Il Reporter Q1 - Settembre 2016

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Periodico d’informazione locale. Anno X n. 36 del 1 settembre 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere

Settembre 2016

Anno X Ed. 36

Firenze Quartiere 1

Centro Storico • Porta Romana • San Jacopino

 Il punto

✎ Editoriale

via palazzuolo, un “piano” per il rilancio

Gli inizi che settembre porta con sé Matteo Francini

È

il mese in cui, per definizione, “si riparte”. Si lasciano alle spalle vacanze e affini per rituffarsi nella quotidianità, incamminandosi verso l’autunno. Settembre rappresenta questo, una fine ma anche (e soprattutto) un inizio. Perché se – calendario alla mano – questo mese segna il termine ufficiale della sempre attesa estate, sono molti gli inizi che porta con sé. Si (ri)cominciano attività, impegni e progetti.

Novità per la viabilità e un progetto di riqualificazione per la strada

☛ pagina 3

☛ SEgUE a pagina 15

la mappa dei cantieri (in corso e in arrivo) Sara Camaiora - Gianni Carpini

P

er spostarsi in auto a Firenze è consigliabile tenere sotto mano il “tabellone” dei cambiamenti avvenuti durante l’estate e legati ai cantieri della tramvia. In attesa della prova del nove, questo mese, a scuole aperte. Ma anche quelli che ci aspettano saranno mesi densi di cantieri. Cantieri “itineranti”, che si sposteranno di volta in volta in diversi punti degli snodi coinvolti, comportando – a seconda delle situazioni – un impatto più o meno significativo sulla viabilità. Ecco il punto sui lavori in città.

☛ aLL’inTERnO

Tante iniziative alle Cascine. “Un’esperienza che ci piacerebbe replicare tutto l’anno”.

☛ pagina 7

in centro e in periferia, le “zone 30” di firenze In città esistono 135 chilometri di strade, sparse qua e là, dove è vietato superare i trenta all’ora.

☛ paginE 8-9

vent’anni di “ciclone”, alluvione, là dove festa a santo spirito rivivono i ricordi ☛ pagina 17

l’estate del quercione (che non vuol finire)

☛ pagina 11

sulle orme del padre, la “corsa” di chiesa jr

☛ pagina 6

☛ pagina 18

La famiglia italiana della frutta


2 | Settembre 2016

Quartiere 1

#Primo piano

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

 La prima campanella

scuole, un’estate di restyling: che cosa è cambiato (e che cosa cambierà)  L’assessore

“strutture più sicure e accoglienti”

“U

no degli obiettivi principali del programma di mandato dell’amministrazione è l’attenzione alla scuola”. A sottolinearlo è Cristina Giachi, vicesindaca e assessora all’educazione, commentando interventi e investimenti. “Si tratta di sforzi economici importanti per il nostro bilancio, ma investire nell’edilizia scolastica vuol dire curare seriamente un patrimonio fondamentale per Firenze”. E poi la vicesindaca ha spiegato: “Abbiamo approfittato soprattutto della pausa estiva per eseguire i lavori, così con l’inizio del nuovo anno scolastico i nostri ragazzi potranno studiare in strutture ancor più accoglienti e sicure”. S.C.

Sara Camaiora

S

uona la prima campanella anche nel quartiere 1. E sono tanti gli istituti scolastici, di tutti i livelli, che accoglieranno gli studenti: alcuni oggetto di restyling durante la pausa estiva, altri in attesa di interventi migliorativi che arriveranno in futuro. Andando nel dettaglio dei principali interventi realizzati e di quelli a venire, uno degli istituti dove si è maggiormente investito è la scuola dell’infanzia e primaria Torrigiani, in via della Chiesa, interessata da lavori di bonifica al tetto in cemento-amianto, miglioramento sismico e riqualificazione energetica per circa mezzo milione di euro, mentre con altri centomila euro – già stanziati – si provvederà a ultimare la ristrutturazione edilizia dell’edificio. Altri interventi consistenti riguardano le scuole medie Carducci di viale Gramsci, per cui sono stati stanziati 250mila euro per il rifacimento dei servizi igienici, e la primaria Rossini, nell’omonima via, dove con lo stesso obiettivo sono stati messi a disposizione 150mila euro. Già finanziati e di prossima esecuzione altri interventi di riqualificazione: 150mila euro per la scuola materna Vittorio Veneto, in via San Giuseppe, per completare l’isolamento del

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tetto e garantirne il consolidamento strutturale, stessa cifra per la scuola primaria Cairoli di via della Colonna, per la ristrutturazione dei servizi igienici, novantamila euro alla scuola elementare Lavagnini, per la risistemazione delle facciate, e 110mila euro per interventi in sicurezza su muri e canna fumaria alla scuola elementare Agnesi, in via Maffia. Non partiranno nell’immediato, ma sono inseriti nel piano triennale degli investimenti, interventi di risistemazione per altri quattro istituti scolastici del quartiere 1: risorse consistenti riguardano in particolare la scuola Machiavelli, in via dei Cardatori, 570mila euro di cui 500mila serviranno al restauro della facciata su via del Drago d’Oro – previsto nel 2018 – e i restanti settantamila per una riqualificazione funzionale nel corso del 2016. Duecentomila euro saranno invece destinati alla ristrutturazione dei servizi igienici alla scuola Verdi, 150mila euro a riqualificazione interna, pavimentazione e impianti della scuola dell’infanzia Rucellai, mentre 200mila euro per il rifacimento della copertura della scuola materna comunale Rossini.

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La scuola Torrigiani è stata una delle strutture al centro di interventi

Sono tanti gli istituti, di tutti i livelli, che accoglieranno gli studenti: alcuni oggetto di interventi, altri ancora in attesa

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 La mozione

“più sicurezza all’uscita”

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icurezza nell’entrata e nell’uscita dalle scuole. Sicuramente una priorità, in alcuni casi da potenziare, magari anche con espedienti diversi da quelli solitamente utilizzati. Come ad esempio la possibilità di installare piccoli semafori che rendano più evidenti e flessibili le chiusure delle strade, sollevando da questo compito la polizia municipale, che non in tutte le occasioni può essere sul posto. È quello che propone il Consiglio di Quartiere 1 con una mozione, un’iniziativa bipartisan volta proprio a garantire un’uscita in maggiore sicurezza da alcune scuole: nello specifico il complesso scolastico Vittorio Veneto, la scuola elementare e media inferiore Pestalozzi, la scuola materna Torrigiani e la scuola Agnesi, che hanno la porta d’ingresso/uscita degli alunni su strade carrabili di piccola sezione e con marciapiedi stretti. Le strade vengono solitamente chiuse al traffico all’entrata e all’uscita, tramite una cartellonistica ad hoc, e spesso vi sono presidi della polizia municipale poiché, come si legge nel dispositivo, “i divieti laddove presenti vengono spesso disattesi, per cui si rende necessaria la presenza all’interno delle strade interessate dei vigili urbani”. Ma, si sottolinea, “la presenza dei vigili, per quanto assidua, non è sempre possibile e soprattutto risulta onerosa per il Comune”. Questo sistema – viene spiegato – permetterebbe quindi di risolvere questa problematica evitando di ricorrere all’azione della polizia municipale. La mozione chiede anche di “valutare la possibilità di apporre un semaforo anche nell’attraversamento pedonale in via delle Cascine, lato parco, per garantire il passaggio in sicurezza degli alunni dell’Istituto agrario che quotidianamente si recano nell’impianto sportivo del Dlf Basket per svolgere le ore di educazione fisica”.

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Quartiere 1

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

#Primo piano

Settembre 2016 | 3

 La riqualificazione

 Focus

una “sfida” per il rilancio, via palazzuolo ci (ri)prova

videosorveglianza, altre telecamere

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rosegue anche nel centro storico il rafforzamento della videosorveglianza. Due telecamere in piazza Peruzzi, tre in via della Spada all’incrocio con via del Sole, piazza San Pancrazio e angolo via dei Fossi, una in piazza del Cestello: sono le new entry nel quartiere 1 secondo l’ultimo progetto messo in campo dalla giunta comunale. “Andiamo avanti con gli investimenti per la sicurezza e il decoro in città – ha sottolineato l’assessore Gianassi – con questo nuovo pacchetto di telecamere diamo nuovo impulso al piano progressivo di aumento degli apparecchi che, al 2018, vedrà l’installazione di 350 dispositivi su tutta la città”.

Piano di recupero e nuova viabilità per l’area Sara Camaiora

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icurezza, vivibilità, decoro, rispetto. È ciò che reclama da tempo chi vive in via Palazzuolo. Palazzo Vecchio ha messo a punto un progetto di rilancio ora ai nastri di partenza. Proprio a ottobre – è stato annunciato – scatterà il via libera al nuovo piano per la viabilità, che prevede l’installazione di una porta telematica per il controllo degli accessi Ztl in via Santa Lucia, angolo via Il Prato, e modifiche all’assetto viario, con alcune inversioni di sensi di marcia, con l’obiettivo di tutelare il quadrante tra via Palazzuolo, via Maso Finiguerra e via Orti Oricellari. Altri due impianti di videosorveglianza, inoltre, si aggiungeranno ai tre esistenti, nei mesi a venire. A ottobre, inoltre, sarà presentato nel dettaglio ai cittadini il progetto di recupero da un milione di euro, tra cui opere di riqualificazione da seicentomila euro per sottoservizi, barriere architettoniche, marciapiedi e mobilità ciclopedonale. “Stiamo portando avanti una vera sfida per la riqualificazione dell’intera

area – ha spiegato l’assessore alla sicurezza Federico Gianassi – una sfida condivisa con commercianti e residenti, con i quali continueremo a confrontarci. Siamo consapevoli che si tratta di una zona sensibile, tra le più difficili del centro storico: agiremo su un doppio fronte, sul quotidiano con controlli coordinati e incrociati e presidi interforze, Polizia Municipale, Carabinieri, Asl, Inps, e a lungo termine con un progetto di riqualificazione complessivo, dal rifacimento di strada e arredo urbano a interventi sulla mobilità, passando per l’ampliamento del sistema delle telecamere, perché ci sono criticità che necessitano di interventi strutturali”. “Sembra che questa situazione di abbandono decennale si stia per sbloccare e di questo ovviamente non ne siamo che felici – ha commentato il comitato Palomar, nato dall’omonima pagina Facebook che da anni denuncia le problematiche della via – valutiamo positivamente questa attenzione, più controlli, la volontà di agevolare nuove attività ‘sane’, una ‘vera’

Progetto di rilancio per via Palazzuolo: gli abitanti della strada chiedono sicurezza, vivibilità e decoro

Ztl: ovviamente aspettiamo i risultati. Sappiamo che il problema di via Palazzuolo è complesso. C’è un’illegalità diffusa, dalla microcriminalità allo spaccio, a risse ed episodi più gravi, ormai all’ordine del giorno. Siamo i primi – hanno aggiunto dal comitato – a volere una vera integrazione con le comunità straniere, ma sappiamo bene che questa passa da politiche attive di lungo termine e soprattutto dal rispetto delle regole. Lo diciamo da anni, è urgente intervenire. Altrimenti via Palazzuolo resterà una zona franca”.

 Il 1° ottobre

angeli del bello, compleanno “di lavoro”

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esteggiano in movimento, contribuendo al decoro della città. Come fanno ormai dal 23 settembre 2010, data in cui è stato sottoscritto l’atto della loro nascita ufficiale. Gli Angeli del Bello soffiano sulla loro sesta candelina e il prossimo 1° ottobre, per la loro festa, saranno operativi in diversi punti della città, per intervenire sulla cura e la manutenzione di diversi angoli che necessitano attenzione. Per quanto riguarda il quartiere 1, “truppe” di Angeli del Bello saranno attive alle Scuderie e alla pescaia di San Niccolò. La mission principale riguarderà la rimozione delle scritte che campeggiano in entrambi i luoghi (obiettivo, questo, che rientra da tempo tra quelli dell’associazione, oltre alla manutenzione delle aree verdi e alla difesa del decoro urbano nel suo complesso), ma anche la sistemazione dei giochi per bambini, alle Scuderie. Per l’occasione, sempre nella giornata del 1° ottobre, è prevista anche un’apertura straordinaria del Camminamento di Porta Romana, in collaborazione con l’associazione Mus.e.

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Angeli del Bello al lavoro: il prossimo 1° ottobre è in programma la festa per il sesto compleanno

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4 | Settembre 2016

Quartiere 1

#Luoghi

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

 La strada

 Piazzale Michelangelo

in via maggio tra storia, “a...mici di nicla”, progetti e nuove aperture non solo gatti Nate le attività più svariate, senza dimenticare la tradizione Sara Camaiora

S

arà che vi hanno abitato Bernardo Buontalenti e Giovan Battista Foggini. Sarà che è una delle strade a più alta concentrazione di palazzi storici della città. E sarà che di storia qua ce n’è davvero a bizzeffe, basti pensare a quella nascosta nei preziosi mobili e oggetti delle tante botteghe antiquarie che la contraddistinguono. Certo è che l’atmosfera che si respira in via Maggio è davvero particolare. Ed è forse anche per questo che proprio qui stanno sbocciando nuove botteghe e

È un’atmosfera particolare quella che si respira in via Maggio, dove stanno sbocciando nuove botteghe e dove vengono organizzate iniziative e kermesse

che si vuol fare rete, organizzando insieme iniziative e kermesse. “L’associazione nasce nel 2009 e negli anni è arrivata a comprendere oltre duecento realtà, tutte accomunate dalla volontà di dare valore al luogo in cui si lavora con un progetto collettivo per tutelarlo, renderlo pienamente fruibile e permettere che chi vive qui possa riappropriarsene, sentirsene parte integrante”, racconta Olivia Turchi, antiquaria da tre generazioni, presidente dell’associazione Via Maggio e “anima” di questo angolo di Oltrarno.

 Web

viamaggio.blogspot.it

Non solo antiquariato, però: la strada si è popolata negli anni delle attività più svariate, seguendo il fil rouge di arte, cultura e artigianato. L’ultimo arrivato, dalla scorsa primavera, è l’atelier di Francesco Farolfi, che qui presenta i suoi lavori al pubblico. Festeggia proprio questo mese il suo primo anno di vita la libreria Clichy, nata dalla volontà dell’omonima casa editrice di aprirsi alla città e creare un punto di incontro culturale. Prima candelina anche per l’oreficeria Ranfagni, negozio laboratorio che porta avanti una tradizione familiare, mentre sono già due quelle di Extremida, bigiotteria esclusiva con pezzi unici realizzati a mano in ottone, e una e mezzo per il concept store Atelier Via Maggio. E poi, tra le new entry, ecco Ciryl Ribet, il floral designer, Cartavetra, associazione che organizza mostre d’arte ma anche corsi e laboratori su incisione, pittura e molto altro, e la lana irlandese di Aran, che promuove un abbigliamento tutto naturale senza fibre sintetiche. Realtà che si affiancano al patrimonio ormai diventato tradizionale per la via, di botteghe antiquarie e gallerie d’arte e design, una vera e propria mostra itinerante. E anche una volta finita l’estate non si fermano le attività per l’associazione Via Maggio. Dopo la settimana dedicata alla Rificolona, dal 1° al 7 settembre, tornerà a dicembre la quarta edizione di “Contemporaneamente”, rassegna di arte, design, artigianato e cultura che quest’anno avrà come cifra portante arte e musica contemporanee. Tanti i progetti in vista: ad abitanti, frequentatori o semplici estimatori di via Maggio non resta che “stay tuned”.

Eleonora Magnanelli

La colonia felina di piazzale Michelangelo

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abbiette pulite, acqua sempre fresca, un luogo coperto dove ripararsi e cibo quotidiano. Ecco come si presenta la piccola, ma decisamente molto accogliente, colonia felina di piazzale Michelangelo. Un luogo che ha preso forma grazie alla collaborazione del Comune di Firenze con l’associazione “A...mici di Nicla”. Una realtà nata nel 2010 per proseguire il lavoro quotidiano svolto dalla signora Nicla, fiorentina che per tanti anni ha sfamato i felini “residenti” nella zona. Un lavoro, quello di Nicla, interrotto purtroppo sei anni fa, in seguito a un grave incidente. Ma “grazie al nostro impegno gli amatissimi gatti di Nicla possono sempre trovare un luogo sicuro dove coricarsi e sfamarsi – racconta oggi Francesco Roggio, presidente dell’associazione – durante il giorno magari si vedono poco, ma state sicuri che alle sette della mattina sono tutti lì, pronti a mangiare”. Un impegno, quello dei volontari, che non passa inosservato, e che è stato premiato dall’amministrazione comunale con la consegna a Patrizia, sorella di Nicla, del Giglio di Firenze, dalle mani dell’assessore all’ambiente e al decoro urbano Alessia Bettini. Il Comune, che è detentore della struttura, aiuta l’associazione pagando le sterilizzazioni dei felini e le prime cure dei nuovi arrivati in colonia. I volontari ci mettono invece tempo e soldi per acquistare e distribuire giornalmente il cibo e l’acqua. Gli “A...mici di Nicla”, però, hanno deciso di non fermarsi soltanto al sostegno dei felini. “Come volontari, da diversi anni – sottolinea Roggio – aiutiamo anche alcuni anziani in difficoltà di Firenze, distribuendo le collette alimentari. Organizziamo inoltre convegni sul tema degli animali domestici e non, e siamo in rete con tante realtà anche a livello europeo”. Alla colonia i gatti trovano un posto dove rifugiarsi e cibarsi. Chi volesse sostenerli lo può fare donando cibo, sia secco che molle. Un piccolo gesto per diventare “A...mici di Nicla”. Per contattare l’associazione si può chiamare direttamente il presidente Roggio, al numero 331.3098332.

PRONTO SOCCORSO GIURIDICO Il servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso. Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.

Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076).


E-mail: quartiere1@comune.fi.it

Fino a 400 euro al mese

Estate nel Q.1

S.I.A. UN ASSEGNO PER L’INCLUSIONE ATTIVA CALENDARIO DEGLI EVENTI La richiesta va effettuata, a partire dal 2 settembre, presso i Servizi Sociali di Quartiere Il Sostegno per l'Inclusione Attiva (SIA) è un’azione di contrasto alla povertà che prevede l'erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. Il SIA di fatto configura un nuovo modello di tutela sociale, proponendosi ambiziosamente di superare l'assistenzialismo per introdurre elementi di responsabilizzazione e mobilitazione attiva degli utenti.

La richiesta potrà essere presentata a partire dal 2 settembre presso gli Uffici Amministrativi dei Centri Sociali

Per maggiori informazioni: QUARTIERE 1 via Santa Monaca 37 Mercoledì e venerdì, ore 9-13 piazza Luigi Dallapiccola 4 lunedì, mercoledì e venerdì, ore 9-13

REQUISITI NECESSARI

La domanda deve essere presentata da un componente del nucleo familiare al Comune mediante la compilazione di un modulo (predisposto dall'Inps) dove si dichiara il possesso di alcuni requisiti necessari per l'accesso al programma: essere cittadino italiano o comunitario o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; essere residente in Italia da almeno 2 anni; famiglia in possesso di almeno una di queste condizioni (presenza di un minorenne, presenza di un disabile e di un suo genitore, presenza di una donna in stato di gravidanza); ISEE inferiore a 3.000 euro.

Ammontare del beneficio: famiglia di 1 persona (80 euro mensili), 2 pers. (160 euro), 3 pers. (240), 4 pers. (320 euro), 5 pers. (400 euro) L’erogazione del sussidio deve essere associata a un progetto di attivazione e inclusione sociale per accompagnare i beneficiari in un percorso verso l’autonomia e superare la mera dimensione assistenziale. Pertanto, in raccordo con gli assistenti sociali, dovrà essere predisposto un progetto personalizzato di presa in carico, finalizzato al superamento della condizione di povertà, al reinserimento lavorativo e all’inclusione sociale. I beneficiari dovranno mantenere l’impegno sotto forma di: ricerca attiva di lavoro, adesione a iniziative di formazione, accettazione di congrue offerte di lavoro, frequenza e impegno scolastico, comportamenti di prevenzione e cura volti alla tutela della salute. Nella valutazione della domanda, inoltre, si tiene conto delle informazioni già espresse nella Dichiarazione Sostitutiva Unica utilizzata ai fini ISEE e dunque è importante che il richiedente sia già in possesso di un'attestazione ISEE in corso di validità.

Altre condizioni necessarie per poter beneficiare del Sostegno per l’Inclusione Attiva. • Assenza di altri trattamenti economici rilevanti (il valore complessivo di altri trattamenti economici eventualmente percepiti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, deve essere inferiore a euro 600 mensili). • Assenza di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati. • Assenza di beni durevoli di valore (nessun componente deve possedere autoveicoli immatricolati nei 12 mesi antecedenti la domanda oppure autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda). Il beneficio è concesso bimestralmente e viene erogato attraverso una Carta di pagamento elettronica (Carta SIA). Con la Carta si possono effettuare acquisti in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati al circuito Mastercard. La Carta può essere anche utilizzata presso gli uffici postali per pagare le bollette elettriche e del gas e dà diritto a uno sconto del 5% sugli acquisti effettuati nei negozi e nelle farmacie convenzionate, con l’eccezione degli acquisti di farmaci e del pagamento di ticket. Con la Carta, inoltre, si può accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata, a condizione di aver compilato l’apposita sezione presente nel modulo di domanda. Non è possibile prelevare contanti o ricaricare la Carta. Ogni Carta ha un codice personale (PIN), che verrà inviato da Poste direttamente a casa del beneficiario. Dopo il rilascio delle Carte, Poste esegue gli accrediti bimestrali e invia le comunicazioni ai titolari.

Ritorna "Piazza la Cantina" Dopo il grande successo delle passate edizioni, il

Quartiere 1 ha il piacere di annunciarvi che domenica 2 ottobre, in piazza Luigi Dallapiccola, ritorna la manifestazione “Piazza la Cantina”. I residenti del Quartiere avranno come al solito la possibilità di disfarsi dei propri oggetti usati, facendo un po’ di posto in cantina o in soffitta. Per tutti i dettagli e per presentare domanda di partecipazione, seguite il nostro sito nel mese di settembre http://q1.comune.fi.it/, quando sarà pubblicato l’apposito avviso col modulo di adesione.

Si conclude l’estate Quartiere 1 Vi ricordiamo che nel mese di settembre si concluderà

la rassegna di eventi multiculturali del Q.1 “Estate al centro del mondo”, con ancora tanti appuntamenti: laboratori di fiabe, proiezioni di film, musica e danze, mostre fotografiche e di vignette satiriche, percorsi guidati e performance teatrali, che ci porteranno in Venezuela, Scozia, Africa, Cina e in tanti altri posti ancora. Il calendario completo della manifestazione, è sul sito del Quartiere 1 http://q1.comune.fi.it/.

proiezione di “Amici Miei”. Ospite d’onore lo stesso Pieraccioni, regista e protagonista del film, con parte del cast. Per ricongiungersi con il passato evento, verrà riproposto anche l’irriverente dialogo tra Pieraccioni e Gino, con l’indimenticabile voce del Maestro Mario Monicelli. A coronare la serata, un brindisi per festeggiare insieme questo simbolo del cinema italiano e della commedia toscana. Presenta Alessandro Masti.

Cani da soccorso in Piazza Indipendenza Visto il notevole successo della dimostrazione tenuta-

si lo scorso marzo, il Nucleo Cinofilo da Soccorso della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia torna con i suoi preziosi amici a quattro zampe il 24 settembre, questa volta in piazza Indipendenza. Il Quartiere 1, infatti, intende far conoscere l’opera meritoria di questa unità, mostrando come possa essere determinante il soccorso da parte di persone preparate, insieme a cani perfettamente addestrati, in situazioni di pericolo o di calamità naturali.

Arti marziali in Santo Spirito Festa per i 20 anni de "Il ciclone" Il Quartiere 1 è lieto di presentare la “Festa delle Arti La Commissione Cultura del Q.1, in collaborazione con l’Associazione Culturale Bang, promuove l’evento “Leonardo, il Ciclone fa 20 Anni!”. Lunedì 12 settembre, ore 21, in occasione del ventesimo anniversario dall’uscita, il film campione di incassi “Il Ciclone” di Leonardo Pieraccioni verrà proiettato sulla facciata della Chiesa di Santo Spirito, dove lo scorso anno si svolse l’evento “Buon Compleanno Monicelli” con

Marziali”, in programma il 24 settembre in piazza Santo Spirito. Sono previste dimostrazioni di varie discipline (tra cui il karate, la kickboxing e la spada coreana), con l’intento di promuovere le arti marziali non solo come pratica sportiva, ma anche come metodo educativo per i giovani in quanto portatrici di valori come integrazione, rispetto reciproco e solidarietà.

"Artepassi"

Progetti giovani

Interno della Fondazione Romano

NOT MY HERO,

UN CORTO SUL BULLISMO

Sensibilizzare i giovani contro il consumo di eroina, facendone conoscere le drammatiche conseguenze attraverso il racconto di chi è riuscito a vincere una dipendenza che ogni anno causa vittime e mette in ginocchio intere famiglie. È questo l’obiettivo della campagna di sensibilizzazione dal titolo “Not my Hero”, lanciata a Firenze dalla associazione civica Gente di Firenze con l’adesione del Quartiere 1 e la collaborazione dell’emittente Radio Firenze. Per tutto agosto sulle pagine facebook di Gente di Firenze e Radio Firenze sono stati pubblicati post con numeri, storie, dati, sugli effetti negativi prodotti dal consumo di eroina. A settembre è in programma l’evento di chiusura della campagna in cui sarà proiettato un video con un collage di tutti i contributi ricevuti, video che sarà inviato alle scuole fiorentine e diffuso online. "Abbiamo deciso di aderire all'iniziativa – sottolineano il Presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci e il Presidente della Commissione Cultura Q1 Mirco Rufilli – perché è necessario non abbassare mai la guardia. Le droghe pesanti rappresentano un rischio sempre presente per i nostri giovani e anche l'eroina, che erroneamente si credeva ormai sconfitta, sta lentamente riemergendo tra i nostri giovani soprattutto per i suoi costi più accessibili. E' dovere delle istituzioni sostenere ogni forma di lotta e di contrasto a questo pericolo".

Nasce dalla passione di quattro giovani produttrici e attrici, Linda Luzzi, Ilaria d’Urbano, Jasmine Giampietro Morandi e Alessandra Sola il cortometraggio “Un gioco fra amiche”: 14 minuti dove si raccontano le possibili conseguenze degli atti di bullismo su chi ne è rimasto vittima. A soli i suoi pochi mesi dall’uscita “Un gioco fra amiche” è arrivato terzo al “Prato Film Festival” ed è in concorso al “Salento Finibus Terrae International Film Festival”. Da settembre il cortometraggio sarà proposto nelle scuole medie inferiori e superiori di Firenze. “Il bullismo è sempre più frequente nella nostra società, soprattutto tra i giovani, con violenze fisiche e psicologiche che purtroppo provocano danni a lunga scadenza – ha detto il presidente del Q.1 Maurizio Sguanci. Lo si combatte con la denuncia ed intervenendo immediatamente con fermezza”.

CAMPAGNA CONTRO L’EROINA’

09

PASSEGGIATE NEL SEGNO DELLA CULTURA Il servizio musei e attività culturali presenta ‘Artepassi’, un ciclo di itinerari escursionistici che prendono spunto da una importante struttura artistica e architettonica della città per costruirvi attorno una piacevole giornata dove abbinare salute, movimento e arricchimento culturale.

PROSSIMO APPUNTAMENTO DOMENICA 2 OTTOBRE

ore 9 • Fondazione Salvatore Romano. Ritrovo: Piazza Santo Spirito 29. Itinerario: Costa

dei Magnoli - Costa San Giorgio, Giardino di Boboli, Piazza Pitti, Piazza Santo Spirito (Visita Museo). Lunghezza: 5 km, durata prevista 3 ore (incluso la visita)

i

L’iscrizione deve essere inviata a segreteria C.R.A.L. dipendenti Comune di Firenze, via del Filarete, 11/c, tel. 055.700420/fax 055.7130416, e-mail: segreteria.cral@comune. fi.it indicando gita prescelta, nome e cognome, data e comune di nascita ed indirizzo (tali dati, trattati ai sensi della legge sulla privacy, servono per la copertura assicurativa).

Lutto nel Q.1

LA SCOMPARSA DI CARLA PIERACCINI Il sindaco Dario Nardella ha ricordato in consiglio comunale Carla Pieraccini, la responsabile dell'Ufficio Cultura del Quartiere 1, scomparsa prematuramente nel luglio scorso. "Carla era una dipendente molto amata, schietta, immediata, apprezzata per la sua disponibilità e il grande cuore. Ha condotto molte

esperienze professionali positive all'interno della nostra amministrazione prima di approdare all'Ufficio cultura - ha spiegato il sindaco - dove si era distinta per aver promosso i primi eventi alle Cascine".

Ai familiari di Carla il più sentito cordoglio del Consiglio di Quartiere e di tutti i colleghi.


6 | Settembre 2016

#Il quartiere in pillole

Quartiere 1

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

 L’alluvione cinquant’anni dopo

 Il cartellone

mille foto e un appello per non dimenticare

eventi e film tra serre e piazzetta

La mostra itinerante fa tappa in piazza Tasso, mentre arriva la richiesta degli allievi del ‘66 della Scuola Marescialli

“V

eloce come il vento” (di Rovere), “Fiore” (di Giovannesi), “Short skin” (di Chiarini), “L’Universale” (di Micali). Sono solo alcuni dei film in cartellone per la settimana (nostrana) del cinema prevista dal 9 al 16 settembre nelle storiche Serre Torrigiani, in via Gusciana 21 (ore 21, apertura già dalle 19.30 con possibilità di aperitivo e visita al giardino all’italiana). Inoltre, i frequentatori delle “Serre Torrigiani in piazzetta” – il chiostro in piazza dei Tre Re, da poco riqualificato e trasformato in un locale all’aperto, con tanto di punto ristoro e palcoscenico per esibizioni musicali e non – hanno già ricevuto in omaggio una tessera-fedeltà. Ogni consumazione vale un timbro e, una volta completata, si guadagna il diritto a un accesso gratuito al cinema sotto le stelle (info su www. serretorrigianiinpiazzetta.it). E, per dare continuità a questa doppia iniziativa a firma Torrigiani, nel salotto di piazza dei Tre Re sono in corso (fin da luglio) una serie di eventi estivi, pomeridiani e serali, a tema musica, lettura e cinema. Rientra tra questi “Cabina Casting”, un progetto gratuito, nato in collaborazione con Kino e Scena1, mirato a realizzare veri e propri provini, da sottoporre alle case di produzione cinematografiche. Tra gli appuntamenti in arrivo, invece, c’è uno spettacolo di cabaret (il 19 settembre), un incontro sulla sicurezza stradale (il 26) e alcune presentazioni di libri, tra cui S.M. “Puntazza” del giornalista Simone Innocenti.

 Sicurezza

tre occhi elettronici per san jacopino T

re nuove telecamere di sicurezza in piazza San Jacopino. Si tratta di dispositivi di ultimissima generazione, che sono stati installati nell’area: grazie alla loro inquadratura fissa da quattro megapixel con ottica aperta – spiega il Comune – hanno la massima visuale su piazza, rotonda e incrocio con via S. Jacopino. Le telecamere sono collegate alle centrali operative delle forze dell’ordine e della polizia municipale e rientrano fra quelle comprese nel piano che prevede l’installazione, entro il 2018, di 350 nuove telecamere per arrivare a un totale di oltre seicento (comprese quelle esistenti) fra centro e periferia. “Questa è una risposta ai comitati di cittadini e ai residenti di San Jacopino – ha commentato il sindaco Dario Nardella, che lo scorso mese ha effettuato un sopralluogo nella piazza insieme all’assessore alla sicurezza Federico Gianassi – che ci hanno sollevato il problema della sicurezza in quest’area”. “Queste telecamere sono un altro punto della riqualificazione di questa zona – ha aggiunto Gianassi – cominciata con la riqualificazione della piazza qualche anno fa. Crediamo molto nel sistema telecamere perché sono un elemento che produce sicurezza urbana, servono sia a prevenire comportamenti illeciti sia nella fase della repressione e dell’individuazione dei responsabili. Servono inoltre a portare un clima di maggiore sicurezza ai cittadini”.

 Obelischi e ringhiere per le aiuole

restyling per santa maria novella S

Gianni Carpini

U

n fiume di fango che invase i luoghi simbolo di Firenze, mise in ginocchio la città e strappò la vita a trentacinque persone. Cinquant’anni dopo, i ricordi di quel drammatico 4 novembre rivivono grazie alle immagini d’epoca. Oltre mille foto, in bianco e nero e a colori, molte inedite, arrivano dal 10 al 22 settembre alla biblioteca Thouar (in piazza Tasso) per la mostra itinerante “L’alluvione di Firenze del 1966”, curata dai giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi e organizzata dall’associazione Firenze Promuove assieme al Comune e ai cinque Consigli di Quartiere. In questa tappa sono esposte oltre cento nuove foto, grazie alla donazione di due privati cittadini. Nel chiostro delle biblioteca prendono posto anche gli scatti immortalati da profes-

Il fiume di fango in città (Foto Antonio Betti - Archivio Firenze Promuove/Franco Mariani)

sionisti dell’obiettivo, come lo storico fotografo di Scandicci, Pulman, che ad aprile – dopo decenni – ha chiuso il suo negozio. La mostra è aperta il lunedì dalle 14 alle 19, dal martedì al venerdì con orario 9-19, sabato 9-13 e 15.30-18.30 e domenica 15-19. Intanto, in vista del cinquantesimo anniversario dell’alluvione, arriva un appello per non dimenticare un pezzo di Firenze, la Scuola Marescialli di piazza Stazione, un tempo chiamata “Scuola Sottufficiali Carabinieri”. Una statua di un allievo sottufficiale in alta uniforme nel casotto delle sentinelle che guarda la piazza: è questa la richiesta lanciata dai settecento militari del 50esimo corso, che nel 1966 erano allievi della scuola e che, proprio in occasione dell’anniversario, torneranno a Firenze. Il 4 novembre del 1966 si trova-

“Una statua in alta uniforme nel casotto delle sentinelle di piazza Stazione” rono a essere, nello stesso tempo, alluvionati e soccorritori. La statua – viene spiegato – servirà a ricordare la funzione della storica sede, che si sta svuotando. Addio “vecchie” stanze: dopo un secolo di onorato servizio per la Scuola Marescialli di piazza Stazione, tutte le attività traslocano nel nuovo complesso di Castello.

ono stati restaurati i due monumentali obelischi di piazza Santa Maria Novella, che si trovano davanti al complesso delle Leopoldine e alla Basilica. E non è stata questa l’unica novità che ha interessato l’area, dove sono state collocate anche nuove ringhiere per le aiuole. Il restauro degli obelischi – fanno sapere da Palazzo Vecchio – è costato quasi 95mila euro ed è iniziato nel dicembre scorso. L’intervento, curato dalla direzione servizi tecnici e servizio belle arti, si inserisce nel progetto Florence I Care che prevede il finanziamento di restauri di beni artistici o di carattere sociale e scolastico attraverso il coinvolgimento di privati o concessione di pubblicità. Trascorsi nove anni dall’ultimo intervento di restauro, i due obelischi presentavano alcune criticità quali fessure, distacchi di materiale, perdite di colore, erosione della superficie. L’intervento ha previsto tra l’altro una pulitura dei vari elementi, la stuccatura delle crettature e la sostituzione del sistema antintrusione volatili che prevede l’installazione di quattro file parallele di dissuasori ad aghi su ciascun lato del basamento e una rete a chiusura della parte cava di ciascuna tartaruga posta tra basamento e obelisco. Per quanto riguarda le ringhiere, i lavori sono invece costati 50mila euro, a carico della direzione ambiente. Si tratta di nuove installazioni in metallo, sistemate accanto alle piante di rose, che sostituiscono le barriere precedenti realizzate con reti e paletti di legno. Lo scopo – sottolinea il Comune – è da un lato quello di valorizzare esteticamente le aiuole verdi, dall’altro di proteggerle in maniera migliore dalle intrusioni di persone o animali.

 Servizi

attivi i nuovi bagni pubblici S

ono attivi dallo scorso mese i nuovi bagni pubblici di piazza Sant’Ambrogio: complessivamente, due sono dedicati alle donne, uno agli uomini e un altro è attrezzato per i disabili. I nuovi servizi igienici sono inseriti nel complesso del mercato e, per la loro realizzazione, sono stati riutilizzati i vecchi locali un tempo destinati a latrine. Ai servizi si accede direttamente da piazza Ghiberti grazie a un accordo con la Soprintendenza competente, che ha permesso di riaprire la porta di accesso sull’esterno. Il vano ingresso – spiegano dal Comune – consente l’accoglienza e il controllo da parte di un gestore sia durante il giorno che la sera e la notte: i bagni sono aperti in via sperimentale fino al 30 settembre con orario 9-2. I lavori, progettati e diretti dalla direzione servizi tecnici del Comune, sono durati circa novanta giorni e sono stati realizzati in concomitanza con quelli per i bagni pubblici di piazza Santo Spirito, inaugurati dal sindaco Dario Nardella e dall’assessore Alessia Bettini il 28 luglio scorso. In precedenza, il 14 luglio era stato installato anche il nuovo servizio igienico autopulente in piazza Indipendenza.


Quartiere 1

Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

#Zoom

Settembre 2016 | 7

 Cascine

 Il festival

quercione, è qui l’estate. e non solo?

Fino a settembre i centri anziani si riuniscono qua. E ora l’idea è replicare l’esperienza tutto l’anno Sonia Muraca

Ormai da tempo, nel periodo estivo, alla Palazzina del Quercione alle Cascine si riuniscono alcuni centri anziani

C’

è chi se lo ricorda come un ricovero per cavalli, al servizio della polizia municipale fiorentina. Per altri, invece, è il luogo in cui, fino alla metà degli anni ’90, era possibile noleggiare una bicicletta e percorrere in lungo e in largo il parco delle Cascine. È la Palazzina del Quercione, di proprietà comunale ma gestita dal Quartiere 1, dove da maggio a settembre si riuniscono alcuni dei suoi centri anziani: il Grillo parlante, il Fuligno e quelli di via dei Malcontenti, via delle Carra e via del Leone. E lo fanno ormai da dieci anni (appena compiuti), coinvolgendo anziani e non solo in una serie di iniziative all’aria aperta, con punte di cinquecento frequentatori alla settimana. Dal torneo di burraco del lunedì ai balli di gruppo del martedì, dalla musica live del giovedì e del weekend agli eventi speciali, per lo più serali, che nella stagione 2016 sono

stati intensificati. Un modo per “dare agli anziani la possibilità di proseguire con le classiche attività del proprio centro e sperimentarne di nuove – spiega il vicepresidente del Quercione e presidente del centro anziani di via dei Malcontenti, Riccardo Gervasoni – ma che, spesso, ri-

chiama anche badanti e over 45, pronti ad assistere a spettacoli di qualità standosene immersi nel verde. Un’esperienza che ci piacerebbe replicare tutto l’anno ed è quello che chiederemo a settembre, in una riunione con il Quartiere”. Rientrano tra gli eventi speciali la sfilata e lo spet-

tacolo dello scorso 11 giugno, il Galà della magia del 1° luglio, il Festival della risata del 26 agosto (condotto da Alessandro Masti, voce nota di Radio Toscana) e la serata a passi di tango argentino del 2 settembre, in compagnia di ballerini professionisti. Una vivacità, quella dell’intercentro,

che non è passata inosservata nemmeno durante i preparativi per gli ultimi Mtv music awards (in diretta televisiva dalle Cascine il 19 giugno), quando le due Iene Stefano Corti e Alessandro Onnis, conduttori dell’edizione 2016, hanno deciso di realizzare un video promo da lanciare a inizio concerto, con tanto di coinvolgimento degli anziani nei loro sketch. L’organizzazione di eventi, però, è solo uno degli aspetti della vita associativa del Quercione, che si basa sul lavoro dei volontari dei centri anziani aderenti (una ventina in tutto, a rotazione). Perché se è il Q1 a occuparsi della manutenzione straordinaria della palazzina, pulizie, rifornimenti per il bar, allestimenti e tutto ciò che riguarda la gestione dell’intercentro è a carico loro.

e il parco diventa un palco: torna l’appuntamento con il cirk fantastik

C

abaret, mimi, spettacoli teatrali e acrobatici. E poi ancora equilibrismo, danza, giocoleria e musica. Il tutto spalmato su undici giorni, a partire dal 15 settembre. È la programmazione dell’undicesima edizione di Cirk Fantastik, il festival internazionale di circo contemporaneo che, come l’anno scorso, ha scelto il parco delle Cascine come palcoscenico per le sue esibizioni. A inaugurare la kermesse sarà quella di un funambolo, a dieci metri di altezza. Il programma completo si può trovare su www.cirkfantastik.com. S.M.


8 | Settembre 2016

#L’inchiesta

 La “mappa”/1

viabilità, cosa è cambiato durante l’estate...

Per spostarsi in auto è consigliabile tenere sotto mano il tabellone delle novità legate ai lavori della tramvia a cura di Sara Camaiora e Gianni Carpini

P

er andare alla stazione “torna” indietro su viale Belfiore. E chi prova a uscire davanti alle scalette rischia di rimanere “fermo un giro”. È il “gioco dell’oca” della viabilità fiorentina: per muovere l’auto da una “casella” all’altra è consigliabile tenere sotto mano il tabellone dei cambiamenti avvenuti durante l’estate e legati ai cantieri della tramvia. In attesa della prova del nove, questo mese, a scuole aperte. Ma andiamo con ordine. Il nodo critico è Porta al Prato, dove le modifiche alla circolazione rischiano di farsi sentire in modo particolare. Via Guido Monaco e via Alamanni sono chiuse, e lo resteranno per sempre. Da entrambe sfreccerà la futura linea due: nella prima rimarrà una corsia solo per i residenti, la seconda sarà tutta dedicata al tram. Chi da viale Redi vuol arrivare alla stazione o viaggiare in direzione Fortezza, non può più andare “a dritto” in via Guido Monaco, ma deve fare un giro a U. Svoltare a destra e imboccare viale Belfiore, spostarsi sulla sinistra (e qui può verificarsi il primo problema, perché si intercetta il serpentone di auto che arriva dalla Fortezza) e poi, all’altezza del semaforo con via delle Porte Nuove, girare a sinistra nella nuova corsia che è stata creata. Poi percorrere il controviale di Fratelli Rosselli e scegliere tra due opzioni: o immettersi sul viale e proseguire verso la Fortezza, oppure – grazie al semaforo – “saltare” la carreggiata che arriva da Porta al Prato (altro crocevia delicato, per la sovrapposizione di più flussi di traffico) e imboccare via Jacopo da Diacceto, che ha cambiato verso, arrivando così a Santa Maria Novella. Chi invece “usa” via Nazionale per raggiungere la stazione, si trova davanti un’altra novità: non si può più attraversare la piazza e uscire da via della Scala. Davanti alle scalette è stata creata una corsia preferenziale: via libera solo ai bus e ai residenti dei settori A e B della ztl. Chi proviene da via Nazionale, dunque, per allontanarsi da Smn deve prendere via Valfonda: spenta la porta telematica, la corsia in uscita è aperta a tutti, mentre quella in entrata rimane riservata ai mezzi pubblici. Spostandosi via via verso Careggi, il sottopasso dello Statuto resta chiuso fino a inizio dicembre: chi arriva da piazza Dalmazia percorre perciò via del Romito. In viale Morgagni è tornata la preferenziale per le ambulanze ed è stata riaperta anche la carreggia-

ta per le auto in direzione dell’ospedale. Ultimo elemento da tenere presente, la ztl notturna: è chiamata “estiva”, ma in realtà dura fino al 2 ottobre, con lo stop alle auto in centro ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 23 alle 3 del mattino.

 L’intervista

“Informatevi e scegliete percorsi alternativi” Parla l’assessore Stefano Giorgetti, numero uno della mobilità in Palazzo Vecchio

C

on i lavori delle linee 2 e 3 della tramvia in corso – la grande sfida che Firenze si trova ad affrontare tra questa seconda parte del 2016 e il 2017 – Stefano Giorgetti, assessore ai lavori pubblici e alla viabilità, fa il punto su quanto i fiorentini troveranno lungo la loro strada. Ci aspettano mesi intensi per i cantieri? Saranno i mesi decisivi, durante i quali i lavori per le linee 2 e 3 della tramvia verranno terminati. Secondo le nostre previsioni, anche in base a tutte le revisioni del cronoprogramma, durante il 2017 i cantieri dovranno essere conclusi. Ciò permetterà le prove tecniche con i convogli del tram, per avere in esercizio le due nuove linee a febbraio 2018. Ad attenderci ci sono quindi nuove modifiche alla viabilità. Uno dei nodi più problematici è quello di Porta al Prato-viale Rosselli con l’intersezione di via da Diacceto. In questa zona, un eccessivo afflusso di auto comporta pesanti ripercussioni sul traffico. Gli altri punti critici sono l’uscita dalla città da piazza della Libertà e via del Romito, che diventa una direttrice in entrata. Anche la stazione di Santa Maria Novella è un punto nevralgico: in questo caso l’invito è di usare il meno possibile la macchina per raggiungere la zona. Quali i consigli? La cosa più importante da dire ai citta-

dini è di informarsi e scegliere viabilità alternative. Un esempio è nella zona della Fortezza: in via Lorenzo il Magnifico spesso sono presenti code, mentre nello stesso momento sul viale Lavagnini verso viale Strozzi le corsie sono libere. Ci saranno anche novità “positive”? Un grande vantaggio, nel quadrante della Fortezza, ci sarà agli inizi di dicembre, quando verrà aperto il sottopasso viario Milton-Strozzi: l’inaugurazione ufficiale è prevista l’8 dicembre. Insieme ci siamo presi l’impegno con la popolazione e con i commercianti di riaprire, sempre entro l’8 dicembre, tutta la direttrice che dalla Fortezza va sopra il ponte dello Statuto, passa in via dello Statuto, nel sottopasso e prosegue verso Careggi.


#L’inchiesta

 La “mappa”/2

 La panoramica

...e cosa cambierà ancora: i cantieri che ci attendono

in centro e fuori, nuovo volto per strade e piazze

I prossimi interventi previsti: sono diversi gli snodi coinvolti

S

e il 2017 sarà l’anno decisivo per la tramvia, certo è che i mesi che ci aspettano saranno densi di cantieri. Cantieri “itineranti”, che si sposteranno di volta in volta in diversi punti degli snodi coinvolti, comportando – a seconda delle situazioni – un impatto più o meno significativo sulla viabilità. Nevralgico sicuramente quello di viale Belfiore, che nell’arco di questi mesi proseguirà nelle sue diverse fasi di lavorazione, avanzando e spostandosi. Fasi che, di tappa in tappa, comporteranno novità nella viabilità circostante, come la chiusura di via Cassia e di una corsia di via Benedetto Marcello, in zona San Jacopino. Viabilità pressoché definitiva, invece, attorno a Porta al Prato (e tale sarà anche a tramvia in funzione), così come in viale Morgagni. Altro punto “caldo” è sicuramente la zona della stazione. Se vanno avanti i cantieri in via Alamanni e via Monaco, all’inizio del 2017 partirà quello su via Valfonda, che rimarrà percorribile su una sola corsia: in discussione ci sono diverse ipotesi per riorganizzare la viabilità di tutta l’area, tra cui – ancora in campo – quella di invertire il senso di marcia di via Nazionale e via Santa Caterina, ipotesi già avanzata anche nei mesi passati. Ben precisa è invece la data per l’inaugurazione del sottopasso Milton-Strozzi: l’8 dicembre, giorno significativo per i commercianti della zona che, appena prima delle feste natalizie, in un periodo decisamente importante per il loro lavoro, potranno così vedere riaperta tutta la direttrice Statuto (sottopasso compreso) in direzione Careggi. Con il taglio del nastro del “nuovo” tunnel arriverà così il primo tassello del grande giardino pensile (dal lago dei Cigni della Fortezza fino al ponte dello Statuto) intitolato a Oriana Fallaci, insieme all’intero piazzale e alla futura fermata del tram. Attesa entro dicembre anche la fine dei lavori per il viadotto tramviario di San Donato, l’opera che consentirà ai binari della linea 2 di superare la rotatoria di via Forlanini e i torrenti Terzolle e Mugnone collegando via di Novoli a via Buonsignori e via Gordigiani. Spostandosi nella zona dell’Isolotto, dopo gli interventi al sottopasso Foggini con la tramvia “spezzata a metà” per tre mesi (nel momento in cui scriviamo la fine dei cantieri è prevista entro il 13 settembre, ndr), toccherà poi all’altro lato della strada: tra la primavera e l’estate 2017 sono previste le opere sul lato della carreggiata auto per riattivare la seconda corsia del sottopasso, chiusa ormai dal 2014.

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iazze e strade che cambiano volto, da qui al prossimo anno. Ecco una panoramica delle principali novità. È prevista per questo mese la chiusura dei lavori in piazza Dalmazia, per trasferire i banchi del mercato davanti al cinema e nella nuova area di fronte al supermercato. Di conseguenza, via di Rifredi sarà liberata dagli ambulanti, nasceranno nuovi parcheggi e la strada cambierà senso, diventando percorribile verso la Fortezza. Cambiando zona, lavori in corso in piazza San Marco, con il rifacimento del lastricato in pietra da parte di Toscana Energia, tra via Cavour e via Ricasoli, e successivamente, da novembre, con il progetto messo in campo direttamente dall’amministrazione, per circa duecentomila euro, che riguarda la pavimentazione nella parte opposta, lato chiesa. Addio buche nel 2017 anche in via della Colonna fino a piazza D’Azeglio, in via Venezia, via Modena e via Micheli e nell’area attorno a piazza Santissima Annunziata, dove verrà realizzato uno studio tecnico per evitare che le vibrazioni degli autobus e dei veicoli possano danneggiare la chiesa. Un’area pedonale stile Santa Croce è poi quella che Palazzo Vecchio ha intenzione di realizzare in piazza del Carmine da gennaio 2017, con un intervento da oltre un milione e centomila euro, una zona rialzata rispetto a quella carrabile, per la parte antistante la chiesa, a cui si aggiungerà una piccola area verde sul lato opposto. Con gli interventi in fase di ultimazione in piazza dei Nerli, tra questo e il prossimo mese, e altri lavori in piazza Verzaia, l’obiettivo è ottenere un sistema di piazze riqualificate per l’Oltrarno fiorentino. Uscendo dal centro, si trova tra gli altri il duplice progetto per via Pistoiese, che comprende da un lato la riqualificazione della strada, dall’altro la risistemazione degli impianti di illuminazione, lavori che in tutto superano il milione di euro e che partiranno dall’inizio del prossimo anno. E a gennaio 2017 è atteso anche il via dei lavori in via Gioberti, che verranno suddivisi in stralci funzionali. L’obiettivo è valorizzare la mobilità pedonale, con l’allargamento dei marciapiedi e la creazione di isole pedonali in corrispondenza degli incroci. Restando ai primi mesi del 2017, è quella la “deadline” prevista per i bypass del Galluzzo e di Cascine del Riccio, entrambi snodi attesi per alleggerire il traffico. Entro fine anno, invece, taglio del nastro per quello di Ugnano-Mantignano.

Settembre 2016 | 9


10 | Settembre 2016

 LA MANIFESTAZIONE

Al Festival delle Generazioni incontri e spettacoli per guardare “oltre le frontiere” D

a giovedì 13 a sabato 15 ottobre filosofi, artisti, economisti, giornalisti, uomini e donne dello sport e dello spettacolo si incontreranno a Firenze in occasione di “Oltre le frontiere: generazioni e culture”, la terza edizione del Festival delle Generazioni, la manifestazione promossa da Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl. Fil rouge di quest’anno, il concetto di frontiere: frontiere geografiche, innanzitutto, ma anche anagrafiche e sociali. “Il futuro è il paese dove passeremo il resto della nostra vita – racconta la direttrice artistica del Festival, Francesca Zaffino –, eppure viviamo in un mondo che fa sempre più fatica a guardare oltre il presente. Una nuova scenografia si apre al nostro quotidiano: le frontiere, che dividono Paesi e popoli, culture, religioni, non sono linee da valicare, ma spazi da abitare, entro i quali spartire pezzi di vita, perché proprio sulle frontiere oggi ‘sosta’ tanta umanità”. Per questa terza edizione sono in programma spettacoli, incontri su salute,

scuola, lavoro, memoria, scienza e ricerca, lezioni magistrali, maratone tra letteratura e musica. Tra gli oltre 150 ospiti, il costituzionalista Michele Ainis, l’architetto Stefano Boeri, l’astrofisica Sandra Savaglio, il matematico Piergiorgio Odifreddi, i vincitori dei Premi Strega, Campiello e Viareggio, i giornalisti Sergio Rizzo, Gabriele Romagnoli, Emilio Carelli, fino al sociologo Zygmunt Bauman. E poi ancora Andrea Lucchetta, Marisa Laurito, Dario Vergassola. Location d’eccezione per il Festival, alcuni dei palazzi più belli della città: da Palazzo Vecchio al Teatro Verdi; dalla Biblioteca delle Oblate all’Accademia La Colombaria; dal Cinema Odeon in piazza Strozzi allo storico Caffè Rivoire, chiamato a ospitare l’Edicola Café mattutina. Tra gli eventi speciali: la Firenze Marathon per le Generazioni, passeggiata ludica motoria per il centro storico; la mostra multimediale “Oltre le generazioni”, allestita nella splendida cornice della Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, un viaggio tra il quo-

tidiano e il futuro nelle visioni di bambini, adulti e bisnonni d’Italia; l’incontro “Cultura digitale oltre le frontiere del sapere” con Massimo Bray, Francesco Profumo e Marco Damilano, a cura e in collaborazione con l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani; “Il generatore di generazioni”, live show condotto da Beppe Severgnini con ospiti, interviste, letture e musica alla ricerca dei tratti comuni delle generazioni Aged, Baby boomers, X, Y e Z; “Le interviste impossibili” di un contemporaneo a Dante, Paolo e Francesca con gli attori Primo Reggiani, David Riondino e Cristiana Dell’Anna. Il Festival delle Generazioni è vicino alle popolazioni colpite dal sisma: durante i tre giorni sarà attiva una raccolta di fondi a loro sostegno Tutti gli appuntamenti del Festival delle Generazioni sono a ingresso gratuito Programma su

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Settembre 2016 www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere In classe

preparate la cartella, si torna a scuola

Tra pochi giorni la prima campanella: dai nidi alle elementari, di nuovo sui banchi ventimila piccoli “scolari” fiorentini 2.500, le presenze da segnare sul registro alle materne. Si parte un po’ prima, invece, negli asili nido, che contano quasi 1.300 nuovi iscritti: il 5 settembre prima volta in classe per bambini già frequentanti e per i gruppi dei “piccoli”, il 7 sarà la volta dei nuovi ammessi e dei gruppi dei “medi” e dei “grandi”. Al via anche l’esperienza pilota dei centri educativi integrati da zero a sei anni, dove bambini di diverse età, anche se divisi in sezioni, condivideranno fianco a fianco alcuni momenti educativi durante l’arco della giornata, dal gioco al pranzo, con un unico progetto pedagogico. Il “Trifoglio” di via Caboto, nel quartiere 5, accoglierà 45 bambini dai 3 ai 36 mesi e 50 bambini da 3 a 6 anni. Mentre la “Girandola”, ospitata all’interno dell’Istituto degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata, partirà con venti bambini per poi ospitarne una sessantina quando sarà a pieno regime. Altra importante novità si

Natalia Binagli

ainetto in spalla, pronti via: finite le “ferie” estive, è tempo di tornare a scuola. Penne, matite e quadernoni alla mano, sono circa ventimila le bambine e i bambini di Firenze che in totale, nei prossimi giorni, prenderanno nuovamente posto sui banchi, se si considerano scuole elementari, le materne e anche i più piccoli degli asili nidi. La prima campanella per la scuola primaria e per le scuole dell’infanzia suonerà la mattina del 15 settembre, la data scelta dalla Regione Toscana per l’inizio dell’attività didattica su tutto il territorio regionale nelle scuole di ogni ordine e grado. Alle elementari, tra scuole pubbliche e scuole paritarie, risponderanno all’appello quasi sedicimila studenti. Circa

Una

al giorno

Bici-mania

Ricetta

stress da rientro? così si mette ko

Il trovaparole

un crucipuzzle nello zainetto ☛ pagina iV

Il Meyer risponde

firenze a prova di piccoli pedali

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ettembre, tempo di cambiamenti. Per i piccolissimi che iniziano la scuola dell’infanzia e per i più grandi che passano dall’asilo alla scuola. Come gestirli? Lo chiediamo alla dottoressa Francesca Maffei, responsabile della Psicologia ospedaliera dell’ospedale pediatrico Meyer. Il rientro post-ferie può essere stressante anche per i piccoli? Il rientro dei bambini all’asilo o a scuola dopo le vacanze è un aspetto che merita attenzione. Ancora di più quando il bambino inizia un’esperienza nuova come la scuola dell’infanzia. In questo caso i tempi dell’inserimento variano, soprattutto in ragione dell’attaccamento sviluppato nei primi anni di vita. È importante che i genitori riescano ad essere rassicuranti con il proprio figlio, per aiutarlo a contenere un’eventuale ansia da separazione.

registra sul fronte delle mense. Da quest’anno il cibo avanzato – pane, frutta ma anche primi e secondi piatti – non sarà più cestinato, ma verrà distribuito alle associazioni di volontariato della città che si prendono cura delle persone più bisognose. Il progetto contro gli sprechi alimentari ideato dal Comune, dal nome “Avanzi-amo”, al momento prevede una collaborazione con la Caritas di Firenze, ma è aperto anche ad altre organizzazioni no profit del territorio. Un sostegno alla scuola arriva poi dai supermercati di Unicoop Firenze grazie all’iniziativa “Cresciamo insieme”. Fino al 2 novembre soci e clienti Coop riceveranno “buoni scuola”, uno ogni 20 euro di spesa, che potranno essere donati alle scuole per ottenere materiali didattici – che siano penne o strumenti hi-tech – oppure opportunità formative come laboratori pratici o itinerari in luoghi di arte e cultura della Toscana.

E se al rientro si aggiunge l’ingresso nel mondo della scuola? In tal caso i bambini sono più grandi e si può spiegare loro cosa cambierà rispetto all’asilo. Occorre parlargli delle novità, senza negare che sarà un passaggio impegnativo e senza tralasciare una visione realistica del contesto scolastico, ma enfatizzando gli aspetti positivi di crescita, come il fatto che impareranno a leggere, conquisteranno autonomia, insomma che stanno diventando grandi. Come introdurre il tema scuola? Descrivendo ai bambini cosa abbiamo fatto e provato quando siamo andati a scuola noi per la prima volta. Sarà un modo per condividere questa tappa di S.W. crescita.

☛ pagina ii

il lecca-lecca al formaggio ☛ pagina iV

l’orto coltivato dai bambini

mamma guarda come mi diverto, in ludoteca Serena Wiedenstritt udoteche a Firenze fa rima con quartieri. E con laboratori. Quelle comunali sono dieci, distribuite in tutta la città e attive anche a settembre con tante iniziative per i giovanissimi fiorentini. Nel Q1 si trovano Marcondirondero, Gianburrasca e i Nidiaci, nel Q2 La tana dell’Orso e nel Q3

Il Castoro, nel Q4, che insieme al centro storico è il più fornito, La Carrozza di Hans, la Mondolfiera e l’Albero di Alice, mentre il Q5 ospita La Prua e Il Castello dei Balocchi. Nelle mattine d’inverno sono popolate dai più piccoli, che ancora non vanno a scuola né all’asilo, nel pomeriggio accol-

 redazione@ilreporter.it  www.ilreporter.it #ilreporterdeipiccoli

☛ pagina iii

Giochi&Co.

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PER I LETTORI IN ERBA

gono anche i più grandicelli. La maggior parte ospita aree dedicate alle diverse fasce di età: si va dai materassini e dall’angolo morbido per gli under 3, alla biblioteca per i bimbi dai 6 anni in su. In tutte è possibile giocare a far da mangiare, a fare la spesa, a travestirsi e a riordinare la casetta. Le più for-

nite hanno anche giochi da tavolo e alcune uno spazio all’aperto. Per accedere è sufficiente fare la tessera di iscrizione. Il programma delle attività è fitto di appuntamenti, tutte le informazioni sono consultabili sul sito del Comune di Firenze nella sezione “educazione”, dove per alcune strutture è possibile anche una visita virtuale, con le foto degli ambienti. Il bello della ludoteca è che, una volta calzati i “mitici” calzini antiscivolo, i bimbi possono giocare insieme ai coetanei con giochi nuovissimi, mai visti prima e vari per colori e fattezze. E a chi, alla fine, non volesse rincasare tanto è il divertimento, la mamma potrà sempre promettere che “ci si torna domani”.


II | Settembre 2016

#Lo speciale

L’approfondimento

la città (sui pedali) per i ciclisti in erba Il tour lungo l’anello delle Cascine o la scampagnata fino ai Renai: cinque percorsi (protetti) dedicati ai mini biker Gianni Carpini

per viaggiare sicuri

ronti, attenti, in sella accanto a mamma e papà! Vi portiamo a spasso sul mezzo più ecologico che ci sia: la bici. A Firenze l’autostrada dei pedali, per così dire, è la rete di piste ciclabili che corre lungo l’Arno. Per non mettere troppo alla prova la resistenza dei baby-centauri è consigliabile frazionare i tragitti. Ne riportiamo alcuni: possono essere collegati tra loro, ridotti, allungati o percorsi al contrario. Basta un po’ di fantasia e tanta voglia di pedalare. ALLE CASCINE 8 KM Partiamo da piazza Vittorio Veneto e attraversiamo il parco fino alla statua dell’Indiano. Saltato il Mugnone sul ponticello rosso ci prepariamo a un passaggio da brivido: la passerella “agganciata” sotto il ponte all’Indiano regala una prospettiva inedita sul fiume e porta la ciclo-comitiva al parco dell’Argingrosso. Qua è possibile sostare o ripartire lungo la pista che si dirige verso la città. Arrivati su lungarno dei Pioppi, per tornare alle Cascine abbiamo due nomia. È una strada bianca, piuttosto opzioni: la passerella dell’Isolotto (bici soleggiata, quindi meglio portare con spinte a mano) o il ponte della tramvia. sé bottiglie d’acqua per tutta la famiglia. Dopo tanto impegno, la ricompensa: il INDIANO-RENAI 8,5 KM parco dei Renai (Signa) con laghi, gioIl viaggio dalla passerella pedonale chi e piscina. dell’Indiano (lato Cascine) ai Renai è solo per veri “duri”. Sconsigliato per i VERSO IL CENTRO 2 KM piccoli principianti, può essere una pia- Un tracciato urbano. Va dalle Cascine cevole scampagnata per i più grandicel- a Ponte Santa Trinita, pedalando sulla li, a patto che abbiano abbastanza auto- riva destra. Saltato il traffico sul sotto-

Una manciata di regole, ma fondamentali per viaggiare in sicurezza. Le spiegano i prof di Vigilandia (vedi articolo sotto). Partiamo dalle dotazioni obbligatorie: la bici deve avere freni funzionanti ma anche campanello, catarifrangenti e luci da usare tra il tramonto e l’alba, bianca davanti, rossa dietro. Il giubbotto rifrangente è obbligatorio di notte fuori dai centri urbani e in galleria, ma è raccomandato anche in città perché i ciclisti, piccoli e grandi, siano ben visibili. Il casco non è imposto dal codice della strada però è fortemente consigliato per tutti. Per i viaggi “formato famiglia”: procedere in fila indiana, il bambino sta davanti, il genitore che lo segue può così controllare e allo stesso tempo il piccolo viene responsabilizzato. Se c’è una pista ciclabile è obbligatorio usarla, mantenendo la destra. Infine un promemoria: niente marciapiedi, sono G.C. per i pedoni.

passo di piazza Vittorio Veneto, l’asfalto rosso si sviluppa sui lungarni Vespucci e Corsini. Attenzione però ai semafori e ai pedoni, parte della pista è mista. Vi consigliamo una sosta golosa a Ponte alla Carraia, dove premiare i ciclisti in erba con un buon gelato. Arrivati all’altezza di Ponte Santa Trinita, il gruppo svolta a sinistra in via Tornabuoni ed entra in centro, allungando la gita a piacimento.

VERSO SUD 3,5 KM Da Ponte alle Grazie, prendiamo la pista ciclabile in riva sinistra che corre su lungarno Serristori, tocca piazza Poggi e, dopo un pit-stop alla spiaggina sull’Arno, prosegue verso lungarno Ferrucci. In piazza Ravenna entriamo nel parco dell’Albereta e poi viaggiando sull’argine raggiungiamo la meta finale, il parco dell’Anconella, dove dissetarsi al fontanello e fare un giro sulla giostra.

La curiosità

tutti a lezione dal professor vigile esso e cimosa? No, fischietto e paletta. In cattedra sale il “professor vigile” per insegnare le regole della sicurezza stradale a piccoli pedoni e ciclisti in erba. Come comportarsi in bici, dove guardare prima di attraversare la strada, cosa fare per essere dei passeggeri modello: tanti gli argomenti d’esame. Da trentacinque anni la polizia municipale di Firenze ha un “nucleo speciale”, Vigilandia, preparato per una missione: entrare nelle scuole. “Qua iniziamo a far crescere adulti consapevoli”, spiega Carlo Rinaldi, uno dei due “agenti scelti” della sezione Vigilandia. Alla coppia

FINO ALLE “CASCATE” 6 KM Il “via” è alla Torre della Zecca Vecchia o al Ponte da Verrazzano, dove questo circuito si connette al precedente. Pedalando su lungarno Colombo verso est, imbocchiamo in seguito la pista che passa sull’argine. Lasciato alle spalle l’Obihall, dopo circa cinque chilometri approdiamo al Girone, la tappa finale, davanti a una suggestiva pescaia.

imparare le regole grazie a un obiettivo: raccogliere le dieci lettere, presenti sul tracciato, che compongono la parola “Vigilandia”. Ognuna vale dieci punti. Attenzione però alle multe: ogni infrazione “costa” 15 punti. Un esempio: per i bimbi di quinta non segnalare con il braccio la svolta comporta una penalità. “Più che un gioco è una vera e propria attività di educazione – fa notare l’agente Rinaldi – sulla strada non si scherza”. Questo autunno i vigili entreranno anche in alcune scuole dell’infanzia fiorentine, per insegnare ai bambini di 5 anni come essere buoni passeggeri e pedoni attenti. Per finire, non resta che indicare la regola principe per chi cammina lungo le strade. “Quando si attraversa – precisa Carlo Rinaldi – è bene guardare prima a sinistra e poi a destra, differentemente da come spesso viene insegnato”.

di vigili-professori si affiancano altri 55 colleghi, in servizio nei reparti convenzionali e formati per fare lezione. Tra il 2015 e il 2016 sono stati coinvolti circa cinquemila bambini e anche durante quest’anno scolastico il team entrerà nelle terze, quarte e quinte delle scuole primarie di Firenze. Prima la teoria, poi la pratica: due ore in classe per capire le basi e poi una mattinata di attività nel campo-scuola allestito a San Salvi. Si G.C. tratta di una cittadella della sicurezza stradale dove i piccoli inforcano la bici e si muovono lungo un percorso protet-  to che riproduce una strada, con cartelli Per info e semafori a dimensione naturale per pm.vigilandia@comune.fi.it


#Accade in città

Settembre 2016 | III

Green city

le piccole mani che incontrano la terra

Dagli orti urbani alle coltivazioni in terrazza, dove imparare a conoscere la natura (e far crescere fagiolini e pomodori) Serena Wiedenstritt

a quando a mamma e papà è venuta la mania di coltivare pomodori e melanzane in terrazza, anche ai piccoli è stato permesso di iniziare a giocare con la terra. Come cambiano i tempi, se fino a qualche anno fa bisognava stare attenti a non sporcarsi e ora i pantaloni con le ginocchia color erba e le mani marroncine sono permessi a grandi e piccini. Così, accanto alla moda dell’orto in terrazza e al ritorno dei giovani alla terra di cui tanto si parla, a Firenze si sono sviluppate numerose esperienze e realtà che insegnano ai giovanissimi a essere agricoltori in miniatura e, cosa più importante di tutte, a scoprire come nasce un fagiolino e che differenza c’è fra coltivazione intensiva e naturale. Insomma, se qualche decennio fa il massimo era il fagiolo coltivato nel batuffolo di cotone, anche su questo fronte, oggi, possiamo dire di essere più emancipati. Le proposte arrivano da più direzioni: a metà luglio la Regione Toscana ha presentato un piano che prevede un investimento di tre milioni di euro per favorire la diffusione di orti urbani che permetteranno di riqualificare spazi, spesso centrali, di paesi e città offrendo a persone di tutte le età, soprattutto ai giovani, la possibilità di sperimentare concretamente l’amore per la terra. Obiettivo: creare centomila orti urbani. Fra le iniziative già in essere a Firenze c’è invece quella (centralissima) degli Orti dipinti, orto didattico che prende il suo nome dal fatto di trovarsi in Borgo Pinti 76, dove la collettività porta avanti la coltivazione di ortaggi, piante e alberi. Partendo dal presupposto che “la terra

è di nessuno, ma il lavoro per coltivarla è di tutti, così come il suo raccolto”, un’ex pista di atletica è diventata il luogo per l’applicazione del giardinaggio urbano ecologico. Nel community garden i volontari organizzano diverse attività fra cui laboratori per i bambini e visite guidate alle scuole, previa discussione e programmazione. Allontanandosi dal centro ci si può dirigere verso l’Isolotto e fermarsi alla BiblioteCaNova. Visto che i libri sono necessari per nutrire lo spirito, ma che poi bisogna pensare anche al corpo, la terrazza al secondo piano è stata trasformata nel BibliOrto, orto bio coltivato dai volontari che,

insieme ai bambini e alle scuole del quartiere, si dedicano a far nascere cavoli, insalata, melanzane e molte altre verdure ad “alta quota”. Orientandosi verso Novoli, invece, ci accoglie Orsù. Ancora una volta bisogna salire in terrazza per raggiungere questo “luogo polifunzionale di didattica e socialità”. Siamo al centro commerciale di via Carlo del Prete e i bambini sono protagonisti dei diversi appuntamenti ospitati nello spazio ideato da Unicoop Firenze in collaborazione con l’architetto Dario Boldrini e realizzati con la cooperativa Meta, per far sperimentare ai più piccoli la coltivazione dell’orto.

giardini per farfalle e serre “riciclate” Un orto a misura di bambino, un’esperienza che arricchisce e forma i giovanissimi nel loro rapporto con la terra, ma soprattutto con il cibo. Imparare che sostenibilità vuol dire cibo bio, rispetto della natura e dei suoi ritmi, risparmio delle risorse e stagionalità è fondamentale per i cittadini di domani. Si può fare sul campo, come accade al Giardino SottoVico a Vico Val d’Elsa, al Vivaio del Malcantone a Coverciano o al Palm-Orto a cinque minuti da Porta Romana, piuttosto che alle Serre Torrigiani, ma anche sui libri. Lo dimostra il volume di Serena Bonura, L’Orto dei Bimbi, guida pratica per adulti e piccini per imparare, giocare e crescere coltivando ortaggi ed erbe aromatiche. Seguendo le istruzioni del libro, bambini e bambine possono partire con la progettazione di un orto su misura. Fra le diverse proposte dell’autrice si va dalla realizzazione di una spirale delle erbe aromatiche a un giardino per le farfalle, passando per la serra “riciclata” fatta interamente con S.W. bottiglie di plastica.

Per la tua pubblicità su il Reporter chiama il numero 055 6585939 oppure invia una mail a info@edizionibunker.it


#Il Reporter dei piccoli

IV | Settembre 2016

Il Crucipuzzle al ritorno sui banchi

di Enrica Della Martira

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LECCA LECCA DI PARMIGIANO I lecca lecca di parmigiano sono uno snack sfizioso, sano e velocissimo da preparare, insomma perfetto per i bimbi. In cinque minuti avrete distratto i piccoli affamati facendoli divertire un mondo. Soprattutto quando tirerete fuori la teglia dal forno, tra gridolini di gioia e occhi curiosi. Ingredienti per 10 lecca lecca • 40 gr di parmigiano grattugiato • 10 stuzzicadenti • ½ cucchiaino di semi di sesamo neri • ½ cucchiaino di semi di lino Mescolate in una ciotola il parmigiano con i semi. Foderate una placca con della carta forno e distribuite all’interno di un coppapasta uno strato di grana di circa 4/5 mm di spessore, ripetete per gli altri 9, sistemate al centro di ognuno uno stuzzicadenti per ottenere il lecca lecca. Infornate a 180 C° in forno ventilato per circa 5 minuti o comunque finché non vedete che il formaggio inizia a scurirsi. Prelevate la placca dal forno e fate raffreddare completamente i lecca lecca prima di toglierli dalla carta. Riempite 2 bicchierini con del sale grosso e infilateci i lecca lecca. Li potete preparare con anticipo. Buon appetito!

©IltuoCruciverba.com

L’obiettivo è scovare le parole elencate qui sotto! Una volta trovate, cerchiale o evidenziale e scopri la frase misteriosa che si nasconde unendo le lettere rimanenti. LEZIONE MAESTRA MATEMATICA MATITE MERENDA PRANZO

DIZIONARIO GITA GOMMA INTERVALLO ITALIANO LABORATORIO

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COLORA CON NOI

le soluzioni del numero di luglio

Il cruciverbone sotto l’ombrellone 1

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RIGHELLO RISATE SCUOLA TEMPERINO ZAINO

Puoi aiutare il gattino a trovare la sua ombra?


#Mobilità

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 Al volante

nella firenze che va a trenta all’ora

Sono 135 i km di strade in cui vige questo limite, disseminate qua e là. Alcuni tratti “rallentati” in seguito alle segnalazioni Serena Wiedenstritt

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n Europa la tendenza c’è già da decenni. Si tratta delle zone a 30 km/h, pensate per aumentare la sicurezza di chi si sposta e rendere le città più vivibili. Da sempre baluardo delle associazioni di ciclisti, che ne evidenziano i vantaggi, a partire dall’incolumità di automobilisti e (soprattutto) pedoni, ma anche per l’ambiente (proprio la riduzione dei limiti di velocità era stato uno dei rimedi antismog proposti lo scorso inverno). Per quanto riguarda la sicurezza, l’evidenza scientifica sottolinea che, mentre l’urto con un’auto che viaggia sotto i trenta chilometri orari equivale a una caduta dal primo piano, il che significa molte più probabilità di sopravvivere, l’urto a cinquanta all’ora corrisponde a una caduta dal terzo piano, con le conseguenze che questo comporta. In totale, a Firenze – spiega il Comune – rientrano in “zona 30” 135 chilometri di strade. Si tratta di aree disseminate in varie par-

ti della città, a partire dall’area Unesco del centro storico, in cui fin dal 1992 l’amministrazione ha ritenuto opportuno abbassare il limite di velocità. Altra zona dove anche chi viaggia

sotto i canonici 50 km/h è già fuori legge è il parco delle Cascine: in quanto parco urbano monumentale, chi lo percorre deve stare sotto i quaranta. E il limite è ridotto anche nell’area

ex Fiat di Novoli, attualmente oggetto di interventi di riqualificazione urbana. Spostandosi ancor più verso la periferia, nel centro storico di BrozziQuaracchi il limite di trenta

 Il libro

scarpe e biglietto, si parte A piedi alla scoperta della città, tra una fermata e l’altra del tram

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iovane, ma già praticato da tantissimi appassionati, il trekking urbano è quell’attività che coniuga sport, arte, gusto e voglia di scoprire gli angoli più nascosti e curiosi delle città, attraverso itinerari caratterizzati da dislivelli e scalinate. Oltre a far bene al fisico e alla mente di chi lo pratica, il trekking urbano è salutare anche per le città, perché permette di decongestionare le zone attraversate dai flussi turistici tradizionali. E, oltre a essere adatto a chi viene da fuori, è una risorsa anche per chi vuol riscoprire la propria città. A questo proposito, proprio ora che a Firenze il termine tramvia viene spesso considerato sinonimo di cantieri, strade

chiuse e viali ingolfati, può valere la pena riprendere in mano il libro “Ventisei passeggiate con la tramvia. Trekking urbano a Firenze e Scandicci” di Stefano Bugetti. Dopo aver vissuto, lavorato come medico di famiglia, camminato e pedalato nel quartiere 4 di Firenze, nel 2012 Bugetti decide di infilarsi le scarpe da trekking, dotarsi di un biglietto (anzi tanti biglietti) della tramvia e partire, gambe in spalla, alla scoperta della città. Tutti i percorsi del libro iniziano e finiscono in corrispondenza di una fermata della linea 1 della tramvia, da Santa Maria Novella a Villa Costanza a Scandicci. Per ognuna delle possibili camminate, la guida riporta lunghez-

za, dislivello complessivo, tempo di percorrenza e consumo energetico, oltre alle informazioni sui luoghi che si possono ammirare lungo l’itinerario. Si può camminare da un’ora e mezzo a quattro ore, sempre da una fermata all’altra. Fra i percorsi più semplici c’è quello che parte dalla Leopolda per arrivare alle Cascine, dedicato a chi vuol riscoprire l’antico porto di Firenze, mentre volendo restare in zona Scandicci ci si può dedicare al Castello dell’Acciaiolo: otto chilometri da percorrere in circa due ore, partendo da Nenni-Torregalli per risalire a bordo a Resistenza. Più impegnativi i percorsi Su e giù per le colline, da Arcipressi a Paolo Uccello, Lungo

l’Arno fino ai Renai, da Cascine a Federiga, Dalla Greve a Casignano, da Aldo Moro a Villa Costanza. Il percorso preferito dall’autore è però quello che fa base alle Cascine ed è intitolato Florentia e i suoi giardini pensili, con tappe da Villa Bardini ai giardini delle Rose e dell’Iris. “Permette di apprezzare angoli inediti della città e di ripercorrerne la storia”, spiega Bugetti. S.W.

chilometri orari vige dal 2007. E la riduzione obbligatoria della velocità è stata confermata nel 2013, dopo gli interventi di riqualificazione. Ci sono poi altri casi di limiti temporaneamente

ridotti a causa di cantieri stradali o per la realizzazione delle nuove linee della tramvia. E ancora, in città si possono trovare vari tratti di strada dove il limite è stato fissato a 30 km/h a seguito delle segnalazioni dei residenti. “A Firenze possiamo dire che, a parte alcune aree ben definite, le zone 30 km/h sono a macchia di leopardo – fanno sapere dal Comando della Polizia Municipale – ad esempio si tratta di alcune centinaia di metri di una strada in cui vige il limite canonico dei 50 km/h, che per ragioni di particolare pericolosità sono state portate a trenta, come in via San Domenico. La situazione – spiegano ancora – è diversa da altre città d’Europa, dove le zone a 30 km/h sono studiate a priori e riconoscibili, e al limite di velocità ridotto si accompagnano altri accorgimenti come dossi, segnaletica, riduzione dello spazio per le auto in sosta e così via. A maggior ragione, ai cittadini si consiglia di porre attenzione ai cartelli, perché la sanzione per aver superato di dieci chilometri orari il limite dei trenta può costare 169 euro con decurtazione dei punti sulla patente”.


12 | Settembre 2016

#Focus

 Il progetto

uno sportello sul web per i “genitori in corso” Una piattaforma on line dove padri e madri degli adolescenti possono porre domande e ricevere risposte da esperti quelle esistenti, passando da un primo contatto su questa piattaforma a una presa in carico ove ce ne sia la necessità”. “Genitori in corso” mette a disposizione un network di esperti che offre pareri e consulenze a tutto tondo, “una rete virtuale che al contempo è reale: abbiamo portato sul web un servizio che esiste, è a disposizione, ma a cui in molti casi ci sono reticenze nell’approccio – sottolinea l’assessore – la piattaforma può per certi versi facilitare questo approccio e quindi la successiva azione diretta, che purtroppo non è mai immediata, soprattutto quando si parla di tossicodipendenze, ma richiede tempo e diversi passaggi che, auspichiamo, in questo modo possano diventare più semplici e rapidi”.

Sara Camaiora

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ullismo, vecchie e nuove dipendenze, disturbi alimentari, solitudine, stress. Possono essere tante le cause di disagio per gli adolescenti, e per i genitori è spesso difficile individuare il problema, riuscire ad affrontarlo insieme a loro e risolverlo. Ha preso vita così il progetto “Genitori in Corso”, piattaforma internet ideata e promossa dall’assessorato alla salute del Comune di Firenze, dove poter porre domande in maniera anonima a esperti come medici, psicologi, assistenti sociali ed educatori, ricevere risposte in tempo reale, iniziare o approfondire una discussione. Una sorta di “sportello web” per genitori che hanno difficoltà a rivolgersi a un servizio dedicato, per parlare di consumo di sostanze,

sessualità, relazioni affettive, scuola, tempo libero, rapporto con i nuovi media (internet, social, smartphone). Un figlio neopatentato a cui la patente è stata ritirata per l’alcol test, i segnali di una dipendenza da sostanze stupefacenti, la testimonianza di un ragazzo vittima di bullismo: sono solo alcune delle questioni che vengono poste e delle storie che si possono trovare sulla piattaforma web. Tutto è partito da Youngle - social net skills, una sorta di forum su Facebook, sul tema delle droghe, rivolto ad adolescenti e gestito da adolescenti con il supporto di psicologi ed esperti di comunicazione, a cui l’amministrazione comunale ha deciso di aderire un anno fa, come racconta l’assessore Sara Funaro. “A partire da questa esperienza – spiega – ci siamo

posti una domanda: come riuscire a intercettare adolescenti che non si interfacciavano con noi su quella piattaforma perché non ancora consapevoli di

vivere un problema o restii a comunicarlo? Per questo abbiamo pensato a un progetto similare rivolto a quei genitori alle prese con difficoltà di vario tipo ma ti-

morosi di rivolgersi direttamente ai servizi – continua Funaro – l’obiettivo quindi è sia quello di prevenire situazioni problematiche, sia tamponare e agire su

 Web

genitorincorso.comune.fi.it Facebook firenzegenitorincorso

 Lo spazio

a careggi, nella culla che “adotta” i neonati

La prima è stata Daniela, poi è toccato a Francesco: sono i bambini lasciati nella struttura arrivata a Firenze nel 2012 Serena Wiedenstritt

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a prima “ospite” è stata Daniela, una bimba nata prematura lasciata là a Capodanno 2015, che ha fatto squillare i telefoni del reparto il primo giorno dell’anno e che è stata avviata a un percorso di adozione dopo un periodo sotto osservazione in ospedale. Il secondo episodio si è verificato lo scorso febbraio, quando i medici vi hanno trovato un neonato di due mesi. Pesava già cinque chili, lo hanno chiamato Francesco e anche per lui è iniziata la ricerca di una nuova famiglia. È questo, al momento, il “bilancio” della culla termica di Careggi, un posto caldo per i neonati che, per qualche motivo, devono iniziare una nuova vita, a causa di una situazione che impedisce alle loro madri di tenerli con loro. A Firenze è arrivata nel 2012 grazie al progetto Ninna Ho, voluto dalla Fondazione Francesca Rava e da Kpmg Italia che, con il patro-

cinio del Ministero della Salute e della Società Italiana di Neonatologia, promuovono la diffusione di questi dispositivi che mettono in sicurezza i più piccoli e deboli e proteggono l’anonimato di chi li lascia. Il funzionamento di questa culla speciale, che a Careggi ha visto anche il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è semplice ma al tempo stesso studiato nei minimi particolari: si tratta di una struttura concepita appositamente per permettere di lasciare, totalmente protetti, i neonati da parte di mamme in difficoltà, garantendo la sicurezza del bambino e la privacy di chi lo deposita. Premendo un pulsante, il casottino si apre e il piccolo può essere messo nella culla. L’arrivo del bambino fa immediatamente scattare un allarme nel reparto di neonatologia di Careggi, da cui parte una équipe specializzata che prende in carico il neonato e lo porta in ospedale. Ma la culla

La culla termica di Careggi arrivata a Firenze nel 2012 grazie al progetto Ninna Ho

termica – spiegano da Careggi – è “l’extrema ratio”, considerato che da anni, in Toscana, è attivo il progetto “Mamma Segreta”, che nasce per prevenire l’abbandono alla nascita e sostenere le gestanti e le madri in gravi difficoltà, garantendo tutto il sostegno possibile da parte dei servizi territoriali e ospedalieri presenti nella regione. Sperimentato dal 1999 ed entrato a regime nel settembre 2005, permette a tutte le donne di partorire in anonimato e non riconoscere il bambino, che verrà quindi dato in adozione. Secondo le ultime ricerche sui bambini non riconosciuti alla nascita in Italia, i numeri parlano di un fenomeno che riguarda nel 62,5% dei casi donne straniere e nel 37,5% donne di cittadinanza italiana. Nella maggior parte dei casi, l’età si attesta fra i 18 e i 30 anni, quasi la metà è nubile e il 43% disoccupata. Le motivazioni sono per lo più riconducibili a un disagio psichico e sociale (37,5%), seguito dalla paura di perdere il lavoro o, più in generale, da problemi economici (19,6%).



14 | Settembre 2016

#Un mese in una pagina

 La Fondazione

 L’iniziativa

la “cura” dei tesori di santa maria nuova

al parterre il “Merc’Ant d’Autunno”

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i rinnova l’appuntamento con il Merc’Ant d’Autunno. Per il tredicesimo anno consecutivo, la fondazione Ant onlus organizza, nella Sala dei Marmi del Parterre, il Mercatino della Solidarietà d’Autunno, che si terrà il 30 settembre e il 1° e 2 ottobre con orario venerdì 15-19, sabato e domenica 10-13 e 15-19. Come ogni anno, il mercatino si avvarrà della collaborazione del Q2 e della sezione soci Coop Firenze Nord-Est. Ma è richiesto un aiuto anche a tutti i cittadini: chi è interessato a donare merce in buone condizioni (come oggettistica, bigiotteria, pelletteria, ceramica), o a offrirsi come volontario, può contattare la delegazione di Firenze o portare la merce in via delle Panche 40b, dal lunedì al venerdì in orario 9-17. Il ricavato dell’iniziativa andrà a sostenere il servizio di assistenza domiciliare oncologica che Ant offre gratuitamente ai sofferenti di tumore e alle loro famiglie, oltre ai progetti di prevenzione della fondazione. Per informazioni si può contattare il numero 055.5000210.

 La manifestazione

lavoro, all’obihall c’è “Jobbando” C

urriculum alla mano per chi cerca lavoro: il 21 e 22 settembre (orario 9-18) all’Obihall è in programma “Jobbando 2016”, la manifestazione che incrocia domanda e offerta di impiego. Un’occasione per chi cerca una prima esperienza nel mondo del lavoro e vuol orientarsi tra nuove e vecchie professioni, ma anche per chi – avendo magari perso la propria attività – cerca una seconda opportunità di occupazione. La partecipazione alla manifestazione è gratuita, anche se è necessario registrarsi sulla piattaforma digitale dell’evento (www.jobbando.org). I candidati potranno incontrare i rappresentanti delle aziende, e accanto a queste saranno presenti agenzie per il lavoro, scuole di alta formazione, un punto di orientamento universitario e numerose realtà no profit. “Jobbando, lavoro in corso” è un evento organizzato da Qu.In ed è patrocinato da Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Dsu Toscana e Città Metropolitana di Firenze.

 La kermesse Valentina Veneziano

L’ospedale di Santa Maria Nuova

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ituato in pieno centro storico, a due passi dal Duomo, l’ospedale di Santa Maria Nuova è conosciuto da tutti. Alle sue spalle ha 728 anni di vita e neppure una pausa nemmeno durante l’alluvione del 1966, di cui a novembre ricorrono i cinquant’anni. Nel tempo è diventato un punto di riferimento per fiorentini e turisti. Era il 23 giugno del 1288 quando Folco Portinari, il padre della Beatrice di Dante, donò il terreno sul quale sorge oggi l’ospedale. Nel corso dei secoli non solo ha ospitato personaggi importantissimi (come Leonardo da Vinci o Bernardo Buontalenti), ma si è arricchito anche di donazioni di opere d’arte raggiungendo oltre settecento esemplari tra dipinti, affreschi, sculture e arredi di grande valore. Per tutelare, valorizzare e promuovere tutti questi beni di interesse storico-artistico è nata, per volontà dell’azienda sanitaria di Firenze, la Fondazione Santa Maria Nuova Onlus (piazza Santa Maria Nuova 1 – dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30). Il suo obiettivo è supportare le attività dell’azienda, sostenere progetti di sperimentazione e organizzazione tecnica e tecnologica e gestire tutte quelle azioni legate al percorso museale dell’area monumentale dell’ospedale. La Fondazione organizza eventi come i concerti in collaborazione con il conservatorio Luigi Cherubini e visite guidate a cui tutti possono partecipare. Le iniziative che organizza servono per sostenere gli interventi a favore del patrimonio storico e artistico dell’ospedale, e sono quindi atte a promuovere raccolte fondi. Ciò che la Fondazione riesce a raccogliere viene devoluto per garantire la sopravvivenza e la tutela di questi tesori. Ma non solo. Attraverso le donazioni, vengono finanziati progetti di sperimentazione dell’azienda sanitaria di Firenze. Per scegliere a quale progetto contribuire, basta visitare il sito internet della Fondazione. Le visite al museo sono organizzate con l’ausilio di guide professioniste storiche dell’arte (su prenotazione e per gruppi non superiori alle venti persone). Con una donazione sarà possibile immergersi in un itinerario che attraversa sette secoli, dal Chiostro delle Ossa alle Stanze degli Avi, dalla Chiesa di Sant’Egidio fino alla ritrovata cappella di Bernardo Buontalenti. Un percorso che mostra, ancora una volta, quanto Firenze sia colma di tesori. Da salvaguardare.

Web: fondazionesantamarianuova.it

l’arno fa festa, per due giorni U

na festa lunga due giorni in riva d’Arno, per riscoprire il fiume simbolo di un buon pezzo di Toscana grazie a iniziative aperte a tutti, gite in battello, laboratori e una camminata collettiva lungo l’asse verde. Unicoop Firenze, all’interno del suo progetto “Arno 2016”, il 17 e 18 settembre organizza una grande kermesse nel parco delle Cascine. A inaugurare questo festival fluviale una camminata, promossa insieme a Uisp, per “abbracciare” il tratto d’Arno che va dal centro alle Cascine. La passeggiata, che richiamerà partecipanti da tutta la Toscana, partirà alle 9.30 di sabato 17 settembre da piazza della Signoria. La quota di iscrizione è di tre euro, che andranno al laboratorio del restauro del libro della biblioteca nazionale di Firenze, mentre ai partecipanti sarà offerta una merenda bio. Poi prenderanno il via gli eventi che andranno avanti fino a domenica 18 con regate sull’Arno, concerti, parate circensi, iniziative per famiglie e mostre. A fare la parte del leone le fotografie del fiume, le storie legate al corso d’acqua e i cantastorie dell’Arno: una grande narrazione popolare che è stata creata durante i laboratori del progetto “Arno 2016”. Duemila fra volontari, esperti, appassionati e soci attivi sono stati coinvolti in incontri e conferenze. La festa è una tappa del progetto “Arno 2016”, promosso da Unicoop Firenze in occasione dei cinquant’anni dall’alluvione del 1966, che in questo mese vedrà eventi anche a Pisa (dal 9 al 20) e Arezzo (dal 2 al 25). Informazioni su www.arno2016.it.

 L’emittente

tele iride amplia il bacino d’utenza T

utta la Toscana e l’Umbria. Si amplia il bacino di utenza di Tele Iride, la storica emittente con sede a Barberino del Mugello: oltre all’intero territorio regionale, il segnale coprirà ora anche l’Umbria. Un’espansione che in queste settimane potrebbe comportare alcuni problemi di ricezione che possono essere risolti risintonizzando la lista dei canali. Tele Iride rimane sul canale 96 del digitale terrestre.


#Lettere&Rubriche

Lettere

Editoriale

Pungiglione

dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it I GIARDINI E L’APERTURA NOTTURNA

essere presa in esame, per dar vita a nuovi luoghi di ritrovo e aumentare sicurezza e vivibilità di alcuni spazi. MaBuongiorno, gari già in vista della prossima estate. vorrei sottoporre alla Vostra attenzione Matteo Francini la tematica delle aree verdi di Firenze e m.francini@ilreporter.it una mia idea. Per fortuna nella nostra città ci sono tanti giardini e giardinetti I MERCATINI dove potere andare a sedersi su una E LE PIAZZE panchina e a prendere un po’ di fre- Cara redazione del Reporter, sco, come ho fatto spesso e volentieri tra le tante notizie puntuali sul mio anche in compagnia di amici in questa quartiere che leggo sempre sul vostro ultima estate. Proprio chiacchierando giornale, ha catturato la mia attenziocon i miei amici abbiamo ragionato sul ne quella di qualche tempo fa in cui fatto che mentre di giorno tutti i giardi- si parlava dei mercatini dei cittadini, ni sono per forza di cose aperti, la sera quelli per intendersi dove siamo noi invece no. Invece sarebbe bello anche cittadini a poter mettere in vendita dopo cena che ci fossero giardinetti in queste occasioni le nostre cose aperti dove andare a frescheggiare in piazza. Una bella iniziativa, che ho nelle serate più calde, e dirò di più, che molto apprezzato e dove sono anche bisognerebbe pensare anche a mette- andato a curiosare. C’era tanta gente re dei piccoli bar con tavolini aperti an- e tutti sembravano contenti, è stata che la sera. Potrebbero essere proprio una bella giornata. Ho letto anche i gestori di questi bar a occuparsi della che questi mercatini dei cittadini verchiusura dei cancelli dei giardini a una ranno rifatti e sicuramente se potrò certa ora e a controllare che nessuno ci tornerò anche io. Ma io mi chiedo: approfittando del buio utilizzi i giardini perché allora non organizzare anche per usi “impropri”. Questa mia propo- altre iniziative nelle piazze? Non per sta dovrebbe riguardare quei giardini forza sempre mercatini, si potrebbe non troppo attaccati alle case, per non pensare a fare nelle piazze più cose creare problemi per quegli abitanti che diverse che coinvolgano noi abitanti. È la notte vogliono godere del silenzio bello vedere le piazze piene di gente per un meritato riposo. Una parte dei in festa, si parla tanto che le persone soldi ricavati dai bar potrebbero esse- non si ritrovano più nelle piazze, ma re usati per prendersi cura dei giardini quando vengono organizzate cose di stessi, risolvendo così anche questo questo genere le piazze si riempiono e problema e non dovendo prendere diventano più belle! Spero che la mia risorse da altri parti che possono in idea possa essere presa in consideraquesto modo essere liberate per altre zione e che possano nascere nuove necessità. E in questo modo anche gli idee per riportare i cittadini in piazza, abitanti avrebbero dei posti in più dove si potrebbe chiedere ai cittadini di indiandare la sera, godendosi anche dopo care altri modi in cui vorrebbero vivere cena i bei giardini che Firenze ha. Che le piazze, ai fiorentini le idee non manGiacomo ne dite della mia proposta? Alessio cano mai!

IL REPORTER RISPONDE

Caro signor Alessio, sono molti i cittadini che, come lei e i suoi amici, nella bella stagione desiderano trascorrere qualche ora all’aria aperta, all’insegna del relax e del fresco, anche dopo il calar del sole. E i giardini del proprio quartiere sarebbero per molti la meta ideale. In città non mancano gli esempi di aree verdi che, in estate, estendono il loro orario di apertura, né le iniziative che vedono protagonisti gli stessi parchi. Un esempio può essere quello dei giardini di Campo di Marte, dove anche quest’anno è stata replicata l’esperienza di uno spazio estivo che, fin dal momento della sua nascita, ha riscosso il gradimento di molti abitanti. Senza dimenticare che – come suggerito anche da lei – la presenza di un “presidio”, come può essere appunto un bar, può fungere anche da ulteriore elemento di controllo delle aree verdi, specie nelle ore notturne. Certo, deve essere valutata anche l’ubicazione dei giardini, per non creare luoghi di ritrovo che possano provocare disagi ai residenti, ma la nascita di “presidi” serali anche in altri parchi cittadini – con le giuste modalità – può certamente

IL SEMAFORO DEL PONTE DA VERRAZZANO

Spettabile redazione, ho letto Il Reporter del quartiere 3 di luglio e ho visto la lettera scritta da una lettrice sulle code sul ponte da Verrazzano. Come sono d’accordo! Anche io mi trovo sempre di fronte a questo problema, le lunghe file di macchine per attraversare il ponte. So che non è l’unico punto di Firenze dove ci sono le code (magari!!!!) però visto che è un problema che riguarda molte persone come ha spiegato bene anche l’altra lettrice qualcosa bisognerebbe cercare di fare per risolverlo. Secondo me quello che c’è da fare è sistemare meglio i tempi del semaforo dal ponte per andare in via De Sanctis, il verde dura troppo poco, quando la fila di macchine comincia dall’altro lato del ponte (o anche prima!!) ci vogliono tanti verdi per poter finalmente arrivare al semaforo. Il tempo del verde dovrebbe essere più lungo, perché ora riescono a passare troppe poche macchine alla volta. Io penso che il problema sia quello e che così si potrebbe risolvere, o almeno proviamoci e vediamo come va!! Grazie per l’attenzione, lettera firmata

Un mese che fa guardare indietro e avanti, che segna un prima e un dopo. E a Firenze, quest’anno, questo è tanto più vero se si considerano i cantieri. Sono tanti quelli che hanno interessato le strade cittadine – fra cui anche alcune delle più “strategiche” – nel corso della bella stagione, legati al progetto delle nuove linee della tramvia. Tanti cambiamenti che ora, con la conclusione dell’estate alle porte, Il Reporter ha “riassunto” su questo numero, per fornire una sorta di mappa a chi – tornato in città dopo la pausa estiva – si fosse trovato spiazzato davanti alle (tante) novità per la viabilità entrate nel frattempo in vigore. In modo da non farsi trovare impreparati nel mese della riapertura delle scuole e del ritorno dei consueti flussi di automobili lungo le strade, dopo il calo di agosto. Ma se questo è il “prima”, c’è anche il “dopo”. Perché lavori e cantieri non si fermano qua, anzi. Anche i mesi che ci aspettano si prospettano densi di interventi, con quelli della tramvia sempre in primo piano. Il calendario corre e il limite indicato per la conclusione delle nuove linee (ovvero il 14 febbraio 2018) si avvicina. Così, questa seconda parte del 2016 e il 2017 in arrivo si delineano come decisivi su questo fronte, con i cantieri che comporteranno un impatto sulla viabilità delle zone coinvolte. Lasciando però da parte le strade e le novità che le riguardano, tra gli inizi che settembre porta con sé c’è ovviamente anche quello delle scuole. E pure in questo caso non sono mancati gli interventi effettuati nel corso dell’estate, con lavori che hanno riguardato istituti dei diversi quartieri. Novità che raccontiamo sul nostro giornale e che comunque gli studenti fiorentini scopriranno a breve: la prima campanella sta ormai per suonare. Insomma, si ricomincia. MATTEO FRANCINI

A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

PIAZZA DELLA PASSERA (Accesso da Via dello Sprone, Via Toscanella, Via dei Vellutini e Via dei Sapiti)

L’UOMO, LA DONNA E QUEI (RARI) SÌ CHE VOGLIONO DIRE SÌ

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a differenza sostanziale e, probabilmente, irrisolvibile tra uomo e donna sta tutta nel linguaggio. Quello di una donna è di stampo anglosassone. Gli inglesi usano una stessa parola per svariati significati, ad esempio con il termine to play possono voler dire giocare, recitare ma anche suonare. Lo so, sono strani gli inglesi! Gli inglesi sono quelli che hanno votato la Brexit e poi si sono meravigliati di essere usciti dall’Europa! La stessa tecnica degli inglesi la usa anche una donna; “Amore, sei felice con me?” “Sì”. Questo “sì” femminile può significare “A te preferisco un comizio di Renato Brunetta”, “Amore? Ma te chi sei?”, oppure, ma solo in rarissimi casi, un sì detto da una donna potrebbe anche voler dire sì. Ma sono eccezioni. È evidente che questo linguaggio pieno di interpretazioni spiazza completamente un uomo, che invece è dotato di una comunicazione monodirezionale. “Amore stasera usciamo assieme?” “Eh!”. È inutile che lei ci ricami sopra, quel “Eh” significa solo e sempre Eh! Capirete da soli perché questi due linguaggi creino spesso tensioni ed incomprensioni. Per migliorare i rapporti tra uomo e donna servirebbe un traduttore! Tutto sarebbe più chiaro. Ad esempio se lui dice “Cara, ti dispiace se stasera invece di uscire guardo la partita in tv con i miei amici?”, lei sorridente risponde “No, no”, ma il traduttore avvisa subito: “Ciccio, è arrabbiata nera!”. ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista

 Web

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l passero è forse l’uccello più comune in Italia e in Europa, sia nelle aree urbane che nelle campagne con le specie Passera d’Italia o Passera mattugia. Non è migratorio, vive in stormi anche grandi ed è socievole. Di color castagno-grigio, di dimensioni compatte e il becco corto e robusto, viene definito il simbolo dell’incostanza perché non ha una dimora fissa ma, nel contempo, lo si vuole anche annunciatore dell’arrivo della Primavera come, per similitudine, l’Annunciazione manifesta l’avvento di Cristo. La piccola Piazza della Passera, da alcuni anni divenuta meta del grande flusso turistico dell’Oltrarno, che passa quasi ininterrottamente fra il Ponte Vecchio e Palazzo Pitti, svolge la funzione di polo di aggregazione di vita sociale. Detta da sempre “Piazza della Passera” dal popolo, è stata riconosciuta ufficialmente con tal nome dall’Amministrazione Comunale con espressa deliberazione soltanto nel 2005. La piazza è sempre stata cara ai fiorentini ed anche a intellettuali ed artisti come Vasco Pratolini e Ottone Rosai. Fu creata all’inizio del XX secolo con l’abbattimento di un edificio ad opera di un benefattore inglese che volle dare maggior aria e luce ad un dedalo di viuzze che ancor oggi caratterizza questa parte della città. In un primo momento la piazzetta prese nome dalla famiglia Sapiti che abitava nei pressi, ma il popolo la chiamò con il nomignolo di “passera” (a Firenze sinonimo dell’organo genitale femminile) in quanto pare vi esistesse un noto bordello ed un altro assai prossimo e più economico, nella vicina Via dei Vellutini. Una seconda ipotesi riguardo alle origini del toponimo, farebbe riferimento ad un evento accaduto nel 1348: in quell’anno alcuni bambini del quartiere mentre giocavano per strada, trovarono una passerottina stremata e morente e credendo fosse stata vittima di una sassata di qualche monellaccio o dell’aggressione di un felino, cercarono di salvarla con l’aiuto anche dagli abitanti del rione, senza però riuscirci. La storia finì tragicamente, perché, si disse, che il volatile era ammalato di peste nera (detta poi Grande Morte o Morte Nera) e quindi portatore della tremenda infezione arrivata anche in Italia (1347-1353), che diede inizio alla tragica epidemia descritta da Giovanni Boccaccio nel suo Decamerone, dove, fra l’altro, si legge: “Non solamente il parlare e l’usare con gl’infermi dava a’ sani infermità e cagione di comune morte, ma ancora il toccar panni e qualunque altra cosa da quegli altri infermi stata tocca o adoperata...”. Il terribile flagello portò, in pochi mesi, alla morte di 40.000 fiorentini su 96.000 ed al conseguente crollo della potenza economica della città. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

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Il Reporter del Q1 raggiunge le famiglie del quartiere 1 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze PUBBLICITÀ Tel. 055 6585939 Fax 055 6801567 email: info@edizionibunker.it Stampa

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Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno X n. 36 del 1 settembre 2016. N° reg

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5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

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16 | Settembre 2016

#Cultura

 L’appuntamento

 L’agenda

Gifuni legge fabre al forte belvedere Ingresso libero per ascoltare l’attore cimentarsi nella lettura degli scritti dell’artista belga Enrica Cinaschi

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a tartaruga in piazza della Signoria è diventata la “mascotte” dell’estate, soggetto preferito di migliaia di selfie scattati da turisti e passanti. L’artista belga Jan Fabre e le sue “Spiritual guards” (la mostra continua fino al 2 ottobre) hanno conquistato la città, volando verso quota novantamila visite. E per fare un regalo settembrino a chi sarà a Firenze, il 16 al Forte Belvedere è stato annunciato un evento speciale, come di consueto aperto al pubblico gratuitamente e senza prenotazioni. “Gifuni legge Fabre”, questo il titolo della serata in programma alle 20 del 16 settembre. Una performance che vedrà il noto attore Fabrizio Gifuni leggere alcuni stralci di Giornale Notturno II, opera firmata Jan Fabre. Al termine del reading l’artista belga, che sarà presente all’iniziativa, si fermerà a firmare le copie del libro al pubblico. Così l’arte incontra il teatro, che a sua volta incontra

L’attore romano Fabrizio Gifuni leggerà brani tratti da Giornale Notturno II di Jan Fabre alla presenza dell’artista il 16 settembre

la letteratura e tutte si fondono con la città. Sì, perché Giornale Notturno II è il secondo volume di una pubblicazione (edita da Cronopio) che aveva già visto in passato una prima uscita (per lo stesso editore). Il secondo volume si accompagna alla nuova incursione di Fabre in Italia con la grande mostra “Spiritual Guards”, promossa dal Comune di Firenze, che si sviluppa tra Forte Belvedere, Palazzo Vecchio e piazza della Signoria. Una delle più complesse e articolate mostre in spazi pubblici italiani realizzata dall’artista visivo, creatore teatrale e autore fiammingo, curata da Melania Rossi e Joanna De Vos, insieme al direttore artistico del progetto Sergio Risaliti. E alla fine di un’estate che ha decretato il successo di pubblico e critica dell’esposizione fiorentina, l’artista ha deciso di regalare una performance imprevista facendosi “aiutare” dall’attore romano (già famoso per aver interpretato successi ci-

 Web: musefirenze.it

Tel. 055.2768224 Mail: info@muse.comune.fi.it

 La mostra

nematografici come “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana, “La signorina Effe” di Wilma Labate, “Il capitale Umano” di Paolo Virzì, oltre a una lunga serie di spettacoli teatrali tra cui Lehman trilogy, che ha vinto il Premio Ubu nel 2015) per leggere i suoi pensieri “notturni” e più intimi, che vedono un Fabre combattente, guerriero della bellezza in un panorama internazionale in grande fermento ed evoluzione. Lo si vede interagire e riflettere sul proprio percorso esistenziale e professionale e sulle sue collaborazioni con personaggi del calibro di Robert Mapplethorpe, Helmut Newton e William Forsythe. Artista insonne, che vive la notte in tutta la sua intensità, spirito sempre vigile, l’artista – e di conseguenza l’attore, calato nei suoi panni – non smette di interrogarsi sul rapporto tra arte ed eccitazione. Insistendo nel combattere una battaglia, ora meditativa ora furente, per la bellezza.

 Il libro/1

 Il libro/2

sabatino, 60 anni di tradizione culinaria nel cuore autentico di san frediano

Calcio storico, Artusi ne ripercorre la storia nell’anno dell’alluvione

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palazzo strozzi parla cinese

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er la prima volta Palazzo Strozzi sarà messo interamente a disposizione di un unico artista. Un artista speciale, senza dubbio, che ha fatto parlare di sé nei cinque continenti e che porta a Firenze una mostra completa e articolata degli ultimi trent’anni di produzione. Si intitola “Ai Weiwei: Libero” ed è curata dal direttore generale della fondazione Strozzi Arturo Galansino l’esposizione che dal 22 settembre al 23 gennaio 2017 vedrà protagonista l’artista, designer e attivista cinese. Ai Weiwei “invaderà” Palazzo Strozzi con opere storiche e nuove produzioni che coinvolgeranno tutto lo spazio: la facciata del palazzo, il cortile, il piano nobile e la Strozzina, permettendo all’artista di confrontarsi con un contesto ricco di sollecitazioni storiche e spunti architettonici. Parte integrante della mostra sarà una grande installazione, realizzata grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che coinvolgerà due facciate dell’edificio: ventidue grandi gommoni di salvataggio arancioni saranno ancorati alle finestre di Palazzo Strozzi. Un progetto che vuol portare l’attenzione sui destini dei profughi che ogni giorno rischiano la vita per arrivare in Europa attraversando il Mediterraneo. L’installazione, intitolata “Reframe”, nasce dal coinvolgimento e impegno dell’artista come attivista sul fronte della crisi umanitaria dei rifugiati e rappresenta un’occasione per portare l’attenzione sul tema dell’immigrazione attraverso la cultura. “Sono emozionato – ha detto Ai Weiwei – di tenere una mostra a Firenze. È incredibile che le mie opere possano essere esposte in tanti modi diversi e poter collegare la grande tradizione italiana a una forma contemporanea. L’opera per la facciata tocca un problema attuale, legato alla contemporaneità, il problema dei rifugiati è un tema fondamentale del mondo e dell’Europa oggi. L’opera diviene un grande annuncio per la mostra: dare una forte identità a quello che crediamo, sostenere l’uomo e sostenere i diritti umani”. L’installazione dà vita a un’insolita decorazione del palazzo, creando una nuova cornice, in un forte contrasto visivo e culturale, su uno dei simboli della storia dell’arte occidentale. R.C.

Dal 22 settembre al 23 gennaio 2017 Palazzo Strozzi ospiterà Ai Weiwei: Libero, retrospettiva dell’artista cinese

Web palazzostrozzi.org Mail info@palazzostrozzi.org Tel. 055.2645155

na trattoria è spesso il riflesso del quartiere a cui appartiene. Lo sono i suoi piatti, i suoi avventori abituali, lo staff di sala e di cucina. Non fa eccezione la trattoria Sabatino, nel cuore di San Frediano, da sempre collocata accanto alle mura, che quest’anno festeggia i primi sessant’anni di vita con la pubblicazione di un volume redatto da Ilaria Buccioni ed edito da Maschietto editore. L’appuntamento per la presentazione è il 25 settembre al Teatro di Cestello, dove insieme alla famiglia Buccioni, che dal 1956 porta avanti la tradizione, ci saranno anche attori-amici. Info: www.trattoriasabatino.it.

he sia uno dei massimi esperti della cultura fiorentina, non ci piove. Ed è per questo che quando un libro è scritto da Luciano Artusi, c’è da fidarsi. Quest’anno, in occasione del cinquantesimo anniversario della disastrosa alluvione del 1966, ha dato alle stampe – tra le altre cose – “Calcio storico. Storia, arte e memorie dell’antico gioco dalle origini ad oggi” (edito da Scribo), che ripercorre non solo l’evoluzione della tradizione fiorentina, ma anche i dettagli dei danni subiti da costumi, bandiere, armi e armature il 4 novembre di mezzo secolo fa. In un viaggio tra storia e cultura.

musica nei mercati, Spoon river al piazzale e fotografia nel Q3: cosa fare questo mese

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ettembre, tempo di ripartire. “Stiracchiatevi” pure a dovere, fate il pieno di vitamine dopo il sonnolento agosto, insomma, trovate il modo di rimettervi in forma per il “dopo ferie” perché il primo mese autunnale del 2016 ha in serbo grandi sorprese. Come quella in programma l’11 a San Miniato al Monte. Nel complesso verranno ricordati i cento anni dalla pubblicazione dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master con un evento che vedrà una lettura itinerante di alcune liriche scelte con Gabriele Lavia, Marco Baliani, Iaia Forte e un concerto, con la riproposizione dell’album “Non al denaro non all’amore né al cielo” di Fabrizio De André interpretato da Morgan, Cristiano De André e altri musicisti, accompagnati dall’Orchestra della Toscana. Per tutto il mese, poi, nei mercati storici fiorentini torna “Mercati in musica”, manifestazione che apre ai concerti dal vivo alcuni dei luoghi più suggestivi della città. Da segnare in calendario il 10 settembre alla Loggia di piazza dei Ciompi un tributo alla musica italiana anni ‘60, il 17 al mercato di Sant’Ambrogio un omaggio al Festival di Sanremo, per poi tornare il 24 in piazza dei Ciompi con un concerto latino-americano. Il 17 arriva il Firenze Wired Next Fest, che promette una serata – in piazza Santissima Annunziata – con una selezione di musicisti rivelazione del panorama internazionale, da Playroom a Khompa. I fan di talent show e affini staranno già scalpitando per il concerto di Emma Marrone, che torna in città, al Nelson Mandela Forum, il 21, mentre dal 27 al 4 ottobre, al Teatro dell’Opera, viene messo in scena uno dei lavori di Gioacchino Rossini meno noti al grande pubblico, Semiramide. Infine, dopo aver passato l’estate a scattare foto, gli appassionati di click potranno sedersi tra i banchi e partecipare, il 24 e 25, al workshop a cura del fotografo Enrico Prada organizzato al Gav di via Gran Bretagna dall’associazione Deaphoto e intitolato “Fotografare con i sensi”. E.C.


#Cultura

Settembre 2016 | 17

 L’evento

20 anni del “ciclone”: il film in santo spirito (con pieraccioni) tra risate e tormentoni Caterina Gentileschi

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he ce l’hai il gratta e vinci, te?”, “Piripì” e “C’ho da dare il ramato”. Ogni fiorentino degno di essere definito tale non può non avere impresse a fuoco nella memoria queste (e altre) battute prese in prestito da una delle pellicole più esilaranti del secolo breve, “Il Ciclone”, che porta la firma di Leonardo Pieraccioni. Per festeggiare insieme al cast i primi venti anni dall’uscita del film nelle sale cinematografiche, l’associazione culturale Bang! – con il patrocinio del Comune di Firenze e la collaborazione del Quartiere 1 – ha organizzato per il 12 settembre una proiezione del film sulla facciata della basilica di Santo Spirito alla presenza del regista e di alcuni dei

protagonisti della pellicola. “È un modo per celebrare i simboli della fiorentinità – spiega Mirco Rufilli, presidente della commissione cultura del Quartiere 1 e ideatore del progetto – un po’ come è successo l’anno scorso con il ricordo di Amici Miei, che portò in Santo Spirito un numero esorbitante di persone”. L’anno scorso il tributo fu dedicato allo storico lungometraggio di Mario Monicelli, quest’anno alla pietra miliare firmata Pieraccioni, due film che hanno un filo rosso che li unisce. “Sì – continua Rufilli – perché il grande Monicelli recitò una parte importante nel Ciclone, quella di Gino, nonno del protagonista, una voce fuori campo indimenticabile”. E oggi come allora la voce di Monicelli sarà presente, aleggiando nell’a-

ria, negli angoli di Santo Spirito. L’evento, intitolato “Leonardo, il Ciclone da 20 anni!”, si svolgerà sul sagrato della basilica a partire dalle 21, alla presenza del regista, che ha accettato calorosamente l’invito, e di parte del cast formato, tra gli altri, da Massimo Ceccherini, Barbara Enrichi, Sergio Forconi, Paolo Hendel e Alessandro Haber. La serata comincerà con la proiezione dell’anteprima del documentario firmato da Bruno Santini e dedicato ai primi due decenni di vita del Ciclone (che verrà poi distribuito in autunno nella sua versione integrale), seguirà poi un brindisi con il regista e gli attori e infine verrà proiettato il film nella sua versione integrale. Il tutto, ovviamente, gratis e aperto a tutti. Come avrebbe detto Gino: “Olè!”.

Una scena del film con Barbara Enrichi, Leonardo Pieraccioni, Massimo Ceccherini e Sergio Forconi

 La kermesse

alla stazione leopolda è tempo di Fragranze

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rofumi, profumi e ancora profumi. Tutti pronti a inebriarsi – nel vero senso della parola – con un appuntamento di quelli imperdibili? La data da appuntare in agenda è quella di sabato 10 settembre (la manifestazione dura dal 9 all’11, ma è aperta al pubblico solo nella giornata di sabato) quando alla Stazione Leopolda torna puntuale Fragranze, la tre giorni dedicata al mondo del profumo di eccellenza. Negli spazi industriali della stazione fiorentina si danno appuntamento i nasi (si chiamano proprio così gli esperti e i creatori di profumi) più importanti e celebri al mondo per conoscere e per diffondere la cultura del profumo di alta gamma. Gli appassionati del settore sono avvertiti, in un contesto del genere c’è da perdere la testa tra sentori nuovi e odori riscoperti. Tra gli stand dei produttori, che porteranno nuovi ritrovati e classici intramontabili, si fanno spazio anche momenti per il confronto e il dibattito con esperti, oltre a installazioni a tema. Per informazioni: www.pittimmagine.com. E.C.


18 | Settembre 2016

#Sport  “Vanto e gloria”

 Corri la vita

a 60 anni dal primo scudetto

un fiume azzurro in centro

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essant’anni fa la Fiorentina vinceva il suo primo, storico scudetto. Sarti, Magnini, Cervato, Chiappella, Rosetta, Segato, Julinho, Gratton, Virgili, Montuori, Prini, Orzan, Toros, Bartoli, Carpanesi, Bizzarri, Mazza, Scaramucci: nomi indelebili per qualsiasi tifoso viola. Guidata da Fulvio Bernardini, la squadra fece innamorare di sé per il gioco, la velocità e la voglia di vincere. In testa all’ottava giornata, mantenne il primo posto fino alla fine del torneo. Il titolo fu vinto con ben cinque turni di anticipo. Un’impresa che potrà essere ripetuta ancora? Se ai tifosi non manca mai la voglia di sognare, in molti scelgono di restare coi piedi per terra. C’è chi, come Alessandro, ritiene che ora obiettivi e ambizioni siano diversi, e sono in tanti a sostenere – come spiega Claudio – che “non è possibile fare paragoni” tra il calcio di oggi e quello di allora, soprattutto perché “sessant’anni fa non c’erano le tv”. L’ultima parola, come sempre, spetterà al campo. Lorenzo Mossani

 La storia

lo scatto in viola del “piccolo” chiesa Irene Delfino

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ederico ancora non lo sa...”. No, non poteva proprio immaginare Chiesa jr l’annuncio alla stampa della sua permanenza in prima squadra, seguito da quello dello speaker dello Juventus Stadium alla lettura delle formazioni. E quando lo ha scoperto, gli è battuto forte il cuore per l’emozione e un raggio di luce ha illuminato il viso pulito del diciottenne dal cognome importante. Ancor più

pesante se giochi nella squadra in cui tuo padre è stato uno degli idoli che hanno alzato l’ultimo trofeo al Franchi. Paulo Sousa lo scorso anno non aveva quasi mai pescato in Primavera. E non regala posti in campo o convocazioni in virtù del cognome stampato sulla maglia, come ricorderà bene la scorsa stagione Giuseppe Rossi. Ma “Chiesino”, oltre a buone doti tecniche, ha quell’umiltà e uno spirito di sacrificio che piacciono ad ogni allenatore. Unite alla personalità che non gli ha fatto tremare le gambe, anzi

l’ha reso il più propositivo del primo tempo allo Stadium bianconero. Il portoghese lo vede più centrocampista o trequartista che attaccante, probabilmente perché ha gamba ed è propenso ai ripiegamenti difensivi. Mentre fino allo scorso anno ricopriva il ruolo di attaccante esterno, dotato di quel tiro da fuori area che ricorda babbo Enrico. Che, sempre dietro le quinte, ne ha seguito la crescita dalla Settignanese ai Giovanissimi della Fiorentina e poi su su lungo tutta la trafila delle giovanili viola fino alla prima

squadra. Federico condivide con Sousa il mantra del lavoro, che lo ha portato fino alla vetta, partendo da uno spezzone di partita con i Giovanissimi e accumulando via via minuti sotto la guida di un altro Federico, mister Guidi, con cui è salito dagli Allievi alla Primavera tra 4-3-3 e 4-2-3-1. Nel giro dell’Under 19 e convocato per uno stage nell’U20, non ha tralasciato la scuola, frequentando l’International School of Florence dalla quinta elementare alla maturità. E dopo la full immersion nell’inglese, che parla alla perfezione, lo scorso anno ha deciso di iscriversi a Scienze dell’attività motoria. Quando la possibilità di giocare un giorno al Franchi era custodita nel cassetto dei sogni di questo ragazzo nato a Genova ma a tutti gli effetti “fiorentino”, calcisticamente e non, visto che in Liguria ha vissuto solo i primi tre mesi della sua vita.

 Pallacanestro

serie b, firenze “raddoppia”

Fiorentina Basket e Pino Dragons daranno vita a un derby inedito

A

maggio, Firenze non compariva più sulla carta geografica della serie B. Il prossimo 1° ottobre, quando si alzerà la prima palla a due della nuova stagione, di squadre fiorentine al via ce ne saranno addirittura due. Da una parte la Fiorentina Basket, di ritorno dopo aver archiviato i mesi difficili della retrocessione e ora rilanciata al punto di presentarsi ai nastri di partenza come una delle favorite. Dall’altra il Pino Dragons, la storia a lieto fine della palla a spicchi fiorentina nella passata stagione, protagonista di un inatteso doppio salto dalla serie C Silver alla B – complice la riforma dei campionati nazionali che proprio quest’anno entra a regime – dopo aver vinto lo spareggio-promozione contro Valdiceppo. Due squadre e un derby inedito nel terzo campionato nazionale: ecco perché varrà davvero la pena seguire la prossima stagione del basket a Firenze. In casa viola si è ripartiti da zero. Ottenuto il ripescaggio, per la panchina è stato scelto un coach nuovo, o quasi: il 53enne Giulio Cadeo, visto in riva all’Arno nel 2006/07 alla guida dell’allora Pallacanestro Firenze. L’unico confermato dalla passata stagione è Jacopo Valentini. Per il resto si vedranno tanti volti nuovi in campo: la guardia Matteo Motta, l’esperto Davide Poltroneri, l’ala Andrea Longobardi e soprattutto l’asse play-pivot composto da Giacomo Bloise e Davide Rosignoli.

Acquisti che candidano la Fiorentina al titolo di regina del mercato estivo e che di certo bastano a collocare i viola nel “gruppone” alle spalle di Omegna, la favorita per la promozione diretta, nel pronostico di inizio stagione. E poi c’è il Pino Dragons, che smaltita l’euforia per la promozione e per l’immediato ritorno di Lorenzo Galamarini, primo rinforzo arrivato alla corte di coach Lapo Salvetti (confermatissimo), ha dovuto digerire l’addio di Stefano Rabaglietti, top scorer e uomo simbolo della passata stagione. Senza indugi i Dragons hanno chiuso il roster in largo anticipo assicurandosi il play Michele Magini, il veterano Luca Marmugi e scommettendo su Diego Terenzi come riferimento per l’attacco. Per il resto si continua a puntare forte sul solido nucleo di giovani che già ha fatto bene nella passata stagione e ora rinforzato dalle firme dei classe 1997 Amedeo De Martino e Giovanni Corbinelli. Per una neopromossa l’obiettivo non può essere diverso dalla salvezza, ma strada facendo il Pino Firenze potrebbe stupire. Le fiorentine sono entrambe inserite nel girone A. Le due date da segnare in agenda sono quelle di sabato 17 dicembre, per il derby di andata, e dell’8 aprile 2017, per la sfida di ritorno. Andrea Tani

U

n serpentone azzurro, come il colore delle magliette dell’edizione 2016, invaderà il centro storico di Firenze per la quattordicesima edizione di “Corri la Vita” domenica 25 settembre. Una corsa podistica che è ormai entrata di diritto tra gli appuntamenti sportivi e sociali più importanti dell’anno. “Corri la Vita” ha raccolto nelle precedenti tredici edizioni oltre tre milioni e 950mila euro, riunendo più di 234mila partecipanti da tutto il mondo. Attesi anche quest’anno oltre 35mila partecipanti, che indosseranno la t-shirt di Salvatore Ferragamo. Tra i primi testimonial del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura ad aver posato con la nuova maglia, John Taylor e Nick Rhodes, bassista e tastierista dei Duran Duran, il tennista Adriano Panatta, unico italiano ad aver vinto la Coppa Davis, l’attrice comica Virginia Raffaele, il cantante J Ax, gli attori Luca Zingaretti, Nancy Brilli e Sergio Rubini, il violinista inglese Charlie Siem. L’azzurro è stato scelto per simboleggiare l’Arno e ricordare il cinquantesimo anniversario dell’alluvione del 1966. Sim.Spa.

 Canottieri Firenze

un anniversario in arno

U

na delle società storicamente più blasonate e importanti della città si appresta a tagliare un prestigioso traguardo: i Canottieri Firenze compiono 130 anni di vita e di attività ad alto livello. La prima società fiorentina di canottaggio venne formalmente costituita nel 1886 con il nome di “Firenze” e l’anno successivo, il 12 maggio del 1887, in occasione dell’inaugurazione della facciata della cattedrale di Santa Maria del Fiore, tra le numerose manifestazioni cittadine si svolsero in Arno le gare di canottaggio, a sottolineare il forte legame che i fiorentini hanno sempre avuto con il loro fiume e quindi anche con questo sport. “Il legame con la città è sempre stata la nostra forza – racconta Niccolò Bagnoli, dirigente della Canottieri Firenze – il legame profondo con i cittadini, però, è tutto merito dell’Arno: il fiume vive in simbiosi con Firenze e noi con il fiume, quindi l’intenzione della società è quella di celebrare il nostro anniversario in occasione dei cinquant’anni dall’alluvione che scosse nel 1966 la nostra stupenda città. Reputiamo che sia la cosa migliore da fare per celebrare la nostra lunga storia fatta di tanti alti, ma sicuramente di un basso coinciso con il disastro del 4 novembre del 1966. A novembre, dunque – annuncia – organizzeremo qualcosa che possa far divertire tutti e a cui saranno invitati a partecipare tutti i fiorentini,

Traguardo importante per i Canottieri Firenze, che compiono centotrenta anni di vita

senza però dimenticare l’evento che scosse una città e una nazione, ma che come è intuibile fu un vero e proprio disastro per la nostra società. Nell’occasione stiamo lavorando anche alla realizzazione di un libro fotografico che documenti la bellezza della nostra storia, lo splendore delle acque che ci accolgono ogni giorno nelle nostre attività, ma anche la forza distruttrice che mise in ginocchio Firenze”. Ma la Canottieri Firenze è anche (e soprattutto) prestazioni agonistiche e sportive. “Nell’anno delle Olimpiadi di Rio – spiega Bagnoli – siamo orgogliosi di poter dire che tre atleti che hanno vestito i nostri colori e che hanno faticato e sudato in Arno siano stati protagonisti ai Giochi Olimpici. Francesco Fossi, Matteo Oppo e Matteo Castaldo hanno gareggiato per la nostra società e ci hanno regalato grandi gioie, oltre a tanti titoli, prima dell’entrata nell’esercito. Il nostro atleta olimpionico vero e proprio, però, è Fabrizio Caselli, fiorentino di nascita, iscritto ai Canottieri, che prenderà parte alle Paralimpiadi di Rio in programma dal 7 al 18 settembre con la speranza che porti in alto il nome dei Canottieri, di Firenze e dell’Italia!”. Niccolò Dainelli


a cura della Direzione Patrimonio Immobiliare - Servizio Casa del Comune di Firenze

Uscirà a settembre

NUOVO BANDO PER LE “CASE POPOLARI”

La partecipazione sarà possibile solo on-line Il nuovo bando per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) sarà pubblicato nella seconda metà del mese di settembre e resterà aperto per 60 giorni I punteggi assegnati alle domande, sulla base delle condizioni socio-economiche, familiari e abitative dichiarate dai richiedenti, determineranno una prima Graduatoria Provvisoria (potranno essere presentati eventuali ricorsi nel periodo febbraio-marzo 2017) e poi la Graduatoria Definitiva. La maggiore novità del BANDO ERP 2016 consiste nel fatto che la domanda per partecipare al Bando dovrà essere presentata esclusivamente on-line. Questo significa che i cittadini non dovranno utilizzare moduli cartacei da consegnare a mano o spedire per posta, perché tutta la procedura sarà gestita in forma “immateriale”, attraverso un processo informatico. Alla domanda on-line non dovrà essere allegata nessuna documentazione. Certificati e documenti dovranno essere posseduti dal soggetto richiedente al momento della compilazione della domanda ed esibiti al Servizio Casa in sede di verifica dei requisiti. Il primo passo che il cittadino che vuole partecipare al Bando ERP 2016 deve fare è quello di acquisire le credenziali di accesso ai servizi on-line del Comune di Firenze. Le credenziali rappresentano un codice per poter accedere a tali servizi e sono composte da un “nome utente” e da una “password”. Coloro che sono già in possesso dell’accreditamento per aver usufruito di altri servizi on-line (iscrizione dei bambini a scuola, richiesta di certificati anagrafici etc.) non devono fare niente perché potranno utilizzare le credenziali già in loro possesso.

Per il rilascio delle credenziali è richiesto anche un indirizzo di posta elettronica (la cosiddetta “e-mail”) che può essere creata in pochi minuti. Coloro che non dispongono di un computer o di un tablet né hanno una particolare dimestichezza con la tecnologia potranno essere supportati da Enti, Organizzazioni sindacali, CAF, Associazioni e Cooperative che risponderanno all’Avviso Pubblico pubblicato dal Comune di Firenze il 4 agosto 2016. Dal 13 settembre sarà reso noto l’elenco delle organizzazioni che hanno aderito a tale iniziativa, completo di indirizzi e recapiti.

ISTRUZIONI PER ACQUISIRE LE CREDENZIALI DI ACCESSO AI SERVIZI ON-LINE DEL COMUNE DI FIRENZE

 CREDENZIALI DI ACCESSO

Per ottenerle occorre presentarsi personalmente (non sono ammesse deleghe) con documento di riconoscimento e codice fiscale presso gli Uffici Relazioni con il Pubblico del Comune di Firenze (Parterre, Piazza della Libertà 12; Villa Vogel, via delle Torri 23; Sorgane; via Tagliamento 4) o presso i Punti Anagrafici Decentrati (Parterre, Villa Vogel, Villa Arrivabene e via Carlo Bini). L’attivazione della procedura presuppone la creazione di una casella di posta elettronica (“e-mail”). I cittadini che abbiano difficoltà con la lingua italiana possono rivolgersi allo Sportello Immigrazione, via Baracca 150/p. Per accedere a questo servizio è necessario prendere appuntamento contattando l'ufficio immigrazione attraverso uno di questi canali: e-mail immigr@ comune.fi.it, telefono 055.2767078, oppure rivolgendosi direttamente all’ufficio nei seguenti orari: lunedì e venerdì, ore 9-12.15; martedì e giovedì, ore 9-12.15 e 14-16.45; mercoledì ore 9-12.45. Presso lo Sportello è attivo anche un Help Desk che fornisce informazioni per telefono (055/2767078), per e-mail (immigr@comune.fi.it) o via Skype (immigr.comunefirenze).

 TESSERA SANITARIA

In alternativa alla credenziali è possibile utilizzare la Tessera Sanitaria Regionale, corredata da un lettore smart card, acquistabile presso le Aziende sanitarie, che permette di accedere al Servizio on-line anche dal proprio computer, seguendo le istruzioni riportate sul Portale dei servizi del Comune di Firenze (www.comune.fi.it).

 CARTA NAZIONALE DEI SERVIZI (CNS)

Per accedere con Carta CNS occorre attivare il lettore, inserire correttamente la carta, collegarsi alla pagina di registrazione. Nel caso di malfunzionamento o smarrimento della carta o delle istruzioni per il suo uso, occorre fare riferimento all’Ente che l’ha rilasciata.

 SISTEMA PUBBLICO

DI IDENTITÀ DIGITALE (SPID)

È un sistema innovativo che permette a cittadini e imprese di accedere con un’unica identità digitale a tutti i servizi on-line di pubbliche amministrazioni e imprese aderenti. L’identità SPID è rilasciata dai gestori di identità digitale (Identity Provider), soggetti privati accreditati che forniscono le identità digitali e assicurano l’autenticazione degli utenti. Per ottenere un’identità SPID l’utente deve farne richiesta al gestore, il quale, dopo aver verificato i dati del richiedente, emette l’identità digitale rilasciando le credenziali all’utente. Attualmente i gestori di identità digitale sono tre: a. INFOCERT: https://identitadigitale.infocert.it/prodotti/ b. POSTE: https://posteid.poste.it/ c. TIM: https://www.nuvolastore.it/ product/TIM-id Per i servizi on-line vanno usati esclusivamente i browser Mozilla Firefox e Chrome.

LE NOVITÀ NEI REQUISITI PREVISTI DALLA LEGGE Ad aprile 2015 la Regione Toscana, con la Legge Regionale n. 41 promossa dall’Assessore Saccardi, ha introdotto importanti modifiche rispetto ai requisiti necessari per partecipare ai Bandi per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica.

ECCO I PRINCIPALI Il Bando resterà “aperto” e quindi potrà essere aggiornato ogni anno intercettando in questo modo sia domande nuove che situazioni venutesi a modificare nel corso del tempo, mentre precedentemente, essendo pubblicato di norma ogni 4 anni, “fotografava” la situazione istantanea, senza possibilità di modifica. Per partecipare occorre avere residenza stabile da almeno 5 anni nella Regione Toscana ovvero prestare attività lavorativa stabile ed esclusiva o principale nell’ambito della Regione Toscana da almeno 5 anni (tale requisito deve essere posseduto dal componente della famiglia che firmerà la domanda di partecipazione). L’ISEE dell’intero nucleo familiare non deve essere superiore ad euro 16.500,00 annui. Nessun componente del nucleo familiare deve essere proprietario in Italia o all’estero di un alloggio o avere un’abitazione in usufrutto o in uso (l’unica eccezione possibile riguarda la documentata indisponibilità delle proprietà assegnate in sede di separazione giudiziale o delle quote di proprietà). Nessun componente del nucleo familiare deve essere titolare di beni mobili registrati (es. auto, moto, barche

etc.) il cui valore complessivo sia superiore ad euro 25.000, a meno che non possa dimostrare che tale bene è utilizzato per attività lavorativa. Nessun componente del nucleo familiare deve aver ottenuto precedentemente assegnazione in proprietà o con patto di futura vendita di alloggi realizzati con contributi pubblici o finanziamenti agevolati concessi per l’acquisto in qualunque forma dallo Stato, dalla Regione, dagli enti territoriali o da altri enti pubblici, con esclusione dei casi in cui l’alloggio sia inutilizzabile. Nessun componente del nucleo familiare negli ultimi cinque anni deve avere occupato abusivamente un alloggio di edilizia residenziale pubblica senza le autorizzazioni previste dalle disposizioni vigenti. I punteggi previsti dalla Tabella “B” della Legge Regionale sono stati modificati nel senso di riconoscere un rilievo maggiore alla presenza di anziani e disabili all’interno del nucleo familiare. È importantissimo ricordare che alla domanda on-line non dovrà essere allegata nessuna documentazione, ma ciò che la persona autocertifica on-line deve ovviamente corrispondere alla realtà (certificati e documenti dovranno essere esibiti al Servizio Casa al momento della verifica dei requisiti o su sua richiesta e ogni dichiarazione falsa o mendace sarà perseguita a termini di legge).

CONTATTI E INFORMAZIONI Call Center Comune di Firenze

055.055

SERVIZIO CASA ·  055.2769613  sostegnocasa@comune.fi.it


Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili

Via Ontignano, 44 - 50061 Fiesole [Fi] Tel/Fax 055.695047 • Cell. 335.362203 info@tommasino.org • www.tommasino.org CF 94078280487 • PI 05090750489 • c/c postale 12158531


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