Il Giornale del tuo Comune 1013960
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CURIOSITÀ
PRIMO PIANO
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DICEMBRE 2009
Babbo Natale fa l’autostop p Andrea Muzzi*
I UN POPOLO CHE TOCCA FERRO Un’indagine recente ha rivelato che i fiorentini sono molto, molto superstiziosi PAGG.30-31
POVERA FIESOLE/2 Seconda tappa del viaggio che Il Reporter ha fatto tra gli “ultimi” fiesolani PAG.2
SPORT
Quintole, ecco il progetto del doppio ponte Firenze vista da lontano
PAG.3
Reportage Natale
di Cecionesi - Salusest
U “QUESTA È LA MIA CASA” Non viene convocato dal ct francese, ma Frey non ne fa un problema: la sua Nazionale è la Fiorentina PAG.36
n po’ gli piacciamo e gli facciamo invidia, un po’ invece hanno da ridire su come funzioniamo come città. In estrema sintesi è questo che vien fuori spulciando tra le pagine dei quotidiani stranieri. Firenze, la bella e rinascimentale Firenze, piace agli stranieri. Perché è tutta da guardare, si mangia bene e ci sono un mucchio di negozi dove fare shopping. Ma, d’altro canto, certi difettucci della città non piacciono ai giornalisti stranieri e qualcuno la dipinge come caotica, sporca, litigiosa. Un dato resta, però: ultimamente si guadagna spesso titoloni sulle pagine dei giornali stranieri, vuoi per la “battaglia del gottino”, vuoi per la pedonalizzazione del Duomo, vuoi perché qualcuno PAGG.10-11 si è chiesto se il nostro sindaco non avesse un che di Obama.
LA “CASA” DEGLI SPORT Dal calcio al tennis e ai corsi per ogni età: tutte le attività della associazione Anchetta PAG.38
Feste Alla scoperta fiesolane del Sirio: viaggio tra musei, in anteprima leccornie a bordo e parcheggi del tram gratis PAGG.8-9 PAG.12
segni della crisi si vedranno anche a Natale. Babbo Natale tutti gli anni veniva con la slitta, quest’anno arriverà in autostop! Le renne? Se l’è mangiate! Su Babbo Natale ho dei dubbi che nessuno ha mai chiarito. Babbo Natale è un pensionato eppure ogni anno spende milioni di euro per comprare i regali. Chi glieli passa quei soldi? Come si finanzia? Perché la Finanza non ha mai fatto un accertamento fiscale? I pensionati non ce la fanno ad avere quel tenore di vita: mio nonno ogni Natale mi regala 5 euro. Babbo Natale non ha mai fatto la vita dell’anziano: possibile che sia l’unico vecchio che va in giro senza badante? Tutti gli anziani sono pieni di dolori, invece Babbo Natale tutti gli anni si presenta puntuale. Non ha mai saltato un Natale per colpa della prostata! Mio nonno se dorme con i piedi fuori dalle coperte il giorno dopo non si muove per l’artrosi. Lui invece, passa all’aperto tutta la notte del 24 dicembre e non prende nemmeno il raffreddore. Mio nonno non esce di casa perché fa fatica a scendere le scale, Babbo Natale invece entra nelle case scendendo dal camino! Tra l’altro questa è anche una violazione della privacy. Pensate se tutti entrassero nelle case come fa lui. Senti un botto e dalla cappa vedi uscire il postino pieno di fuliggine: “Raccomandata, c’è da firmare!”. Babbo Natale, chi sei veramente? Giù la maschera!! Possibile che io ogni anno debba fare entrare in casa mia uno che nemmeno conosco? Te lo dico subito: quest’anno, se vieni, o mi dici la verità o chiamo i Carabinieri! *Comico
STRENNE. Molti passeranno le feste all’insegna dell’austerity
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Sotto l’albero? Quest’anno c’è la crisi C
hiedere a un cassintegrato come passerà il suo Natale vuol dire ricevere in cambio un sorriso amaro e parole arrabbiate: “Ma che feste e feste, il problema è arrivare a fine mese”. E non sono poche, purtroppo, le persone costrette a questo tipo di reazione. Per capirsi, chi prima guadagnava 1500 euro e ora sta in cassa integrazione tre settimane al mese, in busta paga se ne trova 900. Che sono pochi. Famiglie intere sono rimaste con un reddito solo e mutui galoppanti, e in molti hanno trovato la salvezza nei “nonni” di casa, che con le loro pensioni aiutano le economie domestiche a non rimanere strozzate nelle maglie della crisi. Sarà anche per questo che, chi ha la possibilità di lavorare di più
proprio durante le feste, lo fa senza lagnarsi troppo. Dagli incartatori di doni ai medici di guardia, dai babbi natale ai camerieri: loro i panettoni li mangeranno più alla svelta, per tornare presto a lavorare. Qualcuno lo fa perché deve farlo, qualcun altro lo sceglie per arrotondare. Ma c’è anche chi s’ingegna comunque per trovare pensierini (e pensieroni) per i suoi cari: ce n’è, come sempre, per tutti i gusti e i mercatini in giro per la città non mancano. Sul podio dei doni più bizzarri finiscono gli schiaccianoci a forma di Hillary Clinton, gli occhiali con specchietto retrovisore e, sì, le stelle del cielo. Gli astri, quelli che luccicano, si possono comprare. Sognare invece è ancora gratis. PAGG.14-17
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Dicembre 2009
il giornale del tuo Comune
VIAGGIO NELLA MISERIA/2. Il Reporter ha passato qualche ora insieme ai volontari della Caritas
Fiesole e i suoi poveri invisibili
Una calda mattina di novembre trascorsa insieme al gruppo della Caritas di Fiesole che dà sostegno ai bisognosi. Tra storie drammatiche e un’umanità che vive alla giornata, lottando tutti i giorni per sopravvivere. C’è chi si arrangia, chi vuole solo un lavoro e chi è disperato e non ha nessuno a cui aggrapparsi Ludovica V. Zarrilli
S
i chiama Mina, come la cantante. venerdì mattina di novembre è Nahia, che E della cantante ha lo stesso pi- viene dallo Sri Lanka. Ha gli occhi grandi glio deciso e lo sguardo vivace. e il sorriso imbarazzato di chi è in difficolMina però, la Mina di cui parliamo tà. Parla quasi perfettamente l’italiano, vive noi, non canta canzoni d’amore per cuori qui dal 1995 e desidererebbe solo un lavoinfranti anche se pure lei, in un certo sen- ro, nient’altro; faceva la badante ma ha perso, i cuori infranti li rianima e li conforta, so il suo posto per via della crisi. Il lavoro, insieme ai suoi colleghi. La persona di cui è la prima cosa che chiedono tutti quelli che stiamo parlando fa la volontaria alla Caritas bussano qui, ma è l’unica cosa che i volondi Fiesole, lassù a san Francesco, dove “Il tari non possono assicurare. Non c’è, non si Reporter” era stato anche lo scorso mese a trova. Alla Caritas trovano conforto insiedare un’occhiata, per cercare di capire se me a cibo e vestiti. “Bisogna essere cauti anche tra le colline più belle del mondo, – spiega Mina – queste persone hanno innanzitutto bisogno di ci fosse qualcuno in essere ascoltate. C’è difficoltà. E infatti gente in seria diffil’abbiamo trovata, la Bisogna essere cauti, coltà e poi c’è anche povertà di Fiesole. queste persone hanno chi perde la testa o L’abbiamo scoperta vuole fare il furbo, ascoltando le parole bisogno di essere ascoltate che magari torna più di persone disperate di una volta al mese, che chiedono aiuto chiede più vestiti e al centro d’ascolto, dove si alterna ogni giorno una squadra magari tenta di rivenderli o di darli a qualdiversa di persone. I volontari accolgono cun altro. La miseria fa fare anche cose di chi arriva, li invitano a fare colazione con questo genere. Mi hanno anche raccontato biscotti e una bevanda calda e poi prepara- di qualcuno che ha preso del cibo per poi no una lista per capire chi va e chi viene. abbandonarlo in piazza, vicino alla fermaNella stanza accanto un archivio conserva ta dell’autobus, perché magari si trattava le storie di chi è passato di lì negli anni più di alimenti che non consuma abitualmenrecenti. Chi è, da dove viene, dove va, cosa te.” “Anche per questo motivo – continua fa, cosa cerca, cosa racconta. Uno ad uno – bisogna ascoltare e capire di cosa esatgli ospiti vengono invitati ad entrare nella tamente hanno bisogno, senza dare nulla stanzina. All’interno ci sono un paio di per- per scontato e facendo in modo che niente sone che ascoltano, scrivono e si muovono venga sprecato”. Dalla porticina entrano ed nello spazio ristretto come api operaie. Nel- escono persone di età diverse, storie che si le altre stanze c’è chi prepara i sacchetti col sfiorano senza toccarsi. Rumeni, peruviani, cibo, chi distribuisce il vestiario e chi tenta ancora qualcuno dallo Sri Lanka. C’è chi di coordinare tutto. La prima ad entrare un abita al Luzzi, l’ex ospedale abbandonato
e occupato nel comune di Sesto Fiorenti- problemi, della cultura del carattere. Tutto a no al confine col territorio fiesolano, dove un tratto arriva Hasan, 24 anni, somala, che non c’è né acqua, né luce e né gas. C’è chi trascina con sé una storia straziante, ancora non parla l’italiano, c’è chi ha 22 anni e due più difficile delle altre. E’ a Firenze da meno bambini e non ha i soldi per vestirli e non sa di due settimana, ha viaggiato fin qui dopo che in Italia a tre anni, i suoi figli, dovrebbe- essere scappata dal centro di accoglienza di ro già andare all’asilo, anziché sopravvivere Crotone. E’ arrivata in Italia su un barcone giocando tra i rifiuti. Ci sono buddisti, mu- e parla a stento due o tre parole della nostra sulmani, ortodossi, cattolici. A tutti viene lingua. Non ha casa, non ha famiglia, non ha chiesta la religione, e la si segna sulla sche- un presente. E’ una “randagia”. Si chiude il da, anche se poi non la si usa come discrimi- giaccone che ha addosso nonostante sia una nante. C’è chi rivendica il fatto di far parte calda giornata di sole, e le finestre del cendella comunità europea e chi scuote il capo, tro d’ascolto siano spalancate. “Vedi – mi consapevole della situazione amara per tutti. spiega Mina – la gente che arriva dall’Africa C’è un uomo con le mani segnate dal tempo centrale tende sempre a coprirsi. Soffrono il e dalla fatica. Le due rumene che entrano freddo qui in Italia, perché arrivano da Paesi una dopo l’altra dicocaldissimi”. Hasan ha no entrambe che non un bambino da quallavorano, che i loro che parte in Kenia, C’è chi viene dal Perù mariti farebbero i così pare di capire. E’ e chi arriva dalla Romania, muratori, ma trovano una di quelle storie lavorano solo saltuache affollano i giorc’è anche gente dello Sri Lanka riamente e in questo nali e che se non le momento sono disocguardi in faccia, in cupati. In entrambe le una faccia da bamfamiglie sembra sia solo il suocero a riusci- bina terrorizzata, incorniciata da un velo re a portare a casa qualche soldo. Chissà se rosa acceso, non ti rendi conto che esistano è vero, chissà se raccontano le cose come per davvero. Hasan non ha niente, non ha stanno o se si stanno inventando una sto- nessuno, nel senso più tremendamente vero riella da rivogare in serie, una dopo l’altra. dell’espressione. I volontari si adoperano Luz Marina, è peruviana, vive a Firenze da 7 per lei e riescono a trovarle un posto per mesi e sfoggia il suo accento sudamericano dormire, solo per qualche notte, dalle suore. raccontando di suo marito che ha un posto Poi verranno avvisati i servizi sociali. Come ma la metà dei soldi vanno via per pagare fanno queste persone a vivere così? Chiedo l’affitto e anche lei è alla ricerca di qualcosa a qualcuno. Cosa pensano del loro futuro? da fare per guadagnare qualche euro, “per- Cosa c’è di peggio che ritrovarsi allo sbando ché in Perù ho lasciato un figlio di 19 anni in un paese che non conoscono? Come fanche sta studiando e devo mandargli un po’ di no a trovare il coraggio per svegliarsi anche soldi”. Sono storie che si ripetono. Guai co- la mattina successiva? “Non hanno niente. muni che vengono raccontati seguendo ca- Gli rimane solo l’istinto di sopravvivenza”, novacci diversi, che cambiano a seconda dei mi sento rispondere. Già, l’istinto.
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Fiesole
IL PROGETTO. E’ al vaglio dei Comuni la proposta per diminuire traffico e incidenti
Due ponti tra Vallina e Quintole SCHEDA
Un doppio attraversamento sul
Vantaggi e svantaggi Cosa pensa la gente
quale riversare il traffico che ingolfa la statale aretina e la strada provinciale di Rosano. Il Comune di Fiesole illustra i vantaggi del nuovo progetto ma chiede delle garanzie per tutelare il luogo e gli abitanti Ludovica V. Zarrilli
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n doppio ponte tra Vallina e Quintole, che alleggerisca il traffico sull’aretina e colleghi allo stesso tempo i due versanti dell’Arno. E’ la sintesi di un progetto ambizioso e impegnativo che sta coinvolgendo i comuni di Fiesole e di Bagno a Ripoli, a cavallo dei quali dovrebbe sorgere la nuova struttura. L’idea, nata da un protocollo d’intesa dell’ottobre 2003 firmato dai comuni di Fiesole, Bagno a Ripoli e Pontassieve, insieme alla regione Toscana, alla provincia di Firenze e ad Anas spa, dovrebbe portare a un “miglioramento dei collegamenti con la statale aretina – ha spiegato l’assessore all’urbanistica di Fiesole Marcello Cocchi – che è antica e pericolosa e allo stesso tempo potrebbe contribuire a risolvere il problema del nodo di Vallina”. Il doppio ponte, il cui progetto è ancora nella fase preliminare di verifica e controllo da parte dei soggetti interessati, darebbe una nuova alternativa alla rischiosa viabilità di entrambi i versanti, facendo da collegamento diretto tra la zona di Firenze sud (quella che si estende dal viale Europa proseguendo in direzione di Bagno a Ripoli) e Pontessieve e farebbe da collegamento ideale tra l’autostrada A1, che ha un’uscita in prossimità del viale Europa e la val di Sieve, rientrando nelle operazioni di miglioramento della rete stradale e autostradale. “La nuova strada diventerebbe un’alternativa alla statale 67 - continua l’assessore – e alla provinciale 34, dove in passato sono stati creati dei comitati cittadini per manifestare l’esigenza di sicurezza e funzionalità, per via degli incidenti mortali che spesso e volentieri si sono verificati”. Per realizzare il progetto è stato bandito un concorso internazionale vinto da uno studio di architetti e ingegneri francesi associati, “E’ stato prodotto per la fase preliminare – ha continuato Cocchi – ma non è ancora dettagliato a livello definitivo”. Due gli attraversamenti previsti dal progetto vincitore, che andrebbero a tagliare il fiume all’altezza dell’ansa al di là della quale
Estratto del rendering con i due tratti di fiume interessati dall’intervento
si trova il territorio di Bagno a Ripoli. Stando ai numeri elaborati dai professionisti d’oltralpe, il costo dell’intervento dovrebbe aggirarsi intorno ai 40 milioni di euro, compresi circa tre milioni da destinare alla cura degli aspetti urbanistici e paesaggistici del territorio che la strada andrebbe ad attraversare. “Questo è un punto cruciale della questione – continua Cocchi – che il comune di Fiesole ha voluto ribadire nelle considerazioni sul progetto che ha inviato alla Provincia”. “Innanzitutto – prosegue l’assessore – quando e se verrà
Il Reporter è un periodico di 7 edizioni che mensilmente viene distribuito da in 192.404 copie
in previsione l’attuazione del progetto porterebbe a un adeguamento del piano strutturale del comune, vogliamo che ci vengano date alcune garanzie, tra le quali spicca anche la realizzazione del parco fluviale, che rimarrebbe comunque tra le nostre priorità. Vorremmo riuscire a realizzarlo, se non in tutta l’ansa, almeno nella parte che andrebbe a dividere la strada dal fiume”. Ma non solo. “Ci sarebbe bisogno di collegamenti pedonali verso Quintole e Compiobbi, in modo da non lasciare “ferite” sul territorio”.
IL LUOGO Appartamenti, verde pubblico, percorsi pedonali e un depuratore al posto della fabbrica
Nuovo futuro per l’ex Calamai: il complesso si trasforma
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a Calamai rinasce a nuova vita. L’ex fabbrica di Ellera, da tempo abbandonata a sé stessa, sarà presto oggetto di un intenso restyling. 60 appartamenti, una nuova piazza, percorsi pedonali di collegamento verso Compiobbi, verso i giardini sull’Arno (via del Pignino) e verso la vecchia via di Ellera, e ancora spazi verdi attrezzati, parcheggi pubblici per un totale di sessanta posti auto e un nuovo depuratore a servizio dell’intero abitato Ellera – Le Falle. Tutte queste novità trasformeranno l’enorme complesso facendolo ritornare ad essere parte integrante della vita della frazione di Fiesole. “La firma della convenzione
Il Reporter di Fiesole raggiunge 7.724 famiglie nel Comune di Fiesole. Copia in abbonamento postale
realizzata, la struttura dovrà tenere presenti gli attraversamenti pedonali da una parte all’altra e una particolare attenzione, dovrà essere garantito il benessere dei cittadini, attraverso l’installazione di barriere per prevenire l’inquinamento acustico e ambientale”. E poi c’è la questione del parco fluviale: l’area di San Pietro a Quintole che si affaccia sull’Arno è di fatto proprietà della Fattoria di Grignano, e proprio in quell’area sarebbe dovuto sorgere un grande parco fluviale. “Quella del parco è un’idea alla quale non rinunciamo. Visto che
Ma cosa pensano i cittadini di Fiesole di questo nuovo intruso, che da un momento all’altro potrebbe arrivare a turbare la quiete sulle rive dell’Arno? Al contrario delle previsioni, gran parte degli intervistati sembrano essere favorevoli alla realizzazione della nuova strada. “Sarebbe l’ora che alleggerissero il traffico – dice la signora Maria – da queste parti le macchine passano velocissime, e anche attraversare la strada diventa pericoloso”. Ben predisposto anche il giovane Giovanni: “sì, forse si vivrebbe meglio se non passasse così tanto traffico dal centro abitato, ci sarebbero sicuramente meno incidenti”. Ma qualche scettico non manca mai. “Non sono convinto – spiega un giovane signore che vuole rimanere anonimo – forse i negozi che ci sono lungo la via aretina ne risentirebbero. Non basta la crisi, ora ci si mette anche un ponte!”. Dubbiosa anche Mirella: “Penso che con uno “stradone” sullo sfondo, il parco fluviale di cui si parla da un po’ perderebbe tutto il suo fascino”.
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segna una data importante per tutti gli abitanti di Ellera – sottolinea Marcello Cocchi, Assessore all’Urbanistica del Comune di Fiesole –, che aspettano la riqualificazione dell’ex fabbrica da più di trent’anni. La convenzione rappresenta il coronamento di cinque anni di lavori dell’amministrazione comunale. Tempo nel quale sono stati esaminati e approvati i piani che hanno portato alla firma della convenzione per partire con la parte attuativa del progetto”. La convenzione per il recupero del complesso, firmata lo scorso mese dal Comune, dall’impresa di costruzione Spagnoli spa e dai proprietari interessati, porta ad un ennesi-
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mo passo avanti nella gestione urbanistica di Ellera, dove verrà realizzata a breve anche la variante della statale aretina che consentirà di far defluire il traffico senza congestionare il centro dell’abitato. Due anni e mezzo, il tempo stimato per la ristrutturazione della struttura, per la quale sono stati stanziati 2 milioni e 700mila euro, di cui 1.900.000 euro per la realizzazione delle opere di urbanizzazione e 800.000 euro quali oneri, che entreranno nelle casse del Comune di Fiesole. “Entro fine anno - ha detto Fabrizio Spagnoli di Spagnoli spa - sarà approntato il cantiere con l’inizio /B.B. dei lavori ad anno nuovo”.
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il giornale del tuo Comune
LA CURIOSITÀ. Sul territorio sta ritrovando spazio la coltivazione della prelibata spezia
Se lo Zafferano lo coltivo in giardino Il Reporter è stato a far visita a una delle due aziende del territorio, per scoprire che questo tipo di coltura dai fiori e dai profumi eccezionali era già diffusa nel tardo Medioevo Ludovica V. Zarrilli
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metà strada tra un croco e un ciclamino. Quando fiorisce tappezza la terra di macchie violetto incendiate dal rosso dei pistilli. Forse non tutti sanno, anzi sicuramente lo sapranno in pochi, che a Fiesole viene prodotto un ottimo zafferano. Sono due le aziende sul territorio che coltivano questa piantine piccole, profumate e robuste, che fioriscono durante il mese di ottobre, regalando stigmi color ruggine che
vanno immediatamente raccolti, selezionati ed essiccati. Il Reporter è stato a far visita ad una delle due aziende fiesolane che coltivano la preziosa spezia, che accompagna la fantasia tra profumi orientali o, tra i terreni robusti dell’Abruzzo e di Sardegna. Nonostante la tradizione sia andata un po’ sfumando nei secoli (solo di recente sta ricominciando a diffondersi), la Toscana, e in particolare la provincia di Firenze, in passato ha vantato una
grande diffusione delle colture di zafferano, tanto da aggiudicarsi la produzione di una varietà identificata come “zima di Firenze”. “La coltivazione dello zafferano nei dintorni di Firenze - spiega Silvia Fiani, titolare dell’azienda Poggio ai Muscoli e membro dell’associazione di coltivatori zafferano della provincia di Firenze - affonda le radici in un passato molto lontano, di recente sono stati ritrovati documenti che ne testimoniano la diffusione già nel Quattrocento”. E forse si può andare ancora più indietro nel tempo, fino a sfiorare il Duecento e il Trecento, quando, si legge in alcuni documenti dell’epoca, il raccolto di zafferano doveva essere diviso in parti eque tra il mezzadro e il proprietario della terra seminata. Nel “De Agricultura”, scritto dal fiorentino Michelangelo Tanaglia alla fine del Quattrocento, si leggono consigli sul periodo della piantagione dei bulbi e sul posizionamento degli alveari “nei pressi di acque correnti e di piante come viole, timo e zafferano”. “E’ una pianta molto resistente - continua la signora Fiani - ma il raccolto e la lavorazione necessitano di una grande pazienza, per questo motivo è sempre stato ritenuto un lavoro destinato alle donne”. E in effetti le fasi di raccolta ed essiccazione si devono svolgere dedicando allo stigma (il pistillo del fiore), grande cura, precisione e altrettanta velocità, perché la fase di raccolto ed essiccazione vanno concluse nell’arco di una giornata, per far si che il prodotto conservi le sue pro-
prietà e il suo profumo speciale. “E non viene utilizzato solo in cucina - continua Silvia - è stata già testata la sua efficacia come antidepressivo e adesso è in corso una studio sui giovamenti che la pianta è in grado di portare alle degenerazioni reti-
niche. E’ una ricerca che sta conducendo Silvia Bisti, ordinario di biotecnologie all’Aquila, insieme ad un’università di Sidney. Ha già portato buoni risultati sulle cavie”. Speriamo che funzioni anche sugli esseri umani.
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Fiesole
IL BILANCIO. Amministrazione soddisfatta: “Nonostante la crisi, abbiamo fatto quadrare i conti”
Fiesole chiude l’anno col segno più Niente aumenti alle tasse, nuovi interventi sulle infrastrutture, una grande attenzione alla valorizzazione del patrimonio culturale e del turismo Caterina Gentileschi
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ilancio alla mano, Fiesole rientra a pieno titolo tra i comuni virtuosi dello stivale. Nessun aumento delle tasse, attenzione alle politiche sociali e scolastiche, valorizzazione del patrimonio culturale, manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade, promozione del turismo, investimenti per le opere di pubblico interesse. Sono questi i punti fondamentali presenti nel bilancio di previsione 2010 del Comune di Fiesole. L’attuale situazione di crisi economica internazionale, che riguarda anche il nostro Paese, ha toccato, ovviamente, anche Fiesole. Nonostante la grave situazione finanziaria, il Bilancio di Previsione 2010 del Comune non vede aumentare la pressione fiscale nei confronti dei cittadini, ma impegna l’amministrazione a contrastare efficacemente l’evasione e l’elusione fiscale. Tutto questo nel mantenimento, e nella garanzia di qualità, dei servizi, con particolare attenzione alle fasce
deboli, e degli investimenti per il futuro della città. Il bilancio prevede la programmazione di investimenti significativi per opere di pubblico interesse. Fra queste la realizzazione, insieme alla Provincia di Firenze e ad Anas: della variante alla Statale 67 “Tosco Romagnola” a Ellera, dei lavori in via del Bersaglio e in via di Bugia, che prevedono anche un nuovo sistema di luci con bassissimo consumo energetico, del restauro del Palazzo comunale e del nuovo parcheggio di Borgunto, il cui progetto è in fase di realizzazione avanzata. Alta rimane, l’attenzione per la manutenzione ordinaria e straordinaria della strade e l’interesse rivolto al patrimonio storico, artistico e culturale. Ferma volontà anche di investire nel turismo, promuovendo iniziative che abbraccino le proposte culturali e le offerte turistiche del territorio. Un’intenzione che si manifesta anche attraverso un aumento del budget dell’ufficio competente al turismo, raddoppiato rispetto
all’anno precedente. È inoltre significativo il risultato ottenuto dall’amministrazione nel contenimento della spesa corrente, attuandone una forte riduzione reale, senza compromettere il livello quantitativo e qualitativo dell’offerta dei servizi ai cittadini. Soddisfatti il sindaco
Fabio Incatasciato e l’assessore al bilancio Letizia Tinti, i quali sottolineano che, nonostante la crisi generale attuale, Fiesole è riuscita a far quadrare il bilancio senza intaccare i servizi alla cittadinanza e continuando a porgere una particolare attenzione al settore sociale.
L’EVENTO. Continua fino al 20 dicembre la personale dedicata all’eclettico artista Gianfranco Draghi
Una vita in una mostra: tra quadri, sculture e ricami urattini, mezzi punti, dipinti, sculture e tappeti. Un tributo a una personalità eclettica che sembra non esaurire mai le sue cartucce creative. La mostra “I volti della creatività” dedicata a Gianfranco Draghi (Sala Costantini, via Portigiani e Museo Archeologico di Fiesole, fino al 20 dicembre) ripercorre i primi vent’anni di carriera dell’artista, che vanno dai primi Sessanta agli anni Ottanta. Un as-
Credo che ognuno possa esprimersi liberando la creatività nelle maniere più diverse
saggio di una personalità stupefacente, che riesce a incanalare la sua vena artistica in ambiti diversissimi tra loro. Dalla scrittura alla pittura fino all’architettura e alla psicanalisi. Ma come ha fatto? “Sono stati molti gli artisti in passato, ma anche oggi, che si sono cimentati in esperienze diverse, che hanno voluto fare ricerche in varie direzioni – spiega l’artista –. Io personalmente ho fatto nel corso del tempo, soprattutto quando avevo più tempo ed energia a disposizione, tutte le cose che mi sono venute in mente. Penso che ognuno di noi possa esprimersi liberando la propria creatività in ambiti differenti tra loro”. “Pare avere assorbito diverse vite - spiega il curatore della mostra Stefano de Rosa nel suo saggio critico -. E’ stato docente, amico di scrittori, testimone di avvenimenti, sensibile alla politica nei suoi significati più nobili, lontano dalle meschinità e dalle ambizioni personali e dotato, al contrario, di una prospettiva animata dal sincero
proposito di contribuire al bene collettivo con quello slancio morale che fu degli illuministi e degli azionisti”.“Sono orgoglioso di questo omaggio che ha voluto dedicarmi il comune di Fiesole – spiega il maestro a Il Reporter -. Lo scorso febbraio la mia casa ha preso fuoco e con lei sono andati persi molti dei lavori più recenti. Le terrecotte sono esplose, i dipinti e gli scritti bruciati. Con quest’esposizione possiamo trasformare una disgrazia in un’opportunità”. Nella mostra fiesolana, sono esposte una ventina di opere di genere diverso, realizzate dall’artista nell’arco di un ventennio, a suo dire, “molto produttivo”. “E’ un po’ un riassunto della mia vita”, racconta Draghi. Di padre veneto ma bolognese di nascita, Gianfranco Draghi, classe 1924, ha scelto la Toscana come sua terra d’adozione. “Ho vissuto nel Chianti, a Pontassieve e Settignano prima di arrivare a Fiesole, /B.B. dove ci sono le colline più belle del mondo”.
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Dicembre 2009
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LA STORIA. In un libro il racconto del misterioso oggetto e della villa in cui è custodito
Sulle tracce dello specchio magico Barbara Biondi
in un ristorante e albergo de charme. “La storia dello specchio - spiega Sani - me l’hanno raccontata delle persone anziane che gravitano lì intorno alla villa. E’ una leggenda che tutti conoscono e io ho deciso di scriverla”. La storia, raccontata a Sani da Aurelio e Giuseppe, due signori che vivono nei pressi del Trebbiolo, parla di due giovani innamorati e di questo specchio misterioso, che la voce narrante si prende la briga di andare a cercare tra nuovi eredi e passaggi di proprietà e che oggi è stato finalmente ricollocato al posto che gli spetta di diritto, all’entrata della villa, visibile da chiunque abbia voglia di andarlo a scoprire (e da chiunque abbia la curiosità di specchiarcisi dentro). Un racconto magico, fatto di aneddoti semplici e teneri. Le pagine scorrono veloci accompagnando il lettore tra le colline fiesolane, da piazza Mino alla profumata campagna circostante, tra le pieghe di una storia d’amore cominciata e terminata tanto tempo fa. Ma la vita della villa non è fatta solo di leggenda. Contemporaneamente ad “Anatomia di uno specchio”, uscirà anche un volumetto scritto da Alessio Merciai, professore esperto in ricerche storiche e documentarie, che ha ricostruito le vicende del Trebbiolo a partire dalla sua fondazione intorno al 1200, probabilmente su una vecchia casa torre, fino ad oggi. Secondo fonti documentate in origine la villa era di proprietà della famiglia Pazzi e passò poi nelle mani della figlia del noto scrittore e cronista fiorentino del 1300, Giovanni Villani, che pare sia morta durante la terribile peste che si abbattè sull’Europa nel 1347. Il resto si mescola alla storia recente, tra vecchi e nuovi proprietari, in un luogo che conserva ancora intatto il suo incredibile fascino originale.
Alla scoperta di una storia magica. popolata da due innamorati e da uno specchio misterioso, che “ricorda” i volti delle persone riflesse anche a distanza di tempo
C
osa succede se un curioso si imbatte in una storia singolare il cui protagonista è uno specchio antico, custodito in una villa nei dintorni di Fiesole, la cui particolarità è riuscire a conservare “in memoria” le immagini riflesse riproponendole dopo tempo? Nella maggior parte dei casi succede che quella persona curiosa indaga, ascolta racconti e fa ricerche. Qualche volta scrive un libro, come ha fatto Massimo Sani, di professione Console della Repubblica Slovacca a Firenze, che circa un anno e mezzo fa si è imbattuto in questa storia e adesso, a distanza di tempo ha deciso di pubblicarla per farla conoscere a tutti. “Anatomia di uno specchio”, così si intitola il volumetto di prossima uscita che custodisce i segreti di Villa Il Trebbiolo, meravigliosa struttura costruita intorno al Duecento e oggi trasformata
Villa Il Trebbiolo
STUDIO ODONTOIATRICO Dott.ssa Elisabetta Farnararo • Laureata presso l’Università di Firenze in odontoiatria e protesi dentaria nel 1989 • Master specializzazione in endodonzia dal Dott. Arnaldo Castellucci • LA CARIE DENTARIA
I FATTORI PREDISPONENTI ALLA carie dei denti
PER CARIE DENTARIA S'INTENDE UN PROCESSO PATOLOGICO LOCALIZZATO, D'ORIGINE ESTERNA, CHE COMPARE DOPO L'ERUZIONE DEL DENTE E CHE SI ACCOMPAGNA AD UN RAMMOLLIMENTO DEI TESSUTI DURI ED EVOLVE VERSO LA FORMAZIONE DI UNA CAVITÀ.
Sono in ordine di importanza Scarsa igiene orale. Frequente assunzione di zuccheri (liquidi o solidi) senza lavarsi subito dopo i denti. Frequente assunzione di cibi acidi (es. agrumi, aceto). Smalto poco calcificato o con difetti superficiali. Radici dentali esposte (il cemento che ricopre le radici non è forte come lo smalto per questo gli acidi lo intaccano più facilmente). Affollamento e malposizionamento dei denti. Apparecchi ortodontici fissi. Diminuzione della salivazione (la saliva contiene sostanze capaci di tamponare gli acidi prodotti dai batteri) Alimentazione con cibi morbidi che non permettono l'autodetersione. Vomito frequente. In pratica la demineralizzazione del dente è causata dai batteri (placca batterica) che producono acidi, ecco perché per prevenire l'insorgenza di carie è essenziale sottoporsi ogni 6/12 mesi a visita e igiene orale.
La carie è quindi un processo patologico distruttivo e localizzato a carico del dente che inizia sulla superficie esterna del dente. La superficie del dente è ricoperta dallo smalto che è il tessuto più duro e resistente del nostro organismo. La carie s'instaura con maggior frequenza sulle superfici masticanti oppure a livello del colletto e nelle superfici dei denti che si fronteggiano (superfici interdentali), avanza più o meno rapidamente ed espandendosi verso l'interno del dente, rammollisce la dentina, determinandone una cavità sino a raggiungere la polpa dentaria. Una carie iniziale è in genere asintomatica e solo l'occhio esperto del dentista può rilevarla (da qui l'importanza di sottoporsi a regolari visite); se non curata la carie evolve e compaiono i sintomi come la sensibilità al caldo, al freddo, allo zucchero
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Il progetto è stato realizzato nell’ambito del programma ELISA e finanziato dal P.O.R.E.
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PROVINCIA DI FIRENZE
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Dicembre 2009
il giornale del tuo Comune
BUONE FESTE. Ecco il programma degli eventi organizzati su tutto il territorio comunale
A Fiesole si festeggia così Tra mercati e buon cibo Caterina Gentileschi
I
l Natale quando arriva, arriva. E anche Fiesole non perde occasione per festeggiare tra eventi, regali, un grande albero in piazza Mino e il parcheggio gratuito per tutta la giornata del 20 dicembre. Sempre il 20 arriva la “Gita a Fiesole: regaliamoci cultura”. Dalle ore 11 alle ore 16 apertura straordinaria della Cappella di San Iacopo, grazie alla collaborazione degli Amici dei Musei di Fiesole. Nel Museo Civico Archeologico, alle ore 11.30, si terrà la visita guidata di Marco De Marco, dal titolo “Anteprima sul ritorno dei Longo-
bardi”, che permetterà di ammirare alcuni oggetti recuperati dallo scavo dell’area Garibaldi. Si tratta di reperti longobardi che rappresentano un’anteprima del materiale, rinvenuto nelle tombe venute alla luce durante lo scavo, che nei prossimi mesi arriverà al museo. La giornata prosegue alle 15 al Museo Bandini con “Due gioielli di scultura toscana tornano al Museo”, visita guidata dal professor Bruno Santi. Per l’occasione al museo torneranno un bassorilievo in terracotta del Giambologna e quattro mensole in marmo con pregiati bassorilievi, provenienti dal Battistero di Firenze e risalenti al primo Trecento. L’ingresso ai Musei di Fiesole è gratuito per tutta la giornata del 20 dicembre. Saba-
to 26 e domenica 27 dicembre si ripeterà l’apertura straordinaria della Cappella di San Iacopo dalle ore 11 alle ore 13. Per le visite è consigliata la prenotazione chiamando il numero: 055.5961293. Tante anche le iniziative organizzate nelle settimane precedenti. Il 12 dicembre sarà la volta di un evento speciale per i bambini, “Giocando sotto l’albero”. Dalle ore 15, nei nuovi locali di piazza Mino, i più piccoli si divertiranno con il teatrino e tante animazioni. I burattini daranno vita allo spettacolo “Puppet e magie sotto l’albero” per un pomeriggio di grande divertimento in compagnia anche di Babbo Natale, che porterà chicche per tutti i bambini. E fra un gioco e l’altro ai piccoli verrà offerta dal
MARIA CONTI Pensionata
SILVANA SANTUCCI Casalinga
BEATRICE BONANNI Commessa
“Vorrei che le guerre sparissero”
“Una vita migliore per chi ne ha bisogno”
“Un buon posto di lavoro e la salute”
“Come regalo per Natale, vorrei che il presidente americano Barak Obama riuscisse a far capire alle persone che bisogna smettere di fare guerre in giro per il mondo. Per quanto riguarda invece la situazione italiana, vorrei che il premier Silvio Berlusconi la smetta di fare il presidente del consiglio e si ritiri”.
“Desiderei tante cose, ma innanzitutto vorrei che tutti avessero una vita migliore. Parlo soprattutto delle persone che si trovano più in difficoltà. Spero che tutta questa gente riesca a portare avanti i propri progetti, a vivere in buona salute e ad avverare i propri sogni”.
“E’ un momento difficile, non mi hanno rinnovato il contratto di lavoro, eppure ho 21 anni e ho sempre fatto del mio meglio per essere indipendente e per riuscire a mantenermi da sola. A un ipotetico Babbo Natale chiederei innanzitutto la salute e poi un buon posto di lavoro”.
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Fiesole
Visite guidate, sorprese al museo archeologico, mercati in piazza, un grande abete illuminato e parcheggio gratuito per tutti quelli che saranno a Fiesole il 20 dicembre comune la merenda. Ma nei nuovi spazi comunali, il 12 dicembre, l’appuntamento non è solo per i bambini. Alle ore 17.30 ci sarà l’inaugurazione dei presepi di Carlo Rizzo: una collezione di presepi provenienti da tutto il mondo e per tutto il pomeriggio la Misericordia offrirà vin brulè e bruciate. Spazio ai festeggiamenti anche nelle frazioni sparse sul territorio. Domenica 13 dicembre in piazza Mino, ci sarà il mercato “Arte in Piazza” dove sarà possibile comprare oggetti realizzati a mano e assistere a dimostrazioni della lavorazione del legno, della creta e a creazioni con fiori secchi. Sempre Fiesole si terrà inoltre il mercato di Natale “Cosa metto sotto l’albero”, un’occasione per trovare tante idee curiose, mentre nella piazzetta della Cattedrale, ci sarà il “Presepe Artistico” a cura dei Fratelli della Misericordia. Domenica 20 nei nuovi locali di Piazza Mino alle15.30
ci sarà l’inaugurazione della mostra a cura dell’associazione Artisti Fiesolani. Poi sotto le logge del comune grande evento “Artisti per un giorno” dove ognuno potrà lasciare un pensiero, fare un disegno o un suggerimento su bobine di carta. Il tutto accompagnato da cioccolata calda. Sabato 19 dicembre dalle ore 15.30 alle 17.30 Babbo Natale passerà dai commercianti di Ellera e Compiobbi per leggere le letterine e apprezzare i disegni dei bambini e conclude il giro in piazza Etrusca, dove le associazioni locali offriranno la merenda. Mercato di Natale anche in piazza Falcone e Borsellino a Compiobbi. Domenica 20 al circolo La Pace di Compiobbi, dalle ore 17, inizia la Festa Over 60. Pomeriggio di animazione, a partire dalle ore 15.30, con merenda per grandi e piccini, alla Misericordia di Compiobbi, in occasione della Festa degli Auguri.
Il Reporter informa. Di seguito sono riportati i principali cantieri stradali nei quali la popolazione fiesolana si imbatterà nell’arco del prossimo mese, sia a Fiesole che nelle frazioni. Per sapere in anticipo se e quando cambiare strada. VIA FERRUZZI Fino al termine dei lavori viene chiusa al transito veicolare Via
PIERO ORZALESI Ricercatore
SILVANO DELLA LUNGA Perito elettrotecnico
Ferruzzi per consentire un intervento alla rete dell’acquedotto. VIA DEL GIRONE
“Una ripresa economica per il Paese”
“Vorrei che si risolvessero più problemi”
Intervento alla rete idrica nel territorio del Girone. I lavori cominceranno tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio e andranno avanti per circa un mese. VIA PORTIGIANI
“Mi auguro, per me e per il resto del mondo, che da qui all’inizio dell’anno prossimo ci sia una ripresa economica e un miglioramento delle condizioni in generale. E’ un periodo molto difficile per tutti ma spero possa essere superato grazie all’impegno dei cittadini e della classe politica”.
“Vorrei che ci fosse un po’ di ripresa, me lo auguro proprio. E poi vorrei che i nostri politici si dedicassero più seriamente alla risoluzione dei problemi senza stare a perdere tempo litigando ininterrottamente tra di loro. Probabilmente se trovassero un punto di accordo sarebbe più semplice superare questo momento delicato”.
Lavori di restyling in via Portigiani per la realizzazione di una serie di palazzine residenziali, di un parcheggio pubblico con posti riservati a diversamente abili e di un percorso pedonale. I lavori saranno conclusi entro la fine del 2009, mancano ancora le finiture e i collaudi.
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attualità
Dicembre 2009
ZOOM/1. Analizzando la stampa estera si scopre l’immagine che i forestieri si sono fatti di noi
Firenze: bella e impossibile Così ci vedono gli stranieri Annalisa Cecionesi*
È
difficile pensare a Firenze come una città capace di suscitare sdegno e avversione. Eppure, negli ultimi due anni, questi sentimenti affiancano le immancabili lodi sulle pagine dei più autorevoli quotidiani esteri. Dal New York Times a El Mundo, dal Guardian a Le Figaro, solo per citarne qualcuno. Un’immagine per certi versi sorprendente, quella della Firenze raccontata oltre confine. Film come “Sotto il sole della Toscana” o “Camera con vista” ci hanno abituato a pensare agli stranieri come amanti incondizionati della nostra città e della Toscana. Vuoi per le eccellenze artistiche, vuoi per il clima benevolo e il dolce paesaggio. Vuoi per la buona cucina o per l’estro artigiano. Questi aspetti ricorrono in abbondanza tra le pagine della stampa straniera. I corrispondenti non si stancano di fornire indicazioni su monumenti imperdibili o ristoranti invitanti.
Così come non risparmiano consigli dedicati agli amanti dello shopping, tanto da soprannominare via Tornabuoni “la Fifth Avenue” fiorentina. Ma spesso queste immagini attraenti si fondano sulle aspettative riposte nella testa di molti forestieri. Sugli stereotipi sedimentati nei secoli. A ridestare dal sogno ci pensa la penna tagliente di qualche corrispondente. Ed è un brusco risveglio. La città tanto promettente sulla carta si rivela alla prova dei fatti assai deludente. Tanto da indurre la giornalista del Times Veronica Smith a chiedersi “perché mai le persone vadano in estasi per Firenze”. La città è infatti caotica e sovraffollata di turisti, davanti a musei e ristoranti si dipanano code epiche, alcune zone della città appaiono sporche, buie e pericolose. E’ stata definita anche folle e grottesca, la nostra Firenze. Quando ha storto il naso davanti alle imponenti statue cinesi donate al Comune dalla città di Ningbo. E’ stata dipinta come una città litigiosa, capace di dividersi su tutto, tram compreso. Tanto da risollevare dalla coltre della storia vec-
chie rivalità. Guelfi e ghibellini, quasi un simbolo degli scismi fiorentini di ieri e di oggi. Cartellino rosso da parte dei forestieri, povera Firenze, anche per l’incomprensibile segnaletica stradale, una trappola per turisti. Per non parlare del suo tenace ancoraggio al passato, scudo contro la modernità. Lo dimostrano le lungaggini che accompagnano le grandi opere, come l’ampliamento della Galleria degli Uffizi. Le invettive non mancano. Attenzione, però. Sovente, anche dalla penna del più critico dei corrispondenti, spunta la redenzione. Firenze è assolta. Una passeggiata tra le vetrine dorate di Ponte Vecchio, una visita alle tele di alcuni dei più acclamati artisti della storia, un pranzo davanti a una bistecca al sangue bastano a far crollare all’istante l’impalcatura di qualsiasi descrizione impietosa. Occhio però, Firenze. Là fuori ti guardano. Non sempre con sorriso estasiato. * La nostra collaboratrice, a questo argomento, ha dedicato una tesi di laurea dal titolo: “Firenze nella stampa estera”
Dalle pagine di quotidiani come il New York Times, El Mundo, Le Figaro e il Guardian emerge un ritratto pieno di contraddizioni: il capoluogo toscano piace molto per diversi aspetti, ma qualcuno gli rimprovera di essere litigioso come ai tempi di guelfi e ghibellini JOSH SHAW 26 anni, Stati Uniti
DARIA DWULIT 21 anni, Polonia
CAROL CHIU 30 anni, Giappone
“Una capitale di arte e cultura”
“Peccato per il traffico e il chiasso”
“Che belle quelle casette sull’Arno”
Quando ho visitato Firenze per la prima volta sono rimasta sbalordita, era davvero la città dei miei sogni. Le uniche cose che lasciano un po’ a desiderare, che distruggono la visione armonica della culla del Rinascimento, sono il traffico, il chiasso urbano e i cartelloni stradali poco chiari per gli stranieri.
Sono arrivata a Firenze da poco ma è questa la città che avevo in mente prima di partire. Firenze non può che suscitare sentimenti positivi, con la sua ricchezza di monumenti, le casette color arancio che si affacciano sull’Arno, la gentilezza e l’accoglienza dei fiorentini, e perché no, la buona cucina.
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Attraverso letture incentrate sull’arte, la religione e la filosofia, ho conosciuto lo smisurato patrimonio architettonico e artistico della città del Rinascimento. I media contribuiscono a mettere in risalto il suo lato romantico. Ciò che più si percepisce da fuori è l’idea di una città capitale dell’arte e della cultura.
E AL ION S S FE TE N RO E P ME N A TA I ZIO ET MA MPL ATU R O O R F G IN C
attualità
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ZOOM/2. Dalla “battaglia del vino” a piazza Duomo pedonale: i media internazionali riscoprono Firenze
E la città del Giglio approdò sul Times Lorenzo Salusest
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apprima l’Obama dei Lungarni, poi il paladino del gottino di vino da accompagnare alla trippa, infine l’artefice della pedonalizzazione di piazza Duomo: sono queste, in rigoroso ordine cronologico, le tre vesti che i mezzi di comunicazione internazionali hanno cucito addosso a Matteo Renzi. Segno di una riconfermata attenzione da parte dei media stranieri nei confronti di una delle città italiane più amate all’estero e del suo primo cittadino? Parrebbe di no, se, com’è vero, nel corso del decennio scorso non sono state molte le occasioni in cui giornali e televisioni d’oltre confine si sono interessati a Leonardo Domenici. E le rare volte in cui è accaduto le ragioni sono state clamorose: l’ultima in ordine di tempo nel dicembre scorso, quando l’allora sindaco si incatenò davanti alla sede romana del gruppo editoriale L’Espresso per manifestare contro la copertura data dal settimanale all’inchiesta su Castello. Ma prima di allora la politica fiorentina raramente aveva intrigato (e come dar loro torto) i giornalisti stranieri. Ci voleva l’ascesa di un comunicatore come Renzi per cambiare il corso degli eventi. Proprio mentre nel mondo imperversa l’Obama-mania, a Firenze si gioca la partita delle primarie per il candidato a sindaco. Renzi l’outsider (l’anglicismo è d’obbligo) stravince e conquista le pa-
gine del Times. Il titolo è impegnativo: “Has Italy’s Left found its own Obama?” (La sinistra italiana ha trovato il suo Obama?). Renzi viene dipinto come colui che ha sparigliato le carte, rovesciando le gerarchie e ribaltando le previsioni, proprio come il neo presidente degli Usa. E proprio come Obama, ricorda il giornalista, Renzi manifesta una particolare predilezione per Internet e Facebook. Un paragone ardito che inorgoglisce l’allora aspirante sindaco che arriva a mutuare, scherzosamente, l’obamiano “Yes, we can” in un fiorentinissimo “Sì, si pole”. Passano i mesi, Renzi conquista Palazzo Vecchio, vi si insedia e attende l’occasione propizia per conquistare nuovamente l’attenzione dei media stranieri. E l’occasione puntualmente arriva: a fine luglio scoppia la battaglia del vino e del lampredotto. L’Unione europea vieta la vendita di vino ai venditori ambulanti (trippai inclusi), l’Italia si adegua, Renzi decide di disapplicare la legge, arrivando persino a promettere disobbedienza civile. Immediata ed ampia l’eco sui giornali esteri, con interi articoli dedicati all’iniziativa del sindaco. Infine la recente pedonalizzazione di piazza Duomo, presentata a Roma proprio all’associazione della stampa estera. Detto fatto: persino il Tg tedesco propone un servizio sull’evento, con somma soddisfazione dell’amministrazione fiorentina. I media stranieri riscoprono Firenze, quindi. Un’attenzione che, tuttavia, sembra dipendere più dalle doti mediatiche del sindaco che dal ruolo internazionale della città.
ALENA 35 anni, Slovacchia
CYRIELLE 30 anni, Francia
HICHAM 34 anni, Marocco
“Se sopravvivi qui, sopravvivi ovunque”
“La pensavo più a misura d’uomo”
“Il primo impatto è positivo”
Negli anni passati i giornali della Slovacchia non parlavano molto di Firenze, e quando ne parlavano la descrivevano in termini molto positivi. La mia immagine di Firenze si è costruita così: una città in cui è bello vivere. Adesso l’opinione è cambiata, tanto che tra noi stranieri fiorentini va di moda il detto: “Se sopravvivi a Firenze, sopravvivi ovunque”.
63, &*,/ ,1)250$ Riportiamo la lettera dalle OO.SS. pensionati SPI-CGIL FNP-CISL UILP- UIL inviata
CI RISIAMO!
LETTERA APERTA AL SINDACO DI FIESOLE: Le OO.SS. SPI CGIL CISL FNP UILP ricordano al Sindaco di Fiesole che fino dal 1996 esiste un Protocollo d’intesa fra l’Amministrazione Comunale e le Parti Sociali che “ definisce le relazioni, fra tali soggetti, sulle problematiche sanitarie e sociali concernenti la popolazione anziana, secondo gli ambiti di rispettiva competenza… Si impegna altresì a convocare e concordare preventivamente con le OO:SS: dei pensionati le misure organizzative e regolamentari concernenti i servizi.” SIGNOR SINDACO LEGGIAMO SULLA “NAZIONE” DEL 27 u.s. CHE LA GIUNTA HA APPROVATO IL BILANCIO 2010. Le OO:SS. non sono state coinvolte nonostante le recentissime nostre richieste
Città dei sogni, dell’arte, della cucina. Questa l’immagine di Firenze in Francia. Prima di visitarla la prima volta pensavo fosse più a misura d’uomo, più tranquilla, accogliente, ma purtroppo non tutto è come mi aspettavo. E’ bella, ma la pulizia è carente, e il traffico quello di una metropoli come Parigi.
Dici Firenze e dici arte. L’idea che mi ero fatto era di una città splendida da visitare e bella da vivere. Il primo impatto è stato positivo, ma con il passare del tempo ho notato che non è così come viene dipinta, ma sporca e trascurata. Nonostante ciò, quando torno a casa, il giudizio che do di Firenze è positivo.
/HJD GL )LHVROH avvenute durante un incontro, da noi promosso, con il nuovo Assessore alla Sicurezza Sociale, al quale lei era presente. Non ci siamo incontrati sul bilancio ne sui progetti in cantiere del Comune di Fiesole! Si legge ancora “NESSUN AUMENTO DELLE TASSE” Sembra un proclama berlusconiano! Noi non possiamo avallare questo modo di procedere: Le vogliamo ribadire che le Parti Sociali rivendicano il ruolo loro ascrittogli e se la manovra agita ha lo scopo di delegittimarci Le rispondiamo che non ci stiamo! Saremo sul territorio attenti e vigili e continueremo a chiedere gli interventi di sostegno economico e assistenziale per le fasce più deboli con specifici capitoli messi in bilancio a questo scopo, al massimo delle possibilità dettate da questa congiuntura. Ci aspettiamo di essere convocati prima dell’approvazione del bilancio da parte del Consiglio Comunale del 15 Dicembre.
LE NOSTRE SEDI COMPIOBBI (c/o il centro Incontri) Orari apertura: Martedì dalle 16,30 alle 18,00 CALDINE (c/o la Casa del Popolo) Orari apertura: Giovedì dalle 17,00 alle18,00
Telefono Sede di Fiesole 05559564 • E-mail: spifiesole@firenze.tosc.cgil.it
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FIESOLE Via Bozzolini,32 Orari apertura: Martedì, Mercoledì, Venerdì dalle 9,30 alle 12,00 Giovedì dalle 15,00 alle 16,30 GIRONE (c/o la Casa del Popolo) Orari apertura: Martedì dalle 15 alle 16
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trasporti
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REPORTAGE. In attesa della sua partenza, Il Reporter ha fatto un viaggio su uno dei convogli della prima linea
Firenze vista dal finestrino del tram Luca Serranò
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ra ritardi e qualche incidente di percorso s’avvicina la partenza della tramvia fiorentina. Lungo la linea uno, che collegherà Scandicci alla stazione di Santa Maria Novella, fervono così i preparativi per la tanto agognata inaugurazione. Il Reporter, in compagnia del giornalista tedesco Stefan Goebel (esperto del settore) e dei tecnici Raffaele Gualdani e Michele Priore (dirigente dell’ufficio tramvia), ha fatto un giro in esclusiva su uno dei tram Sirio consegnati dalla AnsaldoBreda. Una parte del futuro tragitto del tram, dal deposito del Vingone in direzione Villa Costanza, per tastare il polso della più importante opera pubblica della Firenze moderna. Ciò che più risalta è senz’altro la silenziosità del mezzo, un lungo torpedone ammobiliato con gusto un po’ naif (i rivestimenti a pois dei sedili) che fila via a cinquanta chilometri orari. L’arredamento è spartano ma dotato dei comfort necessari a tutte le esigenze, disabili compresi. Anche le fermate (14 lungo i 7,5 km del percorso della linea uno) rispecchiano il look “minimale” della tramvia, sorta di lastre d’asfalto sormontate dal tabellone degli orari di percorrenza. In proposito, è bene ricordare che il tragitto Scandicci-Santa Maria Novella non dovrebbe durare oltre venti minuti, una vera e propria manna per molti pendolari. In attesa del via libera ufficiale, dunque, i 17 tram della linea uno mordono il freno e scaldano i motori.
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merry christmas
Dicembre 2009
STRENNE/1. Piccola guida alle sorprese più stravaganti che si possono trovare sotto l’albero
Quando il regalo è matto da legare Tra i doni più bizzarri che si possono fare (e ricevere) ci sono gli
Francesca Puliti
schiaccianoci a forma di Hillary Clinton, gli occhiali con specchietti retrovisori, ma anche una stella (vera) con tanto di certificato di proprietà e la spedizione di un messaggio d’amore su un satellite
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aglione, cravatta o soprammobile? Evitare, evitare nella maniera più assoluta se non si vuole alimentare il circolo vizioso dei regali riciclati. A un patto: non voler poi essere originali a tutti i costi. Perché anche il regalo più matto ha un prezzo: il ridicolo. Dunque meglio evitare di
CURIOSITÀ I bambini ci credono ancora
Babbo Natale? Esiste, eccome
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Lo schiaccianoci a forma di Hillary Clinton
IL DENTISTA RISPONDE QUESTO MESE: LA PROTESI MOBILE cisa che spinta in posizione aderisca così bene da far uscire tutta l’aria, non permettendone il reingresso Questa è la terza rubrica, consecuti(effetto ventosa). va, nella quale vi parlo di protesi: La protesi mobile parziale si ancora mese di ottobre la protesi in generaai denti residui con ganci in metallo le, mese di novembre la protesi fissa che ne abbracciano alcuni, bloccane questo mese la mobile. dola. Esse si dividono in parziale Queste sono le due grandi famiglie con ganci e scheletrata, la differenza che racchiudono le tipologie di prosta sostanzialmente in una intelaiatesi, pur essendocene una terza: la tura metallica di raccordo fra le parti combinata, dove coesistono entrambe. della scheletrata, sulla quale bloccare i denti da La protesi mobile, come dice il nome, si inserisce e sostituire. L’altra ha invece una struttura in resina, in disinserisce e può essere totale o parziale (totale genere un po’ più ingombrante. quando sostituisce tutti i denti di un’intera arcata, Alcuni casi di protesi totale, riguardanti in particolar parziale quando ne rimpiazza solo alcuni). modo gli inferiori con poco osso, possono non avere L’esecuzione della protesi mobile, come una stabilità ottimale. Prima questi le altre e anche di più, richiede, da casi si risolvevano con paste incolPROTESI parte del professionista, buona lanti, oggi è possibile farlo con l’inconoscenza e manualità. Ciò non serimento di mini impianti (piccole basta perché è anche fondamentale viti da applicare anche dove c’è collaborare con un laboratorio poco osso). Tali impianti serviranodontotecnico che ne curi scrupono come ancoraggio per la protesi. losamente l’esecuzione. La protesi La moderna medicina ci offre semmobile totale a maggior ragione, pre maggiori opportunità, è imporMINI IMPIANTI dovendo la sua tenuta alla suzione tante seguirla per non rimanere (vuoto di aria che si crea una volta protesi inferiore stabilizzata indietro. con mini impianti Salute a tutti. inserita), deve essere talmente preA cura del Dott. Giuseppe Garrubba
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a slitta di Babbo Natale quest’anno si fermerà alle Maldive per Linda, una bimba di prima elementare. E qui le porterà la casa di Hello Kitty. Buone notizie per chi credeva che ormai la tv e internet avessero portato via ai nostri pargoli la fiducia in Babbo Natale. Basta un rapido sondaggio nelle scuole per rendersi conto che Santa Claus, San Nicola o come lo vogliamo chiamare, esiste ancora nell’immaginazione dei più piccini. E non sono pochi quelli che continuano a difendere la teoria della sua esistenza fino agli ultimi anni delle elementari, combattendo una strenua battaglia contro quei miscredenti che sostengono sia papà con la barba finta. E così ecco che in molti hanno già scritto la famosa letterina, indirizzata in Lapponia. “Sempre più breve via via che passano gli anni - racconta una mamma – più crescono e meno sono le cose che desiderano. Hanno già tutto”. Decisamente passata di moda la cara vecchia Barbie, le bambine sgranano certi occhi appena le nomini da farti sentire un animale preistorico. Adesso vanno le Winx, e il grande ritorno di quest’anno ha il volto rotondo dei Paciocchini, così come sono tornate le carte da gioco (di ruolo, non da briscola: chi ha un figlio non ci aveva pensato nemmeno per un istante), aggiornate e possibilmente di origine giapponese. Tengono banco le consolle con annessi giochi virtuali, mentre i giocattoli veri e propri sembrano diventati roba da collezionisti. Si sa, i bambini di oggi sono “nativi digitali”, irrimediabilmente attratti dalla tecnologia. E così c’è chi inserisce nella lista la macchina fotografica e l’I-pod. Ma tranquilli, tutti, ma proprio tutti, sognano che Babbo Natale porti loro un pacco grande di adesivi colorati, quelli morbidi e in rilievo. La fantasia è salva. E anche il portafogli dei genitori /F.P. può sopravvivere.
omaggiare il capoufficio con uno schiaccianoci a forma di Hillary Clinton anche se sappiamo che va matto per la frutta secca. Se però abbiamo un alto livello di confidenza, qualche pensierino scherzoso ce lo possiamo anche concedere. Ad esempio per l’amica che non fa mistero di essere una fan sfegatata di Jessica Fletcher o di voler aprire un’agenzia investigativa, ecco gli occhiali con specchietti retrovisori incorporati. Un po’ fuori stagione forse, ma vuoi mettere il gusto di tenere la situazione sotto controllo a 360°? Per l’amico che non si stacca mai dal cellulare, quasi fosse un prolungamento del suo corpo, l’ideale è il braccialetto con vibrazione incorporata, che avvisa quando arriva una chiamata o un Sms. Per non perdersi uno squillo nemmeno in mezzo al party di capodanno o alle urla dei nipotini in festa sotto l’albero. Sempre della serie “mai spento”, c’è il caricabatterie fotovoltaico, adatto a ogni cellulare e impreziosito da un certo fascino da green economy. Chi invece volesse abbandonare i soliti doni “terra-terra”, può lanciarsi nell’acquisto di una stella, ormai di gran moda. Forse anche troppo. Meno male che la merce abbonda, tant’è vero che comprarsi un puntino luminoso nel cielo costa meno di un banale telefonino. Se si supera un certo cinismo, si può anche far bella figura spendendo il giusto. Sperando che il destinatario poi non ci preghi di accompagnarlo all’Osservatorio a vedere il suo astro, in una gelida notte tra Santo Stefano e la Befana. L’ultima moda, per rimanere tre metri sopra il cielo, come ormai recitano muri, ponti e marciapiedi, è quella di spedire il nome dell’amato su un satellite. Rimarrà lì per sempre, a cullarsi nell’universo, conquistandosi anche in questo modo una fettina di spazio siderale. E chissà, un giorno qualche forma d’intelligenza superiore potrebbe intercettarlo, o potrebbero recuperarlo i posteri. Basta compilare un moduletto online e aspettare la conferma via mail. Se scegliete il sito giusto il vostro amico/partner potrà appendere in camera addirittura l’attestato della Nasa. Una strenna ancor più appetibile in quanto, udite udite, non costa niente. Pare che il cielo sia l’ultima frontiera in fatto di doni, rifletteteci: c’è addirittura chi regala un soggiorno all-inclusive su una base spaziale già in fase di progettazione. Al modico costo di 3 milioni di euro per tre notti. Ma nel prezzo è compreso un corso intensivo di 8 settimane su un’isola tropicale, per prepararsi (al lusso?) ai disagi provocati dalla mancanza di gravità. La lista delle prenotazioni però ha già superato le due centinaia. Meglio rimanere coi piedi per terra e ripiegare sullo schiaccianoci.
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STRENNE/2. A spasso tra le bancarelle natalizie, alla ricerca di cadeaux e leccornie
Se il pacchetto lo confeziono al mercato Barbara Biondi
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aria profumata di zenzero e castagne. Le strade addobbate e le luci che lampeggiano da balconi e finestre accese. Natale non è solo regali e ricche abbuffate, è soprattutto atmosfera. E cosa c’è di meglio di un mercatino a tema per immergersi in quell’aria ovattata e rassicurante? Firenze da questo punto di vista è ben attrezzata e comincia ad allestire piccoli e grandi eventi fin dall’inizio di dicembre. Il più celebre di tutti è sicuramente il mercato di Heidelberg, città tedesca che trapianta le sue bancarelle in piazza Santa Croce per venti giorni, che da qualche anno a questa parte è diventata una tradizione anche da queste parti. L’appuntamento tutti i giorni fino al 17 dicembre, con i prodotti tipici d’oltralpe: dai crauti al vin brulè fino ai biscotti alle spezie e qualche idea per i regalini da mettere sotto l’abete. Tra gli altri appuntamenti da segnare in calendario ci sono anche “Florence Noel”, vera
e propria mostra mercato a tema (fino al 13 dicembre) che trasforma per dieci giorni la stazione Leopolda nel quartier generale di Babbo Natale, dove gli adulti potranno dedicarsi all’acquisto di addobbi, decori e oggettistica oltre a cioccolata, biscotti e specialità gastronomiche da assaggiare in compagnia di amici e parenti durante i festeggiamenti della vigilia. Ai bambini, Florence Noel riserva un’area speciale dove, per l’occasione, viene allestita la casa di Babbo Natale; poco più in là il punto spedizione, dove a imbucare le letterine ci penseranno un nugolo di elfi instancabili. Altro evento da non dimenticare è il mercato organizzato al Saschall tutti gli anni dalla sezione femminile della Croce Rossa di Firenze. Quest’anno rimarrà aperto dall’11 al 13 e il ricavato verrà come di consueto devoluto alle famiglie bisognose del territorio fiorentino. E se tutti organizzano il loro mercatino ad hoc, anche piazza Santo Spirito non se lo fa mancare. Solo per la giorna-
Da quello tedesco di Santa Croce all’appuntamento con la beneficenza al Saschall, fino agli stand di piazza Santo Spirito e alla casa di Babbo Natale alla Leopolda
Il regalo ai tempi della crisi Non è UN problema, è IL problema. C’è chi ci comincia a pensarci un mese prima e chi li sceglie all’ultimo momento, affidandosi spesso ai gusti di commesse stanche e irascibili, che non vedono l’ora di chiudere bottega e andare a addentare la prima tartina che si trovano davanti agli occhi. C’è chi ha “tutto” e chi è di “gusti difficili”. C’è chi si immedesima poco nel destinatario del presente e chi si fa un’idea sbagliata dei gusti che sta tentando di interpretare. Ma i regali più originali, se si fanno con cura, possono essere anche oggetti riciclati. Se si ricicla seguendo una tecnica empirica si scopre che esistono modi fuori dal comune di riutilizzare presenti lasciati per anni nel cassetto. Un pensiero dimenticato può trasformarsi così in una soluzione economica, apprezzata e che soprattutto salva dall’esaurimento nervoso chi si trova nella terribile situazione di dover trovare un
pacchettino da mettere sotto l’albero allo scadere del tempo. Penso, ad esempio, alla deliziosa idea della Manu, un’amica di mia sorella che la scorsa vigilia, ha deciso a tavolino di fare regali all’insegna dell’austerity. Ognuna delle dieci amiche convocate come di consueto allo scambio dei doni ha portato con sé altrettanti oggetti, recuperati in casa, che sono stati mischiati in un cesto insieme a tutti gli altri. Dal mucchio ognuna pescava a turno i propri pacchettini, come merce di scambio. Una sorta di roulette russa natalizia, dove al posto dei proiettili c’erano borsette ricamate all’uncinetto, cd di qualche sconosciuto artista del Tagikistan, sciarpine multicolor e qualche orecchino vintage. La cosa peggiore che può succedere è che si debba tornare a casa con dieci oggetti ugualmente inutili a cui, tra 365 giorni, si cercherà di trovare una nuova casa.
ta del 20 dicembre, la piazzetta sarà animata dalla “Fierucola di Natale”, che dalle 10 alle 19 offrirà prodotti biologici e pensierini originali, quasi tutti fatti a mano da artigiani del comprensorio fiorentino. Per chi poi, oltre ai mercatini, non riesce a rinunciare a tutti quegli eventi che contribuiscono a rendere il Natale
una festa speciale, ecco un piccolo promemoria delle cose da non perdere per nessuna ragione. Innanzitutto l’augurio di Babbo Natale ai fiorentini e ai visitatori di passaggio, che la sera della vigilia salirà in barca - tra ponte san Niccolò e ponte alle Grazie - per un saluto ben augurante rivolto a tutti i passanti. Più seriosi ma
sempre molto suggestivi, gli eventi musicali legati a doppio filo con le festività. A partire dal concerto in programma al Teatro Verdi, dove il 24 il maestro Frans Brüggen dirigerà la Grande messa di Mozart, mentre il giorno dopo, la chiesa anglicana di Saint Mark, in via Maggio, ospiterà un concerto a tema.
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economia
Dicembre 2009
CONTI IN TASCA/1. Quest’anno saranno molti i fiorentini costretti all’austerity dalla crisi
Il Natale difficile dei cassintegrati L’INTERVISTA
Aumenta il ricorso agli ammortizzatori, e sono
Parla un dipendente della Seves
tante le famiglie che si
“Ma quali regali, i problemi sono altri”
ritrovano con un unico
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reddito e che devono chiedere aiuto ai nonni di casa, “salve” solo grazie alle loro pensioni Luca Serranò
C
on i morsi della crisi sulla pelle, i lavoratori fiorentini s’apprestano a vivere un Natale sottotono. Il ricorso alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria sta infatti aumentando a ritmo sostenuto, obbligando tante persone a trascorrere le feste tra sacrifici e ristrettezze. Calcolando che per legge l’ammontare di questi ammortizzatori sociali non può superare gli 800 euro al mese (con poche eccezioni), ben si comprende come per migliaia di famiglie, quest’anno, i regali siano l’ultima preoccupazione. Chi può permettersi un paio di scarpe da 200 euro? Chi può comprare un televisore nuovo o con-
cedersi una vacanza sulla neve? Semmai qualche dono improvvisato con un po’ di fantasia, solitamente oggetti che abbiano una concreta utilità per chi li riceve. Per il resto, molti di questi lavoratori non possono che concentrarsi sulle necessità di tutti i giorni, su quelle spese indispensabili (affitto, mutuo, bollette, vestiti) per un’ esistenza dignitosa. Con un salario che mediamente oscilla sopra e sotto i 1000 euro e la contrazione di tredicesima e quattordicesima, inoltre, le famiglie mono reddito devono aggrapparsi soprattutto ai pensionati: a nonni e nonne, che negli ultimi due anni stanno in qualche modo arginando la crisi del sistema.
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Le cifre, d’altra parte, parlano chiaro. Chi prima guadagnava 1500 euro e adesso si ritrova in cassa integrazione per tre settimane al mese, per esempio, resta con non più di 900. Lo spettro della povertà si agita dunque nelle case dei lavoratori in difficoltà, preoccupati ovviamente anche del proprio futuro in azienda. Quali prospettive possono dare le imprese che ricorrono agli ammortizzatori sociali? Nella speranza che la ripresa annunciata dal governo nazionale si materializzi al più presto, molti addetti ai lavori invocano non solo il rifinanziamento degli strumenti di tutela, ma una una vera e propria svolta nella politica economica nazionale, a cominciare dalla formazione e dall’innovazione tecnologica nei settori più in difficoltà. Di certo c’è che il ricorso agli ammortizzatori sociali, nelle loro varie declinazioni, non può essere l’unica ricetta contro la crisi dei mercati. La cassa integrazione è infatti un’esperienza dolorosa, perché alla componente economica (l’80 per cento della retribuzione che sarebbe spettata per le ore di lavoro non prestate) si accompagna spesso il disagio psicologico di chi vede stravolta la propria vita quotidiana. I giorni di festa, che l’iconografia nazional popolare incornicia in un trionfo di sentimenti familiari, possono anche peggiorare le cose. New deal o meno, un intervento radicale pare dunque necessario. Altrimenti anche il prossimo Natale si trasformerà in una mesta corsa al risparmio, con le pubblicità della televisione a fare da stridente contrappunto.
a quali regali, qui è già tanto se arriviamo a fine mese”. Maurizio Quintiliani ha 53 anni ed è uno dei tre addetti alla manutenzione elettrica della Seves, la fabbrica di via Reginaldo Giuliani famosa per la costruzione di mattoni in vetro. Nonostante un’indiscussa leadership nel settore, l’azienda ha cominciato mesi fa a ridimensionare lo stabilimento di Castello, facendo poi ricorso alla cassa integrazione per oltre la metà dei dipendenti. “Guadagnavo 1600 euro al mese e ora quando va bene arrivo a novecento - racconta Quintiliani, ventitré anni di “servizio” alla Seves - Con questo stipendio cambia tutto, anche la spesa al supermercato. E’ solo grazie a quel poco di tredicesima che mi spetta che farò qualche regalo”. “Di certo – conclude- saranno cose di una qualche utilità, il tempo degli acquisti facili è passato già da un pezzo”. Natale, così, per molti lavoratori della fabbrica di Castello, sarà un momento di quiete tra una pausa e l’altra, la continuazione solo un po’ più allegra di un periodo di forzato riposo. “Fa rabbia perché la nostra è un’azienda sana - spiega - non si capisce come si sia potuti arrivare a tutto questo. E pensare che ci sono colleghi che se la passano peggio di me, gente che scompare dalla fabbrica per mesi interi e che poi riappare all’improvviso”. Difficile andare avanti tra turni e rotazioni, come appesi ad una immaginaria e spietata ruota della fortuna: “Mi dispiace per quei ragazzi che da un giorno all’altro si ritrovano senza più certezze, ne conosco tanti con una famiglia a carico e un mutuo da pagare”. Che almeno il loro Natale scorra via sereno, in attesa di tempi migliori. /L.S.
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economia
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CONTI IN TASCA/2. Molte categorie professionali sono costrette a rimanere operative anche durante le festività
Quelli che le feste le passano al lavoro Medici, cuochi, forze dell’ordine ma anche aspiranti Santa Claus e impacchettatori di doni: le persone che in questo periodo non vanno in ferie sono tante. C’è chi lo sceglie e chi è obbligato Simele Kruklidis
in questo periodo i profitti in certi settori sono circa il doppio rispetto al normale e le opportunità di trovare impieghi part time e redditizi si moltiplicano. Moltissimi negozi nell’ambito del franchising, per esempio, cercano nuovo personale per i giorni festivi, così come accade negli alberghi del centro e nei ristoranti, senza poi contare la necessità di sostituire chi per un po’ se n’è andato in vacanza. Ma al di là delle solite occasioni lavorative più o meno note, ci sono anche altre figure professionali spesso sottovalutate: tra le più richieste troviamo baby sitter, animatori, guardarobieri, maghi, cuochi a domicilio, impacchettatori di regali, vetrinisti specializzati in decorazioni e persino babbi natali e befane destinati
Numerosi negozi, alberghi e ristoranti cercano personale proprio per questi giorni per lo più ai centri commerciali. In tempi di crisi, com’è normale che sia, si fa questo ed altro. Non solo giovani, ma anche persone più mature possono lanciarsi nell’avventura, a patto di dimenticare la cara vecchia vigilia e il crepitio dei fuochi di fine anno. E se il Natale a qualcuno regalerà un nuovo contratto, chissà che sotto l’albero un lavoratore stanco non trovi in dono anche un po’ di ferie.
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e è vero che il tran tran della città non conosce feste, Natale e Capodanno di certo non fanno eccezione. Mentre infatti la gran parte dei fiorentini si dedica con passione a cotechino, panettone e spumante, c’è sempre chi, per contro, deve mantenere in funzione servizi e attività. Dagli ospedali alle discoteche, dai ristoranti ai negozi, l’andirivieni cittadino non si ferma mai, neppure per brindare. E’ questa la dura realtà dei lavoratori stakanovisti (forzati e non), quelli che, sempre più spesso oramai, le feste le vedono solo con il cannocchiale. Per inquadrarli meglio però, andrebbero divisi in due categorie: i “furbi” ed i “costretti”. I primi rappresentano quella cerchia di persone che sceglie di restare a lavoro durante le feste per godersi le ferie in altri periodi dell’anno, magari risparmiando su possibili vacanze bianche o escursioni in montagna. I secondi, senza dubbio più sfortunati, sono invece quelli che devono lavorare anche quando preferirebbero starsene a casa. La lista è lunga: medici, farmacisti, operatori sanitari, forze dell’ordine, autisti pubblici, ma anche cuochi, camerieri, baristi e dipendenti delle sale cinematografiche. Forse non saranno tutti contenti, ma è pur vero che il tornaconto economico non è trascurabile. In alcuni casi è anzi chiaro che restare a lavoro durante le feste natalizie diventa questione di affari. Ed ecco che qui compare una nuova interessante categoria: quella dei “lungimiranti”, coloro che vogliono lavorare a Natale e Capodanno per guadagnare di più. Già, perché
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trasporti
Dicembre 2009
FERROVIE. Domenica 13 sarà inaugurata la linea veloce Firenze-Bologna: settentrione più “vicino”
Direzione Nord (nel tempo di una Freccia) Per raggiungere il capoluogo emiliano basteranno 37 minuti, per Milano un’ora e 45,
spola tra Firenze e Bologna e tra Firenze e Roma. E ancora, saranno otto le corse giornaliere tra la stazione di Campo di Marte e Torino, con fermate nel capoluogo emiliano e a Milano Porta Garibaldi. E, grazie al Frecciargento, diventeranno più rapidi anche i collegamenti con città non ancora raggiunte dai binari della rete veloce: Verona diventerà più “vicina” di 33 minuti, Venezia di 37.
per arrivare a Torino servirà un’ora in meno rispetto a prima. Cresce la rete Tav nella Penisola, e aumentano le corse di Frecciarossa e Frecciargento Matteo Francini
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irenze-Milano nel tempo di una partita di calcio, intervallo compreso (25 minuti in meno di prima), Firenze-Bologna in poco più di mezz’ora (con un “risparmio” di 23 minuti di viaggio). E ancora: 2 ore e 45 minuti per raggiungere Torino (ben un’ora e 6 minuti in meno di quanto necessario finora), due ore e 3 minuti per Venezia e un’ora e mezzo per Verona. Da domenica 13 dicembre il capoluogo toscano e i maggiori centri del Nord Italia diventano più “vicini”: sarà infatti quello il giorno in cui verrà inaugurata la linea veloce Firenze-Bologna, giorno in cui sarà compiuto un nuovo passo verso il completamento della rete Alta Velocità italiana. Da allora, per arrivare nel capoluogo emiliano saranno sufficienti 37 minuti di viaggio, per approdare in quello lombardo un’ora e 45 minuti, per una visita alla Mole Antonelliana meno di 3 ore. Una piccola grande rivoluzione, forse impensabile nel 1839, quando iniziò la storia delle ferrovie in Italia, con l’apertura della linea Napoli-Portici, poco più di sette chilometri ai piedi del Vesuvio. Anni in cui anche la Toscana non stava a guardare: nel marzo del 1844 veniva ufficialmente inaugurato il primo tratto della Ferrovia Leopolda, che avrebbe collegato Firenze, Pisa e Livorno. Nel 1859, poi, la Toscana era diventata la terza regione italiana per numero di ferrovie, dopo il Piemonte e il Lombardo-Veneto, con i suoi 256 chilometri di strada ferrata. Ma allora spostarsi da un centro all’altro rappresentava un vero e proprio viaggio, da affrontare – spesso – tra grandi difficoltà, e forse nessuno avrebbe potuto immaginare che, 150 anni dopo, le distanze si sarebbero tanto accorciate. Al punto che, da domenica 13, raggiungere Bologna da Firenze sarà più veloce che spostarsi in auto da un capo all’altro della città nelle ore di maggior traffico. Certo, la nuova tratta non sarà l’ideale per coloro che dal finestrino del treno amano godersi il paesaggio: dei 78,5 chilometri totali della linea, infatti, ben 73,8 saranno in galleria. Ma questo poco importerà a chi, partendo da uno dei due centri, non farà in tempo o quasi ad accorgersene che si troverà a destinazione. Tempi più brevi, dunque, ma non solo: è infatti previsto anche un aumento del numero delle corse di Frecciarossa e Frecciargento. Santa Maria Novella e Milano Centrale saranno collegate da 44 treni veloci al giorno, mentre diventeranno 70 i convogli che faranno la
FOCUS Otto convogli al giorno
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Alta Velocità sbarca anche a Campo di Marte. Sempre da domenica 13, infatti, la stazione del quartiere 2 sarà collegata con otto corse giornaliere a Torino, passando (e sostando) da Bologna e Milano Porta Garibaldi. Se per chi vuol viaggiare ad alta velocità il punto di riferimento resta dunque Santa Maria Novella, anche dallo scalo di Campo di Marte – aspettando la nascita della futura stazione Tav di Firenze – partiranno e arriveranno i Frecciarossa. “Evento” per cui la struttura si è preparata con alcuni interventi: l’innalzamento dei marciapiedi delle banchine in cui si fermeranno i treni veloci e il rifacimento di parte della segnaletica. Nei mesi scorsi, inoltre, nello scalo erano stati aggiunti alcuni ascensori e sistemati nuovi monitor. “L’apertura delle nuove linee ad alta velocità recherà benefici anche al trasporto locale – spiegano da Ferrovie dello Stato – sottraendo infatti i Frecciarossa e i Frecciargento dalle linee convenzionali, si realizzano le condizioni perché il traffico ferroviario regionale diventi sempre più regolare e puntuale, e perché l’offerta possa essere anche potenziata”. E novità sono in arrivo anche sul fronte dei biglietti: con l’entrata in funzione del nuovo orario, infatti, diventeranno tre le categorie dei titoli di viaggio che gli utenti potranno acquistate, divise tra quelle dedicate a chi può programmare per tempo i propri spostamenti (e quindi risparmiare) e quelle per chi invece ha bisogno di una maggiore flessibilità di orario. Anche lo stesso viaggio a bordo dei Frecciarossa e dei Frecciargento diventerà, oltre che più rapido, più “tecnologico”: a bordo, entro il 2010, i viaggiatori avranno a disposizione, su alcune tratte, un servizio di accesso internet wi-fi e una piena copertura telefonica, ed entro il 2011 questi servizi saranno estesi all’intero percorso dell’Alta Velocità.
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politica
Dicembre 2009
AL VOTO/1. Parla Enrico Rossi, candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione
“Subito un patto per ridurre le spese” Paola Ferri
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’erano una volta le primarie per la scelta del candidato alla presidenza della Regione. O meglio, ci sarebbero dovute essere. E invece il centrosinistra si è ritrovato compatto intorno a un solo nome, quello di Enrico Rossi, assessore regionale al diritto alla salute al secondo mandato. Non c’è gara, è lui l’uomo del Pd, che sarà sostenuto anche da Sinistra Ecologia e Libertà e Italia dei Valori alle elezioni di marzo. Si aspettava di non avere avversari nella corsa alle primarie per il candidato presidente del Pd? Sono stato sempre pronto a battermi nelle primarie, come in altre occasioni mi è capitato, e con successo. Ma ho accolto l’invito del mio partito con soddisfazione ed orgoglio, e non senza preoccupazione per la responsabilità che mi consegna. Mi è sembrato un bello scatto della politica, che in un momento di crisi come quello che viviamo è riuscita a allontanare da sé le polemiche, la confusione, gli interessi personali, di parte, di corrente. Ora posso dedicare tutte le energie al lavoro politico, alla campagna elettorale e alla costruzione del programma. Su cosa punta il programma?
Il nodo che abbiamo davanti è la crisi economica e la necessità di far ripartire lo sviluppo della nostra regione. In questo momento tutti i settori produttivi sono in difficoltà. La Regione sta facendo molto sul versante dell’accesso al credito, degli ammortizzatori sociali e degli investimenti. Per tempestività e consistenza dei provvedimenti la Toscana è tra le regioni italiane più attive. Ma non basta agire sul versante “riparativo”, non basta resistere. Bisogna reagire, mettendo al centro il lavoro e gli individui, i gruppi di interesse, le imprese, le istituzioni che investono su se stesse e sul proprio futuro. Capitolo Sanità, la Toscana è una delle poche regioni virtuose in Italia. Molto è stato fatto, cosa rimane da fare? La Toscana non si è limitata a difendere il ruolo pubblico della sanità dai tagli e dalle mortificazioni imposte dal governo, ma ha rilanciato su investimenti e innovazione. Solo nel 2008, ad esempio, le nostre Aziende sanitarie hanno deliberato investimenti per 1.617 milioni di euro, a cui si aggiungono 1.100 milioni destinati al completamento di opere in corso. Questo è stato reso possibile dal pa-
reggio di bilancio, che abbiamo ottenuto senza imporre tasse aggiuntive o ticket ai cittadini, da un governo della spesa rigoroso, che ci ha consegnato le risorse per migliorare i servizi, costruire nuovi ospedali, ammodernare quelli esistenti, acquistare tecnologie più avanzate. Nel futuro dobbiamo continuare su questa strada, mettendo sempre il cittadino e soprattutto le fasce più deboli della popolazione al centro dell’attività della sanità pubblica. Infrastrutture, cultura, turismo, settori che dovrebbero trainare l’economia regionale e invece arrancano. Su cosa investire per rilanciarli? Sono convinto che la Toscana ha tutte le risorse, anche in questi settori, per ripartire e dare il meglio di sé. Vorrei nelle prossime settimane che su questi ed altri punti mi arrivassero contributi di idee e di proposte per prendere decisioni fondate sulle esigenze vere e prioritarie. Posso fin d’ora impegnarmi su un aspetto che riguarda direttamente la responsabilità della macchina pubblica. Voglio proporre un patto tra Regione, province, comuni per la riduzione dei costi gestionali della pubblica amministrazione. Un patto con un obiettivo concreto e misurabile. E con il risparmio potremo investire ancora di più.
Enrico Rossi
AL VOTO/2. Solo rumors invece sul nome dell’aspirante governatore del centrodestra
Un battaglione di candidati consiglieri in casa Pdl N
iente primarie per il Pdl. La scelta dei candidati al consiglio regionale, così come quella del candidato alla presidenza, ricadrà sugli organi di partito. Che dovranno in qualche modo districarsi tra una vera e propria selva di candidature. “Il primo nodo da sciogliere è quello della riconferma dei consiglieri uscenti – afferma il coordinatore cittadino Alessio Bonciani – dato che tutti hanno chiesto di essere ricandidati”. Ma gli aspiranti sono tanti e “molti rimarranno delusi”. I rumors collocano tra i pretendenti Nicola Nascosti e Samuele Baldini, rispettivamente consigliere e capogruppo Pdl a Palazzo Medici Riccardi, mentre la Sala dei
Dugento potrebbe letteralmente svuotarsi nel caso - molto remoto - in cui venissero eletti tutti coloro che hanno manifestato l’intenzione di presentarsi. Da Giovanni Donzelli a Marco Stella fino a Bianca Maria Giocoli. “Mi auguro che i nostri migliori eletti nelle assemblee comunale e provinciale si candidino – afferma Bonciani – qualificando in tal modo la lista”. Discreta la quantità di voti che potrebbero portare in dote, anche se poi ad essere eletto potrebbe essere solo uno o due di loro. Cinque i candidati del listino bloccato anche per il Pdl, e su questo numero si giocherà la battaglia più ardua. Per questione di peso elettorale almeno
un paio dovrebbero essere fiorentini, ma tutto ciò è subordinato alla madre di tutte le questioni: quella per il candidato alla carica di governatore. Sfumata l’ipotesi del presidente di Confindustria Toscana Antonella Mansi, che ha declinato l’invito, l’idea di un candidato civico sembra essere per il momento passata in secondo piano. Più probabilmente sarà un personaggio politico, ultima pedina che gli organi nazionali del partito collocheranno sullo scacchiere, dopo aver pensato alle poltrone di Campania, Piemonte, Veneto. Regioni ben più critiche rispetto alla nostra per /P.F. gli equilibri interni al centrodestra.
politica
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PRIMARIE
ALESSIA BALLINI: “LE QUOTE ROSA SONO UNA PRIORITÀ”
Urne aperte il 13 dicembre Francesca Puliti
T
oscani alle urne domenica 13 dicembre. Dalle 8 alle 20, si vota per scegliere i candidati al consiglio regionale di Pd e Sinistra ecologia e libertà. Solo questi due partiti hanno approfittato dell’opportunità-primarie, sancita da una legge regionale, che sopperisce, almeno in parte, alla mancanza delle preferenze alle elezioni vere e proprie. A marzo, infatti, gli elettori dovranno scegliere unicamente tra candidati alla presidenza e liste bloccate. Le possibilità di successo di ogni candidato al consiglio perciò saranno legate esclusivamente al posto che occupa nella lista. Ordine che solo Pd e Sel (che sosterrà anch’esso Enrico Rossi, candidato alla presidenza espresso dai democrat) mettono in discussione attraverso le primarie, coinvolgendo gli elettori. Diciotto i candidati tra cui scegliere domenica (una sola preferenza, con una X sul nome del prediletto), anche se in realtà i posti in palio in consiglio per la circoscrizione di Firenze saranno soltanto 13. Merito del taglio approvato in Regione, che ridurrà i consiglieri da 65 a 55, ma che, per una questione di tempi burocratici, non è stato recepito dalla legge per le primarie. Ma c’è sempre un ma. E stavolta è rappresentato dai primi 5 posti in lista, quella “vera” delle elezioni di marzo, legata a Rossi: un listino blindato su cui non si discute neanche attraverso le primarie, capitanato dal segretario regionale del Pd Andrea Manciulli. Per il resto nella rosa dei candidati democratici emergono nomi come quello dell’ex presidente di Firenze Parcheggi Alessandro Lo Presti, del consigliere uscente Nicola Danti e del dirigente Mukki Paolo Bambagioni. In corsa anche l’assessore provinciale alle politiche sociali e pari opportunità, Alessia Ballini, e il consigliere regionale uscente Severino Saccardi. Ci prova anche Eugenio Giani, ex assessore al Comune di Firenze e tuttora di ruolo a Palazzo Vecchio, in carica di presidente del consiglio. Per partecipare alla scelta non è necessario essere iscritti ad alcun partito, le primarie sono aperte a tutti coloro che hanno diritto di voto alle regionali. Basta recarsi alle urne muniti di carta di identità e tessera elettorale, se posseduta. La lista completa dei seggi è disponibile sul sito internet della Regione Toscana.
La MUSICA è niente se nessuno la può SENTIRE.
Da assessore provinciale alle Pari opportunità, in che direzione dovrebbe andare la Regione? Quello delle pari opportunità è un tema soprattutto di natura culturale. Bisogna perciò agire su due fronti, da un lato con la sensibilizzazione, così da far crescere una mentalità diversa, dall’altro con provvedimenti specifici che stabiliscano obbligatoriamente ‘quote rosa’ nel mondo delle istituzioni. E’ necessario inoltre elaborare strategie e misure che incrementino la presenza delle donne anche ai piani alti dell’economia, siamo in fondo alle classifiche europee da questo punto di vista. Inoltre è molto importante promuovere politiche di conciliazione per rendere la vita più semplice alle madri che lavorano, dal
punto di vista di orari e servizi all’infanzia per esempio. Cosa ne pensa della legge regionale sull’immigrazione? Sono completamente d’accordo sull’impianto della legge regionale sull’immigrazione e trovo che sia stato molto importante portarla avanti in un momento del genere. Il quadro è complesso, ma non possiamo affrontare l’immigrazione con il principio del respingimento. Ci vuole qualcosa in più dell’integrazione, imparare a convivere. Ed è necessario che la Regione investa su questo, fornendo gli strumenti e le risorse ai vari livelli istituzionali, a partire dalle scuole, dove si costruisce il nostro futuro.
PAOLO BAMBAGIONI: “SONO NECESSARIE RIFORME STRUTTURALI” Da ex sindaco di Signa, cosa ne pensa della questione aeroporto di Firenze? Credo che Renzi abbia ragione nel voler migliorare lo scalo fiorentino, ma sbaglia a pensare di poterlo fare da solo. Quando si parla di infrastrutture bisognerebbe abbandonare l’ottica di una singola città e assumere una prospettiva più ampia. Ben venga un ampliamento del Vespucci, non sono contrario alla pista parallela all’autostrada, ma con la consapevolezza che rimarrà sempre un “city airport”. L’aeroporto internazionale della Toscana è quello di Pisa ed è su di esso che dovremo investire, potenziando i collegamenti con il
capoluogo e con il resto della regione. E invece da dirigente di una grande azienda, la Mukki, come intervenire per accelerare la ripresa economica in Toscana? La nostra regione è in una fase di stallo, c’è bisogno di una modernizzazione, a partire dagli apparati burocratici. E’ necessario investire in innovazione e scommettere su profonde riforme strutturali. Spesso e volentieri il mondo economico vede le istituzioni come un freno allo sviluppo. Dobbiamo invece assecondare gli investitori e fare in modo di attrarre capitali in Toscana.
NICOLA DANTI: “IL SISTEMA TOSCANA DEVE ESSERE INNOVATO” Qual è la sua idea di Toscana? È arrivato il momento di ripensare e innovare il sistema Toscana, un sistema che valorizzi le risorse del territorio, il nostro patrimonio culturale, le opportunità legate al turismo, le eccellenze sul manifatturiero e dei distretti industriali e anche sul sistema di governo. Vorrei una Toscana inclusiva che sappia integrare anche i nuovi toscani che lavorano e vivono nel nostro territorio, una Toscana che abbia il coraggio di cogliere la sfida dell’innovazione, delle energie rinnovabili e delle politiche ambientali efficienti, una Toscana moderna con delle infrastrutture degne che supportino il sistema economico locale. E in-
fine voglio una Toscana attenta ai bisogni vecchi e nuovi di una società che cambia, con politiche per gli anziani e per le giovani coppie. Nel suo periodo da consigliere quali sono state le sue principali battaglie? In due anni e mezzo di consiglio regionale ci sono tre norme che portano la mia firma: una che favorisce le adozioni internazionali aiutando le giovani coppie, una in campo agricolo che permette agli agricoltori di vendere i propri prodotti su aree pubbliche e l’ultima che colma un vuoto giuridico in materia di piercing per i minori di 14 anni.
EUGENIO GIANI: “UNA LEGGE SPECIALE A LIVELLO REGIONALE” Una legge speciale per Firenze, a livello regionale. Ci può spiegare questa proposta? Si tratta di una legge in tre punti. Il primo riguarda le infrastrutture. E’ necessario individuare delle procedure adeguate per dirimere le questioni, che non possono essere combattute a colpi di polemiche sui giornali da parte dei vari sindaci. Penso a una sorta di conferenza dei servizi, un tavolo, con potere decisionale, attorno al quale possano sedersi tutti gli enti coinvolti. Il secondo punto riguarda la copertura finanziaria per eventi e iniziative, ad esempio nel settore del turismo, che Firenze può svolgere a livello regionale. Infine dobbiamo stabili-
Hear the World è un’iniziativa internazionale ideata da Phonak per aumentare la consapevolezza sull’importanza dell’udito, un problema che colpisce più del 16% della popolazione mondiale. Plácido Domingo, Annie Lennox, Dionne Warwick, Harry Belafonte, Laura Pausini e altri artisti di fama internazionale hanno unito le loro forze a favore di Hear the World. Nel contesto di questa iniziativa, Phonak ha istituito la Hear the World Foundation, un’entità non-profit per supportare progetti dedicati all’aiuto di chi è affetto da deficit uditivo. www.hear-the-world.com
re tempi certi per la realizzazione dell’ormai famosa Città metropolitana. Tra i 12 punti del programma che ha presentato molto spazio è dedicato anche alla cultura. Certo, a partire dalla gestione dei beni culturali. Mi impegnerò affinché la Regione possa gestire alcuni musei statali, avviandoli verso la necessaria modernizzazione. Non solo, punto alla realizzazione di un museo della civiltà toscana. La nostra è una delle poche regioni d’Italia che ha mantenuto un carattere ben definito, dai tempi degli Etruschi ad oggi. Un’identità da conoscere e valorizzare.
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provincia
Dicembre 2009
L’INTERVISTA. I progetti dell’assessore Giovanni Di Fede per gli istituti superiori fiorentini
“Scuole alla finlandese per i nostri studenti” LA NOVITÀ
Ginevra Donnici
Via al progetto Wi-fi
A
Giovanni Di Fede
Tra le priorità ci sono il sostegno all’innovazione didattica (le buone pratiche vanno fatte conoscere), la lotta alla dispersione scolastica e un modello educativo che tenga conto dei ritmi dei singoli allievi
ssessore, qual è l’impegno prioritario del suo mandato? Innanzitutto quello di sostenere l’innovazione didattica, facendo conoscere le esperienze migliori che si fanno nelle nostre scuole. Poi vogliamo lottare contro il fenomeno della dispersione scolastica. Il nostro obiettivo è duplice: evitare che i ragazzi abbandonino la scuola, e certificare le competenze di chi è già uscito dal percorso scolastico. Non a caso abbiamo inserito all’interno dei Centri per l’Impiego un tutor in grado di aiutare i ragazzi a capire quali sono realmente le loro inclinazioni e le loro competenze scolastiche. Se occorre, per facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro, possono riportarli a frequentare un anno professionalizzante. Cosa intende per innovazione didattica? Vuol dire avviare un insegnamento più mirato sull’individuo, tenendo conto che i ritmi di apprendimento degli studenti sono diversi. La nostra è una scuola ancora molto rigida e teorica. Sogno una scuola dove gli studenti possano scegliere il curriculum scolastico in base alle loro aspirazioni, magari dopo aver completato i primi due anni di studi uguali per tutti. Dovremmo prendere spunto dalla Finlandia dove ormai non esistono più le classi in senso tradizionale, ma tutto è basato su una forte flessibilità dei percorsi di apprendimento. Cosa pensa delle riforme promosse dal Ministro all’Istruzione Mariastella Gelmini? Il Ministro ha stravolto completamente la scuola senza neanche interpellarci come Istituzioni. Un atteggiamento inaccettabile. Perché non siete stati coinvolti? Evidentemente il Ministro teme il confronto perché non è convinta fino in fondo dell’efficacia della propria riforma. Il confronto sarebbe servito a sviluppare una proposta più attenta anche alle esigenze del territorio. Passiamo al problema delle risorse. Il Governo ha fatto dei tagli alla scuola, come Provincia cosa intendete fare per fronteggiare questa carenza di fondi? In ogni Paese normale ogni riforma è accompagnata da risorse. Da noi questo non avviene. Il Governo ha tagliato otto milioni di euro alla scuola: un taglio del genere non era mai accaduto dal dopoguerra ad oggi. Come assessorato all’istruzione investiremo tutte le risorse a nostra disposizione per supplire ai tagli. Cosa pensa della sentenza della Corte Europea secondo cui esporre il crocifisso in classe va contro la libertà di religione? Sono contro ogni tipo di imposizione, per questo credo che sia giusto lasciare nelle mani di insegnanti e dirigenti la scelta di tenere o meno il crocifisso in classe. Le nostre scuole devono essere luoghi di incontro, accoglienza e integrazione senza ledere la sensibilità di chi professa religioni diverse. Purtroppo a causa della politica dei tagli e dei risparmi, per i dirigenti scolastici è impossibile organizzare attività diverse da quelle convenzionali. E questo impedisce, per esempio, di poter offrire l’ora alternativa a quella di religione. Questo è profondamente ingiusto.
In piazza e nei parchi ora si naviga gratis
C
onnettersi gratuitamente ad internet con un cellulare, un pc portatile o uno smartphone. Sembrava un miraggio poco tempo fa, oggi invece si può. In dieci piazze e in due parchi di Firenze, per l’esattezza. Lo prevede il progetto “FirenzeWifi”, frutto di una partnership tra Provincia e Comune. Ogni utente, dopo essersi registrato, potrà navigare, chattare, scambiare mail gratuitamente per un’ora al giorno o fino al raggiungimento di 300Mbytes di traffico. Le aree in cui il servizio è disponibile sono molte e si tratta di punti cruciali della città: piazza della Signoria; piazza Santa Croce; piazza Santo Spirito; piazza Santissima Annunziata; Parterre in piazza della Libertà; via Canova, presso gli uffici dell’anagrafe; piazze Ghiberti e Annigoni; Villa Arrivabene in piazza Alberti; piazzale Michelangelo; piazza Bambini di Beslan, ingresso Fortezza da Basso; piazzale delle Cascine e parco di San Donato. Accedere al servizio da una delle 12 aree servite da Firenze Wifi è molto semplice, e connettersi è facile anche per i non esperti: al momento in cui si avvia la connessione apparirà automaticamente sullo schermo la pagina di accoglienza, che permetterà di effettuare la prima registrazione fornendo nome, cognome e numero di telefonia mobile. Subito dopo sarà sufficiente fare uno squillo al numero 055-4650034 con il proprio cellulare per avere direttamente sul computer le credenziali di autenticazione (user id e password). La stessa procedura vale anche per chi vuole navigare con uno smartphone. Anche in questo caso la telefonata è gratuita: dopo il primo squillo la linea cade automaticamente. La navigazione sui siti istituzionali della Provincia e del Comune di Firenze è invece possibile senza li/G.D. miti di tempo.
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Giornale di informazione del Comune N.11 - Dicembre 2009 IMPLEMENTAZIONE DEL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE PER LE FRAZIONI DELLA VALLE DEL MUGNONE A partire dal 5 dicembre è stato implementato il servizio di trasporto pubblico locale della Linea 21 nella tratta che da Firenze - Pacinotti porta a Fiesole - Mimmole – Querciola. Il nuovo progetto vede l’inserimento di un nuovo capolinea in località Mimmole e il conseguente sdoppiamento della Linea 21. Il nuovo capolinea si va ad aggiungere a quello attuale di Querciola e i bus, a seconda dell’orario, faranno capolinea alternativamente a uno dei due capolinea. Nel nuovo progetto le corse che transitano da Pacinotti verso Caldine - Mimmole effettuano un nuovo percorso. Questo passerà da via Sant’Andrea a Sveglia dove è stata inserita anche una nuova fermata, mentre il ritorno verso Firenze transita da via del Bersaglio, come il tragitto precedente. Gli orari sono stati concordati con la cittadinanza della frazione di Caldine – Mimmole, che ha partecipato attivamente al nuovo progetto. L’Amministrazione comunale ha così incrementato il servizio di trasporto pubblico locale andando ad aumentare il numero delle coppie di corse (andata e ritorno) che per Mimmole da 32 sono passate a 44 nei giorni feriali e da10 a 26 in quelli festivi.
www.comune.fiesole.fi.it informazioni 055/055
mazione, a partire dalle ore 15.30, con merenda per grandi e piccini, alla Misericordia di Compiobbi, in occasione della Festa degli Auguri.
I VOLTI DELLA CREATIVITÁ POLIEDRICA DI DRAGHI
AUMENTATE LE CORSE DELLA LINEA 7 POTENZIAMENTO SUL TERRITORIO FIESOLANO DEI MEZZI ATAF Con la pedonalizzazione di piazza del Duomo a Firenze e la conseguente riorganizzazione dei tragitti dei mezzi Ataf sul territorio fiesolano è stato potenziato il servizio di trasporti pubblico. È aumentato, infatti, il numero di autobus che collega Fiesole e le sue frazioni al centro di Firenze. In particolare, sono stati particolarmente potenziati i servizi offerti dalle linee 7 e 25. La linea 7 ha visto attivarsi quattordici nuove coppie di autobus che sono andate ad aggiungersi ai mezzi che coprivano il percorso, mentre la linea 25 ha avuto sei coppie di autobus in più che proseguono fino a Pratolino. Inoltre, in piazza San Marco in ogni momento gli utenti trovano la coincidenza con gli autobus delle quattro linee 6, 14, 17 e 23 che arrivano a Santa Maria Novella. Per avere maggiori informazioni su orari, tragitti e novità del servizio è possibile consultare il sito di Ataf (www.ataf.net).
GITA A FIESOLE: REGALIAMOCI CULTURA Domenica 20 dicembre in occasione delle feste di Natale arrivano omaggi culturali con la giornata “Gita a Fiesole: regaliamoci cultura”. Dalle ore 11 alle ore 16 apertura straordinaria della Cappella di San Iacopo, grazie alla collaborazione degli Amici dei Musei di Fiesole. Nel Museo Civico Archeologico, alle ore 11.30, si terrà la visita guidata di Marco De Marco, dal titolo “Anteprima sul ritorno dei Longobardi”, che permetterà di ammirare alcuni oggetti recuperati dallo scavo dell’area Garibaldi. Si tratta di reperti longobardi che rappresentano un’anteprima del materiale, rinvenuto nelle tombe messe in luce dallo scavo, che nei prossimi mesi arriverà per la prima volta nel Museo e permetterà un nuovo allestimento. La giornata prosegue alle ore 15 al Museo Bandini con “Due gioielli di scultura toscana tornano al Museo”, visita guidata di Bruno Santi. Al Museo tornano due opere: un bassorilievo in terracotta del Giambologna e quattro mensole in marmo con pregiati bassorilievi, provenienti dal Battistero di Firenze e risalenti al primo ‘300. Sabato 26 e domenica 27 dicembre si ripeterà l’apertura straordinaria della Cappella di San Iacopo dalle ore 11 alle ore 13. L’ingresso ai Musei di Fiesole è gratuito per tutta la giornata del 20 dicembre. Per le visite è consigliata la prenotazione chiamando il numero: 0555961293.
TUTTO NATALE SUL TERRITORIO FIESOLANO Tante quest’anno le iniziative organizzate per le festività natalizie. Il 12 dicembre un evento speciale per i bambini con “Giocando sotto l’albero”. Dalle ore 15, nei nuovi locali di piazza Mino, i più piccoli si divertiranno con il teatrino e tante animazioni. I burattini daranno vita allo spettacolo “Puppet e magie sotto l’albero” per un pomeriggio di grande divertimento in compagnia anche di Babbo Natale, che porterà chicche per tutti i bambini. E fra un gioco e l’altro ai piccoli verrà offerta dal Comune la merenda. Nei nuovi spazi comunali il 12 dicembre l’appuntamento non è solo per i bambini. Alle ore 17.30 ci sarà l’inaugurazione dei Presepi di Carlo Rizzo: una collezione di presepi provenienti da tutto il mondo. Per tutto il pomeriggio la Misericordia propone vin brulè e bruciate. Alle Caldine, in piazza dei Mezzadri, va in scena “Caldine in Fiera”, mercato del piccolo antiquariato, dell’arte, dell’ingegno e della filiera corta (ovvero, acquistare direttamente dal produttore agricolo). Domenica 13 dicembre si tiene a Fiesole, in piazza Mino, il mercato “Arte in Piazza” dove sarà possibile comprare oggetti realizzati a mano e assistere a dimostrazioni della lavorazione del legno, della creta e a creazioni con fiori secchi. Sabato 19 dicembre dalle ore 15.30 alle 17.30 Babbo Natale passa dai commercianti di Ellera e Compiobbi per leggere le letterine e apprezzare i disegni dei bambini e conclude il giro in Piazza Etrusca, dove le associazioni locali offrono la merenda. A Fiesole si tiene, invece, il mercato di Natale “Cosa metto sotto l’albero”, un’occasione per trovare tante idee curiose. Sempre a Fiesole, nella piazzetta della Cattedrale, ci sarà il “Presepe Artistico” a cura dei Fratelli della Misericordia. Mercato di Natale anche in piazza Falcone e Borsellino a Compiobbi. Domenica 20 dicembre nei nuovi locali di Piazza Mino alle ore 15.30 si tiene l’inaugurazione della Collettiva a cura dell’Associazione Artisti Fiesolani. Poi sotto le logge del Comune grande evento “Artisti per un giorno” dove ognuno potrà lasciare un pensiero, fare un disegno o un suggerimento su bobine di carta. Il tutto accompagnato da cioccolata calda. Sempre domenica 20 al Circolo La Pace di Compiobbi, dalle ore 17, inizia la Festa Over 60. Pomeriggio di ani-
Rimane aperta fino a domenica 20 dicembre la mostra “I volti della creatività. Dipinti, sculture, tessuti, burattini …e altro ancora” di Gianfranco Draghi. L’esposizione si avvale di opere anche diverse fra loro, ma tutte legate alla crescita artistica dell’autore. Quadri, burattini in terracotta, tappeti eseguiti a mano su disegno del maestro Draghi e ancora sculture in bronzo a mezzipunti eseguiti a mano su disegno dell’artista. La mostra, curata da Stefano De Rosa, occupa la Sala Costantini del Museo Archeologico (via Portigiani) ed è aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 16, escluso il martedì e il mercoledì. Anche se la scrittura rimane una costante della vita di Draghi, il poliedrico artista sperimenta forme di teatro musicale moderne. Proprio l’amore per il teatro gli suggerisce una serie di burattini di terracotta i cui volti sono espressioni di varie umanità che nel loro insieme sono lo specchio dei sentimenti umani. L’interesse per l’arte applicata si espande anche all’ideazione di una serie di tappeti-arazzo, nei quali appare un mondo favoloso, con paesaggi lacustri o boschivi dai colori intensi e con animali immaginari immersi nel bianco. Ma il paesaggio non è l’unico interesse conoscitivo di Draghi, un’attenzione e un’attrazione per l’essere umano lo porta a eseguire numerosi ritratti: donne dai folti capelli e l’intensa emotività. Anche nelle opere bronzee e di terracotta l’artista riproduce volti femminili, donne accovacciate cavalieri e guerrieri quasi mostruosi.
PREMIO FIESOLE AI MAESTRI DEL CINEMA 2009 Il cinema torna protagonista a Fiesole dal 14 al 17 dicembre, con il Premio Fiesole ai Maestri del Cinema, in programma per l’edizione 2009. L’appuntamento è organizzato dal Comune di Fiesole-Estate Fiesolana, dalla Mediateca Regionale Toscana Film Commission e dal gruppo toscano dell’SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani). Nato nel 1966 con la premiazione di Visconti, il Premio Fiesole 2009 sarà conferito al genio francese di Bertrand Tavernier, sceneggiatore, produttore e regista di film come “L’esca” e “La Piccola Lola” - storia di un’adozione difficile in Cambogia, con cui ha vinto il Gattopardo d’Oro del Premio Luchino Visconti 2005 -. Tavernier sarà in Italia dopo il successo dell’uscita in Francia e Stati Uniti del suo ultimo film rivelazione “In the Electric Mist”, con Tommy Lee Jones, film che sarà proiettato in anteprima italiana la sera della premiazione (14 dicembre, ore 20.30, Cinema Odeon, Firenze). Dopo l’attribuzione nelle scorse edizioni a registi della levatura di Spike Lee, Bernardo Bertolucci, Robert Altman, Theo Anghelopoulos, Arthur Penn, Ken Loach, Peter Greenaway e Nanni Moretti, ospite del Teatro Romano di Fiesole lo scorso anno, la scelta di questa edizione cade su un regista noto a livello internazionale per il suo sguardo non convenzionale sulla realtà e su temi duri della modernità. Come ogni anno il Premio Fiesole ai Maestri del Cinema diventa l’occasione per conoscere da vicino il lavoro di un maestro del cinema. In programma la premiazione con ospiti illustri del panorama cinematografico, una ricca rassegna e un incontro con il regista aperto a tutti, durante il quale sarà presentato il volume, a cura del Sindaca-
to Critici Cinematografici Toscana, “La vita indiretta. Il cinema di Bertrand Tavernier” (martedì 15 dicembre, ore 10.00, nuovi locali di Piazza Mino). Per info: tel. 055 5961293 www.estatefiesolana.it. PREMIO FIESOLE AI MAESTRI DEL CINEMA 2009 - 14 -17 dicembre Firenze, Cinema Odeon, p.zza Strozzi e Spazio Uno, via del Sole, 10 Fiesole, nuovi locali di pizza Mino PROGRAMMA Lunedì 14
Martedì 15
Mercoledì 16
Giovedì 17
ore 15.30 Cinema Odeon, Firenze rassegna cinematografica L’horloger de Saint-Paul L’orologiaio di Saint-Paul (1973) segue Que la fête commence.../Che la festa cominci... (1975) ore 20.30 Cerimonia di consegna del Premio a Bertrand Tavernier anteprima italiana: In the Electric Mist/L’occhio del ciclone (2009) ore 10.00 Nuovi locali di piazza Mino, Fiesole presentazione del volume La vita indiretta. Il cinema di Bertrand Tavernier e incontro con il regista ore 15.30 Cinema Spaziouno, Firenze rassegna cinematografica Coup de torchon / Colpo di spugna (1981) segue La vie et rien d’autre / La vita e nient’altro (1989) ore 20.30 Coup de torchon / Colpo di spugna (1981) segue La vie et rien d’autre / La vita e nient’altro (1989) ore 15.30 Cinema Spaziouno, Firenze rassegna cinematografica L 627 / Legge 627 (1992) segue L’appât / L’esca (1995) ore 20.30 La mort en direct / La morte in diretta (1979) segue L’appât / L’esca (1995) ore 15.30 Cinema Spaziouno, Firenze rassegna cinematografica Mississippi Blues (1983) segue ‘Round Midnight / A mezzanotte circa (1986)
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “ALL TOGETHER BOBO!” 30 ANNI DI SATIRA CON LE VIGNETTE DI STAINO Trent’anni fa fu pubblicata su “Linus” la prima striscia di Bobo, prototipo del militante comunista, sempre fedele pur tra molti dubbi, uscito dalla penna del vignettista Sergio Staino. Adesso un libro con le strisce più cult celebra questo compleanno. “All together Bobo!” (Rizzoli editore) raccoglie le vignette dell’ultimo anno, con molti e contradditori personaggi nati dalla mente di Staino. Fiesole festeggia Bobo venerdì 11 dicembre, alle ore 17.30, negli spazi della Biblioteca Comunale (via Sermei, 1) con la presentazione del libro di Sergio Staino dedicato al suo “figlio di penna”. All’evento, che rientra fra le iniziative del Premio Fiesole Narrativa Under 40, saranno presenti, oltre all’Autore, il Sindaco Fabio Incatasciato e l’Assessore alla Cultura Paolo Becattini. Fra i personaggi del libro Bobo, Bibi e i due bimbi Ilaria e Michele -che nonostante gli anni passati sono rimasti piccoli- ed anche l’amico Molotov, e ancora personaggi ispirati alla politica e tanta gente comune: tutti insieme o all together, appunto, con Bobo. Nelle pagine del libro le vignette raccontano i momenti “indimenticabili” della politica italiana di quest’ultimo anno e mezzo: dalle elezioni del 2008 allo sbando del Pd, dalla crisi economica alla crisi di un matrimonio, dai superpoteri del “più grande statista degli ultimi centocinquant’anni” alle allegre serate di villa Certosa. Bobo e gli altri personaggi nati dalla matita magica di Sergio Staino conducono in un viaggio rocambolesco tra le miserie e gli incubi del nostro Paese.
“IL CODICE DI SPEZI”: IN MOSTRA LE CARICATURE DEL NERISTA MARIO SPEZI
ingresso libero, fino al 10 gennaio. Per tre decenni, Spezi è passato, spesso nello stesso giorno, dalla penna del cronista dei fatti più impressionanti e crudeli della cronaca, alla matita del disegnatore satirico e del ritrattista ironico, inserendo i suoi disegni quasi quotidianamente su La Nazione e su altre pubblicazioni. Dall’articolo di giornale è passato alla scrittura di romanzi e di libri di true crime, dalla caricatura si è spinto fino al ritratto dipinto, senza lasciare l’ironia che costituisce il suo “Codice”. “Il Codice di Spezi” rappresenta un momento importante per Spezi stesso: l’occasione di presentare in una carrellata lunga tre decenni disegni che ritraggono personaggi della politica, dello sport, della cultura e dello spettacolo, raccontando in questo modo un pezzo della storia italiana da un punto di vista particolare. Mario Spezi, nato vicino a Urbino, ha prodotto vignette e ritratti umoristici di politici, letterati, gente di spettacolo per QN, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno, Satyricon di Repubblica. Ha illustrato libri di sport e di costume. Nel 1981 il Premio di Satira Politica di Forte dei Marmi gli ha dedicato un’ampia personale. Ha esposto quadri in personali nelle gallerie Tornabuoni, Ken’s, Teorema, Mentana di Firenze. Nel 1988 ha tenuto una sua personale, “Ritratti distratti”, nella Loggia Rucellai. Nell’ agosto 2006 ha esposto le sue caricature al Forte di Belvedere di Firenze nell’ esposizione “Dimostro in mostra…”. Ha partecipato a molte collettive con Staino, Manara, Vauro, Contemori, Giuliano, Pratt e altri.
FIRMATA LA CONVENZIONE DELL’INTERVENTO DI RECUPERO DELL’EX FABBRICA CALAMAI IN LOCALITÁ ELLERA È stata firmata nel mese scorso la convenzione fra il Comune di Fiesole, l’impresa di Costruzioni Spagnoli e i proprietari interessati, che consentirà la realizzazione dell’intervento di recupero dell’ex fabbrica Calamai in località Ellera. L’opera è prevista dal piano di recupero della zona AT 15 approvato dal Consiglio comunale il 16 aprile 2009. Il progetto vede il recupero a fini residenziali di una parte delle volumetrie ex industriali attualmente in stato di abbandono, oltre ad una nuova edificazione nell’area libera, situata a nord dell’attuale strada statale aretina, per un totale di circa 60 appartamenti. Il piano prevede anche la realizzazione di una piazza centrale, di nuovi parcheggi pubblici (60 posti), di verde pubblico attrezzato (circa 4mila metri quadri), di percorsi pedonali di collegamento verso Compiobbi, verso i giardini sull’Arno (via del Pignino) e verso la vecchia via di Ellera, oltre alla costruzione di un nuovo depuratore a servizio dell’intero abitato Ellera – Le Falle. Il depuratore sarà realizzato contestualmente al nuovo complesso residenziale e interesserà aree di proprietà della fabbrica Dorin il cui piano urbanistico attuativo, che prevede il completamento dell’insediamento industriale, sarà a breve oggetto di esame e approvazione da parte del Consiglio comunale. L’intervento nel suo complesso concorrerà alla riqualificazione dell’intera frazione. I tempi di realizzazione dell’intero intervento sono stimati in due anni e mezzo, circa. La firma della convenzione segue di poco quella con la quale il Comune di Fiesole ha sottoscritto, nel settembre scorso, assieme alla Provincia di Firenze e Anas, l’accordo di programma che porterà alla realizzazione della variante alla strada statale aretina. Opera per la quale Anas prevede entro i prossimi mesi l’inizio della gara per l’aggiudicazione dell’appalto ed entro l’estate prossima l’inizio dei lavori. L’attuazione dell’intervento libererà dal traffico di scorrimento buona parte dell’abitato di Ellera. L’operazione nel suo complesso è stata resa possibile grazie al coinvolgimento dei vari operatori locali che, oltre a mettere a disposizione gratuitamente le aree per la nuova strada, hanno instaurato un tavolo di collaborazione assieme all’Amministrazione comunale per la realizzazione delle opere di urbanizzazione.
CON LOTTOMATICA UN NUOVO CANALE PER IL PAGAMENTO DEL TICKET SANITARIO ALLA ASL DI FIRENZE Lottomatica Italia Servizi (LIS) ha siglato un importante accordo con la ASL di Firenze per consentire i servizi di pagamento dei ticket sanitari mediante la rete delle ricevitorie del Lotto. L’accordo con la ASL fiorentina permette, infatti, di pagare il ticket utilizzando - in aggiunta ai canali tradizionali - l’ampia rete Lottomatica abilitata all’erogazione dei servizi finanziari: oltre 26.000 ricevitorie del Lotto, presenti in Toscana e su tutto il territorio italiano. Il nuovo servizio erogato da LIS consente, quindi, di pagare il ticket dovuto per prestazioni sanitarie - richieste attraverso il CUP (centro unico prenotazioni) via call center o via web - in qualunque ricevitoria aderente al circuito Lottomatica Italia ServiziPer usufruire dei servizi di pagamento del ticket sanitario attraverso la rete Lottomatica è necessario essere in possesso del codice prescrizione (PNR) rilasciato al momento della prenotazione della prestazione sanitaria e/o del Codice Fiscale del cittadino cui sono intestate le prenotazioni. Se ci si avvale dei punti vendita Lottomatica è sufficiente recarsi in una delle ricevitorie LIS - avendo a portata di mano tali codici - ed eseguire direttamente in ricevitoria il pagamento dei ticket per le prestazioni precedentemente prenotate. Eseguito il pagamento, all’utente vengono rilasciati a titolo di ricevuta tanti scontrini quante sono le prestazioni saldate. Ogni scontrino è valido a tutti gli effetti - anche fiscali - come attestazione di pagamento e riporta: i dati identificativi della ASL/Azienda Ospedaliera, il codice fiscale assistito, il numero di prescrizione, l’importo del ticket e della commissione e, infine, l’importo totale dell’operazione. Ulteriori informazioni ed approfondimenti, sulle modalità operative del servizio, sono disponibili sul sito www.lottomaticaservizi.it.
I CONCERTI DEGLI AMICI APPUNTAMENTI DICEMBRE
Dalla penna del cronista di “nera” ed anche scrittore noir e true crime alla matita del caricaturista e vignettista. Mario Spezi, giornalista e scrittore noto per le inchieste e i libri sul Mostro di Firenze, si presenta al pubblico sotto una veste meno conosciuta, quella del disegnatore e caricaturista con la mostra “Il Codice di Spezi”. Un’esposizione decisamente anomala, una retrospettiva delle caricature, delle vignette, dei ritratti umoristici realizzati in trent’anni di attività da Mario Spezi. La mostra viene inaugurata martedì 29 dicembre, alle ore 16.30, nei nuovi locali comunali di Piazza Mino a Fiesole alla presenza, oltre che dell’Autore, del Sindaco Fabio Incatasciato e dell’Assessore alla Cultura Paolo Becattini. La mostra “Il Codice di Spezi” rimarrà aperta, con
La stagione dei Concerti degli Amici 2009 prosegue nella linea che la connota nel panorama dell’offerta musicale. Protagonisti sono gli ‘amici’ della Scuola di Musica di Fiesole. Docenti, ex-allievi, musicisti che ne condividono il progetto didattico e si riconoscono in questo e che hanno partecipato e partecipano al suo percorso artistico in una continuità di intelligenze, intenzioni ed esiti musicali. Di seguito gli appuntamenti del mese di dicembre. Triplo appuntamento per il Concerto di Natale. Si inizia sabato 12 dicembre, alle ore 21.15, alla Chiesa di San Pietro a Quaracchi (Via San Piero a Quaracchi, FI) dove verranno eseguite le musiche di W. Byrd, M.A. Charpentier, G. Fauré e i canti tradizionali natalizi sotto la direzione di Bernardo Donati e Paolo Gonnelli. Il concerto è organizzato dai Laboratori Corali della Scuola di Musica di Fiesole in collaborazione con il dipartimento di vocalità (Ingresso gratuito). Si continua sabato 19 dicembre alle ore 21.15 ad Arezzo, nella Basilica di San Francesco – evento realizzato in co-produzione dell’Ente Filarmonico Italiano- e domenica 20 alle 21.00 a Firenze nella Chiesa di San Salvatore al Monte. Nicola Paszkowski dirigerà l’Orchestra “V. Galilei” e la Schola Cantorum “F. Landini”, maestro del coro sarà Fabio Lombardo. I solisti saranno scelti all’interno del corso “Opera workshop” di Clau-
dio Desderi. In programma due composizioni di F.J. Haydn, la Sinfonia n. 48 detta Maria Theresia e la Theresienmesse, lavori che il grande compositore dedicò all’imperatrice d’Austria, Maria Teresa (Ingresso gratuito). Per informazioni: 055/597851 oppure www.scuolamusica.fiesole.fi.it.
ATTIVITÁ BIBLIOTECHE “IL TÈ ALLE CINQUE IN BIBLIOTECA” Continuano gli appuntamenti con il “Circolo di Lettura – il Tè alle cinque in Biblioteca” organizzati dall’Associazione “Amici delle Biblioteche di Fiesole”, per condividere pagine e riflessioni: un’occasione collegata alla formazione e allo sviluppo intellettuale dei lettori. Sabato 12 dicembre l’appuntamento è alla biblioteca comunale di Compiobbi, dove Mariangela Corcelli presenterà il suo libro “Adesso”. Seguirà la condivisione del libro scelto dal pubblico durante l’ultimo incontro. Nei locali della biblioteca sarà, inoltre, possibile apprezzare i lavori del pittore Marco Longosci. Ci si sposta poi alla biblioteca comunale di Fiesole, sabato 19 dicembre, con la presentazione del libro di poesie di Riccardo Boccacci, “Persona”. Anche in questa occasione, seguirà la condivisione del libro scelto dal pubblico durante l’ultimo incontro. Nei locali della biblioteca saranno, inoltre, esposte le opere del fotografo Francesco Perna. Il 9 gennaio si torna alla biblioteca comunale di Compiobbi, dove Pamela Galloni presenterà il suo libro “Non voglio la minestra di dado”. I Circoli di Lettura, ai quali è possibile partecipare liberamente, vogliono unire gli appassionati della lettura dando loro l’opportunità di partecipare alla discussione sulle impressioni ricevute nella lettura di un’opera letteraria scelta, instaurando così una proficuo confronto. I Circoli di Lettura rappresentano momenti di dibattito in cui analizzare i testi, recuperando la dimensione comune della lettura, considerata non più solamente come uno spazio intimo e personale, ma come uno collettivo e di condivisione delle emozioni suscitate dalle pagine lette.
“LO ZOO DI PINOCCHIO” GALLERIA DI RITRATTI DEI PERSONAGGI-ANIMALI
l’appuntamento è con “Il bel paesaggio fiesolano” raccontato dal Prof. Leonardo Rombai, docente di Geografia presso l’Università di Firenze. L’introduzione sarà a cura della D.ssa Maura Borgioli, Responsabile dell’Archivio Storico di Fiesole. L’incontro si terrà alle ore 17.30 negli spazi di Casa Marchini Carrozza. Seguirà aperitivo. Per informazioni: http://amicideimuseidifiesole.myblog.it.
INCONTRI SULL’ARCHEOLOGIA Riprendono gli incontri sull’Archeologia organizzati dal Museo Civico Archeologico e dagli Amici dei Musei di Fiesole. Dopo il primo appuntamento, il 30 novembre, un nuovo incontro si tiene il 21 dicembre a Casa Marchini Carrozza, dalle ore 17.30 alle ore 19.30. Il tema trattato riguarda il ricco patrimonio ceramico del Museo e le sue collezioni di ceramica greca ed etrusca. In particolare il 21 dicembre verrà illustrata la ceramica dell’Italia meridionale, prima della conquista romana. L’iniziativa continua ad anno nuovo con quattro incontri incentrati sui seguenti argomenti: i materiali dagli scavi del tempio etrusco-romano nell’area archeologica e la ricostruzione delle fasi di vita più antiche di Fiesole; la necropoli di via del Bargellino; presenze etrusche, romane e longobarde nell’area dove sorge il convento di San Francesco; Fiesole nel contesto delle nuove scoperte archeologiche nel territorio. I corsi sono tenuti dal dottor Marco De Marco, Conservatore dei Musei di Fiesole.
BREVI ELEZIONI PRIMARIE DEL 13 DICEMBRE 2009 Il 13 dicembre 2009 dalle ore 8 alle ore 20 si svolgeranno le elezioni primarie previste dalla Legge Regionale n.70 del 17/12/2004. Si vota per scegliere i futuri candidati alla carica di Consigliere per le Elezioni Regionali della Regione Toscana, per i quali si voterà, invece, nella primavera del 2010. Per votare è necessario aver compiuto 18 anni di età ed essere elettore del Comune, presentarsi al seggio speciale nel quale è stata ricompresa la normale sezione elettorale d’appartenenza, con un documento d’identità personale e la tessera elettorale (quest’ultima non è strettamente necessaria). Nel comune di Fiesole sono istituite 3 sezioni speciali nelle quali sono state accorpate le sezioni ordinarie, ovvero quelle che ognuno trova indicate sulla propria lista elettorale. Non è prevista l’istituzione di seggi speciali presso ospedali o sedi di cura.
SEGGI SPECIALI
SEZIONI ORDINARIE ACCORPATE
N.1
1–2–3–4
N.2
5–6–7–8–9–10
N.3
11–12–13 14–15–16
SEDE DI SEGGIO CASA MARCHINI CARROZZA VIA PORTIGIANI, 3 - FIESOLE FONDI COMMERCIALI PIAZZA DEI MEZZADRI, 14 CALDINE SEDE PROLOCO VALLE DELL’ARNO VIA ROMENA, 1 - COMPIOBBI
Per ulteriori notizie www.regione.toscana.it.
IL SINDACO DA TE Continua anche a dicembre il canale di comunicazione diretta fra Sindaco. Di seguito il calendario degli incontri. IL SINDACO DA TE INCONTRA IL SINDACO NELLA TUA FRAZIONE, SENZA APPUNTAMENTO Il serpente, la balena, il grillo, le quattro faine, asini e gatti. Sono alcuni fra tutti gli animali usciti dalla fantasia di Collodi nelle innumerevoli versioni che sono state date del grande classico Pinocchio e che ora rivivono nella matita di Filippo Sassòli. Nella mostra “Lo Zoo di Pinocchio”, organizzata dal Comune di Fiesole nell’ambito del programma di iniziative legate al Premio Fiesole Narrativa Under 40 e ospitata negli ambienti della Fondazione Primo Conti (via Duprè, 18), fino al 13 dicembre, sono raccolti i disegni di grande formato a inchiostro nero, penna o acquerello. “Lo Zoo di Pinocchio” si configura come una galleria di ritratti di personaggi-animali e racconta in maniera figurata la favola di Pinocchio, costituendo una nuova e originale occasione di approccio e rilettura della storia del burattino di legno. L’esposizione rimarrà aperta fino al 13 dicembre con il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13; il sabato, la domenica e i giorni festivi dalle 15 alle 18. La tecnica usata da Filippo Sassòli per realizzare i ritratti dei personaggi della storia di Pinocchio prende ispirazione dalla tradizione incisoria, capace di rinunciare ai colori, ma in grado di evocare quel mistero caratteristico della fiaba. Filippo Sassoli è illustratore, disegnatore e giornalista. E’ tra i fondatori della società Lapis, nata allo scopo di realizzare iniziative editoriali di vario genere destinate a bambini e ragazzi ed è tra gli ideatori della prima collana di guide scientifiche delle città di Italia rivolta all’infanzia, pubblicata dall’editore Palombi. www.filippo.sassoli.net .
LABORATORIO DI CANTO SOCIALE “NOVECENTO”: CENTO ANNI DI LOTTA ATTRAVERSO I CANTI DELLA TRADIZIONE ORALE L’Assessorato alla Formazione del Comune di Fiesole, nell’ambito del progetto dell’Educazione degli Adulti, e l’Associazione Amici della Biblioteca di Fiesole promuovono un “Laboratorio di Canto Sociale”. Tale attività, curata da Giacomo Gentiluomo, è aperta a tutte quelle persone che desiderino cantare insieme ed approfondire quel repertorio di “Canti Sociali” e di tradizione orale che sono patrimonio della nostra storia e della nostra cultura, fonte e stimolo per la riscoperta di uomini e idee del “Novecento”. Il “Laboratorio” si protrarrà fino a maggio 2010 e prevede incontri settimanali di due ore. Gli appuntamenti sono fissati per ogni lunedì sera dalle ore 21 alle ore 23 nei locali di Casa Marchini Carrozza (via Portigiani, 3 – Fiesole). Per informazioni, contatti e iscrizioni: Giacomo Gentiluomo tel. 055/7300735 – 3894348325, e-mail: g.gentiluomo@yahoo.it o Valdemaro Morandi tel. 3391834218, e-mail: valdemaro. morandi@alice.it oppure Ufficio Scuola del Comune di Fiesole tel. 055/5961314.
ATTIVITÁ “AMICI DEI MUSEI DI FIESOLE” Continuano le iniziative organizzate dall’associazione “Amici dei Musei di Fiesole”, che si distingue per la volontà di approfondire la conoscenza del patrimonio storico, archeologico ed artistico della Città di Fiesole e di contribuire a diffonderla. Il 12 dicembre, alle ore 17.30, nella Sala del Consiglio Comunale, si terrà la visione del dvd del Gruppo Archeologico Fiorentino: “La battaglia di Montereggi”. Sabato 16 gennaio
CALDINE
PIAZZA MEZZADRI C/O FRATELLANZA POPOLARE
VENERDÌ 18 DICEMBRE, DALLE 16 ALLE 18
COMPIOBBI
CENTRO INCONTRI
VENERDÌ 11 DICEMBRE, DALLE 16 ALLE 18
APPUNTAMENTI CON IL SINDACO E LA GIUNTA Continua anche a dicembre il canale di comunicazione diretta fra Sindaco, Giunta e cittadini. Di seguito il calendario degli incontri.
GiuntAperta ore 21.00 PIAN DI S. BARTOLO
CIRCOLO ARCI
GIRONE
CIRCOLO ARCI
CALDINE
CIRCOLO ARCI
PIAN DEL MUGNONE
CIRCOLO ARCI
VENERDÌ 18 DICEMBRE 2009 MERCOLEDÌ VIA ARETINA, 24 27 GENNAIO 2010 VENERDÌ 26 VIA FAENTINA, 183 FEBBRAIO 2010 VENERDÌ 26 MARZO VIA FAENTINA, 75 2010 VIA CIPRESSINI, 9
RIAPERTE LE ISCRIZIONI PER L’ASILO NIDO DI FIESOLE Sono riaperte le iscrizioni per l’asilo nido di Fiesole. Le domande potranno essere presentate fino al 18 dicembre (non fa fede il timbro postale) all’URP del Comune (via Portigiani, 3), dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 13 e il giovedì dalle 14 alle 18.30.
BONUS GAS A partire dal 15 dicembre sarà possibile presentare all’Urp la domanda per accedere al Bonus Gas. Il Bonus Gas è l’agevolazione della spesa sostenuta dai clienti domestici per la fornitura di gas naturale. La misura è stata introdotta dal Ministero dello Sviluppo economico secondo modalità definite dall’Autorità per l’energia elettrica ed il gas (delibera ARG/ gas 8809) per dare sostegno ad alcune categorie economicamente disagiate. Avranno accesso al Bonus Gas (per la fornitura nell’abitazione di residenza) i clienti domestici con indicatore ISEE non superiore a 7.500 euro, nonché le famiglie numerose (4 o più figli a carico) con ISEE non superiore a 20.000 euro. Sono quindi confermati gli stessi parametri economici stabiliti per accedere al Bonus Energia per disagio economico.
Per le domande presentate entro il 30 aprile 2010, il Bonus avrà valore retroattivo al 1 gennaio 2009.
BONUS ENERGIA ELETTRICA Si ricorda che è attiva la possibilità di richiedere il Bonus Sociale per l’energia elettrica, presentando apposita domanda e documentazione in Comune. Il Bonus Sociale è un’agevolazione introdotta dal Governo nel 2007 per sostenere la spesa elettrica delle famiglie in condizione di disagio economico e delle famiglie presso le quali vive un soggetto in gravi condizioni di salute. I requisiti di ammissibilità al Bonus sono: • DISAGIO ECONOMICO - con un reddito annuo uguale o inferiore a 7.500,00 euro ISEE, oppure a 20.000,00 euro ISEE per le famiglie con 4 o più figli a carico. • e/o DISAGIO FISICO, con uno dei componenti il nucleo familiare in gravi condizioni di salute tali da richiedere l’utilizzo delle apparecchiature elettromedicali necessarie alla loro esistenza in vita. In entrambi i casi di disagio il primo requisito da verificare è l’ISEE. Informazioni: Urp di Fiesole 055/599478; www.bonusenergia.anci.it/?q=in-arrivo-il-bonus-gas.
TURNI FARMACIE MESE DICEMBRE Ecco l’elenco dei turni delle farmacie del territorio fiesolano per il mese di DICEMBRE: Sabato 5 e Domenica 6 – Farmacia Perna, Fiesole, Piazza Mino 15, Tel. 055/59214 Domenica 6 – Farmacia Magonio, Girone, via Aretina 10, Tel. 055/6594233 Sabato 5 e Domenica 13 – Farmacia Benvenuti, Compiobbi, via Aretina 194, Tel. 055/6594878 Martedì 8, Sabato 12 – Farmacia Magonio, Girone, via Aretina 10, Tel. 055/6594233 Sabato 19, Domenica 20 – Farmacia Benvenuti, Compiobbi, via Aretina 194, Tel. 055/6594878 Sabato 19, Domenica 20, Venerdì 25 – Farmacia Perna, Fiesole, P.za Mino 15, Tel. . 055/59214 Domenica 20, Domenica 26 – Farmacia Magonio, Girone, via Aretina 10, Tel. 055/6594233 Sabato 26, Domenica 27 – Farmacia S. Bernardino, Borgunto, Via Colzi 8/B, Tel: 055/599262 Domenica 27 – Farmacia Benvenuti, Compiobbi, via Aretina 194, Tel. 055/6594878.
FIESOLE S’ILLUMINA DI PIÙ CON IL RISPARMIO ENERGETICO 22.580 lampade a basso consumo e 18mila riduttori di flusso d’acqua saranno consegnati gratuitamente ai residenti del comune di Fiesole grazie alla campagna “Fiesole s’illumina di più con il risparmio energetico”. Il kit per il risparmio sarà distribuito entro il mese di dicembre in tutte le scuole del comprensorio fiesolano, mentre entro la fine di gennaio verrà dato alla cittadinanza, alle associazioni e le istituzioni religiose. Nei Fogli di Fiesole di gennaio saranno riportate le date degli appuntamenti nei quali verrà distribuito il kit del risparmio.
IL 13 DICEMBRE LA CORSA PODISTICA “FIRENZE-FIESOLE-FIRENZE” Il 13 dicembre si corre la trentesima riedizione della “Firenze-Fiesole-Firenze”, classica corsa non competitiva organizzata dall’Aics (Associazione Italiana Cultura Sport), con partenza e arrivo nella pista dello stadio di atletica leggera “Luigi Ridolfi”, a Campo di Marte. Il ritrovo è fissato alle ore 8 e la partenza sarà data alle ore 9. La manifestazione vedrà alla partenza molti atleti nazionali, internazionali e alcune rappresentative delle Forze Armate. Ideata all’inizio del secolo da una delle società podistiche più antiche, l’Edera di Firenze, dopo alcune edizioni la corsa, per varie vicende, non fu più effettuata. L’Aics, alla fine degli anni settanta, riprese l’idea dell’affascinante competizione e decise di proporla nuovamente. Gli atleti potranno scegliere di cimentarsi su tre diversi percorsi: di 16 km, di 6 km e di soli 2 km. Nessun vincitore assoluto, ma premi per tutti i partecipanti. Sarà possibile iscriversi, pagando 5 euro, fino a mezz’ora prima della partenza sul luogo del ritrovo. Informazioni ed iscrizioni: AICS Comitato Provinciale - V.le Matteotti, 38 – 50132 Firenze. Tel. 055/561172-73 - Fax 0555001056, dal lunedì al venerdì ore 9.00-13.00 e 15.00-19.00.
I “Fogli di Fiesole” sono a cura del Comune di Fiesole
19° EDIZIONE “INSIEME PER TELETHON” Domenica 20 dicembre, alle ore 9.30, al Girone, si tiene la 19° edizione “Insieme per Telethon”, una manifestazione podistica non competitiva di solidarietà. La partenza, l’arrivo e il ristoro del percorso, di 4 o 8 km, è al Centro Sportivo Anchetta e sempre qui si dovranno incontrare i partecipanti alle ore 8.30. L’iscrizione alla gara podistica è di 6 euro e per i primi 400 iscritti, oltre alla maglietta ricordo di Telethon, verrà consegnato mezzo chilo di caffè offerto dal Gruppo Sportivo G.S. Ausonia. La manifestazione podistica “Insieme per Telethon” vuole promuovere il sostegno alla
ricerca scientifica che si occupa dello studio per combattere la distrofia muscolare e le altre malattie genetiche. Per informazioni U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) sezione Firenze, via San Jacopo 6/A, Girone, Fiesole.
2° TROFEO SANTO STEFANO Sabato 26 dicembre si tiene il “2° Trofeo Santo Stefano”, la corsa podistica organizzata dal gruppo sportivo di Maiano. Il Trofeo prevede la gara agonistica su strada di 15 km, quella non competitiva di 7 km e la minipodistica di Santo Stefano “Trofeo Tommasino Bacciotti”. Il ritrovo per quanti vogliono partecipare alle corse è alle 7.30 al campo di atletica “Luigi Ridolfi”, zona Campo di Marte a Firenze. La partenza per le gare semicompetitiva e non-competitiva è alle ore 9, mentre per la minipodistica, che vede giri di pista del campo di atletica, alle ore 9.15. L’iscrizione può essere fatta il giorno della gara dalle 7.30 alle 8.45 presentando il cartellino o il certificato medico. Per le società con carta intestata l’iscrizione al Trofeo è possibile anche via fax allo 055.59000, da lunedì 21 a mercoledì 23 dicembre. Per tutti i partecipanti a fine gara ristoro offerto dalla Trattoria Za-za. Per informazioni: Peroni 335.6822855; Romiti 339.1313524.
TEMPORANEA VARIAZIONE APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI COMUNALI Visti i vigenti orari di apertura al pubblico degli uffici comunali, tenuto conto che i prossimi 24 e 31 dicembre cadono di giovedì (solitamente giorno di apertura al pubblico in orario 8-13 e 14-18.30) e che sono prefestivi, il Comune di Fiesole comunica che gli orari di apertura degli uffici comunali subiranno nel mese di dicembre le seguenti variazioni: Mercoledì 23 dicembre, apertura al pubblico dalle ore 8 alle ore 13; Giovedì 24 dicembre, apertura al pubblico dalle ore 8 alle 13;. Mercoledì 30 dicembre, apertura al pubblico dalle ore 8 alle ore 13; Giovedì 31 dicembre apertura al pubblico dalle ore 8 alle 13.
RIFIUTI E RACCOLTA DIFFERENZIATA: ALTRI 4 INCONTRI PER INFORMARE Rifiuti e raccolta differenziata, sono questi i temi affrontati durante gli incontri “Il Viaggio dei Rifiuti” organizzati dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Fiesole. Dato il grande successo degli appuntamenti di novembre “Il Viaggio dei Rifiuti” torna anche a gennaio e febbraio. Durante gli incontri, che si rivolgono ai cittadini del comune di Fiesole, oltre ad essere affrontate tematiche legate ai rifiuti e alla raccolta differenziata, verrà distribuito un manuale di informazioni utili a sapere come far fronte alla crescita dei rifiuti e a come aiutare l’ambiente del territorio cittadino. Gli appuntamenti si terranno due nel mese di gennaio (presso la Casa del Popolo del Girone e la Casa del Popolo di Montebeni, il pomeriggio dalle ore 17.30 alle ore 18.30) e altri due nel mese di febbraio (presso la Casa del Popolo di San Bartolo e la Casa del Popolo di Pian di Mugnone, il pomeriggio dalle ore 17.30 alle ore 18.30). Agli incontri parteciperanno l’Assessore all’Ambiente Luciano Orsecci e l’Architetto Elena Petrini del Servizio Ambiente del Comune di Fiesole e, per conto di Quadrifoglio – Servizi Ambientali area fiorentina Spa, il Capo Struttura Pianificazione Gestione Servizi, l’Ingegnere Domenico Scamardella, il Capo Struttura Relazioni esterne e comunicazione, l’Architetto Paola Sghinolfi.
CORSI DI LETTURA E DIZIONE Nell’ambito del programma di Educazione degli Adulti 2009-2010 l’Assessorato alla Formazione promuove, a partire da gennaio, un corso di lettura e dizione al quale possono parteciparvi tutti. Il Corso intende, attraverso l’interpretazione di testi poetici, favorire un processo di conoscenza delle opere d’arte legate alla Mitologia Greca presenti nel Museo Archeologico. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Scuola 055/5961246 oppure arcoscenico@tin.it.
CALENDARIO DICEMBRE GENNAIO DEGLI APPUNTAMENTI ISEE Per la compilazione dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è possibile chiamare l’ufficio URP al numero telefonico 055/599478 per prendere un appuntamento, secondo il seguente calendario: Fiesole (URP/Ufficio informazioni turistiche, Via Portigiani, 3) mercoledì 13 gennaio, ore 15 -18; Compiobbi (Centro Incontri, Via Romena, 58), mercoledì 9 dicembre – 20 gennaio, ore 15-18; San Bartolo (Circolo Ricreativo Arci, Via Dei Cipressini, 6), mercoledì 23 dicembre, ore 15-18; Caldine (Fratellanza Popolare, Piazza Dei Mezzadri, 1° Piano Stanza, 4), mercoledì 16 dicembre – 27 gennaio, ore 15-18.
noi e gli altri
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SALESIANI. Servono soldi per la ristrutturazione della Sacra Famiglia: appello del parroco ai cittadini
“Adotta una pietra della tua chiesa” Matteo Francini
A
vederla dall’alto, così come si nota dalla grande fotografia aerea appesa alla parete di uno dei suoi uffici, appare come un’estesa macchia, l’unico grande spazio aperto tra i tetti rossi delle case e il grigio delle strade. “Un polmone”, la definisce don Gianni, parroco qui da otto anni. Stiamo parlando della vasta area dei Salesiani, che dal cancello di via Gioberti si apre verso l’interno ospitando la chiesa della Sacra Famiglia, l’oratorio, un cinema, una libreria, campi sportivi, scuole e molto altro ancora. Un “polmone” nel cuore della città, appunto, e non solo per il tanto verde che la caratterizza. “Ma soprattutto perché dal nostro oratorio è passata mezza Firenze, qui vengono a trascorrere il loro tempo tanti ragazzi, soprattutto quelli più poveri – puntualizza don Gianni – e molti sono stranieri, qui può stare anche chi non è cattolico, l’importante è che abbia rispetto. Io sono convinto che le parrocchie possano essere un punto di riferimento non solo cristiano, ma anche di aggregazione umana”. Un polmone pullulante di attività di ogni tipo rivolte a giovani, anziani, poveri e stranieri, come per esempio il centro d’ascolto della Caritas, che ogni giorno riceve persone che cercano lavoro per metterle in contatto con chi il lavoro lo offre, o il laboratorio “Mamma Margherita”, dove alcune anziane si ritrovano per cucire e lavorare a maglia manufatti che poi saranno venduti nei mercatini di solidarietà, o ancora come l’organizzazione di iniziative quali la cesta di solidarietà, che raccoglie generi alimentari da distribuire a chi ne ha bisogno “e di cui sta aumentando la richiesta”, spiega il parroco. Ma un polmone che, nel maggio del 2008, ha cominciato a perdere qualche “pezzo”: dall’esterno della chiesa, infatti, erano iniziate a cadere pericolosamente alcune pietre, “una delle quali ha quasi colpito una signora”.
La chiesa della Sacra Famiglia prima dell’intervento e come si presenta attualmente
Per ridare un volto nuovo e sicuro all’edificio occorre oltre un milione di euro: finora donati 30mila euro dalla gente. Don Gianni: “Questo è un polmone per tutta la città”
L’INIZIATIVA. Una festa in ricordo di Don Renzo
Quel prete sempre di corsa
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i sono persone, personaggi anzi, che riescono a lasciare scolpita la propria memoria anche quando non ci sono più. Succede ad esempio con la figura di Don Renzo Forconi, scomparso un anno fa. Fu parroco della chiesetta di Santa Maria a Quarto e per oltre trent’anni presidente dell’Opera Diocesana di Assistenza, l’Opera della Diocesi che da più di cinquant’anni assiste i disabili. Il 19 dicembre, a un anno dalla scomparsa, il nuovo presidente dell’Oda, Don Vasco Giuliani, celebrerà una messa nella parrocchia di via dell’Osservatorio 154 (ore 16.30). Per l’occasione sarà anche allestito un mercatino di opere realizzate dai ragazzi disabili dell’Oda, quelli che Don Renzo chiamava “i mì figlioli” e a cui ha dedicato tantissimi anni del suo impegno pastorale. Chi lo ha conosciuto racconta che quei ragazzi erano sempre con lui, che li portava con sé ovunque potesse farlo e guai a chi glieli toccava. Don Renzo fu molto vicino anche ai ferrovieri: per trent’anni è stato cappellano compartimentale delle Ferrovie dello Stato e la chiesetta al binario uno di Santa Maria Novella era una delle sue “case”. Gli amici ferrovieri lo ricordano an-
Don Renzo (foto di Silvano Silvia)
cora scapicollarsi dalle viuzze di Quarto per fare a tempo a dire la messa per loro, non hanno dimenticato quel prete sempre di corsa che li andava spesso a trovare nell’Officina di Porta a Prato. Del resto la vicinanza di Don Renzo ai lavoratori cominciò presto, perché fu lui, come cappellano del lavoro, ad occuparsi dell’assistenza religiosa degli operai impegnati nei cantieri di Barberino ai tempi della costruzione dell’Autostrada del Sole. Proprio in memoria di questa sua intensa vita a sostegno delle persone in difficoltà, l’Oda sta preparando una pubblicazione che ne ripercorre vita, insegnamenti ed aneddoti attraverso le parole di chi /B.S. lo ha conosciuto.
Allora non è restato altro da fare che decidere di ristrutturare tutto il perimetro esterno della struttura, a cominciare dalla facciata, tutt’ora avvolta dalle impalcature. Operazione per cui però serve oltre un milione di euro, e visto che i soldi (a differenza delle pietre “malate”) non cadono dal cielo, l’energico don Gianni (che per raccogliere fondi ha in cantiere anche l’organizzazione di una megalotteria con nientemeno che un’auto come premio) ha pensato di chiedere un aiuto ai fedeli e a tutti i cittadini che vogliano dare una mano. Lo slogan dell’iniziativa è “Adotta una pietra della tua chiesa”, e la generosità della gente ha già fruttato, al momento, circa 30mila euro. Ma quei soldi non bastano, e per questo don Gianni rinnova il suo appello perché altri cittadini adottino altre pietre, per ridare finalmente un volto nuovo (e sicuro) a una chiesa storica (la cui prima pietra fu posata il 21 aprile 1903) che rappresenta un patrimonio per tutta Firenze. E non è questo l’unico progetto che il parroco ha in testa: da ristrutturare, infatti, ci sarebbero anche alcune bifore, vetrate e rosoni. Interventi per cui sta cercando alcuni sponsor, così come per l’operazione più “ardita” (e affascinante) che intende realizzare: il trasloco all’interno della chiesa della grande e bella statua della Madonna (molto più che vagamente somigliante alla Primavera del Botticelli), alta ben 2,18 metri, che attualmente troneggia – poco visibile – dentro un pinnacolo sul tetto dell’edificio. Per il momento, comunque, la priorità è quella di ristrutturare la chiesa: tra l’altro, grazie alla nascita di una Onlus, le offerte di chi vorrà “adottare una pietra” potranno essere dedotte. Per informazioni e donazioni: Chiesa della Sacra Famiglia, via Gioberti 33 Telefono: 055 666928 e-mail: giandal@libero.it Conto corrente postale N° 14280507 Iban: IT91C0620002800000000000372 1059528
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QUATTRORUOTE/1. La nostra città lo scorso anno è stata la più tartassata: 289 ogni 100 veicoli
Una pioggia di multe per i fiorentini Il rapporto Aci-Caracciolo consegna a Firenze lo scomodo primato: ogni automobilista deve fare i conti con due o tre verbali l’anno e investire in sanzioni una cifra più alta di quella che sborsano romani, bolognesi e milanesi Ginevra Donnici
È
una di quelle poche classifiche in cui il primo posto non è sicuramente ambito. Stiamo parlando del podio per la città più tartassata dalle multe nel 2008. A vincere la medaglia d’oro è stata proprio Firenze con le sue 289 multe ogni 100 veicoli. Come dire che ogni automobilista fiorentino si trova sul cruscotto della sua auto tra i due e i tre verbali ogni anno. Tutta un’altra storia capita, ad esempio, nella città di Foggia, dove si marcia al ritmo di una sola multa ogni cinque auto. Sono questi i dati che emergono dall’ultimo rapporto presentato dall’Aci-Fondazione Caracciolo sui controlli da parte delle polizie municipali sulle strade urbane italiane. Scorrendo la graduatoria delle multe (che tiene conto della popolosità dei capoluoghi oggetto dell’indagine) si scopre che addirittura in una metropoli come Roma la media delle contravvenzioni è meno di una multa per ogni auto circolante. Il confronto con Firenze è impietoso. Il capoluogo toscano si piazza quindi in pole position, superando
per numero di multe procapite addirittura i grandi centri come Milano e la capitale. Non a caso, nel 2007, ogni fiorentino per pagare contravvenzioni ha sborsato in media 134 euro, una cifra più alta rispetto al dato di Roma (125 euro), Bologna (119) e Milano (106). Ma c’è una magra consolazione per i fiorentini: essendo la città piena di turisti, anche loro partecipano alla composizione del “montepremi finale” delle multe. Ancora secondo i dati dell’Aci, ogni vigile fa mediamente 520 multe all’anno, ogni minuto vengono sanzionati 18 automobilisti, che diventano 26 mila in 24 ore, dieci milioni in un anno intero, 1087 ogni ora. Secondo lo studio, che ha analizzato la situazione di 103 comuni capoluoghi di provincia, sono le polizie locali a elevare il maggior numero di sanzioni: più del 70 per cento del totale di quelle emesse dalla Polizia, dai Carabinieri, dalla Guardia di Finanza. Nella classifica delle infrazioni, al primo posto (5,7 milioni di multe, al costo medio di 68 euro) le violazioni all’articolo 7
del Codice della Strada, ovvero zone a traffico limitato, varchi, blocchi del traffico ma soprattutto le strisce blu dei parcheggi a pagamento, seguite dal divieto di sosta con più di 2,7 milioni di multe l’anno. E poi c’è da dire che un conto è scrivere gli importi sui verbali e nei bilanci, altro conto è portare davvero i soldi nelle casse del Municipio: nel 2007 le riscossioni “di competenza”, cioè relative allo stesso anno in cui la multa è stata fatta, sono state poco più della metà (si sono fermate al 51,9 per cento). Le motivazioni sono tante. Ci sono quelli che fanno ricorso, quelli che non pagano, quelli che si dimenticano, quelli che le accumulano nel fondo di un cassetto con la speranza di farla franca. Magari attraverso la mini-sanatoria varata dal Governo: il condono che permette di pagare l’importo originario della contravvenzione e non quella raddoppiata o triplicata da ulteriori sanzioni e interessi. Ma su decisione dell’amministrazione comunale i fiorentini non si potranno avvalere di questo strumento.
LA NOVITÀ Oltre alle linee 7 e 30 “classiche” ora c’è anche la versione “express” che fa meno fermate
Ataf, prosegue la rivoluzione: via ai bussini e ai percorsi veloci
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rosegue la rivoluzione Ataf. Questa volta le modifiche riguardano la linea 23 che riduce di 13 minuti il suo percorso. Dallo scorso 23 novembre il bus diretto a Gavinana ha ottimizzato il tragitto “post –pedonalizzazione”, eliminando il ritorno dopo essere uscito da via della Colonna sui viali, per via dell’Agnolo e via del Proconsolo. Adesso continua la sua corsa sui viali fino al lungarno, corso Tintori, via dei Benci, il Ponte alle Grazie e avanti con il vecchio percorso. Sul tratto Agnolo-Oriolo-Proconsolo il 23 è sostituito dalle due linee circolari di bussini elettrici, la C1 e la C2, che passano ogni 4
minuti e mezzo, fino alle ore 23 e girano intorno ai confini di tutta l’area pedonale di piazza Duomo. Altre novità riguardano le linee 7 e 30 che dal 5 dicembre diventano anche “express”: vale a dire che alle due linee già esistenti se ne affiancano due nuove più veloci. Le vecchie linee effettueranno le corse regolarmente facendo tutte le fermate, gli express invece faranno solo le principali e arriveranno più svelte: il 7 da Fiesole a San Marco in 20 minuti e il 30 da Campi alla stazione. Intanto il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi dopo una missione a Bruxelles è tornato a casa con un finanziamento di venti milio-
ni di euro concessi dalla Banca europea. Questi investimenti serviranno a lanciare la campagna di rinnovo della flotta più massiccia che l’azienda fiorentina di trasporto ricordi da decenni. Il finanziamento servirà a coprire circa il 30 per cento del costo totale, il resto lo dovrebbero mettere il ministero dell’ambiente e la Regione Toscana. “In cinque anni sostituiremo l’intero parco mezzi - promette Bonaccorsi - Cambieremo cinquanta mezzi con altrettanti nuovi e i primi bus ad andare in pensione saranno i cosiddetti ‘lombriconi’ da 18 metri, che /G.D. con la fine del 2009 non circoleranno più”.
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QUATTRORUOTE/2. Sono circa una ventina i posteggiatori in azione che chiedono gabelle illegali
Quando il parcheggiatore è abusivo Esigono ticket da un euro in su e colpiscono in molte zone della città: da Careggi a piazza Vittorio Veneto, da viale Petrarca al lungarno Vespucci, da piazza Tasso a piazza Cestello Giuditta Boeti
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ettorine catarifrangenti, biglietti falsi alla mano e accento meridionale. Modi garbati e cortesi se paghi, intimidatori e insolenti se ti rifiuti. Ecco il profilo del parcheggiatore abusivo di casa nostra. Quel falso addetto ai posteggi che con fare fermo e deciso obbliga gli ignari automobilisti al pagamento di una gabella a fronte di nulla, visto che non sono per nessuna ragione autorizzati a custodire il mezzo in sosta. A Firenze – secondo l’ultima stima - i posteggiatori abusivi sarebbero una ventina, localizzati da piazza Vittorio Veneto a Careggi, da viale Petrarca al Lungarno Vespucci, da piazza Tasso a piazza Cestello. Ma non solo. Le zone in cui ‘operano’ variano in base agli appuntamenti presenti in città. Insomma, dove c’è la possibilità di speculare sui parcheggi arrivano loro. Sfacciati e arroganti. La tattica è sempre la stessa. Fingono di essere dei regolari posteggiatori e truffano gli inconsapevoli automobilisti in cerca di un parcheggio per l’auto. Il ticket dovuto varia in base alla zona e all’orario. Si va dall’obolo minimo di uno fino ai 10, 20 o addirittura 30 euro. Così come successe lo scorso anno, al parcheggio di piazzale Montelungo, vicino alla Fortezza da Basso, dove ‘lavoravano’ due campani colti in flagranza di reato dalla squadra mobile: armati
di pettorine fosforescenti e transenne per convogliare il traffico, i falsi posteggiatori chiedevano dai 3 ai 30 euro per la sosta, rilasciando false ricevute. Furono denunciati e arrestati. Altra zona ambita dagli abusivi è quella delle Cascine dove è alta la concentrazione di locali notturni. Anche se i clienti delle discoteche in piazza Vittorio Veneto sanno bene che le aree di sosta sono del tutto gratuite in orario notturno, sono comunque costretti a sottostare al ricatto del ticket (circa 3 euro) per stare tranquilli. In questi casi i parcheggiatori entrano in azione intorno alle 23 e agiscono in squadra. Meglio non essere soli per essere più convincenti. Bloccano l’automobilista in cerca di posteggio e gli chiedono la tassa. Il target preferito sono le ragazze, meglio se sole e senza uomini al seguito. Invece i ragazzi – soprattutto se numerosi - meglio lasciarli perdere. Così facendo, i parcheggiatori in una serata riescono a racimolare anche cento euro. La difficoltà delle forze dell’ordine sta nel non riuscire a contrastare drasticamente il fenomeno perché non c’è detenzione se non arrivano aggressione, molestie o denuncia da parte delle vittime che, il più delle volte scelgono il quieto vivere. Perché si sa, chi protesta rischia di trovarsi la macchina ‘accidentalmente’ graffiata o danneggiata.
L’INTERVISTA Risultano nullatenenti, non pagano se sanzionati e tendono a reiterare il reato
“Un problema estremamente fastidioso e difficile da combattere”
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bbiamo parlato con l’assessore alla mobilità e al decoro, Massimo Mattei, per capire in che modo il Comune di Firenze intende affrontare il problema dei parcheggiatori abusivi. “Stiamo continuando a fare battaglia per contrastare il fenomeno – dice Mattei - ma è un’azione non facile da reprimere perché si tratta di persone insolvibili”. Assessore, perché è così difficile punire i parcheggiatori abusivi? Malgrado le forze dell’ordine si impegnino a
monitorare il territorio e sanzionare i casi di falsi parcheggiatori, alla fine nessuna multa viene pagata. Questi parcheggiatori risultano nullatenenti, quando si presentano gli ufficiali giudiziari non c’è niente da pignorare. Anche se vengono arrestati dopo poco tempo sono di nuovo fuori, pronti a ricommettere lo stesso reato. È un problema estremamente fastidioso, soprattutto per i cittadini più deboli, come le donne, i disabili e gli anziani che si trovano costretti a pagare per evitare pericoli.
Qual è la zona più “gettonata”? Ultimamente sono stati registrati veri e propri casi di minacce nel parcheggio del Meyer. Da quando la sosta nell’orario del passo non è più a pagamento i parcheggiatori hanno preso di mira l’area dell’ospedale pediatrico, approfittando dello stato d’animo degli automobilisti. Per questo abbiamo deciso di intensificare i controlli in tutta l’area ospedaliera di Careggi. Quale soluzione propone per contrastare il pro-
blema? Penso che se le principali aree di sosta – soprattutto in occasioni di grandi concerti e manifestazioni – venissero prese in gestione da cooperative convenzionate con il Comune, la presenza dei parcheggiatori abusivi sarebbe ampiamente contrastata. Comunque, ultimamente il fenomeno sembra più contenuto anche grazie al numero esiguo di posteggiatori che hanno deciso di ‘lavorare’ a Firenze. /G.B.
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curiosità
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TABÙ/1. Antiche leggende dipingono alcune zone della città come foriere di sventure
Viaggio nei luoghi della superstizione Il campanile nuoce ai laureandi, il Ponte Vecchio fa bene agli innamorati, mentre è meglio diffidare del lungarno della Zecca e dell’incrocio tra viale Gramsci e piazza Beccaria. Ecco una mappa delle credenze cittadine Francesca Puliti
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ietato salire sul campanile di Giotto se ti stai per laureare. Passare con tutta cautela dalla piazzetta della Croce al Trebbio, un trivio prediletto in passato dal demonio. E se invece vuoi che il tuo amore duri in eterno recati nel luogo più romantico della città, Ponte Vecchio, fissa un lucchetto alla ringhiera e getta in Arno la chiave. Nossignore, non si tratta di una moda lanciata da Moccia, ma di una leggenda testata nei secoli dai fiorentini. Il “brevetto” è proprio nostro, anzi di un fabbro che, prima dell’avvento delle costose vetrine degli orafi, aveva la bottega proprio ai piedi del ponte e pubblicizzava la sua attività narrando questa storia. Credevate forse che la superstizione fosse roba da nonni, rintracciabile solo nelle aspre campagne del Mugello o della Lucchesia? Vi sbagliavate di grosso. Il 30 per cento dei fiorentini non ha problemi nel dichiararsi scaramantico, come emerge da una recente ricerca svolta da una compagnia di assicurazioni. E dal tardo medioevo ad oggi avremmo pure abbandonato il cavallo in favore di agili scooteroni e il piccione viaggiatore per uno o più cellulari, ma le credenze popolari ce le siamo portate dietro e custodite con un certo riguardo. Altro che anziani, sono proprio i giovani a tramandare la leggenda del campanile di Giotto. Credenza, questa, che il nostro campanile condivide con altre celebri distese di scalini, come la Mole Antonelliana di Torino o le due torri di Bologna, quasi che l’ascesa venga interpretata come atto di superbia e punita con il mancato raggiungimento del più alto obiettivo del percorso di studi. Certo anche questa credenza andrebbe aggiornata all’epoca dei master di primo e
secondo livello. Tornando invece ai sentimenti, pare che piazza Santa Trinita sia un luogo propizio all’amore. “E’ qui che si svolgevano i ‘balli tondi’ delle donne in epoca medievale e rinascimentale – racconta Luigi Pruneti, autore di diversi libri in tema di storie e curiosità sotto il Cupolone, come “Firenze dei misteri” – e che gli uomini venivano a spiare, al “Cantar di Maggio”, che poi sarebbe l’antenato delle moderne notti bianche. Alzi poi la mano il fiorentino che non ha mai espresso un desiderio di fronte al Porcellino, il bronzo dell’omonima Loggia. Leggenda vuole che se la monetina, appoggiata
Pare che anche piazza S. Trinita sia un posto propizio all’amore: è qui che si svolgevano i “balli tondi” sulla bocca aperta dell’animale, cade direttamente dentro la grata il desiderio si avveri. Il trucco è noto, la valenza simbolica rimane: solo gli spiccioli più pesanti centrano l’apertura al primo colpo. Insomma realizzare i propri sogni può costare caro. Infine ci sono quei luoghi, forieri di sventura, che sarebbe meglio evitare. Come il Lungarno della Zecca o il punto in cui viale Gramsci si innesta in piazza Beccaria, strade percorse nei secoli addietro dai condannati a morte. Anche se al massimo, oggigiorno, potremmo essere condannati a pagare un salato conto al parcheggio interrato lì sotto.
Piazza Santa Trinita
CENTRO SOCIALE SORGANE - CIRCOLO ARCI Via Tagliamento, 2 - 50126 FIRENZE (CAPOLINEA BUS 23a)
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VENERDI 18/12 CENA organizzata dalla
“SEZIONE ARCI-CACCIA” dalle ore 20,30 c.ca - INTRATTENIMENTO MUSICALE A CURA DEL GRUPPO “LE COMPONENTI”
- con il seguente menù: Bruschetta con olio novo, Penne al ragù di Cinghiale, Cinghiale in umido, salsicce e rosticciana alla griglia, insalata, acqua, vino, dolci natalizi - Costo 20,00 euro a persona - prenotarsi al bar entro lun.14/12 - acconto 5,00 euro a persona.
GIOVEDI 31 DICEMBRE 2009 SALUTIAMO INSIEME IL NUOVO ANNO CON “CENONE DI SAN SILVESTRO” con il seguente menù: Aperitivo-Antipasti: Crostini e affettati misti, bruschetta con olio novo. Primi Piatti: Ribollita, Tortellini al ragù, Farfalle affumicate. Secondi Piatti: Roastbeef, Peposo al Coccio. Contorni: Fagioli, patate, insalata. Acqua g/n - Vino rosso doc. Alle Ore 24 Panettone e Spumante. Inoltre, musica, fuochi d'artificio in piazza Istria, cottura istantanea caldarroste. Costo Euro 30,00 a persona, bambini fino a 12 anni 20,00 euro. OBBLIGATORIA LA PRENOTAZIONE entro lunedì 28 dicembre. Acconto alla prenotazione 10,00 euro a persona.
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BALLO LISCIO
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INGRESSO LIBERO E GRATUITO venerdì 4/12 “TIRA e MOLLA” venerdì 11/12 “GABRIEL DE LUCA” PAUSA NATALIZIA SI RIPRENDE DALL’ 8 GENNAIO 2010
MERCATINO DI NATALE,
DEL COLLEZIONISTA, DEL “FAI DA TE”, DI BENEFICENZA DOMENICA 13/12 E SABATO 19/12 - DALLE ORE 10 IN POI
SABATO 19/12 INIZIO TESSERAMENTO 2010 dalle ore 16,00
DOMENICA 20/12 MERCOLEDI 6 GENNAIO DALLE 15,00 ALLE 19,00 “FESTA
FESTA DI NATALE CON LA
“BABY DANCE”
DELLA BEFANA” e dono delle calze a tutti i bambini. Dalle 15,30 alle 19,00 c.ca
Per informazioni sulle attivita’ sopraelencate telefonare nel pomeriggio
dalle ore 15.00 alle ore 18.00 al n. Tel.
055.6820200
INIZIATIVE RIVOLTE ESCLUSIVAMENTE AI SOCI ARCI
curiosità
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TABÙ/2. Un’indagine fotografa paure, scongiuri e gesti propiziatori tipici degli abitanti del capoluogo
I fiorentini? Un popolo di scaramantici Quando si mettono al volante lo fanno riempiendo la macchina di oggetti portafortuna, detestano partire di venerdì 17 e guai se si perdono i consigli quotidiani dell’oroscopo Giulia Righi
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o, Firenze non poteva fare eccezione. Lei, l’algida signora rinascimentale, alle tradizioni di lungo corso è abituata a rimanerci attaccata con i denti, e dunque neppure delle superstizioni si è voluta sbarazzare. All’alba del 2010 certe vecchie abitudini le ha ancora, e lo prova il fatto che il 30.2 per cento dei fiorentini non ha avuto problemi a dichiararsi superstizioso. Poco meno di un fiorentino su tre non ha avuto vergogna (interrogato da Nextplora per conto della compagnia Direct Line) ad ammettere che sì, gesti e oggetti scaramantici fanno parte della propria quotidianità. In particolare quando si tratta di mettersi al volante, il cittadino gigliato medio segue un cerimoniale scaramantico tutto suo. Un compagno di viaggio imprescindibile sembra essere il caro vecchio cornetto rosso, che il 22.3 per cento degli intervistati ha dichiarato di tenere con sé in auto, ben saldato allo specchietto retrovisore. Appena sotto, sul podio dell’oggettistica scaccia guai, si piazzano le
cose personali, quelle che hanno un valore affettivo (come la foto di una persona cara): un fiorentino su dieci ne tiene una in macchina. Al terzo posto ci sono invece le coccinelle, i simpatici animaletti puntinati ai quali i superstiziosi fanno la corte dalla notte dei tempi: i fiorentini non sono da meno, e l’8 per cento degli intervistati dichiara di averne una come portafortuna in auto. Seguono, pari merito, i dadi (8 per cento), il ferro di cavallo (5.2 per cento), l’elefante con la proboscide alzata (1.6 per cento) e il sempreverde quadrifoglio (1.5 per cento). Oltre a questa serie di oggetti mutuati dalla tradizione profana, ci sono poi quelli legati alla fede: il 13 per cento dei fiorentini tiene in macchina un’immagine sacra oppure un oggetto religioso. Ma non finisce qui: una volta attrezzata la macchina con tutto questo corredo apotropaico, c’è da metterla in moto e partire. Ma anche qui, non è tutto così immediato. Le date, ad esempio, per i fiorentini sono molto importanti: il 18.5 per cento ( a fronte di un 10 per cento a livello na-
zionale) storce il naso di fronte a una partenza di venerdì 17 ed evita come la peste viaggi in questo odiato giorno. Ancora: il 21.6 per cento non riesce proprio a mettere in moto senza prima aver preso con sé il proprio portafortuna. Ma nel rituale anti-malasorte dei concittadini c’è pure un altro passaggio importante: l’oro-
scopo. Interrogare le stelle è un’abitudine per il 31 per cento dei fiorentini (che sono tanti) e il 4.5 dichiara di basare le scelte della giornata in base ai consigli astrologici. Un altro 31 per cento infine si dichiara scettico, ma ciò non toglie che le paginette oracol-astrologiche se le spulci lo stesso.
L’INTERVISTA Franco Ciarleglio è autore de “Lo struscio fiorentino”
Quella colonna in piazza Santa Felicita che non riesce a trovare pace
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erto, lo scettro della scaramanzia in Italia va a Napoli. E sicuramente altre città ci superano. Eppure ogni fiorentino che sia a conoscenza della storia della lapide in marmo che si trova in piazza Duomo, lato Sasso di Dante, quando ci passa vicino guarda verso il Cupolone con una certa apprensione. Qui cadde la palla che si trova in cima all’opera del Brunelleschi, colpita da un fulmine durante una tempestosa notte del 1600. Di storie come queste ce ne sono a bizzeffe nella nostra città, come racconta Franco Ciarleglio, autore de “Lo struscio fiorentino”, nonché “guida” d’eccezione 2-3 volte l’anno in un vero e proprio struscio a caccia di curiosità e aneddoti
per le vie del centro. Attualmente le passeggiate sono organizzate dal Dopolavoro Ferroviario e suddivise in quattro o cinque tappe. Ci può indicare qualche luogo che porti fortuna a Firenze? Ci sono alcuni luoghi che potremmo definire propizi, come quello dove Dante incontrò per la prima volta Beatrice, oppure via de’ Bardi, dove si svolse la storia dei Romeo e Giulietta fiorentini. Lei era una Bardi, lui un Buontalenti, apparteneva perciò ad un ceto inferiore. Così i due organizzarono una specie di fuitina alla fiorentina. Nottetempo il giovane si vestì tutto di nero e si diede ad arrampicarsi sulla facciata del palazzo dell’amata. Ma fu intercettato
dalle guardie, che lo scambiarono per un ladro. Per non disonorare la fanciulla Ippolito accettò la condanna alla pena capitale, ma chiese di poter passare un ultima volta sotto la casa di Dianora. E qui la trovò, pronta a discolparlo. E uno che invece “porta male”? E’ curiosa la storia di piazza Santa Felicita, dalle parti del Ponte Vecchio. Qui le monache avevano fatto costruire una piccola piramide, che però crollò e venne rimpiazzata da una colonna romana. Distrutta, trafugata e infine bombardata, la colonna pare non avere un attimo di pace. /F.P.
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tempi moderni
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CITTÀ IN FERMENTO. Tre esempi per tre attività diverse, che portano una ventata di freschezza nel capoluogo
Firenze fa rima con intraprendenza Giovani, fiorentini e pieni di idee: queste sono le caratteristiche che accomunano le tre storie di cui parliamo. Ragazzi diversi per età e formazione che un giorno hanno deciso di fare di testa loro, provando con coraggio a realizzare progetti ambiziosi. Perché, anche nella tranquilla culla del Rinascimento, c’è qualcosa che sotto sotto comincia a muoversi...
GLI IMPRENDITORI
L’ASSOCIAZIONE
Il brand made in Italy di due giovani fiorentini
“Baby” architetti promuovono un nuovo modo di fare cultura
LA ONLUS E’ nata un’associazione che porta aiuti in Africa
La t-shirt fai da te adesso è on line L’arte contemporanea sbarca in salotto La solidarietà passa anche da qui
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rendi due giovani cervelli appena rientrati a Firenze dal fermento creativo della Berlino degli ultimi anni, mischiali con un’idea intelligente, condiscili con tanta energia e altrettanti buoni propositi. Il risultato è “Colorised”, neonato brand di t-shirt personalizzate firmato dai fiorentini Silvia Fossati e Simone Mollica. I due giovanissimi imprenditori (27 anni lei, 28 lui), stanchi di non trovare sul mercato fiorentino prodotti in grado di rispecchiare i loro gusti, hanno ben pensato di crearsi un brand su misura e, perché no, di distribuirlo su internet a tutto il popolo di affezionati di abbigliamento casual & company. “Colorised” è una doppia linea di magliette, da uomo e da donna, studiate su misura per non essere la “solita” t-shirt. Il modello è stato pensato e realizzato da Camilla Bresci, neolaureata in design della moda presso ISIA – Polimoda di Firenze, reduce da un stage formativo presso la maison londinese di Vivienne Westwood, madrina della moda d’oltremanica. Mesi di studi hanno portato a realizzare un prodotto fedele alla classica maglietta a forma di T, ma allo stesso tempo innovativo. Nuova è la foggia, originali gli abbinamenti di colore e spasmodica la cura dei dettagli. Dalla banda di colore a contrasto, al posizionamento del logo e dell’etichetta, fino alla scelta del cotone, rigorosamente made in Italy. Sul sito (www.colorised-shirt. com) a disposizione dei potenziali acquirenti l’intera gamma di colori selezionata per questa stagione, oltre a una serie di disegni pronti ad essere stampati. Se poi si hanno le idee già chiare, si può scegliere di personalizzare la propria maglietta inviando elettronicamente delle grafiche, che poi verranno stampate sul cotone e inviate direttamente a casa. Il risultato è garantito.
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hi l’ha detto che a Firenze non si fa mai niente di nuovo? Private flat è la dimostrazione del contrario. Uno studio di design, un ex- laboratorio fotografico, la casa di un gruppo di studenti, la sede di un’università per stranieri, sono solo quattro dei quattordici spazi privati che quest’anno sono stati “invasi” dall’arte contemporanea. Come? Semplicissimo. I proprietari (o gli occupanti) di questi spazi sono andati sul sito www.privateflat.it (sono già aperte le iscrizioni per le’dizione 2010) hanno messo a disposizione la loro casa, il loro giardino, la vasca da bagno e il comodino e sono stati contattati da un curatore che, dopo aver visionato lo spazio in questione si è messo a sua volta in contatto con un gruppo di artisti che ha contribuito a creare quella che è né più e né meno, una galleria d’arte temporanea e (è il caso di dirlo) fatta in casa. “E’ un modo per scavalcare le problematiche burocratiche legate alla programmazione di una mostra – ha spiegato Giovanni Bartolozzi, uno dei promotori dell’evento – ma non solo, è molto di più, vuol dire fare arte e coinvolgere le persone. Utilizziamo tante piccole energie private, senza ricorrere a nessun tipo di aiuto pubblico, vuole essere all’origine di una riflessione critica”. Una volta entrati, ad aprire ci pensa il padrone di casa (non il legittimo proprietario ma il curatore), che accompagna i visitatori nei vari ambienti dando spiegazioni su opere e installazioni. Visitando il sito, nella sezione “stiamo cercando nuovi spazi” ci si può già mettere il lista e proporre il proprio sofà come luogo di sperimentazione artistica. E’ il caso di affrettarsi, sembrerà prematuro, ma le richieste per l’edizione del prossimo anno sono già molte.
FARMACIA FEDEMA
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entiquattro anni e un progetto ambizioso da portare avanti: riuscire a garantire un futuro migliore ai bambini di un villaggio dimenticato dell’Africa centrale. Sono giovani e forti i tre soci fondatori di Elpis – che in greco vuol dire “speranza” - Onlus attiva dal 2007, che ad oggi è riuscita a coinvolgere più di 350 persone. “Tre anni fa siamo stati in un orfanotrofio vicino al Lago Vittoria, in Kenya - spiega Ilaria Lo Presti, una dei fondatori di Elpis – dove i bambini dormono e studiano in capanne di fango e lamiera e non hanno elettricità né acqua e dove la maggior parte delle persone si ammala e muore proprio perché beve acqua contaminata senza saperlo”. E’ molto determinata Ilaria, parla del suo progetto con grande enfasi, racconta che sono partiti in tre ma oggi sono in dieci ad impegnarsi attivamente per fare andare avanti la onlus. “Adesso il nostro obiettivo è costruire un dormitorio in muratura per l’orfanotrofio munito di luce e acqua. Siamo già stati a fare un sopralluogo, ci segue uno studio di ingegneria del posto e siamo in contatto con due architetti per capire chi dei due può fare al caso nostro. se tutto va bene si dovrebbe partire a gennaio 2010”. Per portare avanti il progetto e recuperare fondi, lo staff di Elpis organizza eventi sul territorio, come quello del 12 dicembre al Kantiere, associazione culturale con sede all’Isolotto (via del Cavallaccio, 1/Q), dove sarà possibile partecipare ad attività dedicate ai bambini e si potrà visitare una mostra fotografica allestita per l’occasione con le foto scattate in Kenya. “Nel frattempo – continua Ilaria - abbiamo attivato un’iniziativa di supporto scolastico a distanza. Con 240 euro all’anno si permette ai piccoli kenioti di andare a scuola”. Per info sull’associazione e sulle donazioni: www.elpisafrica.org
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IL COMPLESSO. All’interno dell’ex carcere nuovi spazi dedicati ad arte, cultura e all’accoglienza
La libertà contemporanea delle Murate Nuova vita per la vecchia prigione del centro. Oltre all’edilizia popolare destinata
LA RECENSIONE
alle giovani coppie, nei prossimi mesi prenderanno vita un caffè letterario,
L’ultimo della Bosco Tra risate e psicanalisi
spazi destinati all’arte contemporanea e un rifugio per gli attivisti politici e i bloggers che utilizzano la rete per denunciare gli orrori dei loro Paesi Barbara Biondi
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ddio dolore, sofferenza. Addio alle mura che impediscono di vedere oltre, che permettono solo di immaginare la libertà. L’ex carcere delle Murate, che già da tempo è il fulcro di un progetto di riqualificazione, diventerà anche punto di riferimento per l’arte contemporanea in città. Già in parte recuperato come edilizia residenziale pubblica, il restyling del complesso verrà completato nei prossimi mesi includendo non solo alloggi per giovani coppie ma anche un caffè letterario, nuovi spazi per la contemporaneità e soprattutto un rifugio ai cosiddetti “Smart dissidents”, attivisti politici e bloggers della generazione 2.0 che utilizzano Internet per far sentire la loro voce e che a Firenze, sulle orme della “Maison” parigina per giornalisti perseguitati, troveranno accoglienza sia virtuale che reale. I progetti sono stati presentati dal sindaco Matteo Renzi, dall’assessore alla cultura e contemporaneità Giuliano da Empoli e dall’assessore alla casa Claudio Fantoni. «Le parole d’ordine che ispirano il progetto delle Murate sono libertà, vivibilità, futuro, bellezza e qualità - ha detto il sindaco Renzi -. Nel complesso dell’ex carcere, che è una delle realtà più belle che l’amministrazione precedente ci ha consegnato e che noi abbiamo la responsabilità di lanciare nel futuro». Il progetto prevede anche l’apertura di un collegamento tra il complesso delle Murate e piazza Annigoni. «La città va ricucita - ha continuato il sindaco -. Bisogna far diventare questi due luoghi, luoghi di vita nel rispetto dei residenti e nella convinzione che una città è bella se apre degli spazi di libertà, non se li chiude». «Il progetto “Smart dissidents” - ha spiegato Da Empoli - nasce per accogliere tutti quei dissidenti e attivisti politici, dalla Cina alla Russia, dall’Afghanistan all’Iran, che utilizzano la rete e le nuove tecnologie per far conoscere al mondo gli orrori dei loro regimi e per questo sono sottoposti a cen-
Il sindaco di Firenze Matteo Renzi e l’assessore alla cultura Giuliano Da Empoli alle Murate
sure e violenze. Da qui l’idea di farli venire a Firenze, per un periodo di tempo limitato, dove possano vivere al sicuro, lontano dalle minacce dei loro paesi di origine». Alle Murate, i lavori termineranno alla fine del 2010 e i fondi stanziati sono 1,9 milioni di euro. Qui nasceranno anche 24 stanze uso foresteria, supporto tecnico per poter creare siti Internet a prova di censura, formazione informatica. Il 16 gennaio è previsto un grande evento, che sarà una sorta di anteprima per quel che diventeranno le Murate nei prossimi mesi. Ma il complesso delle Murate diventerà anche uno dei nuovi poli dell’arte contemporanea e verranno aperti
un caffè letterario e una galleria di botteghe creative da via dell’Agnolo a via Ghibellina. Il museo della Resistenza, invece, che originariamente era previsto anch’esso alle Murate, sarà collocato altrove, probabilmente in Oltrarno. Intanto, come spiegato dall’assessore Fantoni, vanno avanti le consegne degli alloggi Erp recuperati dal vecchio carcere. «Sessantasette alloggi – ha detto Fantoni – sono già stati assegnati, mentre 6 restano da ultimare. Nel complesso, però, ci sarà ancora posto per ulteriori 18 appartamenti che, nelle nostre intenzioni, saranno assegnati a giovani coppie o artisti, con canoni calmierati».
L’EVENTO. Quattro piazze e musica per tutti i gusti. Per festeggiare in città l’ultimo dell’anno
2010, il Capodanno ritorna ai fiorentini I
rene Grandi, Lucio Dalla e molto altro ancora. Ecco cosa bolle in pentola per il Capodanno fiorentino che sta per arrivare. E questo significa basta con le feste di piazza che non riescono a diventare mai veri e propri eventi, che i cittadini scansano per andare a divertirsi in montagna o in qualche capitale europea per poi tornare alla base qualche giorno dopo San Silvestro. “Finalmente i fiorentini potranno tornare a festeggiare in piazza”, questo lo spirito con cui il sindaco Matteo Renzi, ha voluto organizzare il Capodanno 2010, il primo del suo mandato. Tanti gli ospiti che parteciperanno alla festa. Ad oggi i due vip che hanno confermato la loro presenza sono Lucio Dalla e la “cantantessa” toscana Irene Grandi, ma secondo indiscrezioni sembrerebbe in arrivo altri grossi nomi della musica. I festeggiamenti si svolgeranno in quattro diverse piazze fiorentine, in ognuna delle quali la festa avrà un sapore diverso, per soddisfare i gusti musicali di tutti. Nel piazzale davanti alla stazione, un grande palco darà il benvenuto alla musica rock. Tra piazza Duomo e piazza della Repubblica, si dovrebbe spostare una band itinerante ad animare le strade con sonorità jazz, dedicate ai timpani più raffinati. Per chi non rinuncia alla tradizione, in piazza della Signoria come di consueto il maestro Giuseppe Lanzetta dirigerà la sua Orchestra da camera fiorentina in un greatest hits di musiche scelte tra le più belle del repertorio classico internazionale. Per gli amanti degli stornelli d’autore invece, tornerà a farsi ascoltare - in un luogo ancora da decidere che potrebbe essere piazza Annigoni o piazza Santissima Annunziata - Riccardo Marasco, il “menestrello” che intona tutte le canzoni popolari di una Firenze un po’ sbiadita, ma che ancora fa parlare di sé. /L.V.Z.
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ccola la campionessa italiana del bestseller, l’ex rivelazione ormai certezza della Chick lit (genere letterario nato in Gran Bretagna e dedicato prevalentemente alle giovani donne, ndr) versione spaghetti (ma non tanto), l’eroina delle trentenni-inguaribili- romantiche alla ricerca dell’amore eterno (e mai rassegnate). Torna in libreria Federica Bosco, partita da Firenze con “Mi piaci da morire” e, in pochi anni, divenuta regina delle classifiche, con traduzioni in diversi paesi e tanto tanto successo, al punto che oramai quella di scrittrice è diventata la sua professione. L’ultima divertentissima fatica di Federica si chiama “S.O.S. Amore” (Newton Compton, pagine 384, Euro 14,90) ed è un libro già destinato, come i precedenti, a molteplici ristampe. Abbandonata (per il momento?) la saga di Monica (tre romanzi), la Bosco tiene a battesimo un nuovo prototipo di donna in crisi con i sentimenti. Chiara ha 35 anni e vive a Milano con sua sorella Sara, costantemente in lotta con il mondo, ha una madre sempre in preda ad attacchi di panico e un improbabile padre che vive a Cuba e che le ha mollate da piccole, ma non prima di averle sfrattate per dare la loro casa alla nuova moglie nonché madre della terza sorella. Il risultato è che l’autostima di Chiara è a pezzi, così come il sogno di un amore vero. Ulteriore aggravante: accetta di avere una relazione clandestina col suo capo, sposato e bugiardo. A Chiara, quindi, non resta che il lettino dello psicoanalista: destinatario dei suoi sfoghi è il Dottor Folli, al quale ogni settimana racconta un capitolo della sua disastrata vita amorosa e che l’aiuterà con ogni mezzo e con molta ironia a recuperare fiducia e stima in sé stessa. Sullo sfondo – ma non tanto – la solita esilarante galleria di personaggi: da Barbara, l’amica egocentrica e megalomane, a Fabio, che si rifiuta di dichiararsi gay; da Lorenzo, il fidanzato bastonato di Sara, a Gaia Luna, la terza sorella detta “la iena”, ad Andrea, l’amante-capo con la fissa per le sveltine. Insomma, anche stavolta Federica Bosco ha fatto centro e il suo “Grido d’allarme” per il diritto all’amore delle 35enni che non si rassegnano sarà raccolto, complice il bisogno natalizio imminente di regalarsi cose dolci e piacevoli, da tante, tantissime lettrici (e lettori). Unica avvertenza: se lo leggete sul bus o in treno non abbiate paura di ridere da soli…in pubblico. /Ciro Becchimanzi
cultura
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LA STRUTTURA. Eventi, cultura e formazione. Questo e altro negli ambienti a due passi dal Duomo
I mille volti della Creatività Luovica V. Zarrilli
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nche questo mese Il Reporter parla di creatività, o meglio, di Casa della creatività. Sul numero di Novembre avevamo commesso un errore, parlando di una fantomatica “nuova gestione” della struttura. In realtà si è trattato di un misunderstanding, la gestione della casa è la stessa di sempre e le persone di cui si è parlato su Il Reporter di Novembre, non sono i responsabili della Casa ma bensì della caffetteria, che occupa il piano terra e si appoggia al cortile dell’ex convento di vicolo di santa Maria Maggiore. La Casa della creatività, inaugurata l’8 ottobre dello scorso anno, è una società consortile composta da Aida srl, dalla Fondazione Sistema Toscana e dallo Ied – Istituto europeo di design. Uno spazio interattivo rivolto alla città, all’interno del quale prendono vita eventi, concerti, piccole mostre, presentazioni di libri, oltre alle lezioni dello Ied che a Firenze tiene i corsi in grafica per l’editoria, web communication e progettazione di eventi culturali. E’ una vita frenetica quella che tutti i giorni anima la Casa, dove i tanti “inquilini” convivono facendo del proprio meglio per inventarsi un nuovo modo di fare cultura in città. Ognuno ha il
suo spazio a disposizione. Al piano terra c’è anche l’Informagiovani del Comune, dove i ragazzi - fiorentini e non – possono trovare contatti, informazioni e indicazioni su quello che si muove quotidianamente nella città del giglio. In poco più di un anno di gli abitanti della casa hanno dato vita ad eventi ed hanno collaborato ad altrettante iniziative, facendo passare dalla viuzza seminascosta a poche decine di metri da piazza Duomo, molti degli appuntamenti clou degli scorsi 365 giorni. Come ad esempio il Festival della creatività, che qui ha la sua sede organizzativa permanente e che parte da qui per sviluppare tutti i contenuti che una volta l’anno prendono vita alla Fortezza e nel resto della città. Dopo il successo di iniziative come “Metamorfosi Urbane” piuttosto che la mostra fotografica dedicata alla street art “Uac in da casa”, le idee in cantiere che verranno sviluppate da qui all’anno che sta arrivando sono già molte. A partire dalla mostra “Tuscany landscapes”, che andrà avanti fino al 13 gennaio raccontando attraverso le immagini le contaminazioni tra uomo e paesaggio, e poi un corso di street photography organizzato dell’associazione Deaphoto in collaborazione con
Il logo della Casa della Creatività
Informagiovani e l’anteprima dello spettacolo Marzia su Roma, oltre ai concerti jazz, all’evento “New Wave” dell’11 dicembre, (al quale parteciperanno Andrea Panconesi della boutique Luisa via Roma, il direttore
della rivista “Ottagono” Aldo Colonetti e il direttore di Ied Moda Lab Andrea Batilla) e allo Ied Christmas party in programma il 16 dicembre. Info www.casadellacreatività.it
LA MANIA. C’è chi compra la versione sexy, chi lo sceglie ad hoc e chi opta per il fai da te. 365 giorni di idee
Arriva il nuovo anno: il calendario si sceglie su misura I
l passare del tempo ognuno lo misura a modo suo. E se a pochi fa piacere constatare lo scorrere di giorni, mesi ed anni, l’idea di potersi scegliere un calendario che rispetti i propri gusti, serve quasi a consolarsi dall’idea che il tempo fugga inesorabilmente. Per gli amanti di Firenze, oltre ai calendari con le immagini artistiche della città, c’è il compromesso fra pubblico e privato: al prezzo di 6,50 euro si può ordinare sul web (http://www.12print.it) il Calendario Firenze “pensato per rendere omaggio alla città, con al centro la cornice a forma di francobollo, sul lato sinistro uno dei monumenti che caratterizzano la città e a destra i mesi dell’anno”. Immagini artistiche delle più belle chiese di Firenze, oltre a quelle di altre città italiane, si trovano anche sul calendario 2010 del Fondo Edifici di Culto, che finanzia
la ricostruzione in Abruzzo. Per gli appassionati di calcio ci sono due alternative: il calendario benefico 2010-2011 dell’Associazione Tumorosi Toscana, con foto, fra le altre, di Cesare Prandelli e Sebastien Frey, e il Calendario Viola 2010 di Fiorentina.it. E poi ci sono i classici: la Pirelli ha scelto come fotografo Terry Richardson, come location Bahia e come “volti” undici modelle da tutto il mondo. La rivista Max ha optato per le sorelle Belen e Cecilia Rodriguez, ma c’è chi si accontenta di molto meno per inaugurare al meglio l’anno che verrà. Entrano a buon titolo nella classifica dei calendari più ricercati quelli fatti su misura. Gli ingredienti sono: una buona dose di disinvoltura, la mano esperta di un fotografo professionista con studio ed attrezzatura a disposizione, una decisa fotogenia e qualcuno di im-
portante a cui regalare il prodotto finito. La spesa si aggira sui 200/250 euro, ma sul web si trovano anche offerte a 180 euro (info su http://www.digimodels.it). C’è poi chi opta per il fai da te, è il caso di gruppi di appassionati di varie discipline e hobby che uniscono le forze - e riuniscono le foto – per farne un loro calendario tematico. Alcuni esempi, come si evince dai blog che coinvolgono anche diversi fiorentini e toscani, sono il “calendario Spinone”, che invita gli spinonisti (proprietari di cani di razza Spinone presumibilmente amanti della caccia) di tutto il web a darsi da fare “con cane e macchina fotografica” – info su www.ilbraccoitaliano.net - e quello di Agraria 2010, cui si partecipa inviando foto che “devono avere come tema il mondo dell’agricoltura a 360 /S.W. gradi” (http://www.forumdiagraria.org).
L’INIZIATIVA Hanno posato per fotografi professionisti per realizzare due calendari speciali
I disabili dell’Oda modelli d’eccezione D
odici mesi di sorrisi, spontanei e divertiti. Sono quelli del calendario che ha per protagonisti i ragazzi disabili assistiti da Villa San Luigi, centro riabilitativo dell’Opera Diocesana di Assistenza. Tutti modelli d’eccezione che hanno posato per il fotografo Silvano Silvia, sponsorizzati dall’associazione Cinquino.it che ha prestato le sue 500 d’epoca al set. E saranno proprio i ragazzi disabili ad occuparsi della vendita del calendario: saranno presenti con uno stand in piazza Santa Croce (il 7 dicembre) e con un altro il 22 dicembre in piazza della Repubblica, dalle 9 alle 18. Il calendario verrà inoltre distribuito nei negozi del centro commerciale naturale del Sodo. Sfogliando quelle dodici pagine di belle foto s’incontrano i ragazzi alle prese con diverse situazioni: al lavoro in un autolavaggio di Castello, impegnati in un concerto, a pesca sulle rive del Bilancino, meccanici improvvisati nel piazzale della Scuola Aeronautica alle Cascine oppure
intenti a socializzare con i cani del nucleo cinofilo della Guardia di Finanza. Basta del resto ascoltarli commentare quella giornata, per farsi un’idea di cosa abbia rappresentato per loro. Elena, una delle protagoniste ha raccontato che: “Mi piaceva la macchina da guidare, la macchina da corsa per la libertà”. Gaetano, altro grande interprete delle direttive del fotografo, ha affidato a un sorriso i suoi commenti spiegando che “Non so altre parole per dire”, mentre Giampiero, finite le sessioni fotografiche, si è spinto oltre: “E’ possibile prendere la patente? Perché io adesso la Cinquecento Rossa la vorrei proprio guidare”. Anche a Diacceto (Pelago), dove l’Oda è presente con un centro riabilitativo, i disabili hanno fatto da modelli per la realizzazione di un calendario che in questo caso ha come location le realtà del paese (la posta, la farmacia, il supermercato) segno di una riuscita integrazione degli ospiti del centro /B.S. con il territorio.
I ragazzi di Villa San Luigi durante uno dei set
MONDO VIOLA. Il portierone francese non viene convocato dal ct Domenech. Ma lui si consola...
Frey, la Fiorentina per Nazionale “Anche se la mia carta d’identità indica altro, io mi sento italiano”, spiega. E così, snobbato (chissà perché) dal commissario tecnico dei transalpini, il numero uno viola ha trovato il suo habitat naturale a Firenze, città che lo ama e lo considera il più forte tra i pali in circolazione. Per lui il migliore resta Buffon, ma dello juventino invidia solo il palmares: “Lo ammiro per i suoi successi, ha praticamente vinto tutto. Ma invidio molto di più Giuliano Sarti, che con la maglia della Fiorentina ha centrato lo scudetto”
Sebastien Frey
Cristina Guerri
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a Fiorentina è la sua Nazionale. E non potrebbe essere altrimenti per Sebastien Frey. Snobbato dal commissario tecnico francese Domenech, che a lui preferisce le parate dei vari Lloris, Mandanda, Carrasso e Douchez, il numero uno viola ha trovato il suo habitat naturale a Firenze. Città che lo ama e lo considera il portiere più forte che esista. Non volendo passare per un ragazzo altezzoso, lo stesso Frey, non tanto tempo fa, si è auto-inserito tra gli estremi difensori più forti del mondo. “Non voglio passare per presuntuoso aveva ammesso Seba - ma in questo momento mi sento tra i migliori cinque portieri del mondo. Nei primi posti metto certamente Buffon, poi Julio Cesar, Cech e Casillas. Nonostante le mie prestazioni, sono limitato dal fatto di non essere convocato in Nazionale. Con il commissa-
rio tecnico della Francia Domenech non ho mai litigato o avuto problemi, ma lui non mi vede nel suo gruppo e non ha mai voluto spiegarmi il perché di questa decisione di escludermi. Avessi avuto un parente italiano – provoca sarebbe stato tutto più semplice”. Dunque è il campione del mondo Gigi Buffon il primo tra i numeri uno, a detta di Frey. Che dello juventino, però, invidia solo il palmares: “Lo ammiro per i suoi successi, ha praticamente vinto tutto. Ma tecnicamente non gli invidio niente, io ho un mio stile. Invidio, comunque, molto di più Giuliano Sarti, che con la maglia della Fiorentina ha vinto lo scudetto”. La Fiorentina non sarà la Juventus, ma il francese è convinto che, prima o poi, i successi passeranno anche dalla riva dell’Arno. “La Fiorentina ha un progetto serio. L’anno scorso siamo arrivati quarti ed è stato un grande risultato. Sono fiero di vestire la maglia viola, vincere qualcosa a Firenze sarebbe speciale, per me significherebbe davvero tanto”. Qualcosa di importante (anzi, di storico), Frey e
i suoi compagni lo hanno già ottenuto: il passaggio agli ottavi di finale di Champions League. La vittoria con il Lione del 24 novembre scorso ha, infatti, permesso alla Fiorentina di continuare a sognare anche nella più prestigiosa competizione europea per club. “Anche se la mia carta d’identità indica che sono francese – ha commentato Frey - mi sento italiano. Siamo molto maturati rispetto allo scorso anno, ci sentiamo forti e in casa riusciamo sempre a imporre il nostro gioco: questo è molto importante. Sono felice di essere entrato nella storia della Fiorentina. Volevamo lasciare un segno e ci siamo riusciti”. Il merito di questo importantissimo traguardo va, sicuramente, anche a mister Prandelli, con il quale il portiere ha un rapporto davvero particolare: “E’ un tecnico che stimo tantissimo, ma che con me non è eccessivo nei complimenti. Questo fa parte del suo carattere – conclude il numero uno viola - sa che ci sono giocatori che hanno più bisogno di affetto di me e si comporta di conseguenza”.
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sport
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IL VOLO. La squadra di Prandelli è nella storia per la qualificazione agli ottavi di Champions
Quando la Florentia Viola lottava in C È il massimo risultato ottenuto nell’era Della Valle. Ma sembra ieri quando Riganò & C. combattevano sui campi di Gubbio, Gualdo, Castelnuovo e Forlì
IL LIBRO
“Viola & Co.” di Sergio Salvi e Alessandro Savorelli
La storia del calcio toscano
Cristina Guerri
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e il 29 settembre (la notte del 2 a 0 con il Liverpool) resterà per sempre nella memoria di tutti i tifosi viola, quello 24 novembre (1-0 al Lione e qualificazione matematica agli ottavi di finale della Champions League) rappresenta il massimo risultato raggiunto (finora) nell’era Della Valle. Sembra ieri quando la Fiorentina, anzi la Florentia Viola, combatteva sui campi della serie C con Gubbio, Castelnuovo, Gualdo, Forlì e via dicendo. Quando Riganò, a suon di gol, faceva rinascere la nuova società società messa in piedi dai fratelli Della Valle. Dalla C2 direttamente alla serie cadetta per meriti sportivi. Era la stagione 2003/2004. Un campionato vissuto sottotono e il raggiungimento del sesto posto in classifica che permise alla Fiorentina di giocarsi lo spareggio promozione con il Perugia. La vittoria all’andata (rete di Fantini) e il pareggio al ritorno restituirono la serie A a Firenze e alla Fiorentina. Di nuovo in A, quindi. Stagione sofferente per i viola, che raggiungono la salvezza soltanto all’ultima giornata, vincendo contro il Brescia. Era il momento, per i Della Valle, di rivoluzionare la squadra. Via Zoff e dentro Cesare Prandelli. Ma anche Pantaleo Corvino. Pronti via e la squadra vola, tanto da arrivare quarta a fine campionato. Quarto posto che
però non vale la Champions League, visto che la società viene punita con l’accusa di illecito sportivo per i suoi vertici societari. Niente Coppa e partenza, in campionato, da -19 punti (diventati poi -15). Poco importa al tecnico di Orzinuovi, che in quella stagione (2006-2007) ottiene, con il sesto posto, la qualificazione in coppa Uefa. Per i Della Valle è la prima esperienza europea. Esperienza importante per i viola, che terminano l’avventura in semi-finale con il Glasgow Rangers. I viola, comunque, vanno forte anche in campionato, e riescono ad assicurarsi l’accesso a preliminari di Champions. Battuti i ciechi dello Slavia Praga, comincia, a distanza di otto anni, l’avventura nella massima competizione europea. Lione, Bayern Monaco e Steaua si dimostrano, però, avversari troppo ostici per la Fiorentina, che esce così al primo turno (in seguito i viola vengono eliminati ai sedicesimi di finale di coppa Uefa dall’Ajax). Il quarto posto ottenuto in campionato regala nuovamente i preliminari, superati poi con lo Sporting Lisbona. Nel girone “E” la Fiorentina ritrova il Lione, insieme a Liverpool e Debreceni. Questa volta, però, l’andazzo è diverso. Il resto è storia recente. Per la Fiorentina dei Della Valle, tra le 16 grandi d’Europa, è il massimo traguardo raggiunto.
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on solo Firenze e la Fiorentina sono raccontate in “Viola & Co.”, il nuovo libro di Sergio Salvi e Alessandro Savorelli. Dopo il fortunato “Tutti i colori del calcio”, i due “opinionisti di cultura” - e non “opinionisti di calcio” - raccontano, dentro una storia del Novecento italiano, la vicenda del calcio toscano. Non solo Fiorentina, dunque, ma anche Livorno, dove nacque il primo football club della regione, Lucca, Pisa e molte altre città. Dal periodo pionieristico (1898-1928), all’assorbimento nel calcio nazionale, il libro segue l’ascesa della Fiorentina, la maggiore “potenza” calcistica regionale fino all’approdo sul palcoscenico “europeo” e ne individua il ruolo storico nel football italiano ed europeo. “Il campionato italiano - spiega Alessandro Savorelli - somiglia a quei campionati dei vari paesi monopolistici dove troviamo due-tre squadre che vincono tutto. Questo fenomeno, in Italia, non è dovuto solo al fatto che ci sono club più ricchi, ma anche tecnicamente più forti: il problema – continua - si è riprodotto soprattutto sulla base del monopolio della stampa, che ha finito per proclamare queste squadre di interesse nazionale. Spingendo l’acceleratore su di esse a svantaggio di altre, si sono create diverse fasce di tifo. Questo a
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noi non piace e abbiamo deciso di scrivere una storia che rende vivo, ricco ed emotivamente più interessante il calcio. La regione Toscana, ma soprattutto la Fiorentina – conclude Savorelli - hanno fatto tanto /C.G. sotto questo punto di vista”.
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TUTTI I GIORNI FERIALI DALLE 8.30 ALLE ORE 19.30 E IL SABATO DALLE ORE 8.30 ALLE ORE 12.30 IL SERVIZIO INFERMIERISTICO DI INIEZIONI INTRAMUSCOLARI SI EFFETTUA DAL LUNEDÌ AL SABATO DALLE ORE 08.00 ALLE ORE 10.00 PER TUTTE LE SPECIALISTICHE OCCORRE PRENOTARE LA VISITA GLI APPUNTAMENTI VERRANNO DATI PER IL GIORNO RICHIESTO DISPONIBILE IN ORDINE PROGRESSIVO RISPETTO ALL’ORARIO DI INIZIO DELLA SEDUTA
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sport Fiesole
Dicembre 2009
L’INTERVISTA. Il presidente Stefano Bozzi presenta l’associazione del Girone
All’Anchetta, dove lo sport è per tutti Lorenzo Mossani
Nel centro, situato in mezzo al verde nel comune di Fiesole dal 1983, sono presenti un campo da calcio a 7, un campo da calcio a 5, quattro
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l presidente dell’associazione sportiva Anchetta, Stefano Bozzi, spiega gli obiettivi dell’associazione, volti all’aggregazione sociale, educazione, crescita e impegno. Presidente, com’è strutturato il Centro sportivo dell’Anchetta? Per prima cosa tengo a precisare che l’Associazione Sportiva Anchetta è un associazione no profit, l’impianto è di proprietà comunale ed è gestito in convenzione con il Comune di Fiesole da un’associazione di volontari. Nella sua struttura sono presenti un campo da calcio a 7, un campo da calcio a 5, quattro campi da tennis, una palestra, spogliatoi maschili e femminili e un bar. E per quanto riguardo gli organi dirigenziali e sociali dell’associazione? Io sono il presidente pro-tempore, poi ci sono due vicepresidenti: il primo si occupa dei problemi della struttura tra i quali la sicurezza; l’altro è orientato verso le attività sportive. Inoltre, ci sono un responsabile della palestra, un responsabile tennis, un responsabile calcio, il segretario e l’amministratore. Tengo a precisare che ci sono tre soci collettivi, che sono i Circoli della Valle dell’Arno, e poi c’è la componente sociale costituita dai tesserati tennis, che sono circa 140 soci. Quali attività vengono effettuate nel centro sportivo? Nelle prime ore del pomeriggio, all’interno della palestra, organizziamo corsi di ginnastica per la terza età. Dopo di che, a seguire, c’è la scuola di ginnastica artistica che accoglie 90 bambini iscritti. Inoltre, per quanto riguarda la scuola tennis, siamo arrivati a toccare un numero importante: circa 60 bambini. Da sottolineare anche che il centro sportivo ha stretto un accordo con la so-
campi da tennis, una palestra, spogliatoi maschili e femminili e un bar cietà Ludus 90, e così nei nostri campi c’è anche la scuola calcio. Infine, sono da ricordare i corsi privati di tennis per adulti, tornei di calcetto e di tennis. Come affrontate le spese? Purtroppo le spese sono molte, dai costi di manutenzione a quelli dei servizi quali gas ed energia elettrica. Anche per questo, cerchiamo di promuovere tornei di calcetto e di tennis per ammortizzare le spese di gestione e mantenere alto il livello di strutture e istruttori. Inoltre, sempre a questo fine, abbiamo avviato anche un nuovo progetto. Ce lo illustri. Il progetto prevede, da un lato, un risparmio di energia utilizzando corpi illuminanti a led, e dall’altro l’autoproduzione di energia tramite l’installazione sul tetto di un impianto da 25 kW in pannelli solari. Infatti, l’associazione sportiva Anchetta ha un contratto con Enel Energia di 57 kW e l’uso totale degli impianti illuminanti produce un consumo di 53 kW: così, in base agli studi da me effettuati, tramite la sostituzione con questi nuovi corpi illuminanti si ridurrebbero i costi del 30%. Dove può arrivare l’a.s. Anchetta? La nostra volontà è quella di poter formare una centro sportivo polivalente, dove poter accogliere molte società sportive limitrofe tra le quali la Ludus 90, che milita nel campionato di seconda categoria. Insomma, la speranza è quella di formare un centro dove poter trascorre dei momenti piacevoli di aggregazione e sport.
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IL PERSONAGGIO. A tu per tu con il rugbista del Giunti Marcelo Segundo
Una stella “made in Argentina” Carlo Marrone
IL PUNTO. Il volley gigliato alla riscossa
La pallavolo fiorentina prova a tornare grande
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arcelo Segundo è un campione a 360°, basta vederlo giocare o lavorare. Trovare il momento giusto per intervistarlo non è facile. Deve allenarsi con la prima squadra, istruire gli Under 17, preparare gli Under 20 e poi, per non farsi mancare niente, gestire il Rugby Pub, dove è sempre sorridente nonostante qualche volta affiori la stanchezza. Marcelo, il campionato è cominciato alla grande: quali sono le prospettive del Giunti? E’ un campionato strano. Siamo una formazione giovane e nelle prime giornate abbiamo collezionato tanti punti, che ci serviranno nel proseguo della stagione. La società ha deciso di puntare sulle ‘mele green’ mescolandole alla vecchia guardia. Infatti, nell’ultima partita a Milano, abbiamo fatto esordire due under 20. Parliamo della sua carriera: dove si vede in futuro? A Firenze, senza dubbio. Dopo aver vinto il mondiale U21 con l’Argentina, sono venuto qua ed ho imparato l’italiano (l’accento fiorentino è notevolmente marcato, ndr). Mi sono sentito come adottato. Negli ultimi anni il movimento del rugby si sta evolvendo molto velocemente, quindi vedo buone prospettive. Anche a Firenze sta accadendo questo? La nostra città in primis. Prima eravamo una società satellite, adesso siamo
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i primi in Toscana in molte categorie e la scuola-rugby cresce a vista d’occhio. Le poche vittorie della Nazionale hanno fatto conoscere al grande pubblico la nostra disciplina, ma alla fine di quest’ondata di notorietà dovremo essere bravi a non dissipare quello che è successo. Il Giunti, oltre a dimostrare di saper giocare bene a rugby, ha mostrato un grande cuore. Ci può raccontare del gemellaggio con l’Aquila? Lo scorso aprile, dopo il devastante terremoto in cui ha perso la vita un giovane che poteva essere uno di noi, ci siamo chiesti come potevamo aiutare quella popolazione. Alla fine abbiamo inviato 13 camion pieni di materiale e organizzato partite tra le due società. A novembre erano qui 35 abruzzesi ve-
nuti a ringraziarci, è stato molto emozionante. Lei è tifoso della Fiorentina e amico di molti calciatori: cosa ne pensa della stagione? Soprattutto con i sudamericani, Vargas e Castillo, ho un bel rapporto. Il gruppo è cresciuto molto, quest’anno ci toglieremo delle soddisfazioni. Sogni per il futuro? Creare una bella famiglia felice con la mia fidanzata. Questa dichiarazione farà strappare i capelli a molte sue fan. Vanno di moda i calendari dei rugbisti: a quando quello di Segundo? La storia del sex-symbol è stata inventata dagli amici, sono una persona molto fedele. Per il calendario… mai dire mai!
ome una fenice, la pallavolo fiorentina sta spiccando nuovamente il volo. Dopo sei anni di “anonimato”, il made in Florence vuol tornare grande. Con due strade completamente diverse: lo spirito di gruppo che sta facendo grande la Cpf da una parte, e il talento cristallino delle singole che sta facendo volare Il Bisonte dall’altra. Il vertice della classifica era impensabile soprattutto per il Rifredi 2000 all’inizio della stagione: poche stelle, Ilaria Ranieri a parte, e tante buone giocatrici che col sudore e il lavoro in palestra sono riuscite ad iniziare il campionato con ben quattro vittorie consecutive. La formichina di Firenze, comunque vada il 2010, ha già messo molti punti in cassaforte e per una neopromossa questo vale quasi quanto una promozione. Tanto del merito va attribuito alla giovane allenatrice Barbara Biagi, sempre molto scrupolosa a preparare le partite, anche quelle sulla carta considerate “facili”. Ma per lei le partite facili non esistono, solo così si riesce a volare alti con un budget limitato. Voltiamo pagina e troviamo l’Azzurra, rosa composta da stelle che ha solo un obiettivo: salire in A. Francesca Vannini, Simona Di Tomaso, Annalisa Guerrini, Silvia De Fonzo sono solo alcuni nomi, ma tutta la squadra allestita da Elio Sità e da Gino Mazzi è da brividi. E’ la stessa Annalisa Guerrini, nata nella provincia fiorentina, a descrivere questo momento: “Per noi ora è importante pensare ad impostare un buon lavoro in palestra, visto che abbiamo potenziale e, soprattutto, trovare sicurezza. Credo che ci sia del buon margine – analizza la centrale - però porre obiettivi molto alti può risultare deleterio, quindi lavoro, testa bassa e pedalare!”. Le fa eco Silvia De Fonzo: “Dobbiamo dimostrare tutto, sulla carta non si vincono i campionati”. Parole che stemperano l’entusiasmo intorno alla squadra di coach Pietro Giacomo Buoncristiani. Dulcis in fundo il Firenze Volley, nel campionato maschile di B2, /C.M. che sta cercando di far tornare Firenze in una categoria importante.
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IL LIBRO. L’affascinante e difficile storia del pugile della Sierra Leone cresciuto a Firenze
Leonard Bundu, una vita “in tensione” Lorenzo Mossani
tà, Firenze, oltre ad approfondite interviste alla sua compagna che ne descrive l’uomo e il padre, al suo maestro Boncinelli, che non si limita a raccontare i pregi del suo allievo, ma che mette in evidenza, quasi come un padre, anche i suoi difetti, al cognato Piero Pelù che racconta un Leonard “Cobra”, a due campioni del calcio come Mutu e Toni, che non hanno perso l’occasione di assistere ad un incontro del pugile dal doppio passaporto. Un libro, “In tensione”, in cui non manca niente, neanche un dizionario per spiegare la nobile arte: un capitolo dal titolo “Il dizionario della boxe” in cui viene raccontata al lettore la terminologia della nobile arte. Un modo come un altro tramite il quale l’autrice ha cercato di rendere la giusta visibilità ad uno sport antico ed affascinante come il pugilato. Infine, la ciliegina sulla torta: una bellissima galleria fotografica che ritrae il campione fiorentino dall’infanzia al ring, grazie a preziose foto concesse dall’album di famiglia del pugile, ma grazie anche alla professionalità della fotografa Michela Comisso, che ha messo la sua arte a disposizione della storia di Leonard Bundu, un campione del quale Firenze può andare solo fiera.
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na vita in tensione quella di Leonard Bundu, il pugile campione dell’U.E. dei pesi Welter, nato in Sierra Leone, ma che si è affermato tramite la nobile arte a Firenze, città natia della madre. La sua affascinante e difficile storia di uomo e di campione è stata raccontata in un libro dal titolo “In tensione, la storia di Leonard Bundu”, dalla giornalista sportiva Michela Lanza (Romano Editore, 17,50). Ed è stata raccontata con semplicità, con una spontanea e scorrevole scrittura. Una storia romanzata per narrare l’infanzia di Bundu in Sierra Leone, quando, bambino, viveva la vita “povera ma bella” della sua terra e respirava la natura che era presente intorno a sé come fosse la cornice di un quadro, insieme alla sua immancabile banda di amici. Una storia per raccontare le difficoltà di una guerra civile toccata con mano da un ancora giovanissimo Bundu, “rifugiatosi” definitivamente con la sua famiglia nel capoluogo toscano da dove, poi, è iniziata la sua meravigliosa scalata ai palcoscenici della boxe. L’autrice racconta dettagliatamente le più belle emozioni del pugile fiorentino, dal dilettantismo alla Nazionale con il c.t. Patrizio Oliva (che ha curato anche la prefazione, ndr), fino ad arrivare alle grandi vittorie da professionista. Una vera e propria scalata ricca di aneddoti divertenti e simpatici che rispecchiano il carattere genuino di Leonard Bundu. Il libro offre, inoltre, un interessante spaccato in cui si racconta il legame tra il pugile e la sua cit-
PREMI. Il “Provincia per lo Sport” alla marciatrice fiorentina d’adozione
Il successo di Elisabetta Perrone I
l Premio 2009 “La Provincia per lo Sport” è stato assegnato ad Elisabetta Perrone, marciatrice di Camburzano, fiorentina d’adozione, essendo residente da oltre vent’anni nel capoluogo toscano. Atleta azzurra di grande temperamento, ha vinto i Giochi del Mediterraneo nel 1997 e ha conquistato la medaglia d’argento ai Campionati del mondo di atletica leggera nel 1995 sulla distanza dei 10 km marcia, oltre a quella di bronzo ad Edmonton 2001. Sei partecipazioni ai campionati del mondo di atletica leggera, dal 1993 al 2003. Oltre alla Perrone, alla quale è stata data la Medaglia
NUOTO E PALLANUOTO. Un consorzio per Firenze
È nata la Florentia Waterpolo
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l nuoto e la pallanuoto a Firenze voltano pagina. E’ nato, infatti, il consorzio Florentia Waterpolo, formato da Rari Nantes Florentia, Fiorentina Nuoto e Fiorentina Waterpolo, per creare sinergie fra i tre sodalizi per quanto riguarda la gestione di impianti, gli aspetti organizzativi, i rapporti con le istituzioni, la promozione e l’immagine e il reperimento di risorse. Con l’assegnazione a ciascuna delle società della gestione di una delle piscine comunali, Bellariva, San Marcellino, Stadio Artemio Franchi, è venuto meno il principale ostacolo all’accordo: la disponibilità di spazi acqua per l’attività agonistica. Verrà, di fatto, ristabilito l’equilibrio nel nuoto e nella pallanuoto fiorentina con l’impegno di ciascuna società in specifici settori, evitando sovrapposizioni tecniche che in passato hanno portato a diluire il potenziale di risorse della nostra città. Alla Rari Nantes Florentia il compito di riportare ai massimi livelli nuoto e pallanuoto maschile, la Fiorentina Nuoto curerà il settore nuoto e una seconda squadra di pallanuoto maschile. La Fiorentina Waterpolo sarà ovviamente confermata leader nella pallanuo-
d’Oro della Provincia di Firenze, sono stati premiati Fabio Caldarelli, atleta della lotta greco–romana, e due giovani che si sono particolarmente distinti nel corso dell’anno: Ann Caroline Danielsen, studentessa e atleta particolarmente meritevole e Paolo Mercatelli, studente e atleta di grande valore, il nuotatore Luca Germano, un’altra marciatrice, Milena Megli, Giovanni Notarnicola, educatore sportivo e fondatore di A.N.I.M.A. Come ogni anno, la Provincia ha premiato anche le società centenarie del territorio. Quest’anno la Asd Fortis Juventus /S.S. 1909 e la Ssd Reggello 1909.
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chiedi aiuto ad un professionista RUBRICA DI PSICOLOGIA A CURA DELLA DR.SSA DEBORA GILARDI Approccio cognitivo - Comportamentale Master in Disturbi dell'Alimentazione e Obesità Iscrizione all'albo degli Psicologi della Toscana al N.° 4388
to femminile di massimo livello. Obiettivo dichiarato dei presidenti delle tre società, Andrea Pieri per la Rari Nantes Florentia, Alessandro Benvenuti, Ad della Fiorentina Waterpolo, e Fabio Frandi, presidente della Fiorentina Nuoto, quello di riportare Firenze ai vertici internazionali sia nel nuoto che nella pallanuoto, visto che in passato, grazie a queste società, sono arrivati titoli italiani, mondiali e olimpici, oltre ai più recenti scudetti: della Fiorentina Nuoto nel 1994 e della Fiorentina Waterpolo nel 2007, quando la squadra vinse anche la Coppa Campioni /Simone Spadaro europea.
LA PSICOLOGIA, dalla sua nascita ad oggi, ha sviluppato molti orientamenti differenti per affrontare il disagio psichico, ma soltanto dagli anni Sessanta può contare su un più efficace approccio, scientificamente fondato, basato su procedure rigorose e valutabili, la cui validità è suffragata da centinaia di studi sperimentali e clinici: l'approccio cognitivocomportamentale. Tale approccio si fonda su due importanti presupposti: quello cognitivo, secondo il quale le emozioni e i comportamenti di una persona sono influenzati dalla sua percezione degli eventi - non è la situazione in sé a determinare disagio, ma piuttosto il modo disfunzionale con cui la persona interpreta
l'evento stesso, e quello comportamentale, secondo il quale i comportamenti problematici sono in buona parte frutto di errati o mancati apprendimenti e vengono perpetuati da specifici meccanismi di mantenimento. I colloqui, secondo questo orientamento, sono dunque finalizzati a modificare i pensieri distorti, le emozioni disfunzionali e i comportamenti disadattivi dell'individuo, per mezzo di specifiche tecniche, producendo così la riduzione del disagio e apportando miglioramenti duraturi nel tempo. Sarà compito del professionista individuare fra le diverse tecniche cognitive e comportamentali quelle più appropriate per aiutare la persona, la quale dovrà collaborare in maniera attiva nel proseguimento del cammino intrapreso.
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“GIOVANI ED ESERCITO, IL MIO PENSIERO” Egregio Direttore, leggendo l’articolo “Tra i giovani parte la corsa all’Esercito” a firma del giornalista Matteo Francini mi sento in dovere, in qualità di Volontario in Ferma Prefissata Quadriennale, di esprimerLe a riguardo il mio rammarico. Nell’articolo si evince il concetto di “bisogno di lavoro” e non la vera motivazione legata alla quantità di arruolamenti sempre più crescenti: il valore verso la Patria. Proprio quel valore essenziale che spinge i giovani a presentare domanda presso i centri di arruolamento ed a mettere in discussione il proprio futuro. Una vera e propria “vocazione” che induce i giovani ad abbracciare il valor di Patria per la salvaguardia delle libere Istituzioni, a rinfrancare quei valori che ormai si ascoltano solo dalla voce dei nostri nonni che hanno vissuto la realtà propria di quel Valor di Patria. E’ vero, può sembrare strano, ma sentire parlare i giovani d’oggi di valor di patria accappona la pelle, in questo mondo dove si vive di futilità e di genitori sempre più accondiscendenti, forse per dare ai propri figli quello che in gioventù non hanno avuto o che hanno ottenuto lottando, è difficile pensare, alla luce di questo, che esistono giovani che giurano fedeltà fino all’estremo sacrificio, è difficile vedere i propri colleghi rientrare in Patria con il tricolore sulle loro bare e ascoltare i genitori definirli Eroi. Non voglio, Direttore, strumentalizzare le disgrazie succedute in questi ultimi tempi che hanno colpito la nostra Italia, ma non condivido l’equiparazione tra il sacrificio della vita e la crisi che avvolge l’Italia. Non penso che la vita di una persona valga un posto di lavoro e tantomeno è difficile accettare la necessità di mettere in conto la morte per 800 euro al mese con vitto e alloggio pagato. Non penso che l’aumento degli arruolamenti vada cercato nella crisi, proviamo a cercalo nei sani valori che fortunatamente ancora oggi esistono e spingono molti giovani d’Italia a lasciare i propri affetti sia umani che materiali e
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partire verso mete lontane, consapevoli che nella maggior parte dei casi sarà difficile ritornarvi definitivamente. Mi creda, Direttore, io sono un militare del Sud e ormai sono sette anni che rinuncio ad una stabilità ma periodicamente il mio domicilio si sposta per tutta l’Italia, il tutto per poter assolvere ai compiti che lo Stato mi prefigge di realizzare, non è facile ritornare a casa dopo quattro mesi e ascoltare solo la voce dei familiari per telefono. Tutto questo l’ho fatto e continuerò a farlo perché sono fiero della divisa che i nostri nonni indossavano con sacrificio e che mi onoro di indossare. Auspico che questo mio pensiero possa essere pubblicato in risposta alle considerazioni pubblicate dalla Sua spettabile testata giornalistica. Cordialità, Francesco Gentile Caporal Maggiore VFP4 Delegato Nazionale del Co.Ce.R. Esercito Spettabile Caporal Maggiore, la ringrazio per la sua lettera, che ho molto apprezzato. Tra l’altro, in questo caso, direttore della testata e autore dell’articolo coincidono nella mia persona. Apprezzo molto, e sinceramente, la passione che emerge dalle sue parole per la strada che ha scelto di intraprendere, e come cittadino non posso che essere grato a lei e alle migliaia di altri uomini e donne per la scelta di vita e di lavoro che avete compiuto, di cui certo non ignoro i sacrifici, i rischi e le difficoltà. E sono anche sicuro (e rinfrancato) di quello che lei sostiene, e cioè del fatto che sia principalmente la “vocazione” ad indurre i giovani ad arruolarsi. Ma, tutto questo, non voleva assolutamente essere messo in discussione dal nostro articolo, quantomeno nelle sue intenzioni. Quello che volevamo semplicemente mettere in luce era il fatto che in Toscana si sia assistito, nell’ultimo periodo, a un sensibile aumento delle richieste di arruolamento da parte dei giovani, fenomeno che - come è emerso da un nostro colloquio con alcuni rappresentanti dell’Esercito - può essere in parte ricondotto anche alla crisi e alla difficoltà dei giovani di trovare lavoro (e nell’articolo infatti si specifica “almeno in parte”). Ma questo non significa assolutamente che, alla base di tutto questo, non ci sia quella che lei chiama “vocazione”, senza la quale - aggiungo - ritengo sia difficile, se non impossibile, per un giovane fare questa scelta. Nell’articolo, peraltro, si sottolinea come la difesa della Patria e la salvaguardia delle Istituzioni - e quindi il valore che viene loro riconosciuto - siano i capisaldi della missione di ogni militare. Per concludere, quello che voleva essere messo in luce dall’articolo era il “notevolissimo incremento delle domande”, per usare le parole del Colonnello da noi intervistato, registrato in Toscana (terra storicamente meno “generosa”, rispetto al Sud Italia, per numero di arruolamenti), a cui - proprio perché avvenuto molto rapidamente e in un particolare periodo storico come quello che stiamo vivendo - abbiamo cercato di dare una spiegazione. Senza - le assicuro aver mai pensato di mettere in discussione il valor di Patria che certo non può mancare a chi sceglie di arruolarsi . M.F.
PISTE CICLABILI, DIRITTI E INSULTI Buongiorno! Vorrei ringraziarvi per l’articolo sulle piste ciclabili apparso sull’ultimo numero della rivista. Purtroppo, però, sull’argomento resto molto, molto pessimista. Come ex diplomatico, negli ultimi dieci anni ho girato un po’ tutto il mondo e vissuto in moltissime città dove i pedoni che attraversano sulle strisce sono rispettati e hanno la precedenza. A Firenze, dove vivo da più di un anno, mi trovo benissimo. Purtroppo, però, ogni volta che devo attraversare la strada sento di rischiare la vita, perché quasi nessuno è disposto a fermarsi. Per non parlare di quando pedalo sulle piste ciclabili! Automobili (e purtroppo anche i pedoni) le invadono di continuo e buona parte delle persone a cui faccio notare che la pista è riservata ai ciclisti mi rispondono in molto inutilmente maleducato, anche (e soprattutto) quando hanno torto marcio, mandandomi senza troppi complimenti a quel paese. Non ho richieste o proposte particolari, perché ormai mi sono rassegnato alla mia dose quasi quotidiana di prevaricazioni e di insulti. Però è un vero peccato che, su questo punto, questa splendida città non sembri in grado di allinearsi alle sue sorelle nobili del resto d’Europa. Almeno questo lasciatemelo dire! Cordiali saluti, Valerio Parmigiani LUNGARNO COLOMBO, “PERICOLO PER I CICLISTI” Spett. Redazione, poiché la percorro tutti i giorni per andare a lavoro, segnalo che la pista ciclabile situata a Firenze nel lungarno Colombo proveniente dal Teatro Tenda Saschall in direzione del centro cittadino laddove si immette nella via che percorre il Ponte da Verrazzano, lo fa senza alcuna segnalazione preventiva mediante un improvviso e normale scalino del marciapiede, senza alcuna discesa o altro di inclinato, con grave pericolo di caduta per chi arrivi in velocità e non sia a conoscenza della situazione. Sarebbe invece importanteindispensabile realizzare in quel punto una discesa o deviare la pista a lato verso la discesa già esistente ma utilizzata e segnalata solo per i pedoni. Altrimenti quantomeno sarebbe necessario avvertire dell’improvviso pericolo i ciclisti, con cartelli o segnalazioni dipinte a terra. Faccio presente quanto sopra per segnalare a chi ne è competente la carenza descritta per provvedervi conseguentemente. Lettera firmata “PEDONALIZZAZIONE DEL DUOMO, LA MIA PROPOSTA PER IL BUS 23” Invio alcune considerazioni riguardo la pedonalizzazione di Piazza Duomo e le conseguenti ripercussioni sul trasporto pubblico. Abito nel Quartiere 3 di Gavinana: premetto che sono favorevole alla pedonalizzazione di Piazza Duomo, sia come scelta urbanistica, sia come scelta ecologica e che utilizzo da tempo il trasporto pubblico urbano, ritenendolo uno dei migliori mezzi collettivi ed ecologici, insieme a tutta la mia famiglia che utiliz-
za l’autobus o la bicicletta per recarsi al lavoro od a scuola. In particolare segnalo che, per quanto riguarda la linea Ataf n° 23, le ripercussioni sono particolarmente pesanti. Il percorso d’andata dalla zona di Piazza Gavinana alla Stazione SMN non presenta grosse criticità, anche se sono aumentati i tempi di percorrenza, ma in limiti ragionevoli. La criticità si presenta invece nel percorso dalla Stazione SMN verso la zona di Piazza Gavinana; in questo caso il percorso si è notevolmente allungato, sono previste ben 10 fermate in più rispetto al precedente percorso e quindi i vecchi tempi di percorrenza (circa 20 minuti) sono aumentati raddoppiando, quando va bene, se non addirittura triplicando (ho impiegato anche un’ora per percorrere i circa 5 chilometri da SMN a Gavinana). Nel tratto in oggetto, questa linea è stata completamente stravolta, poiché l’autobus percorre Via dell’Agnolo e Via dell’Oriuolo (strade peraltro molto strette e con auto in sosta che rallentano il percorso), per poi passare comunque da Piazza Duomo e riprendere il vecchio tragitto in Via del Proconsolo. Peraltro si tratta di una linea urbana importante, che percorre un tragitto molto lungo. Se, per il giusto completamento della pedonalizzazione di Piazza Duomo, si penalizza chi ha scelto il trasporto pubblico come mezzo di spostamento, dilatando tempi d’attesa e percorrenza, si rischia di disincentivare l’utilizzo dell’autobus ed il passaggio a mezzi privati. Mi auguro che si tratti di un periodo di rodaggio e che comunque siano considerate e valutate le segnalazioni degli utenti. A tale proposito, nello spirito di una critica costruttiva, mi permetto di avanzare la seguente proposta: far percorrere all’autobus n° 23 alcune strade alternative, già utilizzate in passato in occasione di transiti provvisori, ad esempio da Piazza Beccaria, anziché percorrere Via dell’Agnolo, seguire la direttrice Lungarno della Zecca Vecchia - Biblioteca Nazionale – Corso Tintori – Ponte alla Grazie, che consente comunque di avvicinare molto l’utenza al centro storico, ma contenendo i tempi di percorrenza. D’altronde credo che vi sia l’intenzione di collegare la parte del centro storico con bussini elettrici. Questo è solo un esempio, ma potrebbero essere individuate altre soluzioni. S.B. VIA DEL PODESTA’, IL DIBATTITO PROSEGUE Spett.le Reporter, ho letto il vostro articolo di ottobre e le lettere di reclami del numero di novembre. Capisco benissimo che con il senso unico in via del Podestà, istituito in via “provvisoria” lo scorso anno a febbraio, gli abitanti ci abbiano guadagnato in silenzio e tranquillità. E’ diventata infatti quasi una strada privata! Mi riferisco in merito soprattutto alla parte centrale della via, cioè quella dal cimitero verso le Due Strade transitata ora solo dai suoi abitanti. Tale provvedimento era dovuto, pare, all’istituzione di un’incongrua sistemazione della Zcs (come faceva rilevare un vostro lettore) che prevedeva solo posti per i residenti e non quelli a rotazione veloce
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invia la tua segnalazione alla nostra redazione redazione@ilreporter.it ISOLOTTO, QUANDO IL PROBLEMA E’ L’ECCESSIVA VELOCITÀ Gentile Redazione, vorrei segnalare un disagio che dura da anni, anche a nome di tanti altri cittadini abitanti all’Isolotto. La via Libero Andreotti, dirizzone di strada che porta dalla piazza dell’Isolotto e dalla passerella sull’Arno fino alla rotonda del viale Talenti e al viale Nenni (strade di vastissimo traffico), è percorsa giorno e notte da una moltitudine di veicoli che la percorrono anche a 80 km/h, creando apprensione e disagio soprattutto per coloro che si immettono in via Andreotti da via Boccioni. Chiederemmo in particolare (e non credo sia una richiesta esosa...) due cose: a) che vengano tolti almeno due posti macchina nella via Andreotti all’incrocio con via Boccioni, che obbligano chi si immette nella strada a occupare metà della carreggiata per vedere bene chi sopraggiunge da sinistra, con evidente pericolo per tutti; b) che vengano messe le strisce pedonali del tipo “rialzato”, come ormai è quasi dappertutto, al fine di contenere le velleità agonistiche delle auto, ma soprattutto di molti motorini e motociclette. Spero che questo appello possa essere raccolto da qualcuno che “può” fare qualcosa... Renzo Lulla
Gentile signor Renzo, raccogliamo con piacere il suo appello e pubblichiamo la sua lettera, invitando chi – come dice lei - “può fare qualcosa”, ovvero coloro che sono addetti a questo compito, a venire quantomeno a controllare la situazione nella strada di cui lei parla. Quello dell’eccessiva velocità è un problema che riguarda purtroppo molte strade cittadine, soprattutto quelle che, essendo lunghe e dritte, “incoraggiano” (ovviamente a torto) auto e motociclisti a spingere maggiormente sull’acceleratore, dimenticando i limiti di velocità e il fatto che vi sia un motivo preciso se sono stati istituiti anche in quelle vie. Le strisce pedonali rialzate rappresentano certo un incentivo a decelerare per auto e moto, e possono quindi senz’altro rappresentare una buona soluzione per aumentare la sicurezza di pedoni e non solo – così come lo sono tutti i mezzi ed i dispositivi finalizzati a ridurre la velocità sulle strade cittadine – ma ciò che ritengo più importante, l’obiettivo che le istituzioni – e non solo a Firenze – devono in ogni modo raggiungere, è un cambiamento dei comportamenti di chi è al volante, un cambiamento nella mentalità dei conducenti. Correre e superare i limiti di velocità è pericoloso, in ogni strada, per quanto priva di ostacoli e rischi possa sembrare: è questo il messaggio che deve essere fatto passare. Con ogni mezzo. Sennò finiremo – come spesso accade – per parlare di ogni singola strada e della sua pericolosità soltanto dopo l’incidente di turno. Per questo, sempre nel nome della sicurezza stradale, penso che le istituzioni debbano continuare a far di tutto per affrontare e risolvere il problema della viabilità, che da anni colpisce numerose zone di Firenze, con la tanto attesa entrata in funzione del tram e con l’incentivo dell’utilizzo dei mezzi pubblici. Un automobilista estenuato da traffico e code è infatti – e sempre – un automobilista più stanco e pericoloso, anche per la (sbagliata) idea di poter recuperare il tempo perso negli ingorghi schiacciando il piede sull’acceleratore nella prima strada trovata libera dal traffico. È un obiettivo difficile da raggiungere, certo, come lo è sempre quando si tratta di dover cambiare mentalità e comportamenti ormai acquisiti. Ma è un obiettivo da raggiungere ad ogni costo. E, questo sì, di corsa. Matteo Francini
(solo alle Due Strade) e ad un riferimento all’attuazione del codice della strada. Il provvedimento di senso unico verso il Galluzzo ha creato per molti abitanti della strada e della zona grandi disagi nella mobilità, drammatica nelle ore di punta, con lunghe code ai tre semafori che bisogna superare per raggiungere la città. Code, intasamento, tempi enormemente allungati e inquinamento. Obbiettivamente la via del Podestà è troppo lunga per ridurla ad un senso unico tanto più che ci sono aree commerciali, il Galluzzo e le Due Strade di cui con questo provvedimento, una è satura e l’altra perde un notevole numero di clienti. Inoltre ci sono una casa di riposo con andirivieni di ambulanze, due scuole, Bed&Breakfast e quanto altro e tutti allungano di qualche kilometro i loro spostamenti in un’area in cui gli sbocchi sono fortemente intasati
dal traffico Ad ottobre l’assessore Mattei ha fatto un’ispezione della situazione e così ha fatto più volte in questi due anni il Presidente del Quartiere 3 Ceccarelli da me sollecitato. Altri consiglieri comunali di vari schieramenti politici sono venuti a visionare il problema . Tutti dicono che il problema sarà risolto ma ancora non si capisce come. Attualmente noi abitanti della parte finale di via del Podestà verso le Due Strade che sopportiamo il maggior disagio (nel mio immobile c’è un b&b che ha un notevole danno per l’arrivo e la partenza dei turisti, taxi che non vogliono fare la corsa , aumenti enormi della tariffa) avremmo raccolto molte firme, circa 400, che chiedono il ripristino del doppio senso regolamentato da semafori per l’alternanza del traffico o quanto meno un senso unico alternato. La lettera del Sig. Zei, cioè doppio senso
anche nella parte verso le Due Strade a partire dall’angolo di via Martellini può essere una alternativa purché si tenga conto che il primo tratto di via Martellini (300 metri) necessita di un transito alternato poiché è presumibile che gli automobilisti provenienti da Via Silvani, Impruneta la usino per raggiungere la via Senese evitando la piazza Acciaiuoli. Faccio altresì notare che ogni giorno capita di incontrare auto e motorini che transitano irregolarmente in doppio senso a scapito della loro e nostra incolumità Cordiali saluti, Donatella Mei Gentilucci “PULLMAN IN SOSTA, PROBLEMA ANCHE IN VIA BARACCA” Buongiorno, volevo rispondere e dire la mia alla signora “fiorentina indignata” che ha scritto sul Vs numero di Novembre 2009 del problema “Bus turistici in sosta con il motore acceso”; ebbene cara signora non è la sola che denuncia questa situazione nella nostra città, ci ho provato anch’io con il Quartiere (io sono del Q5), con i vigili, ho scritto ai giornali e poi con la venuta del nuovo sindaco dato che il precedente faceva “orecchie da mercante” ho esposto il problema; purtroppo la mia voce tramite mail o telefonate o incontri personali (con il solo Q5) non ha avuto seguito e questo penso sia dovuto ad una sola ragione e sempre la solita, il “dio quattrino”, perché questi autobus portano i turisti ed allora dobbiamo tutti stare zitti perché portano soldi alla città, ma dico e lo ribadisco, li portano solo a determinate categorie danneggiando, come giustamente lei espone, il nostro ambiente cittadino; questo sistema di fare io lo vedo nella mia zona e precisamente in via Baracca dove ci sono diversi Hotel che sistematicamente quando ricevono i loro “clienti” e gli autobus, questi ultimi sia perché estate sia perché inverno lasciano i loro motori accesi anche per 50 (cinquanta) minuti!!!!!, infischiandosene dell’ambiente; quando ci sono queste situazioni vedi passare i vigili in pattuglia che tirano dritto come se avessero il “paraocchi” per non vedere perché oltre a questa situazione questi automezzi si fermano in zone non consentite per la “FERMATA” e per la “SOSTA” alla faccia dei pedoni che non riescono nemmeno a camminare sui marciapiedi; inoltre restringono la carreggiata facendo fare code nella suddetta strada; le ho scritto ed invito il Reporter a fare qualche cosa di concreto perché non so se lei ne è a conoscenza che sul nostro territorio comunale c’è una ordinanza del sindaco che vieta tale comportamento; l’ordinanza in questione è la nr 4636 del lontano 20 Giugno 1996 quindi come vede già allora avevano pensato di limitare tale inquinamento; l’ordinanza recita testualmente: DIVIETO DI SOSTA E FERMATA CON MOTORE ACCESO. Ha mai sentito di multe fatte a tal proposito? Io no; avevo suggerito anche questa ipotesi per rimpinguare le casse del comune e allo stesso tempo sanare questa anomalia per cercare di arginare questo fenomeno per arrivare a fare qualche blocco del traffico
in meno e non penalizzare sempre i cittadini. La saluto “fiorentina indignata” e mi auguro che si risolva qualche cosa per questo problema, ma se siamo solo noi dure a dire e denunciare questa situazione la vedo dura... Costantino Giaquinto “NON SOLO BUS TURISTICI COL MOTORE ACCESO” Gentile redazione, vorrei fare riferimento all’intervento firmato “una fiorentina indignata” nell’ultimo numero circa i “bus turistici in sosta con il motore acceso”, la quale avrebbe motivo di indignarsi ancora di più se sapesse che, purtroppo, il malcostume di mantenere gli autobus in sosta con il motore acceso non è prerogativa degli autisti dei bus turistici, ma anche di molti loro colleghi dell’Ataf. Per fare un esempio, trovandosi la mia abitazione a soli 8 metri dal capolinea della linea 14B (Niccolò da Tolentino), ho modo di registrare quotidianamente numerosissime soste di 4-5, fino a 8-10 minuti (addirittura in un paio di occasioni quasi un quarto d’ora!) con il motore acceso. Alla richiesta di spiegazioni avanzata ad alcuni autisti, ho ricevuto risposte molto sgarbate oppure, quest’estate, la giustificazione che era necessario per raffreddare i veicoli a gasolio. Peccato che lo stesso accada, contrariamente a quanto dichiarato, anche con i veicoli a metano, che comunque sono meno di un terzo del totale del parco mezzi, con pesanti ricadute in termini di inquinamento. Nemmeno è una questione esclusivamente estiva, dal momento che nulla è cambiato da allora, al contrario sempre più frequentemente si assiste anche a lunghissime accelerate al massimo di giri durante le soste, che quindi aggravano il problema anziché ridurlo. A nulla è valso sporgere reclamo ad Ataf s.p.a. L’unica risposta, la prima, sollecitava le segnalazioni puntuali del numero delle vetture guidate dai responsabili di tali illeciti (sì, perché ai sensi dell’art. 157 del Codice della Strada, c. 2 e 8, lasciare il motore acceso durante la sosta è passibile di sanzione fino a 155 euro, ma questo naturalmente non conta nulla), benché dopo una decina di segnalazioni in tal senso si continua ad udire solo un pesante quanto eloquente silenzio. E’ stata inoltre realizzata una petizione con la raccolta di firme di pressoché tutti gli abitanti che si affacciano sulla rotonda di Via Aselli/Via Niccolò da Tolentino, presentata all’assessore Mattei il 24 settembre scorso alla presenza di un ingegnere Ataf. Entrambi hanno assunto l’impegno di trasferire il capolinea a qualche metro di distanza, quantomeno in posizione equidistante dalle abitazioni, in una corsia preferenziale al centro della piazza, pronta da anni ma mai utilizzata. Inutile dire che, mentre la qualità della vita nelle nostre abitazioni continua ad essere affetta da rumore, smog e vibrazioni, siamo sempre in attesa di Godot. Francesco Rui Sacco
segnalazioni a redazione@ilreporter.it
Le mostre Innocente e calunniato Dal 6 dicembre al 28 febbraio
Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi Nel quarto centenario della morte la mostra Innocente e calunniato. Federico Zuccari (1539/40 – 1609) e le vendette d’artista presenta al pubblico i temi di polemica e di vendetta che alcuni artisti, e in particolare Federico Zuccari, usarono per dichiararsi innocenti a fronte di calunnie e ingiustizie vere o presunte. Re per avventura Dall’11 al 16 dicembre
Villa Bandini – Sala Paradiso La storia di Moris Benovsky, avventuriero slovacco che diventò re del Madagascar, accompagnata dalle bellissime fotografie di Alessanndro Boschi, che ha “rubato” le immagini più commoventi dell’isola ad est del continente africano. Artefatti preziosi Fino al 31 gennaio
Museo degli argenti Palazzo Pitti A 45 anni dalla vittoria a Firenze del primo premio al Concorso Nazionale di Oreficeria del 1964, Fausto Maria Franchi torna nel capoluogo toscano con una mostra monografica al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti. Già nel 2007 l’orafo romano aveva voluto legare il suo nome al Museo degli Argenti, donando l’anello Triangoli segreti, la spilla Affinità elettive e l’anello Ore perdute, opere entrate a far parte della collezione permanente del Gioiello Contemporaneo del museo. L’oratorio di Santa Caterina all’Antella e i suoi pittori Fino al 31 dicembre
Bagno a Ripoli Una mostra d’eccezione in un luogo unico: l’Oratorio di Santa Caterina d’Alessandria a Bagno a Ripoli, suggestivo gioiello immerso nella campagna fiorentina, in cui è custodito uno dei cicli pittorici meglio conservati del trecento
fiorentino ed opera di tre grandi maestri dell’epoca: Pietro Nelli, Maestro di Barberino e Spinello Aretino. Le porcellane di Betty Woodmann Fino al 15 Febbraio
Museo delle porcellane Palazzo Pitti Tra le prestigiose porcellane conservate alla Palazzina del Cavaliere trovano una appropriata collocazione le creazioni colte e fantasiose di Betty Woodman, in vetrine appositamente integrate con l’allestimento del Museo. Le insolite porcellane di Sèvres realizzate dall’artista, sconvolgono l’idea tradizionale di “corredo da tavola apprezzato” con le loro forme imprevedibili e l’intensità e brillantezza dei colori, senza tralasciare il bon ton ormai consolidato dei prestigiosi serviti amati dai regnanti. Robert Mapplethorpe Fino al 10 gennaio
Galleria dell’Accademia Le fotografie di Mapplethorpe nel museo di Michelangelo, il tempio della Forma. A 20 anni dalla morte dell’artista, la Galleria dell’Accademia ne celebra il talento con una mostra di 91 immagini per la prima volta accostate alla più emblematica delle icone rinascimentali. Le studiate pose di Lisa, Lydia, Ken, Tyler, Thomas, Ajitto evidenziano un procedimento costruttivo di tipo scultoreo e in tal senso rimandano al David e ai capolavori della pittura fiorentina. Tra corpo umano e natura morta, due mondi dialogano oltre il tempo, lo spazio, le culture.
Concerti Ludovico Einaudi 10 dicembre
Teatro Verdi Ludovico Einaudi, compositore e pianista torinese, è oggi uno degli artisti più apprezzati e richiesti della scena europea. La sua musica affonda le radici nella tradizione classica con l’innesto di elementi derivati dalla musica pop, rock, folk e contemporanea. Le
sue melodie sono profondamente evocative e di grande impatto emotivo. A colpire nel segno sono le melodie ondulatorie in continuo movimento, fra accelerazioni improvvise e altrettanto subitanee sospensioni, mai così solari e ‘positive’, in bilico tra suoni classici e d’avanguardia, suggestioni etniche ed elettronica. Dopo gli impegni estivi, Ludovico Einaudi partirà in autunno per un nuovo intenso tour europeo che toccherà numerose città tra cui Amburgo, Dublino, Parigi, Stoccolma, Londra, Lisbona, Berlino e Praga. Il rientro in Italia è previsto per dicembre quando sarà al Teatro Verdi di Firenze. Biglietti da 40 a 17 euro.
(Theremin, Vibrafono, Marimba, Glockenspielt, Campionatori e Piani Giocattolo), Mauro Ottolini (Susafono, Trombone, Bombardino e giocattoli), Achille Succi (Saxofono, Clarinette e clarinetto basso , giocattoli), Alessandro Stefana (Chitarra, Banjo, Elettronica, AutoHarp, slide guitar, ViolinArpa) e dagli “strumenti inconsistenti”. Tra questi troneggia la riproduzione di un Mighty Wurlitzer, il “theater organ” indispensabile accompagnamento di ogni impresa fantastica. Biglietti da 40 a 20 euro.
Marta sui tubi 10 dicembre
Nelson Mandela Forum Anticipato dal primo singolo Parla con me, è uscito Ali e radici il nuovo atteso album di Eros Ramazzotti; undici canzoni inedite (più la bonus track Linda e il mare disponibile solo su iTunes) caratterizzate da un respiro sonoro internazionale. Con oltre 210.000 copie vendute in prenotazione, è già triplo disco di platino, consentendo quindi ad Eros di essere tra i premiati (multi-platinum) ai prossimi Wind Music Awars, gli Oscar della Musica Italiana. Prodotto da Eros che è anche autore dei testi con Adelio Cogliati e delle musiche con Claudio Guidetti, Ali e radici è il suo undicesimo album di inediti e arriva a quattro anni dall’ultimo, “Calma apparente”. Da 65 a 30 euro.
Viper Theatre Superato il traguardo delle 80 date tra ottobre 2008 e settembre 2009, la band più amata dagli idraulici italiani terrà una serie limitata di performance poliartistiche tra ottobre e inizio dicembre, emblematicamente definite “Arte sui tubi”. Ingresso: Biglietti: 13 euro + diritti di prevendita. Vinicio Capossela 13 dicembre
Teatro Verdi Dopo il successo della scorsa stagione (due esauriti al Teatro Verdi a marzo), torna a grande richiesta Vinicio Capossela. Il tour è stato immaginato come un concerto-spettacolo ispirato ad una sorta di “circo delle stranezze”. L’allestimento prevede, alle spalle dell’artista e ai lati del palco, l’uso di side show banners, di teli illustrati e colorati che mostrano le attrazioni, in un contorno di luce da acquario e lampadine da carnival, da luna park. Vinicio (Pianoforti, Chitarre, Mighty Worluzter, Farfisa, Voci) sarà accompagnato sul palco da molti artisti tra cui Christopher Wonder (il mago de Human Pignata), Jessica Love-The Elastic Lady (mangiafuoco, bersaglio del lanciatore di coltelli) dai musicisti Glauco Zuppiroli (Contrabbasso e Ukulele), Zeno De Rossi (Batteria e Grancassa da banda), Vincenzo Vasi
Eros Ramazzotti 15 dicembre
Niccolò Fabi 17 dicembre
Viper Theatre Torna a Firenze il cantante capellone che ha fatto cantare l’Italia degli anni Novanta con la sua celeberrima “Capelli”. Niccolò Fabi arriva al Viper con un nuovo repertorio fatto di canzoni melodiche, arrangiate con la cura del cantautore, che fanno parte del suo ultimo album, “Solo un uomo”, uscito subito dopo aver partecipato alla scrittura della colonna sonora del film “Come Dio comanda” di Gabriele Salvatores, tratto dall’omonimo film di Niccolò Ammaniti. Biglietto 15 euro + diritti di prevendita
Concert Opera Claudio Baglioni Dal 20 al 23 dicembre
Teatro Verdi Sbarca a Firenze il mega evento firmato Claudio Baglioni. Grandi musicisti sul palcoscenico e tanto spazio per le sonorità pop care agli amanti del contante romano, capace di coinvolgere grandi e piccini.
A teatro Molto rumore per nulla Dal 15 al 20 dicembre
Teatro della Pergola Dal palcoscenico del Teatro India all’Argentina torna l’allestimento della celebre commedia shakespeariana esito di un laboratorio che Gabriele Lavia ha tenuto con una ventina di giovani attori. L’attenzione alle nuove generazioni e al teatro di domani che questo spettacolo rappresenta è un obiettivo fondamentale che il Teatro di Roma si è dato come direttrice della sua programmazione. La fortuna con la F maiuscola Dal 26 dicembre al 10 gennaio
Carmen Suite Dal 5 al 24 dicembre
Teatro Comunale Bellissima, magnetica, e soprattutto bravissima: è ELEONORA ABBAGNATO, palermitana ma dall’età di 13 anni cittadina del mondo, dal 2001 Premiere Danseuse all’Opéra Garnier di Parigi ed unica italiana nel prestigioso e superselettivo tempio della danza nella capitale francese. È a Firenze, Eleonora, dove aveva debuttato nel dicembre 2006 con Coppelia di Polyakov, per interpretare con MaggioDanza, la Compagnia del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Vladimir Derevianko, la protagonista di CARMEN SUITE, il balletto del coreografo cubano Alberto Alonso sulle celebri pagine operistiche di Bizet (eseguite dal vivo dall’Orchestra del Maggio diretta da Fabrizio Maria Carminati) in cui avrà al suo fianco l’etoile Jean-Sébastien Colau, e che – in abbinamento con Il Campanello di Donizetti – andrà in scena al Teatro Comunale dal 5 dicembre, per arrivare con le repliche fino a Natale.
Gli eventi
Teatro della Pergola Un grande interprete del Teatro napoletano, Luigi De Filippo, ripropone questa divertente commedia che nel 1942 fu uno dei più clamorosi successi del Teatro Umoristico dei celebri fratelli De Filippo. Un trionfo personale di Eduardo e Peppino che ne furono i primi ed irripetibili interpreti. Ispirandosi alla lezione di un passato glorioso, oggi, con l’interpretazione e la regia di Luigi De Filippo, lo spettacolo torna a risplendere di luce nuova. La fortuna con “la effe maiuscola” è quella inattesa che capita al protagonista della commedia, un pover’uomo perseguitato da un destino avverso e beffardo, che vede all’improvviso illuminare la sua vita misera dall’arrivo di un’eredità che gli giunge da parte di un parente emigrato in America.
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Palazzo Davanzati Sabato 12 dicembre alle ore 18 il Museo di Palazzo Davanzati presenterà il Concerto di Natale: “Coro vocale di musiche tradizionali natalizie eseguite dal Coro del Duomo di Firenze. L’evento è offerto dal comitato per la rinascita del Museo di Palazzo Davanzati.
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