www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere Gli specialisti dell’amianto Rimozione da abitazioni e da impianti civili e industriali
Periodico d’informazione locale. Anno X n. 25 del 2 maggio 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.
055 4289715
Maggio 2016
Anno X Ed. 25
Firenze Quartiere 5
Novoli • Rifredi • Brozzi
Primo piano
✎ Editoriale
nuova “mappa” per la pulizia delle strade
Tra gli spazi che rivivono (rinnovandosi) Matteo Francini
E
ra il 21 maggio dello scorso anno quando Firenze festeggiava il “ritorno” dell’orto botanico. Quel giorno, nel Giardino dei Semplici andava in scena una giornata speciale per presentare alla città la nuova veste dell’area, dopo la riorganizzazione seguita alla tempesta di vento e grandine che, nel settembre 2014, aveva lasciato pesantemente il segno (anche) su questo importante spazio fiorentino.
Ritorno della rimozione forzata e cambiamento dei giorni del lavaggio: ecco tutte le novità ☛ PAGINA 2
☛ SEGUE A PAGINA 15
due anni da sindaco, la firenze di nardella V. Buti - G. Carpini - M. Francini
U
na cena da scommettere con i fiorentini sul rispetto dei tempi per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, il futuro dell’ex tribunale di piazza San Firenze, di Sant’Orsola e piazza del Carmine. E ancora, l’idea della pedonalizzazione dell’area intorno al Franchi e la questione del nuovo stadio. A due anni dalla sua elezione, Il Reporter ha intervistato il sindaco di Firenze Dario Nardella per fare il punto su quello che è stato fatto e quello che resta da fare in città.
☛ ALL’INTERNO
fabbrica europa “invade” la città
tramvia, il viaggio verso le piagge Approvato l’accordo per l’estensione dei binari: l’inizio dei lavori è previsto nel 2019.
☛ PAGINA 3
mercanti per un giorno, l’iniziativa si allarga Dal centro alle periferie, tutti pazzi in città per le “domeniche dello svuota-cantine”.
☛ SEGUE ALLE PAGINE 8-9
☛ PAGINA 11
dai pic-nic alla corsa, i titoli di coda a ciascuno il suo parco sul campionato ☛ PAGINA 16
☛ PAGINA 4
☛ PAGINA 18
La famiglia italiana della frutta
2 | Maggio 2016
Quartiere 5
#Primo piano
Novoli . Rifredi . Brozzi
Il servizio
pulizia delle strade, si cambia: torna il carro attrezzi, nuovi cartelli e orari Focus
alert system e mail per essere avvisati
I
l ripristino della rimozione forzata si accompagna a due novità. La prima è l’Alert System, il sistema usato per allertare la popolazione sugli eventi naturali pericolosi, che servirà anche per avvisare sulle novità in materia di pulizia stradale. Rimane in vigore anche il servizio sul sito di Quadrifoglio grazie a cui, con un’iscrizione gratuita, si potrà ricevere, tramite mail o sms, un avviso che ricorderà la presenza della pulizia delle strade nella propria zona. Infine, sempre in occasione della pulizia mensile, è prevista l’apertura ventiquattro ore su ventiquattro delle depositerie in cui verranno portate le auto rimosse. D.M.
Deborah Macchiavelli
T
orna la rimozione forzata durante il servizio di pulizia stradale. Le motivazioni sono da rintracciare nell’atteggiamento “poco diligente” tenuto da alcuni cittadini: come spiega Quadrifoglio, la massiccia presenza di veicoli in sosta vietata “ha spesso vanificato l’efficacia e il rendimento di pulizia a fondo, soprattutto nelle zone nelle quali l’intervento è notturno”. Quadrifoglio e amministrazione comunale hanno perciò deciso di ripristinare la rimozione forzata, sia nella fascia notturna che diurna. Niente ganasce, ma cambiano i cartelli e i giorni di pulizia, mentre viene garantita l’apertura ventiquattro ore su ventiquattro delle depositerie in cui verranno portate le auto rimosse. La sanzione per divieto di sosta nel corso della pulizia stradale ammonta a 41 euro, ai quali si devono aggiungere circa 120 euro per il trasporto alla depositeria (cifra, quest’ultima, che può variare in base alla distanza dal luogo della rimozione). Cominciata ad aprile anche la sostituzione dei cartelli stradali di divieto di sosta mensile: la Sas, su incarico di Quadrifoglio, ha iniziato a sostituire i cartelli con l’indicazione del divieto di sosta
per lavaggio e pulizia strade in orario notturno. Nell’area del quartiere 5, la sostituzione è partita dalle zone di Careggi, Locchi, Panche, Novoli, Corsica, Corridoni, Mariti, Leopoldo, Vittorio Emanuele, Richa e Lami. Nei nuovi cartelli, che in totale saranno circa 2.500, è ben visibile l’immagine della rimozione forzata dei veicoli lasciati in sosta vietata nella notte d’intervento, in modo da garantire una pulizia a fondo con le strade sgombre dai veicoli. Una sostituzione che si è resa necessaria perché Quadrifoglio, insieme all’amministrazione comunale, ha deciso di ridisegnare le ordinanze di spazzamento notturno per agevolare i cittadini: mentre prima i divieti mensili si concentravano soprattutto nelle notti della quarta settimana, con la nuova mappa lo spazzamento notturno verrà effettuato nell’arco di tutte le quattro settimane del mese. In questo modo, quando cade il divieto di sosta mensile nel proprio settore, i residenti potranno trovare più facilmente aree limitrofe senza divieti dove poter parcheggiare la propria auto. Sul sito di Quadrifoglio è possibile verificare i nuovi giorni dedicati alla pulizia stradale nelle varie zone, consultando la mappa.
Uno dei cartelli con divieti e orari della pulizia delle strade
Ridisegnata la mappa dello spazzamento notturno, che verrà effettuato in tutte le quattro settimane del mese Web: quadrifoglio.org
Sicurezza
le segnalazioni dello statuto
V
ia Cosseria. Una delle strade della zona dello Statuto che, ormai da tempo, convivono (anche) con i lavori per la realizzazione della tramvia. Ma le segnalazioni degli abitanti dell’area riguardano anche altro, come furti – ad esempio di biciclette e caschi, con il conseguente danneggiamento degli scooter –, atti di vandalismo e talvolta anche qualche timore di rientrare in casa. E.B. è una studentessa universitaria che vive in via Cosseria da settembre: “La situazione da qualche tempo si è complicata – racconta – siamo stanchi dei tentativi, spesso riusciti, di furti ai nostri danni. Perfino le radio delle macchine si sono messi a rubare...”. E la cosa – aggiunge – non migliora quando si torna la sera tardi. “A volte corro fino a casa”, spiega la studentessa. Per altri residenti, però, la situazione è invece migliorata rispetto a diverso tempo fa, anche se in molti continuano a chiedere maggiori controlli. “Il nostro consiglio come amministrazione rimane sempre quello di denunciare gli atti criminali agli organi competenti – dice il presidente del Q5 Cristiano Balli – ma ci stiamo già muovendo, insieme all’assessore alla sicurezza urbana Federico Gianassi, per fare sopralluoghi mirati all’ascolto dei cittadini e all’individuazione di zone problematiche. Siamo stati alle Piagge e andremo a Castello, ma teniamo in considerazione tutte le zone e le segnalazioni”. E.M.
PRONTO SOCCORSO GIURIDICO Il servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso. Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.
Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076).
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Quartiere 5
#Primo piano
Novoli . Rifredi . Brozzi
Mobilità/1
Mobilità/2
tramvia alle piagge, obiettivo entro il 2022
integrazione con i treni con la fermata “guidoni”
L’
L’inizio dei lavori per la tratta è previsto nel 2019 Fannì Beconcini
N
ovità all’orizzonte per la mobilità cittadina, con progetti importanti per la viabilità nel quartiere 5. È stato approvato il mese scorso dalla giunta regionale, e sottoscritto dai Comuni coinvolti, l’accordo per l’estensione del sistema tramviario fiorentino nell’area metropolitana. L’accordo indica il programma di completamento delle linee in corso di realizzazione – linea 1 (Firenze Santa Maria Novella-Scandicci), linea 2 (Aeroporto-Santa Maria Novella), linea 3.1 (Careggi-Santa Maria Novella) – e definisce nuove tratte, dando priorità a quelle dell’area nord di Firenze: l’estensione della linea 2 da Peretola-Areoporto fino al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino e quella della linea 4 dalle Piagge fino a Campi Bisenzio. La linea 2 è in fase di realizzazione e il progetto esecutivo viene integrato della variante oggetto dell’accordo, mentre la linea 4 passa da una fase di fattibilità a quella di progettazione. Reperite le risorse
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per questi due interventi, si procederà anche alla progettazione preliminare dell’estensione della linea 3.2 verso Bagno a Ripoli e della linea 1 da Villa Costanza a Torre Rossa. Per quanto riguarda l’esecuzione dei lavori, le tratte Aeroporto-Polo scientifico e Leopolda-Piagge, dal valore complessivo di 327 milioni, saranno finanziate con cento milioni statali (resi disponibili dal decreto “Sblocca Italia” per questo intervento e per la prima fase del progetto di sottoattraversamento tramviario) e ottanta milioni di risorse regionali, mentre Regione Toscana, Città Metropolitana e Comuni – viene spiegato – si attiveranno per reperire le risorse mancanti anche attraverso ulteriori fondi nazionali. L’inizio dei lavori è previsto nel 2019 per la tratta Leopolda-Piagge e nel 2020 per quella Aeroporto-Polo Scientifico, per far sì che lavori e collaudi siano terminati entro il 2022. “Con l’approvazione dell’estensione della rete tranviaria in direzione di Sesto e Campi si compie un grande passo in avan-
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ti verso una futura riorganizzazione della Piana – ha spiegato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – la tramvia contribuirà in maniera importante a decongestionare il traffico e a razionalizzare la mobilità dell’area”. La cabina di regia degli interventi resta affidata al Comune di Firenze. “È un deciso passo avanti per tutta l’area metropolitana – ha commentato il sindaco Dario Nardella – l’estensione dei binari consentirà di potenziare le linee in costruzione e di collegare aeroporto, autostrada Firenze-Mare e la linea dell’Alta Velocità, dal quadrante Nord Ovest fino alle porte del Chianti. La Città Metropolitana di Firenze implementerà il suo ruolo strategico nella pianificazione e programmazione della mobilità e dei trasporti dell’area – ha aggiunto – adeguando a questo scopo tutti gli strumenti urbanistici e finanziari necessari a completare le opere insieme a Regione e Comuni”.
Una veduta delle Piagge: per la zona sono all’orizzonte novità che interesseranno la mobilità
integrazione tra sistemi viari rappresenta sempre più il futuro della mobilità sostenibile. Nell’ambito dell’accordo quadro ratificato ad aprile da Regione e Rfi per potenziare i servizi ferroviari, sono stati predisposti alcuni interventi che consentiranno una sempre maggiore integrazione delle linee ferroviarie con la tramvia. L’accordo prevede tra l’altro il potenziamento dei collegamenti nell’area metropolitana di Firenze. Un intervento di integrazione nel Q5 è la nuova fermata metropolitana “Guidoni” sulla linea Pisana, fra le Piagge e Firenze Rifredi, che collegherà la ferrovia con l’aeroporto e la linea 2 della tramvia.
A Villa Pallini
uffici e sportelli, ma anche eventi e incontri
O
rmai da qualche anno Villa Pallini, in via Baracca, ospita la sede del Quartiere 5. Ma qui ci sono anche uffici e sportelli per i cittadini. Il servizio avviato più di recente è il Pad, punto anagrafico decentrato: ogni martedì è possibile ottenere documenti e svolgere pratiche burocratiche (prenotandosi allo 055.055). I cittadini hanno poi a disposizione un punto di ascolto per la salute mentale, rivolto a chi sta affrontando disagi personali o familiari, e lo sportello di mediazione sociale, consulenza per la risoluzione dei conflitti tra privati e per problematiche relative a questioni abitative. Per informazioni sul primo servizio è possibile contattare lo 055.2767029, per usufruire del secondo ci si può recare a Villa Pallini il venerdì (9.30-12.30). Ma non solo: in via Baracca si organizzano anche eventi in occasione di festività e ricorrenze e, dall’anno scorso, la villa apre anche in notturna per l’Estate Fiorentina. Il presidente del Q5 Cristiano Balli incontra poi i cittadini il giovedì dalle 14.30 alle 17 e il venerdì dalle 8 alle 13. Per un appuntamento ci si può rivolgere alla segreteria, ai numeri 055.2767009-7023.
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Villa Pallini, in via Baracca, ospita la sede del Q5, ma non solo
4 | Maggio 2016
#Luoghi
Quartiere 5
Novoli . Rifredi . Brozzi
Verde
La richiesta
jogging, relax e pic-nic: giardini, a ciascuno il suo
“un’area cani per via dazzi”
Un’attività per ogni spazio: alcuni consigli per godersi la stagione Deborah Macchiavelli
O
gnuno con la propria, personalissima anima, nessuno dei giardini della città assomiglia all’altro, e ogni angolo verde di Firenze può essere riservato a una specifica attività. A ciascuno il suo, quindi: ecco allora cinque cose da fare in altrettanti giardini del quartiere 5 per godersi la stagione primaverile. Pic-nic all’aria aperta Via libera alle scampagnate all’aperto, per rendere speciale anche solo una giornata. Anche nel Q5 si possono tro-
vare luoghi dove organizzare un bel picnic: tra questi, complici gli ampi tavoli in legno e lo stile romantico all’inglese, il parco del museo Stibbert può essere il posto ideale per mangiare all’aria aperta. Rilassarsi nel verde Parola d’ordine: relax. Armatevi di frisbee, pallone o di un buon libro e mettetevi alla ricerca del vostro piccolo Eden, come il giardino dell’Orticoltura. Segni particolari: una loggetta in stile rinascimentale e una bellissima serra. Distendetevi sull’erba e guardate il cielo azzur-
Il parco del museo Stibbert, uno degli spazi verdi del quartiere
ro: il sole e una piacevole brezza faranno il resto. A tutto jogging Che siate corridori professionisti o runner della domenica, ciò che conta è tenere il passo. Meglio ancora se in un bel parco, dove riprendere fiato inspirando a pieni polmoni: partite dall’ingresso di Villa Fabbricotti in via Vittorio Emanuele e arrivate fino in cima. Una volta sulla vetta del parco, potrete godere di uno straordinario panorama sulla città. Un pomeriggio con i bambini Quando si pensa ai più piccoli nella scelta del giardino bisogna tenere a mente alcuni requisiti: non deve essere troppo dispersivo, meglio se munito di giochi, deve avere un’area ombreggiata e, perché no, anche una zona pic-nic. Nel Q5 c’è il parco Baden Powell, dedicato al fondatore dello scoutismo. Il giardino comprende un vasto prato, un’area giochi attrezzata e uno spazio con tavoli e panchine ideale per le feste. Scoprire l’arte Le bellezze di Firenze non si trovano soltanto nei musei, ma anche nei suoi spazi verdi. Dietro le loro alte mura, i giardini appartenuti alle nobili casate celano tesori nascosti, come Villa La Petraia e il giardino della Villa Reale di Castello, visitabili gratuitamente. Disposta su tre terrazze, Villa di Castello sorge nell’omonima via e nel 2013 è stata persino eletta come parco più bello d’Italia. Poco lontano si trova Villa La Petraia, da cui – grazie alla sua posizione privilegiata – è possibile godere di una splendida vista su Firenze. Per un pomeriggio nel verde, impreziosito dalla grande arte.
Fannì Beconcini
I
Il giardino tra via Dazzi e via della Quiete
naugurato il 30 gennaio scorso, il parco che si trova tra via Dazzi e via della Quiete è un nuovo polmone verde per la zona di Castello, tre ettari riqualificati e attrezzati. Accolto con entusiasmo e partecipazione dagli abitanti della zona, è un giardino che si è rivelato fin da subito molto frequentato, dotato di un fontanello di acqua potabile, passerelle pedonali, tavoli da pic-nic, panche e panchine. Oltre al recupero dell’oliveta preesistente, sono stati impiantati trentasei nuovi alberi e una siepe. L’area – dicono molti suoi fruitori – è un angolo di verde in cui trovare ristoro, relax e tranquillità, ma quello che secondo alcuni manca (causando qualche disagio ai frequentatori del giardino, come sottolineato da loro stessi) è un’area cani. Così, non mancano le segnalazioni sulla presenza di quattrozampe “i cui padroni non sempre si mostrano attenti e rispettosi verso gli altri utenti del giardino”, afferma qualcuno. “Abito in via Morandi e la creazione di questo nuovo giardino a due passi da casa è una bella novità – racconta il signor Acilio – è però un vero peccato che un posto così bello sia poco disciplinato... qua ci si viene a passeggiare, a prendere una boccata d’aria, i bambini giocano: trovare escrementi di cane non è gradevole, oltre al fatto della possibile pericolosità di animali lasciati senza guinzaglio”. Ma sono anche gli stessi padroni a chiedersi se e quando il parco potrà essere dotato di un’area cani. “Sono la prima a rendersi conto di come talvolta la presenza di un animale possa creare disagi – analizza Lucia, residente in zona e padrona di un cane – se venisse realizzata un’area cani questo giardino sarebbe completo e veramente a disposizione di tutti”. Per adesso la creazione di un’area cani non è contemplata come intervento da effettuare a breve, ma le istituzioni hanno comunque preso in carico la segnalazione dei cittadini. “Stiamo predisponendo segnaletica e cartelli che indichino norme e divieti, inoltre abbiamo incaricato le guardie zoofile di Anpana (Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente) di monitorare lo spazio – spiega il presidente del Q5 Cristiano Balli – l’area cani è un’ipotesi attualmente allo studio, verrà realizzata ma non nei prossimi mesi e non è detto che risolva il problema... che richiede prima di tutto maggior senso civico da parte dei cittadini e maggiore attenzione da parte delle istituzioni”.
volta una cerimonia Diop Mor, cittadini a
quartiere5@comune.fi.it
Cultura
Sabato 28 maggio
Ufficio Cultura Q.5
IL CARTELLONE DEGLI EVENTI Età Libera in Festa Sabato 28 maggio, ore 15.30, al Centro La Mimosa, via Locchi-Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, torna la tradizionale festa di tutti i Centri dell’Età Libera. Saranno presenti diversi stand che documenteranno le tante attività di socializzazione destinate alla popolazione anziana. In programma anche un concerto a cura del gruppo Giovani Cornisti Fiorentini. Come sempre la manifestazione si concluderà con una bella merenda!
Mostra di pittura
PROTEZIONE CIVILE: IL GIORNO DEL MUGNONE
Una giornata di esercitazione e prevenzione contro il rischio idraulico nella zona Romito-Statuto-Vittoria, alluvionata nel 1992 Sabato 28 maggio è in programma a Firenze, nel tratto urbano del torrente Mugnone, una importante esercitazione di protezione civile che rappresenta un significativo banco di prova per valutare la capacità di risposta della città in caso di rischio idraulico, testando per l’occasione anche l’attuazione operativa dell’apposito piano varato dal consiglio comunale alcuni mesi fa. L'esercitazione riguarda la zona Statuto-Vittoria-Romito, quella pesantemente colpita dall'alluvione del 1992, e prevede la simulazione di una vera e propria emergenza con coinvolgimento attivo di cittadini, operatori economici, scuole, associazioni del territorio. Verranno allestiti un Posto Comando Avanzato (P.C.A.) e un Campus informativo in piazza Leopoldo (area sicura) con interventi di salvataggio, compresa la parziale evacuazione del liceo classico Dante in piazza della Vittoria. Il messaggio chiave che si intende trasmettere è questo: il Mugnone non è un
fiume ma un torrente e, in caso di precipitazioni intense, può sviluppare repentini innalzamenti del livello, tali da impedire l’evacuazione della popolazione che, pertanto, deve assumere i seguenti comportamenti: 1) non soffermarsi sugli argini o sulle spallette dei ponti; 2) salire immediatamente ai piani alti delle case; 3) non indugiare nella raccolta di oggetti o nel tentativo di salvare beni come l’automobile; 4) aiutare chi è per strada a mettersi in sicurezza. E’ del tutto evidente che il successo di questo tipo di operazioni dipende dalla piena collaborazione e integrazione di tutti i soggetti coinvolti, in una logica di suddivisione e articolazione delle responsabilità e della mobilitazione operativa che costituisce il presupposto indispensabile di qualsiasi strategia di protezione civile. Per questo l’ammi-
LE SCELTE DEL QUARTIERE Il 6 aprile sono stati approvati nella sede di Villa Pallini gli indirizzi programmatici del Quartiere 5, dove si indicano gli obiettivi e i progetti prioritari del Consiglio per l’anno corrente. “Ringrazio tutti i consiglieri per il lavoro svolto -dichiara il presidente Q.5 Cristiano Balli- in particolare i presidenti di commissione e tutti coloro che, di maggioranza o di opposizione, hanno collaborato a rendere il documento preciso ed esaustivo, per conseguire obiettivi ambiziosi e concreti allo stesso tempo”.
della Vittoria e di piazza della Costituzione. Continua l’impegno per la sicurezza e la vivibilità delle aree verdi, con la crescita dei servizi di chiusura notturna, e si consolida la Festa dell’Albero, che vede coinvolti i ragazzi delle scuole nella messa a dimora di nuove alberature. Un altro obiettivo importante di questo settore è quello di potenziare l’esperienza modello degli orti sociali, ampliandola anche alle olivete.
Le parole chiave sono pulizia, manutenzione e sicurezza, con un occhio di riguardo alla mobilità ciclabile, alla cura degli edifici scolastici e alla pulizia programmata delle strade che ha visto recentemente reintegrata la rimozione forzata e che necessita di un’attenzione costante da parte della commissione.
AMBIENTE. In vista novità rilevanti come l’apertura del giardino nell’area exMeccanotessile e la riqualificazione di piazza
SERVIZI EDUCATIVI. Attenzione prioritaria per i più giovani con attività di alfabetizzazione, prevenzione della
Brevi sport DI CORSA PER I BORGHI… Il 1° maggio si è tenuta la manifestazione podistica ludico motoria aperta a tutti "Vivi i borghi". I due percorsi con partenza in piazza 1° Maggio (uno corto di 4,5 km
nistrazione comunale invita ad una piena e consapevole partecipazione da parte di tutti, compresi gli automobilisti di passaggio e coloro che potranno subire disagi a seguito dell’esercitazione.
e uno lungo di 8 km) hanno attraversato i borghi di Brozzi, Peretola e Quaracchi.
…E SUI LUOGHI DELLA MADONNINA DEL GRAPPA 29 maggio, 1° trofeo "Sui l luoghi della Madonnina del Grappa", organizzato dal-
5-10 maggio, Villa Pallini, via Baracca, Aspettando la Primavera, Mostra di pittura a cura del Centro Età Libera di viuzzo delle Calvane. Espongono Salvatore Castronovo, Anna Fazi, Gabriella Fossi, Branka Jankovic, Umberto Michelini, Patrizia Pezzatini, Alessandro Rogai, Sanita Cennamo Trotti, Giampiero Puliti. Inaugurazione 5 maggio, ore 12. Orario, da lun. a ven. 8-13, mart. e giov. anche 14-17. La stessa mostra si sposta dal 21 al 27 maggio presso la sede del Centro Età Libera di viuzzo delle Calvane. Orario: da lunedì a venerdì 8.30-12, lun. e ven. anche 1518, sabato 15-18.
Conversazioni musicali "Ponte di Mezzo-Lippi", via Caboto 47, incontri di approfondimento delle opere
Per info e segnalazioni protezionecivile@comune.fi.it Tel. 055.7890 http://protezionecivile.comune.fi.it/ www.facebook.com/ProtCivComuneFi https://twitter.com/ProtCivComuneFi
Lavori del Consiglio
WELFARE E SERVIZI SOCIALI. In questo campo è importante valorizzare esperienze pilota come Rete di Solidarietà e Centri per l’Età Libera, sviluppando le politiche di inclusione attraverso i servizi socio-assistenziali come lo sportello di segretariato sociale di Villa Pallini. Altro tema fondamentale il lavoro, anche con un progetto che coinvolga il Quartiere nell’alternanza scuola-lavoro degli istituti superiori.
SERVIZI AL TERRITORIO.
055.2767046
BIBLIOTECA ITI LEONARDO DA VINCI via del Terzolle 91 16-30 maggio, Florilegio di Maggio, scaffale con proposte di lettura per fascia di età 14/19 anni; 27 maggio, ore 9.30-12 e 15-17, Meravigliosa Poesia. viale Guidoni 188
SPORT. Impegno a valorizzare la pratica sportiva come valore sociale e educativo, sostenendo l’operato delle società sul territorio e favorendone le interazioni, anche attraverso l’appuntamento annuale della Festa dello Sport. CULTURA. Si punta alla valorizzazione degli spazi e delle realtà associative del quartiere, anche attraverso cartelloni unici per i teatri, le biblioteche, il Natale e l’estate, con una attenzione particolare per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario dell’alluvione. Si rinnova inoltre il sodalizio con i Centri Commerciali Naturali e diviene stabile l’appuntamento con Cantine in piazza sperimentato con successo nel 2015 che quest’anno coinvolgerà tutte le zone del quartiere. la parrocchia di S. Stefano in Pane e dal Centro don Giulio Facibeni. L'evento comprende una gara podistica per bambini su distanze diverse, nei vialetti interni, completamente fuori dal traffico, e una passeggiata ludico-motoria di 5 chilometri.
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www.pieverifredi.it
Spettacolo contro l’usura 16 maggio, ore 20.45, 17 maggio, ore 10 (replica riservata alle scuole), Teatro di Rifredi, via Vittorio Emanuele 303, Niente per Niente - Storie sospese tra il sovraindebitamento e l'usura. L’evento è inserito nella campagna di sensibilizzazione "Solo se puoi", a cura della Chiesa Avventista. Ingresso gratuito con prenotazione su solosepuoi. ottopermilleavventisti.it
Careggi in musica Stagione concertistica presso l’Ospedale di Careggi (Aula Magna del Nuovo Ingresso dell’Ospedale, Largo Brambilla 3) e il Pediatrico Meyer, ore 10.30, ingresso gratuito. 8 maggio, recital di Erica Piccotti (violoncello); 15 maggio, esibizione di orchestre giovanili; 22 maggio, concerto del Trio Vox, musiche di Dvorak e Brahms; 29 maggio, concerto di giovani talenti vincitori del premio "Crescendo 2015"; 5 giugno, concerto del duo pianistico Pisapia-Secondini, musiche di Debussy, Bach, Chaminade
VI ASPETTIAMO IN BIBLIOTECA
BIBLIOTECA FILIPPO BUONARROTI
dispersione scolastica, sensibilizzazione contro il pregiudizio, grazie anche ad esperienze preziose come il Laboratorio permanente per la pace e il Patto formativo locale.
in cartellone al Teatro del Maggio Musicale, a cura dell’Associazione Amici del Maggio. Ingresso gratuito. 9 maggio, Albert Herring, di Benjamin Britten; 13 giugno, Elisir d’amore, di Gaetano Donizetti
5 maggio, ore 17.30, gruppo di lettura del libro di Miriam Mafai "Pane Nero"; 9-16 maggio, ore 17.30, Percorso di nonviolenza a cura dell’Ass. La Comunità dello Sviluppo Umano; 14 maggio, ore 10.30, Teatrino in giardino: Pinocchio, la mia storia, a cura di Maurizio Vinanti; 18 maggio, ore 17.30, Racconti di
viaggio, con musica dal vivo; 23 maggio, ore 17.30, Concerto del Coro Sempreverdi; 28 maggio, ore 10.30, Spettacolo di burattini
BIBLIOTECA ORTICOLTURA via Vittorio Emanuele 4 28 maggio, ore 17, visita guidata alla biblioteca e all’attiguo Giardino dell’Orticoltura Tutte le manifestazioni sono ad ingresso libero. È gradita la prenotazione.
Cantieri Tramvia
IL CALENDARIO DEI PROSSIMI INTERVENTI Fine aprile. Torna in funzione la direttrice di Viale Morgagni per l’accesso all’ospedale di Careggi con la riattivazione della corsia preferenziale per i mezzi di soccorso. Maggio.
Nuovi lavori per la realizzazione della sottostazione elettrica compresa tra via Pisacane e via Corridoni e la realizzazione del parcheggio. In linea generale tutte le cantierizzazioni, salvo condizioni peculiari, saranno effettuate garantendo una viabilità aperta. Partono anche i lavori per la riqualificazione di piazza Dalmazia, sia dalla parte di via Corridoni/Rifredi, sia da quella via Cesalpino/Morgagni, con la realizzazione degli spazi di mercato che sostituiranno quelli attualmente in funzione di via di Rifredi (destinata a convogliare la viabilità veicolare verso il centro). Nello stesso tempo
in via di Rifredi lavori di Toscana Energia sulle tubazioni del gas.
Fine giugno.
Via ai lavori in via Vittorio Emanuele con interventi sui sottoservizi (lato destro direzione piazza Dalmazia), tre cantieri che avanzano insieme lasciando liberi gli incroci (durata 5 mesi, successivo passaggio del cantiere sull’altro lato della strada). Nello stesso periodo via al cantiere anche in via Pisacane (4 porzioni in esercizio contemporaneo).
Luglio. Via ai lavori in via Filippo Corridoni
sul lato sinistro in direzione centro città con interventi sui sottoservizi (conclusione entro i primi giorni di dicembre) e successivo passaggio sull’altro lato per la realizzazione del tracciato tranviario.
6 | Maggio 2016
#Il quartiere in pillole
Quartiere 5
Novoli . Rifredi . Brozzi
Il luogo
“Call”
villa medicea, alla scoperta del parco
un progetto per le idee dei giovani
Le sue aperture si sono intensificate: una piccola conquista per gli abitanti di questa zona della città
U
n progetto creato per realizzare diciotto idee dei giovani della provincia di Firenze tra i 18 e i 30 anni, ognuna con un contributo di 365 euro. Si chiama “Call”, e l’idea è quella di realizzare una serie di incontri (tre per ognuno dei tre territori coinvolti, ovvero Firenze, Calenzano e Borgo San Lorenzo) in cui saranno spiegate ai partecipanti le linee guida di come si inventa, scrive e sviluppa un progetto. A seguito di ogni incontro vi sarà poi una “call” nella quale saranno premiate, ogni volta, due idee che verranno poi realizzate dai giovani proponenti con l’aiuto di un tutor. Gli incontri si svolgeranno nei centri giovani di Firenze, Calenzano e Borgo San Lorenzo, per animare questi spazi e renderli non solo luoghi d’incontro, ma anche fucine di idee da cui far partire azioni di partecipazione. I progetti che i giovani potranno proporre riguarderanno tre tematiche: educazione fra pari (ad esempio corsi o seminari), partecipazione e impegno sociale (come l’organizzazione di un evento per raccogliere fondi) e riqualificazione degli spazi urbani. Le informazioni per partecipare, il regolamento, il formulario e le date si trovano sul sito www.progettocall.info. C.A.L.L. (Centri di Aggregazione Luoghi e Laboratori) è tra i progetti vincitori di “Giovani Attivi”, il bando di aggregazione giovanile e animazione finanziato da Regione Toscana – Giovanisì in accordo con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. È un progetto di Cooperativa “Il Cenacolo” (capofila) e Cooperativa “Convoi Scs Onlus”, realizzato in collaborazione con Associazione Beecom e Cooperativa SocialeInRete e sostenuto dai Comuni di Firenze, Calenzano e Borgo San Lorenzo.
Madonnina del Grappa
Di corsa sui luoghi dell’Opera S
i terrà domenica 29 maggio la prima edizione della corsa podistica “Trofeo sui luoghi dell’Opera Madonnina del Grappa”. La manifestazione è organizzata dalla parrocchia di Santo Stefano in Pane e dal neonato Centro don Giulio Facibeni onlus, con la collaborazione del gruppo sportivo Le Panche-Castelquarto. “L’idea – racconta il giovane organizzatore Alberto Andreoni – è nata andando a correre con don Andrea, il parroco di Santo Stefano in Pane, che come me è un grande appassionato di corsa. Insieme abbiamo pensato a un evento che unisse tutti gli appassionati di questo sport andando a ripercorrere i luoghi dell’Opera Madonnina del Grappa, rievocando la figura del suo fondatore don Giulio Facibeni, figura molto amata qui a Rifredi ma poco conosciuta dalle giovani generazioni”. La gara podistica, dal tracciato complessivo di tredici chilometri, andrà a toccare i luoghi simbolo della Madonnina del Grappa, come Casa Caciolle e Villa Guicciardini. Previsto un percorso pensato anche per i più piccoli su distanze diverse in base all’età, nei vialetti interni all’Opera. Parallelamente alla gara ci sarà poi la possibilità di partecipare a una passeggiata “ludico-motoria” di cinque chilometri. Il ritrovo per iscriversi e partecipare è fissato il giorno stesso della gara alle 7.45 al Teatro Nuovo Sentiero, in via delle Panche. Alle 8 è prevista la Messa del podista nella Pieve di Santo Stefano in Pane, co-celebrata da don Andrea, lo stesso che ogni anno, da grande appassionato, celebra in Santa Croce la Messa del podista per la Firenze Marathon. La quota iscrizione per partecipare è C.M. di quattro euro compreso il pacco gara, la partecipazione è invece gratuita per i bambini.
La campagna “Butta bene”
no all’abbandono dei rifiuti F
Fannì Beconcini
L
a Villa Medicea di Castello, insieme alla vicina Villa La Petraia, è conosciuta per i suoi magnifici giardini, secondi solo a quelli di Boboli per estensione e varietà naturalistica e architettonica. Attualmente il complesso – chiamato anche Villa Reale, L’Olmo o Il Vivaio e sede dell’Accademia della Crusca – è visitabile solo su prenotazione, mentre i giardini sono gestiti dalla Soprintendenza per il Polo Museale di Firenze, che regola le aperture del parco e periodicamente organizza eventi straordinari. Questo mese si è inaugurato con entrambi i giardini aperti e il 1° maggio è stato possibile scoprire le meraviglie di un esemplare di giardino all’italiana che, solo tre anni fa, ha vinto il titolo di parco più bello d’Italia per la categoria “Parchi Pubblici”. Il giardino si dispiega
attorno a un asse centrale perpendicolare alla villa, è dotato di due terrazze, due serre, due piccoli giardini segreti, la famosa Grotta degli Animali con le statue del Giambologna e la Fontana del Gennaio di Bartolomeo Ammannati. Da questa primavera le aperture del giardino si sono intensificate ed è possibile consultare il calendario sul sito del Polo Museale della Toscana. Si tratta di una piccola conquista per i cittadini di Castello che, da tempo, chiedevano un’apertura permanente del parco supportati dagli Angeli del Bello, che ogni martedì e giovedì aiutano i giardinieri nella manutenzione, e dagli Amici delle Ville e Giardini Medicei, che sono in contatto con la Direzione del Polo Museale della Toscana. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare lo 055.452691.
L’agrumeto del giardino della Villa Medicea di Castello
ar conoscere ai cittadini il corretto utilizzo dei cestini per i rifiuti, contro l’abbandono di quelli domestici nei luoghi pubblici. È questo l’obiettivo di “Butta bene”, la campagna informativa che assessorato all’Ambiente, Quartiere 5 e Quadrifoglio hanno lanciato dallo scorso mese in tutta la circoscrizione. Per ribadire che, partendo dai piccoli gesti di ognuno, è possibile migliorare l’ambiente in cui si vive, è stato realizzato del materiale informativo (tradotto in più lingue) che ha come protagonista un topo arancione. È lui a ricordare, in modo divertente, che i rifiuti domestici non devono essere lasciati nei cestini pubblici, come non è corretto inserirvi rifiuti ingombranti né a forza. E si sono tenuti anche alcuni incontri con i cittadini, in luoghi come l’Orticoltura, piazza Dalmazia, i Giardini della Bizzarria, il Sodo e Peretola. “Siamo partiti dal quartiere più popoloso di Firenze – ha sottolineato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – crediamo molto nelle campagne di sensibilizzazione. Ma puntiamo anche sui controlli, che saranno aumentati”. “Nel borgo di Peretola – ha spiegato il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli – spesso i rifiuti domestici vengono abbandonati nei giardini invece di essere consegnati durante il porta a porta. Abbiamo fatto scattare tutta una serie di controlli ma anche questa campagna informativa, in varie lingue, per far capire in maniera chiara anche a chi non è italiano quali sono i comportamenti corretti”.
Piazza delle Medaglie d’Oro
campetto e casotto, nuovo look Al suo interno due terrazze, due serre, due piccoli giardini segreti e la famosa Grotta degli Animali
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ambio di look per il campo di calcetto nel giardino di piazza delle Medaglie d’Oro, con un nuovo manto in erba sintetica. L’impianto è stato inaugurato lo scorso mese alla presenza, tra gli altri, dell’assessore allo Sport Andrea Vannucci, dell’assessore all’Ambiente Alessia Bettini e del presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli. Un intervento da 24mila euro che – viene spiegato – ha permesso di rifare completamente il manto del campetto e sostituirlo con una pavimentazione in sintetico. Rinnovate anche le porte, per garantire una maggiore sicurezza. Altri trentamila euro sono invece serviti per ampliare il casotto dell’Auser all’interno del giardino. “Continua l’impegno dell’amministrazione per promuovere lo sport libero e diffuso – ha commentato nell’occasione Vannucci – il nuovo campo del quartiere 5 è un altro intervento per valorizzare gli impianti sportivi gratuiti a disposizione di tutti i cittadini. In questo caso, lo abbiamo realizzato con un partner privato come Findomestic, che ha condiviso tutto il progetto dell’amministrazione”. In precedenza, come ricordato dall’assessore Bettini, si erano conclusi gli interventi di ampliamento del casotto all’interno dei giardini: “Si tratta di un lavoro indispensabile per migliorare la qualità dei servizi. Il casotto è un punto di appoggio per l’associazione Auser che, attraverso una specifica convenzione con il Comune, cura l’apertura e la chiusura dell’area e garantisce un presidio. Di fianco sono stati realizzati anche i servizi igienici pubblici della cui pulizia, apertura e chiusura si occupa sempre l’Auser”. Il tutto in “un giardino polivalente che potrà essere utilizzato dai cittadini dai 3 ai 100 anni – ha detto Balli – partendo dal campo sportivo per bambini e dal nuovo centro anziani, stiamo iniziando a realizzare uno spazio per tutta la comunità. Sono molto contento di questo intervento”.
Quartiere 5
#Zoom
Novoli . Rifredi . Brozzi
Maggio 2016 | 7
Santa Maria Novella
Focus
Un giardino tutto da “assaporare”
Si trova sulle colline di Castello, dove è stata creata una passeggiata tra fiori ed erbe officinali Serena Wiedenstritt
Uno scorcio del giardino di Santa Maria Novella, con le piante presenti al suo interno
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n giardino speciale, da attraversare assaporando ogni passo e osservando ogni pianta. Perché le coltivazioni del Giardino di Santa Maria Novella sono piante officinali, curative, antidoti naturali ai malanni, di un tempo e del nostro. Si va dalla pianta di melissa, che diventerà melissa da diluire in poca acqua zuccherata, preparata ancora oggi secondo la ricetta originale del 1690 di fra’ Paladini e indicata per le sue virtù aromatico-digestive, antispasmodiche e sedative, al cespuglio di lavanda che diventerà una confezione di sali, antico medicamento presente nelle vecchie farmacopee, conosciuto per le sue proprietà stimolanti, fino ai fiori di camomilla che si trasformeranno in tisane calmanti e rilassanti. Una vaga idea di quello che si trova nel giardino di quindicimila metri quadrati situato sulle colline di Castello, davanti alla Villa Medicea del-
la Petraia, si può avere con una visita virtuale (www.smnovella. it/contents/giardino-1.html). Al centro del giardino la fa da padrona la Balsamite major, pianta officinale usata da sempre come ingrediente principe per la preparazione dell’Acqua e delle Pasticche di Santa Maria Novella. Ma il percorso comprende oltre quaranta piante, ognuna con la
sua storia e una gamma di utilizzi che vanno dalla farmacia alla profumeria. Il giardino è stato organizzato con la volontà di proporre un’antica tradizione ereditata dai frati domenicani: l’hortus conclusus, coltivato intorno al loro convento fin dal XIII secolo, ed è parte del “mondo” dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria
Novella. Si tratta di una realtà dalle origini antichissime, che risalgono al 1221, quando i frati costruirono il loro convento alle porte di Firenze, iniziando di lì a poco a studiare e sperimentare le proprietà delle erbe officinali, coltivate negli orti adiacenti al convento. Nel 2014 al negoziomuseo di via della Scala si è affiancato il giardino, dove è stato
scelto di creare una passeggiata tra alberi, fiori ed erbe officinali, per coinvolgere tutte le capacità sensoriali. Il giardino è aperto per visite guidate tutti i mercoledì pomeriggio su prenotazione. Altro tassello dell’Officina è lo stabilimento di via Reginaldo Giuliani, anche quello aperto al pubblico: “Visitare il nostro stabilimento è come entrare in cinque botteghe artigiane – spiega Eugenio Alphandery, direttore e comproprietario dell’Officina – molti macchinari sono stati inventati da me, poiché non ne esistevano in commercio di adatti alle particolari materie prime e ai nostri procedimenti produttivi. Ma accanto alle ‘botteghe’, ci sono i laboratori di controllo qualità e ricerca, la parte più moderna e anche il cuore dell’azienda, perché da lì inizia la ricerca dei nuovi prodotti e il controllo della loro qualità”.
Visite guidate per gli alunni delle scuole fiorentine
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n collaborazione con l’assessorato all’Educazione del Comune di Firenze, da marzo a maggio l’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella partecipa alle Chiavi della Città, organizzando visite guidate nel giardino. Il progetto, che ha gli obiettivi di far conoscere un’impresa storica in un contesto socio-economico moderno attraverso un percorso multidisciplinare e promuovere fra le giovani generazioni i valori di artigianalità, qualità, ricerca e innovazione, è indirizzato agli alunni delle scuole fiorentine. Attraverso un percorso guidato, i ragazzi possono inoltre conoscere le varie piante impiegate per la lavorazione dei prodotti. S.W.
8 | Maggio 2016
#Focus
L’intervista
“Tramvia pronta per il 14 febbraio 2018, scommetto una cena con i fiorentini” Valentina Buti - Gianni Carpini - Matteo Francini
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na cena da scommettere con i fiorentini sul rispetto dei tempi per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, il futuro dell’ex tribunale di piazza San Firenze, di Sant’Orsola e piazza del Carmine. E ancora, l’idea della pedonalizzazione dell’area intorno al Franchi e la questione del nuovo stadio. A due anni dalla sua elezione a sindaco di Firenze, Dario Nardella fa il punto su quello che è stato fatto e quello che resta da fare in città. Il 25 maggio 2014 i fiorentini la sceglievano come nuovo sindaco. Adesso, due anni dopo, qual è la Firenze di oggi e quali sono le differenze rispetto alla città che ha trovato al momento della sua elezione? Se da un lato i tratti di una città hanno bisogno di molti anni per cambiare
Eletto sindaco nel maggio 2014, oggi Dario Nardella racconta come sta cambiando la città. “Il 2016 è l’anno del fare, in cui tutte le grandi partite sono avviate o in fase di partenza”
in modo profondo e dunque due anni possono sembrare pochi da questo punto di vista per notare cambiamenti strutturali, dall’altro possiamo dire che in questi due anni Firenze ha sbloccato tutto quello che aveva di bloccato, grazie sia alle riforme radicali del governo guidato da Matteo Renzi, sia a una spinta della classe dirigente fiorentina che ha saputo raccogliere l’eredità del passato e trasformarla in benzina per il cambiamento. Possiamo dire che il 2016 è davvero l’anno del fare ed è l’anno in cui tutte le grandi partite in qualche modo sono avviate o in fase di avviamento. Vi è poi un dinamismo culturale e turistico che in due anni ha visto davvero un’accelerazione straordinaria: penso al record del turismo, che rappresenta una fonte economica straordinaria per la nostra città se pure deve essere gestito con grande attenzione verso la qualità e la sostenibilità, ma penso anche ai grandi progetti culturali. In questi due anni Firenze, in controtendenza rispetto a molte altre città italiane, invece di veder chiudere istituzioni, musei e teatri ha visto riaprire luoghi rimasti abbandonati: il Teatro Niccolini dopo vent’anni ha rivisto la luce, il museo dell’Opera del Duomo dopo molti anni ha riaperto con un allestimento straordinario, il restauro del patrimonio culturale ha visto un’accelerazione. Guardiamo ad esempio all’operazione di piazzale Michelangelo, la cui pedonalizzazione è solo il punto di partenza. Ci sono altri spazi culturali della città per cui è previsto un recupero, sulla scia di quanto avvenuto per il Niccolini? Ci sono sicuramente tre grandi contenitori che sono destinati ad avere un ruolo centrale per la vita civica e culturale di Firenze, e sono San Firenze, il vecchio tribunale; Sant’Orsola, il cuore del quartiere di San Lorenzo; e Santa Maria Novella, attualmente sede della scuola dei marescialli dei carabinieri. Sono tre
“Ci sono tre grandi contenitori che sono destinati ad avere un ruolo centrale per la vita civica e culturale della città: San Firenze, Sant’Orsola e Santa Maria Novella” contenitori che vedranno cambiare radicalmente la loro funzione e tutti e tre saranno rivolti alla città e ai visitatori: San Firenze con una destinazione prevalentemente legata alle arti dello spettacolo, per le quali Firenze è un’eccellenza mondiale, con un’attenzione all’alta formazione; Sant’Orsola con una vocazione legata sia alla cultura, in particolare alla contemporaneità, sia alla residenza; e Santa Maria Novella che si presta bene per ospitare attività legate alla scienza e anche eventi culturali e allestimenti legati alla storia e all’identità di Firenze. Quindi abbiamo vinto alcune scommesse e ne abbiamo molte altre da vincere. A Sant’Orsola spazio quindi all’arte contemporanea? Questo è il mio desiderio, però Sant’Orsola sicuramente avrà la cultura, stando al progetto, servizi alla residenza, grazie anche alla presenza di parcheggi, e formazione. Se però dovessi pensare a una
qualche vocazione particolare e culturale per Sant’Orsola, certamente penserei all’arte contemporanea. Arte contemporanea che sta diventando un tratto sempre più distintivo della città. A proposito di arte contemporanea, ci aspettano altre novità? Intanto godiamoci la mostra di Jan Fabre, perché sarà un evento di straordinaria importanza. Da quando sono sindaco, Firenze ha sposato un progetto molto ambizioso e molto coraggioso, quello di aprire i propri spazi pubblici all’arte contemporanea, mettendo a confronto il linguaggio del Rinascimento, l’arte storicizzata, con i linguaggi dei più grandi artisti internazionali di oggi, cercando di uscire dalla banalità e soprattutto mettendo in gioco i luoghi più preziosi e simbolicamente più significativi della città, come ad esempio piazza della Signoria. Se devo giudicare dall’attenzione internazionale, questo progetto sta avendo un grande successo, e vogliamo dargli continuità. Per cui ogni anno, sicuramente, accoglieremo idee e proposte di grandi artisti da combinare in questo confronto di epoche e di linguaggi con i luoghi e le bellezze della storia. Per quanto riguarda la mostra di Fabre al Forte Belvedere (al via il 14 maggio, ndr), il mio obiettivo è superare il numero già straordinario di visitatori dell’anno scorso: anche quest’anno il Forte Belvedere sarà a ingresso gratuito e quindi restituiremo, come l’anno scorso, ai fiorentini uno dei luoghi più amati in assoluto. E lo faremo grazie e attraverso l’arte. Capitolo “grandi opere”: partendo della tramvia, l’obiettivo è terminare le linee 2 e 3 entro il 14 febbraio 2018. È pronto a scommettere una cena di San Valentino con i fiorentini che ce la farete per quella data? Sì, sono pronto a scommetterlo anche perché un sindaco non può nascon-
dersi dietro un dito e deve accettare le scommesse fino in fondo. Mi sono candidato sindaco di Firenze con l’obiettivo di concretizzare questa trasformazione che giudico la più grande della città da centocinquant’anni a questa parte, e la tramvia è la nostra priorità. Il successo della linea 1, con tredici milioni di passeggeri nel 2015, che ha significato anche meno traffico e meno smog, ci ha consentito di gestire i cantieri delle linee 2 e 3 con più ottimismo, perché i fiorentini hanno toccato con mano l’utilità di un mezzo di trasporto pubblico pulito, efficiente e veloce. Le ditte hanno recuperato buona parte del ritardo accumulato nel primo anno, ma non possiamo permetterci di abbassare la guardia sul monitoraggio dei cantieri, sulla velocità e sui risultati. Ci aspettano momenti molto difficili, penso a tutta la cantierizzazione nell’area della Fortezza, via Valfonda, ma se dobbiamo guardare agli obiettivi più ravvicinati il viadotto di San Donato, che rappresentano gli snodi che ci rimangono davanti. In più siamo già al lavoro per ampliare il sistema tramviario con una quarta linea che collega la Leopolda a Campi Bisenzio passando dalle Piagge e che in gran parte è già finanziata con fondi del Governo e fondi locali ed europei trasmessi dalla Regione, e con il prolungamento della linea 2 da Peretola a Sesto, perché la vera città metropolitana si costruisce sulla mobilità dei cittadini. Seguirà poi un’ultima fase che vede l’ampliamento a sud-est della tramvia e il passaggio dal centro, per il quale già quest’anno avvieremo uno studio di fattibilità. Ci sarà il passaggio sotterraneo? Noi abbiamo due opzioni: quella dei viali e quella sotto il centro storico. È ovvio che quella sotto il centro sia più complessa e quindi si rende urgente verificare in dettaglio quale sia il rapporto costi-benefici. E il tunnel della Tav? Quella della Tav non è un’opera che dipende dal Comune, quindi noi ci affianchiamo a Rfi che è il soggetto concessionario che deve realizzare questa importante infrastruttura. Io sono sempre dell’idea che le opere pubbliche non possano mai rimanere incomplete, il che è stato per tanti anni il male dell’Italia. Tuttavia, se Rfi ha intenzione di modificare parzialmente, correggere alcuni aspetti di questa opera, noi siamo sempre disponibili a vedere nel merito di cosa si tratta. Quello che però non ci possiamo permettere è rimanere in un limbo di incertezza. Se guardo altre città,
“Firenze ha sposato un progetto molto ambizioso e molto coraggioso, quello di aprire i propri spazi pubblici all’arte contemporanea”
#Focus come Bologna, mi rendo conto che l’alta velocità rappresenta un punto di sviluppo importante. Mi viene da chiedermi chi oggi si sognerebbe di ritornare indietro a quando, per andare da Firenze a Roma, ci volevano tre ore e mezzo. Nuovo stadio-Mercafir, come procede la “partita”? Il discorso è molto semplice: sono tutte e due opere di interesse pubblico strategico, sono legate ma autonome. Nel 2012 abbiamo deciso di abbattere e ricostruire la Mercafir: confermo questa decisione, con l’unica novità che invece di ricostruirla dove è, la si ricostruisce in un’altra area. Su questo non si cambia nulla e si va avanti. Per quanto riguarda lo stadio, ora siamo al lavoro: non è il momento delle parole, è il momento del fare. La società Fiorentina, che ha avanzato la proposta al Comune di realizzare lo stadio, deve presentarci entro la fine dell’anno il progetto definitivo, dopodiché il Comune valuterà la sostenibilità economica del progetto e del piano economico finanziario e bandirà la gara pubblica di project financing per la realizzazione dell’opera. Se tutto va come previsto, possiamo aggiudicare i lavori già l’anno prossimo. Che cosa ne sarà invece del Franchi? L’ipotesi della copertura del Franchi non è mai esistita e non è all’ordine del giorno, mentre il Franchi dovrà avere comunque una vocazione legata alla cultura, ai grandi eventi di spettacolo e allo sport di varie discipline, perché è un impianto strategico. Quello che oggi non è più sostenibile è avere uno stadio vecchio, in pieno centro abitato, con tutto quello che ne consegue in termini di disagi per i residenti, per i cittadini, per la sua raggiungibilità e per la sicurezza, che non è di proprietà della società di calcio e che quindi rappresenta un onere pesante non solo per la società dal punto di vista della manutenzione, ma anche per l’amministrazione comunale. Gennaio 2015 piazza del Carmine, febbraio 2016 piazzale Michelangelo. Nel suo mandato da sindaco sta proseguendo il cammino delle pedonalizzazioni iniziato dal suo predecessore Renzi: come sta andando? Piazza del Carmine e piazzale Michelangelo sono operazioni molto impegnative sulle quali non tornerei indietro per niente al mondo e che ora devono completarsi. In particolare, piazza del Carmine sarà completamente rifatta, ripavimentata, i lavori partiranno quest’anno e avranno l’obiettivo di restituire bellezza e vivibilità in un quartiere che rappresenta la storia e l’identità del centro di Firenze. Secondo me ci sono molti aspetti che si possono correggere sull’uso della piazza: intendo impegnarmi su iniziative di grande qualità che riguardano l’artigianato, la cultura, l’arte, perché le piazze, una volta pedonalizzate e riqualificate, devono comunque poter vivere una nuova dimensione pubblica e civica. Lo stesso vale per piazzale Michelangelo,
Maggio 2016 | 9
“L’idea, anche se per ora si parla solo di idea, della pedonalizzazione di viale Paoli non è lasciata nel cassetto” per il quale vi sarà una grande novità, e cioè quella che quest’estate farà parte delle aree pubbliche dell’Estate Fiorentina. Stiamo parlando di progetti complessi, costosi, ambiziosi, ma che alla fine restituiranno bellezza e vivibilità alla città. Non dimentichiamo poi piazza dei Ciompi, che è un’altra operazione di riqualificazione importante. La pedonalizzazione dell’area intorno allo stadio Franchi è un’idea sempre valida? Per quanto riguarda i quartieri della città, io continuo a coltivare l’idea di poter fare delle pedonalizzazioni: trovo che quando si parla di pedonalizzazioni non ci si debba limitare solo al centro, perché la pedonalizzazione si lega anche a un tema di vivibilità e attenzione ai pedoni, alla ciclabilità e alla cultura, e per questo l’idea, anche se per ora si parla solo di idea, della pedonalizzazione di viale Paoli non è lasciata nel cassetto. Intendo riprenderla e discuterla con i miei tecnici nei prossimi giorni. Sarebbe un modo per unire un’intera area verde di impianti sportivi che oggi è tagliata in due da una strada di grande percorrenza e anche molto pericolosa per i pedoni, e quindi l’operazione di pedonalizzazione consentirebbe non solo di offrire servizi come ad esempio parcheggi alla cittadinanza e ai residenti di quell’area, ma anche di offrire un’intera zona pubblica verde e sportiva che potrebbe rappresentare davvero un polmone per tutto il quartiere di Campo di Marte. Rimanendo fuori dal centro, lo scorso marzo è scattato dalle Piagge il suo “tour nelle periferie” con la giunta comunale: quali sono gli obiettivi e le prossime mete? Dopo le Piagge, Ponte a Ema, San Felice a Ema e Mantignano-Ugnano: abbiamo per ora dieci tappe che intendo esaurire entro l’estate, perché per noi le periferie sono la priorità, tant’è che quest’anno abbiamo messo in campo un piano complessivo di investimenti di centosettantadue milioni di euro che sarà prevalentemente rivolto a queste aree, a cominciare dalle famigerate buche. Solo nel 2016 riasfalteremo quarantotto chilometri di strade nei quartieri fuori dal centro. Pensiamo poi agli interventi sugli spazi verdi: finalmente ora apriremo giardini importanti, uno per tutti il giardino dell’ex Meccanotessile. Ma penso anche agli interventi su scuole e centri anziani: prima dell’estate inaugureremo il nuovo centro anziani di piaz-
za Piattellina, completamente nuovo, e nei prossimi mesi riqualificheremo il centro anziani Le Rondini. L’attenzione alla periferia è centrale anche dal punto di vista della sicurezza: stiamo completando l’installazione di un pacchetto di quaranta telecamere per la videosorveglianza, ma entro la fine dell’anno partiremo già con il piano di installazione di 350 telecamere che si completerà entro il 2018. Facciamo il punto sul “Piano casa”. È un altro elemento che rappresenta una risposta non solo alla riqualificazione delle periferie, ma anche ai bisogni che vengono dai cittadini nel settore del sociale. Abbiamo un piano molto chiaro, che prevede entro la fine del mandato di assegnare alle famiglie bisognose ottocento alloggi Erp: trecento di questi sono già stati assegnati, ne mancano cinquecento che ricaveremo in parte da nuove strutture, penso ad esempio a quella che inaugureremo dopo l’estate nell’ex Longinotti, nella zona di viale Europa, ma anche al nuovo insediamento di via Torre degli Agli, dove abbiamo finito la bonifica e sono già iniziati i lavori, o a via Schiff, dove c’è da fare ancora la bonifica del giardino. Poi, di questi
cinquecento, circa trecento sono alloggi già esistenti ma che ristruttureremo: una parte con soldi nostri e una parte con quelli del piano Delrio. E a questi ottocento alloggi Erp si aggiungeranno, da qui ai prossimi anni, cinquecento nuovi alloggi dall’operazione della caserma dei Lupi di Toscana (nella foto qua sopra): lì in parte potremo ricavare alloggi Erp, se si rendono disponibili i fondi, in parte invece alloggi di “social housing”. In particolare, ci sarà un’attenzione verso gli anziani e i giovani. È il più ambizioso piano che sia stato realizzato negli ultimi dieci anni: avevamo promesso in campagna elettorale di farne 250, e invece questo è uno di quei casi in cui abbiamo
voluto superarci. A proposito di anziani, l’estate – un periodo particolarmente delicato – si avvicina: ci sono nuovi progetti in vista? Dopo l’esperienza dello scorso anno nel quartiere 5, ripartiremo con il progetto dei pasti a domicilio e lo amplieremo: il mio obiettivo è portarlo in tutta la città entro tre anni. Rimaniamo sull’attualità ma cambiamo argomento. Negli ultimi tempi lei è stato in missione istituzionale a Parigi e Bruxelles, le due città europee recentemente sconvolte da attentati terroristici: Firenze corre rischi simili? La città si sta preparando per affrontare eventuali emergenze di questo tipo? Prendo in prestito le parole del nuovo questore Alberto Intini ma anche del suo predecessore: Firenze non vive una specifica condizione di rischio dal punto di vista di attacchi terroristici rispetto ad altri luoghi dell’Italia, tuttavia l’Italia deve tenere l’asticella della prevenzione, del controllo e della sicurezza molto alta nel suo complesso, perché in Europa oggi nessuno si può considerare totalmente immune da un attacco terroristico. Nel caso di Firenze, ho notato un’attenzione crescente delle forze dell’ordine e anche del Viminale, testimoniata dalla presenza dei militari in assetto di controllo del territorio per il progetto “strade sicure”. Trovo positiva questa misura perché, oltre a consentirci una migliore prevenzione, ci permette di mettere in campo dei deterrenti anche verso piccoli atti di criminalità. Quella di oggi è una situazione di particolare attenzione, però voglio aggiungere due considerazioni: uno, che non dobbiamo farci piegare dai terroristi che vorrebbero rinchiuderci nelle nostre case per la paura e per il panico, e in secondo luogo che i cittadini possono dare una grande mano attraverso le loro segnalazioni. Firenze avrà una moschea? È un tema di cui si parla tanto, però non sono cambiati i termini della questione ormai da qualche anno: Firenze si è resa disponibile alla moschea ormai da molto tempo, io confermo questa linea, specificando l’importanza del coinvolgimento della cittadinanza come abbiamo già
“Piazza del Carmine sarà completamente rifatta, i lavori partiranno quest’anno e avranno l’obiettivo di restituire bellezza e vivibilità in un quartiere che rappresenta la storia e l’identità del centro di Firenze”
fatto con un percorso di partecipazione e ribadendo che il diritto di pregare è un diritto costituzionalmente tutelato e che appartiene a ogni essere umano. Infine ricordo che la moschea è un luogo che consente anche un migliore controllo della comunità islamica sotto il profilo della prevenzione di eventuali infiltrazioni pericolose, terroristiche, posto che oggi in assenza di un luogo di preghiera i musulmani pregano ovunque e in condizioni di scarsa vigilanza e soprattutto anche socialmente poco sostenibili: nei garage, negli scantinati, nei sottoscala, il che non solo è più insicuro, ma non è nemmeno dignitoso. In conclusione, aspettiamo che la comunità islamica ci presenti una proposta che sia sostenibile dal punto di vista urbanistico e sociale, fermo restando che loro, come le altre comunità religiose, sosterranno tutte le spese per la realizzazione della struttura. Potrebbe nascere anche in centro? L’ipotesi del centro mi risulta che non sia presa in considerazione della comunità, e anche dal nostro punto di vista è difficile se guardiamo gli aspetti urbanistici del centro storico, mentre vi sono molte più possibilità nella cintura urbana fuori dal centro, sia per la facile accessibilità che per la maggiore disponibilità di aree adeguate a questo fine. Ripeto: non sta al Comune individuare la zona, noi possiamo soltanto stabilire i criteri, e l’abbiamo già fatto, la comunità ha il compito, se vorrà, di avanzare proposte che noi esamineremo. Con il ritorno della bella stagione, facciamo infine il punto sul verde in città, partendo dalle Cascine. Bisognerebbe andare indietro di una quindicina di anni per capire come erano le Cascine allora: un luogo buio, inaccessibile, veramente pericoloso. Oggi le Cascine sono molto più vivibili e molto più vissute, grazie anche alla tramvia e a una migliore illuminazione, ma se devo dire che sono contento, no, perché dobbiamo completare la riqualificazione del parco. Abbiamo organizzato una maratona dell’ascolto dalla quale sono emerse molte proposte, e gli obiettivi che abbiamo davanti sono ad oggi abbastanza chiari: primo, affidamento in gestione della palazzina Fabbri nel cuore delle Cascine; secondo, il rilancio dell’ippodromo delle Mulina, che ad oggi ancora non si è verificato; terzo, l’affidamento in gestione della palazzina dell’Indiano insieme all’anfiteatro; e infine una maggiore sicurezza di tutta la zona attraverso videosorveglianza e porte telematiche. Devo anche dire che la presenza dell’Auditorium con la nuova piazza Gui e i lavori che abbiamo fatto in tutta quell’area all’altezza della Leopolda stanno migliorando molto l’accesso alle Cascine. Sul parco c’è un progetto oggi già azionabile, molto concreto, di quindici milioni di euro, che avrà tra gli interventi prioritari la ripiantumazione degli alberi, molti dei quali già piantati, e che rappresenta uno degli obiettivi centrali. Ma non dobbiamo pensare soltanto ai grandi parchi, dobbiamo pensare anche ai grandi e piccoli giardini: partiremo tra qualche settimana con la gara di sponsorizzazione per la manutenzione dei giardini della città e proseguiremo anche con la ripiantumazione di alberi non solo all’Anconella e a Bellariva, ma in tutta l’area comunale. L’obiettivo di quest’anno è quello di duemila alberi da ripiantare come risposta alle tempeste e ai temporali che abbiamo vissuto negli ultimi due anni, ma anche come piano di riqualificazione del nostro patrimonio arboreo.
Maggio 2016 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere Il vademecum
La novità
Asilo nido, al via le iscrizioni La mini-guida per mamme e papà la “retta”, mamma e papà devono avere un reddito Isee inferiore a 32.500 euro. Anche in tal caso sarà stilata una graduatoria. Un consiglio: per velocizzare i tempi meglio dotarsi dell’Isee, rivolgendosi a un Caf, al momento dell’iscrizione. Le tariffe del nido comunale vanno in media dai 60 ai 530 euro mensili in base al reddito della famiglia e all’orario di uscita.
Gianni Carpini
ido, spazio gioco o asilo domiciliare. Con il nuovo bando del Comune di Firenze dedicato agli “under 3” scatta la corsa all’iscrizione. Tra una manciata di mesi usciranno le graduatorie che stabiliranno chi andrà all’asilo comunale o nelle strutture convenzionate. Ecco quello che c’è da sapere.
LISTE DI ATTESA
CHI PUÒ ISCRIVERSI
Le iscrizioni riguardano i bimbi nati tra il primo gennaio 2014 e il 31 maggio 2016, con almeno un genitore residente nel comune di Firenze. Anche quest’anno niente carta e penna: l’iscrizione è solo online.
TUTTO ONLINE
Per accedere al sito servizi.comune.fi.it/servizi servono username
Una
e password, da richiedere agli uffici relazioni con il pubblico del Comune, ai punti anagrafici nei quartieri, alla sede dei Servizi all’infanzia (via Nicolodi 2) e, per gli stranieri, allo sportello immigrazione (via Baracca 150/p). Niente coda per chi ha la tessera sanitaria regionale attivata o la
Carta nazionale dei servizi.
VICINO CASA/LAVORO È possibile indicare fino a cinque asili o centri gioco preferiti, che possono anche essere in un quartiere diverso da quello di residenza. Le prime due opzioni sono vincolanti. Ricordate, però: l’orario
al giorno
L’iniziativa
Meningite, solo il vaccino la mette ko
di uscita scelto rimarrà lo stesso per tutto l’anno educativo. Poi una novità: fin dall’iscrizione i genitori possono indicare gli asili privati a cui sarebbero interessati in caso di lista di attesa (vedi articolo accanto).
TARIFFA AGEVOLATA Per richiedere una riduzione sul-
Ricetta
w i Baby angeli del bello! ☛ PAGINA II
piccoli cronisti alla prova
C’
bimbi sono dieci volte più a rischio rispetto al resto della popolazione. Ci sono controindicazioni? No, quello della meningite è un vaccino “morto”, formato da microrganismi inattivati. Solo se una precedente vaccinazione per meningite ha dato allergie gravi come lo shock anafilattico, la vaccinazione deve avvenire in ospedale. Quali sintomi nei più piccoli? Dai 18 mesi in su, si ha febbre alta, cefalea, vomito, rigidità del collo. Nei lattanti, si hanno sbalzi di temperatura, da picchi di febbre altissima a una temperatura bassa bassa, la fontanella è gonfia. Si ha poi uno stato generale di sopore che vale per tutte le età. Le donne in gravidanza possono vaccinarsi? Possono vaccinarsi in gravidanza e anche durante l’allattamento.
☛ PAGINA III
Per informazioni educazione.comune.fi.it Tel. 055 2625748/49
Filastrocca
buona festa, mamme ☛ PAGINA IV
Il Meyer risponde è preoccupazione in Toscana e a Firenze per i molti casi di meningite che si stanno verificando dallo scorso anno. A spaventare di più il possibile contagio per i bambini anche se per ora, fortunatamente, non si sono verificati episodi tra i più piccoli. Ne parla la professoressa Chiara Azzari, responsabile del centro di Immunologia pediatrica del Meyer. Professoressa, come si previene la meningite? L’unico modo è il vaccino. Ce n’è uno per ogni tipologia di meningite. I bambini toscani oggi vengono vaccinati contro il meningococco B, con quattro dosi, a partire dai due mesi di vita. E contro il meningocco C, con una sola somministrazione, al compimento dell’anno. È grazie a questa campagna di prevenzione se dal 2005 non si registra nessun caso di meningococco C sotto l’anno. Dato rilevante se si pensa che i
In genere la lista di attesa dei bimbi che rimangono fuori dai servizi comunali o da quelli privati convenzionati (dove il Comune si riserva alcuni posti) viene dimezzata nel corso dei mesi, per rinunce e trasferimenti. A settembre 2015 i bambini in stand by erano 952, un mese fa poco più di 400.
Il lato verde della “forza” ☛ PAGINA IV
un’estate al museo
La pappa per il bebè? È bio e arriva a casa Valentina Buti
C
Babygnam, un servizio di gastronomia con sede in piazza Dresda nato per i piccoli buongustai con una particolarità che lo renderà gradito
Gianni Carpini
C
iao voucher, benvenuta tariffa agevolata per pagare al nido privato la stessa cifra che si spenderebbe per quello pubblico. La differenza verrà coperta dalle risorse che arrivano dalla Regione grazie al Fondo sociale europeo. È la novità di quest’anno. Fin dall’iscrizione online per i nidi comunali, i genitori possono indicare il loro interesse per l’asilo privato, nel caso in cui il piccolo rimanesse in lista di attesa per quelli pubblici o convenzionati. Gli uffici stileranno una graduatoria e, in base alle risorse disponibili, saranno individuate le famiglie che avranno diritto alla retta “scontata”. Attenzione però, la parola chiave è “accreditato”: è possibile richiedere la tariffa agevolata solo per i servizi definiti come “autorizzati e accreditati”. Si va dai nidi privati (in città esistono anche in lingua, per una full immersion poliglotta fin da piccoli) agli spazi gioco (qui il bimbo resta in genere solo quattro ore, pranzo e sonnellino vengono fatti a casa), fino agli asili domiciliari autorizzati (che ospitano al massimo cinque bimbi, seguiti da un educatore).
PER I LETTORI IN ERBA redazione@ilreporter.it www.ilreporter.it #ilreporterdeipiccoli
☛ PAGINA II
A tavola
i sono la crema di borlotti al rosmarino e il risotto alle zucchine. Ma anche, per i palati più curiosi, il piatto a base di alga kombu e i fagiolini mung. In totale, trentatré portate con ingredienti 100% organici, a km zero e di stagione, pronte per essere gustate dai bambini dai sei mesi in su. È il menù offerto da
Addio voucher, ecco la tariffa “speciale”
anche alle mamme indaffarate: le pappe di Babygnam possono essere consegnate a domicilio. In sella a una bici elettrica che ne ribadisce
lo spirito bio, arrivano nelle case fresche, poco dopo la loro preparazione. A ideare il servizio è stata Nikola Jakubisova, mamma del piccolo Jaro, supportata nella selezione delle ricette da una pediatra e una nutrizionista. Le pappe sono preparate secondo le linee guida dell’Organizzazione mondiale di sanità e suddivise per fasce d’età. Per i bimbi dai sei mesi in poi, ci sono ad esempio la vellutata di riso e mela cotta o la crema di mais e pera cotta. Dai nove mesi si introducono latticini, legumi e cereali, per arrivare alle ricette dai dodici mesi in su, a base di brodini di pollo o vegetali, pappa al pomodoro o prodotti più “esotici” come le alghe. Per info e prenotazioni: www.babygnam.com.
II | Maggio 2016
#Accade in città
L’iniziativa
decoro, la missione dei baby angeli
Dalla pulizia del cortile alle pareti delle aule, così trecento bambini delle primarie portano il “bello” nelle loro scuole Valentina Buti
ettorina rossa fuoco e cappellino calato sulla testa. In mano, scope e ramazze per liberare il cortile dalle cartacce, pennelli per coprire con la vernice colorata il muro un po’ scrostato, oppure una bella paletta da giardiniere con cui piantare girasoli o pansè. Fate largo agli Angioletti del bello: un “esercito” di trecento bambine e bambini delle scuole primarie di Firenze, pronti a rimettere in sesto l’aula un po’ malmessa della loro classe, ripulire il vialetto e l’aiuola dell’istituto o ritinteggiare la porta vecchiotta della biblioteca. Piccoli gesti, sì. Ma che diventano quasi un atto d’amore nei confronti della scuola che i piccoli alunni si adoperano per rendere più bella, accogliente e quindi più vivibile. Il tutto ovviamente sotto l’occhio attento delle maestre. E soprattutto dei “grandi” Angeli del bello, i volontari del decoro urbano che con il loro impegno civico si sono guadagnati anche il Fiorino d’oro, che da due anni, insieme al Comune di Firenze e all’interno delle iniziative delle Chiavi della città, stanno esportando nelle scuole fiorentine il progetto di educazione civica. In totale, se si comprendono anche le medie, sono seicento i bambini coinvolti dall’iniziativa, suddivisi in undici scuole di tutta la città, da Sorgane a Brozzi. Cinque, invece, al momento le elementari – Fanciulli, Nuccio, Pertini, Petrarca e Duca D’Aosta – dove gli Angeli del bello fin dall’inizio “hanno trovato una risposta eccezionale da parte dei bambini”, racconta la responsabile Rosanna Ristori. “Il primo incontro
Per alcuni il bello è un “giardino pieno di girasoli”. Ma anche “l’Arno visto di notte”. Qualcuno vorrebbe le pareti della classe “come l’arcobaleno”, qualcun altro “la lavagna interattiva”, quasi tutti “la piscina nel cortile”. Colorata, variopinta. Così è la bellezza vista dagli Angioletti del bello. Tutti i disegni e i pensierini su ilreporter.it – spiega Ristori – serve per sciogliere il ghiaccio e spiegare agli alunni chi sono e cosa fanno gli Angeli del bello. Poi dotiamo i bimbi del kit dell’Angioletto, giacchetto e cappellino rosso con sopra due ali disegnate. Dopo ci si mette all’opera ed è quasi una gara a chi fa di più”. Le attività in genere si svolgono il sabato, per fare in modo che anche i genitori possano partecipare. Come alla scuola Fanciulli dove gli alunni, insieme alle mamme e ai papà, di recente hanno
In estate
vacanze ad arte, con i campi al museo i piacerebbe vestire per un giorno i panni di una raffinata cortigiana di Caterina de’ Medici? Oppure provare il brivido di una speciale “macchina del tempo” che vi porterà dritti dritti agli inizi del ‘900 per assistere alla nascita dei cartoni animati? Se la risposta è sì, non potrete mancare ai “Campus al museo” dei Musei civici fiorentini e dell’associazione Muse, di ritorno puntuali anche quest’anno. Organizzati nell’ambito delle iniziative promosse dalla Regione Toscana con il sostegno di Unicoop Firenze, faranno trascorrere ai bambini tra i 6 e gli 11 anni un’estate
all’insegna del divertimento e della bellezza all’interno dei luoghi d’arte della città. Archiviate le lezioni di matematica e messa in soffitta (ma solo per un po’) la cartella, per quattro settimane tra giugno e settembre i bambini potranno scoprire ogni giorno i segreti dei musei fiorentini attraversando la storia delle arti dall’antico al contemporaneo. Al Museo Bardini, ad esempio, sarà svelata la vera storia del porcellino di bronzo, protagonista di un racconto di Andersen. A Santa Maria Novella si respirerà l’atmosfera silenziosa della vita quotidiana nel convento medievale. Mentre in Palazzo Vecchio, vestiti
rimosso le scritte sui muri con una bella mano di vernice. In altre scuole, invece, si è abbellito il giardino con garofani, rosmarino e margherite piantati in vasetti di recupero, si sono realizzati scaffali per i libri con le cassette di legno della frutta, si sono riverniciate le panchine. “Si lavora, non si fa per finta – dice Ristori – ma ci si diverte anche e si fa festa, cogliendo l’opportunità di stare insieme mentre si fa qualcosa di buono per la propria scuola”. C’è poi un momento in cui ogni
Angioletto deve provvedere alla cura del banco, mettere in ordine quaderni e zainetto, diventando responsabile del proprio spazio in aula. “Alla fine – conclude Ristori – sono tanti i bambini che da grandi, ci dicono, vogliono diventare Angeli del bello. Una classe ci ha anche donato un puzzle e un ‘diploma’ speciale in bellezza”. Prossima tappa degli Angioletti il 16 maggio alla scuola Fanciulli, per finire di dare una rinfrescata al colore delle pareti del corridoio dell’istituto.
Un’iniziativa che apre la Settimana del bello, che proseguirà fino al 21 maggio con tanti appuntamenti messi in campo dall’associazione: dalla merenda con i richiedenti asilo al parco dell’Albereta e i convegni sull’educazione alla bellezza fino all’abbellimento di piazza San Simone, in pieno centro storico.
Info angelidelbello.org
di tutto punto con manti, cappelli, zimarre e coroncine, ci si potrà immedesimare in principi e principesse oppure provare a divertirsi con i giochi di moda all’epoca dei signorini del XVI secolo. Al Museo Novecento si proverà l’emozione di tuffo indietro nel tempo fino agli esordi del XX secolo, quando l’arte muoveva i primi passi di una vera e propria rivoluzione e nasceva il disegno animato. Molte anche le attività all’aperto. Al Forte Belvedere, ad esempio, oltre a godere della vista mozzafiato, si potrà “dialogare” con le opere del grande artista Jan Fabre. E alle Murate, in scena corsi di danza e teatro contemporanei per aspiranti artisti. Queste le settimane di campus previste: 1317 giugno, 20-24 giugno, 29 agosto-2 settembre e 5-9 settembre. V.B.
Per info e prenotazioni musefirenze.it Tel: 055.2768224 - 055.2768558
#Festival dei bambini
Maggio 2016 | III
cronisti alla prova, con la redazione dei piccoli C
hi è il giornalista? “Il signore che vende i giornali!”. Dove si trovano le notizie? “Sul Nintendo!”. Sono solo alcune delle “perle” raccolte con la nostra Redazione dei piccoli alla Biblioteca delle Oblate in occasione del Festival dei bambini, ospitato in città dal 15 al 17 aprile scorsi. Tre giorni di laboratorio di giornalismo a confronto con una quarantina di aspiranti cronisti vivaci, attenti e curiosi, che ci hanno mostrato il loro punto di vista sul mondo dell’informazione e delle notizie. Bambine e bambini di Firenze e non solo, dai sette agli undici anni, che ci hanno fatto divertire molto con la loro freschezza e la prontezza di spirito, ma che allo stesso tempo si sono rimboccati le maniche con grande impegno
e serietà per cimentarsi con il mestiere del giornalista. Per dimostrare che non si è affatto scherzato, ecco una selezione delle prime pagine dedicate al Parco degli animali di Firenze scritte e realizzate dai piccoli cronisti da capo a piedi, con tanto di titolo, foto di apertura e, ovviamente, la firma. La raccolta completa è online sul sito ilreporter.it. Buona lettura! P.s. Un sentito ringraziamento al responsabile del Parco, Arnaldo Melloni, che ha prestato volto e dichiarazioni al servizio della Redazione dei piccoli. Il “signor” direttore (come ribattezzato dai piccoli cronisti) Matteo Francini
IV | Maggio 2016
#Il Reporter dei piccoli
Una filastrocca per te, mamma Niente fiori o cioccolatini ma queste parole che mi frullano in testa: quest’anno, cara mamma, sarà questo il mio regalo per la tua festa! Quanto bene, quanto amore, vorrei dirti mille cose ma in verità non sono mica sempre e solo rose Ad esempio, se mi chiedi di riordinare la cameretta e faccio orecchie da mercante arriva subito una pioggia di ramanzine più lunghe della Commedia di Dante! Mi ricordo, poi, quella volta che cucinasti polpette e verdure per poco non mi rompevo un dente da tanto che eran dure!
Per il carnevalino a scuola mi cucisti il vestito da pirata ma i compagni mi guardavano dubbiosi: “Cosa sei una patata!?” Un po’ buffa, “rompina” e pasticciona, ma con te tutti i giorni cresco e imparo al mio fianco, notte e dì, ci sei sempre, sei l’esempio da seguire, sei il mio faro Se un giorno mi sveglio con la luna di traverso ed il broncio che arriccia il mio viso tu inventi spettacoli di marionette, cabaret e barzellette per farmi tornare il sorriso Se mi capita di prendere un brutto voto in geografia, tu non mi sgridi e non mi consoli, ma ti metti lì con me sul quadernone e mi aiuti a capire e correggere i miei errori Generosa, altruista e pure bella, brilli di giorno, sei la mia stella Con te vicina il buio non mi fa paura e anche i brutti sogni hanno un lieto fine e pazienza se non vuoi che mangi troppa cioccolata e mi propini sempre minestrine! In questo caldo mese di maggio ricorre il tuo giorno: guarda, c’è il sole, festeggiamo fuori! E con un bacio ti dico: auguri a te, cara mamma, e alle mamme di tutti i luoghi e di tutti i colori!
di Enrica Della Martira
i pancake “braccio di ferro” Care mamme, vi vedo mentre rincorrete i vostri bambini per fargli mangiare gli spinaci. Eppure, come ci ricorda Braccio di Ferro, gli spinaci sono roba per super eroi! Se i vostri figli non si fanno convincere neanche da lui ad assaggiare quelle “cose verdi”, la soluzione potrebbe essere questa ricetta... facile e divertente perché potrete prepararla proprio insieme alle piccole pesti. Come accompagnamento ci si può sbizzarrire, io consiglio semplicemente di aprire un vasetto di tonno sott’olio e distribuirne un po’ sopra ai pancake. Ingredienti per 10 pancake • 2 uova • 125 gr di farina • 50 ml di latte • 25 gr di burro • ½ cucchiaino di lievito secco • 1 cucchiaino raso di sale • 5 piccoli cespi di spinaci • 1 cipollotto bianco Per l’impasto base si parte dalle dosi dei normali pancake: dividete gli albumi dai tuorli, sbattete questi ultimi con il latte e il burro fuso, unite anche farina, lievito e sale e amalgamate tutto. A parte montate a neve gli albumi. Pulite gli spinaci e il cipollotto (tenendo la parte bianca e un pezzettino di gambo verde) e tritateli finemente, nel mixer ci vuole un attimo. Unite le verdure tritate all’impasto con tuorli e farina e per ultimo aggiungete l’albume montato, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. Fate riposare per circa mezz’ora, poi scaldate una padella antiaderente sul fuoco e versateci un mestolo di impasto quando è ben calda. Quando il pancake inizia a fare le bollicine in superficie, giratelo e cuocetelo per un minuto anche sull’altro lato. Proseguite così anche per gli altri. Buon appetito!
Divertiti con Il Reporter
IL LABIRINTO
#Eventi
Maggio 2016 | 11
Ambulanti per un giorno
mercatini “fai da te” dal centro alle periferie
Stanno prendendo piede in tutta la città le iniziative durante cui gli abitanti Il calendario possono vendere in piazza i propri oggetti. Quattro domeniche, sei appuntamenti Tante le richieste per partecipare
Il mercatino che si è svolto ad aprile in piazza del Carmine
8 maggio • Piazza Primo Maggio
Gianni Carpini
N
onostante sia domenica, Sandra e Monica si sono svegliate di buon’ora. “Altro che giorno libero: preparare gli oggetti, trasportarli, allestire la bancarella... anche questo è un piccolo lavoro”, ridono le due amiche. Alessia ha fatto squadra con un gruppetto di amici e sottobanco, al riparo dai raggi del sole, conserva una bottiglia di prosecco, per offrire un brindisi a chi passa a trovarla o ai “clienti” più simpatici. “È un modo per stare insieme e rendere vive queste piazze”, osserva. A vestire i panni degli ambulanti per un giorno ci sono singoli cittadini e famiglie con bambini al seguito, nonni e giovani. In piazza del Carmine come a Brozzi, a Firenze sud come all’Isolotto, dal centro alle periferie, tutti pazzi per le “domeniche dello svuotacantine”, intere giornate in cui semplici cittadini mettono in piazza gli oggetti che non usano più come libri, vestiti, giocattoli
e soprammobili, ricavandoci qualche euro. Anche a Firenze sono sbarcati i mercatini fai-da-te riservati ai residenti: sono promossi dai cinque Quartieri – da loro è partita la richiesta per trovare, tra le maglie dei regolamenti comunali, la possibilità di organizzare questi appuntamenti – con nomi diversi per ogni rione (“Piazza la cantina”, “Scantinando”, “Svuota cantine”, “Cantine in piazza”) ma con lo stesso obiettivo e funzionamento. Per partecipare basta rispondere ai bandi pubblicati sui siti web dei Quartieri, compilando un modulo in cui si afferma – tra le altre cose – di non essere commercianti di professione. La richiesta passa poi al vaglio degli uffici per i controlli e infine, la mattina del giorno X, viene assegnato uno spazio in cui allestire una semplice bancarella. I primi esperimenti hanno coinvolto a ottobre due piazze del quartiere 5 (a Novoli e Brozzi) e pochi giorni dopo è stata la volta di San Jacopino. Ora questa
filosofia ha contagiato tutta la città. E la risposta – viene spiegato – è stata massiccia, basti pensare che per il mercatino di aprile in piazza Bartali, a Firenze sud, già dopo pochi giorni dall’apertura del bando erano arrivate domande che coprivano quasi del tutto i quaranta spazi a disposizione. “Dovrebbero farlo più spesso”, è la richiesta più comune che si ascolta camminando tra i banchi di questi mercatini. Ogni Quartiere organizza in media due eventi l’anno, coinvolgendo una o due piazze alla volta. “Se la richiesta continuerà a essere così alta valuteremo se ampliare il progetto”, assicura l’assessore comunale allo Sviluppo economico Giovanni Bettarini. Intanto, in vista, c’è un mese “impegnativo”, con appuntamenti in mezza città (vedi il calendario in questa pagina) e a ottobre si replica. Il Quartiere 1 sta individuando data e location, il Q5 ha già deciso: 9 ottobre al giardino della Bizzarria (Novoli) e in via Morandi (Rifredi).
Brozzi
• Via Taddeo Alderotti
Parcheggio vicino al Palavalenti
15 maggio • Piazza Acciaiuoli Galluzzo
22 maggio • Piazza Nannotti Zona piazza Alberti
29 maggio • Piazza dell’Isolotto • Piazza Pier Vettori
12 | Maggio 2016
#Società
Il punto
omicidio stradale, la “battaglia” non si ferma Stefano Guarnieri, il padre di Lorenzo, parla a Il Reporter dopo l’entrata in vigore della legge: “Ora altre iniziative, la sicurezza è una priorità” Sara Camaiora
O
micidio stradale, obiettivo raggiunto. La nuova legge è entrata in vigore, e di questo non può che essere soddisfatto Stefano Guarnieri, che con la sua associazione – dedicata al figlio Lorenzo, di cui porta il nome – ne ha fatto una vera “battaglia di civiltà”. “È il risultato di un cammino che abbiamo fatto in questi anni – spiega Guarnieri – sono soddisfatto principalmente per tre fattori: la legge viene incontro alla richiesta di giustizia di tante persone, è partita dal basso, con la nostra raccolta firme, ed è importante l’effetto deterrente della pena”. Oltre ottantamila firme erano state raccolte dall’associazione nella petizione popolare per l’istituzione di questo reato. Vero è che – sottolinea Guarnieri – non si possono vedere fin da subito i risultati del provvedimento da poco varato, c’è bisogno di tempo e informazione, “gli effetti positivi si vedranno a lungo termine, come è successo in passato con la patente a punti che ha già ridotto la mortalità sulle strade del 30 per cento: bisognerà valutare almeno tra un anno cosa faranno le Procure, quali saranno i numeri e intanto lavorare al
massimo per far conoscere sempre di più la legge e comunicarla al meglio”, afferma Stefano Guarnieri. Che poi continua: “Intanto, però, abbiamo messo il punto su una serie di questioni. Anche solo cambiare il nome, omicidio stradale invece di colposo, pone l’accento su un preciso problema, è una cosa di grande giustizia”. Ma, dopo aver vinto questa battaglia, il padre di Lorenzo non ha certo intenzione di fermarsi qua. Prevenzione, sensibilizzazione: sono tanti i temi su cui ha deciso di continuare a impegnarsi a fondo. Temi che, a suo avviso, sono prioritari per incidere in maniera netta sulla sicurezza stradale e per evitare numerose vittime. “Continuiamo a organizzare tante iniziative nelle scuole, nelle società sportive, soprattutto tra i giovani, non perché siano i più sprovveduti sulle strade, ma perché sono gli adulti di domani e dobbiamo fare il massimo per renderli consapevoli – sottolinea – stiamo inoltre organizzando assieme al Comune una campagna di comunicazione mirata alla sicurezza sulle strade. E poi ci sono altre questioni da cui non si può prescindere: c’è bisogno di infrastrutture curate,
penso a piste ciclabili ben fatte, strisce pedonali illuminate. Tutti questi interventi contribuiscono in maniera fondamentale a prevenire incidenti e a evitare
vittime della strada”. Incidenti e vittime che – evidenzia – sulle nostre strade sono purtroppo ancora troppi. “Ogni anno in Toscana sulle strade muoiono
trecento persone, più di 2.500 rimangono ferite gravemente – conclude Guarnieri – per questo occuparsi di sicurezza stradale è assolutamente una priorità”.
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Misericordia di Rifredi
#Società
Maggio 2016 | 13
Il Giardino dei Semplici
All’orto botanico, un anno dopo la riapertura
La scorsa primavera i visitatori tornavano a varcare i cancelli, chiusi in seguito alla tempesta del 2014. E i lavori continuano Andrea Tani
S
i piegano ma non si spezzano, nemmeno sotto le più violente intemperie. Perdono parti del corpo senza morire, resistono e ogni volta trovano il modo di rinascere, magari anche più belle e forti di prima. È una delle tante straordinarie capacità delle piante che, a quanto pare, hanno insegnato il loro segreto anche a quelli che le piante le amano, le accudiscono e che lavorano ogni giorno per farle conoscere. È il caso del Giardino dei Semplici. Erano le 12.40 del 19 settembre 2014 quando si scatenò su Firenze un’autentica tempesta. Dieci minuti di pioggia, grandine e vento come se ne vedono ai Tropici più che in riva all’Arno. Piante divelte, tronchi spezzati, rami, fogliame, vetri in frantumi ovunque. Fu subito chiaro che l’orto botanico non sarebbe più stato lo stesso. Non solo: c’erano buone ragioni per temere che il danno fosse irreparabile. Timori subito cancellati. Dopo alcu-
ni mesi di chiusura al pubblico, la scorsa primavera i visitatori sono potuti tornare a varcare il cancello di ingresso, e il 21 maggio 2015 è andata in scena una giornata di festa per presentare alla città la nuova veste del Giardino dei Semplici. Restavano tante cose da fare, ma piano piano, una sezione alla volta, l’orto botanico è rinato. Mancheranno pure i grandi alberi abbattuti dalla tempesta – le piante secolari non crescono in pochi mesi – ma il disastro è “servito da stimolo” per una riorganizzazione scientifica, didattica ed estetica che ha dato nuovo valore al museo. Dove proprio in queste settimane, favoriti dalla stagione, continuano i lavori. Gli ultimi ad arrivare, in ordine di tempo, sono stati un falso palissandro, tre magnolie giapponesi, una mimosa e una tamerice. Grazie al Lions Club Gabriele D’Annunzio sono tornate le palme, con tredici specie diverse, alcune delle quali rare e mai viste
Una sezione dell’orto botanico: dal 21 maggio 2015 il Giardino dei Semplici si presenta in una nuova veste
all’orto botanico. C’è un giardino giapponese tutto nuovo e arricchito, realizzato con il contributo del Club Leo di Firenze. Ci sono aiuole di felci spontanee italiane, e presto saranno sistemate
le peonie e una “iris florentina” autentica, recuperata a sorpresa nel Valdarno proprio quando si riteneva che fosse scomparsa dalla Toscana. Le prossime a riaprire saranno le sei serrette
tematiche, con vetrate di nuova concezione e un’ombreggiatura curata grazie al finanziamento di Ferragamo, pronte entro l’estate con nuove olfattoteche che arricchiranno i percorsi sensoriali
adatti anche ai non vedenti. E in un paradiso del genere, è guerra aperta ai disinfestanti chimici. Primo orto botanico in Italia a tentare questa strada, il Giardino dei Semplici sta sperimentando (con successo) un metodo biologico per combattere infestanti e malattie delle piante. Per farlo, i botanici hanno “rubato” la soluzione direttamente a madre natura, affidando il delicato compito ad alcuni insetti antagonisti inseriti in serra insieme a degli attrattivi ormonali e utilizzando invece per gli spazi esterni l’acido pelargonico, un prodotto di origine vegetale. L’obiettivo è quello di evitare al 90 per cento il ricorso a qualsiasi agente chimico di sintesi. Traguardo ambizioso, ma la natura è capace di grandi cose. E l’orto botanico ne è la dimostrazione.
14 | Maggio 2016
#Un mese in una pagina
L’Incanto dei Talenti
Sosta
un’asta “speciale” alle serre torrigiani
“parcheggio selvaggio” in zcs, scattati i controlli sulle strade
L
otta al “parcheggio selvaggio” nella zcs, sono iniziati gli annunciati controlli congiunti di polizia municipale e dipendenti della Sas sulla sosta. Nel mirino – fanno sapere da Palazzo Vecchio – proprio il fenomeno del “parcheggio selvaggio” che penalizza i residenti. Nel concreto – viene spiegato – i dipendenti della Sas si occupano di verificare l’avvenuto pagamento della sosta nelle strisce blu. Pagamento che, dallo scorso gennaio, può essere effettuato anche tramite l’applicazione “Tap&Park” da scaricare sullo smartphone (oltre che con il gratta&sosta, l’autoparchimetro individuale e il parchimetro). Per questo, anche i dipendenti della Sas sono dotati di uno smartphone, in modo da collegarsi in tempo reale con il “cervellone” e verificare se la sosta sia stata pagata oppure no. Gli agenti della polizia municipale accompagnano i dipendenti della Sas supportandoli nel lavoro di verifica sulle strisce blu e controllano i posti delineati dalle strisce bianche riservati ai residenti. In caso di sosta di veicoli non autorizzati, scatta la multa.
Il grande attore
proposte e iniziative per ricordare paolo poli
F Un momento di una delle precedenti edizioni dell’evento
Andrea Tani
U
n weekend sul lago di Como sulle tracce di Brad Pitt. Una giornata a cavallo per una caccia alla volpe (ma senza la volpe). Oppure un fine settimana in Puglia per dedicarsi al Pilates con vista sul mare. Tutto al miglior offerente: è un’asta davvero fuori dall’ordinario quella che verrà battuta in occasione de “L’Incanto dei Talenti”, la serata di beneficenza organizzata per il quarto anno consecutivo da Progetto Itaca Firenze alle Serre Torrigiani. L’appuntamento è per mercoledì 18 maggio alle 20: il ricavato della serata servirà a finanziare il Club Itaca Firenze, un centro nato per favorire il reinserimento sociale e lavorativo dei giovani ai quali è stato diagnosticato un disturbo psichico. A presiedere le vendite e raccogliere le offerte sarà un banditore d’eccezione come Fabrizio Moretti, direttore della Biennale dell’Antiquariato. A lui il compito di dirigere un’asta davvero fuori dal comune, con una lista di lotti in palio per autentici sognatori. Chi ama il lusso proverà ad aggiudicarsi il gioiello personalizzato forgiato su misura da parte di un noto designer, i più mondani punteranno all’intera giornata al Twiga, rinomato locale versiliese e punto di ritrovo del jet set, i romantici invece si sfideranno al rialzo per accaparrarsi una passeggiata notturna nella tenuta della Fattoria di Maiano, su quello che fu il set del film “Camera con vista” e fino al laghetto dove amava sostare la Regina Vittoria. Il tutto a fin di bene. Certo, non sarà un appuntamento proprio alla portata di tutte le tasche. Per accorgersene basta scorrere la lista dei partecipanti alle passate edizioni, quando i tavoli erano prenotati a nome Frescobaldi, Fratini, Pecori Giraldi, Ferragamo e delle tante altre importanti casate fiorentine che hanno sempre sostenuto la causa donando talenti e prodotti delle aziende di famiglia da mettere all’asta. In passato anche l’attuale premier Matteo Renzi, allora sindaco di Firenze, ha partecipato alla serata, e anche quest’anno non mancheranno presenze vip e volti noti del tessuto industriale, economico e nobiliare della città. L’asta de “L’Incanto dei Talenti” sarà affiancata da una lotteria silenziosa: buste da acquistare in bianco contenenti piccoli e grandi premi, tra i quali una magnum di Barolo e Armaiolo, alcuni lussuosi trattamenti benessere, occhiali da sole griffati e gratta e vinci di consolazione. Anche il ricavato della lotteria sarà destinato al Progetto Itaca. Per informazioni e prenotazioni: tel. 055.0672779, mail info@progettoitacafirenze.org, sito www. progettoitacafirenze.org.
irenze non dimentica Paolo Poli. Sono diverse le idee e le proposte per ricordare il grande artista scomparso a marzo alla soglia degli ottantasette anni. Lo scorso mese, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione con le iniziative per ricordare il grande attore. La mozione approvata incita sindaco e amministrazione comunale a “concordare con i proprietari e i gestori dei teatri fiorentini, in particolar modo del Niccolini e de La Pergola, che hanno avuto in Paolo Poli un punto di riferimento artistico, l’intitolazione di una sala a lui dedicata”, a dedicare l’edizione 2016 dell’Estate Fiorentina, promossa dal Comune di Firenze, a Paolo Poli e a istituire un premio annuale dedicato alla memoria di Paolo Poli per l’artista che si sia contraddistinto nelle arti del teatro e dello spettacolo. Ma non solo: la mozione invita poi a valutare la realizzazione, anche in collegamento con la parte del complesso dell’ex tribunale di piazza San Firenze che ospiterà il museo Zeffirelli, di una mostra permanente destinata ad accogliere e mostrare il ricco patrimonio artistico e culturale dell’attore. Infine, sindaco e amministrazione sono invitati “a provvedere fin da subito alla proposta d’intitolazione di una strada o una piazza all’artista Paolo Poli”.
Il convegno
il premio giornalistico “capelli” diventa un momento di formazione
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opo sette edizioni, dopo aver riconosciuto e incoraggiato il lavoro di tanti giovani giornalisti, il premio giornalistico “Gabriele Capelli” si trasforma in un momento di formazione, riflessione e approfondimento sul passato, sul presente ma soprattutto sul futuro della professione giornalistica. Così, venerdì 20 maggio, nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati di piazza Duomo, sede della giunta regionale toscana, dalle 9 alle 13 si terrà il convegno “Vi(t)e nuove del giornalismo”. L’appuntamento nasce da un’idea del gruppo Amici del Premio Giornalistico “Gabriele Capelli”, nato nel 2004 per valorizzare la formazione e l’attività dei giovani giornalisti in Toscana, in collaborazione con l’Associazione Stampa Toscana, l’Ordine dei Giornalisti della Toscana e la Regione Toscana. Giornalisti, blogger ed esperti di comunicazione si confronteranno su temi quali dati e suggestioni sullo stato dei media e del giornalismo, nuovi e nuovissimi giornalismi, cronaca e social network, futuro delle redazioni giornalistiche. Gabriele Capelli, scomparso dodici anni fa, è stato per molti anni caporedattore dell’edizione toscana dell’Unità, dedicando gran parte della sua attività ai giovani, fornendo loro non solo un esempio di impegno professionale, passione civile e rigore morale, ma aiutandoli anche costantemente nell’approccio alla professione.
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#Lettere&Rubriche
Lettere
Editoriale
Pungiglione
dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it LA PULIZIA DELLE STRADE E I CANTIERI DELLA TRAMVIA
Gentile Redazione di Reporter, riferendomi al ripristino delle vecchie regole applicabili in occasione della pulizia notturna delle strade, credo che i responsabili di tale decisione avrebbero potuto tenere in considerazione la grande difficoltà per la ricerca di un parcheggio nelle zone interessate e limitrofe ai cantieri delle tramvie. Mi riferisco in particolare alle vie adiacenti via Gordigiani, via Buonsignori, via Marignolli, liceo scientifico L. da Vinci, ecc. Noi sopportiamo e comprendiamo obbligatoriamente, ma un po’ di attenzione verso i cittadini sarebbe gradita. Cordiali saluti Mario M.
IL REPORTER RISPONDE
Caro signor Mario, il tema della pulizia delle strade è ultimamente tornato di attualità in città, con il ripristino della rimozione forzata per chi lascia l’auto in sosta vietata e altre novità introdotte per cercare di migliorare il servizio. Come spiegato da Comune e Quadrifoglio, la decisione di tornare a utilizzare il carro attrezzi è stata presa perché, in sua assenza, in molte strade non pochi veicoli venivano lasciati parcheggiati anche in occasione del lavaggio periodico, con conseguenze facilmente immaginabili sulla sua efficacia. Non c’è stata, insomma, quell’auspicata “collaborazione” da parte dei cittadini che sarebbe invece stata decisiva per il buon funzionamento del servizio. Servizio che, non va dimenticato, è di estrema rilevanza, non solo – come è intuibile – dal punto di vista dell’igiene e del decoro delle strade, ma anche per la sicurezza, perché la possibilità di pulire correttamente le caditoie – senza i veicoli in sosta – rappresenta un elemento importante in caso di piogge intense (che negli ultimi tempi non hanno risparmiato Firenze). Insomma, se è stata presa la decisione di tornare alla “temuta” rimozione forzata, molta della responsabilità è proprio degli stessi cittadini. Ma è vero anche che, se qualcuno sbaglia, non tutti devono pagare, ed è perciò giusto segnalare situazioni particolari che richiedono soluzioni particolari. Situazioni particolari quali possono essere considerate – come nel caso da lei evidenziato – quelle delle zone interessate dai cantieri per la realizzazione delle nuove linee della tramvia, con il loro notevole impatto sulle aree della città coinvolte. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it
VIA CIRCONDARIA E I PARCHEGGI PER I MOTORINI
Salve, in via Circondaria mancano totalmente i parcheggi per i motorini. Ho più volte segnalato all’ufficio apposito del Comune senza ricevere alcuna risposta. Attualmente li mettiamo incastrati tra le auto ma non raramente li troviamo per terra o spostati dalla sede in cui erano con i cavalletti rovinati. Potete aiutarci a rendere più ordinata e pulita questa strada tanto bella quanto degradata? Grazie Lettera firmata
“LA CATTIVA EDUCAZIONE DEI PROPRIETARI DEI CANI”
Gent.mo Sig. Francini, mi riferisco alla Sua risposta nel Reporter del mese di Marzo, ad uno dei tantissimi cittadini che le scrivono per protestare in merito alla cattiva educazione dei proprietari dei cani per le deiezioni lasciate sui marciapiedi, giardini ecc. La Sua risposta è stata molto soft, forse per non urtare la suscettibilità dei padroni che come è noto sono tanti. Lei definisce questo, un piccolo grande problema, a me, che come tanti devo subire la maleducazione degli altri lo trovo grande. E che dire delle deiezioni liquide dei nostri amici a quattro zampe, che non sono acqua fresca, ma puzzano e lasciano i marciapiedi sporchi, dando un senso di degrado, eppure le troviamo ovunque, davanti alla nostre porte, ai negozi e su qualsiasi pianta i cani trovino sulla loro strada. Alcuni anni fa erano state fatte delle campagne di stampa per cercare di educare chi ancora non si era adeguato al vivere civile. Non si potrebbero ripetere? Ho adesso ricevuto il Reporter del mese di Aprile, e la lettera scritta dal Sig. Giovanni circa l’atteggiamento politically correct da parte delle Istituzioni, in merito ai cani, bici legate a qualsiasi palo di segnaletica, parcheggi selvaggi e macchine in doppia fila, mi trova pienamente d’accordo. Purtroppo la città sta scivolando verso un degrado irreversibile. Le istituzioni, i vigili che dovrebbero controllare molte delle cose sopra descritte dove sono? Cordiali saluti. Marcella V.
Oggi, un anno dopo quel giorno, siamo tornati a varcare i suoi cancelli, per capire come procedono le cose e per scoprire gli ultimi interventi effettuati e le novità in arrivo. Perché l’orto botanico è uno dei “simboli” della Firenze che non si piega agli effetti di un maltempo che, negli ultimi anni, ha lasciato troppo spesso (e troppo profondamente) tracce del suo passaggio. Ancora negli occhi di tutti è quanto avvenuto lo scorso 1° agosto, con la tempesta che ha messo in ginocchio diverse zone della città, a partire da alberi e giardini. Una città che da quel giorno è cambiata, con molte piante che non ci sono più e altre che hanno cominciato ad arrivare al loro posto. Come al parco dell’Anconella, uno dei più colpiti dalla furia del maltempo di un’estate fa, dove con la piantumazione dei nuovi alberi è iniziata anche la “rinascita” dell’area verde. Se ci sono insomma parti di Firenze che cambiano volto dopo i segni lasciati dal maltempo, altre provano a farlo in tutt’altro modo. Sono le piazze che rivivono grazie ai “mercatini dei cittadini”, appuntamenti in cui sono gli stessi abitanti a indossare i panni di “ambulanti per un giorno” per svuotare la propria cantina e, allo stesso tempo, animare spazi dal centro alla periferia. Appuntamenti che sembrano piacere sempre di più, stando alla massiccia risposta di partecipanti, e che tornano questo mese con nuove date e in nuovi luoghi. Così come – cambiando argomento – tornano e si rinnovano le iniziative nelle scuole e non solo sul tema della sicurezza stradale. Iniziative organizzate anche dall’associazione Lorenzo Guarnieri, che recentemente ha vinto la sua “battaglia” sull’omicidio stradale. Ma che – come racconta Stefano Guarnieri su questo numero de Il Reporter – non vuol fermarsi qua, per continuare nel cammino intrapreso per combattere tragedie e vittime della strada.
IL CALENDIMAGGIO
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LE STORIE DI CHI HA PERSO (SOGNANDO UNA NUOVA FIORENTINA)
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hi vi scrive è ancora distrutto dalla sconfitta della Fiorentina contro l’Empoli. Quando leggerete questo articolo sarà sicuramente passato del tempo ma la ferita, il senso di delusione tipico di chi passa dalle stelle (Champions League) alle stalle (quinto posto?), mi rimarrà fino alla fine del campionato. In questi casi per sollevarmi il morale mi aiutano le storie di chi ha perso più clamorosamente di noi. Come quel pilota di F1 che guidava così male che sua moglie ha dichiarato che in macchina con lui non ci voleva andare neanche a fare la spesa. Non si capisce come, trovò però una scuderia in F1... e pensare che bastava chiedere a sua moglie. Mi fanno sentire meglio pure i tuffatori che durante una gara hanno totalizzato un punteggio record: zero punti. Addirittura all’ultimo tuffo uno si è buttato a “bomba”! E pensare che prima della gara avevano dichiarato: “Siamo orgogliosi di rappresentare il nostro paese”. Dopo la gara è stato il loro Paese a dichiarare: “Siamo orgogliosi di non farci più rappresentare da loro!”. Pensare a chi ha fallito più di noi ci fa stare meglio e ora sono pronto a sognare una nuova Fiorentina, vincente e spettacolare. Mi basta spettacolare. Non è possibile? Nuova? Nemmeno quello? E allora ritorno ai miei perdenti! ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista
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andreamuzzi.it
Il Reporter del Q5 raggiunge le famiglie del quartiere 5 di Firenze
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Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno X n. 25 del 2 maggio 2016. N° reg 5579
A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
MATTEO FRANCINI
Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze
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del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.
aggio, quinto mese dell’anno nel calendario, il cui nome forse deriva dalla dea romana Maja. Fin dai tempi antichi, Maggio si distingue dagli altri mesi, per il rifiorire intenso della natura che in questo periodo assume nuova vitalità con l’esplosione della vegetazione ed in particolare la fioritura profumata delle rose dette, appunto, maggesi, e delle ginestre; di ciò, anche Dante (Purgatorio, C. XXIV, vv. 145-147) lascia testimonianza con i noti versi: E quale, annunziatrice de li albori, l’aura di maggio movesi e olezza, tutta impregnata da l’erba e da’ fiori; A Maggio, quando regnano sovrani i profumi ed i colori dei fiori, nei giardini e nelle campagne intorno a Firenze si celebrava il mese con feste, suoni e canti ed usanze galanti, che univano con i fiori la passione del popolo per i canti d’amore, tanto da essere definito, già in epoca medioevale, “Maggio amoroso”. Il mese era caratterizzato dalla particolare festa del Calendimaggio, che si svolgeva nella prima settimana del mese, e rientrava tra quelle feste “pagane”, abolite da Cosimo III e poi ripristinate da Gian Gastone de’ Medici. In epoca medioevale e rinascimentale la festa aveva avuto grande importanza, anche perché terminava con l’elezione della “Regina di Maggio”, una antesignana delle reginette di bellezza o Miss dei nostri tempi. Ma allora era fondamentale per le famiglie nobili, che una delle loro rappresentanti divenisse la “Regina”, per cui la competizione era molto sentita e senza esclusione di colpi. Nel Calendimaggio del 1300, questa gentile usanza scatenò gravi disordini: l’elezione della fanciulla più bella divenne il pretesto per un ulteriore scontro tra i Guelfi di Parte Bianca e quelli di Parte Nera, con nefaste conseguenze. Infatti, quei festeggiamenti dettero origine ad una zuffa in Piazza di Santa Trinita, tra i giovani dei due opposti schieramenti, dietro ai quali vi era probabilmente la “mano” dei capi più anziani. Vi furono diversi feriti, e di conseguenza vennero presi severi provvedimenti per alcuni rappresentanti dei due schieramenti, che si concretizzarono, tra l’altro, con addirittura bandi di esilio. È da notare che, fin dal periodo Medioevale, troviamo le “Regine di Maggio” anche nel mondo nordico: in particolare in Inghilterra ed in Irlanda, dove le fanciulle più graziose, incoronate di fiori, facevano il “giro d’onore” del villaggio, sopra un apposito carro sempre decorato di foglie e fiori. Nel mondo contadino toscano è rimasta invece la tradizione di “Cantare il Maggio” con tipiche canzoni dette “maggi”, cantate in forma di serenata da gruppi di giovani “maggiaioli” i quali, con strumenti musicali e “regine”, tutte adorne di fiori di campo, facevano il giro delle fattorie, ricevendo in cambio di una stornellata, il dono di formaggi, salumi, pane e vino. Era usanza anche che i giovani innamorati appendessero il “majo”; un ramo fiorito e infiocchettato simbolo della Primavera, alla porta di casa o alle finestre delle fanciulle. Proprio da tale uso, derivò il modo di dire: E l’attacca il majo ad ogni uscio, per indicare un “libertino” che corteggiava molte ragazze, senza sceglierne nessuna. Gli intrattenimenti musicali itineranti, andavano avanti tutta la notte e, il giorno successivo, quanto raccolto veniva allegramente consumato su di un bel prato, sempre con accompagnamento di canti e danze. Tali festeggiamenti rappresentavano, quindi, tutti gli aspetti più piacevoli della vita: gioco, canto, danza, cibo, amore, e quindi gioia e divertimento spensierato! LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI
Web: artusi.net
16 | Maggio 2016
#Cultura Agenda
La kermesse
parola d’ordine, contaminazione
Fabbrica Europa allarga i confini: in Toscana oltre un mese di teatro, note e danza contemporanea Enrica Cinaschi
T
eatro, danza e arti performative. Dal 5 maggio al 18 giugno torna Fabbrica Europa, che trasforma la Toscana nel luogo della contemporaneità. La 23esima edizione del festival porta saperi e codici espressivi nuovi non solo a Firenze ma anche all’esterno, allargando i confini verso Sesto Fiorentino, Certaldo e San Gimignano, dando vita a un festival diffuso popolato da importanti performer in arrivo da tutto il vecchio continente. A Firenze il luogo per eccellenza della kermesse rimane la stazione Leopolda, ma com’era già accaduto in edizioni precedenti, si allarga al teatro della Pergola e alle Murate, all’Istituto Francese e alla Limonaia di Villa Strozzi, per un programma che entra nei luoghi fiorentini creando nuove esperienze e contaminazioni. E se il sipario si alza con lo We woman della coreografa e danzatrice spagnola Sol Picò, che si interroga sulla condizio-
Cristina Donà, una delle voci più raffinate del panorama italiano, sarà tra i protagonisti di Fabbrica Europa. Il suo concerto è in programma il 12 maggio
ne della donna, e con il dj set di Max Casacci (Subsonica) e Daniele Mana (Vaghe Stelle), tra i protagonisti di questa edizione c’è anche Peter Brook, figura chiave del teatro del XXI secolo, che porta alla Pergola (il 24 e 25 maggio) il suo Battlefield ispirato al più ampio poema epico non solo dell’India, ma di tutta la letteratura mondiale. La sua messa in scena, di circa nove ore, nel 1985 sconvolse il Festival di Avignone. Tra gli eventi da segnalare c’è la prima nazionale, creazione collettiva tutta al maschile, in cui quattro coreografi si ritrovano per mangiare insieme: Omar Rajeh, Anani Sanouvi, Hiroaki Umeda, Koen Augustijnen e gli straordinari musicisti palestinesi de Le Trio Joubran (Stazione Leopolda, 13-14 maggio) vengono da esperienze, culture, paesi diversi (Libano, Togo, Giappone, Belgio) e li unisce il loro lavoro. La semplicità dell’incontro è il punto di partenza della performance intitolata Beytna (invito a
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fabbricaeuropa.net Fb: fabbricaeuropa
casa in libanese), dalla struttura coreografica e concettuale complessa. Sea Songs, produzione firmata Fabbrica Europa, vede invece protagonista una delle più raffinate voci della canzone italiana, Cristina Donà, per un omaggio – il 12 maggio – ai suoi grandi autori del cuore: Robert Wyatt, Nick Drake, Nick Cave, Radiohead, Paolo Conte, Lucio Dalla e molti altri. Un “canzoniere dell’acqua” che prende vita dai suoi brani più celebri, tra cui ovviamente Goccia. Segna la rinnovata collaborazione con Tempo Reale il nuovo progetto di Evan Parker e Walter Prati intitolato Pulse, un dialogo con campioni sonori pre-registrati e pre-sintetizzati che costituiscono lo scheletro della composizione (21 maggio), mentre al Teatro Studio di Scandicci, negli stessi giorni, va in scena Il Minotauro. Viaggio di un eroe di Zaches Teatro, che immerge lo spettatore come in un libro di storia dell’arte.
L’evento
La mostra
La curiosità
artigianato fa rima con acqua
Jan fabre si espande: bronzi, cere e film da piazza signoria al forte belvedere
Festival del viaggio, sei giorni per sognare la prossima destinazione
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arà l’acqua il fil rouge della 22esima edizione di Artigianato e Palazzo. L’acqua che nel 1966 devastò la città ma che è anche e soprattutto fonte di vita. Dal 12 al 15 maggio al giardino Corsini si rinnova l’appuntamento con la manifestazione dedicata all’artigianato di qualità. Per commemorare il cinquantesimo anniversario dell’alluvione che colpì Firenze, la mostra proporrà una riflessione creativa sull’acqua e, per la prima volta, Artigianato e Palazzo offrirà un tema comune ai suoi espositori: intorno all’acqua sarà costruito il percorso espositivo della mostra, con le limonaie e gli angoli verdi del seicentesco giardino che si trasformeranno in vere e proprie botteghe artigiane, dove abili maestri sveleranno dal vivo al pubblico le tecniche e i saperi che tramandano. Ispirandosi all’acqua, alla sua limpidezza e versatilità, ma anche ai riflessi di luce generati dal suo scorrere flessuoso, gli artigiani potranno allestire i loro stand o creare manufatti preziosi e unici, o ancora potranno realizzare dimostrazioni dal vivo di come utilizzano l’acqua nei vari processi di lavorazione. Presente una selezione di circa novanta maestri artigiani italiani e stranieri, che mostreranno i segreti dei loro mestieri ai visitatori, sempre più numerosi e partecipi, che ogni anno affollano gli spazi del giardino Corsini, eccezionalmente aperto al pubblico per l’occasione. Per descrivere, filmare e ritrarre il lavoro degli artigiani, saranno scelti e invitati a Firenze alcuni tra i migliori blogger, esperti di artigianato, lifestyle, moda, turismo e cultura, che racconteranno live blogging tutti gli eventi e le novità della mostra. Nello spazio H2OmA Education moltissimi laboratori artigianali dedicati ai più piccoli, per apprendere il ruolo fondamentale dell’acqua nelle lavorazioni artigianali e artistiche. I bambini dai 6 ai 12 anni potranno partecipare a corsi di decorazione e lavorazione della carta, doratura del legno, sbalzo, creazione di accessori e profumi realizzati con la collaborazione del servizio didattico del Museo Horne, del progetto Let’s Work Artisans! Junior, di Atelier degli Artigianelli e di alcune aziende artigiane fiorentine. B.B.
Oltre novanta i maestri artigiani coinvolti nella manifestazione al giardino Corsini, quest’anno dedicata al tema dell’acqua
Web artigianatoepalazzo.it Fb: artigianatoepalazzo Info: 055.2654588
vete presente l’enorme tartaruga bronzea di Jan Fabre in piazza della Signoria? Ecco, se avete amato le opere dell’artista fiammingo esposte nella piazza e a Palazzo Vecchio, sappiate che dal 14 maggio (fino al 2 ottobre) la mostra “Spiritual guards” si amplia e arriva fino al Forte Belvedere, con una sessantina di opere in bronzo e cera, oltre a una serie di film incentrati su alcune storiche performance dell’artista. Le curatrici Melania Rossi e Joanna De Vos, insieme al direttore artistico del progetto Sergio Risaliti, hanno scelto il Forte Belvedere come nucleo tematico dell’esposizione di Jan Fabre per le sue caratteristiche spaziali e storiche. Una fortificazione che nel tempo è servita per difendere Firenze dalle minacce esterne, ma anche per proteggere la famiglia dei Medici in tempi di rivolte cittadine e che oggi torna a essere cuore pulsante dell’arte contemporanea in città. B.B.
ei giorni dedicati al viaggio, alla voglia di “evadere”, di scoprire posti nuovi, sulla scia di scrittori, esploratori, avventurieri. Ha questo spirito il Festival del viaggio, che torna a Firenze a giugno, dal 7 al 12. Il primo festival italiano dedicato a chi ama viaggiare replica quest’anno con incontri, documentari, passeggiate urbane, conferenze, libri, mostre fotografiche, cibi e sapori, suoni e musiche e ha come tema “il gene del viaggio”, che accomuna i tanti, tantissimi spinti da quell’irrefrenabile istinto della scoperta che è uguale ma diverso per ogni viaggiatore. Con giornalisti, scrittori ed esperti, si discuterà, si ascolterà e si impareranno curiosità sul mondo. Quest’anno verrà anche selezionato il vincitore del concorso doc travel, riservato ai documentari di viaggio e d’inchiesta realizzati da professionisti e appassionati di videoreportage. Per info: www. festivaldelviaggio.it. R.C.
Dietro le quinte, sul ring e tra le guglie di notre dame: su il sipario su maggio
“A
Firenze non c’è mai niente da fare”, recita un vecchio adagio a cui molti, prima o poi, si piegano per dare sfogo alla propria pigrizia. Il Reporter ha allora preparato un programma di ciò che succede in città a maggio, mese in cui il tepore e le giornate lunghe sono direttamente proporzionali alla voglia di uscire e vivere la città. Gli “avanguardisti” non possono perdere la mostra in corso alla Strozzina, intitolata Migrazioni e dedicata all’artista cinese Liu Xiaodong, celebre per uno stile molto personale in bilico tra pittura di storia e cronaca del mondo contemporaneo. Prima che le stagioni teatrali finiscano per darsi appuntamento in autunno, c’è ancora tempo per fare capolino al Teatro della Pergola e partecipare al curioso “In sua movenza è fermo” (8 e 15 maggio), spettacolo-viaggio itinerante nei meandri del teatro con gli attori de La compagnia delle seggiole. Ultimo appuntamento con i libri a teatro – sempre alla Pergola – il 20 maggio, con la presentazione di tre volumi dedicati al mondo del teatro italiano. Si cambiano luogo e genere con il concerto della giovane cantautrice Marianne Mirage allo spazio Alfieri il 13 maggio, mentre il 23, nella stessa location, torna “Joan as a policewoman”, cantautrice statunitense che ha all’attivo collaborazioni con alcuni mostri sacri della musica internazionale. Gli appassionati di musical di qualità non possono poi perdere il ritorno in città di Notre Dame de Paris, spettacolo musicato da Riccardo Cocciante che, dopo circa mille repliche e quattro anni di pausa, torna dall’11 al 16 maggio al Mandela Forum. Dal 18 al 22, nell’arena pugilistica del Mandela Forum, l’arena Amici Miei, va in scena Bitch Boxeur, spettacolo teatrale diretto dal regista Edoardo Zucchetti che, dopo aver visto il testo al Fringe Festival di Edimburgo, ha pensato di tradurlo in italiano. Dulcis in fundo, fino al 7 giugno ogni martedì sale sul palco del circolo Arci un grande interprete della musica jazz per il festival Girone Jazz.
#Cultura
Maggio 2016 | 17
Live/1
Cascine, è qui l’estate: dai duran duran a sting la musica dal vivo prende casa a Firenze Barbara Biondi
L
a stagione dei concerti fiorentini 2016 porta il marchio del parco delle Cascine. Sì, perché è nel polmone verde della città, tra la Visarno Arena e l’Anfiteatro, che si consumeranno i live più attesi dell’estate. Una nuova vita per il parco, che già da qualche anno sta tornando a offrire grandi appuntamenti in spazi tra i più interessanti della città. Le date da segnare in agenda sono diverse, in grado di soddisfare orecchie e gusti diversi. Il primo concerto è fissato al Visarno il 10 giugno, quando sul palco saliranno i Duran Duran. Icone pop degli anni ‘80, i componenti della band inglese capitanata da Simon Le Bon arriveranno a Firenze con il loro ultimo album – Paper gods – uscito lo scorso settembre e re-
duce da un ottimo successo. C’è da scommettere che tra il pubblico ci saranno vecchie groupie (chi non ricorda il film “Sposerò Simon Le Bon”?) e nuovi fan, che il gruppo ha conquistato nel corso di tre decenni di attività. Il 2 luglio, sempre al Visarno, tocca poi a Max Pezzali, entrato di diritto tra i classici italiani degli ultimi sgoccioli del Novecento. Anche il questo caso il pubblico si annuncia variegato, dai nostalgici di “Hanno ucciso l’uomo ragno” a chi lo ha scoperto in tempi più recenti. Dopo il successo invernale nei teatri, Daniele Silvestri prosegue il suo tour open air e torna a Firenze, all’anfiteatro delle Cascine, con il suo Acrobati tour il 9 luglio quando, assicura chi il concerto l’ha visto, delizierà il pubblico con un
mix di successi vecchi e nuovi. Stesso posto ma band diversa: il 14 luglio tocca ai Kula Shaker che, vent’anni dopo l’uscita del famoso disco “K”, propongono un sound rivisitato e pieno di energia, decisi come sono a riprendersi lo scettro del pop che un tempo gli apparteneva. Si torna invece al Visarno il 24 luglio, per l’attesissima data dei Massive Attack, che tornano a grande richiesta in Italia per la tranche estiva del loro tour europeo. Dulcis in fundo, chiude la batteria di concerti un big come Sting, il 28 luglio, con il suo acclamatissimo Back To Bass Tour, in cui propone i più grandi classici del suo repertorio. Un consiglio per tutti: chi non ha ancora fissato le ferie è meglio che si organizzi in base a questa intensa estate live.
Web
lndf.it Tel: 055.0460993 Fb: LNDF.live
Un’estate da non perdere al parco delle Cascine, che torna protagonista della stagione fiorentina
Live/2
Elvis costello, al verdi col re della canzone
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alla Londra degli anni Settanta alla Firenze del 2016 il passo è breve se si viaggia sulle note di Elvis Costello. Il cantautore inglese, entrato nella top 100 degli artisti che hanno fatto la storia della musica stilata dal prestigioso magazine Rolling Stone, sarà al Teatro Verdi il 27 maggio per un concerto che si preannuncia memorabile. Dotato di grande sarcasmo e grinta melodica, l’eclettico artista è capace di rompere ogni schema spaziando con disinvoltura dal punk alla deutsche grammophon, dal crooning pop fino alla riscoperta delle radici folk americane. Dalle ballate più romantiche – chi non ricorda She, entrata nella colonna sonora di Notting Hill? – ai pezzi più sincopati, Costello ha un appeal transgenerazionale che non smette mai di incantare. Impegnato politicamente, irriverente e sempre controcorrente, a Firenze il cantautore porterà un concerto che è anche un viaggio nei suoi più grandi successi. Un tour straordinariamente divertente attraverso l’incredibile vita di un artista contemporaneo. B.B.
18 | Maggio 2016
#Sport Finisce il campionato
la storia di una stagione
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uesta è la storia di un anno particolare per la Fiorentina, anno che ora volge al termine, con la metà di maggio che segna la fine del campionato. Una stagione iniziata tra uno scetticismo diffuso, fra chi rimpiangeva Montella e chi si lamentava per il mercato. Tra i tifosi non si respirava insomma molta fiducia: poi qualcosa è cambiato, fra i gol di Kalinic e la voglia di stupire di Sousa, con un gioco basato sul possesso palla ma anche su improvvise accelerazioni. Così, a Natale, sui social, nei bar e allo stadio si respirava il sentimento opposto, autentica euforia. Nei mesi successivi sono però arrivate l’eliminazione dall’Europa League ad opera del Tottenham e qualche battuta d’arresto non prevista in campionato. E ora per i tifosi è già tempo di giudizi, con un occhio rivolto anche alla prossima stagione. Tra mercato e nuovo stadio, il dibattito è già cominciato... Lorenzo Mossani
Il personaggio
gol e panchine, l’anno di babacar Irene Delfino
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hi è Babacar? L’infallibile cecchino della prima parte di stagione o il “pistolero stanco” del girone di ritorno? Prima di rispondere a queste domande e fare un bilancio della stagione del senegalese, sono necessarie alcune premesse. La continuità è spesso una dote rara nel calcio, sia a livello individuale che collettivo. Non a caso la squadra più continua vince lo scudetto, un obiettivo a cui pochi club
possono ambire. Anche a livello individuale gli orizzonti non si allargano molto: i giocatori che hanno come dote la continuità per gran parte della loro carriera sono campioni assoluti, formidabili top player. Gli attaccanti che vivono in funzione del gol, poi, sono ancora più soggetti ad alti e bassi. E Babacar appartiene a questa numerosa categoria. Il punto più alto della stagione l’ha raggiunto il 1° novembre, quando è balzato agli onori delle cronache per il miglior rapporto fra gol e minuti giocati: uno ogni
69’, con quattro reti siglate in sei partite, di cui una partendo dalla panchina, sfruttando i nove minuti concessi da Sousa nel match contro la Roma. Statistiche che non hanno però convinto l’allenatore portoghese a concedergli più chance, anzi. Dopo l’assist fornito nella partita contro l’Empoli, Babacar ha passato le ultime quattro giornate del girone d’andata seduto in panchina. Perché Paulo ha costruito il gioco della sua Fiorentina su un attaccante mobile che fa salire la squadra, prende parte alle trian-
golazioni, diventa il primo difensore quando gli avversari fanno ripartire il gioco. In pratica vuole una prima punta che giochi per la squadra e non viceversa, quello che si chiama “attaccante moderno”. Quindi è probabile che anche con uno score inferiore di Kalinic, le gerarchie sarebbero rimaste le stesse. Nel girone di ritorno il senegalese si è messo in mostra per il gol contro l’Inter, poi l’infortunio ha fatto il resto. Le caratteristiche di Babacar lo rendono una prima punta “classica” e i cinque gol, tutti realizzati dentro l’area di rigore, ne sono il dato più evidente. Come il fatto che ormai la maggior parte degli allenatori pretende che anche la prima punta sia mobile. Qui o altrove – suggeriscono alcuni tra gli “addetti ai lavori” – Baba dovrà affinare alcuni aspetti e puntare a una maggiore continuità. Quella dei veri top player.
Basket
viola, la salvezza passa dai playout Spareggi contro Moncalieri per completare l’impresa
L’
impresa è riuscita a metà: la Fiorentina Basket deve passare dai playout per conquistare la salvezza. La vittoria contro Crema e quella all’ultima giornata contro Varese non sono bastate a evitare un arrivo a tre con Desio e Alto Sebino, tutte a quota 22 al termine del campionato. La dura legge della classifica avulsa, però, non ha lasciato scampo: salvezza diretta per le due lombarde, con i viola che devono invece conquistarsela con gli spareggi. L’avversaria è la Pallacanestro Moncalieri, penultima classificata al termine della stagione regolare. Tutto quello che la squadra di coach Salieri ha fatto fino ad oggi, nel bene e nel male, non conta più. Inutile rimuginare sulla sconfitta dei primi di aprile a Mortara, il più grosso rimpianto della stagione, battuti dall’ultima in classifica che due settimane più tardi sarebbe matematicamente retrocessa. Con quei due punti in più, la Fiorentina oggi sarebbe in vacanza e la dirigenza a pianificare la prossima annata, sempre in serie B. Vale lo stesso se si guarda al bicchiere mezzo pieno. Guai a ritenersi favoriti solo perché i precedenti stagionali sono entrambi favorevoli alla Fiorentina, 66-71 all’andata e un più netto 81-68 al ritorno. Forti dei numeri a loro favore, i viola devono prepararsi a un nuovo mini-campionato che riparte dallo zero a zero. C’è il vantaggio – non di poco conto – di giocare con
il fattore campo favorevole: le prime due partite della serie al meglio delle tre vittorie si giocano al San Marcellino (Gara-1 domenica 1° maggio, gara-2 martedì 3 maggio) ed è lì che la Fiorentina deve ipotecare la salvezza. Poi la serie si sposterà nel torinese per gara3 di venerdì 6 maggio e l’eventuale gara-4 di domenica 8. Dovesse servire – ma nessuno se lo augura – l’eventuale gara-5, la “bella” si giocherebbe a Firenze mercoledì 11 maggio, termine ultimo di una stagione difficile e travagliata eppure, a suo modo, memorabile. Per questo, ora, manca soltanto di chiuderla in bellezza. Squadra imprevedibile per eccellenza, Moncalieri schiera il roster più giovane dell’intero torneo, in pratica una under 20 con quattro giocatori più esperti a tenere le redini. Tra questi, l’esterno Leone Gioria, reduce da una stagione da poco meno di 16 punti in media per partita, e il centro Francesco Conti, che aggiunge presenza al centro dell’area. Occhio anche al giovane Antonio Fabrizio Smorto, che ha già saputo far male alla Viola in stagione. Se finora l’impresa è riuscita a metà, restano dieci giorni al massimo per completarla. Cominciando, almeno per una volta, con il pronostico a favore. Andrea Tani
La disciplina
calcio sì, ma camminando
A
l minimo accenno di corsa, l’arbitro ferma il gioco e concede un calcio di punizione agli avversari. È il mondo del “calcio camminato” o walking football, un nuovo modo di interpretare quello che da molti è considerato il “gioco più bello del mondo” e che la Uisp ha lanciato anche a Firenze. Si cammina invece di correre per evitare traumi e stiramenti, ma si lascia spazio a giocate funamboliche e tocchi di classe. Possono partecipare sia gli uomini che le donne che abbiano compiuto cinquant’anni. Rispetto alle regole del calcio ce ne sono alcune studiate ad hoc per evitare infortuni e garantire pari opportunità anche a chi possiede difficoltà motorie: la palla, per esempio, non può superare l’altezza della vita e non si può intervenire con irruenza. Le gare sono da due tempi da venti minuti, il campo utilizzato è quello del calcio a 5 e si gioca sei contro sei, con il portiere. L’anteprima è andata in scena al Palavalenti di Firenze, con due squadre over 50: in campo per l’occasione anche Gianni Mura ed Eraldo Pecci, con Bruno Pizzul in veste di telecronista. Sim.Spa.
L’accordo
L’empoli “sbarca” a rifredi
I
l quartiere 5 fiorentino si tinge d’azzurro: il Rifredi 2000 sigla un accordo di affiliazione con l’Empoli Calcio. La società di Fabrizio Corsi torna a investire fortemente sul territorio fiorentino come fucina in grado di garantire una base di giocatori da inserire, col tempo, in prima squadra e getta le basi per un grande rilancio della scuola calcio e del settore giovanile empolese partendo da Rifredi. L’accordo tra le due società è stato siglato, in casa Rifredi, dal presidente Fabio Giorgetti, con l’intenzione di rilanciare la società attraverso una crescita qualitativa che investirà tutto il settore giovanile. “Per prima cosa ci tengo a sottolineare che l’Empoli e i suoi dirigenti si sono dimostrati l’emblema di semplicità e professionalità – commenta Giorgetti – loro sono i primi a credere in un calcio a misura di bambino, cosa molto rara per persone all’interno del mondo professionistico del pallone, sopperendo così alle differenze economiche con altre realtà. Noi del Rifredi siamo davvero molto contenti di aver trovato un accordo così prestigioso che sicuramente ci farà crescere sotto tutti i punti di vista. La cosa curiosa – rivela – è che dobbiamo ringraziare l’amicizia del presidente Corsi con il parroco della Madonnina del Grappa se oggi parliamo di questa affiliazione”. “L’Empoli – continua Giorgetti – seguirà la formazione dei nostri allenatori, ma anche e soprattutto dei nostri giocatori, mettendo a disposizione della nostra socie-
Nelle due foto: il presidente Fabio Giorgetti e alcuni piccoli calciatori del Rifredi 2000
tà i propri tecnici. Abbiamo già fissato due stage (uno a maggio e uno a settembre) in cui tutti i nostri atleti e i nostri allenatori avranno la possibilità di apprendere e di far vedere le proprie qualità e, se dovessero esserci dei bambini sopra la media, sarà direttamente l’Empoli a contattare la famiglia per decidere il futuro del giocatore di prospettiva”. In casa Rifredi 2000, però, le novità non sono finite qua. È cambiato anche il direttore sportivo, con l’inserimento nello staff tecnico del club di un grande personaggio del calcio fiorentino come Luciano Orsi. “Per il nostro progetto serviva una figura di spicco del panorama calcistico fiorentino. Luciano scende di categoria, ripartendo dalla seconda, per rilanciare la società e avviare quel movimento che sta prendendo forma già adesso e partirà definitivamente nella prossima stagione. Il Rifredi 2000 è pronto per stupire tutti”. Niccolò Dainelli
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