Il Reporter Q2 - Novembre 2018

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NOVEMBRE 2018

QUARTIERE 2

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Editoriale

Pensare è contagioso

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FRANCESCA PULITI

el momento in cui scrivo la cosiddetta pre-influenza sta falcidiando senza pietà la mia cerchia di amici, colleghi e conoscenti, compresa la sottoscritta. Si prevedono all’orizzonte tonnellate di nuovi articoli con utilissimi e mai scontati consigli per prevenire e curare i sintomi (lavarsi spesso le mani, evitare i luoghi affollati, bere molto, consumare tanta frutta e simili). Un grande classico di stagione al pari dei servizi tv sui divieti più assurdi imposti nelle località balneari, evergreen delle ultime estati. Una informazione innovativa ci giunge invece da altri contesti scientifici: parallelamente ai mali di stagione si stanno studiando gli effetti – positivi e addirittura corroboranti – di un’altra sciagura umana, contagiosa quanto l’influenza: la pigrizia. Secondo molteplici ricerche scientifiche, infatti, pare assodato il fatto che spingere sul freno, anziché sull’acceleratore, delle nostre esistenze, aiuti addirittura a prolungarle. Una rivoluzione, dopo anni di indottrinamento a suon di palestre, programmi fitness, spinning, zumba, maratoneti di ogni età e grado di dedizione. La ragione starebbe nel minor consumo di energie, che porterebbe a una miglior “conservazione” del corpo. Un po’ lo stesso motivo per cui da anni sentiamo dire che mangiare poco allunga la vita. L’attitudine all’indolenza sarebbe inscritta nel nostro Dna dall’alba dei tempi, quando i nostri antenati dovevano cercare di limitare gli sforzi e massimizzare il risultato. Difficile però che questo stratagemma ci sia utile oggi: pare che il nostro Dna non ci aiuti, in una società sedentaria. Nonostante le rassicurazioni scientifiche, dovremo quindi continuare a combattere la nostra battaglia interiore e costringerci ad andare in palestra o a correre alle 6 del mattino. Ma vale la pena comunque provare a cedere alla pigrizia ogni tanto: nei momenti di riposo la nostra mente è portata a pensare più spesso a obiettivi di lungo termine. E anche pensare aiuta ad allungare la vita.

LA FOTO DEL MESE

Un tramonto da sogno Foto del nostro lettore @attebasile01 Tagga @ilreporterfi nelle tue foto su Instagram, ogni mese pubblicheremo la più rappresentativa

CHE SUCCEDE IN GIRO 10 NOVEMBRE

17 NOVEMBRE

1 DICEMBRE

Un itinerario alla scoperta della vera storia della famiglia dei Medici, per chi si è appassionato alla serie tv o chi ne ha sempre sentito parlare. Si comincia con la visita al quattrocentesco Palazzo Medici Riccardi per proseguire verso piazza Duomo, ripercorrendo le intricate storie dei Medici con le famiglie rivali, sfociate nella famosa congiura del 1478. Durata dell’itinerario 3 ore circa. Prenotazione obbligatoria allo 055-5520407 o a turismo@ archeologia.it

Come ogni terzo sabato del mese la rinnovata piazza dei Ciompi ospita la fiera dedicata a libri e composizioni floreali, accompagnata da workshop, incontri e presentazioni di volumi dedicati a Madre Natura.

Tutto pronto per la sfida finale del Rock Contest, il concorso dedicato alle rock band emergenti giunto quest’anno alla 30/a edizione. I sei finalisti si daranno battaglia all’Auditorium Flog con una giuria composta da voci note della musica italiana. Sul palco l’omaggio agli Offlaga Disco Pax con Max Collini, Daniele Carretti e guest star ancora da annunciare.

SULLE ORME DEI MEDICI

16-17 NOVEMBRE

FORTEZZA ANTIQUARIA

Tornano le bancarelle nei giardini della Fortezza da Basso, per un weekend a caccia di pezzi vintage e oggetti senza tempo da portarsi a casa.

FIERA DI LIBRI E FIORI

DAL 28 NOVEMBRE

NATALE IN SANTA CROCE

In piazza Santa Croce spuntano le casette di legno ed è già Natale: fino al 20 dicembre gli amanti dell’atmosfera natalizia troveranno pane per i loro denti, tra prodotti di artigianato artistico provenienti da tutta Europa, piatti tipici e bevande calde.

ROCK CONTEST

1-2 DICEMBRE

STRINGS CITY

Il festival diffuso dedicato agli strumenti a corda più grande d’Italia, torna a Firenze sabato 1 e domenica 2 dicembre per una terza edizione che si svolgerà in 50 luoghi d’arte insoliti, tra nobili palazzi, biblioteche, musei, archivi storici, in un viaggio unico con violini, viole, pianoforti, arpe, chitarre e voci straordinarie. I concerti (oltre 70) sono tutti a ingresso gratuito. Per alcuni la capienza è limitata: prenotazioni dal 20 novembre. Info: www.stringscity.it


4 novembre 2018

Barbara Palla

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attoni in canapa per la bioedilizia, cosmetici a base di “erba” (legale), creazioni tessili e prodotti alimentari, tutto made in Italy. Le produzioni italiane di cannabis light si mettono in mostra il 10 e 11 novembre nella Sala delle Nazioni della Fortezza da Basso, per Firenze Canapa, prima fiera cittadina dedicata a questa “green” economy. Accanto a cinquanta espositori, anche incontri con esperti per parlare dei diversi utilizzi della pianta, dagli ambiti medici a quelli industriali o artigianali. Un’unica pianta per mille usi diversi: la canapa è diventata la protagonista di un settore agricolo ed economico in piena crescita e completamente made in Italy. Dalla pianta di canapa, una coltivazione molto versatile per sua facilità di adattamento al terreno, si possono ricavare tanti prodotti per uso domestico e industriale. L’uso più conosciuto è però quello illegale, cioè il consumo delle infiorescenze e delle resine, ovvero le due parti che contengono le sostanze potenzialmente dannose per il cervello. Esse sono: il delta-9-tetraidrocannabinolo (o più semplicemente THC) dagli effetti psicotropi ovvero agendo sul cervello ne alterano le funzioni, e il cannabinolo (o CBD) che invece agisce sul metabolismo con effetti rilassanti e distensivi. Ciononostante, la parziale legalizzazione del prodotto è un fenomeno in crescita. Nel 2016, il Parlamento italiano ha approvato la legge 242 che consente la produzione e commercializzazione della

Dai mattoni ai cosmetici,

l’erba buona

cosiddetta “cannabis light”, ovvero della pianta di canapa che contiene pochissimo THC (il limite tollerato è di 0.6%), e dei suoi prodotti derivati. Tuttavia, la legge non riconoscendo alla cannabis light una destinazione d’uso non ammette l’uso

personale e ricreativo. In sintesi: la vendita è libera ma per il consumo rimane qualche dubbio. Dal 2016, da un lato la produzione italiana è esponenzialmente cresciuta in virtù della conversione (sotto stretto controllo) di alcune

coltivazioni operata da giovani agricoltori che hanno preso i campi abbandonati dei nonni e rimesso in moto l’economia locale. Dall’altro sono nati tantissimi punti vendita sia in città che online, come sul sito Widora.

GREEN ECONOMY

A

Firenze oltre i negozi più antichi come Nirvana (San Lorenzo) e il Campo di Canapa (via Niccolini), sono nati i negozi Cannabis Amsterdam (in via del Corso) e Idroponica (via del Bronzino e via Avogadro). Per i più timidi esiste anche un distributore automatico Weedy Point in via Mannelli, via Orsini e via de’ Rossi.

Da oggi in città sono attivi oltre 50 POSTINI POINT Servizi di Posta prioritaria Pagamento bollettini raccomandate, ritiro giacenze ricariche telefoniche e mense ricariche tv digitali e conti gioco spedizione pacchi nazionali e internazionali

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Widora, relax bio e a domicilio

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Elena Giorgi

n occasione del Firenze Canapa, abbiamo parlato con chi ha fatto della canapa il proprio lavoro. È il caso di tre giovani fiorentini - Niccolò Mazzoni, Folco Masiero e Giulio Benati - che hanno creato uno dei primi servizi a domicilio per l’erba legale in Italia. Questo progetto rivoluzionario si chiama Widora ed è partito il 1° aprile 2018. Come nasce Widora? L’idea di Widora è nata quando un nostro amico ci ha detto che era entrato nel mercato del cannabidiolo in Austria. Da qui, abbiamo iniziato a riflettere sulla fattibilità della cosa e poi ci siamo divisi i vari compiti: sviluppare un sito web, occuparsi delle forniture, del marketing e della parte amministrativa. Qual è il vostro cliente tipo? Il nostro target di riferimento è dal 27enne al 64enne, quindi una persona adulta che lavora e che quando torna a casa vuole qualcosa che lo rilassi e che non sia né la classica marijuana che lo stona troppo né il bicchiere di vino; oppure persone che vanno dai 50 ai 64 anni che vogliono un piccolo ricordo di gioventù. A quale scopo si usa l’erba legale? Alcuni dei nostri clienti hanno, o hanno avuto, delle patologie importanti, come ad esempio ictus, gravi infermità, disabilità molto

Cannabis “di Stato” contro il dolore Gianni Carpini

importanti o contrazioni spastiche dei muscoli e traggono giovamento dall’erba legale che li rilassa. Da dove proviene l’Erba Light che vendete? Ci stiamo concentrando sulla produzione a km zero con prodotti che provengono dai dintorni di Firenze. Al massimo la zona più distante è quella del Bargino e di San Donato. Per noi la qualità è fondamentale, infatti a breve avremo dell’erba legale con certificazione bio, coltivata da aziende che si occupano di biologico.

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e serre di Firenze non bastano: in tutta Italia sempre più medici prescrivono cannabis ad uso terapeutico, soprattutto per alleviare il dolore cronico quando i normali farmaci non funzionano. Dal 2014 lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze è l’unico ente del Paese autorizzato a coltivare questa pianta, grazie a un accordo tra i Ministeri della Difesa e della Salute, con l’obiettivo di abbattere il prezzo dei farmaci cannabinoidi, limitandone l’importazione, e di creare un prodotto made in Italy con qualità garantita. Partiti da una produzione di cento chili di cannabis l’anno, ora si punta ai trecento chili. Intanto il ministro della Salute Giulia Grillo ha annunciato di essere al lavoro su un bando per una partnership pubblico-privata in questo campo. La cannabis è usata in ambito terapeutico anche all’ospedale di Careggi, come cura palliativa per pazienti con dolore cronico, generato dal sistema nervoso o da gravi patologie. Ma attenzione, chiariscono gli esperti, si tratta di un farmaco a tutti gli effetti, con vantaggi e controindicazioni.


6 novembre 2018

Una, 100, 1000 app urbane a cura di Barbara Palla

U

na città sempre più smart con tanti servizi a portata di pollice: il Comune scommette sulla punta delle dita dei residenti per facilitare il rapporto quotidiano con le differenti istituzioni. Il progetto di digitalizzazione e innovazione è nato nel 2005 con Linea Comune Spa, un’azienda partecipata specializzata nello sviluppo dei sistemi multicanale per la comunicazione tra cittadini e istituzioni. Le collaborazioni si sono poi estese nel tempo fino ad includere un numero crescente di app dedicate alla velocizzazione delle interazioni con istituzioni come l’ospedale o la scuola così come per facilitare l’uso dei servizi di parcheggio, viabilità e favorire la sostenibilità. Amministrazione e servizi pubblici non sono mai stati così tanto a portata di mano, scaricare per credere!

L’ospedale in fondo alla tasca

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areggi Smart Hospital, sviluppata dalla stessa azienda ospedaliera, offre una grande varietà di servizi direttamente sul cellulare. In qualche semplice tocco è possibile prenotare un visita, visualizzare la modulistica, pagare il ticket o conoscere il numero di persone in attesa al Pronto Soccorso. Ogni paziente, tramite un codice, può consultare i referti, prenotare un prelievo e in caso di intervento chirurgico è possibile ricevere notifiche sull’andamento dell’operazione e seguirla da remoto.

La scuola mobile

L’

app è nata per semplificare il rapporto tra genitori e alunni delle scuole materne, elementari e medie gestite dal Comune di Firenze. Grazie all’incrocio con le informazioni Open Data del Comune, ogni genitore può registrare la propria fascia ISEE e controllare i prezzi e le scadenze di pagamento per i servizi scolastici. Per ogni figlio è possibile consultare il calendario scolastico, i menù delle mense, così come comunicare direttamente agli istituti eventuali assenze o ritardi dei ragazzi.

La viabilità senza segreti

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ra sensi vietati, multe e fermate dell’autobus soppresse, per spostarsi in città serve un’assistenza personalizzata. Sulla mappa di Ataf 2.0 è possibile scovare le fermate e consultare i tempi di attesa e percorrenza. Per posteggiare la macchina in agilità Firenze Parcheggi permette di verificare le disponibilità di posti e pagare la sosta con lo smartphone. Infine Firenze Pulizia Strade evita le multe: basta segnare la posizione dell’auto e l’app invierà notifiche per ricordarsi di spostarla. Facile no?

L’app che fa la fila al posto tuo

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’è la fila? Nessun problema si fa con il cellulare Nonostante il nome possa trarre in inganno Qurami è l’app per registrarsi e prendere da remoto il biglietto presso gli uffici pubblici. Basta selezionare l’ufficio e il servizio desiderato e la app si metterà in fila per te! Il biglietto ottenuto è equivalente a quello cartaceo, ma il vantaggio sta nel poter conoscere in tempo reale il numero di persone presenti e il tempo di attesa stimato, riducendo al contempo perdite di tempo e stress.


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Firenze Fakes: come evitare di farci prendere per il naso Gianni Carpini

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alazzo Vecchio è assediato dalle bufale. Il cavallo di Troia è rappresentato dai post sui social network. In questi anni a Firenze di fake news se ne sono viste a bizzeffe, dal ritorno della Notte Bianca (una panzana) all’improbabile concerto degli U2 alle Cascine. Agli uffici comunali che si occupano di comunicazione arrivano segnalazioni un giorno sì e uno no. “Il problema è che spesso la smentita passa sotto silenzio - spiegano gli addetti ai lavori - è il fatto falso, ma clamoroso, a destare scalpore”. I più frequenti sono i post sul degrado in città che trovano una cassa di risonanza nei gruppi Facebook fiorentini. Qui alle denunce veritiere dei cittadini se ne affiancano di fasulle: immagini vecchie fatte passare per nuove o ritoccate con Photoshop. Come la foto-balla di piazza Duomo piena di ambulanti abusivi, smascherata a settembre dall’assessore alla sicurezza urbana Federico Gianassi: scatto vero, ma vecchio di due anni e già riproposto dodici mesi fa. Sì, perché le bugie sul web hanno le gambe lunghe e vengono rispolverate all’occorrenza. “Spesso queste notizie non sono

totalmente false, ma parzialmente vere o del tutto decontestualizzate. Negli studi sul giornalismo più che di fake news parliamo di disordine informativo”, osserva Carlo Sorrentino, professore di sociologia dei processi culturali all’Università di Firenze. Di false notizie è piena la storia, cambiano i mezzi (digitali) e la velocità di diffusione. “È più faticoso districarsi in un mare ricco di informazioni, c’è una grande confu-

sione che rende difficile trovare ciò che serve e controllare la veridicità di quanto si legge”, dice Sorrentino. Ma chi ci guadagna? “Al di là delle burle e della convenienza economica, ossia articoli curiosi inventati per generare maggiori accessi a siti che guadagnano così in pubblicità, questo fenomeno viene sfruttato in modo pericoloso da chi è interessato a raccontare per finalità ideologiche, politiche o finanziarie una

parte della verità. Esempi eclatanti si sono registrati durante le elezioni presidenziali Usa e la Brexit”. Questo bombardamento di fake news si può replicare su piccola scala, come in una città, ma un’arma anti-bufale sembra esserci. “Una seconda alfabetizzazione – propone Sorrentino - istruire le persone a un uso più consapevole dell’informazione digitale, per aiutare a capire quanto una notizia sia credibile”.

IL CALENDARIO DELLE BALLE Settembre 2018 Nine Inch Nails a Firenze Rocks Ma non ci sono conferme. È lunga la lista dei concertifake annunciati sui social nell’ultimo anno: Adele in Santa Croce, Robbie Williams e gli U2 alle Cascine. Aprile 2018 Torna la Notte Bianca E invece è una panzana, nonostante il post abbia collezionato 14mila like. Una falsa notizia simile era circolata anche l’anno scorso. Settembre 2017 Selva di cartelli in piazza Beccaria No, è un fotomontaggio. A mettere a confronto la situazione reale e l’immagine taroccata l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti sulla sua pagina Facebook. Aprile 2017 Starbucks in piazza della Repubblica “Aprirà il 21 giugno”, ma la notizia è infondata. Come l’apertura di Harrods e di un ristorante targato Nutella, sempre in piazza della Repubblica. Febbraio 2017 Mostra su Frida Kahlo E Palazzo Strozzi smentisce. Poco prima anche il Museo Novecento era dovuto correre ai ripari per “disinnescare” un’altra balla: una mostra su Van Gogh a Firenze

LE REGOLE ANTI-BUFALA

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Risalire alla fonte

le conferme 2 Controllare ufficiali

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Attenzione ai dettagli nelle foto


8 novembre 2018

più contributi e meno imu ecco il nuovo piano casa Fannì Beconcini

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ontributi per gli affitti, nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, housing sociale per i più giovani: sono alcune delle novità introdotte dal Piano Casa 2018 varato dal Comune di Firenze. Ne abbiamo parlato con l’assessore al welfare Sara Funaro. Di cosa si tratta? “È un piano importante perché risponde a esigenze abitative variegate: va incontro a chi affitta una casa sul mercato immobiliare privato e non ce la fa ad arrivare a fine mese, ma anche alle famiglie che sono sotto sfratto e a coloro che sono in fondo alle graduatorie e non riescono negli anni a spostarsi da lì.” Il piano è in attuazione. Quali sono le misure già avviate? Il bando per il contributo affitto 2018 è scaduto a fine ottobre e lo stanziamento è di 1 milione di euro per 900 famiglie appartenenti alla fascia A (con Isee fino a 13.192 euro) e alla fascia B (con Isee fino a 28.470), il prossimo bando sarà indetto in primavera: ci sono 2 milioni di euro in bilancio e potranno presentare la domanda tutti i residenti in città. Presso Casa Spa è stato aperto lo sportello di mediazione sociale abitativa ed è stato varato il regolamento per i condomini delle case popolari, in modo da definire regole nette e definite per tutti. Per quanto riguarda gli alloggi ERP, ovvero l’Edilizia Residenziale pubblica, 17 nuovi alloggi sono appena stati realizzati e altrettanti sono in cantiere nel prossimo biennio alle Murate, mentre sono in costruzione nuovi complessi in via Torre degli Agli e via Schiff. Le novità del nuovo Piano Casa quali sono? Novità assolute sono l’housing sociale per i giovani, ovvero immobili in affitto a canone calmierato, e gli alloggi di transizione, risposta temporanea alla difficoltà abitativa di coloro che sono sotto sfratto per indigenza economica. L’abbattimento dell’IMU ai proprietari che affittano a canoni concordati e l’accordo mutui 100% - stipulato per adesso con Cre-

dit Agricole ma in estensione ad altri istituti di credito – sono altre novità significative. Qual è il senso dell’intervento complessivo? Si tratta di un piano articolato sviluppato in seguito ad un processo

di verifica e ad un grosso lavoro sul tema dell’abitare svolto negli ultimi anni da questa amministrazione. Le misure elaborate, dall’housing sociale al contributo affitti, hanno l’obiettivo di dare risposte al tema del disagio abitativo: casa e lavoro sono

le basi da cui partire e ripartire per favorire l’inclusione sociale ed evitare situazioni di marginalità e disagio: il Piano Casa vuole essere un sostegno reale, una serie di misure strutturali per uno degli elementi alla base dello stato sociale.

Il sindaco Nardella rilancia con un ulteriore stanziamento per il Piano casa da 400 miioni per 8000 famiglie “che sono in difficoltà e che si muovono nell’’ambito del rispetto delle regole”


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I SETTE PUNTI FONDAMENTALI CONTRIBUTO AFFITTI

Per il 2018 è stato stanziato 1 milione di euro in più con un contributo aggiuntivo mensile di 185 euro per beneficiari nelle fasce A e B, nel 2019 i milioni stanziati saranno 2 e potranno fare domanda tutti i residenti.

HOUSING SOCIALE

137 appartamenti di proprietà del Comune in realizzazione per coloro che non accedono alle case popolari ma non hanno le possibilitàper sostenere un affitto sul mercato immobiliare.

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ALLOGGI DI TRANSIZIONE

Circa 80 soluzioni abitative per dare risposta temporanea (18/24 mesi) alla difficoltà abitativa di chi subisce uno sfratto.

ALLOGGI ERP

362 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica liberati da riqualificare per essere nuovamente assegnati e circa 180 nuovi alloggi in realizzazione o da progettare nel prossimo biennio.

REGOLAMENTI E MISURE LEGISLATIVE ERP

6 proposte di legge regionale mirate ad ampliare i requisiti di accesso alle graduatorie, stabilire regole condominiali disciplinanti ed egalitarie, sanzionare con la revoca dell’alloggio comportamenti e reati criminali, promuovere l’integrazione e la convivenza civile con un mix sociale di nazionalità, età e condizioni sociali.

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Collaborazione con CariParma Credit-Agricole per la stipula a giovani coppie under 30 di mutui pari al 100% del valore dell’immobile, da estendere ad altri istituti di credito. F.B.

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10 novembre 2018

twitter, l’hashtag giusto è firenze Costanza Tosi

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ike su instagram, hashtag, dirette Facebook ma sopratutto cinguettii. È Firenze quest’anno ad aggiudicarsi la medaglia d’oro come città più popolare su Twitter. La notizia ci arriva dai risultati dall’indagine di FPA, società del gruppo Digital360, sulla presenza, l’uso e la performance sui social network di 107 comuni capoluogo di provincia. Si tratta di uno dei 100 indicatori contenuti nel Rapporto “ICity Rate 2018”, con la classifica delle città più smart e sostenibili d’Italia. Sebbene il social media più amato dalle città rimanga ancora Facebook, dopo di lui troviamo Twitter, con 79 città presenti con un account ufficiale, in crescita rispetto alle 73 dello scorso anno. Osservando i dati delle community dei cittadini, le più grandi sono Roma, che vanta la presenza di 446mila followers pari al 15,5% della popolazione, seguita da Milano, con 332mila partecipanti, vale a dire il 24,3% dei propri cittadini, poi Torino, con 216mila (24,5%). Ma la città che è riuscita a raggiungere la community più ampia in relazione alla propria popolazione è Firenze, seguita da un numero di followers pari al 24,6% della propria cittadinanza. Per quanto riguarda la presenza sulle diverse piattaforme digitali il capoluogo toscano alza la mano all’appello su Facebook con una platea di 64.000 seguaci, YouTube, Instagram in cui l’hashtag “#firenze” compare sotto 7,2 milioni di post, e ovviamente Twitter. Resta invece un vuoto per quanto riguarda canali come Pinterest, Google+, Linkedin, Flickr, Telegram e WhatsApp in cui, invece, hanno già preso posto tra i profili città come Ferrara, Torino ed altre ancora. Ma il futuro si prospetta positivo: “La quantità non deve mai andare a discapito della qualità dichiara l’assessore all’innovazione tecnologica del Comune di Firenze Lorenzo Perra - ma è anche vero che la comunicazione non si può e non si deve fermare: stiamo studiando ed internamente già utilizzando anche Telegram, ad esempio, ma quello che più importa è capire l’uso dello strumento e la sua finalità e se questo permette di raggiungere una community che altrimenti sarebbe esclusa e, soprattutto, avere la capacità di stare sul canale ed essere responsive: questo è il nostro vero obiettivo”.

Carla Castro e le WIC: “insieme siamo più forti”

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e il sindaco sceglie i “social” tradizionali con uscio e bottega

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l sindaco va porta a porta. C’è chi ha invitato il primo cittadino a cena, chi invece per un caffè. Ci sono addirittura gruppi di amici che si sono organizzati per un invito collettivo. Dario Nardella ha dato il via alla sua nuova campagna di ascolto, chiamata non a caso “Uscio e bottega”, per confrontarsi direttamente con i fiorentini sui problemi della città, andando in salotti e negozi. Solo nelle prime due settimane sono stati oltre duecento gli inviti ricevuti, ma ora questo “tour” continua ed è ancora possibile proporre un appuntamento faccia a faccia con il sindaco scrivendo una mail all’indirizzo uscioebottega@comune.fi.it. La prima a ricevere la visita di Nardella è stata la signora Mirella, pensionata che vive nella zona di San Niccolò da trentacinque anni. “Quando mi hanno chiamata per fissare, pensavo fosse uno scherzo”, ha detto sorpresa. Davanti a un caffè fumante accompagnato da biscottini di mais, Mirella e il suo invitato speciale hanno parlato del trasporto pubblico, in particolare dei problemi che la signora incontra sulla linea Ataf 23, oltre alla questione della sostenibilità del centro visto l’alto numero di turisti. Il “viaggio” è continuato nei vari quartieri, dall’Isolotto a piazza Puccini fino a entrare nelle attività economiche, come la Torrefazione Dini. Viabilità, politiche per i giovani, interventi per il verde pubblico, ma anche la riqualificazione dei grandi complessi urbani vuoti, sono alcuni G.C. degli argomenti affrontati in questi incontri.

e i social spesso vengono descritti come semplici oggetti di svago, passatempo o peggio ancora, strumenti per sbirciare nelle vite degli altri, non è così per tutte coloro che hanno deciso di iscriversi al gruppo Facebook Women In Charge; né tanto meno per la sua fondatrice Carla Castro a cui piace definire questa community una rete solidale. Consigli, suggerimenti, istruzioni per l’uso e tanto altro: sul gruppo delle WIC si può chiedere tutto, a patto che le risposte siano messaggi di conforto, comprensione, aiuto morale o concreto, ma non insulti o polemiche. “C’è solo una regola sulla quale non transigo - spiega Carla - sono proibite le polemiche”. Qualsiasi tipo di commento aggressivo ed eccessivamente critico viene infatti tempestivamente cancellato e spesso, l’artefice è costretto ad uscire dal gruppo. Non è poi così difficile da comprendere il motivo di questa lotta all’odio, basti pensare che l’idea di colei che ha deciso di fondare la rete di donne in Toscana nasce principalmente da un’esigenza: “incentivare il comportamento solidale in un paese come l’Italia in cui - spiega Carla Castro - si ha sempre paura di chiedere aiuto”. Nato a dicembre del 2017, dopo solo pochi mesi il gruppo arriva ad avere a 10mila iscritte per poi raggiungere, a distanza di nove mesi dalla sua creazione, quota 30.000. Da qui la decisione di diventare associazione. “È un’idea che avevo fin dall’inizio, ma prima di realizzarla dovevo far capire alle persone l’importanza dell’unione”, confida Carla. E la novità non sarà fine a se stessa, ma porterà con sé porterà diverse opportunità per la famiglia delle WIC. Sportelli gratuiti con consulenti a disposizione di chiunque voglia accedervi e corsi, di ogni tipo, per dare l’opportunità a chiunque voglia coglierla di scoC.T. prire il proprio talento.


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A teatro, in cucina o in trappola colleghi si diventa così Caterina Canneti

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e il vostro capo dovesse proporre a voi e ai vostri colleghi un’esperienza di team building, non temete il peggio: letteralmente significa “consolidare la squadra di lavoro” e comprende tutte le più svariate attività volte a incoraggiare la formazione di un gruppo coeso e motivato. La cosa potrebbe anche essere molto divertente e alcuni imprenditori fiorentini sono d’accordo. Ecco qui alcuni esempi di team building nostrano.

la preparazione di cibi, unita ad una sana competizione, affina la tecnica, la manualità e l’inventiva di ogni partecipante, da solo o in squadra. Per non parlare delle cene di gala, eleganti appuntamenti con vino, tra musica e degustazioni. Un’esperienza di condivisione che stuzzica anche l’appetito! Per le attività: www.mamaflorence.it/it/corporate/.

Caccia al tesoro Per le strade della città, si organizzano delle vere e proprie cacce al tesoro (anche digitali!), divisi in squadre e accompagnati da una guida turistica. A piedi, in bicicletta, o addirittura in Segway (il monopattino elettrico), ogni team dovrà risolvere i quiz più impensabili per raggiungere la meta finale e trovare l’agognato tesoro: i partecipanti, oltre a scoprire (e a conoscere meglio) le bellezze di Firenze, avranno anche la possibilità di fare gruppo e scoprire le grandi potenzialità del lavoro di squadra. Un esempio su: www.treasurehuntinflorence. com/it/index.htm.

Escape Room Un gioco per chi apprezza il brivido dell’avventura: il gruppo di colleghi, chiuso in una stanza a tema, deve cercare di scappare. Per riuscire nell’intento, i partecipanti dovranno tirare fuori tutto il loro intuito e la loro logica, risolvendo gli enigmi e gli indovinelli sparsi per la stanza. Il tutto in un tempo di soli 60 minuti. Ci si può mettere alla prova anche in più sfide contemporaneamente o in serie. Per info: foxinaboxfirenze.com/teambuilding.

Sfide culinarie Che si tratti di una gara di pasta, di pizza, della creazione di un vino personalizzato o di finger food design, anche in cucina si può fare team building:

Teatro Se si preferisce la via intellettuale, l’Accademia dell’uomo (Teatro della Toscana) organizza dei percorsi formativi dedicati ai team aziendali. Molti i moduli proposti, per una maggiore conoscenza

di se stessi e del gruppo di lavoro: attraverso esempi illustri (Goethe, Shakespeare, gli antichi miti ed eroi), i partecipanti avranno la possibilità di migliorare le loro capacità di leadership, di espressione in pubblico, di rapporto coi colleghi. Il tutto sotto la guida di professionisti. Il programma: www. teatrodellatoscana.it/formazione/accademia-delluomo/accademia-delluomo-corsi-progetti.


12 novembre 2018

La Firenze che non ti aspetti (a fumetti) Il tesoro dei Medici

à Tommaso Lanza (@ tommaso_lanza_artworks) è un fumettista, illustratore e sceneggiatore fiorentino.

Per molti secoli nelle osterie della Toscana si è parlato di una “stanza del tesoro” nascosta nel Forte Belvedere. Recentemente la stanza è stata scoperta davvero: in un pozzo protetto dai più complicati meccanismi antifurto dell’epoca.


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QUARTIERE 2

una nuova proposta per San salvi Costanza Marrapese

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i parte sempre dai numeri: 33 ettari, 40 edifici. Quelli di San Salvi oltre ad essere importanti rappresentano per la città servizi alla popolazione, associazioni, spazi verdi. Una città nella città. È metà settembre quando l’Asl Toscana Centro, proprietaria dell’area di San Salvi, incontra il sindaco Dario Nardella, l’assessore del Welfare Sara Funaro e i tecnici dell’Urbanistica per una nuova proposta di riqualificazione della struttura. Un percorso già avviato dall’Asl che - garantisce l’Azienda - terrà in considerazione le proposte pervenute dalla cittadinanza e dai vari portatori di interesse che nel tempo hanno proposto soluzioni alternative e interessanti. L’Asl nel frattempo sta continuando l’opera di recupero dell’area ed ha avviato progetti di riqualificazione per ridare decoro agli spazi, conservare l’esistente e garantire la sicurezza. Gli interventi finora realizzati, per un costo totale di oltre 2 milioni di euro, sono stati attuati in accordo con il Comune di Firenze e la soprintendenza ai Beni culturali. Il Presidente del Q2 Michele Pierguidi esprime così il suo pensiero sull’argomento: “uno spazio bello e importante della città animato da diverse associazioni. E’ un luogo da ritrovare e vivere 24 ore, per questo il Comune è pronto a vagliare i vari progetti; quello presentato dalla Asl si deve sposare con le necessità e la storicità del luogo. Adesso occorre occorre trovare un giusto mix che possa accontentare le esigenze dei proprietari e di chi

Dopo 9 mesi rinasce la biblioteca pieraccioni

D vive quello spazio e vorrebbe riportarlo alla cittadinanza”. Concetto espresso anche da Leonardo Bieber, presidente della commissione Urbanistica, in Consiglio comunale: “Ciò che va scongiurato è che si realizzino interventi singoli che non rispondano a una visione d’insieme: come commissione seguiremo il percorso avviato, con un occhio di riguardo alla conservazione della storia e della memoria dei luoghi”. Nel frattempo il progetto elaborato in base al percorso partecipato del coordinamento “Salvare San Salvi”

chiederà un tavolo tecnico con la Regione e un incontro con la direzione generale dell’Asl per fare il punto della situazione e si presenterà alla cittadinanza con due visite guidate, il 10 novembre alle 14.45 e il 24 novembre alle 10. Saranno due occasioni per conoscere i vari aspetti del progetto partecipato Salvare San Salvi. In compagnia dei membri del comitato si ripercorreranno tutte le strutture, facendo il punto sul loro stato e sui progetti maturati dal percorso partecipato per il loro recupero.

opo uno stop di 9 mesi ha riaperto ufficialmente la Biblioteca Dino Pieraccioni di via Nicolodi. Gli ambienti sono stati ripensati con stanze tematiche più intime e un’area dedicata agli utenti 0-14 anni. Come sottolinea Michele Pierguidi: “Uno spazio ritrovato nel quartiere, bello e più grande. La Biblioteca Pieraccioni è molto apprezzata dagli studenti dell’Università e delle Scuole superiori, ora ci sono anche due nuove aule per i bambini e si stanno sistemando anche nuove postazioni internet”. C.M. Anno XII n. 61 del 2 novembre 2018

Il Reporter del Quartiere 2 raggiunge le famiglie del Quartiere 2 Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa | Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa | Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

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QUARTIERE 2

14 novembre 2018

Bellariva, il rione è social. E si arma di post e fiori I Fannì Beconcini

cittadini di Bellariva si organizzano. O meglio, si sono organizzati già da qualche anno attorno ad una piattaforma virtuale per occuparsi di questioni concrete e reali. Bellariva Social Street è senza dubbio una delle associazioni di cittadini più attive a Firenze, che rispecchia a pieno la natura del fenomeno social street, da 5 anni diffuso in Italia: si tratta di cittadini che si riuniscono grazie ai social per conoscersi, aiutarsi e migliorare la zona in cui abitano. Tra le questioni al centro del dibattito social, le alberature danneggiate dal nubifragio dell’agosto 2015 e i successivi abbattimenti. Ma anche i lavori non ancora finiti ai giardini lungo l’Arno che - sostengono i cittadini del gruppo - espongono la zona ad episodi di microcriminalità, in quanto non consentono di chiudere i cancelli nottetempo. Tra le proposte emerse la possibilità di installare dossi o autovelox su lungarno Colombo, in modo da ridurre l’eccessiva velocità delle auto in transito. Il gruppo viene usato anche per segnalare incroci pericolosi (lungo via Piagentina e via Aretina) e luoghi abbandonati al degra-

do, come l’ex deposito Ataf di via de André al Varlungo. Le proposte dei cittadini non mancano: “Siamo in attesa di conferma da parte del Q2 del patto di collaborazione tra cittadini e amministrazione approvato a inizio 2018 per la ge-

CAMICIA SU MISURA UOMO - DONNA A disposizione una vasta gamma di tessuti

stione collettiva degli spazi pubblici - spiega Monica Micol, una delle promotrici di Bellariva Social Street -. Noi siamo pronti a prenderci cura del nostro territorio, anzi abbiamo già iniziato”. Bell’iniziativa a tal proposito è il guerrilla

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gardening in piazza Nannotti: ogni sabato i cittadini si occupano di far fiorire l’area riempendo le vasche inutilizzate di piante e fiori. Per iscriversi e partecipare alle attività basta iscriversi al gruppo facebook Bellariva Social Street.

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Tutto ci sembra fuori moda, troppo lungo, troppo largo, giacche con spalloni. Mamma mia come farò? Niente panico, La Bottega del cucito è a tua disposizione per sistemare tutto. Hai dei pantaloni belli ma fuori moda perché troppo larghi nel gambule? La tua giacca preferita ha le spalle troppo grandi, ma il tessuto è favoloso? Oppure jeans bellissimi ma completamente usurati? Non c’è problema, porta tutto a La Bottega del cucito, dove troveremo insieme una soluzione!

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ilreporter.it 15

QUARTIERE 2

varlungo sotto osservazione “Ma non c’è emergenza sicurezza” P Costanza Marrapese

onte di Varlungo, settembre 2018, abbiamo tutti ancora in mente l’aggressione avvenuta ai danni di una giovane studentessa della Mongolia sotto il ponte. Giugno 2018, prima di lei un’altra donna di origine asiatica era stata aggredita nei pressi del ponte mentre faceva jogging alle 5.30 di mattina. Aprile 2018, un giovane di 33 anni era stato trovato sotto il ponte con le gambe spezzate e trauma cranico, in circostanze ancora da chiarire. Abbiamo voluto fare un giro testando quanto i residenti di via Aretina e zone limitrofe si sentono sicuri. L’area nei pressi di Varlungo è molto densa e popolata. Il ponte pedonale verso sud lungo l’Arno che in molti vivono di giorno facendo jogging e attività fisica sembra trasformarsi la notte in luogo poco sicuro e scenario di spaccio. Molte le biciclette mobike abbandonate e gettate nel verde, così come rifiuti di vario genere come bottiglie e cartacce. “La notte camminare

da sola sotto il ponte non è per niente sicuro, almeno io non mi sentirei sicura. Lo scorso anno anche per questo motivo ho frequentato un corso di autodifesa femminile”, parla così Carolina, studentessa di 22 anni residente nei pressi di via Aretina. Gloria, pensionata residente in via di Varlungo invece racconta che salvo qualche

SAN SALVI PUÒ RINASCERE CON IL TUO AIUTO!!

raro furto in appartamento la zona è sicura: “vado spesso lungo l’Arno a fare passeggiate e ringrazio che fino ad oggi non mi sia successo niente; certo capisco che possa trasformarsi in zona poco sicura di notte”.“Un episodio gravissimo che ha lasciato tutti sgomenti - ha commentato così il Presidente del Q2 Michele Piergui-

di prosegue -si tratta comunque di un episodio circoscritto, tutte le criticità della zona sono costantemente tenute sotto controllo dalle forze di polizia. Non si può passare sopra quello che è successo, ci metteremo ancora più attenzione, ma chi parla di zona non sicura esagera e non rende giustizia a una delle zone più belle della città”.

Se vuoi conoscere in modo più approfondito il progetto ed il parco di San Salvi, che aspetti a venire a fare una bella passeggiata nel verde insieme a noi?

Il Coordinamento Salvare San Salvi si è fatto promotore del Percorso partecipativo denominato Immagineremo insieme “SAN SALVI PER TUTTI” che ha potuto disegnare, la San Salvi di domani!!! ai sensi della legge regionale, il Parco sognato TI ASPETTIAMO AD UNO DEI DUE APPUNTAMENTI APERTI dai cittadini del Quartiere 2 e di tutta la città. A TUTTI GLI INTERESSATI (IL RITROVO È FISSATO AL Scopri i risultati del percorso partecipativo CANCELLO DI INGRESSO IN VIA DI SAN SALVI): autorizzato, collegandoti alla pagina web: SABATO 10 NOVEMBRE ORE 14,45 WWW.SANSALVIPERTUTTI.IT PROGETTO SAN SALVI PER TUTTI SCALA 1:2000

(IN CASO DI PIOGGIA LA VISITA SARÀ SPOSTATA A SABATO 17 NOVEMBRE ALLA STESSA ORA)

SABATO 24 NOVEMBRE ORE 10,00 (IN CASO DI PIOGGIA LA VISITA SARÀ SPOSTATA A SABATO 1 DICEMBRE ALLA STESSA ORA)

Stiamo inoltre organizzando, tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, una mostra di foto della scuola di Letizia Battaglia dentro al parco di San Salvi.... per averne tutte le info, seguici sul sito: www.sansalviper tutti.it

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Segui tutti gli aggiornamenti sulla pagina Facebook: sansalvipertutti Chiedi tutte le info chiamando al 3472584889 dopo le ore 17:30 Iscriviti alla newsletter per restare sempre informato scrivendoci una mail a sansalvipertutti@gmail.com


A cura del Consiglio di Quartiere 2

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puoi trovare queste notizie e molto altro sul sito del Quartiere 2: vai su www.comune.fi.it e nella sezione “Comune” clicca su “Quartieri”

CAMPO DI MARTE Urbanistica

PROSEGUE LA RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA NANNOTTI Un altro passo avanti nel processo di riqualificazione di piazza Nannotti. È il nuovo percorso pedonale di accesso alla piazza che consentirà di valorizzare e rendere più centrale l’area rispetto alla viabilità pubblica. La variante per l’intervento è stata sottoposta a verifica di valutazione ambientale strategica, ricevendo la successiva approvazione dalla giunta di Palazzo Vecchio. Il nuovo sistema pedonale sarà costituito da una rampa e da una scalinata con passerella su una superficie di circa 180mq. Il progetto consentirà di collegarsi con via De Sanctis creando un nuovo percorso d’accesso alla piazza, attualmente raggiungibile solo da via Campofiore-piazza Alberti. Entrambi i percorsi convergeranno lungo via De Sanctis, senza interessare la porzione più marginale dell’area privata su via Rattazzi, garantendo un sistema pedonale più funzionale e sicuro.

Fotonotizie SOLIDARIETÁ NEL NOME DI TOMMASINO

CANTINE IN PIAZZA Domenica 14 ottobre è tornato l’appuntamento con il mercatino degli oggetti inutilizzati, svoltosi quest’anno sul Lungarno Aldo Moro, all’interno dei giardini delle Vittime di via Fani. Tante le persone che si aggiravano tra le bancarelle sperando di trovare l’oggetto tanto cercato.

Il 28 giugno scorso si era svolta la seconda edizione di “Cena in Libertà”, organizzata dal Comitato Parterre in Piazza della Libertà allo scopo di raccogliere fondi a favore della Fondazione Tommasino Bacciotti Onlus. Il 27 settembre, insieme all’Assessore Alessia Bettini e al Presidente del Q.2 Michele Pierguidi, il Comitato Parterre ha consegnato nelle mani di Paolo Bacciotti il contributo di 7.200 euro che verranno destinati al Progetto Case Accoglienza Tommasino. Un ringraziamento per questa bellissima serata alle oltre 400 persone che vi hanno partecipato.

LIBRICCINI PER I NUOVI NATI Per dare il benvenuto ai nuovi nati nel Q.2, il 29 settembre a Villa Arrivabene, alla presenza dell’autore e del Presidente di Quartiere, sono stati consegnati i libri che raccontano “La Storia del Signorino BC”, una fiaba di Claudio Ascoli con illustrazioni di Monica Fabbri.

FLORENCE RIVERS FESTIVAL Il primo weekend di ottobre è stato segnato dal Florence Rivers Festival che ha impegnato il Q.2 in vari eventi. Molte le persone che hanno visitato il cantiere del Parco del Mensola e il sito archeologico sottostante. Domenica i Presidenti dei Quartiere 2 e 3 hanno partecipato alla Pedalata insieme al Sindaco, all’Assessore all’Ambiente e ai rappresentanti di Firenze Ciclabile.

GOSPEL ALLA CHIESA DI VARLUNGO Tantissima affluenza alla Chiesa di San Pietro a Varlungo sabato 13 ottobre per il concerto “Dallo Spiritual al Gospel”, secondo appuntamento dell’iniziativa “Musica in periferia”, organizzato dall’Opera del Duomo. A dirigere il gruppo Gianni Mini, direttore e solista, Paolo Mugnai al pianoforte e Lamberto Crespi al contrabbasso.

TRUFFE AGLI ANZIANI, INCONTRO AL PARTERRE Il 16 ottobre, al Centro per l’Età Libera al Parterre, si è svolto un incontro informativo sulle truffe agli anziani con la presenza del Sindaco, del Presidente Q.2 Pierguidi, dell’Assessore alla sicurezza urbana Gianassi e del Presidente del Centro Anziani Parterre Colangelo, con i Vice Ispettori della Polizia Municipale Cascio e Marmorini.


Cultura e eventi

Il Cartellone

Enrico Bandelli, l’arte ‘vista’ dai non vedenti 10-22 novembre, il Gruppo Donatello insieme all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti organizza l’esposizione di Enrico Bandelli “Ad occhi chiusi”, una mostra ideata dallo stesso autore e condivisa dal Presidente dell’ UICI Niccolò Zeppi. Le opere in mostra sono fotografie, sculture in legno di rami abbattuti dalla forza del mare. L’idea dell’artista è di far “vedere” i quadri anche “ad occhi chiusi”, per permettere di rendere partecipi anche le persone non vedenti. Sede Gruppo Donatello, via degli Artisti 2r, inaugurazione 10 novembre, ore 16. Orario: feriali: 10,30-12,30 e 16-19; festivi, ore 10,30-12,30.

Passeggiata da Bellariva a Villa ‘Il Ventaglio’

Sabato 10 novembre riprendono le passeggiate ‘Salute è Benessere’ nel Q.2 con una camminata che parte dai rinnovati Giardini di Bellariva per arrivare ad ammirare il Parco di Villa ‘Il Ventaglio’, da poco riaperto integralmente, fino a comprendere la zona arborea sulla collina. Partenza prevista alle ore 9 dal Centro Anziani di Bellariva per un percorso di circa 6,5 km. Appuntamento successivo, sabato 1 dicembre, per una passeggiata nella zona del Mensola per farsi un’idea del futuro parco. Ritrovo, ore 9,30, al capolinea del 17 in viale Verga.

Mercatino benefico per la lotta contro i tumori

16-18 novembre, Sala dei Marmi (Parterre), “Dal Kitsch al Kitsch”, mercatino benefico per la raccolta fondi a sostegno dell’associazione LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), in mostra tanti oggetti del passato.

Mostre di pittura a Villa Arrivabene

8 novembre, ore 17, inaugurazione della mostra di pittura “Vita di un uomo”, di Angelo Rizzone. La mostra sarà visibile fino al 21 novembre in orario di ufficio. 23 novembre, ore 17, inaugurazione della mostra “La Donna e la Vita” della pittrice Adriana Stefanini. Mostra aperta al pubblico fino al 30 novembre.

Convegno sulla ludopatia

17 novembre, ore 9-13, convegno“Noi non ce la giochiamo”, a cura di Aics, presso Villa Arrivabene. Ludopatia, un problema sociale, una dipendenza patologica che compromette la vita nel complesso universo del gioco d’azzardo. Ingresso libero.

Un libro sulle Alpi Apuane

24 novembre, ore 17, spazio Ex Fila, presentazione del libro “L’Altezza della Libertà-Viaggio tra l’essenziale bellezza delle Alpi Apuane” di Gianluca Briccolani.

Festa dell’albero

Per tutto il mese di novembre sarà celebrata la festa dell’albero in varie scuole del Quartiere 2 con la piantumazione di nuovi alberi.

Ricordo dell’alluvione

Domenica 4 novembre, Villa Arrivabene, ore 16,30, commemorazione dell’alluvione di Firenze con una lettura drammatizzata a più voci con proiezioni e suoni. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

Le donne cantano le donne

19 novembre, ore 20.45,Teatro Le Laudi, via Leonardo da Vinci, la Compagnia della Giostra presenta “Le donne cantano le donne” insieme all’Associazione A.PE.S.ONLUS. Per info dettagliate visitare il sito di quartiere in prossimità dell’evento.

Incontri con poeti e scrittori

9 novembre, ore 17.30, Villa Arrivabene, l’Associazione Semicerchio organizza un incontro a partecipazione gratuita con Paolo Iacuzzi, poeta e direttore del Premio Ceppo Internazionale. Incontro successivo il 14 dicembre con Giorgio Falco.

Rassegna teatrale a Ponte a Mensola

10, 17 e 24 novembre, ore 21,15, Circolo Ricreativo Faliero Pucci, via Gabriele D’Annunzio 182. Sul sito di quartiere la locandina con il programma completo degli spettacoli. Si consiglia la prenotazione telefonica al 3291124688 o 055.611484, dalle 20,30 alle 22,30.

Anticipazioni di dicembre

3 dicembre, ore 14, Villa Arrivabene, “Pamapi: nel ricordo di Padre Rima, tra memorie e innovazioni”, seminario organizzato da Pamapi, Centro terapeutico-abilitativo per disturbi di spettro autistico. 8-9 dicembre, Villa Arrivabene, Merc’ANT di Natale, ore 10-13 e 15-19. Il ricavato del mercatino, promosso da Fondazione ANT Onlus, andrà a sostegno delle attività gratuite di assistenza domiciliare ai malati di tumore e per la prevenzione oncologica.

Notizie dal territorio

CONTRIBUTO PER CHI ASSISTE FAMILIARI NON AUTOSUFFICIENTI Fino al 12 novembre è possibile richiedere un contributo economico per le persone anziane non autosufficienti che si avvalgono dell’assistenza di un familiare. Possono chiedere il contributo le persone anziane in condizione di non autosufficienza che alla data del 30 settembre scorso si trovavano in lista d’attesa per l’accesso al ‘Contributo di sostegno alle cure familiari’ previsto nel Piano di assistenza personalizzato (Pap) nell’ambito del percorso sociosanitario di presa in carico delle persone anziane non autosufficienti. I familiari che prestano assistenza devono essere maggiorenni, non occupati, pensionati o lavoratori per non oltre 20 ore settimanali. L’importo annuo, in base all’Isee, varia da 1000 a 4000 euro. La domanda va presentata ai servizi sociali comunali del territorio. Il contributo è riferito all’anno 2018, è forfettario ed è erogato in un’unica soluzione annuale, per un importo massimo pari a 4mila euro.

PIAZZA BECCARIA MANTIENE IL SUO CINEMA Il cinema Astra 2 di piazza Beccaria manterrà la funzione cinematografica. È quanto prevede la convenzione, basata sulla norma ‘salva-cinema’ prevista dal regolamento urbanistico, che impone al privato il mantenimento dell’attività cinematografica sul 60% della superficie totale dell’immobile originariamente destinata a cinema. L’immobile è attualmente inutilizzato e da anni non svolge più funzione cinematografica. Con la convenzione, il privato si impegna a mantenere per 10 anni l’attività cinematografica su una superficie non inferiore a 450 metri quadri, pari al 60% della superficie totale originariamente destinata a cinema. La superficie restante sarà utilizzata dall’operatore per attività bancaria. In caso di alienazione parziale o totale degli immobili oggetto della convenzione, gli obblighi assunti dall’operatore si estendono agli acquirenti, indipendentemente da eventuali clausole di vendita diverse o contrarie.

IN PIAZZA VASARI UNA TARGA PER LE VITTIME DEI BOMBARDAMENTI Lo scorso 25 settembre è stata inaugurata la targa in memoria delle vittime

civili di guerra a Campo di Marte. La targa è stata apposta dall’Associazione Nazionale Vittime di Guerra in piazza Vasari, di fronte al giardino già intitolato lo scorso 10 marzo. L’area verde tra via Luca Giordano e piazza Giorgio Vasari è stata appositamente attrezzata per mantenere viva la memoria delle tante vittime civili dei bombardamenti subiti dalla zona del Campo di Marte nel corso della seconda guerra mondiale.

TORNA IN FUNZIONE IL PARCHEGGIO DI ROVEZZANO Da lunedì 8 ottobre torna a disposizione il parcheggio nei pressi della sta-

zione di Rovezzano. L’area di sosta di via della Chimera (200 posti di disponibilità), di proprietà delle Ferrovie, era chiusa da tempo. Dopo la presa in carico da parte del Comune e alcuni interventi relativi all’impianto di illuminazione e alla sistemazione delle zone a verde, la struttura torna gratuitamente in funzione proponendosi come importante servizio per l’intera zona.

Statistica PARTE IL CENSIMENTO, CON ALCUNE NOVITÁ DI RILIEVO Da oltre un secolo e mezzo l’Italia, ogni 10 anni, si fa i conti addosso, per capire non solo quanti siamo ma anche come stiamo cambiando dal punto di vista economico, sociale, culturale. Da qualche giorno sono iniziate le fasi operative del Censimento Permanente della Popolazione organizzato da Istat e dai comuni e destinato a sostituire il vecchio censimento generale. Quella che si sta attuando rappresenta davvero una svolta sostanziale perchè per la prima volta la rilevazione censuaria si svolge con cadenza annuale e non più decennale, in modo da poter acquisire informazioni sempre più aggiornate sulle famiglie, i loro componenti, la condizione professionale, le caratteristiche degli alloggi. Rispetto ai censimenti precedenti la differenza non risiede solo nella diversa periodicità della rilevazione perché le famiglie non saranno coinvolte tutte insieme nello stesso momento, ma solo attraverso campioni rappresentativi. Anche le modalità di esecuzione della rilevazione prevedono una doppia possibilità: alcune famiglie verranno contattate direttamente da un rilevatore comunale, altre riceveranno una lettera da parte di Istat con le istruzioni per la compilazione via web e le informazioni per i contatti telefonici. In caso di mancata risposta anche questi nuclei riceveranno la visita di un rilevatore. Il Censimento coinvolgerà circa 5.000 famiglie e le operazioni sul campo sono iniziate il 1° di ottobre e termineranno poco prima di Natale. Per info, chiarimenti e ulteriori dettagli specifici: 055.3282257 055.3282210 censimento@ comune.fi.it


QUARTIERE 2

18 novembre 2018

venghino signori e signore da francesco, il mago del quartiere Barbara Palla

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metà strada tra un attore e un copywriter, il mago non è solo un hobby. La magia può essere un vero e proprio lavoro oltre che un’arte raffinata. Per scoprirlo abbiamo parlato con Francesco Micheloni, prestigiatore, illusionista e conduttore televisivo. Chi vuole fare il mago, come fa? Con tanto lavoro! Ci sono alcune cose da studiare ma ognuno deve scoprire la sua magia e crearsi un personaggio. Il trucco e l’illusione sono importanti, devono essere naturali, bisogna ripeterli all’infinito. La parte più difficile, però, è il pubblico, saperne catturare e mantenere l’attenzione e saper reagire quando succede qualcosa di inaspettato. Oltre gli spettacoli, cosa fai? Divulgo la magia per cambiare la cultura diffusa del “baro” e porre l’attenzione sulla parte artistica. Grazie al canale TVL, che ha investito in un modo nuovo di fare televisione, abbiamo realizzato due programmi: “Magic Talent Show” per scoprire, dare coraggio e indirizzare i nuovi talenti della magia e “Street Magic” durante il quale giro per le strade di Firenze realizzando illusioni improvvise ai passanti, senza trucchi di regia per cogliere la spontaneità della magia. Questo programma è nato proprio per svecchiare l’immagine del mago da palcoscenico che non si mescola tra la gente. Descrivici la tua magia. Io racconto delle storie. La mia magia non è solo un trucco più o meno affascinante, ma è una storia costruita dal trucco e dal mio racconto. Non mi piacciono le grandi illusioni (la donna tagliata a metà per intendersi), preferisco le carte da gioco per il loro simbolismo e la loro versatilità. Il mio preferito però è un quadro che ho scovato durante una fiera. Mi ha da subito affascinato ma non capivo come inserirlo nello spettacolo. Sono stato mesi a provare e riprovare, poi una mattina guardandolo ho capito la sua storia. In generale, mi ritengo soddisfatto quando lo spettatore apprezza la totalità dello spettacolo, quando arriva a concedersi, anche solo per un attimo, di credere alla magia.

e per chi vuol imparare i trucchi del mestiere c’è la hogwarts di firenze N on è Hogwarts ma anche Firenze ha la sua scuola di magia. Niente bacchette, cappelli parlanti o scope volanti, solo prestigi e illusionismo! La “scuola” è il Club Magico di Firenze - in viuzzo de’ Bruni, 23 – ed è aperto su invito a tutti gli hobbisti e i professionisti. Oltre alle conferenze di magia, occasioni pensate per far crescere professionalmente i soci, ogni terzo venerdì del mese, i maghi salgono sul palcoscenico del Club per uno spettacolo aperto al pubblico. Pronti a lasciarvi sorprendere? B.P.


ilreporter.it 19

A tavola con lo chef

alla Fortezza da Basso Anna Amoroso

È

con un occhio attento e curioso che torna la Biennale Enogastronomica per capire le nuove tendenze del gusto. Dal 16 al 19 novembre la Fortezza da Basso si trasformerà in un luogo di incontri e di scambi tra appassionati e addetti ai lavori per lasciarsi guidare tra degustazioni, workshop e “focus masticabili” dove ai Table chef, novità di quest’anno, sarà possibile incontrare i grandi chef proprio a tavola. “Sarà un’edizione molto dinamica – racconta il direttore artistico Leonardo Romanelli – Il concetto è quello di creare assieme a uno staff di collaboratori qualcosa di nuovo, che riguardi la promozione, l’educazione e la diffusione di tutto quello che è il comparto agroalimentare per un pubblico sempre più variegato. Per questo motivo abbiamo dato ampio spazio al vino con duecento aziende vinicole e per la prima volta vi sarà un’area tematica dedicata

esclusivamente alla pizza”. La manifestazione sarà un’emozione da vivere tra incontri, mostre, attività diverse e cento desk di assaggio, ma in particolare sarà fruibile a tutti perché non ci sarà alcun biglietto d’ingresso per consentire al pubblico di tornare più volte assecondando le proprie passioni e un pizzico di golosità.

la birra? si degusta a novembre è tempo di olio

A

umentano gli appassionati della birra che decidono di imparare le basi dell’assaggio “professionale”. Per chi volesse divertirsi, scoprendo e degustando birre di ogni tipo per trovare gli abbinamenti perfetti il 19 novembre ci sarà un’occasione da non perdere al Mercato Centrale. Arriva il Degustabirra dove sarà possibile vivere un momento diverso a caccia di aromi, profumi complessi e una gamma amplissima di sapori. L’evento è gratuito, basta iscriversi a evenA.A. ti.firenze@mercatocentrale.it

T

ra feste e sagre la Toscana si apre all’autunno e proprio in questo periodo è possibile apprezzare il saporitissimo olio nuovo. Torna anche quest’anno a Firenze, il 18 novembre, l’appuntamento con la Fierucolina dell’olio nuovo in piazza Santo Spirito, il mercatino all’aperto che propone i prodotti delle aziende locali all’insegna del biologico. Altra tappa da non perdere è la festa dell’olio alla Fattoria I Bonsi (Reggello) dove si potranno visitare le cantine storiche e assaggiare le bruschette con olio appena A.A. franto il 4 e l’11 novembre.

Implantologia Computerizzata: 20 anni nel futuro con lo studio del Dott. Claudio Cirrincione

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Lo Studio Cirrincione festeggia 20 anni di attività proponendo ai propri pazienti un’innovativa tecnica per dire addio alle protesi mobili e tornare a sorridere senza più disagi fisici e psicologici Dott. Cirrincione, che cos’è l’implantologia computerizzata? L’implantologia computerizzata o computer-guidata è una sofisticata tecnica per l’inserimento di impianti osteointegrati in titanio. Dopo lo studio di una radiografia tridimensionale della mandibola o della mascella, è possibile programmare con estrema precisione lunghezza, diametro e posizione degli impianti da utilizzare. Contemporaneamente viene progettata e realizzata la protesi fissa che al termine dell’intervento sarà avvitata subito sugli impianti. Quali sono i vantaggi di questa tecnica rispetto a quella tradizionale? È più precisa e permette di effettuare in-

terventi poco invasivi, quasi annullando i postumi operatori tipici delle tecniche tradizionali, come gonfiore e dolore. Questo tipo di chirurgia si può paragonare agli interventi eseguiti in laparoscopia in zona addominale, a seguito dei quali il paziente viene ormai dimesso dalla clinica nell’arco di 2-3 giorni. Un altro importante vantaggio sta nel poter avere i denti fissi subito dopo l’intervento. È una tecnica diffusa? No. Solo il 10% degli odontoiatri italiani esegue questa metodica. Che costi ha? Può sembrare strano, ma grazie alla tecnologia digitale i costi si riducono

rispetto alle tecniche tradizionali. Persino nei casi dove sono richiesti interventi chirurgici aggiuntivi – come rialzi del seno mascellare o innesti ossei – l’investimento si abbassa grazie ad una procedura computer-guidata in digitale che permette di inserire impianti anche in zone con poco osso (es. pazienti che hanno perso i denti per parodontite o a seguito di precedenti riabilitazioni fallite).

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piccoli costruttori cercasi torna il festival dei mattoncini

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Valentina Veneziano

mattoncini LEGO ci fanno sognare, divertire, progettare a ogni età. È difficile incontrare qualcuno che non abbia mai giocato con loro e che non possieda un ricordo collegato. Il 2018, anno in cui si celebrano i 60 anni del mattoncino e i 40 dei personaggi LEGO, segna anche il ritorno del Bricks in Florence Festival all’Obihall (10 e 11 novembre). Le novità che caratterizzano questa seconda edizione 2018 sono: ospiti internazionali, un grandissimo mosaico da costruire con l’aiuto del pubblico e varie attività dedicate ai visitatori sia di gioco libero sia di gioco guidato. Ci sarà anche la Galleria dei Giovani Costruttori dove cinquanta bambini, tra i 6 e i 12 anni, potranno cimentarsi come dei reali espositori mettendo in mostra le loro personali creazioni. Sarà possibile inoltre visitare la mostra fotografica curata da “Amici della fotografia Empoli” con protagonisti i personaggi LEGO in gita in Toscana. L’AperiBRICK è un’altra grande novità. Sarà possibile fare un aperitivo presso il foyer del teatro visitando la mostra in fase di costruzione

durante la serata del 9 novembre (ingresso su prenotazione). Il Bricks Florence Festival è gratuito per i bambini fino ai 5 anni mentre per gli adulti il costo del biglietto è di 7 euro. Per maggiori informazioni consigliamo di visitare www.bricksinflorencefestival.it).

al museo bardini arriva sherlock holmes. e l’arte si colora di giallo

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arola chiave: «Elementare Watson!». Mettiti nei panni di Sherlock Holmes e partecipa a una vera e propria indagine poliziesca, in un’avvincente mattinata ricca di arte e divertimento. Superando prove ed enigmi, i ragazzi – età consigliata dai 5 agli 11 anni – aiuteranno le preparate guide dell’associazione Artemide a rintracciare le opere d’arte che una banda di ladri sta cercando di rubare, diventando così dei perfetti detective. I bambini, attraverso il gioco, impareranno ad osservare alcune delle opere custodite all’interno del Museo Bardini. Una collezione eclettica che spazia dalle arma-

â Foto di ToscanaBricks

ture, ai quadri e alle statue, ed è costituita da tutti quegli oggetti d’arte acquistati dall’antiquario che dà il nome al museo nel corso dell’800. Verranno spiegate anche alcune famose opere, quali il Diavoletto del Giambologna, l’originale in bronzo del porcellino di Firenze e la Madonna dei Cordai di Donatello. Sorpresa finale per tutti i partecipanti. Appuntamento domenica 11 novembre alle ore 11. L’attività dura circa un’ora e mezzo. Il costo è di 10 euro. Per prenotazioni: artemidefirenze@gmail.com L.Z.


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OPI NIO NI

OPINIONI

22 novembre 2018

ICCHÉ SI MANGIA

ICCHÈ SI DICE BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

PER OGNISSANTI MANICOTTI E GUANTI LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

FOOD REPORTER OGNI MESE IN UNA CUCINA DIVERSA A CURA DI LAURA PICCIOLI

“Siamo amici da una vita - racconta con un velo di emozione Matteo, uno dei proprietari della nuova Salmoneria in piazza del Mercato Centrale – e dopo aver avuto esperienze diverse nel campo della ristorazione, abbiamo deciso di unire le forze dando un nuovo volto a questo locale che da anni si è caratterizzato per la vendita del salmone di altissima qualità. Il nostro principale fornitore è infatti Norika, azienda leader nel settore della distribuzione di prodotti ittici in Italia. Il vero cambiamento del ristorante ha riguardato invece l’offerta, perché se prima era aperto solo a pranzo e cena, adesso vive tutto il giorno, dalle 8.30 del mattino fino alle 1 di notte, proponendo quindi anche un servizio di bar e caffetteria, ma anche gastronomia, aperitivo con finger food e naturalmente ristorazione. Il nostro è un menù molto variegato, perché oltre ai piatti di pesce affumicato, proposti marinati all’aneto con mostarda e miele o altri prodotti ittici di grande qualità in abbinamento ai pani prodotti artigianalmente nel nostro laboratorio, prepariamo anche pizze gourmet con diverse tipologie di impasto: classico, muesli ed un altro che varia settimanalmente. Quella che è una classica pizza può quindi diventare una vera e propria seafood pizza di altissima qualità, il tutto abbinato ad una buona carta di vini selezionati con cura da piccolissimi produttori, soprattutto locali. Ma la vera sorpresa della nostra salmoneria, sta nel conto, assolutamente accessibile”.

“Per Ognissanti manicotti e guanti”. Espressione coniata per avvertire che siamo nell’imminenza dell’inverno; infatti la festività di tutti i Santi ricorre il primo novembre ed è particolarmente celebrata nella chiesa di San Salvatore in Ognissanti, fondata dai frati Umiliati nel 1256 nell’omonimo borgo fiorentino. La chiesa fu ricostruita nella prima metà del XVII secolo sotto la direzione di Bartolomeo Pettirossi. I frati, detti Umiliati perché indossavano vesti semplici e grezze “umiliandosi in Dio”, appartenevano all’ordine religioso sorto per opera di Papa Innocenzo III nel 1201. Si distinsero particolarmente per gli importanti lanifici che avevano nei loro conventi, dove fabbricavano il “panno umiliato” cioè una mezzalana spessa e resistente, di grande diffusione. Tali religiosioperai, che avevano deciso di vivere con il lavoro delle proprie mani, giunsero a Firenze nel 1239 accolti molto favorevolmente dalla cittadinanza. Infatti, si sapeva che da loro, definiti “maestri di lanificio”, se ne sarebbero tratti grandi vantaggi. E fu così poiché, nel 1250 permutato il loro terreno con quello dell’oratorio di Santa Lucia, si trasferirono in quel luogo del quale bonificarono subito il terreno acquitrinoso e malsano, sulla sponda dell’Arno, dove presero sede. Costruirono la loro chiesa dedicata a tutti i santi, il convento e case per artigiani tintori e tessitori. Del loro convento fecero un’operosa azienda tessile, insegnando ai fiorentini progredite tecniche di lavorazione. Con ingegno e mentalità mercantile dal fiorente commercio dei tessuti di lana, la città trasse in breve tempo ricchezza e benessere. Gli Umiliati vollero dedicare la loro chiesa a San Salvatore ed alla Regina di Tutti i Santi; denominazione non certamente breve tanto che i fiorentini, abituati a mangiare le parole come noccioline, ne coniarono subito l’abbreviazione, per cui divenne comunemente appellata Ognissanti. La Chiesa cattolica, il primo giorno di novembre, dedica la ricorrenza “a tutti i Santi che regnano con Dio nella celeste Corte del Paradiso” ed il proverbio “Per Ognissanti, manicotti e guanti”, ci vuol ricordare di predisporre un adeguato abbigliamento, poiché l’imminenza del freddo invernale non ci debba prendere alla sprovvista. Quindi manicotti di pelliccia o di panno e guanti di lana o di pelle. Specialmente i guanti, il cui uso è molto antico, sono sempre stati indice di distinzione e ambito regalo degli innamorati. A proposito di manicotti, vogliamo ricordare un aneddoto ottocentesco del bontempone fiorentino, certo signor Mani, di professione “cavalocchio” ossia mancato avvocato senza alcun titolo, che valeva poco e, tuttalpiù, s’incaricava di

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Web: artusi.net Facebook: Artusi Firenze Luciano Artusi Artusi Ricciardo

riscuotere i crediti altrui. Si racconta che sua moglie lo stimolasse spesso a comprarle un manicotto, cosa che il Mani prometteva sempre ma non comprava mai. Una sera ad un’allegra cena con amici il nostro gaudente cavalocchio alzò talmente il gomito che dopo l’ultimo bicchiere, quello cosiddetto della staffa, non si reggeva più in piedi. Alcuni amici rimasti un po’ più sobri di lui lo accompagnarono sull’uscio di casa. Picchia e ripicchia alla porta, finalmente si affaccia la moglie assonnata e domanda: “Chi è?”. Il Mani che aveva perso la stabilità delle gambe ma non l’acutezza della mente rispose: “Vieni giù a pigliare i’ manicotto!”. La moglie tutta lieta e giuliva scese con la lucerna in mano e non vedendo il desiderato regalo esclamò: “E i’ manicotto?” Allora il Mani, che di faccia tosta ne aveva da vendere, esclamò: “O che sei cieca… non lo vedi i’ Mani-cotto ben, bene… pigliami dunque e portami a letto!”.


ilreporter.it 23

OPINIONI

ICCHÈ C’È LA CITTÀ CHE SI MUOVE E CHE SI MUOVERÀ

SCUSE 2.0

DAVIDE DEIV AGAZZI Sorry. Lo Siento. Dèsolè. Tut mir leid. Desculpa. Forse sarà più semplice cominciare ad imparare il termine in una lingua straniera, dato che nel nostro paese, questa parola, non la pronuncia più nessuno. Ma davvero nessuno. Scusa. Eppure non è una parola dalla pronuncia difficile. Non è come dire, che so, locupletare, kalokagathia, scuttroterellando o guidrigildo. Scusa, cinque lettere. Esse, ci, u, esse, a. Scusa. Capita, eh. Succede a tutti. Uno sbaglia e chiede scusa, che male c’è? Anzi, è proprio un bel gesto, un segnale di stima, di rispetto, per se stessi e, soprattutto, per il prossimo. Ma non qui, non in questo Paese, non in questa fase politica di campagna elettorale perdurante e permanente. Neanche di fronte alla realtà, quando questa si manifesta come un tir lanciato a cento all’ora nel viso. Proprio dritto sul grugno. Non che il brutto esempio arrivi solo dalla politica, eh. Magari. Non serve poi guardare così lontano, anzi, dovremmo cominciare proprio dalla quotidianità, dal vicino di casa che hai molestato tutta l’estate con l’ultima tortura acustica latino-americana, sparata quotidianamente a volume da lite condominiale. O chiedere scusa a quello a cui hai rubato il posto in fila alla cassa per prendere il caffè prima di lui, che ieri era il 20 di ottobre e hai fatto le tre di notte a riguardarti la replica di Noi-Loro 4-2 e Pepito che suona la carica sotto la Fiesole ma quell’entusiasmo nostalgico stamani ha un prezzo. Non ci si scusa con quello a cui abbiamo involontariamente (ahah, certo, come no) rubato la

ICCHÉ SI SCATTA BAMBINI E FOTOGRAFIA

precedenza in macchina, non ci si scusa neanche con i professori che redarguiscono i nostri figli, tentando di recuperare dove siamo mancati in primis noi, nel ruolo di educatori. Ecco, la scuola. Forse dovremmo istituire un’ora di scusa. La si potrebbe mettere al posto di matematica, materia arcaica e sopravvalutata: siamo in deficit permanente, a che serve imparare a contare? Il risultato è negativo a prescindere, lo si sa già prima, è come il maggiordomo assassino. Oppure al posto dell’italiano, perché continuare ad impantanarsi nel congiuntivo? A breve parleremo coi rutti, ma scusa è una parola breve e dovrebbe essere comunque fattibile. Magari con una birra, che aiuta sempre nei momenti catartici. Certo, direte voi, ma con gli adulti come si fa? Mica si possono rimandare a scuola. E allora ecco la patente a punti dello ‘scusa’. (Scusa si pronuncia con l’accento sulla u, non sulla a, nel caso qualcuno se lo stesse chiedendo: ve lo dico qui, tra parentesi, così potete cominciare a far pratica di questo curioso neologismo prima che sia finito il pezzo). Hai commentato l’articolo dopo aver letto solo il titolo? Via due punti. Non paghi il bollo auto da dieci anni, ma la crisi è colpa dell’Euro? Via quattro punti. Qualsiasi cosa avvenga oggi, è comunque colpa dei governi precedenti? Via cinque punti e in castigo a vederti le repliche di Mentana. In caso di perdita di tutti i punti patente, esilio forzato su Temptation Island con Maria De Filippi. No, non intendo “condotto da”, intendo proprio “in compagnia di”. Tu. E lei. Paura, eh? E allora, sapete cosa? Mi sa che comincio io. Scusa Direttore, che pure questo mese il pezzo l’ho consegnato in ritardo. µFacebook: davide.agazzi Twitter: @deivagazzi

Paolo Matteoni organizza corsi di fotografia individuali e per piccoli gruppi. Prenota con lo sconto Reporter: paolomatteonifotografo@gmail.com

PAOLO MATTEONI Come si sa la fotografia è una componente della grande famiglia che va sotto il nome di comunicazione visiva. Non si tratta di solo estetica, ma di un vero e proprio linguaggio spesso usato per trasmettere informazioni, emozioni sensazioni e tanto altro. Pensiamo per esempio ad un soggetto fotografico che va oggi molto di moda: il food, ovvero la foto di cibo. Scopo principale di questo genere fotografico è valorizzare i piatti e gli alimenti, magari per scatenare nell’osservatore la voglia di assaggiarli; se facciamo questo usiamo un linguaggio volto a trasmettere un messaggio, usando un linguaggio preciso. Come ogni altra forma di linguaggio evoluto, anche quello delle immagini si può imparare ed insegnare. Soprattutto con i bambini questo diventa anche molto divertente ed interessante. Proviamo a mettere i bambini, direi dagli otto-nove anni in poi, di fronte ad una fotografia e facciamoci dire cosa gli provoca. Le risposte potranno essere su vari piani: quello emotivo (paura, gioia, allegria, tristezza ecc.) o quello razionale (ciò che l’immagine mostra e racconta). Poi proviamo a fargli inventare una storia utilizzando ciò che vede nel-

la fotografia e facciamocela raccontare; magari aggiungiamo degli elementi di racconto per renderlo più avvincente. Con questi “giochi” riusciremo a sviluppare uno spirito di osservazione che spesso ci stupirà. Infine cerchiamo con lui un’immagine che corrisponda ad un certo stato d’animo e facciamoci spiegare perché ha scelto proprio quella e quali sono gli elementi (inquadratura, colori, chiaroscuri). Gli insegneremo ad apprezzare il linguaggio delle immagini e scopriremo lati interiori inaspettati. Questa riflessione nasce dal fatto che la nostra società è piena di stimoli visivi che dobbiamo provare a non subire passivamente, ma osservare per comprenderne i significati. In poche parole possiamo attrezzarci a capire i messaggi della comunicazione visiva che operano su tanti livelli: dalla semplice descrizione dei fatti alla trasmissione di messaggi più inconsci, diretti al nostro cuore. Fare questo esercizio con i bambini è assai stimolante. Ci aiuta a capire meglio loro e anche noi stessi, e forse a farne fotografi in erba. µpaolomatteonifotografo.com Facebook: PaoloMatteoniFotografo


CULTURA

24 novembre 2018

Lelia Zoia

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gni giorno un film diverso. E’ il bellissimo regalo che Firenze ci riserva questo mese. Tre saranno, infatti, i festival dedicati alla settima arte che si susseguiranno uno dopo l’altro. Si parte - dal 3 al 10 novembre - con il Festival dei Popoli, giunto ormai alla sua 59esima edizione. La rassegna, che si propone di presentare il meglio del cinema documentario internazionale, ci suggerisce un viaggio attraverso gli 88 film che compongono il programma. Sotto i riflettori: il complicato rapporto tra i giornalisti del New York Times e le elezioni di Trump; la storia del più trasgressivo night club americano di tutti i tempi, lo Studio 54; le fasi cruciali del processo a Nelson Mandela e l’America “nera”, raccontata da Roberto Minervini, regista a cui viene dedicata una retrospettiva. Il Festival ci riserva inoltre un omaggio a Dominique Marchais e un evento dedicato ai giovanissimi in collaborazione con i greci di KinderDocs. Si prosegue con lo Schermo dell’Arte Film Festival dal 13 al 18 novembre, progetto internazionale dedicato alle molteplici interazioni tra cinema e arte che riunirà un ricco programma di film realizzati da artisti, cortometraggi, incontri con curatori, workshop, oltre alla mostra European Identities e i due progetti di formazione Visio e Feature Expanded. Protagonista della opening night il regista inglese Peter Greenaway assieme al collettivo di artisti Zapruder, mentre il Focus 2018 sarà dedicato all’italiana Rä Di Martino, che presenterà in prima mondiale il suo nuovo film 100 Piper (mercoledì 14, ore 21). In cento frammenti l’artista interpreta in chiave personale le atmosfere della celebre discoteca e centro culturale torinese, attraverso la riattivazione di materiali di archivio. Tra le anteprime il lungometraggio “Kusama – Infinity” (venerdì 16, ore 21) dedicato all’artista giapponese novantenne Yayoi Kusama, una delle figure più celebri della scena contemporanea. Si chiude in bellezza dal 21 al 25 novembre con il Festival Internazionale di Cinema e Donne, DIS/ UGUALI, che festeggia la 40esima edizione. Un anniversario impor-

Un film al giorno toglie novembre di torno

tante e un record che il Festival di Firenze condivide solo con quello parigino di Créteil. Il programma è densissimo di autrici da tutto il mondo, tra cui- per la prima volta in città -la canadese Léa Pool e la svedese Suzanne Osten.

In apertura, alle 21 di mercoledì 21, segnaliamo Marie-Castille Mention-Schaar. La regista francese di grande prestigio, che rende omaggio a tutte le madri con “La fête des mères”, vi emozionerà e vi strapperà delle risate. In chiusura, domenica 25 alle 21, la Tunisia presenterà l’ultimo lavoro della sua regista più importante, Kaouther Ben-Hania. Il film, vincitore di molti premi, è “La bella e le bestie”; volutamente proiettato nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Ogni mattina, poi, masterclass, laboratori e incontri. I festival saranno ospitati principalmente dal Cinema La Compagnia (via Cavour, 50/r) e in vari spazi cittadini.


O D N E V I R C STAI S A E R U A L I D UNA TESI A SULL ? E N O I Z A R COOPE

BANDO DI CONCORSO

PREMIO LEGACOOP TOSCANA Seconda Edizione

Possono partecipare tutti gli studenti dell’Università di Firenze. C’è tempo fino a maggio 2019. Il Premio Legacoop Toscana nasce per promuovere la ricerca accademica sui temi legati alla cooperazione e all’impresa cooperativa in ambito economico, sociale e giuridico. Saranno selezionate tre tesi di laurea magistrale discusse all’Università degli Studi di Firenze nell’anno accademico 2017/2018, ovvero entro la sessione di aprile 2019. Gli autori delle tre tesi vincitrici riceveranno un contributo da mille euro ciascuno.

Bando e informazioni su www.legacooptoscana.coop


CULTURA

26 novembre 2018

Rocco Gurrieri

A

lex Neri è un clubber, di quelli che hanno visto la nascita della club house e techno. Entra nella scena musicale giovanissimo e dal 1999 è membro dei Planet Funk. Nel 2003 fonda l’etichetta di produzione del Tenax, stimatissimo locale fiorentino del quale è anche resident dj. Cosa stai facendo adesso? Sto per entrare in studio, registro il nuovo album. Anzi mi correggo. Il mio primo album come Alex Neri. Con i Planet Funk invece ci siamo un po’ fermati a causa della morte del nostro storico socio napoletano ma stiamo per tornare, anche in suo onore, con un singolo fuori da novembre insieme a una collaborazione straordinaria. Spiegaci che cos’è la Tenax Academy. L’academy è un’iniziativa illuminante. Ho scoperto insieme ai ragazzi la “dimensione dell’officina”, io stesso ho imparato molto. Un grande successo che va e deve andare avanti. Come coesistono Firenze e elettronica nel presente? La fortuna di Firenze risiede nel suo passato, per una volta senza tirare in ballo il Rinascimento ma facendo riferimento agli anni ’80. Abbiamo avuto la fortuna di avere la New Wave, tutti quei locali fantastici. Firenze resiste. E più in generale l’Italia? Ci siamo molto sciolti e ce n’è voluto di tempo. Se poi andiamo a paragonarci a Olanda e Inghilterra, indubbiamente mancano ancora progressi a livello istituzionale. Hai un’opinione che vorresti condividere sui rave? Dipende da rave a rave, e te lo dico sia da ex frequentante degli stessi che da resident del Tenax. Quando il free party è mosso da un desiderio di collettività è un ambiente estremamente interessante. Quando diviene strumento per aggirare le tasse e guadagnare cifre astronomiche come fanno centinaia di piccoli locali lo trovo scorretto. Un ragazzo che inizia oggi a muovere i primi passi nella techno è più vittima di convenzioni commerciali di quanto non lo fossi tu vent’anni fa? Una cosa sola è davvero cambiata da quando ho iniziato: l’artista oggi è imprenditore di se stesso. Spesso non c’è chi crede in te, chi ti finanzia. Produci, promuovi e ti vendi pure, un bel po’ di lavoro in più.

i signori della notte alex neri e biga, due dj a confronto

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Alex Neri

Biga è

iga si discosta non di poco dal classico dj. Infatti prima di un dj è un collezionista, un amante della musica come pochi. I suoi set sono famosi per essere divertentissimi poiché elegantemente diversificati e forsennati nelle danze. Racconta il tuo immaginario musicale. Viaggi molto per scoprire nuova musica... Ho sempre cercato di viaggiare il più possibile, andare a ricercare musica di persona nei luoghi dove quella musica è stata concepita e prodotta. Puoi partire con un’idea e invece trovi tutt’altro, oppure parti con zero aspettative e ti si apre un mondo, oppure con l’aspettativa di trovare chissà che cosa e invece poi non trovi niente. Me ne sono successe di tutte, per me l’importante non è possedere ma capire cosa si ha tra le mani, anche per non scivolare in appropriazione culturale gratuita. Con questo non voglio dire che chi compra a casa propria non abbia idea di quello che sta facendo - sia chiaro - parlo a titolo del tutto personale. A cosa stai lavorando? Robe nuove, mix e altro in arrivo. La più bella festa o festival alla o al quale tu abbia mai partecipato? Tutti quelli dove si sia creata una bella energia, grandi festival ne ho fatti pochissimi, non mi fanno impazzire in realtà, li trovo un po’ dispersivi, ho sempre preferito cose di modeste dimensioni. Come coesistono Firenze e musica? Personalmente ritengo che Firenze abbia sempre qualcosa di interessante da dire in campo musicale. Al di là degli alti e bassi della nightlife -che è un discorso a parte- qui si respira sempre un’aria molto ricettiva, anche al nuovo e all’inusuale. Un consiglio musicale per i lettori del Reporter. Don’t believe the hype (E immagino che qui il Biga si riferisse al brano dei Public Enemy tratto da “It takes a million to hold us back”, ndr). R.G.


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CULTURA

Laura Piccioli

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nche quest’anno il Castello dell’Acciaiolo di Scandicci farà da cornice ad uno dei più importanti eventi ufologici in Italia. Tutti i nostalgici di X-Files e delle avventure dell’agente dell’FBI Fox Mulder e della scienziata Dana Scully avranno la possibilità di partecipare il prossimo 11 novembre dalle ore 9.30 alle 19.00 presso la sala conferenze del castello alla diciannovesima edizione del Convegno internazionale di ufologia, organizzato dall’associazione Gaus - Gruppo accademico ufologico Scandicci, con il patrocinio del Comune e della Regione Toscana. Il titolo di questa edizione è “Homo videns – Ufo evidences”, con il quale, l’associazione Gaus vuole sia riassumere le tematiche che verranno trattate nel corso della conferenza, sia evidenziare il legame tra evoluzione e regresso dell’umanità con le testimonianze sempre più numerose di avvistamenti ufologici e casi apparentemente inspiegabili. La conferenza sarà moderata dalla giornalista e conduttrice Mediaset Sabrina Pieragostini che nel corso della giornata affronterà anche il tema delle ultime eclatanti notizie dagli Stati Uniti, secondo cui il Pentagono avrebbe

Gli Ufo “atterrano” all’Acciaiolo

studiato per anni gli Ufo avvistati e ripresi dal personale militare. Ospite d’onore della manifestazione sarà lo scienziato e ufologo francese JeanPierre Petit, consulente del Centre national de la recherche scientifique e fondatore dell’associazione UfoScience. Lo scienziato parlerà dei più famosi casi ufologici francesi cercando di mettere in relazione l’ipotesi extraterrestre con le più recenti teorie scientifiche. Inoltre verranno mostrati filmati,

testimonianze e i risultati emersi dalla terza indagine forense su fotografie arrivate da quella che ormai viene chiamata la “Valle degli UFO”, ovvero la Valmalenco – situata a pochi passi da Sondrio – teatro di avvistamenti sorprendenti. Molti abitanti infatti, sostengono di aver visto degli oggetti volanti, altri addirittura di aver incontrato delle sconcertanti entità aliene. In alcuni casi, i testimoni oculari sarebbero stati decine. Una fenomenologia

sostenuta da centinaia di foto, tutte da verificare, mischiando quelli che sono i racconti di oggi, con le antiche leggende locali, che parlano di strane creature osservate tra quei monti in epoche passate. Nel corso della giornata sarà affrontato anche il tema del rapporto tra religione e extraterrestri, già esaminato negli anni precedenti, ma con l’intervento di quest’anno si cercherà di dare una visione più generale all’intera questione.

novembre nel segno delle donne a teatro Matilde Bernini

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n novembre tutto al femminile, con la programmazione di prosa del Teatrodante Carlo Monni dedicata a due donne diversissime fra loro, ma entrambe di grande carattere. La prima è Giovanna D’Arco che salirà sul palco del teatro interpretata da Monica Guerritore il 3 novembre, per l’apertura della stagione di prosa, la seconda Miss Marple protagonista dei Giochi di prestigio dello spettacolo del 15 novembre. L’eroina francese a cui presta il corpo e la voce Monica Guerritore rivive nella nostra epoca grazie a riferimenti a figure sempre attuali come Martin Luther King, Che Guevara o il giovane studente che ferma con il suo corpo i carri armati di piazza Tienanmen. Impossibile non ritrovarsi empatici con questa Giovanna D’Arco visionaria e poetica. Altra donna, altra ambientazione,

altro stile per il 15 novembre con Miss Marple, Giochi di prestigio, di Agatha Christie, con l’adattamento teatrale di Edoardo Erba e la regia di Pierpaolo Sepe, con Maria Amelia Monti e con Roberto Citran. Siamo alla fine degli anni Quaranta, in una casa della campagna inglese e la simpatica, arzilla e intuitiva anziana signora è andata a trovare una sua vecchia amica che vive con la famiglia allargata. C’è anche uno strano giovane che durante un tranquillo dopocena perde i nervi, minaccia ed uccide un membro della famiglia. Tutto chiaro quindi? Assolutamente no: nell’attesa dell’arrivo della polizia Miss Marple indaga e svela che ciò che è successo non è quello che tutti credono di aver visto. Il pubblico è stato distratto da qualcosa che ha permesso all’assassino di agire indisturbato. Come a teatro. Come in un gioco di prestigio.


CULTURA

28 novembre 2018

Guido Bachetti

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ovanta candeline appena spente e un futuro più roseo all’orizzonte. Buone notizie per il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino che ha appena festeggiato i primi 90 anni dell’Orchestra e che dopo anni di instabilità economica comincia a risalire la china grazie alla gestione “illuminata” del sovrintendente Cristiano Chiarot, arrivato nel 2017 per prenderne le redini. Una programmazione intensa, nuovi appuntamenti in calendario, nuove produzioni e tante sfide ma soprattutto un sospiro di sollievo per i conti economici, che seppur ancora lontani dall’essere in pari, cominciano a tornare in ordine. Di cosa si parla di preciso? Svariati milioni di euro, circa 61 per essere più precisi, un debito importante che il Maggio si trascinava dietro da anni e che aveva portato la Fondazione sull’orlo della liquidazione. Un debito che però piano piano sta cominciando a calare, anche grazie anche al contributo di 3 milioni erogato dal Comune di Firenze e di altrettanti milioni stanziati dalla Regione Toscana. Nel 2019 il deficit scenderà a quota 55 milioni. Un passo che, parola del sovrintendente, “ha permesso di mettersi alle spalle il periodo più critico, dimostrando di poter guardare al futuro con maggior serenità rispetto al passato”. Un altro segnale positivo è arrivato dal Fus, il Fondo unico per lo spettacolo del Ministero per i beni e le attività culturali che ha accordato al Teatro per il 2018 un contributo di circa 15 milioni di euro (appena superiore al contributo per l’anno 2017), finanziamento riconosciuto per l’aumento e per la qualità delle produzioni del Teatro (il Maggio è quinto per qualità tra le Fondazioni lirico sinfoniche italiane). Un po’ di tranquillità in più dunque, che permette al Teatro di lanciarsi in nuove sfide, proponendo al suo pubblico un mix di nuove proposte e di grandi classici della tradizione lirica e sinfonica che vedranno salire sul podio, nei prossimi due anni, alcuni dei migliori direttori d’orchestra al mondo. Grande attenzione anche al mondo dei più giovani, con un programma, quello del “Maggio dei ragazzi” che vede proporre una selezione di spettacoli adatti anche ai più piccoli “perché – chiosa Chiarot – questo è il teatro dei fiorentini, e il nostro obiettivo è farlo amare da tutto il pubblico, da 0 a 100 anni”.

Il maggio fa 90 e passa la paura (del deficit)

Un podio da oscar con piovani

U

n premio Oscar sul podio del Maggio. Il 17 novembre, è atteso al teatro fiorentino Nicola Piovani con La Pietà, composizione su libretto di Vincenzo Cerami

che ripercorre la forma dello Stabat Mater classico, e che viene presentato a Firenze in prima esecuzione assoluta nella sua nuova versione. Sul palcoscenico del Teatro, diretti

dal compositore romano, ci saranno Amii Stewart, il soprano Maria Rita Combattelli e Gigi Proietti, a cui è affidata la voce recitante. La Pietà canta, in versi liberi, il dolore archetipo della madre per la perdita del figlio, il dolore di Maria sotto la croce, citando a tratti i versi rituali di Jacopone da Todi, sia in traduzione moderna sia nell’originale latino. Protagoniste della rivisitazione di Piovani e Cerami sono due madri, ambedue affrante per la perdita del proprio figlio. La prima madre (Maria Rita Combattelli), in un paese opulento e consumista, ha visto suo figlio ucciso dalla droga, da un’overdose, dall’abbondanza, vittima di una società smarrita nei miti sbagliati del benessere e nella perdita del sentimento della trascendenza. La seconda, che invece ha la voce soul di Amii Stewart, ha perso il figlio ucciso dalla carestia, dalla fame, dalla scarsità di un paese dalla profonda Africa non ha risparmiato il ragazzino. “Due madri, chine sul dolore, cercano conforto nel pianto”, ha detto Piovani. G.B.


ilreporter.it 29

CULTURA

La madre dei draghi abita in viale dei Mille Costanza Marrapese

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hi non è mai passato in viale dei Mille 14 davanti alla casa con due draghi in ferro battuto? Quella sensazione lugubre e tetra che possono ricordare svanisce all’improvviso varcando la soglia. Benvenuti a Casa Schlatter. Un’esperienza magica che ci riporta in pochi minuti fuori dal tempo e ci racconta una storia di arte e passione da conoscere e far conoscere. Ci accoglie Alessandra Schlatter, la terza generazione, di Carlo Adolfo Schlatter, la prima che in famiglia, dopo aver studiato arte all’Accademia, si è voluta immergere nel mondo del suo bisnonno e portare avanti la sua memoria. Artista a tutto tondo, Carlo Adolfo Schlatter nacque a Roma nel 1873 e si trasferì in seguito a Firenze con la famiglia. Qui il giovane Carlo Adolfo iniziò il suo percorso artistico da autodidatta perfezionandosi alla Scuola Libera del Nudo. Nel viale dei Mille, allora in aperta campagna, Carlo Adolfo costruì il primo villino che divenne suo studio e abitazione insieme alla moglie Emma, suo grande amore. Viveva in maniera molto semplice. La pittura, la teosofia e l’arte erano la sua vita. Sviluppò una profonda spiritualità avvicinandosi alle correnti teosofiche che in quegli anni sta-

vano influenzando molti artisti. Era contrario al mercimonio dell’arte e viveva con i ricavi che derivavano dalla vendita di copie d’arte su commissione e delle sculture di ferri battuti artistici. Per questo motivo, non essendo le sue opere presenti sul mercato (conservate quasi tutte dalla famiglia), è rimasto praticamente sconosciuto. Oggi la nipote ha deciso di presentarlo al mondo.

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SPORT

30 novembre 2018

francesca baglieri, il gioiello del calcio femminile Lorenzo Mossani

talia, e il lunedì si tornava a lavoro... una fatica bestiale”. Sono cambiati anche gli allenamenti? “Certo, per questo i risultati, le prestazioni, la preparazione fisica che possono raggiungere le ragazze oggi non si possono paragonare a quelle dei miei anni. Questo alza il livello sicuramente e rende il calcio femminile italiano molto più internazionale. Infatti l’Italia femminile ha raggiunto dopo molti anni la qualificazione ai Mondiali”. Vorresti avere qualche anno per giocartela oggi? “Potessi togliermi qualche anno dalla carta d’identità sarebbe un sogno poter fare questo sport nella realtà di oggi: a noi sembrava così lontano e impossibile!”. Ti ricordi Elena e Alia? “Alia Guagni e Elina Linari erano davvero giovanissime quando erano al Gioiello. Hanno potuto cavalcare quest’onda e vivere il calcio femminile di oggi ma non si scorderanno mai quanta acqua è passata sotto i ponti o quanta strada hanno fatto e abbiamo fatto per arrivare ad oggi! Merito di tante ragazze, che come me hanno rincorso quel pallone, sudato, fatto immensi sacrifici per arrivare alla domenica a giocare”. Se avessi la possibilità di fare un ultimo gol, a chi lo faresti? “Da fiorentina Doc vorrei sbloccare Fiorentina – Juventus al 90’! Mi vengono i brividi a immaginarlo”.

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 Il focus del benzivendolo

robabilmente sarà lo sport del futuro. Un percorso difficile da decifrare quello del calcio femminile: fino a qualche anno fa uno sport che sembrava non decollare, non entusiasmare. Ora è più facile pensare che in Italia fossero i maschietti ad aver paura di passare il testimone al gentil sesso. Il calcio femminile è in ascesa tecnica, come numero di tesserate e come interesse mediatico. Non è un caso che le pay-tv più importanti si siano già interessate, snobbando altre discipline più popolari tra le donne. Non manca nemmeno il pubblico negli stadi, come si evince per esempio dagli ottimi numeri registrati dalla Fiorentina Women’s in Champions e per le partite di cartello disputate al “Franchi”. A Firenze ci sono due squadre che militano nel massimo campionato, la già citata Fiorentina e la Florentia, con due obiettivi diversi: vincere la prima, crescere la seconda. Ma il calcio femminile a Firenze ha lontane origini, dal Rovezzano al Gioiello Firenze di una decina anni fa, che ha “regalato” al calcio femminile tante fuoriclasse: Elena Linari e Alia Guagni in primis. Abbiamo intervistato chi nei primi anni 2000 portò a Firenze il calcio nella massima serie a suon di gol: bomber Francesca Baglieri, classe ‘79 e sanfredianina Doc, che ancora non ha appeso le scarpette al

chiodo. Cosa è cambiato in questi 10 anni? L’attenzione mediatica e i social hanno spinto il calcio femminile soprattutto a livello di visibilità... “Le notizie riescono a girare molto più facilmente e sicuramente le visualizzazioni sono molto più agili che ai miei tempi! Inoltre in questi ultimi 3 anni la scelta di

società maschili come in primis la Fiorentina e poi a seguire Juventus, Milan e altre hanno permesso di alzare qualitativamente il livello delle atlete rendendole professioniste. Questo secondo me ha fatto sì che si potesse praticare questo sport in maniera più seria. Ai miei tempi si andava a lavorare e la sera agli allenamenti, nel week end si girava l’I-

promossi e bocciati di inizio stagione

Andrea Di Salvo, mister, opinionista, speaker radiofonico e per passione benzinaio di piazza Alberti, prova a dare un giudizio su alcuni punti cardine della Fiorentina. Stefano Pioli questa stagione ha una rosa più completa rispetto alla scorsa, ha il problema che andando via Badelj, non è arrivato un nuoa cura di Lorenzo Mossani vo regista e non riesce a trovare un equilibrio giusto con i giocatori che

I giudizi di Andrea Di Salvo, la barba rossa più famosa del Franchi

ha. Purtroppo forse non ha i giocatori per giocare a 3 a centrocampo, anche perché i 3 davanti andando su e giù, vanno in carenza di ossigeno. Mi piacerebbe vedere Norgard in qualche spezzone di partita per capire com’è. Pezzella si sta dimostrando un grande centrale ed effettivamente i 9 milioni di euro sono stati spesi bene, prendiamo veramente pochi gol e piano piano, trovando sintonia con gli altri di reparto, andrà sempre meglio. La convocazione in Nazionale, conferma il suo valore.

Gerson è la conferma dei problemi a centrocampo, è un attaccante esterno che si adatta alle richieste di mister Pioli, però non rende come nel suo vero ruolo, infatti a volte fa errori che confermano che è adattato. Comunque ce la mette sempre tutta e va bene così. Miralles è una bella scoperta, è un lottatore e avendo 31 anni ha l’esperienza giusta che gli permette di entrare sempre in partita, mi piacerebbe dargli più continuità, renderebbe forse più di Esseric e di questa incognita Pjaca.


ilreporter.it 31

SPORT

Lorenzo Mossani

U

na città in trasformazione, multietnica, che accetta e si avvicina a tutte le culture. Si modifica così anche l’universo del fitness. Da pochi mesi, infatti, è aperto nella zona di Coverciano un corso per sole donne musulmane. Come si legge sul sito dell’associazione sportiva Izumo, il martedì e il giovedì la struttura è aperta a donne musulmane per gli esercizi di aerobica. “Si tratta di un’iniziativa positiva che darà a tutte coloro che hanno scelto di portare il velo la possibilità di allenarsi e fare sport. E’ molto importante per noi donne, musulmane e non: ho tante amiche italiane non religiose che frequenterebbero volentieri corsi aperti solo a donne”, dichiara l’italo-marocchina, Safaa Mataich, impegnata con l’associazione interculturale Nosotras. La Palestra Izumo è una delle palestre storiche a Firenze dedicata alle più antiche arti marziali orientali. Non stupisce che sia stata questa palestra ad ospitare le donne musulmane, infatti Izumo è uno spazio che dal 1970 raccoglie molte tradizioni diverse con un solo obiettivo: il benessere fisico e mentale. Una palestra per donne musulmane con una regola scritta (niente uomini) e una tacita: garbo e accortezza nel vestire. Chi vuole può indossare anche il velo, ma non è obbligatorio. L’importante è non presentarsi troppo svestite, come spesso succede nelle palestre co-

le cinture da nere diventano multietniche

muni: non sono ammessi pantaloncini corti e top striminziti, sono accettate tute, t-shirt e pantaloni al ginocchio. La palestra dà così alle donne musulmane la possibilità di fare sport senza tradire o venir meno alle proprie tradizioni o alla propria fede religiosa. I corsi specificatamente rivolti a persone di altre religioni si inseri-

scono in un quadro più ampio, che va dal food alle attività ludiche. Firenze, infatti, ha visto negli ultimi anni un aumento di turismo halal (halal signi ca in arabo ‘lecito’), con un crescente numero di turisti di religione musulmana, soprattutto nel segmento di lusso. Come già successo all’estero, è arrivato così anche a Firenze il turismo certificato halal, con tanto di acco-

glienza e servizi a misura di cliente mediorientale, o con terminologia inglese “muslim friendly”. Nasce così il progetto Italia Bayti - Italian Muslim friendly hospitality, lanciato da Confassociazioni e Confassociazioni International, con Confimpresa Turismo e Whad (World halal development). Un progetto sposato da Firenze per l’innata accoglienza della nostra città.

florence marathon, ci (ri)siamo. pronti per il solito record L’ emozione lunga 42 km e 195 metri torna a Firenze ed è pronta a sorprendere tutti, come sempre, con tante novità. L’appuntamento con la Firenze Marathon è fissato per domenica 25 novembre 2018 con la 35esima edizione della classica internazionale di corsa su strada. Un’emozione unica che solo chi ha corso a Firenze può raccontare e che ha trasformato la classica della città del giglio in un appuntamento irrinunciabile per migliaia di sportivi e appassionati provenienti da tutto il mondo, puntuali ogni anno, l’ultima domenica di novembre. La Firenze Marathon è il principale evento di corsa su strada che si svolge in Toscana e, insieme a Roma, è ormai di diritto la maratona internazionale più importante d’Italia e tra le prime 20 al mondo per numero di partecipanti e per qualità. Il percorso fiorentino si muove attraverso scorci paesaggistici e monumenti di una bellezza unica, che hanno reso famosa la città nel mondo. Un nuovo tracciato che tocca i luoghi più affascinanti di Firenze, come piazza

del Duomo, piazza della Signoria, Ponte Vecchio e tante altre strade e piazze ricche di storia e di cultura. La prima novità di questa edizione è la medaglia che verrà consegnata a tutti coloro che porteranno a termine la gara, tradizionale simbolo dell’impresa compiuta. A firmare la tanto agognata medaglia quest’anno è un artista di fama internazionale ben conosciuto ai fiorentini: Clet Abraham, meglio noto come “Clet”, famoso per l’arte urbana degli stickers che “completano” i cartelli stradali trasformandoli in simboli divertenti. Per la maratona i podisti avranno quindi un motivo in più per impegnarsi ad arrivare al traguardo. Quello di poter ricevere e indossare al collo non solo una medaglia che ha un valore affettivo intrinseco, ma anche un valore artistico. Per informazioni e iscriversi alla competizione o alla Ginky Family Run rivolta ai bambini e alle loro famiglie rivolgersi al sito www.firenzemarathon.it. N.D.


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