Il reporter-Borgo-San-Lorenzo-gennaio 2010

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Il Giornale del tuo Comune • COMPUTER • VIDEOGIOCHI • NUOVO ED USATO • TELEFONIA • ACCESSORI Vendita - Consulenza - Assistenza Accessori - Computer e Consolle Centro servizi - Prenotazione Aerea Centro scommesse - Corriere espresso Sviluppo e stampa foto - Siti internet Biglietti concerti ed eventi sportivi Via Fermi, 9 Borgo San Lorenzo - Tel. 055 8021759 www.universal-games.net 1086287

Periodico d’informazione locale. Anno IV n.7 del 4 gennaio 2010. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10

L’INCHIESTA

PRIMO PIANO

GENNAIO 2010

Caro UnaShakespeare, nuova ltro il problema un altro voce, la èvostra Andrea Francini Muzzi* Matteo

IH

UNA FEBBRE DA CAVALLO Le puntate sull’ippica attirano meno, ma il vizio del gioco colpisce ancora. Intanto gli ippodromi sono a un bivio: PAGG.28-29 la svolta è in arrivo

L’ANAGRAFE DEGLI ELETTI Presto il Comune diventerà molto più trasparente, grazie a una mozione che ha messo d’accordo tutti PAGG.8-9

SPORT

Più spazio alle bici Nasce la nuova pista Quel nemico chiamato Aids

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Astri

di Puliti-Ferri

È

IL PERUVIANO “VOLANTE” Lo scorso anno un inizio difficile, ora gol e assist a ripetizione: storia dell’ascesa di Juan Vargas PAG.36

una responsabilità collettiva, una di quelle cose per cui vale la pena fare un po’ di mea culpa: di Aids non si parla più. Da tempo, ormai. Come se con la fine degli anni ’90 fosse passato il pericolo, come se lo spettro di questa tremenda malattia non fosse più di questo mondo. Eppure il virus c’è ancora, eccome, anche se ora non fa più notizia. E Firenze è

diventata la terza città in Italia per numero di malati conclamati (1.159) e sieropositivi presupposti (circa 2.400). Ma la vita di chi ne è colpito, complici i preziosi progressi della medicina, va avanti: come accade a Casa Vittoria, piccola comunità, sorta di “grande famiglia”, dove ogni giorno si lotta assieme contro questa maPAGG.14-15 lattia.

FORTIS JUVENTUS Intervista al presidente Bazzani: “Il punto da raggiungere è la stabilizzazione del club” PAG.38

L’oroscopo della Maga Lula: le stelle raccontano il 2010 che ci aspetta PAGG.30-31

l 2010 inizia con una novità per i cittao letto sul giornale dini di Borgo San Lorenzo. Una novità che lo spettacolo che troverete nella cassetta della posta: si più rappresentato è Ro- Il Reporter. Una tratta di questo giornale, meo Giulietta. nuovae voce che, aMolti partire da oggi, vi racritengono che mese Romeoquello & Giulietta sia la più conterà ogni che accade sul territorio comune, oltrei tempi. a fornire uno bella storiadel d’amore di tutti Stiamo sguardo più Quella ampio èsusolo fattiuna e avvenimenti scherzando! cotta fra due di tutta la provincia di Firenze. Unquei giornale adolescenti! Se li lasciavano stare due di approfondimenti e inchieste si sarebbero mollati da soli. Iosulla sonorealtà conlocale, una nuova voce che va ad aggiunvinto che alla terza volta che Romeo mongersi a quelle già esistenti con un obiettivo tava sul balcone Giulietta dicevaattorno “Che preciso: raccontare quantogli accade noia Romy,diseinoi, sempre qui!”. E lo ad ognuno a pochi metri dabuttava casa o di sotto. Secondo le storie d’amore dall’ufficio. Oggi,me infatti, media globalidae raccontare quelle durano una vita. tecnologie sono sempre piùche avanzate permettono diluiconoscere, in tempo reale o quasi, Dove e lei si conoscono da bambini, quanto avviene dall’altra parte del assieme mondo: crescono assieme, invecchiano Reporter inveceleifocalizzare eIl solo primavuole di morire guarda luilaesua gli attenzione sulla nostra realtà, sul territorio dice “Ma te chi cacchio sei!?”. Questa è che ci circonda, con la convinzione che un la storia di una vita! Io quando sento dire giornale che racconti i fatti di casa nostra che genio mi prende possaShakespeare essere utileèaun tutti i cittadini, comeil nervoso! scritto certe cose: o non strumentoHad’informazione e diessere discussioessere… questo gratuitamente, è il problema! ogni Ma come? ne. Lo troverete mese, Avere o non avere, La nella cassetta dellaquesto posta,èeilalproblema. suo interno un mondo di notizie che non spaziano dalla mattina quando uno si alza ha il dubbio cronaca all’attualità, dalle inchieste ai rese essere o non essere, ma si chiede quale portage, dalla conviene cultura allo sport.Questo Parlan-è supermercato di più. velocemente noi, l’esperienza de Il ildoproblema!! Glidiscrittori sono le persone Reporter è nata a Firenze nel giugno del meno adatte per parlare d’amore. Dante 2007: da allora il giornale è cresciuto, riula conosceva Beatrice? No. Leopardi la scendo a ritagliarsi uno spazio tutto suo nel conosceva Silvia? No. Dante scriveva che mondo dell’informazione locale, e riscuoBeatrice dolce e gentile. chi gliel’che ha tendo unera gradimento sempreMa maggiore detto? Magari alzava ha portato allaBeatrice nascita ladimattina un sitosiinternet quotidianamente (www.ilreeaggiornato faceva dei versi mostruosi! Sarebbe come porter.it) e, nel corso del 2008, ediziose un estraneo parlasse di miadelle moglie. Lo ni di Fiesole e Impruneta. è la volta Si di saprò io com’è fatta, no? Ora E Manzoni? Borgoche Sannon Lorenzo: una nuova vede ci capisce niente avventura di matriche ci nei affascina molto,Sposi” e cheha affronteremo moni, “Promessi scritto 300 con grande impegno ma anche – è il nostro pagine perilraccontare i preparativi. Lo auspiciosolo – con vostro contributo. Aspetsanno tutti che la solo cosalepiùvostre bellalettere, del matritiamo infatti non ma monio è la cerimonia. Al limite scrivici un anche segnalazioni e suggerimenti: questo capitolo lista discriverlo nozze! insieme a voi. giornale sulla vorremmo redazione@ilreporter.it *Comico

CALCIO. Squadre giovanili ormai multietniche. E boom di arbitri extracomunitari

In città si gioca (e si fischia) straniero C

hi l’avrebbe mai detto che un giorno, sui campetti di casa nostra, non si sarebbero visti solo baby calciatori di ogni nazionalità, uniti dall’amore per il pallone e dal sogno di diventare campioni, ma anche arbitri provenienti da mezzo mondo. Oggi quel giorno è arrivato, come confermano i vertici fiorentini dell’associazione italiana arbitri: “Sì, tra nostri fischietti ci sono molti stranieri, soprattutto africani, ma anche rumeni, albanesi e

spagnoli”. Succede che tanti studenti universitari, una volta arrivati in città, decidano di tentare questa “carriera”, spinti dalla passione per il calcio, dal rimborso riconosciuto ai direttori di gara e dal passaparola tra compagni di studi. E se qualcuno pensa che l’essere di pelle nera possa sottoporli a un eccessivo rischio di offese razziste, qui arriva la prima buona notizia: “In tanti anni c’è stato un solo caso clamoroso: per fortuna si dimostra più maturità a

livello dilettantistico che professionistico”, spiegano dall’Aia. La seconda buona notizia viene da coloro che in campo scendono per giocare, e non per fischiare falli o fuorigioco: dai pulcini agli juniores, ormai non c’è squadra che non abbia tra le sue fila almeno qualche straniero, con alcuni casi “estremi”. E così, allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, i campioncini in erba imparano (anche) l’integrazione. PAGG.16-17

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Gennaio 2010

il giornale del tuo Comune

L’INTERVENTO. È ricominciata l’attività della materna di Panicaglia, chiusa dal 2006

La scuola diventa a prova di terremoto

Il consolidamento e l’adeguamento sismico di una parte del vecchio plesso e la realizzazione ex novo di un’ala hanno richiesto investimenti per un milione e 200mila euro. Nel comune crescono gli iscritti a materne ed elementari, calo per le medie Letizia Martino

I

naugurata a inizio anno scolastico, la nuova scuola materna di Panicaglia è nel pieno della sua attività, che si svolge nell’edificio che è stato progettato seguendo i criteri di bioedilizia ed ecosostenibilità e realizzato con materiali naturali: pareti in legno strutturale, tetto ventilato con legno lamellare, pavimento con impianto di riscaldamento a radiante, pannelli solari, aule con colori diversi. Il consolidamento e l’adeguamento sismico di una parte del vecchio plesso (129 metri quadri) e la realizzazione ex novo di un’ala con tre aule, refettorio e laboratorio (510 mq) hanno richiesto un investimento complessivo di 1 milione e 200mila euro circa, così suddivisi: 614mila euro da contributo regionale, 585mila messi a disposizione dal Comune. “La scuola è stata consegnata rispettando i tempi previsti e utilizzando al meglio il contributo economico della Regione Toscana”, ha dichiarato la dirigente scolastica Laura Quadalti in occasione dell’inaugurazione. Il 19 dicembre si è poi tenuta una giornata di “porte aperte” con la popolazione interessata a visitare il nuovo plesso della frazione a sostituzione di quello vecchio, che era stato chiuso dal Comune nel 2006 in quanto non più agibile secondo le norme antisismiche. In seguito agli incontri con i tecnici regionali del Servizio antisismico era stata, infatti, indicata l’impossibilità di far stare gli alunni in quelle aule. Tanto più che l’intero Mugello presenta purtroppo un alto rischio sismico, come anche le annuali scosse, l’ultima chiaramente avvertita nel mese di settembre, puntualmente ricordano agli abitanti della zona. Che purtroppo non sono comunque soli: ben 90 comuni, a ridosso della fascia appenninica, sulla base dei criteri e della mappa di pericolosità nazionale, sono stati inseriti dalla Toscana in zona 2, quella a più alta pericolosità. Secondo i dati diffusi dall’assessorato regionale alla protezione civile e al rischio sismico, gli edifici a più alta pericolosità sismica in Toscana (fra i

UNIVERSITÀ. Corso di laurea in Infermieristica

La tesi? Si discuterà a Villa Pecori Giraldi T

quali ospedali, scuole, sedi comunali) sono 1.454, dei quali un migliaio sono istituti scolastici. Dal 1986 ad oggi, la Regione Toscana ha investito circa 150 milioni di euro nell’adeguamento di queste strutture alle più recenti normative antisismiche, ma sempre secondo l’assessorato ne servirebbero altri 440. Tornando a Panicaglia, la scuola fu dunque chiusa, con i conseguenti e inevitabili disagi per le famiglie: da allora i bambini furono, infatti, accolti nelle scuole di Ronta e in quella di via Aldo Moro nel capoluogo. A Borgo San Lorenzo, volendo scendere nel dettaglio dei numeri relativi alla popolazione scolastica, nel nuovo anno scolastico 2009-2010 gli alunni iscritti alla scuola materna sono in totale 507, mentre quelli delle elementari sono 913. I piccoli utenti sono, nel 2009, in crescita rispetto allo scorso anno (rispettivamente, 494 e 909) mentre i ragazzi delle medie sono leggermente calati, passando

L’edificio è stato progettato seguendo i criteri di bioedilizia ed ecosostenibilità da 538 a 533. “Nel precedente mandato abbiamo investito nell’edilizia scolastica il 64% delle risorse comunali del piano delle opere pubbliche – ha ripetuto il sindaco Giovanni Bettarini - anche in questo vogliamo continuare l’impegno, in particolare con la costruzione della nuova elementare del capoluogo”. Opera che va a sommarsi alla ristrutturazione e al consolidamento per adeguamento alle norme antisismiche dell’ex pretura in via Aldo Moro, dove saranno ricavate due nuove sezioni di materna, e all’intervento riguardante la riqualificazione dell’area verde delle elementari Dante Alighieri.

anta gente, molta emozione e un profondo senso di liberazione: sono gli ingredienti che fanno di ogni tesi di laurea un momento unico e irripetibile. Quello che invece si ripeterà sarà l’utilizzo di Villa Pecori Giraldi come sede per la discussione delle tesi del vicino corso di laurea in Infermieristica. Già a fine 2008 il presidente del corso, professor Taddei, si era impegnato, alla presenza del presidente della fiorentina facoltà di Medicina, il professor Gensini, affinché questo accadesse. Ed ora è successo. A dare il solenne via sono stati, lo scorso 11 dicembre, tredici studenti che si sono guadagnati il titolo di infermiere a due passi dalle aule in cui per anni hanno fatto lezione. Tra applausi e festeggiamenti, naturalmente, prima di iniziare a lavorare duramente in un ambito, quello sanitario, in cui mancano ogni anno circa 60mila infermieri. E infatti, appena laureati, arriva il posto di lavoro. Una rarità per molte altre tipologie di laureati, ma non per loro che – è doveroso aggiungere - devono avere pure una grande vocazione. A trovarla, almeno a Borgo San Lorenzo nell’anno accademico 20092010, sono stati in 50 nuovi iscritti al primo anno. Di questi, approssimativamente la metà abbandona al primo anno, mentre alla fine dei tre anni arriva circa l’80%. Dal 2004, da quando la sede di Borgo San Lorenzo è stata aperta, sono 48 gli studenti che hanno concluso con successo questo ciclo di studi. Anche nella sede bor-

ghigiana, con circa il 70% composto da studentesse, si conferma che la professione rimane ancora oggi prevalentemente femminile, mentre circa l’80% degli iscritti risiede nella zona e preferisce rimanerci, invece di andare verso gli altri poli infermieristici toscani. Nella sede locale si svolgono inoltre anche corsi per operatori sociosanitari e per addetti all’assistenza di base, che sono organizzati rispettivamente da Asl e cooperativa Proforma nell’ambito della formazione della Società della Salute Mugello, che contribuisce anche alla gestione del corso di laurea, insieme ad Asl, Università di Firenze, Comunità Montana e Comune di Borgo San Lorenzo, il quale paga le utenze e mette a disposizione i loca-

Il titolo a due passi dalle aule in cui gli studenti facevano lezione li. Quelli dell’ex Pretura di via Aldo Moro che, come noto, dovranno essere ristrutturati con interventi strutturali che inevitabilmente creeranno qualche disagio ai futuri infermieri. E questi ultimi, se vorranno, potranno anche proseguire il percorso di studi dal momento che, a differenza di quanto accadeva in passato, adesso possono decidere di iscriversi a Medicina. /L.M.


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Borgo San Lorenzo

OPERE. Al via i lavori per il collegamento tra l’ospedale del Mugello e il polo scolastico di via Caiani

La pista ciclabile vede il traguardo L’INIZIATIVA

Vicina la conclusione del progetto, atteso

Tornano gli incentivi per i mezzi elettrici

da tempo dai cittadini. E per chi si sposta

Dopo il gradimento riscosso dalla prima edizione, sono tornati gli incentivi per l’acquisto di city bike, biciclette e ciclomotori elettrici. Si tratta di contributi per l’acquisto di city bike (fino a un massimo di 150 euro), biciclette elettriche a pedalata assistita (fino a 200 euro) e ciclomotori elettrici conformi agli articoli 52 e 75 del Codice della Strada (fino a 250 euro). Per averli, basta richiedere la documentazione all’Urp (ufficio relazioni col pubblico) di Borgo San Lorenzo (tel. 055/84966235) e fare la domanda che sarà accettata tenendo conto della data di presentazione e del numero di protocollo assegnato. Ai cittadini interessati sarà fornito un modulo predisposto, a cui va allegata copia del documento di identità. I contributi sono erogati a cittadini residenti nel comune per l’acquisto di un veicolo pro capite, fino ad esaurimento del fondo disponibile (circa 3.000 euro), che va così ad aggiungersi ai 5.000 euro erogati in occasione della prima iniziativa.

in bicicletta o a piedi arriva anche la passerella sul torrente Le Cale Sara Casini

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uone notizie, finalmente, per la pista ciclabile di collegamento tra l’ospedale del Mugello e il polo scolastico di via Pietro Caiani. I lavori, che sono stati appaltati nel dicembre scorso, inizieranno infatti nel corso di questo mese. Sembra dunque vicina la conclusione di un progetto da tempo atteso dalla popolazione, nonché una tra le questioni che più hanno vivacizzato tanti consigli comunali. Chi si chiedeva dunque che fine ha fatto la possibilità di pedalare comodamente da viale della Resistenza al liceo Giotto Ulivi adesso ha una risposta. Non solo, potrà iniziare a mettersi in sella alla bici, almeno stando alla scansione temporale prevista dall’assessorato ai lavori pubblici. Meglio specificare però, fin da subito, che non verrà costruita una pista parallela al marciapiede, bensì si tratterà di un percorso ciclabile interno al marciapiede esistente che è stato valutato come sufficientemente largo per accogliere anche chi decide di spostarsi su due ruote. A dividere la pista dai pedoni sarà la segnaletica, e necessariamente dovranno essere eseguiti i lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per la realizzazione di alcuni attraversamenti pedonali. Gli interventi previsti hanno un costo complessivo di circa 130mila euro, e i fondi arrivano dalle casse comunali. E per gli spostamenti in bici o a piedi arriva anche un’altra novità per chi si sposta dall’area del Foro Boario all’area servizi di piazza Martin Luther King: la passerella sul torrente Le Cale, costruita da Cavet come opera di mitigazione per la realizzazione dell’Alta Velocità, e inserita negli interventi per l’arginatura del fiume previsti dalle più recenti normative in materia. Due nuovi tasselli, la pista ciclabile e la passerella, che l’amministrazione borghigiana vede come fondamentali per giungere a comporre un vero e proprio mosaico di buona vivibilità: un disegno per lo sviluppo sostenibile, che inevitabilmente mette in gioco responsabilità individuali e collettive. Le responsabilità dei singoli cittadini nel fare (o non fare) scelte ecosostenibili, evitando

Copia in abbonamento postale

Il Reporter è un periodico di 8 edizioni che mensilmente viene distribuito da in 198.200 copie

ad esempio di gettare cartacce in terra e di usare l’auto anche per brevi spostamenti; le responsabilità degli amministratori, che devono fornire alternative concrete per facilitare tali buone pratiche e garantire uno stile di vita lontano dalle tipiche frenesie e isterie della città. Un tema, questo della qualità della vita nel capoluogo - in cui abitano ormai circa 18mila persone - che chiama dunque e inevitabilmente tutti in causa, anche quando fa rima con viabilità e parcheggi. Due que-

stioni che sono state spesso al centro di accesi dibattiti, e rispetto alle quali l’amministrazione conferma la propria linea, che va nella direzione di aumentare progressivamente, a partire dai primi mesi dell’anno, i posti per i residenti della zona centrale, fermo restando la decisione del parcometro in alcune aree per garantire, attraverso soste che non durano tutta la giornata, una migliore fruibilità del centro storico e maggiore mobilità nella zona. Nel mosaico pensato dall’ammini-

strazione, dovrebbero infine inserirsi i marciapiedi che corrono lungo viale Giovanni XXIII e i parcheggi alle porte di Borgo San Lorenzo, quello ormai conosciuto adiacente al parco della Misericordia e quello nuovo di viale Kennedy, con 120 posti auto di cui 5 per disabili, realizzato da Cavet nell’ambito degli accordi dell’Alta Velocità, a servizio dei residenti della zona oltre che degli impianti sportivi vicini, i campi di calcio e da tennis come il centro piscine.

IL PROGETTO Sono ormai circa 80 i bambini che ogni giorno vanno a lezione senza l’auto

Tutti in classe “a bordo” del Pedibus

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ono ormai giunti a quota 80 i bambini che, ogni giorno, si recano a scuola a piedi grazie al progetto Pedibus, un’esperienza significativa di mobilità sostenibile rivolta ai bambini. Un progetto che a Borgo San Lorenzo nasce alla fine del 2007 e prende il via a inizio 2008, e che ad oggi coinvolge i bambini delle elementari, invitati ad andare a piedi a scuola accompagnati dagli adulti, alcuni volontari dell’Anteas. Quattro sono i percorsi ormai attivati che vanno verso la scuola Dante Alighieri di via Leonardo Da Vinci e verso il plesso scolastico di via Don Minzoni, e che ogni mattina si snodano per “far salire a bor-

do” i bimbi incontrati lungo i tragitti, nei vari punti di ritrovo individuati. Il Pedibus nasce in Danimarca, è attivo in Nord Europa e si sta diffondendo in molti Paesi, e funziona come un vero e proprio bus umano composto non da sedili bensì da bimbi in fila indiana che, sotto il controllo degli operatori, si arrestano alle fermate per accogliere altri piccoli passeggeri. L’esperienza è stata recepita anche a Borgo San Lorenzo con lo scopo di abituare i cittadini, fin da piccoli, a muoversi non necessariamente a bordo di un’auto, a farlo in totale sicurezza e con un occhio al benessere fisico, al quale certamente una buona cam-

Il Reporter di Borgo San Lorenzo raggiunge 7453 famiglie nel Comune di Borgo San Lorenzo

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Anno IV n.7 del 4 gennaio 2009

Direttore Responsabile: Matteo Francini Service editoriale e grafico: Tabloid soc.coop., Firenze (FI) scrivimi@ilreporter.it

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minata al giorno può contribuire. Non sono ragioni di poco conto se si considera, oltre al problema globale dell’inquinamento, anche quello dell’obesità in crescita fra i più giovani e lo stretto rapporto tra l’esercizio fisico e un buon sviluppo psichico. “Mens sana in corpore sano” dicevano i latini, ma la frase non ha affatto perso di valore: è ormai assodato che i bambini restano dipendenti dai genitori per un periodo sempre più lungo, e che l’utilizzo dell’automobile favorisce un atteggiamento apatico. E allora meglio fare due passi, tutti in fila, seguendo le impronte /S.C. colorate per arrivare a scuola.

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il giornale del tuo Comune

MESTIERI DI OGGI E DI IERI. Il “re” della cucina occidentale resta un ospite gradito in tavola

L’arte antica (ma attuale) di fare il pane In Mugello esistono ancora oggi molti forni che, secondo metodi tradizionali e artigianali, producono ogni giorno il tipico “filone” toscano. E a Grezzano si può visitare il “Mulino Faini” Sara Casini

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rodotto con diverse modalità, arricchito secondo le tradizioni culinarie regionali, acquistato al supermercato oppure nel negozio di fiducia, il pane è e resta gradito ospite delle nostre tavole. Re della cucina occidentale, divenuto sinonimo di “cibo” in senso lato, soprattutto in antichità era al centro dell’alimentazione, tanto da far sì che ogni preparazione a suo accompagnamento venisse appellata con il termine “companatico”,

“con il pane” dal latino “cumpanaticum”. In diversi paesi mediorientali è “azimo”, ossia non è lievitato, e per questo più adatto alla lunga conservazione, nei paesi freddi del nord Europa è prevalentemente di segale, mentre alle latitudini italiane è di frumento e lievitato. In Toscana, a differenza di altre regioni, è “sciapo”, ossia privo di sale proprio per esaltare i cibi saporiti della nostra cucina che intorno al pane ha costruito molti dei suoi tradizionali antipa-

sti: i crostini. Questo vale anche per il Mugello, dove ancora oggi esistono molti forni che, secondo metodi tradizionali e artigianali, impastano e producono ogni giorno il tipico “filone” toscano. Quella di fare il pane è un’arte e un antico mestiere della nostra vallata che si è cercato nel tempo di valorizzare, ad esempio attraverso la promozione del pane del Mugello, la cui filiera produttiva è legata al territorio, ottenuto da grano tenero privo di Ogm, e realizzato secondo l’altica tradizione contadina. Un aspetto agroalimentare da tutelare, ma anche un valore culturale da conservare, a ricordare che il pane ha una storia importante per ogni comunità umana, peraltro non sempre a disposizione di tutti, ed è una vera e propria ricchezza da non sprecare, come spesso emerge, anche dai racconti di miseria di qualunque anziano della zona. E frutto di un lavoro faticoso e notturno, come qualunque fornaio d’oggi può testimoniare. Questo nonostante la meccanizzazione introdotta in un settore che rimane comunque a vocazione artigianale, soprattutto nella nostra zona, dove l’antica tradizione è stata conservata anche sotto forma di tutela degli antichi luoghi di produzione: i mulini. A Grezzano si può ad esempio visitare il “Mulino Faini”, inaugurato nel 2002 e inserito nei percorsi del Museo Diffuso, raccordato al Museo della Civiltà Contadina di Casa D’Erci. Il Mulino si trova in un edificio di origine probabilmente medioevale, i primi documenti - datati 1588 - ne testimoniano l’appartenenza alla fami-

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Nelle tre foto il mulino Faini

ORARIO APERTURE: Feriali 08.30 - 13.00 e 15.00 - 19.30 Festivi 09.00 - 13.00 e 16.00 - 19.30

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glia fiorentina Pieroni; nel 1642 passa in proprietà all’Ospedale di Santa Maria Nova e dal 1780 fino ad oggi alla famiglia di mugnai Faini. In accordo con loro e in collaborazione con il Gruppo d’Erci, l’assessorato alla cultura predispose un progetto

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Borgo San Lorenzo

PALCOSCENICO. Doppio appuntamento, questo mese, con altrettanti spettacoli

Al “Giotto” un gennaio a tutto teatro Giovedì 14 va in scena “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, giovedì 28 “Frankenstein ossia il Prometeo moderno” diretto da Stefano Massini Caterina Sandretti

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rosegue la stagione del teatro Giotto di Borgo San Lorenzo, con altri due spettacoli in programma per il mese di gennaio. Giovedì 14 va in scena “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, per la regia di Mauro Bolognini: la compagnia Siciliateatro narra la storia di un uomo giovane, poco più di quarant’anni, che tradito dalla moglie accetta la condanna e la pena di spartire l’amore della propria donna con un altro uomo, pur di non perderla. “Un tema drammatico e attuale che si voglia o no – ha scritto il regista – un protagonista carico di umanità silenziosa e astuta che gli dà la forza di difendere la sua infelicità coniugale, contro la società ridicola di quel tempo”. Ultimo spettacolo in programma è giovedì 28 gennaio con il Teatro Metastasio Stabile della Toscana/Teatro delle Donne/Festival della Creatività, che presenta “Frankenstein ossia il Prometeo moderno”, scritto e diretto da Stefano Massini. Liberamente ispirato al famo-

so libro di Mary Shelley, la pièce narra la sconcertante umanità della Creatura, emersa dai terribili esperimenti del dottor Victor Frankenstein, e scaraventata nel mondo senza nulla sapere, che protesta con rabbia contro i limiti che lo costringono, divenendo simbolo di una delle più umane lotte. Ma il testo teatrale ricerca anche il tortuoso percorso del giovane demiurgo Victor, e la sua passione prometeica: “Ho scritto la mia versione teatrale di Frankenstein con irrispettoso rispetto – dice l’autore - del testo originale mi sono sforzato di mantenere le atmosfere dell’ultimo Settecento, optando però per una radicale rivoluzione di punto di vista: a tessere le trame della storia è stavolta la Creatura, il cui umanissimo viso impera sulla scena in un lungo primo piano”. Gli appuntamenti al Teatro Giotto continueranno poi nei prossimi mesi: il 26 febbraio con “La Sirena” di e con Luca Zingaretti, a marzo con “Iliande – I fiumi parlano” e “Favole”. A chiusura di una stagione

Monica Guerritore ha aperto la stagione teatrale

iniziata, il 25 novembre scorso, sulla scia della performance di Monica Guerritore “Dall’Inferno all’Infinito”, sospesa tra teatro e letteratura a tessere un viaggio nell’animo umano. Per poi passare al teatro civile di Arca Azzurra Teatro con “Agosto 44. La notte dei ponti”, cronaca

appassionata dei giorni che precedettero e seguirono la liberazione di Firenze con, al centro, l’abbattimento dei ponti sull’Arno. I biglietti possono essere acquistati alla biblioteca comunale a partire dal lunedì della settimana precedente lo spettacolo. Info: 055/8457197.

ESPOSIZIONI. Un vaso decorato ad occhio di piuma di pavone, piatti, stemmi e molto altro ancora

Il museo civico della Manifattura Chini si arricchisce U

n vaso decorato ad occhio di piuma di pavone nei toni del rosso, datato 1900 circa, e firmato Galileo Chini. E’ questo il pezzo d’arte che, insieme a piatti in maiolica, stemmi, un bacile, cache-pots e altri tesori, entrerà a far parte del patrimonio artistico del Museo civico della Manifattura Chini di Borgo San Lorenzo, presso Villa Pecori Giraldi. Esemplari rari e finora mai esposti, di proprietà di un collezionista della zona che li ha ceduti in comodato gratuito e li

La struttura ha compiuto dieci anni lo scorso 8 dicembre, e ora festeggia il 2010 con queste importanti novità

voluti mettere a disposizione per un anno dell’intera comunità. Il museo - che lo scorso 8 dicembre ha compiuto 10 anni - ha ospitato negli anni esposizioni e mostre, e adesso festeggia il 2010 con queste importanti novità che saranno visibili nelle sale dedicate alle produzioni e creazioni Liberty della famiglia di artisti borghigiana. Soddisfatto il neodirettore Adriano Gasparrini, che tiene a precisare che Borgo San Lorenzo è da considerare “una piccola capitale del Liberty”, dove la famiglia Chini, grazie alla capacità artistica di Galileo, unita all’esperienza di ceramista del cugino e all’ingegno del chimico Chino Chini, è riuscita a dare vita a una grande esperienza di artigianato artistico al livello delle grandi correnti artistiche europee dell’epoca. E’ proprio insieme a Chino che, nel 1904, fonda le “Fornaci di San Lorenzo” dando il via alla nota produzione di ceramiche, vetrate, arredamenti da interni e decorazione di mobili in legno, fino a raggiungere fama

ben oltre i confini italiani. Basti pensare ai premi ricevuti alle esposizioni internazionali di Bruxelles, San Pietroburgo e Saint Louis, fino a giungere, dopo il successo alla biennale di Venezia nel 1907, a lavorare alla corte del Re di Siam a Bangkok. Un talento che nasce nel contado di Firenze e che seppe lasciare la sua impronta in tutto il mondo. Il riconoscimento del ruolo della famiglia Chini e di Borgo San Lorenzo nella storia del Liberty italiano è emerso anche di recente, quando il Comune ha partecipato al convegno sul movimento Art Nouveau in Italia che si è tenuto a Viareggio in autunno. Un’occasione per far conoscere, oltre che la storia e l’attività poliedrica della famiglia di artisti borghigiana, anche le nuove opere che andranno ad arricchire e ampliare l’esposizione permanente, visibile in orario invernale il sabato e tutti i festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 (3 /C.S. euro adulti e 1,50 ridotto).

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LETTURA & DINTORNI. L’iniziativa, organizzata dalla Regione Toscana, è aperta a tutti

Un concorso sugli incontri in biblioteca Letizia Martino faceva registrare quota 39mila prestiti. Trend che conferma il bilancio positivo degli anni passati, che hanno visto aumentare i prestiti soprattutto dal 2007 al 2008, saliti da 35.612 a 45.530, così come degli utenti “attivi” che, dai 1.075 del 2004, sono passati ai 3.058 del 2008. I locali sono stati ristrutturati nel 2007, col rinnovo completo di attrezzature e arredi e la creazione della sala per i bimbi, così come si arricchisce il materiale a disposizione. Il fondo Alpigini, frutto della donazione di un appassionato bibliofilo locale, il professor Giuseppe Alpigini, raccoglie circa 20mila documenti sulla letteratura italiana e straniera, il turismo e le arti visive. In più, tra le pareti della biblioteca borghigiana è custodito uno dei fondi di letteratura fantascientifica e fantasy più ricchi d’Italia, con circa 5.000 volumi in lingua italiana, consultabili anche il martedì sera fino alle 23 grazie all’impegno dell’associazione Amici delle Biblioteche, che ogni giorno garantisce il controllo dei locali dalle 13.30 alle 14.30 e che quest’anno ha organizzato anche un corso di utilizzo di Internet per gli over 50. Un polo culturale di riferimento per l’intera vallata del Mugello, con una media di quasi 4mila prestiti al mese, 150 al giorno, la biblioteca comunale di Borgo San Lorenzo è annoverata fra le eccellenze del sistema regionale di pubblica lettura, ed è stata inserita nel gruppo delle undici selezionate per investimenti significativi e rinnovamento in strutture e servizi che prendono parte alla campagna di valorizzazione e promozione del sistema di pubblica lettura toscano “Ma dove? In Biblioteca!”. Tra gli appuntamenti in programma per il mese di gennaio, da segnalare l’aperilibro alle 17: sabato 16 gennaio, il barberinese Matteo Falleri presenta il suo primo romanzo “Era solo uno sguardo”, mentre il 30 sarà la volta di “Bancone verde menta”, sempre di un’autrice barberinese, Simona Baldanzi, alla sua seconda pubblicazione dopo “Figlia di una vestaglia blu”.

In aumento il numero di volumi e i prestiti: la struttura di Borgo San Lorenzo si conferma sempre più un punto di riferimento per l’intero Mugello

“C

i vediamo in biblioteca…”: quante volte sarà capitato di sentirlo dire tra studenti durante una pausa caffè, stretta tra gli esami da preparare e i soliti impegni… una tipica frase di saluto, che la Regione Toscana ha voluto trasformare nel titolo di un concorso – aperto a tutti e al via questo mese per raccogliere scritti, video e disegni sugli incontri e le esperienze vissute in biblioteca. Sì, perché la biblioteca non è solo raccoglimento e libri, ma spesso diventa crogiolo di esperienze, scambi, amicizie, e non manca qualche aneddoto per stemperare lo stress da tesi di laurea. Succede anche alla biblioteca di Borgo San Lorenzo, che è stata e continua a essere un importante luogo di socializzazione e ritrovo per i tanti che la frequentano. Studenti, ma anche bambini, giovanissimi, adulti e anziani che volentieri si fermano qualche ora, per lavoro o per diletto, ad immergersi nelle pagine dei circa 50mila volumi presenti, delle 13 riviste e periodici in abbonamento, a cui si somma un patrimonio di cd musicali e dvd in crescita, per un’utenza che, a ottobre 2009,

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il giornale del tuo Comune

POLITICA. L’obiettivo è garantire una maggiore chiarezza su pratiche e persone

Il Comune diventa “trasparente” grazie all’Anagrafe degli eletti Sara Casini

S

pesso si danno battaglia, qualche volta alzano i toni, sempre devono sostenere o confutare a colpi di voti. E sempre lo devono fare – o almeno così dovrebbe essere- in nome degli elettori che hanno dato loro fiducia, e secondo le regole previste dal sistema democratico. Sono i nostri rappresentanti politici, dai parlamentari fino ai consiglieri comunali. A Borgo San Lorenzo questi ultimi sono in 20: 12 di maggioranza e 8 dell’opposizione, la quale si compone di correnti poli-

tiche diverse. Un consiglio comunale, quello borghigiano, politicamente composito e non di rado vivace e “acceso” sui temi che, di volta in volta, sono all’ordine del giorno. Per definizione quasi mai d’accordo, maggioranza e opposizione in questo caso invece non hanno avuto alcunché su cui scontrarsi. Il “pomo della concordia” – è proprio il caso di chiamarlo così - è una proposta avanzata su mozione dei consiglieri Biagioni, Omoboni e Pieri, poi approvata all’unanimità a novembre, con lo scopo di garantire una maggiore trasparenza circa le pratiche, le persone, le proprietà che hanno a che fare con il Comune. Il nome è di quelli da

ricordare, ed è “Anagrafe pubblica degli eletti”. In pratica, visto che la mozione è passata, adesso la giunta borghigiana è impegnata - e lo dovrà fare entro il 30 marzo di quest’anno - a rendere facilmente rintracciabili, nel sito istituzionale del Comune (www.comune.borgosan-lorenzo.fi.it) alcuni dati, laddove non siano ancora presenti. Ad esempio, entro quella data dovranno essere tramite internet massimamente accessibili alla cittadinanza i bandi e gli esiti di gara, nonché l’elenco delle proprietà immobiliari del Comune e la loro destinazione d’uso. Stessa accessibilità dovrà essere garantita circa l’elenco dei consulenti, la tipologia

Una seduta del Consiglio Comunale

GIACOMO BAGNI Per Borgo

PAOLO BEATINI Libero Mugello

ANDREA BONI Rifondazione Comunista

“Piccolo passo per recuperare la credibilità”

“Trasparenza valore da perseguire”

“Funzionale sotto diversi aspetti”

“Sono d’accordo nel rendere pubblici tutti i dati, e credo che il sito del comune debba essere il principale strumento per veicolarli. Penso anche che questo sia solo un piccolo passo nell’ottica di recuperare la credibilità che la politica e i suoi interpreti hanno perso nei confronti dei cittadini, ma ci vorrà ben altro impegno per perseguire questo obiettivo”

“La trasparenza, oltre che prevista da una specifica disposizione normativa, è un valore in sé da perseguire non tanto con azioni di facciata ma in ogni comportamento che coinvolga l’amministrazione comunale. L’anagrafe degli eletti è un piccolo ma significativo contributo di avvicinamento e coinvolgimento fra elettori ed eletti”

“Penso che l’Anagrafe pubblica sia utile e funzionale sotto diversi aspetti, non da ultimo quello relativo alle attività del consiglio comunale e dei consiglieri. I quali restano il fondamentale pungolo critico per le scelte dell’amministrazione e si fanno portatori delle istanze che raccolgono dai cittadini”

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Borgo San Lorenzo

Dopo l’approvazione all’unanimità della mozione, entro il 30 marzo sul sito istituzionale dovranno essere facilmente rintracciabili anche dati, incarichi e indennità di consiglieri e assessori del loro incarico e i compensi ricevuti. Anche le società partecipate dal Comune saranno più facilmente sotto la lente del cittadino: oltre alla ragione sociale, dovranno essere pubblicati i nominativi dei componenti degli organi, le relative retribuzioni e i dati essenziali di bilancio. Stessa visibilità anche per quanto riguarda ciascun eletto in consiglio comunale, il sindaco e gli assessori, di cui dovranno essere riportati, oltre ai dati anagrafici, le indennità percepite annualmente in qualità di amministratori locali del Comune. Nessuno sconto, e massima esposizione agli occhi dei cittadini, anche per le presenze nelle commissioni consiliari e per gli atti presentati in consiglio comunale. Infine sarà soddisfatta anche la legittima curiosità di conoscere meglio la macchina comunale. Nell’Anagrafe

pubblica degli eletti rientra infatti anche la pubblicazione reperibile online delle retribuzioni annuali, i curricula vitae, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici ad uso professionale dei dirigenti e dei segretari comunali e provinciali, nonché i tassi di assenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale, previsti dalla normativa vigente. “Lo spirito con cui abbiamo presentato la mozione – ha detto in consiglio comunale Paolo Omoboni - è quello della trasparenza funzionale, utile sia per i cittadini che per gli amministratori stessi”. Utile a favorire un clima di fiducia e di leggibilità dell’operato degli amministratori, a mostrare il loro lavoro e quello dei consiglieri, a fare chiarezza su quelli che sono i costi della politica e le indennità percepite.

SILVIA NOTARO Progressisti democratici e sinistra

SIMONA PIERI Popolo della Libertà

“Opportunità per tutti i cittadini”

“È un fatto più che positivo”

“Migliora la trasparenza ma è anche un’opportunità per mettere i cittadini nella condizioni di partecipare alla vita amministrativa del comune in maniera informata e consapevole. Aggiungo che il consigliere è espressione del voto diretto dei cittadini che devono poterlo contattare e verificare gli impegni presi”

Ecco un elenco dei lavori e degli interventi in programma questo mese sul territorio comunale: VILLA PECORI GIRALDI Continuano, nel mese di gennaio, i lavori di manutenzione straordinaria, partiti già in precedenza, presso Villa Pecori Giraldi nel capoluogo. VIA SAN MARTINO Proseguono i lavori di rifacimento dell’acquedotto a cura di Publiacqua. Così come saranno effettuati i lavori di predisposizione per la pavimentazione, in pietra, che avverrà nei prossimi mesi. PISTA CICLABILE A gennaio prendono il via anche i lavori per la realizzazione della pista ciclabile lungo il tracciato individuato dall’Ospedale a via Caiani.

“E’ un fatto più che positivo far sì che il cittadino possa vedere quello che accade nella macchina amministrativa. Spero che l’Anagrafe sia fatta con efficienza e tenendo in considerazione tutta la cittadinanza, compreso chi non ha dimestichezza con il mezzo informatico o addirittura non ha una connessione ad internet”

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attualità

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ECONOMIA/1. Nel 2009 si è registrato un calo pesante delle assunzioni e il mercato del lavoro è in affanno

Ma l’anno nero è davvero finito? Per ora il tracollo è stato evitato grazie a un articolato sistema di ammortizzatori sociali, ma l’assessore regionale al lavoro avverte: “Il 2010 non sarà facile, molti nodi devono ancora venire al pettine” Benedetta Strappi

L’

anno che si è appena concluso si è trascinato dietro un pesante fardello. Quello della crisi, che per tutti gli ultimi mesi ha imperato sulle vite della maggior parte della famiglie, come un’odiosa spada di Damocle che ha soffocato portafogli e buonumore. A Firenze, come nella Toscana tutta e nel resto d’Italia, tanti nuclei familiari si sono ritrovati con uno stipendio solo, costretti a fare i conti con la giostra dell’economia mondiale che nel 2009 ha cominciato a girare impazzita. I dati Istat rielaborati dall’Osservatorio regionale del mercato del lavoro insieme ai dati sugli avviamenti forniti dai centri per l’impiego parlano chiaro. Nel corso dei primi 9 mesi del 2009 in Toscana si è registrato un calo delle assunzioni del 15 per cento, il che significa, in termini assoluti, 90mila persone in meno al lavoro rispetto allo stesso periodo del 2008. Una cifra che, per farsi un’idea, equivale ad un’intera cittadina rimasta a spasso, senza un’occupazione e dunque senza stipendio. Le persone in cerca di lavoro, iscrit-

te ai centri per l’impiego della Toscana, a fine ottobre scorso erano 50.753 (17,2 per cento) in più rispetto a ottobre 2008. Decisamente in affanno appare l’occupazione femminile: il 62 per cento dei disoccupati iscritti al collocamento è composto da donne. Scendendo nel dettaglio, la contrazione degli avviamenti al lavoro risulta particolarmente forte per il settore dei contratti a tempo indeterminato (-28,3 per cento), anche se pure quelli a tempo determinato registrano una flessione pari a -12,8 per cento. Altra spia del malessere della nostra economia è il ricorso alla cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria: rispetto al 2008 è cresciuto del 354 per cento. Per la cassa integrazione straordinaria in deroga le richieste pervenute alla Regione (che gestisce in proprio le procedure di autorizzazione su richiesta delle aziende e sulla base di accordi sindacali) sono state, a partire dal 4 maggio 2009, 7.395, per un totale di 18.063 lavoratori e poco meno di 9 milioni e 600 mila ore. In media sono state richieste 530 ore di cassa integrazione in deroga

a lavoratore. Tra le situazioni più critiche che si è cercato di tamponare pubblicamente ci sono quelle dei lavoratori precari, privi di ammortizzatori sociali: proprio pensando a loro sono stati estesi gli incentivi alle aziende che rinnovano per un anno i contratti a termine in scadenza. Oltre a questo, grazie ad una serie di accordi stipulati con le parti sociali, la cassa integrazione in deroga potrà essere concessa per un periodo superiore ai sei mesi e anche gli incentivi della Regione ai contratti di solidarietà sono stati estesi e potenziati. Infine, uno sguardo all’anno appena cominciato: “Il 2010 non sarà un anno facile – ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro Gianfranco Simoncini – l’occupazione in Toscana non è ancora al tracollo ma dobbiamo ricordare che stanno funzionando in maniera massiccia gli ammortizzatori sociali che hanno aiutato a mitigare l’impatto sociale della crisi. Ma molti problemi devono ancora venire al pettine e quindi dobbiamo attrezzarci per integrare e adeguare il pacchetto dei provvedimenti anticrisi”.

LA NOVITÀ La rete di sportelli verrà ampliata con altri punti di primo ascolto

Allarme usura: il fenomeno cresce e la Toscana vara una nuova legge

L

a crisi che si è mangiata i redditi dei toscani ha tra i suoi strascichi negativi anche l’aumento del pericolo usura. Chi si occupa di combatterla parla chiaro: ci sono segnali inquietanti, che fanno pensare che questa tremenda pratica si stia ulteriormente diffondendo. E così la Regione è corsa ai ripari, approvando una legge che apre nuove prospettive per la lotta allo strozzinaggio. Il primo punto prevede nuovi sportelli anti-usura: “Grazie a quanto è stato fatto in questi anni, in particolare con il volontariato, esiste già una rete importante costituita dai 24 sportelli della Fondazione toscana

per la prevenzione dell’usura – spiega il vicepresidente della Regione Federico Gelli – ma ora la nostra presenza sul territorio potrà essere ampliata e diventare ancora più capillare, con servizi di primo ascolto affidati anche agli Uffici relazioni per il pubblico e ad altri uffici delle pubbliche amministrazioni, nonché a realtà del volontariato con cui stipuleremo apposite convenzioni”. Oltre a questo ampliamento, la legge prevede nuove attività di studio e di monitoraggio del fenomeno, con la creazione di una banca dati. Si punterà molto anche sulla comunicazione e sulla sensibilizzazione, con campagne rivol-

te specialmente ai giovani: l’obiettivo è quello di educarli a un uso consapevole del denaro e delle carte di credito e metterli in guardia dai rischi del gioco d’azzardo e da quelli derivanti dall’indebitamento dovuto ai pagamenti a rate. Una lotta a tutto campo, insomma, per cercare di estirpare quella piaga odiosa che è lo strozzinaggio. Il problema del resto ha dimensioni colossali, con fatturati degni di una grande azienda: si stima che in Italia il giro di affari annuo dell’usura si aggiri intorno ai 30 miliardi di euro e che il 36 per cento di esso sia controllato dal crimine organizzato. /B.S.

Mario Razzanelli • Capogruppo Lega Nord, Comune di Firenze Cari amici e concittadini, un grazie a tutti voi che mi avete consentito di tornare in Palazzo Vecchio per continuare a lavorare per la nostra Firenze e che mi avete sostenuto nelle battaglie intraprese per difendere la nostra città dal degrado fisico e culturale al quale era stata condannata dalla passata amministrazione. Abbiamo ottenuto dei risultati storici merito di tutti i fiorentini che ci hanno creduto: • La pedonalizzazione di Piazza duomo; • La revisione del progetto della tramvia; • La riapertura della discussione sul progetto TAV e sulla Stazione Foster la cui costruzione sembrava ormai data per scontata; • La revisione del “Piano Strutturale” per impedire la cementificazione incontrollata della città. Dopo la positiva esperienza della lista civica “Firenze c’è” e dopo il distacco dall’Udc maturato durante l’ultima campagna delle elezioni comunali perché non potevo rinnegare il mio lavoro di opposizione alla sinistra degli ultimi cinque anni ed appoggiare, secondo le richieste del mio ex partito, direttamente la lista di Matteo Renzi , era necessario trovare un alleato ed un appoggio politico a livello nazionale per dare forza e respiro alla politica locale. Era necessario un partito concreto ed in grado di mettere le sue radici nel territorio.

Ho scelto la Lega Nord perché questo movimento è l’unico ad avere proprio queste caratteristiche. Un partito: • vicino a i problemi della gente; • politicamete trasversale; • • che parla un linguaggio chiaro e comprensibile; • in difesa della nostra cultura, dei nostri valori e delle nostre tradizioni che ha avuto il coraggio di • scendere in Piazza per difendere il Crocifisso; • unico partito del centro destra, tranne l’UDC, che partecipò alla raccolta delle firme per i referendum sulla tramvia; • composto da persone entusiaste del proprio lavoro,

con un senso pratico per i problemi che mi è piaciuto e col quale mi sono identificato; che ha detto basta agli sprechi fatti unicamente per mantenere dei bacini di voto di scambio; che sostiene il federalismo e non solo quello fiscale come soluzione per riportare correttamente l’ Italia al ruolo che le compete responsabilizzando le zone del paese che ancora soffrono per colpa di politiche di tutti i tipi dove i soldi vengono troppo spesso spesi unicamente per mantenere i voti e con essi il potere. Il legame con la Lega Nord è sorto perche la Lega ha aderito in pieno al programma della lista civica “Firenze C’è” condividendone contenuti e programmi. L’associazione “Firenze C’e” con i suoi ottocento soci proseguirà liberamente la propria attività. Un caro saluto a tutti i fiorentini ai quali chiedo di appoggiarmi per far crescere questa realtà politica nell’interesse di Firenze e dei fiorentini.


attualità

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ECONOMIA/2. Carla e Lorenzo Braccialini raccontano presente e futuro della loro impresa

“Questa crisi può offrire delle chances” ZOOM

L’azienda fiorentina ha appena inaugurato

L’AZIENDA IN CIFRE

un avveniristico

Il fatturato di Braccialini dal 2000 al 2008 è cresciuto di otto volte, con una media del 40 per cento annuo, puntando sui propri marchi e su accordi con maison internazionali. Ha complessivamente 200 dipendenti e coinvolge nell’export 40 paesi. Nel 2008 Braccialini e la controllata Dadorosa Srl (marchio Gherardini) hanno fatturato 70 milioni. Il core business dell’azienda è rappresentato da borse, piccola pelletteria, cinture e scarpe. I marchi propri sono Braccialini, Tua by Braccialini e quelli in licenza sono Gherardini, Looney Tunes (Warner Bros.), AmazonLife e Vivienne Westwood.

stabilimento a Scandicci ed è riuscita a chiudere il 2009 con un fatturato dal segno più Giulia Righi

A

ll’inizio quelle borse sembravano quasi un affare di famiglia. Era tanto tempo fa: correva l’anno 1954 e Carla Braccialini, oggi presidente onorario della Braccialini S.r.l, insieme al marito Roberto aveva scelto di usare ago e filo per dar forma a quell’idea di borsa che le rimbalzava in testa. Comincia da quell’esperimento il percorso che negli anni ha fatto di quest’azienda fiorentina una realtà di fama internazionale, con negozi sparsi in ogni angolo del pianeta e un fatturato col segno più anche nell’anno nero dell’economia. Ecco come Carla Braccialini e suo figlio Lorenzo, direttore marketing e comunicazione, raccontano la loro azienda. Come vi siete mossi per uscire dai venti di crisi che nell’ultimo anno hanno soffiato forte? Braccialini combatte la crisi puntando sulla distribuzione: ampliamento in mercati nuovi, con un presidio comunicativo forte ed un aggiornamento continuo di prodotto; non ultimo con aperture di nuovi store in punti strategici come l’aeroporto di Fiumicino a Roma. Un settore come il vostro si trova a dover fare i conti con una competizione feroce e talvolta sleale, fatta di contraffazione. Come ci si reinventa per sopravvivere sul mercato? Il problema della competizione feroce e della contraffazione è sempre esistito nel nostro settore ma la Braccialini ha nel suo dna degli anticorpi potenti. Siamo abituati ad essere copiati da tanti anni, non c’è bisogno di reinventarsi per sopravvivere, ma bensì di fare sempre meglio le cose, con sempre più entusiasmo ed impegno rispetto ai nostri contraffattori, investendo in ricerca e difendendo

ANNO NUOVO SEDE NUOVA Proprio poche settimane fa, con una grande festa, è stata inaugurata la nuova sede di Braccialini a Scandicci. Il progetto – nato e realizzato dall’architetto Sandro Cammilli – riproduce uno stabilimento-giardino ispirato ai principi del feng shui, su una superficie di 10mila metri quadrati, su due piani, ed è pensato per accogliere, assieme al nuovo centro logistico di 4mila mq (distante pochi chilometri) gli oltre 200 dipendenti. La facciata principale è interamente sovrastata da un giardino verticale allestito con piante di edera a pronto effetto, che funzionerà anche da stabilizzatore termico consentendo una riduzione dei consumi energetici.

LA STORIA Carla Braccialini

il know-how. Qual è la vostra sfida per il futuro immediato? Quella di combattere la contrazione dei consumi mantenendo vivo l’appeal che in questo momento esiste sul marchio Braccialini. Sappiamo che in un momento di crisi come questo, per chi è davvero bravo, si liberano delle chance importanti per guadagnare terreno. E’ appena stato inaugurato lo stabilimento di Scandicci, come nasce l’idea di un progetto tanto particolare? Nasce da un sogno, che è quello di unire l’aspet-

to estetico, etico e di comunicazione in un progetto in grado di rappresentare la filosofia stessa dell’azienda: basso impatto ambientale, qualità del lavoro, vivibilità e benessere mentale (improntato ai principi del Feng Shui, l’antica arte geomantica taoista della Cina) con una straordinaria sensibilità ai servizi interni allo stabilimento (mensa/salotto, asilo nido, area relax..) ed un forte impatto visivo che crea un importante elemento di comunicazione con l’esterno. La sede doveva essere qualcosa di unico, originale che rispecchiasse il mondo Braccialini e le sue borse.

La storia di Braccialini comincia nel 1954, quando Roberto e Carla Braccialini aprono il primo laboratorio artigianale di borse. Con lei, dopo la scomparsa del marito, già dagli anni ’80 cominciano a collaborare i figli. Nel 1993 apre la prima boutique a Firenze, nel 2001 il primo negozio monomarca a Milano e Tokyo, nel 2005 il primo in franchising in terra araba e altri due monomarca a Dubai. Nel 2007 viene acquisito Dadorosa, licenziatario di un altro grande marchio fiorentino, Gherardini e nel 2008 viene inaugurato il grande showroom milanese. Nel 2009, infine, la nomina di Carla Braccialini a Cavaliere del Lavoro.

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usi e costumi

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LA CURIOSITÀ. In via Baccio da Montelupo c’è uno speciale hotel che ospita solo e soltanto “cose”

Anche gli oggetti vanno in albergo Un po’ deposito, un po’ libreria, all’occorrenza archivio o semplice ripostiglio:

zione di modernariato (periodo 19201980) curata da Giovanni Guerri: “Vorremmo allargare l’offerta - racconta ancora Fallai - magari ospitando vere e proprie botteghe artigianali, sulla scia di quanto sperimentato nei nostri centri di Bergamo e Brescia. Il sogno è accompagnare all’attività di trasloco e deposito quella di opificio, innescando un circolo virtuoso che si contrapponga alla meccanicità dell’usa e getta”.

in questo particolare deposito viene stipato tutto quello che in casa non sta più. Per affittare un box si parte da 50 euro (più Iva) al mese per due metri quadrati Luca Serranò

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n albergo silenzioso che non risente della crisi. Un “ricovero” per oggetti di qualsiasi forma e dimensione. L’Hotel delle cose, il grande palazzo giallo che s’affaccia su via Baccio da Montelupo, è un luogo che non assomiglia a nessun altro. Una lunga serie di box (da 2 a 300 metri quadri) che si trasformano all’occorrenza in garage, librerie, archivi e semplici “sgabuzzini”. Ogni locale col suo volto, il suo odore e le sue storie. Una scelta imprenditoriale che s’è dimostrata vincente anche in altre parti d’Italia, e che il gruppo Carcano, attivo nel settore dei trasporti, sembra voglia replicare nella zona di Firenze sud. “Le richieste non mancano” spiega Filippo Fallai, che insieme a Mirko Degl’Innocenti porta avanti la struttura. “C’è chi trasloca e cerca una sistemazione temporanea per le proprie cose e chi ha bisogno di uno spazio ulteriore per la propria professione”. Poi, continua: “Ci sono i collezionisti e quelli che trasformano i box in un archivio. Senza dimenticare – conclude – che molti ricorrono ai nostri locali per puro sentimentalismo, per non staccarsi dagli oggetti cui sono maggiormente affezionati”. In alcuni casi, ad ogni modo, il valore emotivo va di pari passo con quello economico. Non mancano auto d’epoca e preziosi oggetti d’antiquariato, tutti protetti da un avanguardistico sistema d’allarme. I prezzi vanno da 50 euro mensili più iva (per un box di quasi 2 metri quadri) fino a raggiungere cifre consistenti per i locali più grandi. Otto metri quadri, per esempio, arrivano a costare oltre duecento euro al mese. Per i box di oltre cento metri quadri si va fuori listino: “Ma quanto si spende per affittare un magazzino in proprio? - dice Filippo Fallai - la nostra carta vincente è proprio questa. A patto che sia legale i nostri locali sono a disposizione per qualsiasi attività”. Un luogo singolare, l’Hotel delle cose, una sorta di combinazione tra una deposito e un albergo vero e proprio, dove gli oggetti si trasformano in ricordi perpetrando vite e storie passate. A pochi metri dall’ingresso, dopo una breve rampa di scale, c’è anche un’esposi-

Non mancano auto d’epoca e preziosi oggetti d’antiquariato, tutti protetti da un avanguardistico sistema d’allarme

LA DECISIONE In viale Guidoni

La scuola occupata diventa un giardino

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stato un brutto incendio a mettere la parola fine sulle sorti di quell’edificio di viale Guidoni che da scuola che fu (Caterina De’ Medici) si era trasformato in rifugio per decine e decine di persone, per la maggior parte di origine somala. Dopo quell’episodio (doppio, per la verità, perché gli incendi sono stati due) si è deciso di correre ai ripari e il sindaco Matteo Renzi ha firmato in loco un’ordinanza che cambia radicalmente la destinazione d’uso di quell’area.Al posto di quelle macerie carbonizzate presto ci sarà un giardino. La palazzina non era infatti recuperabile, le fiamme avevano compromesso definitivamente una situazione già assai precaria, e così si è scelto di demolirla per lasciare spazio a un nuovo fazzoletto di verde. Gli occupanti, rimasti senza casa proprio nei giorni del gran freddo, sono stati invece sistemati in altre strutture. All’avvio dei lavori erano presenti il sindaco Matteo Renzi e gli assessori ai lavori pubblici Massimo Mattei e alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi. Prima di cominciare con l’abbattimento è stata avviata un’operazione di pulizia e rimozione dei mobili che affollavano gli interni della struttura. Quattro ditte hanno preso parte a questa impegnativa operazione di sgombero:la Cooperativa di Rifredi che si è occupata della rimozione dei materiali contenuti nella struttura; il Quadrifoglio invece che si è occupato del conferimento degli scarti in discarica; la ditta Eredi Sabini incaricata di realizzare la chiusura dell’edificio e la ditta Migliorini Piero che ha curato la chiusura in rete metallica delle finestre al piano terra. Una volta conclusa la fase preliminare di sgombero delle masserizie sono riprese le operazioni di demolizione e si è dato avvio alla preparazione /B.S. del giardino.


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salute

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FOCUS/1. Secondo le stime siamo terzi in Italia per numero di contagiati conclamati e sieropositivi

In città l’Aids colpisce più che mai Nessuno la nomina più, eppure la malattia c’è, eccome: a Firenze gli

Paola Ferri

ammalati sono 1.159 e i positivi al virus Hiv presupposti sono 2.400. È un’emergenza silenziosa e dunque il test è importantissimo per tutti: è gratis e si può fare insieme alle classiche analisi del sangue

S

olo stime, non esistono dati precisi attraverso i quali indagare l’incidenza del virus Hiv sulla popolazione fiorentina o toscana. Eppure le stime parlano di una Firenze balzata

L’INTERVISTA Stefano Corso, Lila Toscana

“Si combatte su più fronti”

P

IL DENTISTA RISPONDE QUESTO MESE GLI IMPIANTI: quando e perchè metterli A cura del Dott. Giuseppe Garrubba

Parlando di impianti le cose da dire sono tante. Questo mese vi spiegherò quando e perché è bene ricorrere a questo tipo di protesi e nei mesi successivi il loro impiego. Un dentista coscienzioso consiglia al suo paziente il lavoro su impianti dopo aver spiegato bene di cosa si tratta e rilevato la sua motivazione verso questa tipologia di protesi. Dopo un accurato studio della bocca e radiografia del paziente, si valuterà l'osso e si progetterà quanti impianti inserire e dove metterli. Questi lavori danno molti benefici a patto che comunque ci sia uno spessore minimo di osso e il paziente non sia affetto da malattie importanti: grave diabete, gravi insufficienze respiratorie, malattie cardiovascolari rilevanti etc...Ciò non perché esso sia particolarmente complesso o di per sé pericoloso ma perché alcune malattie rendono difficile il cicatrizzarsi dei tessuti e situazioni precarie

sconsigliano interventi pur minimi come questi. Tutti gli altri possono scegliere questa protesi che permette di tornare ad avere una situazione paragonabile a quella dei propri denti. Spesso mi trovo a parlare con pazienti che si rammaricano di aver trascurato la loro bocca, o che per colpa di malattie parodontali (piorrea) si sono ritrovati senza molti o addirittura tutti i denti. Si può tornare ad avere denti fissi ed esteticamente naturali che occupano lo stesso spazio dei propri. Oggi questo è possibile perché la tecnica implantare ha fatto passi in avanti. Quindi fondamentale è: che ci siano le condizioni per poter mettere gli impianti, affidarsi ad un dentista che tragga soddisfazione dal fare bene il proprio lavoro e che abbia alle spalle un laboratorio odontotecnico (per la protesi) che sappia copiare la natura per costruire denti nuovi paragonabili ai propri. Salute a tutti.

DOTT. GIUSEPPE GARRUBBA Via Lungo L’Affrico, 42 - Firenze - Tel. 055 660225 Dal lunedì al venerdì 9.00 - 12.30 • 15.00 - 20.00 Il sabato 9.00 - 12.30 www.curailtuosorriso.it

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revenzione, assistenza, autoaiuto e tutela legale. L’Aids si combatte su più fronti, come spiega Stefano Corso, presidente della Lila (Lega Italiana Lotta all’Aids) Toscana. Quali sono le principali attività della Lila in ambito di prevenzione? Facciamo informazione mirata a seconda delle fasce di età. Non si tratta soltanto di fare lezioni specifiche nelle scuole, ma di coinvolgere anche gli adulti, alla luce dei dati che vedono l’età media dei contagiati in aumento. Al momento stiamo conducendo un progetto per fare prevenzione nelle palestre, sui luoghi di lavoro, nei centri di aggregazione giovanile. Ma non solo: cerchiamo di rendere partecipi i medici di famiglia, affinché consiglino ai pazienti il test per l’Hiv. Quante persone assistete a Firenze? Attualmente sono un’ottantina le persone che seguiamo attraverso diversi tipi di sostegno, dall’accompagnamento in ospedale per coloro che hanno problemi a spostarsi, all’assistenza domiciliare, fino ai gruppi di auto-aiuto e alla tutela giuridica. Sono molti, infatti, coloro che perdono il lavoro non appena rivelano di essere sieropositivi. E si ritrovano in gravi difficoltà economiche, oltre che psicologiche. Basti pensare che l’assegno di invalidità corrisponde a 250 euro, una cifra con cui diventa difficile sopravvivere. Inoltre capita sempre più spesso che si rivolgano a noi delle coppie miste, formate da un partner sieropositivo e uno sieronegativo, in cerca di consulenze. In materia di figli, per esempio? Sì, con le nuove terapie e prendendo tutte le precauzioni del caso, il rischio di trasmettere il virus al figlio è sceso al di sotto dell’1 per cento e sono diverse le coppie che decidono di affrontarlo. Chi scopre precocemente di essere sieropositivo ha delle buone prospettive di vita, sia in termini di qualità che di durata. Più tardi lo si scopre e più debili/F.P. tanti saranno le cure.

improvvisamente dal quinto al terzo posto in questa amara classifica, con 1.159 casi di Aids conclamata (quelli sì, documentati) e circa 2.400 sieropositivi presupposti. Cifre che collocano il capoluogo toscano ben al di sopra della soglia di incidenza considerata usuale, attestata sull’1 per mille. Stando a questi dati a Firenze si supererebbe il 2,7 per mille. Un universo sommerso quello dei contagiati, sepolto da una coltre di pregiudizi e paure sedimentate negli anni. Dopo l’iniziale ondata mediatica, gli spot da elettroshock, i film da premio oscar e le iniziative di sensibilizzazione, è come se l’Aids fosse sprofondata nell’abisso in cui gli stessi mass media tendono a relegare tutto ciò che non fa più notizia. Primo dicembre a parte (ovvero durante la giornata mondiale della lotta all’Aids), se ne parla poco o punto. Sono rimaste le lezioni nelle scuole, quelle sì, per fare prevenzione tra ragazzi e ragazzini sempre più precoci e sempre meno avvezzi all’uso delle precauzioni (basti pensare che secondo alcune recenti statistiche solo il 40 per cento dei giovani tra 15 e 25 anni ne fa uso). Ma forse la prevenzione sbaglia bersaglio, o meglio dovrebbe ampliare il target, perché il maggior numero dei contagiati si colloca nella fascia compresa tra i 30 e i 45 anni. E sono più del 60 per cento coloro che scoprono di essere sieropositivi al momento del ricovero in ospedale, quando ormai l’Aids è conclamata. Un ritardo che li costringe a ricorrere a cure più pesanti, con forti ripercussioni sulla futura qualità di vita. Nonché sulla spesa sanitaria. In media l’Asl spende 10mila euro l’anno per ogni malato di Hiv. E il conto lievita ad ogni giro: in Toscana si parla di 100 nuovi casi di Aids conclamata all’anno, che si vanno ad aggiungere a quelli già riconosciuti, la cui prospettiva di vita, con le nuove terapie, si è allungata. Ma la cura è tanto più efficace quanto prima il virus viene riconosciuto. Da qui il progetto lanciato dal Comune di Firenze, in collaborazione con la Asl 10 e la Lila Toscana, chiamato “Hiv-Aids, una malattia dimenticata”. La prima parte dell’iniziativa, quella che prevede una campagna di informazione a tappeto tra scuole, presidi Asl, autobus e via dicendo, è già partita. Obiettivo quello di spingere coloro che si accingono a fare normali analisi del sangue ad effettuare, gratuitamente, anche il test per l’Hiv. “Lo scopo è quello di arrivare a 10mila test, in modo da capire la reale incidenza del virus sulla popolazione fiorentina – spiega l’assessore alle politiche sociali e presidente della Società della Salute Stefania Saccardi – e la novità sta proprio nel coinvolgere la cosiddetta popolazione normale, non soltanto le categorie a rischio, in modo da avere un dato reale e non soltanto stime basate su dati parziali”.


salute

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FOCUS/2. La struttura, unica nel suo genere, è dedicata alle persone più fragili che hanno contratto il virus

Ma a Casa Vittoria la vita continua Francesca Puliti

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asa Vittoria si trova lungo i viali di circonvallazione, luogo di passaggio per molti, ma in cui raramente ci si ferma a lungo. Gli automobilisti ci passano davanti tutti i giorni, augurandosi di arrivare il più in fretta possibile a destinazione, o almeno al semaforo successivo, senza guardarsi troppo intorno. Casa Vittoria – unica struttura del genere in Toscana convenzionata con la Asl - è una palazzina dedicata ai malati di Aids più fragili. Quelli che non hanno alle spalle una famiglia in grado di sostenere le cure, quelli che hanno perso il lavoro e non hanno un posto dove andare, quelli che sono stati gettati nello sconforto dalla scoperta della malattia quando era già in stato avanzato. Qui i volontari della Caritas, loro sì, si fermano a lungo, ci passano le giornate e ricostruiscono una sorta di famiglia allargata. La vita si svolge come in una vera e propria casa, i ritmi, segnati dalle terapie, dalle riabilita-

zioni, dai riposi forzati, cercano di assomigliare il più possibile a quelli di una famiglia normale. E’ una piccola comunità, 12 i posti letto, di cui 7 convenzionati con l’Asl 10 e gli altri a carico della Caritas. Qui arrivano i casi più gravi, “ma solo una persona al momento è costretta a letto – racconta la dottoressa Luisa Sanvito, responsabile della struttura – mentre gli altri possono svolgere attività normali, seppur con qualche difficoltà”. E così si cerca di riportarli alla vita, quella vita in cui hanno perso la fiducia. Attraverso gite all’aperto, piccoli lavoretti, attività riabilitative. “Al centro del progetto c’è la persona nel suo complesso – continua la dottoressa Sanvito – non si tratta soltanto di terapie farmaceutiche, ma di un percorso personalizzato, basato soprattutto sulla relazione umana che si viene a creare”. Da quando ha aperto, venti anni fa, Casa Vittoria ha accolto 119 persone, 94 uomini e 25 donne, e ne ha accompagnate alla morte 62.

È una piccola comunità convenzionata con la Asl, una sorta di famiglia allargata che accoglie chi ha bisogno d’aiuto nella lotta quotidiana contro questa patologia

L’OPINIONE. Luisa Sanvito, Consulta nazionale lotta Aids

“I pregiudizi sono aumentati nel tempo” M

embro della Consulta nazionale per la lotta all’Aids, Luisa Sanvito presiede al Coordinamento italiano delle case alloggio per chi soffre di questa sindrome. Dottoressa, che condizione vivono, socialmente parlando, i sieropositivi e i malati di Aids? Soffrono di una ghettizzazione sempre più marcata, purtroppo. Continuiamo a dividere i malati in buoni e cattivi, a segnare questi ultimi con un marchio che è difficile cancellare. Basti pensare che questa discriminazione li segue anche post mortem. A causa di una legge vecchissima ormai senza più senso, coloro che muoiono di Aids non possono essere esposti, né tantomeno vestiti come si deve. Ad amici e parenti viene negato anche il piccolo conforto di accomiatarsi in maniera meno traumatica dal defunto. Crede che i pregiudizi siano aumentati nel tempo? Sì, a causa della crescita dell’ignoranza. C’è stata una rimozione collettiva del problema, ma nascondere la malattia è

ancora più pericoloso. Lo dimostrano i dati, che parlano di un aumento dei contagiati e di un cambiamento anche nelle modalità di trasmissione. In che senso? E’ aumentata l’età media dei contagiati, in Toscana si aggira attorno ai 40 anni. Per quel che riguarda il contagio è nettamente diminuita la percentuale della trasmissione tramite siringa, legata alla tossicodipendenza (passata dal 69 per cento del 1988 all’odierno 8,6 per cento), mentre l’infezione per via sessuale è salita dal 13,3 per cento dei primi tempi al 73 per cento. Inoltre si stima che in Italia, sul totale dei sieropositivi, un quarto sia ignaro di esserlo. Le terapie si sono evolute? A quando il vaccino? Le terapie hanno fatto passi da gigante, ma dall’Aids non si guarisce. E non credo che ci sia l’interesse economico ad elaborare il vaccino: le case farmaceutiche si arricchiscono sui costosi farmaci somministrati a sieropositivi e /F.P malati conclamati.

Solo negli ultimi 12 mesi la “famiglia” ha perso tre pezzi, due giovani sulla trentina e un uomo di circa 60 anni. Già, perché i malati che arrivano ultimamente sono in gran parte sulla sessantina, un dato che emerge anche dalle statistiche e che getta una luce diversa sulla diffusione della malattia. “Non esistono cate-

gorie a rischio, ma comportamenti a rischio – sottolinea la dottoressa – la percezione del rischio si è abbassata”. I casi meno gravi (persone sieropositive, ma non in Aids conclamata) vengono ospitati invece a Casa Helios, un’altra struttura gestita dalla Caritas. Anche qui si respira il clima di una comunità, in cui

ognuno tenta di sconfiggere i propri demoni, quelli di un marchio, di un’esclusione sociale, ricominciare da capo. Non è facile, ma a volte succede. “Uno di loro si è sposato proprio pochi giorni fa”, racconta la Sanvito. E i suoi occhi velati da un po’ di commozione sono più che comprensibili.

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società

PALLONE/1. Una nuova tendenza sui campetti di casa nostra: sempre più “fischetti” da tutto il mondo

Se l’arbitro viene da (molto) lontano africani come Camerun e Senegal, ma non solo. Molti sono studenti, che una volta qui si avvicinano a questo mondo per passione e rimborsi. “Razzismo nei loro confronti? No, c’è più maturità a livello dilettantistico che professionistico” Matteo Francini

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e è cosa risaputa che tanti giovani stranieri, a partire dagli africani, vengano in Italia con il sogno di diventare famosi calciatori emulando le gesta dei vari Weah ed Eto’o, meno noto è invece il fatto che molti di loro, una volta arrivati qui, decidano di “armarsi” di casacca nera e fischietto e calcare i campi non per segnare o evitare gol, bensì per segnalare fuorigioco e tirare fuori cartellini. Questo, almeno, è quanto succede a Firenze, da sempre fucina di grandi arbitri, da Gino Menicucci ai più “recenti” Rocchi e Pierpaoli, passando per Cristina Cini, prima assistente donna nel calcio professionistico italiano. Sarà forse per quest’aria da grandi fischietti che si respira in città (e che ha portato, ai tempi di Menicucci, al record di sette fiorentini ad arbitrare contemporaneamente, la stessa domenica, altrettante partite di serie A), fatto sta che, una volta qui, anche i giovani venuti da fuori decidono di tentare la carriera arbitrale. Così, capita che nei campetti di tutta la provincia e non solo si vedano camerunensi e senegalesi, alba-

nesi e rumeni intenti a far rispettare le regole di gioco a calciatori di ogni età e categoria. “Sì, tra i nostri arbitri ci sono molti stranieri, provenienti da ogni parte del mondo: la maggior parte dall’Africa, a partire da Camerun, Senegal e Burundi, ma anche da Albania e Romania o da Francia e Spagna”, conferma Paolo Tepsich, presidente della sezione fiorentina dell’Aia, l’associazione italiana arbitri. Sono circa una ventina, ogni anno, i fischietti stranieri in attività in città, sui 395 tra arbitri e assistenti affiliati all’Aia di Firenze, una delle più grandi a livello nazionale (“ma invito tutti i ragazzi e le ragazze a provare a diventare direttori di gara, a fare quest’esperienza nuova che li può molto arricchire: per partecipare al corso servono solo tanta passione e un’età di almeno 15 anni”, aggiunge Tepsich): un numero costante da un po’ di tempo a questa parte, dovuto a un’alta “mobilità” tra chi viene e chi va. “Anche all’ultimo corso, su 37 partecipanti, tre o quattro non erano italiani – racconta il presidente della sezione fiorentina dell’Aia – molti di loro sono studenti universitari che, durante il periodo di permanenza da noi, un po’ per la passione per il calcio, un po’ perché spinti dal rimborso che offriamo, decidono di diventare arbitri. Ma ci sono anche gli studenti Erasmus e i fissi”. Se questi sono dunque i motivi che spingono ad avvicinarsi al mondo dei fischietti, al resto ci pensa il passaparola: due chiacchiere con il compagno di studi, magari connazionale, ed ecco che un altro aspirante arbitro bussa alla porta di Tepsich. “E poi qui si integrano bene con gli altri, per loro diventa una sorta di seconda famiglia”, rivela. Il segreto, quindi, è presto svelato. Ma come si comportano una volta sui campi da gioco? “Possono avere un po’ di difficoltà con

C’è anche chi continua questa carriera una volta tornato nel proprio Paese d’origine la lingua, ma atleticamente sono davvero forti, soprattutto gli africani – dice il presidente dell’Aia fiorentina – c’è chi è arrivato a dirigere partire a livello regionale, di Prima categoria o di C1 di calcio a cinque. E c’è anche chi continua una volta tornato nel proprio Paese”. E se qualcuno pensa che il fatto di essere straniero, e magari di pelle nera, possa sottoporre l’arbitro di turno (figura spesso già non troppo amata da calciatori e spettatori) a un rischio eccessivo di insulti, anche di stampo razzista, questo qualcuno si sbaglia – fortunatamente – di grosso. “In tanti anni c’è stato solo un caso clamoroso di offese razziste a un direttore di gara, a cui sono seguite tutta una serie di scuse anche a livello istituzionale – conclude Tepsich – per il resto non ci sono mai stati problemi: per fortuna, si dimostra più maturità a livello dilettantistico che professionistico”. Forse, negli stadi di serie A, qualcuno dovrebbe prendere esempio.

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società

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PALLONE/2. Tanti, e in continuo aumento, gli immigrati presenti nelle formazioni giovanili toscane

Uno straniero per compagno di squadra Dai pulcini agli juniores, ormai non c’è compagine che, a Firenze e dintorni, non abbia tra le sue fila marocchini o albanesi, rumeni o peruviani. E così i baby calciatori imparano l’integrazione Ivo Gagliardi

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n rumeno in porta, un marocchino e un peruviano fianco a fianco a centrocampo, un albanese come centravanti. Non stiamo parlando di una selezione “resto del mondo”, di quelle che giocano nei vari tornei di beneficenza, ma di come potrebbe facilmente presentarsi una qualsiasi squadra giovanile fiorentina. Se infatti in serie A, tanto per fare l’esempio più noto, l’Inter è da molti considerata un’eccezione (essendo Internazionale di fatto, oltre che di nome), pur non arrivando a una percentuale così alta di stranieri in formazione – anche se qualche caso “estremo” non manca e non è mancato – nelle baby squadre di casa nostra, dai pulcini agli juniores, gli stranieri non sono più una rarità. Anzi. Certo, non si tratta di campioni strapagati fatti arrivare da ogni angolo del mondo, ma di bambini e ragazzi che l’universale (o quasi) passione per il calcio unisce nella stessa formazione, su ogni campetto di centro città e periferia. Dove - e chi conosce l’universo del pallone giovanile lo sa bene - la multietnicità è ormai una realtà, e l’integrazione non una chimera impossibile da raggiungere, ma un qualcosa di concreto costruito allenamento dopo allenamento, partita dopo partita. I numeri parlano chiaro: in Toscana, il settore giovanile e scolastico della Figc (la Federazione italiana gioco calcio), quello per intendersi che comprende bambini e ragazzi dai primi calci agli juniores, conta 43.655 tesserati (a Firenze sono 10.541). Di questi, 2.651 sono stranieri, una gran parte dei quali (2.160) extracomunitari. “E il loro numero

è in continuo aumento – spiega Antonio Torelli, segretario della delegazione provinciale fiorentina – spesso infatti si verifica quasi una ‘corsa allo straniero’ da parte delle società, e in qualche caso abbiamo dovuto bloccare i tesseramenti per mancanza di documenti o per situazioni irregolari. Ma il loro è un inserimento tranquillo nelle squadre, non ci sono grossi problemi di integrazione”. Per quanto poi riguarda le nazionalità più rappresentate sui nostri campetti da calcio, sono due gli elementi da tenere in considerazione: le comunità più numerose e la loro “cultura” calcistica. Così, a farla da padrone sono i giovani albanesi (ben 1.009 tesserati in Toscana), seguiti da marocchini (392) e rumeni (368). Comunità da anni presenti nella nostra regione, e la cui passione per il pallone spinge bambini e ragazzi a tesserarsi nel club più vicino a casa, proprio come i giovani “autoctoni”. “Queste sono da sempre le tre nazioni più rappresentate – continua Torelli – ma sono tanti i Paesi presenti”. Per fare qualche esempio, i tesserati peruviani sono 82, i macedoni 50, i polacchi 38 e i filippini 21. E ancora: 23 brasiliani, 22 indiani, 40 ucraini e 48 senegalesi. Non mancano nemmeno i rappresentanti di Cina (11), Usa (10) e Giappone (1), anche se la minore popolarità del calcio in quei Paesi fa sì che, una volta in Italia, siano meno coloro che decidano di darsi al pallone. Ma, quali che siano le nazioni più rappresentate, la strada è ormai tracciata: oltre che a stoppare la palla e a tirare in porta, nelle società di casa nostra si impara anche altro. Come a stare tutti insieme.

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economia

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CONTI IN TASCA. Per pranzare fuori un solo ticket spesso non è più sufficiente

Quel buono pasto che non basta mai Simele Kruklidis

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e c’è una cosa che proprio non va giù quando si resta a pranzo fuori è trovarsi di fronte a un conto salato. Ecco perché in genere ogni bravo fiorentino, dopo lunghi anni di esperienza, arriva a formulare una lista di locali e ristoranti “affidabili”, in cui mangiar bene ma ad un prezzo modi-

VADEMECUM I consigli anti-truffa

Via ai saldi, ecco le regole

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i risiamo, eccoli che tornano. I saldi, evento da sempre atteso e che in tempi di crisi come questo profuma più che mai di buono, sono tornati. Le vendite promozionali sono ricominciate e allora vale la pena di ricordare quella serie di accorgimenti che le associazioni di consumatori ci ripetono ogni anno e che permettono di fare acquisti in tutta serenità. Il regolamento prevede che possono essere messe a saldo “tutte le merci a carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono vendute entro un certo periodo. Le merci a saldo devono essere separate dalle merci non a saldo”. Le regole per le vendite a saldo sono quelle di sempre: le merci scontate dovranno indicare il prezzo pieno, la percentuale di sconto e il prezzo finale e si applicano le norme del codice civile e correlate che prevedono l’obbligo della sostituzione di merci difettate e la garanzia. Non è quindi ammissibile la dicitura “non si cambia la merce a saldo” se non riferita ai casi in cui questa facoltà spetta comunque all’esercente (cioè nei casi in cui il cambio è determinato da ripensamenti di chi compra e non da difetti del prodotto: ad esempio se è stata sbagliata la taglia oppure se si cambia semplicemente idea). Devono essere accettati i pagamenti con carte di credito, bancomat e mezzi simili negli esercizi che li accettano normalmente, e dunque non è ammissibile la dicitura: “sulle merci a saldo non viene accettata la carta di credito” e simili. La violazione da parte degli esercenti commerciali di tale normativa comporta sanzioni da 500 a 3.000 euro. D’altro canto, per chi compra, è indispensabile è comunque conservare lo scontrino fiscale, vero lasciapassare per esercitare i propri diritti di acquirente. /B.S.

co. Fino a qualche tempo fa, un valido alleato di questa strategia era il famoso buono pasto degli impiegati che forniva copertura economica per un pranzo ricco e abbondante. Naturalmente, con il caro vita degli ultimi anni, anche su questo fronte le cose sono cambiate: così, per farla breve, quel pasto completo che sapeva saziarci nella pausa dal lavoro si è presto trasformato in panino e bottiglietta d’acqua o, in alternativa, in primo piatto seguito dal caffè. Consumare un pasto veloce vuol dire infatti spendere intorno ai 5 euro, mentre un pranzo più consistente si aggira intorno ai 10 o poco più. In base a recenti studi effettuati dall’Adoc, l’associazione a difesa ed orientamento dei consumatori, è infatti emerso che oggi il valore dei ticket, circa 5,29 euro, non è neppure lontanamente equiparabile al costo della vita. Tale adeguamento è invece avvenuto in altri paesi europei, tanto che la Spagna con i suoi buoni pasto da 9

Per evitare spese di troppo tornano in voga vecchie abitudini, come quella di portarsi il cestino da casa con dentro le “provviste” per la giornata, mentre sulla rete aumentano i siti che offrono guide ai locali fiorentini dove si spende meno. Ecco le idee più ingegnose

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euro l’uno supera il Bel Paese del 70 per cento. Anche a Firenze la situazione non è rosea, soprattutto per chi lavora in centro e non ha la disponibilità di mangiare a mensa: se non si tiene d’occhio il prezzo del menu si corre infatti il rischio di “sprecare” i buoni, dato che ne servono almeno due a coprire la spesa di un unico pasto. Per questa ragione non ha tardato ad arrivare in tavola un sano ed economico rimedio anticrisi: il buon vecchio cestino da pranzo riempito a casa con cura e dedizione. Quanto ai ticket che si accumulano nel portafogli, una soluzione a molti gradita è usarli per fare la spesa. Nella maggior parte dei supermercati e mercati cittadini, è possibile effettuare qualsiasi acquisto con questa forma alternativa di pagamento. Per quelli che invece non vogliono rinunciare al piacere del pranzo fuori, anche dal web sono arrivati interessanti aiuti: basta digitare le parole chiave per trovare siti internet ad hoc, che si impegnano giorno dopo giorno in una scrupolosa valutazione del rapporto qualità/prezzo nei ristoranti e nei locali fiorentini più famosi. Un’ulteriore tattica per trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze, evitando inutili sprechi di buoni, pazienza e denaro. Quando si tratta di risparmio, a pranzo o a cena, tutto fa brodo.


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politica

Gennaio 2010

PALAZZO VECCHIO/1. L’assessore alla casa Claudio Fantoni dichiara guerra all’evasione

“Affitti in nero, ora si fa sul serio” Tre alloggi su cinque senza un regolare

nero contribuiscono a tenere alti quelli regolari e privano chi accetta il compromesso di una serie di diritti civili. Il nostro obiettivo dunque non è sanzionare per sanzionare, ma ristabilire la legalità come principio di convivenza civile. A proposito di legalità, come la mettiamo con le numerose occupazioni abusive? Ribadisco che la strada da percorrere è una soltanto, quella della legalità. Come amministrazione cittadina abbiamo il dovere, anche morale, di dare delle risposte all’emergenza abitativa. Ma lo faremo – e lo stiamo già facendo – aumentando lo stock degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e accelerando le procedure di assegnazione. In tal senso va la decisione di effettuare l’assegnazione tramite planimetria, che consente un notevole risparmio di tempo. Stiamo consegnando decine e decine di appartamenti, via via che si concludono i lavori di manutenzione. E il famoso fondo di garanzia a carico del Comune per le 100 giovani coppie impossibilitate ad accendere un mutuo, che compariva tra i 100 punti di Renzi, che fine ha fatto? La giunta ha già deliberato in proposito lo scorso ottobre, si tratta adesso solamente di aspettare che le pratiche burocratiche facciano il loro corso. Il bando dovrebbe uscire proprio nelle prossime settimane.

contratto di locazione, residenze di comodo e permessi ztl falsi. Aumentano i controlli “per ristabilire la legalità come principio di convivenza civile” Francesca Puliti

S

ettanta indagini in due mesi, 27 contratti di affitto in nero rilevati e sanzioni per 131mila euro. “Non si tratta di un’operazione spot – afferma l’assessore alla casa Claudio Fantoni – intensificheremo i controlli grazie alla collaborazione con la Guardia di Finanza e all’incremento dell’organico del nucleo di polizia tributaria”. Il baritono di Palazzo Vecchio fa la voce grossa con gli evasori e presenta i risultati dei primi mesi di attività dell’Osservatorio sulla casa, costituito con l’obiettivo di realizzare una banca dati utile all’individuazione degli affitti in nero. E non solo: le violazioni riscontrate dagli agenti della polizia municipale sono le più diverse, dall’abuso edilizio (65 irregolarità rilevate nell’arco del 2009), all’evasione della Tia (a quota 105), fino alle residenze di comodo ottenute solo per avere il permesso di circolare con l’auto nel centro storico (32 i casi scoperti). Con tre case su 5, tra quelle controllate, senza regolare contratto di locazione, quella degli affitti in nero rimane comunque la piaga più difficile da estirpare. Assessore, come intende procedere riguardo alla questione affitti? Innanzitutto vorrei chiarire che al momento non abbiamo dati statistici in proposito. L’attività dell’Osservatorio sulla casa si basa sull’incrocio delle banche dati di catasto, Ici, anagrafe e patrimonio, a cui ben presto si aggiungerà quella dell’Agenzia delle Entrate. Questa attività produce dati su cui operare indagini e a partire da questi abbiamo deciso di intensificare i controlli. Non solo per recuperare l’evasione fiscale, ma per contrastare un fenomeno dalle forti ricadute sociali. Gli affitti in

Claudio Fantoni

OBIETTIVO REGIONALI. È stato Bugli a incassare il maggior numero di preferenze alle primarie. Per Sel prima la Petraglia

Pronta la squadra del Pd. Ecco chi sono i “magnifici sette” C

onclusa la campagna per le primarie e lasciato alle spalle qualche strascico di polemica su un’affluenza non troppo entusiasmante (115mila i toscani alle urne, ovvero 40mila in meno rispetto all’ultima consultazione del genere), la squadra dei candidati al consiglio regionale è pronta a scendere in campo. Sette i seggi pronti ad accogliere i futuri consiglieri del Pd eletti nella circoscrizione fiorentina. Ed ecco i “magnifici sette” che hanno incassato il maggior numero di preferenze. In ordine di arrivo si classifica primo Vittorio Bugli con 3.678 voti, ex diessino residente a Empoli,

di cui è stato sindaco per due mandati. Dietro di lui tre ex margheritini, Gianluca Parrini (3.238 schede per lui), Paolo Bambagioni (2.990), presidente della Mukki con un passato da sindaco di Signa, e Nicola Danti (2.830), consigliere regionale dal 2007. Alla quinta posizione un volto ben noto a Firenze, l’ex assessore a sport e cultura Eugenio Giani, ovvero il campione di preferenze alle ultime elezioni comunali, titolare al momento della poltrona di presidente del Consiglio in Palazzo Vecchio. Si classifica sesta l’unica donna riuscita a spuntarla: è Alessia Ballini, assessore provinciale a

sport, pari opportunità, gemellaggi e cooperazione internazionale, due mandati da primo cittadino di San Piero a Sieve alle spalle. Settima posizione per Simone Naldoni, segretario provinciale del Pd nonché assessore ai servizi sociali a Scandicci e presidente della Società della salute dell’area nord-ovest. Sul fronte Sinistra ecologia e libertà, l’unico altro partito che aveva accettato la sfida-primarie, ad arrivare davanti a tutti è invece stata Alessia Petraglia. Quasi doppiato il secondo in classifica, Maurizio De Santis. E adesso comincia la corsa vera, obiettivo le elezioni di marzo. /F.P.

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politica

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PALAZZO VECCHIO/2. Giovanni Galli, capogruppo Pdl in Comune

PALAZZO VECCHIO/3. Mario Razzanelli, consigliere del Carroccio

“Non mollo l’opposizione. “Tra me e la Lega Nord E ora voglio vedere i fatti” uno sposalizio alla pari” N

Francesca Puliti

M

olla, non molla, resiste. Sono circolate su tutti i giornali le voci che davano Giovanni Galli prossimo alla rottura con il Pdl. Sarebbe stato il terzo candidato a sindaco del centrodestra ad abbandonare il Salone dei Dugento dopo la sconfitta elettorale. E invece no, l’ex portierone viola non ha nessuna intenzione di arrendersi. Resta al suo posto e resta con il Pdl. Anche se nel frattempo ha preso nuovamente possesso di un’altra poltrona, quella degli studi Mediaset, dove è tornato a fare l’opinionista di calcio. Pentito della discesa nell’agone politico forse? “Assolutamente no – afferma Galli – sono una persona a cui piace conoscere le cose, affrontarle di persona. Quella in Palazzo Vecchio è un’esperienza che mi arricchisce moltissimo”. Da outsider della politica che era, come ha vissuto questi primi mesi in Consiglio comunale? In questo periodo ho cercato di capire come funziona la macchina pubblica e devo ammettere che se per certi aspetti sono rimasto positivamente colpito, altri mi hanno lasciato perplesso. A cosa si riferisce? Sono rimasto deluso dal fatto che di fronte alle esigenze concrete dei cittadini, spesso in Consiglio comunale la discussione scivoli sul piano ideologico, come se fossimo sempre in campagna elettorale. E’ l’aspetto prettamente politico che mi ha fatto sorgere alcuni dubbi sul ruolo che rivesto in Consiglio. Riflessioni che ho fatto a voce alta e sono state travisate dalla stampa. Riguardo a un suo possibile abbandono del gruppo del Pdl? Esattamente. Ma non ho mai detto questo, ho soltanto espresso il mio imbarazzo per alcune situazioni che si erano venute a creare. Ad esempio mi è sembrato assurdo che il Consiglio abbia bocciato la mozione di Ornella De Zordo che chiedeva di fermare il taglio degli alberi nell’area degli ex Macelli, dove sarebbe dovuta nascere la stazione dell’Alta Velocità, dal momento che era stato deciso che la stazione non sarebbe più stata costruita là. A proposito di Tav, come pensa che sia stata gestita la vicenda? Da parte del sindaco e della maggioranza con poca chiarezza. Al di là della comunicazione del sindaco non c’è niente a livello progettuale, non ci sono atti ufficiali da impugnare. La collocazione della stazione è stata rimessa in discussione mille volte, senza che si procedesse a

Giovanni Galli

mettere niente per iscritto. Ma credo che la gente sia in grado di accorgersene, non penso che si faccia ubriacare dalla pedonalizzazione di piazza Duomo. Un’operazione meritevole, ma gestita in modo discutibile. In che senso? La chiusura di piazza Duomo al traffico implicava l’intero riassetto della viabilità urbana. Invece non c’è stata nessuna pianificazione e il caos nelle strade cittadine lo dimostra. Renzi ha un sacco di belle idee, ma ogni tanto è costretto a scontrarsi con la realtà. Come nel caso della Cittadella viola. Finora il sindaco ha venduto “aria fritta”, ha deciso cosa fare in un’area che non è sua e su cui pendono, oltre a un’inchiesta giudiziaria, una serie di progetti ben diversi. Pensa che Firenze riuscirà a presentarsi all’appuntamento degli Europei del 2016 con lo stadio nuovo? Credo che sia più facile ristrutturare il Franchi che avere lo stadio nuovo pronto per allora. La prima scadenza, infatti, è fissata per il 10 febbraio, data entro la quale presentare la candidatura con annesso il progetto della nuova struttura. Il che significa che per allora tutti i problemi legati Castello dovrebbero essere stati risolti. La partita del nuovo stadio è una grande opportunità, ma può rivelarsi un pericoloso boomerang.

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on ha fatto un ingresso trionfale dal portone principale, eppure ci è arrivata lo stesso nel palazzo del potere, la Lega Nord. Ce l’ha portata Mario Razzanelli, a pochi mesi dalle elezioni amministrative che lo avevano visto guadagnarsi nuovamente uno scranno grazie alla lista civica Firenze C’è. C’è stato un (breve) momento, durante la lunga marcia verso le scorse amministrative, in cui Razzanelli era sembrato un plausibile candidato per il centrodestra. Abbastanza “civico” da poter essere apprezzato anche dagli elettori del Pdl e forte di un referendum (quello sulla tramvia, ma non ci sarebbe neanche bisogno di ricordarlo) che aveva smosso gli equilibri cittadini. Ma il matrimonio non è andato in porto. A sposare la causa di Mario (o viceversa) è stata invece la Lega, qualche tempo dopo. A novembre il cambio di targa e nome del gruppo e la “discesa della Lega oltre gli Appennini”. Come ha spiegato questo passaggio ai suoi elettori? Dopo il successo della lista civica, dovevo trovare una “casa”, un appoggio politico a livello nazionale. La Lega Nord è stato l’unico partito che abbia appoggiato fin dall’inizio la mia battaglia contro la tramvia, mentre An osteggiava il referendum e Forza Italia si è limitato a concedere la libera scelta ai suoi elettori. Non solo, la Lega è un partito vicino ai problemi concreti della gente. Che poi può condividere o meno ciò che propone, ma sicuramente capisce quello a cui si riferisce. In questo senso posso dire di essere leghista da sempre, perché mi sono sempre occupato dei problemi concreti della gente. Quindi la sua linea politica non cambia?

Mario Razzanelli

Assolutamente no, perché il mio programma si identifica in quello della Lega, anche nello spirito. Tant’è vero che ho ricevuto più congratulazioni per questo “matrimonio” che per la vittoria del referendum sulla tramvia. Allora perché non l’ha fatto prima delle amministrative? Avevo cominciato un percorso con un altro partito, l’Udc, ma mi sono scontrato con gerarchie e veti. Tra cui, quello più eclatante, l’appoggio prima proclamato e poi ritirato alla mia lista civica alle amministrative di giugno. La mia candidatura stonava perché non mi prestavo all’accordo con il Pd, che il partito voleva sperimentare a Firenze. I rumors la accreditano come candidato alle prossime regionali… Non ho mai fatto nessuna richiesta in tal senso alla Lega, si tratta di uno “sposalizio” alla pari, fatto per convinzione e non in base alle rispettive doti. Ma se arrivasse la proposta lo farei sicuramente. Con l’intenzione di far crescere questo movimento. Una cosa è certa, adesso non devo più guardarmi dai colpi bassi e dalle col/F.P. tellate alla schiena.

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provincia

Gennaio 2010

FUORI PORTA. A Villa Demidoff, a Pratolino, una innovativa centrale energetica fotovoltaica

Un “gioiello” che illumina un parco intero Alto dodici metri, “Diamante” è stato sviluppato

ARTE E DINTORNI

dalla Ricerca Enel in collaborazione con

A Palazzo Medici venti gigantografie

l’Università di Pisa: produce energia sfruttando i

Gli scatti di Candida Höfer in una mostra

raggi del sole, e trasforma in idrogeno quella che

E

non viene utilizzata Ginevra Donnici

A

nche la Provincia di Firenze ha il suo Diamante, un vero e proprio gioiello fotovoltaico. Si tratta di una centrale energetica di nuova generazione realizzata da Enel Ingegneria e Innovazione dalla forma appunto di un diamante che illuminerà le notti del Parco di Villa Demidoff a Pratolino. Sviluppato dalla Ricerca Enel in collaborazione con l’Università di Pisa, il Diamante (alto 12 metri) è un sistema energetico innovativo che consente, per la prima volta, di testare la generazione di elettricità con pannelli fotovoltaici, integrandola con un sistema in grado di accumularla sotto forma di idrogeno e di renderla disponibile anche quando il sole non c’è. Con una forma architettonica che lo rende particolarmente adatto per essere inserito in contesti paesaggistici di pregio architettonico e naturalistico, il Diamante, che ha una potenza installata di 11 kWp, fornirà energia per l’illuminazione notturna del parco Mediceo e quindi del colosso dell’Appennino del Giambologna, della peschiera della maschera, della grotta di Cupido, del viale degli zampilli e per l’alimentazione delle biciclette elettriche messe a disposizione dei frequentatori della villa. I 38 pannelli fotovoltaici di ultima generazione installati sulla struttura permettono di produrre energia elettrica sfruttando l’irraggiamento del sole. La parte di energia non utilizzata viene accumulata generando idrogeno, che è stoccato all’interno di tre serbatoi sferici alloggiati nel Diamante. Utilizzando l’idrogeno in celle a combustibile, la struttura è in grado quindi di produrre energia elettrica anche durante la notte o in assenza di sole. “Diamante, in molti sensi, non è solo un esercizio tecnologico o di design – spiega Sauro Pasini, responsabile della ricerca Enel –

Il presidente Barducci con il direttore Ingegneria e Innovazione di Enel Livio Vido

ma è una sorta di pre-prototipo industriale. Il sistema, infatti, è tarato su un piccolo condominio, una casa da due o tre famiglie e l’idea è stata quella di svilupparlo come piccola centrale di generazione permanente di energia rinnovabile. Per ora Diamante è un oggetto che ci è costato un occhio della testa solo per far tagliare triangolarmente i pannelli fotovoltaici e sviluppare il sistema a idrogeno di estrema sofisticazione, che ha bisogno di un suo bilanciamento termico per accumulare ed erogare energia. Ma con le prossime batterie sarà tutto diverso, diverrà una vera e propria proposta di investimento per famiglie, condomini e anche piccole imprese”. “Come Provincia di Firenze – ha detto il Presidente Andrea Barducci – abbiamo chiesto che l’installazione del diamante energetico nel parco di Pratolino non resti un fatto isolato. Abbiano già dato la disponibilità ad Enel per un nostro impegno concreto che porti all’installazione di altri impianti di questo genere anche nel Parco delle cascine e ai Renai di Signa”.

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saltare la bellezza dei luoghi dove l’uomo è divenuto grande allontanando però la presenza umana. Sembra essere un paradosso ma è l’idea che sta alla base delle fotografie della tedesca Candida Höfer, artista specializzata in immagini di grande formato. La Galleria di Palazzo Medici Riccardi espone, fino al 24 gennaio, venti gigantografie meticolosamente composte, che ritraggono interni vuoti e spazi sociali di una Firenze elegante, raffinata e unica. Le immagini chiave della mostra sono sale di biblioteche, musei, teatri, caffè e università, oltre a dimore e palazzi storici. Il progetto che ha portato a questa mostra (realizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi in collaborazione con la Provincia di Firenze) ha avuto inizio con un inventario degli innumerevoli spazi pubblici possibili a Firenze: da questa lista la Höfer ha svolto una selezione preliminare, per compiere in seguito una serie di prolungate visite in città nel 2007 e 2008, documentando accuratamente questi spazi. Alla fine ha individuato venti luoghi capaci di esprimere la sua visione su Firenze: alcuni ambienti del Museo di San Marco, gli Uffizi e la loro biblioteca, il Teatro della Pergola, Palazzo Pitti, Palazzo Corsini, la Villa di Poggio a Caiano, le Biblioteche Marucelliana e Riccardiana, l’Accademia con uno scorcio del David di Michelangelo, Palazzo Vecchio e Palazzo Medici Riccardi. Elemento comune agli scatti è l’esplorazione di interni evocativi e deserti, privi di presenze umane che “sono una distrazione alla visione dello spazio” come afferma la fotografa tedesca. L’artista ha prodotto questi ritratti di interni senza ritoccare digitalmente o alterare le immagini. Saranno quindi incontri di luce ravvicinati e sfolgoranti quelli che vivranno i visitatori in transito tra via Cavour e via Ginori (ingresso Palazzo Medici Riccardi in uno scatto di Candida Höfer gratuito 9-19, chiuso /G.D. mercoledì).


Anno XXVIII n.1 - Gennaio 2010

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Un nuovo Comune Notizie Si rinnova completamente, e torna mensile, “Comune Notizie”, il giornale del Comune di Borgo San Lorenzo. Da questo mese, abbiamo deciso di sperimentare una nuova forma di distribuzione del notiziario comunale. Negli ultimi anni, l’esigenza di risparmiare sulle spese ci aveva costretti a ridurre le uscite di “Comune Notizie” a quattro l’anno. E’ giusto ridurre il più possibile le spese, ma effettivamente, quattro numeri l’anno sono un po’ pochi per garantire un’informazione continuativa sulle attività del Comune. Allora, abbiamo deciso di provare qualcosa di nuovo: una convenzione con “il Reporter”, il giornale che avete in mano, ci consentirà di portare a 11 le uscite mensili, escluso agosto. Senza spendere un euro in più di quanto già era in Bilancio per quattro numeri l’anno. Questo per noi è un risultato molto importante: infatti, informare con continuità consente di capire, e valutare, meglio le attività dell’Amministrazione. Migliora, insomma, la qualità democratica. E aumenta anche lo spazio a disposizione dei gruppi consiliari: da 4 a 11 salgono anche le opportunità mensili per intervenire per i gruppi del Consiglio Comunale. Dunque, un’occasione di ampliare il contatto con i cittadini e di informarli sul dibattito politico. Dibattito che, purtroppo, è troppo spesso sostituito dalla polemica: il numero di Gennaio del nuovo formato di “Comune Notizie” non è ancora uscito, e già si sprecano articoli di giornale, dichiarazioni infuocate e, spesso, un po’ sopra le righe. Si è detto di tutto, addirittura che volevamo chiudere il notiziario comunale. Senza, probabilmente, aver capito ancora bene di cosa si parla. Certo, di tutto si può discutere, e nessuno pretende di avere la verità in tasca. Ma una riflessione nasce spontanea: con questo nuovo formato di “Comune Notizie” si aumenta l’informazione ai cittadini, senza chiedere loro un euro in più. Stiamo sperimentando una forma innovativa, perché la vecchia non reggeva più. Va bene che tutte le cose nuove all’inizio destano timore e perplessità, ma perché, per una volta, non si cerca di capire, prima di giudicare? Noi stiamo facendo qualcosa di nuovo per informare di più e meglio i nostri cittadini, risparmiando risorse in un momento di crisi. Ed è sul giudizio dei cittadini che ci baseremo per capire, alla fine di quest’anno, se continuare con questo formato nuovo. Buona lettura, e buon anno. Il Sindaco Giovanni Bettarini

IL 2010 PORTA LA PISTA CICLABILE

IL TRACCIATO RICAVATO SU MARCIAPIEDI ATTRAVERSERÀ IL CAPOLUOGO

In bicicletta da un capo all’altro del capoluogo, all’interno di un percorso riservato. Con il nuovo anno scatteranno i lavori di realizzazione della pista ciclabile sulla direttrice ospedale-polo delle scuole superiori Giotto Ulivi-Chino Chini, per l’importo di 130mila euro. Un tracciato ricavato su marciapiedi, con abbattimento delle barriere architettoniche, e delimitato da segnaletica orizzontale

colorata, sul quale ci si potrà muovere e spostarsi pedalando. Un intervento atteso e che vedrà la luce, dopo qualche ritardo, col 2010. La pista partirà dall’ospedale, sul lato destro del viale della Resistenza allungandosi sul viale IV Novembre, sul lato sinistro, fino all’altezza dell’incrocio con via Faentina e da qui sul lato destro del viale, per poi proseguire su viale Kennedy, dal lato destro, e via P. Nenni sul lato sinistro

fino a raggiungere il polo scolastico dal lato destro di via Caiani. “Lo sviluppo sostenibile passa anche per le piste ciclabili - sottolinea il sindaco Giovanni Bettarini -. E questa è un’opera che oltre a qualificare il nostro territorio stimola una mobilità alternativa e pulita, su una viabilità in sicurezza, per quanti si spostano e attraversano il paese in bicicletta”.

120 posti in viale Kennedy DISPONIBILE UN NUOVO PARCHEGGIO Ci sono 120 posti auto in più a disposizione dei cittadini di Borgo San Lorenzo. È stato inaugurato il nuovo parcheggio in viale Kennedy, realizzato da Cavet nell’ambito degli accordi dell’Alta Velocità. Il parcheggio occupa un’area di quasi 8.500 mq, con 120 spazi di sosta, di cui 5 per disabili, viabilità interna e fasce a verde alberate lungo il perimetro. Insieme è stata realizzata la viabilità di collegamento tra via Quasimodo e via Picasso. Partiti nel mese di maggio, i lavori sono costati circa 540.000 euro. “Un nuovo parcheggio a servizio dei residenti della zona oltre che degli impianti sportivi vicini, i campi di calcio e da tennis come il centro piscine, che era inserito tra le opere da realizzare nell’ambito degli accordi dell’Alta Velocità - sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici Carlo Casati -. A breve apriremo anche la passerella sul torrente Le Cale, che collegherà l’area del Foro Boario con l’area servizi di piazza Martin Luther King”. E novità si annunciano, prossimamente, per la sosta dei residenti nel centro storico.

Via Pananti zona pedonale IN SPERIMENTAZIONE

Via Pananti resta zona pedonale il sabato notte. Visti i riscontri positivi riportati con l’ordinanza emessa nel mese di ottobre, il Comune ha prorogato fino a tutto gennaio la pedonalizzazione del tratto di via Pananti che va dall’intersezione con via Giotto all’intersezione con via Francesco Pecori Giraldi in vigore il sabato dalle 21,30 alle 3 di notte. Il provvedimento della Polizia municipale borghigiana era stato adottato “per ragioni di pubblico interesse inerenti la circolazione stradale e il decoro urbano”, in considerazione della “notevole presenza di pedoni che in particolare nelle serate del sabato si concentrano

nel centro storico” con una “situazione di potenziale pericolo per la circolazione veicolare e per l’incolumità dei pedoni stessi”. Nell’area, dalle 21,30 alle 3, è “vietata la circolazione e la sosta dei veicoli, fatta eccezione per i residenti, invalidi muniti di regolare contrassegno, mezzi di servizio dell’amministrazione comunale e delle aziende erogatrici di pubblici servizi, mezzi di soccorso, emergenza e forze dell’ordine”, con “obbligo di svolta a sinistra in via Giotto per i veicoli provenienti dal primo tratto di via Pananti” e “direzione obbligatoria in via Giotto per i veicoli provenienti da piazza Gramsci”.

<Comune utile>

Passaporto anche per i bambini Dal 25 novembre è obbligatorio il passaporto individuale anche per i minori, che non potranno più essere iscritti sul passaporto del genitore. Il passaporto avrà la durata di tre anni per i bambini da zero a tre anni, di cinque anni per i minori da tre a diciotto anni. Per i minori di età inferiore ai quattordici anni, il passaporto potrà essere usato solo a condizione che il minore viaggi in compagnia di uno dei genitori (o di altra persona delegata). Rimane invariato il termine di dieci anni per la validità del passaporto ordinario. I passaporti contenenti l'iscrizione di minori rimangono comunque validi fino alla scadenza e tutte le richieste di iscrizione del figlio minore sul proprio passaporto pervenute fino al 24 novembre 2009 saranno evase fino ad esaurimento.


In poche parole 94 associazioni in albo comunale. Si è appena concluso l’aggiornamento dell’albo comunale delle associazioni: sono 88 quelle che, presentando la scheda con l’aggiornamento dati e con il resoconto delle attività svolte, sono state confermate all’interno dell’albo insieme ad altre 6 di nuova iscrizione. Sono invece 2 quelle che hanno comunicato la cessazione della loro attività e 18 quelle dichiarate decadute in quanto non hanno riconsegnato la documentazione richiesta. Delle 94 associazioni attualmente iscritte all’albo, 36 operano nel settore culturale, 27 in quello sportivo, 25 lavorano in campo socio-assistenziale e 6 si occupano di materie ambientali. L’elenco completo è consultabile sul sito del Comune nella sezione ‘Territorio e Turismo’. Gare e acquisiti on line. E’ attivo il sistema di acquisti telematici della Comunità Montana Mugello per la gestione di ogni tipo di procedura d’appalto di lavori, servizi e forniture. Ad adottarlo è stato, in particolare, l’Ufficio Gare Associato per la gestione delle gare d’appalto di lavori pubblici e, in via sperimentale, di acquisti e forniture di beni e servizi, dell’ente montano e dei Comuni di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Marradi, Palazzuolo Sul Senio, San Piero a Sieve e Vaglia. Al sistema di acquisti telematici dell’ente si accede dal sito www.cm-mugello.fi.it, cliccando sulla sezione “Novità” oppure sulla sezione “Bandi di gara”. Da qui si apre l’home page della piattaforma http://negotia.datamanagement/cmmugello attraverso la quale, d’ora in poi, si gestiranno gare e acquisti. Le imprese interessate a partecipare alle gare telematiche devono iscriversi nell’apposito elenco fornitori seguendo la procedura on line indicata nel portale, specificando i dati dell’impresa e le categorie merceologiche. Salvo bicchiere di vino in sagre e feste. Il bicchiere di vino non è bandito da sagre e feste. La giunta ha adottato una delibera che “salva” la somministrazione e la vendita di vino e in generale di bevande alcoliche per gli ambulanti su sede fissa e quelli ‘temporanei’ di sagre e feste. Un provvedimento del tutto simile a quello fiorentino che indica che nell’ambito delle disposizioni per gli esercizi autorizzati alla somministrazione e vendita di bevande alcoliche sono ricompresi anche gli esercizi operanti su suolo pubblico con autorizzazione e concessione, nonché “le vendite e somministrazioni previamente autorizzate in occasione di manifestazioni temporanee”. E dunque il divieto e le sanzioni previste dalla norma comunitaria non si applicano. Resta il divieto assoluto per i venditori itineranti. E resta il divieto di asporto di bevande in vetro e plastica. Terremoto, come comportarsi. Lunedì 14 settembre, ore 22,04. E’ in quell’istante che un terremoto di magnitudo 4.2 con epicentro tra Barberino e Scarperia ha fatto tremare la terra in Mugello. Due repliche, di 2.8 e 2.4, si sono avvertite poco tempo dopo e altre scosse di intensità minore si sono susseguite anche nelle ore e nei giorni successivi. Solo lievi danni a edifici ma tanta paura, spavento e apprensione tra gli abitanti del Mugello che si sono riversati in massa in strada. In pochissimi minuti l’ufficio associato di Protezione Civile della Comunità Montana Mugello che ha sede a Borgo San Lorenzo si è attivato per la gestione dell’emergenza e delle operazioni. Ma quali sono le regole da ricordare e i comportamenti corretti e sicuri da tenere in circostanze d’emergenza come un terremoto? Dal sito della Comunità Montana Mugello è scaricabile una guida sulla Protezione Civile e sulla sicurezza e l’autotutela dei cittadini, con informazioni, consigli, precauzioni e la mappa delle aree di concentramento e attesa in caso di emergenze: www.cm-mugello.fi.it/protezionecivile-/aree_attesapc.php; materiale è disponibile anche su www.rete.toscana.it/sett/pta/ sismica/conoscere_r_s/ Riscaldamenti accesi. L’accensione degli impianti è consentita per un massimo di 14 ore al giorno (tra le 5 e le 23), fino al 15 aprile. Dal limite sono esclusi ospedali, asili nido e scuole materne, case di cura e strutture sanitarie, alberghi e pensioni. SEGUE»

Dal Mugello i prodotti freschi di stagione OGNI MERCOLEDÌ IL MERCATO A KM ZERO I prodotti freschi di stagione degli agricoltori mugellani hanno una nuova vetrina. E’ stato inaugurato a fine ottobre, nel piazzale del parco della Misericordia, il “Mercato dei produttori agricoli del Mugello” che diventa ora una sorta di “area commerciale” all’aperto con stand di vendita dei prodotti e delle coltivazioni degli agricoltori locali. “Dall’ambiente del Mugello i prodotti dei suoi agricoltori” è lo slogan che accompagna questa iniziativa di “filiera corta”, cioè di vendita diretta dal produttore al consumatore con un buon rapporto qualità-prezzo, promossa dalla

Comunità Montana Mugello insieme al Comune di Borgo, Coldiretti, Cia, il consorzio “In Mugello” e col contributo della Regione Toscana. Un appuntamento fisso il mercoledì pomeriggio (da settembre ad aprile con orario 14,30-19 e da maggio ad agosto 1620). “Già due anni fa - spiega l’assessore all’Agricoltura Stefano Squilloni - il mercatino nasceva dalle richieste degli agricoltori. Il Comune ha riconosciuto nella filosofia del ‘Km zero’ un’occasione sul territorio che favorisce la valorizzazione dei prodotti locali e quindi degli agricoltori, soprattutto quelli piccoli, che trova-

no in questo un importante canale di commercializzazione. Allo stesso tempo i consumatori mugellani hanno la possibilità di acquistare prodotti legati alla stagionalità, freschi, di elevata qualità e così sostenere il nostro sistema agricolo e rurale”.

Sicura e “verde” la materna di Panicaglia Alta velocità: INAUGURATA A INIZIO ANNO SCOLASTICO in funzione la linea, ma il ripristino ambientale? Con l’inizio dell’anno scolastico è stata inaugurata la nuova scuola materna a Panicaglia. Un edificio sicuro e spazioso, colorato e, soprattutto, ‘verde’, vale a dire progettato seguendo criteri di bioedilizia ed ecosostenibilità e realizzato con materiali naturali: pareti in legno strutturale, tetto ventilato con legno lamellare, pavimento con impianto di riscaldamento a radiante, pannelli solari, aule con colori diversi. Un investimento complessivo di 1 milione e 300mila euro circa per il consolidamento e l’adeguamento sismico di una parte del vecchio plesso (129 mq) e la realizzazione ex novo di una ala “bio” con 3 aule, refettorio e laboratorio (510 mq). Impegno di mandato della Amministrazione comunale è la previsione e costruzione di una nuova scuola elementare nel capoluogo. Tra gli altri progetti, quello di ristrutturazione e consolidamento per adeguamento alle norme antisismiche dell’ex pretura in via Aldo Moro, dove saranno ricavate due nuove sezioni di materna, e quello riguardante la riqualificazione dell’area verde delle elementari Dante Alighieri.

Anziani, assicurazione per gli over 65 CONTRO FURTI, RAPINE, SCIPPI E DANNI

E’ attiva l’assicurazione “Anziani più sicuri”, promossa dal Comune. Copre automaticamente gli anziani ultra65enni residenti, per casi specifici: assistenza in caso di furto, rapina e scippo, assistenza all’abitazione e alla persona, servizio di teleassistenza. Ferma restando la consueta procedura di denuncia alle forze dell’ordine, la polizza offrirà un’assistenza immediata e concreta: l’anziano che ha subito uno scippo, una rapina, un furto o un tentativo di furto potrà telefonare al numero verde 800 306 651, attivo 24 ore su 24 tutti i giorni, festivi compresi, e ricevere una serie di servizi in grado di alleviare fattivamente le conseguenze del crimine.

In caso di reati e danni contro l’abitazione sarà possibile ottenere la vigilanza di una guardia giurata o l’intervento urgente di un professionista (fabbro, vetraio, falegname, idraulico ed elettricista) per ripristinare gli accessi, e se l’abitazione è ritenuta inagibile verranno sostenute le spese per trasloco e soggiorno in albergo. L’anziano derubato della pensione presso gli uffici postali, o di contanti presso gli sportelli bancomat sarà risarcito fino a un massimo di 300 euro, e se, in seguito a furto, rapina o scippo, riporta danni fisici è previsto l’invio di un medico, di un infermiere o di un’ambulanza, e assistenza da parte di uno psicologo. Ulteriori informazioni presso l’Urp o la Polizia municipale.

Architetto Pinarelli nuovo Iva sulla Tia, chiarimenti da dirigente Servizio Tecnico Publiambiente La sentenza della Corte Costituzionale n. 238 del 24/07/2009, stabilendo la natura tributaria della T.I.A.(Tariffa igene ambientale), ha escluso l’applicazione dell’I.V.A. su quest’ultima, ma non sono state date finora indicazioni precise su come l’I.V.A. debba essere gestita soprattutto in relazione all’eventuale rimborso ed alle prossime fatturazioni. In attesa dei chiarimenti al riguardo, le fatture non possono che essere emesse comprensive dell’I.V.A. Dal sito del Comune è scaricabile la nota integrale di Publiambiente.

E’ l’arch. Paolo Pinarelli, 52 anni, professionista con provata esperienza in urbanistica, già responsabile del settore Gestione del territorio del Comune di Barberino, il nuovo dirigente del Servizio Tecnico del Comune di Borgo. Dopo il termine della procedura di selezione e i colloqui condotti dal sindaco Giovanni Bettarini e dall’assessore ai lavori pubblici Carlo Casati con i candidati selezionati, la giunta ha deliberato la nomina. Il Comune aveva indetto una selezione pubblica per affidare l’incarico con contratto a tempo determinato per la durata dell’attuale mandato amministrativo, ed erano state presentate una quarantina di domande. La selezione si è svolta con l’esame dei curriculum presentati e anche con colloqui diretti. Priorità indicata dall’Amministrazione: procedere velocemente col regolamento urbanistico.

E’ entrato in funzione il 13 dicembre il sistema Alta Velocità Torino-Salerno, compresa la linea FirenzeBologna. Ma la questione Alta Velocità in Mugello resta ancora aperta. Processo, sospensione pagamento provvisionale. Per quanto riguarda il processo relativo ai danni dei lavori dell’Alta Velocità, la Corte d’Appello di Firenze ha accolto il ricorso presentato dal Consorzio Cavet e ha disposto la sospensione dell’esecuzione della condanna al pagamento della provvisionale per 150 milioni di euro disposto dalla sentenza del Tribunale di Firenze del 3 marzo scorso. La provvisionale era stata disposta per i danni ambientali, in particolare con riferimento ai costi della necessaria bonifica dei siti inquinati. Tra le parti civili beneficiarie ministero dell’Ambiente, Regione Toscana e vari enti locali. Alla base della somma della provvisionale stabilita una consulenza della pubblica accusa che valutava i costi di bonifica da un minimo di 85 milioni a un massimo di 1.100 milioni, a seconda del tipo di operazione da effettuare nelle aree (ANSA). Addendum, mancano fondi previsti. Se il Governo e la Tav non stanzieranno i fondi ancora mancanti per la mitigazione dei danni ambientali causati dall’Alta Velocità in Mugello, saranno chiamati in causa dalla Regione Toscana come inadempienti. Stato e Tav si erano impegnati nell'Addendum 2002 per 53 milioni di euro. Ad oggi mancano ancora 12 milioni e mezzo di euro a carico del Cipe, 2 milioni e mezzo a carico del Ministero dell'ambiente e un milione e 200.000 euro a carico di Tav spa per arrivare ad onorare gli impegni presi dalle parti nell’Addendum del 2002. La cifra necessaria a mitigare gli impatti dei lavori è ora salita, passando dai 53 milioni previsti dall’Addendum 2002 ai 100 milioni calcolati nel Master Plan che la Regione ha adottato nel 2007 e che lo Stato non ha ancora approvato. Corte dei Conti, ipotesi danno erariale. La Procura Regionale presso la Corte dei Conti della Toscana ha inviato un “invito a dedurre” ai componenti della Giunta regionale della Toscana delle legislature 1990-1995 e 1995-2000, al dirigente responsabile dell’istruttoria per la Conferenza dei servizi, ai consiglieri della VI Commissione Ambiente del Consiglio regionale; ai presidenti e membri delle Commissioni Via nazionale. Il danno erariale è quantificato in 741 milioni e 279 mila euro per la perdita della risorsa idrica nella costruzione delle gallerie per l’attraversamento del territorio del Mugello e di Monte Morello, in occasione dei lavori dell’Alta Velocità sulla tratta Firenze-Bologna, che costituirebbe un danno permanente ed irreversibile causato da quei lavori. Il danno - che venne stimato da una perizia trasmessa dalla procura alla Corte dei conti - si riferisce a quello subito dagli enti pubblici per la perdita della risorsa idrica in Mugello, in particolare il disseccamento o l’impoverimento di 81 corsi d’acqua, 37 sorgenti, una trentina di pozzi e cinque acquedotti.


CRISI: NO TICKET SANITARIO PER CHI È SENZA PAGA I lavoratori senza paga per almeno tre mesi non dovranno sborsare il ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali, di diagnostica e di laboratorio. E nemmeno i loro familiari a carico. Lo ha deciso la Regione Toscana. Per essere esenti, si spiega in una nota della Regione, basta autocertificare di non riscuotere lo stipendio da almeno tre mesi consecutivamente. Per familiari a carico si intendono quelli non fiscalmente indipendenti, cioè per i quali l'interessato gode di detrazioni fiscali. L’onere di pagare il ticket si riattiva nel momento in cui l’interessato ricomincia a percepire la retribuzione. Inoltre, la Regione pagherà gli interessi per gli stipendi anticipati dalle banche ai lavoratori che sono senza retribuzione da almeno due mesi e non possono accedere agli ammortizzatori sociali. E’ stata approvata una delibera per ampliare l’operatività del fondo grazie al quale la Regione anticipa la cassa integrazione straordinaria per sostenere i lavoratori nel periodo di tempo che intercorre fra l’autorizzazione della cassa integrazione straordinaria da parte del ministero e l’effettiva erogazione dell’assegno. Il fondo verrà così utilizzato, oltre che per l’anticipo della Cigs, per il pagamento degli interessi sui prestiti concessi dalle banche ai lavoratori che sono senza stipendio, pur continuando ad essere legati all’azienda da un rapporto di lavoro e che, per questo motivo, non hanno diritto agli ammortizzatori sociali.

Festa della Toscana premio alle “Arti”

Influenza A, che fare? Influenza A, vaccinazioni in Mugello. La Società della Salute Mugello diffonde una newsletter-vademecum per informarsi e comportarsi nel modo corretto, e comunica dove potersi vaccinare. L’influenza A/H1N1 è una normale influenza. E come le normali influenze le cose da fare sono semplici: ai primi sintomi con febbre improvvisa oltre i 38°, disturbi respiratori come tosse secca, mal di gola e raffreddore, brividi o emicrania, dolori muscolari o articolari, talora associati a sensazioni di vertigini, mal di pancia, diarrea o vomito, chiamare il medico o il pediatra ed attenersi alle sue prescrizioni. Inoltre è importante seguire le misure basilari di prevenzione: lavarsi con cura le mani con acqua e sapone, in assenza di acqua usare gel alcolico, utilizzare fazzoletti di carta davanti a naso e bocca con tosse e starnuti e gettarli, mantenere un’adeguata pulizia degli ambienti ed arieggiare spesso i luoghi dove si vive o si lavora. Per avere indicazioni sulla malattia e sui farmaci da utilizzare e per le vaccinazioni ci si deve rivolgere direttamente al proprio medico o pediatra di famiglia. Per informazioni generali ci si può rivolgere anche al distretto sanitario del comune di residenza, oppure si può visitare e consultare il sito www.sdsmugello.it (in cui si trova la newsletter insieme ad altro materiale utile da scaricare). Il Ministero della Salute ha attivato il numero verde 1500.

OPERE RARE E MAI ESPOSTE AL MUSEO CHINI

L’ESPOSIZIONE PERMANENTE SI FA PIÙ RICCA

Sala consiliare gremita il 28 novembre in occasione della celebrazione della “Festa della Toscana”, con la presenza di molti cittadini e degli alunni della classe 2° A delle scuole medie. Le arti e le espressioni artistiche sono state protagoniste della seduta aperta del Consiglio comunale convocata per festeggiare la “Festa della Toscana”, dedicata quest’anno a “Arti, Culture, Futuro”. La presidente del Consiglio comunale Grazia Innocenti e il sindaco Giovanni Bettarini hanno consegnato dei riconoscimenti a cittadini che si sono distinti nelle varie “Arti”, nonché per “l’impegno profuso nella crescita culturale della comunità”. Questi i loro nomi: Massimo Biagioni, Mario Calzolai, Marilisa Cantini, Gianna Giannini, la compagnia teatrale “La Caldana” e l’associazione “Lo Scrittoio”, Roberta e Sabrina Malavolti, Luca Mommarelli, Marta Morolli, “Pecchioli Ceramica”, l’associazione “PhotoClub Mugello”, ed infine, Massimo Rossi e Matteo Timori.

Farmacie, cambiato orario apertura E’ cambiato dal 1° dicembre l’orario di apertura delle due farmacie che operano nel capoluogo di Borgo San Lorenzo, Monti e Roselli. I nuovi orari: Periodo invernale (ora solare) • Dal lunedì al venerdì : 8.30-13/15-19.30 • Sabato (se di turno): 8.30-13/15-19.30 • Festivi (se di turno) : 9-13/16-19.30 Periodo estivo (ora legale) • Dal lunedì al venerdì: 8.30-13/15.30-20 • Sabato (se di turno) : 8.30-13/15.30-20 • Festivi (se di turno) : 9-13/16.30-20 Il giorno di chiusura infrasettimanale resta confermato il sabato, alternativamente. La Farmacia Monti non osserverà il periodo di ferie durante i mesi estivi.

Si prospettano novità importanti per il Museo civico della Manifattura Chini di Borgo San Lorenzo. Nuove acquisizioni che in un prossimo futuro saranno esposte nelle sale dedicate alle produzioni e creazioni Liberty della famiglia d’artisti borghigiana. Il Comune, come membro del comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario Liberty in Italia, ha partecipato col neodirettore del Museo, Adriano Gasparrini, al convegno sul movimento artistico Liberty che si è tenuto a Viareggio. Una partecipazione significativa perché l’occasione ha consentito di far conoscere a una platea illustre e ampia, oltre che la storia e l’attività poliedrica della famiglia d’artisti borghigiana, anche i progetti di sviluppo del Museo civico della Manifattura Chini. Nuove opere, infatti, andranno ad arricchire e ampliare l’esposizione permanente: esemplari rari e finora mai esposti che saranno ceduti in comodato gratuito al Comune da collezionisti privati. “Per la prima volta Borgo San Lorenzo con il suo museo è presente in un organismo nazionale insieme ai più importanti luoghi del Liberty italiano con i rispettivi enti di promozione e valorizzazione - sottolinea l’assessore alla Cultura e vicesindaco Giunia Adini -. Questa presenza, oltre a riaffermare e riconoscere il ruolo di Borgo nella storia del Liberty in Italia - continua -, offre l’occasione di allacciare fruttuosi rapporti con importanti realtà per iniziative e manifestazioni che potrebbero interessare anche il nostro comune”.

Ragazzi in... Kontatto NATI ALTRI GRUPPI Konfabula, Konforme, Kontorsione e Konfigura entrano in… Kontatto. Il primo gruppo è rivolto agli appassionati del fantasy e dei giochi di ruolo, mentre per chi sogna, invece, di diventare regista, operatore o attore c’è Konforme, il gruppo di laboratorio audiovisivo che sarà realizzato in collaborazione con “ChiaroScuro” della Fondazione Il Forteto onlus. E con il contributo di Officine di Strada partono altre due attività, tra lo sport e la cultura giovanile. Kontorsione, che coinvolge già una decina di giovani skaters, e Configura, per chi danza al ritmo della Tecktonik. Continua così a crescere il progetto Kontatto, voluto e promosso dall’Amministrazione comunale di Borgo e sviluppato insieme alla Cooperativa Alveare e che, ad oggi, conta circa una cinquantina tra ragazze e ragazzi, di età media 18 anni, con varie attività in essere: il mensile La Voce, tre nuovi gruppi musicali (Fattore K, Delirium Tremens e Spok e i suoi amici) e ad un laboratorio di teatro (Kondizione). Kontatto è un laboratorio di creatività giovanile, sempre aperto e pronto ad accogliere persone, passioni, interessi. Per partecipare, gratuitamente, alle attività del progetto è sufficiente iscriversi presso la Biblioteca comunale di Borgo (piazza Garibaldi tel. 055.8457197), presso il Centro d’Incontro (piazza Dante 33, tel. 055.8494533) o inviare una mail a: progettokontatto@gmail.com.

Mario Bini, l’insegnante-artista E’ stato l’insegnante di disegno e tecnica per diverse generazioni di studenti, ma il prof. Mario Bini è stato anche uno stimato artista. E il 21 novembre, in occasione del centenario della nascita, Borgo San Lorenzo lo ha ricordato, con un convegno e una mostra. Nato a Borgo nel 1909 e scomparso nel 1987, Mario Bini iniziò la carriera d’insegnante, che coprirà per oltre mezzo secolo, a Tolmezzo, dove lasciò alcune delle sue opere migliori. Rientrato in Toscana nel 1939, insegnò fino al 1980, anno in cui ricevette la medaglia d’oro al merito della Scuola, della Cultura e dell’Arte. Nella maturità eseguì soprattutto numerosi ritratti di abitanti del Mugello, terra che amò moltissimo. Numerose le persone che hanno partecipato al convegno e che hanno visitato la mostra che a Villa Pecori Giraldi proponeva una raccolta della sua migliore produzione artistica, tra disegni e sculture. Direttore: Giovanni Bettarini • Direttore responsabile: Johnny Tagliaferri Redazione: Ufficio Stampa - Piazza Dante, 2 - 50032 Borgo San Lorenzo uffstampa@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it • urp@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Registrazione al Tribunale di Firenze n. 3093 del 7/1/1983

In poche parole Contatori acqua, attenzione a freddo e gelo. Publiacqua ricorda a tutti gli utenti di proteggere con scrupolo il proprio contatore dell’acqua con materiali isolanti o con stracci di lana, per evitarne la rottura a causa del gelo. Ciò provocherebbe infatti la cessazione dell’erogazione di acqua per il tempo necessario alla sostituzione del contatore da parte del gestore (con costi a carico dell’utente). 100 anni di Fortis, 100 anni di Borgo. “A.S. Fortis Juventus 1909. Il lungo diario di una secolare storia sportiva” è il libro curato da Aldo Giovannini, realizzato nell’ambito del centenario la società sportiva borghigiana anche col contributo del Comune: un volume che ripercorre i 100 anni di vita e storia della società bianco-verde, ricordando le squadre e i tanti giocatori che nel tempo ne hanno indossato i colori, assieme a 100 di storia di Borgo, di un paese e di una comunità. “Tartufo Cultura” a Lorini. E’stato assegnato al ricercatore scientifico Luca Lorini il “Tartufo alla Cultura”. La cerimonia si è svolta nell’ambito della “14° Mostra mercato del tartufo bianco del Mugello”. “Arte in gioco” per solidarietà. Tanti mugellani, ben settantadue, si sono messi in gioco nella rivisitazione di dodici quadri famosi per un’iniziativa benefica. Sono tutti conosciuti e riconoscibili nelle foto del calendario 2010 “Arte in gioco” promosso e ideato dal gruppo teatrale “La Caldana” a favore dell’associazione “Il sorriso di Bruna”, finalizzato alla raccolta fondi a favore del reparto oncologico dell’ospedale di Borgo. Piccoli musicisti crescono. Sofia Sguanci, iscritta alla scuola comunale di musica “Marco da Gagliano”, è stata ammessa al secondo anno di corso, alla classe di sax del Conservatorio di “Francesco Morlacchi” di Perugia, con votazione di 9/10.

Prosegue la stagione teatrale al Giotto I prossimi appuntamenti della programmazione: • GIOVEDÌ 14 GENNAIO (ORE 21,15) Sicilia Teatro, Sebastiano Lo Monaco in “IL BERRETTO A SONAGLI” di Luigi Pirandello • GIOVEDÌ 28 GENNAIO (ORE 21,15) Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Sandro Lombardi in “FRANKENSTEIN. OSSIA IL PROMETEO MODERNO” • VENERDÌ 26 FEBBRAIO (ORE 21,15) Zocotoco, Luca Zingaretti legge “LA SIRENA” • GIOVEDÌ 11 MARZO (ORE 21,15) Archivio Zeta in “ILIADE-I FIUMI PARLANO” • MERCOLEDÌ 24 MARZO (ORE 21,15) Produzioni teatrali Paolo Poli, Paolo Poli in “FAVOLE” Info e prevendita biglietti: Teatro Giotto domenica, festivi e mezz’ora prima dello spettacolo (tel. 055 8459658); biblioteca comunale la settimana precedente lo spettacolo, lun-sab ore 9-13,30 e 14,30-19, (tel. 055 8457197).

E’ scomparso il 15 settembre, dopo una lunga malattia, Alessandro Paoletti. Aveva 50 anni ed era dipendente comunale dal 1987. Dopo una lunga malattia il 30 settembre è venuto a mancare anche Silvano Incagli, figura nota a Borgo per il suo impegno attivo nella vita civile e politica della città, consigliere comunale dal 1990 al 1997.


<Cosa dicono i gruppi> Interventi a cura dei gruppi consiliari

LIBERO MUGELLO

PER BORGO

POPOLO DELLA LIBERTÀ

SVENDUTO COMUNE NOTIZIE AD UN MENSILE DI FIRENZE

UN PO’ DI DELUSIONE…

Nonostante quanto previsto dalla legge 61/2005 (che definisce il “9 Novembre - Caduta del Muro di Berlino - Giorno della Libertà” - analogamente a quanto fatto in tutta Europa) purtroppo la Giunta Comunale di Borgo non ha ancora provveduto a predisporre un adeguato programma di manifestazioni sui valori della libertà e sugli effetti nefasti del totalitarismo. In occasione del ventesimo anniversario della Caduta de Muro di Berlino, avvenuta il 9 Novembre 1989, definito con legge dello Stato “Giorno della Libertà” , il PDL di Borgo ha presentato un ordine del giorno che avrebbe impegnato il Sindaco a prendere le iniziative locali conseguenti, in osservanza alla legge. In contraddizione con la storia, ma in coerenza con se stessa, Rifondazione ha emendato la mozione PDL presentandone una analoga che però cancellava ogni correlazione tra la caduta del Muro di Berlino e la caduta del regime comunista totalitario dell’Europa dell’Est. Comprendiamo che lo faccia Rifondazione: alle ragioni del cuore non si comanda. Comprendiamo un po’ meno che il nostro PD la voti. Anzi, quasi quasi ci viene da sorridere. Il nostro PD di Borgo non si è accorto che il PD nazionale è entrato nel Partito Socialista Europeo, il quale ha da decenni tagliato i legami con l’ideologia comunista. Non si sono neppure accorti che la legge del 2005 non solo riflette analoghe leggi di altri paesi europei con governi di sinistra, ma è stata votata pure dagli esponenti nazionali del PD. Infine, in comuni limitrofi le mozioni del PDL, con le correzioni del caso, sono state votate alla unanimità da tutti i partiti. Insomma il PD di Borgo, ha sentito il richiamo della foresta e ha sepolto volentieri la storia per non dispiacere ai vecchi compagni di strada.

La giunta del comune di Borgo San Lorenzo con una delibera di fine novembre ha deciso di rinunciare alla propria autonomia informativa. I cittadini che ci leggono sono infatti riusciti a rintracciare le notizie sulla vita comunale all’interno delle 4 pagine acquistate dall’Amministrazione del sindaco Bettarini sul giornale fiorentino “Il reporter” di proprietà un soggetto editoriale privato. Quindi oggi, diversamente da quanto accaduto fin’ora, le informazioni sulla vita istituzionale del comune sono collocate tra le notizie e i commenti di parte prodotti dalla testata giornalistica privata. Abbiamo contestato duramente questa operazione voluta dall’Amministrazione Comunale per i seguenti motivi: • La decisione è stata presa senza coinvolgere il consiglio comunale e le opposizioni (nemmeno il capogruppo di maggioranza ne era a conoscenza). “Comune Notizie” è il giornale dell’istituzione comunale ed è pagato con il denaro di tutti i cittadini. Già nel passato abbiamo più volte contestato la decisione di non formare un comitato di redazione con la partecipazione delle minoranze per discutere il taglio e le modalità informative di “Comune Notizie”. Da oggi siamo completamente nelle mani di un editore che oltre alle 4 pagine fornite dal Comune, nelle prime pagine del giornale inserirà notizie e commenti su Borgo San Lorenzo a sua discrezione. Di fatto “Il Reporter”sarà l’unico giornale ad entrare nelle case di tutti i borghigiani, divenendo per alcuni l’unica fonte informativa. Domandiamo: ma piacerebbe a Betttarini e al PD, nel caso in cui in futuro vincesse la destra, ricevere a casa un bel periodico di parte? • Si permette ad un nuovo soggetto editoriale di entrare nel Mugello aiutato dal denaro pubblico. Bettarini sostiene che l’operazione consentirà di entrare nella vita delle famiglie invece di quattro volte, undici volte l’anno a parità di costi. A parte il fatto che sui costi effettivi ci sarà da approfondire (ad esempio che fine farà l’entrata pubblicitaria attualmente presente su Comune Notizie) ci domandiamo come potrà far fronte“Il Reporter”alle cospicue spese di spedizione del mensile alle famiglie. Probabilmente in due modi: acquisendo inserzioni pubblicitarie provenienti dal territorio e cercando di allargare ad altri comuni questa operazione grazie al“credito fiduciario”acquisito a Borgo S. Lorenzo: • L’acquisizione di pubblicità nel bacino locale (peraltro svolta da posizione dominante grazie al fatto di entrare in tutte le case) di fatto potrebbe ridurre le entrate da pubblicità degli altri soggetti del mondo dell’informazione già presenti sul territorio (Il Galletto, Tele Iride, Il Filo ecc.), soprattutto in questo momento di grave crisi economica che vede un forte taglio delle spese dedicate alla promozione da parte degli inserzionisti. Siamo al limite della concorrenza sleale! • L’amministrazione che ci governa ha approvato questa operazione dopo che analoga decisione era già stata presa da due quartieri di Firenze e dai Comune di Fiesole e Impruneta (tutti di centro-sinistra). Di conseguenza ci aspettiamo che una buona parte dei comuni della Provincia di Firenze governati dal PD faccia la stessa cosa: ed eccoci al giornale di partito che entra per via istituzionale nelle nostre case. Berlusconi docet. Siamo sinceramente dispiaciuti di questa decisione: gli spazi democratici a livello nazionale ma anche locale stanno sempre più riducendosi e avevamo sperato che l’Amministrazione Bettarini confermasse nei fatti le dichiarazioni di apertura verso le minoranze rilasciate dopo le elezioni, ma questa decisione, per come è stata presa e per ciò che significa, ci fa capire che speravamo invano. Peccato, avremmo potuto insieme discutere nel merito per risolvere il problema informativo magari rafforzando l’uso degli strumenti informatici (uno spazio su internet con la possibilità anche di interloquire con i cittadini sui diversi argomenti, newsletters inviate a chi ha la posta elettronica. ecc.) senza rinunciare ai quattro numeri di “Comune Notizie”. Ma così non è stato ed ancora una volta siamo costretti a denunciare la chiusura di questa amministrazione ad ogni e qualsiasi rapporto con il pluralismo presente nella realtà politica borghigiana.

Dispiace dirlo, ma questi primi mesi di attività del consiglio comunale sono stati spesso caratterizzati da atteggiamenti di contrapposizione, piuttosto che di dialogo e collaborazione. Le minoranze sono state poco o punto considerate da parte del sindaco, della giunta e dell’intera maggioranza. Non si chiedevano atteggiamenti illogici, fuori dal rispetto dei ruoli, ma una capacità di apertura e di dialettica capace di dare maggiore qualità all’impegno amministrativo. Molti possono essere gli esempi per supportare questo nostro giudizio critico, tutti accomunati, in sostanza, dall’atteggiamento autoreferenziale di chi è convinto di fare tutto da solo; una disponibilità al dialogo a parole, ma una chiusura nei fatti anche su questioni importanti e delicate rispetto alle quali una maggiore capacità di dialogo non solo avrebbe giovato, ma sarebbe anche stata doverosa. Abbiamo registrato tempi lunghi nel dare risposta alle nostre richieste, e spesso in modo insoddisfacente ed elusivo, mancata informazione ai capogruppo, nonostante l’impegno del Presidente del Consiglio che è chiamato a giocare un importante ruolo di garante e di cinghia di trasmissione con la maggioranza. Abbiamo registrato qualche forzatura com’è accaduto nel caso della commissione consiliare di controllo impegnata a capire meglio l’attività di Publiacqua anche in relazione all’affare Sopram. Ed ora questo ultimo episodio della comunicazione istituzionale, significativo di come si intenda il rapporto tra maggioranza e opposizioni. E’ accaduto infatti che la decisione di chiudere il periodico comunale “Comune Notizie” e di appaltare –senza gara né confronto di tipo economico- sia stata presa dalla giunta, certo nel rispetto delle proprie prerogative, ma senza alcuna consultazione, senza passaggi in commissione, né informazione preventiva ai capigruppo di minoranza in quella che avrebbe potuta essere una bella opportunità di dialogo e di condivisione. La comunicazione di tipo istituzionale (il giornalino che entra in tutte le case) non è appannaggio della maggioranza, ma riguarda tutta l’istituzione –giunta e consiglio, maggioranza e minoranze-. E’ stata invece presa una decisione in tempi rapidi, giusta o meno, e noi abbiamo saputo soltanto a cose fatte. Non siamo al momento a discutere se quello che state leggendo è la giusta scelta per la comunicazione che riguarda il comune, se questo giornalino vi è gradito o meno, ci sarà tempo per valutare questi elementi, magari provando anche ad intercettare le valutazioni e le sensazioni dei lettori (se volete, potete farci avere le vostre considerazioni all’indirizzo mail della lista: xborgo@gmail.com). Quello che vogliamo stigmatizzare è il metodo usato. Da parte nostra, che fin dall’inizio ci siamo detti disponibili –ma ben poco corrisposti- a un confronto senza pregiudiziali, non possiamo che prendere atto di questo atteggiamento. Nello specifico la nostra proposta, che denota ancora una volta la volontà costruttiva del dialogo, è quella di rivedersi alla fine del primo anno di questa modalità di informazione, per verificarne l’efficacia e condividere, questa volta insieme, le nuove scelte da compiere. Nel frattempo la nostra volontà di mantenere un atteggiamento propositivo e una dialettica critica rimarrà intatta, questo è anche il senso di una Lista Civica che deve impegnarsi per contribuire a ben amministrare il nostro comune. Certo, se la maggioranza preferirà continuare a fare sempre e comunque da sola, prenderemo atto e non ci sottrarremo certo a questa modalità di relazione.

Piera Ballabio – Paolo Beatini

Consigliere Giacomo Bagni

A riguardo della scelta della nostra amministrazione comunale di sospendere “Comune notizie”, e di inserire il notiziario istituzionale in un giornale esterno, riteniamo sbagliata e in contraddizione con le promesse fatte dal sindaco in campagna elettorale. Il Sindaco aveva promesso la valorizzazione e tutela del territorio e delle sue imprese, mentre così facendo paga un giornale fiorentino, in concorrenza con i privati del posto che avrebbero potuto svolgere altrettanto bene lo stesso servizio. Fulvio Boni Capogruppo PDL Borgo San Lorenzo

PROGRESSISTI DEMOCRATICI E SINISTRA PER BORGO

RIFONDAZIONE COMUNISTA SINISTRA ALTERNATIVA PER BORGO

BRETELLA BARBERINO-INCISA: LE RAGIONI DI UN NO L’INFORMAZIONE E IL RUOLO DEL CONSIGLIERE COMUNALE Non si può pensare di affrontare la questione della Bretella Barberino Incisa senza tener conto Come potrete constatare, il giordel Mugello e soprattutto dopo che nel nostro nalino d’informazione Comune Territorio è stata realizzata l’Alta velocità ed è Notizie, cambia veste, le nostre e in corso di realizzazione la variante di Valico. le opinioni di altri, valutazioni e arLe considerazioni che cercano di tranquillizzare gomenti attinenti alla vita amminidicendo che il tutto avverrà nel rispetto ambien- strativa, si svilupperrano in quattro tale sono poco credibili , non solo per quello che pagine all’interno di un giornale di abbiamo già vissuto con l’Alta Velocità ma per gli cronaca varia, perdendo il valore effetti stessi derivanti dal passaggio di milioni di istituzionale e il ruolo che ricopriautomezzi. Chiamare “bretellina” un opera che va Comune Notizie. Comunque rischia di costare più del ponte sullo Stretto di questa è stata una decisione della Messina suona quanto mai singolare. Infatti ol- giunta, presa senza coinvolgere le tre alla sostenibilità ambientale ed economica minoranze, quindi una scelta anè necessario aggiungere nei criteri di valuta- tidemocratica, non solo nei conzione l’utilità sociale nonché la valutazione di fronti delle stesse ma anche nei alternative e tempi di realizzazione. La Bretella confronti dei cittadini da queste Barberino Incisa non risponderebbe a nessuno di rappresentati. questi criteri. Vale la pena ricordare i tre percorsi Si deve riconoscere che il dialogo individuati negli anni 80 prima della realizzazio- fra le forze di maggioranza e minone dell’Alta velocità : ranza è sempre più arduo. 1) Un percorso di fondovalle, con brevi gallerie, Questo non dialogare è anche con un impatto devastante per la Sieve e le una conseguenza della legge sulle aree agricole in tutto il territorio e in partico- riforme delle autonomie locali, leglare nella Val di Sieve ( dove la più semplice ge che ha ridotto notevolmente Variante alla 67 ha incontrato e sta incontran- il ruolo del consiglio comunale e do difficoltà notevoli) del consigliere, in quanto la parte 2) Un percorso quasi interamente in galleria con decisionale in definitiva la svolge il poche uscite ( Tagliaferro nel comune di San sindaco e la giunta. Questa riforma Piero e S. Ansano nel comune di Borgo) per che doveva coinvolgere i cittadini una lunghezza superiore a quella della galle- e consiglieri nelle scelte di caratria Firenzuola dell’Alta Velocità tere politico amministrativo è risul3) Un percorso ancora in galleria ma più spostato tata fallimentare. Di conseguenza verso l’area fiorentina tra le Croci di Calenzano noi consiglieri dobbiamo avere la – Molin del Piano – Troghi. capacità e il compito di coinvolgeNel frattempo però il Mugello è attraversato re i cittadini svolgendo un ruolo di perpendicolarmente dalla galleria del’Alta Velo- partecipazione ai problemi del procità e quindi una eventuale galleria autostradale prio comune, ascoltando anche le dovrebbe passare sotto il tunnel della ferrovia più banali richieste, piccole cose con costi stratosferici. Naturalmente la bretella che per il cittadino sono importandovrebbe essere composta da tre gallerie una ti, utili e necessarie, utilizzando in per ogni senso di marcia più la galleria di ser- consiglio comunale mozioni.o.d.g, vizio. Sarebbe come fare due volte l’Alta Velocità interrogazioni.Insomma essere con costi che supererebbero gli otto miliardi di consigliere comunale di ”strada” euro. I tempi di realizzazione vista l’Alta Velocità per dare ancora fiducia e valorizzasono da considerarsi di 10-15 anni e nel frattem- re le istituzioni locali come presidio po, ancora cave per decine di milioni di metri democratico nella salvaguardia dei cubi nel Mugello più discariche per lo smarino diritti del cittadino. ,e naturalmente impatto di altre risorse idriche Cogliamo l’occasione di porgere nell’area di Montesenario-Monte Giovi. gli auguri di Buone Feste a tutti i Stessa sorte di criticità ambientale toccherebbe cittadini, un augurio particolare a alla Val di Sieve e alle aree a sud di Firenze in- disoccupati, precari cassintegrati. teressate dal tracciato. Tutto questo avverrebbe A loro la nostra sincera solidarità. senza aver valutato gli effetti derivanti dalla realizzazione della terza corsia da Bologna a Incisa. GRUPPO CONSILIARE Se l’Alta Velocità portava dietro una motivazioRifondazione Comunista ne ambientale dubbia ma nobile, quella cioè Sinistra Alternativa per BORGO di ridurre il trasporto su gomma, la bretellina produrrebbe l’effetto contrario e naturalmente al danno si aggiungerebbe la beffa. In Italia il trasporto di merci attraverso il mare è ancora ampiamente sottosviluppata,ma soprattutto deve essere incentivata la possibilità di spostarsi anche alle persone in maniera diversa da quella attuale. Per tutte queste ragioni ci sentiamo contrari alla realizzazione della Bretella, per un futuro che tenga conto del passato, per un futuro che tenga conto del territorio dei consumi energetici e dei cambiamenti climatici. Quindi non solo, ma dopo quello che abbiamo passato nel Mugello, anche per una legittima questione di campanile.

Il Capogruppo Progressisti Democratici e Sinistra Alberto De Paola


noi e gli altri

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FRATELLANZA MILITARE. Nata nel 1872, l’associazione garantisce ancora oggi sostegno a chi ne ha più bisogno

Un secolo al servizio della città

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37 anni al servizio della città e dei fiorentini. La Fratellanza militare di Firenze nasce nel 1872 ad opera di un gruppo di reduci di guerra che prestavano soccorso agli aderenti all’associazione, ma bastano pochi anni per trasformarla in associazione volontaria aperta a tutta la cittadinanza, nessuno escluso. “Si chiama Fratellanza Militare perché è un retaggio della guerra d’indipendenza ma oggi di militare non c’è più niente, ci spostiamo con le ambulanze non coi carri armati”. Sorride Stefano Naldi, segretario dell’associazione, che spiega con entusiasmo tutti i servizi che riescono, con tanto impegno, a offrire alla città. 11mila soci reali (ovvero soci che annualmente versano una quota di 15 euro) di cui circa 700 impegnati in attività di volontariato per un totale di 140mila ore di servizio offerte alla cittadinanza. “I volontari sono tanti ma potrebbero essere molti di più, ci sarebbe ancora moltissimo da fare – continua Naldi -. Riusciamo a soddisfare una buona percentuale delle richieste che riceviamo, ma quello che facciamo non è ancora abbastanza. Ci piacerebbe coinvolgere di più i giovani”. La domanda è altissima e l’offerta è differenziata. La fratellanza è in contatto diretto col 118 e mette a disposizione le ambulanze e il personale volontario per il primo soccorso (vengono svolti dei corsi formativi per chi svolge attività di questo genere a bordo delle ambulanze), ma si mette a disposizione anche per attività di carattere sociale, come l’accompagnamento degli anziani, l’assistenza domiciliare o l’aiuto ai disabili. “A chi si mette a disposizione per il servizio volontario – continua Naldi – chiediamo una disponibilità di due ore settimanali”. Studenti, casalinghe, professionisti, pensionati, l’identikit del volontario è quantomai variegato. “Ogni volontario è fondamentale, perché la differenziazione consente di

coprire tutte le necessità”. Tutti questi servizi sono forniti gratuitamente, chi vuole può lasciare un’offerta, ma non è obbligatorio, mentre per consentire alla Fratellanza di autofinanziarsi sono stati intrapresi le cosiddette “attività commerciali marginali” di onoranze funebri e di servizio ambulatoriale. Dal 31 gennaio pros-

simo i due locali che la Fratellanza affittava alla Asl (via Sant’Agostino e cia di San Salvi) cesseranno di esistere e i cittadini potranno rivolgersi ai nuovi ambulatori che la Asl designerà. “Siamo consapevoli che certe scelte possono talvolta arrecare disagio alla cittadinanza – ha detto il presidente della Fratellanza Filippo Al-

legri - ma come associazione di volontariato viste le troppe problematiche nate nel continuare a gestire tale servizio abbiamo preferito interrompere tale rapporto ed iniziare da subito a pensare ad un nuovo servizio altrettanto utile per la popolazione che speriamo a breve di po/L.F. ter comunicare”.

Undicimila soci sparsi sul territorio fiorentino e 700 volontari che prestano attivamente servizio mettendosi a disposizione di chi è in difficoltà. Il segretario Stefano Naldi: “Facciamo tanto, ma insieme ai giovani si potrebbe fare molto di più”

930736


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l’inchiesta

Gennaio 2010

IL CASO/1. Gli impianti del Visarno e Le Mulina stanno per subire un cambiamento radicale

Ippodromi, un lungo inverno in attesa della grande svolta Luca Serranò

A

nno cruciale, il 2010, per l’ippica fiorentina. Nonostante la firma della convenzione tra il Comune e l’ente gestore risalga a un anno fa, infatti, gli impianti del Visarno e Le Mulina s’apprestano a subire un cambiamento radicale. La svolta si deve all’amministratore delegato di Ippodromi fiorentini s.p.a., Concetto Mazzarella, che già nei mesi scorsi aveva presentato a grandi linee il suo piano di rilancio. Punto qualificante del progetto è l’accorpamento delle corse di trotto e di galoppo in un’unica struttura, il Visarno, destinata ad ospitare anche un mini casino, un ristorante e una sala-eventi. L’impianto de Le Mulina, così, potrebbe tornare nella disponibilità del Comune o essere convertito ad altra destinazione. “E se invece il trotto scomparisse del tutto?”, sussurra sibillino un operatore dell’ippodromo. “Ci vuole poco, basta spostare le corse altrove”. Una

sensazione diffusa ma senza alcun riscontro, che ben spiega il clima di incertezza che si respira tra gli addetti ai lavori. Oltre un mese fa, d’altra parte, Ippodromi fiorentini s.p.a. ha aperto le pratiche di licenziamento per 18 dipendenti (su 48), tra cui molte donne e molti giovani. “Ci avevano offerto un contratto di solidarietà ma non abbiamo accettato spiegano dalla r.s.u - perché pagare colpe altrui?”. Ippodromi fiorentini s.p.a. ha motivato la riduzione di personale con l’ostracismo dei lavoratori e la crisi complessiva del settore. Lo stesso Concetto Mazzarella, proprietario dell’ippodromo di Siracusa, ha poi indicato nell’austerity imposta dall’Unire (tagli ai costi, diminuzione del numero di corse) una delle cause principali del ridimensionamento. Oltre ai 18 licenziati, ad ogni modo, a pagare le spese del crollo delle scommesse è soprattutto lo storico impianto di via del Pegaso, fino a pochi anni fa tra i più “remunerativi” di tutta la penisola. Un declino su cui molti operatori si dividono, chi prendendosela con la concorrenza, chi lamentando le condizioni quasi

fatiscenti della struttura. Di certo c’è che la girandola di cessioni di ramo d’azienda che ha interessato l’ente gestore (da Ippodromi & Città a Cascine S.r.l. fino all’attuale Ippodromi fiorentini s.p.a.) prima e dopo l’assegnazione del bando di gara (30/09/2008), ha comportato il rinvio di molti lavori necessari al perfetto funzionamento de Le Mulina. La delibera di giunta adottata l’11/11/2008, relatore Tea Albini, indicava nel 31/11/2009 il limite ultimo per ristrutturare “la palazzina ex biglietteria distrutta da un incendio… e la Palazzina Scuderie”. Interventi mai ultimati, ma che un provvedimento dirigenziale del settembre scorso ha ulteriormente prorogato all’aprile 2011, proprio alla luce del cambio di gestione. “Che almeno si investa sul Visarno”, commenta sconsolato un vecchio scommettitore, mentre si passa tra le dita uno scontrino stropicciato. Poco distante, un gruppetto di fantini conversa allegramente e due operai si divertono a fare arrabbiare la barista. Loro, più di altri, sentiranno la mancanza del vecchio Le Mulina, luogo di vizio solo per alcuni.

Il progetto prevede che trotto e galoppo vengano accorpati in un’unica struttura destinata a ospitare anche un mini casinò, un ristorante e una sala eventi. Tra i lavoratori si respira però qualche incertezza, acuita dal recente licenziamento di 18 dipendenti ROLANDO VERSARI 63 anni, barista

TOMMASO CAVERNI 28 anni, studente

GIOVANNI RIGACCI 53 anni, edicolante

“Servono limiti per le macchinette”

“Molti giocano solo per divertirsi”

“Servirebbe qualche regola in più”

“Tanti miei colleghi si sono attrezzati con video poker e slot machine, una scelta che non condivido e che in fondo ritengo un po’ pericolosa. Troppa gente si rovina con quelle macchinette, servono limiti ulteriori e regole precise”.

“La questione è complicata. Molti miei coetanei giocano solo per divertirsi, senza accanimento, e credo siano pochi quelli che ne rimangono invischiati. Certo lo Stato deve deporre l’ipocrisia e affrontare il problema, non è accettabile che lotterie e scommesse invadano la nostra vita quotidiana.”

“Qualche regola in più non farebbe certo male. Ormai si può giocare dappertutto, alla stazione come al bar, e per quanto sia contrario ad ogni forma di proibizionismo credo si debba valutare attentamente la questione. Non vorrei che le nuove generazioni crescessero col mito dell’azzardo”.

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l’inchiesta

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IL CASO/2. Le corse dei cavalli non attirano più, ma il gioco d’azzardo è in ottima salute

Un esercito di persone “risucchiate” dal vizio Luca Serranò

C

on l’avvento di internet e il boom delle scommesse sportive le corse dei cavalli hanno perso centralità nell’immaginario degli amanti del gioco. Quote troppo basse, feroce concorrenza (soprattutto on line) e i dubbi striscianti sul regolare svolgimento delle gare hanno infatti relegato l’ippica ad un ruolo marginale. Il flusso di puntate a livello nazionale cala al ritmo di svariati milioni di euro l’anno (500 in meno tra il 2007 e il 2008), mentre gli ippodromi hanno perso gran parte della loro clientela. Lontani i tempi in cui a Firenze c’era la fila per pagare l’ingresso a Le Mulina, distante anni luce il periodo d’oro delle agenzie ippiche. Ormai negli innumerevoli centri autorizzati alla raccolta di scommesse è il calcio a farla da padrone, mentre sono le slot machine (tarate al 75 per cento) a preannunciarsi come l’affare del secolo. Pochi spiccioli di manutenzione e un numero altissimo di potenziali giocatori hanno spinto le principali agenzie come i semplici tabaccai a ricorrere a queste “macchine da profitto”. In via Martelli, a tal proposito, si è giunti a costruire una stanza ad hoc ad uso e consumo dei fumatori, mentre un progetto simile sembra in cantiere anche per i vecchi locali di via del Prato. A breve, grazie ad un sofisticato sistema di collegamento tra

le macchine, dovrebbe partire anche una sorta di super enalotto nazionale delle slot machine, con tanto di montepremi milionario. La necessità di porre un limite al gioco “selvaggio”, a questo punto, comincia a farsi largo tra gli stessi addetti ai lavori, stanchi di scacciare ragazzi minorenni e di vedere padri di famiglia scialacquare gran parte del proprio stipendio. “Sono scene che preferirei non vedere - spiega il direttore di un noto centro scommesse che vuol mantenere l’anonimato - se tra i giocatori di cavalli manca il ricambio generazionale, in tutti gli altri casi la clientela è davvero troppo giovane. E’ una situazione che mi ricorda il periodo del cambio lira- euro: quanti sprechi e quanta incoscienza in quegli anni”. Davvero complicato arginare un fenomeno in così rapida espansione, anche alla luce delle frantumazione dell’offerta in mille opportunità. Lo Stato, d’altra parte, beneficia non poco dell’“azzardo” legalizzato, accantonando quella vocazione proibizionista tante volte praticata. Si calcola infatti che circa l’80 per cento degli italiani scommetta regolarmente, mentre sono 700 mila i giocatori affetti da vizio conclamato. Cifre che aiutano a inquadrare ancor meglio la crisi dell’ippica, che rispetto alle altre declinazioni del mondo del gioco (poker on line, slot machine, lotterie, concorsi a pronostico) segna decisamente il passo. L’Italia raccontata in “Febbre da cavallo”, d’altra parte, è poco più di uno sbiadito ricordo.

GIANCARLO PAOLIERI 31 anni, tabaccaio

MARCO GIOVANNONI 54 anni, commerciante

ALESSIO GRANA 29 anni, events manager

“Il gratta e vinci? Fa compagnia agli anziani”

“Meno dannoso aprire nuovi casinò”

“Non ci vedo niente di male”

“Noi siamo attrezzati per scommesse e lotterie, il libero mercato lo consente e non vedo perché dovremmo rinunciarvi. Metà dell’incasso giornaliero viene dai Gratta e Vinci, un gioco che in fondo tiene compagnia alle persone anziane come la radio o la tv”.

“Proprio non capisco come si sia arrivati a tutto questo. Fino a pochi anni fa ero un assiduo giocatore, e capisco cosa scatta nella mente di chi tenta la fortuna. Penso sarebbe stato meno dannoso aprire nuovi casinò, la frammentazione dell’offerta rischia di calamitare anche le persone più indifese”.

La MUSICA è niente se nessuno la può SENTIRE.

“Non ci vedo niente di male, la società non offre altre valvole di sfogo e la gente si diverte come può. Quel che fa più rabbia, semmai, è il moralismo a giorni alterni dello Stato. Credo proprio che lo schema vizi privati-pubbliche virtù sia la quintessenza della politica italiana”.

Hear the World è un’iniziativa internazionale ideata da Phonak per aumentare la consapevolezza sull’importanza dell’udito, un problema che colpisce più del 16% della popolazione mondiale. Plácido Domingo, Annie Lennox, Dionne Warwick, Harry Belafonte, Laura Pausini e altri artisti di fama internazionale hanno unito le loro forze a favore di Hear the World. Nel contesto di questa iniziativa, Phonak ha istituito la Hear the World Foundation, un’entità non-profit per supportare progetti dedicati all’aiuto di chi è affetto da deficit uditivo. www.hear-the-world.com

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oroscopo

Gennaio 2010

Ariete

20 marzo • 20 aprile Con il 2010 si annunciano buone nuove in arrivo per gli arieti, ma ci vorrà un po’ di pazienza, perché il trionfo vero arriverà solo questa primavera e più ancora in estate, stagione speciale per gli affari di cuore dei nati del segno. Benissimo andrà in questo periodo ai cuori solitari, che potrebbero finalmente trovare compagnia, mentre le coppie rodate arriveranno a un banco di prova. Sul fronte lavorativo i primi mesi dell’anno porteranno una ricca raccolta di quanto seminato l’anno scorso, con belle soddisfazioni per chi ha faticato tanto per guadagnare quello scatto in avanti.

Toro

21 aprile • 21 maggio Per i nati sotto il segno del toro quest’anno non mancheranno le soddisfazioni, specialmente sul fronte lavorativo. In questo settore infatti vi aspettano dodici mesi movimentati, dinamici, densi di incontri: l’importante è prestare molta attenzione anche ai minimi dettagli in fase di pianificazione, dopo la strada sarà in discesa. Una buona abitudine sarà quella di contare fino a dieci prima di dire cose di cui ci si può pentire. Per i cuori solitari non mancheranno nuovi e promettenti incontri, mentre chi è già in compagnia potrebbe trovarsi di fronte a un bivio e fare quel passo che rimanda da tempo.

Bilancia

Scorpione

Le stelle della Maga Lula Qualcuno ci crede, qualcuno no. Per qualcuno le stelle sono solo puntini luminosi da guardare dal basso, per altri sono oracoli da ascoltare con orecchio attento. Ma insomma, crederci o non crederci, un’occhiata all’oroscopo si finisce per darla sempre. Scettica oppure convinta, speranzosa oppure rassegnata. Una ricerca recente ha raccontato che a Firenze il 31 per cento degli intervistati ha ammesso di consultare l’oroscopo riguardo a diversi argomenti, dal lavoro all’amore. Un altro 31 per cento si è dichiarato scettico, ma ha spiegato che questo non gli impedisce di buttare uno sguardo alle previsioni degli astri. Ma c’è un dato più impressionante ancora: il 4.5 per cento ha ammesso di basare le scelte della giornata sul responso delle stelle. Insomma, gli astri vanno sempre di moda e non smettono di affascinare: e allora sentiamo cosa hanno da raccontarci e che ci promettono per l’anno che è appena iniziato. Se poi avevano ragione, si vedrà…

23 settembre • 22 ottobre Avete tentennato tanto durante l’anno passato, e invece il 2010 adesso si presenta come l’anno della svolta. Quello delle rivoluzioni nella vostra vita, dei cambiamenti che un tempo vi spaventavano e che adesso invece vi sembrano tanto semplici. Anche il portafoglio beneficerà di queste trasformazioni e finalmente avrete la serenità per pensare alle questioni lasciate in sospeso. L’importante è però che voi non vi facciate prendere la mano dalle vostre faccende finendo per distrarvi e dimenticare le persone che avete accanto e che richiedono le vostre attenzioni.

23 ottobre • 22 novembre Si parte bene e si finisce meglio, questa volta. L’anno nuovo farà vedere di che pasta è fatto fin dai primi giorni, regalandovi un po’ di sollievo dopo un 2009 tribolato. Lavoro e finanze saranno illuminati da una luce nuova, e quella boccata d’ossigeno che aspettavate da così tanto tempo finalmente arriverà regalandovi finalmente un po’ di serenità. Importante è non tirare i remi in barca e continuare a impegnarsi a fondo, con tanta pazienza, chiedendo aiuto e consigli a chi avete intorno se ce n’è bisogno e senza fare troppo dietrologie quando qualcosa sembra non andare per il verso giusto.

AVANZATE TECNOLOGIE E CURE PERSONALIZZATE L'infertilità è un problema sempre più diffuso, soprattutto a causa delle maternità rinviate nel tempo. Ma anche le soluzioni sono sempre più efficaci, rapide e sicure. INCONTRO CON IL PROF. PIERALDO INAUDI GINECOLOGO, LAUREATO E SPECIALIZZATO all'Università di Siena, dottore in medicina all’Università di Losanna, il Prof. Pieraldo Inaudi tra i pionieri della riproduzione umana in Italia, vanta una carriera di alto profilo, svolta fra Italia e Svizzera, ricca di incarichi di responsabilità, di importanti consulenze come quella fornita al Centro di Medicina della Riproduzione dell'Ospedale di Bergamo, di rilevanti pubblicazioni scientifiche, relazioni congressuali e di corsi di aggiornamento. Il professore, dirige il centro "Siena Fertility" a Monteriggioni oltre ad offrire la sua esperienza nello studio fiorentino di via Lorenzo il Magnifico. A lui chiediamo quali sono le più recenti evoluzioni nella diagnosi e cura dell'infertilità. "La riproduzione umana è uno degli ambiti medici che negli ultimi decenni ha conosciuto le maggiori evoluzioni tecnologiche. Grazie a queste innovazioni gli esami si sono semplificati e la diagnosi è diventata più precisa grazie alle ecografie transvaginali, specie nei casi di endometriosi, cisti ovariche e ovaio policistico. Anche dal punto di vista terapeutico lo strumentario si è fatto più ricco ed efficace: oggi possiamo scegliere il migliore spermatozoo da iniettare nel migliore ovocita come effettuare analisi genetiche sull'embrione per prevenire malattie ereditarie". Qual è la sua filosofia di intervento? "Il mio atteggiamento, messo a punto in anni di lavoro, privilegia i metodi di diagnosi e terapia a bassa invasività, basati su trattamenti accuratamente personalizzati sul singolo caso. Ad esempio evito la strada del bombardamento ormonale e uso invece basse dosi di farmaci, comunque adeguate a raggiungere lo scopo". Cosa pensa della legge 40? "È un provvedimento che dovrebbe essere migliorato e che certamente, penalizza le tante persone che soffrono di infertilità costringendole ad impegnativi viaggi oltre confine. DIAGNOSI IN UN SOLO GIORNO E TRATTAMENTI MININVASIVI Membro fondatore e tesoriere della Mediterranean Society for Reproductive Medicine, organismo rivolto agli specialisti di tutti i Paesi affacciati sul Mediterraneo per i quali organizza corsi di formazione, convegni, progetti scientifici e reti di comunicazione on-line, il dr. Pieraldo Inaudi è da sempre al fianco di chi soffre di problemi di infertilità. "Nel mio studio come presso il centro Siena Infertility si parte da un'accurata diagnosi finalizzata a scegliere il trattamento più efficace ma meno invasivo e costoso. Anche la diagnosi stessa viene eseguita in un giorno solo proprio per ridurre i viaggi e le spese, limitare le assenze dal lavoro, minimizzare lo stress". In quanto alla possibilità di recarsi all'estero? "Siamo collegati con centri elvetici e francesi per trattamenti di fecondazione in vitro con congelamento e di microchirurgia per la ricanalizzazione tubarica o dei deferenti. Io sono abilitato anche in Svizzera e non abbandono di certo le mie pazienti".

PROF. PIERALDO INAUDI

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OSTETRICO - GINECOLOGO MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE

Studio Monteriggioni (SI) Via S. Pertini 7 Tel. 0577 51394 Fax 0577 588249 - Studio Firenze Via Lorenzo Il Magnifico 64 Tel. e Fax 055 4633294 e-Mail: inaudi1@interfree.it


2010

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Gemelli

22 maggio • 21 giugno Vietato farsi scoraggiare da un inizio anno poco promettente sul fronte lavorativo e su quello amoroso, perché nel vostro caso il buongiorno non si vede dal mattino, ma arriva comunque. E alla svelta. Fin dai primi mesi dell’anno la ruota comincerà a girare nel verso giusto e la parola d’ordine diverrà “emozioni”. Forti in campo sentimentale, rassicuranti su quello professionale, vi accompagneranno per tutto il 2010. Mese d’oro in questo senso sarà agosto, trionfo di belle novità: l’importante è tenere a freno certe inclinazioni impulsive, che se assecondate potrebbero far danni.

Cancro

22 giugno • 22 luglio Per tutto l’anno la parola d’ordine sarà oculatezza, un po’ su tutti i fronti. A patto di non scordarsi mai una buona dose di prudenza questo 2010 si preannuncia sereno, con ottimi picchi di buonumore e fortuna alle stelle. Saranno dodici mesi propizi per le relazioni sociali e pieni di energie, e questo potrebbe essere positivo per chi sceglie di dedicarsi a progetti nuovi. Questo è per voi anche l’anno del cuore, e le belle novità sono in vista sia per chi cerca sia per chi è già in felice compagnia, e i momenti in cui sarete giù di corda saranno ampiamente controbilanciati dall’affetto di chi vi circonda.

Leone

23 luglio • 22 agosto Questo per il leone sarà l’anno della riscossa, della rivincita su un 2009 che non è stato molto clemente. La ruota gira e questa volta ha scelto di farlo con decisione, senza indugi. Si annuncia un buon periodo sotto diversi settori: chi vuol cambiare lavoro e medita da tempo un radicale cambiamento troverà pane per i suoi denti, chi invece continuerà un cammino già intrapreso potrà farlo serenamente. Discorso simile vale per la vita di coppia: il 2010 promette interessanti novità e una svolta positiva per chi la sta aspettando, sia che si tratti di fare un passo col partner, sia che si tratti di trovare compagnia per un cuore solitario.

Vergine

Sagittario

Capricorno

Acquario

Pesci

22 dicembre • 20 gennaio Il 2010 per i nati sotto il segno del Capricorno arriva carico di promesse ma un po’ dispettoso: dispenserà emozioni e successi un po’ su tutti i fronti ma i risultati raggiunti saranno sempre frutto di un impegno costante. Vietato dunque abbassare la guardia e sedersi sugli allori: è essenziale investire le proprie energie senza riserve e la ricompensa poi non tarderà a farsi vedere, anzi, lo farà in pompa magna. Bel momento per chi cerca l’amore, che una volta trovato potrebbe diventare quello che si aspettava da una vita intera. Delicatezza con gli amici o si rischia di ferirli involontariamente.

21 gennaio • 19 febbraio Dovete convincervi a sognare un po’ di più, a vedere il bicchiere un po’ più pieno e a sorridere anche quando ne avete poca voglia. Fatto questo la strada sarà più in discesa e arriveranno le soddisfazioni. L’anno nuovo si preannuncia positivo e specialmente a partire da febbraio il buonumore vi guiderà come un Virgilio dei tempi nostri. Cercherete la spensieratezza e troverete amici in grado di assecondarvi in questo vostro desiderio, e la stessa sintonia si registrerà con il partner, dopo un periodo un po’ travagliato. Per gli affari ottimi i primi mesi dell’anno, che potrebbero portare belle sorprese.

20 febbraio • 19 marzo Cambiano le carte in tavola, il 2010 ha deciso di sparigliarle e fortunatamente può farlo senza l’impiccio di pianeti che si divertono a fare i dispetti. Sul piano professionale si apre la stagione dei cambiamenti, dei progetti che passano dalla carta alla realtà e che vi restituiscono quell’energia che sul finire dell’anno passato sembrava essere stata risucchiata. L’importante è mantenere sempre una profonda lucidità. Anche per le faccende sentimentali pare arrivato il momento di fare un passo avanti e di dare concretezza ai rapporti già avviati, mentre i cuori in cerca di capanna troveranno di che rallegrarsi.

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23 novembre • 21 dicembre Niente paura, l’inizio dell’anno non sarà brillante ma questo non vuol dire niente. In breve tempo infatti le cose cominceranno ad andare per il verso giusto e ottimismo e buonumore torneranno ad accompagnare le vostre giornate. Guadagnerete un po’ di serenità interiore e questo vi consentirà di avvicinarvi più serenamente agli altri: col partner sfumeranno le tensioni e sul lavoro abbandonerete quell’atteggiamento ostile che ha caratterizzato gli ultimi mesi. Il periodo migliore un po’ su tutti i fronti sarà quello estivo, e sarà proprio durante la bella stagione che arriverà quello che aspettavate da tanto.

23 agosto • 22 settebre Qualche grattacapo ci sarà, è vero, ma in arrivo c’è pure una ottima dose di forza per far fronte agli imprevisti. Avete delle questioni in sospeso e i primi mesi dell’anno saranno propizi per mettere dei punti e andare a capo senza tanti indugi. Si tratta di cercare di essere risoluti e di non farsi trattenere dalla paura del nuovo: un po’ di audacia non guasterà. In campo sentimentale l’anno nuovo esordisce con qualche intoppo, ma regalerà a breve miglioramenti percepibili e cambiamenti positivi, e con la primavera si aprirà la stagione del cuore, con picchi di felicità molto alti e grandi dosi di buonumore.


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tempi moderni

Gennaio 2010

ZOOM/1. Sono molte le realtà che utilizzano il “marchio Firenze” per promuovere la propria immagine

In città una pubblicità tira l’altra Allo studio del Comune ci sono provvedimenti per regolare la materia: “D’ora in poi sponsorizzazioni mirate per i restauri e le riqualificazioni e gare pubbliche per la concessione di spazi” Serena Wiedenstritt

L’

ultima volta è finita con una retromarcia da parte di chi voleva farsi pubblicità utilizzando l’immagine di Firenze. La filosofia del “do ut des” aveva portato alla copertura del ponte più famoso del mondo con uno striscione promozionale di una catena della grande distribuzione in cambio di finanziamenti per il restauro del Corridoio Vasariano. Ma l’operazione ha rischiato di ritorcersi contro l’inserzionista che ha ritirato la pubblicità, confermando il sostegno ai lavori. Non è però la prima volta che una pubblicità in cambio di una sponsorizzazione fa discutere, né Firenze è l’unica a dover affrontare questi dilemmi. Non va meglio a Venezia, dove la facciata della chiesa di San Simeon aveva ospitato niente di meno che una pubblicità di una casa di moda, scatenando le proteste dei religiosi, né a Roma, dove qualcuno aveva pensato di tappezzare il Pantheon. Ma a parte i casi clamorosi, come si deve regolare chi vuole fare pubblicità “usando”, con misura, la città? E quale è la logica che ispira l’amministrazione Renzi? “Alcuni provvedimenti sono già allo studio - spiega l’architetto Gianni Bordoni, responsabile Pubblicità e Insegne del Comune di Firenze - il principio è che Firenze ha un grande potenziale, vista la sua fama in-

ternazionale. Chi vuol fare pubblicità a Firenze può sfruttare un brand di tutto rispetto, ma ci deve essere una contropartita per la città. D’ora in poi non si tratterà di affittare uno spazio a una ditta, in cambio di introiti che vanno a fare cassa, ma di sponsorizzazioni mirate per interventi di restauro di beni monumentali o di riqualificazione di aree specifiche. In pratica, deve essere chiaro il legame fra la concessione di uno spazio e il vantaggio per la città. Del resto se i fondi per i restauri non arrivano dal Governo, è opportuno che la città li trovi in altro modo”. Per quanto riguarda gli introiti da pubblicità in generale (dalla pubblica affissione negli spazi gestiti dal Comune agli impianti pubblicitari fino alle insegne) Firenze guadagna ogni anno dai 6,5 ai 7 milioni di euro. Ma anche qui si cambierà: “Modificheremo le modalità di assegnazione degli spazi - continua Bordoni – e al più presto si procederà a gare di evidenza pubblica per la concessione”. In altre parole, se prima lo spazio si doveva richiedere, ora i diversi circuiti e le localizzazioni più ambite saranno a disposizione, in esclusiva, di chi offre di più. E non solo, un’altra novità riguarda le insegne: dal 2010 chi apre un negozio potrà chiedere l’autorizzazione direttamente con la dichiarazione di inizio attività.

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ZOOM/2. Parte la lotta alle “vele” abusive

Ma che cosa è in regola e che cosa no? L

o studente straniero che in via Calzaioli distribuisce il volantino con la pubblicità della pizzeria e la piantina per arrivarci è un fuorilegge. Così come sono vietate le “vele” – i grandi camion che trasportano cartelloni promozionali – in piazza della Libertà. Nelle zone centrali la pubblicità è particolarmente regolamentata, chiariscono dall’ufficio del Comune in piazza Artom, cui tutti i cittadini sono chiamati a rivolgersi prima di intraprendere iniziative promozionali. Se su tutto il territorio la promozione è contingentata in modo da non snaturare la città, le regole sono ancora più severe per quanto riguarda il centro storico. È infatti vietata sia la pubblicità fonica – quella con gli altoparlanti sul tettuccio della macchina – sia quella sulle persone: per capirsi, niente uomini sandwich in piazza della Signoria. Fuorilegge anche la distribuzione “hand to hand” e tutte le forme di volantinaggio che insistono su spazi pubblici (altro discorso, insomma, per la pubblicità dei concerti di organo

distribuita sul sagrato della chiesa). Tornando alle vele, ne è permessa la circolazione ma non la sosta: spiegano da piazza Artom che la vela ferma in una piazza fiorentina equivale ad un grande cartellone pubblicitario fisso, con la differenza che non viene pagato lo spazio al Comune. Si aggira quindi la norma che vieta una pubblicità così grande in spazi che non la possono contenere: “Firenze non è Parigi – chiariscono dall’ufficio preposto – qui non abbiamo i grandi boulevard con marciapiedi da 12 metri che possono contenere il dehors dei caffè, lo spazio per i pedoni e quello per i 6 metri per 3 pubblicitari”. E sul rispetto delle regole il Comune annuncia il pugno duro: “Intendiamo contrastare non tanto il singolo inserzionista quanto il sistema delle vele e procedere in ogni caso con la verifica di compatibilità. Purtroppo la pubblicità è legata al codice della strada: si può rimuovere una insegna se è pericolosa, altrimenti si deve ricorrere a procedure ostative che /S.W. richiedono più tempo”.


P a l

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Medici Riccardi una meraviglia ritrovata con il suo con il nuovo percorso museale

Palazzo Medici Riccardi Via Cavour, 3 Firenze www.palazzo-medici.it

Orario di apertura: Tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00 escluso il mercoledi Biglietteria 055 2760340


LO SPETTACOLO. Va in scena il 13 e 14 febbraio l’ultima fatica del comico fiorentino

L’amore al tempo di Andrea Muzzi “L’amore è geco” è il testo teatrale scritto

IL PROGRAMMA

e interpretato dal comico. Due date al Puccini per

Sei mostre per un 2010 a base di arte e cultura

assistere a uno spettacolo che ha il merito di parlare delle questioni di cuore riuscendo a non banalizzarle

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Caterina Gentileschi

“U

n uomo innamorato ha una forza incredibile, niente lo può fermare. Un uomo innamorato è capace di rovesciare qualunque potere e disarmare qualunque esercito. L’Iraq ha perso la guerra perché Saddam Hussein era circondato solo da uomini. Se gli facevano vedere due gnocche con il cavolo che perdeva!”. E’ un Andrea Muzzi nuovo quello che scrive e interpreta “L’amore è geco”, spettacolo ideato insieme al giovane autore Marco Vicari, che approderà sul palcoscenico del teatro Puccini il 13 e il 14 febbraio (la seconda data è riservata ai soci Coop). “I protagonisti della storia sono due precari – spiega l’autore e protagonista - e proprio perché sono precari hanno un sacco di cose da fare. Questi due precari si improvvisano rivoluzionari e tentano di mettere su una battaglia per l’amore ma cercano di coinvolgere il pubblico perché sono troppo impegnati nei loro mille lavoretti per essere in prima linea, così invogliano il pubblico a partire poi, dicono, loro li seguiranno volentieri”. E’ una sorta di omaggio all’amore quello che Muzzi regala al pubblico fiorentino e non solo (è in

tour da gennaio in tutta la toscana). “Mi viene da sorridere perché non avrei mai pensato che un tema universale come l’amore diventasse anche argomento di dibattito politico come è avvenuto il mese scorso, dopo l’aggressione al presidente del consiglio e il suo invito a combattere l’odio con l’amore”. Ma come mai un titolo così curioso? Perché l’amore è geco? “A parte il gioco di parole – continua Muzzi – ovviamente scherzoso, “L’amore è geco” perché il geco è un animaletto misterioso. Ho scoperto che un gruppo di scienziati americani hanno cercato di capire come fa a rimanere attaccato alle superfici verticali, senza però riuscire a darsi una valida risposta. Per l’amore vale lo stesso principio: è una cosa misteriosa e speciale che non va analizzata e studiata, va presa come viene”. Sul palcoscenico insieme a Muzzi, l’attrice Diletta Opulista che va in scena nella prima parte dello spettacolo, e Nicola Costanti, unico cantautore italiano a vincere per due volte il premio Tenco ( 1998, miglior esordiente, 2003 miglior autore), che collabora musicalmente con molti artisti, tra cui Benvenuti e Pieraccioni. “Sono un comico, non un filosofo – continua Muzzi – ma penso

che la risata sia il modo migliore per trasmettere alcuni messaggi, come quello che vogliamo far arrivare con questo spettacolo”. “Un innamorato è un uomo libero, non lo assoggetti a nessuna legge – si legge in una nota della piece - Per questo vogliono controllarci. Ribellatevi. Ricordatevi che il matrimonio è un sacramento che unisce due persone per sempre: la sposa e il ristoratore. Perché per pagare le rate del pranzo una vita non basta!”. Un modo di parlare d’amore senza banalizzare l’argomento. Una risata continua dall’inizio alla fine. Fa ridere tutto, tranne la chiusura, che invita alla riflessione, prendendo in prestito una citazione del grande Enzo Biagi.

LA RECENSIONE. Un tuffo in uno dei luoghi più suggestivi e selvaggi della Toscana

Tre americane in viaggio per scoprire la Maremma S

hades of Maremma, letteralmente “Ombre di Maremma” (Ingorda Editore), così si intitola il libro scritto dalla studentessa Charlotte Bailey insieme a Johanna Marshall e Lana Turner, dell’Università internazionale Fua - Florence University of the Arts. Per mesi le autrici hanno assaporato, studiato e attraversato da cima a fondo la Maremma, arrivando a realizzare un libro dalle grandi potenzialità, nel quale il racconto è affiancato dalle immagini più belle, per un viaggio indimenticabile alla scoperta della regione più selvaggia della Toscana dove mare e montagna si fondono. “E un libro che si scosta dalla linea classica delle guide toscane – ha spiegato Bailey - la Maremma è un luogo fantastico, un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. La vista con i colori caratteristici e vivaci della natura, l’udito con il vento che accarezza la terra, l’olfatto con i profumi dei luoghi lontani dalle caotiche città, gli odori dei piatti tipici da generazioni, la sensazione della natura che ti entra nel profondo, il gusto che si prova assaporando le ricette vecchie di generazioni, il tatto che viene stimolato accarezzando e giocando con le opere del Giardino dei Tarocchi”. Il libro si trova nelle librerie fiorentine Paperback exchange (Via delle Oche, 4 rosso), MB bookshop (Borgo Ognisanti, 4) e Edison (Piazza Della Repubblica). /L.V.Z.

L’INTERVISTA. A colloquio con Pippo Russo, agrigentino di stanza a Firenze

Firenze, i libri e... La memoria dei pesci S

ociologo, giornalista e scrittore. Pippo Russo, agrigentino di nascita ma fiorentino d’adozione, innamorato della città e “supertifoso” della Fiorentina. Grande animatore di Facebook, due romanzi alle spalle (Il mio nome è Nedo Ludi e Memo), uno di prossima uscita e un altro già in cantiere. Il Reporter lo ha incontrato per parlare di Firenze e di libri. Partiamo da Firenze… E’ stato un innamoramento immediato e incondizionato. Sin da quando misi piede qui mi sentii a casa, come se in questa città ci fossi nato. E le tracce di questo amore sono ben visibili nel mio nuovo romanzo. Le suggestioni che questa città mi regala sono nella bellezza di certi suoi scorci, che addomesticano la luce del giorno. Ma anche la sua gente ha qualcosa di particolare, un voler mettere “tutto in di-

scussione” che è al tempo stesso la sua ricchezza e il suo limite. Anche in città chiudono le piccole librerie e si rafforzano i giganti della distribuzione. Riflessi sulla vita culturale e sul mercato? Una libreria chiusa è una perdita incalcolabile. Tanto più nel caso delle piccole librerie, così come per i piccoli negozi di musica. Però vedo anche che delle piccole librerie continuano a aprire, in questo periodo. Forse siamo davanti a un periodo di transizione. Tra pochi mesi esce il tuo terzo romanzo. Di cosa parla? Il mio terzo romanzo, “La memoria dei pesci”, sarà ancora una volta diverso dai primi due. Un romanzo sociale, che prova a interpretare l’attuale condizione umana, soffermandosi su quella che mi pare la più acuta malattia delle società avanzate: l’ansia di

costruire un’immagine edificante di se stessi. Con questa realtà si confronta Brando, il protagonista di una storia ambientata a Firenze nel 2011. Ma stai anche lavorando al seguito di “Il mio nome è Nedo Ludi”... Vero, e si tratta di un ripensamento rispetto alle intenzioni iniziali. A tutti quelli che mi sollecitavano a scrivere un sequel rispondevo che no, per me la storia finiva lì e non poteva esserci un seguito. Ma poi lo scorso luglio, assieme al mio caro amico Michele Morrocchi ho aperto il “Nedo Ludi fans Club” su Facebook. E c’è stata una valanga d’adesioni: siamo già quasi a 700. Tanto affetto mi ha fatto capire che “dovevo” scrivere il sequel. E quando ho cominciato a pensarlo ho scoperto che ce l’avevo già dentro. /Ciro Becchimanzi

n anno di mostre che portano apre che coniuga opere d’arte e storie da raccontare, nell’anno in cui si celebrano alcune importanti ricorrenze. E’ stata presentata a Roma “Firenze 2010. Un anno ad arte”, nuova stagione espositiva del Polo museale fiorentino, organizzata in partnership con l’Ente cassa di risparmio e Firenze Musei. Si comincia il 25 marzo con “Pregio e bellezza. Cammei e intagli dei Medici” (fino al 27 giugno) al Museo degli argenti di Palazzo Pitti, dove verranno esposte le preziose gemme rinascimentali che indossava la famiglia che governava la città. Si prosegue con l’attesissimo arrivo (dal 22 maggio al 17 ottobre), dell’antologica dedicata a Caravaggio e i caravaggeschi che a quarant’anni dalla mostra curata dalla storica dell’arte Evelina Borea, porta alla Galleria degli Uffizi e alla Palatina un centinaio di capolavori realizzati dall’artista e dai suoi seguaci, proprio nell’anno in cui ricorre il quarto centenario della morte del pittore. La terza tappa è fissata alla Galleria dell’Accademia, dove dall’8 giugno all’1 novembre, prenderà vita “Virtù d’amore. Pittura nuziale nel Quattrocento fiorentino”, organizzata in collaborazione con il museo Horne, nella quale verrà esposta una selezione sofisticatissima dei cassoni e delle spalliere che arredavano le camere da letto rinascimentali: da quello realizzato per la nascita di Lorenzo il Magnifico, conservato al Metropolitan Museum di New York, a quelli dipinti da pittori che hanno fatto la storia, come Botticelli e Filippo Lippo. La curiosa esposizione che segue è “Parigi val bene una messa. L’omaggio dei Medici a Enrico IV re di Spagna” che dopo aver fatto tappa al Musée national du château de Pau, porterà alle Cappelle Medicee le 19 tele che Cosimo II commissionò a pittori accademici fiorentini per celebrare le esequie del re di Francia e Navarra il 16 settembre 1610 nella Basilica di San Lorenzo. Il 20 luglio sarà la volta di “Vinum nostrum. Arte, scienza e miti del vino nelle civiltà del Mediterraneo Antico”, dedicata alla cultura del vino nell’antichità e organizzata insieme al Museo Galileo. A chiudere la stagione ci pensano “I grandi bronzi del battistero. Rustici e Leonardo” (dal 10 settembre al 10 gennaio 2011) che verranno esposti al Bargello prima di tornare al Museo dell’Opera del Duomo.

Uno dei dipinti in mostra


cultura

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LA MANIFESTAZIONE/1. Di nuovo in città le proposte della fiera che inaugura l’anno della moda

Gennaio è sinonimo di Pitti Immagine Barbara Biondi

C

inquantanovemila metri quadrati di spazi allestiti, 739 aziende con più di 800 marchi, più di 20mila compratori attesi. Sono questi i numeri della moda in città, olimpo fashion che a Firenze a un solo sinonimo: Pitti Immagine. “Pitti Uomo fa da apripista e dà una risposta forte alle trasformazioni del mercato, rivoluzionando la progettazione del salone – dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine -. Così a questa edizione il padiglione centrale si presenta con un nuovo layout, affidato a uno dei nomi più interessanti nel panorama internazionale dell’architettura e del design, Patricia Urquiola. E cambia di conseguenza l’aspetto complessivo della fiera, che si afferma definitivamente come luogo di ricerca, sperimentazione e novità oltre che di incontro e scambio per la Pitti community”. Nuovo volto dunque per l’evento che inaugura l’anno della moda (dal 12 al 15 gennaio). Tra i progetti speciali, le anteprime e i lanci internazionali che saranno protagonisti alla Fortezza da Basso sono da segnalare: lo speciale allestimento con il quale Everlast festeggerà i 100 anni del marchio, ideato dall’architetto Elio Di Franco, l’importan-

te spazio espositivo, all’esterno dell’Arena Strozzi, con cui il marchio Add presenterà il suo stile e la nuova collezione, il debutto a Pitti Uomo di un marchio cult del jeanswear contemporaneo, l’olandese Denham, l’esordio internazionale di Fornarina Sport Glam, la nuova linea fitness-chic di Fornarina e infine la presentazione worldwide della collezione di un prestigioso marchio heritage scozzese come Barbour. Ma non solo, c’è “What’s Fashion About?”, ed è un nuovo tributo alla community internazionale dei buyer e dei visitatori della manifestazione il tema conduttore di questo Pitti Uomo, legato alle parole, alle idee e al gossip del mondo della moda. “Ci sarà un fitto montaggio di interviste realizzate da un gruppo di blogger itineranti” spiega Agostino Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine “ancora una volta saranno protagonisti i Pitti People, la variegata community di buyer, stampa e visitatori che con il loro stile e le loro idee contribuiscono a rendere unico il Pitti Uomo”. Nel piazzale della Fortezza da Basso ci sarà un’installazione fatta da un imponente nastro su cui si accumuleranno parole, frasi e suggestioni, raccolte tra alcuni dei protagonisti di Pitti Uomo. Grande

attesa per gli ospiti vip, che come ogni edizione, animano le serate fiorentine di Pitti. Protagonisti assoluti saranno Giles Deacon, designer britannico che presenterà la sua collezione in un maxi-evento alla manifat-

tura Richard Ginori e Corneliani, storico brand legato all’abbigliamento maschile. Da non perdere anche il fiume di appuntamenti di Pitti_W, sezione dedicata alla moda “pour elle”.

LA MANIFESTAZIONE/2. Tornano anche le kermesse dedicate ai piccoli e ai tessuti d’autore

Bimbo e Filati: nuove tendenze e grandi ritorni S

embrano rincorrersi. Dopo le novità per i grandi, seguono a ruota i suggerimenti per le tendenze dei bambini più modaioli. Tra le importanti novità di questo Pitti Bimbo (dal 21 al 23 gennaio alla Fortezza) ci sono le presentazioni speciali di griffe come Junior Jean-Paul Gaultier e Paul Smith Kids, il rientro di Diesel Kids, che l’azienda presenterà in uno spazio dedicato assieme a Diesel Footwear e alla nuova collezione di John Galliano, e poi i nuovi ingressi delle collezioni bambino di grandi nomi internazionali come Adidas, Custo Barcelona, Desigual e Notify. Insomma

sempre di più la moda dei più piccini fa invidia alle griffe dei grandi. Addio tutine e felpe da strascicare dovunque, benvenuta attenzione ai marchi, ai colori più trendy e alle novità in fatto di gusti e abbinamenti. Il successo di Pitti Bimbo è legato anche agli importanti momenti di comunicazione, sfilate e iniziative legate al mondo dei più piccoli che a ogni edizione affiancano la manifestazione. Sempre più seguite le sfilate, da cui partono non soltanto le tendenze di collezione ma anche preziose indicazioni di styling e di abbinamento tra abiti e accessori. E Pitti non è Pitti senza

l’immancabile appuntamento con i Filati (dal 27 al 29 gennaio), che chiuderà come di consueto la stagione invernale del calendario della moda fiorentina. “La forza di Pitti Filati è nel suo essere un vero laboratorio di ricerca – dice Agostino Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine – l’osservatorio privilegiato delle tendenze della moda del futuro. Il nostro pubblico provenienti da tutto il mondo viene a Firenze per vedere l’eccellenza della filatura internazionale, a caccia di suggestioni creative sempre nuove”. Che la festa abbia /B.B. inizio.

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IL PERSONAGGIO. Un inizio (molto) difficile in viola, ora farne a meno è quasi impossibile

Goleador e talismano, la rinascita di Vargas Il peruviano non è solo la principale fonte di assist per l’attacco gigliato, ma quando segna lui la squadra non perde. Tante le “big” che lo vorrebbero, ma El Loco giura: “Al mio orizzonte vedo solo la Fiorentina”

S

e non fosse stato per il suo stratosferico inizio di stagione (e in parte per il finale della precedente), Juan Vargas avrebbe potuto essere uno dei papabili vincitori del “Bidone d’oro 2009”, andato poi all’ex viola Felipe Melo. E invece il peruviano, 27 anni il prossimo ottobre, è la rivelazione di questa Fiorentina. A detta degli esperti il vero Vargas è sempre stato quell’infallibile dispensatore di assist sbocciato a Catania, mentre i mesi bui del primo anno in viola sono riconducibili al difficile periodo di adattamento che il giocatore stava attraversando. Un periodo durato quasi tutto il campionato e coinciso con la sua posizione arretrata. Quella posizione che, per lo stesso Vargas, non avrebbe influito sulle prestazioni (negative) del giocatore. “Mi piace molto giocare in avanti - ha dichiarato l’esterno - però non rinnego il ruolo di difensore. Anzi,

sono pronto a rifarlo in qualsiasi momento. Sono convinto che se oggi, in un periodo così positivo, dovessi tornare a correre sulla linea difensiva, otterrei buoni risultati, proprio come faccio in fase offensiva”. Vargas non è solo la principale fonte degli assist per l’attacco viola. E’ anche un vero e proprio talismanogoleador. Il perché? Basta analizzare le partite in cui il mancino ha segnato. Il primo, vero, gol della stagione è datato 18 agosto, Sporting Lisbona- Fiorentina (2-2), pari determinante per il passaggio ai gironi di Champions. Poi il gol a Torino contro la Juventus (1-1), il gol vittoria a Udine (0-1) e la rete contro il Lione (1-0) decisiva per il passaggio agli ottavi. Finita qui? No, anche con l’Atalanta (2-0) il peruviano è andato a segno con un bellissimo tiro dalla lunga distanza. Tutto questo significa che quando “El Loco” segna, la Fiorentina non perde. Con le sue super-prestazioni, l’ex Catania è stato inserito tra i 10 calciatori più conosciuti secondo la classifica Iffhs, l’Istituto di storia e statistica calcistica, ma soprattutto ha attirato l’attenzione dei club più

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forti del mondo, come Real Madrid, Manchester City e Barcellona. Queste le big interessate del giocatore, che dovranno però sborsare tra i 20 e i 25 milioni per acquistarlo. Interesse che non tocca neanche lontanamente Vargas, il cui unico obiettivo è quello di fare bene con la maglia viola: “E’ un problema che non mi riguarda. Quello che accadrà più avanti lo valuterò al momento opportuno. Adesso, lo ripeto, vedo al mio orizzonte solo la Fiorentina. Voglio crescere qui, voglio spingere la squadra viola in alto, poi a giugno, o magari fra qualche anno, si vedrà. So bene che circolano certe voci. Ma si tratta di chiacchiere e come tali vanno considerate. Non è il momento, lo ripeto, di parlare del domani”. Parole confermate anche da Jorge Cysterpiller, agente del giocatore: “Lui sta benissimo a Firenze, adesso deve pensare solo alla Fiorentina anche se ci sono molte squadre interessate a lui. Con Corvino ancora non abbiamo parlato di clausole rescissorie. Nel suo ruolo lui è uno dei migliori al mondo. Per ora Juan non ha mai espresso la volontà di lasciare la Fiorentina”.

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sport

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IL BILANCIO. Si è chiuso un 2009 da incorniciare per i viola. Soprattutto oltre i confini nazionali

E la Fiorentina diventò a misura d’Europa È stata l’unica italiana a vincere il proprio girone di

VERSO GLI OTTAVI

Champions e la seconda in assoluto, dietro al Real

Ancora i tedeschi sul cammino della squadra di Prandelli

Madrid, per gol fatti. Sesta nell’anno solare in serie A

C’è il Bayern Monaco, missione rivincita

Cristina Guerri

I

risultati parlano chiaro: si è chiuso un 2009 da incorniciare per la Fiorentina. Dopo il quarto posto raggiunto la scorsa stagione, i viola terminano l’anno con la storica qualificazione agli ottavi di Champions League. Anche se le partite - tra preliminari, Champions e campionato - giocate dai viola sono state veramente tante, il 2009 non è l’anno solare con più gare disputate nell’era dei Della Valle. Quello con più partite rimane il 2008 (58), mentre il 2009 resta fermo a 47 (potevano essere 48 se Fiorentina-Milan non fosse stata rimandata causa neve). Confrontando i numeri del campionato con quelli europei, sembra che la Fiorentina viaggi molto più in Europa che nella serie A italiana. Anche non dimenticando la sfortunata apparizione in Coppa Uefa dell’anno scorso (quando i viola furono eliminati dall’Ajax nei sedicesimi di finale), la Fiorentina chiude la fase a gironi di Champions League con una sola sconfitta (quella di Lione) e ben 5 vittorie. E non è finita qui. Perché la squadra di Prandelli è stata l’unica italiana su quattro a vincere il proprio girone di qualificazione, e con le 14 reti fatte è la seconda squadra in assoluto (dietro al Real Madrid) per il nu-

mero dei gol realizzati. Anche per Cesare Prandelli è stato un 2009 da incorniciare. Con la vittoria contro la Sampdoria, infatti, il tecnico ha raggiunto Fulvio Bernardini in testa alla classifica degli allenatori più vincenti della storia viola, a quota 99 successi. Poco tempo dopo, nel turno che ha visto la Fiorentina di scena a Livorno (0-1), Prandelli ha ottenuto la sua centesima vittoria in 197 partite (record assoluto) alla guida della squadra gigliata. La 101esima vittoria però, siamo sicuri, resterà quella più bella per il tecnico di Orzinuovi: lo strepitoso 2-0 contro il Liverpool del 29 settembre. Un record lo ha raggiunto anche Alberto Gilardino. Con la rete del 2-1 ad Anfield, l’attaccante ex Milan ha raggiunto Gabriel Batistuta in vetta alla classifica dei marcatori europei della Fiorentina. Dopo i 6 centri della stagione scorsa (preliminare con lo Slavia Praga compreso), infatti, la punta dei viola ha già toccato quota 4 reti dopo la prima fase dell’edizione di quest’anno. In campionato, invece, la Fiorentina viaggia a velocità più moderata. I viola terminano l’anno solare al sesto posto con 60 punti (comanda l’Inter con 81), mentre nel 2008 si erano piazzati quarti con 70 lunghezze.

E

ra sicuramente l’avversaria da evitare. Ma la mano di Emilio Butragueño - ex attaccante del Real Madrid e della nazionale spagnola - ha voluto far incontrare nuovamente Fiorentina e Bayern Monaco. Oltre ai bavaresi, Porto, Stoccarda, Olympiakos e Cska Mosca erano tra le possibili avversarie per gli ottavi di Champions League. Il destino è stato ancora una volta crudele con la Fiorentina, chiamata, dopo Lione e Liverpool, a una nuova impresa per raggiungere un risultato storico: i quarti di finale della più prestigiosa competizione europea per club. L’andata, Bayern Monaco-Fiorentina, si giocherà il 17 febbraio nello strepitoso Allianz Arena (già teatro, l’anno passato, di un 3-0 a favore dei tedeschi); il ritorno il 9 marzo al Franchi. “Forse era meglio arrivare secondi”, aveva commentato a caldo lo spoglia-

toio viola. Diverso il pensiero di Sebastien Frey, voglioso di rivincita nei confronti del club tedesco. “Vorrei - aveva espresso subito dopo la vittoria ad Anfield - incontrare subito i tedeschi: con loro c’è un conto in sospeso”. Un conto in sospeso ce l’avrà anche Manuel Vargas, autore della sua peggiore prestazione in maglia viola (per lui, lo scorso anno, 90 minuti di errori e orrori). Più moderato il commento di Karl Heinz Rummenigge, presidente dei tedeschi: “Poteva andarci peggio, ma non dobbiamo sentirci strafavoriti”. Tutt’altro che positivo, infatti, il percorso intrapreso fin qui dal club tedesco. Dopo un modestissimo inizio, il Bayern è ora terzo in campionato e ha ottenuto il secondo posto nel girone europeo dietro al Bordeaux. E per la Fiorentina - Lione insegna - la vendetta è /C.G. un piatto che va servito freddo.


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sport nel comune

Gennaio 2010

FORTIS JUVENTUS. Il presidente Simone Bazzani svela a Il Reporter i progetti del club

Obiettivo salvezza (e non solo sul campo) Carlo Marrone

Il numero uno della società calcistica borghigiana fa il punto della situazione e parla del futuro: “Puntiamo a salvarci, sia sul campo per restare in serie D

C

ento anni fa, dall’unione di un gruppo di borghigiani benestanti nasceva l’Associazione Sportiva Fortis Juventus. La neosocietà aveva come unico scopo la diffusione dello sport, ed era costituita al suo interno da sezioni dedicate al ciclismo, al podismo, alla ginnastica, al calcio, alla scherma, alla lotta, alla palla vibrata e al tamburello. La Fortis Juventus, nel calcio, oggi milita nel campionato dilettantistico di Serie D, ed è una delle realtà più importanti di tutto il Mugello e non solo. Il nuovo presidente Simone Bazzani spiega a “Il Reporter” quali sono gli obiettivi e i punti cardine per riportare questa storica società a competere a grandi livelli. Presidente, da quando ha ricevuto la nomina, qual è stato il suo primo impegno? Il mio primo impegno è stato ed è ancora quello di riorganizzare la struttura societaria, poiché stiamo cercando di superare un periodo caratterizzato da difficoltà economiche e di natura organizzativa. Il punto da raggiungere è la stabilizzazione della società. Da quale base ripartite? Sicuramente dal settore giovanile. Ci spieghi com’è strutturato. La società conta circa 330 tesserati tra Prima squadra, Juniores e tutto il settore giovanile, che ha nell’organico ben 15 squadre. C’è un progetto intorno a questi ragazzi? Diciamo che la società ha la voglia e il dovere di puntare e di valorizzare i giovani del posto cresciuti nel settore giovanile, ed è importante che tutti gli addetti ai lavori si impegnino ad educare i ragazzi sin dalla scuola calcio. 1037816

che dal punto di vista economico”. In che modo? Ripartendo dai giovani Quest’anno ci saranno anche alcune novità. Torniamo al Campionato Nazionale Dilettanti: la classifica rispecchia il valore della squadra?

Non è una classifica che ci soddisfa, siamo in lotta per i play-out, siamo abbiamo raccolto meno di quello che ci aspettavamo, la posizione non dà merito a questi ragazzi, anche

se non stiamo disputando un campionato brillante. Ci sono le potenzialità per puntare più in alto? Non abbiamo velleità di salire e non puntiamo al vertice della classifica, quest’estate avevamo un obiettivo: la salvezza. Abbiamo lavorato molto e sono certo che i frutti per l’impegno che abbiamo preso arriveranno. Abbiamo costruito una squadra competitiva, ora tocca ai giocatori dimostrare il loro valore sul campo. Com’è il rapporto con i tifosi? La squadra è seguita da un tifoseria molto calda, appassionata, da un gruppo “Ultras” che ci segue anche in trasferta, sappiamo tutti che quando la squadra vince il nostro Stadio “Romanelli” si riempie di tifosi. Comunque abbiamo una media di 400-500 persone che sono sempre presenti. In questo periodo abbiamo anche un nuovo avversario, il “freddo”, ma i nostri tifosi sono caldi! Se potesse esprimere un desiderio, cosa vorrebbe da questo 2010? Il desiderio è quello di rendere effettivo il progetto della salvezza della Fortis Juventus, ma salvezza intesa in tutti i campi, sia economica che sportiva. Una parola per i tifosi? Continuate a seguirci e a dimostrarci il vostro affetto, solo insieme si possono conseguire delle vittorie: siete il nostro uomo in più!



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sport

Gennaio 2010

L’ACCORDO. Fusione tra Fiorentina e Arezzo Baseball: sogno A1

Il baseball può tornare a volare Lorenzo Mossani

Dall’equitazione alla danza, al “Filo” c’è spazio per tutti

I

mmerso nel verde del parco delle Cascine, il circolo ricreativo “Il Filo” sta diventando uno dei centri culturali più attivi in città. Tante le discipline che rendono questa associazione unica nel suo genere. Ogni socio fondatore è responsabile di un settore. L’idea di avere un responsabile per ogni disciplina è venuta al momento della fondazione del circolo, per evitare di creare quelle chiusure, caratteristiche di molte associazioni monodisciplinari che aumentano la coesione del gruppo, ma ne diminuiscono la forza. L’idea di apertura all’esterno si riscontra anche nelle attività: sempre aperte a tutti, soci e non. Un nuovo socio perciò non è considerato solo un numero, ma avrà buone possibilità di diventare responsabile di un nuovo settore, allargando ulteriormente il

S

erie A. Finalmente una bella notizia per il baseball “made in Florence”. Troppi anni sono passati da quando Faso di Elio e Le Storie Tese esclamò in un concerto: “Fiorentini, avete una squadra di A1, dovete essere felici, è un bellissimo sport!”. Da allora ci sono stati solo problemi e tante delusioni. Nella prossima stagione la Fiorentina Baseball giocherà insieme all’Arezzo Baseball, detentore del titolo attuale della A2. La società aretina, per voce del proprio presidente Fabrizio Casalini, ha convinto uno scettico Pier Cesare Vita, presidente del glorioso sodalizio biancorosso, titubante soprattutto per i costi. Ma Firenze ha bisogno di lottare ancora per qualcosa d’importante ed è una piazza ambiziosa, quindi l’unione delle forze era necessaria per far tornare pubblico e sponsor al diamante del Campo di Marte. Giocare l’A2 insieme ad Arezzo vuol dire spese dimezzate: questo assume un valore ancora maggiore se si pensa che, da sola, la Fiorentina avrebbe dovuto giocare il campionato di B. Segnali positivi arrivano anche dallo sponsor, Banca Etruria, che si è detta pronta per un campionato di vertice, aumentando il budget per la prossima stagione sportiva. La squadra sarà composta da una “fusione” di circa 10 giocatori dell’attuale Arezzo Baseball insieme a un’altra decina di appartenenti attualmente alla Fiorentina Baseball. Le magliette porteranno

IL CIRCOLO. Tante attività nel verde delle Cascine

Pinto in azione

i due loghi. Ovvia la soddisfazione delle due società, le parole di Fabrizio Casalini sono chiare: “Lo spirito di questa nuova collaborazione nasce da una serie di esigenze e necessità oggettive. L’unione delle due forze, sia societarie che sportive, porterà ad affrontare la prossima importantissima stagione con più motivi di interesse, sia tecnici che economici”. Per la Fiorentina Baseball, alla quale purtroppo il campo non aveva regalato la promozione, questa è davvero un’occasione irripetibile. Così il “nove” che uscirà dalla fusione potrebbe direttamente competere con le migliori squadre

della categoria. Un’ipotetica squadra con: Pinto in terza, Bindi interbase, Cappuccini e/o Parri in prima, Pipo Ristori in seconda, un parco lanciatori unito da far invidia a qualsiasi squadra. Soddisfatte le due società che hanno raggiunto un accordo di collaborazione in vista delle prossime stagioni sportive. L’accordo avrà durata di un anno, ma i due club si propongono di attuare una progettualità che miri alla prosecuzione dell’accordo anche per le annate sportive 2011 e 2012, per affrontare al meglio il nuovo campionato di Serie A. Il sogno sarebbe quello di raggiungere il Grosseto in Serie A1.

Ogni socio fondatore è responsabile di un settore raggio di azione del club. Le discipline in cui il circolo ricreativo “Il Filo” è specializzato sono veramente tante, molte delle quali definite, ingiustamente, di nicchia: fattore che porta le persone a non prenderle neanche in considerazione. Il caso del polo può essere preso ad esempio. Vista la fortuna della scuola di equitazione e la possibilità di avere a disposizione un

ippodromo come quello del Visarno, provare a organizzare una squadra di polo è stato il passaggio successivo: molto soddisfatti dell’operazione si sono detti il presidente Ceccherelli e il responsabile Zaccaria. Multidisciplinarietà anche nella diffusione della cultura. Sono attivi corsi di moda, arte, spettacolo e cucina, e negli ultimi tempi è stata data molta importanza al risparmio energetico. Gli sport più seguiti dai soci sono il bridge, la vela e la danza, ma come dice la denominazione del circolo, “Filo”, tutto può cambiare ed essere aggiunto a questo panorama di discipline. La solidarietà e le attività sociali sono sempre presenti, e le collaborazioni con enti benefici sono molteplici. Il tempo libero è poco, ma per chi ha voglia di non perdere più il “filo”, vagando di club in club, questo è il luogo adatto: e, se qualcuno ha un’idea, il “filo” si potrebbe allungare. /L.M.

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FOOTBALL AMERICANO. La stagione riparte a marzo: l’obiettivo rimane lo scudetto di A2

I “primi” dieci anni dei Guelfi Firenze Simone Spadaro

giocatori che fondarono la società, può contare su un buon 40% di giovani. Sono tanti i fiorentini che si stanno avvicinando ai Guelfi Firenze e si appassionano a questo sport”. La disciplina principe degli Stati Uniti potrebbe, addirittura, sbarcare alle Olimpiadi. “Al di là del fatto che sono ormai molte le società che allestiscono squadre Under 15 e, qualcuna, anche l’Under 13, questo sport, in una versione più soft, potrebbe essere disciplina olimpica. Proprio gli Under 15 – continua Dallai – praticano il Flag Football, dove il contatto fisico è ridotto al minimo. Gli atleti giocano con una bandierina attaccata alla muta ed il placcaggio viene effettuato proprio tirando la bandierina. Ecco perché si chiama ‘flag’, ovvero bandiera in inglese. Il contatto fisico è assai ridotto, e quindi anche i giovani, ancora in fase di crescita, possono cimentarsi nel football americano”. Non solo, ma nel 2010 ricorrono i dieci anni di fondazione dei Guelfi. “E stiamo preparando la Coppa Toscana allo stadio Ridolfi, la casa del football americano a Firenze. Entro febbraio – annuncia Dallai – organizzeremo una giornata di festa per tutti i fiorentini con partite tra i Guelfi e le squadre di Massa, Grosseto e Pisa”. Un modo per far conoscere ancora meglio il football americano a Firenze.

S

olo a primavera tornerà il campionato di football americano, con i Guelfi Firenze in serie A2. Nella passata stagione, la squadra del presidente Alessandro Dallai, dopo un ottimo campionato, si è dovuta inchinare, in semifinale, agli Shark Palermo. Ma l’obiettivo di vincere lo scudetto di serie A2 rimane immutato anche per la stagione che avrà inizio il prossimo 14 marzo per concludersi, come sempre, a luglio. “Il mondo del football americano italiano è diviso in due federazioni – spiega il presidente Dallai – noi siamo affiliati alla Fidaf, che è l’unica riconosciuta e che sta per entrare, di diritto, anche nel Coni. Esiste poi la Fif, che è una federazione in cui alcune società si sono staccate perché volevano creare squadre con gli stranieri. Una scelta ideologica che noi non abbiamo condiviso. Ci sembra giusto, proprio per far crescere questo sport, giocare senza gli stranieri. C’è ancora troppa differenza tra giocatori americani e italiani. La scelta di allestire squadre composte da soli italiani può essere molto utile a tutto il movimento”. E i risultati si vedono. “Abbiamo due squadre, l’Under 21 e l’Under 18, che si sono comportate molto bene nell’ultima stagione. Nel campionato nazionale under 21, i Guelfi sono stati sconfitti solo nei quarti di finale, a Bolzano dai Giants per 13 a 6, al termine di una battaglia durissima e avvincente. L’Under 18 ha ricevuto innumerevoli complimenti per il campionato disputato. Il football americano – aggiunge Dallai – sta incuriosendo e interessando moltissimi giovani. La prima squadra, anche se è ancora composta da uno ‘zoccolo duro’ di

SCI. A regime la nuova stagione della “montagna dei fiorentini”: ecco gli eventi principali

Appuntamenti e ricorrenze, Abetone protagonista È

arrivata la neve in Appennino. E gli impianti dell’Abetone, la “montagna dei fiorentini”, sono in funzione a ritmo continuo. Non solo la possibilità di sciare per tanti appassionati, sono molti gli appuntamenti agonistici previsti nel corso dell’inverno, tra cui gare Fis e Master, i circuiti per le categorie giovanili, e poi importanti manifestazioni nazionali e internazionali. In particolare, il “Pinocchio sugli sci” dal 22 al 27 marzo e i Campionati italiani allievi e ragazzi, dal 29 al 31 marzo. Da segnalare, dal 1° al 5 aprile, la 51esima edizione dei Campionati italiani Uisp (Unione italiana sport per tutti), che

IL CORSO. Più sicurezza per le donne

Imparare a difendersi. Gratis

“A

bbiamo dato il nostro patrocinio a questa prima fase sperimentale del corso, perché lo riteniamo un importante servizio, peraltro gratuito, fornito alla cittadinanza. Ben vengano altre iniziative come questa, che aiutino noi donne a sentirci più sicure”. Parole semplici quelle di Barbara Cavandoli, assessore allo sport del Comune di Firenze, sempre più occupata ad affrontare problemi sociali attraverso le discipline sportive. Sono purtroppo in un aumento aggressioni, stupri, borseggi e rapine ai danni delle donne, che da oggi avranno un aiuto in più per la propria difesa. Da sabato 23 gennaio a sabato 20 febbraio, dalle 14.30 alle 16.30, alla palestra Body Line Center di via dello Steccuto 5r inizierà, infatti, il percorso del tutto gratuito di “Self Defence e antiaggressione femminile”, dedicato principalmente a donne di tutte le età del quartiere 5, per poi essere esteso a tutti gli altri quartieri fiorentini. I tecnici federali Toni Enrico e Paolo Pinzauti, fondatori dell’associazione no-profit Asd Florence Self Dence Academy, proporranno 10 ore di lezione: prevenzione, argomenti giuridici per non cade-

porteranno 400 persone nella stazione pistoiese. Una stagione anche ricca di ricorrenze, a partire dai 90 anni della campionessa Celina Seghi, che saranno festeggiati nel mese di marzo. Sempre nel 2010 cadono poi i 60 anni dalla vittoria in discesa libera di Zeno Colò ai Mondiali di Aspen, e i 90 anni dello Sci club Abetone – Val di Lima. Come di consueto, anche quest’anno saranno molte le occasioni per iniziative di valorizzazione dei legami tra Firenze e l’Abetone, con gare di sci club fiorentini e occasioni per manifestazioni di festa e d’amicizia tra il capoluogo toscano /Sim.Spa. e la “sua” montagna.

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possa aiutare ad affrontare meglio una prestazione, di voler tenere in un certo ordine oggetti a cui teniamo particolarmente, ma quando si inizia a percepire disagio, la sensazione che non dipenda più da noi stessi, e ci ritroviamo in uno degli esempi sopra descritti, allora è giunto il momento di chiedere aiuto ed affrontare la problematica ossessivo-complusiva. È un problema molto diffuso, ma non ancora del tutto conosciuto dalla popolazione, che può interessare svariati campi e che provoca molta sofferenza poiché invade la quotidianità e limita il raggio di azione della persona che ne soffre. La persona è aiutata dal professionista ad uscire dal circolo vizioso delle ossessioni (pensieri intrusivi) e delle compulsioni (azioni ripetute), attraverso l’utilizzo di opportune tecniche sia cognitive sia comportamentali, migliorando la propria qualità di vita.

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Lettere, segnalazioni, proposte, ma anche veri e propri articoli scritti dai lettori. Tutto questo ed altro ancora sul portale www.ilreporter.it. Tutte le lettere che non trovano spazio in queste pagine saranno pubblicate sul sito. E poi spazio ai commenti e alle vostre opinioni

offrire un impianto in totale messa in sicurezza per gli utenti, che curiosamente bisogna rilevare siamo tutti noi, compresi i Consiglieri Donzelli (del Comune) e Fanelli (del Q4). Vorrei ricordare a tutti che il ciclodromo “Graziella Cenni” è il primo tassello di un polo sportivo nell’area di San Bartolo a Cintola, e mi preme altresì ricordare qui, che nei primi mesi del 2010 sarà affidata la realizzazione del prossimo campo di football americano del quale è appena finito il bando di gara. Affido allora ai Consiglieri Donzelli e Fanelli per memoria storica e futura che, le polemiche strumentali servono solo a loro, a noi resta di concludere per tutti gli utenti un’avventura di impianto sportivo, che rimane in testa ai nostri pensieri e doveri non solo come cittadini ma sopratutto come amministratori. Non rimaniamo certo insensibili alle critiche, doverose e talvolta anche giuste, quando queste però nascono dall’intento di costruire per il bene comune, e non di polemizzare inutilmente. Dice infatti l’oracolo che “quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”. Donatella Villani Presidente della Commissione Sport del Q4

“CICLODROMO DI SAN BARTOLO A CINTOIA, LA MIA RISPOSTA” L’intervento di realizzazione del ciclodromo “Graziella Cenni” di San Bartolo a Cintoia è stato formalmente ultimato il 16 marzo 2009, in data 8 gennaio 2009 sono state consegnate le chiavi dell’impianto alla Commissione Sport del Q4, affinché si potessero svolgere i preparativi dell’inaugurazione avvenuta poi il 18 gennaio 2009. Il Q4 ha provvisoriamente affidato le chiavi della pista alla Società sportiva Itala Ciclismo che gestisce con merito e in via transitoria, il plesso. Il 16 novembre 2009 sono iniziati i lavori di completamento dell’appalto per l’installazione dell’impianto di illuminazione, al fine di consentire il pieno utilizzo della pista in orari notturni e nel periodo invernale, lavori dunque che termineranno entro i primi mesi del 2010. Successivamente l’Ufficio Tecnico Sport redigerà il Certificato di Regolare Esecuzione dell’appalto di realizzazione della pista. Ecco, questa in estrema sintesi l’iter sin qui osservato ed eseguito per portare a termine la struttura del ciclodromo “Graziella Cenni” di San Bartolo a Cintoia. I Consiglieri Donzelli (del Comune) e Fanelli (del Q4) rilevano su “Reporter” del mese di dicembre l’assoluta mancanza dell’utilizzo dell’impianto in discussione, raccontata così, sembrerebbe anche vera; i fatti però sono riportati in testa a questo articolo, aggiungo inoltre che, non essendo del tutto ultimato e non avendo ancora le dovute certificazioni per il pieno utilizzo della struttura, diventa assai difficile oltre che rischioso, pensare di aprire un complesso dove l’Amministrazione ne risponderebbe in primis (e con essa tutti noi) a causa di problemi eventuali che potrebbero sorgere, con infortuni piccoli o grandi agli atleti o persone della società civile, causati dalla noncuranza e soprattutto dalla mancanza dei protocolli questi sì imposti dai termini di legge. Vorrei inoltre ricordare al consigliere Fanelli, componente per la PdL della Commissione Sport del Q4 che avrebbe potuto aggiornarsi in qualsiasi momento sullo stato degli impianti, e comunque sarebbe bastato partecipare con più frequenza (sia detto fuori da ogni polemica) alle riunioni della Commissione per essere tenuti al corrente ed informati dunque dello stato d’arte. Il ciclodromo era all’ordine del giorno della seduta di commissione del 10 dicembre scorso, da aggiungere inoltre che per gli orari di apertura sono di interesse primario dell’Amministrazione, cui preme siano resi noti a tutti i cittadini in maniera tempestiva, ma non prima di poter

“IL MIO PINOCCHIO DIMENTICATO” Spettabile “Il Reporter”, ho 78 anni e sono un “figlio” purosangue del quartiere 2; nato a Varlungo in via della Loggetta e vissuto sempre tra Campo di Marte, Rovezzano e Coverciano. La mia famiglia era povera, ma io, appassionato di cartoni animati, cominciando da ragazzo, con le mie sole forze e la mia tenacia, riuscii alla fine ad entrare da professionista in questo fantastico mondo. Tutto questo partendo da semplice autodidatta, realizzando chilometri e chilometri di pellicole in disegni animati, arrivando addirittura a produrre (come autore) negli anni dal 1966 al 1971, il film lungometraggio “Un burattino di nome Pinocchio” che realizzai (tutto a Coverciano in via Domenico Maria Manni) con una équipe di circa 50 tra tecnici, disegnatori, pittori ecc. Questo film che fu apprezzato ed esaltato da tutti i media di allora nonché dalla critica, costò poco meno di mezzo miliardo di lire (degli anni ’70!) equivalenti a diversi milioni di euro di oggi, ed ebbi anche la soddisfazione di vederlo proiettare nelle sale cinematografiche di mezzo mondo! Dico la mia in questo senso: è mai possibile che l’ignoranza umana sia tanto diffusa (anche in tanti giornalisti!) da citare, ogni volta che si parla di film su “Pinocchio”, solo quelli prodotti da altri autori: Disney, Comencini, Benigni, ecc. compreso perfino quello che D’Alò avrebbe intenzione di fare? Nessuno infatti cita mai quel mio film che secondo gli esperti del settore rimane una delle pietre miliari del cinema di animazione italiano; tanto per fare un esempio, questo è accaduto abbastanza recentemente su articoli pubblicati da Il Tirreno e La Stampa, ma ciò vale anche per tantissime altre pubblicazioni o citazioni in Tv! Per carità, faccio la mia sommessa protesta non sulla Gazzetta Ufficiale, bensì solo sul giornale del mio quartiere, quindi quasi sottovoce, mica sono in cerca dell’assegnazione del “fiorino d’oro” né, tantomeno, del “gonfalone d’oro”! Tuttavia, come autore, confesso che mi piacerebbe che qualche giornalista e (perché no?) anche qualche autorevole amministratore menzionassero, almeno quando si parla di lungometraggi su Pinocchio, i meriti di un fiorentino che, anziano sì ma pur sempre “vivo, anzi vivissimo!”, gradirebbe di vedere pubblicamente riconosciuta una vita intera spesa nell’immenso lavoro che richiede l’arte di quei disegni animati che hanno fatto e fanno sorridere tanti bambini, ma anche tantissimi adulti. Grazie per l’attenzione e l’ospitalità. Giuliano Cenci

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Gennaio 2010 “TROPPA VELOCITA’ DAVANTI ALLA SCUOLA” La fermata Sita in via De Nicola di fronte all’ITT Marco Polo si trova in tratto percorso a forte velocità lontano dagli autovelox e l’attraversamento pedonale non è rialzato a banda larga come tutti quelli della zona (via Aretina , lungarno Colombo, ecc.); non solo, le righe bianche sono consunte e su metà della carreggiata cancellate da una toppa di asfalto recente. E’ perciò necessario un intervento immediato che evidenzi l’attraversamento e moderi la velocità programmando l’adeguamento con apposito rialzo, colorazione azzurra o rossa e salvagente centrale per poter attraversare in due fasi. Sono due mesi che avevo fatto questa segnalazione al Sindaco e alla Polizia Municipale senza che si sia visto il minimo intervento; noto con dispiacere che la nuova Amministrazione ha portato novità sulle grandi questioni (Duomo, tramvia, Tav) ma sulle piccole cose imperversa ancora trascuratezza e scaricabarile fra i vari uffici. Che facciamo, aspettiamo il morto? Maurizio Landi VIA BARACCA E I PULLMAN IN SOSTA Gentile redazione, ho letto con grande attenzione, sull’ultimo numero del Vs. giornale, le lettere sull’argomento in oggetto e vorrei aggiungere anche la mia indignazione a quella dei precedenti lettori, precisando anche qualche altro aspetto del problema. Io abito in via Baracca e i pullman, oltre a sostare col motore acceso davanti ad un grande albergo, spesso rimangono parcheggiati, occupando l’intero spazio del marciapiede di fronte all’albergo, per tutta la notte. Quando mi capita di rientrare a casa a piedi, spesso con i miei nipotini, poco prima di cena sono costretta a scendere sul piano stradale, con grossi rischi per l’incolumità mia e dei due bambini che devo tenere per mano. Inutile ricordare che in Via Baracca il traffico non solo è intenso, ma la maggior parte delle auto non rispetta assolutamente il limite di velocità, i motorini sfrecciano svirgolando tra le auto e non c’è nessun attraversamento pedonale “a dosso”, come quelli che hanno collocato negli ultimi tempi in molte strade. Oltre ai pullman, inoltre, sostano sul marciapiede, in corrispondenza del muro di cinta del deposito Anas, un paio di autotreni i cui autisti vanno a cena e a pranzo nei ristoranti dall’altro lato della strada e forse si fermano anche a dormire nella cuccetta del loro mezzo, perché anche a notte fonda i mezzi sono ancora lì. Come già hanno fatto presente gli altri lettori, i vigili, da me varie volte interpellati, quando rarissimamente passano a piedi per questa disgraziata strada, sostengono di non poter fare nulla, perché nelle ore serali non sono più in servizio e se, talvolta, di giorno, hanno elevato qualche multa, queste non sono state pagate, perché i pullman erano stranieri e dunque... Dunque, come in tante altre situazioni, i cittadini devono rassegnarsi e arrangiarsi, senza sperare che nessuna delle autorità competenti prenda provvedimenti incisivi. Può l’Assessore competente farsi un giretto da queste parti, magari con la macchia di servizio, in orario notturno, per rendersi conto di persona del problema? Chiedo troppo? Faccio un’altra domanda: perché in questo tratto di Via Baracca (all’altezza di Via don L. Perosi) non si sostituiscono alle normali strisce pedonali i dossi? Che cosa non lo consente? Oppure nessuno ci ha pensato, perché ancora non c’è stato il morto? Posso sperare in una risposta da chi istituzionalmente deve occuparsi di questi problemi? Grazie per l’ospitalità e cordiali saluti. Carla Veronese AUTOBUS, BIGLIETTI E REGOLE Spett.le redazione il Reporter, sono il padre di Mattia, un ragazzo che pochi

giorni fa è stato multato sull’autobus per aver convalidato in ritardo il biglietto. Il solito furbastro si dirà. Mio figlio, al contrario di me, non utilizza i mezzi pubblici: viaggia in motorino. Si è ritrovato in autobus solo a causa di un dito rotto che al momento gli impedisce di guidare. Io stesso gli ho fornito il biglietto (non i soldi: proprio per evitare che vadano spesi in altro modo). Salito sull’autobus, complice una certa svagatezza e l’impedimento della mano rotta, ha impiegato del tempo per trovare il biglietto e convalidarlo. Lo ha fatto nel momento in cui l’autobus si è arrestato alla fermata dove attendevano i controllori. Quando sono saliti a bordo, Mattia ha già timbrato il biglietto, ma non importa, uno dei due, forse appassionato di telefilm polizieschi, da terra ha visto i movimenti del passeggero, attribuendogli una preveggenza che mio figlio è lungi dal possedere. Data la giovane età e un carattere remissivo, lo zelante funzionario ha avuto buon gioco nell’elevare la multa che io ho pagato, esattamente come il biglietto, pur consapevole dell’illegittimità del verbale, laddove afferma, distorcendo la realtà dei fatti, che Mattia avrebbe timbrato dopo l’inizio della verifica, a meno che l’attività di verifica non s’intenda già iniziata sul marciapiede, ancor prima di salire sull’automezzo. Ma non è per lamentare l’illegittimità dell’accertamento che scrivo: se mio figlio si fosse premurato per tempo di trovare il biglietto, il problema non si sarebbe posto e anche una multa può insegnare a preparasi per tempo: oggi a timbrare un biglietto, domani a cose ben più importanti. Scrivo per lamentare quanto avvenuto in seguito, quando lo zelante controllore, a fronte dell’intransigenza mostrata con Mattia, è stato invece molto più “comprensivo” nei confronti di un altro passeggero, questo sì sprovvisto di biglietto. Il passeggero, di nazionalità straniera (lo preciso solo per amor di verità), non è stato arrendevole come mio figlio, al contrario. Risultato: lui ha continuato pacifico il suo viaggio senza biglietto e Mattia con la sua multa. Si ha un bell’insistere con i figli sul valore della legalità quando poi, il primo controllore che passa impone un rispetto delle regole perfino eccessivo a qualcuno e le infrange clamorosamente un attimo dopo con qualcun altro. Quale insegnamento può trarre un ragazzo da un comportamento tanto contraddittorio? Non finirà per convincersi che le regole si possono infrangere impunemente, a patto di essere determinati nel farlo? Vorrei poter dire che casi come questo sono l’eccezione, ma la mia quotidiana esperienza di viaggiatore testimonia il contrario. Cordiali saluti, Fabio Daddi LE NOTTI “IMPOSSIBILI” ALLE PIAGGE Buongiorno, scrivo per fare presente un problema che affligge chi come me abita alle Piagge di fronte al Viper Theatre. Il venerdì e il sabato notte è impossibile dormire e riposare in quanto il rumore è talmente forte da non permetterlo. La polizia municipale ha già realizzato delle rilevazioni fonometriche che hanno constatato che il rumore prodotto dal Viper è oltre il limite di tollerabilità. Ha quindi presentato un esposto al Viper per porvi rimedio ma i pannelli che hanno applicato per attutire il rumore non hanno migliorato la situazione. E da allora non è stato fatto più niente. Vi scrivo per chiedere il vostro aiuto, per sensibilizzare le istituzioni in qualche modo. Il Viper è una struttura che è importante per la comunità in quanto in settimana vengono svolti dei corsi per i giovani e gli anziani ed è giusto mantenerla. Non è però tollerabile avere una discoteca in un centro abitato. Inoltre, in aggiunta al rumore della discoteca fino alle 4 del mattino, si aggiungono gli schiamazzi dei ragazzi che rimangono fuori dal locale fino a


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invia la tua segnalazione alla nostra redazione redazione@ilreporter.it L’ONORE (E L’ONERE) DI “DIFFERENZIARE” Gentili amici della Redazione, da qualche mese in largo Cantù è stato installato un cassonetto per la raccolta differenziata dei rifiuti organici. Sensibile alla conclamata necessità di ampliare la raccolta differenziata, mi sobbarco (ho 82 anni d’età) l’onere di portare pressoché quotidianamente i rifiuti fino a Largo Cantù dalla mia abitazione in Via della Cernaia, nell’aspettativa dell’estensione del servizio anche alla zona di Piazza della Vittoria. Le ripetute richieste in tal senso rivolte al Quadrifoglio sono rimaste lettera morta: volete provarci voi? Ringraziando per l’attenzione, Mariateresa Gallo

Gentile Mariateresa, innanzitutto le faccio i complimenti per il suo impegno e il suo senso civico che, da quello che ci racconta, neanche il passare degli anni riesce a scalfire. Quello dei rifiuti è un tema troppo spesso sottovalutato, se non quando l’argomento balza all’onore delle cronache nazionali nei casi come quelli che abbiamo visto e stiamo vedendo a Napoli o Palermo. Tardi, troppo tardi. Se è vero che in quei casi, oltre ai comportamenti dei cittadini, alle spalle ci sono altre e ben più gravi responsabilità, è anche vero che il primo passo per non arrivare a tanto deve essere compiuto – ogni giorno – da tutti noi, i cittadini. Non è difficile, né troppo “faticoso”: basta dividere i rifiuti che quotidianamente produciamo in casa, con un minimo d’attenzione e la consapevolezza di stare facendo – più di quanto spesso siamo portati a pensare - qualcosa di molto importante per l’ambiente. Il secondo passo, poi, è quello di gettare i rifiuti (già differenziati) nei rispettivi cassonetti. E qui, qualche volta, iniziano i problemi. Come nel caso che lei ci ha raccontato. La vicinanza dei contenitori per ogni tipo di materiale (carta, plastica, organico, ecc.) alla propria abitazione è senza dubbio importante per incentivare tutti i cittadini a comportarsi correttamente, e va da sé che, al contrario, la loro lontananza dal portone di casa possa spingere a gettare indiscriminatamente tutta l’immondizia nel cassonetto blu (quello generico) chi non è dotato della necessaria “convinzione”. Nel numero di questo mese de “Il Reporter” abbiamo fatto, per ognuno dei cinque quartieri fiorentini, il punto della situazione sulla raccolta dei rifiuti e sulla presenza dei necessari cassonetti, e nelle edizioni precedenti avevamo affrontato lo stesso argomento a Fiesole e Impruneta. Quello che ne è venuto fuori è la volontà di investire in nuove tecnologie per rendere il servizio sempre più efficiente, oltre alla (gradita) notizia dell’arrivo di nuovi cassonetti (a patire da quelli per il materiale organico) dove prima non c’erano. Speriamo che tutto questo diventi presto realtà, e che alle intenzioni seguano i fatti. Noi saremo qui a controllare. Ma il necessario impegno che le aziende e gli enti preposti si devono assumere non deve essere vanificato da un comportamento non responsabile da parte di noi cittadini, che dobbiamo fare la nostra parte. Basta poco, ma il messaggio che deve passare è questo: con un minimo d’attenzione, tutti possiamo fare molto per l’ambiente. E in questo senso il comportamento “virtuoso” suo e di tutti coloro che seguono il suo esempio è da lodare e promuovere. Matteo Francini

mattina. Spero che ci possiate aiutare in qualche modo, grazie, Mariella “MANTO DISSESTATO IN PIAZZA FARDELLA” Spettabile Reporter, già diverse volte ho sollecitato l’Amministrazione Comunale di Firenze a provvedere al rifacimento dell’asfalto di piazza Fardella, in zona Salviatino, Campo di Marte. La piazza ha un manto stradale completamente dissestato e potenzialmente pericoloso per chi viaggia e attraversa le strisce. Inoltre, la rotatoria già subisce il frequente transito giornaliero delle linee Ataf che hanno avvallato non di poco una parte dell’asfalto. In più, si aggiungono altrettante buche sparse. Mi domando: perché questa bella piazzetta, non irrilevante per le funzionalità urbane del suo intorno, viene considerata cosi “marginale” dal Comune di Firenze? Come è possibile vedere frequenti e dubbiosi lavori di asfaltatura nelle

vie circostanti (via Centostelle e via Lungo l’Affrico) e lasciare invece una piazza in uno stato così pietoso da tanti anni? Non è il modo in un sito dove è presente anche e soprattutto una scuola media, la “Dino Compagni”. Basta poco per rompersi una caviglia e provocare altri peggiori inconvenienti. Grazie dell’attenzione. Un cordiale saluto. Alessandro Nencioni SAN FREDIANO, LA VOCE DEI RESIDENTI Gentile Redazione, sono un residente del quartiere di San Frediano. Ho letto sul numero di novembre della nascita della nuova Associazione San Frediano che avrebbe ritrovato l’unione tra artigiani, commercianti e residenti. L’articolo riporta anche di varie proposte fatte alla nuova Amministrazione dal vicepresidente dell’associazione stessa, una delle quali mi ha fatto letteralmente trasecolare. Mi riferisco alla richiesta di spostare la porta telematica sino all’angolo con Piazza del Carmine “per evitare la desertificazione di certe zone, miglio-

rando il commercio, quindi i problemi dovuti al degrado e alla sicurezza”. A parte il fatto che pur sforzandomi non riesco proprio a capire che nesso ci possa essere tra la localizzazione della porta telematica con il degrado e la sicurezza ma mi pare proprio incredibile che questa richiesta possa essere auspicata dai residenti. Questa assurda proposta avrebbe il solo effetto di estromettere Piazza del Carmine dalla Z.T.L. forse per “migliorare il commercio” non certo per migliorare la vita dei residenti che già con la situazione attuale hanno sempre dei grossi problemi di parcheggio. Ho parlato di questo con amici e conoscenti residenti nel quartiere (alcune decine di persone) e tutti erano del mio stesso parere, anzi approfitto di questo spazio per spiegare meglio le vere ragioni dei residenti, che vorrebbero non solo che la porta telematica rimanga dov’è ma auspicherebbero anche un maggior controllo dei molti furbetti che la aggirano percorrendo in contromano Via dei Cardatori (passando tra l’altro davanti alla scuola media Machiavelli) e anche da Via di Cestello (sempre in contromano). Per quanto riguarda l’ormai leggendario parcheggio sotterraneo di Piazza del Carmine i residenti sono assolutamente a favore a patto però che i posti siano a loro riservati. Nell’articolo non è chiaro a cosa si riferisca l’assessore Massimo Mattei quando riferisce che ha richiesto alla S.a.s di intervenire nelle situazioni più urgenti, mi permetto però di ricordargli che i residenti sono molti di più degli artigiani e dei commercianti del quartiere e soprattutto votano tutti a Firenze. Nel ringraziare dell’attenzione saluto cordialmente, Claudio Nucci

di avere contribuito, mantenere una strada interessante un complesso ospedaliero così importante, piena di avvallamenti pericolosi che non possono non provocare sobbalzi a chi la percorre anche a velocità moderata e prudenziale. Ciò, penso, con grande disagio di chi ha anche la mala sorte di essere trasportato in ambulanza. Il Comune, alla confluenza di Via di Soffiano in Via di Scandicci ha da tempo apposto un cartello che ricorda un evento funesto accaduto più di quarant’anni fa, con invito alla prudenza, una prudenza che va raddoppiata per la presenza di un manto degno di una “trazzera” o di una viottola di campagna. Tralascio il rischio di chi la percorre in moto come il sottoscritto, che non è più un giovanotto, né ha abitudini di guide sportive. Anzi, a questo proposito, mi riprometto di misurare nei prossimi giorni gli avvallamenti più profondi e, successivamente darne immediata comunicazione alla Procura della Repubblica perché, in caso di incidente dovuto alla negligenza e alla cattiva manutenzione della carreggiata, si possa più agevolmente incriminare gli inadempienti per omissione d’atti d’ufficio. Certo che la presente venga tenuta nella debita considerazione, Vi porgo i miei più cordiali saluti. Riccardo Tucci

LA SOSTA SENZA I VIGILINI Spettabile Il Reporter, premesso che sono un automobilista e che in famiglia abbiamo due auto, vorrei dire la mia sui “vigilini” e la loro “soppressione”. Certo posso parlare solo di via Mazzoni dove abito, ebbene, da quando non ci sono più i “vigilini” parcheggiare in quella strada è diventato quasi impossibile anche per i residenti. Tra le strisce blu c’è sosta senza pagamento di ticket e tra le strisce bianche sostano tutti fuorché i residenti... tanto nessuno controlla! Eppoi alle fermate dell’Ataf i passeggeri salgono e scendono con difficoltà poiché la fermata è occupata dalle auto in sosta. Il sindaco disse con enfasi che il compito che svolgevano i “vigilini” possono anzi devono svolgerlo i vigili urbani: giustissimo ma tra il dire e il fare... In via Mazzoni, infatti, questi tutori dell’ordine non li vediamo mai e se raramente, molto, molto raramente passano è il classico “passi e non baci” e così, come dicevo, è difficile per i residenti parcheggiare: le auto sostano sul marciapiede, sulle strisce pedonali o in curva. Ora si parla di togliere i parcometri; fare strisce rosa e/o viola (colori non previsti dal codice della strada) e dare in affitto porzioni di strada. Ma non sarebbe meglio tornare con i piedi per terra e finirla con la demagogia? Cordialmente, Giancarlo Romoli

SMENTITA DELL’ARTICOLO “E I CORSI DI LINGUA CERCANO SPAZIO” REPORTER OTTOBRE 2009 La sottoscritta Anna Micheletti, IDC del laboratorio linguistico/culturale del Q5, presente all’annuale incontro di programmazione didattica e delle attività culturali con gli utenti del laboratorio, avvenuto il 16/09/2009, alla presenza della giornalista di Reporter Francesca Puliti, smentisce la veridicità dell’articolo in oggetto per i seguenti motivi: 1)l’articolo appare come un’intervista ad Anna Micheletti, il suo nome infatti risulta per quattro volte e le frasi sono virgolettate, non come una conversazione con gli utenti come è effettivamente avvenuto 2)gli argomenti esposti nell’articolo non sono quelli trattati nella suddetta sede 3)le affermazioni attribuite alla sottoscritta pertanto, sono fuori luogo, fuori contesto e non rispondono alla verità. Nell’articolo compaiono inoltre errori evidenti quali 1)il titolo introduttivo non risponde a verità, infatti la biblioteca non ha mai organizzato corsi di lingua, tale attività da anni, è prerogativa del laboratorio linguistico 2)il titolo non risponde a verità perché gli spazi al DSU erano già stati garantiti dal Presidente Gianassi come infatti si evince dalla parte finale dell’articolo 3)unico errore rettificato nel numero di novembre riguarda il profilo professionale di Anna Micheletti come IDC del laboratorio di lingue e non come operatrice bibliotecaria. Per i motivi sovraesposti sono pertanto a richiedere una rettifica appropriata da pubblicare al più presto. Anna Micheletti

GLI AVVALLAMENTI DI VIA DI SCANDICCI Carissimi redattori, ho letto con grande interesse l’articolo di Paola Ferri e di un altro o un’altra non meglio identificato/a M.F. circa le situazioni di rischio che due amici del compianto Andrea Pellegrino hanno preso la lodevole iniziativa di evidenziare. Speriamo che la loro preziosa collaborazione trovi ascolto presso chi di dovere. Mi aggiungo a loro per fare questa segnalazione. Voglio parlare del tratto di Via di Scandicci compreso tra via Guardavia e l’Ospedale di Torregalli. E’ una vergogna per un Comune dal sindaco efficiente e rampante all’elezione del quale non mi pento

Prendo atto delle sue parole e del fatto che tra noi possa esserci stato un fraintendimento sul taglio dell’articolo che, comunque, non è un’intervista. Nell’articolo in questione mi sono limitata a descrivere la situazione per discutere della quale ci eravamo incontrate insieme a un gruppo di utenti del laboratorio linguistico; nel redigerlo, ho ritenuto opportuno inserire anche alcune sue affermazioni fatte a ulteriore spiegazione della situazione. Mi rincresce invece che, secondo lei, il titolo possa non aver centrato in pieno l’argomento trattato e possa contenere alcune imprecisioni, di cui mi scuso. Francesca Puliti


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Concerti Luther Blisset 15 Gennaio

Ginger Zone - Scandicci Luther Blissett è una formazione bolognese nata nel 2006 come duo comprendente Antonio d’Intino (basso elettrico) e Andrea Grillini (batteria). Nel 2007 sono entrati nel gruppo Dario Fariello (sassofoni), Carlo D’Alessandro (chitarra elettrica) e Lucio Corenzi (contrabasso) per sperimentare il nuovo suono a metà via fra jazzcore, improvvisazione e composizione. Nel 2008 dopo aver pubblicato il primo disco (“Live @ Downbeat Festival”) con Eclectic Polpo Records ed aver intrapreso un tour promozionale in Italia suonano a Chicago nella “Immediate Sound Series” e nella “Improvised Music Series”. Collaborano e registrano con Ken Vandermark e Jason Stein. Pertecipano al “Downbeat Festival” e all’”Iceberg Festival 2009”. Talvolta si avvalgono della collaborazione e dell’apporto live di Beppe Scardino (sax baritono) e Giorgio Simbola (trombone, violino). Inizio ore 22 Millelemmi e Low ‘n’ Zac 16 Gennaio

Ginger Zone - Scandicci Francesco Morini alias Millelemmi e Simone Zaccagnini alias Low’n’Zak. Uno parla e l’altro disegna. Ma non è detto che non possa avvenire il contrario. D’altra parte la differenza tra un visualizzatore verbale e un verbalizzatore visuale è minima, commutativamente parlando. Ne risulta un linguaggio forbito e sforbiciato, diretto e di stomaco, di sogno e di segno. Un segno kilometrico, di lettere e figure invasive, retoriche, armoniche, semiotiche ed ottiche. Genere: rap, slam poetry, graffiti, spoken words, fumetti, reading, pennelli, jazz, pennarelli, sproloquio, jam session. Inizio ore 22 Stone in the water – Stefano Bollani Trio 18 Gennaio

Teatro Comunale Stone in the Water ha come protagonita il “Danish Trio” del brillante Stefano Bollani, gruppo che affina la propria sensibilità nel campo dell’improvvisazione ormai da sei anni. Il bassista

Jesper Bodilsen ed il batterista Morten Lund (entrambi al loro esordio su ECM) hanno al loro attivo una collaborazione che dura da più di quindici anni. I tre musicisti si muovono con grande finezza attraverso un affascinante programma che include nuovi brani di Bollani e Bodilsen, ballad di Caetano Veloso, Antonio Carlos Jobim, ed un’improvvisazione su Poulenc “Improvisation 13 en mineur”, apportando nuovi colori e sfumature al genere pianistico. Il Mondo di Patty 23 e 24 Gennaio

Mandela Forum Il Mondo di Patty, il Musical più bello è la versione teatrale del telefilm argentino che racconta la storia di una ragazza di 13 anni - Patricia Castro detta Patty - e le sue vicende adolescenziali. Uno stile fresco e giovane, amori, amicizie, sogni, ballo, musica, scontri e disaccordi tra ‘’Las Divinas’’ e ‘’Las Populares’’ sono gli elementi di successo dello spettacolo che ha entusiasmato milioni di ragazzi in tutto il mondo. Alessandra Amoroso 23 gennaio

Sachall Con 200.000 copie vendute e il doppio platino conquistato, si è confrontata ai primi posti della classifica con grandi star italiane e internazionali. Nel corso dell’estate Alessandra ha tenuto i suoi primi concerti in tutta Italia, sempre circondata dallo straordinario calore del pubblico. Dopo un avvio di carriera folgorante che l’ha catapultata in un tourbillon di impegni e di successi, Alessandra Amoroso è pronta ad annunciare la pubblicazione del suo primo album completo di inediti dal titolo ‘Senza nuvole’, uscito il 25 settembre e subito primo in classifica davanti a star internazionali del calibro di Madonna. FFH 29 Gennaio

Ginger Zone - Scandicci FFH nasce dall’incontro tra l’artista Nicola Martini e Kilroy e indaga il suono come massa fisica, materia tangibile all’interno dello spazio, piuttosto che le sue qualità musicali. Insinuando la massa sonora nelle strutture ospitanti, si servono di diversi tipi di apparecchiature a seconda

degli spazi e dei motivi dell’intervento, come risuonatori al Terfenol, strumentazione analogica, computer, generatori, ventole industriali, strumenti musicali modificati. Al Ginger in occasione di Borderline, l’appuntamento dedicata alle nuove frontiere della musica di ricerca. Fiorello 29 e 30 gennaio

Mandela Forum Fiorello torna dal vivo, questa volta all’interno dei Palasport, per continuare e allo stesso tempo iniziare, una nuova avventura del Fiorello Show. A pochi mesi dal successo teatrale ottenuto a Roma, Fiorello porta il suo spettacolo in alcune delle principali città italiane, con un tour che proseguirà anche nel nuovo anno. Il Fiorello Show Tour, regia di Giampiero Solari, è un flusso di storie e di canzoni che, nel corso delle diverse tappe, si evolve e cambia ad ogni appuntamento. In un continuo divenire e in continuo movimento, Fiorello, accompagnato sul palco dal maestro Enrico Cremonesi e la sua band, trasforma ancora una volta i fatti di attualità e gli elementi del quotidiano in uno show tutto nuovo. La scaletta dello show si nutre molto dell’ispirazione artistica del momento e Fiorello riesce a rendere lo spettacolo ogni sera diverso, con gag, canzoni, battute, imitazioni, racconti di vita vissuta ed improvvisazioni.

Mostre Innocente e calunniato Fino al 28 febbraio

Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi Nel quarto centenario della morte la mostra Innocente e calunniato. Federico Zuccari (1539/40 – 1609) e le vendette d’artista presenta al pubblico i temi di polemica e di vendetta che alcuni artisti, e in particolare Federico Zuccari, usarono per dichiararsi innocenti a fronte di calunnie e ingiustizie vere o presunte. Sub Pop Story Fino al 25 Gennaio

Ginger Zone Una grande mostra dedicata ai venti anni di Sub Pop, storica etichetta di Seattle a cui va il merito di aver scoperto, e fatto scoprire

IL PROGETTO

Ecco il Museo Archeologico che verrà Q

uello che fu il Museo Centrale dell’Etruria, costituitosi con l’unità d’Italia, fu ferito quasi a morte dall’alluvione del novembre 1966 e oggi prova a risorgere. L’allora soprintendente Guglielmo Maetzke, con le lacrime agli occhi, indicò in 25 anni il tempo necessario per il suo restauro e la sua piena riattivazione: molti lo tacciarono di pessimismo. Il progetto “Archeologico 2010”, che si è avvalso di un contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, redatto dalla Soprintendenza, affronta il corpo museale che affaccia su Piazza SS. Annunziata, confermandone l’ingresso principale sull’angolo con via Capponi. Com’è noto, il museo archeologico interessa l’intero isolato fra via Laura, via della Pergola, via della Colonna, e

via Gino Capponi. L’intervento previsto riguarda il volume ex-Innocenti che affaccia su piazza SS. Annunziata. La novità che prenderanno vita saranno un uditorium con a complemento un qualificato spazio espositivo, i servizi di libreria e di archeoshopping faranno da “attrattore urbano” per grandi e piccoli, così da superare la tradizionale resistenza del grande pubblico verso l’archeologia. I facili collegamenti interni, il libero accesso “senza biglietto” all’intero piano terra, il servizio di bar (aperto anche sul giardino monumentale), le attività espositive temporanee, finiranno per costituire un “nuovo avvertibile polo di aggregazione” per la vita di relazione della città , in uno dei suoi spazi privilegiati, qual è quello della rinascimentale piazza dell’Annunziata.

a tutti noi, gruppi come Nirvana, Soundgarden, Mudhoney, Afghan Whigs, L7 e tanti altri. Venti magnifici pannelli ripercorrono, dal 1998 al 2008, la storia di questa piccola grande etichetta. I pannelli, ricchi di immagini e testi d’accompagnamento, sono inoltre introdotti da una strepitosa ed accorata lettera del boss della label, Jonathan Poneman. Artefatti preziosi Fino al 31 gennaio

Museo degli argenti Palazzo Pitti A 45 anni dalla vittoria a Firenze del primo premio al Concorso Nazionale di Oreficeria del 1964, Fausto Maria Franchi torna nel capoluogo toscano con una mostra monografica al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti. Già nel 2007 l’orafo romano aveva voluto legare il suo nome al Museo degli Argenti, donando l’anello Triangoli segreti, la spilla Affinità elettive e l’anello Ore perdute, opere entrate a far parte della collezione permanente del Gioiello Contemporaneo del museo. Le porcellane di Betty Woodmann Fino al 15 Febbraio

Museo delle porcellane – Palazzo Pitti Tra le prestigiose porcellane conservate alla Palazzina del Cavaliere trovano una appropriata collocazione le creazioni colte e fantasiose di Betty Woodman, in vetrine appositamente integrate con l’allestimento del Museo. Le insolite porcellane di Sèvres realizzate dall’artista, sconvolgono l’idea tradizionale di “corredo da tavola apprezzato” con le loro forme imprevedibili e l’intensità e brillantezza dei colori, senza tralasciare il bon ton ormai consolidato dei prestigiosi serviti amati dai regnanti. Christian Balzano. Luci del destino Fino al 14 Febbraio

Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art Il Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art, propone la mostra Christian Balzano. Luci del destino a cura di Luca Beatrice (co-curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2009), frutto del primo progetto di collaborazione e partnership

internazionale del Lu.C.C.A. con il Pabellón de las Bellas Artes dell’U.C.A. - Pontificia Universidad Catolica Argentina di Buenos Aires, il CEC - Centro de Expresiones Contemporáneas di Rosario e il Museo Provincial de Bellas Artes Franklin Rawson di San Juan. L’esposizione, dopo il tour nei musei argentini iniziato a maggio 2009, sbarca al Lu.C.C.A. sotto forma di una grande installazione che coinvolgerà i due piani espositivi principali del museo con 32 lavori su tela, pelle e carta, alcune grandi sculture, alcune particolari opere concepite site-specific e uno spazio completamente interattivo che si omologherà, e quindi modificherà, a seconda delle scelte dello spettatoreutente. Santi poeti navigatori Fino al 31 gennaio

Sala Reali Poste – Galleria degli Uffizi Da nove anni alla Galleria più importante della città riscuotono un grande successo le meditate mostre gratuite che hanno per principale oggetto opere poco note o sconosciute conservate nei depositi. Quest’anno, l’opera ‘mai vista’ non proviene dai magazzini del museo: si presenta infatti la donazione da parte dell’Associazione di un magnifico ritratto di Amico Aspertini (Bologna, 1474 circa – 1552) datato ante 1521, che raffigura Alessandro Achillini (medico e filosofo bolognese 1463 – 1512), già appartenuto alle raccolte di ritratti di uomini illustri di Paolo Giovio a Como.

Teatro L’anatra all’arancia Dal 12 al 17 gennaio

Teatro della Pergola Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio ne “L’anatra all’arancia”, di Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon, per la regia di Ennio Coltorti, che ne ha curato la traduzione e l’adattamento insieme a Nino Marino. Prodotto da Rosario Coppolino e Antonia Piccolo per Molise Spettacoli, questo capolavoro del cosiddetto teatro “leggero”, costruito su un meccanismo comico di straordinaria efficacia, dà vita a un intreccio spassoso e frizzante

che da un trentennio riscuote continui successi. Nel cast, oltre a Debora Caprioglio e Corrado Tedeschi, nei panni di Gilberto e Lisa Ferrari, i coniugi annoiati che il sospetto del tradimento risveglia da una vita di coppia forse un po’ troppo tranquilla, anche Mino Manni, interprete dell’affascinate Leopoldo Augusto SerravalleScrivia, in grado di far tremare le fondamenta del matrimonio Ferrari, Gloria Bellicchi,(Miss Italia 1998), nel ruolo della sexy Patrizia Bertini, la segretaria ingenua e bellissima di Gilberto Ferrari, e la spumeggiante Gioietta Gentile, nel ruolo di Teresa, la colf di famiglia, impicciona e ironica. Enrico IV Dal 19 al 24 Gennaio

Teatro della Pergola Vent’anni dopo la tragica cavalcata in costume nella quale il protagonista si è “fissato” nel personaggio di Enrico IV che interpretava, Matilde Spina (la donna di cui era innamorato), Belcredi (il suo vecchio rivale in amore), la figlia di lei Frida e il suo fidanzato marchese Di Nolli (nipote dello stesso) vanno da Enrico accompagnati dal dottor Genoni (molto interessato al caso della sua pazzia) con l’intenzione di farlo rinsavire. Naturalmente l’arrivo di questi ospiti nella villa dove da vent’anni Enrico vive il suo personaggio - nei primi dodici realmente pazzo, negli ultimi otto per dolorosa necessità - con i suoi quattro finti consiglieri segreti ed il fedele maggiordomo travestito da umile fraticello, crea uno sconvolgimento emotivo in tutti i personaggi della vicenda che, ognuno a suo modo, rivive le emozioni del passato e lo stridente contrasto con il presente. L’italiana in Algeri Dal 22 al 29 Gennaio

Teatro Comunale Un esordio molto atteso è quello del gruppo teatrale catalano Els Comediants che curerà il nuovo allestimento della popolare opera di Gioachino Rossini realizzato in coproduzione con il Teatro Real di Madrid, l’Opéra National de Bordeaux e la Houston Grand Opera. Enrique Mazzola dirige un cast formato da alcuni dei migliori cantanti rossiniani dei nostri tempi.


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