NOVEMBRE 2018
QUARTIERE 1
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Editoriale
Pensare è contagioso
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FRANCESCA PULITI
el momento in cui scrivo la cosiddetta pre-influenza sta falcidiando senza pietà la mia cerchia di amici, colleghi e conoscenti, compresa la sottoscritta. Si prevedono all’orizzonte tonnellate di nuovi articoli con utilissimi e mai scontati consigli per prevenire e curare i sintomi (lavarsi spesso le mani, evitare i luoghi affollati, bere molto, consumare tanta frutta e simili). Un grande classico di stagione al pari dei servizi tv sui divieti più assurdi imposti nelle località balneari, evergreen delle ultime estati. Una informazione innovativa ci giunge invece da altri contesti scientifici: parallelamente ai mali di stagione si stanno studiando gli effetti – positivi e addirittura corroboranti – di un’altra sciagura umana, contagiosa quanto l’influenza: la pigrizia. Secondo molteplici ricerche scientifiche, infatti, pare assodato il fatto che spingere sul freno, anziché sull’acceleratore, delle nostre esistenze, aiuti addirittura a prolungarle. Una rivoluzione, dopo anni di indottrinamento a suon di palestre, programmi fitness, spinning, zumba, maratoneti di ogni età e grado di dedizione. La ragione starebbe nel minor consumo di energie, che porterebbe a una miglior “conservazione” del corpo. Un po’ lo stesso motivo per cui da anni sentiamo dire che mangiare poco allunga la vita. L’attitudine all’indolenza sarebbe inscritta nel nostro Dna dall’alba dei tempi, quando i nostri antenati dovevano cercare di limitare gli sforzi e massimizzare il risultato. Difficile però che questo stratagemma ci sia utile oggi: pare che il nostro Dna non ci aiuti, in una società sedentaria. Nonostante le rassicurazioni scientifiche, dovremo quindi continuare a combattere la nostra battaglia interiore e costringerci ad andare in palestra o a correre alle 6 del mattino. Ma vale la pena comunque provare a cedere alla pigrizia ogni tanto: nei momenti di riposo la nostra mente è portata a pensare più spesso a obiettivi di lungo termine. E anche pensare aiuta ad allungare la vita.
LA FOTO DEL MESE
Un tramonto da sogno Foto del nostro lettore @attebasile01 Tagga @ilreporterfi nelle tue foto su Instagram, ogni mese pubblicheremo la più rappresentativa
CHE SUCCEDE IN GIRO 10 NOVEMBRE
17 NOVEMBRE
1 DICEMBRE
Un itinerario alla scoperta della vera storia della famiglia dei Medici, per chi si è appassionato alla serie tv o chi ne ha sempre sentito parlare. Si comincia con la visita al quattrocentesco Palazzo Medici Riccardi per proseguire verso piazza Duomo, ripercorrendo le intricate storie dei Medici con le famiglie rivali, sfociate nella famosa congiura del 1478. Durata dell’itinerario 3 ore circa. Prenotazione obbligatoria allo 055-5520407 o a turismo@ archeologia.it
Come ogni terzo sabato del mese la rinnovata piazza dei Ciompi ospita la fiera dedicata a libri e composizioni floreali, accompagnata da workshop, incontri e presentazioni di volumi dedicati a Madre Natura.
Tutto pronto per la sfida finale del Rock Contest, il concorso dedicato alle rock band emergenti giunto quest’anno alla 30/a edizione. I sei finalisti si daranno battaglia all’Auditorium Flog con una giuria composta da voci note della musica italiana. Sul palco l’omaggio agli Offlaga Disco Pax con Max Collini, Daniele Carretti e guest star ancora da annunciare.
SULLE ORME DEI MEDICI
16-17 NOVEMBRE
FORTEZZA ANTIQUARIA
Tornano le bancarelle nei giardini della Fortezza da Basso, per un weekend a caccia di pezzi vintage e oggetti senza tempo da portarsi a casa.
FIERA DI LIBRI E FIORI
DAL 28 NOVEMBRE
NATALE IN SANTA CROCE
In piazza Santa Croce spuntano le casette di legno ed è già Natale: fino al 20 dicembre gli amanti dell’atmosfera natalizia troveranno pane per i loro denti, tra prodotti di artigianato artistico provenienti da tutta Europa, piatti tipici e bevande calde.
ROCK CONTEST
1-2 DICEMBRE
STRINGS CITY
Il festival diffuso dedicato agli strumenti a corda più grande d’Italia, torna a Firenze sabato 1 e domenica 2 dicembre per una terza edizione che si svolgerà in 50 luoghi d’arte insoliti, tra nobili palazzi, biblioteche, musei, archivi storici, in un viaggio unico con violini, viole, pianoforti, arpe, chitarre e voci straordinarie. I concerti (oltre 70) sono tutti a ingresso gratuito. Per alcuni la capienza è limitata: prenotazioni dal 20 novembre. Info: www.stringscity.it
4 novembre 2018
Barbara Palla
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attoni in canapa per la bioedilizia, cosmetici a base di “erba” (legale), creazioni tessili e prodotti alimentari, tutto made in Italy. Le produzioni italiane di cannabis light si mettono in mostra il 10 e 11 novembre nella Sala delle Nazioni della Fortezza da Basso, per Firenze Canapa, prima fiera cittadina dedicata a questa “green” economy. Accanto a cinquanta espositori, anche incontri con esperti per parlare dei diversi utilizzi della pianta, dagli ambiti medici a quelli industriali o artigianali. Un’unica pianta per mille usi diversi: la canapa è diventata la protagonista di un settore agricolo ed economico in piena crescita e completamente made in Italy. Dalla pianta di canapa, una coltivazione molto versatile per sua facilità di adattamento al terreno, si possono ricavare tanti prodotti per uso domestico e industriale. L’uso più conosciuto è però quello illegale, cioè il consumo delle infiorescenze e delle resine, ovvero le due parti che contengono le sostanze potenzialmente dannose per il cervello. Esse sono: il delta-9-tetraidrocannabinolo (o più semplicemente THC) dagli effetti psicotropi ovvero agendo sul cervello ne alterano le funzioni, e il cannabinolo (o CBD) che invece agisce sul metabolismo con effetti rilassanti e distensivi. Ciononostante, la parziale legalizzazione del prodotto è un fenomeno in crescita. Nel 2016, il Parlamento italiano ha approvato la legge 242 che consente la produzione e commercializzazione della
Dai mattoni ai cosmetici,
l’erba buona
cosiddetta “cannabis light”, ovvero della pianta di canapa che contiene pochissimo THC (il limite tollerato è di 0.6%), e dei suoi prodotti derivati. Tuttavia, la legge non riconoscendo alla cannabis light una destinazione d’uso non ammette l’uso
personale e ricreativo. In sintesi: la vendita è libera ma per il consumo rimane qualche dubbio. Dal 2016, da un lato la produzione italiana è esponenzialmente cresciuta in virtù della conversione (sotto stretto controllo) di alcune
coltivazioni operata da giovani agricoltori che hanno preso i campi abbandonati dei nonni e rimesso in moto l’economia locale. Dall’altro sono nati tantissimi punti vendita sia in città che online, come sul sito Widora.
GREEN ECONOMY
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Firenze oltre i negozi più antichi come Nirvana (San Lorenzo) e il Campo di Canapa (via Niccolini), sono nati i negozi Cannabis Amsterdam (in via del Corso) e Idroponica (via del Bronzino e via Avogadro). Per i più timidi esiste anche un distributore automatico Weedy Point in via Mannelli, via Orsini e via de’ Rossi.
Da oggi in città sono attivi oltre 50 POSTINI POINT Servizi di Posta prioritaria Pagamento bollettini raccomandate, ritiro giacenze ricariche telefoniche e mense ricariche tv digitali e conti gioco spedizione pacchi nazionali e internazionali
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Widora, relax bio e a domicilio
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Elena Giorgi
n occasione del Firenze Canapa, abbiamo parlato con chi ha fatto della canapa il proprio lavoro. È il caso di tre giovani fiorentini - Niccolò Mazzoni, Folco Masiero e Giulio Benati - che hanno creato uno dei primi servizi a domicilio per l’erba legale in Italia. Questo progetto rivoluzionario si chiama Widora ed è partito il 1° aprile 2018. Come nasce Widora? L’idea di Widora è nata quando un nostro amico ci ha detto che era entrato nel mercato del cannabidiolo in Austria. Da qui, abbiamo iniziato a riflettere sulla fattibilità della cosa e poi ci siamo divisi i vari compiti: sviluppare un sito web, occuparsi delle forniture, del marketing e della parte amministrativa. Qual è il vostro cliente tipo? Il nostro target di riferimento è dal 27enne al 64enne, quindi una persona adulta che lavora e che quando torna a casa vuole qualcosa che lo rilassi e che non sia né la classica marijuana che lo stona troppo né il bicchiere di vino; oppure persone che vanno dai 50 ai 64 anni che vogliono un piccolo ricordo di gioventù. A quale scopo si usa l’erba legale? Alcuni dei nostri clienti hanno, o hanno avuto, delle patologie importanti, come ad esempio ictus, gravi infermità, disabilità molto
Cannabis “di Stato” contro il dolore Gianni Carpini
importanti o contrazioni spastiche dei muscoli e traggono giovamento dall’erba legale che li rilassa. Da dove proviene l’Erba Light che vendete? Ci stiamo concentrando sulla produzione a km zero con prodotti che provengono dai dintorni di Firenze. Al massimo la zona più distante è quella del Bargino e di San Donato. Per noi la qualità è fondamentale, infatti a breve avremo dell’erba legale con certificazione bio, coltivata da aziende che si occupano di biologico.
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e serre di Firenze non bastano: in tutta Italia sempre più medici prescrivono cannabis ad uso terapeutico, soprattutto per alleviare il dolore cronico quando i normali farmaci non funzionano. Dal 2014 lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze è l’unico ente del Paese autorizzato a coltivare questa pianta, grazie a un accordo tra i Ministeri della Difesa e della Salute, con l’obiettivo di abbattere il prezzo dei farmaci cannabinoidi, limitandone l’importazione, e di creare un prodotto made in Italy con qualità garantita. Partiti da una produzione di cento chili di cannabis l’anno, ora si punta ai trecento chili. Intanto il ministro della Salute Giulia Grillo ha annunciato di essere al lavoro su un bando per una partnership pubblico-privata in questo campo. La cannabis è usata in ambito terapeutico anche all’ospedale di Careggi, come cura palliativa per pazienti con dolore cronico, generato dal sistema nervoso o da gravi patologie. Ma attenzione, chiariscono gli esperti, si tratta di un farmaco a tutti gli effetti, con vantaggi e controindicazioni.
6 novembre 2018
Una, 100, 1000 app urbane a cura di Barbara Palla
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na città sempre più smart con tanti servizi a portata di pollice: il Comune scommette sulla punta delle dita dei residenti per facilitare il rapporto quotidiano con le differenti istituzioni. Il progetto di digitalizzazione e innovazione è nato nel 2005 con Linea Comune Spa, un’azienda partecipata specializzata nello sviluppo dei sistemi multicanale per la comunicazione tra cittadini e istituzioni. Le collaborazioni si sono poi estese nel tempo fino ad includere un numero crescente di app dedicate alla velocizzazione delle interazioni con istituzioni come l’ospedale o la scuola così come per facilitare l’uso dei servizi di parcheggio, viabilità e favorire la sostenibilità. Amministrazione e servizi pubblici non sono mai stati così tanto a portata di mano, scaricare per credere!
L’ospedale in fondo alla tasca
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areggi Smart Hospital, sviluppata dalla stessa azienda ospedaliera, offre una grande varietà di servizi direttamente sul cellulare. In qualche semplice tocco è possibile prenotare un visita, visualizzare la modulistica, pagare il ticket o conoscere il numero di persone in attesa al Pronto Soccorso. Ogni paziente, tramite un codice, può consultare i referti, prenotare un prelievo e in caso di intervento chirurgico è possibile ricevere notifiche sull’andamento dell’operazione e seguirla da remoto.
La scuola mobile
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app è nata per semplificare il rapporto tra genitori e alunni delle scuole materne, elementari e medie gestite dal Comune di Firenze. Grazie all’incrocio con le informazioni Open Data del Comune, ogni genitore può registrare la propria fascia ISEE e controllare i prezzi e le scadenze di pagamento per i servizi scolastici. Per ogni figlio è possibile consultare il calendario scolastico, i menù delle mense, così come comunicare direttamente agli istituti eventuali assenze o ritardi dei ragazzi.
La viabilità senza segreti
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ra sensi vietati, multe e fermate dell’autobus soppresse, per spostarsi in città serve un’assistenza personalizzata. Sulla mappa di Ataf 2.0 è possibile scovare le fermate e consultare i tempi di attesa e percorrenza. Per posteggiare la macchina in agilità Firenze Parcheggi permette di verificare le disponibilità di posti e pagare la sosta con lo smartphone. Infine Firenze Pulizia Strade evita le multe: basta segnare la posizione dell’auto e l’app invierà notifiche per ricordarsi di spostarla. Facile no?
L’app che fa la fila al posto tuo
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’è la fila? Nessun problema si fa con il cellulare Nonostante il nome possa trarre in inganno Qurami è l’app per registrarsi e prendere da remoto il biglietto presso gli uffici pubblici. Basta selezionare l’ufficio e il servizio desiderato e la app si metterà in fila per te! Il biglietto ottenuto è equivalente a quello cartaceo, ma il vantaggio sta nel poter conoscere in tempo reale il numero di persone presenti e il tempo di attesa stimato, riducendo al contempo perdite di tempo e stress.
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Firenze Fakes: come evitare di farci prendere per il naso Gianni Carpini
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alazzo Vecchio è assediato dalle bufale. Il cavallo di Troia è rappresentato dai post sui social network. In questi anni a Firenze di fake news se ne sono viste a bizzeffe, dal ritorno della Notte Bianca (una panzana) all’improbabile concerto degli U2 alle Cascine. Agli uffici comunali che si occupano di comunicazione arrivano segnalazioni un giorno sì e uno no. “Il problema è che spesso la smentita passa sotto silenzio - spiegano gli addetti ai lavori - è il fatto falso, ma clamoroso, a destare scalpore”. I più frequenti sono i post sul degrado in città che trovano una cassa di risonanza nei gruppi Facebook fiorentini. Qui alle denunce veritiere dei cittadini se ne affiancano di fasulle: immagini vecchie fatte passare per nuove o ritoccate con Photoshop. Come la foto-balla di piazza Duomo piena di ambulanti abusivi, smascherata a settembre dall’assessore alla sicurezza urbana Federico Gianassi: scatto vero, ma vecchio di due anni e già riproposto dodici mesi fa. Sì, perché le bugie sul web hanno le gambe lunghe e vengono rispolverate all’occorrenza. “Spesso queste notizie non sono
totalmente false, ma parzialmente vere o del tutto decontestualizzate. Negli studi sul giornalismo più che di fake news parliamo di disordine informativo”, osserva Carlo Sorrentino, professore di sociologia dei processi culturali all’Università di Firenze. Di false notizie è piena la storia, cambiano i mezzi (digitali) e la velocità di diffusione. “È più faticoso districarsi in un mare ricco di informazioni, c’è una grande confu-
sione che rende difficile trovare ciò che serve e controllare la veridicità di quanto si legge”, dice Sorrentino. Ma chi ci guadagna? “Al di là delle burle e della convenienza economica, ossia articoli curiosi inventati per generare maggiori accessi a siti che guadagnano così in pubblicità, questo fenomeno viene sfruttato in modo pericoloso da chi è interessato a raccontare per finalità ideologiche, politiche o finanziarie una
parte della verità. Esempi eclatanti si sono registrati durante le elezioni presidenziali Usa e la Brexit”. Questo bombardamento di fake news si può replicare su piccola scala, come in una città, ma un’arma anti-bufale sembra esserci. “Una seconda alfabetizzazione – propone Sorrentino - istruire le persone a un uso più consapevole dell’informazione digitale, per aiutare a capire quanto una notizia sia credibile”.
IL CALENDARIO DELLE BALLE Settembre 2018 Nine Inch Nails a Firenze Rocks Ma non ci sono conferme. È lunga la lista dei concertifake annunciati sui social nell’ultimo anno: Adele in Santa Croce, Robbie Williams e gli U2 alle Cascine. Aprile 2018 Torna la Notte Bianca E invece è una panzana, nonostante il post abbia collezionato 14mila like. Una falsa notizia simile era circolata anche l’anno scorso. Settembre 2017 Selva di cartelli in piazza Beccaria No, è un fotomontaggio. A mettere a confronto la situazione reale e l’immagine taroccata l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti sulla sua pagina Facebook. Aprile 2017 Starbucks in piazza della Repubblica “Aprirà il 21 giugno”, ma la notizia è infondata. Come l’apertura di Harrods e di un ristorante targato Nutella, sempre in piazza della Repubblica. Febbraio 2017 Mostra su Frida Kahlo E Palazzo Strozzi smentisce. Poco prima anche il Museo Novecento era dovuto correre ai ripari per “disinnescare” un’altra balla: una mostra su Van Gogh a Firenze
LE REGOLE ANTI-BUFALA
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Risalire alla fonte
le conferme 2 Controllare ufficiali
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Attenzione ai dettagli nelle foto
8 novembre 2018
più contributi e meno imu ecco il nuovo piano casa Fannì Beconcini
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ontributi per gli affitti, nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, housing sociale per i più giovani: sono alcune delle novità introdotte dal Piano Casa 2018 varato dal Comune di Firenze. Ne abbiamo parlato con l’assessore al welfare Sara Funaro. Di cosa si tratta? “È un piano importante perché risponde a esigenze abitative variegate: va incontro a chi affitta una casa sul mercato immobiliare privato e non ce la fa ad arrivare a fine mese, ma anche alle famiglie che sono sotto sfratto e a coloro che sono in fondo alle graduatorie e non riescono negli anni a spostarsi da lì.” Il piano è in attuazione. Quali sono le misure già avviate? Il bando per il contributo affitto 2018 è scaduto a fine ottobre e lo stanziamento è di 1 milione di euro per 900 famiglie appartenenti alla fascia A (con Isee fino a 13.192 euro) e alla fascia B (con Isee fino a 28.470), il prossimo bando sarà indetto in primavera: ci sono 2 milioni di euro in bilancio e potranno presentare la domanda tutti i residenti in città. Presso Casa Spa è stato aperto lo sportello di mediazione sociale abitativa ed è stato varato il regolamento per i condomini delle case popolari, in modo da definire regole nette e definite per tutti. Per quanto riguarda gli alloggi ERP, ovvero l’Edilizia Residenziale pubblica, 17 nuovi alloggi sono appena stati realizzati e altrettanti sono in cantiere nel prossimo biennio alle Murate, mentre sono in costruzione nuovi complessi in via Torre degli Agli e via Schiff. Le novità del nuovo Piano Casa quali sono? Novità assolute sono l’housing sociale per i giovani, ovvero immobili in affitto a canone calmierato, e gli alloggi di transizione, risposta temporanea alla difficoltà abitativa di coloro che sono sotto sfratto per indigenza economica. L’abbattimento dell’IMU ai proprietari che affittano a canoni concordati e l’accordo mutui 100% - stipulato per adesso con Cre-
dit Agricole ma in estensione ad altri istituti di credito – sono altre novità significative. Qual è il senso dell’intervento complessivo? Si tratta di un piano articolato sviluppato in seguito ad un processo
di verifica e ad un grosso lavoro sul tema dell’abitare svolto negli ultimi anni da questa amministrazione. Le misure elaborate, dall’housing sociale al contributo affitti, hanno l’obiettivo di dare risposte al tema del disagio abitativo: casa e lavoro sono
le basi da cui partire e ripartire per favorire l’inclusione sociale ed evitare situazioni di marginalità e disagio: il Piano Casa vuole essere un sostegno reale, una serie di misure strutturali per uno degli elementi alla base dello stato sociale.
Il sindaco Nardella rilancia con un ulteriore stanziamento per il Piano casa da 400 miioni per 8000 famiglie “che sono in difficoltà e che si muovono nell’’ambito del rispetto delle regole”
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I SETTE PUNTI FONDAMENTALI CONTRIBUTO AFFITTI
Per il 2018 è stato stanziato 1 milione di euro in più con un contributo aggiuntivo mensile di 185 euro per beneficiari nelle fasce A e B, nel 2019 i milioni stanziati saranno 2 e potranno fare domanda tutti i residenti.
HOUSING SOCIALE
137 appartamenti di proprietà del Comune in realizzazione per coloro che non accedono alle case popolari ma non hanno le possibilitàper sostenere un affitto sul mercato immobiliare.
regione.toscana.it/prontobadante
ALLOGGI DI TRANSIZIONE
Circa 80 soluzioni abitative per dare risposta temporanea (18/24 mesi) alla difficoltà abitativa di chi subisce uno sfratto.
ALLOGGI ERP
362 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica liberati da riqualificare per essere nuovamente assegnati e circa 180 nuovi alloggi in realizzazione o da progettare nel prossimo biennio.
REGOLAMENTI E MISURE LEGISLATIVE ERP
6 proposte di legge regionale mirate ad ampliare i requisiti di accesso alle graduatorie, stabilire regole condominiali disciplinanti ed egalitarie, sanzionare con la revoca dell’alloggio comportamenti e reati criminali, promuovere l’integrazione e la convivenza civile con un mix sociale di nazionalità, età e condizioni sociali.
ACCORDO MUTUI 100%
Progetto in collaborazione con:
Collaborazione con CariParma Credit-Agricole per la stipula a giovani coppie under 30 di mutui pari al 100% del valore dell’immobile, da estendere ad altri istituti di credito. F.B.
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10 novembre 2018
twitter, l’hashtag giusto è firenze Costanza Tosi
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ike su instagram, hashtag, dirette Facebook ma sopratutto cinguettii. È Firenze quest’anno ad aggiudicarsi la medaglia d’oro come città più popolare su Twitter. La notizia ci arriva dai risultati dall’indagine di FPA, società del gruppo Digital360, sulla presenza, l’uso e la performance sui social network di 107 comuni capoluogo di provincia. Si tratta di uno dei 100 indicatori contenuti nel Rapporto “ICity Rate 2018”, con la classifica delle città più smart e sostenibili d’Italia. Sebbene il social media più amato dalle città rimanga ancora Facebook, dopo di lui troviamo Twitter, con 79 città presenti con un account ufficiale, in crescita rispetto alle 73 dello scorso anno. Osservando i dati delle community dei cittadini, le più grandi sono Roma, che vanta la presenza di 446mila followers pari al 15,5% della popolazione, seguita da Milano, con 332mila partecipanti, vale a dire il 24,3% dei propri cittadini, poi Torino, con 216mila (24,5%). Ma la città che è riuscita a raggiungere la community più ampia in relazione alla propria popolazione è Firenze, seguita da un numero di followers pari al 24,6% della propria cittadinanza. Per quanto riguarda la presenza sulle diverse piattaforme digitali il capoluogo toscano alza la mano all’appello su Facebook con una platea di 64.000 seguaci, YouTube, Instagram in cui l’hashtag “#firenze” compare sotto 7,2 milioni di post, e ovviamente Twitter. Resta invece un vuoto per quanto riguarda canali come Pinterest, Google+, Linkedin, Flickr, Telegram e WhatsApp in cui, invece, hanno già preso posto tra i profili città come Ferrara, Torino ed altre ancora. Ma il futuro si prospetta positivo: “La quantità non deve mai andare a discapito della qualità dichiara l’assessore all’innovazione tecnologica del Comune di Firenze Lorenzo Perra - ma è anche vero che la comunicazione non si può e non si deve fermare: stiamo studiando ed internamente già utilizzando anche Telegram, ad esempio, ma quello che più importa è capire l’uso dello strumento e la sua finalità e se questo permette di raggiungere una community che altrimenti sarebbe esclusa e, soprattutto, avere la capacità di stare sul canale ed essere responsive: questo è il nostro vero obiettivo”.
Carla Castro e le WIC: “insieme siamo più forti”
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e il sindaco sceglie i “social” tradizionali con uscio e bottega
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l sindaco va porta a porta. C’è chi ha invitato il primo cittadino a cena, chi invece per un caffè. Ci sono addirittura gruppi di amici che si sono organizzati per un invito collettivo. Dario Nardella ha dato il via alla sua nuova campagna di ascolto, chiamata non a caso “Uscio e bottega”, per confrontarsi direttamente con i fiorentini sui problemi della città, andando in salotti e negozi. Solo nelle prime due settimane sono stati oltre duecento gli inviti ricevuti, ma ora questo “tour” continua ed è ancora possibile proporre un appuntamento faccia a faccia con il sindaco scrivendo una mail all’indirizzo uscioebottega@comune.fi.it. La prima a ricevere la visita di Nardella è stata la signora Mirella, pensionata che vive nella zona di San Niccolò da trentacinque anni. “Quando mi hanno chiamata per fissare, pensavo fosse uno scherzo”, ha detto sorpresa. Davanti a un caffè fumante accompagnato da biscottini di mais, Mirella e il suo invitato speciale hanno parlato del trasporto pubblico, in particolare dei problemi che la signora incontra sulla linea Ataf 23, oltre alla questione della sostenibilità del centro visto l’alto numero di turisti. Il “viaggio” è continuato nei vari quartieri, dall’Isolotto a piazza Puccini fino a entrare nelle attività economiche, come la Torrefazione Dini. Viabilità, politiche per i giovani, interventi per il verde pubblico, ma anche la riqualificazione dei grandi complessi urbani vuoti, sono alcuni G.C. degli argomenti affrontati in questi incontri.
e i social spesso vengono descritti come semplici oggetti di svago, passatempo o peggio ancora, strumenti per sbirciare nelle vite degli altri, non è così per tutte coloro che hanno deciso di iscriversi al gruppo Facebook Women In Charge; né tanto meno per la sua fondatrice Carla Castro a cui piace definire questa community una rete solidale. Consigli, suggerimenti, istruzioni per l’uso e tanto altro: sul gruppo delle WIC si può chiedere tutto, a patto che le risposte siano messaggi di conforto, comprensione, aiuto morale o concreto, ma non insulti o polemiche. “C’è solo una regola sulla quale non transigo - spiega Carla - sono proibite le polemiche”. Qualsiasi tipo di commento aggressivo ed eccessivamente critico viene infatti tempestivamente cancellato e spesso, l’artefice è costretto ad uscire dal gruppo. Non è poi così difficile da comprendere il motivo di questa lotta all’odio, basti pensare che l’idea di colei che ha deciso di fondare la rete di donne in Toscana nasce principalmente da un’esigenza: “incentivare il comportamento solidale in un paese come l’Italia in cui - spiega Carla Castro - si ha sempre paura di chiedere aiuto”. Nato a dicembre del 2017, dopo solo pochi mesi il gruppo arriva ad avere a 10mila iscritte per poi raggiungere, a distanza di nove mesi dalla sua creazione, quota 30.000. Da qui la decisione di diventare associazione. “È un’idea che avevo fin dall’inizio, ma prima di realizzarla dovevo far capire alle persone l’importanza dell’unione”, confida Carla. E la novità non sarà fine a se stessa, ma porterà con sé porterà diverse opportunità per la famiglia delle WIC. Sportelli gratuiti con consulenti a disposizione di chiunque voglia accedervi e corsi, di ogni tipo, per dare l’opportunità a chiunque voglia coglierla di scoC.T. prire il proprio talento.
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A teatro, in cucina o in trappola colleghi si diventa così Caterina Canneti
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e il vostro capo dovesse proporre a voi e ai vostri colleghi un’esperienza di team building, non temete il peggio: letteralmente significa “consolidare la squadra di lavoro” e comprende tutte le più svariate attività volte a incoraggiare la formazione di un gruppo coeso e motivato. La cosa potrebbe anche essere molto divertente e alcuni imprenditori fiorentini sono d’accordo. Ecco qui alcuni esempi di team building nostrano.
la preparazione di cibi, unita ad una sana competizione, affina la tecnica, la manualità e l’inventiva di ogni partecipante, da solo o in squadra. Per non parlare delle cene di gala, eleganti appuntamenti con vino, tra musica e degustazioni. Un’esperienza di condivisione che stuzzica anche l’appetito! Per le attività: www.mamaflorence.it/it/corporate/.
Caccia al tesoro Per le strade della città, si organizzano delle vere e proprie cacce al tesoro (anche digitali!), divisi in squadre e accompagnati da una guida turistica. A piedi, in bicicletta, o addirittura in Segway (il monopattino elettrico), ogni team dovrà risolvere i quiz più impensabili per raggiungere la meta finale e trovare l’agognato tesoro: i partecipanti, oltre a scoprire (e a conoscere meglio) le bellezze di Firenze, avranno anche la possibilità di fare gruppo e scoprire le grandi potenzialità del lavoro di squadra. Un esempio su: www.treasurehuntinflorence. com/it/index.htm.
Escape Room Un gioco per chi apprezza il brivido dell’avventura: il gruppo di colleghi, chiuso in una stanza a tema, deve cercare di scappare. Per riuscire nell’intento, i partecipanti dovranno tirare fuori tutto il loro intuito e la loro logica, risolvendo gli enigmi e gli indovinelli sparsi per la stanza. Il tutto in un tempo di soli 60 minuti. Ci si può mettere alla prova anche in più sfide contemporaneamente o in serie. Per info: foxinaboxfirenze.com/teambuilding.
Sfide culinarie Che si tratti di una gara di pasta, di pizza, della creazione di un vino personalizzato o di finger food design, anche in cucina si può fare team building:
Teatro Se si preferisce la via intellettuale, l’Accademia dell’uomo (Teatro della Toscana) organizza dei percorsi formativi dedicati ai team aziendali. Molti i moduli proposti, per una maggiore conoscenza
di se stessi e del gruppo di lavoro: attraverso esempi illustri (Goethe, Shakespeare, gli antichi miti ed eroi), i partecipanti avranno la possibilità di migliorare le loro capacità di leadership, di espressione in pubblico, di rapporto coi colleghi. Il tutto sotto la guida di professionisti. Il programma: www. teatrodellatoscana.it/formazione/accademia-delluomo/accademia-delluomo-corsi-progetti.
12 novembre 2018
La Firenze che non ti aspetti (a fumetti) Il tesoro dei Medici
à Tommaso Lanza (@ tommaso_lanza_artworks) è un fumettista, illustratore e sceneggiatore fiorentino.
Per molti secoli nelle osterie della Toscana si è parlato di una “stanza del tesoro” nascosta nel Forte Belvedere. Recentemente la stanza è stata scoperta davvero: in un pozzo protetto dai più complicati meccanismi antifurto dell’epoca.
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QUARTIERE 1
Nidiaci, un parco conteso in pieno Centro Storico I
Barbara Palla
l Giardino Nidiaci di via dell’Ardiglione è uno dei pochi parchi pubblici specificatamente rivolti all’infanzia più longevi di Firenze. Da una decina d’anni è però al centro di un infelice intreccio di interessi privati, economici e politici che gli ha impedito di assolvere la sua funzione. Nonostante alcune diatribe con il Comune siano state appianate, la questione non è del tutto risolta. Per circa 90 anni, il Giardino di Palazzo Santarelli è stato un parco dedicato ai bambini dei quartieri di Santo Spirito e San Frediano. Una volontà espressa dalla Croce Rossa Americana, antica proprietaria del giardino, eseguita dall’avvocato Umberto Nidiaci che lo ha poi devoluto al Comune. Nel 2008 però il Palazzo è stato acquistato dalla Holding Amore&Psiche, specializzata nella ristrutturazione di appartamenti di lusso, insieme a parte del Giardino dove doveva essere realizzato un parcheggio interrato. Per opporsi alla speculazione edilizia su un’area vincolata a verde pubbli-
calcio gratis e scuola di musica, il giardino continua a vivere così
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onostante la complicata vicenda, le attività della Ludoteca e del Giardino non hanno smesso di espandersi. Per esempio, nel campetto da calcio ha sede la prima scuola calcio gratuita e autogestita di Firenze, nata in collaborazione con l’USD “Centro Storico Lebowski”. Mentre nell’aula che sostituisce la ludoteca, hanno sede i corsi di canto, di lingua inglese e la neonata Orchestra Trasversale per avvicinare i bambini, i genitori e i ragazzi stranieri arrivati da poco a Firenze alla musica. B.P.
co dal Piano Regolatore del 1998 e per combattere contro l’impropria espansione del cantiere nel Giardino è nata l’Associazione di volontari “Amici del Nidiaci Onlus”, che ha chiesto e ottenuto dal Comune la gestione del parco. Dopo lunghe proteste, inchieste e coinvolgimenti della Procura, la Holding e il Comune hanno raggiunto un accordo, ratificato poi dal Consiglio Comunale lo scorso settembre, che prevedeva la regolarizzazione del parcheggio in un nuovo Piano Regolatore e la costruzione a spese della proprietà di una nuova Ludoteca di 200 mq nel Giardino (chiusa nel 2012 e abbandonata). L’accordo costituisce effettivamente un passo avanti nella storia, tuttavia rimangono due problematiche: da un lato la superficie del parcheggio è ancora troppo ampia, come risulta dal confronto con le carte catastali. Dall’altro pare che la proprietà non abbia disponibilità sufficienti per realizzare la nova Ludoteca e stia pensando di nuovo una su una superficie dimezzata. Sul Giardino quindi non è ancora detta l’ultima parola. Anno XII n. 60 del 2 novembre 2018
Il Reporter del Quartiere 1 raggiunge le famiglie del Quartiere 1 Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa | Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa | Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze
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QUARTIERE 1
14 novembre 2018
turismo Costanza Tosi
“F
irenze l’è piccina” cantava Pieraccioni, ma a quanto pare non basta farci “un salto” per poterne ammirare tutte le sue bellezze. Se il turismo nel capoluogo toscano è sempre andato a gonfie vele, adesso non solo continuano ad essere moltissimi i cittadini del mondo affascinati da piazza del Duomo e Palazzo Vecchio, ma sono sempre di più coloro che decidono di vivere per almeno qualche giorno in città. Secondo le tendenze dei flussi elaborati dal Centro Studi Turistici emerge che, per il secondo trimestre 2018, la permanenza dei turisti in città è nettamente aumentata. Sulla base di un saldo positivo di arrivi e presenze, infatti, la permanenza media a Firenze passa da 2,6 del secondo trimestre 2017 a 2,7 notti del 2018. “Un risultato incoraggiante – ha detto l’assessore al Turismo Cecilia Del Re – che conferma l’importanza delle politiche messe in campo per promuovere eventi, cultura e qualità nella nostra città. Dai grandi concerti, alle mostre agli interventi a tutela del centro storico e della sua identità, anche valorizzando aree e quartieri meno ‘battuti’ dai flussi turistici”. Seguendo la corrente dei dati, per la città di Firenze le tendenze dei
più notti e più italiani in città
flussi turistici, basati su un raggio di tempo che analizza il secondo trimestre 2018, sono state positive. Si parla infatti di oltre 1,1 milioni di arrivi e 2,9 milioni di presenze registrate che testimoniano una crescita rispettivamente dello 0,8% e del 3,5%. Numeri, questi, che
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concretizzano un saldo positivo con circa 9mila arrivi e 98mila presenze. E ad aumentare è anche la permanenza media. Tali variazioni vanno ad allinearsi ai risultati positivi registrati nei primi tre mesi dell’anno. Prendendo in esame tutto il semestre gennaio - giugno,
SARTORIA
la crescita è stata del 3,1% per gli arrivi e del 6% per le presenze. Non solo stranieri, anche gli italiani hanno contribuito al buon andamento del turismo in città. I primi sono cresciuti dell’1,6% come arrivi e del 10,9% come presenze (+71 mila), i secondi rispettivamente
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ilreporter.it 15
QUARTIERE 1
airbnb, firenze sul podio O
rmai è noto, il fenomeno Airbnb ha rivoluzionato il settore alberghiero e l’ha fatto senza nemmeno possedere una struttura ricettiva. L’idea nasce a San Francisco nel 2007 da tre studenti che, per pagare l’affitto, improvvisano un B&B nel proprio loft. Oggi Airbnb è diventato un colosso da 31 milioni di dollari, la cui caratteristica vincente è quella di consentire al turista di essere parte integrante del tessuto sociale del luogo visitato, partecipando al folclore locale e a un prezzo modico, senza rinunciare al design accattivante.
In particolare, Airbnb ha molto successo nella nostra Toscana, infatti, come riporta il Sole 24Ore, nel 2017 sono stati oltre 1.300.000 gli ospiti che vi hanno soggiornato con una permanenza media di 3,6 notti; dati che confermano un piccolo prolungamento dei soggiorni turistici. Addirittura, stando a quanto riportato recentemente da La Repubblica, Firenze è seconda solo a Parigi per il più alto numero di affitti in rapporto agli abitanti. E.G.
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dello 0,6% e dell’1,2% (+27 mila). La componente internazionale si conferma come principale fonte del turismo fiorentino con il 75,5% delle presenze complessive. Positiva anche la domanda alberghiera, che nonostante un lieve calo dello 0,5% sugli arrivi, ha visto aumen-
e Airbnb costituisce un meccanismo perfetto, Sweet Guest va ad ottimizzare questa perfezione. Questa startup nasce a Milano nel 2016 da due giovani imprenditori: Rocco Lomazzi ed Edoardo Grattirola. Il loro obiettivo è aiutare i proprietari nell’affitto degli immobili su Airbnb, sollevandoli da obblighi, come ad esempio, vincoli orari per il check-in e il check-out degli ospiti e, allo stesso tempo, massimizzare il potenziale dell’immobile per incrementare il loro guadagno. Abbiamo parlato con Filippo Pasciuto, responsabile commerciale della sede di Firenze, che ci ha spiegato: “Da luglio 2017 fino ad ora, solo sulla città fiorentina, abbiamo avuto 6.000 ospiti (che in media vanno dai 30 ai 40 anni) con circa 82 proprietari. Gli immobili su cui possiamo contare vanno da Borgo La Croce a via Aretina , fino tare i pernottamenti dello 0,7% ad arrivare alla zona Oltrarno e Firenze Sud”. Pa(+14 mila); in rialzo quella exsciuto termina dicendo: “Secondo i nostri dati, tralberghiera con +4,7% di arrivi ultimamente c’è stato un leggero aumento della e +11,0% di pernottamenti (+84 permanenza dei turisti dello 0,3%, infatti si è remila). Rimane prevalente la quota gistrato che da maggio 2018 la permanenza va di mercato delle strutture alber2 giorni fantasie scarsi ai 3 giorni pieni”. sconti Vasto assortimentodai • Belle e tanti ghiere con il 71,4% di presenze reE.G. gistrate. Ti abbiamo incuriosito? Vieni a trovarci...
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La nuova città
VERSO IL RECUPERO DEL TEATRO COMUNALE Al via un importante intervento di rigenerazione urbana nel centro storico per recuperare un contenitore vuoto e riqualificarlo in chiave contemporanea. La giunta comunale ha adottato il piano di recupero del Teatro Comunale che stabilisce la destinazione a prevalenza residenziale del complesso. Il piano prevede anche la realizzazione delle opere di urbanizzazione funzionali all’intervento di trasformazione urbanistica, fra le quali lo spazio aperto interno all’isolato e la riqualificazione del parterre centrale di via Solferino, a partire dal disegno originale del Poggi. Il progetto comporta la demolizione della sala teatrale, compreso il ridotto e le numerose aggiunte realizzate nel tempo che avevano completamente intasato l’isolato. È previsto il recupero di alcune
porzioni esistenti, prevalentemente lungo Corso Italia e via Solferino, compresa la facciata principale del teatro. L’isolato sarà composto da tre nuovi edifici integrati e verrà organizzato attorno al vecchio teatro mantenendo gli allineamenti urbani delle strade e degli edifici vicini e lasciando ampi varchi verso uno spazio di uso pubblico. All’interno, i nuovi edifici saranno articolati secondo diversi orientamenti pensati per valorizzare l’uso dello spazio aperto e mettere in relazione le diverse parti del complesso. Si tratta dell’unica trasformazione nel centro storico che prevede una consistente demolizione e ricostruzione, con la riconfigurazione di un isolato coerente con l’area esistente e con un linguaggio architettonico contemporaneo.
Verde pubblico
CERCASI SPONSOR PER PARCHI E GIARDINI
Al via un progetto di adozione, da parte dei privati, di alcune aree verdi della città. A questo scopo sono stati individuati 16 luoghi su cui si potrà intervenire, oltre ad altri siti che gli sponsor potranno proporre autonomamente. Nel Q.1 sono state prescelte le aiuole davanti a Porta al Prato e quelle in viale Fratelli Rosselli, antistanti la Stazione Leopolda. Il meccanismo prevede diverse forme di sponsorizzazione. Sponsorizzazioni tecniche. Sono quelle che prevedono l’assunzione diretta dei lavori da parte dello sponsor. L’offerta dovrà assicurare qualità architettonica e conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni culturali e paesaggistici. La proposta sarà valutata in base a precisi criteri: qualità, pregio tecnico, caratteristiche estetiche, funzionali, ambientali e paesaggistiche e rapidità di esecuzione degli interventi. Questa tipologia di offerta dovrà comprendere tutti gli studi necessari per la definizione di questi aspetti oltre agli schemi grafici utili a individuare le caratteristiche dimensionali, volumetriche, tipologiche, funzionali e tecnologiche della realizzazione e le relative stime economiche. Sponsorizzazioni finanziarie. Prevedono sia una donazione di denaro che di uno studio di fattibilità tecnica, economica o di progetto. Offerte di sponsorizzazione per aree non indicate nel bando. I soggetti pubblici o privati potranno presentare all’amministrazione proposte di sponsorizzazione tecnica o finanziaria anche per aree non indicate nel bando. L’intervento potrà prevedere, in quanto compatibile, anche la fornitura e posa in opera di attrezzature ludiche e di arredo. Controprestazioni offerte agli sponsor. Il Comune consentirà ai soggetti individuati come sponsor di promuovere la propria immagine, associando nome/ marchio/logo/attività/prodotto all’intervento sponsorizzato, sia sui canali del Comune, sia sui canali dello sponsor, sia all’esterno di essi. In particolare i soggetti pubblici o privati aggiudicatari di un contratto di sponsorizzazione potranno apporre manufatti o cartelli pubblicitari sull’area verde oggetto dell’intervento per l’intera durata della sponsorizzazione. I dettagli e le procedure sono disponibili on line sul sito internet del Comune di Firenze http://www1.comune.fi.it/materiali/bandi/avvisi_2018/20180926_Avvisosponsorizzazione-aree-verdi-2019firmato.pdf).
Antiche mura
IN RESTAURO L’AFFRESCO DI PORTA SAN GIORGIO
L’affresco di Bicci di Lorenzo, collocato all’interno di Porta San Giorgio, è stato portato a Palazzo Vecchio per il restauro e sarà poi esposto permanentemente alla Biblioteca delle Oblate. L’opera raffigura la Madonna in trono col Bambino e i santi Leonardo e Giorgio e risale circa al 1430. Lo spostamento e il successivo restauro sono concomitanti ai lavori di restauro della Porta nella sua interezza, cominciati questa estate, per un costo di 250 mila euro e una durata di sette mesi circa. Tutte le porte storiche di Firenze contengono al loro interno affreschi, solitamente staccati e poi sistemati su pannelli lignei nel secolo scorso per meglio proteggerli dall’umidità. Il servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio ha però valutato che anche con questo accorgimento la conservazione degli affreschi non è ottimale e ha quindi deciso, iniziando il recupero delle antiche porte, di togliere gli affreschi dalla loro collocazione originaria e di sistemarli nella sala conferenze della Biblioteca delle Oblate. Il primo affresco già sistemato nella nuova ‘casa’ è quello che raffigura una Madonna con Bambino e santi, attribuito a Michele di Ridolfo, che si trovava nella Porta a Prato. Per quanto riguarda il restauro di Porta San Giorgio, a pochi metri dal Forte di Belvedere, questo fa parte del più ampio progetto di recupero delle mura che ammonta complessivamente a cinque milioni e 200 mila euro. Al momento sono state già rinnovate Porta al Prato, Porta San Frediano, Porta alla Croce, le torri della Serpe, San Niccolò e della Zecca, e i bastioni del Forte, per un importo pari a tre milioni e mezzo. Ancora restano da restaurare Porta Romana e Porta San Gallo.
Servizi demografici
ANAGRAFE UNICA NAZIONALE
Dal 1° ottobre parte l’Anagrafe Nazionale della Popolazione residente (A.N.P.R.), ovvero l’anagrafe unica per tutto il territorio nazionale. Anche il Comune di Firenze sta attuando le procedure previste per quella che si presenta come una notevole semplificazione del servizio, allineando i propri dati al nuovo software del Ministero dell’Interno. Quando tutti i comuni italiani avranno effettuato il subentro nella nuova anagrafe nazionale sarà possibile richiedere i propri certificati anche alle anagrafi di altri comuni. Quindi, un cittadino non residente a Firenze potrà chiedere all’Anagrafe del Comune di Firenze i propri certificati e un cittadino di Firenze potrà fare altrettanto in un altro comune. E’ in atto la formazione del personale addetto agli sportelli e sono in corso le prove e le verifiche informatiche necessarie.
Notizie dal territorio LIMITAZIONE ALLA VENDITA DI ALCOLICI NEL CENTRO STORICO
Nuova stretta sul consumo eccessivo di alcol per tutelare la salute pubblica, la sicurezza e il decoro nel centro storico di Firenze. Lo stabilisce l’ordinanza che limita gli orari di apertura notturna delle attività alimentari nel centro storico. Devono chiudere alle 22 i negozi di vicinato alimentari e misti e altrettanto devono fare le attività artigianali o industriali di produzione, preparazione o vendita di prodotti alimentari, ma solo se hanno nella propria offerta anche bevande alcoliche. L’ordinanza resta in vigore fino al 31 dicembre in via sperimentale in attesa di verificare la possibilità di un provvedimento stabile. Il provvedimento nasce dal fatto che nel corso del 2018 è stato riscontrato un aumento del numero di infrazioni al divieto di vendita di alcolici; altrettanto è accaduto per gli accessi al pronto soccorso dall’ospedale di Santa Maria Nuova di pazienti in stato di etilismo acuto, abuso, intossicazione da alcol e a tale proposito la fascia oraria di massimo accesso risulta quella tra la mezzanotte e le 4 del mattino.
RIAPERTE VIA DELLA COLONNA E VIA NICCOLINI
Da lunedì 17 settembre sono riaperte alla circolazione veicolare via della Colonna e via Niccolini, con la conseguente ripresa del servizio di trasporto pubblico in direzione di piazza San Marco. Come preannunciato i lavori di ripavimentazione sono stati eseguiti in tempo per la ripresa delle scuole. A causa dei ritardi dell’impresa restano da completare i lavori nel tratto in lastrico di piazza D’Azeglio che dovrebbero concludersi in questi giorni.
AREA CANI IN PIAZZA D’AZEGLIO IN CORSO DI PROGETTAZIONE
I tecnici della direzione ambiente hanno incontrato a inizio ottobre i loro colleghi della soprintendenza per definire le linee progettuali su cui impostare gli interventi, finanziati sul bilancio 2018, relativi alla sistemazione di piazza d’Azeglio. In particolare si è discusso della realizzazione di un’area cani di 1600 metri quadrati che nascerà dietro ai bagni pubblici. Per quest’opera l’amministrazione ha stanziato 100mila euro. L’approvazione del progetto è prevista entro l’anno, l’affidamento dei lavori entro marzo.
CESTONI RIFIUTI IN ZONA LEOPOLDA
I tecnici di Alia, in accordo con l’assessorato all’ambiente, hanno completato l’installazione di 17 cestoni raccogli rifiuti in zona Leopolda, dove è cresciuto notevolmente il transito giornaliero di turisti e city user. Di questi 15 sono nuovi mentre due sostituiscono quelli a rete, già utilizzati nell’area a verde di largo Porta Leopolda. La scelta del modello ‘Sabaudo’, cestone ad alta capienza, garantisce un maggior decoro, permettendo di uniformare i nuovi contenitori a quelli già presenti nelle aree limitrofe di ponte alle Mosse/via Gabbuggiani/ viale Rosselli. I tecnici di Alia verificheranno l’efficacia dei punti prescelti e il relativo numero di vuotature giornaliere.
RESIDENZE ARTISTICHE AL CONVENTINO
Due ‘residenze artistiche’ per accogliere maestri artigiani da tutto il mondo sono state inaugurate ad ottobre al Conventino nell’ambito del progetto Officina Creativa. Accoglieranno artisti e maestri artigiani da tutto il mondo per scambi e collaborazioni tra Firenze e altre città, anche in occasione di eventi come fiere internazionali.
Sanità Rifiuti
PROGETTO DI RECUPERO PER SAN GIOVANNI DI DIO
Un grande progetto di ristrutturazione coinvolgerà l’ex-ospedale di San Giovanni di Dio in Borgo Ognissanti, con l’obbiettivo di potenziare una struttura che negli ultimi decenni ha perso quasi completamente la sua funzione. I lavori si articoleranno in diverse tappe e si concluderanno tra il 2019 e l’estate del 2022. L’ex-ospedale sarà completamente recuperato e destinato a nuove funzioni (studi medici, uffici amministrativi, spazi per associazioni e la nuova sede dell’assessorato alla salute della Regione Toscana, oltre a strutture residenziali per la psichiatria a medio-bassa complessità). I lavori sull’esterno del complesso sono previsti per l’estate del 2019 (da completarsi nella primavera del 2020) mentre quelli interni si svilupperanno dai primi del 2020 fino alla primavera del 2022. Costo dell’investimento circa 14 milioni.
Statistica
PARTE IL CENSIMENTO, CON ALCUNE NOVITÁ DI RILIEVO Da oltre un secolo e mezzo l’Italia, ogni 10 anni, si fa i conti addosso, per capire non solo quanti siamo ma anche come stiamo cambiando dal punto di vista economico, sociale, culturale. Da qualche giorno sono iniziate le fasi operative del Censimento Permanente della Popolazione organizzato da Istat e dai comuni e destinato a sostituire il vecchio censimento generale. Quella che si sta attuando rappresenta davvero una svolta sostanziale perchè per la prima volta la rilevazione censuaria si svolge con cadenza annuale e non più decennale, in modo da poter acquisire informazioni sempre più aggiornate sulle famiglie, i loro componenti, la condizione professionale, le caratteristiche degli alloggi. Rispetto ai censimenti precedenti la differenza non risiede solo nella diversa periodicità della rilevazione perché le famiglie non saranno coinvolte tutte insieme nello stesso momento, ma solo attraverso campioni rappresentativi. Anche le modalità di esecuzione della rilevazione prevedono una doppia possibilità: alcune famiglie verranno contattate direttamente da un rilevatore comunale, altre riceveranno una lettera da parte di Istat con le istruzioni per la compilazione via web e le informazioni per i contatti telefonici. In caso di mancata risposta anche questi nuclei riceveranno la visita di un rilevatore. Il Censimento coinvolgerà circa 5.000 famiglie e le operazioni sul campo sono iniziate il 1° di ottobre e termineranno poco prima di Natale. Per info, chiarimenti e ulteriori dettagli specifici: 055.3282257 055.3282210 censimento@comune.fi.it
Cartellone degli eventi e delle iniziative DIRITTI DEI MINORI, MOSTRA ALLE EX-LEOPOLDINE
Dal 19 al 27 novembre, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dei Minori (20 novembre), nella Sala Ex Leopoldine (piazza Tasso) è allestita la mostra collettiva organizzata dalla Commissione Consiliare Pari Opportunità Pace Diritti Umani Relazioni Internazionali Immigrazione, in collaborazione con Associazione Artisti Fiesolani, Fondazione Conti e Associazione Le Curandaie di Firenze. L’iniziativa vuole richiamare l’attenzione sulla Carta dei Diritti dei Minori, attraverso un momento di confronto, di dialogo e di riflessione su temi umanitari, con particolare attenzione al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.
GRUPPO DI AUTO AIUTO PER FAMILIARI DI PAZIENTI ONCOLOGICI
I prossimi 23 e 30 novembre, ore 18,30, si terranno due incontri presso il Saloncino dei Barnabiti, organizzati dal Gruppo di Auto Aiuto per Familiari di Pazienti Oncologici. L’intento è quello di offrire supporto durante il difficile percorso della malattia di un familiare. Nel corso degli incontri, interamente gratuiti, sarà garantita la massima riservatezza. Per maggiori informazioni contattare i numeri 3334289300 (Aurora) e 3775214058 (Gisella) oppure scrivere all’indirizzo e-mail gruppo.fapo@gmail.com.
PIAZZA D’AZEGLIO, SCUOLA DI CALCIO IN GIARDINO
Fino a giugno compreso, tutti i giovedì, dalle 16,55 alle 18,25, è possibile partecipare a un corso gratuito di avviamento al gioco del Calcio. Il corso è organizzato dall’Associazione “Il giardino di Piazza D’Azeglio, un giardino per tutti”, in collaborazione con il Quartiere 1.
18 novembre 2018
Tiziana Alma Scalisi
I
l busking è un fenomeno sempre più diffuso nelle piazze fiorentine. Di cosa si tratta? Esibirsi per strada. Il termine busking apparve nella lingua inglese attorno al 1860, ma la radice della parola è spagnola. Deriva infatti dal termine “buscar” ossia “cercare”, che poi si è evoluto nel significato di vincere, conquistare. Fenomeno molto diffuso all’estero, si sta diffondendo anche a Firenze grazie ai permessi che l’amministrazione comunale ha deciso di erogare.
suonatori di strada per vocazione
PARTNERS AND CRIME “Il gruppo Partners and Crime nasce tre anni fa con Marco di Lupo batteria e voce, Tommaso Faglia contrabbasso e voce, Simone Di Maggio chitarra e voce, Angelo Castiglione armonica e voce. Personalmente - dichiara Simone Di Maggio - vengo dalla musica anni ‘50, mentre Angelo Castiglione dalla black music. Abbiamo fuso le due cose e siamo usciti da poco con un album autoprodotto, scrivendo brani originali”. “Il busking è stato reso possibile a Firenze grazie ai nuovi permessi temporanei senza bando per gli artisti di strada: una settimana al mese in postazioni predefinite. Con l’avvento dei social molti locali hanno chiuso e i live club soffrono. La dimensione stradale ha riacceso in noi la passione: si arriva direttamente alle persone, senza filtri e senza artifizi, senza elettricità, solo mani, strumenti e voce. E’ stata una scoperta incredibile. E’ una dimensione diversa: la reazione delle persone è di stupore. Quest’estate abbiamo suonato in piazza S.Ambrogio, ed è stato incredibile. Siamo diventati parte del quartiere, cosa che spesso non succede nemmeno nei festival. I negozianti ci portavano da bere, le persone del quartiere tornando a casa stavano alle finestre e bevevano alla nostra salute. Il rapporto con i residenti è stata un’esperienza umana veramente bella”.
STREETTINO JAZZ BAND
15-21 ottobre Santa Maria Novella 8-15 novembre Santa Maria Novella
DOVE TROVARLI Partners and Crime Novembre SS. Annunziata
Strettino Jazz Band 15-21 ottobre Santa Maria Novella
Dicembre S. Ambrogio
8-15 novembre Santa Maria Novella
“Lo Streettino Jazz Band nasce da un’idea di Michele Andriola (batteria) – racconta Federico Gaspari (chitarra) – Michele voleva creare un collettivo di musicisti fiorentini per portare la musica in strada”. Gli altri componenti sono Luca Giachi (basso), Manuel Concettini (tromba), Nicola Concettini (sassofono) e Giulio Ottanelli (sassofono). Veniamo tutti dal conservatorio o da accademie musicali. Streetino nasce nel 2016 e va consolidandosi nel 2017, ci siamo resi conto che nonostante il periodo di mancanza di investimento nella cultura musicale, la scena, soprattutto in ambito jazz, esiste ed è viva. C’è un’inversione di marcia: il jazz è sempre stato visto come musica elitaria e noi abbiamo voluto fare una consegna a domicilio, andare per strada a far ascoltare la nostra musica. E’ diverso suonare davanti a un pubblico attento e interessato, per strada hai davanti un pubblico vero, eterogeneo e distratto: solo la musica ti fa da biglietto da visita. Strappare loro un sorriso o accorgersi che si trattengono ad ascoltare è stata una grande sorpresa. Credo che sia assolutamente importante in una città d’arte come Firenze riportare un po’ di arte ovunque, non solo al museo o nella sala concerti. Il pubblico cambia ogni cinque minuti in strada, ma è affascinante rendersi conto che la musica arriva dove non credevamo fosse possibile”.
ilreporter.it 19
A tavola con lo chef
alla Fortezza da Basso Anna Amoroso
È
con un occhio attento e curioso che torna la Biennale Enogastronomica per capire le nuove tendenze del gusto. Dal 16 al 19 novembre la Fortezza da Basso si trasformerà in un luogo di incontri e di scambi tra appassionati e addetti ai lavori per lasciarsi guidare tra degustazioni, workshop e “focus masticabili” dove ai Table chef, novità di quest’anno, sarà possibile incontrare i grandi chef proprio a tavola. “Sarà un’edizione molto dinamica – racconta il direttore artistico Leonardo Romanelli – Il concetto è quello di creare assieme a uno staff di collaboratori qualcosa di nuovo, che riguardi la promozione, l’educazione e la diffusione di tutto quello che è il comparto agroalimentare per un pubblico sempre più variegato. Per questo motivo abbiamo dato ampio spazio al vino con duecento aziende vinicole e per la prima volta vi sarà un’area tematica dedicata
esclusivamente alla pizza”. La manifestazione sarà un’emozione da vivere tra incontri, mostre, attività diverse e cento desk di assaggio, ma in particolare sarà fruibile a tutti perché non ci sarà alcun biglietto d’ingresso per consentire al pubblico di tornare più volte assecondando le proprie passioni e un pizzico di golosità.
la birra? si degusta a novembre è tempo di olio
A
umentano gli appassionati della birra che decidono di imparare le basi dell’assaggio “professionale”. Per chi volesse divertirsi, scoprendo e degustando birre di ogni tipo per trovare gli abbinamenti perfetti il 19 novembre ci sarà un’occasione da non perdere al Mercato Centrale. Arriva il Degustabirra dove sarà possibile vivere un momento diverso a caccia di aromi, profumi complessi e una gamma amplissima di sapori. L’evento è gratuito, basta iscriversi a evenA.A. ti.firenze@mercatocentrale.it
T
ra feste e sagre la Toscana si apre all’autunno e proprio in questo periodo è possibile apprezzare il saporitissimo olio nuovo. Torna anche quest’anno a Firenze, il 18 novembre, l’appuntamento con la Fierucolina dell’olio nuovo in piazza Santo Spirito, il mercatino all’aperto che propone i prodotti delle aziende locali all’insegna del biologico. Altra tappa da non perdere è la festa dell’olio alla Fattoria I Bonsi (Reggello) dove si potranno visitare le cantine storiche e assaggiare le bruschette con olio appena A.A. franto il 4 e l’11 novembre.
piccoli costruttori cercasi torna il festival dei mattoncini
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Valentina Veneziano
mattoncini LEGO ci fanno sognare, divertire, progettare a ogni età. È difficile incontrare qualcuno che non abbia mai giocato con loro e che non possieda un ricordo collegato. Il 2018, anno in cui si celebrano i 60 anni del mattoncino e i 40 dei personaggi LEGO, segna anche il ritorno del Bricks in Florence Festival all’Obihall (10 e 11 novembre). Le novità che caratterizzano questa seconda edizione 2018 sono: ospiti internazionali, un grandissimo mosaico da costruire con l’aiuto del pubblico e varie attività dedicate ai visitatori sia di gioco libero sia di gioco guidato. Ci sarà anche la Galleria dei Giovani Costruttori dove cinquanta bambini, tra i 6 e i 12 anni, potranno cimentarsi come dei reali espositori mettendo in mostra le loro personali creazioni. Sarà possibile inoltre visitare la mostra fotografica curata da “Amici della fotografia Empoli” con protagonisti i personaggi LEGO in gita in Toscana. L’AperiBRICK è un’altra grande novità. Sarà possibile fare un aperitivo presso il foyer del teatro visitando la mostra in fase di costruzione
durante la serata del 9 novembre (ingresso su prenotazione). Il Bricks Florence Festival è gratuito per i bambini fino ai 5 anni mentre per gli adulti il costo del biglietto è di 7 euro. Per maggiori informazioni consigliamo di visitare www.bricksinflorencefestival.it).
al museo bardini arriva sherlock holmes. e l’arte si colora di giallo
P
arola chiave: «Elementare Watson!». Mettiti nei panni di Sherlock Holmes e partecipa a una vera e propria indagine poliziesca, in un’avvincente mattinata ricca di arte e divertimento. Superando prove ed enigmi, i ragazzi – età consigliata dai 5 agli 11 anni – aiuteranno le preparate guide dell’associazione Artemide a rintracciare le opere d’arte che una banda di ladri sta cercando di rubare, diventando così dei perfetti detective. I bambini, attraverso il gioco, impareranno ad osservare alcune delle opere custodite all’interno del Museo Bardini. Una collezione eclettica che spazia dalle arma-
â Foto di ToscanaBricks
ture, ai quadri e alle statue, ed è costituita da tutti quegli oggetti d’arte acquistati dall’antiquario che dà il nome al museo nel corso dell’800. Verranno spiegate anche alcune famose opere, quali il Diavoletto del Giambologna, l’originale in bronzo del porcellino di Firenze e la Madonna dei Cordai di Donatello. Sorpresa finale per tutti i partecipanti. Appuntamento domenica 11 novembre alle ore 11. L’attività dura circa un’ora e mezzo. Il costo è di 10 euro. Per prenotazioni: artemidefirenze@gmail.com L.Z.
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OPINIONI
22 novembre 2018
ICCHÉ SI MANGIA
ICCHÈ SI DICE BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
PER OGNISSANTI MANICOTTI E GUANTI LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI
FOOD REPORTER OGNI MESE IN UNA CUCINA DIVERSA A CURA DI LAURA PICCIOLI
“Siamo amici da una vita - racconta con un velo di emozione Matteo, uno dei proprietari della nuova Salmoneria in piazza del Mercato Centrale – e dopo aver avuto esperienze diverse nel campo della ristorazione, abbiamo deciso di unire le forze dando un nuovo volto a questo locale che da anni si è caratterizzato per la vendita del salmone di altissima qualità. Il nostro principale fornitore è infatti Norika, azienda leader nel settore della distribuzione di prodotti ittici in Italia. Il vero cambiamento del ristorante ha riguardato invece l’offerta, perché se prima era aperto solo a pranzo e cena, adesso vive tutto il giorno, dalle 8.30 del mattino fino alle 1 di notte, proponendo quindi anche un servizio di bar e caffetteria, ma anche gastronomia, aperitivo con finger food e naturalmente ristorazione. Il nostro è un menù molto variegato, perché oltre ai piatti di pesce affumicato, proposti marinati all’aneto con mostarda e miele o altri prodotti ittici di grande qualità in abbinamento ai pani prodotti artigianalmente nel nostro laboratorio, prepariamo anche pizze gourmet con diverse tipologie di impasto: classico, muesli ed un altro che varia settimanalmente. Quella che è una classica pizza può quindi diventare una vera e propria seafood pizza di altissima qualità, il tutto abbinato ad una buona carta di vini selezionati con cura da piccolissimi produttori, soprattutto locali. Ma la vera sorpresa della nostra salmoneria, sta nel conto, assolutamente accessibile”.
“Per Ognissanti manicotti e guanti”. Espressione coniata per avvertire che siamo nell’imminenza dell’inverno; infatti la festività di tutti i Santi ricorre il primo novembre ed è particolarmente celebrata nella chiesa di San Salvatore in Ognissanti, fondata dai frati Umiliati nel 1256 nell’omonimo borgo fiorentino. La chiesa fu ricostruita nella prima metà del XVII secolo sotto la direzione di Bartolomeo Pettirossi. I frati, detti Umiliati perché indossavano vesti semplici e grezze “umiliandosi in Dio”, appartenevano all’ordine religioso sorto per opera di Papa Innocenzo III nel 1201. Si distinsero particolarmente per gli importanti lanifici che avevano nei loro conventi, dove fabbricavano il “panno umiliato” cioè una mezzalana spessa e resistente, di grande diffusione. Tali religiosioperai, che avevano deciso di vivere con il lavoro delle proprie mani, giunsero a Firenze nel 1239 accolti molto favorevolmente dalla cittadinanza. Infatti, si sapeva che da loro, definiti “maestri di lanificio”, se ne sarebbero tratti grandi vantaggi. E fu così poiché, nel 1250 permutato il loro terreno con quello dell’oratorio di Santa Lucia, si trasferirono in quel luogo del quale bonificarono subito il terreno acquitrinoso e malsano, sulla sponda dell’Arno, dove presero sede. Costruirono la loro chiesa dedicata a tutti i santi, il convento e case per artigiani tintori e tessitori. Del loro convento fecero un’operosa azienda tessile, insegnando ai fiorentini progredite tecniche di lavorazione. Con ingegno e mentalità mercantile dal fiorente commercio dei tessuti di lana, la città trasse in breve tempo ricchezza e benessere. Gli Umiliati vollero dedicare la loro chiesa a San Salvatore ed alla Regina di Tutti i Santi; denominazione non certamente breve tanto che i fiorentini, abituati a mangiare le parole come noccioline, ne coniarono subito l’abbreviazione, per cui divenne comunemente appellata Ognissanti. La Chiesa cattolica, il primo giorno di novembre, dedica la ricorrenza “a tutti i Santi che regnano con Dio nella celeste Corte del Paradiso” ed il proverbio “Per Ognissanti, manicotti e guanti”, ci vuol ricordare di predisporre un adeguato abbigliamento, poiché l’imminenza del freddo invernale non ci debba prendere alla sprovvista. Quindi manicotti di pelliccia o di panno e guanti di lana o di pelle. Specialmente i guanti, il cui uso è molto antico, sono sempre stati indice di distinzione e ambito regalo degli innamorati. A proposito di manicotti, vogliamo ricordare un aneddoto ottocentesco del bontempone fiorentino, certo signor Mani, di professione “cavalocchio” ossia mancato avvocato senza alcun titolo, che valeva poco e, tuttalpiù, s’incaricava di
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riscuotere i crediti altrui. Si racconta che sua moglie lo stimolasse spesso a comprarle un manicotto, cosa che il Mani prometteva sempre ma non comprava mai. Una sera ad un’allegra cena con amici il nostro gaudente cavalocchio alzò talmente il gomito che dopo l’ultimo bicchiere, quello cosiddetto della staffa, non si reggeva più in piedi. Alcuni amici rimasti un po’ più sobri di lui lo accompagnarono sull’uscio di casa. Picchia e ripicchia alla porta, finalmente si affaccia la moglie assonnata e domanda: “Chi è?”. Il Mani che aveva perso la stabilità delle gambe ma non l’acutezza della mente rispose: “Vieni giù a pigliare i’ manicotto!”. La moglie tutta lieta e giuliva scese con la lucerna in mano e non vedendo il desiderato regalo esclamò: “E i’ manicotto?” Allora il Mani, che di faccia tosta ne aveva da vendere, esclamò: “O che sei cieca… non lo vedi i’ Mani-cotto ben, bene… pigliami dunque e portami a letto!”.
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OPINIONI
ICCHÈ C’È LA CITTÀ CHE SI MUOVE E CHE SI MUOVERÀ
SCUSE 2.0
DAVIDE DEIV AGAZZI Sorry. Lo Siento. Dèsolè. Tut mir leid. Desculpa. Forse sarà più semplice cominciare ad imparare il termine in una lingua straniera, dato che nel nostro paese, questa parola, non la pronuncia più nessuno. Ma davvero nessuno. Scusa. Eppure non è una parola dalla pronuncia difficile. Non è come dire, che so, locupletare, kalokagathia, scuttroterellando o guidrigildo. Scusa, cinque lettere. Esse, ci, u, esse, a. Scusa. Capita, eh. Succede a tutti. Uno sbaglia e chiede scusa, che male c’è? Anzi, è proprio un bel gesto, un segnale di stima, di rispetto, per se stessi e, soprattutto, per il prossimo. Ma non qui, non in questo Paese, non in questa fase politica di campagna elettorale perdurante e permanente. Neanche di fronte alla realtà, quando questa si manifesta come un tir lanciato a cento all’ora nel viso. Proprio dritto sul grugno. Non che il brutto esempio arrivi solo dalla politica, eh. Magari. Non serve poi guardare così lontano, anzi, dovremmo cominciare proprio dalla quotidianità, dal vicino di casa che hai molestato tutta l’estate con l’ultima tortura acustica latino-americana, sparata quotidianamente a volume da lite condominiale. O chiedere scusa a quello a cui hai rubato il posto in fila alla cassa per prendere il caffè prima di lui, che ieri era il 20 di ottobre e hai fatto le tre di notte a riguardarti la replica di Noi-Loro 4-2 e Pepito che suona la carica sotto la Fiesole ma quell’entusiasmo nostalgico stamani ha un prezzo. Non ci si scusa con quello a cui abbiamo involontariamente (ahah, certo, come no) rubato la
ICCHÉ SI SCATTA BAMBINI E FOTOGRAFIA
precedenza in macchina, non ci si scusa neanche con i professori che redarguiscono i nostri figli, tentando di recuperare dove siamo mancati in primis noi, nel ruolo di educatori. Ecco, la scuola. Forse dovremmo istituire un’ora di scusa. La si potrebbe mettere al posto di matematica, materia arcaica e sopravvalutata: siamo in deficit permanente, a che serve imparare a contare? Il risultato è negativo a prescindere, lo si sa già prima, è come il maggiordomo assassino. Oppure al posto dell’italiano, perché continuare ad impantanarsi nel congiuntivo? A breve parleremo coi rutti, ma scusa è una parola breve e dovrebbe essere comunque fattibile. Magari con una birra, che aiuta sempre nei momenti catartici. Certo, direte voi, ma con gli adulti come si fa? Mica si possono rimandare a scuola. E allora ecco la patente a punti dello ‘scusa’. (Scusa si pronuncia con l’accento sulla u, non sulla a, nel caso qualcuno se lo stesse chiedendo: ve lo dico qui, tra parentesi, così potete cominciare a far pratica di questo curioso neologismo prima che sia finito il pezzo). Hai commentato l’articolo dopo aver letto solo il titolo? Via due punti. Non paghi il bollo auto da dieci anni, ma la crisi è colpa dell’Euro? Via quattro punti. Qualsiasi cosa avvenga oggi, è comunque colpa dei governi precedenti? Via cinque punti e in castigo a vederti le repliche di Mentana. In caso di perdita di tutti i punti patente, esilio forzato su Temptation Island con Maria De Filippi. No, non intendo “condotto da”, intendo proprio “in compagnia di”. Tu. E lei. Paura, eh? E allora, sapete cosa? Mi sa che comincio io. Scusa Direttore, che pure questo mese il pezzo l’ho consegnato in ritardo. µFacebook: davide.agazzi Twitter: @deivagazzi
Paolo Matteoni organizza corsi di fotografia individuali e per piccoli gruppi. Prenota con lo sconto Reporter: paolomatteonifotografo@gmail.com
PAOLO MATTEONI Come si sa la fotografia è una componente della grande famiglia che va sotto il nome di comunicazione visiva. Non si tratta di solo estetica, ma di un vero e proprio linguaggio spesso usato per trasmettere informazioni, emozioni sensazioni e tanto altro. Pensiamo per esempio ad un soggetto fotografico che va oggi molto di moda: il food, ovvero la foto di cibo. Scopo principale di questo genere fotografico è valorizzare i piatti e gli alimenti, magari per scatenare nell’osservatore la voglia di assaggiarli; se facciamo questo usiamo un linguaggio volto a trasmettere un messaggio, usando un linguaggio preciso. Come ogni altra forma di linguaggio evoluto, anche quello delle immagini si può imparare ed insegnare. Soprattutto con i bambini questo diventa anche molto divertente ed interessante. Proviamo a mettere i bambini, direi dagli otto-nove anni in poi, di fronte ad una fotografia e facciamoci dire cosa gli provoca. Le risposte potranno essere su vari piani: quello emotivo (paura, gioia, allegria, tristezza ecc.) o quello razionale (ciò che l’immagine mostra e racconta). Poi proviamo a fargli inventare una storia utilizzando ciò che vede nel-
la fotografia e facciamocela raccontare; magari aggiungiamo degli elementi di racconto per renderlo più avvincente. Con questi “giochi” riusciremo a sviluppare uno spirito di osservazione che spesso ci stupirà. Infine cerchiamo con lui un’immagine che corrisponda ad un certo stato d’animo e facciamoci spiegare perché ha scelto proprio quella e quali sono gli elementi (inquadratura, colori, chiaroscuri). Gli insegneremo ad apprezzare il linguaggio delle immagini e scopriremo lati interiori inaspettati. Questa riflessione nasce dal fatto che la nostra società è piena di stimoli visivi che dobbiamo provare a non subire passivamente, ma osservare per comprenderne i significati. In poche parole possiamo attrezzarci a capire i messaggi della comunicazione visiva che operano su tanti livelli: dalla semplice descrizione dei fatti alla trasmissione di messaggi più inconsci, diretti al nostro cuore. Fare questo esercizio con i bambini è assai stimolante. Ci aiuta a capire meglio loro e anche noi stessi, e forse a farne fotografi in erba. µpaolomatteonifotografo.com Facebook: PaoloMatteoniFotografo
CULTURA
24 novembre 2018
Lelia Zoia
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gni giorno un film diverso. E’ il bellissimo regalo che Firenze ci riserva questo mese. Tre saranno, infatti, i festival dedicati alla settima arte che si susseguiranno uno dopo l’altro. Si parte - dal 3 al 10 novembre - con il Festival dei Popoli, giunto ormai alla sua 59esima edizione. La rassegna, che si propone di presentare il meglio del cinema documentario internazionale, ci suggerisce un viaggio attraverso gli 88 film che compongono il programma. Sotto i riflettori: il complicato rapporto tra i giornalisti del New York Times e le elezioni di Trump; la storia del più trasgressivo night club americano di tutti i tempi, lo Studio 54; le fasi cruciali del processo a Nelson Mandela e l’America “nera”, raccontata da Roberto Minervini, regista a cui viene dedicata una retrospettiva. Il Festival ci riserva inoltre un omaggio a Dominique Marchais e un evento dedicato ai giovanissimi in collaborazione con i greci di KinderDocs. Si prosegue con lo Schermo dell’Arte Film Festival dal 13 al 18 novembre, progetto internazionale dedicato alle molteplici interazioni tra cinema e arte che riunirà un ricco programma di film realizzati da artisti, cortometraggi, incontri con curatori, workshop, oltre alla mostra European Identities e i due progetti di formazione Visio e Feature Expanded. Protagonista della opening night il regista inglese Peter Greenaway assieme al collettivo di artisti Zapruder, mentre il Focus 2018 sarà dedicato all’italiana Rä Di Martino, che presenterà in prima mondiale il suo nuovo film 100 Piper (mercoledì 14, ore 21). In cento frammenti l’artista interpreta in chiave personale le atmosfere della celebre discoteca e centro culturale torinese, attraverso la riattivazione di materiali di archivio. Tra le anteprime il lungometraggio “Kusama – Infinity” (venerdì 16, ore 21) dedicato all’artista giapponese novantenne Yayoi Kusama, una delle figure più celebri della scena contemporanea. Si chiude in bellezza dal 21 al 25 novembre con il Festival Internazionale di Cinema e Donne, DIS/ UGUALI, che festeggia la 40esima edizione. Un anniversario impor-
Un film al giorno toglie novembre di torno
tante e un record che il Festival di Firenze condivide solo con quello parigino di Créteil. Il programma è densissimo di autrici da tutto il mondo, tra cui- per la prima volta in città -la canadese Léa Pool e la svedese Suzanne Osten.
In apertura, alle 21 di mercoledì 21, segnaliamo Marie-Castille Mention-Schaar. La regista francese di grande prestigio, che rende omaggio a tutte le madri con “La fête des mères”, vi emozionerà e vi strapperà delle risate. In chiusura, domenica 25 alle 21, la Tunisia presenterà l’ultimo lavoro della sua regista più importante, Kaouther Ben-Hania. Il film, vincitore di molti premi, è “La bella e le bestie”; volutamente proiettato nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Ogni mattina, poi, masterclass, laboratori e incontri. I festival saranno ospitati principalmente dal Cinema La Compagnia (via Cavour, 50/r) e in vari spazi cittadini.
O D N E V I R C STAI S A E R U A L I D UNA TESI A SULL ? E N O I Z A R COOPE
BANDO DI CONCORSO
PREMIO LEGACOOP TOSCANA Seconda Edizione
Possono partecipare tutti gli studenti dell’Università di Firenze. C’è tempo fino a maggio 2019. Il Premio Legacoop Toscana nasce per promuovere la ricerca accademica sui temi legati alla cooperazione e all’impresa cooperativa in ambito economico, sociale e giuridico. Saranno selezionate tre tesi di laurea magistrale discusse all’Università degli Studi di Firenze nell’anno accademico 2017/2018, ovvero entro la sessione di aprile 2019. Gli autori delle tre tesi vincitrici riceveranno un contributo da mille euro ciascuno.
Bando e informazioni su www.legacooptoscana.coop
CULTURA
26 novembre 2018
Rocco Gurrieri
A
lex Neri è un clubber, di quelli che hanno visto la nascita della club house e techno. Entra nella scena musicale giovanissimo e dal 1999 è membro dei Planet Funk. Nel 2003 fonda l’etichetta di produzione del Tenax, stimatissimo locale fiorentino del quale è anche resident dj. Cosa stai facendo adesso? Sto per entrare in studio, registro il nuovo album. Anzi mi correggo. Il mio primo album come Alex Neri. Con i Planet Funk invece ci siamo un po’ fermati a causa della morte del nostro storico socio napoletano ma stiamo per tornare, anche in suo onore, con un singolo fuori da novembre insieme a una collaborazione straordinaria. Spiegaci che cos’è la Tenax Academy. L’academy è un’iniziativa illuminante. Ho scoperto insieme ai ragazzi la “dimensione dell’officina”, io stesso ho imparato molto. Un grande successo che va e deve andare avanti. Come coesistono Firenze e elettronica nel presente? La fortuna di Firenze risiede nel suo passato, per una volta senza tirare in ballo il Rinascimento ma facendo riferimento agli anni ’80. Abbiamo avuto la fortuna di avere la New Wave, tutti quei locali fantastici. Firenze resiste. E più in generale l’Italia? Ci siamo molto sciolti e ce n’è voluto di tempo. Se poi andiamo a paragonarci a Olanda e Inghilterra, indubbiamente mancano ancora progressi a livello istituzionale. Hai un’opinione che vorresti condividere sui rave? Dipende da rave a rave, e te lo dico sia da ex frequentante degli stessi che da resident del Tenax. Quando il free party è mosso da un desiderio di collettività è un ambiente estremamente interessante. Quando diviene strumento per aggirare le tasse e guadagnare cifre astronomiche come fanno centinaia di piccoli locali lo trovo scorretto. Un ragazzo che inizia oggi a muovere i primi passi nella techno è più vittima di convenzioni commerciali di quanto non lo fossi tu vent’anni fa? Una cosa sola è davvero cambiata da quando ho iniziato: l’artista oggi è imprenditore di se stesso. Spesso non c’è chi crede in te, chi ti finanzia. Produci, promuovi e ti vendi pure, un bel po’ di lavoro in più.
i signori della notte alex neri e biga, due dj a confronto
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Alex Neri
Biga è
iga si discosta non di poco dal classico dj. Infatti prima di un dj è un collezionista, un amante della musica come pochi. I suoi set sono famosi per essere divertentissimi poiché elegantemente diversificati e forsennati nelle danze. Racconta il tuo immaginario musicale. Viaggi molto per scoprire nuova musica... Ho sempre cercato di viaggiare il più possibile, andare a ricercare musica di persona nei luoghi dove quella musica è stata concepita e prodotta. Puoi partire con un’idea e invece trovi tutt’altro, oppure parti con zero aspettative e ti si apre un mondo, oppure con l’aspettativa di trovare chissà che cosa e invece poi non trovi niente. Me ne sono successe di tutte, per me l’importante non è possedere ma capire cosa si ha tra le mani, anche per non scivolare in appropriazione culturale gratuita. Con questo non voglio dire che chi compra a casa propria non abbia idea di quello che sta facendo - sia chiaro - parlo a titolo del tutto personale. A cosa stai lavorando? Robe nuove, mix e altro in arrivo. La più bella festa o festival alla o al quale tu abbia mai partecipato? Tutti quelli dove si sia creata una bella energia, grandi festival ne ho fatti pochissimi, non mi fanno impazzire in realtà, li trovo un po’ dispersivi, ho sempre preferito cose di modeste dimensioni. Come coesistono Firenze e musica? Personalmente ritengo che Firenze abbia sempre qualcosa di interessante da dire in campo musicale. Al di là degli alti e bassi della nightlife -che è un discorso a parte- qui si respira sempre un’aria molto ricettiva, anche al nuovo e all’inusuale. Un consiglio musicale per i lettori del Reporter. Don’t believe the hype (E immagino che qui il Biga si riferisse al brano dei Public Enemy tratto da “It takes a million to hold us back”, ndr). R.G.
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CULTURA
Laura Piccioli
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nche quest’anno il Castello dell’Acciaiolo di Scandicci farà da cornice ad uno dei più importanti eventi ufologici in Italia. Tutti i nostalgici di X-Files e delle avventure dell’agente dell’FBI Fox Mulder e della scienziata Dana Scully avranno la possibilità di partecipare il prossimo 11 novembre dalle ore 9.30 alle 19.00 presso la sala conferenze del castello alla diciannovesima edizione del Convegno internazionale di ufologia, organizzato dall’associazione Gaus - Gruppo accademico ufologico Scandicci, con il patrocinio del Comune e della Regione Toscana. Il titolo di questa edizione è “Homo videns – Ufo evidences”, con il quale, l’associazione Gaus vuole sia riassumere le tematiche che verranno trattate nel corso della conferenza, sia evidenziare il legame tra evoluzione e regresso dell’umanità con le testimonianze sempre più numerose di avvistamenti ufologici e casi apparentemente inspiegabili. La conferenza sarà moderata dalla giornalista e conduttrice Mediaset Sabrina Pieragostini che nel corso della giornata affronterà anche il tema delle ultime eclatanti notizie dagli Stati Uniti, secondo cui il Pentagono avrebbe
Gli Ufo “atterrano” all’Acciaiolo
studiato per anni gli Ufo avvistati e ripresi dal personale militare. Ospite d’onore della manifestazione sarà lo scienziato e ufologo francese JeanPierre Petit, consulente del Centre national de la recherche scientifique e fondatore dell’associazione UfoScience. Lo scienziato parlerà dei più famosi casi ufologici francesi cercando di mettere in relazione l’ipotesi extraterrestre con le più recenti teorie scientifiche. Inoltre verranno mostrati filmati,
testimonianze e i risultati emersi dalla terza indagine forense su fotografie arrivate da quella che ormai viene chiamata la “Valle degli UFO”, ovvero la Valmalenco – situata a pochi passi da Sondrio – teatro di avvistamenti sorprendenti. Molti abitanti infatti, sostengono di aver visto degli oggetti volanti, altri addirittura di aver incontrato delle sconcertanti entità aliene. In alcuni casi, i testimoni oculari sarebbero stati decine. Una fenomenologia
sostenuta da centinaia di foto, tutte da verificare, mischiando quelli che sono i racconti di oggi, con le antiche leggende locali, che parlano di strane creature osservate tra quei monti in epoche passate. Nel corso della giornata sarà affrontato anche il tema del rapporto tra religione e extraterrestri, già esaminato negli anni precedenti, ma con l’intervento di quest’anno si cercherà di dare una visione più generale all’intera questione.
novembre nel segno delle donne a teatro Matilde Bernini
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n novembre tutto al femminile, con la programmazione di prosa del Teatrodante Carlo Monni dedicata a due donne diversissime fra loro, ma entrambe di grande carattere. La prima è Giovanna D’Arco che salirà sul palco del teatro interpretata da Monica Guerritore il 3 novembre, per l’apertura della stagione di prosa, la seconda Miss Marple protagonista dei Giochi di prestigio dello spettacolo del 15 novembre. L’eroina francese a cui presta il corpo e la voce Monica Guerritore rivive nella nostra epoca grazie a riferimenti a figure sempre attuali come Martin Luther King, Che Guevara o il giovane studente che ferma con il suo corpo i carri armati di piazza Tienanmen. Impossibile non ritrovarsi empatici con questa Giovanna D’Arco visionaria e poetica. Altra donna, altra ambientazione,
altro stile per il 15 novembre con Miss Marple, Giochi di prestigio, di Agatha Christie, con l’adattamento teatrale di Edoardo Erba e la regia di Pierpaolo Sepe, con Maria Amelia Monti e con Roberto Citran. Siamo alla fine degli anni Quaranta, in una casa della campagna inglese e la simpatica, arzilla e intuitiva anziana signora è andata a trovare una sua vecchia amica che vive con la famiglia allargata. C’è anche uno strano giovane che durante un tranquillo dopocena perde i nervi, minaccia ed uccide un membro della famiglia. Tutto chiaro quindi? Assolutamente no: nell’attesa dell’arrivo della polizia Miss Marple indaga e svela che ciò che è successo non è quello che tutti credono di aver visto. Il pubblico è stato distratto da qualcosa che ha permesso all’assassino di agire indisturbato. Come a teatro. Come in un gioco di prestigio.
CULTURA
28 novembre 2018
Guido Bachetti
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ovanta candeline appena spente e un futuro più roseo all’orizzonte. Buone notizie per il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino che ha appena festeggiato i primi 90 anni dell’Orchestra e che dopo anni di instabilità economica comincia a risalire la china grazie alla gestione “illuminata” del sovrintendente Cristiano Chiarot, arrivato nel 2017 per prenderne le redini. Una programmazione intensa, nuovi appuntamenti in calendario, nuove produzioni e tante sfide ma soprattutto un sospiro di sollievo per i conti economici, che seppur ancora lontani dall’essere in pari, cominciano a tornare in ordine. Di cosa si parla di preciso? Svariati milioni di euro, circa 61 per essere più precisi, un debito importante che il Maggio si trascinava dietro da anni e che aveva portato la Fondazione sull’orlo della liquidazione. Un debito che però piano piano sta cominciando a calare, anche grazie anche al contributo di 3 milioni erogato dal Comune di Firenze e di altrettanti milioni stanziati dalla Regione Toscana. Nel 2019 il deficit scenderà a quota 55 milioni. Un passo che, parola del sovrintendente, “ha permesso di mettersi alle spalle il periodo più critico, dimostrando di poter guardare al futuro con maggior serenità rispetto al passato”. Un altro segnale positivo è arrivato dal Fus, il Fondo unico per lo spettacolo del Ministero per i beni e le attività culturali che ha accordato al Teatro per il 2018 un contributo di circa 15 milioni di euro (appena superiore al contributo per l’anno 2017), finanziamento riconosciuto per l’aumento e per la qualità delle produzioni del Teatro (il Maggio è quinto per qualità tra le Fondazioni lirico sinfoniche italiane). Un po’ di tranquillità in più dunque, che permette al Teatro di lanciarsi in nuove sfide, proponendo al suo pubblico un mix di nuove proposte e di grandi classici della tradizione lirica e sinfonica che vedranno salire sul podio, nei prossimi due anni, alcuni dei migliori direttori d’orchestra al mondo. Grande attenzione anche al mondo dei più giovani, con un programma, quello del “Maggio dei ragazzi” che vede proporre una selezione di spettacoli adatti anche ai più piccoli “perché – chiosa Chiarot – questo è il teatro dei fiorentini, e il nostro obiettivo è farlo amare da tutto il pubblico, da 0 a 100 anni”.
Il maggio fa 90 e passa la paura (del deficit)
Un podio da oscar con piovani
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n premio Oscar sul podio del Maggio. Il 17 novembre, è atteso al teatro fiorentino Nicola Piovani con La Pietà, composizione su libretto di Vincenzo Cerami
che ripercorre la forma dello Stabat Mater classico, e che viene presentato a Firenze in prima esecuzione assoluta nella sua nuova versione. Sul palcoscenico del Teatro, diretti
dal compositore romano, ci saranno Amii Stewart, il soprano Maria Rita Combattelli e Gigi Proietti, a cui è affidata la voce recitante. La Pietà canta, in versi liberi, il dolore archetipo della madre per la perdita del figlio, il dolore di Maria sotto la croce, citando a tratti i versi rituali di Jacopone da Todi, sia in traduzione moderna sia nell’originale latino. Protagoniste della rivisitazione di Piovani e Cerami sono due madri, ambedue affrante per la perdita del proprio figlio. La prima madre (Maria Rita Combattelli), in un paese opulento e consumista, ha visto suo figlio ucciso dalla droga, da un’overdose, dall’abbondanza, vittima di una società smarrita nei miti sbagliati del benessere e nella perdita del sentimento della trascendenza. La seconda, che invece ha la voce soul di Amii Stewart, ha perso il figlio ucciso dalla carestia, dalla fame, dalla scarsità di un paese dalla profonda Africa non ha risparmiato il ragazzino. “Due madri, chine sul dolore, cercano conforto nel pianto”, ha detto Piovani. G.B.
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CULTURA
marco BURCHI, il pittore “terrestre” D Elisabetta Failla
ipingere con la terra. Una tecnica innovativa che l’artista fiorentino Marco Burchi ha scelto per creare le sue opere artistiche nella “bottega” nel cuore di Firenze, in via de’ Ginori 47r, a due passi dalla Chiesa di San Lorenzo. Un modo per nobilitare un materiale povero che l’artista mescola anche con i minerali donando così ai quadri nuances insolite e una brillantezza particolare. Come per magia, infatti, la terra depositata dall´artista sulle tele prende forma e contorno per immortalare i sentimenti nello scorrere del tempo. Marco Burchi realizza le sue opere con la terra di Firenze mostrando angoli della città insieme a persone o personaggi che possano rappresentare lo spirito fiorentino. Grazie a questa tecnica particolare l’artista sta riscuotendo consensi di pubblico e critica esponendo in numerose mostre ed eventi. Lo scorso
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gennaio ha esposto le sue opere in una mostra dal titolo “Anime Libere, Firenze e la sua gente” che si è tenuta nel complesso delle ex Leopoldine in piazza Tasso ed è stata realizzata in collaborazione con il Quartiere 1. A maggio Marco Burchi, su invito dell’amministrazione di Avila, ha esposto le sue tele presso l’Auditorium Municipale San Francisco facendo conoscere all’estero l’animo fiorentino. Tra i quadri esposti nella mostra “Avila conoce a Florencia” è stato molto apprezzato quello realizzato con la terra del Prato delle Colonne a Boboli, raccolta insieme al presidente della Commissione Cultura del Quartiere 1 Mirco Ruffilli e alla responsabile del Giardino di Boboli Bianca Maria Landi, che rappresenta una sorta di fusione tra il Ponte Vecchio di Firenze e Le Mura di Avila, entrambi Patrimonio dell’Umanità. Lo scorso 10 maggio l’artista ha donato “L’abbraccio di Dio” a Papa Francesco in occasione della sua visita a Loppiano: un crocifisso realizzato con la terra di questo luogo. Ultimamente, infatti, Marco Burchi si sta dedicando anche alla scultura manipolando la terra per realizzare figure stilizzate impreziosite da oro 24 carati.
SPORT
30 novembre 2018
francesca baglieri, il gioiello del calcio femminile Lorenzo Mossani
talia, e il lunedì si tornava a lavoro... una fatica bestiale”. Sono cambiati anche gli allenamenti? “Certo, per questo i risultati, le prestazioni, la preparazione fisica che possono raggiungere le ragazze oggi non si possono paragonare a quelle dei miei anni. Questo alza il livello sicuramente e rende il calcio femminile italiano molto più internazionale. Infatti l’Italia femminile ha raggiunto dopo molti anni la qualificazione ai Mondiali”. Vorresti avere qualche anno per giocartela oggi? “Potessi togliermi qualche anno dalla carta d’identità sarebbe un sogno poter fare questo sport nella realtà di oggi: a noi sembrava così lontano e impossibile!”. Ti ricordi Elena e Alia? “Alia Guagni e Elina Linari erano davvero giovanissime quando erano al Gioiello. Hanno potuto cavalcare quest’onda e vivere il calcio femminile di oggi ma non si scorderanno mai quanta acqua è passata sotto i ponti o quanta strada hanno fatto e abbiamo fatto per arrivare ad oggi! Merito di tante ragazze, che come me hanno rincorso quel pallone, sudato, fatto immensi sacrifici per arrivare alla domenica a giocare”. Se avessi la possibilità di fare un ultimo gol, a chi lo faresti? “Da fiorentina Doc vorrei sbloccare Fiorentina – Juventus al 90’! Mi vengono i brividi a immaginarlo”.
P
Il focus del benzivendolo
robabilmente sarà lo sport del futuro. Un percorso difficile da decifrare quello del calcio femminile: fino a qualche anno fa uno sport che sembrava non decollare, non entusiasmare. Ora è più facile pensare che in Italia fossero i maschietti ad aver paura di passare il testimone al gentil sesso. Il calcio femminile è in ascesa tecnica, come numero di tesserate e come interesse mediatico. Non è un caso che le pay-tv più importanti si siano già interessate, snobbando altre discipline più popolari tra le donne. Non manca nemmeno il pubblico negli stadi, come si evince per esempio dagli ottimi numeri registrati dalla Fiorentina Women’s in Champions e per le partite di cartello disputate al “Franchi”. A Firenze ci sono due squadre che militano nel massimo campionato, la già citata Fiorentina e la Florentia, con due obiettivi diversi: vincere la prima, crescere la seconda. Ma il calcio femminile a Firenze ha lontane origini, dal Rovezzano al Gioiello Firenze di una decina anni fa, che ha “regalato” al calcio femminile tante fuoriclasse: Elena Linari e Alia Guagni in primis. Abbiamo intervistato chi nei primi anni 2000 portò a Firenze il calcio nella massima serie a suon di gol: bomber Francesca Baglieri, classe ‘79 e sanfredianina Doc, che ancora non ha appeso le scarpette al
chiodo. Cosa è cambiato in questi 10 anni? L’attenzione mediatica e i social hanno spinto il calcio femminile soprattutto a livello di visibilità... “Le notizie riescono a girare molto più facilmente e sicuramente le visualizzazioni sono molto più agili che ai miei tempi! Inoltre in questi ultimi 3 anni la scelta di
società maschili come in primis la Fiorentina e poi a seguire Juventus, Milan e altre hanno permesso di alzare qualitativamente il livello delle atlete rendendole professioniste. Questo secondo me ha fatto sì che si potesse praticare questo sport in maniera più seria. Ai miei tempi si andava a lavorare e la sera agli allenamenti, nel week end si girava l’I-
promossi e bocciati di inizio stagione
Andrea Di Salvo, mister, opinionista, speaker radiofonico e per passione benzinaio di piazza Alberti, prova a dare un giudizio su alcuni punti cardine della Fiorentina. Stefano Pioli questa stagione ha una rosa più completa rispetto alla scorsa, ha il problema che andando via Badelj, non è arrivato un nuoa cura di Lorenzo Mossani vo regista e non riesce a trovare un equilibrio giusto con i giocatori che
I giudizi di Andrea Di Salvo, la barba rossa più famosa del Franchi
ha. Purtroppo forse non ha i giocatori per giocare a 3 a centrocampo, anche perché i 3 davanti andando su e giù, vanno in carenza di ossigeno. Mi piacerebbe vedere Norgard in qualche spezzone di partita per capire com’è. Pezzella si sta dimostrando un grande centrale ed effettivamente i 9 milioni di euro sono stati spesi bene, prendiamo veramente pochi gol e piano piano, trovando sintonia con gli altri di reparto, andrà sempre meglio. La convocazione in Nazionale, conferma il suo valore.
Gerson è la conferma dei problemi a centrocampo, è un attaccante esterno che si adatta alle richieste di mister Pioli, però non rende come nel suo vero ruolo, infatti a volte fa errori che confermano che è adattato. Comunque ce la mette sempre tutta e va bene così. Miralles è una bella scoperta, è un lottatore e avendo 31 anni ha l’esperienza giusta che gli permette di entrare sempre in partita, mi piacerebbe dargli più continuità, renderebbe forse più di Esseric e di questa incognita Pjaca.
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SPORT
Lorenzo Mossani
L
a Canottieri Firenze nella prima stagione con l’avvocato Francesco Vessichelli al timone ha riempito il carniere di medaglie. Classe 1967 e socio del sodalizio fiorentino dal 1985, l’avvocato Vessichelli succede alla presidenza della Canottieri Firenze ad un altro avvocato, Cristiano Calussi, che dopo due mandati da Presidente passa il testimone a colui che negli ultimi sei anni ha svolto il ruolo di segretario nel Consiglio. Come detto tante medaglie per la Canottieri, frutto del grande lavoro degli allenatori ma anche dalla dedizione dei suoi atleti. Ottimi i risultati nell’ultima gara stagionale che si è svolta in ottobre. Nelle categorie principali dei Campionati Italiani in Tipo Regolamentare, a San Giorgio di Nogaro, la Toscana torna a casa, infatti, con una medaglia d’argento e una di bronzo, entrambe conquistate dalla Canottieri Firenze, che nel due yole Senior maschile ottiene la piazza d’onore dietro al Rowing Club Genovese con il campione mondiale Federico Dini, Dario Favilli e il timoniere Cosimo Chiappi (bronzo per la Ginnastica Triestina), mentre nel canoino Junior maschile il già citato Dini sale sul gradino più basso del podio
canottieri, una stagione
d’oro
conquistando il bronzo alle spalle del duo della Canottieri Napoli, Gennaro Di Mauro e Mauro Cella, rispettivamente primo e secondo classificato. Per un acuto che manca tra i Ragazzi, Junior e Senior, la Toscana si’illumina d’immenso grazie
alla Canottieri tra i Master, dove ottiene ben sei titoli italiani. Anche qui come da tradizione è in grande evidenza la Società sotto il Ponte Vecchio, che sigla addirittura un poker di successi: canoino Master E (Luca Aiazzi), quattro yole Master F (Giorgio Bani, Alberto Menini, Simone Santi, Giancarlo Tarchi, tim. Tommaso Aterini), doppio canoe Master F/G (Leonardo Magnatta, Loris Gonti) e otto yole Master E/F/G (Magnatta, Gonti, Bani, Santi, Menini, Tarchi e il timoniere Aterini in misto con Massimiliano Pastore e Pietro Sessa del Varese). Tra i Master
due medaglie d’argento (Firenze nel canoino Master G maschile e Limite nell’otto yole Master B/C/D maschile). Inoltre, sotto gli occhi attenti di uno storico allenatore come De Lucia la società organizza corsi di avvicinamento alla disciplina, fino a maggio 2019. I corsi per ragazzi da 10 a 17 anni sono divisi in due fasi di apprendimento. Infine accordo storico anche con l’Università di Firenze, per avvicinare gli studenti a questa nobile disciplina. Canottieri Firenze risplende ancora di oro, argento e bronzo.
florence marathon, ci (ri)siamo. pronti per il solito record L’ emozione lunga 42 km e 195 metri torna a Firenze ed è pronta a sorprendere tutti, come sempre, con tante novità. L’appuntamento con la Firenze Marathon è fissato per domenica 25 novembre 2018 con la 35esima edizione della classica internazionale di corsa su strada. Un’emozione unica che solo chi ha corso a Firenze può raccontare e che ha trasformato la classica della città del giglio in un appuntamento irrinunciabile per migliaia di sportivi e appassionati provenienti da tutto il mondo, puntuali ogni anno, l’ultima domenica di novembre. La Firenze Marathon è il principale evento di corsa su strada che si svolge in Toscana e, insieme a Roma, è ormai di diritto la maratona internazionale più importante d’Italia e tra le prime 20 al mondo per numero di partecipanti e per qualità. Il percorso fiorentino si muove attraverso scorci paesaggistici e monumenti di una bellezza unica, che hanno reso famosa la città nel mondo. Un nuovo tracciato che tocca i luoghi più affascinanti di Firenze, come piazza
del Duomo, piazza della Signoria, Ponte Vecchio e tante altre strade e piazze ricche di storia e di cultura. La prima novità di questa edizione è la medaglia che verrà consegnata a tutti coloro che porteranno a termine la gara, tradizionale simbolo dell’impresa compiuta. A firmare la tanto agognata medaglia quest’anno è un artista di fama internazionale ben conosciuto ai fiorentini: Clet Abraham, meglio noto come “Clet”, famoso per l’arte urbana degli stickers che “completano” i cartelli stradali trasformandoli in simboli divertenti. Per la maratona i podisti avranno quindi un motivo in più per impegnarsi ad arrivare al traguardo. Quello di poter ricevere e indossare al collo non solo una medaglia che ha un valore affettivo intrinseco, ma anche un valore artistico. Per informazioni e iscriversi alla competizione o alla Ginky Family Run rivolta ai bambini e alle loro famiglie rivolgersi al sito www.firenzemarathon.it. N.D.
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Il bando è aperto dall’8 ottobre al 30 novembre 2018 In collaborazione con