Il Reporter Q3 - Gennaio 2017

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Periodico d’informazione locale. Anno XI n. 3 del 2 gennaio 2017. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere

Gennaio 2017

Anno XI Ed. 3

Firenze Quartiere 3

Gavinana • Galluzzo • Firenze Sud

 Primo piano

✎ Editoriale

nuovi progetti e lavori, il 2017 nel quartiere

uno sguardo sulla Firenze che verrà Matteo Francini

F

irenze ha da pochi giorni salutato l’arrivo di un nuovo anno. Un anno, il 2017, durante il quale non mancheranno certo le “sfide” e i progetti per la città, interessata in questi dodici mesi da lavori e opere che riguarderanno molte zone di tutti e cinque i suoi quartieri. Strade, piazze ed edifici saranno al centro degli interventi che caratterizzeranno questo nuovo anno in riva all’Arno.

Previsto il taglio del nastro di opere attese come i bypass, ma non solo

☛ pagina 3

☛ SEgUE a pagina 11

numeri e storie, il lavoro in città

sorgane, sessant’anni fa il primo progetto L’idea alla base della nuova “città satellite” venne discussa nel 1957 in occasione di un convegno.

Sara Camaiora - Gianni Carpini

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e assunzioni a Firenze continuano a crescere anche nel 2016. Diminuiscono però i contratti a tempo indeterminato, aumentano quelli a termine, mentre i voucher fanno “boom”. Meno tempo pieno, inoltre: tra i nuovi assunti, un quarto sono part-time. A tracciare il quadro del lavoro dipendente è il Rapporto Excelsior di Unioncamere. Che poi fa il punto anche su quelle che sono le competenze più richieste ai giovani che si affacciano sul mondo del lavoro e i settori in cui la ripresa è maggiormente in

☛ aLL’inTERnO

la fortezza diventa un “libro aperto” ☛ pagina 12

☛ pagina 7

strade, una app segnala quello che non va Si chiama “Townhelp”: ogni cittadino può indicare situazioni di pericolo, ma non solo.

☛ SEgUE aLLE paginE 8-9

adesivi nei negozi contro le violenze

☛ pagina 10

viola, alla scoperta del Mönchengladbach

☛ pagina 2

☛ pagina 14

La famiglia italiana della frutta


2 | Gennaio 2017

Quartiere 3

#Primo piano

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

 L’iniziativa

“vetrine solidali” a gavinana contro la violenza sulle donne  L’associazione

le richieste di aiuto in aumento nel tempo

L’

associazione Artemisia è nata nel 1991 grazie a un gruppo di sostenitrici della lotta alla violenza sulle donne. Attualmente conta trenta operatrici e trentacinque volontarie. Negli anni – viene spiegato – è stato registrato un continuo e graduale aumento delle richieste di aiuto, che sono passate da poco più di un centinaio nel 1995 a oltre 1.300 nell’ultimo anno. Dal 1995 al 2016 – viene spiegato ancora – l’associazione ha risposto in totale a oltre quattordicimila richieste di aiuto e sostegno. S.W.

Serena Wiedenstritt

A

rtemisia si mette in vetrina a Gavinana, e per la precisione in via Datini. Ma anche in via D’Antiochia, piazza Gualfredotto e via di Ripoli. Lo fa grazie all’idea di Lidia, una volontaria (nata e cresciuta nel quartiere) dell’associazione che, dal 1991, garantisce assistenza a donne, bambine e bambini che subiscono violenza e ad adulti che hanno subito violenza nell’infanzia. “Ma i veri ringraziamenti devono andare ai tanti commercianti della zona che hanno aderito alla raccolta fondi e hanno deciso di esporre l’adesivo della campagna ‘Tu da che parte stai?’”, spiega Lidia, che con la proposta dell’adesivo è riuscita a portare l’attenzione delle persone del quartiere sul tema della violenza contro le donne. In pochi giorni di promozione sono stati coinvolti oltre quarantacinque commercianti della zona, con il risultato di avere una cinquantina di “vetrine solidali”, punti di partenza per un confronto sulla necessità di portare alla luce la questione della violenza sulle donne e di far sapere che a Firenze esiste una realtà importante come l’associazione Artemisia a cui si possono rivolgere le persone in difficoltà. La scritta sull’ade-

sivo recita “Io sostengo Artemisia centro antiviolenza onlus nella lotta alla violenza contro le donne, i bambini e le bambine”. “Siamo partiti nel periodo della giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre e abbiamo lavorato sulla campagna ‘Tu che da parte stai?’ finalizzata alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica rispetto a modelli e comportamenti, ritenuti culturalmente accettabili, che in realtà preparano il terreno su cui cresce la violenza che sfocia in atti eclatanti, come quelli che si leggono sulle cronache dei giornali – spiega la volontaria – i negozianti della zona di via Datini hanno manifestato una chiara presa di posizione rispetto a questo tema sociale, purtroppo di grande attualità, e ci hanno permesso di arrivare a tutti i residenti del quartiere. Siamo stati positivamente colpiti – aggiunge – dall’attenzione che è stata messa nella scelta del posto dove posizionare l’adesivo affinché avesse maggiore visibilità”. La collaborazione fra Artemisia e i negozianti della zona di Gavinana – viene spiegato – continuerà anche nel 2017, con la presenza di uno stand dell’associazione nell’ambito della Festa del Volontariato.

L’adesivo esposto in uno dei negozi del quartiere

Molti commercianti della zona di via Datini e dintorni hanno aderito alla campagna di Artemisia esponendo un adesivo

 Scuola Botticelli

il mercatino degli studenti

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osa rende speciale il Natale agli occhi di un bambino o di un adolescente? Un bell’albero pieno di luci e addobbi? Un regalo da scartare? Forse, ma non solo. Alla scuola Botticelli i giovani allievi e gli insegnanti credono che per far sì che un Natale sia davvero speciale ci sia bisogno anche di mettersi in gioco e donare. Per questo motivo, con impegno e dedizione, hanno speso il loro tempo e la loro fantasia per preparare oggetti unici da vendere al mercatino di Natale organizzato da Unicoop Firenze al punto di Gavinana l’8 dicembre scorso, i cui ricavati sono stati devoluti a favore della fondazione “Il Cuore si scioglie”. Tra i banchi, gli studenti hanno esposto di tutto: segnaposti, fermacarte, collane, lampade personalizzate, cornici e persino una scacchiera disegnata a mano. “È stata un’iniziativa molto importante – commenta Francesco Degl’Innocenti, presidente della commissione politiche educative del Quartiere 3 – che sono certo lascerà un segno nei ragazzi, visto anche il loro impegno nel creare qualcosa per il prossimo. Un grande sodalizio tra la scuola e la fondazione Il Cuore si scioglie, che è stato ripagato anche in termini di visite e partecipazione al mercato E.M. da parte del pubblico”.

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Quartiere 3

#Primo piano

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Gennaio 2017 | 3

 Il punto

 Focus

inaugurazioni e nuovi lavori, il 2017 nel quartiere

verde, arrivano altre piante

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rescono i nuovi alberi del parco dell’Anconella. E – fa sapere il Comune – sono in programma anche altre piantumazioni per il 2017 nelle aree colpite dalla tempesta del 1° agosto 2015. Mentre i primi cento tigli, peri, lecci e platani crescono lungo i viali principali del parco, l’amministrazione comunale ha già pronto il piano per il 2017 che prevede alcune decine di nuove piante. E intanto proseguono i progetti con le scuole del quartiere: finora l’istituto comprensivo Botticelli, e prossimamente la Villani, hanno partecipato ad “Anconelliamoci”, il percorso per insegnare ai più piccoli l’importanza dei polmoni verS.W. di di città.

Previsto il taglio del nastro di alcuni progetti “storici” Serena Wiedenstritt

L’

anno delle finalizzazioni dei lavori iniziati qualche mese o anno fa e quello della messa in cantiere di nuovi progetti. Così si preannuncia il 2017 per il quartiere 3. “Le parole chiave per il nuovo anno sono viabilità, mobilità, verde pubblico, scuole e impianti sportivi – spiega Alfredo Esposito, presidente del Q3 – siamo felici di tagliare il nastro di progetti ‘storici’ per il quartiere, come i bypass del Galluzzo e delle Cascine del Riccio, ma ci sono anche altri interventi che rappresenteranno veri e propri punti di svolta per i cittadini, come i nuovi campi di viale Tanini piuttosto che il rifacimento degli spogliatoi del campo sportivo dell’Anconella o gli interventi nelle scuole”. Nel dettaglio, la vita cambierà per diversi residenti del quartiere con l’apertura dei due bypass attesi da anni: quello del Galluzzo, che avrà il compito di snellire il traffico nella zona a sud-est della città metropolitana, e quello di Cascine del Riccio. Il primo, che rappresenta il prolungamento della Firenze-Siena, dal-

lo svincolo di Impruneta fino a via Senese, e che permetterà al traffico di evitare l’abitato del Galluzzo, dovrebbe vedere la luce fra aprile e maggio. Il secondo è atteso entro l’estate e avrà il compito essenziale di salvaguardare il borgo storico delle Cascine del Riccio, facendo in modo che gran parte del traffico, e soprattutto i mezzi pesanti, passino fuori dal paese. Per restare nella zona del Galluzzo, il 2017 porterà un rinnovamento anche nell’area di viale Tanini, con un nuovo campo da tennis, uno da beach volley e uno spazio per lo street basket. Spostandosi nella zona di Gavinana, rifacimento in vista per piazza Elia Dalla Costa, con diversi interventi previsti per rendere la piazza e i giardini più accoglienti per i residenti. Non da poco anche il piano previsto di asfaltature che riguarderà, fra gli altri, alcuni snodi importanti come viale Benedetto Croce, lungarno Ferrucci, via Datini e via Senese. Gli interventi sulle scuole toccheranno da vicino la quotidianità di molti alunni del quartiere e in particolare di quelli

CAMICIA SU MISURA UOMO - DONNA

Un momento dei lavori per la realizzazione del bypass del Galluzzo, una delle opere attese quest’anno nel quartiere

che frequentano gli istituti Villani, Acciaiuoli e Botticelli. A dare il via a questo 2017 denso di inaugurazioni, l’assegnazione e l’apertura delle case di edilizia residenziale pubblica di viale Giannotti. L’area ex Longinotti accoglierà alcune decine di famiglie, mentre nello spazio adiacente, per quanto riguarda l’apertura del Polo della Memoria nell’Ex3, ci sarà da attendere qualche mese in più: “Lavori e progetto avanzano, sarà l’evento del 2018 per tutto il quartiere”, conclude Esposito.

 Quattrozampe

interventi di manutenzione per le aree cani

U

n 2017 di novità anche per gli amici a quattro zampe. Lo annunciano dagli uffici del Quartiere: previsti lavori di manutenzione ordinaria delle diverse aree cani del territorio. “Si lavorerà alla sistemazione di tutte le parti delle aree, dalle panchine alle reti fino ai cancelli, per permettere ai residenti e ai loro animali una più comoda fruizione di queste zone”, fanno sapere dal Quartiere. Il Q3 conta otto spazi riservati ai quattrozampe, fra cui le aree cani di Villamagna, dell’Anconella, del Galluzzo, di via Isonzo e di Pozzolatico. Molto frequentate, alcune aree offrono anche panchine a tavolini e dispongono di un fontanello. Il loro restyling – viene spiegato – servirà per aumentarne la fruizione e renderla una piacevole sosta per padroni e quadrupedi. I lavori dovrebbero terminare entro la primavera. S.W.

Previsti nel 2017 interventi di manutenzione ordinaria nelle aree cani del territorio

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4 | Gennaio 2017

Quartiere 3

#Zoom

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

 Santa Maria a Ricorboli

 Poliambulatorio Misericordia di Badia

la festa per i novant’anni continua con una mostra

le visite mediche? anche dopo cena

Tante le iniziative organizzate, coinvolgendo i parrocchiani Vanessa Bambi

I

compleanni vanno festeggiati, soprattutto quando si parla di numeri importanti. E la chiesa di Santa Maria a Ricorboli, in via Carlo Marsuppini, continua a celebrare anche nel 2017 i suoi novant’anni, con una bella iniziativa. In realtà la storia di Ricorboli, che deve tra l’altro il proprio nome al borghetto di case che sorgeva poco fuori le mura di Firenze, presso il ruscello Rio Corbulo, citato in documenti almeno dal 1184,

ha un po’ più di anni. Nel luogo in cui ora sorge la chiesa, fino al 1200 circa c’era prima un oratorio, e anche un piccolo ospedale per i pellegrini in visita alla città. Nel 1478 venne sovvenzionata la costruzione della chiesa, e solo negli anni ‘20 del Novecento venne ingrandita per motivi di crescita della popolazione locale. E proprio il 1926, quando avvenne la consacrazione alla presenza del vescovo di origine fiorentina Agostino

La chiesa di Santa Maria a Ricorboli, in via Marsuppini, continua a celebrare i suoi novant’anni anche in questo 2017

Zampini, è l’anno di riferimento per i festeggiamenti. Tante le iniziative che si sono susseguite e sono state promosse dalla parrocchia di don Raffaele Palmisano: e ora, fino al 15 gennaio, continua una mostra fotografica. Come racconta la volontaria Margherita Bucaletti, “lo scorso 3 dicembre è stato proprio padre Raffaele a inaugurare una mostra fotografica realizzata grazie alla sentita partecipazione dei nostri parrocchiani. Per merito loro siamo riusciti a raccogliere un po’ di materiale, dai primi anni Venti agli anni Settanta, con protagonisti loro e la chiesa di Ricorboli. Interessanti foto – aggiunge – in cui si ritraggono battesimi e matrimoni, ma anche altri momenti insieme”. La mostra è stata voluta intitolare proprio “Insieme”, “dallo spunto di crescere e vivere insieme – spiega Bucaletti – abbiamo così stampato ben ventidue pannelli fotografici, divisi per tema: come quello dei sacramenti, oppure quello delle uscite con la parrocchia. Alcune foto sono state sistemate proprio all’interno della chiesa, mentre le altre sono in un saloncino adiacente”. Un momento che ha coinvolto i parrocchiani, andando alla ricerca di quelle vecchie foto che per molti sono un vero “tesoro”. “Purtroppo molti ricordi sono andati persi con l’alluvione – conclude Margherita – ma questo non ha impedito di trovarne molte altre, di foto. Di tutte quelle raccolte ho realizzato pure un dvd, per chi lo volesse, per poter continuare a ricordare oltre la mostra”.

Sonia Muraca

Il Poliambulatorio della Misericordia di Badia nel centro commerciale di Gavinana

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a solo sei mesi di vita, ma si prepara già ad ampliare i suoi servizi. È il Poliambulatorio della Misericordia di Badia inaugurato la scorsa estate all’interno del centro commerciale Coop di Gavinana, per replicare (e ampliare, in un luogo ad alta affluenza e per molti più facilmente raggiungibile) i servizi offerti nella sede storica di via Chiantigiana, ma anche per lanciare alcune novità. Tra queste, fin dalla sua inaugurazione, c’è l’utilizzo in campo ginecologico del laser Monnalisa, “per intervenire su problematiche femminili che potrebbero, con il tempo, evolvere in maniera negativa”, spiega il vicepresidente del poliambulatorio Ilario Poggesi. Il tutto all’interno del più ampio Progetto donna, che raggruppa una serie di servizi dedicati all’utenza al femminile, nell’ottica di prevenire patologie oncologiche e non. Proprio l’Area donna – viene spiegato – nel giro di pochi mesi ha registrato oltre cento accessi globali (di cui sessanta relativi a cicli terapeutici che presuppongono l’uso di Monnalisa). Molto richiesto dalle future mamme è poi l’ecografo in 4D, con la doppia funzione diagnostica ed emozionale: oltre alle immagini tridimensionali del futuro bambino, questa ecografia consente di registrarne anche i movimenti. Inoltre, i locali di Gavinana fungono anche da Cup, da punto anagrafe decentrato e da centro analisi privato (con possibilità, per chi ne ha esigenza, di ricevere i risultati via mail). Tra i servizi in arrivo con l’anno nuovo, invece, c’è anche l’ambulatorio di medicina estetica (dove, tra le altre cose, sarà possibile ricorrere a trattamenti contro cellulite e adiposità). Infine, ci sarà anche la possibilità di effettuare visite mediche specialistiche dopo cena, alle stesse cifre diurne, in modo da “andare incontro alla grande richiesta e alla necessità dei pazienti – conclude Poggesi – da gennaio partiamo, una volta a settimana, con l’ortodonzia, per poi aprire anche ad altre specializzazioni, in base alle disponibilità che ci daranno i vari medici”.

PRONTO SOCCORSO GIURIDICO Il servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso. Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.

Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076).


E-mail: quartiere3@comune.fi.it

Disagio sociale

Aree verdi

IN FUNZIONE IL SERVIZIO DI ACCOGLIENZA INVERNALE

A disposizione oltre 140 posti letto in tre diverse strutture (tra queste la Foresteria Pertini di Sorgane) Entra in funzione il servizio di accoglienza invernale per i senza fissa dimora con l’incremento consistente dei posti letto in coincidenza con il periodo più freddo dell’anno. Il servizio è destinato a cittadini italiani e stranieri, uomini maggiorenni, donne sole e donne con bambini, residenti o non nel comune di Firenze, in possesso di un documento di riconoscimento. Agli ospiti non viene fornita solo l’accoglienza notturna, ma vengono serviti anche il pasto serale e la prima colazione. Tre le strutture messe a disposizione: Foresteria Pertini a Sorgane, di proprietà comunale affidata alla Caritas (solo per uomini

adulti, 100 posti letto); Foresteria del Fuligno via Nazionale, gestita dal Progetto Acisjf (28 posti letto per donne sole o con figli); Accoglienza Salesiani, via Gioberti (15 posti letto per sole donne). I cittadini potranno accedere alle strutture che offrono il servizio di accoglienza invernale presentandosi allo sportello del Centro ascolto Caritas, via Faentina 32, aperto al pubblico il lunedì e il sabato dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 14 alle 16.

età superiore a 45 anni che abitualmente dormono in strada o che sono in precarie condizioni di salute. Questi utenti possono rimanere nelle strutture per un periodo di tempo definito, con verifiche ogni quindici giorni. Una valutazione particolare per eventuali proroghe all’inserimento è prevista per i cittadini in stato di salute precaria e per i cittadini anziani. I primi quindici giorni il servizio è gratuito per tutti, successivamente scatta un contributo di 1 euro al giorno per adulti (i minori sono esentati).

Per quanto riguarda i criteri di accesso alle strutture, la priorità è data alle persone di

Il servizio di accoglienza resterà aperto fino al 31 marzo.

Area ex-Longinotti

45 ALLOGGI POPOLARI IN VIALE GIANNOTTI Il 14 dicembre sono stati presentati i 45 nuovi alloggi popolari sorti nell'area della ex Longinotti (la fabbrica in fondo di viale Giannotti chiusa nel 1974). La zona negli anni è stata oggetto di numerosi interventi di riqualificazione, che hanno portato alla nascita del nuovo grande supermercato Coop, della piazza antistante, di un centro per attività culturali e della ludoteca Il Castoro. Gli ultimi due edifici nei quali sorgono i 45 nuovi alloggi popolari, realizzati da Casa Spa, completano il programma di recupero urbano dell'area . La struttura dell'edificio è in gran parte in legno, caratteristica che ha permesso agli edifici di raggiungere un'alta efficienze energetica.

LAVORI IN VISTA IN VIALE TORRICELLI E VIALE TANINI

In primo piano la messa in sicurezza del patrimonio arboreo È stato compiuto un consistente investimento per riqualificare e migliorare alcune delle aree verdi più importanti della città. Nel Q.3 va segnalata in particolare la riqualificazione di viale Torricelli e piazzale Galileo. I lavori (150mila euro in tutto) prevedono: l’abbattimento di 23 piante che, in base alle prove di trazione effettuate nei mesi scorsi, si dimostrano a elevato rischio di collasso in caso di fenomeni meteorologici di particolare intensità; il reimpianto di 46 nuovi pini anche per reintegrare quelli perduti in passato e il consolidamento dei 40 alberi rimanenti. Gli interventi di consolidamento sono finalizzati a migliorare la tenuta meccanica di alcune parti delle piante, riducendo anche l’impatto al suolo in caso di fratture e crolli, utilizzando cavi elastici dotati di ammortizzatore interno e apposite fasce che evidenzino eventuali situazioni di pericolo. In programma anche la riqualificazione del parco di viale Tanini, al Galluzzo. Sarà realizzato un impianto di illuminazione (l’investimento è di 100mila euro) lungo uno dei vialetti pedonali interni, adiacenti la parte confinante con la sponda del torrente Ema. L’obiettivo è quello di migliorare le condizioni di fruibilità e sicurezza dell’intera area, garantendo la salvaguardia e l’incolumità dei cittadini che la frequentano di sera.

Gli interventi nel Q.3

MANUTENZIONE STRADALE Quasi due milioni di euro per il risanamento di strade, piazze, ponti e per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Nel Q.3 oltre agli interventi già finanziati (viale Bnedetto Croce, Lungarno Ferrucci, via delle Romite, alcuni tratti di via Villamagna), sono previsti altri interventi in via Senese, via Datini, via delle Campora, via Fortini (tratto via Baldovini-via Salutati) fino all’intersezione con via Marsuppini.

L’ immagine del mese

Il cartellone degli eventi i RASSEGNA TEATRALE ALLE CASCINE DEL RICCIO Il Teatro Augusto Novello di Cascine del Riccio propone la quindicesima rassegna teatrale dedicata a Marco Tarchi 22 gennaio, Compagnia Argentovivo, Amleto in salsa piccante di Aldo Nicolaj, regia Enrico Melosi; 29 gennaio, Compagnia Quelle Donne, Ricette d’amore, di Cinzia Berni, regia Vania Rotondi; 5 febbraio, La Filodrammatica Bibbienese, Buoni propositi e cattivi liquori, regia S. Pierazzuoli; 12 febbraio, I Curandai, San Frediano, scritto e diretto da Osanda Miani; 19 febbraio, Compagnia Senza Arte Né Parte, Non ti conosco più, di Aldo de Benedetti, regia Eva Grimaldi; 5 marzo, Compagnia Cesare Ignesti, Romeo, di Athos Ori, regia Maria Ignesti; 12 marzo, Compagnia di via dei Magazzini, C’era una volta e forse c’è ancora, scritto e diretto da Domenico Di Stefano; 19 marzo, Compagnia Teatrale I Malandra, Ho sposato sette donne, di Dory Cei, regia Luca Messeri; 26 marzo, Premiazione, con intrattenimento della Compagnia Stabile del Riccio

Teatro Augusto Novelli c/o Circolo La Rinascente via Poggiosecco, 45, 055.209032 rinascente1@virgilio.it • Ingresso 5.00 € • Inizio spettacoli ore 16,15

In ludoteca

ALLA SCOPERTA DI ANIMALI E RICICLO

La Ludoteca comunale “Il Castoro” è uno spazio attrezzato dove bambini da 0 mesi a 11 anni e i loro genitori possono condividere momenti di gioco e socializzazione con la guida di educatori esperti. Questo mese, partendo dalla lettura dei librini del coniglietto Pepe, i bambini saranno stimolati a svolgere delle attività creative, manipolative e logiche. Inoltre ogni giorno si ritroveranno davanti ad un pannello di un albero per aprire una porticina e scoprire qual è l’animale del giorno, scoprendo poi le sue caratteristiche attraverso letture animate, attività ludiche e laboratori. Dopo l’esperienza del Mercatino del Baratto continua la sensibilizzazione di

bambini e famiglie attorno al riciclo di giochi e giocattoli. Questa volta verrà predisposto un vero e proprio laboratorio-officina per riparare quei giochi che si sono rotti o ai quali manca qualche pezzo.

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Ludoteca Il Castoro Piazza Bartali 3b, 055.6810517

AL REIMS IN ARRIVO ‘CASA GORI’

Prosegue la stagione del Teatro Reims a cura di Nuova Compagnia di Prosa Città di Firenze, Namastè Teatro e Compagnia delle Seggiole. La Nuova Compagnia di Prosa Città di Firenze porterà in scena a gennaio (nei giorni 7, 8, 14 e 15) lo spettacolo Pigiama per sei di Marc Camoletti. Gli appuntamenti con Namastè Teatro riprendono con un cult, Benvenuti in Casa Gori di Ugo Chiti ed Alessandro Benvenuti, regia di Lorenzo Bittini, in scena dal 21 gennaio (repliche il 22, 28, 29 gennaio e 4, 5, 11 e 12 febbraio).

UN NUOVO IMPIANTO AL GALLUZZO Il 2 dicembre è stato inaugurato al Galluzzo il nuovo spazio polivalente (pattinaggio, pallavolo e pallacanestro) alla presenza del Sindaco Dario Nardella, dell’Assessore allo Sport Andrea Vannucci, dell’Assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi e del Presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito.

Dal 23 gennaio

APRE UN CENTRO PER LE VITTIME DI REATO Apre Rete Dafne Firenze per la tutela delle vittime di reato di ogni età, nazionalità, etnia, religione, condizione sociale ed economica. Firenze è la seconda città in Italia dopo Torino ad ospitare il Centro che sarà operativo dal 23 gennaio con sede in una zona centrale della città e della quale, per ovvie ragioni di riservatezza, viene diffuso solo il numero telefonico (055 2616422). In quella sede troveranno ascolto e sostegno le persone vittime di reato che saranno aiutate a titolo assolutamente gratuito da professionisti di diritto, di sostegno psicologico e di mediazione sociale.


6 | Gennaio 2017

#Il quartiere in pillole

Quartiere 3

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

 L’operazione

 Via Norvegia-via Danimarca

piazza dalla costa, scatta il restyling

sicurezza, intervento all’incrocio

Accessibilità, sorveglianza e cura degli arredi tra i temi toccati alla presentazione ufficiale del progetto

N

ovità in vista per l’incrocio tra via Norvegia e via Danimarca. È prevista la realizzazione di un’isola spartitraffico con delimitazione di stalli per la sosta di auto e motocicli e di attraversamenti pedonali per garantire la sicurezza dei cittadini. L’intervento fa parte del più ampio progetto di messa in sicurezza delle strade fiorentine a cui è stato destinato oltre un milione, secondo quanto previsto da due delibere approvate dalla giunta comunale nelle scorse settimane su proposta dell’assessore Stefano Giorgetti. Sono previsti lavori di razionalizzazione e miglioramento della sicurezza in undici incroci cittadini, tra i quali appunto l’intersezione via Norvegia-via Danimarca. Nei progetti – spiega il Comune – particolare attenzione è stata dedicata al contrasto della sosta abusiva e alla riduzione della velocità per la sicurezza degli attraversamenti pedonali e delle manovre di immissione e svolta dei veicoli.

 Via dei Bastioni

scalinata Inaugurata dopo il restauro D

opo nove mesi di lavoro (e quasi 160mila euro) per il restauro, è stata inaugurata a dicembre la scalinata ottocentesca di via dei Bastioni. L’intervento si era reso necessario dopo la chiusura parziale della rampa ai pedoni: la disconnessione di alcuni cordoli – è stato spiegato – rendeva pericoloso e difficile percorrere la scalinata. I lavori sono stati sospesi per circa un mese, per consentire a Publiacqua di effettuare la sostituzione della tubazione in ghisa che attraversa la scalinata parallelamente alla fognatura. I cordoli in pietra sono stati smontati, numerati e trasportati in deposito, poi sono state pulite le pietre di fiume che costituiscono le pedate della rampa e, successivamente, gli operai hanno creato un sottofondo in “calcestruzzo cellulare”, con interposta una rete elettrosaldata, sul quale sono stati montati i cordoli in pietra originali. L’ultima operazione è stato il montaggio dell’acciottolato originale su sottofondo in malta selezionata e pigmentata per restituire l’aspetto originale. “Questo intervento – ha detto il sindaco Nardella – rientra nel più ampio progetto di riqualificazione dell’intera area che da piazza Ferrucci sale su fino al piazzale Michelangelo”.

 Galluzzo

novità alla Casa delle Arti G

ennaio, mese di novità e buoni propositi, per iniziare un nuovo anno tutto da scoprire nel segno dell’arte e dei giovani. È il caso di dirlo per quanto riguarda La casa delle arti de il Paracadute di Icaro, centro culturale per bambini e ragazzi che ha la sua sede alla scuola San Brunone del Galluzzo. Marta Secchi, responsabile del centro, traccia un bilancio di questo primo anno di attività: “Dall’inaugurazione del 27 settembre 2015 al 12 giugno scorso, giorno della festa di chiusura dell’anno, oltre alla scuola pomeridiana di teatro, danza, musica, acrobatica, la San Brunone è rimasta aperta per festeggiare insieme ai suoi allievi alcune importanti festività come il Natale e la Pasqua. Più di mille persone tra bambini, genitori, nonni e amici sono passati da noi. Divertimento, passione e cultura si sono fusi in percorsi e proposte. Un inizio bellissimo e pieno di entusiasmo”, racconta Secchi. E questo 2017 porterà tante novità alla Casa delle Arti. “A partire da nuovi corsi, come quello di fumetto. Poi – continua la responsabile – ci saranno letture animate con attori, musicisti e danzatori, ma anche conferenze/ incontri con specialisti per i genitori. E soprattutto ci sarà una sempre più stretta collaborazione con l’istituto comprensivo del Galluzzo, per progettare insieme e offrire alla cittadinanza una scuola aperta e propositiva dove bambini, ragazzi e famiglie possano incontrarsi e immergersi in un mondo in cui V.B. la fantasia e la creatività diventano i passi che conducono nel mondo della cultura”.

 Viale Europa

manutenzione per la pista ciclabile Sonia Muraca

A

ttenzione al tema d e l l’a c c e s s i b i l i t à (anche per i disabili), riqualificazione delle aree esterne, sicurezza e videosorveglianza, cura per monumenti e arredi. Sono i temi toccati alla presentazione ufficiale del restyling di piazza Dalla Costa, avvenuta lo scorso 13 dicembre per annunciare la partenza dei lavori (tra gennaio e febbraio) e cogliere i suggerimenti dei cittadini in vista della fase due della progettazione. La fase uno, invece, prevede la “risoluzione delle problematiche più urgenti, come quella del deflusso delle acque che – spiega il presidente del Q3 Alfredo Esposito – crea un ‘effetto piscina’ in piazza, quando piove, rendendola impraticabile”. Un problema che verrà risolto attraverso una strategia di contenimento delle

Il progetto di riqualificazione di piazza Elia Dalla Costa

radici degli alberi, ovvero “sperimentando l’uso di membrane in polipropilene, che dovrebbero arginarne l’espansione, dirottandone la crescita in profondità anziché in larghezza – sottolinea l’assessore all’ambiente Alessia Bettini – sono proprio le radici, spesso, a danneggiare le tubazioni interrate, che andremo presto a riparare o sostituire a seconda delle loro condizioni”. Le altre operazioni riguardano poi la sostituzione delle piante danneggiate, la realizzazione dell’area cani (con tanto di recinzione e arredi), nuove panchine, la predisposizione di un campetto di street basket e il rifacimento dei tornelli e dei vialetti. Quanto alla videosorveglianza, “in città l’installazione delle telecamere dovrebbe terminare entro il 2018 toccando anche questa piazza”, conclude Esposito.

Via alla fase uno, che prevede la “risoluzione delle problematiche più urgenti, come quella del deflusso delle acque”

V

ia libera a interventi di manutenzione per oltre tre chilometri di piste ciclabili. Lo scorso mese la giunta comunale ha stanziato quattrocentomila euro per la manutenzione degli itinerari riservati alle due ruote: previsto il rifacimento delle pavimentazioni ciclabili in asfalto rosso (e in alcuni casi anche dei percorsi pedonali adiacenti) e della segnaletica, oltre a interventi di adeguamento dei tracciati con l’obiettivo di aumentare la sicurezza dei ciclisti e migliorare la fruibilità e la connessione tra gli itinerari. La manutenzione riguarda complessivamente tre chilometri e 330 metri di piste, tra cui quella di viale Europa, da via San Marino a via Cimitero del Pino.

 Sport

campi e impianti si rifanno il look P

iù di tre milioni di euro di investimenti per gli impianti sportivi della città. Sono state aggiudicate o programmate le gare per la realizzazione degli interventi che consentiranno di rifare il look a varie strutture sportive. Tra gli interventi previsti, l’impermeabilizzazione della tribuna scoperta del campo di calcio delle Due Strade (150mila euro), il completamento dell’area spogliatoi e servizi del campo di calcio dell’Anconella (400mila), la demolizione degli esagoni e il completamento delle sistemazioni esterne del complesso sportivo Assi (80mila), l’intervento di messa in sicurezza idraulica del bocciodromo dell’Albereta e le recinzioni ai campi (200mila). La partenza dei lavori è prevista nei primi mesi di quest’anno, ad eccezione di quelli incompatibili con l’attività sportiva che partiranno in estate, come nei casi di Anconella, Assi e Albereta. “Un grande piano di investimento che riguarderà tutta la città – ha commentato l’assessore allo sport Andrea Vannucci – tutti interventi che contribuiranno a rendere più efficienti e funzionali i nostri impianti”. E a dicembre è arrivato il via libera della giunta comunale anche a tre nuovi manti in erba sintetica per rifare il look dei campi di calcio dell’Anconella, dell’Affrico e di Mantignano. Gli interventi sui campi di Affrico e Anconella riguardano la sostituzione dei manti in sintetico per la scadenza dell’omologazione da parte della Lega nazionale dilettanti, mentre a Mantignano il campo in terra sarà sostituito con uno in erba sintetica. Tutti i campi saranno realizzati con materiali di nuova generazione. Per l’Anconella, l’investimento ammonta a 500mila euro.


Quartiere 3

#Luoghi

Gavinana . Galluzzo . Firenze Sud

Gennaio 2017 | 7

 Ieri e oggi

 Focus

I sessant’anni di Sorgane (sulla carta) L’idea alla base della nuova “città satellite” fu discussa nel 1957. Il masterplan era imponente Gianni Carpini

I

l primo progetto nacque sulla carta sessant’anni fa, contemplava anche un “secondo” piazzale Michelangelo e quaranta ettari di città fuori dalla città. Prima dell’arrivo della “Nave”, della “Torre” e degli altri edifici, nella tenuta di Sorgane, come veniva chiamata allora, c’erano solo campi e una villa. All’inizio del Novecento si contavano appena centosessanta abitanti. L’idea alla base della nuova “città satellite” fu discussa il 9 giugno del 1957 in occasione del convegno nazionale “Firenze, Sorgane e il Piano regolatore” da trentasette architetti e ingegneri, coordinati da Giovanni Michelucci. Tra loro anche importanti firme come Leonardo Ricci e Leonardo Savioli, oltre a Ferdinando Poggi, nipote del Giuseppe che disegnò il volto di Firenze Capitale. Il masterplan di Sorgane era imponente, immaginava un grande quartiere popolare autonomo: case, servizi, negozi

e chiesa tra la pianura e le colline, dove era previsto il piazzale panoramico. Così non fu. “Sorgane appartiene alla storia dei conflitti urbanistici, fu molto discussa”. Giancarlo Paba, presidente della Fondazione Michelucci e urbanista, seguì

il dibattito quando era ancora studente. Spiega: “Ci fu un forte contrasto con la filosofia di pianificazione di Edoardo Detti (urbanista e, al tempo, consigliere comunale, ndr). Detti immaginava che la città nuova dovesse svilupparsi sull’asse

a nord-ovest, lungo pianura, con ampliamenti limitati sulle altre direttrici”. Il “dibattito” durò cinque anni e Sorgane fu figlia di un compromesso: non più dodicimila abitanti, come previsto inizialmente, ma quattromila residenti e ventisette

complessi. Oggi questa storia è diventata un caso di studio, e gli edifici di Ricci e Savioli sono finiti sui libri di architettura. Paola Ricco, docente a contratto all’Università di Firenze, dopo una tesi di dottorato sul tema sta continuando la sua indagine. “Sorgane rappresenta un frammento di storia dell’architettura, con le sue macrostrutture e il cemento a vista, è specchio di un momento culturale – sottolinea – ma testimonia anche una parte importante della storia urbanistica fiorentina”. Uno sviluppo travagliato, come successo in altre aree di edilizia popolare. “Sorgane ha cominciato a vivere con difficoltà – continua Ricco – i servizi sono arrivati tardi, all’inizio mancavano del tutto”. Ma cosa rimane di Sorgane sessant’anni dopo? “Come tutte le periferie – osserva Ricco – è un’area che offre spunti per il progetto, ad esempio nella gestione dello spazio pubblico. La riqualificazione di piazza Istria è stata un’occasione importante, ma si deve continuare a lavorare in questa direzione”.

dall’annuncio ai lavori, la cronistoria della nascita 1954 Il sindaco La Pira, durante l’inaugurazione del villaggio Ina-Casa dell’Isolotto, annuncia che una nuova “città satellite” nascerà al confine con Bagno a Ripoli. 1957 Durante il convegno “Firenze, Sorgane e il Piano regolatore”, ospitato in città, viene discussa la prima idea. 1962 Approvato, dopo anni di dibattito, il progetto “Sorgane ridotto”. Partono i lavori. 1966/1967 Non esiste una data esatta di fine lavori, ma la maggior parte degli edifici fu conclusa tra questi due anni. G.C.


8 | Gennaio 2017

#Focus

 Lavoro

Il “quadro” in città, tra segni più e meno Crescono le assunzioni, diminuiscono i contratti a tempo indeterminato. Part-time un quarto dei nuovi assunti. A dirlo è il Rapporto Excelsior di Unioncamere. Per la prima volta dal 2009 i posti non si riducono a cura di Sara Camaiora e Gianni Carpini

L

e assunzioni a Firenze continuano a crescere anche nel 2016. Diminuiscono però i contratti a tempo indeterminato, aumentano quelli a termine, mentre i voucher fanno “boom”. Meno tempo pieno, inoltre: tra i nuovi assunti, un quarto sono part-time. A tracciare il quadro del lavoro dipendente è il Rapporto Excelsior di Unioncamere. Gli ultimi dati disponibili fotografano la tendenza a fine 2016 per il comparto privato extra-agricolo nella città metropolitana di Firenze. Dopo il crollo del -40 per cento registrato nel 2012, riprendono quota le assunzioni: il 2015 le aveva fatte correre fino a un +23,4 per cento, grazie agli incentivi per i contratti a tutele crescenti, nel 2016 questo trend rallenta ma rimane in terreno positivo (+6,3%). Si tratta di novecento assunzioni in più. Il rapporto segnala un’inversione di rotta che fa ben sperare: dopo sette anni, il saldo tra entrate e uscite dal mondo del lavoro è tornato con il segno più (790 unità). Per la prima volta dal 2009, i posti di lavoro non si riducono. Ma qual è l’identikit dei neo-assunti? Ogni dieci persone, quattro hanno un contratto a termine, tre a tempo indeterminato, due stagionale, mentre aumenta l’apprendistato. Calano le assunzioni dei giovani: a riguardare gli under 30 è il 28,8% del totale, al di sotto della media italiana. A offrire un posto sono soprattutto le imprese innovative o che guardano ai mercati esteri (vedi anche altro articolo in questa pagina). Sempre più usati risultano poi i voucher. In questo caso non esistono dati provinciali, ma l’Inps dice che in Toscana, durante i primi otto mesi del 2016, sono stati venduti sette milioni di buoni lavoro, una cifra più che raddoppiata rispetto allo stesso periodo del 2014 e aumentata del 40% se confrontata con il 2015. Resta il fatto che la recessione ha bruciato tante opportunità e siamo molto lontani dalla situazione pre-crisi. Allargando lo sguardo, la disoccupazione toscana, nel primo semestre 2016, è rimasta stabile al 9,6%. “I disoccupati sono raddoppiati dall’inizio della crisi ad oggi”, spiega Stefano Casini Benvenuti, direttore dell’Irpet, l’istituto regionale di programmazione economica. “La Toscana ha avvertito la crisi, ma molto meno di altre regioni – aggiunge – dal 2008 ad oggi, praticamente non abbiamo perso occupati: in genere il numero di occupati ha una tendenza all’aumento perché i giovani si inseriscono nel mercato del lavoro, in questi anni gli occupati in Toscana sono rimasti sostanzialmente stabili, ma non sono crollati come altrove. Dal nostro punto di vista è un dato incoraggiante. Questa tenuta è legata al fatto che la Toscana è andata molto bene sui mercati internazionali”.

Le competenze più richieste ai giovani M

a quali sono le competenze più richieste ai giovani che si affacciano sul mondo del lavoro? E quali i settori dove la ripresa è maggiormente in evidenza? Secondo gli ultimi dati del Rapporto Excelsior di Unioncamere, a Firenze, nell’ambito dell’industria per il 2016 crescono le assunzioni soprattutto nelle costruzioni (+300 unità), nel comparto chimico (+70) e nelle public utilities (+30). Nelle attività terziarie, incremento più rilevante per commercio (+480), servizi avanzati alle imprese (+220), turismo e ristorazione (+120) e trasporti e logistica (+110). Quanto al titolo di studio, in aumento la quota di laureati (da 17,2% a 18,8%) e, seppur lievemente, di diplomati (da 39,2% a 40,9%). Quasi in pari la qualifica professionale (da 17% a 17,4%), in diminuzione invece il personale senza formazione specifica (da 26,2% a 23,3%). Per le lauree – viene spiegato – si prediligono studi a indirizzo economico, sanitario-paramedico, chimicofarmaceutico e ingegneristico, per i diplomi l’amministrativo-commerciale, l’area tecnico-industriale, il turistico-alberghiero e il meccanico, mentre per la qualifica professionale al top ci sono ristorazione, benessere e sistema-moda. Se rallenta il recupero delle professioni ricercate ad alta specializzazione (da 24,1% a 19,6%), parallelamente aumenta la richiesta di professioni a media specializzazione (da 37,7% a 41,7%). Un maggior collegamento tra sistema formativo e mondo del lavoro: è ciò che chiedono invece le imprese più dinamiche secondo una ricerca Irpet, allargando il focus da Firenze all’intera regione. Il quaranta per cento di quelle analizzate lamenta nei neo assunti scarse competenze tecniche specifiche e, spesso, scarse competenze di base. Così, se nel turismo si richiedono competenze trasversali informatiche da affiancare ai ruoli tradizionali, l’agribusiness punta a professionisti di grado più elevato (veterinari, agronomi, alimentaristi, chimici, scienziati dell’alimentazione), mentre la logistica necessita prima di tutto di figure di alta formazione (ingegneri, esperti di gestione, sostenibilità ambientale).

Un network per i professionisti under 40 U

no sportello ad hoc per fornire informazioni e assistenza, ma anche consulenze e prestazioni reciproche tra under 40 a tariffe preconcordate. Sono alcuni dei servizi che offre “GperG – giovani per giovani”, il network dei giovani professionisti fiorentini e toscani che riunisce architetti, commercialisti, avvocati, agronomi, ingegneri, geologi e psicologi di età inferiore ai quarant’anni. Architetti e commercialisti fiorentini sono stati i primi a firmare la convenzione “progiovani”, a cui in un secondo momento hanno aderito anche gli altri ordini professionali, per un totale di oltre ottomila giovani professionisti potenzialmente coinvolti dal network. Con “GperG”, che entra a regime dall’inizio di questo 2017, un giovane ingegnere che non sa a chi affidare la propria contabilità potrà ad esempio richiedere l’elenco dei commercialisti aderenti alla rete, che gli offriranno una prestazione a tariffa concordata. “L’avvocato che vuol prendere in affitto uno studio – spiegano gli organizzatori – potrà chiedere una consulenza al giovane architetto. L’ingegnere che ha bisogno di una perizia su un terreno potrà rivolgersi al geologo e così via, in un reciproco scambio di professionalità che sarà un’occasione vera e concreta per crescere”.


#Focus

Gennaio 2017 | 9

 Le storie

Ginevra e Giacomo, fra tradizione e nuove strade

Una ha scelto di proseguire (con passione) l’attività di famiglia, l’altro di mettere da parte gli studi fatti e lanciarsi nella sua impresa. Due “Millennials” raccontano la loro esperienza

“Rifarei tutto, a quest’ora sennò sarei ancora a casa in attesa”

CHI SI METTE IN PROPRIO L’INGEGNERE-CALZOLAIO

CHI È ALLA QUARTA GENERAZIONE IN PASTICCERIA

N

Q

on tornerebbe indietro per nulla al mondo. “Rifarei tutto: dagli studi fino al banco del calzolaio – racconta – è un mestiere che dà grandi soddisfazioni, crei qualcosa di bello con le tue mani”. Da un anno e mezzo si fa chiamare “l’ingegnerecalzolaio” di Ponte a Greve, come recita il cartello che indica la sua bottega in via Dè Menabuoi, una stradina senza sfondo a pochi passi da via Baccio da Montelupo. Giacomo Barenghi, classe 1985, una laurea in ingegneria edile alle spalle, si è scoperto artigiano: prima un mese di gavetta con il calzolaio del rione, Beppe, poi – dopo la scomparsa del “maestro” – si è buttato nell’impresa, nonostante i suoi studi fossero stati di tutt’altro genere. “Se non avessi intrapreso questa strada ora sarei ancora a casa, in attesa che qualcuno prenda in considerazione il mio curriculum – ipotizza – conosco tanti ex colleghi di università che ora lavorano in ambiti totalmente diversi”. Il giovane calzolaio fa il pendolare tra Firenze e Pontassieve, dove abita con la moglie e la piccola figlia arrivata lo scorso ottobre. Ha aperto la sua attività nel maggio del 2015, grazie all’aiuto di mamma, papà e pure di nonna Maria. Ha lasciato il fondo occupato dallo storico calzolaio del rione e si è spostato a duecento metri di distanza. I macchinari, però, sono quelli di Beppe. “Il negozio va meglio rispetto a quello che ho sentito dire da altre nuove attività – spiega Giacomo – riesco a pagarmi le spese con gli incassi. Mi ritengo fortunato, e spero che in futuro vada meglio”. Nei suoi occhi si accende una luce quando parla del prototipo di scarpe su misura che ha creato per se stesso (“sono semplici, ma comodissime, ora il sogno è realizzarne per la vendita”), o quando tira fuori dalla vetrina l’ultima borsa in pelle realizzata a mano. Si è affacciato anche sull’e-commerce, e in futuro vorrebbe metter su un vero e proprio shop online. La vita da libero professionista ha dei pregi, ma è dura, ammette: ci sono tasse e bollette da pagare. A farlo andare avanti è la speranza che cambi qualcosa e che in futuro, anche per il settore dell’artigianato, le cose possano ricominciare ad andare sempre meglio.

“Iniziato come un gioco, poi ho capito che non avrei potuto fare altro”

ui dentro è cresciuta, i dolci fanno parte del suo vissuto. È stato naturale, per lei, farvi le prime esperienze lavorative dopo il liceo, ma all’inizio senza porsi grossi obiettivi. La passione è venuta col tempo, ha continuato a crescere e ora Ginevra Gualtieri, 27 anni, porta avanti con orgoglio la tradizione dell’omonima pasticceria che suo bisnonno Alfredo, con la moglie Lina, aprì nel lontano 1933 in via Senese. Una storia lunga e composta da tanti capitoli, come lei stessa racconta, cominciata con una piccola bottega e passata attraverso i tempi duri della guerra, in cui Alfredo si ingegnava a produrre dolci tra mille difficoltà. Poi il dopoguerra e la voglia di risollevarsi, con un drastico cambio di look, banconi di marmo e una quasi “futurista” macchina da caffè, l’esordio del figlio Rolando, altre innovazioni negli anni ’70, l’approdo del nipote Riccardo e della moglie Cristina. E ora Ginevra, alla quarta generazione. “Quando ho cominciato ero praticamente solo alla vendita, avevo finito il liceo e non volevo iscrivermi all’università. Ho provato come una sorta di gioco, poi pian piano ho capito che questa era la mia strada, che non avrei potuto fare altro e ho cominciato a occuparmi di tutto quanto, con senso di responsabilità ma anche tanta voglia di fare”, spiega. Un lungo passato alle spalle non vuol dire però chiudersi alle novità e alle tendenze. Per Ginevra tradizione fa davvero rima con innovazione, per questo alla tipica Iris Cake, “uno dei nostri cavalli di battaglia, il cui nome è legato al giglio fiorentino, una ricetta segreta e sempre di successo”, si sono aggiunti negli anni una linea vegan e una completamente gluten free. “Abbiamo sperimentato molto per ottenere la stessa qualità e siamo fieri di aver ottenuto prodotti notevoli. Ora stiamo pensando anche a una linea senza zucchero – rivela – non si può contare solo sulla clientela affezionata, bisogna saper mettere in campo proposte a 360 gradi”. Ed è un po’ questo l’ingrediente segreto di Ginevra, essere sempre pronti a creare cose nuove. “Il nostro è un settore che funziona e che forse ha risentito meno della crisi, ma certo non è mai semplice. Bisogna puntare in alto, mantenere una qualità elevata, aggiornarsi e mettere in campo nuove idee. Questo – conclude – è un mestiere creativo, se si perde questo aspetto non ha più senso”.


10 | Gennaio 2017

#Un mese in una pagina

 “Townhelp”

 Il progetto

una app per segnalare i pericoli della strada

“Soli mai”, compagnia per gli anziani

Sara Camaiora

G

li venne in mente qualche anno fa, dopo aver schivato col motorino un tombino sconnesso. Pensò che sarebbe stato importante poter segnalare subito al Comune quel fatto, magari con pochi “tap”, per evitare che qualcuno potesse farsi male. E così Vito La Melia cominciò a riflettere su uno strumento che consentisse tutto ciò, come una app, per poterlo fare da un tablet o un semplice smartphone. Un’idea che è diventata realtà. La app ora esiste e si chiama “Townhelp”, è un progetto dell’associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, supportata dal Comune di Firenze e dalla Fondazione Angeli del Bello. Vito, il suo ideatore, di Lorenzo Guarnieri era amico, giocavano insieme a pallavolo. Ora ha ventiquattro anni, sta finendo di studiare, lavora e ha il pallino dell’informatica. “Avevo l’idea di uno strumento che cambiasse in qualche modo l’interazione con la pubblica amministrazione, eliminando le barriere che di solito si rischiano di trovare, garantendo un feedback sicuro al cittadino-utente che si sente ascoltato e quindi può porsi in modo sempre più collaborativo e proattivo, comunicando ciò che non va e facendo quindi un servizio – racconta Vito – pensavo a quel tombino sconnesso incontrato in motorino, o a situazioni simili in cui magari ci imbattiamo per strada e che ci riproponiamo di segnalare, ma poi i pensieri si accumulano, quella telefonata ci passa di mente e magari non ci ricordiamo il nome della via o non riusciamo a fornire i dettagli di ciò che non va, non avendolo sotto gli occhi”. “La nostra attenzione – sottolinea Stefano Guarnieri, vicepresidente

S

i chiama “Soli mai” ed è un progetto pensato per fare compagnia agli anziani che vivono soli a Firenze (circa trentaduemila su oltre 370mila residenti, dei quali più di quindicimila hanno oltre ottant’anni). Il progetto, promosso dalla Fondazione Montedomini con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e la collaborazione fattiva del Comune, è stato presentato a dicembre e diventa ora pienamente operativo. Grazie alla collaborazione di alcune importanti realtà associative del territorio – viene spiegato – è stata attivata una rete di coordinamento e supporto per questa fascia della popolazione che ha difficoltà a uscire autonomamente e, in particolare, per coloro che vivono in casa in condizioni di solitudine. È a questa struttura di supporto costituita dagli sportelli attivati dalle singole associazioni che può rivolgersi chi ha bisogno di assistenza. Coloro che usufruiranno di questo progetto di puro volontariato e compagnia, che va ad aggiungersi ai servizi che vengono offerti da Comune e Asl, sono segnalati dai servizi sociali del Comune e dal servizio “Telecare” gestito da Montedomini. Le informazioni si possono trovare sul sito www.solimai.com, al quale possono rivolgersi non solo coloro che hanno necessità, ma anche e soprattutto chi può offrire un po’ del proprio tempo libero. “Per gli anziani la compagnia di qualcuno è un vero toccasana da vari punti di vista – ha spiegato l’assessore al welfare Sara Funaro – ‘Soli Mai’, oltre a essere dalla parte degli anziani, ha anche il vantaggio di andare a incrementare la rete del volontariato sul territorio, stimolando la cittadinanza attiva. Grazie a questo progetto, tante persone possono diventare volontari”.

 Condominio dell’associazione Lorenzo Guarnieri – vuol essere rivolta principalmente alla sicurezza degli utenti più deboli quali pedoni, ciclisti, motociclisti e portatori di handicap, per i quali la città spesso non è un luogo ‘amico’”. Ma come funziona Townhelp? È semplice: ogni cittadino può inviare segnalazioni di situazioni di pericolo, non immediato, per la circolazione stradale, il decoro urbano e le barriere architettoniche, ma anche di situazioni positive, cose fatte bene per stimolare la città a farne altre, nonché votare con un like segnalazioni fatte da altri in modo da fornire un indice di gradimento o priorità all’amministrazione. Ogni segnalazione sarà automaticamente localizzata e successivamente valutata e, se considerata di pubblica utilità, non duplicata e coerente con gli obiettivi dell’applicazione, verrà pubblicata. Il tutto grazie al lavoro dell’associazione Guarnieri. L’applicazione è scaricabile gratuitamente da App Store per Apple e da Play Store per Android, oppure attraverso i link dal sito www.townhelp.it.

uno sportello per prevenire le liti U

no sportello per prevenire le liti condominiali, attraverso il ricorso a sistemi di risoluzione alternativi al processo. A Firenze è stata istituzionalizzata la figura del mediatore con funzioni di “facilitatore del dialogo” per prevenire l’insorgenza delle controversie: una figura prevista nella convenzione firmata tra l’“Organismo di conciliazione di Firenze” (Ocf, che gestisce oltre 2.200 mediazioni all’anno) e varie associazioni di categoria (Confedilizia - Confederazione Italiana Proprietà Edilizia, associazione provinciale di Firenze della proprietà edilizia, l’associazione Federamministratori - Federazione nazionale amministratori immobiliari, Federazione regionale amministratori immobiliari - delegazione regione Toscana e Confartamministratori - Confederazione revisori amministratori immobiliari esperti). La convenzione fa parte del progetto sperimentale che tiene conto della rilevanza sociale, culturale ed economica dei rapporti di condominio e dell’importanza di gestire e prevenire le controversie attraverso il ricorso a sistemi di risoluzione alternativi al processo, che favoriscono, con l’aiuto di un professionista “facilitatore”, la comunicazione e l’ascolto tra le parti, la ricostruzione di rapporti sociali pacifici e il raggiungimento di soluzioni condivise. L’obiettivo dell’accordo è assicurare una sperimentazione efficace di metodologie nuove di prevenzione delle controversie attraverso l’attività svolta da un professionista in possesso di una specifica formazione sulle dinamiche conflittuali condominiali. Nell’ambito della convenzione, verrà istituito un tavolo permanente tra i soggetti firmatari per il monitoraggio della sperimentazione, al quale saranno invitati a partecipare alle riunioni periodiche i rappresentanti degli enti e delle istituzioni pubbliche interessati.


#Lettere&Rubriche

Lettere

Editoriale

Pungiglione

dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it VIA LUNGO L’AFFRICO, VIALE RIGHI E GLI ALBERI IN CITTÀ

Buonasera, volevo scrivervi già da un po’ di tempo ma finora non l’avevo mai fatto, lo faccio ora per segnalare/ domandare una curiosità che ho riguardo alla nostra città. Passando per la zona di via Lungo l’Affrico/viale Ojetti/viale De Amicis, in quelle aiuole/giardinetti che ci sono in mezzo alla strada, che dividono i due sensi di marcia, ho potuto notare più volte degli alberi e delle piante che hanno sempre attirato la mia attenzione ogni volta che mi sono trovato a transitare di là, che non mi sembra di aver mai visto in altre zone di Firenze. In particolare, proprio all’inizio dopo viale Righi e proprio prima della sopraelevata del cavalcavia che porta in piazza Alberti, sono presenti degli alberi molto belli e particolari, dei quali sinceramente non saprei riconoscere la varietà. Potete aiutarmi a risolvere questa mia curiosità? Mi piacerebbe sapere di che tipo di piante si tratti e del perché sono state messe lì, non so se c’è un motivo preciso, dal momento che mi sembrano insolite e che perlomeno io non ho mai notato la loro presenza lungo altre strade. Ma oltre a questi alberi in particolare che ogni volta attirano la mia attenzione e la mia curiosità, devo dire che sempre nella stessa zona ci sono altri alberi molto belli, che nella loro stagione si riempiono di colori e che è un piacere vedere!! E anche lo stesso viale Righi in autunno, con tutte le sue foglie gialle e rosse, è particolarmente suggestivo, invito chi non fosse pratico della zona a farci caso quando passa di là, ne vale la pena! Saluti, Giovanni G.

IL REPORTER RISPONDE

Caro signor Giovanni, da qualche tempo a questa parte gli alberi sono particolarmente al centro dell’attenzione in città. In parte purtroppo in seguito agli eventi meteorologici che si sono registrati negli ultimi anni a Firenze, come la tempesta del 1° agosto 2015 che, proprio sugli alberi, si è abbattuta con particolare violenza. Ma anche – e conseguentemente – per la scelta di piantare nelle diverse zone della città, a partire proprio da quelle più colpite da questi episodi di maltempo, specie diverse di alberi. Specie – è stato spiegato – ritenute più adatte al contesto e ai cambiamenti climatici. Con la conseguenza che, per scelta o per necessità, in alcune strade e aree verdi si è assistito, si assiste o si assisterà

a un cambiamento che andrà a impattare, oltre che sull’ambiente, anche sul colpo d’occhio. Vero è anche che – come da lei osservato – andando in giro per Firenze capita già di imbattersi qua e là in alcune piante diverse da quelle più “comuni”, che spesso sono tra l’altro particolarmente amate dai cittadini. Bene insomma che, da parte degli abitanti così come delle istituzioni, venga posta attenzione sul patrimonio arboreo cittadino. Sotto diversi punti di vista: della qualità, della sicurezza e – ovviamente – dell’ambiente. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it

I NUOVI CASSONETTI E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

Gentile redazione de Il Reporter, ho letto sul numero di novembre dell’arrivo dei nuovi cassonetti con la calotta e la chiave elettronica che vogliono far diminuire la quantità di rifiuti indifferenziati che la gente butta via. Io spero che questa novità possa servire veramente per fare stare più attenti tutti noi cittadini alla questione dei rifiuti e in particolar modo più attenti al cassonetto giusto dove inserire i vari rifiuti che produciamo nelle nostre case. Lo dico perché mi capita di notare a volte sacchetti e materiali dentro i cassonetti della raccolta differenziata che non mi sembrano essere stati buttati via nel modo corretto perché al loro interno mi sembra di vedere rifiuti di una tipologia diversa da quella che dovrebbe stare in quel cassonetto. Forse mi domando io qualcuno sbaglia, alcune volte capita anche a me che cerco di stare molto attento alla raccolta differenziata dei rifiuti di non sapere con esattezza dove deve essere buttato un certo rifiuto. Forse però ci sono persone che non stanno molto attente a differenziare tutti i rifiuti come si dovrebbe e questo mi dispiace, perché io penso che sul tema che è molto importante serva molta attenzione. Per non parlare poi di quando si cammina sui marciapiedi e si vedono sacchi e scatole e altro lasciati non dentro ma accanto ai cassonetti, e non mi sembra sempre che i cassonetti fossero così pieni e che dentro non ci entrava più nulla. Allora io spero che i nuovi cassonetti che devono arrivare possano servire veramente per fare stare tutti più attenti alla raccolta differenziata, ma penso anche che i cittadini devono essere informati per bene su come funzionano e come devono essere usati, sennò si rischia di fare confusione. Grazie dell’attenzione, cordiali saluti, G.M.

L’obiettivo è quello di portare a termine i lavori in corso da tempo e dare il via a nuove opere, per migliorare la vivibilità in città. Sul fronte dei “lavori in corso”, l’attenzione è ovviamente puntata prima di tutto sui cantieri per la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia, che vedranno proprio nel 2017 un anno decisivo, in attesa dell’annunciata apertura dei tracciati prevista per il 14 febbraio del 2018. Non solo tramvia, però: sono tanti e diversi gli interventi in programma nei prossimi mesi nei cinque quartieri fiorentini, alcuni dei quali molto attesi dagli abitanti. Così, su questo numero del nostro giornale abbiamo provato a dare uno sguardo in avanti e a fare il punto su lavori, progetti e novità che, zona per zona, attendono i cittadini da qui al prossimo dicembre. Cittadini che ora, grazie a una app presentata lo scorso mese, possono diventare ancor più “protagonisti” della vita di Firenze, segnalando in diretta quello che non va lungo le strade – come ad esempio una buca o una barriera architettonica, ma non solo – in modo da dare il proprio contributo per una città più sicura e vivibile. Voltando pagina e cambiando argomento, sono tanti anche gli eventi e gli appuntamenti che si terranno nel capoluogo toscano nel corso di questo 2017. Eventi e appuntamenti nel segno della cultura e degli spettacoli, che andranno a caratterizzare il nuovo anno fiorentino e ad animare vari luoghi della città. Alcune iniziative aspettano di essere definite, altre sono già state annunciate. Tra queste, la prima edizione di un festival che vedrà protagonisti libri ed editoria, in programma a febbraio alla Fortezza. Ma non è questo, ovviamente, l’unico appuntamento che attende i fiorentini nei prossimi mesi. Anche in riva all’Arno, il 2017 è appena iniziato. MATTEO FRANCINI

PUBBLICITÀ Tel. 055 6585939 Fax 055 6801567 email: info@edizionibunker.it Stampa

Rotostampa - Firenze (FI)

Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno XI n. 3 del 2 gennaio 2017. N° reg 5579

A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

LA CIOCCOLATA DI PANONE

S DAL REFERENDUM AL CAPOSCALA DEL CONDOMINIO, TUTTI I VOTI DEGLI ITALIANI

I

l vecchio anno si è chiuso con la votazione sul referendum costituzionale, il nuovo si aprirà con la prospettiva di una nuova elezione politica. Se c’è una cosa che noi italiani sappiamo fare bene è votare. Gli americani votano una volta ogni 5 anni, idem per i francesi e i tedeschi. Addirittura in alcuni paesi non votano mai. Noi italiani invece si vota almeno una volta alla settimana! Con regolarità! I bugiardini delle medicine italiane li riconosci subito perché non c’è scritto di assumere il farmaco prima o dopo i pasti ma prima o dopo le elezioni. Noi votiamo per tutto; a scuola ogni anno i genitori devono eleggere il rappresentante di classe, alle assemblee di condominio bisogna eleggere il caposcala, nel tempo libero c’è da eleggere il presidente dell’associazione culturale o il tesoriere del circolo ricreativo. Insomma, noi italiani, lo scrivo con orgoglio, siamo i migliori elettori al mondo!! E per questo abbiamo il dovere di mettere a disposizione di quei cittadini che non hanno dimestichezza nella cabina elettorale la nostra esperienza. Ad esempio come si riconosce un broglio elettorale? Bisogna essere degli osservatori. Se quando vai a votare lo scrutinatore ti dice sorridente “L’ho già fatto io per te!” sicuramente c’è qualcosa che non va. Oppure se nella cabina elettorale oltre alla matita ci trovi pure il bianchetto è meglio lasciar perdere! ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista

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Il Reporter del Q3 raggiunge le famiglie del quartiere 3 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

Gennaio 2017 | 11

del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

ulla cantonata di Via Por Santa Maria con il Vicolo di Santo Stefano, esisteva, dal Seicento fino ai primi del Novecento, il Caffè Panone, divenuto la prima “cioccolateria” di Firenze, dopo l’entrata in uso al pubblico del cioccolato. Francesco Zeti detto il Gobbo di Panone, fu il primo cioccolataio in città; proprio nella sua bottega iniziò la moda di bere la cioccolata sia calda che fredda in “bicchieretti di terra”. Questo avveniva nel 1668 e Panone, che precedentemente faceva l’acquacedrataio, cioè preparava e vendeva bibite fatte con acque zuccherate aromatizzate al cedro, limone, gelsomino, cannella e altro, intuì la possibilità di diffondere questa nuova bevanda, facendone la sua arte, la sua passione, tanto da divenire famoso. Mentre il successo della cioccolata si diffondeva nei salotti, nelle feste, a teatro e perfino nei conventi, qualcuno sentì il bisogno di polemizzare sugli effetti che produceva questo alimento, scatenando grandi dibattiti tra letterati, medici e teologi. Il 1728 fu un anno rovente. Nel Gennaio uscì un libretto: Parere intorno all’uso della cioccolata scritto in una lettera dal conte dottor Giovan Battista Felici all’illustrissima signora Lisabetta Girolami d’Ambra, in cui l’autore non esitava ad appellarsi a poeti e scrittori di epoche diverse per annoverare la cioccolata tra i molti disordini, che l’intemperanza degli uomini ha introdotto per accorciar la vita. Nei mesi successivi all’uscita del trattatello diversi medici, tra i quali anche Antonio Cocchi, si adoperarono a sdrammatizzare le tesi del Felici e a dichiararsi favorevoli alla fosca beva, ma Francesco Zeti, il Gobbo di Panone, temendo un calo degli avventori, decise di prendere direttamente in mano la situazione, commissionando ad un medico fiorentino una nuova difesa della cioccolata, che rendesse ben note a tutti le sue proprietà benefiche e lo salvasse da una possibile situazione commerciale pericolosa. Ne venne fuori l’Altro parere intorno alla natura, ed all’uso della cioccolata disteso in forma di lettera indirizzata all’illustrissimo signor conte Armando di Woltsfeitt, sul cui frontespizio compare proprio la Cioccolateria Panone, con il Gobbo in primo piano che rimesta a puntino la bevanda. Con l’andar del tempo la “dolce” diatriba svanì e tempi di crisi Panone non li conobbe, perché il locale rimase sempre il famoso luogo di raduno e di “crocchi letterari”. Si racconta che il 27 Aprile 1859, giorno della partenza definitiva da Firenze del granduca Leopoldo II di Lorena, il popolo in rivolta, giunto in Via Por Santa Maria allo sbocco di Via Lambertesca, fu fermato per qualche tempo nella sua marcia dall’abate Stefano Ferretti, che, salito sopra un tavolino preso proprio dal vicino caffè Panone, brandendo un bastone dal pomo d’avorio e mulinandolo elegantemente come un capo tamburo, arringava: “Cittadini, il Principe delibera, lasciamolo deliberare in pace!”. Questa interruzione permise al granduca di preparare i bagagli e lasciare tranquillamente Firenze con la sua carrozza. Con poco bagaglio ed una modesta scorta, la famiglia granducale da Porta San Gallo, lasciò alle spalle Firenze. Molti cittadini salutarono “babbo Canapone” come veniva chiamato per il suo colore di capelli, con rispetto ed alcuni anche in lacrime. Un pizzico di bonaria nostalgia per le cose che aveva fatto e che i cosiddetti “codini”, ormai rassegnati, ricordavano. E proprio per questi nostalgici fautori del granduca, fu coniata una canzoncina che diceva: L’albero pende, le foglie cascan giù, codini andate a letto i’ babbo un’ torna più. Ebbe così epilogo la più pacifica delle rivoluzioni per l’Indipendenza, tanto da far esclamare all’ambasciatore francese: Nemmeno un vetro rotto! Del Caffè Panone sappiamo, che nel primo Ottocento divenne proprietà di Caterina Niccolai, una caffettiera già conosciuta in città, originaria del cantone dei Grigioni, quale conduttrice insieme alla figlia e a due garzoni provenienti anch’essi dallo stesso cantone svizzero, del Caffè dell’Aquila presso il Canto alla Paglia. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

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12 | Gennaio 2017

#Cultura

 La novità

 Focus

libri, un festival alla fortezza

Incontri con scrittori, laboratori e un “happy hour letterario” nella prima edizione della kermesse

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i chiama “Firenze Libro Aperto” ed è la prima edizione del festival del libro in programma in città il prossimo mese, dal 17 al 19 febbraio, alla Fortezza da Basso. Il progetto, patrocinato da Regione Toscana, Comune e Città Metropolitana di Firenze – viene spiegato – vuol porre al centro del panorama culturale nazionale la filiera dell’editoria e i suoi protagonisti. Nel programma della kermesse sono previsti incontri con scrittori famosi ed emergenti, sociologi, responsabili di case editrici, self-publisher, illustratori, fumettisti, librai, tipografi e distributori. In cartellone anche la presentazione di novità editoriali e laboratori letterari per grandi e piccini, oltre a eventi serali con un “happy hour letterario” che comprenderà letture, concerti e spettacoli. Il festival è ideato e organizzato da Fbs Eventi con la direzione generale di Paolo Cammilli, e nasce con la volontà – viene spiegato ancora – di dare spazio alle molteplici realtà dell’editoria (dalle

grandi case editrici alle piccole specializzate in un determinato ambito, ai giovani scrittori, autori di book-trailer, videomaker, illustratori, fumettisti e librai) e di creare forme di interazione e collaborazione fra i vari attori del panorama editoriale, riu-

niti per l’occasione in un open space all’interno del padiglione Spadolini. Al centro della kermesse ci sarà l’interrogativo “Le parole non bastano più?”, per una riflessione sulla rinnovata funzione dell’editoria e del libro. Molti gli autori attesi al festival,

tra cui lo scrittore americano Joe R. Lansdale e gli italiani Marco Vichi, Federica Bosco, Pietro Grossi ed Emiliano Gucci. Tra gli ospiti previsti anche i fumettisti Sergio Staino, Matteo Bussola, Daniele Caluri ed Emiliano Pagani, i filosofi Alfonso Mau-

rizio Iacono e Luigi Lombardi Vallauri, il filologo Domenico De Martino e altri ancora. Fra le sezioni del festival, uno spazio sarà dedicato alle presentazioni di libri per l’infanzia, laboratori e intrattenimento per bambini, e un’area sarà dedicata al lavoro di illustratori per l’editoria e fumettisti, che mostreranno dal vivo i “segreti” del loro lavoro. E dopo il calar del sole, dalle 20 fino a notte inoltrata, sono previsti eventi collaterali quali concerti e spettacoli, come ad esempio Quaderni, realizzato in collaborazione con il Teatro della Pergola, con una selezione di racconti introdotti dallo scrittore Marco Vichi e letti dall’attore Lorenzo degl’Innocenti. L’appuntamento con “Firenze Libro Aperto” è il 17, 18 e 19 febbraio al padiglione Spadolini della Fortezza da Basso. Per un festival tutto da “sfogliare”.

Web firenzelibroaperto.it

alla scoperta dei palcoscenici con “pass teatri” e “bellastoria”

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n ritorno e una novità, per avvicinare le persone di tutte le età al palcoscenico. È scattata la tredicesima edizione di “Pass teatri”, l’abbonamento trasversale che raccoglie alcune delle proposte teatrali, musicali e di danza dell’area metropolitana fiorentina, per favorire il viaggio del pubblico alla scoperta di luoghi, stagioni e visioni attraverso una rete di teatri. Proposte differenziate per genere e stile, come diverse sono le anime dei teatri appartenenti all’associazione Firenze dei Teatri, che unisce diciannove strutture (firenzedeiteatri. it). Tutto nuovo, invece, il progetto “Il Teatro? #Bellastoria!” di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, un abbonamento speciale rivolto ai nati tra il 1996 e il 2001. L’obiettivo? La diffusione del teatro tra i giovani (ilteatrobellastoria.it).

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Gennaio 2017 www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere Corsi e laboratori

Le lingue straniere? un gioco da ragazzi

Mini-guida per baby poliglotti: tra danza e teatro, ecco dove imparare l’inglese (ma non solo) all’insegna del divertimento

com). Giochi, canzoni e lavoretti manuali a Settignano, al Circolo Cacciatori, con il corso “Playing in English”, per la fa-

scia di età 6-8 anni: nove lezioni che si svolgono tra gennaio e febbraio, si replica ad aprile e maggio (associazione-culturale-eventi.org). Filastrocche e fiabe in lingua anche al Kantiere, vicino al cinema multisala del Cavallaccio, con un corso fatto da gioco-lezioni (kantierefirenze.it). Passando alle scuole vere e proprie, ci sono ad esempio i corsi “Learn and play” del British Institute in piazza Strozzi, mentre cambiando idioma e guardando oltralpe, l’Istituto Francese di piazza Ognissanti organizza, sempre con un approccio ludico-creativo, “Giochiamo col francese!” per bimbi tra i sei e i dieci anni, a cui si affiancano lezioni di lettura e scrittura per i francofoni junior dai sette agli undici anni. Ma la lingua può essere anche un modo per riscoprire le proprie radici. Succede per i piccoli nati in Italia le cui famiglie arrivano da paesi arabofoni. Corsi di arabo a Firenze per bambini e ragazzi si possono trovare alla BiblioteCaNova dell’Isolotto (via Chiusi 3) o alla Casa della Cultura (via Enrico Forlanini 164).

i baby-cantanti si svolgeranno a settembre (www.operadifirenze. it). Un’istituzione sul territorio è il Piccolo Coro del Melograno. Mission della scuola di canto corale è accendere nei bambini l’entusiasmo per la musica e incentivarli a intraprendere lo studio di uno strumento musicale. Si parte con la fascia di età 4-8 anni con il coro dei Fiori del Melograno, che si misura soprattutto con canzoni dello Zecchino d’Oro e musica leggera per l’infanzia. Si prosegue con il Piccolo Coro del Melogra-

no, che comprende voci bianche fino a 13 anni (www.piccolocoromelograno.it). Ha invece sede presso l’Sms di Rifredi il Coro Vivi Le Voci: aperto a bambini e ragazzi da 6 a 18 anni e diretto da Viviana Apicella, offre l’opportunità di cimentarsi in un repertorio molto vario, che va dal classico al moderno passando per i cori per voci bianche delle opere più conosciute, come la Carmen o la Bohème. Le prove si tengono ogni giovedì nella biblioteca del circolo di via Vittorio Emanuele.

Gianni Carpini

e lingue straniere sono un “gioco da ragazzi”: si possono imparare fin da piccoli con laboratori e fiabe, perfino con danza e teatro. L’inglese, come si può immaginare, fa la parte del leone: sono tante le opportunità presenti in città, anche promosse insieme ai Quartieri, ma si trovano ad esempio anche lezioni di francese, oppure di arabo. Partiamo dalle proposte anglosassoni. Tra quelle che si possono trovare in città, al Vivaio del Malcantone, in zona Coverciano, la lingua si studia ballando: “Let’s dance and speak english” propone un primo approccio alla danza, unito ai termini inglesi legati all’attività motoria (ilvivaiodelmalcantone.com). Inglese “on stage” al Teatro Puccini e alla New Staz, struttura comunale animata da tante associazioni a Ponte a Greve: Miranda Flynn, dell’associazione teatrale Catalyst, da anni porta avanti una singolare formula per imparare

Una

PER I LETTORI IN ERBA  redazione@ilreporter.it  www.ilreporter.it #ilreporterdeipiccoli

l’inglese grazie ad attività teatrali e giochi. Ci sono gli incontri per i bimbi tra i 4 e i 6 anni accompagnati da mamma o

papà, che devono essere pronti a cantare e divertirsi, e i corsi per i più grandicelli fino a dieci anni, con giochi creativi, sketch

teatrali e due saggi finali, uno in “aula”, l’altro sul palco del teatro, con tanto di costumi e luci (teatroingleseperbambini.

al giorno

Cori

città in note, voci bianche alla ribalta

sport e bambini, piccoli campioni in sicurezza  Il Meyer risponde

C

on l’ingresso alle elementari, se non prima, molti bambini iniziano a praticare uno sport. E proprio di sport e salute parliamo questo mese con la dottoressa Silvia Favilli, responsabile di Cardiologia all’Azienda Universitario-Ospedaliera Meyer. Dottoressa, quali sono i controlli necessari per partire con l’attività sportiva in tutta sicurezza? Dal 2015 la Regione Toscana ha prescritto l’elettrocardiogramma obbligatorio per poter iniziare a fare qualsiasi sport. È un esame veloce, assolutamente non inva-

Serena Wiedenstritt

sivo e che non richiede nessuna preparazione, e può mettere in evidenza eventuali rischi per il bambino. Altri controlli da fare? A livello di esami medici riteniamo che l’elettrocardiogramma sia sufficiente. Sicuramente è fondamentale la visita del bambino da parte del pediatra di famiglia, l’auscultazione del cuore, la storia medica del piccolo e della famiglia. Alcuni elementi, come avere le palpitazioni durante l’attività fisica piuttosto che

un familiare colpito da problemi cardiaci gravi in giovane età, possono motivare il pediatra a richiedere maggiori approfondimenti. Una volta fatti gli esami e la visita, come si sceglie lo sport “giusto” per il piccolo? Ogni bambino ha la sua storia, il pediatra può offrire validi consigli. Per i bambini più piccoli, sono sconsigliati gli sport di resistenza. S.W.

F

irenze a misura di “piccole ugole”. Sono molte le opportunità per giovani e giovanissimi “canterini” in città. Eccone allora alcune. Risale a maggio scorso la ricerca avviata dall’Opera del Duomo di piccoli tra i 7 e gli 11 anni per rifondare il coro di voci bianche della Cappella musicale della cattedrale di Firenze, specializzato nell’esecuzione di brani sacri. Anche il Maggio Musicale ha il suo coro di voci bianche: 67 elementi dai 7 ai 15 anni diretti da Lorenzo Fratini, che si cimentano in tutti i generi musicali. Le prossime audizioni per


14 | Gennaio 2017

#Sport  Al Mandela Forum

 Il calendario

al franchi arriva la juventus

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er molti, il 2017 viola sarà l’anno dei “baby”, come Bernardeschi e Chiesa. Chi ha stupito di più nel finale del 2016 è proprio quest’ultimo, scommessa vinta da Paulo Sousa che lo ha portato in ritiro con la prima squadra a Moena e poi creduto in lui, fino a farlo esordire in serie A nell’agosto scorso a Torino contro la Juventus. E proprio i bianconeri saranno uno degli avversari dei viola – sicuramente il più atteso – in questo mese di campionato. Prima, però, c’è da concludere il girone d’andata, con la trasferta di Pescara domenica 8 gennaio. La settimana successiva (domenica 15 alle 20.45) il big match al Franchi contro la squadra di Allegri, per la prima giornata di ritorno. Sabato 21, nell’anticipo delle 18, andrà invece in scena Chievo-Fiorentina, altra partita tutt’altro che semplice. Nel turno successivo, poi, sarà la volta di Fiorentina-Genoa. Con una curiosità: la sfida si giocherà dopo solo poco più di un mese dalla gara d’andata. Lorenzo Mossani

fiorentina, missione Mönchengladbach

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uardarsi allo specchio e non riconoscersi. Se questo vale per la Fiorentina altalenante in campionato, a maggior ragione calza a pennello per la sua rivale ai sedicesimi di Europa League, il Borussia Mönchengladbach, il club del calcio spettacolo che aveva entusiasmato negli anni Settanta non solo il piccolo Gigi Buffon, immortalato sui social con la sciarpa del “German Team”, ma i tanti tifosi che segui-

vano con passione le gesta della giovane squadra di campioni allenata da Hennes Weisweiler. Chiamata Fohlen-Elf (“La Squadra dei Puledri”), insieme al Bayern, dominò la scena nazionale ed europea, vincendo cinque campionati tedeschi, una Coppa di Germania e due Coppe Uefa. Durante la scorsa stagione sembrava essere tornata ai fasti di un tempo, proprio grazie al nuovo giovane allenatore, nato guarda caso nel 1971. Andrè Schubert aveva rivitalizzato la squadra con la ricetta vincente fatta di pres-

sing, ripartenze e gol a grappoli. Ma quest’anno la stella cometa è sembrata smarrita con cambi di modulo (dal collaudato 4-4-2 al 3-5-2) e di interpreti. Tanti giocatori sono calati di rendimento, due fra tutti il capitano Stindl e il giovane Dahoud. Siriano naturalizzato tedesco, era stato il centrocampista che aveva fornito il maggior numero di assist in Bundesliga. Nel computo dei gol della stagione in corso mancano le reti del brasiliano Raffael, fermato da problemi fisici come molti suoi compagni. Ma i numerosi infor-

tuni che hanno costellato questa prima parte di campionato della squadra tedesca, ultimo la rottura del legamento crociato di Kramer, non sono valsi a salvare la panchina di Schubert. Arrivato in punta di piedi e con tanta umiltà dalla seconda squadra del Gladbach al posto di Lucien Favre, sarebbe dovuto essere un traghettatore, invece aveva convinto tutti con la forza dei risultati. Gli stessi che in questo campionato lo hanno condannato all’esonero: la sua ultima partita è stata quella persa contro il Wolfsburg. Panchina sulla quale fino a ottobre sedeva Dieter Hecking, ora nuovo tecnico dei “Puledri”, che la Fiorentina si troverà di fronte giovedì 16 febbraio alle 19 al Borussia Park. Il bello, ma al tempo stesso ostico stadio per i viola, scaldato dagli oltre quarantamila tifosi del Borussia Mönchengladbach. Con un nuovo stratega le carte (da gioco) si rimescolano.

 Serie B

basket, il 2016 si è chiuso col derby Vittoria per i viola nell’attesa sfida, ma anche il Pino Dragons ha dimostrato di poter recuperare terreno

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T

ornano le rotelle al Mandela Forum. Sabato 21 e domenica 22 gennaio i fuoriclasse dell’International Skate Awards daranno spettacolo per questa gara-evento giunta alla settima edizione. Il format vuol esaltare la parte puramente artistica del pattinaggio, mettendo in evidenza il talento dei protagonisti che, oltre a pattinare, recitano, ballano e cantano dal vivo. Sono previsti anche momenti di “contaminazione” con discipline artistiche diverse come la danza aerea, la ginnastica artistica e la danza sportiva. Il sabato (alle 21) sono in programma le performance degli atleti “Top Champions”, selezionati attraverso un sondaggio on line a livello mondiale tra addetti ai lavori del settore e semplici appassionati. La domenica (alle 16) sarà invece dedicata al tradizionale musical con i pattini che ha sempre riscosso grande successo: il titolo dello show 2017 è “Latinoamericana”. Nei giorni precedenti, oltre quattrocento giovani atleti provenienti da tutto il mondo si alleneranno nelle piste fiorentine di Novoli e Oltrarno. Sim.Spa.

 Europa League

Irene Delfino

le stelle del pattinaggio

avvero non si poteva trovare un modo migliore per chiudere l’anno che prendere due squadre in netta ripresa e metterle l’una di fronte all’altra in un derby inedito e attesissimo in città. La spettacolare gara tra Pino Dragons e Fiorentina Basket ha riacceso una volta per tutte le speranze di riscatto delle due fiorentine di serie B, confermando quello che già si intuiva: dopo un avvio di stagione difficoltoso, la “cura” sta funzionando. La Fiorentina Basket ha vinto quattro delle cinque partite giocate da quando il nuovo coach Andrea Niccolai si è seduto sulla panchina viola (al momento in cui scriviamo, ndr). Gli era stato chiesto di dare il classico “scossone”, ed è arrivata prima l’inattesa vittoria a Verbania, sul campo della capolista Omegna, poi il successo senza sconti sulla Robur et Fides Varese, gara chiusa già a metà partita e messa in ghiacciaia nel terzo quarto fino al +30 finale. La rimonta fallita contro Valsesia, 68-66 con Savoldelli che premia i piemontesi all’ultimo possesso, non ha spento la fiducia dei viola, che appena due giorni più tardi sono tornati alla vittoria battendo Oleggio 83-75. Sull’altra sponda del basket cittadino, il Pino Dragons ha il grosso merito di non essersi perso d’animo. In pochi avrebbero resistito alle otto sconfitte consecutive che hanno inaugurato la stagione della neopromossa e molti altri sarebbero

crollati se, dopo l’ingaggio di una stella come Giovanni Rugolo, fosse arrivata anche la nona, per giunta di un solo punto, all’ultimo tiro e con polemiche nel finale di gara. La successiva sconfitta (messa in preventivo) a Montecatini ha momentaneamente fatto salire il bilancio a dieci sconfitte in dieci partite. Poi, però, si sono raccolti i primi frutti. I biancorossi hanno travolto 74-57 Piombino al PalaCoverciano per poi portare via altri due punti di qualità dal parquet di San Miniato con 29 punti di Rugolo. Si è arrivati così all’atteso derby del 17 dicembre. Pubblico numeroso e caldissimo, percentuali e ritmi alti, tutto quello che si poteva desiderare. Ha avuto la meglio la Fiorentina (72-86), spinta dai quattordici canestri da tre punti mandati a bersaglio dai suoi, su tutti Motta e Poltronieri. I viola hanno così festeggiato il Natale da quinti in classifica, a due soli punti dal secondo posto, ammessi a pieno titolo alla lotta per un posto di lusso nei playoff, obiettivo di inizio stagione. Il Pino Dragons resta ultimo, ma ha cancellato lo zero dalla sua casella e dimostrato di poter recuperare terreno anche sulle avversarie più accreditate. L’anno nuovo sembra avere in serbo buone cose per la pallacanestro di Firenze. Andrea Tani

 Galluzzo

inaugurata la nuova palestra

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na conquista importante, frutto di un lavoro di squadra”. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella ha definito la nuova palestra coperta polivalente del Galluzzo. La costruzione è stata inaugurata agli inizi di dicembre e si trova dentro al complesso scolastico della media Papini. Al taglio del nastro erano presenti, oltre al sindaco, l’assessore comunale allo Sport Andrea Vannucci, l’assessore allo Sport della Regione Toscana Stefania Saccardi, il presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito e la presidente della commissione sport Letizia Perini. “È una conquista importante per il Galluzzo – ha spiegato Nardella – questa palestra era attesa da anni e sarà la casa per tutti i giovani. È una struttura che arricchisce il complesso scolastico della scuola media Papini, e sarà attiva tutto il giorno: la mattina per le attività motorie scolastiche, la sera accoglierà le altre attività sportive”. In particolare, sarà utilizzata per pallavolo, basket e pattinaggio. “Un luogo interamente dedicato dove poter fare sport – ha aggiunto il sindaco – un altro tassello del progetto per il Galluzzo. Non ci fermeremo qui e anche per il 2017 proseguiranno gli investimenti sugli impianti sportivi della città: abbiamo inaugurato la nuova piazza, la nuova viabilità, presto sarà disponibile la nuova illuminazione sul viale Tanini.

Il progetto prevede anche la realizzazione di un campo da beach volley nell’area sportiva di viale Tanini”. La nuova palestra coperta polivalente ospiterà la pallavolo a livello agonistico e la pallacanestro a livello non agonistico, ed è dotata di pavimentazione in parquet pattinabile. La struttura è realizzata da sei archi in legno lamellare e misura 32 x 20,40 metri, per un’altezza massima di 10,40 metri. “Siamo contenti di aver contribuito come Regione – ha commentato Saccardi – era un impegno preso insieme al Comune di Firenze da molto tempo e sono molto contenta di vederne la realizzazione. È stato un bel gioco di squadra ed è una grande gioia”. Soddisfazione è stata espressa anche da parte dell’assessore allo sport Andrea Vannucci: “Sono davvero felice – ha detto – quando ci si innamora di un progetto dedicato a tanti sport diversi, poi c’è solo gioia. Questa opera fa bene allo sport perché è dedicata a tante discipline, ma è solo il primo passo di un miglioramento sportivo del Galluzzo, con tanti altri progetti che vedranno la luce: dal basket al recupero del campo da tennis, al beach volley e allo street basket”. In occasione del taglio del nastro del palazzetto, Nardella si è poi rivolto ai tanti ragazzi presenti: “Vivetelo e abbiatene cura come se fosse vostro”. La parola, poi, è passata al campo. Tiziana Alma Scalisi



Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili

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