Il Reporter Scandicci - Ottobre 2018

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OTTOBRE 2018

Scandicci

SORVEGLIATI SPECIALI Mensile di infomazione gratuita ilreporter.it



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Editoriale

Sarà un’ottima annata?

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FRANCESCA PULITI

econdo le previsioni del presidente della federazione vitivinicola di Confagricoltura Toscana Francesco Colpizzi, il 2018 potrebbe rivelarsi un’ottima annata per il vigneto Toscana. Il ritorno delle “mezze stagioni”, infatti, dovrebbe regalarci un vino più tipico, con più aromi e profumi. Inoltre, il raccolto si preannuncia più corposo del 20% rispetto al 2017 (quando però era venuto meno il 40% della produzione proprio a causa di condizioni meteo avverse). “Grazie alle caratteristiche di questa annata – dichiara Colpizzi – ci aspettiamo di avere vini più tipici, comunque ben strutturati, probabilmente meno potenti ma più equilibrati rispetto al millesimo 2017”. Una previsione che ci piacerebbe poter estendere a vari settori della nostra economia. Per verificare se le aspettative enologiche troveranno riscontro non mancheranno le occasioni (a partire da Vino è, il salone dedicato ai wine lovers che si tiene alla Stazione Leopolda di Firenze dal 27 al 29 ottobre). Non sarà altrettanto semplice trovare parametri affidabili per prevedere altri aspetti di questa annata. Quella che si apre con il mese di ottobre sarà senz’altro una stagione calda, non tanto dal punto di vista meteorologico (sperando nel perdurare delle mezze stagioni), ma sicuramente sotto il profilo politico. È già ufficiosamente cominciata la campagna elettorale nell’area metropolitana, in vista delle comunali della prossima primavera e la stessa Stazione Leopolda ospiterà l’ormai tradizionale raduno renziano (dal 19 al 21 ottobre). Mentre partiti e movimenti serrano le fila, generazioni diverse si interrogano sul proprio futuro. Tra promesse di rilancio e dati non troppo incoraggianti, l’enogastronomia sembra essere rimasta una delle poche certezze all’orizzonte. Sarà per questo che le attività in ambito ristorazione continuano a fiorire (e con esse le battaglie contro certi borghi considerati un po’ troppo unti). Quel che è facile prevedere è un luminoso futuro per l’amata Fiorentina, intesa come bistecca. Forse tra le stelle del firmamento Unesco (dove il sindaco Dario Nardella l’ha proiettata), di sicuro sulle tavole di molti e più che mai protagonista di infiniti dibattiti.

LA FOTO DEL MESE

Arte nascosta Foto del nostro lettore @lorenzo_azzarri Tagga @ilreporterfi nelle tue foto su Instagram, ogni mese pubblicheremo la più rappresentativa

CHE SUCCEDE IN GIRO 5-6-7 OTTOBRE

MERC’ANT

Oggetti in pelle, prodotti gastronomici, biancheria per la casa, giocattoli e molto altro per il Merc’ANT, il mercato solidale i cui fondi saranno destinati a progetti di assistenza domiciliare ai malati di tumore e di prevenzione oncologica gratuiti a cura della Fondazione ANT. Per frugare tra le bancarelle le coordinate sono: Sala dei Marmi, Parterre, piazza della Libertà.

DAL 12 OTTOBRE

A JAZZ SUPREME

Ispirata dal disco A Love Supreme, capolavoro di John Coltrane nonché uno dei dischi più importanti della storia della musica, torna la rassegna “A Jazz Supreme” diretta da Fernando Fanutti del Musicus Concentus e dal pianista Simone Graziano. Otto date tra ottobre e novembre, a partire dal concerto di apertura al Teatro Verdi con Paolo Fresu e Gianluca Petrella. Gli appuntamenti successivi si terranno in Sala Vanni (piazza del Carmine 14) il 19 ottobre con il ten-

tetto di Beppe Scardino BS 10, il 26 ottobre con il duo composto dal sassofonista Mark Turner e il pianista Ethan Iverson e Michelangelo Scandroglio. A seguire Pipe Dream (02/11), Jakob Bro Trio ed Evita Polidoro (09/11), Stefano Tamborrino Seacup (16/11), Graig Taborn Solo Piano + Samuele Strufaldi & Tommaso Rosati (23/11), Gabriele Mitelli (30/11). Disponibili anche abbonamenti.

DAL 14 OTTOBRE

AMICI DELLA MUSICA

La stagione degli Amici della Musica di Firenze si apre al Teatro Niccolini il 14 ottobre con il Trio di Parma. Il 20 arriva il grande pianista francese Bertrand Chamayou, mentre il 21 sarà la volta del Quartetto Guadagnini con un programma dedicato a Verdi e Grieg. Dal 27 ottobre i concerti si sposteranno come di consueto al Teatro della Pergola. Biglietti, abbonamenti e info su www. amicimusicafirenze.it

16 E 17 OTTOBRE

CLAUDIO BAGLIONI

Reduce dal grande successo di Sanremo, Baglioni torna a calcare

il palco per ripercorrere e celebrare 50 anni vissuti in musica, 35 milioni di album venduti in Italia e più di 55 milioni nel mondo. Martedì 16 e mercoledì 17 ottobre il supertour arriva al Mandela Forum, per uno show che si prevede da tutto esaurito.

30 OTTOBRE

THE GENESIS EXTRAVAGANZA

The Musical Box, la band canadese famosa in tutto il mondo per la capacità di far rivivere le emozioni del repertorio e dei costumi dei Genesis, torna in Italia con l’inedito show dal titolo “A Genesis Extravaganza”. Per la prima volta in assoluto, in 25 anni, la band fa un incredibile viaggio nei primi Genesis, uno show spettacolare ed emozionante. Appuntamento al Teatro Verdi.


4 ottobre 2018

Gianni Carpini

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onti, viadotti, cavalcavia: quasi mille in tutta la Città metropolitana di Firenze, cinquemila in Toscana. Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, sono sorvegliati speciali: la Regione, coinvolgendo Province, Comuni e Città Metropolitana, ha creato un tavolo tecnico per avere nel giro di un anno un check-up completo delle strutture in cemento armato. “Al momento i tecnici non ci segnalano situazioni di allarme sui 1450 chilometri di strade di competenza della Città metropolitana – dice Andrea Ceccarelli, consigliere della Metrocittà con delega alle infrastrutture esistono alcune criticità, ma riguardano la manutenzione ordinaria, le buche ad esempio. La tragedia di Genova impone a tutti maggiore attenzione”. A Firenze il Comune ha un cervellone elettronico dove sono schedati i 198 ponti di sua competenza, mentre la Città Metropolitana ha stanziato cinque milioni di euro l’anno per il monitoraggio e la manutenzione di ponti e viadotti. “Per la manutenzione delle infrastrutture, in Italia le regole ci sono, vanno messe in atto – spiega Andrea Vignoli, professore di Scienza delle costruzioni all’Università di Firenze – sul fronte del monitoraggio invece si può fare molto di più, dato che fino ad oggi è stato utilizzato solo in casi particolari”. Negli ultimi anni, avverte l’esperto, anche il “meteo pazzo” ci ha messo lo zampino: i fenomeni atmosferici sempre più aggressivi vanno a intaccare gli strati esterni del cemento. “Ponti e viadotti sono progettati per durare in media cinquanta o

Ponti,

sotto osservazione cento anni, ma questo non vuol dire che fino al termine della vita utile non vadano fatti controlli – osserva Vignoli - servono manutenzione e

monitoraggi accurati. I controlli visivi, che certo sono importanti, non possono essere da soli impiegati per dare un giudizio esaustivo. Sono es-

senziali i controlli strumentali: ora la tecnologia ci permette di installare sensori che possono registrare dati in tempo reale”.

COME STANNO IL VESPUCCI E L’INDIANO

UN OCCHIO DALL’ALTO PER SCOVARE I PROBLEMI

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Arno sta lentamente scavando sotto il pilone del ponte Vespucci, sul lato di piazza di Cestello: la scoperta è stata fatta nel 2016 dagli esperti dell’Università di Firenze. Da fine agosto è scattata la prima fase dei lavori per rinforzare le fondamenta, per un costo di 1,5 milioni di euro a carico del Comune di Firenze. E il ponte all’Indiano come sta? “Rispetto al ponte Morandi, l’Indiano è tutta un’altra cosa – assicura il professor Vignoli - non è di calcestruzzo precompresso, ma di acciaio con stralli costituiti da fili d’acciaio. Di recente è stato sottoposto a interventi alla soletta, prima in calcestruzzo non adeguatamente armato, che è stato sostituito con un materiale più elastico e peso equivalente”.

a Toscana da due anni è sorvegliata da una coppia “sentinelle spaziali”. A tenere sott’occhio tutto il territorio sono due satelliti radar, grazie a un progetto del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, finanziato dalla Regione: sotto osservazione continua ci sono due milioni di punti e gli strumenti sono in grado di rilevare eventuali spostamenti. Nato per vigilare sui movimenti del terreno, ad esempio le frane, il sistema è utile anche per la prevenzione del rischio delle infrastrutture come strade, case, ponti, anche se non tutti possono essere monitorati, perché questo dipende dalle caratteristiche di risposta alle microonde.


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Costanza Tosi

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opo il crollo del ponte Morandi, una domanda aleggia sopra le teste dei fiorentini: come è la salute delle nostre case? Lo chiediamo a Duilio Senesi, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze La maggior parte degli edifici a Firenze sono stati costruiti attorno agli anni Sessanta-Settanta, periodo in cui si faceva largo uso di cemento per lo più diverso da quello che viene utilizzato adesso. Questo fa pensare che le strutture a rischio siano moltissime. È così? Nessuna struttura è immortale, dalle mura di Volterra a quelle di San Gimignano piuttosto che il ponte Morandi o altri viadotti, ogni struttura non deve essere guardata con occhio distratto ma necessita di verifiche e manutenzione a prescindere dal fatto che sia secolare o che, per consuetudine, la si veda sempre

le nostre città sono in pericolo?

no, ma non bisogna abbassare la guardia davanti ai nostri occhi. Il ragionamento ovviamente va allargato all’edilizia civile. Non si tratta solo di problematiche collegate al cemento armato: molte opere anche in muratura, magari costruite nel periodo del dopoguerra, negli anni Cinquanta, in situazioni sismiche ad esempio è possibile che a oggi costituiscano un rischio. Cosa fare quindi per gli edifici di questo tipo? Di quale manutenzione necessiterebbero? Sull’esistente è necessario inserire delle forme di verifica periodica. Magari anche a lungo termine, ma

ogni trent’anni circa sarebbe utile che ci fosse una sorta di check up per verificare se le travi in legno sono ancora resistenti, se il cemento è scoperto o ancora se le murature presentano lesioni. Le manutenzioni sono il secondo passo da compiere, in primis ci dovrebbe essere un controllo costante delle strutture, una consapevolezza dei propri edifici e delle condizioni in cui versano. Per quanto riguarda i luoghi pubblici, come possono essere le scuole o monumenti di cui Firenze è colma. Sono state individuate

I NUMERI A Firenze 198 ponti, viadotti e cavalcavia Nell’area metropolitana 1.450 km di strade 939 ponti In Toscana 5.000 ponti 10.000 km di strade

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á Duilio Senesi strutture a rischio all’interno del Comune di Firenze? Su Firenze in condizioni normali è molto difficile trovarsi in situazioni pericolose, mentre invece nel caso in cui dovesse esserci un evento sismico la cosa diventerebbe più complessa. I proprietari privati di case o i condomini che interventi dovrebbero prevedere? Ci sono “campanelli d’allarme”? Assolutamente. È necessario fare caso alla presenza di lesioni, di distacchi sull’edificio, quando si vedono i ferri prestare attenzione; con il tempo potrebbero arrugginire e il ferro perdere di consistenza. Il cemento armato più che altro richiede questa attenzione qui, alla corrosione dell’acciaio, salvo casi limite in cui ci siano calcestruzzi depotenziati, ma devo dire che nei nostri casi non ci sono grossi rischi nell’immediato.


6 ottobre 2018

SCANDICCI

Scandicci in Fiera Nove giorni per fare festa Gianni Carpini

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na fiera grande come una città: nove giorni di festa, 12mila metri quadri di aree espositive coperte che ogni anno richiamano 400mila visitatori. Scandicci Fiera torna con la sua 152esima edizione dal 6 al 14 ottobre. Trecentocinquanta gli espositori, tra piccoli artigiani, negozi, imprese, ristoratori, ditte specializzate nell’arredamento, nei servizi e nel settore auto: sei su dieci provengono da Firenze e dalla Città Metropolitana, di questi il 15 per cento è rappresentato da realtà scandiccesi. Quest’anno l’ospite d’onore è la Camera di commercio italiana a Madrid che porta a Scandicci le creazioni di sei artigiani, tra cui gioielli e vestititi decorati a mano. Il programma poi prevede centinaia di eventi che coinvolgono le associazioni del territorio, con il clou delle iniziative nel giorno del Fierone, giovedì 11 ottobre, quando la festa raddoppia grazie ai banchi degli ambulanti che invadono il centro, da piazza del mercato fino a piazza Matteotti. Quest’anno la mappa della fiera si modifica un poco: l’ingresso al padiglione principale, chiamato “Fiera in fiera” non si affaccia direttamente su piazzale della Resistenza, ma trasloca di fianco, verso la palazzina della banca. Davanti al centro Rogers torna “Pets”, l’area

dedicata agli amici a quattro zampe con esibizioni cinofile, mini-lezioni su come educare fido e laboratori gratuiti per i bambini (su prenotazione). Nella zona centrale si incontrano poi i padiglioni dedicati all’arredo casa, al benessere, alle categorie economiche di Cna, Confesercenti e Confartigianato, oltre all’expo dei mezzi agricoli e industriali. Confermato lo spostamento accanto alle Poste della “Bottega dei sapori”, millecinquecento metri quadri dedicati alle eccellenze alimentari, mentre in piazza Togliatti si rinnova l’appuntamento con il salone dell’auto, che vede rappresentata la quasi totalità dei marchi delle due e quattro ruote. Informazioni sul sito www.scandiccifiera.it.

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ccanto allo shopping, il “piatto forte” è il cibo: bontà italiane e internazionali, per assaggiare i sapori più diversi. Tre le principali novità: un ristorante che propone tonno in tutte le sue varianti culinarie, un punto con street food senza glutine e l’arrivo de “La Braceria” nell’area ristoro del padiglione Cna. E poi ce n’è per tutti i gusti: cucina argentina, pizza napoletana, “fritto solidale” firmato Cui-I ragazzi del sole, piatti della Sardegna e birra artigianale. La guida gustosa alla fiera è anche sul sito www. golagioconda.it. G.C.

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SCANDICCI

“La tradizione di cui andiamo fieri” Gianni Carpini

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Una storia lunga un secolo e mezzo

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ncora si chiamava Comune di Casellina e Torri: nel 1866 la zona di Scandicci era già centrale per lo scambio agricolo. Il 17 novembre dello stesso anno venne decisa l’organizzazione di un mercato e di due fiere annuali. La manifestazione ebbe un grande successo, tanto che nel 1868 venne acquistato uno spazio per l’allestimento. Nata come evento legato al bestiame, la Fiera di Scandicci è oggi la più grande fiera campionaria della Toscana a ingresso gratuito. C.C.

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a fiera è l’appuntamento dell’anno a Scandicci. Su questo abbiamo sentito il sindaco Sandro Fallani. Che significato ha la fiera per Scandicci? In una città che ha fatto dell’innovazione e della trasformazione la sua caratteristica fondamentale, dai servizi educativi a quelli culturali, dall’urbanistica all’impresa, la fiera è l’elemento di tradizione e di continuità di cui siamo tutti orgogliosi: in oltre centocinquanta anni di vita ha seguito la trasformazione della città. La fiera agricola degli allevatori è diventata poi una fiera artigianale e commerciale, con numeri pazzeschi. E per l’economia scandiccese? Per alcune categorie merceologiche, come per chi si occupa di arredamento o di servizi alle imprese, è una delle vetrine promozionali più importanti. Queste aziende ci dicono che grazie ai contatti avuti in fiera fanno il 60-70 per cento degli ordinativi di tutto l’anno. Come sempre ci saranno cambia-

menti alla viabilità… Su questo devo ringraziare il lavoro straordinario della polizia municipale, per la sicurezza e la gestione della circolazione: con la fiera la viabilità nella zona centrale è ridotta all’osso, ma dopo meno di ventiquattr’ore dalla fine dell’evento si torna alla normalità. Durante la fiera l’invito è quello di spostarsi a piedi, in bici, usare i parcheggi scambiatori, viaggiare sui mezzi pubblici, tramvia in testa. E il sindaco cosa farà alla fiera? La fiera chiude la stagione bella, ci prepara al lavoro da fare questo inverno. Di sicuro vedrò i fuochi d’artificio la sera del 14 ottobre, insieme alla mia famiglia.

LA TOP 3 DEGLI EVENTI Il Fierone, 11 ottobre Da mattina a sera grande fierone degli ambulati lungo le vie del centro Pets, tutti i giorni Davanti al Comune esibizioni cinofile e baby-laboratori I ‘Fochi’, 14 ottobre Alle ore 22 chiusura in grande stile con lo spettacolo pirotecnico

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PROGRAMMA MATTINA ore 9.30 Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento Saluti istituzionali Rappresentanza Democrazia Viviamo oggi in una democrazia fragile, minata dal dispotismo antipolitico dei mercati, che si esercita al di fuori di ogni controllo pubblico. Anzi, determina le scelte politiche ingoiando governi, partiti, sindacati. In questa democrazia indebolita, che conserva ed esibisce le sue forme ma perde il cuore e la meta, le associazioni di cittadini si stanno moltiplicando in tutto il mondo. L’Italia, nonostante la crisi di rappresentanza, vede il fiorire di migliaia di associazioni, in particolare su fronti delicati e in pericolo come la scuola, l’ambiente, il patrimonio culturale.

POMERIGGIO ore 15.30 - 16.30 Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento Arte e politica tra rappresentazione e rappresentanza Con Vittorio Sgarbi, Critico d’arte Che cos’è la rappresentanza? Come viene rappresentata nell’arte? Qual è il legame tra arte e politica? Un viaggio attraverso questi interrogativi insieme a Vittorio Sgarbi che traghetterà il pubblico specializzato, e non, verso stimoli intellettuali pieni di stupore ed emozione. Partendo da dettagli tecnici attorno all’arte e alla politica, il Critico d’arte comporrà un corpus rivelatore di una inedita realtà, probabilmente provocante, presumibilmente dissacrante, certamente stimolante, ricco di spunti su cui riflettere.

Presentazione del tema Ermenegildo Bonfanti, Segretario Generale FNP CISL Incontro con Nicola Antonetti, Presidente Istituto Luigi Sturzo Stefano Bartolini, Professore di Economia Politica, Università di Siena Valerio Onida, Giurista Gianfranco Pasquino, Professore Emerito di Scienza Politica, Università di Bologna Giulio Sapelli, Economista Nadia Urbinati, Docente di Teoria Politica, Columbia University Democrazia Rappresentanza Riflessione sul tema Annamaria Furlan, Segretaria Generale CISL

TUTTI GLI EVENTI SONO GRATUITI CON PRENOTAZIONE SUL SITO

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FIRENZE 12 OTTOBRE 2018 Ore 16.45 – 17.30 Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento Il punto sulle generazioni Presentazione del libro I rassegnàti. L’irresistibile inerzia dei quarantenni Con Tommaso Labate, Giornalista Avevano vent’anni vent’anni fa. Oggi sono una categoria di giovani vecchi senza speranze, senza soldi, senza figli, senza rancore. Sono i rassegnàti. ore 18.00 - 19.00 Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento Economia e Populismo Con François Bourguignon, Economista C’è una relazione tra democrazia e diseguaglianza economica? La democrazia facilita la crescita o avviene il contrario? Le domande, oggi, si inseriscono in un contesto sociale nel quale il populismo è ormai centrale e nel quale continuano ad essere particolarmente rilevanti problemi come la disuguaglianza, il potere d’acquisto stagnante, e le migrazioni. Qual è allora il fil rouge che lega democrazia, crescita, disuguaglianze e “populismo”? L’analisi di François Bourguignon, Economista, Professore e Direttore presso la Paris School of Economics. È stato Vice Presidente per l’Economia dello sviluppo e Capo Economista presso la Banca Mondiale dal 2003 al 2007. SERA ore 21.00 - 22.00 Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento Michele Mirabella intervista Gioachino Rossini Con Michele Mirabella e Gabriele Duma Una pacificazione tra passato e futuro. Un equilibrio tra i tempi... che va trovato prima dentro di noi e poi tra le generazioni. Uno storico format della grande Radio degli anni settanta.Protagonista dell’intervista sarà Gioachino Rossini, in occasione delle celebrazioni dei 150 anni dalla sua scomparsa. Ideatore e Organizzatore

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10 ottobre 2018

SCANDICCI

Matteo Minà

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opo i due bandi per la gestione andati deserti, siamo pronti a sostenere l’imprenditorialità culturale giovanile, coprendo i costi fissi. I ‘vecchi’ operatori di settore non ci hanno creduto e per questo voglio scommette sul coraggio e sulle idee dei trentenni, per una sorta di nuova new wave culturale che parta da Scandicci”. Il sindaco Sandro Fallani rilancia sull’auditorium del Centro Rogers in piazza della Resistenza (inaugurato a fine 2013), dopo le prime due gare (nel 2014) per la gestione dello spazio polivalente che non hanno prodotto risultati, aggiungendo: “Mi immagino una cooperativa di ragazzi che invece di andare all’estero abbia il coraggio di proporre un progetto originale per un campus di innovazione culturale con eventi per i coetanei e non solo, lasciando poi al Comune alcuni giorni per iniziative istituzionali. In quel caso, sulla base dell’idea potrebbe essere fatto un bando di evidenza pubblica per poi essere pronti a sostenere come amministrazione i costi fissi, che ammontano a circa 50 mila euro”. Anche se al momento non sono pervenute proposte in tal senso, Fallani è fiducioso: “Cre-

Quale futuro per l’auditorium Rogers? Il Comune punta su giovani startup Gli appuntamenti in arrivo

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anti gli eventi in programma nell’auditorium. La sera dell’8 ottobre il tour itinerante del Maggio Metropolitano fa tappa a Scandicci, mentre il 4 novembre prende il via la nuova edizione del “Libro della vita”, con dodici ospiti autorevoli che fino ad aprile 2019 racconteranno un volume che li ha ispirati. La novità sono tre appuntamenti di sabato sera con “Le Città della vita”, con focus su Firenze, Napoli e Livorno. Da segnalare anche la 35esima rassegna internazionale di minerali (13 e 14 ottobre) e il festival del tango a dicembre. M.M.

do nel coraggio dei giovani, naturalmente se nessuno dovesse farsi avanti proseguiremo con la nostra gestione fino al termine della legislatura, per poi pensare a un nuovo progetto nel 2019”. Intanto il Comune, pur confermando un programma di eventi, è al lavoro per stringere rapporti con istituzioni di portata internazionale per nuove opportunità. “Il potenziale della location è altissimo visto che con la tramvia transitano dalla piazza circa quindici milioni di passeggeri all’anno. Ci siamo già incontrati con la Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze per provare a ospitare alcune loro mostre nell’auditorium Rogers e in parallelo siamo al lavoro per coinvolgere il mondo della moda, data la forte vocazione del territorio. Queste iniziative, naturalmente, potrebbero convivere con gli eventi della startup culturale che ci auguriamo si faccia presto avanti”. Anno XII n. 58 del 1 ottobre 2018

Il Reporter di Scandicci raggiunge le famiglie di Scandicci Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa | Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa | Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

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SCANDICCI

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Matteo Minà

l commento dei produttori è unanime: pur non essendo oggi una zona fortemente riconosciuta per il vino, a Scandicci il comparto ha una grande opportunità di crescita, soprattutto nelle produzioni bio, data anche la lunga tradizione nelle coltivazioni. Ma per avere successo, in un territorio votato principalmente alla produzione di olio, servono momenti di confronto e un piano di sviluppo comune supportati dalle istituzioni. Una disamina dello stato di salute dell’economia vinicola locale arriva da Leonardo Francalanci, direttore della Fattoria San Michele a Torri, tra le più importanti aziende agricole scandiccesi e con un export di circa la metà del fatturato, con in testa paesi come Germania, Usa, Giappone e Cina. “Anche se è stata un’annata complicata per le piogge e per la presenza di alcuni parassiti, la situazione è migliorata a settembre e fa presagire a buoni risultati. Certo, in generale l’agricoltura deve avere un peso più importante a livello istituzionale, visto che grazie al lavoro degli imprenditori non vengono soltanto mantenuti i posti di lavoro (l’azienda occupa circa una cinquantina di persone, ndr), ma viene conservato in buono stato il territorio”. Francalanci ha poi proseguito: “Servono dei momenti di confronto tra le aziende, perché ci sono temi che riguardano tutti, come il rispetto delle colline da parte dei cittadini, che a volte manca. Inoltre, potrebbe essere utile creare una rete per vendere i prodotti locali e potenziare il turismo in ottica vinicola, visto il flusso di stranieri che arriva a Firenze”. Nella stessa direzione il commento di Roberto Moretti, titolare dell’azienda agricola Moretti–Podere Casaccia, che produce vino biodinamico senza l’aggiunta di prodotti chimici, che viene venduto oltreconfine per circa l’80 per cento della produzione, tra Stati Uniti, Germania, Danimarca, Lituania, Giappone, Svizzera, Polonia e Belgio. “La qualità dell’uva è buona e siamo ottimisti, certo Scandicci, una delle prime scuole vinicole d’Italia, grazie al lavoro del prof. Garoglio dell’Università di Firenze negli anni Trenta, potrebbe fare molto di più. Nel mio caso ci sono difficoltà

Bio o biodinamico

Il vino made in Scandicci vola all’estero di spazi: ho necessità di ampliare la cantina, ma la burocrazia non aiuta. Inoltre, servono azioni comuni per la protezione delle vigne dagli animali selvatici e una maggiore pubblicità del territorio”. Infine, per Daniela Danti dell’azienda agricola Roncigliano: “servirebbe una mentalità comune volta alla promozione e non solo basata sui prezzi al ribasso delle bottiglie perché acquistati direttamente dai produttori. Inoltre, sull’onda di un interesse al ritorno alla vita in campagna, ci piacerebbe organizzare delle giornate di vendemmia in cui coinvolgere il pubblico, ma al momento non è facile per i molti cavilli burocratici”.

á Foto Azienda agricola Moretti–Podere casaccia


12 ottobre 2018

SCANDICCI

Un crowdfunding per studiare da star:

e Lorenzo vola a Boston

Bus, il Comune azzera gli aumenti per gli studenti

Laura Piccioli

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el film di Gabriele Muccino “La ricerca della felicità”, è memorabile la scena in cui Chris Gardner (Will Smith) dice a suo figlio “Se hai un sogno, devi difenderlo, se vuoi qualcosa vai e prenditela. Punto!”. Lo sa bene anche Lorenzo Bellini, scandiccese, classe 1996, che ha un sogno: suonare i suoi pezzi su un palco importante, di fronte al suo pubblico. Lorenzo ha studiato lettere classiche a Bologna, ma fin da piccolo la più grande passione è stata la musica, in particolare il pianoforte. Ha frequentato la Scuola di Musica di Fiesole, per perfezionare gli studi, ma dentro di lui c’è sempre stata la consapevolezza che avrebbe potuto fare di meglio, che avrebbe dovuto continuare quella strada per raggiungere il suo sogno: poter vivere di musica. E il momento esatto in cui ha capito che questo desiderio poteva diventare realtà è stato quando, un annetto fa, è uscito dalla sala di incisione, con un suo brano tra le mani e il produttore gli ha consigliato, visto il suo talento, di andare a studiare all’estero, tentando di accedere alle scuole di musica più importanti al mondo. “Non ho aspettato un secondo – racconta Lorenzo – perché in quel preciso momento ho capito cosa avrei dovuto fare da grande. Quasi per

scherzo, tornato a casa, ho iniziato a compilare i formulari online delle scuole che hanno lanciato artisti internazionali. Poi mi hanno chiamato per un’audizione a Monaco di Baviera per entrare al Berklee college di Boston e dopo tre mesi, via mail, la notizia: accettato. Non so neanche esprimere la mia gioia – continua – mi è sembrato impossibile. Da un giorno all’altro la mia vita è cambiata. Io che fino a quel momento non ero stato via di casa per più di quindici giorni, mi sarei dovuto trasferire dall’altra parte del mondo!”. Una volta tor-

nato con i piedi per terra però, Lorenzo si è trovato a fare i conti con la questione economica, perché la retta del college americano costa circa 18mila dollari a semestre. Ed è qua che oltre all’impegno dei familiari, entrano in gioco gli amici, che per la festa di compleanno – che ha coinciso con i festeggiamenti per la partenza a fine agosto – gli hanno mostrato una pagina di un sito di crowdfunding. Hanno raccolto cinquemila euro: un piccolo passo per far sì che il sogno di Lorenzo possa finalmente diventare realtà.

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ontributi per azzerare l’aumento degli abbonamenti dell’autobus per studenti. È quanto deciso dal Comune di Scandicci in favore delle famiglie residenti sul territorio, con un reddito Isee sotto i 40mila euro e con figli che frequentano scuole fino alle superiori. Dopo la pubblicazione del bando, prevista a metà mese, sarà possibile presentare domanda al Punto Comune del municipio. Info su www.comune.scandicci.fi.it. G.C.

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CULTURA

Caterina Canneti

A

piedi o in bici, l’autunno può essere la stagione giusta per una bella passeggiata a Scandicci e dintorni per godersi i colori di ottobre tra campi e vigne. Prima lungo la Greve… Da Ponte a Greve a Le Bagnese, questo rapido percorso, utile anche per non restare imbottigliati nel traffico cittadino, segue la Greve per circa 1 km e mezzo: partendo dall’argine in corrispondenza del ponte di via Pisana, i più svelti potrebbero arrivare alla meta in circa dieci minuti, costeggiando i giardini di San Giusto, fino a via del Molin Nuovo. …poi seguiamo il Vingone Per chi vuole camminare (o pedalare) un po’ di più, consigliamo questo percorso di circa 5 km, da via di Triozzi a Villa Costanza, lungo il torrente Vingone. Una volta oltrepassato il ponte sull’A1, si procede per circa 2 km in via delle Prata, per poi imboccare via di Rinaldi e andare avanti per un altro chilometro. Si svolta in via delle Fonti e si procede per circa 500 m, per poi proseguire lungo l’argine, godendosi la vista di San Martino alla Palma e dei campi circostanti, fino al capolinea della tramvia.

Lungo il fiume o su per le colline Quattro itinerari d’autunno

Da piazza Kennedy a Poggio Valicaia (con schiacciata) Partendo da piazza Kennedy, prendiamo via di Vingone e proseguiamo per circa 3 km (un po’ in salita) nelle colline di Broncigliano, per poi svoltare a destra in via Volterrana. Dopo qualche passo, il consiglio

è di immettersi in via di Sant’Alessandro a Giogoli, per una visita alla meravigliosa pieve medievale del X secolo (nella canonica, anche un affresco di Ridolfo del Ghirlandaio). Riprendiamo il cammino per altri 4 km sulla Volterrana, fino a Chiesanuova: è d’obbligo, a questo punto,

fare una deviazione e fermarsi a gustare la famosa schiacciata di Giotto. Una volta rifocillati, continuiamo su via Romola per circa un 1 km e mezzo. Arrivati all’altezza di via della Poggiona, la meta è finalmente raggiunta. Da Capannuccia a Marciola Questo percorso di circa 11 km è riservato ai più volenterosi. Partendo da Capannuccia, si imbocca via di Castelpulci, per ritrovarsi dopo circa 1 km all’omonima villa, costruzione trecentesca, ospedale psichiatrico nell’800 e oggi sede della Scuola di Magistratura. Si continua per circa 900 m, fino a via di Calcinaia: altri dieci minuti di cammino vi porteranno alla chiesa medievale di San Martino alla Palma, meritevole di una sosta. Si riprende il tragitto per altri 3 km e mezzo, prima seguendo via di San Martino (sulla strada, anche la meravigliosa Villa Torrigiani Zingone), poi via di Mosciano, fino a Pian de’ Cerri. Da qui, si procede in via di Marciola per circa 2 km, fino alla chiesa medievale di S. Maria.


Guido Bachetti

C

ontemporaneo sì, contemporaneo no. Firenze si interroga da sempre su questa annosa questione. E sebbene ci sia chi – di buon grado – sostenga che l’arte sia sempre contemporanea, ci sono alcuni che proprio le produzioni dei giorni nostri non le mandano giù. Il team di Palazzo Strozzi però, audace come sempre, ha deciso (e non è la prima volta) di sfidare il conservatorismo di alcuni e ha dato il via all’attesissima mostra “The Cleaner” (fino al 20 gennaio 2019), retrospettiva dell’artista serba Marina Abramovic famosa nei cinque continenti per le sue performance. In mostra oltre 100 opere che offrono una panoramica sui lavori più famosi della carriera dell’artista, dagli anni Settanta agli anni Duemila, attraverso video, fotografie, dipinti, oggetti, installazioni e la riesecuzione dal vivo di sue celebri performance attraverso un gruppo di performer specificatamente formati e selezionati in occasione della mostra. Spazio all’arte dei giorni nostri, in

Palazzo Strozzi, Le Murate Pac, Museo Novecento

La sfida del contemporaneo questo caso site-specific - anche a Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, che fino al 3 novembre ospita “Qui”, personale dell’artista fiorentino Paolo Masi, che si è voluto confrontare direttamente con gli spazi dell’ex carcere, dando vita a dodici monumentali interventi concepiti appositamente per le Murate. “La mostra è centrata sull’evidenziare la

particolarità di questo spazio – ha spiegato - diverso da una galleria e da un museo, che essendo luogo di produzione consente alla immaginazione di esprimersi in maniera libera e totale”. Spazio all’immaginazione libera e totale anche per gli studenti dell’Accademia di Belle Arti che hanno sviluppato, sotto la guida del direttore del museo Sergio

Risaliti, del curatore Robert Pettena e con la collaborazione dell’Assessorato allo sviluppo economico e al turismo del Comune di Firenze, il progetto “The Wall. Altri spazi” al Museo Novecento che propone, su una parete lunga sei metri, idee per la riqualificazione di via Palazzuolo. Qui si va oltre il presente, siamo già al futuro prossimo.

90 anni e non sentirli, L’Orchestra del Maggio festeggia a teatro N ovanta anni di musica per l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, che si appresta a spegnere tutte queste candeline ricordando i musicisti e i direttori d’orchestra che nel corso di quasi un secolo si sono avvicendati sul podio del Teatro. Vittorio Gui in primis, poi Bruno Bartoletti, Riccardo Muti, Zubin Mehta e Fabio Luisi che ne ha appena assunto la guida. Per omaggiare la più grande istituzione musicale fiorentina il teatro dà

appuntamento a tutti il 4 ottobre quando si alzerà ufficialmente il sipario sulla Stagione Sinfonica 2018/2019 con un Concerto corale di inaugurazione (e celebrazione dei 90 anni) che prevede l’esecuzione della Sinfonia n.2 di Gustav Mahler. Il 19 ottobre si prosegue con Mahler e la sua Sinfonia n. 6, eseguita insieme alla Sinfonia n. 4 di Schubert. Per il terzo appuntamento del mese (24 ottobre) in programma la Sinfonia n. 9, mentre il 27 ottobre

sarà il momento della Sinfonia n. 1 e della Sinfonia n. 8 Incompiuta di Schubert. Il 16 ottobre si aprirà invece la Stagione Sinfonica con il dittico Le Villi di Giacomo Puccini in un nuovo allestimento e Ehi Giò di Vittorio Montalti, in prima rappresentazione assoluta nella sua versione definitiva (repliche 20, 25 e 28 ottobre). G.B.


ilreporter.it 15

SPORT

Allo stadio Franchi, c’è la curva Scandicci Lorenzo Mossani

S

candicci rimane, dopo Firenze, la città con il maggior numero di abbonati al Franchi. Sono cresciute le persone che hanno scelto di andare allo stadio viola, in tutti i settori. Un amore che ogni anno si rinnova e non tradisce mai. Per gli scandiccesi la Fiorentina è la prima squadra di calcio e per molti sarebbe opportuno che lo Scandicci diventasse la “colonia” principale della Fiorentina. Naturalmente a farne le spese è soprattutto la serie D in termini numerici, anche se la fede “blues” sta maturando sempre più nella cittadinanza, quasi come quella viola. Abbiamo intervistato su questo, Andrea Anichini, assessore allo sport di Scandicci e grandissimo tifoso viola. “La notizia non mi stupisce. Con una battuta potrei dire siamo un comune degobbizzato! A parte gli scherzi – sorride Anichini - Scandicci è la città dell’hinterland più fiorentina da sempre, il nostro sviluppo è legato alla città di Firenze, prima il boom edilizio come risposta all’emergenza abitativa dopo l’alluvione, poi lo sviluppo industriale in particolare del settore della moda, con il trasferimento di

 Passione volley

a cura di Lorenzo Mossani

Ogni mese le notizie sull’avventura in A1 della Savino Del Bene

Il calendario 28 ottobre

Debutto in A1 Lardini Filottrano – Savino Del Bene

1 novembre Primo match casalingo Savino Del Bene - Igor Gorgonzola Novara

parte degli artigiani dell’Oltrarno verso Scandicci e negli ultimi decenni con la tramvia e non ultimo il parcheggio scambiatore siamo diventati sempre più simbiotici”. Quindi un legame che va oltre il tifo… “Non abbiamo mai considerato Firenze, la grande città, come una presenza ostile, ma un’opportunità.

Ultimamente anche il settore del turismo, grazie alla tramvia e alla vicinanza con Firenze, ha riscontrato un importante sviluppo per Scandicci, infatti per Airbnb siamo la città più ospitale d’Italia dopo Cortona e Orvieto. Ma tutto questo ha contribuito a trasformare Scandicci da periferia di Firenze a vera e propria città, completandola an-

che urbanisticamente con il nuovo centro, in particolare con il centro Rogers, grazie alla continuità amministrativa che ha permesso di avere una visione di lungo periodo per uno sviluppo del nostro territorio di cui oggi si raccolgono i frutti. Tornando alla presenza degli scandiccesi al Franchi: forza viola, lo voglio gridare forte anch’io”.

Al via una stagione da campioni Lo starting six della Savino Del Bene potrebbe davvero subire da subito una novità graditissima ai tifosi, ovvero il recupero di Vasileva procede più velocemente del previsto. Elica Vasileva è una delle più forti attaccanti nel mondo e se realmente tornerà al 100% per l’inizio del campionato coach Parisi potrà davvero dormire sogni tranquilli. Quindi il sestetto iniziale dovrebbe essere composto da Malinov al palleggio, opposto Haak, di banda Vasileva e Bosetti con Merlo libero. Inoltre, sono tanti i cambi di valore. Il mercato ha portato 9 nuove atlete a vestire la maglia di Scandicci e cinque sono state le conferme. Ottimo, secondo noi, l’inserimento di Caracuta in regia e Zago per dare riposo alla stellina Haak.


Cerchiamo giovani con buone idee imprenditoriali

BANDO

Lavorare insieme in cooperativa

Un percorso di accelerazione per tre progetti innovativi rivolto a gruppi di Under 35 che vogliano costituire una impresa cooperativa. Il bando è aperto dall’8 ottore al 30 novembre 2018

Un progetto di

www.smartandcoop.it


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