Il Reporter Scandicci - Giugno 2018

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Mensile di infomazione gratuita

GIUGNO 2018

SCANDICCI

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17-18 luglio PIAZZA SANTISSIMA ANNUNZIATA FIRENZE 17 luglio

martedì 21.15

18 luglio

mercoledì 21.15

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Direttore TIMOTHY BROCK

20 luglio

venerdì 21.15 SPECIAL EVENT

ROBERTO BOLLE AND FRIENDS 21 luglio sabato 21.15

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musica dal vivo The Cameraman di Buster Keaton

22 luglio

domenica 21.15

LEZIONI DI ROCK BEATLES

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con Ernesto Assante e Gino Castaldo AD INGRESSO LIBERO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA SUL SITO

23 luglio

lunedì 21.15

CHICK COREA AKOUSTIK BAND

con John Patitucci e Dave Weckl

24 luglio

martedì 21.15

25 luglio

mercoledì 21.15

JETHRO TULL

FRANCESCO DE GREGORI

26 luglio

giovedì 21.15

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Editoriale

Tormentoni estivi FRANCESCA PULITI

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ischia di diventare un tormentone estivo il nuovo Consiglio dei Ministri. Dopo aver esplorato tutti i colori dell’arcobaleno, a guidare il Paese potrebbe essere una inedita compagine giallo-verde. Oppure no. A campionato chiuso e orfani dei Mondiali non ci resta che il totoministri. Le autocandidature più audaci arrivano su Facebook, corredate da rispettabilissimi cv senza ombra e senza macchia di attività politica, quasi che fosse una colpa anziché un merito aver avuto il coraggio di metterci la faccia e ammini strare un territorio. Nel momento in cui le nostre caselle di posta elettronica sono invase da centinaia di richieste di consenso per il trattamento dei dati - per l’entrata in vigore della famigerata GDPR - qualcuno comincia a chiedersi dove cliccare per smettere di ricevere notifiche sulle magnifiche gesta dei più improbabili aspiranti alla poltrona. I media anglosassoni una soluzione l’hanno trovata: durante l’ultimo royal wedding bastava un clic per nascondere dai siti di informazione le notizie su Harry e Meghan, così come durante le elezioni Usa si poteva “switchare” da una impostazione repubblica a una democratica. Ma forse in Italia non ne abbiamo bisogno, siamo già abbastanza bravi a ignorare la politica finché non dobbiamo prendercela con qualcuno per la GDPR. In fondo, come recita il tormentone estivo vero, l’estate italiana non è così lontana.

LA FOTO DEL MESE

In piazza, di generazione in generazione Foto del nostro lettore @faccioiselfiebrutti Tagga @ilreporterfi nelle tue foto su Instagram, ogni mese pubblicheremo la più rappresentativa

CHE SUCCEDE IN GIRO 7- 17 GIUGNO

e serviti da volontari, mentre parte del ricavato va in beneficenza. Quest’anno è stato deciso di sostenere Casa Humanitas.

gno) e la serata di cabaret e balli rinascimentali (17 giugno).

VIOTTOLONE IN FESTA

Due weekend di eventi serali nella frazione di Scandicci per la quattordicesima edizione di “Viottolone in Festa”. Si parte il 7 giugno con la festa delle scuole per proseguire con la commedia “I Barroccini di via dell’Ariento” (8 giugno), la sfilata “Fai rivivere il tuo vestito da sposa” (9 giugno) e l’esibizione della scuola di ballo “Poker d’assi ballet”. Il fine settimana successivo spazio alla musica dei Newol-City (15 giugno), l’esibizione di quattro scuole di danza (16 giu-

21 GIUGNO

BADIA TRACIMA

26 GIUGNO

Cena in strada a Badia a Settimo dove, come succede da quattro anni, via Cavalieri di Vittorio Veneto viene chiusa per una sera e ospita lunghe tavolate per 350 persone. “Badia Tracima” è l’iniziativa promossa dalla proloco di Settimo in collaborazione con la Casa del popolo Vittorio Masiani e con la parrocchia. Una vera e propria festa di paese sotto le stelle, che riprende una vecchia tradizione. I pasti sono preparati

CENA DEL SOCIAL PARTY

Sono attese oltre 700 persone alla cena del Social Party di Scandicci, rete che riunisce sessanta associazioni di volontariato impegnate nel sociale. L’evento di solidarietà, che si svolge da 14 anni ed è promosso dall’assessorato alle politiche sociali del Comune, quest’anno arriva in piazza Matteotti. Il ricavato servirà a creare una “guida sociale” con tutti i servizi offerti dalle associazioni e per formare i volontari che distribuiranno la pubblicazione nei luoghi pubblici diventando anche delle “sentinelle” sul territorio per intercettare i bisogni delle persone. Per info tel. 0557591458.

Il Reporter di Scandicci raggiunge le famiglie di Scandicci Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa | Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa | Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

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Anno XII n. 37 del 1 giugno 2018

Direttore Responsabile Francesca Puliti Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 mail redazione@ilreporter.it

Periodico d’informazione locale N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Contiene I.P. - Prezzo di copertina euro 0,10.


SCANDICCI

4 giugno 2018

Matteo Minà

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a moda italiana è legata a doppio filo a tre città simbolo: Firenze, che le ha dato i natali nel 1951 e che oggi mantiene una forte vocazione alle collezioni maschili, Milano per le proposte femminili e per la distribuzione e Roma per l’alta sartoria. Ma quello che caratterizza il settore, rendendolo un unicum mondiale che i produttori internazionali ci invidiano, è la presenza sul territorio di diversi distretti produttivi, con alta specializzazione nella realizzazione delle collezioni. Scandicci è uno di questi e gioca un ruolo da protagonista a livello internazionale, grazie al focus negli accessori di pelletteria d’alta gamma. In città ci sono le maggiori fasi della filiera produttiva, per cui un marchio, attratto dalla dicitura “Made in Italy” come simbolo di eccellenza, trova una serie di piccole e medie realtà fornitrici di qualità. Dopo l’arrivo dei primi pellettieri in città, che a partire dagli anni Settanta si sono trasferiti dall’Oltrarno fiorentino (anche a causa dell’alluvione del 1966), l’attività ha subito una crescente espansione e negli ultimi lustri si è formata una vera e propria Fashion Valley, accogliendo griffe italiane e non solo. Da Prada a Gucci, da Montblanc a Balenciaga, passando per Dior e Valentino, fino a Burberry, che di recente ha annunciato l’intenzione di rilevare la pelletteria CF&P, già partner di lungo corso. Sono solo alcuni dei nomi che hanno scelto di insediare un proprio stabilimento o di produrre in città. Ma quali sono stati i fattori di successo della Fashion Valley scandiccese, che continua ad attrarre le maison di fascia alta? “Stiamo vivendo un momento eccezionale che riguarda non solo la moda, ma anche il settore farmaceutico e logistico, gra-

Terra di moda

Dentro la Fashion Valley di Scandicci zie a una sorta di patto per attrarre e mantenere il lavoro a Scandicci”, ha spiegato a il Reporter il sindaco Sandro Fallani. “Come amministrazione lavoriamo per risolvere problemi alle imprese e cercare di favorire il loro arrivo, con conseguente ricaduta positiva pubblica e sul piano occupazionale, e puntiamo anche sulle piccole realtà

che sono tasselli fondamentali”. Per Fallani sono tre i punti cardine per un sano sviluppo del distretto. “In primis la formazione, con tre scuole di moda sul territorio, Polimoda, Mita e Alta scuola di pelletteria, in cui il Comune è coinvolto e dove stanno studiando circa duemila ragazzi. Ma anche le infrastrutture e l’edilizia, con cantieri

aperti per circa 100 milioni di euro, che però non aggiungono nuovo cemento, ma riempiono vuoti edilizi


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SCANDICCI

Il laboratorio degli stilisti di domani… Q

ui gli stilisti e designer di domani creano scarpe, vestiti, accessori, borse. A Scandicci gli studenti del Polimoda (2mila iscritti, di cui il 70 per cento stranieri) trasformano le idee in oggetti fashion: in via Galilei si trova il Design Lab della scuola, che ospita i laboratori di disegno, cucito, maglieria, cartamodello, calzatura e pelletteria e al-

cuni atelier per le start up avviate dai giovani talenti. Le “officine” hanno attrezzature di tipo industriale, per consentire la realizzazione dei progetti didattici in un ambiente che rispecchi fedelmente la realtà delle aziende. I.Z.

E quello della grande griffe

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’edificio è decorato con grandi murales e arredato come un salotto, le maestranze indossano una gabbanella con scritto “Maison de l’amour”. Benvenuti nel Gucci ArtLab, il nuovo centro Gucci inaugurato ad aprile a Casellina: qui ottocento dipendenti danno “forma all’estetica rivoluzionaria e ai prodotti ormai oggetto del desiderio

del direttore creativo Alessandro Michele” spiegano dalla griffe, che conferma novecento assunzioni entro fine anno. Il centro racchiude in un’unica area le attività di pelletteria e calzature, oltre il 70 per cento delle vendite di Gucci nel 2017. I.Z.

Dalla scuola escono borse A

con la riqualificazione”. Il futuro sembra essere roseo. “Siamo al lavoro per intavolare nuovi arrivi di gruppi a livello nazionale, ma al momento non posso svelare altro”, ha concluso il sindaco.

lla tappa scandiccese del progetto “Tecnicamente” che mette in contatto i giovani con il mondo del lavoro, hanno vinto con una borsa che riproduce la facciata della chiesa di Santa Maria Novella. Gli studenti dell’Alta scuola di pelletteria italiana si confermano talenti di creatività e manualità. La scuola, nata nel 2005 per salvaguardare la manodopera e la tradizione fiorentina, unendo tradizione artigiana e innovazione tecnologica, collabora con aziende del territorio e garantisce un’occupazione di oltre l’80 per cento ai ragazzi che la frequentano. I.Z.


SCANDICCI

6 giugno 2018

Una casa delle imprese a forma di ellisse Matteo Minà

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opo anni di rinvii, difficoltà finanziarie e proteste di alcuni cittadini per l’impatto ambientale, arriva una conferma: alla fine dell’estate e comunque entro l’anno sarà inaugurato lo stabilimento che riunisce le imprese della cooperativa Scandicci Produce. Ma i 27mila metri quadri della maxi struttura a forma di ellisse, che si trova ai piedi delle colline di San Martino alla Palma, ospiteranno solo una quarantina delle ottantotto piccole realtà artigianali e industriali del territorio, previste inizialmente. L’importante ridimensionamento è da attribuire alla crisi economica che ha gravato anche sulla cooperativa, che ha comunque l’obbligo di rimanere attiva almeno nei dieci anni successivi l’agibilità degli edifici. Non è tutto. Il progetto originale della grande area produttiva e direzionale su venti ettari, denominata PA4 Padule, prevedeva infatti la costruzione di altre quattro isole di diversi volumi. Al momento soltanto la parte di una, sempre di proprietà della cooperativa, è stata edificata e presto sarà utilizzata per alcuni magazzini comunali e proba-

bilmente da una pelletteria. La vera novità è invece per quella di 12mila metri quadrati, adiacente all’ellissi esistente. Quest’ultima, prevista sulla parte di terreno di proprietà della società Pontedoro, potrebbe essere realizzata a breve, considerata l’attenzione di un’importante griffe del lusso, interessata ad ampliare la propria presenza in città. Le altre due ellissi sul terreno di proprietà di Euroalfa invece difficilmente vedranno la luce. Da un lato l’azienda

è in liquidazione ed è stata ammessa alla procedura di concordato preventivo dal Tribunale di Prato,

mentre dall’altro nel prossimo strumento urbanistico i volumi saranno probabilmente ridimensionati. “Dopo l’estate sarà operativa l’ellisse di Scandicci Produce, a cui manca però il guscio esterno di raccordo con il paesaggio, che deve essere realizzato - spiega Andrea Giorgi, vicesindaco di Scandicci con deleghe, tra le altre, a bilancio, urbanistica e lavori pubblici - siamo comunque in fase di arrivo e alcune aziende hanno già iniziato l’attività in loco grazie all’agibilità parziale”. Se i tempi saranno rispettati, dopo molti anni arriverà a compimento parziale il progetto voluto dal Comune, che, all’epoca proprietario di quella parte dell’area, fece un bando per individuare le imprese interessate ad avere una sede nel territorio, mettendo però il vincolo di consorziarsi per poter dialogare con un unico soggetto. Furono una novantina quelle che risposero, che diedero vita a Scandicci Produce, a cui nel 2008 fu ceduta l’area edificabile.

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SCANDICCI

Gianni Carpini

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a visita medico-sportiva, il consulto dell’ortopedico o la riabilitazione dopo un intervento, tutto sopra la Coop di via Aleardi. È l’ultimo tassello del centro commerciale-sociale di Scandicci: 650 metri quadri con sette ambulatori, quattro box per terapie strumentali e 160 metri quadri di palestra per fisioterapia e riabilitazione. La Rete Pas ha inaugurato il centro fisioterapico sportivo al primo piano della struttura di Unicoop Firenze. “L’obiettivo era ampliare i servizi della sede di via Bessi, dove la mole di attività è costantemente cresciuta”, dice Mario Pacinotti, presidente della Fondazione Pas, rete no profit creata da un pool di pubbliche assistenze fiorentine tra cui Humanitas Scandicci. “Abbiamo voluto fare un salto di qualità, potenziando le prestazioni del reparto di fisioterapia e medicina dello sport che in via Aleardi ha il triplo di spazio a disposizione, rispetto a via Bessi”. Al primo piano i cittadini trovano tre poli specialistici: per l’infanzia, per la medicina della nutrizione e per la medicina dello sport, integrata con la

Fisioterapia e visite sopra la Coop Apre il nuovo centro della salute

fisioterapia (dal trattamento delle patologie specifiche al recupero

e potenziamento dello sportivo). Un progetto reso possibile grazie a Unicoop Firenze che ha contribuito con

un importante intervento di ristrutturazione dei locali. “L’elemento ulteriore che ci ha fatto scegliere questo luogo è la condivisione di intenti con gli altri soggetti – aggiunge Pacinotti - qui è stata aperta una farmacia, Humanitas Scandicci ha portato la sua attività sociale, il supermercato e la sezione soci Coop sono un importante presidio sul territorio”. Si chiude così la stagione di nuovi arrivi in via Aleardi, iniziata nel 2017: al piano terra prima è sbarcata Farmanet, poi i volontari dell’Humanitas con servizi per anziani e per persone in difficoltà, oltre allo sportello del microcredito del Fondo Essere.

Casa-famiglia nel cuore di Badia a Settimo

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na “stanza morbida” dove fare ginnastica, sei camerette, cucina, salotto e un grande soggiorno per stare insieme. In più una terrazza affacciata sulla Badia di Settimo. Dieci disabili hanno un tetto sotto cui sperimentare la vita autonoma: ha aperto i battenti Casa Humanitas, casa-famiglia da cinquecento metri quadri realizzata dalla Fondazione Ora con Noi. I locali sopra la Casa del popolo di Badia a Settimo,

dove un tempo sorgeva una sala da ballo, sono stati ristrutturati, mentre gli arredi sono stati donati da Ikea. Ad aiutare il progetto anche il crowdfunding lanciato sul web dalla Fondazione Il Cuore si scioglie: i quasi 26mila euro raccolti finanzieranno i percorsi terapeutici dei disabili. G.C.

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8 giugno 2018

Gianni Carpini Una città che vive la bella stagione, esce, si gusta uno spettacolo o il mercato sotto le stelle. Gli eventi per l’estate scandiccese scaldano i motori. Vi diamo qualche assaggio.

Shopping, spettacoli o piscina? Guida all’estate scandiccese

La mappa di Open City La novità di Open City 2018? Gli eventi itineranti. Le iniziative salgono in tramvia, per “viaggiare” insieme all’Estate Fiorentina con reading in vettura, e vanno in giro per la città grazie a performance teatrali. Il parco dell’Acciaiolo si conferma luogo delle famiglie e ospita tra la fine di giugno e l’inizio di luglio gli spettacoli circensi e i laboratori del Cirk Fantastik. Torna il palco in piazza Matteotti, animato dalla Scuola di Musica di Scandicci: concerti, teatro e incontri culturali. Fa il bis inoltre il cinema all’aperto nell’arena estiva del Teatro Aurora, curato dagli Amici del Cabiria tra luglio e agosto. Le iniziative toccano tutti i quartieri, come Vingone e Casellina, Badia a Settimo e le colline dove la Villa di Vico (San Vincenzo a Torri) rinnova il suo cartellone di concerti dal 19 giugno. Tutti i dettagli su www.comune.scandicci.fi.it.

Mercato by night Acquisti sotto la luna, giocolieri, sport in piazza e baby laboratori di falegnameria. Dal 21 giugno fino al 26 luglio, i “Giovedì sotto le stelle” portano per le strade il mercato in notturna e tante iniziative promosse dai negozi del centro commerciale naturale Città Futura, che per l’occasione restano aperti fino a tardi. Ogni giovedì dalle 17 fino a mezzanotte l’asse da via Pascoli a piazza Matteotti viene chiuso al traffico per dare vita a un lungo corso dello shopping. Fino al 12 luglio c’è il mercato degli ambulanti di Anva Confesercenti, il 19 e 26 luglio il mercatino dell’artigianato. Nell’ultima data è fissato anche lo sbaracco dei negozi per dare la caccia agli ultimi saldi. Ogni giovedì sera un lungo programma di eventi (www. cittafutura-scandicci.it) che arrivano pure in piazza Manara e in via Giusti con gonfiabili e piano bar.

E un tuffo nel “lido” delle Bagnese Parte la stagione estiva della piscina Le Bagnese, che dal 10 giugno al 5 agosto apre tutti i giorni per la balneazione libera. Gli orari della vasca grande: lunedì e mercoledì dalle 11 alle 18; martedì e giovedì dalle 12.30 alle 18; venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18. La vasca piccola è accessibile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17, fino alle 18 il sabato e i festivi. È obbligatoria la cuffia. Info su www.nuotoscandicci.it.

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10 giugno 2018

ARNO DA VIVERE, INIZIA LA MOVIDA Anna Amoroso

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i sono luoghi che ci fanno amare Firenze ancora di più e con l’arrivo dell’estate anche l’Arno sarà tutto da vivere. L’inizio della movida lungo il fiume coinvolgerà i numerosi chioschi, ma tantissime saranno le novità tra le due rive. A pochi passi dal centro storico, sul lungarno Colombo, il Wood Garden ci regalerà ancora una volta la sensazione di essere sulla riva del mare grazie al nuovissimo allestimento. Si parte il lunedì con Holy Wood, il cinema all’aperto e lo yoga al tramonto, per arrivare al sabato ricco di appuntamenti con una consolle underground. Sempre sul lungarno Colombo lo street food è d’autore con Il Molo5. Dal lampredotto al ramen, dalla pizza bio al “polpanino”, si approda al venerdì con l’aperitivo sonoro che promuove le performance musicali in vinile. Ma lo street food di qualità trova casa anche sul lungarno del Tempio : accanto ai burger di Chianina della Toraia e agli hot dog gourmet di Panino Tondo, la novità di quest’anno sarà il truck food di Phil’s barbecue, un omaggio all’America più vera. E se si cerca un po’ di relax sotto alberi secolari non può mancare una sosta al Fiorino sull’Arno. Spostandoci sulla “rive gauche” ci

sarà una vera e propria rivoluzione negli spazi della storica spiaggetta sotto piazza Poggi dove Olga Melnik, del Centro di Teatro Internazionale, organizzerà concerti di musica classica, danza e teatro. E infine a pochi passi da porta San Frediano ci si potrà fermare al Bistrot Santa Rosa, tappa irrinunciabile per chi ama una location green romantica e ricercata. Navigando comodamente a bordo di un vecchio barchetto da renaiolo sarà possibile vivere un’esperienza suggestiva grazie al servizio offerto dai Renaioli: l’associazione culturale Abstrart ci accompagnerà a giugno in un viaggio alla scoperta del rapporto tra la città e il fiume. “Sarà l’occasione per raccontare la vita lungo l’Arno, gli antichi mestieri legati alla navigazione o lo svago che fino al secolo scorso i fiorentini potevano concedersi frequentando gli stabilimenti balneari che sorgevano appena fuori dal centro”, racconta Francesca Romani, architetto e guida turistica. “E sotto i nostri occhi sfileranno palazzi e torri strettamente legati alla storia della città.” Info: www.abstrartfirenze.org

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La notte di San Giovanni si potrà vivere l’Arno in modo alternativo con la serata organizzata da Firenze Rafting. “Tutte le nostre attività sono adatte ai principianti e non ci sono limiti d’età – spiega Zeno Naspri, uno dei responsabili – Organizziamo anche river trekking, corsi di kayak e rafting in tutto il territorio, mentre la notte di San Giovanni si potranno ammirare i fuochi d’artificio direttamente dal fiume scoprendo Firenze da un altro punto di vista”. Info: www. firenzerafting.it


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Gianni Carpini Dal centro alla periferia. Ecco la nostra mini-guida per districarsi nel lungo cartellone dell’Estate Fiorentina che animerà fino a ottobre il territorio comunale di Firenze.

L’Estate Fiorentina in pillole Gli eventi da non perdere

NEW ENTRY Gli eventi salgono in tram e arrivano in luoghi normalmente chiusi al pubblico. L’Estate Fiorentina apre le porte della Manifattura Tabacchi: nel complesso accanto al Teatro Puccini sbarcano le iniziative, tra cui il Festival au Désert dedicato alla musica africana (30 giugno - 4 luglio) e il Nuovo Cinema Puccini Garden che quest’anno prende posto nel cortile della ciminiera della Manifattura, dal 25 giugno per cinque settimane di film, spettacoli e reading. Sorprese sui binari della tramvia: con l’attivazione della linea 3, a bordo viaggiano le letture del Teatro di Rifredi e dell’associazione Nottola di Minerva. Gli appuntamenti arrivano dietro le sbarre e in chiesa: il 24 giugno “Musica in carcere” porta a Sollicciano concerti di classica, mentre la basilica di Santa Maria Novella “balla” tra luglio e agosto con la rassegna di danza “Novella Classica” e San Miniato al Monte festeggia i suoi mille anni con concerti e convegni. Tra gli eventi due novità: la Notte della Taranta, a luglio nell’anfiteatro delle Cascine, e “Rockin’1000” esibizione di mille musicisti rock il 21 luglio allo stadio Franchi.

E LE CONFERME Per il secondo anno si rinnova l’appuntamento con il cinema (gratuito e sotto le stelle) nel piazzale degli Uffizi, che diventa “più lungo”: dal 23 giugno fino all’11 agosto. Fa il bis pure il grande schermo itinerante del “Cinema Tascabile”, che da metà luglio porta film nelle piazze dei quartieri. C’è un gradito ritorno a San Salvi, dove oltre alle proposte culturali dei Chille de la Balanza, l’associazione La Chute organizza il festival “Salviamo la musica”. Solo qualche nome: Paolo Benvegnù (23 giugno), Lydia Lunch (29 agosto) e Nada (31 agosto). Concerti a fine luglio anche in piazza Santissima Annunziata con Musart Festival, che ospita tra gli altri Baustelle, Jethro Tull, De Gregori e l’esibizione di Roberto Bolle. Nella lunga lista delle conferme segnaliamo infine: Secret Florence (9-16 giugno) alla riscoperta della città grazie alle arti performative contemporanee; gli ottoni dell’Italian Brass week in centro e periferia (22- 29 luglio); la balera 2.0 del Florence Folks Festival al Varlungo (26-29 luglio).

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12 giugno 2018

Vuoi affittare casa? arriva l’home sharing di lusso Vincenzo D’Angelo

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ffittare immobili, meglio se di lusso, offrendo ai visitatori la possibilità di sentirsi a casa. È questa la filosofia dell’home sharing, che sbarca a Firenze con Hostmaker, start-up inglese che opera attraverso il colosso Airbnb. L’obiettivo è quello di trovare, nei prossimi sei mesi, circa cinquanta appartamenti da affittare offrendo un servizio completamente personalizzato, in base alle esigenze di tutte le parti coinvolte, locatore e ospiti. Il procedimento è molto semplice, il proprietario di casa dovrà firmare un accordo con la società britannica, per un periodo di prova di almeno sei mesi, che in cambio si occuperà di tutto: dalle prenotazioni online all’accoglienza dei clienti, dallo scambio delle chiavi al cambio della biancheria, fino allo studio di eventuali ristrutturazioni e altre opere di miglioramento dell’immobile. Non dovrà dunque preoccuparsi di niente, con la possibilità di ottenere un reddito fino al cinquanta per cento in più rispetto alla media, in cambio di una percentuale di trattenuta pari a circa il trenta percento rispetto al prezzo di prenotazione. Anche per gli ospiti sono previsti servizi di accoglienza dedicati come un pacchetto di benvenuto composto da prodotti locali e oggetti di uso pratico, prenotazione di ristoranti, visite e persino un fotografo professionale per qualche scatto all’ombra della Cupola. Un servizio a cinque stelle dunque, ma con l’ambizione di creare un ambiente confortevole e familiare, senza rinunciare al comfort e alle coccole degli alberghi di lusso. Il servizio è già un grande successo Oltremanica, ma l’origine è tutta italiana. Durante una vacanza con la famiglia a Roma, l’imprenditore Nakul Sharma, pensando alla meticolosa cura per i dettagli necessaria per gli affitti turistici, ha trovato il modo di dare uno slancio al suo ruolo di SuperHost su Airbnb dando vita al progetto Hostmaker. Ma in città non è sola, infatti sono diversi i portali che offrono una serie di servizi mirati sia ai proprietari che ai turisti amanti del lusso, HomeAway

e OneFineStay tra i più popolari, ma c’è anche la fiorentina Keesy, che permette di ritirare le chiavi della casa in affitto a qualsiasi ora, usando semplicemente lo smartphone.

Hostmaker propone un servizio di gestione degli appartamenti privati fornendo servizi di alta qualità. E non è da sola

Casa dello studente? Sì, ma con stile D

ite pure addio alla classica casa dello studente un po’ anonima e dall’arredamento datato, a Firenze arriva The Student Hotel. La sede è in viale Spartaco Lavagnini, nello storico palazzo delle Ferrovie che, dopo alcuni anni di ristrutturazione, è stato completamente trasformato in una struttura ricettiva a metà strada tra studentato e albergo di fascia medio-alta. Un posto in cui soggiornare per un periodo breve o abbastanza lungo, perfetto per chi resta in città per un tempo limitato, come artigiani, studenti Erasmus, viaggiatori e buyer della moda. Un luogo in cui i riti del classico albergo si mescolano con un ambiente informale e amichevole, palestra, area coworking, punto ristoro e piscina con vista Duomo inclusi. Dopo i “Bed Talks” del 7 giugno – evento di apertura in cui gli influencer locali dialogano con il pubblico comodamente sdraiati a letto – la struttura si preparerà a ricevere gli ospiti a partire da metà giugno, periodo in cui cominceranno i lavori per la seconda sede fiorentina, in viale Belfiore. V.D’A.


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La Vacanza è low cost (e su gomma)

Il viaggio parte dal capolinea della tramvia Gianni Carpini

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e guardiamo al portafoglio, la “gomma” batte tutti. Andare a Barcellona su un bus low cost può essere più economico di una pizza con gli amici, se si prende al volo la promozione giusta, mentre il viaggio dal capolinea della tramvia fino a Venezia può costare come un aperitivo. Cresce il numero dei fiorentini che salgono sui pullman a lunga percorrenza: un colosso del settore come Flixbus l’anno scorso ha visto aumentare i passeggeri in partenza da Firenze dell’80 per cento. E ora arrivano novità: durante il giorno la fermata dei torpedoni verdi ha traslocato a Scandicci, a due passi dal capolinea del tram. Dalle 7 alle 21 i bus fanno tappa al parcheggio di Villa Costanza, area di sosta dotata di bar bistrot che permette di parcheggiare (o fermare, come succede per gli autobus) senza lasciare l’autostrada A1. Da qui al centro ci sono ventidue minuti a bordo della linea uno. Fatti due conti, i pullman risparmiano sui tempi di percorrenza in media mezz’ora, senza prendere in considerazione il traffico, rispetto alla vecchia fermata vicino alla Fortezza da Basso, che rimane attiva solo di notte. Con lo sbarco a Villa Costanza, dove già fermano altre dieci compagnie come Eurolines e Buscenter, Flixbus ha aggiunto tre nuovi collegamenti agli oltre cento che effettua da Firenze: Barcellona, Praga

LE METE PIÙ GETTONATE

1

Roma

2

Milano

3

Bologna

e Spalato. Si stima così che ogni anno 700mila viaggiatori in più passeranno dal parcheggio di Villa Costanza, che si adegua: il gestore Unipark, società del gruppo Cft, ha investito 250mila euro per i nuovi servizi dedicati agli utenti. I pullman in transito da Firenze toccano tutta Europa, da Marsiglia a Budapest, da Zagabria a Stoccarda, ma i passeggeri che partono da

qui prediligono di gran lunga lo Stivale. Tra le dieci mete preferite, secondo i dati di Flixbus, nove parlano italiano. Le tratte più gettonate sono quelle per Roma, Milano e Bologna, anche grazie alle fermate vicino agli aeroporti, in coda troviamo Genova, Napoli, Venezia, Torino, Pisa e Perugia. Solo alla decima posizione spunta una meta estera: Monaco di Baviera.

Le novità in volo

P

ortogallo, Francia, Russia, ma anche il nostro Sud. Con l’estate decollano nuove rotte. Dall’aeroporto di Firenze le nuove destinazioni sono Lisbona (con la compagnia portoghese Tap), Anversa (collegata dalla low cost TUI Fly), Edimburgo e Manchester (con British Airways). Vueling ha potenziato i voli per Barcellona, Amsterdam e Tel Aviv, mentre Blue Air quelli con Bucarest. Per chi sceglie Pisa, le novità internazionali sono Tolosa (Volotea), Vienna (Lauda Motion), Birmingham (Jet2) e San Pietroburgo (Pobeda e S7). Sempre dal Galileo Galilei, Ryanair ha introdotto tre voli a settimana per Crotone, mentre per l’inverno volerà su Praga e Danzica. G.C.


14 giugno 2018

Valerio D’Angelo La primavera porta con sé la stagione della dichiarazione dei redditi, quel documento contabile e fiscale che serve ai contribuenti a comunicare al Fisco italiano i redditi percepiti nel corso dell’anno appena passato, tenendo conto delle spese sostenute, anche insieme agli altri componenti delle famiglia. La definizione può spaventare, ma in verità è più semplice di quanto sembra, e da quest’anno lo è ancora di più. Quale modello presentare Esistono due tipologie di modelli da presentare a seconda del profilo del contribuente: il 730 è un modello semplificato utilizzabile da tutti i lavoratori dipendenti e i pensionati, mentre il Modello Unico Persone Fisiche permette di presentare più dichiarazioni fiscali, come quella dei redditi e dell’IVA. Per i lavoratori stranieri è necessario presentare una documentazione equivalente tradotta in italiano e rilasciata dal consolato italiano presente nel paese di origine. Quali documenti presentare La Certificazione Unica è è un documento rilasciato dal datore di lavoro sul reddito percepito nell’anno precedente ed è indispensabile per procedere con la compilazione del modello. Va inoltre presentato il codice fiscale di ogni componente del nucleo familiare e una documentazione dettagliata di tutte le spese detraibili: spese mediche, tasse universitarie e/o scolastiche, interessi sui mutui, contratto di affitto, spese funebri, spese per attività sportive dei ragazzi, spese per asilo nido, abbonamenti per mezzi pubblici e così via. È inoltre necessario dichiarare eventuali redditi percepiti all’estero. Come presentare la dichiarazione dei redditi È possibile inviare il modello per via telematica collegandosi al sito dell’Agenzia delle Entrate, ma per accedere al servizio bisogna prima munirsi di un PIN identificativo, rilasciato in tutte le sedi locali dell’agenzia. Per procedere autonomamente, inoltre, è consigliato informarsi approfonditamente o comunque avere una conoscenza di base della materia fiscale. In alternativa si può affidare la compilazione a un commercialista oppure a un CAF, dietro compenso. Le scadenze La scadenza è fissata per il 7 luglio

Dichiarazione dei redditi: istruzioni per l’uso

per chi utilizza il modello precompilato in modo autonomo, mentre si estende al 23, sempre di luglio, per chi si avvale di un intermediario o del CAF. Come riscuotere il rimborso (o estinguere il debito) Una volta presentata la dichiarazione dei redditi, una volta registrate spese detraibili e riducibili, intorno a luglio o agosto, il rimborso viene erogato direttamente in busta paga. Lo stesso periodo è

RIDI CON IL REPORTER

utile per estinguere un eventuale situazione di debito. Le novità da sapere Quest’anno la procedura sarà molto più semplice grazie all’introduzione della compilazione assistita che aiuterà l’utente in ogni fase, attraverso indicazioni e brevi tutorial. Si può dunque accedere ai modelli precompilati dell’Agenzia delle Entrate, corredati di tutte le informazioni necessarie, o eventualmente modificare gli oneri

comunicati da soggetti terzi. Per la prima volta è possibile conoscere come i soldi delle imposte versate nel 2016 hanno contribuito a sanità pubblica, previdenza sociale, istruzione, cultura, trasporti e altre attività. Per saperne di più Il sito dell’Agenzia delle Entrare (www.agenziadelleentrate.gov.it) dispone di una serie di tutorial utili alla compilazione che spiegano i diversi passaggi in ogni dettaglio.

LA VIGNETTA DI GIUGNO Affilate l’ironia: ogni mese, Il Reporter ospiterà una vignetta “silenziosa”. Ai dialoghi pensateci voi lettori, facendo emergere il vostro innato spirito da cabarettista.

Inviateci la vostra interpretazione via mail a redazione@ilreporter.it o tramite i nostri canali social. La migliore sarà pubblicata il prossimo mese.


ilreporter.it 15

Tiziana Alma Scalisi

F

orse non tutti sanno che… sgravi in bolletta? Adesso si può. Il Governo ha istituito quest’anno alcuni sgravi fiscali, si tratta del Bonus Gas 2018 e il Bonus Energia Elettrica 2018: i cittadini aventi diritto ottengono uno sconto direttamente sulle bollette del gas o della luce. Bonus Energia Elettrica Possono richiedere sgravi sulla bolletta elettrica coloro che hanno bisogno di strumentazione medica a casa o coloro (con fornitura elettrica) che vivono con un familiare affetto da grave malattia e che sia costretto a utilizzare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita. In particolare l’elenco delle apparecchiature elettromedicali salvavita che danno diritto al bonus sono state individuate dal Decreto del Ministero della Salute del 13 gennaio 2011. Inoltre il bonus per disagio fisico è cumulabile con quello per disagio economico (sia elettrico che gas) qualora ricorrano i rispettivi requisiti di ammissibilità. Come presentare la domanda La domanda va presentata al Comune di residenza del titolare della

bollette più leggere?

ecco come fare fornitura elettrica (anche se diverso dal malato) utilizzando degli appositi moduli o a un altro ente designato dal Comune (CAF, Comunità montane). Quali sono i documenti necessari Per avere accesso al bonus bisogna essere in possesso di un certificato Asl che attesti la situazione di grave condizione di salute, la necessità di utilizzare le apparecchiature elettromedicali per supporto vitale, il tipo di apparecchiatura utilizzata e le ore di utilizzo giornaliero, il documento di identità e il codice fiscale del richiedente e del malato se diverso dal richiedente. Per la richiesta del bonus, non è possibile utilizzare altre forme di certificazione delle situazioni invalidanti, quali ad esempio i certificati di invalidità civile e non serve la presentazione dell’ISEE. Il bonus per queste situazioni infatti viene concesso indipendentemente dalla fascia

Per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili Via Ontignano, 44 50061 Fiesole [Fi] Tel/Fax 055.695047 Cell. 335.362203 info@tommasino.org www.tommasino.org CF 94078280487 • PI 05090750489 c/c postale 12158531

di reddito del richiedente. Bonus Gas E’ riservato alle famiglie numerose e a basso reddito e vale esclusivamente per il gas metano distribuito a rete e non quindi, per il gas in bombola o per il GPL, per i consumi nell’abitazione di residenza. Requisiti Essere titolare di un’utenza Gas, ovviamente, avere un ISEE 2018 non superiore a 8.107,5 euro mentre per le famiglie numerose (con più di 3 figli a carico) il limite di reddito non deve superare i 20.000 euro. In caso di nuove domande di bonus è obbligatorio richiedere la Dichiarazione Unica Sostitutiva negli uffici INPS o anche online utilizzando il nuovo servizio ISEE INPS 2017 che rilascia la certificazione entro 10 giorni circa. La richiesta dovrà essere presentata negli uffici del Comune di residenza Il valore del bonus Gas varia a seconda di alcuni fattori, ecco alcuni esem-

pi di sgravi. Famiglie fino a 4 componenti - Acqua calda sanitaria e/o Uso cottura: 33 euro per tutte le zone climatiche. Acqua calda sanitaria e/o Uso cottura + Riscaldamento: da 80 euro a 205 euro. Famiglie oltre a 4 componenti - Acqua calda sanitaria e/o Uso cottura: 53 euro per tutte le zone climatiche. Acqua calda sanitaria e/o Uso cottura + Riscaldamento: da 111 euro a 297 euro a seconda delle zone geografiche di pertinenza. Per maggiori informazioni www.guidafisco.it www.arera.it


16 giugno 2018

Costanza Tosi

L’

estate si avvicina, e insieme a lei l’incubo della sessione estiva. Per gli studenti di tutte le facoltà gli esami nei mesi caldi sono, da sempre, lo scoglio più duro da superare. Se con il gelo di gennaio restare a casa sui libri al calduccio pare l’unica cosa giusta da fare, nelle belle giornate primaverili l’idea di un gelato al parco o di una gita al mare trainano più di un carro di buoi. Così l’unica cosa che rimane da fare è posticipare lo studio, magari quando il sole se ne va, nella pace notturna. Fortuna che lo studio durante “le ore piccole” non è qualcosa di impossibile: a Firenze e dintorni, sono diventati molti gli spazi che restano aperti fino a tarda notte. Partendo dai classici, alza la mano all’appello la Biblioteca delle Oblate. L’antico convento in pieno centro accoglie gli studiosi fino a mezzanotte. La terrazza panoramica potrebbe essere una scelta del tutto appropriata per mettersi sui libri dopo cena senza richiare il torcicollo per l’aria condizionata. Oltre alla comodità del servizio del bar all’aperto. Ma se vi piace sentirvi a casa, dovete sapere che non tutte le facoltà chiudono a fine pomeriggio. Anche la Scuola di Architettura di Santa Verdiana in piazza Ghiberti, resta aperta fino alle 24. Niente a che vedere con la bellezza dei palazzi del centro storico, ma qui prevale la comodità. La scuola infatti mette a disposizione molte aule studio con ampi tavoli bianchi utilissimi per coloro che devono portare a termini lavori manuali o di gruppo. Per i più coraggiosi si aggiunge una terza opzione: la Residenza Calamandrei. Situata nel viale Morgagni è la scelta perfetta per i cosidetti “studenti dell’ultimo minuto”. Se siete soliti fare la full-immersion prima dell’esame, la residenza universitaria chiude le porte dopo le 24. Oltre ad essere l’unica che resta aperta anche la domenica. Uscendo dal perimetro del Comune di Firenze troviamo invece la Biblioteca di Scandicci. Anche

Notti prima degli esami in biblioteca qui, grazie ad un progetto di autogestione organizzato proprio dagli studenti, il piano terra dell’edificio resterà aperto dalle 20 alle 23, ma solo due volte a settimana (nei giorni di lunedì e mercoledì).

E infine ci spostiamo all’Isolotto, con la BibliotecaCaNova. Anche in questo caso, non è possibile usufruire del servizio post-cena tutti i giorni, ma il martedì e il giovedì una sala della biblioteca resta aper-

ta fino alle 23. Gli spazi sono molto ampi e la traquillità è garantita, l’unica pecca è la lontananza dal centro e dalle sedi universitarie, ma se ci si trova in zona, è senz’altro la scelta più giusta da fare.

come battere l’ansia: le regole dell’esperta

L’

ansia che sale, il pensiero del primo scoglio importante da superare che a poco a poco si concretizza, il terrore dell’interrogazione orale, la paura di non riuscire mai a mettere insieme le 20 pagine di tesina. Il mese di giugno per tutti i maturandi è il periodo più duro dell’anno, così abbiamo chiesto a Sara Piccolo, fondatrice dell’associazione Logical Education qualche consiglio su come affrontare lo studio e combattere l’ansia. La prova orale è sicuramente quella che mette i ragazzi più in difficoltà. Qual è il metodo di studio che suggerisce per affrontarla? Gli adolescenti sono spesso bloccati dalla figura del professore, c’è come un muro che separa gli studenti dai loro docenti. Questo blocca completamente gli alunni, che invece dovrebbero creare un rapporto diretto con i professori, chiedere loro consigli tecnici sulla preparazione o approfondimenti, senza nascondere i propri dubbi. Le materie sono moltissime e i ragazzi non sono abituati ad essere preparati su interi programmi. Che tecnica consiglia per memorizzare meglio gli argomenti? Ognuno di noi ha il proprio metodo di apprendimento. I ragazzi non devono mai sottovalutare le proprie risorse interne. Il cervello con gli anni si struttura in un determinato modo, non è con-

sigliabile cambiare la propria tecnica, ma piuttosto rafforzare il proprio modo di apprendere. La mattina dell’esame tremano le gambe, sudano le mani. Come si fa a combattere l’ansia? L’ansia è un comportamento positivo che serve molto all’apprendimento. É qualcosa di naturale, fa parte del dna dell’uomo, non possiamo bloccarla. C’è un’ansia buona, che fino a che non supera un picco tale da bloccare l’individuo e abbassare la performance, è motivante. Quindi i ragazzi devono cercare di incanalare questo stato emotivo nello studio, e non farsi sovrastare: a quel punto sarà tutto più semplice. C.T.


ilreporter.it 17

giovani e imprenditori,

le strade “più facili” per il successo Fannì Beconcini

A

gevolazioni fiscali per favorire la riqualificazione di aree cittadine attraverso l’imprenditoria giovanile: per il secondo anno anno Palazzo Vecchio delibera l’abbattimento dell’Imu – Imposta Municipale Unica – per chi utilizza o affitta fondi vuoti a start up under 40. Sono otto le strade interessate dal provvedimento, selezionate in tutti i quartieri cittadini sono state individuate nel 2017, in collaborazione con i presidenti dei Quartieri e con l’ufficio statistica. Andiamo con ordine fornendo l’indicazione delle zone in cui le giovani imprese potranno operare contribuendo alla riqualificazione della città: nel quartiere 1 via Palazzuolo (circa 500 m) e la prima parte di via Senese, dal piazzale di Porta Romana fino alle Due Strade per un totale di circa 1,5 km; nel quartiere 2 via Aretina, da piazza Alberti a via Rocca Tedalda per un totale di circa 2 km; nel quartiere 3 via Datini (circa 500 m) e la seconda parte di via Senese fino al Galluzzo (per un totale di circa 3 km); nel quartiere 4 via Bronzino (circa 450 m), via del Pollaiolo (1 km) e via Pisana, da via Granacci fino a piazza Pier Vettori per un totale di circa 3 km; nel quartiere 5 via Lippi e Macia (200 m). Si tratta di circa 12 km di vie cittadine attualmente gravate da situazioni di degrado o di mancata valorizzazione che, grazie al provvedimento della giunta comunale, saranno oggetto di sgravi fiscali finalizzati alla promozione dell’attività imprenditoriale. Nel dettaglio, l’aliquota Imu agevolata è dello 0,50% per gli immobili appartenenti alle categorie catastali C e A10 direttamente e interamente utilizzati dal proprietario giovane imprenditore di età inferiore ai 40 anni o concessi in locazione per una nuova attività d’impresa, di lavoro autonomo o di start up. Per gli immobili appartenenti alla categoria catastale D si applica lo 0,76%, aliquota portata al minimo consentito essendo stata completamente azzerata la componente

comunale dell’Imu. Per poter fruire delle aliquote agevolate è necessario presentare apposita comunicazione entro il 30 giugno dell’anno successivo

da parte del contribuente. “Continuiamo con queste agevolazioni fiscali – ha spiegato l’assessore al bilancio Lorenzo Perra – perché siamo convinti che la creatività dei

giovani possa concretamente aiutare a recuperare molte zone della nostra città e a trasformare Firenze in una città sempre più start upfriendly”.

LE 8 VIE “TAX FREE” VIA LIPPI E MACIA

VIA BRONZINO VIA PISANA

VIA PALAZZUOLO VIA ARETINA

VIA DEL POLLAIOLO VIA DATINI VIA SENESE

VIA SENESE

Q1 Q2 Q3 Q4 Q5

Economia collaborativa: in arrivo un bando dalla regione

L

a giunta regionale toscana lo scorso aprile ha dato ufficialità al bando dedicato alle cooperative di comunità, ovvero alle cooperative costituite da cittadini, abitanti di piccoli paesi o borghi, che mettendosi insieme produrranno beni e servizi per la loro comunità. Il bando del valore di 400 mila euro è rivolto a cooperative di comunità che hanno dimensioni di piccole e medie imprese con sede in Toscana e che operano o inizieranno ad operare in territori montani e marginali. Il contributo coprirà fino al 70 per cento delle spese, da un minimo di 5.000 euro

ad un massimo di 15.000. L’unica prerogativa per chi riceve i contributi è quella di non averne avuti per altri 200 mila negli ultimi tre anni. Fino al 2012 si contavano in tutta Italia appena ventiquattro cooperative di comunità, di cui due in Toscana. Dal 2014 sono aumentate con un interesse sempre crescente. Si tratta di una prima fase sperimentale, ma che vede la volontà della Regione Toscana di proseguire incrementando le risorse in futuro. C.M.


18 giugno 2018

Deborah Macchiavelli

“S

an Giovanni non vuole inganni”, recita un vecchio adagio fiorentino. Patrono di Firenze, San Giovanni viene celebrato dalla città il 24 giugno, con la finale del calcio storico e lo spettacolo dei “fochi” artificiali. Sebbene gli studi archeologici abbiano smentito questa tesi, nel Medioevo si riteneva che al posto del Battistero intitolato al Santo sorgesse precedentemente un tempio dedicato a Marte, divinità romana della guerra e patrono di Firenze in età antica. Nel Canto XIII dell’Inferno Dante scrive che, quando la città mutò il primo protettore nel patrono cristiano San Giovanni Battista, il dio pagano decise di vendicarsi su Firenze con la sua arte, ovvero scatenando le sanguinose guerre che coinvolsero la città nel periodo medioevale. Ma come nasce il celebre detto che vede il Santo protagonista? Ai tempi delle corporazioni, i mercanti del cambio svolgevano due attività: il presto e lo scambio. Nel primo caso concedevano prestiti in denaro che dovevano essere restituiti entro un tempo ben preciso e con interessi precedentemente concordati. La famiglia degli Strozzi divenne tristemente nota per gli elevati interessi che imponeva ai suoi creditori: pare addirittura che, proprio dalla cupidigia di questa casata, ebbe origine il termine “strozzino”, ancora oggi utilizzato come sinonimo di usuraio. L’attività di cambio, invece, consisteva proprio nel cambiare le monete importate con quella fiorentina, ovvero il fiorino. Per compiere correttamente questa

san giovanni, patrono senza inganno operazione i mercanti erano soliti battere le monete sopra un tavolo di marmo per poterne sentire il suono e valutarne così l’effettivo valore. Non è un caso che questo tavolo prendesse proprio il nome di “banco”, da cui poi è derivata la parola

“banca”, successivamente adottata nelle maggiori lingue del mondo (si pensi al termine “banque” in francese o “bank” in inglese). L’unica moneta che non veniva mai battuta sul banco era proprio il fiorino, in quanto ritenuta così solida e affi-

dabile da non necessitare di alcun tipo di conferma. Su queste antiche monete era raffigurato da un lato il giglio, dall’altro il patrono cittadino, ovvero San Giovanni. Per questo il Santo Patrono, ormai da secoli, non accetta inganni.

dove godersi la festa della città

I

l 24 giugno la città festeggia il patrono e lo fa in grande stile. Gli eventi per San Giovanni cominciano la mattina, con il tradizionale corteo che da Palazzo Vecchio arriva fino al Battistero. La giornata prosegue con l’ultima partita del calcio storico in Santa Croce, l’arena dove si sfidano le due squadre finaliste, ma l’appuntamento più atteso della festa arriva la sera con i fuochi d’artificio o, per dirla alla fiorentina, i “fochi”: alle 22 in punto un colpo di cannone segna l’inizio dello spettacolo, che può essere ammirato dai lungarni e dalle colline intorno alla città. Numerosi sono i luoghi da cui poter assistere allo spettacolo dei “fochi” di San Giovanni: dall’affollato ponte Santa Trinita alla Spiaggia sull’Arno, dai più decentrati Orti del Parnaso in via Trento fino alla romantica Fiesole. D.M.


ilreporter.it 19

I

Lorenzo Mossani

l sipario del Calcio Storico, edizione 2018, si apre con la prima semifinale Azzurri contro Rossi. Dopo una settimana andrà in scena l’attesa semifinale tra i campioni dei Bianchi e i Verdi, squadra quest’ultima giovane e in forte crescita. Ma sarà un’edizione inedita: niente stranieri (ci vogliono 10 anni di residenza a Firenze) e saranno previste nuove regole, vietati “colpi in testa” e placcaggi alti, come anche i placcaggi di spalle, alla schiena e dalle anche in su. I colpi alla testa restano leciti solo nel caso dei confronti di pugilato. Inoltre la fedina penale dovrà essere pulita. “Abbiamo proibito i colpi al collo e alla testa, che non siano testa a testa di pugilato, per garantire la sicurezza dei calcianti, dopo i preoccupanti infortuni dell’anno scorso. Le modifiche vogliono tutelare i calcianti e la loro incolumità”, spiegano l’assessore allo sport Andrea Vannucci e il presidente del Calcio Storico Michele Pierguidi. Il nuovo regolamento mette in discussione tutti i valori tecnici messi in piazza nelle precedenti edizioni. In questa stagione non ci sarà un colore favorito. Con il risultato che il torneo sarà ancora più affascinate e ricco di incognite. Nella storia i Bianchi (vincitori delle ultime 3 edizioni) sono in vantaggio come numero di

calcio storico tutti a caccia dei bianchi

tornei vinti, gli Azzurri invece hanno vinto più partite ma hanno portato meno volte la vitella (ora solo simbolico premio dato ai vincitori del Torneo) nel proprio quartiere. La storia di Fiorenza va ugualmen-

te divisa nei quattro quartieri, ma cos’è il Calcio Storico per Firenze? I fiorentini, non possono che avere le radici nel “colore” del proprio quartiere del Calcio Storico. Più di qualsiasi altra tradizione fiorenti-

na, questa antica arte è nel cuore di tutti. Nell’arco dell’anno si respira quella voglia di prevalere sull’altra fazione per vedere i fochi di San Giovanni (quando si gioca la finale il 24 giugno) da “re” di Fiorenza. Ventisette atleti contro ventisette atleti si sfidano con una palla in piazza Santa Croce per fare “caccia” (ovvero un punto), in un gioco complesso e non facile da capire per chi non ha Dna fiorentino. Anche se nel mondo ormai tutti sono innamorati di questa tradizione dalle lontane origini. La prima partita è datata 17 febbraio 1530 durante l’assedio di Firenze.


centri estivi: tre possibilità last minute per i genitori “ritardatari” Valentina Veneziano

S

e vi siete dimenticati di segnare i vostri figli ai centri estivi 2018 del Comune di Firenze (le iscrizioni online chiudevano a fine maggio) non disperate perché c’è ancora tempo per i campi estivi proposti dai Musei Civici Fiorentini e dall’Associazione MUS.E (per informazioni e iscrizioni www.musefirenze.it). Si tratta di tre campus che mirano a coinvolgere i bambini in giornate immerse nell’arte e nella storia. Il campus Piccoli grandi artisti (11-15 giugno per bambini dai 6 ai 10 anni) permette ai partecipanti di esplorare e conoscere i musei che si aprono su Santa Maria Novella, dal Chiostro grande al Museo del Novecento. L’iscrizione è obbligatoria entro il 4 giugno. Il campus Il mondo della natura (3-7 settembre per bambini dai 6 ai 10 anni) fa scoprire, attraverso visite e laboratori, i luoghi verdi della città. Un viaggio nella natura all’interno del Museo di Palazzo Vecchio, l’Officina Farmaceutica

di Santa Maria Novella, l’Orto botanico e il parco di Villa Strozzi. L’iscrizione è obbligatoria entro il 27 agosto. Il terzo e ultimo campus Viaggio in Firenze (10-14 settembre per

bimbi in movimento tutta l’estate

L

aboratori musicali, teatrali, di pittura e manipolazioni e attività in lingua inglese sono previsti nei Centri Estivi Settignano presso i locali e il giardino della Casa del Popolo. A giugno, luglio e settembre, ogni settimana si terranno delle iniziative particolari (tel. 055 697720). Bimbi in Movimento organizza tanti campi estivi in location diverse: Palacoverciano, Tropos Club, KinderSchool, scuola dell’Infanzia Beato Angelico a San Domenico. Ogni struttura offre un’esperienza diversa dall’altra (per informazioni dettagliate www.bimbinmovimento.it). V.V.

bambini dai 6 ai 10 anni) consente ai partecipanti di conoscere le bellezze e i segreti dei musei cittadini, dagli ambienti sotterranei di Palazzo Vecchio fino al Forte di Belvedere. L’iscrizione è obbliga-

toria entro il 3 settembre. Il costo di ogni campus è di 130 euro a bambino, con pranzo al sacco incluso, e con la riduzione del 10% per i soci Unicoop Firenze.

gli uffizi, un museo da favola

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usei da Favola coinvolge grandi e piccini. Entrambi sono invitati, attraverso 30 appuntamenti gratuiti ma solo su prenotazione, a scoprire l’arte e la storia della città attraverso l’osservazione ravvicinata di pitture, sculture e architetture. Un viaggio stimolato dai percorsi guidati che conciliano il piacere della conoscenza con il fascino della narrazione di favole mitologiche, storie e personaggi. Gli incontri si rivolgono a bambini e ragazzi dai 7 ai 12 anni accompagnati dai familiari (per informazioni e prenotazioni uffizigiovani@beniculturali.it). V.V.


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CULTURA

22 giugno 2018

sulle tracce di boccaccio C Leila Zoia

A

partire dal 14 giugno Villa Bardini ospita una mostra dedicata a uno dei più grandi maestri della fotografia mondiale, “Steve McCurry Icons”. Un’esposizione di oltre 100 scatti del fotografo insignito di alcuni tra i più importanti premi del settore, che condurrà i visitatori in un viaggio simbolico nel complesso universo di esperienze e di emozioni che caratterizza le sue immagini e che toccherà paesi come l’India, l’Afghanistan, la Birmania, il Giappone e Cuba. Non mancherà il famoso ritratto di Sharbat Gula, l’icona potentissima che raffigura la ragazza afghana con grandi occhi verdi, fotografata da McCurry in un villaggio profughi nel 1985. Immagine che ha assunto ancora maggior interesse quando il fotografo l’ha ritrovata a distanza di 17 anni, con qualche ruga in più, ma lo stesso sguardo magnetico. La curatrice della mostra, Biba

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quando la foto diventa un’icona Giachetti, racconta che le foto di McCurry mettono in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali, di sguardi, la cui fierezza afferma dignità. Con le sue foto ci consente di attraversare frontiere e di conoscere da vicino un mondo che è destinato a grandi cambiamenti. Gli scatti di McCurry raccontano anche di conflitti. Il fotografo è, infatti, riuscito a mostrare al mondo, per primo, le immagini della guerra, proprio quando l’invasione russa in Afghanistan chiudeva i confini a tutti i giornalisti occidentali. All’interno del percorso espositivo sarà proiettato un video in cui l’artista racconta il suo modo di inten-

dere la fotografia. In India McCurry racconta di aver imparato a guardare e aspettare la vita. “Se sai aspettare le persone si dimenticano della tua macchina fotografica e la loro anima esce allo scoperto”. La mostra è organizzata da Photodepartments e SudEst57 e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e dalla Fondazione Bardini e Peyron col Comune di Firenze-Settore cultura. Sarà possibile visitarla fino al 16 settembre, da martedì a domenica, dalle 10 alle 19. Inoltre, le audioguide saranno incluse nel prezzo e il parcheggio gratuito riservato all’interno del Forte Belvedere. Maggiori informazioni info@bardinipeyron.it

on una passeggiata insolita si va alla ricerca dei luoghi raccontati e vissuti dal Boccaccio in un viaggio a ritroso nel tempo per unire storia e natura. Il Circolo Ricreativo Faliero Pucci di Ponte a Mensola organizza il 17 giugno la passeggiata “I duemila passi del Boccaccio”, per immergersi in un ambiente ancora pieno di cultura. “Abbiamo cercato di rimanere fedeli ai luoghi descritti nel Decameron dove l’allegra brigata muove i famosi duemila passi per scappare dalla peste che aveva colpito Firenze” racconta Pietro Ricci, uno dei volontari del circolo. La passeggiata rientra all’interno dell’iniziativa “Camminando e parlando nella valle del Mensola” con la collaborazione del Quartiere 2 e prevede un incontro alle 9.00 alla fermata del bus n°10 di Ponte a Mensola dove si visiterà la chiesa di San Martino, proseguendo per Poggio Gherardo, San Martino a Maiano, Via del Palmerino, via Lungo l’Affrico per ritornare a Ponte a Mensola alla fine del percorso. “È un modo per conoscere meglio il territorio - conclude Pietro Ricci - qui restano i segni di una memoria che abbiamo voglia di riscoprire.” Info itinerario: www. valledelmensola.it tel. 055 611484. A.A.

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ilreporter.it 23

CULTURA

Guido Bachetti

N

uova energia per il Museo Novecento, che continua di slancio il suo percorso dopo l’arrivo del nuovo direttore artistico Sergio Risaliti. Con la presentazione del riallestimento della collezione permanente – presentato lo scorso 25 maggio insieme alle mostre “Solo” dedicata a Emilio Vedova, “Tutto è natura. La fotografia di Luciana Majoni” e “Campo aperto” di Eliseo Mattiacci - si completa il restyling (organizzato da Mus.e) e focalizzato sia sulla riorganizzazione degli allestimenti delle collezioni permanenti, tra cui spicca il lascito Alberto Della Ragione, sia sul potenziamento del programma di mostre temporanee con l’apertura di nuovi spazi espositivi. Fiore all’occhiello di questa nuova stagione del museo, la mostra ideata da Sergio Risaliti e curata da Eva Francioli, Francesca Neri e Stefania Rispoli, intitolata “Il disegno dello scultore” (fino al 12 luglio) in cui sono esposte opere grafiche firmate da Adolfo Wildt, Jacques Lipchitz, David Smith, Louise Bourgeois, Luciano Fabro, Rebecca Horn e Rachel Whiteread. Spazio poi a Paradigma. Il Tavolo dell’architetto (fino al 21 giugno), curato da Laura Andreini che vede protagonista il neo direttore del Padiglione italiano alla prossima Biennale di architettura Mario Cucinella e ancora la prima mostra italiana dell’artista tedesca Ulla von Brandenburg, “Di

Tempo di rinnovare

il maggio continua anche a giugno Continua fino al 15 luglio il Festival del Maggio Fiorentino con una serie di appuntamenti da segnare in agenda. Da non perdere “Infinita tenebra di luce” (3 e 5 giugno) al Teatro Goldoni. Il 7 appuntamento al Teatro del Maggio con il concerto di Mikhail Jurowski mentre il 18 ci sarà Elio insieme ai Cameristi del Maggio. Martedì 19 (repliche 21 e 23) va in scena Il Prigioniero/Quattro pezzi sacri mentre il 25 (repliche il 27 e 29) alla grotta del Buontalenti viene rappresentata La Dafne. Dulcis in fundo, il 22, 28 e 30 salirà sul podio il maestro Zubin Mehta. G.B.

La nuova vita del Novecento un sole dorato” (fino al 21 giugno), curata da Lorenzo Bruni. Inoltre la rassegna video “Il corpo è un indumento sacro” ideata da Beatrice Bulgari per In Between Art Film e curata da Paola Ugolini (fino al 20 settembre) e il progetto The Wall,

format espositivo originale che per il suo debutto porta la firma di Marco Bazzini ed è intitolato “Il Buio. Ai margini della visione” (fino al 21 giugno). Sulla facciata fa bella mostra di sé la scritta “Museo” progettata da Paolo Parisi, sovra-

stata da un’opera di Remo Salvadori. Nel chiostro poi si fa spazio la grande “mongolfiera” Araba Fenice di Marco Bagnoli insieme a “Invaders” di Paolo Masi, tondi di plexiglass che creano un caleidoscopio di colori e riflessi.

La moda ai tempi della rivoluzione Il viaggio nel tempo al Museo Casa Martelli Come ci si vestiva alla fine del Settecento? Quanto tempo occorreva per indossare un abito? E quanto era complicato portarlo? Questo ed altro verrà scoperto durante “La magia e la sofferenza. Riflessioni di un corpo moderno dentro un abito storico del Settecento”, conferenza di Elisa Bachi con la partecipazione della storica dell’arte Cristina Giannini in programma al Museo Casa Martelli il 14 giugno alle 17. Un salto indietro nel tempo di 260 anni, il percorso emotivo e fisico di un corpo moderno, per capire la sofferenza nascosta nell’indossare un abito storico. Si potrà assisterete alla tipica vestizione che le nobildonne dell’epoca dovevano seguire rigorosamente, grazie alla ricostruzione filologica di una robe à l’anglaise del 1785, confezionata da Nicola Trotta. Sarà possibile scoprire la magia della moda nel secolo della rivoluzione, attraverso uno strumento sociale e di seduzione con un’eleganza fuori dal tempo. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. G.B.


CULTURA

24 giugno 2018

L’estate è rock la mappa dei concerti Rocco Gurrieri

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a stagione che arriva avrà l’onore di scandire il tempo della rinnovata voglia di celebrare la vita che la nostra città mostra da un po’ di tempo. Dopo una decade circa di ottimi incontri talvolta un tantino “d’élite” (anche in riferimento ai prezzi dei biglietti) Firenze torna alla piazza, al rock e al festeggiare pagano del concerto. Un po’ di disordine ma di quello buono, quello che è solo risultato di un’incontenibile voglia di vivere, ben differente dal tanto chiacchierato “degrado”. Da giugno a luglio avremo quindi mille motivi per divertirci e nessuno per restare a casa (i condizionatori non contano) e accettata l’innegabile realtà che uscire sì, potrà dimostrarsi più faticoso di rilassare la mente sui social ma rimarrà senza ombra di dubbio più appagante, si finirà per non avere che l’imbarazzo della scelta. A voi una selezione di festival e concerti fra Firenze e dintorni e una serenissima estate.

AL VISARNO All’Arena del Visarno presso il parco delle Cascine di Firenze si apre dal 14 al 17 giugno la seconda edizione di Firenze Rocks. Le due date che hanno creato fermento, i Foo Fighters di Dave Grohl (14 giugno) e i Guns n’Roses (15) sono sold out. O meglio non proprio sold out, per entrambi persiste la possibilità di prenotare il pacchetto PIT comprendente per 217 euro pernottamento, navetta e biglietto. Ancora disponibili biglietti per le date successive: 16 giugno Iron Maiden (da 63 euro) 17 giugno Ozzy Osbourne (da 63 euro)

A SANTISSIMA ANNUNZIATA La scenografica piazza Santissima Annunziata si anima dal 17 al 27 luglio per la terza edizione di Musart Festival dopo il successo delle due edizioni passate. Durante gli appuntamenti gli spettatori potranno visitare gratuitamente i luoghi d’arte fra S.S. Annunziata. e piazza Brunelleschi. 17 luglio Baustelle (da 35 euro) 18 luglio Orchestra della Toscana (da 20 euro) 20 luglio Roberto Bolle (da 40 euro) 23 luglio Chick Corea Akoustic Band (da 30 euro) 24 luglio Jethro Tull (da 30 euro) 25 luglio Francesco De Gregori (da 26 euro) 26 luglio Ermal Meta (da 27 euro) 27 luglio ORT (da 10 euro)

IN GIRO PER LA TOSCANA Anche fuori da Firenze (perché va detto, alcune cittadine in Toscana hanno il dono di continuare a promuovere delle piccole perle di festival) numerosi appuntamenti interessanti. Il Pistoia Blues dal 4 al 15 luglio porta fra i molti: 4 luglio Graham Nash (da 30 euro) 14 luglio Steve Hackett (quello dei Genesis, da 30 euro) 15 luglio Mark Lanegan (una leggenda, da 25 euro) Del Festival delle Colline, che si svolge dal 1 luglio al 3 agosto, segnaliamo: 13 luglio Calexico (Centro Pecci a Prato, 20 euro) 3 agosto Grant-Lee Phillips (Chiesa di Bonistallo, 5 euro)


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CULTURA

Caterina Canneti

È

vero che a Scandicci non c’è mai niente da fare di sera? Abbiamo stilato una piccola guida per chi vuole vivere la città anche dopo il tramonto.

Aperitivi, balli e… gelato La città che esce di sera Ballare

Bere qualcosa e fare un aperitivo Se avete voglia di un cocktail o di un aperitivo in compagnia restando in centro, potete godervi piazza della Resistenza ai tavolini dell’Overglass o ritrovarvi con gli amici per una bevuta al bar Il Nove. Poco più avanti, la pasticceria Laquale, in via Turri, offre aperitivi molto apprezzati dagli scandiccesi, così come, in via Roma, passando per il Comune vecchio (la ex biblioteca), la Rosticceria Ugo Bar, sempre affollata. Al capolinea della tramvia (vicino al parcheggio di Villa Costanza, raggiungibile anche dall’A1), si trova il nuovissimo The Florence Gate, per chi vuole gustarsi un drink prima di avviarsi verso il centro fiorentino: da non perdere poi il programma estivo, con dj set, musica live e iniziative fino a tarda notte. E se volete trascorrere una serata all’aperto, dal 15 giugno a metà settembre, l’Open Caffè anima piazza Matteotti, tutti i giorni dalle 17 alle 24, con musica ed eventi per grandi e piccini.

Musica dal vivo Nella zona industriale di Casellina, per chi preferisce sorseggiare qualcosa ascoltando musica live, il Circus club offre un buon programma di concerti, per i più rockettari e per chi apprezza il genere metal, con un’offerta che attira giovani e meno giovani.

Se avete voglia di scatenarvi nelle danze, potete optare per per il Woodstock, proprio dietro piazza Matteotti, scegliendo la musica giusta: dal latino-americano per i ballerini più esperti, alle serate techno per i più giovani, ce n’è davvero per tutti i gusti. E se dopo avete voglia di un bel panino farcito, nelle vicinanze Saba fa le ore piccole per accontentarvi.

Gelato Per i più golosi, molte le possibilità di gustare un buon gelato artigianale, anche dopocena: Gelatando e Il Peperoncino ai due lati di piazza del Mercato, l’Isola del Gelato nella via pedonale e vicino in piazza Kennedy, Dolcemente in piazza Piave, la Strega Nocciola e il Gigli a Casellina, lo storico Malotti in zona San Giusto.


SPORT

26 giugno 2018

quidditich, il gioco di harry potter sbarca a firenze È in arrivo a Firenze, dal 27 giugno al 2 luglio, il torneo più grande nella storia del Quidditch, il popolare sport del mondo magico reso famoso dalla saga di Harry Potter. Saranno, infatti, presenti ben 31 nazioni per il Campionato mondiale, con partita inaugurale dimostrativa sul campo del Calcio Storico in piazza Santa Croce. Nato nel 2005 negli Stati Uniti e arrivato in Italia nel 2011, il Quidditch è una disciplina simile al rugby, in cui, però, le squadre sono miste per regolamento. E’ uno sport rispettoso e cordiale, capace di creare legami indissolubili e un forte senso di comunità. Ci saranno pluffe incantate? Bolidi stregati? Boccini d’oro alati? Beh non esattamente… ma molte sono le affinità con lo sport reso famoso da J.K.Rowling. Si gioca in un campo a forma di capsula, con tre anelli alle estremità e 7 giocatori per squadra: 3 cacciatori che hanno il compito di segnare goal negli anelli avversari, un portiere, 2 battitori che lanciano i bolidi e un cercatore che ha il compito di catturare il boccino, mettendo così fine alla partita. Super partes lo Snitch runner che i cercatori dovranno catturare. Il tutto reso più avvincente e difficile dal fatto che gli atleti, a cavallo di una scopa,

CAMICIA SU MISURA UOMO - DONNA A disposizione una vasta gamma di tessuti

dovranno giocare con una sola mano. La coppa, organizzata in associazione con Human Company, Comune di Firenze e AIQ, verrà disputata presso gli impianti sportivi del Campo di Marte US Affrico, Carreti, Grazzini e Padovani. Info e date del torneo: iqasport.org/world-cup-2018

 Il focus del benzivendolo

Leila Zoia

a giugno tocca a... Dabo, Falcinelli e Badelj

Ogni mese Andrea Di Salvo, la barba rossa più famosa del Franchi, giudica tre giocatori viola, uno per reparto a cura di Lorenzo Mossani

Bryan Dabo, preso dal Saint Etienne per sostituire Sanchez, era un oggetto misterioso, un giocatore scovato dal solito Corvino. Che dire? Una bestia assoluta, fisicità pazzesca, tre polmoni, corre come matti e lo trovi in tutte le parti del campo. Non ha i piedi di un numero 10 ma è il mastino che mancava alla Fiorentina, il gol contro il Genoa lo mette fra gli idoli dei tifosi di quest’ anno. Spero veramente rimanga a Firenze. Diego Falcinelli: Io boh, ma anche lui mah. Preso in prestito con diritto di riscatto, per fortuna non obbliga-

torio, dovrebbe essere la contropartita sull’ operazione Babacar con il Sassuolo, io non credo che valga 9 milioni, ha avuto qualche occasione ma bisogna essere sinceri, non le ha sfruttate molto bene. Con quella cifra possono prendere di meglio, è giovane e forse deve giocare di più, ma la Fiorentina non può puntare su di lui per il futuro, ci vuole altro. Ovviamente in base al famoso “progetto” Della Valle. Milan Badelj: è un giocatore straordinario, fra quando c’è e non, è come mangiare e stare a guardare. Sono

SARTORIA

proprio due Fiorentine, è in scadenza a giugno, io non credo sia una questione di soldi, probabilmente ne fa una questione sportiva. È un geometra come pochi e tanti lo vogliono, davanti a una proposta Champions o progetto vincente, non sarà facile convincerlo, io spero rimanga e che diventi capitano, il discorso al funerale di Astori e nella mente di tutti. Se la Fiorentina riesce a tenerlo, davvero vuol dire che vogliono provare a vincere.

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LA BOTTEGA DEL CUCITO LA VERA SARTORIA ITALIANA

Tutto ci sembra fuori moda, troppo lungo, troppo largo, giacche con spalloni. Mamma mia come farò? Niente panico, La Bottega del cucito è a tua disposizione per sistemare tutto. Hai dei pantaloni belli ma fuori moda perché troppo larghi nel gambule? La tua giacca preferita ha le spalle troppo grandi, ma il tessuto è favoloso? Oppure jeans bellissimi ma completamente usurati? Non c’è problema, porta tutto a La Bottega del cucito, dove troveremo insieme una soluzione!

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CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE


SPORT

28 giugno 2018

sogni di gloria per i guelfi Alessandro Calabrese

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Firenze la palla ovale è arrivata grazie ad un gruppo di amici che nei lontani anni 2000, grazie ad una passione comune, decisero di fondare una delle prime squadra di football americano nella culla del Rinascimento. Uno sport che subito si adatta al carattere ruvido e combattivo dei fiorentini, già abituati al Calcio Storico nella piazza di Santa Croce e al Rugby, di cui Firenze vanta una lontana tradizione. In 16 anni i Guelfi collezionano 2 titoli nazionali (il primo vinto davanti al pubblico di casa all’Artemio Franchi nel 2003) su 6 finali disputate, 6 semifinali e 2 titoli nazionali giovanili vinti. Dal 2007 solo nel 2014 i Guelfi non si qualificano per i play-off in una storia sportiva che li ha visti sempre molto competitivi a livello nazionale. Ma l’attuale stagione sportiva è un nuovo anno zero per il movimento fiorentino; una stagione, quella dei Guelfi, che è iniziata già nel precampionato in modo promettente. Il progetto, come in tutte le imprese ben costruite, ha preso vita ben prima di scendere in campo, già nel pre-season: a settembre infatti venivano poste le basi di un gruppo molto interessante con l’innesto sulla panchina del gruppo gigliato del nuovo coach targato stelle e strisce Brett Morgan, già conosciuto nel panorama internazionale e con ampia esperienza alle spalle, e con la riconferma dopo la buona stagione passata del ricevitore Mike Vannucci. Da sottolineare, parlando dello staff, di una preponderante componente internazionale. Oltre all’head coach Morgan, si aggiungono i due statunitensi Tony Swafford, Robert Vitter e il brasiliano Wesley Mota, che si affiancano ai tanti nomi italiani naturalmente (dall’offensive coach Fabrizio Bocci al Defensive Coach Alberto Puliti), i quali hanno contribuito a portare nuova voglia nonché tanta esperienza, in uno sport relativamente giovane per il panorama italiano. Allo stesso modo si è voluto creare un rooster che potesse essere competitivo per questa stagione sportiva: dai due nuovi innesti americani, il quarterback californiano Tony Dawson dalla Houston Baptist University (classe 1995,1.86 X 83kg) e lo strong safety Nicholas Holshoe nativo del Michigan (1.83 X 91kg),

passando ai giocatori riconfermati dalla scorsa stagione come il Defensive Tackle Manuel Pallino, i linebackers Christian “Death” Petrucci (ex nazionale italiana) e Massimiliano Innocenti. Tante invece le giovani promesse a partire dal fiorentino Marco Fanni (Defensive Back), Martin Marcacci nel ruolo di Safety, giovane promessa azzurra, cosi come Gabriele Bontempi e Vincenzo Ruotolo (entrambi hanno par-

tecipato agli Europei U19 di Parigi arrivando al quarto posto). I risultati si sono visti già all’esordio: una netta affermazione interna contro gli UTA Pesaro (20-0), seguita dal successo sul campo dei Vicecampioni d’Italia dei Rhinos Milano (2-6). Tris di vittorie concluso a Firenze contro i Lions Bergamo (21-6). Se prima di dichiarare gli obbiettivi possibili, è sempre buona regola aspettare di vedere i risultati sul

campo, i Guelfi dopo quest’inizio di stagione, si sono ritagliati un ruolo da protagonista nella massima divisione italiana, puntando a massima velocità verso i play-off; a tre partite dalla fine della regular season i Guelfi si trovano al quarto posto. Tuttavia il bilancio iniziale positivo è stato stroncato da tre sconfitte di fila, dalle corazzate Seamen Milano, Panthers Parma e Giants Bolzano, le prime tre squadre del campionato. L’ultima in ordine di tempo proprio quella contro in Panthers Parma che ha sconfitto per 38-14 i Guelfi allo Stadio Lanfranchi di Parma (famoso per essere lo stadio di casa di una delle squadre di rugby più forte d’Italia, le Zebre). Queste le dichiarazioni dell’head coach Brett Morgan: “Nel primo tempo abbiamo offerto un’altra brutta prova, una performance che non ha niente a che vedere con le precedenti quattro partite. Nella prima metà di gara abbiamo perso un’altra palla, abbiamo commesso tante penalità e le esecuzioni di alcuni giochi sono state rivedibili. Nel secondo tempo abbiamo reagito e abbiamo vinto il parziale. Adesso sarà importante portare questo progresso nella prossima partita dando così continuità a quanto abbiamo prodotto. Vogliamo ancora i playoff ”. Al di là delle difficoltà, l’obbiettivo resta chiaro per i Guelfi. Si prospetta un finale di stagione di fuoco per la prima squadra.


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SPORT

Lorenzo Mossani

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a Ginnastica Casellina non ce l’ha fatta a mantenere la serie B nazionale a causa dei numerosi infortuni e dovrà ricominciare dalla serie C. Una retrocessione che non fa male come si evince dagli ottimi risultati conseguiti nelle gare individuali. Purtroppo la minor esperienza rispetto alle altre atlete si è fatta sentire, specialmente nei primi due appuntamenti stagionali dove le scandiccesi hanno conseguito un dodicesimo e un decimo posto. Le restanti prestazioni sono andate in crescendo ma classificarsi nelle prime sei (per rimanere in serie B) è stato praticamente impossibile. Con oltre quattrocento iscritti, la Ginnastica artistica Casellina ha il potenziale per risalire dove le compete e con una programmazione adeguata la serie A non dovrà essere un’utopia. Tanti progressi anche in campo maschile: Sara Cellai e Giorgio Giunta, gli istruttori, hanno portato sul campo gara della serie D silver al palazzetto di Montevarchi una formazione di allievi (9 - 10 anni) che si sono cimentati nella categoria “LA”. Erano alla loro seconda esperienza di gara Mattia Fallani (2009), Iacopo Casini (2008) e Federico Tirinnanzi (2008), esordio in assoluto invece per Edoardo Lanini (2008). Per tutti era la prima gara di squadra ed è stata vissuta da parte dei giovani ginnasti con la comprensibile tensione del debutto che si è però subito sciolta in avvio di competizione grazie ai buoni punteggi realizzati da Mattia, Iacopo ed Edoardo nella prova al trampolino. Il risultato di classifica vede la formazione scandiccese piazzarsi al secondo posto, che è un

Battuta di arresto, ma la Ginnastica Casellina guarda avanti

responso confortante circa la capacità dei giovani ginnasti “made in Casellina” di esprimersi ad altissimi livelli. Le giovanissime ginnaste che invece a maggio hanno fatto una scorpacciata di medaglie sono attese agli italiani in questo mese. Hanno dimostrato di essere tra le migliori in Toscana, ora c’è da mettersi al collo il metallo pesante per diventare campionesse: forza ragazze!

áCampionato Regionale serie C2 GAM: Edoardo Nannetti, Mirko Faltoni, Gianluca Canepari, Edoardo Bencini, con il presidente della Polisportiva Casellina, Franco Bartarelli.

Lavori alla bocciofila

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a Bocciofila Scandiccese fu fondata nel 1965 grazie ad un gruppo di bocciofili che militavano nella Humanitas di Scandicci. Da allora è uno centri più frequentati della città con un’attività amatoriale e agonistica e con i campionati di prima, seconda e terza categoria. Poche settimane fa l’impianto, inaugurato nel 2004, ha avuto necessità delle prime manutenzioni e il Comune sta per avviare i lavori di ristrutturazione. I tanti appassionati di questo antico sport possono dorL.M. mire sonni tranquilli.

CRISTIANA


OPI NIO NI

OPINIONI

30 giugno 2018

ICCHÉ SI MANGIA

ICCHÈ SI DICE BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

IL PALIO DEI COCCHI LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

FOOD REPORTER OGNI MESE IN UNA CUCINA DIVERSA A CURA DI LAURA PICCIOLI “Ci piace definirlo il ‘Salotto del Biscotto’ il nostro piccolo Museo Bottega che abbiamo aperto a Firenze in via Porta Rossa 76 – ci racconta Elisabetta Pandolfini, titolare del biscottificio Antonio Mattei –. Non è infatti un semplice negozio, ma potremmo quasi definirlo un’estensione del nostro salotto dei ricordi di casa perché oltre alla parte di vendita, include al suo interno un percorso museale che racconta i 160 anni della nostra famiglia e del percorso che abbiamo fatto nel settore dolciario. Nonostante, infatti, la mia famiglia sia stata sempre molto gelosa dei documenti storici, adesso abbiamo deciso di renderli pubblici, raccontando attraverso pannelli esplicativi, foto e documenti la storia del biscottificio dal 1904. Inoltre abbiamo dedicato una sezione anche allo sviluppo del packaging e delle grafiche. Ma i veri protagonisti di questo negozio rimangono comunque sempre i nostri biscotti ed i dolci che produciamo nel nostro forno a Prato, e che ogni mattina, appena sfornati portiamo a Firenze per essere degustati, come il Filone Candito, la Torta Mantovana, i Brutti ma Buoni, le Brioches ed i Pan di Ramerino: tutti prodotti di altissima qualità che portano la vera tradizione pratese a Firenze e che possono essere degustati insieme ad un buon caffè dell’Antica Torrefazione Padovani. Per chi invece non può proprio fare a meno dei classici biscottini alle mandorle, li proponiamo con una selezione di vini dolci dei Marchesi Antinori, storico Partner di Mattei da oltre 50 anni.”

Piazza Santa Maria Novella, nel Trecento, fu denominata Piazza Nuova di Santa Maria Novella, per distinguerla dall’altra attigua, detta Vecchia, oggi piazza dell’Unità Italiana. Il nome ebbe origine dalla nuova, omonima e bellissima chiesa che prospettava sul grande spazio, delimitato dalla parte opposta dall’ospedale di San Paolo dei Convalescenti, successivamente abbellito con l’imponente portico progettato dal Brunelleschi. Su questa piazza, nel 1563, fu disputato per la prima volta il Palio dei Cocchi. L’avvincente corsa ippica che si ispirava alle antiche corse delle bighe dei romani, fu voluta da Cosimo I de’ Medici ed organizzata il 23 giugno di ogni anno alla vigilia della festività di San Giovanni Battista Patrono della città. Alla corsa partecipavano quattro cocchi di colori diversi, trainati da pariglie di cavalli che percorrevano al galoppo tre giri ellittici della piazza, intorno a due affusolate piramidi di legno appositamente allestite. Poiché questo palio rimase in uso per tre secoli, nel 1608 Ferdinando I de’ Medici fece sostituire queste precarie guglie di legno, con altre due di marmo mischio di Seravezza (tutt’oggi esistenti) poggianti su quattro tartarughe di bronzo eseguite dal Giambologna. Fra le piramidi veniva teso un canapo affinché i cocchi non potessero “tagliare” il percorso della pista. Una grande folla riempiva le tribune di legno, innalzate per la circostanza ai lati della piazza ed il popolo gremiva tutti gli spazi liberi compresi tetti e balconi. Al suono delle trombe, un araldo annunciava ufficialmente la “mossa”, data con maestosità, dallo stesso granduca, da sopra un grande baldacchino a tre archi, appositamente allestito sulla scalinata del loggiato dello Spedale di San Paolo dei Convalescenti. Nella parte centrale del baldacchino, ornato di damasco e velluto

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Web: artusi.net Facebook: Artusi Firenze Luciano Artusi Artusi Ricciardo cremisi, prendevano posto i granduchi, mentre le due parti laterali erano riservate alle autorità ed alla corte. Tutte le finestre dei palazzi prospicienti la piazza venivano addobbate con tappeti multicolori, arazzi e fiori. Anche queste, erano gremite fino all’inverosimile. Il palio si disputava fra quattro cocchi di legno (che nel tempo assunsero forme diverse), dipinti di verde, rosso, azzurro e bianco; ognuno trainato da una coppia di cavalli bardati con finimenti dei rispettivi colori che si ripeteva anche nel costume dell’auriga. Al suono delle trombe i cavalli partivano di gran carriera incitati dall’assordante pubblico, in una sfrenata corsa, condotti con abile maestria di guida e con astute tattiche dai loro cocchieri per girare il più vicino possibile agli obelischi. Dopo tre giri ellittici della piazza che terminavano alla guglia di partenza, il vincitore era premiato con un palio di velluto cremisi, fatto confezionare a spese dei Capitani di Parte Guelfa. Durante la corsa il palio faceva bella mostra, sventolando sull’obelisco prospiciente la facciata di Santa Maria Novella. Il considerevole servizio d’ordine pubblico veniva da prima sbrigato da 200 Lanzi, poi dai Dragoni a cavallo e dai Granatieri. Il tradizionale Palio dei Cocchi venne interrotto nel 1858 e non si corse più. Dopo quarantaquattro anni, nel 1902, un comitato cittadino riorganizzò la corsa alla presenza del conte di Torino e di una immensa folla di fiorentini e turisti, ma le mutate condizioni di arredo della piazza e quelle del traffico più moderno, ne sconsigliarono la ripetizione negli anni successivi. Nel 1935 tuttavia ci cercò di far rivivere l’antico palio in piazza San Gallo (l’attuale piazza della Libertà) che poteva prestarsi allo scopo, ma la gara non ebbe un seguito e così anche questo tentativo di ripresa rimase soltanto una isolata e snaturata rievocazione fine a stessa.


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OPINIONI

ICCHÈ C’È LA CITTÀ CHE SI MUOVE E CHE SI MUOVERÀ

SUMMERTIME DAVIDE DEIV AGAZZI Ci siamo, è arrivata l’estate. Il campionato è finito, mentre i Mondiali – per l’Italia – non inizieranno proprio. Via con le danze, allora, per spulciare cosa ci abbia portato in dono la nuova edizione dell’Estate Fiorentina, kermesse itinerante e multiforme che – come capita ormai da qualche anno – terrà banco fino ad ottobre, infischiandosene dei perimetri stagionali sanciti dal calendario. Dietro la sigla Estate Fiorentina, infatti, si cela una galassia di appuntamenti e di associazioni, 140 quelle che quest’anno sono risultato meritorie, che andranno a disegnare i confini del divertimento fiorentino dei prossimi cinque mesi. Da anni è chiaro l’intento dell’amministrazione comunale di tentare di spostare il divertimento, e quel che ne consegue – nel bene e nel male – fuori dal centro storico. Ecco quindi che, come l’anno scorso, gli spazi protagonisti di questa Estate Fiorentina saranno ancora una volta quelli periferici, con l’idea di superare il concetto stesso di “periferia”. Vero e proprio occhio del ciclone sarà ancora una volta il parco delle Cascine che ospiterà il mega evento del Firenze Rocks (giunto alla sua seconda edizione, con un giorno in più, dal 14 al 17 giugno). I nomi grossi sono quelli di Iron Maiden, Foo Fighters, Guns n Roses ed Ozzy Osbourne, ma attenzione anche ai live di The Kills e di Jonathan Davis, già voce dei nu-metallari Korn. Sempre nel polmone verde della città torna anche il Decibel Open Air Festival, la risposta elettronica al Firenze Rocks, se vogliamo, in grado di mettere in campo una batteria di nomi notissimi anche ai non amanti del genere: Carl Cox, Paul Kalkbrenner e Nina Kraviz, ancora alla Visarno Arena, nella giornata di domenica 24 giugno. Nel caso questo non bastasse a placare la vostra voglia di dance, potrete sempre rifarvi con la nuova edizione

ICCHÉ SI SCATTA IMMAGINE NITIDA E CONCETTO SFUOCATO

del Nextech, ma ci sarà da aspettare (dal 20 al 22 settembre). Sempre in tema di grandi eventi – o meglio – eventi grandi – è in arrivo allo stadio Franchi il progetto Rockin’ 1000, una band di mille (m-i-l-l-e) musicisti che si esibirà nel capoluogo toscano il prossimo 21 luglio. Con loro anche Courtney Love, già voce della punk band (quasi) tutta al femminile Hole e vedova del mai troppo rimpianto Kurt Cobain. Torna anche il Festival au Desert, quest’anno gemellato col Mali ed arriva, direttamente dal Salento, la Notte della Taranta, partecipatissimo evento pugliese che tenta il colpo grosso dalle nostre parti (entrambi gli eventi alle Cascine, 30 giugno-4 luglio per il Festival ed il mese di luglio per il morso del ragno danzante). Dopo il grande successo dello scorso anno, Firenze riavrà il ‘suo’ Jazz Fringe Festival, manifestazione che ama scegliere luoghi insoliti per far risuonare gli ottoni, e l’evento site-specific, quindi tagliato su misura per le forme di Santa Croce, Genius Loci, in grado di accompagnare i partecipanti dalla sera alla mattina (i concerti durano tutta la notte, alba compresa) arricchendosi, inoltre, di un’ulteriore giornata di eventi. Cambia nome, ma non sostanza, il festival multidisciplinare Icchè ci vah ci vole, quest’anno ribattezzato Copula Mundi: sarà il solito trionfo di socialità, c’è da giurarci. Fra gli esordi assoluti di questa Estate Fiorentina 2018 si segnala anche la genesi del festival La città dei lettori (a Villa Bardini, nei primi 3 giorni di giugno) e il ritorno di Firenze Rivista, la manifestazione dedicata ai magazine. Buone nuove anche per gli amanti del cinema: riecco il cinema agli Uffizi (dal 23 giugno all’11 agosto) che raddoppia le sue date, così come tutto il progetto cinema all’aperto nelle periferie cittadine (16 luglio – 10 agosto), assieme al Cinema Tascabile. Tra i nuovi luoghi dell’Estate, invece, i reading sulla neonata linea 3 della tramvia ma – soprattutto – l’arrivo della Manifattura Tabacchi, restituita ai cittadini, che diverrà sede di spettacoli. Ma occhio anche ai concerti del Maggio, ed alle serate con i mattatori Alessandro Bergonzoni e Serena Dandini. Ci vediamo in giro, buona Estate Fiorentina. µFacebook: davide.agazzi Twitter: @deivagazzi

Paolo Matteoni organizza corsi di fotografia individuali e per piccoli gruppi. Prenota con lo sconto Reporter: paolomatteonifotografo@gmail.com

PAOLO MATTEONI Ci eravamo lasciati, il mese scorso, con un rapido cenno a un nome fondamentale della storia della fotografia: Robert Capa. Da questo ripartiamo, con l’osservazione di una delle sue immagini più famose e più rappresentative. Abbiamo più volte insistito di come una fotografia debba raccontare una storia: sforzandoci di leggere una immagine, affrontandone i contenuti e i messaggi, riusciremo pian piano anche noi a creare fotografie significative non solo sul piano estetico. Partiamo da un punto. Ansel Adams diceva: “Non c’è niente di peggio di un’immagine nitida di un concetto sfuocato”. Significa che bisogna preoccuparsi di cosa si trasmette prima di dedicarsi alla tecnica che ne definisce l’estetica. Ma torniamo alla nostra foto. Robert Capa è stato uno dei più grandi fotoreporter di guerra della storia; nell’estate del 1943 seguiva l’avanzata delle truppe alleate in Sicilia durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra le tante immagini scatta questa, che abbiamo scelto perché riusciamo e leggerci tante storie da renderne il significato universale. È ovviamente uno scatto di guerra, ma la guerra non c’è; il panorama è sgombro da distruzioni, fumi, vittime. I protagonisti sono due: un vecchio che, in abito tradizionale, indica col bastone qualcosa ad un giovane in uniforme. La prima riflessione: è l’incontro di due mondi anagrafici com-

pletamente diversi, il vecchio e il giovane. Ma anche antropologici: il vestito del vecchio conserva memorie di tradizioni antiche, l’uniforme del soldato suggerisce praticità e specificità di un abito da combattimento. I mondi che questa immagine racconta sono diversi anche sul piano sociale: una realtà contadina accanto ad una potenza industriale e tecnologica avanzata. Che dire poi della morfologia dei due uomini? Il giovane soldato si accuccia per essere al pari del vecchio, per azzerare la differenza di altezza, ma anche, forse, per suggerire parità di dignità; perché, infatti, è il vecchio contadino siciliano che aiuta il giovane americano dandogli indicazioni utili. E poi l’ultimo aspetto, quasi nascosto, ma potentissimo: la mano sinistra del contadino quasi accarezza dietro il collo il soldato; un gesto protettivo, un sostituto di un padre o un nonno al di là dell’oceano. Concludendo, questa foto ci evoca un messaggio di fortissima umanità, in un luogo e in un tempo dove questa sembrava perduta. Robert Capa, reporter di guerra ci racconta una storia di fratellanza umana trovata nella assoluta diversità dei protagonisti, loro malgrado, inseriti nel mattatoio di una guerra globale. µpaolomatteonifotografo.com Facebook: PaoloMatteoniFotografo



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