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Periodico d’informazione locale. Anno XI n. 12 del 1 marzo 2017. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.
Q2
Un mondo di cultura a Firenze Il maestro Muti sale sul podio
Grande ritorno in riva all'Arno per il direttore d'orchestra, con un doppio evento nel Salone dei Cinquecento e all’Opera di Firenze ☛ pagina iii
“Un onore e una straordinaria opportunità”
L'Arco di Palmira arriva in città La Chimera di Arezzo in Sala di Leone X
Una riproduzione perfetta dell’originale distrutto in Siria esposta in piazza della Signoria ☛ pagina ii
Il celebre bronzo etrusco ricollocato per un mese a Palazzo Vecchio, nel luogo esatto in cui lo volle Cosimo I de’ Medici dopo il suo ritrovamento
G7OFF
☛ pagina iii
☛ pagina iV
Mostre, incontri, visite speciali, concerti: alcune delle tante iniziative in programma
G7OFF è un'iniziativa promossa dal Comune di Firenze in occasione del G7 della Cultura (Firenze, 30-31 marzo 2017) Organizzazione: MUS.E - www.musefirenze.it
Si ringrazia: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo | Polo Museale della Toscana | Gallerie degli Uffizi Museo Archeologico Nazionale di Firenze | Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze | Comune di Firenze, Ufficio del Sindaco e Direzione Cultura | Ufficio UNESCO del Comune di Firenze | Oxford University | The Institute for Digital Archaeology
Firenze si appresta ad accogliere, il 30 e il 31 marzo, un appuntamento di caratura internazionale molto importante: il G7 della cultura. È la prima volta che i Grandi della Terra dedicano un consesso al tema della cultura e ringraziamo il ministro dei Beni culturali e turismo Dario Franceschini per aver scelto la nostra città per l’ospitalità: si tratta di un onore e di una straordinaria opportunità di mostrare al mondo l’arte e i tesori che custodisce da secoli. Siamo pronti ad accogliere i ministri e gli esponenti della cultura dei sette paesi con la nostra arte, la nostra cultura, la nostra qualità e il nostro stile di vita. Ascolteremo esperti, tecnici e politici raccontare e spiegare come l’arte possa essere salvata e recuperata e come lottare perché uno dei nostri patrimoni più preziosi non vada disperso. Approfitteremo di questa grande occasione per dare il bentornato al maestro Riccardo Muti, che sarà a Firenze per dirigere l’orchestra del Maggio Musicale e che sarà con noi per due giorni, nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio e al Teatro dell’Opera. Firenze darà il suo contributo e farà valere il valore aggiunto della città e della sua mirabile bellezza. In più, per prepararsi all’evento nella migliore maniera possibile, l’amministrazione, d’intesa con l’associazione Muse, le varie realtà culturali presenti nel nostro territorio e alcuni sponsor, ha organizzato un ricco programma di eventi collaterali che, a ridosso dell’appuntamento, coinvolgeranno cittadini e turisti. Tra i tanti appuntamenti, mi piace segnalare la monumentale riproduzione dell’Arco di Palmira, distrutto dall’Isis, in piazza della Signoria: vogliamo che questo Arco sia un duro monito contro ogni terrorismo, ogni guerra, ogni violenza cieca. Firenze, città patrimonio Unesco, lancerà quindi un messaggio chiaro: isoliamo i terroristi che distruggono la bellezza e la storia, oltre che vite umane. Questo sarà il nostro contributo e la nostra sfida. Dario Nardella Sindaco di Firenze
II | Marzo 2017
Un mondo di cultura a Firenze
Che cos’è il G7 della Cultura
Firenze scelta per una prima assoluta
P
er la prima volta nella storia i sette grandi della Terra si riuniscono per parlare di cultura. E per questa prima assoluta è stata scelta Firenze, che ospiterà il G7 della Cultura il 30 e 31 marzo 2017. L’occasione è legata al G7 vero e proprio, che si terrà a maggio in Italia, a Taormina. Il G7 è il vertice dei ministri dell'economia delle sette nazioni sviluppate con la ricchezza netta più grande al mondo: Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d'America. Cosa c’entra l’economia con la cultura?... direbbero quelli convinti che “con la cultura non si mangia”. I dati sembrano smentire questa affermazione: secondo l’ultimo rapporto Symbola/Unioncamere, la cultura si conferma uno dei motori trainanti dell’economia italiana e partecipa alla ripresa. Il sistema produttivo culturale e creativo fatto da imprese, pubbliche amministrazioni e non profit genera 90
miliardi di euro e “attiva” altri settori dell’economia – in primis il turismo – arrivando a muovere nell’insieme 250 miliardi, pari al 17% del valore aggiunto nazionale. Il solo sistema produttivo culturale e creativo dà lavoro a 1 milione e mezzo di persone (il 6,1% del totale degli occupati in Italia) impiegate in musei, gallerie, festival, beni culturali, letteratura, cinema, arti performative, architettura, design e comunicazione. Il G7 della Cultura è stato fortemente voluto dal Ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che ha invitato a Firenze i Ministri della Cultura dei paesi del G7 con l'intento di “porre al centro delle politiche di governo la cultura e il patrimonio culturale”, parlando di protezione del Patrimonio culturale, di traffico illecito di opere d’arte e di cultura quale strumento di dialogo fra i popoli.
L'Arco di Palmira in piazza della Signoria Una riproduzione dell'opera distrutta dai miliziani dell’Isis, diventata un simbolo, sarà esposta davanti a Palazzo Vecchio dal 27 marzo al 27 aprile
N
el corso del 2015 i miliziani dell’Isis hanno preso possesso del sito archeologico di Palmira, in Siria, e con una serie di azioni successive hanno sfogato il loro odio contro la cultura occidentale: hanno decapitato l’archeologo Khaled Asaad, responsabile del sito archeologico, e hanno distrutto opere d’arte e reperti di valore inestimabile. Hanno fatto saltare in aria i templi di Baal e di Baalshamin e, nell’ottobre del 2015, hanno raso al suolo l’Arco di Palmira, un Arco di Trionfo costruito tra il secondo e il terzo secolo dopo Cristo e dedicato all’imperatore romano Settimio Severo. Palmira è un sito dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco e il suo arco distrutto è diventato il simbolo della rinascita, della ricostruzione e della conservazione delle opere appartenenti al patrimonio dell’umanità e alla storia della civiltà che altri-
menti andrebbero persi e dimenticati. A Firenze, in occasione del G7 della Cultura, una copia dell’Arco di Palmira sarà esposta in piazza della Signoria, davanti a Palazzo Vecchio, dal 27 marzo al 27 aprile. Si tratta di una riproduzione perfetta dell’originale, realizzata grazie alle nuove tecnologie, nell’ambito del progetto “The Million Image Database” per la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale mondiale, promosso da The Institute for Digital Archaeology in collaborazione con Unesco, Università di Oxford, Museo del Futuro di Dubai e governo degli Emirati Arabi Uniti. Un’operazione di rilievo internazionale che nasce in Toscana: la copia dell’Arco di Palmira è stata realizzata da Torart, un’azienda di Carrara guidata da due giovani imprenditori, Giacomo Massari e Filippo Tincolini, e specializzata in scultura, arte contempo-
ranea e design nell’applicazione delle nuove tecnologie nella lavorazione del marmo, pietre e materiali duri di diversa natura. Attraverso un approccio non invasivo, la tecnologia usata da Torart può essere applicata al mondo del restauro, offrendo la possibilità di riprodurre delle opere fino nei minimi dettagli e in modo che la lavorazione rimanga sostenibile e rispettosa nei confronti del materiale originario, del valore storico e del patrimonio culturale a cui appartiene. La riproduzione dell’Arco di Palmira è stata esposta a Londra e a New York e arriva per la prima volta in Italia, proprio a Firenze, in un simbolico tour che ha l’obiettivo di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale sull’importanza di prendersi cura del patrimonio artistico e culturale dell’umanità.
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Marzo 2017
Anno XI Ed. 12
Firenze Quartiere 2
Campo di Marte • Coverciano • Cure
Primo piano
✎ Editoriale
Sicurezza, ecco le nuove telecamere
Quello che la primavera porta con sé Matteo Francini
S
ono una delle “cartoline” di Firenze, alcuni fra i gioielli più preziosi che la città del giglio racchiude al suo interno. Parliamo dei musei, di tutti quegli spazi che, con i capolavori e le storie che conservano, costituiscono una parte imprescindibile del patrimonio artistico e culturale di casa nostra. Spazi (a differenza di quanto qualcuno potrebbe pensare) dove il tempo non si è fermato, anzi.
Installati nel quartiere altri occhi elettronici, con funzioni legate anche alla viabilità ☛ pagina 3
☛ SEgUE a pagina 8
dal turismo ai musei, cosa cambia in città
La mostra
a palazzo strozzi arriva bill viola
D
opo “Da Kandinsky a Pollock” e “Ai Weiwei. Libero”, dal 10 marzo al 23 luglio la Fondazione Palazzo Strozzi celebra il maestro della videoarte contemporanea attraverso opere della sua produzione, dagli anni Settanta ad oggi, esposte in dialogo con l’architettura di Palazzo Strozzi e in confronto con i capolavori del Rinascimento.
Sara Camaiora - Gianni Carpini
U
no scatto a Ponte Vecchio, un selfie davanti al Duomo e via. No, a quanto pare non va proprio così: i turisti rimangono a Firenze più tempo. È ciò che rivelano gli ultimi dati sulla stagione 2016 del Centro studi turistici, secondo cui aumenta la permanenza media in città, con presenze che, per il secondo anno consecutivo, si confermano sopra i nove milioni. Intanto, dopo le riaperture degli ultimi anni, per i musei sono previste altre novità, alcune in tempi brevi, altre con qualche mese in più di attesa.
☛ SEgUE a pagina 10
“Uomo della pioggia”, restauro e novità Dopo l’ultimo incidente, l’obiettivo è ridurre i rischi con interventi nella zona.
☛ pagina 2
L’antico cimitero apre le sue porte Visite guidate ai “Pinti”, mentre alle Porte Sante si pensa a nuovi eventi culturali.
☛ SEgUE a pagina 7
Sessanta idee per i Lupi di Toscana ☛ pagina 4
☛ pagina 6
le sfide di marzo: il calendario viola ☛ aLL’inTERnO
☛ pagina 12
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2 | Marzo 2017
Quartiere 2
#Primo piano
Campo di Marte . Coverciano . Cure
L’opera
l’uomo della pioggia tornerà al suo posto (dopo il restauro): interventi per la zona Il progetto
“crescere all’aperto” alla scuola fasolo
I
mparare sporcandosi (letteralmente) le mani con la terra. Conoscere da vicino la natura, i suoi meccanismi, grazie a un orto biologico e uno spazio realizzato interamente con arredi in legno. È l’obiettivo del progetto “Crescere all’aperto” della scuola paritaria per l’infanzia Margherita Fasolo, ora in fase di realizzazione, che si avvale della consulenza e dell’esperienza di Giacomo Salizzoni, fondatore del community garden “Orti Dipinti” in Borgo Pinti, e Maurizio Federici, falegname, psicologo ed educatore. Un’originale riqualificazione del giardino esterno alla struttura scolastica, che potrà così diventare un luogo in cui sperimentare e imparare cose nuove, a contatto diretto S.C. con la natura.
Sonia Muraca
A
chi arriva a Firenze dall’uscita sud dell’autostrada (e procede in direzione centro storico) e a chi, per residenza o per necessità, frequenta spesso via De Nicola e strade limitrofe, ciò che di certo non sarà sfuggito negli ultimi tempi è una grande “assenza” in zona. A fine gennaio il celebre “Uomo della Pioggia”, l’opera firmata dall’artista belga Jean-Michel Folon, è stato coinvolto in un incidente stradale, non il primo dalla sua collocazione in città, colpito da un’auto. Il risultato è un nuovo restauro della statua, di cui sono ancora in fase di quantificazione la durata del ripristino e, soprattutto, l’entità dei danni. Rispetto all’ultimo incidente che l’aveva interessata, la struttura non si è spezzata in due, come invece era avvenuto nel 2015. Ma, pur essendo rimasta quasi completamente eretta – viene spiegato – ne sono stati danneggiati i piedi e, in generale, i basamenti, oltre alla patina esterna (che dovrà essere rimessa a nuovo in toto) e alla vasca di raccolta delle acque. La statua è nota anche come “Fontana di Folon”, proprio per via dei giochi d’acqua che (in assenza di ghiaccio) entrano in funzione automaticamente,
simulando un effetto pioggia in cima all’ombrello. Un effetto reso possibile dalla presenza di un impianto idraulico e di uno elettrico al suo interno e, anche su questi, sono in corso verifiche. Una volta ultimati i lavori – è stato annunciato – l’Uomo della pioggia tornerà nuovamente al suo posto, al centro della rotonda nei pressi dell’Obihall. Ma l’obiettivo è quello di renderlo meno esposto a rischi, grazie alla predisposizione di dissuasori di velocità e di un attraversamento pedonale rialzato in via De Nicola. In particolare, “a corredo dell’attraversamento pedonale abbiamo previsto anche cartellonistica e segnaletica illuminata, oltre a una piccola isola di protezione al centro, che è già stata costruita prima dell’ingresso alla rotatoria e che avrà efficacia anche per il rallentamento delle auto – ha spiegato l’assessore alla viabilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti – tutte operazioni inserite in una serie di interventi per la sicurezza delle scuole, in questo caso il vicino istituto Marco Polo, ma che fungerà anche da protezione dell’opera, perché permetterà un più corretto instradamento delle auto in transito”.
Nella foto in alto, la rotonda senza “L’Uomo della pioggia”. Qua sopra un’immagine dell’opera
L’intitolazione
una strada per Valcareggi
L’ L’obiettivo è ridurre i rischi grazie a dissuasori di velocità e a un passaggio pedonale rialzato
area di Campo di Marte intorno allo stadio Artemio Franchi conferma la sua vocazione sportiva. E anche la toponomastica mostra questa “tendenza”: l’ultima, recente novità è stata l’intitolazione di una strada a Ferruccio Valcareggi. “Un riconoscimento a un grande personaggio della storia del calcio italiano con un Europeo vinto e l’indimenticabile prova di Italia-Germania 4 a 3 – ha commentato l’assessore allo sport e alla toponomastica Andrea Vannucci – ma anche un omaggio al suo grande attaccamento a Firenze e alla maglia viola. Un uomo che ha saputo instaurare con la città un legame forte e profondo guidando la Fiorentina prima e dopo i gloriosi dieci anni della Nazionale”. L’area intitolata a Valcareggi si trova appunto vicina allo stadio: parte di viale Paoli, con inizio dal numero civico 23 e fine all’incontro con viale Fanti. Per quanto riguarda la toponomastica, sono stati quindi modificati i confini di viale Paoli, che ora termina all’incontro con il nuovo viale Valcareggi. Una posizione, quella di Campo di Marte, dove Ferruccio si trova in buona compagnia. Risale allo scorso anno l’inaugurazione del piazzale situato tra viale Nervi e viale Paoli dedicato ai Campioni del ‘56, che vinsero il primo scudetto viola sessant’anni fa. In precedenza, in occasione dei mondiali di ciclismo del 2013, era invece stata collocata a pochi metri di distanza, davanti al Mandela Forum, una statua dedicata al ciclista Franco Ballerini, campione e commissario tecnico della nazionale di cicliF.B. smo scomparso nel 2010.
Quartiere 2
#Primo piano
Campo di Marte . Coverciano . Cure
Marzo 2017 | 3
Sicurezza
nuove telecamere installate nel quartiere
Hanno funzioni legate soprattutto alla viabilità Costanza Marrapese
R
iflettori accesi sulla sicurezza nel quartiere. Il mese scorso sono state installate sette nuove telecamere: i punti in cui sono state ubicate – viene spiegato – sono stati individuati dai tecnici del Comune insieme all’assessore a sicurezza urbana e polizia municipale Federico Gianassi. Questi i luoghi scelti: tre telecamere sono state collocate nel parcheggio del Mandela Forum, una all’incrocio tra viale Fanti e viale Valcareggi (in precedenza viale Paoli), una all’intersezione tra viale Fanti e viale Cialdini, un’altra all’incrocio tra viale dei Mille e via Pacinotti e una all’intersezione tra i viali Fanti, dei Mille e Paoli. Le telecamere di nuovissima tecnologia – viene spiegato ancora – sono state collocate sui semafori e hanno funzioni legate soprattutto alla viabilità, risultando efficaci in occasione di incidenti, ed è per questo che è stato deciso di installarle prevalentemente sui semafori alti di alcuni degli incroci ritenuti
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più “strategici”. Si tratta di veri e propri occhi elettronici a forma di campana di colore bianco in grado di riprendere a 360 gradi l’intero incrocio. In pochi, tra i cittadini, sembrano essersi accorti di questi nuovi “occhi” che osservano la situazione dall’alto. Martina, una giovane studentessa residente in viale Malta, racconta: “Spesso faccio footing intorno allo stadio e devo dire che, anche quando arriva la sera, correre per queste strade non mi fa paura, perché sono frequentate anche da altri corridori come me. Certo, la precauzione non è mai abbastanza e spesso preferisco correre insieme a un amico”. Luigi, pensionato residente in via Lungo l’Affrico, invece confessa: “Non mi ero accorto della presenza di queste nuove telecamere, se riescono a dissuadere i malintenzionati ben vengano in ogni angolo. Abito in zona da quarant’anni e, per quanto mi riguarda, nel quartiere si respira tutto sommato tranquillità, anche se si sente comunque parlare di episodi che fanno riflet-
tere”. E sulle nuove telecamere è positivo anche il commento del presidente del Q2 Michele Pierguidi: “Una novità positiva per il quartiere – sottolinea – perché
queste telecamere di nuovissima tecnologia vanno a supportare ulteriormente le azioni per tenere sotto controllo sia la sicurezza che la viabilità. Le aree più
sensibili legate alla sicurezza nel quartiere – conclude – restano i giardini di via Pasquali, Bellariva e Campo di Marte, su cui continueremo a lavorare”.
Una delle telecamere installate nel quartiere
Via Bolognese
visite alla scoperta di Villa La Pietra N
on tutti, tra i cittadini, conoscono Villa La Pietra, che si trova in via Bolognese. Dietro all’imponente cancello risiede il cuore della New York University, un campus universitario che accoglie circa 350 studenti ogni semestre. Un tempo è stata luogo di cultura di personaggi illustri come William Merritt Chase, l’attrice Sarah Bernhardt, i Berenson e Winston Churchill. La villa gode di un suggestivo panorama, rivolto verso il centro fiorentino, di una collezione, la Acton, ricca di statue, tappeti, affreschi, volumi e carte di famiglia e di un giardino pieno di scorci mozzafiato. I tour alla villa e al giardino si svolgono il venerdì pomeriggio, mentre il martedì mattina è possibile vedere il giardino. Durante le “Open Weeks”, nella terza settimana di aprile e ottobre, la visita è gratuita e richiede un appuntamento che deve essere preso a partire da un mese prima della settimana di apertura. Dal 18 al 22 aprile è prevista la prossima Open Week: per informazioni, tel. V.V. 055.5007210 o www.lapietra.nyu.edu/visit.
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4 | Marzo 2017
#Pillole dai quartieri
Lupi di Toscana
sessanta progetti per l’ex caserma
Lo scorso anno lanciato un concorso internazionale: otto saranno approfonditi Gianni Carpini
I
n sessanta per i “Lupi”. È questo il numero dei progetti arrivati per ripensare l’ex caserma dei Lupi di Toscana, la cittadella militare al confine tra Firenze e Scandicci chiusa dal 2008 e passata di recente nelle mani di Palazzo Vecchio dal Demanio. Il Comune di Firenze l’anno scorso ha lanciato un concorso internazionale per riqualificare i suoi 33mila metri quadrati: tra le sessanta idee arrivate, otto – selezionate in forma anonima da una giuria tecnica – saranno approfondite, chiedendo ai progettisti di sviluppare un masterplan dettagliato che preveda anche la valutazione ambientale e quella economico-finanziaria. Si tratta del primo vero passo per la riqualificazione di questa gran-
de area, inserita in un quadrante strategico della città, con l’ospedale di Torregalli da una parte e la tramvia dall’altra. Secondo il regolamento urbanistico, qui nascerà un “villaggio” residenziale: il sessanta per cento della superficie dovrà essere destinata a case, soprattutto housing sociale per giovani e anziani, sul restante quaranta per cento potranno essere previsti servizi,
spazi commerciali e uffici, oltre a un parco pubblico. Tra la ventina di fabbricati presenti, solo la palazzina di comando, ossia la “faccia” della caserma che guarda verso l’ospedale, non potrà essere demolita, ma solo restaurata, perché tutelata come bene culturale. Al vincitore del concorso di idee andrà un premio di cinquantamila euro, ventimila euro invece per gli altri sette selezionati.
Il luogo
nelle “officine” di via san gallo
Non solo volumi a “Libriliberi”: spazio a teatro, galleria d’arte e corsi
È
una libreria ma anche una galleria d’arte, una caffetteria, una biblioteca, un teatro. Un luogo per grandi e piccini, dove discutere di tematiche sociali e, poco più in là, assistere a spettacoli per bambini. Libriliberi, in via San Gallo, è tutto questo e molto di più, un “incubatore culturale” che vuol dare spazio a progetti sociali e artistici e mettere in relazione le persone. Tutto nasce dal sogno di tre redattori che aprono uno studio editoriale e poi fondano una vera e propria casa editrice, agli inizi degli anni 2000, Libriliberi appunto, dedicata in particolare a sociale, scuola e disturbi dell’apprendimento, e poco dopo l’omonima libreria, che fin da subito si caratterizza per mettere in campo attività a 360 gradi, di stampo culturale e sociale (qui nasce ad esempio nel 2009 il primo Caffè Alzheimer della città). Oggi l’associazione culturale Vittorio Rossi – Libri Liberi, dal nome di uno dei suoi fondatori scomparso pochi anni fa, continua a offrire diverse iniziative, in collaborazione con varie realtà, all’interno dei suoi locali, adesso suddivisi in “Officine”: la libreria si è “rimpicciolita” dando spazio all’officina Sangallery, che ospita esposizioni artistiche, e alle Officine Studio, un luogo per lavoratori e studenti, che possono prendere qualcosa all’angolo caffetteria o consultare qualche volume grazie a una “biblioteca” fatta dagli stessi utenti, un angolo bookcrossing in cui chi vuole può lasciare volumi. Una corte ospita spesso spettacoli per
Una nuova clinica podologica in via Masaccio L’esperienza podologica, con la prima realtà sita in piazza Repubblica ora proseguita in via Masaccio 235, è presente da oltre 40 anni a Firenze, nata dall’esperienza di uno dei precursori della podologia italiana, mio padre, il Dr. Umberto Andaloro, proseguita dal sottoscritto, il Dr. Lorenzo Andaloro. Mi sono laureato in Podologia nel 2005 presso l’Università degli Studi di Firenze. Ho poi proseguito la mia formazione presso l’Università di Barcellona (Spagna), specializzandomi in Podologia dello Sport ed in Malattie dell’apparato biomeccanico, oltre a conseguire un Master Ufficiale in Chirurgia Podologica. Attualmente lavoro come libero professionista presso il Centro del Piede di Firenze, in via Furini ed ora ho inaugurato una nuova clinica podologica in via Masaccio 235. Lo studio vanta una preparata equipe di podologi formata dal dr. Andrea Casano, specializzato in master della biomeccanica all’Università di Firenze, e la dr.ssa Federica De Cristofaro, specializzata in podologia Pediatrica all’Università di Barcellona. I servizi del Centro variano a 360° riguardo la salute dei vostri piedi. Ci occupiamo del piede in età infantile, adolescenziale, adulta e geriatrica. Ciò che riguarda le problematiche cutanee tipo ipercheratosi, unghie incarnite e distrofiche, verruche plantari ed ulcere cutanee su prescrizione. Costruiamo su misura piccole ortesi in silicone da poter correggere, compensare e proteggere dita a martello, a griffe, e altre deviazioni digitali. Di rilevanza l’esame baropodometrico riguardante l’appoggio plantare e l’esame del passo
al fine di migliorare la propria postura. Particolare è l’esame podologico sportivo al fine di migliorare la propria performance. Prevenzione per la postura in età pediatrica ed adolescenziale. Realizziamo ortesi plantari su misura, molto sottili da poter permettere l’utilizzo di molte scarpe, di comfort e per il piede doloroso. La Posturologia è una branca di studio che si occupa delle problematiche delle relazioni tra l’uomo ed il suo corpo. La postura è la posizione fisica normale del corpo e delle sue parti nello spazio. Il sistema posturale è molto importante per l’equilibrio del nostro corpo. Il sistema nervoso centrale attraverso i
Dr. Lorenzo Andaloro • FIRENZE Via Masaccio 235 Tel. 380.1346169 | www.centropodologico.com
segnali che arrivano dai recettori posturali regola e modula il corpo; se a livello dei recettori ci sono problemi, le informazioni sono scorrette e il sistema cerca quindi di compensarle. Nel corso del tempo si arriva a diverse problematiche (lombalgie, dorsalgie, dolori articolari, cefalee) che alterano la vita quotidiana. Possiamo ripristinare i corretti gesti motori, intervenendo sul sistema tonico posturale e sui recettori ad esso collegati, così da garantire il corretto equilibrio del nostro corpo. Il Posturologo è la figura sanitaria in grado di interpretare e associare le diverse problematiche fisiche che condizionano la vita quotidiana dell’uomo.
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A Campo di Marte
sport e cibo in strada per tre giorni
D Uno degli spazi di Libriliberi, in via San Gallo
bambini, nel cosiddetto Teatrino del Gallo, dove vengono realizzati anche laboratori. Corsi di vario genere, come quelli per tutor dell’apprendimento, si svolgono nell’ambito dell’officina Così imparo. E questo mese partirà inoltre il progetto Alveare che dice sì, una piattaforma dove acquistare alimenti a km 0 per poi ritirarli di persona a Libriliberi nonché incontrare i produttori. Sara Camaiora
al 7 al 9 aprile il quartiere 2 ospiterà l’evento “Sport e Cibo in strada”, una tre giorni di festa per adulti e bambini che avranno l’opportunità di cimentarsi in una serie di diversi sport e, perché no, anche assaggiare piatti tipici della tradizione. Con l’arrivo della primavera, l’area sportiva adiacente allo stadio Artemio Franchi, dietro la Maratona, sarà trasformata in un vero e proprio villaggio di sport e cibo, i cui protagonisti saranno le associazioni sportive di Firenze oltre a food truck d’Italia. L’iniziativa nasce dall’incontro fra diversi enti, tra cui il Q2, l’associazione culturale Cavolo a Merenda, che dal 2014 si occupa di promuovere enogastronomia e territorio, e varie realtà di street food. Fra i principali ideatori dell’evento Marco Mantovani, de La Toraia, società agricola a chilometro zero. Ma non ci sarà solo cibo, anzi: verranno allestiti campi da calcetto, basket, pallavolo, ping pong, in modo che chiunque possa mettersi alla prova nella disciplina che preferisce accompagnato da professionisti dello sport fiorentino. “Questo villaggio vuol essere un luogo di incontri e solidarietà – racconta Mantovani – un progetto fatto per riportare lo sport e la buona cucina fra la gente, dove fra un calcio al pallone e un tiro a canestro sia possibile gustare tranquillamente qualcosa”. Inoltre, fra le varie attività, sarà donato al Quartiere un defibrillatore elettronico, che verrà posizionato all’interno dei giardini di Campo di Marte. N.F.
A cura del Consiglio di Quartiere 2 puoi trovare queste notizie e molto altro sul sito del Quartiere 2: vai su www.comune.fi.it e nella sezione “Comune” clicca su “Quartieri”
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Sede del Quartiere 2 Villa Arrivabene, piazza Alberti 1/a Tel: 055-2767831 | Fax: 055-2767838 E-mail: quartiere2@comune.fi.it
CAMPO DI MARTE Edificio ex-Enel
Decentramento
RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA IN VIA CAMPOFIORE ALLARGATA LA SFERA Previsto un mix di edilizia residenziale e di attività commerciali DI INTERVENTO DEI QUARTIERI Un intervento edilizio residenziale con un 20% destinato a esercizi commerciali di vicinato per ridare vita all’immobile ex Enel di via Campofiore, riqualificare l’area di piazza Nannotti ed effettuare alcuni restauri in via del Campofiore e via Piagentina. È quanto prevede la delibera approvata dal Consiglio comunale su proposta dell’assessore all’Urbanistica Lorenzo Perra e del presidente Quartiere 2 Michele Pierguidi. A titolo di compensazione dell’intervento, la proprietà dell’immobile garantirà al Comune un importo di 277mila euro per rifare piazza Nannotti, restaurare la colonna posta alla confluenza tra l’Arno e l’Affrico, la statua di Pia de’ Giorgetti nei giardini di via del Campofiore e sostituire tre fontanelli in via Piagentina. Il presidente della III commissione Leonardo Bieber e il presidente Q.2 Pierguidi hanno espresso soddisfazione per questo intervento di riqualificazione: “Un’altra dimostrazione dell’efficacia dell’articolo 25 del regolamento urba-
nistico, che consente al Comune di incamerare oneri di compensazione per gli interventi urbanistici che servono poi per riqualificare vaste aree della città”. “Per questo particolare intervento -ha aggiunto il presidente Bieber- come commissione abbiamo fatto approvare oggi in consiglio un ordine del giorno collegato alla delibera, per avere la certezza che non solo i 211.000 euro previsti per la riqualificazione di piazza Nannotti siano impiegati per realizzare il progetto che sarà preparato dalla Direzione nuove infrastrutture e mobilità del Comune, ma che, nel caso quella somma dovesse risultare insufficiente, siano individuate in bilancio le necessarie integrazioni”. “Si tratta di una riqualificazione a lungo attesa dai cittadini del Quartiere 2 e più volte sollecitata dal Consiglio di Quartiere e dal presidente Pierguidi, e della quale, proprio per questo, siamo particolarmente soddisfatti” ha concluso Bieber.
Lavori del Consiglio
IL QUARTIERE 2 SI ESPRIME SUL BILANCIO COMUNALE
In primo piano la ricostruzione della scuola Dino Compagni e la riqualificazione di piazza delle Cure, piazza Edison e via Gioberti. Attesi anche gli interventi per la palestra di boxe in via Aretina e per la piscina di Bellariva Nella seduta del 24 gennaio il Consiglio di Quartiere 2 ha espresso parere favorevole sul Documento Unico di Programmazione (D.U.P) 20172019 del Comune di Firenze. Il Consiglio ha espresso innanzitutto apprezzamento sul fatto che non è prevista nessuna nuova imposta o aumento di aliquote per il 2017. Grande soddisfazione è stata, infatti, espressa per aver mantenuto a 0, anche per l’anno in corso, l’addizionale IRPEF per i redditi inferiori a 25.000 euro e allo 0,2%, per i redditi superiori a tale soglia. Stessa linea di pensiero per la riduzione dell’aliquota IMU per le librerie già esistenti (nel caso di proprietari/gestori) o aperte nei prossimi tre anni anche in locali affittati. Anche le esenzioni per l’ iscrizione alla scuola d’infanzia e il basso costo della TARI sono aspetti del nuovo bilancio comunale particolarmente apprezzati perchè permetteranno ad una famiglia fiorentina di tre persone di riparmiare, in media, 400 euro all’anno rispetto agli altri capoluoghi italiani. Oggetto di dibattito e di discussione sono state le opere in esecuzione e gli investimenti pregressi dell’ Amministrazione Comunale rispetto al nostro territorio. Fra le opere in esecuzione si segnalano la ricostruzione della scuola ‘Dino Compagni’ e la riqualificazione di Piazza delle Cure, Piazza Edison e di Via Gioberti. Il Consiglio ha però invitato l’ Amministazione a garantire le risorse stanziate e tempi veloci per la costruzione della palestra della boxe in via Aretina e del bocciodromo dell’Affrico, oltre che per gli interventi previsti per gli spogliatoi della piscina di Bellariva e per la parziale ricostruzione dello Skatepark di Campo di Marte.
Bartolini a Villa Arrivabene
UNA MOSTRA DI SUCCESSO Grande successo per la mostra dedicata alla pittrice fiorentina Anna Maria Bartolini, fortemente voluta dal fratello Rodolfo, che si è svolta nella sede del Quartiere 2 a Villa Arrivabene in piazza Alberti. L’esposizione ha proposto una delle voci pittoriche più originali e significative nell’ambito artistico fiorentino e non solo: Anna Maria Bartolini, che ci ha lasciato nel 2013. È stata titolare della cattedra di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Firenze e ha tenuto corsi annuali di Disegno e Incisione all’Università Americana “Sarah Lawrence in Florence”. Ha esposto in Italia e in altrettante personali di gruppo a Parigi, Vienna, New York, Tokyo, Copenaghen. Le sue opere sono state inoltre presentate su invito all’Istituto Italiano di Cultura del Cairo. Ha pubblicato cartelle di incisioni a Firenze e a Boston e ha illustrato testi di narrativa e poesia di autori contemporanei.
Sugli investimenti pregressi e non ancora conclusi, il Consiglio di Quartiere 2 ne ha auspicato una completa attuazione, in particolare per quelli riguardanti gli interventi di manutenzione straordinaria di strade, marciapiedi, aree verdi, edifici scolastici e impianti sportivi. La realizzazione dei parcheggi di Ponte a Mensola e Settignano è stata ritenuta prioritaria, insieme alla riqualificazione del Verde Pubblico del Q.2. Circa i nuovi interventi previsti nel Piano Triennale, il Consiglio di Quartiere ha ritenuto urgente l’avvio della riqualificazione di Piazza Nannotti, tramite l’apertura del collegamento tra la Piazza e Via De Sanctis, e il rifacimento della Biblioteca Pieraccioni, in modo da essere maggiormente fruibile da parte dei cittadini. Il Consiglio di Quartiere 2 ha, infine, espresso la necessità di dotare il quartiere di un centro diurno per minori (magari nella struttura in via del Guarlone) e di incrementare le risorse umane di front-office per lo “Sportello del Cittadino”.
DINO COMPAGNI, ISTITUITA UNA COMMISSIONE La costruzione della nuova scuola Dino Compagni rappresenta una delle opere pubbliche di maggior rilievo in corso di realizzazione nel nostro territorio. Proprio per questo il Consiglio di Quartiere ha istituito una commissione speciale incaricata di seguire da vicino l’andamento del progetto con presidente Petra Taddei coadiuvata da un gruppo di lavoro .
I nuovi Criteri Direttivi conferiscono nuova dignità ai Consigli di Quartiere, cui viene attribuito un fondamentale ruolo di indirizzo su servizi ed investimenti in ogni settore d’intervento dell’amministrazione comunale, al contrario di quanto avveniva precedentemente con le competenze circoscrizionali confinate solo dentro alcune “deleghe” espressamente individuate. “Avremo, ancora più di ieri -sottolineano i presidenti di quartiere Maurizio Sguanci (Q1), Michele Pierguidi (Q2), Alfredo Esposito (Q3), Mirko Dormentoni (Q4) e Cristiano Balli (Q5)- la possibilità di incidere in tutti i principali momenti di programmazione dell’amministrazione comunale e su tutte le materie. Un indirizzo che stiamo già attuando e che ha portato a definire un Piano Triennale degli investimenti con la presenza di moltissimi interventi richiesti dai Quartieri. Per non parlare della indicazione di priorità sulle manutenzioni del territorio e sui servizi alla persona. Si parla quindi di cose molte concrete che riguardano la vita quotidiana dei nostri cittadini”. Sul piano operativo viene riconosciuta ai Quartieri la possibilità di un rapporto diretto ed incisivo con i responsabili delle direzioni e dei servizi comunali dando così maggiore efficacia e capacità di stimolo e controllo sulla programmazione e realizzazione dei progetti e degli interventi che riguardano i diversi territori. Le materie di competenza rimangono molto vaste toccando settori come mobilità, verde, sicurezza urbana, sport, opportunità formative in orario scolastico ed extrascolastico, associazioni giovanili, centri estivi, tempo libero, anziani. “Su questi terreni- concludono Sguanci, Pierguidi, Esposito, Dormentoni e Ballii Quartieri accettano la sfida poiché saranno chiamati, più di ieri, a sviluppare la loro missione fondamentale che è all’origine della loro storia: la creazione di una comunità attraverso la partecipazione consapevole dei cittadini facendo leva sulla loro capacità di iniziativa”.
Campo di Marte
SPORT E CIBO IN STRADA Dal 7 al 9 aprile arriva ‘Sport e cibo in strada’ , una tre giorni che trasformerà l’area adiacente lo stadio Artemio Franchi, lato Maratona, in un villaggio di sport e cibo, dove i protagonisti saranno le associazioni sportive di Firenze e i migliori Food Truck d’Italia. Grandi e bambini di tutte le età avranno l’occasione di cimentarsi, da mattina a sera, in vere e proprie prove ‘in strada’, accompagnati dai più noti professionisti dello sport fiorentino di tutte le discipline gustando insieme specialità gastronomiche. Il villaggio diverrà così un luogo di incontro e solidarietà; tra le varie iniziative da segnalare la donazione al Q.2 di un defribillatore collocato dentro il giardino del Campo di Marte. L’evento si svolge in collaborazione con il Quartiere 2 del Comune di Firenze
Vivere il quartiere ANZIANI E ALIMENTAZIONE
“Come prendersi cura dell’anziano con una corretta e sana alimentazione” è un corso progettato dal gruppo Salute è Benessere del Q.2 con la collaborazione di Monica Melis (ASL), della nutrizionalista Annalisa Olivotti, della rappresentante del Q.2 Gloria Vannini e il contributo della Unicoop Firenze sezione Soci Firenze Nord-Est. Si tratta di due lezioni teoriche e una pratica aperte a tutti. 23 marzo e 6 aprile, ore 16, a Villa Arrivabene in piazza Alberti; 20 aprile, ore 16, al Centro Anziani di Villa Bracci, Stradone di Rovezzano, con preparazione di una cena in modo corretto. Ingresso libero.
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Tel 055.2767820 e 055.2767813
I LUOGHI DI BOCCACCIO
Il “Gruppo Salute è Benessere” del Q.2 e il comune di Certaldo organizzano passeggiate che ripercorrono le tracce letterarie e biografiche lasciate da Giovanni Boccaccio. 11 marzo, Sulle tracce del Decamerone: Villa Schifanoia, partenza, ore 9:30, da piazza delle Cure; 25 marzo, Certaldo Alta, Visita al sistema museale; 8 aprile, Sulle orme di Calandrino e l’Elitropia: lungo il Mugnone (passeggiata con lettura). Partenze: ore 9.30, piazza delle Cure, ore 14.30, piazza della Libertà.
UN LIBRO PER OGNI NUOVO NATO
Sabato 8 aprile alla sede del Quartiere 2 continua la tradizione di festeggiare la nascita di un nuovo nato con un libro. La consegna ai genitori di tutti i bambini nati nell’anno 2015 avverrà alle ore 11 da parte del presidente del Q2 Michele Pierguidi e della presidente della Commissione Cultura Caterina Nannelli. Il dono del libro “La storia del Signorino BC” vuol rappresentare anche un invito alla lettura a voce alta.
PUNTO DI ASCOLTO PER LA SALUTE MENTALE
Presso la sede del Q.2 è in funzione un Punto di Ascolto per la Salute Mentale rivolto a tutti i cittadini che si trovano alle prese con situazioni di disagio personale e familiare. In un ambiente accogliente e informale, sarà offerto con la massima riservatezza un aiuto immediato e solidale, attraverso il sostegno di esperti psicologi e di volontari che si sono trovati alle prese con problemi analoghi. Il Servizio rientra nel Progetto Integrato sulla Psicoeducazione dell’USL Toscana Centro insieme al Coordinamento delle Associazioni Fiorentine per la Salute Mentale con la collaborazione dell’Unicoop e del Q.2
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Martedì e giovedì, ore 10-12 • 055.2767852
6 | Marzo 2017
#Zoom
Il luogo/1
Il luogo/2
alla scoperta dell’antico “cimitero dei pinti”
fra le tombe degli inglesi
Solitamente chiuso, non da tutti conosciuto: arrivano visite guidate Valentina Veneziano
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a possibilità di scoprire un luogo generalmente chiuso al pubblico e non da tutti conosciuto. È quanto avverrà in questo mese di marzo: l’11, dalle 15 alle 16, e il 26, dalle 10.30 alle 11.30, si potrà andare alla scoperta dell’antico cimitero della Misericordia, conosciuto anche sotto il nome di “cimitero dei Pinti”, perché fu costruito poco fuori dall’allora esistente Porta a Pinti nel
1747. Un tempo, intorno a lui, solo aperta campagna. Oggi, dietro a un muro imponente e a un portone di legno in via degli Artisti, si cela il luogo in cui inizialmente venivano seppelliti i pazienti dell’ospedale di Santa Maria Nuova, in particolare le persone sconosciute o non richieste dai parenti. Nel 1824, l’Arciconfraternita della Misericordia ricevette la struttura dal Granduca Leopoldo II. Fu ampliata e
ristrutturata, vennero così realizzati due loggiati semicircolari, saldati insieme da una cappella dedicata all’Immacolata Concezione. Tra il 1878 e il 1886, il cimitero dei Pinti fu completato dall’architetto Maiorfi, con l’aggiunta di due celle laterali e la facciata classicheggiante. Poi la chiusura. Ora, partecipare a una delle visite guidate di Conosci Firenze (associazione che – viene spiegato – si impegna per far ricordare quanta bellezza c’è intorno a noi organizzando visite guidate curiose e originali – per informazioni www. conoscifirenze.it, mail a visiteguidate@conoscifirenze.it), organizzate con la collaborazione dell’Arciconfraternita della Misericordia, può permettere di scoprire la bellezza di un luogo affascinante, misterioso e carico di un passato rimasto inalterato. Si trovano tra quelle mura, fra gli altri, il tipografo ed editore Vincenzo Batelli, il politico Giovanni Baldasseroni, l’architetto Emilio De Fabris, il medico e patriota Giuseppe Barellai e molti altri artisti. Per scoprire il cimitero dei Pinti, le visite guidate di Conosci Firenze continueranno anche nel mese di aprile: tra gli obiettivi, anche quello di incentivare la ristrutturazione del luogo e il restauro delle opere d’arte contenute al suo interno.
L’ingresso in via degli Artisti dell’antico cimitero della Misericordia, conosciuto anche come “cimitero dei Pinti”
Il luogo/3
sorveglianza ed eventi alle porte sante Q
ui sono sepolti tantissimi fiorentini celebri, come Vasco Pratolini, Pellegrino Artusi, Giovanni Papini. Un luogo suggestivo e ricco di storia e, come tale, da preservare e valorizzare. Proprio con questo obiettivo, per il cimitero monumentale delle Porte Sante, il Comune di Firenze ha stipulato una convenzione con la Congregazione benedettina olivetana che risiede stabilmente nell’abbazia di San Miniato al Monte, affidandole i servizi di sorveglianza, controllo e informazione a cittadini e visitatori. La convenzione mette nero su bianco caratteristiche e modalità di questa collaborazione, ma il rapporto tra monaci e cimitero affonda le radici nel tempo. “Un legame
che di fatto esiste da quando l’abbazia è tornata qui nel 1924: è stato naturale inserire tra i nostri compiti la cura di questo luogo – spiega padre Bernardo – un’esperienza che si è andata qualificando e questa convenzione ne è la prova, un riconoscimento che non può che farci piacere. È importante tutelare il patrimonio artistico e culturale del cimitero: in passato ci sono stati tentativi di furto e danneggiamenti, un problema su cui però sono stati fatti passi avanti, ad esempio grazie al servizio di videosorveglianza”. Non solo funzioni di controllo, però: i monaci sono da tempo impegnati anche nella riqualificazione del cimitero, assieme a tante altre realtà.
“Ci siamo coordinati con l’associazione ‘La Stanza accanto’, un gruppo di genitori i cui figli sono sepolti alle Porte Sante: i volontari si sono messi all’opera per restaurare tombe danneggiate accanto a restauratori di professione”, racconta l’abate. Importante, sottolinea padre Bernardo, anche far conoscere la bellezza di questo luogo così particolare: con questo obiettivo sono stati realizzati in passato eventi culturali di spessore, come lo spettacolo dedicato all’Antologia di Spoon River. “Anche in futuro – conclude – vogliamo renderlo il più possibile fruibile per conferenze ed eventi culturali”. S.C.
C
amminare lungo il vialetto centrale del Cimitero degli Inglesi rappresenta per molti un’esperienza particolarmente suggestiva. Sull’isola ovale, che si erge tagliando i viali, si entra dal cancello tra viale Gramsci e piazzale Donatello (lunedì 9-12, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì 14-17, chiuso sabato e domenica). Si tratta di un cimitero protestante che fu fatto costruire fuori dalle mura cittadine, sopra una curiosa collinetta, a spese di una società che rappresentava la Chiesa evangelica riformata svizzera. Realizzato nel 1828 dall’architetto Carlo Reishammer, oggi accoglie circa 1.400 tombe di letterati, mercanti e artisti di sedici nazioni diverse. Fu Giuseppe Poggi a donargli la sua forma ovale quando Firenze divenne capitale d’Italia nel 1865. È un luogo particolare, capace di far dimenticare il brusio del traffico sottostante e che ricorda quanto sia stata presente la comunità inglese a Firenze nell’Ottocento. Molte tombe sono proprio inglesi e questa caratteristica ha fatto sì che il cimitero fosse definito appunto “degli Inglesi”. Impossibile, ad esempio, non visitare quella di Elizabeth Barrett Browning, che si trasferì in riva all’Arno e soggiornò in piazza San Felice, in un appartamento che oggi è il museo Casa Guidi. O ancora lo scrittore inglese Walter Savage Landor, il poeta Arthur Hugh Clough e gli ultimi discendenti di William Shakespeare. Da menzionare poi, fra i presenti all’interno del Cimitero degli Inglesi, Robert Davidsohn, autore di “Storia di Firenze”, Jean Pierre Vieusseux, fondatore dell’omonimo Gabinetto, e Hiram Powers, scultore americano. E non si può fare una visita al Cimitero degli Inglesi senza rimanere colpiti anche dalla quantità di dettagli che ogni tomba vanta. In passato questo luogo aveva suscitato grandi emozioni anche a personaggi come Emily Dickinson e Arnold Böcklin, pittore svizzero. La prima, dopo aver ammirato la foto della tomba di Elizabeth Barrett Browning, scrisse “The soul selects her own society”, utilizzando alcune parti di un’opera della stessa Browning. Il secondo, che nel cimitero aveva sepolto la figlia Mary, realizzò il suo dipinto più famoso, “L’isola dei morti”, un capolavoro del Simbolismo europeo di fine Ottocento. Il quadro affascinò personaggi come Sigmund Freud, Salvador Dalí e Gabriele D’Annunzio. Non si sa se sia stato dipinto dal vivo, ma ciò che è certo è che Böcklin aveva uno studio V.V. proprio vicino al Cimitero degli Inglesi.
#Zoom
Marzo 2017 | 7
Arte
Museo dell’Opera del Duomo
La stagione dei musei, tra attese e novità
Ingressi moltiplicati e gioielli riscoperti
Non mancano lavori e cambiamenti previsti, fra restyling e nuovi spazi Gianni Carpini
D
al Vasariano “low cost” (senza autoritratti) a Santa Maria Novella in versione maxi, passando per il nuovo “museo Zeffirelli”, fino al rilancio del Marino Marini. Dopo le riaperture degli ultimi anni, il “calendario dell’arte” promette altre novità a Firenze, alcune in tempi brevi, altre con qualche mese in più di attesa. È il caso del Corridoio Vasariano, chiuso per i lavori di adeguamento della struttura rinascimentale alle moderne regole sulle uscite d’emergenza. Obiettivo del direttore degli Uffizi Eike Schmidt è riaprire almeno la porzione del camminamento che va da Palazzo Pitti alla Torre dei Mannelli entro maggio 2018, in tempo per il venticinquesimo anniversario della strage dei Georgofili. E i prezzi per una camminata lungo il passaggio sopraelevato non si preannunciano più come quelli del passato, ma un supplemento da aggiungere al biglietto di Uffizi o Pitti. Di certo, il “nuovo” Corridoio non avrà più la celebre collezione di autoritratti, traslocata per motivi di conservazione: ad eccezione del nucleo novecentesco, che rimarrà nella porzione vicino a Palazzo Pitti, il resto sarà in mostra, a rotazione, agli Uffizi già da novembre 2017. Le opere arriveranno al piano nobile della
orte del suo spettacolare restyling, il museo dell’Opera del Duomo ha più che quadruplicato gli ingressi: 143mila nel 2010, all’inizio dei lavori, 629mila lo scorso anno, il primo di completa apertura dopo la ristrutturazione. Si fa sentire l’effetto del biglietto unico: il ticket che dà accesso a tutti i monumenti dell’Opera di Santa Maria del Fiore ha fatto riscoprire gioielli come la cripta di Santa Reparata e il Battistero. Con la nuova esposizione su più livelli, il museo è il primo a Firenze per reazioni positive dei visitatori, secondo una ricerca di Sociometrica che ha misurato il “sentiment”, ossia la valutazione dell’esperienza di visita grazie all’analisi semantica dei commenti pubblicati sui social.
ilgrandemuseodelduomo.it
Foto Claudio Giovannini
Museo degli Innocenti Galleria, grazie allo spostamento delle mostre temporanee. Intanto, continua il restyling dell’ex tribunale di San Firenze: salvo intoppi, la “casa” della Fondazione Zeffirelli dovrebbe spalancare i battenti a giugno. Ospiterà un centro internazionale di ricerca e un museo dedicato alle arti e allo spettacolo che conserverà i bozzetti e l’archivio del maestro del cinema. Lavori in vista anche nell’ex scuola marescialli di piazza Stazione: dopo l’anteprima che ha aperto questi spazi al pubblico tra dicembre e gennaio scorsi, con oltre 6.300 visitatori, il Chiostro Grande, la Cappella del Papa e i dormitori entreranno a far parte del percorso museale di Santa Maria Novella. Attualmente è in corso il
bando di idee per dare nuova vita all’ex complesso militare e adeguare gli spazi monumentali, che si chiuderà il 20 aprile. Infine, si avvicina il rilancio del museo Marino Marini, in attesa degli interventi sull’impianto di climatizzazione con la chiusura temporanea al pubblico. Si tratta di una perla che unisce i capolavori dello scultore a un interessante recupero architettonico dell’ex chiesa di San Pancrazio, la cui proprietà è passata di recente dal Demanio al Comune. Al timone della programmazione di eventi organizzati nel museo quest’anno c’è Dmitry Ozerkov, curatore del Dipartimento di arte contemporanea dell’Hermitage di San Pietroburgo.
Il punto
I turisti in città? Di più (e più a lungo) Sara Camaiora
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F
no scatto a Ponte Vecchio, un selfie davanti al Duomo, un gelato sui lungarni e via. No, a quanto pare non va proprio così: i turisti rimangono a Firenze più tempo e, di conseguenza, spendono cifre più alte. È ciò che rivelano gli ultimi dati sulla stagione 2016 del Centro studi turistici, secondo cui aumenta la permanenza media in città, dalle 2,57 notti del 2015 alle 2,61 del 2016, con presenze che, per il secondo anno consecutivo, si confermano sopra i nove milioni (da 9,215 milioni nel 2015 a 9,391 nel 2016), con un più 1,9 per cento rispetto al 2015: nel dettaglio, più 4,8% di turisti italiani (2,412 milioni) e più 0,9% di stranieri (6,979 milioni). “Dati che consolidano un trend già instaurato e che traducono la nostra visione di turismo e di città”, ha commentato a proposito Giovanni Bettarini, assessore comunale con delega al turismo fino a qualche settimana fa, quando, con i cambiamenti in giunta, la materia è diventata di competenza della new entry Anna Paola Concia. “Abbiamo cercato di penalizzare il turismo ‘mordi e fuggi’ – ha continuato – abbiamo lavorato per rendere Firenze non una meta da visitare una sola volta ma in cui tornare, popolandola di eventi di qualità, come è stato l’ultimo Capodanno, e puntando anche su turismo congressuale e matrimoniale, in particolare con il bando, vinto da Firenze Convention
Bureau, grazie a cui abbiamo raggiunto importanti risultati come il congresso dei wedding planner dello scorso anno”. Con il bando in questione, del 2015, il Comune ha scelto il Firenze Convention & Visitors Bureau come partner ufficiale per promuovere la città come location per grandi eventi internazionali, weddings e turismo congressuale. Nel 2016 – viene spiegato – sono stati oltre settantasettemila i congressisti transitati da Firenze Fiera, circa quarantaquattromila i partecipanti a eventi e congressi che hanno visitato la città nell’ambito del lavoro di Firenze Convention Bureau, cinquantacinque le candidature presentate da Fcvb per l’acquisizione di congressi internazionali di cui dieci vinte, che tradotto significa dieci congressi internazionali acquisiti. Quanto a Firenze come location di nozze “vip”, impossibile non ricordare il mega matrimonio indiano del 2015: non l’unico, però, andato in scena ultimamente nella città del giglio. Un focus sul turismo culturale è invece quello che ha realizzato l’agenzia Sociometrica per conto dell’Opera del Duomo, rilevando che, tra il 2010 e il 2015, l’andamento complessivo dei flussi turistici e quello delle visite ai principali musei sono stati praticamente paralleli: crescita del 21 per cento per il turismo, del 20 per cento per i visitatori dei musei.
Architettura e storia in un percorso È
l’ultimo tra i musei rinati. Quattro anni di cantieri per il museo degli Innocenti, che si è trasformato da “semplice” galleria a percorso espositivo che unisce architettura, arte e storia dell’antica istituzione. E infine una caffetteria sull’ultimo livello, affacciata sui tetti della città. Il nuovo look sembra aver colto nel segno: nei primi sei mesi gli accessi hanno superato quota cinquantamila. Il museo ha aperto i battenti il 24 giugno 2016, ma l’ultimo tassello è arrivato il mese scorso, con la fine del restauro del cortile e della facciata del Brunelleschi, sulla quale sono stati riposizionati otto putti di Andrea Della Robbia (due sono nel museo), e l’inaugurazione della sezione dedicata al Novecento e degli spazi per le attività ludico-didattiche della Bottega dei ragazzi.
istitutodeglinnocenti.it Museo Novecento
Il ventesimo secolo fra mostre e incontri È
il nuovo arrivo tra i musei civici, con tanto di mostre temporanee e incontri. Il Museo Novecento è nato nel giugno del 2014 in piazza Santa Maria Novella per valorizzare la collezione di trecento opere del ventesimo secolo: dopo l’exploit dell’apertura con quarantaduemila accessi in sei mesi, i biglietti staccati nel 2016 sono stati trentunomila. Ora – viene spiegato – l’obiettivo è coinvolgere un pubblico attento all’arte contemporanea con esposizioni temporanee al piano terra. Dopo Gaetano Pesce, tocca a “Visioni dal Nord”, che dal 4 marzo al 21 maggio porta in città le opere nordeuropee della Collezione Kunila. In cantiere anche una mostra autunnale su Paolo Poli.
museonovecento.it
8 | Marzo 2017
#Lettere&Rubriche
Lettere
Editoriale
Pungiglione
dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it “LA SICUREZZA DELLE STRADE E LA VELOCITÀ DELLE AUTO”
Buongiorno, ho letto l’articolo sul numero di febbraio sul vostro giornale per quanto riguarda le strade dove i cittadini chiedono più sicurezza e che venga messo un semaforo; abito anche io nel quartiere 2 e anche secondo me in alcune strade c’è il rischio di incidenti, per chi viaggia in macchina ma anche a piedi, quando si attraversa la strada. Penso che in generale il problema sia la velocità di molte auto, che vanno troppo veloci per quelle strade, dove può sbucare una macchina da un incrocio o dove qualcuno può attraversare la strada. Vedo tante macchine che non tengono in considerazione questo e che accelerano, come se fossero sicure che non sbuchi nessuno, senza pensare che siamo in città, in un quartiere abitato da tante persone. Ogni tanto capita di vedere incidenti e uno spera sempre che nessuno si sia fatto male, però bisognerebbe fare qualcosa per evitare gli incidenti. Per prima cosa come ho detto andare più piano; per seconda secondo me servirebbero dossi per far rallentare le macchine; e poi dovrebbero essere studiati dei modi per far attraversare la strada ai pedoni con più sicurezza, tante volte si vedono le persone soprattutto gli anziani che aspettano fermi alle strisce che qualcuno si fermi ma non si ferma nessuno, perché vanno troppo veloci e non vedono neanche che c’è qualcuno fermo alle strisce che vorrebbe attraversare la strada. Insomma speriamo che venga fatto qualcosa per diminuire gli incidenti e per convincere le macchine ad andare più piano, siamo in città!! Cordiali saluti, N.S.
IL REPORTER RISPONDE
Caro lettore, certamente molti rischi lungo le strade potrebbero essere limitati con un comportamento più corretto da parte delle persone, in primis proprio riducendo la velocità alla guida, come sottolineato anche da lei. Come in ogni città, esistono strade e zone dove maggiori sono le segnalazioni da parte degli abitanti, che indicano questa o quella via, questo o quell’incrocio, questo o quell’attraversamento pedonale, come più a rischio rispetto ad altri, per “esperienza diretta” o perché magari proprio in quel punto è capitato più spesso del solito di imbattersi in problemi o incidenti. Giusto e doveroso, dunque, da parte dei cittadini segnalare queste situazioni, su cui deve essere puntata l’attenzione da parte di chi di dovere. Sul nostro giornale, come nel caso dell’articolo cui lei si riferisce, ma come abbiamo fatto più volte anche in passato, nei vari quartieri, continueremo ad accogliere e
a dare spazio alle segnalazioni che ci arrivano in questo senso da parte degli abitanti che – come abbiamo avuto modo di sottolineare più volte – sono i veri “occhi aperti” sul territorio, i primi in grado di accorgersi delle situazioni cui prestare particolare attenzione. Continuate dunque a segnalarci strade e zone in cui, secondo voi, sarebbero opportuni interventi, in modo da contribuire tutti insieme a rendere la città più sicura. Così come più sicura la devono rendere ogni giorno coloro che si mettono in strada, non dimenticando che proprio dagli atteggiamenti di ognuno inizia la sicurezza di tutti: atteggiamenti che devono essere responsabili e rispettosi delle persone e delle regole, a partire dai limiti di velocità. Matteo Francini m.francini@ilreporter.it
“LO STADIO DI CAMPO DI MARTE E LE IDEE PER IL FUTURO”
Gentile redazione, ho letto con molto interesse l’articolo sul futuro dello stadio di Campo di Marte pubblicato su Il Reporter del mese di febbraio e vorrei proporvi alcune mie riflessioni. Premesso che sono un abitante del quartiere ormai da decine di anni e che quindi conosco bene la situazione della zona e tutto quel che comporta avere uno stadio dove decine di migliaia di persone si recano in occasione di ogni partita, penso che si tratti di una situazione di interesse collettivo, più generale, vista l’importanza che questo impianto ha avuto e ha per tutta la città. Da cittadino il mio desiderio è quello che lo stadio continui ad avere una sua funzione, a essere utilizzato con continuità, anche nel giorno in cui la Fiorentina dovesse andare a giocare altrove. Certo deve essere tenuta in considerazione la zona nella quale lo stadio si trova, una zona abitata, di case e negozi, e il fatto che sempre in questa zona ci sono molti altri impianti sportivi che la caratterizzano. Io penso che debba essere tenuto di conto di tutto questo quando si pensa al futuro di questo stadio, vorrei che i nostri figli potessero continuare a frequentarlo per eventi importanti e vorrei che lo sport continui a essere protagonista in questa zona della città, che come dicevo può vantare oltre al Franchi tanti altri impianti e spazi. Essendo come dicevo una questione di interesse generale, mi piacerebbe che venissero organizzati degli incontri con i cittadini per discuterne e ascoltare le idee delle persone, come è stato fatto per altri luoghi cittadini. Per tutti noi abitanti di Campo di Marte è un argomento molto importante, che ci sta a cuore, ma sono sicuro che sia qualcosa che riguardi tutti, quindi ribadisco e lancio attraverso il vostro giornale la mia proposta di incontri pubblici per parlare del futuro dello stadio. Grazie dell’attenzione, Paolo
Perché non sono mancati, negli ultimi tempi, gli interventi, i progetti e i restyling che hanno interessato proprio i musei, che in alcuni casi hanno cambiato volto e in altri sono in attesa di novità. E non mancano nemmeno le iniziative che vengono organizzate al loro interno, come ad esempio quelle rivolte ai più piccoli e alle famiglie. Insomma, la stagione delle gallerie fiorentine si annuncia più che mai “in movimento”, senza dimenticare i nuovi spazi che sono nati o che nasceranno ampliando ulteriormente l’offerta che Firenze può presentare a cittadini e turisti. Soffermandoci proprio sui turisti, il “quadro” che viene tracciato parla di visitatori che rimangono in città per più tempo, con una permanenza media in aumento: a dirlo sono gli ultimi dati del centro studi turistici. L’obiettivo – viene spiegato – è quello di rendere il capoluogo toscano una meta in cui tornare più volte, grazie anche all’organizzazione di eventi. E a proposito di eventi, in attesa di conoscere tutto quello che riserverà la prossima estate fiorentina – che, calendario alla mano, si intravede ormai all’orizzonte – si annuncia fitto il cartellone di questo mese, con musica, cinema e teatri che saranno protagonisti con le loro proposte. Tra le novità che marzo (mese in cui tra l’altro Firenze ospita il G7 della cultura) porta con sé c’è anche la nuova mostra allestita a Palazzo Strozzi, dove dopo “Ai Weiwei. Libero” si aprono le porte per Bill Viola. E poi ci sono le visite in programma a luoghi generalmente chiusi al pubblico, come quelle al “cimitero dei Pinti”, per scoprire cosa ci sia dietro l’imponente muro e il portone di legno che si vedono passando per via degli Artisti. Queste – insieme a molte altre – sono alcune delle possibilità che la primavera porta con sé questo mese, quando anche in riva all’Arno si saluterà il ritorno della bella stagione. MATTEO FRANCINI
A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
IL PRIMO VOLO DEL GRANDE UCCELLO
QUEGLI INCONTRI “SPECIALI” DURANTE LA SPESA
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are la spesa nei centri commerciali è un po’ come viaggiare, capita di fare incontri “speciali”! Una tipologia umana tipica dei centri commerciali è il “vecchino da combattimento”. A prima vista sembra un anziano che biascica le parole e cammina ingobbito con il bastone, ma non vi fate trarre in inganno, quello è solo un travestimento! Appena entra dentro il supermercato l’artrosi gli sparisce, gli occhi gli diventano iniettati di sangue. Se ti avvicini al suo carrello ringhia come un pit bull. Se poi prendi una cosa che voleva prendere lui, ti morde! Il “vecchietto da combattimento” è un essere misterioso, la scienza lo studia senza capirci niente. Al supermercato ha una trasformazione genetica, di colpo gli sparisce l’artrosi, riprende a deambulare meglio di un ventenne e si sposta di reparto in reparto facendo gli stessi tempi di Usain Bolt. Vi siete mai chiesti perché nei centri commerciali tengono l’aria condizionata così bassa? Serve per fermare questi vecchietti! Solo congelandoli arresti la loro corsa!!! Un’altra specie umana diffusa al centro commerciale è il “cliente salutista”. Lo riconosci perché è il più diffidente di tutti. Si avvicina scettico con un pacco di biscotti in mano al giovane cassiere e chiede a tradimento: “Su questi biscotti c’è l’olio di palma?”. “No”. “Se sei così sicuro, mangiane uno!”. “C’è scritto pure nell’etichetta senza olio di palma!”. “Conosci chi ha scritto l’etichetta? È un tuo amico? Puoi chiamarlo al telefono per accertarti che dica il vero?!”. ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista
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l secolo Tommaso Masini detto Zoroastro da Peretola, figlio di un ortolano, era un giovane di belle speranze, allievo del grande Leonardo da Vinci, impegnato ai primi del Cinquecento a dipingere la famosa Battaglia d’Anghiari in Palazzo Vecchio. Con il maestro, l’aitante giovane di bottega peretolino, contribuì anche alla realizzazione del “grande uccello” che per primo al mondo doveva tentare l’avventura del volo. Il volo... volare... questa idea che da tempo assillava Leonardo quando, dopo aver osservato a lungo il volo degli uccelli con le differenze e le affinità dei vari soggetti, l’utilizzo del vento contrario, studiato e disegnato le loro ali ed i movimenti che le mettevano in azione, pensò che anche l’uomo potesse avere quella forza necessaria per sollevarsi e sorvolare campi, colline e fiumi. Trascorsero giorni e notti d’intenso lavoro, curvo ed assorto sui suoi disegni che andava perfezionando di momento in momento. Così, col volgere del tempo, nella mente del genio si fece strada un progetto sempre più chiaro ed esatto, di un apparecchio che volasse; era talmente convinto della funzionalità della sua macchina volante che egli stesso profetizzò: Piglierà il primo volo il grande uccello sopra del dosso del suo magno Cecero, empiendo l’universo di stupore, empiendo di sua fama tutte le scritture, e gloria eterna al nido dove nacque. Il fedele Zoroastro, lasciati pennelli, mortai e colori, si dedicò ad aiutare il maestro nella costruzione del prototipo, che alla fine venne realizzato così perfetto, da convincerlo di poterlo collaudare personalmente senza alcun timore, anche in virtù della fiducia riposta nel maestro. L’apparecchio dalle grandi ali, dal quale Zoroastro sdraiato sul carrello avrebbe dovuto produrre con gli arti, quella forza motrice necessaria per alzarsi e dirigersi, fu portato sulla sommità del monte Ceceri, vicino a Fiesole, per essere spinto verso il baratro e quindi librarsi nell’aria. Una fulgida luce avvolgeva la collina di Fiesole. Tutto era pronto per il lancio: una energica spintarella e giù il salto verso il fondo valle. Compiuta una breve traiettoria in planata con alcune inclinazioni d’ala, il volo del grande uccello aveva termine fracassandosi al suolo, fortunatamente senza gravi conseguenze per l’affezionato ed intrepido discepolo. Dopo l’infelice esperimento che aveva evidenziato come l’eccessivo peso e la forza motrice degli arti umani non fossero commisurati alla necessità per manovrare quelle grandi ali di cigno, Leonardo e Zoroastro, stanchi e delusi, fecero i bagagli e se ne andarono a Milano. Dal dosso di monte Ceceri, il meccanico apparecchio leonardesco tentò per primo di spiccare il volo nell’azzurro cielo che lo accoglieva come un trionfatore; non ci riuscì del tutto, ma certamente aprì le porte a serene prospettive per l’avvenire. A cinquecento anni di distanza dall’evento del “primo volo” il 28 Marzo 2006 in Via di Peretola, è stata scoperta una targa marmorea in ricordo dell’ardimentoso assistente di Leonardo, con questa dicitura: IN QUESTO BORGO NACQUE TOMMASO MASINI DETTO ZOROASTRO DA PERETOLA CHE ALLIEVO DI LEONARDO SUL “MAGNO CECERO” SPERIMENTO’ LA MACCHINA PER VOLARE
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Il Reporter del Q2 raggiunge le famiglie del quartiere 2 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze PUBBLICITÀ Tel. 055 6585939 Fax 055 6801567 email: info@edizionibunker.it Stampa
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del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.
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Marzo 2017 | 9
“Musei da favola”
Libri
un nuovo spazio per piccoli lettori
Il lato “fiabesco” dei capolavori
Fannì Beconcini
stato inaugurato a gennaio un nuovo centro lettura dedicato a piccoli e piccolissimi e ai loro genitori: si chiama Spazio Libro e ha aperto i battenti in via Ferdinando Martini, presso il nido d’infanzia Pandiramerino. È rivolto a bambine e bambini dai due ai sette anni accompagnati da adulti e familiari, è organizzato per svolgere attività di lettura e narrazione ed è strutturato in modo da consentire attività individuali e a piccoli gruppi. Diversi sono anche gli appuntamenti che mensilmente vengono offerti, come letture pubbliche, incontri, laboratori. L’idea di un luogo nel quale i protagonisti siano i libri per bambini – viene spiegato – nasce dalla consapevolezza di quanto sia importante stimolare e incoraggiare la curiosità alla lettura fin dai primi anni di vita. Allo Spazio Libro adulti e bambini
Meyer
possono trascorrere del tempo insieme leggendo, raccontando e ascoltando storie. I libri sono sistemati in modo da essere facilmente riconoscibili e indirizzare nella scelta, suddivisi per grandi aree tematiche. “C’è stato un ottimo riscontro, fin da subito una bella frequenza – raccontano dal coordinamento pedagogico comunale – siamo molto contenti”. Spazio Libro è un progetto del Comune di Firenze gestito dalla Cooperativa Arca, la frequenza è gratuita e il rilascio di una tessera nominativa consente l’accesso al servizio negli orari di apertura: martedì e giovedì pomeriggio dalle 16.30 alle 19, sabato mattina dalle 10 alle 13. Tra i servizi offerti dal nuovo spazio, grande rilevanza ha anche l’attività di prestito dei volumi, che vuol offrire alle famiglie un’ulteriore possibilità di fruizione del libro attraverso l’esperienza domestica della lettura.
pente quattro candeline, nel 2017 il progetto “Musei da favola” riprende l’attività con un programma di itinerari didattici ampliato grazie a nuove adesioni e alla Fondazione Ferragamo. Si tratta di un cartellone di iniziative per grandi e piccini, organizzate dal Dipartimento Scuola e Giovani delle Gallerie degli Uffizi, in collaborazione con la Fondazione Ferragamo e con la partecipazione del Museo Nazionale del Bargello e del Museo Archeologico Nazionale (Polo Museale della Toscana). L’obiettivo è far entrare le famiglie nei musei toscani offrendo un punto di vista nuovo, suggestivo, “fiabesco”, sui capolavori ospitati. I percorsi proposti – viene spiegato – sono concepiti appositamente per i bambini e vengono completati da libretti distribuiti gratuitamente ai partecipanti: un modo per continuare a sognare anche una volta tornati a casa. Nato nel 2013, da quest’anno il progetto presenta una new entry come il percorso “La moda specchio del gusto e del vivere”, che si tiene alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti. Per questo mese di marzo l’offerta prevede quattro appuntamenti, tutti nel fine settimana, per permettere ai genitori di accompagnare i piccoli alla scoperta dei musei cittadini. Sabato 4, dalle 10.30, si può partecipare a “Storie di angeli, santi e artigiani”, mentre la mat-
genitori a “scuola” contro gli incidenti
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tina di domenica 12 si potrà visitare “La Casa del principe” in quel di Palazzo Pitti e nel pomeriggio, spostandosi alla Galleria d’Arte Moderna, sempre a Palazzo Pitti, si potrà partecipare al percorso “La moda specchio del gusto e del vivere”. Il 19 marzo, festa del papà con “Giochi di equilibrio” al Museo Nazionale del Bargello: sarà l’occasione per imparare come i grandi artisti del passato hanno affrontato il problema dell’equilibrio nelle loro sculture. Gli appuntamenti proseguono poi sabato 1° aprile con il percorso “Il Vaso François. Un vaso antico racconta” organizzato al Museo Archeologico Nazionale, durante cui le famiglie potranno scoprire le favole che si narravano nell’antichità, ovvero le avventure mitiche degli dei e degli eroi, raccontate in immagini dalle sculture e dalle pitture vascolari. Segue sabato 8 aprile un altro viaggio per immagini: è il percorso “I quadri raccontano la storia” che attraversa gli Uffizi. Il 30 aprile replica “La moda specchio del gusto e del vivere”. Gli incontri, disponibili esclusivamente su prenotazione, sono rivolti a bambini e ragazzi da 7 a 14 anni accompagnati dai familiari. Per informazioni e prenotazioni si può scrivere una mail a uffizigiovani@beniculturali. it oppure chiamare il lunedì e il giovedì, dalle 10 alle 13, il numero 055.284272.
na sera, due ore, dalle 18 alle 20. Dopo l’ufficio e prima di cena. Forse non sempre facilissime da incastrare nel tran tran quotidiano, ma che possono salvare quello che di più importante abbiamo al mondo: i nostri bambini. Perché la prevenzione funziona meglio di qualunque cura e seguire uno dei corsi organizzati dal Trauma Center dell’ospedale pediatrico Meyer per educare neo e futuri genitori sui comportamenti corretti da adottare per evitare incidenti può fare la differenza. I corsi, organizzati grazie alla collaborazione dei volontari dell’associazione Amici del Meyer, affrontano tematiche varie, come la sicurezza alla guida, l’uso del casco in bicicletta, la sicurezza in ambiente domestico, il primo soccorso e molto altro. Tutti temi fondamentali, se si pensa che gli incidenti sono la causa principale di morte e disabilità in età pediatrica nel nostro paese, ma che molti di questi possono essere evitati semplicemente adottando comportamenti corretti. Per informazioni e iscrizioni: corsi.sicurezza@meyer.it.
Serena Wiedenstritt
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10 | Marzo 2017
#Cultura L’agenda
La rassegna
il “rinascimento elettronico” in mostra
A Palazzo Strozzi arriva Bill Viola con le sue opere, esposte in confronto con i capolavori del passato Valentina Veneziano
d’arte e di cultura. Avevo capito presto che qui la storia era veramente parte del presente. E che le idee più nuove circolavano in un insieme più grande. Mi ricordo che spesso vedevo una vecchietta per strada che veniva la mattina a mettere l’acqua fresca o dei fiori nuovi sotto un quadro della Madonna in una piccola edicola all’angolo del suo palazzo. Questo ha dato un contesto nuovo alla mia idea di apprezzamento artistico”, racconta Bill Viola del suo periodo fiorentino. Non solo Palazzo Strozzi. La mostra continua anche in altri luoghi: altre opere dell’artista saranno esposte all’in-
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na nuova mostra a Palazzo Strozzi. Dopo “Da Kandinsky a Pollock” e “Ai Weiwei. Libero” è la volta di “Bill Viola. Rinascimento elettronico”. Dal 10 marzo al 23 luglio la Fondazione Palazzo Strozzi celebra il maestro della videoarte contemporanea attraverso opere della sua produzione, dagli anni Settanta ad oggi, esposte in dialogo con l’architettura di Palazzo Strozzi e in confronto con i capolavori del Rinascimento. Ma chi è Bill Viola? Nato a New York nel 1951, è uno dei più importanti artisti contemporanei, autore di videoinstallazioni, ambienti sonori e performance che propongono al pubblico esperienze di immersione tra spazio, immagine e suono. Le persone, i corpi e i volti sono i protagonisti delle sue opere e l’uomo è chiamato a interagire con forze ed energie della natura, l’acqua e il fuoco, la luce e il buio, il ciclo della vita e quello della rinascita. L’artista ha inoltre un legame particolare con
Firenze. Nel capoluogo toscano, Bill Viola ha iniziato la sua carriera nella videoarte. Negli anni Settanta lavorò ad art/tapes/22, studio di videoarte aperto da Maria Gloria Conti Bicocchi e situato in via Ricasoli, che divenne il punto focale europeo per la produzione di videotape. “Dopo una visita agli Uffizi sentivo fortemente che i musei erano stati creati per l’arte e non l’arte creata per i musei. L’atmosfera era satura di idee
Un particolare di The Greeting (Il saluto) 1995, 10’22”. Installazione video-audio. Courtesy Bill Viola Studio
Web: palazzostrozzi.org Tel. 055.2645155 Mail: info@palazzostrozzi.org
Il luogo
a villa la quiete, tra opere e storia S
i è da poco concluso il primo step del progetto di valorizzazione del patrimonio museale di Villa la Quiete e, insieme all’analisi dei risultati, si procede con la predisposizione delle sue fasi successive. Nello specifico, a essersi chiusa a metà gennaio è stata la mostra “Capolavori a Villa la Quiete”, inaugurata il 26 luglio scorso all’interno del suo complesso monumentale, che si trova sulla collina di Castello (in via di Boldrone 2) e che è di proprietà regionale. La sua gestione, però, è curata dal sistema museale dell’Università di Firenze, in qualità di proprietaria delle opere d’arte custodite al suo interno. In esposizione, da luglio a gennaio, è stata la “Incoronazione della Vergine e dei Santi” realizzata da Sandro Botticelli con l’aiuto dei suoi allievi di bottega, insieme ad altri dipinti, datati metà ‘500 e firmati da Ridolfo del Ghirlandaio e dal suo allievo Michele Tosini. Una selezione di opere (e nomi) che ha attirato un totale di oltre quindicimila visitatori. Ma, accanto alle opere d’arte, l’edificio ha anche una lunga storia, legata ai suoi passaggi di proprietà (da Niccolò da Tolentino ai Medici, per
Una veduta di Villa la Quiete
esempio) e che vede protagoniste anche due illustri figure femminili: Eleonora Ramirez de Montalvo, fondatrice delle Montalve, e Anna Maria Luisa de’ Medici, l’Elettrice Palatina. Ed è proprio a quest’ultima che sarà dedicata una parte del futuro percorso museale che passerà per le sue stanze (riallestite), dove tra l’altro sarà collocata la porzione più consistente della quadreria presente nella villa. Intanto, sono in fase di predisposizione anche una serie di visite guidate in memoria delle due donne: per aggiornamenti e informazioni è possibile consultare il sito www. S.M. villalaquiete.unifi.it.
terno della Galleria degli Uffizi, al Museo di Santa Maria Novella e al Museo della Collegiata di Sant’Andrea a Empoli. Palazzo Strozzi ha creato una collaborazione con il Grande Museo del Duomo e verranno esposti, al Museo dell’Opera del Duomo, due video che saranno messi in dialogo con alcuni simboli del museo fiorentino. La rassegna, a cura di Arturo Galansino e Kira Perov, ripercorre l’intera carriera dell’artista, dalle prime sperimentazioni con il video negli anni Settanta fino alle installazioni degli anni Duemila. In un dialogo tra antico e contemporaneo.
Libri
Il programma
Tolkien reading day, i festeggiamenti sbarcano anche all’Isolotto
visite, conferenze e gite fuori porta: le iniziative dello Spi-Cgil del Q3
A
T
nche il “Signore degli Anelli” ha il suo “compleanno”: il 25 marzo gli appassionati celebrano in tutto il mondo il Tolkien reading day, per festeggiare l’anniversario della distruzione dell’anello nella data indicata nell’appendice del celebre libro. I festeggiamenti arrivano anche a Firenze, al punto lettura Luciano Gori dell’Isolotto (in via degli Abeti), che ospita la rassegna “Percorrendo la Terra di Mezzo”, promossa dalla Florence Tolkien society e dedicata al celebre scrittore e professore di Oxford. Oltre alla giornata del 25 marzo, con letture e giochi, la rassegna fiorentina prevede mercoledì 22 marzo una serata sul rapporto fra l’autore e la prima guerra mondiale, mentre mercoledì 19 aprile un’immersione nelle lingue tolkeniane elfiche. Inizio ore 21, ingresso libero. Per info: florence. G.C. smial@gmail.com.
ante e diverse le attività culturali organizzate dallo SpiCgil del Q3 che, anche quest’anno, riparte con una serie di iniziative legate al territorio. Previsti una trentina di appuntamenti fra musei, chiese, conferenze, passeggiate e gite fuori porta, che vedranno coinvolti personaggi del calibro di Giovanni Cipriani, professore di storia dell’Università di Firenze, e Bruno Santi, ex soprintendente del Patrimonio Storico e Artistico di Firenze. “Abbiamo più di duemila iscritti – spiega il presidente direttivo Roberto Gianetti – oltre ai servizi legati alla previdenza sociale, portiamo avanti ormai da cinque anni un programma culturale che attira sempre più persone”. Per il 2017 il programma è già attivo e prevede, ad esempio, il 27 marzo una visita alla chiesa di Orsanmichele, per concludersi il 5 dicembre con la biblioN.F. teca Marucelliana.
La Collezione Kunila
“Visioni dal Nord” al museo novecento P
er la prima volta a Firenze sbarcano le opere della Collezione Kunila, tra le più grandi raccolte private di pittura moderna dell’Europa nordorientale. A ospitarne una selezione inedita è il museo Novecento, con la mostra “Visioni dal Nord. Pittura estone dalla collezione Enn Kunila, 19101940”, dal 4 marzo al 21 maggio, curata dallo storico dell’arte Eero Epner. Sarà possibile ammirare dipinti che ripercorrono le origini e gli sviluppi della modernità in Estonia, di artisti quali Ants Laikmaa, Elmar Kits, Villem Ormisson, Endel Kõks, Nikolai
Triik e Herbert Lukk. La mostra dedica un’attenzione particolare a Konrad Mägi, considerato il primo pittore della modernità estone. Tra i soggetti dei suoi paesaggi anche vedute di città italiane che esercitarono una forte attrazione su molti autori del periodo. Un programma di film, visite guidate e conferenze accompagnerà i tre mesi di esposizione, per approfondire l’Estonia e la sua cultura. La mostra è promossa dal Comune di Firenze, con l’organizzazione e il coordinamento di Mus.e e la collaborazione dell’Associazione Italia-Estonia.
dalla musica all’arte passando dal... cibo: un mese di eventi in sala e sul palco
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usica, cinema, arte e non solo. È un fitto calendario di eventi quello di marzo a Firenze. Partiamo dai grandi concerti, come quelli dell’Obihall con Macy Gray il 14, Mario Biondi il 16, Brunori Sas il 17, Roberto Vecchioni il 29 e Afterhours il 30, e del Mandela Forum, con J-Ax e Fedez il 15, Ligabue il 22, Mannarino il 31. Ancora musica, ma classica: al via il 19 la stagione dell’Orchestra da Camera Fiorentina all’Auditorium Santo Stefano al Ponte e il 29 l’edizione 2017 dei Mercoledì Musicali della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, all’Auditorium di via Portinari. Diversi gli appuntamenti anche nei teatri: eccone alcuni tra quelli in programma. Fra le proposte della Pergola, dal 7 al 12 Neri Marcorè porta sul palco le canzoni di Fabrizio De André con “Quello che non ho”, al Niccolini dal 14 al 19 va in scena la Firenze del ‘400 con Marco Messeri e “Maledetti Toskani”, al Verdi Renzo Arbore il 19 e i Momix dal 23 al 28, al Puccini “Possa il mio sangue servire” di Aldo Cazzullo il 16. Passando all’arte, il museo Novecento ospita il 12 marzo, per il ciclo di incontri dedicato ai protagonisti del museo, un approfondimento sull’artista di poesia visiva Ketty La Rocca. A Palazzo Medici Riccardi, dal 23 marzo al 4 giugno arriva “Un finlandese alla corte dei Medici”, primo evento espositivo della mostra itinerante Markku Piri – Vetro & Dipinti, 90 creazioni artistiche in vetro dell’artista finlandese Markku Piri. E ancora, per gli appassionati del grande schermo torna il Florence Korea Film Fest, dal 23 al 31 al cinema La Compagnia: ospite speciale di questa quindicesima edizione Park Chan-wook (nella foto), regista di “Old Boy” e “Lady Vendetta”. Da segnalare anche, dall’11 al 13 alla Stazione Leopolda, Pitti Taste 12, l’appuntamento di Pitti Immagine dedicato alle eccellenze del cibo, quest’anno con un focus sul caffè e i suoi trend contemporanei. S.C.
12 | Marzo 2017
#Sport Il calendario
“Florence Ice Gala”
dall’atalanta al crotone
E il Mandela diventa un palazzetto del ghiaccio
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omincia su un campo ostico il marzo di campionato dei viola. Tanto più in questa stagione, visto il gioco espresso dalla squadra di Gasperini. Domenica 5, alle 12.30, va in scena Atalanta-Fiorentina. Partita che all’andata finì con un pareggio. Una settimana dopo, domenica 12 marzo, alle 15 al Franchi arriva il Cagliari, cui la squadra di Paulo Sousa all’andata rifilò cinque reti. Nel turno successivo, per i viola impegno in Calabria, contro il Crotone (domenica 19 marzo, ore 15). All’andata, a Firenze, i gigliati non andarono oltre l’1-1: l’obiettivo è andarsi a prendere i tre punti in trasferta. Poi il campionato si ferma per la pausa per le Nazionali (una Nazionale, quella azzurra, che potrebbe tingersi particolarmente di viola, con i “gioiellini” Bernardeschi e Chiesa in rampa di lancio): il marzo di campionato finisce qui. Si riprende ad aprile, con la Fiorentina attesa dal “derby dell’Appennino” tra le mura amiche del Franchi. Lorenzo Mossani
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irenze pattina sul ghiaccio. Sabato 29 aprile (alle 21) il Mandela Forum sarà trasformato in un palazzetto del ghiaccio per il “Florence Ice Gala - Plushenko and Friends”. Protagonista assoluto sarà il pluricampione russo Evgeny Plushenko, soprannominato lo zar dei ghiacci, una sorta di Maradona con i pattini affilati. Il pattinatore, vincitore di due ori e due argenti alle Olimpiadi, tre ori mondiali e sette europei, sarà il trascinatore di un gruppo di grandi atleti che regaleranno una serata di sport e spettacolo. E non è esclusa la presenza di atleti italiani. La realizzazione di “Florence Ice Gala” prevede allestimenti molto impegnativi, con il montaggio al Mandela Forum di una pista olimpionica per la quale sarà necessaria una centrale termica refrigerante dedicata che inizierà a produrre ghiaccio almeno dieci giorni prima dell’evento. Sim.Spa.
Il mister che affianca Fattori
cincotta, il volto nuovo della Fiorentina Women’s Irene Delfino
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i chiama Antonio Cincotta, o “mister promozione”, una delle armi segrete della strepitosa stagione della Fiorentina Women’s. La Viola che fa sognare lo scudetto, dopo un girone di andata passato al comando con un rullino di marcia che parla di undici vittorie su undici partite giocate, la celebrazione sul sito della Fifa e il premio “Campioni del Primo Tricolore” come vincitrici del girone di andata. Se in questa stagione i
ragazzi di Paulo Sousa assistono solo da spettatori alla lotta per la zona Champions, le ragazze di Fattori e appunto Cincotta ne sono le protagoniste. Dopo che l’obiettivo era sfumato per un soffio alla fine della scorsa stagione. Poi l’arrivo di un secondo mister, idea innovativa che potrebbe fare scuola, da affiancare a Sauro Fattori. Giovane, ma non esattamente quella che si chiama una scommessa: l’abbiamo definito non a caso “mister promozione”, dopo ben quattro capolavori, l’ultimo nella scorsa stagione ri-
portando il Como, appena retrocesso, in A. Degna di nota anche la cavalcata alla guida del Milan Ladies, affidatogli a gennaio 2014 al quattordicesimo posto e portato alla fine del girone di ritorno al quinto gradino della classifica, con il primato di punti fatti nella seconda parte di stagione. Ma il capolavoro lo completa l’anno successivo, vincendo il campionato di serie C con conseguente promozione in B e realizzando il record di punti del club (71), nonostante tre punti di penalità da scontare, e il record di minuti
(780) di imbattibilità consecutiva. Nessuna espulsione in trenta partite ufficiali (e solo nove gialli) portano Cincotta a vincere il premio Fair Play, in bacheca accanto a quello dell’anno 2011/2012 ottenuto con il Fiammamonza (un rosso, sette gialli) nella stagione della promozione in A. Insieme al GoldenGirls 2012, come miglior allenatore della serie A2. L’anno successivo sono i colleghi a votarlo a Coverciano assegnandogli la Panchina d’argento 2013 per il calcio femminile. Anno, quello, in cui vola in America, primo tecnico italiano ad approdare nella Premier League femminile Usa. Con il Seattle vince la Northwest Conference e l’Evergreen Cup, la coppa femminile tra i club dello stato di Washington. Il più giovane a conseguire la qualifica di allenatore pro l’anno scorso a Coverciano, a soli trenta anni e nove mesi, è anche prof. E ha all’attivo quattro libri.
Basket
le sfide in campo di pino e viola I primi diventati un “outsider”, i secondi restano nelle zone alte
R
esponsabilità nuove, categoria sconosciuta, tanti giovani. Bastava dare tempo al tempo. Quattro mesi, per l’esattezza: è quanto ci ha messo il Pino Dragons per abbandonare l’ultimo posto in classifica e trasformarsi in “outsider” del campionato di serie B, con cui adesso tutti devono fare i conti, le dirette avversarie per la salvezza come le squadre di vertice. Al punto da strappare alla Fiorentina Basket, almeno per un mese, la palma di squadra cittadina più in forma: i viola sono scesi al quarto posto, senza tuttavia perdere di vista le primissime posizioni. Ripartiamo dal Pino Dragons. Che qualcosa fosse cambiato lo si era capito dallo scontro salvezza contro la Virtus Siena, travolta 85-59 con una prova di rara efficacia che non solo ha portato in dote due punti fondamentali, ma ha anche permesso di ribaltare la differenza canestri della gara di andata. E se qualcuno avesse pensato a un fuoco di paglia dopo il successivo stop a Varese (61-52 sul campo dei lanciatissimi lombardi, nulla di davvero preoccupante), battere la capolista ha fugato ogni dubbio: Omegna si è arresa 58-53 nel testacoda sul campo di un Pino Dragons tutto cuore, stesso “ingrediente” che ha permesso ai biancorossi di battere
anche Oleggio (79-68) e staccare finalmente l’ultimo posto solitario in classifica, facendo salire il bottino delle ultime settimane a quattro successi in cinque partite. Da qui in avanti si dovrà tenere conto anche del Pino, insomma. Un mese di saliscendi, invece, quello appena trascorso dalla Fiorentina Basket, inaugurato dalla sconfitta rimediata a Piombino, dove i viola sono stati battuti 92-59. Nella gara successiva la Fiorentina era riuscita a superare 83-73 la capolista Moncalieri, imbattuta da due mesi, trascinata da un Poltroneri scatenato. Un altro “inciampo” era però dietro l’angolo: la Fiorentina ha lasciato sul parquet della Sangiorgese due punti che avrebbero fatto comodo eccome, perdendo 76-56. Niente di compromesso, anche perché il successo sul Domodossola di una settimana più tardi, arrivato senza nemmeno dover soffrire granché, ha mantenuto i gigliati nelle zone alte della classifica, a sei punti dalla prima posizione e soltanto due dalla seconda. Entrare ai playoff, ed entrarci dall’ingresso principale, sembra a questo punto tutt’altro che impossibile. Andrea Tani
Via alla stagione
Baseball, ritorno in serie A
L
a Firenze del baseball torna a respirare l’aria di serie A. Dopo sette anni, la squadra fiorentina del “batti e corri” torna a competere in questa stagione nella massima serie nazionale. Il 2 aprile la squadra di coach Sassoli esordirà nella serie A federale e gli appassionati sono già in fermento, curiosi di ammirare i nuovi acquisti della società, in un mix di gioventù ed esperienza che vuol regalare delle belle sorprese già alla prima stagione. “La Fiorentina Baseball ha fatto una buona campagna acquisti e cercherà di fare il meglio possibile, l’obiettivo potrebbe essere quello di centrare subito i playoff – spiega Marco Duimovich, manager della prima squadra, mostrando come in società le idee siano molto chiare – da quest’anno, purtroppo per noi e per le altre partecipanti, ai playoff non accedono più le prime quattro squadre del girone, ma solo le prime e le migliori seconde di ogni girone. Questo, ovviamente – continua – rende più arduo il raggiungimento del nostro obiettivo, perché comunque per molti nostri giocatori sarà la prima esperienza in serie A e quindi potremmo mancare un po’ di esperienza, ma non ci poniamo nessun limite”. La Fiorentina Baseball prenderà parte al girone B, dedicato alle squadre del centro Italia, “che si
preannuncia spettacolare, molto competitivo ed equilibrato. A contendersi il primo posto e l’eventuale secondo per l’accesso ai playoff ci sono otto squadre ben attrezzate e dal grande palmares, e tra queste c’è anche la Fiorentina Baseball, che nei suoi obiettivi ha quello di tornare il prima possibile a vincere lo scudetto replicando il grande exploit del 1949 – dice Duimovich – la nostra squadra è composta dal blocco storico dei dodici giovani fiorentini che hanno calcato i campi delle altre serie e che cercheranno di infondere agli otto nuovi innesti il sentimento, la passione e l’orgoglio che si prova a indossare questa maglia nel campionato nazionale più importante. Ovviamente peccheranno un po’ di inesperienza visto che per quasi tutti è un esordio in serie A ed è qui che entrano i gioco i nuovi giocatori di caratura ed esperienza internazionale, che avranno il compito di trascinare i giovani. Il nostro mercato – conclude – è stato oculato e mirato e sappiamo di poter fare molto bene. Adesso il nostro augurio e desiderio è quello di vedere lo stadio pieno per l’intero arco della stagione, il calore di Firenze potrebbe veramente darci quel quid in più per raggiungere e superare i nostri limiti”. Niccolò Dainelli
Un mondo di cultura a Firenze
Marzo 2017 | III
VINCERE LA CHIMERA DI AREZZO, IL MOSTRO COSIMO I E BACCIO BANDINELLI
I
n concomitanza con il primo G7 della Cultura, la Chimera di Arezzo sarà esposta eccezionalmente in Palazzo Vecchio, in Sala Leone X, dove la volle esibire Cosimo I de’ Medici dopo il suo ritrovamento alla metà del Cinquecento. Una ricollocazione, quindi, in linea con quanto avvenuto negli ultimi due anni: si tratta infatti del terzo evento che vede impegnata l’amministrazione comunale nella riproposizione – seppure temporanea – di contesti originali della Reggia medicea, dopo il ritorno degli arazzi medicei di Bronzino, Pontormo e Salviati nel Salone dei Dugento e la rievocazione degli orticini pensili di Eleonora di Toledo sul Terrazzo di Saturno. Il nuovo progetto, promosso dal Comune di Firenze, è stato reso possibile grazie alla collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Firenze e ai generosi prestiti delle Gallerie degli Uffizi e della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Insieme al bronzo del V-IV secolo a.C.,
usualmente custodito al Museo Archeologico Nazionale di Firenze, troveranno posto nella sala di Leone X anche una lettera inviata a Baccio Bandinelli negli anni Cinquanta del XVI secolo, documento di eccezionale significato conservato alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze dove si trova tratteggiata velocemente a inchiostro la sagoma della Chimera (priva della coda come al suo rinvenimento). Terzo elemento in esposizione sarà un busto in bronzo raffigurante Cosimo I, opera dello stesso Bandinelli, in prestito dalle Gallerie degli Uffizi. L’ultima apparizione della Chimera in Palazzo Vecchio risale all’epoca delle grandi celebrazioni medicee del 1980; sarà quindi data l’occasione a un nuovo pubblico di fiorentini e non di rivedere lo splendido manufatto d’arte etrusca nel contesto originario della Sala di Leone X, dove venne appunto collocato in seguito al suo fortuito ritrovamento nel Cinquecento. La Chimera suggellò in modalità perfino spettacolari ed enfatiche il revival etrusco, promosso da Cosimo I de’ Medici con campagne e scavi archeologici, imprese letterarie ed erudite come quella dell’Accademia Fiorentina, con i contributi di Giovan Battista Gelli e Pierfrancesco Giambullari, o quella estranea
all’ambiente toscano di Guillaume Postel, cui si deve la prima “monografia” sull’Etruria nel 1551. Perfino Giorgio Vasari pescherà nella storia toscana, teorizzando una primazia dell’arte etrusca nei confronti di quella classica, affidando il suo giudizio alla presenza della Chimera rinvenuta ad Arezzo il 15 novembre 1553, “dieci braccia sottoterra” in prossimità del baluardo che si stava costruendo presso la porta di San Lorentino. Un rinvenimento inaspettato che desterà grande sorpresa e che contribuirà efficacemente alla riscoperta della passata grandezza toscana e alla definizione della figura di Cosimo come nuovo principe etrusco. Ce lo ricorda Benvenuto Cellini: “Essendo in questi giorni trovate certe anticaglie nel contado d’Arezzo, in fra le quali si era la Chimera, ch’è quel lione di bronzo il quale si vede nella camera vicino alla gran sala del Palazzo, ed insieme con la detta chimera si era trovato una gran quantità di piccole statuette pure di bronzo, le quali erano coperte di terra e di ruggine, ed a ciascuna di esse mancava o la testa o le mani o i piedi, il Duca pigliava piacere di ricettarsele de per se medesimo con certi cesellino da orefice”. Giunta immediatamente nel palazzo ducale fiorentino insieme agli altri reperti, infatti, l’impressionante scultura etrusca (parte di un donar i o assai prestigioso che comprendeva anche la figura di Bellerofonte a cavallo) venne collocata su suggerimento del Vasari nella magniloquente cornice della Sala Leone X, a simboleggiare le forze negative – gli eventi più disastrosi e contrapposti, i nemici – dominate da Cosimo nella costruzione di un nuovo e ideale regno di Etruria: come non mancò di sottolineare lo stesso Vasari, “ha voluto il fato che la si sia trovata nel tempo del Duca Cosimo il quale è oggi domatore di tutte le chimere”.
CHIMERA RELOCATED VINCERE IL MOSTRO DAL 28 MARZO AL 27 APRILE 2017 MUSEO DI PALAZZO VECCHIO SALA LEONE X
Esposizione della Chimera di Arezzo a Palazzo Vecchio in occasione del G7 della Cultura Promossa dal Comune di Firenze con la direzione artistica di Sergio Risaliti.
Organizzazione: MUS.E In collaborazione con il Polo Museale della Toscana. Si ringraziano il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, le Gallerie degli Uffizi, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
IL GRANDE RITORNO DEL MAESTRO MUTI Doppio appuntamento per il direttore d'orchestra: giovedì 30 marzo a Palazzo Vecchio, venerdì 31 all’Opera di Firenze per un evento aperto al pubblico Un concerto straordinario per un grande ritorno. Il Maestro Riccardo Muti torna all’Opera di Firenze, alla guida dell’Orchestra del Maggio Musicale: l'appuntamento è fissato per venerdì 31 marzo. E non sarà l'unica occasione che vedrà il Maestro salire sul podio in occasione del vertice dei ministri della cultura del G7 in programma a Firenze. Nei giorni del summit, è un doppio appuntamento quello che vedrà impegnato Riccardo Muti: giovedì 30 marzo, in occasione dell’apertura dei lavori a Palazzo Vecchio, è prevista un'esibizione dedicata esclusivamente ai partecipanti al vertice, mentre venerdì 31 alle 20, all’Opera di Firenze, si terrà l'evento aperto al pubblico. Un evento attesissimo dalla città di Firenze e dal Teatro del Maggio, con il Maestro che salirà sul podio per dirigere l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Nel nuovo teatro dell’Opera, Muti aveva già diretto la sua Orchestra Giovanile Cherubini in un concerto del dicembre del 2014: ora un'occasione straordinaria per rivederlo e ascoltarlo alla guida dell’Orchestra del Maggio. All’Opera di Firenze, il Maestro Riccardo Muti dirigerà l’Ouverture dal Guillaume Tell di Gioachino Rossini, la Sinfonia n. 8 in si minore D 759, Incompiuta, di Franz Schubert e la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73 di Johannes Brahms. Per info: operadifirenze.it
Mostre ed esposizioni, incontri e conferenze, visite speciali e concerti: ecco alcune delle tante iniziative culturali in programma a Firenze in occasione del G7 DELLA CULTURA 2017
FINO AL 26 MARZO 2017 Palazzo Medici Riccardi
MOSTRA “FIRENZE 1966-2016. LA BELLEZZA SALVATA”
Promossa dal Comitato per il 50° anniversario dell’alluvione e organizzata da MetaMorfosi, l’esposizione di documenti, immagini e straordinarie testimonianze artistiche racconta i tragici momenti che seguirono la notte fra il 3 e il 4 novembre del ’66, quando l’Arno ruppe gli argini inondando un’intera città e il suo inestimabile patrimonio artistico.
DAL 10 MARZO AL 23 LUGLIO Palazzo Strozzi
“BILL VIOLA. RINASCIMENTO ELETTRONICO”
La Fondazione Palazzo Strozzi presenta il maestro della videoarte contemporanea: la mostra ripercorre – attraverso straordinarie esperienze di immersione tra spazio, immagine e suono – la carriera di Bill Viola, dalle prime sperimentazioni degli anni Settanta fino alle grandi installazioni successive al Duemila.
Info: palazzostrozzi.org
DAL 25 MARZO ALL’8 APRILE
Sacrario della Basilica di Santa Croce
MOSTRA D’ARTE DEI 7 ARTISTI VINCITORI DEL PREMIO “LORENZO IL MAGNIFICO”
Nell’evento espositivo, a cura di Florence Biennale, sono rappresentati la Germania, gli Stati Uniti, il Giappone, il Canada, la Gran Bretagna, la Francia e l’Italia.
Info: florencebiennale.org
DAL 28 FEBBRAIO AL 30 MARZO
Fondazione Casa Buonarroti
MOSTRA “IL PRIMATO DEL DISEGNO”
Sedici disegni originali di Michelangelo dalle collezioni del Museo Casa Buonarroti. La mostra è aperta tutti i giorni, ad esclusione del martedì, in orario 10–17.
DAL 27 MARZO AL 27 APRILE Piazza della Signoria
ESPOSIZIONE DELLA RIPRODUZIONE DELL'ARCO DI PALMIRA
Una copia dell’arco del II secolo d.C. – distrutto nel 2015 dai miliziani dell’Isis a Palmira (Siria) – sarà esposta davanti a Palazzo Vecchio, come simbolo della rinascita, ricostruzione e conservazione delle opere che appartengono al patrimonio dell’umanità e alla storia della civiltà. A cura di Mus.e
LUNEDÌ 27 MARZO ORE 17 Palazzo Vecchio, Sala d’Arme
IL RECUPERO DELL’ARTE: PROTEGGERE LA CULTURA
Incontro aperto al pubblico. A cura di Mus.e, Comune di Firenze Negli ultimi anni il patrimonio culturale del mondo ha subito forti attacchi da parte dell’uomo e della natura: basti ricordare i recenti sismi in Italia centrale, che hanno gravemente danneggiato incredibili tesori artistici, e le violente distruzioni di simboli della cultura mondiale da parte di estremisti. Eventi
che lasciano sconcerto, paura, rabbia, timore, ma che possono anche essere il via per rafforzare una comune “identità culturale” da proteggere, custodire e difendere, grazie alla quale l’umanità ritrova la sua storia e il suo senso di esistere. L’incontro in Sala d’Arme, organizzato in occasione del G7 della Cultura a Firenze, offre alla città l’opportunità di radunarsi intorno al Patrimonio Mondiale – di cui fa parte il centro storico fiorentino, tanto apprezzato dai turisti ma ancor più amato dai residenti – e di approfondire gli aspetti principali relativi ai rischi, ai traffici, ai pericoli ma anche alle difese della cultura e dell’arte. Non è necessaria la prenotazione. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
LUNEDÌ 27 MARZO
Accademia delle Arti del Disegno
di Firenze • ore 9.30-13
"LA TUTELA FRA PROTEZIONE E RECUPERO, DAL GRANDUCA A RODOLFO SIVIERO"
Incontro sulle origini della tutela intesa come protezione del patrimonio culturale, origini antiche che a Firenze sono rappresentate da episodi quanto mai significativi: la "lista" dei pittori di cui non si potevano portare i dipinti fuori del Granducato (1603), primo "veto all'esportazione"; il "patto di Famiglia" concepito da Anna Maria de' Medici Elettrice Palatina e verrà ricordata l'azione di Rodolfo Siviero, fautore della "rinascita" dell'Accademia nel secolo scorso, nel campo del recupero dei beni sottratti all'Italia in circostanze di totalitarismo e di guerra.
DAL 28 MARZO AL 27 APRILE Palazzo Vecchio, Sala Leone X
CHIMERA RELOCATED
A cura di Mus.e per il Comune di Firenze, Musei Civici Fiorentini, in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, le Gallerie degli Uffizi e la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Esposizione della Chimera di Arezzo, il celebre bronzo etrusco rinvenuto nel 1553, insieme al Busto di Cosimo I di Baccio Bandinelli e al Disegno della Chimera di Baccio Bandinelli. La Chimera viene ricollocata per un mese a Palazzo Vecchio, nel luogo esatto dove la collocò Cosimo I de’ Medici dopo il suo ritrovamento.
MARTEDÌ 28 MARZO Palazzo Vecchio,
Salone dei Cinquecento • ore 15
TAVOLA ROTONDA “IL COMMERCIO DELLE OPERE D’ARTE”
Alla presenza di esperti e direttori di Musei internazionali.
MERCOLEDÌ 29 MARZO
Villa Schifanoia, sede del R.Schuman
Research Center, Istituto Universitario Europeo • ore 9.30
LaRivistaCulturale.com in collaborazione con l’Istituto Universitario Europeo e il Museo Novecento
“COS’È IL DIALOGO DELLE CULTURE?”
Incontro aperto al pubblico per spiegare cosa si intende in antropologia culturale per “traffico culturale” e “dialogo”. Nel dibattito informale tra gli ospiti si metterà in evidenza come solo la cultura e la conoscenza forniscano gli strumenti necessari per capire e affrontare costruttivamente le sfide sociali del nostro tempo.
GIOVEDÌ 30 MARZO
Teatro della Pergola • ore 14
“FORMAZIONE E MERCATO DEL LAVORO”
Conferenza promossa dalla Fondazione Teatro della Toscana sui temi della formazione e degli sviluppi professionali nel mondo del teatro. Relatori: Prof. Pascal Gielen, Universiteit Antwerpen (Belgium); Mary Ann De Vlieg (moderatrice); Simon Sharkey, National Theatre of Scotland (UK); Marc Sussi, Jeune Theatre National (France); Theo Abazis, National Greek Theatre (Grecia); Prof. art. Ksenija Zec, Academy of dramatic arts di Zagabria (Croazia); Daniela Bortignoni, Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico (Italy); Helen Richardson, Brooklyn college (USA); Eleonore Christine Franke, Theaterakademie, (Germany); Prof. Patrick Lonergan, NUI Galway (Irland).
GIOVEDÌ 30 MARZO E VENERDÌ 31 MARZO VISITE SPECIALI
organizzate da Palazzo Spinelli Badia Fiorentina, Chiostro degli Aranci
Apertura esclusiva per i restauri della lunetta della vita di San Bernardo e di sinopia
San Miniato al Monte,
Cimitero delle Porte Sante
Visita guidata ai monumenti funebri di Villari, Lachembacher e Fagnoni
Palazzo Spinelli Visita esclusiva ai laboratori e alla Cappella affrescata da Santi di Tito Tutte le visite sono dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, su prenotazione: Tel 055.213086 mail: info@palazzospinelli.org
GIOVEDÌ 30 MARZO E VENERDÌ 31 MARZO MUSEO DELL’OPERA DEL DUOMO
Approfondimenti sul contesto storico, sul significato storico artistico e sul messaggio religioso delle tre opere più importanti della collezione
Nei seguenti orari (durata 30 minuti): 10.00 Maddalena / in inglese o in italiano in base ai visitatori presenti; 11.30 Pietà / in inglese o in italiano in base ai visitatori presenti; 13.00 Cantorie / italiano; 13.30 Cantorie / inglese; 14.30 Maddalena / in inglese o in italiano in base ai visitatori presenti; 16.00 Pietà / in inglese o in italiano in base ai visitatori presenti; 16.30 Cantorie / italiano; 17.00 Cantorie / inglese.
Info: www.operaduomo.firenze.it
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Società di S. Giovanni Battista
GIOVEDÌ 30 MARZO Institut Français,
Piazza Ognissanti 2 • ore 20
CONCERTI DELLA SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE L. van Beethoven, Sonata per
pianoforte e violoncello n. 5 in re maggiore, op. 102 n. 2; C. Debussy Berceuse, Héroïque; G.F. Malipiero, Sonatina per violoncello e pianoforte; G. Fauré, Sonata n. 1 in re minore per violoncello e pianoforte, op. 109;J. S. Bach, Sonata n. 3 in sol minore per clavicembalo e viola da gamba, BWV 1029; Alain Meunier, violoncello; Anne Le Bozec, pianoforte. Battistero di San Giovanni • ore 21.15
MUSICA SACRA A FIRENZE XXI EDIZIONE
In collaborazione con O flos colende F. J. Haydn, Le Sette Ultime Parole del Nostro Salvatore sulla Croce. Lettura e commento delle Parole (V e VI Parola). Quartetto Hyde. I concerti sono a ingresso libero, prenotazione obbligatoria - tel. 055.2718801
GIOVEDÌ 30 MARZO E VENERDÌ 31 MARZO
Biblioteca Nazionale Centrale
VISITE GUIDATE
negli ambienti monumentali della Biblioteca, con notizie sui servizi e sulla sua storia
Per l’occasione saranno esposti e illustrati alcuni dei “tesori” dell’Istituto, particolarmente significativi per la storia della cultura italiana, fra cui preziosi manoscritti miniati, gli autografi di Machiavelli, Galileo e non solo. Visite gratuite in italiano e in inglese alle ore 11 e 15.30.
GIOVEDÌ 30 MARZO Palazzo Vecchio,
Salone dei Cinquecento • ore 19
CONCERTO DELL’ORCHESTRA DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO DIRETTA DA RICCARDO MUTI
Evento riservato agli ospiti del G7 Cultura
VENERDÌ 31 MARZO
Opera di Firenze • ore 20
CONCERTO DELL’ORCHESTRA DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO DIRETTA DA RICCARDO MUTI
Gioachino Rossini, Ouverture dal Guillaume Tell; Franz Schubert, Sinfonia n. 8 in si minore D 759, Incompiuta; Johannes Brahms, Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73. Aperto al pubblico. Info: www.operadifirenze.it
SABATO 1° APRILE
Teatro della Compagnia • ore 19
“RAFFAELLO, IL PRINCIPE DELLE ARTI”
Prima visione del documentario SKY Evento su inviti
WWW.MUSEFIRENZE.IT