Il Reporter Q2 - Gennaio 2017

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Periodico d’informazione locale. Anno XI n. 2 del 2 gennaio 2017. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere

Gennaio 2017

Anno XI Ed. 2

Firenze Quartiere 2

Campo di Marte • Coverciano • Cure

 Primo piano

✎ Editoriale

lavori e novità, il nuovo anno nel quartiere

uno sguardo sulla Firenze che verrà Matteo Francini

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irenze ha da pochi giorni salutato l’arrivo di un nuovo anno. Un anno, il 2017, durante il quale non mancheranno certo le “sfide” e i progetti per la città, interessata in questi dodici mesi da lavori e opere che riguarderanno molte zone di tutti e cinque i suoi quartieri. Strade, piazze ed edifici saranno al centro degli interventi che caratterizzeranno questo nuovo anno in riva all’Arno.

I progetti per strade e piazze. Riflettori accesi anche su verde, sport e sicurezza

☛ pagina 3

☛ SEgUE a pagina 11

numeri e storie, il lavoro in città

proposte e iniziative, come resistono i cinema A spasso tra le sale del quartiere che vanno avanti nonostante le difficoltà del settore.

Sara Camaiora - Gianni Carpini

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e assunzioni a Firenze continuano a crescere anche nel 2016. Diminuiscono però i contratti a tempo indeterminato, aumentano quelli a termine, mentre i voucher fanno “boom”. Meno tempo pieno, inoltre: tra i nuovi assunti, un quarto sono part-time. A tracciare il quadro del lavoro dipendente è il Rapporto Excelsior di Unioncamere. Che poi fa il punto anche su quelle che sono le competenze più richieste ai giovani che si affacciano sul mondo del lavoro e i settori in cui la ripresa è maggiormente in

☛ aLL’inTERnO

la fortezza diventa un “libro aperto” ☛ pagina 12

☛ pagina 2

strade, una app segnala quello che non va Si chiama “Townhelp”: ogni cittadino può indicare situazioni di pericolo, ma non solo.

☛ SEgUE aLLE paginE 8-9

☛ pagina 10

viola, alla scoperta del Mönchengladbach

al teatro sancat, tra eventi e corsi ☛ pagina 7

☛ pagina 14

La famiglia italiana della frutta


2 | Gennaio 2017

Quartiere 2

#Primo piano

Campo di Marte . Coverciano . Cure

 Grande schermo

luci (ancora) accese in sala: così “resistono” i cinema del rione  Ieri e oggi

dall’ideale al variety, chi ha chiuso i battenti

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ono diverse le sale storiche fiorentine che, negli ultimi decenni, hanno chiuso i battenti. Nel quartiere 2, tra le chiusure più recenti ci sono state quelle del Variety di via del Madonnone, dove da qualche mese è sorto un supermercato (nella foto), e dell’Ideale di via Firenzuola, alle Cure, oggi complesso residenziale. A poca distanza da piazza della Libertà, nel centro della città, ha invece riaperto i battenti alla fine dello scorso ottobre il Teatro della Compagnia di via Cavour, come “Casa del Cinema della Toscana”. F.B.

Fannì Beconcini

L

a recente apertura, avvenuta lo scorso ottobre, di un supermercato nell’area dell’ex cinema Variety di via del Madonnone, chiuso ormai da diversi anni, ha fatto riaccendere i riflettori sui cinema di quartiere. Nonostante le difficoltà che negli ultimi anni hanno affrontato il cinema in generale e, in particolare, le piccole sale di città e paesi, nel quartiere 2 di cinema ce ne sono ancora. Si tratta di sale che resistono offrendo una programmazione di qualità e sapendo rinnovarsi più o meno costantemente, oltre che facendo rete. Il cinema Portico di via Capo di Mondo rappresenta questa tendenza: è un cinema storico di Firenze che, ristrutturato e oggi dotato di due sale digitalizzate, oltre alla canonica programmazione cinematografica, d’essai e per famiglie, offre anteprime e proiezioni di opere liriche, balletti e concerti. Come le altre sale del quartiere aderisce al circuito “Firenze al Cinema”, che offre promozioni e offerte agli spettatori aderenti (per informazioni è possibile consultare il sito firenzealcinema.info). Anche il Fiorella, che si trova in via Gabriele D’Annunzio, è una struttura cittadina storica che offre qualità e varietà con le sue due sale, proponendo una pro-

grammazione che spazia da film più generalisti al cinema d’essai e a una selezione di anteprime e presentazioni con autori e attori. Dotati di doppia sala sono anche il Fiamma di via Pacinotti e il Principe di viale Matteotti, che propongono un contesto moderno e confortevole. Una “particolarità” nel panorama cittadino è poi rappresentata dalla Sala Esse, una sala parrocchiale: fa parte dell’istituto salesiano di via del Ghirlandaio e si caratterizza per una programmazione settimanale particolarmente attenta al pubblico più giovane, con iniziative culturali e ricreative di arte varia, teatro per ragazzi, rassegne multidisciplinari e concerti di musica classica. Altra sala che fa parte di un istituto religioso ma che col tempo ha acquisito una propria autonomia e una specifica identità è il cinema dell’istituto Stensen (vedi anche altro articolo in questa pagina), spazio cittadino con una programmazione di qualità che, nel corso degli anni, è diventato un punto di riferimento per i cinefili fiorentini e non solo. Da segnalare anche il cinema L’Unione gestito dal circolo Arci Il Girone, completamente ristrutturato nel 2001: si trova nel comune di Fiesole, in via Aretina 24, al limitare con il quartiere 2.

Nonostante le difficoltà del settore, non mancano le strutture che vanno avanti, offrendo film di qualità, rinnovandosi e facendo rete

 Allo Stensen

tra anteprime e novità

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a oltre cinquant’anni la Fondazione Stensen si occupa di arte e cultura, ispirandosi alla ricerca e alla metodologia di Niels Stensen (Niccolò Stenone in italiano), medico e geologo danese del ‘600, all’insegna del confronto culturale e religioso. Gestito dai Padri Gesuiti, l’istituto Stensen si trova in viale Don Minzoni e dispone di una struttura dotata di un’ampia biblioteca, due sale lettura e incontri, un’aula per seminari e videoconferenze, un auditorium. Proprio l’auditorium, noto ai più come cinema Stensen, negli anni è diventato una vera e propria istituzione a livello cittadino e non solo: 242 posti, con cabina di proiezione per pellicole a 35 millimetri e 16 millimetri, due videoproiettori, amplificazione con cinque microfoni e tutti i collegamenti dati e video da sala a cabina di regia. Una programmazione attenta ad anteprime e novità del panorama cinematografico italiano e internazionale, nonché il lavoro del suo staff e l’attenzione alla qualità dell’offerta cinematografica, hanno contribuito all’incremento del pubblico. Il cinema Stensen inoltre gestisce, partecipa all’organizzazione e ospita alcuni dei più importanti festival cittadini, dal Middle East Now al Festival dei Popoli. E il 2017 vuol confermare questa tendenza anche grazie a un altro presidio culturale presente all’interno della struttura ormai da due anni, la libreria caffetteria Alzaia, attiva da gennaio 2015. Film, libri, cibo, cultura e intrattenimento uniti per potenziare la fruizione del prodotto cinematografico. Una formula che – parola del pubblico – si sta rivelando apprezzata, oltre che proficua di collaborazioni e progetti futuri. Per maggiori informazioni, www.stensen.org. F.B.

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Quartiere 2

Campo di Marte . Coverciano . Cure

#Primo piano

Gennaio 2017 | 3

 La “mappa”

 Due ruote

strade, piazze, verde: i lavori del 2017 nel quartiere

manutenzioni per le piste ciclabili

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iste ciclabili, manutenzioni in vista. A dicembre la giunta comunale ha stanziato 400mila euro per la manutenzione degli itinerari per le due ruote. Previsto il rifacimento delle pavimentazioni ciclabili in asfalto rosso (e in alcuni casi anche dei percorsi pedonali adiacenti) e della segnaletica, oltre a interventi di adeguamento dei tracciati per aumentare la sicurezza dei ciclisti e migliorare la fruibilità e la connessione tra gli itinerari. La manutenzione riguarda in totale oltre tre chilometri di piste, tra cui quelle di viale Paoli (da viale dei Mille a piazza Berlinguer) e dei lungarni Colombo e Moro (da Ponte da Verrazzano a via della Casaccia).

Dalle riqualificazioni ad alberi e sicurezza, gli interventi previsti Fannì Beconcini

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n anno all’insegna del verde, della sicurezza, della vivibilità e dello sport. Così si preannuncia il 2017 per il quartiere 2, con strade e piazze che cambieranno veste e talvolta forma, mentre nuovi alberi e giardini renderanno più piacevoli le passeggiate dei cittadini, più sicuri e tutelati grazie a telecamere di sicurezza, attraversamenti pedonali e manto stradale rinnovati. “Il 2017 dovrebbe essere l’anno delle Cure – annuncia il presidente del Quartiere Michele Pierguidi – siamo in attesa che inizino finalmente i lavori di riqualificazione della piazza”. Intervento da effettuare nel corso del 2017 è poi la realizzazione della passerella tra via Piagentina e via De Sanctis, “per rendere la zona tra piazza Alberti e piazza Nannotti più bella, fruibile e fruita”, aggiunge Pierguidi. Ma questo sarà anche un anno all’insegna del verde. Tra gli interventi “green” previsti nel quartiere c’è l’impianto

di alberi e piante da lungarno Colombo a Bellariva fino a via del Mezzetta: “Ci sono un piano e settecentomila euro stanziati – spiega il presidente del Q2 – non sono previsti solo i doverosi e necessari interventi sul verde distrutto dal nubifragio dell’agosto 2015, ma è stata studiata una vera e propria riprogettazione a livello di verde urbano”. Altro obiettivo del quartiere è intervenire su tutta la zona che va da lungarno della Zecca fino a Varlungo, per restituire e valorizzare la vocazione sportiva dell’area. E a proposito di sport, il pensiero va anche al futuro della zona di Campo di Marte, con l’ipotesi della nascita del nuovo stadio. Interventi in predisposizione sono poi quelli relativi a strade e marciapiedi: “Tutto ciò che non è stato fatto nel 2016 sarà realizzato a partire da quest’anno, inoltre l’intenzione è di mettere a punto un piano di riasfaltatura per le strade del quartiere”. Per quanto riguarda la sicurezza stradale, alcuni

Nel corso del 2017 attese novità anche nella zona di piazza Nannotti

interventi sono già stati fatti (recente è ad esempio l’installazione di nuovi passaggi pedonali in prossimità delle scuole del quartiere), e l’attenzione – viene sottolineato – resta massima. Quanto alla sicurezza in generale, prosegue dallo scorso anno l’installazione di telecamere nel quartiere. “Questo sarà l’anno in cui si dovrà volere più bene alla cosa pubblica – conclude Pierguidi – da parte del Quartiere questo tipo di attenzione sarà costante attraverso interventi, controlli, azioni e iniziative a tutela dei cittadini”.

 Impianti sportivi

arriva una nuova palestra per la boxe U

na nuova palestra per la boxe nel quartiere e la ristrutturazione del bocciodromo dell’Affrico. Sono due degli interventi che riguardano gli impianti sportivi della città, per cui sono stati previsti in tutto oltre tre milioni di euro di investimenti, con i lavori che partiranno in gran parte nei primi mesi del 2017. “Entro la fine dell’anno partiranno le gare per i lavori che prenderanno il via all’inizio del 2017 per concludersi durante l’estate e di quelli che partiranno in estate per consentire il normale svolgimento dell’attività sportiva – ha annunciato lo scorso novembre l’assessore allo sport Andrea Vannucci – tutti interventi che contribuiranno a rendere più efficienti e funzionali i nostri impianti, dalle grandi realizzazioni come la palestra di boxe agli interventi di manutenzione straordinaria”. Tra gli interventi previsti, oltre alla realizzazione della nuova palestra (900mila euro), la ristrutturazione del bocciodromo dell’impianto sportivo dell’Affrico (490mila) e l’ampliamento degli spogliatoi della palestra di scherma annessa alla piscina Costoli (180mila). L’inizio dei lavori è previsto nei primi mesi dell’anno.

Nel quartiere sarà realizzata una nuova palestra per la boxe

COORDINATO A FIRENZE DA MISERICORDIE E PUBBLICHE ASSISTENZE

Avviso realizzato con il contributo della Regione Toscana, nell’ambito del Progetto “Pronto Badante - Interventi sperimentali di sostegno e integrazione nell’area dell’assistenza familiare in Toscana”


4 | Gennaio 2017

Quartiere 2

#Zoom

Campo di Marte . Coverciano . Cure

 Settignano

 Nel sottopasso delle Cure

chiude il negozio in piazza, origami contro i residenti cercano soluzioni la violenza In tanti dispiaciuti perché – viene spiegato – rappresentava una possibilità dove trovare pasta o verdure Costanza Marrapese

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l 21 novembre scorso, un foglio affisso in vetrina annunciava la chiusura dell’esercizio commerciale La Palagina di Settignano, in piazza Niccolò Tommaseo, sorto qualche anno prima. E sul gruppo Facebook che raduna i residenti e gli appassionati del piccolo borgo la cosa non è passata inosservata. Sono in molti a essere di-

spiaciuti per questa chiusura perché – spiegano – rappresentava una possibilità dove poter reperire un pacco di farina o pasta e qualche verdura. “Impensabile sapere che un anziano per comprare un po’ di pane debba prendere l’autobus”, si legge fra i commenti a un post nel gruppo sull’argomento. “C’è una situazione complessiva critica – dice Lorenzo, un

Il bandone abbassato in piazza Niccolò Tommaseo, a Settignano

CAMICIA SU MISURA UOMO - DONNA

giovane residente – il problema delle tante chiusure nel tempo qui a Settignano risiede nella perdita costante del tessuto connettivo. L’associazionismo prova a stimolare i residenti con momenti di aggregazione organizzati dalla Misericordia, dalla Parrocchia e dalla Casa del Popolo. Purtroppo il borgo sta soffrendo e senza parcheggi adeguati non troveremo una soluzione. Fermarsi in piazza per un piccolo acquisto è diventato quasi impossibile”. Sulla questione parcheggi gli abitanti attendono ancora novità. Da qualche mese sono comparsi in piazza i paletti per evitare la sosta selvaggia di auto e motorini e sono stati rifatti due posti invalidi. “La soluzione – propone Aurelio, un abitante di via della Pastorella – potrebbe essere quella della sosta a rotazione, un modo affinché a girare tutti possano soffermarsi anche per brevi soste in piazza”. “Mi dispiace per la chiusura di questo esercizio – commenta il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi – sicuramente fungeva da piccolo store di paese per i piccoli acquisti quotidiani. Posso dire che Settignano ci sta molto a cuore e come Quartiere abbiamo sempre fatto il massimo e ci siamo impegnati su più fronti, dall’ufficio postale alla farmacia e alla fermata del 10 dell’Ataf. Questo – conclude – è un vero gioiello del quartiere e della città, faremo in modo di valorizzarlo sempre più e non lasciarlo solo”.

L’installazione realizzata nel sottopasso delle Cure

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uando la carta diventa il confine sottile per raccontare tematiche importanti e si fa portavoce di questioni sociali per la collettività. Laura, giovane designer della carta, è la fondatrice del progetto “Border Papers”. Appassionata di origami, ha coinvolto un po’ per scherzo un po’ perché spinta dalla sua grande passione alcune amiche e conoscenti per raccontare tematiche sociali importanti con la carta e le sue forme, portandole poi all’attenzione dei passanti in luoghi ben visibili della città. È nato così Border Papers, la “carta al confine”, che vuol tracciare una linea sulle cose importanti da mettere sotto i riflettori. Chi è passato dal sottopasso delle Cure durante gli ultimi giorni dello scorso mese di novembre, non ha potuto fare a meno di notare la “Scarpetta Rossa”, una grande scarpetta realizzata con la tecnica origami affissa al muro, installazione realizzata dal collettivo in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre. “Questa è la nostra terza installazione – racconta Laura – la seconda sul tema della violenza contro le donne. L’intento è chiaro, ricordare tutte quelle morti ingiuste che troppo spesso finiscono nel dimenticatoio. Abbiamo ricreato una vera ‘scena del crimine’ proprio a monito di quello che accade ogni giorno. Un tema attuale che fa capolino nelle nostre vite soltanto attraverso i telegiornali e che viene fagocitato in un lampo per l’ipervelocità dell’informazione del nostro tempo. Tutte queste donne – continua – non sono solo numeri statistici, ma erano sorelle, amiche, madri, nonne. Abbiamo scelto per il secondo anno il sottopasso delle Cure perché a Firenze, oltre a essere molto frequentato da persone di tutte le età, è uno dei pochi posti in cui è possibile fare questo genere di installazioni”. Per realizzare la scarpetta rossa di origami affissa al muro, spiega ancora Laura, “abbiamo impiegato una serata. Per terra, come nelle ‘migliori’ scene del crimine, la sagoma dell’altra scarpetta uccisa, a simboleggiare tutte le donne che, nell’ombra, sono scomparse, portate via dall’assurda violenza nata e covata all’interno della C.M. famiglia”.

LA BOTTEGA DEL CUCITO LA VERA SARTORIA ITALIANA CAPI SU MISURA UOMO - DONNA CAMICIE SU MISURA • TENDE • ORLI • RIPARAZIONI VARIE CAMBIO CERNIERA • CAMBIO FODERA • RAMMAGLI Tutto ci sembra fuori moda, troppo lungo, troppo largo, giacche con spalloni. Mamma mia come farò? Niente panico, La Bottega del cucito è a tua disposizione per sistemare tutto. Hai dei pantaloni belli ma fuori moda perché troppo larghi nel gambule? La tua giacca preferita ha le spalle troppo grandi, ma il tessuto è favoloso? Oppure jeans bellissimi ma completamente usurati? Non c’è problema, porta tutto a La Bottega del cucito, dove troveremo insieme una soluzione!

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A cura del Consiglio di Quartiere 2 puoi trovare queste notizie e molto altro sul sito del Quartiere 2: vai su www.comune.fi.it e nella sezione “Comune” clicca su “Quartieri”

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Sede del Quartiere 2 Villa Arrivabene, piazza Alberti 1/a Tel: 055-2767831 | Fax: 055-2767838 E-mail: quartiere2@comune.fi.it

CAMPO DI MARTE Impegno civico

Notizie di servizio e di pubblica utilità ORTI URBANI A VILLA BRACCI Dal 12 dicembre al 13 gennaio nel Q.2 sono aperte le domande per la concessione degli orti urbani di Villa Bracci. Per presentare la richiesta occorre: essere residenti nel Quartiere 2, non possedere appezzamenti di terreno coltivabile nel territorio del Comune di Firenze o nei Comuni limitrofi, essere pensionati (età superiore a 60 anni). Le domande devono essere corredate di marca da bollo di € 16 e possono in-

CORSI INVERNO-PRIMAVERA

ASSEGNATI I PREMI VILLA ARRIVABENE Il riconoscimento è stato attribuito al cardinale di Perugia Bassetti e ad Aldo Bernardini È stato un Natale felice al Q.2 col Presepe del Gruppo Donatello, l’accensione dell’albero nel cortile di Villa Arrivabene e con la cerimonia di consegna del Premio Villa Arrivabene. La giornata inaugurale è stata imperniata sulla lettura di poesie dedicate al Natale, a cura dell’Accademia Alfieri, e sul taglio del nastro del Presepe, ormai da anni realizzato dagli artisti del Gruppo Donatello. Si tratta di circa 70 figure in legno, a grandezza naturale, dove ai classici personaggi si mescolano figure legate alla vita quotidiana del quartiere e rappresentanti delle istituzioni locali. Da segnalate la cerimonia di consegna del Premio Villa Arrivabene per l’impegno civico. I riconoscimenti sono stati assegnati al Cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia, e alla memoria di Aldo Bernardini

(ha ritirato il premio la vedova). Il Cardinale cinquant’anni fa era parroco di San Salvi e durante l’alluvione di Firenze venne a conoscenza di un deposito abusivo di carburo; lui e Aldo Bernardini andarono allora a rovesciare le taniche impedendo che si verificasse un disastro dalle proporzioni incalcolabili. Premi speciali sono stati inoltre conferiti ad Amalia Ciardi Dupré, (artista che aveva realizzato il Gesù Bambino del Presepe di due anni fa, sciaguratamente rubato), ad Andrea Benelli (commissario tecnico della Nazionale italiana di tiro a volo) e alla Rosticceria Il Madonnone (per i 50 anni di attività). Per l’occasione è stato anche allestito un mercatino di solidarietà a favore dell’Associazione Nazionale Tumori (ANT).

Educazione ambientale

A SCUOLA DAL CORPO FORESTALE A dicembre si è svolto un grande evento presso il Corpo Forestale dello Stato nella prestigiosa sede di Villa la Favorita in p.zza Edison, dove il Comandante Giuseppe Vadalà, il Direttore dell’Ufficio Scolastico per la Toscana Domenico Petruzzo e il Presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi hanno festeggiato il primo Open Day di Esplora, centro di educazione e divulgazione ambientale. Insieme hanno ribadito la piena volontà di aprirsi e di avvicinarsi sempre più alla popolazione per condividere i valori della legalità e della tutela delle risorse ambientali e agroalimentari. All’ evento era collegata anche la premiazione del concorso fotografico “La natura in città”, vinto dalla terza classe della Scuola CompagniCarducci. Nel corso della manifestazione è stato presentato il logo ufficiale di Esplora, scaturito dal concorso riservato agli studenti del Liceo Artistico di Porta Romana.

Il Gruppo Sci del Club Alpino Italiano, in collaborazione con il Q.2, organizza corsi di sci, snowboard e freestyle (principianti e perfezionamento). Le lezioni si svolgono sulle piste del Corno alle Scale e saranno precedute da due incontri teorici in pro-

APRE UN CENTRO PER LE VITTIME DI REATO Apre Rete Dafne Firenze per la tutela delle vittime di reato di ogni età, nazionalità, etnia, religione, condizione sociale ed economica. Firenze è la seconda città in Italia dopo Torino ad ospitare il Centro che sarà

CONSIGLIO DI QUARTIERE 2 P.zza Alberti 1/a (lunedì mercoledì e venerdì dalle 8,30 alle 13, martedì e giovedì dalle 8,30 alle 13,00 e dalle 15 alle 17) • tel. 055.2767853 socialeq2@comune.fi.it

ra, musica, restauro, storia dell’arte, storia della musica e trucco teatrale.

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Per informazioni e iscrizioni UFFICIO CULTURA Q.2 Villa Arrivabene, piazza Alberti 1a, tel.055.2767854, dal lunedì al venerdì, ore 9-13, martedì e giovedì anche 15-17

gramma l’ 11 e 18 gennaio, ore 21, nella sede Cai di via del Mezzetta 2/m.

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Iscrizioni entro il 20 gennaio Ufficio Sport Q.2: Piazza Alberti 1/A, tel 055.2767834-836-830 Gruppo Sci Cai: scicai@caifirenze.it www.scicaifirenze.it

operativo dal 23 gennaio con sede in una zona centrale della città e della quale, per ovvie ragioni di riservatezza, viene diffuso solo il numero telefonico (055 2616422). In quella sede troveranno ascolto e sostegno le persone vittime di reato che saranno aiutate a titolo assolutamente gratuito da professionisti di diritto, di sostegno psicologico e di mediazione sociale.

Disagio sociale

A disposizione oltre 140 posti letto in tre diverse strutture (tra queste l’Accoglienza Salesiani di via Gioberti)

OPERE PUBBLICHE AL VIA Quasi due milioni di euro per riqualificare e migliorare alcune delle aree verdi più importanti della città. Tra i cantieri che saranno aperti nei prossimi mesi quelli per recuperare due giardini (in lungarno Colombo e lungarno Moro) devastati dal fortunale del 1° agosto del 2015. Saranno ripristinate recinzioni dei giardini, cordoli e pavimentazioni, e sostituite le panchine in legno, i cestini portarifiuti e i cartelli. Il progetto prevede l’utilizzo di materiali particolarmente innovativi come pavimentazioni drenanti e cordoli in acciaio pa-

SCI, SNOWBOARD E FREESTYLE

i

IN FUNZIONE IL SERVIZIO DI ACCOGLIENZA INVERNALE

Cosa succede sotto casa nostra

Verde INTERVENTI SUI LUNGARNI COLOMBO E ALDO MORO

Tornano i tradizionali corsi di inverno-primavera organizzati dal Quartiere 2. Infatti è possibile iscriversi contattando le associazioni culturali del territorio. Quest’anno l’offerta presenta corsi di astronomia, bonsai, cucina, dizione, lingue, disegno e pittu-

viate per posta alla Direzione Servizi Sociali c/o Consiglio di Quartiere 2 P.zza Alberti 1/a oppure consegnate a mano presso lo stesso ufficio, preferibilmente previo contatto telefonico.

tinato per delimitare i prati dalle aree pedonali. Si prevede poi la sostituzione di tutti gli alberi perduti a causa del fortunale (al loro posto piante più adatte ai cambiamenti climatici) e l’eliminazione delle ceppaie.

Strade IL PROGRAMMA DELLA MANUTENZIONE

Quasi due milioni di euro per il risanamento di strade, piazze, ponti e per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Nel Q.2 previsti interventi in via Gabriele D’Annunzio, via Landucci, via Don Verità, via Madonna della Querce, via Silvio Spaventa, via Sirtori.

Entra in funzione il servizio di accoglienza invernale per i senza fissa dimora con l’incremento consistente dei posti letto in coincidenza con il periodo più freddo dell’anno. Il servizio è destinato a cittadini italiani e stranieri, uomini maggiorenni, donne sole e donne con bambini, residenti o non nel comune di Firenze, in possesso di un documento di riconoscimento. Agli ospiti non viene fornita solo l’accoglienza notturna, ma vengono serviti anche il pasto serale e la prima colazione. Tre le strutture messe a disposizione: Foresteria Pertini a Sorgane, di proprietà comunale affidata alla Caritas (solo per uomini adulti, 100 posti letto); Foresteria del Fuligno, via Nazionale, gestita dal Progetto Acisjf (28 posti letto per donne sole o con figli); Accoglienza Salesiani, via Gioberti (15 posti letto per sole donne). I cittadini potranno accedere alle strutture che offrono il servizio di accoglienza invernale presentandosi allo sportello del Centro ascolto Caritas, via Faentina 32, aperto al pubblico il lunedì e il sabato dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 14 alle 16. Per quanto riguarda i criteri di accesso alle strutture, la priorità è data alle persone di età superiore a 45 anni che abitualmente dormono in strada o che sono in precarie condizioni di salute. Questi utenti possono rimanere nelle strutture per un periodo di tempo definito, con verifiche ogni quindici giorni. Una valutazione particolare per eventuali proroghe all’inserimento è prevista per i cittadini in stato di salute precaria e per i cittadini anziani. I primi quindici giorni il servizio è gratuito per tutti, successivamente scatta un contributo di 1 euro al giorno per adulti (i minori sono esentati). Il servizio di accoglienza resterà aperto fino al 31 marzo.


6 | Gennaio 2017

#Il quartiere in pillole

Quartiere 2

Campo di Marte . Coverciano . Cure

 In piazza Antonelli

 Strade

“collegamenti” per tutte le età

sicurezza, interventi agli incroci

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Nata una nuova associazione che propone servizi che spaziano dal supporto allo studio alle attività espressive

iù di un milione di euro per interventi di messa in sicurezza delle strade cittadine. È quanto prevedono due delibere approvate nelle scorse settimane dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti. Previsti lavori di razionalizzazione e miglioramento della sicurezza in undici incroci cittadini: nei progetti – spiega il Comune – particolare attenzione è stata dedicata al contrasto della sosta abusiva e alla riduzione della velocità per la sicurezza degli attraversamenti pedonali e delle manovre di immissione e svolta dei veicoli. Tra gli incroci interessati, quello fra via Passavanti e via Firenzuola: l’obiettivo dell’intervento è il miglioramento della visibilità dell’immissione da via Firenzuola in via Passavanti e via del Lasca, con la costruzione di due isole spartitraffico contigue e il mantenimento della sosta attuale, che sarà integrata con posti per i motorini. Prevista anche la protezione dell’attraversamento pedonale esistente. Intervento anche all’incrocio fra via Vitelli e via Calasso: anche in questo caso sarà realizzata un’isola spartitraffico in sostituzione dell’area oggi delimitata da dissuasori prefabbricati. Inoltre, saranno modificati i posti auto da in linea a lisca di pesce, per evitare il parcheggi improprio.

 Sul torrente Mensola

riqualificazione per la passerella L

avori alla passerella sul Mensola. A dicembre la giunta comunale ha approvato i progetti definitivi di tre interventi che riguardano, oltre alla passerella dell’Isolotto e al ponte Vespucci, la passerella pedociclabile sul torrente Mensola. Per quanto riguarda quest’ultima, il progetto – per il quale sono stati stanziati sessantamila euro – prevede la riqualificazione della passerella pedociclabile di via Madonna delle Grazie, molto usata dagli abitanti, per cui si procederà alla sostituzione degli elementi strutturali. Il progetto definitivo che è stato approvato prevede la posa in opera della nuova struttura portante l’impalcato e dei relativi appoggi: la struttura metallica sarà poi rivestita con pannellature in legno. L’intervento – spiegano da Palazzo Vecchio – sarà preceduto da alcune operazioni propedeutiche, tra cui lo smontaggio del parapetto esistente in legno che sarà oggetto di manutenzione. I lavori dovrebbero iniziare in primavera.

 In piazza Edison

open day per il centro “Esplora” S

Costanza Marrapese

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a qualche mese, nel quartiere, è nata una nuova realtà. Si chiama associazione Collegamenti e propone servizi per tutte le fasce di età, da 0 a 99 anni, che spaziano dal supporto allo studio alle attività espressive, fino a eventi e corsi formativi. “L’associazione nasce con l’obiettivo di creare un centro multidisciplinare integrato nel tessuto del quartiere – racconta la vicepresidente Giorgia Contemori – un punto di riferimento positivo per i cittadini e per i loro bisogni. Siamo cinque soci fondatori, l’idea di fare qualcosa di bello che coinvolgesse i residenti è venuta durante l’estate 2016, approfittando di uno spazio privato sito in piazza Antonelli”. L’appartamento, di circa duecento metri quadri, è suddiviso fra piano terra, primo piano e giardino. “Fino

L’associazione Collegamenti è nata da alcuni mesi nel quartiere

ad ora – continua Contemori – la risposta del quartiere è stata più che positiva. Abbiamo organizzato eventi e laboratori dedicati sia ai giovani alle prese con lo studio sia ad adulti e anziani con la voglia di approfondire il mondo di internet”. Il programma del 2017, disponibile sul sito www.associazionecollegamenti. it, è denso di appuntamenti, a partire dai corsi di massaggio infantile. Ma le attività a cui l’associazione si rivolge sono anche quelle incentrate sulla salute, con il punto di ascolto per i giovani, e sul benessere, con corsi di yoga e pilates. Lo spazio esterno nella bella stagione si trasformerà in un giardino alchemico e sarà il luogo per la presentazione di libri e laboratori musicali. E partiranno anche gli incontri dedicati al teatro per tutte le età, con percorsi di letture e mise en espace.

Il programma del 2017 è già denso di appuntamenti, a partire da alcuni corsi. Spazio anche a salute e benessere

i è tenuto lo scorso 13 dicembre il primo open day di “Esplora”, il centro di educazione e divulgazione ambientale del Corpo Forestale dello Stato inaugurato il 13 maggio 2016, una struttura disponibile per le attività di educazione ambientale e per la divulgazione naturalistica, per diffondere una cultura sulla tutela delle risorse agroalimentari e della legalità, promosse dal Corpo Forestale dello Stato a Firenze, e allo stesso tempo un centro aperto a disposizione delle associazioni e della cittadinanza. Realizzato nei locali dell’edificio d’ingresso del complesso monumentale di Villa la Favorita, in piazza Edison, il centro è stato allestito con pannelli di grandi dimensioni che invitano il visitatore a “esplorare la natura”: i disegni e le tematiche presenti – viene spiegato – sono stati studiati e realizzati per supportare attività educative sugli ambienti naturali. Allestimenti e materiali sono stati realizzati per catturare l’attenzione e coinvolgere ragazzi e bambini, suscitando curiosità e interesse per la natura e la biodiversità. “Esplora” rappresenta anche una vera e propria porta di accesso al parco del complesso monumentale dove, recentemente, il Corpo Forestale dello Stato ha individuato gli esemplari arborei di maggior valore evidenziandone le caratteristiche botaniche attraverso il posizionamento di apposite tabelle identificative. Nel corso della giornata è stato presentato anche il logo ufficiale di Esplora, il disegno risultato vincitore del concorso indetto per il liceo artistico di Porta Romana, a cui gli studenti potevano partecipare sia come classe che come singolo studente. La vincitrice è risultata una ragazza, il cui bozzetto – viene spiegato ancora – rappresenta e ha centrato l’obiettivo di un simbolo che inviti a Esplora-re, osservare la natura per interpretarne i messaggi. E all’evento era collegata anche la premiazione del concorso fotografico “La Natura in città”, rivolto alle classi terze della scuola secondaria di primo grado “Compagni Carducci”, che prevedeva la realizzazione e l’invio di una fotografia scattata con uno smartphone, così da stimolare i ragazzi all’uso di questi apparecchi anche per osservare la natura in città. Anche per questo concorso sono stati premiati i primi tre classificati: tre ragazze di terza media, che sono riuscite a esprimere con gli scatti “catturati” momenti e aspetti dell’ambiente naturale in città. Alla giornata-evento hanno preso parte numerose autorità, oltre a cittadini e studenti delle scuole fiorentine che hanno già sperimentato o che hanno programmato di sperimentare le attività laboratoriali e le visite guidate proposte da Esplora. “Festeggiando il primo Open Day di Esplora – ha affermato Giuseppe Vadalà, comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato in Toscana – il Corpo Forestale dello Stato conferma la volontà di aprirsi e avvicinarsi sempre più alla popolazione per condividere quell’attività di educazione alla legalità, all’ambiente e all’agroalimento che rappresenta un valore fondante della nostra società attraverso soprattutto i nostri ragazzi e quindi con un’intensa e continuativa attività con le scuole della Toscana”.

 Affrico

il campo di calcio si rifà il look I

l campo di calcio dell’Affrico si rifà il look. Tra gli interventi che lo scorso mese hanno avuto il via libera della giunta di Palazzo Vecchio, su proposta dell’assessore allo Sport Andrea Vannucci, ci sono i tre nuovi manti in erba sintetica per rifare il look dei campi di calcio dell’Affrico, dell’Anconella e di Mantignano. Gli interventi sui campi dell’Affrico e dell’Anconella – viene spiegato – riguardano la sostituzione dei manti in sintetico per la scadenza dell’omologazione da parte della Lega nazionale dilettanti, mentre a Mantignano il campo in terra sarà sostituito con uno in erba sintetica. Tutti i campi – viene spiegato ancora – saranno realizzati con materiali di nuova generazione: gli investimenti ammontano a 592mila euro per l’Affrico, 500mila per l’Anconella e 475mila per Mantignano. “Un investimento da oltre un milione e mezzo di euro per rinnovare tre campi importanti per la città – ha commentato Vannucci – l’attenzione di questa amministrazione per l’impiantistica sportiva è molto forte e continuerà a esserlo con un piano di interventi su tutta la città”.


Quartiere 2

Campo di Marte . Coverciano . Cure

#Luoghi

Gennaio 2017 | 7

 Sul palco

 Focus

tra le mura del teatro sancat

Si trova in via del Mezzetta e ospita spettacoli, manifestazioni e laboratori per grandi e piccini Valentina Veneziano

Il Teatro Sancat si trova in via del Mezzetta: al suo interno accoglie manifestazioni, laboratori e spettacoli

I

n via del Mezzetta 1, accanto al palazzo delle Poste e di fronte al giardino, si trova il Teatro Sancat. Nato circa ventotto anni fa grazie alla realtà parrocchiale di Santa Caterina da Siena a Coverciano, accoglie manifestazioni, laboratori e spettacoli teatrali. Partendo con commedie amatoriali in vernacolo, oggi vanta una sala polifunzionale da ben duecento posti. Tra le sue mura ha portato il jazz, ballerine talentuose, opere storiche, commedie divertenti e un pubblico diviso tra grandi e piccoli. Ed è stata proprio la passione di molte persone del quartiere a far sì che il Teatro Sancat si formasse e si mantenesse vivo nel corso di tutti questi anni. Sono molti, inoltre, i laboratori che prendono vita al suo interno. Gabriella Del Bianco, regista, autrice e attrice italiana che dal 1999 porta avanti i laboratori al teatro, racconta con passione ed entusiasmo quanti, quali e a chi sono destinati i vari laboratori. Per grandi e piccini. Gli adulti

hanno la possibilità di frequentare un corso base, dove apprendere ad esempio la corretta respirazione, la dizione e la postura, uno intermedio in cui arricchire le tecniche teatrali di base e quello

avanzato che permette di approfondire a 360 gradi la professionalità teatrale. I più piccoli possono invece partecipare al corso baby (4-5 anni), giocando con il teatro e la musica. Ci sono poi il

corso bambini (per un’età da 6 a 12 anni) e quello per dolescenti (13-16 anni), un laboratorio che vuol consolidare quei fondamenti utili non solo sul palco, ma anche nella vita di tutti i giorni.

Previsti anche corsi speciali come “Potere della Parola”, per capire, gestire e controllare ogni situazione personale, professionale e scolastica, o “Percorso delle Cinque A”, che permette all’attore di affinare l’interpretazione, ottimizzare le proprie capacità per entrare nel personaggio e renderlo credibile. Per rimanere informati su tutte le attività in corso al Teatro Sancat, si possono consultare la pagina Facebook di Gabriella Del Bianco, le bacheche del teatro e le locandine, chiamare la segreteria Sancat (tel. 055.600048) o scrivere una mail all’indirizzo sancatcultura@ virgilio.it. Tra i prossimi eventi in programma ci sono “Befana... che passione!”, previsto per il 6 gennaio alle 17, in cui i bambini recitano per i grandi, “Ulisseide... in Borgo Allegri”, in scena l’11 alle 21 e il 12 febbraio alle 17 e “Tenacemente donna 2017”, l’11 alle 21 e il 12 marzo alle 17.

poltroncine e lampadari, il “gioiello” di via nicolodi

I

l quartiere 2 vanta molti piccoli teatri, a volte presenti all’interno di circoli, con una intensa attività teatrale. Tra questi c’è un gioiello deco. Il Teatro 13, situato in via Nicolodi 2, è inserito nella sede fiorentina dell’Istituto Nazionale dei Ciechi “Vittorio Emanuele II” e dispone di oltre centocinquanta posti. Realizzato fra il 1928 e il 1931, merita una visita anche per la bellezza dei lampadari, le vetrate e le poltroncine rosse di inizio Novecento. Una delizia per gli occhi, parola dei suoi avventori. V.V.


8 | Gennaio 2017

#Focus

 Lavoro

Il “quadro” in città, tra segni più e meno Crescono le assunzioni, diminuiscono i contratti a tempo indeterminato. Part-time un quarto dei nuovi assunti. A dirlo è il Rapporto Excelsior di Unioncamere. Per la prima volta dal 2009 i posti non si riducono a cura di Sara Camaiora e Gianni Carpini

L

e assunzioni a Firenze continuano a crescere anche nel 2016. Diminuiscono però i contratti a tempo indeterminato, aumentano quelli a termine, mentre i voucher fanno “boom”. Meno tempo pieno, inoltre: tra i nuovi assunti, un quarto sono part-time. A tracciare il quadro del lavoro dipendente è il Rapporto Excelsior di Unioncamere. Gli ultimi dati disponibili fotografano la tendenza a fine 2016 per il comparto privato extra-agricolo nella città metropolitana di Firenze. Dopo il crollo del -40 per cento registrato nel 2012, riprendono quota le assunzioni: il 2015 le aveva fatte correre fino a un +23,4 per cento, grazie agli incentivi per i contratti a tutele crescenti, nel 2016 questo trend rallenta ma rimane in terreno positivo (+6,3%). Si tratta di novecento assunzioni in più. Il rapporto segnala un’inversione di rotta che fa ben sperare: dopo sette anni, il saldo tra entrate e uscite dal mondo del lavoro è tornato con il segno più (790 unità). Per la prima volta dal 2009, i posti di lavoro non si riducono. Ma qual è l’identikit dei neo-assunti? Ogni dieci persone, quattro hanno un contratto a termine, tre a tempo indeterminato, due stagionale, mentre aumenta l’apprendistato. Calano le assunzioni dei giovani: a riguardare gli under 30 è il 28,8% del totale, al di sotto della media italiana. A offrire un posto sono soprattutto le imprese innovative o che guardano ai mercati esteri (vedi anche altro articolo in questa pagina). Sempre più usati risultano poi i voucher. In questo caso non esistono dati provinciali, ma l’Inps dice che in Toscana, durante i primi otto mesi del 2016, sono stati venduti sette milioni di buoni lavoro, una cifra più che raddoppiata rispetto allo stesso periodo del 2014 e aumentata del 40% se confrontata con il 2015. Resta il fatto che la recessione ha bruciato tante opportunità e siamo molto lontani dalla situazione pre-crisi. Allargando lo sguardo, la disoccupazione toscana, nel primo semestre 2016, è rimasta stabile al 9,6%. “I disoccupati sono raddoppiati dall’inizio della crisi ad oggi”, spiega Stefano Casini Benvenuti, direttore dell’Irpet, l’istituto regionale di programmazione economica. “La Toscana ha avvertito la crisi, ma molto meno di altre regioni – aggiunge – dal 2008 ad oggi, praticamente non abbiamo perso occupati: in genere il numero di occupati ha una tendenza all’aumento perché i giovani si inseriscono nel mercato del lavoro, in questi anni gli occupati in Toscana sono rimasti sostanzialmente stabili, ma non sono crollati come altrove. Dal nostro punto di vista è un dato incoraggiante. Questa tenuta è legata al fatto che la Toscana è andata molto bene sui mercati internazionali”.

Le competenze più richieste ai giovani M

a quali sono le competenze più richieste ai giovani che si affacciano sul mondo del lavoro? E quali i settori dove la ripresa è maggiormente in evidenza? Secondo gli ultimi dati del Rapporto Excelsior di Unioncamere, a Firenze, nell’ambito dell’industria per il 2016 crescono le assunzioni soprattutto nelle costruzioni (+300 unità), nel comparto chimico (+70) e nelle public utilities (+30). Nelle attività terziarie, incremento più rilevante per commercio (+480), servizi avanzati alle imprese (+220), turismo e ristorazione (+120) e trasporti e logistica (+110). Quanto al titolo di studio, in aumento la quota di laureati (da 17,2% a 18,8%) e, seppur lievemente, di diplomati (da 39,2% a 40,9%). Quasi in pari la qualifica professionale (da 17% a 17,4%), in diminuzione invece il personale senza formazione specifica (da 26,2% a 23,3%). Per le lauree – viene spiegato – si prediligono studi a indirizzo economico, sanitario-paramedico, chimicofarmaceutico e ingegneristico, per i diplomi l’amministrativo-commerciale, l’area tecnico-industriale, il turistico-alberghiero e il meccanico, mentre per la qualifica professionale al top ci sono ristorazione, benessere e sistema-moda. Se rallenta il recupero delle professioni ricercate ad alta specializzazione (da 24,1% a 19,6%), parallelamente aumenta la richiesta di professioni a media specializzazione (da 37,7% a 41,7%). Un maggior collegamento tra sistema formativo e mondo del lavoro: è ciò che chiedono invece le imprese più dinamiche secondo una ricerca Irpet, allargando il focus da Firenze all’intera regione. Il quaranta per cento di quelle analizzate lamenta nei neo assunti scarse competenze tecniche specifiche e, spesso, scarse competenze di base. Così, se nel turismo si richiedono competenze trasversali informatiche da affiancare ai ruoli tradizionali, l’agribusiness punta a professionisti di grado più elevato (veterinari, agronomi, alimentaristi, chimici, scienziati dell’alimentazione), mentre la logistica necessita prima di tutto di figure di alta formazione (ingegneri, esperti di gestione, sostenibilità ambientale).

Un network per i professionisti under 40 U

no sportello ad hoc per fornire informazioni e assistenza, ma anche consulenze e prestazioni reciproche tra under 40 a tariffe preconcordate. Sono alcuni dei servizi che offre “GperG – giovani per giovani”, il network dei giovani professionisti fiorentini e toscani che riunisce architetti, commercialisti, avvocati, agronomi, ingegneri, geologi e psicologi di età inferiore ai quarant’anni. Architetti e commercialisti fiorentini sono stati i primi a firmare la convenzione “progiovani”, a cui in un secondo momento hanno aderito anche gli altri ordini professionali, per un totale di oltre ottomila giovani professionisti potenzialmente coinvolti dal network. Con “GperG”, che entra a regime dall’inizio di questo 2017, un giovane ingegnere che non sa a chi affidare la propria contabilità potrà ad esempio richiedere l’elenco dei commercialisti aderenti alla rete, che gli offriranno una prestazione a tariffa concordata. “L’avvocato che vuol prendere in affitto uno studio – spiegano gli organizzatori – potrà chiedere una consulenza al giovane architetto. L’ingegnere che ha bisogno di una perizia su un terreno potrà rivolgersi al geologo e così via, in un reciproco scambio di professionalità che sarà un’occasione vera e concreta per crescere”.


#Focus

Gennaio 2017 | 9

 Le storie

Ginevra e Giacomo, fra tradizione e nuove strade

Una ha scelto di proseguire (con passione) l’attività di famiglia, l’altro di mettere da parte gli studi fatti e lanciarsi nella sua impresa. Due “Millennials” raccontano la loro esperienza

“Rifarei tutto, a quest’ora sennò sarei ancora a casa in attesa”

CHI SI METTE IN PROPRIO L’INGEGNERE-CALZOLAIO

CHI È ALLA QUARTA GENERAZIONE IN PASTICCERIA

N

Q

on tornerebbe indietro per nulla al mondo. “Rifarei tutto: dagli studi fino al banco del calzolaio – racconta – è un mestiere che dà grandi soddisfazioni, crei qualcosa di bello con le tue mani”. Da un anno e mezzo si fa chiamare “l’ingegnerecalzolaio” di Ponte a Greve, come recita il cartello che indica la sua bottega in via Dè Menabuoi, una stradina senza sfondo a pochi passi da via Baccio da Montelupo. Giacomo Barenghi, classe 1985, una laurea in ingegneria edile alle spalle, si è scoperto artigiano: prima un mese di gavetta con il calzolaio del rione, Beppe, poi – dopo la scomparsa del “maestro” – si è buttato nell’impresa, nonostante i suoi studi fossero stati di tutt’altro genere. “Se non avessi intrapreso questa strada ora sarei ancora a casa, in attesa che qualcuno prenda in considerazione il mio curriculum – ipotizza – conosco tanti ex colleghi di università che ora lavorano in ambiti totalmente diversi”. Il giovane calzolaio fa il pendolare tra Firenze e Pontassieve, dove abita con la moglie e la piccola figlia arrivata lo scorso ottobre. Ha aperto la sua attività nel maggio del 2015, grazie all’aiuto di mamma, papà e pure di nonna Maria. Ha lasciato il fondo occupato dallo storico calzolaio del rione e si è spostato a duecento metri di distanza. I macchinari, però, sono quelli di Beppe. “Il negozio va meglio rispetto a quello che ho sentito dire da altre nuove attività – spiega Giacomo – riesco a pagarmi le spese con gli incassi. Mi ritengo fortunato, e spero che in futuro vada meglio”. Nei suoi occhi si accende una luce quando parla del prototipo di scarpe su misura che ha creato per se stesso (“sono semplici, ma comodissime, ora il sogno è realizzarne per la vendita”), o quando tira fuori dalla vetrina l’ultima borsa in pelle realizzata a mano. Si è affacciato anche sull’e-commerce, e in futuro vorrebbe metter su un vero e proprio shop online. La vita da libero professionista ha dei pregi, ma è dura, ammette: ci sono tasse e bollette da pagare. A farlo andare avanti è la speranza che cambi qualcosa e che in futuro, anche per il settore dell’artigianato, le cose possano ricominciare ad andare sempre meglio.

“Iniziato come un gioco, poi ho capito che non avrei potuto fare altro”

ui dentro è cresciuta, i dolci fanno parte del suo vissuto. È stato naturale, per lei, farvi le prime esperienze lavorative dopo il liceo, ma all’inizio senza porsi grossi obiettivi. La passione è venuta col tempo, ha continuato a crescere e ora Ginevra Gualtieri, 27 anni, porta avanti con orgoglio la tradizione dell’omonima pasticceria che suo bisnonno Alfredo, con la moglie Lina, aprì nel lontano 1933 in via Senese. Una storia lunga e composta da tanti capitoli, come lei stessa racconta, cominciata con una piccola bottega e passata attraverso i tempi duri della guerra, in cui Alfredo si ingegnava a produrre dolci tra mille difficoltà. Poi il dopoguerra e la voglia di risollevarsi, con un drastico cambio di look, banconi di marmo e una quasi “futurista” macchina da caffè, l’esordio del figlio Rolando, altre innovazioni negli anni ’70, l’approdo del nipote Riccardo e della moglie Cristina. E ora Ginevra, alla quarta generazione. “Quando ho cominciato ero praticamente solo alla vendita, avevo finito il liceo e non volevo iscrivermi all’università. Ho provato come una sorta di gioco, poi pian piano ho capito che questa era la mia strada, che non avrei potuto fare altro e ho cominciato a occuparmi di tutto quanto, con senso di responsabilità ma anche tanta voglia di fare”, spiega. Un lungo passato alle spalle non vuol dire però chiudersi alle novità e alle tendenze. Per Ginevra tradizione fa davvero rima con innovazione, per questo alla tipica Iris Cake, “uno dei nostri cavalli di battaglia, il cui nome è legato al giglio fiorentino, una ricetta segreta e sempre di successo”, si sono aggiunti negli anni una linea vegan e una completamente gluten free. “Abbiamo sperimentato molto per ottenere la stessa qualità e siamo fieri di aver ottenuto prodotti notevoli. Ora stiamo pensando anche a una linea senza zucchero – rivela – non si può contare solo sulla clientela affezionata, bisogna saper mettere in campo proposte a 360 gradi”. Ed è un po’ questo l’ingrediente segreto di Ginevra, essere sempre pronti a creare cose nuove. “Il nostro è un settore che funziona e che forse ha risentito meno della crisi, ma certo non è mai semplice. Bisogna puntare in alto, mantenere una qualità elevata, aggiornarsi e mettere in campo nuove idee. Questo – conclude – è un mestiere creativo, se si perde questo aspetto non ha più senso”.


10 | Gennaio 2017

#Un mese in una pagina

 “Townhelp”

 Il progetto

una app per segnalare i pericoli della strada

“Soli mai”, compagnia per gli anziani

Sara Camaiora

G

li venne in mente qualche anno fa, dopo aver schivato col motorino un tombino sconnesso. Pensò che sarebbe stato importante poter segnalare subito al Comune quel fatto, magari con pochi “tap”, per evitare che qualcuno potesse farsi male. E così Vito La Melia cominciò a riflettere su uno strumento che consentisse tutto ciò, come una app, per poterlo fare da un tablet o un semplice smartphone. Un’idea che è diventata realtà. La app ora esiste e si chiama “Townhelp”, è un progetto dell’associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, supportata dal Comune di Firenze e dalla Fondazione Angeli del Bello. Vito, il suo ideatore, di Lorenzo Guarnieri era amico, giocavano insieme a pallavolo. Ora ha ventiquattro anni, sta finendo di studiare, lavora e ha il pallino dell’informatica. “Avevo l’idea di uno strumento che cambiasse in qualche modo l’interazione con la pubblica amministrazione, eliminando le barriere che di solito si rischiano di trovare, garantendo un feedback sicuro al cittadino-utente che si sente ascoltato e quindi può porsi in modo sempre più collaborativo e proattivo, comunicando ciò che non va e facendo quindi un servizio – racconta Vito – pensavo a quel tombino sconnesso incontrato in motorino, o a situazioni simili in cui magari ci imbattiamo per strada e che ci riproponiamo di segnalare, ma poi i pensieri si accumulano, quella telefonata ci passa di mente e magari non ci ricordiamo il nome della via o non riusciamo a fornire i dettagli di ciò che non va, non avendolo sotto gli occhi”. “La nostra attenzione – sottolinea Stefano Guarnieri, vicepresidente

S

i chiama “Soli mai” ed è un progetto pensato per fare compagnia agli anziani che vivono soli a Firenze (circa trentaduemila su oltre 370mila residenti, dei quali più di quindicimila hanno oltre ottant’anni). Il progetto, promosso dalla Fondazione Montedomini con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e la collaborazione fattiva del Comune, è stato presentato a dicembre e diventa ora pienamente operativo. Grazie alla collaborazione di alcune importanti realtà associative del territorio – viene spiegato – è stata attivata una rete di coordinamento e supporto per questa fascia della popolazione che ha difficoltà a uscire autonomamente e, in particolare, per coloro che vivono in casa in condizioni di solitudine. È a questa struttura di supporto costituita dagli sportelli attivati dalle singole associazioni che può rivolgersi chi ha bisogno di assistenza. Coloro che usufruiranno di questo progetto di puro volontariato e compagnia, che va ad aggiungersi ai servizi che vengono offerti da Comune e Asl, sono segnalati dai servizi sociali del Comune e dal servizio “Telecare” gestito da Montedomini. Le informazioni si possono trovare sul sito www.solimai.com, al quale possono rivolgersi non solo coloro che hanno necessità, ma anche e soprattutto chi può offrire un po’ del proprio tempo libero. “Per gli anziani la compagnia di qualcuno è un vero toccasana da vari punti di vista – ha spiegato l’assessore al welfare Sara Funaro – ‘Soli Mai’, oltre a essere dalla parte degli anziani, ha anche il vantaggio di andare a incrementare la rete del volontariato sul territorio, stimolando la cittadinanza attiva. Grazie a questo progetto, tante persone possono diventare volontari”.

 Condominio dell’associazione Lorenzo Guarnieri – vuol essere rivolta principalmente alla sicurezza degli utenti più deboli quali pedoni, ciclisti, motociclisti e portatori di handicap, per i quali la città spesso non è un luogo ‘amico’”. Ma come funziona Townhelp? È semplice: ogni cittadino può inviare segnalazioni di situazioni di pericolo, non immediato, per la circolazione stradale, il decoro urbano e le barriere architettoniche, ma anche di situazioni positive, cose fatte bene per stimolare la città a farne altre, nonché votare con un like segnalazioni fatte da altri in modo da fornire un indice di gradimento o priorità all’amministrazione. Ogni segnalazione sarà automaticamente localizzata e successivamente valutata e, se considerata di pubblica utilità, non duplicata e coerente con gli obiettivi dell’applicazione, verrà pubblicata. Il tutto grazie al lavoro dell’associazione Guarnieri. L’applicazione è scaricabile gratuitamente da App Store per Apple e da Play Store per Android, oppure attraverso i link dal sito www.townhelp.it.

uno sportello per prevenire le liti U

no sportello per prevenire le liti condominiali, attraverso il ricorso a sistemi di risoluzione alternativi al processo. A Firenze è stata istituzionalizzata la figura del mediatore con funzioni di “facilitatore del dialogo” per prevenire l’insorgenza delle controversie: una figura prevista nella convenzione firmata tra l’“Organismo di conciliazione di Firenze” (Ocf, che gestisce oltre 2.200 mediazioni all’anno) e varie associazioni di categoria (Confedilizia - Confederazione Italiana Proprietà Edilizia, associazione provinciale di Firenze della proprietà edilizia, l’associazione Federamministratori - Federazione nazionale amministratori immobiliari, Federazione regionale amministratori immobiliari - delegazione regione Toscana e Confartamministratori - Confederazione revisori amministratori immobiliari esperti). La convenzione fa parte del progetto sperimentale che tiene conto della rilevanza sociale, culturale ed economica dei rapporti di condominio e dell’importanza di gestire e prevenire le controversie attraverso il ricorso a sistemi di risoluzione alternativi al processo, che favoriscono, con l’aiuto di un professionista “facilitatore”, la comunicazione e l’ascolto tra le parti, la ricostruzione di rapporti sociali pacifici e il raggiungimento di soluzioni condivise. L’obiettivo dell’accordo è assicurare una sperimentazione efficace di metodologie nuove di prevenzione delle controversie attraverso l’attività svolta da un professionista in possesso di una specifica formazione sulle dinamiche conflittuali condominiali. Nell’ambito della convenzione, verrà istituito un tavolo permanente tra i soggetti firmatari per il monitoraggio della sperimentazione, al quale saranno invitati a partecipare alle riunioni periodiche i rappresentanti degli enti e delle istituzioni pubbliche interessati.


#Lettere&Rubriche

Lettere

Editoriale

Pungiglione

dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it VIA LUNGO L’AFFRICO, VIALE RIGHI E GLI ALBERI IN CITTÀ

Buonasera, volevo scrivervi già da un po’ di tempo ma finora non l’avevo mai fatto, lo faccio ora per segnalare/ domandare una curiosità che ho riguardo alla nostra città. Passando per la zona di via Lungo l’Affrico/viale Ojetti/viale De Amicis, in quelle aiuole/giardinetti che ci sono in mezzo alla strada, che dividono i due sensi di marcia, ho potuto notare più volte degli alberi e delle piante che hanno sempre attirato la mia attenzione ogni volta che mi sono trovato a transitare di là, che non mi sembra di aver mai visto in altre zone di Firenze. In particolare, proprio all’inizio dopo viale Righi e proprio prima della sopraelevata del cavalcavia che porta in piazza Alberti, sono presenti degli alberi molto belli e particolari, dei quali sinceramente non saprei riconoscere la varietà. Potete aiutarmi a risolvere questa mia curiosità? Mi piacerebbe sapere di che tipo di piante si tratti e del perché sono state messe lì, non so se c’è un motivo preciso, dal momento che mi sembrano insolite e che perlomeno io non ho mai notato la loro presenza lungo altre strade. Ma oltre a questi alberi in particolare che ogni volta attirano la mia attenzione e la mia curiosità, devo dire che sempre nella stessa zona ci sono altri alberi molto belli, che nella loro stagione si riempiono di colori e che è un piacere vedere!! E anche lo stesso viale Righi in autunno, con tutte le sue foglie gialle e rosse, è particolarmente suggestivo, invito chi non fosse pratico della zona a farci caso quando passa di là, ne vale la pena! Saluti, Giovanni G.

IL REPORTER RISPONDE

Caro signor Giovanni, da qualche tempo a questa parte gli alberi sono particolarmente al centro dell’attenzione in città. In parte purtroppo in seguito agli eventi meteorologici che si sono registrati negli ultimi anni a Firenze, come la tempesta del 1° agosto 2015 che, proprio sugli alberi, si è abbattuta con particolare violenza. Ma anche – e conseguentemente – per la scelta di piantare nelle diverse zone della città, a partire proprio da quelle più colpite da questi episodi di maltempo, specie diverse di alberi. Specie – è stato spiegato – ritenute più adatte al contesto e ai cambiamenti climatici. Con la conseguenza che, per scelta o per necessità, in alcune strade e aree verdi si è assistito, si assiste o si assisterà

a un cambiamento che andrà a impattare, oltre che sull’ambiente, anche sul colpo d’occhio. Vero è anche che – come da lei osservato – andando in giro per Firenze capita già di imbattersi qua e là in alcune piante diverse da quelle più “comuni”, che spesso sono tra l’altro particolarmente amate dai cittadini. Bene insomma che, da parte degli abitanti così come delle istituzioni, venga posta attenzione sul patrimonio arboreo cittadino. Sotto diversi punti di vista: della qualità, della sicurezza e – ovviamente – dell’ambiente. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it

I NUOVI CASSONETTI E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Gentile redazione de Il Reporter, ho letto sul numero di novembre dell’arrivo dei nuovi cassonetti con la calotta e la chiave elettronica che vogliono far diminuire la quantità di rifiuti indifferenziati che la gente butta via. Io spero che questa novità possa servire veramente per fare stare più attenti tutti noi cittadini alla questione dei rifiuti e in particolar modo più attenti al cassonetto giusto dove inserire i vari rifiuti che produciamo nelle nostre case. Lo dico perché mi capita di notare a volte sacchetti e materiali dentro i cassonetti della raccolta differenziata che non mi sembrano essere stati buttati via nel modo corretto perché al loro interno mi sembra di vedere rifiuti di una tipologia diversa da quella che dovrebbe stare in quel cassonetto. Forse mi domando io qualcuno sbaglia, alcune volte capita anche a me che cerco di stare molto attento alla raccolta differenziata dei rifiuti di non sapere con esattezza dove deve essere buttato un certo rifiuto. Forse però ci sono persone che non stanno molto attente a differenziare tutti i rifiuti come si dovrebbe e questo mi dispiace, perché io penso che sul tema che è molto importante serva molta attenzione. Per non parlare poi di quando si cammina sui marciapiedi e si vedono sacchi e scatole e altro lasciati non dentro ma accanto ai cassonetti, e non mi sembra sempre che i cassonetti fossero così pieni e che dentro non ci entrava più nulla. Allora io spero che i nuovi cassonetti che devono arrivare possano servire veramente per fare stare tutti più attenti alla raccolta differenziata, ma penso anche che i cittadini devono essere informati per bene su come funzionano e come devono essere usati, sennò si rischia di fare confusione. Grazie dell’attenzione, cordiali saluti, G.M.

L’obiettivo è quello di portare a termine i lavori in corso da tempo e dare il via a nuove opere, per migliorare la vivibilità in città. Sul fronte dei “lavori in corso”, l’attenzione è ovviamente puntata prima di tutto sui cantieri per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, che vedranno proprio nel 2017 un anno decisivo, in attesa dell’annunciata apertura dei tracciati prevista per il 14 febbraio del 2018. Non solo tramvia, però: sono tanti e diversi gli interventi in programma nei prossimi mesi nei cinque quartieri fiorentini, alcuni dei quali molto attesi dagli abitanti. Così, su questo numero del nostro giornale abbiamo provato a dare uno sguardo in avanti e a fare il punto su lavori, progetti e novità che, zona per zona, attendono i cittadini da qui al prossimo dicembre. Cittadini che ora, grazie a una app presentata lo scorso mese, possono diventare ancor più “protagonisti” della vita di Firenze, segnalando in diretta quello che non va lungo le strade – come ad esempio una buca o una barriera architettonica, ma non solo – in modo da dare il proprio contributo per una città più sicura e vivibile. Voltando pagina e cambiando argomento, sono tanti anche gli eventi e gli appuntamenti che si terranno nel capoluogo toscano nel corso di questo 2017. Eventi e appuntamenti nel segno della cultura e degli spettacoli, che andranno a caratterizzare il nuovo anno fiorentino e ad animare vari luoghi della città. Alcune iniziative aspettano di essere definite, altre sono già state annunciate. Tra queste, la prima edizione di un festival che vedrà protagonisti libri ed editoria, in programma a febbraio alla Fortezza. Ma non è questo, ovviamente, l’unico appuntamento che attende i fiorentini nei prossimi mesi. Anche in riva all’Arno, il 2017 è appena iniziato. MATTEO FRANCINI

PUBBLICITÀ Tel. 055 6585939 Fax 055 6801567 email: info@edizionibunker.it Stampa

Rotostampa - Firenze (FI)

Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno XI n. 2 del 2 gennaio 2017. N° reg 5579

A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

LA CIOCCOLATA DI PANONE

S DAL REFERENDUM AL CAPOSCALA DEL CONDOMINIO, TUTTI I VOTI DEGLI ITALIANI

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l vecchio anno si è chiuso con la votazione sul referendum costituzionale, il nuovo si aprirà con la prospettiva di una nuova elezione politica. Se c’è una cosa che noi italiani sappiamo fare bene è votare. Gli americani votano una volta ogni 5 anni, idem per i francesi e i tedeschi. Addirittura in alcuni paesi non votano mai. Noi italiani invece si vota almeno una volta alla settimana! Con regolarità! I bugiardini delle medicine italiane li riconosci subito perché non c’è scritto di assumere il farmaco prima o dopo i pasti ma prima o dopo le elezioni. Noi votiamo per tutto; a scuola ogni anno i genitori devono eleggere il rappresentante di classe, alle assemblee di condominio bisogna eleggere il caposcala, nel tempo libero c’è da eleggere il presidente dell’associazione culturale o il tesoriere del circolo ricreativo. Insomma, noi italiani, lo scrivo con orgoglio, siamo i migliori elettori al mondo!! E per questo abbiamo il dovere di mettere a disposizione di quei cittadini che non hanno dimestichezza nella cabina elettorale la nostra esperienza. Ad esempio come si riconosce un broglio elettorale? Bisogna essere degli osservatori. Se quando vai a votare lo scrutinatore ti dice sorridente “L’ho già fatto io per te!” sicuramente c’è qualcosa che non va. Oppure se nella cabina elettorale oltre alla matita ci trovi pure il bianchetto è meglio lasciar perdere! ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista

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Il Reporter del Q2 raggiunge le famiglie del quartiere 2 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

Gennaio 2017 | 11

del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

ulla cantonata di Via Por Santa Maria con il Vicolo di Santo Stefano, esisteva, dal Seicento fino ai primi del Novecento, il Caffè Panone, divenuto la prima “cioccolateria” di Firenze, dopo l’entrata in uso al pubblico del cioccolato. Francesco Zeti detto il Gobbo di Panone, fu il primo cioccolataio in città; proprio nella sua bottega iniziò la moda di bere la cioccolata sia calda che fredda in “bicchieretti di terra”. Questo avveniva nel 1668 e Panone, che precedentemente faceva l’acquacedrataio, cioè preparava e vendeva bibite fatte con acque zuccherate aromatizzate al cedro, limone, gelsomino, cannella e altro, intuì la possibilità di diffondere questa nuova bevanda, facendone la sua arte, la sua passione, tanto da divenire famoso. Mentre il successo della cioccolata si diffondeva nei salotti, nelle feste, a teatro e perfino nei conventi, qualcuno sentì il bisogno di polemizzare sugli effetti che produceva questo alimento, scatenando grandi dibattiti tra letterati, medici e teologi. Il 1728 fu un anno rovente. Nel Gennaio uscì un libretto: Parere intorno all’uso della cioccolata scritto in una lettera dal conte dottor Giovan Battista Felici all’illustrissima signora Lisabetta Girolami d’Ambra, in cui l’autore non esitava ad appellarsi a poeti e scrittori di epoche diverse per annoverare la cioccolata tra i molti disordini, che l’intemperanza degli uomini ha introdotto per accorciar la vita. Nei mesi successivi all’uscita del trattatello diversi medici, tra i quali anche Antonio Cocchi, si adoperarono a sdrammatizzare le tesi del Felici e a dichiararsi favorevoli alla fosca beva, ma Francesco Zeti, il Gobbo di Panone, temendo un calo degli avventori, decise di prendere direttamente in mano la situazione, commissionando ad un medico fiorentino una nuova difesa della cioccolata, che rendesse ben note a tutti le sue proprietà benefiche e lo salvasse da una possibile situazione commerciale pericolosa. Ne venne fuori l’Altro parere intorno alla natura, ed all’uso della cioccolata disteso in forma di lettera indirizzata all’illustrissimo signor conte Armando di Woltsfeitt, sul cui frontespizio compare proprio la Cioccolateria Panone, con il Gobbo in primo piano che rimesta a puntino la bevanda. Con l’andar del tempo la “dolce” diatriba svanì e tempi di crisi Panone non li conobbe, perché il locale rimase sempre il famoso luogo di raduno e di “crocchi letterari”. Si racconta che il 27 Aprile 1859, giorno della partenza definitiva da Firenze del granduca Leopoldo II di Lorena, il popolo in rivolta, giunto in Via Por Santa Maria allo sbocco di Via Lambertesca, fu fermato per qualche tempo nella sua marcia dall’abate Stefano Ferretti, che, salito sopra un tavolino preso proprio dal vicino caffè Panone, brandendo un bastone dal pomo d’avorio e mulinandolo elegantemente come un capo tamburo, arringava: “Cittadini, il Principe delibera, lasciamolo deliberare in pace!”. Questa interruzione permise al granduca di preparare i bagagli e lasciare tranquillamente Firenze con la sua carrozza. Con poco bagaglio ed una modesta scorta, la famiglia granducale da Porta San Gallo, lasciò alle spalle Firenze. Molti cittadini salutarono “babbo Canapone” come veniva chiamato per il suo colore di capelli, con rispetto ed alcuni anche in lacrime. Un pizzico di bonaria nostalgia per le cose che aveva fatto e che i cosiddetti “codini”, ormai rassegnati, ricordavano. E proprio per questi nostalgici fautori del granduca, fu coniata una canzoncina che diceva: L’albero pende, le foglie cascan giù, codini andate a letto i’ babbo un’ torna più. Ebbe così epilogo la più pacifica delle rivoluzioni per l’Indipendenza, tanto da far esclamare all’ambasciatore francese: Nemmeno un vetro rotto! Del Caffè Panone sappiamo, che nel primo Ottocento divenne proprietà di Caterina Niccolai, una caffettiera già conosciuta in città, originaria del cantone dei Grigioni, quale conduttrice insieme alla figlia e a due garzoni provenienti anch’essi dallo stesso cantone svizzero, del Caffè dell’Aquila presso il Canto alla Paglia. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

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12 | Gennaio 2017

#Cultura

 La novità

 Focus

libri, un festival alla fortezza

Incontri con scrittori, laboratori e un “happy hour letterario” nella prima edizione della kermesse

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i chiama “Firenze Libro Aperto” ed è la prima edizione del festival del libro in programma in città il prossimo mese, dal 17 al 19 febbraio, alla Fortezza da Basso. Il progetto, patrocinato da Regione Toscana, Comune e Città Metropolitana di Firenze – viene spiegato – vuol porre al centro del panorama culturale nazionale la filiera dell’editoria e i suoi protagonisti. Nel programma della kermesse sono previsti incontri con scrittori famosi ed emergenti, sociologi, responsabili di case editrici, self-publisher, illustratori, fumettisti, librai, tipografi e distributori. In cartellone anche la presentazione di novità editoriali e laboratori letterari per grandi e piccini, oltre a eventi serali con un “happy hour letterario” che comprenderà letture, concerti e spettacoli. Il festival è ideato e organizzato da Fbs Eventi con la direzione generale di Paolo Cammilli, e nasce con la volontà – viene spiegato ancora – di dare spazio alle molteplici realtà dell’editoria (dalle

grandi case editrici alle piccole specializzate in un determinato ambito, ai giovani scrittori, autori di book-trailer, videomaker, illustratori, fumettisti e librai) e di creare forme di interazione e collaborazione fra i vari attori del panorama editoriale, riu-

niti per l’occasione in un open space all’interno del padiglione Spadolini. Al centro della kermesse ci sarà l’interrogativo “Le parole non bastano più?”, per una riflessione sulla rinnovata funzione dell’editoria e del libro. Molti gli autori attesi al festival,

tra cui lo scrittore americano Joe R. Lansdale e gli italiani Marco Vichi, Federica Bosco, Pietro Grossi ed Emiliano Gucci. Tra gli ospiti previsti anche i fumettisti Sergio Staino, Matteo Bussola, Daniele Caluri ed Emiliano Pagani, i filosofi Alfonso Mau-

rizio Iacono e Luigi Lombardi Vallauri, il filologo Domenico De Martino e altri ancora. Fra le sezioni del festival, uno spazio sarà dedicato alle presentazioni di libri per l’infanzia, laboratori e intrattenimento per bambini, e un’area sarà dedicata al lavoro di illustratori per l’editoria e fumettisti, che mostreranno dal vivo i “segreti” del loro lavoro. E dopo il calar del sole, dalle 20 fino a notte inoltrata, sono previsti eventi collaterali quali concerti e spettacoli, come ad esempio Quaderni, realizzato in collaborazione con il Teatro della Pergola, con una selezione di racconti introdotti dallo scrittore Marco Vichi e letti dall’attore Lorenzo degl’Innocenti. L’appuntamento con “Firenze Libro Aperto” è il 17, 18 e 19 febbraio al padiglione Spadolini della Fortezza da Basso. Per un festival tutto da “sfogliare”.

Web firenzelibroaperto.it

alla scoperta dei palcoscenici con “pass teatri” e “bellastoria”

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n ritorno e una novità, per avvicinare le persone di tutte le età al palcoscenico. È scattata la tredicesima edizione di “Pass teatri”, l’abbonamento trasversale che raccoglie alcune delle proposte teatrali, musicali e di danza dell’area metropolitana fiorentina, per favorire il viaggio del pubblico alla scoperta di luoghi, stagioni e visioni attraverso una rete di teatri. Proposte differenziate per genere e stile, come diverse sono le anime dei teatri appartenenti all’associazione Firenze dei Teatri, che unisce diciannove strutture (firenzedeiteatri. it). Tutto nuovo, invece, il progetto “Il Teatro? #Bellastoria!” di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, un abbonamento speciale rivolto ai nati tra il 1996 e il 2001. L’obiettivo? La diffusione del teatro tra i giovani (ilteatrobellastoria.it).

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Gennaio 2017 www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere Corsi e laboratori

Le lingue straniere? un gioco da ragazzi

Mini-guida per baby poliglotti: tra danza e teatro, ecco dove imparare l’inglese (ma non solo) all’insegna del divertimento

com). Giochi, canzoni e lavoretti manuali a Settignano, al Circolo Cacciatori, con il corso “Playing in English”, per la fa-

scia di età 6-8 anni: nove lezioni che si svolgono tra gennaio e febbraio, si replica ad aprile e maggio (associazione-culturale-eventi.org). Filastrocche e fiabe in lingua anche al Kantiere, vicino al cinema multisala del Cavallaccio, con un corso fatto da gioco-lezioni (kantierefirenze.it). Passando alle scuole vere e proprie, ci sono ad esempio i corsi “Learn and play” del British Institute in piazza Strozzi, mentre cambiando idioma e guardando oltralpe, l’Istituto Francese di piazza Ognissanti organizza, sempre con un approccio ludico-creativo, “Giochiamo col francese!” per bimbi tra i sei e i dieci anni, a cui si affiancano lezioni di lettura e scrittura per i francofoni junior dai sette agli undici anni. Ma la lingua può essere anche un modo per riscoprire le proprie radici. Succede per i piccoli nati in Italia le cui famiglie arrivano da paesi arabofoni. Corsi di arabo a Firenze per bambini e ragazzi si possono trovare alla BiblioteCaNova dell’Isolotto (via Chiusi 3) o alla Casa della Cultura (via Enrico Forlanini 164).

i baby-cantanti si svolgeranno a settembre (www.operadifirenze. it). Un’istituzione sul territorio è il Piccolo Coro del Melograno. Mission della scuola di canto corale è accendere nei bambini l’entusiasmo per la musica e incentivarli a intraprendere lo studio di uno strumento musicale. Si parte con la fascia di età 4-8 anni con il coro dei Fiori del Melograno, che si misura soprattutto con canzoni dello Zecchino d’Oro e musica leggera per l’infanzia. Si prosegue con il Piccolo Coro del Melogra-

no, che comprende voci bianche fino a 13 anni (www.piccolocoromelograno.it). Ha invece sede presso l’Sms di Rifredi il Coro Vivi Le Voci: aperto a bambini e ragazzi da 6 a 18 anni e diretto da Viviana Apicella, offre l’opportunità di cimentarsi in un repertorio molto vario, che va dal classico al moderno passando per i cori per voci bianche delle opere più conosciute, come la Carmen o la Bohème. Le prove si tengono ogni giovedì nella biblioteca del circolo di via Vittorio Emanuele.

Gianni Carpini

e lingue straniere sono un “gioco da ragazzi”: si possono imparare fin da piccoli con laboratori e fiabe, perfino con danza e teatro. L’inglese, come si può immaginare, fa la parte del leone: sono tante le opportunità presenti in città, anche promosse insieme ai Quartieri, ma si trovano ad esempio anche lezioni di francese, oppure di arabo. Partiamo dalle proposte anglosassoni. Tra quelle che si possono trovare in città, al Vivaio del Malcantone, in zona Coverciano, la lingua si studia ballando: “Let’s dance and speak english” propone un primo approccio alla danza, unito ai termini inglesi legati all’attività motoria (ilvivaiodelmalcantone.com). Inglese “on stage” al Teatro Puccini e alla New Staz, struttura comunale animata da tante associazioni a Ponte a Greve: Miranda Flynn, dell’associazione teatrale Catalyst, da anni porta avanti una singolare formula per imparare

Una

PER I LETTORI IN ERBA  redazione@ilreporter.it  www.ilreporter.it #ilreporterdeipiccoli

l’inglese grazie ad attività teatrali e giochi. Ci sono gli incontri per i bimbi tra i 4 e i 6 anni accompagnati da mamma o

papà, che devono essere pronti a cantare e divertirsi, e i corsi per i più grandicelli fino a dieci anni, con giochi creativi, sketch

teatrali e due saggi finali, uno in “aula”, l’altro sul palco del teatro, con tanto di costumi e luci (teatroingleseperbambini.

al giorno

Cori

città in note, voci bianche alla ribalta

sport e bambini, piccoli campioni in sicurezza  Il Meyer risponde

C

on l’ingresso alle elementari, se non prima, molti bambini iniziano a praticare uno sport. E proprio di sport e salute parliamo questo mese con la dottoressa Silvia Favilli, responsabile di Cardiologia all’Azienda Universitario-Ospedaliera Meyer. Dottoressa, quali sono i controlli necessari per partire con l’attività sportiva in tutta sicurezza? Dal 2015 la Regione Toscana ha prescritto l’elettrocardiogramma obbligatorio per poter iniziare a fare qualsiasi sport. È un esame veloce, assolutamente non inva-

Serena Wiedenstritt

sivo e che non richiede nessuna preparazione, e può mettere in evidenza eventuali rischi per il bambino. Altri controlli da fare? A livello di esami medici riteniamo che l’elettrocardiogramma sia sufficiente. Sicuramente è fondamentale la visita del bambino da parte del pediatra di famiglia, l’auscultazione del cuore, la storia medica del piccolo e della famiglia. Alcuni elementi, come avere le palpitazioni durante l’attività fisica piuttosto che

un familiare colpito da problemi cardiaci gravi in giovane età, possono motivare il pediatra a richiedere maggiori approfondimenti. Una volta fatti gli esami e la visita, come si sceglie lo sport “giusto” per il piccolo? Ogni bambino ha la sua storia, il pediatra può offrire validi consigli. Per i bambini più piccoli, sono sconsigliati gli sport di resistenza. S.W.

F

irenze a misura di “piccole ugole”. Sono molte le opportunità per giovani e giovanissimi “canterini” in città. Eccone allora alcune. Risale a maggio scorso la ricerca avviata dall’Opera del Duomo di piccoli tra i 7 e gli 11 anni per rifondare il coro di voci bianche della Cappella musicale della cattedrale di Firenze, specializzato nell’esecuzione di brani sacri. Anche il Maggio Musicale ha il suo coro di voci bianche: 67 elementi dai 7 ai 15 anni diretti da Lorenzo Fratini, che si cimentano in tutti i generi musicali. Le prossime audizioni per


14 | Gennaio 2017

#Sport  Al Mandela Forum

 Il calendario

al franchi arriva la juventus

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er molti, il 2017 viola sarà l’anno dei “baby”, come Bernardeschi e Chiesa. Chi ha stupito di più nel finale del 2016 è proprio quest’ultimo, scommessa vinta da Paulo Sousa che lo ha portato in ritiro con la prima squadra a Moena e poi creduto in lui, fino a farlo esordire in serie A nell’agosto scorso a Torino contro la Juventus. E proprio i bianconeri saranno uno degli avversari dei viola – sicuramente il più atteso – in questo mese di campionato. Prima, però, c’è da concludere il girone d’andata, con la trasferta di Pescara domenica 8 gennaio. La settimana successiva (domenica 15 alle 20.45) il big match al Franchi contro la squadra di Allegri, per la prima giornata di ritorno. Sabato 21, nell’anticipo delle 18, andrà invece in scena Chievo-Fiorentina, altra partita tutt’altro che semplice. Nel turno successivo, poi, sarà la volta di Fiorentina-Genoa. Con una curiosità: la sfida si giocherà dopo solo poco più di un mese dalla gara d’andata. Lorenzo Mossani

fiorentina, missione Mönchengladbach

G

uardarsi allo specchio e non riconoscersi. Se questo vale per la Fiorentina altalenante in campionato, a maggior ragione calza a pennello per la sua rivale ai sedicesimi di Europa League, il Borussia Mönchengladbach, il club del calcio spettacolo che aveva entusiasmato negli anni Settanta non solo il piccolo Gigi Buffon, immortalato sui social con la sciarpa del “German Team”, ma i tanti tifosi che segui-

vano con passione le gesta della giovane squadra di campioni allenata da Hennes Weisweiler. Chiamata Fohlen-Elf (“La Squadra dei Puledri”), insieme al Bayern, dominò la scena nazionale ed europea, vincendo cinque campionati tedeschi, una Coppa di Germania e due Coppe Uefa. Durante la scorsa stagione sembrava essere tornata ai fasti di un tempo, proprio grazie al nuovo giovane allenatore, nato guarda caso nel 1971. Andrè Schubert aveva rivitalizzato la squadra con la ricetta vincente fatta di pres-

sing, ripartenze e gol a grappoli. Ma quest’anno la stella cometa è sembrata smarrita con cambi di modulo (dal collaudato 4-4-2 al 3-5-2) e di interpreti. Tanti giocatori sono calati di rendimento, due fra tutti il capitano Stindl e il giovane Dahoud. Siriano naturalizzato tedesco, era stato il centrocampista che aveva fornito il maggior numero di assist in Bundesliga. Nel computo dei gol della stagione in corso mancano le reti del brasiliano Raffael, fermato da problemi fisici come molti suoi compagni. Ma i numerosi infor-

tuni che hanno costellato questa prima parte di campionato della squadra tedesca, ultimo la rottura del legamento crociato di Kramer, non sono valsi a salvare la panchina di Schubert. Arrivato in punta di piedi e con tanta umiltà dalla seconda squadra del Gladbach al posto di Lucien Favre, sarebbe dovuto essere un traghettatore, invece aveva convinto tutti con la forza dei risultati. Gli stessi che in questo campionato lo hanno condannato all’esonero: la sua ultima partita è stata quella persa contro il Wolfsburg. Panchina sulla quale fino a ottobre sedeva Dieter Hecking, ora nuovo tecnico dei “Puledri”, che la Fiorentina si troverà di fronte giovedì 16 febbraio alle 19 al Borussia Park. Il bello, ma al tempo stesso ostico stadio per i viola, scaldato dagli oltre quarantamila tifosi del Borussia Mönchengladbach. Con un nuovo stratega le carte (da gioco) si rimescolano.

 Serie B

basket, il 2016 si è chiuso col derby Vittoria per i viola nell’attesa sfida, ma anche il Pino Dragons ha dimostrato di poter recuperare terreno

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ornano le rotelle al Mandela Forum. Sabato 21 e domenica 22 gennaio i fuoriclasse dell’International Skate Awards daranno spettacolo per questa gara-evento giunta alla settima edizione. Il format vuol esaltare la parte puramente artistica del pattinaggio, mettendo in evidenza il talento dei protagonisti che, oltre a pattinare, recitano, ballano e cantano dal vivo. Sono previsti anche momenti di “contaminazione” con discipline artistiche diverse come la danza aerea, la ginnastica artistica e la danza sportiva. Il sabato (alle 21) sono in programma le performance degli atleti “Top Champions”, selezionati attraverso un sondaggio on line a livello mondiale tra addetti ai lavori del settore e semplici appassionati. La domenica (alle 16) sarà invece dedicata al tradizionale musical con i pattini che ha sempre riscosso grande successo: il titolo dello show 2017 è “Latinoamericana”. Nei giorni precedenti, oltre quattrocento giovani atleti provenienti da tutto il mondo si alleneranno nelle piste fiorentine di Novoli e Oltrarno. Sim.Spa.

 Europa League

Irene Delfino

le stelle del pattinaggio

avvero non si poteva trovare un modo migliore per chiudere l’anno che prendere due squadre in netta ripresa e metterle l’una di fronte all’altra in un derby inedito e attesissimo in città. La spettacolare gara tra Pino Dragons e Fiorentina Basket ha riacceso una volta per tutte le speranze di riscatto delle due fiorentine di serie B, confermando quello che già si intuiva: dopo un avvio di stagione difficoltoso, la “cura” sta funzionando. La Fiorentina Basket ha vinto quattro delle cinque partite giocate da quando il nuovo coach Andrea Niccolai si è seduto sulla panchina viola (al momento in cui scriviamo, ndr). Gli era stato chiesto di dare il classico “scossone”, ed è arrivata prima l’inattesa vittoria a Verbania, sul campo della capolista Omegna, poi il successo senza sconti sulla Robur et Fides Varese, gara chiusa già a metà partita e messa in ghiacciaia nel terzo quarto fino al +30 finale. La rimonta fallita contro Valsesia, 68-66 con Savoldelli che premia i piemontesi all’ultimo possesso, non ha spento la fiducia dei viola, che appena due giorni più tardi sono tornati alla vittoria battendo Oleggio 83-75. Sull’altra sponda del basket cittadino, il Pino Dragons ha il grosso merito di non essersi perso d’animo. In pochi avrebbero resistito alle otto sconfitte consecutive che hanno inaugurato la stagione della neopromossa e molti altri sarebbero

crollati se, dopo l’ingaggio di una stella come Giovanni Rugolo, fosse arrivata anche la nona, per giunta di un solo punto, all’ultimo tiro e con polemiche nel finale di gara. La successiva sconfitta (messa in preventivo) a Montecatini ha momentaneamente fatto salire il bilancio a dieci sconfitte in dieci partite. Poi, però, si sono raccolti i primi frutti. I biancorossi hanno travolto 74-57 Piombino al PalaCoverciano per poi portare via altri due punti di qualità dal parquet di San Miniato con 29 punti di Rugolo. Si è arrivati così all’atteso derby del 17 dicembre. Pubblico numeroso e caldissimo, percentuali e ritmi alti, tutto quello che si poteva desiderare. Ha avuto la meglio la Fiorentina (72-86), spinta dai quattordici canestri da tre punti mandati a bersaglio dai suoi, su tutti Motta e Poltronieri. I viola hanno così festeggiato il Natale da quinti in classifica, a due soli punti dal secondo posto, ammessi a pieno titolo alla lotta per un posto di lusso nei playoff, obiettivo di inizio stagione. Il Pino Dragons resta ultimo, ma ha cancellato lo zero dalla sua casella e dimostrato di poter recuperare terreno anche sulle avversarie più accreditate. L’anno nuovo sembra avere in serbo buone cose per la pallacanestro di Firenze. Andrea Tani

 L’Accademia

piccoli schermidori crescono

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a passione per la scherma del Maestro d’Armi Lucio Nugnes e dell’ex fiorettista azzurra Paola Garvin è stata la forza propulsiva che ha dato vita a una scuola di scherma presente a Firenze ormai da trent’anni. L’Accademia Schermistica Fiorentina è nata nel 1986 e, da allora, è attiva nella formazione e costruzione dei possibili nuovi Aldo Montano e Valentina Vezzali fiorentini. L’Accademia di Campo di Marte è diventata nel tempo una vera e propria “istituzione” della scherma fiorentina, e oggi Firenze può contare sul Palascherma, una struttura inaugurata nel 2008 tutta dedicata alla pratica di questo sport. “La scherma è scienza e allo stesso tempo arte – sono le parole del maestro Lucio Nugnes – è costituita da un insieme di movimenti codificati che determinano l’esecuzione della ‘frase schermistica’ attraverso la quale gli schermidori, con il supporto dell’intelligenza, possono confrontarsi tra di loro. Ogni incontro è costituito da infinite soluzioni dettate da due fattori costantemente variabili: i due contendenti. Ogni schermidore deve cercare di colpire l’avversario, ma per fare ciò deve stare attento a non subire la stoccata: questo comporta una notevole preparazione fisica, supportata da una preparazione mentale che avviene attraverso una costante elaborazione del pensiero. Le azioni schermistiche si sviluppano a velocità elevatissime attraverso una gestualità tecnica che serve per comunicare con l’avversario, nascondendo sempre le proprie intenzioni e contemporaneamente cercando di carpire la sua tattica. Con la scherma, quindi, si allena non solo il fisico, ma anche la mente. All’Accademia Fiorentina – continua Nugnes – da trent’anni cerchiamo di insegnare al meglio tutte le sfaccettature di questo sport che vede l’Italia eccellere nel mondo”. Ma che figura deve

essere quella del maestro in una scuola di scherma? “Il maestro è una figura importante non solo per gli allievi, ma anche nei rapporti con le autorità sportive e non. Nella mia carriera – racconta Nugnes – ho iniziato giovanissimo a competere nel professionismo e alla mia crescita sportiva, a Firenze verso la metà degli anni ‘60, è nato contemporaneamente un nuovo modo di vivere la scherma. In quegli anni da sport di élite riservato prevalentemente alle persone adulte si è trasformato in uno sport, sulla carta, accessibile a tutti e rivolto ai giovani. Questo cambiamento mi ha permesso negli anni di creare una scuola cercando di modernizzare le varie tecniche di assalto e soprattutto di diffondere la conoscenza della scherma in tutti gli ambienti e categorie sociali. Per quanto riguarda l’accessibilità a tutti, ci sarebbe molto da dire, mi limiterò a far presente che in realtà le spese per l’attrezzatura e le modalità di competizione nazionale creano un effetto di allontanamento precoce dalla disciplina. Molti bambini e famiglie quindi deviano su altro. In paesi come Francia e Russia le federazioni sono corse ai ripari moltiplicando le iscrizioni e sono sicuro che quando l’Italia si adeguerà a tali normative – conclude – la scherma finalmente godrà delle attenzioni che si merita”. Niccolò Dainelli



Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili

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