Il Reporter Q4 - Ottobre 2018

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OTTOBRE 2018

Quartiere 4

Foto Paolo Mattwoni

SORVEGLIATI SPECIALI Mensile di infomazione gratuita

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Editoriale

Sarà un’ottima annata?

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FRANCESCA PULITI

econdo le previsioni del presidente della federazione vitivinicola di Confagricoltura Toscana Francesco Colpizzi, il 2018 potrebbe rivelarsi un’ottima annata per il vigneto Toscana. Il ritorno delle “mezze stagioni”, infatti, dovrebbe regalarci un vino più tipico, con più aromi e profumi. Inoltre, il raccolto si preannuncia più corposo del 20% rispetto al 2017 (quando però era venuto meno il 40% della produzione proprio a causa di condizioni meteo avverse). “Grazie alle caratteristiche di questa annata – dichiara Colpizzi – ci aspettiamo di avere vini più tipici, comunque ben strutturati, probabilmente meno potenti ma più equilibrati rispetto al millesimo 2017”. Una previsione che ci piacerebbe poter estendere a vari settori della nostra economia. Per verificare se le aspettative enologiche troveranno riscontro non mancheranno le occasioni (a partire da Vino è, il salone dedicato ai wine lovers che si tiene alla Stazione Leopolda di Firenze dal 27 al 29 ottobre). Non sarà altrettanto semplice trovare parametri affidabili per prevedere altri aspetti di questa annata. Quella che si apre con il mese di ottobre sarà senz’altro una stagione calda, non tanto dal punto di vista meteorologico (sperando nel perdurare delle mezze stagioni), ma sicuramente sotto il profilo politico. È già ufficiosamente cominciata la campagna elettorale nell’area metropolitana, in vista delle comunali della prossima primavera e la stessa Stazione Leopolda ospiterà l’ormai tradizionale raduno renziano (dal 19 al 21 ottobre). Mentre partiti e movimenti serrano le fila, generazioni diverse si interrogano sul proprio futuro. Tra promesse di rilancio e dati non troppo incoraggianti, l’enogastronomia sembra essere rimasta una delle poche certezze all’orizzonte. Sarà per questo che le attività in ambito ristorazione continuano a fiorire (e con esse le battaglie contro certi borghi considerati un po’ troppo unti). Quel che è facile prevedere è un luminoso futuro per l’amata Fiorentina, intesa come bistecca. Forse tra le stelle del firmamento Unesco (dove il sindaco Dario Nardella l’ha proiettata), di sicuro sulle tavole di molti e più che mai protagonista di infiniti dibattiti.

LA FOTO DEL MESE

Arte nascosta Foto del nostro lettore @lorenzo_azzarri Tagga @ilreporterfi nelle tue foto su Instagram, ogni mese pubblicheremo la più rappresentativa

CHE SUCCEDE IN GIRO 5-6-7 OTTOBRE

MERC’ANT

Oggetti in pelle, prodotti gastronomici, biancheria per la casa, giocattoli e molto altro per il Merc’ANT, il mercato solidale i cui fondi saranno destinati a progetti di assistenza domiciliare ai malati di tumore e di prevenzione oncologica gratuiti a cura della Fondazione ANT. Per frugare tra le bancarelle le coordinate sono: Sala dei Marmi, Parterre, piazza della Libertà.

DAL 12 OTTOBRE

A JAZZ SUPREME

Ispirata dal disco A Love Supreme, capolavoro di John Coltrane nonché uno dei dischi più importanti della storia della musica, torna la rassegna “A Jazz Supreme” diretta da Fernando Fanutti del Musicus Concentus e dal pianista Simone Graziano. Otto date tra ottobre e novembre, a partire dal concerto di apertura al Teatro Verdi con Paolo Fresu e Gianluca Petrella. Gli appuntamenti successivi si terranno in Sala Vanni (piazza del Carmine 14) il 19 ottobre con il ten-

tetto di Beppe Scardino BS 10, il 26 ottobre con il duo composto dal sassofonista Mark Turner e il pianista Ethan Iverson e Michelangelo Scandroglio. A seguire Pipe Dream (02/11), Jakob Bro Trio ed Evita Polidoro (09/11), Stefano Tamborrino Seacup (16/11), Graig Taborn Solo Piano + Samuele Strufaldi & Tommaso Rosati (23/11), Gabriele Mitelli (30/11). Disponibili anche abbonamenti.

DAL 14 OTTOBRE

AMICI DELLA MUSICA

La stagione degli Amici della Musica di Firenze si apre al Teatro Niccolini il 14 ottobre con il Trio di Parma. Il 20 arriva il grande pianista francese Bertrand Chamayou, mentre il 21 sarà la volta del Quartetto Guadagnini con un programma dedicato a Verdi e Grieg. Dal 27 ottobre i concerti si sposteranno come di consueto al Teatro della Pergola. Biglietti, abbonamenti e info su www. amicimusicafirenze.it

16 E 17 OTTOBRE

CLAUDIO BAGLIONI

Reduce dal grande successo di Sanremo, Baglioni torna a calcare

il palco per ripercorrere e celebrare 50 anni vissuti in musica, 35 milioni di album venduti in Italia e più di 55 milioni nel mondo. Martedì 16 e mercoledì 17 ottobre il supertour arriva al Mandela Forum, per uno show che si prevede da tutto esaurito.

30 OTTOBRE

THE GENESIS EXTRAVAGANZA

The Musical Box, la band canadese famosa in tutto il mondo per la capacità di far rivivere le emozioni del repertorio e dei costumi dei Genesis, torna in Italia con l’inedito show dal titolo “A Genesis Extravaganza”. Per la prima volta in assoluto, in 25 anni, la band fa un incredibile viaggio nei primi Genesis, uno show spettacolare ed emozionante. Appuntamento al Teatro Verdi.


4 ottobre 2018

Gianni Carpini

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onti, viadotti, cavalcavia: quasi mille in tutta la Città metropolitana di Firenze, cinquemila in Toscana. Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, sono sorvegliati speciali: la Regione, coinvolgendo Province, Comuni e Città Metropolitana, ha creato un tavolo tecnico per avere nel giro di un anno un check-up completo delle strutture in cemento armato. “Al momento i tecnici non ci segnalano situazioni di allarme sui 1450 chilometri di strade di competenza della Città metropolitana – dice Andrea Ceccarelli, consigliere della Metrocittà con delega alle infrastrutture esistono alcune criticità, ma riguardano la manutenzione ordinaria, le buche ad esempio. La tragedia di Genova impone a tutti maggiore attenzione”. A Firenze il Comune ha un cervellone elettronico dove sono schedati i 198 ponti di sua competenza, mentre la Città Metropolitana ha stanziato cinque milioni di euro l’anno per il monitoraggio e la manutenzione di ponti e viadotti. “Per la manutenzione delle infrastrutture, in Italia le regole ci sono, vanno messe in atto – spiega Andrea Vignoli, professore di Scienza delle costruzioni all’Università di Firenze – sul fronte del monitoraggio invece si può fare molto di più, dato che fino ad oggi è stato utilizzato solo in casi particolari”. Negli ultimi anni, avverte l’esperto, anche il “meteo pazzo” ci ha messo lo zampino: i fenomeni atmosferici sempre più aggressivi vanno a intaccare gli strati esterni del cemento. “Ponti e viadotti sono progettati per durare in media cinquanta o

Ponti,

sotto osservazione cento anni, ma questo non vuol dire che fino al termine della vita utile non vadano fatti controlli – osserva Vignoli - servono manutenzione e

monitoraggi accurati. I controlli visivi, che certo sono importanti, non possono essere da soli impiegati per dare un giudizio esaustivo. Sono es-

senziali i controlli strumentali: ora la tecnologia ci permette di installare sensori che possono registrare dati in tempo reale”.

COME STANNO IL VESPUCCI E L’INDIANO

UN OCCHIO DALL’ALTO PER SCOVARE I PROBLEMI

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Arno sta lentamente scavando sotto il pilone del ponte Vespucci, sul lato di piazza di Cestello: la scoperta è stata fatta nel 2016 dagli esperti dell’Università di Firenze. Da fine agosto è scattata la prima fase dei lavori per rinforzare le fondamenta, per un costo di 1,5 milioni di euro a carico del Comune di Firenze. E il ponte all’Indiano come sta? “Rispetto al ponte Morandi, l’Indiano è tutta un’altra cosa – assicura il professor Vignoli - non è di calcestruzzo precompresso, ma di acciaio con stralli costituiti da fili d’acciaio. Di recente è stato sottoposto a interventi alla soletta, prima in calcestruzzo non adeguatamente armato, che è stato sostituito con un materiale più elastico e peso equivalente”.

a Toscana da due anni è sorvegliata da una coppia “sentinelle spaziali”. A tenere sott’occhio tutto il territorio sono due satelliti radar, grazie a un progetto del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, finanziato dalla Regione: sotto osservazione continua ci sono due milioni di punti e gli strumenti sono in grado di rilevare eventuali spostamenti. Nato per vigilare sui movimenti del terreno, ad esempio le frane, il sistema è utile anche per la prevenzione del rischio delle infrastrutture come strade, case, ponti, anche se non tutti possono essere monitorati, perché questo dipende dalle caratteristiche di risposta alle microonde.


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Costanza Tosi

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opo il crollo del ponte Morandi, una domanda aleggia sopra le teste dei fiorentini: come è la salute delle nostre case? Lo chiediamo a Duilio Senesi, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze La maggior parte degli edifici a Firenze sono stati costruiti attorno agli anni Sessanta-Settanta, periodo in cui si faceva largo uso di cemento per lo più diverso da quello che viene utilizzato adesso. Questo fa pensare che le strutture a rischio siano moltissime. È così? Nessuna struttura è immortale, dalle mura di Volterra a quelle di San Gimignano piuttosto che il ponte Morandi o altri viadotti, ogni struttura non deve essere guardata con occhio distratto ma necessita di verifiche e manutenzione a prescindere dal fatto che sia secolare o che, per consuetudine, la si veda sempre

firenze è in pericolo? no, ma non bisogna abbassare la guardia davanti ai nostri occhi. Il ragionamento ovviamente va allargato all’edilizia civile. Non si tratta solo di problematiche collegate al cemento armato: molte opere anche in muratura, magari costruite nel periodo del dopoguerra, negli anni Cinquanta, in situazioni sismiche ad esempio è possibile che a oggi costituiscano un rischio. Cosa fare quindi per gli edifici di questo tipo? Di quale manutenzione necessiterebbero? Sull’esistente è necessario inserire delle forme di verifica periodica. Magari anche a lungo termine, ma

ogni trent’anni circa sarebbe utile che ci fosse una sorta di check up per verificare se le travi in legno sono ancora resistenti, se il cemento è scoperto o ancora se le murature presentano lesioni. Le manutenzioni sono il secondo passo da compiere, in primis ci dovrebbe essere un controllo costante delle strutture, una consapevolezza dei propri edifici e delle condizioni in cui versano. Per quanto riguarda i luoghi pubblici, come possono essere le scuole o monumenti di cui Firenze è colma. Sono state individuate

L’ESTATE HA PORTATO PIÙ SICUREZZA NELLE SCUOLE

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erminate le opere di ristrutturazione messe in atto nel periodo estivo in alcune scuole fiorentine. Tra queste: la Sauro-Papini, l’Acciaioli e la Vittorio Veneto. Gli interventi sono stati progettati e seguiti dai tecnici del Servizio Supporto tecnico Quartieri e impianti sportivi della Direzione Servizi tecnici del Comune insieme all’Assessorato all’educazione. Alla scuola Sauro-Papini i lavori hanno concesso il consolidamento e messa in sicurezza dei solai della scuola e della copertura della palestra con l’installazione di un controsoffitto antisfondellamento. Nella scuola dell’infanzia e primaria Vittorio Veneto invece, lavori di completamento dell’adeguamento normativo della copertura in materia di sicurezza e di riqualificazione energetica.

SCANDICCI

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á Duilio Senesi strutture a rischio all’interno del Comune di Firenze? Su Firenze in condizioni normali è molto difficile trovarsi in situazioni pericolose, mentre invece nel caso in cui dovesse esserci un evento sismico la cosa diventerebbe più complessa. I proprietari privati di case o i condomini che interventi dovrebbero prevedere? Ci sono “campanelli d’allarme”? Assolutamente. È necessario fare caso alla presenza di lesioni, di distacchi sull’edificio, quando si vedono i ferri prestare attenzione; con il tempo potrebbero arrugginire e il ferro perdere di consistenza. Il cemento armato più che altro richiede questa attenzione qui, alla corrosione dell’acciaio, salvo casi limite in cui ci siano calcestruzzi depotenziati, ma devo dire che nei nostri casi non ci sono grossi rischi nell’immediato.


6 ottobre 2018

a cura di Barbara Palla

La sinistra Nardella cerca il bis, torna in campo anche Cioni

elezioni 2019, pronti partenza via!

Archiviata la Festa dell’Unità, torna dal 19 al 21 ottobre l’appuntamento con la Leopolda, il “laboratorio” creato da Matteo Renzi e giunto quest’anno alla nona edizione. Il titolo che segna la tre giorni è “Ritorno al Futuro” e sembra dare il via alle prossime sfide elettorali. Proprio per le Comunali del 2019 si stanno già muovendo i primi passi nel partito. Il primo cittadino Dario Nardella ha già ufficializzato la sua ricandidatura tra le fila del PD, forte degli impegni portati a termine, come la mobilità elettrica e ciclabile o il regolamento urbanistico intelligente per rigenerare gli spazi senza consumare altro suolo; e di quelli in fieri, come la tramvia e la rivoluzione della viabilità urbana, ma anche l’estensione della banda larga e il piano per il verde pubblico. Nardella dovrà fare i conti con le altre forze di sinistra, a cominciare da Graziano Cioni tornato in pista con una “Lista Civica” con la quale promette di impegnarsi per la città e non contro qualcuno. Mentre da “Firenze Riparte a Sinistra” Tommaso Grassi fa sapere che non è disposto a formare “bizzarre alleanze con un fragile collante come quello di bloccare la deriva”, in riferimento alla contendibilità della città da parte del centrodestra a trazione salviniana. Quello che si prepara dunque non sarà un confronto facile.

I cinquestelle Le battaglie dei No per ora senza un candidato

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o all’ampliamento della pista di atterraggio dell’aeroporto, no alla costruzione del nuovo Stadio, no all’Inceneritore: tanti no e qualche forse sono già pronti per le prossime battaglie del Movimento 5 Stelle. Le grandi opere e le costruzioni infrastrutturali sono state le prime a perdere priorità a vantaggio di una maggiore tutela dell’ambiente, di una più equa redistribuzione degli alloggi e di un miglioramento della sicurezza sociale. Numerosi tra questi punti sono emersi durante le riunioni cittadine che si svolgono periodicamente dallo scorso aprile 2017. La stesura partecipata del programma è un modo, secondo il consigliere regionale Andrea Quartini, Consigliere Regionale, di “ridare credibilità alla nostra democrazia”. Nonostante le posizioni siano chiare, e ormai da tempo portate strenuamente avanti dalle due rappresentanti in Consiglio Comunale Arianna Xekalos e Silvia Noferi, rimangono ancora numerosi dubbi sui candidati che concorreranno per la poltrona di Palazzo Vecchio.

La destra Caccia al nome, stavolta vincere non sembra impossibile

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opo le vittorie ottenute lo scorso giugno dall’alleanza di centrodestra in numerose città e capoluoghi della Toscana, la conquista di Palazzo Vecchio sembra possibile e più vicina. Il candidato della destra sarà scelto tra le personalità capaci di unire le diverse anime della città. Per i nomi però siamo ancora alle voci di corridoio: c’è chi suggerisce che possa venire dalla politica, dal consiglio comunale o regionale, o addirittura dal mondo accademico . Di sicuro però il coordinamento della destra, guidato dal consigliere regionale Marco Stella, da giugno è a lavoro per il tavolo di discussione Firenze 2019, pensato per individuare i propri punti di forza del programma tra le difficoltà riscontrate negli ultimi mesi dall’amministrazione comunale. La corsa si annuncia perciò molto intensa soprattutto per quanto riguarda i temi infrastrutturali, la riorganizzazione della ZTL, le tasse elevate per commercianti e artigiani e infine gli argomenti di ordine sociale a favore di una maggiore sicurezza contro “il degrado”.

inizia la lunga corsa alla sala di clemente Vii


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e la carta d’identità è solo elettronica Fannì Beconcini

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a Carta di Identità Elettronica diventa obbligatoria. Entro la fine del 2018 tutti i comuni italiani dovranno essere allineati e rilasciare esclusivamente la nuova CIE come documento di identificazione. A Firenze dal 3 settembre viene rilasciato solo il documento in formato elettronico, mentre dallo scorso giugno al Punto Comune di Scandicci i cittadini possono richiedere carte di identità in formato elettronico e a Campi Bisenzio il nuovo documento viene rilasciato da circa un anno. Il processo di emissione della CIE viene gestito direttamente dal Ministero dell’Interno e la consegna avviene entro sei giorni lavorativi dal giorno successivo alla data della richiesta allo sportello anagrafico del comune di residenza. Per tale motivo sono contemplate eccezioni ed è possibile richiedere la carta di identità cartacea per comprovati e urgenti motivi di salute, viaggio, consultazioni elettorali, concorsi e gare pubbliche. La nuova CIE, oltre ad essere strumento di identificazione, è un documento di viaggio valido in tutti i paesi appartenenti all’Unione Europea. Il supporto fisico della tessera è dotato di microprocessore in cui vengono memorizzati i dati del titolare, inclusi gli elementi biometrici primari (fotografia) e secondari (impronta digitale). La nuova CIE offre anche la possibilità di indicare il consenso o il diniego alla donazione di organi e tessuti.

tanti servizi a portata di click

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igitalizzazione dei servizi e semplificazione amministrativa sono presupposti sistemici per il buon funzionamento della Pubblica Amministrazione. I comuni della Città metropolitana fiorentina mettono a disposizione dei cittadini una serie di servizi digitali che si affiancano a quelli tradizionali potenziandone effetti e funzionalità. Le certificazioni online e i servizi di prenotazione CUP sono realtà ormai diffuse e accessibili alla quasi totalità dei cittadini. Meno diffuso è l’uso di servizi online di altro tipo come l’attivazione e il controllo delle utenze, il pagamento di tasse e tributi, le domande per bandi e agevolazioni, l’avanzamento di proposte e segnalazioni. Il Piano Firenze Digitale – che vede coinvolti Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze e aziende di servizio pubblico fiorentine – tenta di colmare tale gap mettendo a sistema risorse e competenze esistenti per rendere la città più semplice e i servizi più accessibili, veloci ed intuitivi. Il portale firenzesemplice.it è uno degli strumenti a disposizione dei cittadini per ricercare autonomamente servizi e documenti utili.

Linea Comune è invece il Centro Servizi Integrato costituito dai comuni dell’area metropolitana fiorentina per garantire agli utenti, attraverso sistemi di contatto multicanale (telefono, web, applicazioni mobili, smart card) un accesso facile e sicuro ai servizi della Pubblica Amministrazione. A livello regionale il Progetto Toscana Digitale intende dotare tutto il territorio di infrastrutture che garantiscano l’accesso ai servizi digitali formando ed informando cittadini e imprese in merito a tali servizi. A tal proposito è stata creata Open Toscana, una piattaforma che si candida a diventare lo strumento di aggregazione ed erogazione di tutti i servizi di comuni, enti locali, aziende del servizio pubblico: sanità pubblica, pratiche edilizie, bollo auto, servizi scolastici e sanitari, pagamenti, servizi per il lavoro e la formazione, SUAP e molti altri servizi della PA saranno a portato di clic accedendo ad un’unica piattaforma digitale con un’unica credenziale attraverso il sistema SPID – Sistema Pubblico di Identità digitale – facile e sicuro. Per saperne di più consultare il sito open. F.B. toscana.it


8 ottobre 2018

il lavoro del futuro? pilota di droni Giulia Luchi

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otografi, videomaker, tecnici, architetti, ingegneri o semplicemente appassionati, per chi è tentato di buttarsi nel mondo dei droni ci sono diversi aspetti di cui tenere conto. Se è vero che è possibile entrare in un qualunque negozio di elettronica e acquistare un drone, è anche vero che non si può farlo volare come, quando e dove si vuole. Ecco perché abbiamo chiesto consiglio ad Alessio Giusti, Istruttore di volo dell’Aeroclub Firenze “Luigi Gori” certificato ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile). “I droni sono paragonati come normativa a un elicottero o un aereo, per questo per poterli pilotare è indispensabile fare un corso pratico e teorico per conseguire un patentino di guida. L’Aeroclub Luigi Gori, che da decenni svolge attività didattica e formazione aeronautica, è l’unico a Firenze ad essere autorizzato ufficialmente da ENAC a fornire questo attestato”. È proprio grazie ai Centri di Addestramento ENAC che vengono rilasciati gli attestati di pilota APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto), unici titoli per poter utilizzare i droni per un uso diverso dal ludico, che comunque deve essere svolto esclusivamente nei campi di volo da aeromodellisti o in aree idonee allo scopo: quello più vicino a Firenze è ad Empoli. A Firenze il libero volo con droni è vietato perché lo spazio aereo che è per buona parte sulla città, ricade in ATZ ovvero nello spazio aereo Aeroportuale di Firenze Peretola. Per poter operare con APR occorre un’autorizzazione da ENAC. Molto spesso si vedono persone fare foto e video in città con i droni, purtroppo però si tratta di un uso illecito di questi mezzi, che sono di libera vendita ma di utilizzo normato. L’ENAC applica per i droni lo stesso codice della navigazione area, un banale volo sopra la città può potare a una conseguente sanzione o denuncia. È per questo che è consigliato a tutti

i professionisti (ma non solo) di informarsi in centri di addestramento per avere la giusta formazione ed evitare di andare incontro a sanzioni o peggio, a mettere in pericolo altre persone.

i corsi in città: dove e come iscriversi

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Aeroclub Firenze organizza corsi ogni 40 giorni. Il prossimo, organizzato per il 27 per il 27 e 28 ottobre, sarà un corso basico per multicottero fino a 4 kg per operazioni non critiche. Le lezioni teoriche si svolgeranno in aula dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 il sabato e la domenica, al termine è previsto un esame scritto. La parte pratica invece sarà su appuntamento individuale dal lunedì al venerdì dalle 8 al tramonto al campo autorizzato per il volo di Empoli. Al termine delle 30 missioni da 10 minuti ciascuna (minimo sono 5 ore di addestramento) è possibile accedere all’esame pratico. ll percorso base abilita il pilota a usare i droni in scenari cosiddetti non critici, ovvero attività da fare almeno a 150 metri da strade, autostrade, ferrovie, centri urbani, zone industriali e almeno a 50 metri da persone non coinvolte nelle operazioni. Tutte le altre attività che non rientrano nelle distanze sopra indicate, sono operazioni critiche per le quali è necessario fare un corso di pilotaggio avanzato dopo aver conseguito il patentino base.

Per iscriversi si deve compilare il modulo di adesione e inviarlo a segreteria@aeroclubfirenze.it Tutte le novità e informazioni sui corsi sono presenti su www.aeroclubfirenze.it G.L.


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Gianni Carpini

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empo libero a “emissioni zero”. Al cinema si va in tramvia, senza inquinare, e anche lo shopping è a portata di binario. Con l’arrivo a Careggi, la tramvia sta cambiando il modo di spostarsi in città. La nostra mappa dei nuovi “centri di gravità” che, fuori dal cuore di Firenze, si muovono intorno alle fermate di Sirio.

SHOPPING IN CARROZZA

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o shopping è fuori dal centro, ad esempio nelle botteghe intorno a piazza Dalmazia oppure, risalendo verso la stazione, in via dello Statuto. Per chi ama le fiere, c’è una comoda fermata davanti alla Fortezza o alla stazione Leopolda. La tramvia è il mezzo anti-ingorgo migliore per raggiungere anche la Fiera di Scandicci (6-14 ottobre), inoltre periodicamente, durante i weekend, sull’asse pedonale scandiccese che parte dalla fermata Resistenza si svolgono mercatini e iniziative. Infine il grande mercato delle Cascine, ogni martedì mattina, ora è facilmente raggiungibile anche dal quadrante di Careggi.

Va dove ti porta il tram (fuori dal centro)

ARTE E VERDE

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na camminata di una decina di minuti (ma attenzione alla salita finale) porta dalla fermata di piazza Muratori al “tempio” delle armature: il Museo Stibbert è una chicca tutta da scoprire con le sue collezioni di armi antiche, oltre a porcellane e costumi. Per una passeggiata nel verde, c’è il parco di Villa Fabbricotti: si parte dal basso, da via Vittorio Emanuele II, e salendo dolcemente lungo i vialetti, si raggiunge il giardino Stibbert e l’area verde Baden Powell, con giochi per i piccoli e una mini-palestra all’aperto per i grandi.

APERITIVO E MOVIDA

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n piazza Dalmazia e nelle strade vicine ci sono locali e bar molto gettonati per l’apericena. Spingendosi dall’altra parte della città, fino al capolinea di Villa Costanza, la caffetteria Florence Gate è sempre affollata per l’aperitivo. Tornando sul “lato” opposto della T1, per concerti e serate danzanti troviamo la Flog (fermate Pisacane o Poggetto), in questo caso meglio tenere a mente gli orari: venerdì e sabato notte l’ultimo tram passa poco prima delle 2 e il servizio riprende alle 5.

FILM E TEATRO

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enza prendere in considerazione il centro, a un tiro di schioppo dal tram si trovano due cinema: fermata Dalmazia o Vittorio Emanuele II per il Flora, Leopoldo per l’Adriano, dove il biglietto Ataf dà diritto al ridotto. Altre due sale si raggiungono con una passeggiata di dieci minuti: Cinecittà di via Pisana (fermata Federiga) e Cabiria di Scandicci (Resistenza). Per chi preferisce il palcoscenico, Sirio lascia i viaggiatori a pochi passi dal Teatro di Rifredi (scendendo a Dalmazia o Vittorio Emanuele II) e dal Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Porta al prato).


10 ottobre 2018

ORA SOLARE Sì, ORA SOLARE NO? Paola Bolletti

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ella notte tra sabato 27 e la domenica 28 ottobre tornerà l’ora solare e potrebbe essere l’ultima volta in cui sposteremo indietro le lancette degli orologi. La Commissione europea, su spinta di una consultazione pubblica a cui hanno partecipato 4,6 milioni di cittadini, ha infatti presentato una proposta per abolire il cambio dell’ora. La più alta partecipazione al sondaggio sull’adozione fissa dell’ora legale è stato quello dei Paesi del nord guidati dalla Germania con il 3,79%, seguiti da Austria (2,94%), Lussemburgo (1,78%), Finlandia (0,96%) ed Estonia (0,94%). L’Italia è risultato il secondo Paese con la più bassa partecipazione (appena lo 0,04%) al pari della Romania; ultima la ormai uscente Gran Bretagna (0,02%). Codacons riferisce che gli italiani sono per la maggior parte a favore dell’abolizione dell’ora solare e che opterebbero per mantenere per sempre l’ora legale. Il testo legislativo sarà definitivamente discusso in queste settimane dal Consiglio e, se le trattative andranno a buon fine con l’approvazione sia del Parlamento che dei Paesi membri, verrà utilizzato “l’orario estivo” tutto l’anno. Lo scopo dell’ora legale è quello di consentire un risparmio energetico grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. Si è infatti visto che il mese che segna il maggiore risparmio energetico è ottobre (il mese cioè a cavallo tra l’estate e l’inverno ma ancora con l’orario estivo) con 164 milioni di chilowattora di risparmio e in second’ordine il mese di aprile. L’efficacia maggiore del provvedimento si ha infatti nei periodi transitori delle mezze stagioni, quando il divario sulle ore di luce comincia a farsi rilevante, mentre ha minore effetto in estate quando la luce naturale dura più a lungo. Spostando per sempre in avanti le lancette di un’ora, in inverno si ritarderà l’utilizzo della luce artificiale proprio nel momento in cui le attività lavorative sono

in pieno svolgimento, inoltre con meno ore di luce a disposizione, lo slittamento in avanti di alba e tramonto potrebbe fornire sì un’ora di luce in più alla sera, ma anche una in meno ogni mattina, mentre le nostre attività continuerebbero a svolgersi con lo stesso orario. Ma se vogliamo pensare solo ai vantaggi, consideriamo che non saranno più necessari cambi di orari nei trasporti o nelle reti di logistica, e per le imprese la programmazione sarà a dir poco semplificata. Senza contare il fastidio, e spesso il malumore, che genera il ripristino dell’ora solare: un segnale inconfondibile che l’estate è davvero finita.

un’idea di benjamin franklin contro i “pigri”

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u il politico americano e appassionato di scienza Benjamin Franklin (colui che inventò il parafulmine) a proporre nel 1784 per la prima volta un “progetto economico per diminuire il costo della luce” che consisteva nell’indurre (o meglio obbligare) la popolazione ad alzarsi prima la mattina e sfruttare la luce del sole. Come? Per esempio tassando le persiane, razionando le candele, proibendo la circolazione notturna e installando per le vie delle città sveglie rumorose che sparavano colpi di cannone. Il suggerimento di Franklin cadde tuttavia nel

vuoto venendo riconsiderato a inizio Novecento da un inglese, William Willett, che lo propose nuovamente alla Camera dei Comuni britannica. E siccome in tempo di guerra il risparmio energetico era importante, nel 1916 venne attuato, non solo nel Regno Unito, ma anche in Italia e in altri Paesi europei rimanendo in uso fino al 1920. Dal 1940 al 1948 l’ora legale fu abolita e ripristinata diverse volte per poi essere adottata definitivamente nel 1965. P.B.


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Firenze che fa ciak Le imprese dietro la telecamera Gianni Carpini

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ietro al grande schermo c’è un mondo in movimento, un settore che in Toscana, anche quando la crisi picchiava duro, ha visto aumentare il numero di aziende specializzate: 50 per cento in più, durante gli ultimi dieci anni. Protagoniste del “cine-boom” sono le realtà legate alla produzione di film e cortometraggi, documentari e serie tv, video per web e pubblicità. Hanno casa dalle nostre parti, ma il 67 per cento lavora con l’estero, dice l’identikit stilato da Cna Cinema e Audiovisivo Toscana, associazione di categoria nata tre anni fa come network tra società e passata da nove a cinquanta soggetti aderenti. Secondo il database della Toscana Film Commission, solo nella Città metropolitana di Firenze sono attive 45 imprese di produzione, circa la metà di quelle “censite” nella regione, ma se si considera tutto l’indotto, da chi si occupa di effetti speciali o

di costumi ai noleggi di attrezzature fino al casting, il numero arriva a sfiorare le 1200 unità. Il panorama è vario, ci sono grandi società e micro-ditte, composte da una o due persone al massimo. “Le aziende iscritte a Cna Cinema e Audiovisivo Toscana producono un fatturato tra il milione e i tre milioni l’anno, a seconda della stagione – dice il portavoce dell’associazione, Emanuele Nespeca - il settore è in crescita, anche per il fatto che molti giovani si indirizzano in questo campo”. Non mancano i casi interessanti. Il regista Haider Rashid con la sua Radical Plans a Firenze si occupa anche di 3D, mentre in Oltrarno c’è il quartier generale di Ecoframes, società specializzata in produzioni per tv, web e cinema (tra gli ultimi lavori il corto “Come la prima volta” della fiorentina Emanuela Mascherini). Sulle colline di Fiesole ha sede “Film in Tuscany”, divisa tra il grande schermo (ad esempio “Mare di grano”, girato in Val d’Orcia e premiato

al Terre di Siena film festival) e serie tv internazionali. Strategici per questo settore sono i finanziamenti che passano dai bandi del Ministero delle attività culturali, delle regioni e dai bandi europei. “È importante fare network – spiega Emanuela Gasbarroni, che fa parte del consiglio

direttivo di Cna Cinema Audiovisivo Toscana – siamo un comparto economico e culturale di valore, è fondamentale essere sostenuti e fare rete: dare indicazioni sui bandi, sollecitare maggiori risorse, pianificare strategie per la formazione e l’internazionalizzazione”.


12 ottobre 2018

a scuola di funghi per evitare “incontri” velenosi P Laura Piccioli

antaloni lunghi, scarponcini, bastone ed un cesto di vimini capiente (banditi i sacchetti di plastica), il tutto accompagnato da un buono spirito di osservazione, fortuna, ma soprattutto un’ottima preparazione: ecco il kit perfetto per andare a cercare funghi. Se si è trasportati dalla passione e dalla voglia di avventura senza conoscere questi amici della tavola, potrebbe però risultare molto pericoloso. Pertanto a Firenze, nel quartiere 4, vengono organizzati appositamente dei corsi propedeutici alla raccolta ed al consumo dei funghi. La finalità di questi incontri sta nel fornire indicazioni sulla sicurezza del bosco, sui comportamenti da tenere nel rispetto dell’ambiente e sulle corrette modalità di raccolta, conservazione e consumo dei funghi. Il corso si articolerà in tre lezioni da due ore tenute da docenti dei gruppi micologici A.G.M.T. presso la limonaia di Villa Vogel nei mercoledì 3, 10 e 17 ottobre alle ore 21 e tratterà i

seguenti argomenti: sicurezza nel bosco e ruolo dei funghi nell’ecosistema, confronto tra funghi commestibili e tossici, consumo e prevenzione delle intossicazioni e relativa normativa della raccolta. Si ricorda infatti che per raccogliere i funghi sul territorio toscano occorre l’autorizzazione che viene rilasciata direttamente dalla Regione Toscana: per informazioni, rivolgersi a URP Regione Toscana, al numero verde 800-860070. Invece per info e prenotazioni sui corsi è possibile contattare il Q4 – Ufficio istituzionale: 055 2767108

autunno, tempo di sagre e tartufi

O

rmai la dieta per la prova costume è solo un vecchio ricordo: con l’autunno, si sa, le nostre tavole riprendono vita e nel nostro territorio si animano numerosi eventi gastronomici. Si comincia con l’evento enogastronomico “Boccaccesca” (boccaccesca.it) che si tiene a Certaldo dal 5 al 7 ottobre: un’occasione unica per assaggiare i prodotti di eccellenza, come la celebre cipolla, particolarmente apprezzata nella zuppa, e per vivere il ricco programma che prevede degustazioni, cooking show e

mostra mercato. Immancabile anche quest’anno la “Sagra delle Castagne e del Marron buono” di Marradi (7, 14, 21, 28 ottobre): un’occasione unica per assaporare questi frutti e per percorrere la strada da Pistoia alla piccola località appenninica a bordo di un treno a vapore (tutte le info su lnx.pro-marradi.it). Gli amanti del tartufo invece non potranno perdere la “Mostra mercato del tartufo bianco” che si terrà il 27 e 28 ottobre sia a Volterra che a Barberino L.P. del Mugello.


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QUARTIERE 4

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Il vigile? Non è solo quello che fa le multe

Costanza Tosi

security point sono ormai attivi da un anno in tutta la città, i punti di stazionamento periodico dove gli agenti di Polizia Municipale sono presenti per raccogliere segnalazioni, esigenze e proposte da parte dei cittadini hanno raggiunto ad oggi l’obiettivo al quale auspicavano. “E’ stato un successo - spiega Mirko Dormentoni, presidente del quartiere - si sono avvicinati moltissimi cittadini, inizialmente ai security point e, dopo alcuni mesi, anche ai vigili a loro disposizione in giro per le strade.” Oltre alla presenza periodica nei security point, gli agenti in servizio girano infatti a piedi per le strade della zona assegnatagli per comprendere sul luogo le criticità presenti e trovare soluzioni alle problematiche rilevate oltre a raccogliere, in qualunque momento, le segnalazioni dei cittadini. E così i cittadini sono riusciti a ritrovare nel proprio quartiere un punto di riferimento, un segno che potesse dare loro la tranquillità di passeggiare vicino alle loro case sempre in sicurezza. “Questa novità ha portato a un cambiamento di ottica da parte delle persone sulla figura del vigile, non più visto solamente colui che scrive le multe ma come qualcuno che ascolta i cittadini, i loro bisogni, le loro critiche e segnalazioni e ne prende subito nota”

precisa Dormentoni. Riconoscerli non è difficile in quanto dispongono di una fascia al braccio e una fascetta sul cappello con su scritto “Polizia di Comunità” e “Vigile di Quartiere”. Gli agenti sono collegati alle forze dell’ordine e agli altri reparti della Polizia Municipale oltre che agli uffici dell’Amministrazione per attivare gli interventi che si rendessero necessari. Come in ogni nuovo progetto c’è voluto un po’ di tempo per capire quali fossero le cose da valorizzare e quali quelle da cambiare. “Dopo

i primi mesi abbiamo visto che aumentava l’utilità delle passeggiate, del movimento dei vigili di quartiere e non solo la loro presenza all’interno dei security point”. E così si è cercato di creare un contatto maggiore con i cittadini. “Nel quartiere i vigili hanno visitato molti esercizi commerciali, i commercianti hanno ricevuto il numero telefonico di coloro che hanno incontrato in modo da poterlo utilizzare in caso di bisogno”. E ancora, tra le iniziative volte a spiegare la propria disponibilità alle persone, vi sono le

visite ai luoghi di aggregazione sul territorio. “Siamo partiti dai centri anziani - spiega Dormentoni - gli agenti si sono presentati alle persone del luogo e nei centri anziani continueranno ad andare una volta al mese, con continuità, a raccogliere le varie segnalazioni e richieste. Inoltre, proprio in questi centri si stanno facendo anche alcuni incontri in cui si spiegano le principali tipologie di truffe che vengono messe in campo ai danni delle persone anziane così da riuscire a prevenire tali problematiche”.

ordinanza anti bivacco, primi effetti anche in piazza pier vettori

A

seguito dell’ordinanza “anti bivacchi” nelle piazze, nel Q4 sono state prese precauzioni per migliorare la situazione di piazza Pier Vettori. Grazie all’ordinanza e ai controlli dei vigili “il problema diurno è migliorato molto, è calata la presenza di persone che decidono di passare lì l’intera giornata, magari a bere e dormire, sporcando i luoghi pubblici”. Intanto va avanti il progetto di riqualificazione della piazza che a breve dovrebbe andare in gara d’appalto, progetto che, secondo il presidente Dormentoni, potrebbe migliorare le cose ulteriormente. C.T. Anno XII n. 56 del 1 ottobre 2018

Il Reporter del Quartiere 4 raggiunge le famiglie del Quartiere 4 Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa | Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa | Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

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14 ottobre 2018

QUARTIERE 4

Isolotto social house gli studenti immaginano una maxi-casa condivisa

Gianni Carpini

U

na casa condivisa da ottocento metri quadrati dentro una vecchia scuola, l’ex Barsanti di via Assisi all’Isolotto. Non solo un tetto sotto cui dormire mentre si visita Firenze, ma un Airbnb “social”: uno spazio che accoglie i corsi degli artigiani oppure dove gli stessi turisti propongono attività o ancora un’abitazione gestita insieme da giovani e nonni. Le idee, per ora solo sulla carta, sono venute agli studenti dello Ied di Firenze, l’Istituto Europeo di Design, chiamati in causa proprio da Airbnb. Il colosso Usa, che permette di affittare una stanza o un’intera abitazione per brevi periodi grazie al web, ha chiesto agli allievi di sviluppare nuovi modelli di home sharing in periferia, dedicati al mercato emergente della “generazione Z”, ossia i ragazzi nati durante il boom Internet, dalla metà degli anni Novanta ai primi dieci del 2000. Otto studenti dei corsi di Comunicazione pubblicitaria e di Interior design hanno messo nero su bianco i loro “masterplan” in tre tesi di laurea. Adesso Airbnb sta vagliando le proposte che, pur essendo a livello embrionale, in futuro potrebbero dare spunto a progetti concreti. Ma perché proprio l’Isolotto per questo studio? “Abbiamo scelto la zona per la sua conformazione, per la vicinanza ai servizi e anche per il collegamento veloce al centro grazie alla tramvia – spiega Elisabetta Grassi, docente di Interior design dello Ied di Firenze – inoltre grazie alla collaborazione del Comune e del Quartiere 4 abbiamo individuato l’edificio di via Assisi, struttura pubblica che si presterebbe bene a un eventuale progetto”. Gli studenti hanno messo a punto tre modelli a

â Foto di Stefano Casati

CAMICIA SU MISURA UOMO - DONNA A disposizione una vasta gamma di tessuti

metà tra home sharing (la possibilità di affittare stanze sfruttando internet) e social housing (la struttura sarebbe gestita da “host” residenti, selezionati tra le persone in cerca di un alloggio, come giovani o anziani). “Da uno studio realizzato insieme alla docente del corso di sociologia – continua Grassi – è emersa una fotografia della generazione Z. L’80 per cento degli intervistati usa la casa principalmente di

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Tutto ci sembra fuori moda, troppo lungo, troppo largo, giacche con spalloni. Mamma mia come farò? Niente panico, La Bottega del cucito è a tua disposizione per sistemare tutto. Hai dei pantaloni belli ma fuori moda perché troppo larghi nel gambule? La tua giacca preferita ha le spalle troppo grandi, ma il tessuto è favoloso? Oppure jeans bellissimi ma completamente usurati? Non c’è problema, porta tutto a La Bottega del cucito, dove troveremo insieme una soluzione!

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QUARTIERE 4

3

Le   idee di home sharing Borgo 20 Settanta A gestire questo Airbnb sui generis, due generazioni diverse: 20enni e 70enni. Sono loro a proporre eventi negli spazi comuni: caffetteria, area studio-lavoro, zona musica, giardino. Civico Rosso Gli ambienti sono arredati con oggetti (in vendita) degli artigiani fiorentini che qui possono proporre attività, “esperienze” per dirla nel gergo di Airbnb. Experience house La casa condivisa che permette ai guest di proporre, durante il loro soggiorno, attività per gli altri ospiti e per la città: arte, workshop e corsi di cucina.

E il fenomeno Airbnb arriva nel quartiere

notte, ma viene percepita l’esigenza di spazi comuni da vivere, come grandi soggiorni o cucine condivise”. Così in tutte e tre le tesi ricorre questo tema: da una parte ci sono gli appartamenti, dall’altra tanti luoghi da animare, giardino, caffetteria, open space, dove gli host (chi ospita) o gli stessi guest (chi viene ospitato) organizzano eventi e workshop coinvolgendo anche i fiorentini.

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A

AA affittasi attici con vista, loft nel verde, appartamenti ricavati da case del Millesettecento. In centro a Firenze? No, in periferia, tra l’Isolotto e Legnaia. Il fenomeno Airbnb sbarca nel quartiere 4: fino a pochi anni fa era una rarità vedere turisti da queste parti, negli ultimi tempi non è difficile scorgere volti nuovi. Dando uno sguardo sul portale di Airbnb, nella zona si trovano un centinaio di abitazioni in affitto breve, anche con nomi “autoctoni”: Batoni house, Alloggio Federiga, Olivuzzo 18, per fare qualche esempio. I prezzi sono più abbordabili del centro: a parità di servizi si può pagare anche il

20 per cento in meno. Si parte da una quarantina di euro per una notte in un appartamento per quattro persone, fino ad arrivare ai cento per gli alloggi più spaziosi. Così una casa in “stile rustico fiorentino” per quattro ospiti all’Isolotto vecchio “vale” 39 euro a notte, salire sul tetto del quartiere, in un attico per due con terrazza panoramica e cupola in lontananza, 57 euro, mentre servono 42 euro per un appartamento in una colonica ristrutturata all’Argingrosso, con tanto di orto. G.C.

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PROGRAMMA MATTINA ore 9.30 Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento Saluti istituzionali Rappresentanza Democrazia Viviamo oggi in una democrazia fragile, minata dal dispotismo antipolitico dei mercati, che si esercita al di fuori di ogni controllo pubblico. Anzi, determina le scelte politiche ingoiando governi, partiti, sindacati. In questa democrazia indebolita, che conserva ed esibisce le sue forme ma perde il cuore e la meta, le associazioni di cittadini si stanno moltiplicando in tutto il mondo. L’Italia, nonostante la crisi di rappresentanza, vede il fiorire di migliaia di associazioni, in particolare su fronti delicati e in pericolo come la scuola, l’ambiente, il patrimonio culturale.

POMERIGGIO ore 15.30 - 16.30 Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento Arte e politica tra rappresentazione e rappresentanza Con Vittorio Sgarbi, Critico d’arte Che cos’è la rappresentanza? Come viene rappresentata nell’arte? Qual è il legame tra arte e politica? Un viaggio attraverso questi interrogativi insieme a Vittorio Sgarbi che traghetterà il pubblico specializzato, e non, verso stimoli intellettuali pieni di stupore ed emozione. Partendo da dettagli tecnici attorno all’arte e alla politica, il Critico d’arte comporrà un corpus rivelatore di una inedita realtà, probabilmente provocante, presumibilmente dissacrante, certamente stimolante, ricco di spunti su cui riflettere.

Presentazione del tema Ermenegildo Bonfanti, Segretario Generale FNP CISL Incontro con Nicola Antonetti, Presidente Istituto Luigi Sturzo Stefano Bartolini, Professore di Economia Politica, Università di Siena Valerio Onida, Giurista Gianfranco Pasquino, Professore Emerito di Scienza Politica, Università di Bologna Giulio Sapelli, Economista Nadia Urbinati, Docente di Teoria Politica, Columbia University Democrazia Rappresentanza Riflessione sul tema Annamaria Furlan, Segretaria Generale CISL

TUTTI GLI EVENTI SONO GRATUITI CON PRENOTAZIONE SUL SITO

www.festivaldellegenerazioni.it @generazionifest


FIRENZE 12 OTTOBRE 2018 Ore 16.45 – 17.30 Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento Il punto sulle generazioni Presentazione del libro I rassegnàti. L’irresistibile inerzia dei quarantenni Con Tommaso Labate, Giornalista Avevano vent’anni vent’anni fa. Oggi sono una categoria di giovani vecchi senza speranze, senza soldi, senza figli, senza rancore. Sono i rassegnàti. ore 18.00 - 19.00 Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento Economia e Populismo Con François Bourguignon, Economista C’è una relazione tra democrazia e diseguaglianza economica? La democrazia facilita la crescita o avviene il contrario? Le domande, oggi, si inseriscono in un contesto sociale nel quale il populismo è ormai centrale e nel quale continuano ad essere particolarmente rilevanti problemi come la disuguaglianza, il potere d’acquisto stagnante, e le migrazioni. Qual è allora il fil rouge che lega democrazia, crescita, disuguaglianze e “populismo”? L’analisi di François Bourguignon, Economista, Professore e Direttore presso la Paris School of Economics. È stato Vice Presidente per l’Economia dello sviluppo e Capo Economista presso la Banca Mondiale dal 2003 al 2007. SERA ore 21.00 - 22.00 Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento Michele Mirabella intervista Gioachino Rossini Con Michele Mirabella e Gabriele Duma Una pacificazione tra passato e futuro. Un equilibrio tra i tempi... che va trovato prima dentro di noi e poi tra le generazioni. Uno storico format della grande Radio degli anni settanta.Protagonista dell’intervista sarà Gioachino Rossini, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dalla sua scomparsa. Ideatore e Organizzatore

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Urbanistica

‘LUPI DI TOSCANA’, UN ALTRO PASSO AVANTI NELLA PROGETTAZIONE E’ stata approvata la graduatoria del concorso relativo alla destinazione della ex-caserma Lupi di Toscana. Il progetto vincitore, autore l’architetto Paolo Luigi Poloni, è stato illustrato lo scorso 19 luglio nel corso di una affollata assemblea presso l’auditorium dell’Istituto Comprensivo Piero della Francesca, alla presenza dell’Assessore all’Urbanistica Giovanni Bettarini. Nel corso della serata sono state illustrate le soluzioni individuate per ricucire (attraverso un innovativo sistema di mobilità a flusso libero e di tipo modulabile) i due assi del viale Nenni con via di Scandicci, indicando la direzione del futuro sviluppo urbanistico dell’area con una prima localizzazione delle

nuove residenze e, soprattutto, delle funzioni pubbliche da inserire. Di particolare valore anche la centralità riconosciuta all’attività agricola, una caratteristica peculiare di questa zona, attraverso la creazione di un Parco Agricolo. Molto interessanti e fortemente innovative anche le soluzioni legate al recupero e al riciclo delle acque piovane. Il prossimo passaggio vedrà la redazione di una variante al Regolamento Urbanistico dove il Q.4 si impegna a far convergere e valorizzare le proposte emerse durante il percorso partecipativo conclusosi lo scorso anno. Tutti i dettagli al link https://concorsolupiditoscana.comune. fi.it/it/selezionati

Manutenzione stradale

Didattica ambientale

INTRODOTTO IL ‘GLOBAL SERVICE’ FATTORIA DEI RAGAZZI, VIA ALLE ATTIVITÁ PER SUPERARE LA LOGICA DELL’EMERGENZA Riprende la stagione delle attività e dei laboratori presso la struttura di didattiIl raggruppamento temporaneo di imprese AVR spa si è aggiudicato il Global Service della rete stradale del Comune di Firenze, il mega appalto da poco meno di 37 milioni in tre anni per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli oltre mille chilometri di strade cittadine. Sarà responsabile delle attività di pianificazione, programmazione, progettazione, organizzazione, direzione ed esecuzione delle attività, sotto la supervisione e il controllo dell’amministrazione comunale. Si conclude così l’iter, avviato circa un anno fa, dal Comune per l’affidamento ad un unico soggetto dell’intero ciclo operativo delle attività di gestione e manutenzione del proprio patrimonio stradale. È stato scelto questo strumento per superare la tradizionale concezione della manutenzione ispirata all’ottica dell’emergenza. Si intende invece introdurre un nuovo modello gestionale che, partendo dalla valutazione dello stato di conservazione e da un costante monitoraggio, sia in grado di pianificare gli interventi prevenendo i rischi e riducendo i margini dell’ imprevisto. Il contratto di Global Service prevede inoltre che l’appaltatore si occupi anche del rapporto diretto col cittadino utente (tramite il Contact Center) provvedendo alla gestione informatizzata delle informazioni e delle segnalazioni.

Fotonotizia

LA FESTA DELLO SPORT

Il 15 e 16 settembre, nel complesso sportivo di via del Filarete, si è gioiosamente ripetuto l’appuntamento con la Festa dello Sport Q.4 e in questa occasione è stato anche inaugurato il fondo della pista di atletica che nel corso dell’estate era stato completamente rifatto. Ancora una volta centinaia di ragazzi hanno avuto la possibilità di cimentarsi in un gran numero di discipline, con il supporto e i preziosi consigli di tecnici e atleti appartenenti alle tante società sportive in attività nel nostro territorio.

ca ambientale di via dei Bassi. Questi gli aspetti salienti della programmazione (tutte le attività sono gratuite). Laboratori creativi per bambini 3-10 anni: giochi, attività, laboratori di educazione ambientale. Corsi per ragazzi 11-17 anni: cucina, scultura, falegnameria. Incontri rivolti ad adulti e famiglie su tematiche legate all’ambiente e all’agricoltura. Porte aperte: pomeriggi di festa in famiglia per visitare la fattoria con i suoi ambienti contadini e con tutti i suoi animali. Feste popolari: per rievocare i momenti di festa del mondo contadino e i ritmi delle stagioni. Spettacoli per bambini: pupazzi e burattini, fiabe musicali e laboratori. La programmazione completa è disponibile on line sui siti di Comune di Firenze, Quartiere 4, Fattoria dei Ragazzi Per info e iscrizioni scrivere a fattoriadeiragazzi@gmail.com


Rifiuti ALIA E COMUNE DI FIRENZE LANCIANO UNA NUOVA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE

Alia e comune di Firenze adottano un nuovo sistema di comunicazione che permette a residenti e turisti un accesso semplice ed immediato alle informazioni relative alla raccolta differenziata, ai servizi di pulizia e ad altre attività. Il progetto prevede l’utilizzo di una serie di strumenti di comunicazione differenti, dai più tradizionali ai più innovativi, molti dei quali in versione multilingua. A tutte le 230 mila utenze cittadine, a partire dal 20 settembre, sarà distribuito a domicilio un sintetico opuscolo informativo sulla raccolta differenziata (‘Piccole azioni per grandi risultati’), diversificato tra famiglie ed attività. Oltre alle indicazioni sulla corretta separazione dei rifiuti, il vademecum contiene informazioni utili e specifiche per ciascuna tipologia di utenza (centri di raccolta, contatti, pulizia strade, chiavette elettroniche etc.). Tra gli strumenti più innovativi la mappa interattiva (RifiuMappa-Florence Waste Map) a cui si accede direttamente dalla home page del portale di Alia (www.aliaspa.it). Digitando il nome della strada e la distanza di interesse, si visualizzano le postazioni di raccolta presenti nel raggio prescelto, i rifiuti conferibili, le indicazioni sulla pulizia strade con divieto di sosta e gli orari di ritiro di carta e cartone per le utenze del centro storico; a breve saranno inseriti anche i calendari di raccolta “porta a porta” nelle vie interessate (aree collinari, Peretola etc.). La mappa è multilingua (italiano, inglese, francese, tedesco) e consente di generare anche una versione stampabile con le stesse informazioni.

Novità

IL BIGLIETTO PER LO STADIO? ANCHE IN EDICOLA Arriva una nuova opportunità per le edicole fiorentine alle prese con la grave crisi che sta attraversando da tempo questo settore, alle prese con la rivoluzione della comunicazione che ha drasticamente ridimensionato l’informazione cartacea. Grazie all’accordo con Acf Fiorentina, il ‘pacchetto’ di sostegno varato dal Comune di Firenze si arricchisce della possibilità di vendere i biglietti di tutte le partire della Fiorentina allo stadio Franchi. Le edicole gestiranno la vendita dei biglietti attraverso il circuito Ticket One. I biglietti saranno stampati direttamente e il pagamento potrà avvenire in contanti o con carta di credito. Dallo scorso marzo, le edicole sono già rivenditori autorizzati del Maggio musicale fiorentino e dal luglio 2017 svolgono il ruolo di ‘punti anagrafici decentrati’ erogando certificati. A queste misure si affiancano gli sconti già previsti sul canone di occupazione del suolo pubblico fino al 70 per cento.

Campagna informativa

OTTOBRE, IL MESE DELL’AFFIDO

Se ti apri all’Affido, l’Affido ti apre la vita! È questa l’esortazione della campagna di comunicazione che accompagnerà, nel mese di ottobre, tutte le iniziative per promuovere l’affidamento familiare, servizio non molto conosciuto e spesso associato con l’adozione. In realtà si tratta di percorsi molto diversi; l’adozione ha come obiettivo quello di trovare una nuova famiglia a un minore mentre l’affidamento familiare rappresenta un aiuto offerto mentre la famiglia di origine è alle prese con una situazione di difficoltà. Un’accoglienza temporanea, nell’attesa che la famiglia del minore possa risolvere i suoi problemi. L’affidamento presenta un’ampia gamma di possibilità di applicazione. Non ci sono limiti di età, non occorre essere una coppia (anche un single può diventare affidatario) e inoltre possiamo scegliere come mettere in atto il nostro aiuto anche in base al tempo che abbiamo a disposizione: a tempo pieno, con la dimora del minore nella nostra abitazione, o part-time, per alcuni giorni la settimana o per alcune ore al giorno. Sono molte le persone che negli anni sono diventate genitori affidatari, ma ancora non bastano. La campagna si fonda sulla testimonianza di alcuni affidatari che si sono offerti di collaborare, raccontando la loro esperienza e spiegando come questa restituisca, in termini di crescita e di affetto, ben più di quello che si dà. Per saperne di più consigliamo di partecipare a uno dei prossimi incontri informativi presso il Centro Affidi: 16 ottobre, 6 novembre, 4 dicembre, ore 17. Altri eventi di promozione: 13 ottobre, ore 17, Parco delle Cascine, In corsa per l’affido; 16 ottobre, ore 17, Open Day, presso il Centro Affidi, via Palazzuolo 12; 26 ottobre, ore 18, Le Murate (sala La Rocca), manifestazione di chiusura della campagna. Centro Affidi, via Palazzuolo 12, tel 055.2616445-6437 centroaffidi@comune.fi.it http://centroaffidi.comune.fi.it

Notizie dal territorio PASSI AVANTI PER IL PARCHEGGIO DI VIA DELLA FONDERIA

Tempi rapidi per il nuovo parcheggio da 170 posti in Oltrarno. Grazie alla variante semplificata si potrà procedere all’adozione e alla realizzazione di una struttura molto attesa tra via Pisana e via della Fonderia. Si è così conclusa a inizio settembre con il via libera della giunta la verifica che ha escluso la valutazione ambientale strategica. I posti auto saranno ricavati per la maggior parte in un parcheggio multipiano fuori terra da destinare ai residenti. Trattandosi di un’area libera all’interno del tessuto storico, l’intervento dovrà prestare particolare attenzione all’inserimento della struttura nel contesto esistente.

SOSTEGNO ALLE SPESE PER TASSE E LIBRI DI TESTO

Il Fondo di Aiuto Sociale Essere, da tempo attivo nel Q.4 per il sostegno alle famiglie disagiate e per i progetti di microcredito, organizza una specifica forma di finanziamento per le spese scolastiche, in particolare per l’acquisto dei libri di testo e per il pagamento delle tasse di iscrizione. Per informazioni è possibile rivolgersi alle seguenti sedi associative: Circolo MCL Dario del Bene, via Pisana 592/b, tel.055.7323657 Humanitas, via San Bartolo a Cintoia 20, tel. 055.7330008 Ass. Pantagruel, via Minervini 2r, tel.055.473070 Ass. La Melagrana, via Torregalli 13

TELO STRAPPATO IN PALESTRA

Intervento a tambur battente per il telo di copertura della palestra Montagnola, strappato dalle raffiche di vento del 7 agosto scorso. I lavori, per un importo di 49mila euro, vengono eseguiti nel mese di settembre, per consentire la regolare ripresa della stagione sportiva in palestra. L’enorme strappo al telo di copertura della palestra geodetica si era verificato il 7 agosto scorso a causa delle fortissime raffiche di vento e della pioggia. L’intervento urgente prevede la rimozione del vecchio telo e la sostituzione con tessuto poliestere spalmato su entrambe le facce e con uno strato di pvc appositamente trattato con agenti ignifughi.

Dal 1° ottobre UNIVERSITÁ ETÁ LIBERA, VIA ALLE ISCRIZIONI Dal 1° al 31 ottobre, ore 9-13, e dal 5 novembre al 31 gennaio, ore 12-13, è possibile iscriversi alla prossima stagione dell’Università dell’Età Libera (UEL). Dal 19 novembre al 31 gennaio coloro che abbiano già effettuato l’iscrizione potranno farne una seconda con tariffe ridotte, scegliendo in base alla disponibilità residua dei posti nei diversi corsi. Il programma dei corsi con le modalità di iscrizione è disponibile presso l’ ufficio UEL (Via Nicolodi 2) a partire dal 24 settembre. Le iscrizioni si svolgono secondo una scansione alfabetica (per le donne è valido il cognome da nubile) che segue una rotazione annuale. Il dettaglio delle date di iscrizione disponibili secondo la rotazione alfabetica è contenuto nel programma. La possibilità di iscrizione ai corsi è subordinata all’effettiva disponibilità dei posti, determinata dalla capienza delle sale. È quindi essenziale, prima di effettuare il versamento, verificare con l’ufficio UEL la disponibilità, in particolare per i laboratori che dispongono di un numero limitato di posti. Per ulteriori chiarimenti sulle modalità di iscrizione, contattare i referenti del servizio ai seguenti recapiti 055.2625844 2625790 2625842 2625840 2625841 uel@ comune.fi.it Per visualizzare il dettaglio dei corsi e dei laboratori presentati quest’anno visitare l’indirizzo web http://servizi.comune.fi.it/servizi/scheda-servizio/universita-eta-libera

Anziani

OCCHIO ALLE TRUFFE, INCONTRI CON LA POLIZIA MUNICIPALE Sono ripresi gli incontri tra anziani e Polizia Municipale sulla sicurezza, con l’obiettivo di fornire alcuni strumenti utili per difendersi dalle truffe. Nel corso di questi appuntamenti pubblici vengono illustrati alcuni semplici accorgimenti da adottare in strada, in banca e in ogni altra situazione che potrebbe rappresentare un pericolo per le persone anziane. Ecco il calendario dei prossimi incontri programmati nel quartiere. 18 ottobre, ore 18.30, Centro per l’Età Libera/Casa del Popolo “Mantignano-Ugnano”, via di Ugnano 69, tel. 055.7874572 29 ottobre, ore 15.30, Centro per l’Età Libera “Vivere in Libertà”, viuzzo delle Case Nuove 18/20, tel. 055.780076


20 ottobre 2018

QUARTIERE 4

L’unione (anonima) fa la forza I

Laura Piccioli

l Quartiere 4 da sempre si distingue per il suo impegno sociale nel sostegno alle persone in difficoltà; non è un caso infatti che abbia dato spazio a due nuovi gruppi di auto aiuto su temi quali la Sindrome fibromialgica e i mangiatori compulsivi anonimi. Nello specifico i gruppi di auto aiuto sono formati da persone che si incontrano per condividere ed affrontare uno specifico problema, raccontando le proprie esperienze di vita, permettendo quindi, attraverso la condivisione, di imparare a gestire il proprio problema e a trovare nuove strategie che consentano di migliorare la propria vita. Proprio con questo scopo, dallo scorso settembre, presso le Baracche Verdi si tengono incontri mensili che affrontano il tema della sindrome Fibromialgica: una malattia caratterizzata dal dolore cronico diffuso che interessa muscoli, tendini e legamenti con possibili disturbi di ansia e depressivi. Sebbene l’Oms abbia riconosciuto l’esistenza della Fibromialgia dal 1992, in Italia, non è ancora riconosciuta come malattia cronica; per questo motivo nasce la necessità di dare voce ai malati attraverso momenti di incontro in cui si possa restituire loro potere e autonomia nella gestione e nella condivisione del proprio disagio. Gli incontri, organizzati un giovedì al mese dalle 18 alle 19.30, sono tenuti da Rosaria Mastronardo, da anni affetta da questa malattia. Per maggiori informazioni è possibile scrivere una email a r.mastronardo@libero.it o a info@ autoaiutotoscana.org. Con lo stesso spirito, si riunisce presso la parrocchia del SS. Nome di Gesù ai Bassi ogni giovedì dalle 21 alle 22.30 il gruppo di auto aiuto Overeaters Anonymous, che si compone di mangiatori compulsivi in anonimato. Gli scogli del mangiatore compulsivo riguardano il riuscire ad interrompere l’assunzione di cibo in eccesso, lo smettere di vomitare, ma anche di imparare ad utilizzare il cibo in maniera corretta. È difficile che ciò possa accadere in tempi brevi e senza aiuto, pertanto è soprattutto in questa fase che il Gruppo O.A. può rivelarsi uno strumento prezioso: partecipare regolarmente alle riunioni, praticando uno spe-

I gruppi di autoaiuto nel quartiere

cifico programma di recupero volto al cambiamento dello stile di vita, consente al mangiatore compulsivo di rafforzare progressivamente la sua sobrietà trovando valori nuovi e stimoli propositivi da sostituire al modo di rapportarsi con il cibo. Per avere altre info sull’associazione e sulle altre riunioni presenti nel territorio, è possibile consultare il sito overeatersanonymous.it oppure telefonare al numero 3394808010.

E in biblioteca viaggiano i “Passeggeri del mondo”

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ette lezioni teatrali per adulti di ogni età, a partecipazione libera, per mettere in scena una performance che ripercorre l’esperienza dei migranti italiani del secolo scorso: un occhio al passato per capire meglio il presente. Si tratta di “Passeggeri del mondo” il laboratorio teatrale intensivo proposto alla BiblioteCaNova da Catalyst, dal 3 al 25 ottobre, due volte a settimana. Il risultato finale sarà lo spettacolo in programma martedì 30 ottobre alle ore 18.30. L’iniziativa è promossa nell’ambito dell’Estate Fiorentina. Iscrizioni in biblioteca. G.C.


Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili

Via Ontignano, 44 - 50061 Fiesole [Fi] Tel/Fax 055.695047 • Cell. 335.362203 info@tommasino.org • www.tommasino.org CF 94078280487 • PI 05090750489 • c/c postale 12158531


OPI NIO NI

22 ottobre 2018

ICCHÉ SI MANGIA

OPINIONI

ICCHÈ SI DICE BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

LA FESTA DELLA “MORTESECCA”

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Web: artusi.net Facebook: Artusi Firenze Luciano Artusi Artusi Ricciardo

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

FOOD REPORTER OGNI MESE IN UNA CUCINA DIVERSA A CURA DI LAURA PICCIOLI

“Ho aperto “Adagio” insieme al mio socio Davide Bianchi lo scorso inverno in via De’ Macci in centro a Firenze– racconta Giovanni Lucchesi – con l’obiettivo di offrire alla clientela una cucina tradizionale e regionale che si caratterizzi per la scelta di materie prime di alta qualità, ma soprattutto che racconti il territorio italiano attraverso un percorso gastronomico caratterizzato dalle eccellenze slow food: da qui la scelta del nome del ristorante. Abbiamo inserito nella nostra carta piatti come il budino di Parmigiano reggiano su crema di pomodoro al basilico e nido di spaghetti fritti, il Raviolo Erotico fatto in casa ripieno di poppa, matrice e lingua su letto di cipolla di Tropea e salsa verde al Ginger ed il petto d’anatra alla liquirizia con indivia, uvetta e salsa di lamponi, torta al cioccolato fondente con lamponi freschi e balsamico. Inoltre ogni mese accanto al menù classico, accompagniamo una carta tipicamente territoriale che propone piatti rivisitati della cucina regionale italiana. Dopo aver assaggiato le delizie di Piemonte, Lazio, campania e Puglia, Ottobre sarà il mese delle pietanze tipiche del Mugello, pertanto insieme al menù “permanente” proporremo anche piatti tipici della cucina Mugellana. Per ogni tema poi organizziamo una serata con cena degustazione a cura di chef importanti che ripropongono i loro piatti territoriali, abbinandoli ad un vino diverso. Ma per avere tutte le informazioni sulla serata di ottobre è necessario seguire la nostra pagina facebook”.

Al giorno d’oggi, grandi e piccini usano “festeggiare” il 31 ottobre una ricorrenza che parrebbe “tutta americana”, dal nome Halloween, animata da una zucca simboleggiante un teschio, folletti, streghe e morti viventi: festa-carnevale. Festa abbondantemente preceduta da quella che veniva celebrata nelle nostre campagne, rimasta in auge fino alla metà del secolo scorso, con protagonista anche in questo caso di una zucca arrangiata a teschio. Per realizzare la “mortesecca” i ragazzi prendevano una grossa zucca gialla e dopo averla svuotata sapientemente con un cucchiaio, gli incidevano le fessure del naso e degli occhi, con forme diaboliche della bocca dai denti aguzzi, per renderle più orrende possibili. Ad opera conclusa vi si metteva all’interno un lumino di cera acceso, si chiudevano porte e finestre e, ottenuta così l’oscurità, era possibile giudicare se il teschio aveva raggiunto l’effetto spettrale desiderato. Dopo cena tutte le zucche venivano portate dai ragazzi grandicelli insieme a quelli più piccoli, con una sorta di processione sulla strada maestra, sistemandole in bella vista fra i cipressi, fuori dell’orto, in giardino, su muretti, o sui davanzali delle abitazioni ed improvvisando, per rendere la scena più macabra possibile, anche strani rumori, ululati e grida per spaventarsi a vicenda. Ovviamente la paura in genere era quella provocata sui più piccoli e sulle bambine, vittime preferite degli scherzi, e fatti uscire fuori casa con la scusa di andare a prendere qualcosa; era uso cantare anche una filastrocca scaccia-paura dall’incerto significato: Morte Secca rimbombona, ha impegnato anche la corona! Dopo i timori e le chiassose risate della notte, al mattino quando i crinali dei poggi erano dipinti di rosa, lo spettacolo dei teschi protagonisti delle tenebre, era divenuto dimesso e malinconico, poiché le zucche annerite dal fumo dei lumini e un po’ cotte dal calore delle tremo-

lanti fiammelle, si erano raggrinzite e afflosciate, mostrando palesemente che la “morte” era stata beffeggiata e il divertimento terminato. Questo, in sintesi lo spassoso gioco dei ragazzi, ma la fiammella accesa nella zucca della “morte secca”, quale festa sentita dalla buona gente adulta, aveva l’arcano significato di indicare ai morti la strada delle case che avevano abitato in vita, dove avrebbero trovato, vicino al focolare, del cibo e del vino per accoglierli. Infatti, secondo la tradizione, in quella notte le tavole venivano imbandite per le anime dei defunti che sarebbero tornate sulla terra a voler continuare il dialogo fra chi ancora respirava e chi invece, in forma d’anima vagava. La festività della “mortesecca” approdò anche a Firenze ma non diffusamente come nelle campagne, poiché in città era molto più radicato l’uso di festeggiare la ricorrenza dei due giorni successivi: Ognissanti e la festa dei defunti. Non a caso i festeggiamenti del 31 ottobre e del 2 novembre andavano di pari passo con un appuntamento fondamentale per il calendario agricolo: la semina del grano. Per garantire fertilità, il grano lo si seminava possibilmente il giorno dedicato ai defunti, ovvero, il 2 novembre. Tanto il grano appena seminato che i morti avevano in comune due cose molto importanti: la terra che li accoglieva e la speranza di nascere e rinascere. Con la semina, il chicco doveva attraversare il gelido inverno prima di germogliare, per cui si ricorreva all’aiuto dei morti affinché vigilassero su di esso. In cambio i vivi facendo visita alle tombe, lasciandovi un fiore e un lumino. In questa altalena di sacro e profano siamo arrivati ad oggi, dimenticando quasi del tutto la nostrana origine di quell’antica usanza aggregativa di grandi e piccini; ma ciò non toglie che il ricordo ne tramandi la memoria. Le lettere vanno indirizzate a redazione@ilreporter.it

LA POESIA... Una poesia dalla nostra affezionata lettrice Cecilia Ciaschi

Immobile Quando l’atmosfera ha la classica calma che presagisce la tempesta, quando tutto è immobile, quando sembra che la natura quasi soffocata non respiri più, quando i suoi polmoni, le dense e cupe nubi sembrano non funzionare, quando il silenzio è profondo e ti penetra dentro,

quando l’intensità indecifrabile del Creato irrompe nel tuo essere e ti mette un brivido, allora è più chiara la tua caducità, l’ovvia incertezza dell’essere umano, l’inconsistenza e la futilità di tutto quello per il quale l’uomo si affanna Allora DEVI fermarti a riflettere e capire.


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OPINIONI

ICCHÈ C’È LA CITTÀ CHE SI MUOVE E CHE SI MUOVERÀ

LA FEDE, LE FICATTOLE E QUELLA MAGLIA DI BONUCCI DAVIDE DEIV AGAZZI Pezzo sul calcio? Pezzo sul calcio. A settembre, inevitabile. Ottobre, quando lo leggerete. Inevitabile, dicevamo, eppure inatteso. Sono in piena crisi da deadline, la scadenza per le consegne dei pezzi, data/traguardo che segna uno spartiacque fra la gioia di vivere e l’improvvisa voglia di non rispondere al telefono per non farsi trovare. Specialmente dal Direttore, che ormai da giorni ha sguinzagliato i cani dopo avergli fatto annusare quel che resta della mia giacca. Opto per una cena fuori, con amici, di lunedì, per provare a dare un colore diverso al grigio principio di settimana. Cena in noto, popolare, locale fiorentino a due passi dal Franchi. La conversazione langue, il Governo, la Viola che perde a Napoli, la tramvia che non parte, forse parte, ok ma quando parte? Di fronte a me un piatto di ficattole, sbriciolona e stracchino le guardano vogliose dall’altra parte del piatto. E poi passa lui. Lui, un bimbetto sulla decina, con addosso una maglia di Bonucci. Già immagino i vostri pensieri. Son finiti i bei tempi in cui i bimbetti, a Firenze, giravan solo in maglia viola. Le maglie a strisce sono ormai state sdoganate da tempo in città, ma sono i colori, in questo caso, a fare la differenza. No, non il triste bianconero da tv del dopoguerra: ma un orgoglioso rossonero di Berlusconiana memoria. Un bambino con la maglia di Bonucci. Del Milan, però. Piccolo reminder per i meno calciofili: Leonardo Bonucci, difensore della Nazionale ed uomo simbolo del progetto bianconero sceglie, inaspettatamente, di tradire la Vecchia Signora per il nuovo ambizioso Milan di proprietà cinese. Tradimento, di questo si parla dalle parti di Vinovo. Fatale la finale di Champions col Real, persa malamente per 4 a 1: dopo i primi 45 minuti giocati, sostanzialmente, alla pari, l’ingra-

ICCHÉ SI SCATTA SI STA COME D’AUTUNNO I FOTOGRAFI

naggio di Allegri comincia a perdere colpi, lo spogliatoio è in subbuglio e in quel quarto d’ora che separa i due tempi di gioco succede qualcosa che non sarà mai del tutto chiarito. Gli equilibri, quelli che Bonucci avrebbe dovuto spostare nella sua parentesi milanista, non ci son più: la squadra torna in campo, ma solo nominalmente, e ne prende tre. Segue fuga del Bonny in direzione Milano, ma l’annata è incolore: pochi i gol fatti (uno proprio alla Juve), tanti quelli non evitati. In una parola: flop. Ma il calcio è un mondo colorato, pieno di sorprese e, soprattutto, dalla memoria cortissima ed ecco che, in quattro balletti, Bonucci è di nuovo a sgambettare a Torino con la maglia bianconera. Qualche mugugno fra i tifosi, ma è solo una minoranza. Quanto sintetizzato in queste poche righe è stato, bene o male, il tormentone calcistico di due estati fa. Eppure. Eppure al bimbetto di cui sopra pare non fregare niente di tutto questo. O magari non ha una tv o uno smartphone per seguire gli sviluppi calcistici, ma è un’ipotesi che scelgo di scartare. Preferisco pensare che al bimbo sia rimasto il sogno, la fede, l’illusione che quel forte difensore potesse davvero fare la differenza. Ed ammiro la sua tenacia negazionista, la sua infantile fuga verso una realtà alternativa e giocosa, fatta di scudetti, coppe e assi goleador. Perché il calcio, una volta, non era proprio questo? Un gioco, appunto. Il più bello. Prima dei soldi, delle fideiussioni false, dei risultati sportivi ribaltati in tribunale, degli appelli e delle sentenze, degli sputi, dei procuratori avvoltoi, delle pay tv, del calcio-spezzatino, del marketing a tutti i costi. Prima di tutto questo, cosa c’era? La voglia di crederci sempre, contro tutti e contro tutto, la fede insomma, quella vera, laica, sportiva. E poi l’illusione, quella che ti spinge a fare calcoli strambi alle due di notte, a fregartene di cose come “il bilancio” o “il bacino di utenza”, quella che ti fa macinare i kilometri anche se il giorno dopo si lavora, quella che l’importante è esserci e sostenere. Sostenere tutti, sempre, anche quelli che hanno scelto di andarsene. µFacebook: davide.agazzi Twitter: @deivagazzi

Paolo Matteoni organizza corsi di fotografia individuali e per piccoli gruppi. Prenota con lo sconto Reporter: paolomatteonifotografo@gmail.com

PAOLO MATTEONI L’autunno è arrivato. Vedo già schiere di appassionati riporre le loro amate fotocamere nelle borse, pulire ben bene gli obiettivi, togliere le batterie e mettere a riposo, insieme alla attrezzatura, la voglia di scattare. Fermi tutti! L’autunno è la stagione fotografica per eccellenza. Questa affascinante stagione ci regala un pacchetto di effetti speciali come nessun altra. Partiamo dalla luce che è il nostro strumento per eccellenza: scompaiono i forti contrasti, perché arrivano le nuvole che ammorbidiscono. Quindi avremo meno problemi a gestire contemporaneamente luci accecanti e ombre nerissime. L’afa batte in ritirata rendendo cieli e panorami più nitidi; se poi spira anche un po’ di vento avremo sfondi naturali coloratissimi, buoni per foto di paesaggio o come scenografie dei nostri ritratti. Secondo elemento caratteristico dell’autunno ci è fornito dai colori. Una intera palette di sfumature che vanno dal rosso al giallo al marrone; non c’è in natura una stagione che ci offra così tante tonalità tutte insieme. Abbiamo di fronte una vera tavolozza da cui attingere e che ci ispira grandi foto. Poi la pioggia. Poche gocce certo non manderanno in tilt l’elettronica dei

nostri apparecchi; per contro ci daranno punti assai interessanti: l’acqua riflette, allora gocce, pozzanghere, umidità ci mostreranno un modo fino ad adesso nascosto. Approfittiamone. Infine la nebbia; sembrerebbe l’elemento peggiore da usare in fotografia, ma non è vero. Proviamoci! Otterremo scatti ammantati di mistero e fascino in cui i nostri soggetti non si mostrano del tutto, ma lasciano spazio alla nostra immaginazione e al pensiero. Ok, ma cosa fotografare? Praticamente di tutto: paesaggi, ritratti, animali, scorci urbani; riprendere anche il fenomeno in sé è una buona idea: il protagonista della nostra foto può essere la nebbia in città, il giallo di una foglia, una pozzanghera in cui si specchiano le nuvole del cielo, la pioggia che cade e via dicendo. Copriamoci bene, soprattutto dall’umidità, e usciamo. L’autunno ci aspetta!.

µpaolomatteonifotografo.com

Facebook: PaoloMatteoniFotografo


mensa scontata per i bimbi a scuola come fare ad avere le agevolazioni Valentina Veneziano

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ottobre la scuola è già cominciata da un pezzo e i genitori pensano agli aspetti burocratici che ruotano intorno a essa. Come dobbiamo muoverci per esempio per ottenere la riduzione tariffaria sulla mensa scolastica? Le famiglie possono compilare online la domanda di agevolazione tariffaria dotandosi delle credenziali di accesso ai servizi del Comune di Firenze (servizi. comune.fi.it/servizi) e dell’attestazione ISEE valida (chi è già munito dell’ISEE 2018 può avvalersene per l’interno anno scolastico 20182019). Per i cittadini stranieri è possibile richiedere le credenziali anche allo Sportello Immigrazione. Nella domanda vanno inseriti tutti i figli che usufruiscono del servizio mensa. Chi per esempio ha due bambini iscritti rispettivamente uno alla scuola dell’infanzia e uno alla scuola primaria può presentare una sola domanda per entrambi.

Quando può essere presentata la domanda? Può essere presentata in qualsiasi periodo dell’anno scolastico con la possibilità di vedersi attuata la riduzione a partire dal primo giorno del mese nel quale viene presentata. Chi ne ha diritto? Ne hanno diritto tutti i nuclei familiari che dispongono di un ISEE valido e inferiore a 32.500 euro. Il costo della mensa è calcolato in base al reddito e varia da un minimo di 1 euro a un massimo di 4,90 euro a pasto. La mancata presentazione della domanda di agevolazione tariffaria, che avviene solo ed esclusivamente online, comporta l’applicazione della quota massima.

Un anno di studio all’estero con i voucher della Regione

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oter frequentare un master o accedere a un dottorato di ricerca all’estero, con la copertura totale o parziale delle spese di iscrizione e soggiorno, è possibile grazie al progetto Giovani Sì della Regione Toscana, che sostiene l’accesso a percorsi di alta formazione per i giovani laureati under 35. Il progetto, finanziato con il POR FSE 2014/2020, è un sostegno concreto alla formazione internazionale, che ha lo scopo di favorire l’occupazione dei giovani laureati toscani e incoraggiare le opportunità di mobilità fuori confine, a fini formativi. Per richiedere il voucher per il master è necessario che il percorso sia realizzato completamente all’estero, che sia continuativo e full time e abbia durata almeno annuale. L’importo massimo del voucher è 14.000

euro per master di dodici mesi e fino a 17.000 per una durata maggiore. Se avete invece intenzione di frequentare un dottorato di ricerca oltre confine, l’importo massimo che potete richiedere è 20.000 euro. Con il voucher è possibile avere il rimborso per le spese di iscrizione, fideiussione, spese accessorie per i viaggi e per il soggiorno, che verranno calcolate con riferimento al Paese estero di svolgimento. E’ possibile fare domanda entro il 15 novembre tramite una procedura online sul sito giovanisi.it, dove troverete anche tutte le informazioni necessarie alla scelta. Contatti: numero verde 800 098 719 – altaformazioneuniversitaria@regione.toscana.it L.Z.


O D N E V I R C STAI S A E R U A L I D UNA TESI A SULL ? E N O I Z A R COOPE

BANDO DI CONCORSO

PREMIO LEGACOOP TOSCANA Seconda Edizione

Possono partecipare tutti gli studenti dell’Università di Firenze. C’è tempo fino a maggio 2019. Il Premio Legacoop Toscana nasce per promuovere la ricerca accademica sui temi legati alla cooperazione e all’impresa cooperativa in ambito economico, sociale e giuridico. Saranno selezionate tre tesi di laurea magistrale discusse all’Università degli Studi di Firenze nell’anno accademico 2017/2018, ovvero entro la sessione di aprile 2019. Gli autori delle tre tesi vincitrici riceveranno un contributo da mille euro ciascuno.

Bando e informazioni su www.legacooptoscana.coop


Guido Bachetti

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ontemporaneo sì, contemporaneo no. Firenze si interroga da sempre su questa annosa questione. E sebbene ci sia chi – di buon grado – sostenga che l’arte sia sempre contemporanea, ci sono alcuni che proprio le produzioni dei giorni nostri non le mandano giù. Il team di Palazzo Strozzi però, audace come sempre, ha deciso (e non è la prima volta) di sfidare il conservatorismo di alcuni e ha dato il via all’attesissima mostra “The Cleaner” (fino al 20 gennaio 2019), retrospettiva dell’artista serba Marina Abramovic famosa nei cinque continenti per le sue performance. In mostra oltre 100 opere che offrono una panoramica sui lavori più famosi della carriera dell’artista, dagli anni Settanta agli anni Duemila, attraverso video, fotografie, dipinti, oggetti, installazioni e la riesecuzione dal vivo di sue celebri performance attraverso un gruppo di performer specificatamente formati e selezionati in occasione della mostra. Spazio all’arte dei giorni nostri, in

Palazzo Strozzi, Le Murate Pac, Museo Novecento

La sfida del contemporaneo questo caso site-specific - anche a Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, che fino al 3 novembre ospita “Qui”, personale dell’artista fiorentino Paolo Masi, che si è voluto confrontare direttamente con gli spazi dell’ex carcere, dando vita a dodici monumentali interventi concepiti appositamente per le Murate. “La mostra è centrata sull’evidenziare la

particolarità di questo spazio – ha spiegato - diverso da una galleria e da un museo, che essendo luogo di produzione consente alla immaginazione di esprimersi in maniera libera e totale”. Spazio all’immaginazione libera e totale anche per gli studenti dell’Accademia di Belle Arti che hanno sviluppato, sotto la guida del direttore del museo Sergio

Risaliti, del curatore Robert Pettena e con la collaborazione dell’Assessorato allo sviluppo economico e al turismo del Comune di Firenze, il progetto “The Wall. Altri spazi” al Museo Novecento che propone, su una parete lunga sei metri, idee per la riqualificazione di via Palazzuolo. Qui si va oltre il presente, siamo già al futuro prossimo.

90 anni e non sentirli, L’Orchestra del Maggio festeggia a teatro N ovanta anni di musica per l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, che si appresta a spegnere tutte queste candeline ricordando i musicisti e i direttori d’orchestra che nel corso di quasi un secolo si sono avvicendati sul podio del Teatro. Vittorio Gui in primis, poi Bruno Bartoletti, Riccardo Muti, Zubin Mehta e Fabio Luisi che ne ha appena assunto la guida. Per omaggiare la più grande istituzione musicale fiorentina il teatro dà

appuntamento a tutti il 4 ottobre quando si alzerà ufficialmente il sipario sulla Stagione Sinfonica 2018/2019 con un Concerto corale di inaugurazione (e celebrazione dei 90 anni) che prevede l’esecuzione della Sinfonia n.2 di Gustav Mahler. Il 19 ottobre si prosegue con Mahler e la sua Sinfonia n. 6, eseguita insieme alla Sinfonia n. 4 di Schubert. Per il terzo appuntamento del mese (24 ottobre) in programma la Sinfonia n. 9, mentre il 27 ottobre

sarà il momento della Sinfonia n. 1 e della Sinfonia n. 8 Incompiuta di Schubert. Il 16 ottobre si aprirà invece la Stagione Sinfonica con il dittico Le Villi di Giacomo Puccini in un nuovo allestimento e Ehi Giò di Vittorio Montalti, in prima rappresentazione assoluta nella sua versione definitiva (repliche 20, 25 e 28 ottobre). G.B.


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CULTURA

ottobre, si torna in sala alla ricerca del film d’essai Rocco Gurrieri

D

a ottobre alla fine dell’anno la città ospita fortunatamente un numero non esoso ma che potremmo dire “accettabile” di festival. Benché manchino e faccia un po’ soffrire la carenza di rassegne d’essai (ricordiamo le ottime allo Spazio Alfieri a cura di Giovanni Maria Rossi dove Losey, Truffaut, Herzog e Bertolucci passavano come se nulla fosse alle 21.00 di giorni festivi e feriali), resistono quelle “sceltissime” del C.P.A, quelle del polo universitario e le proiezioni speciali allo Stensen o a La Compagnia. Lasciando da parte la nostalgia e tornando ai presenti festival c’è una grande attesa per France Odeon, l’erede ancora in verde età di quel France Cinéma diretto da Aldo Tassone che dal 1986 seppe riempire i cuori dei cittadini amanti del cinema. Dal 31 ottobre al 4 novembre ecco quindi presso il cinema Odeon (piazza Strozzi) il festival dedicato alla nuova cinematografia francese, titoli e ospiti speciali ancora da rivelare. Proprio La Compagnia sarà invece sgargiante teatro del resistente e necessario Florence Queer Festival, che con ben sette appuntamenti Queerbook scissi fra Ibs libraccio e la sede Ireos, svariate proiezioni inedite - segnaliamo Rafiki, primo film kenyota a raggiungere Cannes e Il Calciatore Invisibile, film di Matteo Tortora fra le prime pellicole ad affrontare il tema dell’omosessualità nel mondo del calcio -, due esposizioni di cui una fotografica e una composta di materiale d’archivio LGBT, dal 5 al 19 ottobre approda alla sua sedicesima edizione grazie al costante e consistente impegno dei due direttori Bruno Casini e Roberta Vannucci, dei loro collaboratori e degli sponsor. Ultimi ma non ultimi dal 21 al 25 novembre il “Festival internazionale di cinema e donne” , sempre a “La Compagnia” (programma ancora da definire) e “Lo schermo dell’arte”, finora ottima rassegna con ospiti e titoli d’eccezione che si terrà anch’esso a La Compagnia dal 14 al 18 novembre. Ulteriori informazioni www.florencequeerfestival.it, http:// franceodeon.com/wp/, http://www. schermodellarte.org/festival-2018/ e www.cinemalacompagnia.it/programma.

i kinkaleri si fanno in otto

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l collettivo Kinkaleri riporta in scena “Otto” al Pecci di Prato, con sei repliche, il 5,12,19 ottobre alle 21.30 e il 7,14,21 alle ore 18.00. Adesso in collaborazione con Contemporanea Festival, “Otto” vinse in realtà già il premio UBU, considerato il riconoscimento più

importante in Italia per il teatro addirittura prima del suo debutto nel 2002. Tratto da un testo di Louis Wolfson, “Otto” è un lavoro maniacale sullo spazio vuoto, la gravità e la sua assenza, la ripetizione ossessiva di gesti e momenti della quotidianità. C’è il nonsense (Beckett),

comiche da cinema muto (Chaplin e Keaton), silenzi spezzati da tonfi, rumori, spari, c’è un uomo che si affaccia più volte dal finale fino a entrare in scena e schiacciare il viso contro una torta, altro simbolo di un’umanità senza più stabilità. Formidabile momento di apparente controllo con Can’t get you out of my head di Kylie Minogue, che una figura femminile ascolta con le cuffie seguendo il ritmo in scena quasi a sfidare la gravità impazzita. Cadrà anche lei come tutti gli altri seguendo le linee rette delle proprie intenzioni, sopraffatti da una realtà incontrollabile. Citando Gilles Amavi, che scrisse su Lecture recensendo “Otto”, “Leggere nei due sensi è il solo sapere necessario per guardare questo spettacolo”. R.G.


28 ottobre 2018

Lelia Zoia

L’

appuntamento annuale che inaugura ufficialmente la stagione dell’arte arriverà il 13 ottobre, con la Quattordicesima Giornata del Contemporaneo, grazie alla manifestazione organizzata da AMACI – Associazione dei Musei di Arte Contemporanea Italiani. Un migliaio di realtà in tutta Italia apriranno gratuitamente le loro porte per presentare artisti e nuove idee attraverso un programma multiforme di mostre, laboratori ed eventi, per regalare al grande pubblico un’occasione per vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell’arte contemporanea. Sul sito www.amaci.org una mappa indica dettagliatamente tutti gli eventi presenti sia nelle grandi città che nei piccoli borghi. Cosa propone Firenze? La Galleria 360 Arte contemporanea (via il Prato 11 r) presenta una mostra collettiva dal titolo Ex-tasi – spiega il critico d’arte Virginia Bazzechi Ganci Cancellieri – nella quale i vari artisti internazionali sono chiamati a confrontarsi sul complesso tema dell’estasi (dal greco ex- fuori e stasisstabilità) dove il pensiero rinuncia ad ogni pretesa di oggettività e razionalità per abbandonarsi ad un dinamismo emotivo che conduce ad un viaggio fuori dal sé.

CULTURA

la carica delle gallerie

Non finisce qui: L’armadillo atelier (via del Porcellana, 51) propone Astro e astratto. Dalla Trama al segno; Men’arte (via De’Bentaccor-

di, 6) espone Morfologie; lo Studio Giambo (corso de Tintori, 6) ci offre la mostra L’invasione; senza dimenticare Ottobre alla Galleria Saci (via

di Sant’Antonino, 11) e le opere di Mivio Sodi dal titolo Io e Pinocchio (via G.B. Vico, 29). Fra le novità di quest’anno, la mostra simultanea delle opere di Marcello Maloberti nei ventiquattro musei AMACI in tutto lo stivale (tra i quali il Centro Pecci di Prato) e il coinvolgimento nell’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che darà vita ad una settimana di promozione della creatività italiana nelle Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura all’estero.

per “Firenze, una città in cammino”

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l 14 ottobre alle 9 tutti in piazza della Signoria. Appuntamento in centro per raggiungere la periferia della città in 5 splendidi percorsi e godere della bellezza dei luoghi del nostro quotidiano. Un grande evento, giunto ormai alla sua terza edizione, dedicato alla promozione della salute, alla valorizzazione degli spazi urbani e ad incoraggiare una mobilità dolce. Cinque saranno i gruppi di cammino sui percorsi di “Firenze The Walking City”. Verso il Q1 Orto botanico: visite e laboratorio: “Erborista per un giorno”, Lunghezza 2,4 Km – Difficoltà: facile Verso il Q2 Fiesole e il colle “lunato”: le Cure, San Domenico e Fiesole -Lunghezza: 5,8 km - Difficoltà: media Verso il Q3 Belvedere e le colline fiorentine: Pian dei Giullari e Montici- Lunghezza: 7,2 km - Difficoltà: medio Verso il Q4 L’arte e il verde: centro storico, San Frediano, Isolotto e CascineLunghezza: 8 km – Difficoltà: facile Verso il Q5 La collina di Montughi e i giardini di Firenze: il Museo Stibbert Lunghezza: 8 km - Difficoltà: facile Per iscriversi firenze@uisp.it, per informazioni 055 6583561. Adesione gratuita L.Z.


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CULTURA

Gianni Carpini

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rincipesse addormentate, ma anche principini assopiti in un sonno simile alla morte. Matrigne cattive e fatine buone, re porci e belle fanciulle vestite di pelli d’asino. Metafore e simboli: le favole possono raccontare qualcosa di più su noi stessi. Da questa idea nasce un laboratorio sperimentale, per piccoli e grandi, che mette insieme fiabe, teatro e psicoanalisi. È il Teatro del Borgo (via San Bartolo a Cintoia 97, vicino alla fine di via Canova) ad ospitare la prima edizione di “Teatrofiaba”, un doppio percorso per under 12 e per adulti, organizzato dall’associazione Fairitaly onlus da ottobre fino a dicembre: un laboratorio di drammaterapia per i grandi ogni lunedì sera e un laboratorio psico-teatrale il mercoledì pomeriggio, riservato ai giovanissimi tra i 9 e i 12 anni che possono partecipare insieme ai genitori o ai nonni. “Le fiabe sono metafore della vita, raccontano le difficoltà, i conflitti che si devono attraversare e superare per realizzarsi - osserva Laura Cioni, psicoanalista e attrice - nelle fiabe si raccolgono temi cruciali come i conflitti familiari, gli abbandoni, i tradimenti, le prove dell’amore, destini che coinvolgono ugualmente

C’era una volta… un laboratorio da favola

re e contadini”. Gli incontri, undici in tutto, sono seguiti dall’attore Giovanni Carli, dalla drammaturga Chiara Guarducci e da due psicoanaliste, Adalinda Gasparini e Laura Cioni. Bambini e ragazzi, partendo da una fiaba, giocano a interpretare i diversi ruoli, mentre nella versione

“senior” i partecipanti sono coinvolti, oltre che nell’interpretazione teatrale, in esercizi di riscrittura e in un momento finale per scambiare le proprie riflessioni. “Il teatro è uno strumento formidabile: è una mediazione che permette di indagare dentro di sé – prosegue Cioni - da una parte si gioca, dall’altra si fa molto sul serio”. Al centro di questa esplorazione ci sono le fiabe più famose, nelle versioni originali, e le favole meno conosciute. “In genere si pensa che siano state scritte per i bambini, invece sono nate per gli adulti”. Ma nella realtà si può essere principi azzurri o belle principesse che vivono felici e contenti? “Se solo riuscissimo a fare ciò che fanno i protagonisti delle fiabe, che affrontano pericoli di ogni sorta pur di seguire il proprio desiderio, forse potremmo rischiare di essere felici e ognuno, a suo modo, sentirsi un principe”. Per informazioni: www.fairitaly.eu, info@fairitaly.eu, 3381407323.


30 ottobre 2018

SPORT

torna la febbre viola 4.000 abbonamenti in più rispetto allo scorso anno, i tifosi ritrovano l’amore per lo stadio. Con qualche sogno da grande...

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Lorenzo Mossani

è Il focus del benzivendolo

fiorentini hanno deciso: la domenica si torna allo stadio. Torneranno al “Franchi” le famiglie e i tanti tifosi della Fiorentina anche lontani dal capoluogo. Perché? Perché tutti sanno che sarà un anno chiave. Il gruppo è unito, ha voglia di credere a un traguardo chiamato Europa League, e questa passione ha contagiato tutti. Sicuramente, alla Fiorentina, sono arrivati dei rinforzi di qualità: senza non si poteva sperare nei miracoli. Una piccola parte della Fiesole vorrebbe giocatori acquistati e non con altre formule, ma sempre abbonandosi, per essere “presente”; poi c’è l’altra parte dei tifosi con una convinzione impressa in testa: ‘Dobbiamo capire che il calcio è cambiato e questa è la nostra dimensione’. In conclusione i sostenitori viola hanno tante idee, molto diverse, ma un solo obiettivo: tornare allo stadio per sostenere la squadra. Naturalmente, questa passione ritrovata deve essere accesa dai risultati. Intanto Firenze e i tifosi della Fiorentina stanno gridando “Noi ci siamo”, con loro c’è una squadra solo

da applaudire per impegno e professionalità. Quasi 21.500 abbonati, 4.000 più della passata stagione, molto vicina alla zona “Champions” di tessere staccate, occupata dalla Roma a quota 23.000. Molto più di Lazio e molte piazze, considerate solo dai media, più importanti. La Fiorentina ha svolto anche un’ottima campagna marketing e social, e poi

dulcis in fundo ha anche regalato 3 giocatori alla Nazionale di Mancini: Chiesa, Biraghi e Benassi. Un bel cocktail che ha fatto tornare i fiorentini allo stadio, con la “ciliegina” rappresentata dal non buon servizio delle pay-tv: problema noto a tutti. “La fede dei tifosi viola è unica – dichiara Celeste Pin, grande ex viola, opinionista e tifoso - e quindi non

sono meravigliato di questo numero di abbonati. I fiorentini hanno un amore infinito verso Firenze e la Fiorentina, si sono già riuniti per arrivare insieme a un unico traguardo. La maglia unisce e non può dividere. Il nostro obiettivo? Il traguardo – prosegue - è lottare ed essere competitivi fino in fondo per un posto in Europa League”.

primi calci, primi voti

a cura di Lorenzo Mossani

Abbiamo chiesto al mister, opinion leader e “Benzivendilo” il suo pensiero di questo inizio stagione. Difesa: Il blocco difensivo va alla grande davvero per ora, sempre attento e preciso, direi che Pezzella sta confermando il suo valore e Corvino ci ha visto lungo a prenderlo, aspettiamo squadre più forti per

Andrea Di Salvo, la barba rossa più famosa del Franchi, fa il punto all’inizio del campionato

trovare conferma. Centrocampo: Senza dubbio il centrocampista più in forma è Marco Benassi, Pioli lo fa giocare con meno compiti di copertura e ha la possibilità di arrivare più vicino alla porta avversaria, i 3 gol nelle prime due partite lo dimostrano, ha anche conquistato la Nazionale, sarà un anno importante per lui. Attacco: Io stravedo per Simeone, è partito alla grande, gol e assist, corre come un matto e ha una grinta incredibile, ho scommesso una colazione con un dirigente viola che

arriva a 20 reti, abbiamo un bell’attacco con Chiesa e Pjaca. Rivelazione del campionato? Una probabile rivelazione potrebbe essere Pjaca. Negli spezzoni che ha giocato, ha dimostrato classe, peccato che sia un giocatore della squadra innominabile, però se fa il suo per quest’anno, va bene così. Probabile flop: Chi non mi convince per ora è Eysseric, ha avuto possibilità di dimostrare il suo valore, però non mi ha convinto per niente, a volte non sembra nemmeno essere in campo. Vedremo più avanti.


ilreporter.it 31

SPORT

lo skate trova casa al cavallaccio Lorenzo Mossani

L’

idea è arrivata da un gruppo di persone che hanno raccolto una necessità che arrivava da tanti ragazzi del quartiere 4, ovvero quella vivere il territorio attraverso l’utilizzo di luoghi pubblici nel territorio. Un quartiere che offre già molti spazi per i giochi all’aperto e che vede giovani insieme ai più anziani sfruttare gli spazi che prima erano inutilizzati all’aperto. Un ritorno al passato (quando si giocava nelle piazze), ma con strutture contemporanee. Sono partiti i lavori per la realizzazione dello Skate Park in zona San Bartolo a Cintoia – Cavallaccio. Ed è grande la soddisfazione del territorio. Infatti – ricorda il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni – un anno e mezzo fa un gruppo di ragazzi avevano portato una petizione presentandosi all’inizio di una riunione del Consiglio di Quartiere 4 e il Collegio di Presidenza aveva subito accolto la richiesta, rilanciandola all’amministrazione comunale”. “Ringrazio la Giunta comunale, l’assessore Bettini e la struttura tecnica della Direzione Ambiente che si è data subito da fare per programmare, finanziare e progettare questa piccola ma importante struttura che darà una nuova opportunità di gioco ai ragazzi del nostro quartiere e non solo. Adesso monitoriamo i lavori affinché entro l’anno lo Skate Park possa essere aperto. Quando si decide sulla base dell’ascolto dei cit-

tadini si fanno buone cose. I Quartieri servono anche a questo. E non è poco”, conclude il presidente Mirko Dormentoni. “Da tempo sosteniamo la necessità di avere spazi dove i ragazzi possono giocare liberamente – aggiunge Ilaria Tesi, presidente commissione Servizi sociali del Q4 - praticando lo sport che preferiscono. Infatti ab-

biamo risistemato il campo del giardino di Alice, dove c’è un canestro, e il campo da calcetto a Ponte a Greve. C’è il campo da basket al Caravaggio e lì abbiamo anche messo delle porte per il calcetto (nell’ampliamento del giardino), solo per citare alcune delle realizzazioni già in essere”. E in futuro? “È in corso di realizzazione un campo da calcetto a libera fruizione in zona Casella – prosegue - e siamo sempre disponibili ad accogliere e sostenere le richieste di spazi sportivi pubblici.

L’idea è quella di tornare a vivere il proprio territorio, socializzare e fare comunità divertendosi e praticando attività sportiva. Dai ragazzi c’è molto da imparare perché quando giocano insieme dimostrano che non ci sono barriere e/o differenze, c’è solo la voglia di stare insieme e giocare. In questo mandato abbiamo portato avanti ed a compimento tanti progetti in questo senso e proposti di nuovi”. Chapeu a un quartiere che sembra avere una marcia in più su questo importante tema, ovvero quello dell’importanza sociale nonché sportiva di luoghi di aggregazione pubblica.

una corsa da paura: arriva la terza edizione dell’halloween run H alloween a Firenze può essere uno spasso, per grandi e piccini. In questo 2018 ci sono tante occasioni per divertirsi durante la notte più paurosa dall’anno, ma sicuramente la più stravagante è sicuramente quella organizzata al parco delle Cascine. Zombie, streghe e… gambe in spalla! Nel polmone verde della città torna la corsa più paurosa che ci sia, la Firenze Halloween Run, giunta alla terza edizione. Partenza prevista alle ore 19 dal piazzale davanti alla piscina delle Pavoniere. Una divertente corsa per grandi e piccoli, da fare rigorosamente in maschera e possibilmente più mostruosa possibile: da una parte c’è la corsa ludico motoria di 5 chilometri, dall’altra la family run di 3 chilometri. I bambini potranno farsi trasformare in piccoli mostri da alcune esperte truccatrici, mentre all’arrivo saranno premiati i migliori travestimenti. “In un mondo in cui le corse goliardiche diven-

tano sempre più presenti nella vita dei fiorentini (colorate, ubriache e golose) la nostra è sicuramente la più spaventosa e mostruosa - dichiara Cristina Murgia organizzatrice della Firenze Halloween Run, ma soprattutto sportiva doc a cui piace divertirsi - Dopo due edizioni da tutto esaurito arriviamo alla terza prova con tante novità e la consapevolezza di essere diventati un punto di riferimento, a Firenze, della notte più spaventosa. Abbiamo creato una corsa che va a ravvivare una zona importante come quella del parco delle Cascine che, purtroppo, di notte non gode di ottima fama, lasciando che le famiglie e soprattutto i bambini possano divertirsi giocando e facendo attività fisica! All’interno del parco, lungo tutto il tracciato, i partecipanti troveranno delle installazioni che interagiscono con i corridori cercando di spaventarli il più possibile nel buio della notte. Per motivi di sicurezza la corsa è a numero chiuso (400 partecipanti) per evitare

che ci siano problemi durante un tracciato piuttosto buio”. L’invito, dunque, è di iscriversi il prima possibile: per tutte le informazioni del caso e per effettuare l’iscrizione c’è il sito internet www.halloweenrun.it N.D.


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Un percorso di accelerazione per tre progetti innovativi rivolto a gruppi di Under 35 che vogliano costituire una impresa cooperativa. Il bando è aperto dall’8 ottore al 30 novembre 2018

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