il Reporter Q1 - Gennaio 2018

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www.ilreporter.it µ il giornale del tuo quartiere

Q1

RACCONTIAMO FIRENZE OGNI MESE.

DA OLTRE 10 ANNI.

GENNAIO 2018

www.fratelliorsero.it

firenze è di moda î Gente di Pitti î La nostra guida ai saldi î Luci sulla città: rivoluzione Led î Salute solidale

î Le stelle sopra la Cupola

î Diritto all’affetto

î Vado a vivere da solo (o all’estero)

î I rockers del futuro

î Tutte le notizie del tuo Quartiere á Foto di Paolo Matteoni

MANGIAPPONE

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www.ilreporter.it · gennaio 2018

30 giorni con

Edito

iale

Nostradamus 4.0

G

FRANCESCA PULITI

ennaio significa nuovi inizi. Per qualcuno vuol dire pensare a una nuova scuola (ne parliamo a pag. 10), per altri a una nuova carriera o a nuovi orizzonti da esplorare (vedi a pag. 11). L’inizio dell’anno è anche il momento in cui sfogliamo tutti gli oroscopi a disposizione nel tentativo di trovarne uno più favorevole. Avete provato a cercare online cosa ci aspetta nel 2018? Una delle prime risposte che troverete ve la dà direttamente Nostradamus ed è enigmatica: si parla di un probabile terzo conflitto mondiale e della fine delle tasse (forse connessa all’ipotesi della fine dell’umanità). L’anno che verrà, però, potrebbe anche essere quello in cui debelleremo virus come l’Hiv, il papilloma o l’Ebola, grazie a nanoparticelle d’oro in grado di fingersi cellule umane. Il costo di un “vaccino” è ancora da stimare, ma la fonte, in questo caso, è più attendibile: una ricerca internazionale coordinata da due studiosi italiani, Francesco Stellacci e David Lembo. Sappiamo da altre fonti (Sole24Ore) che nel 2018 Amazon conquisterà anche la platea degli eventi sportivi, che l’intelligenza artificiale sarà sempre più presente nelle nostre vite quotidiane e che cresceranno le app di realtà aumentata e i programmi trasmessi in diretta via web. Nel 2018 il 90% della popolazione adulta disporrà di uno smartphone, nei Paesi che possono permetterselo. E in molti stanno già pensando a come smettere di abusarne. Ma nei prossimi 12 mesi chi lo possiede interagirà in media 52 volte al giorno con il cellulare. Per Firenze il 2018 sarà l’anno dell’entrata in funzione delle nuove linee della tramvia (prima o dopo). Per l’Italia la prossima sarà l’estate dei Mondiali senza Azzurri. E sarà anche l’anno del ritorno alle urne, seppur, come ben sappiamo, non è detto che questo comporti rivoluzioni epocali. Facciamola noi, dunque, una piccola rivoluzione: smettiamola di lamentarci su Facebook, di parlare di crisi, di dare la colpa a qualcun altro se piove o se c’è la siccità. Il futuro non dipenderà da nuove strabilianti tecnologie o da scoperte decisive, ma dalle scelte che faremo. Abbiamo un anno per agire.

La foto del mese

Il Carmine, il tramonto, l’Arno... sembra non mancare niente Foto del nostro lettore @idrinkinflorence Tagga @ilreporterfi nelle tue foto su Instagram, ogni mese pubblicheremo la più rappresentativa

che succede in citta città FINO AL 7 GENNAIO FESTIVAL DELLE LUCI

Prosegue fino al 7 gennaio FLight, il festival delle luci che coinvolge gli edifici storici di Firenze con proiezioni e colori in tema “Confini”. Dalla Torre d’Arnolfo al Ponte Vecchio, illuminato da un progetto sviluppato da IED Firenze in collaborazione con UNHCR.

DAL 9 AL 26 GENNAIO IL MESE DELLA MODA Tutto il mese sarà segnato dalla moda: chiusa l’edizione n.93 di Pitti Uomo (9-12 gennaio), si apre la tre giorni dedicata al bambino (1820), seguita da Pitti Filati (24-26). E sarà caccia al taxi ancora una volta.

19-21 GENNAIO A TUTTA BIRRA

Weekend imperdibile per gli amanti della birra: torna all’ObiHall Birraio dell’Anno, il premio che riconosce il miglior artigiano della birra italiana. Oltre 150 le birre artigianali alla spina in competizione, prodotte da 25 birrifici scovati e selezionati da un centinaio di esperti da nord a sud dello Stivale. www.birraiodellanno.it

26-28 GENNAIO REGINA CUCCARINI

La più amata dagli italiani (almeno fino a qualche tempo fa) si trasforma nella Regina Ghiaccio, per tre serate al Teatro Verdi. Lo spettacolo, con la regia di Maurizio Colombi, è ispirato alla Turandot di Giacomo Puccini.

31 GENNAIO SOY LUNA

Per la gioia di adolescenti e preadolescenti arriva al Mandela Forum Soy Luna Live, il tour europeo dei protagonisti della serie Disney Channel Soy Luna, che ha registrato il tutto esaurito lo scorso anno in America Latina. Attrezzatevi per tempo: www.mandelaforum.it

8-10 FEBBRAIO DIRTY DANCING MUSICAL

Per la gioia degli adolescenti di ieri, al Teatro Verdi rivive il famoso film con Patrick Swayze e Jennifer Grey. Le coreografie e la colonna sonora indimenticabile – tra cui la stranota “I’ve had The time of my life” – rivivono live, grazie a un’orchestra da otto elementi. www. teatroverdifirenze.it 3


gennaio 2018 · www.ilreporter.it

PittilaPeople moda Vincenzo D’Angelo

Sono eccentrici, colorati, forse anche un po’ esagerati ma sempre ben vestiti. Sono i Pitti People, fashion blogger, influencer ed instagramers che si riuniscono all’ombra del Cupolone per scoprire tutte le novità della grande moda maschile. Sì, perché nella settimana in cui i più famosi marchi presentano le nuove collezioni, esiste un mondo parallelo di giovani ragazzi e ragazze che ogni giorno si ritrovano nella piazzetta principale della Fortezza per essere catturati dagli obiettivi dei fotografi e dalla curiosità dei giornalisti.

Chi sono Giovanissimi e appassionati di fashion che utilizzano il web e i social per condividere i propri gusti personali con i followers. Sono belli, atletici, sempre attenti alle mode del momento. La maggior parte di loro ha un blog o una pagina personale che spesso diventano dei veri e propri progetti imprenditoriali, grazie alle numerose collaborazioni con i marchi più prestigiosi.

Cosa fanno Si fanno fotografare. Un lungo red carpet di eccentrici abiti e accessori a favore di giornalisti e fotocamera. Tra uno scatto e un altro, selfie e outfit da postare sui canali social personali, seguitissimi. Nel tardo pomeriggio si spostano nei locali più famosi del centro per celebrare il termine di un’altra giornata. E postare altre foto. Piazza della Repubblica, Santo Spirito e Piazzale Michelangelo sono i posti che preferiscono per le foto “streetwear” - cioè scattate per strada. Il motivo? “l’instagrammabilità” (cit.).

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I colori, la moda e i “personaggi” di Pitti Immagine Uomo tornano a Firenze dal 9 al 12 gennaio

che sfida l’inverno â Foto di Paolo Matteoni

I numeri dell’edizione numero 93

Sono 1.230 i marchi presenti all’edizione numero 93 di Pitti Immagine Uomo, dal 9 al 12 gennaio alla Fortezza da Basso. 227 i nomi tra new entry e brand consolidati del salone, di cui 44% proviene dell’estero. Il tema di quest’anno è il grande cinema: la Fortezza si appresta ad essere trasformata in un enorme multisala, dove godersi lo spettacolo della moda, con grandi billboard e locandine nel piazzale centrale e sezioni interne articolate a seconda dei generi diversi (dai thriller ai film d’avventura, dalle spy-stories alle commedie romantiche).

Perché Basta una loro foto per generare pubblicità. La loro presenza è così importante che spesso i grandi marchi organizzano eventi riservati. In molti approfittano della settimana della moda fiorentina per organizzare degli incontri con i giovanissimi fan e altri appuntamenti imperdibili.

I più famosi Paolo Stella, attore, imprenditore e modello è tra i più seguiti, seguono Filippo Fiora e Filippo Cirulli che, con il loro blog TheThreeF, hanno raggiunto quota ventiduemila seguaci in pochi anni. Chiara Ferragni è stata la grande assente delle ultime edizioni, anche se i ben informati assicurano la sua presenza per quest’anno, visita in sala parto permettendo. Ma tutti vanno alla ricerca di Scott Schuman di The Sartorialist: un semplice tag sui suoi canali social può far aumentare il numero di followers in maniera esponenziale.


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a cura di Gianni Carpini Partono i saldi e per non perdere tempo c’è la guida ragionata de il Reporter. A seconda del vostro budget disponibile e ai vostri gusti, vi suggeriamo i posti dove fare acquisti.

Dimmi di che saldo sei… e ti dirò dove andare á Foto di Paolo Matteoni

Fashion addicted

Very Popular

Le maison hanno tutte casa in una manciata di strade. Qualcuno lo chiama il “triangolo della moda” fiorentino: un perimetro glamour nel centro fatto di Budget boutique e vetrine sfavillanti tra via Tornabuoni, via della Vigna Nuova e via Strozzi. Sono le strade più chic della città e pure quelle più costose, quindi armatevi di carta di credito, se potete. Il consiglio è di curiosare nei pressi delle fashion streets, perché accanto ai giganti come Gucci, Prada, Armani e Ferragamo esistono vicoli e stradine che riservano sorprese con deliziosi negozi e nuove aperture.

La moda più “pop” ci porta verso i mercati rionali dove vestirsi con poco, sempre che siate disposti ad affrontare fiumi di persone e capannelli intorno ai ban- Budget chi. Il più grande mercato di Firenze (e il più gettonato) è alle Cascine: ogni martedì mattina, un chilometro di shopping lungo cui dare la caccia a stock firmati e occasioni. Da segnalare anche i mercati settimanali in periferia, ogni mattina dal lunedì al sabato: ben forniti di abiti e accessori sono le bancarelle di Campo di Marte (sotto la Curva Fiesole), il mercato del Galluzzo e di Rifredi. In centro troviamo il mercato di Sant’Ambrogio, dove concludere gli acquisti in bellezza, con uno spuntino.

€€€

Low cost

â Foto di Paolo Matteoni

Magliette a pochi euro, jeans basic, accessori a prezzi abbordabili. I marchi di fast fashion propongono capi economici che strizzano l’occhio alla moda del momenBudget to. Qualche esempio? H&M e Zara, con negozi in centro e nei principali centri commerciali, oltre alla nostrana OVS, con sette shop in tutta la città. Qui con un budget risicato si possono portare a casa degli ottimi outfit. L’ultima grande insegna low cost a sbarcare dalle nostre parti è stata Primark, mega store irlandese arrivato lo scorso giugno ai Gigli di Campi Bisenzio, con prezzi stracciati.

Vintage e negozi fiorentini C’è chi adora il fascino retrò dei vestiti di ieri e chi sceglie il negozio di fiducia sotto casa. Budget Per i primi, il regno del vintage è concentrato in centro. Nel dedalo di strade tra via dei Fossi e via della Vigna Nuova incontriamo cinque boutique specializzate, ma se ne trovano in varie zone: da via dei Serragli a Lungarno Acciaiuoli fino a via dei Palchetti. Se preferite abiti dei “nostri tempi” e negozi di vicinato, tra le strade dello shopping consigliamo via Gioberti, a pochi passi dal centro, ma anche viale Europa, via Marconi e piazza Dalmazia.

€€

Le date da segnare in agenda 5 gennaio - 5 marzo Saldi invernali fine marzo Mid season sale 7 luglio – 4 settembre: Saldi estivi fine ottobre Mid season sale 23 novembre Black Friday 5


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il 2018 visto dal palco a cura di Gianni Carpini

Anno nuovo, vita nuova? Con lo scoccare del 2018 in tanti stilano la lista dei buoni propositi. Noi abbiamo girato la domanda a due fiorentini che calcano il palcoscenico. Lui stella nascente, lei attrice affermata.

Lorenzo Baglioni, Un anno di congiuntivi azzeccati

S

arà l’anno del prof che suona con il sorriso? Lorenzo Baglioni, classe 1986 e una laurea in matematica nel cassetto, ha passato un 2017 tutto sulla cresta dell’onda, tra milioni di visualizzazioni su Youtube, spettacoli sold out e la conquista di un posto a Sanremo tra le nuove proposte grazie alla hit “Il congiuntivo”. Nonostante la canzone in difesa dell’italiano, “ora ho il terrore di sbagliare duemila congiuntivi”, precisa ironico. Quali sono i buoni propositi per il 2018? Cercare di continuare a divertirmi come è successo quest’anno: ho avuto la fortuna e il privilegio di divertirmi tantissimo nel fare il mio lavoro e so quanto questa sia una cosa preziosa. E la tua carriera matematica? La matematica rimane una grande passione, ora mi concentro sul mondo dello spettacolo. Chissà, in futuro potrei riprendere anche in mano libri e registro e tornare a insegnare. Dopo congiuntivo, trigonometria e genetica, cosa canterà nel 2018 il prof. Baglioni? Da un anno sto lavorando a un progetto: un disco e un format tv “Bella prof ”, che andrà in onda su SkyUno a febbraio. Dodici canzoni, ognuna con un argomento didattico diverso e un videoclip associato. C’è anche l’idea di un libro sempre legato alla divulgazione scientifica, ma è presto per parlarne. Concedici un congiuntivo. Se potessi fare una sola cosa a Sanremo, cosa sceglieresti? Più che fare, mi piacerebbe vedere qualcuno che chiede a Claudio Baglioni se è parente di… Lorenzo Baglioni! Finora è successo sempre l’inverso. 6

“È

risaputo: la risata fa bene alla salute. Alle ‘robine’ su Whatsapp continuo però a preferire le barzellette”. Maria Cassi, attrice e comica, ideaatrice del Teatro del Sale insieme allo chef Fabio Picchi, passerà un altro anno in teatro. Mentre parliamo, veniamo interrotti dai miagolii del gatto Beppe, protagonista anche dei monologhi della padrona, che spiega: “Dorme di notte accovacciato in testa come un colbacco gattonato o gatto colbaccato che dir si voglia, fa anche un po’ di messa in piega”. Buoni propositi per l’anno nuovo? Cerco di rinnovare ogni mattina un buon proposito: svegliarmi con una gratitudine per tutto quello che ho: vivere in un Paese in pace, poter uscire di casa e godere delle piccole cose. E per la vita professionale? Continuerò a studiare, perché grazie a Dio sono una persona molto curiosa, inoltre mi interessa molto la formazione dei giovani. Porterò ancora in giro lo spettacolo “Mammamia”: sola in scena parlo di differenze attraverso una serie di diversità tra città, lingue, culture, tra i sessi. Parlo della paura della differenza e di come la differenza possa diventare interessante. Novità in vista? Sto lavorando a uno spettacolo teatrale in collaborazione la Toscana Film Commission, che dovrebbe debuttare a primavera a Firenze: un omaggio al cinema insieme ai giovani musicisti jazz della Scuola di Musica di Fiesole. C’è un film che vorrebbe rivedere l’anno prossimo? Vecchi film. Amo Mary Poppins e ogni tanto devo rivederlo, come anche The Blues Brothers. Qual è il suo augurio per i fiorentini per il 2018? Di essere consapevoli della bellezza che abbiamo in città, di godersela e di farla godere a chi viene a trovarci da tutto il mondo.

Maria Cassi, Un anno di risate. E di bellezza


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Le stelle di Firenze Vincenzo D’Angelo

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... e dei lettori

lorentia fu fondata nel 59 a.C. dai Romani in un caldo giorno di primavera, tra marzo e aprile. Appartenente alla costellazione dell’Ariete, dopo un 2017 ricco di semina e duro lavoro, si prepara a raccogliere i frutti... un po’ in ritardo. Le previsioni dell’astrologo Fulvio Della Noce. “Nel complesso sarà un buon anno. regione.toscana.it/prontobadante Cancro Dopo un 2017 dedicato al duro lavoUn oroscopo irriverente scritregione.toscana.it/prontobadante Dovrai impegnarti per ro, finalmente si vedranno i risultati” to da chi non capisce niente di avere quello che hai spiega l’astrologo Fulvio Della Noce. astrologia ma segue fedelmente sempre desiderato, ma “Ma nel segno dell’Ariete entrerà Paolo Fox. Per cominciare il 2018 saprai consolarti con i biscotti al Saturno in aspetto dissonante che, con un sorriso! cioccolato e la crema di nocciole insieme a Plutone, porterà qualche del male. Ariete difficoltà o ritardo su ristrutturaNei primi mesi del 2018 zioni o cambiamenti importanti. La avrai Saturno Contro, Leone situazione si risolverà entro gli inima non sei Ambra e la tua Attenzione all’impulsizi di maggio quando Urano uscirà vita non è un film di Ozpetek. Fai vità, sopratutto con lo dal segno e andrà in Toro portando con calma, senza fretta. shopping, nonostante sia l’aria di cambiamento e rivoluzione una cosa Zara e giusta. che l’anno scorso aveva caratterizzaToro to Firenze”. La situazione migliorerà Il 2018 sarà il tuo anno. Vergine in autunno: “Il periodo più fortunaNuovo amore in arrivo, Nel 2018 troverai l’amoto per la città sarà nel corso dell’ulticinquanta sfumature di re, ma vacci piano con mo trimestre poiché Giove, pianeta “viola” incluse. Tinder. della fortuna, entrerà in aspetto armonico con l’Ariete e porterà inGemelli Bilancia vestitori, turisti e tante soddisfazioni Il 2018 ti aiuterà a svolLascerai cadere i rami per l’industria della moda e l’artigiatare... a sinistra, l’unica marci e sboccerai al nato”. Un’annata fatta di conferme e cosa che non sei riuscito sole. Ma ricorda di munirti novità. Tanti turisti, nuove aperture ad imparare bene ai tempi della di protezione solare. e.... un altro briciolo di pazienza per scuola guida. la tramvia ma questo, i fiorentini, lo sapevano già.

de

Scorpione

Sarà un anno di grande successo e novità. La Chiara Ferragni della culla del Rinascimento.

Sagittario

Saturno lascia il tuo segno a favore di Nettuno: un anno top!

Capricorno

Nel 2018 sarai una roccia e realizzerai ciò che hai sempre desiderato: mangiare senza ingrassare.

Acquario

È tempo di fare pulizia (degli amici sui social).

Pesci

Vi lascerete gli anni precedenti alla vostra spalle con un pacchetto all inclusive per “arrivederci a mai più.”

Progetto in collaborazione con: Progetto in collaborazione con:

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Avviso realizzato con il contributo della Regione Toscana, nell’ambito del Progetto “Pronto Badante - Interventi sperimentali di sostegno e integrazione nell’area dell’assistenza familiare in Toscana”

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C

hiamatela pure “rivoluzione della luce”, senza correre il rischio di esagerare. Perché a partire da questo gennaio, e nel giro di un pugno di mesi, la Firenze notturna cambierà completamente il suo volto, dal centro alle periferie. Facendo un passo deciso verso il futuro. In città stanno per arrivare le nuove luci a led, che d’ora in avanti illumineranno strade e giardini di tutti e cinque i quartieri. I numeri dell’intervento messo a punto da Comune e SILFIspa, un progetto finanziato con fondi comunitari PONmetro, sono di quelli importanti: saranno 30.000 i lampioni interessati dalla sostituzione, 1.572 le strade che, al calar del sole, si accenderanno di una luce tutta nuova. Con una “rivoluzione nella rivoluzione”: tutte le luci resteranno accese per tutta la notte, dicendo così addio allo spegnimento di una parte dei lampioni alle 23.15 cui i fiorentini avevano ormai fatto l’abitudine. Nemmeno uno dei nuovi impianti si spegnerà dal tramonto all’alba, ma questo non significherà un aumento dei consumi, anzi tutto il contrario: a parità di luce emessa, il risparmio energetico previsto dall’intervento di sostituzione è di oltre il 50% dei consumi, con una consistente riduzione delle emissioni di CO2. Potere delle nuove tecnologie, che renderanno Firenze più green e sicura. Non solo perché, come detto, alle 23.15 non si assisterà più allo spegnimento di una parte dei lampioni come succede adesso, ma anche grazie alla qualità della luce assicurata dai nuovi apparecchi a led: una luce bianca ad alta resa cromatica, che faciliterà la percezione dei colori anche dopo il calar del sole. Sarà insomma più facile per i cittadini distinguere nitidamente i colori nottetempo rispetto a quanto avviene con le attuali luci “gialle”, con tutti i vantaggi che questo comporta. Vantaggi di cui beneficerà anche l’ambiente, grazie allo stop all’inquinamento luminoso della luce emessa verso il cielo. Perché con i nuovi led la luce sarà puntata direttamente là dove serve: sulla strada. I led fiorentini, progettati strada per strada, agiranno – viene spiegato da SILFIspa – nel pieno rispetto della normativa RoHS, non contengono materiali dannosi per l’ambiente e, per la salute dei cittadini, non determinano alcuna emissione di raggi UV e IR. Altro punto di forza degli apparecchi in arrivo a Firenze sarà l’affidabilità, con una decisa riduzione del numero dei guasti e degli interventi di riparazione previsti. La “rivoluzione”, insomma, può partire. Da Novoli a Gavinana, dall’Isolotto a Campo di Marte, non ci sarà quartiere che, da qui alla fine dell’estate – 8

LA RIVOLUZIONE DELLA LUCE

Firenze più sicura e green: arrivano 30mila lampioni a led in oltre 1.500 strade. Tutte le luci accese tutta la notte Alcune strade coinvolte nella prima fase

Quartiere 3 via Chiantigiana, via del Gelsomino, viale Europa, via Marco Polo, via Volterrana, via Erbosa, via Datini, via Gran Bretagna

Quartiere 1

Quartiere 4

via del Ponte alle Mosse, via Senese, via Doni, via Toselli, via Michelucci

viadotto dell’Indiano, via dell’Argingrosso, lungarno dei Pioppi, lungarno del Pignone, piazza Paolo Uccello, piazza Batoni, via Bronzino, via del Sansovino, viale Talenti, viale Nenni

Quartiere 2 via Masaccio, via De Sanctis, via Lanza, viale Duse, viale Verga, viale Righi, viale Nervi, viale Palazzeschi, via del Campo d’Arrigo, via Mannelli, via Cento Stelle, via del Gignoro

Quartiere 5 viale Guidoni, viale Luder, viale Gori, viale XI Agosto, via Vittorio Emanuele II, via Carlo Del Prete, via Panciatichi, via Pratese, via Pistoiese.

quando è prevista la conclusione degli interventi di sostituzione – non si illuminerà dei nuovi led: saranno 324 le strade coinvolte nel Q1, 356 nel Q2, 191 nel Q3, 280 nel Q4 e 421 nel Q5. Senza contare i giardini. Nel giro di qualche mese, dunque, Firenze diventerà ancora più “smart”: già dallo scorso aprile tutti i semafori della città montano lanterne a led – sempre nel nome di sicurezza e risparmio dei consumi – ora è la volta dei lampioni. Che insieme alla nuova luce porteranno con loro anche un’altra novità: tutti gli apparecchi sono pronti ad accogliere lo sviluppo delle tecnologie smart per Firenze, a partire dal wi-fi. Il futuro, insomma, è ormai pronto ad accendersi in riva all’Arno.


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“Qualità a un costo più basso. E una nuova visione della città” Che cos’è l’illuminazione a led? Ce lo spiega Lorenzo Mucchi, ricercatore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione

M INCONTRI IN OGNI QUARTIERE PER ILLUSTRARE LE NOVITÀ Come tutte le “rivoluzioni”, anche questa ha bisogno di essere illustrata, per spiegare ai cittadini le novità che porterà con sé. E allora, per non restare “al buio” di informazioni utili, insieme alle nuove luci a led sono in arrivo anche incontri quartiere per quartiere, in cui i tecnici di SILFIspa illustreranno nel dettaglio la nuova illuminazione agli abitanti. Il calendario degli incontri sarà pubblicato nel corso di questo mese sul sito www.silfi.it.

a quali sono le caratteristiche dell’illuminazione a led? Che cosa cambia per una città e i suoi abitanti con una luce di questo tipo rispetto a quella “tradizionale”? Lo abbiamo chiesto a un esperto del settore: Lorenzo Mucchi, ricercatore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Firenze. Di che cosa parliamo, quando parliamo di “illuminazione a led”? La tecnologia di illuminazione a led sostituirà completamente l’attuale tecnologia che utilizza lampade a scarica nei gas, con una rivoluzione nel processo di illuminazione abitativo/industriale e stradale paragonabile, per entità e vastità degli effetti, al passaggio dalla lampada a gas alla lampada Edison, avvenuto alla fine dell’Ottocento. Una delle sue peculiarità è che consente la realizzazione di effetti cromatici di notevole impatto visivo, impensabili con le odierne tecnologie d’illuminazione a scarica (vapori di sodio, vapori di mercurio). Che cosa cambierà per Firenze? La città beneficerà di una illuminazione di qualità a un costo più basso. La qualità cromatica della luce a led e la possibilità di adattare la cromaticità alle esigenze, anche “artistiche”, di illuminazione delle varie componenti cittadine (monumenti, strade isolate, parchi, ecc...) porterà una nuova visione della città stessa ai cittadini. La migliore qualità della luce prodotta dalle lampade a led rispetto, ad esempio, a quelle attuali a scarica nei gas (la luce “arancione” degli attuali lampioni, per capirsi),

permette una migliore definizione degli oggetti e una migliore percezione dei colori da parte dell’occhio umano. La resa cromatica delle lampade a led è molto superiore a quella delle lampade tradizionali. Questo si traduce in una maggiore sicurezza per il cittadino, sia a piedi che alla guida di veicoli, avendo l’opportunità di distinguere oggetti fissi e in movimento con maggiore definizione. Altre differenze? Innanzitutto le lampade a led consumano meno della metà dell’energia necessaria per far funzionare le lampade da illuminazione classiche. Questo si traduce immediatamente in un risparmio economico per la città. Inoltre la durata delle lampade a led è superiore a quelle classiche, ma soprattutto sono molto meno affette dal decadimento della qualità con l’andare del tempo. Questo significa che, ad esempio, una lampada a vapori di mercurio degrada la propria capacità di illuminazione quasi della metà verso la fine della propria “vita”, mentre la qualità di illuminazione della lampada led rimane sostanzialmente invariata fino alla fine. Si può dire, insomma, che le nuove luci rappresenteranno un passo in avanti verso il futuro? Sì, le lampade a led permettono di inserire all’interno del fascio luminoso una informazione digitale. I lampioni, ma anche i semafori e altre fonti luminose pubbliche, in futuro forniranno connettività a velocità 10.000 volte superiori all’attuale WiFi, tutto tramite la luce. Il Laboratorio VisiCoRe dell’Università di Firenze è all’avanguardia nello studio delle comunicazioni con luce visibile, e ha già sperimentato con successo la comunicazione tra semaforo a led e veicoli in transito. 9


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E dopo le medie? Lezioni di prova e open day per togliersi i dubbi sulle superiori Gianni Carpini

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eglio andare sul classico o preferire qualcosa di più “pratico”? Puntare sullo scientifico o costruire il proprio futuro nell’alberghiero? Qual è la scuola superiore a misura di alunno? Sono dilemmi comuni per i ragazzi e le famiglie che si trovano di fronte a questa scelta dopo le medie (secondarie di primo grado, per dirla in modo corretto). L’ora X scatta il 16 gennaio: dalle 8 sarà possibile iscriversi online sul sito www. iscrizioni.istruzione.it fino alle ore 20 del 6 febbraio. Per aiutare i giovani studenti nella difficile impresa, gli istituti di Firenze, 24 pubblici a cui si aggiungono 9 paritari, aprono le porte con open day, visite guidate e speciali lezioni aperte, per una full immersion nella vita delle superiori. Dopo l’antipasto di dicembre, il clou delle giornate di apertura va dal 13 gennaio fino ai primi di febbraio: la stragrande maggioranza si svolge durante il weekend, e le date esatte sono riportate sui siti internet degli istituti. Curiosando tra le offerte formative, una cosa salta subito all’occhio: l’inglese fa la parte del leone. La mag-

gior parte delle scuole prevede la possibilità di certificazioni “firmate” dalla Cambridge University, ma c’è addirittura chi, come il liceo Rodolico, ha un indirizzo linguistico con potenziamento in questa lingua. Non mancano le proposte particolari. Il classico Dante ripropone il liceo musicale, l’unico di Firenze, che l’anno scorso ha visto il sold out per le tante richieste. Un altro classi-

da grande voglio fare i tatuaggi

S

erve una buona mano, ma anche un’ottima conoscenza della teoria. A scuola di tatuaggio si studiano le materie più diverse, grazie anche a medici e maestri del tattoo: dal disegno alla dermatologia fino all’Abc per aprire un’impresa. Nelle ultime dieci edizioni sono stati oltre duecento i giovani che hanno frequentato il corso di tecnico qualificato in tatuaggi, organizzato da Confartis, l’agenzia formativa di Confartigianato Firenze, nella sede di via Empoli (zona via Baccio da Montelupo): seicento ore, due terzi in aula, il resto di stage pratico e alla fine l’esame. Per la Regione Toscana il tatuatore è un mestiere di artigianato artistico e questo corso è uno dei più completi a livello nazionale, tant’è che negli ultimi anni ha richiamato giovani anche da altre zone d’Italia. Per partecipare è necessario avere il diploma di scuola superiore. I prossimi aspiranti tatuatori si “diplomeranno” a marzo, mentre in primavera partirà un nuovo corso. Info: www.scuolatattoo.com. G.C.

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co, il Michelangiolo offre un corso in archeologia, che alle spiegazioni in classe unisce una vera e propria campagna di scavo durante l’estate. L’Agrario vanta un’azienda agricola da 16 ettari per fare esercizio sul campo, il Sassetti-Peruzzi va online con corsi per web community manager e web marketing, gli scientifici invece mettono in pratica ciò che si studia sui libri,

con le scienze applicate. Tante infine le attività extrascolastiche. Ecco due esempi: il liceo Leonardo da Vinci ha una piscina, mentre l’Istituto per il turismo Marco Polo offre tra i tanti corsi uno di teatro in francese per perfezionare la lingua in modo diverso.


www.ilreporter.it · gennaio 2018

Leila Zoia

S

e uno dei vostri buoni propositi per l’anno 2018 è “quasi quasi vado a vivere da solo” tenete d’occhio il sito www.giovanisi.it, progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. Nel mese di gennaio è, infatti, prevista la pubblicazione del bando per il contributo all’affitto. Si tratta di un sostegno all’emancipazione abitativa dei giovani fra 18 e 34 anni che intendono “uscire da casa” e rendersi indipendenti attraverso la sottoscrizione di un contratto d’affitto. L’idea è di promuovere l’autonomia dei ragazzi dalla famiglia di origine e supportarli attraverso un contributo finanziario della durata di tre anni, che varia dai 150 ai 350 euro al mese a seconda della fascia di reddito, della presenza di figli e di altri requisiti che verranno esplicitati nel bando. Potranno partecipare single e coppie sposate o conviventi, l’importante è che siano di età compresa tra 18 e 34 anni. In Italia i giovani under 35 che vivono ancora in famiglia sfiorano i 7 milioni (ISTAT, dati 2015). In Toscana, dal 2012 al 2015, cinque bandi finanziati hanno permesso, fino ad oggi, ad oltre 5mila giovani di rendersi autonomi. Quali documenti preparare per cogliere quest’opportunità? La certificazione ISEE della famiglia

Vado a vivere da solo

di origine è un documento necessario per richiedere il contributo. Per quanto riguarda i requisiti specifici (età, reddito, modalità di formazione ed eventualmente scorrimento della graduatoria) è necessario fare riferimento al bando in uscita. Le nuove generazioni sono al centro di un progetto che investe risorse nei settori chiave come la formazione e il lavoro. Sul sito di

All’estero per lavorare con i contributi regionali

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Giovani Sì si possono trovare, infatti, informazioni su moltissime altre opportunità come ad esempio: il servizio civile regionale, contributi per i tirocini curriculari, non curriculari e i praticantati, l’inserimento nel mondo del lavoro e gli incentivi alla creazione di impresa. Numero verde 800 098 719 dal lunedì al venerdì, ore 9.30-16; mail info@giovanisi.it.

dove mi porterà l’anno nuovo? le mete più gettonate del 2018 Valentina Veneziano

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nno nuovo viaggio nuovo. Mentre i più organizzati hanno già pianificato un itinerario, c’è chi deve ancora prenotare perché vuole essere sicuro di scegliere il posto giusto. Per farlo ci sono quelli che seguono l’istinto, un sogno tenuto nel cassetto per molto tempo, il portafoglio o le tendenze del momento. Quali sono quindi le mete più gettonate del 2018? Lonely Planet ha stilato le migliori destinazioni da visitare nel 2018 dividendole in tre sezioni: paesi, regioni e città. Tra i Paesi spiccano i nomi di Cile, che fu incluso anche dal New York Times tra le 52 mete da vedere nel 2017, Corea del Sud, Portogallo e Gibuti (Africa Orientale, paesaggi desertici e spiagge favolose). Tra le regioni compaiono Belfast e la Giant’s Causeway la “strada” delle rocce, Alaska, Alpi Giulie, un vero paradiso montano, e Languedoc-Roussillon nella Francia

meridionale. Nella categoria Città troviamo al primo posto Siviglia, al secondo Detroit, al terzo Canberra, stavolta non offuscata dalla più celebre Sidney, e al quarto Amburgo. â Siviglia Nelle classifiche di Lonely Planet sono due le destinazioni italiane per il 2018: Matera, Capitale Europea della Cultura 2019 con una storia antichissima, e le Isole Eolie, paradiso di paesaggi marini e di poesia. Booking.com, sito leader mondiale per la prenotazione di alloggi turistici, invece ha creato una chitettura, la località di Zakopane, classifica delle mete emergenti del in Polonia, per le escursioni nel 2018. All’appello ci sono Sapporo, Parco Nazionale dei Tatra e Bogotá, consigliata soprattutto per il cibo, cuore pulsante della Colombia. Nashville per la musica live e per i Per il 2018 nelle agenzie di viaggio parchi, Bucarest per i musei e l’ar- italiane sono previsti tanti viaggi

orse di mobilità per promuovere tirocini all’estero, esperienze di lavoro o apprendistato, destinate a persone disoccupate, inattive, senza limiti di età. Sono queste le opportunità sintetizzate nello slogan della campagna “Fai un’esperienza di lavoro in Europa” della Regione Toscana. L’obiettivo è quello di migliorare l’occupazione dei giovani toscani e accrescerne le competenze professionale. La Toscana aderisce infatti alla rete europea per l’impego Eures. Le borse di mobilità hanno un importo massimo di 5mila euro e comprendono un contributo per l’inserimento lavorativo fino a sei mesi, spese di viaggio A/R, spese per corsi di lingua o formazione professionale. Il bando è attivo fino al 31/12/2020. Per informazioni tel. 055 4383097 (lunedì, mercoledì, venerdì, 10-13); mail borseeures@regione.toscana.it L.Z. â Giant’s Causeway

á Zakopane in Giappone (soprattutto tra i novelli sposi), Thailandia, Filippine e Stati Uniti. In estate le località del Mediterraneo, come Grecia e Isole Baleari, sono tra le destinazioni più quotate. 11


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Arte, fede e tradizioni lucane arrivano a Firenze La cultura e la tradizione lucana in terra toscana. Dopo la presentazione del presepe “L’infinito diventa uno di noi” del maestro Franco Artese, allestito all’interno della Basilica di Santo Spirito nel periodo natalizio, proseguono nel primo bimestre del nuovo anno gli eventi dedicati a una delle terre più belle del nostro paese. A partire dal presepe, che resterà visitabile fino al prossimo 4 febbraio. Un insieme di quadri, con oltre 110 personaggi, ritraggono riti e tradizioni della civiltà rurale lucana, tra fede e devozione. Lo scorso sedici dicembre, presso la Basilica di Santa Croce, è stata invece inaugurata la mostra “Maternità divine. Sculture lignee della Basilicata dal Medioevo al Settecento” visitabile fino al 24 marzo. “Sedici magnifiche sculture lignee, legate al tema della Madonna e della Natività, che provengono da varie diocesi della Basilicata, dove il culto mariano ancora oggi è molto sentito” commenta la curatrice scientifica Elisa Acanfora, docente di Storia dell’Arte Moderna dell’Università della Basilicata. “Tutte le statue non sono mai uscite dal territorio regionale ed è questa un’ottima occasione per mostrarle al grande pubblico”. Anche il nuovo anno si apre con i colori della Basilicata: il 5 gennaio 2018 con il concerto del Maestro Ciro Gerardo Petraroli, in arte Yeros, in cui le sonorità classiche dialogano con i suoni etnici ed elettronici e il 6 gennaio con lo spettacolo “LUCeANIA Voci e suoni del segreto della Terra di Matera”, dedicato ai canti popolari, sempre nella Basilica di Santo Spirito. La rassegna si concluderà il 3 febbraio al Museo degli Innocenti, nel Salone delle Compagnie, con “Orazio in Jazz. Dal Carpe Diem alle Satire” un viaggio in versi e I.P.

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Dopo la presentazione del presepe “L’infinito diventa uno di noi” del maestro Franco Artese e la manifestazione “Maternità Divine”, prosegue la rassegna di eventi che porta una parte di Basilicata in territorio toscano

musica nell’opera ironica e moderna del lucano Quinto Orazio Flacco con la partecipazione di un noto attore del cinema italiano. “Sono orgoglioso di essere un consigliere comunale di origini lucane a Firenze” ha affermato Nicola Armentano “una città che dimostra ancora una volta quanto sia importante il valore dell’accoglienza e dell’integrazione”.


Quartiere

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Questa scuola è anche un museo Alunni-ciceroni al poggio imperiale Gianni Carpini

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oi studenti chiamiamo questo luogo semplicemente il Poggio, in modo affettuoso”, dice il giovane alunno che accompagna i visitatori dentro la villa medicea di Poggio Imperiale. “Ora se mi seguite – aggiunge come fosse già una guida esperta - entriamo nello studio di Pietro Leopoldo, dove secondo la tradizione firmò il codice che aboliva la pena di morte in Toscana”. E queste mura conservano tante altre storie. Di qui sono passati granduchi e duchesse, perfino Mozart nel 1770. A soli quattordici anni si esibì nel suggestivo salone da ballo, sotto a un imponente lampadario di cristallo. Siamo dentro a una scuola-museo: i confini tra il monumento e l’Educandato statale della Santissima Annunziata, arrivato sul “Poggio” un secolo e mezzo fa, sono labili. Alcune aule sono ricavate in stanze finemente decorate, sopra la testa di chi mangia nel refettorio si staglia un soffitto affrescato in stile barocco, nei corridoi fanno bella mostra di sé dipinti e sculture. Poi c’è il quartiere cinese, una serie di ambienti che conservano preziose sete e carte orientali dipinte a mano. Nonostante molti fiorentini considerino il complesso solo un collegio, questa scuola pubblica è molto di più. Apre le sue porte alla città e lo fa grazie a un gruppo di alunniciceroni. Da dieci anni, il progetto MyPoggio permette di visitare su appuntamento l’antica villa, patrimonio Unesco dal 2013. Allo stesso tempo fa crescere giovani impegnati per l’arte, visto che le offerte raccolte sono destinate al mantenimento dello storico edificio. Le visite si svolgono principalmente nel weekend, quando le attività della scuola media e dei licei (clas-

sico, scientifico e linguistico) sono in pausa ed è necessaria la prenotazione per i gruppi, composti da una quindicina di persone, via mail all’indirizzo areamuseale@poggioimperiale.gov.it.

Il progetto? Creare un polo museale

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n museo del Poggio, con un’entrata autonoma rispetto all’ingresso della scuola e con una nuova ala aperta alle visite. È il progetto su cui sta lavorando l’Educandato della Santissima Annunziata, che a primavera presenterà il masterplan per la riorganizzazione degli spazi della villa medicea di Poggio Im-

periale alla Soprintendenza ai Beni culturali. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra le due anime dell’antico complesso: il prestigioso istituto scolastico pubblico e la parte artistica. G.C.

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gennaio 2018 · www.ilreporter.it

Daniele Mu

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hi si muove per Firenze si sarà accorto che, ormai da qualche mese, la città sembra un cantiere a cielo aperto. Tra i lavori della tramvia e quelli della Foster, spostarsi per la città risulta particolarmente difficile. La stessa stazione di Santa Maria Novella è da diverso tempo al centro dei lavori per l’installazione dei varchi che, di fatto, dovrebbero consentire l’accesso ai binari solo a chi possiede un biglietto. Ed è proprio da questo fronte che arrivano le prime buone notizie. Sembra infatti che i lavori all’interno della stazione, iniziati lo scorso giugno e costati 1,2 milioni di euro a Ferrovie dello Stato, siano destinati a concludersi a breve: gli archi sono funzionanti e anche i pannelli di vetro sono al loro posto. Come anticipato, per accedere ai binari sarà necessario verificare il proprio biglietto all’ingresso del varco. La misura, già sperimentata nelle stazioni centrali di Roma e Milano, è volta a ridurre i fenomeni di accattonaggio e ad incrementare la sicurezza dei passeggeri. Per la verità il provvedimento ha già creato qualche disagio ai più assidui frequentatori della stazione (ad esempio lo spostamento delle macchinette automatiche): pensiamo soprattutto ai pendolari, obbligati a una quotidiana sosta ai gate. Alcuni, poi, dubitano della reale efficacia della misura: sarà possibile, si chiedono, aggirare i controlli semplicemente accedendo a uno dei tanti esercizi commerciali – come McDonald’s o Reale – che affacciano sui binari, o saranno previste delle misure di controllo aggiuntive? La vera criticità, tuttavia, riguarda il collegamento al vicino piazzale Montelungo. Se, come sembra, i gate verranno installati anche all’ingresso dei binari 17 e

QUARTIERE 1

Santa Maria Novella i varchi sono pronti ma i dubbi restano

18, il comodo “corridoio” che unisce la stazione al piazzale adiacente la Fortezza – nel quale fermano molti pullman – diventerà di fatto inaccessibile a chi non sia già in possesso del biglietto del treno, che si vedrà costretto ad allungare notevolmente il proprio tragitto. Da Ferrovie, intanto, arrivano le prime rassicurazioni: una volta entrati in funzione gli archi, affermano, sarà istituito un Comitato di ordine e sicurezza per definire gli ultimi dettagli insieme a Comune, Prefettura, Forze dell’Ordine e attività commerciali. Un piccolo (?) prezzo da pagare per una città più moderna e al passo coi tempi. Il Reporter del Q1 raggiunge le famiglie del quartiere 1 di Firenze

Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze PUBBLICITÀ Tel. 055 6585939 Fax 055 3940003 email: info@edizionibunker.it Stampa Rotostampa - Campi Bisenzio (FI)

Direttore Responsabile Francesca Puliti Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 Mail redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale Anno XII n. 1 del 2 gennaio 2018. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da RP soc.coop. a r.l.

Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

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radio firenze reporter

dal lunedì al venerdì ore 13.30


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QUARTIERE 1

Gucci non resiste alla moda della cucina e porta in tavola la stella bottura Il caffè della pergola si dà all’arte

Costanza Tosi

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opo sei anni dall’apertura il museo Gucci cambia volto. Lo spazio espositivo a tre piani, in cui ripercorrere tutta la storia della maison fiorentina a partire dalle prime produzioni anni ‘30, si amplia per dare un valore in più al percorso di conoscenza dello storico brand nato a Firenze. All’interno del palazzo della Mercanzia non più solamente abiti e libri d’arte; all’alta moda si aggiunge anche “l’alta cucina”. Alla vigilia di Pitti Uomo Gucci inaugura il suo primo bistrot a Firenze con vista su piazza della Signoria. Il nuovo spazio prenderà il nome di “Gucci Garden”, completamente in linea con la rievocazione della natura già presente nelle nuove collezioni della griffe dalle doppie G. Il lungimirante designer Alessandro Michele per il lancio dell’elegante ristorante ha deciso di affidarsi ad un nome d’eccellenza: Massimo Bottura. Lo chef modenese, che nella sua brillante carriera è riuscito a collezionare ben tre stelle Michelin, avrà il compito di curare l’intero spazio dedicato alla ristorazione. Così, il 9 gennaio, si apriranno le porte del palazzo per il primo evento, un cocktail privato per inaugurare il nuovo progetto. Sarà il patron dell’Osteria Francescana a curare personalmente il menù sul quale ancora non sono stati forniti dettagli ufficiali, ma

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come si suol dire “l’attesa aumenta il desiderio”… All’interno del palazzo sarà presente anche una boutique nella quale si potranno acquistare capi esclusivi della maison in vendita solo a Firenze. Ma il museo non scompare. Non verranno infatti eliminati i pezzi unici, appartenenti alle prime collezioni dedicate al mondo del viaggio. Le prestigiose valigie con l’iconica striscia verde e rossa e gli abiti da sera dalle mille applicazioni, saranno mantenuti e il concept del-

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lo spazio sarà ad opera della celebre fashion curator Maria Luisa Frisa. Non è la prima volta che Massimo Bottura collabora con Gucci. Lo chef è già stato protagonista del secondo episodio della serie “The Performers”. Si tratta, come spiegato sul sito ufficiale di Gucci, di “una serie di cinque video realizzati in collaborazione con GQ. I film documentano il pellegrinaggio di cinque uomini influenti verso luoghi inaspettati, svelando di volta in volta la fonte d’ispirazione che ha plasmato lo spirito e la visione del mondo di ciascuno dei protagonisti”. Per l’occasione lo chef si era recato a Milano dove aveva raccontato la curiosa storia della nascita dei piatti dell’Osteria Francescana, ispirati dall’artista jazz Thelonious Monk a fornirne l’ispirazione. E chissà che questa volta non sia l’arte innovativa di Alessandro Michele a dare vita ad un altro tale successo.

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al 22 dicembre al 31 gennaio 2018, Merlino Bottega d’Arte (www.merlinobottegadarte.com) propone una mostra d’arte contemporanea allestita presso il Caffè Guido Guidi, che accoglie il pubblico del Teatro della Pergola prima di ogni spettacolo, o durante gli intervalli. L’idea di accostare le arti visive alle rappresentazioni teatrali viene da lontano, basta pensare alle “Serate futuriste” di Marinetti o alle collaborazioni di Picasso con Garcia Lorca per la messa in scena di alcune delle sue opere, nelle quali il pittore riusciva a suggerire l’ambientazione non in maniera fotografica, ma simbolica; anche Dario Fo, Premio Nobel per la Letteratura, ha affermato che sarebbe stato un mediocre scrittore di testi teatrali se non avesse avuto anche la capacità di dipingere bene. Ecco, allora, le opere di sette ottimi artisti contemporanei, Simone Bortolotti, Sergio Biliotti, Giuseppe Castelli, Anita D’Orazio, Angelo Falmi, Andrea Pomini e Massimo Turlinelli, scelte da Giovanna Cardini. Tra gli artisti presenti anche un lavoro di Paola Bolletti, giornalista fiorentina, nonché grafica della Merlino Bottega d’Arte.

Tutto ci sembra fuori moda, troppo lungo, troppo largo, giacche con spalloni. Mamma mia come farò? Niente panico, La Bottega del cucito è a tua disposizione per sistemare tutto. Hai dei pantaloni belli ma fuori moda perché troppo larghi nel gambule? La tua giacca preferita ha le spalle troppo grandi, ma il tessuto è favoloso? Oppure jeans bellissimi ma completamente usurati? Non c’è problema, porta tutto a La Bottega del cucito, dove troveremo insieme una soluzione! Se poi hai problemi nel trovare capi che vestono bene la tua personalità, vieni a “La Bottega del cucito”, dove potrai farti un capo adatto alle tue esigenze.

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gennaio 2018 · www.ilreporter.it

QUARTIERE 1

L’ortolano 2.0 è in Santo Spirito Ludovica V. Zarrilli

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ato sotto un cavolo, sì, ma un cavolo 2.0. Alessandro Manetti è la dimostrazione vivente che non è solo una favola, a lui è successo praticamente così. Manetti, 28 anni appena compiuti, ha un banco di frutta e verdura in piazza Santo Spirito, dove ha cominciato a lavorare fin da giovanissimo. Ma non è un fruttivendolo qualsiasi, il ragazzo è diventato, da un po’ di tempo a questa parte, una star di Facebook, con il suo popolarissimo profilo “L’ortolano di Santo Spirito”, da cui dispensa consigli (in fiorentino Doc) a massaie e non solo, complice un modo di fare divertente e spigliato, una faccia carina, simpatica e scanzonata e un delizioso cane nero di nome Leo. Ma facciamo un passo indietro. Alessandro – dicevamo – è un cittadino “onorario” del rione di Santo Spirito, quartiere in cui la sua famiglia vive da generazioni. “Siamo nati in Borgo Tegolaio – spiega – Io mi sono spostato verso via Romana da quando mi sono sposato, ma ho sempre vissuto in questo quartiere”. E da generazioni – quattro per

Alessandro Manetti da 5 anni lavora al banco di famiglia ed è una star su Facebook

l’esattezza – ha un banco in piazza dove vende frutta e verdura. Sveglio e volenteroso, Alessandro cinque anni fa ha deciso che, dopo aver finito gli studi e fatto il cuoco per alcuni anni, era giunto il momento, d’accordo col padre, di ereditare il banco che prima ancora era stato del suo bisnonno e di suo nonno,

per portare avanti la tradizione di famiglia, che fornisce ortaggi & Co. alla gente del quartiere fin dal 1947. Non una scelta da poco per un ragazzo così giovane, che si è rimboccato le maniche e ha cominciato a svegliarsi all’alba per andare al mercato a selezionare la merce, prima di passare tutti i giorni (dal lunedì

al sabato), dalle 7 alle 14.30 in piazza. Con il sole, la pioggia e il vento. “Non mi pesa – racconta -. È un lavoro che mi aggrada e poi sono curioso, cerco di tenermi al passo coi tempi e imparare sempre cose nuove riguardo al mio lavoro”. E sono proprio queste informazioni, che in maniera semplice e con grande forza divulgativa, spiega nei suoi video online, che collezionano migliaia di visualizzazioni. Dai consigli per fare il brodo vegetale senza sprechi alle proprietà del limone non trattato, dalla differenza tra serra forzata e serra coperta a quella tra mandarino o clementino senza dimenticare qualche ricetta con prodotti di stagione. Da non perdere.


QUARTIERE 1

www.ilreporter.it · gennaio 2018

la cantina delle meraviglie di via del guanto

Costanza Tosi

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obili, quadri, lampadari. Ma anche posate, serviti, biciclette un po’ arrugginite. In via del Guanto, a pochi passi da piazza Santa Croce, si trova quella che, a prima impressione, può sembrare un’enorme cantina. Uno spazio dove tutti possono lasciare le loro vecchie cose, anche quelle che magari faticano ad abbandonare nel cesto della spazzatura perché portatrici di qualche piccolo ricordo, evocatrici di un periodo storico. Ad accogliere e posizionare nella vetrina dell’usato i mille oggetti dei fiorentini c’è Giuseppe. Il cordiale signore siciliano da più di vent’anni, espone merce in conto vendita nel suo fon-

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do un po’ nascosto in una traversa di via De’ Neri. Era il 1998 - ci racconta - quando, ignari del passato di questo luogo, gli undici fabbri della ditta Pacini lasciarono lo spazio nelle mani di Giuseppe. “Era un ambiente estremamente affascinante per me, soffitti a volta, pareti in pietra, la corte centrale. Sotto però, dove si trovano le cantine, era tutto allagato da tempo. Pareva essere un problema irrisolvibile, non si riusciva a capire da dove venisse quel fiume d’acqua. Era completamente inagibile.” Nonostante tutto il signore siciliano iniziò i lavori, che ben presto diventarono un viaggio alla scoperta della storia. In fondo alla sala principale erano posizionate una serie di grandi baciasche arrugginite, antiche mangiatoie per cavalli. Si fece presto a scoprire che, un tempo, molto prima dell’arrivo dei fabbri, si trattava di un punto di ristoro dove i cavalli, dopo lunghi

viaggi, venivano portati a riposare. Ma non è questo l’unico segno di antichità del luogo, la costruzione infatti, ci spiega Giuseppe, risale alla fine del 1200-inizi 1300. Lo si vede dalle colonne, e dallo spessore delle murature realizzate in pietra di taglio, caratteristica tipica dello stile romanico. Inseriti sulla superficie degli elementi architettonici si posso ancora osservare gli stemmi della famiglia a cui apparteneva lo spazio: Le Bagnesi. L’importante famiglia fiorentina possedeva non solo quell’edificio ma gran parte delle strutture della zona, motivo per cui gli edifici erano tutti collegati tra loro attraverso porticine di cui si intravede ancora la sagoma, sebbene siano da tempo state murate. Dopo numerosi tentativi il problema che portava all’allagamento venne diagnosticato. Una perdita alle fosse biologiche, che, non appena venne risolta, portò alla scoperta di un enorme spazio sotterraneo dove, spessi muri di pietra, cunicoli e aperture formano un labirinto sotterraneo tanto tetro quanto affascinante. “Tutto qui” ci dice infine Giuseppe, padre responsabile dei racconti di questo fondo nel centro storico, talmente abituato ad abitare quelle mura che a momenti si stranisce davanti al nostro stupore. Un posto dove la confusione regna sovrana e dà quel senso di work in progress tipico delle botteghe d’autore.

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Verde Pubblico

NUOVI ALBERI NEL CENTRO STORICO VIALI FRATELLI ROSSELLI, BELFIORE E STROZZI Sono in corso le operazioni per la messa a dimora degli alberi nei viali Belfiore, Fratelli Rosselli e Strozzi. Complessivamente vengono collocate 76 piante di tre specie diverse (51 tigli, 19 platani, 6 ippocastani), ripristinando i vecchi filari nella loro interezza con la rimozione delle ceppaie. Attorno alle piante si procede ad installare una protezione in ferro di forma semicircolare, per evitare i frequenti danneggiamenti (in particolare al tronco e al colletto) inflitti da parte dai veicoli che usufruiscono dei posti di sosta e il compattamento del terreno, con conseguente asfissia dell’apparato radicale. Saranno anche ripristinate le aiuole, le pavimentazioni e i cordonati. PIAZZA SAN MARCO In piazza San Marco sono stati collocati sei nuovi olmi dopo un preliminare intervento di riqualificazione del verde. Gli operai della direzione ambiente hanno ripristinato, ove ancora possibile, l’originale disegno progettuale della piazza realizzato dal Comune di Firenze nel 1935, che prevedeva le piante di olmo, siepi composte di rose nel lato interno, siepi di bosso nel lato esterno e, infine, una

Piazza San Marco

superficie a prato. Sono stati anche risistemati i cordonati in pietra delle aiuole. Tutti gli alberi sono stati scelti dopo un’accurata selezione. Si tratta di piante alte tra i 3,5 e i 4 metri. La difficoltà maggiore è stata trovare sei olmi perfettamente uguali e ‘ben formati’, per garantire un’immediata ‘omogeneità’.

Servizi Sociali

DAL 1° DICEMBRE LE DOMANDE PER IL REDDITO DI INCLUSIONE (REI) Dal 1° dicembre si può presentare domanda per il Reddito di Inclusione (REI) che andrà a sostituire il SIA (Sostegno per l’Inclusione Attiva) e l’assegno di disoccupazione. Si tratta di un beneficio economico mensile proporzionato alle dimensioni del nucleo familiare e ad altre variabili. Come per il SIA l’erogazione è condizionata alla sottoscrizione di un progetto personalizzato e alle successive verifiche programmate, perché si intende superare un modello meramente assistenziale finalizzando il beneficio a una reale trasformazione delle condizioni di vita. Possono fare domanda le famiglie con valore Isee non superiore ai 6mila euro, indicatore Isre non superiore ai 3mila euro, patrimonio immobiliare (abitazioni e fondi), esclusa la prima casa, non superiore ai 20mila euro. Il patrimonio mobiliare (conto corrente o di deposito) non deve superare i 10mila euro (importo ridotto a 6mila euro per i nuclei familiari composti da una persona e a 8mila euro per i nuclei di due persone). Il REI è erogato alle seguenti tipologie di condizione sociale: persone singole e famiglie con figli minorenni o disabili, donne in gravidanza, disoccupati con specifici requisiti con età superiore ai 55 anni, lavoratori dipendenti o autonomi con redditi inferiori a una soglia specifica. Il beneficio è riconosciuto per 18 mesi ed è riscuotibile attraverso una carta di pagamento che può essere utilizzata solo dal titolare e permette dei prelievi di contante per un massimo mensile pari alla metà del contributo. Presso gli sportelli Atm Postamat è possibile consultare il saldo e la lista dei movimenti. Il modulo di richiesta della carta REI, già compilato in ogni sua parte, deve essere consegnato presso gli Uffici Amministrativi dei seguenti centri sociali di quartiere: Quartiere 1, via Santa Monaca 37 (mercoledì e venerdì, ore 9-13) Quartiere 2, via Gabriele D’Annunzio 29 (lunedì e mercoledì, ore 9-13) Quartiere 3, piazza Dalla Costa 15 (lunedì e venerdì, ore 9-13) Quartiere 4, via Chiusi 4/2 (lunedì e mercoledì, ore 9-13) Quartiere 5, via Carlo Bini 5/a (lunedì e venerdì, ore 9-13) 18

PIAZZA STAZIONE E PIAZZA INDIPENDENZA Alla Stazione di Santa Maria Novella sono stati piantati nuovi pini domestici (10 in tutto, altrettanti si aggiungeranno al termine dei lavori per la pavimentazione della tramvia). Le venti piante, di altezza omogenea oscillante tra i 3,5 e i 4 metri, sono state scelte in un vivaio di Pistoia. La giunta comunale ha inoltre approvato un investimento di 180mila euro per riqualificare le aree verdi e pedonali di piazza Indipendenza e piazza Stazione. In piazza Indipendenza saranno ripristinati anzitutto i vialetti asfaltati, in modo particolare nei punti di maggior usura. Subito dopo si provvederà a integrare la superficie a ghiaia, attualmente quasi scomparsa, e a riqualificare le aree a prato. Quanto a piazza Stazione il progetto prevede l’installazione di una ringhiera artistica in metallo, lungo il perimetro delle aiuole. Sarà alta 30 centimetri, riprenderà le caratteristiche di quelle che delimitano molte piazze della città e non sarà verniciata essendo solo trattata con una soluzione acida contro la ruggine. La recinzione ha lo scopo di ridurre la possibilità di accesso alle zone a prato dove spesso si consumano atti e comportamenti scorretti e poco rispettosi. I lavori dovrebbero durare almeno sei mesi.

Spostamento da piazza dei Ciompi

MERCATO ANTIQUARIO IN PIAZZA ANNIGONI

Piazza Annigoni cambia volto con il nuovo mercato antiquario. Metallo, vetro e archi costituiranno gli elementi portanti delle nuove strutture espositive che accoglieranno le attività dell’ex mercato delle pulci di piazza dei Ciompi. L’ intervento (costo 600mila euro), il cui progetto è stato condiviso con gli operatori, prevede la realizzazione di 28 box espositivi, disposti su due file di 14 elementi, in asse con la fila dei lampioni esistenti. Ogni box misura circa 17 metri quadrati di superficie utile calpestabile. È prevista una struttura in acciaio secondo un disegno ad archi modulare che riprende il disegno ottocentesco dei pali di illuminazione. All’interno della struttura, che rimarrà a vista, saranno installati pannelli coibentati con una finitura in alluminio anodizzato o laminato per esterni. Il pavimento, sopraelevato rispetto al piano della piazza, presenterà uno sviluppo modulare in legno. I box disporranno di un infisso in vetro a due ante scorrevoli sul lato espositivo con pannelli di chiusura che, ribaltati in fase di apertura, potranno servire come tettoia per eventuali esposizioni esterne.


QUARTIERE 1

www.ilreporter.it · gennaio 2018

Notizie dal territorio BICICLETTE VERDI NELLA FLOTTA DEL BIKE SHARING

Prosegue la ‘rivoluzione’ del bike sharing a Firenze. Ora sono attive in città anche le biciclette verdi di Gobee.bike. Le biciclette Gobee.bike, di colore verde, possono essere utilizzate attraverso un’applicazione per smartphone, sia Android che iOS (iPhone), ed essere lasciate nelle 210 aree di sosta dedicate al bike sharing o nei luoghi pubblici destinati a parcheggio di biciclette. Grazie al sistema a flusso libero, le biciclette possono essere utilizzate in modo molto flessibile attraverso un’intuitiva applicazione che sfrutta la tecnologia Gps per la geo-localizzazione dei mezzi. In aggiunta, le Gobee.bike sono state progettate per garantire la massima durata del mezzo, come le ruote piene che, prive di camera d’aria, proteggono gli utenti da eventuali forature.

VARATO IL PIANO NEVE E GHIACCIO

Pronto il piano emergenza neve e ghiaccio per l’inverno 2018. Il 17 novembre si sono riuniti in Palazzo Vecchio tutti i soggetti a cui tocca istituzionalmente la funzione di garantire gli interventi: protezione civile, direzione mobilità, direzione ambiente, polizia municipale, Alia spa e aziende che collaborano con l’amministrazione comunale. Il piano operativo scatterà il 1° dicembre e terminerà il 31 marzo 2018. Per la viabilità principale, che ha priorità di intervento, sono interessati 485 chilometri di strada, articolati lungo alcune direttrici chiaramente individuate.

Locazioni turistiche

IMPOSTA DI SOGGIORNO, ACCORDO CON AIRBNB Il Comune di Firenze e la piattaforma di locazione turistica Airbnb hanno raggiunto un accordo che di fatto rende automatica la riscossione dell’imposta di soggiorno per i turisti che alloggiano a Firenze mediante questo canale. Si realizza così un importante passo avanti verso la semplificazione del pagamento e della riscossione dell’imposta di soggiorno, contribuendo a diminuire l’evasione. Dal 1° gennaio 2018 sarà il portale Airbnb a riscuotere, già al momento della prenotazione, l’imposta di soggiorno e a versarla al Comune di Firenze. In pratica la collaborazione fra Comune e Airbnb prevede che i prezzi degli alloggi reperibili sul portale siano già comprensivi dell’imposta di soggiorno (3 euro a persona per un massimo di 7 notti) e che questa venga versata direttamente alle casse comunali il 15 del mese successivo. Per avere un’idea della dimensione del fenomeno Airbnb basta pensare che 5.300 host fiorentini aderenti alla piattaforma hanno ospitato solo nell’ultimo anno 690.000 viaggiatori da tutto il mondo. (+30% rispetto al 2015), con un soggiorno medio di circa 3 notti.

Persone senza fissa dimora

PARTITO IL SERVIZIO DI ACCOGLIENZA INVERNALE A partire dal 1° dicembre ha preso il via il servizio di accoglienza invernale per i senza fissa dimora predisposto dall’amministrazione comunale nel periodo più freddo dell’anno (si concluderà il 31 marzo 2018, con possibilità di proroga per un mese). Per l’inverno 2017/2018 sono state introdotte alcune significative novità: 30 posti letto in più (possono diventare anche 50 o più in caso di temperature rigidissime); uscite degli operatori di strada 7 giorni 7; un mezzo per il trasporto dei senza fissa dimora nelle strutture di accoglienza; messa a disposizione di un numero maggiore di volontari da parte delle parrocchie. Per l’ accesso alle strutture la priorità va alle persone di età superiore a 45 anni che abitualmente dormono in strada o che sono in precarie condizioni di salute. Questi utenti possono rimanere per un periodo di tempo definito, con verifiche ogni quindici giorni. Eventuali proroghe possono essere valutate per motivi di salute o di età particolarmente avanzata. Per i primi quindici giorni il servizio è gratuito per tutti, successivamente scatta un contributo di 1 euro al giorno (i minori sono esentati). Queste le strutture a disposizione: la Foresteria Pertini a Sorgane, di proprietà comunale affidata a Caritas, ospiterà solo uomini adulti; la Foresteria del Fuligno in via Nazionale, gestita dal Progetto Acisjf, ospiterà donne sole o con figli; la struttura Caritas presso l’Accoglienza Salesiani di via Gioberti ospiterà solo donne. Sono previste inoltre uscite delle unità di strada, che distribuiranno sacchi a pelo, indumenti e bevande calde ai senza fissa dimora chi scelgono di non andare in struttura. Il lunedì sera saranno operativi gli operatori di Insider, il martedì la Croce Rossa, il mercoledì la Fratellanza Militare e gli operatori di Insider, il giovedì e il venerdì la Croce Rossa, il sabato la Misericordia di Firenze e la domenica la Fratellanza Militare e la Misericordia. A questi vanno aggiunti gli interventi di associazioni volontarie come la Ronda della Carità (il lunedì) e Comunità Sant’Egidio (il sabato). I cittadini potranno accedere alle strutture che offrono il servizio di accoglienza invernale prenotandosi allo sportello del Centro ascolto Caritas in via Faentina 32, che sarà aperto con il seguente orario: lunedì e sabato, ore 9-13, e giovedì, ore 14-16. Le segnalazioni all’assessorato al Welfare possono essere fatte inviando una e-mail all’indirizzo assessore.funaro@comune.fi.it oppure telefonando, in orario di ufficio fino alle 18, al numero 055-2769141. Dalle 18 in avanti chiamare la Foresteria Pertini 055-6533117.

MESSA IN SICUREZZA DI ATTRAVERSAMENTI PEDONALI

Sono stati approvati dalla giunta comunale alcuni interventi per la messa in sicurezza di attraversamenti pedonali e incroci, soprattutto in corrispondenza di alcune scuole, per un importo complessivo di 250mila euro. All’incrocio via Toselli-via Boccherini, dove si trova un attraversamento pedonale rialzato, saranno allargati i marciapiedi per scoraggiare la sosta impropria che riduce la visibilità.

RESTAURATO L’ORGANO DEL DUOMO

E’ terminato il restauro e l’ampliamento dell’organo della Cattedrale di Firenze che, grazie a questo intervento, si dota di uno strumento musicale ricco di sonorità e all’avanguardia nella tecnologia. I lavori, sostenuti dall’Opera di Santa Maria del Fiore, sono stati eseguiti dalla storica azienda Mascioni a cui si deve la realizzazione dell’organo, costruito a più riprese dal 1961, fino ad assumere la dimensione attuale (cinque corpi sonori, 3 consolle, 6.704 canne).

LAVORI STRADALI

La giunta ha stanziato quasi 9 milioni di euro per il rifacimento di strade e piazze. Per il Quartiere 1 previsto il rifacimento dei lastrici di via Porta Rossa, piazza dei Giudici e Borgo Santa Croce dove saranno anche allargati i marciapiedi.

Il cartellone degli eventi FESTIVAL DI ‘CORTI’ ALLE MURATE

Firenze è da sempre considerata culla dell’arte e capitale dell’architettura, perfetta cornice di molti capolavori cinematografici di fama internazionale. In questo contesto nasce FestivalLife, un Festival dedicato al cortometraggio, che rappresenta anche un percorso formativo per i giovani talenti e gli operatori del settore. Il tema del concorso è “storytelling della realtà percepita e vissuta”, per stimolare la riflessione attorno ai nodi sociali e culturali del nostro tempo.

PARTE L’ATTIVITÁ DELLA FONDAZIONE ZEFFIRELLI

A dicembre ha preso il via l’attività concertistica del Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo (Cias) ‘Franco Zeffirelli’ nel complesso di San Firenze. L’attività prosegue il 19 gennaio con un concerto della giovane violoncellista Erica Piccotti e del pianista Itamar Golan. Il 19 febbraio sarà la volta dell’ ensemble degli allievi del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze e il 16 marzo toccherà al Quartetto Taag. Da febbraio inizierà anche l’attività didattica del Cias con il corso di alta formazione in progettazione di scenografia teatrale; in tarda primavera prenderà il via un corso di recitazione per cantanti lirici, mentre è allo studio un programma di attività per le scuole secondarie fiorentine e della città metropolitana, per diffondere la cultura teatrale fra le giovani generazioni.

SILVANO CAMPEGGI, IL PITTORE DEL CINEMA

La mostra antologica “Silvano Campeggi ‘Nano’- Tra divi e diavoli”, promossa dall’Opera della Badia di Settimo e dal Comune di Firenze, celebra l’arte di un grande protagonista della scena mondiale del XX secolo, cartellonista principe della Metro Goldwyn Mayer e di tante altre case di produzione italiane e straniere, ma anche pittore e artista a tutto tondo. Il primo tema ad essere rappresentato è naturalmente quello del cinema (tra 1946 e 1969), dei divi e del grande successo hollywoodiano, delle icone senza tempo immortalate da Nano in manifesti e soluzioni grafiche che hanno contraddistinto l’immaginario collettivo del XX secolo: Clark Gable, Marilyn Monroe, Marlon Brando, Audrey Hepburn, pellicole come Via col vento, Casablanca, Cantando sotto la pioggia, West Side Story. Tuttavia, non c’è solo il cinema nell’attività di Nano, ed ecco che il visitatore può ammirare i personaggi storici e le grandi battaglie raffigurate da Campeggi. In entrambi i settori l’influsso del cinema è evidente: dietro ai cavalli in corsa si intravedono, oltre alla tradizione fiorentina, anche i cavalli di Ben-Hur, così come dietro a ogni donna si intuisce una Marilyn pronta a far capolino. Palazzo Vecchio, Sala d’Arme, Dal 6 dicembre al 6 gennaio, aperto tutti i giorni dalle 11 alle 19, il giovedì ore 11-14 Per info www.nanotradiviediavoli.it 19


gennaio 2018 · www.ilreporter.it I.P.

Gualtiero Un modo diverso di fare moda Nei locali del piano terra dello storico Palazzo Larderel Giacomini, al numero 19 di via Tornabuoni, è nato un nuovo spazio-moda dedicato all’abbigliamento maschile. La prima sensazione, varcato il grande portone, non è quella di entrare in un vero e proprio negozio, ma di trovarsi tra amici in un ambiente confidenziale ed accogliente. Gualtiero ha preso il posto, solamente pochi mesi fa, di un altro negozio di abbigliamento molto conosciuto. A fare “gli onori di casa” due amici fiorentini, con un’esperienza ventennale nel tessuto, due grandi conoscitori di materiali, che hanno avuto l’idea di creare un marchio per un total-look maschile contemporaneo che riflettesse anche il loro spirito allegro e scanzonato. «L’intento è quello di portare il sorriso e un sano divertimento nel mondo dell’abito informale – ci ha riferito Gualtiero Giorgi per gli amici “Gigio” – utilizzando uno stile particolare, che veste sia il ragazzo fino al cinquantenne e oltre. Il nostro uomo ideale deve essere elegante ma avere anche un aspetto romantico e ironico». Un marchio giovane dunque, per una linea giovane ma allo stesso tempo elegante, fashion con gusto classico che dia valore al pregio delle stoffe e dei materiali usati, come i filati di Zegna, tra i più pregiati nel mondo. «Questo è un po’ il nostro DNA – ha aggiunto Hakan, contitolare di Gualtiero - che cerchiamo di riflettere nell’offerta dei capi che proponiamo. Dall’esperienza del tessuto, dei nostri viaggi, dal mondo della moda che conosciamo da tanti anni e dalla nostra verve è nato un marchio che vuole rendere l’esperienza dell’acquisto di un capo d’abbigliamento piacevole e divertente. Ci auguriamo che le persone che verranno a trovarci potranno capire questa voglia di investire in un progetto nuovo (inteso come in-

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Nuovo store uomo in via Tornabuoni

terpretazione diversa della moda maschile) e dare quel qualcosa in più che attualmente manca, cioè la qualità e il bello a prezzi ragionevoli». Un ottimo prodotto ad un giusto prezzo, utilizzando materiali di qualità, ricercati in modo scrupoloso, per capi

ben rifiniti, stando molto attenti al fit, al taglio. All’interno del negozio ci sono infatti esperti che curano il campionario di Gualtiero ponendo molta attenzione a come l’abito “cade” quando è indossato. Il negozio Gualtiero di Firenze non è un negozio di abbigliamento come ce ne sono tanti, ma soprattutto un punto di incontro dove ci si possa sentire tra amici. «Abbiamo scelto

Su misura

Dalla slim alla 58 ma anche abiti su misura, pezzi unici da creare addosso al cliente. Questo è un altro aspetto molto importante che è stato creato all’interno del negozio: il reparto sartoriale. Su appuntamento, vengono presentati una serie di tessuti pregiati come Loro Piana, Scabal, Piacenza che il cliente può scegliere per farsi realizzare un abito o un cappotto su misura dal sarto di fiducia di Gualtiero. Il sarto può recarsi sia a casa che in negozio. Dopo 4 settimane dall’ok l’abito è pronto per essere poi consegnato a domicilio oppure ritirato presso il negozio.

l’arredo insieme all’arch. Elia Lezzi che ha reso questo spazio come lo volevamo – ha proseguito Gualtiero Giorgi – il soppalco, le luci, tutti i dettagli sono curati con gusto e scelti dal nostro architetto. Il cliente deve trovarsi come a casa, in armonia e libero di provarsi i capi, avvertendo un senso di positività. Entrare anche se non si è intenzionati a comprare, solamente per sentirsi tra amici, per prendere un caffè insieme nel nostro angolo-ristoro interno».


Trucco e parrucco sì, ma per il pancione

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ruccapance, calchi al pancione, servizi fotografici. L’ultima tendenza per le mamme in dolce attesa è proprio questa. Divertirsi un pomeriggio a dipingere la pancia e fermare nel tempo questo periodo speciale con un servizio fotografico o con il calco in gesso del pancione. Tanti i centri e i negozi che propongono attività simili in tutta Firenze. Noi abbiamo incontrato Chiara Muratori, ostetrica libera professionista, che già 5 anni fa dette vita agli incontri truccapance al negozio StarKids di Firenze Sud e ancora oggi organizza almeno un incontro mensile. Ad ogni appuntamento partecipano circa 12-15 mamme accompagnate spesso da mariti o future nonne. Insieme a loro una truccatrice esperta che con i colori naturali ascolta i desideri di ogni mamma e trasforma in disegni speciali. Un immaginario che porta la mamma a rilassarsi un’ora pensando a come sarà il suo bambino. “Non c’è una regola sui disegni - spiega Chiara - si segue solo l’istinto della mamma che preferisce un personaggio piuttosto

â Foto Francesca Guerrini

Costanza Marrapese

che un paesaggio fiorito”. Non solo disegni artistici: le mamme di oggi già fissano appuntamenti con largo anticipo con fotografi e professionisti per imprimere nella memoria i primi giorni del neonato. Francesca Guerrini fotografa specializzata nell’arte dei neonati e della gravidanza lo sa bene. La sua fitta agenda è già piena per molti mesi del 2018. L’incontro di Francesca con l’ostetrica Chiara le ha portate a collabo-

rare su molti progetti. Ne è un esempio ben riuscito la sessione di calco della pancia che insieme organizzano negli studi di Francesca. “Il momento perfetto per fare una sessione di calco della pan-

alL’asilo? si va in fattoria con gli animali

Taxi o cavaliere? Il servizio tutto in rosa del 4390

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ontatto con la natura, gioco libero e sperimentazione. Oggi c’è un interesse sempre più in crescita verso modelli educativi alternativi alla scuola tradizionale. Sulle colline di Fiesole l’esperienza Elementari nel bosco dopo quella di Asilo nel bosco sta riscuotendo molto successo: Crescere all’aria aperta ma in fattoria con gli animali. Dal 2 ottobre scorso ha preso il via il progetto “Crescere in Fattoria” all’interno del parco dell‘Accademia Cinofila Fiorentina in via dell’Argingrosso 169. Il progetto, dedicato a bambini da 3 a 6 anni, si basa sulla pedagogia del bosco dove i bambini imparano facendo, all’aria aperta e vengono coinvolti nelle scelte quotidiane. Un terreno di 22mila mq nel quale si alternano spazi verdi a zone dedicate agli ani-

cia - spiega Chiara - è intorno all’ottavo mese così che una volta tolto il calco e fatto seccare possa ospitare da lì a pochi giorni il piccolo in carne ed ossa pronto per uno shooting fotografico insieme a Francesca”.

I

l Taxi diventa rosa. È il servizio dedicato alle donne che si trovano da sole in città nelle ore notturne. Grazie all’accordo delle cooperative taxi con il Comune di Firenze vengono dedicate delle linee preferenziali alle donne che escono tardi da lavoro o da teatro. Il numero è 055.4361904 ed è attivo dalle 22 alle 4 ed è attivo il 10% di sconto sulla normale tariffa.

mali certificati per la pet therapy come asini, cavalli, capretti, conigli e galline. Ad oggi sono 6 i bambini, tutti intorno ai 3 anni, a vivere questa esperienza. Nuovi ingressi e iscrizioni sono previsti con il nuovo anno. C. M. 21


gennaio 2018 · www.ilreporter.it

Tiziana Alma Scalisi

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no sportello dedicato alla consulenza sulla sessualità per disabili, è questa la grande novità che aprirà il 2018. Parte infatti da Firenze e in particolare da Villa Il Sorriso il progetto-pilota, interamente finanziato dalla Cassa di Risparmio di Firenze: “L’help desk vuole offrire ai disabili una consulenza sull’affettività e sulla sessualità. Il progetto – dichiara Vito D’Aloisio, presidente dell’associazione Habilia Onlus – rappresenta una tappa molto importante e si è reso possibile grazie al bando organizzato dalla Cassa di Risparmio che abbiamo vinto. Stiamo ancora finendo di impostarlo con l’aiuto anche di Lovegiver che ci sostiene con le figure adeguate alle richieste degli utenti, che resteranno assolutamente anonimi”. Questa una delle principali novità emerse dal convegno “Il Riscatto di Afrodite” organizzato dall’associazione Habilia Onlus che si è tenuto a Firenze lo scorso 24 novembre, in cui si è trattato il tema delicato del diritto alla sessualità per disabili. Tra i relatori anche Fabrizio Quattrini, sessuologo e psicoterapeuta: “Lovegiver è un progetto più ampio, stiamo formando veri e propri operatori OAES (Operatori all’Emotività, all’Affettività e alla Sessualità), ed è un modo per sganciarli dalla semplicistica definizione di assistenti sessuali. Rispetto alle 200 ore che abbiamo previsto, questa è stata solo una piccola parte e i ragazzi, selezionati a partire dal 2014, sono ancora in formazione. A febbraio dovrebbero entrare 22

diversamente innamorati nelle associazioni che partecipano all’assistenza sessuale”. In cosa consiste la formazione? “Il momento più importante è la conoscenza: in prima battuta bisogna fare una panoramica chiara e precisa delle

disabilità, ognuna è differente rispetto all’area dell’handicap. Se non si conoscono è difficile approcciarsi. Gli step sono tre: l’accoglienza, ossia imparare a stare in relazione e in posizione accogliente evitando

il giudizio. Poi l’ascolto, ossia capire cos’è la richiesta. E poi c’è il contatto, che è l’unico tassello mancante, ma che l’Oaes potrebbe affrontare solo per soddisfare alcune situazioni border line. È una forma di educazione ma con competenza”. Quali sono le resistenze che avete incontrato in questo percorso? “Esistono alcuni zoccoli duri ma non sono quelli stereotipicamente definiti, tipo la religione. Il problema più importante deriva dall’interno, dagli stessi disabili. E poi le famiglie, che potrebbero boicottare il progetto Lovegiver chiudendosi a riccio”.

nasce l’assistente affettivo-sessuale a villa il sorriso

I

l tema della sessualità è da sempre delicato, se ha a che fare poi con la disabilità può diventare impervio. “Non bisogna confondere però la causa con l’effetto– dice Tania Sabatino sociologa e responsabile del progetto di Helpdesk rivolto alle persone disabili, che prenderà il via all’interno del Centro di Riabilitazione Villa Il Sorriso –. I bisogni delle persone con disabilità, incluso il diritto alla sessualità, non sono bisogni speciali: appartengono all’essere umano in quanto tale. La sessualità è costruzione identitaria: è in atto una sottovalutazione del problema, i disabili infatti in Italia sono 13 milioni. Non si può più parlare di minoranza. Le corazze fisiche alla fine tendono ad aggravare le corazze emotive avendo come conseguenza un irrigidimento del soggetto. La sessualità è dunque strettamente connessa alla salute ed è legata allo sviluppo di un’identità che porta all’indipendenza del disabile. Secondo quanto proposto nel progetto dal Comitato LoveGiver l’assistente affettivo-sessuale, in base alla propria formazione, sensibilità e disponibilità potrebbe contribuire a far ri-scoprire le tre dimensioni dell’educazione sessuale: quella ludica, per scoprire

il proprio corpo, quella relazionale, per scoprire il corpo dell’altro, e quella etica, per scoprire il valore della corporeità”. T.A.S.


www.ilreporter.it · gennaio 2018

Insieme

Il ruolo fondamentale della Società di Mutuo Soccorso nell’assistenza sanitaria integrativa

per la salute dei toscani

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ascono ad inizio Ottocento e sono fra le prime esperienze di associazionismo per rispondere alla necessità di forme di autotutela del mondo del lavoro. Sono le mutue, che oltre due secoli dopo la loro “invenzione” continuano a rappresentare una vera ancora di salvataggio per una parte importante della popolazione, che ha esigenze sanitarie non sempre in linea con l’offerta del sistema sanitario nazionale (vedi box). In Toscana Insieme Salute Toscana SMS, cioè Società di Mutuo Soccorso, è un ente no profit che offre assistenza sanitaria integrativa. Nato nel 1994, oggi conta quasi 16mila assistiti, in continua crescita, anno dopo anno. Fra i soci di Insieme Salute si trovano single e famiglie, ma anche dipendenti aziendali e gruppi autorganizzati di lavoratori. Una parte importante è rappresentata dai soci delle cooperative toscane, con cui Insieme Salute ha varie convenzioni. La logica della mutua è lineare: è fatta di persone che si uniscono e ispirate dai valori della mutualità e della solidarietà creano insieme un fondo comune che le aiuta a coprire le spese sanitarie, ossia fornisce l’integrazione economica necessaria per usufruire di alcune prestazioni sanitarie, in particolare parte di quelle che non vengono coperte dal sistema sanitario nazionale.

Ridi con

In quanto no profit, Insieme Salute, infatti non ha lo scopo di fare utili, non ha clienti, ma soci, e il fine ultimo resta quello di soddisfare le loro esigenze. É questa la differenza rispetto ad una normale compagnia assicurativa, che è una una società di capitali in cerca di clienti, mentre la Mutua è fatta solo di persone ed è in cerca di soci. Ma non solo, ad Insieme Salute l’attenzione per i soci viene al primo posto, come l’ascolto dei loro bisogni. Anche per questo Insieme Salute si è distinta per essere stata tra le promotrici dell’approvazione di un Codice Identitario del mutuo soccorso, strumento fondamentale per distinguere le vere Mutue sanitarie – che agiscono senza scopo di lucro, con finalità assistenziali e a vantaggio di tutta la comunità – da quelle spurie, con cui non condividono né le modalità operative, né soprattutto i valori fondanti, fra cui, indispensabile, la trasparenza.

il 40% degli italiani va dal medico “privato”

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l privato nella sanità continua a guadagnare posizioni nei confronti del pubblico. Lo afferma il rapporto Oasi 2017 (Osservatorio sulle aziende e sul sistema sanitario italiano), presentato da Cergas-Sda Bocconi a inizio dicembre 2017, che evidenzia come le ‘fonti pubbliche’ coprono ancora il 95% della spesa ospedaliera, ma solo il 60% della spesa per prestazioni ambulatoriali e il 65% delle spese di assistenza di lungo termine nelle strutture residenziali. In Toscana, in particolare,per quanto riguarda gli introiti dai ticket in quattro anni, dal 2012 al 2016, si è rilevato un calo del 12,8%.

Affilate l’ironia: ogni mese, Il Reporter ospiterà una vignetta “silenziosa”. Ai dialoghi pensateci voi lettori, facendo emergere il vostro innato spirito da cabarettista.

La vignetta di dicembre

– Com’è caduta in basso la cultura – Battuta della nostra lettrice Francesca

Inviateci la vostra interpretazione via mail a redazione@ilreporter.it o tramite i nostri canali social. La migliore sarà pubblicata il prossimo mese. 23


Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili Via Ontignano, 44 50061 Fiesole [Fi] Tel/Fax 055.695047 Cell. 335.362203 info@tommasino.org www.tommasino.org CF 94078280487 • PI 05090750489 c/c postale 12158531

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www.ilreporter.it · gennaio 2018

CULTURA

Leila Zoia

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A Santo Stefano al Ponte si respira (e si ascolta) Monet Lo Spazio Uno è salvo (fino a maggio) e festeggia con un mese di sconti U

n cinema a due passi dalla Stazione Santa Maria Novella (in via del Sole, 10) è il luogo perfetto per rifugiarsi al caldo quando si ha anche solo un ritaglio di tempo libero prima di tornare a casa, dopo il lavoro. Gennaio è un mese che non lascia scampo all’appassionato di cinema, complice una programmazione che porterà allo Spazio Uno, tra gli altri, il film vincitore del premio del pubblico nell’ultima edizione del France Odeon di Firenze: la commedia tutta al femminile “50 Primavere”. Dal regista de “La sposa turca”, Fatih Akin, è in arrivo l’ultimo lavoro “Oltre la notte”, presentato al Festival di Cannes 2017, dove la protagonista, Diane Kruger, si è aggiudicata il premio come miglior attrice. Da non perdere, inoltre, l’insolito documentario dedicato a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019. Altissima la qualità visiva dei documentari d’arte pro-

posti: Canaletto il 9 e 10 gennaio, Picasso il 16 e 17. “Un’interessante selezione rivolta anche ai ragazzi delle scuole – spiega Giuseppe Giuliattini, gestore della sala e programmatore –. La politica del nostro cinema è investire sui giovani, per incoraggiarli ad avvicinarsi a prodotti di qualità, l’ingresso fino a 18 anni è gratuito”. A proposito di promozioni, tutti i mesi troverete su il Reporter un coupon per acquistare un biglietto a 3,50 euro e due biglietti a 5 euro, anche nei giorni festivi. Altri sconti sulla pagina Facebook, newsletter e sito www.spaziouno.it. Rischio chiusura scongiurato, quindi, per lo Spazio Uno? “Il cinema resiste e ha ottenuto una proroga fino a maggio 2018” conclude Giuliattini. L.Z.

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opo le emozioni suscitate dalle mostre “Klimt Experience” e “Da Vinci”, questa volta è la magia di Monet ad essere protagonista del percorso digitale che propone il fascino dell’immersione sensoriale nell’arte. “Monet Experience and the Impressionists” è il titolo dell’evento espositivo che sarà possibile fruire fino al 1° maggio 2018 nella suggestiva chiesa sconsacrata di Santo Stefano al Ponte, a due passi da Ponte Vecchio. Quadri privi di tela e cornice, immagini che nascono e si dilatano a 360 gradi sugli schermi e sulle architetture del luogo espositivo. Suggestioni che si esplicitano anche nella percezione olfattiva dei profumi naturali, appositamente creati da Aromatique. Un percorso virtuale di immagini e sonorità avvolgenti, che asseconda l’incantesimo emozionale suscitato dalle opere del grande maestro e dai maggiori interpreti dell’Impressionismo. Un racconto creativo scandito da una colonna sonora che si avvale, tra gli altri, di brani di Debussy, Bizet. Dietro le quinte: come nasce la mostra? “Viene costituito un comitato scientifico, - spiega lo staff di Crossmedia Group – inizia così un accurato lavoro preliminare di ricerca e approfondimento in cui esperti, a vario titolo, contribuiscono allo sviluppo del progetto che diventa inimitabile grazie al lavoro di regia, affidata a The Fake Factory, con la consulenza alla direzione artistica di Sergio Risaliti”. Dalla prima mostra di Monet, ospitata in un vecchio studio fotografico di Nadar nel 1874, ad oggi la magia degli Impressionisti non perde la forza e la capacità di attrarre il pubblico di tutte le età.

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CULTURA

á Foto Sunstudio.it

gennaio 2018 · www.ilreporter.it

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na Flog gremita e vibrante ha accolto i volti che hanno voluto confrontarsi col quasi trentenne Rock Contest, fenomeno di culto fiorentino. Sei le band giunte in finale a esibirsi davanti a un infuocato pubblico e a una giuria d’eccezione dove spiccavano i nomi di Bobo Rondelli, Cosmo e Max Collini. Presenti in sala anche gli Scout di Audioglobe e Sugar Music, con le orecchie bene all’erta. Edizione che ha visto un netto confronto fra digitale e musica “suonata” il concorso è stato quest’anno un forse necessario - faro puntato sullo stato della musica indipendente italiana che si fa strada anche al di fuori dei contest televisivi. Durante un imbarazzante momento a colazione dove maldestramente mi verso addosso ogni goccia del mio agognato caffè, con nonchalance inizio la mia chiacchierata con Manuel Stanza, frontman dei vincitori Dust & The Dukes. Stanza capitaneggia questa band portatrice sana di suoni di rimando cinematografico e interprete rock dell’anima violenta e romantica del deserto americano. “Per ora non faremo uscire un disco - racconta Stanza saggeremo il riscontro del pubblico con due nuovi singoli. Preso atto che l’economia nell’industria discografica si muove adesso per gli artisti su un livello per cui è indispensabile esibirsi in più live possibili, questa è la missione: trovare più date. Siamo interpreti di un gusto musicale che essendo strettamente americano non ha ancora mai trovato radici in Italia, ma il riconoscimento del Contest e del suo pubblico ci dà forti speranze”. Quando mi sorge spontanea la domanda su un possibile cantato in italiano Stanza mi spiega: “è una delle prime questioni nate parlando con i giudici. Sono fortemente convinto del valore del testo in lingua italiana, non mi esporrei 26

ladies and gentlemen, ecco a voi i dust & the dukes i rocker del futuro mai prima di essere sicuro di aver trovato il coraggio di scrivere un testo bello che renda in musicalità quanto in inglese. La scelta dell’inglese è una scelta sonora, studiata in modo da permettermi di improvvisare ogni qualvolta ci esibiamo. Ma certo non si può mai dire. Limitarsi, nella vita, è sempre un atteggiamento sbagliato”. Medaglia d’argento del Rock Contest ai Piiama Party, strane creatu-

re venute dalla Val d’Elsa che giocano con il pubblico sparando suoni che spaziano tra elettronica, reggae, pop e giocattoli per bambini. Pijiama Party – loro ne parlano come se fosse un culto, una religione - “è la voglia di fare festa e non prendersi sul serio, di assumere la

Il teatro? Roba da giovani Torna a Firenze “Il teatro?#Bella storia!” che apre la sua seconda edizione da gennaio a maggio 2018. Sette spettacoli teatrali a scelta fra 14 proposte e la partecipazione a un concerto di Jovanotti (14 e 19 marzo) o di Allevi (23 marzo) il programma offerto dalla Cassa di Risparmio di Firenze e patrocinato dal Comune. Al costo di 40 euro, si presenta come strumento per riavvicinare i ragazzi in modo fresco e intelligente al teatro. Fra le date troviamo la “Carmen” (Opera di Firenze, 10 e 13 gennaio) “Piovani dirige Piovani” (Teatro Verdi, 20 marzo) “La scuola” con la regia di Daniele Luchetti con Silvio Orlando interprete (Puccini, 6-8 aprile) e “L’Alceste” di Gluck diretto da Pier Luigi Pizzi (Opera di Firenze 28-30 marzo). Per acquistare gli abbonamenti consigliamo di registrarsi sul sito www.ilteatrobellastoria.it. R.G.

â Foto Sunstudio.it

Rocco Gurrieri

leggerezza come filosofia di vita e lasciarsi alle spalle un bel po’ di regole”.


CULTURA

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65 storie, aneddoti, attimi di storia e costume di Firenze, uno per ogni giorno dell’anno: è “Firenze 365”, libro edito recentemente da Apice Libri (Collana Tuscanìa) e scritto da Daniele Niccoli, fiorentino doc laureato in scienze biologiche e innamorato pazzo della sua città d’origine. Un viaggio nello spazio e nel tempo che consegna una Firenze meno da cartolina e molto più umana, raccogliendo storie tra le più variegate della nostra città: da Dante a Topolino, passando per Leonardo e Margherita Hack, Pinocchio e Amici Miei. “Firenze 365” ci accompagna per tutto l’anno con un’avventura al giorno. Abbiamo fatto una carrellata lunga 12 mesi tra gli episodi più curiosi. Gennaio è segnato dalla nascita dell’Ataf: era il 1945. Sei anni dopo, il 12 febbraio, si tenne proprio a Firenze la prima sfilata di moda in Italia: nel salotto di casa di Giovan Battista Giorgini a Villa Torrigiani, in via Serragli 144. Sotto gli occhi dei più importanti acquirenti americani, sfilarono celebri firme Italiane come le sorelle Fontana ed Emilio Pucci. Il 9 marzo 1864 fu eletto l’ultimo dei Gonfalonieri del Pellegrino di Careggi, Giuseppe Piccioni. Immancabili i riferimenti alla Fiorentina, come la nascita a Perugia dell’Antonio più amato dai fiorentini, Giancarlo Antognoni, il 1 aprile 1954. Risale invece al 3 maggio del 59 a.c., il battesimo di Firenze chiamata Florentia, in occasione dei Ludi Florales, festa che veniva organizzata per ringraziare la dea Flora. L’8 giugno del

365 365 storie

Giulia Luchi

www.ilreporter.it · gennaio 2018

1421 Filippo Lippi, pittore simbolo del Rinascimento, si fece frate, ma non abbandonando mai la sua più grande passione dopo l’arte: le donne. Il 7 luglio 1881 si lessero per la prima volta le avventure del burattino più famoso del mondo: allora sul «Giornale

per i Bambini» uscì la prima puntata de Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino; l’autore era Carlo Lorenzini, che da anni si faceva chiamare Collodi in onore del paese d’origine della madre. Il 20 agosto 1590, invece, l’Accademia della Crusca, si concentrò per la prima volta sulla preparazione del Vocabolario. Il 10 settembre 1979, Patti Smith arriva a Firenze e suona di fronte a 70.000 persone. Tra gli episodi raccontati anche il rimboschimento di Monte Morello avvenuto a partire dal 24 ottobre 1909 e la clamorosa sconfitta dei Viola contro il Bologna, avvenuta il 3 novembre 1968. A chiudere il libro, la storia di Topolino a Firenze: non tutti sanno che nel 1897 nacque la

volte Firenze

casa editrice tutta fiorentina fondata da Giuseppe Nerbini, che fu la prima a pubblicare in Italia importanti e famose testate a fumetti Americane come Topolino. Il 31 dicembre 1932, in epoca fascista, l’editore nostrano fu però costretto a cedere la testata all’avversario Mondadori. Rimane che Firenze fu, anche grazie a Nerbini e alle sue pubblicazioni, la capitale dell’editoria e della letteratura dell’infanzia grazie a Pinocchio e tanti altri. Firenze 365 è un calendario che fa avanti e indietro nel tempo, un viaggio dentro la capitale della bellezza, da intraprendere tutto d’un fiato rapiti dalle variegate storie, o da gustarsi lentamente, percorrendo una tappa al giorno.

Siamo un porto di mare (e non lo sapevamo)

L’

acqua a Firenze non manca, c’è l’Arno, i ponti che collegano i quartieri - isola e tutto per le sue strade ha la memoria dell’acqua: dalle targhe commemorative delle alluvioni, ai segni sui muri che indicano le piene del fiume. Per Simone Innocenti, giornalista del Corriere Fiorentino e autore del romanzo Puntazza (Erudita editore), Firenze è una città di mare, una sorta di porto e spiega il perché nel suo ultimo libro “Firenze Mare”, pubblicato da Giulio Perrone editore. Da Ponte Vecchio alla Biblioteca Marucelliana, dagli Uffizi a piazza Santa Croce, per raccontare la sua città l’autore si perde tra le tante storie che l’hanno coinvolta, entra ed esce nei caffè dove hanno preso vita le riviste simbolo del Novecento, come Solaria, Campo di Marte, La Voce e incontra i grandi che l’hanno vissuta, da

Pratolini a Palazzeschi, da Luzi a Manganelli, da Dante a Campana. Con una lingua schietta e ironica Simone Innocenti ci guida nei luoghi della fiorentinità, mostrando una città di tutti e di nessuno, inafferrabile come i venti e le maree, che non svela al primo venuto la sua vera anima. G.L.

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 Parola di benzivendolo

gennaio 2018 · www.ilreporter.it

i desideri per l’anno nuovo: Due terzini e un pioli più cattivo

Lorenzo Mossani

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nno nuovo, Fiorentina con nuovi obiettivi e speranze. Almeno così i tifosi viola sperano. Si torna a parlare di importanti manovre di mercato, un timido riavvicinamento della famiglia Della Valle alla città e alla squadra. E una consapevolezza in più: quel mercato estivo così tanto criticato ha portato qualche buon giocatore. Abbiamo chiesto al nostro “Benzivendolo”, Andrea Di Salvo, cosa si aspetta per il 2018. Cosa vorresti vedere in difesa nella Fiorentina? “In difesa vorrei due terzini da alta Serie A; è vero che Laurini e Biraghi fanno quello che possono, ma essendo stati acquistati da squadre entrambe retrocesse, Empoli e Pescara, direi che ci vorrebbe altro per essere ambiziosi. Nel mezzo della difesa siamo messi bene, Astori e Pezzella fanno il loro e in panchina Hugo e Milencovic sono ottime alternative, il portiere va più che bene”. Nel mezzo del campo? “A centrocampo ci vorrebbe un giocatore al posto di Badelj, non avendo rinnovato il contratto non mi sembra convinto. Mi piacerebbe uno che verticalizza il gioco per lanciare Simeone sulla profondità e un bel mediano cattivo calcisticamente, un incontrista ‘old style’ in poche parole”.

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SPORT

Andrea Di Salvo, la barba rossa più famosa del Franchi

Reparto offensivo? “In attacco vanno benissimo Simeone e Thereu, poi chiederei un giocatore più adatto a fare coppia con l’argentino. Babacar, invece, è un estraneo: tenere un giocatore che guadagna 1,8 milioni di euro all’anno in panchina per la Fiorentina è follia”. Dal mister? “Pioli, come la squadra, lo vorrei

vedere più cattivo, vorrei anche che variasse il modulo a seconda della squadra che ha davanti; mi sembra un po’ troppo yes man”. Dalla proprietà? “La dirigenza la vorrei molto più presente, quando il gatto non c’è il topo balla, la loro totale assenza non fa bene ai giocatori: la presenza di chi paga dà la carica”. Dai sostenitori?

“I tifosi devono tornare a fare i tifosi, siamo diventati tutti giornalisti, prima ci si arrabbiava allo stadio e il lunedì al bar Marisa, adesso fra social e trasmissione non apprezziamo più il valore del calcio giocato, è una critica continua”. Cosa vorresti da tutto il movimento sportivo? “Per lo sport ci vorrebbero più investimenti a monte, più sui bambini e meno sport in tv a pagamento. Ricordo quando ero piccolo e lo sport era in chiaro, guardavo il tennis e con gli altri bambini imitavano Agassi, Ivanisevic e gli altri. Emulare i grandi campioni è normale per i più piccoli”. Dalla nostra Nazionale? “Ripartiamo da un totale fallimento, un danno economico allucinante nell’indotto. Va totalmente rifondato il movimento. Magari con un presidente più giovane. Albertini, per esempio, sarebbe stato molto bravo: giocatore vincente e intelligente, quindi con idee sicuramente più innovative”. Cosa ti aspetti invece dal campionato dei Viola? “Per la Fiorentina, spero veramente che possa essere la squadra rivelazione del 2018, vorrei tornare in Europa”. E per i nostri lettori? “Vorrei per tutti un po’ di serenità in più, meno problemi e basta. Abbiamo una vita sola ed è sempre più incasinata. Dobbiamo apprezzare il bello che abbiamo vicino e vivere più felici”.


gennaio 2018

SPORT

che non sono le loro”. Perché proprio la Guerra di Secessione americana? “Nel 2018 ricorrono i 100 anni dalla nascita di Nelson Mandela, noi abbiamo un rapporto strettissimo col Mandela Forum da alcuni anni, e abbiamo sposato volentieri la proposta di ispirarsi agli ideali per cui si è battuto Nelson Mandela. Il tema del musical è affrontato in maniera adatta a un pubblico composto anche di giovanissimi, come giovanissimi sono anche alcuni dei protagonisti dello spettacolo”. “Uno dei motivi del grande successo è il pubblico eterogeneo, allo spettacolo di domenica parteciperanno anche 400 ragazzi

Tiziana Alma Scalisi

L

a magia continua anche dopo Natale e Firenze non manca all’appuntamento con i fuoriclasse di International Skate Awards. Il Mandela Forum il 13 e 14 gennaio si apre al pattinaggio artistico mondiale nella sua edizione numero otto. L’International Skate Awards è un appuntamento imperdibile non solo per gli amanti di questo sport, ma anche per chi vuole godersi uno spettacolo unico al mondo. Nell’edizione del 2017 sono stati battuti tutti i record di presenze: 12mila infatti gli spettatori che hanno assistito alla due giorni artistica su ghiaccio. Format vincente non cambia: recitazione, balli e canti a cornice delle spettacolari esibizioni degli atleti che fanno della pura tecnica un momento di sublime spettacolo. Fabio

Il più grande musical sui pattini al Mandela

Tornano gli International Skate Awards

Signorini è uno degli organizzatori insieme a Daniela Chiarini: “L’idea di un musical nasce nel 2001 sulla scia del successo che ebbero i cam-

pionati mondiali a Firenze. Da lì abbiamo deciso di riportare il grande pattinaggio in scena e ormai sono 8 anni”. “Lo spettacolo di gennaio strizza l’occhio già a quello di maggio – prosegue Fabio Signorini -. Ogni anno c’è un nuovo musical e in questa edizione abbiamo deciso di ispirarci alla Guerra di Secessione americana. La particolarità è che tutti i campioni mondiali di pattinaggio recitano, cantano e ballano, si cimentano dunque in discipline

dai 4 ai 20 anni provenienti da Novoli e da Oltrarno già piccoli campioni. Lo spettacolo della domenica è qualcosa di davvero unico al mondo”. Uno show completo e imperdibile che alla magia fonde tecnica raffinata, acrobazia, velocità, eleganza e contaminazione con altre discipline come la danza aerea, la ginnastica artistica e la danza sportiva. Tra gli ospiti Gio’ Di Tonno, il coro gospel The Pilgrims di Firenze e i ragazzi di Socializarte.

Alla soglia degli Anta il Trofeo Nave a Rovezzano alza il ritmo della corsa

I

l trofeo Us Nave a Rovezzano spegne le sue 38 candeline e si regala una novità: “Alla corsa non competitiva – dichiara Marco Spilli, presidente dell’associazione – di 15 km, con passeggiata di 5 si affianca in questa edizione anche una componente competitiva”. Il 2018 dunque alza l’asticella e propone un percorso inedito: “Saliamo verso la collina di Rimaggio, poi a un certo punto il percorso classico torna alla Nave a Rovezzano, quello nuovo invece devia per l’Incontro passando dentro al convento per un totale di 23km”. Come da tradizione, la corsa si svolgerà l’ultima domenica di gennaio. “La nostra associazione cerca sempre di rinnovarsi, ed era tempo che dalla base chiedevano un’opportunità ulteriore. C’era la volontà di alzare il livello delle nostre manifestazioni, quindi abbiamo pensato di implementare una gara esistente che vanta una grande tradizione invece di affiancarne un’altra. Ecco l’idea della componente competitiva. Sarà una corsa collinare, ma molto urbana a cavallo tra due comuni: Firenze e

Bagno a Ripoli. L’Us Nave a Rovezzano è una tra le maggiori realtà della città, e non ci siamo tirati indietro anche nella prospettiva di arrivare alla 40esima edizione. In totale assegneremo 22 premi tra categoria assoluti, veterani e argento, oltre che premiare le dieci società con più largo numero di partecipanti. Come la scorsa edizione, anche quest’anno sarà con noi la squadra Aics Accoglienza Solidale capita-

nata da Milena Megli e composta da migranti o ragazzi rifugiati politici. Inoltre, nella speranza di poter superare l’affluenza dello scorso anno di oltre 800 partecipanti, abbiamo pensato a un piano di accoglienza più ampio. Il Gs Albereta San Salvi infatti ci offrirà alcuni spazi dove gli atleti potranno cambiarsi”. T.A.S.

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opinioni

Icché si dice BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

IL CHIASSO DEL PORCO

Icché si mangia

FOOD REPORTER OGNI MESE IN UNA CUCINA DIVERSA A CURA DI LAURA PICCIOLI

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ino a qualche mese fa il mio lavoro era prettamente quello di storico dell’arte – ci ha confidato Marco Gamannossi – ma da sempre sono stato un amante dei fornelli e del buon cibo, per questo motivo ho deciso di mettermi in gioco entrando da chef nella cucina del nuovo ristorante delle Pavoniere all’interno delle Cascine. Nel mio menù, decisamente stagionale, ho cercato di riportare la storia di questo luogo attraverso un’attenta selezione delle materie prime ed un’interessante reinterpretazione dei piatti: il parco infatti era nato nel 1563 come tenuta agricola di Cosimo I De’ Medici, dove tradizione e sperimentazione andavano di pari passo. Un altro elemento importante che ha influito sulla scelta dei piatti è stato il fatto di avere l’affaccio del ristorante su una piscina, uno specchio d’acqua che mi ha convinto nello scegliere di realizzare piatti di mare caratterizzati da pesce freschissimo come ad esempio lo spaghetto all’acqua di vongole veraci con cacciucco al timo o la tartare di tonno con mela verde, granella di arachidi e lime o il covaccino di mare con tonno e salmone affumicati che fanno da letto ai gamberi crudi. Quest’ultimo piatto sta a testimoniare che la cucina dialoga perfettamente anche con la pizzeria, dove la giovane Claudia Romano prepara pizze gourmet lasciate lievitare per 48 ore e cotte poi in forno a legna. Infine il mio amore per l’arte lo si ritrova nella presentazione dei piatti che curo maniacalmente, mostrando senza astruserie tutti gli ingredienti che li compongono”. 30

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

Il nome di questo centralissimo vicolo, scomparso con le demolizioni di fine Ottocento, che aveva accesso dal Corso degli Adimari, derivava …dalla insegna di una famosa osteria che in quel luogo esisteva e che era luogo di convegno ad uomini di lettere ed a begli umori… così informa la deliberazione del Consiglio Generale del 5 luglio 1860. Con questo atto l’Amministrazione Comunale decideva, su istanza di diversi cittadini, di cambiare il toponimo che non appariva più conveniente, divenendo così Vicolo degli Adimari già del Porco. Guido Carocci nella sua opera Il mercato Vecchio di Firenze così ci informa: … il Chiasso ora degli Adimari, allora del Porco, [che] conduceva ad un sito d’osteria che aveva per insegna un porco e che godeva fama assai lusinghiera presso i buongustai di quattro secoli fa. Poi girava dietro le case degli Adimari passate in parte nei Da Romena e sboccava in Via dell’Arcivescovado, chiamata in quella parte Via della Macciana, accanto all’albergo della Macciana, presso il quale erano diverse fornaci per far bicchieri. L’Osteria del Porco poco frequentata al mattino, come del resto tutte le altre, era pulsante di vita alla sera, quando l’odore del fumo degli arrosti che rosolavano sulle braci ardenti dell’ampio focolare, si spandevano per tutto il vicolo invogliando gli avventori alla gioia dell’appetito ed a quella per dissetarsi. Il percorso del chiasso iniziava da Corso degli Adimari (attuale Via dei Calzaioli), a lato della torre ancora esistente, e si snodava parallelamente a Via della Nave (attuale Via dei Tosinghi), per sbucare in Via dei Succhiellinaj (attuale Via Roma). Il chiasso scomparve, come già accennato, con l’operazione urbanistica del “risanamento del centro storico” condotta alla fine dell’Ottocento dal Comune di Firenze, che cancellò per sempre una fondamentale

Leggi con

µ

Web: artusi.net Facebook: Artusi Firenze Luciano Artusi Artusi Ricciardo

á Pianta del centro di Firenze (particolare), precedente all’intervento urbanistico

parte della città di altissimo interesse storico-artistico; un patrimonio di notevole bellezza, colore e tradizione di cui ancora oggi, a distanza di oltre un secolo, rimane nostalgia e ricordo.

Scrivi al Reporter, la lettera migliore sarà premiata ogni mese con la spedizione di un libro, grazie alla collaborazione con Edizioni Clichy. Ecco il vincitore di questo mese, che si aggiudica “Guida tascabile per maniaci dei libri”.

Buonasera, voglio segnalarvi un “madornale” errore nella segnaletica. Zona casello autostradale Impruneta (ex Certosa). Quella grande rotonda con annessa scultura e fontana al centro. Unica “rotonda” esistente in Europa, che viene resa inutile da uno stop. Per dare la precedenza all’uscita della superstrada Firenze-Siena. Mi domando: per quale misterioso motivo si fa una rotonda per poi non usarla? Quello stop crea blocchi quotidiani in tre strade, chi proviene da Tavarnuzze, chi proviene da Firenze, che proviene dal casello autostradale. Forse è complicato capirlo? Ci vuole un Ingegnere con l’ingegno per sciogliere certe matasse? Saluti Alfran27 Le lettere vanno indirizzate a redazione@ilreporter.it


OPINIONI

www.ilreporter.it · gennaio 2018

Icché c’è LA CITTÀ CHE SI MUOVE E CHE SI MUOVERÀ

SOLLICCIANO FOOTBAL CLUB

DAVIDE DEIV AGAZZI

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e righe del campo ci sono, ma sono storte. Il rettangolo di gioco è irregolare nelle sue forme, ma regolarissimo per tutto il resto: c’è il cerchio di centrocampo, i quattro angoli, e pure due porte, con tanto di pali e traverse. Certo, accanto alla riga laterale c’è un bel tombino, e sullo sfondo ci sono le fatiscenti mura di Sollicciano, ma poco importa, c’è tutto quel che serve per una vera partita, comprese le squadre: quella formata dai giornalisti Rai della Toscana (ma, complice anche il calcio mercato di riparazione, che immagino sarà in pieno effetto quando leggerete queste righe, sono arrivati anche tre o quattro “parametri zero” da altre regioni del centro Italia per arrivare a 11) e capitanata dalla giornalista Sara Meini, e quella dei detenuti, dalla panchina decisamente più lunga. Questione di numeri, certo, ma anche di entusiasmo. Per i ragazzi di Sollicciano questo appuntamento, che ormai si ripete ritualisticamente da qualche anno, è uno degli eventi più attesi, socialità attraverso lo sport, il calcio in questo caso, veicolo supremo di integrazione e comunicazione. Anche gli allenatori sono d’eccezione, nel senso che eccezionalmente, per una volta, si ritrovano in panchina: per i detenuti c’è Leonardo Sbolci, della Uisp, tra i promotori del progetto “sport per tutti”, e che da anni si occupa di iniziative di integrazione sociale per migranti e reclusi a colpi di pallone. Per i giornalisti Rai si è mosso invece Pantaleo Corvino, direttore sportivo della Fiorentina, che ha portato il saluto ai ragazzi da parte della società, oltre ad un pallone autografato ed all’immancabile maglia di Chiesa. Per ribaltare una famosa massima calcistica, il risultato, in questo caso, è l’unica cosa che non conta per quanto poi, sul campo, sia stata partita vera. Quattro a tre per i ra-

Icché si scatta NEL 2018 SENTITEVI LIBERI PAOLO MATTEONI

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gazzi di Sollicciano che, dopo aver calato il poker nel primo tempo, hanno tirato il fiato nel secondo permettendo così ai giornalisti di rimontare buona parte dello svantaggio. Questo, giusto per dovere di cronaca. Quello che i numeri non raccontano è tutto il resto: lo sguardo felice dei protagonisti e quello severo ma divertito dei secondini, le esultanze mutuate dai campioni della televisione, il mondo carcerario e quello “esterno”, l’altro, che una mattina, per due ore, scelgono di metter da parte lo status quo per giocare nello stesso campo e confrontarsi con un pallone. Nessun giudizio di valore su cose o persone, parla solo il calcio, perchè se è vero che tutti sorridono, è anche vero che nessuno ha voglia di perdere. Che poi, per la partita di ritorno, dodici mesi son lunghi da aspettare. Immagino che molti, leggendo queste righe, stiano tornando con la mente a Fuga per la vittoria, cult-classic pallonaro a firma John Houston, ma vi assicuro che – parlando di sensazioni – siamo molto più dalle parti di una Folsom Prison Blues del mai troppo rimpianto Johnny Cash, dove la parete invisibile tra pubblico e spettatori, prigionieri nella vita e prigionieri nell’anima, cade rovinosamente, anche se solo per due ore. Anche perché fughe non ce ne sono state. O almeno, noi non ce ne siamo accorti.

µFacebook: davide.agazzi • Twitter: @deivagazzi

Ripartono a gennaio i workshop di fotografia del cibo Click4Food organizzati da Paolo Matteoni e Chiara Brandi, con un viaggio nelle cucine del mondo. Sconti speciali per i lettori del Reporter. Info e prenotazioni: click4foodfirenze@gmail.com

lla fine anche questo 2018 è arrivato. Si sa, i primi giorni dell’anno sono quelli dei buoni propositi, delle promesse con se stessi spesso non mantenute; alzi la mano chi ha detto almeno una volta: “Quest’anno smetto di fumare!”. Bene, vedo che siamo in tanti. Ma siccome qui parliamo di fotografia, avrei da suggerirvi un buon proposito fotografico per il 2018: siate liberi! In fotografia la libertà è parente stretta del piacere; se ci pensiamo bene, quando usciamo con la macchina fotografica, non abbiamo nessun vincolo

su cosa ritrarre, né su quando, né su come. E nessuno ci obbliga nemmeno a scattare per forza. Facciamo solo ciò che ci piace quando “sentiamo” che il soggetto e l’inquadratura sono quelle giuste. Cerchiamo il “nostro” punto di vista delle cose: non bisogna avere paura di rompere schemi e canoni. Il punto di vista è l’elemento cardine della ripresa fotografica: da esso dipende la composizione, quindi l’interesse che una immagine può esprimere, cioè il nostro particolare modo di rappresentare ciò che abbiamo davanti. Riprendere la facciata con inquadratura frontale, per esempio, è fare ciò che ognuno di noi si aspetta, una rappresentazione tipica da cartolina, vista e rivista centinaia di volte; tanto da diventare noiosa e scontata. Andiamo dunque a cercarne le particolarità, il carattere, l’elemento che ci ispira di più; magari operando tagli di inquadratura drastici. Ma troviamo la nostra visione da fotografo, la nostra soggettività e il nostro sentire. Affrontiamo con coraggio distorsioni, tagli, inquadrature inconsuete. La fotografia sarà più nostra, caratterizzata dal nostro punto di vista delle cose e non più semplice rappresentazione oggettiva. Tutto questo vale anche per la fotografia di persone. Fate la prova con la fotografia qui a fianco. Non è un ritratto perché non si vede un volto, ma si legge un’atmosfera. Abbiamo ripreso la pausa del ciclista da un punto di vista davvero particolare, ma siamo riusciti a leggervi una storia; forse anche a trasmetterla. Buon 2018 libero!

µpaolomatteonifotografo.com •

Facebook: PaoloMatteoniFotografo 31


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