Il Reporter Q4 - Novembre 2016

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Periodico d’informazione locale. Anno X n. 49 del 2 novembre 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

www.ilreporter.it  il giornale del tuo quartiere

Novembre 2016

Anno X Ed. 49

Firenze Quartiere 4

Isolotto • Legnaia • Soffiano

 Lupi di Toscana

✎ Editoriale

l’ex caserma “ridisegna” il suo futuro

Le date che segnano la storia Matteo Francini

N

on è un novembre come tutti gli altri, questo, a Firenze. Non lo è perché esattamente cinquant’anni fa, il 4 novembre del 1966, una di quelle date entrate a far parte della storia della città, questa veniva invasa dalle acque dei suoi fiumi, in quell’alluvione che nessuno ha mai potuto dimenticare. E che questo mese viene ricordata con una serie di iniziative per guardare indietro e allo stesso tempo avanti.

Lanciato il concorso internazionale di idee, che dovranno arrivare entro il 14 dicembre ☛ pagina 3

☛ SEgUE a pagina 15

dai bimbi ai “nonni”, il punto sui vaccini Gianni Carpini

Q

ua sono scomparse da tempo: poliomielite, difterite. Ma il rischio, dicono gli esperti, è vederle ricomparire. Mamma e papà, sempre più spesso, decidono di non vaccinare i loro piccoli. Non solo poliomielite e difterite, ma anche pertosse, epatite B, morbillo, rosolia. In Toscana siamo sotto il “livello critico” del 95% di vaccinati, dice l’Agenzia regionale di sanità. Intanto, è stata prolungata la campagna di vaccinazione straordinaria contro il meningococco C, mentre è scattata anche quella anti-influenzale.

☛ aLL’inTERnO

di palco in palco, si alzi il sipario

Dagli studenti ai “Nonni leggendari”, ecco chi porta avanti diverse attività alla BiblioteCaNova.

☛ pagina 2

cascine-argingrosso, novità “in ponte” Arrivano i soldi per la passerella ciclo-pedonale tra i due parchi. Il punto anche sugli altri progetti.

☛ SEgUE a pagina 8

intitolazione per il parco di ugnano ☛ pagina 16

quei volontari dietro ai libri

☛ pagina 13

un bomber come cittadino (onorario)

☛ pagina 4

☛ pagina 18

La famiglia italiana della frutta


2 | Novembre 2016

Quartiere 4

#Primo piano

Isolotto . Legnaia . Soffiano

 Non solo libri

Dietro le quinte della Bibliotecanova: ecco “l’esercito” dei volontari  Viale dei Pini

Come ti adotto il punto lettura

L

a “mini-biblioteca” adottata dai volontari. Sono una decina i soci di Lib(e)ramente Pollicino che da gennaio 2015 permettono al punto lettura Luciano Gori di viale dei Pini di aprire i battenti ogni giorno. Inaugurato nel 2013 e inizialmente gestito dal personale della Bibliotecanova, ora è stato preso in carico da questo gruppo di volontari, gli stessi che tre anni fa si erano mobilitati per la rinascita della casa della prima biblioteca dell’Isolotto. Oltre ad aprire la struttura, garantiscono il prestito dei libri e organizzano eventi come presentazioni, conferenze pubbliche e laboratori, anche in orario serale. G.C.

Gianni Carpini

D

ietro ai libri passa ogni anno un “esercito” di oltre cento biblio-volontari. Che negli ultimi sette anni hanno reso questa casa della cultura una delle più vive in città. Ragazzi e adulti, nonni e nipoti si fanno avanti senza chiedere un euro in cambio. I più giovani, una decina di studenti universitari, hanno in tasca le chiavi per aprire la sala studio nei momenti in cui le porte della Bibliotecanova sono serrate. Gli “over” sono ormai diventati “Nonni leggendari”, come si fanno chiamare le venti persone specializzate nella lettura di storie per bambini. Un gruppo venuto alla luce tra queste stanze, ma che adesso va in “tour” anche nelle scuole. I volontari di “A voce alta” si concentrano invece sulle letture dedicate a un pubblico più maturo. Poi ci sono gli insegnanti di Bibliomondo, che affiancano gli stranieri nelle lezioni di italiano e in quelle di prima alfabetizzazione per donne, o aiutano i bimbi nello studio dell’arabo per far riscoprire ai piccoli le loro origini. E ancora, chi coltiva l’orto in terrazza (i biblio-ortolani) e i “Mariottinai”, cinque persone che realizzano insieme ai bambini marionette e storie da animare con i fantocci, oltre al fisioterapista che d’estate porta lo yoga nel giardino di via

Chiusi. L’ultimo arrivo è lo sportello per il sostegno di ragazzi con difficoltà scolastiche. Filo conduttore di questo bacino di volontari è Lib(e)ramente Pollicino, associazione creata nel 2011 dalla fusione di due realtà: Lib(e) ramente, l’associazione della “vecchia” biblioteca dell’Isolotto di viale dei Pini, e Pollicino, nata per salvare la “bibliotechina” dell’Argingrosso. “Svolgiamo una funzione culturale e siamo di supporto alla Bibliotecanova per la promozione della lettura”, spiega il presidente di Lib(e) ramente Pollicino, Umberto Manopoli. Che evidenzia i fiori all’occhiello dell’associazione: le pubblicazioni letterarie, come i “Quaderni” dedicati alla memoria del quartiere e ai temi colti, la rivista dei soci “Aghi di Pino” con una nuova cadenza trimestrale e nuova grafica, i salotti letterari e il banchino dei libri gestito dai volontari per far “fruttare” la montagna di volumi donati dai cittadini (vedi anche focus qua accanto). Lib(e)ramente ha anche un primato: nel 1998 è stata la prima associazione fiorentina a raccogliere gli “amici” di una biblioteca. “Nacque da un’intuizione – ricorda Manopoli – la biblioteca stava diventando un centro culturale più che un mero servizio di prestito libri. Il tempo ha dato ragione a questa idea”.

Una vista esterna della BiblioteCaNova

 Focus

donazioni (troppo) generose Filo conduttore di questo bacino di persone che portano avanti le attività più varie è l’associazione Lib(e)ramente Pollicino

T

anta, perfino troppa generosità quella dei cittadini che, negli ultimi mesi, hanno donato più di settemila libri alla biblioteca comunale di via Chiusi. Tanto da obbligare gli operatori a chiedere uno stop per permetterne l’archiviazione. I libri donati sono al centro di un iter lungo e meticoloso, durante il quale vengono sottoposti a diverse selezioni in base alle condizioni esteriori prima e alle presenze in catalogo poi. Qualora il volume fosse già presente in biblioteca, vengono controllati gli archivi dei luoghi affiliati, come ad esempio il carcere di Sollicciano o la casa dello studente di Careggi, e in caso ridistribuiti, anche in base a eventuali richieste. Altra alternativa possibile per dare nuova vita ai testi usati è quella di passarli al banchino dei libri organizzato dall’associazione Lib(e) ramente Pollicino che, una volta al mese, li rimette in vendita in cambio di un’offerta libera. “Abbiamo bisogno di regolamentare le donazioni – spiega Fabrizia Fabrizi, operatrice della biblioteca da venticinque anni – per garantirne il valore aggiunto. Sarebbe importante se i donatori ci potessero telefonare o inviare via e-mail i titoli che vorrebbero proporci, per permetterci di fare una prima scrematura. Accade invece – continua – che vengano lasciate scatole piene di libri anche polverosi o rovinati davanti alla porta o che vengano portate buste stracolme in seguito alle pulizie di casa, tanto da dover accatastare volumi su volumi in attesa di smistarli”. I libri che rimangono invece sempre molto graditi dai bibliotecari – viene specificato – sono quelli usciti negli ultimi due anni. L.P.

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Quartiere 4

#Primo piano

Isolotto . Legnaia . Soffiano

 L’ex caserma

 Sala d’Arme

scattato il bando per i “lupi” di domani

evento finale per il percorso

I

Entro il 14 dicembre attese le idee dei progettisti Gianni Carpini

U

n solo “alt”. L’unica parte che le ruspe non potranno buttare giù è la palazzina di comando: la “faccia” della caserma Gonzaga, visibile dal piazzale che dà verso Torregalli, è tutelata come bene culturale. Dovrà essere restaurata, perché ormai è invasa dalla vegetazione e ferita dagli atti vandalici dopo otto anni e mezzo di chiusura, da quando il 78esimo reggimento dei Lupi di Toscana ha ammainato il suo vessillo. Il resto, venticinque fabbricati, gli ex dormitori come la mensa e gli hangar, potranno essere demoliti e poi ricostruiti ex novo oppure riqualificati, in tutto o in parte. A ridisegnare le sorti di questa cittadella militare, trentatremila metri quadrati al confine con Scandicci, i progettisti che in queste settimane risponderanno al concorso internazionale di idee lanciato dal Comune di Firenze. Come previsto dal regolamento urbanistico, che detta le regole anche per i recuperi immobiliari in città, il sessanta

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per cento della superficie dovrà essere destinata a case, soprattutto per l’housing sociale. Sul restante quaranta per cento si gioca gran parte della partita, perché il modo in cui sarà usato lo spazio per servizi, parco pubblico e infrastrutture segnerà il volto del futuro quartiere residenziale. Le idee dovranno arrivare entro il 14 dicembre, poi scatterà la fase due. La giuria, composta da rappresentanti di Comune, Demanio, Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, ordini degli architetti e degli ingegneri, selezionerà otto masterplan. Verranno forniti nuovi dettagli per sviluppare in modo approfondito le otto ipotesi progettuali. Tra i materiali che saranno affidati ai progettisti in questo secondo momento, anche una “guida” che conterrà le indicazioni venute fuori dal percorso di partecipazione che ha coinvolto per mesi i fiorentini e i vicini scandiccesi, oltre al documento di indirizzi varato a luglio dal Consiglio di Quartiere 4. Giardini e spazi all’aperto

L’ex caserma Gonzaga aspetta di conoscere il suo futuro

ben integrati tra loro, servizi culturali, di quartiere e sociali: queste le principali richieste arrivate dal territorio. In seguito, una seconda commissione di esperti sceglierà il progetto giudicato migliore, al cui ideatore andranno cinquantamila euro di premio, mentre agli altri sette selezionati ventimila euro. I fondi per il bando arrivano dall’Agenzia del Demanio, che l’anno scorso ha ceduto a titolo gratuito l’area a Palazzo Vecchio. Per la prima volta a livello nazionale, il Demanio ha stipulato una convenzione con un Comune per riqualificare un complesso ampio come quello dell’ex caserma Gonzaga.

Web: concorsolupiditoscana.comune.fi.it

mmagini aeree catturate da un drone, foto e testimonianze. Tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio ospiterà l’evento finale del percorso di partecipazione “Non case ma città 2.0”, promosso nei mesi scorsi dal Q4 insieme ai Comuni di Firenze e Scandicci per raccogliere le proposte dei cittadini sulla rinascita dell’ex caserma. “Siamo soddisfatti che i risultati di questo percorso siano diventati qualcosa di concreto e non qualcosa che resta in un cassetto – commenta il presidente del Q4 Mirko Dormentoni – il bando di progettazione ha recepito le indicazioni arrivate dai cittadini, fatte proprie anche dal Consiglio di Quartiere”.

 Via dei Bassi

Cercasi nuovi “Nonni della Fattoria” C

ercasi pensionati con il “pollice verde” (o ben disposti a imparare le basi dell’agricoltura) e con tanta voglia di raccontare ai più piccoli i segreti del campo. I “Nonni della Fattoria” cercano nuove leve per prendersi cura dell’orto didattico, degli animali da cortile e per affiancare gli educatori durante le attività della “Fattoria dei Ragazzi” di via dei Bassi. Si tratta di una casa colonica di proprietà del Comune che, da tre decenni, fa conoscere ai bambini gli aspetti legati all’agricoltura tradizionale e alla tutela dell’ambiente. Dal 2011 in questo pezzo di campagna urbana opera l’associazione “Nonni della Fattoria”: oggi sono dieci i volontari, ma servono nuove “braccia”. C’è tempo fino a inizio dicembre per rispondere all’avviso pubblico, affisso sulla bacheca del Q4, poi le richieste saranno vagliate da una commissione. Ogni anno i “nonni” coinvolgono i bimbi nella vendemmia e nella raccolta delle olive, oltre a tenere in buona salute gli animali da cortile: una dozzina di galline, dieci conigli, altrettante anatre, sei oche, due caprette e dieci tartarughe. Per informazioni, tel. 055.7331367.

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4 | Novembre 2016

Quartiere 4

#Zoom

Isolotto . Legnaia . Soffiano

 Ambiente

 Ugnano

una tesi dal “cuore verde” il parco intitolato per le aree del quartiere aD andrea cristina Due studentesse hanno messo i giardini al centro dei loro studi Laura Piccioli

S

tanno lavorando alla tesi di laurea “Cuore Verde”, che discuteranno il prossimo dicembre per il corso di laurea magistrale in Architettura del Paesaggio presso l’Università degli Studi di Firenze. Loro sono Martina Frizzi e Silvia Innocenti, dottoresse agronome, laureate in Scienze Vivaistiche Ambiente e Gestione del Verde con il massimo dei voti sempre presso l’ateneo fiorentino. Il progetto è nato in collaborazione con l’ex re-

sponsabile delle aree verdi del Q4, Ciro Degl’Innocenti, e si propone di creare un sistema di verde diffuso all’interno del quartiere con l’incremento della mobilità ciclo-pedonale nell’area interessata dagli interventi, cambiando così il modo di percepire e usufruire i giardini e migliorando la qualità dell’ambiente urbano da un punto di vista sociale ed ecologico. “Abbiamo scelto l’Isolotto perché è un quartiere con un’alta concentrazione di verde – spiega Silvia In-

Martina Frizzi e Silvia Innocenti, le due dottoresse agronome che stanno lavorando alla tesi di laurea “Cuore Verde”

nocenti – ma niente vieta che la nostra analisi possa essere trasferita anche in altre zone della città”. I loro studi sono iniziati con un questionario pubblicato sul gruppo Facebook “Sei dell’Isolotto se...”, con il quale veniva chiesto agli abitanti del quartiere di rispondere ad alcune domande affinché potessero emergere spunti interessanti dai quali far partire le loro indagini. “Al nostro appello hanno risposto più di duecento persone – racconta Martina Frizzi – e siamo rimaste piacevolmente colpite dall’interesse che ha suscitato il nostro test, dimostrandoci che il tema che abbiamo scelto sta a cuore ai cittadini”. Dall’analisi del questionario è emerso che la presenza di verde all’interno della città rappresenta un elemento molto importante per i residenti del quartiere, tanto che quasi l’80 per cento degli intervistati ha dichiarato di frequentare i parchi spesso e quotidianamente, anche quando queste aree risultano carenti di servizi e centri di aggregazione. Evidenziata inoltre la mancanza di una rete ciclabile ritenuta omogenea e sicura. All’appello ha risposto anche il presidente del Q4 Mirko Dormentoni: “Siamo molto interessati a ogni proposta di miglioramento del nostro sistema del verde pubblico – sottolinea – tanto più se viene da studenti che si prendono a cuore il nostro territorio. Ascolteremo e valuteremo molto volentieri la tesi finale, magari con una riunione dedicata da parte delle commissioni Ambiente e Territorio. Potrà essere un utile spunto di lavoro – conclude Dormentoni – che indirizzeremo agli assessorati competenti, quali Ambiente e Mobilità”.

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È

stato messo a budget un investimento di centocinquantamila euro per la riqualificazione del parco di Ugnano, spazio pubblico alle porte di Firenze. Il progetto prevede la sostituzione dei giochi per bambini, ormai deteriorati dal tempo, tenendo conto di varie fasce d’età, e l’aumento del verde grazie alla piantumazione di dieci nuovi alberi: due lecci, tre roveri, due mandorli e tre noccioli. Inoltre sarà sistemata una panca con struttura coperta sotto i grandi aceri e due porte da calcetto nel prato vicino. Completeranno l’intervento la sostituzione di uno dei cinque ponti, ormai deteriorato, e l’ampliamento dell’impianto di illuminazione con l’aggiunta di quattro lampioni. È stato inoltre inaugurato il mese scorso un piccolo campo da basket. “Siamo soddisfatti – sottolinea Mirko Dormentoni, presidente del Q4 – la riqualificazione del parco è stata tra le nostre priorità per gli investimenti sul verde pubblico. Il progetto approvato – continua – risponde alle principali esigenze e richieste avanzate negli ultimi anni dai cittadini di ogni età. Siamo convinti che così diventerà un punto di riferimento ancora più importante per il tempo libero e la socialità delle famiglie della zona”. Il parco, realizzato negli anni Novanta in concomitanza con la realizzazione del Peep (piano di edilizia economica e popolare) di Ugnano, tornerà presto a nuova vita e lo farà anche con un’identità rinnovata: il giardino verrà intitolato ad Andrea Cristina Zamfir, la ragazza che fu trovata morta nel maggio del 2014 proprio in quella zona. E la data scelta per l’inaugurazione della targa in suo ricordo non sarà casuale: il 25 novembre, giornata nazionale contro la violenza sulle donne. “Abbiamo voluto dedicare alla sua memoria il nome del parco – spiega l’assessore alla toponomastica Andrea Vannucci – affinché rimanga viva l’attenzione su un tema così attuale al fine di L.P. sensibilizzare le coscienze in una visione educativa e critica”.

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Villa Vogel, via delle Torri 23 tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123 e-mail: quartiere4@comune.fi.it web: http://q4.comune.fi.it

Progetto metropolitano

UN LOGO PER I PRODOTTI “MADE IN ARNO” Avanza il processo per la valorizzazione del territorio agricolo compreso tra Quartiere 4, Lastra a Signa e Scandicci. I Comuni di Firenze, Scandicci e Lastra a Signa, il Quartiere 4, la Città metropolitana, il Dipartimento di Urbanistica (DIDA) dell’Università, Coldiretti e il Consorzio di Bonifica del Medio Valdarno hanno firmato in Palazzo Vecchio un accordo quadro per dar vita a una progettualità integrata nel territorio agro-urbano che dalle colline dei tre comuni arriva fino all’Arno. L’accordo nasce da una lunga collaborazione fra gli enti, maturata durante il processo partecipativo “Coltivare con l’Arno. Parco agricolo Perifluviale”, sostenuto dall’Autorità per la partecipazione, che ha visto lavorare assieme ricercatori universitari, amministrazioni, agricoltori, enti pubblici e privati, cittadini, studenti, associazioni per elaborare un progetto di risanamento e valorizzazione del territorio incentrato sul nuovo ruolo dell’agricoltura e delle filiere corte. Questo processo ha coinvolto una pluralità di soggetti (agricoltori, gruppi di acquisto solidale, ristoratori e altri operatori economici) che hanno chiesto di immaginare un logo per rendere riconoscibili i prodotti che vengono coltivati e trasformati a km. 0, per metterlo su imballaggi, barattoli, locandine, bigliettini, insomma per rendere visibile e “appetibile” quanto di bello e di buono offre il nostro

territorio. Proprio per questo lo scorso inverno è stato aperto un concorso di idee “Logo Contest” rivolto agli studenti delle scuole di Firenze, Scandicci e Lastra a Signa. Tra tutti gli elaborati il vincitore d e l concorso è stato il logo “Occhio paesaggistico”, di Gaia Andaloro, 3°D Scuola Media “Barsanti”, premiato il 17 ottobre dall’assessore all’ambiente e dalle autorità di quartiere. Il logo, rielaborato in forma grafica dal Laboratorio di Comunicazione e Immagine del Dipartimento di Architettura (DIDA), sarà il logo ufficiale del futuro parco agricolo in riva sinistra d’Arno. Il 30 settembre tutti i prodotti sono stati messi in mostra al Castello dell’Acciaiolo a Scandicci durante un seminario di confronto con tutti i partecipanti: ma questo è solo l’inizio di un’altra fase. Il processo si concluderà infatti nel momento in cui la Regione Toscana lancerà i PIT, Progetti Integrati Territoriali, che consentiranno di attivare le risorse messe a disposizione dal Programma di Sviluppo Rurale. “Dobbiamo valorizzare quel che è emerso dai territori -commenta il presidente del Q.4- per sviluppare il parco agricolo dell’Oltre Greve. Abbiamo raccolto dal basso tante sollecitazioni e tante idee dagli agricoltori esistenti e da quelli potenziali”.

Incontri a Villa Vogel

ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI, COME ASSISTERLI Prendono il via l’8 novembre, ore 15, a Villa Vogel, sede del Quartiere 4, gli incontri dedicati all’assistenza agli anziani non autosufficienti organizzati dal comune di Firenze (Direzione Servizi Sociali) in collaborazione con ASL Firenze e Quartieri. L’iniziativa è rivolta ai familiari, agli operatori socio-sanitari, agli assistenti familiari e ai volontari. Il primo appuntamento è dedicato agli effetti prodotti in famiglia dal’arrivo della demenza senile (problemi di comunicazione, cambiamenti nell’equilibrio delle famiglie e nella personalità di tutti soggetti coinvolti

etc.). Il secondo incontro, 15 novembre, ore 15, riguarda i suggerimenti e i consigli pratici per chi deve assistere in casa gli anziani, dalla fisioterapia agli stimoli psicomotori. Il ciclo si conclude il 22 novembre, ore 15, con la valorizzazione della figura che presta le cure delineando le forme di sostegno pubblico che può ricevere (centri territoriali di supporto, forme di integrazione e di sollievo etc.).

i

L’ingresso è libero e prevede uno spazio finale dedicato al dibattito e al confronto delle esperienze.

La foto-notizia del mese

Progettazione Urbana

VIA AL CONCORSO PER L’ EX-CASERMA “GONZAGA”

Bando aperto fino al 14 dicembre per disegnare il futuro È on line il bando di concorso per la riqualificazione e valorizzazione della ex caserma Gonzaga Lupi di Toscana. Rimarrà aperto fino al prossimo 14 dicembre e consentirà di selezionare il progetto che individuerà una nuova ‘missione’ per il grande complesso immobiliare al confine tra Firenze e Scandicci. L’ex caserma Lupi di Toscana ha una superficie utile lorda di 33mila metri quadrati, ai quali potranno aggiungersi con la perequazione ulteriori 20mila. L’idea progettuale potrà prevedere la demolizione con ricostruzione dei manufatti esistenti ad eccezione della palazzina comando, notificata come bene culturale e quindi soggetta a restauro. Il masterplan dovrà contenere, sulla base di quanto disposto nel regolamento urbanistico, una percentuale di superficie a destinazione residenziale pari almeno al 60% (con una quota prevalente di housing sociale), mentre il restante 40% dovrà riguardare altre destinazioni d’uso, garantendo un adeguato mix funzionale. L’insediamento proposto sull’area di proprietà pubblica dovrà essere funzionalmente autonomo e dotato dei necessari standard, oltre che dei collegamenti con il contesto urbano circostante. Per realizzare tali collegamenti potrà essere attivata la

INIZIATIVE IN CORSO

procedura espropriativa. La procedura di selezione prevede due fasi: una preselezione anonima aperta a tutti attraverso la quale saranno individuati otto progetti che passeranno alla fase successiva; una fase di selezione, sempre anonima, che richiede un’elaborazione di maggior dettaglio della proposta progettuale (masterplan) corredata della valutazione ambientale e della fattibilità economica e finanziaria. La commissione della fase di preselezione sarà composta da rappresentanti del Comune di Firenze, dell’Agenzia del Demanio, degli ordini professionali e dell’Università di Firenze (Scuola di Architettura). La giuria della fase di selezione sarà composta da esperti internazionali nei temi di progettazione urbana, architettura del paesaggio e progettazione ambientale ecosostenibile. Al vincitore sarà assegnato un premio di 50mila euro e agli altri sette selezionati un premio di 20mila euro per un totale di 190mila euro. Tutte le informazioni sul concorso sono disponibili sul sito http://concorsolupiditoscana.comune.fi.it; il bando rimarrà aperto fino alle ore 12 del 14 dicembre.

Dal Consiglio di Quartiere

UN “FILO ROSSO” CONTRO LA VIOLENZA In occasione della ‘Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne’ il Quartiere 4 ripropone il ‘Filo Rosso’, un ciclo di iniziative che spazia dallo spettacolo al confronto pubblico, dalle mostre d’arte al flash mob. Per portare avanti con coerenza un impegno e una tensione etica che chiamano in causa tutti noi, senza eccezione, di fronte ad una cruda realtà che la cronaca quotidiana si incarica ogni giorno di sbatterci n faccia . Per inserire nel paesaggio urbano un segno tangibile di questo impegno il Q.4 ha deciso di dipingere di rosso una panchina in un luogo pubblico. L’appuntamento in tal senso è fissato per il 19 novembre nel parco pubblico di Villa Vogel, in collaborazione con gli ‘Angeli del Bello’(nei mesi successivi ne saranno dipinte altre in parchi e giardini del territorio). Altri eventi in programma. Il 17 novembre, ore 21, al Teatro Cantiere Florida va in scena la coreografia “Cantico”, a cura della Lyrc Dance Company; il 20 novembre, ore 17, spettacoli teatrali presso la Comunità di San Michele a Soffiano con la partecipazione di consiglieri di quartiere e consiglieri comunali, con trasmissione dal vivo di Radio Artemisia.

FESTA DELL’ALBERO, GLI APPUNTAMENTI Torna la ‘Festa dell’Albero’, con ben 4 iniziative in programma che coinvolgeranno centinaia di bambini delle scuole primarie

del quartiere. (istituti comprensivi Piero della Francesca, Barsanti, Ghiberti + ludoteca La Mondolfiera). Si è cominciato il 20 ottobre alla ludoteca Mondolfiera, dove è stato piantato un platano al posto dell’ippocastano che nei mesi scorsi era stato abbattuto in quanto ammalato e irrecuperabile. L’8 novembre 9 classi pianteranno cipressi, noccioli turchi, alberi ornamentali e da frutto nel giardino della scuola Anna Frank. L’innesto di un ippocastano rievocherà quello che vedeva Anna Frank quando guardava dalla sua finestra. Il 15 novembre, ore 10, al giardino del Caravaggio è previsto un ampliamento dell’area gioco e saranno protagonisti i bambini della scuola primaria Ciari. Il 17 novembre, presso la scuola primaria Martin Luther King, 300 bambini appartenenti a 11 classi aiuteranno i giardinieri a piantare tigli, frassini, sorbi e diosperi.

PREMIO VILLA VOGEL Il prossimo 3 dicembre, ore 10, nella sala consiliare Tosca Bucarelli, si terrà la quattordicesima edizione del Premio Villa Vogel, l’ambito riconoscimento per atleti e società sportive, cittadine e del Q.4, che si sono distinti nel corso dell’anno sotto il profilo dei risultati agonistici o per la peculiarità sociale ed educativa della propria attività. La Commissione Sport Q.4 selezionerà i vincitori vagliando le candidature che dovranno essere inviate a sport.q4@comune.fi.it

Domenica 16 ottobre piazza Isolotto e piazza Pier Vettori si sono animate di colori e di piacevole convivialità con la nuova edizione di ‘Svuota la Cantina’. Questo mercatino familiare, caratterizzato dalla dimensione amatoriale e dalla spiccata vocazione sociale e ecologica, sta riscuotendo un grande successo come ben documentano queste immagini colte al volo in piazza Isolotto. A grande richiesta, si replica!!!

Notizie utili

REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE

Rinnovo tessere elettorali e voto domiciliare In occasione del referendum popolare indetto per domenica 4 dicembre, forniamo alcuni notizie utili a tutti i cittadini interessati ad esercitare il loro diritto di voto.

TESSERE ELETTORALI SCADUTE Gli elettori che abbiano esaurito i 18 spazi previsti sulle tessere elettorali per l'annotazione dell'avvenuta votazione devono recarsi presso gli Uffici Comunali per rinnovarle. La nuova tessera viene rilasciata immediatamente e quella esaurita deve essere comunque esibita, insieme ad un documento di identità, all'atto del rinnovo. Gli sportelli dell'Ufficio elettorale (viale Guidoni 174) sono aperti dal lunedì al venerdì in orario 8,30-13 (il martedì e giovedì anche dalle ore 14,30 alle ore 17). La richiesta di rinnovo della tessera può anche essere effettuata tramite gli sportelli anagrafici decentrati, con le seguenti modalità.

Senza prenotazione  Parterre Cubo 1, Piazza Libertà 12 (da lunedì al venerdì)  Villa Arrivabene, Piazza Alberti 2/a (martedì e giovedì)  Via Bini, via Carlo Bini 5-7 (lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì)  Villa Vogel, via delle Torri 23 (lunedì, martedì, mercoledì, venerdì)

Con prenotazione - Tel. 055055  Santa Croce (lunedì)  Villa Pallini (martedì)

4 DIC

 Sorgane (venerdì)  Parterre Cubo 1 (sabato) Inoltre, per gli elettori non autosufficienti o fisicamente impediti e per gli ultra-settantacinquenni, è attivo un servizio, su prenotazione, di consegna a domicilio delle tessere elettorali rinnovate per esaurimento degli spazi oltre che per le richieste di duplicati a seguito di furto, smarrimento, deterioramento. Per prenotare il servizio telefonare al numero 055.2768373, esclusivamente nei giorni di martedì, ore 9-13 e 15,30-17, e giovedì ore 9-13.

VOTO DOMICILIARE Dal 10 ottobre ha preso anche il via il servizio per la richiesta di voto domiciliare da parte delle persone fisicamente impedite. Per il rilascio della certificazione medica l'Azienda Sanitaria di Firenze ha organizzato un servizio di ricevimento richieste che dovranno pervenire alla Segreteria della Direzione di Zona Firenze, viale Giovine Italia 1 dal lunedì al venerdì in orario 9-13, ai seguenti numeri 055/2616202 oppure 055/2616203 (fax 055.2616259). Le richieste vanno presentate entro le ore 13 di mercoledì 30 novembre. L'Ufficio Elettorale, che rilascerà l'autorizzazione, è a disposizione degli interessati per fornire ogni utile informazione ai seguenti numeri: 055 3283629 e 055 3283632, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13, il martedì e giovedì anche dalle 14.30 alle 17.00. È possibile inviare comunicazioni anche all'indirizzo e-mail elettorale.iscrizioni@ comune.fi


6 | Novembre 2016

#Il quartiere in pillole

Quartiere 4

Isolotto . Legnaia . Soffiano

 Argingrosso

 Via del Sansovino

“una telecamera per gli orti sociali”

arriva la nuova pista ciclabile

È l’idea su cui stanno lavorando le istituzioni dopo le segnalazioni di furti e atti vandalici

V

ia una corsia per le auto (adesso ne restano due), arriva una nuova pista ciclabile lungo via del Sansovino, in direzione uscita città: 260 metri di asfalto rosso, subito accanto al marciapiede, separati grazie a un cordolo di cemento dalla carreggiata per i veicoli a motore. I ciclisti potranno transitare su questo percorso in un senso di marcia e nell’altro, da piazza Paolo Uccello fino alla fermata della tramvia “Sansovino”, all’altezza di via Beccafumi. Davanti alla sede della Misericordia di Firenze la pista ciclabile si connetterà a quella già esistente che passa sotto la Montagnola, tocca piazza dei Tigli e attraversa l’Isolotto storico, per poi collegarsi alla rete che porta – percorrendo via Modigliani – alla Bibliotecanova di via Chiusi e oltre. I cantieri, inizialmente previsti lo scorso aprile, sono scattati a metà ottobre. Lungo via del Sansovino, ma dall’altra parte della strada, dal 2012 esiste già una pista ciclabile che però, nell’ultimo tratto, ha dimensioni ridotte che non consentono il passaggio di biciclette in entrambi i sensi. E intanto sono in via di progettazione altre ciclovie che andranno a collegare i vari tratti esistenti nel quartiere 4: tra queste anche la pista che dalla rotonda “Etruria”, in fondo a viale Talenti, si innesterà al percorso riservato alle bici già esistente in via Pio Fedi, percorrendo l’inizio di via Canova.

 Via del Caravaggio

il giardino diventa più grande M

issione compiuta, giardino adottato e ampliato, con tanto di baby-festa per l’arrivo delle nuove piante. L’area ludica di via del Caravaggio, dietro ai palazzi di San Lorenzo a Greve, raddoppia: al piccolo parco con scivolo e altalene già esistente all’angolo con via Pisana, se ne aggiunge un secondo al di là del vialetto pedonale, che sfrutta la striscia di erba lungo il retro della scuola Bruno Ciari. L’ampliamento, chiesto dai cittadini e rilanciato l’anno scorso dal Quartiere 4 con una mozione, è andato in porto con un progetto, già finanziato, del Comune: in arrivo la nuova recinzione, nuovi alberi e panchine. I giochi sono stati invece donati dal comitato di cittadini creato per valorizzare l’area verde. Dall’inizio dell’anno a oggi, con la raccolta di fondi “Adotta il giardino”, i due “circolini” di San Quirico, quello Arci Fratelli Taddei e l’Mcl Dario del Bene, la sezione soci Coop di Firenze sud-ovest insieme all’Athenaeum musicale fiorentino e alla Ronda della Carità, hanno racimolato ben diecimila euro, a cui si è aggiunto il contributo pari a settemila euro del Quartiere 4. Adesso l’area ludica già esistente rimarrà riservata ai piccoli, mentre la nuova sarà destinata ai più grandicelli, dai sei ai dodici anni, con uno scivolo e una piccola casetta per bimbi, una rete e un palo per l’arrampicata e due mini-porte per partite di calcio a misura di bambino. E a metà mese, festa in verde: le nuove piante saranno messe nel terreno durante la terza tappa della Festa dell’Albero del Q4. La mattina del 15 novembre i bambini della scuola dell’infanzia Ciari saranno coinvolti in attività educative insieme ai docenti e ai giardinieri del Comune.

 Il Festival

“fuori porta” per scoprire il giappone F

Gianni Carpini

U

n’azione anti-malintenzionati potrebbe arrivare dall’alto: una telecamera “con vista”, installata in una posizione elevata per sorvegliare gli orti sociali dell’Argingrosso. È l’idea su cui stanno lavorando Comune e Quartiere 4 dopo le segnalazioni di furti e atti vandalici ai danni degli over 60 che coltivano i trecento appezzamenti sotto il viadotto dell’Indiano. Di recente l’atmosfera è peggiorata, raccontano i contadini urbani. “È dal 1999 che sono qua, la situazione è andata peggiorando negli ultimi tre anni”, spiega un 78enne che, in nove mesi, ha visto sparire quattro bici. Il vicino di campo, in pieno giorno, è stato alleggerito di quello che aveva nel portafoglio. Tante le incursioni notturne segnalate dai cittadini: la scorsa estate si sono verificati

Gli orti sociali dell’Argingrosso, trecento appezzamenti sotto il viadotto dell’Indiano

casi una settimana sì e una no, dicono gli anziani. “Tagliano le reti o scavalcano i cancelli. Portano via cavoli, melanzane, ma anche utensili”, viene segnalato. A settembre, sul posto sono arrivati l’assessore alla sicurezza Federico Gianassi, il vicequestore aggiunto Roberto Sbenaglia e il presidente del Q4 Mirko Dormentoni. “Abbiamo condiviso con l’assessore la necessità di una telecamera di videosorveglianza su via delle Isole – fa il punto Dormentoni – manteniamo alta l’attenzione: questa zona, insieme a via dell’Argingrosso, è uno dei punti più critici del quartiere”. Il nodo sta nei tempi di installazione, che non si preannunciano brevi: a velocizzare l’iter potrebbe essere il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, se venisse individuata in via delle Isole una priorità.

A chiedere interventi sono gli over 60 che coltivano i trecento appezzamenti sotto il viadotto dell’Indiano

iori di pesco e sake al Centro Rogers di Scandicci, dal 25 al 27 novembre, per la diciottesima edizione del Festival Giapponese. L’iniziativa, organizzata dall’associazione Lailac, per il secondo anno si sposta dal Q4. Ma, in compenso, la fermata Resistenza del tram permette una comoda “trasferta”. In occasione dei centocinquanta anni delle relazioni tra Italia e Giappone, la manifestazione si amplierà negli spazi e nelle iniziative. Il tema della kermesse, come spiegano dall’associazione, sarà il dialogo tra contemporaneo e antico nella cultura giapponese. All’entrata i visitatori saranno accolti da una mostra fotografica sulle opere dell’architetto “naturalista” Kengo Kuma, e all’interno gli architetti artigiani Kei Group, con giardini zen, porte scorrevoli e finestre in carta di riso, allestiranno un’esposizione di arredamento classico giapponese da poter realizzare anche a casa propria. Tra gli eventi più attesi, il gruppo Manjushaka con il suo personale stile di danza teatrale. Durante i tre giorni del festival sono poi previsti laboratori di origami, di Etegami (corrispondenza disegnata) e per imparare a vestire gli abiti tradizionali. Gli architetti spiegheranno le forme, i materiali e gli strumenti che contraddistinguono il design tradizionale. E ancora, sarà possibile farsi acconciare secondo lo stile nipponico, e non mancherà nemmeno la zona bazar, con stand di abbigliamento, oggettistica e alimentari originali. Per gustare le specialità della cucina, magari in un “mini bento” decorato, basterà infine dirigersi nell’anC.C. golo gastronomico.

 Il programma

alluvione (e non solo) in biblioteca A

lluvione ma non solo: sono diversi, anche questo mese, gli eventi e le iniziative in programma alla BiblioteCaNova Isolotto. Grande spazio al ricordo di quanto avvenne cinquant’anni fa, in quel 4 novembre del 1966: l’Associazione Amaro in Plastica propone ad esempio un laboratorio teatrale gratuito in cinque incontri in cui saranno gettate le basi per una performance finale con i partecipanti. A novembre appuntamento il 10, 17 e 24, poi il 1° dicembre (ore 18). Fra gli altri eventi sul tema, il 24 novembre alle 18 sarà presentato il libro “Firenze 1966 L’alluvione” di Franco Mariani e Mattia Lattanzi (Giunti Editore, 2016), mentre il 26 alle 17 andrà in scena “Il giglio nel fango”, letture di brani e di testimonianze, ricordo di coloro che persero la vita, con canzoni, immagini e musiche a cura dei Nonni Leggendari. Ma sono anche di diverso tipo le iniziative in cartellone. Il 12 novembre, dalle 9, torna “AgriKulturae - Il mercato contadino in biblioteca”, mentre il 9 e il 23 (ore 15) spazio al “BiblioKnitCaffè”, occasioni di incontro per amanti di maglia, uncinetto e ricamo (per info: biblioknitcaffe@gmail. com). E ancora, appuntamento con le “Conversazioni musicali”: il 15 novembre, ore 17, “La Bohème” di Giacomo Puccini e “Il vento della sera” di Jacques Offenbach. L’11, alle 15.30, spazio al “Libero Caffè Alzheimer”, occasione di incontro per le persone malate di Alzheimer e per i loro familiari, operatori specializzati ed educatori, mentre il 24 novembre alle 21 si potrà andare “Alla scoperta del cielo” con la serata dedicata all’osservazione della volta celeste a cura della Società Astronomica Fiorentina. Ma sono anche molti altri gli appuntamenti in programma: per informazioni si può contattare la BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel. 055.710834, mail bibliotecanovaisolotto@comune.fi.it.


Quartiere 4

#Luoghi & persone

Isolotto . Legnaia . Soffiano

 Il campo

Novembre 2016 | 7

 Focus

cricket, un “pratone” per due squadre Florence e Fiorentina giocano le loro partite vicino a via del Cavallaccio. “Porte aperte a tutti” Laura Piccioli

Un momento dell’inaugurazione del campo nel quartiere, lo scorso maggio

P

er mesi li abbiamo visti correre sul pratone vicino a via del Cavallaccio, sotto il cocente sole estivo, e in molti si sono chiesti chi fossero e cosa facessero, incuriositi dalla loro organizzazione e dall’attività che stavano praticando, il cricket. Una disciplina “insolita” nel nostro paese, ma considerata invece sport nazionale dello Sri Lanka. Ed è soprattutto da lì che arrivano i giocatori delle due squadre Florence e Fiorentina, che hanno sfidato altri team di provenienza nazionale proprio sul campo del quartiere, in occasione del campionato riconosciuto dalla Federazione Italiana di Cricket. “La nostra è una lunga storia – racconta Saman Perera, portavoce delle due squadre – abbiamo iniziato a giocare nel 1990 nel parco delle Cascine, dove non avendo la giusta attrezzatura, non potevamo ambire a molto. Nel 2008, però, su indicazione dell’amministrazione di allora, ci siamo spostati

all’ippodromo, dove abbiamo iniziato i primi campionati, e nel 2013 siamo stati trasferiti al campo di baseball a Campo di Marte, per finire poi lo scorso maggio, grazie all’importante sostegno dell’assessore Andrea Vannucci,

su questo pratone”. Le due squadre, legate nel nome e nei colori (il viola soprattutto) alla nostra città, sono composte prevalentemente da giovani provenienti dal subcontinente indiano, ma – come sottolinea lo stesso Saman –

“ultimamente stanno prendendo parte anche ragazzi italiani che, con curiosità, si sono avvicinati a questo sport, scoprendone non solo l’aspetto ludico, ma anche la possibilità di interazione con gli altri e questa per noi rappresenta

una piccola grande soddisfazione. Le porte delle nostre squadre sono aperte a tutti, e anzi sarebbe bellissimo poter coinvolgere anche i fiorentini!”. Ma questo non è l’unico desiderio. L’altro, più importante e impegnativo, sarebbe quello di poter avere un campo “vero”, dove allenarsi e giocare il campionato (che va da metà maggio a metà settembre) e la coppa Italia di ottobre. Questo – viene spiegato – permetterebbe anche alle squadre di richiamare l’attenzione di possibili sponsor, visto che al momento le due formazioni sono sostenute grazie all’autofinanziamento. Intanto, però, proprio attraverso lo sport – ancora una volta – si vogliono mettere le basi per la creazione di una società basata sullo spirito di gruppo, sulla solidarietà e sulla tolleranza.

corsi a partire dai dodici anni per conoscere questa disciplina

I

l cricket è una disciplina sportiva che in Italia è arrivata solo negli anni ‘60 e che ancora oggi fatica a decollare, tanto che le due squadre fiorentine – viene raccontato – fanno arrivare mazze, guantoni e palle direttamente dal Regno Unito. Ma non è certo la poca diffusione di questo sport a fermare Fiorentina e Florence: le due squadre sono aperte ad accogliere nuovi giocatori dai dodici anni in su per l’organizzazione di corsi. Per informazioni è possibile contattare Saman Perera, all’indirizzo e-mail samanpietro@ yahoo.it. L.P.


8 | Novembre 2016

#Focus

 Salute

Bambini, “vaccini sotto la soglia del 95%” A dirlo è l’Agenzia regionale di sanità: dopo il picco del biennio 2007-2008, si è assistito a una progressiva diminuzione. E la Toscana lancia un “invito” Gianni Carpini

Q

ua sono scomparse da tempo: poliomielite, difterite. Ma il rischio, dicono gli esperti, è quello di vederle ricomparire. Mamma e papà, sempre più spesso, decidono di non vaccinare i loro piccoli. Non solo poliomielite e difterite, ma anche tetano, pertosse, epatite B, haemophilus influenzae, morbillo, rosolia. Tutti vaccini gratuiti. In Toscana siamo sotto il “livello critico” del 95 per cento di vaccinati, dice l’Agenzia regionale di sanità. “È importante arrivare a questa soglia perché se tante persone sono vaccinate vengono protetti indirettamente anche i soggetti che non hanno potuto farlo per motivi di salute – spiega Chiara Azzari, direttore scientifico del Meyer – in questo modo si limita la circolazione dell’agente infettivo, praticamente la persona infetta non trova intorno a sé nessuno che possa recepire l’infezione”. Dopo il picco del biennio 2007-2008, quando le coperture vaccinali arrivarono al 97 per cento, si è assistito a una progressiva erosione del numero dei bimbi immunizzati: l’anti difterite-tetano-pertosse nel 2015 è calata al 94,9 per cento, l’anno prima era al 95,4. Il siero contro l’epatite B è passato dal 95,1 al 94,8 per cento. “In Italia non vediamo più l’insorgenza di alcune malattie solo perché ci siamo vaccinati: queste patologie sono diventate meno frequenti, ma non sono scomparse nel mondo e quindi un rischio di vederle tornare c’è sempre”, avverte Azzari. In sei anni, i bimbi toscani immunizzati contro morbillo, parotite e rosolia sono calati del 3,9 per cento, il crollo più vistoso. Oggi siamo all’88,7. Quello anti-varicella è al 78,2 per cento. Per questo motivo la Regione Toscana ha lanciato un “invito al vaccino”, con una campagna di comunicazione. “Spesso le persone non hanno avuto sufficienti informazioni – prosegue la professoressa Azzari – in caso di dubbi consigliamo di rivolgersi al pediatra o al medico di famiglia”. Al Meyer, inoltre, vengono effettuate consulenze sui vaccini nel caso di particolari condizioni di salute. Se tra i piccoli i dati sono questi, la situazione appare simile per i “nonni”. Negli ultimi cinque anni – viene spiegato – è diminuito il numero degli anziani vaccinati contro l’influenza: se nel 2011 erano quasi sette su dieci, l’anno scorso a farlo sono stati solo cinque su dieci.

 La campagna/1

 La campagna/2

Meningite, gratis per altri 5 mesi

Influenza, avanti fino a dicembre

Gratis per cinque mesi ancora. La Regione ha prolungato la campagna di vaccinazione straordinaria contro il meningococco C: a Firenze, Prato e Pistoia il vaccino resta gratuito fino al 31 marzo 2017, senza limiti di età. Non paga quindi anche chi ha più di venti anni con residenza o domicilio sanitario nelle tre province, oltre agli studenti fuori sede che sono iscritti a un’università oppure a scuole di primo o secondo grado in queste zone. A tutti i nuovi nati, ai ragazzi tra gli undici e i venti anni e ai soggetti a rischio, viene già offerto il vaccino indipendentemente dalla campagna straordinaria. Il siero anti-meningite viene somministrato dai pediatri o dai medici di famiglia che aderiscono alla campagna (circa otto su dieci) o nei presidi sanitari dell’Azienda Usl Toscana Centro su prenotazione, che può essere fatta ai cup, ai totem cup (attivi nei presidi Morgagni e Piagge), via telefono (840.003.003 da fisso, 199.175.955 da cellulare) o sul sito www.asf.toscana.it, muniti di credenziali o tessera sanitaria attiva.

Virus più aggressivo e in anticipo rispetto agli altri anni, che secondo gli esperti metterà a letto sette milioni di italiani. Sono le “previsioni” per l’influenza di quest’anno. I sintomi sono i consueti: febbre anche alta, infezioni alle vie respiratorie, mal di testa e dolori alle articolazioni. Ora è il momento “clou” per mettere fuori gioco l’influenza. La campagna di vaccinazione è partita a ottobre e prosegue fino alla fine di dicembre, ma – suggeriscono gli esperti – prima ci si sottopone al vaccino, meglio è. In Toscana è gratis per chi ha più di 65 anni e per i soggetti a rischio (per esempio chi è affetto da diabete, malattie respiratorie e cardiovascolari croniche) e per le donne che all’inizio della stagione dell’influenza si trovino nel secondo e terzo mese di gravidanza. Chi compie quest’anno 65 anni potrà vaccinarsi gratuitamente anche contro lo pneumococco, principale responsabile della polmonite, possibilità che viene data inoltre ai soggetti a rischio. La vaccinazione anti-influenzale viene fatta in primis dai pediatri e dai medici di famiglia, ma anche nei presidi sanitari territoriali.


#Focus

 Salute

quei virus che arrivano da lontano

Il punto con l’esperto su zika, dengue e chikungunya Sara Camaiora

H

anno nomi “esotici” e arrivano da lontano. Zika, dengue, chikungunya. La prima, soprattutto, è una malattia finita sotto i riflettori negli ultimi mesi, per la sua diffusione in zone dell’America Latina. La dengue era invece tornata alla ribalta delle cronache fiorentine qualche mese fa, per un paio di casi sospetti che avevano fatto scattare le procedure di disinfestazione nel centro storico e nel quartiere 2. Simile alle altre due è la chikungunya, che ha colpito in Europa già da qualche anno. “Tra i dieci e i quindici casi di questa malattia si sono verificati anche a Firenze, così come per la dengue. Un numero più ridotto, che non arriva alla decina, per zika, anche se proprio qui in città si sono registrati i primi due casi importati in Italia, tutti senza complicazioni”. A fare il punto è un esperto in materia, il professor Alessandro Bartoloni, direttore del reparto di Malattie infettive e tropicali di Careggi. “La sintomatologia di tutte e tre – spiega – è molto simile, una sindrome di tipo influenzale con febbre, dolori articolari, talvolta eruzioni cutanee e congiuntivite. Dengue e chikungunya si associano a una febbre più elevata, la seconda a dolori articolari talvolta più pesanti e duraturi. Zika è più lieve da un punto di vista clinico, spes-

Novembre 2016 | 9

so addirittura asintomatica oppure con una febbre molto più bassa e dolori meno invasivi, ma può essere pericolosa per le donne in gravidanza”, precisa il professore. L’infezione da virus zika, contratta durante la gravidanza, è stata associata alla possibile insorgenza di danni al feto, “in particolare microcefalia e danni al sistema nervoso centrale”. E anche l’aedes albopictus, più comunemente nota come zanzara tigre, presente sul nostro territorio, potrebbe trasmettere il virus zika, così come dengue e chikungunya. “Finora le persone che hanno contratto i virus e che abbiamo trattato provenivano sempre da paesi tropicali dove questi sono particolarmente diffusi – spiega il professor Bartoloni – potenzialmente anche le nostre zanzare possono essere vettore di trasmissione, anche se in Italia è avvenuto solo per chikungunya nel 2007 in due comuni della provincia di Ravenna, mentre per zika il rischio, seppur esistente, è piuttosto basso. È il motivo per cui appena si attestano casi di infezione, come abbiamo visto recentemente con la dengue, si attivano subito le procedure di disinfestazione nella zona coinvolta. Procedure necessarie dopo questi episodi, che dimostrano come il sistema sia pronto a reagire nell’immediato per evitare ogni conseguenza”.

 I consigli per chi viaggia

“informarsi e utilizzare ogni precauzione” “C

onsapevolezza”. È un po’ questa la parola chiave per chi deve viaggiare in paesi dove questi virus sono particolarmente diffusi. Lo spiega il professor Alessandro Bartoloni, direttore del reparto di Malattie infettive e tropicali di Careggi: “Raccogliere tutte le informazioni è la prima cosa da fare. È bene poi utilizzare ogni precauzione per evitare le punture di zanzare, ovvero repellenti durante tutte le ventiquattro ore e zanzariere nei luoghi chiusi”. Riguardo alla zika, per le donne in gravidanza “sono sconsigliati viaggi nei paesi dove la malattia è maggiormente diffusa”. E se una volta di ritorno dal viaggio, nelle tre settimane a seguire si accusano febbre, congiuntiviti o

 Per tutte le informazioni sui vaccini: regione.toscana.it/cittadini/salute/vaccinazioni

eruzioni cutanee, sintomi insomma che potrebbero ricondurre a queste patologie, il consiglio è quello di “rivolgersi immediatamente al reparto, siamo in grado di fare una diagnosi nell’arco di pochissimo tempo e quindi di poter subito agire a contrasto, ma soprattutto in questo modo possiamo escludere patologie più gravi, come la malaria – conclude il professore – anche la malaria si diffonde tramite punture di zanzara, quindi valgono le medesime precauzioni, ma in questo caso esistono anche farmaci per la profilassi che riducono il rischio di contrarla del 90%. Prima di partire per un viaggio lontano, quindi, è bene informarsi per capire se sia il caso di utilizzare questa possibilità”.


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La novità

basta una “app” e la pillola va giù Natalia Binagli

Un libro per diventare grandi Viaggio nelle biblioteche fiorentine a misura di bimbi, tra letture e attività per crescere ☛ pagina ii

Una

al giorno

Tempo libero

sos nasi rossi e mal di gola di stagione

mamma e bebè compleanno, dove fare festa vanno insieme al lavoro ☛ iii pagina

Il Meyer risponde

Divertimento

A

rriva il freddo e i nasini iniziano a gocciolare. Quali precauzioni e che rimedi adottare? Ne parla Elena Chiappini, professore associato di Pediatria generale e specialistica all’Università di Firenze nonché pediatra dell’ospedale Meyer. Professoressa, quali sono i malanni di stagione più frequenti? Con l’abbassamento della temperatura, sono frequenti le infezioni delle vie aeree superiori, dal più comune raffreddore fino a sinusiti e faringiti. Si tratta di virus e generalmente l’infezione passa da sola in qualche giorno. Servono gli antibiotici? In questi casi non è indicato dare antibiotici che, oltre a non curare, non hanno neanche il beneficio di proteggere da eventuali successive infezioni batteriche. Quando è consigliabile rivolgersi al pediatra? Se ci sono sintomi che persistono

Per i genitori

a lungo, eruzioni cutanee, cefalee o muco colorato e quando si evidenziano anche lievi difficoltà respiratorie, è necessario fare riferimento al dottore. Nei più piccoli è utile osservare se vengono utilizzati muscoli respiratori accessori. In caso positivo è opportuno andare subito dal pediatra. Come prevenire i classici mali di stagione? Una risposta possono essere i vaccini, da quello antinfluenzale, che protegge dal virus dell’influenza, a quello antipneumococco. Per evitare ricadute, occorre tenere il bambino a casa alcuni giorni dopo la guarigione. Anche se non c’è più febbre, le difese immunitarie sono abbassate e il bimbo rischia di riammalarsi velocemente. S.W.

indovinello o cruciverba? ☛ pagina iV

Ricetta

ciocco-torta per golosoni ☛ pagina iV

Sonia Muraca

C’

è uno spazio di coworking, in via Ponte alle Mosse, che più che un ambiente lavorativo ricorda una casa privata. Oltre alle quattordici postazioni per coworker, ai due uffici indipendenti e alla sala conferenze, è dotato di cucina, un’area relax e allattamento, un giardino interno e poi, ancora, di un’area giochi, una per il “cambio bebè” e una per la lettura. Si chiama “Co-Stanza” (www. spaziocostanza.it) e rimanda, già nel nome, a ciò che sin dalla sua fondazione (dicembre 2015) si è proposto di essere: trecento metri quadrati di spazio pensati per chi ha voglia di condividere le sue competenze professionali e contemporaneamente è alla ricerca di un luogo fisico in cui lavorare e metterle a frutto. Meglio ancora se si tratta di un genitore, magari una mamma, sospesa tra la voglia di tornare al lavoro già nei primi mesi post partum e quella

di non perdersi la prima parola (e i primi passi) del suo bimbo. Ed è “proprio il bambino a essere stato centrale nel lancio del progetto – spiega Michela, una delle fondatrici di CoStanza (e dell’associazione Co-cò) insieme a Maria e Anna – siamo professioniste 38enni, che hanno a che fare con l’infanzia e che sono potenzialmente mamme lavoratrici: ci siamo messe nei panni di chi vuol continuare a rivestire entrambi i ruoli, senza rinunciare all’uno o all’altro”. Da qui l’idea di prevedere anche una serie di servizi di sostegno e approccio alla genitorialità, come il babysitting, i laboratori ludico creativi, le attività da svolgere insieme ai figli come lo “yoga con mamma” o in compagnia di professionisti, come i percorsi di mediazione familiare.

“B

asta un poco di zucchero e la pillola va giù”, diceva la mitica Mary Poppins. Ma a babbi e mamme indaffarati, alle prese con le tante cose da fare durante la giornata, a volte l’ora precisa a cui dare la medicina al bambino di casa può passare di mente. Da oggi per aiutare i genitori a badare al meglio alla salute della famiglia arriva una “app” ideata e realizzata da una startup di giovani fiorentini. Si chiama Hu Care, può essere scaricata gratuitamente sullo smartphone e serve a ricordare a mamma e papà quando e quale medicina prendere, ma anche quando sta per scadere o finire la confezione e dove trovarne una nuova, indicando la farmacia aperta più vicina a casa. Come avere un medico “in tasca” che, di volta in volta, rammenta l’appuntamento con l’antibiotico o l’antipiretico senza sballare gli orari. “L’obiettivo, in futuro, è integrare la app con il fascicolo sanitario e con la ricetta elettronica”, dice Giacomo Sebregondi, cofondatore di Hu Care. Online c’è già un portale per le farmacie, mentre entro la fine dell’anno ce ne sarà uno per i medici di famiglia. E tutto rigorosamente gratis.

PER I LETTORI IN ERBA  redazione@ilreporter.it  www.ilreporter.it #ilreporterdeipiccoli


II | Novembre 2016

#Lo speciale

Tra gli scaffali

tante pagine colorate a prova di bambino Un tuffo nei quarantamila libri per i più piccoli da scoprire (gratuitamente) nelle biblioteche per ragazzi della città Serena Wiedenstritt

ono delle vere biblioteche nelle biblioteche. Sono le sezioni bambini e ragazzi delle bibliofiorentine, teche che uniformandosi alle linee guida dell’Unesco “attraverso un’ampia scelta di materiali e attività, offrono ai più piccoli l’opportunità di provare il piacere della lettura e il gusto di scoprire nuove cose e di conoscere le opere dell’immaginazione”. A Firenze sono otto le biblioteche che hanno organizzato al proprio interno uno spazio ad hoc per bimbi e ragazzi. “Si tratta della Biblioteca delle Oblate, della BiblioteCaNova Isolotto, della Biblioteca Pietro Thouar, della Mario Luzi, della Biblioteca Buonarroti, della Biblioteca Orticoltura, della Biblioteca del Galluzzo e della Biblioteca dei Ragazzi di Santa Croce – spiega Grazia Asta, responsabile delle biblioteche del Comune di Firenze – insieme, raccolgono circa quarantamila titoli, da consultare in biblioteca o da prendere in prestito”. Il servizio è completamente gratuito, i piccoli lettori si devono solo iscrivere e il gioco è fatto. Il patrimonio delle sezioni per bambini e ragazzi è suddiviso, tanto per cominciare, per fasce di età, dalle prime letture all’area 8-10 anni, fino al settore per i più grandicelli dagli 11 ai 14 anni. C’è poi una ulteriore divisione per tematiche: si va dai romanzi di avventura fino al fantasy e alle ricerche per scoprire tutti i segreti degli animali. Senza contare che i testi sono suddivisi nel caso in cui si trovino su un supporto cartaceo o siano invece multimediali. I giovanissimi li

I segreti del fumetto in un laboratorio

Libri e non solo. Molte le attività collaterali per i più piccoli nelle biblioteche fiorentine, su tanti temi diversi e divertenti. Questo mese si va ad esempio alla scoperta del fumetto, che trasformando avventure in immagini può andare a genio anche ai meno appassionati di lettura. Appuntamento sabato 5 e 26 novembre, alle 16, alle Oblate con l'associazione Double Shot. Il laboratorio del 5 è dedicato ad aspiranti disegnatori da 8 a 10 anni. Verranno spiegate le fasi principali del lavoro del fumettista e i bimbi potranno cimentarsi nella creazione di un loro racconto. Il 26 novembre spazio ai ragazzi da 10 a 13 anni, che verranno seguiti nella realizzazione del proprio fumetto. Il 12 e il 26 novembre alle 11 i ragazzi di Double Shot si sposteranno alla Biblioteca Mario Luzi con due laboratori di fumetto per bimbi dagli 8 ai 12 anni. PrenotaS.W. zione obbligatoria.

trovano organizzati negli scaffali a vista e soprattutto, e non è un dettaglio, ad “altezza bambino”. Per mamma e papà, se vogliono aiutare i loro pargoli a scegliere un buon libro da leggere insieme ad esempio prima di andare a nanna, tutti i titoli sono catalogati e visibili su internet grazie a un archivio online. Ma oltre al contenuto, i libri, conta anche la forma del contenitore, i locali delle biblioteche. “Particolare attenzione è data agli spazi – continua Asta – che sono

arredati in modo piacevole e funzionale, secondo le diverse fasce di età: spazi morbidi per i piccolissimi da 0 a 5 anni, dove si trovano i libri ‘morbidoni’ o da guardare o ascoltare, spazi comodi e accoglienti per i più grandi”. Le biblioteche sono un’opportunità per i bebè e i bambini piccolissimi che, insieme ai genitori e agli adulti che si prendono cura di loro, possono trovare un luogo dove sono i benvenuti, dotato di risorse preparate appositamente per fargli pro-

La curiosità

una firenze tutta da leggere ono diversi i progetti che vogliono avvicinare i bambini ai libri. Una delle chiavi, in questo senso, può essere quella di puntare su testi capaci di interessare i più piccoli, come ad esempio quelli che parlano della loro città. Al di là di supereroi e personaggi dei cartoni animati, spesso i bambini amano ritrovare sui libri quello che vedono concretamente intorno a loro. Per questo, per far apprezzare la lettura anche a chi ha appena imparato a leggere, può essere utile selezionare libri che parlano di Firenze, che riescono a raccontare storie che il piccolo può contestualizzare in strade, piazze e monumenti che conosce davvero e che vive ogni giorno. In questo campo rientra l’opera di tre giornaliste fiorentine, Susanna Bonfanti, Chiara Brilli e Lisa Ciardi, intitolata “La tramvia che scappò via e altre storie”, edito da Accademia dell’Iris nel 2010. La vicenda che dà il nome al volume è quella della tramvia che, un bel giorno, si ribella ai binari e decide di lasciarli in asso. Una storia che si accompagna ad altre sette fiabe la cui vera protagonista è Firenze. Altro volume che può impegnare qualche

pomeriggio, magari piovoso, è “A spasso per Firenze” di Rosaria Punzi e Allegra Agliardi, pubblicato nel 2014 da Edizioni Lapis, che racconta la storia della città attraverso aneddoti, tante illustrazioni e dando l’impressione a ogni piccolo fiorentino di vivere in un luogo magico, pieno di segreti tutti da scoprire. Un po’ più “datato” ma sempre valido – conviene forse cercarlo in biblioteca – anche “Dig e il mistero di Boboli”, edito nel 2005 da Apt e Gallucci, con illustrazioni di Joshua Held. Protagonista il cane Dig che incontra i Bobolanti, strani esseri che abitano il parco, ispiratori di geni come Bobolello, cioè Donatello, Bobolelli, cioè Botticelli, Bobolangelo, ossia Michelangelo. Un modo per avvicinarsi all’arte senza perdere di vista la fantasia. Se poi vogliamo andare ancora più a ritroso nel tempo, basta sfogliare le pagine di un grande classico come “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino” di Carlo Collodi, scritto nel 1881 e ambientato in una città in cui, secondo alcuni “ben informati”, si intravedono i tratti della zona nord di Firenze, da Castello e Peretola fino a S.W. Sesto Fiorentino.

vare l’emozione di scoprire la gioia delle rime, delle canzoni e dei libri cartonati e tattili perfetti per ogni età. “Essere un utente delle biblioteche è un’esperienza sociale precoce che accende la curiosità e l’immaginazione – sottolinea Asta – inoltre, un’esperienza positiva nei primi anni di vita introdurrà un interesse per la lettura che proseguirà crescendo e favorirà l’apprendimento educativo del bambino. Un ambiente ricco di caratteri a stampa è il primo passo per accede-

re alla lettura e alla tappa successiva, la scrittura”. Per i genitori, tutte le sezioni bambini e ragazzi mettono a disposizione scaffali sulla genitorialità e sulla didattica della lettura ad alta voce. Nella convinzione che “leggere fa bene”, le biblioteche fiorentine propongono anche moltissimi percorsi e laboratori per i genitori. Per conoscerli tutti e rimanere aggiornati, il “trucco” è quello di iscriversi alla newsletter dal sito www. biblioteche.comune.fi.it.


#Accade in città

Novembre 2016 | III

Compleanni

Dove giocare

il giardino è autogestito candeline “sottocoperta” In Borgo Allegri l’area verde per bimbi curata dalle famiglie

Feste al top anche in autunno, ecco qualche idea (al chiuso)

è sempre un buon motivo per festeggiare, nel giardino (autogestito) di Borgo Allegri. Chiunque lo frequenti sa bene che è facile imbattersi in palloncini e buffet, così come è facile passare dall’essere un visitatore casuale a un compagno di giochi. “Quella di Borgo Allegri è una realtà molto particolare – racconta la presidente dell’associazione rionale intergenerazionale S. Croce, Lucia De Simone – il giardino è gestito da mamme, babbi e nonni del quartiere che, in forma del tutto volontaria, si impegnano per la sua valorizzazione e per il suo miglioramento. Il tutto in veste di soci dell’associazione”. E lo fanno assicurando l’apertura giornaliera del giardino, ma anche coinvolgendo i suoi frequentatori nelle feste di compleanno (che si organizzano prenotando lo spazio in cambio di una donazione all’associazione, a patto però che alla festa partecipino tutti, invitati e non) ma anche nei laboratori creativi. È da lì che “vengono fuori oggetti di arredamento colorati e originali, come le ruote che abbiamo dipinto e appeso su una delle pareti che circondano l’area verde o sistemato vicino all’ingresso, con tanto

è il compleanno “in vetta” (ma con un bel tetto sopra la testa), quello sportivo oppure il party immerso nell’arte. Se il tempo promette capricci, e nei mesi autunnali può accadere spesso, basta poco per organizzare una festa con i fiocchi anche al chiuso. Ecco alcune possibilità. Sul fronte del compleanno al museo, a Firenze non c’è che l’imbarazzo della scelta. La formula è ben collaudata: prima le attività per imparare divertendosi, poi il taglio della torta in una sala dedicata. In Palazzo Vecchio è possibile organizzare la propria festa dai quattro anni in su, immersi nella storia della città, mentre gli over 8 hanno la possibilità di “salire” sulla macchina del tempo del Museo Novecento, scoprendo i segreti celati dietro le opere esposte (musefirenze.it). Piccoli scienziati in azione al Museo di Storia Naturale, che nelle ultime settimane sta riorganizzando i servizi per i compleanni. Nelle sue sezioni vanta anche imponenti scheletri di mammut e animali in arrivo da mezzo mondo (tel. 055.2756444, web msn. unifi.it). Il party è con il naso all’insù nel Planetario di Firenze, in via Giusti: sul soffitto semisferico, da osservare seduti su poltrone reclinabili

di fiori”, spiega ancora Lucia. Ci si comporta un po’ come se si fosse a casa propria, insomma. D’altronde, l’ambiente richiama proprio quello: un chiostro privato, in pieno centro storico, tra Santa Croce e piazza dei Ciompi. Anche per raggiungere i giochi, si attraversa un pergolato verde, quasi come se fosse l’ingresso di casa. E, proprio come in ogni famiglia che si rispetti, tutto viene condiviso. “I giocattoli, per lo più bici e palle, che sono messi a disposizione dei bambini – evidenzia Angela, consigliere dell’associazione – sono stati donati da chi non li usa più. E anche la piccola libreria, nello spazio al chiuso, è stata realizzata con materiali di riciclo”. Quanto alle giostrine, invece, c’è ancora un po’ da lavorare. “Alcune le abbiamo spostate, altre le abbiamo sistemate o eliminate – dice Teresa, altra mamma tuttofare – in attesa di installare almeno uno scivolo, un quadro svedese e un bilanciere”. E intanto si lavora anche su altri progetti, come il wi-fi e il campino di calcetto, da realizzare grazie al lavoro (gratuito) di babbi e mamme del quartiere, così come è già avvenuto per la cucina “open air”, installata a inizio S.M. ottobre.

e accompagnati da un esperto, viene proiettato il cielo stellato presente il giorno della nascita del festeggiato. Seguono laboratori e l’immancabile torta (fstfirenze.it). Sempre in centro, da gennaio tornano le feste con le attività della “Bottega dei ragazzi” al Museo degli Innocenti (istitutodeglinnocenti.it). Di tutt’altro genere, invece, il compleanno in arrampicata, dai quattro anni in su: nella palestra della scuola Anna Frank, a Soffiano, esistono sedici diversi muri, di differenti inclinazioni, tutti da scalare. L’associazione Stone Monkey organizza baby-festeggiamenti il sabato pomeriggio e la domenica: mette a disposizione due istruttori, l’attrezzatura e uno spazio per il taglio del dolce (stonemonkey.it). I più sportivi possono spegnere le candeline in “movimento” anche alla palestra di San Niccolò, in Oltrarno, dove i bambini hanno la possibilità di provare una disciplina tra karate, capoeira e arti circensi (prenotazioni, in largo anticipo, allo 055.2342424). Infine un classico: il compleanno davanti al grande schermo. Alcuni cinema permettono a invitati e festeggiato di vedere gli ultimi film per bambini. Qualche esempio: Uci in via del Cavallaccio e il G.C. cinema Adriano in via Romagnosi.

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IV | Novembre 2016

#Il Reporter dei piccoli

di Enrica Della Martira

cruciverba... che passione!

ciocco-torta che bontà!

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La cioccolata, si sa, attira i bambini (e non solo!) come il miele con le api. Preparare una torta con questo ingrediente è un’ottima idea per giocare insieme a loro, farli divertire e avere anche un buon dessert per cena (sempre che non se la spazzolino prima!). Se in famiglia ci sono delle persone celiache, questa ricetta va benissimo: si può preparare tranquillamente anche senza utilizzare la farina. Altro vantaggio: avere i piccoli intorno vi libererà dall’annosa questione: “passo il dito nel pentolino per raccogliere la cioccolata rimasta o mi trattengo?”. Ci penseranno loro sicuramente! • 150 gr di cioccolato fondente al 75% • 100 gr di burro • 3 cucchiai di farina 00 • 2 cucchiai di latte fresco • 120 gr di zucchero •1 pizzico di sale •3 uova •zucchero a velo per guarnire

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Preriscaldate il forno a 180 C° e imburrate bene una tortiera. Sciogliete il cioccolato e il burro in un pentolino a bagnomaria e lasciatelo raffreddare per cinque minuti. A parte mescolate in una ciotola con una frusta i tuorli d’uovo con lo zucchero, il latte e il sale. Unite il cioccolato fuso e mescolate, infine montate a neve gli albumi e amalgamateli al composto mescolando dal basso verso l’alto. Versate l’impasto nella tortiera e cuocete per circa 20 minuti. La torta sarà pronta quando, infilando uno stecchino al centro, verrà fuori pulito. Spolverate la torta di zucchero a velo e servite. Buon appetito!

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COLORA CON NOI

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COME SI GIOCA Seguendo le frecce, riempi tutte le caselle del cruciverba con i nomi delle figure Una volta che lo avrai completato, le lettere colorate e numerate comporranno il nome del Monte da cui trae origine il fiume Arno. Scrivilo qui quando lo avrai scoperto! 01

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#Il punto

Novembre 2016 | 11

 I volatili

se i piccioni diventano “osservati speciali”

Quindicimila quelli stimati in città, in calo rispetto al passato. A preoccupare di più le concentrazioni in certi periodi e zone Serena Wiedenstritt

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a gestione dei piccioni in città. Sembra una questione da poco, ma la presenza di questi volatili può essere fonte di problematiche. A Firenze come nelle altre città. Se i piccioni in teoria sono animali tutto sommato innocui – basti pensare ad esempio all’immaginario collettivo di piazza San Marco a Venezia, tradizionalmente invasa dai pennuti – in pratica la loro presenza, soprattutto in massiccia quantità, è una questione che la pubblica amministrazione è chiamata ad affrontare. Tant’è che recentemente, a fine settembre, la presenza dei piccioni a Firenze è stata al centro di un workshop organizzato con il patrocinio del Comune per coinvolgere cittadinanza e amministratori di condominio e indicare “corretti comportamenti per una convivenza sostenibile in ambito urbano”. Nel capoluogo toscano il numero di piccioni è stimato in circa quindicimila

unità – fanno sapere dall’assessorato all’Ambiente – in diminuzione rispetto agli anni passati. La situazione – viene spiegato ancora – viene quin-

di ritenuta degna di attenzione ma non allarmante, anche se destano qualche preoccupazione in più le concentrazioni di volatili che si riscontrano in

 Focus

un decalogo ad hoc

Per proteggere gli animali ed educare alla convivenza

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l nome scientifico è “Columba livia forma domestica”, ossia colombo di città, anche se spesso i piccioni che incrociamo per strada o che cerchiamo di scacciare dai nostri balconi hanno un rapporto solo indiretto con il colombo selvatico, specie presente in Italia lungo le coste rocciose delle regioni centrali e meridionali. I nostri piccioni sono piuttosto incroci tra colombi da carne e piccioni viaggiatori. Oggi la questione piccioni non riguarda solo l’amministrazione, ma coinvolge anche i singoli cittadini. Per proteggere gli animali ed educare i “bipedi” a una con-

vivenza pacifica, arriva dalla Lipu BirdLife un decalogo ad hoc. Queste alcune delle indicazioni: innanzitutto partire dalla progettazione architettonica, studiando bene che la struttura degli edifici non comporti spazi che incentivino la presenza e la nidificazione del piccione, poi scegliere dissuasori di appoggio in linea con i particolari architettonici a cui si riferiscono. Molto funzionali e innocue per Lipu sono anche le reti antintrusione, che da un lato impediscono l’accesso dei piccioni in balconi, capannoni, cortili, porticati e torri campanarie, dall’altro permettono

il passaggio di rondoni, passeri, codirossi e pipistrelli. Fondamentale per chi non vuol avere piccioni intorno è poi evitare la somministrazione di cibo, rendendo stanziale l’animale. Per liberare spazi non urbani, infine, si può ricorrere all’utilizzo di deterrenti ottici e integrati, ad esempio negli aeroporti e per la prevenzione dei danni in agricoltura. Non solo, insomma, la classica girandola multicolore alla finestra. S.W.

alcuni periodi in determinate zone della città, soprattutto nel centro storico. “Quanto ai danni – continuano dall’assessorato – bisogna distinguere

fra quelli che riguardano i monumenti e quelli che toccano le persone. I danni ai monumenti sono proporzionati al numero dei piccioni presenti,

quindi la riduzione del numero rappresenta già un fattore positivo, a cui si aggiunge una serie di accorgimenti tecnici per impedire ai piccioni di stazionare o nidificare in particolari aree grazie a metodi di controllo, dissuasori acustici od ottici, repellenti chimici e chiusura delle cavità. Per quanto riguarda la salute, è vero che il piccione è portatore di diverse malattie contagiose per l’uomo, ma è vero anche che sono rarissimi i casi di contagio e i pochi riscontrati avvengono in condizioni igienico-sanitarie molto precarie già in partenza”. Gli accorgimenti per continuare a favorire la decrescita del numero dei piccioni in città si sviluppano su diversi livelli: da un lato i cittadini devono evitare di dar loro da mangiare, come stabilito anche dai regolamenti comunali, dall’altro l’amministrazione, dotata dal 2008 di un piano di gestione di questa problematica, è attiva nel somministrare ai piccioni un antifecondativo.


#Attualità

12 | Novembre 2016

 La mappa

quelle opere d’arte in mezzo alla strada Viaggio fra le statue d’autore circondate dal traffico: c’è chi resiste, chi viene trasferita e chi finisce “sotto i ferri” Gianni Carpini

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ira che ti rigira, sono opere d’arte a tutti gli effetti. Circondate dal traffico, superate – spesso con indifferenza – dagli automobilisti, le statue al centro di rotatorie o spartitraffico che si possono incontrare a Firenze portano sulle spalle firme di maestri dell’arte contemporanea. Rischiando di soffrire i “malanni” della strada: coinvolte in incidenti, vandalizzate o alle prese con lo smog. L’ultima a finire “sotto i ferri” è stata la statua di Porta Romana con in testa il suo alter ego: l’opera “Dietrofront” di Michelangelo Pistoletto (nella foto). A settembre per lei è scattata una “cura di bellezza”: pulizia per il marmo e check-up per lo scheletro di acciaio che ne assicura la stabilità. È stato lo stesso artista a pagare quindicimila euro per il restauro della statua che, in passato, ha resistito anche a un incidente di percorso, quando agli inizi degli anni Novanta venne colpita da un’auto piombata sulla rotonda. Sorte comune per la fontana dell’Uomo della pioggia del belga Jean-Michel Folon. Il bronzo, installato davanti all’Obihall, l’anno scorso è stato spezzato in due in seguito a un incidente d’auto. Dopo mesi di restauro,

l’Uomo della pioggia è potuto tornare a “casa”. Vita difficile anche per “Silenzio: Ascoltate!”, la scalinata di cotto firmata nel 2007 da Mario Ceroli e posizionata fino allo scorso febbraio davanti alla Fortezza, in piazza Bambine e Bambini di Beslan. Ospitava sagome raffiguranti fiorentini celebri, da Dante a Benigni. Che più volte sono state prese di mira dai vandali, tant’è che – un po’ per motivi di viabilità, un po’ per prevenire i danneggiamenti – l’opera è ora custodita nei depositi comunali in vista del trasloco. Una volta conclusi i lavori della tramvia, prenderà posto su un isolotto nella vasca del lago dei cigni. Disavventure, seppur minori, le ha vissute anche il San Giovanni Battista di Giuliano Vangi, a un tiro di schioppo da Ponte Vecchio. Nell’estate del 2015 una turista è stata pizzicata mentre scattava un selfie arrampicata sul piedistallo. Multa per lei, nessun danno per il bronzo. Spostandosi verso Peretola, la Paloma di Fernando Botero dal 1993 saluta fiorentini e turisti che arrivano all’aeroporto. L’ultimo restauro risale a una quindicina di anni fa, quando fu portata a Pietrasanta nello studio dell’artista per una bella ripulitura.

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#Attualità

Novembre 2016 | 13

 Sull’Arno

da una sponda all’altra, i progetti “in ponte” Tra passerelle e viadotti qualcosa si muove. Arrivano i soldi per il collegamento ciclopedonale Cascine-Argingrosso Gianni Carpini

Il ponte della tramvia. Sullo sfondo, spicca la Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio

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ascine-Argingrosso, Bellariva-Anconella, Indiano. Sui ponti di Firenze qualcosa si muove, sebbene lentamente. Tra passerelle, viadotti automobilistici, ferroviari e autostradali, in città si contano quattordici infrastrutture che collegano le due sponde dell’Arno. Una cifra destinata a crescere. La novità “in ponte” è la passerella ciclo-pedonale tra le Cascine e il parco dell’Argingrosso. Lanciata nel 2013, l’idea era rimasta in attesa di fondi. Ora i soldi arrivano dal bando nazionale sulle periferie promosso dal governo: Palazzo Chigi ha dato il suo ok al pacchetto di interventi presentati dalla Città Metropolitana di Firenze, in cui è incluso anche il nuovo ponte. Sono necessari 2,1 milioni di euro per realizzare 114 metri di percorso, a metà strada tra l’Indiano e l’Isolotto. Ancora incertezza, invece, sul futuro di una seconda passerella in verde,

 Curiosità I settanta della Vittoria

sempre per bici e pedoni, tra l’Anconella e Bellariva, immaginata dall’Ordine degli Architetti di Firenze nel masterplan donato alla città per riqualificare i due parchi devastati dal maltempo nel 2015. L’ipotesi

al momento rimane sulla carta, si dovrà andare a caccia di risorse. Più a valle, il “colosso” dei ponti fiorentini, l’Indiano, tenta di arrivare al traguardo: avere finalmente un allaccio “come si deve” con la A11 e

con la zona di viale Gori-aeroporto. Il completamento del viadotto rimasto incompiuto dal 1978 è allo studio da parte di Autostrade, nel blocco di interventi legati alla terza corsia sulla A11. Sull’altro versante,

sono gli uffici di Palazzo Vecchio a lavorare a una soluzione anti-ingorgo per l’uscita verso Scandicci. Accantonata una prima idea di raddoppio di via Baccio da Montelupo sulla Greve, i tecnici stanno tentando di progettare una soluzione meno macchinosa che consenta di sbrogliare il traffico. A proposito di idee, è finita nel cassetto quella della terza corsia sul ponte alla Vittoria. Nel 2002, lo studio dell’archistar Calatrava fu incaricato di valutare un allargamento del ponte già allora ingolfato dalle code: dentro una corsia in più per senso di marcia al posto dei marciapiedi, fuori due passerelle pedonali agganciate alla struttura portante. L’ipotesi però tramontò dopo che il vicino sottopasso di piazza Vittorio Veneto, allora in costruzione, fu “ridimensionato”, passando da sei corsie totali a quattro.

Domenica 27 Novembre... are you ready? Anche se non sei un maratoneta, ricordati che puoi partecipare lo stesso all’evento... come?:

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PIAZZA DUOMO - Partenza

Ponte alla Vittoria ha settant'anni. L’ultimo ponte a esser fatto saltare dai tedeschi fu il primo a venire ricostruito, nel 1946. Il suo “nonno” è stato un ponte sospeso (da qui il nome della vicina via), voluto nel 1835 dal Granduca Leopoldo II.

Il primato dell'Indiano

Non tutti sanno che il viadotto all’Indiano ha un primato tutto suo: costruito tra il 1972 e il 1978, è stato il primo ponte al mondo “strallato”, ossia sostenuto da lunghi cavi di acciaio, realizzato con due piloni ancorati a terra.

Varlungo “accorciato”

Nato da uno dei progettisti dell’Indiano nel 1981, il ponte di Varlungo doveva arrivare fino a Coverciano. Edifici sulla sua traiettoria e altri impedimenti hanno fatto cambiare le cose.

VIA MARTELLI VIA CAVOUR PIAZZA S. MARCO VIA LA PIRA VIA LAMARMORA VIALE MATTEOTTI PIAZZA DELLA LIBERTA’ VIALE LAVAGNINI VIALE STROZZI VIALE FRATELLI ROSSELLI PIAZZALE DI PORTA AL PRATO VIA DEL PONTE ALLE MOSSE VIA PAISIELLO VIA DELLE CASCINE – km 5 PIAZZALE DELLE CASCINE VIALE DELL’AERONAUTICA PIAZZALE DELL’INDIANO VIALE WASHINGTON PIAZZALE KENNEDY VIALE LINCOLN – km 10 VIALE DEL NARCISO VIALE DELLA CATENA PIAZZALE KENNEDY VIALE DELL’INDIANO VIALE DEL PEGASO VIALE DELL’AERONAUTICA PIAZZALE DELLE CASCINE VIALE DEGLI OLMI PIAZZALE JEFFERSON VIALE DEL VISARNO VIA DEL FOSSO MACINANTE – km 15 VIALE F.LLI ROSSELLI PONTE ALLA VITTORIA PIAZZA GADDI VIA DELLA FONDERIA LUNGARNO SANTA ROSA LUNGARNO SODERINI PIAZZA SAURO VIA DEI SERRAGLI PIAZZA DELLA CALZA VIA ROMANA PIAZZA SAN FELICE PIAZZA PITTI VIA GUICCIARDINI VIA DE’ BARDI PIAZZA SANTA MARIA SOPRARNO LUNGARNO TORRIGIANI LUNGARNO SERRISTORI PIAZZA POGGI LUNGARNO CELLINI – km 20 PONTE SAN NICCOLO’ LUNGARNO PECORI GIRALDI PIAZZA PIAVE LUNGARNO DELLA ZECCA VECCHIA - ½ MARATONA PIAZZA CAVALLEGGERI LUNGARNO ALLE GRAZIE VIA DE’ BENCI PIAZZA SANTA CROCE VIA VERDI VIA GHIBELLINA VIALE GIOVINE ITALIA PIAZZA PIAVE LUNGARNO PECORI GIRALDI LUNGARNO DEL TEMPIO LUNGARNO COLOMBO LUNGARNO ALDO MORO – km 25 VIA DELLA CASACCIA LARGO MONZANI VIA ARETINA

VIA DI SAN SALVI VIA CHIARUGI VIA DI CREDI VIA MANNELLI PIAZZA VASARI PONTE DEL PINO VIA DEL PRATELLINO VIA CAMPO D’ARRIGO LARGO GENNARELLI VIALE MALTA VIALE FANTI VIALE PAOLI – km 30 VIALE NERVI VIALE FANTI VIALE PAOLI STADIO ATLETICA (passaggio all’interno dello stadio di atletica) VIALE FANTI VIALE CIALDINI VIALE DE AMICIS CAVALCAVIA DELL’AFFRICO PIAZZA ALBERTI VIA PIAGENTINA VIA ANGELICO VIALE DUCA DEGLI ABRUZZI – km 35 VIALE GIOVINE ITALIA VIA DELL’AGNOLO VIA SANTA VERDIANA PIAZZA GHIBERTI LARGO ANNIGONI VIA DELLA MATTONAIA BORGO LA CROCE VIA PIETRAPIANA PIAZZA SALVEMINI VIA DELL’ORIUOLO PIAZZA DUOMO VIA DEI SERVI VIA DE’PUCCI VIA RICASOLI PIAZZA SAN MARCO VIA CAVOUR VIA MARTELLI PIAZZA DUOMO (giro lato Ricasoli - Servi – Oriolo) VIA DEL PROCONSOLO PIAZZA SAN FIRENZE VIA DEI LEONI VIA DEI CASTELLANI PIAZZA DEI GIUDICI LUNGARNO DE’ MEDICI LUNGARNO ARCHIBUSIERI PONTE VECCHIO BORGO SAN JACOPO PIAZZA FRESCOBALDI LUNGARNO GUICCIARDINI PONTE ALLA CARRAIA LUNGARNO VESPUCCI – km 40 VIA CURTATONE VIA MONTEBELLO PIAZZA OGNISSANTI BORGO OGNISSANTI PIAZZA GOLDONI VIA DELLA VIGNA NUOVA VIA TORNABUONI LUNGARNO ACCIAIOLI VIA POR SANTA MARIA VIA VACCHERECCIA PIAZZA SIGNORIA VIA CALZAIUOLI PIAZZA DUOMO PIAZZA S. GIOVANNI - Arrivo


14 | Novembre 2016

#Un mese in una pagina

 Turismo

 Rugby

meno “mordi e fuggi”, cresce la permanenza

italia-sudafrica in scena al franchi

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irenze torna “capitale del rugby”, con la nazionale italiana che si appresta a calcare nuovamente il prato dell’Artemio Franchi. L’appuntamento è sabato 19 novembre, quando è in programma il test match contro il Sudafrica. “Nel 2010 e nel 2012 Firenze ha risposto con entusiasmo al richiamo della Nazionale e insieme alla Federazione abbiamo deciso di dar vita a un progetto triennale – ha spiegato l’assessore allo Sport Andrea Vannucci – un percorso che fino al 2018 vedrà gli azzurri protagonisti nella nostra città di uno dei test-match autunnali”. “La Nazionale – ha detto il presidente della Federazione italiana rugby Alfredo Gavazzi – rappresenta il primo strumento di promozione del nostro sport sul territorio e una sfida di altissimo livello come quella contro il Sudafrica, una delle formazioni da anni ai vertici del ranking internazionale, è l’ideale per rafforzare il rapporto tra il nostro sport e la Toscana, una delle regioni che, nell’ultimo decennio, ha registrato il maggior incremento di praticanti nel nostro sport. Sono certo che, tutti insieme, vivremo un nuovo meraviglioso pomeriggio di rugby e divertimento”.

 Torna il Merc’Ant

le grandi firme per solidarietà Q

uando la moda sposa la solidarietà. Da venerdì 18 a domenica 20 novembre, con orario continuato 10-19, Palazzo Borghese-Aldobrandini, in via Ghibellina 110, si trasformerà in una grande boutique solidale dove saranno esposti e offerti al pubblico articoli di abbigliamento, accessori, pelletteria e profumeria messi a disposizione da oltre novanta aziende di moda, bijoux e profumi, con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore della Fondazione Ant. Giunto alla sua tredicesima edizione, il Merc’Ant, lo shopping solidale delle grandi firme, è organizzato dalla delegazione Ant di Firenze con il patrocinio del Comune. L’evento servirà a raccogliere fondi per sostenere il servizio di assistenza socio sanitaria domiciliare oncologica e i progetti di prevenzione che la Fondazione porta avanti gratuitamente a Firenze, Prato e Pistoia. Per informazioni è possibile contattare il numero 055.5000210.

Sara Camaiora

 L’iniziativa

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eno turismo “mordi e fuggi”, più visitatori che decidono di passare buona parte delle loro vacanze a Firenze. È il quadro che emerge dagli ultimi dati 2016 elaborati dal Centro studi turistici. L’analisi dei flussi parla di meno arrivi ma più presenze, segnalando inoltre una crescita della permanenza media soprattutto da parte degli italiani. Nello specifico, i dati parlano di un calo degli arrivi in città dello 0,8% (meno tredicimila in valore assoluto), per un totale di 1,681 milioni di turisti, ma di un aumento di presenze del 3,4%, pari a 145mila in più. Le presenze totali toccano così i 4,457 milioni, con una permanenza media che passa da 2,5 a 2,7 notti. Una tendenza confermata nei mesi di luglio e agosto. A livello cittadino, la permanenza media è di 2,6 notti per soggiorno, in crescita rispetto allo stesso periodo del 2015 (quando era di 2,5 giorni) e per il settore extralberghiero (da 2,7 del 2015 a 2,9 nel 2016), mentre rimane stabile il settore alberghiero (sulle 2,5 notti). Ad aumentare inoltre è il soggiorno medio del turista italiano (da 2,4 a 2,6 notti), mentre stabile a 2,6 resta quello degli stranieri. A livello di città metropolitana, registrato nel 2016 un aumento del soggiorno medio, passato a 2,9 dai 2,8 giorni dell’anno passato. In quest’area la crescita è omogenea sia per quanto riguarda il settore alberghiero (da 2,4 del 2015 a 2,5 nel 2016) che quello extralberghiero (da 3,8 a 3,9 notti), e anche in questo caso a essere in aumento è sempre il soggiorno medio del turista italiano (da 2,5 a 2,7 notti). “Un risultato importante per il quale abbiamo lavorato in questi anni e sul quale continuiamo a investire con sempre maggiore forza – ha commentato l’assessore al turismo Giovanni Bettarini – lo facciamo creando e comunicando qualità attraverso le grandi mostre, gli eventi, la promozione di nuovi percorsi per la gestione dei flussi. Lo faremo a gennaio con gli Stati generali del turismo, una due giorni di discussione sul futuro del turismo a Firenze”. “Questi dati confermano il turismo come uno dei principali traini dell’economia del territorio metropolitano – ha spiegato il consigliere delegato al turismo della Metrocittà Angelo Bassi – tanto che nel primo semestre del 2016 si registra un incremento globale delle presenze dell’1,96 per cento. In crescita sia i turisti stranieri (+1,98%) che quelli italiani (+1,92%). La Città Metropolitana è la meta preferita degli americani, che sfiorano le 740mila presenze, seguiti da Germania, Regno Unito, Francia, Cina, Spagna, Giappone, Olanda, Brasile e Australia”.

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alcolisti anonimi, incontro pubblico U

n incontro pubblico sul recupero dall’alcolismo. L’associazione AA - Alcolisti Anonimi è presente in Italia da oltre quarant’anni: a Firenze e provincia sono attivi dieci gruppi, di cui uno in lingua inglese, per il recupero dall’alcolismo e dalle forme di dipendenza che vi sono correlate, mediante gruppi di condivisione e auto-aiuto. Questo mese, domenica 20 novembre, a partire dalle 15 è in programma al Teatro l’Affratellamento, in via Orsini 73, nella zona di Gavinana, un incontro pubblico nel corso del quale sarà illustrato, con testimonianze dirette da parte di membri dell’associazione, il metodo per il recupero dall’alcolismo. L’incontro, a cui prenderanno parte anche medici, psicoterapeuti e operatori del settore – viene spiegato – è rivolto a tutti coloro che, a vario titolo, possano essere interessati all’argomento e alle problematiche connesse.

 Per i giovani

i progetti di “Scuola Sicura Insieme” T

rentacinque progetti didattici: sono quelli proposti quest’anno da “Scuola Sicura Insieme”, l’iniziativa coordinata dalla Prefettura che ha l’obiettivo di diffondere la cultura della legalità e della sicurezza tra i giovani. Programmi che spaziano dalla prevenzione contro alcol e droghe alla sicurezza in classe, a casa, in strada, nei luoghi di divertimento e di lavoro, dal bullismo alla violenza di genere fino ai pericoli che si possono annidare su internet. La presentazione è avvenuta lo scorso mese a Palazzo Medici Riccardi: i programmi sono rivolti alle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Firenze, pubbliche e paritarie. Uno dei principali argomenti dell’offerta formativa è la sicurezza stradale, ma anche il mondo di internet ha un ruolo da protagonista, senza dimenticare i progetti che puntano ad accendere l’attenzione dei giovani sulla sicurezza nel mondo del lavoro.

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#Lettere&Rubriche

Lettere

Editoriale

Pungiglione

dalla prima Fate sentire la vostra voce: inviate segnalazioni, problemi o proposte a redazione@ilreporter.it

“QUELLE AUTO “PARCHEGGI CHE IMPEDISCONO E CATTIVE IL PASSAGGIO” ABITUDINI” Buongiorno Redazione, vi scrivo per fare due considerazioni sulla lettera della signora Stefania dello scorso numero. La Signora si lamenta del fatto che noi poveri ciclisti a volte siamo costretti ad allucchettare i nostri mezzi ai pali della luce o segnaletica sui marciapiedi.. mi chiedo come mai la signora non si accanisce così su quegli sconsiderati automobilisti che parcheggiano allegramente sugli scivoli dei marciapiedi impedendo del tutto il passaggio di disabili in carrozzina.. passeggini.. e persone cieche!!!!!!!!! questo è veramente scandaloso, ma ovvio chi guida ha sempre un trattamento diverso da chi, come noi ciclisti, non inquina, non aggrava il traffico iper congestionato di Firenze e cerca sempre un parcheggio “discreto” ahimè non trovandolo quasi mai!!!!!!!!! grazie e complimenti per tutto il giornale.

Spettabile redazione, finita l’estate tutti sono tornati in città e sono tornate..... anche le cattive abitudini! Quando da qualche parte c’è la pulizia delle strade, nelle strade vicine dove si può parcheggiare le macchine sono parcheggiate dovunque.... ma proprio dovunque!! Anche sulle strisce e agli incroci davanti agli “scivoli” per salire e scendere dai marciapiedi.... per un pedone che vuole attraversare la strada il passaggio diventa una gimkana.... ah dirò di più questo non succede solo quando c’è la pulizia strade, ma qualcuno lascia la macchina lì sempre.. ci vogliono più controlli e multe, così si spera che questa cattiva abitudine venga persa.. perché sennò veramente diventa un problema anche andare a piedi!!! Un vostro lettore

F.B.

IL REPORTER RISPONDE

LE SCRITTE SUI GIOCHI PER BAMBINI

Spettabile redazione, ho letto sul numero di ottobre 2016 del vostro giornale la lettera di un nonno sulle feste in strada, e come nonno ora anche io voglio dire la mia. Portando i miei nipotini a giocare in vari giardini, alcuni vicini a casa, altri alla scuola o altri ancora in base a dove ci troviamo in quel momento, vedo che tante volte sui giochi per bambini e specialmente sulle casettegioco, ci sono delle scritte che li sciupano, fatte con i pennarelli o incise nel legno. È un peccato che ci siano tutte quelle scritte, che vengono fatte anche sui giochi nuovi, a volte sono proprio tante e grandi, mi chiedo ma perché la gente sente il bisogno di scrivere proprio sui giochi per i bambini? Che senso ha? Non lo sanno che quei giochi sono fatti appunto per i bambini? Non capisco proprio perché ci debbano fare le scritte sopra. So che questa mia lettera non servirà a molto, perché non si possono controllare sempre tutti i giochi, ma dopo aver visto la Matteo Francini lettera dell’altro nonno ho deciso m.francini@ilreporter.it lo stesso di scrivervi anche io, per manifestare tutto il mio stupore! Grazie,

Caro lettore, oltre alla sua lettera, ne pubblichiamo qua di seguito anche un’altra sullo stesso argomento. Due interventi simili, che sottolineano come (purtroppo) non sia raro imbattersi in città in auto parcheggiate dove non potrebbero e – quel che è peggio – dove possono invece causare disagi e problemi soprattutto a chi ha più difficoltà a muoversi. Un malcostume cui deve essere messa la parola fine una volta per tutte, e che ovviamente – per rispondere anche all’altro lettore – non può certo trovare una giustificazione nelle difficoltà di parcheggio (seppur reali, soprattutto in certe zone) riscontrate nei giorni di pulizia delle strade. Detto questo, nessuno – che si tratti di automobilisti, ciclisti o pedoni – deve avere un trattamento diverso dagli altri, ma tutti devono rispettare le regole, quelle della strada e, prima ancora, del buonsenso.

Leonardo

Mostre, incontri, presentazioni e altro ancora che proseguiranno anche dopo il “fatidico” 4, per tutto il mese, perché non basta un giorno per ripercorrere tutto ciò che successe mezzo secolo fa e nelle ore a seguire, quelle della conta dei danni e dell’inizio del ritorno alla normalità, quando Firenze si rimboccò le maniche e conobbe, tra le altre cose, la solidarietà dei tanti Angeli accorsi da dovunque per darle una mano. In quella città in bianco e nero che ora in tanti hanno avuto la possibilità di “rivivere” grazie alle fotografie protagoniste delle mostre organizzate per l’occasione. Immagini che insieme a strade, piazze e monumenti alle prese con il fiume di acqua fuoriuscita dall’Arno, non potevano non immortalare anche uno dei “simboli” del fiume fiorentino, ovvero i suoi ponti. Che adesso tornano al centro dell’attenzione, grazie ad alcuni progetti che li riguardano. Così, questo mese, sul nostro giornale facciamo il punto proprio sulle novità “in ponte”, a partire dalla passerella tra Cascine e Argingrosso. Passando dal fiume alle strade, è anche qui che – al centro di rotatorie o spartitraffico, ma non solo – si possono incontrare vere e proprie opere d’arte, cui magari non sempre capita di prestare troppa attenzione, nonostante si trovino (letteralmente) davanti agli occhi di tutti coloro che ogni giorno si spostano in lungo e in largo per la città: abbiamo quindi tracciato una sorta di “itinerario” fra alcune delle statue d’autore presenti lungo le vie fiorentine. Intanto – cambiando completamente argomento – nelle scorse settimane è scattata in Toscana una campagna per le vaccinazioni: ecco allora una “fotografia” della situazione, partendo dai più piccoli per arrivare fino agli anziani, con la stagione fredda (e i suoi malanni) ormai alle porte.

Novembre 2016 | 15

A zonzo per Firenze BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

IL “MIO” INFERNO, TRA I GIRONI FIORENTINI

I

l mese scorso, come ben saprete, a Firenze c’è stata la prima mondiale del film Inferno di Ron Howard. In effetti anche la nostra città la possiamo dividere in gironi danteschi. C’è quello denominato “So tutto io” dove vivono quelle persone che di qualunque argomento tu parli, dal calcio alla politica, dal fisco alle donne, loro ne sanno più di te. E hanno sempre ragione. Punto! La punizione per questi peccatori sarà quella di andare in giro per la città con un cartello con su scritto “Portatore sano di bischerate!”. C’è il girone “Ho un amico”, qui risiedono i professionisti della raccomandazione. Vuoi pagare un bollettino evitando la coda? Hanno l’amico giusto! Vuoi avere un tavolo buono al ristorante? Loro sanno chi chiamare! La punizione per queste persone sarà quella di chiamare i loro referenti ma trovare i numeri eternamente occupati. Una punizione crudele, lo so! Il girone “dei disfattisti” è quello dove risiede la maggior parte dei fiorentini. Che si parli di referendum o di Fiorentina il loro giudizio sarà lo stesso: “L’è maiala!”. Traduco per i non fiorentini: “Andrà malissimo!”. Io appartengo al girone opposto dei disfattisti, “gli eterni ottimisti”, soprannominati anche “i cretini”. Inutile spiegare il perché!

ANDREA MUZZI Comico, attore, regista e cabarettista

Web

andreamuzzi.it

MATTEO FRANCINI

LE BUCHETTE DEL VINO

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entoquaranta + una! Questo è il numero delle Buchette del Vino censite in città con la paziente opera di ricerca ultimata dall’Associazione Culturale Buchette del Vino, Presidente Matteo Faglia e Vice Presidente Diletta Corsini. Per i meno attenti, ricordiamo che le Buchette sono quelle piccole aperture “dove i vinaj delle case signorili effettuavano la vendita al dettaglio del vino a Firenze”, vino genuino, esclusivamente di loro produzione e pertanto proveniente unicamente dai vigneti e poderi di proprietà. Tale vendita era anche molto conveniente, in quanto priva di mediazioni ed esente anche da tasse. Delle 140 censite, due hanno la caratteristica di essere posizionate sul portone d’ingresso dei rispettivi palazzi, anziché in parete. Una si trova in Piazza del Duomo al n° 29r, adiacente a quella che un tempo fu la bottega di Donatello, mentre l’altra è in Via Sant’Antonino al n° 21, su di un grande portone di colore verde. Ora, dopo questa “scoperta”, se ne aggiunge una nuova! A “scombinare numeri e programmi” all’Associazione Buchette del Vino ci hanno pensato i sottoscritti, infatti il 15 Settembre u.s., al Museo di Casa Martelli, in occasione dell’incontro “Ai giovedì di Casa Martelli” per la presentazione del libro di Massimo Casprini “I Finestrini del Vino”, hanno mostrato foto e documentazione della new entry, la 141esima Buchetta, nonché la terza, posta su di un portone. La Buchetta in questione si trova a Palazzo Medici Riccardi, esattamente in Via de’ Ginori n° 14, sull’ingresso principale di quello che è stato per tantissimi anni il Circolo Dipendenti dell’Amministrazione Provinciale di Firenze, fino alla chiusura temporanea nel dicembre 2002 per rinnovo locali, riapertura che però non è mai avvenuta... Quante persone nel corso di tantissimi anni di attività saranno passate in quel luogo, senza che nessuno l’avesse mai notata... solo l’occhio “esperto” si è accorto di cosa c’era sotto tanto stucco e vernice. Alcuni cenni storici: l’Amministrazione Provinciale di Firenze (oggi Città Metropolitana), proprietaria del palazzo fin dal 1874, a seguito di un inesorabile e progressivo deterioramento del tempo, ha fatto sostituire, ormai da molti anni i pannelli o formelle esterne del grande portone. A causa di ciò oggi il caratteristico sportellino dalle misure convenzionali, atte a far passare il “fiasco” (larghezza cm. 23, altezza cm. 36) è visibile (purtroppo) solo dalla parte interna. Questa parte del palazzo, posta a fianco del corpo principale (lato Nord), venne ceduta dalla famiglia Ginori al Marchese Gabriello Riccardi nel 1789, in quanto interessato ad una più corretta organizzazione e riunificazione della Biblioteca Riccardiana, posta al piano nobile. In un documento del 12 Luglio 1861, si legge: “nel locale terreno già in uso di vendita di vino che risponde sulla Via dei Ginori”. Sappiamo infatti che i Riccardi commerciavano i loro prodotti, soprattutto vino, proveniente dalle numerose fattorie di proprietà: Castel Pulci (FI), Chianni e Rivalto (PI), Villa Saletta (PI) ed altre. Un ringraziamento agli Uffici della Città Metropolitana di Firenze, che hanno permesso tale recupero: R. Biagioni – Uff. Cultura e R. Benvenuti – Manutenzione Immobili, ma soprattutto un grazie a Cristiano Barducci che ha eseguito l’intervento di restauro. Ora la 141esima Buchetta del vino è stata... A Vita Nuova Restituita!

Il Reporter del Q4 raggiunge le famiglie del quartiere 4 di Firenze Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze PUBBLICITÀ Tel. 055 6585939 Fax 055 6801567 email: info@edizionibunker.it Stampa

Rotostampa - Firenze (FI)

Direttore Responsabile Matteo Francini Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 - redazione@ilreporter.it Periodico d’informazione locale. Anno X n. 49 del 2 novembre 2016. N° reg

5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Bunker s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

Web: artusi.net


16 | Novembre 2016

#Cultura

 A teatro

 L’agenda

Un mese in poltrona. di palco in palco

Dalla danza alla prosa fino alle colonne sonore live: a novembre si torna a farsi coccolare da registi & Co. Enrica Cinaschi

All’Opera di Firenze viene proiettata la prima pellicola della saga de “Il Signore degli Anelli” con la colonna sonora eseguita dal vivo dai musicisti del Maggio

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ettetevi comodi, è arrivato il tempo di godersi un bello spettacolo a teatro. Sia che si tratti di una vecchia poltrona foderata di velluto sia che si scelgano le sedute di design di un teatro contemporaneo, non cambia la sostanza, siamo in quel periodo dell’anno in cui la voglia di vedere un sipario aprirsi si fa sentire più che mai. A Firenze, manco a dirlo, le proposte sono diverse e spaziano dalla tradizione all’avanguardia, per fare contenti proprio tutti. Partendo dal centro storico, al Teatro della Pergola, ad esempio, dal 18 al 27 novembre c’è “L’anatra all’arancia”, cult del teatro comico scritto negli anni Settanta dallo scozzese Williams Douglas Home e interpretato da Luca Barbareschi, Chiara Noschese e Gianluca Gobbi. E se per vedere “Pugni ricolmi d’oro ovvero come un ricco suddito resta sempre un suddito”, una fantasmagoria da Heinrich e Thomas Mann in scena al Niccolini bisognerà aspetta-

re il 1° dicembre (fino all’11), ci si potrà intanto “consolare” con una doppietta divertente al Verdi, che nel mese di novembre offre l’one man show di Angelo Pintus “Ormai sono una milf” il 17 e Arturo Brachetti “Solo” dal 24 al 27. Il 17 sarà anche l’occasione per scoprire uno dei luoghi meno conosciuti e più affascinanti del

centro, Casa Martelli, dove (alle 17) verrà proposta “Crisantemi”, una romanza da camera tratta dal repertorio di Giacomo Puccini. Andando verso San Frediano ci si imbatte nell’attivo Teatro di Cestello, dove – fino al 13 compreso – va in scena “4 Novembre 1966, aiuto l’alluvione!”, commedia brillante di Oreste Pelagatti che

ricorda il drammatico evento che sconvolse Firenze mezzo secolo fa. Uscendo dalle mura della città (e tornando all’inizio del mese), gli amanti di Tolkien non potranno mancare a “La compagnia dell’anello”, proiezione del film di Peter Jackson in programma al Teatro dell’Opera il 4 e 5 (prima di tre proiezioni che contemplano

anche il secondo e il terzo capitolo della saga) con la colonna sonora di Howard Shore eseguita dal vivo da orchestra, coro e coro delle voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino. Stessa direzione per il Puccini, che il 18 presenta “L’attentissima”, reading musicale del nuovo disco di Teresa De Sio. Tornando dall’altra parte del fiume si sbarca al Teatro Cantiere Florida, che il 16 offre “Romeo e Giulietta 1.1. La sfocatura dei corpi”, coreografia di Roberto Zappalà ispirata alla tragedia shakespeariana. Infine si esce dalla città per arrivare al Teatro Studio di Scandicci, dove il 22 e 23 – ancora una volta per il cinquantesimo anniversario dell’alluvione – viene presentata una prima nazionale: “Il filo dell’acqua”, scritto da Francesco Niccolini, tre voci per un canto che intreccia poesia, storia e la memoria di chi c’era.

 La storia

 All’Antella

 Al cinema

La casa della moda fiorentina

Benvenuti e gogol, cervantes e dall’orto: un piccolo teatro e un grande programma

lo schermo dell’arte: appuntamento con docu e film alla “compagnia”

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Caterina Gentileschi

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n’avventura imprenditoriale unica, che ingrana la marcia e fa un salto in avanti. Perché se si vuol crescere, l’unico modo per farlo è mettersi in gioco. È questo lo spirito con cui Flo, concept store sul lungarno Corsini (30-34 rosso) la cui anima è composta dalla cooperativa sociale omonima, ha dato voce ai suoi desideri, creando una sartoria che produce abbigliamento e accessori disegnati e realizzati a Firenze. “Fin dall’inizio la nostra storia imprenditoriale ha provato a essere coraggiosa e controcorrente, abbiamo portato in centro i marchi di piccole produzioni, dato spazio alle lavorazioni di una selezione di altre cooperative e all’inclusione sociale – spiega Elisabetta Renzoni, presidente di Flo – e adesso abbiamo deciso di fare un passo ulteriore: autoprodurre una collezione di abbigliamento e

accessori fiorentina dalla a alla z, dal design alla confezione”. Nel neonato laboratorio sartoriale, in via Cimabue al civico 66, lavora un team tutto al femminile composto da una stilista e una serie di collaboratori che realizzano a tempo pieno la collezione a marchio Flo. Le sarte esperte, che lavorano ai capi, sono affiancate da ragazzi arrivati da Flo come inserimenti socio-terapeutici, aiutati e supervisionati da Elisabetta Renzoni, Guia Michelagnoli e Maria Serena Asso, le tre socie fondatrici e anima dell’impresa. In occasione della nascita del laboratorio verrà presentato anche l’albero di Natale 2016 che, come vuole la tradizione, è stato pensato e creato su misura per Flo da due artisti. La prima è l’illustratrice francese Julie Denat, il secondo è il designer

e collaboratore di lungo corso di Flo, Riccardo Cont. Il tema di quest’anno è – manco a dirlo – la sartoria, ed è per questo che i due creativi si sono concentrati su un abete rivisitato fatto con scatole in legno che ne definiscono la sagoma, dentro cui sono collocati figurini, ferri da stiro, forbici da sarta, pezzi di stoffa e tutti quei dettagli che rimandano al lavoro certosino di stilisti & co. L’albero prenderà posto nella vetrina del punto vendita sul lungarno a partire dal 27 novembre, e mercoledì 7 dicembre sarà protagonista di un evento aperto al pubblico.

Web flo-firenze.org Tel. 055.5370568 Mail: info@flo-firenze.org

n piccolo teatro capace di guardare, e soprattutto, andare oltre: da Cervantes a Gogol, dai campioni dello sport agli attori dei Centri di Salute Mentale. E poi Alessandro Benvenuti, Italo Dall’Orto, Giancarlo Cauteruccio, Amerigo Fontani, Alessio Sardelli, Dario Marconcini, Renzo Boldrini, Silvia Guidi, Monica Bauco e Riccardo Massai. Prosa, musica, radio, teatro per bambini e cinema segnano la stagione 2016/17 del Teatro Comunale di Antella (via Montisoni 10 – Antella – Bagno a Ripoli). Quarantaquattro gli appuntamenti in programma fino ad aprile, un cartellone ampliato con nuove sezioni e graditi ritorni, come quello di Benvenuti il 19 novembre. Tra le novità, fa il suo ingresso in stagione “Effetto Placebo”, rassegna di Teatro Sociale che il 24 novembre proporrà “La Peste (The Plague)”, a cura del Coordinamento Teatro Come Differenza e Isole Comprese Teatpassando.

orna a Firenze dal 16 al 20 novembre “Lo schermo dell’arte”, che indaga e promuove le relazioni tra arte e cinema, da quest’anno ospitato dal Teatro della Compagnia. Un ricco programma che si apre con l’inaugurazione della mostra “Visio. Outside The Black Box” a cura di Leonardo Bigazzi e la prima italiana di “Where is Rocky II?” di Pierre Bismuth, cronaca docu-fiction della ricerca di una misteriosa opera dell’artista californiano Ed Ruscha. Tra gli artisti ospiti Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, protagonisti del “Focus On 2016”, e ancora Omer Fast e Luca Trevisani. Fra i film d’artista le anteprime di “Nightlife”, primo film in 3D di Cyprien Gaillard, “Faux Départ” di Yto Barrada, candidata al Prix Duchamp 2016, e “The Challenge” di Yuri Ancarani, premiato all’ultimo Festival di Locarno e presentato in collaborazione con la Biennale de l’Image en Mouvement (Bim) di Ginevra.

guccini, elisa e il trio pieraccioni-contipanariello, 30 giorni tra show e concerti

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alazzetti e sale da concerti sono i luoghi per eccellenza di un mese come quello in corso. I cantanti riscaldano le ugole e in città arrivano ospiti da diverse zone del globo, pronti a esibirsi sui palcoscenici. Tra gli appuntamenti in programma, l’8 e 9 novembre doppietta al Teatro Verdi per la band inglese King Crimson, che ha fatto la storia del progressive e del rock e ha influenzato molti artisti contemporanei di diversi generi musicali. La formazione si è modificata e, negli oltre quarant’anni di attività, si sono avvicendati al suo interno diciotto musicisti, più due parolieri. L’11 novembre il Mandela Forum è tutto per la soave voce di Elisa, che torna a esibirsi con alcuni pezzi nuovi. Il 12, 13 e 14 non ce n’è per nessuno, perché sul palco del Mandela tornano Pieraccioni, Conti e Panariello, che stanno mietendo un successo dopo l’altro nel loro tour-reunion, un tripudio di comicità in salsa toscana. Il 14 è anche il giorno dei Tiromancino, che portano all’Obihall il loro ultimo lavoro, “Nel respiro del mondo”, mentre il giorno successivo, nella stessa location, arriva uno dei mostri sacri del cantautorato made in Italy, Francesco Guccini (nella foto). L’autore de “La locomotiva”, che da qualche tempo non canta più dal vivo, si racconterà percorrendo l’Italia dal dopoguerra ai giorni nostri attraverso le sue canzoni e i suoi libri, ma anche attraverso i suoi miti, le sue origini, le sue ispirazioni. Previsto anche un concerto dei “Musici”, musicisti che hanno accompagnato Guccini in una lunga carriera di concerti live. E ancora all’Obihall, il 16 novembre sarà la volta di Michael Jackson tribute show, in cui Sergio Cortés, famoso alter ego del “re del pop”, farà rivivere al pubblico il mito di Jackson, mentre il 18, al Mandela Forum, sarà la volta della reunion dei Pooh.


#Cultura

Novembre 2016 | 17

 L’evento

Firenze sulla pelle: sbarca alla fortezza la tattoo convention con i suoi artisti Natalia Binagli

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isegni tribali, fiori stilizzati e personaggi dei fumetti. La citazione preferita o alfabeti esotici che compongono il proprio nome. È un mondo pieno di sfumature quello dei tatuaggi, e per tre giorni Firenze ne diventerà la capitale, con la nona edizione di Florence Tattoo Convention, in programma alla Fortezza da Basso. Da venerdì 18 a domenica 20 novembre, gli amanti dei tatuaggi si ritroveranno a contatto con gli artisti del tattoo in arrivo da ogni angolo del mondo. Tra i nomi di spicco l’americano Joe Capobianco, il peruviano Stefano Alcantara, l’inglese Jo Harrison, l’olandese Bill Loika e l’italianissimo Franco Vescovi. Le origini del tatuaggio e gli

strumenti più antichi con cui veniva praticato inizialmente saranno resi protagonisti da una squadra di maestri tatuatori che ancora oggi tramandano le tecniche tradizionali. Su pedane che ne metteranno in rilievo il lavoro e la mano, si esibiranno ad esempio i giapponesi Ouka del Rat-Skill tattoo, Tenkiryu della Honke Horiyoshi Family e Horihige del Luckdrop ink, tra i più noti esponenti della tecnica Irezumi. Lo stile thai a bacchetta sarà mostrato da Matt e Rung Ajarn, quello polinesiano dallo studio Tainuitattoo. Joanna e Phil, The Antahkarana e Karolina Czaja daranno una dimostrazione del dot optical puntinato a mano e Samuel Olman svelerà i segreti degli antichi tatuaggi tribali messicani.

Accanto, tanti eventi collaterali: dal workshop con la regina del tattoo realistico a colori, la russa Valentina Ryabova, alla mostra sui nativi americani. Da segnalare il seminario di pittura con l’artista norvegese Henrik Uldalen, famoso per i suoi ritratti introspettivi, e gli interventi del fotografo delle star americane Estevan Oriol. Tutti a lezione di piercing, invece, con il brasiliano Alexander Fuser. L’ex frontman dei Cccp e dei Csi, Giovanni Lindo Ferretti, si esibirà in concerto, così come la band olandese Dope D.o.d. Durante la convention, organizzata dall’associazione Firenze Indelebile, non mancheranno nemmeno circo e spettacoli per i più piccoli, oltre a stand gastronomici a base di cucina toscana.

Web florencetattooconvention.com

 La mostra

da oxford, per raccontare il disegno veneto

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emellata con l’Ashmolean Museum di Oxford, la mostra “La rivincita del Colore sulla Linea Disegni veneti dall’Ashmolean Museum e dagli Uffizi” albergherà nella sala Edoardo Detti del Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi fino al 15 gennaio. Il titolo richiama la contrapposizione tra il Colore dei veneziani e il Disegno dei toscani affermatasi teoricamente nel Cinquecento soprattutto per opera di Giorgio Vasari. L’artista aretino, in un passo della Vita di Tiziano nell’edizione Giuntina (1568), rimarcava la mancanza di disegno da parte dei pittori veneziani, avendo in mente la concezione del Disegno Lineamentum maturatasi a Firenze poco dopo la metà del secolo sulla scia di Vitruvio e Leon Battista Alberti. I quarantotto fogli esposti mostrano, in realtà, come gli artisti veneziani, e più in generale di cultura veneta, seppero disegnare utilizzando tecniche diverse e differenti tipologie, mostrando un’ampia varietà polisemantica. In tal modo instaurarono un dialogo costante con il C.G. disegno centro-italiano, senza rinunciare ad affermare la rivincita del colore sulla linea.


18 | Novembre 2016

#Sport  Firenze Marathon

 Il calendario

derby, ex e gare-spettacolo

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ovember Rain?”. Speriamo di no. C’è un solo modo per sfatare questa “maledizione” dei Guns N’ Roses, ovvero vincere. Fin dalla prima partita del mese in campionato, quella di domenica 6 novembre (alle 18) in casa contro la Sampdoria. Si passa poi direttamente a domenica 20 quando, nel tredicesimo turno di serie A, andrà in scena il derby toscano tra Empoli e Fiorentina. Per i viola il Castellani è sempre stato un campo difficile, pieno di insidie. Un derby vero, insomma. Con gli ex Gilardino e Pasqual pronti a gridar “vendetta”. Lunedì 28 novembre si aprirà poi il sipario su una partita che normalmente regala spettacolo, ovvero Inter-Fiorentina. Nella passata stagione finì 4-1 per i viola, con tripletta di Kalinic e gol di Ilicic. L’impegno successivo di campionato vedrà la squadra di Paulo Sousa tornare di scena al Franchi, contro il Palermo. Ma sarà già dicembre. Intanto, quindi, buon novembre viola a tutti.

al via il nuovo percorso

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a “rivoluzione” alla Firenze Marathon, che quest’anno si annuncia ancora più suggestiva. Quella in programma il 27 novembre per la 33esima edizione prevede un nuovo percorso che avrà come principale novità la logistica di partenza e arrivo, coinvolgendo ancor più che in passato il centro storico della città e le sue piazze più suggestive. Partenza e arrivo saranno in piazza Duomo, con altre aree, come ad esempio piazza della Repubblica e Santa Maria Novella, che saranno impegnate per i servizi di supporto ai podisti. Il “plotone” degli oltre diecimila in gara si dirigerà percorrendo via Martelli e via Cavour verso i viali di circonvallazione, riprendendo qui il tracciato dello scorso anno, per poi ritornare nuovamente, dopo un anello di 42 chilometri e 195 metri che avrà toccato come sempre i più bei monumenti fiorentini, in piazza Duomo. Così, i viali di circonvallazione saranno coinvolti solo nel tratto che va da piazza della Libertà alle Cascine. Sim.Spa.

Lorenzo Mossani

 Cittadinanza onoraria ma non solo

tutti i riconoscimenti di bati il “fiorentino” Irene Delfino

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a cerimonia ha sancito quello che il cuore sentiva da tempo: l’amore per Firenze, la sua “fidanzata”. Come ama definirla Gabriel Omar Batistuta, neo cittadino onorario della città del Giglio. Un amore ricambiato, che va oltre il colore viola della maglia, oltre i 152 gol entrati nella leggenda della Fiorentina. Perché “Bati” non è solo l’ambasciatore viola nel mondo, pur senza investitura ufficiale da

parte della società, ma è sempre stato anche un ambasciatore di Firenze nel mondo, come ha ricordato il sindaco Nardella in occasione del conferimento dell’onorificenza. Ne ha sempre parlato bene negli anni, senza, come purtroppo spesso accade nel mondo del calcio, cambiare opinione con la velocità con cui si cambia casacca. Non a caso, il campione argentino ha fatto nascere qui tre dei suoi quattro figli. Il Re Leone è stato inse-

rito nella Fifa 100, la lista dei migliori giocatori viventi redatta dalla federazione calcistica mondiale. Occupa la 23esima posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del ventesimo secolo pubblicata da World Soccer, e dal 2014 fa parte anche della Hall of Fame del calcio italiano. Ma l’emozione lo ha tradito solo in questa circostanza, a testimonianza del fatto che la cittadinanza onoraria è stata conferita a Bati uomo

più che a Bati calciatore, al suo presente più che solo al suo passato. Come si può leggere nella delibera presentata dalla giunta, “oltre ad essere stato un eccezionale calciatore e ad aver portato a livello calcistico la città di Firenze tra le big d’Europa regalando emozioni indimenticabili a tutti i tifosi viola, ha saputo instaurare con la città di Firenze e i suoi abitanti uno straordinario e indissolubile legame che va oltre la carriera agonistica, facendosi portatore di valori quali la correttezza e il rispetto delle regole e del prossimo”. Bati non è insomma un poster sbiadito appeso alle pareti, è un uomo che continua a far parte della vita cittadina pur dovendo attraversare l’oceano per lasciare la prima casa, Reconquista, per la seconda, Firenze.

 Basket

le “risposte” di novembre

Dopo il primo mese di serie B non andato come previsto

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l primo mese del campionato di serie B, per la prima volta nella storia con due squadre di Firenze, non è andato come previsto per Fiorentina Basket e Pino Dragons. La Fiorentina, partita senza nascondere di puntare all’alta classifica, ha lasciato per strada punti che avrebbero potuto far comodo, mentre la neopromossa Pino Dragons ha avuto un impatto con la categoria superiore forse più duro di quanto si aspettasse. Il 1° ottobre si alzava la palla a due inaugurale. In casa contro l’Use Empoli – squadra di lunga militanza a certi livelli ma ben più arretrata nella griglia di partenza rispetto ai viola, almeno stando ai pronostici – la Fiorentina aveva l’occasione per prendersi i primi due punti. Niente da fare. Empolesi sempre avanti fino a toccare il +22 nel terzo quarto, grazie a una difesa perfetta che è riuscita a contenere anche la rimonta finale dei padroni di casa (privi di Valentini) fino al 56-58 conclusivo. Meno di ventiquattro ore più tardi, il Pino Dragons scendeva in campo per la sua prima assoluta in serie B. Senza Dionisi e Terenzi, a Borgosesia i fiorentini hanno resistito per trenta minuti, salvo poi uscire sconfitti 74-67, con i primi punti stagionali per il Valsesia. Seconda giornata poco adatta ai deboli di cuore. Il Pino sembra pronto a festeggiare con il proprio pubblico il primo successo in serie B, resiste al testa a testa in volata

presentandosi sul +1 a due secondi dal termine, ma Cecina affida l’ultimo pallone a Bruni: passo e tiro, canestro, sorpasso e fallo subito tra le proteste dei fiorentini. I tirrenici vincono di un punto, 66-67. Festeggia invece la Fiorentina, che deve però faticare più del previsto nella gara in perfetto equilibrio giocata a Bottegone. Si va avanti a strappi fino al finale, con il rientrato Valentini a tenere in partita i viola e il tiro di Bloise per la vittoria che non trova il canestro. Serve un supplementare, ed è lì che la Fiorentina confeziona la sua prima vittoria stagionale, al termine di una dispendiosa ma, al di là degli esiti opposti, incoraggiante giornata per le squadre di Firenze. Passa una settimana e tornano le preoccupazioni. Di nuovo in casa ma senza sfruttarne il vantaggio, la Fiorentina si fa sorprendere 55-63 da Piombino, mentre il Pino Dragons esce sconfitto 63-48 dal campo dell’altra neopromossa Virtus Siena. Dopo il primo mese di stagione regolare niente è compromesso, ci mancherebbe. Squadre così profondamente trasformate durante l’estate hanno bisogno di tempo per prendere coscienza delle proprie identità. Dal mese di novembre e dalle sue quattro sfide, però, si aspettano già le prime risposte. Andrea Tani

 Legnaia

il “cammino” dell’audace

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ono passati settant’anni da quando l’Audace Legnaia ha mosso i primi passi come società sportiva. In realtà, le radici della storica polisportiva del quartiere 4 affondano nei primi anni del ‘900, quando il rione di Legnaia seguiva i piccoli agglomerati urbani come Pignone, Monticelli, San Quirico e Ponte a Greve ed era considerato parte della campagna di Firenze. Nel 1935 i giovani sportivi di Legnaia crearono una squadra di pallacanestro e la chiamarono Audace Legnaia: si costruirono un campo per le loro partite proprio su quel terreno. Con l’avvento della seconda guerra mondiale, il Comune di Firenze concesse quel terreno agli abitanti del blocco di via Antonio del Pollaiolo, strada che nel frattempo era stata costruita, per adibirlo ad orti di guerra, interrompendo, quindi, l’attività sportiva dei giovani. Finiti, finalmente, gli eventi bellici, i giovani di Legnaia e Monticelli crearono una squadra di calcio: l’Audace Legnaia. Le prime partite le giocarono a Scandicci, ma la voglia di avere un campo proprio li spinse a chiedere al Comune l’uso di quel terreno. L’autorizzazione arrivò nel 1945 e, con l’ausilio di una ruspa noleggiata, fu spianata la superficie per dar vita al campo da calcio, che già dal 1946 vide disputarsi il primo campionato dell’Audace Legnaia, di seconda categoria. “Da quella prima stagione ne è passata tanta di acqua sotto i ponti, sono cresciute e invecchiate intere generazioni che hanno calpestato il nostro campo vivendo gioie e dispiaceri, vincendo o perdendo partite im-

portanti, ma lo spirito dell’Audace Legnaia è ancora vivo – queste le prime parole di Massimiliano Piccioli, dirigente del Legnaia – in realtà noto molte similitudini con i fondatori dell’Audace anche per quanto riguarda le richieste rivolte al Comune per la costruzione del campo. In questi ultimi anni abbiamo richiesto al Comune di trasformare lo storico campo in terra battuta in un campo in erba, e finalmente siamo riusciti a effettuare questa miglioria che tanto piace ai giocatori, agli allenatori e anche alle mamme, che non devono più lavare la mota! L’attività sportiva – continua – è fondamentale per i ragazzi e noi siamo orgogliosi di poter permettere a molti giovani del nostro quartiere di svolgere attività fisica. Ma, nel pieno spirito dell’Audace Legnaia, puntiamo molto anche all’integrazione sociale e a una crescita mentale e fisica corretta, e soprattutto sana dei nostri atleti”. Così, a Legnaia “continua a passi spediti il nostro ‘esperimento’ per una collettività basata sull’amore per il calcio e lo sport – spiega Piccioli – ma con l’obiettivo primario di rendere più agevole la vita di quartiere rispondendo ai bisogni dei cittadini. La nostra associazione Audace Per Legnaia, nonostante sia da poco in attività, è già molto conosciuta e apprezzata nel quartiere, e speriamo che sempre più famiglie si avvicinino alla nostra realtà per entrare a far parte della nostra comunità, una famiglia allargata sempre pronta per il prossimo”. Niccolò Dainelli



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