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DICEMBRE 2017
www.fratelliorsero.it
non perdiamoci nel
natale
î Veglioni da chef î Il “menù” della notte di capodanno î Come cucinare il regalo perfetto
î Feste da genitori single î Un 2018 di musica î Balla (come Beyoncé) che ti passa î Il book crossing in salsa fiorentina
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www.ilreporter.it · dicembre 2017
30 giorni con
Edito
iale
Siamo tutti masterchef
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FRANCESCA PULITI
are che tra un paio di Natali mangeremo tutti carnenon carne, al 100% vegetale, ma che nell’aspetto, nella consistenza e perfino nel modo di “sanguinare” sembrerà tal quale alla carne. Negli Stati Uniti i primi adepti salutisti già si affollano in lunghe file davanti ai ristoranti che servono “Impossible burger”: così si chiama l’hamburger “finto” creato da una start-up che promette di macinare fatturato (anziché manzo) nei prossimi anni. E il fatto che tra i finanziatori ci sia Bill Gates accredita la previsione. Probabilmente per il veglione 2019 porteremo in tavola “veg-capitoni” e “impossible tortellini”. Nel frattempo ci prepariamo a metterci a fornelli per la più classica delle maratone culinarie all’italiana (vedi servizio a pagg. 4-5), sfoderando tutto il nostro talento da provetti masterchef. Già perché a suon di #foodporn, cucine da incubo e chef da combattimento ci sentiamo tutti in competizione per il miglior cappone. Non è solo colpa nostra: il cibo è diventato il protagonista assoluto degli anni 2000. Un po’ come succedeva con il sesso e le belle donne negli anni Ottanta: accendi un canale a caso in fascia protetta e ti trovi di fronte a un’orgia di tartare, ganasce, mousse di plancton. Perfino i fiori hanno ritrovato una nuova vita nel piatto, diventando tutto a un tratto edibili. E siccome in questa marea di ristorantini gourmet rischiamo di perdere la rotta, ecco che piovono guide per orientarci: cappelli, stelle, chiocciole (ne parliamo a pag. 11). Gli chef sono le nuove rockstar e gli emulatori sono in crescita esponenziale. Di certo non mancheranno le occasioni per sperimentare nelle prossime festività. Ma visto che siamo già in aria, facciamo un buon proposito per l’anno nuovo: rivalutiamo il collezionismo, la pittura, l’uncinetto, troviamoci un hobby che non includa il riempirci la bocca di grandi teorie e lo stomaco di piatti complicati. E possibilmente che non necessiti lo scatto di ripetuti e orgogliosi selfie o la creazione di nuovi hashtag improbabili.
La foto del mese
Anche il Mugnone si veste d’autunno Foto della nostra lettrice Marina Lo Blundo (@maraina81) Tagga @ilreporterfi nelle tue foto su Instagram, ogni mese pubblicheremo la più rappresentativa
che succede in citta città 1-10 DICEMBRE FIESOLE PER STOMACI FORTI
Trippa, lampredotto, cervello, animelle e altre specialità per amanti della cucina toscana verace senza se e senza ma: alla Casa del popolo di Fiesole torna la Sagra delle Frattaglie i primi 2 weekend del mese, compreso il lungo ponte dell’Immacolata. Consigliata la prenotazione allo 055 597002.
DAL 7 DICEMBRE IL CIRCO DI BRACHETTI
Un mese di spettacoli a tutta adrenalina all’Ippodromo del Visarno, con il Cirque Reckless. Acrobati, giocolieri, motociclisti, ventriloqui e ballerini daranno vita a coreografie rocambolesche per sognare ad occhi aperti, sotto la regia di Arturo Brachetti, maestro del trasformismo.
15-17 DICEMBRE TEATRO E ARTE ALLE PIAGGE
Il Teatro delle Spiagge riparte con una tre giorni di eventi in cui si alterneranno prosa, danza, musica, happening, mostre, fotografia, laboratori per bambini, aperitivi e interventi d’arte urbana. La stagione prosegue con la serata di capodanno: il 31 in scena “I Marziani al mare (dieci anni dopo)”, per salutare il 2017 a suon di risate. info@teatridimbarco.it
22 DICEMBRE VACANZE AL VIA
Vacanze extra per gli studenti: l’ultima campanella suona il 22. Sui banchi si torna l’8 gennaio. E per chi già se lo sta domandando: a Pasqua le scuole saranno chiuse da giovedì 29 marzo a martedì 3 aprile.
23 DICEMBRE LO SCHIACCIANOCI ALLA PERGOLA Il Balletto di San Pietroburgo, uno dei corpi di ballo più famosi al mondo, porta a Firenze la magia dello Schiaccianoci, uno degli spettacoli che “fa più Natale” al mondo. Doppio appuntamento al Teatro della Pergola: alle 17.30 e alle 20.30. Prevendite sul Circuito Box Office Toscana.
5 GENNAIO 2018 IL NOSTRO “BLACK FRIDAY”
Al via i saldi sulle collezioni invernali. Dureranno fino a lunedì 5 marzo: stessa durata in tutte le regioni per ridurre la concorrenza. Gli amanti della moda si diano da fare: la prossima occasione per dare sfogo allo shopping sarà a luglio, a partire dal 7. 3
dicembre 2017 · www.ilreporter.it
a cura di Gianni Carpini
cucinati per le feste
Grandi abbuffate o menù equilibrato? Carne o pesce? Grandi e piccoli dilemmi davanti ai fornelli. Il Reporter ha chiesto agli chef stellati di due famosi ristoranti fiorentini qualche “trucco” per fare un figurone a tavola durante le feste.
Menù “mezzo seduto” e occhio alle quantità
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er quest’anno meglio cambiare. Certo, secondo la tradizione non c’è festa che si rispetti senza un’interminabile mangiata, ma chi ha detto che dobbiamo rimanere per forza a sedere cinque ore e cucinare per un intero esercito? “Metà menù in piedi, poi seduti e di nuovo in piedi. Tante cose, sfiziose, ma poca quantità”. Il consiglio arriva da chi della buona cucina ha fatto un mestiere: Marco Stabile, chef dell’Ora d’aria di via dei Georgofili. “Durante le feste abbiamo bisogno sempre di stare insieme e soprattutto di ‘ricordare’ - osserva -. Quindi direi, tanti piatti, molti del ricordo, molti del divertimento, nuovi. Le quantità in ogni piatto le farei più piccole, per divertirsi senza ammazzarsi”. Teniamo a mente, inoltre, qualche regola d’oro per alternare in modo impeccabile, come in un locale deluxe, i vari piatti. “Si parte sempre con cose fresche e di stile acidulo, fresco, che invitano a mangiare - rivela Stabile -. Si continua 4
Marco Attenti Stabile agli avanzi: Ora d’aria
con piatti di più sostanza, anche di matrice dolciastra (anche se meglio essere sempre equilibrati con i flussi di sapore) e per terminare con la frutta, un dolce leggero e qualcosa di amaro, per chiudere e stimolare il nostro stomaco”. Infine le dritte su cosa portare in tavola: piatti con le lenticchie, un “bel paté di faraona con il tartufo, sebbene l’annata per ora sia un disastro”, tortellini in brodo (di faraona) e vin santo, ma anche pesce come capitone, carpa o salmone selvaggio.
Il piatto È sostenibile
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’errore più comune è preparare grandi abbuffate, con il rischio di lasciare un fiume di avanzi destinati alla pattumiera. Largo quindi a un menù “anti-spreco” senza rinunciare ai sapori nostrani. È la filosofia di Filippo Saporito, chef de La Leggenda dei Frati, che per il 25 dicembre nel ristorante di Villa Bardini propone la tradizione: il cappone, di cui non si butta via niente. Il primo consiglio è scegliere dal macellaio un
Filippo Saporito La Leggenda dei Frati cappone intero, perché costa molto meno che comprarlo a pezzi. E poi è “tutto in uno”: Natale, Santo Stefano, Capodanno. “Con le ossa facciamo il brodo dei tortellini per Natale – suggerisce –. Il petto è molto saporito e lo portiamo in tavola lesso, per poi riproporlo, una volta avanzato, a mo’ di insalata: bastano delle puntarelle e degli agrumi, come un arancio sbucciato a vivo, per creare un piatto da re. Le cosce, visto che sono più dure, usiamole per fare il ripieno dei tortelli per Capodanno”. Per chi preferisce il pesce meglio le cozze alle ostriche, “meno nobili ma altrettanto buone: sono più economiche e gli allevamenti hanno un minor impatto ambientale”. E per finire in bellezza il dolce: basta qualche stratagemma per gustare panettone e pandoro anche quando iniziano a diventare asciutti. “Con il pandoro si può foderare il tiramisù, mentre entrambi sono buoni riscaldati perché hanno un’alta percentuale di burro. Un buon dessert? Il panettone messo sulla griglia e accompagnato da un gelato o da un’insalata di agrumi”.
www.ilreporter.it · dicembre 2017
Come festeggiare la notte più lunga
?
ma tu che fai a
capodanno
Vincenzo D’Angelo
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apodanno si avvicina e molti di noi sono alle prese con la fatidica domanda “Tu cosa fai a Capodanno?” Anche quest’anno sono tantissime le attività in programma a Firenze, da una romantica cena con la vista sui lungarni fino al consueto concertone che, dopo il successo dell’anno scorso, torna al piazzale Michelangelo. Ma non solo, sulla scia dell’Estate Fiorentina, quest’anno anche le piazze meno centrali saranno coinvolte con feste, concerti a tema e spazi dedicati ai bambini. IN GIRO PER LA CITTÀ Insieme al concertone saranno coinvolti anche altri punti centrali del centro storico e ogni piazza avrà un proprio tema dominante: la musica classica in Signoria, il jazz e il funky in Oltrarno, le installazioni luminose e sonore in Piazza Santissima Annunziata. A Gavinana invece si festeggerà a partire dal pomeriggio del trentuno con numerosi laboratori e attività pensate per le famiglie. NEI LOCALI Sono diversi i locali e i nightclub che offrono la possibilità di festeggiare la notte di San Silvestro tra musica, balli e champagne. Non una semplice notte in discoteca, ma una vera e propria esperienza con cena gourmet, animazione e i successi musicali del momento. Tra i più gettonati lo storico YAB dietro piazza Strozzi e il poco distante Colle Bereto, mentre i più alternativi si sposteranno in Santa Croce e in Santo Spirito. TRA MOSTRE E MUSEI Molti musei resteranno aperti nella giornata di San Silvestro o il primo dell’anno. Un’ottima occasione, dunque, per non rinunciare alla bellezza dell’arte e della cultura, anche durante i giorni di festa. Al Museo Novecento l’artistaalbanese Adrian Paci ha sviluppato una personale incentrata sul tema dell’acqua come metafora di movimento e possibilità
di azione e reazione, mentre a Palazzo Strozzi è possibile ammirare i capolavori di Michelangelo, Pontormo e Giambologna nonché le “Utopie Radicali” che celebrano lo straordinario movimento radicale della Fi-
renze degli anni Sessanta e Settanta dello secolo scorso. PER I FUORISEDE E per i numerosi studenti, lavoratori fuori-sede che non hanno la possibilità di tornare a casa? Può essere
un’ottima idea organizzare una deliziosa cena in cui i sapori del sud incontrano i piatti della tradizione Toscana, per poi uscire a godersi la città nella notte più bella dell’anno, in tutto il suo incredibile splendore.
nel mondo c’è chi festeggia due volte e chi per quattro giorni
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apodanno è una festa sempre attesa grazie alla sua magia e alle mille emozioni, una sorta di metafora di un capitolo che finisce e un altro tutto da scoprire che comincia. E in ogni parte del mondo esistono tradizioni ed usanze legate a questa particolare data. In Giappone, i festeggiamenti durano dal 31 dicembre al 3 gennaio, periodo durante il quale si ringraziano gli dei e si dà il benvenuto agli spiriti degli antenati. Secondo il nostro calendario gregoriano, in Cina si festeggia intorno alla metà di febbraio con la famosa festa delle lanterne. In Russia il capodanno si festeggia ben due volte, il
31 dicembre secondo il calendario gregoriano e il 13 secondo quello giuliano. In Spagna è usanza mangiare dodici chicchi d’uva per propiziarsi abbondanza di cibo per l’anno nuovo, mentre in Inghilterra ci si diletta in giochi e attività divertenti, come quello di mangiare una mela appesa a un filo, proprio come in “Sapore di mare”. E in Italia? Indumento intimo rosso, un rametto di vischio sotto cui baciare il proprio partner allo scoccare della mezzanotte e tanto entusiasmo per il nuovo anno. V.D’A.
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novembre 2017
Come scegliere
Vincenzo D’Angelo
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opo aver rimandato per tutto il mese di novembre, è arrivato il momento di sedersi e iniziare a pensare ai regali di Natale. Famiglia, amici, dolce metà e figli, un pensiero per tutte le persone che ogni giorno animano e rendono speciale la nostra vita quotidiana. Ma cosa regalare? Le opzioni, in verità, sono molte. HIGH TECH Sono diversi i gioiellini tecnologici da regalare al proprio compagno oppure ai figli appassionati del genere. In cima alla lista c’è sicuramente il nuovo iPhone X, disponibile da circa un mese, seguono la nuova Xbox One, le consolle compatte per videogiochi e i dispositivi per collegare lo smartphone alla TV come Google ChromeCast o Amazon Fire Stick, grazie a cui è possibile guardare Netflix, Youtube e altri servizi di streaming. Ma anche CD, audiolibri e vinili recentemente tornati di moda, il mercato offre oggetti tecnologici per tutti i gusti. FASHION In famiglia c’è un appassionato di
il regalo giusto
moda? Presso negozi come Zara, H&M e il quotatissimo Primark sono disponibili delle pratiche carte regalo, si parte da un minino di venti euro a un massimo di 200, bigliettino personalizzato incluso. Per gli amanti del vintage, invece, sono diversi i negozi in giro per Firenze che dispongono di una vasta selezione di abiti, borse e accessori. Un’ottima idea per valorizzare l’armadio e, perché no, farvi un piccolo regalino in vista del Capodanno. CIBO Se i destinatari, in particolare, sono degli amanti del cibo, perché non optare per un bel cesto di Natale? Una selezione di prodotti artigianali e tipici della tradizione Toscana per far contenta la mamma nonché un’ottima ragione per organizzare una cena per il giorno della befana. Dove andare? Eataly in via Martelli e il Mercato Centrale per prodotti freschi e saporiti, mentre in via della Mattonaia ha aperto da poco C.BIO, un supermercato completamente dedicato ai prodotti biologici e a chilometro zero.
“L’irresistibile” maglione di Natale
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n principio fu Marc Darcy che, grazie agli originali maglioni indossati ogni anno, conquistò il cuore dell’eterna single Bridget Jones, poi fu il turno di Derek Shepherd per strappare un sorriso e riconquistare il cuore della sua Meredith. I figli degli anni novanta sicuramente ricorderanno i maglioni sfoggiati da Brandon, Brenda, Dylan e Kelly. Il maglione di lana è un capo irrinunciabile del periodo natalizio. A volte non molto apprezzato, negli ultimi anni è diventato una vera e propria tendenza, con numerose case di moda che hanno scelto di introdurlo nella loro collezione invernale. La internazionale Diesel ha lanciato una campagna per rendere l’iconico maglione di lana uno dei capi principali dell’inverno eliminando però i caratteristici disegni a tema come renne, alberi e l’immancabile Babbo Natale e optando per una collezione dai toni festivi ma in linea con i trend della stagione. La popolare Primark, invece, ha dato libero sfogo alla fantasia lanciando una linea deliziosamente kitsch, come sempre a prezzi molto accessibili. Ma quest’anno il maglione natalizio incontra anche la beneficenza. SaveTheChildren ha fissato il #ChristmasJumperDay per il 15 dicembre: una giornata di festa in cui festeggiare tutti insieme, scattare foto a tema, e sopratutto raccogliere fondi. Tutte le informazioni su christmasjumperday.it. V.D’A.
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FAI DA TE Per fare un bel regalo non c’è bisogno di un grosso budget, con un po’ di creatività è possibile realizzare dei doni pensati su misura, in linea con i gusti e le attitudini del destinatario. Una bella cornice decorata dai bamâ Foto di Paolo Matteoni
bini per la nonna, un capo vintage e rimodernato per la nipote e qualche delizia fatta a mano per festeggiare tutti insieme dopo aver scartato i regali. E per i colleghi? Con un giro da Flying Tiger non si sbaglia mai!
www.ilreporter.it · dicembre 2017
Te piace ‘o presepe? Tiziana Alma Scalisi
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empo di Natale, di regali e dell’immancabile presepe. Quello allestito sul tavolino basso o in un angolo del salotto, dove spesso il gatto trova un comodo spazio tra le lucine e la carta pesta. C’è il presepe della nonna che non va toccato e quelli in cui capita che accanto al pastorello trovino spazio un drago o una principessa.
I tempi cambiano si sa, e una rilettura postmoderna del giaciglio non è più all’indice. Eppure la tradizione del presepe è più forte che mai, parola di presepista. “L’Associazione Italiana Amici del Presepio, nasce a Roma nel 1953, ma anche Firenze ha la sua tradizione – racconta Massimo Pucci vice presidente Aiap – e noi vogliamo mantenerla alta. A Firenze da visitare sono i presepi di S. Maria Madre della Chiesa e quello artistico del Bassi”. Quali sono le peculiarità di un tradizionale presepe toscano? “Gli ambienti rappresentano le casette della nostra montagna, con gli intonaci scrostati e la pietra a vista e anche i materiali fanno la differenza. Le scenografie infatti sono in poliestere espanso, mentre ad esempio a Napoli usano molto il sughero”. Tra gli scopi dell’associazione
mercatini, che passione M ercatini di Natale, pronti via: gustatevi l’idea del fine settimana tra luci, colori, angioletti, renne e palline colorate. Per il no-stop attraverso le strade cittadine servono scarpe comode, una sciarpa e una cara amica. Trascinare il compagno, infatti, raramente porta a buoni risultati in termini di shopping prenatalizio. Meglio sfruttare il mano nella mano per indirizzare gli acquisti del vostro lui su obiettivi assolutamente mirati con idee già ben impacchettate. Le perdite di tempo in materia di mercatini, sono da evitare. Il Weihnachtsmarkt Mercatino di Natale Tedesco in piazza Santa Croce (28 novembre-17 dicembre) è una tappa imperdibile, il tipico villaggio in legno è una tentazione a cui non si può resistere, molte le idee regalo e le proposte gastronomiche. In piazza Santo Spirito dal 17 dicembre c’è la Fierucolina di Natale che quest’anno prende il nome di Fierucolina dell’olio novo, con prodotti delle aziende locali biologici e biodinamici. La Fierucola dell’Immacolata riempirà invece piazza S.S. Annunziata (8-10 dicembre), mentre Nataleperfile in Palazzo Corsini (30 novembre-3 dicembre) coniuga acquisti e solidarietà con oltre 60 espositori e un vasto assortimento di capi di abbigliamento, libri, bianche-
anche quello di incrementare l’arte del presepe, tanto che l’associazione è attualmente impegnata in un progetto al carcere di Sollicciano dove dieci detenuti stanno imparando a fare un presepe: “Anche se – prosegue Pucci – il lavoro non è semplice, dato che alcuni strumenti in carcere non possono essere utilizzati. La speranza è quella che in futuro siano in grado di insegnare a loro volta quest’arte”.
ria per la casa, bijoux, cosmesi ed enogastronomia. Il Villaggio di Babbo Natale attende i più piccoli in largo Pietro Annigoni e il Mercatino di Natale a sostegno della Croce Rossa si svolgerà in via Fabrizio de Andrè l’1, 2 e 3 dicembre. Novità 2017 è il Mercatino di Natale Etsy (Bottega d’Arte la Zaffera, via Guelfa 45) che il 3 dicembre sbarca a Firenze per la prima volta. Etsy è un marketplace dove milioni di persone in tutto il mondo si riuniscono, online e offline, per comprare e vendere articoli unici fatti a mano e rigorosamente di artigianato locale. Una scelta non scontata per pacchetti sotto l’albero all’insegna del non convenzionale. T.A.S.
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dicembre 2017 · www.ilreporter.it
Costanza Tosi
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n’estate che allunga il suo corso, il caldo che fatica ad andarsene. Autunno senza il cappotto si è fatto riconoscere soltanto dai suoi colori infuocati e dalle foglie distese a tappeto sui prati e sull’asfalto. Ma adesso, niente più nostalgia da piumone, le temperature si sono abbassate e il freddo è arrivato. Così inizia la lotta contro l’influenza; scaffali stracolmi di integratori di tutti i tipi, nella speranza di riuscire a costruire uno scudo “fai da te” contro ogni tipo di batterio e riuscire ad essere più reattivi delle bollicine della pasticca effervescente di vitamina C. Nonostante tutti gli sforzi spesso e volentieri ci troviamo invasi da qualsiasi tipo di malessere, e “l’emergenza salute” arriva senza preavviso, magari a notte fonda, svegliandoci dal dolce sonno. Ma c’è una soluzione a tutto, e soprattutto a tutte le ore. A Firenze infatti aumenta il numero di farmacie aperte 24 ore su 24. Per quanto riguarda le farmacie comunali, a partire dal mese di ottobre, la Farmacia Comunale Europa, resterà aperta 24h, 365 giorni l’anno. Nelle zone di Firenze nord e centro storico invece, il servizio è garantito dall’apertura 24h delle farmacie di Santa Maria Novella e Mercato Novoli. Inoltre per accorciare i tempi e facilitare
Influenza ti combatto, con la farmacia che non chiude mai
A Santa maria nuova riapre l’orto che cura
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iante e salute umana, un legame profondo che ha radici nei secoli lontani. Un’abitudine che risulta adesso ormai persa, quella di curare attraverso la natura, attraverso quelle che venivano chiamate le “erbe medicinali”. A tal proposito la Fondazione Santa Maria Nuova Onlus e il Museo di Storia Naturale/sezione Orto Botanico dell’Università di Firenze con la collaborazione di Aboca e il sostegno dell’Azienda USL Toscana centro hanno deciso di ridare vita all’orto medico di Santa Maria Nuova. L’orto originario dell’ospedale risale alla fine del XIII secolo, ed è considerato il più antico orto accademico e ospedaliero d’Europa. L’obiettivo dell’opera è quello di restituire ai fiorentini una parte della loro storia, oltre a rendere visibilità al mondo vegetale, che rimane, ancora oggi, fonte importante di principi farmacologici. C.T.
le giornate stracolme di impegni e appuntamenti adesso effettuare analisi e test diagnostici può diventare più semplice e veloce grazie al servizio di alcune farmacie locali. Presso la Farmacia Marucelli nel viale De Amicis, è possibile effettuare una serie di esami e test diagnostici come, ad esempio, l’esame per la prevenzione della patologia osteoporotica, l’autoanalisi del sangue, la misurazione della pressione sanguigna. Inoltre, vi è la possibilità di eseguire esami diagnostici come la glicemia e le urine in ben sette farmacie comunali fiorentine. A cambiare faccia alle farmacie arrivano “gli angoli del benessere”. Non più solo luogo d’acquisto di medicinali, ma punto d’incontro con esperti del settore per scambiarsi opinioni sui nuovi prodotti e conoscerne i benefici. Così, proprio all’interno della farmacia sarà data a tutti la possibilità di degustare tisane, testare creme, infusi naturali, prodotti biologici. Il primo spazio dedicato alla salute è stato inaugurato all’interno della farmacia di Ponte a Greve l’8 novembre.
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www.ilreporter.it · dicembre 2017
Tiziana Alma Scalisi
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icembre è tempo di famiglia, due cuori e una capanna, un grande albero e almeno due figli felici ed emozionati che aprono i pacchetti. Se l’iconografia tradizionale ci vorrebbe tutti felici e armoniosamente innamorati. Il sogno spesso si scontra con la realtà e, per il nutrito numero di genitori separati, dicembre diventa un vero e proprio incubo. Per i single alle prime armi i primi due Natali mettono a dura prova anche i più esperti. Districarsi tra turni, regali, figli e genitori rischia di mandare al tappeto. Il sogno infranto, l’idea del “non sarà mai più come prima” è la prima vera trappola tra le mille difficoltà pratiche. Il pensiero subdolo continua a fare capolino tra un guaio da risolvere e l’altro. Poi ci sono i problemi pratici del tipo: come gestire i turni dei figli? Orribili le transumanze tra un pranzo e una cena per prendere e consegnare la prole, magari cercando anche di evitare l’ex e le discussioni sugli assegni (almeno a Natale). Con tali presupposti verrebbe voglia di salire sul primo aereo diretto a Timbuctù. Una soluzione invece è pos-
sibile, parola di Giuditta Pasotto (nella foto) ideatrice del sito Gengle: “Quello che si
apre è il periodo peggiore di tutto Siamo una grande famiglia, abbiamo una serie di appuntamenti fissi. C’è lo scambio dei regali, rigorosamente riciclati e divisi per sesso ed età, è un modo carino per dare
nuova vita agli oggetti. Poi il 26 dicembre il pranzo degli avanzi è sicuramente il più gettonato, dove ognuno porta qualcosa compreso tortellini e lenticchie. L’importante è non restare da soli”. È questa l’idea di fondo di Gengle, una condivisione sana, con una chiave di lettura sempre positiva. “In tre anni siamo diventati più di 36mila con una media di 500 iscrizioni al mese. Sembra che con la fine del matrimonio finisca tutto, perdere uno status è una cosa che traumatizza molto e dicembre tra il Natale e il Capodanno – magari passato senza figli –, è devastante, ecco che Gengle offre una risposta alla solitudine”. Il tema della separazione è anche al centro di un ciclo di incontri dal titolo “Separiamoci Insieme” ospitati alla Biblioteca Luzi in collaborazione con Seao Rise e il Comune di Firenze. Gli incontri si prefiggono di offrire risorse pratiche per orientarsi in un momento difficile come quello della separazione.
genitori single, come sopravvivere alle feste e vivere felici
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dicembre 2017 · www.ilreporter.it
Il tè delle cinque è in riva d’Arno Valentina Veneziano
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rendere il tè è una tradizione, un rituale rilassante, una scusa per scattare una foto e un momento per aggiornarsi sulle storie di quegli amici che non vediamo da tempo. Firenze in autunno e in inverno ci invita a gustare un buon tè in compagnia. Dove andare? Iniziamo con Mago Merlino Tea House (via dei Pilastri 31r) perché è un’esperienza da provare che si allontana dalle classiche teerie. Nato nel 1977, vanta un arredamento che si ispira all’atmosfera degli anni Settanta, mood esotico ma anche orientale tra tappeti, luci soffuse e oggetti provenienti da tutto il mondo. La Via del Tè (piazza Ghiberti 22/23r) è uno dei luoghi più celebri di Firenze in cui sorseggiarlo. La sede in piazza Ghiberti è quella del primo negozio, aperto nel 1997, che fa da cornice al colorato mercato di Sant’Ambrogio. Qui è possibile accompagnare il tè con deliziose torte, scones e pasticcini. San Tea House (via de’ Barbadori 21) è un luogo d’Oriente. L’arredamento è minimal ma d’impatto e il menu è originale, vanta il famoso Bubble Tea. Qua si parla giapponese e inglese. Todo Modo (via dei Fossi 15r) è una bellissima libreria. Dispone di un piccolo teatro e di un’enoteca/café che si chiama Uqbar. Da provare per un tè con i buonissimi Krumiri circondati da libri. Dolci Pensieri (via del Ponte alle Riffe 26r e in Borgo La Croce 26r) è la location ideale se volete accompagnare il vostro tè con una torta, muffin gustosi e tortine colorate. È un salotto in cui poter assaggiare anche
Il rito inglese per eccellenza parla fiorentino. Ma anche giapponese, con inflessioni vegane e bio
dolci vegani. Cecilia (via de’ Neri 39r) è una novità e una scoperta. Un piccolo locale, dallo stile francese, con disegni alle pareti in cui è possibile gustare torte alle carote da leccarsi i baffi, tè e infusi biologici a due passi da piazza Santa Croce. Infine una chicca. Per gli appassionati del mondo anglosassone c’è l’Afternoon tea alla Harold Acton Library (Lungarno Guicciardini 9), all’interno del British Institute of Florence, ogni giovedì dalle 16 e 30 alle 18 nella Sala Ferragamo della Biblioteca. È aperto a tutti ed è richiesta una donazione minima di 1,50 euro a supporto della Biblioteca (per informazioni library@britishinstitute.it).
chiara, rossa, bianca: l’importante è che sia artigianale la mappa della firenze che ama la birra di carattere
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ono tanti quelli che amano gustarsi una buona birra artigianale. Dove possiamo farlo a Firenze? Hard Rock Cafe Firenze, in via dei Brunelleschi, ha deciso di prendere parte all’iniziativa #TestKitchen testando un menù sostenibile e attento alla qualità del prodotto. Accompagnano le novità culinarie a km zero proprio le birre artigianali di Birrificio Fiorentino. Il Brew Dog Firenze, in via Faenza, ogni mese propone una differente selezione di birre. Da provare insieme ai loro ottimi e grandi hamburger. A pochi passi da piazza della Libertà si trova il Braumeister, pub spa-
zioso con una grande scelta di birre. Il Bovaro, in via Pisana, produce birra artigianale con mescita diretta ed è pub e birrificio allo stesso tempo. Rimaniamo in via Pisana con Diorama, pub ristorante in cui si possono gustare birre artigianali italiane e straniere. Da provare se siamo alla ricerca di qualcosa di originale. Ci spostiamo nel quartiere di Rovezzano al Camping Firenze. Al suo interno, il nuovo ristorante Fabbrica di Pedavena serve un’ampia selezione delle migliori birre prodotte dall’omonima Fabbrica. Un ristorante incentrato sulla birra che serve anche pizza cotta nel forno a
legna, hamburger e verdure a chilometro zero. V.V.
Al cinema Spazio Uno scopri la magia del grande cinema ad un prezzo ridotto!
5 dic ore 21.15
Fino a 18 anni ingresso gratuito
Via del Sole, 10 - Firenze • www.cinemaspaziouno.it
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(compreso il giorno di Natale)
www.ilreporter.it · dicembre 2017
Super guida ai ristoranti fiorentini i migliori secondo gli esperti Gianni Carpini
C’
è chi per premiare le migliori cucine dello Stivale si affida ai copricapo degli chef, chi alle stelle e chi invece ha scelto le posate come simbolo di eccellenza. Tra forchette e cappelli è facile perdere la bussola. Abbiamo curiosato tra le pagine delle guide gastronomiche fresche di stampa per fare un po’ di ordine in tavola e scoprire quali sono i ristoranti di Firenze più quotati dagli esperti del settore. Tanto di cappello all’Enoteca Pinchiorri. La Guida “I ristoranti d’Italia 2018” firmata dall’Espresso ha collocato il celebre locale di Giorgio Pinchiorri e Annie Féolde sull’Olimpo della ristorazione. Figura tra le dieci realtà italiane che si sono aggiudicate il Cappello d’oro, una novità: sono i nuovi classici della cucina italiana e perciò “fuori concorso” perché non possono essere valutati con lo stesso metro degli altri. Il celebre ristorante di via Ghibellina conferma anche le tre stelle Michelin (solo un centinaio di cucine al mondo possono vantarle) e un eccellente
piazzamento anche secondo il Gambero Rosso, con tre forchette. Le tre bottiglie del “Gambero”, riservate ai wine bar, vanno invece all’Enoteca Fiorentina di via Pietrapiana. Tornando alla guida dell’Espresso nessuna realtà fiorentina conquista cinque e quattro cappelli, ma un gradino più sotto troviamo l’Hotel Four Seasons di Borgo Pinti con “Il Palagio”, che conferma i suoi tre cappelli (oltre a riceve anche quest’anno una stella Michelin). In città sei ristoranti conquistano poi due cappelli, mentre altri otto si accontentano, si fa per dire, di un cappello (la lista completa sul nostro sito ilreporter.it). Sul fronte delle osterie, la guida
di Slow Food rinnova la fiducia a un’accoppiata fiorentina, premiata con le Chiocciole: la celebre trattoria di Fabio Picchi “Cibreo”, per cui aumenta anche la valutazione dei colleghi dell’Espresso da uno a due cappelli, e la Trattoria “Da Burde” di via Pistoiese, l’unico locale fuori dal centro annoverato tra i top. Lasciando i giudizi degli esperti e Affidandosi invece alle recensioni web degli utenti, tra i dieci ristoranti d’Italia premiati da Tripadvisor con il Travellers’ Choice ce n’è uno fiorentino: La Bottega del Buon Caffè di lungarno Cellini, che si aggiudica il quinto posto. Dello stesso parere gli esperti della Michelin (una stella) e dell’Espresso (due cappelli).
Che pizza! Il Gambero incorona le più buone
C
i vuole un gambero per premiare le pizze. Anche la rotonda pietanza ha una sua guida creata dal Gambero Rosso. Secondo l’edizione 2018, per gli amanti della “napoletana” le migliori pizzerie in città sono tre: Le Follie di Romualdo in viale Europa (che vince anche il premio “maestro dell’impasto”), Giotto di via Veracini e Santarpia in largo Annigoni. Nella categoria “pizza da degustazione” La Divina Pizza in Borgo Allegri è la migliore di Firenze. G.C.
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Quartiere
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á Foto di Martino Dini www.martinodini.com
Vincenzo D’Angelo
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olorati, simpatici e divertenti, sono gli artisti di strada che animano il centro storico di Firenze. Da piazza della Signoria alla Galleria dell’Accademia, passando per il piazzale degli Uffizi all’Oltrarno, sono diversi gli artisti che ogni giorno dilettano cittadini e turisti con musica, illusionismo ed esibizioni in cambio di un’offerta libera o di un sincero applauso. L’artista di strada è in realtà un vero e proprio lavoro, codificato dalla legge, regolamentato e tassato. Ci sono orari ben precisi e posizioni affittate per ogni singola performance. Recentemente anche Palazzo Vecchio si è aperto alle espressioni artistiche di strada. Nel corso dei prossimi mesi, infatti, saranno individuate in ogni quartiere delle aree specifiche riservate agli artisti, musicisti e street band con l’obiettivo di supportare l’arte e la creatività, proprio come in altre grandi città come Londra e Parigi. In attesa del regolamento, scambiamo due parole con la “prima donna” di piazza della Signoria. Quando sono arrivato in piazza e mi sono seduto sotto la Loggia dei Lanzi, nel lato che porta al piazzale degli Uffizi, c’era una famiglia di fiorentini che aspettava il suo arrivo. All’anagrafe il suo nome è Luigi, ma per tutti è Grey The Mime, o semplicemente “il mimo degli Uffizi”. Arriva con il suo costume colorato e una valigetta ricca di adesivi che raccontano la sua lunga carriera. Si siede e, mentre si trucca
Precari sì, ma a modo nostro
I nuovi artisti di strada il viso di bianco, mi racconta la sua storia. Come si diventa mimo e come hai scelto di fare quest’arte? In realtà non ho scelto di diventare un mimo, è stato parte di un percorso, una scelta che mi ha portato fin qui. Ho sempre sognato di vivere di arte e recitazione e, quando studiavo a Roma, decisi che non volevo stare con le mani e mano. Quindi andai per strada ad imparare, ad osservare e interagire con la gente. Per me la strada è un punto di partenza, una palestra in cui farsi le ossa in preparazione di altre cose. Grazie alla strada ho avuto la possibilità di esibirmi in Russia l’anno scorso e tra poco partirò per il Giappone per una performance in un tempio buddhista. Sono molto emozionato. E grato. Secondo te non è un po’ una follia voler essere un mimo nel 2017? Come affronti questa precarietà? Senza paura. Non temo la precarietà, ma ho altri tipi di paure. Temo l’alienazione dei rapporti umani, delle cattiverie, delle persone che non si curano degli altri perché troppo impegnate con lo smartphone. Ho deciso di abbracciare l’amore, la passione e la bontà. Quali sono le emozioni e le sensazioni che vuoi trasmettere con la
tua arte? Le mie performance vogliono mettere sotto i riflettori i costumi, le abitudini, come tutti noi viviamo la vita. Ogni giorno nelle meravigliose piazze di Firenze passano tantissime persone e ognuna di loro ha una personalità, un modo di vedere le cose. Il mio obiettivo è descrivere
proprio queste mille sfaccettature, e ovviamente strappare qualche sorriso. E invece tu cosa provi? Immenso amore. E proprio quello che mi dicevo l’anno scorso durante una performance al Teatro dell’Opera di Firenze, nel corso de La Bohème. Mi stavo preparando per un intermezzo da solista e, prima di andare in scena, ho pensato: “Adesso entro e vi amo tutti!” Progetti all’orizzonte? Sono molto emozionato per questa nuova esperienza in Giappone. Recentemente ho anche girato un documentario che molto probabilmente parteciperà al prossimo Sundance Film Festival negli Stati Uniti. E poi il cinema, magari per realizzare i sogni da ragazzino che non mi hanno mai lasciato. Cos’è per te Firenze? E perché l’hai scelta? Sono venuto in vacanza per una settimana e me ne sono innamorato. È una città ricca di cultura, arte, passione. Al termine della nostra chiacchierata, Grey comincia il suo spettacolo. Si crea un piccolo cerchio di persone e, tra sorrisi e applausi, fanno proprio quello che questo simpatico mimo desidera più di ogni altra cosa: si emozionano. 13
dicembre 2017 · www.ilreporter.it
Serena Wiedenstritt
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uando arrivi a Bologna non hai neanche il tempo di metterti il cappotto. Dalla galleria alla stazione è un attimo e se non ti prepari per tempo rischi di scendere di corsa. Già, perché a Bologna la stazione sotterranea dell’Alta Velocità è realtà ormai da qualche anno. E a Firenze? Il caso della stazione Foster, dal nome dell’archistar Norman Foster che ha fatto il progetto, sembra la telenovela dell’urbanistica 2.0. Dopo essere stata messa in dubbio, principalmente da Palazzo Vecchio, è stata riconfermata con qualche modifica – addio al centro commerciale, hub del trasporto pubblico extraurbano e possibile luogo per lo scambio treno - autobus – la primavera scorsa. L’ultima novità infatti riguarda l’impatto dell’attraversamento e della stazione che viene ridotto rispetto al progetto originario e che quindi vedrà ancora i FrecciaRossa fare tappa alla stazione di Santa Maria Novella. Restano comunque importanti i numeri della struttura, i cui lavori continuano in attesa della revisione del progetto concordata fra Comune, Regione e Ferrovie dello Stato. La stazione Foster si svilupperà su 45mila mq di superficie per 4 piani di altezza. Presenterà un camerone di 450 x 50 metri, una copertura alta 18 metri e binari a 22 metri sotto il livello del piano stradale. Il sottoattraversamento permetterà di alleggerire il traffico dei treni in superficie a favore del trasporto regionale, che crescerà dagli attuali 450 fino a 800 treni. A fine ottobre si è tenuto l’ultimo sopralluogo delle commissioni Ambiente e Urbanistica del Comune di Firenze al cantiere della stazione Foster, che ha confermato lo stato di avanzamento lavori. I
QUARTIERE 1
telenovela foster, ultimo atto (?)
Il punto sui lavori alla stazione dell’Alta Velocità dopo il sopralluogo delle commissioni del Comune
venvia, le idee degli studenti per migliorare la tramvia
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l progetto si chiama VENVIA e dietro l’abile gioco di parole con “tramvia” c’è l’idea di un gruppo di studenti fiorentini. “I poli universitari nati anni fa per accogliere un numero crescente di iscritti non sono mai stati integrati con il cuore pulsante della città. VENVIA - Mobilità per tutti nasce dalla necessità di garantire agli studenti universitari abbonamenti a prezzi accessibili – spiegano i ragazzi, che a breve presenteranno le loro richieste direttamente al sindaco di Firenze Dario Nardella - e di avere corse notturne, soprattutto il finesettimana che colleghino i poli studenteschi di Novoli, Morgagni, Torretta, Sesto Fiorentino, Calenzano e Scandicci con il centro storico di Firenze”. Info: www.change.org/p/comune-di-firenzevenvia-mobilità-per-tutti. S.W.
presidenti della commissione Ricci e Bieber hanno verificato che è stato ultimato il primo solaio, su cui poggerà la struttura in vetro che caratterizzerà la stazione. Il completamento comunque è previsto non prima di tre anni. Del resto la complessità del progetto lo espone al rischio di continui stop. Anche dopo la riconferma del progetto, non sono mancati i guai come ad esempio lo stop che lo scorso giugno l’Arpat ha imposto al cantiere di via Circondaria per un problema della bagnatura che faceva sì che durante la lavorazione venissero sollevate troppe polveri.
Il Reporter del Q1 raggiunge le famiglie del quartiere 1 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze PUBBLICITÀ Tel. 055 6585939 Fax 055 3940003 email: info@edizionibunker.it Stampa Rotostampa - Campi Bisenzio (FI)
Direttore Responsabile Francesca Puliti Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 Mail redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale Anno XI n. 51 del 1 dicembre 2017. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da RP soc.coop. a r.l.
Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.
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radio firenze reporter
dal lunedì al venerdì ore 13.30
QUARTIERE 1
www.ilreporter.it · dicembre 2017
Piazza Indipendenza, si cambia: multe e daspo urbano per chi viola le regole Costanza Tosi
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ottiglie di alcolici buttate per terra, lattine, cibo sulle panchine che disegnano i contorni della piazza. Uomini sdraiati a dormire sul prato e muri che vengono scambiati per gabinetti, dove urinare comodamente sotto la luce del sole, osservati dai passanti. È questa, ormai da tempo, la situazione di completo degrado che si è venuta a creare proprio alle porte del centro storico, in piazza Indipendenza. Fin dal 1845 la piazza è sempre stata un luogo tranquillo ed anche prestigioso; fu proprio lì infatti, che Ubaldino Peruzzi lesse dinanzi ai cittadini il telegramma che annunciava la presa di Porta Pia e il trasferimento della capitale d’Italia da Firenze a Roma. Momenti storici importanti, che hanno contribuito allo sviluppo della città e che, sebbene ormai lontani dai ricordi, non meritano di essere seppelliti dai comportamenti incivili. I primi a sostenerlo sono proprio coloro che abitano attorno alla piazza, e che ogni volta che rientrano nelle proprie case sono costretti ad osservare sporcizia, violenze, spaccio di droghe. Da mesi infatti continuano ad andare avanti le proteste da parte dei comitati dei residenti. Una situazione che ha portato Palazzo Vecchio a prendere dei provvedimenti, concorde che “in quella piazza la musica deve cambiare”, come ha affermato il sindaco Dario Nardella. Così è stata annun-
ciata l’ordinanza anti bivacco seguita da ulteriori interventi delle forze dell’ordine da tempo operative nella zona. Niente più schiamazzi, pic-nic sulle aiuole, cene a base di birra; per tutti coloro che infrangono le regole del pubblico decoro il rischio è, non solo di ricevere un’ammenda da 206 euro, ma addirittura l’arresto fino a 3 mesi e il daspo urbano, vale a dire il divieto di accesso momentaneo al luogo. A lavorare sul cosiddetto “piano tolleranza zero” di piazza
Indipendenza Federico Gianassi, assessore alla sicurezza, e Alessandro Casale, nuovo comandante dei vigili. L’obiettivo è chiaro, urge contrastare fenomeni criminosi, come lo spaccio di droga, e di illegalità, il bivacco, l’occupazione di spazi pubblici. E, come dicevano i nonni, “se non capisci con le buone...”.
campagna amica, la coldiretti sceglie il km 0 per battere il degrado Dal 10 di novembre ogni secondo venerdì del mese all’interno di piazza Indipendenza si svolge la fiera “Campagna amica” di Coldiretti. Una distesa di banchi stracolmi di prodotti agricoli tutti a km zero. Il progetto nasce con l’obiettivo di dare valore alla produzione locale e creare un rapporto stretto con il consumatore grazie all’adozione di valori fondamentali, come la vendita dei prodotti in base alla loro stagione di coltivazione, il legame col territorio, la sicurezza alimentare garantita dall’utilizzo di prodotti naturali. Ma anche l’accorciamento della filiera, in quanto vengono abbattuti i costi e i tempi di trasporto, e con loro l’inquinamento che ne consegue. “Un modo per animare la piazza con servizi ed eventi virtuosi per i residenti del centro storico” come afferma nella nota del Comune di Firenze l’assessore allo Sviluppo economico Cecilia Del Re. C.T.
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dicembre 2017 · www.ilreporter.it
QUARTIERE 1
Chianina, cucina armena, e caffellatte,
tutto in un borgo Valentina Veneziano
È
impossibile non amare o non avere un debole per Borgo La Croce. Questa piccola via, che fa da tramite a piazza Sant’Ambrogio e piazza Beccaria, è un piccolo mondo in cui si può comprare e fare di tutto. In Borgo La Croce possiamo comprare una camicia, farci i capelli, portare il tacco di un paio di décolleté a sistemare, trovare il pigiama dei sogni, duplicare un mazzo di chiavi e innamorarci di una cornice che starebbe benissimo nella nostra casa. Senza dimenticarci che, proprio qui, possiamo assaporare piatti diversi grazie alla presenza di locali che soddisfano gusti e voglie differenti. È una di quelle vie in cui si respira la quotidianità fiorentina più pura che non perde di autenticità neppure attraverso il cambiamento e la nascita di nuovi ristoranti e punti di ritrovo. Sì perché Borgo La Croce, negli ultimi mesi, si è arricchita
di nuove presenze tutte da provare. Incuriosisce, al numero 32/r, Ararat. In un ambiente curato avviene l’incontro tra la cucina armena, ricca di carne, e quella georgiana basata soprattutto sulle verdure. Tra le specialità troviamo: la grigliata Ararat, gli involtini di carne speziata in foglie di vite, le polpettine di carne e grano speziato accompagnate da bulgur (frumento integrale), i paté e i saccottini ripieni dalla tradizione georgiana. Inoltre i piatti serviti a pranzo sono realizzati per coloro che amano mangiare leggero e hanno poco tempo a disposizione. A pochi passi di distanza c’è il nuovissimo Borgo la Croce con i prodotti delle fattorie, il vino e la birra agricola, i piatti di carne Chianina e la porchetta di cinta senese, il punto forte. Il suo motto è “mangia, bevi e compra”. Apertura meno recente per Le Delizie del Borgo al numero 21/r. Informale e con i tavoli di legno sulla
strada, per chi desidera mangiare all’aperto, offre pizza, taglieri di formaggi, salumi e verdure accompagnati da covaccini. Dopo la location in via del Ponte alle Riffe, Dolci Pensieri ha aperto
il suo secondo locale al numero 26/r di Borgo La Croce. Merita una sosta non solo per una colazione e per una dolce merenda ma per la “Cena a Caffellatte” del venerdì e per le serate vegane del giovedì.
QUARTIERE 1
www.ilreporter.it · dicembre 2017
La donna al timone della “fabbrica” di tessuti
Laura Piccioli
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ampioni di tessuto ovunque con i colori delle stoffe che danno vivacità alle pareti grigie e storiche della tessitura che da 70 anni esatti crea biancheria per la casa di alto livello nella sua piccola sede di via Toselli. A tenere le redini di questo fiore all’occhiello dell’artigianato fiorentino è Paola Martinetti Graziano, una donna minuta ma che grazie alla sua forza di volontà, ha saputo portare avanti l’azienda di famiglia nonostante numerose difficoltà. “Mia madre Vittoria ha fondato Tessilarte nel 1947 e quando è venuta a mancare precocemente nel 1969, ho dovuto prendere io il testimone - racconta
-. Avevo 25 anni e mi ero appena laureata in architettura, ma nonostante questo mi sono trovata a gestire improvvisamente la fabbrica con i suoi 20 dipendenti. È stato complicato, soprattutto all’inizio: negli anni ‘70 infatti era dura per
una giovane donna farsi rispettare dai suoi operai. Ma non mi sono mai persa d’animo – continua – e anzi, ho sempre preferito rispondere alle provocazioni con gentilezza e cortesia, soluzione questa, che con il passare del tempo mi
Natale al museo Le stanze dei nostri avi
In collaborazione con
Si ringrazia
Sabato 16 dicembre ore 10.00 - 13.00 / ore 14.00 - 17.00 Ospedale di Santa Maria Nuova - Firenze Visita straordinaria alle sale private del percorso museale dell'Ospedale Per partecipare è richiesta una donazione che sosterrà l'attività di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico dell'Ospedale e i progetti promossi dalla Fondazione Per informazioni: info@fondazionesantamarianuova.it 055 6938374 - 055 6938688
ha premiato”. Oggi, la “fabbrica” come la chiama Paola – non ha più la produzione interna, ma al primo piano viene preservato un vero e proprio tesoro: un susseguirsi di antichi telai in legno risalenti alla fine dell’800 a testimonianza di una manualità ormai perduta. Ma non solo. Sulle pareti, un po’ incrostati tra l’intonaco, si intravedono alcuni poster di allora che raffiguravano attori e calciatori della Fiorentina. In quel primo piano, il tempo sembra essersi fermato agli anni ‘80, ma in realtà la creatività e lo stile di Paola, le hanno permesso di crescere ed esportare in tutto il mondo le sue collezioni, realizzate prettamente in cotone e lino. “Non è mai stato un sacrificio per me lavorare in fabbrica – aggiunge – e nonostante abbia l’età per andare in pensione, non riesco proprio a lasciare questo luogo, ma anzi, continuo ad annusare l’aria per trovare nuove ispirazioni per le mie creazioni”. Paola con la sua finezza ed eleganza, ma soprattutto con la sua professionalità rappresenta una specificità artigianale e territoriale.
E-mail: quartiere1@comune.fi.it
Cittadinanza attiva
APPROVATO IL REGOLAMENTO PER LA CURA DEI BENI COMUNI Lunedì 30 ottobre il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità il regolamento dei beni comuni. Il nuovo regolamento disciplina la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la gestione condivisa dei beni comuni urbani ed è frutto di un lungo confronto con una pluralità di soggetti (singoli, associati o impegnati in gruppi informali di partecipazione civica). Il provvedimento rappresenta una applicazione concreta dello spirito contenuto nell’articolo 118 della Costituzione, laddove si afferma che le amministrazioni devono facilitare e promuove-
re l’autonoma organizzazione dei cittadini per il perseguimento del bene comune. Sulla base di questo presupposto viene istituito lo strumento dei Patti di collaborazione che possono essere stipulati con l’amministrazione da singoli, gruppi di cittadini o comitati in modo da concorrere insieme alla tutela e valorizzazione di un bene comune (es. la cura di un giardino, il recupero di un edificio per uso pubblico, la salvaguardia di una tradizione culturale, l’attenzione all’identità di un rione o di una parte significativa del tessuto urbano). I quartieri saranno i protagonisti dell’attuazione di questo regolamento nei
Come cambia l’Oltrarno
Premiazione in Palazzo Vecchio
UN BOSCHETTO IN PIAZZA DEL CARMINE Con la piantumazione di ventitre alberi (4 canfore e 19 aceri) prosegue il processo di pedonalizzazione e riqualificazione di piazza del Carmine. Le piante determineranno un vero e proprio boschetto sul lato opposto alla chiesa, lungo la parte carrabile della piazza. Il progetto prevede anche la conseguente collocazione Il rendering del progetto di panchine nell’area (fonte La Nazione) ombreggiata. La parte dove saranno collocati gli alberi è stata pavimentata con un conglomerato drenante con scaglie di pietra; lo stesso tipo di materiale (ma non drenante e quindi più resistente) sarà utilizzato per la parte carrabile a forma di U intorno all’area pedonale. Per il resto dell’area, fino al sagrato della chiesa, sarà usato il lastrico, in particolar modo le pietre recuperate e restaurate della stessa piazza. La porzione pedonale sarà leggermente rialzata rispetto al piano carrabile in modo da scoraggiare il parcheggio selvaggio. Il termine dell’intervento è previsto per l’estate prossima ma, visto che i lavori procedono molto spediti, non si esclude che a primavera la piazza possa essere già pronta. Anche la commissione Unesco, incaricata di monitorare il mantenimento degli standard di qualità urbanistica nelle aree considerate patrimonio dell’umanità, ha valutato positivamente la pedonalizzazione della piazza.
IL NUOVO VOLTO DI PIAZZA SANTA MARIA SOPRARNO Piazza Santa Maria Soprarno si presenta dal 4 novembre con una nuova pavimentazione e con un significativo allargamento dell’area pedonale. L’intervento ha implicato un importo complessivo di 105mila euro, di cui una parte messa a disposizione, grazie al meccanismo dell’Art bonus (erogazione di risorse per la salvaguardia del patrimonio artistico, dedotte dall’imponibile fiscale del donatore ndr) da Enrico Bargagli Petrucci, proprietario del Palazzo Tempi affacciato sulla piazza. I lavori di riqualificazione della piazza sono stati realizzati nell’ambito dell’intervento di rifacimento delle tubazioni da parte di Publiacqua. Con le risorse del privato sono stati finanziati il disegno della nuova piazza e la pavimentazione dell’area pedonale, eseguita in calcestruzzo architettonico richiamando 18
territori locali, grazie al loro radicamento e alla loro prossimità con le situazioni concrete. Un apposito ufficio comunale seguirà e faciliterà la nascita e lo sviluppo dei Patti di collaborazione le cui iniziative esterne, grazie a uno specifico emendamento approvato in sede di discussione finale in consiglio comunale, non saranno soggette al pagamento del canone per l’occupazione del suolo pubblico, proprio in virtù del riconoscimento del loro valore sociale. La Giunta Comunale dovrà ora predisporre i provvedimenti attuativi necessari alla piena operatività del nuovo regolamento.
quella di piazza Pitti. Il progetto è stato pensato per migliorare la fruibilità dell’area pedonale affiancandola al Palazzo Tempi, in modo da definire una vera e propria piazza; nello stesso tempo si è creato un unico collegamento tra le due corsie presenti in via dei Bardi lato Ponte Vecchio e le due corsie previste in lungarno Torrigiani. L’intervento consente anche di ridurre il traffico in via dei Bardi nel tratto ‘stretto’ verso piazza dei Mozzi. Nella piazza è stato infine realizzato da Silfi il nuovo impianto di illuminazione pubblica con candelabri sul modello di quelli presenti sui lungarni. In occasione dell’intervento è stata ripristinata anche l’intera pavimentazione destinata a carreggiata stradale, realizzata con lastrico di granito recuperato dai depositi comunali.
CONCORSO LETTERARIO PER LE SCUOLE, I VINCITORI
La prima edizione di “In punta d’inchiostro”, il concorso letterario per le scuole promosso dal Q.1, ha coinvolto oltre 600 ragazzi che sono stati premiati in Palazzo Vecchio nel corso di una cerimonia molto vivace e partecipata. Ancora una volta i ragazzi ci hanno stupito con la loro capacità di esprimere sentimenti ed emozioni di grande intensità, in forme stilisticamente valide e con un alto grado di consapevolezza e di maturità. Ecco l’elenco di tutti i vincitori. Scuola primaria poesia 1) Omar Lavic (scuola Villani, IV D); 2) Michelangelo Jaff (scuola Agnesi, classe III); 3) Agata Santi (Scuola San Gaspare del Bufalo, classe V) Scuola primaria prosa 1) Anita Biancala (scuola Villani, V C); 2) Ferdinando Gandini (scuola Vamba); 3) Gabriele Righini (scuola Boccaccio, V B) Scuola secondaria primo grado poesia 1) Matilde Donati (scuola Puccini III D); 2) Niccolò Campedelli (Istituto Sacro Cuore, classe III); 3) Mattia Biagioni (scuola Puccini, III F) Scuola secondaria primo grado prosa 1) Giulia Marina Nerbini (Istituto San Giuseppe, classe I); 2) Giulia Pinarelli (Conservatorio Santa Maria degli Angeli, classe III); 3) Angelica Lami (Istituto San Giuseppe, classe I) Scuola secondaria secondo grado poesia 1) Francesco Petrucci (scuola militare aeronautica); 2) Leonardo Juliano (scuola militare aeronautica); 3) Matteo Ascione (scuola militare aeronautica) Scuola secondaria secondo grado prosa 1) Lorenzo Paciotti (liceo classico Galileo, IV C); 2) Irma Rossino (scuola militare aeronautica); 3) Sara La Torre (liceo classico Galileo, I B)
QUARTIERE 1
Notizie dal territorio INDAGINE ALIA A SAN JACOPINO
Alia s.p.a. informa che fino a sabato 28 ottobre quattro informatori saranno presenti nelle aree pubbliche del quartiere di San Jacopino, dove la raccolta differenziata è effettuata con le postazioni interrate (piazza San Jacopino) o con l’utilizzo di cassonetti up loader con controllo volumetrico sulla frazione residua (via delle Carra, via Benedetto Marcello, via del Ponte all’Asse, viale Redi, via Landini). Questa zona di Firenze è stata la prima, oltre 4 anni fa, ad essere stata interessata dalla trasformazione del sistema di raccolta, con l’introduzione di una calotta di accesso per il controllo volumetrico dei rifiuti indifferenziati. Il sistema di controllo degli accessi rappresenta un deterrente nel disfarsi del rifiuto indifferenziato poiché l’alloggiamento della calotta ha un volume predeterminato (circa 20 litri), in modo che l’utente faccia più attenzione nella separazione giornaliera dei rifiuti (gli altri contenitori differenziati hanno tutti accesso libero). Per aprire la calotta è indispensabile possedere la chiavetta elettronica, consegnata gratuitamente a tutti gli utenti iscritti alla Tari. A distanza di tempo dall’attivazione, gli informatori Alia - oltre a controllare il corretto utilizzo dei cassonetti - distribuiranno il materiale informativo ai residenti e forniranno ai nuovi abitanti del quartiere, se sprovvisti, la cartolina per richiedere la propria chiavetta elettronica.
RESTAURATO AGLI UFFIZI L’IDROMETRO SULL’ARNO
La riqualificazione dei corsi d’acqua fiorentini da parte del Consorzio di Bonifica incontra la storia con il restauro dell’antico idrometro sull’Arno agli Uffizi. La lastra numerata, incassata sul muro di sponda a due passi dalla porta di accesso alla Società Canottieri Firenze, dopo diversi anni e diverse ondate di piena si era ormai danneggiata, sia nel marmo che nella muratura a cui era ancorata. In un’annata oltremodo siccitosa è comunque necessario ricordare le altezze di 3 metri e di 5.5 metri come riferimenti rispettivamente per il primo ed il secondo livello di guardia, da oggi ben visibili anche sull’antico idrometro restaurato. La presentazione dell’idrometro ritrovato si è tenuta simbolicamente proprio il giorno prima del cinquantunesimo anniversario dell’alluvione.
MERCATO AGRICOLO IN PIAZZA INDIPENDENZA
L’agricoltura di qualità e a km. 0 approda nel centro di Firenze, a Piazza Indipendenza, che acquisisce così una nuova vocazione di servizio e di animazione territoriale. Il secondo venerdì di ogni mese la piazza ospiterà infatti la fiera Campagna Amica, a cura di Coldiretti, con oltre 20 espositori di prodotti agricoli freschi e trasformati. Un evento analogo si svolge alle Cascine, tutti i sabati. Il progetto Campagna Amica di Coldiretti si articola in una rete che copre ben 70 mercati di agricoltura, con l’obiettivo di valorizzare la produzione locale ed entrare in un rapporto più stretto con il consumatore attraverso la promozione di valori essenziali quali: il legame col territorio; la stagionalità dei prodotti; la valorizzazione dei prodotti tipici; la sicurezza alimentare; l’accorciamento della filiera abbattendo i costi e i tempi di trasporto, con le connesse emissioni inquinanti.
LEOPOLDA: APERTO IL TRANSITO TRA VIA GUI E VIA PAISIELLO
Proseguono i lavori di completamento delle opere di urbanizzazione della zona Leopolda. A inizio ottobre è stato aperto il tratto di strada tra via Gui e via Paisiello che consentirà un migliore scorrimento del traffico nella zona. Un intervento a lungo atteso dai cittadini della zona, che consente di integrare meglio il centro con il Quartiere 5 e in prospettiva di sfruttare le potenzialità offerte dalla linea 2 della tramvia. I veicoli in uscita ed entrata al quartiere possono infatti bypassare viale Fratelli Rosselli utilizzando il collegamento tra piazza Bonsanti e via Paisiello. L’intervento, oltre a migliorare l’accessibilità del quartiere, garantisce ai residenti un percorso alternativo e più scorrevole rispetto a quello usato dagli autobus. Entro fine anno sarà aperto anche il tratto terminale del collegamento tra viale Michelucci e via Paisiello.
NUOVA DESTINAZIONE PER PALAZZO DEMIDOFF
Nuova vita per il complesso immobiliare Demidoff di via San Niccolò. La trasformazione della struttura, ritenuta non più adeguata a svolgere la funzione di residenza assistenziale per anziani, prevede una destinazione totalmente residenziale. La somma dovuta a titolo di compensazione è di oltre 370mila euro che saranno destinati a una serie di interventi: riqualificazione del giardino di Carraia in via dell’Erta Canina per 138mila euro (in caso di disponibilità residua, anche i giardini Demidoff e lungarno Torrigiani), riqualificazione di piazza Poggi e piazzetta San Miniato (180mila euro) e la realizzazione di un cavo in fibra ottica (per i restanti 52mila euro).
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Cultura in breve TEATRO DEL MAGGIO RICORDA PAOLO POLI
Fino al 6 gennaio il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ospita una grande mostra per ricordare Paolo Poli, a poco più di un anno dalla sua scomparsa. Il visitatore quasi potrà sfogliare le pagine, tutte diverse, della vita del grande e amato attore, tutte incentrate sui suoi spettacoli teatrali. La mostra-album, curata dal critico teatrale Rodolfo Di Giammarco e dal compositore Andrea Farri, nipote di Poli, è ambientata nel Foyer del Teatro del Maggio. Saranno esposte le fotografie di scena di tutti gli spettacoli e anche i 586 aggettivi con cui la stampa ha descritto quest’artista così eclettico e sorprendente. A tracciare il percorso della mostra ci saranno 40 monitor, uno per ogni spettacolo che Poli ha realizzato (dal ‘50 al 2014), in un percorso che copre 64 anni di progetti e attività teatrale. Nel foyer saranno poi mostrate alcune delle sue più emblematiche scenografie (realizzate da Lele Luzzati e Lorenzo Tornabuoni) che caleranno dal soffitto del teatro sospese nel vuoto. Per mettere in risalto anche il prezioso lavoro che Paolo Poli ha fatto sul linguaggio e sulla lingua italiana, il Teatro del Maggio ha allestito una saletta dove si potrà, di volta in volta, ascoltare e vedere in video Paolo Poli che recita una selezione delle più belle poesie di Aldo Palazzeschi.
INVESTIMENTI PER IL MUSEO DI SANTA MARIA NOVELLA
Ingente investimento per il museo del complesso monumentale di Santa Maria Novella che, con oltre 400 mila visitatori l’anno, si accredita come quarta entità museale più visitata della città dopo Uffizi, Accademia e Palazzo Vecchio. La giunta comunale ha approvato il primo lotto del progetto di ampliamento del museo, con lavori per 4,2 milioni di euro (i fondi derivano dal ‘Patto per Firenze’ ). Il museo di Santa Maria Novella attraversa una fase di profonda trasformazione. Dopo il trasferimento a Castello della Scuola dei Marescialli il complesso si è ampliato con nuovi spazi di grande rilievo artistico e architettonico: il Chiostro Grande, il Dormitorio settentrionale e la Cappella del Papa. Il primo lotto dei lavori riguarderà una superficie di 540 metri quadrati che costituirà il nuovo sistema di servizi museali (biglietteria, guardaroba, servizi igienici, spazi multimediali). Nel contempo si procederà anche all’adeguamento impiantistico e al riassetto generale del percorso museale che acquisterà organicità e semplicità di accesso. I cantieri partiranno entro la fine del 2018 e termineranno nel 2019, senza intaccare la piena fruizione degli spazi museali.
ESTATE FIORENTINA 2018, ENTRO DICEMBRE IL BANDO
Novità importanti per l’Estate Fiorentina. Il prossimo anno il Comune destinerà un milione di euro alla grande manifestazione estiva e per la prima volta il bando per la selezione degli eventi e per l’assegnazione degli spazi uscirà con larghissimo anticipo, entro il prossimo dicembre, in modo da mettere più tempo a disposizione delle varie associazioni culturali che intenderanno proporsi con un loro progetto. Anche nel 2018 molta parte delle attività si svilupperà nelle periferie dove c’è più bisogno di portare occasioni di socialità, offendo nel contempo una vetrina ai giovani artisti e alle realtà culturali emergenti a livello locale.
FABBRICA EUROPA ALLA PALAZZINA EX-FABBRI
Nuova vita per l’ex complesso delle Scuderie granducali alle Cascine, ovvero la palazzina Ex Fabbri. A seguito di un bando il complesso è stato infatti dato in concessione alla Fondazione Fabbrica Europa. Il complesso delle ex Scuderie granducali, secondo le indicazioni dell’amministrazione, dovrà ospitare un grande punto informativo turistico, attento in particolare alle tematiche ambientali, e uno spazio per la cultura e la promozione degli artisti emergenti. La concessione durerà 10 anni e sarà a titolo gratuito perché il concessionario avrà l’onere di gestire il punto informativo turistico, oltre a provvedere al completamento degli allestimenti e degli arredi interni, alla manutenzione ordinaria, alle utenze e all’attività di somministrazione. L’affidamento segue di poche settimane quello della Palazzina dell’Indiano, concessa per 5 anni al centro di produzione teatrale del regista-coreografo Virgilio Sieni; in entrambi i casi si tratta di immobili comunali che, dopo un periodo travagliato e fasi di abbandono, possono ora riconquistare una nuova dimensione, contribuendo al processo di riqualificazione del Parco delle Cascine.
ARREDI URBANI DI QUALITÁ CONTRO IL TERRORISMO
Sono circa 50 i progetti pervenuti al Comune di Firenze per #florencecalling Chiamata alle Arti, l’avviso pubblico lanciato due mesi fa per trasformare le barriere antisfondamento, in funzione anti-terrorismo, in arredi urbani di qualità in grado di coniugare la sicurezza con il piacere estetico. Le proposte pervenute raccolgono perfettamente questa esigenza con una varietà di soluzioni diverse: sedute di ogni dimensione e forma (una bocca rossa, uova colorate, libri che si chiudono e scompaiono, panettoni luminosi), barriere a forma di tartaruga, vasi e fioriere ricchi di vegetazione, allestimenti animati da luci e colori. Le proposte saranno ora valutate e mostrate ai cittadini per selezionare in modo quanto più condiviso le soluzioni più adeguate. 19
Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili Via Ontignano, 44 50061 Fiesole [Fi] Tel/Fax 055.695047 Cell. 335.362203 info@tommasino.org www.tommasino.org CF 94078280487 • PI 05090750489 c/c postale 12158531
vacanze di natale anche per i genitori? con i campi invernali si può Serena Wiedenstritt
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acanze di Natale? Attese, desiderate, ma poi una volta che Babbo Natale è passato e ha lasciato i regali, le renne hanno mangiato le carote e anche mamma e babbo hanno digerito panettone e pandoro, torna l’annosa questione: e i bambini dove li metto? Per facilitare il rientro al lavoro dei genitori, che difficilmente possono prendere due settimane di ferie dalla vigilia alla Befana, negli ultimi anni sono proliferati i campi invernali. Più brevi e un po’ meno vari dei campi estivi che risolvono le settimane di vacanze, sono spesso la via d’uscita per evitare ai più piccoli di annoiarsi a casa e ai grandi di dividersi fra nonni, mamme di amichetti e altre soluzioni improvvisate. A Firenze diverse strutture organizzano attività per i bambini nel periodo natalizio. Fra queste Florence Art School Bianca Cappello in via della Scala, che farà campi invernali dal
2 al 5 gennaio, ogni giorno dalle 9 alle 13. Il programma, pensato per bambini da 5 a 10 anni, vuole dare gli strumenti per imparare a usare la creatività in maniera giocosa e
divertente. Previsto l’insegnamento di tutti i tipi di arte per bambini: affresco, mosaico, scultura, burattini, disegno, fumetto, pittura, acquarello e illustrazione. Per info e prenota-
Un secolo di cartoni animati in Compagnia
tanti auguri tommasino
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artoni animati che non passano mai di moda e classici evergreen che entusiasmano mamme, babbi e bambini. È il filo conduttore del festival Un secolo molto animato in programma da novembre 2017 ad aprile 2018, con appuntamenti mensili al Museo del Novecento e al Teatro della Compagnia di Firenze. A dicembre saranno protagonisti gli anni Quaranta, con appuntamenti il 9 dicembre alle 15.30 al Museo Novecento e il 27 dicembre alle 15.30 al Cinema La Compagnia. In proiezione Merrie Melodies di C. M. Jones, Looney Tunes di C. M. Jones, Tom e Jerry di Hanna & Barbera, Donald Duck di Walt Disney e Superman di Dave Fleischer. Dopo la proiezione, accompagnata da brevi commenti, i partecipanti saranno coinvolti in un’attività di
zioni: per telefono al 327.1947258 o per mail info@florenceartschool.it. Anche l’Asilo Maghe Magò i giorni del 27, 28 e 29 dicembre dalle 8 alle 12,45 (pranzo compreso) organizza attività per bambini da 2 anni e mezzo a 7. Il tema è “Le maghe di ghiaccio” e verranno organizzati laboratori per bambini per scoprire la magia del ghiaccio, giocare con i personaggi di Frozen e l’era glaciale e sperimentare creazioni artistiche e culinarie . Per informazioni: info@lemaghemago.it L’offerta di attività per i più piccoli riguarda anche lo spazio Co-Stanza. Non proprio un asilo, né una ludoteca, si definisce come il primo spazio di coworking con area baby, in cui si organizzano attività ludico-didattiche per bambini. Per Natale dal 27 al 29 dicembre e dal 2 al 5 gennaio si terranno campi invernali, full time o part time, senza pranzo, con la presenza di una educatrice americana che lavorerà su arte e geometria. Info: info@spaziocostanza.it
laboratorio sulle tecniche di animazione curata da Fenix Studios, un modo per entrare piano piano nel mondo degli eroi di carta. Info e programma: http://www.cinemalacompagnia.it/evento/un-secolo-animato/ S. W.
vrebbe 20 anni oggi Tommasino Bacciotti, scomparso per una rara forma di tumore infantile cerebrale particolarmente aggressiva. Da allora il suo nome è legato a una fondazione attiva nella ricerca in questo campo, ma anche in altri progetti a sostegno delle famiglie che affrontano simili situazioni. Come le Case Accoglienza Tommasino, appartamenti ad uso gratuito per i genitori che assistono bambini ricoverati all’Ospedale Meyer per periodi prolungati. La ventesima Casa Famiglia sarà inaugurata proprio in occasione del compleanno di Tommasino, il prossimo 16 dicembre, in lungarno Ferrucci 49, alla presenza dell’Arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, del Ministro dello Sport Luca Lotti, dell’assessore regionale al welfare Stefania Saccardi e del sindaco Dario Nardella. 21
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Balla che ti passa
Dalle danze irlandesi al Boogie Woogie, fino al corso per ballare come Beyoncé, a ognuno le sue scarpette Laura Piccioli
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ppendete le punte o le scarpette a mezzo tacco al chiodo, perché le nuove danze del momento hanno bisogno di una rinfrescata alla scarpiera. Si inizia con la Video Dance, disciplina nata negli anni 70 negli Stati Uniti con l’uscita dei primi videoclip musicali, che prevede movimenti di vari stili come l’hip pop, il jazz o il contemporaneo, ma ballati con i tacchi alti come delle vere e proprie pop star. Tutte le “single ladies” lo hanno sognato almeno una volta nella vita di muoversi con lo stesso stile e lo stesso atteggiamento della bellissima Beyoncé, e finalmente è possibile realizzare questo sogno anche a Firenze, presso la scuola Open Dance in via Lunga, dove la giovane Teresa Bagnoli, con una forte carica di energia insegna oltre ai movimenti morbidi e fluidi, anche l’utilizzo dell’espressività, vero elemento imprescindibile di questa danza. Se non si è abituati al tacco 12, è possibile scendere di qualche centimetro e provare le saltellanti danze irlandesi.
Ridi con
Nel quartiere 4 sono presenti due sedi dell’Accademia Gens D’ys, che organizza corsi base ed avanzati che prevedono l’insegnamento di divertenti danze semplici ma propedeutiche all’apprendimento dei ritmi e dei movimenti, fino ad arrivare a memorizzare le coreografie delle “Céilì”, ovvero le danze di gruppo. Per gli amanti delle scarpe da ginnastica invece, non si può perdere il corso di Boogie Woogie, ballo di coppia, non strutturato, spontaneo e con una notevole carica vitale che viene insegnato alla scuola Tuballoswing. Infine, per chi invece, di avere le scarpe ai piedi proprio non ne vuol sentir parlare, può provare la danza aerea con i tessuti, insegnata alla scuola Demidoff in via Boffito, o la pole dance, disciplina praticata intorno ad una pertica che viene esercitata all’omonima accademia in via Don Giulio Facibeni. Per entrambi questi sport, caratterizzati da acrobazie e da abilità motorie, certamente le scarpe non sono necessarie, ma una buona dose di costanza e di muscoli nella braccia e nelle gambe sicuramente sì.
Affilate l’ironia: ogni mese, Il Reporter ospiterà una vignetta “silenziosa”. Ai dialoghi pensateci voi lettori, facendo emergere il vostro innato spirito da cabarettista. Inviateci la vostra interpretazione via mail a redazione@ilreporter.it o tramite i nostri canali social. La migliore sarà pubblicata il prossimo mese.
Leggi con
Scrivi al Reporter, la lettera migliore sarà premiata ogni mese con la spedizione di un libro, grazie alla collaborazione con Edizioni Clichy. Ecco il vincitore di questo mese, che si aggiudica “Conosci Firenze?” di Maurizio Naldini.
Leggo sempre con interesse il vostro mensile sugli eventi dei quartieri della città di Firenze, sia in versione cartacea che online. Il Reporter, devo dire, si distingue per una encomiabile cura della lingua e dell’ortografia che i giornali cittadini di più ampia tiratura ed ad uscita giornaliera, stanno perdendo. Tuttavia, a tal proposito, leggendo l’edizione di novembre mi ha molto stupito l’utilizzazione del vocabolo “papà” (cfr. Mamma e papà si diventa anche online” di Valentina Veneziano). Premesso che il vocabolo babbo continua ad essere inserito a pieno titolo nel dizionario italiano, trattandosi Il Reporter di un mensile edito per la città di Firenze, ove tale vocabolo é da sempre utilizzato maggioritariamente, mi è dispiaciuto vedere come anche il fiorentinissimo Reporter abbia preferito l’anonimo “papà” all’altrettanto fiorentinissimo e sempre valido “babbo” . Nella speranza che possiate prendere in conto queste osservazioni per le prossime uscite, porgo, Cordiali Saluti,
Lorenzo Focardi
Le lettere vanno indirizzate a redazione@ilreporter.it 23
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Barbara Biondi
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nno nuovo, musica nuova. Insomma, non sempre. Ma la musica è bella da ascoltare e ri-ascolare, anche quando non è nuova di zecca. Ecco dunque gli appuntamenti più gustosi dell’inizio del 2018, una sorta di anteprima di quello che le nostre orecchie potranno ascoltare e le nostre ugole intonare. Una volta chiuso il capitolo feste natalizie, la prima occasione da segnare in agenda è quella con i Diaframma, storica band new wave fiorentina capitanata da Francesco Fiumani che il 13 gennaio si esibirà all’Auditorium Flog. Il 20, al Nelson Mandela Forum, toccherà a Francesco Gabbani, il cantautore di Carrara che, con Occidentali’s kharma, poco meno di un anno fa si aggiudicò il primo posto al festival di Sanremo. Stesso giorno per un concerto sui generis quanto poetico, quello delle sorelle Katia e Marielle Labeque, pianiste dotatissime che promettono di incantare il pubblico del Teatro della Pergola. Si divide tra lo studio di registrazione e lo studio legale, dove esercita la professione di avvocato penalista Remo Anzovio, considerato fra gli esponenti più affermati e innovativi della musica strumentale contemporanea che il 24 di gennaio si esibirà sul palcoscenico del Teatro Puccini. Il 25 invece, all’Obihall, spazio ad un classico della musica leggera italiana, I Nomadi, che presenteranno, insieme ai brani del nuovo album, i successi di ol24
CULTURA
La musica che verrà Viaggio nei concerti che ci accompagneranno all’inizio dell’anno nuovo. Dai Diaframma a Bennato, da Gabbani a Renga fino alla nuova edizione di Firenze Rocks, ce n’è per tutti i gusti tre cinquanta anni di carriera. Il 30 al Teatro Verdi, un altro momento dedicato alla musi-
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ca classica, con il pianista Michele Campanella, impegnato in una serie di pezzi scelti dalle partiture di Modart. Decisamente più rock l’1 febbraio con il concerto, al Teatro Puccini, di Eugenio Bennato intitolato “Da che sud è sud”. Si torna poi alla Pergola per un altro momento dedicato alla musica strumentale, il 4 febbraio il russo Ilya Gringolts si esibirà in una selezione di brani tratti dal repertorio di Bach. Ci si sposta verso i Balcani il 5 febbraio, con il concerto “danzereccio” di Goran Bregovic all’Obihall,
ma non si può chiudere la carrellata senza aver segnalato il concerto più pop dell’inizio dell’anno: Nek, Renga e Max Pezzali, un vero crogiuolo di cuore, amore e ragazzate per veri nostalgici della canzona italiana anni Novanta. Il 20 febbraio al Mandela Forum. Per ricordare quando, al posto degli smartphone, si sventolavano gli accendini. In attesa della nuova edizione di Firenze Rocks, che la prossima estate porterà al Visarno nientemeno che Foo Fighters, Guns n’ Roses, Iron Maiden e Ozzy Osbourne.
Street art, dalla Grande Mela a Palazzo Medici Riccardi
diventato famoso in tutto il mondo per i suoi “omini” stilizzati e il suo stile un po’ cartoon, ha reso celebre e ha restituito dignità ad una corrente, la street art, a cui troppi fino a quel momento non avevano dato importanza. Va avanti fino al 4 febbraio nelle sale di Palazzo Medici Riccardi la mostra “Made In New York. Keith Haring, (Subway drawings)”, dedicata ai murales realizzati clandestinamente per la metropolitana di New York dall’artista newyorkese Keith Haring. Haring, scomparso nel 1990 a soli trentuno anni, ha
lasciato un corpus di opere ancora tutto da studiare, tra cui il celebre murales “Tutto mondo”, che oggi occhieggia dal fianco del convento di Sant’Antonio a Pisa e che è diventato meta di pellegrinaggio per appassionati e curiosi. Ad arricchire il percorso fiorentino dedicato a Haring ci sono oltre 30 pezzi dell’artista italiano Paolo Buggiani, che documentano i suoi progetti a New York negli anni 70, e lavori di alcuni artisti a lui contemporanei come Richard Hambleton, Ken Hiratsuka, Jenny Holzer, Barbara Kruger, Les Levine, David Salle, oltre ad una selezione di poster originali, fotografie e documenti video che narrano e accompagnano nella comprensione della street art e dei suoi “padri fondatori”. B.B.
CULTURA
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dal gange all’arno, il cinema indiano sbarca sullo schermo della compagnia dente e di Bollywood, documentari e cortometraggi. Tra le novità che l’edizione 2017 riserva agli spettatori ci sarà la sezione dedicata ai cortometraggi in Realtà Virtuale, che darà la possibilità di immergersi a 360° nella vita quotidiana dell’India grazie a degli appositi visori. È previsto inoltre un omaggio ai 70 anni dall’Indipendenza dell’India dall’impero britannico con due capolavori: “Earth” di Deepa Metha (10 dicembre, ore 16), film cult del 1988 e “Gandhi” di Richard Attenborough (9 dicembre, ore 15.30). Il racconto delle tante facce di questa realtà lontana e ricca di contraddizioni ci attende.
Leila Zoia
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dal lago dei cigni alle meraviglie di alice, Uno spettacolo lungo un mese
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erché non approfittare delle feste per regalare o regalarsi una bella serata a teatro? Fra le proposte dicembrine segnaliamo il Teatro Verdi che ritorna ai fine Settanta con La febbre del sabato sera, regia di Claudio Insegno (7-10), l’immortale Lago dei cigni con il Balletto di Mosca (19) e il Musical Grease (29-30 -31). Al Teatro della Pergola arriva dal 12 al 17 L’Enrico IV con la regia del pluripremiato Carlo Cecchi seguito dal Balletto di San Pietroburgo (23) che porta a Firenze la magia dello Schiaccianoci. Al Teatro di Rifredi dal 6 all’8 Kulunka Teatro dai Paesi Baschi presenta Solitudes seguito da André e Dorine, (9-10) entrambi con la regia di Inaki Rikarte. All’ Obihall dal 4 al 7 gennaio torna invece il Cinque Du Soleil che interpreta l’Alice di Carrol in Alis-Christmas Gala. Ultima ma non ultima il 31 dicembre al Teatro Niccolini sarà in scena la splendida Drusilla Foer con Eleganzissima, versione Deluxe. R.G.
â Foto Alessandro Bosio
n filo culturale unisce il fiume Gange all’Arno e porta a Firenze, da 17 anni, il River to River Florence Indian Film Festival; l’unica manifestazione interamente dedicata alla cinematografia indiana esistente in Italia. Dal 7 al 12 dicembre al Cinema La Compagnia (via Cavour 50r) e in vari luoghi della città si susseguiranno 40 eventi tra proiezioni, mostre, talk, lezioni di cucina ed eventi off – sotto la direzione artistica di Selvaggia Velo - per offrire al pubblico uno spaccato su una realtà in rapidissima evoluzione e continuo cambiamento, come quella indiana. Diritti delle donne, emancipazione femminile, sessualità e integrazione razziale saranno le storie che ci incuriosiranno e che avremo l’opportunità di conoscere grazie alle opere di registi noti e giovani talenti. Si parte il 7 dicembre alle ore 20.30 con il film rivelazione “Newton” – candidato dall’India agli Oscar 2018una commedia al contempo brillante e nerissima di Amit Masurkar. Si continua con “Shab (The Night)” del regista pluripremiato Onir (8 dicembre, ore 20.30). Figure femminili forti sono le protagoniste di “My pure land” (9 dicembre, ore 20.30) e della serie “It’s not that simple” (8 dicembre, ore 14.30, 9 dicembre ore 14.30 e 10 dicembre, ore 14). Sarà il pubblico a decretare il miglior film – che si aggiudicherà il River to River Audience Award – votando fra le varie sezioni del festival: lungometraggi tra cinema indipen-
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CULTURA
Il Maggio Musicale diventa social E il teatro si apre a tutti i fiorentinI Rocco Gurrieri
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a prima volta che mi sono trovato davanti il Teatro del Maggio Fiorentino mi sono chiesto se fossi davanti a un’astronave, una tecnologia sconosciuta. Quel che è successo tornandovi è stato non solo aver sfatato le mie infondate teorie aliene ma aver avuto l’opportunità di confrontarmi con il sovrintendente Cristiano Chiarot. Reduce dall’ottima esperienza di gestione alla Fenice di Venezia, Chiarot sembra non aver alcun dubbio in merito alla politica da seguire. “Prima di qualsiasi cosa – dichiara - viene sempre un progetto culturale, la coscienza del luogo dove si opera. Bisogna assimilare la tradizione e il pubblico per poter proporre un progetto aperto, duttile e carico di significato. Questo Paese soffre di una scarsa educazione musicale che dev’essere superata, quindi il teatro non per qualcuno ma un luogo di e per tutti. Un grande festival non è quello che attira esclusivamente un pubblico colto, un grande festival
Giovani talenti per una favola antica
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a Bella Addormentata del ventunesimo secolo si muove in una frenetica metropoli, “dove tutti sono sempre di corsa alla ricerca disperata di realizzare il loro sogno perfetto”. È il coreografo Diego Tortelli a raccontare la nuova produzione della compagnia Junior Balletto di Toscana diretto da Cristina Bozzolini che dal 7 al 10 dicembre porterà sul palco del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino i nuovi talenti della danza. Il più giovane interprete della versione contemporanea della favola di Perrault ha 16 anni, il più grande 21. Biglietti da 5 a 50 euro, in prevendita sul sito dell’Opera di Firenze.
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è quello con il pieno in sala. Ecco perché dopo aver lavorato a una programmazione musicale di qualità ricerchiamo un diretto contatto con i cittadini. Abbiamo finanziamenti pubblici e riteniamo che ora più che mai il teatro debba tornare a essere a disposizione di chiunque voglia usufruirne”. Quando chiedo di come sia la visione del Maggio all’estero Chiarot prende a sorridere. “Ad agosto saremo a Pechino. Siamo una delle più grandi orchestre d’Europa, il Maggio – continua – ha collaborato nel passato con Karajan, Bernstein. Oggi sul podio troviamo Metha, Luisi, Muti e, certo, i migliori musicisti e direttori al mondo vogliono ancora lavorare con noi. Si, c’è un’ottima considerazione di questa orchestra e del nostro coro”. Per quanto preciso sia stato il confronto con Chiarot, non ancora soddisfatto e grazie alla gentilezza del capo ufficio stampa Paolo Klun vengo scortato dentro al teatro, porta antincendio dopo porta antincendio, (ci sono quasi solo porte antincendio nel palazzo) da Simone Vairo, capo
della comunicazione della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Vairo mi spiega Neverland OF, iniziativa che prevede che un palco coperto da Wifi permetta a selezionati spettatori di commentare in diretta gli eventi. “Neverland OF – racconta - è aperto a tutti. Cerchiamo persone che comunicano tramite social media interessate a riscoprire un senso critico e una nuova visione del teatro. Diamo la possibilità ai partecipanti di conoscere gli artisti, valicare il palcoscenico”. Per partecipare occorre seguire i canali del Maggio su Instagram e Twitter: lo share ha superato il cordoglio per la morte di Jon Snow nella notte della messa in onda dell’ultima puntata della quinta stagione di Game of Thrones.
“Le persone vengono poi selezionate tramite un bando che si tiene direttamente sui social tramite hashtag con scritto palco e nome dell’opera scelta”, spiega Vairo. Se quindi il Maggio si presenta come il frutto moderno di un’antica forza di vivere che in primavera vedeva cadenzare la sua rinascita con balli, musica e spettacoli nella cosiddetta “maggiolata” fiorentina, lo spettacolo continua d’inverno. Fra gli appuntamenti di dicembre al Teatro del Maggio segnaliamo il balletto de La bella addormentata (7-10) Il concerto di Natale, Rustioni dirige Beethoveen (24), il concerto di fine anno, Sinfonia n°9 di Beethoven diretta da Luisi (31). Il Maggio offre anche biglietti a partire da cinque euro, prove generali aperte e sporadici eventi gratuiti anche nella programmazione del Maggio Metropolitano. Per ulteriori informazioni consultare operadifirenze.it.
caveman l’uomo delle caverne I
l 27 gennaio al Teatro Puccini andrà in scena “Caveman”- L’uomo delle caverne, l’esilarante spettacolo che dal 2014 riempie i teatri di tutta Italia ed è arrivato ormai all’11esima replica a Firenze, grazie al passaparola. Uno studio umoristico su fatti e misfatti della vita di coppia, dall’età della pietra ad oggi, viene raccontato con eleganza e ritmo incalzante dall’artista poliedrico e alfiere dei family show, Maurizio Colombi, con la regia di Teo Teocoli. Il format nasce oltreoceano dal geniale testo di Rob Becker, il monologo più longevo nella storia di Broadway. Esportato in 30 paesi, viene riadattato per il pubblico italiano dallo stesso Colombi. La sua versione vince nel 2012 il Best Caveman World e si afferma come la migliore interpretazione nel mondo, dalla quale prenderanno spunto numerose trasposizioni estere. Una band sul palco e la forte impronta ironica con la quale viene affrontato l’atavico tema della battaglia fra
uomo e donna rendono questo one man show molto coinvolgente. ” Il pubblico fiorentino partecipa in maniera incredibile” racconta durante l’intervista Maurizio Colombi – attore, cantante lirico, regista e interprete di numerose commedie di prosa, da Rapunzel a We Will Rock You, il musical dei Queen. Nonostante in questo spettacolo si rida dall’inizio alla fine, Colombi, tiene a sottolineare che, leggendo tra le righe, il testo nasconde in realtà un messaggio “L’uomo e la donna sono due creature con valori diversi e lontani, ma quando sono uniti creano un legame che è più forte dei due individui stessi”. L.Z.
CULTURA
Giulia Luchi
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barca anche a Firenze il book crossing, ovvero il libero scambio di libri, realtà molto affermata all’estero, soprattutto negli Stati Uniti, dove nel 2009 sono nate le prime little free libraries, delle casette situate in parchi e luoghi pubblici che contengono libri gratuitamente accessibili a tutti. Oggi le free libraries si stanno diffondendo in tutta Italia, ma a Firenze una realtà di questo genere esiste da ben prima. Nel 1983 a Ponte a Mensola in via Gabriele d’Annunzio, Mario Andreini, proprietario di una bottega della zona ebbe l’idea di trasformare un vecchio vespasiano in uno spazio libero di scambio libri a disposizione di tutti i cittadini. Il signor Mario racconta che data la vicinanza della sua bottega all’Harvard University di Firenze “mi capitava di incontrare persone ed esperti di arte da tutto il mondo, in particolare un giorno uno dei miei avventori, tale Mr. Kent, professore australiano, mi disse ‘ma lo sai che abiti nel posto più bello del mondo?’ e così pensai che dovevo fare qualcosa per abbellire l’area in cui vivevo e lavoravo. Nell’83 morì mia madre, era un’appassionata dei libri di Liala – continua Andreini – io però non sapevo cosa farmene e così mi venne in mente che quel vecchio vespasiano non si poteva più vedere e pensai bene di sistemarlo e di mettere lì tutti quei libri” Da allora “quell’angolo del libro” è un luogo di aggregazione, dove si possono trovare letture di ogni genere e in ogni lingua, oltre a essere divenuto un punto informazioni sulle attività e iniziative della zona e della città. Se passate di lì incontrerete persone che si scambiano libri e che parlano di arte, musica, Firenze, viaggi, quasi come se fosse un circo-
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prendi un libro, lascia un libro,
Il book crossing sbarca nei parchi e alle fermate dell’autobus
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lo letterario. In tantissimi si sono affezionati allo spazio e lo curano tendendolo pulito e in ordine. Un’altra iniziativa, più recente, di promozione della lettura è quella del Quartiere 4: nel Parco di Villa Vogel è stata inaugurata lo scorso 4 novembre una ‘Little free library’, dove in base alla filosofia “take a book-return a book” (prendi un libro - lascia un libro), è possibile scambiarsi e condividere dei libri. Al momento al suo interno si trovano prevalentemente titoli dedicati ai ragazzi. Queste è la prima casetta/ libreria promossa dalla Direzione Cultura del Comune di Firenze e dai vari Quartieri e prossimamente ne nascerà un’altra presso la biblioteca del Giardino dell’Orticultura.
Una realtà in espansione che sta facendo proliferare a Firenze piccole oasi - nei parchi, alle fermate dell’autobus e in luoghi inusuali - dedicate alla promozione della lettura e della cultura. Luoghi dove sorprendersi, dove magari trovare ogni volta un libro diverso, oppure scoprire che la copia del nostro romanzo preferito che avevamo lasciato lì, è stato preso da qualcuno, chissà da chi.
titoli da leggere aspettando natale
inque titoli da leggere al calduccio per addentrarsi nell’atmosfera natalizia, e tornare un po’ bambini. Vita e Avventure di Babbo Natale di L. Frank Baum, scritto dal padre de Il meraviglioso Mago di Oz, racconta di come Babbo Natale sia diventato Babbo Natale. Sempre di lui si parla ne I fratelli Kristmas di Giacomo Papi dove Babbo Natale e il fratello Luciano, nonostante le divergenze, faranno di tutto pur di salvare il Natale. Atmosfere più malinconiche invece per Ricordo di Natale di Truman Capote storia dell’ultimo Natale trascorso insieme da due inseparabili amici. Let it snow di J. Green, M. Johnson, L. Myracle sono tre racconti d’amore, speranza e gioia ambientati nella notte di Natale tra le strade di Gracetown, una cittadina colpita da una bufera di neve. Se invece quando arrivano le Feste avreste solo voglia di boicottarle e scappare ai Caraibi, leggetevi Fuga dal Natale di John Grisham. G.L.
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Parola di benzivendolo
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SPORT
consigli di fine anno per un 2018 viola
Lorenzo Mossani
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n anno di passaggio per la Fiorentina. Per molti è stato un “November Rain”; i sogni si sono infranti sulla realtà. La realtà di vivere un anno di transizione sia in campo sia a livello societario. In tutto questo la città si sta allontanando dalla Fiorentina. I tifosi sono poco uniti, lo stadio è lontano dal tutto esaurito e la squadra è troppo isolata. I giovani andrebbero più coccolati per poter crescere. Andrea Di Salvo, telecronista, allenatore di calcio, tifoso viola e, soprattutto, il “benzivendolo di piazza Alberti prova a fare il punto della situazione della Fiorentina. Che campionato è per la Viola? “È un anno di totale transizione, in una partita erano nuovi 8/11. E’ un momento particolare, siamo ripartiti da zero e quindi ci vuole pazienza. Purtroppo i tifosi vorrebbero vincere, ma ci vuole veramente molta calma; teoricamente hanno gettato le basi per un nuovo ciclo, se ci sarà questo ciclo”. Un giudizio sul cantiere Fiorentina? “Su quindici nuovi giocatori è impossibile averne trovati 15 validi per la Serie A, quindi dobbiamo capire chi è buono e chi no. Pregio la voglia di correre e lottare, difetto, a volte, vedo troppo egoismo davanti! Se si passassero più il pallone qualche gol in più lo avremmo fatto. Essendo molto giovani ci può stare ma devono pensare prima al risultato della squadra e poi alla singola giocata”. Cosa diresti al mister? “A Pioli direi che per me non ha i giocatori per giocare con il centrocampo a tre, un uomo in più aiuterebbe Badelj a correre meno e rendere qualcosa in più”. Alla proprietà? “Ai Della Valle chiederei veramente le sue intenzioni, questo totale distacco da tutto è veramente brutto per tutti, basterebbe dicesse cosa vuol fare, almeno tutti quanti si adatterebbero ai programmi, sia di cessione della Fiorentina, sia per un ipotetico rilancio”. Alla stampa? “Ai giornalisti direi di essere meno polemici, in questo anno di transizione bisogna attendere, dovrebbe28
ro spingere per capire le intenzioni della società”. Alla tifoseria? “Ai tifosi direi di avere pazienza: siamo ripartiti da zero. Chi ha vissuto gli spogliatoi sa benissimo che non è facile assolutamente assemblare tutto quanto, basta giudicare ogni partita, torniamo a tifare la squadra”. Che serie A è in questa stagione?
“La Serie A italiana ha perso il suo fascino agli occhi dei giocatori stranieri perché non ci sono i soldi che girano in Spagna, Francia e Inghilterra, se si pensa che alcuni top player sono andati in Cina, capiamo molte cose”. Ma siamo ancora competitivi? “L’innominabile (la Juventus ndr) si è giocata due finali di Champions
Andrea Di Salvo, la barba rossa più famosa del Franchi
League in tre anni, quindi ancora arriviamo lontani nelle Coppe, per le altre squadre ci vogliono i campioni e i grandi giocatori costano, forse i cinesi dell’Inter se iniziassero a spendere potrebbero riportare l’Italia in alto”. Cosa ruberesti dal calcio estero? “Dal calcio estero prenderei i diritti televisivi da distribuire in modo più equo e ovviamente gli stadi coperti e moderni, andare allo stadio a prendere sempre l’ acqua non è più accettabile”. La nostra Nazionale? “La povera nazionale italiana paga la scelta della Lega che non riesce a mettere un limite agli stranieri. I nostri giovani preferiscono fare panchina e guadagnare che giocare, alla fine la Nazionale ne paga le conseguenze; poi dobbiamo dire che Ventura forse non era un allenatore adatto alla Nazionale, è più da club”.
I veterani premiano le eccellenze fiorentine
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ella Sala Brunelleschi del Palagio di Parte Guelfa si è celebrata “la giornata del veterano dello sport” e il “Premio A. Frigo E B. Neri – Lo Sport per la pace”. Una giornata ricca di campioni ed emozioni sotto la cornice da brividi della Firenze Rinascimentale. Erano presenti alla manifestazione oltre ai dirigenti nazionali e ai dirigenti di varie Sezioni della Toscana dell’U.N.V.S. (Unione Nazionale Veterani dello Sport) anche importanti rappresentanti delle istituzioni politiche e sportive, per la stampa era presente il Presidente dell’USSI Toscana Franco Morabito. Per “La Giornata del Veterano” sono stati premiati: Leonardo Zagli (Vice-Campione del Mondo 2016 di Pesca a colpo) come atleta dell’anno 2016 e Tommaso Faggi vice Campione Italiano Under 15 di bocce. Sono state assegnate borse di studio riconosciute per meriti sportivi a Duccio Cosi (Rugby Club I Medicei ) e Alessia Zatini (Florence Basket), giovani stelle dello sport fiorentino. Per la stampa sportiva riconoscimenti a Riccardo Galli del giornale La Nazione. È stato premiato il Rugby Fiorentino, dopo il salto di qualità nell’Olimpo dell’ovale (Premio Eccellenza nello Sport). Premiata anche Liana Nocentini con il Premio Donna Più. Liana Nocentini. Una mattina che ha visto altri riconoscimenti nel nuoto: Mario Balli, Piero Fabbri, Vincenzo Monticelli, Marco Rossi e Simone Sostegni mentre
Stefano Bartoloni si è distinto nel tiro al piattello. La speranza è una sola: vedere sempre più atleti fiorentini e toscani vittoriosi e vincenti. Le parole dell’assessore Vannucci: “Un’occasione per valorizzare i risultati sportivi ottenuti dai nostri atleti in discipline meno presenti sui media, ma non per questo meno affascinanti – ha commentato l’assessore – Ma anche un modo per premiare i ragazzi che hanno più meritato negli studi e negli sport con l’assegnazione di tre borse di studio. Un’iniziativa che va avanti grazie alla passione dei Veterani, che ringrazio per l’impegno sociale costante”. L.M.
SPORT
Tiziana Alma Scalisi
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a rinascita per Lorenzo Bacci, (campione italiano carabina ad aria compressa da 10m) è iniziata un anno e mezzo fa. “Dopo essere stato riserva alle Olimpiadi di Rio de Janeiro mi sono accorto che alcuni lati del mio profilo sportivo non rappresentavano il massimo. Perché sparare sapevo sparare, negli anni precedenti avevo conquistato grandi risultati vincendo gli Europei nel 2013 da juniores e 5 campionati italiani, però mi ero accorto che in categoria senior serviva di più: una motivazione valida anche per soffrire, per tirare l’ultimo colpo”. Cosa è cambiato? “Ho iniziato un percorso incentrato sulla preparazione atletica con Mario Vella (preparatore atletico di Dammi venti minuti ndr).
lorenzo bacci, la carabina più veloce della città L’inizio è stato traumatico, ero veramente fuori forma – sorride - però mi ha dato la fiducia per soffrire giorno dopo giorno e formarmi a livello fisico ma più che altro a livello mentale. Non ero più nella zona di comfort, dove tutto andava bene e si stava tranquilli, era una sfida che avrebbe coinvolto quattro anni e che nessuno aveva mai fatto prima. In molti erano scettici, ma c’era qualcosa sotto che doveva essere
migliorato, lo sentivo. Ho trovato un programma con cui mi alimento e mi alleno essendo cosciente di ciò che faccio. È stato molto potente
dicembre 2017
l’impatto a livello mentale perché in uno sport sensibile alle variazioni fisiche come il nostro, perdendo chili ho dovuto cambiare tutta l’attrezzatura sportiva riuscendo comunque a migliorare giorno dopo giorno. La testa era sempre convinta nonostante tante persone mi consigliavano di rilassarmi in vista della gara non l’ho mai fatto perché dentro di me sapevo che era la strada giusta mettersi alla prova così tanto. Se prima sparavo per il puro divertimento adesso è una sfida con me stesso per migliorarmi come atleta e come persona”. La svolta ai campionati italiani assoluti categoria senior: “Me ne sono accorto a Milano quando, dopo due anni che perdevo la medaglia d’oro sempre all’ultimo colpo per un errore mio, quest’anno era diverso. C’era un motivo per soffrire, questo ha fatto la differenza: prima pensavo alla vittoria fine a se stessa adesso è stato il coronamento di un percorso. Ho vinto la carabina a 10 metri all’ultimo colpo su Marco De Nicolo e la tre posizioni sempre per due decimi all’ultimo colpo sempre contro di lui. È stata una soddisfazione immensa, ma la più grande è stata mirarli: dire ok è il mio momento, so che sono preparato e sono pronto a soffrire. L’ultimo colpo è massima sofferenza, è dentro o fuori senza appello. L’ultimo colpo ha significato questo: non era l’oro, era riuscire a tirarlo bene dopo un anno e mezzo di check up, controlli e allenamento. Quando vinci così la vittoria ha un altro sapore”.
l’integrazione a suon di gol: gli anelli mancanti si giocano un posto nelle regionali
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on mancano all’appuntamento gli Anelli Mancanti, la squadra composta da rifugiati e richiedenti asilo, novità assoluta per il campionato calcio a 5 Uisp. Un avvio in salita e una classifica ancora tutta da decidere, ma come nella migliore delle tradizioni, l’importante è partecipare. Gli Anelli Mancanti fanno parte dell’omonima associazione di volontariato nata a Firenze nel 1997 e che quest’anno spegne dieci candeline con lo scopo di promuovere l’integrazione culturale dei migranti e di sensibilizzare i cittadini sul tema dell’emigrazione. La presenza sul terreno verde degli Anelli Mancanti non offre una facile risposta a un problema complesso, ma mette di fronte uomini di culture diverse a cui si chiede di trovare comunque un punto d’incontro. Ed è la prova che una mediazione può passare anche tra un dribbling e un cross. “Siamo molto contenti del fatto che nel girone di Lastra a Signa giocheranno anche i ragazzi degli ‘Anelli Mancanti’ - ha dichiarato Giovanni De Luca coordinatore delle attività calcistiche Uisp Fi-
renze - Rappresenta un piccolo ma importante passo in avanti verso l’integrazione e incarna la solidarietà e l’impegno sociale, che sono i valori propugnati da attraverso lo sport”. È possibile seguire lo svolgersi del campionato sul sito https://www.cpcalcio.it/uisp-firenze,
sempre aggiornato. Inoltre tra aprile e maggio le squadre si sfideranno per conquistare un posto nelle regionali, per staccare il pass per le fasi nazionali. T.A.S. 29
opinioni
Icché si dice BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
IL MERCATO DI SAN LORENZO
Icché si mangia
LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI
B FOOD REPORTER OGNI MESE IN UNA CUCINA DIVERSA A CURA DI LAURA PICCIOLI â Foto Pepper Studio
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ono un’agronoma tropicale, classe 1979 – racconta Francesca Zannoni – e nella mia cucina di BUH, in via Panciatichi 16, gioco a fare l’alchimista tra i sapori semplici della cucina tradizionale e mediterranea, inserendo in qualche piatto anche un tocco speziato della cultura indiana. Il mio percorso nasce dalla terra di montagna, dove per anni, ho coltivato il grano e prodotto il pane con la mia farina biologica; da qui è iniziato il mio amore per la cucina povera dove i veri protagonisti devono essere i sapori genuini degli ortaggi e della frutta di stagione. Al tempo stesso però, mi piace dare un tocco personale ai miei piatti, rivisitandoli sia dal punto di vista degli ingredienti che della presentazione: ad esempio nella mia ribollita, il cavolo lo aggiungo solo alla fine sotto forma di una croccantella fritta, oppure la mia lasagna è arrotolata e non stratificata. Ho vissuto poi in India per sei mesi e questa esperienza mi ha permesso di conoscere a fondo la cucina locale, consentendomi di riportarla in quella mediterranea, mi piace infatti aggiungere le spezie direttamente nell’olio del soffritto, insaporendo così il piatto fin dall’inizio. Al Buh il tema della tradizione ritorna nelle serate del weekend con i Tavoloni, cene in famiglia, ovvero tavoli da sagra in cui le persone si ritrovano a sedere vicino a sconosciuti e a mangiare un menù fisso a 20 euro (compreso il concerto della serata) che prevede un primo ed un secondo con contorno, preparati ovviamente con ingredienti biologici e di stagione”. 30
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Web: artusi.net Facebook: Artusi Firenze Luciano Artusi Artusi Ricciardo
orgo La Noce è il nome, antichissimo di una stra- Bambino Gesù fatto collocare nel 1817 da Giuseppe dina fiorentina, dovuto probabilmente alla pre- Mondei, come attesta la lapide: senza, in tempi remoti, di un maestoso albero di NATVS EX MARIA VIRGINE noce. La via si trovava al di fuori delle mura del terzo IMAGO HVC TRANSLATA cerchio della città, quando queste procedevano lungo A IOSEPHO MONDEI AN. 1817 l’attuale Via del Canto de’ Nelli, verso Piazza Madonna degli Aldobrandini. Il piccolo Borgo conduce al Mercato di San Lorenzo, detto comunemente Centrale. Questo luogo pubblico coperto, tutto finestrato con strutture in ferro, fu realizzato dall’architetto Giuseppe Mengoni nel 1874. Nella grande struttura, fra gli spaziosi banchi colmi di invitante mercanzia dai mille profumi, si aggirano sempre tanti acquirenti pronti, con una sola occhiata, a valutare la migliore combinazione fra qualità e prezzo conciliandola con le esigenze della propria tasca. Al mercato di San Lorenzo, soprattutto nel periodo delle festività Natalizie, si muove sempre una gran fol- á Il Mercato Centrale in una Cartolina d’epoca la di potenziali acquirenti e di curiosi che, per l’occasione, non badano neppure a spendere un po’ troppo, in quanto è uso dire: “Il Natale viene una volta all’anno” per cui anche l’abituale parsimonia è, momentaneamente, accantonata. Non si lesinano neppure gli auguri: “Bone feste”, Buon Natale, Buon Ceppo, Buon Anno! Durante questo periodo natalizio il mercato assume ancor più un’atmosfera allegra e festaiola che dura fino al 6 gennaio quando l’Epifania tutte le feste le porta via. Ma il buonumore al mercato rimane sempre anche dopo le feste, nell’andirivieni quotidiano delle persone che, passeggiando fra i banchi dei macellai, pollaioli, venditori di cacciagione, pizzicagnoli, pescivendoli, á Il trippaio in una foto degli anni Trenta fornai e ortolani i cui banchi, sempre pieni di frutti ed ortaggi freschissimi dalle innumerevoli tonalità di colori, sentono la loro attenzione catturata come in una mostra di pittura. Ma il vero spettacolo del mercato è (oggi purtroppo molto meno…) soprattutto costituito dalle persone: gli avventori ed i venditori che con la loro vena di arguzia e buonumore decantano ad alta voce i pregi della loro mercanzia e sovente indirizzando giudizi più o meno galanti alle giovani e avvenenti signore, che spesso rispondono prontamente per le rime. L’atmosfera che si respira è comunque quella di festa, una vera e propria sinfonia di suoni, rumori, grida, piacevolmente armonizzati e della quale si è partecipi in prima persona, avvolti tra suoni, colori e profumi diversi., spostandosi man mano davanti ai vari banchi. Ritornando a parlare di Borgo la Noce si sottolinea che la strada è á Consorzio Mercato Centrale, 20 ottobre 2017: conferimeningentilita da un piccolo tabernacolo to del Premio LABOR OMNIA VINCIT alla Trattoria Mario, alla con un bassorilievo robbiano raffigu- Macelleria equina di Nicola Ricci e al Bar Viola di Claudio e Alma rante la Madonna in adorazione del Toniutti.
OPINIONI
www.ilreporter.it · dicembre 2017
Icché c’è LA CITTÀ CHE SI MUOVE E CHE SI MUOVERÀ
IL REGALO CHE FIRENZE VORREBBE (E CHE NON AVRÀ MAI) DAVIDE DEIV AGAZZI
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atale, tempo di bilanci, richieste, regali ed inevitabili delusioni. Perchè il regalo ricevuto non è mai quello sperato, ma magari ci sia avvicina. Ma non se sei un fiorentino: se sei un fiorentino il regalo sperato non sarà MAI quello voluto. Mai. E’ una questione di dna, ci s’ha la polemiha facile e , a volte, anche un po’ gratuita. Ma ci garba così. Tra i tanti regali che un fiorentino potrebbe chiedere, c’è il completamento delle linee 2 e 3 della tramvia che – stando a quanto affermato in più occasioni da esponenti dell’amministrazione – proprio il prossimo anno dovrebbero andare a rimpiazzare quei due giganteschi cantieri che hanno reso la vita impossibile agli abitanti del quartiere 5 (i più colpiti) e non solo. Averle entrambe entro la fine del prossimo anno sarebbe davvero un bel pensierino, anche perché ci permetterebbe di raggiungere facilmente un luogo scevro da qualsiasi atmosfera polemica, ovvero l’aeropor..no, ok, fate finta che questa non l’abbia scritta. Ma non solo di mobilità si riempie il cuore dell’homo florentinus, da sempre pieno di passioni. Come quella per l’amata squadra di calcio, immarcescibile croce e delizia di ogni cittadino del capoluogo (se invece abitate qui, ma professate altre scelte calcistiche, ricordatevi di pagare la tassa di soggiorno, che qui siete ospiti, grazie). Da anni, ormai, aleggia sulla città il fantomatico progetto del nuovo stadio: lo facciamo qui, lo facciamo lì, no lì non ci sta, allora si fa più piccino, no piccino un lo voglio, va bene per noi si fa costì, e ma costì c’è il mercato, ah già, allora un si fa. E così, tra un progetto, un plastico, un paio di retrocessioni evitate per un pelo e il ciuffo in cemento di Mario Gomez, son passati quindici anni. Facciamo che pazienza lo stadio, basta che ci diate una squadra? Che se
Icché si scatta NON FATE I TIMIDI PAOLO MATTEONI
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così è arrivato Natale, con il suo carico di tradizioni e consuetudini. Ma anche con una profonda trasformazione delle atmosfere, dalle nostre case alla nostra città. Un momento in cui possiamo raccontare con le nostre fotografie storie che in nessun altro periodo dell’anno ci è permesso. Natale è innanzitutto luci, riflessi e colori; le strade, le vetrine, il nostro salotto si riempiono di tutto questo. Se è vero (come è vero) che fotografia significa disegnare con la luce non perdiamo l’occasione: primi piani di addobbi natalizi con sfondi di brillanti lucine, pacchetti regalo e nastri argentati, luminare stradali; basta farsi trasportare dalla nostra fantasia per ottenere “la foto natalizia”. Ma il Natale può essere l’occasione anche per raccontare delle storie per immagini. Alcuni esempi? Appostatevi in una delle vie più frequentate del centro, magari un sabato pomeriggio. Troverete una miriade di situazioni: gli occhi incantati dei bambini, le signore cariche di pacchetti, fattorini che corrono per le consegne. Anche la gente davanti alle vetrine può essere un buono spunto per una storia natalizia, la commessa travestita
poi la Fiorentina finisce esima, chi ci va al nuovo stadio? E comunque, permettetemi, ma data la qualità di certi elementi della rosa, forse la compresenza di un ampio locale dedicato all’ortofrutta, con quantità impensabili di verdura pronta alla bisogna, forse non sarebbe poi così da disdegnare. Insomma, un terzino destro nella calza, uno sinistro sotto l’albero e magari un vice Badelj proprio davanti al caminetto, che dite? Dal pallone alla musica: terminata la ricca stagione di concerti estivi che ci siamo lasciati alle spalle, ecco che una nuova edizione del neonato festival Firenze Rocks è stata appena annunciata. Con un incredibile colpo di scena nella line up definitiva: oltre ai già definiti Iron Maiden, Guns ‘n’ Roses e Foo Fighters, ecco il nuovo entrato, l’ex ct della nazionale Giampiero Ventura, che sostituirà l’ormai decrepito Ozzy Osbourne, misurandosi – al tempo stesso – con un grande classico dell’ex Black Sabbath: quella Mama I’m coming home che Giampy deve aver imparato a memoria nel volo aereo che lo ha riportato a casa dopo la disfatta di San Siro. Buon Natale amici miei, ci ritroviamo sotto l’albero. Sempre che qualcuno non intervenga prima per tagliarlo: in quel caso, ci risentiamo per la piantumazione. Auguri.
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Ripartono a gennaio i workshop di fotografia del cibo Click4Food organizzati da Paolo Matteoni e Chiara Brandi, con un viaggio nelle cucine del mondo. Sconti speciali per i lettori del Reporter. Info e prenotazioni: click4foodfirenze@gmail.com da renna, il ragazzo con il cappello rosso di Babbo Natale. Non dimentichiamoci però che Natale è anche una festa privata, quindi gettiamo un occhio a quel che succede in casa nostra: la preparazione di un piatto speciale può essere una buona occasione per la foto natalizia; non perderei nemmeno la possibilità di costruire un reportage sull’allestimento dell’albero di Natale o del presepe, soprattutto in presenza di bambini piccoli o gatti … Veniamo ad alcuni consigli: non siate timidi! se vedete qualcosa che vi sembra interessante scattate, meglio scegliere una foto tra tante che rimpiangere proprio quella che non avete fatto; esplorate il vostro soggetto, cambiando posizione di ripresa in modo da trovare il suo lato migliore; siate pronti a scattare, sempre! Un atteggiamento, una espressione dura un attimo e poi è persa per sempre: dovete esserci. Infine ricordate che qualunque sia il nostro soggetto nelle foto deve esserci un chiaro riferimento al Natale, altrimenti che foto natalizia è? A proposito: buona luce natalizia a tutti!
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