Il Reporter Q1 - Giugno 2016

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www.ilreporter.it µ il giornale del tuo quartiere Gli specialisti dell’amianto Rimozione da abitazioni e da impianti civili e industriali

AUTOGRU• PIATTAFORME AEREE• BONIFICHE

Periodico d’informazione locale. Anno X n. 26 del 1 giugno 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

055 4289715

Giugno 2016

Tel. 055.30431

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Anno X Ed. 26

Firenze Quartiere 1

Centro Storico • Porta Romana • San Jacopino

 Primo piano

✎ Editoriale

l’estate si fa spazio nel quartiere

La Firenze che non dimentica (e non si stanca) Matteo Francini

C’

è una data che Firenze non ha ancora dimenticato della scorsa estate. È quella del 1° agosto, giorno in cui sulla città si è abbattuta una violenta tempesta che ha lasciato pesanti tracce del suo passaggio. Un evento eccezionale, ma non troppo. Perché gli ultimi anni ci hanno abituato a fenomeni meteorologici straordinari. E non serve andare troppo indietro nel tempo per trovare i precedenti.

Piazzale Michelangelo e Loggia del Pesce, ma non solo: nuovi luoghi protagonisti ☛ pagina 3

☛ SEgUE a pagina 15

meteo, occhi al cielo: che stagione sarà Gianni Carpini

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n gergo si chiamano “flash flood”: mini-alluvioni formato cittadino. Sono molto circoscritte e in breve tempo rovesciano in una zona ristretta una valanga d’acqua. Una sorta di temporale tropicale trasferito alle nostre latitudini. “È possibile prevederne le condizioni scatenanti, ma non l’esatta localizzazione”, spiega Gianni Messeri, climatologo del Lamma. Firenze ne ha fatto esperienza lo scorso 1° agosto oppure, in precedenza, con la maxi-grandinata che ha seminato danni in città il 19 settembre 2014.

☛ aLL’inTERnO

☛ SEgUE a pagina 8

musei sì, ma di notte: là dove sorgeva la cultura “tira tardi” l’antico ghetto ☛ pagina 16

pulizie “americane” per i muri d’oltrarno Gli studenti della James Madison University in azione nel loro quartiere “adottivo”.

☛ pagina 2

“fochi” e calcio storico, guida al 24 giugno Mai come quest’anno San Giovanni vivrà grazie al sostegno dei cittadini. E alla tecnologia.

☛ SEgUE a pagina 12

chi va, chi resta: è tempo di mercato ☛ pagina 7

☛ pagina 18

La famiglia italiana della frutta


2 | Giugno 2016

Quartiere 1

#Primo piano

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

 La storia

pennelli e spray, così gli studenti americani ripuliscono il loro quartiere “adottivo”  Focus

pannelli decorati con i “cantieri creativi”

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l lancio dei “Cantieri creativi” risale alla fine del 2015, quando i ragazzi della James Madison University, alcuni street artist e i liceali dell’istituto “Capponi” decorarono i pannelli attorno alla fontana di Santo Spirito, allora in fase di restauro. La prima replica è poi andata in scena nell’aprile scorso, sui pannelli di Palazzo delle Missioni (sede del liceo). Accanto a queste azioni “flash”, tra marzo e aprile trovano spazio i “Big event”: intere giornate di volontariato sociale che, ogni anno, coinvolgono anche il personale dell’istituto americano. S.M.

Sonia Muraca

I

ndossare guanti monouso e impugnare pennelli e bombolette spray per combattere il vandalismo murario in Oltrarno. È la risposta al degrado dei ragazzi americani della James Madison University che, insieme all’associazione Via Maggio (di cui sono soci), si offrono periodicamente di ripulire i muri storici e i bandoni delle attività commerciali presenti nel loro quartiere “adottivo”. Le loro aule, così come la foresteria, si trovano in via dei Michelozzi (all’interno di Palazzo Capponi), dove l’università americana si è trasferita nel 2007, dopo ben ventuno anni di attività educativa a Palazzo Strozzino (in piazza Strozzi). Lo scopo è quello di salvaguardare e valorizzare l’identità culturale del quartiere di Santo Spirito: un obiettivo che coincide con la missione dell’associazione Via Maggio, che opera sul territorio da sette anni. L’idea di sposarne la causa, rendersi utili e partecipare alla vita sociale del rione, invece, nasce dalla volontà di “ringraziare la comunità per l’ospitalità che da anni ci offre – spiega Caterina Paolucci, vicedirettrice e coordinatrice accademica della Jmu – oltre che per sensibilizzare tutti al decoro degli spazi urbani, soprattutto

quelli in cui il nostro istituto è radicato”. Temi molto sentiti negli States, dove l’impegno nel sociale è un po’ un’abitudine. Ecco perché “gli studenti hanno sempre accettato di buon grado i progetti promossi in questa direzione – continua la vicedirettrice – siamo partiti dal sostegno all’associazione Santo Spirito, con la quale ci occupavamo di mantenere aperta l’omonima basilica, per arrivare all’organizzazione di azioni e convegni con l’associazione Via Maggio”. L’ultimo in ordine di tempo (dal titolo “I care about Florence”) si è svolto il 5 maggio scorso al liceo “Machiavelli Capponi”: un’occasione per parlare di degrado ma anche di street art, alla quale dedicare alcuni spazi legali di espressione (anche grazie al nuovo regolamento comunale a tema) e, in generale, “proporre strumenti partecipativi innovativi – precisa Olivia Turchi dell’associazione Via Maggio – che coinvolgano i giovani”. Ed è proprio su questa stessa scia (di legalità) che si collocano i “Cantieri creativi”, il progetto firmato Paolucci e Turchi che, da dicembre 2015, si propone di individuare, in accordo con le istituzioni locali, spazi temporanei di espressione artistica (vedi anche focus in questa pagina).

La James Madison University in via dei Michelozzi

I ragazzi della James Madison University in azione in Oltrarno per “ringraziare la comunità per l’ospitalità che ci offre”

 Via Palazzuolo

“palomar” diventa comitato

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alomar Palazzuolo diventa comitato. L’osservatorio, nato in via Palazzuolo per segnalare situazioni di abbandono, degrado e mancanza di sicurezza, diventa un comitato, coinvolgendo residenti, cittadini, commercianti e artigiani. La strada nel tempo è finita più volte alla ribalta delle cronache cittadine per episodi spiacevoli, molti dei quali segnalati dalla pagina Facebook dell’osservatorio Palomar, che negli anni si è fatto portavoce delle problematiche della via. L’obiettivo del comitato è quindi quello di “salvare dal degrado” la strada e l’area circostante. L’amministrazione comunale ha in ponte interventi di riqualificazione, grazie alle risorse – circa 900mila euro – arrivate dalla società che ha acquistato il palazzo dell’ex Monte dei Pegni per farci un hotel. E così, anche alla luce di queste novità, il neonato comitato mette nero su bianco le sue richieste, che vanno dal contrasto all’illegalità diffusa, grazie magari a un’azione coordinata delle forze dell’ordine, alla riqualificazione del tessuto produttivo e alla promozione di una socialità “buona”, con attività culturali e ludico-ricreative, fino a una maggiore presenza di vigili urbani, soprattutto a controllo della Ztl che, come segnalato da tempo attraverso i social, risulta in questo tratto spesso violata. S.C.

PRONTO SOCCORSO GIURIDICO

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Il servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso. Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.

Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076).


Quartiere 1

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

#Primo piano

Giugno 2016 | 3

 La mappa

 Il luogo

conferme e novità, l’estate si “allarga”

eventi e iniziative in piazza dei tre re

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a da poco sancito l’inizio di una nuova vita e si inserisce a pieno titolo tra le novità di quest’estate fiorentina nel Q1. Parliamo di piazza dei Tre Re, incastonata nel cuore del centro storico, destinata a ospitare eventi e iniziative nei prossimi mesi. Grazie alla sinergia tra Angeli del Bello e amministrazione, lo spazio è stato oggetto di un vasto intervento di riqualificazione: le Serre Torrigiani si sono aggiudicate il bando promosso dal Comune per poter usufruire al meglio di questo luogo, grazie a un angolo gastronomico, una parete verde e un punto informativo sugli avvenimenti cittadini, nonché a un vasto programma culturale e di eventi.

Nuovi spazi protagonisti della stagione Sara Camaiora

T

anti “evergreen” ma anche tante new entry. Ritorni, grandi classici e una ventata di novità. Tra i luoghi protagonosti dell’estate fiorentina nel quartiere ci sono anche quest’anno le Cascine, con il Visarno e l’Anfiteatro in primo piano grazie ai grandi concerti all’aperto (da Sting a Silvestri passando per i Massive Attack), ma anche con la novità della Palazzina ex Fabbri recuperata: qui sarà possibile assistere a spettacoli teatrali, grazie a Fulvio Cauteruccio, di danza, con la compagnia Simona Bucci, laboratori multiculturali, installazioni sonore e incontri, a cura di Fabbrica Europa, nonché un festival internazionale di swing. Una piazza che con l’estate vuol tornare a essere sempre più frequentata e valorizzata, contro degrado e abbandono, è poi Santissima Annunziata, che ospiterà la proiezione di film all’aperto con “Apriti cinema”. E non mancheranno nemmeno iniziative negli spazi cul-

turali del centro storico, dal museo Novecento (sempre più contaminato dalle performing arts) alle Murate, che anche quest’anno saranno la sede del Festival Au Desert, mentre la sala d’Arme di Palazzo Vecchio vedrà, tra le altre cose, esibirsi un grande musicista come Michael Nyman, non al piano ma con video installazioni. Recentemente pedonalizzato, anche piazzale Michelangelo entra a pieno titolo fra i luoghi dell’estate 2016, assieme alla Loggia del Pesce in piazza dei Ciompi, luogo – anche questo – al centro di una “metamorfosi” non da poco, dopo la demolizione delle strutture del mercatino delle pulci e il loro trasferimento, almeno per questa fase, in largo Annigoni. In entrambi gli spazi sono previste attività culturali, intrattenimento e musica dal vivo senza amplificazione, ma anche un servizio ristoro, con prodotti di qualità di filiera corta e senza superalcolici. Gli eventi dovranno terminare alle 22 in piazza dei Ciompi e alle

Prodotti ecologici, biologici e vegan per la cosmesi, dal make-up alla cura dei bambini, insieme ad un assortimento dedicato alla pulizia ecologica della casa. Eco-organic and vegan skin care products, from make-up to baby care, together with eco friendly household cleaning products.

Una vista dal piazzale Michelangelo, recentemente pedonalizzato, che entra a pieno titolo fra i luoghi protagonisti dell’estate

24 al piazzale Michelangelo, e in tutte e due le aree, secondo le linee guida del Comune, è prevista la presenza di personale di vigilanza e steward con attestato di formazione, in modo da garantire un controllo costante durante lo svolgimento delle attività e limitare il disturbo per chi vive nella zona circostante. Un modo insomma per arginare la cosiddetta “movida molesta”, anche se le preoccupazioni da parte dei residenti del centro storico non mancano. Soprattutto ora con l’estate alle porte.

 Il festival

il giro del mondo (restando a casa) Q

uest’estate nel quartiere si potrà fare il giro del mondo senza allontanarsi troppo da casa. Il tutto grazie a un festival multiculturale organizzato dalla Commissione cultura del Q1 per promuovere intrattenimento, conoscenza e confronto con l’arte e le tradizioni di paesi lontani, ma anche per conoscere meglio chi viene sì da lontano ma ormai da tempo abita non molto distante dal nostro portone. L’iniziativa si chiama “Estate al centro del mondo” e comprende oltre venti eventi nei mesi estivi, sparsi in tutto il quartiere. Tra questi, spettacoli dal vivo, come quello del 25 giugno del corpo di ballo African Royal Ballet del Mali, che si esibirà alla loggia del Porcellino, ma anche mostre fotografiche, come quella di studenti angolani ormai da tempo residenti a Firenze, o ancora un festival georgiano. Un calendario fitto di iniziative di vario genere, almeno sei o sette appuntamenti al mese tra luglio e settembre, nei luoghi più svariati, dalla sede del Quartiere in piazza Santa Croce a borgo Ognissanti, fino a piazza del Cestello e piazza del Carmine.

Piazza del Carmine è uno dei luoghi che ospiteranno gli appuntamenti del festival “Estate al centro del mondo”

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4 | Giugno 2016

#Zoom

Quartiere 1

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

 San Jacopino

 Servizi

nuova vita per il giardino gli “sportelli” (aspettando le telecamere) di santa croce Riqualificata l’area di via Fontana: ora fari puntati sulla sicurezza Sara Camaiora

È

tornata a nuova vita l’area verde di via Felice Fontana. Sono state ripiantate erba e alberature, sono stati reinstallati arredi urbani come giochi per bambini e panchine: amministrazione e Angeli del Bello hanno operato congiuntamente per risistemare un luogo che da tempo, secondo quanto segnalato dai residenti, ne aveva bisogno, restituendo così al rione uno spazio utilizzabile da famiglie e bambini, giovani e anzia-

ni. “È stato rigenerato e riqualificato uno spazio verde importante per una zona della città, un giardino che ora finalmente è stato reso fruibile alla cittadinanza, alle famiglie con bambini e ai cani, sempre che al guinzaglio”, spiega Maurizio Sguanci, presidente del Quartiere 1. Uno spazio per i cittadini che non avrà quindi un’area cani propriamente detta: l’ipotesi di realizzare qui uno spazio dedicato esclusivamente agli amici a quattro zampe era emersa

L’area verde di via Felice Fontana è tornata a nuova vita: ripiantate erba e alberature e reinstallati gli arredi urbani

nei mesi scorsi, dopo le richieste di alcuni residenti. Ipotesi che però – fanno sapere dall’amministrazione – si è rivelata infattibile, a causa della posizione del giardino, “incastrato” tra i palazzi. Spostandosi poco più in là, sempre nella zona di San Jacopino si trova il giardino di via Maragliano, da tempo gestito dall’omonima associazione, dove non mancano iniziative “conviviali” per gli abitanti: un’esperienza che sta andando avanti con successo ormai da qualche anno. Mentre nella zona c’è ora chi punta il dito su un’altra area verde, molto piccola, in via Galliano che, a detta di chi vive nei dintorni, avrebbe bisogno di un intervento. Restando nel rione, tra i residenti c’è chi parla di mancanza di sicurezza e chiede più controlli, soprattutto la notte. “Il periodo estivo è quello più critico ed è un peccato che in una zona come questa, dove si vive bene, ci siano questi problemi: non siamo nell’area Unesco, ma se qui proliferano minimarket come in centro c’è bisogno di altrettante tutele”, sottolineano dall’associazione dei residenti. Giugno, su questo fronte, si annuncia un mese importante: è previsto l’arrivo delle tanto attese telecamere di sorveglianza, secondo quanto emerso nel corso di un’assemblea degli abitanti che si è tenuta nelle scorse settimane. Gli “occhi telematici” rientrano nel piano di videosorveglianza messo a punto dal Comune per alcune zone individuate in tutta la città, tra cui anche San Jacopino. “Non saranno la panacea di tutti i mali – concludono dall’associazione – ma auspichiamo che possano rappresentare un deterrente”.

La sede del Quartiere 1 in piazza Santa Croce

U

n quartiere sempre più a portata di cittadino. La sede del Q1 di piazza Santa Croce già da tempo non ospita solamente riunioni, commissioni e consigli di Quartiere. Sono sempre di più anche i servizi che vi si possono trovare, a partire dal punto anagrafe. Un luogo che quindi, da semplice sede istituzionale, sta diventando sempre più un punto di incontro per i cittadini, dove trovare risposte e soluzioni a problematiche frequenti. Certificazioni e documenti è ora possibile farli anche qui: è stato riportato nella sede del Quartiere lo sportello anagrafe, mentre a breve arriverà anche lo sportello Urp. Già presente è lo sportello di segretariato sociale, cui possono rivolgersi coloro che desiderano ricevere informazioni e consulenza o che cercano aiuto per la risoluzione di problematiche di tipo sociale, personali o familiari. Da anni, poi, all’interno delle sedi dei cinque Quartieri fiorentini è attiva la Rete di solidarietà, che coinvolge diverse associazioni con l’obiettivo di garantire assistenza ai cittadini che risentono di particolari difficoltà e attivare una serie di piccole prestazioni di sostegno, dalla prenotazione di visite mediche e specialistiche alla compagnia domiciliare e telefonica, fino a informazioni di svariato genere e allo svolgimento di piccole commissioni. “In questi ultimi anni la sede del consiglio di Quartiere si è riempita: è un modo per mettere un’istituzione sempre più vicina ai cittadini, nel vero senso della parola”, commenta Maurizio Sguanci, presidente del Q1. Nei locali di piazza Santa Croce ci sono poi gli uffici della Direzione Sport e delle Politiche sociali: da qui si organizza la programmazione per la zona del centro storico dei centri estivi e delle vacanze anziani per i residenti, nonché la ripartizione e la programmazione degli orti sociali. Ma l’obiettivo del Quartiere è anche quello di decentrare i servizi, perché non sia possibile svolgerli solo in piazza Santa Croce ma anche in altre aree di un rione molto grande che comprende non solamente il centro storico propriamente detto, ma anche altre zone della città. “Uno dei nostri obiettivi – conclude Sguanci – è aprire sportelli al cittadino in più sedi distinte sul territorio, per essere sempre più a portata dei residenti, con servizi distribuiti nel modo più capillare possibile”. S.C.


E-mail: quartiere1@comune.fi.it

Sicurezza stradale

In numerose strade del centro storico

INTERVENTI SULLA PAVIMENTAZIONE Completata la riqualificazione di piazza San Martino, via Dante e via del Parioncino. In piazza San Martino, oltre alla pavimentazione, sono state rifatte le caditoie, la fognatura e la rete del gas. Anche in via Dante, nel tratto di fronte a piazza San Martino fino alla casa di Dante, sono state rifatte la rete del gas e le caditoie. Sempre in via Dante, ma nel tratto dalla casa di Dante a via del Proconsolo, sono stati eseguiti lavori di smontaggio della pavimentazione, rifacimento della fondazione in calcestruzzo armato e rimessa in

LA NOSTRA AUTO COME UN’ARMA

Al via una campagna che ci invita all’attenzione e alla responsabilità AUTO COME ARMI. È questo il segnale che il Comune di Firenze vuole trasmettere con la campagna per la sicurezza stradale che ha preso il via dal 7 maggio sui muri, nelle strade e attraverso i diversi canali di comunicazione. I numeri ci dicono che i morti sulle strade sono di gran lunga superiori a quelli che destano grande allarme sociale (rapine, terrorismo etc.), eppure si sta sviluppando dentro di noi una sorta di anestesia rispetto a un fenomeno che solo a Firenze ha provocato lo scorso anno 22 morti, alcune centinaia di feriti, un gran numero di invalidità. Lo scopo della campagna è pertanto quello di richiamare alla responsabilità individuale, alla concentrazione, all’attenzione che ciascuno di noi deve esercitare nel momento in cui ci mettiamo alla guida di un mezzo. Quella che stiamo per mettere in moto potenzialmente è un’arma e dunque va maneggiata con estrema cura, per il benessere proprio e degli altri. Come del resto ha riconosciuto la legge appena approvata dal parlamento che ha convertito l’omicidio stradale da reato colposo a doloso.

Notizie di pubblica utilità

LOTTA ALLE ZANZARE

È partita anche quest’anno la campagna per la lotta alla zanzara. Il comune, oltre all’attività informativa, da maggio a ottobre, effettua il trattamento antilarvale su circa 65.000 pozzetti e caditoie presenti nelle aree pubbliche. Non c’è bisogno di ribadire che è fondamentale la partecipazione dei cittadini per quanto concerne i trattamenti da effettuare periodicamente nelle aree private (circa il 70% del totale) mediante l’uso di prodotti antilarvali. Occorre ricordare anche la necessità di un costante intervento per l’eliminazione dei ristagni di acqua. Una cosa da evitare è l’abuso di prodotti insetticidi perché non solo alla lunga si rivela inefficace ma provoca anche l’impoverimento della biodiversità in seguito all’eliminazione di insetti che svolgono una funzione utile nell’equilibrio ecologico.

ANAGRAFE SENZA CODE

Presso il Quartiere 1 (piazza Santa Croce, 1), è in funzione da circa un anno un punto anagrafico decentrato aperto tutti i lunedì dalle ore 8.30 alle ore 13.00 solo su prenotazione (che può essere effettuata telefonando al numero 055.055 dalle ore 8.00 alle ore 20.00 tutti i giorni esclusi i festivi). Attivando tale opportunità è possibile acquisire certificati o rinnovare la carta di identità senza code e senza attese, grazie ad appuntamenti personalizzati.

NEWSLETTER DEL Q.1 Il Quartiere 1 ha il piacere di informarvi che dal mese di aprile è stata attivata la sua Newsletter! Iscriversi al servizio e riceverlo per mail è semplicissimo: basta andare sul sito del Comune di Firenze www.comune.fi.it, aprire la tendina “Informazione e Partecipazione” sulla sinistra dello schermo e cliccare su “Newsletter”. Nella pagina che si apre, bisogna compilare seguendo

L’iconografia della campagna, di grande efficacia visiva, si basa proprio su questa assimilazione tra arma e veicolo, con mitra e rivoltelle che ci si presentano composte da marmitte, pistoni, pneumatici e altri accessori dei nostri mezzi a motore. In contemporanea con l’avvio della campagna informativa si sviluppa anche una intensificazione dei controlli della polizia municipale per mettere in atto una strategia di dissuasione ancora più stringente e operativa. Durante i servizi saranno utilizzati tutti i dispositivi a disposizione: rilevatori di velocità, tele laser, speed scout, precursori alcool, etilometri, precursori droga. Nel mirino soprattutto i comportamenti ormai evidenziati da tempo come altamente a rischio: mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e del casco, uso del telefono e del tablet durante la guida, mancato rispetto degli attraversamenti pedonali, dei limiti di velocità e delle distanze di sicurezza.

NUOVI ORARI DEI CENTRI PER L’IMPIEGO La Città Metropolitana comunica i nuovi orari dei centri per l'impiego: via Cavour 19 rosso

> ci.firenzecentro@regione.toscana.it > Villa Vogel, via delle Torri 23

ci.firenzeisolotto@regione.toscana.it

> Parterre, Piazza della Libertà 12

ci.firenzeparterre@regione.toscana.it via del Pratellino 9

> ci.firenzepratellino@regione.toscana.it ORARI AL PUBBLICO:

lunedì, ore 9-12.30 / 15-17 martedì, ore 9-12.30 giovedì, ore 9-12.30 / 15-17 venerdì, ore 9-12.30

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PER INFORMAZIONI: Numero Verde Lavoro 800 855 855

Un servizio gratuito

RETE DI SOLIDARIETÀ, PICCOLI GRANDI AIUTI La Rete di Solidarietà Q.1 è un servizio gratuito di aiuto ai cittadini gestito da cittadini. È in grado di fornire a chi ne ha bisogno servizi come compagnia domiciliare e telefonica, accompagnamento, piccole commissioni, spesa a domicilio, recapito medicinali, prenotazione visite e analisi, trasporto con auto, disbrigo di pratiche burocratiche.

IL CARTELLONE

"FABBRICA EUROPA" ALLA STAZIONE LEOPOLDA Se l’Europa delle istituzioni e delle moneta attraversa uno dei momenti più drammatici della sua storia, l’Europa della cultura condivisa e della libera circolazione dei linguaggi dell’arte e dell’espressività si mostra più viva che mai. Sarà proprio questo substrato profondo e ormai irreversibile a garantire ancora un futuro e un’identità al nostro continente. Più delle banche, più delle dogane, ben al di là degli orizzonti politici nazionali. Lo conferma la 23a edizione di "Fabbrica Europa" che trasformerà la Stazione Leopolda in un luogo della contemporaneità che coinvolgerà altri spazi culturali sia della città che del comprensorio metropolitano come il Teatro della Pergola, Le Murate, l’Istituto Francese, la Limonaia di Villa Strozzi, aprendosi fino a Sesto Fiorentino, Scandicci, Certaldo, San Gimignano. Tema centrale sarà ancora una volta il multiculturalismo con artisti di area mediterranea e di diversi continenti e paesi, che si renderanno protagonisti di progetti tra danza, musica e parola. In programma spettacoli, eventi, concerti, performance e installazioni che daranno conto di una pluralità di linguaggi che rappresenta forse la risorsa più preziosa che la cultura europea è in grado di esprimere. Il programma completo su www.fabbricaeuropa.net

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le istruzioni il modulo al centro della pagina, indicando il Quartiere 1 come area tematica di interesse e… il gioco è fatto! Sul lato sinistro della pagina, inoltre, si possono leggere i numeri precedenti del Quartiere 1 (ma anche, ad esempio, la newsletter dello Sport, quella sulla Tramvia o quelle degli altri Quartieri). Buona lettura !

Rete di Solidarietà Q.1 PER MAGGIORI INFORMAZIONI:  Via dell’Anguillara 2r Tel. 055.2767611 E-mail solidarietaq1@comune.fi.it  Orario dal lunedì al venerdì, ore 9.00/13.00

martedì e giovedì anche 14.30/16.30

Tutti gli eventi del quartiere

PER INFORMAZIONI: Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee

Borgo Albizi 15 - 055.2480515/2638480

Nuovo strumento di comunicazione

posa del lastrico. Infine, in via del Parioncino, tra via del Parione e lungarno Corsini, è stata smontata la pavimentazione esistente e sono stati rifatti la fognatura e gli allacci. I lavori in piazza San Martino, via Dante e via del Parioncino hanno avuto una durata complessiva di circa 2 mesi. Fanno parte dello stesso appalto i lavori, attualmente in corso, di ripristino della pavimentazione di via de' Coverelli (termine previsto fine maggio) e il ripristino del lastrico di piazza del Duomo, nell'area di fronte al Museo dell'Opera.

 promozione@ffeac.org

PASSEGGIATE NEL SEGNO DELLA CULTURA Il servizio musei e attività culturali presenta ‘Artepassi’, un ciclo di itinerari escursionistici che prendono spunto da una importante struttura artistica e architettonica della città per costruirvi attorno una

piacevole giornata dove abbinare salute, movimento e arricchimento culturale. Il prossimo appuntamento è in programma domenica 5 giugno, ore 9, con focus sul Forte di Belvedere. Il ritrovo è fissato alle ore 9 al Torrino di Santa Rosa (Lungarno Santa Rosa) e l’itinerario si snoda attraverso Porta San Frediano - Porta Romana - Giardino di Boboli - Visita Forte di Belvedere- Costa San Giorgio- Torrino di Santa Rosa. Lunghezza: 5 km, durata prevista 3 ore (incluso la visita). L’iscrizione deve essere inviata a segreteria CRAL dipendenti Comune di Firenze, via del Filarete, 11/c, tel. 055.700420 / fax 055.7130416, e-mail: segreteria.cral@comune.fi.it indicando gita prescelta, nome e cognome, data e comune di nascita ed indirizzo (tali dati, trattati ai sensi della legge sulla privacy, servono per la copertura assicurativa).

FLAUTO E OBOE IN SALA LUCA GIORDANO Oltre 40 concerti tra marzo e dicembre con protagonisti cinque spazi storici di Firenze. È la stagione 2016 dell’Orchestra da camera fiorentina, l’ensemble fondato e diretto dal maestro Giuseppe Lanzetta. I concerti si svolgono negli spazi del Museo Orsammichele e dell’Auditorium di Santo Stefano al Ponte, a cui si aggiungono quest’anno la Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, il Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio e il cortile del Museo del Bargello che rappresenterà la sede degli spettacoli estivi. Ai titolari della Firenze Card è riservato uno sconto del 15% (o tre biglietti al prezzo di due). Tra i prossimi eventi si segnala la Sinfonia concertante per flauto, oboe e orchestra di Domenico Cimarosa e il Duo brillante sul Guglielmo Tell di Jules Demersseman, in programma domenica 19 e lunedì 20 giugno nella sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi. Al fianco dell’ensemble, l’ex primo oboe dell'Orchestra del Teatro alla Scala Francesco Di Rosa e il primo flauto dell'orchestra dell'accademia di Santa Cecilia Andrea Oliva.

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PER INFORMAZIONI: www.orcafi.it.


6 | Giugno 2016

#Il quartiere in pillole

 L’appuntamento

Quartiere 1

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

 La struttura

yoga e solidarietà al giardino torrigiani

Sabato 11 giugno va in scena la quarta edizione di Oriental Garden: il ricavato devoluto ai progetti di Oxfam Italia

giardino dei nidiaci, nuova ludoteca

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ia libera al progetto preliminare per una nuova ludoteca al giardino dei Nidiaci: una struttura di duecento metri quadrati, un volume leggero in legno e vetro con una grande sala di 105 metri quadrati e una seconda saletta di trenta, oltre a sessanta metri quadri di servizi. È quanto prevede lo studio di fattibilità tecnica approvato a maggio dalla giunta di Palazzo Vecchio. “La nuova ludoteca – spiega il Comune – vuole conciliare la salvaguardia del suolo disponibile con la costruzione di un nuovo volume. Per ottenere questo, il progetto prevede di ampliare la parte finale del volume a servizi posto verso la limonaia e quindi vicino all’area libera verso la basilica. Il nuovo volume estenderà verso l’esterno una porzione dell’esistente eliminando con una cerchiatura la parete esterna, arrivando così a realizzare una sala di circa 100 metri quadrati”. La sala – viene spiegato ancora – sarà accessibile dal volume esistente attraverso un corridoio di collegamento con i servizi indispensabili, cioè bagni e deposito. Dallo stesso accesso si arriverà a una saletta più piccola di supporto a quella principale. La nuova ludoteca sarà aperta verso la porzione di giardino confinante con la basilica, che potrà diventare uno spazio attrezzato per i più piccoli. Tutto questo ispirandosi a una grande tenda, creando cioè un volume leggero in legno e vetro “per favorire il dialogo con il giardino e allo stesso tempo enfatizzare la sua funzione di spazio pubblico”. A partire dallo studio di fattibilità approvato dalla giunta, il progetto definitivo sarà elaborato dalla direzione Servizi tecnici.

 I lavori

s. spirito, arrivano i bagni pubblici È

prevista entro la fine di giugno la conclusione dei lavori per i nuovi bagni pubblici in piazza Santa Spirito. Lo scorso mese, l’assessore all’ambiente e al decoro Alessia Bettini e il consigliere speciale per la notte Niccolò Falomi hanno effettuato un sopralluogo al cantiere per la realizzazione del nuovo gruppo di servizi igienici. “I locali al piano terreno degli immobili di proprietà comunale, attigui al convento del complesso di Santo Spirito – ha spiegato Bettini – sono stati resi disponibili grazie al trasferimento del reparto ciclisti della polizia municipale nella nuova sede alla Palazzina del Visarno, al parco delle Cascine. I nuovi servizi avranno accesso diretto dalla piazza – ha aggiunto l’assessore – e saranno anche dotati di un locale fasciatoio e di una nursery, insieme ad altre funzioni di ristoro per l’accoglienza dei turisti e per i frequentatori della movida. Il recupero di un accesso diretto dalla piazza consentirà un’importante visibilità”. “È un segno concreto dell’impegno dell’amministrazione comunale – ha sottolineato Falomi – avanti dunque con il percorso che prevede l’utilizzo dei bagni anche in orario notturno”. E in via di completamento – fanno sapere da Palazzo Vecchio – è anche la riqualificazione del gruppo di servizi igienici al mercato di Sant’Ambrogio, oggi interni al mercato, domani con accesso diretto da piazza Ghiberti. Il vano ingresso consentirà l’accoglienza e il controllo da parte di un gestore sia durante il giorno che la sera e la notte. Per i due interventi, l’investimento complessivo dell’amministrazione è di oltre 120mila euro.

 San Lorenzo

a scuola di yoga fra libri e affreschi U

Ivo Gagliardi

“O

riental Garden” ingrana la quarta. Sabato 11 giugno, a partire dalle 10, va in scena l’edizione numero quattro dell’evento dedicato alle discipline orientali organizzato da Oxfam Italia, che combina il benessere olistico con la solidarietà. L’appuntamento è al Giardino Torrigiani, in via dei Serragli 144. Nel corso della giornata, i partecipanti potranno cimentarsi in esercizi di yoga nelle sue diverse varianti, bagno di gong e molte altre discipline orientali, oppure ricevere un massaggio rilassante o un trattamento shiatsu individuale. Saranno presenti per l’occasione più di quaranta operatori del mondo olistico, per oltre quindici discipline differenti. L’ingresso alla giornata avrà un costo di 10 euro, e sarà possibile accedere a

Un momento di una delle precedenti edizioni di “Oriental Garden”

tutti i trattamenti collettivi (con un supplemento di 5 euro per ogni trattamento individuale aggiuntivo: a questo proposito, è consigliata la prenotazione per riservare il posto alle discipline individuali). E, ricaricandosi di energia positiva, si potrà contribuire a sostenere il lavoro di Oxfam Italia in alcune delle zone più povere del pianeta: il ricavato dell’iniziativa servirà a sostenere i progetti di lotta alla povertà portati avanti dall’associazione umanitaria nel Sud del mondo. È consigliato portare un tappetino o un telo personale. Per informazioni e prenotazioni: firenze@ oxfam.it o 055.3220895. Oxfam Italia (www.oxfamitalia.org) è un’organizzazione non governativa, nata in Toscana, parte della confederazione globale Oxfam, impegnata in programmi di lotta alla povertà.

Nel corso della giornata i partecipanti potranno cimentarsi in varie discipline, oltre a ricevere massaggi e trattamenti

na scuola di yoga in un’antica biblioteca, che prima ancora era una chiesa. Stiamo parlando di Yoga Garage, il centro aperto alla fine di aprile nel complesso di San Giovannino dei padri Scolopi, che si trova tra via Martelli, via Gori e piazza San Lorenzo, che dal 1351 in poi ha cambiato volto arricchendosi e ampliandosi molte volte e che attualmente, oltre alla chiesa di San Giovannino dei padri Scolopi, progettata dall’Ammannati, ospita tra le altre cose l’osservatorio Ximeniano e il liceo classico Galileo. La prima lezione dello Yoga Garage, seguita da un aperitivo, si è tenuta il 29 aprile: dal giorno successivo Tess Obermeier e Guido Baligioni, i due fondatori e insegnanti, tengono il centro aperto sette giorni su sette, con quattro lezioni al giorno. Ma perché è stato deciso di aprire una scuola di yoga proprio qua, in una chiesa trasformata, piena di libri antichi? I due fondatori, che già in passato avevano insegnato insieme e che hanno un punto di vista comune sulla disciplina dello yoga, hanno trovato questo spazio quasi per caso e sono stati subito colpiti dalla sua bellezza. “Che cos’è lo yoga – spiegano – se non bellezza, la bellezza di trasmettere una sapienza antica, la bellezza di vedere che questo viene accolto dallo studente, la bellezza di guardarsi dentro e cercare di migliorarsi, prendendosi cura del corpo e della mente. Entrare per praticare lo yoga in un luogo come la biblioteca di San Giovannino dei padri Scolopi, con i suoi affreschi e la parete piena di testi antichi, non può che aprire il cuore e allargare la mente. E poi – continuano – lo yoga è anche scienza: la scienza precisa del controllare e allungare ogni singolo muscolo, e quella più sottile ancora di acquietare e dominare la coscienza attraverso il respiro. E questo è un luogo di scienza e conoscenza, coi suoi testi antichi e moderni, inoltre sopra di noi c’è lo Ximeniano, da oltre due secoli lì si studia e si fanno esperimenti, e oggi si registrano, con strumenti precisi, i movimenti della terra e le temperature. Noi – concludono i due fondatori – cerchiamo nel nostro piccolo di portare la bellezza e la precisione scientifica dello yoga a quante più persone possibile”. Per i residenti a Firenze è prevista una settimana di prova gratuita. Per info: www.yogagarage.it, www.facebook.com/yogagaragefirenze.


Quartiere 1

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

#Ieri & oggi

Giugno 2016 | 7

 L’itinerario

 Focus

alla (ri)scoperta dell’antico ghetto

Due ingressi, un pozzo, due sinagoghe e un gruppo di alti edifici: così si presentava la Firenze ebraica Valentina Veneziano

L’antico ghetto di Firenze: la sua demolizione avvenne nel 1888, durante la ristrutturazione urbanistica ottocentesca

I

l ghetto di Venezia compie cinquecento anni e porta dentro di sé una storia densa di ostacoli, personaggi ammirevoli e architetture degne di nota. Per il quartiere ebraico veneziano, il 2016 rappresenta un inizio ma anche la testimonianza del contributo culturale e artistico che il ghetto ha trasmesso al mondo intero. Anche Firenze, come Venezia, ha avuto il suo ghetto. E lo scorso aprile è stato un itinerario a ricordarlo e a farlo rivivere. Una visita tematica che ha preso vita attraverso la sinagoga e il museo ebraico, in via Luigi Carlo Farini, e una passeggiata nel centro della città. “Firenze ebraica. Alla scoperta dell’antico ghetto”: era questo il titolo di una visita che puntava a illustrare le vicende della comunità ebraica fiorentina dai suoi primi insediamenti, documentati dal 1437, fino alla demolizione dell’antico ghetto, avvenuta nel 1888 durante la ristrutturazione urbanistica

ottocentesca. Dalle sue ceneri nacque l’attuale piazza della Repubblica. Delle prime relazioni tra la comunità ebraica e la città si ha traccia durante la dinastia della famiglia Medici, sotto Cosimo il Vecchio, che diede una prima concessione per un banco di prestito proprio nel 1437. Ri-

siedevano in zona Oltrarno e in via dei Giudei, oggi via dei Ramaglianti, dove si ergeva una sinagoga che fu distrutta durante la seconda guerra mondiale. Fu Cosimo I a imporre, nel 1571, l’obbligo di residenza coatta nel ghetto, nell’area tra il Battistero e l’attuale piazza della Repubbli-

ca. Sotto il dominio dei Lorena e con l’unità d’Italia, la vita culturale e sociale della comunità ebraica raggiunse il suo maggior splendore, e con Leopoldo I ci fu il riconoscimento dei primi diritti civili. Ma come si presentava il ghetto ebraico? Composto da un gruppo di alti edifici, vi si

accedeva attraverso due ingressi posti in due diversi punti. Al suo interno c’erano un pozzo che forniva l’acqua per gli abitanti e due sinagoghe i cui arredi furono poi trasferiti in due oratori di via delle Oche, oggi ricordati da una lapide posta nella via al civico 5. Il ghetto occupava un’area quadrata delimitata a est da via dei Succhiellinai (via Roma), a sud dalla piazza del Mercato Vecchio (piazza Repubblica), a ovest da via dei Rigattieri (via Brunelleschi) e a nord dal chiasso di Malacucina (via Tosinghi). I più curiosi e gli appassionati del passato fiorentino, oltre a coloro che sono desiderosi di scoprire come si presentasse il ghetto, possono andare a vedere il plastico in legno presso la Sinagoga e museo ebraico di Firenze.

dalla piazza del mercato vecchio ai ciompi: il “viaggio” della loggia del pesce

L

a Loggia del Pesce in piazza dei Ciompi è (ed è stata) protagonista di tanti momenti diversi. Accompagna le estati calde di turisti e fiorentini che, proprio lì sotto, sorseggiano cocktail colorati, e ha “spiato” l’acquisto di molti libri dei tempi lontani. Forse non tutti, però, ricordano la sua antica posizione. Era situata nella piazza del Mercato Vecchio, l’attuale piazza della Repubblica. Progettata da Giorgio Vasari, per volere di Cosimo I, fu smontata, durante il risanamento di Firenze, e spostata nel museo di San Marco. Fu poi rimontata proprio in piazza dei Ciompi. V.V.


8 | Giugno 2016

#Focus

 Il punto

meteo, firenze si prepara a un’altra estate Gianni Carpini

Dopo quanto avvenuto negli ultimi anni, la parola all’esperto: “Bisogna abituarci agli eventi estremi”

I

n gergo si chiamano “flash flood”: mini-alluvioni formato cittadino. Sono molto circoscritte e in breve tempo rovesciano in una zona ristretta una valanga d’acqua. Una sorta di temporale tropicale trasferito alle nostre latitudini. “È possibile prevederne le condizioni scatenanti, ma non l’esatta localizzazione”, spiega Gianni Messeri, climatologo del Lamma, il Consorzio tra Cnr e Regione Toscana che emette le allerte meteo regionali. Firenze ne ha fatto esperienza lo scorso 1° agosto, con la tempesta che ha distrutto (tra le altre cose) il parco dell’Anconella, oppure in precedenza con la maxi-grandinata che ha seminato danni in città il 19 settembre 2014. O ancora, con le tante bombe d’acqua che, di quando in quando, si affacciano sulla città. “Bisogna abituarci a questi eventi estremi”, avverte l’esperto. D’estate come d’inverno, non c’è una “stagione tipo” per i fenomeni straordinari. Colpa dei cambiamenti climatici, che “oltre al riscaldamento del pianeta – prosegue Messeri – estremizzano alcune tipologie di fenomeni meteorologici”. E non è escluso che anche questa nuova estate possa riservare qualche spiacevole sorpresa, ma è troppo presto per dire con precisione dove e quando. A livello generale, le previsioni stagionali del Lamma per la Toscana si attendono un luglio leggermente più caldo della media, mentre

a giugno e agosto temperature nella norma. Dopo i primi due mesi con un tempo previsto in generale come più o meno stabile, ad agosto potrebbe verificarsi una maggiore instabilità. “Le previsioni stagionali sono sperimentali – chiarisce il climatologo – negli ultimi dieci anni abbiamo fatto passi in avanti, ma non danno ancora un alto grado di attendibilità, ci stiamo lavorando”. La situazione prevista sul vecchio continente, però, è da tenere sotto controllo. “Per l’estate 2016 si prefigura un’Europa spezzata in due blocchi”, rivela Messeri: la parte Nord del vecchio continente interessata da frequenti precipitazioni, la porzione meridionale con bel tempo e temperature alte. Se le previsioni verranno confermate, la nostra penisola (l’Italia settentrionale e l’alta Toscana in particolare) potrebbe trovarsi nel bel mezzo di questo scenario, proprio lì dove i due “blocchi” potrebbero scontrarsi e generare fenomeni violenti. “La situazione che si sta delineando per la prossima estate ci fa pensare alla possibilità, durante la stagione, di eventi intensi, come temporali forti, grandinate o forte vento, ma è troppo presto per fare previsioni”, conclude. Infine, la “fotografia” delle piogge: nessun allarme siccità, almeno per ora. A partire da gennaio le precipitazioni hanno spinto in su l’asticella delle riserve idriche e anche la seconda parte della primavera ha portato nuvole e acqua.

 Il “termometro”

Uno sguardo indietro: com’è andata 2015 IL LUGLIO PIÙ CALDO

Quella passata è stata la seconda estate più calda in Toscana dal 1955, superata nella torrida classifica solo da quella del 2003. L’anno scorso, solo a Firenze, si sono registrate 36 giornate di calore su 92. Il mese “rosso” per l’allerta afa è stato luglio, il più caldo da sessant’anni: la canicola non ha praticamente mai dato tregua. In compenso non sono mancate le piogge, che sono state nella norma. Il mese più bagnato? Agosto.

2014 OMBRELLONE? NO, OMBRELLO

Sarà ricordata come l’estate sotto l’ombrello, più che sotto l’ombrellone. Molta pioggia e, di conseguenza, le temperature sono state più fresche rispetto alla norma degli ultimi dieci anni. Record a luglio, più piovoso di un normale mese di novembre, guardando la frequenza delle precipitazioni. Facendo due conti, a luglio è piovuto un giorno ogni tre. A livello generale, la prima estate dal 1955 per quantità di pioggia caduta.

2013 LA STAGIONE MENO “PAZZA”

Tutto sommato, l’estate meno pazza degli ultimi tempi. Le temperature sono state in linea con quelle degli anni duemila, mentre leggermente più alte se si guarda alla bella stagione tra gli anni Settanta e Novanta, periodo preso normalmente a riferimento dai meteorologi. Ad andare sotto la media è stata la pioggia: a Firenze le precipitazioni hanno fatto registrare un meno ventiquattro per cento.


#Focus

Giugno 2016 | 9

 Verso il cinquantesimo anniversario

uno spaccato (sconosciuto) sull’alluvione

Pezzi di storia recuperati grazie alle immagini e ai documenti che i cittadini hanno tirato fuori dai loro cassetti

Un’immagine dell’alluvione del 1966: quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario (Foto Antonio Betti - Archivio Firenze Promuove)

Sara Camaiora

I

mmagini che raccontano uno degli eventi più drammatici mai vissuti da Firenze. Pezzi di storia e storie che rischiavano di essere dimenticati, come spazzati via dal torrente di fango che quel 4 novembre del 1966 si riversò sulla città. Si avvicina sempre più il cinquantesimo anniversario dall’alluvione di Firenze e – in attesa delle celebrazioni previste a novembre – nel frattempo non sono mancate le iniziative nel capoluogo. Una in particolare ha coinvolto le sedi dei cinque Quartieri, dove i cittadini sono stati chiamati a portare fotografie, documenti e testimonianze di vario genere di quel momento così tragico, per ricostruire o recuperare vicende ed episodi che altrimenti avrebbero rischiato di cadere nell’oblio. Un’idea dell’associazione Firenze Promuove, che dal 1994 organizza le cerimonie annuali in ricordo dell’alluvione e delle sue trentacinque vittime, oltre ad avere il più grande archivio video e fotografico sulla vicenda. La risposta – viene spiegato – c’è stata, seppur variabile da quartiere a quartiere. Sono stati i cittadini del Q2 i più attivi, tirando fuori dai loro cassetti moltissime fotografie inedite. Anche dal Q5 c’è stata una buona risposta: in particolare, grazie all’impegno dell’associazione locale 334, attiva a Brozzi e Peretola, è stato riscoperto materiale fotografico che racconta in maniera evidente l’impatto dell’alluvione su questi rioni. A Brozzi, come si evince da molte immagini, l’acqua arrivò a livelli altissimi, raggiungendo anche il secondo piano dei palazzi, così come accadde a Gavinana. Come racconta Franco Mariani dell’associazione Firenze Promuove, molto del materiale è arrivato anche da collezionisti e fotografi amatoriali, che all’epoca sono riusciti a raffigurare la tragedia in maniera drammaticamente artistica. “Ci sono state in particolare tre donazioni, quella di Giorgio Fanteria, fotografo amatoriale, quella di Cesare Piazza, collezionista che ci ha fornito oltre quattrocento immagini, e quella di Alessio Bettini, altro fotografo amatoriale che ci ha portato circa un centinaio di scatti inediti, anche molto particolari. Penso ad esempio a uno in cui si inquadra il dettaglio di una grande pozzanghera in cui si riflette Santa Croce”, spiega Mariani. Il risultato finale è quello di uno spaccato ancora sconosciuto e insolito su una tragedia che, per Firenze, non sarà mai possibile dimenticare. La mostra realizzata con questo materiale sarà esposta da settembre nella sede del Quartiere 3, a ottobre in quella del Q4, nei giorni centrali dell’anniversario dell’alluvione in piazza Santissima Annunziata e, successivamente, nel quartiere 5.


Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili

Via Ontignano, 44 - 50061 Fiesole [Fi] Tel/Fax 055.695047 • Cell. 335.362203 info@tommasino.org • www.tommasino.org CF 94078280487 • PI 05090750489 • c/c postale 12158531


Giugno 2016 www.ilreporter.it µ il giornale del tuo quartiere Tempo libero

un’estate da contadini, tra ulivi e galline Tour fra fattorie didattiche e agriturismi per scoprire i trucchi della vita di campagna con tante attività all’aria aperta Sonia Muraca

ambini e animali. Da sempre è un binomio perfetto, soprattutto in quelle famiglie che degli amici a quattro zampe proprio non riescono a fare a meno. Ma per le quali, spesso per esigenze di tempo (da dedicare alla loro cura) e di spazio (in casa), non sempre è possibile adottarne uno. La soluzione? Approfittare delle ferie estive non appena suonerà l’ultima campanella a scuola, o semplicemente dei weekend liberi, per un tuffo educativo nel regno animale. Basta cercare la fattoria didattica più vicina a casa: strutture ricettive a portata dei più piccini, adatte non solo al loro primo faccia a faccia con gli animali (da allevamento o da monta) ma anche ad imparare

Una

con tante attività all’aria aperta i trucchi della vita di campagna e, perché no, da dove provengono i prodotti dei campi che ogni giorno si trovano in tavola a scuola

o nel frigorifero di casa. A pochi chilometri da Firenze, nel comune di Fiesole, c’è per esempio la Fattoria di Maiano, che insieme ad anatre, oche, capre, asini dell’a-

al giorno

La festa

tutti al mare! ma protetti dalla crema

miata e mucche di razza limousine, ospita anche struzzi. Tante anche le cose da fare per tutta la famiglia: dalla visita al frantoio con degustazione finale al “safari”

Ricetta

san giovanni, guida ai “fochi” ☛ pagina ii

pitti, sfila la moda junior

I

In caso di problemi dermatologici sono consigliati i filtri fisici, i “pastoni bianchi”. Sennò bastano i filtri chimici. L’importante è mettere la protezione 30 minuti prima dell’esposizione e rimetterla ogni 2 ore, anche se non si è fatto il bagno e si sta sotto l’ombrellone. La crema va messa in modo omogeneo, solo sui nei non serve a nulla. Che rimedi per le scottature? Se sono minime basta una crema lenitiva. Altrimenti si può ricorrere ai cortisonici ma solo dopo aver consultato un esperto. Ricordiamoci, in ogni caso, che il sole è un grande dono da amare con prudenza. Una bella passeggiata in riva al mare non fa che bene ai bimbi, ai genitori e al sorriso. Basta solo prendere qualche accorgimento.

☛ pagina iii

La favola

☛ pagina iV

non chiamatelo risotto ☛ pagina iV

l’asilo? ora è da 0 a 6 anni

ecco il mamanet, la pallavolo per le mamme Valentina Buti mprenditrici, insegnanti, commercianti. Donne con età e storie diverse. Molte di loro mamme. Una volta alla settimana si ritrovano, e indossate tuta e scarpette, si sfidano nel nuovo sport al femminile sbarcato in città: il Mamanet. Una disciplina che arriva da Israele, nata apposta per le mamme e

per il loro tempo libero. Una pallavolo rivisitata con sei giocatrici per squadra che con servizi, passaggi e schiacciate, tentano di far cadere la palla nel campo avversario. Non ci sono però né bagher né palleggio, per dare vita a uno sport adatto a tutte le donne dai 35 anni in su. “Lo slogan del gioco è ‘every

PER I LETTORI IN ERBA  redazione@ilreporter.it  www.ilreporter.it #ilreporterdeipiccoli

☛ pagina iii

Sport

I

tematici alla scoperta di animali da stalla e da cortile. Il tutto a cura del titolare Gabrio che a fine tour provvede al “battesimo in sella”, ovvero la prima salita a cavallo, per i piccoli visitatori. Anche nel Mugello la scelta non manca. Se l’agriturismo L’Oasi, nel comune di Vicchio, insegna come trasformare in alimenti o in biancheria alcuni prodotti di origine animale o vegetale come le uova, il latte, il miele, la lana, i cereali e le olive, l’agriturismo Palazzo Vecchio, specializzato in allevamento di bovini, con i suoi 170 esemplari di razza Frisona italiana, si dedica per lo più ad illustrare le fasi del percorso del latte. Infine, spingendosi nel Chianti, si può provare a vivere un giorno da contadino alla tenuta Il Torrino, nel territorio di Montaione, dove, tra alveari, pollai e stalle, si fanno spazio anche i cani da tartufo con il loro proverbiale fiuto.

Il “magnifico” paolino

Il Meyer risponde l sole fa bene alla crescita dei nostri bambini e pure all’umore. Ma i suoi raggi, con un’esposizione incauta, possono fare molto male alla pelle. Il dottor Cesare Filippeschi, dermatologo del Meyer, elenca le regole da seguire per far divertire in spiaggia anche i più piccoli senza correre rischi. Partiamo dall’esposizione: per chi e quando è consigliata? I bambini fino ai 6-7 mesi non devono avere un’esposizione diretta. Per quelli fino ai 6 anni serve una protezione 50 più. Dai 6 anni in su, se non ci sono patologie dermatologiche o trattamenti farmacologici per altre patologie, può bastare una protezione 30. Inoltre è consigliato a tutti, non solo ai bimbi, di esporsi al sole nelle prime ore del mattino, fino alle 10.30-11, e nel tardo pomeriggio dalle 16.30 in poi. Va bene qualunque crema?

a bordo di una jeep tra il giardino botanico, il laghetto delle colonne e i vari punti panoramici sulla città. Spostandosi invece in Valdarno, a Rignano, le opzioni non mancano. C’è adf esempio la fattoria di Castiglionchio, che una volta alla settimana trasforma i suoi piccoli ospiti in fattori pronti a dar da mangiare a conigli, asini, cavalli, oche e galline oppure a raccoglierne le uova, che useranno poi nei laboratori di cucina. E c’è la fattoria dell’Antico Colle, che pensa anche alle persone non vedenti, con un percorso tattile alla scoperta dei pesci, oltre ovviamente ad un ventaglio di attività che contempla passeggiate nel bosco, laboratori e giro a cavallo aperti a tutti. Nella vicina Pontassieve, invece, c’è l’agriturismo Il Giardino, che accanto alle visite al caseificio e al frantoio per osservare come si preparano i formaggi e l’olio buono, propone percorsi

mother can’ – spiega la preparatrice atletica Alessandra Gagliardi, responsabile Mamanet Firenze dell’Aics, che ha l’esclusiva in Italia di praticare e promuovere questo sport con gare e tornei – è un gioco accessibile a tutte ma anche un movimento di donne per le donne, con lo scopo di fare squadra,

in campo e nella vita”. A Firenze, le giocatrici di Mamanet si ritrovano alla palestra del Buontalenti in via dei Bruni, per un’ora e mezza di sudore, divertimento e competizione che accomuna una quindicina di fiorentine. La più anziana ha 68 anni, la più giovane studia ancora. Tra loro, c’è chi in passato ha giocato a pallavolo ma anche chi si avvicina allo sport per la prima volta. Gli allenamenti continueranno in estate, con l’obiettivo di partecipare ai tornei nazionali. La passione e l’agonismo ci sono. Adesso manca solo la maglia. “Abbiamo provato a scegliere i colori ma ognuna dice la sua”, sorride Gagliardi. Info: info@aicsfirenze. net - 055.561172/73.


II | Giugno 2016

#Lo speciale

L’appuntamento

san giovanni,“fochi” a misura di famiglia

Dal picnic sull’Arno alla terrazza (con drago) dell’Orticultura, dove guardare con i bimbi i giochi pirotecnici per il patrono Gianni Carpini

artiamo da una controindicazione perché, come dice anche il proverbio, “San Giovanni non vuole inganni”. I più piccini rischiano di tornare a casa con un bello spavento per i botti, sparati per di più in un orario poco consono ai fanciulli con ancora il ciuccio in bocca. Chi invece può godersi alla grande i “Fochi” del 24 giugno, giorno in cui Firenze festeggia il suo patrono, San Giovanni per l’appunto, sono i bimbi più grandicelli: con il naso all’insù rimarranno di sicuro stregati dal gioco di luci e colori in cielo, una vera esplosione di guizzi variopinti sopra i tetti di Firenze, grazie ai fuochi d’artificio che ogni anno, puntuali, a partire dalle 22, vengono lanciati dal piazzale Michelangelo. Nel caso in cui non ci sia un valoroso babbo che si presti a tenere il pargolo sulle spalle perché il bimbo possa gustarsi lo spettacolo svettando sopra le teste degli adulti, meglio forse non andare a caccia di un posto sulle gremite scalinate della biblioteca Nazionale o, ancor peggio, sull’altrettanto gettonato ponte Santa Trinita, tra le postazioni più ambite. Al contrario, è consigliabile scegliere con cura la location per i “Fochi” a misura di famiglia. Una delle mete per osservare lo show pirotecnico comodamente a “cecce” può essere la spiaggina sotto piazza Poggi, luogo anche questo preso d’assalto, ma prenotando il picnic in spiaggia e arrivando di buon’ora il posto a sedere è garantito, proprio a

Spettacolo assicurato anche da Fiesole. E sui lungarni si può prenotare un posto a sedere ASPETTANDO IL 24 GIUGNO In attesa dei “Fochi”, tante le iniziative della società San Giovanni che si occupa di tramandare la tradizione della festa patronale. Per i più piccoli, appuntamento il 13 e 14 giugno alle Pavoniere, con due giorni di giochi, divertimento e tuffi nella piscina immersa nelle Cascine. Si tenterà di entrare nel Guinness dei primati con una maxi-lezione di fitness. La sera del 14, invece, tutti sui pedali, con la biciclettata nel centro storico organizzata dalla Uisp. Le iniziative raccoglieranno fondi a sostegno dei Fuochi di San Giovanni. poche centinaia di metri in linea d’aria dal piazzale. Quest’anno accanto al cestino con le vettovaglie del caso, in riva all’Arno arrivano anche furgoncini che propongono leccornie dello street food. I lungarni, in genere, sono un fiume di folla, ma su quello della Zecca vecchia, la società San Giovanni, su prenotazione, mette a disposizione una serie di po-

sti a sedere “anti-calca” pensati proprio per le famiglie (il costo è di 20 euro). Per una serata a cinque stelle, poi, sono tanti gli hotel di lusso della città che per la notte di San Giovanni organizzano eventi sulle loro terrazze panoramiche, anche se il prezzo non è forse alla portata di proprio tutte le tasche. Per non immergersi nel caos del centro storico,

si possono scegliere gli Orti del Parnaso di via Trento, a cui si accede anche dal vicino giardino dell’Orticultura: una terrazza a Nord di Firenze affacciata sulla città, dove intrattenere i più piccoli, nell’attesa dei fuochi d’artificio, con storie legate alla singolare scultura a forma di serpente (o di drago, a seconda dei punti di vista) che fa bella mostra

La curiosità

come diventare baby-sbandieratori aneggiare la bandiera o accompagnare le esibizioni con il tamburino non è un gioco da ragazzi, ma fin da bambini è possibile imparare queste antiche arti tramandate di padre in figlio. Basta un’ora a settimana, la lezione è gratuita e il cammino per far parte degli sbandieratori ufficiali di Firenze può partire dagli 8 anni. Il gruppo dei “Bandierai degli Uffizi”, che con i suoi musici e con i suoi maghi della bandiera fa parte del corteo storico della Repubblica fiorentina, ha fatto nascere un’associazione sportiva dilettantistica per dare la possibilità anche ai più piccoli

di sé lungo la scalinata. Allontanandosi sempre più dall’epicentro dei “Fochi”, ma senza perdere una buona visuale, un’altra alternativa alle gremite strade cittadine è offerta da Fiesole: la via Vecchia fiesolana, il tracciato più antico che collegava il colle etrusco a Firenze, regala in molti punti una splendida panoramica sulla città.

da imparare. Si può venire anche solo a provare”, dice il capitano dei Bandierai, Antonio Marrone, 42 anni di onorato servizio. Mentre gli under 10 periodicamente hanno la possibilità di esibirsi dal vivo davanti a un pubblico in carne e ossa, i più grandi partecipano agli eventi ufficiali: la prova finale di questo singolare anno scolastico è lo spettacolo di vessilli e musica nel campo del calcio storico fiorentino, poco prima della finale del 24 giugno. I piccoli bandierai, dopo il corteo di San Giovanni lungo le vie del centro, precedono l’esibizione dei senior. Ma durante l’anno ci sono anche tante altre opportunità per vederli in azione, per esempio in occasione dello scoppio del carro a Pasqua o durante la cavalcata dei Magi di gennaio.

di scoprire questa disciplina suggestiva portata avanti da volontari. Ogni città ha il suo modo di maneggiare la bandiera: ci sono la scuola senese e quella aretina. Questa tradizione è nata con le guerre medievali, durante le quali il portabandiera era la bussola di ogni battaglione. I movimenti del vessillo rappresentavano una comunicazione G.C. in codice ai vari reparti dei battaglioni. Al momento sono una ventina i babysbandieratori che si esercitano nella palestra dello stadio Ridolfi a Campo di µ Marte, guidati dai bandierai più esperti Per info e dal “capo” dei tamburini. Le lezioni bandieraidegliuffizi.it vanno da settembre a giugno. “C’è tanto info@bandieraidegliuffizi.it


#Accade in città

Giugno 2016 | III

L’evento

Pitti, la moda junior sale in passerella Dal 23 al 25 giugno alla Fortezza da Basso protagoniste le “mini-collezioni”, con 500 marchi e due sfilate speciali Valentina Veneziano

i sono momenti che sono un turbinio di colore, gioia, sorrisi e creatività. A volte questi attimi sono carichi di spensieratezza, tipica del mondo dei bambini in cui tutto è più roseo e sognante. Succede a Pitti Bimbo, che riapre le danze di un ballo fantastico in cui la musica invade le varie collezioni e dona l’atmosfera giusta alle sfilate in programma. Giunge alla sua ottantatreesima edizione e animerà la Fortezza da Basso dal 23 al 25 giugno con 480 marchi per la metà stranieri. Un grande “frullatore” che combina ritorni, sperimentazione e novità. Ritornano ad esempio le sfilate di Apartment, area rivolta al contemporary lifestyle di ricerca. La prima, Apartment Couture, sarà dedicata, nella giornata del 23, alle collezioni di lusso con protagonisti Stella Jean, Piccola Ludo, Cape e Lamantine Paris & Milan. La seconda sfilata, in programma il 24 giugno, offrirà visibilità ai marchi e alle collezioni ad alto tasso creativo presenti nella sezione KidzFizz. Per i piccoli e grandi lettori che non conoscono ancora KidzFizz: potete provare a immaginarlo come un inno all’originalità. Racchiude le collezioni più creative dei marchi che lavorano alla sperimentazione di forme, materiali e modalità di presentazione. È contaminazione tra fashion e design. Tra le novità assolute che ruotano intorno ai brand spiccano i nomi di Edgardo Osorio, founder di Aquazzura, che sceglie Pitti Bimbo per il lancio

della sua prima collezione dedicata ai bambini, Aquazzura Mini e il ritorno di Patrizia Pepe. E ancora: Little Marc Jacobs, il lancio della linea di Zadig & Voltaire, Leitmotiv, Joshua Sanders con la sua prima collezione bambina e Minna Parikka, brand scandinavo di footwear riconoscibile grazie alla presenza delle iconiche e graziose orecchie da coniglio. Da questa edizione nascono gli Editorials, due grandi pareti che

La novità

educazione, arriva l’asilo da 0 a 6 anni n unico asilo per i bambini dai tre mesi ai sei anni di età, in un unico ambiente, con le stesse maestre e gli stessi compagni di giochi. Un’offerta didattica senza cambiamenti e “balzelli” per i più piccoli, che a Firenze diventa realtà grazie all’apertura di due nuovi “centri educativi integrati sperimentali 0-6”. Si parte a settembre, in concomitanza con il nuovo anno scolastico, nelle strutture “Il Trifoglio” di via Caboto, nel quartiere 5, e “La Girandola”, ospitata all’interno dell’Istituto degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata, in pieno centro storico. Qui, bambini di

ospiteranno, a ogni stagione, due temi specifici di approfondimento, due spazi da guardare. Bike!Bike! che raccoglierà tanti oggetti dedicati alla bicicletta con la partecipazione di brand come Legami, Triobike e Fix Your Bike e poi Kdesign con una selezione di oggetti che stupiscono per funzione, estetica, forma e unicità. Sono accessori, mobili e complementi d’arredo che escono dalla banalità per una casa che è sempre di più

a un contributo di 300mila euro in arrivo dalla Regione Toscana, ospiterà un primo gruppo di venti bambini per poi andare progressivamente a regime e arrivare ad accoglierne un massimo di 64. “Il Trifoglio”, che nasce sulla base di una struttura già precedentemente esistente dove erano presenti il nido “Piccolo Naviglio” e la scuola dell’infanzia “Amendola”, ne accoglierà invece complessivamente 95. I più piccoli (dai 3 ai 36 mesi di età) saranno 45 e verranno suddivisi in tre diverse sezioni. I bambini e le bambine più grandi, 50 in tutto, saranno divisi in due sezioni eterogenee per età da 25 persone l’una. Le iscrizioni, da effettuare esclusivamente online sul portale del Comune di Firenze, scadono il 7 giugno.

diverse età – alcuni in età da asilo nido, altri da scuola materna – seppur divisi in sezioni, si troveranno a condividere fianco a fianco alcuni momenti educativi durante tutto l’arco della giornata, dal gioco fino al pranzo, con un unico progetto pedagogico integrato. “Si tratta di una novità sul fronte della continuità educativa – spiega la vicesindaca del V.B. Comune di Firenze, nonché assessora all’istruzione, Cristina Giachi – che permetterà di garantire alle famiglie venti posti in più per il prossimo anno scolastico e 150 nel triennio”. “La Girandola”, µ con i suoi 400 metri quadrati di aule e Per info e prenotazioni spazi gioco, ristrutturati grazie anche educazione.comune.fi.it

un mondo dove gli spazi e le necessità dei grandi e dei piccoli si contaminano all’insegna dello stile. Spuntano i nomi di Design Mood, Oeuf e Guum. Al Padiglione Centrale sarà inaugurato uno spazio dedicato al mondo degli occhiali da sole per bambini realizzato da Pitti Immagine in collaborazione con Mido, la manifestazione internazionale leader nel settore dell’occhialeria. La sezione si chiamerà Fun Glasses e tra i protago-

nisti spuntano i nomi di Carrera, Kids by Safilo, Polaroid, See Concept, The Simpsons, Tommy Hilfiger e Zoobug. Pitti Bimbo 83 sarà, come sempre, una grande festa. Un party di tre giorni in cui la creatività incontra lo sguardo magnetico dei bambini.

µ

Per info pittimmagine.com


IV | Giugno 2016

#Il Reporter dei piccoli

Il “magnifico” volo di Paolino Paolino era un bravo bambino ma chiedergli di studiare era come fargli un dispetto. Fu così che rimediò dei brutti voti in storia e la maestra lo spedì in biblioteca a fare una ricerca sul passato di Firenze. Da mezz’ora Paolino vagava nei corridoi pieni di libri senza averne scelto mezzo. Se ne accorse il custode Oreste, che si avvicinò con un librone enorme e gli disse: “Tieni, con questo imparerai che la storia è una cosa meravigliosa. Anzi, magnifica”. Paolino soppesò il volume. “Chissà che barba”, pensò e controvoglia iniziò a leggere. Sfogliata la prima pagina, ci fu come un lampo: un vortice lo avvolse e lo scaraventò in un turbine nero e velocissimo. “Aiutoo”, urlò Paolino mentre pre cipitava a tutta birra s u

colora con noi

qualcosa che emise un forte grido. “Ahiaiaiiii - disse la “cosa” alzandosi e rimettendosi in ordine le vesti color porpora - Chi sei, come osi aggredire il signore di Firenze?!”. Paolino diventò viola. “Mi scusi - piagnucolò - non so come sia potuto accadere, stavo leggendo un libro sul Rinascimento fiorentino e a un tratto mi sono ritrovato a volare!”. “Volare?? Tu vuoi dirmi, impertinente fanciullo, che hai volato?”, sgranò gli occhi il signore dall’abito rosso. “In effetti – continuò come

parlando tra sé - mi sei piombato sulla zucca dall’alto. Ma allora, Leonardo potrebbe avere ragione: forse anche l’uomo può alzarsi nell’aere come un uccello! Leonardooooo, vieni subitooo”. Fu solo allora che Paolino si guardò attorno. Era in un salone sterminato dai soffitti altissimi e dorati. Da una delle porte, entrò a passo svelto un uomo dalla lunga barba. “Lorenzo, mio messere, hai chiamato?”, chiese al signore di rosso vestito. E questi: “Leonardo, codesto giovinetto dice di aver volato. Forse potrà esserti di aiuto per l’esperimento a cui lavori da tempo!”. Il tipo con la barba di nome Leonardo non se lo fece ripetere: se ne andò veloce per tornare poco dopo con un marchingegno simile a due ali di pipistrello gig a n te . Paolino iniziò a capire. “Non penserete mica che io..”, fece solo in tempo a balbettare prima che Lorenzo e Leonardo lo mettessero a bordo di quello stravagante uccello-

aeroplano per poi spingerlo dal balcone della stanza. “Aiutooo!”. Paolino iniziò a planare sulla città sferzato dal vento: la meraviglia di ciò che vedeva da lassù gli fece persino passare la paura. Riconobbe la piazza principale, il Ponte vecchio, il Duomo. Ma erano così diversi da come se li ricordava! E anche le persone, giù in strada, erano molto strane con mantelli e calzamaglie colorate! In tanti, così agghindati, lo accolsero poco dopo, quando con l’uccello-aeroplano atterrò lungo l’Arno, acclamandolo come il primo al mondo che era riuscito a volare. C’erano anche Lorenzo e Leonardo, stracolmi di gioia, lo presero sulle spalle e iniziarono a gridare in coro: “Ma-gni-fico! Ma-gni-fi-co!”. Fu a quel punto che Oreste gli bussò sulla spalla. “Ehi, bambino, ti sei addormentato, sveglia che la biblioteca chiude”. Paolino alzò la testa dal librone di storia su cui si era appisolato. “Ho fatto un sogno…” disse. E il custode finì la frase: “Un sogno magnifico, lo so”.

di Enrica Della Martira

alla scoperta del bulgur Ecco una ricetta colorata e molto sana per far divertire i piccini a tavola. Un modo per evitare che guardino le verdure con sospetto è tagliarle a pezzetti piccoli piccoli, come se fossero dei coriandoli. Per non propinare sempre la solita pasta un’ottima idea è far saltare le verdure in padella con il bulgur e il miglio, alimenti integrali che fanno bene alla salute. Ne verrà fuori un piatto insolito, dall’aspetto simile a un risotto, che magari riuscirà a incuriosire anche i bimbi più scettici. Ingredienti per 4 persone • 1 confezione mista di bulgur, miglio e riso venere • 2 zucchine • 2 carote • 1 cipolla di tropea • 10 asparagi • 3 rametti di timo limone • 3 rametti di timo classico • 10 foglie di basilico • sale • pepe • olio extravergine d’oliva Lessate al dente in acqua salata i cereali. Scolateli e lasciateli da parte. Pulite le verdure e grattugiate dai fori larghi di una grattugia carote e zucchine. Affettate a rondelle sottili gli asparagi e lasciate intere le punte. Affettate sottilmente la cipolla. Mettete tutte le verdure a rosolare in una padella con un filo d’olio d’oliva girandole di tanto in tanto. Dopo circa 5 minuti salate e pepate e unite le foglioline di timo e il basilico. Proseguite la cottura per altri 5 minuti poi aggiungete nella padella il bulgur/miglio/riso venere e saltate tutto insieme per qualche istante per amalgamare i sapori. Potete servire questo piatto sia caldo che freddo. Buon appetito!

Divertiti con Il Reporter

Ad ognuno il suo cagnolino


#La “mappa”

Giugno 2016 | 11

 A nozze

al museo o nel bosco, i luoghi dove dirsi sì

In attesa di potersi giurare amore eterno allo stadio Franchi, a Firenze e in Toscana non mancano le possibilità più varie, dai matrimoni “con vista” a quelli in riva al mare Serena Wiedenstritt

M

ai vestirsi di viola ai matrimoni, ammonivano un tempo le nonne (e continuano a farlo oggi le blogger del settore). Ma ora, invece, c’è chi aspira a convolare a nozze proprio nella casa dei viola, intesa come Fiorentina, e fra poco lo potrà fare. “Negli scorsi mesi la proposta di individuare come nuova sede per i matrimoni celebrati in Comune lo stadio Franchi, il cosiddetto ‘Matrimonio Viola’, partita dal quartiere 2, ha ricevuto diversi via libera da parte delle istituzioni - spiega il consigliere comunale del Pd Alessio Rossi – non sappiamo con precisione i tempi per il primo sì, ma c’è l’impegno di tutti a procedere velocemente”. Per chi invece non è un tifoso così sfegatato, a Firenze i matrimoni civili si possono celebrare – a pagamento – in altri luoghi da favola. Il giardino delle Rose al piazzale Michelangelo, vista

su Firenze e, dal 14 febbraio scorso, passeggiata al piazzale pedonalizzato comprese, è uno dei più quotati. Costa da 1.800 a quattromila euro, a seconda se uno degli sposi è

residente a Firenze o meno. Se si preferisce restare in Palazzo Vecchio ma cambiare la Sala Rossa – gratuita – con il Salone dei Cinquecento, il costo è di cinquemila euro. Fra gli al-

tri luoghi messi a disposizione dall’amministrazione ci sono la Sala di Lorenzo a Palazzo Vecchio, la Sala Consiliare di Villa Vogel e la Sala del Museo Bardini. Restando in riva

all’Arno e in tema di musei, c’è poi l’opzione Stibbert, per chi vuol immortalare il primo bacio degli sposi fra armi e armature dei secoli passati. Dal capoluogo al resto della regione,

per i più romantici la Toscana offre la possibilità di sposarsi in riva al mare, con matrimoni che si possono organizzare nei comuni di Viareggio – la novità è di questa stagione, con tanto di annuncio del sindaco – o Castiglione della Pescaia. Per gli amanti del vino e delle dolci colline addobbate di filari, le wedding planners della zona propongono matrimoni fra i vigneti, a scelta fra il Chianti senese e quello fiorentino, con tanto di pernottamento in castello per sposi e invitati. E ancora, per chi desidera una chiesa “particolare”, la scelta può cadere sull’Abbazia di San Galgano, nel Chianti senese: senza tetto, con i segni del tempo ma sempre molto suggestiva, ha anche la particolarità di trovarsi a pochi passi dalla cappella di Montesiepi, dove viene custodita la leggendaria “spada nella roccia”. Altra opzione, naturale e sempre più richiesta, è il matrimonio nel bosco, per dirsi sì fra alberi secolari e avere come “marcia nuziale” il cinguettio degli uccelli.

 La tendenza

se gli sposi vengono da lontano

Sempre più stranieri scelgono la città del giglio (e dintorni) per il loro giorno più bello

M

entre per i toscani il matrimonio appare sempre meno scontato, tant’è che la diminuzione del numero delle coppie che decidono di convolare a nozze, sia in chiesa che in Comune, è una tendenza che va avanti dal 1972, capita sempre più spesso di vedere sposi stranieri che scelgono Firenze o altri luoghi della regione per il giorno più bello della loro vita. E non ci sono solo i casi da prima pagina, come il faraonico matrimonio della coppia Kardashian-West al Forte Belvedere o quello che ha letteralmente messo le tende in piazza Ognissanti per il sì di Rohan Mehta, figlio del petroliere indiano Yogesh Mehta, e Roshni. Secondo i dati resi noti in occasione del Destination Wedding Planners Congress che si è tenuto a Firenze lo scorso aprile, il 42 per cento dei cosiddetti “destination wedding” si svolge in Toscana e il 15 per cento a Firenze, per un giro di affari nel solo capoluogo di cinquantuno milioni di euro l’anno, che interessano un indotto che parte dal catering per arrivare agli alberghi e a tutte le professioni

impegnate nelle nozze, dai fotografi ai parrucchieri. Le cinque destinazioni che raccolgono maggior consenso sono, oltre a Firenze, Fiesole, Castelnuovo Berardenga, Certaldo e Greve in Chianti, con i matrimoni che si svolgono nel 40 per cento dei casi con rito simbolico, seguito da quello civile e poi dal religioso. Il picco delle nozze si registra a settembre e la scelta ricade oltre quattro volte su dieci sulla villa, seguita da agriturismo, castello e luxury hotel. In media ogni “sì” vale quarantadue invitati e le provenienze più comuni sono da Gran Bretagna e Stati Uniti. Con questi numeri, non è un caso se in Toscana vengono stimati 325 wedding planners. E chissà se sono tutti come Jennifer Lopez ai tempi di “Prima o poi mi sposo”: era il 2001 e il mestiere di organizzare matrimoni da favola era ancora agli albori... S.W.


12 | Giugno 2016

#Appuntamenti

 24 giugno

tradizione e tecnologia, un “san giovanni 2.0” Quest’anno la parola d’ordine è partecipazione: per i “fochi” un crowdfunding on line, per il calcio storico un bando pubblico Serena Wiedenstritt

S

to dell’obiettivo. La raccolta fondi si chiude il 18 giugno, l’appuntamento è come da tradizione il 24 alle 22. Ma, oltre ai “fochi”, anche il calcio storico fiorentino si è messo in cerca di sponsor. Senza ricorrere a piattaforme online, il Comune ha proceduto con un bando pubblico: le azioni a cui contribuire sono state varie, dall’organizzazione di eventi, come cene dei rioni, agli incontri formativi nelle scuole elementari, dalla fornitura di dodicimila bottiglie d’acqua fino alle quattrocento magliette ufficiali, cento per ogni colore, passando per la progettazione e la realizzazione del palio e del paliotto. Onoreranno il Santo Patrono quest’anno anche i ristoratori fiorentini che, insieme a Fipe Confcommercio (la Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e alla società di San Giovanni Battista, varano l’iniziativa #gustafochi, ovvero

la possibilità di sperimentare “uno o più piatti ispirati alla tradizione culinaria fiorentina di fine Settecento, il periodo di fondazione dell’Associazione di San Giovanni Battista, abilmente rivisitati in chiave contemporanea così da accontentare tutti i palati”. Insomma, una pausa golosa fra i diversi appuntamenti della giornata di festa, che inizierà come di consueto con il corteo storico per la consegna dei Ceri e delle Croci al sindaco e all’Arcivescovo e la celebrazione della messa in Santa Maria del Fiore, per continuare con la finale del calcio storico e terminare con i fuochi. Per vederli, le opzioni sono numerose anche quest’anno: si va dalla classica postazione sul lungarno, appoggiati alla spalletta, ai più comodi plaid sulla spiaggetta sull’Arno, fino alle feste e agli eventi vista piazzale.

SI RINGRAZIA L’EDITORE PER LO SPAZIO CONCESSO

arà un San Giovanni molto partecipato. Mai come quest’anno il patrono fiorentino vivrà grazie al sostegno dei cittadini. E alla tecnologia. Il 2016 si potrà considerare come l’anno dei “fochi 2.0”, visto che parte dei costi vengono sostenuti grazie ai fiorentini che hanno deciso di partecipare al crowdfunding su Eppela, ottenendo – in cambio di un contributo economico variabile da 5 a 2.500 euro – il famoso posto in prima fila (sul lungarno della Zecca, con un sostegno di 20 euro), la moneta di San Giovanni battuta in pochi esemplari piuttosto che la dedica declamata prima del fragore dei fuochi d’artificio o la visita a Palazzo Vecchio “in costume”, letteralmente calati nei panni dei Medici. Contribuisce anche Fondazione ChiantiBanca che, come mentor dell’iniziativa, si attiverà una volta che la rete avrà raggiunto il 50 per cen-

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#Società

Giugno 2016 | 13

 Il punto

donazioni in (lieve) calo, scatta la campagna

Questo mese la giornata mondiale: segno meno in Toscana. E lo sport si mobilita: “Per vincere bisogna dare il sangue” Elisabetta Pini

E

state, le città si spopolano, le donazioni diminuiscono. Ma l’attività negli ospedali prosegue, talvolta si intensifica, in particolare quella di pronto soccorso. E di sangue c’è un gran bisogno. Ricorre proprio questo mese, il 14 giugno, la giornata mondiale della donazione del sangue, nel giorno di nascita (correva l’anno 1868) di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e coscopritore del fattore Rhesus. Un’occasione, quindi, per fare il punto della situazione su una risorsa tanto preziosa in ambito sanitario. In Toscana, secondo i dati del Centro regionale sangue, le donazioni sono in lieve calo. Nel 2014, su una popolazione di 2.311.120 persone tra i 18 e i 65 anni, ci sono state in totale 231.775 donazioni, con un indice di donazione di 100 per 1.000 abitanti. Nel 2015, su una popolazione di 2.297.027 individui, le donazioni sono state 212.098,

con un tasso di donazione di 98 per 1.000 abitanti. Il raffronto tra 2015 e 2016 è possibile solo per il primo quadrimestre, ed è que-

sto: da gennaio ad aprile 2015 le donazioni erano state 73.238, nel periodo corrispondente di quest’anno 72.336: 902 in meno,

per un -1,23%. E non è un caso che proprio in queste settimane la Regione Toscana abbia fatto partire una campagna per la

donazione, assieme a testimonial importanti del mondo dello sport, dai giocatori della Fiorentina e dell’Empoli agli atleti di

Rari Nantes Florentia, scherma, Nazionale Rugby, Azzurra Volley San Casciano-Il Bisonte, basket femminile Le Mura Gesam Gas+Luce e Pistoia Basket, intitolata proprio “Per vincere bisogna dare il sangue”. La campagna è rivolta a tutti, ma vuol raggiungere in particolare i più giovani, perché familiarizzino presto con la donazione e si abituino a considerarla un normale gesto di civiltà e generosità. Per questo motivo, la campagna sarà anche sui social network e su Google, oltre che sui siti delle squadre sportive. Ma chi può donare il sangue? I cittadini tra i diciotto e i settant’anni, con un peso corporeo di almeno cinquanta chili, riconosciuti idonei da un medico trasfusionista. Dove si dona? Nelle strutture trasfusionali degli ospedali o nelle unità di raccolta gestite dalle associazioni. Altro dettaglio importante: la prima donazione deve essere preceduta da un primo accesso al servizio tramite appuntamento, per un colloquio con il medico trasfusionista e per una serie di esami pre-donazione.

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14 | Giugno 2016

#Un mese in una pagina

 Il corteo

 Anziani

toscana pride, l’onda arcobaleno a firenze

A

nasce la “badante di condominio”

ssistenza agli anziani che vivono soli e che non hanno parenti attraverso la figura della badante di condominio, un patto tra generazioni tra pensionati e giovani, una collaborazione tra anziani e scuole di moda e attenzione, supporto e orientamento per i familiari caregiver che svolgono funzioni di assistenza e cura nei confronti di un proprio caro non autosufficiente: sono queste alcune delle idee emerse nell’ambito della mattinata di ascolto dedicata al mondo degli anziani che si è tenuta a maggio alle Leopoldine di piazza Tasso, alla presenza dell’assessore al Welfare Sara Funaro. “È nostra intenzione continuare questa modalità di lavoro che ci consente di ascoltare direttamente la voce dei cittadini – ha spiegato Funaro – dalla discussione sono emerse delle criticità ma anche tante proposte. Il tema trasversale a tutti i tavoli di ascolto è stata la lotta alla solitudine e alcune azioni su come fronteggiarla, perché la socializzazione e la possibilità di accedere a eventi culturali sono un buon antidoto. Inoltre, da più parti è emerso anche il tema del sostegno, non solo alle persone anziane non autosufficienti ma anche ai loro familiari, perché tra loro c’è un forte senso di disorientamento su come muoversi in relazione alle esigenze dell’anziano e sui servizi che vengono offerti sul territorio. Su questo fronte – ha sottolineato l’assessore – ci stiamo già muovendo con il progetto ‘Al tuo fianco’, a partecipazione gratuita, per il quale sono aperte le iscrizioni. Grazie a questo progetto, assistenti sociali, infermieri, geriatri, neurologi, medici di famiglia e vari specialisti saranno a disposizione nei cinque quartieri per dare sostegno ai familiari caregiver”. È possibile iscriversi telefonando o inviando una e-mail alla segreteria organizzativa: 055.447891 - altuofianco@comune.fi.it.

 Sosta

quarantaquattro nuovi parcheggi Q La parata finale del Toscana Pride si terrà il 18 giugno in città

Gianni Carpini

P

er Firenze sarà la prima volta. Il prossimo 18 giugno sfileranno fianco a fianco lungo le strade del centro lesbiche, gay, bisex, trans e intersex. Da Milano a Catania passando per Torino, le principali realtà italiane hanno da tempo un appuntamento Lgbti cittadino, fisso ogni anno. Adesso l’onda arcobaleno lambisce l’Arno. “Tutti in piazza per i diritti e contro le discriminazioni”, invitano gli organizzatori, che prevedono l’arrivo a Firenze di almeno diecimila persone da tutta la regione per la parata finale del Toscana Pride, un evento regionale lungo un mese e mezzo. “È un gran risultato già essere riusciti a tenere insieme tanti soggetti diversi, diciotto associazioni radicate su tutto il territorio toscano”, spiega Barbara Caponi, presidente del comitato promotore. Katia Beni, Anna Meacci e l’attore Carlo Gabardini sono alcuni dei “testimonial dei diritti” che hanno già confermato la loro presenza al corteo. “Il nostro obiettivo – prosegue Caponi – è creare un dialogo con gli enti locali. La Toscana è stata una delle prime regioni a muoversi contro le discriminazioni, dal 2004 ha una legge contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, che però è rimasta ferma e non è stata mai attuata”. Incontri, presentazioni di libri, dibatti, concerti, feste: da maggio ad oggi sono state tante le iniziative organizzate in tutta la Toscana, che culmineranno a Firenze con la parata conclusiva. Ma non solo. Dall’11 al 19 giugno il quartier generale rainbow sarà alla Limonaia di Villa Strozzi con il Toscana Pride Park, un villaggio arcobaleno popolato di dibattiti, reading, musica ed eventi, oltre al party ufficiale la sera del 18. E in tutta la città si svolgeranno iniziative per conoscere l’universo Lgbti: dalla storia di chi è fuggito dal proprio paese perché perseguitato in quanto omosessuale, grazie alla collaborazione con l’Unhcr, l’alto commissariato Onu per i rifugiati, all’esperienza di General Electric e Ikea, due colossi che hanno detto sì ai congedi parentali alle coppie omo come a quelle eterosessuali. “Alle istituzioni – aggiunge la presidente del comitato promotore del Toscana Pride – chiediamo la possibilità di portare avanti progetti educativi nelle scuole di ogni ordine e grado, per riflettere sugli stereotipi che spesso sono motivo di discriminazione e che possono causare atti di violenza e soprusi. Questo – conclude – non vuol dire educare a essere omo o eterosessuali, ma a essere uomini e donne liberi di costruire la propria identità”. Il programma dettagliato delle iniziative sul sito www.toscanapride.eu.

VISITE SPECIALISTICHE RIABILITAZIONE GINNASTICA MEDICA

uarantaquattro nuovi parcheggi in arrivo in città, da completare o realizzare entro la fine del mandato per un totale di settemila posti auto. Il “masterplan” dei parcheggi cittadini è stato integrato lo scorso mese con l’approvazione in giunta comunale della delibera che contiene il nuovo regolamento sui parcheggi pertinenziali presentata dall’assessore Stefano Giorgetti. Tre i filoni che costituiscono il masterplan: il primo è quello dei parcheggi pertinenziali (ventuno in tutto), il secondo dei parcheggi pubblici (diciannove in corso di progettazione o realizzazione) e il terzo quello dei parcheggi di superficie protetti da sbarre e a pagamento (quattro). A questi si aggiungono altri dodici parcheggi pubblici da inserire nella programmazione dei lavori pubblici. “Per i fiorentini sono in arrivo novità importanti sul fronte dei parcheggi – ha annunciato il sindaco Dario Nardella – complessivamente prevediamo quarantaquattro nuovi parcheggi per un totale potenziale di settemila posti auto. Di questi quarantaquattro parcheggi, diciannove sono pubblici e prevalentemente sono destinati alla sosta a rotazione, utile a un’utenza temporanea, mentre ventuno saranno pertinenziali, ovvero pensati per i residenti”. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto Nardella – è dare un servizio ai residenti in una città in cui c’è bisogno di parcheggi e di togliere veicoli dalle strade, dando così anche un colpo alla sosta selvaggia e mettendo i residenti, soprattutto del centro, in condizioni di poter avere un servizio migliore”.

 Vigilanza

“strade sicure”, altri militari in città A

ltri cinquantacinque militari a Firenze per la vigilanza dei siti sensibili. È quanto disposto da un decreto interministeriale Interno-Difesa dopo che lo scorso 29 aprile il Consiglio dei Ministri aveva deciso l’incremento del personale delle forze armate nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”. I 55 nuovi soldati vanno ad aggiungersi ai cento già presenti sul territorio, portando così la quota fiorentina complessivamente a155 militari. Si tratta – viene spiegato – di risorse a disposizione del prefetto per la sorveglianza degli obiettivi sensibili e per il pattugliamento e perlustrazione in concorso con le forze di polizia. “L’arrivo del nuovo contingente consolida il percorso di rafforzamento delle misure già attivate – ha detto il prefetto Alessio Giuffrida – e ringrazio la sensibilità del Governo e del Ministro dell’Interno per questo incremento”. In base al piano di riparto, il nuovo contingente di forze armate è destinato alla vigilanza dell’aeroporto Amerigo Vespucci, della stazione di Santa Maria Novella e dei vicini terminal autobus. Il modulo – viene spiegato ancora – è comunque variabile e prevede la possibilità di integrare il dispositivo con altri siti attualmente oggetto di valutazione.

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#Lettere&Rubriche

Lettere

Editoriale dalla prima

Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it “ATTENZIONE PER VIA DEL RONCO CORTO”

Gentile redazione di Reporter, sono un abitante di via del Ronco Corto (tratto via di Scandicci-viale Nenni), questo tratto essendo diventato strada di collegamento fra le due arterie più grandi ha subito un aumento di traffico rilevante specie nelle ore di punta. Segnalo attenzione per questa strada per due motivi: 1) La via è abbastanza dissestata e quindi rumorosa 2) Viene percorsa a velocità elevata (nonostante limite 30) e percorsa anche da camion nonostante il divieto ed infine in un tratto destro del senso di marcia è sprovvista di marciapiede. Ho inviato circa due anni fa una mail all’assessore alla viabilità con richiesta di asfaltare il tratto (circa 200 m) ed inserire dossi artificiali per rallentare la velocità, ma per ora buio completo. Cordiali saluti Franco P.

IL REPORTER RISPONDE

Caro signor Franco, quella della velocità dei veicoli lungo le strade cittadine è una questione particolarmente sentita dagli abitanti (come dimostra anche l’altra lettera che pubblichiamo sul tema in questa pagina), e soprattutto dagli abitanti di quelle vie in cui, data la loro conformità, l’andatura “sostenuta” delle auto desta maggiori preoccupazioni. Giusto da parte dei residenti segnalare le zone in cui i divieti non vengono rispettati, con tutti i rischi che questo comporta, giusto richiedere di intervenire laddove ritenuto necessario per garantire l’incolumità dei cittadini. Perché – non va dimenticato – la sicurezza delle strade e di chi le percorre, con qualsiasi mezzo, è e deve essere considerata una priorità. Pubblichiamo quindi la sua lettera (così come quella della signora Rosella) per “accendere i riflettori” sulle strade segnalate, in modo che possano essere effettuati i controlli richiesti e venire presi i provvedimenti considerati adeguati. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it

“SCOMMESSA DEL SINDACO, ACCETTO LA SFIDA”

Spett. Redazione. Scrivo con riferimento al vostro articolo pubblicato su il Reporter del mese di maggio 2016 (quartiere 2) e di cui sono un assiduo lettore. Premetto che, personalmente, ritengo che la gestione dell’ex Sindaco Renzi e dell’attuale Nardella, non siano delle migliori. La nostra bellissima città è andata infatti, di anno in anno, sempre più peggiorando ed il

degrado regna sovrano; basta guardarsi attorno! Per quanto riguarda la scommessa del sindaco Nardella, io accetto la sfida! Non credo infatti che riuscirà a mantenere tutto quello che ha promesso! Nel caso fossi smentito sarò ben lieto di offrire al sindaco Nardella una cena! Una pizza margherita, ovviamente! Grazie per l’attenzione. Claudio N.

“VIA TRIESTE E LA VELOCITÀ DELLE AUTO”

Sono un’abitante di via Trieste a Firenze che ritiene necessario inviare al vostro giornale la presente segnalazione riguardo al grave problema di sicurezza che ho dovuto constatare nella mia strada, strada che in vero è sempre stata trafficata, ma che, ormai da più di un anno, vede una situazione nettamente peggiorata, probabilmente, forse, in rapporto con i lavori della costruenda linea tranviaria. Infatti ho dovuto registrare un aumento dei veicoli che arrivano a Firenze da tutta l’area Nord della zona circostante la città, veicoli che, obbligatoriamente, passano da via Trieste provenienti da via Bolognese. Tutto ciò determina un pericolo per i pedoni, pericolo legato, oltre alla quantità del traffico, anche, e soprattutto, alla velocità dei veicoli stessi che, provenendo da strade extraurbane e che, favoriti dalla pendenza in discesa della strada, percorrono via Trieste anche a velocità stimabili di 60/70 chilometri orari e ciò in tutte le ore del giorno e della notte. Lo stesso semplice attraversamento da un lato all’altro della strada, come pedoni, diventa spesso un azzardo, dato che è difficile calcolare la velocità con la quale sopraggiungono i veicoli che, anche se appaiono lontani, in un attimo sono a ridosso di chi attraversa la strada. Parimenti, in un simile contesto, diventa pericoloso anche uscire con l’auto dal parcheggio a “spina di pesce” che corre lungo il marciapiede di sinistra di via Trieste poiché, facendo manovra a marcia indietro, è impossibile vedere se stiano sopraggiungendo auto e/o moto ad alta velocità. Alla luce di casi recenti di incidenti stradali anche spettacolari, anche se per fortuna senza vittime, così come dei mancati investimenti di pedoni, che, un po’ per tutti gli abitanti di via Trieste, è esperienza personale quotidiana, mi sento il dovere di segnalare al vostro giornale, la presente situazione ormai insostenibile e foriera di possibili futuri gravi incidenti stradali. Mi auguro che questa mia lettera possa sensibilizzare gli organi competenti affinché vogliano prendere provvedimenti adeguati e necessari a riportare la situazione del traffico veicolare in via Trieste nei limiti di sicurezza e tranquillità per gli abitanti. Rosella P.

Era il settembre del 2014 quando una maxi grandinata “imbiancava” Firenze lasciando, anche in quel caso, un segno profondo. Con queste premesse, allora, che cosa dobbiamo aspettarci dall’estate alle porte? È quello che si domandano in molti, e che noi abbiamo domandato a un esperto del Lamma. Che, oltre a tracciare un primo “pronostico” della stagione, lancia un avvertimento: “Bisogna abituarci a questi eventi estremi”. E un evento estremo (e drammatico) è sicuramente stato quello di cui nel 2016 ricorrono i cinquant’anni: l’alluvione del ‘66. Il prossimo novembre Firenze ricorderà in grande stile quei momenti, ma il cammino verso l’anniversario è già cominciato. Coinvolgendo gli stessi cittadini, a partire da coloro che quella tragedia l’hanno vissuta in prima persona: a tutti i fiorentini era stato chiesto, nei mesi scorsi, di tirare fuori dai loro cassetti fotografie e altri documenti capaci di raccontare aspetti magari meno noti di quell’evento. E la risposta c’è stata: con il materiale raccolto è stata realizzata una mostra che vuol rivelare uno spaccato insolito di quel 4 novembre impossibile da dimenticare. Tornando all’estate (e alle emergenze), si riaccendono come ogni anno in questo periodo – e non solo a Firenze – i riflettori sulle donazioni di sangue. Che spesso diminuiscono con la bella stagione, mentre a non diminuire affatto è il bisogno di sangue. E i numeri raccontano anche che, nella nostra regione, negli ultimi tempi le donazioni sono in calo. Così, ha preso vita una campagna per sensibilizzare tutti – a partire dai più giovani – sull’importanza di questo gesto di civiltà. Dai gesti alle gesta, la città attende come ogni anno quelle dei calcianti sulla sabbia di Santa Croce. Perché giugno porta con sé la festa del patrono, con il suo carico di appuntamenti: cortei, finalissima del calcio storico, “fochi”... un programma di cui Firenze sembra non stancarsi mai. MATTEO FRANCINI

Pungiglione

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Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno X n. 26 del 1 giugno 2016. N° reg 5579

A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

FOTO LOCCHI

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L’AMORE PRECARIO E I BONUS MATRIMONIO

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l matrimonio è un contratto che trasforma l’amore precario di due persone in un legame a tempo indeterminato. E fino a qui sembrerebbe tutto bello. Purtroppo dopo qualche anno di matrimonio le stesse persone sognano di ritornare ad essere precarie! Per combattere la disoccupazione, il governo promette incentivi alle aziende che assumono, nel matrimonio invece dovrebbe dare dei bonus a quelli che resistono: “Se reggi un altro mese con tuo marito, ti regalo un amante. Troppo un mese? Allora tutto il weekend! Non ce la fai nemmeno il weekend! Un’ora?”. Lo so, è un luogo comune parlare di matrimonio come la tomba dell’amore, ma i dati statistici dicono che è anche vero: il 51% degli sposi divorzia. E si accorcia pure la durata dei matrimoni, tant’è che molti avvocati matrimonialisti per snellire le pratiche hanno deciso di aprire gli uffici direttamente nei confessionali delle chiese. In questo modo in soli 15 minuti lo sposo può dire “Sì” all’altare e “Cacchio ho sbagliato!” subito dopo all’avvocato. La crisi dei matrimoni ha conseguenze anche sull’industria alimentare. La macabra usanza imponeva ai parenti di bersagliare gli sposi con il riso. Con il calo dei matrimoni, la produzione di riso è in caduta libera, addirittura una grossa azienda pur di vendere ha applicato una promozione sensazionale: con 10 centesimi ti danno una confezione di riso più in omaggio un operaio sul quale rovesciare tutta la confezione addosso! E i confetti? Se calano i confetti chiudono anche i dentisti. Sono attività economiche strettamente legate tra loro: mordi un confetto? Si rompe un molare! Sposi, resistete, fatelo almeno per il bene dell’economia! ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista

µWeb: andreamuzzi.it Il Reporter del Q1 raggiunge le famiglie del quartiere 1 di Firenze

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Giugno 2016 | 15

del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

na delle aziende storiche fiorentine costantemente presente nel territorio cittadino è senza ombra di dubbio Foto Locchi; un vero patrimonio culturale per la città di Firenze! La sua origine risale addirittura al 1924 quando il fotografo Tullio Locchi, già apprezzato fotoreporter di guerra e fotografo ufficiale della famiglia reale, decise di fondare il proprio studio nel cuore della città: in Piazza Vittorio Emanuele II, oggi Piazza della Repubblica, che fu, è e sarà sempre “il cuore di Firenze”. Nacque così la Foto Locchi, con le sue magiche fotografie in bianco-nero, dall’incantevole “gioco” di luci ed ombre. Si deve a quest’antica bottega quasi centenaria di arte fotografica, tuttora attivamente presente in Firenze, dal 1998, con sede al Corso n° 21 /r, se ci vengono tramandate precise testimonianze di tutta la vita cittadina da quel lontano 1924 ad oggi. Importantissime le fotografie scattate in quegli anni precedenti lo scoppio del secondo conflitto mondiale, quando Firenze visse in una frenetica atmosfera artistica, culturale, sportiva e di espansione edilizia che il “clic” dell’onnipresente Foto Locchi documentava sapientemente. La sola attività edilizia, in quel tempo, si sviluppò in gran fretta, con una nuova architettura che dette origine a moltissimi servizi fotografici, per le inaugurazioni della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella, della Biblioteca Nazionale, i locali della Mostra dell’Artigianato al Parterre, l’autostrada Firenze-Mare, la sede dell’Azienda dei Tabacchi alle Cascine, il campo da golf all’Ugolino, la Casa della GIL in Piazza Beccaria, lo stadio comunale, la Scuola di Guerra Aerea e tanti altri interventi di urbanizzazione, fonti di reportages svolti anche per conto dei giornali. A chi di quest’epoca ha solo sentito parlare, guardare oggi quelle immagini rivela aspetti di una Firenze sconosciuta, un periodo difficile che fa parte ormai della storia, anche se si tratta soltanto di poco più di mezzo secolo fa. Foto che possono suscitare ironia, perplessità, interesse, indagine o fascino ed, in alcuni casi, richiamare anche il dolce ricordo dell’infanzia. Ma tornando alla storia della Foto Locchi: a seguito della prematura morte di Tullio avvenuta nel 1926, a soli due anni dalla fondazione dell’attività, questa fu rilevata dalla vedova, che creò una società con i più stretti collaboratori del marito: la famiglia Moscato-Corcos. Sarà proprio Silvano Corcos, già presente in azienda alla fine degli anni Venti come direttore al fianco dello zio Umberto, a prendere le redini della società diventandone il cardine e sotto la sua guida si formarono dei veri Artisti-Fotografi. Attento osservatore della vita cittadina, con l’obiettivo della sua inseparabile macchina fotografica, segue e documenta gli avvenimenti e gli aspetti più disparati, fossero essi fatti di cronaca, divine serenità dei chiostri o festanti cerimonie pubbliche e private, vetusti muri dei palazzi fiorentini patinati dal sole e dai venti o quelli più periferici tappezzati dal velluto della borraccina, manifestazioni sportive o le tante celebrazioni ostentate dal regime durante tutto il ventennio. Corcos trattò ogni tema riguardante Firenze, divulgando così i più diversi messaggi, espressi sempre con inequivocabile rispetto e verità. Anch’egli ritrattista di casa reale, seppe distinguersi non soltanto per le capacità tecniche, quanto per quelle imprenditoriali, che fecero della Foto Locchi uno dei più importanti e rinomati studi fotografici fiorentini, tanto da rendere questa “bottega di arte e tecnica fotografica” il vero e proprio fotografo ufficiale della città. Gli obiettivi della Foto Locchi erano sempre presenti in ogni avvenimento cittadino e le tre grandi vetrine di Piazza della Repubblica e le bacheche che incorniciavano la “bottega” ebbero il ruolo di renderli visivi a tutti. Infatti, il giorno successivo all’evento, i Fiorentini potevano trovare la ricca documentazione fotografica affissa in quelle vetrine ormai famose, davanti alle quali moltissime persone erano in grado rivedersi, commentare o semplicemente informarsi su quel fatto avvenuto appena 24 ore prima! Per dare un’idea della mole di lavoro svolta dalla Foto Locchi è sufficiente segnalare che questa ha portato all’archiviazione, ogni anno, di qualcosa come 25.000 fotogrammi, quindi milioni di fotografie; pertanto si può facilmente immaginare quale sia stata la costante presenza delle proprie macchine fotografiche su tutto il territorio della città e della regione Toscana, offrendoci oggi una vera e propria memoria storica. La proprietà dell’azienda è sempre rimasta alla famiglia Corcos, nella persona della figlia Deanna e del marito Giampaolo Ghilardi, anche lui abilissimo, stimato e conosciuto fotoreporter nonché titolare della ditta fino alla sua recente, compianta scomparsa. La figlia Erika, dal 1998 affianca i genitori nella gestione del prestigioso Archivio, posto addirittura sotto la tutela del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in quanto considerato per il suo alto valore, uno tra i più importanti a livello internazionale. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

µWeb: artusi.net


16 | Giugno 2016

#Cultura

 By night

 Agenda

Alla scoperta dei musei: di notte si può

Palazzo Vecchio, Strozzi e Novecento, ma non solo: sono tanti i luoghi che offrono aperture prolungate Ludovica V. Zarrilli

“Studio per scimpanzè” Francis Bacon, marzo 1957, olio e pastello su tela, Venezia, Collezione Peggy Guggenheim, esposto a Palazzo Strozzi

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ultura sì, ma by night. Anche i musei fiorentini che, tranne qualche eccezione, chiudono a metà pomeriggio, con l’arrivo della bella stagione sembrano risvegliarsi e prepararsi a offrire un bel bagno di cultura a chi ha voglia di tirar tardi. Onore al merito a Palazzo Strozzi, che tutto l’anno, il giovedì, garantisce la chiusura posticipata alle 23, offrendo la possibilità di gustare una bella mostra anche a chi esce dall’ufficio o finisce di fare le proprio faccende nel tardo pomeriggio. Da segnare in agenda “Con gli occhi di Peggy”, visita guidata fissata alle 21 del 16 giugno, durante la quale sarà possibile vedere la mostra “Da Kandinsky a Pollock. La grande arte dei Guggenheim” con le opere acquistate, scelte, vendute, commissionate o donate ai musei dai Guggenheim. In quanto a orari prolungati, il museo di Palazzo Vecchio straccia tutti e, da aprile a settembre, apre tutti i giorni

dalle 9 alle 23, a esclusione del giovedì, quando la chiusura è fissata alle 14. In questo periodo è possibile vedere dal vivo, lungo il percorso museale e insieme ai gioielli custoditi nel palazzo comunale, alcune delle opere di Jan Fabre, artista belga che ha portato a Firenze la mostra “Spiritual guards”. E a proposito di Fabre, da tener presente il corpus di opere esposte al Forte di Belvedere, dove non è possibile titar tardi ma si può fare un salto fino alle 19.30, giusto in tempo per godersi il sole che comincia a calare sulla città del giglio. Da questo mese di giugno (e fino al 30 settembre) apre i battenti anche la Torre di San Niccolò, in piazza Poggi, per tre ore al giorno, dalle 16 alle 19: appuntamento da non perdere se si vuol ammirare la città da una prospettiva inedita e privilegiata. Chiusura posticipata il venerdì sera per il museo Novecento in piazza Santa Maria Novella.

L’ultimo arrivato dei musei civici fiorentini, per tutta l’estate apre le porte della sua bella collezione dedicata al secolo breve anche nelle ore più fresche della giornata, per cominciare il weekend all’insegna della cultura. E gli Uffizi? Anche gli Uffizi hanno previsto un’apertura prolungata il martedì sera (fino alle 22, dal 31 maggio al mese di settembre compreso) con annesse attività speciali di “musica, letteratura, danza e teatro” (ma quando Il Reporter è andato in stampa non erano ancora disponibili i dettagli). Porte aperte fino a sera anche per il Bargello, che fino al 30 giugno e dal 1° agosto al 1° ottobre il giovedì rimane a disposizione del pubblico fino alle 20. Sempre il giovedì e sempre con lo stesso orario, per tutto il mese di luglio sarà possibile visitare anche Palazzo Davanzati e Cappelle Medicee, mentre la Galleria dell’Accademia resta aperta il martedì fino alle 22.

 Il programma

 Il libro

 Musica

teatro & co in scena a fiesole

il carrozziere artista e le teste di modigliani: tra storia e leggenda

Die Antwoord: hip hop e adrenalina all’anfi delle cascine

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ella stagione a Fiesole è sinonimo di Estate Fiesolana, kermesse dedicata a musica, teatro e cinema che ogni anno offre la possibilità di assistere a una bella selezione di spettacoli in uno dei luoghi più suggestivi del comprensorio fiorentino. Taglio del nastro il 16 giugno con Stefania Sandrelli, alla quale sarà consegnato il Premio Fiesole Maestri del Cinema 2016, in occasione del 50° anniversario del riconoscimento, nato nel 1966. Spazio anche alla musica d’autore con ospiti nazionali e internazionali come Matteuw Herbert, Enrico Rava, Giovanni Guidi (30/6), Niccolò Fabi (21/7), i newyorkesi Snurky Puppy (25/7) e l’acclamato trio rock Blonde Redhead (17/7). Ma non è tutto: alla musica contemporanea si affiancano i sound antichi eseguiti dall’Ensemble L’Homme Armé, riadattati da interpreti contemporanei come Battiston e Bellugi. E ancora, via libera alla musica corale con il Coro da Settignano (19/6) e a un omaggio alla poetica di De André (22/7). Costellazione Toscana è invece un progetto di indagine sui linguaggi della

scena musicale del territorio, e per la prima volta porta sul palco del festival gruppi toscani emergenti come Zero Brane (23/6), I Carnéigra (25/6), i Blutwrust (16/7), Marina (14/7) e UnePassante (18/7). Da segnare in agenda anche i due progetti speciali “Trekking musicale attraverso i sentieri di Monte Ceceri” (18/6) e “Silenzio nel Convento di San Francesco”, al confine tra esperienza sensoriale e riflessione estetica, un viaggio in assoluto silenzio dentro i momenti e i luoghi della vita monastica (26/6 e 10/7). Il teatro vede in scena Alessandro Baricco con Valeria Solarino in un’affabulazione intorno all’eroe greco Palamede (12/7) al fianco di una rassegna dedicata al tema dell’altro con “Volevo essere Amy Winehouse” (13/7), “Primi passi sulla luna” (19/7) e “Nunzio” di Spiro Scimone, che ha ispirato il film Due amici, vincitore di un Leone d’oro come miglior opera prima a Venezia. La danza omaggia Shakespeare a 400 anni dalla morte con il Romeo e Giulietta del Balletto di Toscana junior (4/7) e l’Otello dell’Opus Ballet (5/7), e offre

A inaugurare l’Estate Fiesolana è Stefania Sandrelli, che riceverà il premio Fiesole Maestri del Cinema 2016

un gala con i migliori ballerini italiani (8/7) oltre a un evento speciale con la compagnia di danza giapponese Sankai Juku, che presenta il meglio del butoh o “danza delle tenebre”, nata sulle rovine morali di Hiroshima e Nagasaki (9/7).

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Web estatefiesolana.it

a storia di tre sculture che potrebbero portare la firma di Amedeo Modigliani, custodite nel caveau di una banca livornese e avvolte nel mistero. Maurizio Bellandi ha dato alle stampe “Le pietre d’inciampo. La storia delle vere teste di Modigliani” (Sillabe editore), diario autografo di suo nonno Pietro Carboni che, per tutta la vita, ha custodito le tre teste con la convinzione che fossero davvero state realizzate dall’artista dei “colli lunghi”. Sarà il tempo e l’eventuale perizia di un team di esperti a stabilire se Carboni, carrozziere amante dell’arte, avesse davvero un tesoro custodito nella sua officina o meno. Nel frattempo Bellandi, per onorare la memoria del suo avo, ricostruisce il diario del nonno con immagini, documenti e testimonianze inedite, fornendo una ricostruzione solida e convincente dell’intera vicenda, dall’inizio – nei primi decenni del Novecento – ad oggi. C.G.

a popolarità dei Die Antwoord – il duo hip hop sudafricano che si esibirà all’Anfiteatro delle Cascine il 14 giugno – nasce da un album autoprodotto uscito nel 2009 e messo in circolazione gratuitamente nel solo formato digitale. A seguire, una serie di video folgoranti che ne hanno consacrato il successo, primo fra tutti “Enter The Ninja”. L’immaginario che caratterizza la band è sfaccettato e coinvolge sia la sfera audio che le loro scelte a livello di video e di modo di porsi: in gioco ci sono tensione, adrenalina, pacchianerie e una strana forma di morbosità stemperata da una sottile auto-ironia. Una confezione estetica di livello estremo, che ha sedotto anche registi di culto come Harmony Korine, che ha voluto lavorare con loro nel mediometraggio “Umshini Wam” presentato in anteprima al Sxsw di Austin, e popstar come Lady Gaga. C.G.

Vintage, opera lirica e mtv music awards: la bella stagione scalda i motori

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l mese con le giornate più lunghe dell’anno promette serate a base di tepore, amici, risate e tramonti, da godersi fino alla fine. Per questo la gran parte delle attività si sposta all’aperto, a partire dagli immancabili “fochi” di San Giovanni (di cui si parla approfonditamente nel Reporter dei piccoli e a pag. 12) fino una vasta carrellata di eventi interessanti. Il 10 giugno, ad esempio, all’Arena del Visarno arrivano i Duran Duran, che inaugurano la stagione estiva dei concerti che non si sposta del tutto all’aperto ma predilige (quando possibile) location un po’ più fresche. Al parco delle Cascine si svolgerà anche un altro appuntamento attesissimo, ovvero gli Mtv Music Awards (19 giugno), che per il terzo anno conseucutivo scelgono Firenze per uno show dal vivo dei più grandi successi della musica “giovane”. Attesi sul palco Elisa, Emis Killa, Lorenzo Fragola e Max Pezzali, The Kolors, Francesca Michielin, Annalisa, Benji & Fede, Alessio Bernabei e Alessandra Amoroso. Poco più in là il 2 luglio torna Pezzali, mentre il 9 all’Anfiteatro delle Cascine si esibisce Daniele Silvestri (nella foto). Chi alla musica pop preferisce la classica può appuntarsi gli eventi del Maggio Musicale Fiorentino, che nel mese di giugno riserva ancora qualche bella sorpresa, come il concerto diretto dal maestro Zubin Mehta il 18 o un classico dell’opera lirica di casa nostra come l’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti, sei date tra 26 giugno e 20 luglio nel cortile di Palazzo Pitti. Altro evento da tener d’occhio è Vintage selection, mostra mercato per appassionati di abbigliamento e accessori di seconda mano che, dopo tanti anni passati alla Stazione Leopolda, “trasloca” alla Fortezza da Basso. Sarà il centro fieristico a ospitare l’evento dal 29 giugno al 1° luglio, in concomitanza di tempi e luoghi con Pitti Filati (manifestazione a cui si deve la paternità dell’evento dedicato al vintage). Un cambiamento, spiegano gli organizzatori, che riguarderà per adesso solo l’appuntamento estivo della kermesse.


#Cultura

Giugno 2016 | 17

 La riapertura

storia, arte e attività per famiglie: nuova vita per il Museo degli Innocenti Barbara Biondi

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uova vita per il Museo degli Innocenti, che il 23 giugno apre i battenti del nuovo percorso museale integrando il patrimonio documentario dell’istituto con quello storico artistico, in un nuovo racconto che crea un filo continuo all’insegna dell’impegno nella tutela e promozione dei diritti dei minori. Il nuovo Museo degli Innocenti si sviluppa su tre livelli per un totale di 1.456 metri quadrati, ai quali si aggiungono 1.655 metri quadri destinati a esposizioni temporanee e attività educative. Oltre al museo, a cui si accederà attraverso due nuovi ingressi aperti su piazza Santissima Annunziata, ci saranno laboratori artistici per bambini e famiglie, mostre tem-

poranee, un punto accoglienza per residenti e turisti che vogliono visitare Firenze, convegni e attività di formazione, un bookshop specializzato e una caffetteria. La principale novità dell’allestimento sta nell’inserimento al piano seminterrato di una sezione storica che non esisteva. Al primo piano spazio al percorso storico, con un racconto evolutivo arricchito da biografie e memorie personali dei “nocentini” ospitati nella struttura: dopo un lavoro di ricerca e catalogazione da parte di un team di archivisti, una parte dei segni di riconoscimento che le madri lasciavano nelle fasce dei “gittatelli” e alcune storie dei “fanciulli” verranno esposte per la prima volta in forma completa. Al secondo livello troverà

spazio il percorso architettonico con l’evoluzione dell’antico Spedale nei secoli, i cui locali sono stati adeguati alle esigenze dell’accoglienza. Più su, al terzo livello, si sviluppa la galleria che ospita le opere d’arte più prestigiose. Saranno circa ottanta quelle esposte, tra cui lavori di Botticelli, Ghirlandaio, Bartolomeo di Giovanni, Piero di Cosimo, Neri di Bicci, Della Robbia e Giovanni del Biondo. “Sarà un nuovo spazio aperto alla città – spiega Alessandra Maggi, presidente dell’istituto – in sintonia con un’istituzione che da secoli è sinonimo di diritti e tutela per i bambini. Con il museo, l’istituto rinnova la sfida di sempre: far crescere una cultura che guardi con più attenzione alle nuove generazioni”.

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Web istitutodeglinnocenti.it

Appuntamento il 23 giugno per l’apertura alla città del rinnovato percorso museale

 La curiosità

L’eredità di datini per salvare i “nocentini”

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isale al 1445 l’apertura dello Spedale degli Innocenti, progettato da Filippo Brunelleschi e realizzato grazie al cospicuo lascito testamentario del mercante Francesco Datini, che aveva espresso il suo desiderio di veder realizzato un ospedale per i trovatelli. Le donne potevano lasciare i bambini inizialmente in una conca simile a un’acquasantiera, trasformata più avanti in una finestrella con al lato una campanella, che le madri potevano suonare per avvertire della presenza di un neonato senza essere viste. Spesso, addosso ai bambini, venivano lasciati dei segni di riconoscimento come medaglie spezzate a metà, attraverso le quali le madri speravano di riuscire a rimettersi in contatto con i figli una volta superati i momenti di difficoltà che impedivano loro di allevarli. Nel 1448, a soli tre anni dall’apertura, si contavano già 260 ospiti, diventati 1.320 nel 1560 e oltre tremila alla fine del Seicento. Ai trovatelli venivano di consueto dati i cognomi “Innocenti”, “Degli Innocenti” o “Nocentini”, sostituiti a partire dal XIX secolo con cognomi di fantasia per evitare di rendere nota, in età adulta, l’origine e la triste vicenda umana degli orfani cresciuti in piazza Santissima Annunziata.


18 | Giugno 2016

#Sport  Mondiali 2018

 “Vanto e gloria”

quell’impresa sfiorata nel ‘57

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l nuovo millennio è stato avaro di trofei per la Fiorentina. L’ultima vittoria risale al 2000/01: in panchina c’era Roberto Mancini, e in tanti ancora non hanno dimenticato quella Coppa Italia. Ma, come canta Narciso Parigi nell’inno viola, la squadra gigliata ha fatto la storia nel calcio e vale la pena non dimenticarlo. Uno dei momenti più memorabili è stata la Coppa dei Campioni “accarezzata” nel 1956/57. Gli “eroi” di quella stagione sfiorano l’impresa di salire sul tetto più alto d’Europa. Furono fermati da un rigore dubbio e da quasi 130mila persone che incitavano i propri beniamini: la finale si giocò al Santiago Bernabeu e la coppa la alzò il Real. Se quella squadra sfiorò soltanto l’impresa, una pagina di storia era comunque stata scritta. A quella finale del 30 maggio 1957, i viola arrivarono sbarazzandosi di Ifk Norrköping, Grasshopper e Stella Rossa. Altri tempi, altro calcio. Un calcio del quale una delle regine d’Europa era proprio la Fiorentina. Lorenzo Mossani

la lunga estate calda del calciomercato

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ellulare sempre acceso e a portata di mano, ma non per i selfie di rito. In vacanza su spiagge bianchissime o in Francia per gli Europei, molti giocatori viola passeranno una calda estate di calciomercato. Perché è già tempo di preparare la prossima stagione, quando la Fiorentina ripartirà dai suoi punti fermi Gonzalo Rodriguez e Borja Valero. Sicuro di rimanere in viola

anche il difensore centrale Astori, che verrà riscattato dal Cagliari per la cifra pattuita di cinque milioni. E il resto della rosa? Difficile avere certezze, perché si sa, l’incedibilità nel calcio, a parte poche eccezioni, è un concetto piuttosto relativo. Spesso basta una buona offerta e un sostituto all’altezza per fare le valigie. Partiamo dalla difesa per analizzare il futuro prossimo dei viola: appare incerto quello del portiere Ciprian Tatarusanu. Se gli uomini mercato viola troveranno un sostituto a un ottimo prezzo,

con la cessione del romeno sarebbe anche possibile realizzare una buona plusvalenza, dato che era arrivato in viola a parametro zero dalla Steaua Bucarest. Il suo valore di mercato parte da cinque milioni, ma dopo l’Europeo potrebbe anche aumentare. Anche Alonso e Tomovic non sembrano così incedibili, nonostante i nuovi contratti scadano rispettivamente nel 2021 e nel 2020. Mentre non verrà prolungato quello dell’altro difensore centrale, Facundo Roncaglia. Commovente è stato,

dopo undici anni vissuti con la casacca gigliata, l’addio di capitan Pasqual. Ai saluti anticipati sembrano anche Kone e Tino Costa, per non parlare di Benalouane, mai stato a disposizione di Sousa. Niente riscatto tecnico di Kuba di ritorno a Dortmund, e non verranno versati otto milioni per Tello. Passando a Mati Fernandez, potrebbe avere mercato dopo la Copa America. Rimanendo a centrocampo, Vecino – vecchio pallino di Sarri – è fresco di rinnovo fino al 2021, mentre con una buona offerta la Fiorentina potrebbe vendere Badelj. Così come potrebbe essere sacrificato, per fare mercato, il capocannoniere viola Josip Ilicic. Da capire poi quanto saranno disposte a spendere le big d’Europa per l’estro di Bernardeschi. Quello di Zarate può rimanere al Franchi, mentre Kalinic e Babacar continueranno a ballare sulle punte.

 Fiorentina Basket

“un dispiacere enorme, ma abbiamo dato tutto” Coach Salieri parla a Il Reporter dopo la retrocessione in serie C

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a grande pallavolo tornerà a Firenze con un girone dei campionati del mondo maschili nel settembre del 2018. Il Mandela Forum sarà la sede del primo girone eliminatorio in cui giocherà l’Italia. La Nazionale azzurra inizierà così la sua avventura mondiale proprio nel palazzetto di Campo di Marte, nella speranza di accedere alla seconda fase a Roma e, successivamente, alle Final Four di Torino. Una bella notizia per una città che ha sempre avuto un rapporto speciale con la pallavolo. Fin dai tempi degli scudetti della Ruini. E visto che Firenze e il suo hinterland avranno anche il prossimo anno due squadre nella serie A1 femminile (il Bisonte Firenze e la Savino Del Bene Scandicci), l’obiettivo è rilanciare anche il settore maschile provando, nei due anni che ci separano dall’evento iridato, a costruire una buona base per avere, a breve, anche una formazione maschile che possa rappresentare Firenze ai massimi livelli italiani. E chissà che il Mondiale non possa dare la spinta giusta. Sim.Spa.

 Strategie viola

Irene Delfino

il grande volley in città

l dispiacere è enorme. Ma abbiamo dato tutto”. Coach Stefano Salieri ha il tono di chi ancora non ha smaltito la delusione, ma la consapevolezza di chi è sicuro che più di così davvero non si potesse fare. Si è chiusa nel modo più amaro la stagione d’esordio della Fiorentina Basket: la salvezza diretta mancata solo per la classifica avulsa, la sconfitta ai playout, la retrocessione. “Siamo arrivati a un soffio dall’impresa – analizza il tecnico emiliano – ci ho messo impegno e cuore, e per questo sono sereno. Ma non è stato sufficiente”. Chiusa la stagione regolare con 22 punti, gli stessi di Desio e Alto Sebino, il peggior record negli scontri diretti ha regalato la salvezza alle due lombarde e condannato i viola a giocarsela negli spareggi-salvezza. Ed è stato subito chiaro che contro Moncalieri, avversaria ai playout, sarebbe stata dura. “Un ostacolo proibitivo, soprattutto per le condizioni nelle quali ci presentavamo”, spiega Salieri. Perché è vero che i piemontesi avevano chiuso il campionato al penultimo posto, con otto punti in meno della Fiorentina e sconfitti dai gigliati sia all’andata che al ritorno. Ma Moncalieri si era rinforzata e non poco nell’ultima finestra di mercato mentre la Fiorentina aveva appena perso Valentini, in quel momento il suo uomo di punta. L’ultimo infortunio di una lista tristemente lunga, “da Bianchi che è rimasto fuori due mesi e mezzo all’inizio del campionato allo stesso Valentini, il rinforzo di mercato ideale e azzeccatissimo, che è arrivato, ha avuto un ruolo fon-

damentale nel farci vincere tre partite e poi si è fatto male. Basta pensare che durante tutto l’anno non c’è stata una sola partita in cui ho avuto la squadra al completo”. Così la serie ha avuto una sola protagonista, Moncalieri, che ha vinto 3-0 e condannato la Fiorentina alla serie C. “Quello degli infortuni è il più grosso rimpianto – continua il coach – con un po’ di fortuna in più staremmo parlando di una stagione diversa. Basta pensare che con quattro punti in più si accedeva ai playoff. Ecco, i 22 punti che abbiamo messo insieme sono l’eredità che lascio. Daranno alla Fiorentina il primo posto nella graduatoria per il ripescaggio. Ma soprattutto sono la testimonianza più forte di cosa significa essere un gruppo, partire per ultimi, giocare contro squadre più forti e guadagnarsi il rispetto di tutti con una crescita esponenziale. È stato un anno durissimo ma, personalmente, bello. Un ‘anno zero’. Ora le basi per fare bene basket a Firenze ci sono. Bisogna allargare le competenze e la base, perché alla lunga sono le società ben strutturate che raggiungono i risultati. Colgo l’occasione – conclude Salieri – per ringraziare ancora e fare un grande in bocca al lupo a tutti i miei giocatori e allo staff, al preparatore Santucci e alla dottoressa Turchetti. Ringrazio il presidente Piacenti per la sua genuina passione, tutti i dirigenti vicini alla squadra, il general manager Fagotti e naturalmente tutti i tifosi e gli organi di stampa che ci Andrea Tani hanno seguito durante la stagione”.

 Claudio Ciai Onlus

la “partita” della fondazione

U

n incidente stradale è un evento catastrofico che può avere ripercussioni – a volte drammatiche – anche per i parenti delle persone coinvolte. Da poco più di due anni a Firenze è nata la Fondazione Claudio Ciai Onlus, con lo scopo di coadiuvare il sostentamento e il recupero di persone che hanno subito incidenti riportando gravi lesioni cerebrali o disabilità permanenti. Negli anni Settanta Claudio Ciai ha militato nella Rondinella Marzocco e purtroppo, dopo un lungo periodo in stato di coma, due anni fa è venuto a mancare. Da quel giorno la moglie Daniela e il figlio Francesco, per aiutare chi si trova a vivere una situazione simile a quella che ha colpito la loro famiglia, si sono dati da fare e hanno fondato la Onlus in onore di Claudio. Il rapporto con la Rondinella Marzocco e con l’attuale presidente Bagattini, come sottolinea la presidentessa della Fondazione Daniela Ciai, è ottimo, e grazie anche al loro aiuto sono state attuate alcune iniziative per raccogliere fondi da destinare alle famiglie in difficoltà. La Rondinella fu fondata nel luglio del 1946 in un bar del rione di San Frediano per iniziativa di un gruppo di sportivi e fin dall’inizio conquistò il titolo di “prima alternativa” fiorentina ai più famosi colori viola. Nel corso degli anni hanno militato nelle sue fila molti calciatori che si sono poi distinti in ambito nazionale e internazionale: tra questi Guido Magherini, Luciano Chiarugi, Sebastiano Rossi, Andrea Pazzagli, Maurizio Rossi, Alfredo Aglietti, Marco Landucci e Andrea Barzagli. Una curiosità sulla società (che al momento in cui scriviamo è impegnata nei playoff di Seconda categoria per il passaggio in Prima, ndr) è relativa al nome che fu adottato grazie a una serie fortuita di combinazioni: al momento di battezzare la neo-

Alcune maglie storiche di Fiorentina e Rondinella

nata società sportiva, qualcuno tra i soci fondatori notò, incollate alle pareti del bar, alcune rondini di carta, verosimilmente residuo del periodo pasquale o di qualche festa di Carnevale. Fu così che si decise di dare alla squadra il nome di Rondinella. La Fondazione Claudio Ciai, come detto, è impegnata in molte attività benefiche (ultimamente sono stati organizzati ad esempio tornei di calcio a sette a Coverciano per raccogliere fondi), ma sicuramente quella che si è svolta il 13 marzo scorso ha catturato l’attenzione di molti tifosi e sportivi. In occasione della partita di serie A Fiorentina-Hellas Verona, è andata in scena al Viola Point di viale Fanti (di fronte alla tribuna dello stadio Franchi) una mostra a ingresso libero di maglie storiche della Fiorentina e della Rondinella Marzocco Firenze. “La nostra, oltre a essere un’opera di bene, è anche una crociata contro quegli incidenti che restano impuniti – spiega Daniela Ciai – negli ultimi tempi abbiamo combattuto molto anche a livello politico e siamo fieri di essere riusciti a ottenere il riconoscimento dell’omicidio stradale che prima non era riconosciuto dalla legge. E spero – conclude – che sempre più persone si interessino alla nostra causa”. Niccolò Dainelli


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