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055 0515231 Periodico d’informazione locale. Anno III n.45 del 1 agosto 2009. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10
CULTURA
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AGOSTO 2009
Il cervello sulla sdraio
PRIMO PIANO
Andrea Muzzi*
C
MAGGIO, NUOVA STAGIONE Ottimismo per il teatro fiorentino. Costi di produzione tagliati del 15% ma spettacoli di qualità PAG.22
ESTATE SICURA ANZIANI Tutte le iniziative messe in campo dalle istituzioni e dalle associazioni contro solitudine e calura PAG.5
SPORT
Due aree verdi in vendita fanno discutere la città
PAG PAG.3
Musica contro l’allarme alcol
Relax
di Matteo Francini
I MARCHIONNI SI PRESENTA Il neoacquisto: “L’esultanza del violino di Gilardino è nata per scherzo a cena con me” PAG.26
numeri sono preoccupanti: otto toscani su dieci tra 14 e 19 anni bevono alcolici, c’è chi inizia a scolarsi birre e affini già a 12 anni, e dal Nord Europa è arrivata anche da noi un’usanza che si chiama “binge drinking”, che consiste nel consumare 5 o più bicchieri di una qualsiasi bevanda alcolica in un’unica occasione. Dati allarmanti, che in altre città (vedi
Milano) hanno portato a nuovi divieti per arginare il fenomeno tra i giovanissimi. Ma Firenze ha deciso di tentare un’altra strada, che passa dalla musica e da due serate in piazza (una si è tenuta in Santa Croce, l’altra è in programma in Santo Spirito) per dire ai ragazzi che bere fa male. E che ci si può (e deve) divertire anche senza sballarsi. PAG.15 PAG.17
Quelle biblioteche in riva al mare
VIOLA... DI PASSIONE Viaggio tra i tifosi che ogni estate rinunciano al mare per seguire la Fiorentina in ritiro PAG.27
PAG.23
hiuso per ferie. Ad agosto chiudo ogni mia attività celebrale (mia moglie dice che questo già lo faccio per tutto l’anno). E’ salutare avere ogni tanto il cervello in stand by. Il cervello di mia moglie invece non stacca mai la spina. E con il caldo spesso va in tilt. L’altro giorno eravamo in un parcheggio di asfalto, mia moglie mi ha guardato e poi mi ha detto “Mi raccomando… parcheggia all’ombra!”. “Cosa faccio? Aspetto che il vento porti qua un seme così fra 20 anni posso parcheggiare sotto una pianta?”. Ad agosto non voglio pensare a niente. Non mi agiterò più per il rincaro dei prezzi. Che sarà, sarà! D’altronde se la benzina continuerà ad aumentare sarà inevitabile tra qualche anno prendere una decisione drastica: o la macchina o la benzina. Tutte e due, no! Sono convinto che tra un po’ vedremo gente che andrà a piedi spingendo la macchina, mentre altri cammineranno con una tanica di benzina sotto braccio. Le macchine sono dei moltiplicatori di odio; in mezzo al traffico ci si manda sempre a quel paese. L’altro giorno un automobilista davanti a me ha messo la freccia poi ha cambiato idea ed ha proseguito a diritto. Uno scooterista che era dietro ha cominciato subito ad offenderlo “Accidenti a te, tuo babbo, tua mamma, tua sorella…!”. E’ arrivato fino al settimo grado di parentela, poi dopo 5 minuti di offese ininterrotte mi ha bussato al finestrino della macchina e mi ha chiesto “Mi sono dimenticato perché l’offendevo, te lo ricordi?” “Per la freccia” “Ah già!” ed è subito ripartito “ Accidenti a te, tuo babbo, tua mamma!”. Ad agosto ho proprio voglia di staccare la spina. Metterò il cervello sulla sdraio! Chiuso per ferie!! *Comico
COM’ERA E COM’È. Blasoni a confronto, tra aneddoti e nuovi mestieri
Essere nobile a Firenze, ieri e oggi P
rincipi, marchesi e quant’altro. Le famiglie dell’aristocrazia fiorentina hanno riempito pagine e pagine di volumi di storia con i loro trascorsi intriganti e con gli intrecci di potere. Il Reporter ha fatto un viaggio in cinque tra i casati più famosi della città (Antinori, Frescobaldi, Corsini, Guicciardini e Torrigiani), per scoprire com’erano un tempo e come sono oggi. Tra gli aneddoti
legati al passato, il più curioso è sicuramente quello che coinvolge Bartolomeo Frescobaldi che, durante un ballo organizzato nella villa di Montecastello, lasciò che gli ospiti danzassero nudi. Il Papa la prese male e il buon Frescobaldi non la passò affatto liscia. Tra storielle divertenti e conoscenze prestigiose (tra i tanti, Piero e Luigi Guicciardini nell’800 erano molto amici di Giampietro Vieusseux),
si scoprono i retroscena dei cognomi blasonati della città. L’altra faccia della medaglia sono i nobili di oggi. Una volta messi da parte scettri, troni e abiti damascati, le teste coronate del XXI secolo hanno intrapreso altre attività - la più gettonata è l’imprenditore vinicolo - che permettono loro di rimanere ben ancorati alle tradizioni guardando con un occhio al futuro PAGG.14-15 PAGG.8-9 del granducato.
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Agosto 2009
PRESENTE E PASSATO. Lo spiazzo ai Sassi Neri è stato dedicato al primo sindaco dopo la Liberazione
Una piazza per Attilio Bandinelli IL RICORDO. Fu primo cittadino dal ’46 al ‘56
Il calzolaio pittore che ricostruì il paese Q
Lo spiazzo che è stato intitolato a Bandinelli
La cerimonia d’intitolazione c’è stata a fine luglio, nello stesso giorno del 65° anniversario del bombardamento di Impruneta. Nelle intenzioni del Comune, il nuovo slargo deve diventare il terzo polo della città dopo le piazze Buondelmonti e Accursio da Bagnolo Federico Bausi
O
ra la nuova piazza di Impruneta ha un non abita più a Impruneta ma ci è cresciuta ed è rinome e un cognome. E sono quelli di masta così attaccata al paese che “quando ci torno, un uomo che è stato imprunetino fino ogni sasso, ogni particolare, ha per me un significato: al midollo e ha fatto tanto per il paese. questo significa che è sempre la mia terra” . QuanA fine luglio, lo spiazzo in erba e ghiaia del parco do ha saputo che avrebbero dedicato una piazza del dei Sassi Neri è stato intitolato a Attilio Bandinelli, paese a suo padre, Lisetta Bandinelli è rimasta “un primo sindaco della città dopo la Liberazione dal po’ sorpresa, perché per tutto questo tempo la figura nazi-fascismo. L’intitolazione è un altro tassello del di mio padre era forse stata un po’ dimenticata. Ma progetto dell’amministrazione comunale, che vorreb- soprattutto - continua - ho provato tanta gratitudine be far diventare lo slargo il terzo “polo” della città e mi sono commossa, perché i vecchi imprunetini dopo le piazze Buondelmonti e Accursio da Bagnolo, hanno fatto molto per dare questo riconoscimento al un luogo di aggregazione immerso nel verde e quindi babbo. Se fosse ancora qui tra noi, sarebbe l’uomo più complementare a quegli storici del centro del paese. contento al mondo”. La cerimonia di intitolazione si è Per raggiungere questo scopo, nell’area vicino alla svolta il 27 luglio scorso, nel giorno del 65° anniversanuova piazza dovrebbe nascere in futuro anche uno rio del bombardamento di Impruneta, che provocò la spazio dedicato ai bambini. Lo spiazzo creato nel par- morte di oltre cento persone (moltissimi erano sfollati da altre zone), la distruzione del co urbano è stato dedicato a Attilio centro del paese e il crollo di una Bandinelli perché - spiega France- L’assessore Buccioni: sca Bucconi, assessore alle PolitiOmaggio a un grande parte della basilica di Santa Maria. E, per onorare il ricordo di quei che della comunicazione - “è stato imprunetino voluto giorni terribili, sempre il 27 luglio è un personaggio straordinario che dalla popolazione stata presentata anche la ricerca “Il ha guidato la ricostruzione di Impiano di ricostruzione post-bellico: pruneta dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. A sostegno di questa idea ricostruire la memoria” di Eleonora Berti, dottoranc’è stata una forte iniziativa popolare che non pote- da al dipartimento di urbanistica e pianificazione del vamo né volevamo ignorare”. Quella del Comune è territorio dell’Università di Firenze. Non solo. Qualstata infatti una decisione presa a furor di popolo, e che anno fa il Comune ha prodotto il video dvd del non è un’esagerazione dirlo, perché sono stati davve- filmato “Il passaggio del fronte all’Impruneta”, che ro i cittadini a volerla. Prima dell’inaugurazione della raccoglie vecchie immagini dell’epoca, ma le ristampiazza, avvenuta qualche mese fa, l’amministrazio- pe sono tutte finite da tempo e le molte richieste di ne comunale aveva chiesto alla popolazione di dare copie non sono potute essere soddisfatte. Ma a breve, suggerimenti su come chiamare il nuovo spiazzo: dice l’assessore Buccioni, “metteremo il video sul sito oltre 370 imprunetini hanno firmato una petizione internet del Comune (www.comune.impruneta.fi.it). per chiedere che portasse il nome di Bandinelli. Una In questi anni lo abbiamo proiettato nelle scuole per dimostrazione di affetto che ha commosso Lisetta farlo vedere a più ragazzi possibile, ma tra poco sarà Bandinelli, la figlia dell’ex sindaco, che da molti anni di nuovo visibile da tutti, imprunetini e non”.
uella di Attilio Bandi- Abruzzo dal regime fascista. nelli è la storia di “un Ma nemmeno questa espeuomo umile” che fece e fu rienza lo fiacca. “Quando ci tante cose. E’ stato calzolaio rivedemmo a Impruneta, alla e poeta, fondatore e maestro fine della guerra - racconta di una scuola serale, politico e Gasparri - mi abbracciò e mi pittore. Ma se chiedete di lui disse: ‘Mario, ce l’abbiamo a chi l’ha conosciuto, la prima fatta’”. C’è però da ricostrurisposta che avrete sarà sulle ire il paese e gli imprunetini sue qualità umane. Nato nel scelgono proprio Bandinelli 1902 da una famiglia contadi- per farlo: nel ’46 viene eletto na, Bandinelli inizia a lavorare sindaco e in seguito riconfermolto giovane come calzolaio. mato fino al ’56. “Non aveva Anche la sua grande passione, grande cultura amministrativa la pittura, si manifesta molto né era un’aquila politica, ma presto e a 21 anni si trasferisce governò con grande buonsena Firenze per poter studiare ai so e ascoltando tutti. E’ stato corsi liberi dell’Accademia un primo cittadino popolare delle Belle Arti, continuando nel senso più genuino della a fare il calzolaio. Nel capo- parola”, dice Iaris Nardini, luogo entra in contatto con gli ragionere comunale al tempo artisti che in cui Bandinelli era abitano al Trattava tutti sindaco e “Convenallo stesso modo. animatore tino”, un Era comunista ma governò del comiex consenza guardare ai colori tato per vento di intitolargli via Villani, dove poi va anche lui a vi- la piazza. “Era comunista vere. Allo stesso tempo, alla aggiunge Gasparri - ma fu il fine degli anni Trenta, fonda sindaco di tutti. Per lui non una scuola serale all’Impru- c’entrava se eri rosso o bianneta insieme al suo maestro co, l’importante era ricostrucalzolaio Armando Menchi. ire il paese”. “Il babbo era “A quell’epoca Impruneta un comunista sui generis per era quasi un’unica famiglia, l’epoca - conferma la figlia Lic’erano 3mila abitanti...”, dice setta - io, per dire, ho fatto la Mario Gasparri, uno degli comunione e non ha battuto animatori del comitato per ciglio. Quando, più grandicelintitolare la piazza dei Sassi la, ho iniziato a fargli qualNeri all’ex sindaco. “Io che che domanda sul mondo, lui sono del ’21 frequentavo que- mi diceva: ‘Di queste cose si sta scuola serale, dove Bandi- parlerà quando sei più grannelli insegnava disegno. Non de, perché prima devi farti le guardava nessuno dall’alto tue idee’”. Nel ’59 entra in in basso, trattava tutti allo Provincia come dipendente, stesso modo”. Nel ’43 - dopo restandoci fino alla pensione. che l’anno precedente aveva Continua a dipingere e a scriperso la prima moglie per una vere poesie praticamente fino grave malattia - Bandinelli alla morte, avvenuta il 15 ot/F.B. viene mandato al confino in tobre 1979.
Attilio Bandinelli circondato dai suoi collaboratori in Comune
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IMPRUNETA
URBANISTICA. Sulle aree, che sono state rese edificabili, nasceranno circa 25 appartamenti
Il Comune mette in vendita due terreni FOCUS
Si tratta di due spazi di verde non attrezzato.
Il Patto di stabilità, cosa è e a che serve
Beneforti: “Decisione sofferta ma necessaria.
La vendita delle due aree verdi è la soluzione scelta dalla giunta per rispettare il Patto di stabilità senza dover tagliare la spesa corrente. Ma cosa è questo patto? Prima di tutto serve una precisazione: c’è il Patto di stabilità e crescita (Psc), l’accordo a livello di Unione europea sulla disciplina di bilancio degli Stati membri che punta ad evitare deficit eccessivi, mantenendo così la stabilità monetaria; e c’è il Patto di stabilità interno (Psi), che è il modo in cui ogni Paese europeo - dice la Ragioneria dello Stato - “ha implementato internamente il Psc seguendo criteri e regole proprie, in accordo con la normativa interna inerente la gestione delle relazioni fiscali fra i vari livelli di governo”. Il Psi mira a controllare l’indebitamento netto della Pubblica Amministrazione, cioè il rapporto tra entrate e spese finali senza considerare operazioni finanziarie come riscossione e concessione di crediti. E sono proprio le regole del Psi 2009-2011 ad essere definite troppo restrittive da tanti Enti locali, come il Comune di Impruneta.
L’alternativa era tagliare la spesa corrente, servizi compresi” Paolo Ceccarelli
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i avvicina l’ora della verità per le aree messe in vendita ai Sassi Neri e in via delle Fornaci. Proprio in questi giorni - il 3 agosto a mezzogiorno - è scaduto il termine per la presentazione delle offerte. E se le aste pubbliche saranno andate deserte, dice il sindaco Ida Beneforti, “andremo a trattativa privata”. Stiamo parlando dei due spazi di verde non attrezzato che il Comune ha reso edificabili. Il terreno dei Sassi Neri ha una superficie di 2600 metri quadri, “di cui circa 600 - spiega il primo cittadino - saranno destinati alle costruzioni: una decina di appartamenti con pian terreno e primo piano”. In pratica nasceranno due piccoli blocchi di nuove abitazioni davanti a quelle già esistenti, a una cinquantina di metri di distanza. L’area di via delle Fornaci ha invece una superficie di 2350 metri quadri: circa 400 saranno edificati per un totale di quattordici-quindici alloggi. Sulla decisione di cambiare destinazione d’uso e vendere questi due spazi, c’è stata una lunga polemica che è “approdata” anche in un consiglio comunale aperto che si è svolto a metà luglio. “La nostra è stata una scelta sofferta ma praticamente obbligata - spiega il sindaco - perché il Patto di stabilità interno (vedi scheda in alto a destra, ndr), vieta ai Comuni di spendere anche un solo euro in più delle entrate registrate. Il governo Berlusconi ha ignorato tutte le richieste, provenienti dalle amministrazioni locali, di allentare questa restrizione e molti Comuni si sono trovati in difficoltà”. La giunta si è trovata davanti a due dilemmi. Primo: sforare o non sforare il Patto di stabilità? “Ma un sindaco - dice Beneforti - deve sempre rispettare e far rispettare la legge, anche quando non la considera buona. E poi, a parte questo, le penalizzazioni in caso di sforamento sarebbero state pesanti: divieto di prendere mutui, niente assunzioni, divieto di spendere un euro in più della spesa corrente più bassa dell’ultimo triennio (in sostanza avremmo dovuto fare tagli per 800-900mila euro, anche sul sociale) e riduzione del 30% delle indennità degli amministratori”. Lei ha deciso di tagliarsi comunque lo stipendio, “perché non ero
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e non sono preoccupata per le mie tasche, ma per le conseguenze che lo sforamento del Patto avrebbe avuto sulla comunità imprunetina”. Secondo dilemma di sindaco e assessori: se non possiamo spendere un euro in più, come paghiamo interventi importanti come la manutenzione delle scuole, o i lavori di alcune opere già iniziate come la Circonvallazione? La risposta è stata la decisione di mettere all’asta l’area dei Sassi Neri e quella di via delle Fornaci. Contro questa
scelta si è costituito il Comitato per la difesa del verde pubblico, che ha raccolto 1800 firme per chiedere la cancellazione delle delibere sulle alienazioni. “Dopo quanto accaduto nella seduta consiliare aperta - hanno scritto quelli del Comitato dopo il consiglio di metà luglio - e constatata la mancanza di volontà della giunta di risolvere i problemi di bilancio evitando di ricorre ad operazioni una tantum che ricadono negativamente sui cittadini, il Comitato ha deciso di proseguire
la lotta contro la vendita dei verdi pubblici annunciando fin da adesso la propria decisione di richiedere al Tar la sospensiva dei bandi di gara”. (Al momento di chiudere questo numero del Reporter, il Tar non si era ancora pronunciato). “Capisco l’irritazione dei cittadini - conclude il sindaco - ma le valorizzazioni sono il male minore. Tra l’altro le edificazioni riguarderanno circa 5mila metri quadri su 169mila di verde pubblico che ci sono in città”.
L’OPINIONE Obbiettivo Comune, Pdl, Sinistra e Verdi
Le opposizioni: “Giunta arrogante. Servivano altre scelte”
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e opposizioni vanno all’attacco della giunta su tutta la linea. Nel consiglio comunale di luglio hanno chiesto di sospendere le aste per le aree dei Sassi Neri e via delle Fornaci, anticipando al 2009 la vendita dell’immobile ex Coop per rispettare il Patto di stabilità. E la loro battaglia va avanti. “Purtroppo sindaco e maggioranza - dice Massimo Bisignano di Obbiettivo Comune hanno compiuto un atto che ho definito “antidemocratico”: hanno pubblicato il 2 luglio i bandi per la vendita dei due verdi pubblici senza aspettare il consiglio aperto che doveva dare una risposta alla petizione dei cittadini,
mostrando una arroganza incomprensibile”. Secondo Marco Pesciullesi del Popolo delle Libertà, questo modo di operare della giunta non è una novità: “sin dalle prime ore di vita della nuova amministrazione - sostiene il consigliere del Pdl - ha preso tutte le decisioni dall’interno del suo gruppo, senza ascoltare altre fonti. E quando le sue decisioni non sono condivise, va avanti con delle forzature, a colpi di maggioranza. Allora, quando i cittadini valuteranno le scelte dell’amministrazione, sapranno anche di chi sono le responsabilità”. Molto critico con la giunta anche Marco Mazzetti de La Sinistra, secondo cui “con l’ope-
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Anno III n. 45 del 1 agosto 2009
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razione delle alienazioni si vuole far pagare alla collettività gli errori di pochi. La storia del Patto di stabilità - attacca Mazzetti - è un paravento per coprire le loro scelte sbagliate. La verità è che non hanno fatto una programmazione di largo respiro e devono mettere toppe di anno in anno”. Infine, i Verdi per l’Impruneta propongono di rivedere la partecipazione alle spese per la Circonvallazione, invece di cedere i due terreni: “riequilibrare (riducendolo) l’onere a carico del Comune, “rivendendo” alla Provincia una quota maggiore della Circonvallazione, che sarà poi la /P.C. nuova strada provinciale”.
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Agosto 2009
SICUREZZA. Un progetto, nato qualche anno fa, in collaborazione con la stazione dei carabinieri
Vigili di giorno, “angeli” di notte In estate la polizia municipale è in servizio, in alcune serate, anche dalle 20 alle 24. Primo obbiettivo, scoraggiare l’abuso di alcol
ANIMALI. Sei Comuni insieme per fermare il fenomeno
Contro le esche avvelenate
Paolo Ceccarelli
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ulle notti imprunetine vegliano angeli speciali. Si muovono in auto o a piedi, controllano che in paese tutto vada bene e, se c’è urgente bisogno di loro, basta fare una telefonata. Riconoscerli è facilissimo: indossano la divisa della polizia municipale. Anche quest’anno, durante l’estate, i vigili urbani aggiungono ai loro abituali compiti il pattugliamento notturno di Impruneta e Tavarnuzze. Il servizio è partito a luglio, andrà avanti fino ad ottobre e prevede la presenza degli agenti durante alcune serate, dalle 20 a mezzanotte, con l’obbiettivo di scoraggiare l’abuso di alcol, porre fine a eventuali schiamazzi notturni e più La polizia municipale in servizio notturno in generale rispondere alle segnalazioni dei cittadini. Il territorio viene e verrà “setaccia- “L’anno scorso - continua Piani non solo”. to” in tre modalità distinte. “A volte - fu avviato anche un coordina- Durante l’estate 2008 il pattuglia- spiega la comandante Simonetta mento con la Questura di Firenze e mento notturno fu effettuato da Piani - esce un’auto con tre agenti alcune zone, come la rotonda del- giugno a settembre. Quest’anno la a bordo, per fare dei posti controllo la Certosa, le facevamo insieme. sua durata è stata allungata fino a lungo le strade. Altre notti abbia- Speriamo di ripetere l’esperienza ottobre per “coprire” anche i giorni mo due macchine anche quest’an- della Festa dell’Uva, che comincia fuori, una a Tano, perché per noi il 27 settembre. “Anche per la fieIl pattugliamento varnuzze e l’altra durerà fino a ottobre è stata davvero ra - dice la comandante - faremo nel capoluogo. positiva”. Un au- particolare attenzione al consumo per “coprire” Infine, in occasiospicio condiviso di bevande alcoliche. E poi metla Festa dell’Uva anche dall’asses- tiamo già in conto l’idea di passare ne delle manifesore alle Politiche nei cantieri dei rioni, dove si costazioni cittadine, una pattuglia gira a piedi per il pae- per il controllo del territorio, Remo struiscono i carri, perché quasi tutti se e un agente resta al comando per Bombardieri, che spiega com’è nata gli anni ci sono cittadini che si lapoter fare le eventuali verifiche del l’idea del servizio: “si tratta di un mentano per qualcosa”. Per i vigili, caso, come quelle anagrafiche, sul progetto - dice - che è partito qual- insomma, l’estate sarà lunga. Già che anno fa a seguito di un accordo sono sotto organico - sono in nove computer”. Il servizio è pianificato in collabo- con i Comuni e i Comandi di po- più la comandante e dovrebbero razione con la stazione dei Carabi- lizia municipale di Scandicci e San essere quindici, stando alla propornieri dell’Impruneta, con cui i vigili Casciano Val di Pesa. Lo scopo è zione con il numero di abitanti - e si dividono orari e zone del pattu- soprattutto quello di prestare atten- quest’anno faranno anche gli “strazione all’uso e abuso di alcol, ma ordinari” fino a ottobre... gliamento notturno.
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ei Comuni dichiarano insieme guerra a chi lascia bocconi avvelenati per strada. A fine giugno, il Palazzo comunale di Impruneta ha ospitato un incontro di formazione su questo terribile fenomeno e i metodi per contrastarlo: una panoramica sulle leggi attualmente in vigore, passando per i compiti che spettano ai Comuni e il tavolo di coordinamento messo in piedi nell’aprile scorso dalla Prefettura, fino ad arrivare al modo in cui individuare le esche avvelenate. Alla riunione, organizzata dalla comandante dei vigili imprunetini Simonetta Piani, hanno sto tema - continua Ciolli - perché partecipato i rappresentanti della ci sono tanti proprietari di cani e polizia provinciale e delle polizie di animali d’affezione, che chiemunicipali di Greve in Chianti, dono all’amministrazione di fare Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle prevenzione e nel caso repressioVal di Pesa, Scandicci e Fiesole, ne del fenomeno. C’era e c’è un gli ispettori ambientali di Safi e controllo ordinario del territorio un tecnico dell’ufficio Ambiente da parte della polizia provinciale, che viene intensificato ogni volta di Impruneta. “Purtroppo - dice l’assessore alle che si verifica un caso di avvePolitiche ambientali, Filippo Ciol- lenamento nella zona, perché di li - la piaga dei bocconi avvelenati solito non c’è una sola esca ma è abbastanza diffusa nel Chianti e diverse. L’altro obbiettivo è natunella Valdisieve, e la nostra città ralmente trovare i colpevoli”. Il Comune, però, non fa eccezione. Tra aprile e mag- L’assessore Ciolli: vuole anche coingio, ad esempio, Tra aprile e maggio volgere di più i cittadini. Vanno in abbiamo registraci sono stati questo senso l’into un’intensificadiversi casi contro tra l’amzione di questo ministrazione e un fenomeno aberrante”. Bisogna ricordare che que- comitato che si è svolto a giugno sti “esercizi” di crudeltà e vigliac- in Municipio, e l’assemblea che cheria - come definire altrimenti dovrebbe essere convocata per il gesto di preparare e lasciare per settembre e a cui saranno invitala strada un boccone avvelena- te anche le associazioni ambiento? - portano quasi sempre alla taliste della zona. “Lo scopo di morte dell’animale che si imbat- tutte queste iniziative - conclude te nell’esca con il veleno. “Qui a l’assessore Ciolli - è migliorare Impruneta ci sono una attenzione l’attività di prevenzione e investi/P.C. e sensibilità particolari verso que- gazione”.
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IMPRUNETA
SOCIALE. Fino al 31 agosto è attivo un numero verde per richiedere sostegno: 800.98.33.33
Anziani, un’estate sicura. E fresca Tanti interventi per rendere meno duri i mesi estivi. Distribuiti sette condizionatori e la Rete di solidarietĂ lancia un appello: “Ne servono altriâ€? Federico Bausi
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enzo e Marianna se la godono. In un afoso pomeriggio di luglio guardano il Tour de France in televisione, e mica lo sentono il caldo che batte per la strada. “Magari se apro le finestre e la porta di casa circola un po’ d’aria, ma con questo si sta ancora meglioâ€?, sorride Renzo, 94 anni, indicando il condizionatore portatile di fronte a loro. PerchĂŠ Marianna e Pizzicore, cosĂŹ lo chiamano tutti i vecchi compaesani, sono tra gli anziani dell’Impruneta che in estate possono contare su un nuovo “amicoâ€?: il condizionatore, appunto. A distribuirli, per il terzo anno consecutivo, è la “Rete di solidarietĂ â€?, una sorta di aggregazione di associazioni locali (dall’Auser alla Caritas passando per Misericordia, Pubblica assistenza e tante altre). L’obbiettivo è rendere sopportabile la calura estiva alle persone anziane, i soggetti maggiormente a rischio - insieme ai bambini - quando le temperature si alzano.
“Questa estate - spiega il presidente della Rete e dell’Auser, Bernardo Simonetti - abbiamo consegnato sette condizionatori portatili. Il prossimo anno vorremmo arrivare a dieci e per questo lancio un appello perchĂŠ qualcuno ci aiuti: donateci un condizionatore oppure, e lo dico ai rivenditori, veniteci incontro sul prezzo. Gli anziani ne hanno davvero bisognoâ€?. Chi vuole rispondere all’appello e chi vuole semplicemente maggiori informazioni, può telefonare allo 055.2012142 oppure presentarsi direttamente alla sede della Rete in via Paolieri 16. La consegna a domicilio dei condizionatori rientra nell’“Estate sicura anzianiâ€?. “Si tratta - spiega l’assessore al Welfare, Paolo Poggini - di un progetto in risposta alle situazioni di emergenza sociale, costituito da una serie di interventi attivabili tramite un numero verde gratuito. Insomma anche in estate, quando tutti vanno in ferie, il Comune si ricorda degli anzianiâ€?. E c’è un numero verde
Renzo e Marianna con il loro condizionatore
a cui rivolgersi: 800.98.33.33 attivo fino al 31 agosto, tutti i giorni dalle 9 alle 21, compreso la domenica. L’ “Estate sicura anzianiâ€? - a cui partecipano anche i Comuni della SocietĂ della Salute Sud-est, i tre distretti socio-sanitari della Asl, i medici di famiglia, le associazioni
e le cooperative sociali - prevede anche altri servizi: dalla consegna della spesa e dal disbrigo di commissioni alla teleassitenza e al telesoccorso, senza dimenticare le quotidiane telefonate di controllo e rassicurazione nelle case degli anziani, se sono necessarie.
L’OCCASIONE. Durante un convegno a villa Corsini di Mezzomonte è stato siglato un accordo per l’eccellenza
Il cotto 700 anni dopo: un nuovo patto tra le fornaci U
na carta associativa per il cotto dell’Impruneta, dopo 700 anni e come 700 anni fa. Il mese scorso i piĂš importanti produttori del cotto hanno firmato un accordo di cooperazione, a distanza di sette secoli dall’atto con cui i loro colleghi antenati decisero di unire le forze per soddisfare al meglio le richieste dei committenti. L’occasione è stata il convegno su “Il cotto tra tradizione e innovazioneâ€? che si è svolto il mese scorso a villa Corsini di Mezzomonte, un palazzo che per un breve periodo fu una residenza di campagna di Lorenzo il Magnifico. L’incontro è stato promosso dal Comune – con il patrocinio della Provincia, della Regione e in collaborazione, tra gli altri, con la Camera di Commercio di Firenze e l’Ente Cassa di Risparmio – a conclusione della mostra “Il cotto dell’Impruneta. Maestri del Rinascimento e le fornaci
di oggiâ€?, che si è tenuta nei chiostri della Basilica di Santa in attesa dell’ufficializzazione della Disciplinare della ceraMaria da marzo a fine luglio. Al convegno hanno parteci- mica artistica, che dovrebbe arrivare in breve tempoâ€?. La firpato storici dell’arte, architetti e professori universitari, che ma della nuova carta associativa è avvenuta sotto agli occhi hanno ripercorso la storia del cotto. Presenti anche alcuni del primo notaio imprunetino, Pia Poccia: una “circostanzaâ€? voluta per sottolineare una volta di delegati dell’Unesco, l’organizzaziopiĂš come la storia del cotto sia prone delle Nazioni Unite per l’educaLa ďŹ rma alla presenza zione, la scienza e la cultura. “E’ stato del primo notaio imprunetino. fondamente legata a Impruneta e alla un momento veramente importante sua gente. Sottoscrivendo l’atto del Presenti anche – commenta l’assessore alla cultura 1309, ancora conservato nell’archivio delegati dell’Unesco Marco Pistolesi – perchĂŠ a distanza di Stato di Firenze, i vecchi artigiani di 700 anni si è dato nuovo avvio ad fecero nascere di fatto la corporazioun percorso di collaborazione tra fornaci e valorizzazione del ne dei fornaciai. L’accordo tra quelli di oggi, invece, mette prodotto. Si tratta del primo passo verso un progetto ancora nero su bianco la volontĂ di ricercare sempre l’assoluta eccel/F.B. piĂš ampio, ma è giusto sottolinearne l’importante. Ora siamo lenza nella loro attivitĂ .
6SL &JLO ‡ /HJD GL ,PSUXQHWD H 7DYDUQX]]H SPI/CGIL 14° MANIFESTAZIONE REGIONALE DI “LIBERETA’â€? PREMIATO IL COMPAGNO LEONELLO MORANDI Il 5 giugno scorso si è svolta a Portoferraio la 14/a edizione di ‘’LiberEta’’, Festa Regionale del Sindacato pensionati della Cgil. Nell’occasione sono stati premiati 2 iscritti per ogni provincia tra coloro che si sono distinti nella diusione di questo mensile. Per la provincia di Firenze, è stato premiato anche LEONELLO MORANDI un nostro iscritto che ha avuto il riconoscimento per l’impegno che ha messo per la divulgazione di “LiberetĂ â€?, rivista mensile che tratta argomenti politico-sindacali e dĂ informazioni in campo previdenziale, assistenziale e quanto nell’interesse dei pensionati e lavoratori. A Leonello, che si è sempre prodigato col massimo impegno in tutte le attivitĂ che riguardano lo SPI/CGIL sul territorio, il ringraziamento di noi tutti e l’augurio di continuare il suo lavoro perchĂŠ il sindacato ha bisogno di persone come lui, motivate e disponibili a dedicare qualche ora del loro tempo agli altri.
QUATTORDICESIMA Per tutti i pensionati che hanno i requisiti richiesti, dal primo luglio è stata messa in pagamento la 14° mensilitĂ , frutto dell’accordo sindacale del 23 luglio 2007, fatto con il precedente governo che ha interessato circa 3,5 milioni di pensionati. L’accordo prevede, tra l’altro, l’istituzione di un tavolo periodico tra OO.SS. dei pensionati e governo con l’intento di estendere la 14° mensilitĂ alle pensioni superiori a 700 euro mensili. Ad oggi nessuna risposta è venuta dall’attuale governo su questi ed altri temi nell’interesse dei pensionati. Ricordiamo che la 14° viene data ai pensionati senza che questi debbano fare nessuna richiesta, diversamente da quanto avviene per la social-card, istituita da questo governo, che ha creato false aspettative e molta delusione tra i pensionati che, pur essendo in grave diďŹƒcoltĂ economica, si sono scoperti troppo ricchi per avere diritto a questo beneďŹ cio. Anche il bonus straordinario alle famiglie è una misura una tantum che non risolve i problemi economici delle persone in situazioni disagiate.
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TUTTO AGOSTO
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il giornale del tuo Comune
Agosto 2009
TAVARNUZZE. Sono in programma altri piccoli interventi, anche alla media “Domenico Ghirlandaio”
Tutti a mensa sotto un nuovo tetto Paolo Ceccarelli
Lavori alla scuola “Alice Sturiale”: la copertura del refettorio, in amianto, sarà sostituita entro settembre
C
’è una buona notizia per i bambini di Tavarnuzze e le loro famiglie. Quando gli alunni torneranno sui banchi, il refettorio della scuola primaria “Alice Sturiale” avrà un tetto nuovo, senza amianto. Nel mese di luglio sono partiti i lavori di bonifica, che sono necessari per togliere l’amianto da quella parte della struttura: l’attuale copertura della mensa, costruita tra gli anni 60 e 70, sarà sostituita con una in guaine e resine, più semplice e non pericolosa per la salute. Il resto del tetto della scuola, invece, non ha bisogno di questo intervento perché non contiene amianto. La spesa per il Comune sarà di 40mila euro. “Per settembre sarà tutto pronto”, assicura Leonello Buccianelli, il vicesindaco con la delega ai Lavori pubblici. Ma non c’era soltanto la questione amianto a preoccupare i genitori degli alunni e il personale della scuola. Il Comune ha ricevuto segnalazioni su infiltrazioni d’acqua sempre nella copertura della mensa. “Anche questo problema - continua il vicesindaco - sarà risolto. A suo tempo abbiamo chiesto alla Asl e all’Arpat
L’ingresso della scuola “Alice Sturiale” a Tavarnuzze
di fare dei controlli ed è emerso che il tetto non era in buone condizioni. Ma, non essendoci un pericolo immediato, Asl e Arpat ci hanno dato un anno di tempo per cambiare la copertura. L’amministrazione ha aspettato l’estate per fare i lavori per non disturbare il normale svolgimento delle lezioni”. Durante questo periodo estivo sono in programma anche altri interventi alla scuola “Sturiale”: alcuni riguarderanno le scale e i muri esterni, altri la risistemazione di ringhiere, lucernai e coprispigolo. “Si tratta di opere piccole ma importanti - spiega Buccianelli - perché
hanno a che vedere con la sicurezza e la funzionalità dell’edificio scolastico”. Anche alla scuola media “Domenico Ghirlandaio” di Tavarnuzze verrano realizzati alcuni lavori di messa in sicurezza. Dopo gli interventi al sistema elettrico, che si sono già conclusi, ora ci si occuperà delle scale di emergenza e della passerella. E sempre in tema di scuole sicure, a fine giugno il vicesindaco e i tecnici comunali si sono incontrati con il responsabile della sicurezza di tutto l’Istituto comprensivo, l’ingegner Ottanelli. Durante la riunione è stata fatta una panoramica
sugli altri interventi da fare nelle scuole di Impruneta e Tavarnuzze. Su questo piano di massima grava però l’incognita del tetto di spesa imposto ai Comuni dal Patto di stabilità interno (un argomento che in questo numero de il Reporter è affrontato anche a pagina 3, riguardo alle alienazioni di due aree verdi a Impruneta). Insomma è troppo presto per indicare date precise, anche si può già dire che non si tratterà soltanto di lavori edili ma anche di studi sulle condizioni degli edifici scolastici, richiesti dalla normativa nazionale.
IL PUNTO Un bilancio dell’attività dei tre nidi
Se gli asili sono verdi
U
n bilancio dell’attività degli asili nido, in attesa della riapertura per l’anno 2009/2010. A farlo, dati alla mano, è stata l’amministrazione comunale prima di fare gli auguri per le vacanze ai bambini e ai loro genitori. Ecco qualche numero dell’anno appena concluso. Il nido di Tavarnuzze ha ospitato, per dieci mesi e mezzo, quaranta bimbi. Divisi in tre sezioni, i piccoli hanno vissuto un anno ispirato dalla fiaba “Ci vuole un fiore” di Gianni Rodari per scoprire come vivono le piante (dalla semina alla fioritura). A conclusione di questo percorso hanno fatto una gita nel bosco accompagnati dai loro maestri. Il “Giardino dei Piccoli” di Bagnolo, un nido comunale che è in concessione a una cooperativa, ha ospitato invece dai 22 ai 24 bambini nel corso dell’anno educativo. Anche qui molto tempo è stato dedicato alla natura, con il percorso “Esplorare, esplorando” che ha portato i bambini a conoscere il giardino e l’orto, fino ad arrivare alla coltivazione di piccole piante di fragole fatta insieme ai genitori. E anche all’asilo privato “Alouette” di Impruneta,
autorizzato dal Comune, le giornate sono state scandite dal lavoro con elementi naturali come i chicchi e i semi. “Un’esperienza importante quella dei nidi - commenta l’assessore alle Politiche della Formazione, Francesca Buccioni - dove l’educazione all’infanzia supera i confini della scuola materna, diventando una priorità sin dai primi mesi di vita e durante ogni momento della giornata, da garantire e assicurare. I nidi, nel corso degli anni, sono diventati sempre più un luogo di incontro non solo tra i bambini, ma anche tra genitori /F.B. ed educatori”.
AGOSTO 2009
GUIDA ALLE AGEVOLAZIONI ECONOMICHE CONTINUA L’IMPEGNO DELL’AMMINISTRAZIONE E DEL CONSIGLIO COMUNALE SULLA VICENDA DELL’ELETTRODOTTO L’elettrodotto a 380 kw è stato alla fine degli anni 90 e nei primi anni 2000 all’attenzione della cronaca. L’impegno e la volontà del sindaco Capezzuoli portò ad ottenere l’interramento dell’ultimo tratto del tracciato Casellina-Tavarnuzze, eliminando dall’abitato di Tavarnuzze l’attraversamento dei fili elettrici, con conseguenze certamente migliorative per la salute dei cittadini. Questa Amministrazione ha poi duramente lavorato e combattuto fino ad ottenere l’interramento della seconda parte del tracciato dalla stazione di Tavarnuzze fino al fosso di Riboia verso Cavriglia in modo da liberare dai tralicci tutta la valle, fittamente abitata. L’obiettivo prioritario era salvaguardare la salute dei cittadini, ma anche di tutelare un ambiente di pregio, densamente abitato e ricco di opere d’arte come ad esempio la Certosa. L’interramento ha però un prezzo da pagare, costituito dalle stazioni di ingresso o di uscita del cavo interrato che deve riprendere la via aerea, stazioni piuttosto vaste, la cui localizzazione non è facile. La stazione sul versante delle Rose, che sorgerà presso il fosso di Riboia e i cui lavori stanno partendo, se pure collocata in un luogo appartato e poco visibile, creerà difficoltà viarie durante la sua realizzazione, tanto che l’Amministrazione ha ottenuto in cambio l’impegno della società Terna a rifare Via delle Rose e a realizzare in prossimità della Chiesa un breve braccetto che permetta di migliorare la viabilità. Per quanto riguarda la stazione del tratto Casellina Tavarnuzze essa è situata dal progetto all’inizio della valle del Lupo e l’Amministrazione ha già ottenuto un miglioramento ulteriore con l’abbassamento della stazione. Negli anni successivi alla definizione del tracciato, l’Amministrazione ha accolto nel Piano Strutturale la previsione di un Parco di inziativa privata nell’area delle vecchie Cave di pietra. Il tracciato, che interessa sia pure marginalmente questa area, appare oggi incongruo con tale previsione. Anche su richiesta della proprietà, l’Amministrazione Comunale si è attivata con Terna e con la Regione Toscana per verificare la possibilità di spostare più a monte la stazione. La Regione ha dato il suo appoggio a patto che questo non significasse il riaprirsi delle lunghissime procedure di approvazione. Sono state esaminate tre localizzazioni, poi scartate per ragioni di impatto ambientale, finchè nel dicembre del 2008 la proprietà ha presentato una proposta giudicata interessante, che la Regione Toscana e l’Amministrazione Comunale hanno inviato, con l’appoggio dei capigruppo consiliari, al ministero delle Infrastrutture. Ad oggi , dopo vari solleciti, siamo ad attendere una risposta, ma nel frattempo i lavori per l’elettrodotto, (progetto approvato dal CIPE nell’agosto 2008), sono partiti: per questo abbiamo concordato con i capigruppo un nuovo pronunciamento del Consiglio Comunale per invitare il Ministro a esaminare urgentemente la richiesta e a valutarla positivamente. L’interesse prioritario dell’Amministrazione in questa vicenda resta in primo luogo quello della salute dei cittadini, senza per questo dimenticare l’integrità dell’ambiente e lo sviluppo del territorio. Il sindaco IIda Beneforti Gigli
BONUS PER L’ENERGIA ELETTRICA:
ASSEGNO PER NUCLEO FAMILIARE:
Il Bonus Energia è un’agevolazione introdotta per sostenere la spesa elettrica delle famiglie in condizione di disagio economico e delle famiglie presso le quali vive un soggetto in gravi condizioni di salute che necessita di utilizzare apparecchiature domestiche elettromedicali. Nel caso del disagio economico, per ottenere il bonus occorre possedere un valore ISEE non superiore a 7.500 € (in caso di famiglie con 4 o più figli a carico, il valore ISSE non deve superare i 20.000 €). Il 30 giugno scorso è scaduto il termine per presentare la domanda di contributo con effetto retroattivo per il 2008, ma è possibile presentare la domanda per fruire dell’agevolazione per l’anno 2009. Per ulteriori informazioni, rivolgersi all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP).
L’assegno è erogato a sostegno dei nuclei familiari con almeno tre figli minori e che dispongono di patrimoni e redditi limitati. La domanda deve essere presentata all’URP entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello per il quale è richiesto l’assegno. L’importo dell’assegno per l’anno 2009 è di € 124,89 per 13 mensilità con cadenza semestrale posticipata, per un totale di euro 1.623,57. Per informazioni rivolgersi all’URP.
BONUS GAS
CASE POPOLARI:
Dopo il bonus energia, è in arrivo il Bonus Gas a sostegno dei consumatori più bisognosi. Il bonus potrà essere richiesto dal prossimo mese di novembre presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, come indicato nel comunicato stampa del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas del 7 luglio 2009. Presentando la domanda entro il 30 aprile 2010 il bonus avrà effetto retroattivo al 1° gennaio 2009. I parametri economici necessari per accedere al bonus saranno gli stessi già previsti per il bonus elettrico. Per informazioni, rivolgersi all’URP.
CREDITO AGEVOLATO – PROGETTO MICROCREDITO:
AGEVOLAZIONI TASSA PER I RIFIUTI SOLIDI URBANI (TARSU) Tra le agevolazioni Tarsu ricordiamo: - la riduzione del 10% per nuclei familiari composti da due persone di età superiore a 65 anni alla data del 1° gennaio cui è riferita l’agevolazione, con reddito imponibile lordo complessivo del nucleo familiare inferiore a € 15.493,71: - la riduzione del 33% per unico occupante. Per informazioni più dettagliate, e per le altre agevolazioni, rivolgersi all’Ufficio Tributi o all’URP.
AGEVOLAZIONI SCOLASTICHE: Per poter usufruire di agevolazioni al pagamento dei servizi scolastici comunali (trasporto, mensa, servizi per la prima infanzia, ecc.) occorre presentare agli uffici URP del Comune l’attestazione ISEE in corso di validità. L’attestazione ISEE si ottiene a seguito della compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), tramite un servizio di assistenza fiscale gratuita (CAF). Per i centri CAF ai quali rivolgersi, e per ulteriori informazioni sui servizi scolastici, rivolgersi all’URP.
ULTERIORI ESENZIONI O CONTRIBUTI ECONOMICI: Le forme di intervento economico sono erogate individualmente ai cittadini residenti nel Comune di Impruneta, a seguito del parere favorevole del Servizio Sociale. Gli interessati devono presentare richiesta alle Assistenti Sociali del Comune di Impruneta. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Socio Educativo.
ASSEGNO DI MATERNITA’: L’assegno spetta, per ogni figlio nato, alle donne che non beneficiano di alcun trattamento economico per la maternità (indennità o altri trattamenti economici a carico dei datori di lavoro privati o pubblici), o che beneficiano di un trattamento economico di importo inferiore rispetto all’importo dell’assegno (in tal caso l’assegno spetta per la quota differenziale). Alle medesime condizioni, il beneficio viene anche concesso per ogni minore in adozione o affidamento preadottivo purché il minore non abbia superato i 6 anni di età al momento dell’adozione o dell’affidamento. La domanda deve essere presentata entro il termine perentorio di 6 mesi dalla nascita del figlio presso il comune di residenza della madre. Per informazioni e la modulistica rivolgersi all’URP o all’Ufficio Socio Educativo. Ulteriori notizie sul sito www.inps.it
CONTRIBUTO AFFITTO: Nella primavera di ogni anno il Comune bandisce il concorso per il contribuito affitto ai sensi della Legge 431/1998. Il bando rimane aperto 30 giorni, periodo nel quale è necessario presentare domanda. Avviso del bando e lo schema di domanda saranno reperibili presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico e presso l’Ufficio Socio Educativo, nonché sul sito del Comune. Il Comune, ai sensi della Legge Regione Toscana 96/1996, ogni due anni bandisce il concorso per la graduatoria degli alloggi popolari, alloggi ERP; per l’autunno 2009 è prevista la pubblicazione del bando che rimane aperto per due mesi, periodo nel quale è necessario presentare domanda in carta da bollo. Avviso del bando e lo schema di domanda saranno reperibili presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico e presso l’Ufficio Socio educativo, nonché sul sito del Comune.
Il progetto Microcredito di solidarietà è nato fra i 13 Comuni della zona Sud Est e le Banche di Credito Cooperativo, e quindi anche con la BCC di Impruneta. I prestiti erogati sono finalizzati a coprire esigenze di prima necessità come il pagamento o l’anticipo delle mensilità dell’affitto, l’acquisto di mobili o forniture per la casa, il pagamento delle bollette e il pagamento delle spese relative a piccoli lavori di ristrutturazione. Il prestito dovrà essere rimborsato in trentasei mesi; le rate saranno adeguate alla situazione economica del richiedente. L’accoglimento della richiesta deve essere approvata dall’istituto di credito. Il modello di domanda può essere ritirato e compilato presso l’Ufficio Socio educativo.
Informazioni utili ISEE – Indicatore della situazione economica equivalente; rappresenta la situazione patrimoniale della famiglia. Per calcolare l’ISEE è necessario rivolgersi ai CAAF. L’attestazione ISEE si ottiene a seguito della compilazione della Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) che riporta i dati di reddito e di patrimonio del nucleo familiare, relativi all’anno solare precedente. Effettuando un particolare calcolo con questi dati, si ottiene il cosiddetto indice ISEE. ISE - Indicatore della situazione economica. Per calcolare l’ISEE è necessario rivolgersi ai CAAF. Le modalità sono le medesime richieste per l’ISEE. CAAF presenti sul territorio comunale: CIA (c/o Casa del popolo Via della Croce, 39 Impruneta) – tel. 335/8125038; Dr. De Tora Via Paolieri, 45 Impruneta tel. 392/8090925; Studio Monducci Guidantoni Dal Pino & Associati Via Cavalleggeri, 61 Impruneta tel. 055/2313208; Studio Chianti di Pulselli E C. Via Togliatti, 6 Tavarnuzze tel. 055/2374566 Orari URP (in vigore fino al 7 settembre) – 055203641 Impruneta - Via Cavalleggeri,16: Lun., Mar., Gio., Ven. 8.30-13 Gio. 15-18 Tavarnuzze – Via F.lli Rosselli, 6 - Mer. 8.30-13 Orari Ufficio Socio Educativo – 0552036481/2 Via Paolieri, 16 Impruneta - Lun., Mar., Ven. 8.30-13 - Gio. 15-18
L’ARTE DEL COTTO, TRA ORIENTE ED OCCIDENTE Il ricco programma della festa dell’uva 2009, prenderà il via sabato 5 settembre, con un interessante evento culturale promosso dall’Amm.Comunale, grazie al lavoro del Prof..Valerio Sestini docente di architettura presso l’Università di Firenze. Due realtà, Impruneta e Bhaktapur, lontane tra loro nel tempo e nello spazio, inserite in ambienti culturali ben diversi, una ad occidente e l’altra ad oriente, hanno in comune una attività: la produzione di materiali in cotto. Bhaktapur si trova nella valle di Kathmanduin Nepal ed è stata capital diun regno durato molti secoli (1300-1767). La valle è un antico bacino lacustre interrato e la sua origine è legata ad una leggenda tra le più note del paese. Il suolo di questa ha fornito per secoli abbondante materiale per la fabbricazione di terrecotte. Nel corso del convegno, verrà evidenziato come le due città abbiano dei punti in comune: primo su tutti, la presenza di rgilla di qualità, sono inoltre ambedue definite “città del cotto” e l’inizio delle attività artigianali è quasi contemporanea, infatti, mentre ad Impruneta il famoso atto notarile del 1309 venne a stabilire la riformadegli statuti della Corporazione dei fornaciai imprunetini, a Bhaktapur, invece, è con l’avvento della civiltà dei Malla sempre intorno al 1300 che vengono fatte risalire la prime attività produttive. L’aspetto più interessante del convegno riguarderà l’analisi delle tecniche produttive e lo studio sistemi di cottora dei manufatti in cotto, che seppure mostrino dei curiosi parallelismi, evidenziano anche delle caratteristiche distinte, a testimonianza di tradizioni culturali diverse, dove il comune denominatore è la materia prima: l’argilla. Marco Pistolesi Assessore alla Cultura e SviluppoEconomico
“LA CURA DELL’ISTRUZIONE E’ AMORE” (SAPIENZA 6,17) La Comunità intera di Pozzolatico e non solo, si trova a vivere un nuovo passaggio: l’ARRIVEDERCI alla Congregazione delle Suore Stabilite nella Carità dalla Scuola dell’Infanzia e Primaria Parificata “S. Giuseppe”. L’eredità e la connotazione dell’offerta formativa verranno mantenute e continuate dalla Cooperativa E-Ducere, ma il distacco umano e il vuoto, credo, siano tangibili e prevedibili. Da tanti anni la presenza di queste Suore è stata discreta, silenziosa ed educata, ma solida, determinata e costante nell’intera frazione di Pozzolatico. Un vero e proprio punto di riferimento, non solo per gli alunni e le Famiglie della Scuola, ma un supporto e un elemento di sostegno alla vita dell’intera Comunità Parrocchiale. Come Assessore alle Politiche della Formazione del Comune di Impruneta, a nome del Sindaco e dell’intera Amministrazione Comunale, non posso che ringraziare una ad una le Suore di adesso e quelle che si sono alternate nel corso degli anni per quanto hanno offerto e sostenuto nell’accoglienza, nell’educazione e nella formazione dei bambini del territorio. La loro missione è stata rivolta a creare un luogo di educazione integrale della persona umana attraverso un chiaro progetto educativo che ha avuto come fondamento i principi cristiani e la carità educativa. Sono certa che il loro operato in questa struttura si sia adoperato nell’ottica del rinnovamento dell’istruzione e della formazione, interrogandosi sulla propria tradizione, per rendersi sempre più in linea con le sfide della società che oggi si presenta strutturalmente complessa e culturalmente diversificata, e sono ancor più convinta che il lascito educativo sarà nell’ottica della fedeltà alla sua identità. Il servizio offerto dalla Congregazione a Pozzolatico ha svolto un lavoro, che pur essendo chiaramente e dichiaratamente configurato secondo la prospettiva della fede cattolica, non è mai stato riservato ai soli cattolici, ma aperto a tutti coloro i quali abbiano mostrato di apprezzare e condividere una proposta educativa qualificata. Nell’augurare a Suor Celina, Suor Donata e Suor Paola tempi di riposo e di preghiera, pause dalla frenetica attività didattica, colgo l’occasione per esprimere riconoscenza all’intera Congregazione per tutto quanto è stato realizzato negli anni, quale onere educativo e formativo è stato sostenuto con impegno e tenacia, quanto la loro presenza abbia arricchito e caratterizzato una parte del territorio. E rinnovo la disponibilità al dialogo e alla collaborazione serena e costruttiva con il Parroco, Don Mario, basata sul mutuo rispetto, sul riconoscimento reciproco del proprio ruolo (Scuola Cattolica e Amministrazione Comunale) e sul servizio comune alla persona umana. Francesca Buccioni Assessore alle Politiche della formazione e comunicazione
LA BIBLIOTECA COMUNALE: APERTA ANCHE D’ESTATE! Forse non tutti sanno che la Biblioteca comunale è aperta anche questa estate: tutte le mattine dal lunedì al venerdì e i pomeriggi del lunedì e del giovedì fino alle 18,30. Le porte rimarranno chiuse soltanto dal 10 al 14 agosto! Cosa fare in biblioteca? È possibile consultare quotidiani e riviste, prendere in prestito l’ultimo libro uscito di Camilleri o di Agnello Hornby, trovare guide pratiche per scoprire il territorio e per percorrerlo a piedi o in bicicletta, informarsi sull’offerta culturale nella zona collegandosi a internet, ascoltare o prendere in prestito cd musicali e film in dvd. Per i minori di 10 anni, c’è una stanza per leggere, giocare, chiacchierare, divertirsi da soli o in compagnia ricca di libri e giochi e a misura di
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bambino. In biblioteca ci sono attualmente più di 32.000 volumi, e se non trovi quello che fa per te, è possibile tramite il prestito interbibliotecario accedere a quasi un milione e mezzo di titoli andando su http://opac.comune.fi.it/easyweb/w2001/. Legate alla biblioteca, ogni anno, vengono proposte diverse iniziative indirizzate a pubblici specifici, e che brevemente vi ricordo: per gli over 65, grazie alla collaborazione con il Prof. Cesare Cristofolini, da ottobre a giugno riparte un ciclo di letture commentate sui classici della letteratura contemporanea; per gli under 12 a ottobre per sei sabati saranno organizzate delle letture animate e dei laboratori; gli adolescenti (14-19) sanno che tutti gli anni possono contare sul LIBERNAUTA, “il concorso per i terrestri curiosi”; per chi vuole conoscere nuovi scrittori, leggere i loro libri, incontrarli, fare loro domande, confrontarsi e magari bere un aperitivo insieme, non rimane che il PREMIO LETTERARIO CHIANTI giunto ormai alla 23ma edizione; ogni anno la biblioteca aderisce a diversi progetti di respiro regionale e sovracomunale… Pertanto non rimane che informarsi o sul sito o venendoci a trovare. Sarà l’occasione per scoprire che gli spazi della biblioteca sono ampi, accoglienti, arredati in maniera tale da renderlo vero e proprio luogo di aggregazione, di incontro e di scambio. E colgo anche l’occasione per fornirvi qualche dato e qualche numero sulle presenze, sui prestiti e sul patrimonio posseduto:
Abitanti
14.860
Prestiti
9.665
Totale presenze
18.531
Nuovi iscritti
216
Acquisizioni testi
1.923, di cui 243 per bambini
Documentazione totale posseduta
31.118
Volumi disponibili per il prestito
29.601
Libri per ragazzi
5.292
Documenti multimediali
2.020
Audio libri per non vedenti
100
Documenti in lingua diversa da italiano
323
CD
1.693
Testate di periodici
25
Testate di quotidiani
6
Computer per navigazione gratuita
2
(dati aggiornati al 31 dicembre, sull’anno 2008) Biblioteca Comunale, Piazza Buondelmonti 19-20 - 50023 - Impruneta (FI) Tel. 055-2036407 Fax 055-2312517 e-mail: biblioteca@comune.impruneta.fi.it www.comune.impruneta.fi.it lunedì 9-13 e 14,30-18,30 martedì 9-13 mercoledì 9-13 giovedì 9-13 e 14,30-18,30 venerdì 9-13 SABATO CHIUSO E CHIUSO DAL 10 AL 14 AGOSTO Francesca Buccioni Assessore alle Politiche della formazione e comunicazione
i gruppi consiliari PARTITO DEMOCRATICO
ANCORA SUL VERDE PUBBLICO Nella difficile vicenda dell’alienazione del verde pubblico il Partito Democratico si è mosso con grande senso di responsabilità, cercando di trovare le migliori soluzioni, e agendo non per acquistare consensi ma soprattutto per garantire a tutta la comunità di Impruneta le migliori condizioni di vita. Questo ha cercato di far capire nel Consiglio Comunale aperto svoltosi il 13 luglio, dove con compattezza e convinzione ha sostenuto la scelta del sindaco e dell’Amministrazione. Sull’argomento il Partito Democratico ha approvato tre ordini del giorno. Il primo, nel CC del 29 giugno, riguardava l’intervento in Via della Cooperazione e affermava che esso si sarebbe potuto fare solo se si fossero trovate le condizioni per salvaguardare tutto il verde pubblico presente. La minoranza è uscita dal Consiglio e non ha votato! Gli altri due sono stati presentati nel CC del 13 e sono stati votati , uno all’unanimità e l’altro con il voto dell’opposizione su alcuni punti. Il primo affrontava la questione dei Sassi Neri, ribadendo la volontà della maggioranza ( e da oggi anche dell’opposizione) di mantenere al Parco le sue funzioni di polmone verde, da inserire nel sistema del verde di Impruneta nel Regolamento Urbanistico.
Invitava poi a trovare le risorse per attrezzare e completare il Parco. Nell’ultimo ordine del giorno nella premessa si elencavano le motivazioni che portavano la maggioranza a proseguire nel progetto di vendita dei terreni e cioè le assurde regole del patto di stabilità, che impongono di trovare nell’anno risorse equivalenti a quelle che si devono spendere, anche se i soldi sono in cassa; l’inderogabilità delle spese per i lavori già regolarmente appaltati nel 2007 e per la manutenzione delle scuole; le gravi penalizzazioni che una uscita dal patto farebbe pesare nel 2010 sulla popolazione tutta di Impruneta e che non riguardano solo la spesa per gli investimenti ma soprattutto la spesa corrente ( con un taglio previsto di 800.000 €) e quindi con una drastica riduzione dei servizi. Si stabiliva che in via delle Fornaci l’intervento si ricomporrà nell’operazione di trasferimento di tre attività produttive e nella riqualificazione complessiva dell’area, dove si ritroveranno spazi verdi più ampi e qualificati nonché una viabilità più adeguata e funzionale; ponendo intanto a carico degli acquirenti una manutenzione straordinaria dell’area pubblica esistente; che nel Parco dei Sassi Neri l’area da alienare sostituisce un’area di sosta camper; anche qui l’amministrazione ha messo a carico dell’acquirente la presentazione di un progetto per il completamento e la sistemazione definitiva del Parco, impegnandosi a destinare una parte del ricavato alla realizzazione di questo progetto, in particolare dell’area giochi richiesta da tanti genitori.
Per tutte queste considerazioni il Partito Democratico 1) ha respinto la richiesta di cancellazione della delibera , in considerazione delle ricadute negative che tale atto avrebbe avuto su tutta la comunità di Impruneta . Ha invitato l’Amministrazione comunale: 2) a proseguire nelle procedure avviate; 3) a prestare attenzione e ad accogliere le opportunità di alleggerimento del Patto di Stabilità Interno che dovessero essere apportate da modifiche legislative; 4)a ricercare comunque, qualora le alienazioni non si concretizzassero, tutte le eventuali soluzioni possibili per non uscire dal Patto di Stabilità. Ha invitato il Consiglio Comunale a 5) a prendere pubblica posizione richiedendo la modifica delle regole del Patto di Stabilità Interno, come proposto anche dalla mozione votata all’unanimità dalla Camera dei Deputati; 6)a valutare un possibile ricorso contro la sostanziale retroattività delle norme sul Patto contenute nella Legge finanziaria 2009. I punti 3,4,5 e 6 sono stati votati anche da Obiettivo Comune e da La Sinistra, mentre il PDL ha votato in parte a favore e in parte si è astenuto. IL GRUPPO CONSILIARE DEL P.D. DI IMPRUNETA Per scrivere al Gruppo mail pd.impruneta@alice.it
LA SINISTRA
PARTITO DELLE LIBERTÀ
OBBIETTIVO COMUNE
UN APPELLO AI POTENZIALI ACQUIRENTI DEI VERDI PUBBLICI!
SAXA NIGRA (SASSI NERI)
CONSIGLIO COMUNALE APERTO SUI VERDI PUBBLICI: GRANDE PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI, INCREDIBILE ARROGANZA DI SINDACO E MAGGIORANZA
E’ con estremo rammarico, all’indomani del Consiglio Comunale “aperto” in merito all’annosa questione della vendita dei “verdi pubblici” da parte del Comune di Impruneta, che la Sinistra imprunetina ha deciso di rivolgersi a tutti i “potenziali acquirenti” di questi beni; vogliamo con ciò ricordare come i terreni in questione siano in realtà beni acquistati con le proprie abitazioni e successivamente donati dai cittadini alla nostra amministrazione e quindi in realtà donati alla comunità! Vogliamo altresì ricordare a tutti dell’esistenza di un Comitato di cittadini “per la difesa dei verdi pubblici” e soprattutto dell’imponente raccolta di firme come testimonianza dell’avversità a tale scelta…la vendita per l’appunto! Tutto ciò, tra l’altro, culminato con un ricorso al TAR (anche questo con il contributo economico volontario dei cittadini!!!) che di fatto cerca di scongiurare la vendita dei “verdi pubblici”. La Sinistra di Impruneta continua nella lotta civile intrapresa mesi or sono alfine di scongiurare questa sciagura e nel rinnovare il proprio impegno lancia l’appello:
NON COMPRATE I VERDI PUBBLICI! Gruppo consiliare LA SINISTRA di Impruneta Riccardo Lazzerini Marco Mazzetti
Ricevo e pubblico, facendolo mio, il pensiero di un Imprunetino. “ Ad una mia lontana richiesta di fare un giardino in Piazza Accursio il Sindaco di allora obiettò che Impruneta era circondata da così tanta campagna che di giardini non ce n’era proprio bisogno! Decenni sono trascorsi ma la mentalità sembra intatta. La terra non coltivata si trasforma “naturalmente” in area fabbricabile o in posteggio. Rilevatore è l’appellativo di parco agrario attribuito al verde pubblico dei Sassi Neri quasi a giustificarne, con questa vuota locuzione, il mancato impiego produttivo. Il senso di colpa per questo spreco ha sopraffatto l’Amministrazione che, per fare cassa, ha valorizzato ovvero ceduto alla speculazione edilizia il verde pubblico la cui conservazione, secondo loro, non rientrerebbe nelle funzioni dei comuni. Questo modo estemporaneo di fare politica del territorio ridicolizza lustri di studi, relazioni, piani strutturali, assetti urbanistici e quant’altro la fantasia politica ha partorito negli anni, alimentata da ben pagate schiere di consulenti. Ma insomma cosa vuole diventare Impruneta? Una periferia dormitorio di Firenze? Allora costruiamo pure: i compratori non mancheranno almeno finché l’ambiente non sarà definitivamente compromesso….. ogni metro di territorio è prezioso e non può essere sottratto alle popolazioni future che potrebbero forse esprimere consiglieri e amministratori migliori. La decisione di svendere una (prima) parte del suolo pubblico, presa con inusuale rapidità compromette definitivamente la credibilità dell’Amministrazione: la popolazione posta davanti al fatto compiuto, ha potuto constatare quanto valgano le promesse elettorali sulla COMPARTECIPAZIONE.” Meditate gente, meditate! Maria Teresa Lombardini Capogruppo PDL
Straordinaria partecipazione dei cittatini (oltre 100!) al Consiglio aperto del 13, riunito per decidere la risposta ai 1800 firmatari della petizione per cancellare la vendita dei verdi pubblici. Ridicolo il tentativo di addossare al Comitato, che ha aperto il Consiglio con un efficace ed applaudito intervento, la responsabilità dei mancati “miglioramenti” (diminuzione delle volumetrie, ecc.)che il Sindaco aveva illustrato negli inconti con il Comitato, vista l’emissione dei bandi senza nessun miglioramento. PERCHÉ QUESTA ARROGANZA SE ANCHE NEL PD CI SONO DUBBI? Emettere i bandi pochi giorni prima del Consiglio, è stato un atto antidemocratico in quanto assunto in totale dispregio del Consiglio, che si è trovato davanti alla decisione già presa, dei 1800 cittadini firmatari e del nuovo Statuto comunale (che prevede la petizione come strumento di democrazia). Evidentemente questa è l’attuazione della tanto sbandierata, in campagna elettorale, “partecipazione”. L’arroganza mostrata con l’emissione dei bandi e con il comportamento in Consiglio (respingendo tra l’altro un documento delle opposizioni che prevedeva l’anticipo della vendita dell’ex coop in alternativa alle vendite dei verdi pubblici)è ancora più strana se teniamo conto che anche all’interno del PD ci sono perplessità sull’operazione verdi pubblici “il Sindaco è stato pesantemente criticato da alcuni iscritti che per la prima volta sono stati coinvolti ufficialmente su questa tematica scottante” (Metropoli 10.7.2009). La partecipazione è addirittura mancata all’interno del PD! COSA È SUCCESSO ALLA LOTTIZZAZIONE DI POZZOLATICO? Considerate le difficoltà legate al patto di stabilità diventa incomprensibile il non aver portato avanti la lottizzazione di Pozzolatico (prevista da anni, promessa più volte ai cittadini e che porterebbe a miglioramenti di viabilità e verde pubblico) la cui realizzazione porterebbe, in termini di oneri un’entrata paragonabile ai due interventi previsti nei verdi pubblici. Obbiettivo Comune presenta una interpellanza per chiedere i motivi del blocco. Per informazioni e segnalare problemi massimobisignano@libero.it, per le attività svolte consultare il sito www.obbiettivocomuneimpruneta.org Il Capo Gruppo Consiliare Massimo Bisignano
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“ESTATE SICURA 2009â€? Anche quest’anno come gli anni passati nel periodo estivo il servizio della Polizia Municipale si prolunga anche nelle ore serali e notturne per alcuni giorni della settimana. A partire dal mese di luglio fino al mese di ottobre i servizi saranno mirati a prevenire e reprimere atti che potrebbero turbare la tranquillitĂ dei cittadini. I pattugliamenti serali/notturni sono volti a contrastare fenomeni come i danneggiamenti, il disturbo alla quiete pubblica, l’abuso di alcool, la velocitĂ dei veicoli ed il rispetto delle regole in senso generale. La Polizia Municipale vuole dare un segnale tangibile della sua attenzione al territorio in particolare nelle zone dei centri storici di Impruneta e Tavarnuzze, effettuando controlli nelle piazze, nelle zone verdi e nelle zone isolate. Gli interventi per trascorrere un’estate piĂš sicura promossi dall’Amministrazione comunale intendono svolgere una funzione preventiva per il rispetto delle regole di civile convivenza e di ordine pubblico, ma sono particolarmente mirati al fenomeno dell’uso e abuso di alcool e per questi controlli il Comando di Polizia Municipale, insieme alla Locale Stazione dei Carabinieri, organizzerĂ dei servizi specifici anche nelle ore notturne .
PROGETTO REGIONALE PER LA SALUTE DEGLI ANZIANI NEL PERIODO ESTIVO Ad integrazione e sviluppo dell’attività già svolta dalle Reti di Solidarietà locali, i 13 comuni della zona Socio-Sanitaria Fiorentina SudEst, i Medici di famiglia, le Associazioni di volontariato, le cooperative sociali e le stesse Reti di Solidarietà , offrono ai cittadini anziani, e in particolar modo agli anziani soli, una serie di interventi per contrastare il disagio arrecato dalle condizioni climatiche estive. Come: t "55*7";*0/& %* 6/ /6.&30 7&3%& 5&-&'0/*$0 &45*70 1&3 '03/*3& */'03.";*0/* & 1&3 3"$$0(-*&3& 4&(/"-";*0/* t / t 4037&(-*"/;" "55*7" /&* $0/'30/5* %&(-* 6-53" &//* " 3*4$)*0 t 5&-&40$$0340 t 5&-&"44*45&/;" t 4045&(/0 " $0.1"(/*" 5&-&'0/*$" 0 %0.*$*-*"3& t %*4#3*(0 13"5*$)& t $0/4&(/" 41&4" 1"45* .&%*$*/& " %0.*$*-*0 t "*65* /&* 4&37*;* " %0.*$*-*0 t */5&37&/5* %* 041*5"-*5Ž %*63/" Il numero verde è sempre attivo tutti i giorni della settimana dalle ore 9.00 alle 21.00 Il servizio è GRATUITO ed è attivo dal 1 luglio a 31 agosto
MOSCA DELLE OLIVE PROGRAMMA DI CONTROLLO DEL FITOFAGO Nella nostra zona, la lotta alla mosca delle olive rappresenta ancora oggi un problema per gli olivicoltori, in quanto la Bactrocera oleae risulta il parassita piĂš pericoloso nei confronti della coltura. Il “Programma per il controllo della mosca delle oliveâ€?, organizzato dall’Antico Frantoio Doglia, nella scorsa campagna olearia, ha ottenuto un successo rilevante. Ciò ha infatti permesso agli olivicoltori, un’accurata informazione periodica sulla situazione fitosanitaria della zona,
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in modo da poter effettuare i trattamenti nel momento piĂš opportuno e soprattutto con prodotti adeguati, evitando cosĂŹ inutili sprechi. Anche quest’anno, al fine di garantire la conoscenza dell’andamento delle principali problematiche fitosanitarie, insorgenti nei diversi oliveti della zona, l’Antico Frantoio Doglia, in collaborazione con la neolaureata in Medicina delle piante Giulia Torrini, ha deciso di mettere nuovamente in atto la rete di monitoraggio, che mira al controllo del grado di infestazione della mosca delle olive e di parassiti secondari dell’agroecosistema oliveto. VerrĂ inoltre realizzato un servizio di informazione sull’andamento delle infestazioni. I report verranno diffusi con cadenza settimanale tramite internet, all’interno del sito www.anticofrantoiodoglia.it e saranno affissi anche bollettini fitosanitari in diverse bacheche del Comune di Impruneta. In base alle adesioni degli olivicoltori a tale “Progettoâ€?, le aree olivicole su cui verrĂ effettuato il monitoraggio dai primi di luglio fino alla raccolta potranno essere numerose, in modo da coprire gran parte del territorio imprunetino, poichĂŠ la continuitĂ territoriale e la condivisione di scelte agronomiche per contenere i parassiti, la cui attivitĂ influisce pesantemente sulla qualitĂ del prodotto finale, è fondamentale per il risultato qualitativo e quindi economico delle aziende olivicole.
L’Amministrazione Comunale augura un gioioso compleanno ai concittadini che hanno compiuto 100 anni Nel primo semestre di quest’anno nel nostro territorio, a conferma della longevità legata alla qualità della vita, festeggiamo ben tre centenari.
“Cento anni� un traguardo davvero eccezionale raggiunto da: Argentina Barchi nata il 15 giugno 1909 Gina Montelatici nata il 30 marzo 1909 Giuliana Tarchi nata il 13 giugno 1909
Auguri‌
vademecum
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SALUTE. Ecco i consigli di un medico esperto per affrontare al meglio il periodo estivo
Sopravvivere alla canicola si può Giuditta Boeti
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medici non si stancano di ripeterlo. Con le temperature elevate le persone anziane devono stare particolarmente attente alla loro salute. Ecco allora alcuni consigli per affrontare al meglio il periodo estivo, modificando le normali abitudini giornaliere. “Il primo suggerimento - dice il dottor Alfonso Lagi, direttore del Dipartimento di emergenza e accettazione e Medicina d’urgenza dell’ospedale Santa Maria Nuova - è quello di evitare di uscire nelle ore più calde della giornata, cioè fra le 12 e le 18. È necessario man-
FOCUS La mappa delle oasi urbane
Fresche frasche contro l’afa
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er fronteggiare la canicola di questi giorni non rimane che andar per parchi alla ricerca di un po’ di fresco. E Firenze offre tante aree verdi dove trovare sollievo, dai giardini più famosi a quelli fuori dalle rotte classiche. Tra i parchi più amati c’è quello delle Cascine, meta di scampagnate già all’epoca dei Lorena. Oggi, questo grande polmone verde, sempre aperto e con ingresso libero, rappresenta un’ancora di salvezza nei roventi pomeriggi fiorentini. Più distanti dal centro, ci sono i parchi delle ville nobiliari, oggi aperte al pubblico, come Parco Strozzi al Boschetto (con un portale d’entrata in via Pisana 77, uno in via di Soffiano e un piccolo accesso sul Monte Oliveto a Bellosguardo) e il parco di Villa Vogel (ingresso gratuito, via delle Torri 23, Viale Canova). Un pezzo di quiete ritagliato in città è il giardino di Villa Favard in via Aretina, aperto tutti i giorni dalle 8 alle 20. Se ci si sposta verso Sesto Fiorentino, si trovano due celebri giardini rinascimentali legati ai Medici. Il giardino di Villa di Castello (ingresso libero, dalle 8.15 alle 19.30) e Villa Petraia i cui ambienti sono accessibili con visite accompagnate ogni 45 minuti a partire dalle 8.30 (ingresso libero). Meta degli escursionisti, ed anche chiamato balcone di Firenze, è il Monte Morello, la montagna dei fiorentini che regala un contatto diretto con la natura. Per trascorrere una piacevole giornata all’aria aperta, una visita da non perdere è quella al giardino delle meraviglie: il parco mediceo di Pratolino, a Vaglia, con prati, piante e fiori di ogni genere in un continuo alternarsi di statue, laghetti, colori /G.B. e profumi.
giare molta frutta e verdura fresca, alimenti che contengono una grande percentuale di acqua. Ancora, meglio fare pasti leggeri, evitando cibi ricchi di grassi come salumi, fritture e dolci. Occorre bere molta acqua, almeno un litro e mezzo al giorno, di più se si svolge un’attività che comporta un’intensa sudorazione. Le persone anziane, che tendenzialmente avvertono meno lo stimolo della sete, è importante che bevano comunque molta acqua, evitando così il rischio di disidratazione. Per chi suda molto, il consiglio è quello di rimpiazzare i liquidi e i sali perduti con bevande e cibi salati: per esempio un succo di pomodoro o di frutta. E ancora, bisogna evitare di bere alcolici, caffè e bevande gassate o zuccherate che non soddisfano il bisogno di liquidi dell’organismo. Vanno evitate anche le bibite troppo fredde perché possono causare crampi e congestioni”. La temperatura ideale di una buona bevanda, quella che permette un veloce assorbimento e un giusto raffreddamento,
Villa Demidoff
Gli anziani sono una categoria a rischio: ecco perché è importante che non escano nelle ore da bollino rosso, che bevano molta acqua (non troppo fredda) e che stiano attenti a non abusare dell’aria condizionata. Attenzione anche all’esposizione al sole è di circa 10 gradi. Per fronteggiare la canicola è importante rispettare anche alcuni piccoli accorgimenti sul modo di vestire. “È preferibile indossare abiti in fibre naturali, di lino o cotone, di colore chiaro e non aderenti - suggerisce il dottor Lagi - perché gli indumenti di materiale sintetico trattengono il calore, aumentando così la temperatura corporea. È buona abitudine usare occhiali da sole che, riparando gli occhi dai raggi solari, proteggono dalla cataratta. In testa è sempre meglio portare un cappello”. Per vincere il caldo serve qualche accortezza anche in casa. “È bene - consiglia il medico - rinfrescare le abitazioni con deumidificatori piuttosto che con condizionatori che creano sbalzi di temperatura spesso fonte di malesseri. E se si utilizza un ventilatore, è necessario evitare di rivolgerlo direttamente sulla persona”. Infine, “i pazienti con patologie croniche come i cardiopatici e i diabetici - spiega Lagi - devono esporsi al sole con molta cautela. Gli ipertesi sono particolarmente suscettibili e possono manifestare episodi di diminuzione della pressione arteriosa. I diabetici devono stare attenti ai raggi solari perché, a causa della possibile minor sensibilità al dolore, potrebbero ustionarsi anche in maniera seria”. La raccomandazione alla prudenza non è mai troppa ed è valida per tutti perché il caldo non risparmia nessuno.
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FERIE. In tempi di crisi vanno forte i viaggi low cost, nella natura e spuntano mete nuove
Quando la vacanza si passa... al verde Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania: sono tanti i fiorentini che quest’anno hanno optato per queste destinazioni, all’insegna del risparmio e della “toccata e fuga” per non penalizzare un portafoglio già piangente di suo
Giuditta Boeti
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uest’anno i fiorentini per non rinunciare alle vacanze estive scelgono di cambiare le proprie abitudini. In tempo di crisi, si privilegiano ferie all’insegna del risparmio, acquistando biglietti low cost oppure organizzando vacanze “fai da te”. Ma la vera novità per questo 2009 sono le “vacanze verdi” ossia quelle trascorse a contatto con la natura, in campagna, nei parchi o nelle oasi naturalistiche. Sono sempre di più, infatti, i fio-
L’INTERVISTA Una nuova moda turistica
Scambisti? Sì, ma di divani
È
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nata una nuova giovane moda turistica, il CouchSurfing, ovvero lo scambia-divano. Praticamente, saltare da un divano all’altro. Come funziona? Semplicissimo. Attraverso un sito internet (Couchsourfing.com) i proprietari di divani si mettono in contatto con i turisti fai da te. Tramite la rete è possibile infatti, accordarsi con utenti di tutto il mondo per offrire o richiedere ospitalità nella propria abitazione e non è necessario garantire una stanza per gli ospiti: basta un semplice divano. Il fenomeno - nato per facilitare lo scambio culturale tra viaggiatori disposti a qualche sacrificio per conoscere paesi stranieri- conta quasi 210 mila utenti registrati e la Toscana è una delle mete più richieste dagli “scambisti” di tutto il mondo. Ma per chi preferisce il comfort all’avventura, azzerando comunque tutte le spese relative al soggiorno e al pernottamento, è anche possibile ricorrere all’Home Exchange, ovvero lo “scambia casa”. In questo caso, è necessario che si abbia una casa da offrire in cambio di un’altra ma soprattutto occorre abilità con internet. La maggior parte delle offerte, infatti, arriva dalla rete. La lista dei siti dedicati al fenomeno “scambista” è lunga, uno dei portali più gettonati è scambiocasa. com. Unica spesa richiesta è quella del pagamento del canone annuale (75 euro) con cui è possibile fare un numero illimitato di scambi d’abitazione. Si tratta di una cifra comunque inferiore a quella che occorre in genere sborsare per pernottare qualche giorno in strutture alberghiere, residence o campeggi. Una volta effettuata l’iscrizione e pagato il canone richiesto è necessario descrivere in modo esaustivo la propria abitazione. Solo successivamente si possono contattare gli altri iscritti per trovare un accordo sulla data e sulla durata dello scambio. E non occorre avere a disposizione una casa di charme per aderire all’iniziativa. /G.B.
rentini che preferiscono trascorrere le ferie nei numerosi e incontaminati agriturismi toscani. Per i più tradizionalisti, invece, basta fare un giro per le agenzie di viaggi fiorentine e scoprire che le prenotazioni quest’anno faticano a decollare. Una ricerca condotta da Aduc, l’Associazione dei consumatori, ha rivelato che quest’anno per le vacanze estive sei italiani su dieci andranno in ferie massimo una settimana, mentre solo l’1 per cento potrà godere di un mese intero di vacanze. Un dato che rispecchia anche la situazione locale. “Si preferisce accorciare la villeggiatura o scegliere mete più economiche - spiegano da un’agenzia di viaggi in zona Stazione - le due settimane, ormai sono un miraggio per la stragrande maggioranza dei fiorentini. Ma c’è ancora una fetta di popolazione che non ha problemi di budget”. Il mese preferito per andare in vacanza rimane sempre agosto ma, ultimamente, settembre sta diventando un periodo sempre più appetibile tanto che è in crescita la percentuale di turisti che parte a fine agosto. In aumento anche i viaggi low cost, scelti dal 35 per cento dei vacanzieri e quelli pagati a rate, da circa l’8 per cento. Le mete più ambite? “Al momento - dicono dall’agenzia di viaggi - le prenotazioni accendono i riflettori sul Mare Adriatico: destinazione Slovenia, Montenegro, Albania. Qui ci sono località balneari bene attrezzate, capaci di accogliere anche il turista più esigente. E poi ci sono le mete che non tramontano mai grazie ad un ottimo rapporto qualitàprezzo: l’Egitto e la Tunisia sono tuttora molto richieste dai fiorentini. Molto gettonate anche le Maldive, l’Indonesia, le Filippine, il Madagascar e gli Stati Uniti”. E per chi non può permettersi viaggi lontani? “La Croazia detiene ancora il primato di meta favorita - raccontano gli esperti - anche perché da Firenze è comodo (ed economico) raggiungerla anche in auto”. I fiorentini che vogliono (o devono) scegliere una meta a breve raggio preferiscono passare le ferie sulle coste toscane, in particolare sull’Argentario. Anche se non sempre è sinonimo di risparmio. Infatti, da un’indagine del Codacons emerge che le spiagge italiane sono le più care d’Europa. Quest’anno solo il noleggio di ombrellone, sdraio e lettino per una settimana di mare per due persone a Porto Santo Stefano costa circa 136 euro. Insomma, non basta fare le valige per andare in vacanza, il vero obiettivo è potersela permettere.
Molto gettonate anche le Maldive, l’Indonesia, le Filippine, il Madagascar e gli Usa
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TENDENZE. E’ il mestiere nuovo di chi innaffia il verde domestico mentre i proprietari sono in vacanza
Alle piante ci pensa il green-sitter Serena Wiedenstritt
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n po’ come l’eroina del film “Scrivimi una canzone”, che incontra Hugh Grant perché è stata ingaggiata per annaffiare il verde del suo appartamento. Un po’ come se le piante avessero bisogno, oltre che dell’acqua, di essere curate da una persona che le passa a trovare anche quando tutto il mondo è in ferie. Arrivano anche in Italia e a Firenze i primi “green-sitter”. Sarà colpa anche dei condomini che non sono più quelli di una volta e della sempre maggiore specializzazione in tutti i settori, ma andare ad annaffiare le piante altrui sta diventando un vero e proprio lavoro, anche se part-time. Il modo migliore per trovare la persona giusta è rivolgersi al proprio fioraio o vivaista di fiducia, che, anche se non si occuperà di persona della questione, saprà affidare il compito di annaffiare e curare
il verde del cliente a qualcuno che non affoghi il gelsomino, né asseti il geranio, come avrebbe potuto fare la vicina distratta. Il costo del servizio è molto variabile, dipende dalla quantità delle piante e dalla distanza che il “green-sitter” deve percorrere, dalla frequenza e dalla durata del “sitteraggio”. Del resto, come sanno gli appassionati di giardinaggio e i pollici verdi ci sono delle piante che valgono molto di più di quanto sono state pagate, purché non appassisca in una settimana tutto il lavoro di un inverno. Altrimenti, un po’ come accadeva quando andavano di moda le pellicce, si può ricorrere ad una “residenza estiva” per le piante. Esistono in tutta Italia ed anche nella nostra zona, soprattutto fuori città e nel pistoiese, vivai che offrono il servizio di ricovero e cura delle piante durante le vacanze. In questo caso il costo base è di pochi euro a pianta al
In molti prima di partire affidano i propri vasi e vasetti alle cure di terzi mentre altri preferiscono portarli nelle serre, che diventano una sorta di “buen retiro” estivo per i vegetali
ANIMALI. Alberghi, cat o dogsitter per i 4 zampe
Se anche il cane va in villeggiatura
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empo di vacanze, anche per gli amici a quattro zampe. Anche se gli ultimi anni hanno visto crescere a dismisura alberghi e pensioni che accolgono anche cani e gatti (informazioni su www.dogwelcome.it) sono sempre tanti i padroni che optano per la pensione per animali o per un cat o dogsitter. La pensione ha un costo variabile, a seconda della qualità (che si declina a seconda dello spazio che ha l’animale, della località più o meno fresca e nel verde in cui si trova la pensione) del cibo e delle cure che vengono fornite. Per ovvi motivi, costa meno mandare in villeggiatura un gatto di un cane e per questi ultimi, spesso conta la taglia. Alcune pensioni offrono inoltre un servizio di ritiro e consegna del cane/ gatto. In media i prezzi variano dai 15 ai 20 euro per i cani e si attestano sui 10-12 per i gatti. Per trovare la lista delle pensioni, oltre al passaparola, molto materiale si trova sul web (www.clinicaveterinaria.org; www.tuttocani.it; www.dogsitter.it). Il cat o dogsitter è sicuramente più economico, ma anche questa è una figura che sta cambiando. Il catsitter può sostituire la pensione per gatti quan-
do la vacanza si riduce ad un week end, mentre il dogsitter è spesso la soluzione preferenziale per chi lascia l’amico a quattro zampe dall’anziana zia ma vuole assicurarsi la presenza di un esperto che lo curi. Il dogsitter moderno, infatti, non è solo quello che porta a spasso e ad espletare i propri bisogni fisiologici il cane, è piuttosto l’esperto di psicologia canina o felina che sa come far divertire, rilassare e far star bene l’animale. Continua ad esserci una folta schiera di studenti che lo fanno come “lavoretto”, ma sempre più spesso la richiesta è quella di personale specializzato, magari dotato di patentino di conduttore /S.W. cinofilo.
giorno, ma può lievitare a seconda dei servizi aggiuntivi che vengono richiesti, come il ritiro e la consegna a casa: il trasporto in auto, infatti, se non è ben organizzato può essere letale per alcune specie più delicate e con il caldo. Inoltre molti approfittano della residenza delle piante nel vivaio per trasformarla in un “trattamento di
bellezza” per il verde di casa, ad esempio richiedendo trattamenti antiparassitari, il rinvaso o la potatura della pianta. Infine, ci sono i soliti consigli per chi vuole fare da sé: dal mettere le piante nella vasca da bagno con una riserva di acqua e dei conduttori (stoppini o stracci di cotone), agli alimentatori in terracotta (si trovano
nei negozi di casalinghi e nelle mesticherie) ai trucchi più tecnologici, come i vasi autoinnaffianti. Valgono comunque le regole generali, come moderare la luce che le piante riceveranno, evitare che siano seccate dal sole diretto e lasciarle in una zona umida: in casa mettendo dei secchi accanto ai vasi, ad esempio.
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passato...
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SANGUE BLU/1. Dal Torrigiani che aprì una bottega di vini ai Guicciardini amici di Vieusseux
I Signori che hanno fatto la storia Sono stati banchieri, politici, intellettuali e per molto tempo hanno deciso le sorti della città. Le biografie (in pillole) di cinque famiglie fiorentine, tra governo, affari, possedimenti, opere letterarie. E una scomunica per nudismo, tanto tempo fa...
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ietro Torrigiani fu sindaco di Firenze per due volte, nonché deputato e senatore del Regno d’Italia. Francesco Guicciardini è invece ricordato per la sua “Historia d’Italia”, che è considerato il primo esempio di storiografia moderna. Ma la carriera di Lorenzo, figlio di un Corsini e una Strozzi, resta probabilmente imbattibile: prima avvocato, poi responsabile delle finanze vaticane, cardinale e infine Papa con il nome di Clemente XII. Epperò non è stata tutta rose e fiori, né tutta così seriosa, la storia delle famiglie nobili di Firenze. Prendete il “povero” Bartolomeo Frescobal-
di che, durante il “Ballo Angelico” organizzato nella villa di Montecastello, lasciò che gli ospiti danzassero nudi. Correva l’anno 1685 e il Papa non la prese bene: Bartolomeo fu scomunicato e, per ottenere il perdono, dovette prima andare a piedi a Roma e poi finanziare la costruzione di 40 chiese nella Val di Pesa. (E va bene che il ballo non fu così angelico come diceva il nome, ma camminare fino a Roma sarebbe una pena dura da scontare anche oggi...). Ma, al di là dei destini dei singoli e di qualche aneddoto divertente, il passato dell’aristocrazia fiorentina è soprattutto un balcone da cui guardare la storia della città. Basta prendere cinque casati come “campione” – Frescobaldi, Corsini, Torrigiani, Antinori e Guicciar-
ANTINORI
Palazzo Corsini
dini – e leggere le loro biografie. I Frescobaldi, originari della Val di Pesa e poi trasferitisi a Firenze, per la precisione in Oltrarno, furono banchieri, altri letterati e artisti (come Dino, amico di Dante) e, intorno al 1300, la famiglia iniziò a dedicarsi anche all’attività vinicola. Grazie alle vigne e ai poderi lasciati in eredità ai figli da Berto, i Frescobaldi cominciarono a produrre vino che venne esportato in Inghilterra e nelle Fiandre. Anche i Corsini provengono dal contado e si
spostarono a Firenze nella seconda metà del ‘200. Anch’essi banchieri, entrarono a far parte di quel gruppo di persone che controllava la Signoria fiorentina. Nel XIV secolo finirono nei guai, come altre famiglie, a causa della crisi finanziaria che colpì l’Europa, ma riuscirono a risollevarsi. I Torrigiani arrivarono a Firenze a fine 1200 con Ciardo, che diede avvio alla tradizione vinicola della famiglia aprendo una rivendita e iscrivendosi all’Arte de’ Vinattieri. Sull’origine degli Antinori gli
CORSINI Origine incerta per questa famiglia. Si sa che furono diplomatici, accademici e scienziati e che un ramo del casato si trasferì a Napoli nel ‘400. Da fine ‘800 diventarono anche produttori di vino, attività che portano avanti ancora oggi. Possiedono magioni nel chianti, ristoranti e cantine a Firenze, tenute in Toscana, Usa, Cile, Malta e Ungheria. E’ di loro proprietà anche il Procacci di via Tornabuoni.
studiosi non concordano appieno, ma si sa che furono diplomatici, accademici e scienziati, oltre che – da fine ‘800 – produttori di vino. Un ramo del casato si trasferì a Napoli nel ‘400. Infine, la famiglia Guicciardini. Fiorentina almeno dal 1199, dicono gli archivi, gestirono attività manifatturiere e banche, senza dimenticare la politica e la diplomazia né la cultura: Piero e Luigi, vissuti nell’800, frequentarono Giovan Pietro Vieusseux e il suo cenacolo liberale.
FRESCOBALDI Originari del contado, si spostarono a Firenze nella seconda metà del ‘200. Banchieri di tradizione, entrarono a far parte di quel gruppo di persone che controllava la Signoria fiorentina. Nel XIV secolo finirono nei guai a causa della crisi finanziaria che colpì l’Europa, ma si risollevarono. Oggi possiedono agriturismo, affittano le loro proprietà in occasione di eventi e promuovono appuntamenti in location prestigiose.
Nativi della Val di Pesa, si trasferirono presto a Firenze. Furono banchieri, letterati e artisti. Intorno al 1300 cominciarono a dedicarsi anche all’attività vinicola. Grazie alle loro vigne e poderi i Frescobaldi produssero vino che venne esportato anche all’estero, per l’esattezza in Inghilterra e nelle Fiandre. Oggi continuano a portare avanti la tradizione vinicola. Sono proprietari di ristoranti e wine bar.
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Federico Bausi
E AL ION S S FE TE N RO E P ME N A TA I ZIO ET MA MPL ATU R O O R F G IN C
...e presente
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SANGUE BLU/2. Il presente dei casati storici fiorentini. Alla scoperta dei nuovi mestieri
Se nobiltà fa rima con imprenditoria I Frescobaldi hanno un wine bar all’aeroporto di Fiumicino e Neri Torrigiani fa il designer. Ma quasi tutti hanno trasformato le loro magioni in agriturismo e le tenute in aziende vinicole Caterina Gentileschi
l sangue blu fa sempre la sua bella figura, anche nel secolo numero ventuno, quando tessuti damascati, servitù e regge da mille e una notte sembrano diventati appannaggio di rock star, ereditieri, sceicchi e imprenditori. In questo tran tran da show business, i nobili (quelli veri) perdono il primo piano. Le luci della ribalta si concentrano su personaggi più coloriti (spesso totalmente all’oscuro del significato della parola galateo), ma loro non sembrano interessarsene più di tanto. Non aspirano (tranne alcuni) a catalizzare l’attenzione su di sé anzi, l’etichetta impone discrezione ed equilibrio. Ma che fine hanno fatto i nobili made in Florence? I discendenti delle famiglie che hanno fatto la storia della città del giglio? Molti hanno smesso gli abiti di una volta e hanno cambiato abitudini. La gran parte si è riciclata nelle industrie alberghiera, olearia e vinicola, vestendo i panni di padroni di casa in agriturismo, residenze estive extra lusso e tenute smisurate, la cui proprietà spesso è tramandata di generazione in generazione. I luoghi idilliaci che invitano a trascorrere le vacanze in questa o quell’altra tenuta, si sprecano. A cominciare dalla famiglia Corsini, che offre a vacanzieri e passanti in cerca di refrigerio ospitalità nelle varie magioni sparse per la Toscana. Dal chianti ai dintorni di Firenze, passando per la maremma dove Duccio Corsini si offre disponibile per accompagnare i villeggianti in battute di caccia e cavalcate, sulle orme delle antiche tradizioni (www.principecorsini.it). Non contenti, a Firenze i principi Corsini affittano l’omonimo palazzo sull’omonimo lungarno (www.palazzocorsini.it) in occasione di
eventi speciali, meeting e per la “vippissima” Biennale dell’antiquariato, oltre ad aprire le porte dell’altrettanto noto giardino in via della Scala per aste di beneficenza e per la mostra-mercato dedicata al saper fare italiano “Artigianato e palazzo”. Stesso spirito imprenditoriale anima gli Antinori (www.marchesiantinori. it), che oltre ad offrire ospitalità nel loro agriturismo immerso nel Chianti e a offrire pietanze succulente nei ristoranti che portano il loro nome, nell’era della globalizzazione hanno varcato i confini esportando la tradizione secolare di imprenditori vinicoli anche all’estero. Oltre alle tenute in Toscana, hanno possedimenti negli Stati Uniti, in Ungheria, in Cile e a Malta, Paesi nei quali producono e vendono nettari prestigiosi. Anche i Frescobaldi non sono da meno. Sono di loro proprietà, oltre alle tante etichette, i wine bar di via della Condotta a Firenze e dell’aeroporto di Fiumicino a Roma, dove i viaggiatori di passaggio hanno a loro disposizione stuzzichini e vini blasonati, saporiti e tutt’altro che economici. I Guicciardini affittano case e magioni tra Firenze e San Gimignano (www.guicciardini.it), mentre il conte Ferdinando, erede dello stesso casato nobiliare, attende i suoi ospiti nel Castello di Poppiano, nel Chianti, dove organizza tour enogastronomici guidati, per singoli e gruppi. Dulcis in fundo, ci sono i Torrigiani, gli unici apparentemente fuori dal coro. Neri, ha aperto uno studio di grafica e design che lavora con brand di primo piano, sia italiani che stranieri, mentre Vieri Torrigiani Malaspina cura il bellissimo giardino che porta il loro cognome (il più grande all’interno delle mura), lo stesso dove nacque la prima società botanica italiana e dove ha sede un prestigioso vivaio che fornisce anche servizi di noleggio e manutenzione di piante in vaso.
GUICCIARDINI
TORRIGIANI Arrivarono a Firenze a fine 1200 e diedero avvio alla tradizione vinicola della famiglia aprendo una rivendita e iscrivendosi all’Arte de’ Vinattieri. I Torrigiani hanno cambiato strada nel corso dei secoli. Neri Torrigiani ha aperto un prestigioso studio di grafica e design mentre Vieri Torrigiani Malaspina si occupa dell’omonimo giardino, all’interno del quale c’è un vivaio specializzato in piante in vaso.
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Arrivarono a Firenze intorno al 1199 per star dietro ad attività manifatturiere e banche, senza dimenticare la politica, la diplomazia e la cultura. Piero e Luigi, vissuti nell’Ottocento, frequentarono Giovan Pietro Vieusseux e il suo famoso gabinetto. Oggi affittano case vacanze di prestigio tra Firenze e San Gimignano. A Poppiano il conte Ferdinando organizza tour enogastronomici guidati.
Si dedicano alla beneficenza e all’agricoltura. Si trasformano in zelanti padroni di casa per bed and breakfast finto casual, vigneti e distese di ulivi che producono nettari rigorosamente blasonati. Va bene che noblesse oblige, ma ce ne fosse uno che lavori nel vero senso della parola. La nutrita schiera di nobili toscani, i cui nomi altisonanti fanno balzare alla mente palazzi imponenti e stemmi disseminati per la città, da un po’ di tempo a questa parte hanno cominciato a fare, si potrebbe dire, “di nobiltà virtù”, sfruttando il loro nome per dar vita ad attività invitanti quanto remunerative. Come nella migliore tradizione toscana, tutto è equilibrato e mai fuori squadra. Sui siti internet e nei depliant che invitano a frequentare i loro agriturismi (deluxe) per un weekend di tranquillità, principi, principesse e conti indossano polo dai colori tenui, giacche tipo buttero e pantaloni cachi. Sorridono insieme ai lori pargoli e le gentildonne mostrano volti scuriti dal sole e senza un filo di trucco. Il look da contadino vip va per la maggiore. La riscoperta delle origini diventa un vanto. Ma di quali origini si sta parlando se i cosiddetti lavori di fatica non rientrano, a memoria d’uomo, nel dna di questi signori (a meno che non si vada molto molto indietro, quasi alle radici dell’albero genealogico)? Il nobile denobilizzato piace un casino. Sta su un poggio e grida “sono uno di voi”, gioca a non tirarsela, si dedica ad attività benefiche. E spesso la gente abbocca. Si fa conquistare dal sorriso bonario e accondiscendente. Si scioglie come farebbe davanti ad un impomatato Tom Crouise alla notte degli Oscar. “Hey, ha guardato me” oppure “si è avvicinato per stringermi la mano”. I comuni mortali si crogiolano in questi momenti, credono che oggi, nel terzo millennio, non esista più il divario storico tra signori e gente comune. I loro b&b glielo fanno credere, e le etichette in offerta al supermercato. Un american dream in salsa toscana. Della serie: l’importante è crederci.
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Quando si dice “Miseria e nobiltà”
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società
Agosto 2009
VIZI E VIRTÙ. Volenteroso, ironico, polemico: in tre parole, il popolo del capoluogo si potrebbe descrivere così
Ai fiorentini? Piace “bubare” Hanno la battuta pronta
“NOTTE A PEDALI”
e la lingua tagliente,
La città si guarda seduti sul risciò
ma anche una grande capacità di rimboccarsi
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le maniche. Ecco un ironico ritratto della gente di casa nostra e della sua “bonaria cattiveria” Lorenzo Salusest
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fiorentini sono vip. Ma non nell’accezione più nota del termine. Niente a che vedere con le “very important person”. Dimentichiamo l’inglese e la società mondana: in fiorentino l’acronimo sta per Volenterosi, Ironici e Polemici. Perché queste sono le peculiarità dei cittadini di Firenze. Generalizzando, s’intende. Seppur difficile, e ingiusto, tracciare un idealtipo della gente fiorentina non è impossibile. Basta porsi in osservazione della quotidianità, passata e presente, depurandosi dei pregiudizi dettati da quel sano campanilismo che anima ogni fiorentino. Tre aggettivi su tutti, a dipingere una genìa di persone. Volenterosi, in primis: uno sguardo indietro di qualche decennio, ed ecco ritornare alla memoria Firenze travolta dal fango, botteghe distrutte, case allagate. Fu allora che emerse dall’acqua dell’Arno il coraggio, la dignità e la forza di volontà dei fiorentini. Maledì il destino, la gente di Firenze, ma non si lasciò travolgere. Si rimboccò le maniche e, come negli anni dell’immediato dopoguerra, cominciò a ricostruire ciò che la forza distruttrice - dell’uomo prima, della natura poi - aveva portato via con sé. V come virtù, V come volontà. Ironici, quindi. Battuta sempre pronta, intelligenza arguta, lingua tagliente. La fiorentinità non può prescindere da queste caratteristiche. Talvolta amara, talvolta volgare, spesso pungente, sempre ai limiti del
sarcasmo. Una “bonaria cattiveria”, dettata da un sentimento di superiorità che alberga nell’anima di chi vive in una città allo stesso tempo altera e popolare. E non è necessario rispolverare le videocassette della trilogia di “Amici miei”. Basta girare per le strade della città e porgere l’orecchio a dialoghi e scambi di battute non sempre riferibili. Basta leggere gli striscioni partoriti dalla fantasia dei tifosi della Fiorentina. Come dimenticare la battuta: “Ma lo stadio che l’avete preso all’Ikea?”, dedicata ai tifosi empolesi, colpevoli solo di avere uno stadio con un settore ospiti non molto accogliente. Polemici, infine. E soprattutto. Ai fiorentini piace “bubare”, ribattere punto su punto, contraddire costantemente l’interlo-
cutore. Spesso per il semplice gusto della polemica. O per meglio dire, della “polemiha”, con tanto di gorgia. Bastian contrari per natura, i fiorentini sono pronti a negare le proprie opinioni pur di non dar ragione agli altri. La coerenza cede così il passo alla diatriba fine a se stessa, sia che si parli di sport, di politica, perfino di cucina. Questi sono i pregi e i difetti dei fiorentini. Questi e molti altri, su alcuni dei quali pare opportuno glissare, quantomeno per non fare emergere altre caratteristiche negative della gente di Firenze. Orgogliosa, permalosa, pronta a tutto e capace di tutto. Distruggere per ricostruire. In fondo, come disse un fiorentino doc come Gino Bartali, “l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”.
estate fiorentina si colora di giallo e di blue, grazie ai numerosi risciò nelle strade del centro storico. Un modo insolito e divertente per visitare la città senza inquinare, un’idea innovativa in Italia che tuttavia nasce da molto lontano. “A New York nel ‘95 e a Berlino nel ‘97. A Firenze dal 2000 alcune persone ci provano incontrando non poche difficoltà” spiega Neri Tarchiani, responsabile di Olim, società che attualmente si occupa del noleggio di riscio. Quest’anno, grazie all’iniziativa “Notte a pedali”, i risciò sono più visibili che mai. Alla loro guida ci sono i cosiddetti “free-riders”, pedalatori liberi interessati a promuovere una mobilità sostenibile ed ecologica nella città. Si tratta di privati che affittano a loro spese i risciò, pagando una decina di euro a serata, e che, come spiegano, lo fanno “per scelta personale, come forma di volontariato ambientale, offrono liberamente e gratuitamente passaggi con velocipedi adatti al trasporto di persone, a coloro che ne facciano richiesta nella città di Firenze”. Un servizio totalmente gratuito quello offerto dai pedalatori, che i passeggeri possono ringraziare a fine corsa offrendo loro una piccola mancia, una birra o anche un gelato. L’iniziativa, pur nascendo come attività di volontariato, ha sollevato numerose polemiche da parte dei tassisti, fortemente contrari ad un’attività che reputano illegale e dannosa per l’immagine della città. Scettico il presidente della cooperativa Cotafi: “Personalmente penso che nessuno faccia niente per niente”. I pedalatori, tuttavia, restano ottimisti: “L’iniziativa sta avendo un successo strepitoso. La gente ci vuole bene, la città sembra dalla nostra parte. La nostra è un’attività di promozione sociale, senza fini di lucro”. La loro “mission”: “mostrare che è possibile un tipo di mobilità sostenibile, che porta benefici alla città e ai cittadini, senza causare inquinamento”. /Francesca Quercia
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L’ALLARME. I giovani bevono sempre di più. E iniziano prima
In piazza la guerra all’alcol Otto ragazzi su dieci dai 14 ai 19 anni non sono astemi, e c’è chi comincia a bere a 12 anni. Contro l’abuso nessun nuovo divieto: si punta su musica e divertimento. Prossimo appuntamento in Santo Spirito. L’assessore Saccardi: “Servono educazione e informazione” Matteo Francini
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e c’è un elemento che accomuna sempre più i giovani toscani con i loro coetanei del Nord Europa è l’uso (o l’abuso) di alcol. E non è certo un confronto che fa onore ai ragazzi di casa nostra, che dai loro pari età stranieri, anziché prendere esempio per attività più virtuose (come ad esempio la scioltezza nel parlare diverse lingue) hanno importato piuttosto una cosa che si chiama “binge drinking”, che altro non è che il consumo di 5 o più bicchieri di una qualsiasi bevanda alcolica in un’unica occasione. A dirlo è uno studio dell’agenzia regionale di sanità, che ha intervistato oltre 5mila giovani di età compresa tra 14 e 19 anni: e i dati emersi, in effetti, non sono dei più incoraggianti, se è vero che in quella fascia d’età, in Toscana, i bevitori sono ben l’81,1% del totale, che aperitivi e superalcolici hanno scalzato dai primi posti tra le bevande preferite i più “classici” vino e birra e che, nell’anno precedente all’indagine, quasi la metà degli intervistati si era ubriacato almeno una volta. Ma ad alzare il gomito più del dovuto, in Italia, non sono solo i giovani toscani, come è evidente dalla recente decisione del sindaco di Milano Letizia Moratti di varare un’ordinanza per vietare la vendita di alcolici ai minori di 16 anni (pena salatissime multe), subito seguita da altri primi cittadini e da catene commerciali come Esselunga, che ha esteso il divieto a tutti i suoi supermercati sparsi per lo Stivale. Il fenomeno, insomma, è esteso quanto preoccupante, e ognuno cerca di affrontarlo come può. O come meglio crede. A Firenze, una statistica effettuata dagli operatori dei servizi del Comune dice che meno del 10% di coloro che frequentano i
locali notturni sono “astinenti”, ovvero non bevono né assumono altre sostanze. Non solo, ma l’età in cui si comincia a bere si abbassa sempre di più, fino ad arrivare a 12-13 anni: insomma, alla stessa età in cui, fino a poche generazioni fa, si chiedeva ancora il permesso a mamma e papà per bere una Coca Cola fuori pasto, oggi si è già al bancone a ordinare birre e cocktail. E anche al Sert l’impressione è quella dell’aumento del numero dei giovani che abusano di alcol. “Dati allarmanti, certo”, commenta l’assessore alla sanità di Palazzo Vecchio Stefania Saccardi. Una nuova raffica di divieti in arrivo, dunque? Assolutamente no. A Firenze, per sensibilizzare i giovani sulla questione, si punta sul divertimento, la musica e l’evasione, attraverso due appuntamenti in piazza che hanno l’obiettivo di far capire che abusare di alcol e di altre sostanze fa male. Molto male. Il primo si è tenuto a fine luglio in Santa Croce, il secondo è in programma in Santo Spirito il 18 settembre. “Non è che imponendo nuovi divieti si raggiungano risultati – spiega Saccardi – anche perché le norme che vietano la vendita di bevande alcoliche ai minorenni ci sono già, il problema è farle rispettare. L’ordinanza di Milano è una ripetizione, è demagogia”. Ma come fare, allora, ad affrontare il problema? “Servono politiche educative e informative – risponde l’assessore – scuola e famiglie devono riprendersi le loro responsabilità per quanto riguarda i giovani. Il Comune aprirà anche tavoli di concertazione con locali ed esercenti, per limitare l’offerta e porre attenzione sul tema. Ma – conclude – bisogna puntare su educazione e informazione: è solo così che si può vincere questa partita”.
IL PROGETTO “Iesa”, per adulti con disturbi psichici
Dai centri di salute mentale all’inserimento in una famiglia
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l progetto si chiama “Iesa” e si tratta di un’iniziativa dell’Azienda Sanitaria di Firenze. Prevede l’inserimento di adulti con disturbi psichici nelle famiglie che ne fanno richiesta e che, dopo un’adeguata selezione, vengono ritenute idonee. Da qualche mese a questa parte sta ottenendo ottimi risultati, come dimostrano i numeri: dopo che nel suo primo anno di vita si era registrato l’inserimento di una persona in una famiglia (“ed era già un buon risultato, in altre città italiane si è dovuto aspettare almeno due anni”, spiega il dottor Davide Musian, psicoterapeuta familiare che, insieme alle psicologhe Virginia Quaranta e Sara Binazzi, porta avanti il progetto), da qualche mese i numeri sono lievitati: “In pochi mesi abbiamo ricevuto più di cento telefonate, fatto una settantina di colloqui con le famiglie interessate, selezionato una ventina di queste e preso contatto con un’altra sessantina di nuclei familiari”, racconta Musian. “Ora – prosegue – abbiamo una lunga lista di famiglie da cui attingere, una possibilità di inserimento che prima non c’era, ed è una cosa molto importante”. Ma come funziona il progetto Iesa? Si tratta di un’iniziativa (l’acronimo sta per “Inserimento eterofamiliare supportato e assistito) che ha come obiettivo quello di inserire adulti affetti da disturbi psichici (non gravi) in cura nei centri di salute mentale, in famiglie selezionate dagli psicologi del progetto Iesa. Famiglie che ricevono, per questo, un contributo mensile di 1.200 euro, con il fine di un reinserimento sociale delle persone che accolgono e di una loro uscita dall’isolamento in cui spesso purtroppo si trovano. “Un progetto in particolar modo importante per i pazienti – conclude Musian - ma anche per l’azienda sanitaria, che per mantenere queste persone in case famiglia o residenze psichiatriche ha una spesa molto più alta, e infine per le famiglie coinvolte, che riescono così ad avere un introito in più”.
Equipe Iesa: da sinistra Davide Musian, Sara Binazzi, Virginia Quaranta
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politica
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COMUNE/1. Dieci assessori nella giunta di Palazzo Vecchio
DARIO NARDELLA Vicesindaco, delega a Sviluppo economico e turismo
Via alla squadra di Renzi, ecco le “facce nuove”
Nonostante i suoi 34 anni Dario Nardella, sguardo bambino e pettinatura d’altri tempi, ha un curriculum vitae lungo quanto l’elenco dei suoi elettori (e sono tanti: 911). E siccome, come diceva il suo conterraneo Totò, è la somma che fa il totale, Nardella ha fatto da subito pesare uno sull’altro i due addendi per salire di un gradino. Di gradini, il violinista Nardella, ne ha saliti due, conquistando la poltrona di vicesindaco, oltre che di assessore allo sviluppo economico. Si dice che si sarebbe accontentato della delega alla Cultura, ma qualcuno gli ha fatto notare che con due incarichi il suo curriculum sarà ancora più lungo. BARBARA CAVANDOLI Delega allo Sport
Lorenzo Salusest
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aveva promesso in campagna elettorale: una giunta leggera in termini numerici, composta da “facce nuove”, e con un’equa rappresentanza di uomini e donne. Detto, fatto: i primi due degli ormai celeberrimi “cento punti”, base del programma elettorale di Matteo Renzi, sono realizzati. A pochi giorni dal ballottaggio la squadra di governo del neosindaco di Firenze era già composta, pronta per mettersi all’opera e risollevare le sorti della città, nel segno di una discontinuità con il passato ripetutamente auspicata da Renzi durante la lunga strada verso le elezioni. I nomi? Alcuni, i fedelissimi, erano già trapelati, seppure avvicinati ad assessorati diversi da quelli poi effettivamente assegnati: è il caso di Massimo Mattei (sperava di ottenere la delega alla Casa, gli è toccato un superassessorato alla mobilità e al decoro), e di Dario Nardella (confidava di guidare la Cultura, invece si è dovuto “accontentare” della delega allo sviluppo economico e del ruolo di vicesindaco). Altri nomi hanno rappresentato una vera e propria sorpresa (Giuliano da Empoli alla Cultura, Angelo Falchetti al Bilancio e alle società partecipate), altre ancora sono “facce nuove” solo in parte, provenendo chi dalla giunta provinciale guidata dallo stesso Renzi (Stefania Saccardi, a cui sono state affidate le Politiche socio-sanitarie, ed Elisabetta Cianfanelli, detentrice della delega a Università e ricerca), chi, come Rosa Maria Di Giorgi (neoassessore all’Istruzione) ha alle spalle un’esperienza al governo di Palazzo Vecchio. Infine, ultimi ma non certo per l’importanza delle loro deleghe, Claudio Fantoni (Casa), Barbara Cavandoli (Sport) e Cristina Scaletti (Ambiente). Dieci giocatori, di cui molti “stranieri”(di nascita non fiorentina), dieci “portatori d’acqua” guidati dal capitano, il sindaco Matteo Renzi. Allo stesso tempo un po’ regista, un po’ fantasista (per certo fantasioso), sicuramente non portiere. Del resto quel ruolo avrebbe potuto essere ricoperto dal candidato sindaco del Centrodestra Giovanni Galli.
Se si dovesse designare un assessore in base alla passione per la materia in questione, la scelta di Barbara Cavandoli sarebbe inattaccabile: laurea in Scienze motorie, appassionata di sci, giocatrice e allenatrice di pallavolo, dirigente della Uisp. Una sportiva tipo, con tanto di tendine d’Achille saltato. Chi meglio di lei per occupare il posto che fu di Eugenio Giani? Manca il calcio, nel suo curriculum, e un po’ si vede: nel giorno della partenza della Fiorentina per il ritiro Cavandoli ha rivolto alla squadra “gli auguri alla vigilia di una stagione importante”. No, assessore, gli auguri no.. ELISABETTA CIANFANELLI Delega a Università e ricerca
Un assessore da togliere il fiato. Vuoi per l’eleganza e la cura del particolare, vuoi per lo sguardo sornione, vuoi soprattutto per la lunghezza del suo nome, impossibile da pronunciare se non dopo una lunga inspirazione: Elisabetta Cianfanelli. A lei, ricercatrice alla facoltà di architettura nel settore degli accessori dell’abbigliamento, il sindaco ha affidato in passato la delega alla moda e oggi quella all’università e alla ricerca. Le competenze ci sono, l’immagine pure. E nella capitale della bellezza ciò non guasta.
GIULIANO DA EMPOLI Delega alla Cultura e alla contemporaneità
E’ nato a Parigi, ha lavorato a Milano, Roma, Venezia. Ma come dicevano i latini il nome è nel destino, e Giuliano da Empoli, 36 anni intensamente vissuti, è finalmente tornato alle origini (o meglio a pochi chilometri). Assessore alla Cultura e alla contemporaneità: incarico gravoso per il giovane intellettuale dalla folta chioma, lo sguardo timido e la fervida fantasia. Molto fervida. La sua prima iniziativa? Il barcamp, un metodo che, nelle sue parole, “consente una mappatura aperta, con elementi di serendipity… non un processo top-down, a cui si può partecipare iscrivendosi sul wiki”. Come, scusi?
politica
19 ROSA MARIA DI GIORGI Delega all’Istruzione
STEFANIA SACCARDI Delega al Welfare
Prima (1996) capo di Gabinetto del sindaco di Firenze Mario Primicerio, poi, anche se solo per poco più di un anno(1999-2000), assessore alla Cultura nel primo mandato di Leonardo Domenici. Quindi consigliera comunale e vicepresidente del Consiglio (2004) e infine, dal gennaio al maggio scorsi, capogruppo del Partito democratico. Adesso assessore all’istruzione. Competente ed esperta, l’elegantissima Rosa Maria Di Giorgi è una habituée di Palazzo Vecchio. Più che una “faccia nuova” un usato garantito...
Abbigliamento sportivo, accessori marinareschi (come il ciondolo con un’ancora attaccato alla catenina), occhiali da sole sulla testa, linguaggio semplice e diretto, Stefania Saccardi è quel che si dice un assessore “da battaglia”. A confermarlo anche il suo recente passato: ha superato i marosi di un’indagine della magistratura sull’urbanistica a Campi Bisenzio, uscendone indenne. Scesa dalla barca del Comune di Campi è salita prima su quella della Provincia, ora su quella del Comune di Firenze, con delega alle politiche socio-sanitarie. In entrambi i casi con Matteo Renzi al timone.
ANGELO FALCHETTI Delega a Bilancio, Partecipate, Organizzazione e innovazione
CRISTINA SCALETTI Delega all’Ambiente
Un passato da manager della new economy, una vaga somiglianza (solo fisica, s’intende) a Diabolik, e una ormai nota passione smodata per il tiramisù, Angelo Falchetti è il nuovo assessore al bilancio, all’organizzazione e all’innovazione. Tradotto in soldoni, Falchetti sarà colui che dovrà far tornare i conti. Ancor più chiaramente: tagliare spese inutili, rimuovendo dirigenti, eliminando poltrone e riorganizzando i servizi. Facile prevedere che incontrerà sul suo cammino un esercito di scontenti. E per addolcirli è difficile che possa bastare una coppa di tiramisù.
Fisico atletico, sorriso perennemente stampato sul svolto, Cristina Scaletti si è presentata ai fiorentini comparendo sulle schede elettorali nelle vesti di candidata dipietrista alle elezioni europee. Perso il biglietto per Strasburgo si è ritrovata assessore all’ambiente a Palazzo Vecchio. Il primo impegno? Sostenere la mobilità sostenibile, incentivando l’uso delle biciclette. Non ha fatto neanche in tempo a dirlo che qualche buontempone ha pensato bene di rubarle la sua due ruote. Ma lei ha preso il furto con un immancabile sorriso...
CLAUDIO FANTONI Delega alla Casa
Immaginate una giunta comunale in cui all’ordine del giorno ci siano alcuni aspetti relativi alla gestione degli alloggi popolari a Firenze. Immaginate una discussione animata, in cui è difficile per gli assessori presenti far sentire la propria voce per difendere le proprie richieste. Oppure immaginate un’assemblea vivace e partecipata degli assegnatari delle case popolari. Ecco, in quella discussione c’è da scommettere che la voce di Claudio Fantoni, quarantunenne neoassessore alla Casa e baritono nel coro del Maggio musicale fiorentino si farà sentire.
MASSIMO MATTEI Delega a Mobilità, Infrastrutture, Opere pubbliche e Decoro urbano
Presenza imponente, mascella volitiva, sguardo penetrante: Massimo Mattei ha senza dubbio il phisique du role dell’assessore alle “rogne”. Matteo Renzi se n’è accorto, togliendogli l’agognato assessorato alla casa per le meno ambite, ma altrettanto impegnative, deleghe al traffico, alle infrastrutture e al degrado. Un ruolo nel quale Mattei si è subito immedesimato. Narra la leggenda che in occasione del Barcamp (vedi Da Empoli) sia intervenuto dicendo solamente: “Se non ci sono transenne o buche io non mi diverto”. Conciso ed essenziale.
COMUNE/2. Diciotto consiglieri pronti a dare battaglia
Tutti i colori dell’opposizione U
n tocco di verde, poco rosso, molto azzurro, e una sfumatura di rosa. E’ la tavolozza dei colori dell’opposizione in Consiglio comunale: diciotto esponenti pronti a dare battaglia nel Salone de’ Dugento. Il verde è quello di Tommaso Grassi, giovanissima mascotte del Consiglio, eletto nella Lista Spini. A lui il compito di tenere alta la bandiera dell’ambientalismo. E le premesse ci sono tutte, viste le decine di interrogazioni che Grassi ha già pronte nel cassetto. Quindi il rosso, in due tonalità: quello acceso di Ornella De Zordo, e quello più tenue di Valdo Spini. La prima, riconfermata tra i banchi di Palazzo Vecchio, è la paladina delle battaglie impossibili, dal no all’Alta Velocità alle critiche alla gestione urbanistica della città. Si sente Davide contro Golia, e a Ornella De Zordo il ruolo (non fosse altro che per l’esito finale dello scontro) sembra piacere. Per Spini si tratta di un ritorno al passato, dopo le esperienze
a livello nazionale. Si è candidato a sindaco cercando di inserirsi nelle fratture del Pd, riuscendovi solo in parte. Quindi l’azzurro, il colore dominante dell’opposizione. L’azzurro del PdL, all’interno del quale sono confluiti sia Giovanni Galli che i quattro eletti nella lista civica che portava il suo nome. Una nutrita pattuglia di 14 consiglieri (senza considerare l’apparentato Mario Razzanelli), un giusto mix di esperienza, entusiasmo giovanile e competenze professionali e amministrative, che opererà sotto la guida di Galli. Mantenendo la parola data in campagna elettorale, il Galli ha confermato la sua volontà di proseguire il suo impegno politico. “Un’opposizione sui contenuti, coerente e intransigente” ha ribadito in occasione della sua nomina a capogruppo. Ma manca un colore all’appello. Dei 18 consiglieri di minoranza solo due sono donne: De Zordo e Bianca Giocoli. Un po’ più di rosa non avrebbe certo stonato. /L.S.
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politica
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COMUNE/3. Mario Razzanelli, con la sua lista civica, ha ottenuto un lusinghiero 3,3 per cento
Il paladino dei No Tram torna a Palazzo Lorenzo Salusest
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ombattivo, tenace e coraggioso. Mario Razzanelli, consigliere comunale uscente e paladino dei No Tram non ha avuto timore a sfidare le due corazzate Pd e Pdl, candidandosi a sindaco a capo di una lista civica. Ottenendo con le sole sue forze un lusinghiero 3,3 per cento, poco meno di 7000 voti. Mario Razzanelli, soddisfatto del responso delle urne o si attendeva un risultato migliore? Non posso che ritenermi soddisfatto. Nonostante non avessi il sostegno di nessun partito ho ottenuto un numero di voti ragguardevole. Sono tuttavia rammaricato per le scelte compiute dal centrodestra, compreso l’Udc. Credo che abbiano perso un’occasione storica per conquistare Palazzo Vecchio: il Pdl fino alle primarie è stato assente dallo scenario politico, così parte del suo elettorato, in assenza di una candidatura alternativa, si è avvicinato a Renzi. Il problema non è stato tanto “chi”, ma “quando”. Indipendentemente dal nome del candidato scelto, lanciarlo a fine marzo ha significato essere fuori tempo massimo, la sconfitta era già certa. In queste condizioni il risultato è stato il migliore possibile. Chiusa la sfida elettorale riparte la battaglia in Consiglio comunale. Quale opposizione conta di fare? Il mio impegno è già iniziato: ho già presentato 13 mozioni che rappresentano la sintesi del mio programma elettorale. Le priorità sono rappresentate dalla costruzione di una metropolitana al posto delle linee due e tre della tramvia, la revisione del Piano strutturale per evitare la cementificazione “selvaggia” della città e la modifica del progetto dell’Alta velocità, evitando il sottoattraversamento a favore di un passaggio in superficie, predisposto da un gruppo di docenti universitari. Il tunnel e la stazione sotterranea fanno parte di un progetto voluto da chi non ama Firenze. Se Renzi la ama come dice prenderà in considerazione la proposta alternativa, anche se dovrà fare i conti con il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e il presidente della Regione Toscana Claudio Martini. E se il sindaco dovesse avallare il progetto attuale come si muoverà? Premetto che sono un fautore dell’Alta Velocità, ma ritengo sbagliato questo progetto, sia sotto il profilo economico sia sotto quello ambientale: si tratta di realizzare sotto le nostre case due lunghi tunnel e un’enorme stazione sotterranea in via Circondaria. Un’opera pericolosa e costosa. Per questo farò di tutto per bloccarla. Ho già depositato due quesiti referendari per permettere ai fiorentini di
E’ sceso in campo da solo e con le sue forze
esprimersi su questo sciagurato progetto. Stavolta parto con l’appoggio di Galli, De Zordo, Spini, Italia Nostra e comitati anti-Tav. La raccolta delle firme partirà a settembre, e verosimilmente potremo andare a votare nel febbraio prossimo. L’alternativa c’è, e si chiama passaggio in superficie: tempi di costruzione dimezzati, disagi per la cittadinanza ridotti, minore impatto ambientale e due miliardi di euro risparmiati. Credo che Renzi non aspetti altro, e lo invito a sostenerci, indicendo il referendum di sua iniziativa. Questo nell’immediato futuro. Tra cinque anni la vedremo ancora candidato a sindaco? Chissà…
ha incassato poco meno di 7 mila voti: adesso in Comune si prepara a un’opposizione che conta tra le sue priorità il no alle linee 2 e 3 della tramvia, la revisione del Piano strutturale e la modifica del progetto Tav
Eugenio Giani, neo presidente del Consiglio comunale
“Parola d’ordine: informare”
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li occhi e la mente puntati su quel motto simboleggiato da una tartaruga che nel salone dei Duegento, a Palazzo Vecchio, ammonisce: “Festina lente”, affrettati lentamente. Così, con lo sguardo puntato a quel monito, Eugenio Giani ha spiegato quale sarà il senso del suo lavoro da presidente del Consiglio comunale: “In questo motto - ha detto - c’è il senso del nostro lavoro. Saper interpretare la velocità con prudenza e attenzione”. Giani nel suo discorso inaugurale ha sottolineato che: “Matteo Renzi si è posto obiettivi importanti da raggiungere in tempi certi e di questo mi sento garante”. E pochi giorni dopo la sua elezione ha sottolineato la sua volontà di comunicare “il più possibile i lavori del consiglio comunale e fare in modo che i cittadini dicano la loro”, e non ha escluso di aprire una pagina ad hoc sul popolarissimo Facebook. Giani ha anche annunciato che a settembre vorrebbe portare i parlamentari fiorentini ad una seduta del consiglio e che in autunno, in occasione dei 180 anni della Cassa di Risparmio, sarà proprio l’auditorium di via Folco Portinari ad /G.R. ospitare una seduta.
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IL TEATRO. La programmazione per la nuova stagione prevede tagli del 15% sulle spese
Maggio, costi ridotti e stessa qualità Tiene ancora duro il teatro fiorentino, che nonostante la crisi propone opere,
IL LIBRO
concerti e balletti di altissimo livello. Confermato il progetto Recondita Armonia, in
Un romanzo storico in salsa fiorentina
programma in autunno, e nuovo slancio per la 73esima edizione del Maggio
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il libro di un uomo che avrebbe voluto e potuto essere anche storico, scrittore e magari un po’ bandito: e che in un modo o nell’altro è riuscito ad essere anche tutte queste cose. (…) Questo libro parla di molti per i quali la guerra è stata solo morte e di altri per i quali è stata invece grasso, ricco affare. Parla di fortune e di sfortune, di eccidi e di vendette, di trame e di colpi di scena. (…)Una Firenze livida di potere e ferita dalla guerra civile. Eppure affascinante e superba. Una storia vera. Un affresco storico sorprendente”. Così lo storico fiorentino Franco Cardini introduce alla lettura dell’ultima fatica del presidente del consiglio regionale Riccardo Nencini, “L’imperfetto assoluto” (Mauro Pagliai editore, pp. 448, 19,00), che ci regala un tuffo nella Firenze del 1300. Un romanzo storico, una cronaca accurata raccontata con precisione e gusto narrativo. Il protagonista è Musciatto, garzone in una banca e poi mercante e banchiere tra i più grandi, il quale comparve in una novella del Decameron prima di essere vituperato e sepolto dai guelfi neri vincitori. Il libro trova spunto da un manoscritto ritrovato durante l’alluvione del 1966 che riporta in luce Musciatto assieme alle tante malefatte di cui si era reso protagonista tra Parigi e Firenze. Oltre ad un’estesa prefazione di Cardini, il volume contiene alcuni sonetti di Federico Berlincioni. /Ciro Becchimanzi
Caterina Gentileschi
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inghia tirata ma sorriso sulle labbra per il Maggio Musicale Fiorentino, che nonostante il periodo durissimo che sta affrontando, propone un anno ricco di spettacoli. Costi di produzione ridotti e contenuti (meno 15% rispetto alle precedenti, pari a 6,4 milioni per tutta l’attività) ma nessun taglio al programma, agli ospiti speciali, alla qualità, alle sfide e alla contemporaneità. La Fondazione lirica di Firenze conferma dunque le sue molteplici linee di programmazione in cui articola l’attività nell’arco dell’anno: un anticipo autunnale con il progetto Recondita Armonia, titoli popolari - quest’anno la Trilogia verdiana con Rigoletto, Trovatore e Traviata - che si alternano ogni sera per due settimane; la stagione, improntata fortemente al repertorio operistico italiano, ma con un’inaugurazione di livello internazionale con Ozawa che dirige Janacek, fra novembre e marzo; il festival Maggio Musicale Fiorentino, che giunge alla 73esima edizione, e poi le tournèe, le coproduzioni con l’Europa e gli Stati Uniti, l’attenzione alle nuove generazioni. Undici i titoli d’opera che andranno in scena complessivamente fra ottobre e giugno, e tre i balletti con MaggioDanza, cui si affianca un’organica stagione sinfonica e oratoriale che valorizza le possibilità tecniche e stilistiche dell’orchestra e del coro del Maggio. Inaugura la stagione Seiji Ozawa, che torna a Firenze dall’8 novembre con un titolo mai rappresentato nel capoluogo toscano: La piccola volpe astuta di Leos Janacek, opera struggente dove gli animali dialogano fra loro e comprendono il linguaggio degli uomini, e in cui uomini e animali sono posti sullo stesso piano, nell’allestimento fiabesco, di grande impatto visivo anche per i più piccoli, che vede il debutto del regista francese Laurent Pelly ed è co-prodotto, dopo la splendida Elektra dell’anno scorso, con il Saito Kinen Festival. L’Italiana in Algeri di Rossini
Un momento de “La piccola volpe astuta”
segna il debutto italiano nella regia lirica dello scatenato gruppo catalano Els Comediants; protagonista è Daniela Barcellona, affiancata da specialisti come Simone Alaimo, John Osborn e Bruno De Simone, dirige Enrique Mazzola e il nuovo allestimento è realizzato insieme al Teatro Real di Madrid, l’Opéra National de Bordeaux e la Houston Grand Opera. In dicembre significativo è il progetto de Il Campanello, deliziosa farsa di Donizetti di rara esecuzione. Torna, dopo quasi trent’anni di assenza, il capolavoro liberty di Francesco Cilea Adriana Lecouvrer, sul podio salirà il
grande Bruno Bartoletti, protagonista Adina Nitescu, accanto a lei Marco Berti, Juan Pons e Marianne Cornetti, regia e costumi di Ivan Stefanutti. Nel campo della danza e del balletto, il Teatro del Maggio sceglie di confermare l’investimento sulla propria Compagnia MaggioDanza, guidata da Vladimir Derevianko, con due titoli tradizionali in stagione come Carmen Suite, coreografia di Alberto Alonso, étoile ospite Eleonora Abbagnato, in abbinamento a Il Campanello e Don Quixote dello stesso Derevianko, entrambi con orchestra dal vivo.
Riccardo Nencini
cultura
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MARE E DINTORNI. Piccolo excursus delle iniziative estive organizzate dalle sale di lettura toscane
La biblioteca sotto l’ombrellone Francesca Puliti
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he c’è di meglio di un buon libro al giovedì, un furgone carico di volumi ragin spiaggia? Non comprarlo! Si giunge il lungomare, facendo tappa in diversi dice che gli italiani leggano poco. stabilimenti balneari. Una ricca porzione di Un ristretto numero di lettori, ben- titoli ha inoltre traslocato in un campeggio ché molto impegnati, sono quelli che tirano su per la stagione estiva. Letture al chiar di luna, la media delle vendite editoriali nella stagio- invece, alla biblioteca di Camaiore, mentre a ne estiva. Ma non è detto che gli amanti della Marina di Massa continua il ciclo di presentalettura si limitino a quello sparuto gruppo di zioni dedicate agli autori locali, nel giardino compratori. Per tutti gli altri c’è il prestito bi- della biblioteca dell’Apt. Chi per lavoro o per bliotecario, adesso addirittura sul bagnasciu- altri motivi resta in città, potrà assaggiare un ga. Accade a Piombino, dove il Comune ha po’ di vacanza andando comunque a leggere allestito in collaborazione con la biblioteca due righe all’aperto. In attesa della concluFalesiana un punto di prestito direttamente in sione dei lavori e dell’inaugurazione della spiaggia. Un gazebo dove i bagnanti possono struttura, prevista per settembre, la biblioteca scegliere tra best seller, gialli, fantasy e rivi- dell’Isolotto organizza il prestito in giardino. ste, un ricco catalogo in grado di soddisfare Il servizio è attivo due giorni la settimana, anche i lettori più gioil martedì e il mercovani, grazie a fumetti e ledì, grazie all’ormai A Piombino c’è il gazebo, libri per ragazzi. Partito a Follonica è sulla spiaggia, famoso Bibliobus, un a metà giugno, il serviautobus colmo di libri a Camaiore è by night e zio ha già conquistato i che mantiene in vita a Firenze in sella alla bici bagnanti ed è destinale attività bibliotecarie to a protrarsi fino alla anche nella stagione fine di agosto. E con tutta probabilità anche più calda. Partirà a settembre, invece, il ciclo ad essere ripetuto e copiato da altre località di “pedalate letterarie” promosso dal Palagio costiere. Spostandoci verso sud, invece, tro- di Parte Guelfa. Non solo un nuovo modo per viamo un’iniziativa ben più rodata, giunta assecondare l’antico principio mens sana in alla tredicesima estate consecutiva. Si tratta corpore sano, ma qualcosa di più. In sostanza del prestito in spiaggia organizzato dalla bi- funziona così: si parte dal Palagio in sella alla blioteca di Follonica. Ogni giorno, dal lunedì bici e si raggiunge un posto, si tratti di giar-
dino, piazza o altro, dove fermarsi e leggere un brano a voce alta. Un modo per conciliare la passione letteraria a un po’ di sano moto, ma anche per assegnare un’anima a quei cosiddetti “non luoghi” cittadini, spazi di passaggio transitati da molti ma vissuti da pochi.
LA RECENSIONE/1
LA RECENSIONE/2
“Contiamo di arrivare a 100 iscritti – spiega Andrea Stoppioni, responsabile della biblioteca del Palagio – in modo che ogni pedalata richiami almeno una ventina di partecipanti”. Le iscrizioni rimangono perciò aperte. Hai voluto il libro? Allora pedala!
Mugello, indietro nel tempo Nuti, il regista in un libro U
n viaggio nel tempo e nello spazio, sotto il cielo variabile e un po’ dispettoso del Mugello. Gli “Antichi percorsi in Mugello e Val di Sieve” (Polistampa) raccolti da Bruno Santi si snodano tra vecchie pievi e piccoli borghi, palazzi signorili e stradine sterrate, trasportando il lettore fuori strada rispetto al classico giro della domenica, quello che predilige la via degli outlet o delle spiagge del lago di Bilancino. Uno spaccato approfondito che consente di conoscere davvero il territorio dell’hinterland fiorentino, ripercorrendone la storia, che è anche storia dell’arte e di nobili famiglie, come i Medici o gli Asburgo-Lorena. Dalla vicina Pontassieve fino al confine con l’Emilia Romagna, passando attraverso piccoli e grandi centri, pascoli e affreschi, gli autori svelano il volto di un territorio ricco di /F.P. sfaccettature, che ha saputo conservare fino ad oggi identità e tradizioni.
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iù che una biografia, un’antologia completa. Tutto quello che avreste sempre voluto sapere su Francesco Nuti e non avete mai osato chiedere è condensato in questo volume da 264 pagine, interamente a colori, ricco di foto e interviste inedite, completo di schede dei film con tanto di cronache dal set. Non per niente “Francesco Nuti. La vera storia di un grande talento” (Ibiskos Editrice Risolo) è costato a Matteo Norcini, autore del libro in stretta collaborazione con Stefano Bucci, anni di lavoro e ricerche. Ma il risultato è senza dubbio in grado di soddisfare la sete dei fan del celebre attore toscano. Dai primi anni di carriera fino ai più celebri successi, il libro non lascia fuori proprio niente, tantomeno le conquiste amorose di Nuti. Per veri appassionati e per appassionarsi /F.P. al “Charlie Chaplin di casa nostra”.
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cultura
Agosto 2009
IL FILM. Il 28 esce nelle sale la pellicola che vede il comico nei panni di regista
IL PERSONAGGIO
Cassandra: “Amici? Non così “amichevoli”
Nella Casa del popolo. Come Benigni C Andrea Muzzi si cimenta
per la prima volta con la regia insieme al collega Bruno Angelo Savelli, proponendo un film sul precariato Ludovica Valentina Zarrilli
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n titolo emblematico, che fa sorridere a denti stretti, pensando a quali situazioni straordinarie vivranno i protagonisti. La prima fatica nei panni di regista del comico fiorentino Andrea Muzzi si intitola Piove sul bagnato ed è in uscita il 28 agosto nelle sale cinematografiche fiorentine, per poi essere distribuito sul territorio nazionale a partire dalla settimana successiva. Una commedia sì – e anche molto comica a sentir parlare lui – ma una commedia con l’ambizione di parlare alla gente di una condizione tutt’altro che divertente, il precariato. “La mia idea – spiega il comico – è raccontare con dolcezza cose che hanno a che fare con la società. La mia ambizione è riuscire a dire cose profonde facendo sorridere”. Il mondo del precariato può essere raccontato in tanto modi. Qual è la chiave di lettura che ha dato al film? E’ la storia di tre precari che inscenano un sequestro in una concessionaria. I sequestrati sono dei figli di papà
mentre dall’altro lato della barricata ci sono tre personaggi che lottano per arrivare alla fine del mese. E da questa situazione nemmeno poi tanto surreale si scatenano gag esilaranti? Sì, una su tutte: ad un certo punto i sequestratori hanno fame, ma essendo squattrinati chiedono ai sequestrati un po’ di soldi per andare a fare la spesa, promettendo di “scalarli dal riscatto, appena arriva”. Il cast? Tutto toscano? Non tutto ma i personaggi principali sì. Si va da Andrea Bruno Savelli, amico e collega col quale ho curato la regia, a Daniela Morozzi (famosa per aver partecipato alla serie tv “Distretto di polizia”, ndr) che a mio parere è una delle più brave attrici italiane, il livornese Totò Barbato (già parte del cast di Ovosodo firmato da Virzì), fino agli intramontabili Carlo Monni e Sergio Forconi (l’attore che interpreta il babbo nel Ciclone di Pieraccioni, ndr). E le location? Dove è stato girato? Intanto bisogna dire che Firenze è
Andrea Muzzi
stata volontariamente “scansata”. Ci siamo spostati verso l’area metropolitana. Abbiamo girato quasi tutto nella zona compresa tra Campi Bisenzio, San Donnino e la via Pistoiese. I luoghi più veraci e più popolari… Sì, decisamente. E alcuni di questi luoghi, senza volerlo, sono gli stessi di “Berlinguer ti voglio bene”, capolavoro interpretato da Roberto Benigni. Come il cavalcavia o la Casa del popolo. Ecco, per esempio, abbiamo girato delle scene nel bar della Casa del popolo e ci sono le stesse bottiglie che si vedevano in “Berlinguer ti vo-
glio bene” trent’anni fa. E’ inutile che cambino le etichette, io le riconosco! Sulle tracce di Benigni insomma? No, in realtà io sono più un seguace di Troisi che di Benigni e la scelta delle location è stata abbastanza casuale. Il fatto è che quelli in cui abbiamo girato sono luoghi veri. Non volevo scimmiottare nessuno ma semplicemente raccontare una Toscana con un ematoma, la sfida è stata calare un film comico in un’atmosfera drammatica. Creare un film solare in questo tipo di cornice. Perché non c’è niente di più difficile che strappare una risata.
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ronache di un debutto faticoso, quello di Cassandra De Rosa, solare ventiduenne fiorentina, ex allieva dell’accademia di Amici di Maria de Filippi. La giovane cantante, in tour per l’Italia a promuovere il suo primo album “Gocce in mare aperto”, approderà anche a Boston, dove intonerà l’inno americano nello stadio di baseball dei celebri Red Sox. Nonostante l’entusiasmo, Cassandra non nasconde una certa amarezza. Sono delusa dalla produzione di Amici che non ha sostenuto il mio progetto discografico. Sto facendo tutto con le mie gambe. Il disco è autoprodotto, in collaborazione con Francesco Morettini e Luca Angelosanti. Anche le radio a diffusione nazionale stanno dimostrando una certa ostilità nei miei confronti. Qual è il tuo rapporto con Firenze? Nonostante le mie radici metà napoletane, metà americane, mi sento profondamente fiorentina. Questo attaccamento però non è del tutto ricambiato, soprattutto dopo l’esperienza di Amici. Qui ricevo poche proposte e non ho spazio sulle radio locali. Paradossalmente, sono molto più apprezzata fuori dalla Toscana. Qual è il luogo della città al quale sei più legata? Piazza dell’Isolotto, dove ho visto la neve per la prima volta e dove incontravo i miei primi amici. Uno dei miei sogni nel cassetto è proprio un concerto nel mio quartiere, l’Isolotto. Firenze offre buone opportunità per i cantanti emergenti? In base alla mia esperienza, credo di no. D’altra parte, la vocazione di Firenze è l’arte e per i giovani c’è poco spazio. Il presente qui è subordinato al passato. /A.C.
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Esiste qualcuno che ti puo’ amare! MANILA 37 anni, costituzione robusta. Mi piace uscire, passeggiare, ascoltare musica. Amo il mio lavoro e cerco una persona con la quale condividere la tranquillità della casa e della coppia, che sia serio, sincero e semplice. KATIA 39 anni, nubile, un figlio grande che vive all'estero. Sono infermiera, amo la vita di casa, cucinare, passeggiare in riva al mare. Cerco un compagno con dei valori, indipendente, per creare una famiglia insieme. BRENDA 43enne, vedova, senza figli. Nonostante quello che mi e' successo, sorrido ogni giorno che mi alzo e ringrazio Dio per il fatto di essere ancora viva, di entusiasmarmi anche per le piccole cose, di poterti incontrare, di poter amare ancora. ANGELA socievole 47enne, curiosa di conoscere, amo lo sport, il mare, il ballo, cerco stabilità con un uomo premuroso, vitale, desideroso di condividere la vita. CARMEN 54 anni, di bell'aspetto, dinamica, mi piace molto il ballo liscio e andare a fare delle belle gite. Amo stare in compagnia, sono vedova e cerco una persona sensibile di sani principi, che ami le cose semplici come me. ALBERTA 69enne, vedova, mi ritrovo sola nella mia casa con il mio gatto, senza amicizie con cui passare il mio tempo libero. Voglio incontrare un uomo che senta il bisogno di vivere la nostra età con serenità e tranquillità.
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Concerti The Chieftains 6 agosto
Fortezza da basso Il gruppo folk irlandese di indiscusso successo tornerà a calcare il palcoscenico fiorentino in occasione di InFortezza. I Chieftains – il cui nome in gaelico irlandese vuol dire capo clan – hanno all’attivo 45 anni di esperienza e 34 album pubblicati coinvolgeranno il pubblico fiorentino con le sonorità tipiche della tradizione nordeuropea. Ingresso 15 euro + prevendita Easy Star All Star 7 Agosto
Fortezza da Basso Tutti insieme a ritmo di reggae. Gli Easy star all star sono un gruppo di cantanti e musicisti riuniti (per metà statunitensi e per l’altra metà giamaicani), che reinterpretano in una variante contemporanea reggae i grandi classici della musica internazionale. Tra i loro successi c’è “The dub side of the moon” e “Radiodread”, solo per citarne due. Ingresso 10 euro + prevendita.
Spetta a Paolino Ruffini il compito di chiudere in bellezza l’estate alla Fortezza da Basso, con il suo “Io doppio music show”. Sul palcoscenico l’ironia e il divertimento la faranno da padrone, con i suoi famosi doppiaggi in salsa livornese. Ingresso 5 euro + prevendita.
miti di un’intera generazione, ma anche per la stessa Patti Smith che in quell’evento memorabile visse l’apice della sua prima fase artistica, prima di raccogliersi a vita privata e riemergere dal silenzio molti anni dopo in nuova e più matura veste di intellettuale contro tendenza. Da questo legame profondissimo, nasce l’esigenza di omaggiare esattamente 30 anni dopo Firenze e il suo pubblico con due giorni di eventi ad essa dedicati e culminanti con il concerto in Piazza Santa Croce il 10 settembre 2009. L’evento dovrà essere un vero e proprio “Diario della Memoria”, personale e artistico, in cui le esperienze, i ricordi e le speranze dei cittadini si uniranno a quelle della Smith in un continuo dialogo aperto. Ingresso: euro 12 + prevendita.
Patti Smith 10 settembre
Wax Tailor 11 settembre
canzoniere comprende una vastità di brani straordinari che sono entrati a pieno diritto nella storia della musica rendendolo, di fatto, un poeta prestato alla canzone italiana. Anticipato dal singolo Il Rimedio, il piatto forte dell’artista genovese è oggi Musica Moderna, il suo primo album Emi, a quasi tre anni dal suo ultimo lavoro di studio. Io doppio music show 8 agosto
Fortezza da Basso
Piazza Santa Croce
Teatro DuemilaNove Teatro Povero di Montichiello Fino al 14 agosto
Abbazia di San Galgano Siena
Il concerto di Patti Smith del 10 settembre 1979 fu un evento storico non solo per i 50.000 giovani del pubblico, che vedevano sul palco la futura icona della cultura alternativa americana, allora potente sacerdotessa dei
SWITCH – creative social network di nuovo in prima linea per promuovere la musica nel capoluogo fiorentino. Wax Tailor è una star dal panorama musicale hip-hop che il prossimo autunno calcherà i palchi di tutto il mondo per
del gruppo affiatato di teatranti toscani. Il barbiere di Siviglia 1 agosto
Abbazia di San Galgano Siena La splendida abbazia nella campagna senese farà da proscenio al capolavoro comico di Rossini che trae origine da una celebre commedia francese di Beaumarchais, Le barbier de Séville (1775), la prima della sua famosa Trilogie. I sei personaggi, ruotano intorno alla classica storia d’amore ostacolata che alla fine, dopo una serie di peripezie, scene comico-grottesche e arie famosissime in tutto il mondo, avrà lieto fine con l’unione di Rosina e del conte di Almaviva.
to denominata Centro di Aiuto alla Vita. La giuria selezionerà i migliori scritti e ne farà un libro che sarà stampato e distribuito a novembre 2009. Le opere devono essere spedite in copia cartacea e in copia cd a : MurenaLetteraria - via Torricella 07 - 50135 Firenze. Allegare una scheda con i dati anagrafici dell’autore o gruppi di autori. Per informazioni: info@murenaletteraria.it o tel. 055.5213911 – 055.613321, oppure consultare il sito www.murenaletteraria.it.
La gara Corri la vita 27 settembre
Piazza Santa Croce
Il Concorso
Monticchiello (Siena)
Premio nazionale narrativa per ragazzi Scadenza: 31 agosto
Torna puntuale come ogni anno l’autodramma scritto, ideato e sceneggiato dalla gente di Monticchiello. Diventato ormai un appuntamento fisso delle estati toscane, questa volta la piazza del paesino arrampicato su una collina della val d’Orcia, propone uno spettacolo che ha come argomento il tema più attuale e discusso degli ultimi mesi, la crisi. Duemilanove, così si intitola lo spettacolo, è un viaggio all’interno di un periodo difficile, visto con gli occhi e con lo spirito
Avventure, miti e leggende, gialli, ma anche tutela dell’ambiente, valori etici e sociali, queste alcune delle tematiche sulle quali saranno invitati a scrivere i loro racconti i partecipanti all’edizione 2009 del premio nazionale di narrativa per ragazzi. L’inaugurazione del concorso letterario si è tenuta il 28 maggio. Ha presentato la scrittrice Elena Narbone che ha illustrato le norme di partecipazione ed i premi in palio. Un concorso per gli amanti delle favole e dei racconti adatti ai bambini e ragazzi fino ai 13 anni. Ogni autore può partecipare con uno o più scritti inediti. Scadenza iscrizioni 31 agosto 2009. La quota di adesione per ogni opera è di 20 euro. L’incasso, escluse le spese di segreteria e stampa libri, sarà devoluto all’Associazione di Volontaria-
Saschall
Ivano Fossati 7 agosto
Le sonorità calde e senza tempo del cantautore arrivano a San Galgano per l’ultima tappa dell’edizione 2009 di Opera Festival. Autore e interprete di canzoni memorabili, Ivano Fossati è uno dei più acclamati musicistiintellettuali del panorama italiano. Dagli esordi alla fase rock fino alle introspezioni colte della maturità, il suo
presentare il suo ultimo capolavoro In The Mood For Life e che potrà essere ascoltato in anteprima in occasione di Mix’d up (l’uscita mondiale del disco è prevista infatti soltanto per il 21 settembre). SWITCH porta per la prima volta in Italia questo artista, proponendo ancora una volta un biglietto di ingresso bassissimo (5/8 euro). La presenza di Wax Tailor sarà ulteriormente valorizzata dalla presenza del collettivo fiorentino Overknights che aprirà le danze e dalla presentazione del nuovo progetto live di Bonnot (Assalti frontali) e Gruff, un vero e proprio show che si articola tra hip hop, drum’n’bass, scratch ed elettronica.
L’appuntamento con la VII edizione di Corri la vita, la manifestazione benefica che raccoglie fondi per promuovere terapie riabilitative e di assistenza alle donne malate di tumore al seno nelle strutture pubbliche fiorentine è per la prossima domenica 27 settembre. Si tratta di una corsa podistica, ma anche di una passeggiata per famiglie, che riunisce in un un’unica occasione sport, beneficenza, cultura e impegno sociale. Vi potranno partecipare atleti e non che affronteranno, a seconda dell’età e del livello di preparazione, due percorsi-itinerari differenziati per lunghezza e difficoltà. Alla corsa competitiva di 10 Km, verrà infatti affiancata una passeggiata di 5 km che si snoderà tra il centro storico e l’Oltrarno, con soste per visitare giardini, chiese, palazzi e musei che apriranno eccezionalmente le loro porte per questa speciale occasione.
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FIORENTINA. Marco Marchionni, uno dei nuovi acquisti viola, si racconta a Il Reporter
“Quando io e Gila inventammo il violino” Fu a Parma, durante una cena tra il centrocampista e la punta, che venne ideata l’esultanza che ormai contraddistingue il bomber gigliato. A Firenze i due vestiranno nuovamente la stessa maglia, e l’ex juventino ritrova anche Prandelli: “Con lui ho dei bei ricordi” Cristina Guerri
“M
archionni è il secondo arrivo. Ha grandi qualità, è un giocatore che stavamo cercando ancora prima che ci fossero le premesse per prenderlo a titolo definitivo. Era una trattativa che stavamo intavolando da tempo, siamo contenti e lo è maggiormente il ragazzo. Prandelli mi ha detto che lui può essere utilizzato anche a sinistra, sa farlo molto bene”. Sono queste le prime parole del ds Pataleo Corvino su Marco Marchionni, uno dei nuovi acquisti della Fiorentina. “La mia avventura con la Fiorentina - ha esordito Marchionni - è cominciata otto anni fa, quando giocavo a Empoli. Avevo già firmato ma poi è saltato tutto. La scelta di Firenze è stata mia”. Marchionni, che ricordi ha di Prandelli? Ho dei bei ricordi dell’avventura a Parma con lui. Poi le nostre strade si sono divise, ognuno ha scelto di andare dove meglio credeva. Ora mi aspetto di aiutare i compagni, sono quattro anni che stanno facendo cose bellissime. Mi metterò a disposizione per aiutarli a migliorare. Ho ritrovato il mister molto sereno, l’anno sarà lungo e la tranquillità porta a lavorare nel migliore dei modi. E’ vero che ha fatto un sacrificio economico per venire a Firenze? Chi mi conosce sa che non ho mai detto di preferire la Juventus in B che la Fiorentina in A. Non sarebbe intelligente andare in una squadra non considerata, mi dispiace che la gente pensi questo, non mi sono mai permesso di dire niente del genere sulla Fiorentina. Nella vita, poi, mai dire mai... Altre squadre sulle mie tracce? Il direttore ha lavorato bene, se sono qui è perché ha fatto di tutto.
La presentazione di Marco Marchionni
Con quale spirito è pronto a indossare la maglia viola ? Ho dentro tante motivazioni, altrimenti non avrei scelto la Fiorentina. So quanto i tifosi vogliono vincere: sarà sempre difficile farlo, ma noi vorremmo migliorare quello che è stato fatto lo scorso anno. Le capacità dello staff e dei giocatori ci sono, starà a noi metterle in pratica. E nel frattempo cercherà di ritrovare anche la Nazionale... Ci punto, però l’anno scorso ho fatto 40 partite alla Juventus e per alcuni motivi non sono riuscito ad andarci. Voglio fare bene con la Fiorentina, poi se viene la Nazionale meglio... Vivere la Champions League con la maglia viola è sicuramente diverso dal viverla con quella della Juventus... Sarà più difficile, ci sono squadre molto forti. Per noi è importante passare i preliminari, uscendo perderemmo entusia-
smo... L’anno scorso con la Juve sono arrivato agli ottavi di finale e l’emozione che regala la Champions è unica. Esulterà in caso di gol alla Juventus? Ho sempre rispetto di chi mi ha voluto bene. Non esulterò contro né con l’Empoli, né con il Parma né con la Juventus. A Torino sono stati tre anni in cui sono stato bene, ma dal 1° al 90° minuto sarò un nemico. Qual è il suo rapporto con Gilardino? A Parma è stato il compagno, tra quelli che ho ritrovato qui a Firenze, con cui avevo un legame più forte. La sua esultanza, quella del violino, è nata per scherzo a cena con me. Volevo che lui si mettesse in ginocchio facendo qualcosa di particolare. Il gesto del violino ha riscosso molto successo. Da quando è andato via da Parma ha sempre fatto più di 15 reti, non sono io il suo portafortuna. Posso aiutarlo, come altri compagni...
sport
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TIFOSI. Numerosi i fiorentini che trascorrono le vacanze seguendo la preparazione estiva della squadra
Quelli che le ferie le passano in viola Cristina Guerri
L
a passione per la Fiorentina non ha limiti. Se ne sono accorti anche gli ampezzani, che sono rimasti stupiti dall’affetto che i tifosi viola nutrono nei confronti
della loro squadra. “Ho visto una signora di una certa età arrabbiarsi con il proprio figlio al telefono solo perché l’aveva disturbata durante gli allenamenti della squadra”, racconta stupito il cameriere di un noto ristorante di Cortina. In effetti, per chi non ha nel sangue un po’ di tinta viola, è difficile im-
Tante facce e storie diverse. Un supporter: “A mia moglie non do scelta: o a Firenze a bubbolare dal caldo o in ritiro con la Fiorentina”
maginare quante siano le persone disposte a rinunciare alle vacanze al mare per seguire i propri beniamini in ritiro, tra le montagne. Ma per i veri tifosi non è un sacrificio, bensì solo un modo per unire l’utile al dilettevole. “Ogni anno basiamo le nostre vacanze sul ritiro della Viola: siamo contenti di essere qui a prendere il fresco a Cortina. E’ bella e non c’ero mai stato”. Ad ammetterlo è un folkloristico tifoso che si fa chiamare “Zampa”. “E’ dall’82 che seguo la squadra in ritiro. All’inizio non è stato facile soprattutto per mia moglie, che non accettava l’idea di seguire passo passo una squadra di calcio. Ora lei e i miei tre figli sono contenti di andare dietro alla squadra, anche perché non hanno scelta: o a Firenze a bubbolare dal caldo o in ritiro con la Fiorentina”. Diversa è la storia di Danilo, giunto a Cortina con la moglie e Ulisse, il barboncino nano della coppia. “E’ la prima volta che seguo la squadra in ritiro. Sono anni che passo le mie vacanze sulle Dolomiti, avevo sentito dire che la Fiorentina sarebbe venuta a Cortina e ho prenotato nello stesso periodo del loro arrivo. Passo tutto il giorno qui al campo di allenamento per farmi autografare l’album fotografico da regalare al mio genero, poi gli ultimi giorni di vacanza li dedicherò a fare lunghe passeggiate”. E diversa è anche la storia di Lucio e della sua famiglia. “Sono venuto qui con mia figlia
Carolina e mia moglie Stefania per portare un dono a Prandelli”, racconta. Lucio è un artista autodidatta, autore e decoratore di maschere del Carnevale di Venezia in cartapesta e ceramica, ma è anche il presidente del viola club Sere-
nissima di Cavallino Treporti (Ve). Tutta la famiglia è arrivata apposta per regalare a mister Prandelli un quadro che raccoglie alcune maschere del Carnevale di Venezia. E il mister ha accettato con gratitudine il bellissimo regalo.
VACANZE... DA CAMPIONI Montolivo alle Seychelles, Frey tra Francia e Forte dei Marmi
E i giocatori scelgono il mare
A
nche se sono ancora nel vivo per la maggior parte delle persone “comuni”, le vacanze per i calciatori sono finite da un bel po’ di tempo. Dal 31 maggio scorso, ovvero dall’ultima giornata di campionato, il clan viola ha avuto circa 43 giorni di ferie. Tranne chi è andato in Sudafrica a giocare la Confederation Cup con la maglia della Nazionale. I tre “violazzurri” Alessandro Gamberini, Riccardo Montolivo e Alberto Gilardino, dopo le fatiche con la selezione del Ct Lippi, hanno raggiunto il resto della squadra a Cortina a ritiro già iniziato. Per tutti e tre sono state vacanze all’insegna del relax al mare. Nello specifico, Montolivo si è goduto una sosta alle Seychelles in compagnia della fidanzata Cristina De Pin. Per Alberto
Gilardino, invece, il viaggio di nozze con la moglie Alice e la figlia Ginevra si è diviso fra la Costa Azzurra e l’isola greca di Creta. Gamberini, infine, ha preferito non lasciare l’Italia e si è trattenuto in Sardegna con la compagna e la figlia. Poi gli altri. Seba Frey ha diviso le sue vacanze tra la Francia e Forte dei Marmi, dove ha una casa e la moglie possiede un albergo di lusso. Per lui non solo dolce far niente: il numero uno viola ha anche sostenuto una fase riabilitativa al ginocchio sinistro sofferente da alcuni mesi. Diversa la meta per Cesare Prandelli. L’allenatore, giunto al quinto anno sulla panchina viola, si è goduto le meritate vacanze a Formentera, dopo alcuni giorni “extra” passati nella sede di viale Fanti. /C.G.
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sport
Agosto 2009
VIAGGIO NEL PALLONE. Paolo Bosi, allenatore e giocatore: “Siamo una famiglia”
Rifredi 2000, tra sport e sociale In cantiere
La figlia d’arte diventa grande: “Non posso che migliorare”
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un progetto per inserire i ragazzi down del quartiere Lorenzo Mossani
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i sono squadre che fanno la storia di un quartiere: tra queste c’è il Rifredi 2000. Nato nel 1999 dalla fusione tra “Madonnina del Grappa” e “Liberi e Forti”, è un progetto talmente importante che ha visto la giovane società diventare una polisportiva capace di portare ad alti livelli tennis, calcio, atletica leggera e pallavolo (la B1 riconquistata da Firenze porta il marchio del Rifredi). Ma a lasciare il segno è soprattutto l’opera sul sociale che rende importante il lavoro fatto dai volontari. “Stiamo realizzando un progetto per inserire ancora meglio i ragazzi down del quartiere – commenta Paolo Bosi, allenatore del ’95 e pedina fondamentale della prima squadra - allestendo una squadra di calcio a 5 composta da questi ragazzi. Nel tennis stiamo già organizzando tornei per i giovani disabili”. Qual è la vostra forza? Siamo una famiglia. Quando abbiamo visto la nostra squadra in terza categoria e abbiamo deciso di riportarla subito in seconda sono scesi anche giocatori dal-
L’INTERVISTA. A tu per tu con Mila De Magistris
Paolo Bosi
la Promozione. Secondo lei perché? Avevamo iniziato tutti insieme nella Madonnina del Grappa, ed è stato naturale per tutti dare una mano. Insieme a loro, che stanno dando una mano anche alla scuola calcio, e al direttore sportivo Bosco, puntiamo in alto. Quali sono i vostri obiettivi? Riportare le giovanili dai campionati provinciali a quelli regionali. Su quali squadre puntate? Riconquistare i regionali con Giovanissimi e Juniores sarebbe importantissimo. Poi vorrei parlare del nostro fiore all’occhiello, la scuola calcio. Avete tutte le categorie? Certo. I bambini del nostro quartiere
vengono volentieri da noi, e questo è un vanto. Novità per la prossima stagione? In seconda categoria rientrerà Iacopo Benvenuti dall’Albereta ‘72, mentre negli Juniores continuerà l’avventura Lorenzo Bernocchi. Gli Allievi saranno affidati a un allenatore d’esperienza come Ettore Nanni, continuerà anche il suo lavoro il confermatissimo Claudio Cardini. Io proseguirò con molto piacere il lavoro con il ’95. Sempre nel segno della continuità con la stagione passata arriva la conferma di Giacomo Cespi sulla panchina dei Giovanissimi B. Alla guida dei ragazzi del ’97 siederanno Battistoni e Davide Roschi. Conferma nel 1998 anche per Gianni Tornese.
elle e brave: è questo lo slogan che accompagna le imprese delle ragazze della Fiorentina Waterpolo, che anche la scorsa stagione hanno disputato uno splendido campionato. Personificazione perfetta del simpatico slogan è Mila De Magistris, figlia d’arte che si sta ritagliando uno spazio sempre più importante nelle fila della compagine gigliata. La Fiorentina Waterpolo è uscita sconfitta 3 a 1 nella finale contro l’Orizzonte, ma ha dato l’impressione di poter vincere ancora una volta lo scudetto. Le giovani stelle fiorentine sono state le uniche a competere seriamente per il campionato, nonostante qualche difficoltà che le ha accompagnate a inizio stagione. Mila, prime in regolar season, scudetto che sembrava un ‘Orizzonte’ vicino, poi sulla linea del traguardo cosa è successo? Sono contenta di come è andata la nostra stagione, anche se avevamo sognato un finale diverso. Siamo state perfette tutto l’anno, peccato che alla fine a esultare siano state le nostre avversarie. Quindi le responsabilità del secondo posto sono tutte vostre? Proprio tutte forse no, noi ci abbiamo messo del nostro ma qualche decisione arbitrale ci ha nettamente sfavorito. Per non parlare poi della squalifica di Rita Dravucz, quantomeno discutibile. Purtroppo lo sanno tutti che senza di lei siamo un’altra squadra… La Dravucz è una fuoriclasse, ma non è la sola, viste le numerose convocazioni in Nazionale delle tue compagne...
Mila De Magistris
Sono state quasi tutte chiamate dalle rispettive selezioni. Sono contenta soprattutto per Lavorini e Cotti, che sono andate in Russia per la World League e hanno giocato da campionesse, semplicemente perfette. Lei alla Nazionale non pensa mai? Impossibile (ride imbarazzata, ndr). In famiglia abbiamo già avuto un campione assoluto, difficile ripetersi. Cosa vede nel suo futuro? Il prossimo anno resterò sicuramente alla Fiorentina. Mi trovo benissimo nel gruppo e giocando a questi livelli non posso che migliorare. Spero che lo stesso facciano anche le mie compagne, insieme possiamo vincere tanto. E fuori dalla vasca? Sappiamo che ha una passione per la moda… Quest’estate aiuterò mio padre a gestire L’Arena, un chiosco che abbiamo inaugurato in piazza Bartali, nella zona di Gavinana. Sarà un’estate di spettacoli, concerti, musica e cabaret. Per la moda c’è tempo… /L.M.
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29 grazie davvero infinito a tutti. Paola
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CANE SMARRITO RITROVATO AL GALLUZZO, UN RINGRAZIAMENTO
Il giorno 20 giugno avevo smarrito il mio piccolo cane, Naima, in zona Galluzzo. Questo è un messaggio per tutte le persone della zona del Galluzzo che erano a conoscenza dell’accaduto e che si sono prestate con grande disponibilità e sensibilità a darmi un aiuto nella ricerca. Con immensa gioia vi comunico che Naima è stata ritrovata la sera stessa, stanca e stremata ma intatta. Un grazie particolare a tutte quelle persone che con il loro appoggio e la loro solidarietà sono riuscite a non farmi sentire sola in quel momento. Un grazie a tutte quelle persone per le quali è ancora possibile poter parlare di spirito comunitario. Un
“IL MIO SGUARDO SULLA VITA NOTTURNA FIORENTINA” Si aggirano furtivi e scattanti per tutte le feste, passano da un aperitivo all’altro per sbarcare la cena a poco prezzo, cercano ritrovi all’impazzata e vogliono imperativamente essere invitati dai ricchi. Si insinuano come bisce nella vita delle persone che ritengano possano essere funzionali alla loro professione o peggio ad alimentare il loro torbido desiderio di narcisismo. Si muniscono di pacchiani simboli di elevazione sociale: pagano a rate auto lussuose, fanno credere di essere proprietari di sontuosi appartamenti sulle colline della città mentre dilapidano uno stipendio per pagarne l’affitto. All’occorrenza, se la ruga cede non esitano a imbotulinarsi fino al cervello. Sono i “parvenu” del nuovo millennio, alcuni non più tanto giovani, si vestono alla moda e talvolta pensano di essere appunto “fuori dal comune”. Camperos pitonati, camicie da ampi risvolti, jeans stropicciati al punto giusto. Eccoli, sulla ribalta della scena cittadina, patetici sembrano dire “guardatemi”, mentre provano ostilità e disprezzo per gli altri. Alcuni si trasformano in tutto ed il contrario di tutto, con l’unico intento di utilizzare gli altri per il loro patologico desiderio di emergere. Diventano umanitari impegnati con i bambini brasiliani, mostrano disprezzo per la casta (ammesso che sappiano cosa sia), diventano gli imprenditori specchiati della città. Spacconi e sprezzanti si lanciano in invettive contro la classe politica annaspando in eloqui da “bar dello sport”, ne raccontano di cotte e di crude seminando pressappochismi, alterazioni dei fatti e falsità. Eppure le masse, i branchi li stanno ad ascoltare, li ammirano, addirittura provano una sottile invidia per il loro modus vivendi così apparentemente vincente. Nell’intento di sedurre i branchi si trovano talvolta costretti a ripetere altisonanti i valori della moralità, ma è evidente che hanno problemi relativi alla falsità e alla disonestà. Per molti di loro, l’iter personale, passa attraverso un fallimento matrimoniale al quale è seguita una convivenza con donne ricche, esibizioniste e ambiziose come loro, spesso funzionale alla ricerca di sostegni economici o ad una rispettabilità pubblica. Molti di loro si vantano pure di essere buoni padri attenti all’educazione di poveri figli che si confrontano settimanalmente con veri “burattinai”. Pervasi dalla totale assenza di capacità di riflessione e correlazione tra
pensiero, vita interiore, azione e sentimenti, rappresentano il pericolo subdolo della sottocultura che pervade gran parte della nostra società. E’ questo che conferisce loro popolarità e a volte autorevolezza. La vacuità culturale di questi stili di vita o meglio modi di essere si autogenera dove prima non c’era e chi non le si adegua, scompare sui bassi fondali dell’isolamento dal branco, dell’effimero certo, ma di un magma generato da se stesso, millantato in un’essenza che non esiste ma appare ed è forte, granitica. Si radicano nella solitudine di donne sole, in giovani fanciulle in cerca di fortuna, procurano una serata di sesso a imprenditori frustrati che poi saranno riconoscenti in altro modo… Si presentano ai ritrovi mondani della nostra città e dintorni confortati da una sorta di “harem” femminile reclutato nelle scorribande notturne con trappole sempre collegate al denaro o a sostanze stupefacenti. Quale orgoglio per una persona sana e priva di loschi traffici economici potrebbe esserci a presentarsi sniffante e impasticcata ad una festa con “due gnocche” delle quali conosce a fatica il nome? Una vita la loro dell’inconsistenza dell’assopimento di coscienza che si ritaglia – accontentandosene – dei propri spazi di utilità. E’ la banalità dei fasulli che si aggirano nella nostra città e oltre che diventa allora la “radice” di un problema di relazione: l’incapacità di interessarsi alla vita ed alla sorte dell’altro come “persona” in quanto perfettamente ripiegati su se stessi, per cui privi di quello sguardo che si fa attenzione, cura dell’altro. Questa quotidiana “distrazione”, ci rende meno umani, è la fonte di una irrazionalità etica o “perversione motivazionale” che sfocia nel disimpegno, nell’indifferenza, nel “pressapochismo”, e diciamocelo nella “prostituzione dei sentimenti umani” così tanto di moda. E’ chiaro per tutti, tanto più per questi fasulli millantatori perversi che si aggirano per la città, che ciascuno di noi è più interessato ad un solo dito della propria mano piuttosto che al rispetto della coscienza e all’onesta dei nostri simili. La situazione sociale è delicata, tanti equilibri da mantenere, e poi sicuramente la crisi economica ruba spazi di riflessione altrimenti dedicati a strategie di valori… questo “vuoto di pensiero” è sempre, in definitiva, pensiero di qualcos’altro e se ne seguissimo le tracce come dei bravi segugi, scopriremmo che non è di nichilismo che si tratta, come qualcuno afferma, ma rimarremmo scandalizzati dalla scoperta di un consistente mucchio di varie banalità, tutte indispensabili … la banalità di
esistere a scapito del mondo e di sfidare tutti i giorni il prossimo raccontandosi la menzogna del successo, dell’ambizione, del denaro e in ultima istanza dell’esistere. I parvenu che circolano nelle serate fiorentine si sentano costituzionalmente superiori agli altri, a volte addirittura speciali e fuori dal comune.. Non stiamo forse anche qui parlando di superiorità presunta, non stiamo forse parlando del Terzo Reich… ovvero dello spirito che lo costituì????? Non stiamo ancora parlando della banalità del male? Proprio quella che genera il vuoto nelle coscienze? e se da un lato le cronache mondiali si indignano per le scorribande sessuali del nostro premier, dall’altro la ristretta e provinciale vita notturna della nostra città è popolata da patetici ladri di polli che pensano di emanciparsi con festini, sesso di gruppo e macchinoni! Nell’innocenza di un aperitivo talvolta si dispiegano le trame di questo mondo, di una società, di una città, di un gruppo di persone che fanno della loro vita un misto di banalità, inutili, insulse e illusorie. Di fatto di vite perverse e narcisiste sempre più lontane dalla sana coscienza civile. Mic I NEGOZI E LA CRISI Che siamo in tempi duri ce ne siamo accorti, benché si tenti da tutte la parti di arginare il pessimismo più nero, la crisi c’è e si vede. Crisi deriva dal greco crisis e significa discontinuità. A me francamente sembra una continuità di discontinuità, se diamo retta al termine greco e perdonatemi il gioco di parole. La cosa che mi fa tristezza è notare sempre più quanti negozi stanno chiudendo. In periferia siamo alla desertificazione degli esercizi commerciali molti inflazionati dai supermercati e dai grandi centri commerciali cresciuti a dismisura. Poi ci si è messa pure la crisi che non ha risparmiato nessuno, laddove molti galleggiano al limite della chiusura, tanti spazi vuoti hanno preso il posto dei negozi. Perfino nel centro storico che aveva retto bene grazie anche alla costante sebbene non più massiccia, affluenza dei turisti, vedo impotente cartelli con su scritto: cedesi attività, chiusura per inventario quando ormai siamo a luglio, e affittasi. Va bene essere ottimisti e darsi da fare per reagire, ma non si può fare a meno di notare ciò che ci circonda. A coloro che dicono che la crisi è finita, li inviterei a farsi un giro un po’ ovunque e constatare ciò che viviamo realmente per poi mettersi a lavorare seriamente sul da farsi. Francesca Lombardi
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