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055 0515231 Periodico d’informazione locale. Anno III n. 50 del 7 settembre 2009. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10
URBANISTICA FIRENZE
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SETTEMBRE 2009
Tutta “colpa” di Garibaldi di
PRIMO PIANO
Andrea Muzzi*
T LA NOVOLI CHE VERRÀ Dopo un lungo restyling si intravede il volto del quartiere del futuro PAGG.16-17
STRANIERI IN CLASSE Viaggio nelle scuole fiesolane, alla scoperta dei nuovi studenti venuti da tutto il mondo PAGG.8-9
SPORT
Stop al traffico di Ellera Nel 2010 via alla variante Autobus e Ztl, si cambia
PAG.3
Tendenze
di Gagliardi – Puliti
A CORVINO GUARDA AVANTI Il mercato si è chiuso senza l’acquisto che i tifosi chiedevano. “Compreremo quando ci sarà l’occasione” PAG.36
chi non è mai capitato di sbuffare, sotto il sole o la pioggia, in attesa di un bus che non arriva mai? E che magari quando arriva è talmente pieno da non riuscire ad entrare? Questo, e molto altro, ha allontanato sempre più fiorentini dal trasporto pubblico. Ma ora si volta pagina. Tante le novità in arrivo: rinnovamento di linee e mezzi (addio ai “bestioni” da 18 metri), più tecnologia,
lotta ai “portoghesi” e, perché no, tariffe più convenienti. E in vista ci sono cambiamenti anche per chi si sposta in auto. Se la Ztl notturna andrà avanti fino al 31 ottobre, dal prossimo anno potrà essere molto diversa, nelle regole e nei confini. Per venire incontro a tutti: a chi la notte se la vuole godere, ma anche a chi prePAGG.10-11 ferisce dormire.
Nozze “esotiche” scoppia la moda
LA POLISPORTIVA RIPARTE Al via una nuova avventura per la squadra fiesolana di pallavolo. Che punta alle serie B PAG.38
PAG.13 PAG.6
ra un po’ ricorrerà il 150° anniversario dell’Unità di Italia, ma leggo nei giornali che in giro c’è sempre più voglia di separatismo. E’ da quando sono bambino che sento i settentrionali parlare male dei meridionali. Praticamente sono 40 anni che sento dire sempre le stesse cose. La “colpa” di tutto questo è di Garibaldi. Prima di partire con l’impresa dei Mille avrebbe dovuto chiedere informazioni, avrebbe dovuto chiedere ai milanesi “Ragazzi, scendo nell’Italia meridionale, vi va bene se poi vi unisco ai siciliani?”. Loro avrebbero sicuramente risposto: “No, ai siciliani no. Se proprio ci voi unire a qualcuno, aggregaci agli svedesi. Noi siamo lavoratori, gente abituata a fare tutto da sé. Loro hanno l’Ikea, siamo perfetti insieme!”. Invece Garibaldi è partito senza nemmeno un piccolo dubbio!Almeno avesse fatto dei sopralluoghi, avesse chiesto informazioni ad un siciliano, niente. E’ partito con altri 1000 sprovveduti. Immaginatevi anche la reazione dei siciliani che una mattina, di colpo, si sono visti arrivare 1000 persone tutte vestite uguali, avranno pensato: “Ma il carnevale di Viareggio quest’anno lo fanno qui?”. A me piacerebbe sapere il nome dell’agenzia di viaggi che ha organizzato l’impresa dei Mille. Un’agenzia seria non manda un uomo in giro da solo ma gli affianca una guida che lo istruisca: “I siciliani mangiano la cassata, amano fare questo, quest’altro no!”. Insomma, se Garibaldi avesse avuto una guida avrebbe capito da solo che milanesi e siciliani non sono le persone più uguali di questo mondo! *Comico
SALUTE. Ecco il piano-vaccinazioni e i consigli dei medici
Nuova influenza, le cose da sapere D
opo mesi di allarmi, dati, paure, smentite comincia l’autunno e si avvicina il momento di fare i conti con la Nuova influenza. Che da mesi ha assunto i connotati della pandemia e che intorno alla fine dell’anno dovrebbe toccare il massimo picco di diffusione. Ma il sistema sanitario (nazionale e locale) ha preso le contromisure: tra la fine di ottobre e i primi di novembre scatteranno lo prime vaccinazioni (per operatori della sanità,
dei servizi e per persone con patologie particolari) e a partire dal 31 gennaio toccherà alla fascia “giovane”, quella che va dai 2 ai 27 anni e che per ora è stata la più colpita. A vaccinarci saranno i medici di famiglia e i pediatri e il vaccino non si troverà in vendita da nessuna parte. La Regione ha già approntato il suo piano-pandemia: ha acquistato nuovi macchinari per l’assistenza respiratoria, incrementerà di almeno 3mila unità i posti letto negli
ospedali e se necessario richiamerà al lavoro, temporaneamente, medici e infermieri in pensione. E ai cittadini cosa resta da fare? E’ facile. Per contenere la diffusione del virus i medici raccomandano di lavarsi bene le mani, gettare i fazzoletti dopo gli starnuti e di non precipitarsi al pronto soccorso per un semplice sospetto. Altra raccomandazione fondamentale, infine, quella di non scordarsi di fare il vacPAGG.14-15 cino ordinario.
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il giornale del tuo Comune
Settembre 2009
IL CASO. Ancora indagini archeologiche sotto la zona che ospiterà la Menarini farmaceutici
Area Garibaldi, continuano gli scavi
L’area Garibaldi
IL LUOGO. Apre i battenti una nuova galleria Quasi finiti i lavori al di sotto dell’area che ospiterà l’istituto di ricerca della nota casa farmaceutica, dove gli archeologi non hanno rinvenuto niente di eclatante. Contemporaneamente partono gli scavi nella zona di proprietà comunale, dove in passato sono emersi anche reperti longobardi Ludovica V. Zarrilli
T
ermineranno entro la fine di settembre le del Centro studi formativo e scientifico del gruppo operazioni di scavo nell’area Garibaldi, a Menarini farmaceutici. Il progetto è andato avanti, pochi passi da piazza Mino, in corrispon- dimostrando che nulla del patrimonio sepolto sotto le denza delle quali sorgerà il nuovo centro di strade fiesolane andrà ad essere intaccato a causa dei ricerca targato Menarini Farmaceutici. Le operazio- lavori. E anche se ancora non si sa niente riguardo ni di scavo sono condotte con estrema perizia dalla all’inizio dei veri e propri lavori di costruzione – per ditta “Ara” di Siena, sotto la supervisione costante i quali il Comune di Fiesole non ha ancora rilasciato della soprintendenza ai beni archeologici. “Stiamo nemmeno la concessione edilizia – le ricerche nella portando avanti gli scavi come ci era stato prescritto zona continuano ad andare avanti con la consueta aladal Comune di Fiesole – ha spiegato Carlotta Cianfe- crità. Nell’area interessata dagli scavi attuali – dove roni, vice soprintendente ai beni archeologici per la un tempo si trovavano i giardini pubblici e il parchegToscana, che segue i lavori fin dall’inizio, compre- gio, sull’angolo con via Santa Maria - è quella sopra sa l’ultima tranche che è cominciata nei primissimi la quale verranno realizzati gli edifici principali del giorni di agosto. “Per adesso – ha continuato Cianfe- centro studi e ricerche e gli appartamenti che verranno utilizzati come foresteria roni – non è venuto fuori niente da studiosi e dipendenti di pasdi eclatante, ma d’altronde sotto Molto presto partiranno saggio. A un mese dall’inizio l’area che sarà della Menarini le indagini nel rettangolo dei lavori, non sembrano essere non doveva venire fuori niente”. dell’area Garibaldi stati trovati strati di interesse Ancora qualche settimana di di proprietà del Comune storico e antropologico, ma gli scavo e verifica, durante le quali archeologi non abbassano la gli archeologi della soprintendenza porteranno a vista la roccia sottostante l’area, guardia data la vicinanza con la parte di proprietà del in modo da assicurarsi che al di sotto della superficie comune, dove invece in passato (gli scavi al 1988) sulla quale verrà realizzato il centro studi Menarini sono emersi numerosi reperti di notevole importanza non ci sia niente di importante. “Molto presto – ha tra i quali, come accennato in precedenza, una sespiegato la vice soprintendente - cominceremo an- rie di tombe con all’interno accessori sia maschili che gli scavi nella zona di proprietà comunale, nella (nella tomba di un uomo risalente al VII secolo, oggi quale già in passato sono stati rinvenuti reperti molto conservata nel museo civico archeologico, sono stati molto notevoli, tra i quali una serie di tombe longo- trovati un coltello, un calice di vetro blu e una scura) barde”. Ferve dunque l’attività nell’area Garibaldi, che femminili e i resti di alcune mura, che probazona rimasta a lungo sotto il fuoco incrociato del Co- bilmente facevano parte di un complesso termale e municato per Fiesole, del WWF e dell’associazione che entreranno a far parte di quello che assumerà con Italia Nostra, che avevano presentato ricorso al Tar molte probabilità i connotati di un vero e proprio par(non andato a buon fine) per impedire la costruzione co archeologico.
Spazio al contemporaneo tra i reperti archeologici A
nche Fiesole parla contem- ne, un mondo totalmente nuovo poraneo. E’ nata solo due per me, ma un punto di partenza mesi fa, ma ha già ricevuto ri- e un trampolino per gli artisti che chieste dall’Italia e dall’estero la vorranno esporre in questo spazio “Galleria del teatro romano”, sede le loro opere”. Sono già due le dell’omonima associazione e pun- mostre all’attivo, la prima - quelto di partenza per quegli artisti che la che ha inaugurato la stagione hanno voglia di mettere in mostra espositiva della galleria – era una i propri lavori sulla piazza fieso- personale di Janax, mentre la selana. A fondarla è stato Simone conda che ha chiuso i battenti l’11 Gianassi, in arte Janax, giovane settembre, vedeva esposti i quadri di Sesto Fiorentino che da tempo della pittrice mugellese Cristina immemore ha fatto dell’arte uno Falcini. In programma eventi e dei suoi principali motivi di vita occasioni di incontro, come il 18 (“anche se – confessa– di questi settembre, quando verrà organiztempi con l’arte è difficile campa- zato “AperiArt”, momento di diare”). Janax lavora principalmen- logo e di scambio con un artista te col tessuto jeans, realizzando allietato dai prodotti della gastrooriginali dipinti a dai messaggi nomia fiesolana. Il 23 ottobre sarà profondi. “Ho realizzato persino invece la volta di “VinArt”, un altro appuntamenPontevecchio e le to alla ricerca del Twin Towers con i Questo spazio jeans”. La galleria vorrebbe essere gusto e del piacere dell’arte. “Abbiasi trova in un posto luogo di incontro mo intenzione di strategico (via Pore dibattito organizzare anche tigiani 34/36), a due incontri con depassi dal Teatro Romano e da piazza Mino, e vorreb- gli storici – spiega Simone – per be diventare il punto nevralgico e spiegare alle persone il linguaggio il luogo d’incontro degli appas- dell’arte, in modo che non si avvisionati d’arte contemporanea che cino ad un’opera contemporanea abitano a Fiesole o che ci passa- con timore o, come spesso accano per visitarla. “Inizialmente ho de, semplificando il messaggio scelto questo locale – racconta in un semplice “avrei potuto farSimone – pensando di utilizzarlo lo anch’io. La galleria del Teatro come studio e atelier, ne avevo Romano ha l’obiettivo di trasforun altro Borgo San Lorenzo ma marsi in un luogo di dibattito e inmi sembrava troppo lontano. Nel contro aperta a tutti”. Orario: tutti giro di pochissimo tempo, la voce i giorni dalle 16 alle 20. www.galsi è sparsa ed è nata l’associazio- leriadelteatroromano.com. /C.G.
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Fiesole
L’INTERVENTO. Cominceranno all’inizio del prossimo anno i lavori per la variante della statale 67
Ellera, nel 2010 via al nuovo bypass SCHEDA
Nuova vita per il centro abitato, oltre a una
Compiobbi, via Sambre ha un volto tutto nuovo
riqualificazione capillare che vedrà la nascita
Buone nuove per la frazione di Compiobbi. Sono terminati i lavori di messa in sicurezza di via Sambre. Le operazioni, che sono andate avanti per un periodo di tempo che sfiora i cinque mesi, hanno riguardato la riqualificazione e la realizzazione del marciapiede per l’intero tratto della strada e il ripristino della carreggiata. Ultima tranche dei lavori è quella che ha visto il ripristino dell’attraversamento pedonale, terminato all’inizio del mese di settembre. Il cantiere in questione, ha reso inoltre possibile la messa in sicurezza del tratto di strada davanti alla scuola materna, in modo da rendere più agevole e sicura l’entrata e l’uscita dei bambini da scuola, soprattutto nelle fasce orarie in cui il traffico è più intenso, aiutando in questo modo anche i genitori dei piccoli che, grazie alle modifiche apportate, potranno stare più tranquilli. I lavori, realizzati tramite scomputo di oneri di urbanizzazione, sono iniziati a maggio 2009 si sono conclusi a settembre.
di nuove palazzine, spazi verdi, parcheggi pubblici e percorsi pedonali Ludovica V. Zarrilli
N
uova vita per Ellera. I lavori per la realizzazione del by-pass che libererà la frazione dal traffico stanno per cominciare. Il via ai cantieri è previsto per i primi mesi del 2010, quando si darà inizio alla realizzazione della variante alla statale 67 Tosco Romagnola, deviazione che darà finalmente respiro ad Ellera deviando il traffico che fino ad oggi ha attraversato il paese. Il comune di Fiesole, insieme alla provincia di Firenze e all’Anas, hanno siglato l’accordo lo scorso 8 settembre, accordo nel quale le parti in causa stabiliscono criteri e modalità d’azione. Per quanto riguarda il finanziamento dei lavori, il cui importo complessivo si aggira intorno a 1.870.000 euro, sarà ripartito fra i tre soggetti firmatari. L’impegno economico a carico del Comune di Fiesole è di 601mila euro e sarà sostenuto attraverso gli oneri di urbanizzazione connessi agli interventi privati relativi al recupero urbanistico dell’area Calami-Rangoni e al completamento dell’insediamento produttivo della Dorin. Le stesse proprietà daranno in cessione al Comune di Fiesole le aree necessarie per la realizzazione della variante stradale di Ellera da parte di Anas. Sarà, quindi, attraverso gli oneri di urbanizzazione a carico delle proprietà private, che il Comune di Fiesole adempirà al versamento della propria quota per i lavori del by pass. Ma il riassetto urbanistico di Ellera, oltre alla variante della statale 67, riguarda anche il recupero da parte di privati degli ex stabilimenti industriali della fabbrica Calamai, dove sorgeranno nuove abitazioni, oltre all’ampliamento e al completamento dell’insediamento della Dorin. Nell’area Calamai-Rangoni verranno realizzati, oltre ad una cinquantina di alloggi, anche una piazza, aree verdi, parcheggi pubblici e una serie di percorsi pedonali. Con il piano attuativo della Dorin, invece, verranno realizzati parcheggi pubblici e sarà estesa a circa 10mila metri quadrati l’area a
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Il Reporter è un periodico di 7 edizioni che mensilmente viene distribuito da in 192.404 copie
Un tratto della Statale 67
verde fluviale. Con la realizzazione del by pass - che inizierà all’imbocco del paese, deviando dalla vecchia strada e costeggerà la ferrovia fino a ricongiungersi alla Statale 67 dopo l’uscita dell’abitato - oltre al riqualificazione urbanistica, Ellera verrà liberata dal traffico intenso. Sulla nuova arteria sono previste anche le fermate dei mezzi pubblici extraurbani e la realizzazione di percorsi e sottopassi pedonali per consentire l’accesso sicuro al centro abita-
to, inoltre la vecchia statale resterà a servizio degli abitanti di Ellera. La variante stradale, i cui lavori sono affidati all’Anas (che è anche la proprietaria) dovrebbero iniziare entro i primi mesi del 2010. “La realizzazione della variante alla strada statale Tosco Romagnola si presenta come una grande opera dell’infrastruttura viaria – dice l’assessore all’urbanistica Marcello Cocchi –, che si realizza dopo una lunga programmazione. È un intervento atteso
da tanto tempo dai cittadini e sul quale già l’amministrazione precedente ha lavorato molto, fino a definire con Anas e Provincia di Firenze il progetto attuativo. La realizzazione di una nuova viabilità era necessaria non solo per liberare Ellera dal traffico, ma anche, e soprattutto, per la messa in sicurezza dell’abitato”. Oltre al by pass di Ellera è in corso di procedura anche il progetto esecutivo per la variante di Anchetta.
IL PROGETTO Un posteggio per raggiungere il centro a piedi e tanta attenzione all’ecosostenibilità
Degrado addio: agli Ex Macelli palazzine e un parcheggio
S
ono in fase di conclusione i lavori di riqualificazione dell’area ex Macelli in via Portigiani a Fiesole. L’intervento ha portato alla realizzazione di un nuovo edificio di 6.000 metri cubi, per un totale di 22 alloggi di edilizia residenziale libera, con relativi posti auto interrati e ad una serie di opere pubbliche previste dalla convenzione firmata tra il Comune di Fiesole e la proprietà. L’accordo stabilisce che i soggetti privati realizzino a scomputo dei previsti oneri di urbanizzazione alcuni lavori pubblici. Si tratta di un’area di verde pubblico attrezzato di circa 360 metri quadri, con affaccio panoramico sulla valle del Mugnone, uno
spazio di parcheggio pubblico con un posto riservato a persone diversamente abili su via Portigiani (lato mercato), l’allargamento di via Sermei con la realizzazione del marciapiede pedonale, un nuovo impianto di illuminazione e la creazione di un nuovo collegamento pedonale tra via Sermei e via Matteotti, più o meno all’altezza della Piazzetta del Ghirlandaio. Questo progetto è l’ultimo di una serie di tracciati pedonali che permettono dai parcheggi pubblici di via Bastianini e dell’area dell’ex campo di calcio (100 posti auto) di raggiungere il cuore di Fiesole. Inoltre la struttura è stata realizzata con caratteristiche simili a quelle
Il Reporter di Fiesole raggiunge 7.724 famiglie nel Comune di Fiesole.
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Anno III n. 50 del 7 Settembre 2009
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della zona e con soluzioni, come i pannelli solari sulla copertura, che consentono il massimo risparmio energetico. I lavori dovrebbero concludersi entro il 2009, sono già stati tolti i ponteggi e mancano interventi di rifinitura e i collaudi. “E’ un intervento di recupero urbanistico di grande importanza – sottolinea l’Assessore all’Urbanistica Marcello Cocchi – perché riguarda un’area che era abbandonata e degradata. Va sottolineata, inoltre, la qualità dell’intervento edilizio, che è stato effettuato con cura e attenzione e riducendo al minimo il disagio alla popolazione, dall’impresa titolare /C.G. dei lavori”.
Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.
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il giornale del tuo Comune
Settembre 2009
LA STORIA. Il racconto di Enrico Papini, il solo scalpellino rimasto sulle colline di Fiesole
L’ultima voce delle cave di Maiano Una vita passata tra cavatori e scalpellini. Tanta passione per il mestiere imparato osservando il nonno e poi il babbo, che staccavano pezzi di montagna per realizzare pezzi di città Ludovica V. Zarrilli
U
na tradizione che prima di fermarsi è andata avanti passando da generazione all’altra. Arrivata di padre in figlio fino a Enrico Papini, fiesolano doc, che nelle cave di Maiano ci ha trascorso l’infanzia, quando “il suono degli scalpelli era come una musica, entrare qui era come sentir suonare un pianoforte. Din, din, din. Era davvero bellissimo”. Una nota dopo l’altra gli scalpellini
estraevano la pietra dal costolone di roccia su cui si erge Fiesole, lo stesso da cui è stata tirata fuori la pietra serena servita a costruire la gran parte degli edifici del centro storico di Firenze. Dalle colonne della Biblioteca nazionale alla maggior parte degli elementi che decorano facciate e cortili della culla del Rinascimento. “Fu mio nonno – racconta Papini – ad estrarre le colonne della Nazionale dalle cave. Facevano parte di
Uno dei lavori di Papini
una cava qui sotto, detta dei filari lunghi, da cui vennero estratti dei blocchi compatti, lunghi dieci metri e larghi uno. Ci volevano corde e tanta forza, tra i trenta e i quaranta uomini per trasportarle”. Racconta la voce delle cave, ormai chiuse dalla metà del secolo scorso, di cui Enrico Papini è rimasto il solo custode, l’unico che ancora estrae e utilizza i blocchi. “Realizzo caminetti, alari, vasche di pietra, mortai - spiega lo scalpellino, e si muove tra i suoi arnesi con l’agilità di chi è abituato a manovrarli da lungo tempo. “Purtroppo sono rimasto l’unico e di lavoro non ce n’è neanche un gran che – si rammarica lo scalpellino -. In passato erano in tanti a lavorarci, era un lavoro di squadra. Oggi i blocchi arrivano già pronti, esistono speciali macchine che tagliano la pietra e nessuno ha più bisogno dei cavatori che la estraggano a mano. Inoltre il lavoro manuale costa di più e c’è meno gente disposta a farlo. Per non parlare dell’utilizzo della pietra, quella di Maiano è la migliore pietra serena esistente, ma oggi si usa quella di Santa Brigida, che non è male, o quella di Firenzuola, che è la più economica ma anche la peggiore”. Cave chiuse, nessuno scalpellino professionista e nessun giovane intenzionato ad intraprendere questa strada. “E’ un lavoro duro – continua Papini – e i giovani oggi preferiscono fare altre cose. Qualcuno si lascia incuriosire, soprattutto gli adulti. L’anno scorso ho anche tenuto
Enrico Papini
un corso in paese, al quale hanno partecipato parecchie persone. La gente si cimentava, anche qualche donna lo ha seguito ed è venuta nella cava a provare”. Ma nessuno la considera una strada per il futuro. Nel frattempo Enrico Papini
continua a passare le sue giornate tra i blocchi di arenaria di Maiano. D’estate, col caldo e i turisti che passano sui sentieri vicini e d’inverno, col gelo che taglia la faccia. Il suo scalpello è l’unico a risuonare nell’aria. Din din din.
Pietra serena nelle cave di Maiano
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Fiesole
LETTERATURA. Torna il Premio Fiesole, che incorona ogni anno i migliori scrittori emergenti
Anche Cremonini in lizza per il premio Una giuria di esperti decreterĂ il numero uno tra i dodici candidati. Spazio anche per i premi speciali, consegnati in passato a grandi come Cerami e Odifreddi Caterina Gentileschi
D
iciottesima edizione per il Premio Fiesole Narrativa under 40, che torna puntuale anche quest’anno a decretare il nome piĂš interessante del panorama letterario giovanile italiano. Nuovi i libri e nuovi gli autori, accomunati dalla giovane etĂ e da un futuro promettente nell’universo della carta stampata. Dodici i candidati in corsa, tra i quali i giurati dovranno scegliere entro il mese di ottobre la terzina vincente, dalla quale a novembre verrĂ decretato il numero uno. Tra i libri in lizza per il titolo di migliore ci sono “Il paese delle spose infeliciâ€? (Mondadori) di Marco Desiati, “Educazione siberianaâ€? (Einaudi) di Nicolai Lilim e “Il giorno dell’indipendenzaâ€? (Adelphi) di Letizia Muratori, fino al volume di esordio del cantautore Cesare Cremonini, che con “Le ali sotto i piediâ€? (Rizzoli) ha fatto parlare di sĂŠ anche fuori dall’ambito musicale. A fare da giuria, come ogni anno, un
parterre de roi che annovera alcuni tra i piĂš autorevoli giornalisti del panorama culturale fiorentino, presieduti da Franco Cesati. Da Fulvio Paloscia de La Repubblica a Lorella Romagnoli del Corriere Fiorentino, fino a Franco de Felice di Rai 3 Toscana e Marcello Mancini de La Nazione. Sempre compito dei giurati, sarĂ individuare i vincitori dei premi speciali, quelli che nel corso dei diciassette anni di vista del concorso, hanno portato a Fiesole personalitĂ come Stefano Bartezzaghi, Piergiorgio Odifreddi, Luciano Ligabue e Vincenzo Cerami. Nato nel 1990 per volontĂ di un gruppo di intellettuali fiesolani, il Premio Fiesole Narrativa under 40 è diventato in pochi anni una bussola del panorama letterario italiano, riuscendo nel corso degli anni a “scoprireâ€? scrittori esordienti diventati poi dei “grandiâ€? della scrittura contemporanea del Paese. Tra i premiati degli scorsi ci sono Sandro Veronesi, Roberto Cotroneo e Pietro Grossi,
Cesare Cremonini
solo per citarne alcuni. “Il Premio under 40 ha permesso a Fiesole di entrare in contatto con tutti i piĂš grandi narratori italiani degli ultimi venti anni – ha detto Paolo Becattini, assessore alla cultura del Comune -. Ognuno degli scrittori premiati non si limita a ritirare
il premio, ma passa una giornata a Fiesole in libreria o in biblioteca, permettendo ai cittadini di partecipare all’incontro e di vivere questa occasione in modo il piÚ costruttivo possibile. PerchÊ il premio deve essere un’occasione di arricchimento per i cittadini�.
TURISMO. Un’estate all’insegna del successo per il Comune, che vuole continuare con questa strategia
“Creare un rapporto sinergico tra Firenze a Fiesole� U
n’estate di successi per il turismo fiesolano, che si conferma ancora la meta delle immediate vicinanze di Firenze che richiama piÚ visitatori in assoluto. I numeri parlano chiaro, anno dopo anno sono sempre di piÚ i turisti che si avvicinano a Fiesole per vedere da vicino Piazza Mino, le basiliche di San Romolo e di San Francesco, oltre all’offerta di mostre temporanee e alla speciale cultura enogastronomica, ricca di gustosi piatti della tradizione. Se l’anno scorso a maggio, i viaggiatori che avevano domandato informazioni al locale ufficio del turismo erano 3158, nello stesso periodo del 2009 sono stati 4294 con un incremento di oltre mille unità . Stesso discorso vale per i mesi successivi: a giugno 2008, le presenze registrate dall’Apt erano 2447 contro le 2749 di quest’anno. A luglio del 2008 erano 3211 contro le 3448 del
2009, mentre nel mese di agosto si è notata un’inaspettata, coniugare cultura e turismo, in modo da offrire un pacchetto seppur minima, flessione delle presenze (4061 del 2008 con- completo che enfatizzi le grandi potenzialitĂ di Fiesole. Bitro 3752 del 2009). “E’ un ottimo risultato – ha commentato sogna continuare a coltivare quegli aspetti culturali che ben l’assessore alla cultura Paolo Becattini -. Molte delle persone si sposano con la storia della cittĂ , arrivando a incentivare un tipo di turismo di qualitĂ che guarda che hanno visitato Fiesole negli ultimi mesi, sono state incentivate dall’offerCultura e turismo insieme con interesse alla culturaâ€?. “La strategia degli anni passati ha funzionato – ha ta culturale e dalle mostre che si sono per offrire un pacchetto svolte nelle varie sedi cittadinie. Ad commentato l’assessore al turismo Leche enfatizzi le bellezze esempio, la Madonna del Brunelleschi, tizia Tinti – dobbiamo continuare in della cittĂ di Fiesole ritornata a “casaâ€? dopo tanto tempo, ha questo modo rafforzando i rapporti con avuto un grande successo di pubblico e l’Apt e con la cittĂ di Firenze, per creare un ottimo riscontro dalla criticaâ€?. Mostre dunque e un conti- un rapporto sinergicoâ€?. Turismo di qualitĂ , al bando il mordi nuo rinnovamento dell’offerta destinata a cittadini e visitato- e fuggi, oltre a nuove e piĂš interessanti occasioni per far sĂŹ /C.G. ri. “Il nostro obiettivo – ha continuato Becattini – è quello di che il visitatore sia invogliato a fermarsi a Fiesole.
SPI CGIL INFORMA REGOLARIZZAZIONE DI COLF E BADANTI Dal 1 Settembre al 30 Settembre 2009 i datori di lavoro possono presentare domanda per la regolarizzazione di la voratori occupati in attivitĂ di:
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il giornale del tuo Comune
Settembre 2009
NON TUTTI SANNO CHE. Breve storia dell’antica tramvia fiesolana, la più innovativa d’Europa
Dal tram al bus, sempre a bordo del 7 Ludovica V. Zarrilli
Inaugurata nel 1890, impiegava 40 minuti da San Marco a piazza Mino. La vita movimentata di un servizio che non c’è più
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etture affollate che sbuffavano di fatica trascinandosi su per le salite, da valle fino all’olimpo fiesolano. In un periodo in cui non si fa altro che parlare di come, quando e dove realizzare la nuova tramvia, forse non tutti sanno che la prima linea tramviaria costruita a Firenze, fu quella che collegava il capoluogo con Fiesole. Inizialmente, per soppiantare carrozze e diligenze, venne messo in funzione un mezzo a trazione animale, trasformato poi in un più agevole sistema a trazione meccanica suddiviso in due tappe (da piazza San Marco bisognava cambiare mezzo una prima volta alle Cure e una seconda a San Domenico) e infine in un unico viaggio, che partiva da San Marco e arrivava a Fiesole in meno di un’ora, inaugurato il 20 settembre 1890, primo in Europa ad avvalersi del nuovo sistema elettrico importato direttamente dagli Stati Uniti. “Dopotutto, chi si svegliava la mattina a Firenze coll’idea di fare una gita a Fiesole – si legge in “Col tram da Firenze a Fiesole e le colline fie-
Foto tratta dal libro “Col tram da Firenze a Fiesole” di Nicola Cefaratti
STUDIO ODONTOIATRICO Dott.ssa Elisabetta Farnararo • Laureata presso l’Università di Firenze in odontoiatria e protesi dentaria nel 1989 • Master specializzazione in endodonzia dal Dott. Arnaldo Castellucci
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solane”, piccolo volume scritto da Giuseppe Marcotti nel 1892 – poteva ancora sperare di arrivarci per mezzogiorno: era già un progresso in confronto all’epoca dei viaggi vescovili e medicei. E non ne dobbiamo ridere noi che adesso, ogni quaranta minuti possiamo partire da piazza San Marco, a due passi da Santa Maria del Fiore, e con 70 centesimi, in una comodissima vettura, percorriamo 7300 metri e ci ritroviamo in mezz’ora sulla piazza di Fiesole”. La prima linea tranviaria fu un vero successo. Firenze era una città che si rinnovava un giorno dopo l’altro e che vedeva nel rinnovamento l’entusiasmo della gente. Peccato che, solo tre giorni dopo l’inaugurazione, la tramvia partita da Fiesole in direzione di Firenze, deragliò a causa della forte velocità e si schiantò in una curva nei pressi della villa di Doccia. Bilancio dell’incidente: quattro morti e molti feriti, episodio che convinse il comune di Firenze a sospendere il servizio. Nicola Cefaratti, appassionato di mezzi di trasporto e autore del libro “Col tram da Firenze a Fiesole” (Calosci editore, 1990), descrive l’avvenimento con dovizia di dettagli, grazie ad una ricerca puntuale che riporta anche stralci di articoli dell’epoca. Dal libro di Cefaratti, si apprende anche che nel 1911, a seguito dell’acquisizione del servizio da parte della Società Belga dei Tramvai fiorentini, la linea venne identificata con il numero “7”, che campeggiava sulla parte anteriore delle vetture, lo stesso numero che ancora oggi contraddistingue l’autobus che collega Fiesole alla città del giglio. Ma la tramvia non ebbe lunghissima vita, fu presto sostituita (nel 1938) da una linea di filobus, e nel 1973 fu soppiantato dall’autobus, il 7 per l’appunto, che ancora oggi accompagna i cittadini da valle a monte e viceversa.
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il giornale del tuo Comune
Settembre 2009
L’INCHIESTA. Viaggio nelle classi, per scoprire che il numero di stranieri è in continuo aumento
Dagli Usa alla Romania Ecco i fiesolani di domani Caterina Gentileschi
B
ambini dalla pelle ambrata, ragazzini con gli occhi a mandorla, piccoli dalla carnagione bianchissima con un accento delicatamente contaminato da lingue diverse dalla nostra. Sono sempre di più i bambini stranieri che frequentano le scuole fiesolane. Alcuni di loro sono nati all’ombra del campanile di San Romolo, altri sono arrivati a Fiesole e nel comprensorio comunale un po’ più grandi e hanno cominciano a frequentare la scuola dell’obbligo quando già avevano imparato
come gira il mondo. I dati parlano chiaro, nelle scuole materne, elementari e medie del territorio fiesolano arriva ogni anno un numero maggiore di bambini stranieri. In leggerissimo calo i numeri riguardanti la scuola dell’infanzia, dove nel 2007 i piccoli d’oltralpe raggiungevano l’8,4% degli iscritti mentre nel 2008 e nel 2009 si sono assestati su uno stabile 7,2%. In crescita i numeri riguardanti le scuole elementari e medie inferiori dove si è osservato un netto aumento degli iscrizioni da parte di bambini non italiani che, per le elementari, sono saltati dal 7,8% del 2007 al 10,4% dell’anno in corso. Stesso discorso per le scuole medie, dove le percentuali sono passate
dal 6,9% del 2007 al 10,4% dell’anno scolastico che sta per cominciare. Le nazioni di provenienza sono diverse e cambiano da scuola a scuola e da località a località. I più piccini sono spesso figli di immigrati, ma sono nati nel nostro Paese, quindi cittadini italiani a tutti gli effetti, i più grandi provengono per la maggioranza dal Maghreb (Marocco in particolare), dalla Romania, dall’Albania, dal Perù, da Cuba ma non mancano alcuni piccoli statunitensi, soprattutto figli di professori che vengono a insegnare all’Università europea. Un mix variegato di idiomi e culture che sembra piacere molto ai pargoli. “I miei bambini non hanno mai avuto nessun tipo
MARTA GORI impiegata, 29 anni
GIULIA FONTANI studentessa, 25 anni
SILVIA STOPPIONI biologa, 31 anni
“Il contatto offre nuovi stimoli”
“Dobbiamo farci l’abitudine”
“L’incontro apre la mente”
“Sono appena diventata mamma, e mi auguro che il mio bambino in futuro possa avere dei buoni rapporti con tutti i suoi compagni di classe. Sicuramente a scuola con lui ci saranno bambini di altre nazionalità, ma penso sarà una buona palestra, entrare a contatto con culture diverse offre nuovi stimoli”.
“Non mi sono mai posto questo tipo di interrogativo, ma di sicuro quando diventerò padre mi scontrerò anch’io con questa realtà. Non penso sia un problema, solo dobbiamo farci l’abitudine. Siamo cresciuti in una società in cui il massimo che ci poteva accadere era avere in classe un ragazzo del paese accanto”.
“Sono assolutamente favorevole alle classi miste. Il contatto con culture diverse apre la mente e predispone il bambino al confronto e al dibattito. In questo modo i giovani imparano già in tenera età a rapportarsi con l’altro da sé, cosa che può tornar loro utile nel successivo approccio con l’età adulta e con il mondo”.
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Fiesole
Alla scoperta delle classi fiesolane, che si stanno aprendo sempre di più alle contaminazioni. I bambini accolgono con piacere i nuovi compagni, arrivati dai quattro angoli del globo di problema – spiega Lucia, mamma di Azzurra e Filippo –. Sono più i bambini stranieri a risentirne. I più piccoli talvolta sono timidi, un po’ chiusi, anche perché spesso hanno poca confidenza con la lingua. Ma i bambini italiani li considerano dei compagni come tutti gli altri, senza distinzioni o disuguaglianze. La mia Azzurra aveva in classe una bambina che non parlava l’italiano ed era contenta quando tornava a casa e scopriva volta per volta che la sua compagna aveva imparato una parola nuova”. Arnolfo Gengaroli, preside dei dodici istituti fiesolani (che raggruppa scuole per l’infanzia, elementari e medie del territorio comunale), pensa che ci siano problematiche diverse che variano da bambino a bambino. “Ci sono tre tipologie di studente straniero a Fiesole. I figli dei docenti dell’Università europea non hanno
molti problemi, spesso vengono seguiti dai genitori e non hanno grandi difficoltà nell’apprendimento. Poi ci sono i figli di colf e badanti che sono una via di mezzo, e infine ci sono ragazzi più problematici, che vanno seguiti di più, ai quali vengono fatte fare anche delle ore di compresenza per imparare l’italiano, ma molto spesso hanno anche difficoltà di tipo economico e si viene loro incontro comprando il materiale scolastico. Talvolta si fa ripetere ai bambini un anno, di comune accordo coi genitori, per facilitarli nell’apprendimento sia linguistico che concettuale”. Anche il preside conferma di non aver mai riscontrato attriti tra i ragazzi. “Al contrario – fa notare Gengaroli – molto spesso sono i bambini stessi con le loro famiglie ad adoperarsi per comprare il materiale che manca ai loro compagni”.
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CLAUDIO MASI imprenditore, 28 anni
“Diventerà una cosa normale”
“I bambini sono i più audaci”
“Se fossimo in un Paese straniero come la Gran Bretagna o gli Stati Uniti, questa domanda non avrebbe senso. Lì la problematicità del contatto tra etnie diverse è già stata superata da tempo. Noi ci stiamo avvicinando ora a questo tipo di esperienza e per questo siamo spaventati, sono sicura che tra qualche anno sarà la normalità”.
“Il mio bambino mi racconta dei suoi compagni di scuola con stupore. All’asilo c’è un bambino figlio di genitori marocchini che non parla ancora molto bene l’italiano. Mio figlio e questo bimbo tentano il contatto, si studiano a vicenda e cercano di comunicare. Vanno d’accordo, i bambini sono diretti, audaci e spontanei”.
Il Reporter informa. Di seguito sono riportati i principali cantieri stradali nei quali la popolazione fiesolana si imbatterà nell’arco del prossimo mese. Sia a Fiesole sia nelle frazioni. Per sapere in anticipo se cambiare strada. VIA PALAZZINE Chiusa via Palazzine (Località San Domenico) tutti i giorni dalle 8 alle 18 fino al 4 ottobre per lavori che riguardano la manomissione del suolo per il collegamento della rete telefonica (gli unici a poter transitare sono i frontisti). VIA PORTIGIANI Lavori di restyling in via Portigiani per la creazione di una serie di palazzine residenziali, di un parcheggio pubblico con posti riservati ai diversamente abili e di un percorso pedonale. I lavori saranno conclusi entro la fine del 2009, mancano solo le finiture e i collaudi. VIA DEL BERSAGLIO In corso in via del Bersaglio lavori di realizzazione del marciapiede e rifacimento del manto stradale. Il cantiere rimarrà aperto fino a metà ottobre.
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mobilità
Settembre 2009
SPOSTARSI IN CITTÀ/1. Avanti fino al 31 ottobre: poi, dal prossimo anno, le cose potrebbero essere molto diverse
Ztl notturna, rivoluzione in arrivo Dalla fine del mese via al confronto tra istituzioni, associazioni di categoria, commercianti e residenti. Con un obiettivo: rivedere regole e confini, per trovare una proposta condivisa. Che metta d’accordo chi la notte la vive e chi invece vorrebbe dormire Francesca Puliti
S
i concluderà solo il prossimo 31 ottobre, ma nel frattempo sarà già partito il confronto tra istituzioni, associazioni di categoria, commercianti e residenti. La Ztl notturna, croce e delizia delle notti estive (rispettivamente per gestori/avventori dei locali e per gli abitanti del centro, inferociti per gli schiamazzi e l’invasione delle auto in viuzze e piazze storiche), ha i giorni contati. Poco più di un mese di vita, almeno per la Ztl che abbiamo conosciuto in questi ultimi anni. Dalla prossima primavera, infatti, le cose potrebbero cambiare, anche parecchio. Dando più spazio a critiche e proposte manifestate da chi la notte la vive, ma anche di chi se la vorrebbe dormire. A partire dalla fine di questo mese, infatti, avrà inizio un intenso dialogo tra le parti in causa, aperto a chiunque voglia dare il proprio contributo. A proporlo è stata la commissione mobilità, presieduta da Eros Cruccolini. “L’impegno è di elaborare una nuova proposta per la prossima estate – afferma l’ex presidente del consiglio comunale - che tenga conto anche
della necessità di prevedere elementi complementari, quali i parcheggi e il servizio di trasporto pubblico, che forse sono stati carenti finora, non offrendo un’adeguata risposta alle richieste dei cittadini”. Parcheggi e trasporti, solo due degli elementi di criticità su cui da anni puntano il dito i commercianti e le associazioni di categoria. Un acceso dibattito, quest’anno, si è svolto anche attorno all’orario di inizio della limitazione del traffico. Fronti opposti si sono combattuti per strappare un’ora o anche una mezz’ora in più, arrivando a una sorta di compromesso. Così che, dal giovedì alla domenica, la cintura più stretta del centro storico serra alle 23, mentre a mezzanotte compaiono le transenne a delimitare un cerchio più ampio. La porta di accesso di piazza Cavalleggeri, ad esempio, si attiva un’ora prima rispetto al “posto di blocco” di piazza Ferrucci, dove ci pensano i vigili a fermare le auto dirette sul lungarno Cellini. E per quest’anno si andrà avanti così fino alla fine. Tra fine settembre e ottobre, però, sarà possibile rinegoziare regole e
confini, fino a giungere a una proposta condivisa da mettere in atto l’anno prossimo. Pronta a raccogliere l’invito l’associazione Viva-city, che raggruppa 326 attività del centro. Da anni l’associazione combatte per l’abolizione della zona a traffico limitato, in favore di uno strumento più flessibile, come le isole pedonali, da riempire di eventi e iniziative. Altra battaglia, quella per un più ricco e articolato sistema di trasporti notturni, che integri gli autobus con taxi e parcheggi low cost. Quest’anno, invece, è venuto a mancare anche il trenino in stile Disney che traghettava giovani e meno giovani dai viali di circonvallazione fino al cuore della movida fiorentina. Il confronto è dunque aperto, così come l’ufficio dell’assessore alla mobilità Massimo Mattei che, a scapito di un’agenda stracolma, trova uno spazio per ricevere tutti. “Siamo disponibili anche a rivedere il concetto stesso di Ztl – garantisce Mattei - purché si arrivi a elaborare un altro strumento in grado di conciliare le esigenze dei giovani e degli esercenti con quelle dei residenti del centro”.
SEGNALETICA Individuare quali varchi sono attivi e quali no sarà più semplice. Due le ipotesi al vaglio
Stop alle multe: led luminosi e display per le porte telematiche
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utomobilisti-telepass 1-0. La partita contro la segnaletica poco chiara è appena cominciata, ma i fiorentini intascano già una prima vittoria, quella “contro” le porte telematiche che presidiano gli accessi al centro storico. Niente più multe a sorpresa: individuare quali varchi sono attivi e quali no sarà semplice come interpretare un semaforo. “Già a partire da questo autunno e senza una spesa eccessiva”, assicura l’assessore alla mobilità Massimo Mattei. Le ipotesi al vaglio sono due, e non è detto che l’una escluda l’altra. La prima è quella di affiancare un led luminoso al cartello che
indica la Ztl: luce verde, si può passare; luce rossa, via libera ai soli residenti. L’altra, invece, prevede l’installazione di un vero e proprio display su cui compaia la scritta ingresso libero/accesso limitato, sia in italiano che in inglese. Già, perché forse non molti sanno che sono numerosissime le ammende commissionate agli stranieri in visita nel capoluogo fiorentino con tanto di automobile. “La Ztl è stata la salvezza del centro storico – afferma Mattei – ma pecca dal punto di vista dell’informazione”. In realtà, i 13 telepass disseminati in città emettono due suoni differenziati, a seconda che il transito sia
consentito oppure no, ma tra i rumori della strada e l’autoradio accesa spesso accade che l’avvertimento passi inascoltato. Il nuovo metodo metterà dunque fine alle multe “seriali” che tante vittime hanno mietuto in questi anni. Celebre il caso dell’allora assessore Graziano Cioni, che salì all’onore delle cronache per aver collezionato oltre 100 sanzioni a causa, si scoprì in seguito, di un errore del dispositivo. Altre città d’Italia stanno già sperimentando con successo questo sistema: chi da mesi, chi da anni, come succede, ad esempio, nella /F.P. Capitale.
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mobilità
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SPOSTARSI IN CITTÀ/2. Addio ai mezzi più lunghi, più controllori e tecnologia. Obiettivo: “Qualità europea”
Se le novità viaggiano a bordo del bus Ivo Gagliardi
C’
è sicuramente un motivo se, nel tempo, per i fiorentini il significato di Ataf si è trasformato in Aspettare Tanto Alla Fermata. E spesso bastava (o basta) fare un giro in città per capirlo: folle di persone in attesa, sotto pioggia o sole, di bus sempre troppo pieni. E questo non è che uno dei disagi che, negli ultimi anni, hanno allontanato sempre più fiorentini dal trasporto pubblico. Risultato: tante, tantissime auto “ad personam” (ovvero occupate dal solo conducente) in giro per la città, strade intasate e traffico impazzito. E tra i passeggeri “superstiti” un unico parere: “Così non si può andare avanti”. Infatti. La stessa cosa deve averla pensata anche Filippo Bonaccorsi, presidente dell’azienda dallo scorso 10 luglio: ed ecco, allora, che sono in arrivo diverse novità. Con un obiettivo “di largo respiro” ben preciso: “Dare alla città quello che si merita, e cioè un servizio di qualità europea – spiega Bonaccorsi – la pazienza dei cittadini è quasi esaurita. Firenze deve sentire Ataf come una risorsa. Anzi, non saremo contenti finché i fiorentini non saranno certi di avere il miglior servizio d’Italia”. Per raggiungere questo (ambizioso) obiettivo, è in arrivo un rinnovamento del parco mezzi e delle linee, in modo che non tutte passino dallo stesso punto, ma anche un utilizzo massiccio della tecnologia, come nel caso delle nuove pensiline e paline “intelligenti”. In modo che, oltre ad aspettare meno, i passeggeri potranno anche aspettare meglio. Ma non solo. Alcune novità sono già attive: è il caso di “No ticket non parti”, il servizio - inaugurato a fine luglio - di prefiltraggio alle fermate, dove personale di Ataf chiede a chi è in attesa del bus di mostrare il proprio biglietto e, nel caso non lo abbia, lo invita ad acquistarlo.
E la lotta ai “portoghesi” continua anche sugli autobus: da settembre è raddoppiato il numero dei controllori a bordo, e a partire da ottobre triplicherà. Pugno duro, dunque? Non solo. Ogni bastone ha la sua carota, e quella di Ataf ha preso le sembianze dell’abbassamento del prezzo dell’abbonamento, come previsto dal piano tariffario approvato a inizio agosto. “Negli ultimi anni le manovre erano state solo in aumento – dice Bonaccorsi – e una riduzione dei prezzi è ancora più importante in questi tempi di crisi”. Facilitazioni in arrivo anche per gli anziani (“è uno strato di popolazione che va aiutato, e ci metteremo tutti insieme per farlo: sono in arrivo novità”), mentre per i tifosi della Fiorentina è ripartito “ViolaVai”, il servizio di trasporto gratuito per lo stadio, con una possibilità in più per gli abbonati al club gigliato, che da quest’anno, quando la squadra gioca al Franchi, possono viaggiare gratis tutto il giorno sui mezzi pubblici, e non solo verso lo stadio. Ma i cambiamenti per il “popolo del bus” saranno anche altri. E di diverso tipo. I mastodontici autobus da 18 metri, capaci sì di caricare un gran numero di passeggeri, ma anche di far sudare più d’una camicia agli autisti, costretti a divincolarsi tra le strade cittadine (e spesso costretti a bloccarsi perché imprigionati tra traffico e auto parcheggiate), saranno progressivamente eliminati. Tempo previsto: circa due anni. E ancora, continueranno a essere installate le telecamere sui mezzi, nel nome della sicurezza di chi ci viaggia. Infine, con l’entrata in funzione della prima linea della tramvia, saranno rivisti alcuni percorsi “per evitare inutili sprechi”, ma non subito: i cittadini avranno tutto il tempo per abituarsi. Tante novità, dunque, con un solo obiettivo: quello di ridare ad Ataf il suo vero significato.
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Per i tifosi della Fiorentina torna “Viola Vai”, il servizio di trasporto allo stadio. Con una novità: tutte le volte che la Fiorentina giocherà in casa, gli abbonati allo stadio potranno usufruire dei servizi Ataf in maniera gratuita. Sono inoltre previste navette speciali che collegheranno le zone periferiche allo stadio e ai parcheggi della Firenze Parcheggi, più due linee dalle stazioni di Santa Maria Novella e Rifredi, sempre verso lo stadio Artemio Franchi. Dunque, gli abbonati alla Fiorentina potranno usufruire, oltre che di queste navette speciali, di tutti i mezzi di trasporto Ataf&Li-nea durante le giornate di campionato nelle quali i viola giocheranno in casa. Tutte le informazioni si trovano sul sito www.ataf.net, al numero verde 800-424500 o al numero (a pagamento dal cellulare) 199-104245.
Niente biglietto? Niente bus. E’ quanto prevede il servizio di prefiltraggio alle fermate dei mezzi Ataf, attivo da luglio: personale dell’azienda, riconoscibile grazie a pettorine e badge con la scritta “No ticket non parti”, domanda ai passeggeri in attesa se possiedono il titolo di viaggio. Ad essere “presidiate” sono le fermate più frequentate della rete: i dipendenti di Ataf propongono poi in vendita, a chi non è provvisto, i biglietti del bus senza maggiorazione. “No ticket non parti” è solo il primo passo del percorso di Ataf per reprimere l’evasione: entro settembre raddoppierà il numero dei controllori sui bus (che passeranno da 24 a 48), che triplicherà poi ad ottobre. E’ infine pronta la nuova campagna contro i “furbetti”, con l’affissione sui bus di cartelloni pubblicitari che ricordano come viaggiare senza biglietto può costare fino a 240 euro.
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Settembre 2009
IL LUOGO. Alla scoperta del magazzino dove vengono stoccate le cose che la gente “dimentica”
Dove finiscono gli oggetti perduti Caterina Gentileschi
Dalle chiavi ai documenti. Dalle macchine fotografiche alle piante ornamentali, fino agli accessori. All’ufficio oggetti
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uanti trovano un oggetto per strada, su un autobus o sulla poltrona di un treno e cercano di riconsegnarlo al legittimo proprietario? Pochi, ad onor del vero. Ma i pochi che lo fanno si rivolgono a quello che un tempo si chiamava ufficio oggetti smarriti, e che oggi – per un vezzo contemporaneo – si chiama ufficio oggetti trovati (a Firenze è in via Veracini 5). Un deposito anonimo in un luogo anonimo, ma pieno delle cose più disparate, dove la gente porta di tutto. Dalle chiavi ai documenti, fino alle valigie dimenticate. In qualche caso, gli animi più nobili, portano anche qualche oggetto di valore sperando che il legittimo proprietario vada a reclamarlo. “Dei circa 6mila oggetti che ci arrivano ogni anno, solo la metà viene reclamata dai proprietari – spiega Gianni Palazzini, responsabile dell’ufficio –. I raccoglitori più alacri sono le forze dell’ordine, che portano da noi tutte le cose che trovano, ma anche gli addetti delle poste, che spessissimo trovano nelle cassette delle lettere borse, portafogli e documenti rubati e depositati lì, e poi gli autisti dell’Ataf”. Strade, uffici e mezzi di trasporto. Sono questi i luoghi dove statisticamente ci si dimentica più di frequente delle cose che portiamo con noi, grandi o piccole che siano, preziose o meno. “Ci arrivano zainetti pieni zeppi di libri – continua il responsabile -. Al giorno d’oggi i bambini sono più sbadati”. Nel magazzino
trovati ci arriva di tutto, e molte cose non vengono mai reclamate dai legittimi proprietari. Per pigrizia o per rassegnazione
di via Veracini il tran tran della gente è continuo ma non intenso. “Molti non sanno nemmeno dell’esistenza di questo ufficio – spiega uno dei dipendenti. Sì, perché è importante sapere che gli oggetti smarriti (o trovati che dir si voglia), non vengono stoccati in eterno all’interno del magazzino gestito dalla S.a.s. – servizi alla strada spa. “Dopo circa quindici mesi vengono distrutti”, continua Palazzini. Qualsiasi cosa, dalle chiavi alle macchine fotografiche perse dai turisti, fino “a quei due vasi che qualcuno aveva abbandonato su un marciapiede”. Viene eliminata qualsiasi cosa. E’ un peccato, certo. Tanto è vero che il responsabile dell’ufficio sta tentando di organizzare delle aste, per permettere almeno agli oggetti di un certo valore (che non vengono reclamati) di tornare in circolazione, ed evitarne così la distruzione. Ma ad oggi non è in programma nessuna vendita all’incanto. Un altro particolare però va tenuto in considerazione, ovvero che la generosità del prossimo qualche volta viene premiata. Se l’oggetto che si consegna non viene reclamato entro i termini stabiliti dalla legge, l’ufficio avverte la persona che lo ha trovato, la quale può riscattare l’oggetto pagando una piccola quota per il deposito in magazzino. “Capita molto raramente – continua Palazzini – ma una volta un signore per 150 euro si è portato a casa un orologio il cui valore di mercato si aggirava intorno ai 3mila. L’aveva trovato e lo aveva portato a noi, ma dopo un anno e mezzo il proprietario non era mai venuto a reclamarlo”.
Ogni (cosa) lasciata è persa
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La gente perde di tutto. E’ un dato di fatto. Sbadataggine, non curanza, poca accortezza o la mano lunga di qualche ladruncolo di passaggio. A me è capitato decine di volte. E’ tutta la vita che mia madre mi rimprovera per la testa tra le nuvole. Una volta, di passaggio alle due di notte dall’aeroporto di Vienna, mi sfilai dal dito un anellino di poco valore, ma nuovo di zecca, per sciacquarmi le mani in una toilette. Come ogni distratto che si rispetti che mentre fa una cosa sta già pensando a quella successiva - passai il gate e pochi istanti dopo mi resi conto di non averlo più al dito. Pregai in ginocchio la donnona bionda che controllava i passaporti perché mi permettesse di tornare indietro. Feci una corsa, ma il mio anello non c’era già più. Ora, quante persone ci saranno state alle due di notte all’aeroporto
di Vienna? Dieci? Forse undici. Ecco, proprio quell’undicesima mi aveva fregato l’anellino appena comprato, sul quale c’era inciso a caratteri piccoli piccoli un articolo della Dichiarazione dei diritti dell’uomo. Altro che diritti! Bisognerebbe stampare i doveri di ciascun cittadino a caratteri cubitali. E invece no. Anche nella civilissima Vienna, un oggetto trovato era diventato automaticamente proprietà di chi se l’era visto casualmente sotto il naso. E siamo talmente abituati a pensare che tutto ciò che smarriamo sia perduto per sempre, che spesso ci dimentichiamo dell’esistenza della buona fede e della gentilezza di qualcuno. Chissà che dopotutto quell’anellino non sia andato a finire in un ordinatissimo ufficio oggetti smarriti asburgico. Chissà.
tendenze
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IL CASO. Sta prendendo campo, tra i fiorentini, l’usanza di andarsi a sposare in paradisi tropicali
Quelli che il “sì” lo pronunciano ai Caraibi Matteo Francini
Zanzibar, Mauritius e Seychelles le mete preferite. Per un matrimonio da sogno con una ventina di invitati servono circa 20mila euro. E ci sono agenzie di viaggi che si specializzano
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hissà cosa sarebbe successo se i “promessi sposi” Renzo e Lucia, anziché essere costretti a giocarsi la disperata carta di irrompere in casa di don Abbondio nell’estremo tentativo di unirsi in matrimonio, dopo il divieto del potente don Rodrigo, avessero potuto prendere comodamente un aereo e pronunciare il tanto agognato “sì” in una spiaggia esotica, lontano da prepotenti signorotti locali, “bravi”, peste e tutto quello che ne è seguito. Il grande Alessandro Manzoni, però, non poteva regalare questa facile soluzione ai due innamorati più famosi della letteratura italiana, e non solo perché allora gli aerei non esistevano. L’usanza di celebrare le nozze in paradisi tropicali, davanti a un mare da sogno e a una vegetazione da cartolina, in Italia
(e non solo in quel ramo del lago di Como) è infatti arrivata molto più tardi. Ed è solo da circa un anno che anche a Firenze ha preso campo la moda di andare a giurarsi amore eterno a migliaia di chilometri di distanza dalla parrocchia della propria infanzia o dalla Sala Rossa di Palazzo Vecchio, pur splendido scenario per chi sceglie il rito civile. Ora, nel capoluogo toscano (come già avviene in altre città europee),
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quella di sposarsi all’estero sta diventando una tendenza sempre più seguita. Ma come funzionano questi matrimoni esotici? In breve succede questo: si parte con il promesso sposo/a alla volta della meta preferita, accompagnati - al massimo - da testimoni, familiari e amici stretti, si celebra la cerimonia nel posto più bello che riusciate a immaginare (una spiaggia di Caraibi o Seychelles, per esempio), si festeggia e
si torna a Firenze, dove poco tempo dopo si riceve l’estratto di matrimonio. Tutto così facile? Non proprio. Non è sempre impresa da poco, infatti, organizzare senza sbavature il più bel giorno della propria vita (o quello che almeno dovrebbe esserlo), così come essere sicuri che un “sì” pronunciato dall’altra parte del mondo abbia poi valore legale anche a casa nostra. Per questo, alcune agenzie di viaggi si stanno specializzando nell’organizzazione di nozze all’estero: una di queste, a Firenze, è “Mirò L’arte di viaggiare”, che da via Dosio – cuore del quartiere 4 – fa partire futuri sposi alla volta di matrimoni nel mondo. “Tutto è nato quando mia sorella, nonché mia socia – racconta Jessica Scarpulla, una delle due titolari – ha scelto di sposarsi a Las Vegas. La cosa è venuta talmente bene che abbiamo deciso di investirci”. E i risultati non sono mancati. “In un anno abbiamo organizzato quattro cerimonie – spiega – e in futuro penso che i numeri cresceranno ancora: la voce si è sparsa, quest’usanza sta prendendo campo”. Ma chi è che si sposa all’estero, dove e perché? “Per ora solo una fascia di persone con possibilità economiche medio-alte, senza escludere qualche vip locale, ma credo che presto anche clienti medi potranno farlo – risponde – la classica Las Vegas non è più la meta preferita: ora la gente vuol sposarsi direttamente in spiaggia, in paesi come Zanzibar, Mauritius o Turks e Caicos. I motivi sono tanti: da un crescente anticonformismo alla possibilità di unire matrimonio e viaggio di nozze”. Oltre a quello economico. Per sposarsi in uno di questi paradisi tropicali, portando con sé una ventina di invitati, ci vogliono circa 20mila euro. E, a conti fatti, tra ville, banchetti e fiori, anche restando in Italia c’è chi riesce a spendere molto di più.
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Esiste qualcuno che ti puo’ amare! ELEONORA 35enne, nubile, impiegata, socievole e dinamica, vorrei rendere felice l’uomo che amo, crescere con lui. Ti cerco adulto, maturo, con forte personalità, colto e benestante SUSANNA 39enne, interessante e bella ragazza, mi piace scherzare, sono generosa e ironica, ma anche testarda. Inseguo l’amore, ma trovo solo persone superficiali. Cerco un uomo deciso, di sani principi, buona presenza, maturo e responsabile, che come me abbia voglia di una importante storia d’amore. ADELINA 47enne, socievole, curiosa di conoscere, amo lo sport, il mare, il ballo, cerco stabilità con un uomo premuroso, vitale, desideroso di condividere la vita. LUCIA 48enne, mamma single, divorziata, buona presenza, curata, amabile. Cerco uomo intelligente atletico, giovanile, curato e divertente che sappia rendermi felice. GIANNA 68enne, bella presenza, giovanile, semplice, attenta, con tanto amore da donare. Cerco uomo di buon livello culturale, meglio se diplomato o laureato, curato, sensibile, per relazione seria. DIANORA 71enne, pensionata, vedova, mi piace ballare e prendermi cura dei miei gatti. Ti cerco magro, curato, giovanile e vivace, con tanta voglia di ridere e scherzare, per stare insieme gioiosamente in questi ultimi anni.
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sanità
Settembre 2009
SALUTE/1. Gli esperti annunciano un boom di contagi per l’autunno: ecco le cose da sapere
L’influenza “suina” dalla A alla zeta Dopo mesi di allarmi arriva il momento di entrare nell’ottica che si tratti di una malattia “normale”, che va curata solo con i farmaci prescritti dal medico e contro la quale ci sono anche armi elementari. Come una bella lavata di mani
Giulia Righi
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e lo hanno detto in tutte le salse, per tutta l’estate. Che la Nuova Influenza, l’A/H1N1 arriverà e si farà sentire in autunno. Pandemia. Quella che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già dichiarato nei mesi
L’INTERVENTO Giuseppe Petrioli, Asl 10
“Fate il vaccino ordinario”
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a raccomandazione arriva puntuale, tutti gli anni. Ma quest’anno vale più di sempre:è importante fare il vaccino per l’influenza stagionale. Lo ribadisce Giuseppe Petrioli, direttore del dipartimento prevenzione della Asl 10: “Fate il vaccino ordinario, perché meno il virus A/ H1N1 circola insieme a quello dell’influenza stagionale meglio è, per se stessi e per l’intera collettività”. Questo perché “se i due virus circolano insieme aumenta la probabilità di una mutazione del virus della Nuova Influenza che lo potrebbe rendere più patogeno”. Proprio un’eventuale mutazione è ciò che del resto preoccupa profondamente gli esperti, perché è ciò che come ha detto il viceministro alla salute Ferruccio Fazio, lo potrebbe rendere più tossico a livello polmonare. E il dottor Petrioli fa anche un’altra raccomandazione, non meno importante: “L’accesso al pronto soccorso va limitato ai casi di complicanze. E in questo caso è importante che l’accesso avvenga tramite il medico di famiglia. Il paziente si mette in contatto con lui, ed è il medico che prende contatto con l’ospedale, evitando in questo modo che l’ammalato venga in contatto con altre persone in sala d’attesa, durante il triage”. Agire d’impulso, mossi dal panico è pericoloso e rischia di far saltare tutti i piani che la Asl sta mettendo a punto da mesi. La limitazione dei contatti, del resto, è una regola d’oro da seguire sempre. “In caso di sintomi sospetti, quali febbre alta e sindromi respiratorie - prosegue il dottor Petrioli - è bene non avere contatti con nessuno, familiari inclusi, fino alla completa guarigione clinica”. E anche il dottor Petrioli ribadisce l’importanza di un’accurata igiene, e il valore essenziale del lavarsi spesso (e bene) le mani”. /G.R.
scorsi, dovrebbe palesarsi a tutti gli effetti e potrebbe contagiare 2 miliardi di persone nel giro di due anni. Questo significa che dovranno essere cestinati allarmismi vari e panico, e che bisognerà entrare nell’ottica che ammalarsi di Nuova Influenza (già non chiamarla più “suina” è una conquista, sembra meno cattiva e non evoca i fantasmi della peste che fu) sia una cosa normale. E del resto, se il virus non muterà, non dovrebbe essere più temibile dell’influenza stagionale, dato che ad ora la mortalità è attestata allo 0.5 per mille (per farsi un’idea di cosa vuol dire, basti pensare che il tasso di mortalità dell’aviaria si aggirava intorno al 60 per cento).Ma dunque, aspettando che l’annunciata pandemia si palesi anche dalle nostri parti, che si fa? Gli esperti, i virologi, ripetono una serie di regole base da seguire. Precauzioni elementari, banali, che però si potrebbero rivelare utilissime per contenere il contagio. Una su tutte, che vale sempre: lavarsi spesso le mani, con acqua e sapone (in alternativa possono essere usate soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti). E poi: bisogna evitare di toccare con le mani non pulite occhi, naso e bocca e quando si starnutisce - a pensarci bene ce lo avevano insegnato anche da piccoli - bisogna coprirsi bocca e naso con una fazzoletto di carta, e poi gettarlo. Altra regola d’oro: le stanze vanno areate, l’aria cambiata. Tutto questo perché la Nuova Influenza si trasmette in maniera diretta attraverso le goccioline di saliva, le secrezioni respiratorie trainate da tosse e starnuti ma anche attraverso la dispersione di queste secrezioni su oggetti e superfici. I sintomi sono assai simili a quelli delle classifiche influenze stagionali: febbre sopra i 38 gradi, tosse, mal di gola, malessere, perdita di appetito. A questi si possono unire anche raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea. E, come accade sempre, a curare tutto questo deve pensarci un medico che, solo se effettivamente necessario, prescriverà gli antivirali del caso. Anche il capitolo farmaci merita attenzione, non guasta ripetere ciò che gli esperti raccomandano da mesi: queste medicine non vanno assunte di propria iniziativa. Uno, perché non hanno nessuna efficacia se usati in via preventiva (sono cioè cosa ben diversa dai vaccini), due perché utilizzarli senza la certezza di aver contratto l’infezione vuol dire favorire la comparsa di virus resistenti ai farmaci. Con danni per se stessi e per la collettività. Che di ulteriori acciacchi non ha certo bisogno.
sanità
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SALUTE/2. In vista della maggiore diffusione del virus l’azienda sanitaria si è attrezzata
E la Asl prepara il “piano pandemia” Benedetta Strappi
S
i sono rimboccati le maniche per tempo, preparando un piano dettagliato per fronteggiare un’ eventuale - e probabile - pandemia. La Asl di Firenze già nei mesi scorsi ha trasmesso alla Regione un documento con il dettaglio della campagna di vaccinazione contro la ormai famosa Nuova Influenza. Poi sono arrivate le direttive ministeriali, con un rincorrersi di ipotesi sulla data di inizio di somministrazione dell’antidoto. Bene. Il piano vaccini dovrebbe partire tra la fine di ottobre e la metà di novembre (mentre scriviamo il giorno ufficiale non è ancora stato stabilito) e sarà diviso in due scaglioni. Il primo partirà appunto tra la fine di ottobre e la prima quindicina di novembre, e vedrà interessati gli operatori della sanità e i lavoratori dei servizi pubblici. Vale a dire medici, infermieri e altro personale sanitario, circa 12mila persone
nel territorio della provincia fiorentina. Insieme a loro toccherà alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, e a chiunque lavori nei servizi essenziali. E naturalmente alle “persone a rischio” come cardiopatici, diabetici, immunodepressi etc. Finita questa prima tranche, scatterà la fase due, che dovrebbe prendere il via a partire dal 31 gennaio. E sarà la volta dei piccoli e dei giovani, dai 2 ai 27 anni: la fascia che fino ad oggi è risultata più esposta al virus. Per capire un po’ la mole della campagna di vaccinazione, basti pensare che nel territorio fiorentino le persone in fascia 2/6 sono 32mila, e quelli tra i 6 e i 18 anni sono 78mila. La Regione ha del resto stimato che ad ammalarsi, in Toscana, potrebbero essere tra le 500 e le 600mila persone e per questo la vaccinazione riguarderà un milione e mezzo di persone. A somministrarla, e questo è un passaggio fondamentale,
Primi vaccini tra fine ottobre e metà novembre agli operatori della sanità, dei servizi e agli ammalati. Dal 31 gennaio sarà la volta dei giovani, la fascia più a rischio
saranno i medici di famiglia e i pediatri: non sarà in vendita da nessuna parte, inutili gli assalti alle farmacie. Durante la prima tranche verranno vaccinate, in tutta la regione, circa 500mila persone, e durante la seconda, quella “giovanile” un milione. Oltre a queste misure il sistema sanitario regionale ha preso anche altri provve-
dimenti: negli ospedali si prevede un aumento di almeno 3mila posti letto e la creazione di “reparti volano” da utilizzare per il periodo di pandemia. Non dovrebbe venire interrotta l’attività programmata e all’occorrenza potranno essere richiamati medici e infermieri in pensione. Infine, è già stato deciso che sarà potenziata anche l’attrez-
zatura sanitaria per l’assistenza respiratoria, con un investimento di circa 2 milioni di euro. Tra i macchinari che verranno acquistati ci sono particolari dispositivi per l’assistenza respiratoria, respiratori con intubazione, e i sistemi Ecmo, particolare tecnica per sostituire il normale meccanismo di ossigenazione del sangue.
IN PILLOLE
QUANDO COMINCERANNO LE VACCINAZIONI?
IL DENTISTA RISPONDE come salvare i nostri denti
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Tra la fine di ottobre e la prima metà di novembre verranno vaccinati gli operatori della sanità e dei servizi pubblici e le persone a rischio dai 2 ai 65 anni. Dal 31 gennaio sarà la volta della popolazione sotto i 27 anni.
QUESTO MESE: problemi di mal di schiena, cervicale, emicranie ecc...
A cura del Dott. Giuseppe Garrubba
COME PROCURARSI IL VACCINO? Non sarà in vendita nella farmacie, ma verrà distribuito solo ed esclusivamente dalla Asl tramite i medici di famiglia, i pediatri e i presidi sanitari.
COSA FARE SE SI AVVERTONO SINTOMI SOSPETTI? Occorre contattare il proprio medico di famiglia e stare in casa, evitando contatti con i familiari. Non bisogna farsi prendere dal panico precipitandosi al pronto soccorso.
IL VACCINO PER L’INFLUENZA A SI PUÒ FARE ANCHE SE SI FA QUELLO PER L’INFLUENZA STAGIONALE? Sì, certo. Il vaccino per l’influenza stagionale sarà distribuito come sempre dai primi di ottobre, ed è raccomandato per tutti i soggetti a rischio.
QUALI PRECAUZIONI ADOTTARE PER RIDURRE IL RISCHIO DI CONTAGIO? Bisogna assolutamente evitare medicazioni fai-da-te. Piuttosto è utile lavarsi spesso le mani, e coprire con un fazzoletto naso e bocca durante gli starnuti. Una volta usato, il fazzoletto va gettato immediatamente.
possono essere originati da malocclusione. CARI LETTORI Voi immaginerete che il dentista si occupi solo della bocca; invece, visto che le varie parti del corpo sono in relazione fra di loro, si occupa anche di problemi generati dal malposizionamento della mandibola che influenza il tono muscolare di tutto il corpo. Per farla semplice: la mandibola è l’osso che nella masticazione ha la parte attiva, in quanto è l’unico che si muove permettendo l’apertura e la chiusura, protrusione e lateralità della bocca (movimenti della Fossa masticazione, della fonetica...). Glenoidea Per fare ciò l’osso deve essere collegato agli altri del cranio con un’articolazione, quella data dall’alloggiamento del condilo nella fossa glenoidea, detta Articolazione Temporo Mandibolare o A.T.M. (vedi foto). Un abbassamento dell’occlusione (dovuto a perdita di denti, loro usura...ecc.), uno condilo slittamento in avanti o lateralmente della mandibola (dovuto a denti malposizionati, collassamento dell’altezza occlusale ecc.) l’attività di bruxismo o l’attitudine a stringere i denti, tenendo in tensione la
muscolatura masticatoria, possono creare nel tempo, problemi di postura con conseguenze molto fastidiose. La branca della medicina che si occupa di individuare e curare queste patologie é la Chinesiologia; sempre più accreditata nel nostro paese. L’usura dell’A.T.M o l’eccessiva tensione dei muscoli si possono ripercuotere su un equilibrio generale che può causare: una compressione dei numerosi nervi lì localizzati con conseguenti nevralgie o tensioni dei muscoli della masticazione che essendo collegati a tutti gli altri innescano un processo che avrà come conseguenza: mal di schiena, dolori cervicali, emicranie ecc.. I principali problemi generati da una malocclusione che si ripercuotono sulla postura possono essere perciò mal di schiena, dolori cervicali, scoliosi, lordosi, emicranie, ronzii, dolori al trigemino, ecc... Se avete certi sintomi non trascurate di farvi controllare anche da un dentista che dopo un’accurata analisi saprà dirvi qual é la condizione della vostra occlusione e Articolazione Temporo Mandibolare. Salute a tutti.
DOTT. GIUSEPPE GARRUBBA Via Lungo L’Affrico, 42 - Firenze - Tel. 055 660225 Dal lunedì al venerdì 9.00/12.30 - 15.00/20.00 - Il sabato 9.00/12.30 www.curailtuosorriso.it
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inchiesta
Settembre 2009
URBANISTICA/1. Dopo diciassette anni di restyling la zona ha cambiato volto
La Novoli del futuro muove i primi passi L’INTERVISTA
Parla l’assessore Massimo Mattei
“Un quartiere in trasformazione ma già integrato con la città” P
Giulia Giachi
U
n restyling lungo diciassette anni. È qualcosa di più di un semplice lifting, è qualcosa che cambia totalmente il volto dell’area ex-Fiat. Già son sorte case, hotel, uffici, negozi, parcheggi, sedi universitarie e giardini, ma ancora altro ruspe e gru devono costruire. A parte la nuova Cassa di Risparmio e il Palagiustizia, il resto dell’area è nelle mani della società Immobiliare Novoli. Quest’ultimo spazio si sviluppa su tre blocchi: quello centrale è composto dai 120mila metri quadrati del parco di San Donato, mentre sugli altri due sorgono - o sorgeranno - abitazioni, uffici e negozi. In tutto questo pout-pourri di nuovo rimane, come segno dell’insediamento produttivo della Fiat, l’ex Centrale termica, che diventerà - a data da stabilire il cosiddetto Urban Center, dove verranno esposti i progetti che riguardano i cambiamenti della città. In totale, fra il blocco est e quello ovest, dove ancora non è stato costruito nulla, sono previste 768 unità residenziali, di cui 396 sono già state realizzate e 16 sono in fase di costruzione. I metri quadri di superficie utile lorda (SUL) destinati agli uffici sono 72.600, di questi 41.800 sono già stati realizzati e 400 sono in fase di costruzione. Se si butta l’occhio alle attività commerciali previste nella parte est si scopre che sono 134, di cui 29 sorgeranno all’interno del centro commerciale
naturale (quello del contestato Multiplex), che si svilupperà su 24.420 metri quadrati di superficie utile lorda, 6mila dei quali destinati al multisala. Fra i primi edifici ad essere stati costruiti c’è il Polo delle Scienze Sociali, che ha aperto i cancelli nel 2004, mentre fra il 2005 e il 2008 sono terminati i lavori di 10 strutture destinate sia a residenze sia a uffici che a spazi commerciali. Con la stessa destinazione d’uso all’appello mancano ancora 9 blocchi, fra i quali spiccano i progetti delle tre architette Carme Pinòs, Zaha Hadid e Odile Decq. In fase d’arrivo è il parco di San Donato: i lavori, iniziati nel marzo del 2007, dovrebbero concludersi verso la fine di ottobre di quest’anno. Adiacente a questo è prevista anche un’area cani, di circa 1900 metri quadri, raggiungibile dal cancello di viale Guidoni. Già presente uno dei due parcheggi interrati all’interno dell’area di San Donato. Ad oggi, questo è aperto per 950 posti auto dei 1.450 disponibili. Il secondo parcheggio interrato, con capienza di circa 600 posti auto, è previsto sotto il lato ovest del parco e verrà realizzato in funzione del progressivo completamento del progetto di nuova urbanizzazione dell’area ovest. Viene inaugurata, invece, proprio ora, a metà settembre, piazza Ugo di Toscana: di forma ellittica è circondata da ulivi e lecci e illuminata da luci a terra ad incasso. I tempi di attesa per vedere il tutto realizzato? Si parla di 4-5 anni, ma alla fine tutto dipende dal mercato e da come questo gira. E dagli intoppi burocratici, naturalmente.
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Uno dei progetti residenziali all’interno del Piano di Recupero di Novoli
er Massimo Mattei, assessore alla mobilità e al decoro, Novoli non è solo un quartiere in forte trasformazione, è il luogo dove è nato e cresciuto, e dove la gente non si riguarda a suonargli il campanello per porre all’attenzione dell’Amministrazione problematiche e potenzialità della zona. Che spesso e volentieri traboccano dalle competenze del suo assessorato. Assessore, com’è cambiato e sta cambiando il volto di Novoli? Questo è un quartiere che negli anni ’70 presentava diverse criticità, mentre oggi è perfettamente integrato con il resto della città, sebbene l’area ex-Fiat rimanga una realtà ancora a sé stante, non del tutto fusa con il tessuto della zona. Il processo di integrazione, però, è in divenire: un primo esempio riguarda il parco di San Donato, che va a colmare la carenza di verde. Già il fatto di averlo illuminato fino a tarda ora, questa estate, ha permesso ai cittadini di appropriarsi di questo spazio e di farlo vivere anche la notte. Un altro problema molto sentito è quello del degrado, legato soprattutto alla prostituzione. Non si può intervenire soltanto con la repressione: la collaborazione con e tra le forze dell’ordine sta dando dei buoni risultati, ma non può bastare. E’ necessario trovare delle soluzioni alternative, in modo da portare i fiorentini fuori di casa la sera e da rendere la zona più frequentata. Poi ci sono le cosiddette baby gang, che disturbano il sonno dei residenti o si divertono facendo atti di vandalismo nei giardini. Ma in questo caso si tratta di un problema di natura sociologica, da affrontare in una dimensione diversa da quella della pubblica amministrazione. Riguardo invece alla mobilità, in vista dell’apertura del Palazzo di Giustizia, della nascita di nuove attività e abitazioni nell’area ex-Fiat, si prevedono dei cambiamenti? Abbiamo tempo per studiare le possibili soluzioni, tenendo presente che si tratta di un’area satura, dove pertanto non è possibile effettuare Massimo Mattei /F.P. grandi cambiamenti.
E AL ION S S FE TE N RO E P ME N A TA I ZIO ET MA MPL ATU R O O R F G IN C
inchiesta
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URBANISTICA/2. Entro fine mese è attesa la decisione della magistratura e le voci si rincorrono
Tutte le incognite del pianeta Multiplex Tante le ipotesi rimbalzate da più fronti sul futuro del multisala sequestrato: si è parlato di una riduzione delle sale o di farne una casa delle culture, ma per ora è tutto fermo Francesca Puliti
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asa delle culture? Riduzione delle sale da nove a cinque? Solo alcune delle voci che si sono rincorse sui giornali negli ultimi mesi, a proposito di Multiplex. Presunti scambi di opinioni tra il vicesindaco Nardella e la proprietà del complesso, aperture e barricate. Voci, nient’altro che rumors attorno al prossimo film che andrà in scena tra Immobiliare Novoli e amministrazione comunale. La programmazione autunnale, si sa, è la più ricca, battuta solo da quella natalizia. E non sarà necessario aspettare Natale per veder sbloccata la situazione. Entro la fine di settembre, infatti, dovrebbe arrivare la decisione della magistratura sulle presunte irregolarità e violazioni edilizie che portarono, lo scorso 17 novembre, al sequestro del cantiere. Che da allora giace in silenzio come un’enorme carcassa abbandonata all’angolo tra via di Novoli e via Forlanini. Quelle che non si sono mai messe a tacere in questi mesi, invece, sono le polemiche. Sulla regolarità del progetto, sull’estetica della struttura, sull’invadenza di un multisala nel panorama cinematografico cittadino, già provato dalla crisi dell’industria culturale e dalle minori possibilità di spendere dei fiorentini in un periodo grigio come questo. Tra le tante voci rimbalzate, anche quella sulla disponibilità da parte della proprietà a stralciare dalle carte 4 sale su 9, pur di sciogliere i sigilli e riprendere i lavori.
“In realtà non ho mai detto niente del genere – replica il presidente di Immobiliare Novoli, Mario Marinesi – siamo aperti al confronto, ma aspettiamo la decisione della magistratura prima di intavolare una discussione”. Niente di nuovo, dunque, sotto il sole di Novoli. Il progetto rimane quello che è stato bloccato dal sequestro lo scorso autunno: nove sale per un totale di 2.195 posti, una galleria commerciale da ventinove negozi di varie metrature, uno spazio complessivo di 80mila metri
quadri. Resta ferma anche la posizione di chi vi si è sempre opposto, in prima fila Maurizio Paoli, presidente dell’Anec, e Ornella De Zordo, che fin da subito ne ha sposato la causa. L’ultima proposta della consigliera di Perunaltracittà è quella di convertire il Multiplex in una Casa delle culture, una sorta di polo di sperimentazione artistica dotato di cineteca, sala prove per artisti emergenti, spazi aggregativi a disposizione della cittadinanza. “Si tratta di un progetto essenziale per Firen-
ze - sottolinea la De Zordo - soprattutto in una zona, come quella del polo universitario, ricca di giovani e povera di strutture di tal genere”. La replica di Marinesi è secca: “Si muore tutti di cultura, molti si riempiono la bocca con questa parola, ma la città ha bisogno di mangiare, di attività economiche”. E a proposito di economia, anche i cantieri fermi hanno un costo. “Soprattutto in termini di qualità della vita di chi vive nella zona” sottolinea Marinesi.
Il cantiere del multisala
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tempi moderni
Settembre 2009
IL CASO. Sono ancora molte le persone che impegnano orologi e gioielli per avere denaro in cambio
La lunga vita del banco dei pegni Ludovica V. Zarrilli
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aceva freddo nella soffitta parigina dipinta dalle musiche di Giacomo Puccini, ma la vigilia di Natale non si accettavano pegni e sulla scena appare il filosofo Colline, uno dei protagonisti della Bohème, mentre torna a casa sconsolato e infreddolito senza
L’INTERVISTA Parola di economista
“Agire sempre con cautela”
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a quanto conviene dare in pegno i propri beni per avere in cambio del denaro? Il “Monte” è ancora il modo meno rischioso per ottenere rapidamente dei soldi in prestito? Il Reporter è andato a chiederlo ad un esperto, Giampiero Nigro, preside della facoltà di Economia dell’Università di Firenze. “La convenienza deriva dallo stato di necessità – spiega il professore -. Nel passato, ma anche oggi, il Monte era una struttura creditizia alla quale si affidavano persone affette da una temporanea carenza di liquidità, ma quasi tutti i creditori avevano possibilità di riscattare il proprio bene. Il banco dei pegni offre una garanzia reale, elargisce il prestito valutando il valore commerciale del bene al quale viene aggiunto un tasso di interesse”. E’ dunque la maniera più veloce per ottenere del denaro contante, ma non l’unica strada da percorrere in un momento di vera necessità, esistono anche altri modi per ricevere del denaro in prestito senza la paura di cadere nella trappola dello strozzinaggio. “Il microcredito è uno di questi – continua Nigro - che adesso è abbastanza diffuso anche qui in Italia e che viene proposto dalle banche etiche. Ad ogni modo, il consiglio che mi sento di dare è di fare sempre delle attente valutazioni comparative. Bisogna innanzitutto capire qual è l’urgenza, quindi comparare la necessità in termini di tempo e metterla a confronto con l’offerta e con i vari tassi di interesse. Bisogna essere molto cauti e fare sempre delle verifiche”. Essere cauti anche quando tutto sembra chiaro, questo il consiglio di Giampiero Nigro, anche nei rapporti con un istituto come il Banco dei pegni, dove la maggior parte degli oggetti ancora oggi viene riscattata e solo un 5-6% viene messa all’asta perché il proprietario non è riuscito a riappropriarsene. Ma, come si suol dire, di questi tempi la prudenza non è /L.V.Z. mai troppa.
nemmeno un po’ di soldi per comprare della legna da ardere. I librettisti della celebre opera pucciniana non sono stati né i primi e né gli ultimi ad utilizzare come soggetto l’Azienda dei presti, conosciuta anche come “banco dei pegni” e “monte di pietà”, un’istituzione nata nel 1495 ad opera del frate domenicano Girolamo Savonarola, il primo ad introdurre una forma di credito su pegno, per combattere l’usura. A lungo simbolo di una miseria improvvisa e difficile da combattere, alla quale non ci si vuole arrendere e che rischia di coinvolgere chiunque, il banco dei pegni è regolato da una legge speciale dello Stato italiano - la 745 del 1938 - che consiste nell’erogare un prestito di breve durata lasciando a garanzia degli oggetti, che poi possono essere riscattati (non prima di tre mesi dalla stipula del prestiti) rimborsando il capitale, compreso di interessi e oneri accessori. Ma chi pensa che l’azienda dei presti sia un’istituzione obsoleta, sorpassata da nuove (e più rischiose) forme di credito, dovrà ricredersi. Il credito su pegno è una
Sono aumentati dell’8% negli ultimi due anni, e nella sola Firenze gli oggetti impegnati nel 2008 sono stati 37mila, tra i nuovi prestiti e i vecchi rinnovati. I clienti più affezionati? Dall’impiegato al professionista a una folta schiera di extracomunitari maniera di monetizzare, soprattutto in tempo di crisi, ancora largamente diffusa, basti pensare che negli ultimi due anni il numero di prestiti elargiti è aumentato dell’8% e che nel 2008 nella sola Firenze (dove il banco dei pegni fa capo alla Cassa di Risparmio di Firenze, che ci ha fornito questi dati) sono stati “accesi” 11mila nuovi pegni e ne sono stati rinnovati 26mila. Oggi non si impegnano più indumenti, corredi o abiti da sposa e sono ormai lontani i tempi in cui i protagonisti romani di “Ladri di biciclette”, pellicola firmata da Vittorio de Sica, cedevano la biancheria di casa per riscattare la bicicletta che il giovane Lamberto Maggiorani – che nel film vestiva i panni del protagonista - usava per andava a lavorare. Nel terzo millennio si impegnano soprattutto orologi e gioielli, che vengono portati al banco, dove un perito valuta l’oggetto e stabilisce la somma da elargire (che generalmente si aggira tra i 350 e i 500 euro), e porge al cliente il contante. Denaro che non viene più usato, come succedeva un tempo, per combattere l’usura, ma sempre più spesso per acquistare beni di consumo. Ma chi bussa alla porta dell’azienda dei presti? Non si direbbe, ma sono molte le persone in cerca di soldi che depositano i propri averi alla disperata ricerca di denaro. Dall’operaio all’impiegato al libero professionista, fino ai cosiddetti “nuovi poveri”, quasi tutti extracomunitari, che oggi rappresentano il 20% dei clienti del monte.
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politica
Settembre 2009
L’ANNUNCIO. Palazzo Vecchio prepara un piano per rilanciare un settore in affanno
Cinema, “buone nuove” in arrivo Il 26 ottobre verrà presentato un progetto
Sono solo alcune delle possibili linee guida di un piano che, nelle intenzioni del Comune e con l’auspicio degli esercenti, vuole dare nuova linfa vitale ai cinema di Firenze, da qualche anno vittime di una crisi che ha già portato alla chiusura di numerose sale, specialmente in centro: Teatro della Compagnia, Ariston, Eolo, Gambrinus, solo per dirne alcuni. E se non si interviene prontamente il futuro non sembra certo più roseo per le 30 sale superstiti (di cui solo tre nel centro storico). I numeri parlano chiaro: calo verticale della bigliettazione e degli incassi. Rispetto al mese corrispondente del 2008, nello scorso agosto si è registrata una flessione del 29,9 per cento delle presenze. Una tendenza di lungo periodo se, come è vero, dal dicembre scorso solo nei mesi di aprile e luglio si è registrato un aumento dei biglietti venduti. La preoccupazione per una possibile chiusura di ulteriori sale è palpabile, i rimedi sono allo studio. La presentazione ufficiale del piano “Vola al cinema” è prevista per il 26 ottobre prossimo, in occasione dell’evento dedicato ai “cento punti”. Nel frattempo qualcosa potrebbe essere già cambiato nel panorama delle sale cinematografiche fiorentine. In peggio. Senza che il Multiplex si ristagli all’orizzonte.
che prevede un pacchetto di agevolazioni per riportare la gente nelle sale: tra le altre dovrebbero esserci i posti auto riservati e un allungamento degli orari notturni dei bus Angelo Lenosi
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mmaginate come sarebbe piazza Dalmazia senza il cinema Flora: addio capannelli di persone riunite a discutere sulla qualità del film, magari prima di una passeggiata o di una consumazione nei (pochissimi) locali aperti nelle ore serali e notturne. Senza il Flora, quindi, piazza Dalmazia rischierebbe di perdere gran parte della sua frequentazione, con un conseguente impoverimento della vita sociale che renderebbe la piazza ancor più allettante per “cattive compagnie”. Non serve l’immaginazione, ma solo spirito di osservazione per vedere quali effetti hanno prodotto le chiusure di molte sale cinematografiche all’interno del centro storico: desolazione e sensazione di abbandono. Un cinema funzionante attrae gente, la frequentazione di persone nelle ore notturne rappresenta un valido antidoto al degrado, una maggiore sicurezza attrae ancora più persone, potenzialmente clienti delle sale cinematografiche fiorentine. Un circolo virtuoso che sarà innescato a breve, grazie al piano di rilancio in fase di elaborazione a Palazzo Vecchio. Un piano che dovrebbe prevedere facilitazioni ed agevolazioni in parte preannunciate dal sindaco Matteo Renzi e confermate dal vicesindaco Dario Nardella: posti auto riservati agli utenti dei cinema (anche grazie all’utilizzo dei parcheggi dei centri commerciali), allungamento dell’orario di servizio degli autobus per permettere ai cittadini cinofili di rientrare a casa con il mezzo pubblico anche al termine dell’ultimo spettacolo, ideazione di pacchetti “cinema&pizza” in collaborazione con i ristoratori, convenzioni con le cooperative di tassisti.
L’OPINIONE Maurizio Paoli, presidente di Anec Toscana, ha elencato al sindaco alcuni interventi per arginare il crollo
“La priorità? Scongiurare il rischio di chiusura per altre sale”
“L
a priorità è scongiurare il rischio di chiusura per altre sale cinematografiche. Un rischio purtroppo concreto”. Maurizio Paoli, presidente di Anec Toscana, è uomo avvezzo alle battaglie – ideali o concrete che siano - e solitamente poco incline ai catastrofismi. Se utilizza toni allarmistici è segno che la situazione – per lui - è ancor peggiore di quanto si possa immaginare. Se il presente dei cinema fiorentini è grigio, il futuro potrebbe essere nero. Una situazione critica che Paoli ha già avuto modo di illustrare al sindaco Renzi in un incontro avvenuto ad agosto. Un colloquio durante il
quale il presidente degli esercenti cinematografici toscani ha anche elencato alcuni interventi che potrebbero arginare il crollo del settore: convenzioni per l’utilizzazione di parcheggi pubblici e privati, piano di accesso per favorire la raggiungibilità delle (poche) sale del centro storico, una fiscalità di vantaggio per gli esercenti, promozione di una rete tra cinema che faccia perno sull’Alfieri (di proprietà comunale) per favorire l’apertura di spazi culturali sul territorio. Oltre che il sempreverde veto sulla realizzazione di sale cinematografiche all’interno del Multiuplex. Punti su cui si è intavolato un
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confronto tra gestori e amministrazione comunale. Un confronto che pare costruttivo, almeno a sentire i toni ottimistici usati da Paoli: “Avevamo ripetutamente sostenuto che il tessuto delle sale cinematografiche diffuse è una ricchezza in termini culturali, sociali, aggregativi, e di stessa ‘sicurezza’ dei quartieri. Un patrimonio – ha spiegato - che con troppa faciloneria qualcuno pensava di ignorare o, peggio, di svendere. L’assumere in prima persona da parte del sindaco l’onere di intervenire per preservarlo era la principale delle /A.L. nostre richieste, finalmente accolta”.
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politica
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COMUNE/1. Il sindaco riceve i fiorentini una mattina a settimana
COMUNE/2. Giovanni Galli, capogruppo Pdl
Il cittadino bussa, Renzi risponde: “Ho preso un impegno cronaca di un mercoledì a Palazzo e lo voglio mantenere” I
Lorenzo Salusest
U
na stretta di mano, un sorriso e l’invito ad accomodarsi al tavolo in legno della sala di Clemente VII. Da un lato loro, i cittadini fiorentini che hanno richiesto appuntamento per poter parlare direttamente con il sindaco, dall’altro lui, Matteo Renzi, pronto ad ascoltare sollecitazioni e lamentele, proposte e proteste. Sulla parete alle sue spalle domina “L’assedio di Firenze”, affresco realizzato dal Vasari nel sedicesimo secolo, poco sotto un mobile su cui campeggia una cartolina elettorale di Giorgio La Pira, predecessore e riferimento politico di Renzi. Brevi convenevoli, poi il colloquio. Un quarto d’ora circa di dialogo, concluso talvolta con l’impegno di un intervento concreto, talaltra con la promessa di interessare della questione sollevata gli assessori o gli uffici competenti, sempre con la sensazione da parte del cittadino di essere stati quantomeno ascoltati dal sindaco in persona. Accade ogni mercoledì mattina (o quasi) a Palazzo Vecchio. Basta telefonare in Comune (055/27681) e chiedere della segreteria del sindaco. Del resto l’aveva promesso in campagna elettorale, inserendo l’impegno al quinto degli ormai celeberrimi “cento punti”, battezzando l’iniziativa “Palazzo Matteo Renzi incontra i cittadini aperto”. Promessa mantenuta sin da subito: il primo appuntamento si è svolto la mattina del primo luglio, nove giorni appena dopo il ballottaggio che ha visto in primis) che incontrano i residenti del borgo sulla via Renzi sconfiggere Giovanni Galli. E il destino ha vo- pistoiese per poi invitarlo addirittura a cena a casa sua. luto che ad inaugurare i “mercoledì del cittadino” sia E chi non ce l’ha fatta a lasciare il negozio per recarsi stato proprio un cittadino elettore del centrodestra, Gil- di persona a Palazzo Vecchio, ha avuto lo stesso la posberto, preoccupato per le ripercussioni che il progetto sibilità di conferire con Renzi telefonicamente. Undici dell’Alta velocità potrebbe avere sulla città. Dopo di colloqui in tre ore e mezzo circa, un record difficile lui, nell’arco dei due mesi estivi (sei i mercoledì mat- da battere persino dal detentore stesso del primato. E infatti la settimana successiva futina dedicati ai ricevimenti), altre rono otto, e la seguente sei. Poi quaranta persone, ad una media di Era uno dei cento la pausa ferie, sino alla ripresa di sette colloqui a seduta. Media non punti annunciati mercoledì dodici agosto: ancora rispettata in occasione della sein campagna elettorale incontri, ancora conversazioni, conda giornata di “Palazzo aperancora segnalazioni da appuntare to”: vuoi per la risonanza ottenuta dal primo incontro, vuoi per l’effetto novità, vuoi per sul libro delle lamentele, ancora impegni da assumersi la curiosità, nel corso della settimana successiva al bat- guardando in faccia i cittadini arrabbiati e un po’ sortesimo dell’iniziativa la segreteria del sindaco fu som- presi. Come un residente della zona del Porcellino che mersa dalle richieste di colloquio, selezionandone ben ha descritto al sindaco la sua giornata tipo, riportando undici. Un mercoledì intenso, iniziato alle 7,30: c’era tutte le difficoltà cui deve far fronte chi ha la fortunaSuor Antonietta, presentatasi da Renzi per chiedere un sfortuna di abitare nel centro storico. Questo e molto marciapiede in via Cosimo il Vecchio, vicino al con- altro è il “mercoledì del cittadino”: un po’ ricevimento, vento nei pressi di Careggi, e c’era Guido, residente un po’ udienza privata, un po’ ambulatorio. L’appunnella zona di Quaracchi, che dapprima ha presentato al tamento è per ogni mercoledì. Previa prenotazione, sindaco le difficoltà (aeroporto e presenza di stranieri s’intende.
maligni dicevano che in caso di sconfitta alle elezioni non avrebbe proseguito nel suo impegno politico, rinunciando a svolgere il ruolo di capogruppo dell’opposizione di centrodestra a Palazzo Vecchio. Voci smentite dai fatti: Giovanni Galli non ha nessuna intenzione di abbandonare la fascia di capitano del Pdl in Comune, tutt’altro. “Ho preso un impegno con tutti i fiorentini, e intendo mantenerlo” ribadisce l’ex portiere. In questi primi mesi Galli, sostenuto dal suo gruppo consiliare, è riuscito a far Giovanni Galli approvare due ordini del giorno, impegnando la giunta Renzi ad indicare entro il 15 settembre l’area “Ogni consigliere ha le sue compedi Firenze destinata ad ospitare la tenze e le sue aree specifiche - gacittadella viola e a garantire la gra- rantisce Galli - ma sui grandi temi tuità dei parcheggi nelle aree ospe- condividiamo la strategia e mardaliere. Un successo subito riven- ciamo compatti”. Grandi temi che dicato dal Pdl, la dimostrazione di saranno al centro dell’azione polivolere e potere incidere sull’attivi- tica del Pdl nei prossimi mesi. Urtà amministrativa pur sedendo sui banistica, aeroporto, Tav, tramvia, banchi dell’opposizione: “Stiamo case popolari: in definitiva i punti portando avanti alcuni punti conte- principali del programma elettonuti nel mio programma elettorale. rale di Galli. Punti sui quali Galli Con la nostra azione - dice Galli si dice pronto a confrontarsi con - stiamo costringendo il centrosi- Renzi e la sua giunta, nell’interesnistra ad ascoltare alcune sollecita- se di Firenze e dei fiorentini, con zioni, che non sono solo nostre ma buona volontà e spirito collaboradi tutti i fiorentini”. Al suo fianco tivo. E proprio la collaborazione, una squadra di consiglieri piutto- il confronto costruttivo pare essere sto variegata, composta da politi- per il candidato sindaco del centroci navigati, destra una da giovani delle note Tra le priorità volenterosi dell’opposizione aeroporto, dolenti, uno ed intradegli aspetti Tav e tramvia prendenti e deludenti di da cittadini questi primi prestati alla politica. Un gruppo mesi a Palazzo Vecchio: “Speraeterogeneo, ma compatto, animato vo in qualcosa di più da parte del da uno spirito collaborativo. Una sindaco. Le nostre - ribadisce Galsorta di famiglia allargata dove li - non sono richieste ideologiche, ognuno ha il suo spazio di libertà ma istanze che provengono dalla d’azione, ma che nel momento del- cittadinanza. Adesso è il momento le decisioni importanti si riunisce di finirla con la propaganda e di attorno al tavolo per condividere passare alla concretezza”. Parafrale scelte. A capotavola ovviamente sando un noto telecronista sporti/L.S. lui, il capogruppo, il pater familias: vo, “Galli c’è”.
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LA COPPIA DALLO PSICOLOGO
A
ndare insieme dallo psicologo può essere utile a livello individuale, ad esempio per sostenere il partner che affronta uno specifico problema, oppure per risolvere questioni che affliggono entrambi, oppure per avere un sostegno competente in determinate situazioni particolarmente impegnative (nascita di un figlio, competenze genitoriali, gestione dei rapElisabetta Romeo porti familiari, lutto...). Nel corso della vita sono molteplici le vicende e i cambiamenti che la coppia deve sostenere e che inevitabilmente portano a svariati mutamenti negli equilibri della relazione. Quando si tratta di situazioni di crisi di coppia, può essere faticoso accettare di aver bisogno di un aiuto esterno e può risultare difficile perfino mettersi d’accordo per decidere di chiedere un aiuto insieme, ma la terapia in questi casi è lo strumento più adeguato per capire cosa sta succedendo e per trovare un nuovo modo di stare insieme o, eventualmente, per gestire al meglio una separazione. ELISABETTA ROMEO Psicologa (Ordine degli Psicologi della Toscana. Iscrizione all’Albo n° 4123) Cell. 389 9909033 E-mail: romeoelisabetta@virgilio.it
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provincia
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L’INTERVISTA/1. Carla Fracci, neo assessore in Provincia, spiega i suoi progetti
“Grandi eventi anche nelle realtà minori” Per la prima donna della danza classica italiana le
necessario che gli abitanti di queste terre meravigliose prendano consapevolezza della fortuna di abitare qui. In quanti sanno che a Certaldo è nato Boccaccio? E in quanti hanno letto le sue novelle? Sentirle recitare nel paese in cui sono state pensate e scritte sarebbe meraviglioso. A proposito di progetti, c’è qualcosa su cui sta già lavorando? Qualcosa di concreto è in cantiere, ma deve essere definito nei dettagli. Più in generale posso dire che bisogna ricominciare dalle scuole: è lì che si formano gli uomini e le donne di domani, ed è lì che bisogna agire, sensibilizzando i giovani alle discipline artistiche, come il teatro, la musica e ovviamente la danza. Discipline che non devono essere ristrette ad una élite, ma vanno avvicinate il più possibile a tutti. Purtroppo però c’è un problema di risorse, i fondi non sono sufficienti. Occorre investire di più in cultura, a tutti i livelli istituzionali, a partire dal Governo nazionale. Firenze e la sua provincia possono cullarsi sul loro passato? A sopravvivere nel tempo sono i segni importanti. Prima di buttarci nel futuro è necessario rivalutare l’esistente. Penso al “Genio fiorentino”, una rassegna importante che spero continui e a cui spero di poter dare il mio contributo. La soluzione sta nel vedere la classicità con occhio contemporaneo, tradurla in un linguaggio comprensibile e renderla fruibile a tutti, nessuno escluso.
iniziative culturali non devono essere concentrate solo nel capoluogo, e il rilancio della cultura deve partire dalle scuole: “Ma servono più risorse” Lorenzo Salusest
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entrata a Palazzo Medici Riccardi in punta di piedi, presentandosi con eleganza, sobrietà e idee chiare nella sua nuova veste di assessore provinciale alla cultura. In punta di piedi, dicevamo, e non poteva essere altrimenti: perché lei è Carla Fracci, prima donna indiscussa della danza classica in Italia e nel mondo e legata alla provincia fiorentina per ragioni familiari (il marito, il regista teatrale Beppe Menegatti, è nativo di Firenze) e di residenza (da circa 40 anni la coppia ha una casa sulla via Volterrana). Una nomina che ha sorpreso tutti, a partire dalla diretta interessata. Come le è giunta la proposta? Non appena eletto il presidente della Provincia Andrea Barducci mi ha chiamata sul cellulare per propormi l’incarico. Non avevamo avuto nessun contatto precedente, perciò sono rimasta molto sorpresa. E,
confesso, anche un po’ impaurita: la cultura è una cosa seria, non è possibile gestirla con approssimazione. Ho riflettuto a lungo prima di convincermi. Dopo tre settimane, sulla spinta di mio marito, di nostro figlio Francesco, e grazie alla gradita insistenza di Barducci, ho deciso di accettare. Come “sta” la cultura fiorentina? Quali sono le priorità che si è posta? La provincia di Firenze ha un ricchissimo patrimonio culturale che deve essere valorizzato. Il capoluogo sino ad oggi ha fatto da accentratore catalizzando tutto su di sé. Invece credo sia necessario spostare la città in provincia, riportando piccoli e grandi eventi di richiamo sull’intero territorio. Bisogna rivalutare il capitale artistico, ancora troppo trascurato. Lo si può fare allargando i circuiti turistici sino agli estremi della provincia fiorentina. Ma allo stesso tempo è
Carla Fracci
L’INTERVISTA/2. Parla Samuele Baldini, capogruppo del Popolo della Libertà in consiglio provinciale
“Miaspettomeno‘Genio’epiùconcretezza” H
a esordito nella veste di capogruppo in consiglio provinciale ricordando Graziano Grazzini, suo predecessore a Palazzo Medici Riccardi, prematuramente scomparso nel settembre del 2006. Un’eredità gravosa che Samuele Baldini, 30 anni appena compiuti, raccoglie con coraggio e visibile emozione. A lui il compito di guidare la squadra del Pdl in Consiglio provinciale per i prossimi cinque anni. Gli ultimi cinque anni vita per l’Ente Provincia? Quel che è certo è dobbiamo ridisegnare gli strumenti ed i confini politici della Provincia. Il neopresidente Barducci propone una commissione per l’area metropolita-
Samuele Baldini
na? Noi guardiamo con interesse a questa proposta, purché non sia un modo per affossare il rinnovamento dell’Ente. Si aspetta da Barducci la stessa esuberanza di Renzi? Se posso concedermi una battuta, mi aspetto meno ‘Genio’ e più concretezza. Barducci ha a disposizione un grande capitale politico, seppure in erosione. Mi auguro che le polemiche interne al suo partito non provochino danni alla Provincia. Finché questo ente esiste deve funzionare bene, cosa che non è accaduta con Renzi. Quali sono le priorità da inserire nell’agenda politica della Provincia? Essenzialmente tre: innanzitutto abbiamo l’obbligo di far fronte alla crisi economi-
ca, prestando particolare attenzione a chi più ha subito le conseguenze. La soluzione passa da una gestione oculata dei fondi europei destinati alle politiche di formazione e lavoro. Inoltre occorre uno sviluppo infrastrutturale, a partire dall’aeroporto e dalla Barberino – Incisa. E’ necessaria una sintesi tra la Provincia e le amministrazioni comunali dell’area, tutte guidate dal Pd, ma per ora non mi sembra di vedere tutta questa sintonia. Infine bisogna rilanciare il turismo, coordinando le risorse culturali, artistiche ed umane a disposizione. Al centro c’è Firenze con il suo patrimonio straordinario, ma a poca distanza ci sono altre centinaia di realtà splendide e poco conosciute. /L.S.
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Giornale di informazione del Comune N.8 - Settembre 2009 “ANOTHER WORLD” LE OPERE DI PADDY CAMPBELL ARRIVANO A FIESOLE
Vedere il mondo in cui viviamo attraverso le opere di Paddy Campbell, scultore contemporaneo irlandese. È possibile grazie alla mostra che raccoglie i lavori più recenti dell’artista e che mette in luce l’assidua ricerca applicata alle proporzioni da Campbell nella creazione delle sue sculture. Opere che lo hanno reso famoso in Italia e nel mondo. L’esposizione dal titolo “Another World”, in programma dal 12 settembre al 17 ottobre 2009, si snoda nella sala del Consiglio Comunale di Fiesole e nello spazio antistante il Palazzo comunale. Fiesole diventa, quindi, cornice della prima esposizione antologica dell’artista. Una mostra che marca una nuova tendenza, poiché l’11 settembre, giorno della vernice, verranno effettuate video riprese che saranno riproposte la Un opera di Paddy Campbell settimana successiva a Dublino, dove lo scultore inaugurerà un’altra personale che sarà l’anima gemella della mostra fiesolana. I due eventi saranno messi in relazione tra loro grazie alla creazione di materiali cartacei e video che avvaloreranno l’internazionalità della manifestazione. L’esposizione trasporta il visitatore in un momento di contemporaneità, che rende omaggio al mondo magico e nuovo di Campbell: le sue opere, infatti, sembrano essere fotografie tridimensionali della realtà. Quello che lo spettatore è chiamato a guardare non è altro che il riflesso esatto del mondo in cui viviamo. Un nuovo punto di vista che permette di scoprire dettagli e situazioni che nella frenetica quotidianità sfuggono all’occhio umano. Lavorando la cera e il bronzo Paddy Campbell riproduce questi momenti, come il fotografo fa con la sua macchina. Le opere esposte sono circa 40 e sono dislocate per la maggior parte all’interno del Palazzo Comunele, mentre le altre verranno installate all’esterno. L’allestimento, a cura di Gaetano Salmista - Artù, vuole esaltare le sculture facendole dialogare con le architetture fiesolane ricche di passato storico. E come se scultura e architettura non bastassero, il Massimo Giuntini Group allieterá la serata dell’inaugurazione con musiche celtiche che contribuiranno a trasportare i partecipanti nell’atmosfera irlandese, sorseggiando un black velvet. La scelta di portare le proprie opere a Fiesole non è stata casuale per Campbell, perché proprio a Firenze l’artista si è avvicinato per la prima volta alla scultura. PADDY CAMPBELL - “ANOTHER WORLD” Dal 12 settembre 2009 al 17 ottobre 2009 – Inaugurazione venerdì 11 settembre, ore 18.00, Palazzo del Comune, p.zza Mino.
UNA FINESTRA DI COLORE SUL Teatro Romano CON LE OPERE DI GIUSEPPE CICCIA
Canopi in cotto accolgono i visitatori all’ingresso del Museo Archeologico, una finestra di colore si affaccia sulle rovine del Teatro Romano. Sono le opere del maestro Giuseppe Ciccia in mostra al Museo e all’Area Archeologica di Fiesole dal 12 settembre al 31 ottobre 2009. La mostra è aperta dal 12 al 30 settembre dalle ore 10 alle 19 dal lunedì alla domenica con chiusura il martedì e dall’1 al 31 Giuseppe Ciccia, Interspazio ottobre con orario 10-18 sempre dal lunedì alla domenica con chiusura il martedì. L’esposizione, dal titolo “Finestra Sul Passato”, si avvale di trenta opere dell’artista e prende il nome da una scultura di grandi dimensioni (400 cm x 560 cm) realizzata dal Maestro. L’opera per l’occasione è posizionata sulla Terrazza del Teatro Romano. Tutto il percorso della mostra è evidenziato da opere su tela, dove i colori sono i protagonisti indiscussi. Pennellate gialle, rosse, blu e arancio vanno a creare forme compositive nello spazio. Tra i punti focali dell’esposizione i “Canopi”: sculture in cotto ingelivo realizzate a tornio e decorate con smalti e una “Stele” a tronco di piramide in plexiglas posizionata
www.comune.fiesole.fi.it informazioni 055/055
all’entrata principale del Museo Archeologico. La mostra prosegue, poi, nella Sala Costantini. A cornice dell’esposizione anche eventi collaterali dedicati ai bambini, che vedono il coinvolgimento delle scuole primarie della rete cittadina. Con questa mostra Giuseppe Ciccia intende dimostrare l’importanza dell’interattività artistica-percorso-spettatore, che, pur avvalendosi della tecnologia, mostra rispetto e ammirazione per la storia dell’arte “passata”. Lungo il percorso espositivo è possibile apprezzare le opere del Maestro realizzate con diverse tecniche tradizionali: dal disegno alla pittura, dall’incisione all’immagine filmica. La mostra “Finestra Sul Passato” è l’evento artistico-culturale dell’Area e del Museo Civico Archeologico di Fiesole che chiude l’estate fiesolana e apre gli eventi della nuova stagione autunnale. La Mostra è stata promossa dall’Assessorato alla Cultura di Fiesole–Comune di Fiesole, dai Musei Fiesolani e dall’Estate Fiesolana, con il Patrocinio della Provincia di Firenze e del Consiglio della Regione Toscana. Il Maestro Giuseppe Ciccia, messinese di nascita ma fiorentino di adozione, opera nel suo studio a Firenze nella suggestiva Piazza Frà G. Savonarola. La sua attività artistica prende le mosse nel 1963 partecipando ai grandi movimenti dell’Arte Contemporanea: dalla PopArt all’Arte-Povera e alle svariate sue Performances che coinvolgono il pubblico in quanto diviene , oltre che spettatore, parte integrante dell’opera. L’incontro con Vinicio Berti ed Emilio Vedova contribuisce ad esercitare il suo impegno in una pittura che rifiuta la forma e l’interpretazione dei dati oggettivi della realtà, per operare attraverso una sintesi formale, ristretta sulla polarità di pochi colori, dal rosso al nero, dal blu al giallo. Il 16 settembre l’artista e il curatore della mostra Maurizio Vanni, incontreranno il pubblico per un approfondimento sull’esposizione. Il 27 settembre, invece, si terrà un ulteriore appuntamento con l’artista. GIUSEPPE CICCIA - FINESTRA SUL PASSATO Dal 12 settembre 2009 al 31 ottobre 2009. La mostra è aperta dal 12 al 30 settembre dalle ore 10 alle 19 dal lunedì alla domenica con chiusura il martedì e dall’1 al 31 ottobre con orario 10-18 sempre dal lunedì alla domenica con chiusura il martedì Fiesole: AREA E MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO Info: tel.055-5961293 www.museidifiesole.it
IL 14 SETTEMBRE SI TORNA SUI BANCHI DI SCUOLA
Il 14 settembre la campanella suona anche per gli studenti di Fiesole. Dal secondo lunedì di settembre tutti a sedere sui banchi per cominciare un nuovo anno scolastico. Per i bambini della scuole dell’infanzia l’orario dal 14 al 18 settembre sarà ridotto: dalle 8.30 alle 12.30 e fino al 18 settembre non sarà disponibile il servizio di mensa. I bimbi avranno il servizio di scuolabus solo per l’andata, mentre da lunedì 21 settembre per i bambini di 4 e 5 anni partirà l’orario completo (8.30 – 16.30) con refezione e scuolabus. Per quanto riguarda i bambini di 3 anni avranno un inserimento scaglionato e graduale. Le date saranno comunicate alle famiglie dalla scuola. Dal 5 ottobre inizia l’orario intero (8.30 – 16.30) per tutti. Ultimo giorno di scuola 30 giugno 2010. (giovedì 29 e venerdì 30 giugno orario dalle 8.30 alle 12.30). Per quanto riguarda la scuola primaria, le prime classi effettueranno orario antimeridiano per l’intera settimana (8,30 - 12,30). Gli alunni delle classi successive lunedì 14 e martedì 15 settembre avranno orario corto (8.30 - 12.30), mentre da mercoledì 16 settembre l’orario sarà 8.30 - 16.30. L’Ultimo giorno di scuola sarà venerdì 11 giugno 2010 e l’orario sarà ridotto (8.30 - 12.30). Fin dal primo giorno è garantito lo scuolabus per andata e ritorno. Per la scuola secondaria di primo grado il primo giorno di scuola (14 settembre) parte con orario 8.20 – 12.20 e non saranno disponibili i mezzi di trasporto (Linea e scuolabus per il ritorno). Dal 15 settembre cambia l’orario: 8.20 – 13.20, mentre il sabato sarà 8.20 – 12.20. Per le classi con il tempo ordinario senza sabato l’orario è: lunedì, martedì, giovedì e venerdì 8.20 – 13.20 e il mercoledì orario 8.20 – 16.20. La chiusura della scuola sarà sabato 12 giugno 2010 alle ore 12.20. Oltre le vacanze di Natale e Pasqua verrà sospesa l’attività educativa dal 29 al 31 marzo, il 31 maggio e il 1 giugno.
SI RICONFERMA IL SUCCESSO DELL’ESTATE FIESOLANA: OLTRE 6.000 SPETTATORI PER LA 62° EDIZIONE
Ha fatto il pieno di pubblico la 62° edizione dell’Estate Fiesolana, che in meno di un mese (19 giugno – 20 luglio) ha registrato più di 6.000 spettatori. Trenta giorni di iniziative fra musica jazz, classica, mostre e cinema e una chiusura con il tutto esaurito il 20 luglio con oltre 1900 spettatori, per l’evento “Bollani – Carioca”, dove il pianista fiorentino con il suo gruppo semi-brasileiro ha trascinato il pubblico del Teatro Romano sul ritmo di samba e choro. Teatro strapieno con quasi 1600 persone anche per l’evento di David Byrne, il 18 luglio, quando il musicista britannico ha presentato il nuovo progetto: “Everything That Happens Will Happen Today”,
il primo album composto a quattro mani dopo 27 anni dalla coppia David Byrne e Brain Eno. Due appuntamenti che rientravano nel ricco programma di “Vivere Jazz”, una delle rassegne, all’interno dell’Estate Fiesolana, più apprezzate dei mesi estivi. Nata da un’idea di Stefano Bollani, “Vivere Jazz” in quattro edizioni ha raggiunto più di 20mila presenze. L’edizione 2009 ha visto sul palco alcuni dei maggiori talenti internazionali come il gruppo Mingus Dinasty, la nuova regina americana del contrabbasso, Esperanza Spalding insieme al suo gruppo e alcune delle migliori realtà jazzistiche italiane, come i gruppi Nico Gori e Alessandro Lanzoni Quartet e l’Orchestra jazz della Sardegna. L’Estate Fiesolana è stata anche classica con l’omaggio ai grandi compositori dell’Ottocento e contemporanei. L’Orchestra da Camera “I Nostri Tempi”, diretta da Piero Bellugi, ha ricordato i 200 anni di Mendelssohn il 19 giugno nella Cattedrale di San Romolo, davanti a 200 persone. Successo che si è ripetuto anche il 25 alla Badia Fiesolana, dove l’Orchestra è stata diretta dalla bacchetta di Edoardo Rosadini. La Basilica di Sant’Alessandro è stata gremita di pubblico per il concerto in onore, e alla presenza, della compositrice russa Sofia Gubaidulina. Ha puntato sui giovani e sui grandi maestri, ottenendo grande successo, la Scuola di Musica di Fiesole con i concerti dedicati ai Nuovi Compositori, ai Nuovi Direttori e ai Nuovi Talenti Internazionali. Tre appuntamenti che hanno registrato più di 300 spettatori. Successo anche per la sezione mostre, che ha visto l’esposizione dal titolo “Sulle tracce dell’Eden” (dal 13 giugno al 2 agosto) nella Basilica di Sant’Alessandro delle opere di Claudio Sacchi. Pieno di visitatori anche per la mostra “La Madonna di Fiesole tra stupore e riconoscimento”, che resterà aperta fino al 4 ottobre al Museo Bandini e vede esposta un’inedita terracotta policroma dipinta a freddo attribuita al Brunelleschi. Interesse anche per la mostra “Carole Feuerman Maxima”, allestita nella Terrazza, nel Loggiato del Teatro Romano e nel Museo Civico Archeologico, che ha visto, dal 2 luglio al 3 agosto, esposte le sculture in bronzo e resina dell’artista newyorkese Carole Feuerman. Il cinema sarà, invece, protagonista nella nostra città, a novembre con il Premio Fiesole ai Maestri del Cinema. L’edizione di quest’anno, la 43esima, sarà dedicata al genio francese di Bertrand Tavernier, sceneggiatore, produttore e regista di film come “L’esca” e “La Piccola Lola” con cui ha vinto il Gattopardo d’Oro del Premio Luchino Visconti 2005. È il bilancio, più che positivo, della 62° edizione dell’Estate Fiesolana, che si è caratterizzata per un fitto programma musicale, più concentrato rispetto agli anni passati. Una scelta, questa, voluta dal Comune di Fiesole per non disperdere l’offerta artistica e l’attenzione del pubblico.
sito www.comune.fiesole.fi.it. Il progetto “Città Sicura” è frutto dell’accordo firmato dal Comune di Fiesole insieme con Unisalute e in collaborazione con Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil.
SONO APERTE LE ISCRIZIONI PER LA SCUOLA DI MIMO DI FIESOLE
Perdersi fra cantine, caseifici e frantoi. Gustare (e degustare) il vino, l’olio d’oliva e altri prodotti tipici toscani. Un tour attraverso le fattorie e le aziende agricole del territorio fiesolano alla scoperta di luoghi solitamente chiusi al pubblico all’insegna del buon bere e mangiare. Tutto questo è possibile grazie all’iniziativa “Tour Degustazioni”: un percorso attraverso i giardini, le ville, le fattorie e i sapori di Fiesole. Apre i cancelli ai visitatori la Fattoria di Maiano, con una visita guidata ai giardini e alle sale della Villa, dove il regista James Ivory ha girato alcune scene del film “Camera con vista”, ma anche alla stessa fattoria, dove, con la visita al frantoio aziendale (in funzione nei mesi di novembre e dicembre) è possibile conoscere tutte le fasi della lavorazione delle olive. Al termine del percorso, nella sala Olivaia, verrà degustato l’olio extra-vergine di oliva. Le visite, anche per i gruppi, sono effettuate tutti i giorni su prenotazione (Fattoria di Maiano, via Benedetto da Maiano, 11, tel. 055/599600 – fax 055/599640, mail: maiano2@contemiarifulcis.it; www.fattoriadimaiano.com). Degustazione di olio extra-vergine d’oliva anche all’Azienda Agricola Montereggi, che appartiene alla stessa famiglia da oltre quattrocento anni ed è ubicata a Caldine dove viene prodotto il vino Chianti dei Colli Fiorentini. L’Azienda Agricola, che comprende circa 50 ettari di terreno adibito alla coltura dell’olivo, unisce a metodi agricoli tradizionali tecniche moderne e controllo di qualità dei suoi prodotti. Le visite guidate comprendono la visita del frantoio con degustazione dell’olio extra vergine e vengono fatte, su prenotazione, il mercoledì e giovedì pomeriggio tra le 15.00 e le 18.00 (Azienda Agricola Montereggi, via Santa Maria Maddalena, 8, Caldine, tel. 055/540014 - 349/5525646, mail: info@ montereggi.it. La visita è gratuita). “Tour Degustazioni” anche all’Azienda Agricola Buonamici, che si caratterizza per la produzione biologica e per il suo olio extra-vergine. Oltre agli oliveti, infatti, vengono coltivati ortaggi e legumi e dalle foglie d’olivo viene estratto un distillato utilizzato per la preparazione di cosmetici. Le visite, per un minimo di 8/10 persone, vengono effettuate una volta al mese dietro appuntamento (Azienda Agricola Buonamici, via di Montebeni, 11, tel. 055/654991 – fax 055/65499216). Famosa per il suo vino e il suo olio apre ai visitatori anche la Fattoria Montereggi, conducendoli in un percorso attraverso il frantoio e la cantina, che tocca anche il palato con la degustazione dell’olio extra-vergine e del vino. Le visite, su prenotazione, vengono fatte tutti i mercoledì (tranne i festivi) dalle ore 10.00 alle 16.00 e tutti i sabato (tranne i festivi) dalle 10.00 alle 12.00 (Fattoria Montereggi - Borsini, via Bosconi, 44, tel. 055/540005 333/4727156). Alla scoperta dei sapori anche all’Azienda Agricola Montececeri, che produce olio d’oliva di rinomata eccellenza, vino rosso e bianco, miele e altri prodotti rigorosamente biologici. L’Azienda si trova in una proprietà che vanta uno dei più bei giardini all’inglese della zona. La visita all’Azienda, su prenotazione, è in programma giovedì 24 settembre, alle ore 16, e comprende il giardino e la fattoria. (Azienda Agricola Montececeri, tel. 055/59951, fax 055/59551). A questo punto non resta che preparare il palato.
Parlare con il corpo, comunicare a gesti. È l’arte del mimo: il più antico modo di “fare teatro”. Per chi vuole conoscere meglio le potenzialità del proprio corpo la Scuola di Mimo di Fiesole organizza dei corsi per chiunque voglia cimentarsi in questa antica arte. Per gli “aspiranti mimi” sono aperte le iscrizioni per il nuovo anno alla Scuola di Mimo di Fiesole. La scuola si sviluppa in un biennio (non è possibile pertanto frequentare un solo anno) e ha sede presso il Piccolo Teatro di Fiesole (Via Colzi, 3). L’accesso ai corsi è a numero chiuso e l’ingresso è regolato da una sessione di provini. Per partecipare alle audizioni è necessario inviare all’indirizzo info@ascare.it il modulo di iscrizione (scaricabile dal sito www.ascare.it), insieme ad una lettera di motivazione e al curriculum vitae. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre martedì 6 ottobre 2009. Gli studenti che passeranno la selezione, dovranno poi sostenere un’audizione l’8 ottobre. Le lezioni inizieranno il 15 ottobre e si svolgeranno il giovedì e il venerdì: per gli studenti del primo anno dalle ore 21 alle 23, mentre per gli allievi del secondo anno dalle ore 19 alle 21. Al termine del biennio agli allievi verrà rilasciato un attestato. La formazione sarà curata da Bianca Francioni, mima a livello internazionale e allieva diretta di Marcel Marceau. La Francioni sarà coadiuvata da altri insegnanti di alto profilo sia nazionale sia internazionale. Il progetto, finanziato dalla Regione Toscana, nasce dalla collaborazione della compagnia Ascarè Teatranti di Bianca Francioni. Il costo annuale del corso di formazione è di 400 euro, cifra che è possibile pagare con rate mensili o quadrimestrali. Per ulteriori info è possibile consultare il sito www.ascare. it oppure scrivere all’indirizzo mail info@ascare.it.
SEMPRE ATTIVA LA POLIZZA “CITTÀ SICURA” SERVIZIO DI ASSICURAZIONE CONTRO FURTI E RAPINE
Si chiama “Città Sicura” ed è una polizza assicurativa di assistenza stipulata dal comune con la Compagnia Unisalute a favore dei cittadini residenti nel Comune che fornisce un’immediata assistenza totalmente gratuita per gli sgradevoli svantaggi di furti, scippi e rapine subiti nelle proprie abitazioni o sul territorio fiesolano. Il servizio offre sia assistenza sanitaria sia copertura assicurativa. Per usufruirne basta telefonare al Numero Verde 800/212480 attivo 24 ore su 24. La consulenza sanitaria è telefonica, attiva e gratuita tutto l’anno, mentre la polizza assicurativa si attiva in caso di furto, tentato o subito, o di rapina nella propria abitazione e in caso di scippo nel territorio comunale. Le garanzie previste prevedono una serie di vantaggi: dall’invio di una guardia giurata, di un tecnico (falegname, fabbro, elettricista, idraulico o di un vetraio), all’aiuto attraverso il supporto di una collaboratrice domestica, di un medico, un infermiere, un fisioterapista o uno psicologo, fino all’assistenza di ospitalità in albergo e al rimborso delle spese per il rifacimento dei documenti. Attraverso il numero verde si hanno, inoltre, pareri medici immediati, consulenza geriatrica e informazioni sanitarie. Per ottenere i servizi previsti da “Città Sicura” è sufficiente seguire le istruzioni suggerite dal numero verde. Tutti i residenti del Comune di Fiesole possono godere e usufruire, così, delle garanzie previste. Ognuna delle coperture assistenziali e assicurative ha condizioni specifiche e massimali di utilizzo. Il contratto di assicurazione prevede, ovviamente, in caso di sinistro, alcuni semplici obblighi burocratici per i cittadini. Il rinnovo è effettuato direttamente dall’Amministrazione Comunale. Tutti i particolari sono contenuti nel libretto informativo che è distribuito all’Urp (via Portigiani, 3) o sul
NUOVO REGOLAMENTO PER L’ISCRIZIONE ALL’ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI OPERANTI SUL TERRITORIO FIESOLANO
È stato approvato dal Consiglio Comunale (delibera n. 27 del 22 aprile 2009) il Regolamento dell’Albo Comunale delle Associazioni operanti sul territorio comunale allo scopo di riconoscere e promuovere il valore politico economico e culturale di solidarietà e di promozione sociale di tutte le Organizzazioni associative operanti sul territorio comunale. Al fine dell’individuazione e del riconoscimento degli organismi associativi è istituito presso il Comune di Fiesole l’Albo delle Associazioni che perseguono finalità di servizio e innovazione senza fini di lucro e aventi finalità sociali, culturali, scientifiche, educative, sportive, ricreative, religiose, turistiche, naturali, di protezione ambientale e di salvaguardia del patrimonio storico, culturale e artistico che esercitano nel territorio di Fiesole. L’obiettivo è quello di individuare le associazioni che potranno beneficiare dei contributi economici previsti dal Regolamento o di altri benefici e contributi, valorizzando, inoltre, le risorse dell’associazionismo. Le modalità ed i requisiti necessari per l’iscrizione all’Albo sono indicati nel Regolamento dell’Albo Comunale delle Associazioni disponibile presso l’U.R.P., Via Portigiani n° 3 (aperto dal lunedì al venerdì 8,00 -13,00 e il giovedì pomeriggio anche dalle 14 alle 18,30), oppure sul sito del Comune di Fiesole www.comune.fiesole.fi.it.
TOUR DEGUSTAZIONI: UN PERCORSO FRA I SAPORI DI CASA
LA Città di Fiesole HA DATO IL BENVENUTO AI RICERCATORI DELL’ISTITUTO UNIVERSITARIO EUROPEO
Il Teatro Romano di Fiesole si è presentato gremito di studenti e ricercatori, provenienti da tutti i paesi dell’Unione Europea, il 4 settembre in occasione del Benvenuto da parte della Città di Fiesole ai ricercatori dell’Istituto Universitario Europeo. Una serata che si è distinta per i contenuti culturali e gastronomici e ha permesso uno scambio di conoscenze fra la Città di Fiesole e i ricercatori europei. Tanti gli studenti dei corsi di dottorato in discipline umanistiche (Diritto, Economia, Scienze Politiche e Sociali, Storia) dell’Istituto Universitario Europeo (IUE) che,
dopo aver superato una dura selezione, hanno iniziato a fine agosto i loro studi alla Badia Fiesolana, dove rimarranno per i prossimi 4 anni. Ad essi si aggiungono i ricercatori post—dottorali, che continueranno all’Istituto il proprio percorso accademico dopo il Phd dedicandosi ai loro studi in un ambiente europeo e multiculturale che solo l’IUE può garantire. La giornata di benvenuto è iniziata alle 17.30 con i saluti da parte del Sindaco di Fiesole, Fabio Incatasciato, e del Presidente dell’Istituto Universitario Europeo, Yves Mény ed è proseguita con la visita guidata al Museo e all’Area Archeologica e al Museo Bandini. La serata si è conclusa con un buffet: un’occasione per far gustare fin da subito i sapori delle terre locali.
IL 1° SETTEMBRE 2009 SI SONO SVOLTE LE CERIMONIE PER IL 65° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DI FIESOLE
Fiesole ha ricordato il 65° anniversario della sua Liberazione il 1° settembre 2009 con un cospicuo programma di iniziative, organizzate dal Comune di Fiesole. Le cerimonie della giornata sono iniziate la mattina con la Messa in ricordo dei caduti in guerra e nella lotta di liberazione nella Chiesa di Santa Maria Primerana a Fiesole a cui ha seguito la partenza dal Municipio del corteo verso il parco della Rimembranza e l’apposizione della corona. A Montebeni è stato reso omaggio ai caduti con la deposizione della corona al Monumento. La tappa successiva si è svolta a Compiobbi con l’apposizione di una corona alla Lapide dei Caduti. La giornata del ricordo è proseguita nel pomeriggio a Casa Marchini Carrozza con il ciclo di lettura “La memoria le storie” e “EX Archivio – Memorie Ritrovate”, che hanno messo in luce i volti, le storie e le scelte di chi ha vissuto il passaggio della guerra a Fiesole. Ha seguito la proiezione del video “I giovani e i testimoni”: un’esperienza didattica intorno alla memoria curata dall’Associazione “Amici dell’Archivio di Fiesole”. A conclusione della giornata l’ultimo omaggio è stato fatto dalla Filarmonica di Fiesole con un concerto al Teatro Romano. Durante la giornata si sono poi succeduti gli interventi del Sindaco di Fiesole, Fabio Incatasciato; dell’Assessore alla Formazione, Maria Luisa Moretti; dello storico Matteo Mazzoni, dello scrittore e archivista Carlo Bagnoli e, per gli “Amici dell’Archivio, di Mario Cantini e Maria Venturini.
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “DA LONTANO LA VITA. POESIE FIESOLANE 2004/2008” DI PAOLO DAL POGGETTO
“Da lontano la vita. Poesie fiesolane 2004-2008” è il titolo dell’ultimo libro di poesie di Paolo Dal Poggetto, che verrà presentato giovedì 17 settembre, alle ore 18, al Ridotto del Teatro Romano di Fiesole. Alla presentazione parteciperanno il Sindaco di Fiesole, Fabio Incatasciato e l’Assessore alla Cultura, Paolo Becattini. Nell’occasione interverranno il Professor Francesco Gurrieri (Università di Firenze) e Mario Graziano Parri, direttore della rivista culturale “Caffè Michelangiolo”. Al termine della presentazione seguirà un aperitivo. Si tratta di trentasette poesie scritte dal 2004 ai giorni nostri. Tra queste sette hanno per soggetto il modo di poetare dell’autore e le sue fasi (ispirazioni, correzioni, limature, indicazioni cronologiche, ecc.); ma oltre le ragioni e i tempi del suo “poetare”, queste liriche parlano del sole grande e delle notti insonni, di lune pallide di campi arati e di boschi, di albe e tramonti, di alberi e fiori, di sorrisi e di morte, e qualche volta di Dio. Emblematica in tal senso la scelta dell’immagine di copertina, una fotografia di Vittore Tappari: la presenza del cipresso che non può che suggerire la “toscanità” del luogo. Il rialzo cromatico dei campi gialli sulla “piaggia” e, infine, la strada al centro, curva e scoscesa (seppure in discesa) quanto basta per evocare un cammino lungo e forse difficile verso un futuro incerto. Una strada bianca, come quelle dolci del passato del poeta. Il sottotitolo, poesie fiesolane, allude al fatto che quasi tutte le liriche della raccolta sono state scritte e/o corrette a Fiesole, dove, dopo 25 anni di vita a Urbino in qualità di Soprintendente per i Beni Artistici e Storici delle Marche, Paolo Dal Poggetto ha rimesso, ormai da un quinquennio, consolidate radici toscane, non lontano dalla natia Firenze.
BREVI TURNI FARMACIE MESE DI SETTEMBRE Ecco l’elenco dei turni delle farmacie del territorio fiesolano per il mese di Settembre
SETTEMBRE: Sabato 5 e Domenica 13 - Farmacia Magonio, loc. Girone, via Aretina 10, Tel. 055/6594233; Domenica 6 e Sabato 12 – Farmacia Benvenuti, loc. Compiobbi, via Aretina 194, Tel. 055/593057; Sabato 12 e Domenica 13 – Farmacia Perna, Fiesole, Piazza Mino 15, Tel. 055/5878412; Sabato 19 e Domenica 20 - Farmacia S. Bernardino Borgunto, Via Colzi 8/B, Tel: 055/599262; Sabato 19 e Domenica 27 - Farmacia Magonio, loc. Girone, via Aretina 10, Tel. 055/6594233; Sabato 19 e Domenica 20 - Farmacia S. Bernardino Borgunto, Via Colzi 8/B, Tel: 055/599262; Domenica 20 e Sabato 26 - Farmacia Benvenuti, loc. Compiobbi, via Aretina 194, Tel. 055/6594878; Sabato 26 e Domenica 27 - Farmacia Perna, Fiesole, Piazza Mino 15, Tel. 055/5878412.
FIESOLE MERCATI
Domenica 13 settembre in piazza Mino arriva il mercato Arte in Piazza, dove sarà possibile comprare oggetti realizzati a mano e assistere a dimostrazioni della lavorazione del legno, della creta e a creazioni con fiori secchi. Domenica 4 ottobre in piazza Mino torna il mercato del Piccolo Antiquariato, uno degli appuntamenti più attesi e apprezzati dagli appassionati. Nella stessa giornata insieme al Piccolo
Antiquariato, via Portigiani e piazza del Mercato saranno invase dalle festanti bancarelle della Fiera di San Francesco. Per quanto riguarda i mercati settimanali di alimentari, ortofrutta e abbigliamento, si parte il lunedì mattina alle Caldine in via di Bugia; il martedì mattina a Compiobbi in piazza Falcone e Borsellino; il giovedì mattina è la volta di Pian del Mugnone in piazza della Repubblica; il venerdì l’appuntamento è al Girone in piazza S. Pertini e la settimana si chiude il sabato mattina a Fiesole in piazza Garibaldi.
CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI ISEE SETTEMBRE 2009 – GIUGNO 2010
Per la compilazione dell’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è possibile chiamare l’ufficio Urp al numero telefonico 055/599478 per prendere un appuntamento, secondo il seguente calendario. Fiesole (Urp/Ufficio informazioni turistiche, Via Portigiani, 3), il mercoledì dalle 15 alle 18 nei giorni: 9 settembre – 7 ottobre – 4 novembre – 2 dicembre – 13 gennaio – 3 febbraio – 3 marzo – 7 aprile – 5 maggio – 9 giugno. Compiobbi (Centro Incontri, Via Romena, 58), il mercoledì dalle 15 alle 18 nei giorni: 16 settembre – 14 ottobre – 11 novembre – 9 dicembre – 20 gennaio – 10 febbraio – 10 marzo – 14 aprile – 12 maggio – 16 giugno. San Bartolo (Circolo Ricreativo Arci, Via Dei Cipressini, 6), il mercoledì dalle 15 alle 18 nei giorni: 30 settembre – 28 ottobre – 25 novembre – 23 dicembre – 24 febbraio – 24 marzo – 28 aprile – 26 maggio – 30 giugno. Caldine (Fratellanza Popolare, Pian Del Mugnone, Piazza Dei Mezzadri, 1° Piano Stanza, 4), il mercoledì dalle 15 alle 18 nei giorni: 23 settembre – 21 ottobre – 18 novembre – 16 dicembre – 27 gennaio – 17 febbraio – 17 marzo – 21 aprile – 19 maggio – 23 giugno.
TESSERINI VENATORI
Sono disponibili i tesserini venatori per gli abitanti del Comune di Fiesole. Gli interessati possono recarsi direttamente all’ufficio Polizia Amministrativa e Commercio (Municipio, I piano) per ritirare il proprio tesserino il martedì dalle ore 8.00 alle 13.00 e il giovedì dalle ore 8.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.30. Si ricorda che per poter ritirare il proprio tesserino occorre presentare la licenza di porto d’armi valida, l’allegato della licenza di caccia, la ricevuta del tesserino venatorio della stagione precedente riconsegnata al Comune o l’attestato del pagamento della sanzione amministrativa alla Provincia per mancata riconsegna nei termini, le ricevute dimostrative dell’avvenuto pagamento delle tasse governative e regionali dell’anno scorso ed, infine, il tesserino del codice fiscale per la verifica dei dati.
XX° FESTA DELLA RIFICOLONA A ELLERA
Va in scena a Ellera, fino a domenica 13 settembre, la XX° Festa della Rificolona, annessa alla IX° Sagra delle Specialità Fiorentine. Tutti i giorni dalle 19.00 in poi (e domenica 13 dalle 16.00) stand, ludoteca, animazioni, ristorante e pizzeria con specialità di trippa, salsicce e fagioli, ribollita, baccalà e lampredotto, animeranno la festa. Per l’ultima serata gran finale alle 22.30 con la sfilata sull’Arno dei barchetti allegorici seguita da uno spettacolo pirotecnico. Tutte le sere, dalle ore 18.30 alle 23 e il sabato e la domenica dalle 18 alle 23.30, è attivo il servizio navetta Compiobbi-Ellera-Sieci con trenino gratuito, che parte da piazza Mazzini di Compiobbi e da piazza Albizi delle Sieci. Giovedì 10 settembre alle 21.30 va in scena lo spettacolo Il Mangiafuco della compagnia Sirteta; venerdì 11, sempre alle 21.30, è la volta dei Karacongioli i folletti da strada; sabato 12 il primo appuntamento è alle 21.30 con Elirudyzuli lo spettacolo dei Ballerini volanti, mentre alle 22 è in programma l’ottava edizione del Lancio dei palloncini e della mongolfiera della pace. Serata conclusiva della festa iniziata il 3 settembre, è domenica 13: si parte alle 16 con Gechi senza frontiere, a cura dlla ludoteca Gecogiocando, alle 21.30 si prosegue con Magia itinerante, gli spettacoli della giornata terminano alle 22.30 con la sfilata sull’Arno dei barchetti allegorici e successivamente, alle 23.30, con i fuochi d’artificio. Tutte le sere, inoltre, nel parco giostra per i bambini è presente un mezzo di soccorso dimostrativo dell’Associazione Guida Verde SOS Animali.
10° MEMORIAL FRANCESCO CAFFÈ
Dal 7 al 19 settembre sul campo della Parrocchia di Pian del Mugnone si terrà il 10° Memorial Francesco Caffè: un Torneo di calcio a 5. La Fondazione Francesco Caffè nasce a ricordo del nome e della figura di Francesco, studente 17enne scomparso nel 2000 a seguito di un incidente stradale. Nella continuazione del suo carattere generoso e di attenzione verso gli altri, la Fondazione ha lo scopo di realizzare, attraverso avvenimenti sportivi e di aggregazione sociale, interventi legati alla sicurezza stradale e opere di beneficenza di vario genere e forma, a tutela delle categorie di persone disagiate. In particolare, in tempi recenti, la Fondazione Francesco Caffè ha rivolto la sua attenzione all’acquisto di defibrillatori, apparecchi salva-vita, molto importanti in caso di incidenti stradali. Annualmente devolve una certa cifra attraverso il noto sportivo Marco Banchelli, che si reca di persona alla Casa della Compassione Karuna Bavan di Katmandu, gestito da missionari cattolici, che accolgono e danno sostegno all’infanzia abbandonata. Il Torneo di calcio a 5 è particolarmente rivolto alle adozioni a distanza. Alla fine del Torneo, in occasione di una manifestazione popolare che si terrà alle Caldine, verrà consegnato alla Fratellanza Popolare un assegno per l’acquisto di una carrozzina semovente saliscendi piani.
GIOCARE A TENNIS IN PIAZZA MINO
Lo sport scende in piazza il 20 settembre con l’iniziativa “Tennis in Piazza”, organizzata dall’Associazione Sportiva Fiesole Tennis. Piazza Mino si trasformerà per un giorno, dalle ore 10 alle 20, in un mini campo da tennis grazie all’allestimento di un piccolo campetto in moquette verde, dove i bambini dai 4 ai 10 anni potranno cimentarsi gratuitamente nel tennis diretti dagli esperti consigli dei maestri della Federazione Italiana Tennis. La scuola di Tennis ha registrato nella stagione passata più di 100 iscritti. I corsi che si tengono da ottobre a maggio sono seguiti da maestri federali. Per iscriversi ai corsi di tennis non è necessario essere un membro del Circolo. Per ulteriori informazioni sull’iniziativa “Tennis in Piazza” del 20 settembre e sui corsi di tennis è possibile telefonare al numero 055.541237.
TORNA LA FESTA DELL’UVA ALL’OLMO
In occasione del 60° anno dalla ricorrenza della tradizionale Festa dell’Uva dell’Olmo, quella di quest’anno sarà una grande festa. Anzi due. Si parte sabato 26 settembre con la serata dedicata a “La Fine della Vendemmia”: alle ore 15 verranno effettuate le escursioni con visita guidata alle cantine delle Aziende Agrarie della Frazione dell’Olmo e del Comune di Fiesole, mentre alle 17.30 ci sarà l’apertura degli stand gastronomici, che allieteranno il palato di tutti fino a tarda serata. Sarà possibile, quindi, degustare prodotti alimentari tipici e ballare con il repertorio musicale proposto. I festeggiamenti continuano anche domenica 27 con la rievocazione storica della “Festa dell’Uva”. Si parte la mattina alle ore 9.30 con l’escursione, con visita guidata, alle Aziende Agrarie della Frazione dell’Olmo e del Comune di Fiesole, si prosegue alle 10.30 con l’allestimento dei carri con l’uva. Nel pomeriggio l’appuntamento si sposta in località Quattro Strade: alle 15 ci sarà l’esibizione della “Banda Musicale di Fiesole”, mentre alle ore 16 partirà la sfilata dei carri per la rievocazione della Festa dell’Uva guidati dalla Banda Musicale per l’intero percorso fino al nucleo storico dell’abitato dell’Olmo, dove saranno esposte le attrezzature tipiche per la lavorazione dell’uva e del vino, i manufatti realizzati a mano dagli artigiani e i prodotti agricoli alimentari delle Aziende partecipanti. Si terrà, inoltre, l’esibizione del “Gruppo Canti Popolari di Bivigliano”. Durante tutta la manifestazione sarà possibile degustare vini e alimenti tipici. In caso di maltempo la “rievocazione” si terrà domenica 4 ottobre. Per informazioni tel. 055.548915 - 335.6313014 – 338.3688133.
ARRIVA LA BANDA … CHE COSA STRAMBA PRIMO CONCORSO DI DIESEGNO
Matite, pennarelli e tanta fantasia. Sono questi gli ingredienti del Primo Concorso di Disegno “Che animale vorrei essere”, che si terrà il 26 settembre in piazza Mino dalle 15.30 alle 18.30. Tutti i bambini che parteciperanno potranno farsi guidare dalla loro creatività e fantasia per dar vita al “loro animale”. La giuria sarà composta da alcuni artisti fiesolani e durante la giornata tutti i bambini riceveranno tanti premi. È possibile iscriversi, gratuitamente, entro e non oltre il 24 settembre alle ore 19.30 presso MAGIE, Piazza Mino da Fiesole 12, telefono 055.599.451. In caso di brutto tempo, il concorso sarà rinviato in data da definire. Il concorso “Che animale vorrei essere” è organizzato dalla cartoleria MAGIE, in collaborazione con il Comune di Fiesole.
UNA CACCIA AL TESORO DI 15 GIORNI
Una Caccia al Tesoro lunga due settimane, fra le strade e le piazze di Fiesole e Firenze. L’iniziativa, organizzata dall’A.S.D. Fiesole Tennis, si svolge dal 3 al 18 ottobre. Alla caccia possono partecipare squadre composte da un minimo di due persone ad un massimo di 4. Al massimo verranno ammesse al gioco 50 squadre. La manifestazione si svolgerà nell’arco di quindici giorni e ogni sabato, a partire da quello del 3 ottobre, verrà consegnata una busta ai partecipanti con scritti i quesiti da risolvere nel corso della settimana e da riconsegnare il sabato successivo. La scaletta dei tempi sarà la seguente: sabato 3 – consegna della prima busta con i quesiti; sabato 10 – consegna della seconda busta con i quesiti e ritiro della busta precedente; sabato 17 – ritiro della seconda busta con i quesiti risolti ed, infine domenica 18 si svolgerà la fase finale della Caccia al Tesoro con la consegna di quesiti da risolvere nel corso della giornata sul territorio fiesolano con l’utilizzo di mezzi privati. I partecipanti potranno usufruire del ristoro per il pranzo allestito presso il Fiesole Tennis. Nel pomeriggio la manifestazione si chiuderà con la redazione della classifica e la premiazione dei vincitori. I primi classificati vinceranno 250 euro in buoni benzina oltre ai regali offerti dagli sponsor; la seconda squadra sul podio vincerà 150 euro in buoni benzina più regali ed infine ai terzi classificati verranno consegnate 100 euro in buoni benzina e regali. Dalla quarta alla decima squadra verrano consegnati omaggi da parte degli sponsor. Le squadre che vogliono partecipare devono versare una quota di 25 euro (per squadra). È possibile iscriversi fino al 30 settembre presso la sede dell’A.S.D. Fiesole Tennis (via di P. di Mugnone, tel. 055.541237) o al negozio Sarallo Sport di viale dei Mille, 70/r di Firenze.
LA POLISPORTIVA FIESOLE PRESENTA LE SUE ATTIVITÁ I “Fogli di Fiesole” sono a cura del Comune di Fiesole
Il 20 settembre al Teatro Romano di Fiesole alle ore 10 si terrà la presentazione delle attività della Polisportiva Fiesole alla presenza degli allenatori, degli atleti e dell’Assessore allo Sport, Luciano Orsecci. La Polisportiva Fiesole organizza corsi femminile di Pallavolo e minivolley under 13 e under 15, la seconda divisione Fipav e la serie C Fipav di livello regionale. Da quest’anno, grazie alla collaborazione con la scuola media, è presente anche la pallavolo e il minivolley under 13 maschile. Gli altri corsi che vengono organizzati sono: la ginnastica per gli anziani, quella terapeutica e lo yoga. Le iscrizioni alla Polisportiva sono aperte. Per ulteriori informazioni sui corsi è possibile chiamare la Casa del Popolo di Borgunto al numero 055.597002.
CORSI DI ATTIVITÁ MOTORIA ADATTIVA ALLA POLISPORTIVA FRATELLANZA POPOLARE VALLE DEL MUGNONE
Sono ripresi da lunedì 7 settembre le attività della Polisportiva Valle del Mugnone. Questo nuovo anno si contraddistingue per gli specifici programmi di Attività Motoria Adattata per il mantenimento delle funzionalità motorie e per la prevenzione primaria e secondaria delle patologie locomotorie, oncologiche, cardiovascolari, neurologiche e metaboliche. Questi programmi, insieme a tutti gli altri corsi per giovani, adulti e anziani, hanno l’obiettivo di coinvolgere chi soffre di soffre di una specifica patologia per la quale sono indicati percorsi motori adattati e personalizzati. I corsi di Attività Motoria Adattata riguardano soggetti con: osteopenia e osteoporosi (gruppi di massimo 12 persone), artrosi polidistrettuale (gruppi di massimo 12 persone), patologie cardiovascolari (gruppi di massimo 6 persone) , sindromi metaboliche (gruppi di massimo 8 persone) e per le donne che hanno subito operazioni di tumore al seno in condizioni cliniche stabilizzate (gruppi di massimo 8 persone). Tutti i corsi sono articolati in 2 sedute settimanali, ad eccezione di quello per soggetti con osteopenia e osteoporo-
si che si sviluppa in 2-3 sedute a settimana. I corsi di Attività Motoria Adattata della Polisportiva Valle del Mugnone sono condotti da personale qualificato nelle Scienze Motorie Preventive e Adattive, in possesso della laurea magistrale quinquennale, si affiancano alla stretta collaborazione del medico di famiglia e hanno come obiettivo quello di mantenere o migliorare gli esiti della patologia. Le persone interessate possono presentarsi anche senza il certificato del medico, purché sia accertata la stabilizzazione della patologia e la mancanza di controindicazioni allo svolgimento dell’attività motoria. Per questo è necessario che venga fissato un colloquio preliminare con la responsabile delle Attività Motorie Adattive. Per informazioni www.pvm.it o telefonare al numero 055.541290 dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19.
CONTINUANO ANCHE PER I MESI DI SETTEMBRE E OTTOBRE LE VISITE AI GIARDINI DELLE VILLE FIESOLANE
Giunta alla XIV edizione continua a riscuotere un enorme successo fra i fiesolani e i turisti l’appuntamento con le “Visite ai Giardine delle Ville Fiesolane”. Dopo la pausa estiva, tornano anche per i mesi di settembre e ottobre le visite guidate organizzate dal Comune di Fiesole e condotte da guide dell’Aiapp (Associazione Italiana Architetti del Paesaggio) ai giardini delle ville fiesolane. Le Balze, Medici, Montececri, San MiVilla Peyron chele, Maiano e Schifanoia sono i luoghi che il visitatore può ammirare. Un itinerario che porta alla scoperta di giardini e paesaggi in cui emerge il rapporto fra l’uomo e la terra, un equilibrio che ha reso Fiesole celebre per le sue forme ed i suoi colori. I visitatori saranno accompagnati di volta in volta da un architetto paesaggista che spiegherà loro i segreti e le caratteristiche dei luoghi. Per partecipare occorre prenotarsi il lunedì antecedente le visite stesse tramite il Call Center Comunale 055.055 dalle 9 alle 12. Costo del biglietto è di 5 euro l’intero e 3 euro il ridotto (da 7 a 25 anni e oltre 65 anni). L’ingresso è gratuito per i bambini fino a 6 anni. Di seguito il calendario delle visite: settembre - giovedì 10, ore 15.30, Villa Le Balze; giovedì 17, ore16.00, Villa Medici; giovedì 24, ore 16.00, Villa Montececeri; ottobre - giovedì 1, ore 16.00, Villa S.Michele; giovedì 8, ore 16.00, Villa di Maiano; giovedì 15, ore 16.00, Villa Schifanoia.
ATTIVITÀ BIBLIOTECHE TORNANO GLI APPUNTAMENTI CON “IL TÈ ALLE CINQUE IN BIBLIOTECA”
Svolge ormai da tre anni un’intensa attività educativa con varie manifestazioni l’Associazione “Amici delle Biblioteche di Fiesole” fra cui gli incontri culturali “Circolo di Lettura – il Tè alle cinque in Biblioteca” nelle biblioteche comunali di Compiobbi e Fiesole. Un appuntamento che negli anni ha riscosso una grande presenza di pubblico. L’Associazione continua a lavorare instancabilmente e con lo stesso impegno nell’ottica di sviluppare ulteriormente le iniziative nelle due biblioteche comunali ed offrire opportunità culturali, artistiche e educative. Occasioni queste strettamente collegate alla formazione e allo sviluppo intellettuale delle persone. Il progetto prevede, fra l’altro, di svolgere, in stretto accordo con il Comune di Fiesole, il seguente programma: “Circoli di Lettura” presso la biblioteca di Compiobbi e in quella di Fiesole in collaborazione con il “Palinsesto” snc; progetto “libri in classe”, che vede la presentazione di libri per l’infanzia, con il supporto di un animatore e degli autori; presentazione e discussione di alcuni libri con la presenza degli autori che hanno partecipato al “Premio Fiesole under 40”. Ma anche una “Biblioteca a casa di tutti”, un’idea nata per sopperire alle necessità delle persone anziane e disabili. Altra attività dell’Associazione riguarda l’allestimento di mostre di vario genere presso le sedi delle biblioteche: ogni mese vengono esposti quadri di vari pittori del territorio fiesolano nelle sedi delle due biblioteche durante i Circoli di lettura. Gli incontri riprendono nel mese di ottobre dalla biblioteca comunale di Compiobbi: il 10 ottobre Barbara Pumhosel presenta il suo libro dal titolo “La principessa Sabbiadoro”. Segue la condivisione del libro “Fiore del deserto” di Waris Dirie scelto dal pubblico intervenuto. Nel locale della biblioteca saranno, inoltre, esposte alcune opere di un pittore o di uno scultore fiesolano. Il 17 ottobre l’appuntamento con il “Circolo di Lettura – il Tè alle cinque in Biblioteca” si sposta a Fiesole. I componenti del Centro Studi Liverani presentano “I Cinque Sensi”. Segue la condivisione del libro “Mannulara” di Simonetta Agnello Hornby, scelto dal pubblico intervenuto. Inoltre nel locale della biblioteca fiesolana saranno esposte alcune opere di un pittore o di uno scultore fiesolano.
RIAPERTURA CENTRO INCONTRI/SPAZIO GIOVANI
Il Centro incontri di Compiobbi ha riaperto i battenti il 2 settembre con interessanti novità e conferme visti i buoni risultati dall’anno passato. Il Centro Incontri di Compiobbi è una realtà del territorio fiesolano che da diversi anni si occupa di aggregazione giovanile. È aperto il mercoledì dalle ore 15 alle 19.30, il giovedì dalle ore 15 alle 20 e dalle 21 alle 23 e il venerdì dalle ore 15 alle 19.30. All’interno del Centro è possibile accedere a internet gratuitamente, usufruire di un ping – pong e vari giochi in scatola. Inoltre vengono attivati corsi di computer, di musica, di Yoga e di lingue. È presente un angolo musicale, dove è possibile ascoltare la musica e trovare informazioni su eventi. Organizza laboratori artistico-espressivi, attività ludico-sportive e culturali-scolastiche. Vengono organizzati incontri di approfondimento su vari temi, feste e cene con i ragazzi. Al Centro incontri di Compiobbi vengono svolte attività di aggregazione libera e strutturata per ragazzi dagli 11 ai 25 anni. Per ulteriori informazioni sul Centro Incontri di Compiobbi è possibile telefonare al numero 055. 6593090 o visitare lo spazio space http:// www.myspace.com/centroincontri. Il 7 settembre, invece, ha riaperto lo Spazio Giovani della Casa del Popolo di Caldine, che anche quest’anno presenta un programma ricco di iniziative.
zoom
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DOSSIER. Il fenomeno è diminuito rispetto alla scorsa estate: 24 gli interventi dell’Enpa
Calano gli abbandoni di animali Paola Ferri
L’
abbandono del cane in autostrada? Roba da anni ‘90. Padroni più responsabili? Forse solo più sensibili alle martellanti campagne mediatiche, un po’ meno al giudizio dei vicini di casa. Sì perché se diminuiscono i casi di animali lasciati lungo la via per il mare, aumenta un fenomeno altrettanto preoccupante: l’abbandono tra le mura domestiche. O peggio, sul balcone. A tutto sole, senza acqua né cibo. Ritmi di vita sempre più frenetici, anche in vacanza, spingono le persone a passare giornate o interi weekend fuori casa, senza preoccuparsi del coinquilino a quattro zampe. L’occasione last-minute, magari, non lascia il tempo di pensare a una struttura o una persona a cui affidarlo e va a finire che si decide semplicemente di lasciarlo a casa. Salvo poi tornare e andare su tutte le furie quando si scopre che il vicino, straziato dai lamenti dell’animale, ha fatto intervenire le guardie zoofile. Fine estate, tempo di bilanci. E arriva puntuale il rapporto dell’Enpa, Ente nazionale protezione animali, a far luce sulle nuove tendenze in ambito di maltrattamento dei fedeli amici dell’uomo. Così si scopre che lasciare cani e gatti lungo le arterie stradali è un barbaro uso consegnato al passato, quasi scomparso nella provincia fiorentina, e che le segnalazioni di abbandono sono in netta diminuzione rispetto al 2008. Ventiquattro in tutto i casi in cui i volontari dell’ente sono stati chiamati ad intervenire. Sono i cani da caccia o di grossa taglia, come i meticci di lupo o i maremmani, a subire la sorte peggiore, abbandonati in zone collinari o di campagna, come Monte Morello, Val di Sieve, Alto Mugello. I
gatti invece vengono lasciati più facilmente in città. E spesso accade che la sede della Protezione Animali venga scambiata per una sorta di orfanatrofio: ben cinque le cucciolate, tre di gatti e due di cani, rinvenute davanti al portone nei mesi di luglio e agosto scorsi. Dati che potrebbero comunque apparire piuttosto rassicuranti, se paragonati con quelli degli anni passati. A destare allarme è appunto la crescita in parallelo di un altro tipo di abbandono, quello tra le quattro mura di casa. Il picco è stato raggiunto in agosto, mese segnato tra l’altro da una persistente ondata di calore: numerosi gli interventi a cura delle guardie zoofile e dei volontari dell’Enpa, accorsi a salvare cani, mici, ma anche pappagalli e altri volatili dimenticati in terrazza, sotto al solleone. Come nel caso di alcuni gatti, reclusi in un balcone addirittura da mesi, o di un cane precipitato dal terrazzo dove era stato abbandonato da giorni. “Questi episodi di negligenza sono puniti con sanzioni amministrative fino a 500 euro – ricorda Simone Porzio, presidente dell’Enpa – e con la segnalazione all’autorità giudiziaria per il reato di abbandono”. Ma nonostante questo e aldilà degli appelli mediatici, che hanno visto scendere in campo personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, la sensibilità di alcuni padroni continua a chiudere per ferie, almeno una volta all’anno.
Prende piede invece un’altra allarmante abitudine: le persone se ne vanno e lasciano i quattrozampe chiusi in casa, o peggio, in balconi assolati. “Questi episodi di negligenza sono puniti con sanzioni amministrative fino a 500 euro - ricorda Simone Porzio, presidente dell’Enpa - e con la segnalazione all’autorità giudiziaria per il reato di abbandono” 1037816
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attualità
Settembre 2009
DIVISE/1. Nel 2008 hanno elevato oltre 200mila contravvenzioni per un totale di circa 50 milioni di euro
C’erano una volta i vigilini, severi guardiani della sosta Giuditta Boeti
E
rano l’incubo dei fiorentini. Su di loro proliferavano racconti e leggende metropolitane che raccontavano di veri e propri agguati perpetrati ai danni di ignari automobilisti. Gli ausiliari del traffico, più noti con il diminutivo di “vigilini”, erano lo spauracchio di chi, temerario, tentava di avventurarsi in una sosta da scovare nel coacervo di strisce bianche o blu, zcs o ztl, gratta e sosta o ticket orari scaduti. Loro armati di penna e blocchetti, parevano spuntare dal niente come un angelo vendicatore del dio parcheggio. Ecco perché nessuno ne sente ora la mancanza. Per i fiorentini l’incubo è finito con l’ordinanza del Comune che ha tolto agli ausiliari del traffico di Ataf e Firenze Parcheggi la possibilità di fare multe per divieto di sosta. I foglietti rosa lasciati sul parabrezza per sanzionare chi ha parcheg-
giato male l’auto da ora in poi possono essere emessi soltanto dalla polizia municipale. “Questo non significa che è arrivato il ‘bomba libera tutti’ – ha precisato il sindaco Matteo Renzi dopo aver firmato l’ordinanza - Le multe per sosta vietata saranno elevate lo stesso, ma esclusivamente dai vigili urbani. Ce ne sono 805 per poco più di cento chilometri quadrati di territorio e possono bastare”. La decisione del sindaco di Firenze ha assestato il colpo definitivo alla categoria dei vigilini, dopo che lo scorso marzo avevano già subito un drastico ridimensionamento del proprio potere, a seguito di una sentenza della Corte di Cassazione. Secondo quando stabilito dai giudici, infatti, il personale ausiliario poteva emettere verbali solo in caso di mancato pagamento del pedaggio o per altre infrazioni commesse dentro gli spazi a strisce blu. Insomma, non potevano più infliggere contravvenzioni a tutto campo. Ma per Firenze questa ormai è storia passata. Con l’ultima ordinanza del sindaco finisce un’epoca.
Una storia che vale decine di migliaia di contravvenzioni e molti milioni di euro: nel 2008 i vigilini hanno elevato 202 mila multe delle 859 mila complessivamente elevate a Firenze, per un totale di circa 50 milioni di euro. La squadra della “parking police” era formata da trentadue persone, la maggior parte dislocate sulla strada e alcune con funzioni di coordinamento. Mentre il popolo fiorentino degli automobilisti esultava per la definitiva scomparsa di questa implacabile figura di controllore, loro, gli ex ausiliari del traffico, ormai privi di ogni potere sanzionatorio, vivevano momenti di sconforto. Vere e proprie crisi di identità. Appeso il blocchetto delle multe al chiodo si interrogavano sul loro futuro. Ma, anche per loro il destino aveva in serbo una sorpresa. Come nelle favole in cui il bacio della principessa trasforma il rospo in un principe, così l’editto di Palazzo Vecchio li ha trasformati da “vampiri delle multe” in sentinelle della bellezza.
Un’ordinanza comunale li ha sollevati dal loro odiatissimo ruolo di “multatori” e adesso questa mansione spetta solo alla polizia municipale. Renzi: “Ci sono 805 vigili urbani per poco più di 100 chilometri quadrati di territorio, bastano loro” NICOLA OTTANELLI Laureando in ingegneria
STEFANO BONINI Studente
STEFANO ROSATI Impiegato
“Ricicliamoli in city angels”
“Le strade hanno bisogno di loro”
“Destiniamoli alla prevenzione”
Potrebbero riciclarsi in versione “city angels”, assumere un ruolo di solidarietà verso le categorie più deboli, una specie di squadra di soccorso per combattere le situazioni di disagio e solitudine. Penso ad esempio agli anziani, che hanno bisogno di qualcuno che porti loro le medicine o la spesa, oppure ai senzatetto.
Le strade cittadine hanno bisogno di manutenzione e controlli accurati e costanti, gli ausiliari del traffico potrebbero assumere una funzione del genere. Dagli avvallamenti, alla sporcizia, ai laghi che si formano non appena viene uno scroscio d’acqua, tante piccole cose da tenere d’occhio per avere una viabilità migliore.
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Quel che è certo è che gli ex vigilini non possono essere lasciati a girarsi i pollici in Comune, bisogna trovargli un’occupazione redditizia. Potrebbero continuare ad occuparsi delle strade, magari dell’aspetto sicurezza, andando a fare prevenzione fuori dalle scuole, a parlare con i ragazzi.
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attualità
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DIVISE/2. Rimossi dal ruolo di temibili addetti alle multe, gli ex ausiliari si occuperanno del decoro della città
“Il loro nuovo lavoro? Sentinelle della bellezza” Francesca Puliti
L’
ansia da divisa verdolina è alle spalle. Alzi la mano chi tra gli automobilisti fiorentini non ha tirato un sacrosanto sospiro di sollievo lo scorso luglio, quando l’annunciata decisione di abolire il corpo dei cosiddetti “vigilini” è diventata realtà. Ma all’interno della Sas, la società che gestisce i servizi alla strada, dal rattoppo delle buche ai parcheggi di superficie, le reazioni sono state un po’ meno entusiastiche. Che fine faranno i 32 ausiliari del traffico, privati di blocchetto delle multe? “Nessuno perderà il posto” è corso a rassicurare il sindaco Matteo Renzi, tutti saranno ricollocati all’interno della macchina comunale, in vista della vera e propria rivoluzione che investirà le partecipate del Comune. “Lo smantellamento della Sas, intesa come Spa, non certo come servizi offerti – afferma l’assessore al bilancio Angelo Falchetti - sarà avviato entro la fine di quest’anno, in vista della costituzione di un’unica società della mobilità”. In nome della razionalizzazione e dell’efficienza. E i 218 dipendenti? Se la maggior parte continuerà a ricoprire incarichi simili all’interno della nuova società che si occuperà dei servizi alla strada, per gli ex vigilini si sono immediatamente aperte le porte degli uffici della stessa Sas, ma solo in attesa di assumere una nuova funzione: quella di assistenti al territorio. E’ questa la
qualifica ufficiale delle cosiddette “sentinelle della bellezza”, nominate da Renzi fin dalla campagna elettorale e adesso in dirittura d’arrivo. Cinquanta in tutto, così che ogni giorno per le strade fiorentine possano girare una trentina di “sentinelle”, occhi e orecchie del Comune su piccoli e grandi guai della città. Saranno muniti di scooter elettrico e I-phone con cui comunicare in presa diretta con gli uffici comunali e ricopriranno una funzione di ascolto del cittadino. Chiunque potrà infatti rivolgersi a loro per segnalare disservizi e malfunzionamenti, dalle buche per strada ai graffiti sui muri, fino a zone considerate poco sicure e trascurate. Cinque squadre per cinque quartieri, contro l’abbandono e il degrado. I trentadue ex vigilini, dunque, andranno a costituire il primo nucleo del team, a cui si aggiungeranno altri 18 dipendenti comunali selezionati tramite un bando interno. La familiarità con il territorio certo non manca agli ex ausiliari del traffico, per il resto il Comune ha già organizzato un corso di formazione in due i moduli. Il primo, affidato a un’azienda esterna, si è svolto tra fine agosto e inizio settembre ed era centrato prevalentemente sugli aspetti della comunicazione e della consapevolezza del ruolo, il secondo invece riguarderà le tecniche e le procedure da mettere in pratica e sarà gestito da personale interno. Ma forse non basterà un corso per prepararli a vedere i fiorentini andar loro incontro in tono amichevole, anziché vederli fuggire verso l’auto parcheggiata per cercare di evitare l’odiata gabella.
ENZO NEDIACI Sindacalista in pensione
CARLA SCARLATTI Ortolana
CRISTINA FABBRI Commerciante
“Potranno occuparsi del verde”
“Non ne sentirò la mancanza”
“Utili nelle zone a rischio”
Spero che gli trovino un altro impiego in Comune, che non rimangono senza lavoro. Potrebbero andare a giro a controllare le strade, le buche nell’asfalto, gli atti di vandalismo che a volte rovinano pezzi di città. Ma in ogni caso non mi mancheranno, erano troppo veniali e anche furbi. Si appostavano il venerdì e il sabato, quando c’è più movimento, in modo da poter riempire più verbali.
Non vorrei parlare di ronde né di sceriffi, ma gli ausiliari della sosta potrebbero assumere comunque una funzione di controllo e di sorveglianza. Potrebbero vigilare su quelle zone considerate più a rischio della città, assicurando una presenza anche nelle ore notturne. O diventare “sentinelle della bellezza” come suggerito dall’amministrazione. A patto che sia un impegno preso seriamente, non un’iniziativa-spot.
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“Non sono tra quelli che son stati tartassati dalle multe, comunque credo che la polizia municipale basti e avanzi per far rispettare le regole. I vigilini potrebbero assumere la funzione di sentinelle antidegrado, così come è stato proposto dalla giunta comunale. Li manderei a controllare lo stato del verde nei quartieri, dalla pulizia alla manutenzione di prati e piante, fino alle situazioni di potenziale pericolo”
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società
Settembre 2009
ISTRUZIONE/1. Aumentano gli alunni negli istituti di casa nostra. E gli stranieri sono sempre di più
Studenti toscani, un “esercito” in crescita E’ suonata la prima campanella per oltre 453mila bambini e ragazzi: l’ultima si farà sentire il 12 giugno 2010. “Boom” per tecnici e professionali tra le scuole superiori. Ma c’è preoccupazione per la riduzione degli insegnanti Matteo Francini
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utti dietro ai banchi, c’è un nuovo anno di scuola da affrontare. È suonata lunedì 14 settembre la prima campanella per gli studenti di ogni età – e, sempre più, di ogni nazionalità – che affollano gli istituti toscani: la prima delle centinaia di campanelle che dividono gli alunni dalle (già) agognate vacanze estive, che scatteranno sabato 12 giugno 2010. E se per qualcuno pensare alle feste può essere un modo utile per rendere meno “amaro” il ritorno in classe, eccolo servito: le vacanze di Natale sono in programma dal 23 dicembre al 6 gennaio, quelle di Pasqua dal 1° al 6 aprile del nuovo anno. Ma panettoni e colombe sono ancora lontani, e dunque – per il momento – è meglio concentrarsi sull’anno appena iniziato. Che, in tutta la Toscana, vede aumentare di numero, ancora una volta, l’esercito degli studenti: sono oltre 453mila, circa 7.700 in più rispetto allo scorso anno. E qui scatta il primo allarme: a lanciarlo è Gianfranco Simoncini, assessore regionale all’istruzione. “Nonostante la crescita degli studenti, abbiamo 1.700 insegnanti in meno”, dice l’assessore, alla cui preoccupazione si somma quella del “collega” di Palazzo Medici Riccardi, l’assessore provinciale alla pubblica istruzione Giovanni Di Fede. E in aumento è anche il numero degli alunni iscritti alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado fiorentine (le “vecchie” materne, elementari e medie) e agli istituti superiori della provincia di Firenze. Insomma, le classi di casa nostra sono sempre più affollate. Sono 8.823 gli iscritti alle scuole dell’infanzia del comune, 14.853 alle prima-
rie e 8.945 alle secondarie di primo grado: in tutto, una “popolazione scolastica” di 32.621 unità. Sei anni fa era di 29.608 studenti, e da allora la crescita non si è praticamente mai fermata. Ad aumentare ancor più velocemente è la presenza di alunni stranieri, che quest’anno rappresentano – nelle scuole pubbliche fiorentine – ben il 14,86% del totale, con 4.118 “rappresentanti”. E ancora maggiore è la percentuale se ad essere prese in considerazione sono solo le scuole dell’infanzia, dove supera il 16%. Diversa la situazione negli istituti paritari: lì, solo poco più di quattro scolari su cento non sono italiani. “L’aumento della popolazione scolastica è un dato consolidato – commenta l’assessore comunale all’istruzione Rosa Maria Di Giorgi – ed è destinato a proseguire”. Stessa cosa alle superiori: dietro ai banchi delle scuole della provincia di Firenze siedono quest’anno 37.804 studenti. Ad essere particolarmente graditi sembrano essere gli istituti tecnici e professionali: i primi hanno registrato 545 alunni in più rispetto allo scorso anno, i secondi 365. Licei classici in lieve flessione, leggero aumento di iscrizioni per gli artistici. In totale, hanno scelto i licei 15.684 scolari, i tecnici in 10.778 e i professionali in 8.313. “C’è equilibrio – spiega l’assessore Di Fede – ed è da rimarcare che la scolarità del nostro territorio, già buona, è in aumento. Tecnici e professionali sono sempre più apprezzati, anche perché chi ne esce con buoni voti non tarda molto a trovare lavoro”. E una novità è in arrivo anche per gli insegnanti: aggiornamenti professionali attraverso confronti con colleghi di altre città e nazioni.
FOCUS Offerte e testi di seconda mano per risparmiare
E per i libri è caccia allo sconto
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forse il periodo dell’anno che fa più “paura” ai genitori di tutti i bambini e ragazzi in età scolastica: quello dell’acquisto dei testi per la scuola. Nonostante i tetti di spesa – reali o annunciati – spesso non è infatti un esborso da poco quello che padri e madri devono sostenere per i libri, soprattutto per coloro che di figli ne hanno più di uno. E allora, tra mercatini che propongono testi usati, librerie che si sono specializzate nella loro vendita e offerte di alcune catene della grande distribuzione, da qualche anno in città e dintorni sono spuntate offerte e promozioni per spendere (un po’) meno. E anche se la scuola è già iniziata, non sono pochi coloro che aspettano l’ultimo momento (e qualche giorno in più) per acquistare i “preziosi” libri. Tanto per essere sicuri che quel prof adotterà davvero quel testo, ed evitare così spese inutili. Ma come fare, dunque, per risparmiare almeno un po’? A Firenze, e soprattutto in centro, esistono libre-
rie che vendono libri scolastici usati, a circa metà prezzo: oltre alle “storiche” rivendite di via San Gallo, molto gettonate tra gli studenti a caccia di risparmio sono la libreria di via Laura (che propone un piccolo sconto anche sui libri nuovi) e la Melbookstore di via de’ Cerretani. Ma non solo. All’Isolotto, organizzato dall’omonimo circolo Arci, è tornato anche quest’anno il mercato del libro scolastico usato: fino al 26 settembre sarà ancora possibile vendere e comprare testi di seconda mano (per info: 055.780070). E non mancano nemmeno le offerte della grande distribuzione: negli ipermercati Coop è possibile acquistare libri scolastici nuovi con sconti dal 10 al 15% (www.ipercooptoscana.it), e c’è anche una novità. Sono infatti arrivati quest’anno in Toscana i “Segnalibro” (www.segnalibro. info), punti vendita di testi per la scuola in alcuni supermercati, con sconti del 15-20%: nove i “corner” presenti in /M.F. tutta la regione.
società
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ISTRUZIONE/2. Da quest’anno via alle immatricolazioni on line e ai test d’ingresso non vincolanti
All’Università m’iscrivo con un click Fino al 15 ottobre chi intende iscriversi al primo anno dovrà semplicemente seguire la procedura attiva nell’area “servizi online” del sito dell’ateneo fiorentino. Raddoppia il costo per iscriversi alle prove d’accesso. Rogari: “Una scelta necessaria” Giuditta Boeti
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a quest’anno per molte matricole finisce un incubo. Quello di doversi sottoporre alle code interminabili dietro gli sportelli delle segreterie studenti per consegnare i moduli d’iscrizione all’università. Tra le novità dell’anno accademico 2009/2010, infatti, per i circa sette mila studenti che si iscriveranno ad uno dei corsi di laurea triennale non a numero chiuso dell’ateneo fiorentino, le immatricolazioni si svolgeranno rigorosamente online. Dal 15 settembre al 15 ottobre, chi intenderà iscriversi al primo anno dovrà semplicemente seguire la procedura attiva nell’area “servizi online” del sito www.unifi.it; un vantaggio sia per i ragazzi che non dovranno più snervarsi in code infinite, sia per le segreterie che non saranno prese d’assalto da migliaia di studenti. Dopo aver compilato i moduli via internet, lo studente dovrà recarsi in uno dei tre “punti matricola”
dell’ateneo (in viale Morgagni, in piazza Brunelleschi e al Polo di Scienze Sociali di Novoli) per consegnare la documentazione cartacea e ritirare il libretto. I futuri universitari prima di procedere con l’immatricolazione, dovranno verificare le proprie conoscenze attraverso un test obbligatorio, ma non vincolante ai fini dell’iscrizione, che serve a valutare eventuali carenze nelle materie fondamentali del corso di studi. Le prove si sono concentrate quasi tutte tra l’1 e il 14 settembre, e si svolgono “in modo da permettere allo studente di avere maggiori elementi per una scelta consapevole”, come ha spiegato il prorettore alla didattica e ai servizi agli studenti, Sandro Rogari. Per i corsi di laurea a numero programmato, invece, le scadenze e le prove di accesso avranno date differenti e seguiranno il calendario indicato nei singoli bandi che sono già disponibili sul sito dell’Università di Firenze. Elemento comune a
tutte le facoltà è il costo del test: 30 euro (il doppio rispetto al 2008): “Una scelta necessaria per allinearci all’ateneo di Pisa e quello di Siena - spiega Rogari - e per coprire i costi dei corsi di recupero che non sono più finanziati dal Ministero”. Sono tuttora in vigore le novità introdotte l’anno scorso, ossia la figura dello studente meritevole (colui che, sostenendo un certo numero di esami con una media alta, po-
trà beneficiare di riduzioni sulle tasse fino a ottocento euro) e quella dello studente part-time (chi cioè, per motivi di lavoro o familiari, decide volontariamente di articolare il suo percorso universitario in tempi più lunghi e si impegna ad acquisire al massimo trenta crediti formativi ogni anno, pagando così la metà delle tasse). Per informazioni è attivo il numero verde 800 450150 (lunedì-sabato dalle 8 alle 20).
LA NOVITÀ
Aumenta la soglia di reddito Isee e c’è la possibilità di chiedere prestiti fiduciari post laurea
Ottenere borse di studio e alloggi gratuiti diventa più facile I l diritto allo studio si estende. Grazie ad alcune modifiche varate dalla giunta regionale, per gli studenti universitari sarà più facile usufruire di borse di studio e alloggi gratuiti. La prima novità introdotta riguarda gli indicatori economici: sono state innalzate le soglie di reddito ISEE (indicatore situazione economica) per accedere alle borse di studio e per ottenere un alloggio, che passano da 15 mila a 17 mila euro annui; mentre la soglia ISPE (indicatore situazione patrimoniale) passa da 28 a 30 mila. In secondo luogo, la giunta ha previsto semplificazioni per l’acquisizione del contributo af-
fitto per gli studenti che, pur avendo vinto un posto nelle case degli studenti, non possono usufruirne per indisponibilità di alloggi. La terza novità riguarda la possibilità di richiedere un prestito fiduciario da parte di chi ha già conseguito la laurea ma vuole proseguire gli studi frequentando master universitari. Possono fare domanda di borse di studio ed alloggi tutti gli studenti in possesso dei requisiti richiesti, di merito e di reddito (il bando è reperibile all’indirizzo www. dsu.fi.it). I termini per la consegna delle domande scadono il 15 settembre: invece, c’è tempo fino al 16 novembre per gli
iscritti alle scuole di specializzazione e dottorati. “Queste novità – spiega l’assessore regionale all’Istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini – è un ulteriore passo avanti nello sforzo di estendere a quanti più studenti possibile l’opportunità di accesso e prosecuzione degli studi universitari”. Lo scorso anno accademico le borse di studio erogate sono state circa 11 mila, per un importo pari a circa 30 milioni di euro, con copertura del cento per cento degli idonei, 4.314 sono stati invece gli alloggi gratuiti assegnati e circa 1.890 i contributi affitto erogati. /G.B.
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curiosità
Settembre 2009
LA NOVITÀ. In città la prima scuola italiana specializzata nelle discipline aree dell’arte circense
A Firenze il circo mette le ali E’ un po’ come se volassero: grazie all’utilizzo del trapezio e di speciali tessuti, gli allievi dei corsi stanno sospesi in aria e disegnano eleganti coreografie Alice D’Alfonso
S
tanno sospesi tra cielo e terra, in uno spazio privilegiato riservato solo a certi artisti; sono gli allievi della scuola di circo gestita da Elena Manni, in arte Elirudyzuli, che imparano a muoversi in aria con lo studio dell’acrobatica sui tessuti. La scuola è stata aperta dall’Associazione Maghi Incartati ed è la prima in Italia a diffondere le discipline aeree del circo a livello non professionistico, insieme all’acrobatica aerea. Queste specialità si concentrano sull’uso del trapezio e dei cosiddetti “tessuti” grazie ai quali gli aspiranti circensi possono creare eleganti figure e coreografie coadiuvati dall’elasticità della stoffa (appesa a circa 6-7 metri da terra) e dalla forza di gravità. A Firenze la scuola è ospitata all’interno della palestra del CAI al Mandela Forum e le lezioni per l’anno 2009-10 partiranno a ottobre. Ci sarà un corso per i più piccoli, dai 6 ai 10 anni, e due per gli adulti divisi tra principianti e non. Il programma, realizzato da tre insegnanti (due specializzate in acrobatica e acrobatica aerea e una in giocoleria), prevede momenti di riscaldamento con semplici esercizi a terra o sul tessuto, elementi di base dell’acrobatica aerea, lo studio delle figure classiche e lo stretching. In base al livello dei partecipanti è possibile approfondire la disciplina con l’esplorazione delle varie espressioni o con la ricerca di uno stile personale. L’unico “materiale” indispensabile per il corso è un abbigliamento comodo e senza cerniere - per fare stretching - mentre per il lavoro sui tessuti è adatta una tenuta aderente come le “calze senza piedi” o i fuseaux: sono assolutamente banditi sia anelli che orecchini grandi e collane e poi non serve altro! L’apprendimento di queste discipline è particolarmente adatto ai bambini perché propone un metodo di allenamento ludico, libero da dinamiche competitive e perché insegna a prendere confidenza col proprio corpo, con le proprie capacità, ma
anche a conoscere i propri limiti. “La pratica dell’acrobatica aerea - dicono gli esperti - è anche un modo per acquisire consapevolezza della stretta connessione tra equilibrio fisico e interiore e sono stati anche verificati benefici medici dalla trazione ai tessuti, riscontrabili sulla colonna vertebrale”. Riassumendo: benefici fisici, psicologici, divertimento e arte. Pare proprio che l’acrobatica aerea e il circo abbiano tutte le caratteristiche per diventare la ginnastica preferita da tutti. Contatti e info: elirudyzuli@gmail.com, www.elirudyzuli.it.
AMARCORD. La storica carovana di Evaristo Caroli attirava grandi e piccini
C’era una volta il mitico Gratta “S
Il Gratta
i va da i’Gratta” era il saluto più comune dei fiorentini che si incontravano nelle strade richiamati dai suoni della carovana del circo. Molti ricordano di aver assistito affascinati agli spettacoli del Circo Gratta ed ancora oggi il suo nome da solo evoca in alcuni un forte senso nostalgico, di quando la città subito dopo la guerra si divertiva con le cose più semplici. Evaristo Caroli - questo il suo vero nome - ha rappresentato l’icona del divertimento a Firenze, dal giorno del suo arrivo in città fino al 1979 quando si ritirò a Porto San Giorgio dove morì nel 1989. Gratta era figlio di circensi e si sposò con Sara Pellegrini, anch’essa proveniente dal mondo del circo e cavallerizza. Subito dopo la Liberazione, dopo i mille spostamenti in un’Italia sconvolta dalla guerra, raggiunse la tappa finale della sua vita da artista: Firenze. È stato grazie alla cura di ogni dettaglio, alla delicatezza delle sue gag e a quel richiamo costante alla mimica teatrale che il Circo Caroli si è insediato nel cuore di tutti i fiorentini che erano bambini
negli anni ’50 e non solo. Un pubblico affezionato al punto tale che sulle piazze fiorentine di quegli anni non c’era concorrenza. Nessun circo, anche dei più famosi, poteva sottrarre al Gratta i suoi spettatori. C’era un rapporto diretto con il pubblico, fedele al punto tale a quello spettacolo di circo e teatro comico che, a Campo di Marte, Gratta poteva rimanere per tre mesi di fila e fare il pieno tutte le sere. Negli altri periodi si spostava in arene improvvisate, dovunque ci fosse spazio abbastanza per ospitare i suoi numeri. Via Pietrapiana per esempio, dove ora si trovano il palazzo delle Poste e la Standa, ospitava un luna park dove anche il Gratta e la sua compagnia si esibivano spesso. È comune sentire raccontare che questo circo - non avendo una sede - “non si poteva trovare, era lui che veniva a cercare te”. La città, nel 2007, ha dedicato al Gratta il giardino di piazza Ciompi, per rendere indelebile il ricordo di questo artista che per anni ha accomunato centinaia di fiorentini nella stessa risata. /A.D.
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L’INTERVISTA. A colloquio con Giuliano Da Empoli, assessore alla cultura di Palazzo Vecchio
Firenze? Vetrina della boutique Italia E’ arrivato da poco ma già tenta di creare scompiglio. Ha detto no ai progetti
LA MOSTRA
“storici”, dice sì ad un’inversione di tendenza che porti una ventata
Cinquanta fotografie Per ritrarre l’amore
di freschezza nella cultura fiorentina. Teatri e cinema riaperti per far spazio a nuove contaminazioni e un museo di Palazzo Vecchio tutto rinnovato Ludovica V. Zarrilli
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a preso posto nell’ufficio che fino a giugno è stato dello sceriffo Cioni e con Cioni ha sicuramente in comune l’aria sicura di sé. Giuliano Da Empoli in poco più di trent’anni ha collezionato esperienze da gigante. Sociologo, scrittore e critico. In passato è stato amministratore delegato della casa editrice Marsilio, consulente del Ministero per i beni culturali e membro del consiglio di amministrazione della Biennale di Venezia. Oggi dalle sue stanze di Palazzo Vecchio (che, ci tiene a sottolineare, hanno subito un restyling dopo la dipartita del Cioni) veste i panni di novello assessore alla cultura e alla contemporaneità (questa la delega aggiuntiva che gli è stata affidata dal sindaco) del Comune di Firenze. Assessore, con un bagaglio di esperienze così importanti alle spalle, perché ha accettato l’incarico fiorentino? Questo è sicuramente l’incarico più difficile che mi sia capitato di ricoprire. Devo prendere decisioni in prima persona e assumermi delle responsabilità nuove. E poi, quando mi hanno per chiedermi “Vuoi fare l’assessore alla cultura a Firenze?”, ho pensato che fosse una di quelle proposte che non si possono rifiutare. Qualche tempo fa disse che in futuro il ruolo dell’Italia nel contesto internazionale sarebbe diventato quello di “boutique d’Europa”? Come si colloca Firenze all’interno di questo “centro commerciale”? Se l’Italia fosse una boutique, Firenze sarebbe sicuramente la vetrina. Data la posizione centrale, facilitata dall’Alta Velocità che ormai consente di raggiungere sia Roma che Milano in pochissimo tempo, Firenze dovrebbe essere un punto di partenza importante. Finora le gente diretta a Sud e a Nord da Firenze ci passava, oggi dovremmo fare in modo che questa gente si fermi. E’ seduto sulla poltrona di assessore dall’inizio dell’estate, e da quel momento ha detto “no” al progetto Meccanotessile, al restauro del torrino di San Niccolò, alle mostre in Sala d’arme. Ma cosa vuole fare, assessore Da Empoli? Quali saranno i suoi sì?
Giuliano Da Empoli
Firenze non ha bisogno di “mega progetti”, idee che vengono messe su carta e rimangono ferme per dieci anni. Firenze ha bisogno di rompere i suoi tabù e di creare un tessuto connettivo fatto di realtà piccole ma più vitali. Bisogna creare un città dove le persone possano trovare il proprio spazio per fare cultura, un po’ come avviene a Berlino. Il Comune ne ha già a disposizione dozzine, e in questo momento stiamo valutando come poterle utilizzare. Ci sono moltissimi cinema e teatri chiusi da tempo, che dovrebbero essere riaperti per far spazio a cose nuove. Abbia-
mo già in programma una riunione il 10 ottobre con Riccardo Ventrella (direttore del Teatro della Pergola, ndr) per confrontarci a questo proposito. E i 300mila euro che erano stati stanziati per risanare il torrino di San Niccolò? Serviranno per riqualificare il museo di Palazzo Vecchio, il più importante museo comunale. Trasformeremo la Sala d’arme in un luogo dove ogni pomeriggio alle cinque ci sarà un incontro con una personalità di passaggio. E poi rifaremo la biglietteria, un bookshop e forse anche un cafè.
IL CONCERTO. Per la prima volta in Italia un one man show dell’artista francese
Wax Tailor, nuovi sound in anteprima I
n The Mood For Life, è questo il titolo dell’ultima fatica di Wax Tailor, che potrà essere ascoltato in anteprima in occasione dell’evento Mix’d up, l’11 settembre al Saschall. Tailor, artista francese di fama internazionale, condividerà per una sera col pubblico fiorentino le tracce del suo nuovo album. La presenza di Wax Tailor sarà ulteriormente valorizzata dalla presenza del collettivo fiorentino Overknights, che aprirà le danze, e dalla presentazione del nuovo progetto live di Bonnot (Assalti frontali) e Gruff, un vero e proprio show che si articola tra hip hop, drum’n’bass, scratch e elettronica. Il primo disco di Wax Tailor JC Le Saout aka esce per la prima volta nel 2004 e si intitola Tales Of The Forgotten Melodies. Il disco raccoglie molte critiche positive in Francia e diventa uno dei successi discografici dell’anno in tuttaEuropa. L’album inizia ad essere distribuito nel mercato discografico americano e Tailor inizia a proporre la sua musica nei quattro angoli del pianeta facendo da spalla ad artisti del calibro di Aceyalone & RJD2. Nel 2007 e nel 2008, in seguito all’uscita dell’album Hope & Sorrow, Wax Tailor parte per una tournée che prevede ben 200
date in tutto il mondo. Dopo la registrazione di Seize the day, il tema principale del film firmato da Cédric Klapish Paris, produce un remix per Asa (Jailer) e remixa un brano di Nina Simone per un album della Verve Label uscito alla fine del 2008. Nel 2009 lavora al suo terzo album In The Mood For Life in uscita il prossimo 21 settembre. La musica di Wax Tailor ha avuto un notevole impatto in tutto il mondo fin dal disco d’esordio Tales of the Forgotten Melodies. Un album che ha ricevuto critiche molto simili a quelle che di solito ricevono le migliori produzioni di DJ Shadow, RJD2 e Portishead. Con il suo secondo album Hope & Sorrow (80.000 copie vendute in tutto il mondo e due nomination sia al French music award che all’ US Indie music award) Wax Tailor conferma la sua identità. La sua proposta musicale, spesso etichettate nel genere trip-hop o down tempo hiphop, infrange le barriere di qualsiasi classificazione grazie all’utilizzo di una vasta gamma di suoni che traggono spunto dal soul, dal funk e dal jazz. Ingresso: euro 5 (prima delle 22), euro 8 (dopo le 22). Info: 346/8577597 /C.G. oppure www.switchproject.net
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cinquanta volti di una donna. Non una donna qualsiasi, ma il volto e il corpo della persona amata, della propria musa. Nascono così i “volti di Juliet” immortalati da Man Ray e esposti dal 12 settembre al 6 dicembre 2009 al Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art. La mostra Man Ray. The Fifty Faces of Juliet è una carrellata in cui il soggetto è sempre lo stesso - Juliet appunto – che si materializza in modo diverso a seconda dell’immagine. L’esposizione è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Marconi di Milano ed è curata da Janus, insieme a Maurizio Vanni, direttore del museo. Verranno proposti al pubblico i cinquanta ritratti che l’artista scattò alla moglie, Juliet Browner, tra il 1941 e il 1955. The Fifty Faces of Juliet fu pensato da Man Ray agli inizi degli anni ’50 come libro in omaggio a sua moglie Juliet, ma anche come un “saggio” di opere foto-grafiche iniziato a Los Angeles nel 1941. Cinquanta fotografie, stampe originali in diverse tecniche e stili, alcune colorate a mano, di diverso formato che Man Ray ha dedicato a Juliet, la musa definitiva della sua vita. Man Ray, attraverso la fotografia ha offerto a se stesso e ai suoi modelli l’occasione di esplorare le possibilità creative dell’io, muovendosi straordinariamente dai registri più onirici e surreali alla pantomima, al puro “divertissement”. Juliet ne è stata uno dei soggetti più ricchi e straordinari. The Fifty Faces of Juliet sono il racconto di un amore e di una vita. Cinquanta ritratti in cui l’immagine di Juliet viene di volta in volta inventata, riscritta, modificata, esaltata con il segno della matita, con un intervento grafico, con la sovrapposizione di una stoffa, di un velo trasparente, occultata dietro una maschera, il suo volto incorniciato con un grande cappello alato, svelata nella sua nudità, trasformata in un ricamo. Le differenze che nella mente dell’artista materializzavano la straordinaria bellezza della sua metà, di quella donna incontrata in California per caso, quando per caso per sfuggire al pericolo nazista ritornò a New York da cui si allontanò quasi subito per trasferirsi d Hollywood, dove incontrò Juliet Browner, un’affascinante modella di ventotto anni dai lineamenti fauneschi e gli occhi a mandorla che le davano un aspetto vagamente esotico (Man). Nel 1946 Juliet sarebbe diventata sua moglie a Beverly Hills. Info: 0583 950499 www. luccamuseum.com
Una delle opere in mostra
cultura
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ON AIR. La moda dello studio radiofonico “fai da te” spopola anche a Firenze
Bentornate radio libere
fondatore di Saunaradio, radio online finanziata dalla Casa del popolo antellina - Eravamo fuori dal circolo con il solito gruppo di amici quando ci venne l’idea di dare vita a una radio tutta nostra. Così cominciammo a organizzarci e fare due conti, infine sottoponemmo i preventivi ai soci del circolo, che accettò di finanziare il tutto”. L’investimento per attrezzare la sala e pagare quota di iscrizione e licenza alla Siae è stato di circa 9mila euro, dilazionati nel tempo. Ma si tratta di una radio in piena regola, con una quindicina di programmi a cadenza settimanale e una trentina di ragazzi che vi girano attorno, tra conduttori, dj e tecnici. Ci sono poi coloro che non hanno una radio propria, ma si attrezzano per produrre un programma su altre radio online. E’ il caso dei Numa Crew, gruppo underground fiorentino, che da circa un anno ha un suo spazio su una web radio londinese, due ore di live in cui diffonde la propria musica, inediti compresi. “E’ un modo per farsi conoscere al di là dei confini nazionali - spiega Ninjaz, “vocalist” del gruppo - Noi abbiamo pubblicato diversi album per un’etichetta inglese”. E da casa di Ninjaz, in diretta sul web, hanno suonato ragazzi di tutta Italia. Perché si sa, la rete è un formidabile mezzo per stringere legami e le radio online non fanno eccezione.
Basta un computer e un software per ritagliarsi il proprio spazio e trasmettere in tutto il mondo attraverso la rete Internet Francesca Puliti
C
he fine hanno fatto le radio libere? Sono state spazzate via dai grandi network nazionali e dalle regolamentazioni dell’etere o si sono solamente rifugiate da qualche altra parte, pronte a tornare alla ribalta? Il proliferare delle web radio sembrerebbe avvalorare questa seconda ipotesi. Alla saturazione delle frequenze tradizionali, si risponde con un mezzo dalle potenzialità pressoché illimitate: internet. Un po’ per moda, un po’ per gioco, un po’ per passione, ecco fiorire le radio libere dei nostri tempi. Fatte in casa, al circolo, al bar, basta un computer e un software. Il principio è semplice: il segnale non conosce confini, può essere ascoltato potenzialmente in tutto il mondo, ma la platea è molto, molto locale, di nicchia. Amici, appassionati di un genere musicale o giovani artisti ansiosi di farsi conoscere: sono loro i principali ascoltatori delle web radio. Una moda partorita nei primi anni ’90 dal mondo anglosassone e di recente approdata sulle rive dell’Arno. Di progetti ce ne sono tanti, alcuni vivono il tempo di una stagione, altri perdurano negli anni, come quello nato all’Antella, Bagno a Ripoli. “Tutto cominciò un po’ per scherzo una sera d’estate del 2006 - racconta Alessio Giannelli, professione dj e padre
IL LUOGO. Riapre per una mostra l’oratorio di Santa Caterina all’Antella
Gli Uffizi fanno tappa a Bagno a Ripoli
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n luogo misconosciuto, immerso nell’atmosfera poetica delle colline di Bagno a Ripoli. L’oratorio di Santa Caterina all’Antella è un piccolo scrigno, quasi sempre chiuso, che conserva al suo interno una porzione della più bella storia dell’arte fiorentina. Aprirà al pubblico il 19 settembre e rimarrà aperto fino all’ultimo giorno dell’anno per far spazio alla mostra “L’Oratorio di Santa Caterina all’Antella e i suoi pittori”, che fa parte del progetto “Città degli Uffizi”, promosso dalla Galleria degli Uffizi in partnership con la provincia di Firenze, che porta alcune delle opere solitamente conservate nei
depositi della galleria fiorentina, in luoghi studiati ad hoc per il file rouge che accomuna i loro percorsi artistici e storici. All’Antella i fari saranno puntati sul grande trittico di Angolo Gaddi, tornato agli Uffizi dopo un lungo restauro. Il trittico, collocato in origine sopra l’altare dell’oratorio, raffigura la Madonna col Bambino in trono fra i santi Filippo e Lorenzo e, nei tondi delle cuspidi, un Cristo benedicente e l’annunciazione. Purtroppo, a seguito di un furto avvenuto nell’oratorio nel 1921, non è più possibile ammirare la predella in cui erano raffigurati Cristo in pietà fra i dolenti, un miracolo di San Filippo e il martirio
di San Lorenzo. La ricollocazione temporanea nell’Oratorio di Santa Caterina viene quindi a ripristinare temporaneamente l’arredo originario della chiesa. Accanto al capolavoro dipinto dal figlio di Taddeo Gaddi, troveranno spazio anche opere provenienti dai depositi degli Uffizi, dal museo dell’Opera di Santa Croce, dalla pinacoteca nazionale di Lucca e dal museo di arte sacra di Incisa Valdarno, per un totale di dodici gioielli esposti. Un dialogo artistico del tutto inedito che si concretizzerà nel faccia a faccia tra le opere di Agnolo Gaddi, Spinello Aretino, Pietro Nelli e del Maestro di Barberino. /L.V.Z.
FIORENTINA. Il Ds viola fa il punto sul mercato dopo la chiusura della sessione estiva
Corvino, l’uomo senza fretta. Di comprare I tifosi si aspettavano che il budget ricavato dalle cessioni di Melo, Semioli e Kuz venisse reinvestito per intero, ma lui spiega: “Ho avuto difficoltà a spendere tutti i soldi incassati: quelli rimasti saranno utilizzati quando ci saranno occasioni, senza ansie”. Prandelli è arrabbiato? “A me dice il contrario...”
Pantaleo Corvino
Cristina Guerri
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l calciomercato estivo è ormai terminato. Nell’ultimo giorno disponibile per i trasferimenti, il diesse viola Pantaleo Corvino ha portato a Firenze il giovane Savio Nsereko, e ha ceduto a titolo definitivo Da Costa (destinazione West Ham) e Kuzmanovic, che vestirà la maglia dello Stoccarda. Papa Waigo, invece, è andato in prestito al Southampton. E il Ds viola ha potuto quindi fare un punto sulla chiusura del mercato. Corvino, i tifosi si aspettavano che il budget ricavato dalla cessione di Melo, Semioli e Kuzmanovic venisse reinvestito completamente... Facciamo ordine per far capire quale sia il programma societario. In questa stagione, a differenza dei 50 milioni spesi lo scorso anno, con molta dignità ci siamo autofinanziati. Tutto ciò che veniva dalle entrate del mercato sarebbe stato reinvestito. Lo stiamo facendo, non nei tempi giusti forse, ma ho l’autorizzazione della società a
spenderli e reinvestirli. Ho avuto difficoltà a spenderli tutti e ne ho utilizzati solo una parte: quelli che sono rimasti saranno reinvestiti quando il mercato mi offrirà la possibilità di farlo, senza ansie. Ci parli di Savio, il suo ultimo acquisto. Ho dato al West Ham 2,5 milioni più Da Costa per un giocatore con importanti potenzialità. Non è un fenomeno, però ha potenzialità e chissà dove può arrivare. In precedenza avevamo seguito Upson, ma poi abbiamo deciso che i nostri difensori erano al suo livello. Il West Ham mi ha detto che se vendeva un difensore avrebbe preso Da Costa. Savio lo seguivo da tempo, ho chiamato Prandelli per chiederglielo, ma su questi giovani mi prendo io la responsabilità. Savio lo abbiamo preso come investimento, è un giovane che con Di Tacchio, Babacar e Seculin si aggregherà alla prima squadra. Si parlava dell’arrivo di un difensore centrale, cosa che non è accaduta... Leggevo che Prandelli volesse un difensore... ma lo voleva anche Corvino, così come lo voleva la proprietà. Chiamatela mia incapacità, non è deluso solo il mister, ma lo siamo tutti, se non abbiamo
preso il difensore o chi per lui. Prandelli è contento del mercato? Prandelli è soddisfatto di tutti. A partire da Natali, per esempio. Quando ho venduto Melo, lui mi ha detto di aspettare, dicendo che l’alternativa al brasiliano l’aveva in rosa. L’alternativa, poi, non l’abbiamo trovata, e abbiamo optato per Cristiano Zanetti, sfruttando le idee e il mercato di quel momento. Stesso discorso vale per Castillo: per Prandelli andava benissimo, era contentissimo. Di Marchionni non c’è neanche bisogno di dirvi quanto fosse felice. La critica dice che Prandelli sia arrabbiato, ma lui mi dice il contrario. Girano voci secondo cui i Della Valle vorrebbero vendere la Fiorentina... La mia proprietà è delusa. Se chi critica pensa di poter portar qualcuno superiore ai Della Valle, che lo cerchi o che lo crei. Investono milioni ogni anno, con il quinto monte ingaggi d’Italia. Hanno chiesto a Firenze di aiutarci con la Cittadella Viola. Se saremo ancora tutti insieme, potremo portare avanti il discorso di aumentare il tetto ingaggi.
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PALLAVOLO. Continua la bella favola della Polisportiva: pronti altri successi
Fiesole, vincere per tornare in serie B Lorenzo Mossani
L’allenatore Roberto Buzzigoli: “Abbiamo in mano un’ottima squadra. I soldi sono importanti, abbiamo giĂ dimostrato di fare grandi cose anche senza
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olisportiva Fiesole, ovvero una realtĂ che nella pallavolo ha sorpreso un po’ tutti. Solo due anni fa era la ‘matricola’ in serie B2, per molti una squadra destinata alla retrocessione per l’etĂ alta delle sue giocatrici. Niente di piĂš falso. Il Fiesole in casa era un autentico panzer, tanto da chiudere il campionato a metĂ classifica. Chapeau per queste atlete che, nonostante l’etĂ , avevano dimostrato che la classe non invecchia. Purtroppo quel miracolo sportivo fu ‘distrutto’ per la mancanza di soldi. Il Fiesole precipitò in serie D. Ma le favole sono belle perchĂŠ non si infrangono mai, la squadra decise di rimanere in quella categoria e l’anno scorso arrivarono solo vittorie per 3 a 0. Schiacciante il dislivello con le altre. La prima sconfitta nella stagione arrivò a marzo. Quest’anno, le ‘verdi’ vogliono essere protagoniste in Serie C. Alcuni rinforzi e la conferma del gruppo storico, le eterne ‘green’, e il sogno del cassetto di tornare in serie B. L’allenatore Roberto Buzzigoli prova a presentare la squadra: “Ho avuto la fortuna di finire il campionato con queste ragazze. Devo dire che la serie D se la sono divorata, nonostante una rosa corta. Sono consapevole di avere in mano un’ottima squadraâ€?. Qual è il segreto di questo gruppo? Risposta facile. La voglia e la passione di sudare in palestra delle ‘over 30’ è uno stimolo per tutte le altre. Quello della societĂ ? Di non mollare nei momenti piĂš difficili:
investimenti esagerati. La serie C sarà dura, tante le squadre competitive�
Roberto Buzzigoli
i soldi sono importanti, ma il Fiesole sta dimostrando come si possa fare bene senza essere Paperon de’ Paperoni. Come vede il campionato di serie C? Mi fa paura e mi stimola. Mi stimola perchÊ sono quasi tutti derby contro compagini attrezzate, quasi tutte, per i play-off. Scandicci e Fiesole piÚ forti delle altre? No, io non credo. Sarà un campionato che si giocherà punto a punto fino all’ultima giornata.
I nomi, secondo lei, non contano? Scandicci ha faticato molto in B2, la serie C non è cosĂŹ diversa. Attenzione anche ad altre compagini. Quali? L’Euro 2, il San Michele, l’Etruria e poi attenzione al Calenzano: la mia ex societĂ ha allestito una formazione molto adatta alla serie C. Campionato che dalle sue parole ha come protagoniste le ‘made in Florence’... Spero di sĂŹ, ma lo Ius Arezzo e Agliana potrebbero essere mine vaganti. Tra la zona play-off e la retrocessione ci saranno pochi punti, questa è l’unica certezza. C’è una cosa che cambierebbe in questa pallavolo? La regola di non avere molte ‘over’ in campo è assurda, anche perchĂŠ considerare un ragazza classe ’81 vecchia è allarmante. A quella etĂ , un atleta è in pieno vigore psico-atletico. Infine la rosa della squadra. Palleggiatrici: Veronica Catalono, Elisa Benelli; centrali: Francesca Lapi, Claudia Masini, Antonella Bartoli; attaccanti: Barbara Vecci, Sara Vignozzi, Ingrid Quindi, Gloria Mozzoni, Castellani Valeria, Gaia Del Bianco; libero: Carolina Ghitti.
AMBULATORI DELLA MISERICORDIA DI FIRENZE S.R.L - IMPRESA SOCIALE
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Numero Unico 848.812221 Agopuntura Dr. Rosa Di Lernia VenerdĂŹ Dalle 09.00 alle 12.00 Allergologia e immunologia Dr. Stefano Turchini GiovedĂŹ Dalle 17.15 alle 18.30 Cardiologia Dr. Carmelo Rao Sabato Dalle 09.30 alle 12.00 Dr. Fabrizio LucĂ MartedĂŹ Dalle 17.00 alle 19.30 Chirurgia Dr. Riccardo Gattai LunedĂŹ Dalle 15.00 alle 15.40 Dermatologia Dr. Cesare Filippeschi MartedĂŹ Dalle 08.30 alle 13.30 VenerdĂŹ Dalle 15.00 alle 18.00 Dr. Giuseppe Barbati MartedĂŹ Dalle 18.00 alle 19.30 Dr. Giulia Marioti LunedĂŹ Dalle 18.00 alle 19.30 Dr. Francesca Gonnelli MercoledĂŹ Dalle 10.30 alle 13.30 Dr. Carmela Cozza MercoledĂŹ Dalle 17.00 alle 18.40 GiovedĂŹ Dalle 14.00 alle 16.30 Sabato Dalle 08.30 alle 10.00 Dr. Luca Salimbeni GiovedĂŹ Dalle 09.30 alle 12.15 Dr. Cristina Lucin LunedĂŹ Dalle 14.30 alle 16.30 VenerdĂŹ Dalle 10.30 alle 12.10
Endocrinologia – Dietologia Dr. Olga Bartolini LunedÏ Dalle 08.30 alle 13.00 VenerdÏ Dalle 13.00 alle 14.00 (solo endocrinologia) Dr. Gabriele Parenti Sabato Dalle 10.00 alle 12.00 Gastroenterologia Dr. Ilaria Giangrandi MercoledÏ Dalle 17.30 alle 18.30 Dr. Beatrice Paoli MercoledÏ Dalle 15.45 alle 17.00 Geriatria Dr. Federico Mayer GiovedÏ Dalle 18.30 alle 19.45 Ginecologia Dr. Anna Didona MartedÏ Dalle 14.00 alle 16.30 Dr. Ida Cristina Pieraccini MercoledÏ Dalle 13.30 alle 14.30 GiovedÏ Dalle 17.00 alle 18.30 Dr. Donatella Nannoni VenerdÏ Dalle 12.30 alle 14.30 Dr. Valentina Pontello LunedÏ Dalle 16.00 alle 18.00 Medicina Genetica Prof. Renato Guazzelli MercoledÏ Dalle 10.00 alle 12.00 Neurologia Dr. Paola Ragghianti VenerdÏ Dalle 11.30 alle 13.00 Oculistica Dr. Saverio Matteini GiovedÏ Dalle 14.00 alle 18.00
Le atlete della Polisportiva Fiesole
DIRETTORE SANITARIO: DR. VINCENZO MARRAS ORARIO DI APERTURA: Tutti i giorni feriali dalle 8.30 alle ore 19.30 e il sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.30 Il servizio infermieristico di iniezioni intramuscolari si effettua dal lunedÏ al sabato dalle ore 08.00 alle ore 10.00 PER TUTTE LE SPECIALISTICHE OCCORRE PRENOTARE LA VISITA GLI APPUNTAMENTI VERRANNO DATI PER IL GIORNO RICHIESTO DISPONIBILE IN ORDINE PROGRESSIVO RISPETTO ALL’ORARIO DI INIZIO DELLA SEDUTA
Dr. Dario Di Salvo LunedĂŹ Dr. M.Antonietta De Giovanni MartedĂŹ VenerdĂŹ Dr. Maria Ilaria Legnaioli LunedĂŹ Dr. Luigi Vitale MartedĂŹ Dr. Elena Desideri MercoledĂŹ Dr. Francesco De Saint Pierre GiovedĂŹ Dr. Laura Bardi VenerdĂŹ Dr. Claudia Ponchietti LunedĂŹ MercoledĂŹ Dr. Francesco De Gaetano Sabato Ortopedia Dr. Filippo Poccianti LunedĂŹ MercoledĂŹ Dr. Leonardo Sacchi MercoledĂŹ GiovedĂŹ Dr. Paolo Donati LunedĂŹ VenerdĂŹ Dr. Eros Bruno MercoledĂŹ Otorinolaringoiatria Dr. Ferriero Gennaro LunedĂŹ Sabato
Dalle 13.00 alle 14.15 Dalle 15.00 alle 16.15 Dalle 12.00 alle 13.45 Dalle 08.30 alle 11.00 Dalle 08.45 alle 11.00 Dalle 12.00 alle 14.00 Dalle 08.30 alle 10.30
LunedĂŹ Dalle 11.00 alle 13.00 VenerdĂŹ Dalle 16.30 alle 19.00 Dr. Geri Toccafondi MartedĂŹ Dalle 10.00 alle 11.15 MercoledĂŹ Dalle 14.00 alle 15.30 Dr. Tommaso Savino MartedĂŹ Dalle 15.00 alle 16.10 Dr. Alonzo Attilio MercoledĂŹ Dalle 08.30 alle 10.00 GiovedĂŹ Dalle 12.00 alle 13.30 Dr. Marco Lazzeri MercoledĂŹ Dalle 18.00 alle 18.45 Dr. Pontone Filippo GiovedĂŹ Dalle 15.00 alle 16.45 Pediatria e chirurgia pediatrica Dr. Giovanni Grisolia LunedĂŹ Dalle 16.30 alle 17.30 GiovedĂŹ Dalle 11.00 alle 12.00 Pneumologia Dr. Alessandro Romeo MartedĂŹ Dalle 09.00 alle 10.00 Psicologia - Psicoterapia Dr. Claudia Bricci MercoledĂŹ Dalle 09.00 alle 10.30 Dr. Lisa Alessandri MartedĂŹ Dalle 13.00 alle 15.00 Urologia Dr. Pierluigi Sangiovanni MartedĂŹ Dalle 18.00 alle 19.00
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Altre Prestazioni - Iniezioni intramuscolari Dal lunedĂŹ al Sabato Dalle 08.00 alle 10.00
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Dr. Chiara Cavicchi
Grazie per la concessione di questo spazio Illustrazione Thomas Lavezzari - Ph. Davide Bodini
GLI ANIMALI DEI LABORATORI DI SPERIMENTAZIONE HANNO BISOGNO DI UNA MANO. Dal 20 settembre al 10 ottobre, puoi aiutarci a curare gli animali che hanno sofferto nei laboratori di sperimentazione. Inviando un sms al 48585, donerai 1 euro. Telefonando da rete fissa, ne donerai 2. Il ricavato verrà usato da ENPA per realizzare un sogno: creare un centro di riabilitazione e permettere a queste creature di essere poi affidate all’affetto di una famiglia. Scopri tutte le piazze della Giornata degli Animali su www.enpa.it Puoi aiutarci anche tramite conto corrente postale n. 43321611 Enpa Onlus – P.za Carlo Alberto, 30 – 12042 Bra
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CORRI LA VITA. Domenica 27 settembre in piazza della Signoria
Sport e solidarietà per 13mila Simone Spadaro
Giani, il politico sportivo: “Tanti i progetti in campo” R
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opo sei anni, “Corri la Vita” si sposta e lascia la storica piazza Santa Croce per trasferirsi in piazza della Signoria. E’ questa la novità più interessante della manifestazione benefica che, correndo, raccoglie fondi destinati a strutture pubbliche specializzate in terapie riabilitative e di assistenza alle donne malate di tumore al seno. L’iniziativa, in programma domenica 27 settembre alle 9.30, è organizzata in collaborazione con Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori), Ispo (Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica) e File (Fondazione italiana leniterapia). Sono ormai 170 i testimonial di questa manifestazione che punta, quest’anno, a superare le 13mila presenze. Due i percorsi realizzati con la Firenze Marathon: la gara competitiva da 10,7 km e la passeggiata da 5,7 km, con possibilità di visite nei luoghi più suggestivi di Firenze. E anche in questo, “Corri la vita” è unica. Da piazza della Signoria, i partecipanti attraverseranno il centro storico, i giardini e le colline dell’Oltrarno, la parte più spettacolare e suggestiva della città. Chi farà la passeggiata potrà fermarsi a visitare la chiesa di Orsanmichele, palazzo Strozzi Sacrati, il cortile di Palazzo Rucellai, il giardino Frescobaldi, la chiesa di San Jacopo, il chiostro di San Pier Martire, giardino Corsi e giardino di Boboli, il giardino e il museo Bardini.
CONI. Parla il neo presidente provinciale
Corri la vita - 2008
C’è ancora in tempo per le iscrizioni: presso la Lilt, Lega per la lotta contro i tumori sezione di Firenze (viale A. Volta 173, 055.576939, info@ legatumorifirenze.it), Firenze Marathon (viale M. Fanti 2, 055.5522957, info@firenzemarathon.it), la sede di File, Fondazione italiana di leniterapia (via San Nicolò 1, 055.2001212, info@leniterapia.it). L’obiettivo è battere il record di iscrizioni: sono già state preparate ben 13mila magliette arancioni. Contributo minimo: 10 euro. La partecipazione dei bambini sotto i 10 anni è gratuita. Tra i più noti testimonial di “Corri la Vita 2009”, ci
sono Sergio Muniz, il popolare attore e vincitore della seconda edizione de “L’Isola dei famosi”; il ventiquattrenne nipote del senatore Robert Kennedy, Bobby Kennedy III, regista impegnato in molte cause ambientaliste e civili; l’uomo pesce Umberto Pellizzari, famoso campione di apnea e conduttore di molti programmi dedicati alla scoperta dei fondali marini; Jimmy Ghione, agguerrito inviato di “Striscia la notizia”; e Andrea Agresti, cantante e componente de Le Iene. “Corri la vita” si conferma come un appuntamento classico d’autunno che coniuga sport e solidarietà.
educe da dieci anni da assessore in Palazzo Vecchio, Eugenio Giani raddoppia. Oltre a essere il nuovo presidente dell’assemblea comunale, lo è anche del Coni provinciale, organo di raccordo e di stimolo per federazioni, enti, associazioni, allenatori e atleti del territorio. Un’elezione che ha fatto storcere il naso ad alcuni, che vedevano nella candidatura di Giani un’intromissione della politica nel mondo dello sport. “La mia vittoria è stata più che legittima – risponEugenio Giani de Giani – e devo aggiungere che la principale protagonista di queste polemiche si è poi presentata con una fondo, e il fatto che continuerò a lavolista politica alle amministrative, non rare anche in Comune facilita molto riuscendo ad essere eletta. Credo che la possibilità di organizzare un evenmolte discussioni siano strumentali. to internazionale. Ci sono, inoltre, i In tutta Italia chi ricopre cariche poli- Mondiali di ciclismo del 2013. Non tiche è poi anche esponente di spicco mancherà il forte sostegno allo sport all’interno del Coni. Occorre pensare nelle scuole. E vorrei dei giochi stusolo ai reali valori che possono essere denteschi molto partecipati”: Ma uno spesi per il bene del Coni”. Tra i suoi dei sogni di Giani è anche quello di primi obiettivi, “l’incontro con tutti realizzare un “Palazzo dello sport” i presidenti delle federazioni e degli per le federazioni, gli enti e tutti coloro che svolenti di promoVoglio capire se c’è gono attività zione sportiva, la possibilità di organizzare agonistiche. per avere indi“Su questo, cazioni sugli a Firenze le Universiadi occorre guareventi da poter nel 2017 o nel 2019 dare l’aspetto organizzare. Voglio realizzare l’annuario del Coni patrimoniale. Ho già esposto il proprovinciale – aggiunge Giani – dove getto al segretario generale del Coni – troveranno spazio tutte le attività svol- precisa Giani – perché è da Roma che te nel corso del 2009. Voglio, inoltre, devono arrivare indicazioni. Mi semcapire, se c’è la possibilità di organiz- bra che tutti siano concordi, anche il zare a Firenze le Universiadi nel 2017 Coni regionale. Lavoreremo anche su /Sim.Spa. o nel 2019. Su questo m’impegnerò a questo”.
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L’INTERVISTA. A tu per tu con la campionessa di nuoto. “A Firenze ci sono società importanti”
Alessia Filippi, in acqua è nata una “stella” Lorenzo Mossani
Ci sono delle società storiche e altre che stanno diventando importanti nel capoluogo toscano, ma purtroppo un nuotatore se non è famoso non ha la stesse possibilità, per esempio, di un giovane calciatore. Sicuramente, da parte dei media ci sono più riflettori puntati su un ragazzo delle giovanili di calcio che su un nuotatore che magari è appena tornato dai Giochi Olimpici (per esempio Niccolò Beni, classe ‘86, ndr). Ha anche una passione per il calcio? Sì, mio padre da piccola mi portava alla stadio. È da lì che sono diventata romanista. Prima che mi facesse la domanda, pensavo a quanto mi sono mangiata le mani dopo il 4 a 1 subito al ‘Franchi’ nella passata stagione. Non perdevamo dalla Fiorentina da
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lessia Filippi è, con Federica Pellegrini, la stella della Nazionale di nuoto: le due atlete si contendono la leadership di popolarità a suon di record in acqua e fan sparsi in tutta la Penisola. Ma non solo. La fama di Alessia, ragazza semplice, è in continua crescita soprattutto dopo l’oro e il bronzo conquistati ai recenti Mondiali di Roma, ma anche per la correttezza e la bellezza. Sicuramente le ultime buone prestazioni delle due azzurre hanno acceso una certa rivalità, come racconta la Filippi. “Se non ci fosse rivalità non saremmo due atlete. Secondo il mio punto di vista, se vuoi ottenere certi risultati devi confrontarti continuamente con i più forti, aiuta a migliorarsi ogni giorno: il nuoto è uno sport individuale, non dimentichiamocelo”. Che rapporto ha con Federica Pellegrini? Siamo due atlete forti, ma tra noi non c’è assolutamente invidia, tutt’altro. Ci rispettiamo reciprocamente, anche se dentro di noi vogliamo essere le più veloci. Questo ha fatto salire anche l’interesse degli sponsor nei vostri confronti... Verissimo. Per fortuna, oltre che una semplice curiosità, c’è anche un discorso economico da non sottovalutare. Mi sento fortunata, nei cosiddetti altri sport non sono molti a guadagnare così. Vedo molti atleti competitivi che non hanno queste opportunità. A Firenze è possibile diventare campioni di nuoto?
Alessia Filippi
tempo, ma lo sport va così (sorride, ndr), o almeno così si dice. In realtà, dopo la rete di Vargas… meglio non commentare cosa ho pensato. Come vede la stagione di Fiorentina e Roma? Dal punto di vista tecnico stanno dimostrando in queste stagioni di essere sempre protagoniste sul campo, ma spero che il calcio cambi come il rapporto tra le due tifoserie. Qualsiasi sport è bello quando è leale. Facciamo sparire coltelli, cori razzisti e insulti dagli spalti e poi Roma e Fiorentina, come in qualsiasi altra partita dove c’è rivalità, diventerà un bello spettacolo per tutti. Non tollero la violenza e gli stadi ‘blindati’, sono una brutta immagine del nostro Paese.
VIAGGIO NEL PALLONE. Il direttore generale Salvatore Alfani: “Ormai è un sogno”
Dlf, una stagione piena di successi C
hi arriva al campo del Dlf si sente a casa. Gioca per il gusto di stare con i compagni di squadra, di vincere con loro insieme a uno staff di amici e persone preparate. Essenzialmente si spiegano così i tanti successi ottenuti in questa stagione in tutte le categorie. Il direttore generale Salvatore Alfani è stato uno degli artefici di queste vittorie: “Sono qui da sette anni – spiega Alfani - e mi sembra di essere in una famiglia. Quando abbiamo investito 400mila euro per i campi sintetici mi sembrava una follia. Ora tutto si è trasformato in un sogno”. Come avete ottenuto questi risultati? Con la passione e non limitandoci a fare solo
calcio. Seguiamo ogni nostro allievo, il suo bene è anche il nostro. Qual è stata la soddisfazione più bella? Sportivamente la conquista dei Regionali, umanamente ne ho avute tante. Quando cammino per strada e incontro i miei ex allievi, diventati uomini, che si avvicinano per abbracciarmi o per stringermi la mano, è una sensazione che vale mille vittorie. In questa stagione ci saranno nuovi innesti? Siamo felici di annunciare che ci siamo arricchiti del direttore tecnico, Fulvio De Santi, che seguirà tutte le squadre, aiutando anche gli al/L.M. lenatori.
Salvatore Alfani
PALLANUOTO. Fiorentina WP per lo scudetto, Rari per i play off
Meno squadre, più concretezza
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allanuoto ridimensionata. Due sole le squadre in serie A1: la Fiorentina Waterpolo nel campionato femminile; la Rari Nantes Florentia in quello maschile. La Fiorentina è l’unica squadra di Firenze ad aver vinto una Coppa dei Campioni e uno scudetto negli ultimi anni, e si è rafforzata ulteriormente rilanciando la sfida per il tricolore e per la leadership continentale all’Orizzonte Catania. Senza la Rari femminile che, retrocessa, ha preferito sciogliere la prima squadra e ripartire dalla serie C e con la Mc Donald’s Firenze in A2, la squadra di De Magistris si conferma l’unica realtà in grado di portare un alloro in città. “Abbiamo confermato tutte le ragazze ad eccezione della Stieber, che ci ha chiesto di essere ceduta all’Imperia”, spiega il tecnico della squadra vice campione d’Italia. “Ma, soprattutto, in un mercato fermo come quello italiano, abbiamo acquistato dalla Roma Simona Abbate. Una nazionale - prosegue De Magistris - con grande esperienza e che l’anno scorso ha segnato 25 reti”. Campionato al via il 17 ottobre. La Rari maschile cambia lo straniero. E’ stato acquistato un attaccante nuovo di zecca, Boris
"IL SUPERMERCATO ALIMENTARE SOTTO CASA"
Gianni De Magistris
Popovic, solo omonimo del tecnico Dusan Popovic, e si punta molto sui tanti giovani del vivaio. Riccardo Tempestini, neo Ds della società, ribadisce la filosofia intrapresa. “Puntiamo a ottenere risultati nel tempo e non nell’immediato, ma ci teniamo molto a far crescere i nostri giovani e a inserirli gradatamente in prima squadra. Per questo - aggiunge Tempestini - sono state fatte anche delle scelte. Popovic è un attaccante con un ottimo tiro, ex Bogliasco, ha segnato l’anno scorso 45 reti e può essere impiegato anche in fase difensiva”. Obiettivo play off. Fischio d’inizio, anche in /S.S. questo caso, il 17 ottobre.
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“GUERRA ALL’ALCOL, DICO LA MIA” Egr. direttore, ho letto con interesse l’articolo “in piazza la guerra all’alcol” pubblicato nel numero di agosto del Reporter, e mi hanno molto colpito le dichiarazioni dell’assessore alla sanità del nostro Comune. E’ stato fatto di questa città un grande locale per la vendita di alcolici: bar, pub, discoteche, minimarket (aperti fino a tarda ora), perfino phone center (che in teoria dovrebbero essere usati per telefonare a parenti lontani) che hanno scaffali di alcolici da far invidia a un supermercato e nel periodo estivo apertura di chioschi, tende e gazebi concessi dal Comune su territorio pubblico. Caro assessore, Lei bolla di demagogia il comune di Milano senza neppure aspettare i risultati di tale ordinanza. Noi a Firenze che siamo “i migliori” combattiamo il consumo dell’alcol fra i giovani (io direi fra 14 e 40 anni) con due spettacoli, di cui uno in piazza S. Spirito dove a non più di 20 metri dal palco c’è un bar aperto su suolo pubblico, e per terminare un tavolo di concertazione con i commercianti è come dire “finiamo a tarallucci e vino”. Siete veramente figli dei nostri politici di Roma, che spendono milioni di euro per la pubblicità contro il fumo ed hanno in mano il monopolio del tabacco. Come sempre si scarica le responsabilità sulla famiglia e sulla scuola quando per eccessivo buonismo e permissivismo abbiamo fatto in modo di esautorare dal loro compito questi due pilastri della società. Dovreste pensare che stiamo costruendo un esercito di futuri alcolizzati e che dovremmo riappropriarci del coraggio di dire “no” quando è necessario. Forse anche questa mia e-mail è demagogia e forse ha ragione Lei. Sergio “UNA QUESTIONE DA RISOLVERE TUTTI INSIEME” Egregio Direttore, la lettera inviata dal signor Sergio al Suo giornale mi offre l’occasione di chiarire meglio il mio pensiero e l’attività dell’assessorato alle politiche socio sanitarie sulla questione del consumo di alcool, soprattutto tra i giovani. Vorrei,
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Settembre 2009 prima di tutto, precisare che ritenere demagogica l’ordinanza del Comune di Milano (i cui risultati non mi paiono particolarmente brillanti) non vuol certo dire che vogliamo fare di questa città “un grande locale per la vendita di alcoolici”, come ritiene il signor Sergio. Mi sono limitata ad osservare che il divieto di somministrazione di alcolici nei locali pubblici a minori di 16 anni era ed è già contenuto in norme vigenti che, senza dubbio alcuno, devono essere rispettate e fatte rispettare, così come già esiste il divieto di vendita ai minorenni. Questi divieti, già esistenti da tempo e che, ripeto, devono essere rispettati e fatti rispettare, non sono stati sufficienti a debellare un fenomeno sempre più diffuso e in fasce di età sempre più basse. Per questo non mi è parso uno strumento efficace l’introduzione di una ordinanza che andava a rafforzare divieti già esistenti e scarsamente applicati. L’impressione che ho avuto, anche per il clamore che il provvedimento ha suscitato, è stata quella di “molto rumore per nulla”. Nessuno immagina che a Firenze possiamo essere “i migliori”, come dice il signor Sergio, ma allo stesso modo nessuno può pensare che un fenomeno così complesso e diffuso si risolva ribadendo, sul piano locale, divieti che già ci sono e che tutti devono sentirsi già impegnati a far rispettare. Naturalmente l’attività dell’Amministrazione comunale su questi temi non si limita certo a “due spettacoli”; potrei parlare al signor Sergio di un sito internet (www. sostanze.info) con moltissimi accessi giornalieri, 900 domande agli esperti, 700 articoli pubblicati; potrei raccontare che gli spettacoli sono l’occasione per avvicinare i giovani ed informarli sui danni da alcool e sostanze; così come potremmo intrattenerci sull’attività di formazione rivolta al personale di molti locali notturni per responsabilizzarli sulla somministrazione delle bevande e su un servizio notturno di accompagnamento a casa dopo la discoteca per evitare che giovani vite si distruggano sulle nostre strade. Potrei far parlare gli operatori della task force che stanno in giro ad informare i ragazzi e che cercano di convincerli che l’abuso dell’alcool può bruciare il loro futuro. Potremmo discutere di queste e altre iniziative, senza la presunzione che siano esaustive, con l’umiltà di chi affronta un’impresa forse impossibile ma che abbiamo il dovere di tentare. Certo è che affidarsi ad un ulteriore divieto e pensare che la repressione ulteriormente inasprita sulla vendita di alcoolici sia risolutiva mi pare, e lo riconfermo, pura demagogia. E coinvolgere, su questo tema, i commercianti, i locali notturni, i distributori di alcoolici non è finire a “tarallucci e vino” ma è il tentativo di responsabilizzare proprio gli attori principali di questo dramma. Su questioni così complesse non possiamo riuscire se non INSIEME, se tutti non si sentiranno impegnati a fare la loro parte. Anche la famiglia e la scuola, signor Sergio, che sono, come Lei ben ricorda, “due pilastri della società” che dovrebbero formare non solo buoni medici o idraulici o ingegneri ma uomini e donne capaci di vivere dentro la società per aiutarla a crescere e migliorare. Può darsi che anche questa sia demagogia ma non posso dimenticare che, nonostante i tanti divieti, chi vuo-
le procurarsi alcool o droga sa sempre dove trovarli. Il nostro compito, accanto al doveroso e scontato impegno sul controllo, sta nel convincere i ragazzi, ognuno secondo le nostre capacità e responsabilità, ma tutti insieme, che dovunque si trovino alcool o droga, che siano più o meno accessibili, la loro vita deve svolgersi altrove. Stefania Saccardi Assessore alle politiche sociosanitarie del Comune di Firenze SULL’AREA CANI DI VIA CANOVA Sono allibita per la chiusura dell’area cani, una vasta area verde che si affaccia su via Canova, vicino all’altra vastissima area di villa Vogel, dove possono entrare solo bipedi!! La gente si lamenta per il chiasso discontinuo che fanno i cagnetti felici durante i loro giochi? Mi sembra alquanto intollerante e in contrasto con la tutela e i diritti degli animali la chiusura della suddetta area!! Sotto casa mia c’è un baracchino (vicino alla tamoil in via S. Martini) dove gli schiamazzi notturni sono all’ordine della notte e ogni volta che viene denunciato il disturbo della quiete mai nessuno interviene, e soprattutto continua a rimanere aperto e a servire alcolici oltre l’orario di chiusura!! Il tutto sotto un condominio, dove c’è gente che lavora e che si deve alzare la mattina presto per andare a lavorare!! Ma cosa fa il presidente del quartiere 4? Propone di chiudere l’area cani, unico posto dove i nostri amici a 4 zampe possono sgambettare felici, perché in altri giardini o non vi possono entrare oppure devono stare al guinzaglio, perché la gente intollerante non fa che lamentarsi!! L’abbaiare dei cani, quanto potrà durare? Non vi soggiornano certo ventiquattro ore su ventiquattro in quell’area!! Ma si chiudiamola: tanto Firenze è una città ipocrita!! Si vanta di emanare leggi sulla tutela degli animali, ma non li tutela davvero!! Lettera firmata UN “RISTORO” PER I VIAGGIATORI Alla Redazione, con la presente colgo l’occasione per segnalare la necessità un adeguato servizio turistico di accoglienza e ospitalità ai numerosi passeggeri di pullmann turistici che sostano nell’apposito parcheggio per bus turistici, credo a (considerevole) pagamento, situato a Firenze - località Varlungo - a lato del Lungarno Dalla Chiesa, al termine del viadotto del raccordo autostradale Marco Polo per/ da Firenze-Sud. Il suddetto parcheggio infatti è del tutto privo di servizi di ristoro, neppure automatici, e i bagni, che vengono aperti solo per l’occasione, risultano spesso presidiati da finti addetti questuanti - palesemente Rom - a cui nessuno degli operatori presenti (autisti, personale del box-ufficio, ecc) dice di allontararsi. Io stesso ho in alcune occasione informato della presenza di finti addetti ai bagni i vigili urbani, ma senza risultato. Auspico pertanto un apposito intervento delle preposte Autorità per garantire la possibilità di ristoro ai viaggiatori che vengono da lontano per visitare la nostra città e il termine del frequente accattonaggio abusivo ai bagni presso il parcheggio per bus turistici di Varlungo a Firenze. Lettera firmata
LE CASCINE E L’ARIA LUNGO L’ARNO Passando lungo l’Arno alle Cascine, nel tratto tra la pescaia dell’Isolotto ed il viadotto dell’Indiano, per qualche centinaio di metri l’aria è irrespirabile a causa del riversamento nel fiume, dalla riva opposta, delle acque di fogna. Due importanti cloache: il collettore Meridionale e quello delle Torri riversano insieme, con una cascata torrenziale, metri e metri cubi di acque reflue in Arno. E’ da anni che si parla di allacciare la rete fognaria posta in riva sinistra al depuratore di S. Colombano, ma fino ai nostri giorni non è successo niente di tutto ciò. A causa poi della magra estiva del fiume e della concentrazione di liquami nelle acque di rifiuto, la “pestilenza” è inaudita e non meno il carico inquinante riversato in Arno. E pensare che si va alla Cascine... per respirare un po’ di aria buona! Si organizzino pure le passeggiate ecologiche, le ripuliture di gruppo degli argini, ma non si faccia perseverare una situazione così schifosa (scusate il termine!) e malsana che rappresenta un’offesa al concetto di ecologia! Un fiorentino indignato “LE MIE CONSIDERAZIONI SULLA TRAMVIA” Egregio Direttore, con la calma della mobilità (del periodo feriale), invio queste considerazioni, che saranno a valere nei giorni caldi del traffico. Sulla linea 1 è stato detto tutto e di più, quindi parrebbe adesso necessario solo vederla funzionare. Ma purtroppo non è proprio così, perché ogni giorno si scoprono novità a dir poco allarmanti. Premetto che non faccio parte degli “anti”, ma appartengo a coloro che esigerebbero le cose fatte con intelligenza (normale) e buon senso. Mi soffermo perciò su un particolare che a mio parere di questi due elementi citati non ne ha conosciuti neppure uno. Anzi, prima di citare il problema, rivolgo Vostro tramite un appello al sindaco per cancellare un nome da una Via: G.B.Foggini. E non perché abbia qualcosa contro il grande artista, ma perché penso che vedendo egli lo scempio della tranvia in detta strada, non riesca a stare più tranquillo, là dove si troverà alcuni secoli dopo averci donate tante bellezze. Da qualche anno abbiamo imparato da altri che le rotonde sono migliori dei semafori e le pubbliche amministrazioni quando i bilanci lo permettono cercano di farle dove è possibile. La tranvia ci ha regalato nuovamente decine di semafori lungo il suo percorso, con i disagi che provocano, ed è una delle ultime scoperte, giacché in una parte del tracciato stanno entrando in funzione adesso, ma via Foggini, con 3 semafori in meno di 100 metri e con caratteristiche di servizio diverse fra loro, che sarà ben difficile coordinarli è veramente troppo, troppo, troppo. Ma il Gian Battista hanno voluto tenerlo sulla graticola più di una volta. Per chi ha seguito l’evento tranvia fin dall’inizio, non è stato difficile capire che nei progetti iniziali non era stato previsto come avrebbe girato da Via Foggini a Viale Talenti, tant’è che in una successiva progettazione a cose già compromesse si è rosicchiato un pò di sottopasso già esistente e con un tracciato abbastanza di fortuito. E questa è la prima. Ma poi non ci siamo accorti che a 200 metri di distanza traversava-
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BUCHE, PISTE CICLABILI E PERIFERIE Caro Il Reporter, sono un runner e percorro kilometri nella nostra città. Segnalo un forte disagio nel percorrere viale Della Chimera: la pista ciclabile e pedonale è ormai invasa dalla vegetazione e dai rovi che invadono la sede della pista, presenta numerosi avvallamenti e grosse crepe che rischiano di portarsi via parte dell’asfalto verso il torrente Mensola che, anch’esso, è nello stato di abbandono più totale. Mi auguro che il neoeletto sindaco Matteo Renzi dedichi attenzione alle periferie con interventi di normale manutenzione e sicurezza per i cittadini. Distinti saluti, Emilio
Gentile signor Emilio, quella della presenza di crepe e avvallamenti sulle strade è purtroppo una realtà ancora troppo diffusa nella nostra città. Dossi e buche, oltre che essere brutti da vedere, cosa ancor più grave in una città come Firenze - che è, o almeno dovrebbe essere, sinonimo di bellezza - vogliono dire insicurezza. Per pedoni, ciclisti, motociclisti e automobilisti: insomma, per tutti. E troppo spesso, anche le piste ciclabili non sfuggono a questa realtà, presentandosi in condizioni tali da rendere ancora più difficile di quanto già non lo sia la vita di chi, lodevolmente, usa i pedali per spostarsi. Il sindaco Matteo Renzi, da lei citato, ha inserito tra i suoi 100 punti (ovvero tra le priorità da realizzare per Firenze) anche la lotta alle buche nelle strade, nonchè la manutenzione e il miglioramento della rete di piste ciclabili cittadina. Staremo a vedere. E anche le periferie, che ormai periferie lo sono sempre meno grazie ai progetti in atto o in arrivo in più zone, destinati a farle diventare sempre più “centri distaccati” - meritano senz’altro l’attenzione che lei reclama, e quindi tutti gli interventi necessari per la sicurezza di chi le abita. Anche per questo motivo, per “tenere d’occhio” i lavori che vengono svolti nei vari quartieri e nei comuni in cui esce Il Reporter, da questo mese sarà presente, in ogni edizione del nostro giornale, una nuova rubrica, dal nome “Lavori in corso”: uno spazio attraverso cui ogni cittadino potrà conoscere interventi e cantieri in programma ogni mese nel proprio quartiere (o comune) di residenza, con i divieti e le modifiche al traffico che questi comporteranno. Perchè nessuno (o quasi) venga preso alla sprovvista dal cantiere di turno. Matteo Francini no la tranvia arterie di primaria importanza come Via Baccio da Montelupo e la vecchia Pisana. Era tanto difficile su un vialone come il Foggini ed il Nenni prolungare il sottopasso per 3/400 metri, impostare una bella rotonda e far dormire sonni tranquilli a tutti compreso il Foggini? E per carità non si tirino in ballo i costi; per un opera che alla fine sborseremo tante centinaia di milioni di euro, quelli necessari all’interramento erano spiccioli, ma che comunque quanti fossero stati, non avrebbero mai pesato quanto gli anni di sacrifici richiesti (particolarmente in questo tratto) ai cittadini, commercianti, aziende, persone in transito ecc.e quanti ne richiederanno in fututro il caos del traffico. Insomma, almeno questo secondo aspetto meritava l’impiego di intelligenza e buon senso diversi. Ho chiesto di cambiare nome per rispetto al grande Foggini, faccio ora una proposta per tutti noi: “Via dell’offesa all’intelligenza dei cittadini”. S.G.
BIGLIETTI ATAF, LA MIA PROPOSTA In questi giorni si sente molto parlare dei biglietti Ataf. A Firenze, come tutti sappiamo, il biglietto è il più caro d’Italia. 1,20 € non lo troviamo in nessun altra città, e sarebbe fin troppo facile fare uno scomodo confronto con Roma o Miliano (...anche a livello di qualità del servizio). Da noi invece ho sentito dire che, anzichè diminuire il costo del biglietto, si vuole aumentare la durata delle stesso da 70 a 90 minuti. Personalmente non conosco le abitudini di chi fa queste scelte, ma 70 o 90 minuti non cambiano molto. In ogni caso non è possibile fare un’andata/ritorno con annessa la commissione del caso (sfruttare pienamente il biglietto è veramente una cosa rara, non mi è mai capitato nemmeno attraversando completamente la città). Inoltre, e la casistica è molto frequente, non mi sembra giusto che chi deve fare poche fermate debba pagare comunque 90 minuti di percorrenza. Per fare un esempio banale, se un operatore telefonico avesse un unica tariffa con scat-
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to alla risposta da 90 (o 70) minuti non credo che riscuoterebbe molto successo. La mia proposta è innovativa: fermo restando (...se proprio non si può fare di meglio...) i 70 o 90 minuti a 1,20 €, in aggiunta si potrebbero fare dei tagli da 10 minuti ad una tariffa da stabilire (per proseguire con l’esempio dell’operatore telefonico, si tratterebbe di una tariffa flash). Ma, e qui arriva l’innovazione, si potrebbe fare un biglietto elettronico prepagato con misurazione a tempo, a fermate o, più giustamente, a km percorsi (per posteggiare l’auto, per esempio, da anni è stata predisposta una scheda prepagata da 50 €, affinchè l’utente possa pagare per l’effettivo tempo di posteggio). Visto che su tutti gli autobus ci sono già delle obliteratrici “intelligenti”, basterebbe metterne un’altra in prossimità dell’uscita (o alle fermate) per completare lo Start/stop del biglietto elettronico. Disponibilissimo a sviluppare quanto sopra scritto, porgo i miei più cordiali saluti. Fosco N. L’ATTIVITA’ DELL’A.N.R.A.C. ALLE PIAGGE Gentile giornalista de Il Reporter, in merito al suo articolo su le “Piagge” del Luglio 2009, come Presidente Nazionale dell’A.N.R.A.C., Associazione culturale senza scopo di lucro basata sull’impegno volontario di artisti e operatori culturali, mi rammarico che Lei in esso non abbia fatto cenno alla nostra presenza operosa nel Quartiere. Le rammento che l’A.N.RA.C. è attiva alle “Piagge” da quasi 4 anni, che in tale periodo ha organizzato circa 200 mostre di pittura, scultura, fotografia, poesia ed altro accompagnando spesso tali esposizioni con feste per i bambini e gli abitanti del quartiere. Il nostro impegno culturale è stato così apprezzato dalla popolazione che si stima che in questi 4 anni il nostro spazio espositivo permanente sia stato frequentato da oltre 15.000 visitatori. Le sarei grato qualora le capitasse di nuovo di interessarsi della zona “le Piagge” di ricordarsi di questa attività. Colgo l’occasione per invitarla a venire a conoscerci presso la nostra sede al Centro Commerciale “Le Piagge” in via Lazio 10/7. Il Presidente Nazionale A.N.R.A.C. Alessandro Bolognesi GIARDINI DI VIA GRAN BRETAGNA, “CHI DEVE CONTROLLARE?” Gentili signori, non posso fare a meno di commentare tre articoli del vs. ultimo numero, che in buona sostanza sono collegabili, e si rifanno alla vivibilità del Quartiere 3. Leggo l’ intervista al confermato Presidente del Quartiere, ed allibisco nell’apprendere che questi sia soddisfatto del numero di preferenze personali che ha raggiunto, 449; a me pare che il rapporto possa essere riconsiderato, ove si tenga conto del numero complessivo dei votanti, che non conosco, ma che posso supporre sia intorno ai 15/18.000; mi sembra sia evidente a circa 10.000 egli sia indifferente, mentre gli altri non lo hanno votato; ecco si dovrebbe preoccupare più di tutti questi, più che compiacersi degli altri. Io penso che l’opera di un Pubblico Amministratore, così come nella vita privata, sia cercare di risolvere i proble-
mi difficili, perché fare una fontanella, piantare alberi, fare una fogna, asfaltare, sia alla fine un ns. sacrosanto diritto, non solo di vederlo fare, ma di vederlo fare anche bene, visto tra l’altro, che lo paghiamo. Anche la questione dell’Oratorio di Via Villamagna, di cui oggi si parla tanto, ma deve emergere perché la gente protesta? Non ci era mai passato nessuno davanti? Ma veniamo a dove il dente duole; io abito in Via Gran Bretagna, dove fino ad un anno e mezzo or sono non ci si poteva lamentare più di tanto. Come noto da tempo, il giardino è divenuto luogo abituale di incontro di un nutrito gruppo di giovani, e non voglio qui ripetere la descrizione di quello che vi succede, dal primo pomeriggio (a scuole chiuse, altrimenti dal mattino) all’una, le due della notte; basta andare a rileggere quanto avete già scritto. Chi deve garantire la mia tranquillità e quella dei miei vicini? (ma voglio parlare solo per me); chi mi deve proteggere dal fatto che questo assembramento non mi provochi anche nocumento al patrimonio immobiliare sotto forma di svalutazione, per i disagi evidenti? Penso le istituzioni. Con lettera del 21/8/2008 , il presidente mi scrisse che aveva in animo più iniziative, metodi nuovi, sui quali non poteva dirmi per motivi di riservatezza. Ebbene un anno dopo siamo allo stesso punto, anzi peggio, perchè questi giovanotti/e sono cresciuti, ed in più mi tocca anche sorbirmi gli impianti stereo delle macchine, che si sono aggiunte ai motorini, rumorosissimi, manovrati con assoluto disprezzo del rispetto dei vicini. Volevo aggiungere qualcosa anche sullo svuotamento degli oratori; oltre 50 anni or sono lo frequentavo, quando la Chiesa di Piazza Della Costa era in un anonimo fabbricato; penso che il motivo per cui oggi non lo si frequenti più tanto sarà certamente perché siamo nell’era della Play Station, ma anche perché allora, come sono sicuro oggi, vi si insegnava l’educazione; non si scriveva sui muri, non si smoccolava, non si facevano rutti a tutto volume, non si gridava c… qua, vaffa là. Oggi meglio andare ai giardinetti dove non ti dice nulla nessuno e si fa il proprio comodo; io non ho mai visto un vigile; lo ha forse mandato il Quartiere? Certamente i danni qualcuno li vede perché sia i lampioni che le panchine vengono manutese. Un mesetto e mezzo or sono una mia temeraria vicina ha fermato una vettura dei Carabinieri che passava di qua, e loro diligentemente hanno fatto un intervento, un’ora di tranquillità! Cordiali saluti Lettera firmata GRAZIE AL CHICCHIRICHÌ Caro Reporter, ti sarei grato se volessi ringraziare da parte mia il proprietario di un “galletto” che spesso sento cantare.Ho sempre voluto bene alla campagna fin da bimbo e questa “piccola voce”, che viene dal Viale Righi-Viale Bassi me la fa ricordare e rivivere. Mi permette di sognare. Grazie. F.S.
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Concerti Pooh 17 settembre Nelson Mandela Forum Anticipato dall’omonimo brano inedito, è uscito “Ancora una notte insieme”, l’ultimo (doppio) album di Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Stefano D’Orazio e Red Canzian. Il disco segna l’uscita dal gruppo dei Pooh del batterista Stefano D’Orazio, dopo 38 anni di carriera artistica con i “fab four” italiani, che hanno venduto oltre 25 milioni di album e 23 milioni di singoli. “Ancora una notte insieme” (su etichetta Atlantic/Tamata e distribuito da Warner Music Italy) non è la solita raccolta celebrativa, ma un disco con un concept e una motivazione ben precisi: nasce dalla voglia di raccogliere, per l’ultima volta tutti insieme, i brani che i Pooh hanno cantato a quattro voci e nei quali ognuno di loro ha dato una sua personale “lettura“ degli argomenti trattati. I racconti singoli, all’interno della stessa canzone, di quattro compagni di avventura che si confrontano con visioni della vita e con caratteri magari diversi tra di loro. E questo spirito di unione e di confronto lo ritroviamo anche nella title song “Ancora una notte insieme“, un brano scritto apposta per questo momento particolare, dove i Pooh, con lo stile che li ha contraddistinti fino ad oggi, condividono e riescono a cantare la partenza di uno di loro ancora una volta insieme e non contro. Nel rispetto per la scelta di un amico. Motel Connection 19 settembre Viper Theatre La stagione di concerti del Viper Theatre si apre il 19 settembre con il concerto dei Motel Connection, band nata nel 2000 dall’incontro di Samuel, voce dei Subsonica, Pisti e Pierfunk (ex bassista dei Subosonica). A Firenze portano il loro repertorio insieme agli ultimi
successi, che anticipano l’uscita dell’album H.E.R.O.I.N. , prevista per il gennaio 2010. Peter Murphy 1 ottobre Viper Theatre
Realtà manipolate. Come le immagini ridefiniscono il mondo Dal 25 settembre al 17 gennaio 2010 Strozzina – Palazzo Strozzi
Il nuovo progetto del Centro per la cultura contemporanea Strozzina analizza Il leader dei Bauhaus, goth rock band il tema della manipolazione e della ricobritannica, arriva in Italia per un tour struzione della realtà tramite l’immagine con il suo attesissimo progetto solista. fotografica e video nei lavori di ventitré Peter Murphy, insieme a personaggi del artisti contemporanei internazionali. In calibro di Robert Smith (Cure), Siouxsie esposizione i lavori di artisti che esaltaSioux (Siouxsie & The Banshees) e Ian no le potenzialità delle nuove tecniche Curtis (Joy Division) rappresenta senza video-fotografiche rifiutando processi di dubbio alcuno una figura di primaria post-produzione. I lavori in mostra creimportanza per quanto riguarda la sce- ano visioni inedite del mondo giocando na musicale inglese e mondiale degli con le aspettative dell’osservatore. anni 80. Album come “In the flat feld”, “Mask”, “The sky’s gone out” e “Burning Il fasto e la ragione. Arte del from the inside” sono autentiche pietre Settecento a Firenze Fino al 30 settembre miliari. Galleria degli Uffizi
Le mostre
Shooting Marinetti. Le parole del Futurismo Dal 17 settembre
Biagiotti Progetto Arte
In occasione delle celebrazioni per il centenario del Manifesto Futurista, la galleria Biagiotti una mostra un po’ speciale, dove un gruppo di giovani artisti è stato chiamato a raccontare/interpretare il futurismo visto coi propri occhi. Le curatrici della mostra sono Flavia Fiocchi e Debora Ercoli. Ginna Futurista. Armonie e disarmonie degli stati d’animo Fino al 20 settembre Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti Mostra dedicata al maestro Arnaldo Ginanni Corradini, in arte Ginna e organizzata alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti in occasione del centenario del movimento Futurista.
120 tra sculture, dipinti e complementi d’arredo per tracciare i contorni dell’arte del Settecento a Firenze, che pur non avendo influenzato in modo in modo determinante l’aspetto della città, ha rivisitato in chiave neoclassica e tardo barocca il gusto del diciottesimo secolo all’ombra dei campanili fiorentini. Il Fasto e la ragione, ne rappresenta una sorta di summa, che porta nei locali della galleria degli Uffizi i più begli esempi di un secolo troppo spesso dimenticato.
Sagre e feste Festa dell’Uva Dal 26 al 28 settembre Impruneta – Firenze Una tradizione che dura da 83 anni con il saluto del sindaco e la tradizionale sfilata dei carri allegorici dei quattro rioni della cittadina alle porte di Firenze. Una lotta all’ultimo carro per la grande sfida a suon di colori, coreografie e colpi di scena. Tutto intorno l’atmosfera tipica del Chianti fiorentino, con degustazioni
di piatti tipici, buon vino e il tepore che riscalda belle giornate di inizio autunno. Sagra del capitone 18 settembre Sasso d’Ombrone – Grosseto Degustazione di piatti tipici nella più tradizionale cornice della campagna grossetana, il tutto annaffiato da una buona dose di vino. Le massaie del posto prepareranno il celebre capitone “alla barbarossa”, oltre ad altre specialità come l’anguilla in umido. Sarà inoltre possibile visitare mostre, assistere a degli spettacoli e prendere parte all’iniziativa “cantine aperte”.
Teatro La stagione Dal 17 novembre
Teatro della Pergola
Con un po’ di ritardo, dovuto alla fine dei lavori di adeguamento del teatro, è stata presentata la stagione 2009/2010 della Pergola. Conta ventuno spettacoli e tra questi spicca una grande attenzione agli autori italiani tra classicità e novità. Dal Goldoni di Servillo al Soldati di Bosetti, da un Savinio poco noto fino al premio SIAE Clementi che porta sulla scena Ornella Muti. Un doppio ricordo di Eduardo nel venticinquesimo anniversario della scomparsa con Luigi De Filippo e Geppy Gleijeses, e tre variazioni di Pirandello. Glauco Mauri e Gianmarco Tognazzi portano tocchi di “noir” con richiami al cinema, mentre la “strana coppia” D’Abbraccio/Pozzi e Debora Caprioglio corteggiano la commedia leggera. Una sapiente pennellata di Shakespeare, con Lorenzo Lavia e una di Dostoevskij dalla mano di Tato Russo; e poi Ugo Chiti, Sandro Lombardi e Federico Tiezzi. Dopo diciassette anni torna un allestimento di Luca Ronconi, mentre Maurizio Scaparro rende omaggio alla poesia e al fascino dell’Oriente con Polvere di Bagdad. Immutate le formule di abbonamento.
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