Il Reporter Q1 - Ottobre 2018

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OTTOBRE 2018

Quartiere 1

Foto Paolo Mattwoni

SORVEGLIATI SPECIALI Mensile di infomazione gratuita

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Editoriale

Sarà un’ottima annata?

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FRANCESCA PULITI

econdo le previsioni del presidente della federazione vitivinicola di Confagricoltura Toscana Francesco Colpizzi, il 2018 potrebbe rivelarsi un’ottima annata per il vigneto Toscana. Il ritorno delle “mezze stagioni”, infatti, dovrebbe regalarci un vino più tipico, con più aromi e profumi. Inoltre, il raccolto si preannuncia più corposo del 20% rispetto al 2017 (quando però era venuto meno il 40% della produzione proprio a causa di condizioni meteo avverse). “Grazie alle caratteristiche di questa annata – dichiara Colpizzi – ci aspettiamo di avere vini più tipici, comunque ben strutturati, probabilmente meno potenti ma più equilibrati rispetto al millesimo 2017”. Una previsione che ci piacerebbe poter estendere a vari settori della nostra economia. Per verificare se le aspettative enologiche troveranno riscontro non mancheranno le occasioni (a partire da Vino è, il salone dedicato ai wine lovers che si tiene alla Stazione Leopolda di Firenze dal 27 al 29 ottobre). Non sarà altrettanto semplice trovare parametri affidabili per prevedere altri aspetti di questa annata. Quella che si apre con il mese di ottobre sarà senz’altro una stagione calda, non tanto dal punto di vista meteorologico (sperando nel perdurare delle mezze stagioni), ma sicuramente sotto il profilo politico. È già ufficiosamente cominciata la campagna elettorale nell’area metropolitana, in vista delle comunali della prossima primavera e la stessa Stazione Leopolda ospiterà l’ormai tradizionale raduno renziano (dal 19 al 21 ottobre). Mentre partiti e movimenti serrano le fila, generazioni diverse si interrogano sul proprio futuro. Tra promesse di rilancio e dati non troppo incoraggianti, l’enogastronomia sembra essere rimasta una delle poche certezze all’orizzonte. Sarà per questo che le attività in ambito ristorazione continuano a fiorire (e con esse le battaglie contro certi borghi considerati un po’ troppo unti). Quel che è facile prevedere è un luminoso futuro per l’amata Fiorentina, intesa come bistecca. Forse tra le stelle del firmamento Unesco (dove il sindaco Dario Nardella l’ha proiettata), di sicuro sulle tavole di molti e più che mai protagonista di infiniti dibattiti.

LA FOTO DEL MESE

Arte nascosta Foto del nostro lettore @lorenzo_azzarri Tagga @ilreporterfi nelle tue foto su Instagram, ogni mese pubblicheremo la più rappresentativa

CHE SUCCEDE IN GIRO 5-6-7 OTTOBRE

MERC’ANT

Oggetti in pelle, prodotti gastronomici, biancheria per la casa, giocattoli e molto altro per il Merc’ANT, il mercato solidale i cui fondi saranno destinati a progetti di assistenza domiciliare ai malati di tumore e di prevenzione oncologica gratuiti a cura della Fondazione ANT. Per frugare tra le bancarelle le coordinate sono: Sala dei Marmi, Parterre, piazza della Libertà.

DAL 12 OTTOBRE

A JAZZ SUPREME

Ispirata dal disco A Love Supreme, capolavoro di John Coltrane nonché uno dei dischi più importanti della storia della musica, torna la rassegna “A Jazz Supreme” diretta da Fernando Fanutti del Musicus Concentus e dal pianista Simone Graziano. Otto date tra ottobre e novembre, a partire dal concerto di apertura al Teatro Verdi con Paolo Fresu e Gianluca Petrella. Gli appuntamenti successivi si terranno in Sala Vanni (piazza del Carmine 14) il 19 ottobre con il ten-

tetto di Beppe Scardino BS 10, il 26 ottobre con il duo composto dal sassofonista Mark Turner e il pianista Ethan Iverson e Michelangelo Scandroglio. A seguire Pipe Dream (02/11), Jakob Bro Trio ed Evita Polidoro (09/11), Stefano Tamborrino Seacup (16/11), Graig Taborn Solo Piano + Samuele Strufaldi & Tommaso Rosati (23/11), Gabriele Mitelli (30/11). Disponibili anche abbonamenti.

DAL 14 OTTOBRE

AMICI DELLA MUSICA

La stagione degli Amici della Musica di Firenze si apre al Teatro Niccolini il 14 ottobre con il Trio di Parma. Il 20 arriva il grande pianista francese Bertrand Chamayou, mentre il 21 sarà la volta del Quartetto Guadagnini con un programma dedicato a Verdi e Grieg. Dal 27 ottobre i concerti si sposteranno come di consueto al Teatro della Pergola. Biglietti, abbonamenti e info su www. amicimusicafirenze.it

16 E 17 OTTOBRE

CLAUDIO BAGLIONI

Reduce dal grande successo di Sanremo, Baglioni torna a calcare

il palco per ripercorrere e celebrare 50 anni vissuti in musica, 35 milioni di album venduti in Italia e più di 55 milioni nel mondo. Martedì 16 e mercoledì 17 ottobre il supertour arriva al Mandela Forum, per uno show che si prevede da tutto esaurito.

30 OTTOBRE

THE GENESIS EXTRAVAGANZA

The Musical Box, la band canadese famosa in tutto il mondo per la capacità di far rivivere le emozioni del repertorio e dei costumi dei Genesis, torna in Italia con l’inedito show dal titolo “A Genesis Extravaganza”. Per la prima volta in assoluto, in 25 anni, la band fa un incredibile viaggio nei primi Genesis, uno show spettacolare ed emozionante. Appuntamento al Teatro Verdi.


4 ottobre 2018

Gianni Carpini

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onti, viadotti, cavalcavia: quasi mille in tutta la Città metropolitana di Firenze, cinquemila in Toscana. Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, sono sorvegliati speciali: la Regione, coinvolgendo Province, Comuni e Città Metropolitana, ha creato un tavolo tecnico per avere nel giro di un anno un check-up completo delle strutture in cemento armato. “Al momento i tecnici non ci segnalano situazioni di allarme sui 1450 chilometri di strade di competenza della Città metropolitana – dice Andrea Ceccarelli, consigliere della Metrocittà con delega alle infrastrutture esistono alcune criticità, ma riguardano la manutenzione ordinaria, le buche ad esempio. La tragedia di Genova impone a tutti maggiore attenzione”. A Firenze il Comune ha un cervellone elettronico dove sono schedati i 198 ponti di sua competenza, mentre la Città Metropolitana ha stanziato cinque milioni di euro l’anno per il monitoraggio e la manutenzione di ponti e viadotti. “Per la manutenzione delle infrastrutture, in Italia le regole ci sono, vanno messe in atto – spiega Andrea Vignoli, professore di Scienza delle costruzioni all’Università di Firenze – sul fronte del monitoraggio invece si può fare molto di più, dato che fino ad oggi è stato utilizzato solo in casi particolari”. Negli ultimi anni, avverte l’esperto, anche il “meteo pazzo” ci ha messo lo zampino: i fenomeni atmosferici sempre più aggressivi vanno a intaccare gli strati esterni del cemento. “Ponti e viadotti sono progettati per durare in media cinquanta o

Ponti,

sotto osservazione cento anni, ma questo non vuol dire che fino al termine della vita utile non vadano fatti controlli – osserva Vignoli - servono manutenzione e

monitoraggi accurati. I controlli visivi, che certo sono importanti, non possono essere da soli impiegati per dare un giudizio esaustivo. Sono es-

senziali i controlli strumentali: ora la tecnologia ci permette di installare sensori che possono registrare dati in tempo reale”.

COME STANNO IL VESPUCCI E L’INDIANO

UN OCCHIO DALL’ALTO PER SCOVARE I PROBLEMI

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Arno sta lentamente scavando sotto il pilone del ponte Vespucci, sul lato di piazza di Cestello: la scoperta è stata fatta nel 2016 dagli esperti dell’Università di Firenze. Da fine agosto è scattata la prima fase dei lavori per rinforzare le fondamenta, per un costo di 1,5 milioni di euro a carico del Comune di Firenze. E il ponte all’Indiano come sta? “Rispetto al ponte Morandi, l’Indiano è tutta un’altra cosa – assicura il professor Vignoli - non è di calcestruzzo precompresso, ma di acciaio con stralli costituiti da fili d’acciaio. Di recente è stato sottoposto a interventi alla soletta, prima in calcestruzzo non adeguatamente armato, che è stato sostituito con un materiale più elastico e peso equivalente”.

a Toscana da due anni è sorvegliata da una coppia “sentinelle spaziali”. A tenere sott’occhio tutto il territorio sono due satelliti radar, grazie a un progetto del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, finanziato dalla Regione: sotto osservazione continua ci sono due milioni di punti e gli strumenti sono in grado di rilevare eventuali spostamenti. Nato per vigilare sui movimenti del terreno, ad esempio le frane, il sistema è utile anche per la prevenzione del rischio delle infrastrutture come strade, case, ponti, anche se non tutti possono essere monitorati, perché questo dipende dalle caratteristiche di risposta alle microonde.


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Costanza Tosi

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opo il crollo del ponte Morandi, una domanda aleggia sopra le teste dei fiorentini: come è la salute delle nostre case? Lo chiediamo a Duilio Senesi, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze La maggior parte degli edifici a Firenze sono stati costruiti attorno agli anni Sessanta-Settanta, periodo in cui si faceva largo uso di cemento per lo più diverso da quello che viene utilizzato adesso. Questo fa pensare che le strutture a rischio siano moltissime. È così? Nessuna struttura è immortale, dalle mura di Volterra a quelle di San Gimignano piuttosto che il ponte Morandi o altri viadotti, ogni struttura non deve essere guardata con occhio distratto ma necessita di verifiche e manutenzione a prescindere dal fatto che sia secolare o che, per consuetudine, la si veda sempre

firenze è in pericolo? no, ma non bisogna abbassare la guardia davanti ai nostri occhi. Il ragionamento ovviamente va allargato all’edilizia civile. Non si tratta solo di problematiche collegate al cemento armato: molte opere anche in muratura, magari costruite nel periodo del dopoguerra, negli anni Cinquanta, in situazioni sismiche ad esempio è possibile che a oggi costituiscano un rischio. Cosa fare quindi per gli edifici di questo tipo? Di quale manutenzione necessiterebbero? Sull’esistente è necessario inserire delle forme di verifica periodica. Magari anche a lungo termine, ma

ogni trent’anni circa sarebbe utile che ci fosse una sorta di check up per verificare se le travi in legno sono ancora resistenti, se il cemento è scoperto o ancora se le murature presentano lesioni. Le manutenzioni sono il secondo passo da compiere, in primis ci dovrebbe essere un controllo costante delle strutture, una consapevolezza dei propri edifici e delle condizioni in cui versano. Per quanto riguarda i luoghi pubblici, come possono essere le scuole o monumenti di cui Firenze è colma. Sono state individuate

L’ESTATE HA PORTATO PIÙ SICUREZZA NELLE SCUOLE

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erminate le opere di ristrutturazione messe in atto nel periodo estivo in alcune scuole fiorentine. Tra queste: la Sauro-Papini, l’Acciaioli e la Vittorio Veneto. Gli interventi sono stati progettati e seguiti dai tecnici del Servizio Supporto tecnico Quartieri e impianti sportivi della Direzione Servizi tecnici del Comune insieme all’Assessorato all’educazione. Alla scuola Sauro-Papini i lavori hanno concesso il consolidamento e messa in sicurezza dei solai della scuola e della copertura della palestra con l’installazione di un controsoffitto antisfondellamento. Nella scuola dell’infanzia e primaria Vittorio Veneto invece, lavori di completamento dell’adeguamento normativo della copertura in materia di sicurezza e di riqualificazione energetica.

SCANDICCI

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á Duilio Senesi strutture a rischio all’interno del Comune di Firenze? Su Firenze in condizioni normali è molto difficile trovarsi in situazioni pericolose, mentre invece nel caso in cui dovesse esserci un evento sismico la cosa diventerebbe più complessa. I proprietari privati di case o i condomini che interventi dovrebbero prevedere? Ci sono “campanelli d’allarme”? Assolutamente. È necessario fare caso alla presenza di lesioni, di distacchi sull’edificio, quando si vedono i ferri prestare attenzione; con il tempo potrebbero arrugginire e il ferro perdere di consistenza. Il cemento armato più che altro richiede questa attenzione qui, alla corrosione dell’acciaio, salvo casi limite in cui ci siano calcestruzzi depotenziati, ma devo dire che nei nostri casi non ci sono grossi rischi nell’immediato.


6 ottobre 2018

a cura di Barbara Palla

La sinistra Nardella cerca il bis, torna in campo anche Cioni

elezioni 2019, pronti partenza via!

Archiviata la Festa dell’Unità, torna dal 19 al 21 ottobre l’appuntamento con la Leopolda, il “laboratorio” creato da Matteo Renzi e giunto quest’anno alla nona edizione. Il titolo che segna la tre giorni è “Ritorno al Futuro” e sembra dare il via alle prossime sfide elettorali. Proprio per le Comunali del 2019 si stanno già muovendo i primi passi nel partito. Il primo cittadino Dario Nardella ha già ufficializzato la sua ricandidatura tra le fila del PD, forte degli impegni portati a termine, come la mobilità elettrica e ciclabile o il regolamento urbanistico intelligente per rigenerare gli spazi senza consumare altro suolo; e di quelli in fieri, come la tramvia e la rivoluzione della viabilità urbana, ma anche l’estensione della banda larga e il piano per il verde pubblico. Nardella dovrà fare i conti con le altre forze di sinistra, a cominciare da Graziano Cioni tornato in pista con una “Lista Civica” con la quale promette di impegnarsi per la città e non contro qualcuno. Mentre da “Firenze Riparte a Sinistra” Tommaso Grassi fa sapere che non è disposto a formare “bizzarre alleanze con un fragile collante come quello di bloccare la deriva”, in riferimento alla contendibilità della città da parte del centrodestra a trazione salviniana. Quello che si prepara dunque non sarà un confronto facile.

I cinquestelle Le battaglie dei No per ora senza un candidato

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o all’ampliamento della pista di atterraggio dell’aeroporto, no alla costruzione del nuovo Stadio, no all’Inceneritore: tanti no e qualche forse sono già pronti per le prossime battaglie del Movimento 5 Stelle. Le grandi opere e le costruzioni infrastrutturali sono state le prime a perdere priorità a vantaggio di una maggiore tutela dell’ambiente, di una più equa redistribuzione degli alloggi e di un miglioramento della sicurezza sociale. Numerosi tra questi punti sono emersi durante le riunioni cittadine che si svolgono periodicamente dallo scorso aprile 2017. La stesura partecipata del programma è un modo, secondo il consigliere regionale Andrea Quartini, Consigliere Regionale, di “ridare credibilità alla nostra democrazia”. Nonostante le posizioni siano chiare, e ormai da tempo portate strenuamente avanti dalle due rappresentanti in Consiglio Comunale Arianna Xekalos e Silvia Noferi, rimangono ancora numerosi dubbi sui candidati che concorreranno per la poltrona di Palazzo Vecchio.

La destra Caccia al nome, stavolta vincere non sembra impossibile

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opo le vittorie ottenute lo scorso giugno dall’alleanza di centrodestra in numerose città e capoluoghi della Toscana, la conquista di Palazzo Vecchio sembra possibile e più vicina. Il candidato della destra sarà scelto tra le personalità capaci di unire le diverse anime della città. Per i nomi però siamo ancora alle voci di corridoio: c’è chi suggerisce che possa venire dalla politica, dal consiglio comunale o regionale, o addirittura dal mondo accademico . Di sicuro però il coordinamento della destra, guidato dal consigliere regionale Marco Stella, da giugno è a lavoro per il tavolo di discussione Firenze 2019, pensato per individuare i propri punti di forza del programma tra le difficoltà riscontrate negli ultimi mesi dall’amministrazione comunale. La corsa si annuncia perciò molto intensa soprattutto per quanto riguarda i temi infrastrutturali, la riorganizzazione della ZTL, le tasse elevate per commercianti e artigiani e infine gli argomenti di ordine sociale a favore di una maggiore sicurezza contro “il degrado”.

inizia la lunga corsa alla sala di clemente Vii


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e la carta d’identità è solo elettronica Fannì Beconcini

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a Carta di Identità Elettronica diventa obbligatoria. Entro la fine del 2018 tutti i comuni italiani dovranno essere allineati e rilasciare esclusivamente la nuova CIE come documento di identificazione. A Firenze dal 3 settembre viene rilasciato solo il documento in formato elettronico, mentre dallo scorso giugno al Punto Comune di Scandicci i cittadini possono richiedere carte di identità in formato elettronico e a Campi Bisenzio il nuovo documento viene rilasciato da circa un anno. Il processo di emissione della CIE viene gestito direttamente dal Ministero dell’Interno e la consegna avviene entro sei giorni lavorativi dal giorno successivo alla data della richiesta allo sportello anagrafico del comune di residenza. Per tale motivo sono contemplate eccezioni ed è possibile richiedere la carta di identità cartacea per comprovati e urgenti motivi di salute, viaggio, consultazioni elettorali, concorsi e gare pubbliche. La nuova CIE, oltre ad essere strumento di identificazione, è un documento di viaggio valido in tutti i paesi appartenenti all’Unione Europea. Il supporto fisico della tessera è dotato di microprocessore in cui vengono memorizzati i dati del titolare, inclusi gli elementi biometrici primari (fotografia) e secondari (impronta digitale). La nuova CIE offre anche la possibilità di indicare il consenso o il diniego alla donazione di organi e tessuti.

tanti servizi a portata di click

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igitalizzazione dei servizi e semplificazione amministrativa sono presupposti sistemici per il buon funzionamento della Pubblica Amministrazione. I comuni della Città metropolitana fiorentina mettono a disposizione dei cittadini una serie di servizi digitali che si affiancano a quelli tradizionali potenziandone effetti e funzionalità. Le certificazioni online e i servizi di prenotazione CUP sono realtà ormai diffuse e accessibili alla quasi totalità dei cittadini. Meno diffuso è l’uso di servizi online di altro tipo come l’attivazione e il controllo delle utenze, il pagamento di tasse e tributi, le domande per bandi e agevolazioni, l’avanzamento di proposte e segnalazioni. Il Piano Firenze Digitale – che vede coinvolti Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze e aziende di servizio pubblico fiorentine – tenta di colmare tale gap mettendo a sistema risorse e competenze esistenti per rendere la città più semplice e i servizi più accessibili, veloci ed intuitivi. Il portale firenzesemplice.it è uno degli strumenti a disposizione dei cittadini per ricercare autonomamente servizi e documenti utili.

Linea Comune è invece il Centro Servizi Integrato costituito dai comuni dell’area metropolitana fiorentina per garantire agli utenti, attraverso sistemi di contatto multicanale (telefono, web, applicazioni mobili, smart card) un accesso facile e sicuro ai servizi della Pubblica Amministrazione. A livello regionale il Progetto Toscana Digitale intende dotare tutto il territorio di infrastrutture che garantiscano l’accesso ai servizi digitali formando ed informando cittadini e imprese in merito a tali servizi. A tal proposito è stata creata Open Toscana, una piattaforma che si candida a diventare lo strumento di aggregazione ed erogazione di tutti i servizi di comuni, enti locali, aziende del servizio pubblico: sanità pubblica, pratiche edilizie, bollo auto, servizi scolastici e sanitari, pagamenti, servizi per il lavoro e la formazione, SUAP e molti altri servizi della PA saranno a portato di clic accedendo ad un’unica piattaforma digitale con un’unica credenziale attraverso il sistema SPID – Sistema Pubblico di Identità digitale – facile e sicuro. Per saperne di più consultare il sito open. F.B. toscana.it


8 ottobre 2018

il lavoro del futuro? pilota di droni Giulia Luchi

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otografi, videomaker, tecnici, architetti, ingegneri o semplicemente appassionati, per chi è tentato di buttarsi nel mondo dei droni ci sono diversi aspetti di cui tenere conto. Se è vero che è possibile entrare in un qualunque negozio di elettronica e acquistare un drone, è anche vero che non si può farlo volare come, quando e dove si vuole. Ecco perché abbiamo chiesto consiglio ad Alessio Giusti, Istruttore di volo dell’Aeroclub Firenze “Luigi Gori” certificato ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). “I droni sono paragonati come normativa a un elicottero o un aereo, per questo per poterli pilotare è indispensabile fare un corso pratico e teorico per conseguire un patentino di guida. L’Aeroclub Luigi Gori, che da decenni svolge attività didattica e formazione aeronautica, è l’unico a Firenze ad essere autorizzato ufficialmente da ENAC a fornire questo attestato”. È proprio grazie ai Centri di Addestramento ENAC che vengono rilasciati gli attestati di pilota APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto), unici titoli per poter utilizzare i droni per un uso diverso dal ludico, che comunque deve essere svolto esclusivamente nei campi di volo da aeromodellisti o in aree idonee allo scopo: quello più vicino a Firenze è ad Empoli. A Firenze il libero volo con droni è vietato perché lo spazio aereo che è per buona parte sulla città, ricade in ATZ ovvero nello spazio aereo Aeroportuale di Firenze Peretola. Per poter operare con APR occorre un’autorizzazione da ENAC. Molto spesso si vedono persone fare foto e video in città con i droni, purtroppo però si tratta di un uso illecito di questi mezzi, che sono di libera vendita ma di utilizzo normato. L’ENAC applica per i droni lo stesso codice della navigazione area, un banale volo sopra la città può potare a una conseguente sanzione o denuncia. È per questo che è consigliato a tutti

i professionisti (ma non solo) di informarsi in centri di addestramento per avere la giusta formazione ed evitare di andare incontro a sanzioni o peggio, a mettere in pericolo altre persone.

i corsi in città: dove e come iscriversi

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Aeroclub Firenze organizza corsi ogni 40 giorni. Il prossimo, organizzato per il 27 per il 27 e 28 ottobre, sarà un corso basico per multicottero fino a 4 kg per operazioni non critiche. Le lezioni teoriche si svolgeranno in aula dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 il sabato e la domenica, al termine è previsto un esame scritto. La parte pratica invece sarà su appuntamento individuale dal lunedì al venerdì dalle 8 al tramonto al campo autorizzato per il volo di Empoli. Al termine delle 30 missioni da 10 minuti ciascuna (minimo sono 5 ore di addestramento) è possibile accedere all’esame pratico. ll percorso base abilita il pilota a usare i droni in scenari cosiddetti non critici, ovvero attività da fare almeno a 150 metri da strade, autostrade, ferrovie, centri urbani, zone industriali e almeno a 50 metri da persone non coinvolte nelle operazioni. Tutte le altre attività che non rientrano nelle distanze sopra indicate, sono operazioni critiche per le quali è necessario fare un corso di pilotaggio avanzato dopo aver conseguito il patentino base.

Per iscriversi si deve compilare il modulo di adesione e inviarlo a segreteria@aeroclubfirenze.it Tutte le novità e informazioni sui corsi sono presenti su www.aeroclubfirenze.it G.L.


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Gianni Carpini

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empo libero a “emissioni zero”. Al cinema si va in tramvia, senza inquinare, e anche lo shopping è a portata di binario. Con l’arrivo a Careggi, la tramvia sta cambiando il modo di spostarsi in città. La nostra mappa dei nuovi “centri di gravità” che, fuori dal cuore di Firenze, si muovono intorno alle fermate di Sirio.

SHOPPING IN CARROZZA

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o shopping è fuori dal centro, ad esempio nelle botteghe intorno a piazza Dalmazia oppure, risalendo verso la stazione, in via dello Statuto. Per chi ama le fiere, c’è una comoda fermata davanti alla Fortezza o alla stazione Leopolda. La tramvia è il mezzo anti-ingorgo migliore per raggiungere anche la Fiera di Scandicci (6-14 ottobre), inoltre periodicamente, durante i weekend, sull’asse pedonale scandiccese che parte dalla fermata Resistenza si svolgono mercatini e iniziative. Infine il grande mercato delle Cascine, ogni martedì mattina, ora è facilmente raggiungibile anche dal quadrante di Careggi.

Va dove ti porta il tram (fuori dal centro)

ARTE E VERDE

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na camminata di una decina di minuti (ma attenzione alla salita finale) porta dalla fermata di piazza Muratori al “tempio” delle armature: il Museo Stibbert è una chicca tutta da scoprire con le sue collezioni di armi antiche, oltre a porcellane e costumi. Per una passeggiata nel verde, c’è il parco di Villa Fabbricotti: si parte dal basso, da via Vittorio Emanuele II, e salendo dolcemente lungo i vialetti, si raggiunge il giardino Stibbert e l’area verde Baden Powell, con giochi per i piccoli e una mini-palestra all’aperto per i grandi.

APERITIVO E MOVIDA

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n piazza Dalmazia e nelle strade vicine ci sono locali e bar molto gettonati per l’apericena. Spingendosi dall’altra parte della città, fino al capolinea di Villa Costanza, la caffetteria Florence Gate è sempre affollata per l’aperitivo. Tornando sul “lato” opposto della T1, per concerti e serate danzanti troviamo la Flog (fermate Pisacane o Poggetto), in questo caso meglio tenere a mente gli orari: venerdì e sabato notte l’ultimo tram passa poco prima delle 2 e il servizio riprende alle 5.

FILM E TEATRO

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enza prendere in considerazione il centro, a un tiro di schioppo dal tram si trovano due cinema: fermata Dalmazia o Vittorio Emanuele II per il Flora, Leopoldo per l’Adriano, dove il biglietto Ataf dà diritto al ridotto. Altre due sale si raggiungono con una passeggiata di dieci minuti: Cinecittà di via Pisana (fermata Federiga) e Cabiria di Scandicci (Resistenza). Per chi preferisce il palcoscenico, Sirio lascia i viaggiatori a pochi passi dal Teatro di Rifredi (scendendo a Dalmazia o Vittorio Emanuele II) e dal Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Porta al prato).


10 ottobre 2018

ORA SOLARE Sì, ORA SOLARE NO? Paola Bolletti

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ella notte tra sabato 27 e la domenica 28 ottobre tornerà l’ora solare e potrebbe essere l’ultima volta in cui sposteremo indietro le lancette degli orologi. La Commissione europea, su spinta di una consultazione pubblica a cui hanno partecipato 4,6 milioni di cittadini, ha infatti presentato una proposta per abolire il cambio dell’ora. La più alta partecipazione al sondaggio sull’adozione fissa dell’ora legale è stato quello dei Paesi del nord guidati dalla Germania con il 3,79%, seguiti da Austria (2,94%), Lussemburgo (1,78%), Finlandia (0,96%) ed Estonia (0,94%). L’Italia è risultato il secondo Paese con la più bassa partecipazione (appena lo 0,04%) al pari della Romania; ultima la ormai uscente Gran Bretagna (0,02%). Codacons riferisce che gli italiani sono per la maggior parte a favore dell’abolizione dell’ora solare e che opterebbero per mantenere per sempre l’ora legale. Il testo legislativo sarà definitivamente discusso in queste settimane dal Consiglio e, se le trattative andranno a buon fine con l’approvazione sia del Parlamento che dei Paesi membri, verrà utilizzato “l’orario estivo” tutto l’anno. Lo scopo dell’ora legale è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. Si è infatti visto che il mese che segna il maggiore risparmio energetico è ottobre (il mese cioè a cavallo tra l’estate e l’inverno ma ancora con l’orario estivo) con 164 milioni di chilowattora di risparmio e in second’ordine il mese di aprile. L’efficacia maggiore del provvedimento si ha infatti nei periodi transitori delle mezze stagioni, quando il divario sulle ore di luce comincia a farsi rilevante, mentre ha minore effetto in estate quando la luce naturale dura più a lungo. Spostando per sempre in avanti le lancette di un’ora, in inverno si ritarderà l’utilizzo della luce artificiale proprio nel momento in cui le attività lavorative sono

in pieno svolgimento, inoltre con meno ore di luce a disposizione, lo slittamento in avanti di alba e tramonto potrebbe fornire sì un’ora di luce in più alla sera, ma anche una in meno ogni mattina, mentre le nostre attività continuerebbero a svolgersi con lo stesso orario. Ma se vogliamo pensare solo ai vantaggi, consideriamo che non saranno più necessari cambi di orari nei trasporti o nelle reti di logistica, e per le imprese la programmazione sarà a dir poco semplificata. Senza contare il fastidio, e spesso il malumore, che genera il ripristino dell’ora solare: un segnale inconfondibile che l’estate è davvero finita.

un’idea di benjamin franklin contro i “pigri”

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u il politico americano e appassionato di scienza Benjamin Franklin (colui che inventò il parafulmine) a proporre nel 1784 per la prima volta un “progetto economico per diminuire il costo della luce” che consisteva nell’indurre (o meglio obbligare) la popolazione ad alzarsi prima la mattina e sfruttare la luce del sole. Come? Per esempio tassando le persiane, razionando le candele, proibendo la circolazione notturna e installando per le vie delle città sveglie rumorose che sparavano colpi di cannone. Il suggerimento di Franklin cadde tuttavia nel

vuoto venendo riconsiderato a inizio Novecento da un inglese, William Willett, che lo propose nuovamente alla Camera dei Comuni britannica. E siccome in tempo di guerra il risparmio energetico era importante, nel 1916 venne attuato, non solo nel Regno Unito, ma anche in Italia e in altri Paesi europei rimanendo in uso fino al 1920. Dal 1940 al 1948 l’ora legale fu abolita e ripristinata diverse volte per poi essere adottata definitivamente nel 1965. P.B.


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Firenze che fa ciak Le imprese dietro la telecamera Gianni Carpini

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ietro al grande schermo c’è un mondo in movimento, un settore che in Toscana, anche quando la crisi picchiava duro, ha visto aumentare il numero di aziende specializzate: 50 per cento in più, durante gli ultimi dieci anni. Protagoniste del “cine-boom” sono le realtà legate alla produzione di film e cortometraggi, documentari e serie tv, video per web e pubblicità. Hanno casa dalle nostre parti, ma il 67 per cento lavora con l’estero, dice l’identikit stilato da Cna Cinema e Audiovisivo Toscana, associazione di categoria nata tre anni fa come network tra società e passata da nove a cinquanta soggetti aderenti. Secondo il database della Toscana Film Commission, solo nella Città metropolitana di Firenze sono attive 45 imprese di produzione, circa la metà di quelle “censite” nella regione, ma se si considera tutto l’indotto, da chi si occupa di effetti speciali o

di costumi ai noleggi di attrezzature fino al casting, il numero arriva a sfiorare le 1200 unità. Il panorama è vario, ci sono grandi società e micro-ditte, composte da una o due persone al massimo. “Le aziende iscritte a Cna Cinema e Audiovisivo Toscana producono un fatturato tra il milione e i tre milioni l’anno, a seconda della stagione – dice il portavoce dell’associazione, Emanuele Nespeca - il settore è in crescita, anche per il fatto che molti giovani si indirizzano in questo campo”. Non mancano i casi interessanti. Il regista Haider Rashid con la sua Radical Plans a Firenze si occupa anche di 3D, mentre in Oltrarno c’è il quartier generale di Ecoframes, società specializzata in produzioni per tv, web e cinema (tra gli ultimi lavori il corto “Come la prima volta” della fiorentina Emanuela Mascherini). Sulle colline di Fiesole ha sede “Film in Tuscany”, divisa tra il grande schermo (ad esempio “Mare di grano”, girato in Val d’Orcia e premiato

al Terre di Siena film festival) e serie tv internazionali. Strategici per questo settore sono i finanziamenti che passano dai bandi del Ministero delle attività culturali, delle regioni e dai bandi europei. “È importante fare network – spiega Emanuela Gasbarroni, che fa parte del consiglio

direttivo di Cna Cinema Audiovisivo Toscana – siamo un comparto economico e culturale di valore, è fondamentale essere sostenuti e fare rete: dare indicazioni sui bandi, sollecitare maggiori risorse, pianificare strategie per la formazione e l’internazionalizzazione”.


12 ottobre 2018

a scuola di funghi per evitare “incontri” velenosi P Laura Piccioli

antaloni lunghi, scarponcini, bastone ed un cesto di vimini capiente (banditi i sacchetti di plastica), il tutto accompagnato da un buono spirito di osservazione, fortuna, ma soprattutto un’ottima preparazione: ecco il kit perfetto per andare a cercare funghi. Se si è trasportati dalla passione e dalla voglia di avventura senza conoscere questi amici della tavola, potrebbe però risultare molto pericoloso. Pertanto a Firenze, nel quartiere 4, vengono organizzati appositamente dei corsi propedeutici alla raccolta ed al consumo dei funghi. La finalità di questi incontri sta nel fornire indicazioni sulla sicurezza del bosco, sui comportamenti da tenere nel rispetto dell’ambiente e sulle corrette modalità di raccolta, conservazione e consumo dei funghi. Il corso si articolerà in tre lezioni da due ore tenute da docenti dei gruppi micologici A.G.M.T. presso la limonaia di Villa Vogel nei mercoledì 3, 10 e 17 ottobre alle ore 21 e tratterà i

seguenti argomenti: sicurezza nel bosco e ruolo dei funghi nell’ecosistema, confronto tra funghi commestibili e tossici, consumo e prevenzione delle intossicazioni e relativa normativa della raccolta. Si ricorda infatti che per raccogliere i funghi sul territorio toscano occorre l’autorizzazione che viene rilasciata direttamente dalla Regione Toscana: per informazioni, rivolgersi a URP Regione Toscana, al numero verde 800-860070. Invece per info e prenotazioni sui corsi è possibile contattare il Q4 – Ufficio istituzionale: 055 2767108

autunno, tempo di sagre e tartufi

O

rmai la dieta per la prova costume è solo un vecchio ricordo: con l’autunno, si sa, le nostre tavole riprendono vita e nel nostro territorio si animano numerosi eventi gastronomici. Si comincia con l’evento enogastronomico “Boccaccesca” (boccaccesca.it) che si tiene a Certaldo dal 5 al 7 ottobre: un’occasione unica per assaggiare i prodotti di eccellenza, come la celebre cipolla, particolarmente apprezzata nella zuppa, e per vivere il ricco programma che prevede degustazioni, cooking show e

mostra mercato. Immancabile anche quest’anno la “Sagra delle Castagne e del Marron buono” di Marradi (7, 14, 21, 28 ottobre): un’occasione unica per assaporare questi frutti e per percorrere la strada da Pistoia alla piccola località appenninica a bordo di un treno a vapore (tutte le info su lnx.pro-marradi.it). Gli amanti del tartufo invece non potranno perdere la “Mostra mercato del tartufo bianco” che si terrà il 27 e 28 ottobre sia a Volterra che a Barberino L.P. del Mugello.


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QUARTIERE 1

Vincenzo D’Angelo

D

opo più di un anno di lavori, un milione di euro in investimenti e non poche polemiche, Piazza dei Ciompi è completamente rinnovata: il giardinetto centrale è adornato da profumate rose, mentre una piccola aiuola avvolge il grande pino. Alberelli di gelso e arancio fanno da cornice, mentre la Loggia del Pesce, proprio come una brava madre, protegge la rinnovata bellezza di questo piccolo polmone verde situato nel cuore pulsante della città, dove l’amianto e il degrado hanno lasciato spazio a fiori, angoli di verde e giocose risate di bambini. Fiere temporanee e mercati possono essere ospitate con l’ausilio di postazioni mobili. “Fiera di Libri e Fiori” - che trae ispirazione dalla festa di Sant Jordi di Barcellona – ogni terzo sabato del mese presenta letture, presentazioni, dimostrazioni di composizioni floreali e attività a misura di bambino. Diciotto librerie e due i fiorai che hanno già aderito all’evento, ma la lista è destinata a crescere. Dopo la prima del 15 settembre, i prossimi appuntamenti sono previsti per il 20 ottobre, 17 novembre e 15 dicembre. Apertura dalle dieci del mattino fino alle sette di sera, ingresso gratuito. Un’area completamente rivoluzionata dunque, che spesso ha subito processi di ricostruzione e metamorfosi: edificata negli anni Trenta del

Libri e fiori: piazza dei ciompi rinasce. Di nuovo

Novecento ma rinominata solo molti anni dopo le guerre, assunse carattere solo negli anni Cinquanta, quando vi fu ricostruita la Loggia del Pesce, da un’architettura di Giorgio Vasari, che un tempo era posta nel Mercato Vecchio, oggi piazza della Repubblica. E adesso, dopo un ennesimo periodo di sopralluoghi, scavi e lavori, si appresta a vivere (di nuovo) una nuova vita, al servizio di fiorentini e turisti.

Palazzo Medici Riccardi guarda al futuro

N

on si ferma, si rinnova e apre nuovi spazi. È stata inaugurata lo scorso 15 settembre la nuova biglietteria di Palazzo Medici Riccardi, insieme a un fornitissimo bookshop, un percorso museale completamente ristudiato e numerosi servizi per i visitatori. Attraversato il maestoso Cortile del Michelozzo, si viene accolti all’interno di un’area moderna e funzionale, in cui il visitatore può acquistare il proprio biglietto, trovare prodotti di artigianato locale e ricevere assistenza personalizzata. Ma non solo, ogni domenica è possibile partecipare alle visite guidate gratuite (su prenotazione) alla scoperta dell’incredibile storia del palazzo. Il museo è aperto tutti i giorni tranne il mercoledì dalle 9 alle 19. Sette euro è il costo del biglietto (previsti sconti

e riduzioni). Tutte le info sul nuovissimo sito www. palazzomediciriccardi.it V.D’A. Anno XII n. 53 del 1 ottobre 2018

Il Reporter del Quartiere 1 raggiunge le famiglie del Quartiere 1 Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa | Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa | Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

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14 ottobre 2018

QUARTIERE 1

l’estate sempre più lunga della

ztl Barbara Palla

P

er far durare l’estate tutto l’anno, il Comune di Firenze ha una proposta innovativa: rendere permanenti gli orari della ZTL notturna nel fine settimana. L’idea nascerebbe dalla volontà di rendere più vivibile il centro storico, evitando un eccesso di traffico e di macchine in sosta “selvaggia” durante le serate del week end e al contempo invogliare i residenti a recarsi nei locali con la tramvia. Il piano pensato dall’Assessore alla viabilità Stefano Giorgetti è ancora una proposta informale ma prevedrebbe una restrizione nel fine settimana più lunga di quella già attuata: la formula “no stop” riguarderebbe giovedì, venerdì e sabato dalle 7.30 fino alle 3 del mattino del giorno dopo con la domenica chiusa al traffico fino alle 19. L’Assessore che si esprimerà formalmente in futuro, ha già promesso di aprire un tavolo di discussione con le associazioni di categoria. Durante l’estate Confesercenti, Confcommercio, Confartigianato e CNA tramite un comunicato congiunto hanno espresso la propria contrarietà alla misura. La prima richiesta da parte delle categorie è l’introduzione di una finestra di libero accesso tra le 14.30 e le 15.30 per

evitare l’eterna richiesta di permessi speciali per il carico-scarico delle merci, punto sul quale il Comune sembra essere disposto a negoziare. Inoltre, sempre a detta delle categorie, l’ampliamento degli orari della Ztl favorirebbe le attività turistiche

CAMICIA SU MISURA UOMO - DONNA A disposizione una vasta gamma di tessuti

a discapito dell’identità fiorentina. . Come spiega il Presidente di Confesercenti Santino Cannamela, “limitare il traffico senza un’adeguata infrastruttura del territorio crea nei fiorentini che non risiedono in centro una zona chiusa e difficilmente

SARTORIA

raggiungibile”. Al Comune Cannamela suggerisce anche di “lavorare alla costruzione di politiche che insieme alle ZTL individuino aree da pedonalizzare e insieme regolamentare i veicoli e i mezzi di locomozione legati al turismo”. Nonostante il Comune sia disponibile alla negoziazione con i cittadini, le polemiche non si esauriscono qui, anzi prosperano.

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QUARTIERE 1

a cura di Elena Giorgi

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e polemiche riguardo la possibile estensione della ZTL tutto l’anno, vedono due sostanziali punti di vista antagonisti: quello degli abitanti del centro storico che sono a favore e quello dei commercianti che sono contrari.

I FAVOREVOLI

la città divisa tra pro e contro

“Chiudiamo il centro, così dormiano” Per quanto riguarda i favorevoli, abbiamo parlato con l’associazione “Ma noi quando si dorme” che, da anni ormai, difende a spada tratta i diritti dei residenti. Il comitato si è dichiarato totalmente in linea con la proposta dell’assessore Giorgetti, in quanto, afferma: “la vera difficoltà consiste nel parcheggiare durante i mesi autunnali e invernali, quando il centro è sempre gremito di gente e i parcheggi sono sempre stracolmi”. Le polemiche dei residenti sono dettate dalla frustrazione dell’essere costretti a trascorrere ore in auto prima di trovare parcheggio e per poter rientrare in casa. Tale malcontento ha fatto sì che all’inizio dell’estate i rappresentanti dei residenti siano stati invitati dagli assessori Giorgetti e Gianassi per dibattere a proposito del delicato argomento della zona a traffico limitato. “Ma noi quando si dorme” ci tiene a precisare: “Il nostro parere è assolutamente conforme a quello di tutte le altre associazioni di residenti”. E aggiunge: “altre gravi difficoltà riscontrate sono rappresentate da quei veicoli che, purtroppo, riescono ad eludere la ZTL e, inoltre, anche le ingombranti pedane dei ristoranti o bar che tolgono molti possibili parcheggi”.

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I CONTRARI

“apriamo le strade, o il commercio muore” Fra i commercianti c’è un nuovo comitato che si è subito distinto per le ferventi polemiche riguardo la ZTL estiva. Stiamo parlando di “NoVida” che nasce attraverso un gruppo Whatsapp (poi diventato anche un sito web) intorno alla metà di luglio 2018 e che riunisce molti fra proprietari, gestori, baristi o camerieri di noti locali del centro. La lamentela comune è l’aver riscontrato, nel periodo estivo, un consistente calo degli incassi che, secondo loro, sarebbe da attribuire proprio al rigido regime della zona a traffico limitato. Con un post nella loro pagina Facebook, dichiarano: “La ZTL notturna h24 sta uccidendo la vita notturna della città, tenendo i fiorentini lontano dal centro storico e penalizzando i gestori dei locali e tutte le attività economiche”. La polemica di NoVida è comprensibile se si pensa che molti turisti la sera rientrano in altre località. Se il dissenso nei confronti della zona a traffico limitato d’estate è stato forte, l’opposizione riguardo la possibilità di estendere la ZTL tutto l’anno sarà brutale perché, secondo i commercianti, questo spingerà i fiorentini al distacco totale dal proprio centro storico, favorendo le zone limitrofe nelle quali il parcheggio è assicurato.

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PROGRAMMA MATTINA ore 9.30 Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento Saluti istituzionali Rappresentanza Democrazia Viviamo oggi in una democrazia fragile, minata dal dispotismo antipolitico dei mercati, che si esercita al di fuori di ogni controllo pubblico. Anzi, determina le scelte politiche ingoiando governi, partiti, sindacati. In questa democrazia indebolita, che conserva ed esibisce le sue forme ma perde il cuore e la meta, le associazioni di cittadini si stanno moltiplicando in tutto il mondo. L’Italia, nonostante la crisi di rappresentanza, vede il fiorire di migliaia di associazioni, in particolare su fronti delicati e in pericolo come la scuola, l’ambiente, il patrimonio culturale.

POMERIGGIO ore 15.30 - 16.30 Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento Arte e politica tra rappresentazione e rappresentanza Con Vittorio Sgarbi, Critico d’arte Che cos’è la rappresentanza? Come viene rappresentata nell’arte? Qual è il legame tra arte e politica? Un viaggio attraverso questi interrogativi insieme a Vittorio Sgarbi che traghetterà il pubblico specializzato, e non, verso stimoli intellettuali pieni di stupore ed emozione. Partendo da dettagli tecnici attorno all’arte e alla politica, il Critico d’arte comporrà un corpus rivelatore di una inedita realtà, probabilmente provocante, presumibilmente dissacrante, certamente stimolante, ricco di spunti su cui riflettere.

Presentazione del tema Ermenegildo Bonfanti, Segretario Generale FNP CISL Incontro con Nicola Antonetti, Presidente Istituto Luigi Sturzo Stefano Bartolini, Professore di Economia Politica, Università di Siena Valerio Onida, Giurista Gianfranco Pasquino, Professore Emerito di Scienza Politica, Università di Bologna Giulio Sapelli, Economista Nadia Urbinati, Docente di Teoria Politica, Columbia University Democrazia Rappresentanza Riflessione sul tema Annamaria Furlan, Segretaria Generale CISL

TUTTI GLI EVENTI SONO GRATUITI CON PRENOTAZIONE SUL SITO

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FIRENZE 12 OTTOBRE 2018 Ore 16.45 – 17.30 Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento Il punto sulle generazioni Presentazione del libro I rassegnàti. L’irresistibile inerzia dei quarantenni Con Tommaso Labate, Giornalista Avevano vent’anni vent’anni fa. Oggi sono una categoria di giovani vecchi senza speranze, senza soldi, senza figli, senza rancore. Sono i rassegnàti. ore 18.00 - 19.00 Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento Economia e Populismo Con François Bourguignon, Economista C’è una relazione tra democrazia e diseguaglianza economica? La democrazia facilita la crescita o avviene il contrario? Le domande, oggi, si inseriscono in un contesto sociale nel quale il populismo è ormai centrale e nel quale continuano ad essere particolarmente rilevanti problemi come la disuguaglianza, il potere d’acquisto stagnante, e le migrazioni. Qual è allora il fil rouge che lega democrazia, crescita, disuguaglianze e “populismo”? L’analisi di François Bourguignon, Economista, Professore e Direttore presso la Paris School of Economics. È stato Vice Presidente per l’Economia dello sviluppo e Capo Economista presso la Banca Mondiale dal 2003 al 2007. SERA ore 21.00 - 22.00 Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento Michele Mirabella intervista Gioachino Rossini Con Michele Mirabella e Gabriele Duma Una pacificazione tra passato e futuro. Un equilibrio tra i tempi... che va trovato prima dentro di noi e poi tra le generazioni. Uno storico format della grande Radio degli anni settanta.Protagonista dell’intervista sarà Gioachino Rossini, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dalla sua scomparsa. Ideatore e Organizzatore

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Urbanistica

PIAZZA INDIPENDENZA, VIA AL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE La giunta comunale ha dato il via al progetto complessivo di riqualificazione di piazza Indipendenza, che parte con un primo lotto di lavori da 700mila euro. La prima fase comprende il rifacimento della pavimentazione delle due semipiazze, la realizzazione della nuova area giochi totalmente in gomma di alta qualità, il nuovo impianto di irrigazione e l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche. A seguire, tutti gli altri interventi per arrivare a una piazza completamente rinnovata. Pavimentazione e area giochi. Gli interventi riguarderanno, anzitutto, l’eliminazione delle superfici dissestate, la posa della nuova pavimentazione drenante e la sostituzione della pietra dei due marciapiedi in modo da unificare le due porzioni della piazza. Sarà installata anche un’apposita segnaletica a terra per favorire l’orientamento dei non vedenti. Il programma prevede, inoltre, la sistemazione dei tratti del cordonato

che delimitano le aiuole e risultano dissestati o abbassati e la risistemazione in porfido della aree in ghiaia. Le superfici delle aree perimetrali saranno invece rivestite di uno strato di stabilizzato di circa 6 centimetri e un strato di finitura in sabbia lavata di fiume di 4 centimetri. In programma anche la sistemazione del prato e la realizzazione di nuovi accessi per portatori di handicap sul marciapiede in corrispondenza degli attraversamenti pedonali. Saranno restaurate due panchine e tre colonne parapedonali, rimessi a nuovo i vecchi gioco e installati di nuovi. Anche l’area giochi sarà ricoperta con uno strato di stabilizzato e uno strato di finitura in sabbia lavata di fiume. Illuminazione e wifi. La piazza sarà illuminata da fari a led installati su lampioni simili alle lanterne storiche. Sarà predisposta un’illuminazione con faretti a pavimento calpestabili e con apparecchi sistemati ad un’altezza da terra di mezzo metro per fare luce sui i percorsi

Eventi nel quartiere

“PIAZZA LA CANTINA”, COME PARTECIPARE

Domenica 28 ottobre, dalle ore 8 alle 18, avrà luogo la manifestazione “Piazza la Cantina”, l’evento senza scopo di lucro dove i residenti rimettono in circolazione i propri oggetti usati. Quest’anno la manifestazione si terrà in Piazza del Carmine. Per poter partecipare occorre compilare il modulo di adesione disponibile sul sito istituzionale del Quartiere 1 (http://q1.comune.fi.it/). La domanda dovrà successivamente essere presentata direttamente presso gli uffici del Quartiere 1 (Piazza Santa Croce 1) o, in alternativa, potrà essere inviata all’indirizzo e mail piazzalacantinaq1@comune.fi.it Le postazioni saranno assegnate progressivamente in base all’ordine di presentazione delle domande.

“DONNE FUORI DAGLI SCHEMI”

20 ottobre, ore 17, Sala Ex Leopoldine (piazza Tasso), conferenza “Donne fuori dagli schemi. Realizzare se stesse e i propri sogni superando pregiudizi, stereotipi e convenzioni sociali”, organizzata dal gruppo “Salute è Benessere”. Nel corso dell’incontro saranno forniti esempi e testimonianze di donne che, in varie epoche, hanno lottato per potersi affermare in contesti difficili. Intervengono: Elena Tempestini (storica), Martina Righi (pugile), Manna Parsì (scrittrice), Fabio Bonciani (Istruttore Senior dell’Associazione Difesa Donna di Milano). Modera la scrittrice Anna Crisci.

MOSTRA DI ACQUERELLI DI FARROKH BAVAR

21-28 ottobre, Sala Ex Leopoldine (piazza Tasso), mostra di acquerelli dell’artista e architetto iraniano Farrokh Bavar, organizzata dall’Associazione Aria Network Culturale. La mostra, dedicata al tema de “Le Mille e Una Notte”, sarà inaugurata da una lettura musicale dei racconti

pedonali. Un dispositivo wifi permetterà di connettere l’area del giardino alla rete. Alberature. In fase di progetto esecutivo, saranno aggiornate le schede di valutazione di tutte le 177 piante presenti nella piazza. Dai lecci verranno eliminate le parti secche ma l’intervento sarà molto leggero: le piante ad oggi si presentano già in ottimo stato. Sui tigli piantati di recente

verrà eseguita una potatura mentre in quelli di più grande dimensione verranno eliminati eventuali rami secchi o cariati. Lo stesso intervento sarà effettuato sui quattro cedri. Per ripristinare la simmetria originale della piazza, sarà piantato un nuovo tiglio all’angolo tra via Nazionale e la porzione nord della piazza.

Campagna informativa

OTTOBRE, IL MESE DELL’AFFIDO

Se ti apri all’Affido, l’Affido ti apre la vita! È questa l’esortazione della campagna di comunicazione che accompagnerà, nel mese di ottobre, tutte le iniziative per promuovere l’affidamento familiare, servizio non molto conosciuto e spesso associato con l’adozione. In realtà si tratta di percorsi molto diversi; l’adozione ha come obiettivo quello di trovare una nuova famiglia a un minore mentre l’affidamento familiare rappresenta un aiuto offerto mentre la famiglia di origine è alle prese con una situazione di difficoltà. Un’accoglienza temporanea, nell’attesa che la famiglia del minore possa risolvere i suoi problemi. L’affidamento presenta un’ampia gamma di possibilità di applicazione. Non ci sono limiti di età, non occorre essere una coppia (anche un single può diventare affidatario) e inoltre possiamo scegliere come mettere in atto il nostro aiuto anche in base al tempo che abbiamo a disposizione: a tempo pieno, con la dimora del minore nella nostra abitazione, o part-time, per alcuni giorni la settimana o per alcune ore al giorno. Sono molte le persone che negli anni sono diventate genitori affidatari, ma ancora non bastano. La campagna si fonda sulla testimonianza di alcuni affidatari che si sono offerti di collaborare, raccontando la loro esperienza e spiegando come questa restituisca, in termini di crescita e di affetto, ben più di quello che si dà. Per saperne di più consigliamo di partecipare a uno dei prossimi incontri informativi presso il Centro Affidi: 16 ottobre, 6 novembre, 4 dicembre, ore 17. Altri eventi di promozione: 13 ottobre, ore 17, Parco delle Cascine, In corsa per l’affido; 16 ottobre, ore 17, Open Day, presso il Centro Affidi, via Palazzuolo 12; 26 ottobre, ore 18, Le Murate (sala La Rocca), manifestazione di chiusura della campagna. Centro Affidi, via Palazzuolo 12, tel 055.2616445-6437 centroaffidi@comune.fi.it http://centroaffidi.comune.fi.it


Rifiuti

Notizie dal territorio PATTO PER SAN LORENZO

Comune di Firenze, Città metropolitana e Opera Medicea Laurenziana hanno firmato il ‘Patto per San Lorenzo’ per valorizzare e tutelare una delle zone più sensibili della città. L’intesa prevede che il Comune rafforzi il controllo del territorio con un presidio della Polizia Municipale presso il Mercato di San Lorenzo e attività di contrasto del commercio abusivo. In questa ottica verrà anche incrementata la rete di videosorveglianza sia in piazza San Lorenzo che nelle zone limitrofe garantendo nel contempo l’illuminazione anche delle piccole strade circostanti. L’Opera Medicea Laurenziana si impegna a realizzare il progetto d’installazione di telecamere di sicurezza e di scanner negli ambienti interni e esterni del complesso, non appena pervenuta l’approvazione della Soprintendenza. In attesa della concretizzazione del progetto, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio, l’Opera ha già provveduto a organizzare la sorveglianza agli ingressi della Basilica e nei locali interni.

‘FIRENZE PARCHEGGI’ APPRODA IN PIAZZA ANNIGONI

Un edificio polivalente a destinazione pubblica e il nuovo ingresso al plesso didattico di Santa Verdiana prenderanno corpo in una rinnovata piazza Annigoni, cuore di Sant’Ambrogio. I lavori sono partiti ad inizio settembre e si concluderanno entro due anni. Costo dell’opera circa due milioni e 300 mila euro. Il progetto prevede una struttura allineata al perimetro della piazza dove si apre il nuovo ingresso al Dipartimento di Architettura, in asse con il cortile interno, con una pensilina leggermente disassata rispetto al fronte sulla piazza. Nella palazzina troveranno posto gli uffici e la centrale operativa di Firenze Parcheggi. Per la realizzazione Firenze Parcheggi si avvarrà dello strumento giuridico del leasing in costruendo, previsto dal Codice degli Appalti, che permetterà tempi più certi per la realizzazione, senza un esborso immediato da parte della società. Il trasloco della centrale operativa a Sant’Ambrogio intende rafforzare il rapporto della società partecipata con il centro di Firenze.

MESSA IN SICUREZZA DEL PONTE VESPUCCI

Hanno preso il via ad agosto i lavori propedeutici alla messa in sicurezza del pilone ‘scalzato’ di Ponte Vespucci. Si tratta di lavori programmati da tempo che si svolgono in due fasi: la prima da settembre a novembre, la seconda in primavera. I lavori si sono resi necessari perchè la pila sinistra del ponte è risultata, ad esami approfonditi anche subacquei, ‘scalzata’ dalla corrente dell’Arno. Sono in corso sondaggi a carotaggio continuo per l’esatta ricostruzione stratigrafica del terreno e per il prelievo di campioni tramite una macchina perforatrice che raggiungerà una profondità di circa 15 metri sotto il letto del fiume. Tale indagine servirà alla realizzazione del palo elicoidale di prova che è stato scelto nel progetto di risanamento delle fondazioni della pila. Si prevede di realizzare circa 100 pali ampliando la platea di fondazione della pila stessa. L’opera comporta un costo complessivo un milione e 450 mila euro.

ALIA E COMUNE DI FIRENZE LANCIANO UNA NUOVA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE

Fino al 6 gennaio in via dei Neri, nel Piazzale degli Uffizi, in Piazza del Grano e in via della Ninna, fra le ore 12 e le ore 15 e fra le ore 18 e le ore 22, è vietato consumare alimenti soffermandosi e trattenendosi, anche singolarmente, sui marciapiedi, sulle soglie di negozi e abitazioni e sulle carreggiate. Lo prevede un’ordinanza la cui applicazione è vigilata dalla Polizia municipale. La violazione è punita con il pagamento di una sanzione amministrativa da 150 a 500 euro. Gli esercenti devono esporre ben visibile alla propria clientela l’apposita grafica realizzata dal Comune che sintetizza i contenuti dell’ordinanza, in italiano e inglese. Nel provvedimento si ricorda che in via dei Neri operano alcune attività di somministrazione di alimenti e bevande con asporto e che con la stagione estiva, soprattutto negli orari dei pasti, i clienti “hanno iniziato a fermarsi all’esterno delle stesse ed a consumare gli alimenti, invadendo, in particolare, i marciapiedi nonché le soglie di negozi e abitazioni dando luogo ad una situazione lesiva del decoro e della vivibilità dell’area, anche alla luce del valore di particolare pregio della stessa che è sita all’interno dell’area Unesco”. Nel testo viene anche ricordata la rissa del 20 agosto scorso tra alcuni turisti e un negoziante. Il testo sottolinea come “è stato ripetutamente richiesto dai cittadini, tramite la centrale operativa, l’intervento della Polizia Municipale al fine di garantire la vivibilità dell’area” e che questi comportamenti “sfuggono ai divieti previsti dall’articolo 15 del Regolamento comunale di Polizia Urbana che vieta di bivaccare, mangiare, bere in forma palesemente indecente o occupando, con sacchetti o apparecchiature, il suolo pubblico”. Per garantire il decoro e la vivibilità di via dei Neri si è reso necessario estendere il divieto di consumare alimenti anche nelle aree pedonali adiacenti, in particolare il Piazzale degli Uffizi, Piazza del Grano e via della Ninna.

Ordinanza

DIVIETO DI CONSUMARE ALIMENTI IN VIA DEI NERI E NELLE ZONE ADIACENTI Fino al 6 gennaio in via dei Neri, nel Piazzale degli Uffizi, in Piazza del Grano e in via della Ninna, fra le ore 12 e le ore 15 e fra le ore 18 e le ore 22, è vietato consumare alimenti soffermandosi e trattenendosi, anche singolarmente, sui marciapiedi, sulle soglie di negozi e abitazioni e sulle carreggiate. Lo prevede un’ordinanza la cui applicazione è vigilata dalla Polizia municipale. La violazione è punita con il pagamento di una sanzione amministrativa da 150 a 500 euro. Gli esercenti devono esporre ben visibile alla propria clientela l’apposita grafica realizzata dal Comune che sintetizza i contenuti dell’ordinanza, in italiano e inglese. Nel provvedimento si ricorda che in via dei Neri operano alcune attività di somministrazione di alimenti e bevande con asporto e che con la stagione estiva, soprattutto negli orari dei pasti, i clienti “hanno iniziato a fermarsi all’esterno delle stesse ed a consumare gli alimenti, invadendo, in particolare, i marciapiedi nonché le soglie di negozi e abitazioni dando luogo ad una situazione lesiva del decoro e della vivibilità dell’area, anche alla luce del valore di particolare pregio della stessa che è sita all’interno dell’area Unesco”. Nel testo viene anche ricordata la rissa del 20 agosto scorso tra alcuni turisti e un negoziante. Il testo sottolinea come “è stato ripetutamente richiesto dai cittadini, tramite la centrale operativa, l’intervento della Polizia Municipale al fine di garantire la vivibilità dell’area” e che questi comportamenti “sfuggono ai divieti previsti dall’articolo 15 del Regolamento comunale di Polizia Urbana che vieta di bivaccare, mangiare, bere in forma palesemente indecente o occupando, con sacchetti o apparecchiature, il suolo pubblico”. Per garantire il decoro e la vivibilità di via dei Neri si è reso necessario estendere il divieto di consumare alimenti anche nelle aree pedonali adiacenti, in particolare il Piazzale degli Uffizi, Piazza del Grano e via della Ninna.

Spi-Cgil/Auser

UN QUESTIONARIO SULLA CONDIZIONE DELL’ANZIANO A partire dalla prima settimana di ottobre e fino all’ultima di novembre sarà possibile partecipare al questionario nato dalla collaborazione fra Spi-Cgil Lega Q.1 e Auser, in collaborazione con il Quartiere 1, a proposito dell’abbandono del quartiere da parte degli anziani. Il nostro territorio infatti è interessato da una riduzione della popolazione italiana anziana a fronte di un incremento dei residenti stranieri. La domanda che

ci si pone è se sia possibile che questo fenomeno sia condizionato dalla scarsa vivibilità del quartiere. A tal fine sono state individuate cinque potenziali criticità (affitti brevi, viabilità, socializzazione, servizi, sicurezza), sulle quali il questionario si concentrerà, non solo per rendere conto della situazione attuale del centro storico, ma anche per coinvolgere gli anziani in un processo di “cittadinanza attiva”, grazie a cui sarà possibile

prendere in considerazione proposte di azioni migliorative per la qualità della vita. Il modulo da compilare, reperibile presso studi medici, farmacie e nelle sedi del Q.1, Anpi e Cgil, una volta completato dovrà essere riconsegnato presso gli stessi luoghi. Per maggiori informazioni contattare l’indirizzo mail spiq1@firenze.tosc.cgil


20 ottobre 2018

QUARTIERE 1

il paralumaio resistente al turismo fast food Paola Bolletti

L

a Galleria dell’Accademia è a pochi metri, di fronte c’è il Conservatorio Cherubini e a destra l’Opificio delle Pietre Dure. Questi per citare solo alcuni tra i maggiori riferimenti di Firenze più vicini alla storica bottega artigianale di paralumi della famiglia Becucci. Tra negozi di borse, di souvenir, bar e fast food, è impossibile non notare le due storiche vetrine di quello che possiamo definire l’ultimo baluardo in fatto di lampade realizzate a mano dell’intero quartiere. “Questa era una zona di paralumai - ci ha riferito con un certo rammarico l’attuale proprietario Leonardo Becucci - fino a una trentina di anni fa c’erano almeno altre sette botteghe tra via degli Alfani, via dei Servi e via della Pergola. Oggi sono tutti spariti”. L’esercizio venne avviato dal nonno di Leonardo, Livio, nel 1940; inizialmente lavorava alla Galleria dell’Accademia poi si mise in proprio ma già prima di iniziare l’attività sagomava fusti per altre botteghe che erano già presenti nel quartiere. Nel 1946 si aggiunse il babbo Franco che qui è rimasto fino a due anni fa. Leonardo Becucci è entrato a bottega per aiutare il padre subito dopo il servizio di leva, nel ’94 e da circa un anno e mezzo è rimasto da solo a tirare avanti: “mio padre è stato qui fino all’ultimo perché il vero artigiano sta in bottega fino a che può.” I turisti messi in fila per vedere il David non sanno che anche questi 30 metri quadrati di fondo sono un museo e a entrarci se ne rimane davvero incantati. Colpisce il soppalco in alto delimitato da una balaustra in legno che pare provenga da un vecchio teatro. La bottega poi è piena di oggetti, anche antichi, stipati in ogni angolo: il collezionismo è infatti un’altra passione che si è tramandata di padre in figlio. Attraverso uno stretto passaggio si accede al laboratorio dove le tre generazioni dei Becucci si sono succedute al banco per saldare le sagome dei paralumi.

Insomma qui si respira la storia di Firenze e quasi ci si commuove a guardarsi intorno. In questo piccolo spazio i Becucci

hanno creato paralumi per quasi otto decenni. “Le nostre lampade sono presenti in ambienti prestigiosi - ci ha riferito con legittimo

orgoglio Leonardo Becucci - molte famiglie antiche fiorentine si servono da noi, come anche gli hotel più caratteristici di Firenze e, ultimamente, anche gli agriturismi delle campagne vicine”. Si coglie tanta modestia nel racconto di questo giovane artigiano tanto che quasi dimentica di riferirci delle importanti commesse per il Teatro della Pergola, il Museo Stibbert, l’Opificio delle Pietre Dure, l’Istituto Germanico di via Giusti, la Casa Campatelli a San Gimignano, storiche biblioteche e altro ancora. “Il grosso dei nostri clienti – continua - sono fiorentini o comunque toscani che chiedono di realizzare lampade da tavolo partendo da candelieri antichi, brocche, lucerne, vasi di ceramica o di porcellana. Con i turisti non lavoriamo molto, al massimo con quelli che vengono in Italia in macchina come tedeschi e francesi”. E il futuro? “Mi hanno chiesto di insegnare il mestiere alle nuove generazioni e forse prima o poi mi deciderò ad accettare”. Ma per imparare il mestiere ci vuole tempo, gusto e tanta pazienza.


Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili

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OPI NIO NI

22 ottobre 2018

ICCHÉ SI MANGIA

OPINIONI

ICCHÈ SI DICE BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

LA FESTA DELLA “MORTESECCA”

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Web: artusi.net Facebook: Artusi Firenze Luciano Artusi Artusi Ricciardo

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

FOOD REPORTER OGNI MESE IN UNA CUCINA DIVERSA A CURA DI LAURA PICCIOLI

“Ho aperto “Adagio” insieme al mio socio Davide Bianchi lo scorso inverno in via De’ Macci in centro a Firenze– racconta Giovanni Lucchesi – con l’obiettivo di offrire alla clientela una cucina tradizionale e regionale che si caratterizzi per la scelta di materie prime di alta qualità, ma soprattutto che racconti il territorio italiano attraverso un percorso gastronomico caratterizzato dalle eccellenze slow food: da qui la scelta del nome del ristorante. Abbiamo inserito nella nostra carta piatti come il budino di Parmigiano reggiano su crema di pomodoro al basilico e nido di spaghetti fritti, il Raviolo Erotico fatto in casa ripieno di poppa, matrice e lingua su letto di cipolla di Tropea e salsa verde al Ginger ed il petto d’anatra alla liquirizia con indivia, uvetta e salsa di lamponi, torta al cioccolato fondente con lamponi freschi e balsamico. Inoltre ogni mese accanto al menù classico, accompagniamo una carta tipicamente territoriale che propone piatti rivisitati della cucina regionale italiana. Dopo aver assaggiato le delizie di Piemonte, Lazio, campania e Puglia, Ottobre sarà il mese delle pietanze tipiche del Mugello, pertanto insieme al menù “permanente” proporremo anche piatti tipici della cucina Mugellana. Per ogni tema poi organizziamo una serata con cena degustazione a cura di chef importanti che ripropongono i loro piatti territoriali, abbinandoli ad un vino diverso. Ma per avere tutte le informazioni sulla serata di ottobre è necessario seguire la nostra pagina facebook”.

Al giorno d’oggi, grandi e piccini usano “festeggiare” il 31 ottobre una ricorrenza che parrebbe “tutta americana”, dal nome Halloween, animata da una zucca simboleggiante un teschio, folletti, streghe e morti viventi: festa-carnevale. Festa abbondantemente preceduta da quella che veniva celebrata nelle nostre campagne, rimasta in auge fino alla metà del secolo scorso, con protagonista anche in questo caso di una zucca arrangiata a teschio. Per realizzare la “mortesecca” i ragazzi prendevano una grossa zucca gialla e dopo averla svuotata sapientemente con un cucchiaio, gli incidevano le fessure del naso e degli occhi, con forme diaboliche della bocca dai denti aguzzi, per renderle più orrende possibili. Ad opera conclusa vi si metteva all’interno un lumino di cera acceso, si chiudevano porte e finestre e, ottenuta così l’oscurità, era possibile giudicare se il teschio aveva raggiunto l’effetto spettrale desiderato. Dopo cena tutte le zucche venivano portate dai ragazzi grandicelli insieme a quelli più piccoli, con una sorta di processione sulla strada maestra, sistemandole in bella vista fra i cipressi, fuori dell’orto, in giardino, su muretti, o sui davanzali delle abitazioni ed improvvisando, per rendere la scena più macabra possibile, anche strani rumori, ululati e grida per spaventarsi a vicenda. Ovviamente la paura in genere era quella provocata sui più piccoli e sulle bambine, vittime preferite degli scherzi, e fatti uscire fuori casa con la scusa di andare a prendere qualcosa; era uso cantare anche una filastrocca scaccia-paura dall’incerto significato: Morte Secca rimbombona, ha impegnato anche la corona! Dopo i timori e le chiassose risate della notte, al mattino quando i crinali dei poggi erano dipinti di rosa, lo spettacolo dei teschi protagonisti delle tenebre, era divenuto dimesso e malinconico, poiché le zucche annerite dal fumo dei lumini e un po’ cotte dal calore delle tremo-

lanti fiammelle, si erano raggrinzite e afflosciate, mostrando palesemente che la “morte” era stata beffeggiata e il divertimento terminato. Questo, in sintesi lo spassoso gioco dei ragazzi, ma la fiammella accesa nella zucca della “morte secca”, quale festa sentita dalla buona gente adulta, aveva l’arcano significato di indicare ai morti la strada delle case che avevano abitato in vita, dove avrebbero trovato, vicino al focolare, del cibo e del vino per accoglierli. Infatti, secondo la tradizione, in quella notte le tavole venivano imbandite per le anime dei defunti che sarebbero tornate sulla terra a voler continuare il dialogo fra chi ancora respirava e chi invece, in forma d’anima vagava. La festività della “mortesecca” approdò anche a Firenze ma non diffusamente come nelle campagne, poiché in città era molto più radicato l’uso di festeggiare la ricorrenza dei due giorni successivi: Ognissanti e la festa dei defunti. Non a caso i festeggiamenti del 31 ottobre e del 2 novembre andavano di pari passo con un appuntamento fondamentale per il calendario agricolo: la semina del grano. Per garantire fertilità, il grano lo si seminava possibilmente il giorno dedicato ai defunti, ovvero, il 2 novembre. Tanto il grano appena seminato che i morti avevano in comune due cose molto importanti: la terra che li accoglieva e la speranza di nascere e rinascere. Con la semina, il chicco doveva attraversare il gelido inverno prima di germogliare, per cui si ricorreva all’aiuto dei morti affinché vigilassero su di esso. In cambio i vivi facendo visita alle tombe, lasciandovi un fiore e un lumino. In questa altalena di sacro e profano siamo arrivati ad oggi, dimenticando quasi del tutto la nostrana origine di quell’antica usanza aggregativa di grandi e piccini; ma ciò non toglie che il ricordo ne tramandi la memoria. Le lettere vanno indirizzate a redazione@ilreporter.it

LA POESIA... Una poesia dalla nostra affezionata lettrice Cecilia Ciaschi

Immobile Quando l’atmosfera ha la classica calma che presagisce la tempesta, quando tutto è immobile, quando sembra che la natura quasi soffocata non respiri più, quando i suoi polmoni, le dense e cupe nubi sembrano non funzionare, quando il silenzio è profondo e ti penetra dentro,

quando l’intensità indecifrabile del Creato irrompe nel tuo essere e ti mette un brivido, allora è più chiara la tua caducità, l’ovvia incertezza dell’essere umano, l’inconsistenza e la futilità di tutto quello per il quale l’uomo si affanna Allora DEVI fermarti a riflettere e capire.


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OPINIONI

ICCHÈ C’È LA CITTÀ CHE SI MUOVE E CHE SI MUOVERÀ

LA FEDE, LE FICATTOLE E QUELLA MAGLIA DI BONUCCI DAVIDE DEIV AGAZZI Pezzo sul calcio? Pezzo sul calcio. A settembre, inevitabile. Ottobre, quando lo leggerete. Inevitabile, dicevamo, eppure inatteso. Sono in piena crisi da deadline, la scadenza per le consegne dei pezzi, data/traguardo che segna uno spartiacque fra la gioia di vivere e l’improvvisa voglia di non rispondere al telefono per non farsi trovare. Specialmente dal Direttore, che ormai da giorni ha sguinzagliato i cani dopo avergli fatto annusare quel che resta della mia giacca. Opto per una cena fuori, con amici, di lunedì, per provare a dare un colore diverso al grigio principio di settimana. Cena in noto, popolare, locale fiorentino a due passi dal Franchi. La conversazione langue, il Governo, la Viola che perde a Napoli, la tramvia che non parte, forse parte, ok ma quando parte? Di fronte a me un piatto di ficattole, sbriciolona e stracchino le guardano vogliose dall’altra parte del piatto. E poi passa lui. Lui, un bimbetto sulla decina, con addosso una maglia di Bonucci. Già immagino i vostri pensieri. Son finiti i bei tempi in cui i bimbetti, a Firenze, giravan solo in maglia viola. Le maglie a strisce sono ormai state sdoganate da tempo in città, ma sono i colori, in questo caso, a fare la differenza. No, non il triste bianconero da tv del dopoguerra: ma un orgoglioso rossonero di Berlusconiana memoria. Un bambino con la maglia di Bonucci. Del Milan, però. Piccolo reminder per i meno calciofili: Leonardo Bonucci, difensore della Nazionale ed uomo simbolo del progetto bianconero sceglie, inaspettatamente, di tradire la Vecchia Signora per il nuovo ambizioso Milan di proprietà cinese. Tradimento, di questo si parla dalle parti di Vinovo. Fatale la finale di Champions col Real, persa malamente per 4 a 1: dopo i primi 45 minuti giocati, sostanzialmente, alla pari, l’ingra-

ICCHÉ SI SCATTA SI STA COME D’AUTUNNO I FOTOGRAFI

naggio di Allegri comincia a perdere colpi, lo spogliatoio è in subbuglio e in quel quarto d’ora che separa i due tempi di gioco succede qualcosa che non sarà mai del tutto chiarito. Gli equilibri, quelli che Bonucci avrebbe dovuto spostare nella sua parentesi milanista, non ci son più: la squadra torna in campo, ma solo nominalmente, e ne prende tre. Segue fuga del Bonny in direzione Milano, ma l’annata è incolore: pochi i gol fatti (uno proprio alla Juve), tanti quelli non evitati. In una parola: flop. Ma il calcio è un mondo colorato, pieno di sorprese e, soprattutto, dalla memoria cortissima ed ecco che, in quattro balletti, Bonucci è di nuovo a sgambettare a Torino con la maglia bianconera. Qualche mugugno fra i tifosi, ma è solo una minoranza. Quanto sintetizzato in queste poche righe è stato, bene o male, il tormentone calcistico di due estati fa. Eppure. Eppure al bimbetto di cui sopra pare non fregare niente di tutto questo. O magari non ha una tv o uno smartphone per seguire gli sviluppi calcistici, ma è un’ipotesi che scelgo di scartare. Preferisco pensare che al bimbo sia rimasto il sogno, la fede, l’illusione che quel forte difensore potesse davvero fare la differenza. Ed ammiro la sua tenacia negazionista, la sua infantile fuga verso una realtà alternativa e giocosa, fatta di scudetti, coppe e assi goleador. Perché il calcio, una volta, non era proprio questo? Un gioco, appunto. Il più bello. Prima dei soldi, delle fideiussioni false, dei risultati sportivi ribaltati in tribunale, degli appelli e delle sentenze, degli sputi, dei procuratori avvoltoi, delle pay tv, del calcio-spezzatino, del marketing a tutti i costi. Prima di tutto questo, cosa c’era? La voglia di crederci sempre, contro tutti e contro tutto, la fede insomma, quella vera, laica, sportiva. E poi l’illusione, quella che ti spinge a fare calcoli strambi alle due di notte, a fregartene di cose come “il bilancio” o “il bacino di utenza”, quella che ti fa macinare i kilometri anche se il giorno dopo si lavora, quella che l’importante è esserci e sostenere. Sostenere tutti, sempre, anche quelli che hanno scelto di andarsene. µFacebook: davide.agazzi Twitter: @deivagazzi

Paolo Matteoni organizza corsi di fotografia individuali e per piccoli gruppi. Prenota con lo sconto Reporter: paolomatteonifotografo@gmail.com

PAOLO MATTEONI L’autunno è arrivato. Vedo già schiere di appassionati riporre le loro amate fotocamere nelle borse, pulire ben bene gli obiettivi, togliere le batterie e mettere a riposo, insieme alla attrezzatura, la voglia di scattare. Fermi tutti! L’autunno è la stagione fotografica per eccellenza. Questa affascinante stagione ci regala un pacchetto di effetti speciali come nessun altra. Partiamo dalla luce che è il nostro strumento per eccellenza: scompaiono i forti contrasti, perché arrivano le nuvole che ammorbidiscono. Quindi avremo meno problemi a gestire contemporaneamente luci accecanti e ombre nerissime. L’afa batte in ritirata rendendo cieli e panorami più nitidi; se poi spira anche un po’ di vento avremo sfondi naturali coloratissimi, buoni per foto di paesaggio o come scenografie dei nostri ritratti. Secondo elemento caratteristico dell’autunno ci è fornito dai colori. Una intera palette di sfumature che vanno dal rosso al giallo al marrone; non c’è in natura una stagione che ci offra così tante tonalità tutte insieme. Abbiamo di fronte una vera tavolozza da cui attingere e che ci ispira grandi foto. Poi la pioggia. Poche gocce certo non manderanno in tilt l’elettronica dei

nostri apparecchi; per contro ci daranno punti assai interessanti: l’acqua riflette, allora gocce, pozzanghere, umidità ci mostreranno un modo fino ad adesso nascosto. Approfittiamone. Infine la nebbia; sembrerebbe l’elemento peggiore da usare in fotografia, ma non è vero. Proviamoci! Otterremo scatti ammantati di mistero e fascino in cui i nostri soggetti non si mostrano del tutto, ma lasciano spazio alla nostra immaginazione e al pensiero. Ok, ma cosa fotografare? Praticamente di tutto: paesaggi, ritratti, animali, scorci urbani; riprendere anche il fenomeno in sé è una buona idea: il protagonista della nostra foto può essere la nebbia in città, il giallo di una foglia, una pozzanghera in cui si specchiano le nuvole del cielo, la pioggia che cade e via dicendo. Copriamoci bene, soprattutto dall’umidità, e usciamo. L’autunno ci aspetta!.

µpaolomatteonifotografo.com

Facebook: PaoloMatteoniFotografo


mensa scontata per i bimbi a scuola come fare ad avere le agevolazioni Valentina Veneziano

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ottobre la scuola è già cominciata da un pezzo e i genitori pensano agli aspetti burocratici che ruotano intorno a essa. Come dobbiamo muoverci per esempio per ottenere la riduzione tariffaria sulla mensa scolastica? Le famiglie possono compilare online la domanda di agevolazione tariffaria dotandosi delle credenziali di accesso ai servizi del Comune di Firenze (servizi. comune.fi.it/servizi) e dell’attestazione ISEE valida (chi è già munito dell’ISEE 2018 può avvalersene per l’interno anno scolastico 20182019). Per i cittadini stranieri è possibile richiedere le credenziali anche allo Sportello Immigrazione. Nella domanda vanno inseriti tutti i figli che usufruiscono del servizio mensa. Chi per esempio ha due bambini iscritti rispettivamente uno alla scuola dell’infanzia e uno alla scuola primaria può presentare una sola domanda per entrambi.

Quando può essere presentata la domanda? Può essere presentata in qualsiasi periodo dell’anno scolastico con la possibilità di vedersi attuata la riduzione a partire dal primo giorno del mese nel quale viene presentata. Chi ne ha diritto? Ne hanno diritto tutti i nuclei familiari che dispongono di un ISEE valido e inferiore a 32.500 euro. Il costo della mensa è calcolato in base al reddito e varia da un minimo di 1 euro a un massimo di 4,90 euro a pasto. La mancata presentazione della domanda di agevolazione tariffaria, che avviene solo ed esclusivamente online, comporta l’applicazione della quota massima.

Un anno di studio all’estero con i voucher della Regione

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oter frequentare un master o accedere a un dottorato di ricerca all’estero, con la copertura totale o parziale delle spese di iscrizione e soggiorno, è possibile grazie al progetto Giovani Sì della Regione Toscana, che sostiene l’accesso a percorsi di alta formazione per i giovani laureati under 35. Il progetto, finanziato con il POR FSE 2014/2020, è un sostegno concreto alla formazione internazionale, che ha lo scopo di favorire l’occupazione dei giovani laureati toscani e incoraggiare le opportunità di mobilità fuori confine, a fini formativi. Per richiedere il voucher per il master è necessario che il percorso sia realizzato completamente all’estero, che sia continuativo e full time e abbia durata almeno annuale. L’importo massimo del voucher è 14.000

euro per master di dodici mesi e fino a 17.000 per una durata maggiore. Se avete invece intenzione di frequentare un dottorato di ricerca oltre confine, l’importo massimo che potete richiedere è 20.000 euro. Con il voucher è possibile avere il rimborso per le spese di iscrizione, fideiussione, spese accessorie per i viaggi e per il soggiorno, che verranno calcolate con riferimento al Paese estero di svolgimento. E’ possibile fare domanda entro il 15 novembre tramite una procedura online sul sito giovanisi.it, dove troverete anche tutte le informazioni necessarie alla scelta. Contatti: numero verde 800 098 719 – altaformazioneuniversitaria@regione.toscana.it L.Z.


O D N E V I R C STAI S A E R U A L I D UNA TESI A SULL ? E N O I Z A R COOPE

BANDO DI CONCORSO

PREMIO LEGACOOP TOSCANA Seconda Edizione

Possono partecipare tutti gli studenti dell’Università di Firenze. C’è tempo fino a maggio 2019. Il Premio Legacoop Toscana nasce per promuovere la ricerca accademica sui temi legati alla cooperazione e all’impresa cooperativa in ambito economico, sociale e giuridico. Saranno selezionate tre tesi di laurea magistrale discusse all’Università degli Studi di Firenze nell’anno accademico 2017/2018, ovvero entro la sessione di aprile 2019. Gli autori delle tre tesi vincitrici riceveranno un contributo da mille euro ciascuno.

Bando e informazioni su www.legacooptoscana.coop


Guido Bachetti

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ontemporaneo sì, contemporaneo no. Firenze si interroga da sempre su questa annosa questione. E sebbene ci sia chi – di buon grado – sostenga che l’arte sia sempre contemporanea, ci sono alcuni che proprio le produzioni dei giorni nostri non le mandano giù. Il team di Palazzo Strozzi però, audace come sempre, ha deciso (e non è la prima volta) di sfidare il conservatorismo di alcuni e ha dato il via all’attesissima mostra “The Cleaner” (fino al 20 gennaio 2019), retrospettiva dell’artista serba Marina Abramovic famosa nei cinque continenti per le sue performance. In mostra oltre 100 opere che offrono una panoramica sui lavori più famosi della carriera dell’artista, dagli anni Settanta agli anni Duemila, attraverso video, fotografie, dipinti, oggetti, installazioni e la riesecuzione dal vivo di sue celebri performance attraverso un gruppo di performer specificatamente formati e selezionati in occasione della mostra. Spazio all’arte dei giorni nostri, in

Palazzo Strozzi, Le Murate Pac, Museo Novecento

La sfida del contemporaneo questo caso site-specific - anche a Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, che fino al 3 novembre ospita “Qui”, personale dell’artista fiorentino Paolo Masi, che si è voluto confrontare direttamente con gli spazi dell’ex carcere, dando vita a dodici monumentali interventi concepiti appositamente per le Murate. “La mostra è centrata sull’evidenziare la

particolarità di questo spazio – ha spiegato - diverso da una galleria e da un museo, che essendo luogo di produzione consente alla immaginazione di esprimersi in maniera libera e totale”. Spazio all’immaginazione libera e totale anche per gli studenti dell’Accademia di Belle Arti che hanno sviluppato, sotto la guida del direttore del museo Sergio

Risaliti, del curatore Robert Pettena e con la collaborazione dell’Assessorato allo sviluppo economico e al turismo del Comune di Firenze, il progetto “The Wall. Altri spazi” al Museo Novecento che propone, su una parete lunga sei metri, idee per la riqualificazione di via Palazzuolo. Qui si va oltre il presente, siamo già al futuro prossimo.

90 anni e non sentirli, L’Orchestra del Maggio festeggia a teatro N ovanta anni di musica per l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, che si appresta a spegnere tutte queste candeline ricordando i musicisti e i direttori d’orchestra che nel corso di quasi un secolo si sono avvicendati sul podio del Teatro. Vittorio Gui in primis, poi Bruno Bartoletti, Riccardo Muti, Zubin Mehta e Fabio Luisi che ne ha appena assunto la guida. Per omaggiare la più grande istituzione musicale fiorentina il teatro dà

appuntamento a tutti il 4 ottobre quando si alzerà ufficialmente il sipario sulla Stagione Sinfonica 2018/2019 con un Concerto corale di inaugurazione (e celebrazione dei 90 anni) che prevede l’esecuzione della Sinfonia n.2 di Gustav Mahler. Il 19 ottobre si prosegue con Mahler e la sua Sinfonia n. 6, eseguita insieme alla Sinfonia n. 4 di Schubert. Per il terzo appuntamento del mese (24 ottobre) in programma la Sinfonia n. 9, mentre il 27 ottobre

sarà il momento della Sinfonia n. 1 e della Sinfonia n. 8 Incompiuta di Schubert. Il 16 ottobre si aprirà invece la Stagione Sinfonica con il dittico Le Villi di Giacomo Puccini in un nuovo allestimento e Ehi Giò di Vittorio Montalti, in prima rappresentazione assoluta nella sua versione definitiva (repliche 20, 25 e 28 ottobre). G.B.


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CULTURA

ottobre, si torna in sala alla ricerca del film d’essai Rocco Gurrieri

D

a ottobre alla fine dell’anno la città ospita fortunatamente un numero non esoso ma che potremmo dire “accettabile” di festival. Benché manchino e faccia un po’ soffrire la carenza di rassegne d’essai (ricordiamo le ottime allo Spazio Alfieri a cura di Giovanni Maria Rossi dove Losey, Truffaut, Herzog e Bertolucci passavano come se nulla fosse alle 21.00 di giorni festivi e feriali), resistono quelle “sceltissime” del C.P.A, quelle del polo universitario e le proiezioni speciali allo Stensen o a La Compagnia. Lasciando da parte la nostalgia e tornando ai presenti festival c’è una grande attesa per France Odeon, l’erede ancora in verde età di quel France Cinéma diretto da Aldo Tassone che dal 1986 seppe riempire i cuori dei cittadini amanti del cinema. Dal 31 ottobre al 4 novembre ecco quindi presso il cinema Odeon (piazza Strozzi) il festival dedicato alla nuova cinematografia francese, titoli e ospiti speciali ancora da rivelare. Proprio La Compagnia sarà invece sgargiante teatro del resistente e necessario Florence Queer Festival, che con ben sette appuntamenti Queerbook scissi fra Ibs libraccio e la sede Ireos, svariate proiezioni inedite - segnaliamo Rafiki, primo film kenyota a raggiungere Cannes e Il Calciatore Invisibile, film di Matteo Tortora fra le prime pellicole ad affrontare il tema dell’omosessualità nel mondo del calcio -, due esposizioni di cui una fotografica e una composta di materiale d’archivio LGBT, dal 5 al 19 ottobre approda alla sua sedicesima edizione grazie al costante e consistente impegno dei due direttori Bruno Casini e Roberta Vannucci, dei loro collaboratori e degli sponsor. Ultimi ma non ultimi dal 21 al 25 novembre il “Festival internazionale di cinema e donne” , sempre a “La Compagnia” (programma ancora da definire) e “Lo schermo dell’arte”, finora ottima rassegna con ospiti e titoli d’eccezione che si terrà anch’esso a La Compagnia dal 14 al 18 novembre. Ulteriori informazioni www.florencequeerfestival.it, http:// franceodeon.com/wp/, http://www. schermodellarte.org/festival-2018/ e www.cinemalacompagnia.it/programma.

i kinkaleri si fanno in otto

I

l collettivo Kinkaleri riporta in scena “Otto” al Pecci di Prato, con sei repliche, il 5,12,19 ottobre alle 21.30 e il 7,14,21 alle ore 18.00. Adesso in collaborazione con Contemporanea Festival, “Otto” vinse in realtà già il premio UBU, considerato il riconoscimento più

importante in Italia per il teatro addirittura prima del suo debutto nel 2002. Tratto da un testo di Louis Wolfson, “Otto” è un lavoro maniacale sullo spazio vuoto, la gravità e la sua assenza, la ripetizione ossessiva di gesti e momenti della quotidianità. C’è il nonsense (Beckett),

comiche da cinema muto (Chaplin e Keaton), silenzi spezzati da tonfi, rumori, spari, c’è un uomo che si affaccia più volte dal finale fino a entrare in scena e schiacciare il viso contro una torta, altro simbolo di un’umanità senza più stabilità. Formidabile momento di apparente controllo con Can’t get you out of my head di Kylie Minogue, che una figura femminile ascolta con le cuffie seguendo il ritmo in scena quasi a sfidare la gravità impazzita. Cadrà anche lei come tutti gli altri seguendo le linee rette delle proprie intenzioni, sopraffatti da una realtà incontrollabile. Citando Gilles Amavi, che scrisse su Lecture recensendo “Otto”, “Leggere nei due sensi è il solo sapere necessario per guardare questo spettacolo”. R.G.


28 ottobre 2018

Lelia Zoia

L’

appuntamento annuale che inaugura ufficialmente la stagione dell’arte arriverà il 13 ottobre, con la Quattordicesima Giornata del Contemporaneo, grazie alla manifestazione organizzata da AMACI – Associazione dei Musei di Arte Contemporanea Italiani. Un migliaio di realtà in tutta Italia apriranno gratuitamente le loro porte per presentare artisti e nuove idee attraverso un programma multiforme di mostre, laboratori ed eventi, per regalare al grande pubblico un’occasione per vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell’arte contemporanea. Sul sito www.amaci.org una mappa indica dettagliatamente tutti gli eventi presenti sia nelle grandi città che nei piccoli borghi. Cosa propone Firenze? La Galleria 360 Arte contemporanea (via il Prato 11 r) presenta una mostra collettiva dal titolo Ex-tasi – spiega il critico d’arte Virginia Bazzechi Ganci Cancellieri – nella quale i vari artisti internazionali sono chiamati a confrontarsi sul complesso tema dell’estasi (dal greco ex- fuori e stasisstabilità) dove il pensiero rinuncia ad ogni pretesa di oggettività e razionalità per abbandonarsi ad un dinamismo emotivo che conduce ad un viaggio fuori dal sé.

CULTURA

la carica delle gallerie

Non finisce qui: L’armadillo atelier (via del Porcellana, 51) propone Astro e astratto. Dalla Trama al segno; Men’arte (via De’Bentaccor-

di, 6) espone Morfologie; lo Studio Giambo (corso de Tintori, 6) ci offre la mostra L’invasione; senza dimenticare Ottobre alla Galleria Saci (via

di Sant’Antonino, 11) e le opere di Mivio Sodi dal titolo Io e Pinocchio (via G.B. Vico, 29). Fra le novità di quest’anno, la mostra simultanea delle opere di Marcello Maloberti nei ventiquattro musei AMACI in tutto lo stivale (tra i quali il Centro Pecci di Prato) e il coinvolgimento nell’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che darà vita ad una settimana di promozione della creatività italiana nelle Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura all’estero.

per “Firenze, una città in cammino”

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l 14 ottobre alle 9 tutti in piazza della Signoria. Appuntamento in centro per raggiungere la periferia della città in 5 splendidi percorsi e godere della bellezza dei luoghi del nostro quotidiano. Un grande evento, giunto ormai alla sua terza edizione, dedicato alla promozione della salute, alla valorizzazione degli spazi urbani e ad incoraggiare una mobilità dolce. Cinque saranno i gruppi di cammino sui percorsi di “Firenze The Walking City”. Verso il Q1 Orto botanico: visite e laboratorio: “Erborista per un giorno”, Lunghezza 2,4 Km – Difficoltà: facile Verso il Q2 Fiesole e il colle “lunato”: le Cure, San Domenico e Fiesole -Lunghezza: 5,8 km - Difficoltà: media Verso il Q3 Belvedere e le colline fiorentine: Pian dei Giullari e Montici- Lunghezza: 7,2 km - Difficoltà: medio Verso il Q4 L’arte e il verde: centro storico, San Frediano, Isolotto e CascineLunghezza: 8 km – Difficoltà: facile Verso il Q5 La collina di Montughi e i giardini di Firenze: il Museo Stibbert Lunghezza: 8 km - Difficoltà: facile Per iscriversi firenze@uisp.it, per informazioni 055 6583561. Adesione gratuita L.Z.


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CULTURA

Santa Reparata la patrona di “riserva” Vincenzo D’Angelo

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8 ottobre si festeggia Santa Reparata che, con il più “popolare” San Giovanni, veglia su Firenze e il suo destino. No, non si tratta dell’incipit del nuovo romanzo di Dan Brown (o del sequel di Inferno, per i più nostalgici) ma della compatrona della città. La Storia La storia narra che, dopo la morte violenta a causa del suo rifiuto di onorare i miti pagani, la sua anima sia volata in cielo sotto forma di colomba. Il legame con Firenze si crea invece l’8 ottobre del 406 a.C., anno in cui Firenze riuscì a sconfiggere le truppe ostrogote e ad evitare l’assedio. Questo evento segnò il definitivo trionfo del Cristianesimo a Florentia e la possibilità di conservare le costruzioni e l’organizzazione socio-politica fondata dai Romani. Da quel giorno, la città decise di celebrare la giovane martire edificando la chiesa protocristiana che fu a tutti gli effetti il “primo duomo” di Firenze.

La Curiosa Truffa Il culto della Santa crebbe così tanto che leggenda narra di una truffa partenopea ai danni di Firenze. Nel corso dell’incoronazione del Re Luigi e della Regina Giovanna di Napoli, una delegazione fiorentina provò a chiedere una reliquia della giovane martire. Fu stipulata la vendita di un braccio che fu accolto in città con grandi festeggiamenti ma, solo quando si stava per preparare il reliquario, gli incaricati si accorsero che il braccio era di legno e gesso. Santa Reparata Oggi Della vecchia chiesa protocristiana rimane soltanto la Cripta inglobata all’interno della Cattedrale di Santa Maria del Fiore ma il culto di Santa Reparata è ancora sentito in città. Ogni anno l’8 ottobre si tiene l’offerta del cero e della ghirlanda in onore della Santa accompagnata da un corteo che parte da Palazzo Vecchio fino a piazza Duomo. Ingresso gratuito per visitare la cripta situata nel cuore più antico del Duomo.

Mercati in Musica, gli ultimi appuntamenti Ultimi appuntamenti per la rassegna “Mercati in Musica” quest’anno inseriti nell’ampio programma di Estate Fiorentina 2018. Dopo il buon successo del primo appuntamento di settembre, il 6 ottobre l’Auditorium Ente Cassa di Risparmio (via Folco Portinari) ospita “Alla Fiera dell’Est” un concerto in cui la musica si contamina con le nuove forme, suoni e strumenti della rivoluzione informatica attraverso il contributo del talentuoso trio Le Noir. Ingresso libero. Info su www.artemercati.it”. V.D’A.


30 ottobre 2018

SPORT

torna la febbre viola 4.000 abbonamenti in più rispetto allo scorso anno, i tifosi ritrovano l’amore per lo stadio. Con qualche sogno da grande...

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Lorenzo Mossani

è Il focus del benzivendolo

fiorentini hanno deciso: la domenica si torna allo stadio. Torneranno al “Franchi” le famiglie e i tanti tifosi della Fiorentina anche lontani dal capoluogo. Perché? Perché tutti sanno che sarà un anno chiave. Il gruppo è unito, ha voglia di credere a un traguardo chiamato Europa League, e questa passione ha contagiato tutti. Sicuramente, alla Fiorentina, sono arrivati dei rinforzi di qualità: senza non si poteva sperare nei miracoli. Una piccola parte della Fiesole vorrebbe giocatori acquistati e non con altre formule, ma sempre abbonandosi, per essere “presente”; poi c’è l’altra parte dei tifosi con una convinzione impressa in testa: ‘Dobbiamo capire che il calcio è cambiato e questa è la nostra dimensione’. In conclusione i sostenitori viola hanno tante idee, molto diverse, ma un solo obiettivo: tornare allo stadio per sostenere la squadra. Naturalmente, questa passione ritrovata deve essere accesa dai risultati. Intanto Firenze e i tifosi della Fiorentina stanno gridando “Noi ci siamo”, con loro c’è una squadra solo

da applaudire per impegno e professionalità. Quasi 21.500 abbonati, 4.000 più della passata stagione, molto vicina alla zona “Champions” di tessere staccate, occupata dalla Roma a quota 23.000. Molto più di Lazio e molte piazze, considerate solo dai media, più importanti. La Fiorentina ha svolto anche un’ottima campagna marketing e social, e poi

dulcis in fundo ha anche regalato 3 giocatori alla Nazionale di Mancini: Chiesa, Biraghi e Benassi. Un bel cocktail che ha fatto tornare i fiorentini allo stadio, con la “ciliegina” rappresentata dal non buon servizio delle pay-tv: problema noto a tutti. “La fede dei tifosi viola è unica – dichiara Celeste Pin, grande ex viola, opinionista e tifoso - e quindi non

sono meravigliato di questo numero di abbonati. I fiorentini hanno un amore infinito verso Firenze e la Fiorentina, si sono già riuniti per arrivare insieme a un unico traguardo. La maglia unisce e non può dividere. Il nostro obiettivo? Il traguardo – prosegue - è lottare ed essere competitivi fino in fondo per un posto in Europa League”.

primi calci, primi voti

a cura di Lorenzo Mossani

Abbiamo chiesto al mister, opinion leader e “Benzivendilo” il suo pensiero di questo inizio stagione. Difesa: Il blocco difensivo va alla grande davvero per ora, sempre attento e preciso, direi che Pezzella sta confermando il suo valore e Corvino ci ha visto lungo a prenderlo, aspettiamo squadre più forti per

Andrea Di Salvo, la barba rossa più famosa del Franchi, fa il punto all’inizio del campionato

trovare conferma. Centrocampo: Senza dubbio il centrocampista più in forma è Marco Benassi, Pioli lo fa giocare con meno compiti di copertura e ha la possibilità di arrivare più vicino alla porta avversaria, i 3 gol nelle prime due partite lo dimostrano, ha anche conquistato la Nazionale, sarà un anno importante per lui. Attacco: Io stravedo per Simeone, è partito alla grande, gol e assist, corre come un matto e ha una grinta incredibile, ho scommesso una colazione con un dirigente viola che

arriva a 20 reti, abbiamo un bell’attacco con Chiesa e Pjaca. Rivelazione del campionato? Una probabile rivelazione potrebbe essere Pjaca. Negli spezzoni che ha giocato, ha dimostrato classe, peccato che sia un giocatore della squadra innominabile, però se fa il suo per quest’anno, va bene così. Probabile flop: Chi non mi convince per ora è Eysseric, ha avuto possibilità di dimostrare il suo valore, però non mi ha convinto per niente, a volte non sembra nemmeno essere in campo. Vedremo più avanti.


ilreporter.it 31

SPORT

Lorenzo Mossani

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e arti marziali possono essere anche un mezzo per combattere bullismo e indisciplina nelle strade. Ad esempio in una palestra storica dell’Oltrarno come la “Nidiaci”, meglio nota come “Sempre Avanti Juventus”. La struttura sta cercando di aiutare ragazzi con storie difficili ad avvicinarsi alle discipline sportive, ma anche spingendo giovani ad affacciarsi a competizioni Mondiali. Questo per far sì che i ragazzi di San Frediano e non solo dedichino il proprio tempo a un’attività sana e contro lo stress. Succede da più di un secolo in Oltrarno, in questa palestra che è un pezzo di storia di Firenze. La Nidiaci nacque con altri tipi di sport, ovvero atletica, ciclismo e ginnastica artistica. Poi la lotta greco romana ha prevalso. Negli anni sono stati aggiunti sia il pugilato che il BJJ e infine l’allenatore Massimo Aresti ha aggiunto la lotta libera, che a differenza della greco romana è più complicata. Abbiamo chiesto a Marco Siciliano (nella foto), un veterano della lotta, come variano gli allenamenti. “Le sedute variano a seconda del periodo. Dall’autunno fino a primavera l’allenamento è costituito per lo più dalla preparazione alle gare con sessioni di lotta e cardio continua, con annessi circuiti fisici con pesistica. La parte estiva è per lo più pesistica per la preparazione fisica di ogni

La lotta al bullismo comincia in palestra

singolo atleta. Praticamente non c’è riposo per chi lo fa a livello agonist ico, con un allenamento vario e giornaliero, tranne forse il sabato”. C’è un rapporto stretto anche col Calcio Storico? “Il rapporto con il Calcio Storico risale agli anni ’80, quando moltissimi atleti che sono tuttora allenatori, ne hanno fatto parte, soprattutto per quanto riguarda la squadra di Santa Maria Novella. Poi negli anni è diventata una palestra di calcianti bianchi con qualche calciante di

parte rossa. Ma difficilmente ci sono stati screzi: siamo una grande famiglia e ci conosciamo tutti”. Lei è stato adottato dal quartiere? “Io si mi sento oramai più uno di Santo Spirito che di Bagno a Ripoli: c’è stato un periodo che lo passavo più in palestra che a casa. Ho iniziato nel 2011 e mi è subito piaciuta, Massimo Aresti detto il “Tenaglia” mi ha subito preso sotto la sua ala. Tant’è che dopo poco mi ha fatto fare una competizione. Ho vinto i Campionati Toscani alla prima esperienza e in diversi tornei sono arrivato sempre a podio. L’unica prestazione che rifarei sono i Campionati Italiani, li ho sbagliati di testa”. Pensi ancora all’agonismo? “Adesso a 30 anni non ho più la

spavalderia di prima. Ma chissà più avanti mi rimetterò magari a sfidare me stesso, e poi gli altri. Proprio come il mio allenatore che a breve andrà a fare i Mondiali di lotta libera in Cecenia insieme a un altro atleta non più giovanissimo, ex nazionale rumeno di lotta libera, Florin Moisiuc”. E’ uno sport adatto a bambini e anziani? “Certo, qui s’impara la disciplina fin da piccoli. Anziani? Non esistono per me. La testa ti fa sentire vecchio. La lotta è per tutti. Ringrazio il presidente Leonardo Cherubini, gli allenatori Stefano Santini e Leonardo Pampaloni, senza dimenticare chi spende parte della propria vita a aiutare questa famiglia”.

una corsa da paura: arriva la terza edizione dell’halloween run H alloween a Firenze può essere uno spasso, per grandi e piccini. In questo 2018 ci sono tante occasioni per divertirsi durante la notte più paurosa dall’anno, ma sicuramente la più stravagante è sicuramente quella organizzata al parco delle Cascine. Zombie, streghe e… gambe in spalla! Nel polmone verde della città torna la corsa più paurosa che ci sia, la Firenze Halloween Run, giunta alla terza edizione. Partenza prevista alle ore 19 dal piazzale davanti alla piscina delle Pavoniere. Una divertente corsa per grandi e piccoli, da fare rigorosamente in maschera e possibilmente più mostruosa possibile: da una parte c’è la corsa ludico motoria di 5 chilometri, dall’altra la family run di 3 chilometri. I bambini potranno farsi trasformare in piccoli mostri da alcune esperte truccatrici, mentre all’arrivo saranno premiati i migliori travestimenti. “In un mondo in cui le corse goliardiche diven-

tano sempre più presenti nella vita dei fiorentini (colorate, ubriache e golose) la nostra è sicuramente la più spaventosa e mostruosa - dichiara Cristina Murgia organizzatrice della Firenze Halloween Run, ma soprattutto sportiva doc a cui piace divertirsi - Dopo due edizioni da tutto esaurito arriviamo alla terza prova con tante novità e la consapevolezza di essere diventati un punto di riferimento, a Firenze, della notte più spaventosa. Abbiamo creato una corsa che va a ravvivare una zona importante come quella del parco delle Cascine che, purtroppo, di notte non gode di ottima fama, lasciando che le famiglie e soprattutto i bambini possano divertirsi giocando e facendo attività fisica! All’interno del parco, lungo tutto il tracciato, i partecipanti troveranno delle installazioni che interagiscono con i corridori cercando di spaventarli il più possibile nel buio della notte. Per motivi di sicurezza la corsa è a numero chiuso (400 partecipanti) per evitare

che ci siano problemi durante un tracciato piuttosto buio”. L’invito, dunque, è di iscriversi il prima possibile: per tutte le informazioni del caso e per effettuare l’iscrizione c’è il sito internet www.halloweenrun.it N.D.


Cerchiamo giovani con buone idee imprenditoriali

BANDO

Lavorare insieme in cooperativa

Un percorso di accelerazione per tre progetti innovativi rivolto a gruppi di Under 35 che vogliano costituire una impresa cooperativa. Il bando è aperto dall’8 ottobre al 30 novembre 2018

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