Periodico d’informazione locale. Anno XI n. 7 del 1 febbraio 2017. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.
www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere
Febbraio 2017
Anno XI Ed. 7
Firenze Quartiere 2
Campo di Marte • Coverciano • Cure
Primo piano
✎ Editoriale
STADIO, LE IDEE IN CAMPO PER IL FUTURO
IL COUNTDOWN SUI BINARI (E SULLE STRADE) Matteo Francini
I
l conto alla rovescia è scattato. Manca un anno esatto al 14 febbraio 2018, data da segnare sul calendario per Firenze non tanto per la ricorrenza di San Valentino, quanto perché proprio quello è il “giorno X” indicato per l’entrata in funzione delle nuove linee della tramvia. I cui lavori e cantieri hanno caratterizzato gli ultimi anni della vita in città, con interventi e cambiamenti in zone importanti del capoluogo.
Si riapre la questione del destino del Franchi dopo il “trasloco” della Fiorentina ☛ pagina 3
☛ SEgUE a pagina 11
TRAMVIA, MENO UN ANNO ALL’ORA X
NEI CENTRI ANZIANI, TRA CORSI E ATTIVITÀ Iniziative ricreative e culturali, ma non solo: “viaggio” fra le strutture del quartiere.
Sara Camaiora - Gianni Carpini
S
arà un 2017 chiave per le nuove linee del tram, la 2 verso Peretola e la 3 verso Careggi. L’ora X, ovvero quella in cui i due nuovi tracciati dovranno entrare in esercizio, è indicata esattamente tra dodici mesi, nel giorno di San Valentino: è il 14 febbraio 2018 la data da tempo prevista. E giorno dopo giorno si delinea il volto della rete tramviaria che sarà: ecco alcuni dettagli (non così conosciuti da tanti fiorentini) e un “viaggio” in alcune delle zone interessate dai cantieri.
☛ aLL’inTERnO
“IO E FIRENZE”, ARISA SI RACCONTA ☛ pagina 12
☛ pagina 2
MENINGITE, LE NOVITÀ PER LE VACCINAZIONI Presentati alcuni aggiornamenti del calendario vaccinale. La campagna straordinaria va avanti.
☛ SEgUE aLLE paginE 8-9
☛ pagina 10
S. MARTINO A MENSOLA, L’ANNO DI SACCHI I “TESORI” DELLA CHIESA IN RIVA ALL’ARNO ☛ pagina 7
☛ pagina 14
La famiglia italiana della frutta
2 | Febbraio 2017
Quartiere 2
#Primo piano
Campo di Marte . Coverciano . Cure
Gli spazi
corsi, iniziative, attività e servizi: “viaggio” tra i centri anziani del quartiere Focus
laboratori di teatro per gli over sessanta
U
n esempio di collaborazione e scambio intergenerazionale è quello tra il centro anziani di Villa Bracci e l’associazione culturale Il Vivaio del Malcantone, che da qualche anno propone laboratori di teatro e tecnica vocale rivolti agli utenti del centro. Il ciclo concluso a ottobre, con una festa popolare a Villa Bracci e una passeggiata sul sentiero degli Scalpellini, era ispirato alle novelle del Decameron di Boccaccio. Da novembre è in corso l’iniziativa “Oro Colato”, rivolta agli over 60, laboratorio teatrale dedicato all’esperienza dello stare in scena, alla relazione tra musica e gesto, al rapporto tra azione scenica e sguardo della platea. F.B.
Fannì Beconcini
È
un’offerta ricreativa e culturale quella che propongono i centri anziani del quartiere 2. Senza dimenticare alcuni dei contesti in cui sono collocati. Immersa nel verde è ad esempio la residenza di Villa Bracci, che si trova in via Stradone di Rovezzano, alle pendici di Settignano: il centro è nato nel 1978 in una villa medicea del Quattrocento situata in un grande parco, ad oggi conta oltre ottocento utenti, è sede di 270 orti sociali, una fornita biblioteca, uno dei Paas – Punti di Accesso Assistito ai Servizi Internet – cittadini e di altri uffici e servizi sociali, dal Pad, Punto Anagrafico Decentrato, ai patronati sindacali. Corsi di teatro, arte e musica vengono organizzati annualmente, anche in collaborazione con associazioni culturali ed enti cittadini. In via Luna, una traversa di via Gioberti, si trova invece il centro anziani Bellariva Oberdan San Salvi, che ha una sede distaccata in piazza di San Salvi ed è noto anche per il gruppo teatrale “I ragazzi dalle tempie grigie” e per il coro di Via Luna, attività che portano gli utenti del centro in tournée a Firenze e nei comuni limitrofi. Il centro anziani Campo di Marte è in
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viale Ugo Bassi e offre sia iniziative culturali, conferenze, serate musicali, visite guidate ai musei e letture, che iniziative ricreative, come giochi di carte e società, cabaret, cene sociali e gite, la tombola del giovedì pomeriggio e il ballo del sabato sera. Al Ponte Rosso si trova poi il centro Parterre, che ha una sede distaccata al parco Cubattoli Pettini Burresi di via Faentina, e nella sede principale offre, insieme alle “classiche” attività ricreative e culturali, corsi di cucina, laboratori di arte e pittura nonché eventi benefici in collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio. E ancora, in lungarno Aldo Moro c’è il centro Bellariva, che organizza visite ai musei e gite turistiche, pranzi sociali, cineforum e giochi di società, oltre a ginnastica dolce e attività dedicate al benessere. E a proposito di benessere, per gli amanti delle attività all’aria aperta sono da segnalare anche le iniziative del gruppo “Salute è Benessere” (vedi anche altro articolo in questa pagina).
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Corsi di cucito
Diverse le attività e le iniziative organizzate nei centri anziani del quartiere
Le passeggiate
sulle orme del boccaccio
“S Proposta un’offerta ricreativa e culturale, da Villa Bracci a via Luna passando per Bellariva e Ponte Rosso
Tutto ci sembra fuori moda, troppo lungo, troppo largo, giacche con spalloni. Mamma mia come farò? Niente panico, La Bottega del cucito è a tua disposizione per sistemare tutto. Hai dei pantaloni belli ma fuori moda perché troppo larghi nel gambule? La tua giacca preferita ha le spalle troppo grandi, ma il tessuto è favoloso? Oppure jeans bellissimi ma completamente usurati? Non c’è problema, porta tutto a La Bottega del cucito, dove troveremo insieme una soluzione! Se poi hai problemi nel trovare capi che vestono bene la tua personalità, vieni a “La Bottega del cucito”, dove potrai farti un capo adatto alle tue esigenze.
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alute è benessere” è un’iniziativa che nasce dal Comune di Firenze insieme ai Quartieri e all’Azienda Sanitaria Firenze e la Società della Salute, con l’intento di promuovere, attraverso le passeggiate, momenti di socialità collettiva mantenendo uno stile di vita sano e corretto. La partecipazione è gratuita e gli appuntamenti sono fissi, una volta al mese, di regola il secondo sabato. Giovanni Monello e sua moglie Gabriella sono i conduttori delle passeggiate nel Q2 che, dopo aver conseguito il diploma di conduttori di gruppo di cammino, ogni mese da circa un anno guidano il gruppo. “L’iniziativa – raccontano – sta progressivamente crescendo sia nella soddisfazione che nel numero dei partecipanti. Ci rivolgiamo a chi ha voglia di passare un pomeriggio all’aria aperta anziché stare in casa in modo sedentario. Il nostro gruppo ormai consolidato è formato ogni volta da venticinque-trenta persone. Ci piace proporre e condurre il gruppo alla scoperta dei luoghi poco conosciuti del quartiere, siamo appena stati all’Istituto Agronomico per l’Oltremare, appuntamento che ha riscosso un grande successo”. Tre appuntamenti “speciali” sulle orme del Boccaccio segneranno i primi mesi di questo 2017. Tre le date già individuate: si parte l’11 febbraio con una passeggiata a Ponte a Mensola, dove lo scrittore abitò, poi l’11 marzo a Villa Palmieri, sulle tracce del Decamerone, per concludere la “trilogia” l’8 aprile con una passeggiata da Ponte Rosso a Ponte alla Badia, lungo il Mugnone, dove è stata ambientaC.M. ta la novella Calandrino e l’elitropia.
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Quartiere 2
#Primo piano
Campo di Marte . Coverciano . Cure
Febbraio 2017 | 3
Stadio/1
Stadio/2
idee e scenari, Il “terzo tempo” del Franchi
nozze in campo a primavera?
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iori d’arancio in campo, in tribuna autorità o in curva Fiesole. Presto dovrebbe essere possibile sposarsi con rito civile all’interno del Franchi e queste sono alcune delle location che il Comune e la Fiorentina stanno vagliando per ospitare le cerimonie. La società viola e l’assessore allo sport Andrea Vannucci stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli per poi portare in consiglio comunale le modifiche al regolamento dei matrimoni. Ci sono – viene spiegato – dei tempi tecnici da rispettare: “Indicativamente possiamo pensare di celebrare matrimoni allo stadio verso la primavera inoltrata”, ipotizza Vannucci.
Campo di Marte pensa al futuro dell’impianto Gianni Carpini
S
otto le tribune palestre e piscine. In campo eventi sportivi, anche internazionali, come i match della Nazionale di rugby. E pure qualche concerto, ma “la prevalenza delle attività deve essere sportiva”. Non solo. Resta l’idea dei lavori per un Franchi con l’ombrello, ossia la copertura delle curve e della maratona, perché “l’investimento sullo stadio non può sparire con la Fiorentina”. Il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi dà la sua ricetta per il “terzo tempo” della struttura di Campo di Marte, una volta che la serie A traslocherà dentro la nuova casa viola prevista nel quadrante nord-ovest della città. A fine dicembre il club ha presentato il progetto agli uffici comunali, adesso è scattato l’iter burocratico e si riapre così anche la questione dell’utilizzo futuro dell’Artemio Franchi, un gigante da cinquantamila metri quadrati e ottantasei anni di storia. Proprio da Campo di Marte, lo scorso mese il sinda-
co Dario Nardella ha iniziato le riunioni “itineranti” della giunta. “La zona manterrà una vocazione sportiva – ha detto – ma senza che i cittadini abbiano quei disagi che subiscono adesso con partite anche in notturna e nei giorni feriali”. Intanto, dal Quartiere 2 non cala l’attenzione per ottenere risorse e mettere a nuovo l’impianto. “Vogliamo che sia ammodernato – spiega Pierguidi – perché un giorno che non ci sarà più la Fiorentina non vogliamo avere un luogo di degrado”. Il Q2 rilancia così la sua idea della copertura delle curve e della maratona, proposta con una mozione approvata l’anno scorso dal Consiglio di Quartiere, anche per rendere appetibile la struttura per grandi eventi internazionali. Rispetto a questa ipotesi, “il piano triennale degli investimenti prevede altre cose – puntualizza l’assessore allo sport Andrea Vannucci – con interventi di manutenzione straordinaria”. Per il domani senza i viola, Pierguidi
G.C.
continua: “Chiediamo tanti investimenti sul Franchi per farlo diventare un luogo che le famiglie possano frequentare, quindi sotto le tribune fare piscine, creare palestre, costruire spazi per l’intrattenimento, perché lo spazio c’è”. Di sicuro il “trasloco” della Fiorentina da Campo di Marte non sarà una questione da poco. Nelle previsioni più rosee, tutto questo 2017 dovrebbe servire per l’iter tecnico – spiegano da Palazzo Vecchio – il 2018 potrebbe essere l’anno del bando, cui dovrà seguire il fischio di inizio dei lavori, mentre nel 2021 potrebbe esserci la prima gara nel nuovo stadio. Ma la “partita” è ancora lunga.
Viale Paoli
la pedonalizzazione può attendere (per ora)
V
ia le auto da viale Paoli, verde e alberi al posto dell’asfalto. È suggestiva l’idea della pedonalizzazione della strada che separa lo stadio da altri impianti sportivi, una volta che la Fiorentina si sarà trasferita dall’altra parte di Firenze. Un’ipotesi circolata più volte, riproposta in passato anche dal sindaco Nardella, ma ancora tutta da approfondire. “Sarebbe una bella proposta, pedonalizzare tutto, rendere tutto una piazza molto verde. Noi siamo favorevoli”, afferma il presidente del Q2 Michele Pierguidi. Nell’area intorno a viale Paoli sono attive venti società sportive su 240mila metri quadrati di superficie, e proprio qua potrebbe nascere un “parco dello sport”. “È troppo presto, non è un argomento che in questo momento abbiamo riaffrontato – precisa l’assessore ai lavori pubblici e alla viabilità Stefano Giorgetti – è prematuro, dobbiamo vedere quali sono i tempi del nuovo stadio e ne riparleremo anche G.C. in funzione di quello che dovrà venire nel Franchi”.
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4 | Febbraio 2017
Quartiere 2
#Luoghi
Campo di Marte . Coverciano . Cure
La sezione
L’itinerario
dal quartiere ai monti, nella “casa” del cai
a san valentino? parchi e... stadio
In via del Mezzetta la sede fiorentina: duemila soci e diversi tipi di attività Vanessa Bambi
F
orse non tutti sanno che nel quartiere, in via del Mezzetta 2/m, c’è la sede della sezione fiorentina del Cai, Club Alpino Italiano. Alla soglia dei centocinquant’anni dalla data della sua fondazione a Firenze (1868), abbiamo fatto un “viaggio” all’interno della sede. Non essendo la città del giglio circondata da montagne, può essere curioso scoprire il perché della sua nascita (e della sua attuale permanenza). Basti pensare da chi fu fondata e quando. Quintino Sella, politico nonché al-
pinista piemontese, con lo spostamento della capitale da Torino a Firenze decise di istituire una sede del Cai nella città toscana per poter continuare gli studi sul Monviso anche in trasferta, e approfondire più in generale gli studi delle montagne. Dai primi del Novecento, all’attività scientifica del gruppo fiorentino si è aggiunta quella più “ludica”. “Ora siamo circa duemila soci che svolgono vari tipi di attività – racconta il segretario Giancarlo Tellini – ad esempio ci occupiamo di tenere corsi di formazione per chi va
in montagna, portando i nostri soci anche all’Abetone. Poi abbiamo un gruppo di volontari che fa manutenzione dei sentieri intorno a Firenze per i turisti o per chi vuol intraprendere escursioni in percorsi meno conosciuti della città. Per i ragazzi – aggiunge – ricordo che gestiamo da alcuni anni la palestra più grande della Toscana, al Mandela Forum, con le sue pareti di arrampicata. Un’attività diversa dai classici sport, e un modo in più per allenarsi e divertirsi insieme”. Proprio l’alpinismo giovanile “è in crescita – spiega Tellini – e in città si può sviluppare appunto con queste attività indoor aperte a tutti. I nostri soci hanno ovviamente delle agevolazioni”. Interessante, poi, è scoprire anche i lati artistici e storici del Cai fiorentino. Il primo è che il Club Alpino dà voce a un conosciuto coro che gira vari festival in tutta Italia. Il secondo è che la sede di via del Mezzetta conta pure una fornita biblioteca, con un patrimonio di libri raccolti nel corso di tutto questo tempo. Una realtà – viene spiegato ancora – in continuo fermento, con l’obiettivo principale di aiutare le persone. “Ad esempio, alla sede del Cai di Sesto Fiorentino è nata in fase sperimentale una nuova attività sociale, ovvero la ‘Montagnaterapia’: alcuni gruppi di nostri soci, e accompagnatori Asl, si uniscono per fare servizio pubblico ai disabili, portando in montagna anche chi apparentemente incontra barriere per poterla raggiungere, come l’essere costretto su una sedia a rotelle”, conclude Tellini.
Web: caifirenze.it
Il parco di Villa il Ventaglio con il suo laghetto
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n San Valentino nel quartiere. Al di là di usanze, tradizioni e luoghi comuni, ecco che il 14 febbraio può diventare anche un giorno da dedicare alla riscoperta di alcuni luoghi, a partire da quelli naturali, del proprio rione. E non occorre per forza essere fidanzati, anzi. Anche da “single” si può camminare e guardare con nuovi occhi la zona vicina alla propria casa. Quest’anno il “fatidico” giorno cade di martedì, forse non proprio il massimo per chi ha mille impegni lavorativi o per coloro che malvolentieri lasciano le mura domestiche. Ma si può sempre scegliere di rimandare e pianificare il proprio giro anche in un altro giorno. Se i “problemi” di tempo libero (e clima) sono superati, si passa direttamente alla fase successiva: cercare il giardino più vicino o quello che si è deciso di visitare perché ancora non si conosce troppo bene. Si può così scoprire che, oltre ai “classici” giardinetti con scivoli e altalene, ne esistono di diversi tipi. Nella zona delle Cure, in via Faentina, si trova ad esempio l’area Pettini, dove non mancano certo lo spazio e le zone verdi, con la presenza anche della sede del centro giovani. Andando in direzione sud nel quartiere, in via Aretina si incontra il grande parco di Villa Favard. Molto conosciuto dagli abitanti di Varlungo e Bellariva, non è forse altrettanto noto agli altri fiorentini. La villa, tra l’altro, è ora sede distaccata del conservatorio Cherubini. Altro parco altrettanto romantico (nonostante ormai da un po’ di tempo l’area aperta al pubblico sia ridotta) è quello di Villa il Ventaglio, in via Aldini, un giardino in stile inglese impreziosito da un laghetto con una piccola isola e un ponticello. Qua, in disparte rispetto al caos cittadino, si può stare a contatto con la natura sedendosi su una panchina in stile “Notting Hill”. E infine, cambiando “genere”, come non citare uno dei cuori pulsanti del quartiere, ovvero lo stadio Artemio Franchi? Quale altro luogo, d’altronde, sa suscitare tante emozioni nei V.B. fiorentini? Gioie e dolori, come in una vera e propria storia d’amore.
PRONTO SOCCORSO GIURIDICO Il servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso. Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.
Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076).
A cura del Consiglio di Quartiere 2 puoi trovare queste notizie e molto altro sul sito del Quartiere 2: vai su www.comune.fi.it e nella sezione “Comune” clicca su “Quartieri”
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Sede del Quartiere 2 Villa Arrivabene, piazza Alberti 1/a Tel: 055-2767831 | Fax: 055-2767838 E-mail: quartiere2@comune.fi.it
CAMPO DI MARTE Ex-calciatore Sancat prematuramente scomparso
Palestra Firenze Marathon
LE DONNE IMPARANO A DIFENDERSI Il sabato mattina, dal 25 febbraio al 1° aprile, ore 10-12.30, presso la Palestra Firenze Marathon Wellness di viale Malta 10, si terrà il percorso di “Self defence ed antiaggressione femminile”, dedicato alle donne di tutte le età del Q.2. Dopo il successo dello scorso anno la commissione mista dei Servizi Sociali, con Vincenzo Todaro, e delle Attività sportive, con Lorenzo Bonciani, ha concesso la collaborazione a questa iniziativa, ritenendola un importante servizio in grado di aiutare le donne a sentirsi più sicure. Sono purtroppo in aumento aggressioni, stupri, borseggi e rapine ai danni delle donne, che da oggi avranno un aiuto in più per la propria difesa.. L’associazione noprofit Asd World Self Defence Academy, in collaborazione con la questura di Firenze e
IL CAMPO SPORTIVO DI VIA DELLA TORRE PORTA IL NOME DI LORENZO BORELLA Su iniziativa del Quartiere 2 è stato intitolato a Lorenzo Borella, ex calciatore della Sancat tragicamente scomparso nell’aprile scorso durante un’immersione nel mare della Malesia, il campo sportivo Romagnoli B in via della Torre I’ Bore, come lo chiamavano gli amici, era un giovane biologo molto esperto e ‘amico degli squali’, per l’importante studio che stava conducendo su questa specie. Tantissimi gli amici presenti che lo hanno voluto ricordare nel migliore dei modi, con un lungo applauso e una partita nel ricordo di un ragazzo che è rimasto nel cuore di tutti per il suo sorriso, la simpatia, l’impegno e le doti umane, aggregative e sportive.Al taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, l’assessore allo sport e alla toponomastica Andrea Vannucci, il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani e i parenti e gli amici di Lorenzo. Dopo la cerimonia partita amichevole di calcio tra la Sancat e il Club Sanger.
«Un’intitolazione molto attesa dal popolo della Sancat e dal Consiglio di Quartiere 2 che si era espresso in tal senso con una mozione – hanno detto Vannucci e Pierguidi –. Un modo per legare la memoria di Lorenzo a un luogo di grande importanza nella vita del quartiere e della città. Lorenzo aveva un forte legame con lo sport come dimostrava ogni giorno. Grazie all’impegno del Quartiere 2 e in particolare di Petra Taddei e Lorenzo Bonciani, insieme ai familiari siamo arrivati in tempi brevi a questo traguardo». Parole cariche di commozione del padre Gianluca e della mamma Silvia: «La scomparsa di Lorenzo ci ha lasciato un grande vuoto. Ringraziamo la Sancat, il Quartiere e gli amici che hanno dimostrato grande sensibilità e affetto. E vogliamo lanciare un messaggio positivo a tutti: Viva la vita!». Al termine della cerimonia, sono state consegnate delle targhe di ringraziamento alla famiglia e alle due squadre degli amici, che poi si sono sfidate sul nuovo campo sportivo Lorenzo Borella.
Strumenti al servizio del territorio
IN ARRIVO LA NEWSLETTER DEL Q.2 Il Q.2 ha appena introdotto un nuovo canale di comunicazione: la newsletter.La newsletter viene inviata via mail ad un vasto indirizzario di cittadini, associazioni e esponenti della vita politica, economica e culturale del territorio e rappresenta un interessante strumento di comunicazione che non possiede l’immediatezza o l’attitudine all’interattività dei social network ma non è neppure una semplice mailing list. Permette di entrare in contatto con una vasta quantità di contenuti (testi, video, immagini) presentando un sommario di argomenti da sfogliare a cui, se interessati, si accede per tutti gli approfondimenti specifici (lettura integrale dell’articolo, link a video o a pagine web, info e dettagli organizzativi). Come ci si iscrive? Ci si può iscrivere o cancellare in qualsiasi momento. Per leggere la newsletter o per iscriversi ad essa si può utilizzare il percorso on line; basta accedere alla Rete Civica del Comune di Fi-
renze all’indirizzo web www.comune.fi.it, cliccando su Informazione (prima colonna a sinistra nella home page) e poi su Newsletter. Cosa c’è dentro? La formula che proponiamo è quella di un mix tra notiziario di servizio e di pubblica utilità, presentazione di eventi e manifestazioni e illustrazione di percorsi e progetti che affondano le loro radici nel territorio. Attraverso questo canale potrete conoscere meglio le diverse realtà del Quartiere 2, una ‘città nella città’ vasta e articolata che copre il nord-est fiorentino compreso tra le colline e l’Arno, spaziando dalle Cure a Settignano, da Rovezzano a Bellariva, dal Campo di Marte a Coverciano. E non parleremo solo delle istituzioni locali perchè nel Q.2 è presente una rete fittissima di circoli e realtà associative e qui si trovano le più importanti strutture sportive della città (stadio, Mandela Forum, piscine Costoli e Bellariva).
Servizi sociali
800.50.82.86, UN NUMERO VERDE PER PRENOTARE UN APPUNTAMENTO Chi ha necessità per la prima volta di un contatto con i servizi sociali può farlo senza code e senza girare a vuoto, avendo la possibilità di ricevere tutte le indicazioni utili alla trattazione dei suoi problemi. Dal 2 gennaio entra in funzione il numero verde 800508286 (gratuito anche dal cellulare), il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì, dalle 9 alle 13, per prenotare gli appuntamenti allo sportello del Segretariato sociale. Quanti desiderano ricevere informazioni, consulenza o ricercano aiuto per la risoluzione di problematiche di tipo sociale, personale o familiare, possono rivolgersi a questo servizio che ha il compito di orientare la loro domanda.
Questi gli indirizzi dei Segretariati sociali dislocati nei 5 quartieri fiorentini:
QUARTIERE 1 • Via S. Monaca 37 QUARTIERE 2 • Via D'Annunzio 29 QUARTIERE 3 • Piazza Elia Dalla Costa 15 QUARTIERE 4 • Via delle Torri 23 QUARTIERE 5 • Via Baracca 150/p
professionisti del settore, propone 15 ore di lezione che toccheranno i seguenti settori: prevenzione, psicologia applicata dell’aggressore e dell’aggredito, argomenti giuridici per non cadere in eccesso di difesa, tecniche e tattiche di autodifesa (studiate in situazioni reali che potrebbero capitare in qualsiasi luogo), difesa da aggressioni a mano nuda e/o minacce da armi bianche (oggetti da taglio e corpi contundenti), difesa da aggressioni e/o coercizioni a mano nuda, antistupro, antitaccheggio e antirapina (su mezzi privati e pubblici e a piedi), cenni sulle armi da fuoco. Le allieve impareranno quindi a sviluppare una mentalità difensiva che porteranno con sè per sempre. Info e iscrizioni c/o Firenze Marathon Wellness, viale Malta 10
Cai Firenze
AVVIO AGLI SPORT INVERNALI L’11 gennaio si è svolto il primo incontro teorico del corso di sci e snowboard del progetto “Invito agli sport invernali”, organizzato dal Gruppo Sci CAI Firenze, in collaborazione col Quartiere 2. Il corso prevede due lezioni teoriche e cinque pratiche nei mesi di gennaio e febbraio. “Siamo molto contenti di contribuire all’organizzazione di questa iniziativa, che arricchisce il bagaglio sportivo del Q.2, con gli sport invernali”, ha affermato il presidente della Commissione Sport, Lorenzo Bonciani.
Eventi culturali
Ufficio Cultura 055.2767828-22
IL CARTELLONE DEL Q.2 PASSEGGIATA IN COLLINA SULLE TRACCE DI MESSER BOCCACCIO
lingue straniere , disegno e pittura, musica, restauro, storia dell’arte, storia della musica e trucco teatrale. Per maggiori informazioni ed indicazioni sulle modalità di iscrizione contattare l’Ufficio Attività Culturali, Villa Arrivabene, piazza Alberti 1a, dal lunedì al venerdì, 9-13, martedì e giovedì anche 15-17. Tel. 055.2767854 • culturaq2@comune.fi.it
‘LA MARTINELLA’ IN CONCERTO
Proseguono le passeggiate organizzate dal “Gruppo Salute è Benessere” che, in accordo con il Quartiere 2, l’ASL/Società della Salute e l’ Associazione UISP, vengono condotte professionalmente dalla guida Giovanni Monello e sono dedicate al Boccaccio e alle sue novelle. Il 1° percorso si snoderà attraverso le strade e le memorie di vita del grande scrittore Boccaccio durante il suo soggiorno a Firenze. L’’itinerario di sabato 11 febbraio prevede un percorso pianeggiante facile di km 6,5 con partenza alle ore 9,30 dal Viale Verga (capolinea autobus 17). Si snoderà per diversi strade con visite alla casa del Boccaccio (via di Corbignano) e a Villa Fontallerta (luogo di scena narrato nel Decamerone). La partecipazione è libera e gratuita.
CORSI INVERNO-PRIMAVERA Ritornano i corsi culturali promossi e organizzati dal Q.2 e svolti dalle associazioni culturali presenti sul territorio. L’offerta propone corsi brevi di bonsai, cucina, dizione,
Grande successo del coro “La Martinella” che si è esibito presso la chiesa di San Pietro a Varlungo, invitato dal parroco Don Vittorio, per il concerto “Cantiamo il Natale”, diretto dal prof. Claudio Ciullini e dedicato allo storico maestro Ettore Varacalli, presente all’evento.
CONVERSAZIONI MUSICALI
Presentazione delle opere in programma nella stagione 2016-2017 del teatro del Maggio Musicale Fiorentino a cura degli Amici del Maggio. Villa Arrivabene, p.zza Alberti. 21 febbraio, ore 16, Le convenienze ed inconvenienze teatrali di Gaetano Donizetti. Ingresso libero.
6 | Febbraio 2017
#Pillole dai quartieri
Quartiere 2
Campo di Marte . Coverciano . Cure
Viabilità
Aperta nei weekend
“un semaforo a quell’incrocio”
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La richiesta di alcuni residenti per aumentare la sicurezza all’intersezione tra via Novelli e via del Gignoro
fotografie e filmati, alle cascine la mostra sull’alluvione del ‘66 i potrà visitare gratuitamente anche nei weekend di febbraio la mostra fotografica sull’alluvione del 1966 allestita alle Cascine. L’obiettivo della nuova iniziativa del Comune insieme all’associazione Firenze Promuove – viene spiegato – è quello di unire il ricordo del passato ai progetti innovativi basati sulle nuove tecnologie, unendo il racconto di quanto avvenne cinquant’anni fa a quello più tecnologico delle azioni che vengono messe in campo oggi per rendere la città sempre più resiliente rispetto alle emergenze idrogeologiche. Alla palazzina ex Fabbri nel parco delle Cascine viene riproposta la mostra fotografica sull’alluvione promossa dall’associazione Firenze Promuove insieme ai consigli di Quartiere e curata dai giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi. E, al tempo stesso, è possibile scoprire quanto Firenze sta facendo per utilizzare le nuove tecnologie per rendere la città più sicura e la popolazione più informata nell’ambito del progetto europeo Horizon 2020 Resolute, che vede Firenze e Atene impegnate nello studio e sperimentazione di soluzioni innovative per la resilienza dei sistemi di trasporto urbano. La mostra può essere visitata il sabato dalle 10 alle 12 e la domenica dalle 15.30 alle 17 (chiusa il 5 febbraio): oltre ottocento le fotografie esposte, di cui quattrocento inedite, oltre alla possibilità di visionare una serie di filmati inediti, mai proposti nelle precedenti tappe.
A Torregalli
un “totem” fai-da-te per prenotare visite o cambiare dottore in un click
È
la seconda colonnina “salta coda” installata in una struttura sanitaria fiorentina. All’ospedale di Torregalli è arrivato il “Totem blu multimediale”, una nuova postazione fai-da-te che permette a tutti i cittadini di prenotare o disdire visite ed esami in un click, ma anche di cambiare dottore, stampare referti ed esenzioni. Un front office che sta tutto in uno schermo interattivo. Per usare il servizio è necessaria la tessera sanitaria, a cui si deve aggiungere – nel caso delle procedure per scegliere il medico di base o il pediatra e per stampare esenzioni o referti – anche il codice pin ricevuto all’attivazione della tessera. In caso di bisogno, anche per prenotare visite mediche o analisi, è possibile richiedere l’aiuto di un operatore che guiderà gli utenti a distanza, grazie a una cornetta telefonica che si trova a lato del terminale: il supporto “da remoto” è attivo dal lunedì al venerdì dalle 7.45 alle 18.30 e il sabato dalle 7.45 alle 12.30. Quello dell’ospedale San Giovanni di Dio è il secondo Totem blu multifunzione installato nell’area fiorentina, dopo la postazione arrivata nel 2015 all’interno del presidio sanitario di via Gabriele D’Annunzio, a Campo di Marte.
Il concorso
arte al palazzo di giustizia, selezionati i cinque vincitori
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Fannì Beconcini
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i trova lungo via del Gignoro all’altezza di via Novelli ed è un incrocio che, secondo alcuni residenti della zona, è a “rischio incidenti”. E sono proprio gli abitanti, così, a chiedere all’amministrazione di installare un semaforo all’altezza dell’intersezione. “In questo modo si potrebbero quantomeno contenere i rischi dovuti alla poca visibilità di chi si immette da via Novelli in via del Gignoro”, spiega il signor Alfredo, che abita nella zona. Per molti l’immissione in via del Gignoro in quel tratto di strada risulta problematica e rischiosa: le auto – viene segnalato – transitano in via del Gignoro provenendo da viale Verga e viale Palazzeschi
L’incrocio lungo via del Gignoro all’altezza di via Novelli
“spesso ad alta velocità”. Il risultato, continuano gli abitanti, è una serie di incidenti che, nel corso degli anni, sono avvenuti a quell’incrocio, situato in una zona residenziale della città, in cui sono presenti servizi e infrastrutture, impianti sportivi, un asilo nido, un supermercato e un’area verde. Una zona, insomma, ad alta densità abitativa, “che va tutelata e protetta da rischi stradali”, sottolineano ancora i cittadini che – in attesa di possibili interventi – si augurano che la proposta di installare un impianto semaforico possa essere presa in considerazione quanto prima.
Un abitante: “In questo modo si potrebbero contenere i rischi dovuti alla poca visibilità”
ono stati selezionati i cinque vincitori del concorso internazionale per opere di arte contemporanea pensato per abbellire il Palazzo di Giustizia e i suoi dintorni a Novoli. Si tratta del giapponese Shigeru Saito con “Prima del tramonto”, Antonio Violetta con “Giustizia”, Sislej Xhafa, artista proveniente dal Kosovo, con “J”, Virginia Zanetti con “Il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me” e Mauro Pace insieme a Saverio Villirillo e Gregorio De Luca Comandini con “Metabole”. I vincitori dovranno ora elaborare il progetto esecutivo delle proprie opere, che sarà validato e approvato dalla giunta comunale per poi essere realizzato. Verosimilmente – fanno sapere dal Comune – il Palagiustizia potrà avere le nuove installazioni artistiche alla fine del 2017. Erano state 228 le domande arrivate, anche dall’estero, per partecipare al concorso indetto nell’agosto del 2015. Il tema delle opere, come previsto dal bando, deve tener conto “dell’ambientazione all’interno di uno spazio dedicato alla giustizia e ai diritti umani e civili: il tribunale inteso come luogo dell’ordine virtuoso dei rapporti umani in funzione del riconoscimento e del trattamento istituzionale di una persona, spazio dedicato al rispetto di un codice che regolamenta i comportamenti ammessi e non ammessi in una comunità umana”. Le opere devono inoltre “valorizzare e sottolineare l’importanza nella nostra società di valori quali la giustizia, il rispetto, la parità, l’imparzialità, i diritti e i doveri di ogni singolo essere umano”.
Ex caserma Mameli
dal chiostro grande al dormitorio, in seimila per visitare le nuove sale
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iù di 6.300 visitatori in un mese per le nuove sale dell’ex caserma Mameli di piazza Stazione, rientrata da alcune settimane nella disponibilità dell’amministrazione comunale: dal 15 dicembre al 15 gennaio scorsi sono stati aperti in via straordinaria e gratuita il Chiostro Grande, il Dormitorio e la Cappella del Papa, che hanno attirato in media oltre duecento persone al giorno. Il 6 dicembre scorso gli ambienti della caserma Mameli, che occupava una parte dell’antico complesso domenicano di Santa Maria Novella, sono tornati alla città dopo la firma del protocollo d’intesa tra Comune di Firenze e Arma dei Carabinieri. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di ampliare il museo di Santa Maria Novella: in futuro, alcuni fra gli spazi più significativi dell’antico complesso verranno riqualificati e annessi all’attuale percorso museale. “Stiamo vincendo una scommessa, che è quella di proporre ai fiorentini e ai turisti un luogo diverso perché diventi un centro permanente legato all’arte, alla scienza e alla storia di Firenze – ha commentato il sindaco Dario Nardella – il successo di questa affluenza ci incoraggia a proseguire sul progetto di riapertura e valorizzazione dei complessi monumentali della città”.
Quartiere 2
Campo di Marte . Coverciano . Cure
#Zoom
Febbraio 2017 | 7
Focus
Il luogo
opere e storie di San Martino a Mensola La chiesa, molto antica, è uno “scrigno prezioso”, che non è così conosciuto da tutti i cittadini Valentina Veneziano
Uno scorcio della chiesa di San Martino a Mensola
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no scrigno prezioso che racchiude storie e opere cariche di un grande valore storico che meritano di essere visitate. Parliamo della chiesa di San Martino a Mensola, un luogo che attrae curiosi da tutto il mondo e fa sognare tanti innamorati desiderosi di celebrare tra queste mura il loro matrimonio. Qui sono conservate, in tutto il loro splendore, alcune opere come “L’Annunciazione” attribuita a Zanobi Machiavelli e il busto di S. Andrea di Scozia, fondatore e primo abate del Monastero di S. Martino a Mensola, che hanno arricchito anche alcune mostre alla Galleria degli Uffizi. Quella di San Martino a Mensola è una chiesa molto antica, e sono stati proprio i vari restauri a testimoniare la sua veneranda età. Uno di questi ha permesso di creare un ambiente sotterraneo con ruderi che furono rinvenuti negli anni Settanta. Questa par-
te della chiesa, dove oggi viene celebrata la Messa infrasettimanale, è uno dei tesori più suggestivi che possono essere visitati, insieme ad altre parti di non minore bellezza, fissando un appuntamento (telefonando al numero 055.602115, dalle 15
alle 17 circa). Con caratteristiche brunelleschiane e finestre barocche, c’è chi l’ha paragonata alla basilica di Santo Spirito. Eppure la chiesa di San Martino a Mensola non è così conosciuta da tutti gli abitanti della città. Posta in risalto, su una
piccola collina, richiama l’attenzione di coloro che a Ponte a Mensola abitano ma anche di quelli che sono solo di passaggio. Può valere la pena prenotare una visita della chiesa non solo perché è la testimonianza della passione e del lavoro di
tutta la comunità di Ponte a Mensola, del parroco di oggi, Mons. Paolo Tarchi, e di quelli del passato, ma anche perché è colma di curiosità e storie singolari che aleggiano sopra ogni singola opera custodita al suo interno. Alessandro Ottanelli, un appassionato parrocchiano, potrebbe descrivervi l’organo, una vera e propria opera d’arte, che venne donato nella prima metà del XVIII secolo da un membro della famiglia Strozzi e che oggi è collocato sopra la porta d’ingresso e conserva ancora, dopo il recente restauro, le caratteristiche originarie. E ancora, potrebbe incuriosirvi facendovi notare i dettagli, quasi impercettibili per i meno attenti ed esperti, dei protagonisti delle tavole preziose di una chiesa che ha suscitato l’interesse anche di National Geographic.
il teatro riapre il sipario: spettacoli in scena tra febbraio e marzo
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l teatro di Ponte a Mensola (via Gabriele D’Annunzio 182), all’interno del circolo ricreativo Faliero Pucci, riapre il sipario con alcuni spettacoli che andranno in scena nei mesi di febbraio e marzo. Il 18 febbraio debutta con “Le Beffe del Decamerone”, il 25 con “Amleto... I’Vinaio”, il 4 marzo con “A pagare e a morire c’è sempre tempo”, il 10 con “Piccoli crimini coniugali”, il 17 con “I 7 peccati capitali” e termina il 24 marzo con “Tutto è bene quello che finisce bene”. L’ingresso è a pagamento (11 euro intero, 9 euro per i soci Coop, Arci e residenti nel quartiere 2). V.V.
8 | Febbraio 2017
#L’inchiesta
Mobilità
La corsa del tram (a un anno dall’ora x) È il 14 febbraio 2018, tra dodici mesi, la data prevista per l’entrata in esercizio dei nuovi tracciati: l’assessore Giorgetti fa il punto della situazione
Dentro il progetto
Sara Camaiora
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arà l’anno chiave, questo 2017, per le nuove linee del tram, la 2 verso Peretola e la 3 verso Careggi. L’ora X, ovvero quella in cui i due nuovi tracciati dovranno entrare in esercizio, è indicata esattamente tra dodici mesi, nel giorno di San Valentino: è il 14 febbraio 2018 la data da tempo prevista. “Ad oggi il cronoprogramma è questo, l’unico elemento di criticità è sulla linea 2 e non dipende dai lavori tramviari né dall’amministrazione, è Palazzo Mazzoni, un’area ferroviaria che ci è stata consegnata da poco, da ristrutturare e con una serie di complicazioni, operazioni non calcolate come la realizzazione dei manufatti di sbocco del Mugnone e bonifiche non preventivate”, fa il punto l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti. Parliamo del palazzo ubicato tra viale Redi e viale Belfiore, risalente agli anni Trenta e progettato dall’architetto Angiolo Mazzoni: uno snodo non da poco nella linea 2, dal momento che i Sirio dovrebbero letteralmente “attraversarlo”. Non restano altri cantieri da aprire, se non quello di via
Valfonda, previsto (nel momento in cui scriviamo, ndr) in questo mese di febbraio. Ultimo cantiere ma non certo meno importante, anzi cruciale per il nuovo assetto delle linee del tram e con un notevole impatto su Santa Maria Novella e le vie circostanti, dal momento che coinvolgerà buona parte di via Valfonda per arrivare fino a piazza dell’Unità, futuro capolinea della linea 2. Prima si interverrà sui sottoservizi, poi sulla sede tramviaria propriamente detta. “Sostanzialmente, a parte appunto la zona intorno alla stazione, avremo solo miglioramenti per quello che riguarda la viabilità, stiamo restituendo mano a mano parti di città – spiega Giorgetti – le transenne non spariranno, resteranno finché non sarà messa a regime la sede tramviaria, ma saranno meno invasive, anche per non ostruire la visibilità rispetto alle tante attività commerciali, un disagio che in molti ci avevano fatto presente. La restituzione della viabilità completa ai cittadini – continua l’assessore – si avrà con la conclusione dei lavori, sicuramente durante
Scandicci-Careggi no stop E una “trincea” verso l’aeroporto L’assessore alla mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti
quest’anno ci saranno dei tratti da modificare. Il consiglio resta quindi quello di porre attenzione via via alle comunicazioni che arrivano dall’amministrazione”. Tappa cruciale sarà, tra maggio e giugno, l’inaugurazione del sottopasso Strozzi-Strozzi, ultimo tassello della nuova viabilità di quell’area, che girerà attorno alla Fortezza per sbucare accanto all’altro tunnel, Milton-Strozzi, inaugurato lo scorso 8 dicembre. Seguirà, entro l’anno, l’ultimazione della sede tramviaria e del giardino pensile alla Fortezza. Opere che cambieranno in modo indelebile il volto di questa porzione di città.
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a linea 1 si farà in tre, arrivando fino a Careggi, mentre la 2 per approdare all’aeroporto passerà “sottocoperta”. Giorno dopo giorno si delinea il volto della rete tramviaria che sarà, ma alcuni dettagli dell’opera non sono così conosciuti da tanti fiorentini. Per la linea 3, l’apparenza “inganna”: si chiama T3, ma il tracciato StazioneCareggi non è altro che la prosecuzione della T1, che diventerà “super”. Si potrà salire al capolinea di Scandicci e scendere a Careggi, quasi dodici chilometri a bordo di Sirio. Il tram, come già succede, partirà da Villa Costanza, arriverà alla stazione Santa Maria Novella, ma – a differenza di oggi – non terminerà la sua corsa alla fermata Alamanni: proseguirà lungo i binari che passano di fronte alla scalinata della stazione (ora inutilizzati) e si connetterà al nuovo percorso per il polo ospedaliero. Il tratto dei binari che “circumnaviga” la stazione sarà in “comproprietà”: linea 1 e 2 si incroceranno tra via Alamanni e via da Diacceto, grazie a un sistema di semafori, poi la seconda linea virerà verso il capolinea di piazza dell’Unità. All’altro capo della città, la T2 avrà il tunnel più lungo del sistema, che permetterà ai vagoni di arrivare all’aeroporto sfrecciando sotto il traffico di viale Guidoni e viale XI Agosto per ottocento metri. I tecnici la chiamano “trincea”, perché è un passaggio sette metri sotto il livello della strada, in parte in galleria, in parte a cielo aperto. La fermata “Guidoni”, in costruzione tra il parcheggio dei bus e il distributore, sarà sempre a sette metri di profondità, servita da scale e ascensori. Nessuna novità per il deposito, che per adesso resta uno solo, a Villa Costanza. Intanto, il sindaco Nardella ha lanciato una “gara” per ribattezzare le linee tramviarie, che vanteranno un appellativo “storico”: la rosa dei nomi papabili, sottoposta a una consultazione tra i cittadini e nelle scuole, abbraccia personalità del passato, da Brunelleschi a Dante, dall’Elettrice Palatina a Galileo, da Vespucci a Leonardo da Vinci. Gianni Carpini
#L’inchiesta
Febbraio 2017 | 9
La mappa
Viaggio nelle zone cambiate dai lavori Linea 2
Linea 2
Qui via Guido Monaco-via Alamanni
Qui via di Novoli
Auto addio, aspettando la “rivoluzione”
I binari ci sono, il ponte pure
“È
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cambiato tutto, sembra un’altra zona”, sostengono i residenti mentre fanno “slalom” fra le transenne. Via Alamanni e via Guido Monaco, da luglio, sono due strade-cantiere, off limits per il traffico che le interessava: al centro della carreggiata ruspe e buche, tutto intorno stretti passaggi pedonali. “Spero che finiscano presto – si augura Alba dalla tabaccheria di famiglia, aperta nel 1981 in via Guido Monaco – gli incassi sono calati del cinquanta per cento. Una volta finiti i lavori penso che per gli abitanti la situazione migliorerà, per noi invece resta un grosso punto interrogativo”. La cura del ferro rivoluzionerà l’area, nonostante oggi serva un grande sforzo di fantasia. Via Alamanni sarà solo per il tram, con una fermata davanti al dopolavoro ferroviario. In via Guido Monaco, invece, rotaie e una corsia per i veicoli dei residenti. L’altra fermata sarà al centro di viale Belfiore. Massimo vive nella zona da sei anni e così poco rumore per il traffico non se lo ricordava. “Verrà una bella cosa, sono sicuro – afferma – l’importante è che i lavori vadano avanti spediti”. Secondo il cronoprogramma di Palazzo Vecchio, le transenne lasceranno questi cinquecento metri di strade entro fine anno. G.C.
n lungo serpentone di ferro. Il grosso è fatto, la strettoia riaperta, i binari posizionati in gran parte di via di Novoli. L’ultima trave del maxi-ponte con cui il tram “salterà” il Mugnone è stata montata a gennaio, durante un cantiere-show seguito da molti curiosi. Lungo la via sorgeranno quattro fermate, per due è previsto un cambio di nome rispetto a quanto ipotizzato inizialmente: “Palazzi Rossi” vicino a via Valdinievole, “San Donato” nei pressi del centro commerciale. “Credo che la tramvia sia un’infrastruttura necessaria per questo quartiere”, commenta Paolo Caldesi, presidente dell’associazione Piazza San Donato. “I problemi legati alla viabilità, in particolare intorno alla rotonda Forlanini – aggiunge – vanno però affrontati subito, non a fine lavori”. Tra i commercianti, intanto, non mancano le preoccupazioni per il futuro assetto della circolazione. “Da tempo chiediamo che via Lippi e Macia torni percorribile in direzione di via di Novoli e che sia permesso l’attraversamento dei binari da parte dei veicoli verso via Baracchini”, dice Gabriella Parrini, alla guida del Ccn che raccoglie trenta negozi. Dall’apertura dei cantieri, a fine 2014 – spiega – il giro d’affari è calato in media del trenta per cento. “La tramvia rischia di dividere il quartiere in due – conclude – via Torre degli Agli è e sarà ingolfata dal traffico. Diminuiranno inoltre i parcheggi”. G.C.
Linea 3
Linea 3
Qui Statuto-Fortezza
Qui piazza Dalmazia
Il percorso prende forma. Con i carpini
Nuovo assetto per viabilità e mercato
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tanno ormai prendendo forma, a Statuto e dintorni, i binari della linea 3. Cantieri che coinvolgono la zona ormai da tempo, con un notevole impatto sulla vita di chi qua abita o lavora. “Nessuno si ferma più – racconta Fiammetta, che qui ha un negozio da ventitré anni – ho perso tantissimi clienti e non credo che la situazione migliorerà in futuro”. Era il 29 dicembre del 2014 quando il ponte dello Statuto veniva “sigillato”. Quasi due anni dopo, il 3 dicembre dello scorso anno, è stato riaperto, così come la direttrice verso Careggi, mentre l’8 è stata la volta del tunnel Milton-Strozzi. “Fino al 4 dicembre è stato quasi come in una bolla, poi le cose sono andate meglio, almeno si vedono passare le macchine – fa presente Raffaella, un’altra commerciante – voglio essere fiduciosa, confido che, dopo questo periodo difficile, con la tramvia la situazione cambi”. Due anni fa sono stati anche tagliati i lecci lungo via dello Statuto, per i quali da alcuni residenti e negozianti fu inscenato un “funerale” con tanto di corone di fiori. Al loro posto arriverà una serie di carpini betulla, presumibilmente intorno alla prossima primavera. Resterà invece fino all’entrata a regime delle linee tramviarie il “ponte Bailey” tra viale Milton e via XX Settembre, che collega le due sponde del Mugnone. S.C.
n nuovo volto per piazza Dalmazia e dintorni. Importanti modifiche alla viabilità sono entrate a regime lo scorso 14 gennaio, con l’apertura al transito, per i mezzi pubblici e privati, di via di Rifredi e la sua contestuale inversione di marcia. Nella strada ora fermano le linee Ataf 8 e 14 provenienti da viale Morgagni e le linee 2, 20 e 28 provenienti da via Reginaldo Giuliani. Sono stati inoltre inseriti una quarantina di posti per la sosta a rotazione e il carico/scarico merci nonché ulteriori posteggi. Scattato anche il nuovo posizionamento per il mercato: i banchi di abbigliamento sulla porzione lato Careggi, quelli di generi alimentari dalla parte opposta. Mentre proseguono i cantieri nell’area circostante, su via Corridoni come su via Vittorio Emanuele. “Disagi al traffico con tutti questi lavori ci sono stati, ma la tramvia è una bella cosa e spero che quando sarà in funzione la usino tantissimi fiorentini, che così lasceranno a casa la macchina”, è l’auspicio di Luana, una residente. Non mancano invece le preoccupazioni tra i negozianti. “In molti hanno chiuso, gli incassi sono drasticamente diminuiti a fronte di tante spese, ho sollecitato più volte attenzione al tessuto economico dell’area”, spiega Morena Baldacci, presidente Confesercenti Quartiere 5, che proprio in piazza Dalmazia ha il suo negozio. S.C.
10 | Febbraio 2017
#Un mese in una pagina
Meningite
Il programma
un nuovo calendario per le vaccinazioni
un progetto per la mobilità sostenibile
Serena Wiedenstritt
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eningite ancora al centro dell’attenzione, dopo gli ultimi casi che si sono registrati a Firenze e in Toscana. Per l’assessore regionale al Diritto alla salute Stefania Saccardi si tratta di “una situazione che ha richiesto misure straordinarie”. Per questo la Regione, già da mesi al lavoro su iniziative di prevenzione, ha elaborato un nuovo calendario per le vaccinazioni e si sta apprestando a varare una legge sul tema. Alla fine dello scorso mese di dicembre, l’assessorato alla Salute della Regione Toscana ha presentato alcuni aggiornamenti del calendario vaccinale, dopo un biennio, dal 1° gennaio 2015 al 14 dicembre 2016, che ha visto manifestarsi cinquantanove casi di malattia batterica invasiva (Mbi) da meningococco C, che hanno determinato dodici decessi. Principale novità: una terza dose di vaccino antimeningococco C tra i 6 e i 9 anni, a cui si aggiungono l’offerta attiva del vaccino alle comunità individuate come più a rischio dall’indagine dell’Agenzia regionale di sanità, apposite campagne di vaccinazione da condurre nelle scuole e la proroga al 30 giugno 2017 della campagna straordinaria di vaccinazione contro il meningococco C. Il calendario delle vaccinazioni rielaborato alla fine dello scorso anno prevede quindi tre dosi di vaccino antimeningococco C, da somministrare dopo il compimento dell’anno di età, con vaccino coniugato monovalente C, seguita da una seconda dose dai sei anni compiuti ai nove non compiuti, con vaccino coniugato monovalente
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obilità sostenibile, quasi due milioni di euro per favorirla e incrementarla. Il Comune di Firenze ha partecipato a un programma del Ministero dell’Ambiente con il progetto “Greeninfinity” (Green_Firenze Network of mobiliTY Users). Il programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile – viene spiegato – incentiva scelte di mobilità urbana alternativa all’auto privata, per ridurre il traffico, l’inquinamento e la sosta degli autoveicoli in prossimità di istituti scolastici e sedi di lavoro. “L’obiettivo è favorire gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro con modalità di trasporto sostenibili”, ha sottolineato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini. Nel progetto presentato dall’amministrazione comunale (del valore complessivo di un milione e 821mila euro) sono previsti, tra l’altro, una serie di incentivi economici per i comportamenti virtuosi come l’utilizzo della bici per gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, il car pooling, il passaggio da un mezzo motorizzato alla bicicletta. Ma anche la realizzazione di percorsi Pedibus che, attraverso la collaborazione con associazioni e altri soggetti, prevedono l’accompagnamento a scuola di gruppi di bambini e bambine lungo itinerari prestabiliti con “fermate” e orari definiti come un vero e proprio scuolabus. Tra le altre azioni, lo sviluppo di una piattaforma integrata per la condivisione dei dati relativi alla mobilità urbana tra utenti e amministratori. E c’è poi anche la realizzazione del servizio di bike sharing, per incrementare la mobilità ciclabile.
Rinnovata la convenzione
prosegue lo sportello legale gratuito S C, a cui farà seguito la terza dose, dopo i tredici anni, con vaccino coniugato tetravalente Acwy. Se questi sono i provvedimenti per la fascia pediatrica, per gli adulti viene ulteriormente prorogata fino al prossimo 30 giugno la campagna, varata dalla Regione nell’aprile del 2015, della vaccinazione antimeningococco C. Tutte le informazioni possono essere richieste al proprio medico o al pediatra di base, a cui viene raccomandato di far riferimento anche per non affollare troppo i centralini del Cup, periodicamente presi d’assalto dopo ogni nuovo caso. Sul web, informazioni si possono trovare all’indirizzo www.regione.toscana.it/cittadini/salute/vaccinazioni.
ono stati oltre duecento i cittadini che, in meno di un anno (il servizio è partito il 10 marzo scorso) si sono recati allo sportello legale gratuito al Parterre, dove è stato allestito il punto di informazione. Un risultato che – viene spiegato – ha convinto l’amministrazione comunale e l’Ordine degli avvocati a proseguire nella collaborazione. Così, nelle scorse settimane è stato firmato il rinnovo della convenzione, con cui viene riproposta la modalità già sperimentata e, da questo mese, il prolungamento dell’orario di apertura, alla luce delle richieste dei cittadini. Sono stati 203 (al momento in cui scriviamo, ndr), ovvero 197 nel 2016, agosto escluso, e sei nel primo giovedì di gennaio, i cittadini che hanno prenotato ed effettuato l’incontro con un avvocato su quattro temi, affrontati a rotazione: la tutela della persona, l’eredità e le successioni, la casa e la famiglia. Possibile inoltre avere informazioni anche su argomenti come gli strumenti alternativi alla giustizia ordinaria per la soluzione di controversie, oltre alle informazioni sull’accesso ai servizi del giudice di pace. Quanto alle modalità del servizio, l’Ordine degli avvocati mette a disposizione propri professionisti in qualità di volontari: lo sportello continua a essere ospitato all’Urp di piazza della Libertà al Parterre (Cubo 4) per quattro giovedì di ogni mese, dalle 14.30 fino (da febbraio) alle 17.10. I colloqui con i professionisti – viene spiegato ancora – sono volti ad acquisire informazioni di carattere generale e non approfondimenti sul caso specifico. Per accedere al servizio si deve prendere un appuntamento da prenotare direttamente all’Urp, telefonando dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e il giovedì anche dalle 14.30 alle 17 allo 055.2769252.
#Lettere&Rubriche
Lettere
Editoriale
Pungiglione
dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it “ALBERI E LAMPIONI IN VIALE CALATAFIMI”
Buonasera Vi vorrei segnalare la bellezza di Viale Calatafimi con delle belle alberature in mezzo alle corsie di marcia, però questi alberi hanno superato i lampioni stradali quindi quando sono accesi illuminano gli alberi e non la sede stradale e i marciapiedi. Quindi la sera da via Cento stelle a viale Righi sia in auto che a piedi siamo nella penombra, mi sono sentito di scrivervi per vedere di risolvere il problema. Saluto e ringrazio Alessandro C.
IL REPORTER RISPONDE
Caro signor Alessandro, con la sua lettera torniamo a parlare anche questo mese degli alberi in città, seppur da un punto di vista diverso rispetto a quanto fatto in passato. Tema, questo – come ho avuto modo di sottolineare anche in altre occasioni – sempre più al centro dell’attenzione, da una parte in seguito ai recenti eventi meteorologici che hanno interessato Firenze, dall’altra per le novità introdotte o annunciate a riguardo. Quanto alla sua segnalazione, la pubblichiamo in modo che chi di dovere possa controllare e prendere i provvedimenti che verranno ritenuti necessari, ben consapevoli dell’importanza di un’adeguata illuminazione di strade e marciapiedi per la sicurezza dei cittadini (sia di chi si sposta a piedi che in auto, come specificato anche da lei) nelle ore “di buio”, tra l’altro particolarmente lunghe nel periodo invernale. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it
“NUOVI CASSONETTI, LA MIA ESPERIENZA”
Spett.le Redazione, con riferimento alla lettera di un vostro lettore apparsa sul numero di Gennaio, che si chiedeva se l’utilizzo dei nuovi cassonetti avrebbe avuto un impatto positivo, vorrei riportare la mia esperienza. Vivo in un quartiere che già da anni utilizza questi nuovi cassonetti, in quanto facente parte di un progetto pilota e quindi posso affermare con cognizione di causa che, secondo me, il meccanismo, così come è stato concepito, non funziona. Prima della messa in opera dei cassonetti, il Comune, insieme alla Quadrifoglio, organizzò una riunione a cui erano invitati tutti gli abitanti della zona interessata e il funzionario ci spiegò che avrebbero messo cinque tipi di cassonetti (indifferenziato, carta, vetro, umido e multi materiale) e che solo quello dell’indifferenziato avrebbe avuto una chiavetta per utilizzarlo. In questa maniera, dicevano, sarebbe emerso chi non pagava la Tia perché non avreb-
be avuto la chiavetta e quindi non avrebbe potuto usufruire del servizio. In pratica, però, è successo che chi non ha la chiavetta butta la spazzatura negli altri cassonetti, vanificando così il lavoro di quelli che diligentemente hanno in casa ben 5 contenitori e fanno la raccolta differenziata. Quindi o togliamo la chiavetta o la mettiamo su tutti i cassonetti, prevedendo magari, visto che le chiavette hanno un codice che riconducano all’utente, un premio, sottoforma di sconto, per chi la fa per bene. Anche perché se veramente tutti la facessero bene, riciclando i materiali, la Quadrifoglio potrebbe avere anche un guadagno. Cordiali saluti Massimo G.
“LA PULIZIA DELLE STRADE E LE AUTO PARCHEGGIATE”
Sono un abitante del quartiere 4 e vi voglio scrivere questa mia lettera a proposito della pulizia delle strade. Vi scrivo perché in queste ultime volte che è stata fatta mi è sembrato di vedere sempre più macchine parcheggiate nelle strade che invece avrebbero dovuto essere pulite, sotto casa mia ma mi è sembrato che la stessa situazione fosse anche nelle strade vicine. Ho proprio fatto caso a tutte queste macchine lasciate parcheggiate anche se c’era la pulizia stradale, e ho pensato che così diventa sempre più difficile lavare per bene le strade, cosa invece che dovrebbe essere fatta per bene. Vi ho scritto perché mi è sembrato che la situazione in questo senso stia aumentando, prima non c’erano tutte queste macchine lasciate in strada che ho visto le ultime volte, e parlando con altri abitanti ho visto che non sono il solo ad aver notato questa cosa. Potreste controllare anche voi? F.C.
GLI SPAZI PER LO SPORT A FIRENZE
Salve, ho visto che al Galluzzo è stata inaugurata una nuova palestra e che ci sono progetti di nuovi spazi per lo sport anche in altre zone di Firenze.. più spazi per lo sport ci sono e meglio è, sono importanti soprattutto per i ragazzi.... quindi sono contento quando vedo che vengono inaugurati. Vorrei sottolineare che oltre alle palestre e ai palazzetti sono importanti però anche gli spazi per fare sport all’aria aperta... come nei giardini, quindi è importante che vengano fatti sempre più campetti nei giardini dove i ragazzi possano giocare ai vari sport.. e poi anche spazi per andare a correre, siamo tanti noi fiorentini a cui piace andare a correre all’aperto.. è importante che ci siano spazi per poterlo fare! Non va sottovalutata l’importanza dello sport, per i nostri ragazzi e per tutti gli altri abitanti! Roberto
Dai viali alla stazione, dalla Fortezza allo Statuto, da Novoli a Rifredi: diverse le aree coinvolte dall’arrivo dei nuovi binari, che hanno visto – o che vedranno – completamente modificato il loro volto. Ora Firenze ha davanti a sé l’ultimo anno annunciato di lavori, quello che dovrà appunto portare, all’inizio del 2018, all’inaugurazione dei due nuovi tracciati per Peretola e Careggi. Zona osservata speciale, in questo periodo, è soprattutto quella intorno alla stazione, con i cantieri di via Valfonda, altro step cruciale per la realizzazione del progetto. Progetto che – una volta ultimato – porterà profondi cambiamenti nella mobilità fiorentina. E se tutti hanno toccato con mano l’impatto dei lavori sulla città e sulla vita dei suoi abitanti, ci sono alcuni dettagli che caratterizzeranno l’opera una volta in funzione che tanti fiorentini ancora non conoscono: ecco allora su questo numero del nostro giornale – oltre al punto della situazione sull’ultimo anno previsto di interventi e a una “mappa” delle zone coinvolte – anche un “viaggio” dentro il progetto, per conoscere qualcosa in più della tramvia che sarà una volta portati a termine i lavori e rimosse le transenne, quando l’attenzione potrà spostarsi dai cantieri lungo le strade alla corsa dei vagoni lungo i binari. Altra questione al centro dell’attenzione negli ultimi tempi – cambiando totalmente argomento – è stata quella legata alla meningite, dopo i nuovi casi che si sono registrati. Novità sono state recentemente annunciate per quanto riguarda le vaccinazioni, mentre prosegue la campagna antimeningococco C: ecco quindi, su Il Reporter di questo mese, anche un punto sui provvedimenti presi e su come poter trovare le informazioni sul tema. MATTEO FRANCINI
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Rotostampa - Firenze (FI)
Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno XI n. 7 del 1 febbraio 2017. N° reg 5579
A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
IL DAVID MUTILATO
A IL GENITORE ULTRAS SULLE GRADINATE DEI CAMPETTI DI CALCIO
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iete mai stati a vedere una partita di calcio fra pulcini nei campetti periferici? Lì potrete trovare una specie umana che vive solo in quelle gradinate; il genitore ultras! A prescindere dalla professione o dallo stato sociale, il genitore ultras appena vede il proprio pargoletto zampettare sul campo si trasforma in un posseduto. In quei momenti non riuscirebbe a calmarlo nemmeno se lo chiamasse al telefono Papa Francesco in persona. Una volta un dirigente di una società di calcio per calmare gli animi fece un incontro fra genitori ed un educatore sociale. L’uomo appena li vide incrociò le braccia a mo’ di croce e pronunciò il suo rito: “Esci Satana da questi corpi! Fa che questi genitori tornino ad essere degli educatori. Lascia che il calcio sia divertimento e non una guerra!”. Risultato? Lo picchiarono. Finita la partita il genitore ultras ritorna umano e non ha il minimo ricordo di quello che ha appena fatto. Conosco un genitore ultras che durante le partite manda sempre a quel paese l’arbitro e poi si scandalizza se suo figlio dice le parolacce: “Io vorrei sapere solo chi gliel’ha insegnate!”. Perché il calcio riscalda così tanto gli animi? Negli altri sport non succede la stessa cosa. Non mi è mai capitato di vedere una gara di F1 e sentire un tifoso della Ferrari gridare a Vettel: “Rompigli la frizione, mettigli l’acqua nel serbatoio!”. ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista
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Il Reporter del Q2 raggiunge le famiglie del quartiere 2 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze
Febbraio 2017 | 11
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proposito del David di Michelangelo, l’originale, il capolavoro che si trovava in Piazza dei Priori, chiamata poi del Granduca ed infine Piazza della Signoria, si racconta che durante la sommossa popolare antimedicea avvenuta il 26 aprile 1527, passata alla storia come “tumulto del venerdì”, e prontamente sedata dai Lanzichenecchi, la bellissima ed imponente statua di oltre cinque metri, più due di base e di forte rilevanza vitale ed anatomica, fosse stata accidentalmente colpita da una delle tante pietre lanciate sui Lanzi attraverso i merli della torre dai rivoltosi asserragliati in Palazzo Vecchio, colpi che provocarono la rottura del braccio sinistro in tre pezzi, nonché la scheggiatura del-
la fionda, all’altezza della spalla. Terminato il tumulto, due giovani ragazzi; Giorgio Vasari e Francesco De Rossi detto Cecchin Salviati, quindicenne il primo e diciassettenne il secondo, vedendo a terra i tre frammenti del braccio spezzato, ebbero cura di raccoglierli e nasconderli nel fondaco del padre di Cecchin, nel vicino chiasso di Messer Bivigliano oggi Baroncelli. Per cinquant’anni il David rimase mutilato, ma nel 1557 per ordine di Cosimo I de’ Medici allora al potere, i pezzi di marmo furono rimessi al loro posto, riunendoli e fissandoli al moncone del braccio con l’ausilio di perni in rame. Il 29 Luglio 1873 questa importante statua, al fine di proteggerla dalle ingiurie del tempo fu tolta dal suo luogo naturale, a fianco dell’ingresso di Palazzo Vecchio, dove era stata collocata nel 1504, e trasferita nella Galleria dell’Accademia nella cosiddetta “Tribuna del David”. Per questa struttura, appositamente realizzata dall’architetto Emilio De Fabris per accogliere la preziosa scultura, fu previsto anche un ampio lucernario per la naturale illuminazione. La grande statua venne cinta con corde e collocata su un carro articolato che, su rotaie, per le vie del centro, seguita da una folla di curiosi, molto lentamente il 5 Agosto raggiunse l’Accademia, dove rimase chiusa per alcuni anni, in attesa del termine dei lavori alla Tribuna. Nell’anno 1911, la celeberrima scultura fu poi sostituita, nel posto rimasto vuoto sull’arengario di Palazzo Vecchio, da un’identica copia, sotto la quale tutti i giorni dell’anno si fanno fotografare decine e decine di turisti provenienti da tutto il mondo, in ricordo della loro visita a Firenze. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI
Web: artusi.net
Facebook: Artusi Firenze Luciano Artusi Artusi Ricciardo
12 | Febbraio 2017
#Cultura
L’intervista
La kermesse
“IO, FIRENZE E TUTTI I MIEI SOGNI”
Arisa: “Mi piace il vostro modo di parlare. I toscani? Persone vere”. E per il futuro le idee non le mancano Vanessa Bambi
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oce 2017”, e non è un caso che si intitoli così, il nuovo tour di Arisa. L’eclettica artista, diventata famosa al grande pubblico con la sua “Sincerità” nel 2009, torna sui palcoscenici di tutta Italia. Una voce inconfondibile, quella di Arisa, che durante il concerto intona una raccolta di canzoni ripercorrendo la sua carriera musicale. Tra tutte le regioni, per la partenza è stata scelta proprio la Toscana. Un caso o forse no: ecco così che dopo aver cantato a Cascina (Pi), il 2 febbraio è approdata al nostro Obihall. A Il Reporter svela la sua storia e cosa la lega in particolare a Firenze e ai fiorentini. Il rapporto di Arisa con Firenze. Cosa le piace della nostra città? Di Firenze mi piace prima di tutto il vostro modo di parlare. Mi piacerebbe pure prendere casa nel vostro bel centro stori-
co, in futuro perché no? Che ricordi ha della nostra città? C’è un legame in particolare con qualcosa o qualcuno? Ho lavorato con Irene Grandi, una delle prime artiste/colleghe che ha dimostrato il suo affetto e la sua amicizia nei miei confronti. Trovo che sia una persona straordinaria, anche se purtoppo non la vedo tanto. Ho poi avuto il piacere di lavorare con Saverio Lanza, toscano anche lui, che mi ha folgorato come atteggiamento. Credo che i toscani siano molto concreti e leali come persone, insomma persone vere. Anche Giada Amedei, docente di interpretazione, è stata un po’ la mia “impalcatura” quando iniziai. Mi disse: “Con questa voce puoi fare quello che vuoi”. Nel Sanremo del 2015 è stata al fianco di Carlo Conti. Come ricorda quell’esperienza? Lavorare con Carlo vuol dire mantenere la qualità della verità, anche quando si parla di
organizzazione di un festival importante come quello di Sanremo. Non è facile, ci sono sempre tante responsabilità. Gli faccio un grande in bocca al lupo per il Festival 2017 e gli auguro che sia l’edizione più bella di sempre! Arisa personaggio eclettico: autrice, cantante, scrittrice, co-conduttrice e infine giurata per il programma televisivo X Factor. Quale altro desiderio ha da realizzare in futuro? Una vita è troppo poca per realizzare tutto quello che vorrei fare! Mi piace vivere in generale, essere stimolata. Sanremo mi ha dato tanto, ad esempio, però mi piacerebbe provare qualcosa di nuovo, come l’Eurofestival. Magari in futuro mi piacerebbe che mi fosse affidata una conduzione o una direzione artistica del Festival. A volte posso sembrare un po’ presuntuosa per quello che voglio fare, ma quando uno ha dei sogni...
A PASSO DI DANZA ALLA FORTEZZA: TUTTI IN PISTA PER QUATTRO GIORNI
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ronti a ballare? Dal 23 al 26 febbraio, tutti in pista con Danzainfiera, in programma alla Fortezza da Basso. Quattro giorni di spettacolo puro con sfide a passo di danza tra ballerini professionisti, lezioni per principianti con i big del panorama internazionale ed esibizioni nei diversi stili, dalla street dance alla danza caraibica. “Dance Inside Out” il tema della kermesse, che conta due focus su swing e flamenco e il ritorno del Pop Tap Festival con i pluripremiati D’Angelo Bros. Tra gli ospiti, anche il direttore artistico di X Factor Luca Tommassini, l’insegnante di Amici Alessandra Celentano, l’étoile de l’Opéra de Paris Dorothée Gilbert (nella foto) e la principal del Royal Ballet di Londra Sarah Lamb. Info su N.B. danzainfiera.it.
Febbraio 2017 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere Lo speciale
carnevale di festa tra carri e vichinghi
Dai party a tema alle sfilate all’aperto, tanti appuntamenti all’insegna di musica, costumi colorati e trucca-bimbi Gianni Carpini
oriandoli alla mano, costume addosso e via, inizia il countdown per il Carnevale 2017. Fate un bel cerchio sul calendario, il martedì grasso quest’anno cade in fondo al mese, il 28 febbraio. A Firenze i piccoli (mascherati) troveranno pane per i loro dentini. Ecco alcune delle proposte in città (e non solo). Un antipasto si può avere il di via 12 febbraio al Pistoiese, con l’evento in stile Star Wars organizzato da “Florence Knights” e “D’Altri Tempi”: nel pomeriggio grandi e piccoli potranno cimentarsi con spade laser e vestiti “stellari”. Il 25 febbraio alle 14 in piazza Ognissanti torna il Carnevale di Firenze, che propo-
PER I LETTORI IN ERBA redazione@ilreporter.it www.ilreporter.it
e trucca bimbi, grazie all’associazione Borgognissanti. Al termine di Stenterello. Lo stesso giorno a ta del Carnevale multietnico dal commerciale di via Forlanini, iniziative insieme ai commercianti in
Una
#ilreporterdeipiccoli
via Fra’ Bartolommeo (zona piazGalluzzo tra la chiesa di San Giuseppe e la casa del popolo (dalle 15), mentre Nave a Rovezzano dalle 14 sarà “invasa” dai vichinghi, tema dell’undicesimo Carne-
vale navese, con un grande carro e un lungo serpentone di maschere. Carro che farà tappa dalle 15 di domenica 26 anche a Firenze sud in via Datini, via D’Antiochia e piazza Gualfredotto, per il Carnevale di Gavinana che porterà in
al giorno
con i dispositivi ed obesità, perché il bambino che sta sul divano con il tablet in mano mangia di più e fa meno movimento. Quali i comportamenti che ci devono mettere in allarme? Quando il bambino a cui viene tolto lo smartphone manifesta
tablet e pc? “dai due anni in su e senza abbuffate” Il Meyer risponde
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ambini iperconnessi, tecnologia amica o nemica dei più piccoli? Ne parliamo con la dotsabile della Psicologia ospedaliera dell’ospedale pediatrico Meyer. C’è un’età giusta per avvicinare i bimbi a tablet, pc e telefonini? Diversi studi indicano che è sconsigliabile avvicinare i bimbi sotto i due anni a questi dispositivi. Far maneggiare a bambini così piccoli telefonino o tablet può avere delle ripercussioni sul loro sviluppo. Dopo questa età si
strada bancarelle e musica. Sempre il pomeriggio del 26, Brozzi, Peretola e le Piagge celebrano il Carnevale nei borghi nel giardino di San Piero a Quaracchi, in piazza dell’Isolotto invece un corso mascherato dedicato ai temi
che il rapporto con il dispositivo
può iniziare a proporre un cartone animato di qualche minuto sul cellulare di mamma o papà. Anche crescendo, però, è bene non superare mai due ore al giorno di pc, tablet o tv. L’importante, in ogni caso, è che il tempo che bambini e preadolescenti passano “connessi” sia concordato con i genitori e limitato. Troppe ore su pc o tablet possono essere dannose per la salute?
negativi che sono stati misurati, come l’aumento della frequenza cardiaca e una diminuita capacità di mantenere l’attenzione. Sui contenuti, si deve stare attenti ad evitare che il bambino sia esposto a giochi violenti, che aumentano, attraverso l’imitazione, i comportamenti aggressivi. Non solo, è stato provato che c’è una correlazione fra ore passate a giocare
a provare interesse verso altre attività o, pur di stare connesso più a lungo, fa ricorso a bugie, trucchi e sotterfugi, c’è qualcosa che non comportamenti è bene parlarne con il pediatra e iniziare a cambiare rotta prima che sia troppo tardi e si arrivi a fenomeni di dipendenza. Ovviamente conta anche il buon esempio: inevitabilmente dei genitori iperconnesS.W.
della pace e del multiculturalismo, con abiti rinascimentali e vestiti tradizionali delle comunità straniere. Nel pomeriggio del martedì grasso, festa grande in piazza Nannotti, a due passi da piazza Alberti. Dalle strade si passa poi
al palcoscenico. Se vi piacciono i burattini, lo show dei Pupi di Stac può fare al caso vostro: sabato 25 e domenica 26 Micrò, il ridotto del Teatro Puccini, ospita “Stenterello e l’albero parlante” (ore 16 e 17.30). Chi è ancora sfornito di una bella maschera potrà costruirne una in cartapesta grazie al laboratorio della libreria per piccoli “Farollo e Falpalà” in zona Legnaia (via del Pollaiolo 166), ogni giovedì dal 2 al 16 febbraio, mentre sabato 25 maschere da colorare con i sabbiarelli la mattina, letture animate di Carnevale con trucca bimbi il pomeriggio (www.farolloefalpala.it). Carnevale “lungo” al Fosso Bandito, il locale alle porte delle Cascine: dal 23 al 28 febbraio iniziative, laboratori, musica e artisti di strada (www.fossobandito. per vedere i giganti di cartapesta: a Viareggio i corsi sono previsti domenica 5, 12 e 26 febbraio, olpuntamento del martedì grasso. Altra meta che può essere scelta è Foiano della Chiana (Arezzo), che vanta uno dei Carnevali più antichi d’Italia con quattro carri allegorici. Appuntamento tutte le domeniche di febbraio e il 5 marzo.
La curiosità
Quella maschera “made in Florence” È l’unica maschera tradizionale della commedia dell’arte italiana nata a Firenze. Silhouette asciutta, tanto gracile da sembrare “cresciuto a stento”, squattrinato ma assai chiacchierone e dotato di una pungente ironia, Stenterello è un personaggio che sulle spalle si porta più di due secoli di storia. La sua casa? È in centro, in Borgo Ognissanti. Lì dove oggi sorge una chiesa evangelica battista, tra il 1700 e il 1800 era attivo un teatro, al civico 4. In quel punto una lapide ricorda proprio la nascita di Stenterello, che viene fatta risalire Del Buono portò il personaggio sul palco di Borgo Ognissanti. Secondo la tradizione, l’attore prese spunto da un vero mendicante che, all’epoca, si trovava spesso sotto un tabernacolo di via della Scala.
14 | Febbraio 2017
#Sport Il calendario
Le protagoniste
serie a, un mese “in notturna”
Il sogno (al femminile) della firenze del calcio
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on avere un febbraio “gelido” anche sul campo. È questa la speranza dei tifosi viola, viste le condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato le ultime settimane in città. E non solo: proprio a causa del maltempo lo scorso mese era stata rinviata la partita tra Pescara e Fiorentina, che avrebbe dovuto aprire il 2017 viola e che ha invece dato il via al febbraio di campionato per i gigliati, con il recupero disputato il 1° di questo mese. Mese che entra poi subito nel vivo con la sfida tra Roma e Fiorentina, in programma martedì 7 alle 20.45. Sabato 11, sempre alle 20.45, va invece in scena Fiorentina-Udinese, prima gara del mese al Franchi. Domenica 19 febbraio, ancora in notturna, si gioca il posticipo in casa del Milan dell’ex Vincenzo Montella. L’ultima gara del mese in campionato vedrà i viola di fronte a un altro ex della panchina, Sinisa Mihajlovic, che tornerà a Firenze alla guida del suo Torino. Per una partita tutta da vivere. Lorenzo Mossani
Era il 1983
L’ANNO “IN VIOLA” DI ARRIGO SACCHI P Irene Delfino
allone, compagno, avversario. Ripetuti in questo ordine come un mantra dal profeta di Fusignano, unico italiano inserito dalla Uefa nella top ten dei migliori allenatori di tutti i tempi. L’abc della zona pressing a Firenze, è risuonata solo per anno negli spogliatoi delle giovanili, diventando così il rimpianto di quello che poteva essere (succes-
si internazionali a colpi di calcio spettacolo) e non è stato. Arrigo Sacchi ha ricoperto l’incarico di allenatore della Primavera viola e responsabile di tutto il settore giovanile un anno soltanto, dal 1983 al 1984. Lo chiamò a Firenze Italo Allodi, che allora era l’amministratore delegato della società dei Pontello, dopo aver contribuito a far diventare grande l’Inter di Angelo Moratti e aver avuto l’in-
tuizione di dare vita al Centro studi e al supercorso per allenatori di Coverciano. E Sacchi mise in pratica nella città d’arte proprio quello che Allodi sognava per il calcio italiano: il coordinamento tra le giovanili e la prima squadra per creare nuove leve. Ogni tanto invitava Passarella a parlare con i ragazzi del gioco a zona che aveva praticato con l’Argentina di Menotti, per fargli conoscere dal-
la voce del capitano l’esperienza dalla zona pressing, che impose a tutti i tecnici delle giovanili viola. Al torneo di Viareggio (di cui a marzo scatterà la nuova edizione) i baby viola di Sacchi si aggiudicarono la medaglia di bronzo, dopo aver battuto per 3-2 la Roma di Giannini, Desideri e Di Livio. L’avventura di Arrigo in riva all’Arno però si interruppe in fretta, quando Allodi dette le dimissioni: prima di lasciare Firenze, Italo propose a Sacchi di firmare un buon contratto triennale con i viola, ma Arrigo per riconoscenza nei confronti di Allodi fece a sua volta le valige direzione Rimini. Il ritorno sarà una costante nella carriera del profeta di Fusignano: Rimini, Parma, Milan. A questo trittico si sarebbe potuta aggiungere una quarta destinazione, Firenze. Ma il Milan la batté sul tempo. Ad Arcore firmò in bianco. E il viola si allontanò per sempre.
Basket
Fiorentina e Pino, la “corsa” continua
Le due squadre cittadine di serie B inseguono gli obiettivi stagionali
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e il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto lo si capirà meglio nelle prossime settimane. Intanto, però, l’inizio del 2017 ha messo in chiaro due cose: che, a quasi due terzi di campionato, gli obiettivi stagionali rimangono alla portata delle due fiorentine di serie B e che, per raggiungerli, Fiorentina Basket e Pino Dragons dovranno dare il meglio di loro nella volata finale. La Fiorentina vuole restare nelle zone alte della classifica e accedere ai playoff da una posizione di favore. Il Pino punta ad agganciare la zona playout e poi giocarsi la salvezza negli spareggi di inizio maggio. In casa Fiorentina, coach Andrea Niccolai contro Montecatini ha potuto dirigere la squadra per la prima volta regolarmente seduto in panchina. E lo ha fatto bene: un sofferto ma prezioso 89-82 è valso la terza vittoria consecutiva dei viola, utile a cementare il terzo posto. Altro derby, altro successo appena tre giorni più tardi, quando la Fiorentina, trascinata dai venti punti di Poltroneri, si è imposta 76-67 sul parquet della Virtus Siena. Poi qualcosa si è interrotto. Perdere lo scontro diretto sul campo dell’Use Empoli ci poteva stare, specie al termine di un confronto equilibrato giocato senza l’infortunato Jacopo Valentini. Meno atteso il capitombolo casalingo contro Bottegone, capace di espugnare in scioltezza il San
Marcellino per 64-86, complice la serata dei gigliati da 8/28 al tiro da tre punti. Sull’altra sponda dell’Arno, il Pino Dragons continua a giocare la sua lotta per la salvezza tra cadute e colpi a sorpresa. Solo sfiorato quello contro Empoli, squadra dei quartieri alti della classifica che, per poco, non si è fatta sorprendere in casa dai fiorentini, fermati in extremis sul 64-58. Ma il confronto è comunque servito a motivare gli uomini di coach Lapo Salvetti, chirurgici nello scontro salvezza interno contro il DomoBasket Domodossola, vinto senza rischi per 81-66. Poi i problemi di infermeria, con Galmarini e Magini frenati da guai fisici, e la gara contro Valsesia che ha portato in dote una sconfitta. Il riscatto è arrivato subito con il colpo esterno a Cecina, dove i biancorossi hanno avuto ragione dei locali nella serata di grazia del classe 1997 Lorenzo Passoni, autore di ventidue punti decisivi per il 64-77 finale. Così, il gruppo che sta davanti in classifica si è avvicinato. E i biancorossi del Pino vogliono completare l’aggancio. Andrea Tani
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essuno osa ancora pronunciare la parola tabù ma tutte, in cuor loro, sognano lo scudetto del calcio femminile. Può essere la Fiorentina allenata da Sauro Fattori, già calciatore della squadra viola, e Antonio Cincotta a riportare il tricolore in città. Le ragazze in viola stanno disputando una serie A da protagoniste. Dopo l’addio di Patrizia Panico la scorsa estate, non tutti avrebbero scommesso sulle viola che, invece, hanno mostrato una sintesi perfetta tra ciò che è pratico e ciò che è spettacolo. La sorpresa vincente è stata l’innesto della bomber Ilaria Mauro, ventotto anni, che dopo un’esperienza in Germania con Sand e Potsdam ha accettato la sfida fiorentina prendendo in mano le viola. Ilaria ha un vero fiuto per il gol e ha dimostrato di essere intelligente, brillante e umile nel porsi sempre a disposizione del collettivo. Così, la Firenze del calcio può sognare lo scudetto (al femminile). Sim.Spa.
La società
FLORIAGAFIR, CALCIO “SOCIALE”
È
una società di calcio presente nel tessuto cittadino dal 29 luglio 1960, da quel bar Danilo che, come ogni bar dell’epoca, era luogo di partecipazione e condivisione della vita di tutti i giorni. In quel bar, un gruppo di amici ebbe l’idea di fondare un gruppo sportivo che venisse incontro alle esigenze dei cittadini del quartiere, dando la possibilità di praticare attività fisica divertendosi e cementando sempre di più quell’amicizia tipica di chi quotidianamente si ritrova al bar per parlare e condividere la propria giornata. Da quel bar Danilo e dai locali della piscina comunale di Bellariva iniziò l’avventura, ormai pluridecennale, dell’allora Gs Floriagafir Bellariva. “In 57 anni di attività di acqua sotto i ponti ne è passata tanta e da quell’idea ambiziosa che era venuta in mente al famoso gruppo di amici di cose ne sono cambiate – raconta Paolo Ricci, presidente della Floriagafir Bellariva – adesso la Floriagafir 2000 è una società che si articola in due sottogruppi: la Floriagafir Bellariva, di cui sono il presidente, e la Floria 2000. Per quanto riguarda la Floriagafir Bellariva abbiamo sempre cercato di rimanere ancorati alla tradizione e a quei valori che i soci fondatori ricercavano nel gruppo sportivo Floriagafir. Siamo una società molto attiva nel sociale e sempre vicina alle esigenze dei cittadini del quartiere. Ogni anno – spiega – organizziamo una festa dello sport nel periodo estivo che dura due mesi: per noi è un piacere organizzare un evento del genere che coinvolge e diverte tante persone”. Per quanto riguarda invece le attività volte al sociale, “abbiamo varie sezioni – spiega – rivolte all’aiuto dei ragazzi meno fortunati: una sezione rivolta ai ragazzi affetti da sindrome di Down, la Floria AT 21, in collaborazione con Trisomia 21
che ci aiuta nell’avvicinamento dei ragazzi al campo di calcio. Una sezione, invece, riservata ai ragazzi diversamente abili in collaborazione con il centro toscano della Asl e un’altra sezione Floriagafir Under18. Ovviamente, poi, abbiamo anche la nostra attività calcistica che, per ora, coinvolge le squadre di allievi provinciali e allievi B. Siamo in una fase di ricostruzione e quindi abbiamo optato per ripartire dal basso con le squadre dei più piccoli, con l’obiettivo ogni anno di aggiungere sempre più categorie fino alla prima squadra ripartendo dalla terza categoria”. Quanto alla Floria 2000, “potrebbe essere definita il ramo prettamente calcistico e agonistico del nostro gruppo sportivo – continua Ricci – il presidente Luigi Paccosi sta facendo un ottimo lavoro alla guida della società e i risultati si vedono sul campo. Stiamo raccogliendo il frutto di anni di lavoro volto alla crescita dei nostri ragazzi tramite anche l’impiego di tecnici esperti e molto preparati, e due squadre su tutte stanno lottando per il campionato di categoria. I nostri giovanissimi regionali di elite sono arrivati a fine gennaio da imbattuti e stanno migliorando partita dopo partita – conclude – assieme ai nostri allievi regionali di elite”. Niccolò Dainelli
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L’Associazione Tumori Toscana A.T.T. dal 2 al 20 Febbraio 2017 distribuirà
Le Arance della Solidarietà Il ricavato verrà utilizzato per ampliare e migliorare il servizio di Cure Domiciliari Oncologiche gratuite ai malati della Toscana. L’ Associazione Tumori Toscana cura a domicilio gratuitamente i malati oncologici 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno con un team di medici, psicologi, infermieri, operatori socio sanitari e volontari.
Per informazioni o per attivare l’assistenza, telefonare ai numeri FI: 055 24 66 666 PO: 0574 57 08 35 oppure consultare il sito associazionetumoritoscana.it