Il Reporter Q5 - Novembre 2018

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NOVEMBRE 2018

QUARTIERE 5

CASA DOLCE CASA Mensile di infomazione gratuito

ilreporter.it


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Editoriale

Pensare è contagioso

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FRANCESCA PULITI

el momento in cui scrivo la cosiddetta pre-influenza sta falcidiando senza pietà la mia cerchia di amici, colleghi e conoscenti, compresa la sottoscritta. Si prevedono all’orizzonte tonnellate di nuovi articoli con utilissimi e mai scontati consigli per prevenire e curare i sintomi (lavarsi spesso le mani, evitare i luoghi affollati, bere molto, consumare tanta frutta e simili). Un grande classico di stagione al pari dei servizi tv sui divieti più assurdi imposti nelle località balneari, evergreen delle ultime estati. Una informazione innovativa ci giunge invece da altri contesti scientifici: parallelamente ai mali di stagione si stanno studiando gli effetti – positivi e addirittura corroboranti – di un’altra sciagura umana, contagiosa quanto l’influenza: la pigrizia. Secondo molteplici ricerche scientifiche, infatti, pare assodato il fatto che spingere sul freno, anziché sull’acceleratore, delle nostre esistenze, aiuti addirittura a prolungarle. Una rivoluzione, dopo anni di indottrinamento a suon di palestre, programmi fitness, spinning, zumba, maratoneti di ogni età e grado di dedizione. La ragione starebbe nel minor consumo di energie, che porterebbe a una miglior “conservazione” del corpo. Un po’ lo stesso motivo per cui da anni sentiamo dire che mangiare poco allunga la vita. L’attitudine all’indolenza sarebbe inscritta nel nostro Dna dall’alba dei tempi, quando i nostri antenati dovevano cercare di limitare gli sforzi e massimizzare il risultato. Difficile però che questo stratagemma ci sia utile oggi: pare che il nostro Dna non ci aiuti, in una società sedentaria. Nonostante le rassicurazioni scientifiche, dovremo quindi continuare a combattere la nostra battaglia interiore e costringerci ad andare in palestra o a correre alle 6 del mattino. Ma vale la pena comunque provare a cedere alla pigrizia ogni tanto: nei momenti di riposo la nostra mente è portata a pensare più spesso a obiettivi di lungo termine. E anche pensare aiuta ad allungare la vita.

LA FOTO DEL MESE

Un tramonto da sogno Foto del nostro lettore @attebasile01 Tagga @ilreporterfi nelle tue foto su Instagram, ogni mese pubblicheremo la più rappresentativa

CHE SUCCEDE IN GIRO 10 NOVEMBRE

17 NOVEMBRE

1 DICEMBRE

Un itinerario alla scoperta della vera storia della famiglia dei Medici, per chi si è appassionato alla serie tv o chi ne ha sempre sentito parlare. Si comincia con la visita al quattrocentesco Palazzo Medici Riccardi per proseguire verso piazza Duomo, ripercorrendo le intricate storie dei Medici con le famiglie rivali, sfociate nella famosa congiura del 1478. Durata dell’itinerario 3 ore circa. Prenotazione obbligatoria allo 055-5520407 o a turismo@ archeologia.it

Come ogni terzo sabato del mese la rinnovata piazza dei Ciompi ospita la fiera dedicata a libri e composizioni floreali, accompagnata da workshop, incontri e presentazioni di volumi dedicati a Madre Natura.

Tutto pronto per la sfida finale del Rock Contest, il concorso dedicato alle rock band emergenti giunto quest’anno alla 30/a edizione. I sei finalisti si daranno battaglia all’Auditorium Flog con una giuria composta da voci note della musica italiana. Sul palco l’omaggio agli Offlaga Disco Pax con Max Collini, Daniele Carretti e guest star ancora da annunciare.

SULLE ORME DEI MEDICI

16-17 NOVEMBRE

FORTEZZA ANTIQUARIA

Tornano le bancarelle nei giardini della Fortezza da Basso, per un weekend a caccia di pezzi vintage e oggetti senza tempo da portarsi a casa.

FIERA DI LIBRI E FIORI

DAL 28 NOVEMBRE

NATALE IN SANTA CROCE

In piazza Santa Croce spuntano le casette di legno ed è già Natale: fino al 20 dicembre gli amanti dell’atmosfera natalizia troveranno pane per i loro denti, tra prodotti di artigianato artistico provenienti da tutta Europa, piatti tipici e bevande calde.

ROCK CONTEST

1-2 DICEMBRE

STRINGS CITY

Il festival diffuso dedicato agli strumenti a corda più grande d’Italia, torna a Firenze sabato 1 e domenica 2 dicembre per una terza edizione che si svolgerà in 50 luoghi d’arte insoliti, tra nobili palazzi, biblioteche, musei, archivi storici, in un viaggio unico con violini, viole, pianoforti, arpe, chitarre e voci straordinarie. I concerti (oltre 70) sono tutti a ingresso gratuito. Per alcuni la capienza è limitata: prenotazioni dal 20 novembre. Info: www.stringscity.it


4 novembre 2018

Barbara Palla

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attoni in canapa per la bioedilizia, cosmetici a base di “erba” (legale), creazioni tessili e prodotti alimentari, tutto made in Italy. Le produzioni italiane di cannabis light si mettono in mostra il 10 e 11 novembre nella Sala delle Nazioni della Fortezza da Basso, per Firenze Canapa, prima fiera cittadina dedicata a questa “green” economy. Accanto a cinquanta espositori, anche incontri con esperti per parlare dei diversi utilizzi della pianta, dagli ambiti medici a quelli industriali o artigianali. Un’unica pianta per mille usi diversi: la canapa è diventata la protagonista di un settore agricolo ed economico in piena crescita e completamente made in Italy. Dalla pianta di canapa, una coltivazione molto versatile per sua facilità di adattamento al terreno, si possono ricavare tanti prodotti per uso domestico e industriale. L’uso più conosciuto è però quello illegale, cioè il consumo delle infiorescenze e delle resine, ovvero le due parti che contengono le sostanze potenzialmente dannose per il cervello. Esse sono: il delta-9-tetraidrocannabinolo (o più semplicemente THC) dagli effetti psicotropi ovvero agendo sul cervello ne alterano le funzioni, e il cannabinolo (o CBD) che invece agisce sul metabolismo con effetti rilassanti e distensivi. Ciononostante, la parziale legalizzazione del prodotto è un fenomeno in crescita. Nel 2016, il Parlamento italiano ha approvato la legge 242 che consente la produzione e commercializzazione della

Dai mattoni ai cosmetici,

l’erba buona

cosiddetta “cannabis light”, ovvero della pianta di canapa che contiene pochissimo THC (il limite tollerato è di 0.6%), e dei suoi prodotti derivati. Tuttavia, la legge non riconoscendo alla cannabis light una destinazione d’uso non ammette l’uso

personale e ricreativo. In sintesi: la vendita è libera ma per il consumo rimane qualche dubbio. Dal 2016, da un lato la produzione italiana è esponenzialmente cresciuta in virtù della conversione (sotto stretto controllo) di alcune

coltivazioni operata da giovani agricoltori che hanno preso i campi abbandonati dei nonni e rimesso in moto l’economia locale. Dall’altro sono nati tantissimi punti vendita sia in città che online, come sul sito Widora.

GREEN ECONOMY

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Firenze oltre i negozi più antichi come Nirvana (San Lorenzo) e il Campo di Canapa (via Niccolini), sono nati i negozi Cannabis Amsterdam (in via del Corso) e Idroponica (via del Bronzino e via Avogadro). Per i più timidi esiste anche un distributore automatico Weedy Point in via Mannelli, via Orsini e via de’ Rossi.

Da oggi in città sono attivi oltre 50 POSTINI POINT Servizi di Posta prioritaria Pagamento bollettini raccomandate, ritiro giacenze ricariche telefoniche e mense ricariche tv digitali e conti gioco spedizione pacchi nazionali e internazionali

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Widora, relax bio e a domicilio

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Elena Giorgi

n occasione del Firenze Canapa, abbiamo parlato con chi ha fatto della canapa il proprio lavoro. È il caso di tre giovani fiorentini - Niccolò Mazzoni, Folco Masiero e Giulio Benati - che hanno creato uno dei primi servizi a domicilio per l’erba legale in Italia. Questo progetto rivoluzionario si chiama Widora ed è partito il 1° aprile 2018. Come nasce Widora? L’idea di Widora è nata quando un nostro amico ci ha detto che era entrato nel mercato del cannabidiolo in Austria. Da qui, abbiamo iniziato a riflettere sulla fattibilità della cosa e poi ci siamo divisi i vari compiti: sviluppare un sito web, occuparsi delle forniture, del marketing e della parte amministrativa. Qual è il vostro cliente tipo? Il nostro target di riferimento è dal 27enne al 64enne, quindi una persona adulta che lavora e che quando torna a casa vuole qualcosa che lo rilassi e che non sia né la classica marijuana che lo stona troppo né il bicchiere di vino; oppure persone che vanno dai 50 ai 64 anni che vogliono un piccolo ricordo di gioventù. A quale scopo si usa l’erba legale? Alcuni dei nostri clienti hanno, o hanno avuto, delle patologie importanti, come ad esempio ictus, gravi infermità, disabilità molto

Cannabis “di Stato” contro il dolore Gianni Carpini

importanti o contrazioni spastiche dei muscoli e traggono giovamento dall’erba legale che li rilassa. Da dove proviene l’Erba Light che vendete? Ci stiamo concentrando sulla produzione a km zero con prodotti che provengono dai dintorni di Firenze. Al massimo la zona più distante è quella del Bargino e di San Donato. Per noi la qualità è fondamentale, infatti a breve avremo dell’erba legale con certificazione bio, coltivata da aziende che si occupano di biologico.

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e serre di Firenze non bastano: in tutta Italia sempre più medici prescrivono cannabis ad uso terapeutico, soprattutto per alleviare il dolore cronico quando i normali farmaci non funzionano. Dal 2014 lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze è l’unico ente del Paese autorizzato a coltivare questa pianta, grazie a un accordo tra i Ministeri della Difesa e della Salute, con l’obiettivo di abbattere il prezzo dei farmaci cannabinoidi, limitandone l’importazione, e di creare un prodotto made in Italy con qualità garantita. Partiti da una produzione di cento chili di cannabis l’anno, ora si punta ai trecento chili. Intanto il ministro della Salute Giulia Grillo ha annunciato di essere al lavoro su un bando per una partnership pubblico-privata in questo campo. La cannabis è usata in ambito terapeutico anche all’ospedale di Careggi, come cura palliativa per pazienti con dolore cronico, generato dal sistema nervoso o da gravi patologie. Ma attenzione, chiariscono gli esperti, si tratta di un farmaco a tutti gli effetti, con vantaggi e controindicazioni.


6 novembre 2018

Una, 100, 1000 app urbane a cura di Barbara Palla

U

na città sempre più smart con tanti servizi a portata di pollice: il Comune scommette sulla punta delle dita dei residenti per facilitare il rapporto quotidiano con le differenti istituzioni. Il progetto di digitalizzazione e innovazione è nato nel 2005 con Linea Comune Spa, un’azienda partecipata specializzata nello sviluppo dei sistemi multicanale per la comunicazione tra cittadini e istituzioni. Le collaborazioni si sono poi estese nel tempo fino ad includere un numero crescente di app dedicate alla velocizzazione delle interazioni con istituzioni come l’ospedale o la scuola così come per facilitare l’uso dei servizi di parcheggio, viabilità e favorire la sostenibilità. Amministrazione e servizi pubblici non sono mai stati così tanto a portata di mano, scaricare per credere!

L’ospedale in fondo alla tasca

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areggi Smart Hospital, sviluppata dalla stessa azienda ospedaliera, offre una grande varietà di servizi direttamente sul cellulare. In qualche semplice tocco è possibile prenotare un visita, visualizzare la modulistica, pagare il ticket o conoscere il numero di persone in attesa al Pronto Soccorso. Ogni paziente, tramite un codice, può consultare i referti, prenotare un prelievo e in caso di intervento chirurgico è possibile ricevere notifiche sull’andamento dell’operazione e seguirla da remoto.

La scuola mobile

L’

app è nata per semplificare il rapporto tra genitori e alunni delle scuole materne, elementari e medie gestite dal Comune di Firenze. Grazie all’incrocio con le informazioni Open Data del Comune, ogni genitore può registrare la propria fascia ISEE e controllare i prezzi e le scadenze di pagamento per i servizi scolastici. Per ogni figlio è possibile consultare il calendario scolastico, i menù delle mense, così come comunicare direttamente agli istituti eventuali assenze o ritardi dei ragazzi.

La viabilità senza segreti

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ra sensi vietati, multe e fermate dell’autobus soppresse, per spostarsi in città serve un’assistenza personalizzata. Sulla mappa di Ataf 2.0 è possibile scovare le fermate e consultare i tempi di attesa e percorrenza. Per posteggiare la macchina in agilità Firenze Parcheggi permette di verificare le disponibilità di posti e pagare la sosta con lo smartphone. Infine Firenze Pulizia Strade evita le multe: basta segnare la posizione dell’auto e l’app invierà notifiche per ricordarsi di spostarla. Facile no?

L’app che fa la fila al posto tuo

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’è la fila? Nessun problema si fa con il cellulare Nonostante il nome possa trarre in inganno Qurami è l’app per registrarsi e prendere da remoto il biglietto presso gli uffici pubblici. Basta selezionare l’ufficio e il servizio desiderato e la app si metterà in fila per te! Il biglietto ottenuto è equivalente a quello cartaceo, ma il vantaggio sta nel poter conoscere in tempo reale il numero di persone presenti e il tempo di attesa stimato, riducendo al contempo perdite di tempo e stress.


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Firenze Fakes: come evitare di farci prendere per il naso Gianni Carpini

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alazzo Vecchio è assediato dalle bufale. Il cavallo di Troia è rappresentato dai post sui social network. In questi anni a Firenze di fake news se ne sono viste a bizzeffe, dal ritorno della Notte Bianca (una panzana) all’improbabile concerto degli U2 alle Cascine. Agli uffici comunali che si occupano di comunicazione arrivano segnalazioni un giorno sì e uno no. “Il problema è che spesso la smentita passa sotto silenzio - spiegano gli addetti ai lavori - è il fatto falso, ma clamoroso, a destare scalpore”. I più frequenti sono i post sul degrado in città che trovano una cassa di risonanza nei gruppi Facebook fiorentini. Qui alle denunce veritiere dei cittadini se ne affiancano di fasulle: immagini vecchie fatte passare per nuove o ritoccate con Photoshop. Come la foto-balla di piazza Duomo piena di ambulanti abusivi, smascherata a settembre dall’assessore alla sicurezza urbana Federico Gianassi: scatto vero, ma vecchio di due anni e già riproposto dodici mesi fa. Sì, perché le bugie sul web hanno le gambe lunghe e vengono rispolverate all’occorrenza. “Spesso queste notizie non sono

totalmente false, ma parzialmente vere o del tutto decontestualizzate. Negli studi sul giornalismo più che di fake news parliamo di disordine informativo”, osserva Carlo Sorrentino, professore di sociologia dei processi culturali all’Università di Firenze. Di false notizie è piena la storia, cambiano i mezzi (digitali) e la velocità di diffusione. “È più faticoso districarsi in un mare ricco di informazioni, c’è una grande confu-

sione che rende difficile trovare ciò che serve e controllare la veridicità di quanto si legge”, dice Sorrentino. Ma chi ci guadagna? “Al di là delle burle e della convenienza economica, ossia articoli curiosi inventati per generare maggiori accessi a siti che guadagnano così in pubblicità, questo fenomeno viene sfruttato in modo pericoloso da chi è interessato a raccontare per finalità ideologiche, politiche o finanziarie una

parte della verità. Esempi eclatanti si sono registrati durante le elezioni presidenziali Usa e la Brexit”. Questo bombardamento di fake news si può replicare su piccola scala, come in una città, ma un’arma anti-bufale sembra esserci. “Una seconda alfabetizzazione – propone Sorrentino - istruire le persone a un uso più consapevole dell’informazione digitale, per aiutare a capire quanto una notizia sia credibile”.

IL CALENDARIO DELLE BALLE Settembre 2018 Nine Inch Nails a Firenze Rocks Ma non ci sono conferme. È lunga la lista dei concertifake annunciati sui social nell’ultimo anno: Adele in Santa Croce, Robbie Williams e gli U2 alle Cascine. Aprile 2018 Torna la Notte Bianca E invece è una panzana, nonostante il post abbia collezionato 14mila like. Una falsa notizia simile era circolata anche l’anno scorso. Settembre 2017 Selva di cartelli in piazza Beccaria No, è un fotomontaggio. A mettere a confronto la situazione reale e l’immagine taroccata l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti sulla sua pagina Facebook. Aprile 2017 Starbucks in piazza della Repubblica “Aprirà il 21 giugno”, ma la notizia è infondata. Come l’apertura di Harrods e di un ristorante targato Nutella, sempre in piazza della Repubblica. Febbraio 2017 Mostra su Frida Kahlo E Palazzo Strozzi smentisce. Poco prima anche il Museo Novecento era dovuto correre ai ripari per “disinnescare” un’altra balla: una mostra su Van Gogh a Firenze

LE REGOLE ANTI-BUFALA

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Risalire alla fonte

le conferme 2 Controllare ufficiali

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Attenzione ai dettagli nelle foto


8 novembre 2018

più contributi e meno imu ecco il nuovo piano casa Fannì Beconcini

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ontributi per gli affitti, nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, housing sociale per i più giovani: sono alcune delle novità introdotte dal Piano Casa 2018 varato dal Comune di Firenze. Ne abbiamo parlato con l’assessore al welfare Sara Funaro. Di cosa si tratta? “È un piano importante perché risponde a esigenze abitative variegate: va incontro a chi affitta una casa sul mercato immobiliare privato e non ce la fa ad arrivare a fine mese, ma anche alle famiglie che sono sotto sfratto e a coloro che sono in fondo alle graduatorie e non riescono negli anni a spostarsi da lì.” Il piano è in attuazione. Quali sono le misure già avviate? Il bando per il contributo affitto 2018 è scaduto a fine ottobre e lo stanziamento è di 1 milione di euro per 900 famiglie appartenenti alla fascia A (con Isee fino a 13.192 euro) e alla fascia B (con Isee fino a 28.470), il prossimo bando sarà indetto in primavera: ci sono 2 milioni di euro in bilancio e potranno presentare la domanda tutti i residenti in città. Presso Casa Spa è stato aperto lo sportello di mediazione sociale abitativa ed è stato varato il regolamento per i condomini delle case popolari, in modo da definire regole nette e definite per tutti. Per quanto riguarda gli alloggi ERP, ovvero l’Edilizia Residenziale pubblica, 17 nuovi alloggi sono appena stati realizzati e altrettanti sono in cantiere nel prossimo biennio alle Murate, mentre sono in costruzione nuovi complessi in via Torre degli Agli e via Schiff. Le novità del nuovo Piano Casa quali sono? Novità assolute sono l’housing sociale per i giovani, ovvero immobili in affitto a canone calmierato, e gli alloggi di transizione, risposta temporanea alla difficoltà abitativa di coloro che sono sotto sfratto per indigenza economica. L’abbattimento dell’IMU ai proprietari che affittano a canoni concordati e l’accordo mutui 100% - stipulato per adesso con Cre-

dit Agricole ma in estensione ad altri istituti di credito – sono altre novità significative. Qual è il senso dell’intervento complessivo? Si tratta di un piano articolato sviluppato in seguito ad un processo

di verifica e ad un grosso lavoro sul tema dell’abitare svolto negli ultimi anni da questa amministrazione. Le misure elaborate, dall’housing sociale al contributo affitti, hanno l’obiettivo di dare risposte al tema del disagio abitativo: casa e lavoro sono

le basi da cui partire e ripartire per favorire l’inclusione sociale ed evitare situazioni di marginalità e disagio: il Piano Casa vuole essere un sostegno reale, una serie di misure strutturali per uno degli elementi alla base dello stato sociale.

Il sindaco Nardella rilancia con un ulteriore stanziamento per il Piano casa da 400 miioni per 8000 famiglie “che sono in difficoltà e che si muovono nell’’ambito del rispetto delle regole”


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I SETTE PUNTI FONDAMENTALI CONTRIBUTO AFFITTI

Per il 2018 è stato stanziato 1 milione di euro in più con un contributo aggiuntivo mensile di 185 euro per beneficiari nelle fasce A e B, nel 2019 i milioni stanziati saranno 2 e potranno fare domanda tutti i residenti.

HOUSING SOCIALE

137 appartamenti di proprietà del Comune in realizzazione per coloro che non accedono alle case popolari ma non hanno le possibilitàper sostenere un affitto sul mercato immobiliare.

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ALLOGGI DI TRANSIZIONE

Circa 80 soluzioni abitative per dare risposta temporanea (18/24 mesi) alla difficoltà abitativa di chi subisce uno sfratto.

ALLOGGI ERP

362 alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica liberati da riqualificare per essere nuovamente assegnati e circa 180 nuovi alloggi in realizzazione o da progettare nel prossimo biennio.

REGOLAMENTI E MISURE LEGISLATIVE ERP

6 proposte di legge regionale mirate ad ampliare i requisiti di accesso alle graduatorie, stabilire regole condominiali disciplinanti ed egalitarie, sanzionare con la revoca dell’alloggio comportamenti e reati criminali, promuovere l’integrazione e la convivenza civile con un mix sociale di nazionalità, età e condizioni sociali.

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Collaborazione con CariParma Credit-Agricole per la stipula a giovani coppie under 30 di mutui pari al 100% del valore dell’immobile, da estendere ad altri istituti di credito. F.B.

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10 novembre 2018

twitter, l’hashtag giusto è firenze Costanza Tosi

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ike su instagram, hashtag, dirette Facebook ma sopratutto cinguettii. È Firenze quest’anno ad aggiudicarsi la medaglia d’oro come città più popolare su Twitter. La notizia ci arriva dai risultati dall’indagine di FPA, società del gruppo Digital360, sulla presenza, l’uso e la performance sui social network di 107 comuni capoluogo di provincia. Si tratta di uno dei 100 indicatori contenuti nel Rapporto “ICity Rate 2018”, con la classifica delle città più smart e sostenibili d’Italia. Sebbene il social media più amato dalle città rimanga ancora Facebook, dopo di lui troviamo Twitter, con 79 città presenti con un account ufficiale, in crescita rispetto alle 73 dello scorso anno. Osservando i dati delle community dei cittadini, le più grandi sono Roma, che vanta la presenza di 446mila followers pari al 15,5% della popolazione, seguita da Milano, con 332mila partecipanti, vale a dire il 24,3% dei propri cittadini, poi Torino, con 216mila (24,5%). Ma la città che è riuscita a raggiungere la community più ampia in relazione alla propria popolazione è Firenze, seguita da un numero di followers pari al 24,6% della propria cittadinanza. Per quanto riguarda la presenza sulle diverse piattaforme digitali il capoluogo toscano alza la mano all’appello su Facebook con una platea di 64.000 seguaci, YouTube, Instagram in cui l’hashtag “#firenze” compare sotto 7,2 milioni di post, e ovviamente Twitter. Resta invece un vuoto per quanto riguarda canali come Pinterest, Google+, Linkedin, Flickr, Telegram e WhatsApp in cui, invece, hanno già preso posto tra i profili città come Ferrara, Torino ed altre ancora. Ma il futuro si prospetta positivo: “La quantità non deve mai andare a discapito della qualità dichiara l’assessore all’innovazione tecnologica del Comune di Firenze Lorenzo Perra - ma è anche vero che la comunicazione non si può e non si deve fermare: stiamo studiando ed internamente già utilizzando anche Telegram, ad esempio, ma quello che più importa è capire l’uso dello strumento e la sua finalità e se questo permette di raggiungere una community che altrimenti sarebbe esclusa e, soprattutto, avere la capacità di stare sul canale ed essere responsive: questo è il nostro vero obiettivo”.

Carla Castro e le WIC: “insieme siamo più forti”

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e il sindaco sceglie i “social” tradizionali con uscio e bottega

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l sindaco va porta a porta. C’è chi ha invitato il primo cittadino a cena, chi invece per un caffè. Ci sono addirittura gruppi di amici che si sono organizzati per un invito collettivo. Dario Nardella ha dato il via alla sua nuova campagna di ascolto, chiamata non a caso “Uscio e bottega”, per confrontarsi direttamente con i fiorentini sui problemi della città, andando in salotti e negozi. Solo nelle prime due settimane sono stati oltre duecento gli inviti ricevuti, ma ora questo “tour” continua ed è ancora possibile proporre un appuntamento faccia a faccia con il sindaco scrivendo una mail all’indirizzo uscioebottega@comune.fi.it. La prima a ricevere la visita di Nardella è stata la signora Mirella, pensionata che vive nella zona di San Niccolò da trentacinque anni. “Quando mi hanno chiamata per fissare, pensavo fosse uno scherzo”, ha detto sorpresa. Davanti a un caffè fumante accompagnato da biscottini di mais, Mirella e il suo invitato speciale hanno parlato del trasporto pubblico, in particolare dei problemi che la signora incontra sulla linea Ataf 23, oltre alla questione della sostenibilità del centro visto l’alto numero di turisti. Il “viaggio” è continuato nei vari quartieri, dall’Isolotto a piazza Puccini fino a entrare nelle attività economiche, come la Torrefazione Dini. Viabilità, politiche per i giovani, interventi per il verde pubblico, ma anche la riqualificazione dei grandi complessi urbani vuoti, sono alcuni G.C. degli argomenti affrontati in questi incontri.

e i social spesso vengono descritti come semplici oggetti di svago, passatempo o peggio ancora, strumenti per sbirciare nelle vite degli altri, non è così per tutte coloro che hanno deciso di iscriversi al gruppo Facebook Women In Charge; né tanto meno per la sua fondatrice Carla Castro a cui piace definire questa community una rete solidale. Consigli, suggerimenti, istruzioni per l’uso e tanto altro: sul gruppo delle WIC si può chiedere tutto, a patto che le risposte siano messaggi di conforto, comprensione, aiuto morale o concreto, ma non insulti o polemiche. “C’è solo una regola sulla quale non transigo - spiega Carla - sono proibite le polemiche”. Qualsiasi tipo di commento aggressivo ed eccessivamente critico viene infatti tempestivamente cancellato e spesso, l’artefice è costretto ad uscire dal gruppo. Non è poi così difficile da comprendere il motivo di questa lotta all’odio, basti pensare che l’idea di colei che ha deciso di fondare la rete di donne in Toscana nasce principalmente da un’esigenza: “incentivare il comportamento solidale in un paese come l’Italia in cui - spiega Carla Castro - si ha sempre paura di chiedere aiuto”. Nato a dicembre del 2017, dopo solo pochi mesi il gruppo arriva ad avere a 10mila iscritte per poi raggiungere, a distanza di nove mesi dalla sua creazione, quota 30.000. Da qui la decisione di diventare associazione. “È un’idea che avevo fin dall’inizio, ma prima di realizzarla dovevo far capire alle persone l’importanza dell’unione”, confida Carla. E la novità non sarà fine a se stessa, ma porterà con sé porterà diverse opportunità per la famiglia delle WIC. Sportelli gratuiti con consulenti a disposizione di chiunque voglia accedervi e corsi, di ogni tipo, per dare l’opportunità a chiunque voglia coglierla di scoC.T. prire il proprio talento.


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A teatro, in cucina o in trappola colleghi si diventa così Caterina Canneti

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e il vostro capo dovesse proporre a voi e ai vostri colleghi un’esperienza di team building, non temete il peggio: letteralmente significa “consolidare la squadra di lavoro” e comprende tutte le più svariate attività volte a incoraggiare la formazione di un gruppo coeso e motivato. La cosa potrebbe anche essere molto divertente e alcuni imprenditori fiorentini sono d’accordo. Ecco qui alcuni esempi di team building nostrano.

la preparazione di cibi, unita ad una sana competizione, affina la tecnica, la manualità e l’inventiva di ogni partecipante, da solo o in squadra. Per non parlare delle cene di gala, eleganti appuntamenti con vino, tra musica e degustazioni. Un’esperienza di condivisione che stuzzica anche l’appetito! Per le attività: www.mamaflorence.it/it/corporate/.

Caccia al tesoro Per le strade della città, si organizzano delle vere e proprie cacce al tesoro (anche digitali!), divisi in squadre e accompagnati da una guida turistica. A piedi, in bicicletta, o addirittura in Segway (il monopattino elettrico), ogni team dovrà risolvere i quiz più impensabili per raggiungere la meta finale e trovare l’agognato tesoro: i partecipanti, oltre a scoprire (e a conoscere meglio) le bellezze di Firenze, avranno anche la possibilità di fare gruppo e scoprire le grandi potenzialità del lavoro di squadra. Un esempio su: www.treasurehuntinflorence. com/it/index.htm.

Escape Room Un gioco per chi apprezza il brivido dell’avventura: il gruppo di colleghi, chiuso in una stanza a tema, deve cercare di scappare. Per riuscire nell’intento, i partecipanti dovranno tirare fuori tutto il loro intuito e la loro logica, risolvendo gli enigmi e gli indovinelli sparsi per la stanza. Il tutto in un tempo di soli 60 minuti. Ci si può mettere alla prova anche in più sfide contemporaneamente o in serie. Per info: foxinaboxfirenze.com/teambuilding.

Sfide culinarie Che si tratti di una gara di pasta, di pizza, della creazione di un vino personalizzato o di finger food design, anche in cucina si può fare team building:

Teatro Se si preferisce la via intellettuale, l’Accademia dell’uomo (Teatro della Toscana) organizza dei percorsi formativi dedicati ai team aziendali. Molti i moduli proposti, per una maggiore conoscenza

di se stessi e del gruppo di lavoro: attraverso esempi illustri (Goethe, Shakespeare, gli antichi miti ed eroi), i partecipanti avranno la possibilità di migliorare le loro capacità di leadership, di espressione in pubblico, di rapporto coi colleghi. Il tutto sotto la guida di professionisti. Il programma: www. teatrodellatoscana.it/formazione/accademia-delluomo/accademia-delluomo-corsi-progetti.


12 novembre 2018

La Firenze che non ti aspetti (a fumetti) Il tesoro dei Medici

à Tommaso Lanza (@ tommaso_lanza_artworks) è un fumettista, illustratore e sceneggiatore fiorentino.

Per molti secoli nelle osterie della Toscana si è parlato di una “stanza del tesoro” nascosta nel Forte Belvedere. Recentemente la stanza è stata scoperta davvero: in un pozzo protetto dai più complicati meccanismi antifurto dell’epoca.


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QUARTIERE 5

Elisabetta Failla

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n nuovo asilo nido sarà realizzato in via dell’Arcovata, a margine del campus scolastico già presente nell’area ottocentesca dell’ex mercato del bestiame. La struttura, realizzata secondo un progetto innovativo dal punto di vista del risparmio energetico, è caratterizzata da ampi archi, avrà anche un giardino interno e un orto, dove i piccoli potranno stare a contatto con la natura. Saranno tre sezioni destinate a bambini piccoli (di età inferiore ai 12 mesi), medi (tra i 12 e 24 mesi) e grandi (24 - 36 mesi).

in via dell’arcovata arriva un nido

regina della pace, un angolo di quiete nato dal dolore

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i sono momenti in cui il dolore per la perdita di un persona si trasforma in amore per gli altri. È il caso della famiglia Cavini Benedetti che in ricordo della figlia Irene, prematuramente scomparsa, nel 2001 ha voluto realizzare una casa di accoglienza, Regina della Pace, presso la parrocchia del Sacro Cuore al Romito (piazza Baldinucci, 6) che ospita le famiglie di bambini lungo degenti all’ospedale pediatrico Meyer. Irene era nata con una malformazione cardiaca e aveva passato gran parte della sua vita tra la struttura pediatrica fiorentina e il Gaslini di Genova. Nell’agosto del 2000 la scomparsa, all’ospedale Bambin Gesù di Roma, dove era in attesa per un trapianto di cuore. Proprio perché la famiglia conosceva i disagi della vita lontana da casa per seguire la bambina nelle lunghe degenze, ha voluto creare una struttura che aiutas-

se altre famiglie con le stesse difficoltà. “So cosa vuol dire affrontare le lunghe trasferte per stare vicino a un figlio in ospedale lontano da casa racconta Paola Cavini Benedetti, madre di Irene - è stato naturale per tutti noi pensare di fare qualcosa per gli altri. Così è nata l’idea di questa casa di accoglienza”. La piccola abitazione per molti anni è stata utilizzata in accordo con la Caritas Diocesana per ospitare, secondo gli accordi di cooperazione internazionale, famiglie che provenivano da luoghi disastrati del mondo con bambini che necessitavano di lunghi periodi di cure di presso l’ospedale pediatrico Meyer. Da circa otto anni è stata stipulata una convenzione per le stesse finalità direttamente con l’eccellenza pediatrica fiorentina. Recentemente la casa di accoglienza è stata ristrutturata nuovamente per renderla più confortevole gra-

zie sia alle offerte della comunità parrocchiale che ai tanti amici della parrocchia come, ad esempio, l’associazione sportiva Ornello Team Bike di Asola di Mantova che ha organizzato una raccolta fondi per questo scopo. Dopo la ristrutturazione l’abitazione è stata benedetta dal Cardinale Giuseppe Betori. Eli.Fai. Anno XII n. 64 del 2 novembre 2018

Il Reporter del Quartiere 5 raggiunge le famiglie del Quartiere 5 Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa | Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa | Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

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QUARTIERE 5

14 novembre 2018

piagge e pistoiese, ecco i fondi del piano periferie I Fannì Beconcini

l Piano Periferie promosso dal Comune di Firenze per il triennio 2017-2019 procede. Nonostante il Decreto Milleproroghe del Governo, provvedimento che ha bloccato fino al 2020 i fondi strutturali destinati ai progetti di riqualificazione sociale e culturale delle periferie urbane, i progetti in corso e i lavori già appaltati proseguiranno per tutto il 2019 grazie allo stanziamento diretto da parte del Comune dei circa 18 milioni di euro necessari al Bando Periferie: 7,1 milioni per l’edilizia residenziale pubblica, 6,1 milioni per strade e marciapiedi, 700.000 euro per aree giochi, 1,8 milioni per il verde pubblico, un milione per l’illuminazione e 700.000 euro per la videosorveglianza. Tali investimenti interessano in particolar modo il quartiere 5 con progetti mirati su aree verdi e scuole, viabilità, manutenzione strade e marciapiedi, patrimonio ERP. Le Piagge e via Pistoiese sono le aree maggiormente coinvolte con interventi strutturali già avviati e altri in corso. La messa in sicurezza di via Pistoiese è in fase di realizzazione con lavori che proseguono da inizio 2018: si tratta di interventi che puntano alla diminuzione della velocità e a una migliore percezione del contesto abitato da parte dei residenti. E’ invece di recente avvio il progetto Effetto Città, iniziato a metà otto-

bre, che riguarda la riqualificazione complessiva del verde urbano in tutta l’area delle Piagge. Grazie al piano nazionale per la riqualificazione delle aree urbane degradate è stato stanziato 1 milione di euro destinato al recupero degli spazi verdi, alle attrezzature per giochi e attività sportive, all’abbattimento di barriere architettoniche e al miglioramento dell’accessibilità di impianti e giar-

CAMICIA SU MISURA UOMO - DONNA A disposizione una vasta gamma di tessuti

dini. Effetto Città prevede anche il rafforzamento dei servizi sociali sul territorio, in particolare mira a rafforzare nell’area delle Piagge i servizi di segretariato sociale e il lavoro capillare degli educatori di strada per contrastare i fenomeni di disagio e di emarginazione sociale attraverso la creazione di reti sociali tra vari soggetti che operano nel quartiere. Infine è previsto il restauro di 18

SARTORIA

alloggi di edilizia pubblica non abitati, in vista della loro riassegnazione: i lavori di riqualificazione degli alloggi (4 in via della Sala, 4 in via Marche, 1 in via Liguria, 5 in via Pistoiese e 4 in via dell’Osteria) prevedono una spesa di 300.000 euro con interventi di ristrutturazione in corso, nel quadro del Piano Casa varato dal Comune di Firenze per un totale di 60 milioni di euro.

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ilreporter.it 15

QUARTIERE 5

il casone verso nuova vita

I

l recupero del “Casone” delle Piagge, complesso di oltre 4000 mq situato in via dell’Osteria dismesso da oltre 10 anni, è un altro tassello del progetto di riqualificazione delle periferie cittadine che interessa il quartiere 5. Si sono appena conclusi i lavori al giardino che si trova sul retro dell’immobile e sono in avvio i lavori di ristrutturazione per la creazione di nuovi alloggi. Dopo anni di degrado e occupazioni abusive, questo luogo tornerà alla città con 83 appartamenti realizzati secondo i principi del social housing, grazie ad un’azione congiunta della Fondazione

CR Firenze e del Fondo Housing Toscano in collaborazione con il Comune di Firenze per un investimento di 10 milioni di euro. Una volta completata la ristrutturazione e creato il nuovo complesso immobiliare, gli alloggi saranno messi sul

mercato ad affitti calmierati rivolti alla cosiddetta fascia grigia della popolazione, coloro non accedono alle case popolari ma non hanno le possibilità per sostenere un affitto sul mercato immobiliare privato. F.B.

tramvia e parcheggi per residenti, continua la convenzione con coop e università

B

uone notizie in merito all’annoso problema della sosta per coloro che abitano lungo il tracciato del nuovo tratto della tramvia, quello che collega la stazione SMN all’ospedale di Careggi. E’ infatti stato prorogato di un anno l’uso da parte dei residenti del parcheggio della Coop di piazza Leopoldo e di quello del complesso universitario di viale Morgagni: in tutto si tratta di 190 posti auto messi a disposizione dei cittadini grazie alle convenzioni che l’amministrazione comunale ha stipulato con Unicoop e di Firenze • a partire 2015. Vasto Università assortimento Belledalfantasie e tanti sconti F.B. Ti abbiamo incuriosito? Vieni a trovarci...

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La novità

VIA AI LAVORI IN PIAZZA TANUCCI Sono partiti l’8 ottobre i lavori per la riqualificazione di piazza Tanucci, l’importante spazio urbano che costituisce una sorta di snodo tra le zone di Rifredi e del Romito. Il programma di interventi prevede, anzitutto, la realizzazione di un nuovo impianto di irrigazione automatica, il ripristino del fontanello oltre alla riverniciatura e alla sostituzione delle stecche in legno deteriorate delle panchine. Successivamente saranno sostituiti quattro alberi (un pino, un ippocastano, un bagolaro e un frassino)

risultati pericolosi dopo le prove di trazione e altre indagini fitostatiche. Tra sostituzioni e nuovi impianti verranno collocati, complessivamente, otto alberi: due bagolari, due aceri, un frassino, un ippocastano, una parrotia e un nocciolo turco. I boscaioli provvederanno poi alla potatura di riduzione della chioma di altre sei piante e all’eliminazione delle ceppe e della vegetazione ammalorata, secca o infestante. L’investimento complessivo ammonta a 120mila euro.

Quartieri 4 e 5

Verde pubblico

UN PROGETTO PER COMBATTERE LA DISPERSIONE SCOLASTICA Si chiama ‘Concertazioni, scuola e società in quartieri sensibili’ il progetto per il contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastici avviato in tre scuole dei quartieri 4 e 5 (istituti comprensivi Gandhi, Pirandello e Sassetti). Il progetto, selezionato dalla Fondazione ‘Con i Bambini’ nell’ambito del ‘Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile’, è rivolto agli adolescenti tra gli 11 e i 17 anni e alle loro famiglie, ai docenti e agli operatori sociali. Tra gli obiettivi la riduzione della povertà educativa, l’avvicinamento delle famiglie alla scuola, la promozione di comportamenti basati sul mutualismo e sulla collaborazione, l’apertura della scuola al territorio. Attraverso la combinazione di attività scolastiche, extra-scolastiche e tempo libero, la promozione di percorsi formativi individualizzati e il coinvolgimento di gruppi classe di riferimento si lavorerà per sviluppare e rafforzare competenze sociali, relazionali, artistico-ricreative. Questi gli ambiti su cui le attività si concentrano: la promozione della scuola, come attore centrale nel sostenere la crescita dei minori e delle loro famiglie; la promozione della “cittadinanza attiva”, valorizzando l’impegno e l’effettivo protagonismo dei ragazzi; il rafforzamento del ruolo di tutti gli attori del processo educativo (genitori, insegnanti, operatori sociali); l’attivazione di processi che favoriscono il coinvolgimento dell’intero nucleo familiare nella scuola e nel percorso formativo del minore; la costruzione di opportunità concrete per gli adolescenti, tra cui la possibilità di continuare la formazione musicale dopo la scuola secondaria di primo grado; l’attivazione di un percorso formativo rivolto a insegnanti e operatori, sperimentando anche i principi di democrazia in un ambiente in cui interagiscono responsabilità individuali e condivise. «E’ importante lavorare con una rete di relazioni e confrontarsi con varie esperienze. Sono convinto che nella scuola pubblica -afferma il presidente del Q.5 Cristiano Balli- potremo fare importanti passi avanti affrontando i problemi anche attraverso strumenti e linguaggi come la musica, il teatro, lo sport ».

CERCASI SPONSOR PER PARCHI E GIARDINI

Al via un progetto di adozione, da parte dei privati, di alcune aree verdi della città. A questo scopo sono stati individuati 16 luoghi su cui si potrà intervenire, oltre ad altri siti che gli sponsor potranno proporre autonomamente. Nel Q.5 i luoghi prescelti sono: le isole spartitraffico all’aeroporto, in via Panciatichi/piazza Mattei e in via Ponte di Mezzo/via Dei, le aiuole delle rotatorie in via del Romito/via Cosseria, via Alderotti/largo Brambilla, viale XI agosto/via Luder, via Panciatichi/via Magellano e l’isola spartitraffico della tramvia di largo Brambilla. Il meccanismo prevede diverse forme di sponsorizzazione. Sponsorizzazioni tecniche. Sono quelle che prevedono l’assunzione diretta dei lavori da parte dello sponsor. L’offerta dovrà assicurare qualità architettonica e conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni culturali e paesaggistici. La proposta sarà valutata in base a precisi criteri: qualità, pregio tecnico, caratteristiche estetiche, funzionali, ambientali e paesaggistiche e rapidità di esecuzione degli interventi. Questa tipologia di offerta dovrà comprendere tutti gli studi necessari per la definizione di questi aspetti oltre agli schemi grafici utili a individuare le caratteristiche dimensionali, volumetriche, tipologiche, funzionali e tecnologiche della realizzazione e le relative stime economiche. Sponsorizzazioni finanziarie. Prevedono sia una donazione di denaro che di uno studio di fattibilità tecnica, economica o di progetto. Offerte di sponsorizzazione per aree non indicate nel bando. I soggetti pubblici o privati potranno presentare all’amministrazione proposte di sponsorizzazione tecnica o finanziaria anche per aree non indicate nel bando. L’intervento potrà prevedere, in quanto compatibile, anche la fornitura e posa in opera di attrezzature ludiche e di arredo. Controprestazioni offerte agli sponsor. Il Comune consentirà ai soggetti individuati come sponsor di promuovere la propria immagine, associando nome/ marchio/logo/attività/prodotto all’intervento sponsorizzato, sia sui canali del Comune, sia sui canali dello sponsor, sia all’esterno di essi. In particolare i soggetti pubblici o privati aggiudicatari di un contratto di sponsorizzazione potranno apporre manufatti o cartelli pubblicitari sull’area verde oggetto dell’intervento per l’intera durata della sponsorizzazione. I dettagli e le procedure sono disponibili on line sul sito internet del Comune di Firenze http://www1.comune.fi.it/materiali/bandi/avvisi_2018/20180926_Avvisosponsorizzazione-aree-verdi-2019firmato.pdf).

Richiesta da presentare entro il 12 novembre CONTRIBUTO PER CHI ASSISTE FAMILIARI NON AUTOSUFFICIENTI

Fino al 12 novembre è possibile richiedere un contributo economico per le persone anziane non autosufficienti che si avvalgono dell’assistenza di un familiare. Possono chiedere il contributo le persone anziane in condizione di non autosufficienza che alla data del 30 settembre scorso si trovavano in lista d’attesa per l’accesso al ‘Contributo di sostegno alle

cure familiari’ previsto nel Piano di assistenza personalizzato (Pap) nell’ambito del percorso sociosanitario di presa in carico delle persone anziane non autosufficienti. I familiari che prestano assistenza devono essere maggiorenni, non occupati, pensionati o lavoratori per non oltre 20 ore settimanali. L’importo annuo, in

base all’Isee, varia da 1000 a 4000 euro. La domanda va presentata ai servizi sociali comunali del territorio. Il contributo è riferito all’anno 2018, è forfettario ed è erogato in un’unica soluzione annuale, per un importo massimo pari a 4mila euro.


Servizi Demografici

ANAGRAFE UNICA NAZIONALE Il 1° ottobre è partita l’Anagrafe Nazionale della Popolazione residente (A.N.P.R.), ovvero l’anagrafe unica per tutto il territorio nazionale. Anche il Comune di Firenze sta attuando le procedure previste per quella che si presenta come una notevole semplificazione del servizio, allineando i propri dati al nuovo software del Ministero dell’Interno. Quando tutti i comuni italiani avranno effettuato il subentro nella nuova anagrafe nazionale sarà possibile richiedere i propri certificati anche alle anagrafi di altri comuni. Quindi, un cittadino non residente a Firenze potrà chiedere all’Anagrafe del Comune di Firenze i propri certificati e un cittadino di Firenze potrà fare altrettanto in un altro comune. E’ in atto la formazione del personale

addetto agli sportelli e sono in corso le prove e le verifiche informatiche necessarie.

IL SERVIZIO NEL QUARTIERE 5: DOVE, QUANDO

L’ufficio anagrafe di via Carlo Bini 7 è aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8,30 alle 13. L’ufficio anagrafe di Villa Pallini, via Baracca 150/p, è in funzione martedì e giovedì, dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 17. Al servizio in questo caso si accede solo su prenotazione telefonando al call center 055055. Oltre alla possibilità che è data alle persone di acce-

Notizie dal territorio IN AZIONE LE GUARDIE AMBIENTALI VOLONTARIE

Sono entrate in servizio il 1° ottobre le prime guardie ambientali volontarie del Comune di Firenze. I volontari, in divisa verde con insegne della Regione Toscana, hanno compiuto la loro prima uscita al Giardino di via Allori. Non si tratta di ronde, è bene precisarlo, ma di persone attinte da un elenco regionale, con esperienza e già formate. Nell’ambito della prevenzione e salvaguardia faranno servizi nelle aree sensibili con facoltà di rilevare ogni elemento utile a individuare i responsabili delle eventuali violazioni. Svolgeranno poi anche azioni di sensibilizzazione e informazioni in ambito ambientale. Il servizio delle GAV (Guardie Ambientali Volontarie) sarà coordinato dal Comando di Polizia Municipale con il quale avranno un contatto diretto: saranno infatti “segnalatori” privilegiati di situazioni critiche e di degrado ambientale e quando non interverranno in prima persona (sono pubblici ufficiali con ambiti di azione specifici indicati dalla legge regionale) contatteranno direttamente la Polizia Municipale per chiedere la presenza della pattuglia. Inizialmente saranno una quindicina ma l’obiettivo è ampliare il contingente con ulteriori adesioni sempre dall’elenco regionale. Ognuno svolgerà 4 servizi al mese di almeno 4 ore.

MAGGIORE EFFICIENZA ENERGETICA PER IL PALAROTELLE

Ambienti esterni e interni più efficienti e nuovo impianto di illuminazione a led per il Palarotelle di via dell’Olmatello. È il risultato dei lavori di riqualificazione realizzati dalla Asd Fiorentina Pattinaggio che gestisce l’impianto, per un importo complessivo di 23mila euro. Gli interventi hanno riguardato la sostituzione dell’impianto di illuminazione della pista di pattinaggio con un impianto a led ad alta efficienza, in modo da migliorarne il rendimento energetico. Inoltre sono state realizzate alcune modifiche interne ed esterne per rendere più fruibili gli ambienti, ampliando lo spazio ricreativo e migliorando la recinzione.

Festa dello Sport

ASSEGNATI I PREMI VILLA PALLINI La Festa dello Sport rappresenta ormai un appuntamento fisso e riscuote sempre maggior successo. Il 22 e 23 settembre sono stati circa 200 i bambini che hanno partecipato alle attività proposte dalle 50 società sportive presenti al PalaMattioli di via Benedetto Dei. Nel corso della manifestazione sono stati assegnati i premi Villa Pallini, riconoscimenti ai meriti sportivi sia in campo agonistico che sociale. Ecco le società e gli atleti premiati: Avvenire Duemila (squadra maschile di basket), Club Scherma Firenze (squadra di fioretto maschile), Demidoff (Chiara Ferace, Giulia Staderini, Leonardo Russo, Chiara Vannini, Ester Malatesta, Nina Silvestri, Jessi Zhang e il gruppo avanzato di danza contemporanea), Fiorentina pattinaggio (Edoardo Poli, Lorenzo Di Lauro Bibbiani, Kevin Mingoia, Chiara Guglielmini, Camilla Cattaneo e il quartetto Sturdust), Freccia Azzurra (l’allenatore Alessandro Rigamonti), GS Le Panche Castelquarto (allenatori, accompagnatori e atleti della squadra di calcio a 5 composta da giovani migranti), Il Poggetto (Giulia Puccini, Alexja Gjeci), Ki Dojo (Michele Giuliani, Davide Sgambato, Leonardo Ranfagni, Alessio Zeloni, Emilia Pratesi), Kodokan (Giulia Guerrini, Steven Dhale, Filippo D’Amato, Luigi Nuti), Scherma Raggetti (Lorenzo Formichini Bigi, Tommaso Pizzutilo, Lorenzo Raggi, la squadra Allievi, la squadra Giovanissimi, Filippo Petracchi, Giovanni Abati) e Wheelchair Sport Firenze, con la squadra di basket in carrozzina Volpi Rosse Menarini. Il presidente del Q.5 Cristiano Balli e la presidente della commissione Sport Alessandra Manenti hanno espresso soddisfazione per il successo crescente della festa, che si arricchisce ogni anno di nuove società e diverse discipline, diventando sempre più un’occasione per conoscere, aggregare, fare sport e divertirsi.

dere ai servizi on-line, si ricorda che è stata costruita una fitta rete di punti anagrafici diffusi sul territorio del Q.5 grazie alla collaborazione di diverse realtà: associazionismo, tabaccherie, sedi di assicurazioni, librerie che, a titolo completamente gratuito, producono vari tipi di certificati (matrimonio, morte, nascita, residenza, stato di famiglia, contestuale, stato libero, cittadinanza e esistenza in vita, estratto di nascita, estratto di morte, risultanza anagrafiche di matrimonio e morte). Per visualizzare l’elenco delle postazioni http:// q5.comune.fi.it/export/sites/q5/materiali/q5/serv_ q5/Q._5_ELENCO_COMPLETO_reti_diffuse.pdf

Statistica

PARTE IL CENSIMENTO, CON ALCUNE NOVITÁ DI RILIEVO Da oltre un secolo e mezzo l’Italia, ogni 10 anni, si fa i conti addosso, per capire non solo quanti siamo ma anche come stiamo cambiando dal punto di vista economico, sociale, culturale. Da qualche giorno sono iniziate le fasi operative del Censimento Permanente della Popolazione organizzato da Istat e dai comuni e destinato a sostituire il vecchio censimento generale. Quella che si sta attuando rappresenta davvero una svolta sostanziale perchè per la prima volta la rilevazione censuaria si svolge con cadenza annuale e non più decennale, in modo da poter acquisire informazioni sempre più aggiornate sulle famiglie, i loro componenti, la condizione professionale, le caratteristiche degli alloggi. Rispetto ai censimenti precedenti la differenza non risiede solo nella diversa periodicità della rilevazione perché le famiglie non saranno coinvolte tutte insieme nello stesso momento, ma solo attraverso campioni rappresentativi. Anche le modalità di esecuzione della rilevazione prevedono una doppia possibilità: alcune famiglie verranno contattate direttamente da un rilevatore comunale, altre riceveranno una lettera da parte di Istat con le istruzioni per la compilazione via web e le informazioni per i contatti telefonici. In caso di mancata risposta anche questi nuclei riceveranno la visita di un rilevatore. Il Censimento coinvolgerà circa 5.000 famiglie e le operazioni sul campo, iniziate il 1° ottobre, termineranno poco prima di Natale. Per info, chiarimenti e ulteriori dettagli specifici: 055.3282257 055.3282210 censimento@comune.fi.it

Cartellone degli eventi

Careggi in musica

Ventesima stagione concertistica, Largo Brambilla 3, padiglione 3. Inizio concerti, ore 10,30. Ingresso libero. 4 novembre, Andrea Caputo (clarinetto), Lorenzo Pascucci (pianoforte), musiche di Brahms, Stravinski, Schumann, Debussy; 11 novembre, Jacopo Taddei (sassofono), Luigi Nicolardi (pianoforte), musiche di Swerts, Fitkin, Esposito Woods, Iturralde, Matitia; 18 novembre, Emma Guercio (pianoforte), musiche di Scarlatti, Cimarosa, Scarlino, Satie, Poulenc, Mozart; 25 novembre, Barbara Panzarella (pianoforte), Roberta Lioy (violino), musiche di Haydn, Beethoven Ravel; 2 dicembre, Tito Ciccarese (flauto), Chiara Morandi (violino), Luca Provenzani (violoncello), Luigi Di Tella (pianoforte), musiche di Mozart trascritte da Hummel.

Passeggiata nei luoghi di Pinocchio Sabato 24 novembre, I luoghi di Pinocchio, a cura del gruppo Salute è Benessere, Da Castello verso Sesto, percorso pianeggiante (circa 8 km). Ritrovo e partenza, ore 9.30, via della Petraia (davanti villa Corsini). Percorso: via di Castello, via Fratelli Rosselli, via XX settembre, via delle Porcellane, via Cavour, via Gramsci, via Reginaldo Giuliani, via della Petraia.

Conversazioni musicali A cura di Silvano Sanesi dell’associazione Amici del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. 10 dicembre ore 21.15, Centro di lettura “Insieme per Brozzi”, piazza Primo Maggio 33. L’Olandese volante di Richard Wagner. Ingresso libero


18 novembre 2018

VIncenzo D’Angelo

A

vete mai sentito parlare del plogging? No, non si tratta di un errore di battitura ma di una nuova tendenza proveniente dalla Svezia che sta cominciando a farsi conoscere anche al di fuori di Stoccolma. Il termine nasce dalla fusione di “plocka upp” (che in svedese significa “raccogliere”) e il più italianizzato jogging. Si tratta di passeggiare o correre muniti di guanti, sacchetto e altri utensili per fermarsi ogni tanto a raccogliere i rifiuti ritrovati lungo il tragitto e gettarli negli appositi cassonetti. Una vera e propria attività di gruppo che sta trovando sempre più diffusione. Sono infatti sempre di più i gruppi sui social media in cui gli appassionati e i curiosi si organizzano e condividono informazioni sui luoghi e i tragitti più indicati alla raccolta, comprese le zone che hanno bisogno di interventi più intensi. A Firenze da qualche mese è nato il gruppo Plogging Firenze che ha già ottenuto un certo riscontro, anche da parte dell’amministrazione comunale. Uno dei membri più attivi è Nadia Fondelli, già presidente dell’associazione sportivo-solidale Run For You, che ci ha raccontato la realtà del plogging nella culla del Rinascimento. Com’è arrivato il plogging a Firenze? È stata un’esigenza abbastanza naturale, dalle lunghe passeggiate che faccio ogni giorno con il mio cane e il mio bambino di quattro anni. Con la mia amica Lucia dell’associazione “Amico del Guinzaglio” ci siamo impegnate per creare un vero e proprio evento, il Plogging Day, che si è tenuto in alcuni quartieri della città e ha ottenuto un discreto successo. Il nostro obiettivo è diffondere il principio dell’esempio, contiamo sulla capacità di azione collettiva, senza dimenticare i benefici per il corpo! Qual è la reazione dei passanti che vi vedono all’opera? È spesso capitato che qualcuno ci dicesse “Ma che bravi!” e la nostra risposta è sempre stata “Grazie, ma puoi partecipare anche tu!” perché alla fine si

QUARTIERE 5

cos’è il Plogging

la raccolta dei rifiuti collettiva

tratta di un bene comune, è compito di tutti rispettare e prendersi cura dell’ambiente e dei luoghi in cui ogni giorno camminiamo, passeggiamo, viviamo. Anche il mio bimbo di quattro anni spesso mi chiede di portare al parco il suo personalissimo guanto, perché per lui è tutt’altro che una scocciatura, anzi. Dopo gli eventi nel Q2 e il Q5, quali sono i prossimi appuntamenti? Con l’assessore all’ambiente Bettini stiamo lavorando per creare un progetto appositamente studiato per le scuole. Ci piacerebbe diffondere questa buona e sana pratica tra i bambini delle scuole primarie affinché imparino a rispettare l’ambiente divertendosi. Ne stiamo discutendo e speriamo di attivare il progetto a partire da questa primavera, inizialmente in un quartiere pilota, poi in tutta la città. Nel frattempo, chiunque può iscriversi al gruppo Facebook e partecipare a una delle camminate, oppure creare un nuovissimo gruppo nel proprio quartiere. Il plogging è alla portata di tutti. Per saperne di più basta seguire la pagina Plogging Firenze (facebook. com/PloggingFirenze) e iscriversi al gruppo collegato.


ilreporter.it 19

A tavola con lo chef

alla Fortezza da Basso Anna Amoroso

È

con un occhio attento e curioso che torna la Biennale Enogastronomica per capire le nuove tendenze del gusto. Dal 16 al 19 novembre la Fortezza da Basso si trasformerà in un luogo di incontri e di scambi tra appassionati e addetti ai lavori per lasciarsi guidare tra degustazioni, workshop e “focus masticabili” dove ai Table chef, novità di quest’anno, sarà possibile incontrare i grandi chef proprio a tavola. “Sarà un’edizione molto dinamica – racconta il direttore artistico Leonardo Romanelli – Il concetto è quello di creare assieme a uno staff di collaboratori qualcosa di nuovo, che riguardi la promozione, l’educazione e la diffusione di tutto quello che è il comparto agroalimentare per un pubblico sempre più variegato. Per questo motivo abbiamo dato ampio spazio al vino con duecento aziende vinicole e per la prima volta vi sarà un’area tematica dedicata

esclusivamente alla pizza”. La manifestazione sarà un’emozione da vivere tra incontri, mostre, attività diverse e cento desk di assaggio, ma in particolare sarà fruibile a tutti perché non ci sarà alcun biglietto d’ingresso per consentire al pubblico di tornare più volte assecondando le proprie passioni e un pizzico di golosità.

la birra? si degusta a novembre è tempo di olio

A

umentano gli appassionati della birra che decidono di imparare le basi dell’assaggio “professionale”. Per chi volesse divertirsi, scoprendo e degustando birre di ogni tipo per trovare gli abbinamenti perfetti il 19 novembre ci sarà un’occasione da non perdere al Mercato Centrale. Arriva il Degustabirra dove sarà possibile vivere un momento diverso a caccia di aromi, profumi complessi e una gamma amplissima di sapori. L’evento è gratuito, basta iscriversi a evenA.A. ti.firenze@mercatocentrale.it

T

ra feste e sagre la Toscana si apre all’autunno e proprio in questo periodo è possibile apprezzare il saporitissimo olio nuovo. Torna anche quest’anno a Firenze, il 18 novembre, l’appuntamento con la Fierucolina dell’olio nuovo in piazza Santo Spirito, il mercatino all’aperto che propone i prodotti delle aziende locali all’insegna del biologico. Altra tappa da non perdere è la festa dell’olio alla Fattoria I Bonsi (Reggello) dove si potranno visitare le cantine storiche e assaggiare le bruschette con olio appena A.A. franto il 4 e l’11 novembre.


piccoli costruttori cercasi torna il festival dei mattoncini

I

Valentina Veneziano

mattoncini LEGO ci fanno sognare, divertire, progettare a ogni età. È difficile incontrare qualcuno che non abbia mai giocato con loro e che non possieda un ricordo collegato. Il 2018, anno in cui si celebrano i 60 anni del mattoncino e i 40 dei personaggi LEGO, segna anche il ritorno del Bricks in Florence Festival all’Obihall (10 e 11 novembre). Le novità che caratterizzano questa seconda edizione 2018 sono: ospiti internazionali, un grandissimo mosaico da costruire con l’aiuto del pubblico e varie attività dedicate ai visitatori sia di gioco libero sia di gioco guidato. Ci sarà anche la Galleria dei Giovani Costruttori dove cinquanta bambini, tra i 6 e i 12 anni, potranno cimentarsi come dei reali espositori mettendo in mostra le loro personali creazioni. Sarà possibile inoltre visitare la mostra fotografica curata da “Amici della fotografia Empoli” con protagonisti i personaggi LEGO in gita in Toscana. L’AperiBRICK è un’altra grande novità. Sarà possibile fare un aperitivo presso il foyer del teatro visitando la mostra in fase di costruzione

durante la serata del 9 novembre (ingresso su prenotazione). Il Bricks Florence Festival è gratuito per i bambini fino ai 5 anni mentre per gli adulti il costo del biglietto è di 7 euro. Per maggiori informazioni consigliamo di visitare www.bricksinflorencefestival.it).

al museo bardini arriva sherlock holmes. e l’arte si colora di giallo

P

arola chiave: «Elementare Watson!». Mettiti nei panni di Sherlock Holmes e partecipa a una vera e propria indagine poliziesca, in un’avvincente mattinata ricca di arte e divertimento. Superando prove ed enigmi, i ragazzi – età consigliata dai 5 agli 11 anni – aiuteranno le preparate guide dell’associazione Artemide a rintracciare le opere d’arte che una banda di ladri sta cercando di rubare, diventando così dei perfetti detective. I bambini, attraverso il gioco, impareranno ad osservare alcune delle opere custodite all’interno del Museo Bardini. Una collezione eclettica che spazia dalle arma-

â Foto di ToscanaBricks

ture, ai quadri e alle statue, ed è costituita da tutti quegli oggetti d’arte acquistati dall’antiquario che dà il nome al museo nel corso dell’800. Verranno spiegate anche alcune famose opere, quali il Diavoletto del Giambologna, l’originale in bronzo del porcellino di Firenze e la Madonna dei Cordai di Donatello. Sorpresa finale per tutti i partecipanti. Appuntamento domenica 11 novembre alle ore 11. L’attività dura circa un’ora e mezzo. Il costo è di 10 euro. Per prenotazioni: artemidefirenze@gmail.com L.Z.


Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili

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OPI NIO NI

OPINIONI

22 novembre 2018

ICCHÉ SI MANGIA

ICCHÈ SI DICE BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

PER OGNISSANTI MANICOTTI E GUANTI LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

FOOD REPORTER OGNI MESE IN UNA CUCINA DIVERSA A CURA DI LAURA PICCIOLI

“Siamo amici da una vita - racconta con un velo di emozione Matteo, uno dei proprietari della nuova Salmoneria in piazza del Mercato Centrale – e dopo aver avuto esperienze diverse nel campo della ristorazione, abbiamo deciso di unire le forze dando un nuovo volto a questo locale che da anni si è caratterizzato per la vendita del salmone di altissima qualità. Il nostro principale fornitore è infatti Norika, azienda leader nel settore della distribuzione di prodotti ittici in Italia. Il vero cambiamento del ristorante ha riguardato invece l’offerta, perché se prima era aperto solo a pranzo e cena, adesso vive tutto il giorno, dalle 8.30 del mattino fino alle 1 di notte, proponendo quindi anche un servizio di bar e caffetteria, ma anche gastronomia, aperitivo con finger food e naturalmente ristorazione. Il nostro è un menù molto variegato, perché oltre ai piatti di pesce affumicato, proposti marinati all’aneto con mostarda e miele o altri prodotti ittici di grande qualità in abbinamento ai pani prodotti artigianalmente nel nostro laboratorio, prepariamo anche pizze gourmet con diverse tipologie di impasto: classico, muesli ed un altro che varia settimanalmente. Quella che è una classica pizza può quindi diventare una vera e propria seafood pizza di altissima qualità, il tutto abbinato ad una buona carta di vini selezionati con cura da piccolissimi produttori, soprattutto locali. Ma la vera sorpresa della nostra salmoneria, sta nel conto, assolutamente accessibile”.

“Per Ognissanti manicotti e guanti”. Espressione coniata per avvertire che siamo nell’imminenza dell’inverno; infatti la festività di tutti i Santi ricorre il primo novembre ed è particolarmente celebrata nella chiesa di San Salvatore in Ognissanti, fondata dai frati Umiliati nel 1256 nell’omonimo borgo fiorentino. La chiesa fu ricostruita nella prima metà del XVII secolo sotto la direzione di Bartolomeo Pettirossi. I frati, detti Umiliati perché indossavano vesti semplici e grezze “umiliandosi in Dio”, appartenevano all’ordine religioso sorto per opera di Papa Innocenzo III nel 1201. Si distinsero particolarmente per gli importanti lanifici che avevano nei loro conventi, dove fabbricavano il “panno umiliato” cioè una mezzalana spessa e resistente, di grande diffusione. Tali religiosioperai, che avevano deciso di vivere con il lavoro delle proprie mani, giunsero a Firenze nel 1239 accolti molto favorevolmente dalla cittadinanza. Infatti, si sapeva che da loro, definiti “maestri di lanificio”, se ne sarebbero tratti grandi vantaggi. E fu così poiché, nel 1250 permutato il loro terreno con quello dell’oratorio di Santa Lucia, si trasferirono in quel luogo del quale bonificarono subito il terreno acquitrinoso e malsano, sulla sponda dell’Arno, dove presero sede. Costruirono la loro chiesa dedicata a tutti i santi, il convento e case per artigiani tintori e tessitori. Del loro convento fecero un’operosa azienda tessile, insegnando ai fiorentini progredite tecniche di lavorazione. Con ingegno e mentalità mercantile dal fiorente commercio dei tessuti di lana, la città trasse in breve tempo ricchezza e benessere. Gli Umiliati vollero dedicare la loro chiesa a San Salvatore ed alla Regina di Tutti i Santi; denominazione non certamente breve tanto che i fiorentini, abituati a mangiare le parole come noccioline, ne coniarono subito l’abbreviazione, per cui divenne comunemente appellata Ognissanti. La Chiesa cattolica, il primo giorno di novembre, dedica la ricorrenza “a tutti i Santi che regnano con Dio nella celeste Corte del Paradiso” ed il proverbio “Per Ognissanti, manicotti e guanti”, ci vuol ricordare di predisporre un adeguato abbigliamento, poiché l’imminenza del freddo invernale non ci debba prendere alla sprovvista. Quindi manicotti di pelliccia o di panno e guanti di lana o di pelle. Specialmente i guanti, il cui uso è molto antico, sono sempre stati indice di distinzione e ambito regalo degli innamorati. A proposito di manicotti, vogliamo ricordare un aneddoto ottocentesco del bontempone fiorentino, certo signor Mani, di professione “cavalocchio” ossia mancato avvocato senza alcun titolo, che valeva poco e, tuttalpiù, s’incaricava di

µ

Web: artusi.net Facebook: Artusi Firenze Luciano Artusi Artusi Ricciardo

riscuotere i crediti altrui. Si racconta che sua moglie lo stimolasse spesso a comprarle un manicotto, cosa che il Mani prometteva sempre ma non comprava mai. Una sera ad un’allegra cena con amici il nostro gaudente cavalocchio alzò talmente il gomito che dopo l’ultimo bicchiere, quello cosiddetto della staffa, non si reggeva più in piedi. Alcuni amici rimasti un po’ più sobri di lui lo accompagnarono sull’uscio di casa. Picchia e ripicchia alla porta, finalmente si affaccia la moglie assonnata e domanda: “Chi è?”. Il Mani che aveva perso la stabilità delle gambe ma non l’acutezza della mente rispose: “Vieni giù a pigliare i’ manicotto!”. La moglie tutta lieta e giuliva scese con la lucerna in mano e non vedendo il desiderato regalo esclamò: “E i’ manicotto?” Allora il Mani, che di faccia tosta ne aveva da vendere, esclamò: “O che sei cieca… non lo vedi i’ Mani-cotto ben, bene… pigliami dunque e portami a letto!”.


ilreporter.it 23

OPINIONI

ICCHÈ C’È LA CITTÀ CHE SI MUOVE E CHE SI MUOVERÀ

SCUSE 2.0

DAVIDE DEIV AGAZZI Sorry. Lo Siento. Dèsolè. Tut mir leid. Desculpa. Forse sarà più semplice cominciare ad imparare il termine in una lingua straniera, dato che nel nostro paese, questa parola, non la pronuncia più nessuno. Ma davvero nessuno. Scusa. Eppure non è una parola dalla pronuncia difficile. Non è come dire, che so, locupletare, kalokagathia, scuttroterellando o guidrigildo. Scusa, cinque lettere. Esse, ci, u, esse, a. Scusa. Capita, eh. Succede a tutti. Uno sbaglia e chiede scusa, che male c’è? Anzi, è proprio un bel gesto, un segnale di stima, di rispetto, per se stessi e, soprattutto, per il prossimo. Ma non qui, non in questo Paese, non in questa fase politica di campagna elettorale perdurante e permanente. Neanche di fronte alla realtà, quando questa si manifesta come un tir lanciato a cento all’ora nel viso. Proprio dritto sul grugno. Non che il brutto esempio arrivi solo dalla politica, eh. Magari. Non serve poi guardare così lontano, anzi, dovremmo cominciare proprio dalla quotidianità, dal vicino di casa che hai molestato tutta l’estate con l’ultima tortura acustica latino-americana, sparata quotidianamente a volume da lite condominiale. O chiedere scusa a quello a cui hai rubato il posto in fila alla cassa per prendere il caffè prima di lui, che ieri era il 20 di ottobre e hai fatto le tre di notte a riguardarti la replica di Noi-Loro 4-2 e Pepito che suona la carica sotto la Fiesole ma quell’entusiasmo nostalgico stamani ha un prezzo. Non ci si scusa con quello a cui abbiamo involontariamente (ahah, certo, come no) rubato la

ICCHÉ SI SCATTA BAMBINI E FOTOGRAFIA

precedenza in macchina, non ci si scusa neanche con i professori che redarguiscono i nostri figli, tentando di recuperare dove siamo mancati in primis noi, nel ruolo di educatori. Ecco, la scuola. Forse dovremmo istituire un’ora di scusa. La si potrebbe mettere al posto di matematica, materia arcaica e sopravvalutata: siamo in deficit permanente, a che serve imparare a contare? Il risultato è negativo a prescindere, lo si sa già prima, è come il maggiordomo assassino. Oppure al posto dell’italiano, perché continuare ad impantanarsi nel congiuntivo? A breve parleremo coi rutti, ma scusa è una parola breve e dovrebbe essere comunque fattibile. Magari con una birra, che aiuta sempre nei momenti catartici. Certo, direte voi, ma con gli adulti come si fa? Mica si possono rimandare a scuola. E allora ecco la patente a punti dello ‘scusa’. (Scusa si pronuncia con l’accento sulla u, non sulla a, nel caso qualcuno se lo stesse chiedendo: ve lo dico qui, tra parentesi, così potete cominciare a far pratica di questo curioso neologismo prima che sia finito il pezzo). Hai commentato l’articolo dopo aver letto solo il titolo? Via due punti. Non paghi il bollo auto da dieci anni, ma la crisi è colpa dell’Euro? Via quattro punti. Qualsiasi cosa avvenga oggi, è comunque colpa dei governi precedenti? Via cinque punti e in castigo a vederti le repliche di Mentana. In caso di perdita di tutti i punti patente, esilio forzato su Temptation Island con Maria De Filippi. No, non intendo “condotto da”, intendo proprio “in compagnia di”. Tu. E lei. Paura, eh? E allora, sapete cosa? Mi sa che comincio io. Scusa Direttore, che pure questo mese il pezzo l’ho consegnato in ritardo. µFacebook: davide.agazzi Twitter: @deivagazzi

Paolo Matteoni organizza corsi di fotografia individuali e per piccoli gruppi. Prenota con lo sconto Reporter: paolomatteonifotografo@gmail.com

PAOLO MATTEONI Come si sa la fotografia è una componente della grande famiglia che va sotto il nome di comunicazione visiva. Non si tratta di solo estetica, ma di un vero e proprio linguaggio spesso usato per trasmettere informazioni, emozioni sensazioni e tanto altro. Pensiamo per esempio ad un soggetto fotografico che va oggi molto di moda: il food, ovvero la foto di cibo. Scopo principale di questo genere fotografico è valorizzare i piatti e gli alimenti, magari per scatenare nell’osservatore la voglia di assaggiarli; se facciamo questo usiamo un linguaggio volto a trasmettere un messaggio, usando un linguaggio preciso. Come ogni altra forma di linguaggio evoluto, anche quello delle immagini si può imparare ed insegnare. Soprattutto con i bambini questo diventa anche molto divertente ed interessante. Proviamo a mettere i bambini, direi dagli otto-nove anni in poi, di fronte ad una fotografia e facciamoci dire cosa gli provoca. Le risposte potranno essere su vari piani: quello emotivo (paura, gioia, allegria, tristezza ecc.) o quello razionale (ciò che l’immagine mostra e racconta). Poi proviamo a fargli inventare una storia utilizzando ciò che vede nel-

la fotografia e facciamocela raccontare; magari aggiungiamo degli elementi di racconto per renderlo più avvincente. Con questi “giochi” riusciremo a sviluppare uno spirito di osservazione che spesso ci stupirà. Infine cerchiamo con lui un’immagine che corrisponda ad un certo stato d’animo e facciamoci spiegare perché ha scelto proprio quella e quali sono gli elementi (inquadratura, colori, chiaroscuri). Gli insegneremo ad apprezzare il linguaggio delle immagini e scopriremo lati interiori inaspettati. Questa riflessione nasce dal fatto che la nostra società è piena di stimoli visivi che dobbiamo provare a non subire passivamente, ma osservare per comprenderne i significati. In poche parole possiamo attrezzarci a capire i messaggi della comunicazione visiva che operano su tanti livelli: dalla semplice descrizione dei fatti alla trasmissione di messaggi più inconsci, diretti al nostro cuore. Fare questo esercizio con i bambini è assai stimolante. Ci aiuta a capire meglio loro e anche noi stessi, e forse a farne fotografi in erba. µpaolomatteonifotografo.com Facebook: PaoloMatteoniFotografo


CULTURA

24 novembre 2018

Lelia Zoia

O

gni giorno un film diverso. E’ il bellissimo regalo che Firenze ci riserva questo mese. Tre saranno, infatti, i festival dedicati alla settima arte che si susseguiranno uno dopo l’altro. Si parte - dal 3 al 10 novembre - con il Festival dei Popoli, giunto ormai alla sua 59esima edizione. La rassegna, che si propone di presentare il meglio del cinema documentario internazionale, ci suggerisce un viaggio attraverso gli 88 film che compongono il programma. Sotto i riflettori: il complicato rapporto tra i giornalisti del New York Times e le elezioni di Trump; la storia del più trasgressivo night club americano di tutti i tempi, lo Studio 54; le fasi cruciali del processo a Nelson Mandela e l’America “nera”, raccontata da Roberto Minervini, regista a cui viene dedicata una retrospettiva. Il Festival ci riserva inoltre un omaggio a Dominique Marchais e un evento dedicato ai giovanissimi in collaborazione con i greci di KinderDocs. Si prosegue con lo Schermo dell’Arte Film Festival dal 13 al 18 novembre, progetto internazionale dedicato alle molteplici interazioni tra cinema e arte che riunirà un ricco programma di film realizzati da artisti, cortometraggi, incontri con curatori, workshop, oltre alla mostra European Identities e i due progetti di formazione Visio e Feature Expanded. Protagonista della opening night il regista inglese Peter Greenaway assieme al collettivo di artisti Zapruder, mentre il Focus 2018 sarà dedicato all’italiana Rä Di Martino, che presenterà in prima mondiale il suo nuovo film 100 Piper (mercoledì 14, ore 21). In cento frammenti l’artista interpreta in chiave personale le atmosfere della celebre discoteca e centro culturale torinese, attraverso la riattivazione di materiali di archivio. Tra le anteprime il lungometraggio “Kusama – Infinity” (venerdì 16, ore 21) dedicato all’artista giapponese novantenne Yayoi Kusama, una delle figure più celebri della scena contemporanea. Si chiude in bellezza dal 21 al 25 novembre con il Festival Internazionale di Cinema e Donne, DIS/ UGUALI, che festeggia la 40esima edizione. Un anniversario impor-

Un film al giorno toglie novembre di torno

tante e un record che il Festival di Firenze condivide solo con quello parigino di Créteil. Il programma è densissimo di autrici da tutto il mondo, tra cui- per la prima volta in città -la canadese Léa Pool e la svedese Suzanne Osten.

In apertura, alle 21 di mercoledì 21, segnaliamo Marie-Castille Mention-Schaar. La regista francese di grande prestigio, che rende omaggio a tutte le madri con “La fête des mères”, vi emozionerà e vi strapperà delle risate. In chiusura, domenica 25 alle 21, la Tunisia presenterà l’ultimo lavoro della sua regista più importante, Kaouther Ben-Hania. Il film, vincitore di molti premi, è “La bella e le bestie”; volutamente proiettato nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Ogni mattina, poi, masterclass, laboratori e incontri. I festival saranno ospitati principalmente dal Cinema La Compagnia (via Cavour, 50/r) e in vari spazi cittadini.


O D N E V I R C STAI S A E R U A L I D UNA TESI A SULL ? E N O I Z A R COOPE

BANDO DI CONCORSO

PREMIO LEGACOOP TOSCANA Seconda Edizione

Possono partecipare tutti gli studenti dell’Università di Firenze. C’è tempo fino a maggio 2019. Il Premio Legacoop Toscana nasce per promuovere la ricerca accademica sui temi legati alla cooperazione e all’impresa cooperativa in ambito economico, sociale e giuridico. Saranno selezionate tre tesi di laurea magistrale discusse all’Università degli Studi di Firenze nell’anno accademico 2017/2018, ovvero entro la sessione di aprile 2019. Gli autori delle tre tesi vincitrici riceveranno un contributo da mille euro ciascuno.

Bando e informazioni su www.legacooptoscana.coop


CULTURA

26 novembre 2018

Rocco Gurrieri

A

lex Neri è un clubber, di quelli che hanno visto la nascita della club house e techno. Entra nella scena musicale giovanissimo e dal 1999 è membro dei Planet Funk. Nel 2003 fonda l’etichetta di produzione del Tenax, stimatissimo locale fiorentino del quale è anche resident dj. Cosa stai facendo adesso? Sto per entrare in studio, registro il nuovo album. Anzi mi correggo. Il mio primo album come Alex Neri. Con i Planet Funk invece ci siamo un po’ fermati a causa della morte del nostro storico socio napoletano ma stiamo per tornare, anche in suo onore, con un singolo fuori da novembre insieme a una collaborazione straordinaria. Spiegaci che cos’è la Tenax Academy. L’academy è un’iniziativa illuminante. Ho scoperto insieme ai ragazzi la “dimensione dell’officina”, io stesso ho imparato molto. Un grande successo che va e deve andare avanti. Come coesistono Firenze e elettronica nel presente? La fortuna di Firenze risiede nel suo passato, per una volta senza tirare in ballo il Rinascimento ma facendo riferimento agli anni ’80. Abbiamo avuto la fortuna di avere la New Wave, tutti quei locali fantastici. Firenze resiste. E più in generale l’Italia? Ci siamo molto sciolti e ce n’è voluto di tempo. Se poi andiamo a paragonarci a Olanda e Inghilterra, indubbiamente mancano ancora progressi a livello istituzionale. Hai un’opinione che vorresti condividere sui rave? Dipende da rave a rave, e te lo dico sia da ex frequentante degli stessi che da resident del Tenax. Quando il free party è mosso da un desiderio di collettività è un ambiente estremamente interessante. Quando diviene strumento per aggirare le tasse e guadagnare cifre astronomiche come fanno centinaia di piccoli locali lo trovo scorretto. Un ragazzo che inizia oggi a muovere i primi passi nella techno è più vittima di convenzioni commerciali di quanto non lo fossi tu vent’anni fa? Una cosa sola è davvero cambiata da quando ho iniziato: l’artista oggi è imprenditore di se stesso. Spesso non c’è chi crede in te, chi ti finanzia. Produci, promuovi e ti vendi pure, un bel po’ di lavoro in più.

i signori della notte alex neri e biga, due dj a confronto

B

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Alex Neri

Biga è

iga si discosta non di poco dal classico dj. Infatti prima di un dj è un collezionista, un amante della musica come pochi. I suoi set sono famosi per essere divertentissimi poiché elegantemente diversificati e forsennati nelle danze. Racconta il tuo immaginario musicale. Viaggi molto per scoprire nuova musica... Ho sempre cercato di viaggiare il più possibile, andare a ricercare musica di persona nei luoghi dove quella musica è stata concepita e prodotta. Puoi partire con un’idea e invece trovi tutt’altro, oppure parti con zero aspettative e ti si apre un mondo, oppure con l’aspettativa di trovare chissà che cosa e invece poi non trovi niente. Me ne sono successe di tutte, per me l’importante non è possedere ma capire cosa si ha tra le mani, anche per non scivolare in appropriazione culturale gratuita. Con questo non voglio dire che chi compra a casa propria non abbia idea di quello che sta facendo - sia chiaro - parlo a titolo del tutto personale. A cosa stai lavorando? Robe nuove, mix e altro in arrivo. La più bella festa o festival alla o al quale tu abbia mai partecipato? Tutti quelli dove si sia creata una bella energia, grandi festival ne ho fatti pochissimi, non mi fanno impazzire in realtà, li trovo un po’ dispersivi, ho sempre preferito cose di modeste dimensioni. Come coesistono Firenze e musica? Personalmente ritengo che Firenze abbia sempre qualcosa di interessante da dire in campo musicale. Al di là degli alti e bassi della nightlife -che è un discorso a parte- qui si respira sempre un’aria molto ricettiva, anche al nuovo e all’inusuale. Un consiglio musicale per i lettori del Reporter. Don’t believe the hype (E immagino che qui il Biga si riferisse al brano dei Public Enemy tratto da “It takes a million to hold us back”, ndr). R.G.


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CULTURA

Laura Piccioli

A

nche quest’anno il Castello dell’Acciaiolo di Scandicci farà da cornice ad uno dei più importanti eventi ufologici in Italia. Tutti i nostalgici di X-Files e delle avventure dell’agente dell’FBI Fox Mulder e della scienziata Dana Scully avranno la possibilità di partecipare il prossimo 11 novembre dalle ore 9.30 alle 19.00 presso la sala conferenze del castello alla diciannovesima edizione del Convegno internazionale di ufologia, organizzato dall’associazione Gaus - Gruppo accademico ufologico Scandicci, con il patrocinio del Comune e della Regione Toscana. Il titolo di questa edizione è “Homo videns – Ufo evidences”, con il quale, l’associazione Gaus vuole sia riassumere le tematiche che verranno trattate nel corso della conferenza, sia evidenziare il legame tra evoluzione e regresso dell’umanità con le testimonianze sempre più numerose di avvistamenti ufologici e casi apparentemente inspiegabili. La conferenza sarà moderata dalla giornalista e conduttrice Mediaset Sabrina Pieragostini che nel corso della giornata affronterà anche il tema delle ultime eclatanti notizie dagli Stati Uniti, secondo cui il Pentagono avrebbe

Gli Ufo “atterrano” all’Acciaiolo

studiato per anni gli Ufo avvistati e ripresi dal personale militare. Ospite d’onore della manifestazione sarà lo scienziato e ufologo francese JeanPierre Petit, consulente del Centre national de la recherche scientifique e fondatore dell’associazione UfoScience. Lo scienziato parlerà dei più famosi casi ufologici francesi cercando di mettere in relazione l’ipotesi extraterrestre con le più recenti teorie scientifiche. Inoltre verranno mostrati filmati,

testimonianze e i risultati emersi dalla terza indagine forense su fotografie arrivate da quella che ormai viene chiamata la “Valle degli UFO”, ovvero la Valmalenco – situata a pochi passi da Sondrio – teatro di avvistamenti sorprendenti. Molti abitanti infatti, sostengono di aver visto degli oggetti volanti, altri addirittura di aver incontrato delle sconcertanti entità aliene. In alcuni casi, i testimoni oculari sarebbero stati decine. Una fenomenologia

sostenuta da centinaia di foto, tutte da verificare, mischiando quelli che sono i racconti di oggi, con le antiche leggende locali, che parlano di strane creature osservate tra quei monti in epoche passate. Nel corso della giornata sarà affrontato anche il tema del rapporto tra religione e extraterrestri, già esaminato negli anni precedenti, ma con l’intervento di quest’anno si cercherà di dare una visione più generale all’intera questione.

novembre nel segno delle donne a teatro Matilde Bernini

U

n novembre tutto al femminile, con la programmazione di prosa del Teatrodante Carlo Monni dedicata a due donne diversissime fra loro, ma entrambe di grande carattere. La prima è Giovanna D’Arco che salirà sul palco del teatro interpretata da Monica Guerritore il 3 novembre, per l’apertura della stagione di prosa, la seconda Miss Marple protagonista dei Giochi di prestigio dello spettacolo del 15 novembre. L’eroina francese a cui presta il corpo e la voce Monica Guerritore rivive nella nostra epoca grazie a riferimenti a figure sempre attuali come Martin Luther King, Che Guevara o il giovane studente che ferma con il suo corpo i carri armati di piazza Tienanmen. Impossibile non ritrovarsi empatici con questa Giovanna D’Arco visionaria e poetica. Altra donna, altra ambientazione,

altro stile per il 15 novembre con Miss Marple, Giochi di prestigio, di Agatha Christie, con l’adattamento teatrale di Edoardo Erba e la regia di Pierpaolo Sepe, con Maria Amelia Monti e con Roberto Citran. Siamo alla fine degli anni Quaranta, in una casa della campagna inglese e la simpatica, arzilla e intuitiva anziana signora è andata a trovare una sua vecchia amica che vive con la famiglia allargata. C’è anche uno strano giovane che durante un tranquillo dopocena perde i nervi, minaccia ed uccide un membro della famiglia. Tutto chiaro quindi? Assolutamente no: nell’attesa dell’arrivo della polizia Miss Marple indaga e svela che ciò che è successo non è quello che tutti credono di aver visto. Il pubblico è stato distratto da qualcosa che ha permesso all’assassino di agire indisturbato. Come a teatro. Come in un gioco di prestigio.


CULTURA

28 novembre 2018

Guido Bachetti

N

ovanta candeline appena spente e un futuro più roseo all’orizzonte. Buone notizie per il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino che ha appena festeggiato i primi 90 anni dell’Orchestra e che dopo anni di instabilità economica comincia a risalire la china grazie alla gestione “illuminata” del sovrintendente Cristiano Chiarot, arrivato nel 2017 per prenderne le redini. Una programmazione intensa, nuovi appuntamenti in calendario, nuove produzioni e tante sfide ma soprattutto un sospiro di sollievo per i conti economici, che seppur ancora lontani dall’essere in pari, cominciano a tornare in ordine. Di cosa si parla di preciso? Svariati milioni di euro, circa 61 per essere più precisi, un debito importante che il Maggio si trascinava dietro da anni e che aveva portato la Fondazione sull’orlo della liquidazione. Un debito che però piano piano sta cominciando a calare, anche grazie anche al contributo di 3 milioni erogato dal Comune di Firenze e di altrettanti milioni stanziati dalla Regione Toscana. Nel 2019 il deficit scenderà a quota 55 milioni. Un passo che, parola del sovrintendente, “ha permesso di mettersi alle spalle il periodo più critico, dimostrando di poter guardare al futuro con maggior serenità rispetto al passato”. Un altro segnale positivo è arrivato dal Fus, il Fondo unico per lo spettacolo del Ministero per i beni e le attività culturali che ha accordato al Teatro per il 2018 un contributo di circa 15 milioni di euro (appena superiore al contributo per l’anno 2017), finanziamento riconosciuto per l’aumento e per la qualità delle produzioni del Teatro (il Maggio è quinto per qualità tra le Fondazioni lirico sinfoniche italiane). Un po’ di tranquillità in più dunque, che permette al Teatro di lanciarsi in nuove sfide, proponendo al suo pubblico un mix di nuove proposte e di grandi classici della tradizione lirica e sinfonica che vedranno salire sul podio, nei prossimi due anni, alcuni dei migliori direttori d’orchestra al mondo. Grande attenzione anche al mondo dei più giovani, con un programma, quello del “Maggio dei ragazzi” che vede proporre una selezione di spettacoli adatti anche ai più piccoli “perché – chiosa Chiarot – questo è il teatro dei fiorentini, e il nostro obiettivo è farlo amare da tutto il pubblico, da 0 a 100 anni”.

Il maggio fa 90 e passa la paura (del deficit)

Un podio da oscar con piovani

U

n premio Oscar sul podio del Maggio. Il 17 novembre, è atteso al teatro fiorentino Nicola Piovani con La Pietà, composizione su libretto di Vincenzo Cerami

che ripercorre la forma dello Stabat Mater classico, e che viene presentato a Firenze in prima esecuzione assoluta nella sua nuova versione. Sul palcoscenico del Teatro, diretti

dal compositore romano, ci saranno Amii Stewart, il soprano Maria Rita Combattelli e Gigi Proietti, a cui è affidata la voce recitante. La Pietà canta, in versi liberi, il dolore archetipo della madre per la perdita del figlio, il dolore di Maria sotto la croce, citando a tratti i versi rituali di Jacopone da Todi, sia in traduzione moderna sia nell’originale latino. Protagoniste della rivisitazione di Piovani e Cerami sono due madri, ambedue affrante per la perdita del proprio figlio. La prima madre (Maria Rita Combattelli), in un paese opulento e consumista, ha visto suo figlio ucciso dalla droga, da un’overdose, dall’abbondanza, vittima di una società smarrita nei miti sbagliati del benessere e nella perdita del sentimento della trascendenza. La seconda, che invece ha la voce soul di Amii Stewart, ha perso il figlio ucciso dalla carestia, dalla fame, dalla scarsità di un paese dalla profonda Africa non ha risparmiato il ragazzino. “Due madri, chine sul dolore, cercano conforto nel pianto”, ha detto Piovani. G.B.


ilreporter.it 29

CULTURA

Cosa c’è sotto le cupole più misteriose di Firenze Paola Bolletti

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olti avranno notato che, da pochi giorni, le croci dorate delle cinque cupole a bulbo della chiesa ortodossarussa di via Leone X sono riapparse sotto il cielo di Firenze. Dopo un restauro iniziato da oltre un anno e mezzo, ma intrapreso a più fasi già dal 2011, questo imponente tempio sta così per tornare a competere con la cupola e la Sinagoga nello skyline della città. Costruita alla fine dell’800 in mattoni rosa e pietre grigie, su disegno dell’architetto Preobrazenskij, la chiesa ortodossa-russa è un importante monumento storico cittadino. Si tratta del primo edificio religioso russo in territorio italiano ed è sottoposto alla tutela della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico e Artistico della città di Firenze. Oltrepassata la cancellata in ferro battuto, sulla quale il giglio di Firenze unito all’aquila imperiale

russa, simboleggiano l’amicizia tra le due comunità, siamo stati accolti da Padre Gheorghi, rettore di questa chiesa dal 1997. “Il restauro, non solo delle particolari cupole rivestite di ceramica ma anche degli affreschi interni, si è rivelato più lungo del previsto poiché si sono presentati problemi inaspettati che ne hanno rallentato la conclusione. Adesso sono rimasti i lavori di rifinitura, ma l’intera ristrutturazione terminerà tra circa tre mesi. Ad oggi sono stati spesi più di 500mila euro raccolti grazie alla generosità dei parrocchiani e ai contributi di donatori”. Osservandolo dal basso, il tempio sembra ancora più imponente. Secondo la tipologia degli edifici religiosi della Russia del nord, racchiude infatti due chiese: quella inferiore dedicata a San Nicola Taumaturgo e quella della Natività di Cristo al piano superiore. La realizzazione di questa chiesa ha vissuto

una storia piuttosto travagliata fino a quando, grazie alle donazioni delle famiglie di aristocratici presenti a Firenze, nel 1885 dove fu acquistato un terreno sulla riva del Mugnone dove fu edificata una cappel-

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la provvisoria. Si dovette aspettare il 1903 per la consacrazione dell’attuale tempio che ad oggi accoglie non solo la comunità di russi ma anche di altra origine come greci, bulgari e rumeni.


SPORT

30 novembre 2018

francesca baglieri, il gioiello del calcio femminile Lorenzo Mossani

talia, e il lunedì si tornava a lavoro... una fatica bestiale”. Sono cambiati anche gli allenamenti? “Certo, per questo i risultati, le prestazioni, la preparazione fisica che possono raggiungere le ragazze oggi non si possono paragonare a quelle dei miei anni. Questo alza il livello sicuramente e rende il calcio femminile italiano molto più internazionale. Infatti l’Italia femminile ha raggiunto dopo molti anni la qualificazione ai Mondiali”. Vorresti avere qualche anno per giocartela oggi? “Potessi togliermi qualche anno dalla carta d’identità sarebbe un sogno poter fare questo sport nella realtà di oggi: a noi sembrava così lontano e impossibile!”. Ti ricordi Elena e Alia? “Alia Guagni e Elina Linari erano davvero giovanissime quando erano al Gioiello. Hanno potuto cavalcare quest’onda e vivere il calcio femminile di oggi ma non si scorderanno mai quanta acqua è passata sotto i ponti o quanta strada hanno fatto e abbiamo fatto per arrivare ad oggi! Merito di tante ragazze, che come me hanno rincorso quel pallone, sudato, fatto immensi sacrifici per arrivare alla domenica a giocare”. Se avessi la possibilità di fare un ultimo gol, a chi lo faresti? “Da fiorentina Doc vorrei sbloccare Fiorentina – Juventus al 90’! Mi vengono i brividi a immaginarlo”.

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 Il focus del benzivendolo

robabilmente sarà lo sport del futuro. Un percorso difficile da decifrare quello del calcio femminile: fino a qualche anno fa uno sport che sembrava non decollare, non entusiasmare. Ora è più facile pensare che in Italia fossero i maschietti ad aver paura di passare il testimone al gentil sesso. Il calcio femminile è in ascesa tecnica, come numero di tesserate e come interesse mediatico. Non è un caso che le pay-tv più importanti si siano già interessate, snobbando altre discipline più popolari tra le donne. Non manca nemmeno il pubblico negli stadi, come si evince per esempio dagli ottimi numeri registrati dalla Fiorentina Women’s in Champions e per le partite di cartello disputate al “Franchi”. A Firenze ci sono due squadre che militano nel massimo campionato, la già citata Fiorentina e la Florentia, con due obiettivi diversi: vincere la prima, crescere la seconda. Ma il calcio femminile a Firenze ha lontane origini, dal Rovezzano al Gioiello Firenze di una decina anni fa, che ha “regalato” al calcio femminile tante fuoriclasse: Elena Linari e Alia Guagni in primis. Abbiamo intervistato chi nei primi anni 2000 portò a Firenze il calcio nella massima serie a suon di gol: bomber Francesca Baglieri, classe ‘79 e sanfredianina Doc, che ancora non ha appeso le scarpette al

chiodo. Cosa è cambiato in questi 10 anni? L’attenzione mediatica e i social hanno spinto il calcio femminile soprattutto a livello di visibilità... “Le notizie riescono a girare molto più facilmente e sicuramente le visualizzazioni sono molto più agili che ai miei tempi! Inoltre in questi ultimi 3 anni la scelta di

società maschili come in primis la Fiorentina e poi a seguire Juventus, Milan e altre hanno permesso di alzare qualitativamente il livello delle atlete rendendole professioniste. Questo secondo me ha fatto sì che si potesse praticare questo sport in maniera più seria. Ai miei tempi si andava a lavorare e la sera agli allenamenti, nel week end si girava l’I-

promossi e bocciati di inizio stagione

Andrea Di Salvo, mister, opinionista, speaker radiofonico e per passione benzinaio di piazza Alberti, prova a dare un giudizio su alcuni punti cardine della Fiorentina. Stefano Pioli questa stagione ha una rosa più completa rispetto alla scorsa, ha il problema che andando via Badelj, non è arrivato un nuoa cura di Lorenzo Mossani vo regista e non riesce a trovare un equilibrio giusto con i giocatori che

I giudizi di Andrea Di Salvo, la barba rossa più famosa del Franchi

ha. Purtroppo forse non ha i giocatori per giocare a 3 a centrocampo, anche perché i 3 davanti andando su e giù, vanno in carenza di ossigeno. Mi piacerebbe vedere Norgard in qualche spezzone di partita per capire com’è. Pezzella si sta dimostrando un grande centrale ed effettivamente i 9 milioni di euro sono stati spesi bene, prendiamo veramente pochi gol e piano piano, trovando sintonia con gli altri di reparto, andrà sempre meglio. La convocazione in Nazionale, conferma il suo valore.

Gerson è la conferma dei problemi a centrocampo, è un attaccante esterno che si adatta alle richieste di mister Pioli, però non rende come nel suo vero ruolo, infatti a volte fa errori che confermano che è adattato. Comunque ce la mette sempre tutta e va bene così. Miralles è una bella scoperta, è un lottatore e avendo 31 anni ha l’esperienza giusta che gli permette di entrare sempre in partita, mi piacerebbe dargli più continuità, renderebbe forse più di Esseric e di questa incognita Pjaca.


ilreporter.it 31

SPORT

Lorenzo Mossani

A

settembre è nata una nuova società nel quartiere 5: la Polisportiva ‘Virtus Rifredi’. La nuova realtà si è presentata al pubblico con due giornate di eventi e cerimonie. Per prima cosa c’è stata l’inaugurazione ufficiale officiata dal Cardinale a cui hanno partecipato il sindaco Nardella e alcuni esponenti della Giunta, oltre al presidente della Figc Paolo Mangini. Durante la cerimonia Sbandieratori e Musici della Signoria di Firenze hanno fatto da cornice. Dopo la presentazione della Scuola Calcio e Tennis, ci sono state anche alcune partite ed esibizioni, poi cena con musica. La domenica è terminata con le risate di Paolo Hendel. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con Daniele Stianti, responsabile tecnico della Scuola Calcio, una delle figure più importanti della Società in quanto rappresenta il passaggio dalla vecchia gestione a quella nuova. Naturalmente è molto importante anche la figura di Andrea Tognetti, presidente della sezione calcio, e di tutti coloro che hanno permesso questa nuova rinascita del calcio nel quartiere. Come ha iniziato questa nuova avventura la Scuola Calcio? “Stiamo facendo un buon lavoro, insegnando ai ragazzi la disciplina sportiva, ma soprattutto a crescere come uomini. Per la fase sportiva abbiamo obiettivi inerenti a tutte le categorie, a partire dai più piccoli che lavorano sulla parte coordinativa

virtus rifredi, una novità con tanta storia dietro

fino a trovare tutti quei gesti tecnici che ti preparano al calcio a 11. Poche cose ma fatte bene. Obiettivi coordinativi e tecnici sulle basi”. Da chi è composta la Scuola Calcio? “La scuola calcio è fatta da istruttori tutti qualificati. obiettivi diversificati a seconda delle categorie. A fine mese facciamo un controllo per analizzare la crescita di ogni singolo allievo, così capiamo anche se il lavoro necessita di piccole correzioni”.

Come scegliete gli istruttori? “Soprattutto per le loro qualità umane, per come sanno stare con i ragazzi. Ovviamente è anche importante che abbiano i requisiti necessari, ma soprattutto dobbiamo stare reciprocamente bene insieme”. Qual è la mission? “Per me insegnare calcio significa vedere i ragazzi soddisfatti della loro crescita e di aver imparato anche piccole cose: ognuno ha le proprie doti

ma per me l’importante è vedere il ragazzo migliorare, dargli tutte quelle nozioni che servono per poi fare campionati importanti con un bagaglio che permetta loro di non avere difficoltà”. Avete bellissimi impianti distribuiti nel territorio: quanti ragazzi siete riusciti a portare nella Scuola Calcio? “Dal 2006 al 2013 abbiamo avuto circa 150 allievi”.

florence marathon, ci (ri)siamo. pronti per il solito record L’ emozione lunga 42 km e 195 metri torna a Firenze ed è pronta a sorprendere tutti, come sempre, con tante novità. L’appuntamento con la Firenze Marathon è fissato per domenica 25 novembre 2018 con la 35esima edizione della classica internazionale di corsa su strada. Un’emozione unica che solo chi ha corso a Firenze può raccontare e che ha trasformato la classica della città del giglio in un appuntamento irrinunciabile per migliaia di sportivi e appassionati provenienti da tutto il mondo, puntuali ogni anno, l’ultima domenica di novembre. La Firenze Marathon è il principale evento di corsa su strada che si svolge in Toscana e, insieme a Roma, è ormai di diritto la maratona internazionale più importante d’Italia e tra le prime 20 al mondo per numero di partecipanti e per qualità. Il percorso fiorentino si muove attraverso scorci paesaggistici e monumenti di una bellezza unica, che hanno reso famosa la città nel mondo. Un nuovo tracciato che tocca i luoghi più affascinanti di Firenze, come piazza

del Duomo, piazza della Signoria, Ponte Vecchio e tante altre strade e piazze ricche di storia e di cultura. La prima novità di questa edizione è la medaglia che verrà consegnata a tutti coloro che porteranno a termine la gara, tradizionale simbolo dell’impresa compiuta. A firmare la tanto agognata medaglia quest’anno è un artista di fama internazionale ben conosciuto ai fiorentini: Clet Abraham, meglio noto come “Clet”, famoso per l’arte urbana degli stickers che “completano” i cartelli stradali trasformandoli in simboli divertenti. Per la maratona i podisti avranno quindi un motivo in più per impegnarsi ad arrivare al traguardo. Quello di poter ricevere e indossare al collo non solo una medaglia che ha un valore affettivo intrinseco, ma anche un valore artistico. Per informazioni e iscriversi alla competizione o alla Ginky Family Run rivolta ai bambini e alle loro famiglie rivolgersi al sito www.firenzemarathon.it. N.D.


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Il bando è aperto dall’8 ottobre al 30 novembre 2018 In collaborazione con


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