Periodico d’informazione locale. Anno X n. 38 del 1 settembre 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.
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Settembre 2016
Anno X Ed. 38
Firenze Quartiere 3
Gavinana • Galluzzo • Firenze Sud
Primo piano
✎ Editoriale
sicurezza, i luoghi sotto i riflettori
Gli inizi che settembre porta con sé Matteo Francini
È
il mese in cui, per definizione, “si riparte”. Si lasciano alle spalle vacanze e affini per rituffarsi nella quotidianità, incamminandosi verso l’autunno. Settembre rappresenta questo, una fine ma anche (e soprattutto) un inizio. Perché se – calendario alla mano – questo mese segna il termine ufficiale della sempre attesa estate, sono molti gli inizi che porta con sé. Si (ri)cominciano attività, impegni e progetti.
Individuate alcune aree considerate più a rischio. Novità in arrivo
☛ pagina 3
☛ SEgUE a pagina 15
la mappa dei cantieri (in corso e in arrivo) Sara Camaiora - Gianni Carpini
P
er spostarsi in auto a Firenze è consigliabile tenere sotto mano il “tabellone” dei cambiamenti avvenuti durante l’estate e legati ai cantieri della tramvia. In attesa della prova del nove, questo mese, a scuole aperte. Ma anche quelli che ci aspettano saranno mesi densi di cantieri. Cantieri “itineranti”, che si sposteranno di volta in volta in diversi punti degli snodi coinvolti, comportando – a seconda delle situazioni – un impatto più o meno significativo sulla viabilità. Ecco il punto sui lavori in città.
☛ aLL’inTERnO
In partenza l’operazione di restyling: tra i primi obiettivi la creazione di un’area cani.
☛ pagina 2
in centro e in periferia, le “zone 30” di firenze In città esistono 135 chilometri di strade, sparse qua e là, dove è vietato superare i trenta all’ora.
☛ paginE 8-9
vent’anni di “ciclone”, ieri e oggi, nei luoghi festa a santo spirito colpiti dall’alluvione ☛ pagina 17
piazza dalla costa, via agli interventi
☛ pagina 11
sulle orme del padre, la “corsa” di chiesa jr
☛ pagina 4
☛ pagina 18
La famiglia italiana della frutta
2 | Settembre 2016
Quartiere 3
#Primo piano
Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud
La riqualificazione
operazione restyling per piazza dalla costa Il locale
animali, un bar a portata di zampa
A
proposito di spazi dedicati ai cani nelle aree verdi del quartiere, non sono mancate le buone (e curiose) notizie per i padroni degli amici a quattro zampe. Da questa estate, e fino a fine settembre, il locale “Al bar” (in via dell’Albereta 21) funge anche da “Dog bar”, con tanto di appuntamento domenicale dedicato proprio a loro. Tanti i prodotti a portata di zampa, degustabili sul posto o disponibili per il “take away” (anche negli altri giorni della settimana): dai biscottini ai dolcetti, dai pop-corn alle mousse, senza dimenticare le bibite, servite in ciotole personalizzate. S.M.
Sonia Muraca
È
un’operazione di restyling a più step quella prevista in piazza Dalla Costa, in partenza entro la fine del 2016. Come annuncia il presidente del Q3 Alfredo Esposito, “il progetto definitivo c’è e presto lo presenteremo anche ai cittadini del quartiere. Si tratta di un intervento molto atteso, che ci eravamo dati come priorità di mandato e che rappresenta solo il primo lotto della riqualificazione complessiva della piazza”. Tre gli obiettivi di questa prima tranche, da effettuare in novanta giorni e con un investimento di 150mila euro: intervenire sulle fognature e sul sistema di raccolta delle acque piovane (sostituendo o integrando le tubature esistenti), risistemare gli accessi e l’area giochi, creare un’area cani. Una delle questioni che riguardano la piazza, attualmente, è legata proprio alle fognature e al sistema di smaltimento delle acque piovane che, in presenza di maltempo, la rendono “off limits”. Ad aggravare la situazione – viene spiegato – anche la presenza delle radici di alcuni alberi, che contribuiscono a danneggiare le tubature sottostanti. Ecco perché il progetto prevede la sperimentazione di una soluzione di
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contenimento della loro espansione lungo le aree pavimentate (attraverso l’uso di barriere in polipropilene, materiale impenetrabile alle radici, che saranno utili anche a separare le aree alberate). Quanto agli accessi, i lavori porteranno a restringere i vialetti del giardino (laddove i filari di alberi sono molto vicini) e ad ampliare invece le aree sistemate a prato, oltre che a realizzare una nuova pavimentazione, tra cui quella in plastica riciclata prevista in una delle porzioni di prato più grandi. In programma, poi, la sostituzione degli attuali tornelli, in modo da impedire l’accesso ai motorini e garantire, invece, il passaggio dei portatori di handicap. Quanto all’area giochi, gli interventi in partenza andranno a modificarne solo il perimetro: la sostituzione dei giochi è rimandata a un secondo momento, in concomitanza con “la creazione di un campetto di street basket, sulla falsa riga di quello già inaugurato, lo scorso giugno, in via Isonzo”, annuncia Esposito. Da realizzare subito, invece, è
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Un progetto a più step: si parte da interventi su fognature, accessi e area giochi. Nasce anche uno spazio per i cani l’area cani, che sarà collocata accanto alla chiesa, con tanto di recinzione, panchine e fontanello. Allo stesso modo, saranno eliminate le ceppaie di una decina di alberi (caduti in seguito alla tempesta dello scorso 1° agosto) e piantate nuove alberature e aiuole.
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I lavori
scuole, novità dentro e fuori
È
tempo di tornare sui banchi di scuola, anche per gli studenti del Q3. E alcuni di loro troveranno delle novità, grazie ai cantieri partiti nella “pausa estiva, in modo che con il nuovo anno scolastico – sottolinea la vicesindaca Cristina Giachi – i nostri ragazzi possano studiare in strutture più accoglienti e sicure”. Tra gli interventi programmati, ci sono quelli alla “Papini”, al Galluzzo, dove si è lavorato per riqualificare bagni e giardino adiacente alla scuola ma, soprattutto, per costruire una nuova palestra geodetica, con superficie pattinabile (adatta quindi a diversi tipi di sport). Partiranno invece nell’estate 2017 gli interventi sulla “Acciaioli” (alle Due Strade) dove, anche in questo caso, si interverrà sui bagni. Contemporaneamente, ci si concentrerà pure sulla “Villani” (viale Giannotti) e, in particolare, su impianti, bagni, controsoffitti, facciate e sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Alla “Botticelli” saranno poi sostituiti gli infissi. Tornando agli interventi già scattati, invece, attenzione puntata sulla “Fortini”, sia dentro (adeguamento del giardino interno) che fuori (messa in sicurezza stradale), con la realizzazione in via Fortini di un percorso pedonale protetto, con dispositivi lampeggianti per segnalare la presenza dei pedoni in attraversamento, ma anche l’allargamento dei marciapiedi e l’installazione di dissuasori di sosta su entrambi i lati. “Quest’anno la giunta ha stanziato oltre un milione e mezzo di euro da spendere sulle scuole – spiega il presidente Esposito – ne godranno anche quelle del Q3, dove finiremo di intervenire entro il 2017”. S.M.
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Quartiere 3
#Primo piano
Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud
Settembre 2016 | 3
Il punto
I dispositivi
sicurezza, come si “attrezza” gavinana
telecamere in arrivo
Sensibilizzazione e prevenzione tra le “misure”
A
Niccolò Falchini
Q
uestione sicurezza, Gavinana si “attrezza” nel segno della prevenzione e della vivibilità. In primo luogo sono state individuate dal Quartiere alcune aree considerate più a rischio, anche a seguito delle segnalazione da parte dei cittadini, che sono sempre più in prima linea nella lotta all’illegalità. Una delle zone da tutelare maggiormente – come spiega il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito – è Sorgane, dove è in atto un grande piano di riqualificazione. Ma anche piazza Bartali, centro nevralgico di Gavinana, finita più volte sotto i riflettori. Tra i luoghi da tenere sotto osservazione ci sono poi il parco dell’Anconella, piazza Elia Dalla Costa e l’area intorno a via Reims e via Fez. Spostandosi verso il Galluzzo, invece, fari puntati lungo viale De’ Tanini. Il piano per l’installazione delle telecamere montate su pali della luce “intelligenti” è in fase di preparazione, e la sua realizzazione nel quartiere avrà luogo
tra la fine dell’anno e l’inizio del 2017. Le telecamere serviranno sia come deterrente, sia per individuare eventuali responsabili di eventi criminosi. Nel frattempo, però, alcuni cittadini si sono organizzati per proprio conto attraverso i social, principalmente grazie ai gruppi nati su Facebook come “Sei di Gavinana se...” oppure attraverso Whatsapp, dove sono in molti a segnalare furti, presenze sospette oppure auto che si muovono nella zona in modo ripetitivo. “È necessario un rapporto continuo fra amministrazione, forze dell’ordine e cittadini per quanto riguarda le segnalazioni – ribadisce Esposito – i carabinieri del Comando dell’Oltrarno sono già intervenuti più volte e invitano i cittadini a inviare loro ogni tipo di segnalazione. Inoltre, grazie al centro anziani Campa, al circolo Vie Nuove e a Il Lido stiamo mettendo a punto una vasta campagna di sensibilizzazione al problema, soprattutto per quanto riguarda le persone di una certa età. Fare iniziative, creare luoghi di so-
cializzazione, far rivivere strade e piazze insieme ai centri commerciali naturali: sono questi i deterrenti più grandi contro la criminalità, far vedere cioè che la gente non ha paura ma, anzi, con la propria presenza vive il territorio”. Nei prossimi mesi, inoltre, sarà stampato a cura del Quartiere anche una sorta di vademecum contro i furti, in particolare quelli nelle abitazioni, mentre a luglio si è allargato il servizio dell’Associazione Nazionale Carabinieri, con i volontari in servizio nelle ore serali in aree verdi e giardini: nel Q3, le zone individuate (sulla base delle segnalazioni arrivate alla polizia municipale) sono state quelle di via Reims e del parco dell’Anconella. “La presenza di persone in divisa aumenta la percezione di sicurezza, sono un punto di riferimento per informazioni e segnalazioni e svolgono una fondamentale funzione di deterrenza nei confronti dei
Riflettori accesi sulla sicurezza a Gavinana
lcune delle telecamere di nuova generazione sono già state installate nel centro storico e dintorni, ma – come conferma l’assessore alla sicurezza urbana Federico Gianassi – i 350 dispositivi saranno collocati in tutti i quartieri dove ritenuto necessario e, soprattutto, nelle periferie. Le telecamere vengono posizionate sui pali per l’illuminazione notturna e sono dotate di luce al led e wi-fi. N.F.
La rete
e il controllo del territorio si fa “social”
U
na rete digitale per contrastare i furti e rimanere informati sulla situazione del proprio quartiere. È questa l’ultima frontiera dei social e degli abitanti del Q3 contro chi prende di mira le case della zona. In questo modo, attraverso il gruppo Facebook “Sei di Gavinana se...”, circa 3.500 occhi sorvegliano il territorio e comunicano attraverso la rete. Così, tra un post e l’altro si scopre anche che le regole del gruppo sono ben definite: avvisare sempre le forze dell’ordine, non farsi giustizia da soli e soprattutto non comunicare mai l’indirizzo di casa né informazioni personali, perché i malintenzionati potrebbero anche infiltrarsi nel gruppo. “La partecipazione è uno strumento fondamentale per l’amministrazione della città”, spiega il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito. Nel 2016, il controllo del territorio viaggia anche così. N.F.
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Gli abitanti sorvegliano il territorio e comunicano tra loro anche attraverso la rete
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4 | Settembre 2016
Quartiere 3
#Zoom
Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud
Le iniziative
Fondazione Tommasino Bacciotti
nei luoghi dell’alluvione: così erano, così sono oggi
e il lungarno apre le sue porte
Una mostra mette gli scatti di allora accanto a quelli dei giorni nostri Gianni Carpini
A
Gavinana le acque inghiottirono i piani bassi delle case. Il fango invase viale Giannotti e mise in ginocchio Nave a Rovezzano. Vedere le foto del 4 novembre 1966 fa impressione, tanto più se le confrontiamo con quegli stessi luoghi mezzo secolo dopo. La mostra “Il Quartiere 3 e l’Alluvione” mette fianco a fianco scatti inediti in bianco e nero e le immagini (a colori) dei giorni nostri. L’evento fa parte del programma di iniziative organizzate dal Q3 insieme alla
commissione Politiche culturali per il cinquantesimo anniversario dell’alluvione. L’inaugurazione è fissata il 24 settembre (ore 16.30) con testimonianze e proiezioni di filmati alla scuola Villani, quartier generale dei soccorsi nel 1966. Qui la mostra, patrocinata dalla Regione Toscana, rimarrà fino all’8 ottobre, poi dal 14 al 21 ottobre approderà alla scuola Kassel. Gli scatti odierni sono stati realizzati dal gruppo fotografico “Il grillo”, quelli del 1966 sono arrivati direttamente dai cittadini. In tanti hanno
Il circolo Vie Nuove dopo l’alluvione (foto tratta dal calendario “A 50 anni dall’alluvione immagini e ricordi del quartiere 3”)
risposto all’appello lanciato dal Q3, che a fine 2015 ha stampato un calendario con le foto dell’alluvione di Firenze sud. “Abbiamo lavorato insieme ai cittadini – osserva Liliana Fusi, presidente della commissione Politiche culturali del Q3 – molti hanno portato le loro foto, ma soprattutto ci hanno raccontato i loro ricordi”. Nello stesso periodo, la scuola Villani ospiterà anche alcune immagini della mostra “L’alluvione di Firenze del 1966” curata da Franco Mariani e Mattia Lattanzi e organizzata dall’associazione Firenze Promuove. Intanto, in vista dell’anniversario, il Q3 promuove un percorso didattico nelle scuole, grazie al documentario-cartoon “Quanto piovve quella sera”, messo a disposizione da Publiacqua. Gli alunni realizzeranno disegni e la premiazione si terrà il 18 novembre a Gavinuppia. Il 13 novembre sarà la volta del teatro: la commedia in vernacolo “Tombola col morto” della Piccola Compagnia di Pelago si concentra sull’arma più potente dei fiorentini nei momenti drammatici, l’umorismo (Teatro Il Palco, ore 16.30). “Vogliamo ricordare quel tragico evento – spiega il presidente del Q3 Alfredo Esposito – e porre l’accento su quanto fu importante la riscossa dei fiorentini”. Il programma del Q3 si interseca con le numerose iniziative promosse in città. Da segnalare le presentazioni di libri alla biblioteca di Villa Bandini, sempre alle 17: “Firenze 1966: l’alluvione” di Franco Mariani e Mattia Lattanzi (6 ottobre) e “Paolo VI a Firenze: la venuta di un Angiolo notte di Natale 1966, 50 giorni dopo l’Alluvione” e “Giovanni Paolo II alla Toscana” di Franco Mariani (13 ottobre).
Sonia Muraca
In lungarno Ferrucci una nuova casa accoglienza per la fondazione Tommasino Bacciotti
U
na nuova casa accoglienza per la fondazione Tommasino Bacciotti, entro fine anno. Anzi due. Una nel suo quartiere “tradizionale”, a pochi passi dall’ospedale pediatrico Meyer, ceduta in comodato d’uso gratuito da una giovane coppia. L’altra un po’ più “fuori porta”, al civico 49 di lungarno Ferrucci, che aspetta di essere ristrutturata prima di ospitare chi arriva da lontano per curare a Firenze i propri figli malati di tumore. L’appartamento vista Arno è il diciassettesimo gestito dalla fondazione in città e il secondo (nella stessa zona) in convenzione con i servizi sociali del Comune, che ha provveduto a consegnarne le chiavi al presidente Paolo Bacciotti lo scorso 30 giugno, per mano del sindaco Dario Nardella. Alla fondazione, quindi, il compito di rimetterlo a nuovo e inserirlo ufficialmente nel circuito di accoglienza ospedaliera. Un vero e proprio servizio di aiuto alle “famiglie che devono affrontare un momento di difficoltà – spiega Paolo Bacciotti – che serve a permettere il ricongiungimento di tutti i suoi componenti, a ridurre il peso della lontananza da casa e a superare disagi di natura economica”. Oltre alla sistemazione logistica, la fondazione – grazie al contributo di molti sostenitori – mette a disposizione dei suoi ospiti anche un rifornimento alimentare, mentre il supporto ai loro spostamenti viene assicurato grazie alla collaborazione con la Misericordia di Quinto. Se l’idea di accogliere gratuitamente (su segnalazione del Meyer) le famiglie dei piccoli lungodegenti si è concretizzata nel 2010, con la firma di un protocollo d’intesa con l’ospedale, è nel 2000 che Paolo Bacciotti e la moglie Barbara decidono di creare un fondo permanente intitolato al loro bambino, Tommasino, venuto a mancare a causa di una rara forma di tumore cerebrale. Un’esperienza che ha fatto loro conoscere da vicino le implicazioni, anche economiche, che il percorso di lotta alla malattia porta con sé. Oltre alle case accoglienza, la fondazione mette a disposizione (ogni anno) tre borse di studio per la ricerca oncoematologica e organizza diversi eventi di raccolta fondi, come quello in programma il 3 ottobre, quando lo stadio Franchi ospiterà la partita “Italia vs resto del mondo”.
Web: tommasino.org
PRONTO SOCCORSO GIURIDICO Il servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso. Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.
Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076).
E-mail: quartiere3@comune.fi.it
Fino a 400 euro al mese
Cosa succede sotto casa nostra
NOTIZIE DAL TERRITORIO S.I.A. UN ASSEGNO PER L’INCLUSIONE ATTIVA La richiesta va effettuata, a partire dal 2 settembre, presso i Servizi Sociali di Quartiere
NOTTE BIANCA AL GALLUZZO
Il Sostegno per l'Inclusione Attiva (SIA) è un’azione di contrasto alla povertà che prevede l'erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. Il SIA di fatto configura un nuovo modello di tutela sociale, proponendosi ambiziosamente di superare l'assistenzialismo per introdurre elementi di responsabilizzazione e mobilitazione attiva degli utenti.
REQUISITI NECESSARI
La domanda deve essere presentata da un componente del nucleo familiare al Comune mediante la compilazione di un modulo (predisposto dall'Inps) dove si dichiara il possesso di alcuni requisiti necessari per l'accesso al programma: essere cittadino italiano o comunitario o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; essere residente in Italia da almeno 2 anni; famiglia in possesso di almeno una di queste condizioni (presenza di un minorenne, presenza di un disabile e di un suo genitore, presenza di una donna in stato di gravidanza); ISEE inferiore a 3.000 euro. Ammontare del beneficio: famiglia di 1 persona (80 euro mensili), 2 pers. (160 euro), 3 pers. (240), 4 pers. (320 euro), 5 pers. (400 euro). L’erogazione del sussidio deve essere associata a un progetto di attivazione e inclusione sociale per accompagnare i
beneficiari in un percorso verso l’autonomia e superare la mera dimensione assistenziale. Pertanto, in raccordo con gli assistenti sociali, dovrà essere predisposto un progetto personalizzato di presa in carico, finalizzato al superamento della condizione di povertà, al reinserimento lavorativo e all’inclusione sociale. I beneficiari dovranno mantenere l’impegno sotto forma di: ricerca attiva di lavoro, adesione a iniziative di formazione, accettazione di congrue offerte di lavoro, frequenza e impegno scolastico, comportamenti di prevenzione e cura volti alla tutela della salute. Nella valutazione della domanda, inoltre, si tiene conto delle informazioni già espresse nella Dichiarazione Sostitutiva Unica utilizzata ai fini ISEE e dunque è importante che il richiedente sia già in possesso di un'attestazione ISEE in corso di validità. Altre condizioni necessarie per poter beneficiare del Sostegno per l’Inclusione Attiva. • Assenza di altri trattamenti economici rilevanti (il valore complessivo di altri trattamenti economici eventualmente percepiti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, deve essere inferiore a euro 600 mensili). • Assenza di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati.
•
Assenza di beni durevoli di valore (nessun componente deve possedere autoveicoli immatricolati nei 12 mesi antecedenti la domanda oppure autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda).
Il beneficio è concesso bimestralmente e viene erogato attraverso una Carta di pagamento elettronica (Carta SIA). Con la Carta si possono effettuare acquisti in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati al circuito Mastercard. La Carta può essere anche utilizzata presso gli uffici postali per pagare le bollette elettriche e del gas e dà diritto a uno sconto del 5% sugli acquisti effettuati nei negozi e nelle farmacie convenzionate, con l’eccezione degli acquisti di farmaci e del pagamento di ticket. Con la Carta, inoltre, si può accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata, a condizione di aver compilato l’apposita sezione presente nel modulo di domanda. Non è possibile prelevare contanti o ricaricare la Carta. Ogni Carta ha un codice personale (PIN), che verrà inviato da Poste direttamente a casa del beneficiario. Dopo il rilascio delle Carte, Poste esegue gli accrediti bimestrali e invia le comunicazioni ai titolari.
Dove deve essere presentata la richiesta Presso gli uffici amministrativi dei centri sociali del QUARTIERE 3 Piazza Elia della Costa, 15
Lunedì e venerdì, ore 9-13
"Bibliopassi"
PIAN DEI GIULLARI, SULLE TRACCE DI SPADOLINI "Bibliopassi" è un progetto a cura del servizio biblioteche del Comune che coniuga la conoscenza delle biblioteche del territorio con la possibilità di passeggiare a contatto con il nostro patrimonio artistico e architettonico.
lini - Piazzale Michelangelo LUNGHEZZA: 6 km, durata prevista 3 ore (incluso la visita) L’iscrizione deve essere inviata a segreteria C.R.A.L. dipendenti Comune di Firenze, via del Filarete, 11/c – 50143 Firenze (tel. 700420 / fax 7130416; email: segreteria.cral@comune.fi.it. oppure tramite fax e/o posta elettronica, indicando: • gita prescelta • nome e cognome • data e comune di nascita ed indirizzo (tali dati, trattati ai sensi della legge sulla privacy, servono per la copertura assicurativa).
PROSSIMO APPUNTAMENTO
Il prossimo appuntamento è in programma sabato 10 settembre, ore 9, alla Biblioteca della Fondazione Spadolini. ITINERARIO: Pian dei Giulari - visita alla Biblioteca Fondazione Spadolini Nuova Antologia e alla casa di Giovanni Spado-
50 anni dall’alluvione
MOSTRA NELLE SCUOLE VILLANI E KASSEL Nell'ambito delle celebrazioni del 50° anniversario dell’alluvione del 1966 sabato 24 settembre, ore 16.30, presso la scuola primaria Villani, v.le Giannotti 41, viene inaugurata la mostra fotografica “Il Quartiere 3 e l’Alluvione. Foto inedite di ieri e di oggi", organizzata dal Q.3
con il Patrocinio della Regione Toscana Come è noto il Quartiere 3 fu uno dei luoghi più colpiti dall'alluvione e questa mostra è allestita con materiale inedito pervenuto dai cittadini. L’evento include testimonianze e proiezione di filmati. La mostra resterà aperta fino a sabato 8
ottobre (dal lunedì al venerdì, ore 16.3018.30, sabato e domenica, ore 10-12 e 1618) per poi spostarsi alla scuola Kassel, via Svizzera 9, dove sarà visibile dal 14 al 21 ottobre (dal lunedì al venerdì, ore 16.3018.30, sabato, ore 10-13).
Tutto è pronto per la Notte Bianca del Galluzzo, in programma il 17 settembre. Il Q.3, insieme a Centro Commerciale Naturale, Centro sportivo e Misericordia, sta lavorando per dar vita a una serata ricca di danza, teatro, moda, musica, artigianato e sport. I negozi saranno aperti e pieni di eventi, le società sportive presenteranno le loro squadre e le loro attività e tutte le associazioni si daranno da fare per far rivivere appieno le strade e le piazze del paese. Quest'anno agli spazi della festa, oltre a piazza Acciaiuoli, via Senese e via del Podestà, si aggiunge piazza Puliti che diventerà anch’essa luogo di intrattenimento.
BY PASS CASCINE DEL RICCIO,
Completato l'allargamento alle Cinque vie Sono terminati i lavori per l’allargamento di via delle Cinque Vie, determinando un importante passo avanti in vista del completamento dell’atteso by-pass delle Cascine del Riccio, opera fondamentale per liberare il borgo della val d’Ema dalla morsa del traffico, per giunta aggravato dalla strozzatura sul lato orientale dell’abitato, che comporta un estenuante senso unico alternato. Il settore coinvolto era quello compreso tra via San Michele a Monteripaldi e viuzzo dei Catinai.
FONTANELLI A TUTTA FORZA
Il Q.3 ha festeggiato a luglio la riapertura di due dei fontanelli più apprezzati dai cittadini. Il primo ad essere “restituito” alla popolazione è stato quello del Galluzzo. Lo storico fontanello di viale Tanini, inaugurato nel maggio 2012, era arrivato a fine corsa, dopo aver erogato quasi 2 milioni di litri d’acqua. Oggi il fontanello è nuovamente attivo, dotato di tecnologia di ultima generazione e si trova in piazza Don Pietro Puliti. Completamente rinnovato anche il fontanello di piazza Bartali. Inaugurato nell’ottobre 2010 assieme ad Unicoop Firenze, questo fontanello è risultato da subito uno dei più amati dalla cittadinanza. Dal 2010 all’aprile 2016 ha erogato ben 5 milioni e 152mila litri di acqua. Anche questa macchina è stata totalmente rinnovata e modernizzata e subito riaperta alla cittadinanza con un successo immediato visto che nei primi due giorni di esercizio ha totalizzato quasi 10.000 litri di erogazione.
NUOVI OSSARI NEI PICCOLI CIMITERI
Proseguono i lavori di riqualificazione all’interno dei cimiteri cittadini, con oltre un milione e centomila euro di lavori. 550mila euro serviranno a realizzazione ossari nei piccolo cimiteri del Q.3, in particolare al Pino e a Monteripaldi. 70mila euro, infine, sono stati stanziati per lo spogliatoio magazzino degli operai nel cimitero delle Porte Sante.
PALESTRE ALL’APERTO
Anche a settembre prosegue l’iniziativa "Palestre all'aperto", che consente di svolgere gratuitamente attività sportiva all’aperto, con l’ausilio e la consulenza di un tecnico delle discipline motorie. Il servizio sarà ancora disponibile nel Q.3: c/o giardini di piazza Elia dalla Costa dal 5 al 16 settembre, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9 alle 10.30; c/o giardini di viale Tanini (Galluzzo), dal 6 al 17 settembre, il martedì, giovedì e sabato dalle ore 9 alle 10.30.
Come comunicare con il Presidente del Q.3 Il presidente del Q.3, Alfredo Esposito, riceve i cittadini (previo appuntamento tel. 055/2767732- 7727), tutti i martedì e giovedì, ore 9.30-12.30, c/o la sede del quartiere, Villa di Sorgane, via Tagliamento 4.
L’ immagine del mese
PIAZZA ARTUSI
LIBERA DALLE MACCHINE
Ecco le foto di Piazza Artusi che nel mese di giugno abbiamo liberato dalle macchine sostituendo i vecchi paletti, collocati all'epoca della costruzione dell'intero complesso commerciale, con dei paletti in regola con il codice della strada. L'area pedonale per la verità c'è sempre stata, ma in assenza di impedimenti fisici ( i vecchi pilomat non erano più funzionanti) in pochi la rispettavano.
Potrà essere contattato ai numeri 055.2767732 / 055.2767727, al cellulare 338.6866283, all’indirizzo e-mail: presidenteq3@comune.fi.it
6 | Settembre 2016
#Il quartiere in pillole
Quartiere 3
Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud
Fotografia
L’intitolazione
sul web, alla scoperta di scorci e paesaggi
una strada per estonia e lituania
Attraverso il gruppo “Sei di Gavinana se...” immagini “inedite” del rione vengono condivise fra gli abitanti
D
ue nuove vie nel quartiere: una dedicata all’Estonia, l’altra alla Lituania. Si tratta di strade che costeggiano piazza Francia. È quanto deciso dalla giunta comunale, che ha approvato una delibera presentata dall’assessore alla Toponomastica Andrea Vannucci. Via Estonia è la strada che prima faceva parte di piazza Francia e che da qui ora parte, all’altezza di via Portogallo, per terminare all’incontro con la nuova via Lituania che, anch’essa prima sotto la toponomastica della piazza, finisce all’incontro con via Unione Sovietica, all’altezza di via Cecoslovacchia. “Abbiamo deciso di accogliere la richiesta presentata dall’Ambasciata della Repubblica di Lituania in Italia di dedicare alla Lituania una zona del territorio comunale – ha spiegato Vannucci – nel 2006 era stata intitolata un’area alla Lettonia, è stato quindi ritenuto opportuno procedere a una dedica toponomastica a tutte le repubbliche baltiche, da qui oltre alla Lituania anche all’Estonia”. Con l’approvazione della delibera cambiano così i confini di piazza Francia, ora costeggiata anche dalle nuove vie Estonia e Lituania, oltre che da via Portogallo, via Olanda e via Belgio.
Misericordia di Badia a Ripoli
a gavinana un altro poliambulatorio S
i chiamano “Donna salute” e “Canta” e sono i due progetti lanciati dalla Misericordia di Badia a Ripoli nel suo nuovo poliambulatorio, inaugurato il 12 giugno scorso al centro commerciale Coop di Gavinana. Un modo per “rispondere alle sempre più numerose richieste di servizi – racconta il governatore Paolo Borghini – che ci arrivano dai cittadini del Q3, ma anche da quelli dell’hinterland, soprattutto residenti nella vicina area sud-est della provincia”. Da qui la scelta di offrire un altro punto di riferimento medico sul territorio: un centro di facile raggiungimento e di grande affluenza, in cui effettuare visite specialistiche e attivare nuove iniziative in materia di prevenzione. In particolare, il progetto donna si concentra sull’indagine, attraverso analisi e controlli, di patologie (oncologiche e non) tipicamente femminili. Si effettuano, quindi, esami classici (come pap test ed ecografie) ma anche cure vere e proprie, in ambito ginecologico, legate per lo più alla menopausa e alla gravidanza. Il secondo progetto, avviato in collaborazione con Careggi, si rivolge invece agli anziani, allo scopo di prevenirne le cadute. Perché “episodi di questo tipo comportano peggioramenti repentini del loro stato di salute e, di conseguenza, ne modificano gli stili di vita”, sottolinea Marco Salvadori, direttore sanitario dei poliambulatori della Misericordia sia in piazza Bartali che in via Chiantigiana. L’obiettivo, quindi, è quello di “indagare le patologie che si attestano tra le principali cause di caduta – spiega Salvadori – mi riferisco, per esempio, al Parkinson o a tutta quella serie di malattie che riducono le capacità motorie”. Partendo da questi screening “articolari” (in caso di necessità) si procede poi con controlli respiratori e cardiovascolari, in modo da avere un quadro clinico completo del paziente. Inoltre, i nuovi locali funzionano anche da centro ritiro referti, Cup e punto anagrafe comunale (progetto Reti diffuse). S.M.
Il riconoscimento
fiorino d’oro per il partigiano pacini F
Niccolò Falchini
A
nche Gavinana ha i suoi fotografi “ufficiali”. Sul web. È attraverso il gruppo “Sei di Gavinana se...” che scorci, paesaggi e immagini del quartiere vengono condivisi con gli altri abitanti. Nonostante il gruppo sia nato come contenitore di storie e ricordi del quartiere, la fotografia ha fatto da subito la sua comparsa. Con l’arrivo di Annibale Cecchetti e Antonio Gervasi – viene spiegato – le istantanee hanno poi fatto un salto di qualità. Entrambi autodidatti e con la macchina fotografica sempre in mano, sono loro a catturare particolari di Gavinana che in pochi conoscono, dai viuzzi della Nave a Rovezzano alle Cinque Vie, dall’Anconella a piazza Ferrucci. “Annibale è originario di San Godenzo, ma già da piccolo si è
Uno scorcio “insolito” del quartiere (foto di Annibale Cecchetti)
trasferito a Gavinana – racconta Antonio parlando dell’amico – quando lo seguivo all’inizio non facevo altro che commentare le sue foto, e così una volta mi sono detto che forse avrei dovuto iniziare a scattare anche io”. E intanto Ilario Poggesi, che insieme a Francesca Ermini amministra il gruppo, ha parlato con il presidente del Q3 Alfredo Esposito dell’idea di una futura mostra fotografica per raccontare tutti i luoghi “inediti” del quartiere. “Stiamo lavorando insieme al Quartiere per cercare di allestire uno spazio in cui raccontare la nostra Gavinana con alcune immagini corredate dalle storie del gruppo – rivela – ci piacerebbe anche aprire un sito internet che raccolga tutti i lavori dei nostri fotografi, così da poterli raccogliere e catalogare”.
Tra le idee anche quella di una mostra per raccontare i luoghi meno conosciuti della zona e un sito dove raccogliere tutti i lavori
iorino d’oro alla memoria del partigiano Giorgio Pacini, scomparso lo scorso maggio all’età di 94 anni, a cui è stata dedicata la cerimonia del 72esimo anniversario della Liberazione di Firenze. Il massimo riconoscimento della città del Giglio è stato consegnato dal sindaco Dario Nardella alla moglie e al figlio del partigiano, che partecipò direttamente alla lotta di Liberazione di Firenze dal regime nazifascista. “Giorgio era una persona straordinaria, un grande partigiano, un combattente, un resistente, che fino all’ultimo giorno non ha mai smesso di trasmettere con passione i suoi ricordi e i suoi valori ai giovani – ha ricordato il sindaco Nardella – a lui dedichiamo questo 11 agosto. Il Fiorino che consegniamo alla moglie Marcella e al figlio Alessandro è un riconoscimento anche a tutti i partigiani che ancora mantengono vivo il racconto della loro vita”. Le celebrazioni dell’anniversario della Liberazione si sono aperte alle 7 con i rintocchi della Martinella, la campana della Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio che l’11 agosto del 1944 annunciò alla città il ritorno alla libertà e alla democrazia. Alle 10 in piazza dell’Unità Italiana si è tenuta la deposizione di una corona di alloro da parte delle autorità civili, religiose e militari al monumento ai Caduti di tutte le guerre. Alle 10.45 è scattata la cerimonia ufficiale nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, mentre alle 21 alla Loggia dei Lanzi spazio a un concerto per la cittadinanza.
Alla biblioteca di Villa Bandini
la salute in un ciclo di conferenze D
a questo mese la biblioteca di Villa Bandini ospita nella “Sala Paradiso” un ciclo di conferenze dedicate al tema della salute e del benessere. Il promotore di questa iniziativa, intitolata “La salute oggi, uno sguardo al domani”, è Maurizio Manetti, operatore in discipline bionaturali e proprietario dell’erboristeria NaturalMente di via di Ripoli che – con il supporto del Quartiere – è riuscito a dar vita a una campagna di sensibilizzazione a favore della salute intesa come un insieme di esperienze individuali, fisiologiche, sensoriali e collettive. “In questi incontri vorremmo dire cose semplici, più che dare soluzioni per la salute vorremmo che fosse il recupero del buonsenso ad avere un ruolo predominante – afferma Manetti – la salute è prima di tutto responsabilità di ognuno di noi, dipende dal nostro costante, quotidiano impegno mantenerla”. Ogni incontro avrà come protagonista un relatore specializzato. Il tutto avrà inizio mercoledì 21 settembre (ore 20.45) quando Caterina Dinnella, ricercatrice alla Facoltà di Agraria, parlerà di cibo e benessere, per poi proseguire per cinque settimane e concludersi il 19 ottobre con l’intervento riguardante etica e stili di vita dell’esperto del Ministero della Salute Nicola Arentano. Alla presentazione della prima serata parteciperà anche il presidente del Q3 Alfredo Esposito. L’ingresso al ciclo di conferenze – a cui sono attesi molti cittadini – è gratuito, ma è comunque obbligatoria l’iscrizione che può essere effettuata sia di persona presso l’erboristeria NaturalMente, sia per telefono al numero 055.688498. N.F.
Quartiere 3
#Dietro le quinte
Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud
Settembre 2016 | 7
Sul palco
Il ricordo
quel “giglio” galluzzino (d’adozione)
La compagnia teatrale con sede a Fibbiana inizia una nuova stagione di vernacolo all’Everest Vanessa Bambi
Uno degli spettacoli portati in scena dalla compagnia teatrale Il Giglio
C’
era una volta – e c’è ancora – un fiore di compagnia teatrale, Il Giglio. Nota a Firenze, e soprattutto al Galluzzo, per rappresentare il vernacolo al teatro Everest. La nuova stagione è alle porte, ed è anche l’occasione per curiosare dietro le quinte degli spettacoli in programma e, soprattutto, per scoprire la storia di una compagnia teatrale molto amata dai galluzzini (e non solo). Così, dopo le tante storie rappresentate, ecco qual è la loro e chi si cela sotto la maschera di tanti personaggi. A svelare tutto è Mario Altemura, appassionato direttore nonché capocomico de Il Giglio: “La compagnia – racconta – è nata insieme alla mia socia Gabriella Manfriani. All’epoca l’unico spazio che trovammo disponibile per fare un corso di laboratorio teatrale è stato a Fibbiana, la nostra attuale sede. Da allora, i nostri ‘pulcini’, i ragazzi di al-
lora aspiranti attori, sono cresciuti e sono orgoglioso di averli tuttora nella mia compagnia amatoriale”. Ed è curioso come poi la compagnia Il Giglio sia divenuta galluzzina d’adozione. È stato forse il caso, oppure il destino? Fatto sta che un giorno “una certa signora Mery che
abitava al Galluzzo – ricorda Altemura – venne a vedere un nostro spettacolo al teatro di Fibbiana. Le piacque così tanto che ne parlò alla direzione del Teatro Everest e da lì sono passati cinque anni nei quali siamo fieri di portare ogni anno almeno quattro-cinque spettacoli
solo al teatro galluzzino”. Tanti i successi che si sono susseguiti e che il pubblico ha applaudito divertito: da “L’acqua cheta” a “La zona tranquilla”, fino ad altri meno conosciuti. “Quest’anno, ad esempio, inauguriamo a novembre la stagione dell’Everest con ‘Addio Tabaren’, uno spet-
tacolo che dedichiamo al regista ideatore Beppe Ghiglioni nonché caro amico, scomparso esattamente dieci anni fa. Oppure, ad anno nuovo, in occasione dei cinquant’anni dall’alluvione di Firenze, presenteremo ‘La nottata’. Situazioni comiche e gag alla fiorentina nella tragedia dell’alluvione: ovvero come riappacificarsi nonostante la situazione drammatica. Il nostro cavallo di battaglia rimane comunque ‘Gallina vecchia’. Uno spettacolo di vernacolo per eccellenza, dove nel ruolo della protagonista, fino a un anno fa, abbiamo avuto l’onore di avere sempre Gianna Sammarco, che ha recitato e festeggiato con noi i suoi novant’anni di età: un esempio di amore e di vita per l’arte, per il teatro”, conclude il direttore de Il Giglio. Per seguire la compagnia c’è anche il sito internet www.compagniateatraleilgiglio.com.
“che emozione e quanti applausi per lo spettacolo con carla fracci”
D
ella serie si nasce con la passione del teatro, un primo amore che se ti prende non si scorda mai. “Una vita per il teatro e il teatro mi ha ripagato: è diventato proprio la mia vita”, racconta ancora Mario Altemura. Tra i tanti aneddoti che hanno caratterizzato le sue innumerevoli esperienze teatrali, sottolinea che ha avuto anche il piacere di collaborare con Carla Fracci: “Nel 1993, a Vicenza, nello spettacolo ‘La scuola di ballo di Goldoni’. Ho imparato moltissimo da quell’esperienza. Mi ricordo – conclude – che la prima sera fu davvero emozionante, ci furono oltre cinque minuti di applausi”. V.B.
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8 | Settembre 2016
#L’inchiesta
La “mappa”/1
viabilità, cosa è cambiato durante l’estate...
Per spostarsi in auto è consigliabile tenere sotto mano il tabellone delle novità legate ai lavori della tramvia a cura di Sara Camaiora e Gianni Carpini
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er andare alla stazione “torna” indietro su viale Belfiore. E chi prova a uscire davanti alle scalette rischia di rimanere “fermo un giro”. È il “gioco dell’oca” della viabilità fiorentina: per muovere l’auto da una “casella” all’altra è consigliabile tenere sotto mano il tabellone dei cambiamenti avvenuti durante l’estate e legati ai cantieri della tramvia. In attesa della prova del nove, questo mese, a scuole aperte. Ma andiamo con ordine. Il nodo critico è Porta al Prato, dove le modifiche alla circolazione rischiano di farsi sentire in modo particolare. Via Guido Monaco e via Alamanni sono chiuse, e lo resteranno per sempre. Da entrambe sfreccerà la futura linea due: nella prima rimarrà una corsia solo per i residenti, la seconda sarà tutta dedicata al tram. Chi da viale Redi vuol arrivare alla stazione o viaggiare in direzione Fortezza, non può più andare “a dritto” in via Guido Monaco, ma deve fare un giro a U. Svoltare a destra e imboccare viale Belfiore, spostarsi sulla sinistra (e qui può verificarsi il primo problema, perché si intercetta il serpentone di auto che arriva dalla Fortezza) e poi, all’altezza del semaforo con via delle Porte Nuove, girare a sinistra nella nuova corsia che è stata creata. Poi percorrere il controviale di Fratelli Rosselli e scegliere tra due opzioni: o immettersi sul viale e proseguire verso la Fortezza, oppure – grazie al semaforo – “saltare” la carreggiata che arriva da Porta al Prato (altro crocevia delicato, per la sovrapposizione di più flussi di traffico) e imboccare via Jacopo da Diacceto, che ha cambiato verso, arrivando così a Santa Maria Novella. Chi invece “usa” via Nazionale per raggiungere la stazione, si trova davanti un’altra novità: non si può più attraversare la piazza e uscire da via della Scala. Davanti alle scalette è stata creata una corsia preferenziale: via libera solo ai bus e ai residenti dei settori A e B della ztl. Chi proviene da via Nazionale, dunque, per allontanarsi da Smn deve prendere via Valfonda: spenta la porta telematica, la corsia in uscita è aperta a tutti, mentre quella in entrata rimane riservata ai mezzi pubblici. Spostandosi via via verso Careggi, il sottopasso dello Statuto resta chiuso fino a inizio dicembre: chi arriva da piazza Dalmazia percorre perciò via del Romito. In viale Morgagni è tornata la preferenziale per le ambulanze ed è stata riaperta anche la carreggia-
ta per le auto in direzione dell’ospedale. Ultimo elemento da tenere presente, la ztl notturna: è chiamata “estiva”, ma in realtà dura fino al 2 ottobre, con lo stop alle auto in centro ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 23 alle 3 del mattino.
L’intervista
“Informatevi e scegliete percorsi alternativi” Parla l’assessore Stefano Giorgetti, numero uno della mobilità in Palazzo Vecchio
C
on i lavori delle linee 2 e 3 della tramvia in corso – la grande sfida che Firenze si trova ad affrontare tra questa seconda parte del 2016 e il 2017 – Stefano Giorgetti, assessore ai lavori pubblici e alla viabilità, fa il punto su quanto i fiorentini troveranno lungo la loro strada. Ci aspettano mesi intensi per i cantieri? Saranno i mesi decisivi, durante i quali i lavori per le linee 2 e 3 della tramvia verranno terminati. Secondo le nostre previsioni, anche in base a tutte le revisioni del cronoprogramma, durante il 2017 i cantieri dovranno essere conclusi. Ciò permetterà le prove tecniche con i convogli del tram, per avere in esercizio le due nuove linee a febbraio 2018. Ad attenderci ci sono quindi nuove modifiche alla viabilità. Uno dei nodi più problematici è quello di Porta al Prato-viale Rosselli con l’intersezione di via da Diacceto. In questa zona, un eccessivo afflusso di auto comporta pesanti ripercussioni sul traffico. Gli altri punti critici sono l’uscita dalla città da piazza della Libertà e via del Romito, che diventa una direttrice in entrata. Anche la stazione di Santa Maria Novella è un punto nevralgico: in questo caso l’invito è di usare il meno possibile la macchina per raggiungere la zona. Quali i consigli? La cosa più importante da dire ai citta-
dini è di informarsi e scegliere viabilità alternative. Un esempio è nella zona della Fortezza: in via Lorenzo il Magnifico spesso sono presenti code, mentre nello stesso momento sul viale Lavagnini verso viale Strozzi le corsie sono libere. Ci saranno anche novità “positive”? Un grande vantaggio, nel quadrante della Fortezza, ci sarà agli inizi di dicembre, quando verrà aperto il sottopasso viario Milton-Strozzi: l’inaugurazione ufficiale è prevista l’8 dicembre. Insieme ci siamo presi l’impegno con la popolazione e con i commercianti di riaprire, sempre entro l’8 dicembre, tutta la direttrice che dalla Fortezza va sopra il ponte dello Statuto, passa in via dello Statuto, nel sottopasso e prosegue verso Careggi.
#L’inchiesta
La “mappa”/2
La panoramica
...e cosa cambierà ancora: i cantieri che ci attendono
in centro e fuori, nuovo volto per strade e piazze
I prossimi interventi previsti: sono diversi gli snodi coinvolti
S
e il 2017 sarà l’anno decisivo per la tramvia, certo è che i mesi che ci aspettano saranno densi di cantieri. Cantieri “itineranti”, che si sposteranno di volta in volta in diversi punti degli snodi coinvolti, comportando – a seconda delle situazioni – un impatto più o meno significativo sulla viabilità. Nevralgico sicuramente quello di viale Belfiore, che nell’arco di questi mesi proseguirà nelle sue diverse fasi di lavorazione, avanzando e spostandosi. Fasi che, di tappa in tappa, comporteranno novità nella viabilità circostante, come la chiusura di via Cassia e di una corsia di via Benedetto Marcello, in zona San Jacopino. Viabilità pressoché definitiva, invece, attorno a Porta al Prato (e tale sarà anche a tramvia in funzione), così come in viale Morgagni. Altro punto “caldo” è sicuramente la zona della stazione. Se vanno avanti i cantieri in via Alamanni e via Monaco, all’inizio del 2017 partirà quello su via Valfonda, che rimarrà percorribile su una sola corsia: in discussione ci sono diverse ipotesi per riorganizzare la viabilità di tutta l’area, tra cui – ancora in campo – quella di invertire il senso di marcia di via Nazionale e via Santa Caterina, ipotesi già avanzata anche nei mesi passati. Ben precisa è invece la data per l’inaugurazione del sottopasso Milton-Strozzi: l’8 dicembre, giorno significativo per i commercianti della zona che, appena prima delle feste natalizie, in un periodo decisamente importante per il loro lavoro, potranno così vedere riaperta tutta la direttrice Statuto (sottopasso compreso) in direzione Careggi. Con il taglio del nastro del “nuovo” tunnel arriverà così il primo tassello del grande giardino pensile (dal lago dei Cigni della Fortezza fino al ponte dello Statuto) intitolato a Oriana Fallaci, insieme all’intero piazzale e alla futura fermata del tram. Attesa entro dicembre anche la fine dei lavori per il viadotto tramviario di San Donato, l’opera che consentirà ai binari della linea 2 di superare la rotatoria di via Forlanini e i torrenti Terzolle e Mugnone collegando via di Novoli a via Buonsignori e via Gordigiani. Spostandosi nella zona dell’Isolotto, dopo gli interventi al sottopasso Foggini con la tramvia “spezzata a metà” per tre mesi (nel momento in cui scriviamo la fine dei cantieri è prevista entro il 13 settembre, ndr), toccherà poi all’altro lato della strada: tra la primavera e l’estate 2017 sono previste le opere sul lato della carreggiata auto per riattivare la seconda corsia del sottopasso, chiusa ormai dal 2014.
P
iazze e strade che cambiano volto, da qui al prossimo anno. Ecco una panoramica delle principali novità. È prevista per questo mese la chiusura dei lavori in piazza Dalmazia, per trasferire i banchi del mercato davanti al cinema e nella nuova area di fronte al supermercato. Di conseguenza, via di Rifredi sarà liberata dagli ambulanti, nasceranno nuovi parcheggi e la strada cambierà senso, diventando percorribile verso la Fortezza. Cambiando zona, lavori in corso in piazza San Marco, con il rifacimento del lastricato in pietra da parte di Toscana Energia, tra via Cavour e via Ricasoli, e successivamente, da novembre, con il progetto messo in campo direttamente dall’amministrazione, per circa duecentomila euro, che riguarda la pavimentazione nella parte opposta, lato chiesa. Addio buche nel 2017 anche in via della Colonna fino a piazza D’Azeglio, in via Venezia, via Modena e via Micheli e nell’area attorno a piazza Santissima Annunziata, dove verrà realizzato uno studio tecnico per evitare che le vibrazioni degli autobus e dei veicoli possano danneggiare la chiesa. Un’area pedonale stile Santa Croce è poi quella che Palazzo Vecchio ha intenzione di realizzare in piazza del Carmine da gennaio 2017, con un intervento da oltre un milione e centomila euro, una zona rialzata rispetto a quella carrabile, per la parte antistante la chiesa, a cui si aggiungerà una piccola area verde sul lato opposto. Con gli interventi in fase di ultimazione in piazza dei Nerli, tra questo e il prossimo mese, e altri lavori in piazza Verzaia, l’obiettivo è ottenere un sistema di piazze riqualificate per l’Oltrarno fiorentino. Uscendo dal centro, si trova tra gli altri il duplice progetto per via Pistoiese, che comprende da un lato la riqualificazione della strada, dall’altro la risistemazione degli impianti di illuminazione, lavori che in tutto superano il milione di euro e che partiranno dall’inizio del prossimo anno. E a gennaio 2017 è atteso anche il via dei lavori in via Gioberti, che verranno suddivisi in stralci funzionali. L’obiettivo è valorizzare la mobilità pedonale, con l’allargamento dei marciapiedi e la creazione di isole pedonali in corrispondenza degli incroci. Restando ai primi mesi del 2017, è quella la “deadline” prevista per i bypass del Galluzzo e di Cascine del Riccio, entrambi snodi attesi per alleggerire il traffico. Entro fine anno, invece, taglio del nastro per quello di Ugnano-Mantignano.
Settembre 2016 | 9
10 | Settembre 2016
LA MANIFESTAZIONE
Al Festival delle Generazioni incontri e spettacoli per guardare “oltre le frontiere” D
a giovedì 13 a sabato 15 ottobre filosofi, artisti, economisti, giornalisti, uomini e donne dello sport e dello spettacolo si incontreranno a Firenze in occasione di “Oltre le frontiere: generazioni e culture”, la terza edizione del Festival delle Generazioni, la manifestazione promossa da Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl. Fil rouge di quest’anno, il concetto di frontiere: frontiere geografiche, innanzitutto, ma anche anagrafiche e sociali. “Il futuro è il paese dove passeremo il resto della nostra vita – racconta la direttrice artistica del Festival, Francesca Zaffino –, eppure viviamo in un mondo che fa sempre più fatica a guardare oltre il presente. Una nuova scenografia si apre al nostro quotidiano: le frontiere, che dividono Paesi e popoli, culture, religioni, non sono linee da valicare, ma spazi da abitare, entro i quali spartire pezzi di vita, perché proprio sulle frontiere oggi ‘sosta’ tanta umanità”. Per questa terza edizione sono in programma spettacoli, incontri su salute,
scuola, lavoro, memoria, scienza e ricerca, lezioni magistrali, maratone tra letteratura e musica. Tra gli oltre 150 ospiti, il costituzionalista Michele Ainis, l’architetto Stefano Boeri, l’astrofisica Sandra Savaglio, il matematico Piergiorgio Odifreddi, i vincitori dei Premi Strega, Campiello e Viareggio, i giornalisti Sergio Rizzo, Gabriele Romagnoli, Emilio Carelli, fino al sociologo Zygmunt Bauman. E poi ancora Andrea Lucchetta, Marisa Laurito, Dario Vergassola. Location d’eccezione per il Festival, alcuni dei palazzi più belli della città: da Palazzo Vecchio al Teatro Verdi; dalla Biblioteca delle Oblate all’Accademia La Colombaria; dal Cinema Odeon in piazza Strozzi allo storico Caffè Rivoire, chiamato a ospitare l’Edicola Café mattutina. Tra gli eventi speciali: la Firenze Marathon per le Generazioni, passeggiata ludica motoria per il centro storico; la mostra multimediale “Oltre le generazioni”, allestita nella splendida cornice della Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, un viaggio tra il quo-
tidiano e il futuro nelle visioni di bambini, adulti e bisnonni d’Italia; l’incontro “Cultura digitale oltre le frontiere del sapere” con Massimo Bray, Francesco Profumo e Marco Damilano, a cura e in collaborazione con l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani; “Il generatore di generazioni”, live show condotto da Beppe Severgnini con ospiti, interviste, letture e musica alla ricerca dei tratti comuni delle generazioni Aged, Baby boomers, X, Y e Z; “Le interviste impossibili” di un contemporaneo a Dante, Paolo e Francesca con gli attori Primo Reggiani, David Riondino e Cristiana Dell’Anna. Il Festival delle Generazioni è vicino alle popolazioni colpite dal sisma: durante i tre giorni sarà attiva una raccolta di fondi a loro sostegno Tutti gli appuntamenti del Festival delle Generazioni sono a ingresso gratuito Programma su
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Settembre 2016 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere In classe
preparate la cartella, si torna a scuola
Tra pochi giorni la prima campanella: dai nidi alle elementari, di nuovo sui banchi ventimila piccoli “scolari” fiorentini 2.500, le presenze da segnare sul registro alle materne. Si parte un po’ prima, invece, negli asili nido, che contano quasi 1.300 nuovi iscritti: il 5 settembre prima volta in classe per bambini già frequentanti e per i gruppi dei “piccoli”, il 7 sarà la volta dei nuovi ammessi e dei gruppi dei “medi” e dei “grandi”. Al via anche l’esperienza pilota dei centri educativi integrati da zero a sei anni, dove bambini di diverse età, anche se divisi in sezioni, condivideranno fianco a fianco alcuni momenti educativi durante l’arco della giornata, dal gioco al pranzo, con un unico progetto pedagogico. Il “Trifoglio” di via Caboto, nel quartiere 5, accoglierà 45 bambini dai 3 ai 36 mesi e 50 bambini da 3 a 6 anni. Mentre la “Girandola”, ospitata all’interno dell’Istituto degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata, partirà con venti bambini per poi ospitarne una sessantina quando sarà a pieno regime. Altra importante novità si
Natalia Binagli
ainetto in spalla, pronti via: finite le “ferie” estive, è tempo di tornare a scuola. Penne, matite e quadernoni alla mano, sono circa ventimila le bambine e i bambini di Firenze che in totale, nei prossimi giorni, prenderanno nuovamente posto sui banchi, se si considerano scuole elementari, le materne e anche i più piccoli degli asili nidi. La prima campanella per la scuola primaria e per le scuole dell’infanzia suonerà la mattina del 15 settembre, la data scelta dalla Regione Toscana per l’inizio dell’attività didattica su tutto il territorio regionale nelle scuole di ogni ordine e grado. Alle elementari, tra scuole pubbliche e scuole paritarie, risponderanno all’appello quasi sedicimila studenti. Circa
Una
al giorno
Bici-mania
Ricetta
stress da rientro? così si mette ko
Il trovaparole
un crucipuzzle nello zainetto ☛ pagina iV
Il Meyer risponde
firenze a prova di piccoli pedali
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ettembre, tempo di cambiamenti. Per i piccolissimi che iniziano la scuola dell’infanzia e per i più grandi che passano dall’asilo alla scuola. Come gestirli? Lo chiediamo alla dottoressa Francesca Maffei, responsabile della Psicologia ospedaliera dell’ospedale pediatrico Meyer. Il rientro post-ferie può essere stressante anche per i piccoli? Il rientro dei bambini all’asilo o a scuola dopo le vacanze è un aspetto che merita attenzione. Ancora di più quando il bambino inizia un’esperienza nuova come la scuola dell’infanzia. In questo caso i tempi dell’inserimento variano, soprattutto in ragione dell’attaccamento sviluppato nei primi anni di vita. È importante che i genitori riescano ad essere rassicuranti con il proprio figlio, per aiutarlo a contenere un’eventuale ansia da separazione.
registra sul fronte delle mense. Da quest’anno il cibo avanzato – pane, frutta ma anche primi e secondi piatti – non sarà più cestinato, ma verrà distribuito alle associazioni di volontariato della città che si prendono cura delle persone più bisognose. Il progetto contro gli sprechi alimentari ideato dal Comune, dal nome “Avanzi-amo”, al momento prevede una collaborazione con la Caritas di Firenze, ma è aperto anche ad altre organizzazioni no profit del territorio. Un sostegno alla scuola arriva poi dai supermercati di Unicoop Firenze grazie all’iniziativa “Cresciamo insieme”. Fino al 2 novembre soci e clienti Coop riceveranno “buoni scuola”, uno ogni 20 euro di spesa, che potranno essere donati alle scuole per ottenere materiali didattici – che siano penne o strumenti hi-tech – oppure opportunità formative come laboratori pratici o itinerari in luoghi di arte e cultura della Toscana.
E se al rientro si aggiunge l’ingresso nel mondo della scuola? In tal caso i bambini sono più grandi e si può spiegare loro cosa cambierà rispetto all’asilo. Occorre parlargli delle novità, senza negare che sarà un passaggio impegnativo e senza tralasciare una visione realistica del contesto scolastico, ma enfatizzando gli aspetti positivi di crescita, come il fatto che impareranno a leggere, conquisteranno autonomia, insomma che stanno diventando grandi. Come introdurre il tema scuola? Descrivendo ai bambini cosa abbiamo fatto e provato quando siamo andati a scuola noi per la prima volta. Sarà un modo per condividere questa tappa di S.W. crescita.
☛ pagina ii
il lecca-lecca al formaggio ☛ pagina iV
l’orto coltivato dai bambini
mamma guarda come mi diverto, in ludoteca Serena Wiedenstritt udoteche a Firenze fa rima con quartieri. E con laboratori. Quelle comunali sono dieci, distribuite in tutta la città e attive anche a settembre con tante iniziative per i giovanissimi fiorentini. Nel Q1 si trovano Marcondirondero, Gianburrasca e i Nidiaci, nel Q2 La tana dell’Orso e nel Q3
Il Castoro, nel Q4, che insieme al centro storico è il più fornito, La Carrozza di Hans, la Mondolfiera e l’Albero di Alice, mentre il Q5 ospita La Prua e Il Castello dei Balocchi. Nelle mattine d’inverno sono popolate dai più piccoli, che ancora non vanno a scuola né all’asilo, nel pomeriggio accol-
redazione@ilreporter.it www.ilreporter.it #ilreporterdeipiccoli
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Giochi&Co.
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PER I LETTORI IN ERBA
gono anche i più grandicelli. La maggior parte ospita aree dedicate alle diverse fasce di età: si va dai materassini e dall’angolo morbido per gli under 3, alla biblioteca per i bimbi dai 6 anni in su. In tutte è possibile giocare a far da mangiare, a fare la spesa, a travestirsi e a riordinare la casetta. Le più for-
nite hanno anche giochi da tavolo e alcune uno spazio all’aperto. Per accedere è sufficiente fare la tessera di iscrizione. Il programma delle attività è fitto di appuntamenti, tutte le informazioni sono consultabili sul sito del Comune di Firenze nella sezione “educazione”, dove per alcune strutture è possibile anche una visita virtuale, con le foto degli ambienti. Il bello della ludoteca è che, una volta calzati i “mitici” calzini antiscivolo, i bimbi possono giocare insieme ai coetanei con giochi nuovissimi, mai visti prima e vari per colori e fattezze. E a chi, alla fine, non volesse rincasare tanto è il divertimento, la mamma potrà sempre promettere che “ci si torna domani”.
II | Settembre 2016
#Lo speciale
L’approfondimento
la città (sui pedali) per i ciclisti in erba Il tour lungo l’anello delle Cascine o la scampagnata fino ai Renai: cinque percorsi (protetti) dedicati ai mini biker Gianni Carpini
per viaggiare sicuri
ronti, attenti, in sella accanto a mamma e papà! Vi portiamo a spasso sul mezzo più ecologico che ci sia: la bici. A Firenze l’autostrada dei pedali, per così dire, è la rete di piste ciclabili che corre lungo l’Arno. Per non mettere troppo alla prova la resistenza dei baby-centauri è consigliabile frazionare i tragitti. Ne riportiamo alcuni: possono essere collegati tra loro, ridotti, allungati o percorsi al contrario. Basta un po’ di fantasia e tanta voglia di pedalare. ALLE CASCINE 8 KM Partiamo da piazza Vittorio Veneto e attraversiamo il parco fino alla statua dell’Indiano. Saltato il Mugnone sul ponticello rosso ci prepariamo a un passaggio da brivido: la passerella “agganciata” sotto il ponte all’Indiano regala una prospettiva inedita sul fiume e porta la ciclo-comitiva al parco dell’Argingrosso. Qua è possibile sostare o ripartire lungo la pista che si dirige verso la città. Arrivati su lungarno dei Pioppi, per tornare alle Cascine abbiamo due nomia. È una strada bianca, piuttosto opzioni: la passerella dell’Isolotto (bici soleggiata, quindi meglio portare con spinte a mano) o il ponte della tramvia. sé bottiglie d’acqua per tutta la famiglia. Dopo tanto impegno, la ricompensa: il INDIANO-RENAI 8,5 KM parco dei Renai (Signa) con laghi, gioIl viaggio dalla passerella pedonale chi e piscina. dell’Indiano (lato Cascine) ai Renai è solo per veri “duri”. Sconsigliato per i VERSO IL CENTRO 2 KM piccoli principianti, può essere una pia- Un tracciato urbano. Va dalle Cascine cevole scampagnata per i più grandicel- a Ponte Santa Trinita, pedalando sulla li, a patto che abbiano abbastanza auto- riva destra. Saltato il traffico sul sotto-
Una manciata di regole, ma fondamentali per viaggiare in sicurezza. Le spiegano i prof di Vigilandia (vedi articolo sotto). Partiamo dalle dotazioni obbligatorie: la bici deve avere freni funzionanti ma anche campanello, catarifrangenti e luci da usare tra il tramonto e l’alba, bianca davanti, rossa dietro. Il giubbotto rifrangente è obbligatorio di notte fuori dai centri urbani e in galleria, ma è raccomandato anche in città perché i ciclisti, piccoli e grandi, siano ben visibili. Il casco non è imposto dal codice della strada però è fortemente consigliato per tutti. Per i viaggi “formato famiglia”: procedere in fila indiana, il bambino sta davanti, il genitore che lo segue può così controllare e allo stesso tempo il piccolo viene responsabilizzato. Se c’è una pista ciclabile è obbligatorio usarla, mantenendo la destra. Infine un promemoria: niente marciapiedi, sono G.C. per i pedoni.
passo di piazza Vittorio Veneto, l’asfalto rosso si sviluppa sui lungarni Vespucci e Corsini. Attenzione però ai semafori e ai pedoni, parte della pista è mista. Vi consigliamo una sosta golosa a Ponte alla Carraia, dove premiare i ciclisti in erba con un buon gelato. Arrivati all’altezza di Ponte Santa Trinita, il gruppo svolta a sinistra in via Tornabuoni ed entra in centro, allungando la gita a piacimento.
VERSO SUD 3,5 KM Da Ponte alle Grazie, prendiamo la pista ciclabile in riva sinistra che corre su lungarno Serristori, tocca piazza Poggi e, dopo un pit-stop alla spiaggina sull’Arno, prosegue verso lungarno Ferrucci. In piazza Ravenna entriamo nel parco dell’Albereta e poi viaggiando sull’argine raggiungiamo la meta finale, il parco dell’Anconella, dove dissetarsi al fontanello e fare un giro sulla giostra.
La curiosità
tutti a lezione dal professor vigile esso e cimosa? No, fischietto e paletta. In cattedra sale il “professor vigile” per insegnare le regole della sicurezza stradale a piccoli pedoni e ciclisti in erba. Come comportarsi in bici, dove guardare prima di attraversare la strada, cosa fare per essere dei passeggeri modello: tanti gli argomenti d’esame. Da trentacinque anni la polizia municipale di Firenze ha un “nucleo speciale”, Vigilandia, preparato per una missione: entrare nelle scuole. “Qua iniziamo a far crescere adulti consapevoli”, spiega Carlo Rinaldi, uno dei due “agenti scelti” della sezione Vigilandia. Alla coppia
FINO ALLE “CASCATE” 6 KM Il “via” è alla Torre della Zecca Vecchia o al Ponte da Verrazzano, dove questo circuito si connette al precedente. Pedalando su lungarno Colombo verso est, imbocchiamo in seguito la pista che passa sull’argine. Lasciato alle spalle l’Obihall, dopo circa cinque chilometri approdiamo al Girone, la tappa finale, davanti a una suggestiva pescaia.
imparare le regole grazie a un obiettivo: raccogliere le dieci lettere, presenti sul tracciato, che compongono la parola “Vigilandia”. Ognuna vale dieci punti. Attenzione però alle multe: ogni infrazione “costa” 15 punti. Un esempio: per i bimbi di quinta non segnalare con il braccio la svolta comporta una penalità. “Più che un gioco è una vera e propria attività di educazione – fa notare l’agente Rinaldi – sulla strada non si scherza”. Questo autunno i vigili entreranno anche in alcune scuole dell’infanzia fiorentine, per insegnare ai bambini di 5 anni come essere buoni passeggeri e pedoni attenti. Per finire, non resta che indicare la regola principe per chi cammina lungo le strade. “Quando si attraversa – precisa Carlo Rinaldi – è bene guardare prima a sinistra e poi a destra, differentemente da come spesso viene insegnato”.
di vigili-professori si affiancano altri 55 colleghi, in servizio nei reparti convenzionali e formati per fare lezione. Tra il 2015 e il 2016 sono stati coinvolti circa cinquemila bambini e anche durante quest’anno scolastico il team entrerà nelle terze, quarte e quinte delle scuole primarie di Firenze. Prima la teoria, poi la pratica: due ore in classe per capire le basi e poi una mattinata di attività nel campo-scuola allestito a San Salvi. Si G.C. tratta di una cittadella della sicurezza stradale dove i piccoli inforcano la bici e si muovono lungo un percorso protet- to che riproduce una strada, con cartelli Per info e semafori a dimensione naturale per pm.vigilandia@comune.fi.it
#Accade in città
Settembre 2016 | III
Green city
le piccole mani che incontrano la terra
Dagli orti urbani alle coltivazioni in terrazza, dove imparare a conoscere la natura (e far crescere fagiolini e pomodori) Serena Wiedenstritt
a quando a mamma e papà è venuta la mania di coltivare pomodori e melanzane in terrazza, anche ai piccoli è stato permesso di iniziare a giocare con la terra. Come cambiano i tempi, se fino a qualche anno fa bisognava stare attenti a non sporcarsi e ora i pantaloni con le ginocchia color erba e le mani marroncine sono permessi a grandi e piccini. Così, accanto alla moda dell’orto in terrazza e al ritorno dei giovani alla terra di cui tanto si parla, a Firenze si sono sviluppate numerose esperienze e realtà che insegnano ai giovanissimi a essere agricoltori in miniatura e, cosa più importante di tutte, a scoprire come nasce un fagiolino e che differenza c’è fra coltivazione intensiva e naturale. Insomma, se qualche decennio fa il massimo era il fagiolo coltivato nel batuffolo di cotone, anche su questo fronte, oggi, possiamo dire di essere più emancipati. Le proposte arrivano da più direzioni: a metà luglio la Regione Toscana ha presentato un piano che prevede un investimento di tre milioni di euro per favorire la diffusione di orti urbani che permetteranno di riqualificare spazi, spesso centrali, di paesi e città offrendo a persone di tutte le età, soprattutto ai giovani, la possibilità di sperimentare concretamente l’amore per la terra. Obiettivo: creare centomila orti urbani. Fra le iniziative già in essere a Firenze c’è invece quella (centralissima) degli Orti dipinti, orto didattico che prende il suo nome dal fatto di trovarsi in Borgo Pinti 76, dove la collettività porta avanti la coltivazione di ortaggi, piante e alberi. Partendo dal presupposto che “la terra
è di nessuno, ma il lavoro per coltivarla è di tutti, così come il suo raccolto”, un’ex pista di atletica è diventata il luogo per l’applicazione del giardinaggio urbano ecologico. Nel community garden i volontari organizzano diverse attività fra cui laboratori per i bambini e visite guidate alle scuole, previa discussione e programmazione. Allontanandosi dal centro ci si può dirigere verso l’Isolotto e fermarsi alla BiblioteCaNova. Visto che i libri sono necessari per nutrire lo spirito, ma che poi bisogna pensare anche al corpo, la terrazza al secondo piano è stata trasformata nel BibliOrto, orto bio coltivato dai volontari che,
insieme ai bambini e alle scuole del quartiere, si dedicano a far nascere cavoli, insalata, melanzane e molte altre verdure ad “alta quota”. Orientandosi verso Novoli, invece, ci accoglie Orsù. Ancora una volta bisogna salire in terrazza per raggiungere questo “luogo polifunzionale di didattica e socialità”. Siamo al centro commerciale di via Carlo del Prete e i bambini sono protagonisti dei diversi appuntamenti ospitati nello spazio ideato da Unicoop Firenze in collaborazione con l’architetto Dario Boldrini e realizzati con la cooperativa Meta, per far sperimentare ai più piccoli la coltivazione dell’orto.
giardini per farfalle e serre “riciclate” Un orto a misura di bambino, un’esperienza che arricchisce e forma i giovanissimi nel loro rapporto con la terra, ma soprattutto con il cibo. Imparare che sostenibilità vuol dire cibo bio, rispetto della natura e dei suoi ritmi, risparmio delle risorse e stagionalità è fondamentale per i cittadini di domani. Si può fare sul campo, come accade al Giardino SottoVico a Vico Val d’Elsa, al Vivaio del Malcantone a Coverciano o al Palm-Orto a cinque minuti da Porta Romana, piuttosto che alle Serre Torrigiani, ma anche sui libri. Lo dimostra il volume di Serena Bonura, L’Orto dei Bimbi, guida pratica per adulti e piccini per imparare, giocare e crescere coltivando ortaggi ed erbe aromatiche. Seguendo le istruzioni del libro, bambini e bambine possono partire con la progettazione di un orto su misura. Fra le diverse proposte dell’autrice si va dalla realizzazione di una spirale delle erbe aromatiche a un giardino per le farfalle, passando per la serra “riciclata” fatta interamente con S.W. bottiglie di plastica.
Per la tua pubblicità su il Reporter chiama il numero 055 6585939 oppure invia una mail a info@edizionibunker.it
#Il Reporter dei piccoli
IV | Settembre 2016
Il Crucipuzzle al ritorno sui banchi
di Enrica Della Martira
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LECCA LECCA DI PARMIGIANO I lecca lecca di parmigiano sono uno snack sfizioso, sano e velocissimo da preparare, insomma perfetto per i bimbi. In cinque minuti avrete distratto i piccoli affamati facendoli divertire un mondo. Soprattutto quando tirerete fuori la teglia dal forno, tra gridolini di gioia e occhi curiosi. Ingredienti per 10 lecca lecca • 40 gr di parmigiano grattugiato • 10 stuzzicadenti • ½ cucchiaino di semi di sesamo neri • ½ cucchiaino di semi di lino Mescolate in una ciotola il parmigiano con i semi. Foderate una placca con della carta forno e distribuite all’interno di un coppapasta uno strato di grana di circa 4/5 mm di spessore, ripetete per gli altri 9, sistemate al centro di ognuno uno stuzzicadenti per ottenere il lecca lecca. Infornate a 180 C° in forno ventilato per circa 5 minuti o comunque finché non vedete che il formaggio inizia a scurirsi. Prelevate la placca dal forno e fate raffreddare completamente i lecca lecca prima di toglierli dalla carta. Riempite 2 bicchierini con del sale grosso e infilateci i lecca lecca. Li potete preparare con anticipo. Buon appetito!
©IltuoCruciverba.com
L’obiettivo è scovare le parole elencate qui sotto! Una volta trovate, cerchiale o evidenziale e scopri la frase misteriosa che si nasconde unendo le lettere rimanenti. LEZIONE MAESTRA MATEMATICA MATITE MERENDA PRANZO
DIZIONARIO GITA GOMMA INTERVALLO ITALIANO LABORATORIO
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COLORA CON NOI
le soluzioni del numero di luglio
Il cruciverbone sotto l’ombrellone 1
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Puoi aiutare il gattino a trovare la sua ombra?
#Mobilità
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Al volante
nella firenze che va a trenta all’ora
Sono 135 i km di strade in cui vige questo limite, disseminate qua e là. Alcuni tratti “rallentati” in seguito alle segnalazioni Serena Wiedenstritt
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n Europa la tendenza c’è già da decenni. Si tratta delle zone a 30 km/h, pensate per aumentare la sicurezza di chi si sposta e rendere le città più vivibili. Da sempre baluardo delle associazioni di ciclisti, che ne evidenziano i vantaggi, a partire dall’incolumità di automobilisti e (soprattutto) pedoni, ma anche per l’ambiente (proprio la riduzione dei limiti di velocità era stato uno dei rimedi antismog proposti lo scorso inverno). Per quanto riguarda la sicurezza, l’evidenza scientifica sottolinea che, mentre l’urto con un’auto che viaggia sotto i trenta chilometri orari equivale a una caduta dal primo piano, il che significa molte più probabilità di sopravvivere, l’urto a cinquanta all’ora corrisponde a una caduta dal terzo piano, con le conseguenze che questo comporta. In totale, a Firenze – spiega il Comune – rientrano in “zona 30” 135 chilometri di strade. Si tratta di aree disseminate in varie par-
ti della città, a partire dall’area Unesco del centro storico, in cui fin dal 1992 l’amministrazione ha ritenuto opportuno abbassare il limite di velocità. Altra zona dove anche chi viaggia
sotto i canonici 50 km/h è già fuori legge è il parco delle Cascine: in quanto parco urbano monumentale, chi lo percorre deve stare sotto i quaranta. E il limite è ridotto anche nell’area
ex Fiat di Novoli, attualmente oggetto di interventi di riqualificazione urbana. Spostandosi ancor più verso la periferia, nel centro storico di BrozziQuaracchi il limite di trenta
Il libro
scarpe e biglietto, si parte A piedi alla scoperta della città, tra una fermata e l’altra del tram
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iovane, ma già praticato da tantissimi appassionati, il trekking urbano è quell’attività che coniuga sport, arte, gusto e voglia di scoprire gli angoli più nascosti e curiosi delle città, attraverso itinerari caratterizzati da dislivelli e scalinate. Oltre a far bene al fisico e alla mente di chi lo pratica, il trekking urbano è salutare anche per le città, perché permette di decongestionare le zone attraversate dai flussi turistici tradizionali. E, oltre a essere adatto a chi viene da fuori, è una risorsa anche per chi vuol riscoprire la propria città. A questo proposito, proprio ora che a Firenze il termine tramvia viene spesso considerato sinonimo di cantieri, strade
chiuse e viali ingolfati, può valere la pena riprendere in mano il libro “Ventisei passeggiate con la tramvia. Trekking urbano a Firenze e Scandicci” di Stefano Bugetti. Dopo aver vissuto, lavorato come medico di famiglia, camminato e pedalato nel quartiere 4 di Firenze, nel 2012 Bugetti decide di infilarsi le scarpe da trekking, dotarsi di un biglietto (anzi tanti biglietti) della tramvia e partire, gambe in spalla, alla scoperta della città. Tutti i percorsi del libro iniziano e finiscono in corrispondenza di una fermata della linea 1 della tramvia, da Santa Maria Novella a Villa Costanza a Scandicci. Per ognuna delle possibili camminate, la guida riporta lunghez-
za, dislivello complessivo, tempo di percorrenza e consumo energetico, oltre alle informazioni sui luoghi che si possono ammirare lungo l’itinerario. Si può camminare da un’ora e mezzo a quattro ore, sempre da una fermata all’altra. Fra i percorsi più semplici c’è quello che parte dalla Leopolda per arrivare alle Cascine, dedicato a chi vuol riscoprire l’antico porto di Firenze, mentre volendo restare in zona Scandicci ci si può dedicare al Castello dell’Acciaiolo: otto chilometri da percorrere in circa due ore, partendo da Nenni-Torregalli per risalire a bordo a Resistenza. Più impegnativi i percorsi Su e giù per le colline, da Arcipressi a Paolo Uccello, Lungo
l’Arno fino ai Renai, da Cascine a Federiga, Dalla Greve a Casignano, da Aldo Moro a Villa Costanza. Il percorso preferito dall’autore è però quello che fa base alle Cascine ed è intitolato Florentia e i suoi giardini pensili, con tappe da Villa Bardini ai giardini delle Rose e dell’Iris. “Permette di apprezzare angoli inediti della città e di ripercorrerne la storia”, spiega Bugetti. S.W.
chilometri orari vige dal 2007. E la riduzione obbligatoria della velocità è stata confermata nel 2013, dopo gli interventi di riqualificazione. Ci sono poi altri casi di limiti temporaneamente
ridotti a causa di cantieri stradali o per la realizzazione delle nuove linee della tramvia. E ancora, in città si possono trovare vari tratti di strada dove il limite è stato fissato a 30 km/h a seguito delle segnalazioni dei residenti. “A Firenze possiamo dire che, a parte alcune aree ben definite, le zone 30 km/h sono a macchia di leopardo – fanno sapere dal Comando della Polizia Municipale – ad esempio si tratta di alcune centinaia di metri di una strada in cui vige il limite canonico dei 50 km/h, che per ragioni di particolare pericolosità sono state portate a trenta, come in via San Domenico. La situazione – spiegano ancora – è diversa da altre città d’Europa, dove le zone a 30 km/h sono studiate a priori e riconoscibili, e al limite di velocità ridotto si accompagnano altri accorgimenti come dossi, segnaletica, riduzione dello spazio per le auto in sosta e così via. A maggior ragione, ai cittadini si consiglia di porre attenzione ai cartelli, perché la sanzione per aver superato di dieci chilometri orari il limite dei trenta può costare 169 euro con decurtazione dei punti sulla patente”.
12 | Settembre 2016
#Focus
Il progetto
uno sportello sul web per i “genitori in corso” Una piattaforma on line dove padri e madri degli adolescenti possono porre domande e ricevere risposte da esperti quelle esistenti, passando da un primo contatto su questa piattaforma a una presa in carico ove ce ne sia la necessità”. “Genitori in corso” mette a disposizione un network di esperti che offre pareri e consulenze a tutto tondo, “una rete virtuale che al contempo è reale: abbiamo portato sul web un servizio che esiste, è a disposizione, ma a cui in molti casi ci sono reticenze nell’approccio – sottolinea l’assessore – la piattaforma può per certi versi facilitare questo approccio e quindi la successiva azione diretta, che purtroppo non è mai immediata, soprattutto quando si parla di tossicodipendenze, ma richiede tempo e diversi passaggi che, auspichiamo, in questo modo possano diventare più semplici e rapidi”.
Sara Camaiora
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ullismo, vecchie e nuove dipendenze, disturbi alimentari, solitudine, stress. Possono essere tante le cause di disagio per gli adolescenti, e per i genitori è spesso difficile individuare il problema, riuscire ad affrontarlo insieme a loro e risolverlo. Ha preso vita così il progetto “Genitori in Corso”, piattaforma internet ideata e promossa dall’assessorato alla salute del Comune di Firenze, dove poter porre domande in maniera anonima a esperti come medici, psicologi, assistenti sociali ed educatori, ricevere risposte in tempo reale, iniziare o approfondire una discussione. Una sorta di “sportello web” per genitori che hanno difficoltà a rivolgersi a un servizio dedicato, per parlare di consumo di sostanze,
sessualità, relazioni affettive, scuola, tempo libero, rapporto con i nuovi media (internet, social, smartphone). Un figlio neopatentato a cui la patente è stata ritirata per l’alcol test, i segnali di una dipendenza da sostanze stupefacenti, la testimonianza di un ragazzo vittima di bullismo: sono solo alcune delle questioni che vengono poste e delle storie che si possono trovare sulla piattaforma web. Tutto è partito da Youngle - social net skills, una sorta di forum su Facebook, sul tema delle droghe, rivolto ad adolescenti e gestito da adolescenti con il supporto di psicologi ed esperti di comunicazione, a cui l’amministrazione comunale ha deciso di aderire un anno fa, come racconta l’assessore Sara Funaro. “A partire da questa esperienza – spiega – ci siamo
posti una domanda: come riuscire a intercettare adolescenti che non si interfacciavano con noi su quella piattaforma perché non ancora consapevoli di
vivere un problema o restii a comunicarlo? Per questo abbiamo pensato a un progetto similare rivolto a quei genitori alle prese con difficoltà di vario tipo ma ti-
morosi di rivolgersi direttamente ai servizi – continua Funaro – l’obiettivo quindi è sia quello di prevenire situazioni problematiche, sia tamponare e agire su
Web
genitorincorso.comune.fi.it Facebook firenzegenitorincorso
Lo spazio
a careggi, nella culla che “adotta” i neonati
La prima è stata Daniela, poi è toccato a Francesco: sono i bambini lasciati nella struttura arrivata a Firenze nel 2012 Serena Wiedenstritt
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a prima “ospite” è stata Daniela, una bimba nata prematura lasciata là a Capodanno 2015, che ha fatto squillare i telefoni del reparto il primo giorno dell’anno e che è stata avviata a un percorso di adozione dopo un periodo sotto osservazione in ospedale. Il secondo episodio si è verificato lo scorso febbraio, quando i medici vi hanno trovato un neonato di due mesi. Pesava già cinque chili, lo hanno chiamato Francesco e anche per lui è iniziata la ricerca di una nuova famiglia. È questo, al momento, il “bilancio” della culla termica di Careggi, un posto caldo per i neonati che, per qualche motivo, devono iniziare una nuova vita, a causa di una situazione che impedisce alle loro madri di tenerli con loro. A Firenze è arrivata nel 2012 grazie al progetto Ninna Ho, voluto dalla Fondazione Francesca Rava e da Kpmg Italia che, con il patro-
cinio del Ministero della Salute e della Società Italiana di Neonatologia, promuovono la diffusione di questi dispositivi che mettono in sicurezza i più piccoli e deboli e proteggono l’anonimato di chi li lascia. Il funzionamento di questa culla speciale, che a Careggi ha visto anche il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è semplice ma al tempo stesso studiato nei minimi particolari: si tratta di una struttura concepita appositamente per permettere di lasciare, totalmente protetti, i neonati da parte di mamme in difficoltà, garantendo la sicurezza del bambino e la privacy di chi lo deposita. Premendo un pulsante, il casottino si apre e il piccolo può essere messo nella culla. L’arrivo del bambino fa immediatamente scattare un allarme nel reparto di neonatologia di Careggi, da cui parte una équipe specializzata che prende in carico il neonato e lo porta in ospedale. Ma la culla
La culla termica di Careggi arrivata a Firenze nel 2012 grazie al progetto Ninna Ho
termica – spiegano da Careggi – è “l’extrema ratio”, considerato che da anni, in Toscana, è attivo il progetto “Mamma Segreta”, che nasce per prevenire l’abbandono alla nascita e sostenere le gestanti e le madri in gravi difficoltà, garantendo tutto il sostegno possibile da parte dei servizi territoriali e ospedalieri presenti nella regione. Sperimentato dal 1999 ed entrato a regime nel settembre 2005, permette a tutte le donne di partorire in anonimato e non riconoscere il bambino, che verrà quindi dato in adozione. Secondo le ultime ricerche sui bambini non riconosciuti alla nascita in Italia, i numeri parlano di un fenomeno che riguarda nel 62,5% dei casi donne straniere e nel 37,5% donne di cittadinanza italiana. Nella maggior parte dei casi, l’età si attesta fra i 18 e i 30 anni, quasi la metà è nubile e il 43% disoccupata. Le motivazioni sono per lo più riconducibili a un disagio psichico e sociale (37,5%), seguito dalla paura di perdere il lavoro o, più in generale, da problemi economici (19,6%).
14 | Settembre 2016
#Un mese in una pagina
La Fondazione
L’iniziativa
la “cura” dei tesori di santa maria nuova
al parterre il “Merc’Ant d’Autunno”
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i rinnova l’appuntamento con il Merc’Ant d’Autunno. Per il tredicesimo anno consecutivo, la fondazione Ant onlus organizza, nella Sala dei Marmi del Parterre, il Mercatino della Solidarietà d’Autunno, che si terrà il 30 settembre e il 1° e 2 ottobre con orario venerdì 15-19, sabato e domenica 10-13 e 15-19. Come ogni anno, il mercatino si avvarrà della collaborazione del Q2 e della sezione soci Coop Firenze Nord-Est. Ma è richiesto un aiuto anche a tutti i cittadini: chi è interessato a donare merce in buone condizioni (come oggettistica, bigiotteria, pelletteria, ceramica), o a offrirsi come volontario, può contattare la delegazione di Firenze o portare la merce in via delle Panche 40b, dal lunedì al venerdì in orario 9-17. Il ricavato dell’iniziativa andrà a sostenere il servizio di assistenza domiciliare oncologica che Ant offre gratuitamente ai sofferenti di tumore e alle loro famiglie, oltre ai progetti di prevenzione della fondazione. Per informazioni si può contattare il numero 055.5000210.
La manifestazione
lavoro, all’obihall c’è “Jobbando” C
urriculum alla mano per chi cerca lavoro: il 21 e 22 settembre (orario 9-18) all’Obihall è in programma “Jobbando 2016”, la manifestazione che incrocia domanda e offerta di impiego. Un’occasione per chi cerca una prima esperienza nel mondo del lavoro e vuol orientarsi tra nuove e vecchie professioni, ma anche per chi – avendo magari perso la propria attività – cerca una seconda opportunità di occupazione. La partecipazione alla manifestazione è gratuita, anche se è necessario registrarsi sulla piattaforma digitale dell’evento (www.jobbando.org). I candidati potranno incontrare i rappresentanti delle aziende, e accanto a queste saranno presenti agenzie per il lavoro, scuole di alta formazione, un punto di orientamento universitario e numerose realtà no profit. “Jobbando, lavoro in corso” è un evento organizzato da Qu.In ed è patrocinato da Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Dsu Toscana e Città Metropolitana di Firenze.
La kermesse Valentina Veneziano
L’ospedale di Santa Maria Nuova
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ituato in pieno centro storico, a due passi dal Duomo, l’ospedale di Santa Maria Nuova è conosciuto da tutti. Alle sue spalle ha 728 anni di vita e neppure una pausa nemmeno durante l’alluvione del 1966, di cui a novembre ricorrono i cinquant’anni. Nel tempo è diventato un punto di riferimento per fiorentini e turisti. Era il 23 giugno del 1288 quando Folco Portinari, il padre della Beatrice di Dante, donò il terreno sul quale sorge oggi l’ospedale. Nel corso dei secoli non solo ha ospitato personaggi importantissimi (come Leonardo da Vinci o Bernardo Buontalenti), ma si è arricchito anche di donazioni di opere d’arte raggiungendo oltre settecento esemplari tra dipinti, affreschi, sculture e arredi di grande valore. Per tutelare, valorizzare e promuovere tutti questi beni di interesse storico-artistico è nata, per volontà dell’azienda sanitaria di Firenze, la Fondazione Santa Maria Nuova Onlus (piazza Santa Maria Nuova 1 – dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30). Il suo obiettivo è supportare le attività dell’azienda, sostenere progetti di sperimentazione e organizzazione tecnica e tecnologica e gestire tutte quelle azioni legate al percorso museale dell’area monumentale dell’ospedale. La Fondazione organizza eventi come i concerti in collaborazione con il conservatorio Luigi Cherubini e visite guidate a cui tutti possono partecipare. Le iniziative che organizza servono per sostenere gli interventi a favore del patrimonio storico e artistico dell’ospedale, e sono quindi atte a promuovere raccolte fondi. Ciò che la Fondazione riesce a raccogliere viene devoluto per garantire la sopravvivenza e la tutela di questi tesori. Ma non solo. Attraverso le donazioni, vengono finanziati progetti di sperimentazione dell’azienda sanitaria di Firenze. Per scegliere a quale progetto contribuire, basta visitare il sito internet della Fondazione. Le visite al museo sono organizzate con l’ausilio di guide professioniste storiche dell’arte (su prenotazione e per gruppi non superiori alle venti persone). Con una donazione sarà possibile immergersi in un itinerario che attraversa sette secoli, dal Chiostro delle Ossa alle Stanze degli Avi, dalla Chiesa di Sant’Egidio fino alla ritrovata cappella di Bernardo Buontalenti. Un percorso che mostra, ancora una volta, quanto Firenze sia colma di tesori. Da salvaguardare.
Web: fondazionesantamarianuova.it
l’arno fa festa, per due giorni U
na festa lunga due giorni in riva d’Arno, per riscoprire il fiume simbolo di un buon pezzo di Toscana grazie a iniziative aperte a tutti, gite in battello, laboratori e una camminata collettiva lungo l’asse verde. Unicoop Firenze, all’interno del suo progetto “Arno 2016”, il 17 e 18 settembre organizza una grande kermesse nel parco delle Cascine. A inaugurare questo festival fluviale una camminata, promossa insieme a Uisp, per “abbracciare” il tratto d’Arno che va dal centro alle Cascine. La passeggiata, che richiamerà partecipanti da tutta la Toscana, partirà alle 9.30 di sabato 17 settembre da piazza della Signoria. La quota di iscrizione è di tre euro, che andranno al laboratorio del restauro del libro della biblioteca nazionale di Firenze, mentre ai partecipanti sarà offerta una merenda bio. Poi prenderanno il via gli eventi che andranno avanti fino a domenica 18 con regate sull’Arno, concerti, parate circensi, iniziative per famiglie e mostre. A fare la parte del leone le fotografie del fiume, le storie legate al corso d’acqua e i cantastorie dell’Arno: una grande narrazione popolare che è stata creata durante i laboratori del progetto “Arno 2016”. Duemila fra volontari, esperti, appassionati e soci attivi sono stati coinvolti in incontri e conferenze. La festa è una tappa del progetto “Arno 2016”, promosso da Unicoop Firenze in occasione dei cinquant’anni dall’alluvione del 1966, che in questo mese vedrà eventi anche a Pisa (dal 9 al 20) e Arezzo (dal 2 al 25). Informazioni su www.arno2016.it.
L’emittente
tele iride amplia il bacino d’utenza T
utta la Toscana e l’Umbria. Si amplia il bacino di utenza di Tele Iride, la storica emittente con sede a Barberino del Mugello: oltre all’intero territorio regionale, il segnale coprirà ora anche l’Umbria. Un’espansione che in queste settimane potrebbe comportare alcuni problemi di ricezione che possono essere risolti risintonizzando la lista dei canali. Tele Iride rimane sul canale 96 del digitale terrestre.
#Lettere&Rubriche
Lettere
Editoriale
Pungiglione
dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it I GIARDINI E L’APERTURA NOTTURNA
essere presa in esame, per dar vita a nuovi luoghi di ritrovo e aumentare sicurezza e vivibilità di alcuni spazi. MaBuongiorno, gari già in vista della prossima estate. vorrei sottoporre alla Vostra attenzione Matteo Francini la tematica delle aree verdi di Firenze e m.francini@ilreporter.it una mia idea. Per fortuna nella nostra città ci sono tanti giardini e giardinetti I MERCATINI dove potere andare a sedersi su una E LE PIAZZE panchina e a prendere un po’ di fre- Cara redazione del Reporter, sco, come ho fatto spesso e volentieri tra le tante notizie puntuali sul mio anche in compagnia di amici in questa quartiere che leggo sempre sul vostro ultima estate. Proprio chiacchierando giornale, ha catturato la mia attenziocon i miei amici abbiamo ragionato sul ne quella di qualche tempo fa in cui fatto che mentre di giorno tutti i giardi- si parlava dei mercatini dei cittadini, ni sono per forza di cose aperti, la sera quelli per intendersi dove siamo noi invece no. Invece sarebbe bello anche cittadini a poter mettere in vendita dopo cena che ci fossero giardinetti in queste occasioni le nostre cose aperti dove andare a frescheggiare in piazza. Una bella iniziativa, che ho nelle serate più calde, e dirò di più, che molto apprezzato e dove sono anche bisognerebbe pensare anche a mette- andato a curiosare. C’era tanta gente re dei piccoli bar con tavolini aperti an- e tutti sembravano contenti, è stata che la sera. Potrebbero essere proprio una bella giornata. Ho letto anche i gestori di questi bar a occuparsi della che questi mercatini dei cittadini verchiusura dei cancelli dei giardini a una ranno rifatti e sicuramente se potrò certa ora e a controllare che nessuno ci tornerò anche io. Ma io mi chiedo: approfittando del buio utilizzi i giardini perché allora non organizzare anche per usi “impropri”. Questa mia propo- altre iniziative nelle piazze? Non per sta dovrebbe riguardare quei giardini forza sempre mercatini, si potrebbe non troppo attaccati alle case, per non pensare a fare nelle piazze più cose creare problemi per quegli abitanti che diverse che coinvolgano noi abitanti. È la notte vogliono godere del silenzio bello vedere le piazze piene di gente per un meritato riposo. Una parte dei in festa, si parla tanto che le persone soldi ricavati dai bar potrebbero esse- non si ritrovano più nelle piazze, ma re usati per prendersi cura dei giardini quando vengono organizzate cose di stessi, risolvendo così anche questo questo genere le piazze si riempiono e problema e non dovendo prendere diventano più belle! Spero che la mia risorse da altri parti che possono in idea possa essere presa in consideraquesto modo essere liberate per altre zione e che possano nascere nuove necessità. E in questo modo anche gli idee per riportare i cittadini in piazza, abitanti avrebbero dei posti in più dove si potrebbe chiedere ai cittadini di indiandare la sera, godendosi anche dopo care altri modi in cui vorrebbero vivere cena i bei giardini che Firenze ha. Che le piazze, ai fiorentini le idee non manGiacomo ne dite della mia proposta? Alessio cano mai!
IL REPORTER RISPONDE
Caro signor Alessio, sono molti i cittadini che, come lei e i suoi amici, nella bella stagione desiderano trascorrere qualche ora all’aria aperta, all’insegna del relax e del fresco, anche dopo il calar del sole. E i giardini del proprio quartiere sarebbero per molti la meta ideale. In città non mancano gli esempi di aree verdi che, in estate, estendono il loro orario di apertura, né le iniziative che vedono protagonisti gli stessi parchi. Un esempio può essere quello dei giardini di Campo di Marte, dove anche quest’anno è stata replicata l’esperienza di uno spazio estivo che, fin dal momento della sua nascita, ha riscosso il gradimento di molti abitanti. Senza dimenticare che – come suggerito anche da lei – la presenza di un “presidio”, come può essere appunto un bar, può fungere anche da ulteriore elemento di controllo delle aree verdi, specie nelle ore notturne. Certo, deve essere valutata anche l’ubicazione dei giardini, per non creare luoghi di ritrovo che possano provocare disagi ai residenti, ma la nascita di “presidi” serali anche in altri parchi cittadini – con le giuste modalità – può certamente
IL SEMAFORO DEL PONTE DA VERRAZZANO
Spettabile redazione, ho letto Il Reporter del quartiere 3 di luglio e ho visto la lettera scritta da una lettrice sulle code sul ponte da Verrazzano. Come sono d’accordo! Anche io mi trovo sempre di fronte a questo problema, le lunghe file di macchine per attraversare il ponte. So che non è l’unico punto di Firenze dove ci sono le code (magari!!!!) però visto che è un problema che riguarda molte persone come ha spiegato bene anche l’altra lettrice qualcosa bisognerebbe cercare di fare per risolverlo. Secondo me quello che c’è da fare è sistemare meglio i tempi del semaforo dal ponte per andare in via De Sanctis, il verde dura troppo poco, quando la fila di macchine comincia dall’altro lato del ponte (o anche prima!!) ci vogliono tanti verdi per poter finalmente arrivare al semaforo. Il tempo del verde dovrebbe essere più lungo, perché ora riescono a passare troppe poche macchine alla volta. Io penso che il problema sia quello e che così si potrebbe risolvere, o almeno proviamoci e vediamo come va!! Grazie per l’attenzione, lettera firmata
Un mese che fa guardare indietro e avanti, che segna un prima e un dopo. E a Firenze, quest’anno, questo è tanto più vero se si considerano i cantieri. Sono tanti quelli che hanno interessato le strade cittadine – fra cui anche alcune delle più “strategiche” – nel corso della bella stagione, legati al progetto delle nuove linee della tramvia. Tanti cambiamenti che ora, con la conclusione dell’estate alle porte, Il Reporter ha “riassunto” su questo numero, per fornire una sorta di mappa a chi – tornato in città dopo la pausa estiva – si fosse trovato spiazzato davanti alle (tante) novità per la viabilità entrate nel frattempo in vigore. In modo da non farsi trovare impreparati nel mese della riapertura delle scuole e del ritorno dei consueti flussi di automobili lungo le strade, dopo il calo di agosto. Ma se questo è il “prima”, c’è anche il “dopo”. Perché lavori e cantieri non si fermano qua, anzi. Anche i mesi che ci aspettano si prospettano densi di interventi, con quelli della tramvia sempre in primo piano. Il calendario corre e il limite indicato per la conclusione delle nuove linee (ovvero il 14 febbraio 2018) si avvicina. Così, questa seconda parte del 2016 e il 2017 in arrivo si delineano come decisivi su questo fronte, con i cantieri che comporteranno un impatto sulla viabilità delle zone coinvolte. Lasciando però da parte le strade e le novità che le riguardano, tra gli inizi che settembre porta con sé c’è ovviamente anche quello delle scuole. E pure in questo caso non sono mancati gli interventi effettuati nel corso dell’estate, con lavori che hanno riguardato istituti dei diversi quartieri. Novità che raccontiamo sul nostro giornale e che comunque gli studenti fiorentini scopriranno a breve: la prima campanella sta ormai per suonare. Insomma, si ricomincia. MATTEO FRANCINI
A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
PIAZZA DELLA PASSERA (Accesso da Via dello Sprone, Via Toscanella, Via dei Vellutini e Via dei Sapiti)
L’UOMO, LA DONNA E QUEI (RARI) SÌ CHE VOGLIONO DIRE SÌ
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a differenza sostanziale e, probabilmente, irrisolvibile tra uomo e donna sta tutta nel linguaggio. Quello di una donna è di stampo anglosassone. Gli inglesi usano una stessa parola per svariati significati, ad esempio con il termine to play possono voler dire giocare, recitare ma anche suonare. Lo so, sono strani gli inglesi! Gli inglesi sono quelli che hanno votato la Brexit e poi si sono meravigliati di essere usciti dall’Europa! La stessa tecnica degli inglesi la usa anche una donna; “Amore, sei felice con me?” “Sì”. Questo “sì” femminile può significare “A te preferisco un comizio di Renato Brunetta”, “Amore? Ma te chi sei?”, oppure, ma solo in rarissimi casi, un sì detto da una donna potrebbe anche voler dire sì. Ma sono eccezioni. È evidente che questo linguaggio pieno di interpretazioni spiazza completamente un uomo, che invece è dotato di una comunicazione monodirezionale. “Amore stasera usciamo assieme?” “Eh!”. È inutile che lei ci ricami sopra, quel “Eh” significa solo e sempre Eh! Capirete da soli perché questi due linguaggi creino spesso tensioni ed incomprensioni. Per migliorare i rapporti tra uomo e donna servirebbe un traduttore! Tutto sarebbe più chiaro. Ad esempio se lui dice “Cara, ti dispiace se stasera invece di uscire guardo la partita in tv con i miei amici?”, lei sorridente risponde “No, no”, ma il traduttore avvisa subito: “Ciccio, è arrabbiata nera!”. ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista
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l passero è forse l’uccello più comune in Italia e in Europa, sia nelle aree urbane che nelle campagne con le specie Passera d’Italia o Passera mattugia. Non è migratorio, vive in stormi anche grandi ed è socievole. Di color castagno-grigio, di dimensioni compatte e il becco corto e robusto, viene definito il simbolo dell’incostanza perché non ha una dimora fissa ma, nel contempo, lo si vuole anche annunciatore dell’arrivo della Primavera come, per similitudine, l’Annunciazione manifesta l’avvento di Cristo. La piccola Piazza della Passera, da alcuni anni divenuta meta del grande flusso turistico dell’Oltrarno, che passa quasi ininterrottamente fra il Ponte Vecchio e Palazzo Pitti, svolge la funzione di polo di aggregazione di vita sociale. Detta da sempre “Piazza della Passera” dal popolo, è stata riconosciuta ufficialmente con tal nome dall’Amministrazione Comunale con espressa deliberazione soltanto nel 2005. La piazza è sempre stata cara ai fiorentini ed anche a intellettuali ed artisti come Vasco Pratolini e Ottone Rosai. Fu creata all’inizio del XX secolo con l’abbattimento di un edificio ad opera di un benefattore inglese che volle dare maggior aria e luce ad un dedalo di viuzze che ancor oggi caratterizza questa parte della città. In un primo momento la piazzetta prese nome dalla famiglia Sapiti che abitava nei pressi, ma il popolo la chiamò con il nomignolo di “passera” (a Firenze sinonimo dell’organo genitale femminile) in quanto pare vi esistesse un noto bordello ed un altro assai prossimo e più economico, nella vicina Via dei Vellutini. Una seconda ipotesi riguardo alle origini del toponimo, farebbe riferimento ad un evento accaduto nel 1348: in quell’anno alcuni bambini del quartiere mentre giocavano per strada, trovarono una passerottina stremata e morente e credendo fosse stata vittima di una sassata di qualche monellaccio o dell’aggressione di un felino, cercarono di salvarla con l’aiuto anche dagli abitanti del rione, senza però riuscirci. La storia finì tragicamente, perché, si disse, che il volatile era ammalato di peste nera (detta poi Grande Morte o Morte Nera) e quindi portatore della tremenda infezione arrivata anche in Italia (1347-1353), che diede inizio alla tragica epidemia descritta da Giovanni Boccaccio nel suo Decamerone, dove, fra l’altro, si legge: “Non solamente il parlare e l’usare con gl’infermi dava a’ sani infermità e cagione di comune morte, ma ancora il toccar panni e qualunque altra cosa da quegli altri infermi stata tocca o adoperata...”. Il terribile flagello portò, in pochi mesi, alla morte di 40.000 fiorentini su 96.000 ed al conseguente crollo della potenza economica della città. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI
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Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno X n. 38 del 1 settembre 2016. N° reg
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5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.
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16 | Settembre 2016
#Cultura
L’appuntamento
L’agenda
Gifuni legge fabre al forte belvedere Ingresso libero per ascoltare l’attore cimentarsi nella lettura degli scritti dell’artista belga Enrica Cinaschi
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a tartaruga in piazza della Signoria è diventata la “mascotte” dell’estate, soggetto preferito di migliaia di selfie scattati da turisti e passanti. L’artista belga Jan Fabre e le sue “Spiritual guards” (la mostra continua fino al 2 ottobre) hanno conquistato la città, volando verso quota novantamila visite. E per fare un regalo settembrino a chi sarà a Firenze, il 16 al Forte Belvedere è stato annunciato un evento speciale, come di consueto aperto al pubblico gratuitamente e senza prenotazioni. “Gifuni legge Fabre”, questo il titolo della serata in programma alle 20 del 16 settembre. Una performance che vedrà il noto attore Fabrizio Gifuni leggere alcuni stralci di Giornale Notturno II, opera firmata Jan Fabre. Al termine del reading l’artista belga, che sarà presente all’iniziativa, si fermerà a firmare le copie del libro al pubblico. Così l’arte incontra il teatro, che a sua volta incontra
L’attore romano Fabrizio Gifuni leggerà brani tratti da Giornale Notturno II di Jan Fabre alla presenza dell’artista il 16 settembre
la letteratura e tutte si fondono con la città. Sì, perché Giornale Notturno II è il secondo volume di una pubblicazione (edita da Cronopio) che aveva già visto in passato una prima uscita (per lo stesso editore). Il secondo volume si accompagna alla nuova incursione di Fabre in Italia con la grande mostra “Spiritual Guards”, promossa dal Comune di Firenze, che si sviluppa tra Forte Belvedere, Palazzo Vecchio e piazza della Signoria. Una delle più complesse e articolate mostre in spazi pubblici italiani realizzata dall’artista visivo, creatore teatrale e autore fiammingo, curata da Melania Rossi e Joanna De Vos, insieme al direttore artistico del progetto Sergio Risaliti. E alla fine di un’estate che ha decretato il successo di pubblico e critica dell’esposizione fiorentina, l’artista ha deciso di regalare una performance imprevista facendosi “aiutare” dall’attore romano (già famoso per aver interpretato successi ci-
Web: musefirenze.it
Tel. 055.2768224 Mail: info@muse.comune.fi.it
La mostra
nematografici come “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana, “La signorina Effe” di Wilma Labate, “Il capitale Umano” di Paolo Virzì, oltre a una lunga serie di spettacoli teatrali tra cui Lehman trilogy, che ha vinto il Premio Ubu nel 2015) per leggere i suoi pensieri “notturni” e più intimi, che vedono un Fabre combattente, guerriero della bellezza in un panorama internazionale in grande fermento ed evoluzione. Lo si vede interagire e riflettere sul proprio percorso esistenziale e professionale e sulle sue collaborazioni con personaggi del calibro di Robert Mapplethorpe, Helmut Newton e William Forsythe. Artista insonne, che vive la notte in tutta la sua intensità, spirito sempre vigile, l’artista – e di conseguenza l’attore, calato nei suoi panni – non smette di interrogarsi sul rapporto tra arte ed eccitazione. Insistendo nel combattere una battaglia, ora meditativa ora furente, per la bellezza.
Il libro/1
Il libro/2
sabatino, 60 anni di tradizione culinaria nel cuore autentico di san frediano
Calcio storico, Artusi ne ripercorre la storia nell’anno dell’alluvione
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palazzo strozzi parla cinese
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er la prima volta Palazzo Strozzi sarà messo interamente a disposizione di un unico artista. Un artista speciale, senza dubbio, che ha fatto parlare di sé nei cinque continenti e che porta a Firenze una mostra completa e articolata degli ultimi trent’anni di produzione. Si intitola “Ai Weiwei: Libero” ed è curata dal direttore generale della fondazione Strozzi Arturo Galansino l’esposizione che dal 22 settembre al 23 gennaio 2017 vedrà protagonista l’artista, designer e attivista cinese. Ai Weiwei “invaderà” Palazzo Strozzi con opere storiche e nuove produzioni che coinvolgeranno tutto lo spazio: la facciata del palazzo, il cortile, il piano nobile e la Strozzina, permettendo all’artista di confrontarsi con un contesto ricco di sollecitazioni storiche e spunti architettonici. Parte integrante della mostra sarà una grande installazione, realizzata grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che coinvolgerà due facciate dell’edificio: ventidue grandi gommoni di salvataggio arancioni saranno ancorati alle finestre di Palazzo Strozzi. Un progetto che vuol portare l’attenzione sui destini dei profughi che ogni giorno rischiano la vita per arrivare in Europa attraversando il Mediterraneo. L’installazione, intitolata “Reframe”, nasce dal coinvolgimento e impegno dell’artista come attivista sul fronte della crisi umanitaria dei rifugiati e rappresenta un’occasione per portare l’attenzione sul tema dell’immigrazione attraverso la cultura. “Sono emozionato – ha detto Ai Weiwei – di tenere una mostra a Firenze. È incredibile che le mie opere possano essere esposte in tanti modi diversi e poter collegare la grande tradizione italiana a una forma contemporanea. L’opera per la facciata tocca un problema attuale, legato alla contemporaneità, il problema dei rifugiati è un tema fondamentale del mondo e dell’Europa oggi. L’opera diviene un grande annuncio per la mostra: dare una forte identità a quello che crediamo, sostenere l’uomo e sostenere i diritti umani”. L’installazione dà vita a un’insolita decorazione del palazzo, creando una nuova cornice, in un forte contrasto visivo e culturale, su uno dei simboli della storia dell’arte occidentale. R.C.
Dal 22 settembre al 23 gennaio 2017 Palazzo Strozzi ospiterà Ai Weiwei: Libero, retrospettiva dell’artista cinese
Web palazzostrozzi.org Mail info@palazzostrozzi.org Tel. 055.2645155
na trattoria è spesso il riflesso del quartiere a cui appartiene. Lo sono i suoi piatti, i suoi avventori abituali, lo staff di sala e di cucina. Non fa eccezione la trattoria Sabatino, nel cuore di San Frediano, da sempre collocata accanto alle mura, che quest’anno festeggia i primi sessant’anni di vita con la pubblicazione di un volume redatto da Ilaria Buccioni ed edito da Maschietto editore. L’appuntamento per la presentazione è il 25 settembre al Teatro di Cestello, dove insieme alla famiglia Buccioni, che dal 1956 porta avanti la tradizione, ci saranno anche attori-amici. Info: www.trattoriasabatino.it.
he sia uno dei massimi esperti della cultura fiorentina, non ci piove. Ed è per questo che quando un libro è scritto da Luciano Artusi, c’è da fidarsi. Quest’anno, in occasione del cinquantesimo anniversario della disastrosa alluvione del 1966, ha dato alle stampe – tra le altre cose – “Calcio storico. Storia, arte e memorie dell’antico gioco dalle origini ad oggi” (edito da Scribo), che ripercorre non solo l’evoluzione della tradizione fiorentina, ma anche i dettagli dei danni subiti da costumi, bandiere, armi e armature il 4 novembre di mezzo secolo fa. In un viaggio tra storia e cultura.
musica nei mercati, Spoon river al piazzale e fotografia nel Q3: cosa fare questo mese
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ettembre, tempo di ripartire. “Stiracchiatevi” pure a dovere, fate il pieno di vitamine dopo il sonnolento agosto, insomma, trovate il modo di rimettervi in forma per il “dopo ferie” perché il primo mese autunnale del 2016 ha in serbo grandi sorprese. Come quella in programma l’11 a San Miniato al Monte. Nel complesso verranno ricordati i cento anni dalla pubblicazione dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master con un evento che vedrà una lettura itinerante di alcune liriche scelte con Gabriele Lavia, Marco Baliani, Iaia Forte e un concerto, con la riproposizione dell’album “Non al denaro non all’amore né al cielo” di Fabrizio De André interpretato da Morgan, Cristiano De André e altri musicisti, accompagnati dall’Orchestra della Toscana. Per tutto il mese, poi, nei mercati storici fiorentini torna “Mercati in musica”, manifestazione che apre ai concerti dal vivo alcuni dei luoghi più suggestivi della città. Da segnare in calendario il 10 settembre alla Loggia di piazza dei Ciompi un tributo alla musica italiana anni ‘60, il 17 al mercato di Sant’Ambrogio un omaggio al Festival di Sanremo, per poi tornare il 24 in piazza dei Ciompi con un concerto latino-americano. Il 17 arriva il Firenze Wired Next Fest, che promette una serata – in piazza Santissima Annunziata – con una selezione di musicisti rivelazione del panorama internazionale, da Playroom a Khompa. I fan di talent show e affini staranno già scalpitando per il concerto di Emma Marrone, che torna in città, al Nelson Mandela Forum, il 21, mentre dal 27 al 4 ottobre, al Teatro dell’Opera, viene messo in scena uno dei lavori di Gioacchino Rossini meno noti al grande pubblico, Semiramide. Infine, dopo aver passato l’estate a scattare foto, gli appassionati di click potranno sedersi tra i banchi e partecipare, il 24 e 25, al workshop a cura del fotografo Enrico Prada organizzato al Gav di via Gran Bretagna dall’associazione Deaphoto e intitolato “Fotografare con i sensi”. E.C.
#Cultura
Settembre 2016 | 17
L’evento
20 anni del “ciclone”: il film in santo spirito (con pieraccioni) tra risate e tormentoni Caterina Gentileschi
“C
he ce l’hai il gratta e vinci, te?”, “Piripì” e “C’ho da dare il ramato”. Ogni fiorentino degno di essere definito tale non può non avere impresse a fuoco nella memoria queste (e altre) battute prese in prestito da una delle pellicole più esilaranti del secolo breve, “Il Ciclone”, che porta la firma di Leonardo Pieraccioni. Per festeggiare insieme al cast i primi venti anni dall’uscita del film nelle sale cinematografiche, l’associazione culturale Bang! – con il patrocinio del Comune di Firenze e la collaborazione del Quartiere 1 – ha organizzato per il 12 settembre una proiezione del film sulla facciata della basilica di Santo Spirito alla presenza del regista e di alcuni dei
protagonisti della pellicola. “È un modo per celebrare i simboli della fiorentinità – spiega Mirco Rufilli, presidente della commissione cultura del Quartiere 1 e ideatore del progetto – un po’ come è successo l’anno scorso con il ricordo di Amici Miei, che portò in Santo Spirito un numero esorbitante di persone”. L’anno scorso il tributo fu dedicato allo storico lungometraggio di Mario Monicelli, quest’anno alla pietra miliare firmata Pieraccioni, due film che hanno un filo rosso che li unisce. “Sì – continua Rufilli – perché il grande Monicelli recitò una parte importante nel Ciclone, quella di Gino, nonno del protagonista, una voce fuori campo indimenticabile”. E oggi come allora la voce di Monicelli sarà presente, aleggiando nell’a-
ria, negli angoli di Santo Spirito. L’evento, intitolato “Leonardo, il Ciclone da 20 anni!”, si svolgerà sul sagrato della basilica a partire dalle 21, alla presenza del regista, che ha accettato calorosamente l’invito, e di parte del cast formato, tra gli altri, da Massimo Ceccherini, Barbara Enrichi, Sergio Forconi, Paolo Hendel e Alessandro Haber. La serata comincerà con la proiezione dell’anteprima del documentario firmato da Bruno Santini e dedicato ai primi due decenni di vita del Ciclone (che verrà poi distribuito in autunno nella sua versione integrale), seguirà poi un brindisi con il regista e gli attori e infine verrà proiettato il film nella sua versione integrale. Il tutto, ovviamente, gratis e aperto a tutti. Come avrebbe detto Gino: “Olè!”.
Una scena del film con Barbara Enrichi, Leonardo Pieraccioni, Massimo Ceccherini e Sergio Forconi
La kermesse
alla stazione leopolda è tempo di Fragranze
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rofumi, profumi e ancora profumi. Tutti pronti a inebriarsi – nel vero senso della parola – con un appuntamento di quelli imperdibili? La data da appuntare in agenda è quella di sabato 10 settembre (la manifestazione dura dal 9 all’11, ma è aperta al pubblico solo nella giornata di sabato) quando alla Stazione Leopolda torna puntuale Fragranze, la tre giorni dedicata al mondo del profumo di eccellenza. Negli spazi industriali della stazione fiorentina si danno appuntamento i nasi (si chiamano proprio così gli esperti e i creatori di profumi) più importanti e celebri al mondo per conoscere e per diffondere la cultura del profumo di alta gamma. Gli appassionati del settore sono avvertiti, in un contesto del genere c’è da perdere la testa tra sentori nuovi e odori riscoperti. Tra gli stand dei produttori, che porteranno nuovi ritrovati e classici intramontabili, si fanno spazio anche momenti per il confronto e il dibattito con esperti, oltre a installazioni a tema. Per informazioni: www.pittimmagine.com. E.C.
18 | Settembre 2016
#Sport “Vanto e gloria”
Corri la vita
a 60 anni dal primo scudetto
un fiume azzurro in centro
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essant’anni fa la Fiorentina vinceva il suo primo, storico scudetto. Sarti, Magnini, Cervato, Chiappella, Rosetta, Segato, Julinho, Gratton, Virgili, Montuori, Prini, Orzan, Toros, Bartoli, Carpanesi, Bizzarri, Mazza, Scaramucci: nomi indelebili per qualsiasi tifoso viola. Guidata da Fulvio Bernardini, la squadra fece innamorare di sé per il gioco, la velocità e la voglia di vincere. In testa all’ottava giornata, mantenne il primo posto fino alla fine del torneo. Il titolo fu vinto con ben cinque turni di anticipo. Un’impresa che potrà essere ripetuta ancora? Se ai tifosi non manca mai la voglia di sognare, in molti scelgono di restare coi piedi per terra. C’è chi, come Alessandro, ritiene che ora obiettivi e ambizioni siano diversi, e sono in tanti a sostenere – come spiega Claudio – che “non è possibile fare paragoni” tra il calcio di oggi e quello di allora, soprattutto perché “sessant’anni fa non c’erano le tv”. L’ultima parola, come sempre, spetterà al campo. Lorenzo Mossani
La storia
lo scatto in viola del “piccolo” chiesa Irene Delfino
“F
ederico ancora non lo sa...”. No, non poteva proprio immaginare Chiesa jr l’annuncio alla stampa della sua permanenza in prima squadra, seguito da quello dello speaker dello Juventus Stadium alla lettura delle formazioni. E quando lo ha scoperto, gli è battuto forte il cuore per l’emozione e un raggio di luce ha illuminato il viso pulito del diciottenne dal cognome importante. Ancor più
pesante se giochi nella squadra in cui tuo padre è stato uno degli idoli che hanno alzato l’ultimo trofeo al Franchi. Paulo Sousa lo scorso anno non aveva quasi mai pescato in Primavera. E non regala posti in campo o convocazioni in virtù del cognome stampato sulla maglia, come ricorderà bene la scorsa stagione Giuseppe Rossi. Ma “Chiesino”, oltre a buone doti tecniche, ha quell’umiltà e uno spirito di sacrificio che piacciono ad ogni allenatore. Unite alla personalità che non gli ha fatto tremare le gambe, anzi
l’ha reso il più propositivo del primo tempo allo Stadium bianconero. Il portoghese lo vede più centrocampista o trequartista che attaccante, probabilmente perché ha gamba ed è propenso ai ripiegamenti difensivi. Mentre fino allo scorso anno ricopriva il ruolo di attaccante esterno, dotato di quel tiro da fuori area che ricorda babbo Enrico. Che, sempre dietro le quinte, ne ha seguito la crescita dalla Settignanese ai Giovanissimi della Fiorentina e poi su su lungo tutta la trafila delle giovanili viola fino alla prima
squadra. Federico condivide con Sousa il mantra del lavoro, che lo ha portato fino alla vetta, partendo da uno spezzone di partita con i Giovanissimi e accumulando via via minuti sotto la guida di un altro Federico, mister Guidi, con cui è salito dagli Allievi alla Primavera tra 4-3-3 e 4-2-3-1. Nel giro dell’Under 19 e convocato per uno stage nell’U20, non ha tralasciato la scuola, frequentando l’International School of Florence dalla quinta elementare alla maturità. E dopo la full immersion nell’inglese, che parla alla perfezione, lo scorso anno ha deciso di iscriversi a Scienze dell’attività motoria. Quando la possibilità di giocare un giorno al Franchi era custodita nel cassetto dei sogni di questo ragazzo nato a Genova ma a tutti gli effetti “fiorentino”, calcisticamente e non, visto che in Liguria ha vissuto solo i primi tre mesi della sua vita.
Pallacanestro
serie b, firenze “raddoppia”
Fiorentina Basket e Pino Dragons daranno vita a un derby inedito
A
maggio, Firenze non compariva più sulla carta geografica della serie B. Il prossimo 1° ottobre, quando si alzerà la prima palla a due della nuova stagione, di squadre fiorentine al via ce ne saranno addirittura due. Da una parte la Fiorentina Basket, di ritorno dopo aver archiviato i mesi difficili della retrocessione e ora rilanciata al punto di presentarsi ai nastri di partenza come una delle favorite. Dall’altra il Pino Dragons, la storia a lieto fine della palla a spicchi fiorentina nella passata stagione, protagonista di un inatteso doppio salto dalla serie C Silver alla B – complice la riforma dei campionati nazionali che proprio quest’anno entra a regime – dopo aver vinto lo spareggio-promozione contro Valdiceppo. Due squadre e un derby inedito nel terzo campionato nazionale: ecco perché varrà davvero la pena seguire la prossima stagione del basket a Firenze. In casa viola si è ripartiti da zero. Ottenuto il ripescaggio, per la panchina è stato scelto un coach nuovo, o quasi: il 53enne Giulio Cadeo, visto in riva all’Arno nel 2006/07 alla guida dell’allora Pallacanestro Firenze. L’unico confermato dalla passata stagione è Jacopo Valentini. Per il resto si vedranno tanti volti nuovi in campo: la guardia Matteo Motta, l’esperto Davide Poltroneri, l’ala Andrea Longobardi e soprattutto l’asse play-pivot composto da Giacomo Bloise e Davide Rosignoli.
Acquisti che candidano la Fiorentina al titolo di regina del mercato estivo e che di certo bastano a collocare i viola nel “gruppone” alle spalle di Omegna, la favorita per la promozione diretta, nel pronostico di inizio stagione. E poi c’è il Pino Dragons, che smaltita l’euforia per la promozione e per l’immediato ritorno di Lorenzo Galamarini, primo rinforzo arrivato alla corte di coach Lapo Salvetti (confermatissimo), ha dovuto digerire l’addio di Stefano Rabaglietti, top scorer e uomo simbolo della passata stagione. Senza indugi i Dragons hanno chiuso il roster in largo anticipo assicurandosi il play Michele Magini, il veterano Luca Marmugi e scommettendo su Diego Terenzi come riferimento per l’attacco. Per il resto si continua a puntare forte sul solido nucleo di giovani che già ha fatto bene nella passata stagione e ora rinforzato dalle firme dei classe 1997 Amedeo De Martino e Giovanni Corbinelli. Per una neopromossa l’obiettivo non può essere diverso dalla salvezza, ma strada facendo il Pino Firenze potrebbe stupire. Le fiorentine sono entrambe inserite nel girone A. Le due date da segnare in agenda sono quelle di sabato 17 dicembre, per il derby di andata, e dell’8 aprile 2017, per la sfida di ritorno. Andrea Tani
U
n serpentone azzurro, come il colore delle magliette dell’edizione 2016, invaderà il centro storico di Firenze per la quattordicesima edizione di “Corri la Vita” domenica 25 settembre. Una corsa podistica che è ormai entrata di diritto tra gli appuntamenti sportivi e sociali più importanti dell’anno. “Corri la Vita” ha raccolto nelle precedenti tredici edizioni oltre tre milioni e 950mila euro, riunendo più di 234mila partecipanti da tutto il mondo. Attesi anche quest’anno oltre 35mila partecipanti, che indosseranno la t-shirt di Salvatore Ferragamo. Tra i primi testimonial del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura ad aver posato con la nuova maglia, John Taylor e Nick Rhodes, bassista e tastierista dei Duran Duran, il tennista Adriano Panatta, unico italiano ad aver vinto la Coppa Davis, l’attrice comica Virginia Raffaele, il cantante J Ax, gli attori Luca Zingaretti, Nancy Brilli e Sergio Rubini, il violinista inglese Charlie Siem. L’azzurro è stato scelto per simboleggiare l’Arno e ricordare il cinquantesimo anniversario dell’alluvione del 1966. Sim.Spa.
Kenpo Karate Reigendo
una “arte” senza limiti di età
A
settembre è tempo di tornare. Si torna a casa dopo le vacanze estive, ci si prepara al rientro a scuola, al lavoro, si riprende la routine quotidiana. E si riparte anche con l’attività sportiva. Nella scacchiera autunno-inverno 2016-2017, il quartiere di Gavinana offre varie proposte sportive: il Kenpo Karate Reigendo è una di queste e si sta affermando sempre di più. All’Istituto Il Budo Reigendo si insegnano e si praticano le arti marziali e l’arte motoria giapponese, rivolte sia ai bambini che agli adulti. “Saremo presenti con i nostri corsi anche quest’anno – dice Riccardo, istruttore di Kenpo Karate Reigendo – sia negli spazi della scuola Botticelli che in quelli dell’Olistic Network”. Quello delle arti marziali è un vero e proprio universo, in cosa consiste il Kenpo Karate Reigendo? “Si tratta di un nuovo stile – spiega Riccardo – che mette insieme il meglio delle arti marziali del Karate Shodokan e il Kenpo Karate tradizionale. Il fondatore è il Maestro Marco Pellegrini che ha adattato queste tecniche al Reigendo mantenendone l’efficacia, ma implementandole grazie all’utilizzo dell’arte motoria giapponese. Da qui è nato un nuovo stile: il Kenpo Karate Reigendo”. I corsi non hanno un limite di età: “Il Kenpo Karate insegna a conoscere il corpo grazie proprio al suo movimento. È molto importante imparare a respirare correttamente per ottenere fluidità nei movimenti e consapevolezza di noi stessi, tutto questo grazie alle tecniche circolari che derivano dall’eredità del Karate e che il Maestro Pellegrini ha mantenuto. Non ci sono strappi e i gesti sono fluidi grazie anche all’apprendimento delle quattro tecniche di respirazione, ecco perché il Kenpo Karate è adatto anche agli adulti senza limite di età. Il Kenpo Karate Reigendo può diventare
Tra le proposte sportive di Gavinana, anche il Kenpo Karate Reigendo
una tecnica di difesa personale, ma fa emergere soprattutto una nuova consapevolezza di noi stessi, del corpo e della mente”. Un esercizio anche per i più piccoli, sempre meno abituati e consapevoli dell’importanza dell’attesa e dell’ascolto. “Il primo esercizio che insegniamo ai bimbi – racconta l’istruttore – è l’equilibrio. Sembra banale, ma i nostri bambini devono imparare a camminare, a scoprire il contatto col terreno e ad acquisire stabilità. Per far questo adoperiamo le tecniche della respirazione e della concentrazione. Per alcuni bambini anche solo stare fermi qualche minuto su una sola gamba rappresenta un’enorme difficoltà. Le tecniche si imparano giocando, non ci sono attrezzi e si utilizza tutto il corpo. Una scelta importante per noi è l’assenza del Kumite, ossia la parte agonistica: si ragiona in termini di perfezionamento senza quello che talvolta l’agonismo porta con sé. Per i bambini resta un gioco, per gli adulti la sfida è con se stessi”. Concentrazione, equilibrio, immaginazione: queste le “parole d’ordine” del Kenpo Karate Reigendo per imparare a conoscersi e a mettersi alla prova. Tiziana Alma Scalisi
a cura della Direzione Patrimonio Immobiliare - Servizio Casa del Comune di Firenze
Uscirà a settembre
NUOVO BANDO PER LE “CASE POPOLARI”
La partecipazione sarà possibile solo on-line Il nuovo bando per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) sarà pubblicato nella seconda metà del mese di settembre e resterà aperto per 60 giorni I punteggi assegnati alle domande, sulla base delle condizioni socio-economiche, familiari e abitative dichiarate dai richiedenti, determineranno una prima Graduatoria Provvisoria (potranno essere presentati eventuali ricorsi nel periodo febbraio-marzo 2017) e poi la Graduatoria Definitiva. La maggiore novità del BANDO ERP 2016 consiste nel fatto che la domanda per partecipare al Bando dovrà essere presentata esclusivamente on-line. Questo significa che i cittadini non dovranno utilizzare moduli cartacei da consegnare a mano o spedire per posta, perché tutta la procedura sarà gestita in forma “immateriale”, attraverso un processo informatico. Alla domanda on-line non dovrà essere allegata nessuna documentazione. Certificati e documenti dovranno essere posseduti dal soggetto richiedente al momento della compilazione della domanda ed esibiti al Servizio Casa in sede di verifica dei requisiti. Il primo passo che il cittadino che vuole partecipare al Bando ERP 2016 deve fare è quello di acquisire le credenziali di accesso ai servizi on-line del Comune di Firenze. Le credenziali rappresentano un codice per poter accedere a tali servizi e sono composte da un “nome utente” e da una “password”. Coloro che sono già in possesso dell’accreditamento per aver usufruito di altri servizi on-line (iscrizione dei bambini a scuola, richiesta di certificati anagrafici etc.) non devono fare niente perché potranno utilizzare le credenziali già in loro possesso.
Per il rilascio delle credenziali è richiesto anche un indirizzo di posta elettronica (la cosiddetta “e-mail”) che può essere creata in pochi minuti. Coloro che non dispongono di un computer o di un tablet né hanno una particolare dimestichezza con la tecnologia potranno essere supportati da Enti, Organizzazioni sindacali, CAF, Associazioni e Cooperative che risponderanno all’Avviso Pubblico pubblicato dal Comune di Firenze il 4 agosto 2016. Dal 13 settembre sarà reso noto l’elenco delle organizzazioni che hanno aderito a tale iniziativa, completo di indirizzi e recapiti.
ISTRUZIONI PER ACQUISIRE LE CREDENZIALI DI ACCESSO AI SERVIZI ON-LINE DEL COMUNE DI FIRENZE
CREDENZIALI DI ACCESSO
Per ottenerle occorre presentarsi personalmente (non sono ammesse deleghe) con documento di riconoscimento e codice fiscale presso gli Uffici Relazioni con il Pubblico del Comune di Firenze (Parterre, Piazza della Libertà 12; Villa Vogel, via delle Torri 23; Sorgane; via Tagliamento 4) o presso i Punti Anagrafici Decentrati (Parterre, Villa Vogel, Villa Arrivabene e via Carlo Bini). L’attivazione della procedura presuppone la creazione di una casella di posta elettronica (“e-mail”). I cittadini che abbiano difficoltà con la lingua italiana possono rivolgersi allo Sportello Immigrazione, via Baracca 150/p. Per accedere a questo servizio è necessario prendere appuntamento contattando l'ufficio immigrazione attraverso uno di questi canali: e-mail immigr@ comune.fi.it, telefono 055.2767078, oppure rivolgendosi direttamente all’ufficio nei seguenti orari: lunedì e venerdì, ore 9-12.15; martedì e giovedì, ore 9-12.15 e 14-16.45; mercoledì ore 9-12.45. Presso lo Sportello è attivo anche un Help Desk che fornisce informazioni per telefono (055/2767078), per e-mail (immigr@comune.fi.it) o via Skype (immigr.comunefirenze).
TESSERA SANITARIA
In alternativa alla credenziali è possibile utilizzare la Tessera Sanitaria Regionale, corredata da un lettore smart card, acquistabile presso le Aziende sanitarie, che permette di accedere al Servizio on-line anche dal proprio computer, seguendo le istruzioni riportate sul Portale dei servizi del Comune di Firenze (www.comune.fi.it).
CARTA NAZIONALE DEI SERVIZI (CNS)
Per accedere con Carta CNS occorre attivare il lettore, inserire correttamente la carta, collegarsi alla pagina di registrazione. Nel caso di malfunzionamento o smarrimento della carta o delle istruzioni per il suo uso, occorre fare riferimento all’Ente che l’ha rilasciata.
SISTEMA PUBBLICO
DI IDENTITÀ DIGITALE (SPID)
È un sistema innovativo che permette a cittadini e imprese di accedere con un’unica identità digitale a tutti i servizi on-line di pubbliche amministrazioni e imprese aderenti. L’identità SPID è rilasciata dai gestori di identità digitale (Identity Provider), soggetti privati accreditati che forniscono le identità digitali e assicurano l’autenticazione degli utenti. Per ottenere un’identità SPID l’utente deve farne richiesta al gestore, il quale, dopo aver verificato i dati del richiedente, emette l’identità digitale rilasciando le credenziali all’utente. Attualmente i gestori di identità digitale sono tre: a. INFOCERT: https://identitadigitale.infocert.it/prodotti/ b. POSTE: https://posteid.poste.it/ c. TIM: https://www.nuvolastore.it/ product/TIM-id Per i servizi on-line vanno usati esclusivamente i browser Mozilla Firefox e Chrome.
LE NOVITÀ NEI REQUISITI PREVISTI DALLA LEGGE Ad aprile 2015 la Regione Toscana, con la Legge Regionale n. 41 promossa dall’Assessore Saccardi, ha introdotto importanti modifiche rispetto ai requisiti necessari per partecipare ai Bandi per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
ECCO I PRINCIPALI Il Bando resterà “aperto” e quindi potrà essere aggiornato ogni anno intercettando in questo modo sia domande nuove che situazioni venutesi a modificare nel corso del tempo, mentre precedentemente, essendo pubblicato di norma ogni 4 anni, “fotografava” la situazione istantanea, senza possibilità di modifica. Per partecipare occorre avere residenza stabile da almeno 5 anni nella Regione Toscana ovvero prestare attività lavorativa stabile ed esclusiva o principale nell’ambito della Regione Toscana da almeno 5 anni (tale requisito deve essere posseduto dal componente della famiglia che firmerà la domanda di partecipazione). L’ISEE dell’intero nucleo familiare non deve essere superiore ad euro 16.500,00 annui. Nessun componente del nucleo familiare deve essere proprietario in Italia o all’estero di un alloggio o avere un’abitazione in usufrutto o in uso (l’unica eccezione possibile riguarda la documentata indisponibilità delle proprietà assegnate in sede di separazione giudiziale o delle quote di proprietà). Nessun componente del nucleo familiare deve essere titolare di beni mobili registrati (es. auto, moto, barche
etc.) il cui valore complessivo sia superiore ad euro 25.000, a meno che non possa dimostrare che tale bene è utilizzato per attività lavorativa. Nessun componente del nucleo familiare deve aver ottenuto precedentemente assegnazione in proprietà o con patto di futura vendita di alloggi realizzati con contributi pubblici o finanziamenti agevolati concessi per l’acquisto in qualunque forma dallo Stato, dalla Regione, dagli enti territoriali o da altri enti pubblici, con esclusione dei casi in cui l’alloggio sia inutilizzabile. Nessun componente del nucleo familiare negli ultimi cinque anni deve avere occupato abusivamente un alloggio di edilizia residenziale pubblica senza le autorizzazioni previste dalle disposizioni vigenti. I punteggi previsti dalla Tabella “B” della Legge Regionale sono stati modificati nel senso di riconoscere un rilievo maggiore alla presenza di anziani e disabili all’interno del nucleo familiare. È importantissimo ricordare che alla domanda on-line non dovrà essere allegata nessuna documentazione, ma ciò che la persona autocertifica on-line deve ovviamente corrispondere alla realtà (certificati e documenti dovranno essere esibiti al Servizio Casa al momento della verifica dei requisiti o su sua richiesta e ogni dichiarazione falsa o mendace sarà perseguita a termini di legge).
CONTATTI E INFORMAZIONI Call Center Comune di Firenze
055.055
SERVIZIO CASA · 055.2769613 sostegnocasa@comune.fi.it
Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili
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