primarie portano il “bello” nelle loro scuole Valentina Buti
ettorina rossa fuoco e cappellino calato sulla testa. In mano, scope e ramazze per liberare il cortile dalle cartacce, pennelli per coprire con la vernice colorata il muro un po’ scrostato, oppure una bella paletta da giardiniere con cui piantare girasoli o pansè. Fate largo agli Angioletti del bello: un “esercito” di trecento bambine e bambini delle scuole primarie di Firenze, pronti a rimettere in sesto l’aula un po’ malmessa della loro classe, ripulire il vialetto e l’aiuola dell’istituto o ritinteggiare la porta vecchiotta della biblioteca. Piccoli gesti, sì. Ma che diventano quasi un atto d’amore nei confronti della scuola che i piccoli alunni si adoperano per rendere più bella, accogliente e quindi più vivibile. Il tutto ovviamente sotto l’occhio attento delle maestre. E soprattutto dei “grandi” Angeli del bello, i volontari del decoro urbano che con il loro impegno civico si sono guadagnati anche il Fiorino d’oro, che da due anni, insieme al Comune di Firenze e all’interno delle iniziative delle Chiavi della città, stanno esportando nelle scuole fiorentine il progetto di educazione civica. In totale, se si comprendono anche le medie, sono seicento i bambini coinvolti dall’iniziativa, suddivisi in undici scuole di tutta la città, da Sorgane a Brozzi. Cinque, invece, al momento le elementari – Fanciulli, Nuccio, Pertini, Petrarca e Duca D’Aosta – dove gli Angeli del bello fin dall’inizio “hanno trovato una risposta eccezionale da parte dei bambini”, racconta la responsabile Rosanna Ristori. “Il primo incontro
Per alcuni il bello è un “giardino pieno di girasoli”. Ma anche “l’Arno visto di notte”. Qualcuno vorrebbe le pareti della classe “come l’arcobaleno”, qualcun altro “la lavagna interattiva”, quasi tutti “la piscina nel cortile”. Colorata, variopinta. Così è la bellezza vista dagli Angioletti del bello. Tutti i disegni e i pensierini su ilreporter.it – spiega Ristori – serve per sciogliere il ghiaccio e spiegare agli alunni chi sono e cosa fanno gli Angeli del bello. Poi dotiamo i bimbi del kit dell’Angioletto, giacchetto e cappellino rosso con sopra due ali disegnate. Dopo ci si mette all’opera ed è quasi una gara a chi fa di più”. Le attività in genere si svolgono il sabato, per fare in modo che anche i genitori possano partecipare. Come alla scuola Fanciulli dove gli alunni, insieme alle mamme e ai papà, di recente hanno
In estate
vacanze ad arte, con i campi al museo i piacerebbe vestire per un giorno i panni di una raffinata cortigiana di Caterina de’ Medici? Oppure provare il brivido di una speciale “macchina del tempo” che vi porterà dritti dritti agli inizi del ‘900 per assistere alla nascita dei cartoni animati? Se la risposta è sì, non potrete mancare ai “Campus al museo” dei Musei civici fiorentini e dell’associazione Muse, di ritorno puntuali anche quest’anno. Organizzati nell’ambito delle iniziative promosse dalla Regione Toscana con il sostegno di Unicoop Firenze, faranno trascorrere ai bambini tra i 6 e gli 11 anni un’estate
all’insegna del divertimento e della bellezza all’interno dei luoghi d’arte della città. Archiviate le lezioni di matematica e messa in soffitta (ma solo per un po’) la cartella, per quattro settimane tra giugno e settembre i bambini potranno scoprire ogni giorno i segreti dei musei fiorentini attraversando la storia delle arti dall’antico al contemporaneo. Al Museo Bardini, ad esempio, sarà svelata la vera storia del porcellino di bronzo, protagonista di un racconto di Andersen. A Santa Maria Novella si respirerà l’atmosfera silenziosa della vita quotidiana nel convento medievale. Mentre in Palazzo Vecchio, vestiti
rimosso le scritte sui muri con una bella mano di vernice. In altre scuole, invece, si è abbellito il giardino con garofani, rosmarino e margherite piantati in vasetti di recupero, si sono realizzati scaffali per i libri con le cassette di legno della frutta, si sono riverniciate le panchine. “Si lavora, non si fa per finta – dice Ristori – ma ci si diverte anche e si fa festa, cogliendo l’opportunità di stare insieme mentre si fa qualcosa di buono per la propria scuola”. C’è poi un momento in cui ogni
Angioletto deve provvedere alla cura del banco, mettere in ordine quaderni e zainetto, diventando responsabile del proprio spazio in aula. “Alla fine – conclude Ristori – sono tanti i bambini che da grandi, ci dicono, vogliono diventare Angeli del bello. Una classe ci ha anche donato un puzzle e un ‘diploma’ speciale in bellezza”. Prossima tappa degli Angioletti il 16 maggio alla scuola Fanciulli, per finire di dare una rinfrescata al colore delle pareti del corridoio dell’istituto.
Un’iniziativa che apre la Settimana del bello, che proseguirà fino al 21 maggio con tanti appuntamenti messi in campo dall’associazione: dalla merenda con i richiedenti asilo al parco dell’Albereta e i convegni sull’educazione alla bellezza fino all’abbellimento di piazza San Simone, in pieno centro storico.
Info angelidelbello.org
di tutto punto con manti, cappelli, zimarre e coroncine, ci si potrà immedesimare in principi e principesse oppure provare a divertirsi con i giochi di moda all’epoca dei signorini del XVI secolo. Al Museo Novecento si proverà l’emozione di tuffo indietro nel tempo fino agli esordi del XX secolo, quando l’arte muoveva i primi passi di una vera e propria rivoluzione e nasceva il disegno animato. Molte anche le attività all’aperto. Al Forte Belvedere, ad esempio, oltre a godere della vista mozzafiato, si potrà “dialogare” con le opere del grande artista Jan Fabre. E alle Murate, in scena corsi di danza e teatro contemporanei per aspiranti artisti. Queste le settimane di campus previste: 1317 giugno, 20-24 giugno, 29 agosto-2 settembre e 5-9 settembre. V.B.
Per info e prenotazioni musefirenze.it Tel: 055.2768224 - 055.2768558
#Festival dei bambini
Maggio 2016 | III
cronisti alla prova, con la redazione dei piccoli C
hi è il giornalista? “Il signore che vende i giornali!”. Dove si trovano le notizie? “Sul Nintendo!”. Sono solo alcune delle “perle” raccolte con la nostra Redazione dei piccoli alla Biblioteca delle Oblate in occasione del Festival dei bambini, ospitato in città dal 15 al 17 aprile scorsi. Tre giorni di laboratorio di giornalismo a confronto con una quarantina di aspiranti cronisti vivaci, attenti e curiosi, che ci hanno mostrato il loro punto di vista sul mondo dell’informazione e delle notizie. Bambine e bambini di Firenze e non solo, dai sette agli undici anni, che ci hanno fatto divertire molto con la loro freschezza e la prontezza di spirito, ma che allo stesso tempo si sono rimboccati le maniche con grande impegno
e serietà per cimentarsi con il mestiere del giornalista. Per dimostrare che non si è affatto scherzato, ecco una selezione delle prime pagine dedicate al Parco degli animali di Firenze scritte e realizzate dai piccoli cronisti da capo a piedi, con tanto di titolo, foto di apertura e, ovviamente, la firma. La raccolta completa è online sul sito ilreporter.it. Buona lettura! P.s. Un sentito ringraziamento al responsabile del Parco, Arnaldo Melloni, che ha prestato volto e dichiarazioni al servizio della Redazione dei piccoli. Il “signor” direttore (come ribattezzato dai piccoli cronisti) Matteo Francini
IV | Maggio 2016
#Il Reporter dei piccoli
Una filastrocca per te, mamma Niente fiori o cioccolatini ma queste parole che mi frullano in testa: quest’anno, cara mamma, sarà questo il mio regalo per la tua festa! Quanto bene, quanto amore, vorrei dirti mille cose ma in verità non sono mica sempre e solo rose Ad esempio, se mi chiedi di riordinare la cameretta e faccio orecchie da mercante arriva subito una pioggia di ramanzine più lunghe della Commedia di Dante! Mi ricordo, poi, quella volta che cucinasti polpette e verdure per poco non mi rompevo un dente da tanto che eran dure!
Per il carnevalino a scuola mi cucisti il vestito da pirata ma i compagni mi guardavano dubbiosi: “Cosa sei una patata!?” Un po’ buffa, “rompina” e pasticciona, ma con te tutti i giorni cresco e imparo al mio fianco, notte e dì, ci sei sempre, sei l’esempio da seguire, sei il mio faro Se un giorno mi sveglio con la luna di traverso ed il broncio che arriccia il mio viso tu inventi spettacoli di marionette, cabaret e barzellette per farmi tornare il sorriso Se mi capita di prendere un brutto voto in geografia, tu non mi sgridi e non mi consoli, ma ti metti lì con me sul quadernone e mi aiuti a capire e correggere i miei errori Generosa, altruista e pure bella, brilli di giorno, sei la mia stella Con te vicina il buio non mi fa paura e anche i brutti sogni hanno un lieto fine e pazienza se non vuoi che mangi troppa cioccolata e mi propini sempre minestrine! In questo caldo mese di maggio ricorre il tuo giorno: guarda, c’è il sole, festeggiamo fuori! E con un bacio ti dico: auguri a te, cara mamma, e alle mamme di tutti i luoghi e di tutti i colori!
di Enrica Della Martira
i pancake “braccio di ferro” Care mamme, vi vedo mentre rincorrete i vostri bambini per fargli mangiare gli spinaci. Eppure, come ci ricorda Braccio di Ferro, gli spinaci sono roba per super eroi! Se i vostri figli non si fanno convincere neanche da lui ad assaggiare quelle “cose verdi”, la soluzione potrebbe essere questa ricetta... facile e divertente perché potrete prepararla proprio insieme alle piccole pesti. Come accompagnamento ci si può sbizzarrire, io consiglio semplicemente di aprire un vasetto di tonno sott’olio e distribuirne un po’ sopra ai pancake. Ingredienti per 10 pancake • 2 uova • 125 gr di farina • 50 ml di latte • 25 gr di burro • ½ cucchiaino di lievito secco • 1 cucchiaino raso di sale • 5 piccoli cespi di spinaci • 1 cipollotto bianco Per l’impasto base si parte dalle dosi dei normali pancake: dividete gli albumi dai tuorli, sbattete questi ultimi con il latte e il burro fuso, unite anche farina, lievito e sale e amalgamate tutto. A parte montate a neve gli albumi. Pulite gli spinaci e il cipollotto (tenendo la parte bianca e un pezzettino di gambo verde) e tritateli finemente, nel mixer ci vuole un attimo. Unite le verdure tritate all’impasto con tuorli e farina e per ultimo aggiungete l’albume montato, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. Fate riposare per circa mezz’ora, poi scaldate una padella antiaderente sul fuoco e versateci un mestolo di impasto quando è ben calda. Quando il pancake inizia a fare le bollicine in superficie, giratelo e cuocetelo per un minuto anche sull’altro lato. Proseguite così anche per gli altri. Buon appetito!
Divertiti con Il Reporter
IL LABIRINTO
#Eventi
Maggio 2016 | 11
Ambulanti per un giorno
mercatini “fai da te” dal centro alle periferie
Stanno prendendo piede in tutta la città le iniziative durante cui gli abitanti Il calendario possono vendere in piazza i propri oggetti. Quattro domeniche, sei appuntamenti Tante le richieste per partecipare
Il mercatino che si è svolto ad aprile in piazza del Carmine
8 maggio • Piazza Primo Maggio
Gianni Carpini
N
onostante sia domenica, Sandra e Monica si sono svegliate di buon’ora. “Altro che giorno libero: preparare gli oggetti, trasportarli, allestire la bancarella... anche questo è un piccolo lavoro”, ridono le due amiche. Alessia ha fatto squadra con un gruppetto di amici e sottobanco, al riparo dai raggi del sole, conserva una bottiglia di prosecco, per offrire un brindisi a chi passa a trovarla o ai “clienti” più simpatici. “È un modo per stare insieme e rendere vive queste piazze”, osserva. A vestire i panni degli ambulanti per un giorno ci sono singoli cittadini e famiglie con bambini al seguito, nonni e giovani. In piazza del Carmine come a Brozzi, a Firenze sud come all’Isolotto, dal centro alle periferie, tutti pazzi per le “domeniche dello svuotacantine”, intere giornate in cui semplici cittadini mettono in piazza gli oggetti che non usano più come libri, vestiti, giocattoli
e soprammobili, ricavandoci qualche euro. Anche a Firenze sono sbarcati i mercatini fai-da-te riservati ai residenti: sono promossi dai cinque Quartieri – da loro è partita la richiesta per trovare, tra le maglie dei regolamenti comunali, la possibilità di organizzare questi appuntamenti – con nomi diversi per ogni rione (“Piazza la cantina”, “Scantinando”, “Svuota cantine”, “Cantine in piazza”) ma con lo stesso obiettivo e funzionamento. Per partecipare basta rispondere ai bandi pubblicati sui siti web dei Quartieri, compilando un modulo in cui si afferma – tra le altre cose – di non essere commercianti di professione. La richiesta passa poi al vaglio degli uffici per i controlli e infine, la mattina del giorno X, viene assegnato uno spazio in cui allestire una semplice bancarella. I primi esperimenti hanno coinvolto a ottobre due piazze del quartiere 5 (a Novoli e Brozzi) e pochi giorni dopo è stata la volta di San Jacopino. Ora questa
filosofia ha contagiato tutta la città. E la risposta – viene spiegato – è stata massiccia, basti pensare che per il mercatino di aprile in piazza Bartali, a Firenze sud, già dopo pochi giorni dall’apertura del bando erano arrivate domande che coprivano quasi del tutto i quaranta spazi a disposizione. “Dovrebbero farlo più spesso”, è la richiesta più comune che si ascolta camminando tra i banchi di questi mercatini. Ogni Quartiere organizza in media due eventi l’anno, coinvolgendo una o due piazze alla volta. “Se la richiesta continuerà a essere così alta valuteremo se ampliare il progetto”, assicura l’assessore comunale allo Sviluppo economico Giovanni Bettarini. Intanto, in vista, c’è un mese “impegnativo”, con appuntamenti in mezza città (vedi il calendario in questa pagina) e a ottobre si replica. Il Quartiere 1 sta individuando data e location, il Q5 ha già deciso: 9 ottobre al giardino della Bizzarria (Novoli) e in via Morandi (Rifredi).
Brozzi
• Via Taddeo Alderotti
Parcheggio vicino al Palavalenti
15 maggio • Piazza Acciaiuoli Galluzzo
22 maggio • Piazza Nannotti Zona piazza Alberti
29 maggio • Piazza dell’Isolotto • Piazza Pier Vettori
12 | Maggio 2016
#Società
Il punto
omicidio stradale, la “battaglia” non si ferma Stefano Guarnieri, il padre di Lorenzo, parla a Il Reporter dopo l’entrata in vigore della legge: “Ora altre iniziative, la sicurezza è una priorità” Sara Camaiora
O
micidio stradale, obiettivo raggiunto. La nuova legge è entrata in vigore, e di questo non può che essere soddisfatto Stefano Guarnieri, che con la sua associazione – dedicata al figlio Lorenzo, di cui porta il nome – ne ha fatto una vera “battaglia di civiltà”. “È il risultato di un cammino che abbiamo fatto in questi anni – spiega Guarnieri – sono soddisfatto principalmente per tre fattori: la legge viene incontro alla richiesta di giustizia di tante persone, è partita dal basso, con la nostra raccolta firme, ed è importante l’effetto deterrente della pena”. Oltre ottantamila firme erano state raccolte dall’associazione nella petizione popolare per l’istituzione di questo reato. Vero è che – sottolinea Guarnieri – non si possono vedere fin da subito i risultati del provvedimento da poco varato, c’è bisogno di tempo e informazione, “gli effetti positivi si vedranno a lungo termine, come è successo in passato con la patente a punti che ha già ridotto la mortalità sulle strade del 30 per cento: bisognerà valutare almeno tra un anno cosa faranno le Procure, quali saranno i numeri e intanto lavorare al
massimo per far conoscere sempre di più la legge e comunicarla al meglio”, afferma Stefano Guarnieri. Che poi continua: “Intanto, però, abbiamo messo il punto su una serie di questioni. Anche solo cambiare il nome, omicidio stradale invece di colposo, pone l’accento su un preciso problema, è una cosa di grande giustizia”. Ma, dopo aver vinto questa battaglia, il padre di Lorenzo non ha certo intenzione di fermarsi qua. Prevenzione, sensibilizzazione: sono tanti i temi su cui ha deciso di continuare a impegnarsi a fondo. Temi che, a suo avviso, sono prioritari per incidere in maniera netta sulla sicurezza stradale e per evitare numerose vittime. “Continuiamo a organizzare tante iniziative nelle scuole, nelle società sportive, soprattutto tra i giovani, non perché siano i più sprovveduti sulle strade, ma perché sono gli adulti di domani e dobbiamo fare il massimo per renderli consapevoli – sottolinea – stiamo inoltre organizzando assieme al Comune una campagna di comunicazione mirata alla sicurezza sulle strade. E poi ci sono altre questioni da cui non si può prescindere: c’è bisogno di infrastrutture curate,
penso a piste ciclabili ben fatte, strisce pedonali illuminate. Tutti questi interventi contribuiscono in maniera fondamentale a prevenire incidenti e a evitare
vittime della strada”. Incidenti e vittime che – evidenzia – sulle nostre strade sono purtroppo ancora troppi. “Ogni anno in Toscana sulle strade muoiono
trecento persone, più di 2.500 rimangono ferite gravemente – conclude Guarnieri – per questo occuparsi di sicurezza stradale è assolutamente una priorità”.
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#Società
Maggio 2016 | 13
Il Giardino dei Semplici
All’orto botanico, un anno dopo la riapertura
La scorsa primavera i visitatori tornavano a varcare i cancelli, chiusi in seguito alla tempesta del 2014. E i lavori continuano Andrea Tani
S
i piegano ma non si spezzano, nemmeno sotto le più violente intemperie. Perdono parti del corpo senza morire, resistono e ogni volta trovano il modo di rinascere, magari anche più belle e forti di prima. È una delle tante straordinarie capacità delle piante che, a quanto pare, hanno insegnato il loro segreto anche a quelli che le piante le amano, le accudiscono e che lavorano ogni giorno per farle conoscere. È il caso del Giardino dei Semplici. Erano le 12.40 del 19 settembre 2014 quando si scatenò su Firenze un’autentica tempesta. Dieci minuti di pioggia, grandine e vento come se ne vedono ai Tropici più che in riva all’Arno. Piante divelte, tronchi spezzati, rami, fogliame, vetri in frantumi ovunque. Fu subito chiaro che l’orto botanico non sarebbe più stato lo stesso. Non solo: c’erano buone ragioni per temere che il danno fosse irreparabile. Timori subito cancellati. Dopo alcu-
ni mesi di chiusura al pubblico, la scorsa primavera i visitatori sono potuti tornare a varcare il cancello di ingresso, e il 21 maggio 2015 è andata in scena una giornata di festa per presentare alla città la nuova veste del Giardino dei Semplici. Restavano tante cose da fare, ma piano piano, una sezione alla volta, l’orto botanico è rinato. Mancheranno pure i grandi alberi abbattuti dalla tempesta – le piante secolari non crescono in pochi mesi – ma il disastro è “servito da stimolo” per una riorganizzazione scientifica, didattica ed estetica che ha dato nuovo valore al museo. Dove proprio in queste settimane, favoriti dalla stagione, continuano i lavori. Gli ultimi ad arrivare, in ordine di tempo, sono stati un falso palissandro, tre magnolie giapponesi, una mimosa e una tamerice. Grazie al Lions Club Gabriele D’Annunzio sono tornate le palme, con tredici specie diverse, alcune delle quali rare e mai viste
Una sezione dell’orto botanico: dal 21 maggio 2015 il Giardino dei Semplici si presenta in una nuova veste
all’orto botanico. C’è un giardino giapponese tutto nuovo e arricchito, realizzato con il contributo del Club Leo di Firenze. Ci sono aiuole di felci spontanee italiane, e presto saranno sistemate
le peonie e una “iris florentina” autentica, recuperata a sorpresa nel Valdarno proprio quando si riteneva che fosse scomparsa dalla Toscana. Le prossime a riaprire saranno le sei serrette
tematiche, con vetrate di nuova concezione e un’ombreggiatura curata grazie al finanziamento di Ferragamo, pronte entro l’estate con nuove olfattoteche che arricchiranno i percorsi sensoriali
adatti anche ai non vedenti. E in un paradiso del genere, è guerra aperta ai disinfestanti chimici. Primo orto botanico in Italia a tentare questa strada, il Giardino dei Semplici sta sperimentando (con successo) un metodo biologico per combattere infestanti e malattie delle piante. Per farlo, i botanici hanno “rubato” la soluzione direttamente a madre natura, affidando il delicato compito ad alcuni insetti antagonisti inseriti in serra insieme a degli attrattivi ormonali e utilizzando invece per gli spazi esterni l’acido pelargonico, un prodotto di origine vegetale. L’obiettivo è quello di evitare al 90 per cento il ricorso a qualsiasi agente chimico di sintesi. Traguardo ambizioso, ma la natura è capace di grandi cose. E l’orto botanico ne è la dimostrazione.
14 | Maggio 2016
#Un mese in una pagina
L’Incanto dei Talenti
Sosta
un’asta “speciale” alle serre torrigiani
“parcheggio selvaggio” in zcs, scattati i controlli sulle strade
L
otta al “parcheggio selvaggio” nella zcs, sono iniziati gli annunciati controlli congiunti di polizia municipale e dipendenti della Sas sulla sosta. Nel mirino – fanno sapere da Palazzo Vecchio – proprio il fenomeno del “parcheggio selvaggio” che penalizza i residenti. Nel concreto – viene spiegato – i dipendenti della Sas si occupano di verificare l’avvenuto pagamento della sosta nelle strisce blu. Pagamento che, dallo scorso gennaio, può essere effettuato anche tramite l’applicazione “Tap&Park” da scaricare sullo smartphone (oltre che con il gratta&sosta, l’autoparchimetro individuale e il parchimetro). Per questo, anche i dipendenti della Sas sono dotati di uno smartphone, in modo da collegarsi in tempo reale con il “cervellone” e verificare se la sosta sia stata pagata oppure no. Gli agenti della polizia municipale accompagnano i dipendenti della Sas supportandoli nel lavoro di verifica sulle strisce blu e controllano i posti delineati dalle strisce bianche riservati ai residenti. In caso di sosta di veicoli non autorizzati, scatta la multa.
Il grande attore
proposte e iniziative per ricordare paolo poli
F Un momento di una delle precedenti edizioni dell’evento
Andrea Tani
U
SI RINGRAZIA L’EDITORE PER LO SPAZIO CONCESSO
n weekend sul lago di Como sulle tracce di Brad Pitt. Una giornata a cavallo per una caccia alla volpe (ma senza la volpe). Oppure un fine settimana in Puglia per dedicarsi al Pilates con vista sul mare. Tutto al miglior offerente: è un’asta davvero fuori dall’ordinario quella che verrà battuta in occasione de “L’Incanto dei Talenti”, la serata di beneficenza organizzata per il quarto anno consecutivo da Progetto Itaca Firenze alle Serre Torrigiani. L’appuntamento è per mercoledì 18 maggio alle 20: il ricavato della serata servirà a finanziare il Club Itaca Firenze, un centro nato per favorire il reinserimento sociale e lavorativo dei giovani ai quali è stato diagnosticato un disturbo psichico. A presiedere le vendite e raccogliere le offerte sarà un banditore d’eccezione come Fabrizio Moretti, direttore della Biennale dell’Antiquariato. A lui il compito di dirigere un’asta davvero fuori dal comune, con una lista di lotti in palio per autentici sognatori. Chi ama il lusso proverà ad aggiudicarsi il gioiello personalizzato forgiato su misura da parte di un noto designer, i più mondani punteranno all’intera giornata al Twiga, rinomato locale versiliese e punto di ritrovo del jet set, i romantici invece si sfideranno al rialzo per accaparrarsi una passeggiata notturna nella tenuta della Fattoria di Maiano, su quello che fu il set del film “Camera con vista” e fino al laghetto dove amava sostare la Regina Vittoria. Il tutto a fin di bene. Certo, non sarà un appuntamento proprio alla portata di tutte le tasche. Per accorgersene basta scorrere la lista dei partecipanti alle passate edizioni, quando i tavoli erano prenotati a nome Frescobaldi, Fratini, Pecori Giraldi, Ferragamo e delle tante altre importanti casate fiorentine che hanno sempre sostenuto la causa donando talenti e prodotti delle aziende di famiglia da mettere all’asta. In passato anche l’attuale premier Matteo Renzi, allora sindaco di Firenze, ha partecipato alla serata, e anche quest’anno non mancheranno presenze vip e volti noti del tessuto industriale, economico e nobiliare della città. L’asta de “L’Incanto dei Talenti” sarà affiancata da una lotteria silenziosa: buste da acquistare in bianco contenenti piccoli e grandi premi, tra i quali una magnum di Barolo e Armaiolo, alcuni lussuosi trattamenti benessere, occhiali da sole griffati e gratta e vinci di consolazione. Anche il ricavato della lotteria sarà destinato al Progetto Itaca. Per informazioni e prenotazioni: tel. 055.0672779, mail info@progettoitacafirenze.org, sito www. progettoitacafirenze.org.
irenze non dimentica Paolo Poli. Sono diverse le idee e le proposte per ricordare il grande artista scomparso a marzo alla soglia degli ottantasette anni. Lo scorso mese, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione con le iniziative per ricordare il grande attore. La mozione approvata incita sindaco e amministrazione comunale a “concordare con i proprietari e i gestori dei teatri fiorentini, in particolar modo del Niccolini e de La Pergola, che hanno avuto in Paolo Poli un punto di riferimento artistico, l’intitolazione di una sala a lui dedicata”, a dedicare l’edizione 2016 dell’Estate Fiorentina, promossa dal Comune di Firenze, a Paolo Poli e a istituire un premio annuale dedicato alla memoria di Paolo Poli per l’artista che si sia contraddistinto nelle arti del teatro e dello spettacolo. Ma non solo: la mozione invita poi a valutare la realizzazione, anche in collegamento con la parte del complesso dell’ex tribunale di piazza San Firenze che ospiterà il museo Zeffirelli, di una mostra permanente destinata ad accogliere e mostrare il ricco patrimonio artistico e culturale dell’attore. Infine, sindaco e amministrazione sono invitati “a provvedere fin da subito alla proposta d’intitolazione di una strada o una piazza all’artista Paolo Poli”.
Il convegno
il premio giornalistico “capelli” diventa un momento di formazione
D
opo sette edizioni, dopo aver riconosciuto e incoraggiato il lavoro di tanti giovani giornalisti, il premio giornalistico “Gabriele Capelli” si trasforma in un momento di formazione, riflessione e approfondimento sul passato, sul presente ma soprattutto sul futuro della professione giornalistica. Così, venerdì 20 maggio, nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati di piazza Duomo, sede della giunta regionale toscana, dalle 9 alle 13 si terrà il convegno “Vi(t)e nuove del giornalismo”. L’appuntamento nasce da un’idea del gruppo Amici del Premio Giornalistico “Gabriele Capelli”, nato nel 2004 per valorizzare la formazione e l’attività dei giovani giornalisti in Toscana, in collaborazione con l’Associazione Stampa Toscana, l’Ordine dei Giornalisti della Toscana e la Regione Toscana. Giornalisti, blogger ed esperti di comunicazione si confronteranno su temi quali dati e suggestioni sullo stato dei media e del giornalismo, nuovi e nuovissimi giornalismi, cronaca e social network, futuro delle redazioni giornalistiche. Gabriele Capelli, scomparso dodici anni fa, è stato per molti anni caporedattore dell’edizione toscana dell’Unità, dedicando gran parte della sua attività ai giovani, fornendo loro non solo un esempio di impegno professionale, passione civile e rigore morale, ma aiutandoli anche costantemente nell’approccio alla professione.
CAMICIA SU MISURA UOMO - DONNA
LA BOTTEGA DEL CUCITO LA VERA SARTORIA ITALIANA
CAPI SU MISURA UOMO - DONNA CAMICIE SU MISURA • TENDE • ORLI � RIPARAZIONI VARIE • CAMBIO CERNIERA � CAMBIO FODERA • RAMMAGLI
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Tutto ci sembra fuori moda, troppo lungo, troppo largo, giacche con spalloni. Mamma mia come farò? Niente panico, La Bottega del cucito è a tua disposizione per sistemare tutto. Hai dei pantaloni belli ma fuori moda perché troppo larghi nel gambule? La tua giacca preferita ha le spalle troppo grandi, ma il tessuto è favoloso? Oppure jeans bellissimi
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#Lettere&Rubriche
Lettere
Editoriale
Pungiglione
dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it LA PULIZIA DELLE STRADE E I CANTIERI DELLA TRAMVIA
Gentile Redazione di Reporter, riferendomi al ripristino delle vecchie regole applicabili in occasione della pulizia notturna delle strade, credo che i responsabili di tale decisione avrebbero potuto tenere in considerazione la grande difficoltà per la ricerca di un parcheggio nelle zone interessate e limitrofe ai cantieri delle tramvie. Mi riferisco in particolare alle vie adiacenti via Gordigiani, via Buonsignori, via Marignolli, liceo scientifico L. da Vinci, ecc. Noi sopportiamo e comprendiamo obbligatoriamente, ma un po’ di attenzione verso i cittadini sarebbe gradita. Cordiali saluti Mario M.
IL REPORTER RISPONDE
Caro signor Mario, il tema della pulizia delle strade è ultimamente tornato di attualità in città, con il ripristino della rimozione forzata per chi lascia l’auto in sosta vietata e altre novità introdotte per cercare di migliorare il servizio. Come spiegato da Comune e Quadrifoglio, la decisione di tornare a utilizzare il carro attrezzi è stata presa perché, in sua assenza, in molte strade non pochi veicoli venivano lasciati parcheggiati anche in occasione del lavaggio periodico, con conseguenze facilmente immaginabili sulla sua efficacia. Non c’è stata, insomma, quell’auspicata “collaborazione” da parte dei cittadini che sarebbe invece stata decisiva per il buon funzionamento del servizio. Servizio che, non va dimenticato, è di estrema rilevanza, non solo – come è intuibile – dal punto di vista dell’igiene e del decoro delle strade, ma anche per la sicurezza, perché la possibilità di pulire correttamente le caditoie – senza i veicoli in sosta – rappresenta un elemento importante in caso di piogge intense (che negli ultimi tempi non hanno risparmiato Firenze). Insomma, se è stata presa la decisione di tornare alla “temuta” rimozione forzata, molta della responsabilità è proprio degli stessi cittadini. Ma è vero anche che, se qualcuno sbaglia, non tutti devono pagare, ed è perciò giusto segnalare situazioni particolari che richiedono soluzioni particolari. Situazioni particolari quali possono essere considerate – come nel caso da lei evidenziato – quelle delle zone interessate dai cantieri per la realizzazione delle nuove linee della tramvia, con il loro notevole impatto sulle aree della città coinvolte. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it
VIA CIRCONDARIA E I PARCHEGGI PER I MOTORINI
Salve, in via Circondaria mancano totalmente i parcheggi per i motorini. Ho più volte segnalato all’ufficio apposito del Comune senza ricevere alcuna risposta. Attualmente li mettiamo incastrati tra le auto ma non raramente li troviamo per terra o spostati dalla sede in cui erano con i cavalletti rovinati. Potete aiutarci a rendere più ordinata e pulita questa strada tanto bella quanto degradata? Grazie Lettera firmata
“LA CATTIVA EDUCAZIONE DEI PROPRIETARI DEI CANI”
Gent.mo Sig. Francini, mi riferisco alla Sua risposta nel Reporter del mese di Marzo, ad uno dei tantissimi cittadini che le scrivono per protestare in merito alla cattiva educazione dei proprietari dei cani per le deiezioni lasciate sui marciapiedi, giardini ecc. La Sua risposta è stata molto soft, forse per non urtare la suscettibilità dei padroni che come è noto sono tanti. Lei definisce questo, un piccolo grande problema, a me, che come tanti devo subire la maleducazione degli altri lo trovo grande. E che dire delle deiezioni liquide dei nostri amici a quattro zampe, che non sono acqua fresca, ma puzzano e lasciano i marciapiedi sporchi, dando un senso di degrado, eppure le troviamo ovunque, davanti alla nostre porte, ai negozi e su qualsiasi pianta i cani trovino sulla loro strada. Alcuni anni fa erano state fatte delle campagne di stampa per cercare di educare chi ancora non si era adeguato al vivere civile. Non si potrebbero ripetere? Ho adesso ricevuto il Reporter del mese di Aprile, e la lettera scritta dal Sig. Giovanni circa l’atteggiamento politically correct da parte delle Istituzioni, in merito ai cani, bici legate a qualsiasi palo di segnaletica, parcheggi selvaggi e macchine in doppia fila, mi trova pienamente d’accordo. Purtroppo la città sta scivolando verso un degrado irreversibile. Le istituzioni, i vigili che dovrebbero controllare molte delle cose sopra descritte dove sono? Cordiali saluti. Marcella V.
Oggi, un anno dopo quel giorno, siamo tornati a varcare i suoi cancelli, per capire come procedono le cose e per scoprire gli ultimi interventi effettuati e le novità in arrivo. Perché l’orto botanico è uno dei “simboli” della Firenze che non si piega agli effetti di un maltempo che, negli ultimi anni, ha lasciato troppo spesso (e troppo profondamente) tracce del suo passaggio. Ancora negli occhi di tutti è quanto avvenuto lo scorso 1° agosto, con la tempesta che ha messo in ginocchio diverse zone della città, a partire da alberi e giardini. Una città che da quel giorno è cambiata, con molte piante che non ci sono più e altre che hanno cominciato ad arrivare al loro posto. Come al parco dell’Anconella, uno dei più colpiti dalla furia del maltempo di un’estate fa, dove con la piantumazione dei nuovi alberi è iniziata anche la “rinascita” dell’area verde. Se ci sono insomma parti di Firenze che cambiano volto dopo i segni lasciati dal maltempo, altre provano a farlo in tutt’altro modo. Sono le piazze che rivivono grazie ai “mercatini dei cittadini”, appuntamenti in cui sono gli stessi abitanti a indossare i panni di “ambulanti per un giorno” per svuotare la propria cantina e, allo stesso tempo, animare spazi dal centro alla periferia. Appuntamenti che sembrano piacere sempre di più, stando alla massiccia risposta di partecipanti, e che tornano questo mese con nuove date e in nuovi luoghi. Così come – cambiando argomento – tornano e si rinnovano le iniziative nelle scuole e non solo sul tema della sicurezza stradale. Iniziative organizzate anche dall’associazione Lorenzo Guarnieri, che recentemente ha vinto la sua “battaglia” sull’omicidio stradale. Ma che – come racconta Stefano Guarnieri su questo numero de Il Reporter – non vuol fermarsi qua, per continuare nel cammino intrapreso per combattere tragedie e vittime della strada.
IL CALENDIMAGGIO
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LE STORIE DI CHI HA PERSO (SOGNANDO UNA NUOVA FIORENTINA)
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hi vi scrive è ancora distrutto dalla sconfitta della Fiorentina contro l’Empoli. Quando leggerete questo articolo sarà sicuramente passato del tempo ma la ferita, il senso di delusione tipico di chi passa dalle stelle (Champions League) alle stalle (quinto posto?), mi rimarrà fino alla fine del campionato. In questi casi per sollevarmi il morale mi aiutano le storie di chi ha perso più clamorosamente di noi. Come quel pilota di F1 che guidava così male che sua moglie ha dichiarato che in macchina con lui non ci voleva andare neanche a fare la spesa. Non si capisce come, trovò però una scuderia in F1... e pensare che bastava chiedere a sua moglie. Mi fanno sentire meglio pure i tuffatori che durante una gara hanno totalizzato un punteggio record: zero punti. Addirittura all’ultimo tuffo uno si è buttato a “bomba”! E pensare che prima della gara avevano dichiarato: “Siamo orgogliosi di rappresentare il nostro paese”. Dopo la gara è stato il loro Paese a dichiarare: “Siamo orgogliosi di non farci più rappresentare da loro!”. Pensare a chi ha fallito più di noi ci fa stare meglio e ora sono pronto a sognare una nuova Fiorentina, vincente e spettacolare. Mi basta spettacolare. Non è possibile? Nuova? Nemmeno quello? E allora ritorno ai miei perdenti! ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista
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Il Reporter del Q4 raggiunge le famiglie del quartiere 4 di Firenze
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Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno X n. 24 del 2 maggio 2016. N° reg 5579
A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
MATTEO FRANCINI
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Maggio 2016 | 15
del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.
aggio, quinto mese dell’anno nel calendario, il cui nome forse deriva dalla dea romana Maja. Fin dai tempi antichi, Maggio si distingue dagli altri mesi, per il rifiorire intenso della natura che in questo periodo assume nuova vitalità con l’esplosione della vegetazione ed in particolare la fioritura profumata delle rose dette, appunto, maggesi, e delle ginestre; di ciò, anche Dante (Purgatorio, C. XXIV, vv. 145-147) lascia testimonianza con i noti versi: E quale, annunziatrice de li albori, l’aura di maggio movesi e olezza, tutta impregnata da l’erba e da’ fiori; A Maggio, quando regnano sovrani i profumi ed i colori dei fiori, nei giardini e nelle campagne intorno a Firenze si celebrava il mese con feste, suoni e canti ed usanze galanti, che univano con i fiori la passione del popolo per i canti d’amore, tanto da essere definito, già in epoca medioevale, “Maggio amoroso”. Il mese era caratterizzato dalla particolare festa del Calendimaggio, che si svolgeva nella prima settimana del mese, e rientrava tra quelle feste “pagane”, abolite da Cosimo III e poi ripristinate da Gian Gastone de’ Medici. In epoca medioevale e rinascimentale la festa aveva avuto grande importanza, anche perché terminava con l’elezione della “Regina di Maggio”, una antesignana delle reginette di bellezza o Miss dei nostri tempi. Ma allora era fondamentale per le famiglie nobili, che una delle loro rappresentanti divenisse la “Regina”, per cui la competizione era molto sentita e senza esclusione di colpi. Nel Calendimaggio del 1300, questa gentile usanza scatenò gravi disordini: l’elezione della fanciulla più bella divenne il pretesto per un ulteriore scontro tra i Guelfi di Parte Bianca e quelli di Parte Nera, con nefaste conseguenze. Infatti, quei festeggiamenti dettero origine ad una zuffa in Piazza di Santa Trinita, tra i giovani dei due opposti schieramenti, dietro ai quali vi era probabilmente la “mano” dei capi più anziani. Vi furono diversi feriti, e di conseguenza vennero presi severi provvedimenti per alcuni rappresentanti dei due schieramenti, che si concretizzarono, tra l’altro, con addirittura bandi di esilio. È da notare che, fin dal periodo Medioevale, troviamo le “Regine di Maggio” anche nel mondo nordico: in particolare in Inghilterra ed in Irlanda, dove le fanciulle più graziose, incoronate di fiori, facevano il “giro d’onore” del villaggio, sopra un apposito carro sempre decorato di foglie e fiori. Nel mondo contadino toscano è rimasta invece la tradizione di “Cantare il Maggio” con tipiche canzoni dette “maggi”, cantate in forma di serenata da gruppi di giovani “maggiaioli” i quali, con strumenti musicali e “regine”, tutte adorne di fiori di campo, facevano il giro delle fattorie, ricevendo in cambio di una stornellata, il dono di formaggi, salumi, pane e vino. Era usanza anche che i giovani innamorati appendessero il “majo”; un ramo fiorito e infiocchettato simbolo della Primavera, alla porta di casa o alle finestre delle fanciulle. Proprio da tale uso, derivò il modo di dire: E l’attacca il majo ad ogni uscio, per indicare un “libertino” che corteggiava molte ragazze, senza sceglierne nessuna. Gli intrattenimenti musicali itineranti, andavano avanti tutta la notte e, il giorno successivo, quanto raccolto veniva allegramente consumato su di un bel prato, sempre con accompagnamento di canti e danze. Tali festeggiamenti rappresentavano, quindi, tutti gli aspetti più piacevoli della vita: gioco, canto, danza, cibo, amore, e quindi gioia e divertimento spensierato! LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI
Web: artusi.net
16 | Maggio 2016
#Cultura Agenda
La kermesse
parola d’ordine, contaminazione
Fabbrica Europa allarga i confini: in Toscana oltre un mese di teatro, note e danza contemporanea Enrica Cinaschi
T
eatro, danza e arti performative. Dal 5 maggio al 18 giugno torna Fabbrica Europa, che trasforma la Toscana nel luogo della contemporaneità. La 23esima edizione del festival porta saperi e codici espressivi nuovi non solo a Firenze ma anche all’esterno, allargando i confini verso Sesto Fiorentino, Certaldo e San Gimignano, dando vita a un festival diffuso popolato da importanti performer in arrivo da tutto il vecchio continente. A Firenze il luogo per eccellenza della kermesse rimane la stazione Leopolda, ma com’era già accaduto in edizioni precedenti, si allarga al teatro della Pergola e alle Murate, all’Istituto Francese e alla Limonaia di Villa Strozzi, per un programma che entra nei luoghi fiorentini creando nuove esperienze e contaminazioni. E se il sipario si alza con lo We woman della coreografa e danzatrice spagnola Sol Picò, che si interroga sulla condizio-
Cristina Donà, una delle voci più raffinate del panorama italiano, sarà tra i protagonisti di Fabbrica Europa. Il suo concerto è in programma il 12 maggio
ne della donna, e con il dj set di Max Casacci (Subsonica) e Daniele Mana (Vaghe Stelle), tra i protagonisti di questa edizione c’è anche Peter Brook, figura chiave del teatro del XXI secolo, che porta alla Pergola (il 24 e 25 maggio) il suo Battlefield ispirato al più ampio poema epico non solo dell’India, ma di tutta la letteratura mondiale. La sua messa in scena, di circa nove ore, nel 1985 sconvolse il Festival di Avignone. Tra gli eventi da segnalare c’è la prima nazionale, creazione collettiva tutta al maschile, in cui quattro coreografi si ritrovano per mangiare insieme: Omar Rajeh, Anani Sanouvi, Hiroaki Umeda, Koen Augustijnen e gli straordinari musicisti palestinesi de Le Trio Joubran (Stazione Leopolda, 13-14 maggio) vengono da esperienze, culture, paesi diversi (Libano, Togo, Giappone, Belgio) e li unisce il loro lavoro. La semplicità dell’incontro è il punto di partenza della performance intitolata Beytna (invito a
Web
fabbricaeuropa.net Fb: fabbricaeuropa
casa in libanese), dalla struttura coreografica e concettuale complessa. Sea Songs, produzione firmata Fabbrica Europa, vede invece protagonista una delle più raffinate voci della canzone italiana, Cristina Donà, per un omaggio – il 12 maggio – ai suoi grandi autori del cuore: Robert Wyatt, Nick Drake, Nick Cave, Radiohead, Paolo Conte, Lucio Dalla e molti altri. Un “canzoniere dell’acqua” che prende vita dai suoi brani più celebri, tra cui ovviamente Goccia. Segna la rinnovata collaborazione con Tempo Reale il nuovo progetto di Evan Parker e Walter Prati intitolato Pulse, un dialogo con campioni sonori pre-registrati e pre-sintetizzati che costituiscono lo scheletro della composizione (21 maggio), mentre al Teatro Studio di Scandicci, negli stessi giorni, va in scena Il Minotauro. Viaggio di un eroe di Zaches Teatro, che immerge lo spettatore come in un libro di storia dell’arte.
L’evento
La mostra
La curiosità
artigianato fa rima con acqua
Jan fabre si espande: bronzi, cere e film da piazza signoria al forte belvedere
Festival del viaggio, sei giorni per sognare la prossima destinazione
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arà l’acqua il fil rouge della 22esima edizione di Artigianato e Palazzo. L’acqua che nel 1966 devastò la città ma che è anche e soprattutto fonte di vita. Dal 12 al 15 maggio al giardino Corsini si rinnova l’appuntamento con la manifestazione dedicata all’artigianato di qualità. Per commemorare il cinquantesimo anniversario dell’alluvione che colpì Firenze, la mostra proporrà una riflessione creativa sull’acqua e, per la prima volta, Artigianato e Palazzo offrirà un tema comune ai suoi espositori: intorno all’acqua sarà costruito il percorso espositivo della mostra, con le limonaie e gli angoli verdi del seicentesco giardino che si trasformeranno in vere e proprie botteghe artigiane, dove abili maestri sveleranno dal vivo al pubblico le tecniche e i saperi che tramandano. Ispirandosi all’acqua, alla sua limpidezza e versatilità, ma anche ai riflessi di luce generati dal suo scorrere flessuoso, gli artigiani potranno allestire i loro stand o creare manufatti preziosi e unici, o ancora potranno realizzare dimostrazioni dal vivo di come utilizzano l’acqua nei vari processi di lavorazione. Presente una selezione di circa novanta maestri artigiani italiani e stranieri, che mostreranno i segreti dei loro mestieri ai visitatori, sempre più numerosi e partecipi, che ogni anno affollano gli spazi del giardino Corsini, eccezionalmente aperto al pubblico per l’occasione. Per descrivere, filmare e ritrarre il lavoro degli artigiani, saranno scelti e invitati a Firenze alcuni tra i migliori blogger, esperti di artigianato, lifestyle, moda, turismo e cultura, che racconteranno live blogging tutti gli eventi e le novità della mostra. Nello spazio H2OmA Education moltissimi laboratori artigianali dedicati ai più piccoli, per apprendere il ruolo fondamentale dell’acqua nelle lavorazioni artigianali e artistiche. I bambini dai 6 ai 12 anni potranno partecipare a corsi di decorazione e lavorazione della carta, doratura del legno, sbalzo, creazione di accessori e profumi realizzati con la collaborazione del servizio didattico del Museo Horne, del progetto Let’s Work Artisans! Junior, di Atelier degli Artigianelli e di alcune aziende artigiane fiorentine. B.B.
Oltre novanta i maestri artigiani coinvolti nella manifestazione al giardino Corsini, quest’anno dedicata al tema dell’acqua
Web artigianatoepalazzo.it Fb: artigianatoepalazzo Info: 055.2654588
vete presente l’enorme tartaruga bronzea di Jan Fabre in piazza della Signoria? Ecco, se avete amato le opere dell’artista fiammingo esposte nella piazza e a Palazzo Vecchio, sappiate che dal 14 maggio (fino al 2 ottobre) la mostra “Spiritual guards” si amplia e arriva fino al Forte Belvedere, con una sessantina di opere in bronzo e cera, oltre a una serie di film incentrati su alcune storiche performance dell’artista. Le curatrici Melania Rossi e Joanna De Vos, insieme al direttore artistico del progetto Sergio Risaliti, hanno scelto il Forte Belvedere come nucleo tematico dell’esposizione di Jan Fabre per le sue caratteristiche spaziali e storiche. Una fortificazione che nel tempo è servita per difendere Firenze dalle minacce esterne, ma anche per proteggere la famiglia dei Medici in tempi di rivolte cittadine e che oggi torna a essere cuore pulsante dell’arte contemporanea in città. B.B.
ei giorni dedicati al viaggio, alla voglia di “evadere”, di scoprire posti nuovi, sulla scia di scrittori, esploratori, avventurieri. Ha questo spirito il Festival del viaggio, che torna a Firenze a giugno, dal 7 al 12. Il primo festival italiano dedicato a chi ama viaggiare replica quest’anno con incontri, documentari, passeggiate urbane, conferenze, libri, mostre fotografiche, cibi e sapori, suoni e musiche e ha come tema “il gene del viaggio”, che accomuna i tanti, tantissimi spinti da quell’irrefrenabile istinto della scoperta che è uguale ma diverso per ogni viaggiatore. Con giornalisti, scrittori ed esperti, si discuterà, si ascolterà e si impareranno curiosità sul mondo. Quest’anno verrà anche selezionato il vincitore del concorso doc travel, riservato ai documentari di viaggio e d’inchiesta realizzati da professionisti e appassionati di videoreportage. Per info: www. festivaldelviaggio.it. R.C.
Dietro le quinte, sul ring e tra le guglie di notre dame: su il sipario su maggio
“A
Firenze non c’è mai niente da fare”, recita un vecchio adagio a cui molti, prima o poi, si piegano per dare sfogo alla propria pigrizia. Il Reporter ha allora preparato un programma di ciò che succede in città a maggio, mese in cui il tepore e le giornate lunghe sono direttamente proporzionali alla voglia di uscire e vivere la città. Gli “avanguardisti” non possono perdere la mostra in corso alla Strozzina, intitolata Migrazioni e dedicata all’artista cinese Liu Xiaodong, celebre per uno stile molto personale in bilico tra pittura di storia e cronaca del mondo contemporaneo. Prima che le stagioni teatrali finiscano per darsi appuntamento in autunno, c’è ancora tempo per fare capolino al Teatro della Pergola e partecipare al curioso “In sua movenza è fermo” (8 e 15 maggio), spettacolo-viaggio itinerante nei meandri del teatro con gli attori de La compagnia delle seggiole. Ultimo appuntamento con i libri a teatro – sempre alla Pergola – il 20 maggio, con la presentazione di tre volumi dedicati al mondo del teatro italiano. Si cambiano luogo e genere con il concerto della giovane cantautrice Marianne Mirage allo spazio Alfieri il 13 maggio, mentre il 23, nella stessa location, torna “Joan as a policewoman”, cantautrice statunitense che ha all’attivo collaborazioni con alcuni mostri sacri della musica internazionale. Gli appassionati di musical di qualità non possono poi perdere il ritorno in città di Notre Dame de Paris, spettacolo musicato da Riccardo Cocciante che, dopo circa mille repliche e quattro anni di pausa, torna dall’11 al 16 maggio al Mandela Forum. Dal 18 al 22, nell’arena pugilistica del Mandela Forum, l’arena Amici Miei, va in scena Bitch Boxeur, spettacolo teatrale diretto dal regista Edoardo Zucchetti che, dopo aver visto il testo al Fringe Festival di Edimburgo, ha pensato di tradurlo in italiano. Dulcis in fundo, fino al 7 giugno ogni martedì sale sul palco del circolo Arci un grande interprete della musica jazz per il festival Girone Jazz.
#Cultura
Maggio 2016 | 17
Live/1
Cascine, è qui l’estate: dai duran duran a sting la musica dal vivo prende casa a Firenze Barbara Biondi
L
a stagione dei concerti fiorentini 2016 porta il marchio del parco delle Cascine. Sì, perché è nel polmone verde della città, tra la Visarno Arena e l’Anfiteatro, che si consumeranno i live più attesi dell’estate. Una nuova vita per il parco, che già da qualche anno sta tornando a offrire grandi appuntamenti in spazi tra i più interessanti della città. Le date da segnare in agenda sono diverse, in grado di soddisfare orecchie e gusti diversi. Il primo concerto è fissato al Visarno il 10 giugno, quando sul palco saliranno i Duran Duran. Icone pop degli anni ‘80, i componenti della band inglese capitanata da Simon Le Bon arriveranno a Firenze con il loro ultimo album – Paper gods – uscito lo scorso settembre e re-
duce da un ottimo successo. C’è da scommettere che tra il pubblico ci saranno vecchie groupie (chi non ricorda il film “Sposerò Simon Le Bon”?) e nuovi fan, che il gruppo ha conquistato nel corso di tre decenni di attività. Il 2 luglio, sempre al Visarno, tocca poi a Max Pezzali, entrato di diritto tra i classici italiani degli ultimi sgoccioli del Novecento. Anche il questo caso il pubblico si annuncia variegato, dai nostalgici di “Hanno ucciso l’uomo ragno” a chi lo ha scoperto in tempi più recenti. Dopo il successo invernale nei teatri, Daniele Silvestri prosegue il suo tour open air e torna a Firenze, all’anfiteatro delle Cascine, con il suo Acrobati tour il 9 luglio quando, assicura chi il concerto l’ha visto, delizierà il pubblico con un
mix di successi vecchi e nuovi. Stesso posto ma band diversa: il 14 luglio tocca ai Kula Shaker che, vent’anni dopo l’uscita del famoso disco “K”, propongono un sound rivisitato e pieno di energia, decisi come sono a riprendersi lo scettro del pop che un tempo gli apparteneva. Si torna invece al Visarno il 24 luglio, per l’attesissima data dei Massive Attack, che tornano a grande richiesta in Italia per la tranche estiva del loro tour europeo. Dulcis in fundo, chiude la batteria di concerti un big come Sting, il 28 luglio, con il suo acclamatissimo Back To Bass Tour, in cui propone i più grandi classici del suo repertorio. Un consiglio per tutti: chi non ha ancora fissato le ferie è meglio che si organizzi in base a questa intensa estate live.
Web
lndf.it Tel: 055.0460993 Fb: LNDF.live
Un’estate da non perdere al parco delle Cascine, che torna protagonista della stagione fiorentina
Live/2
Elvis costello, al verdi col re della canzone
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alla Londra degli anni Settanta alla Firenze del 2016 il passo è breve se si viaggia sulle note di Elvis Costello. Il cantautore inglese, entrato nella top 100 degli artisti che hanno fatto la storia della musica stilata dal prestigioso magazine Rolling Stone, sarà al Teatro Verdi il 27 maggio per un concerto che si preannuncia memorabile. Dotato di grande sarcasmo e grinta melodica, l’eclettico artista è capace di rompere ogni schema spaziando con disinvoltura dal punk alla deutsche grammophon, dal crooning pop fino alla riscoperta delle radici folk americane. Dalle ballate più romantiche – chi non ricorda She, entrata nella colonna sonora di Notting Hill? – ai pezzi più sincopati, Costello ha un appeal transgenerazionale che non smette mai di incantare. Impegnato politicamente, irriverente e sempre controcorrente, a Firenze il cantautore porterà un concerto che è anche un viaggio nei suoi più grandi successi. Un tour straordinariamente divertente attraverso l’incredibile vita di un artista contemporaneo. B.B.
18 | Maggio 2016
#Sport Finisce il campionato
la storia di una stagione
Q
uesta è la storia di un anno particolare per la Fiorentina, anno che ora volge al termine, con la metà di maggio che segna la fine del campionato. Una stagione iniziata tra uno scetticismo diffuso, fra chi rimpiangeva Montella e chi si lamentava per il mercato. Tra i tifosi non si respirava insomma molta fiducia: poi qualcosa è cambiato, fra i gol di Kalinic e la voglia di stupire di Sousa, con un gioco basato sul possesso palla ma anche su improvvise accelerazioni. Così, a Natale, sui social, nei bar e allo stadio si respirava il sentimento opposto, autentica euforia. Nei mesi successivi sono però arrivate l’eliminazione dall’Europa League ad opera del Tottenham e qualche battuta d’arresto non prevista in campionato. E ora per i tifosi è già tempo di giudizi, con un occhio rivolto anche alla prossima stagione. Tra mercato e nuovo stadio, il dibattito è già cominciato... Lorenzo Mossani
Il personaggio
gol e panchine, l’anno di babacar Irene Delfino
C
hi è Babacar? L’infallibile cecchino della prima parte di stagione o il “pistolero stanco” del girone di ritorno? Prima di rispondere a queste domande e fare un bilancio della stagione del senegalese, sono necessarie alcune premesse. La continuità è spesso una dote rara nel calcio, sia a livello individuale che collettivo. Non a caso la squadra più continua vince lo scudetto, un obiettivo a cui pochi club
possono ambire. Anche a livello individuale gli orizzonti non si allargano molto: i giocatori che hanno come dote la continuità per gran parte della loro carriera sono campioni assoluti, formidabili top player. Gli attaccanti che vivono in funzione del gol, poi, sono ancora più soggetti ad alti e bassi. E Babacar appartiene a questa numerosa categoria. Il punto più alto della stagione l’ha raggiunto il 1° novembre, quando è balzato agli onori delle cronache per il miglior rapporto fra gol e minuti giocati: uno ogni
69’, con quattro reti siglate in sei partite, di cui una partendo dalla panchina, sfruttando i nove minuti concessi da Sousa nel match contro la Roma. Statistiche che non hanno però convinto l’allenatore portoghese a concedergli più chance, anzi. Dopo l’assist fornito nella partita contro l’Empoli, Babacar ha passato le ultime quattro giornate del girone d’andata seduto in panchina. Perché Paulo ha costruito il gioco della sua Fiorentina su un attaccante mobile che fa salire la squadra, prende parte alle trian-
golazioni, diventa il primo difensore quando gli avversari fanno ripartire il gioco. In pratica vuole una prima punta che giochi per la squadra e non viceversa, quello che si chiama “attaccante moderno”. Quindi è probabile che anche con uno score inferiore di Kalinic, le gerarchie sarebbero rimaste le stesse. Nel girone di ritorno il senegalese si è messo in mostra per il gol contro l’Inter, poi l’infortunio ha fatto il resto. Le caratteristiche di Babacar lo rendono una prima punta “classica” e i cinque gol, tutti realizzati dentro l’area di rigore, ne sono il dato più evidente. Come il fatto che ormai la maggior parte degli allenatori pretende che anche la prima punta sia mobile. Qui o altrove – suggeriscono alcuni tra gli “addetti ai lavori” – Baba dovrà affinare alcuni aspetti e puntare a una maggiore continuità. Quella dei veri top player.
Basket
viola, la salvezza passa dai playout Spareggi contro Moncalieri per completare l’impresa
L’
impresa è riuscita a metà: la Fiorentina Basket deve passare dai playout per conquistare la salvezza. La vittoria contro Crema e quella all’ultima giornata contro Varese non sono bastate a evitare un arrivo a tre con Desio e Alto Sebino, tutte a quota 22 al termine del campionato. La dura legge della classifica avulsa, però, non ha lasciato scampo: salvezza diretta per le due lombarde, con i viola che devono invece conquistarsela con gli spareggi. L’avversaria è la Pallacanestro Moncalieri, penultima classificata al termine della stagione regolare. Tutto quello che la squadra di coach Salieri ha fatto fino ad oggi, nel bene e nel male, non conta più. Inutile rimuginare sulla sconfitta dei primi di aprile a Mortara, il più grosso rimpianto della stagione, battuti dall’ultima in classifica che due settimane più tardi sarebbe matematicamente retrocessa. Con quei due punti in più, la Fiorentina oggi sarebbe in vacanza e la dirigenza a pianificare la prossima annata, sempre in serie B. Vale lo stesso se si guarda al bicchiere mezzo pieno. Guai a ritenersi favoriti solo perché i precedenti stagionali sono entrambi favorevoli alla Fiorentina, 66-71 all’andata e un più netto 81-68 al ritorno. Forti dei numeri a loro favore, i viola devono prepararsi a un nuovo mini-campionato che riparte dallo zero a zero. C’è il vantaggio – non di poco conto – di giocare con
il fattore campo favorevole: le prime due partite della serie al meglio delle tre vittorie si giocano al San Marcellino (Gara-1 domenica 1° maggio, gara-2 martedì 3 maggio) ed è lì che la Fiorentina deve ipotecare la salvezza. Poi la serie si sposterà nel torinese per gara3 di venerdì 6 maggio e l’eventuale gara-4 di domenica 8. Dovesse servire – ma nessuno se lo augura – l’eventuale gara-5, la “bella” si giocherebbe a Firenze mercoledì 11 maggio, termine ultimo di una stagione difficile e travagliata eppure, a suo modo, memorabile. Per questo, ora, manca soltanto di chiuderla in bellezza. Squadra imprevedibile per eccellenza, Moncalieri schiera il roster più giovane dell’intero torneo, in pratica una under 20 con quattro giocatori più esperti a tenere le redini. Tra questi, l’esterno Leone Gioria, reduce da una stagione da poco meno di 16 punti in media per partita, e il centro Francesco Conti, che aggiunge presenza al centro dell’area. Occhio anche al giovane Antonio Fabrizio Smorto, che ha già saputo far male alla Viola in stagione. Se finora l’impresa è riuscita a metà, restano dieci giorni al massimo per completarla. Cominciando, almeno per una volta, con il pronostico a favore. Andrea Tani
La disciplina
calcio sì, ma camminando
A
l minimo accenno di corsa, l’arbitro ferma il gioco e concede un calcio di punizione agli avversari. È il mondo del “calcio camminato” o walking football, un nuovo modo di interpretare quello che da molti è considerato il “gioco più bello del mondo” e che la Uisp ha lanciato anche a Firenze. Si cammina invece di correre per evitare traumi e stiramenti, ma si lascia spazio a giocate funamboliche e tocchi di classe. Possono partecipare sia gli uomini che le donne che abbiano compiuto cinquant’anni. Rispetto alle regole del calcio ce ne sono alcune studiate ad hoc per evitare infortuni e garantire pari opportunità anche a chi possiede difficoltà motorie: la palla, per esempio, non può superare l’altezza della vita e non si può intervenire con irruenza. Le gare sono da due tempi da venti minuti, il campo utilizzato è quello del calcio a 5 e si gioca sei contro sei, con il portiere. L’anteprima è andata in scena al Palavalenti di Firenze, con due squadre over 50: in campo per l’occasione anche Gianni Mura ed Eraldo Pecci, con Bruno Pizzul in veste di telecronista. Sim.Spa.
Calcio a 5 femminile
la coppa italia all’isolotto
C
he all’Isolotto calcio a 5 femminile si facesse sul serio lo si era già capito da tempo. A inizio stagione, sul nostro mensile, il direttore tecnico e responsabile del settore agonistico dell’Isolotto Firenze, Maurizio Colella, aveva sentenziato: “La società ha fatto un grande sforzo in estate e noi adesso puntiamo a vincere qualcosa”. Tralasciando le sue “doti profetiche”, i complimenti vanno a tutta la società e alla squadra, capace di ottenere la prima vittoria nella sua storia della Coppa Italia. È la rete di Gayardo, premiata poi come miglior giocatrice della partita, a regalare lo storico trofeo alla squadra del tecnico Daniele D’Orto, capace di primeggiare sia in campo maschile che, appunto, in quello femminile. “La squadra è stata costruita per arrivare a questi obiettivi, c’è stata una programmazione che tendeva a ottenere risultati del genere come scudetto e Coppa Italia, però passare dal progetto all’attuazione e alla concretizzazione del lavoro svolto non è mai semplice, quindi siamo felicissimi del trofeo – queste le parole di un Maurizio Colella soddisfatto e commosso del traguardo appena tagliato – adesso la testa è al campionato e all’altro obiettivo stagionale che è lo scudetto. Siamo primi in classifica e dopo la vittoria in Coppa Italia non possiamo nasconderci, però non sarà facile perché, dopo una forte emozione come questa, riuscire a resettare la mente e tornare a livelli di concentrazione elevati non è affatto semplice. La squadra è composta da giocatrici di grande esperienza che in carriera hanno vinto tanto e questo può essere il nostro punto di forza in un momento così delicato”. Alle parole del direttore hanno fatto eco quelle del capitano Elena Galluzzi, fiorentina doc, che a causa di un infortunio non ha potuto contribuire alla vittoria:
Prima vittoria della Coppa Italia nella sua storia per l’Isolotto calcio a 5 femminile
“Sono reduce da un infortunio e purtroppo non ho potuto far parte degli incontri di Coppa Italia, ma vi garantisco che anche io ho speso molto a livello fisico e mentale non potendo scaricare la tensione che avevo in corpo. Le donne spesso non sono considerate, lo sport femminile è considerato quasi uno sport di seconda fascia, ma oggi sono felice e orgogliosa di aver portato nella mia Firenze un trofeo così prestigioso. Spero che questo trofeo sia uno stimolo per tutto il movimento futsal femminile. Adesso dobbiamo tentare di vincere lo scudetto... purtroppo, però, abbiamo un problema con il nostro impianto che non è omologato per ospitare le finali scudetto in cui le necessità televisive non coincidono con lo spazio a disposizione. Le finali non potremmo giocarle al PalaIsolotto, di fronte al nostro pubblico. La cosa che mi auguro è che qualora dovessimo arrivare a giocare delle partite così importanti, anche l’impianto che ci ospiterà sia all’altezza. Sarebbe brutto, però – conclude – andare a giocare e rappresentare la nostra Firenze, con il giglio fiorentino sulla maglia, in un’altra città”. Niccolò Dainelli
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