Periodico d’informazione locale. Anno X n. 39 del 1 settembre 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.
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Settembre 2016
Anno X Ed. 39
Firenze Quartiere 4
Isolotto • Legnaia • Soffiano
Primo piano
✎ Editoriale
via foggini, così rinasce l’ex inps
Gli inizi che settembre porta con sé Matteo Francini
È
il mese in cui, per definizione, “si riparte”. Si lasciano alle spalle vacanze e affini per rituffarsi nella quotidianità, incamminandosi verso l’autunno. Settembre rappresenta questo, una fine ma anche (e soprattutto) un inizio. Perché se – calendario alla mano – questo mese segna il termine ufficiale della sempre attesa estate, sono molti gli inizi che porta con sé. Si (ri)cominciano attività, impegni e progetti.
Il fabbricato, vuoto da anni, diventerà una cittadella del cibo e delle professioni ☛ pagina 3
☛ SEgUE a pagina 15
la mappa dei cantieri (in corso e in arrivo) Sara Camaiora - Gianni Carpini
P
er spostarsi in auto a Firenze è consigliabile tenere sotto mano il “tabellone” dei cambiamenti avvenuti durante l’estate e legati ai cantieri della tramvia. In attesa della prova del nove, questo mese, a scuole aperte. Ma anche quelli che ci aspettano saranno mesi densi di cantieri. Cantieri “itineranti”, che si sposteranno di volta in volta in diversi punti degli snodi coinvolti, comportando – a seconda delle situazioni – un impatto più o meno significativo sulla viabilità. Ecco il punto sui lavori in città.
☛ aLL’inTERnO
Appartamenti privati e spazi collettivi in via delle Torri: ad autocostruirli i futuri inquilini.
☛ pagina 2
in centro e in periferia, le “zone 30” di firenze In città esistono 135 chilometri di strade, sparse qua e là, dove è vietato superare i trenta all’ora.
☛ paginE 8-9
vent’anni di “ciclone”, ponte alla vittoria? festa a santo spirito prima era “sospeso” ☛ pagina 17
spazio al cohousing nella vecchia colonica
☛ pagina 11
sulle orme del padre, la “corsa” di chiesa jr
☛ pagina 7
☛ pagina 18
La famiglia italiana della frutta
2 | Settembre 2016
Quartiere 4
#Primo piano
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Cohousing
via delle torri, una casa condivisa dalla vecchia colonica Focus
il nucleo originario risale all’ottocento
S
eicentodieci metri quadri accanto a Villa Vogel. Il nucleo originario della colonica, casa dei contadini che coltivavano i poderi limitrofi, risale alla prima metà dell’Ottocento. Caduta in abbandono, negli anni Novanta per mancanza di fondi è stata esclusa dal restauro di Villa Vogel. Ora arriva il recupero (nella foto il progetto). “È un progetto che ho seguito dall’inizio, da quando ero nella commissione Urbanistica di Palazzo Vecchio – spiega Mirko Dormentoni, presidente del Q4 – ha una duplice valenza: permette il recupero di un immobile pubblico e lo valorizza con la modalità innovativa dell’autorecupero. Inoltre è importante la presenza di spazi comuni aperti al quartiere”.
Gianni Carpini
C
azzuola in mano e tanta voglia di fare. Sono i futuri inquilini ad auto-costruirsi la casa (condivisa), recuperando la colonica di via delle Torri, accanto a Villa Vogel. Addio al rudere, benvenuto al cohousing. Dalla struttura sorgeranno sette appartamenti più un ottavo, il più ampio, che diventerà uno spazio collettivo dove ospitare un asilo domiciliare, eventi culturali aperti alla città, oltre alle riunioni fuori orario del team del Quartiere 4, che risparmierà sulle aperture della vicina sede. Rappresenterà anche una “piazza condominiale”, con cucina comune e camino davanti al quale fare due chiacchiere. L’esperimento, tra i primi a Firenze, è nato da un gruppo di trenta persone interessate all’autocostruzione e riunite in un’associazione. Il progetto esiste da quattro anni, ma a gennaio si è sbloccato il bando regionale per l’autocostruzione, che ha messo sul piatto 280mila euro. Al momento in cui scriviamo manca solo l’ultimo ok del Comune, proprietario della struttura, previsto in questo mese di settembre. Il “patto”, però, è già delineato: i futuri abitanti sostengono le spese del recupero, in cambio l’edificio sarà affidato loro per trent’anni e dall’affitto verrà tol-
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to il costo della riqualificazione. “Più che una sperimentazione edilizia è una sperimentazione sociale, lavorare insieme è un collante fortissimo. L’autocostruzione permette di valorizzare il patrimonio pubblico in disuso”. Anna Guerzoni è la progettista che ha messo sulla carta la casa condivisa delle Torri: due piani, una cantina e quattrocento metri quadri di giardino. Negli appartamenti vivranno una dozzina di persone: coppie con bimbi, giovani e adulti. Accanto agli alloggi privati, gli spazi collettivi, pure un lavatoio comune con una sola lavatrice per tutti. “Ci vorranno almeno due anni – chiarisce l’architetto Guerzoni – molte persone potranno lavorare solo nel fine settimana, visto che hanno già un impiego”. Dopo i corsi di formazione, le opere sul campo: gli inquilini possono realizzarne in prima persona molte, non tutte. Struttura portante, tetto e certificazione degli impianti devono essere affidati a professionisti. La nuova colonica sarà antisismica, rinascerà secondo i criteri del risparmio energetico e della bioedilizia. “Sarà una casa laboratorio – anticipa la progettista – organizzeremo visite al cantiere per mostrare alla città questa idea”. Negli ultimi mesi le riunioni di gruppo sono aumentate per decidere insieme i
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La colonica abbandonata in via delle Torri, accanto a Villa Vogel
Sono i futuri inquilini ad autocostruirsi l’abitazione. Spazi collettivi accanto agli alloggi privati, dove ospitare anche eventi culturali aperti alla città dettagli. “Stanno discutendo anche che tipo di lavatrice scegliere, per prenderne una che vada bene a tutti”, racconta. Dalle piastrelle al bucato, anche questa è condivisione.
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Villa Vogel
festa speciale per le giostre
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ira che ti rigira sono passati vent’anni. Festa speciale per le giostre di Villa Vogel: negli anni Novanta, nel parco da due ettari e mezzo, arrivò la prima attrazione per bambini. Poi sono comparsi tappeti elastici, la pista per mini-kart, lo spara-palline e le water ball. “Le giostre sono un luogo di divertimento, ma soprattutto un presidio sul territorio, un modo per rendere vivo questo parco”, sottolinea lo storico titolare Franco Moruzzi, 60 anni, seconda generazione di una famiglia di giostrai. Da ragazzo girava per tutti i luna park di Firenze, dalle Cascine a Campo di Marte, fino alla Fortezza da Basso. Quando arrivò davanti a Villa Vogel, il giardino era una distesa di erba che necessitava più attenzione. Oggi Franco apre i cancelli dell’area verde, ogni giorno, durante la bella e la brutta stagione. “In questi vent’anni è cambiato molto, il parco è migliorato e anche la popolazione del quartiere è mutata – racconta – adesso sono tante le giovani coppie di stranieri che portano i loro bambini sulle giostre”. Questo luna park formato giardino è attivo tutto l’anno e periodicamente organizza giornate speciali, con laboratori per i più piccoli e giostre gratis per tutti.
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Quartiere 4
#Primo piano
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Settembre 2016 | 3
La rinascita
Il terreno
ex inps di via foggini, gli ingredienti del recupero
un parcheggio nell’ex benzinaio
V
ia le vecchie pompe di benzina, arriva un parcheggio con sosta gratuita per tutti. Dopo la bonifica curata dalla società petrolifera, l’ex distributore di via Antonio del Pollaiolo, vicino al campo sportivo dell’Audace Legnaia, ospita adesso ventisei posti auto più quattro per gli scooter. Il terreno, che era stato dato in concessione al benzinaio, attivo per decenni, è tornato di proprietà pubblica. E solo sei mesi fa un altro parcheggio era stato inaugurato a poca distanza, in via Fra’ Filippo Lippi. Il Quartiere 4 – viene spiegato – curerà adesso un censimento delle altre pompe di benzina dismesse, per studiare il possibile recupero delle aree.
Nel fabbricato una cittadella del cibo e delle professioni Gianni Carpini
B
urger King sbarca nel quartiere, e accanto ai panini a stelle e strisce ci saranno inoltre uffici e parcheggio. E forse anche una gelateria artigianale. Sono questi gli ingredienti della rinascita dell’ex Inps di via Foggini, la palazzina di 2.300 metri quadrati all’angolo con viale Etruria. Il fabbricato, vuoto da quattro anni, adesso diventerà una cittadella del cibo e delle professioni: per la metà ospiterà negozi di medie dimensioni – compreso il fast food –, due quinti della superficie andranno invece agli uffici privati, con la parte restante che sarà dedicata a depositi e artigiani. I cantieri per la ristrutturazione, se non ci saranno intoppi, partiranno entro febbraio prossimo, come ha annunciato Palazzo Vecchio dando il via libera alla convenzione che porterà alla creazione anche di una nuova area di sosta pubblica, in una zona strategica da cui passano ogni giorno migliaia di pendolari provenienti dalla Firenze-Pisa-Livorno. Tra
i piatti forti della riqualificazione dell’ex Inps l’avvento di un nuovo fast food, il terzo nella zona se si contano i due ristoranti tra viale Talenti e viale Nenni targati McDonald’s. Questa volta, però, in tavola ci saranno gli hamburger di Burger King, che aprirà in questa parte di quartiere il suo quarto fast food di Firenze (considerando anche quello al confine con Ponte a Ema), il sedicesimo in Toscana. Altra possibile “portata” del menù, una gelateria artigianale fiorentina. Chiudono la “carta” del recupero della palazzina gli uffici, le attività artigianali e il parcheggio pubblico, realizzato per compensare l’impatto dei lavori dalla società che di recente ha comprato l’area. Si tratta di un primo tassello di un piano più ampio: un secondo posteggio, l’estensione di quello che sarà creato davanti all’ex Inps, è ipotizzato nel regolamento urbanistico di Firenze, con la conversione di alcuni terreni privati sempre tra via Foggini e viale Etruria. In quest’ultimo caso, però, c’è ancora strada da fare.
Rinascita in vista per l’ex Inps di via Foggini, la palazzina di 2.300 metri quadrati all’angolo con viale Etruria
Prevista anche un’area di sosta pubblica. Cantieri al via entro febbraio
Scuola Barsanti
tennistavolo, lavori alla palestra
D
a anni la palestra della scuola Barsanti è utilizzata dalla Ssd Ciatt Firenze, che pratica lo sport del tennistavolo. Il presidente della società, Francesco Zagli, aveva chiesto al Comune alcuni interventi: la richiesta è stata presa in carico dall’assessore allo sport Andrea Vannucci, che ha approvato il progetto di adeguamento della palestra con l’obiettivo di migliorare le condizioni d’uso sia per gli allenamenti che per lo svolgimento di manifestazioni. “Sono molto soddisfatto – ha commentato Zagli – perché, in questo modo, sarà possibile organizzare eventi importanti che ci permetteranno di far conoscere questo sport e di attrarre maggiore pubblico”. Il progetto prevede l’installazione di una tribuna prefabbricata metallica e la sostituzione di una fila di infissi sul lato sud-ovest per migliorare l’efficientamento energetico. L’importo dell’investimento è di 65mila euro e i lavori saranno conclusi entro la fine dell’anno. L.P.
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4 | Settembre 2016
Quartiere 4
#Zoom
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Cinema
Teatro
un trionfo “universale”, il film in giro per l’italia
sul palco ragazzi di sessant’anni
La pellicola sulla sala di via Pisana ha evocato ricordi da nord a sud Gianni Carpini
“O
gni città ha il suo Universale”. Federico Micali ne è convinto. Negli ultimi mesi il regista fiorentino ha portato in giro per l’Italia “L’Universale”, film indipendente che narra le vicende (immaginarie) di tre giovani sullo sfondo di una sala d’essai (reale) attiva fino al 1989 in via Pisana, poco fuori le mura di San Frediano, rimasta ancora oggi nel cuore di molti. Da Milano a Siracusa, la storia ha evocato ovunque ricordi di “piccoli cinema
locali a cui il pubblico è rimasto affezionato anche dopo decenni dalla chiusura”, racconta il regista. La sua opera, distribuita da due case indipendenti, “L’occhio e la luna” e “Lo Scrittoio”, in poco tempo si è trasformata in un caso. L’anteprima del 12 aprile non ha lasciato un solo posto libero al Teatro Verdi di Firenze. “Ci siamo giocati la carta fiorentina – spiega – la nostra forza è stato il passaparola e di questo siamo grati a tutti”. Il film è rimasto in tre cinema cittadini per nove settimane. A Firenze,
Il regista Federico Micali ha portato in giro per l’Italia “L’Universale”, film che narra le vicende di tre giovani sullo sfondo della sala di via Pisana
nei primi sette giorni di programmazione, ha addirittura duellato con Mowgli, giocandosi con il colosso disneyano “Il libro della giungla” lo scettro di miglior “media-copia” della città, indice con cui gli addetti ai lavori misurano il gradimento del pubblico, perché mette in rapporto il numero di copie con quello di spettatori e incasso. “Tutto questo ha giocato a nostro favore facendo conoscere il progetto a livello nazionale, nonostante il budget limitato”. Nei mesi successivi la pellicola ha toccato una sessantina di schermi, da nord a sud. A fare la parte del leone è stata la patria della sala cult. “Era un banco di prova importante – ammette Micali – temevo molto la reazione dei fiorentini, soprattutto della ‘generazione Universale’ che ha vissuto in prima persona quel luogo. Nonostante mi aspettassi molte più critiche, a Firenze la risposta del pubblico è stata fenomenale”. Il sogno per il futuro è “arrivare nei festival internazionali”, mentre in autunno è previsto il lancio in dvd e Blu-ray. “Un filo di amarezza rimane – confessa però il regista – se la grande distribuzione avesse creduto a questo progetto, avremmo potuto ottenere risultati ancora più grandi”. Ma all’orizzonte c’è già una nuova idea. Grazie alla penna di Cosimo Calamini, già tra gli sceneggiatori de “L’Universale”, Micali sta lavorando a una commedia tratta dal libro dello stesso scrittore “Le querce non fanno limoni”. Nel romanzo, un piccolo borgo arroccato sulle colline toscane viene sconquassato dalla notizia della costruzione in paese di una grande moschea. Un’opera di finzione che non è poi così lontana dalla realtà.
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ornano i corsi per la “Bella Età”, lezioni di teatro per signore e signori sopra i sessant’anni organizzate da Officina Teatro ‘O, giunte alla loro terza edizione nel Q4. Leonardo Torrini, insegnante e ideatore del progetto, racconta come l’interesse sia cresciuto negli anni, con un raddoppiamento degli iscritti. Da ottobre verranno attivati due corsi base e due avanzati. “Sono stati risultati inaspettati” per la scuola e per “i ragazzi”, come li chiama Leonardo, che hanno un’età media di sessantacinque anni ma l’energia e la voglia di divertirsi dei ventenni (e anche più). “Non ci sono state difficoltà particolari benché non avessi mai avuto un gruppo così adulto – spiega Torrini – superata la rigidità iniziale, inevitabile per chi non ha mai fatto teatro, abbiamo sfidato l’inibizione, il senso del ridicolo, e lasciarsi andare ha permesso di fare una quantità di esperienze che nella vita si farebbero in anni”. Perché il teatro è un ambiente protetto che invita a giocare e ad “abbassare la guardia”. “Ognuno ha la propria esperienza: chi ha lavorato, chi è stato dietro alla casa, e c’è molta voglia di poter dedicare del tempo a se stessi e fare amicizie da un punto prettamente umano. C’è spesso tanta solitudine per tutti e in alcune età questo può essere ancora più stressante, ma condividere un progetto ha un valore aggregativo meraviglioso”. I benefici, oltre a quelli psico-emotivi, sono anche fisici: “Si impara a muoversi e a dare un’espressione al corpo che si è irrigidito – rivela Giorgia, una degli allievi – abbiamo tenuto una sola forma per tutta la vita, adeguando il corpo a certe norme. Interpretare un personaggio diverso dal mio modo di vivere è stata una bella esperienza”. “Quasi nessuno inizia per la recitazione, ma alla fine sono tutti entusiasmati di stare sul palco. E recitare diventa il motivo del secondo anno”, aggiunge Torrini. Il “segreto” è che negli anni della “bella età” ci sono le condizioni per essere più spensierati, con la vitalità che torna a sgorgare con meno “filtri”. Per questo gli spettacoli messi in scena sono stati tratti dai Monty Python e da Campanile. “È stato un azzardo – confessa Leonardo – perché è una comicità particolare, ma ne è valsa la pena. Sapevo che avevano la vis comica per farlo”. Chiara Carovani
Web: teatroo.it
Mail: info@teatroo.it Tel. 055.4684591
PRONTO SOCCORSO GIURIDICO Il servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso. Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.
Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076).
Passaggio a Sud-Ovest A cura del Quartiere 4
Sede del Quartiere 4
Villa Vogel, via delle Torri 23 tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123 e-mail: quartiere4@comune.fi.it web: http://q4.comune.fi.it
In vista del concorso internazionale
CASERMA GONZAGA-LUPI DI TOSCANA: LE INDICAZIONI DEL Q.4
Priorità a verde pubblico, edilizia sociale, servizi culturali e socio-sanitari Il Consiglio di Quartiere 4, al termine della prima fase del processo partecipativo che ha riguardato il futuro della caserma Gonzaga e in vista del concorso internazionale che l’amministrazione comunale si appresta a bandire per la progettazione di questo importante comparto del sud-ovest fiorentino, ha indicato le caratteristiche che, in base anche alle indicazioni scaturite dalle sollecitazioni e dalle proposte avanzate da centinaia di cittadini, dovrebbero connotare un intervento di trasformazione urbanistica di questa portata. Nel documento di indirizzo approvato si sottolinea innanzitutto la necessità dell’unitarietà del progetto, in modo tale che “eventuali realizzazioni per lotti funzionali siano fortemente vincolate a realizzare un disegno univoco”. Il secondo aspetto evidenziato riguarda il superamento di una mera logica municipalistica per assumere invece una dimensione metropolitana. “I confini amministrativi tra il Comune di Firenze e quello di Scandicci non devono avere alcun peso… l’obiettivo è quello di realizzare, al posto di un’area di margine o di confine, un nuovo centro dell’area metropolitana fiorentina”. Nella gerarchia delle priorità il Q.4 mette al primo posto gli spazi aperti, come principio ordinatore di qualunque altra articolazione progettuale con “un grande parco di verde pubblico, con attrezzature sportive a libera fruizione, insieme a terreni de-
dicati all’agricoltura sociale”. Questa caratterizzazione “verde” servirebbe oltretutto a creare una continuità tra l’asta fluviale della Greve e la zona di Soffiano, ai piedi dell’area collinare. Per quanto concerne la parte residenziale spazio innanzitutto all’ edilizia ‘sociale’, sulla scia di altre città italiane dove esperienze di questo tipo hanno rappresentato non solo una risposta all’emergenza abitativa ma anche un rafforzamento del tessuto sociale attraverso la creazione di nuove forme di convivialità e di condivisione (servizi comuni, condomini solidali etc.). Venendo ai servizi pubblici il Consiglio di Quartiere esprime una decisa valutazione a favore di funzioni culturali (“casa della musica”, cinema, auditorium, sale polivalenti, biblioteca) e socio-sanitarie (strutture per i parenti dei degenti di Torregalli e Don Gnocchi, residenze per anziani con “assistenza leggera” alternative al ricovero in RSA etc.). A corredo e integrazione organica del progetto il Q.4 sottolinea l’importanza di adottare tecnologie che garantiscano l’autosufficienza energetica e magari anche la produzione di energia da immettere in rete. Inoltre dovranno essere utilizzabili, soprattutto nei luoghi aperti e negli spazi pubblici, tutti gli strumenti per la connessione con il mondo della comunicazione globale.
Premio Villa Vogel
RICONOSCIMENTI ALLA CULTURA
Tra i premiati Padre Bernardo, Abate di San Miniato, e l’Istituto Storico della Resistenza Venerdì 8 luglio, nel Chiostro di Villa Vogel, si è svolta la seconda edizione di “Villa Vogel Cultura”, un insieme di riconoscimenti che il Consiglio di Quartiere 4 assegna a personalità e associazioni che praticano la cultura in tutta la sua ricchezza di implicazioni sociali, civiche e educative. Il regolamento del premio prevede che il riconoscimento venga attribuito a due personalità cittadine e a tre realtà di quartiere. In questa edizione la scelta del Q.4 è caduta su Padre Bernardo, l’abate di San Miniato che da anni si segnala come instancabile animatore di progetti ispirati al confronto e al rispetto tra le diverse culture e confessioni religiose, e sull’Istituto Storico delle Resistenza in Toscana, artefice di un fondamentale lavoro di ricerca e documentazione per valorizzare la memoria della lotta antifascista nella nostra regione. Per quanto riguarda la dimensione locale il premio Villa Vogel Cultura è stato attribuito quest’anno a tre importanti esperienze che hanno contribuito a diffondere e qualificare l’offerta culturale del territorio: l’associazione ‘LiberaMente Pollicino’, che riunisce i volontari che aiutano a promuovere attività e eventi di BiblioteCaNova Isolotto; Open Dance, una scuola di danza che ha saputo dialogare con il territorio attraverso le sue coreografie (basta pensare ai suggestivi “flash mob”
17-18 settembre
FESTA DELLO SPORT CON AUTODIFESA La Festa dello Sport targata Q.4, intitolata Lo Sport in Festa , si terrà come tutti gli anni presso l’impianto sportivo di via del Filarete, il 17-18 settembre (sabato ore 15,30-19; domenica, ore 10-19). La manifestazione, curata in collaborazione con la società Podistica Gs Le Torri con la presidente Catia Ballotti, vedrà la partecipazione di alcune storiche società sportive del territorio (Prosport Atletica, Firenze 5 Palestre Pallavolo, Football americano Guelfi) e permetterà di aprezzare e praticare in prima persona discipline come ginnastica ritmica e artistica, pallavolo, pallacanestro, arti marziali, rugby, calcio, calcetto, boxe, ginnastica posturale, aereobica, judo, tennis, tennis da tavolo, nordic-walking, scherma, pesca, danza (da sala e classica), pattinaggio, ciclismo. Domenica 18 settembre, ore 10, in palestra sarà proposta una riedizione di Donne in Guardia, corso di autodifesa personale con la campionessa mondiale di kick-boxing Gloria Peritore.
sul femminicidio); il “Teatro del Borgo”, la compagnia di San Bartolo a Cintoia che ha ri portato in vita il vecchio pal coscenico del paese, facendone una significativa realtà in grado di ospitare una vera e propria stagione di prosa. “È un appuntamento importante per la comunità culturale e sociale del nostro territorio, ma anche un messaggio per tutta la città -affermano il presidente del Quartiere Mirko Dormentoni e il presidente della commissione servizi educativi e culturali Cosimo Basetti-. Le assegnazioni di questa seconda edizione vogliono sottolineare l’importanza del dialogo e dell’incontro interculturale come unica strada per guardare ad un futuro di accoglienza, integrazione e coesione sociale”. A corredo e integrazione organica del progetto il Q.4 sottolinea l’importanza di adottare tecnologie che garantiscano l’autosufficienza energetica e magari anche la produzione di energia da immettere in rete. Inoltre dovranno essere utilizzabili, soprattutto nei luoghi aperti e negli spazi pubblici, tutti gli strumenti per la connessione con il mondo della comunicazione globale.
A cura dell’Associazione Carabinieri
SORVEGLIANZA SERALE NEI PARCHI Si allarga il servizio dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Dopo la presenza diurna al piazzale degli Uffizi e in via Ricasoli, i volontari effettuano ora una anche un servizio di sorveglianza nelle ore serali in aree verdi e giardini in tutti i quartieri cittadini. La collaborazione dell’Associazione nazionale Carabinieri è stata formalizzata in una convenzione con l’Amministrazione comunale. Si tratta di un servizio flessibile, che può essere cioè modificato soprattutto per quanto concerne le zone pattugliate che vengono individuate sulla base delle segnalazioni trasmesse dalla Polizia Municipale e dai cittadini stessi. I volontari indossano una divisa e pertanto sono facilmente riconoscibili; dunque, la loro presenza aumenta la percezione di sicurezza e può proporsi come punto di riferimento per informazioni e segnalazioni. Il servizio verrà effettuato in orario 21-24 da due volontari e riguarderà nel Q.4 le aree verdi di via del Caravaggio, via Bugiardini e Case Nuove.
Sociale
PROGETTI SOLIDALI DIVERSAMENTE VOLLEY
È in pieno svolgimento il progetto “Diversamente volley” realizzato dalla Asd Santa Maria al Pignone in collaborazione con Unitalsi Firenze e Misericordia del Galluzzo. Si tratta di un’iniziativa che coinvolge trenta ragazzi/ragazze disabili e altrettante atlete pallavoliste normodotate che da giugno a ottobre si cimentano in campo con il sostegno di tecnici e personale qualificato. Il primo incontro si è svolto lo scorso 14 giugno presso la sede della Società sportiva del Pignone, in via Felice Cavallotti. Una palla si può rivelare una grande ricchezza anche per chi è portatore di handicap, un’importante risorsa umana e sportiva per chi deve fronteggiare limiti intellettivi, sensoriali o motori. Lo scopo del progetto è capire l’importanza della diversità e farne strumento di crescita reciproca. Domenica 23 ottobre, ore 15, presso la Palestra Anna Frank, è in programma la giornata conclusiva con un torneo che vedrà le squadre miste gareggiare fra di loro. La serata sarà conclusa con premiazioni e merenda. I presidenti dei quartieri 3 e 4, le circoscrizioni direttamente coinvolte nell’iniziativa, sottolineano l’importanza di operare nel sociale attraverso lo sport entrando in
contatto con le situazioni difficili e disagiate. Disabilità e integrazione rappresentano frontiere con cui le società sportive sempre più spesso imparano a confrontarsi.
TASSISTI PER L’EMILIA
La Polisportiva Tassisti Fiorentini ha organizzato per la seconda volta, in concomitanza con le Olimpiadi di Rio de Janeiro, le “Taxiadi 2016”. Si tratta di una manifestazione sportiva patrocinata dal Comune di Firenze, comprendente nove diverse discipline sportive: pesca, tiro a volo, atletica leggera, calcio a 7, tennis, ciclismo, pallavolo, golf e canottaggio. L’idea nacque quattro anni fa, in occasione delle Olimpiadi a Londra. Il 2012 fu caratterizzato dal tragico terremoto dell’Emilia Romagna, per cui fu deciso di donare il ricavato della manifestazione, oltre diecimila Euro, per l’acquisto dell’arredamento della scuola del Comune di San Possidonio. Quest’anno l’obiettivo è l’acquisto di un automezzo adibito al trasporto disabili da donare alla Fratellanza Militare di Firenze. La manifestazione conclusiva è in programma l’11 ottobre, ore 21, alla Limonaia di Villa Strozzi, con la premiazione degli atleti coinvolti e la consegna dell’autoveicolo.
S.I.A. UN ASSEGNO PER L’INCLUSIONE ATTIVA Il Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) è un’azione di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. La domanda deve essere presentata da un componente del nucleo familiare al Comune mediante la compilazione di un modulo (predisposto dall’Inps) dove si dichiara il possesso di alcuni requisiti necessari per l’accesso al programma: essere cittadino italiano o comunitario o suo familiare titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; essere residente in Italia da almeno 2 anni; famiglia in possesso di almeno una di queste condizioni (presenza di un minorenne, presenza di un disabile e di un suo genitore, presenza di una donna in stato di gravidanza); ISEE inferiore a 3.000 euro. Ammontare del beneficio: famiglia di 1 persona (80 euro mensili), 2 pers. (160 euro), 3 pers. (240), 4 pers. (320 euro), 5 pers. (400 euro). L’erogazione del sussidio deve essere associata a un progetto di attivazione e inclusione sociale per accompagnare i beneficiari in un percorso verso l’autonomia e superare la mera dimensione assistenziale. Pertanto, in raccordo con gli assistenti sociali, dovrà essere predisposto un progetto personalizzato di presa in carico, finalizzato al superamento della condizione di povertà, al reinserimento lavorativo e all’inclusione sociale. I beneficiari dovranno mantenere l’impegno sotto forma di: ricerca attiva di lavoro, adesione a iniziative di formazione, accettazione di congrue offerte di lavoro, frequenza e impegno scolastico, comportamenti di prevenzione e cura volti alla tutela della salute. Nella valutazione della domanda si tiene conto delle informazioni
già espresse nella Dichiarazione Sostitutiva Unica utilizzata ai fini ISEE (è importante che il richiedente sia già in possesso di un’attestazione ISEE in corso di validità). La richiesta potrà essere presentata a partire dal 2 settembre e/o gli Uffici Amministrativi dei Centri Sociali: Q.4 | via Chiusi 4/2, lunedì e mercoledì, ore 9-13 Altre condizioni necessarie per poter beneficiare del Sostegno per l’Inclusione Attiva: assenza di altri trattamenti economici rilevanti (il valore complessivo di altri trattamenti economici eventualmente percepiti, di natura previdenziale, indennitaria e assistenziale, deve essere inferiore a euro 600 mensili); assenza di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati; assenza di beni durevoli di valore (nessun componente deve possedere autoveicoli immatricolati nei 12 mesi antecedenti la domanda oppure autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei tre anni antecedenti la domanda). Il beneficio è concesso bimestralmente e viene erogato attraverso una Carta di pagamento elettronica (Carta SIA). Con la Carta si possono effettuare acquisti in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati al circuito Mastercard. La Carta può essere anche utilizzata presso gli uffici postali per pagare le bollette elettriche e del gas e dà diritto a uno sconto del 5% sugli acquisti effettuati nei negozi e nelle farmacie convenzionate, con l’eccezione degli acquisti di farmaci e del pagamento di ticket. Con la Carta, inoltre, si può accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata, a condizione di aver compilato l’apposita sezione presente nel modulo di domanda. Non è possibile prelevare contanti o ricaricare la Carta. Ogni Carta ha un codice personale (PIN), che verrà inviato da Poste direttamente a casa del beneficiario. Dopo il rilascio delle Carte, Poste esegue gli accrediti bimestrali e invia le comunicazioni ai titolari.
6 | Settembre 2016
#Il quartiere in pillole
Quartiere 4
Isolotto . Legnaia . Soffiano
L’iniziativa
Il mercatino
contro le mafie a villa strozzi
libri usati al circolo dell’isolotto
S
Sabato 24 settembre è in programma un convegno sul tema alla Limonaia
e non lo usi più, vendilo. Se ne cerchi uno di seconda mano, qui lo puoi trovare. Con l’avvicinarsi della prima campanella, ha riaperto i battenti anche il mercatino dei libri usati del circolo dell’Isolotto. Al circolo Arci di via Maccari 104, le famiglie possono portare i vecchi libri di scuola (medie e superiori) e lasciarli in conto-vendita. Se trovano un acquirente, ottengono il 40 per cento del prezzo di copertina. Chi invece cerca testi scolastici usati, può portare la sua lista ai volontari del circolo – circa una decina di ragazzi che si alternano dietro il bancone – e risparmiare il 50 per cento del costo di copertina. Attenzione però alle date: per comprare e riempire lo zaino c’è tempo fino all’8 ottobre. Chi invece vuol dare una seconda vita ai suoi vecchi libri scolastici, guadagnando qualche soldo, può portare i testi fino al 25 settembre: i volontari li selezioneranno in base a edizione, condizioni e disponibilità nel mercatino. Poi saranno messi in vendita. Il ricavato potrà essere ritirato entro il 22 ottobre, mentre i volumi invenduti devono essere ritirati entro l’8 ottobre. Dopo quella data, saranno donati ad associazioni del territorio che aiutano detenuti e famiglie in difficoltà. Per info: www.circoloisolotto.it.
Le postazioni
la carta d’identità? qui è elettronica D
al 1° agosto i fiorentini possono chiedere la carta di identità elettronica (Cie). Firenze è tra le prime città a essere state individuate dal Ministero dell’Interno per la sperimentazione del nuovo servizio voluto dal governo nella strategia di semplificazione e digitalizzazione. La carta d’identità elettronica non è soltanto un documento di riconoscimento: contiene una serie di dati biometrici come le impronte digitali e, nel codice a barre, si possono inserire informazioni varie. Il modello scelto dal Ministero e realizzato dall’Istituto Poligrafico dello Stato – viene spiegato – è poi molto avanzato: viene utilizzata una carta a rilievo che rende molto difficile la contraffazione e consente implementazioni successive dei dati contenuti nel chip. Tra questi, non appena sarà attivata la necessaria procedura dai ministeri dell’Interno e della Salute, anche la dichiarazione del consenso per la donazione degli organi. Le prime quattordici postazioni (complessivamente sono trentotto) per il rilascio della Cie sono state attivate negli sportelli più frequentati, ovvero undici postazioni al Parterre e una rispettivamente nei Pad di piazza Alberti, Villa Vogel e via Bini. Al termine della sperimentazione, nella prossima primavera, tutte le trentotto postazioni per l’emissione della carta d’identità saranno attrezzate con le nuove strumentazioni. Se inizialmente sarà possibile scegliere tra il cartaceo e la tessera elettronica, dalla primavera il vecchio modello andrà in “pensione”. Nel corso della sperimentazione, l’amministrazione ha deciso di prevedere il rilascio della Cie solo su prenotazione nei Pad di piazza Alberti, Villa Vogel e via Bini, mentre al Parterre due delle undici postazioni sono solo su prenotazione, le altre libere. Da ricordare che la nuova carta non viene rilasciata sul momento dall’addetto dell’anagrafe, ma viene recapitata al proprio domicilio entro sei giorni, sul modello di quanto avviene con la patente. Occhio, quindi, alle scadenze ravvicinate. Diversi anche i costi. La Cie costa 22,21 euro a fronte dei 5,42 della versione cartacea: la cifra in più va direttamente allo Stato, mentre il Comune continua a incassare 5,42 euro per bolli, diritti e via dicendo.
L’esposizione
alla scoperta del mondo dei funghi M
Laura Piccioli
È
in programma sabato 24 settembre, alla Limonaia di Villa Strozzi, il convegno organizzato dall’associazione onlus Il Gomitolo Perduto dal titolo “Esperienze e saperi - Insieme contro le mafie di casa nostra”. L’evento, che inizierà alle 9, ospiterà – oltre alla presidente dell’associazione Mimma Dardano – anche il sindaco Dario Nardella e il prefetto Alessio Giuffrida, e vedrà la partecipazione, attraverso workshop formativi, di personalità che hanno fatto della lotta alle mafie uno stile di vita, impegnandosi a difendere e a diffondere i valori della legalità e della giustizia. Tra loro Ettore Squillace Greco, prefetto capo di Livorno, Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo, e don Andrea Bigalli, referente
Alla Limonaia di Villa Strozzi il convegno “Esperienze e saperi - Insieme contro le mafie di casa nostra”
toscano di Libera. L’iniziativa sarà realizzata con la collaborazione del Quartiere 4. “Teniamo molto a questo convegno – spiega il presidente Mirko Dormentoni – soprattutto perché siamo convinti che anche nei nostri territori ci sia bisogno di molta informazione e di educazione sul tema. Le mafie purtroppo – continua Dormentoni – sono ben presenti anche in Toscana e ciascuno può fare qualcosa per sconfiggerle. Da parte nostra, coinvolgeremo le scuole superiori del quartiere, affinché i ragazzi tocchino con mano questi argomenti”. L’invito è aperto alla cittadinanza ed è possibile confermare la propria partecipazione scrivendo all’indirizzo e-mail segreteria@gomitoloperduto.org entro e non oltre il 23 settembre.
ercoledì 28 settembre, dalle 19, l’associazione Fairmenti e i fungicoltori locali trasformeranno il chiostro di Villa Vogel in un bosco, allestendo un percorso espositivo fatto di assaggi e curiosità dedicato al mondo dei funghi. Per riscoprire, attraverso storie e sapori, le potenzialità di questo alimento. Assieme a Sara Salti, biologo e nutrizionista, verranno scoperte le proprietà curative e mediche del fungo, come alimento-farmaco oggi impiegato nella micoterapia. Particolare attenzione sarà dedicata ai funghi tipici del territorio toscano, ma troveranno spazio anche altri esemplari, tutti coltivati con metodi biologici. Saranno presenti le associazioni micologiche locali e, tra le diverse aziende, ci sarà anche Funghi Espresso, la start-up di Lucca che ha realizzato un kit casalingo per coltivare funghi dai fondi di caffè. Il progetto nasce dal principio che “non esistono rifiuti ma solo risorse”, motto che sta riscuotendo consensi e successo a livello internazionale. A conclusione del percorso, sono previsti C.C. assaggi gratuiti per tutti. L’esposizione si chiuderà poi con una cena di raccolta fondi.
Il cartellone
Saranno coinvolte anche le scuole superiori, “affinché i ragazzi tocchino con mano questi argomenti”
yoga e conchiglie alla bibliotecanova I
ncontri e laboratori tra i libri (o quasi). Sono diversi, anche questo mese, gli appuntamenti in programma alla BiblioteCaNova Isolotto. Fino al 29 settembre, tutti i martedì e i giovedì alle 19, spazio allo yoga, con teoria e pratica delle basi della respirazione, del movimento, del pensiero e della coscienza fisica, nel prato davanti alla biblioteca (ricordarsi di portare un tappetino o un telo da mare). Il 10 settembre, dalle 9, spazio ad “AgriKulturae - Il mercato contadino in biblioteca”. Pochi giorni dopo, il 14 (ore 15) è tempo invece di “BiblioKnitCaffè”, un’occasione di incontro per amanti di maglia, uncinetto e ricamo, un modo per ritrovarsi e scambiarsi opinioni, modelli e tecniche, con dimostrazioni pratiche di esperti e momenti di lettura ad alta voce. Per info: biblioknitcaffe@gmail.com (è anche possibile seguire “Biblio Knit Cafè” su Facebook). Tra gli altri eventi in cartellone, il 17 (ore 10.30) “Alla scoperta del nostro Quartiere!”, laboratorio-gioco sul Quartiere 4, un gioco a squadre e una mappa del territorio da completare, con i contenuti da scoprire che si nascondono tra le pagine dei libri della biblioteca. L’iniziativa, a cura dell’associazione culturale Sconfinando (7-10 anni) è su prenotazione, anche telefonica allo 055.710834. Il 19 settembre, alle 17, “Parliamo di Alzheimer: la cura della persona, la qualità della vita, i servizi”. Per chi è da poco rientrato dalle ferie, il 28 (ore 17) è in programma “Un mercoledì da scienziati. Un mare di... conchiglie”: come possiamo conservare le nostre conchiglie? Tecniche per mantenere in buone condizioni questi tesori del mare (9-12 anni), a cura di Gianni Calamassi, associazione Lib(e)ramente Pollicino (su prenotazione anche telefonica allo 055.710834). E il giorno successivo alle 21 tutti “Alla scoperta del cielo”, con una delle serate dedicate all’osservazione della volta celeste a cura della Società Astronomica Fiorentina. Per il programma completo si può contattare la biblioteca: tel. 055.710834, mail bibliotecanovaisolotto@comune.fi.it.
Quartiere 4
#Luoghi
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Settembre 2016 | 7
La storia
Focus
i settant’anni del ponte alla vittoria Quello che conosciamo oggi fu inaugurato nel settembre 1946. Ma “l’originale” era sospeso Gianni Carpini
Ponte alla Vittoria e il ponte sospeso (foto tratta dal libro “Firenze, capitale fuori le mura” di Franco Quercioli)
N
on uno ma tre ponti, che custodiscono la storia di quattro leoni “dimenticati” e del sogno di una “terza corsia” sull’Arno. Ma andiamo per gradi. In principio fu sospeso. Poi fu soppiantato dal moderno cemento. Infine, dopo essere caduto sotto le mine tedesche, è risorto. Ponte alla Vittoria, nella veste in cui lo conosciamo oggi, compie settant’anni: fu inaugurato il 24 settembre 1946 dopo che gli alleati decisero di farlo ricostruire d’urgenza. L’ultimo a saltare in aria, difeso invano dai partigiani, ma il primo a rinascere. Allora come adesso era un’arteria di comunicazione strategica. Una funzione che ebbe fin dalle origini. Il “nonno” di Ponte alla Vittoria si chiamava Ponte San Leopoldo: nel 1835 il Granduca Leopoldo II ne ordinò la costruzione per collegare la via regia Pisana e Livornese alla strada per Pistoia. Ci vollero due anni di cantieri per tirare
su la struttura, una passerella di ferro sostenuta da cordoni ancorati a due coppie di alti piloni. Per attraversare il ponte sospeso – da cui deriva il nome della vicina via del Ponte Sospeso – bisognava pagare dazio. Ponte
sospeso che rimase in servizio fino al 1932: accanto al “vecchio” collegamento, che ormai versava in cattive condizioni, fu costruito il ponte “gemello”, questa volta in cemento. Il collegamento in ferro fu demolito e
i quattro leoni che ne ornavano i due imbocchi hanno adesso “casa” altrove: una coppia sorveglia viale degli Olmi, nel parco delle Cascine, a due passi dalla fermata della tramvia, mentre l’altra si trova ai piedi del viale
del Poggio Imperiale. Il nuovo ponte, intitolato alla vittoria nella Prima Guerra Mondiale, durò dodici anni: all’alba del 4 agosto 1944 venne abbattuto dai tedeschi. Oggi sul “nuovo” Ponte alla Vittoria sfreccia ogni giorno un serpentone di auto, tanto da essere “famoso” per gli ingorghi. Per questo, in tempi recenti era stata ipotizzata la “terza corsia” sull’Arno, ossia di ampliare la carreggiata, con un’idea dell’archistar Santiago Calatrava: fuori i marciapiedi, “sospesi” ai lati del ponte, dentro – al posto dei percorsi pedonali – una corsia in più per senso di marcia. La bozza di progetto, lanciata nel 2002 durante i lavori per il sottopasso di piazzale Vittorio Veneto (che inizialmente doveva avere anch’esso tre corsie per verso), è poi finita nel cassetto.
tra le due sponde: gli altri collegamenti sull’Arno 1963 3 marzo Inaugurazione della passerella dell’Isolotto (nella foto). Prima di allora, per attraversare il fiume ci si affidava ai barchini o al ponticello realizzato da un barcaiolo. 1978 11 marzo Viene aperto il Ponte dell’Indiano dopo sei anni di lavori. È il primo ponte al mondo strallato (sostenuto da lunghi cavi di acciaio) realizzato con due piloni ancorati a terra. 2004 15 dicembre Posa della prima pietra del nuovo ponte della tramvia, da piazza Paolo Uccello alle Cascine. Nel 2010 viene percorso dal primo convoglio carico di passeggeri.
8 | Settembre 2016
#L’inchiesta
La “mappa”/1
viabilità, cosa è cambiato durante l’estate...
Per spostarsi in auto è consigliabile tenere sotto mano il tabellone delle novità legate ai lavori della tramvia a cura di Sara Camaiora e Gianni Carpini
P
er andare alla stazione “torna” indietro su viale Belfiore. E chi prova a uscire davanti alle scalette rischia di rimanere “fermo un giro”. È il “gioco dell’oca” della viabilità fiorentina: per muovere l’auto da una “casella” all’altra è consigliabile tenere sotto mano il tabellone dei cambiamenti avvenuti durante l’estate e legati ai cantieri della tramvia. In attesa della prova del nove, questo mese, a scuole aperte. Ma andiamo con ordine. Il nodo critico è Porta al Prato, dove le modifiche alla circolazione rischiano di farsi sentire in modo particolare. Via Guido Monaco e via Alamanni sono chiuse, e lo resteranno per sempre. Da entrambe sfreccerà la futura linea due: nella prima rimarrà una corsia solo per i residenti, la seconda sarà tutta dedicata al tram. Chi da viale Redi vuol arrivare alla stazione o viaggiare in direzione Fortezza, non può più andare “a dritto” in via Guido Monaco, ma deve fare un giro a U. Svoltare a destra e imboccare viale Belfiore, spostarsi sulla sinistra (e qui può verificarsi il primo problema, perché si intercetta il serpentone di auto che arriva dalla Fortezza) e poi, all’altezza del semaforo con via delle Porte Nuove, girare a sinistra nella nuova corsia che è stata creata. Poi percorrere il controviale di Fratelli Rosselli e scegliere tra due opzioni: o immettersi sul viale e proseguire verso la Fortezza, oppure – grazie al semaforo – “saltare” la carreggiata che arriva da Porta al Prato (altro crocevia delicato, per la sovrapposizione di più flussi di traffico) e imboccare via Jacopo da Diacceto, che ha cambiato verso, arrivando così a Santa Maria Novella. Chi invece “usa” via Nazionale per raggiungere la stazione, si trova davanti un’altra novità: non si può più attraversare la piazza e uscire da via della Scala. Davanti alle scalette è stata creata una corsia preferenziale: via libera solo ai bus e ai residenti dei settori A e B della ztl. Chi proviene da via Nazionale, dunque, per allontanarsi da Smn deve prendere via Valfonda: spenta la porta telematica, la corsia in uscita è aperta a tutti, mentre quella in entrata rimane riservata ai mezzi pubblici. Spostandosi via via verso Careggi, il sottopasso dello Statuto resta chiuso fino a inizio dicembre: chi arriva da piazza Dalmazia percorre perciò via del Romito. In viale Morgagni è tornata la preferenziale per le ambulanze ed è stata riaperta anche la carreggia-
ta per le auto in direzione dell’ospedale. Ultimo elemento da tenere presente, la ztl notturna: è chiamata “estiva”, ma in realtà dura fino al 2 ottobre, con lo stop alle auto in centro ogni giovedì, venerdì e sabato dalle 23 alle 3 del mattino.
L’intervista
“Informatevi e scegliete percorsi alternativi” Parla l’assessore Stefano Giorgetti, numero uno della mobilità in Palazzo Vecchio
C
on i lavori delle linee 2 e 3 della tramvia in corso – la grande sfida che Firenze si trova ad affrontare tra questa seconda parte del 2016 e il 2017 – Stefano Giorgetti, assessore ai lavori pubblici e alla viabilità, fa il punto su quanto i fiorentini troveranno lungo la loro strada. Ci aspettano mesi intensi per i cantieri? Saranno i mesi decisivi, durante i quali i lavori per le linee 2 e 3 della tramvia verranno terminati. Secondo le nostre previsioni, anche in base a tutte le revisioni del cronoprogramma, durante il 2017 i cantieri dovranno essere conclusi. Ciò permetterà le prove tecniche con i convogli del tram, per avere in esercizio le due nuove linee a febbraio 2018. Ad attenderci ci sono quindi nuove modifiche alla viabilità. Uno dei nodi più problematici è quello di Porta al Prato-viale Rosselli con l’intersezione di via da Diacceto. In questa zona, un eccessivo afflusso di auto comporta pesanti ripercussioni sul traffico. Gli altri punti critici sono l’uscita dalla città da piazza della Libertà e via del Romito, che diventa una direttrice in entrata. Anche la stazione di Santa Maria Novella è un punto nevralgico: in questo caso l’invito è di usare il meno possibile la macchina per raggiungere la zona. Quali i consigli? La cosa più importante da dire ai citta-
dini è di informarsi e scegliere viabilità alternative. Un esempio è nella zona della Fortezza: in via Lorenzo il Magnifico spesso sono presenti code, mentre nello stesso momento sul viale Lavagnini verso viale Strozzi le corsie sono libere. Ci saranno anche novità “positive”? Un grande vantaggio, nel quadrante della Fortezza, ci sarà agli inizi di dicembre, quando verrà aperto il sottopasso viario Milton-Strozzi: l’inaugurazione ufficiale è prevista l’8 dicembre. Insieme ci siamo presi l’impegno con la popolazione e con i commercianti di riaprire, sempre entro l’8 dicembre, tutta la direttrice che dalla Fortezza va sopra il ponte dello Statuto, passa in via dello Statuto, nel sottopasso e prosegue verso Careggi.
#L’inchiesta
La “mappa”/2
La panoramica
...e cosa cambierà ancora: i cantieri che ci attendono
in centro e fuori, nuovo volto per strade e piazze
I prossimi interventi previsti: sono diversi gli snodi coinvolti
S
e il 2017 sarà l’anno decisivo per la tramvia, certo è che i mesi che ci aspettano saranno densi di cantieri. Cantieri “itineranti”, che si sposteranno di volta in volta in diversi punti degli snodi coinvolti, comportando – a seconda delle situazioni – un impatto più o meno significativo sulla viabilità. Nevralgico sicuramente quello di viale Belfiore, che nell’arco di questi mesi proseguirà nelle sue diverse fasi di lavorazione, avanzando e spostandosi. Fasi che, di tappa in tappa, comporteranno novità nella viabilità circostante, come la chiusura di via Cassia e di una corsia di via Benedetto Marcello, in zona San Jacopino. Viabilità pressoché definitiva, invece, attorno a Porta al Prato (e tale sarà anche a tramvia in funzione), così come in viale Morgagni. Altro punto “caldo” è sicuramente la zona della stazione. Se vanno avanti i cantieri in via Alamanni e via Monaco, all’inizio del 2017 partirà quello su via Valfonda, che rimarrà percorribile su una sola corsia: in discussione ci sono diverse ipotesi per riorganizzare la viabilità di tutta l’area, tra cui – ancora in campo – quella di invertire il senso di marcia di via Nazionale e via Santa Caterina, ipotesi già avanzata anche nei mesi passati. Ben precisa è invece la data per l’inaugurazione del sottopasso Milton-Strozzi: l’8 dicembre, giorno significativo per i commercianti della zona che, appena prima delle feste natalizie, in un periodo decisamente importante per il loro lavoro, potranno così vedere riaperta tutta la direttrice Statuto (sottopasso compreso) in direzione Careggi. Con il taglio del nastro del “nuovo” tunnel arriverà così il primo tassello del grande giardino pensile (dal lago dei Cigni della Fortezza fino al ponte dello Statuto) intitolato a Oriana Fallaci, insieme all’intero piazzale e alla futura fermata del tram. Attesa entro dicembre anche la fine dei lavori per il viadotto tramviario di San Donato, l’opera che consentirà ai binari della linea 2 di superare la rotatoria di via Forlanini e i torrenti Terzolle e Mugnone collegando via di Novoli a via Buonsignori e via Gordigiani. Spostandosi nella zona dell’Isolotto, dopo gli interventi al sottopasso Foggini con la tramvia “spezzata a metà” per tre mesi (nel momento in cui scriviamo la fine dei cantieri è prevista entro il 13 settembre, ndr), toccherà poi all’altro lato della strada: tra la primavera e l’estate 2017 sono previste le opere sul lato della carreggiata auto per riattivare la seconda corsia del sottopasso, chiusa ormai dal 2014.
P
iazze e strade che cambiano volto, da qui al prossimo anno. Ecco una panoramica delle principali novità. È prevista per questo mese la chiusura dei lavori in piazza Dalmazia, per trasferire i banchi del mercato davanti al cinema e nella nuova area di fronte al supermercato. Di conseguenza, via di Rifredi sarà liberata dagli ambulanti, nasceranno nuovi parcheggi e la strada cambierà senso, diventando percorribile verso la Fortezza. Cambiando zona, lavori in corso in piazza San Marco, con il rifacimento del lastricato in pietra da parte di Toscana Energia, tra via Cavour e via Ricasoli, e successivamente, da novembre, con il progetto messo in campo direttamente dall’amministrazione, per circa duecentomila euro, che riguarda la pavimentazione nella parte opposta, lato chiesa. Addio buche nel 2017 anche in via della Colonna fino a piazza D’Azeglio, in via Venezia, via Modena e via Micheli e nell’area attorno a piazza Santissima Annunziata, dove verrà realizzato uno studio tecnico per evitare che le vibrazioni degli autobus e dei veicoli possano danneggiare la chiesa. Un’area pedonale stile Santa Croce è poi quella che Palazzo Vecchio ha intenzione di realizzare in piazza del Carmine da gennaio 2017, con un intervento da oltre un milione e centomila euro, una zona rialzata rispetto a quella carrabile, per la parte antistante la chiesa, a cui si aggiungerà una piccola area verde sul lato opposto. Con gli interventi in fase di ultimazione in piazza dei Nerli, tra questo e il prossimo mese, e altri lavori in piazza Verzaia, l’obiettivo è ottenere un sistema di piazze riqualificate per l’Oltrarno fiorentino. Uscendo dal centro, si trova tra gli altri il duplice progetto per via Pistoiese, che comprende da un lato la riqualificazione della strada, dall’altro la risistemazione degli impianti di illuminazione, lavori che in tutto superano il milione di euro e che partiranno dall’inizio del prossimo anno. E a gennaio 2017 è atteso anche il via dei lavori in via Gioberti, che verranno suddivisi in stralci funzionali. L’obiettivo è valorizzare la mobilità pedonale, con l’allargamento dei marciapiedi e la creazione di isole pedonali in corrispondenza degli incroci. Restando ai primi mesi del 2017, è quella la “deadline” prevista per i bypass del Galluzzo e di Cascine del Riccio, entrambi snodi attesi per alleggerire il traffico. Entro fine anno, invece, taglio del nastro per quello di Ugnano-Mantignano.
Settembre 2016 | 9
10 | Settembre 2016
LA MANIFESTAZIONE
Al Festival delle Generazioni incontri e spettacoli per guardare “oltre le frontiere” D
a giovedì 13 a sabato 15 ottobre filosofi, artisti, economisti, giornalisti, uomini e donne dello sport e dello spettacolo si incontreranno a Firenze in occasione di “Oltre le frontiere: generazioni e culture”, la terza edizione del Festival delle Generazioni, la manifestazione promossa da Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl. Fil rouge di quest’anno, il concetto di frontiere: frontiere geografiche, innanzitutto, ma anche anagrafiche e sociali. “Il futuro è il paese dove passeremo il resto della nostra vita – racconta la direttrice artistica del Festival, Francesca Zaffino –, eppure viviamo in un mondo che fa sempre più fatica a guardare oltre il presente. Una nuova scenografia si apre al nostro quotidiano: le frontiere, che dividono Paesi e popoli, culture, religioni, non sono linee da valicare, ma spazi da abitare, entro i quali spartire pezzi di vita, perché proprio sulle frontiere oggi ‘sosta’ tanta umanità”. Per questa terza edizione sono in programma spettacoli, incontri su salute,
scuola, lavoro, memoria, scienza e ricerca, lezioni magistrali, maratone tra letteratura e musica. Tra gli oltre 150 ospiti, il costituzionalista Michele Ainis, l’architetto Stefano Boeri, l’astrofisica Sandra Savaglio, il matematico Piergiorgio Odifreddi, i vincitori dei Premi Strega, Campiello e Viareggio, i giornalisti Sergio Rizzo, Gabriele Romagnoli, Emilio Carelli, fino al sociologo Zygmunt Bauman. E poi ancora Andrea Lucchetta, Marisa Laurito, Dario Vergassola. Location d’eccezione per il Festival, alcuni dei palazzi più belli della città: da Palazzo Vecchio al Teatro Verdi; dalla Biblioteca delle Oblate all’Accademia La Colombaria; dal Cinema Odeon in piazza Strozzi allo storico Caffè Rivoire, chiamato a ospitare l’Edicola Café mattutina. Tra gli eventi speciali: la Firenze Marathon per le Generazioni, passeggiata ludica motoria per il centro storico; la mostra multimediale “Oltre le generazioni”, allestita nella splendida cornice della Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, un viaggio tra il quo-
tidiano e il futuro nelle visioni di bambini, adulti e bisnonni d’Italia; l’incontro “Cultura digitale oltre le frontiere del sapere” con Massimo Bray, Francesco Profumo e Marco Damilano, a cura e in collaborazione con l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani; “Il generatore di generazioni”, live show condotto da Beppe Severgnini con ospiti, interviste, letture e musica alla ricerca dei tratti comuni delle generazioni Aged, Baby boomers, X, Y e Z; “Le interviste impossibili” di un contemporaneo a Dante, Paolo e Francesca con gli attori Primo Reggiani, David Riondino e Cristiana Dell’Anna. Il Festival delle Generazioni è vicino alle popolazioni colpite dal sisma: durante i tre giorni sarà attiva una raccolta di fondi a loro sostegno Tutti gli appuntamenti del Festival delle Generazioni sono a ingresso gratuito Programma su
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preparate la cartella, si torna a scuola
Tra pochi giorni la prima campanella: dai nidi alle elementari, di nuovo sui banchi ventimila piccoli “scolari” fiorentini 2.500, le presenze da segnare sul registro alle materne. Si parte un po’ prima, invece, negli asili nido, che contano quasi 1.300 nuovi iscritti: il 5 settembre prima volta in classe per bambini già frequentanti e per i gruppi dei “piccoli”, il 7 sarà la volta dei nuovi ammessi e dei gruppi dei “medi” e dei “grandi”. Al via anche l’esperienza pilota dei centri educativi integrati da zero a sei anni, dove bambini di diverse età, anche se divisi in sezioni, condivideranno fianco a fianco alcuni momenti educativi durante l’arco della giornata, dal gioco al pranzo, con un unico progetto pedagogico. Il “Trifoglio” di via Caboto, nel quartiere 5, accoglierà 45 bambini dai 3 ai 36 mesi e 50 bambini da 3 a 6 anni. Mentre la “Girandola”, ospitata all’interno dell’Istituto degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata, partirà con venti bambini per poi ospitarne una sessantina quando sarà a pieno regime. Altra importante novità si
Natalia Binagli
ainetto in spalla, pronti via: finite le “ferie” estive, è tempo di tornare a scuola. Penne, matite e quadernoni alla mano, sono circa ventimila le bambine e i bambini di Firenze che in totale, nei prossimi giorni, prenderanno nuovamente posto sui banchi, se si considerano scuole elementari, le materne e anche i più piccoli degli asili nidi. La prima campanella per la scuola primaria e per le scuole dell’infanzia suonerà la mattina del 15 settembre, la data scelta dalla Regione Toscana per l’inizio dell’attività didattica su tutto il territorio regionale nelle scuole di ogni ordine e grado. Alle elementari, tra scuole pubbliche e scuole paritarie, risponderanno all’appello quasi sedicimila studenti. Circa
Una
al giorno
Bici-mania
Ricetta
stress da rientro? così si mette ko
Il trovaparole
un crucipuzzle nello zainetto ☛ pagina iV
Il Meyer risponde
firenze a prova di piccoli pedali
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ettembre, tempo di cambiamenti. Per i piccolissimi che iniziano la scuola dell’infanzia e per i più grandi che passano dall’asilo alla scuola. Come gestirli? Lo chiediamo alla dottoressa Francesca Maffei, responsabile della Psicologia ospedaliera dell’ospedale pediatrico Meyer. Il rientro post-ferie può essere stressante anche per i piccoli? Il rientro dei bambini all’asilo o a scuola dopo le vacanze è un aspetto che merita attenzione. Ancora di più quando il bambino inizia un’esperienza nuova come la scuola dell’infanzia. In questo caso i tempi dell’inserimento variano, soprattutto in ragione dell’attaccamento sviluppato nei primi anni di vita. È importante che i genitori riescano ad essere rassicuranti con il proprio figlio, per aiutarlo a contenere un’eventuale ansia da separazione.
registra sul fronte delle mense. Da quest’anno il cibo avanzato – pane, frutta ma anche primi e secondi piatti – non sarà più cestinato, ma verrà distribuito alle associazioni di volontariato della città che si prendono cura delle persone più bisognose. Il progetto contro gli sprechi alimentari ideato dal Comune, dal nome “Avanzi-amo”, al momento prevede una collaborazione con la Caritas di Firenze, ma è aperto anche ad altre organizzazioni no profit del territorio. Un sostegno alla scuola arriva poi dai supermercati di Unicoop Firenze grazie all’iniziativa “Cresciamo insieme”. Fino al 2 novembre soci e clienti Coop riceveranno “buoni scuola”, uno ogni 20 euro di spesa, che potranno essere donati alle scuole per ottenere materiali didattici – che siano penne o strumenti hi-tech – oppure opportunità formative come laboratori pratici o itinerari in luoghi di arte e cultura della Toscana.
E se al rientro si aggiunge l’ingresso nel mondo della scuola? In tal caso i bambini sono più grandi e si può spiegare loro cosa cambierà rispetto all’asilo. Occorre parlargli delle novità, senza negare che sarà un passaggio impegnativo e senza tralasciare una visione realistica del contesto scolastico, ma enfatizzando gli aspetti positivi di crescita, come il fatto che impareranno a leggere, conquisteranno autonomia, insomma che stanno diventando grandi. Come introdurre il tema scuola? Descrivendo ai bambini cosa abbiamo fatto e provato quando siamo andati a scuola noi per la prima volta. Sarà un modo per condividere questa tappa di S.W. crescita.
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il lecca-lecca al formaggio ☛ pagina iV
l’orto coltivato dai bambini
mamma guarda come mi diverto, in ludoteca Serena Wiedenstritt udoteche a Firenze fa rima con quartieri. E con laboratori. Quelle comunali sono dieci, distribuite in tutta la città e attive anche a settembre con tante iniziative per i giovanissimi fiorentini. Nel Q1 si trovano Marcondirondero, Gianburrasca e i Nidiaci, nel Q2 La tana dell’Orso e nel Q3
Il Castoro, nel Q4, che insieme al centro storico è il più fornito, La Carrozza di Hans, la Mondolfiera e l’Albero di Alice, mentre il Q5 ospita La Prua e Il Castello dei Balocchi. Nelle mattine d’inverno sono popolate dai più piccoli, che ancora non vanno a scuola né all’asilo, nel pomeriggio accol-
redazione@ilreporter.it www.ilreporter.it #ilreporterdeipiccoli
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Giochi&Co.
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PER I LETTORI IN ERBA
gono anche i più grandicelli. La maggior parte ospita aree dedicate alle diverse fasce di età: si va dai materassini e dall’angolo morbido per gli under 3, alla biblioteca per i bimbi dai 6 anni in su. In tutte è possibile giocare a far da mangiare, a fare la spesa, a travestirsi e a riordinare la casetta. Le più for-
nite hanno anche giochi da tavolo e alcune uno spazio all’aperto. Per accedere è sufficiente fare la tessera di iscrizione. Il programma delle attività è fitto di appuntamenti, tutte le informazioni sono consultabili sul sito del Comune di Firenze nella sezione “educazione”, dove per alcune strutture è possibile anche una visita virtuale, con le foto degli ambienti. Il bello della ludoteca è che, una volta calzati i “mitici” calzini antiscivolo, i bimbi possono giocare insieme ai coetanei con giochi nuovissimi, mai visti prima e vari per colori e fattezze. E a chi, alla fine, non volesse rincasare tanto è il divertimento, la mamma potrà sempre promettere che “ci si torna domani”.
II | Settembre 2016
#Lo speciale
L’approfondimento
la città (sui pedali) per i ciclisti in erba Il tour lungo l’anello delle Cascine o la scampagnata fino ai Renai: cinque percorsi (protetti) dedicati ai mini biker Gianni Carpini
per viaggiare sicuri
ronti, attenti, in sella accanto a mamma e papà! Vi portiamo a spasso sul mezzo più ecologico che ci sia: la bici. A Firenze l’autostrada dei pedali, per così dire, è la rete di piste ciclabili che corre lungo l’Arno. Per non mettere troppo alla prova la resistenza dei baby-centauri è consigliabile frazionare i tragitti. Ne riportiamo alcuni: possono essere collegati tra loro, ridotti, allungati o percorsi al contrario. Basta un po’ di fantasia e tanta voglia di pedalare. ALLE CASCINE 8 KM Partiamo da piazza Vittorio Veneto e attraversiamo il parco fino alla statua dell’Indiano. Saltato il Mugnone sul ponticello rosso ci prepariamo a un passaggio da brivido: la passerella “agganciata” sotto il ponte all’Indiano regala una prospettiva inedita sul fiume e porta la ciclo-comitiva al parco dell’Argingrosso. Qua è possibile sostare o ripartire lungo la pista che si dirige verso la città. Arrivati su lungarno dei Pioppi, per tornare alle Cascine abbiamo due nomia. È una strada bianca, piuttosto opzioni: la passerella dell’Isolotto (bici soleggiata, quindi meglio portare con spinte a mano) o il ponte della tramvia. sé bottiglie d’acqua per tutta la famiglia. Dopo tanto impegno, la ricompensa: il INDIANO-RENAI 8,5 KM parco dei Renai (Signa) con laghi, gioIl viaggio dalla passerella pedonale chi e piscina. dell’Indiano (lato Cascine) ai Renai è solo per veri “duri”. Sconsigliato per i VERSO IL CENTRO 2 KM piccoli principianti, può essere una pia- Un tracciato urbano. Va dalle Cascine cevole scampagnata per i più grandicel- a Ponte Santa Trinita, pedalando sulla li, a patto che abbiano abbastanza auto- riva destra. Saltato il traffico sul sotto-
Una manciata di regole, ma fondamentali per viaggiare in sicurezza. Le spiegano i prof di Vigilandia (vedi articolo sotto). Partiamo dalle dotazioni obbligatorie: la bici deve avere freni funzionanti ma anche campanello, catarifrangenti e luci da usare tra il tramonto e l’alba, bianca davanti, rossa dietro. Il giubbotto rifrangente è obbligatorio di notte fuori dai centri urbani e in galleria, ma è raccomandato anche in città perché i ciclisti, piccoli e grandi, siano ben visibili. Il casco non è imposto dal codice della strada però è fortemente consigliato per tutti. Per i viaggi “formato famiglia”: procedere in fila indiana, il bambino sta davanti, il genitore che lo segue può così controllare e allo stesso tempo il piccolo viene responsabilizzato. Se c’è una pista ciclabile è obbligatorio usarla, mantenendo la destra. Infine un promemoria: niente marciapiedi, sono G.C. per i pedoni.
passo di piazza Vittorio Veneto, l’asfalto rosso si sviluppa sui lungarni Vespucci e Corsini. Attenzione però ai semafori e ai pedoni, parte della pista è mista. Vi consigliamo una sosta golosa a Ponte alla Carraia, dove premiare i ciclisti in erba con un buon gelato. Arrivati all’altezza di Ponte Santa Trinita, il gruppo svolta a sinistra in via Tornabuoni ed entra in centro, allungando la gita a piacimento.
VERSO SUD 3,5 KM Da Ponte alle Grazie, prendiamo la pista ciclabile in riva sinistra che corre su lungarno Serristori, tocca piazza Poggi e, dopo un pit-stop alla spiaggina sull’Arno, prosegue verso lungarno Ferrucci. In piazza Ravenna entriamo nel parco dell’Albereta e poi viaggiando sull’argine raggiungiamo la meta finale, il parco dell’Anconella, dove dissetarsi al fontanello e fare un giro sulla giostra.
La curiosità
tutti a lezione dal professor vigile esso e cimosa? No, fischietto e paletta. In cattedra sale il “professor vigile” per insegnare le regole della sicurezza stradale a piccoli pedoni e ciclisti in erba. Come comportarsi in bici, dove guardare prima di attraversare la strada, cosa fare per essere dei passeggeri modello: tanti gli argomenti d’esame. Da trentacinque anni la polizia municipale di Firenze ha un “nucleo speciale”, Vigilandia, preparato per una missione: entrare nelle scuole. “Qua iniziamo a far crescere adulti consapevoli”, spiega Carlo Rinaldi, uno dei due “agenti scelti” della sezione Vigilandia. Alla coppia
FINO ALLE “CASCATE” 6 KM Il “via” è alla Torre della Zecca Vecchia o al Ponte da Verrazzano, dove questo circuito si connette al precedente. Pedalando su lungarno Colombo verso est, imbocchiamo in seguito la pista che passa sull’argine. Lasciato alle spalle l’Obihall, dopo circa cinque chilometri approdiamo al Girone, la tappa finale, davanti a una suggestiva pescaia.
imparare le regole grazie a un obiettivo: raccogliere le dieci lettere, presenti sul tracciato, che compongono la parola “Vigilandia”. Ognuna vale dieci punti. Attenzione però alle multe: ogni infrazione “costa” 15 punti. Un esempio: per i bimbi di quinta non segnalare con il braccio la svolta comporta una penalità. “Più che un gioco è una vera e propria attività di educazione – fa notare l’agente Rinaldi – sulla strada non si scherza”. Questo autunno i vigili entreranno anche in alcune scuole dell’infanzia fiorentine, per insegnare ai bambini di 5 anni come essere buoni passeggeri e pedoni attenti. Per finire, non resta che indicare la regola principe per chi cammina lungo le strade. “Quando si attraversa – precisa Carlo Rinaldi – è bene guardare prima a sinistra e poi a destra, differentemente da come spesso viene insegnato”.
di vigili-professori si affiancano altri 55 colleghi, in servizio nei reparti convenzionali e formati per fare lezione. Tra il 2015 e il 2016 sono stati coinvolti circa cinquemila bambini e anche durante quest’anno scolastico il team entrerà nelle terze, quarte e quinte delle scuole primarie di Firenze. Prima la teoria, poi la pratica: due ore in classe per capire le basi e poi una mattinata di attività nel campo-scuola allestito a San Salvi. Si G.C. tratta di una cittadella della sicurezza stradale dove i piccoli inforcano la bici e si muovono lungo un percorso protet- to che riproduce una strada, con cartelli Per info e semafori a dimensione naturale per pm.vigilandia@comune.fi.it
#Accade in città
Settembre 2016 | III
Green city
le piccole mani che incontrano la terra
Dagli orti urbani alle coltivazioni in terrazza, dove imparare a conoscere la natura (e far crescere fagiolini e pomodori) Serena Wiedenstritt
a quando a mamma e papà è venuta la mania di coltivare pomodori e melanzane in terrazza, anche ai piccoli è stato permesso di iniziare a giocare con la terra. Come cambiano i tempi, se fino a qualche anno fa bisognava stare attenti a non sporcarsi e ora i pantaloni con le ginocchia color erba e le mani marroncine sono permessi a grandi e piccini. Così, accanto alla moda dell’orto in terrazza e al ritorno dei giovani alla terra di cui tanto si parla, a Firenze si sono sviluppate numerose esperienze e realtà che insegnano ai giovanissimi a essere agricoltori in miniatura e, cosa più importante di tutte, a scoprire come nasce un fagiolino e che differenza c’è fra coltivazione intensiva e naturale. Insomma, se qualche decennio fa il massimo era il fagiolo coltivato nel batuffolo di cotone, anche su questo fronte, oggi, possiamo dire di essere più emancipati. Le proposte arrivano da più direzioni: a metà luglio la Regione Toscana ha presentato un piano che prevede un investimento di tre milioni di euro per favorire la diffusione di orti urbani che permetteranno di riqualificare spazi, spesso centrali, di paesi e città offrendo a persone di tutte le età, soprattutto ai giovani, la possibilità di sperimentare concretamente l’amore per la terra. Obiettivo: creare centomila orti urbani. Fra le iniziative già in essere a Firenze c’è invece quella (centralissima) degli Orti dipinti, orto didattico che prende il suo nome dal fatto di trovarsi in Borgo Pinti 76, dove la collettività porta avanti la coltivazione di ortaggi, piante e alberi. Partendo dal presupposto che “la terra
è di nessuno, ma il lavoro per coltivarla è di tutti, così come il suo raccolto”, un’ex pista di atletica è diventata il luogo per l’applicazione del giardinaggio urbano ecologico. Nel community garden i volontari organizzano diverse attività fra cui laboratori per i bambini e visite guidate alle scuole, previa discussione e programmazione. Allontanandosi dal centro ci si può dirigere verso l’Isolotto e fermarsi alla BiblioteCaNova. Visto che i libri sono necessari per nutrire lo spirito, ma che poi bisogna pensare anche al corpo, la terrazza al secondo piano è stata trasformata nel BibliOrto, orto bio coltivato dai volontari che,
insieme ai bambini e alle scuole del quartiere, si dedicano a far nascere cavoli, insalata, melanzane e molte altre verdure ad “alta quota”. Orientandosi verso Novoli, invece, ci accoglie Orsù. Ancora una volta bisogna salire in terrazza per raggiungere questo “luogo polifunzionale di didattica e socialità”. Siamo al centro commerciale di via Carlo del Prete e i bambini sono protagonisti dei diversi appuntamenti ospitati nello spazio ideato da Unicoop Firenze in collaborazione con l’architetto Dario Boldrini e realizzati con la cooperativa Meta, per far sperimentare ai più piccoli la coltivazione dell’orto.
giardini per farfalle e serre “riciclate” Un orto a misura di bambino, un’esperienza che arricchisce e forma i giovanissimi nel loro rapporto con la terra, ma soprattutto con il cibo. Imparare che sostenibilità vuol dire cibo bio, rispetto della natura e dei suoi ritmi, risparmio delle risorse e stagionalità è fondamentale per i cittadini di domani. Si può fare sul campo, come accade al Giardino SottoVico a Vico Val d’Elsa, al Vivaio del Malcantone a Coverciano o al Palm-Orto a cinque minuti da Porta Romana, piuttosto che alle Serre Torrigiani, ma anche sui libri. Lo dimostra il volume di Serena Bonura, L’Orto dei Bimbi, guida pratica per adulti e piccini per imparare, giocare e crescere coltivando ortaggi ed erbe aromatiche. Seguendo le istruzioni del libro, bambini e bambine possono partire con la progettazione di un orto su misura. Fra le diverse proposte dell’autrice si va dalla realizzazione di una spirale delle erbe aromatiche a un giardino per le farfalle, passando per la serra “riciclata” fatta interamente con S.W. bottiglie di plastica.
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#Il Reporter dei piccoli
IV | Settembre 2016
Il Crucipuzzle al ritorno sui banchi
di Enrica Della Martira
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LECCA LECCA DI PARMIGIANO I lecca lecca di parmigiano sono uno snack sfizioso, sano e velocissimo da preparare, insomma perfetto per i bimbi. In cinque minuti avrete distratto i piccoli affamati facendoli divertire un mondo. Soprattutto quando tirerete fuori la teglia dal forno, tra gridolini di gioia e occhi curiosi. Ingredienti per 10 lecca lecca • 40 gr di parmigiano grattugiato • 10 stuzzicadenti • ½ cucchiaino di semi di sesamo neri • ½ cucchiaino di semi di lino Mescolate in una ciotola il parmigiano con i semi. Foderate una placca con della carta forno e distribuite all’interno di un coppapasta uno strato di grana di circa 4/5 mm di spessore, ripetete per gli altri 9, sistemate al centro di ognuno uno stuzzicadenti per ottenere il lecca lecca. Infornate a 180 C° in forno ventilato per circa 5 minuti o comunque finché non vedete che il formaggio inizia a scurirsi. Prelevate la placca dal forno e fate raffreddare completamente i lecca lecca prima di toglierli dalla carta. Riempite 2 bicchierini con del sale grosso e infilateci i lecca lecca. Li potete preparare con anticipo. Buon appetito!
©IltuoCruciverba.com
L’obiettivo è scovare le parole elencate qui sotto! Una volta trovate, cerchiale o evidenziale e scopri la frase misteriosa che si nasconde unendo le lettere rimanenti. LEZIONE MAESTRA MATEMATICA MATITE MERENDA PRANZO
DIZIONARIO GITA GOMMA INTERVALLO ITALIANO LABORATORIO
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le soluzioni del numero di luglio
Il cruciverbone sotto l’ombrellone 1
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#Mobilità
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Al volante
nella firenze che va a trenta all’ora
Sono 135 i km di strade in cui vige questo limite, disseminate qua e là. Alcuni tratti “rallentati” in seguito alle segnalazioni Serena Wiedenstritt
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n Europa la tendenza c’è già da decenni. Si tratta delle zone a 30 km/h, pensate per aumentare la sicurezza di chi si sposta e rendere le città più vivibili. Da sempre baluardo delle associazioni di ciclisti, che ne evidenziano i vantaggi, a partire dall’incolumità di automobilisti e (soprattutto) pedoni, ma anche per l’ambiente (proprio la riduzione dei limiti di velocità era stato uno dei rimedi antismog proposti lo scorso inverno). Per quanto riguarda la sicurezza, l’evidenza scientifica sottolinea che, mentre l’urto con un’auto che viaggia sotto i trenta chilometri orari equivale a una caduta dal primo piano, il che significa molte più probabilità di sopravvivere, l’urto a cinquanta all’ora corrisponde a una caduta dal terzo piano, con le conseguenze che questo comporta. In totale, a Firenze – spiega il Comune – rientrano in “zona 30” 135 chilometri di strade. Si tratta di aree disseminate in varie par-
ti della città, a partire dall’area Unesco del centro storico, in cui fin dal 1992 l’amministrazione ha ritenuto opportuno abbassare il limite di velocità. Altra zona dove anche chi viaggia
sotto i canonici 50 km/h è già fuori legge è il parco delle Cascine: in quanto parco urbano monumentale, chi lo percorre deve stare sotto i quaranta. E il limite è ridotto anche nell’area
ex Fiat di Novoli, attualmente oggetto di interventi di riqualificazione urbana. Spostandosi ancor più verso la periferia, nel centro storico di BrozziQuaracchi il limite di trenta
Il libro
scarpe e biglietto, si parte A piedi alla scoperta della città, tra una fermata e l’altra del tram
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iovane, ma già praticato da tantissimi appassionati, il trekking urbano è quell’attività che coniuga sport, arte, gusto e voglia di scoprire gli angoli più nascosti e curiosi delle città, attraverso itinerari caratterizzati da dislivelli e scalinate. Oltre a far bene al fisico e alla mente di chi lo pratica, il trekking urbano è salutare anche per le città, perché permette di decongestionare le zone attraversate dai flussi turistici tradizionali. E, oltre a essere adatto a chi viene da fuori, è una risorsa anche per chi vuol riscoprire la propria città. A questo proposito, proprio ora che a Firenze il termine tramvia viene spesso considerato sinonimo di cantieri, strade
chiuse e viali ingolfati, può valere la pena riprendere in mano il libro “Ventisei passeggiate con la tramvia. Trekking urbano a Firenze e Scandicci” di Stefano Bugetti. Dopo aver vissuto, lavorato come medico di famiglia, camminato e pedalato nel quartiere 4 di Firenze, nel 2012 Bugetti decide di infilarsi le scarpe da trekking, dotarsi di un biglietto (anzi tanti biglietti) della tramvia e partire, gambe in spalla, alla scoperta della città. Tutti i percorsi del libro iniziano e finiscono in corrispondenza di una fermata della linea 1 della tramvia, da Santa Maria Novella a Villa Costanza a Scandicci. Per ognuna delle possibili camminate, la guida riporta lunghez-
za, dislivello complessivo, tempo di percorrenza e consumo energetico, oltre alle informazioni sui luoghi che si possono ammirare lungo l’itinerario. Si può camminare da un’ora e mezzo a quattro ore, sempre da una fermata all’altra. Fra i percorsi più semplici c’è quello che parte dalla Leopolda per arrivare alle Cascine, dedicato a chi vuol riscoprire l’antico porto di Firenze, mentre volendo restare in zona Scandicci ci si può dedicare al Castello dell’Acciaiolo: otto chilometri da percorrere in circa due ore, partendo da Nenni-Torregalli per risalire a bordo a Resistenza. Più impegnativi i percorsi Su e giù per le colline, da Arcipressi a Paolo Uccello, Lungo
l’Arno fino ai Renai, da Cascine a Federiga, Dalla Greve a Casignano, da Aldo Moro a Villa Costanza. Il percorso preferito dall’autore è però quello che fa base alle Cascine ed è intitolato Florentia e i suoi giardini pensili, con tappe da Villa Bardini ai giardini delle Rose e dell’Iris. “Permette di apprezzare angoli inediti della città e di ripercorrerne la storia”, spiega Bugetti. S.W.
chilometri orari vige dal 2007. E la riduzione obbligatoria della velocità è stata confermata nel 2013, dopo gli interventi di riqualificazione. Ci sono poi altri casi di limiti temporaneamente
ridotti a causa di cantieri stradali o per la realizzazione delle nuove linee della tramvia. E ancora, in città si possono trovare vari tratti di strada dove il limite è stato fissato a 30 km/h a seguito delle segnalazioni dei residenti. “A Firenze possiamo dire che, a parte alcune aree ben definite, le zone 30 km/h sono a macchia di leopardo – fanno sapere dal Comando della Polizia Municipale – ad esempio si tratta di alcune centinaia di metri di una strada in cui vige il limite canonico dei 50 km/h, che per ragioni di particolare pericolosità sono state portate a trenta, come in via San Domenico. La situazione – spiegano ancora – è diversa da altre città d’Europa, dove le zone a 30 km/h sono studiate a priori e riconoscibili, e al limite di velocità ridotto si accompagnano altri accorgimenti come dossi, segnaletica, riduzione dello spazio per le auto in sosta e così via. A maggior ragione, ai cittadini si consiglia di porre attenzione ai cartelli, perché la sanzione per aver superato di dieci chilometri orari il limite dei trenta può costare 169 euro con decurtazione dei punti sulla patente”.
12 | Settembre 2016
#Focus
Il progetto
uno sportello sul web per i “genitori in corso” Una piattaforma on line dove padri e madri degli adolescenti possono porre domande e ricevere risposte da esperti quelle esistenti, passando da un primo contatto su questa piattaforma a una presa in carico ove ce ne sia la necessità”. “Genitori in corso” mette a disposizione un network di esperti che offre pareri e consulenze a tutto tondo, “una rete virtuale che al contempo è reale: abbiamo portato sul web un servizio che esiste, è a disposizione, ma a cui in molti casi ci sono reticenze nell’approccio – sottolinea l’assessore – la piattaforma può per certi versi facilitare questo approccio e quindi la successiva azione diretta, che purtroppo non è mai immediata, soprattutto quando si parla di tossicodipendenze, ma richiede tempo e diversi passaggi che, auspichiamo, in questo modo possano diventare più semplici e rapidi”.
Sara Camaiora
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ullismo, vecchie e nuove dipendenze, disturbi alimentari, solitudine, stress. Possono essere tante le cause di disagio per gli adolescenti, e per i genitori è spesso difficile individuare il problema, riuscire ad affrontarlo insieme a loro e risolverlo. Ha preso vita così il progetto “Genitori in Corso”, piattaforma internet ideata e promossa dall’assessorato alla salute del Comune di Firenze, dove poter porre domande in maniera anonima a esperti come medici, psicologi, assistenti sociali ed educatori, ricevere risposte in tempo reale, iniziare o approfondire una discussione. Una sorta di “sportello web” per genitori che hanno difficoltà a rivolgersi a un servizio dedicato, per parlare di consumo di sostanze,
sessualità, relazioni affettive, scuola, tempo libero, rapporto con i nuovi media (internet, social, smartphone). Un figlio neopatentato a cui la patente è stata ritirata per l’alcol test, i segnali di una dipendenza da sostanze stupefacenti, la testimonianza di un ragazzo vittima di bullismo: sono solo alcune delle questioni che vengono poste e delle storie che si possono trovare sulla piattaforma web. Tutto è partito da Youngle - social net skills, una sorta di forum su Facebook, sul tema delle droghe, rivolto ad adolescenti e gestito da adolescenti con il supporto di psicologi ed esperti di comunicazione, a cui l’amministrazione comunale ha deciso di aderire un anno fa, come racconta l’assessore Sara Funaro. “A partire da questa esperienza – spiega – ci siamo
posti una domanda: come riuscire a intercettare adolescenti che non si interfacciavano con noi su quella piattaforma perché non ancora consapevoli di
vivere un problema o restii a comunicarlo? Per questo abbiamo pensato a un progetto similare rivolto a quei genitori alle prese con difficoltà di vario tipo ma ti-
morosi di rivolgersi direttamente ai servizi – continua Funaro – l’obiettivo quindi è sia quello di prevenire situazioni problematiche, sia tamponare e agire su
Web
genitorincorso.comune.fi.it Facebook firenzegenitorincorso
Lo spazio
a careggi, nella culla che “adotta” i neonati
La prima è stata Daniela, poi è toccato a Francesco: sono i bambini lasciati nella struttura arrivata a Firenze nel 2012 Serena Wiedenstritt
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a prima “ospite” è stata Daniela, una bimba nata prematura lasciata là a Capodanno 2015, che ha fatto squillare i telefoni del reparto il primo giorno dell’anno e che è stata avviata a un percorso di adozione dopo un periodo sotto osservazione in ospedale. Il secondo episodio si è verificato lo scorso febbraio, quando i medici vi hanno trovato un neonato di due mesi. Pesava già cinque chili, lo hanno chiamato Francesco e anche per lui è iniziata la ricerca di una nuova famiglia. È questo, al momento, il “bilancio” della culla termica di Careggi, un posto caldo per i neonati che, per qualche motivo, devono iniziare una nuova vita, a causa di una situazione che impedisce alle loro madri di tenerli con loro. A Firenze è arrivata nel 2012 grazie al progetto Ninna Ho, voluto dalla Fondazione Francesca Rava e da Kpmg Italia che, con il patro-
cinio del Ministero della Salute e della Società Italiana di Neonatologia, promuovono la diffusione di questi dispositivi che mettono in sicurezza i più piccoli e deboli e proteggono l’anonimato di chi li lascia. Il funzionamento di questa culla speciale, che a Careggi ha visto anche il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, è semplice ma al tempo stesso studiato nei minimi particolari: si tratta di una struttura concepita appositamente per permettere di lasciare, totalmente protetti, i neonati da parte di mamme in difficoltà, garantendo la sicurezza del bambino e la privacy di chi lo deposita. Premendo un pulsante, il casottino si apre e il piccolo può essere messo nella culla. L’arrivo del bambino fa immediatamente scattare un allarme nel reparto di neonatologia di Careggi, da cui parte una équipe specializzata che prende in carico il neonato e lo porta in ospedale. Ma la culla
La culla termica di Careggi arrivata a Firenze nel 2012 grazie al progetto Ninna Ho
termica – spiegano da Careggi – è “l’extrema ratio”, considerato che da anni, in Toscana, è attivo il progetto “Mamma Segreta”, che nasce per prevenire l’abbandono alla nascita e sostenere le gestanti e le madri in gravi difficoltà, garantendo tutto il sostegno possibile da parte dei servizi territoriali e ospedalieri presenti nella regione. Sperimentato dal 1999 ed entrato a regime nel settembre 2005, permette a tutte le donne di partorire in anonimato e non riconoscere il bambino, che verrà quindi dato in adozione. Secondo le ultime ricerche sui bambini non riconosciuti alla nascita in Italia, i numeri parlano di un fenomeno che riguarda nel 62,5% dei casi donne straniere e nel 37,5% donne di cittadinanza italiana. Nella maggior parte dei casi, l’età si attesta fra i 18 e i 30 anni, quasi la metà è nubile e il 43% disoccupata. Le motivazioni sono per lo più riconducibili a un disagio psichico e sociale (37,5%), seguito dalla paura di perdere il lavoro o, più in generale, da problemi economici (19,6%).
14 | Settembre 2016
#Un mese in una pagina
La Fondazione
L’iniziativa
la “cura” dei tesori di santa maria nuova
al parterre il “Merc’Ant d’Autunno”
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i rinnova l’appuntamento con il Merc’Ant d’Autunno. Per il tredicesimo anno consecutivo, la fondazione Ant onlus organizza, nella Sala dei Marmi del Parterre, il Mercatino della Solidarietà d’Autunno, che si terrà il 30 settembre e il 1° e 2 ottobre con orario venerdì 15-19, sabato e domenica 10-13 e 15-19. Come ogni anno, il mercatino si avvarrà della collaborazione del Q2 e della sezione soci Coop Firenze Nord-Est. Ma è richiesto un aiuto anche a tutti i cittadini: chi è interessato a donare merce in buone condizioni (come oggettistica, bigiotteria, pelletteria, ceramica), o a offrirsi come volontario, può contattare la delegazione di Firenze o portare la merce in via delle Panche 40b, dal lunedì al venerdì in orario 9-17. Il ricavato dell’iniziativa andrà a sostenere il servizio di assistenza domiciliare oncologica che Ant offre gratuitamente ai sofferenti di tumore e alle loro famiglie, oltre ai progetti di prevenzione della fondazione. Per informazioni si può contattare il numero 055.5000210.
La manifestazione
lavoro, all’obihall c’è “Jobbando” C
urriculum alla mano per chi cerca lavoro: il 21 e 22 settembre (orario 9-18) all’Obihall è in programma “Jobbando 2016”, la manifestazione che incrocia domanda e offerta di impiego. Un’occasione per chi cerca una prima esperienza nel mondo del lavoro e vuol orientarsi tra nuove e vecchie professioni, ma anche per chi – avendo magari perso la propria attività – cerca una seconda opportunità di occupazione. La partecipazione alla manifestazione è gratuita, anche se è necessario registrarsi sulla piattaforma digitale dell’evento (www.jobbando.org). I candidati potranno incontrare i rappresentanti delle aziende, e accanto a queste saranno presenti agenzie per il lavoro, scuole di alta formazione, un punto di orientamento universitario e numerose realtà no profit. “Jobbando, lavoro in corso” è un evento organizzato da Qu.In ed è patrocinato da Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Dsu Toscana e Città Metropolitana di Firenze.
La kermesse Valentina Veneziano
L’ospedale di Santa Maria Nuova
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ituato in pieno centro storico, a due passi dal Duomo, l’ospedale di Santa Maria Nuova è conosciuto da tutti. Alle sue spalle ha 728 anni di vita e neppure una pausa nemmeno durante l’alluvione del 1966, di cui a novembre ricorrono i cinquant’anni. Nel tempo è diventato un punto di riferimento per fiorentini e turisti. Era il 23 giugno del 1288 quando Folco Portinari, il padre della Beatrice di Dante, donò il terreno sul quale sorge oggi l’ospedale. Nel corso dei secoli non solo ha ospitato personaggi importantissimi (come Leonardo da Vinci o Bernardo Buontalenti), ma si è arricchito anche di donazioni di opere d’arte raggiungendo oltre settecento esemplari tra dipinti, affreschi, sculture e arredi di grande valore. Per tutelare, valorizzare e promuovere tutti questi beni di interesse storico-artistico è nata, per volontà dell’azienda sanitaria di Firenze, la Fondazione Santa Maria Nuova Onlus (piazza Santa Maria Nuova 1 – dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30). Il suo obiettivo è supportare le attività dell’azienda, sostenere progetti di sperimentazione e organizzazione tecnica e tecnologica e gestire tutte quelle azioni legate al percorso museale dell’area monumentale dell’ospedale. La Fondazione organizza eventi come i concerti in collaborazione con il conservatorio Luigi Cherubini e visite guidate a cui tutti possono partecipare. Le iniziative che organizza servono per sostenere gli interventi a favore del patrimonio storico e artistico dell’ospedale, e sono quindi atte a promuovere raccolte fondi. Ciò che la Fondazione riesce a raccogliere viene devoluto per garantire la sopravvivenza e la tutela di questi tesori. Ma non solo. Attraverso le donazioni, vengono finanziati progetti di sperimentazione dell’azienda sanitaria di Firenze. Per scegliere a quale progetto contribuire, basta visitare il sito internet della Fondazione. Le visite al museo sono organizzate con l’ausilio di guide professioniste storiche dell’arte (su prenotazione e per gruppi non superiori alle venti persone). Con una donazione sarà possibile immergersi in un itinerario che attraversa sette secoli, dal Chiostro delle Ossa alle Stanze degli Avi, dalla Chiesa di Sant’Egidio fino alla ritrovata cappella di Bernardo Buontalenti. Un percorso che mostra, ancora una volta, quanto Firenze sia colma di tesori. Da salvaguardare.
Web: fondazionesantamarianuova.it
l’arno fa festa, per due giorni U
na festa lunga due giorni in riva d’Arno, per riscoprire il fiume simbolo di un buon pezzo di Toscana grazie a iniziative aperte a tutti, gite in battello, laboratori e una camminata collettiva lungo l’asse verde. Unicoop Firenze, all’interno del suo progetto “Arno 2016”, il 17 e 18 settembre organizza una grande kermesse nel parco delle Cascine. A inaugurare questo festival fluviale una camminata, promossa insieme a Uisp, per “abbracciare” il tratto d’Arno che va dal centro alle Cascine. La passeggiata, che richiamerà partecipanti da tutta la Toscana, partirà alle 9.30 di sabato 17 settembre da piazza della Signoria. La quota di iscrizione è di tre euro, che andranno al laboratorio del restauro del libro della biblioteca nazionale di Firenze, mentre ai partecipanti sarà offerta una merenda bio. Poi prenderanno il via gli eventi che andranno avanti fino a domenica 18 con regate sull’Arno, concerti, parate circensi, iniziative per famiglie e mostre. A fare la parte del leone le fotografie del fiume, le storie legate al corso d’acqua e i cantastorie dell’Arno: una grande narrazione popolare che è stata creata durante i laboratori del progetto “Arno 2016”. Duemila fra volontari, esperti, appassionati e soci attivi sono stati coinvolti in incontri e conferenze. La festa è una tappa del progetto “Arno 2016”, promosso da Unicoop Firenze in occasione dei cinquant’anni dall’alluvione del 1966, che in questo mese vedrà eventi anche a Pisa (dal 9 al 20) e Arezzo (dal 2 al 25). Informazioni su www.arno2016.it.
L’emittente
tele iride amplia il bacino d’utenza T
utta la Toscana e l’Umbria. Si amplia il bacino di utenza di Tele Iride, la storica emittente con sede a Barberino del Mugello: oltre all’intero territorio regionale, il segnale coprirà ora anche l’Umbria. Un’espansione che in queste settimane potrebbe comportare alcuni problemi di ricezione che possono essere risolti risintonizzando la lista dei canali. Tele Iride rimane sul canale 96 del digitale terrestre.
#Lettere&Rubriche
Lettere
Editoriale
Pungiglione
dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it I GIARDINI E L’APERTURA NOTTURNA
essere presa in esame, per dar vita a nuovi luoghi di ritrovo e aumentare sicurezza e vivibilità di alcuni spazi. MaBuongiorno, gari già in vista della prossima estate. vorrei sottoporre alla Vostra attenzione Matteo Francini la tematica delle aree verdi di Firenze e m.francini@ilreporter.it una mia idea. Per fortuna nella nostra città ci sono tanti giardini e giardinetti I MERCATINI dove potere andare a sedersi su una E LE PIAZZE panchina e a prendere un po’ di fre- Cara redazione del Reporter, sco, come ho fatto spesso e volentieri tra le tante notizie puntuali sul mio anche in compagnia di amici in questa quartiere che leggo sempre sul vostro ultima estate. Proprio chiacchierando giornale, ha catturato la mia attenziocon i miei amici abbiamo ragionato sul ne quella di qualche tempo fa in cui fatto che mentre di giorno tutti i giardi- si parlava dei mercatini dei cittadini, ni sono per forza di cose aperti, la sera quelli per intendersi dove siamo noi invece no. Invece sarebbe bello anche cittadini a poter mettere in vendita dopo cena che ci fossero giardinetti in queste occasioni le nostre cose aperti dove andare a frescheggiare in piazza. Una bella iniziativa, che ho nelle serate più calde, e dirò di più, che molto apprezzato e dove sono anche bisognerebbe pensare anche a mette- andato a curiosare. C’era tanta gente re dei piccoli bar con tavolini aperti an- e tutti sembravano contenti, è stata che la sera. Potrebbero essere proprio una bella giornata. Ho letto anche i gestori di questi bar a occuparsi della che questi mercatini dei cittadini verchiusura dei cancelli dei giardini a una ranno rifatti e sicuramente se potrò certa ora e a controllare che nessuno ci tornerò anche io. Ma io mi chiedo: approfittando del buio utilizzi i giardini perché allora non organizzare anche per usi “impropri”. Questa mia propo- altre iniziative nelle piazze? Non per sta dovrebbe riguardare quei giardini forza sempre mercatini, si potrebbe non troppo attaccati alle case, per non pensare a fare nelle piazze più cose creare problemi per quegli abitanti che diverse che coinvolgano noi abitanti. È la notte vogliono godere del silenzio bello vedere le piazze piene di gente per un meritato riposo. Una parte dei in festa, si parla tanto che le persone soldi ricavati dai bar potrebbero esse- non si ritrovano più nelle piazze, ma re usati per prendersi cura dei giardini quando vengono organizzate cose di stessi, risolvendo così anche questo questo genere le piazze si riempiono e problema e non dovendo prendere diventano più belle! Spero che la mia risorse da altri parti che possono in idea possa essere presa in consideraquesto modo essere liberate per altre zione e che possano nascere nuove necessità. E in questo modo anche gli idee per riportare i cittadini in piazza, abitanti avrebbero dei posti in più dove si potrebbe chiedere ai cittadini di indiandare la sera, godendosi anche dopo care altri modi in cui vorrebbero vivere cena i bei giardini che Firenze ha. Che le piazze, ai fiorentini le idee non manGiacomo ne dite della mia proposta? Alessio cano mai!
IL REPORTER RISPONDE
Caro signor Alessio, sono molti i cittadini che, come lei e i suoi amici, nella bella stagione desiderano trascorrere qualche ora all’aria aperta, all’insegna del relax e del fresco, anche dopo il calar del sole. E i giardini del proprio quartiere sarebbero per molti la meta ideale. In città non mancano gli esempi di aree verdi che, in estate, estendono il loro orario di apertura, né le iniziative che vedono protagonisti gli stessi parchi. Un esempio può essere quello dei giardini di Campo di Marte, dove anche quest’anno è stata replicata l’esperienza di uno spazio estivo che, fin dal momento della sua nascita, ha riscosso il gradimento di molti abitanti. Senza dimenticare che – come suggerito anche da lei – la presenza di un “presidio”, come può essere appunto un bar, può fungere anche da ulteriore elemento di controllo delle aree verdi, specie nelle ore notturne. Certo, deve essere valutata anche l’ubicazione dei giardini, per non creare luoghi di ritrovo che possano provocare disagi ai residenti, ma la nascita di “presidi” serali anche in altri parchi cittadini – con le giuste modalità – può certamente
IL SEMAFORO DEL PONTE DA VERRAZZANO
Spettabile redazione, ho letto Il Reporter del quartiere 3 di luglio e ho visto la lettera scritta da una lettrice sulle code sul ponte da Verrazzano. Come sono d’accordo! Anche io mi trovo sempre di fronte a questo problema, le lunghe file di macchine per attraversare il ponte. So che non è l’unico punto di Firenze dove ci sono le code (magari!!!!) però visto che è un problema che riguarda molte persone come ha spiegato bene anche l’altra lettrice qualcosa bisognerebbe cercare di fare per risolverlo. Secondo me quello che c’è da fare è sistemare meglio i tempi del semaforo dal ponte per andare in via De Sanctis, il verde dura troppo poco, quando la fila di macchine comincia dall’altro lato del ponte (o anche prima!!) ci vogliono tanti verdi per poter finalmente arrivare al semaforo. Il tempo del verde dovrebbe essere più lungo, perché ora riescono a passare troppe poche macchine alla volta. Io penso che il problema sia quello e che così si potrebbe risolvere, o almeno proviamoci e vediamo come va!! Grazie per l’attenzione, lettera firmata
Un mese che fa guardare indietro e avanti, che segna un prima e un dopo. E a Firenze, quest’anno, questo è tanto più vero se si considerano i cantieri. Sono tanti quelli che hanno interessato le strade cittadine – fra cui anche alcune delle più “strategiche” – nel corso della bella stagione, legati al progetto delle nuove linee della tramvia. Tanti cambiamenti che ora, con la conclusione dell’estate alle porte, Il Reporter ha “riassunto” su questo numero, per fornire una sorta di mappa a chi – tornato in città dopo la pausa estiva – si fosse trovato spiazzato davanti alle (tante) novità per la viabilità entrate nel frattempo in vigore. In modo da non farsi trovare impreparati nel mese della riapertura delle scuole e del ritorno dei consueti flussi di automobili lungo le strade, dopo il calo di agosto. Ma se questo è il “prima”, c’è anche il “dopo”. Perché lavori e cantieri non si fermano qua, anzi. Anche i mesi che ci aspettano si prospettano densi di interventi, con quelli della tramvia sempre in primo piano. Il calendario corre e il limite indicato per la conclusione delle nuove linee (ovvero il 14 febbraio 2018) si avvicina. Così, questa seconda parte del 2016 e il 2017 in arrivo si delineano come decisivi su questo fronte, con i cantieri che comporteranno un impatto sulla viabilità delle zone coinvolte. Lasciando però da parte le strade e le novità che le riguardano, tra gli inizi che settembre porta con sé c’è ovviamente anche quello delle scuole. E pure in questo caso non sono mancati gli interventi effettuati nel corso dell’estate, con lavori che hanno riguardato istituti dei diversi quartieri. Novità che raccontiamo sul nostro giornale e che comunque gli studenti fiorentini scopriranno a breve: la prima campanella sta ormai per suonare. Insomma, si ricomincia. MATTEO FRANCINI
A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
PIAZZA DELLA PASSERA (Accesso da Via dello Sprone, Via Toscanella, Via dei Vellutini e Via dei Sapiti)
L’UOMO, LA DONNA E QUEI (RARI) SÌ CHE VOGLIONO DIRE SÌ
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a differenza sostanziale e, probabilmente, irrisolvibile tra uomo e donna sta tutta nel linguaggio. Quello di una donna è di stampo anglosassone. Gli inglesi usano una stessa parola per svariati significati, ad esempio con il termine to play possono voler dire giocare, recitare ma anche suonare. Lo so, sono strani gli inglesi! Gli inglesi sono quelli che hanno votato la Brexit e poi si sono meravigliati di essere usciti dall’Europa! La stessa tecnica degli inglesi la usa anche una donna; “Amore, sei felice con me?” “Sì”. Questo “sì” femminile può significare “A te preferisco un comizio di Renato Brunetta”, “Amore? Ma te chi sei?”, oppure, ma solo in rarissimi casi, un sì detto da una donna potrebbe anche voler dire sì. Ma sono eccezioni. È evidente che questo linguaggio pieno di interpretazioni spiazza completamente un uomo, che invece è dotato di una comunicazione monodirezionale. “Amore stasera usciamo assieme?” “Eh!”. È inutile che lei ci ricami sopra, quel “Eh” significa solo e sempre Eh! Capirete da soli perché questi due linguaggi creino spesso tensioni ed incomprensioni. Per migliorare i rapporti tra uomo e donna servirebbe un traduttore! Tutto sarebbe più chiaro. Ad esempio se lui dice “Cara, ti dispiace se stasera invece di uscire guardo la partita in tv con i miei amici?”, lei sorridente risponde “No, no”, ma il traduttore avvisa subito: “Ciccio, è arrabbiata nera!”. ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista
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l passero è forse l’uccello più comune in Italia e in Europa, sia nelle aree urbane che nelle campagne con le specie Passera d’Italia o Passera mattugia. Non è migratorio, vive in stormi anche grandi ed è socievole. Di color castagno-grigio, di dimensioni compatte e il becco corto e robusto, viene definito il simbolo dell’incostanza perché non ha una dimora fissa ma, nel contempo, lo si vuole anche annunciatore dell’arrivo della Primavera come, per similitudine, l’Annunciazione manifesta l’avvento di Cristo. La piccola Piazza della Passera, da alcuni anni divenuta meta del grande flusso turistico dell’Oltrarno, che passa quasi ininterrottamente fra il Ponte Vecchio e Palazzo Pitti, svolge la funzione di polo di aggregazione di vita sociale. Detta da sempre “Piazza della Passera” dal popolo, è stata riconosciuta ufficialmente con tal nome dall’Amministrazione Comunale con espressa deliberazione soltanto nel 2005. La piazza è sempre stata cara ai fiorentini ed anche a intellettuali ed artisti come Vasco Pratolini e Ottone Rosai. Fu creata all’inizio del XX secolo con l’abbattimento di un edificio ad opera di un benefattore inglese che volle dare maggior aria e luce ad un dedalo di viuzze che ancor oggi caratterizza questa parte della città. In un primo momento la piazzetta prese nome dalla famiglia Sapiti che abitava nei pressi, ma il popolo la chiamò con il nomignolo di “passera” (a Firenze sinonimo dell’organo genitale femminile) in quanto pare vi esistesse un noto bordello ed un altro assai prossimo e più economico, nella vicina Via dei Vellutini. Una seconda ipotesi riguardo alle origini del toponimo, farebbe riferimento ad un evento accaduto nel 1348: in quell’anno alcuni bambini del quartiere mentre giocavano per strada, trovarono una passerottina stremata e morente e credendo fosse stata vittima di una sassata di qualche monellaccio o dell’aggressione di un felino, cercarono di salvarla con l’aiuto anche dagli abitanti del rione, senza però riuscirci. La storia finì tragicamente, perché, si disse, che il volatile era ammalato di peste nera (detta poi Grande Morte o Morte Nera) e quindi portatore della tremenda infezione arrivata anche in Italia (1347-1353), che diede inizio alla tragica epidemia descritta da Giovanni Boccaccio nel suo Decamerone, dove, fra l’altro, si legge: “Non solamente il parlare e l’usare con gl’infermi dava a’ sani infermità e cagione di comune morte, ma ancora il toccar panni e qualunque altra cosa da quegli altri infermi stata tocca o adoperata...”. Il terribile flagello portò, in pochi mesi, alla morte di 40.000 fiorentini su 96.000 ed al conseguente crollo della potenza economica della città. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI
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Il Reporter del Q4 raggiunge le famiglie del quartiere 4 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze PUBBLICITÀ Tel. 055 6585939 Fax 055 6801567 email: info@edizionibunker.it Stampa
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Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno X n. 39 del 1 settembre 2016. N° reg
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5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.
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16 | Settembre 2016
#Cultura
L’appuntamento
L’agenda
Gifuni legge fabre al forte belvedere Ingresso libero per ascoltare l’attore cimentarsi nella lettura degli scritti dell’artista belga Enrica Cinaschi
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a tartaruga in piazza della Signoria è diventata la “mascotte” dell’estate, soggetto preferito di migliaia di selfie scattati da turisti e passanti. L’artista belga Jan Fabre e le sue “Spiritual guards” (la mostra continua fino al 2 ottobre) hanno conquistato la città, volando verso quota novantamila visite. E per fare un regalo settembrino a chi sarà a Firenze, il 16 al Forte Belvedere è stato annunciato un evento speciale, come di consueto aperto al pubblico gratuitamente e senza prenotazioni. “Gifuni legge Fabre”, questo il titolo della serata in programma alle 20 del 16 settembre. Una performance che vedrà il noto attore Fabrizio Gifuni leggere alcuni stralci di Giornale Notturno II, opera firmata Jan Fabre. Al termine del reading l’artista belga, che sarà presente all’iniziativa, si fermerà a firmare le copie del libro al pubblico. Così l’arte incontra il teatro, che a sua volta incontra
L’attore romano Fabrizio Gifuni leggerà brani tratti da Giornale Notturno II di Jan Fabre alla presenza dell’artista il 16 settembre
la letteratura e tutte si fondono con la città. Sì, perché Giornale Notturno II è il secondo volume di una pubblicazione (edita da Cronopio) che aveva già visto in passato una prima uscita (per lo stesso editore). Il secondo volume si accompagna alla nuova incursione di Fabre in Italia con la grande mostra “Spiritual Guards”, promossa dal Comune di Firenze, che si sviluppa tra Forte Belvedere, Palazzo Vecchio e piazza della Signoria. Una delle più complesse e articolate mostre in spazi pubblici italiani realizzata dall’artista visivo, creatore teatrale e autore fiammingo, curata da Melania Rossi e Joanna De Vos, insieme al direttore artistico del progetto Sergio Risaliti. E alla fine di un’estate che ha decretato il successo di pubblico e critica dell’esposizione fiorentina, l’artista ha deciso di regalare una performance imprevista facendosi “aiutare” dall’attore romano (già famoso per aver interpretato successi ci-
Web: musefirenze.it
Tel. 055.2768224 Mail: info@muse.comune.fi.it
La mostra
nematografici come “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana, “La signorina Effe” di Wilma Labate, “Il capitale Umano” di Paolo Virzì, oltre a una lunga serie di spettacoli teatrali tra cui Lehman trilogy, che ha vinto il Premio Ubu nel 2015) per leggere i suoi pensieri “notturni” e più intimi, che vedono un Fabre combattente, guerriero della bellezza in un panorama internazionale in grande fermento ed evoluzione. Lo si vede interagire e riflettere sul proprio percorso esistenziale e professionale e sulle sue collaborazioni con personaggi del calibro di Robert Mapplethorpe, Helmut Newton e William Forsythe. Artista insonne, che vive la notte in tutta la sua intensità, spirito sempre vigile, l’artista – e di conseguenza l’attore, calato nei suoi panni – non smette di interrogarsi sul rapporto tra arte ed eccitazione. Insistendo nel combattere una battaglia, ora meditativa ora furente, per la bellezza.
Il libro/1
Il libro/2
sabatino, 60 anni di tradizione culinaria nel cuore autentico di san frediano
Calcio storico, Artusi ne ripercorre la storia nell’anno dell’alluvione
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palazzo strozzi parla cinese
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er la prima volta Palazzo Strozzi sarà messo interamente a disposizione di un unico artista. Un artista speciale, senza dubbio, che ha fatto parlare di sé nei cinque continenti e che porta a Firenze una mostra completa e articolata degli ultimi trent’anni di produzione. Si intitola “Ai Weiwei: Libero” ed è curata dal direttore generale della fondazione Strozzi Arturo Galansino l’esposizione che dal 22 settembre al 23 gennaio 2017 vedrà protagonista l’artista, designer e attivista cinese. Ai Weiwei “invaderà” Palazzo Strozzi con opere storiche e nuove produzioni che coinvolgeranno tutto lo spazio: la facciata del palazzo, il cortile, il piano nobile e la Strozzina, permettendo all’artista di confrontarsi con un contesto ricco di sollecitazioni storiche e spunti architettonici. Parte integrante della mostra sarà una grande installazione, realizzata grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che coinvolgerà due facciate dell’edificio: ventidue grandi gommoni di salvataggio arancioni saranno ancorati alle finestre di Palazzo Strozzi. Un progetto che vuol portare l’attenzione sui destini dei profughi che ogni giorno rischiano la vita per arrivare in Europa attraversando il Mediterraneo. L’installazione, intitolata “Reframe”, nasce dal coinvolgimento e impegno dell’artista come attivista sul fronte della crisi umanitaria dei rifugiati e rappresenta un’occasione per portare l’attenzione sul tema dell’immigrazione attraverso la cultura. “Sono emozionato – ha detto Ai Weiwei – di tenere una mostra a Firenze. È incredibile che le mie opere possano essere esposte in tanti modi diversi e poter collegare la grande tradizione italiana a una forma contemporanea. L’opera per la facciata tocca un problema attuale, legato alla contemporaneità, il problema dei rifugiati è un tema fondamentale del mondo e dell’Europa oggi. L’opera diviene un grande annuncio per la mostra: dare una forte identità a quello che crediamo, sostenere l’uomo e sostenere i diritti umani”. L’installazione dà vita a un’insolita decorazione del palazzo, creando una nuova cornice, in un forte contrasto visivo e culturale, su uno dei simboli della storia dell’arte occidentale. R.C.
Dal 22 settembre al 23 gennaio 2017 Palazzo Strozzi ospiterà Ai Weiwei: Libero, retrospettiva dell’artista cinese
Web palazzostrozzi.org Mail info@palazzostrozzi.org Tel. 055.2645155
na trattoria è spesso il riflesso del quartiere a cui appartiene. Lo sono i suoi piatti, i suoi avventori abituali, lo staff di sala e di cucina. Non fa eccezione la trattoria Sabatino, nel cuore di San Frediano, da sempre collocata accanto alle mura, che quest’anno festeggia i primi sessant’anni di vita con la pubblicazione di un volume redatto da Ilaria Buccioni ed edito da Maschietto editore. L’appuntamento per la presentazione è il 25 settembre al Teatro di Cestello, dove insieme alla famiglia Buccioni, che dal 1956 porta avanti la tradizione, ci saranno anche attori-amici. Info: www.trattoriasabatino.it.
he sia uno dei massimi esperti della cultura fiorentina, non ci piove. Ed è per questo che quando un libro è scritto da Luciano Artusi, c’è da fidarsi. Quest’anno, in occasione del cinquantesimo anniversario della disastrosa alluvione del 1966, ha dato alle stampe – tra le altre cose – “Calcio storico. Storia, arte e memorie dell’antico gioco dalle origini ad oggi” (edito da Scribo), che ripercorre non solo l’evoluzione della tradizione fiorentina, ma anche i dettagli dei danni subiti da costumi, bandiere, armi e armature il 4 novembre di mezzo secolo fa. In un viaggio tra storia e cultura.
musica nei mercati, Spoon river al piazzale e fotografia nel Q3: cosa fare questo mese
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ettembre, tempo di ripartire. “Stiracchiatevi” pure a dovere, fate il pieno di vitamine dopo il sonnolento agosto, insomma, trovate il modo di rimettervi in forma per il “dopo ferie” perché il primo mese autunnale del 2016 ha in serbo grandi sorprese. Come quella in programma l’11 a San Miniato al Monte. Nel complesso verranno ricordati i cento anni dalla pubblicazione dell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master con un evento che vedrà una lettura itinerante di alcune liriche scelte con Gabriele Lavia, Marco Baliani, Iaia Forte e un concerto, con la riproposizione dell’album “Non al denaro non all’amore né al cielo” di Fabrizio De André interpretato da Morgan, Cristiano De André e altri musicisti, accompagnati dall’Orchestra della Toscana. Per tutto il mese, poi, nei mercati storici fiorentini torna “Mercati in musica”, manifestazione che apre ai concerti dal vivo alcuni dei luoghi più suggestivi della città. Da segnare in calendario il 10 settembre alla Loggia di piazza dei Ciompi un tributo alla musica italiana anni ‘60, il 17 al mercato di Sant’Ambrogio un omaggio al Festival di Sanremo, per poi tornare il 24 in piazza dei Ciompi con un concerto latino-americano. Il 17 arriva il Firenze Wired Next Fest, che promette una serata – in piazza Santissima Annunziata – con una selezione di musicisti rivelazione del panorama internazionale, da Playroom a Khompa. I fan di talent show e affini staranno già scalpitando per il concerto di Emma Marrone, che torna in città, al Nelson Mandela Forum, il 21, mentre dal 27 al 4 ottobre, al Teatro dell’Opera, viene messo in scena uno dei lavori di Gioacchino Rossini meno noti al grande pubblico, Semiramide. Infine, dopo aver passato l’estate a scattare foto, gli appassionati di click potranno sedersi tra i banchi e partecipare, il 24 e 25, al workshop a cura del fotografo Enrico Prada organizzato al Gav di via Gran Bretagna dall’associazione Deaphoto e intitolato “Fotografare con i sensi”. E.C.
#Cultura
Settembre 2016 | 17
L’evento
20 anni del “ciclone”: il film in santo spirito (con pieraccioni) tra risate e tormentoni Caterina Gentileschi
“C
he ce l’hai il gratta e vinci, te?”, “Piripì” e “C’ho da dare il ramato”. Ogni fiorentino degno di essere definito tale non può non avere impresse a fuoco nella memoria queste (e altre) battute prese in prestito da una delle pellicole più esilaranti del secolo breve, “Il Ciclone”, che porta la firma di Leonardo Pieraccioni. Per festeggiare insieme al cast i primi venti anni dall’uscita del film nelle sale cinematografiche, l’associazione culturale Bang! – con il patrocinio del Comune di Firenze e la collaborazione del Quartiere 1 – ha organizzato per il 12 settembre una proiezione del film sulla facciata della basilica di Santo Spirito alla presenza del regista e di alcuni dei
protagonisti della pellicola. “È un modo per celebrare i simboli della fiorentinità – spiega Mirco Rufilli, presidente della commissione cultura del Quartiere 1 e ideatore del progetto – un po’ come è successo l’anno scorso con il ricordo di Amici Miei, che portò in Santo Spirito un numero esorbitante di persone”. L’anno scorso il tributo fu dedicato allo storico lungometraggio di Mario Monicelli, quest’anno alla pietra miliare firmata Pieraccioni, due film che hanno un filo rosso che li unisce. “Sì – continua Rufilli – perché il grande Monicelli recitò una parte importante nel Ciclone, quella di Gino, nonno del protagonista, una voce fuori campo indimenticabile”. E oggi come allora la voce di Monicelli sarà presente, aleggiando nell’a-
ria, negli angoli di Santo Spirito. L’evento, intitolato “Leonardo, il Ciclone da 20 anni!”, si svolgerà sul sagrato della basilica a partire dalle 21, alla presenza del regista, che ha accettato calorosamente l’invito, e di parte del cast formato, tra gli altri, da Massimo Ceccherini, Barbara Enrichi, Sergio Forconi, Paolo Hendel e Alessandro Haber. La serata comincerà con la proiezione dell’anteprima del documentario firmato da Bruno Santini e dedicato ai primi due decenni di vita del Ciclone (che verrà poi distribuito in autunno nella sua versione integrale), seguirà poi un brindisi con il regista e gli attori e infine verrà proiettato il film nella sua versione integrale. Il tutto, ovviamente, gratis e aperto a tutti. Come avrebbe detto Gino: “Olè!”.
Una scena del film con Barbara Enrichi, Leonardo Pieraccioni, Massimo Ceccherini e Sergio Forconi
La kermesse
alla stazione leopolda è tempo di Fragranze
P
rofumi, profumi e ancora profumi. Tutti pronti a inebriarsi – nel vero senso della parola – con un appuntamento di quelli imperdibili? La data da appuntare in agenda è quella di sabato 10 settembre (la manifestazione dura dal 9 all’11, ma è aperta al pubblico solo nella giornata di sabato) quando alla Stazione Leopolda torna puntuale Fragranze, la tre giorni dedicata al mondo del profumo di eccellenza. Negli spazi industriali della stazione fiorentina si danno appuntamento i nasi (si chiamano proprio così gli esperti e i creatori di profumi) più importanti e celebri al mondo per conoscere e per diffondere la cultura del profumo di alta gamma. Gli appassionati del settore sono avvertiti, in un contesto del genere c’è da perdere la testa tra sentori nuovi e odori riscoperti. Tra gli stand dei produttori, che porteranno nuovi ritrovati e classici intramontabili, si fanno spazio anche momenti per il confronto e il dibattito con esperti, oltre a installazioni a tema. Per informazioni: www.pittimmagine.com. E.C.
18 | Settembre 2016
#Sport “Vanto e gloria”
Corri la vita
a 60 anni dal primo scudetto
un fiume azzurro in centro
S
essant’anni fa la Fiorentina vinceva il suo primo, storico scudetto. Sarti, Magnini, Cervato, Chiappella, Rosetta, Segato, Julinho, Gratton, Virgili, Montuori, Prini, Orzan, Toros, Bartoli, Carpanesi, Bizzarri, Mazza, Scaramucci: nomi indelebili per qualsiasi tifoso viola. Guidata da Fulvio Bernardini, la squadra fece innamorare di sé per il gioco, la velocità e la voglia di vincere. In testa all’ottava giornata, mantenne il primo posto fino alla fine del torneo. Il titolo fu vinto con ben cinque turni di anticipo. Un’impresa che potrà essere ripetuta ancora? Se ai tifosi non manca mai la voglia di sognare, in molti scelgono di restare coi piedi per terra. C’è chi, come Alessandro, ritiene che ora obiettivi e ambizioni siano diversi, e sono in tanti a sostenere – come spiega Claudio – che “non è possibile fare paragoni” tra il calcio di oggi e quello di allora, soprattutto perché “sessant’anni fa non c’erano le tv”. L’ultima parola, come sempre, spetterà al campo. Lorenzo Mossani
La storia
lo scatto in viola del “piccolo” chiesa Irene Delfino
“F
ederico ancora non lo sa...”. No, non poteva proprio immaginare Chiesa jr l’annuncio alla stampa della sua permanenza in prima squadra, seguito da quello dello speaker dello Juventus Stadium alla lettura delle formazioni. E quando lo ha scoperto, gli è battuto forte il cuore per l’emozione e un raggio di luce ha illuminato il viso pulito del diciottenne dal cognome importante. Ancor più
pesante se giochi nella squadra in cui tuo padre è stato uno degli idoli che hanno alzato l’ultimo trofeo al Franchi. Paulo Sousa lo scorso anno non aveva quasi mai pescato in Primavera. E non regala posti in campo o convocazioni in virtù del cognome stampato sulla maglia, come ricorderà bene la scorsa stagione Giuseppe Rossi. Ma “Chiesino”, oltre a buone doti tecniche, ha quell’umiltà e uno spirito di sacrificio che piacciono ad ogni allenatore. Unite alla personalità che non gli ha fatto tremare le gambe, anzi
l’ha reso il più propositivo del primo tempo allo Stadium bianconero. Il portoghese lo vede più centrocampista o trequartista che attaccante, probabilmente perché ha gamba ed è propenso ai ripiegamenti difensivi. Mentre fino allo scorso anno ricopriva il ruolo di attaccante esterno, dotato di quel tiro da fuori area che ricorda babbo Enrico. Che, sempre dietro le quinte, ne ha seguito la crescita dalla Settignanese ai Giovanissimi della Fiorentina e poi su su lungo tutta la trafila delle giovanili viola fino alla prima
squadra. Federico condivide con Sousa il mantra del lavoro, che lo ha portato fino alla vetta, partendo da uno spezzone di partita con i Giovanissimi e accumulando via via minuti sotto la guida di un altro Federico, mister Guidi, con cui è salito dagli Allievi alla Primavera tra 4-3-3 e 4-2-3-1. Nel giro dell’Under 19 e convocato per uno stage nell’U20, non ha tralasciato la scuola, frequentando l’International School of Florence dalla quinta elementare alla maturità. E dopo la full immersion nell’inglese, che parla alla perfezione, lo scorso anno ha deciso di iscriversi a Scienze dell’attività motoria. Quando la possibilità di giocare un giorno al Franchi era custodita nel cassetto dei sogni di questo ragazzo nato a Genova ma a tutti gli effetti “fiorentino”, calcisticamente e non, visto che in Liguria ha vissuto solo i primi tre mesi della sua vita.
Pallacanestro
serie b, firenze “raddoppia”
Fiorentina Basket e Pino Dragons daranno vita a un derby inedito
A
maggio, Firenze non compariva più sulla carta geografica della serie B. Il prossimo 1° ottobre, quando si alzerà la prima palla a due della nuova stagione, di squadre fiorentine al via ce ne saranno addirittura due. Da una parte la Fiorentina Basket, di ritorno dopo aver archiviato i mesi difficili della retrocessione e ora rilanciata al punto di presentarsi ai nastri di partenza come una delle favorite. Dall’altra il Pino Dragons, la storia a lieto fine della palla a spicchi fiorentina nella passata stagione, protagonista di un inatteso doppio salto dalla serie C Silver alla B – complice la riforma dei campionati nazionali che proprio quest’anno entra a regime – dopo aver vinto lo spareggio-promozione contro Valdiceppo. Due squadre e un derby inedito nel terzo campionato nazionale: ecco perché varrà davvero la pena seguire la prossima stagione del basket a Firenze. In casa viola si è ripartiti da zero. Ottenuto il ripescaggio, per la panchina è stato scelto un coach nuovo, o quasi: il 53enne Giulio Cadeo, visto in riva all’Arno nel 2006/07 alla guida dell’allora Pallacanestro Firenze. L’unico confermato dalla passata stagione è Jacopo Valentini. Per il resto si vedranno tanti volti nuovi in campo: la guardia Matteo Motta, l’esperto Davide Poltroneri, l’ala Andrea Longobardi e soprattutto l’asse play-pivot composto da Giacomo Bloise e Davide Rosignoli.
Acquisti che candidano la Fiorentina al titolo di regina del mercato estivo e che di certo bastano a collocare i viola nel “gruppone” alle spalle di Omegna, la favorita per la promozione diretta, nel pronostico di inizio stagione. E poi c’è il Pino Dragons, che smaltita l’euforia per la promozione e per l’immediato ritorno di Lorenzo Galamarini, primo rinforzo arrivato alla corte di coach Lapo Salvetti (confermatissimo), ha dovuto digerire l’addio di Stefano Rabaglietti, top scorer e uomo simbolo della passata stagione. Senza indugi i Dragons hanno chiuso il roster in largo anticipo assicurandosi il play Michele Magini, il veterano Luca Marmugi e scommettendo su Diego Terenzi come riferimento per l’attacco. Per il resto si continua a puntare forte sul solido nucleo di giovani che già ha fatto bene nella passata stagione e ora rinforzato dalle firme dei classe 1997 Amedeo De Martino e Giovanni Corbinelli. Per una neopromossa l’obiettivo non può essere diverso dalla salvezza, ma strada facendo il Pino Firenze potrebbe stupire. Le fiorentine sono entrambe inserite nel girone A. Le due date da segnare in agenda sono quelle di sabato 17 dicembre, per il derby di andata, e dell’8 aprile 2017, per la sfida di ritorno. Andrea Tani
U
n serpentone azzurro, come il colore delle magliette dell’edizione 2016, invaderà il centro storico di Firenze per la quattordicesima edizione di “Corri la Vita” domenica 25 settembre. Una corsa podistica che è ormai entrata di diritto tra gli appuntamenti sportivi e sociali più importanti dell’anno. “Corri la Vita” ha raccolto nelle precedenti tredici edizioni oltre tre milioni e 950mila euro, riunendo più di 234mila partecipanti da tutto il mondo. Attesi anche quest’anno oltre 35mila partecipanti, che indosseranno la t-shirt di Salvatore Ferragamo. Tra i primi testimonial del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura ad aver posato con la nuova maglia, John Taylor e Nick Rhodes, bassista e tastierista dei Duran Duran, il tennista Adriano Panatta, unico italiano ad aver vinto la Coppa Davis, l’attrice comica Virginia Raffaele, il cantante J Ax, gli attori Luca Zingaretti, Nancy Brilli e Sergio Rubini, il violinista inglese Charlie Siem. L’azzurro è stato scelto per simboleggiare l’Arno e ricordare il cinquantesimo anniversario dell’alluvione del 1966. Sim.Spa.
La novità
PONTE E RONDINELLA, INSIEME
P
assione, entusiasmo, spirito di gruppo, ancora tanta voglia di stupire e in testa un sogno che tutti sperano possa diventare presto una realtà indiscutibile del calcio fiorentino e toscano. Sono queste le ragioni primarie che hanno portato alla cordata di fusione tra la Rondinella e il Ponte a Greve Calcio. È stato un mese di luglio intenso quello che ha portato alla nuova Rondinella Ponte a Greve Marzocco. “Abbiamo dovuto lottare, ma con l’aiuto del presidente Federico Bagattini siamo riusciti a creare una fusione che aiuterà tutti a crescere – Lorenzo Bosi, patron del Ponte a Greve, esordisce così nel suo racconto della storica svolta che vede protagoniste le due società fiorentine – dall’altra parte i tentennamenti sono stati molto forti, anche magari per il fatto che nell’ultima stagione siamo stati avversari nei playoff, molti avevano paura che venisse persa la storia della seconda società calcistica fiorentina in quanto a blasone. Fortunatamente, con l’aiuto del presidente Bagattini, siamo riusciti a far cambiare idea alla maggior parte delle persone e la fusione è potuta andare in porto. In questi tempi di crisi – spiega – poter poggiare su basi più solide che ci permettano di respirare aria più fresca è un
toccasana per tutti e in questo modo avremo l’opportunità di crescere e puntare in alto”. “La Rondinella Ponte a Greve Marzocco – continua Bosi – non perderà la territorialità del club glorioso qual è la Rondinella né la sua storicità, in quanto è stato deciso che non cambierà il logo della rondine, ma solo affiancato sulle maglie da gioco a quello del Ponte a Greve in una dualità prevista anche al comando con io e il presidente Federico Bagattini che lavoreremo a fianco per garantire un futuro roseo alla società. Anche la sede e lo stadio in cui si disputeranno le gare casalinghe resteranno invariati, le riunioni del cda si svolgeranno come sempre al Torrino di Santa Rosa e tutti continueranno a tifare la rondine al Gino Bozzi alle Due Strade. Tutto si è risolto per il meglio e sono certo che di questa fusione godranno tutti in tempi brevi. Anche per noi del Ponte a Greve – conclude – è sicuramente un’occasione fondamentale per crescere, e quando si è prospettata l’occasione di fusione ho subito dato il via libera perché entrambe le società hanno tutto da guadagnare e poco, pochissimo da perdere”.
Il Ponte a Greve Calcio
La Rondinella Marzocco
Niccolò Dainelli
a cura della Direzione Patrimonio Immobiliare - Servizio Casa del Comune di Firenze
Uscirà a settembre
NUOVO BANDO PER LE “CASE POPOLARI”
La partecipazione sarà possibile solo on-line Il nuovo bando per l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) sarà pubblicato nella seconda metà del mese di settembre e resterà aperto per 60 giorni I punteggi assegnati alle domande, sulla base delle condizioni socio-economiche, familiari e abitative dichiarate dai richiedenti, determineranno una prima Graduatoria Provvisoria (potranno essere presentati eventuali ricorsi nel periodo febbraio-marzo 2017) e poi la Graduatoria Definitiva. La maggiore novità del BANDO ERP 2016 consiste nel fatto che la domanda per partecipare al Bando dovrà essere presentata esclusivamente on-line. Questo significa che i cittadini non dovranno utilizzare moduli cartacei da consegnare a mano o spedire per posta, perché tutta la procedura sarà gestita in forma “immateriale”, attraverso un processo informatico. Alla domanda on-line non dovrà essere allegata nessuna documentazione. Certificati e documenti dovranno essere posseduti dal soggetto richiedente al momento della compilazione della domanda ed esibiti al Servizio Casa in sede di verifica dei requisiti. Il primo passo che il cittadino che vuole partecipare al Bando ERP 2016 deve fare è quello di acquisire le credenziali di accesso ai servizi on-line del Comune di Firenze. Le credenziali rappresentano un codice per poter accedere a tali servizi e sono composte da un “nome utente” e da una “password”. Coloro che sono già in possesso dell’accreditamento per aver usufruito di altri servizi on-line (iscrizione dei bambini a scuola, richiesta di certificati anagrafici etc.) non devono fare niente perché potranno utilizzare le credenziali già in loro possesso.
Per il rilascio delle credenziali è richiesto anche un indirizzo di posta elettronica (la cosiddetta “e-mail”) che può essere creata in pochi minuti. Coloro che non dispongono di un computer o di un tablet né hanno una particolare dimestichezza con la tecnologia potranno essere supportati da Enti, Organizzazioni sindacali, CAF, Associazioni e Cooperative che risponderanno all’Avviso Pubblico pubblicato dal Comune di Firenze il 4 agosto 2016. Dal 13 settembre sarà reso noto l’elenco delle organizzazioni che hanno aderito a tale iniziativa, completo di indirizzi e recapiti.
ISTRUZIONI PER ACQUISIRE LE CREDENZIALI DI ACCESSO AI SERVIZI ON-LINE DEL COMUNE DI FIRENZE
CREDENZIALI DI ACCESSO
Per ottenerle occorre presentarsi personalmente (non sono ammesse deleghe) con documento di riconoscimento e codice fiscale presso gli Uffici Relazioni con il Pubblico del Comune di Firenze (Parterre, Piazza della Libertà 12; Villa Vogel, via delle Torri 23; Sorgane; via Tagliamento 4) o presso i Punti Anagrafici Decentrati (Parterre, Villa Vogel, Villa Arrivabene e via Carlo Bini). L’attivazione della procedura presuppone la creazione di una casella di posta elettronica (“e-mail”). I cittadini che abbiano difficoltà con la lingua italiana possono rivolgersi allo Sportello Immigrazione, via Baracca 150/p. Per accedere a questo servizio è necessario prendere appuntamento contattando l'ufficio immigrazione attraverso uno di questi canali: e-mail immigr@ comune.fi.it, telefono 055.2767078, oppure rivolgendosi direttamente all’ufficio nei seguenti orari: lunedì e venerdì, ore 9-12.15; martedì e giovedì, ore 9-12.15 e 14-16.45; mercoledì ore 9-12.45. Presso lo Sportello è attivo anche un Help Desk che fornisce informazioni per telefono (055/2767078), per e-mail (immigr@comune.fi.it) o via Skype (immigr.comunefirenze).
TESSERA SANITARIA
In alternativa alla credenziali è possibile utilizzare la Tessera Sanitaria Regionale, corredata da un lettore smart card, acquistabile presso le Aziende sanitarie, che permette di accedere al Servizio on-line anche dal proprio computer, seguendo le istruzioni riportate sul Portale dei servizi del Comune di Firenze (www.comune.fi.it).
CARTA NAZIONALE DEI SERVIZI (CNS)
Per accedere con Carta CNS occorre attivare il lettore, inserire correttamente la carta, collegarsi alla pagina di registrazione. Nel caso di malfunzionamento o smarrimento della carta o delle istruzioni per il suo uso, occorre fare riferimento all’Ente che l’ha rilasciata.
SISTEMA PUBBLICO
DI IDENTITÀ DIGITALE (SPID)
È un sistema innovativo che permette a cittadini e imprese di accedere con un’unica identità digitale a tutti i servizi on-line di pubbliche amministrazioni e imprese aderenti. L’identità SPID è rilasciata dai gestori di identità digitale (Identity Provider), soggetti privati accreditati che forniscono le identità digitali e assicurano l’autenticazione degli utenti. Per ottenere un’identità SPID l’utente deve farne richiesta al gestore, il quale, dopo aver verificato i dati del richiedente, emette l’identità digitale rilasciando le credenziali all’utente. Attualmente i gestori di identità digitale sono tre: a. INFOCERT: https://identitadigitale.infocert.it/prodotti/ b. POSTE: https://posteid.poste.it/ c. TIM: https://www.nuvolastore.it/ product/TIM-id Per i servizi on-line vanno usati esclusivamente i browser Mozilla Firefox e Chrome.
LE NOVITÀ NEI REQUISITI PREVISTI DALLA LEGGE Ad aprile 2015 la Regione Toscana, con la Legge Regionale n. 41 promossa dall’Assessore Saccardi, ha introdotto importanti modifiche rispetto ai requisiti necessari per partecipare ai Bandi per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
ECCO I PRINCIPALI Il Bando resterà “aperto” e quindi potrà essere aggiornato ogni anno intercettando in questo modo sia domande nuove che situazioni venutesi a modificare nel corso del tempo, mentre precedentemente, essendo pubblicato di norma ogni 4 anni, “fotografava” la situazione istantanea, senza possibilità di modifica. Per partecipare occorre avere residenza stabile da almeno 5 anni nella Regione Toscana ovvero prestare attività lavorativa stabile ed esclusiva o principale nell’ambito della Regione Toscana da almeno 5 anni (tale requisito deve essere posseduto dal componente della famiglia che firmerà la domanda di partecipazione). L’ISEE dell’intero nucleo familiare non deve essere superiore ad euro 16.500,00 annui. Nessun componente del nucleo familiare deve essere proprietario in Italia o all’estero di un alloggio o avere un’abitazione in usufrutto o in uso (l’unica eccezione possibile riguarda la documentata indisponibilità delle proprietà assegnate in sede di separazione giudiziale o delle quote di proprietà). Nessun componente del nucleo familiare deve essere titolare di beni mobili registrati (es. auto, moto, barche
etc.) il cui valore complessivo sia superiore ad euro 25.000, a meno che non possa dimostrare che tale bene è utilizzato per attività lavorativa. Nessun componente del nucleo familiare deve aver ottenuto precedentemente assegnazione in proprietà o con patto di futura vendita di alloggi realizzati con contributi pubblici o finanziamenti agevolati concessi per l’acquisto in qualunque forma dallo Stato, dalla Regione, dagli enti territoriali o da altri enti pubblici, con esclusione dei casi in cui l’alloggio sia inutilizzabile. Nessun componente del nucleo familiare negli ultimi cinque anni deve avere occupato abusivamente un alloggio di edilizia residenziale pubblica senza le autorizzazioni previste dalle disposizioni vigenti. I punteggi previsti dalla Tabella “B” della Legge Regionale sono stati modificati nel senso di riconoscere un rilievo maggiore alla presenza di anziani e disabili all’interno del nucleo familiare. È importantissimo ricordare che alla domanda on-line non dovrà essere allegata nessuna documentazione, ma ciò che la persona autocertifica on-line deve ovviamente corrispondere alla realtà (certificati e documenti dovranno essere esibiti al Servizio Casa al momento della verifica dei requisiti o su sua richiesta e ogni dichiarazione falsa o mendace sarà perseguita a termini di legge).
CONTATTI E INFORMAZIONI Call Center Comune di Firenze
055.055
SERVIZIO CASA · 055.2769613 sostegnocasa@comune.fi.it
Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili
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