LUGLIO-AGOSTO 2018
SCANDICCI
SCENDIAMO IN PIAZZA Mensile di infomazione gratuita ilreporter.it
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Editoriale
Occhio ai colpi di sole
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FRANCESCA PULITI
Nel momento in cui chiudiamo questo numero de Il Reporter sta per chiudersi anche un’altra importante partita: quella dei ballottaggi in molti comuni d’Italia e in alcune città chiave della Toscana. Comunque vada sarà un successo, se ciò basterà a mettere a tacere almeno per un po’ le sirene della campagna elettorale, spiegate da due anni a questa parte, a partire dal fatidico referendum costituzionale. Il risultato più inaspettato potrebbe essere quello di riuscire a governare il Paese, con e nonostante il premier-ombra portato in dote dal matrimonio gialloverde. Difficile indovinare sviluppi, però: le previsioni meteo a 15 giorni restano più affidabili di qualunque ipotetico scenario politico. D’altronde solo negli ultimi 6 mesi abbiamo assistito a un’incredibile giostra di avvenimenti sul piano internazionale. Una guerra di insulti ridicoli tra leader dai capelli impossibili è stata capace di disinnescare quello che sembrava un imminente conflitto nucleare. La foto di una stretta di mano (tra le due Coree, per chi avesse già rimosso) ha ribaltato gli scenari mondiali. Sono tornati i dazi sul whisky, modello proibizionismo, ma solo se prodotto in Kentucky. E si pagherà un sovrapprezzo anche sui jeans, purché siano cuciti negli States e non derivanti da manodopera sottopagata nei paesi in via di sviluppo. Il presidente francese ci ha dato di vomitevoli prima e lebbrosi poi e Charlie Hebdo ha ritenuto bene di onoraci di una nuova vignetta. Per tutta risposta si sono vagheggiate alleanze con l’Impero Austroungarico e censimenti razziali. I respingimenti alle frontiere e i muri in costruzione completano il quadro dei ripetuti dejavù da un’altra epoca (infausta). Niente di nuovo sotto il sole, tutto già visto in almeno un secolo di storia. La vera domanda è: avremo anche imparato qualcosa nel frattempo? Nel dubbio, ricordatevi la crema solare.
LA FOTO DEL MESE
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CHE SUCCEDE IN GIRO 14 LUGLIO
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una serata conviviale al Podere del Leone. Info su www.prolocosanvincenzo.it.
ITINERA ALLA FATTORIA RONCIGLIANO
Continua il programma di escursioni di Itinera, percorsi golosi alla scoperta delle colline di Scandicci. Sabato 14 luglio tappa alla fattoria didattica Roncigliano, con un laboratorio di pan di ramerino nel pomeriggio e a seguire passeggiata nel bosco e visita agli animali della fattoria. Prossimi appuntamenti il 21 luglio con la Festa della Birra al Lago Le Certane anche con la premiazione del concorso fotografico “Le colline sono in fiore” e il 26 agosto con
MUSICA IN VILLA
Note e incontri nella storica Villa di Vico di Scandicci (via del Lago 26). Prossimo appuntamento il 26 luglio alle 21.15 con le ballate e i madrigali di Francesco Landini, eseguiti dall’Ensemble LaReverdie. Venerdì 24 agosto alle 18 l’incontro con lo scrittore e ambientalista Franco Tassi sugli “Alberi Sacri”, mentre il 28 agosto, alle 21.15 “Girovaghi Viggianesi” con l’ensemble della Scuola dell’arpa viggianese. Info e costi dei biglietti su fondazioneomraam.org.
26 LUGLIO
CONCERTO IN COLLINA
Nel chiostro della pieve di San Vincenzo a Torri arriva la musica dell’Orchestra da Camera fiorentina con il concerto “Le stagioni”. Marco Lorenzini al violino proporrà musiche di Bach, Pachelbel e Vivaldi. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con la Proloco di San Vincenzo a Torri. Inizio ore 21.
Il Reporter di Scandicci raggiunge le famiglie di Scandicci Editore e Concessionaria Pubblicitaria Bunker s.r.l. Sede Legale | Amministrativa | Piazza E. Artom 12, 50127 Firenze Sede operativa | Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze
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Anno XII n. 44 del 2 luglio 2018
Direttore Responsabile Francesca Puliti Redazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI) Tel. 055 6585939 mail redazione@ilreporter.it
Periodico d’informazione locale N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Contiene I.P. - Prezzo di copertina euro 0,10.
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4 luglio-agosto 2018
Caterina Canneti
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acanza anche in città. Se le temperature vanno su, meglio rifugiarsi al fresco. Ecco qualche suggerimento per trovare riparo dall’afa nei dintorni di Scandicci. Scandicci alto Per camminare un po’, via di Scandicci alto offre un bel panorama sulle colline, per sentirsi subito immersi nella campagna, senza allontanarsi troppo dalla città. In zona, si trova la chiesa di San Martino, edificata nel decimo secolo, al cui interno è presente un tabernacolo di Giovanni della Robbia. E chi è pronto ad affrontare salite più impegnative, nonostante il caldo, può spingersi ancora più su, imboccando via di Giogoli: dietro i colli, i tetti e i palazzi della piana fiorentina scompaiono nel verde. Il Mulinaccio Vicino a San Vincenzo a Torri, in una macchia di bosco, si trovano i resti di un mulino idraulico del XVII secolo, dove i contadini portavano a macinare il grano. Il Mulinaccio, che nell’Ottocento veniva già chiamato “mulino rovinato”, è una delle mete preferite dagli scandiccesi che vogliono restare nei dintorni e rinfrescarsi nelle acque del torrente Masseto. Non proprio facilmente raggiungibile (da Villa i Lami, si può seguire un sentiero tra i vigneti oppure, da Cerbaia, si arriva a San Vincenzo a Torri e si prosegue a piedi da via del Lago), la fatica verrà sicuramente ripagata alla vista di questa struttura immersa nella natura. Lago Le Certane Per chi ha voglia di sentirsi un po’ in riva al mare, il lago Le Certane po-
La mappa per stare al fresco (senza andare al mare)
trebbe essere un posto perfetto, per pescare, prendere il sole o rilassarsi in famiglia. Non molto lontano dal Mulinaccio, facilmente raggiungibi-
le in auto (con tanto di parcheggio), il lago offre la possibilità di passare delle belle giornate all’aria aperta, approfittando anche del bar e del
ristorante, molto apprezzato dagli scandiccesi, per fermarsi a mangiare o per un aperitivo sulla terrazza. Parco di Poggio Valicaia Nei pressi della Romola, si trova il parco di Poggio Valicaia, recentemente affidato a una nuova gestione. Aperto tutti i giorni da giugno a settembre (con orario 9-20), dispone di un ampio parcheggio gratuito. Se avete voglia di organizzare una grigliata con gli amici, gli spazi per il barbecue e i tavoli da picnic potrebbero fare al caso vostro. Altrimenti, dopo una rigenerante camminata nel bosco, potrete rifocillarvi nei punti ristoro presenti nel parco, riposarvi su una panchina e leggere uno dei libri dalla piccola biblioteca messa a disposizione.
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SCANDICCI
L’estate a Scandicci, tra piazze parchi e… tramvia Gianni Carpini
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ntra nel vivo l’estate scandiccese, con il cuore di Open City 2018 che si svolge nelle serate di luglio. Sul palco
di piazza Matteotti è di casa la musica e la cultura, si va dal Molière per la regia di Alessandro Calonaci (10 luglio) all’omaggio ad Astor Piazzolla (18 luglio). Altro
Un’estate da non perdere
14 luglio
Ginevra Di Marco canta Luigi Tenco piazza Matteotti
Dal 23 luglio al 4 agosto
“Walking Therapie” a cura di Pupi e Fresedde Performance in tramvia
8 settembre
“Mille e una notte” con Milena Vukotic Pomario dell’Acciaiolo
Cinema sotto le stelle all’Aurora
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ai la tessera associativa (10 euro) e guardi quanti film vuoi insieme agli Amici del Cabiria, dal 2 al 27 luglio. Si riaccende il grande schermo dell’arena estiva del Teatro Aurora con Open Cine: ogni lunedì, mercoledì e venerdì i migliori film dell’ultima stagione cinematografica. Inizio proiezione alle 21.15. Dettagli su www.amicidelcabiria.it. G.C.
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“luogo caldo” è il parco dell’Acciaiolo, dopo le incursioni circensi del Cirk Fantastik fino all’8 luglio, nel pomario arriva il teatro con “La Mandragola” a cura dell’associazione culturale Mald’Estro (17 luglio). Con la tramvia che si fa grande, grazie alla linea 3, gli eventi salgono in carrozza, dal 23 luglio al 4 agosto con una pausa domenica 29 luglio. La performance “Walking Therapie”, curata da Pupi e Fresedde, coinvolgerà i passeggeri-spettatori, muniti di cuffie, in una passeggiata teatrale tra la fiorentina piazza Dalmazia e lo scandiccese piazzale della Resistenza. Per partecipare è necessario prenotarsi (www.pupiefresedde.it). Ma il cartellone estivo è fatto anche dalle iniziative delle realtà del territorio: prosegue fino al 26 luglio lo shopping by night dei “Giovedì sotto le stelle” con tanti banchi da via Pascoli a via Aleardi, insieme a iniziative per grandi e piccoli. In via Bessi è aperto ogni giorno “Bar… Ella”, il giardino estivo dell’Humanitas Scandicci con punto ristoro, area relax, tavoli da ping pong ed eventi, ad esempio l’apericena con scambia-libro il 25 luglio. E poi musica e spettacoli alla Casa del popolo di Vingone fino al 21 luglio, teatro in vernacolo invece alla Casa del popolo di Badia a Settimo, tutti i mercoledì fino al 25 luglio.
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6 luglio-agosto 2018
Il primo tulipano bio: lo studio parte da Scandicci Matteo Minà
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opo il successo dell’iniziativa “Wander and Pick”, che ha portato lo scorso aprile tanti scandiccesi e non solo a raccogliere tulipani nel campo vicino al parco dell’Acciaiolo, l’associazione ideatrice “Le tribù della terra” spinge l’acceleratore sulla coltivazione biologica e sullo studio di specie autoctone dimenticate. E lo fa a Scandicci con un duplice scopo. Da una parte per valorizzare il tulipano in ottica bio ed etica, dall’altra per dare nuova vita all’area dell’ex Cnr con lo studio delle collezioni ancora presenti di alberi da frutto rari. “L’Olanda, che nel settore floricolo è una potenza, oggi è in ritardo sul piano biologico ed etico nelle coltivazioni. Inoltre, si sono perse le filiere botaniche e non c’è una cultura nel rispetto della salute dei lavoratori”, spiega Alessandra Benati, coordinatrice del progetto per l’associazione Le tribù della terra. “Da vent’anni a questa parte i prezzi a monte dei tulipani e di tante altre bulbose sono diventati così bassi che molti agricoltori italiani, per esempio quelli di Pescia (Pistoia),
hanno cessato le produzioni perché non riuscivano a reggere un confronto al ribasso. Oggi la floricoltura toscana e made in Italy ha la possibilità di fare passi in avanti nel biologico come nessun altro paese al mondo”, prosegue la responsabile, specializzata in filosofia e nelle sue applicazioni volte alla comprensione della scienza, aggiungendo: “Fortunatamente da noi ci sono questi valori nelle politiche agricole e c’è sensibilità per
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il biologico, visto che il vivaismo esiste, artistico e scientifico, dal tempo dei Medici. Proprio come per l’artigianato, il campanilismo italiano è stato di aiuto perché ha preservato i saperi locali, non disperdendo le competenze”. Per il futuro Benati ha già le idee chiare. “Ripeteremo l’ini-
ziativa durante la primavera 2019 in un nuovo spazio adiacente l’area dell’ex Cnr, coltivando i 200mila tulipani, che compriamo in Olanda, in maniera sperimentale e biologica. Posso anche anticipare che il terreno di quest’anno sarà mantenuto per studi e sperimentazioni”. Ma non è tutto. “Ci siamo incontrati nei giorni scorsi con l’assessore all’ambiente del Comune Barbara Lombardini e a partire da fine ottobre puliremo una parte del pomario dell’ ex Cnr, abbandonato da vent’anni. Appena ci saranno i frutti vogliamo catalogarli, identificarli e speriamo arricchirli con un lavoro monografico e di cartellinatura di alberi come i diosperi, visto che ci sono delle specie esotiche cinesi e giapponesi. Poi presenteremo i risultati del nostro lavoro in occasione dell’iniziativa sui tulipani, magari con qualche anticipazione durante la prossima Fiera di Scandicci”.
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Gianni Carpini
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n tris di piazze si rifà il look. Da Casellina a San Giusto, si apre una stagione di cantieri per mettere a nuovo tre luoghi di Scandicci. “Il nostro obiettivo è riqualificare in ogni quartiere uno spazio pubblico – spiega Andrea Giorgi, vicesindaco con delega ai lavori pubblici - anche a seguito dell’invecchiamento della popolazione, le persone si spostano meno e hanno necessità di spazi di qualità da vivere sotto casa”. Durante l’estate, a Casellina prendono il via i lavori in largo Spontini: la prima parte di interventi prevede una rotonda, un parcheggio da 88 posti tra la scuola Calvino e via Boito, cassonetti interrati e una nuova illuminazione pubblica, per un investimento di 600mila euro. Intanto si delinea il progetto di recupero di piazza Giovanni XXIII, il grande parcheggio vicino ai negozi di via San Bartolo in Tuto: qui, dopo l’incontro con i commercianti, sono state definite le linee guida. Arrivano alberi, un fontanello di Publiacqua e i cassonetti andranno sotto terra, ma non si perderanno i 62 posti auto. Nell’area di sosta l’asfalto sarà sostituito da pietre autobloccanti, in più verranno riorganizzati i marciapiedi e sarà riqualificata la postazione dell’am-
Novità in piazza Le agorà che cambiano bulante di ortofrutta. Se tutto andrà come previsto i cantieri partiranno a primavera. Qualche mese più tardi sono attese le opere in piazza Cavour, a San Giusto. Sul piatto ci sono 650mila euro per ridisegnare questa parte del rione, con uno spazio pedonale che arriverà fino alla gelateria e ai negozi, senza diminuire i posteggi. In pratica sarà eliminata la strada che costeggia i caseggiati, recuperando i posti auto tutto intor-
no. E per il futuro? “A Badia a Settimo, dopo il rifacimento di piazza Vittorio Veneto, stiamo lavorando per creare un parcheggio e una pista ciclabile – annuncia Giorgi - mentre più avanti interverremo anche in piazza San Martino e in piazza Vezzosi a San Vincenzo a Torri”.
E l’area ex Cnr fa crescere il parco U
n grande parco pubblico, che unito a quello dell’Acciaiolo diventerà il secondo per estensione nell’area metropolitana dopo le Cascine, e un nuovo pezzo di città lungo l’asse della tramvia con uffici, negozi, case, oltre a due hotel davanti al parcheggio di Villa Costanza. Muove un altro passo in avanti il piano di recupero dell’ex area Cnr con l’arrivo della convenzione in Consiglio Comunale per l’ok finale. I terreni sono di privati: secondo la convenzione su 87mila metri quadri sarà possibile creare nuovi edifici, mentre sette ettari di verde, al confine con l’Acciaiolo, diventeranno proprietà pubblica. G.C.
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8 luglio-agosto 2018
Laura Piccioli
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candicci - e non solo - è tappezzata di cartelli in sua memoria. Si chiede giustizia per Niccolò Ciatti, lo si continua a fare per quella sua barbara morte avvenuta a Lloret de Mar alle porte di Barcellona il 12 agosto dello scorso anno. Nei lenzuoli, scritti di nero, viene racchiusa la richiesta della certezza della pena per i tre ceceni che quella notte in mezzo alla pista di una discoteca colpirono a morte il ragazzo. “Ad oggi la fase istruttoria va avanti – racconta Luigi Ciatti, padre di Niccolò - devono essere ascoltati, da parte delle autorità spagnole, i ragazzi italiani che si sono fatti avanti. Il processo di primo grado lo avremo all’inizio del 2019, in quanto dopo i primi sei mesi hanno chiesto ulteriori dodici mesi di proroga delle indagini, ma per concludere tutto l’iter ci vorranno 3-4 anni. Intanto – prosegue Ciatti - stiamo continuando a cercare materiale, come quel famoso video che tutti hanno visto. Abbiamo lanciato appelli affinché il proprietario ci faccia avere il file integrale, anche in forma anonima, ma purtroppo ancora non abbiamo avuto nessun riscontro”. Quel video infatti rappresenta la prova schiacciante della violenza e della crudeltà con cui i tre si sono avventati su Niccolò, mostrando ciò che le telecamere di sorveglianza non sono riuscite a far emergere. In seguito a questa tragedia, la famiglia ha fondato un’associazione che porta il nome del figlio con
Giustizia per Niccolò Anche un anno dopo La lotteria del soccorso P
er continuare a ricordare Niccolò, Humanitas Scandicci ha promosso la “Lotteria del Soccorso”, ovvero una gara di solidarietà con l’estrazione di premi, che servirà per l’acquisto di una nuova ambulanza in memoria del giovane ragazzo scandiccese. I biglietti hanno un costo di 5 euro e per ogni tagliando 1 euro sarà devoluto all’associazione Niccolò Ciatti onlus. L’estrazione si terrà domenica 14 ottobre alle 22.30 in piazza della Resistenza. L.P.
l’obiettivo di raccogliere fondi che permettano di affrontare il percorso legale e in seguito di portare avanti iniziative culturali e di beneficenza in ricordo di Niccolò, un modo questo per continuare a far-
lo vivere e per restituire in qualche modo l’affetto che hanno ricevuto. “In questi mesi non ci siamo mai sentiti soli – dichiara Luigi Ciatti – grazie sia alle persone comuni, che alle istituzioni locali e nazionali:
sentire questa vicinanza è stato importante perché a volte la rabbia ti porta ad avere pensieri che conducono a scelte sbagliate. Mi auguro che questo sostegno non venga mai meno”.
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10 luglio-agosto 2018
La mappa del fuori-sala
Alla ricerca del film sotto le stelle S a cura di Gianni Carpini e Giulia Luchi
otto le stelle è meglio: in piazza o nei parchi, gratis o con un biglietto mini, nelle arene convenzionali e in luoghi diversi grazie a un “proiettore con le ruote”. Per gustarsi i grandi titoli, le produzioni d’essai e i capolavori di ieri, Firenze offre tante possibilità di sedersi al fresco con il cinema all’aperto.
gli schermi all’aperto… e gratuiti
È
stato definito “il cinema all’aperto più bello del mondo” e come dar torto: Apriti Cinema torna al piazzale degli Uffizi fino all’11 agosto, 48 serate di programmazione (ore 21.30 , ingresso libero fino a esaurimento posti), 12 festival internazionali coinvolti, un omaggio a Vittorio Taviani, una rassegna sulla Resistenza e la Liberazione, la retrospettiva del Premio Fiesole ai Maestri del Cinema, e ancora grandi classici, film per tutta la famiglia e infine il ciclo “Le stelle e il museo” sulle principali pinacoteche del mondo. Altra arena all’aperto è il Nuovo Cinema Puccini Garden che questo anno cambia location e si sposta nel Cortile Ciminiera della Manifattura Tabacchi. Fino al 1° agosto tutte le sere alle ore 21.30, si alternano serate a tema dedicate al mondo del cinema italiano e internazionale, con particolare attenzione alle opere prime e non solo, serate dedicate al tema dei confini e delle periferie, a giovani registi e attori italiani, letture sceniche di grandi capolavori della letteratura, ritratti d’artista e per finire il teatro per bambini. Per gustarsi una bella pellicola in riva all’Arno c’è il Wood Music Garden (lungarno Cristoforo Colombo, 23-27) con l’appuntamento fisso del lunedì alle 21.30; infine il Light – Giardino di Marte ogni domenica alle 21 (viale Fanti, dietro la curva Fiesole)) propone la rassegna organizzata in collaborazione con “In Fuga dalla Bocciofila”.
Il cinema itinerante nei quartieri
I
l grande schermo arriva nei quartieri fiorentini a bordo di un furgoncino dotato di proiettore: è Cinema Tascabile, la rassegna a cura dell’associazione Kansassiti, che dal 16 luglio al 9 agosto porta nelle piazze dei 4 quartieri periferici 16 proiezioni tutte a ingresso libero. I film scelti dal critico cinematografico Claudio Carabba, avranno come tema “La Toscana nel cinema”, tra le proiezioni pellicole di Paolo Virzì, Franco Zeffirelli, James Ivory, Mario Monicelli, Massimo Troisi, Jane Campion, Roan Jonhson, Alessandro Benvenuti e in particolare un omaggio ai fratelli Taviani. Tutto a ingresso gratuito.
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un poker di arene estive
L’
arena di Marte, fuori dal Mandela Forum con accesso da piazza Berlinguer (mandelaforum.it), è una delle più gettonate a Firenze: fino al 2 settembre un lungo cartellone di film nell’arena grande da cinquecento posti, dedicata ai blockbuster, e in quella piccola, con la metà delle poltroncine, riservata al cinema d’essai e e ai capolavori di ieri (ogni martedì). Il biglietto intero costa 5 euro, 4 il ridotto per i soci Unicoop Firenze. Sotto la collina di Monte Oliveto, poco fuori San Frediano, troviamo una delle arene estive storiche della città, il Chiardiluna (tel. 0552337042, Facebook Cinema Estivo
Chiardiluna), lo spettacolo inizia alle ore 21.30 con seicento posti a disposizione. Ticket 6 euro, ridotto 5 anche per chi ha la tessera “Firenze al cinema”. Stessi prezzi al Poggetto, dove si è riacceso il grande schermo accanto alla Flog di via Mercati: “Esterno Notte” propone un film diverso ogni sera (flog.it). Spostandosi di poco, c’è l’arena estiva del cinema di Castello (cinemacastello.it), nei locali della Casa del popolo di via Reginaldo Giuliani 374: un programma di qualità fino al termine di agosto a prezzi popolari, 5 l’intero e tante riduzioni a 4 euro.
VE LI SIETE PERSI? I TRE FILM DA RIVEDERE
La forma dell’acqua
Il pluripremiato film di Guillermo del Toro è un’immersione in una storia d’amore, tra una dolce donna delle pulizie muta e una strana creatura custodita in un laboratorio Usa durante la Guerra Fredda. Immaginifico e romantico
Chiamami col tuo nome
Il film, dal libro di André Aciman, che ha fatto conoscere il regista Luca Guadagnino al grande pubblico. Il desiderio, l’estate e il primo amore tra due giovani, sullo sfondo il Belpaese anni Ottanta. Italia da Oscar
Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Una figlia violentata e uccisa, una madre alla ricerca di giustizia, ma soprattutto una riflessione sulla società americana. Il terzo film di Martin McDonagh unisce commedia nera e tragedia. Risate amare
12 luglio-agosto 2018
lavori in casa più semplici ... e meno costosi N Fannì Beconcini
ovità e semplificazioni per lavori in casa, opere edili e ristrutturazioni. Così come per il 2017, la legge di bilancio relativa all’anno in corso prevede i cosiddetti bonus casa, sgravi fiscali e agevolazioni su spese relative a ristrutturazioni, interventi di risparmio energetico, acquisto di mobili ed elettrodomestici con detrazioni fino al 65%. Novità introdotta per il 2018 è il bonus verde, detrazione pari al 36% delle spese sostenute per la riqualificazione del verde di giardini, terrazzi e balconi per un massimo di spesa detraibile pari a 5000 euro. Da quest’anno inoltre rinnovare casa non è solo più conveniente, diventa anche più facile e veloce: è infatti in vigore da aprile il “Glossario dell’edilizia libera”, testo che indica le opere edili realizzabili senza autorizzazioni né approvazione preventiva da parte del Comune. Tra lavori interni ed esterni, l’elenco presente nel Glossario comprende 58 tipologie di opere, così da non lasciare spazio a dubbi: si tratta sia di interventi di manutenzione ordinaria relativi a impianti, pavimentazioni, opere murarie e infissi che di nuove installazioni e realizzazioni come scale interne d’arredo, controsoffitti, inferriate, tende, gazebo, fon-
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tane, fioriere, aree giochi, oltre a tutti gli interventi volti al risparmio energetico e alla rimozione delle barriere architettoniche. Il merito del nuovo elenco è di andare a definire, singolarmente, una serie di piccoli interventi di manutenzione e miglioramento che altrimenti resterebbero nel limbo dell’incertezza, specie per il privato che spesso perché poco esperto teme di confondere un intervento con un altro. La liberalizzazione ha valore nazionale: in pratica qualsiasi lavoro che non incida sulla pianta dell’appartamento potrà essere realizzato senza dover presentare comunicazione di inizio lavori, permesso a costruire, progetto tecnico, a condizione che si rispettino eventuali vincoli storici e ambientali insieme alle
norme in materia di sicurezza. A titolo esemplificativo, realizzare un barbecue in muratura sul terrazzo è consentito senza bisogno di per-
messi, a meno che non si abiti in un palazzo storico con vista Duomo... in tal caso la fila allo sportello comunale rimane d’obbligo.
il certificato? si fa tutto online
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Firenze le certificazioni urbanistiche si fanno online. Il Certificato di Destinazione Urbanistica (C.D.U.) attesta la destinazione urbanistica di una determinata area, identificata da una o più particelle catastali, così come prevista dal Regolamento Urbanistico comunale vigente. Dal 28 marzo 2018 nella nostra città è possibile richiedere questo tipo di certificazione attraverso il sito del Comune di Firenze dedicato, accessibile all’indirizzo http://webru.comune.fi.it/webru. Nella sezione “Disciplina del suolo e degli insediamenti” è presente un form da compilare con i dati catastali per richiedere e ottenere tutte le
tipologie di certificati di destinazione urbanistica ad eccezione di CDU di tipo “storico” ovvero relativo ad un determinato intervallo temporale, da richiedere con le ordinarie modalità: tramite PEC all’indirizzo direzione.urbanistica@pec.comune.fi.it, via posta ordinaria al Comune di Firenze - Direzione Urbanistica, con consegna a mano presso l’Ufficio Protocollo della Direzione Urbanistica. La richiesta prevede in ogni caso l’effettuazione di un pagamento comprensivo di imposta di bollo e servizi di segreteria. F.B.
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Gianni Carpini
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er un attico da favola affacciato sui tetti di Firenze ci possono volere anche cinque milioni di euro, per un castello storico in collina si arriva a dieci, inclusi parco e piscina. Non stiamo parlando di prime case: queste residenze principesche sono quarte o quinte abitazioni per chi le compra, danarosi clienti che per l’85 per cento arrivano dall’estero. Statunitensi, russi, australiani, arabi affascinati dalla Culla del Rinascimento che sborsano cifre da capogiro pur di accaparrarsi una dimora per le vacanze o lunghi sogdi rinnovare giorni.Tempo Meno rappresentati, ma pur sempre presenti, gli acquirenti italiani che decidono di investire sul “mattone d’oro”, un mercato senza crisi: gli affari a sei zeri sono cresciuti costantemente negli ultimi anni, soprattutto dalle nostre parti. “Firenze è una delle piazze italiane più richieste per gli immobili di lusso, insieme a Venezia, Roma e Milano, per la qualità della vita e per le brevi distanze dal centro”, rivela Yves Besancon dell’international sales department di Lionard Luxury Real Estate, agenzia specializzata nel settore, nata a Firenze dieci anni fa e che oggi ha in portafoglio 2.349 proprietà per quasi 12 miliardi di euro. Le location fiorentine più gettonate da chi ha soldi a palate? Il centro, ma anche le colline a un tiro di schioppo dalla Cupola del Brunelleschi: prima la moda era Fiesole, oggi piazzale Michelangelo e Poggio Imperiale. Uscendo dalla città i clienti deluxe preferiscono Impruneta, Greve in Chianti e San Casciano. “Chi ha un budget di tutto rispetto
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Villa storica a Fiesole
20 milioni di euro Due ville, una dependance in una torre e 400 metri quadri di terrazze. Gli interni sono stati ritoccati alla fine dell’Ottocento con stucchi neo-rococò, mentre la privacy è garantita: intorno c’è un bosco da 18 ettari.
vuole privacy e nel caso delle ville di campagna chiede una tenuta grande abbastanza da non avere problemi con i vicini. Sta attento anche al ‘fattore tempo’ – prosegue Besancon - la posizione deve essere strategica, per arrivare rapidamente nella zona centrale e all’aeroporto”. Nel cuore di Firenze è essenziale avere parcheggio privato, ascensore, concierge, bagno in ogni camera e, elemento imprescindibile, una vista mozzafiato. Nonostante i fiumi di milioni, non tutti i desideri possono essere esauditi: tra le tante (strane) richieste arrivate agli intermediari anche quelle di una residenza con vigneto, ma nel pieno centro fiorentino, o di una villa con una tenuta grande quanto la Toscana.
14 luglio-agosto 2018
Tram... via!
Le novità in viaggio
Gianni Carpini
U
n tram che si chiama desiderio. Nel momento in cui scriviamo la data della prima corsa sulla linea 3 è ballerina, ma Sirio è pronto a partire: sono sette i nuovi convogli arrivati in città per entrare in servizio sul nuovo tracciato. In pratica si tratta di un’estensione della linea 1, per andare da Scandicci a Careggi senza “passare dal via”: salendo in carrozza a Villa Costanza con la T1 in versione maxi è possibile raggiungere il polo ospedaliero in 43 minuti con 24 fermate, senza mai scendere, 20 minuti se si parte dalla stazione. Quattro è il numero da tenere a mente: sono i minuti da attendere nelle ore di punta per il primo convoglio in arrivo. Anche con il nuovo percorso il servizio parte alle 5 e finisce a mezzanotte e mezzo (le 2 di notte venerdì e sabato). E con l’apertura dei binari verso Careggi possiamo dimenticarci le monetine a casa: alle fermate arrivano nuove “macchinette” per pagare il biglietto anche con bancomat e carta di credito. Intanto, sul fronte della linea due va avanti la corsa per vedere sfrecciare il tram tra piazza dell’Unità e l’aeroporto a settembre. Secondo Palazzo Vecchio, con entrambe le nuove linee attive, dalle strade scompariranno 28mila auto. Con la linea 2 aprirà anche il parcheggio a cento metri dalla fermata sotterranea della tramvia tra viale Guidoni e viale Luder: si inizia con 250 posti auto più 45 aree di sosta dedicate ai pullman per creare un interscambio con l’A11. Il Comune ha poi chiesto a Ferrovie di attivare sulla linea Firenze-Pisa una nuova stazione, vicino alla fermata Guidoni, per una connessione trenotram-aeroporto. Infine ad agosto sono previsti i lavori per riasfaltare le strade interessate dai cantieri, via di Novoli in primis.
Caro biglietto, quanto mi costi
S
ono scattati gli aumenti dei biglietti del bus in Toscana. A Firenze e nei comuni vicini, come nelle altre città capoluogo, la corsa singola da 90 minuti dal primo luglio è passata da 1,20 a 1,50 euro. Ataf e Li-nea dicono addio ai biglietti multipli (due, quattro corse e Carta agile), c’è solo un carnet da dieci viaggi a 14 euro. E i vecchi titoli di viaggio rimasti nel portafoglio? Potranno essere usati fino al
loro esaurimento. Diventano più cari i ticket da cellulare (1,80 euro) e a bordo (2,50 euro). Tra gli abbonamenti, il mensile resta a 35 euro, l’annuale costa 310 euro, mentre si amplia la platea per quelli agevolati (28 euro mensile, 260 annuale): ora il limite di reddito Isee per fare richiesta è salito a 36mila euro. G.C.
E 60 anni fa Firenze diceva Contro i ladri di bici, addio al “tranvai” targa il “bolide” (gratis)
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er un tram che arriva, ce n’è uno che viaggia nei ricordi, attivo fino a sessant’anni fa. La prima rete tranviaria fiorentina entrò in funzione nel 1879. Oggi c’è la linea due, ieri (il 5 aprile 1879) la prima carrozza andava da Firenze a Peretola. Carrozza in tutti i sensi: era trainata da cavalli. Poi arrivò il vapore e l’elettricità. Alla fine dell’Ottocento la ragnatela di binari era lunga 92 km, toccava Fiesole, Prato e il Chianti. Il ridimensionamento scattò a metà del Novecento e il 20 gennaio 1958 il Comune di Firenze disse stop: l’ultimo tram a circolare fu il 17. Fine della corsa: le Cascine. G.C.
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arga la bici, gratuitamente, per rendere la vita difficile ai ladri. Fino al 24 luglio il progetto “Lamìbici” del Comune di Firenze permette di “targare” la propria bicicletta con Easy Tag, adesivo indelebile che riporta un codice da inserire in un registro online. Sono quindici le date previste in tutti i quartieri. Ai residenti fiorentini basta presentarsi con la bici munita di luci, campanello e freni funzionanti. Si replica a settembre, durante le feste dello sport, mentre da ottobre sarà fissato un appuntamento mensile in ogni quartiere. Date e info su www.ilreporter.it. G.C.
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grandog, un albergo... da cani Laura Piccioli
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inalmente è arrivata l’estate! Giochi, libertà, relax, buon cibo e perchè no, magari tutto all’interno di un grand hotel...anzi di un grandog. Sì perchè la bella stagione non è arrivata solo per noi bipedi, ma anche e soprattutto per i nostri amici a 4 zampe che in vista delle nostre vacanze, spesso devono trovare una casa alternativa, possibilmente piacevole, accogliente e verrebbe quasi da dire, familiare. Da qui è nata proprio l’idea di mamma Marzia e sua figlia Rebecca, che hanno scelto di aprire un’attività che avesse proprio queste caratteristiche, che fosse capace di ospitare tanti cagnolini sia durante il giorno che la notte e che non fosse la classica e triste pensione. “Abbiamo inaugurato il Grandog nell’ottobre 2015 – racconta la giovane Rebecca – e da quel momento, grazie al passaparola, abbiamo avuto sempre moltissimi clienti. Del resto mettiamo tutto il nostro amore per gli animali nel nostro lavoro, li coccoliamo e ci prendiamo cura di loro proprio come se fossero nostri. Tant’è che spesso accade che i canini che hanno soggiornato da noi, una volta tornati a casa siano un po’ tristi per il distacco dai loro amici.” Gli ospiti infatti possono stare all’interno della struttura di via Paisiello sia durante il giorno, in occasione di quello
la casa degli eroi a quattro zampe? È al parco degli animali di ugnano S
ono dei supereroi, anche se non portano alcuna maschera, e sono stati addestrati nel parco degli animali di Ugnano. Stiamo parlando dei cani delle unità cinofile della Croce Rossa, specializzati nelle operazioni di salvataggio che grazie ad una convenzione tra l’amministrazione comunale e il comitato di Firenze della Cri, potranno essere addestrati per quelli che sono i principali contesti di emergenza, come ricerca di dispersi e soccorso di vario genere. Allo stesso tempo però i supereroi avranno la possibilità di imparare a fornire il proprio ausilio in sede di Pet therapy rivolgendosi a bambini traumatizzati, anziani e persone affette da patologie gravi. “Questa iniziativa – racconta Arnaldo Melloni, responsabile ufficio diritti degli animali del Comune – è nata circa 4 mesi fa da una necessità di CRI di cercare una nuova location a da parte nostra di aprire il parco alla città per agevolare le visite affichè aumentassero le adozioni. Ad oggi il risultato è molto positivo e ne siamo soddisfatti!”. L.P.
che viene chiamato l’asilo, sia per la notte, che trascorrono direttamente nell’abitazione delle due imprenditrici, in completa libertà senza alcun limite di spazio, scorrazzando tra il giardino e la casa. Prima di essere lasciati al Grandog però è necessario un piccolo periodo di inserimento, per capire se il nostro amico peloso si sente a suo agio e come interagisce anche con gli altri cani. L’atmosfera che si deve respirare all’interno della struttura infatti deve essere assolutamente di armonia e di tranquillità tra gli ospiti che la popolano rendendo vincente i concetti di inclusione, unione e tolleranza. Del resto si sa, gli animali hanno sempre molto da insegnare a noi esseri, a volte neanche troppo, umani.
tutti in Manifattura
16 luglio-agosto 2018
le novità della new entry dell’estate
Deborah Macchiavelli
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ew entry nel cartellone dell’Estate Fiorentina, l’Ex Manifattura Tabacchi si propone di diventare un nuovo “centro fuori dal centro”. Un innovativo intervento di rigenerazione urbana da 200 milioni di euro sta trasformando l’ex area dismessa in un polo di incontro e aggregazione, aperto a tutti per 365 giorni l’anno, connesso e sostenibile dove formazione, cultura, turismo e artigianato contemporaneo diventeranno nuove opportunità per il capoluogo toscano. La nuova vita dell’Ex Manifattura comincia nel periodo estivo, che si presenta ricco di appuntamenti. Il Cortile della Ciminiera ospiterà il Nuovo Cinema Puccini Garden, rassegna a ingresso gratuito di cinema, teatro e letture sceniche aperta fino a martedì 31 luglio dalle 18.00 alle 24.00. Confermate il sabato pomeriggio le fiabe della tradizione popolare toscana per bambini di tutte le età, con la compagnia Pupi di Stac e i suoi tradizionali pupazzi e burattini. Un nuovo appuntamento rivolto ai più piccoli è proposto, inoltre, da Centrale dell’Arte che animerà fiabe provenienti da culture diverse all’interno di una tenda in stile mille e una notte. Si concluderanno il 20 luglio i laboratori di H-FARM Education, campi estivi pensati per bambini appassionati di web e tecnologia. Dal 25 al 28 luglio
appuntamento con Florence Folks Festival, quattro giorni dedicati alla musica contemporanea popolare in perfetto equilibrio tra contemporaneità e tradizione, tra dimensione locale ed internazionale. Nella serata di mercoledì 25 luglio si esibi-
rà il duo Dente & Guido Catalano, seguito giovedì 26 luglio dal Liscio Contemporaneo inteso come luogo d’incontro fra le generazioni con il tradizionale concerto degli Extraliscio. Venerdì 27 luglio è invece la volta di un ospite proveniente da
Old Providence, una piccola isola del nord della Colombia: Elkin Robinson. L’elenco dei main guest musicali si conclude con i nomi del newyorkese Nickodemus e del producer salentino Popolus, sul palco del Festival sabato 28 luglio.
villa vogel si accende tra giappone, burattini e sport
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arà un’estate ricca di eventi quella di Villa Vogel, ancora una volta protagonista della “E-state” nel Q4, con serate a ingresso libero di teatro, musica e spettacoli fino al mese di settembre. Sabato 7 e domenica 8 luglio dalle 17.00 fino alle 23.00 appuntamento con Tanabata, tradizionale festa giapponese organizzata dall’associazione culturale Lailac. Due giorni a ingresso gratuito per esprimere un desiderio e interrogare l’oracolo della fortuna, tra giochi, prodotti tipici e arti marziali del Sol Levante. Anche nel parco di via delle Torri, fino al 28 luglio nelle giornate di martedì, giovedì e sabato dalle 9.00 alle 10.30, sarà possibile partecipare ai corsi organizzati da Uisp Firenze: tre giorni a settimana per allenarsi insieme a un istruttore Uisp, seguendo un programma studiato in base alle diverse esigenze. Serata per i più piccoli, invece, quella del 21 luglio, con “Stenterello e l’albero parlante”, spettacolo di burattini e maschere italiane organizzato dall’associazione Pupi Di Stac. D.M.
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Una mutua che cresce GIOVEDÌ
“Nuovi progetti per il benessere dei soci. LUGLIOcon 2018 E 12 si comunica l’app” ORE 20.30 Guido Bachetti
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tervento pubblico e azione solidale del privato, le società di mutuo soccorso possono svolgere un ruolo riequilibratore della spesa pubblica a vantaggio delle fasce più deboli. Giovani, lavoratori autonomi, liberi professionisti, precari: il mondo del lavoro sta cambiando volto. Come si risponde ai bisogni che emergono da queste (nuove) categorie? Quello dei lavoratori precari è un problema storico. Ricordo di aver sentito Marco Biagi parlarne a un seminario di Legacoop e la sua teoria mi convinse molto: il lavoro precario, molto usato in Europa, proprio a causa della sua precarietà deve avere tutele maggiori e non minori rispetto al lavoro stabile. Noi, come Mutua, avevamo studiato un piano sanitario specifico per i giovani a partita iva, ma evidentemente i tempi non erano maturi perché non abbiamo avuto un gran risultato. Questo non toglie che possano essere studiate risposte efficaci anche in ambito socio sanitario: il mercato del lavoro offrirà sempre più posti flessibili, che non per questo, però, devono essere senza tutele. Non solo visite mediche o esami clini-
PIAZZA BARTALI
iù di 15mila soci, una raccolta di oltre un milione e 300mila euro e quasi 800mila euro di rimborsi erogati nel 2017 a più di 7mila soci. Sono solo alcuni dei numeri – in crescita - di Insieme Salute Toscana, la mutua sanitaria integrativa con sede a Firenze che ha da poco scelto il suo nuovo presidente: Antonio Chelli. Con lui abbiamo parlato delle ultime novità e progetti in cantiere. Presidente Chelli, le Società di mutuo soccorso sono nate alla fine dell’800 come forma di solidarietà tra i lavoratori, eppure stanno tornando di straordinaria attualità. Per quali motivi? La società del 1800 era profondamente squilibrata. Fu l’azione di una borghesia illuminata che si pose l’obbiettivo di ridurre queste ingiustizie a creare le prime società di Mutuo soccorso per aiutare i lavoratori dell’industria e delle ferrovie in vari aspetti della loro vita. Oggi, in un concetto ampio di welfare, in cui gioca un ruolo preminente la componente sanitaria e che dovrebbe vedere un rapporto sinergico tra in-
CENTRO*Gavinana
ci: alla tutela della nostra salute e benessere concorrono anche altri aspetti. Su quali progetti state lavorando? Il primo concetto è quello della prevenzione. Con gli interventi sanitari si arriva a valle dei problemi, noi cerchiamo quindi di promuovere anche stili di vita che possano favorire il benessere delle persone. Abbiamo fatto accordi per consentire ai nostri soci di usufruire a prezzi vantaggiosi di stazioni termali, erboristerie, palestre. Riteniamo utile seguire questa strada e ci stiamo impegnando per trovare risposte originali a queste domande. Una mutua è fatta di soci. C’è qualche iniziativa in cantiere per favorirne il coinvolgimento? Molti soci si rivolgono giornalmente alla nostra struttura non solo per prenotare visite o esami, ma anche per informazioni e consigli. Il nuovo CdA ha deciso di promuovere una giornata del benessere rivolta ai soci e alle loro famiglie, compresi i bambini, nel corso della quale saranno presentate le attività delle cooperative e degli istituti convenzionati con noi, sarà possibile interloquire con medici specializzati e avere infor-
Antonio Chelli, presidente Insieme Salute Toscana mazioni su stili di vita, alimentazione, prevenzione. Con l’auspicio di farla diventare un appuntamento fisso. Insieme Salute Toscana ha realizzato una app per comunicare al meglio con i propri soci. Quali riscontri avete rispetto al suo utilizzo? È un sistema non nuovo, ma certamente innovativo per molti soci. Siccome tante cooperative nostre associate usano lo smartphone come strumento di lavoro abbiamo lanciato la app Insieme Salute Toscana attraverso cui si possono fare molte operazioni, compresa la richiesta di rimborso. Questo velocizza molto le procedure. Oggi cominciano a essere diverse centinaia i soci che la utilizzano.
CENA DI RACCOLTA FONDI PER IL PROGETTO Città complesse e MEYERPIÙ convivenza solidale L’CONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE: 10 EURO
Assemblea di Insieme Salute Toscana che si è svolta il 19 maggio all’auditorium Spadolini ha visto anche un approfondimento su convivenza solidale e città complesse, con un inquadramento giuridico di Irene Stolzi dell’Università di Firenze. “Momenti di confronto e dialogo come quello in programma in Consiglio – ha commentato il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani - sono occasioni importanti anche per la definiintervengono zione di modelli e confini di intervento, oltre che di rilettura delle vicende Dario Nardella sindaco Firenze attuali”. “La carta vincente per il governodidelle città complesse - ha detto l’assessore al Welfare del Comune di Firenze Sara Funaro - è la collaboraRoberto Negrini presidente Legacoop Toscana zione delle amministrazioni comunali con il Terzo settore e lo sviluppo del Fondazione Ospedale Pediatrico Meyer principio della sussidiarietà per dare vita a forme di governance che mettoFirenze no alUnicoop centro la persona, andando oltre la dualità tra pubblico e privato”. Due le considerazioni per Alessandro Martini, direttore Caritas diocesana di a seguire CONCERTO DELL’ORCHESTRA FILHARMONIE Firenze: “la centralità della persona, ogni persona, senza condizioni, SINFONICA e l’attenzione ai suoi bisogni e diritti” e “la corresponsabilità, nella consapevoPrenotazioni: Agenzia Argonauta / CENTRO*Gavinana tel. 055 680 0452 lezza che i ruoli sono diversi ma l’obiettivo da raggiungere è lo stesso: offrire benessere e qualità della vita in una comunità che include”. “La complessità dei bisogni, sociali, sanitari, dell’abitare, che si intrecciano nelle nostre città, MEYERPIÙ PER OFFRIRE CURE ANCORA UNICOOP FIRENZE SOSTIENE IL PROGETTO richiede di dare risposte nuove”,INNOVAZIONE ha concluso il responsa- PER LA RICERCA E PER AMPLIARE SPAZI PIÙla capacità EFFICACI, PER sempre CREARE L’assemblea di Insieme Salute Toscana del 19 maggio bile Area Welfare di Legacoop Toscana Marco Paolicchi.
INTERAMENTE DEVOLUTI AL PROGETTO MEYERPIÙ
E STRUTTURE PER UN’ACCOGLIENZA A 360 GRADI DEL BAMBINO E DELLA SUA FAMIGLIA.
18 luglio-agosto 2018
I
Tiziana Alma Scalise
l segreto è nel gruppo. E’ questa la risposta della Misericordia di Badia a Ripoli alla fine della tre giorni in cui si è svolta una maxi esercitazione (8, 9 e 10 giugno, ndr) che ha visto coinvolti oltre 100 volontari e numerosi mezzi della protezione civile. L’esercitazione “San Gherardo” è stata organizzata dalla Misericordia di Badia a Ripoli in collaborazione con le Misericordie di Settignano, Lastra a Signa, Antella, Fratellanza Popolare di Grassina, Tavarnelle Val di Pesa, la Croce Rossa Italiana (presenti su tutti gli scenari con truccatori e simulatori) e col patrocinio del Comune di Bagno a Ripoli. Il gruppo è stata la risposta: “Il bilancio è ovviamente positivo - dichiara Edoardo Berionne, formatore di protezione civile della Misericordia di Badia a Ripoli e responsabile delle operazioni sul campo - la nostra forza lavoro è il volontariato e la risposta è stata buona”. L’esercitazione nasce alla fine di un percorso di formazione: “Abbiamo fatto diventare organico tutto quello che dentro le aule era inorganico, tra lezioni e slide. In esercitazione ogni momento diventa prezioso, si crea un’aggregazione unica. La preparazione è sempre indiretta, perché ogni singola persona permette al sistema volontariato di mantenere una delle caratteristiche fondamentali che è quella dell’adattamento, della resilienza. L’emergenza vera ti obbliga ad adattarti con chi lavori. La totalità dei volontari che opera in protezione civile fa altro nella vita e vedere tanta partecipazione per tre giorni consecutivi, su un campo che porta via tante ore di fatica e sonno è stato incredibile. E’ una risposta molto positiva per la Misericordia di Badia a Ripoli”. “Vedere il volontario anziano – conclude - fare per l’ennesima volta le stesse cose, ma col solito sorriso sul volto del
50 anni di MISERICORDIA DI BADIA A RIPOLI
LA FOTO PIù BELLA? IL GRUPPO giovane alla prima esperienza è la più bella foto che possa restare”. Quanto è importante testare sul campo il volontariato e la macchina dei soccorsi? “E’ importantissimo – dichiara il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini - perché la protezione civile non può essere improvvisata al momento del bisogno, e deve essere sempre all’altezza della situazione. E’ questa la sfida. Le esercitazioni sono uno dei punti fondamentali del sistema di protezione civile e dell’at-
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17 luglio
martedì 21.15
18 luglio
mercoledì 21.15
tività del sistema di protezione civile. Sul nostro territorio sicuramente la Toscana può vantare un sistema di protezione civile che conta su un volontariato che sa specializzarsi, che sa gestire, attraverso il lavoro delle associazioni che rappresentano, anche investimenti importanti nelle attrezzature. Accanto a questo però la preparazione delle persone è fondamentale. Un volontariato che, anche se non è un lavoro, fa questo compito con grande professionalità e questo non è scontato”. È determinante anche la risposta della sostenitori del Festival
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21 luglio sabato 21.15
23 luglio
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20 luglio
cittadinanza? “Su questo le istituzioni devono fare sempre un po’ di più. La cittadinanza è l’altro tassello fondamentale della protezione civile. La protezione civile siamo tutti noi e i cittadini per primi, perché in un sistema di protezione civile la popolazione informata è una parte essenziale. Bisogna far sì che la cittadinanza nel momento del bisogno non sia del tutto impreparata e non si lasci andare anche a gesti che, se non ben coordinati, potrebbero mettere in crisi tutto il sistema. Per questo motivo stiamo lavorando anche nelle scuole”. La fotografia che resta è proprio quella di un gruppo unito e coeso, la migliore risposta nelle emergenze. E non solo.
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ANDREA, 16 anni
e già volontario H Tiziana Alma Scalisi
a solo 16 anni Andrea Martone ed è il più giovane volontario presente sul campo. “Ho iniziato il servizio alla Misericordia di Badia a Ripoli a settembre 2017. Mi ha sempre portato il mio babbo, e avevo il desiderio di continuare la sua strada – spiega – Qui ci sono persone che vogliono aiutare il prossimo”. La figura del volontario ha qualche cosa di “genetico”, molte delle persone che frequentano la Misericordia di Badia a Ripoli ne hanno respirato l’aria in famiglia prima ancora di vestirne l’impegno. Che cosa hai imparato? “Ho imparato ad avere più rispetto per il prossimo - dice senza retorica. E’ serio Andrea mentre cerca le parole per esprimere qualcosa che si può solo vivere e condividere, ma mai pienamente spiegare – e a non discriminare il prossimo. Faccio un turno a settimana per sei ore, ma a volte sono di più. Faccio sopratutto codici bianchi o servizi sociali e trasporto delle persone”. Tre giorni di esercitazione nel fine settimana quando gli amici escono, e a 16 anni fa fatica anche alzarsi dal divano. Non per Andrea, che ha già le idee chiare e molta strada davanti.
Gli scenari
L’
Esercitazione San Gherardo è il frutto di un lavoro di logistica durato mesi. La scelta degli scenari infatti non è lasciata al caso. Si testa la logistica (acqua, gruppi elettrogeni, risorse, scorte, coordinamento dei soccorsi, protocolli, comunicazioni radio, segreteria). Venerdì notte (8 giugno) è la chiesa di Villamagna a ospitare i mezzi e i volontari della protezione civile: il crollo di una parte della chiesa infatti, nella simulazione, avviene di notte. Sconosciuto il numero delle vittime. Intervengono il nucleo esplorativo e i sanitari. Le operazioni durano fino a notte inoltrata. Sabato gli scenari sono molteplici: serve un’idrovora sul fiume Arno in località Marina di Candeli. Poi un ferito in un’azienda agricola. Un incidente stradale vede coinvolti due pullmini. Non c’è tempo per riposare perché bisogna recuperare un ferito nel bosco con l’intervento di squadre che effettuano un rastrellamento sulla cima della collina e poi un cercatore di funghi rimasto folgorato da un cavo dell’alta tensione. Cala la notte e c’è tempo per un percorso orientato con fuoristrada nei boschi. T.A.S.
CULTURA
20 luglio-agosto 2018
Gli stilisti di domani? Guido Bachetti
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osa significa essere un designer di moda nel millennio in cui tutti sembrano essere stilisti di se stessi, e ad inventare nuove tendenze ci pensano sempre più spesso personaggi pubblici come Chiara Ferragni, la regina delle influencer? Lo abbiamo chiesto ad Alessandro Bertini, direttore dell’Istituto Modartech di Pontedera, realtà che forma professionisti dell’abbigliamento, della calzatura e che, di moda, se ne intende. Bertini, i social network danno l’impressione che tutti possono diventare degli stilisti e che non servano necessariamente qualifiche e competenze. È davvero così? No, al contrario, per essere davvero competitivi oggi bisogna essere ancora più preparati, perché altrimenti ci si “perde nel mucchio”. Un vero designer deve avere cultura, inventiva, fantasia e una grande dose di preparazione tecnica. Deve sapere esattamente come si crea una collezione: dal disegno al dettaglio. Un giovane stilista non può permettersi di non sapere come si fa una cucitura o come si realizza un modello. Si troverebbe le porte del mondo del lavoro sbarrate. È più importante la fantasia o il saper fare? I grandi stilisti del passato - penso a Coco Chanel e Valentino, a Yves Saint Lauren e Ferragamo – ci dimostrano che sono due ingredienti imprescindibili e che sono ugualmente importanti. Bisogna aver sempre contezza di come mettere in pratica un’idea, così si manifesta la vera vena artistica. In un mondo del lavoro così complicato, c’è spazio per i ragazzi che oggi sognano un futuro nella moda? C’è sempre più bisogno di persone che sappiano far bene il loro lavoro, di professionisti in grado di pensare e realizzare prodotti non solo belli ma anche performan-
Creativi sì, ma attenti alle cuciture ti. Sono le aziende a chiederlo, e i numeri ce lo dimostrano. L’87% dei ragazzi che frequenta il nostro istituto trova lavora entro sei mesi
dalla fine del percorso di studi. E questo perché abbiamo deciso di puntare il nostro sistema formativo su un mix giustapposto di ar-
tigianalità, cultura – grazie ad un corpo docente altamente specializzato - e introduzione all’uso dei più moderni strumenti tecnologici.
E il polimoda ied e marangoni, la moda apre ai junior non va mai in ferie
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uesta estate Polimoda inaugura il primo Junior Summer Camp, un progetto educativo, rivolto ai bambini dagli 8 ai 12 anni, che stimola l’interesse dei più piccoli verso la moda attraverso lezioni e laboratori sulla realizzazione di capi d’abbigliamento e accessori. I corsi estivi per i più grandi, della durata di un mese, partono il 2 luglio e quelli autunnali il 3 settembre. Per coloro che desiderano respirare l’atmosfera Polimoda consigliamo di segnare in agenda la data del 13 luglio, momento in cui la sede di Villa Favard apre le porte per l’Open Day. V.V.
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ono molte le possibilità di studiare moda e design a Firenze e dintorni. Tra queste IED - Istituto Europeo di Design (via Bufalini 6r) offre corsi estivi di tre settimane in Fashion Events and PR, Graphic Design and Portfolio, Design – Made in Italy e Fashion Design. L’Open Day è fissato per il 12 luglio. L’Istituto Marangoni Firenze (via de’ Tornabuoni 17) dispone di corsi di moda, arte e design con programmi semestrali, preparatori, di base con percorsi di una o due settimane. L’Open Day è fissato per il 13 luglio, dalle 10 alle 16 e 30.
V.V. L’assemblea di Insieme Salute Toscana del 19 maggio
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CULTURA
due mesi di divertimento per grandi, piccoli e medi a cura di Costanza Marrapese
Ballo liscio a gògò per gli over
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mentre in 700 hanno scelto le mete estive per le Vacanze Anziani organizzate dal Comune c’è chi resterà a godersi l’estate a Firenze. Qui qualche escamotage per sopravvivere al caldo e godersi, divertendosi, le sere d’estate. Sotto il ponte di Varlungo e pre-
cisamente al Circolo La Loggetta ogni momento è buono per ballare il liscio. Dal martedì alla domenica fino al 22 luglio è questo il luogo preferito da molti per concedersi nelle sere fresche d’estate un momento danzante fra polka e mazurka, oltre ad allietare i palati con la
brace, primi piatti della tradizione rigorosamente fatti in casa e pizze. Sempre per gli amanti del ballo una tappa da non perdere è quella sul lungarno Aldo Moro presso l’impianto sportivo Enio Bartoloni dove la Società Floriagafir gestisce grazie ai volontari diretti dal risto-
rante Nappino la parte ristoro “Gli amici di Nappino” e dove ogni sera dal giovedì alla domenica è possibile esibirsi in performance danzanti. Il programma delle serate proseguirà tutta l’estate fino a settembre per concludersi dopo la festa della Rificolona.
A caccia di folletti o di avventura per i baby
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n attesa delle vacanze con mamma e papà, i più piccoli trascorrono l’estate con attività e laboratori sempre più coinvolgenti pensati per divertire e per sviluppare in loro consapevolezza e creatività. E’ il caso della proposta estiva Centri D Quartiere de Le Curandaie che hanno pensato per tutta l’estate fino al 7 settembre di organizzare le settimane scegliendo il tema di un mestiere così che per una settimana i bambini possano impersonarsi nei panni del musicista piuttosto che del giornalista o del videomaker. Non ci si annoia affatto anche con l’Associazione le Maghe Magò di via Boccaccio che per tutto luglio propone per i bambini dai 3 ai 7 anni il progetto “Piccoli alla scoperta del piccolo popolo” in cui ogni settimana i bimbi avranno l’opportunità di scoprire il magico mondo di folletti, gnomi ed elfi, con giochi di conoscenza di gruppo e laboratori di follettologia. Ogni giorno un’attività diversa nei boschi di Bivigliano al Campeggio di Poggio agli Uccellini con lezioni di nuoto in piscina e arrampicate sugli alberi nel vicino Parco Avventura di Pratolino.
Rock, dj, film e teatro per tutti gli altri
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oglia di uscire? C’è ampia scelta tra gli spazi estivi. A partire da Light - Giardino di Marte, dove il lunedì si balla la pizzica, il martedì lo swing insieme alla scuola Lindy Hop. Si continua il mercoledì con il jazz e il giovedì con il rock insieme a Take a Wave
per far decollare il weekend con dj set e performance live. Domenica fa rima anche questo anno con cinema con le rassegne a cura di “In Fuga dalla Bocciofila”. Sul lungarno Colombo gli appassionati di cinema sotto le stelle trovano al Wood Garden Music ogni lunedì fino a
settembre la rassegna HolyWood e per chi ha voglia di rilassarsi al tramonto sempre il lunedì qui si pratica yoga con un’offerta libera che verrà devoluta in beneficenza. Sempre lo yoga è al centro degli incontri al Cenacolo di San Salvi ogni lunedì, mercoledì e venerdì.
San Salvi si tinge di musica oltre alle proposte di teatro dei Chille de la Balanza con gli appuntamenti del festival “Salviamo la musica” organizzato da l’associazione La Chute che vedrà esibirsi fra gli altri anche Lydia Lunch il 29 agosto e Nada il 31 agosto.
CULTURA
22 luglio-agosto 2018
Detti popolari e storie di aziende diventano materiale da archivio. Digitale Barbara Palla
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rasformare gli archivi da posti chiusi e polverosi in portali digitali: questa la scommessa dell’Accordo triennale per la valorizzazione del patrimonio archivistico e bibliografico della Toscana sancito dalla Soprintendenza Archivista e Bibliografica, la Regione Toscana e il MIBACT. L’obiettivo è di reperire, censire, digitalizzare e infine creare dei portali online aperti a tutti dove conservare e rendere più fruibili gli archivi personali di artisti contemporanei o dei poeti toscani ma anche dei teatri e delle industrie della Regione. Per parlare del lavoro svolto, della sua portata e dei progetti futuri di questa collaborazione abbiamo incontrato la Soprintendente Diana Toccafondi. Come è nata la collaborazione tra i vari soggetti istituzionali dell’Accordo triennale? Tra Regione e Soprintendenza c’è sempre stata affinità e grande collaborazione. Questo Accordo è servito per dare una cornice istituzionale ad un modus operandi sinergico già affermato. Con questo patto abbiamo però voluto innovare le tecniche archivistiche e bibliografiche guardando al futuro, per rendere i preziosi materiali a disposizione vivi e parlanti, fruibili, capaci di entrare in dialogo con altri archivi. Il successivo coinvolgimento del MIBACT ha permesso di dare continuità al lavoro. Prevedete di ampliare o creare nuovi portali oltre quelli già realizzati? L’anno scorso abbiamo salvato dallo smembramento l’archivio della casa di moda fiorentina delle Sorelle Chiostri. Di recente abbiamo messo online l’archivio dello studio fotografico Barsotti specializzato in fotografie dell’architettura e infine stiamo lavorando all’archivio dei Preti del Concilio e dei movimenti sociali degli anni ‘60 e ‘70. La vera novità, tuttavia, è la creazione di un nuovo archivio orale. Grazie alla digitalizzazione dei ma-
teriali audiovisivi possiamo tenere una memoria storica delle tradizioni, degli usi, dei costumi, dei detti e della lingua. Dopo il restauro delle tracce, li abbiamo resi interrogabili dai motori di ricerca per facilitarne la reperibilità su internet. Il lavoro
da fare è ancora tanto, ma credo molto in questo progetto. Lei giunge alla fine del mandato, quali esperienze porta con sé? Sono molto soddisfatta perché i progetti a cui tenevo di più si sono miracolosamente conclusi in que-
sto periodo. Negli ultimi anni abbiamo avuto difficoltà a livello di organico ma sono felice dell’arrivo, grazie al Concorso, di funzionari giovani, creativi ed entusiasti. Ne abbiamo bisogno per guardare al futuro.
Astroturismo: un tuffo dove la notte è più blu T
ra le colline di San Donato in Poggio, la dove la notte è buia, è nato l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti (OPC). La struttura è dedicata alla ricerca e propone un ricco programma per la divulgazione. L’OPC si è però aperto alla collaborazione con le istituzioni di promozione locale dando vita ad una nuova e particolare forma di “astroturismo” che unisce divertimento e apprendimento.
á Foto Osservatorio Polifunzionale del Chianti
B.P.
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CULTURA
le terrazze da gustare Costanza Tosi
L’
estate porta sempre con sé alcune novità. Tra queste, anche la possibilità di cambiare prospettiva da cui guardare la città. Se nei mesi invernali, catturati dalla bellezza del Duomo e di Palazzo Vecchio, ci ritroviamo a passeggiare per le vie del centro storico con la testa all’insù, nei mesi più caldi dell’anno riaprono le terrazze con vista, pronte a regalare una visuale dall’alto con panorami da cartolina. Dagli hotel lussuosi, alle terrazzine nascoste, fino ad arrivare ai locali sulla cima dei musei, per l’estate 2018 non sono poche le novità da scoprire sugli aperitivi ad alta quota. La prima prende il nome di Florence Glace Hotel. Il lussuoso albergo, situato in via Nazionale, vanta una terrazza panoramica con piscina aperta da maggio a ottobre. Niente file per prendere bere, né schiamazzi a infastidire la quiete del tramonto, al sesto piano dell’edificio l’atmosfera è perfetta per bere un drink in completo relax con vista al suggestivo skyline di Firenze. Immerso tra le bellezze dei Giardini e i musei della Villa Bardini troviamo, invece, il Caffè Belvedere. Nascosta dal verde e situata in Costa san Giorgio, la piccola terrazza che si affaccia sulla città è un angolo di pace per tutti gli amanti del verde, da cui, sembrerà di toccare la cupola del Duomo. Il bar, così isolato e, allo stesso tempo, completamente inse-
rito nel centro della città è il luogo perfetto per sorseggiare uno spritz a fine giornata e, da non sottovalutare, come luogo ideale per una pausa pranzo diversa e all’insegna del bello. Per una vista mozzafiato guardando i tetti di Firenze un’altra esperienza da provare è quella di un pre-cena sulla terrazza del Museo degli Innocenti. Situato al quinto piano, il Caffè del Verone si trova nella grande loggia affacciata sulla
CAMICIA SU MISURA UOMO - DONNA A disposizione una vasta gamma di tessuti
città. La caffetteria del museo comprende una parte interna delimitata da grandi vetrate e circondata da una splendida terrazza allestita con tavolini moderni. Gli orari di apertura al pubblico sono gli stessi del museo, (dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 19), ma per accedere al bar non è necessario avere il biglietto. Tra i classici, ritroviamo la caffetteria La Terrazza. In piazza della Repubblica e all’ultimo piano del
SARTORIA
grande centro commerciale La Rinascente una delle “chicche” da non perdersi. Il bar conta su una grande terrazza panoramica posta sul tetto dell’edificio dotata di tavolini e ombrelloni dover potersi accomodare. “Sospesi” tra il Duomo e Palazzo Vecchio, nel classico e intimo locale è possibile recarsi a tutte le ore del giorno. Ma attenzione perchè, per gli amanti dell’aperitivo al tramonto, non è ammesso ritardo: la caffetteria chiude alle 20.
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Tutto ci sembra fuori moda, troppo lungo, troppo largo, giacche con spalloni. Mamma mia come farò? Niente panico, La Bottega del cucito è a tua disposizione per sistemare tutto. Hai dei pantaloni belli ma fuori moda perché troppo larghi nel gambule? La tua giacca preferita ha le spalle troppo grandi, ma il tessuto è favoloso? Oppure jeans bellissimi ma completamente usurati? Non c’è problema, porta tutto a La Bottega del cucito, dove troveremo insieme una soluzione!
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CULTURA
24 luglio-agosto 2018
Il cosmo di Mattiacci al Forte e le altre mostre di stagione
Leila Zoia
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on un colpo di Gong si avvia la mostra antologica dedicata a Eliseo Mattiacci, uno dei pionieri dell’avanguardia italiana della fine degli anni Settanta, ospitata al Forte di Belvedere, fino al 14 ottobre. All’interno del Forte si potranno osservare più di 60 disegni dell’artista che, attraverso le sue opere, ha voluto consegnare al mondo la sua idea di cosmo, proseguendo un viaggio di scoperta e di meraviglia all’interno della natura e dell’universo che accomuna Lucrezio e Galilei, Leopardi e altri poeti e artisti di oggi e di ieri. Negli ampi giardini terrazzati del Forte di Belvedere si potrà, inoltre, ammirare un dispiegamento monumentale di venti sculture. Opere in acciaio corten di ispi-
razione cosmico astronomica. Quasi dei totem, alcuni dei quali, orientati verso la collina di Arcetri. Nella nuova sala cinema del Museo del Novecento fino al 20 settembre, trova invece spazio la rassegna video “Il corpo è un indumento sacro” ideata da Beatrice Bulgari per in Between Art Film a cura di Paola Ugolini. I lavori degli otto artisti internazionali selezionati hanno come fil rouge il tema del corpo umano. Si tratta del primo appuntamento di un ciclo di collaborazione biennale. Al ristorante il Konnubio, via dei Conti 8r, è possibile visitare fino al 12 settembre le opere della designer tedesca Susanne Paetsch. Fotografie che l’artista fonde abilmente con legno di recupero, come se fosse parte viva dell’immagine rapita alla natura. La mostra è realizzata da keep art nell’ambito del progetto “gusto visivo”.
a villa corsini una nuova generazione di musica classica Anna Amoroso
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n un’epoca di incertezze la musica è l’unico linguaggio universale in grado di trasmettere un messaggio positivo”. Sono le parole del direttore d’orchestra Maximilian Fane, di Roger Granville e Frankie Parham, tre giovani artisti inglesi che hanno scelto Firenze come palcoscenico di un festival internazionale per abbattere le barriere tra generazioni e generi musicali. Si chiama “The New
Generation Festival” e trova spazio nel giardino di Palazzo Corsini dal 29 agosto al 1° settembre il progetto rivolto ai migliori talenti musicali under 30. Che è anche festa in maschera, in stile rinascimentale, ispirata al festival Corsini del 1680. “Anche quest’anno abbiamo voluto dare un’opportunità alle giovani promesse musicali provenienti da tutto il mondo – spiegano i tre artisti - E abbiamo creato una piat-
taforma per mettere in scena in un unico luogo i più alti livelli di opera, teatro e musica.” Si inizia il 29 agosto con il Don Giovanni di W. A. Mozart e si procede il 30 agosto con il Concerto per violino e orchestra in re maggiore e la Sinfonia n. 5 di Tchaikovsky con il solista Charlie Siem. L’Enrico V di Shakespeare con Jack Gordon e Alice St. Claire andrà in scena il 31 agosto e per la prima volta l’opera
verrà rappresentata con l’accompagnamento orchestrale dal vivo della colonna sonora composta da Sir William Walton, reso famoso dal film Enrico V, diretto da Laurence Olivier nel 1944. Per il gran finale il festival chiuderà con un programma di performances non classiche, curato dal DJ Harold Van Lennep, con l’arrivo di altri Dj e band internazionali. www.newgenerationfestival.org
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CULTURA
Caterina Canneti
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a Proloco della Piana di Settimo, da sempre impegnata nella valorizzazione del suo territorio, promuove anche quest’anno, da martedì 24 a lunedì 30 luglio, la fiera di Badia. Nata agli inizi del ‘900, questa manifestazione annuale rappresentava un’occasione importante per la realtà contadina del tempo, per il commercio dei prodotti agricoli e per l’esposizione del bestiame e rappresenta tuttora un momento significativo per la comunità locale. “L’ultima edizione della fiera storica risale al 1977 e nel 2016 l’abbiamo riproposta racconta Dario Grossi, presidente della Proloco della Piana di Settimo – l’appuntamento quest’anno coinvolgerà con tanti eventi l’area di Badia a Settimo e tutte le zone limitrofe, ripercorrendo, in chiave attuale, il programma della storica fiera”. L’obiettivo è proprio quello di rievocare il clima di festa del passato e di riproporlo oggi, in una nuova veste che non dimentichi la tradizione, grazie alle tante attività gestite dai volontari. Se ancora siete in città, alla Fiera di Badia, lungo le strade del borgo o nel parco dell’Abbazia di Settimo, potrete fare un tuffo nel passato, dare un’occhiata al mercato del bestiame, fare il tifo durante la corsa ciclistica “Coppa Arno” (ispirata al “Circuito degli assi”, gara alla quale parteciparono, agli inizi degli anni ’70, grandi professionisti di allora come Merckx, Gimondi e Bitossi), assistere a serate musicali, giocare a tombola, fare acquisti al
Dai ‘fochi’ alle cene davanti l’abbazia
Badia fa festa
mercatino by night o fermarvi ad ammirare lo spettacolo pirotecnico dei “fochi di Badia” (per lo storico fierone, l’ultimo lunedì del mese), oltre che gustare molte del-
E Casellina canta Napoli
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orna il primo settembre a Casellina “Cantanapoli”, l’iniziativa organizzata dal gruppo folkloristico della canzone napoletana e patrocinata dal Comune di Scandicci. Arrivato alla 34esima edizione, l’evento nato negli anni Ottanta ha coinvolto in piazza di Vittorio numerosi artisti come Mario Merola e molti altri. Quest’anno si esibirà l’orchestra di Roberto Polisano, cantautore dalla voce potente e corposa, interprete di svariati successi della tradizione italiana e internazionale. Inizio ore 21. L.P.
le specialità gastronomiche proposte dagli stand. Il programma prevede anche una cena con prenotazione, il 29 luglio. “La fiera di Badia con le sue giornate colorate,
piacevoli e divertenti, è un’occasione di incontro e di aggregazione – conclude Grossi - in fondo, questo era in passato ed è tuttora l’aspetto positivo della manifestazione”.
CULTURA
26 luglio-agosto 2018
festival, rassegne e unicorni tre viaggi fuori porta da non mancare a cura di Rocco Gurrieri
A FIESOLE DAL 21 GIUGNO AL 2 AGOSTO
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A VINCI DAL 27 AL 29 LUGLIO
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al 27 al 29 luglio si terrà a Vinci la Festa dell’Unicorno. Vista la relativa conoscenza che ho di questo mondo - lo ammetto - esploriamo il programma. L’ospite d’onore è Sean Astin. Niente? Samwise Gamgee, magari? La spalla di Frodo nel Signore degli Anelli, il vero eroe del film. Immaginare l’impacciato Sam –ben conscio che il suo fosse solo lavoro e non la realtà- in mezzo a migliaia di persone che vorrebbero essere sul serio elfi, maghi, fate, è già un presupposto per un momento divertente. Poi i nomi degli appuntamenti, che fra il geniale e il preoccupante si suddividono in: Disfida di Arti Magiche, contest Creatura Fantastica, Vicolo della Paura, Parata degli Elfi, ciliegina finale, il Matrimonio Elfico. Ora voglio dire, davvero? Ci sarà un matrimonio Elfico? A me dopotutto sembra meraviglioso, e sebbene il tono di questo articolo possa apparire leggermente ironico la trovo una manifestazione straordinariamente non banale. Il costo è di 12 euro per gli adulti e 8 per bambini e ragazzi.
al 21 giugno al 2 agosto potremo assistere alla 71° edizione dell’Estate Fiesolana. Raggiunta un’età veneranda, questo signor festival scandisce l’estate con appuntamenti di tutto rispetto. Buona notizia le visite gratuite – fruibili dalle 20 alle 21.30, mostrando il biglietto degli spettacoli - al bel Museo Civico Archeologico. Ultima ma non ultima fra le novità, prima degli spettacoli dedicati all’Iliade, gli studenti della Scuola di Musica di Fiesole si esibiranno al tramonto sulla terrazza del teatro, mentre noi spettatori preferibilmente sorseggeremo qualcosa di fresco godendo di un po’ di meritata bellezza. Fra gli appuntamenti: Neri Marcorè (2 luglio), Iliade un racconto mediterraneo, a cura di Sergio Maifredi (5/12/19/26 luglio - 2 agosto), Elio Germano con Viaggio al termine della notte (7 luglio), Stefano Bollani (10 luglio), Bobo Rondelli (13 luglio), Orchestra nazionale jazz giovani talenti (18 luglio), Calibro 35 (20 luglio) e Orchestra da Camera Fiorentina con le musiche dal grande schermo (1° agosto).
A SANSEPOLCRO DAL 13 AL 21 LUGLIO
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iversi perché umani, l’energia della scena contemporanea” sono i due sottotitoli che accompagnano i cartelloni del Kilowatt festival che dal 13 al 21 luglio elettrizzerà i palchi di Sansepolcro, vicino Arezzo. Kilowatt si è confermato negli anni, dopo successi e qualche piccolo ostacolo, uno dei principali manifesti delle compagnie emergenti della scena contemporanea nel teatro, nella musica, nella danza, conquistando il premio Ubu nel 2010 e il Nico Garrone nel 2013. Kilowatt è anche centro di produzione e sostegno alla produzione, residenza per la creatività contemporanea, palco per letteratura contemporanea e arti visive. Principali appuntamenti del festival: Virgilio Sieni con “Ballo_1450Resurrezione”, il concerto di Eugenio Finardi, Magdalena Barile con “Api Regine”, commedia fantascientifica sull’eliminazione del maschio e Giorgio Rossi di Sosta Palmizi con “Elevazioni”.
e a firenze Riccardo Muti chiude il Maggio L’
81° Festival del Maggio Fiorentino chiude i battenti a metà luglio con un evento tra i più attesi dell’intera stagione, il doppio appuntamento (mercoledì 11 e venerdì 13 alle 20) con Macbeth di Giuseppe Verdi in forma di concerto con il maestro Riccardo Muti a dirigere l’Orchestra del Maggio. Martedì 10 il celebre direttore d’orchestra, che quest’anno celebra i 50 anni dal debutto sul podio del teatro fiorentino, incontrerà il pubblico nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio (ore 18). G.B.
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CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE
SPORT
28 luglio-agosto 2018
Lorenzo Mossani
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Il miracolo dei Blues E arriva il mister dei giovani ß Alessandro Grandoni
á Claudio Davitti
ulla panchina della prima squadra dello Scandicci calcio è arrivato un allenatore made in Blues: Claudio Davitti, alla guida finora degli allievi. A lui viene lasciata un’importante “eredità” dall’ex mister, Alessandro Grandoni: la permanenza in serie D. In questo nome sta uno dei motivi della salvezza dello Scandicci, che si è affidato, da novembre a fine campionato, a una delle persone più preparate calcisticamente in Italia. Dopo l’inizio di stagione con Alessio Lucia e il cambio dopo cinque giornate con Antonio Cioffi, la società di Rorandelli, grazie anche al ritorno del ds Lorenzo Vitale, ha intrapreso la strada giusta. Schemi, dialogo con i calciatori e tanto lavoro sul campo, Grandoni ha dato la svolta al gioco, ma soprattutto ha portato la mentalità vincente a tutta la squadra per quello che si può definire un miracolo sportivo. Capace di giocare come terzino e centrale, ha iniziato la carriera nella squadra della sua città, la Ternana, poi nel 1995 è passato alla Lazio, con cui ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Il suo exploit con lo Scandicci non stupisce nessuno. Alessandro Grandoni da calciatore è stato anche un difensore di primissimo ordine, con 227 presenze e 3 reti in serie A e 149 presenze in serie B. Dal 1997 al 2000 è entrato anche in pianta stabile nell’under 21 azzurra con 22 presenze. Un bagaglio culturale che ha permesso di intraprendere la carriera di mister. E adesso si apre una nuova era per i Blues, sotto la guida di Claudio Davitti, al suo
debutto con una prima squadra, ma che ha fatto già registrare numeri record insieme agli allievi. Come direttore sportivo è stato confermato Lorenzo Vitale, che traccia il futuro dei Blues: “Costruiremo una squadra sui nostri giovani – dice - saranno affiancati da veterani forti ed esperti, in modo che possano apprendere il prima possibile tutto quello che un giocatore esperto può insegnare, divenendo, a loro volta, giovani pronti per giocarsi tutte le loro carte per realizzare un sogno. Vogliamo fare un campionato senza le sofferenze della scorsa stagione”.
la pallavolo torna in serie B
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a pallavolo a Scandicci non è solo al femminile. La Robur dopo un campionato di vertice in regular season (terzo posto), ha disputato i playoff perfetti vincendo contro il Firenze Volley che aveva dominato la stagione. Nella doppia sfida in finale la Robur ha giocato da grande squadra e non ha lasciato spazio ai fiorentini che non sono riusciti a vincere nemmeno un set in due partite. Il volley maschile torna in Serie B e Scandicci si conferma capitale del volley. L.M.
radio firenze reporter
dal lunedì al venerdì ore 13.30
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OPINIONI
ICCHÉ SI MANGIA
ICCHÈ SI DICE BRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI
PALAZZO MEDICI, POI RICCARDI LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI
FOOD REPORTER OGNI MESE IN UNA CUCINA DIVERSA A CURA DI LAURA PICCIOLI
“Volevamo aprire una nuova piazza a Firenze – ci racconta Ruth Claramonte, responsabile Marketing della Buoneria – e così abbiamo deciso di usare gli spazi esterni della Buoneria al Fosso Bandito per introdurre alcuni food truck ed un palco: abbiamo creato così un luogo capace di ospitare il cibo di strada, in una cornice fruibile al 100%. L’obiettivo infatti era quello di allargare il nostro bacino di utenza, spostando il baricentro dalla pizza al buon cibo in generale. Lo abbiamo fatto introducendo lo storico forno “Pane Amore e Fantasia” con taglieri e grigliate, “Pastation” con un angolo dedicato alla pasta, “Dansi” specializzato in barbecue e ancora “Nura” con i sapori dall’India, “Pescepane” con le sue specialità di mare, oppure la “Toraia” con i suoi gustosissimi hamburger di Chianina. Dal punto di vista della programmazione musicale che si tiene dal giovedì alla domenica, abbiamo coinvolto Controradio, la storica emittente che supporta gli eventi con una selezione musicale di ottimo livello. Ma i veri protagonisti di quest’anno dovranno essere i bambini che durante la giornata vengono coinvolti in laboratori di cucina e che la sera, potranno godersi giochi ed attività, mentre i loro genitori cenano in tranquillità. Per i più grandi saranno organizzate serate di degustazione dando spazio ai gelati della gelateria Elmi ed alla selezione di birre de “La Degna Tana” di Pistoia: due eccellenze dell’artigianato culinario che daranno alla serata un gusto del tutto particolare”.
Forse non tutti sanno che il bellissimo palazzo commissionato da Cosimo il Vecchio de’ Medici all’architetto fiorentino Michelozzo, quale dimora per la propria famiglia, ovvero una residenza signorile adeguata allo status raggiunto in quel periodo dalla casata, non è esattamente come quello che oggi vediamo. Moltissimi gli interventi che il palazzo ha subito nel corso dei secoli: nel 1517 dagli stessi Medici, poi dalla famiglia Riccardi che nel 1659 lo comprò e, nel 1814, quando i Lorena ne acquisirono la proprietà destinandolo a sede per uffici amministrativi. Ma anche successivamente, nel periodo di Firenze Capitale (1865-1870), quando il palazzo divenne sede del Ministero degli Interni ed infine, dopo il 21 febbraio 1874, quando con atto Reg. 47 Fog. 36 n° 854 del 23 Febbraio, venne acquistato dall’allora Deputazione Provinciale di Firenze, per essere destinato alla propria sede istituzionale. Ma veniamo alle principali trasformazioni. Palazzo Medici venne costruito in via Larga (oggi via Cavour), in angolo con via de’ Calderai (via dei Gori) e il grande giardino posizionato sul retro prospettante via dei Ginori. Il fronte del palazzo era di 40 metri, in realtà molto diverso da come oggi lo vediamo, infatti non aveva la forma così allungata, ma bensì cubica. Inoltre, a piano terra della facciata principale, sulla parte sinistra, c’era una grande loggia - aperta su due lati – in angolo con via de’ Calderai, quale anticamera per chi era in attesa di essere ricevuto dalla famiglia Medici.
Gli archi della loggia furono chiusi nel 1517, motivando la necessità di acquisire più spazio ma, forse, si trattò di un’esigenza legata alla sicurezza. Le due grandi aperture vennero pertanto adattate in altrettante grandi finestre – le cosiddette “inginocchiate – disegnate da Michelangiolo. Motivi ornamentali, sull’angolo del palazzo, la lanterna in ferro battuto pregevole manufatto del Caparra e, in alto, lo stemma mediceo con le arcinote sei palle. Per poter collegare quella nuova stanza al palazzo, che al momento era al piano strada, fu necessario rialzarne il pavimento. Ebbene, quella nuova elegante pavimentazione in cotto, è la stessa che ancor oggi possiamo ammirare. Si tratta di 12 quadranti (3x4), realizzati in mosaico di cotto, tutti diversi l’uno dall’altro, separati tra loro da liste di marmo bianco.
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Web: artusi.net Facebook: Artusi Firenze Luciano Artusi Artusi Ricciardo
Ma la trasformazione più evidente che sopportò il palazzo, fu quella voluta e realizzata dai Riccardi, che dopo l’acquisto, lo vollero ampliare dalla parte a Nord, allungandolo tanto da far passare la facciata dai 40 metri iniziali a circa 74. L’intervento venne curato nei minimi particolari e il risultato dell’ampliamento, a prima vista, pare identico a quello originale. Se pur fossero passati oltre 200 anni dalla costruzione del primo impianto e nonostante la moda del momento avesse influenzato anche l’architettura, l’intervento mantenne il pronunciato bugnato del piano terreno e lo stesso identico aspetto anche degli altri due piani e della panca di pietra lungo la facciata, attingendo il materiale lapideo dalla stessa cava in Oltrarno, dove a suo tempo anche Michelozzo aveva scelto e selezionato le pietre. Piccole differenze: nella parte “nuova”, si distingue al centro delle bifore lo stemma dei Riccardi (una chiave posta in palo) anziché quello mediceo, così come lo stesso stemma, domina in angolo sopra il grande terrazzo.
OPINIONI
30 luglio-agosto 2018
ICCHÈ C’È LA CITTÀ CHE SI MUOVE E CHE SI MUOVERÀ
L’ITALIA NON C’È DAVIDE DEIV AGAZZI Neymar piange di gioia. Aguero ha una faccia da funerale, Messi invece se l’è proprio coperta. Sampaoli è uscito a far serata e ci sta che faccia tardi. Ronaldo è ufficialmente di un altro pianeta e vince da solo, gli altri giocano con lui solo per arrivare a undici. Inghilterra e Francia son partite benino a differenza della Germania, esordio con tonfo per i tedeschi. Così come la Colombia, un espresso amaro quello dei cafeteros, servito proprio dal viola Sanchez. E L’Italia? L’Italia non c’è. Non ci credi, in fondo ci speri che succeda qualcosa di imprevisto. Di parecchio imprevisto, diciamo pure qualcosa di epocale, catastrofistico al limite dell’epocale: tipo la Svezia conquistata nella nuova serie di Vikings, la Svizzera vittima di un’improvvisa e inarrestabile crisi bancaria internazionale, lo stoico Giappone che cede finalmente il monte Fuji a Gozilla, o a qualche altro mostroide spaziale. Che poi non si è mai capito perché gli invasori alieni ci tenessero così tanto a quel cucuzzolo nipponico, ma questa è un’altra storia. Qualcosa, insomma, qualsiasi cosa che tolga di mezzo un paese a caso e liberi un posto per la povera Italietta. Dai che c’avevo ancora le vuvuzela nuove di pacca. Son quasi dieci anni che aspetto di usarle. Cavolo, facevan proprio pietà, ma per gli Azzurri questo e altro. Che altro? Il bandierone, il birrino diaccio marmato da condividere con gli altri avventori di casa. Qualche salatino light. E poi le urla, le urla come un forsennato di fronte alla tv, come se quelli in campo potessero sentire, come se facesse la differenza, come se cambiasse
ICCHÉ SI SCATTA VIAGGIARE FOTOGRAFICA… MENTE
qualcosa davvero. Perché poi cambia qualcosa davvero, no? Altrimenti che berciamo a fare? Ma niente, l’Italia non c’è. Guardi e riguardi il calendario, ti inventi formazioni incredibili, impossibili, improbabili, ci credi che questo è l’anno bono. E invece nulla. In giro non ci sono neanche i maxischermi. E pazienza per i turisti, che se li vedano a casa loro – per citare un’espressione che ultimamente va per la maggiore – i mondiali di Russia. Sì, perché poi, fondamentalmente, sono scuole di pensiero: ci sono quelli che se li vedono a casa, e quelli che invece se li vedono solo al maxischermo, bolgia pura, o bene bene o male male, in ogni caso ci penserà l’alcol a riequilibrare il karma sportivo. Ci sono anche quelli che non se la vedono proprio: quest’anno siamo noi. Non per scelta, ma non stiamo troppo a disquisire, conviene quasi fingersi miscredenti del pallone, dispensando supponenti radicalchiccherie nel comprensorio vicino casa. Vedi che mai che qualcuno ti prenda per tifoso. Ma chi, IO? Perché l’Italia non c’è. Io comunque - ok lo confesso - di solito mi vedo le fasi a gironi a casa mia o di qualche amico, e le fasi ad eliminazione diretta in piazza, da qualche parte. Si vince e si perde tutti insieme, giusto? Giusto. Ma non è mica così per tutti, è questione di riti, tradizione, cabala: una volta ho anche conosciuto un tizio che le partite se le guardava a casa da solo: un tale Giampiero, ci siamo incontrati all’aeroporto. Io tornavo dalla Colombia, lui doveva andare a Mosca ma il suo volo era stato cancellato. Nessun amico, lo sguardo mogio, spento, quello della delusione cocente non ancora dimenticata. Gli occhi fissi sul monitor delle partenze. “L’Italia non c’è”, continuava a ripetere. µFacebook: davide.agazzi Twitter: @deivagazzi
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PAOLO MATTEONI Viaggiare. L’attività che meglio si sposa con la fotografia, perché attraverso i nostri scatti possiamo conservare le esperienze fatte e trasmetterle a chi non era con noi. Quindi fotografiamo i nostri viaggi. Sì, ma come? Siamo tutti tentati, durante le vacanze, di immortalare le seguenti situazioni: monumenti, tramonti, familiari; spesso intersechiamo queste tre categorie, familiari davanti ai monumenti, monumenti al tramonto, tramonti sui familiari. Il massimo della perversione è mettere i nostri familiari davanti ad un monumento al tramonto! Si può andare oltre, ma bisogna un minimo progettare (ma poco poco davvero). Decidiamo, prima di partire, un tema, non necessariamente legato al luogo che visiteremo; quando saremo sul posto dedicheremo un po’ di attenzione e di scatti alla nostra idea. Al nostro ritorno avremo costruito un reportage a tema, comunque caratteristico del luogo che abbiamo visitato. Facciamo un esempio: le finestre. Osservando con un po’ di attenzione ci accorgiamo che le finestre sono diverse da città a città, da paese a paese; nella forma, nella dimensione, nei materiali. Sappiamo tutti che una finestra scandinava è molto diversa da una marocchina per ragioni climatiche, storiche ecc. Una rassegna di finestre quindi può essere un modo interes-
sante di raccontare la propria vacanza. Ovviamente se visitiamo luoghi esotici il lavoro sarà più facile. Le caratterizzazioni locali sono più evidenti. Ma anche se facciamo un tour in una capitale europea o in un’altra regione italiana gli spunti non mancano. Pensiamo quali sono gli elementi che la differenziano dal nostro luogo di origine, quelli che ci danno l’impressione di essere in un “altro posto”; spesso sono piccoli particolari. Dovremmo riuscire a coglierli per creare un nostro racconto fotografico originale. Sarà il nostro punto di vista. Più impegnativo, ma più affascinante, il tema che riguarda le persone. Proviamo a ritrarle nelle loro abitudini: la baguette sotto braccio fa molto Francia, la birra ci richiama la Germania, il pastore con l’ombrello verde e le pecore ci evoca la Sardegna. Sembrano luoghi comuni, ma se affiniamo lo sguardo vedremo che è proprio così. In pratica si tratta di trovare il modo di suggerire una relazione tra il particolare (il tema scelto) e il generale (il luogo), in modo da far dire a chi guarderà le nostre immagini “siamo proprio in …”. Non trovate che la foto qui accanto sia molto … english? Buone Vacanze! µpaolomatteonifotografo.com Facebook: PaoloMatteoniFotografo
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CONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE: 10 EURO INTERAMENTE DEVOLUTI AL PROGETTO MEYERPIÙ
intervengono
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