Periodico d’informazione locale. Anno XI n. 9 del 1 febbraio 2017. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.
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Febbraio 2017
Anno XI Ed. 9
Firenze Quartiere 4
Isolotto • Legnaia • Soffiano
Primo piano
✎ Editoriale
“VIAGGIO” TRA I CIRCOLI DEL QUARTIERE
IL COUNTDOWN SUI BINARI (E SULLE STRADE) Matteo Francini
I
l conto alla rovescia è scattato. Manca un anno esatto al 14 febbraio 2018, data da segnare sul calendario per Firenze non tanto per la ricorrenza di San Valentino, quanto perché proprio quello è il “giorno X” indicato per l’entrata in funzione delle nuove linee della tramvia. I cui lavori e cantieri hanno caratterizzato gli ultimi anni della vita in città, con interventi e cambiamenti in zone importanti del capoluogo.
Diverse le strutture presenti sul territorio: idee e novità per andare avanti ☛ pagine 2-3
☛ SegUe a pagina 11
TRAMVIA, MENO UN ANNO ALL’ORA X
TORNA IL CONCORSO dei “BALCONI FIORITI” La nuova edizione partirà in primavera: prevista anche l’organizzazione di due corsi gratuiti.
Sara Camaiora - Gianni Carpini
S
arà un 2017 chiave per le nuove linee del tram, la 2 verso Peretola e la 3 verso Careggi. L’ora X, ovvero quella in cui i due nuovi tracciati dovranno entrare in esercizio, è indicata esattamente tra dodici mesi, nel giorno di San Valentino: è il 14 febbraio 2018 la data da tempo prevista. E giorno dopo giorno si delinea il volto della rete tramviaria che sarà: ecco alcuni dettagli (non così conosciuti da tanti fiorentini) e un “viaggio” in alcune delle zone interessate dai cantieri.
☛ aLL’inTeRnO
“IO E FIRENZE”, ARISA SI RACCONTA ☛ pagina 12
☛ pagina 4
MENINGITE, LE NOVITÀ PER LE VACCINAZIONI Presentati alcuni aggiornamenti del calendario vaccinale. La campagna straordinaria va avanti.
☛ SegUe aLLe pagine 8-9
☛ pagina 10
L’ANNO DI SACCHI IN RIVA ALL’ARNO
E IL CARNEVALE SCENDE IN PIAZZA ☛ pagina 6
☛ pagina 14
La famiglia italiana della frutta
2 | Febbraio 2017
Quartiere 4
#Primo piano
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Grande schermo
il film? lo scelgono gli spettatori. la “seconda vita” di cinecittà Focus
pubblico e promozioni tra i “segreti”
U
n pubblico di affezionati, film di qualità, tante promozioni. Sono i “segreti” che consentono a un piccolo cinema come Cinecittà di resistere, spiega Michele Crocchiola, anima di questo grande schermo di periferia. È lui a scegliere i film e a studiare le promozioni: martedì, mercoledì e giovedì per le donne (il pubblico più fedele) biglietto a quattro euro invece che sei. Giovedì e venerdì “Pizza & cinema” con ingresso a tre euro. “È bene far notare che questa sala – sottolinea poi Crocchiola – è servita dalla tramvia: bastano cinque minuti a piedi dalla Federiga”. G.C.
Gianni Carpini
N
el quartiere il cinema è anche “on demand”. Il funzionamento è semplice. Su internet vengono scelti il film (rigorosamente indipendente), la data e il luogo. Ricalcando il meccanismo del crowdfunding, sul web viene lanciata una campagna per cercare spettatori: se il numero minimo viene raggiunto la proiezione si tiene nel cinema prescelto, altrimenti il biglietto acquistato in prevendita è rimborsato. Cinecittà, la storica sala di San Quirico, a cavallo tra via Pisana e via Baccio da Montelupo, è uno dei primi cinema fiorentini a sperimentare la piattaforma movieday.it, startup nata per dare una chance in più alle pellicole. Dopo il primo esperimento nel 2016, per Cinecittà il prossimo Movieday è fissato per il 21 febbraio con “The Perfect Circle” di Claudia Tosi, documentario ambientato in un hospice reggiano in cui si intrecciano due storie di amore. Ma il “grande schermo in un click” è solo l’ultima novità per questa piccola sala del quartiere, che ora sta vivendo una seconda vita. Fino a quattro anni fa la situazione non appariva così rosea. “Stava per chiudere”, ammette Alessandro Giachi, alla guida della casa del popolo Fratelli Taddei, da sempre casa delle poltronci-
CAMICIA SU MISURA UOMO - DONNA
ne rosse. Poi l’acquisto del nuovo proiettore digitale a metà del 2014 e una nuova gestione: non più cineclub con tessera associativa, ma cinema d’essai aperto a tutti con diverse proposte in cartellone durante la settimana, due o tre proiezioni al giorno. In due anni pieni di attività, tra il 2015 e il 2016, i biglietti staccati sono quasi raddoppiati, lievitando dai 5.700 del 2013 ai quasi diecimila dell’anno scorso. Non saranno i numeri dei multiplex, ma hanno riportato in pareggio il bilancio della sala da novantotto posti, una delle più antiche licenze in città, spiega Giachi. “Lo scopo non è quello di guadagnarci – sottolinea – ma di fare cultura e avere una struttura a servizio del quartiere. Se è gestito bene, anche un piccolo cinema come il nostro ce la può fare”. Dietro le quinte lavora Michele Crocchiola, che cura anche la programmazione dell’auditorium Stensen. “Le sale di quartiere – osserva – sopravvivono se hanno la possibilità di rinnovarsi anche nelle strutture, rendendole più accoglienti, diventando un luogo di socialità, ma questo non sempre è facile”.
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La storica sala di San Quirico è una delle prime in città a sperimentare la piattaforma movieday.it. Ma è solo l’ultima novità
Web: cinecittafirenze.it
Facebook: Cinecittà Firenze
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Qua sopra e a sinistra, esterno e interno di Cinecittà (foto di Ilaria Costanzo)
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Sant’Angelo a Legnaia
feste e attività in via pisana
P
er gli amici è semplicemente “il circolino”. Tra feste in giardino, cineforum e presentazioni di libri, il circolo di Sant’Angelo a Legnaia si sta facendo conoscere. Della vecchia esperienza, chiusa nel 2013, sono rimasti i locali vicino alla chiesa, al civico 438 di via Pisana: tre sale e un grande giardino. Nel 2014 venticinque volontari, spronati dal parroco di allora, don Moreno, hanno creato un’associazione che aderisce al circuito nazionale “Noi”. Oggi i soci sono oltre duecento. Non esistono steccati ideologici, di religione o politici, sottolinea Nicola Tufaro, presidente del circolino. “Siamo un centro di incontro dove si ritrovano anime diverse, cattoliche e non – spiega – da noi vengono intere famiglie”. Mentre parliamo, un gruppetto di bimbi si rincorre per le stanze del circolo. È mercoledì pomeriggio, il giorno “clou”, durante il quale ogni settimana è fissata la merenda per i più piccoli con laboratori e attività. Poi, nel corso dell’anno, si susseguono gli appuntamenti fissi: la festa di Carnevale, quella di primavera, la festa dell’uva e dell’olio nuovo, senza dimenticare il disco-party a inizio e fine anno scolastico, una apericena danzante per i ragazzi. Per chi va alla scuola primaria e secondaria di primo grado, poi, ci sono sei insegnanti che aiutano gratuitamente alcuni ragazzi. “Stiamo pensando a creare un vero e proprio doposcuola – annuncia Tufaro – vogliamo inoltre rafforzare le nostre attività culturali”. Il circolo è aperto dal martedì al venerdì dalle 16 alle 20, domenica in orario 8-13. Per info: www. G.C. circolinodilegnaia.it.
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Quartiere 4
#Primo piano
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Febbraio 2017 | 3
Luoghi di ritrovo
Via Bronzino
le idee dei circoli per andare avanti
venticinque aprile a “chilometro zero”
“S
iamo ottimisti, la battaglia è durissima ma speriamo di farcela. I circoli, se gestiti bene, possono sopravvivere”. Andrea Borselli è arrivato alla guida del circolo XXV Aprile di via Bronzino nel 2016. Con il nuovo corso sono stati rinnovati la sala biliardo e il ristorante-pizzeria, gestito direttamente dalla casa del popolo: ora si chiama “Kilometrozero”. È questo il cuore pulsante della struttura: intorno al ristorante si svolgono attività culturali, concerti, letture e cicli di conferenze, come quella sull’arte che l’anno scorso ha coinvolto l’ex direttore degli Uffizi Antonio Natali.
Viaggio tra alcune strutture presenti nel quartiere Gianni Carpini
P
er continuare a vivere hanno messo le idee “in circolo”. C’è chi investe sulla mensa “low cost” e chi punta sul cinema. Il mondo dei circoli si rifà il look per superare le difficoltà. Il Reporter ha fatto un viaggio tra alcune delle strutture presenti sul territorio: solo nel quartiere 4 si contano quattordici circoli Arci e quattro Mcl. Luoghi che fino a trent’anni fa erano punti di riferimento, ma che da qualche tempo soffrono alcune difficoltà come, in alcuni casi, un calo dei tesserati, ma non solo. Se a San Bartolo a Cintoia la storica casa del popolo cerca un progetto per ingranare di nuovo la marcia, dalla parte opposta del quartiere la XXV Aprile di via Bronzino sta rialzando la testa: nuovo gruppo dirigente e nuova pizzeria come motore della rinascita (vedi anche il focus in questa pagina). Ma esistono anche altre realtà che hanno trovato il modo di reagire. All’Isolotto, il circolo Pampaloni di via Maccari, fondato nel 1989, è passato in tre
anni da quattrocento a seicentocinquanta tesserati e i conti sono sotto controllo. “Siamo orgogliosamente senza slot machine: questo ci ha fatto spremere il cervello per organizzare qualcosa di nuovo”, sottolinea la presidente Annalisa Maggi, alla guida di un consiglio direttivo composto quasi per metà da donne e da anime politiche differenti, cattoliche e laiche. I tempi di Don Camillo e Peppone, insomma, sembrano alle spalle. Il circolo dell’Isolotto è frequentato in media da trecento persone al giorno, per i tanti corsi (come ginnastica, musica, inglese, teatro e yoga), per le conferenze e per la mensa che, dal 2015, offre ai soci un pranzo completo a un prezzo “ristretto”. Il bilancio in positivo del ristorante, cresciuto da venticinque a cento coperti, consente di sostenere gran parte delle attività, viene spiegato. “Vogliamo essere un punto di aggregazione non legato al profitto, per mettere insieme le persone, farle divertire e crescere culturalmente”, spiega Maggi. I prossimi
G.C. Il circolo dell’Isolotto, una delle strutture presenti nel quartiere
passi sono ristrutturare la cucina e il tendone esterno, oltre a sperimentare concerti di band emergenti il sabato pomeriggio per creare uno svago dedicato ai ragazzi. Un obiettivo che è comune anche a un’altra realtà associativa. A Legnaia, da tre anni, ha riaperto il circolino nei locali della parrocchia (vedi approfondimento alla pagina accanto). “La sfida più difficile – racconta Nicola Tufaro, presidente del circolo di Sant’Angelo a Legnaia – è coinvolgere i giovani dai 18 ai 25 anni”. Ed è proprio da qua che in tanti vogliono ripartire: le nuove generazioni, quelle che potranno sostenere i circoli di domani.
Teatro del Borgo
il festival cerca compagnie e performer
C
ercasi performer e compagnie per la prima edizione del festival “Idee e Arte in movimento”, organizzato dall’associazione “In Fabula” in collaborazione con il Teatro del Borgo di San Bartolo a Cintoia dal 26 al 28 maggio prossimi. Il bando è aperto. Si tratta di una “gara” che coinvolgerà tre categorie: teatro, musica e danza. Fino al 28 febbraio è possibile proporre performance incentrate sul tema della fiaba, di una durata massima di venticinque minuti. Ne saranno selezionate diciotto, che verranno presentate in scena a maggio. Per le tre più votate dal pubblico e dalla giuria tecnica, un premio di 200 euro, oltre alla possibilità – per la sezione recitazione – di far parte della nuova stagione del Teatro del Borgo, realtà nata nel 2014 da una “costola” della vicina casa del popolo di San Bartolo a Cintoia. Oggi questo palco è guidato da un’associazione, di cui fa parte anche il circolo come socio fondatore, che organizza spettacoli ed eventi culturali. Info e programma su www.teatrodelborgo.it. G.C.
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4 | Febbraio 2017
Quartiere 4
#Luoghi & persone
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Teatro alla Rsa Il Giglio
Il concorso
giovani e anziani sul palco, torna la sfida un laboratorio “senza età” all’ultimo fiore Gli attori sono ospiti della struttura, under 25, infermieri e operatori Gianni Carpini
T
eatro dai 18 ai 100 anni: la casa di riposo diventa palcoscenico e laboratorio per le prove. L’anno scorso Amleto è “morto” sul terrazzo, adesso si replica con Shakespeare, ma basta tragedie: nella Rsa Il Giglio arriverà “La commedia degli errori”, grazie anche alla raccolta fondi lanciata su internet. Dal 22 febbraio la residenza sanitaria per anziani alle spalle della BiblioteCaNova torna a ospitare un laboratorio gratuito di teatro “senza età”: gli attori sono ragazzi under 25 selezio-
nati grazie a un’open call (scadenza il 15 febbraio), gli ospiti della struttura e, novità di questa edizione, anche infermieri e operatori sanitari. Lavoreranno fianco a fianco fino all’inizio dell’estate, quando andrà in scena lo spettacolo che aprirà le porte di questo luogo alla città. A fare de “Il Giglio” un inusuale laboratorio di recitazione è il progetto di due giovani attori, Alessio Martinoli e Francesco Dendi. Un’idea sostenuta dalla stessa residenza, sessanta ospiti dai 35 ai 100 anni e tante attività aperte a tutti come
musica, cineforum e yoga. Dopo l’esperienza pilota, che ha permesso di creare lo spettacolo “Amleto 2016” coinvolgendo una quindicina di persone tra ragazzi e anziani, adesso è partito il progetto Rssa – Residenze socio shakespeariane assistite (www.residenzeshakespeariane. com): ogni anno sarà proposto un diverso testo teatrale su cui giovani e meno giovani costruiranno una performance. L’idea è partita da Alessio Martinoli, che da quattro anni anima con concerti, film e teatro la Rsa Il Giglio. “L’obiettivo – spiega – è far entrare le persone in spazi come questi, che interessano noi tutti da vicino, perché riguardano il futuro di tanti”. Ognuno partecipa come può: ci sono gli anziani ospiti in carrozzella che ascoltano, altri recitano nonostante l’età, i ragazzi varcano la soglia di un luogo che difficilmente frequenterebbero nel quotidiano. La performance finale, come l’anno scorso, si svilupperà all’ultimo piano della struttura, tra il saloncino e il terrazzo affacciato sul centro culturale di via Chiusi. “Il teatro è uno strumento di socialità e di comunità – osserva Francesco Dendi – mette in relazione generazioni distanti e dà la possibilità agli ospiti della Rsa di fare qualcosa di diverso”. Per sostenere il progetto e realizzare un documentario è stata lanciata una campagna di crowdfunding. La raccolta fondi sul web prosegue sul sito sostienilidea. ancinnovazione.it grazie alle donazioni, piccole e grandi, degli utenti.
Facebook Una vista della Rsa Il Giglio
RSSA - Residenze Socio Shakespeariane Assistite
Laura Piccioli
È
stata una sfida all’ultimo fiore quella che ha caratterizzato il concorso “Balconi Fioriti”, l’iniziativa rivolta agli abitanti del Q4 e promossa dagli “Angeli del Bello” e dalla Cooperativa Agricola di Legnaia in collaborazione con l’assessorato all’ambiente e il Quartiere, per rendere più colorata e bella tutta la zona. L’edizione 2016 ha visto la partecipazione di circa quattrocento persone che, durante la scorsa primavera, hanno riempito le proprie terrazze e i propri giardini con fiori dai colori variopinti e dai profumi inebrianti, trasformandoli in vere e proprie piccole oasi in mezzo al cemento dei palazzi. “L’obiettivo del concorso – ha sottolineato l’organizzatore Stefano Bugetti – non era solo quello di premiare quei residenti che, con molta cura e dedizione, mantengono i giardini e le fioriere dei balconi, ma anche valorizzare il nostro territorio attraverso la cura ambientale contro il degrado. È un modo – continua Bugetti – per abbellire ancora di più le nostre strade, rendendole decisamente più gradevoli. Al momento l’evento è riservato solo ai cittadini del quartiere, ma domani chissà...”. La manifestazione si è chiusa con una mostra fotografica delle vivaci terrazze e dei selfie dei proprietari immersi tra i loro fiori che si è tenuta dal 21 al 29 gennaio nella sala consiliare di Villa Vogel e che, a fine febbraio, sarà trasferita alla Cooperativa di Legnaia. “Dopo il successo dello scorso anno – ha annunciato Mirko Dormentoni, presidente del Q4 – abbiamo deciso di replicare anche quest’anno, perché abbiamo riscontrato un ottimo coinvolgimento da parte dei cittadini che hanno dimostrato, attraverso la cura delle proprie terrazze, di riuscire a fondere insieme bellezza e ambiente, interpretando l’estetica come valore aggiunto per accrescere la qualità della vita”. Così, coloro che non sono riusciti a partecipare al concorso 2016, potranno sempre farlo alla prossima edizione, che ripartirà in primavera e che vedrà anche l’organizzazione di due corsi gratuiti per imparare a coltivare le piante del balcone. Permettendo a tutti, in questo modo, di trasformare il proprio pollice in “verde”.
PRONTO SOCCORSO GIURIDICO Il servizio di Pronto Soccorso Giuridico è attivo con l’obiettivo di fornire ai cittadini, tramite operatori giuridici volontari, un primo orientamento giuridico gratutito sui problemi relativi alla convivenza civile e alle controversie che sorgono nella vita di ciascuno di noi: difficoltà matrimoniali, questioni di natura condominiale o immobiliare, locazioni, problematiche ereditarie, necessità di far fronte all’incapacità di un familiare di provvedere a se stesso. Lo scopo è fornire una prima e pronta consulenza informativa, per valutare assieme i casi in cui è opportuno rivolgersi ad un legale di fiducia. Gli utenti ideali di questo “sportello” sono le persone anziane le quali, vuoi per la difficoltà di farsi ascoltare da chi li circonda, vuoi per la mancanza di dimestichezza con le questioni legali, qui trovano un’ideale punto di appoggio: da ciò l’ubicazione del servizio presso i Centri per l’Età Libera.
Ogni venerdì dalle ore 10.00 presso il Centro Dell’età Libera di via Carlo Bini 5 (tel. 055 4222119) e ogni martedì dalle ore 15.30 presso il Centro per L’Età Libera di Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto n.11 (tel. 055 4361076).
Passaggio a Sud-Ovest A cura del Quartiere 4
Sede del Quartiere 4
Villa Vogel, via delle Torri 23 tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123 e-mail: quartiere4@comune.fi.it web: http://q4.comune.fi.it
Documento
BARRIERE ARCHITETTONICHE, LE PROPOSTE DEL QUARTIERE
Notizie dal territorio
BALCONI IN FIORE
Importante acquisire una dimensione sistemica e complessiva del problema, perché non basta rimuovere il singolo ostacolo Nella seduta del Consiglio di quartiere del 20 dicembre sono stati approvati una mozione e un documento collegato, denominato “abbattiamo le barriere”, frutto dell’intenso lavoro delle commissioni ‘Servizi sociali’, presieduta da Corinna Pugi, e ‘Servizi al territorio’, presieduta da Renzo Pampaloni, con proposte di mappatura e abbattimento delle barriere architettoniche presenti nel territorio del Q.4. Una tematica quella delle barriere architettoniche che è da tempo all’ordine del giorno del Q.4 e che è stata recentemente rilanciata nella Conferenza regionale sulle disabilità dove è stata introdotta una nuova definizione di accessibilità, che deve essere “diffusa” e non limitata all’abbattimento del singolo ostacolo. Già nel parere espresso in occasione del bilancio 2016, il Q.4 aveva affermato di voler contribuire con propri indirizzi alla predisposizione di un piano complessivo per il territorio locale, anche per programmare le necessarie risorse e i relativi interventi. Per fare questo si era impegnato a monitorare la corretta corrispondenza normativa in tutti i nuovi progetti e ad elaborare interventi correttivi nelle situazioni critiche esistenti. Fino ad ora la rimozione delle barriere
avveniva su segnalazione dei cittadini che andavano a comporre una lista che poi gli uffici tecnici utilizzavano nei progetti specifici ma il Q.4 ritiene che un quadro complessivo delle esigenze renderebbe più semplice la stima delle risorse economiche necessarie e la conseguente programmazione degli interventi secondo le priorità accertate. Per questo si è deciso di condurre una ricognizione su una porzione del nostro territorio nel quadrante compreso tra via Pisana e il Lungarno Santa Rosa sul quale insistono varie tipologie di servizi che hanno una ricaduta importante sul territorio. Sono infatti presenti all’interno di quest’area una scuola elementare, un complesso parrocchiale con un centro diurno per anziani, un presidio dell’Azienda sanitaria Territoriale, un Centro Anziani, una ludoteca, un giardino per bambini. Il sopralluogo è stato condotto lo scorso con esperti della Consulta Comunale degli invalidi e degli handicappati (rappresentati dal Presidente Michele Cirrincione) e della Regione Toscana (Dott.sa Anna Rotellini). Il risultato del sopralluogo conferma la necessità di ricostruire un quadro conoscitivo con la costruzione di
mappe in cui sono evidenziate e localizzate le barriere architettoniche e indicati i percorsi sicuri da creare per garantire una totale sicurezza. L’obbiettivo ora è quello di creare tavoli di lavoro tra Ufficio Tecnici, Assessorati competenti e Quartiere 4, analogamente a quanto è stato fatto per la manutenzione stradale. Anche dai contributi degli esperti presenti durante il sopralluogo emerge che sarebbe opportuno valutare la creazione di una piattaforma e di un applicativo collegato che metta in grado i singoli cittadini (non solo i portatori di handicap) di segnalare le barriere architettoniche. Nella mozione si auspica anche che nel progetto di riqualificazione di Piazza Pier Vettori e aree limitrofe vengano ricompresi gli interventi necessari per rimuovere gi ostacoli e le barriere censite nel sopralluogo. Nella mozione viene anche suggerito un diverso approccio che tenga conto della pianificazione degli abbattimenti delle barriere anche all’interno delle convenzioni urbanistiche. Nelle prossime settimane il documento e la mozione verranno portati all’attenzione degli uffici tecnici e degli assessorati di competenza per illustrare le proposte che vi sono contenute.
Giornata della Memoria
RICORDARSI DI NON DIMENTICARE
Il ruolo di primo piano delle scuole del territorio In occasione della Giornata della Memoria, lo scorso 27 gennaio, il Quartiere 4 e BiblioteCaNova Isolotto hanno proposto una intensa giornata di iniziative dedicate alle vittime dell'Olocausto. A conclusione del percorso Ricordarsi di non dimenticare (a cura di Teo Paoli della Centrale dell'Arte, dei Nonni leggendari e degli operatori di CoopCulture) i bambini delle scuole primarie partecipanti (Calvino, Locchi, Ambrosoli e De Filippo) si sono incontrati con alcuni testimoni che attraverso una lettura animata del libro La città che sussurrò di Jennifer Elvgren (La Giuntina, 2015) hanno raccontato la deportazione nei campi di
sterminio nazisti. La giornata è proseguita con I Giovani intervistano la storia che ha visto l’interazione di letteratura, musica, cinema e grafica. Al centro l’intervista con Anna Macchioni, autrice di Memorie di un tempo di guerra (Florence Art Edizioni, 2016); è seguita la proiezione di Diodi, documentario sulla Resistenza alla presenza di Fulvia Alidori con esposizione delle opere di Fiorella Macchioni. L’ incontro è stato accompagnato da musiche dal vivo eseguite dal Gruppo X ALL della Scuola Media Pirandello. È stata inoltre allestita la mostra Sterminio in Europa curata da ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazi-
sti), che sarà visitabile fino all'11 febbraio. Visite guidate per le scuole secondarie di primo e secondo grado sono possibili su prenotazione, anche telefonica, 055.710834, presso la Biblioteca. Il presidente Q.4, Mirko Dormentoni, ha sottolineato con grande soddisfazione il ruolo svolto dalle scuole del territorio, con un coinvolgimento attivo dei ragazzi che hanno avuto modo di esercitare una pluralità di competenze di alto valore didattico, dalla storia alla letteratura, dalla musica alla produzione creativa multimediale.
Servizi sociali
800.50.82.86, UN NUMERO VERDE PER PRENOTARE UN APPUNTAMENTO Chi ha necessità per la prima volta di un contatto con i servizi sociali può farlo senza code e senza girare a vuoto, avendo la possibilità di ricevere tutte le indicazioni utili alla trattazione dei suoi problemi. Dal 2 gennaio entra in funzione il numero verde 800508286 (gratuito anche dal cellulare), il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì, dalle 9 alle 13, per prenotare gli appuntamenti allo sportello del Segretariato sociale. Quanti desiderano ricevere informazioni, consulenza o ricercano aiuto per la risoluzione di problematiche di tipo sociale, personale o familiare, possono
rivolgersi a questo servizio che ha il compito di orientare la loro domanda. Questi gli indirizzi dei Segretariati sociali dislocati nei 5 quartieri fiorentini:
QUARTIERE 1 • Via S. Monaca 37 QUARTIERE 2 • Via D'Annunzio 29 QUARTIERE 3 • Piazza Elia Dalla Costa 15 QUARTIERE 4 • Via delle Torri 23 QUARTIERE 5 • Via Baracca 150/p
Sabato 21 gennaio è stata inaugurata a Villa Vogel la prima edizione della mostra fotografica dei balconi in fiore del Q.4. Nata dalla volontà di recuperare la tradizionale vocazione alle decorazioni floreali del Quartiere, l’iniziativa “Mettete dei Fiori nei Vostri Balconi” ha coinvolto nella scorsa primavera circa 400 partecipanti. I cittadini che hanno collaborato al progetto hanno colorato con fiori e piante le loro terrazze, condividendone gli scatti migliori, che sono stati raccolti al fine di realizzare una suggestiva mostra fotografica. L’esposizione è stata aperta al pubblico dal 21 al 28 gennaio nella Sala Consiliare di Villa Vogel, sede del Quartiere 4 in via delle Torri 23. Nell’occasione sono stati premiati la terrazza e il palazzo più fioriti. La mostra si trasferirà successivamente alla Cooperativa di Legnaia, estremamente attiva nella realizzazione del progetto, insieme al Gruppo Ambiente Trekking Le Torri, agli Angeli del Bello Q4 e al Centro Anziani Ponte a Greve. Il progetto prende il via dall’idea che le decorazioni floreali ai balconi contribuiscano ad abbellire il paesaggio urbano, promuovendo la socialità tra i residenti della zona, recuperando una tradizione tipica del Quartiere, migliorando la qualità dell’aria e la salute dei cittadini. L’iniziativa floreale del Quartiere 4, che ha già suscitato molto interesse e riscosso un notevole successo, potrebbe essere estesa in futuro a tutta la città. Per maggiori informazioni e aggiornamenti si consiglia di visitare la pagina Facebook “Mettete dei fiori nei vostri balconi Q4”.
INCONTRI PER DONNE AL VIA I LAVORI OPERATE AL SENO PER LA ROTATORIA New Staz, il centro culturale polivalente DI VIA BUGIARDINI di Ponte a Greve (via Attavante), propone ‘Danza la Vita’, un ciclo di 12 incontri, a cura dell’associazione RicreArte, per migliorare la qualità della vita delle donne operate di tumore al seno, attraverso un percorso di DanzaMovimentoTerapia. L’iniziativa si propone di: aiutare a ritrovare un senso di equilibrio e benessere psico-fisico; accrescere la fiducia e la stima in se stesse; condividere l’esperienza vissuta; riscoprire il proprio corpo e la propria femminilità; risvegliare la propria creatività e ritrovare la gioia di vivere. Gli incontri sono gratuiti ed aperti a donne di qualunque età. Non occorre avere esperienza di danza nè possedere particolari competenze motorie. Basta un abbigliamento comodo (calzini compresi) e un cuscino per sedersi a terra. Ci si incontra tutti i sabati, dalle 10 alle 11.30. Per iscrizioni ed info: tel. 333-8099852 (ore pasti) • ricrearte2015@gmail.com
Un nuovo tassello per la sicurezza stradale. Sta per partire la gara di appalto per l’assegnazione dei lavori relativi alla realizzazione di una nuova rotatoria all’incrocio tra via Bugiardini, via del Ronco Corto e via del Ponte a Grave. Sono stati infatti superate le difficoltà sorte nei mesi scorsi in merito alla disponibilità delle aree e alla necessità di coordinare l’intervento con Comune di Scandicci. A dicembre è stato approvato il progetto esecutivo in modo da avviare immediatamente la procedura della gara di appalto per l’individuazione dell’impresa che effettuerà i lavori. Il cantiere prenderà il via non appena concluso l’iter di assegnazione, a primavera. Il progetto prevede anche la realizzazione di un’area a parcheggio.
Brevi sport
UNA RISOLUZIONE PER SOLLICCIANO Il Consiglio comunale ha approvato una risoluzione che impegna la giunta comunale a farsi parte attiva nei confronti del Ministero della Giustizia e del CONI, per dare attuazione al Protocollo del 3 dicembre 2013 (dove le parti si impegnavano per migliorare le condizioni di vita della popolazione detenuta attraverso la diffusione e la pratica sportiva, programmi di attività stabile e organizzata, percorsi di tirocinio e qualificazione tecnica) sia per quanto riguarda la diffusione della pratica sportiva nel carcere di Sollicciano che per quelle relativa alla formazione e qualificazione tecnica dei detenuti, da poter utilizzare anche
successivamente per facilitarne il reinserimento nel mondo del lavoro.
DI CORSA CON ‘ROSAMIMOSA’
Sabato 11 marzo, ritrovo ore 15 allo stadio di atletica di via del Filarete, si rinnova il classico appuntamento con ‘Rosamimosa’, la corsa in rosa attraverso le strade e le colline del Q.4, a cura del Gruppo Sportivo Le Torri Podismo. La competizione, giunta alla trentaduesima edizione, prenderà il via alle ore 16 e si snoderà per 8 chilometri. Prevista anche una versione non competitiva e una variante ludico-motoria di 4 km. riservata ai più piccoli. Per info e iscrizioni: info@gsletorrifirenze.it • 3478899221
6 | Febbraio 2017
#Pillole dai quartieri
Quartiere 4
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Isolotto
Aperta nei weekend
in piazza un carnevale “colorato di pace”
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Domenica 26 febbraio torna l’evento incentrato sui temi dell’accoglienza e del multiculturalismo
fotografie e filmati, alle cascine la mostra sull’alluvione del ‘66 i potrà visitare gratuitamente anche nei weekend di febbraio la mostra fotografica sull’alluvione del 1966 allestita alle Cascine. L’obiettivo della nuova iniziativa del Comune insieme all’associazione Firenze Promuove – viene spiegato – è quello di unire il ricordo del passato ai progetti innovativi basati sulle nuove tecnologie, unendo il racconto di quanto avvenne cinquant’anni fa a quello più tecnologico delle azioni che vengono messe in campo oggi per rendere la città sempre più resiliente rispetto alle emergenze idrogeologiche. Alla palazzina ex Fabbri nel parco delle Cascine viene riproposta la mostra fotografica sull’alluvione promossa dall’associazione Firenze Promuove insieme ai consigli di Quartiere e curata dai giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi. E, al tempo stesso, è possibile scoprire quanto Firenze sta facendo per utilizzare le nuove tecnologie per rendere la città più sicura e la popolazione più informata nell’ambito del progetto europeo Horizon 2020 Resolute, che vede Firenze e Atene impegnate nello studio e sperimentazione di soluzioni innovative per la resilienza dei sistemi di trasporto urbano. La mostra può essere visitata il sabato dalle 10 alle 12 e la domenica dalle 15.30 alle 17 (chiusa il 5 febbraio): oltre ottocento le fotografie esposte, di cui quattrocento inedite, oltre alla possibilità di visionare una serie di filmati inediti, mai proposti nelle precedenti tappe.
A Torregalli
un “totem” fai-da-te per prenotare visite o cambiare dottore in un click
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la seconda colonnina “salta coda” installata in una struttura sanitaria fiorentina. All’ospedale di Torregalli è arrivato il “Totem blu multimediale”, una nuova postazione fai-da-te che permette a tutti i cittadini di prenotare o disdire visite ed esami in un click, ma anche di cambiare dottore, stampare referti ed esenzioni. Un front office che sta tutto in uno schermo interattivo. Per usare il servizio è necessaria la tessera sanitaria, a cui si deve aggiungere – nel caso delle procedure per scegliere il medico di base o il pediatra e per stampare esenzioni o referti – anche il codice pin ricevuto all’attivazione della tessera. In caso di bisogno, anche per prenotare visite mediche o analisi, è possibile richiedere l’aiuto di un operatore che guiderà gli utenti a distanza, grazie a una cornetta telefonica che si trova a lato del terminale: il supporto “da remoto” è attivo dal lunedì al venerdì dalle 7.45 alle 18.30 e il sabato dalle 7.45 alle 12.30. Quello dell’ospedale San Giovanni di Dio è il secondo Totem blu multifunzione installato nell’area fiorentina, dopo la postazione arrivata nel 2015 all’interno del presidio sanitario di via Gabriele D’Annunzio, a Campo di Marte.
Il concorso
arte al palazzo di giustizia, selezionati i cinque vincitori
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Laura Piccioli
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omenica 26 febbraio, dopo il successo registrato lo scorso anno, torna il Carnevale in piazza dell’Isolotto incentrato sui temi della pace, dell’accoglienza e del multiculturalismo, organizzato dal Quartiere 4 insieme a tanti soggetti associativi, comitati dei genitori delle scuole, Scout Agesci e Cngei, Donne per la Pace e Biblioteca di Pace, Bibliomondo di BiblioteCaNova. Tutti i cittadini potranno incontrarsi dalle 15 nella piazza per dare vita a un lungo e variopinto corteo in costume che sia però caratterizzato – viene spiegato – dai simboli e dai colori della pace e dai vestiti locali tradizionali. Anche quest’anno parteciperanno il gruppo “Alla corte dei Medici”, con i suoi consueti co-
stumi rinascimentali, e alcuni rappresentanti delle comunità straniere, che vestiranno gli abiti tipici dando vita a un corteo che vuol trasmettere i segnali dell’accoglienza e dello scambio culturale visto come conoscenza e arricchimento. Altri protagonisti della giornata saranno poi gli sbandieratori che, insieme ai giochi per bambini e alla musica, animeranno la piazza, creando un evento all’insegna del divertimento. Per quanto riguarda il cibo, saranno offerti da alcune associazioni i pani prodotti in base alle diverse tradizioni culturali, mentre alcuni commercianti dell’area offriranno la merenda ai più piccoli. Un Carnevale per la pace, insomma, che vuol portare in piazza un (piacevole) momento di integrazione tra le diverse tradizioni.
Prenderà vita un variopinto corteo in costume. Ad animare la giornata anche sbandieratori, musica e giochi per i bambini
ono stati selezionati i cinque vincitori del concorso internazionale per opere di arte contemporanea pensato per abbellire il Palazzo di Giustizia e i suoi dintorni a Novoli. Si tratta del giapponese Shigeru Saito con “Prima del tramonto”, Antonio Violetta con “Giustizia”, Sislej Xhafa, artista proveniente dal Kosovo, con “J”, Virginia Zanetti con “Il cielo stellato sopra di me, la legge morale in me” e Mauro Pace insieme a Saverio Villirillo e Gregorio De Luca Comandini con “Metabole”. I vincitori dovranno ora elaborare il progetto esecutivo delle proprie opere, che sarà validato e approvato dalla giunta comunale per poi essere realizzato. Verosimilmente – fanno sapere dal Comune – il Palagiustizia potrà avere le nuove installazioni artistiche alla fine del 2017. Erano state 228 le domande arrivate, anche dall’estero, per partecipare al concorso indetto nell’agosto del 2015. Il tema delle opere, come previsto dal bando, deve tener conto “dell’ambientazione all’interno di uno spazio dedicato alla giustizia e ai diritti umani e civili: il tribunale inteso come luogo dell’ordine virtuoso dei rapporti umani in funzione del riconoscimento e del trattamento istituzionale di una persona, spazio dedicato al rispetto di un codice che regolamenta i comportamenti ammessi e non ammessi in una comunità umana”. Le opere devono inoltre “valorizzare e sottolineare l’importanza nella nostra società di valori quali la giustizia, il rispetto, la parità, l’imparzialità, i diritti e i doveri di ogni singolo essere umano”.
Ex caserma Mameli
dal chiostro grande al dormitorio, in seimila per visitare le nuove sale
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iù di 6.300 visitatori in un mese per le nuove sale dell’ex caserma Mameli di piazza Stazione, rientrata da alcune settimane nella disponibilità dell’amministrazione comunale: dal 15 dicembre al 15 gennaio scorsi sono stati aperti in via straordinaria e gratuita il Chiostro Grande, il Dormitorio e la Cappella del Papa, che hanno attirato in media oltre duecento persone al giorno. Il 6 dicembre scorso gli ambienti della caserma Mameli, che occupava una parte dell’antico complesso domenicano di Santa Maria Novella, sono tornati alla città dopo la firma del protocollo d’intesa tra Comune di Firenze e Arma dei Carabinieri. L’obiettivo dell’amministrazione è quello di ampliare il museo di Santa Maria Novella: in futuro, alcuni fra gli spazi più significativi dell’antico complesso verranno riqualificati e annessi all’attuale percorso museale. “Stiamo vincendo una scommessa, che è quella di proporre ai fiorentini e ai turisti un luogo diverso perché diventi un centro permanente legato all’arte, alla scienza e alla storia di Firenze – ha commentato il sindaco Dario Nardella – il successo di questa affluenza ci incoraggia a proseguire sul progetto di riapertura e valorizzazione dei complessi monumentali della città”.
Quartiere 4
#Zoom
Isolotto . Legnaia . Soffiano
Febbraio 2017 | 7
Focus
In via Libero Andreotti
nel negozio dello storico orologiaio Un’avventura di artigianato iniziata nel 1967, che Gianpaolo Fibbi porta avanti ancora oggi Chiara Carovani
Lo storico orologiaio Gianpaolo Fibbi al lavoro (foto di Alessandro Fibbi)
E
ra il 27 luglio del 1967 quando Gianpaolo Fibbi ottenne l’iscrizione alla Camera di commercio per il suo laboratorio di orologi. Da allora sono passati cinquant’anni, ma lo storico orologiaio dell’Isolotto, malgrado i suoi settantacinque anni, non sembra avere molta voglia di andare in pensione. Una lunga avventura di artigianato, come oggi ne esistono poche. Tutta vissuta nel quartiere di La Pira, nel quale – proprio per gli interventi di edilizia – la famiglia Fibbi si era trasferita negli anni ’50. Tutto ebbe inizio nel 1954, quando il padre di Gianpaolo mandò il figlio a imparare un mestiere in una bottega di borgo San Frediano che costruiva orologi e ingranaggi al tornio. “Ho fatto cinque anni di riparazioni di sveglie e orologi a pendolo. La gavetta era questo: prendere una sveglia, montarla e rimontarla cinquanta volte, fino a che non riuscivi a farlo
ad occhi chiusi”, ricorda. Solo nel 1967, tornato dal militare, il signor Fibbi prese un fondo in via dei Gerani. “Avevo un banchino per lavorare, un tavolino e due seggioline di vimini”. Con tanti sforzi e sacrifici, l’attività iniziò. Per i primi anni
solo facendo laboratorio e riparazioni. “All’inizio – spiega – lavoravo per gli orologiai di fuori. Da Pontassieve o da Città di Castello mi mandavano scatole piene di orologi da aggiustare che dovevo lavorarci la notte”. Poi, essendo conosciuto
nel quartiere, dall’occasione di qualche cliente che chiedeva una catenina o un orologio, iniziò a prendere forma il negozio. Nel ’71 cominciava a sorgere l’Isolotto nuovo e Gianpaolo prese in affitto un fondo in via Libero Andreotti. Così, mal-
grado l’affitto di diciassettemila lire, che richiedeva uno sforzo economico per i tempi, il negozio fu spostato. In una zona che allora doveva ancora prendere la forma attuale. Solo nel 1974 – viene spiegato – con l’ultimazione della strada che finisce in via Canova, dei nuovi negozi e delle palazzine residenziali, nella via iniziò un passaggio più consistente di persone oltre ai residenti. Oggi sono rimasti in pochi a portare avanti l’arte di Gianpaolo, capace di ricostruire a mano i pezzi di ricambio. Così – racconta – la sua clientela è molto vasta, ha ricevuto orologi a pendolo anche dalla Grecia, e con il passaparola continua a crescere. “Per fortuna – conclude Fibbi – ci sono molte persone affezionate ai propri orologi d’epoca, che preferiscono farseli aggiustare”.
“quella volta che mi chiesero di aggiustare un girarrosto”
È
un negozio che ha ancora il cuore casalingo di una bottega, quello del signor Fibbi. Chi entra per portare una parigina, chi per farsi sostituire la pila alla sveglia, chi per cambiare il cinturino all’orologio, ma tutti approfittano della gentilezza di Gianpaolo e di sua moglie Piera per trattenersi e “fare un po’ di salotto”. Sarà anche per questo che l’orologeria di via Andreotti 48 ha resistito ai furti e al tempo. Oltre che alle richieste più insolite. “Una volta – racconta Gianpaolo – un signore entrò e mi mise sul bancone di legno, che s’immagini ci vanno gli orologi, le catenine d’oreficeria e tutti oggetti di valore, un girarrosto manuale tutto unto e sporco. Mi chiese se potevo aggiustarlo. Ma fui costretto a rispondere di no”. C.C.
8 | Febbraio 2017
#L’inchiesta
Mobilità
La corsa del tram (a un anno dall’ora x) È il 14 febbraio 2018, tra dodici mesi, la data prevista per l’entrata in esercizio dei nuovi tracciati: l’assessore Giorgetti fa il punto della situazione
Dentro il progetto
Sara Camaiora
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arà l’anno chiave, questo 2017, per le nuove linee del tram, la 2 verso Peretola e la 3 verso Careggi. L’ora X, ovvero quella in cui i due nuovi tracciati dovranno entrare in esercizio, è indicata esattamente tra dodici mesi, nel giorno di San Valentino: è il 14 febbraio 2018 la data da tempo prevista. “Ad oggi il cronoprogramma è questo, l’unico elemento di criticità è sulla linea 2 e non dipende dai lavori tramviari né dall’amministrazione, è Palazzo Mazzoni, un’area ferroviaria che ci è stata consegnata da poco, da ristrutturare e con una serie di complicazioni, operazioni non calcolate come la realizzazione dei manufatti di sbocco del Mugnone e bonifiche non preventivate”, fa il punto l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti. Parliamo del palazzo ubicato tra viale Redi e viale Belfiore, risalente agli anni Trenta e progettato dall’architetto Angiolo Mazzoni: uno snodo non da poco nella linea 2, dal momento che i Sirio dovrebbero letteralmente “attraversarlo”. Non restano altri cantieri da aprire, se non quello di via
Valfonda, previsto (nel momento in cui scriviamo, ndr) in questo mese di febbraio. Ultimo cantiere ma non certo meno importante, anzi cruciale per il nuovo assetto delle linee del tram e con un notevole impatto su Santa Maria Novella e le vie circostanti, dal momento che coinvolgerà buona parte di via Valfonda per arrivare fino a piazza dell’Unità, futuro capolinea della linea 2. Prima si interverrà sui sottoservizi, poi sulla sede tramviaria propriamente detta. “Sostanzialmente, a parte appunto la zona intorno alla stazione, avremo solo miglioramenti per quello che riguarda la viabilità, stiamo restituendo mano a mano parti di città – spiega Giorgetti – le transenne non spariranno, resteranno finché non sarà messa a regime la sede tramviaria, ma saranno meno invasive, anche per non ostruire la visibilità rispetto alle tante attività commerciali, un disagio che in molti ci avevano fatto presente. La restituzione della viabilità completa ai cittadini – continua l’assessore – si avrà con la conclusione dei lavori, sicuramente durante
Scandicci-Careggi no stop E una “trincea” verso l’aeroporto L’assessore alla mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti
quest’anno ci saranno dei tratti da modificare. Il consiglio resta quindi quello di porre attenzione via via alle comunicazioni che arrivano dall’amministrazione”. Tappa cruciale sarà, tra maggio e giugno, l’inaugurazione del sottopasso Strozzi-Strozzi, ultimo tassello della nuova viabilità di quell’area, che girerà attorno alla Fortezza per sbucare accanto all’altro tunnel, Milton-Strozzi, inaugurato lo scorso 8 dicembre. Seguirà, entro l’anno, l’ultimazione della sede tramviaria e del giardino pensile alla Fortezza. Opere che cambieranno in modo indelebile il volto di questa porzione di città.
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a linea 1 si farà in tre, arrivando fino a Careggi, mentre la 2 per approdare all’aeroporto passerà “sottocoperta”. Giorno dopo giorno si delinea il volto della rete tramviaria che sarà, ma alcuni dettagli dell’opera non sono così conosciuti da tanti fiorentini. Per la linea 3, l’apparenza “inganna”: si chiama T3, ma il tracciato StazioneCareggi non è altro che la prosecuzione della T1, che diventerà “super”. Si potrà salire al capolinea di Scandicci e scendere a Careggi, quasi dodici chilometri a bordo di Sirio. Il tram, come già succede, partirà da Villa Costanza, arriverà alla stazione Santa Maria Novella, ma – a differenza di oggi – non terminerà la sua corsa alla fermata Alamanni: proseguirà lungo i binari che passano di fronte alla scalinata della stazione (ora inutilizzati) e si connetterà al nuovo percorso per il polo ospedaliero. Il tratto dei binari che “circumnaviga” la stazione sarà in “comproprietà”: linea 1 e 2 si incroceranno tra via Alamanni e via da Diacceto, grazie a un sistema di semafori, poi la seconda linea virerà verso il capolinea di piazza dell’Unità. All’altro capo della città, la T2 avrà il tunnel più lungo del sistema, che permetterà ai vagoni di arrivare all’aeroporto sfrecciando sotto il traffico di viale Guidoni e viale XI Agosto per ottocento metri. I tecnici la chiamano “trincea”, perché è un passaggio sette metri sotto il livello della strada, in parte in galleria, in parte a cielo aperto. La fermata “Guidoni”, in costruzione tra il parcheggio dei bus e il distributore, sarà sempre a sette metri di profondità, servita da scale e ascensori. Nessuna novità per il deposito, che per adesso resta uno solo, a Villa Costanza. Intanto, il sindaco Nardella ha lanciato una “gara” per ribattezzare le linee tramviarie, che vanteranno un appellativo “storico”: la rosa dei nomi papabili, sottoposta a una consultazione tra i cittadini e nelle scuole, abbraccia personalità del passato, da Brunelleschi a Dante, dall’Elettrice Palatina a Galileo, da Vespucci a Leonardo da Vinci. Gianni Carpini
#L’inchiesta
Febbraio 2017 | 9
La mappa
Viaggio nelle zone cambiate dai lavori Linea 2
Linea 2
Qui via Guido Monaco-via Alamanni
Qui via di Novoli
Auto addio, aspettando la “rivoluzione”
I binari ci sono, il ponte pure
“È
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cambiato tutto, sembra un’altra zona”, sostengono i residenti mentre fanno “slalom” fra le transenne. Via Alamanni e via Guido Monaco, da luglio, sono due strade-cantiere, off limits per il traffico che le interessava: al centro della carreggiata ruspe e buche, tutto intorno stretti passaggi pedonali. “Spero che finiscano presto – si augura Alba dalla tabaccheria di famiglia, aperta nel 1981 in via Guido Monaco – gli incassi sono calati del cinquanta per cento. Una volta finiti i lavori penso che per gli abitanti la situazione migliorerà, per noi invece resta un grosso punto interrogativo”. La cura del ferro rivoluzionerà l’area, nonostante oggi serva un grande sforzo di fantasia. Via Alamanni sarà solo per il tram, con una fermata davanti al dopolavoro ferroviario. In via Guido Monaco, invece, rotaie e una corsia per i veicoli dei residenti. L’altra fermata sarà al centro di viale Belfiore. Massimo vive nella zona da sei anni e così poco rumore per il traffico non se lo ricordava. “Verrà una bella cosa, sono sicuro – afferma – l’importante è che i lavori vadano avanti spediti”. Secondo il cronoprogramma di Palazzo Vecchio, le transenne lasceranno questi cinquecento metri di strade entro fine anno. G.C.
n lungo serpentone di ferro. Il grosso è fatto, la strettoia riaperta, i binari posizionati in gran parte di via di Novoli. L’ultima trave del maxi-ponte con cui il tram “salterà” il Mugnone è stata montata a gennaio, durante un cantiere-show seguito da molti curiosi. Lungo la via sorgeranno quattro fermate, per due è previsto un cambio di nome rispetto a quanto ipotizzato inizialmente: “Palazzi Rossi” vicino a via Valdinievole, “San Donato” nei pressi del centro commerciale. “Credo che la tramvia sia un’infrastruttura necessaria per questo quartiere”, commenta Paolo Caldesi, presidente dell’associazione Piazza San Donato. “I problemi legati alla viabilità, in particolare intorno alla rotonda Forlanini – aggiunge – vanno però affrontati subito, non a fine lavori”. Tra i commercianti, intanto, non mancano le preoccupazioni per il futuro assetto della circolazione. “Da tempo chiediamo che via Lippi e Macia torni percorribile in direzione di via di Novoli e che sia permesso l’attraversamento dei binari da parte dei veicoli verso via Baracchini”, dice Gabriella Parrini, alla guida del Ccn che raccoglie trenta negozi. Dall’apertura dei cantieri, a fine 2014 – spiega – il giro d’affari è calato in media del trenta per cento. “La tramvia rischia di dividere il quartiere in due – conclude – via Torre degli Agli è e sarà ingolfata dal traffico. Diminuiranno inoltre i parcheggi”. G.C.
Linea 3
Linea 3
Qui Statuto-Fortezza
Qui piazza Dalmazia
Il percorso prende forma. Con i carpini
Nuovo assetto per viabilità e mercato
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tanno ormai prendendo forma, a Statuto e dintorni, i binari della linea 3. Cantieri che coinvolgono la zona ormai da tempo, con un notevole impatto sulla vita di chi qua abita o lavora. “Nessuno si ferma più – racconta Fiammetta, che qui ha un negozio da ventitré anni – ho perso tantissimi clienti e non credo che la situazione migliorerà in futuro”. Era il 29 dicembre del 2014 quando il ponte dello Statuto veniva “sigillato”. Quasi due anni dopo, il 3 dicembre dello scorso anno, è stato riaperto, così come la direttrice verso Careggi, mentre l’8 è stata la volta del tunnel Milton-Strozzi. “Fino al 4 dicembre è stato quasi come in una bolla, poi le cose sono andate meglio, almeno si vedono passare le macchine – fa presente Raffaella, un’altra commerciante – voglio essere fiduciosa, confido che, dopo questo periodo difficile, con la tramvia la situazione cambi”. Due anni fa sono stati anche tagliati i lecci lungo via dello Statuto, per i quali da alcuni residenti e negozianti fu inscenato un “funerale” con tanto di corone di fiori. Al loro posto arriverà una serie di carpini betulla, presumibilmente intorno alla prossima primavera. Resterà invece fino all’entrata a regime delle linee tramviarie il “ponte Bailey” tra viale Milton e via XX Settembre, che collega le due sponde del Mugnone. S.C.
n nuovo volto per piazza Dalmazia e dintorni. Importanti modifiche alla viabilità sono entrate a regime lo scorso 14 gennaio, con l’apertura al transito, per i mezzi pubblici e privati, di via di Rifredi e la sua contestuale inversione di marcia. Nella strada ora fermano le linee Ataf 8 e 14 provenienti da viale Morgagni e le linee 2, 20 e 28 provenienti da via Reginaldo Giuliani. Sono stati inoltre inseriti una quarantina di posti per la sosta a rotazione e il carico/scarico merci nonché ulteriori posteggi. Scattato anche il nuovo posizionamento per il mercato: i banchi di abbigliamento sulla porzione lato Careggi, quelli di generi alimentari dalla parte opposta. Mentre proseguono i cantieri nell’area circostante, su via Corridoni come su via Vittorio Emanuele. “Disagi al traffico con tutti questi lavori ci sono stati, ma la tramvia è una bella cosa e spero che quando sarà in funzione la usino tantissimi fiorentini, che così lasceranno a casa la macchina”, è l’auspicio di Luana, una residente. Non mancano invece le preoccupazioni tra i negozianti. “In molti hanno chiuso, gli incassi sono drasticamente diminuiti a fronte di tante spese, ho sollecitato più volte attenzione al tessuto economico dell’area”, spiega Morena Baldacci, presidente Confesercenti Quartiere 5, che proprio in piazza Dalmazia ha il suo negozio. S.C.
10 | Febbraio 2017
#Un mese in una pagina
Meningite
Il programma
un nuovo calendario per le vaccinazioni
un progetto per la mobilità sostenibile
Serena Wiedenstritt
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eningite ancora al centro dell’attenzione, dopo gli ultimi casi che si sono registrati a Firenze e in Toscana. Per l’assessore regionale al Diritto alla salute Stefania Saccardi si tratta di “una situazione che ha richiesto misure straordinarie”. Per questo la Regione, già da mesi al lavoro su iniziative di prevenzione, ha elaborato un nuovo calendario per le vaccinazioni e si sta apprestando a varare una legge sul tema. Alla fine dello scorso mese di dicembre, l’assessorato alla Salute della Regione Toscana ha presentato alcuni aggiornamenti del calendario vaccinale, dopo un biennio, dal 1° gennaio 2015 al 14 dicembre 2016, che ha visto manifestarsi cinquantanove casi di malattia batterica invasiva (Mbi) da meningococco C, che hanno determinato dodici decessi. Principale novità: una terza dose di vaccino antimeningococco C tra i 6 e i 9 anni, a cui si aggiungono l’offerta attiva del vaccino alle comunità individuate come più a rischio dall’indagine dell’Agenzia regionale di sanità, apposite campagne di vaccinazione da condurre nelle scuole e la proroga al 30 giugno 2017 della campagna straordinaria di vaccinazione contro il meningococco C. Il calendario delle vaccinazioni rielaborato alla fine dello scorso anno prevede quindi tre dosi di vaccino antimeningococco C, da somministrare dopo il compimento dell’anno di età, con vaccino coniugato monovalente C, seguita da una seconda dose dai sei anni compiuti ai nove non compiuti, con vaccino coniugato monovalente
M
obilità sostenibile, quasi due milioni di euro per favorirla e incrementarla. Il Comune di Firenze ha partecipato a un programma del Ministero dell’Ambiente con il progetto “Greeninfinity” (Green_Firenze Network of mobiliTY Users). Il programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile – viene spiegato – incentiva scelte di mobilità urbana alternativa all’auto privata, per ridurre il traffico, l’inquinamento e la sosta degli autoveicoli in prossimità di istituti scolastici e sedi di lavoro. “L’obiettivo è favorire gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro con modalità di trasporto sostenibili”, ha sottolineato l’assessore all’ambiente Alessia Bettini. Nel progetto presentato dall’amministrazione comunale (del valore complessivo di un milione e 821mila euro) sono previsti, tra l’altro, una serie di incentivi economici per i comportamenti virtuosi come l’utilizzo della bici per gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, il car pooling, il passaggio da un mezzo motorizzato alla bicicletta. Ma anche la realizzazione di percorsi Pedibus che, attraverso la collaborazione con associazioni e altri soggetti, prevedono l’accompagnamento a scuola di gruppi di bambini e bambine lungo itinerari prestabiliti con “fermate” e orari definiti come un vero e proprio scuolabus. Tra le altre azioni, lo sviluppo di una piattaforma integrata per la condivisione dei dati relativi alla mobilità urbana tra utenti e amministratori. E c’è poi anche la realizzazione del servizio di bike sharing, per incrementare la mobilità ciclabile.
Rinnovata la convenzione
prosegue lo sportello legale gratuito S C, a cui farà seguito la terza dose, dopo i tredici anni, con vaccino coniugato tetravalente Acwy. Se questi sono i provvedimenti per la fascia pediatrica, per gli adulti viene ulteriormente prorogata fino al prossimo 30 giugno la campagna, varata dalla Regione nell’aprile del 2015, della vaccinazione antimeningococco C. Tutte le informazioni possono essere richieste al proprio medico o al pediatra di base, a cui viene raccomandato di far riferimento anche per non affollare troppo i centralini del Cup, periodicamente presi d’assalto dopo ogni nuovo caso. Sul web, informazioni si possono trovare all’indirizzo www.regione.toscana.it/cittadini/salute/vaccinazioni.
ono stati oltre duecento i cittadini che, in meno di un anno (il servizio è partito il 10 marzo scorso) si sono recati allo sportello legale gratuito al Parterre, dove è stato allestito il punto di informazione. Un risultato che – viene spiegato – ha convinto l’amministrazione comunale e l’Ordine degli avvocati a proseguire nella collaborazione. Così, nelle scorse settimane è stato firmato il rinnovo della convenzione, con cui viene riproposta la modalità già sperimentata e, da questo mese, il prolungamento dell’orario di apertura, alla luce delle richieste dei cittadini. Sono stati 203 (al momento in cui scriviamo, ndr), ovvero 197 nel 2016, agosto escluso, e sei nel primo giovedì di gennaio, i cittadini che hanno prenotato ed effettuato l’incontro con un avvocato su quattro temi, affrontati a rotazione: la tutela della persona, l’eredità e le successioni, la casa e la famiglia. Possibile inoltre avere informazioni anche su argomenti come gli strumenti alternativi alla giustizia ordinaria per la soluzione di controversie, oltre alle informazioni sull’accesso ai servizi del giudice di pace. Quanto alle modalità del servizio, l’Ordine degli avvocati mette a disposizione propri professionisti in qualità di volontari: lo sportello continua a essere ospitato all’Urp di piazza della Libertà al Parterre (Cubo 4) per quattro giovedì di ogni mese, dalle 14.30 fino (da febbraio) alle 17.10. I colloqui con i professionisti – viene spiegato ancora – sono volti ad acquisire informazioni di carattere generale e non approfondimenti sul caso specifico. Per accedere al servizio si deve prendere un appuntamento da prenotare direttamente all’Urp, telefonando dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e il giovedì anche dalle 14.30 alle 17 allo 055.2769252.
#Lettere&Rubriche
Lettere
Editoriale
Pungiglione
dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it “ALBERI E LAMPIONI IN VIALE CALATAFIMI”
Buonasera Vi vorrei segnalare la bellezza di Viale Calatafimi con delle belle alberature in mezzo alle corsie di marcia, però questi alberi hanno superato i lampioni stradali quindi quando sono accesi illuminano gli alberi e non la sede stradale e i marciapiedi. Quindi la sera da via Cento stelle a viale Righi sia in auto che a piedi siamo nella penombra, mi sono sentito di scrivervi per vedere di risolvere il problema. Saluto e ringrazio Alessandro C.
IL REPORTER RISPONDE
Caro signor Alessandro, con la sua lettera torniamo a parlare anche questo mese degli alberi in città, seppur da un punto di vista diverso rispetto a quanto fatto in passato. Tema, questo – come ho avuto modo di sottolineare anche in altre occasioni – sempre più al centro dell’attenzione, da una parte in seguito ai recenti eventi meteorologici che hanno interessato Firenze, dall’altra per le novità introdotte o annunciate a riguardo. Quanto alla sua segnalazione, la pubblichiamo in modo che chi di dovere possa controllare e prendere i provvedimenti che verranno ritenuti necessari, ben consapevoli dell’importanza di un’adeguata illuminazione di strade e marciapiedi per la sicurezza dei cittadini (sia di chi si sposta a piedi che in auto, come specificato anche da lei) nelle ore “di buio”, tra l’altro particolarmente lunghe nel periodo invernale. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it
“NUOVI CASSONETTI, LA MIA ESPERIENZA”
Spett.le Redazione, con riferimento alla lettera di un vostro lettore apparsa sul numero di Gennaio, che si chiedeva se l’utilizzo dei nuovi cassonetti avrebbe avuto un impatto positivo, vorrei riportare la mia esperienza. Vivo in un quartiere che già da anni utilizza questi nuovi cassonetti, in quanto facente parte di un progetto pilota e quindi posso affermare con cognizione di causa che, secondo me, il meccanismo, così come è stato concepito, non funziona. Prima della messa in opera dei cassonetti, il Comune, insieme alla Quadrifoglio, organizzò una riunione a cui erano invitati tutti gli abitanti della zona interessata e il funzionario ci spiegò che avrebbero messo cinque tipi di cassonetti (indifferenziato, carta, vetro, umido e multi materiale) e che solo quello dell’indifferenziato avrebbe avuto una chiavetta per utilizzarlo. In questa maniera, dicevano, sarebbe emerso chi non pagava la Tia perché non avreb-
be avuto la chiavetta e quindi non avrebbe potuto usufruire del servizio. In pratica, però, è successo che chi non ha la chiavetta butta la spazzatura negli altri cassonetti, vanificando così il lavoro di quelli che diligentemente hanno in casa ben 5 contenitori e fanno la raccolta differenziata. Quindi o togliamo la chiavetta o la mettiamo su tutti i cassonetti, prevedendo magari, visto che le chiavette hanno un codice che riconducano all’utente, un premio, sottoforma di sconto, per chi la fa per bene. Anche perché se veramente tutti la facessero bene, riciclando i materiali, la Quadrifoglio potrebbe avere anche un guadagno. Cordiali saluti Massimo G.
“LA PULIZIA DELLE STRADE E LE AUTO PARCHEGGIATE”
Sono un abitante del quartiere 4 e vi voglio scrivere questa mia lettera a proposito della pulizia delle strade. Vi scrivo perché in queste ultime volte che è stata fatta mi è sembrato di vedere sempre più macchine parcheggiate nelle strade che invece avrebbero dovuto essere pulite, sotto casa mia ma mi è sembrato che la stessa situazione fosse anche nelle strade vicine. Ho proprio fatto caso a tutte queste macchine lasciate parcheggiate anche se c’era la pulizia stradale, e ho pensato che così diventa sempre più difficile lavare per bene le strade, cosa invece che dovrebbe essere fatta per bene. Vi ho scritto perché mi è sembrato che la situazione in questo senso stia aumentando, prima non c’erano tutte queste macchine lasciate in strada che ho visto le ultime volte, e parlando con altri abitanti ho visto che non sono il solo ad aver notato questa cosa. Potreste controllare anche voi? F.C.
GLI SPAZI PER LO SPORT A FIRENZE
Salve, ho visto che al Galluzzo è stata inaugurata una nuova palestra e che ci sono progetti di nuovi spazi per lo sport anche in altre zone di Firenze.. più spazi per lo sport ci sono e meglio è, sono importanti soprattutto per i ragazzi.... quindi sono contento quando vedo che vengono inaugurati. Vorrei sottolineare che oltre alle palestre e ai palazzetti sono importanti però anche gli spazi per fare sport all’aria aperta... come nei giardini, quindi è importante che vengano fatti sempre più campetti nei giardini dove i ragazzi possano giocare ai vari sport.. e poi anche spazi per andare a correre, siamo tanti noi fiorentini a cui piace andare a correre all’aperto.. è importante che ci siano spazi per poterlo fare! Non va sottovalutata l’importanza dello sport, per i nostri ragazzi e per tutti gli altri abitanti! Roberto
Dai viali alla stazione, dalla Fortezza allo Statuto, da Novoli a Rifredi: diverse le aree coinvolte dall’arrivo dei nuovi binari, che hanno visto – o che vedranno – completamente modificato il loro volto. Ora Firenze ha davanti a sé l’ultimo anno annunciato di lavori, quello che dovrà appunto portare, all’inizio del 2018, all’inaugurazione dei due nuovi tracciati per Peretola e Careggi. Zona osservata speciale, in questo periodo, è soprattutto quella intorno alla stazione, con i cantieri di via Valfonda, altro step cruciale per la realizzazione del progetto. Progetto che – una volta ultimato – porterà profondi cambiamenti nella mobilità fiorentina. E se tutti hanno toccato con mano l’impatto dei lavori sulla città e sulla vita dei suoi abitanti, ci sono alcuni dettagli che caratterizzeranno l’opera una volta in funzione che tanti fiorentini ancora non conoscono: ecco allora su questo numero del nostro giornale – oltre al punto della situazione sull’ultimo anno previsto di interventi e a una “mappa” delle zone coinvolte – anche un “viaggio” dentro il progetto, per conoscere qualcosa in più della tramvia che sarà una volta portati a termine i lavori e rimosse le transenne, quando l’attenzione potrà spostarsi dai cantieri lungo le strade alla corsa dei vagoni lungo i binari. Altra questione al centro dell’attenzione negli ultimi tempi – cambiando totalmente argomento – è stata quella legata alla meningite, dopo i nuovi casi che si sono registrati. Novità sono state recentemente annunciate per quanto riguarda le vaccinazioni, mentre prosegue la campagna antimeningococco C: ecco quindi, su Il Reporter di questo mese, anche un punto sui provvedimenti presi e su come poter trovare le informazioni sul tema. MATTEO FRANCINI
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Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno XI n. 9 del 1 febbraio 2017. N° reg 5579
A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
IL DAVID MUTILATO
A IL GENITORE ULTRAS SULLE GRADINATE DEI CAMPETTI DI CALCIO
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iete mai stati a vedere una partita di calcio fra pulcini nei campetti periferici? Lì potrete trovare una specie umana che vive solo in quelle gradinate; il genitore ultras! A prescindere dalla professione o dallo stato sociale, il genitore ultras appena vede il proprio pargoletto zampettare sul campo si trasforma in un posseduto. In quei momenti non riuscirebbe a calmarlo nemmeno se lo chiamasse al telefono Papa Francesco in persona. Una volta un dirigente di una società di calcio per calmare gli animi fece un incontro fra genitori ed un educatore sociale. L’uomo appena li vide incrociò le braccia a mo’ di croce e pronunciò il suo rito: “Esci Satana da questi corpi! Fa che questi genitori tornino ad essere degli educatori. Lascia che il calcio sia divertimento e non una guerra!”. Risultato? Lo picchiarono. Finita la partita il genitore ultras ritorna umano e non ha il minimo ricordo di quello che ha appena fatto. Conosco un genitore ultras che durante le partite manda sempre a quel paese l’arbitro e poi si scandalizza se suo figlio dice le parolacce: “Io vorrei sapere solo chi gliel’ha insegnate!”. Perché il calcio riscalda così tanto gli animi? Negli altri sport non succede la stessa cosa. Non mi è mai capitato di vedere una gara di F1 e sentire un tifoso della Ferrari gridare a Vettel: “Rompigli la frizione, mettigli l’acqua nel serbatoio!”. ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista
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del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.
proposito del David di Michelangelo, l’originale, il capolavoro che si trovava in Piazza dei Priori, chiamata poi del Granduca ed infine Piazza della Signoria, si racconta che durante la sommossa popolare antimedicea avvenuta il 26 aprile 1527, passata alla storia come “tumulto del venerdì”, e prontamente sedata dai Lanzichenecchi, la bellissima ed imponente statua di oltre cinque metri, più due di base e di forte rilevanza vitale ed anatomica, fosse stata accidentalmente colpita da una delle tante pietre lanciate sui Lanzi attraverso i merli della torre dai rivoltosi asserragliati in Palazzo Vecchio, colpi che provocarono la rottura del braccio sinistro in tre pezzi, nonché la scheggiatura del-
la fionda, all’altezza della spalla. Terminato il tumulto, due giovani ragazzi; Giorgio Vasari e Francesco De Rossi detto Cecchin Salviati, quindicenne il primo e diciassettenne il secondo, vedendo a terra i tre frammenti del braccio spezzato, ebbero cura di raccoglierli e nasconderli nel fondaco del padre di Cecchin, nel vicino chiasso di Messer Bivigliano oggi Baroncelli. Per cinquant’anni il David rimase mutilato, ma nel 1557 per ordine di Cosimo I de’ Medici allora al potere, i pezzi di marmo furono rimessi al loro posto, riunendoli e fissandoli al moncone del braccio con l’ausilio di perni in rame. Il 29 Luglio 1873 questa importante statua, al fine di proteggerla dalle ingiurie del tempo fu tolta dal suo luogo naturale, a fianco dell’ingresso di Palazzo Vecchio, dove era stata collocata nel 1504, e trasferita nella Galleria dell’Accademia nella cosiddetta “Tribuna del David”. Per questa struttura, appositamente realizzata dall’architetto Emilio De Fabris per accogliere la preziosa scultura, fu previsto anche un ampio lucernario per la naturale illuminazione. La grande statua venne cinta con corde e collocata su un carro articolato che, su rotaie, per le vie del centro, seguita da una folla di curiosi, molto lentamente il 5 Agosto raggiunse l’Accademia, dove rimase chiusa per alcuni anni, in attesa del termine dei lavori alla Tribuna. Nell’anno 1911, la celeberrima scultura fu poi sostituita, nel posto rimasto vuoto sull’arengario di Palazzo Vecchio, da un’identica copia, sotto la quale tutti i giorni dell’anno si fanno fotografare decine e decine di turisti provenienti da tutto il mondo, in ricordo della loro visita a Firenze. LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI
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12 | Febbraio 2017
#Cultura
L’intervista
La kermesse
“IO, FIRENZE E TUTTI I MIEI SOGNI”
Arisa: “Mi piace il vostro modo di parlare. I toscani? Persone vere”. E per il futuro le idee non le mancano Vanessa Bambi
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oce 2017”, e non è un caso che si intitoli così, il nuovo tour di Arisa. L’eclettica artista, diventata famosa al grande pubblico con la sua “Sincerità” nel 2009, torna sui palcoscenici di tutta Italia. Una voce inconfondibile, quella di Arisa, che durante il concerto intona una raccolta di canzoni ripercorrendo la sua carriera musicale. Tra tutte le regioni, per la partenza è stata scelta proprio la Toscana. Un caso o forse no: ecco così che dopo aver cantato a Cascina (Pi), il 2 febbraio è approdata al nostro Obihall. A Il Reporter svela la sua storia e cosa la lega in particolare a Firenze e ai fiorentini. Il rapporto di Arisa con Firenze. Cosa le piace della nostra città? Di Firenze mi piace prima di tutto il vostro modo di parlare. Mi piacerebbe pure prendere casa nel vostro bel centro stori-
co, in futuro perché no? Che ricordi ha della nostra città? C’è un legame in particolare con qualcosa o qualcuno? Ho lavorato con Irene Grandi, una delle prime artiste/colleghe che ha dimostrato il suo affetto e la sua amicizia nei miei confronti. Trovo che sia una persona straordinaria, anche se purtoppo non la vedo tanto. Ho poi avuto il piacere di lavorare con Saverio Lanza, toscano anche lui, che mi ha folgorato come atteggiamento. Credo che i toscani siano molto concreti e leali come persone, insomma persone vere. Anche Giada Amedei, docente di interpretazione, è stata un po’ la mia “impalcatura” quando iniziai. Mi disse: “Con questa voce puoi fare quello che vuoi”. Nel Sanremo del 2015 è stata al fianco di Carlo Conti. Come ricorda quell’esperienza? Lavorare con Carlo vuol dire mantenere la qualità della verità, anche quando si parla di
organizzazione di un festival importante come quello di Sanremo. Non è facile, ci sono sempre tante responsabilità. Gli faccio un grande in bocca al lupo per il Festival 2017 e gli auguro che sia l’edizione più bella di sempre! Arisa personaggio eclettico: autrice, cantante, scrittrice, co-conduttrice e infine giurata per il programma televisivo X Factor. Quale altro desiderio ha da realizzare in futuro? Una vita è troppo poca per realizzare tutto quello che vorrei fare! Mi piace vivere in generale, essere stimolata. Sanremo mi ha dato tanto, ad esempio, però mi piacerebbe provare qualcosa di nuovo, come l’Eurofestival. Magari in futuro mi piacerebbe che mi fosse affidata una conduzione o una direzione artistica del Festival. A volte posso sembrare un po’ presuntuosa per quello che voglio fare, ma quando uno ha dei sogni...
A PASSO DI DANZA ALLA FORTEZZA: TUTTI IN PISTA PER QUATTRO GIORNI
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ronti a ballare? Dal 23 al 26 febbraio, tutti in pista con Danzainfiera, in programma alla Fortezza da Basso. Quattro giorni di spettacolo puro con sfide a passo di danza tra ballerini professionisti, lezioni per principianti con i big del panorama internazionale ed esibizioni nei diversi stili, dalla street dance alla danza caraibica. “Dance Inside Out” il tema della kermesse, che conta due focus su swing e flamenco e il ritorno del Pop Tap Festival con i pluripremiati D’Angelo Bros. Tra gli ospiti, anche il direttore artistico di X Factor Luca Tommassini, l’insegnante di Amici Alessandra Celentano, l’étoile de l’Opéra de Paris Dorothée Gilbert (nella foto) e la principal del Royal Ballet di Londra Sarah Lamb. Info su N.B. danzainfiera.it.
Febbraio 2017 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere Lo speciale
carnevale di festa tra carri e vichinghi
Dai party a tema alle sfilate all’aperto, tanti appuntamenti all’insegna di musica, costumi colorati e trucca-bimbi Gianni Carpini
oriandoli alla mano, costume addosso e via, inizia il countdown per il Carnevale 2017. Fate un bel cerchio sul calendario, il martedì grasso quest’anno cade in fondo al mese, il 28 febbraio. A Firenze i piccoli (mascherati) troveranno pane per i loro dentini. Ecco alcune delle proposte in città (e non solo). Un antipasto si può avere il di via 12 febbraio al Pistoiese, con l’evento in stile Star Wars organizzato da “Florence Knights” e “D’Altri Tempi”: nel pomeriggio grandi e piccoli potranno cimentarsi con spade laser e vestiti “stellari”. Il 25 febbraio alle 14 in piazza Ognissanti torna il Carnevale di Firenze, che propo-
PER I LETTORI IN ERBA redazione@ilreporter.it www.ilreporter.it
e trucca bimbi, grazie all’associazione Borgognissanti. Al termine di Stenterello. Lo stesso giorno a ta del Carnevale multietnico dal commerciale di via Forlanini, iniziative insieme ai commercianti in
Una
#ilreporterdeipiccoli
via Fra’ Bartolommeo (zona piazGalluzzo tra la chiesa di San Giuseppe e la casa del popolo (dalle 15), mentre Nave a Rovezzano dalle 14 sarà “invasa” dai vichinghi, tema dell’undicesimo Carne-
vale navese, con un grande carro e un lungo serpentone di maschere. Carro che farà tappa dalle 15 di domenica 26 anche a Firenze sud in via Datini, via D’Antiochia e piazza Gualfredotto, per il Carnevale di Gavinana che porterà in
al giorno
con i dispositivi ed obesità, perché il bambino che sta sul divano con il tablet in mano mangia di più e fa meno movimento. Quali i comportamenti che ci devono mettere in allarme? Quando il bambino a cui viene tolto lo smartphone manifesta
tablet e pc? “dai due anni in su e senza abbuffate” Il Meyer risponde
B
ambini iperconnessi, tecnologia amica o nemica dei più piccoli? Ne parliamo con la dotsabile della Psicologia ospedaliera dell’ospedale pediatrico Meyer. C’è un’età giusta per avvicinare i bimbi a tablet, pc e telefonini? Diversi studi indicano che è sconsigliabile avvicinare i bimbi sotto i due anni a questi dispositivi. Far maneggiare a bambini così piccoli telefonino o tablet può avere delle ripercussioni sul loro sviluppo. Dopo questa età si
strada bancarelle e musica. Sempre il pomeriggio del 26, Brozzi, Peretola e le Piagge celebrano il Carnevale nei borghi nel giardino di San Piero a Quaracchi, in piazza dell’Isolotto invece un corso mascherato dedicato ai temi
che il rapporto con il dispositivo
può iniziare a proporre un cartone animato di qualche minuto sul cellulare di mamma o papà. Anche crescendo, però, è bene non superare mai due ore al giorno di pc, tablet o tv. L’importante, in ogni caso, è che il tempo che bambini e preadolescenti passano “connessi” sia concordato con i genitori e limitato. Troppe ore su pc o tablet possono essere dannose per la salute?
negativi che sono stati misurati, come l’aumento della frequenza cardiaca e una diminuita capacità di mantenere l’attenzione. Sui contenuti, si deve stare attenti ad evitare che il bambino sia esposto a giochi violenti, che aumentano, attraverso l’imitazione, i comportamenti aggressivi. Non solo, è stato provato che c’è una correlazione fra ore passate a giocare
a provare interesse verso altre attività o, pur di stare connesso più a lungo, fa ricorso a bugie, trucchi e sotterfugi, c’è qualcosa che non comportamenti è bene parlarne con il pediatra e iniziare a cambiare rotta prima che sia troppo tardi e si arrivi a fenomeni di dipendenza. Ovviamente conta anche il buon esempio: inevitabilmente dei genitori iperconnesS.W.
della pace e del multiculturalismo, con abiti rinascimentali e vestiti tradizionali delle comunità straniere. Nel pomeriggio del martedì grasso, festa grande in piazza Nannotti, a due passi da piazza Alberti. Dalle strade si passa poi
al palcoscenico. Se vi piacciono i burattini, lo show dei Pupi di Stac può fare al caso vostro: sabato 25 e domenica 26 Micrò, il ridotto del Teatro Puccini, ospita “Stenterello e l’albero parlante” (ore 16 e 17.30). Chi è ancora sfornito di una bella maschera potrà costruirne una in cartapesta grazie al laboratorio della libreria per piccoli “Farollo e Falpalà” in zona Legnaia (via del Pollaiolo 166), ogni giovedì dal 2 al 16 febbraio, mentre sabato 25 maschere da colorare con i sabbiarelli la mattina, letture animate di Carnevale con trucca bimbi il pomeriggio (www.farolloefalpala.it). Carnevale “lungo” al Fosso Bandito, il locale alle porte delle Cascine: dal 23 al 28 febbraio iniziative, laboratori, musica e artisti di strada (www.fossobandito. per vedere i giganti di cartapesta: a Viareggio i corsi sono previsti domenica 5, 12 e 26 febbraio, olpuntamento del martedì grasso. Altra meta che può essere scelta è Foiano della Chiana (Arezzo), che vanta uno dei Carnevali più antichi d’Italia con quattro carri allegorici. Appuntamento tutte le domeniche di febbraio e il 5 marzo.
La curiosità
Quella maschera “made in Florence” È l’unica maschera tradizionale della commedia dell’arte italiana nata a Firenze. Silhouette asciutta, tanto gracile da sembrare “cresciuto a stento”, squattrinato ma assai chiacchierone e dotato di una pungente ironia, Stenterello è un personaggio che sulle spalle si porta più di due secoli di storia. La sua casa? È in centro, in Borgo Ognissanti. Lì dove oggi sorge una chiesa evangelica battista, tra il 1700 e il 1800 era attivo un teatro, al civico 4. In quel punto una lapide ricorda proprio la nascita di Stenterello, che viene fatta risalire Del Buono portò il personaggio sul palco di Borgo Ognissanti. Secondo la tradizione, l’attore prese spunto da un vero mendicante che, all’epoca, si trovava spesso sotto un tabernacolo di via della Scala.
14 | Febbraio 2017
#Sport Il calendario
Le protagoniste
serie a, un mese “in notturna”
Il sogno (al femminile) della firenze del calcio
N
on avere un febbraio “gelido” anche sul campo. È questa la speranza dei tifosi viola, viste le condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato le ultime settimane in città. E non solo: proprio a causa del maltempo lo scorso mese era stata rinviata la partita tra Pescara e Fiorentina, che avrebbe dovuto aprire il 2017 viola e che ha invece dato il via al febbraio di campionato per i gigliati, con il recupero disputato il 1° di questo mese. Mese che entra poi subito nel vivo con la sfida tra Roma e Fiorentina, in programma martedì 7 alle 20.45. Sabato 11, sempre alle 20.45, va invece in scena Fiorentina-Udinese, prima gara del mese al Franchi. Domenica 19 febbraio, ancora in notturna, si gioca il posticipo in casa del Milan dell’ex Vincenzo Montella. L’ultima gara del mese in campionato vedrà i viola di fronte a un altro ex della panchina, Sinisa Mihajlovic, che tornerà a Firenze alla guida del suo Torino. Per una partita tutta da vivere. Lorenzo Mossani
Era il 1983
L’ANNO “IN VIOLA” DI ARRIGO SACCHI P Irene Delfino
allone, compagno, avversario. Ripetuti in questo ordine come un mantra dal profeta di Fusignano, unico italiano inserito dalla Uefa nella top ten dei migliori allenatori di tutti i tempi. L’abc della zona pressing a Firenze, è risuonata solo per anno negli spogliatoi delle giovanili, diventando così il rimpianto di quello che poteva essere (succes-
si internazionali a colpi di calcio spettacolo) e non è stato. Arrigo Sacchi ha ricoperto l’incarico di allenatore della Primavera viola e responsabile di tutto il settore giovanile un anno soltanto, dal 1983 al 1984. Lo chiamò a Firenze Italo Allodi, che allora era l’amministratore delegato della società dei Pontello, dopo aver contribuito a far diventare grande l’Inter di Angelo Moratti e aver avuto l’in-
tuizione di dare vita al Centro studi e al supercorso per allenatori di Coverciano. E Sacchi mise in pratica nella città d’arte proprio quello che Allodi sognava per il calcio italiano: il coordinamento tra le giovanili e la prima squadra per creare nuove leve. Ogni tanto invitava Passarella a parlare con i ragazzi del gioco a zona che aveva praticato con l’Argentina di Menotti, per fargli conoscere dal-
la voce del capitano l’esperienza dalla zona pressing, che impose a tutti i tecnici delle giovanili viola. Al torneo di Viareggio (di cui a marzo scatterà la nuova edizione) i baby viola di Sacchi si aggiudicarono la medaglia di bronzo, dopo aver battuto per 3-2 la Roma di Giannini, Desideri e Di Livio. L’avventura di Arrigo in riva all’Arno però si interruppe in fretta, quando Allodi dette le dimissioni: prima di lasciare Firenze, Italo propose a Sacchi di firmare un buon contratto triennale con i viola, ma Arrigo per riconoscenza nei confronti di Allodi fece a sua volta le valige direzione Rimini. Il ritorno sarà una costante nella carriera del profeta di Fusignano: Rimini, Parma, Milan. A questo trittico si sarebbe potuta aggiungere una quarta destinazione, Firenze. Ma il Milan la batté sul tempo. Ad Arcore firmò in bianco. E il viola si allontanò per sempre.
Basket
Fiorentina e Pino, la “corsa” continua
Le due squadre cittadine di serie B inseguono gli obiettivi stagionali
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e il bicchiere sia mezzo pieno o mezzo vuoto lo si capirà meglio nelle prossime settimane. Intanto, però, l’inizio del 2017 ha messo in chiaro due cose: che, a quasi due terzi di campionato, gli obiettivi stagionali rimangono alla portata delle due fiorentine di serie B e che, per raggiungerli, Fiorentina Basket e Pino Dragons dovranno dare il meglio di loro nella volata finale. La Fiorentina vuole restare nelle zone alte della classifica e accedere ai playoff da una posizione di favore. Il Pino punta ad agganciare la zona playout e poi giocarsi la salvezza negli spareggi di inizio maggio. In casa Fiorentina, coach Andrea Niccolai contro Montecatini ha potuto dirigere la squadra per la prima volta regolarmente seduto in panchina. E lo ha fatto bene: un sofferto ma prezioso 89-82 è valso la terza vittoria consecutiva dei viola, utile a cementare il terzo posto. Altro derby, altro successo appena tre giorni più tardi, quando la Fiorentina, trascinata dai venti punti di Poltroneri, si è imposta 76-67 sul parquet della Virtus Siena. Poi qualcosa si è interrotto. Perdere lo scontro diretto sul campo dell’Use Empoli ci poteva stare, specie al termine di un confronto equilibrato giocato senza l’infortunato Jacopo Valentini. Meno atteso il capitombolo casalingo contro Bottegone, capace di espugnare in scioltezza il San
Marcellino per 64-86, complice la serata dei gigliati da 8/28 al tiro da tre punti. Sull’altra sponda dell’Arno, il Pino Dragons continua a giocare la sua lotta per la salvezza tra cadute e colpi a sorpresa. Solo sfiorato quello contro Empoli, squadra dei quartieri alti della classifica che, per poco, non si è fatta sorprendere in casa dai fiorentini, fermati in extremis sul 64-58. Ma il confronto è comunque servito a motivare gli uomini di coach Lapo Salvetti, chirurgici nello scontro salvezza interno contro il DomoBasket Domodossola, vinto senza rischi per 81-66. Poi i problemi di infermeria, con Galmarini e Magini frenati da guai fisici, e la gara contro Valsesia che ha portato in dote una sconfitta. Il riscatto è arrivato subito con il colpo esterno a Cecina, dove i biancorossi hanno avuto ragione dei locali nella serata di grazia del classe 1997 Lorenzo Passoni, autore di ventidue punti decisivi per il 64-77 finale. Così, il gruppo che sta davanti in classifica si è avvicinato. E i biancorossi del Pino vogliono completare l’aggancio. Andrea Tani
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essuno osa ancora pronunciare la parola tabù ma tutte, in cuor loro, sognano lo scudetto del calcio femminile. Può essere la Fiorentina allenata da Sauro Fattori, già calciatore della squadra viola, e Antonio Cincotta a riportare il tricolore in città. Le ragazze in viola stanno disputando una serie A da protagoniste. Dopo l’addio di Patrizia Panico la scorsa estate, non tutti avrebbero scommesso sulle viola che, invece, hanno mostrato una sintesi perfetta tra ciò che è pratico e ciò che è spettacolo. La sorpresa vincente è stata l’innesto della bomber Ilaria Mauro, ventotto anni, che dopo un’esperienza in Germania con Sand e Potsdam ha accettato la sfida fiorentina prendendo in mano le viola. Ilaria ha un vero fiuto per il gol e ha dimostrato di essere intelligente, brillante e umile nel porsi sempre a disposizione del collettivo. Così, la Firenze del calcio può sognare lo scudetto (al femminile). Sim.Spa.
Calcio a 5
UN TORNEO OLTRE LE BARRIERE
L
o sport è un mezzo che, spesso, riesce a superare qualsiasi tipo di barriera sociale, capace di cementare, fortificare o creare da zero nuove amicizie. Alla Federazione delle Misericordie della Toscana, e in particolar modo al suo presidente Alberto Corsinovi, questo potenziale di coesione dello sport non è sfuggito, ed è proprio per questo che sta andando in scena un torneo di calcio a 5 che coinvolge i migranti e gli operatori della Misericordia che, ogni giorno, sono impegnati nell’attività di accoglienza. “La nostra iniziativa nasce dalla volontà di cercare di integrare il meglio possibile i ragazzi che, per un motivo o per un altro, hanno dovuto lasciare il loro paese – queste le prime parole di Corsinovi nella presentazione dell’iniziativa che vede protagonista anche la Asd Ponte Rondinella Marzocco, società sportiva sempre più impegnata nel sociale – mi accorgo come, tramite una semplice partita di calcetto, vengano fuori quei valori di condivisione, amicizia e solidarietà che dovrebbero essere sempre presenti all’interno della società, ma che purtroppo, come sappiamo bene, spesso vengono meno”. A partecipare a questo torneo “internazionale” di calcio a 5, promosso appunto dalla Federazione regionale delle Misericordie della Toscana e dalla Asd Ponte Rondinella Marzocco, sono sedici squadre: di fronte ci sono formazioni composte da migranti e operatori impegnati nell’accoglienza provenienti dalle province di Firenze e Pistoia, nell’intento principe di superare le barriere e cementare l’amicizia come solo lo sport spesso è in grado di fare. Il calcio di inizio del torneo è stato fischiato lo scorso dicembre all’impianto sportivo Edoardo Detti con le prime quattro delle
numerose sfide che stanno impegnando le squadre a cavallo tra la fine del 2016 e l’inizio di questo 2017. Il torneo, che si è articolato in quattro gironi da quattro squadre, si è giocato ogni sabato, esclusi quelli nel periodo delle festività, per entrare nel vivo in questo mese: i quarti di finale sono previsti l’11 febbraio, le semifinali il 18 e la finalissima il 25. Le sedici squadre sono composte in alcuni casi da giovani migranti, in altre da operatori delle Misericordie della Toscana e del Gruppo Coeso, e partecipano anche due squadre di Ponte a Greve. “Quando mi è venuta in mente l’idea del torneo – spiega Corsinovi – mi sono messo alla ricerca di una società fiorentina che ci potesse ospitare e dare una mano nell’organizzazione, e la Asd Ponte Rondinella Marzocco si è dimostrata subito volenterosa: proprio per questo ringrazio il presidente e tutti i suoi collaboratori. Senza il loro aiuto non avremmo potuto realizzare questa bella iniziativa. Sono rimasto anche piacevolmente stupito dall’importante adesione che ha riscosso il torneo alla sua prima edizione, e questo – conclude – mi fa ben sperare per il prossimo anno, quando sono convinto che potremmo ripetere l’esperienza e, magari, con ancora più squadre iscritte”. Niccolò Dainelli
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L’Associazione Tumori Toscana A.T.T. dal 2 al 20 Febbraio 2017 distribuirà
Le Arance della Solidarietà Il ricavato verrà utilizzato per ampliare e migliorare il servizio di Cure Domiciliari Oncologiche gratuite ai malati della Toscana. L’ Associazione Tumori Toscana cura a domicilio gratuitamente i malati oncologici 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno con un team di medici, psicologi, infermieri, operatori socio sanitari e volontari.
Per informazioni o per attivare l’assistenza, telefonare ai numeri FI: 055 24 66 666 PO: 0574 57 08 35 oppure consultare il sito associazionetumoritoscana.it
Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili
Via Ontignano, 44 - 50061 Fiesole [Fi] Tel/Fax 055.695047 • Cell. 335.362203 info@tommasino.org • www.tommasino.org CF 94078280487 • PI 05090750489 • c/c postale 12158531