Il reporter-Impruneta-gennaio 2010

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Il Giornale del tuo Comune 1013960

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L’INCHIESTA

PRIMO PIANO

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GENNAIO 2010

Caro Shakespeare, ltro il problema è un altro Andrea Muzzi*

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UNA FEBBRE DA CAVALLO Le puntate sull’ippica attirano meno, ma il vizio del gioco colpisce ancora. Intanto gli ippodromi sono a un bivio: PAGG.28-29 la svolta è in arrivo

“IMPEGNO PREMIATO” Tutti i nomi dei ragazzi che hanno ricevuto i riconoscimenti per i loro risultati scolastici PAG.6

SPORT

Finalmente Circonvallazione: a gennaio riprendono i lavori Quel nemico chiamato Aids

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Astri

di Puliti-Ferri

È

IL PERUVIANO “VOLANTE” Lo scorso anno un inizio difficile, ora gol e assist a ripetizione: storia dell’ascesa di Juan Vargas PAG.36

una responsabilità collettiva, una di quelle cose per cui vale la pena fare un po’ di mea culpa: di Aids non si parla più. Da tempo, ormai. Come se con la fine degli anni ’90 fosse passato il pericolo, come se lo spettro di questa tremenda malattia non fosse più di questo mondo. Eppure il virus c’è ancora, eccome, anche se ora non fa più notizia. E Firenze è

diventata la terza città in Italia per numero di malati conclamati (1.159) e sieropositivi presupposti (circa 2.400). Ma la vita di chi ne è colpito, complici i preziosi progressi della medicina, va avanti: come accade a Casa Vittoria, piccola comunità, sorta di “grande famiglia”, dove ogni giorno si lotta assieme contro questa maPAGG.14-15 lattia.

ACQUATICA ZODIAC La società di nuoto ha vissuto un 2009 in chiaroscuro. E ora vuole tornare a sognare PAG.38

L’oroscopo della Maga Lula: le stelle raccontano il 2010 che ci aspetta PAGG.30-31

o letto sul giornale che lo spettacolo più rappresentato è Romeo e Giulietta. Molti ritengono che Romeo & Giulietta sia la più bella storia d’amore di tutti i tempi. Stiamo scherzando! Quella è solo una cotta fra due adolescenti! Se li lasciavano stare quei due si sarebbero mollati da soli. Io sono convinto che alla terza volta che Romeo montava sul balcone Giulietta gli diceva “Che noia Romy, sei sempre qui!”. E lo buttava di sotto. Secondo me le storie d’amore da raccontare sono quelle che durano una vita. Dove lui e lei si conoscono da bambini, crescono assieme, invecchiano assieme e solo prima di morire lei guarda lui e gli dice “Ma te chi cacchio sei!?”. Questa è la storia di una vita! Io quando sento dire che Shakespeare è un genio mi prende il nervoso! Ha scritto certe cose: essere o non essere… questo è il problema! Ma come? Avere o non avere, questo è il problema. La mattina quando uno si alza non ha il dubbio se essere o non essere, ma si chiede quale supermercato conviene di più. Questo è il problema!! Gli scrittori sono le persone meno adatte per parlare d’amore. Dante la conosceva Beatrice? No. Leopardi la conosceva Silvia? No. Dante scriveva che Beatrice era dolce e gentile. Ma chi gliel’ ha detto? Magari Beatrice la mattina si alzava e faceva dei versi mostruosi! Sarebbe come se un estraneo parlasse di mia moglie. Lo saprò io com’è fatta, no? E Manzoni? Si vede che non ci capisce niente di matrimoni, nei “Promessi Sposi” ha scritto 300 pagine solo per raccontare i preparativi. Lo sanno tutti che la cosa più bella del matrimonio è la cerimonia. Al limite scrivici un capitolo sulla lista di nozze! *Comico

CALCIO. Squadre giovanili ormai multietniche. E boom di arbitri extracomunitari

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In città si gioca (e si fischia) straniero C

hi l’avrebbe mai detto che un giorno, sui campetti di casa nostra, non si sarebbero visti solo baby calciatori di ogni nazionalità, uniti dall’amore per il pallone e dal sogno di diventare campioni, ma anche arbitri provenienti da mezzo mondo. Oggi quel giorno è arrivato, come confermano i vertici fiorentini dell’associazione italiana arbitri: “Sì, tra nostri fischietti ci sono molti stranieri, soprattutto africani, ma anche rumeni, albanesi e

spagnoli”. Succede che tanti studenti universitari, una volta arrivati in città, decidano di tentare questa “carriera”, spinti dalla passione per il calcio, dal rimborso riconosciuto ai direttori di gara e dal passaparola tra compagni di studi. E se qualcuno pensa che l’essere di pelle nera possa sottoporli a un eccessivo rischio di offese razziste, qui arriva la prima buona notizia: “In tanti anni c’è stato un solo caso clamoroso: per fortuna si dimostra più maturità a

livello dilettantistico che professionistico”, spiegano dall’Aia. La seconda buona notizia viene da coloro che in campo scendono per giocare, e non per fischiare falli o fuorigioco: dai pulcini agli juniores, ormai non c’è squadra che non abbia tra le sue fila almeno qualche straniero, con alcuni casi “estremi”. E così, allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, i campioncini in erba imparano (anche) l’integrazione. PAGG.16-17

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Gennaio 2010

il giornale del tuo Comune

IL FUTURO DELL’ORCIO/1. Due partite per la città: i fondi della Regione e il marchio Cat

La strada del cotto porta lontano

Una legge regionale mette a disposizione finanziamenti importanti per la promozione del prodotto tipico di Impruneta: soldi per fiere, materiale pubblicitario, nuova cartellonistica. E forse sarà anche l’occasione per fare il presepe di terracotta più grande d’Italia...

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“Servono idee nuove per uscire dalla crisi” I

Federico Bausi

mpruneta vuole diventare una strada della terracotta. E se detta così può sembrare una cosa banale, visto che il paese è già una delle capitali di questo prodotto, allora ascoltate il suono di questa cifra: 250mila euro. Sono i soldi stanziati dalla Regione per dare gambe alla legge sulle realtà dove si fa lavorazione artistica di ceramica, terracotta e gesso. Il provvedimento, licenziato il 20 febbraio del 2008, mira a promuovere le “Strade della ceramica, della terracotta e del gesso in Toscana”, finanziando interventi come la creazione di nuove iniziative promozionali sul territorio, la preparazione di materiale pubblicitario e la posa di una cartellonistica ad hoc lungo le strade. E’ un po’ quello che è successo con le Strade del Vino (quelle dei Colli fiorentini e di Montespertoli, solo per fare due esempi) e che sta accadendo a Montelupo Fiorentino con la ceramica. Per accedere ai finanziamenti regionali, che verranno erogati tramite bando, è necessario costituire un comitato promotore e presentare un progetto di valorizzazione del prodotto tipico. Impruneta si trova esattamente in questa fase: il Comune sarà il capofila del comitato, a cui possono aderire anche le associazioni (dalle Pro Loco alle realtà che si occupano di arte passando per le organizzazioni economiche). “Questa legge sulle strade del cotto – spiega Marco Pistolesi, assessore alle Politiche per la promozione territoriale – è un appuntamento per noi molto importante. I finanziamenti a cui potremmo accedere non sono di poco conto, per cui stiamo facendo tutto il possibile per farci trovare pronti”. Ed essere pronti significa creare appunto un comitato e mettere a punto un regolamento. Tutto passerà poi al vaglio della Regione: con il suo via libera, il comitato promotore si trasformerà in comitato di gestione e potrà così partecipare ai bandi di finanziamento. “Quando poi andremo a presentare il progetto vero e proprio – continua Pistolesi – definiremo i dettagli, dalla cartellonistica da sistemare

IL FUTURO DELL’ORCIO/2. Marco Mantelli, Cgil Chianti

lungo le strade e nelle aziende che hanno aderito, fino alle cose più ambiziose”. Di una di queste idee ambiziose comincia già a trapelare qualcosa: creare il presepe di terracotta più grande di Italia. “E’ vero – dice l’assessore – è un sogno che vorremmo realizzare. Cercheremo di inserirlo all’interno del progetto complessivo”. Come si vede, la legge sulle strade della terracotta potrebbe aprire diverse opportunità per il paese ed è per questo che il suo primo firmatario, il consigliere regionale Gianluca Parrini, ha salutato con soddifazione la variazione di bilancio che ha portato allo stanziamento di 250mila euro da parte della Regione. “Così – ha detto Parrini – si è resa operativa la legge, consentendo l’accesso alle risorse a quei Comuni come Impruneta che si stanno attivando per la

In questi giorni si costituisce il comitato promotore. Pistolesi: “Stiamo facendo tutto il possibile” realizzazione delle strade”. Intanto la città sta giocando un’altra partita importante che riguarda il suo prodotto tipico per eccellenza: quella del marchio di qualità Cat, un marchio che è stato istituito dal Consiglio nazionale ceramico e vale anche per la terracotta artistica. Per potersene fregiare, però, ogni “patria del cotto” deve dotarsi di un disciplinare, una sorta di codice di autoregolamentazione. A fine dicembre il disciplinare proposto da Impruneta era nelle mani degli uffici ministeriali competenti in materia: se dovesse arrivare l’ok del Ministero, come tutto fa sperare, sarebbe un altro passo istituzionale importante per la valorizzazione del cotto e di Impruneta.

l futuro del cotto va pensato tutti Ed ora è soprattutto la produzione insieme: imprese, sindacati, Isti- industriale a soffrire di tutto ciò”. Le tuzioni. Altrimenti il settore non avrà difficoltà degli ultimi anni non hanno nemmeno un vero e proprio futuro, ma portato a licenziamenti, ma alla dimusoltanto un lento e doloroso declino. nizione della forza lavoro e al blocco Per questo la Cgil lancia la proposta del ricambio generazionale sì, perché di un tavolo di lavoro che riunisca le chi è andato in pensione non è stato categorie economiche, quelle sindacali sostituito. “Il nostro obbiettivo, come e gli Enti pubblici interessati, dalla Re- sindacato, è quello di tenere insieme il gione fino ai Comuni. E la prima cosa cotto storico e quello industriale – conda fare, spiega il coordinatore della tinua il coordinatore della Cgil chianCgil Chianti Marco Mantelli, è porsi tigiana – perché tutto fa occupazione. qualche domanda: “dove possiamo Per questo è necessario mantenere il impiegare il cotto, oltre ai settori in cui legame tra questa produzione tipica e il è già usato? Qualcuno ha da proporre territorio in cui è nata”. Ma per conseridee nuove?”. L’occasione per propor- vare questo legame, spiega Mantelli, re questo tavolo di lavoro è stato l’in- il Chianti deve dotarsi di nuove infracontro, organizzato a dicembre proprio strutture. “Da questo punto di vista la dalla Cgil, dal titolo “Il comparto del nostra zona è rimasta un po’ indietro rispetto ad cotto oltre altre come la crisi. la Piana Quale moPer risollevare il settore fiorentidello di il sindacato propone na. Vanno sviluppo un tavolo con imprese migliorati legato al e Istituzioni i collegaterritorio”. menti con E che la Firenze e questione sia di primo piano lo dimostra la par- anche quelli interni: penso al Ferrotecipazione che c’è stata al convegno, ne, da dove passano tuttora i mezzi a cui erano presenti tra gli altri l’as- pesanti”. E poi bisogna scommettere sessore provinciale Giacomo Billi, il sul futuro, per esempio sull’economia sindaco Ida Beneforti e il suo collega verde. “Nuovi macchinari – conclude di Greve Alberto Bencistà. “Il settore Mantelli – ma anche nuove idee. Per – spiega Mantelli – è in difficoltà già dire: magari, chissà, il cotto si potrà da anni a causa della crisi economica utilizzare anche nella realizzazione dei in generale e a quella del mercato im- pannelli solari. Oppure potrebbe essemobiliare in particolare. Inoltre, rispet- re usato di più nei lavori pubblici. La to ad altri comparti, quello del cotto è butto lì, ma la questione di fondo è che /P.C. mancato nella spinta all’innovazione. bisogna innovare”.


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IMPRUNETA

VIABILITÀ. Il bypass che permetterà di togliere il traffico pesante dal centro del capoluogo

Circonvallazione, ripartono i lavori L’EVENTO

A gennaio è ripresa la realizzazione

Benedizione degli animali in piazza Buondelmonti

della strada che collegherà il Desco

L’appuntamento è per domenica 17 gennaio, intorno alle 11, in piazza Buondelmonti. Perché, almeno a Impruneta, l’anno non può iniziare bene senza la benedizione degli animali. E’ una consuetudine in onore di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, e a Impruneta l’evento è ormai diventato una tradizione del paese. Peraltro molto sentita, a giudicare dal numero di persone che si presenta in piazza, alcune delle quali provenienti anche da fuori città. I veri protagonisti sono però loro, gli animali: ne arrivano di tutte le taglie, dalle tartarughe ai cani e ai cavalli del Corpo Forestale e dei Carabinieri. Subito dopo la messa delle 10.30, don Luigi Oropallo uscirà dalla chiesa e dirà una preghiera invocando la protezione divina per gli animali. L’appuntamento, che quest’anno cade proprio nel giorno di Sant’Antonio, è organizzato dalla Basilica in collaborazione con il Club Ippico. “Dobbiamo tutto al signor Dino del club – dice don Luigi – Per anni e anni è stato lui il motore dell’evento”.

alla via Imprunetana. Buccianelli: “Un’opera strategica per lo sviluppo della città” Paolo Ceccarelli

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tavolta è davvero la volta buona: i lavori della Circonvallazione sono ricominciati. Dopo le diverse vicissitudini che l’hanno rallentata o bloccata – l’ultima difficoltà sono stati i limiti di spesa imposti dal Patto di stabilità ai Comuni – a metà mese è ripartita la costruzione del bypass di Impruneta. Si tratta dei lavori del primo lotto dell’opera, quello destinato a collegare la zona del Desco a via Fabbiolle. Il secondo lotto, il cui progetto è già stato approvato, unirà invece via Fabbiole alla via Imprunetana. “Dopo decenni che se ne parla – dice Leonello Buccianelli, vicesindaco con delega ai lavori pubblici – ora la Circonvallazione è in corso di realizzazione. E’ un intervento strategico per la città perché rappresenta la precondizione per creare nuove opportunità di sviluppo”. Una volta completata, la nuova strada consentirà infatti di liberare il centro di Impruneta dal traffico pesante, con tutti i benefici ambientali che sono immaginabili. Un altro beneficio, dovuto anche al nuovo raccordo tra via Ho Chi Minh e via di Cappello, sarà che la Festa dell’Uva e le altre feste tradizionali che si tengono nel capoluogo non paralizzeranno più la viabilità. Ciò potrebbe anche favorire l’organizzazione di nuovi eventi e iniziative che, per essere ben fatti, richiedono la chiusura al traffico di piazza Buondelmonti. La realizzazione della Circonvallazione permetterà infine di declassare la strada che attraversa Impruneta, facendola diventare di competenza del Comune (ora è della Provincia). E non è una questione di orgoglio municipalista, ma di sostanza: l’amministrazione potrà ad esempio allargare i marciapiedi o restringere la carreggiata o fare altri interventi, mentre oggi non può perché la legge prevede che le strade provinciali abbiano certe caratteristiche. Alla costruzione del primo lotto della Circonvallazione è poi legata la realizzazione delle nuove fognature per il Desco e la parte nord-est di Impruneta. Un intervento importante quanto lo stesso bypass, perché la mancanza di un moderno sistema fognario ha fin qui bloccato lo sviluppo

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Il Reporter è un periodico di 8 edizioni che mensilmente viene distribuito da in 198.200 copie

di questa parte della città. E poi, per garantire uno smaltimento sicuro dei liquami, nella zona del Cappello verrà costruito un depuratore, a cui le fognature in costruzione saranno collegate. Ma qual è il costo di tutte queste opere? Molto alto: quasi 3 milioni di euro. Un milione e 200mila euro euro per il tratto della Circonvallazione che è adesso in realizzazione (ne restano da pagare 500mila, che saranno versati nel corso del 2010), 750mila per il lotto via Fabbiolle-Imprunetana (e altrettanti ce

li metterà la Provincia), 432mila euro per le fognature lungo il primo lotto e altri 480mila per quelle del secondo. “La Circonvallazione – spiega il vicesindaco Buccianelli – assorbe gran parte dei soldi che possiamo impiegare, dato il tetto impostoci dal Patto di Stabilità. Questo dato è un ulteriore conferma che l’amministrazione comunale considera prioritaria questa opera”. E per fare un lavoro con i fiocchi, sottolineano in Comune, è stato anche migliorato il progetto iniziale: nel trat-

to dal Desco al parcheggio del Credito Cooperativo sarà realizzato un marciapiede, così come lungo il secondo lotto nella porzione di strada compresa tra via Vittorio Veneto e la terza piazza. A proposito del lotto conclusivo: quando inizieranno i lavori? “Noi vorremmo che partissero non appena finiranno quelli del primo lotto – conclude Buccianelli –. Comunque nel bilancio del Comune e in quello della Provincia sono già stanziati i fondi per costruirlo”.

L’ASSOCIAZIONE Tanti chilometri percorsi per gli altri

La “Millemiglia” (e anche di più) della Misericordia

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e 137mila chilometri vi sembran pochi, provate voi a farli. Su un’ambulanza, per giunta. Eh sì, perché i volontari della Misericordia di Impruneta li hanno percorsi davvero, e in meno di un anno. Il bilancio di fine 2009 della Confraternita è precisissimo: va dal 1 gennaio al 30 novembre scorso e dice che i volontari.. non sono stati fermi un attimo. Soltanto per i servizi di emergenza hanno fatto 1292 viaggi, coprendo una distanza lunga oltre 37800 chilometri (e chissà quanti di questi sono stati decisivi per salvare una vita). E poi 809 viaggi ordinari, quasi 900 per tra-

sportare le persone in dialisi, la bellezza di 758 chilometri percorsi in su e giù dal “Don Gnocchi” nonché 11 viaggi legati a servizi privati. E per non farsi mancare nulla, la Misericordia di Impruneta ha fatto anche opera di Protezione civile: cinque interventi, per circa 100 giorni di presenza, nell’Abruzzo sconvolto dal terremoto della scorsa primavera, oltre alle attività sul territorio di casa. “Sono cifre che parlano da sole – commenta il provveditore della Misericordia imprunetina, Piero Alfani – Considerando che siamo in una realtà piccola come Impruneta, direi che riusciamo a

Il Reporter di Impruneta raggiunge 7431 famiglie nel Comune di Impruneta

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Anno IV n.6 del 4 gennaio 2009

Direttore Responsabile: Matteo Francini Service editoriale e grafico: Tabloid soc.coop., Firenze (FI) scrivimi@ilreporter.it

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fare molto. Ci sta particolarmente a cuore il lavoro fatto in Abruzzo, anche perché subito dopo il sisma decidemmo di aprire una raccolta fondi per finanziare la ricostruzione della sede della Misericordia dell’Aquila. In poco tempo abbiamo raccolto 21mila euro e poi, su decisione della Confederazione delle Misericordie, l’iniziativa è stata estesa in tutta Italia”. Grazie ai contributi versati da fratelli, volontari e “semplici” cittadini, la Misercordia dell’Aquila avrà una nuova casa con due ambulatori, una sala d’attesa, le camere per i volontari, una /F.B. cucina e due garage.

Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.


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Gennaio 2010

il giornale del tuo Comune

ARTIGIANATO. Un viaggio nel mondo delle “botteghe” che sono attive in città e nelle varie frazioni

Qui si impastano fantasia e sacrifici La pasticceria Rovai è diventata un’istituzione anche fuori da Tavarnuzze. “Per fare questo lavoro bisogna essere pronti alle rinunce, ci vuole tanta passione”. E anche il fisico Paolo Ceccarelli

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i vuole passione. Per alzarsi ogni giorno alle 3 di mattina, lavorare anche di domenica e ogni altro giorno di festa, non basta mica lo spirito di sacrificio. Ci vuole anche passione e tanta, tanta fantasia. Parola di Giona Rovai, che fa questa vita da trent’anni eppure sembra l’uomo più tranquillo del mondo, nonostante le ore di sonno perse per la strada, l’addio alle feste comandate e la

fatica di un lavoro che va fatto in piedi: il pasticcere. Giona, insieme al fratello Mariano, è il titolare della pasticceria in piazza a Tavarnuzze che da 14 anni porta il loro cognome. L’hanno comprata nell’agosto del 1996 dalla vedova del vecchio proprietario e fino allora “capo” di Giona, che lavora qui da 1980. Trent’anni, appunto. “L’abbiamo acquistata – racconta ridendo – e ci abbiamo buttato dentro tutta la famiglia:

oltre a me e mio fratello, lavora con noi sua moglie Greta e i nostri genitori, Roberto e Fernanda, vengono sempre a darci una mano. Anzi, diciamo che loro due sono le colonne di tutto questo: senza di loro chissà dove saremmo adesso...”. Poi ci sono i dipendenti, Giancarlo il pasticcere, Stefania e Francesca che fanno le commesse. E c’è anche una “sorpresa”: ogni tanto un ragazzo o una ragazza va dai Rovai a fare il tirocinio per diventare pasticcere, e a dicembre c’era Sara che viene dal “Centro occupazione professionale” e ha un sorriso che luccica anche dopo ore di lavoro. “Ma questo – dice Giona, all’improvviso con un tono un po’ amaro – è un mestiere che va a finire. In giro non vedo la volontà di alzarsi presto e sacrificare le feste... Non è mica un lavoro come un altro”. Lui e gli altri che lavorano nel laboratorio di pasticceria, entrano alle 4 di mattina ed escono tra mezzogiorno e le due di pomeriggio. Ci vuole anche il fisico, per fare questo mestiere. “E un minimo di creatività e fantasia e una passione grande”, elenca Giona. Come vanno gli affari? “Non ci possiamo lamentare, perché il lavoro non manca. Abbiamo una clientela molto affezionata che viene anche da fuori Impruneta: da Firenze, dal Galluzzo, da San Casciano. E’ una cosa di cui siamo molto orgogliosi”. Però, aggiunge subito, il fatto che le cose vadano bene non significa che ci si può adagiare. “In questo

lavoro – spiega Giancarlo – non puoi fare sempre le stesse cose. Devi innovare, ad esempio avere fantasia nelle decorazioni per le torte, altrimenti la gente si stanca”. Quello che invece devi rimanere così com’è sono le ricette e

le materie prime: sempre e solo di qualità. “Tanto per essere chiari – continua Giancarlo – le uova fresche e non nel brick. Il burro di prima qualità, perché non ci si può risparmiare sopra. E tante altre piccole cose importanti”.

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IMPRUNETA

POLITICA. Il sindaco Beneforti: “Sempre disponibile al confronto, se è sui temi concreti”

Un patto tra Sinistra e lista civica Le due forze politiche aprono un tavolo di consultazione. Il Pd: “Che c’entra la sinistra con Obbiettivo Comune?”. Lazzerini: “Sbagliano a ignorarci” Paolo Ceccarelli

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l 2009 si è chiuso con i “botti” anche in politica. A fare rumore è stato l’annuncio di un “patto di consultazione” tra due gruppi di opposizione, la Sinistra e la lista Obbiettivo Comune. Si tratta, come hanno spiegato gli stessi protagonisti, della formalizzazione di una collaborazione politica nata nei mesi scorsi e rafforzata dalla comune battaglia contro la vendita delle aree verdi. “Il patto – spiega Riccardo Lazzerini della Sinistra – vuole essere un momento di confronto sulle tematiche concrete della vita imprunetina. E’ aperto a tutti, agli altri partiti come alle associazioni e ai comitati. Anche al Partito Democratico, se ha voglia di confrontarsi e se rinuncia a certe cose come la cessione delle aree verdi”. Ma il Pd vede in questo patto soltanto un modo per creare un indistinto fronte anti-maggioranza. “Fin dall’inizio – dice il segretario Angiolo Fossati – l’opposizione ha fatto fronte comune, destra e sinistra insieme senza differenziazioni. Dicono che questo patto di sia aperto

anche agli altri partiti, ma quali? Il Pdl? O forse anche il Pd che non è mai stato coinvolto né interpellato? Mi sembra più una cosa atta a generare confusione nella gente: che ci fa la Sinistra con una lista di centrodestra seppur civica?”. E chiamato in causa, Obbiettivo Comune risponde. “Fin dalla nostra nascita – dice Massimo Bisignano – abbiamo al nostro interno, come logico per una vera lista civica, cittadini di tutti gli orientamenti politici nazionali (compreso il Pd). Non possiamo oggettivamente rappresentare in alcun modo il centrodestra, visto che il Pdl si è presentato alle elezioni comunali del 2008 ed è la principale forza di opposisione in consiglio comunale”. Inoltre, si domanda Bisignano, di cosa parliamo quando diciamo destra e sinistra? “La scelta di vendere i verdi pubblici non può certo essere definita di “sinistra”, visto che comporterebbe di fatto un impoverimento del patrimonio comununale, una minore disponibilità di verde attrezzato e la costruzione di abitazioni non certo rivolte alle fascie più deboli, dato l’elevato costo dei terreni”. Lo scontro – soprattutto quello tra Sinistra e Pd – ha radici nelle ultime elezioni

comunali, quando i Democratici decisero di correre da soli. “Invitammo le forze del centrosinistra a entrare nella nostra lista – ricorda Fossati – tant’è vero che i Socialisti, che dissero sì, oggi esprimono un consigliere e un assessore. Il Pd non ha mai avuto intenzione di rompere con la Sinistra, anzi c’è la voglia di ricostruire un rapporto su basi nuove e rinnovate. Per collaborare però bisogna essere in due...”. E anche il sindaco Ida Beneforti non chiude la porta. “Sono sempre disponibile – dice la prima cittadina – a un confronto vero finalizzato a risolvere i problemi. Per farlo però bisogna ragionare di questioni concrete e non in termini di mera contrapposizione politica”. Ma Lazzerini non ci sta a passare come colui che dice no. “Il problema non è il Pd in sé – attacca il consigliere della Sinistra – ma coloro che gestiscono i soliti settori da 30 anni e sono gli stessi che alle elezioni vollero correre da soli. Ma al Pd voglio dire una cosa: fare finta che a Impruneta non ci sia un movimento di opinione critico verso la maggioranza, vuol dire dire barricarsi in un fortino”. Come finirà la vicenda? “Da parte nostra – dice Fossati del Pd – ci muoveremo

nell’ambito degli obbiettivi di collaborazione indicati dal nostro segretario nazionale (Bersani ha parlato di “nuovo centrosinistra”, ndr). Mi auguro che nel frattempo anche la Sinistra rifletta sul suo comportamento e inizi a discutere di problemi concreti”.

COM’È FINITA? Gli sviluppi di una delle notizie più importanti raccontate da Il Reporter nel mese scorso

Elettrodotto, avanti i lavori ma il Comune non s’arrende S

ull’elettrodotto il Comune non si arrende. Terna va avanti con i lavori di realizzazione dei piloni e delle relative linee aeree sulla valle del Lupo, che a Impruneta e Tavarnuzze tutti vorrebbero interrato, ma la giunta guidata da Ida Beneforti sembra decisa a tenere il punto. Almeno per quanto è nelle sue competenze, visto che si tratta di un’opera già approvata dal Ministero e anche già appaltata. L’amministrazione comunale ha chiesto e ottenuto l’apertura

Parte un confronto su tutti gli interventi previsti. Ma Terna dice sempre no all’interramento

di un tavolo di confronto con Terna per parlare di tutti gli interventi su Impruneta: dall’interramento dei cavi nella frazione Le Rose, alla costruzione della stazione a Riboia, fino a quella appunto contestata prevista nella valle del Lupo. L’incontro è previsto nel corso di questo mese. Nel frattempo, su richiesta del Comune, la Regione ha chiesto chiarimenti al Ministero delle Infrastrutture sull’iter che dovrebbe seguire la variante proposta da Impruneta per l’interramento dei cavi. Una variante che gli uffici ministeriali sembravano considerare fattibile, ma che doveva essere fatta propria da Terna per diventare realtà. E l’azienda non solo non ha dato l’ok, ma a novembre ha ripreso i lavori per la costruzione del pilone 24 e delle linee aree. “Non ci hanno neanche avvertito, eppure si erano impegnati a sospendere tutto in attesa di un chiarimento definitivo. Tra l’altro c’era un impegno a spostare proprio il pilone

24. Così non si fa”, si era arrabbiata il sindaco Beneforti. Il primo cittadino ha subito reclamato l’intervento delle altre Istituzioni e l’ha ottenuto: la commissione Ambiente della Provincia l’ha ospitata in una seduta per farle spiegare la situazione e la Regione ha organizzato, invitandola, un incontro con Terna. Ma il fatto è che, diplomazie e cavilli a parte, Terna ha dato disponibilità a approfondire e discutere alcuni aspetti dell’opera, ma è rimasta fermissima sul no al cambiamento sostanziale dei progetti. E dunque la richiesta di interrare i cavi nel tratto del valle del Lupo, ribadita anche da un nuovo ordine del giorno approvato all’unanimità dal consiglio comunale, pare destinata a rimanere insoddisfatta. Intanto tra i cittadini si notano i primi segni di stanchezza e rassegnazione: all’ultima assemblea sulla questione c’erano molti “addetti ai lavori” e /P.C. poca gente. Brutto segno.

6SL &JLO /HJD GL ,PSUXQHWD H 7DYDUQX]]H La Cgil ha iniziato il percorso che porterà a celebrare il XVI° Congresso CASA DEL POPOLO DI TAVARNUZZE Noi, Sindacato Pensionati Italiani, come tutte le altre categorie che concorrono a MERCOLEDI’20 GENNAIO 2010 formare la confederazione, siamo impegnati a parlare con le nostre iscritte e i nostri dalle ore 14,30 alle ore 16 iscritti dei temi che ci riguardano piu’ da vicino, nelle assemblee di base che si svol- Apertura seggio dalle ore 16 alle ore 19 CASA DEL POPOLO IMPRUNETA geranno nel nostro territorio. In questo congresso sono stati presentati due documenti, del tutto alternativi l’uno VENERDI’22 GENNAIO 2010 all’altro, per cui ogni nostro iscritto dovra’ scegliere il documento piu’ rispondente ai dalle ore 9,30 alle ore 11 Apertura seggio dalle ore 11 alle ore 12,30 (riapertura suoi bisogni, la votazione avverra’nei seggi aperti nelle nostre assemblee di base. seggio dalle ore 15 alle ore 17) CASA DEL POPOLO DI POZZOLATICO CASA DEL POPOLO FERRONE VENERDI’15 GENNAIO 2010 dalle ore 14,30 alle ore 16 LUNEDI’25 GENNAIO 2010 dalle ore 14,30 alle ore 16 Apertura seggio dalle ore 16 alle ore 17,30 Apertura seggio dalle ore 16 alle ore 17 CASA DEL POPOLO DI BAGNOLO LUNEDI’18 GENNAIO 2010 dalle ore 14,30 alle ore 16 Al termine delle assemblee sarà offerto un piccolo rinfresco. Apertura seggio dalle ore 16 alle ore 17 Per ulteriori informazioni e il ritiro delle sintesi dei documenti congressuali rivolgersi alle nostre sedi SPI CGIL DOVE POTETE TROVARCI • IMPRUNETA Via della Croce, 39 - 50023 Impruneta Tel/fax 055 2012022 e-mail spiimpruneta@firenze.tosc.cgil.it Lunedì ore 16/18 (2° e 4° lunedì del mese presenza di un incaricato CGIL per vertenze lavoro). Martedì ore 9/11 Giovedì ore 9/12 (Il secondo ed il quarto giovedì del mese riceverà previo appuntamento un funzionario INCA per tutto ciò che riguarda pratiche pensionistiche) Sabato ore 9/11

• TAVARNUZZE Via Imprunetana per Tavarnuzze, 235 - 50023 Impruneta Tel/fax 055 2022899 e-mail spitavarnuzze@firenze.tosc.cgil.it Lunedì ore 15/17 Mercoledì ore 9/11 Giovedì ore 9/12 (sarà presente un funzionario INCA per tutto ciò che riguarda le pratiche pensionistiche)

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il giornale del tuo Comune

SCUOLA. Un’iniziativa riservata ai ragazzi e alle ragazze degli istituti superiori e dell’università

L’Impegno Premiato dei più bravi Franco Buti

Gli studenti più meritevoli hanno ricevuto un “diploma” in eccellenza e una sorta di borsa di studio da parte del Credito Cooperativo

L’

impegno è stato premiato anche quest’anno. Quello degli studenti, intendiamo, e in particolare coloro che hanno concluso lo scorso anno scolastico o accademico ottenendo il massimo dei voti. La Banca di Credito Cooperativo li ha premiati con un “diploma” in eccellenza, un gadget in regalo, una sorta di borsa di studio e tanti complimenti. Il 13 dicembre scorso al cinemateatro Buondelmonti si è svolta la cerimonia di “Impegno premiato”, l’iniziativa organizzata dalla Bcci ormai da diversi anni, con relativa “passerella” dei ragazzi e delle ragazze più bravi. (E qui urge un appello ai maschietti: datevi una mossa perché, come spesso succede nei campi in cui servono ingegno e determinazione, il genere femminile è stato il più rappresentato tra le fila dei più bravi...). In corsa per i premi c’erano gli studenti che nel 2008/2009 hanno superato con il massimo dei voti la terza classe di una scuola media inferiore, o la quinta di una scuola supe-

La foto di gruppo dei ragazzi premiati

riore, o ancora l’ultimo anno di università. “Se nella manifestazione più importante che organizziamo premiamo i giovani – dice il presidente del Credito Cooperativo di Impruneta, Cesare Vegni – è perché siamo convinti che loro siano il futuro del paese. Ai ragazzi e alle ragazze che abbiamo premiato – continua Vegni sorridendo – ho detto che la mia generazione ha fatto dei bei danni e... che ora tocca a loro mettere a posto le cose”. Per iscriversi era sufficiente che i genitori del piccolo genio si presentassero in banca con la certificazione dei risultati raggiunti dal figlio. A

“Impegno premiato” potevano partecipare i figli dei soci e dei correntisti del Bcc di Impruneta e delle sue filiali di Tavarnuzze, Grassina, Greve in Chianti, Antella, Galluzzo e Panzano. Di seguito riportiamo i nomi dei ragazzi e delle ragazze imprunetini che hanno vinto. I premi sono andati anche agli studenti più bravi di Bagno a Ripoli, Greve in Chianti e Firenze. Per la scuola di primo grado di Impruneta: Bartalesi Francesco, Bellanti Virginia, Bonechi Bianca, Canocchi Deborah, Carabba Nicoletta, Curzi Francesca, Franchi Gabriele, Lazzeri Vittoria, Leba Claudia, Marinelli

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ECONOMIA. I numeri delle associazioni di categoria: nel 2009, in Italia, chiusi 50mila negozi

Dopo il Natale della crisi il vero regalo è la ripresa Federico Bausi

T

utti lo chiamano il Natale della crisi. Tutti sperano che il “regalo”, quest’anno, sia l’uscita dal difficile momento economico. E a guardare i numeri del 2009 si capisce bene quanto sia forte questa speranza. Per capire come vanno le cose a Impruneta è necessario inquadrare il contesto generale, perciò puntiamo la lente sull’Italia e poi sulla Toscana. L’ufficio studi di Confcommercio ha stimato che, da gennaio a dicembre scorsi, i negozi al dettaglio che

hanno chiuso i battenti sono stati circa 20mila in più di quelli che hanno aperto. D’altronde non ci si poteva aspettare qualcosa di diverso se è vero che, nei primi nove mesi del 2009, in Italia hanno tirato definitivamente tirato giù la saracinesca oltre 50mila esercizi commerciali. Secondo la Confcommercio, però, questi numeri non sono solo figli della crisi economica deflagrata nell’ultimo anno e mezzo: il problema è anche che l’Italia è entrata in questa fase difficile dopo anni in cui i consumi sono diminuiti e i costi per le imprese sono aumentati. “Tra il 2000 ed il 2008 – ha spiegato il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo

Sangalli – i consumi pro-capite sono cresciuti in media di appena lo 0,5% all’anno, mentre ormai le spese obbligate (affitti, luce, gas, acqua e quant’altro) assorbono quasi il 40% della spesa complessiva. Il tutto con una pressione fiscale complessiva inchiodata intorno al 43%”. Tra l’altro, secondo Confcommercio, a soffrire è anche la grande distribuzione commerciale e il risultato è che il bilancio di fine anno, per tutto il settore, è di oltre 100mila posti di lavoro perduti. Per fortuna c’è il Natale, viene da dire. Perché, secondo la Federazione del settore alimentare di Confesercenti, quest’anno il mercato dei prodotti alimentari “natalizi”

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“Per i saldi ci aspettiamo tanti clienti”

“Temiamo un 2010 ancora più nero del 2009”

“Il problema è che Impruneta è poco attrattiva”

“Bisogna darsi da fare e saper inventare continuamente qualcosa di nuovo, perché la gente spende volentieri se vede cose originali. In più speriamo nei saldi: considerando com’è andata nel periodo natalizio, cioè non benissimo anche per via della neve che ha rallentato tutto, credo che questo mese ci sarà la ressa. E se il 2010 iniziasse così, sarebbe un bell’inizio”.

“Gli affari sono diventati un saliscendi: si va un po’ su e poi si cala velocemente, sembra di essere in Borsa. Il fatto negativo è che, tutte le volte che si scende, ci si ferma in un punto più basso rispetto a quello in cui eravamo prima del saliscendi. Il 2010 sarà ancora più nero del 2009: la gente ha paura di non arrivare a fine mese, quindi non spende volentieri”.

“Durante il periodo natalizio gli affari sono andati più o meno come gli altri anni. Il problema è che Impruneta è poco attrattiva rispetto ad altre città: ci sono poche iniziative che attirano gente da fuori. Per il 2010 io comunque sono ottimista, nel senso che non credo ci sarà il peggioramento temuto da alcuni. Penso che gli affari, per noi commercianti, saranno quelli di sempre”.

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IMPRUNETA

Nonostante le spese per le feste, tutti i dati dicono che il momento difficile non è ancora passato. E non esistono isole felici, come spiegano anche i commercianti di Impruneta si è aggirato sul miliardo di euro. Tanto per dare un’idea: in Italia sono stati venduti circa 80 milioni di panettoni e 52 milioni di bottiglie di spumante, mentre per la carne sono stati spesi 900 milioni di euro. Per preparare la cena della vigilia, le famiglie italiane hanno svuotato i portafogli di quasi 3 miliardi di euro. E allora, la crisi c’è o non c’è? E’ finita oppure no? Secondo Confesercenti c’è ma si vede meno. “Brucia sempre sotto la cenere”, dicono dall’associazione, come dimostra il fatto che durante queste feste soltanto il 2% degli italiani è partito per fare un po’ di vacanze e il 41% non ha speso più di 75 euro a testa. Ma anche in questo caso si tratta di un trend che viene da lontano. Prendiamo la Toscana. Già tra luglio e settembre, fanno sapere Regione e Unioncamere,

le vendite erano calate del 3,7%, con il settore abbigliamento che ha fatto registare il peggior dato (meno 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2008), quello degli elettrodomestici e prodotti per la casa che ha visto un calo del 5,3% e, anche nella nostra regione, segna il passo anche il settore alimentare (meno 1,7%). E’ chiaro insomma che non esistono isole felici e che anche Impruneta, una realtà tra l’altro in cui la stragrande maggioranza delle attività commerciali sono piccoli negozi, soffre non poco la crisi. “Difficile fare stime precise – spiegano dall’assessorato allo sviluppo economico – ma la percezione del momento difficile è chiara”. Come dimostrano anche i mini-racconti raccolti da Il Reporter tra i commercianti di Tavarnuzze e del capoluogo, che potete trovare qui sotto.

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“E’ cambiata la mentalità della clientela”

“L’obbiettivo è recuperare il 30% degli affari”

“E’ un momento difficile, non c’è dubbio. Nel corso del 2009 noi abbiamo registrato un netto calo: direi il 20% in meno rispetto al 2008. Per l’anno che è appena iniziato non è facile fare previsioni, ma quello che si può dire con sicurezza è che è cambiata molto la mentalità della clientela: sia per le necessità create dalla crisi sia per la nascita di tutti questi centri commerciali”.

“Quelli del 2009 sono numeri drammatici. Faccio l’esempio del periodo natalizio: nel settore in cui lavoro, oroficeria e orologeria, c’è stato un calo del 50% nelle vendite rispetto allo stesso periodo del 2008. Quindi nel 2010 si spera davvero che cambi qualcosa, altrimenti si chiude tutti. Io mi pongo l’obbiettivo di recuperare almeno il 30% di ciò che ho perso”.

Ecco i lavori in corso questo mese: IMPRUNETA a fine dicembre è stato riorganizzato il cantiere per la Circonvallazione: questo mese riprendono i lavori per il completamento del primo lotto, interrotti a causa dei vincoli di spesa introdotti dal Patto di stabilità TAVARNUZZE proseguono i lavori sull’area Cecchi per il progetto di bonifica: ultimazione prevista per marzo in corso lavori per la ristrutturazione dell’area industriale ex Solis BOTTAI vanno avanti i lavori per la costruzione del nuovo parcheggio: è in corso la realizzazione della nuova pensilina in calcestruzzo per i mezzi di trasporto pubblici VIA PONTE A IOZZI conclusi nei tempi previsti i lavori per la modifica e l’allargamento della sede stradale VIA FABBIOLLE E SP 70 in fase di ultimazione i lavori per l’interramento delle linee elettriche dell’elettrodotto VIA QUINTOLE PER LE ROSE in corso lavori per realizzazione impianti semaforici necessari per i successivi lavori di interramento della linea a 380Kw e per la costruzione della stazione di transizione

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attualità

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ECONOMIA/1. Nel 2009 si è registrato un calo pesante delle assunzioni e il mercato del lavoro è in affanno

Ma l’anno nero è davvero finito? Per ora il tracollo è stato evitato grazie a un articolato sistema di ammortizzatori sociali, ma l’assessore regionale al lavoro avverte: “Il 2010 non sarà facile, molti nodi devono ancora venire al pettine” Benedetta Strappi

L’

anno che si è appena concluso si è trascinato dietro un pesante fardello. Quello della crisi, che per tutti gli ultimi mesi ha imperato sulle vite della maggior parte della famiglie, come un’odiosa spada di Damocle che ha soffocato portafogli e buonumore. A Firenze, come nella Toscana tutta e nel resto d’Italia, tanti nuclei familiari si sono ritrovati con uno stipendio solo, costretti a fare i conti con la giostra dell’economia mondiale che nel 2009 ha cominciato a girare impazzita. I dati Istat rielaborati dall’Osservatorio regionale del mercato del lavoro insieme ai dati sugli avviamenti forniti dai centri per l’impiego parlano chiaro. Nel corso dei primi 9 mesi del 2009 in Toscana si è registrato un calo delle assunzioni del 15 per cento, il che significa, in termini assoluti, 90mila persone in meno al lavoro rispetto allo stesso periodo del 2008. Una cifra che, per farsi un’idea, equivale ad un’intera cittadina rimasta a spasso, senza un’occupazione e dunque senza stipendio. Le persone in cerca di lavoro, iscrit-

te ai centri per l’impiego della Toscana, a fine ottobre scorso erano 50.753 (17,2 per cento) in più rispetto a ottobre 2008. Decisamente in affanno appare l’occupazione femminile: il 62 per cento dei disoccupati iscritti al collocamento è composto da donne. Scendendo nel dettaglio, la contrazione degli avviamenti al lavoro risulta particolarmente forte per il settore dei contratti a tempo indeterminato (-28,3 per cento), anche se pure quelli a tempo determinato registrano una flessione pari a -12,8 per cento. Altra spia del malessere della nostra economia è il ricorso alla cassa integrazione, sia ordinaria che straordinaria: rispetto al 2008 è cresciuto del 354 per cento. Per la cassa integrazione straordinaria in deroga le richieste pervenute alla Regione (che gestisce in proprio le procedure di autorizzazione su richiesta delle aziende e sulla base di accordi sindacali) sono state, a partire dal 4 maggio 2009, 7.395, per un totale di 18.063 lavoratori e poco meno di 9 milioni e 600 mila ore. In media sono state richieste 530 ore di cassa integrazione in deroga

a lavoratore. Tra le situazioni più critiche che si è cercato di tamponare pubblicamente ci sono quelle dei lavoratori precari, privi di ammortizzatori sociali: proprio pensando a loro sono stati estesi gli incentivi alle aziende che rinnovano per un anno i contratti a termine in scadenza. Oltre a questo, grazie ad una serie di accordi stipulati con le parti sociali, la cassa integrazione in deroga potrà essere concessa per un periodo superiore ai sei mesi e anche gli incentivi della Regione ai contratti di solidarietà sono stati estesi e potenziati. Infine, uno sguardo all’anno appena cominciato: “Il 2010 non sarà un anno facile – ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro Gianfranco Simoncini – l’occupazione in Toscana non è ancora al tracollo ma dobbiamo ricordare che stanno funzionando in maniera massiccia gli ammortizzatori sociali che hanno aiutato a mitigare l’impatto sociale della crisi. Ma molti problemi devono ancora venire al pettine e quindi dobbiamo attrezzarci per integrare e adeguare il pacchetto dei provvedimenti anticrisi”.

LA NOVITÀ La rete di sportelli verrà ampliata con altri punti di primo ascolto

Allarme usura: il fenomeno cresce e la Toscana vara una nuova legge

L

a crisi che si è mangiata i redditi dei toscani ha tra i suoi strascichi negativi anche l’aumento del pericolo usura. Chi si occupa di combatterla parla chiaro: ci sono segnali inquietanti, che fanno pensare che questa tremenda pratica si stia ulteriormente diffondendo. E così la Regione è corsa ai ripari, approvando una legge che apre nuove prospettive per la lotta allo strozzinaggio. Il primo punto prevede nuovi sportelli anti-usura: “Grazie a quanto è stato fatto in questi anni, in particolare con il volontariato, esiste già una rete importante costituita dai 24 sportelli della Fondazione toscana

per la prevenzione dell’usura – spiega il vicepresidente della Regione Federico Gelli – ma ora la nostra presenza sul territorio potrà essere ampliata e diventare ancora più capillare, con servizi di primo ascolto affidati anche agli Uffici relazioni per il pubblico e ad altri uffici delle pubbliche amministrazioni, nonché a realtà del volontariato con cui stipuleremo apposite convenzioni”. Oltre a questo ampliamento, la legge prevede nuove attività di studio e di monitoraggio del fenomeno, con la creazione di una banca dati. Si punterà molto anche sulla comunicazione e sulla sensibilizzazione, con campagne rivol-

te specialmente ai giovani: l’obiettivo è quello di educarli a un uso consapevole del denaro e delle carte di credito e metterli in guardia dai rischi del gioco d’azzardo e da quelli derivanti dall’indebitamento dovuto ai pagamenti a rate. Una lotta a tutto campo, insomma, per cercare di estirpare quella piaga odiosa che è lo strozzinaggio. Il problema del resto ha dimensioni colossali, con fatturati degni di una grande azienda: si stima che in Italia il giro di affari annuo dell’usura si aggiri intorno ai 30 miliardi di euro e che il 36 per cento di esso sia controllato dal crimine organizzato. /B.S.

Mario Razzanelli • Capogruppo Lega Nord, Comune di Firenze Cari amici e concittadini, un grazie a tutti voi che mi avete consentito di tornare in Palazzo Vecchio per continuare a lavorare per la nostra Firenze e che mi avete sostenuto nelle battaglie intraprese per difendere la nostra città dal degrado fisico e culturale al quale era stata condannata dalla passata amministrazione. Abbiamo ottenuto dei risultati storici merito di tutti i fiorentini che ci hanno creduto: • La pedonalizzazione di Piazza duomo; • La revisione del progetto della tramvia; • La riapertura della discussione sul progetto TAV e sulla Stazione Foster la cui costruzione sembrava ormai data per scontata; • La revisione del “Piano Strutturale” per impedire la cementificazione incontrollata della città. Dopo la positiva esperienza della lista civica “Firenze c’è” e dopo il distacco dall’Udc maturato durante l’ultima campagna delle elezioni comunali perché non potevo rinnegare il mio lavoro di opposizione alla sinistra degli ultimi cinque anni ed appoggiare, secondo le richieste del mio ex partito, direttamente la lista di Matteo Renzi , era necessario trovare un alleato ed un appoggio politico a livello nazionale per dare forza e respiro alla politica locale. Era necessario un partito concreto ed in grado di mettere le sue radici nel territorio.

Ho scelto la Lega Nord perché questo movimento è l’unico ad avere proprio queste caratteristiche. Un partito: • vicino a i problemi della gente; • politicamete trasversale; • • che parla un linguaggio chiaro e comprensibile; • in difesa della nostra cultura, dei nostri valori e delle nostre tradizioni che ha avuto il coraggio di • scendere in Piazza per difendere il Crocifisso; • unico partito del centro destra, tranne l’UDC, che partecipò alla raccolta delle firme per i referendum sulla tramvia; • composto da persone entusiaste del proprio lavoro,

con un senso pratico per i problemi che mi è piaciuto e col quale mi sono identificato; che ha detto basta agli sprechi fatti unicamente per mantenere dei bacini di voto di scambio; che sostiene il federalismo e non solo quello fiscale come soluzione per riportare correttamente l’ Italia al ruolo che le compete responsabilizzando le zone del paese che ancora soffrono per colpa di politiche di tutti i tipi dove i soldi vengono troppo spesso spesi unicamente per mantenere i voti e con essi il potere. Il legame con la Lega Nord è sorto perche la Lega ha aderito in pieno al programma della lista civica “Firenze C’è” condividendone contenuti e programmi. L’associazione “Firenze C’e” con i suoi ottocento soci proseguirà liberamente la propria attività. Un caro saluto a tutti i fiorentini ai quali chiedo di appoggiarmi per far crescere questa realtà politica nell’interesse di Firenze e dei fiorentini.


attualità

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ECONOMIA/2. Carla e Lorenzo Braccialini raccontano presente e futuro della loro impresa

“Questa crisi può offrire delle chances” ZOOM

L’azienda fiorentina ha appena inaugurato

L’AZIENDA IN CIFRE

un avveniristico

Il fatturato di Braccialini dal 2000 al 2008 è cresciuto di otto volte, con una media del 40 per cento annuo, puntando sui propri marchi e su accordi con maison internazionali. Ha complessivamente 200 dipendenti e coinvolge nell’export 40 paesi. Nel 2008 Braccialini e la controllata Dadorosa Srl (marchio Gherardini) hanno fatturato 70 milioni. Il core business dell’azienda è rappresentato da borse, piccola pelletteria, cinture e scarpe. I marchi propri sono Braccialini, Tua by Braccialini e quelli in licenza sono Gherardini, Looney Tunes (Warner Bros.), AmazonLife e Vivienne Westwood.

stabilimento a Scandicci ed è riuscita a chiudere il 2009 con un fatturato dal segno più Giulia Righi

A

ll’inizio quelle borse sembravano quasi un affare di famiglia. Era tanto tempo fa: correva l’anno 1954 e Carla Braccialini, oggi presidente onorario della Braccialini S.r.l, insieme al marito Roberto aveva scelto di usare ago e filo per dar forma a quell’idea di borsa che le rimbalzava in testa. Comincia da quell’esperimento il percorso che negli anni ha fatto di quest’azienda fiorentina una realtà di fama internazionale, con negozi sparsi in ogni angolo del pianeta e un fatturato col segno più anche nell’anno nero dell’economia. Ecco come Carla Braccialini e suo figlio Lorenzo, direttore marketing e comunicazione, raccontano la loro azienda. Come vi siete mossi per uscire dai venti di crisi che nell’ultimo anno hanno soffiato forte? Braccialini combatte la crisi puntando sulla distribuzione: ampliamento in mercati nuovi, con un presidio comunicativo forte ed un aggiornamento continuo di prodotto; non ultimo con aperture di nuovi store in punti strategici come l’aeroporto di Fiumicino a Roma. Un settore come il vostro si trova a dover fare i conti con una competizione feroce e talvolta sleale, fatta di contraffazione. Come ci si reinventa per sopravvivere sul mercato? Il problema della competizione feroce e della contraffazione è sempre esistito nel nostro settore ma la Braccialini ha nel suo dna degli anticorpi potenti. Siamo abituati ad essere copiati da tanti anni, non c’è bisogno di reinventarsi per sopravvivere, ma bensì di fare sempre meglio le cose, con sempre più entusiasmo ed impegno rispetto ai nostri contraffattori, investendo in ricerca e difendendo

ANNO NUOVO SEDE NUOVA Proprio poche settimane fa, con una grande festa, è stata inaugurata la nuova sede di Braccialini a Scandicci. Il progetto – nato e realizzato dall’architetto Sandro Cammilli – riproduce uno stabilimento-giardino ispirato ai principi del feng shui, su una superficie di 10mila metri quadrati, su due piani, ed è pensato per accogliere, assieme al nuovo centro logistico di 4mila mq (distante pochi chilometri) gli oltre 200 dipendenti. La facciata principale è interamente sovrastata da un giardino verticale allestito con piante di edera a pronto effetto, che funzionerà anche da stabilizzatore termico consentendo una riduzione dei consumi energetici.

LA STORIA Carla Braccialini

il know-how. Qual è la vostra sfida per il futuro immediato? Quella di combattere la contrazione dei consumi mantenendo vivo l’appeal che in questo momento esiste sul marchio Braccialini. Sappiamo che in un momento di crisi come questo, per chi è davvero bravo, si liberano delle chance importanti per guadagnare terreno. E’ appena stato inaugurato lo stabilimento di Scandicci, come nasce l’idea di un progetto tanto particolare? Nasce da un sogno, che è quello di unire l’aspet-

to estetico, etico e di comunicazione in un progetto in grado di rappresentare la filosofia stessa dell’azienda: basso impatto ambientale, qualità del lavoro, vivibilità e benessere mentale (improntato ai principi del Feng Shui, l’antica arte geomantica taoista della Cina) con una straordinaria sensibilità ai servizi interni allo stabilimento (mensa/salotto, asilo nido, area relax..) ed un forte impatto visivo che crea un importante elemento di comunicazione con l’esterno. La sede doveva essere qualcosa di unico, originale che rispecchiasse il mondo Braccialini e le sue borse.

La storia di Braccialini comincia nel 1954, quando Roberto e Carla Braccialini aprono il primo laboratorio artigianale di borse. Con lei, dopo la scomparsa del marito, già dagli anni ’80 cominciano a collaborare i figli. Nel 1993 apre la prima boutique a Firenze, nel 2001 il primo negozio monomarca a Milano e Tokyo, nel 2005 il primo in franchising in terra araba e altri due monomarca a Dubai. Nel 2007 viene acquisito Dadorosa, licenziatario di un altro grande marchio fiorentino, Gherardini e nel 2008 viene inaugurato il grande showroom milanese. Nel 2009, infine, la nomina di Carla Braccialini a Cavaliere del Lavoro.

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usi e costumi

Gennaio 2010

LA CURIOSITÀ. In via Baccio da Montelupo c’è uno speciale hotel che ospita solo e soltanto “cose”

Anche gli oggetti vanno in albergo Un po’ deposito, un po’ libreria, all’occorrenza archivio o semplice ripostiglio: in questo particolare deposito viene stipato tutto quello che in casa non sta più. Per affittare un box si parte da 50 euro (più Iva) al mese per due metri quadrati Luca Serranò

U

n albergo silenzioso che non risente della crisi. Un “ricovero” per oggetti di qualsiasi forma e dimensione. L’Hotel delle cose, il grande palazzo giallo che s’affaccia su via Baccio da Montelupo, è un luogo che non assomiglia a nessun altro. Una lunga serie di box (da 2 a 300 metri quadri) che si trasformano all’occorrenza in garage, librerie, archivi e semplici “sgabuzzini”. Ogni locale col suo volto, il suo odore e le sue storie. Una scelta imprenditoriale che s’è dimostrata vincente anche in altre parti d’Italia, e che il gruppo Carcano, attivo nel settore dei trasporti, sembra voglia replicare nella zona di Firenze sud. “Le richieste non mancano” spiega Filippo Fallai, che insieme a Mirko Degl’Innocenti porta avanti la struttura. “C’è chi trasloca e cerca una sistemazione temporanea per le proprie cose e chi ha bisogno di uno spazio ulteriore per la propria professione”. Poi, continua: “Ci sono i collezionisti e quelli che trasformano i box in un archivio. Senza dimenticare – conclude – che molti ricorrono ai nostri locali per puro sentimentalismo, per non staccarsi dagli oggetti cui sono maggiormente affezionati”. In alcuni casi, ad ogni modo, il valore emotivo va di pari passo con quello economico. Non mancano auto d’epoca e preziosi oggetti d’antiquariato, tutti protetti da un avanguardistico sistema d’allarme. I prezzi vanno da 50 euro mensili più iva (per un box di quasi 2 metri quadri) fino a raggiungere cifre consistenti per i locali più grandi. Otto metri quadri, per esempio, arrivano a costare oltre duecento euro al mese. Per i box di oltre cento metri quadri si va fuori listino: “Ma quanto si spende per affittare un magazzino in proprio? - dice Filippo Fallai - la nostra carta vincente è proprio questa. A patto che sia legale i nostri locali sono a disposizione per qualsiasi attività”. Un luogo singolare, l’Hotel delle cose, una sorta di combinazione tra una deposito e un albergo vero e proprio, dove gli oggetti si trasformano in ricordi perpetrando vite e storie passate. A pochi metri dall’ingresso, dopo una breve rampa di scale, c’è anche un’esposi-

Non mancano auto d’epoca e preziosi oggetti d’antiquariato, tutti protetti da un avanguardistico sistema d’allarme

zione di modernariato (periodo 19201980) curata da Giovanni Guerri: “Vorremmo allargare l’offerta - racconta ancora Fallai - magari ospitando vere e proprie botteghe artigianali, sulla scia di quanto sperimentato nei nostri centri di Bergamo e Brescia. Il sogno è accompagnare all’attività di trasloco e deposito quella di opificio, innescando un circolo virtuoso che si contrapponga alla meccanicità dell’usa e getta”.

LA DECISIONE In viale Guidoni

La scuola occupata diventa un giardino

È

stato un brutto incendio a mettere la parola fine sulle sorti di quell’edificio di viale Guidoni che da scuola che fu (Caterina De’ Medici) si era trasformato in rifugio per decine e decine di persone, per la maggior parte di origine somala. Dopo quell’episodio (doppio, per la verità, perché gli incendi sono stati due) si è deciso di correre ai ripari e il sindaco Matteo Renzi ha firmato in loco un’ordinanza che cambia radicalmente la destinazione d’uso di quell’area.Al posto di quelle macerie carbonizzate presto ci sarà un giardino. La palazzina non era infatti recuperabile, le fiamme avevano compromesso definitivamente una situazione già assai precaria, e così si è scelto di demolirla per lasciare spazio a un nuovo fazzoletto di verde. Gli occupanti, rimasti senza casa proprio nei giorni del gran freddo, sono stati invece sistemati in altre strutture. All’avvio dei lavori erano presenti il sindaco Matteo Renzi e gli assessori ai lavori pubblici Massimo Mattei e alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi. Prima di cominciare con l’abbattimento è stata avviata un’operazione di pulizia e rimozione dei mobili che affollavano gli interni della struttura. Quattro ditte hanno preso parte a questa impegnativa operazione di sgombero:la Cooperativa di Rifredi che si è occupata della rimozione dei materiali contenuti nella struttura; il Quadrifoglio invece che si è occupato del conferimento degli scarti in discarica; la ditta Eredi Sabini incaricata di realizzare la chiusura dell’edificio e la ditta Migliorini Piero che ha curato la chiusura in rete metallica delle finestre al piano terra. Una volta conclusa la fase preliminare di sgombero delle masserizie sono riprese le operazioni di demolizione e si è dato avvio alla preparazione /B.S. del giardino.


ISTITUTO del SACRO CUORE di Firenze 1080536

Viale Michelangiolo, 27 - FIRENZE L'ISTITUTO DEL SACRO CUORE, nella sua secolare attività, nella formazione integrale degli allievi dai tre anni fino al coronamento degli studi superiori (liceo a indirizzo classico, scientifico e linguistico) persegue i seguenti obiettivi: • Educare tutta la persona mediante una solida formazione intellettuale, un'attenta coscienza critica e l'abitudine al ragionamento Sensibilizzazione ai valori umani e spirituali. • Risvegliare la capacità di selezionare, ordinare e personalizzare gli stimoli esterni per un giusto orientamento della vita, secondo la propria specifica vocazione. • Educare alla libertà, alla coerenza, alla responsabilità. • Aiutare ciascuno a sviluppare la propria originalità • Studio accurato delle lingue straniere a tutti i livelli. Per gli studi superiori conoscenza ed usi dei linguaggi specifici e dell'informatica. Particolare attenzione alle discipline umanistiche, scientifiche ed economico-giuridiche, • L'ambiente che si apre a tutti gli allievi è sereno e, per la sua stessa posizione naturale, assai privilegiato.

Il Convitto che si apre alle allieve dalla scuola primaria al liceo, in un ambiente sereno e familiare favorisce la formazione personale in un clima di fraternità e di impegno.

Servizi Gli allievi usufruiscono delle attrezzature di cui la scuola dispone: laboratorio di informatica laboratorio di scienze e di fisica laboratorio linguistico biblioteche teatro palestra strumenti audiovisivi campi da gioco aperti anche in ore extrascolastiche servizio di trasporto e di mensa Ma soprattutto gli allievi, dai più piccoli della Scuola dell'Infanzia ai più grandi del Liceo usufruiscono della splendida posizione dell’Istituto; le loro ricreazioni si svolgono abitualmente nell’ampio parco che si offre ai giochi delle differenti età, senza alcuna preclusione.

PENSIONATO UNIVERSITARIO

Convitto L'Istituto del Sacro Cuore offre un ambiente sereno e familiare che favorisce la formazione spirituale, intellettuale, e personale di ciascuna ragazza. Ogni singola alunna è presa nella sua interezza, con i suoi talenti e le sue difficoltà, ed è guidata alla piena maturazione e crescita necessarie per la costruzione della persona, nel rispetto delle diverse personalità. Ciascuna è aiutata e sollecitata nel suo impegno scolastico perché possa mettere a frutto tutte le potenzialità. Le religiose che sono accanto alle ragazze nei vari momenti della giornata favoriscono il clima di famiglia così necessario per creare e ricreare equilibri in una fascia di età particolarmente difficile. Il convitto è aperto alle alunne della Scuola Primaria, della Scuola Media e del Liceo.

L' istituto del Sacro Cuore è lieto di offrire a un piccolo gruppo di universitarie un Pensionato dove si respiri un'atmosfera di famiglia. È appunto in questo clima che esse potranno studiare serenamente e raggiungere i traguardi della maturità umana e cristiana.


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salute

Gennaio 2010

FOCUS/1. Secondo le stime siamo terzi in Italia per numero di contagiati conclamati e sieropositivi

In città l’Aids colpisce più che mai Nessuno la nomina più, eppure la malattia c’è, eccome: a Firenze gli

Paola Ferri

ammalati sono 1.159 e i positivi al virus Hiv presupposti sono 2.400. È un’emergenza silenziosa e dunque il test è importantissimo per tutti: è gratis e si può fare insieme alle classiche analisi del sangue

S

olo stime, non esistono dati precisi attraverso i quali indagare l’incidenza del virus Hiv sulla popolazione fiorentina o toscana. Eppure le stime parlano di una Firenze balzata

L’INTERVISTA Stefano Corso, Lila Toscana

“Si combatte su più fronti”

P

IL DENTISTA RISPONDE QUESTO MESE GLI IMPIANTI: quando e perchè metterli A cura del Dott. Giuseppe Garrubba

Parlando di impianti le cose da dire sono tante. Questo mese vi spiegherò quando e perché è bene ricorrere a questo tipo di protesi e nei mesi successivi il loro impiego. Un dentista coscienzioso consiglia al suo paziente il lavoro su impianti dopo aver spiegato bene di cosa si tratta e rilevato la sua motivazione verso questa tipologia di protesi. Dopo un accurato studio della bocca e radiografia del paziente, si valuterà l'osso e si progetterà quanti impianti inserire e dove metterli. Questi lavori danno molti benefici a patto che comunque ci sia uno spessore minimo di osso e il paziente non sia affetto da malattie importanti: grave diabete, gravi insufficienze respiratorie, malattie cardiovascolari rilevanti etc...Ciò non perché esso sia particolarmente complesso o di per sé pericoloso ma perché alcune malattie rendono difficile il cicatrizzarsi dei tessuti e situazioni precarie

sconsigliano interventi pur minimi come questi. Tutti gli altri possono scegliere questa protesi che permette di tornare ad avere una situazione paragonabile a quella dei propri denti. Spesso mi trovo a parlare con pazienti che si rammaricano di aver trascurato la loro bocca, o che per colpa di malattie parodontali (piorrea) si sono ritrovati senza molti o addirittura tutti i denti. Si può tornare ad avere denti fissi ed esteticamente naturali che occupano lo stesso spazio dei propri. Oggi questo è possibile perché la tecnica implantare ha fatto passi in avanti. Quindi fondamentale è: che ci siano le condizioni per poter mettere gli impianti, affidarsi ad un dentista che tragga soddisfazione dal fare bene il proprio lavoro e che abbia alle spalle un laboratorio odontotecnico (per la protesi) che sappia copiare la natura per costruire denti nuovi paragonabili ai propri. Salute a tutti.

DOTT. GIUSEPPE GARRUBBA Via Lungo L’Affrico, 42 - Firenze - Tel. 055 660225 Dal lunedì al venerdì 9.00 - 12.30 • 15.00 - 20.00 Il sabato 9.00 - 12.30 www.curailtuosorriso.it

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revenzione, assistenza, autoaiuto e tutela legale. L’Aids si combatte su più fronti, come spiega Stefano Corso, presidente della Lila (Lega Italiana Lotta all’Aids) Toscana. Quali sono le principali attività della Lila in ambito di prevenzione? Facciamo informazione mirata a seconda delle fasce di età. Non si tratta soltanto di fare lezioni specifiche nelle scuole, ma di coinvolgere anche gli adulti, alla luce dei dati che vedono l’età media dei contagiati in aumento. Al momento stiamo conducendo un progetto per fare prevenzione nelle palestre, sui luoghi di lavoro, nei centri di aggregazione giovanile. Ma non solo: cerchiamo di rendere partecipi i medici di famiglia, affinché consiglino ai pazienti il test per l’Hiv. Quante persone assistete a Firenze? Attualmente sono un’ottantina le persone che seguiamo attraverso diversi tipi di sostegno, dall’accompagnamento in ospedale per coloro che hanno problemi a spostarsi, all’assistenza domiciliare, fino ai gruppi di auto-aiuto e alla tutela giuridica. Sono molti, infatti, coloro che perdono il lavoro non appena rivelano di essere sieropositivi. E si ritrovano in gravi difficoltà economiche, oltre che psicologiche. Basti pensare che l’assegno di invalidità corrisponde a 250 euro, una cifra con cui diventa difficile sopravvivere. Inoltre capita sempre più spesso che si rivolgano a noi delle coppie miste, formate da un partner sieropositivo e uno sieronegativo, in cerca di consulenze. In materia di figli, per esempio? Sì, con le nuove terapie e prendendo tutte le precauzioni del caso, il rischio di trasmettere il virus al figlio è sceso al di sotto dell’1 per cento e sono diverse le coppie che decidono di affrontarlo. Chi scopre precocemente di essere sieropositivo ha delle buone prospettive di vita, sia in termini di qualità che di durata. Più tardi lo si scopre e più debili/F.P. tanti saranno le cure.

improvvisamente dal quinto al terzo posto in questa amara classifica, con 1.159 casi di Aids conclamata (quelli sì, documentati) e circa 2.400 sieropositivi presupposti. Cifre che collocano il capoluogo toscano ben al di sopra della soglia di incidenza considerata usuale, attestata sull’1 per mille. Stando a questi dati a Firenze si supererebbe il 2,7 per mille. Un universo sommerso quello dei contagiati, sepolto da una coltre di pregiudizi e paure sedimentate negli anni. Dopo l’iniziale ondata mediatica, gli spot da elettroshock, i film da premio oscar e le iniziative di sensibilizzazione, è come se l’Aids fosse sprofondata nell’abisso in cui gli stessi mass media tendono a relegare tutto ciò che non fa più notizia. Primo dicembre a parte (ovvero durante la giornata mondiale della lotta all’Aids), se ne parla poco o punto. Sono rimaste le lezioni nelle scuole, quelle sì, per fare prevenzione tra ragazzi e ragazzini sempre più precoci e sempre meno avvezzi all’uso delle precauzioni (basti pensare che secondo alcune recenti statistiche solo il 40 per cento dei giovani tra 15 e 25 anni ne fa uso). Ma forse la prevenzione sbaglia bersaglio, o meglio dovrebbe ampliare il target, perché il maggior numero dei contagiati si colloca nella fascia compresa tra i 30 e i 45 anni. E sono più del 60 per cento coloro che scoprono di essere sieropositivi al momento del ricovero in ospedale, quando ormai l’Aids è conclamata. Un ritardo che li costringe a ricorrere a cure più pesanti, con forti ripercussioni sulla futura qualità di vita. Nonché sulla spesa sanitaria. In media l’Asl spende 10mila euro l’anno per ogni malato di Hiv. E il conto lievita ad ogni giro: in Toscana si parla di 100 nuovi casi di Aids conclamata all’anno, che si vanno ad aggiungere a quelli già riconosciuti, la cui prospettiva di vita, con le nuove terapie, si è allungata. Ma la cura è tanto più efficace quanto prima il virus viene riconosciuto. Da qui il progetto lanciato dal Comune di Firenze, in collaborazione con la Asl 10 e la Lila Toscana, chiamato “Hiv-Aids, una malattia dimenticata”. La prima parte dell’iniziativa, quella che prevede una campagna di informazione a tappeto tra scuole, presidi Asl, autobus e via dicendo, è già partita. Obiettivo quello di spingere coloro che si accingono a fare normali analisi del sangue ad effettuare, gratuitamente, anche il test per l’Hiv. “Lo scopo è quello di arrivare a 10mila test, in modo da capire la reale incidenza del virus sulla popolazione fiorentina – spiega l’assessore alle politiche sociali e presidente della Società della Salute Stefania Saccardi – e la novità sta proprio nel coinvolgere la cosiddetta popolazione normale, non soltanto le categorie a rischio, in modo da avere un dato reale e non soltanto stime basate su dati parziali”.


salute

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FOCUS/2. La struttura, unica nel suo genere, è dedicata alle persone più fragili che hanno contratto il virus

Ma a Casa Vittoria la vita continua Francesca Puliti

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asa Vittoria si trova lungo i viali di circonvallazione, luogo di passaggio per molti, ma in cui raramente ci si ferma a lungo. Gli automobilisti ci passano davanti tutti i giorni, augurandosi di arrivare il più in fretta possibile a destinazione, o almeno al semaforo successivo, senza guardarsi troppo intorno. Casa Vittoria – unica struttura del genere in Toscana convenzionata con la Asl - è una palazzina dedicata ai malati di Aids più fragili. Quelli che non hanno alle spalle una famiglia in grado di sostenere le cure, quelli che hanno perso il lavoro e non hanno un posto dove andare, quelli che sono stati gettati nello sconforto dalla scoperta della malattia quando era già in stato avanzato. Qui i volontari della Caritas, loro sì, si fermano a lungo, ci passano le giornate e ricostruiscono una sorta di famiglia allargata. La vita si svolge come in una vera e propria casa, i ritmi, segnati dalle terapie, dalle riabilita-

zioni, dai riposi forzati, cercano di assomigliare il più possibile a quelli di una famiglia normale. E’ una piccola comunità, 12 i posti letto, di cui 7 convenzionati con l’Asl 10 e gli altri a carico della Caritas. Qui arrivano i casi più gravi, “ma solo una persona al momento è costretta a letto – racconta la dottoressa Luisa Sanvito, responsabile della struttura – mentre gli altri possono svolgere attività normali, seppur con qualche difficoltà”. E così si cerca di riportarli alla vita, quella vita in cui hanno perso la fiducia. Attraverso gite all’aperto, piccoli lavoretti, attività riabilitative. “Al centro del progetto c’è la persona nel suo complesso – continua la dottoressa Sanvito – non si tratta soltanto di terapie farmaceutiche, ma di un percorso personalizzato, basato soprattutto sulla relazione umana che si viene a creare”. Da quando ha aperto, venti anni fa, Casa Vittoria ha accolto 119 persone, 94 uomini e 25 donne, e ne ha accompagnate alla morte 62.

È una piccola comunità convenzionata con la Asl, una sorta di famiglia allargata che accoglie chi ha bisogno d’aiuto nella lotta quotidiana contro questa patologia

Solo negli ultimi 12 mesi la “famiglia” ha perso tre pezzi, due giovani sulla trentina e un uomo di circa 60 anni. Già, perché i malati che arrivano ultimamente sono in gran parte sulla sessantina, un dato che emerge anche dalle statistiche e che getta una luce diversa sulla diffusione della malattia. “Non esistono cate-

gorie a rischio, ma comportamenti a rischio – sottolinea la dottoressa – la percezione del rischio si è abbassata”. I casi meno gravi (persone sieropositive, ma non in Aids conclamata) vengono ospitati invece a Casa Helios, un’altra struttura gestita dalla Caritas. Anche qui si respira il clima di una comunità, in cui

ognuno tenta di sconfiggere i propri demoni, quelli di un marchio, di un’esclusione sociale, ricominciare da capo. Non è facile, ma a volte succede. “Uno di loro si è sposato proprio pochi giorni fa”, racconta la Sanvito. E i suoi occhi velati da un po’ di commozione sono più che comprensibili.

L’OPINIONE. Luisa Sanvito, Consulta nazionale lotta Aids

“I pregiudizi sono aumentati nel tempo” M

embro della Consulta nazionale per la lotta all’Aids, Luisa Sanvito presiede al Coordinamento italiano delle case alloggio per chi soffre di questa sindrome. Dottoressa, che condizione vivono, socialmente parlando, i sieropositivi e i malati di Aids? Soffrono di una ghettizzazione sempre più marcata, purtroppo. Continuiamo a dividere i malati in buoni e cattivi, a segnare questi ultimi con un marchio che è difficile cancellare. Basti pensare che questa discriminazione li segue anche post mortem. A causa di una legge vecchissima ormai senza più senso, coloro che muoiono di Aids non possono essere esposti, né tantomeno vestiti come si deve. Ad amici e parenti viene negato anche il piccolo conforto di accomiatarsi in maniera meno traumatica dal defunto. Crede che i pregiudizi siano aumentati nel tempo? Sì, a causa della crescita dell’ignoranza. C’è stata una rimozione collettiva del problema, ma nascondere la malattia è

ancora più pericoloso. Lo dimostrano i dati, che parlano di un aumento dei contagiati e di un cambiamento anche nelle modalità di trasmissione. In che senso? E’ aumentata l’età media dei contagiati, in Toscana si aggira attorno ai 40 anni. Per quel che riguarda il contagio è nettamente diminuita la percentuale della trasmissione tramite siringa, legata alla tossicodipendenza (passata dal 69 per cento del 1988 all’odierno 8,6 per cento), mentre l’infezione per via sessuale è salita dal 13,3 per cento dei primi tempi al 73 per cento. Inoltre si stima che in Italia, sul totale dei sieropositivi, un quarto sia ignaro di esserlo. Le terapie si sono evolute? A quando il vaccino? Le terapie hanno fatto passi da gigante, ma dall’Aids non si guarisce. E non credo che ci sia l’interesse economico ad elaborare il vaccino: le case farmaceutiche si arricchiscono sui costosi farmaci somministrati a sieropositivi e /F.P malati conclamati.

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società

Gennaio 2010

PALLONE/1. Una nuova tendenza sui campetti di casa nostra: sempre più “fischetti” da tutto il mondo

Se l’arbitro viene da (molto) lontano nesi e rumeni intenti a far rispettare le regole di gioco a calciatori di ogni età e categoria. “Sì, tra i nostri arbitri ci sono molti stranieri, provenienti da ogni parte del mondo: la maggior parte dall’Africa, a partire da Camerun, Senegal e Burundi, ma anche da Albania e Romania o da Francia e Spagna”, conferma Paolo Tepsich, presidente della sezione fiorentina dell’Aia, l’associazione italiana arbitri. Sono circa una ventina, ogni anno, i fischietti stranieri in attività in città, sui 395 tra arbitri e assistenti affiliati all’Aia di Firenze, una delle più grandi a livello nazionale (“ma invito tutti i ragazzi e le ragazze a provare a diventare direttori di gara, a fare quest’esperienza nuova che li può molto arricchire: per partecipare al corso servono solo tanta passione e un’età di almeno 15 anni”, aggiunge Tepsich): un numero costante da un po’ di tempo a questa parte, dovuto a un’alta “mobilità” tra chi viene e chi va. “Anche all’ultimo corso, su 37 partecipanti, tre o quattro non erano italiani – racconta il presidente della sezione fiorentina dell’Aia – molti di loro sono studenti universitari che, durante il periodo di permanenza da noi, un po’ per la passione per il calcio, un po’ perché spinti dal rimborso che offriamo, decidono di diventare arbitri. Ma ci sono anche gli studenti Erasmus e i fissi”. Se questi sono dunque i motivi che spingono ad avvicinarsi al mondo dei fischietti, al resto ci pensa il passaparola: due chiacchiere con il compagno di studi, magari connazionale, ed ecco che un altro aspirante arbitro bussa alla porta di Tepsich. “E poi qui si integrano bene con gli altri, per loro diventa una sorta di seconda famiglia”, rivela. Il segreto, quindi, è presto svelato. Ma come si comportano una volta sui campi da gioco? “Possono avere un po’ di difficoltà con

Arrivano da Paesi africani come Camerun e Senegal, ma non solo. Molti sono studenti, che una volta qui si avvicinano a questo mondo per passione e rimborsi. “Razzismo nei loro confronti? No, c’è più maturità a livello dilettantistico che professionistico” Matteo Francini

S

e è cosa risaputa che tanti giovani stranieri, a partire dagli africani, vengano in Italia con il sogno di diventare famosi calciatori emulando le gesta dei vari Weah ed Eto’o, meno noto è invece il fatto che molti di loro, una volta arrivati qui, decidano di “armarsi” di casacca nera e fischietto e calcare i campi non per segnare o evitare gol, bensì per segnalare fuorigioco e tirare fuori cartellini. Questo, almeno, è quanto succede a Firenze, da sempre fucina di grandi arbitri, da Gino Menicucci ai più “recenti” Rocchi e Pierpaoli, passando per Cristina Cini, prima assistente donna nel calcio professionistico italiano. Sarà forse per quest’aria da grandi fischietti che si respira in città (e che ha portato, ai tempi di Menicucci, al record di sette fiorentini ad arbitrare contemporaneamente, la stessa domenica, altrettante partite di serie A), fatto sta che, una volta qui, anche i giovani venuti da fuori decidono di tentare la carriera arbitrale. Così, capita che nei campetti di tutta la provincia e non solo si vedano camerunensi e senegalesi, alba-

C’è anche chi continua questa carriera una volta tornato nel proprio Paese d’origine la lingua, ma atleticamente sono davvero forti, soprattutto gli africani – dice il presidente dell’Aia fiorentina – c’è chi è arrivato a dirigere partire a livello regionale, di Prima categoria o di C1 di calcio a cinque. E c’è anche chi continua una volta tornato nel proprio Paese”. E se qualcuno pensa che il fatto di essere straniero, e magari di pelle nera, possa sottoporre l’arbitro di turno (figura spesso già non troppo amata da calciatori e spettatori) a un rischio eccessivo di insulti, anche di stampo razzista, questo qualcuno si sbaglia – fortunatamente – di grosso. “In tanti anni c’è stato solo un caso clamoroso di offese razziste a un direttore di gara, a cui sono seguite tutta una serie di scuse anche a livello istituzionale – conclude Tepsich – per il resto non ci sono mai stati problemi: per fortuna, si dimostra più maturità a livello dilettantistico che professionistico”. Forse, negli stadi di serie A, qualcuno dovrebbe prendere esempio.

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PALLONE/2. Tanti, e in continuo aumento, gli immigrati presenti nelle formazioni giovanili toscane

Uno straniero per compagno di squadra Dai pulcini agli juniores, ormai non c’è compagine che, a Firenze e dintorni, non abbia tra le sue fila marocchini o albanesi, rumeni o peruviani. E così i baby calciatori imparano l’integrazione Ivo Gagliardi

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n rumeno in porta, un marocchino e un peruviano fianco a fianco a centrocampo, un albanese come centravanti. Non stiamo parlando di una selezione “resto del mondo”, di quelle che giocano nei vari tornei di beneficenza, ma di come potrebbe facilmente presentarsi una qualsiasi squadra giovanile fiorentina. Se infatti in serie A, tanto per fare l’esempio più noto, l’Inter è da molti considerata un’eccezione (essendo Internazionale di fatto, oltre che di nome), pur non arrivando a una percentuale così alta di stranieri in formazione – anche se qualche caso “estremo” non manca e non è mancato – nelle baby squadre di casa nostra, dai pulcini agli juniores, gli stranieri non sono più una rarità. Anzi. Certo, non si tratta di campioni strapagati fatti arrivare da ogni angolo del mondo, ma di bambini e ragazzi che l’universale (o quasi) passione per il calcio unisce nella stessa formazione, su ogni campetto di centro città e periferia. Dove - e chi conosce l’universo del pallone giovanile lo sa bene - la multietnicità è ormai una realtà, e l’integrazione non una chimera impossibile da raggiungere, ma un qualcosa di concreto costruito allenamento dopo allenamento, partita dopo partita. I numeri parlano chiaro: in Toscana, il settore giovanile e scolastico della Figc (la Federazione italiana gioco calcio), quello per intendersi che comprende bambini e ragazzi dai primi calci agli juniores, conta 43.655 tesserati (a Firenze sono 10.541). Di questi, 2.651 sono stranieri, una gran parte dei quali (2.160) extracomunitari. “E il loro numero

è in continuo aumento – spiega Antonio Torelli, segretario della delegazione provinciale fiorentina – spesso infatti si verifica quasi una ‘corsa allo straniero’ da parte delle società, e in qualche caso abbiamo dovuto bloccare i tesseramenti per mancanza di documenti o per situazioni irregolari. Ma il loro è un inserimento tranquillo nelle squadre, non ci sono grossi problemi di integrazione”. Per quanto poi riguarda le nazionalità più rappresentate sui nostri campetti da calcio, sono due gli elementi da tenere in considerazione: le comunità più numerose e la loro “cultura” calcistica. Così, a farla da padrone sono i giovani albanesi (ben 1.009 tesserati in Toscana), seguiti da marocchini (392) e rumeni (368). Comunità da anni presenti nella nostra regione, e la cui passione per il pallone spinge bambini e ragazzi a tesserarsi nel club più vicino a casa, proprio come i giovani “autoctoni”. “Queste sono da sempre le tre nazioni più rappresentate – continua Torelli – ma sono tanti i Paesi presenti”. Per fare qualche esempio, i tesserati peruviani sono 82, i macedoni 50, i polacchi 38 e i filippini 21. E ancora: 23 brasiliani, 22 indiani, 40 ucraini e 48 senegalesi. Non mancano nemmeno i rappresentanti di Cina (11), Usa (10) e Giappone (1), anche se la minore popolarità del calcio in quei Paesi fa sì che, una volta in Italia, siano meno coloro che decidano di darsi al pallone. Ma, quali che siano le nazioni più rappresentate, la strada è ormai tracciata: oltre che a stoppare la palla e a tirare in porta, nelle società di casa nostra si impara anche altro. Come a stare tutti insieme. 930736


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economia

Gennaio 2010

CONTI IN TASCA. Per pranzare fuori un solo ticket spesso non è più sufficiente

Quel buono pasto che non basta mai Simele Kruklidis

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e c’è una cosa che proprio non va giù quando si resta a pranzo fuori è trovarsi di fronte a un conto salato. Ecco perché in genere ogni bravo fiorentino, dopo lunghi anni di esperienza, arriva a formulare una lista di locali e ristoranti “affidabili”, in cui mangiar bene ma ad un prezzo modi-

VADEMECUM I consigli anti-truffa

Via ai saldi, ecco le regole

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i risiamo, eccoli che tornano. I saldi, evento da sempre atteso e che in tempi di crisi come questo profuma più che mai di buono, sono tornati. Le vendite promozionali sono ricominciate e allora vale la pena di ricordare quella serie di accorgimenti che le associazioni di consumatori ci ripetono ogni anno e che permettono di fare acquisti in tutta serenità. Il regolamento prevede che possono essere messe a saldo “tutte le merci a carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono vendute entro un certo periodo. Le merci a saldo devono essere separate dalle merci non a saldo”. Le regole per le vendite a saldo sono quelle di sempre: le merci scontate dovranno indicare il prezzo pieno, la percentuale di sconto e il prezzo finale e si applicano le norme del codice civile e correlate che prevedono l’obbligo della sostituzione di merci difettate e la garanzia. Non è quindi ammissibile la dicitura “non si cambia la merce a saldo” se non riferita ai casi in cui questa facoltà spetta comunque all’esercente (cioè nei casi in cui il cambio è determinato da ripensamenti di chi compra e non da difetti del prodotto: ad esempio se è stata sbagliata la taglia oppure se si cambia semplicemente idea). Devono essere accettati i pagamenti con carte di credito, bancomat e mezzi simili negli esercizi che li accettano normalmente, e dunque non è ammissibile la dicitura: “sulle merci a saldo non viene accettata la carta di credito” e simili. La violazione da parte degli esercenti commerciali di tale normativa comporta sanzioni da 500 a 3.000 euro. D’altro canto, per chi compra, è indispensabile è comunque conservare lo scontrino fiscale, vero lasciapassare per esercitare i propri diritti di acquirente. /B.S.

co. Fino a qualche tempo fa, un valido alleato di questa strategia era il famoso buono pasto degli impiegati che forniva copertura economica per un pranzo ricco e abbondante. Naturalmente, con il caro vita degli ultimi anni, anche su questo fronte le cose sono cambiate: così, per farla breve, quel pasto completo che sapeva saziarci nella pausa dal lavoro si è presto trasformato in panino e bottiglietta d’acqua o, in alternativa, in primo piatto seguito dal caffè. Consumare un pasto veloce vuol dire infatti spendere intorno ai 5 euro, mentre un pranzo più consistente si aggira intorno ai 10 o poco più. In base a recenti studi effettuati dall’Adoc, l’associazione a difesa ed orientamento dei consumatori, è infatti emerso che oggi il valore dei ticket, circa 5,29 euro, non è neppure lontanamente equiparabile al costo della vita. Tale adeguamento è invece avvenuto in altri paesi europei, tanto che la Spagna con i suoi buoni pasto da 9

Per evitare spese di troppo tornano in voga vecchie abitudini, come quella di portarsi il cestino da casa con dentro le “provviste” per la giornata, mentre sulla rete aumentano i siti che offrono guide ai locali fiorentini dove si spende meno. Ecco le idee più ingegnose

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euro l’uno supera il Bel Paese del 70 per cento. Anche a Firenze la situazione non è rosea, soprattutto per chi lavora in centro e non ha la disponibilità di mangiare a mensa: se non si tiene d’occhio il prezzo del menu si corre infatti il rischio di “sprecare” i buoni, dato che ne servono almeno due a coprire la spesa di un unico pasto. Per questa ragione non ha tardato ad arrivare in tavola un sano ed economico rimedio anticrisi: il buon vecchio cestino da pranzo riempito a casa con cura e dedizione. Quanto ai ticket che si accumulano nel portafogli, una soluzione a molti gradita è usarli per fare la spesa. Nella maggior parte dei supermercati e mercati cittadini, è possibile effettuare qualsiasi acquisto con questa forma alternativa di pagamento. Per quelli che invece non vogliono rinunciare al piacere del pranzo fuori, anche dal web sono arrivati interessanti aiuti: basta digitare le parole chiave per trovare siti internet ad hoc, che si impegnano giorno dopo giorno in una scrupolosa valutazione del rapporto qualità/prezzo nei ristoranti e nei locali fiorentini più famosi. Un’ulteriore tattica per trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze, evitando inutili sprechi di buoni, pazienza e denaro. Quando si tratta di risparmio, a pranzo o a cena, tutto fa brodo.



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politica

PALAZZO VECCHIO/1. L’assessore alla casa Claudio Fantoni dichiara guerra all’evasione

“Affitti in nero, ora si fa sul serio” Tre alloggi su cinque senza un regolare contratto di locazione, residenze di comodo e permessi ztl falsi. Aumentano i controlli “per ristabilire la legalità come principio di convivenza civile” Francesca Puliti

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ettanta indagini in due mesi, 27 contratti di affitto in nero rilevati e sanzioni per 131mila euro. “Non si tratta di un’operazione spot – afferma l’assessore alla casa Claudio Fantoni – intensificheremo i controlli grazie alla collaborazione con la Guardia di Finanza e all’incremento dell’organico del nucleo di polizia tributaria”. Il baritono di Palazzo Vecchio fa la voce grossa con gli evasori e presenta i risultati dei primi mesi di attività dell’Osservatorio sulla casa, costituito con l’obiettivo di realizzare una banca dati utile all’individuazione degli affitti in nero. E non solo: le violazioni riscontrate dagli agenti della polizia municipale sono le più diverse, dall’abuso edilizio (65 irregolarità rilevate nell’arco del 2009), all’evasione della Tia (a quota 105), fino alle residenze di comodo ottenute solo per avere il permesso di circolare con l’auto nel centro storico (32 i casi scoperti). Con tre case su 5, tra quelle controllate, senza regolare contratto di locazione, quella degli affitti in nero rimane comunque la piaga più difficile da estirpare. Assessore, come intende procedere riguardo alla questione affitti? Innanzitutto vorrei chiarire che al momento non abbiamo dati statistici in proposito. L’attività dell’Osservatorio sulla casa si basa sull’incrocio delle banche dati di catasto, Ici, anagrafe e patrimonio, a cui ben presto si aggiungerà quella dell’Agenzia delle Entrate. Questa attività produce dati su cui operare indagini e a partire da questi abbiamo deciso di intensificare i controlli. Non solo per recuperare l’evasione fiscale, ma per contrastare un fenomeno dalle forti ricadute sociali. Gli affitti in

Claudio Fantoni

nero contribuiscono a tenere alti quelli regolari e privano chi accetta il compromesso di una serie di diritti civili. Il nostro obiettivo dunque non è sanzionare per sanzionare, ma ristabilire la legalità come principio di convivenza civile. A proposito di legalità, come la mettiamo con le numerose occupazioni abusive? Ribadisco che la strada da percorrere è una soltanto, quella della legalità. Come amministrazione cittadina abbiamo il dovere, anche morale, di dare delle risposte all’emergenza abitativa. Ma lo faremo – e lo stiamo già facendo – aumentando lo stock degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e accelerando le procedure di assegnazione. In tal senso va la decisione di effettuare l’assegnazione tramite planimetria, che consente un notevole risparmio di tempo. Stiamo consegnando decine e decine di appartamenti, via via che si concludono i lavori di manutenzione. E il famoso fondo di garanzia a carico del Comune per le 100 giovani coppie impossibilitate ad accendere un mutuo, che compariva tra i 100 punti di Renzi, che fine ha fatto? La giunta ha già deliberato in proposito lo scorso ottobre, si tratta adesso solamente di aspettare che le pratiche burocratiche facciano il loro corso. Il bando dovrebbe uscire proprio nelle prossime settimane.

OBIETTIVO REGIONALI. È stato Bugli a incassare il maggior numero di preferenze alle primarie. Per Sel prima la Petraglia

Pronta la squadra del Pd. Ecco chi sono i “magnifici sette” onclusa la campagna per le primarie e lasciato alle spalle qualche strascico di polemica su un’affluenza non troppo entusiasmante (115mila i toscani alle urne, ovvero 40mila in meno rispetto all’ultima consultazione del genere), la squadra dei candidati al consiglio regionale è pronta a scendere in campo. Sette i seggi pronti ad accogliere i futuri consiglieri del Pd eletti nella circoscrizione fiorentina. Ed ecco i “magnifici sette” che hanno incassato il maggior numero di preferenze. In ordine di arrivo si classifica primo Vittorio Bugli con 3.678 voti, ex diessino residente a Empoli,

di cui è stato sindaco per due mandati. Dietro di lui tre ex margheritini, Gianluca Parrini (3.238 schede per lui), Paolo Bambagioni (2.990), presidente della Mukki con un passato da sindaco di Signa, e Nicola Danti (2.830), consigliere regionale dal 2007. Alla quinta posizione un volto ben noto a Firenze, l’ex assessore a sport e cultura Eugenio Giani, ovvero il campione di preferenze alle ultime elezioni comunali, titolare al momento della poltrona di presidente del Consiglio in Palazzo Vecchio. Si classifica sesta l’unica donna riuscita a spuntarla: è Alessia Ballini, assessore provinciale a

sport, pari opportunità, gemellaggi e cooperazione internazionale, due mandati da primo cittadino di San Piero a Sieve alle spalle. Settima posizione per Simone Naldoni, segretario provinciale del Pd nonché assessore ai servizi sociali a Scandicci e presidente della Società della salute dell’area nord-ovest. Sul fronte Sinistra ecologia e libertà, l’unico altro partito che aveva accettato la sfida-primarie, ad arrivare davanti a tutti è invece stata Alessia Petraglia. Quasi doppiato il secondo in classifica, Maurizio De Santis. E adesso comincia la corsa vera, obiettivo le elezioni di marzo. /F.P.

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E AL ION S S FE TE N RO E P ME N A TA I ZIO ET MA MPL ATU R O O R F G IN C


politica

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PALAZZO VECCHIO/2. Giovanni Galli, capogruppo Pdl in Comune

PALAZZO VECCHIO/3. Mario Razzanelli, consigliere del Carroccio

“Non mollo l’opposizione. “Tra me e la Lega Nord E ora voglio vedere i fatti” uno sposalizio alla pari” N

Francesca Puliti

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olla, non molla, resiste. Sono circolate su tutti i giornali le voci che davano Giovanni Galli prossimo alla rottura con il Pdl. Sarebbe stato il terzo candidato a sindaco del centrodestra ad abbandonare il Salone dei Dugento dopo la sconfitta elettorale. E invece no, l’ex portierone viola non ha nessuna intenzione di arrendersi. Resta al suo posto e resta con il Pdl. Anche se nel frattempo ha preso nuovamente possesso di un’altra poltrona, quella degli studi Mediaset, dove è tornato a fare l’opinionista di calcio. Pentito della discesa nell’agone politico forse? “Assolutamente no – afferma Galli – sono una persona a cui piace conoscere le cose, affrontarle di persona. Quella in Palazzo Vecchio è un’esperienza che mi arricchisce moltissimo”. Da outsider della politica che era, come ha vissuto questi primi mesi in Consiglio comunale? In questo periodo ho cercato di capire come funziona la macchina pubblica e devo ammettere che se per certi aspetti sono rimasto positivamente colpito, altri mi hanno lasciato perplesso. A cosa si riferisce? Sono rimasto deluso dal fatto che di fronte alle esigenze concrete dei cittadini, spesso in Consiglio comunale la discussione scivoli sul piano ideologico, come se fossimo sempre in campagna elettorale. E’ l’aspetto prettamente politico che mi ha fatto sorgere alcuni dubbi sul ruolo che rivesto in Consiglio. Riflessioni che ho fatto a voce alta e sono state travisate dalla stampa. Riguardo a un suo possibile abbandono del gruppo del Pdl? Esattamente. Ma non ho mai detto questo, ho soltanto espresso il mio imbarazzo per alcune situazioni che si erano venute a creare. Ad esempio mi è sembrato assurdo che il Consiglio abbia bocciato la mozione di Ornella De Zordo che chiedeva di fermare il taglio degli alberi nell’area degli ex Macelli, dove sarebbe dovuta nascere la stazione dell’Alta Velocità, dal momento che era stato deciso che la stazione non sarebbe più stata costruita là. A proposito di Tav, come pensa che sia stata gestita la vicenda? Da parte del sindaco e della maggioranza con poca chiarezza. Al di là della comunicazione del sindaco non c’è niente a livello progettuale, non ci sono atti ufficiali da impugnare. La collocazione della stazione è stata rimessa in discussione mille volte, senza che si procedesse a

Giovanni Galli

mettere niente per iscritto. Ma credo che la gente sia in grado di accorgersene, non penso che si faccia ubriacare dalla pedonalizzazione di piazza Duomo. Un’operazione meritevole, ma gestita in modo discutibile. In che senso? La chiusura di piazza Duomo al traffico implicava l’intero riassetto della viabilità urbana. Invece non c’è stata nessuna pianificazione e il caos nelle strade cittadine lo dimostra. Renzi ha un sacco di belle idee, ma ogni tanto è costretto a scontrarsi con la realtà. Come nel caso della Cittadella viola. Finora il sindaco ha venduto “aria fritta”, ha deciso cosa fare in un’area che non è sua e su cui pendono, oltre a un’inchiesta giudiziaria, una serie di progetti ben diversi. Pensa che Firenze riuscirà a presentarsi all’appuntamento degli Europei del 2016 con lo stadio nuovo? Credo che sia più facile ristrutturare il Franchi che avere lo stadio nuovo pronto per allora. La prima scadenza, infatti, è fissata per il 10 febbraio, data entro la quale presentare la candidatura con annesso il progetto della nuova struttura. Il che significa che per allora tutti i problemi legati Castello dovrebbero essere stati risolti. La partita del nuovo stadio è una grande opportunità, ma può rivelarsi un pericoloso boomerang.

on ha fatto un ingresso trionfale dal portone principale, eppure ci è arrivata lo stesso nel palazzo del potere, la Lega Nord. Ce l’ha portata Mario Razzanelli, a pochi mesi dalle elezioni amministrative che lo avevano visto guadagnarsi nuovamente uno scranno grazie alla lista civica Firenze C’è. C’è stato un (breve) momento, durante la lunga marcia verso le scorse amministrative, in cui Razzanelli era sembrato un plausibile candidato per il centrodestra. Abbastanza “civico” da poter essere apprezzato anche dagli elettori del Pdl e forte di un referendum (quello sulla tramvia, ma non ci sarebbe neanche bisogno di ricordarlo) che aveva smosso gli equilibri cittadini. Ma il matrimonio non è andato in porto. A sposare la causa di Mario (o viceversa) è stata invece la Lega, qualche tempo dopo. A novembre il cambio di targa e nome del gruppo e la “discesa della Lega oltre gli Appennini”. Come ha spiegato questo passaggio ai suoi elettori? Dopo il successo della lista civica, dovevo trovare una “casa”, un appoggio politico a livello nazionale. La Lega Nord è stato l’unico partito che abbia appoggiato fin dall’inizio la mia battaglia contro la tramvia, mentre An osteggiava il referendum e Forza Italia si è limitato a concedere la libera scelta ai suoi elettori. Non solo, la Lega è un partito vicino ai problemi concreti della gente. Che poi può condividere o meno ciò che propone, ma sicuramente capisce quello a cui si riferisce. In questo senso posso dire di essere leghista da sempre, perché mi sono sempre occupato dei problemi concreti della gente. Quindi la sua linea politica non cambia?

Mario Razzanelli

Assolutamente no, perché il mio programma si identifica in quello della Lega, anche nello spirito. Tant’è vero che ho ricevuto più congratulazioni per questo “matrimonio” che per la vittoria del referendum sulla tramvia. Allora perché non l’ha fatto prima delle amministrative? Avevo cominciato un percorso con un altro partito, l’Udc, ma mi sono scontrato con gerarchie e veti. Tra cui, quello più eclatante, l’appoggio prima proclamato e poi ritirato alla mia lista civica alle amministrative di giugno. La mia candidatura stonava perché non mi prestavo all’accordo con il Pd, che il partito voleva sperimentare a Firenze. I rumors la accreditano come candidato alle prossime regionali… Non ho mai fatto nessuna richiesta in tal senso alla Lega, si tratta di uno “sposalizio” alla pari, fatto per convinzione e non in base alle rispettive doti. Ma se arrivasse la proposta lo farei sicuramente. Con l’intenzione di far crescere questo movimento. Una cosa è certa, adesso non devo più guardarmi dai colpi bassi e dalle col/F.P. tellate alla schiena.


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provincia

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FUORI PORTA. A Villa Demidoff, a Pratolino, una innovativa centrale energetica fotovoltaica

Un “gioiello” che illumina un parco intero ARTE E DINTORNI

Alto dodici metri, “Diamante” è stato sviluppato dalla Ricerca Enel in collaborazione con

A Palazzo Medici venti gigantografie

l’Università di Pisa: produce energia sfruttando i

Gli scatti di Candida Höfer in una mostra

raggi del sole, e trasforma in idrogeno quella che

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non viene utilizzata Ginevra Donnici

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nche la Provincia di Firenze ha il suo Diamante, un vero e proprio gioiello fotovoltaico. Si tratta di una centrale energetica di nuova generazione realizzata da Enel Ingegneria e Innovazione dalla forma appunto di un diamante che illuminerà le notti del Parco di Villa Demidoff a Pratolino. Sviluppato dalla Ricerca Enel in collaborazione con l’Università di Pisa, il Diamante (alto 12 metri) è un sistema energetico innovativo che consente, per la prima volta, di testare la generazione di elettricità con pannelli fotovoltaici, integrandola con un sistema in grado di accumularla sotto forma di idrogeno e di renderla disponibile anche quando il sole non c’è. Con una forma architettonica che lo rende particolarmente adatto per essere inserito in contesti paesaggistici di pregio architettonico e naturalistico, il Diamante, che ha una potenza installata di 11 kWp, fornirà energia per l’illuminazione notturna del parco Mediceo e quindi del colosso dell’Appennino del Giambologna, della peschiera della maschera, della grotta di Cupido, del viale degli zampilli e per l’alimentazione delle biciclette elettriche messe a disposizione dei frequentatori della villa. I 38 pannelli fotovoltaici di ultima generazione installati sulla struttura permettono di produrre energia elettrica sfruttando l’irraggiamento del sole. La parte di energia non utilizzata viene accumulata generando idrogeno, che è stoccato all’interno di tre serbatoi sferici alloggiati nel Diamante. Utilizzando l’idrogeno in celle a combustibile, la struttura è in grado quindi di produrre energia elettrica anche durante la notte o in assenza di sole. “Diamante, in molti sensi, non è solo un esercizio tecnologico o di design – spiega Sauro Pasini, responsabile della ricerca Enel –

Il presidente Barducci con il direttore Ingegneria e Innovazione di Enel Livio Vido

ma è una sorta di pre-prototipo industriale. Il sistema, infatti, è tarato su un piccolo condominio, una casa da due o tre famiglie e l’idea è stata quella di svilupparlo come piccola centrale di generazione permanente di energia rinnovabile. Per ora Diamante è un oggetto che ci è costato un occhio della testa solo per far tagliare triangolarmente i pannelli fotovoltaici e sviluppare il sistema a idrogeno di estrema sofisticazione, che ha bisogno di un suo bilanciamento termico per accumulare ed erogare energia. Ma con le prossime batterie sarà tutto diverso, diverrà una vera e propria proposta di investimento per famiglie, condomini e anche piccole imprese”. “Come Provincia di Firenze – ha detto il Presidente Andrea Barducci – abbiamo chiesto che l’installazione del diamante energetico nel parco di Pratolino non resti un fatto isolato. Abbiano già dato la disponibilità ad Enel per un nostro impegno concreto che porti all’installazione di altri impianti di questo genere anche nel Parco delle cascine e ai Renai di Signa”.

La MUSICA è niente se nessuno la può SENTIRE.

saltare la bellezza dei luoghi dove l’uomo è divenuto grande allontanando però la presenza umana. Sembra essere un paradosso ma è l’idea che sta alla base delle fotografie della tedesca Candida Höfer, artista specializzata in immagini di grande formato. La Galleria di Palazzo Medici Riccardi espone, fino al 24 gennaio, venti gigantografie meticolosamente composte, che ritraggono interni vuoti e spazi sociali di una Firenze elegante, raffinata e unica. Le immagini chiave della mostra sono sale di biblioteche, musei, teatri, caffè e università, oltre a dimore e palazzi storici. Il progetto che ha portato a questa mostra (realizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi in collaborazione con la Provincia di Firenze) ha avuto inizio con un inventario degli innumerevoli spazi pubblici possibili a Firenze: da questa lista la Höfer ha svolto una selezione preliminare, per compiere in seguito una serie di prolungate visite in città nel 2007 e 2008, documentando accuratamente questi spazi. Alla fine ha individuato venti luoghi capaci di esprimere la sua visione su Firenze: alcuni ambienti del Museo di San Marco, gli Uffizi e la loro biblioteca, il Teatro della Pergola, Palazzo Pitti, Palazzo Corsini, la Villa di Poggio a Caiano, le Biblioteche Marucelliana e Riccardiana, l’Accademia con uno scorcio del David di Michelangelo, Palazzo Vecchio e Palazzo Medici Riccardi. Elemento comune agli scatti è l’esplorazione di interni evocativi e deserti, privi di presenze umane che “sono una distrazione alla visione dello spazio” come afferma la fotografa tedesca. L’artista ha prodotto questi ritratti di interni senza ritoccare digitalmente o alterare le immagini. Saranno quindi incontri di luce ravvicinati e sfolgoranti quelli che vivranno i visitatori in transito tra via Cavour e via Ginori (ingresso Palazzo Medici Riccardi in uno scatto di Candida Höfer gratuito 9-19, chiuso /G.D. mercoledì).

Hear the World è un’iniziativa internazionale ideata da Phonak per aumentare la consapevolezza sull’importanza dell’udito, un problema che colpisce più del 16% della popolazione mondiale. Plácido Domingo, Annie Lennox, Dionne Warwick, Harry Belafonte, Laura Pausini e altri artisti di fama internazionale hanno unito le loro forze a favore di Hear the World. Nel contesto di questa iniziativa, Phonak ha istituito la Hear the World Foundation, un’entità non-profit per supportare progetti dedicati all’aiuto di chi è affetto da deficit uditivo. www.hear-the-world.com

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Centro Acustico Ricasoli supporta l‘iniziativa Hear the World.

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Via Ricasoli, 24-26 Rosso - Firenze - Tel. 055 212447 - 055 215259 centroacusticofirenze@audioprotesisti.it


GENNAIO 2010 Cari cittadini, l’anno appena trascorso è stato un anno difficile per tutti, per le famiglie, per l’economia, per le istituzioni. In particolare le Amministrazioni Comunali si sono trovate strette fra le sempre minori risorse , interne e di trasferimenti dallo stato, e la necessità in momenti così difficili di continuare a offrire ai cittadini i servizi alla persona, alla scuola, al sociale. In particolare l’obiettivo è stato quello di mantenere i servizi sociali, senza andare a tagliare proprio dove maggiori sono le difficoltà, mantenendo quindi quegli interventi verso i minori, i disabili, gli anziani, le famiglie, che pur non rispondendo forse pienamente alle necessità di tutti sono comunque un aiuto importante almeno per le situazioni più gravi. Questo ha portato anche a scelte difficili e dolorose, ma che abbiamo operato responsabilmente, convinti delle priorità che ci eravamo dati, solidarietà, sicurezza e sviluppo. In questo numero troverete sinteticamente elencati gli interventi svolti dai vari settori dell’Amministrazione, interventi che esulano dalle semplici attività degli uffici e che dimostrano come l’Amministrazione Comunale, nonostante le difficoltà del momenti, abbia cercato sempre di stare dalla parte dei Cittadini, sostenendo la scuola, la formazione, la cultura, la promozione economica, la sicurezza. Non tutti i settori potranno trovare posto in questo numero,i restanti saranno pubblicati il mese successivo.

ASSESSORATO COMUNICAZIONE, PUBBLICA ISTRUZIONE, BIBLIOTECA,POLITICHE GIOVANILI UN BILANCIO DI INIZIO ANNO. In breve vi voglio raccontare il mio primo anno e mezzo di legislatura come Assessore alle Politiche della Formazione del Comune di Impruneta. Siamo all’inizio di un nuovo anno che porterà altri progetti e nuove sfide da affrontare ma ho ben chiaro un punto fermo nelle mie deleghe e nel mio lavoro: la Scuola è un bene comune e rappresenta l’occasione fondamentale per lo sviluppo dei nostri bambini e ragazzi, è il momento della maturazione e del progresso, un luogo ideale di confronto, uno spazio aperto a tutti. Senza discriminazioni. Punto fermo di socializzazione e di conoscenza, di formazione e di cittadinanza. PUBBLICA ISTRUZIONE Didattica e progetti sostenuti fino ad adesso: • valorizzazione e pianificazione dell’attività formativa degli Istituti del territorio; • educazione alla cittadinanza e alla legalità; visita di Gherardo Colombo e Giornata della Memoria 27 gennaio 2009; • promozione della cultura scientifica; progetto-percorso teatrale su Galileo; • uso consapevole a internet e alle nuove tecnologie; • laboratori di teatro (Associazione Vieniteloracconto). Servizi: • Verifica e controllo dei servizi scolastici a domanda: refezione, trasporto e asilo nido; revisione dei criteri di partecipazione alla spesa da parte dei cittadini. • Salvaguardia delle fasce di reddito più deboli: introduzione di interventi mirati con agevolazioni aggiuntive per situazioni di forte difficoltà lavorativa improvvisa (cassa integrazione e mobilità). • Percorso “qualità” per la refezione: 1. Utilizzo prodotti biologici, dop, doc e da allevamenti nazionali. 2. Differenziazione menù per intolleranze, patologie o esigenze particolari. 3. Incarico al tecnico Dietista. 4. Analisi dipartimento di Igiene, Università di Firenze. 5. Comitato Mensa con insegnanti e genitori. 6. Progetto di Intercultura: inserimento piatti etnici supportato da percorso didattico fatto in classe. • L’organizzazione del trasporto scolastico è rimasta invariata rispetto agli anni precedenti senza aumenti tariffari a carico degli utenti. Asilo nido: • L’organizzazione dei nidi non ha subito cambiamenti rispetto agli anni precedenti. • Inserimento 5° fascia ISEE nell’attribuzione della retta dell’asilo nido rispetto alle precedenti 4 in vigore. • Consulenza pedagogica nel servizio dei nidi. • “Pimpirulino2”, lo spazio gioco per bambini e genitori all’interno dei nidi, ampliato anche alla struttura di Tavarnuzze. Altro: • Progetto all’interno della scuola per il conseguimento della licenza di guida per il ciclomotore; • Diverse attività legate ad Associazioni del territorio: bassorilievi in cotto con Art Art, mercatini per popolo Saharawi, orci in terra-

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cotta per il Mayer…. Progetto intercomunale “Ragazzi DOC”: prevenzione comportamenti a rischio, interventi nelle classi e incontri con i genitori; “Crescere in salute”: progetto SDS per la buona alimentazione, contro i disturbi alimentari; Centri estivi; Fornitura obbligatoria dei libri di testo per la scuola primaria; Bando annuale per le borse di studio e bando per i buoni libro per la secondaria di primo grado; Bando di zona per le Baby Sitter; Impegno personale dell’Assessore nei riguardi dell’offerta formativa delle scuole dell’infanzia e primaria parificate e paritarie sul territorio.

BIBLIOTECA COMUNALE • Riconfermati e pubblicizzati “La Biblioteca dei Bambini e dei Ragazzi” e il “Fondo Maltoni”. • Attivati “Laboratori per i bambini”: al sabato mattina letture animate, racconti, marionette e burattini per i bambini dai 4 ai 10 anni e i loro genitori, mesi di ottobre e novembre. • Adesione ai due progetti regionali “Libernauta” e “Premio Galileo”. • Educazione Permanente: attivazione anche nel nostro comune di un centro territoriale permanente per l’istruzione e la formazione in età adulta. • “L, come LIBRI” per gli over 60: un ciclo di letture ad alta voce di romanzi e racconti di diversi autori della letteratura contemporanea. • Adesione al PREMIO LETTERARIO CHIANTI, giunto alla XXIII edizione: con una giuria composta ance da più di 200 utenti lettori del nostro territorio. ARCHIVIO • Acquisizione da parte dell’Amministrazione Comunale dell’archivio fotografico della Società Corale di Mutuo Soccorso e realizzazione del cd con il percorso multimediale sugli antichi mestieri, le tradizioni e la storia del paese dei primi dell’ottocento. • Organizzazione delle attività di promozione culturale per la Giornata dei Beni e delle Attività Culturali, 21 aprile u.s. • Prosecuzione della stesura dell’inventario: unica testimonianza dell’attività amministrativa di un ente e quindi del suo territorio. COOPERAZIONE INTERNAZIONALE • Collaborazione con la Onlus Impruneta-Africa per il Villaggio della Speranza in Tanzania: realizzazione Mostra di Beneficenza insieme alla Sezione Soci Coop Impruneta e Tavarnuzze e Associazione ART-ART. • Realizzazione Marcia Della Pace e della non Violenza con le Scuole e il Tavolo Sociale. • Firma Protocollo Patto Alleanza e Riconoscimento Popolo Saharawi. • Realizzazione progetto d’accoglienza dei bambini Saharawi grazie alla collaborazione e alla partecipazione volontaria delle famiglie imprunetine e di alcune associazioni locali. • Patrocinio al progetto Pax Crhisti per la realizzazione del “Sentiero della Pace” nell’oliveta dei Baruffi. COMUNICAZIONE e U.R.P • Mantenimento dell’alto standard di professionalità offerto dagli operatori nell’attività ordinaria, di front office e di back office, con l’apertura dello sportello al pubblico sulle due sedi Impruneta e Tavarnuzze. • Realizzazione guide, depliant, opuscoli, volantini. • Inserimento del video del bombardamento di Impruneta e del passaggio del fronte nella seconda guerra mondiale sul sito istituzionale. • Informatizzazione integrale del protocollo e della corrispondenza tra uffici. • Stesura del periodico “IN COMUNE”, allegato al prodotto editoriale “IL REPORTER di IMPRUNETA”. POLITICHE GIOVANILI • Creazione di una mailing list per attivare,mantenere, coltivare e intraprendere un dialogo tra i giovani del territorio e l’Assessore. • “LAUREATI IN IMPRUNETINITA”’: l’opportunità per valorizzare le tesi di laurea su Impruneta realizzate dai giovani del territorio. • Monitoraggio, prevenzione e informazione con gli “operatori di strada” e il progetto RAGAZZI D.O.C. in collaborazione con l’Assessorato alla Sicurezza Sociale.

ASSESSORATO URBANISTICA UFFICIO EDILIZIA • Presa in carico della Lottizzazione di Via Torricella e del Piano di recupero della casa del Popolo di Impruneta • Nomina della Commissione Edilizia e della Commissione per il paesaggio • Criteri applicativi del Piano Casa regionale

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Modifica del disciplinare per la redazione e valutazione dei piani aziendali eDirettiva della giunta che vieta di utilizzare piani aziendali in sanatoria Progetto condono: condono 2004 terminato, condono 1994 quasi concluso, condono 1985 in corso

UFFICIO URBANISTICA • Varianti per opere pubbliche: a) preparazione della variante per il depuratore (testo pronto in attesa della relazione di assoggettabilità a VAS da Publiacqua) b)Pozzolatico, strada di collegamento al cimitero, variante pronta in attesa di VAS da Soc. Autostrade • Osservazioni al PIT con valenze per il Piano Paesaggistico • Adeguamento cartografico del PRG • Definizione della procedura di assoggettabilità a VAS( verifica ambientale strategica) • Centro San Sebastiano: avvio del procedimento della variante , prossimo avvio della VAS • Lottizzazione Poste e Falciani avviata verifica di assoggettabilità a VAS • Lottizzazione Via Ho chi Minh , presentazione variante per centro sociale , avviata verifica di assoggettabilità a VAS • PEEP l’orcio: conclusa positivamente l’assoggettabilità a VAS, attese integrazioni richieste da Provincia e Autorità di Bacino • Piano Recupero Sannini Chiti: avviata la verifica di assoggettabilità a VAS, modificati i tempi per il piano di escavazione (approvazione in conferenza dei servizi) • Piano di escavazione Impruneta srl, richiesta integrazioni alla VAS • Cer Pozzolatico, definito rapporto per aree di proprietà del Comune di Impruneta • Solis: interpretazione delle NTA su zone di completamento BCA, in corso il rilascio del permesso a costruire per nuovo stabilimento • Piano delle valorizzazioni e studio per sua modifica • Autostrade: in via di conclusione l’iter del progetto Parco Pali (conferenza dei servizi a fine dicembre), concordato con Anas l’eventuale inserimento della Piazza di Tavarnuzze nel progetto, • Elettrodotto: gestione dei progetti in corso sul versante Le Rosa e incontri per la questione del parco delle Cave. • Presa d’atto del CC del Protocollo d’intesa con Bilancino per trasferimento azienda e riqualificazione dell’area di Via delle fornaci • In corso di stesura protocolli di intesa per spostamento della falegnameria Manetti e dell’ACI • REGOLAMENTO URBANISTICO, creazione dell staff di personale , incarichi tecnici, georeferenziazione del patrimonio edilizio esistente, analisi dei tessuti e definizione delle categorie di intervento, stesura di prime ipotesi per la discussione politica, documento preliminare e prima partecipazione con i cittadini

ASSESSORATO CULTURA, SVILUPPO ECONOMICO E TRASPORTI • • • • • • • • • • • • • • • •

Organizzazione e coordinamento eventi celebrativi 700 anni della terracotta di Impruneta (cartellonistica itinerari del cotto, pubblicazioni, mostra della terracotta) Organizzazione eventi promozionali primavera 2009 e supporto associazioni territorio (antiquariato,primavera in piazza, energie rinnovabili) Organizzazione eventi culturali in concerto con associazioni del territorio(anno Galileiano, 200 anni di Charles Darwin) Coordinamento festa della cioccolata Genio Fiorentino Coordinamento raduno regionale gruppi trekking Convegno con aziende agricole locali per progetti su nuove politiche ambientali, in collaborazione con assessorato all’ambiente Supporto economico rassegna canto corale e musica sotto le stelle Allestimenti artistici in occasione della mostra del cotto ed organizzazione eventi collaterali (arte fiori e terrecotte con Comune Firenze e fornaci storiche) Coordinamento e organizzazione scendinpiazza 2009 comprensivo di iniziative dedicate alla divulgazione della cultura scientifica nelle scuole di Impruneta Supporto iniziativa tavolo sociale (marcia della pace) Supporto logistico ed economico mostra nazionali canina promossa dal CCN di Tavarnuzze Organizzazione grande convegno sul cotto c/o villa Corsini (richiesta finanziamento Camera di commercio) Organizzazione eventi estivi (concerti, spettacoli e iniziative promozionali) Coordinamento Ente Festa dell’uva supporto e finanziamento per 83° festa dell’uva Organizzazione fiera di San Luca (mostre mercato aziende locali,


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incremento area mercatale) ricerca nuovi finanziamenti Convegno locale cotto Oriente/Occidente Organizzazione evento promozionale commercio Tavarnuzze Organizzazione mostra d’arte Luca Alinari Supporto logistico ed economico alle iniziative di Art-Art Supporto logistico ed economico all’associazione Paolieri nella realizzazione del premio di poesia “Mario Gori” Inizio lavori per la realizzazione del progetto sulla strada del cotto (Legge Regionale) Supporto attivazione marchio qualità terracotta artistica Realizzazione gadget promozionali per aziende agricole Coordinamento, organizzazione e promozione eventi natale Impruneta/Tavarnuzze Coordinamento eventi promozionali Olio di Impruneta Coordinamento e supporto mostra fotografica sulle chiese suffragane del Piviere di Impruneta presso Museo arte sacra Coordinamento raduno nazionale camper 140 equipaggi Organizzazione conferenza muro di Berlino Inizio lavori tavolo di concertazione regolamento commercio Lavori di preparazione della gara TPL 2010 Lavori prolungamento linea 36 Cascine del Riccio Inizio lavori CTI nomina Impruneta comune coordinatore del turismo Chianti

ASSESSORATO ALLE POLITICHE AMBIENTALI E DI SVILUPPO TECNOLOGICO Nel corso del 2009 l’attività degli uffici di competenza dell’Assessorato è stata sostanzialmente limitata, tranne alcune limitate azioni di cui si da conto di seguito, alla gestione ordinaria dei servizi e dei procedimenti. Ciò è dovuto sia all’impossibilità di stanziare risorse finanziarie a causa delle note difficoltà di bilancio sia all’impossibilità di formare un vero e proprio ufficio ambiente. La programmazione del lavoro adeguata in corso di anno sulla base delle necessità emerse in altri settori (manutenzioni, urbanistica, etc.) ha comportato il rinvio di attività programmate da questo Assessorato funzionali al raggiungimento di alcuni obiettivi in particolare connessi con l’efficienza energetica e la produzione di energie rinnovabili. Tra le attività straordinarie svolte vi sono: • l’adeguamento del Regolamento di gestione dei rifiuti per consentire la raccolta differenziate dei rifiuti inerti di origine domestica, • la riorganizzazione del servizio di raccolta di rifiuti per estendere le aree servite dalla raccolta differenziata e soprattutto per ridurre i conferimenti impropri e gli abbandoni • la sostituzione dei vecchi cassonetti con materiale nuovo • la messa a regime del servizio di controlla ambientale svolta dagli ispettori SAFI, • una prima ricognizione sugli edifici dell’A.C. finalizzata alla individuazione di coperture su cui realizzare gli impianti fotovoltaici • iniziative promozionali e informative insieme all’assessorato alla Cultura e alla Pubblica istruzione. • Atti volti a favorire il percorso di integrazione e fusione fra le Società Safi e Quadrifoglio • Avvio della progettazione e degli atti necessari alla realizzazione del depuratore di Impruneta

ASSESSORATO AL WELFARE Prima di entrare nel merito dell’attività svolta in questo anno, ritengo utile far conoscere i dati riferiti alla popolazione anziana residente nel nostro Comune: Da un recente censimento la presenza di anziani nel nostro Comune è del 25,53 % della popolazione, • • • •

con più di 65 anni, sono 3793, donne 2163, uomini 1630, con 80 anni, 1.212, di cui donne 769,, uomini 443 con oltre 100 anni: 11 anziani che vivono da soli: 859 di cui, donne 611, uomini 248

L’anno 2009 è stato particolarmente caratterizzato dall’entrata in funzione della Legge 66/2009 della Regione Toscana che ha istituito il fondo regionale per la non autosufficienza. Un fondo destinato al sostegno dei servizi sociosanitari a favore di persone non autosufficienti, disabili e anziani. Gli scopi di questa legge sono: • interventi domiciliari sociosanitari, • interventi per la vita indipendente, • inserimento in strutture residenziali, • inserimenti temporanei di sollievo, Parlando di questa legge dobbiamo parlare anche dell’istituzione dei Punti Insieme, quali centrali di ascolto e prima accoglienza per una lettura immediata del/i bisogni. Nel nostro Comune sono due, uno a Impruneta e uno a Tavarnuzze. Con la legge 66 è stato possibile attivare una serie di interventi a favore di anziane e disabili del nostro Comune, interventi effettuati dalla Commissione UVM, si tratta di una commissione multidisciplinare, composta da: medico del distretto, assistente sociale, infermiere del distretto, oltre ad essere integrata dal MMG della persona sottoposta a valutazione.

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I casi trattati sono stati, ad oggi 179,i cui: 53 servizi di assistenza domiciliare, 33 ricoveri temporanei di sollievo, 24 ricoveri in centri diurni, 22 ricoveri in RSA, 9 interventi di pronto sociale o di accompagnamento del/la badante, 27 contributi economici. Non dico una cosa nuova se ricordo che siamo in piena crisi economica e come sempre sono le famiglie che subiscono questa situazione, famiglie con minori, famiglie con anziani, famiglie con disabili. E’ un problema non presente nelle cronache, ma che non consente la programmazione adeguata e l’erogazione di servizi. Anche il patto di stabilità avrà ripercussioni dirette su chi ha bisogno di servizi, il difficile sarà spiegare agli anziani e a quanti sono assistiti dal Comune le difficoltà nel mantenere gli attuali livelli di assistenza. E nonostante la forte diminuzione anche del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali non sono mancati interventi determinati ad aiutare le persone e le famiglie in genere, uno sforzo notevole per un Comune come il nostro ma che sta a significare, come sempre, l’attenzione dell’amministrazione Comunale verso le categorie più deboli, con interventi e servizi da non far venire meno le certezze acquisite. In questo contesto, e affinché non si rimanga distratti da altre tematiche, anche se importanti e di rilievo, mi piace far conoscere l’impegno dell’amministrazione Comunale in tema di assistenza sociale, che non è solo verso gli anziani, ma che guarda a tutto tondo le tematiche del disagio in generale: Vari interventi sono svolti con l’attivazione di progetti che interessano varie situazioni della nostra comunità, anziani, disabili, cittadini stranieri :

PROGETTI DI INTERVENTO PER MINORI

UTENTI

Servizio assistenza educativa domiciliare per minori 35 E’ lo strumento principe di intervento per i servizi sociali, sia per la prevenzione del disagio minorile sia per le attività di recupero della situazione a rischio o già conclamata. Occhio al tempo 40 Il progetto è rivolto ai minori frequentanti le scuole dell’obbligo ed il primo biennio delle superiori. Progetto operativo a valenza zonale per minori psichiatrici 1 Il progetto prevede, l’implementazione di servizi e assistenza per minori seguiti dal servizio psichiatrico. PROGETTI DI INTERVENTO PER DISABILI VAI vita autonoma indipendente 3 Il progetto intende creare esperienze ed occasioni di integrazione con il mondo sociale e lavorativo di cittadini disabili, sperimentazione di autonomia abitativa ed inserimenti lavorativi. Progetto Solidarietà in Rete Svolto dal Gruppo Volontari di Tavarnuzze relativo al censimento e messa in rete delle associazioni del territorio che si occupano di disabilità. Dopo di noi sarà attivato il 15 dicembre prossimo Si tratta di un nuovo progetto realizzato fra tutti i comuni compresi nella SDS Sud Est che sarà attivato il 15 dicembre prossimo. PROGETTI DI INTERVENTO PER ANZIANI UTENTI PUAT (punto unico di accesso per la non autosufficienza) 19 Il progetto Assistenza continuativa a persone anziane non autosufficienti PUAT è diretto prevalentemente al mantenimento della persona anziana all’interno del contesto familiare, assicurando forme di sostegno diretto e indiretto/integrativo alle famiglie, sulla base di indici di gravità del bisogno. Vacanze anziani 5 Progetto che vede l’AUSER coordinatore delle vacanze anziani, previste tre uscite due al mare giugno settembre e una ai monti luglio. Telesoccorso 5 La teleassistenza si propone lo scopo di fornire copertura assistenziale operata mediante telefono, a favore di quei soggetti che presentano situazioni di rischio per l’età avanzata, le condizioni psicofisiche, lo stato di solitudine. Estate sicura anziani 10 Il progetto prevede misure e azioni assistenziali e sanitarie a protezione della popolazione anziana ultra 75enne, allo scopo di prevenire e alleviare i disagi provocati sia da anomale condizioni climatiche che da eventuali situazioni di isolamento dovute all’assenza temporanea di familiari. Sportello Punto Anziani Avente la finalità di promuovere un’attività di ascolto e di consulenza, anche per la compilazione di modulistica, sia all’anziano che al nucleo familiare.

PROGETTI DI INTERVENTO PER STRANIERI Oltre le Parole Importante laboratorio della lingua italiana effettuato in ambiente scolastico. Rivolto agli studenti stranieri frequentanti le scuole del territorio. Acculturazione per minori e non extracomunitari residenti sul territorio Il progetto prevede di offrire agli extracomunitari residenti, opportunità di crescita culturale e formativa al fine di consentire una migliore integrazione. Progetto Migranti E’ un progetto di zona della Società della Salute Firenze Sud-Est a sostegno dell’attività dei servizi dei comuni e delle scuole relative alle questioni dell’immigrazione. PROGETTI DI INTERVENTO PER GIOVANI E FAMIGLIE Ragazzi DOC Il progetto prevede attraverso la figura degli operatori di strada, alla prevenzione del disagio giovanile. Progetto sostegno alla natalità Il progetto prevede erogazione di contributi economici a sostegno sia della donna in difficoltà che si trova in stato di gravidanza, sia a nuclei con minori fino al compimento del terzo anno di vita del bambino, contributo alle donne prive dei benefici totali o parziali relativi al trattamento di maternità. ALTRI PROGETTI Scendi in Piazza Con il progetto il Tavolo Sociale, costituito da cittadini e associazioni attive sul territorio di Tavarnuzze, intende proseguire la realizzazione di nuove reti sociali e il potenziamento delle reti già attive. Progetto Microcredito di solidarietà L’obbiettivo di questo progetto è quello di favorire l’accesso al credito per esigenze primarie di quelle persone residenti che non hanno la possibilità di ottenere finanziamenti nell’ambito dei normali canali bancari. Legge Regionale 431/1998 contributo affitto Come per gli anni passati anche per l’anno 2009 l’Ente mette a disposizione delle risorse di bilancio proprie per incrementare il fondo integrazione dei canoni di locazione al fine di mitigare l’incidenza degli alti affitti sui redditi delle famiglie.

UTENTI 20

UTENTI 80/150

18

UTENTI

83

Oltre a 4 progetti speciali con una spesa di oltre 15mila euro. Da tener presente che l’amministrazione Comunale copartecipa economicamente a quanti sono ricoverati in strutture, non solo c/o l’Opera Pia ma anche fuori Impruneta e non solo anziani ma anche disabili e quanti necessitano di assistenza: con un costo giornaliero ad oggi di 474,00 Euro ricoveri in RSA 16, in Centri diurni 4, Sicuramente un dato che tenderà ad aumentare nei prossimi mesi. Per concludere vorrei comunicarvi i dati d’interventi diretti del nostro Comune ovvero quelli prodotti dalla commissione assistenza: I casi trattati sono stati 250 di cui sono stati concessi 3.062, buoni COOP x c.a 15.310,00 109 I5 13

i contributi assegnati x € 42.000 i contributi commissione UVM x € 15.000 le attivazioni di assistenza domiciliare x 14 persone,

La commissione assistenza ha effettuato anche interventi su minori che frequentano la scuola concedendo alle famiglie esoneri dal pagamento: della tassa scolastica 11, mensa 11 e trasporto 13. Per quanto riguarda gli interventi e quindi gli impegni per l’anno 2010, dobbiamo confermare l’impegno a mantenere alto il livello dei servizi sociali del nostro Comune. L’ipotesi di tagli e/o riduzioni per il settore sociale vuol dire negare alle persone e alle famiglie in difficoltà di reggere all’attuale crisi, mentre diversamente il mantenimento degli impegni 2009 significa andare incontro alle difficoltà, consentire, anche se modestamente, alle persone di reggere a questa fase di crisi. Nel 2010 verranno attivati nuovi progetti in rete con gli altri comuni della SDS che impegneranno risorse importanti del bilancio sociale del nostro Comune. e l’ipotesi di tagli sul bilancio sociale sarà la compensazione con questi nuovi impegni. SETTORE CASA Per quanto attiene al settore casa, nell’anno 2009 sono stati assegnati 12 nuovi alloggi ad altrettante famiglie, intervento Sassi Neri. Altre 2 famiglie hanno beneficiato dell’assegnazione di alloggi ERP lasciati liberi. Sta per concludersi l’intervento di Via Ho Chi Min per otto alloggi, ed è in corso un nuovo bando per alloggi ERP.


i gruppi consiliari PARTITO DEMOCRATICO L’IMPEGNO DEL PD PER LA SCUOLA La scuola italiana per effetto del decreto-legge Gelmini-Tremonti, ha subito un taglio che ammonta a circa 8 miliardi di euro. Le conseguenze di questo taglio hanno inciso oltre che sul piano della riduzione dei posti di lavoro anche su quello della qualità dell’offerta formativa. Ad Impruneta abbiamo un unico istituto omnicomprensivo: 7 plessi scolastici tra capoluogo e frazioni, 6 edifici di proprietà del Comune, 1 in affitto.3 realtà paritarie importanti e ben consolidate nel territorio. La scuola dell’infanzia, dove funzionano 11 sezioni, per 276 bambini, con un 11.5% di alunni stranieri, vede, purtroppo, sezioni numerose, al massimo secondo il limite previsto. Nella scuola primaria sono state create, in base alle molteplici richieste delle famiglie, 22 classi a tempo lungo (le 40 ore) e solo una quinta mantiene la vecchia organizzazione modulare. La percentuale degli alunni stranieri è il 13.80%. Le risorse di organico permettono, per questo anno,

di garantire l’attivazione di progetti finalizzati al recupero, al potenziamento, e all’alfabetizzazione degli alunni stranieri; non essendo però previste le “compresenze” si avranno una riduzione di molte di quelle attività che in una classe, soprattutto se numerosa, richiedono una conduzione condivisa, come ad esempio le gite didattiche. Il cambiamento più significativo si è avuto, comunque, nella scuola secondaria di primo grado: le classi sono abbastanza numerose, per 383 studenti, con il 12% di alunni stranieri e l’articolazione del tempo scuola vede le 30 ore al posto delle precedenti 33. La riduzione da 3 a 2 ore delle discipline di tecnologia e di francese ha determinato la diminuzione dell’organico e il cambiamento dei docenti sulle classi con grave disagio per gli alunni e per i docenti stessi. Poiché non ci sono disponibilità di docenti, si stanno richiedendo le risorse per poter assicurare agli alunni l’attività alternativa all’insegnamento della religione cattolica. Una diminuzione complessiva rispetto allo scorso anno nell’organico dei docenti porterà an-

LA SINISTRA

PARTITO DELLE LIBERTÀ

IL COMUNE DI IMPRUNETA NON È UN “COMUNE VIRTUOSO”

SARA’ COLPA DEL PATTO DI STABILITA’?

100 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE TOSCANA PER 32 COMUNI E UNA PROVINCIA; COSI POTRANNO SUPERARE I LIMITI IMPOSTI DAL PATTO DI STABILITA’ Trentadue comuni toscani e una provincia potranno superare il patto di stabilità interno: ovvero i limiti di liquidità dell’accordo, posto dal governo tutti gli enti locali per tenere a freno la spesa pubblica italiana. E così potranno essere subito pagate, prema della fine dell’anno , molte imprese che per quel patto non potevano vedersi saldare le fatture di lavori già effettuati, nonostante che in cassa i Comuni i soldi per farlo, paradossalmente,ce li avessero. Un risultato reso possibile dalla cessione di 100 milioni della quota di liquidità della Regione agli Enti Locali. Solo però a quelli “virtuosi”, perché così, al massimo, ammette la norma nazionale: ovvero ai Comuni e alle Province che nel 2007 hanno rispettato il patto di stabilità, che hanno un numero dei dipendenti , rispetto alla propria popolazione ,inferiore alla media nazionale e che l’anno scorso, per la spesa più della media dei tre anni precedenti, dal 2005 al 2007. La Giunta regionale ha assunto il provvedimento non appena ricevuto il via libera dal Ministero dell’Economia e tutte le 33 domande che sono pervenute negli uffici della Regione dagli enti locali saranno soddisfatte, quasi nella loro interezza. Il meccanismo è semplice; il Patto di Stabilità fissa per le Regioni un tetto sulla spesa autorizzata e un secondo tetto sulle uscite di cassa e non sempre le due coincidono. Ci sono investimenti previsti e poi rinviati; ci sono lavori che si allungano e quindi non immediatamente liquidabili. I 100 milioni della Regione permetteranno quindi di liquidare spese che non potevano essere liquidate, nonostante che nelle Casse dei Comuni ci fossero i soldi per farlo, e che potevano essere utilizzati per : scuole, viabilità, ma anche fognature e l’acquisto di scuolabus! …e il Comune di Impruneta? …nessuna domanda inoltrata …nessun “soldo”arrivato! …e poi si vendono i “Verdi Pubblici”!!! ...Complimenti!

La Sinistra Impruneta www.lasinistraimpruneta.it Marco Mazzetti Riccardo Lazzerini

Guardo il meraviglioso cipresso centenario che quest’anno prenderà il posto dello striminzito abete natalizio che la nostra A.C. sciorina annualmente ai malcapitati Imprunetini di fronte alla nostra Basilica e non posso che essere soddisfatta dell’ idea, anche perché immagino sia stato adottato questo accorgimento onde risanare le miserevoli casse del nostro Comune. La prima sera in cui si sono accese le luminarie dell’albero sono rimasta sbigottita nel notare l’oculatezza che l’A.C. ha usato nell’addobbo: metà albero viene illuminato da una decina di fili con lampadine bianche e……. niente più. Il primo pensiero che mi è balenato è stato :”Forse avranno voluto fare coppia con la “panchina d’oro”! Poi ripensandoci mi sono detta che non era rispettoso verso i miei Concittadini avvalermi di una “sì costosa” spiritosaggine. Quindi la facezia si è mutata in irritazione perché , ancora una volta, dobbiamo contestare una A.C. che non dimostra alcuna attenzione e considerazione nei confronti dei suoi Amministrati, neppure durante il Periodo Natalizio, quando in ogni piccolo o grande comune gioiosi alberi di Natale fanno splendere le Piazze e le strade, appagando la vista di bimbi ed adulti. “Dalle piccole alle grandi cose” dice un proverbio. Impruneta ed i suoi abitanti amano il bello, non si accontentano del “…meglio che nulla……”. Ancora i nostri Amministratori non l’hanno capito: o meglio…..se ne infischiano.!!!!!! Un felice 2010 pieno di serenità. Maria Teresa Lombardini Capogruppo PDL

che riduzioni nelle classi dove sono inseriti alunni disabili. Di fronte a questa deprimente situazione il PD ha voluto ribadire con una mozione l’impegno, forte e deciso, per un’azione di difesa e di sostegno della Scuola che valorizzi l’autonomia scolastica e salvaguardi la qualità dell’offerta formativa garantendo un adeguato livello dei servizi complementari e di sostegno alla didattica. Si chiede inoltre al Governo di dotare gli Enti Locali degli strumenti idonei per poter svolgere a pieno il loro ruolo, in particolare per quanto attiene all’edilizia scolastica, attraverso una modifica del Patto di Stabilità che permetta di investire le risorse necessarie alla soluzione delle criticità emergenti. IL GRUPPO CONSILIARE DEL P.D. DI IMPRUNETA Per scrivere al Gruppo mail pd.impruneta@alice.it

OBBIETTIVO COMUNE CHIUSO, CON DIFFICOLTÀ, IL BILANCIO 2009 RESTANO LE CARENZE NELLA MANUTENZIONE, LE OPERE RIMANDATE E LA PREOCCUPAZIONE PER IL 2010 La chiusura del bilancio diviene d’anno in anno un esercizio sempre più acrobatico: i soldi entrano ed escono da un capitolo all’altro, da un titolo all’altro, da un anno al successivo. Si scompongono e si ricompongono in una girandola contabile sicuramente legittima ma che rischia di oscurare la vera situazione finanziaria. Sono ormai diversi anni che l’obbligo del pareggio economico o corrente non è soddisfatto; infatti le spese correnti – tanto per intendersi: stipendi, interessi passivi e rate di mutui da rimborsare - non sono coperte dalle entrate ordinarie ovvero dalle tasse, dai proventi dei servizi e dai contributi statali, si fa ricorso a entrate straordinarie o irripetibili come la vendita del patrimonio pubblico, le multe stradali e gli oneri concessori che, per loro natura, sarebbero destinati a finanziare investimenti e opere di urbanizzazione (fogne, strade ecc.). L’Amministrazione utilizza i soldi destinati agli investimenti per pagare le spese correnti, si rinviano inoltre all’anno successivo, in modo indiscriminato, spese pur necessarie: viene da domandarsi per quanti anni ancora dovremo rinunciare a fogne, edifici scolastici efficienti, strade senza buche, illuminazione pubblica che funziona, strutture per lo sport e per i servizi? L’Amministrazione incolpa della paralisi il Patto di Stabilità che gli impedisce di realizzare gli investimenti già finanziati ma non spiega perché non è riuscita a realizzarli a tempo debito, perché la circonvallazione costa il 270% in più, perché sono stati persi 355.000 euro con lo swap del 2004, perché dei ritardi su piano strutturale e regolamento urbanistico, perché... Per informazioni e segnalare problemi massimobisignano@libero.it, per le attività svolte consultare il sito www.obbiettivocomuneimpruneta.org

Il Capo Gruppo Consiliare Massimo Bisignano

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NOTIZIE UTILI GENNAIO TRIBUTI Entro il 20 gennaio 2010 dovranno essere presentate presso le sedi URP, o inviate per raccomandata, le denunce di inizio utenza o di variazione della TARSU (Tassa per la Raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani) effettuata nel 2009.

FEBBRAIO 2010 Domenica 7 ore 17.00 Domenica 14 ore 17.00

“Pochettino e l’Orco” Progetto teatrale di Massimo Mattioli

Info e prenotazioni 055 2373494 – 3337128510

TRASPORTO SCOLASTICO Entro il 31 gennaio 2010 dovrà essere pagata la seconda rata del trasporto scolastico, sul conto corrente postale 172502 intestato a Comune di Impruneta – Servizio Tesoreria.

FUORI RASSEGNA Domenica 21 ore 17.00

CONTRIBUTO PER NUCLEO FAMILIARE NUMEROSO Entro il 31 gennaio 2010 è possibile presentare la domanda per ottenere il contributo per il nucleo familiare per l’anno 2009.

DA GENNAIO PARTE LA NUOVA RASSEGNA DI TEATRO IN VERNACOLO DAL NOME “IL TEATRO DELL’OTTO” con la seguente programmazione:

La modulistica per la domanda è reperibile presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) e sul sito www.comune.impruneta.fi.it .

GENNAIO 2010 Sabato 09 ore 21.00

VACANZE ANZIANI 2010 Giovedì 14 gennaio 2010 si terranno gli incontri indetti dall’Associazone Auser di Impruneta per le vacanze anziani 2010, presso: - il Palazzo Comunale (Sala Giunta), dalle ore 15.00 alle ore 17.00 P.za Buondelmonti, 41 Impruneta - la sala riunioni via F.lli Rosselli,6 (1° piano), dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Tavarnuzze

“Domani è festa …e si mangia la minestra” Regia di Sergio Ciulli

I POCHI E NEMMEN TANTO BONI con “ I’bisnonno Garibaldo “ di Dory Cey

Sabato 16 ore 21.00

I MALERBI con “L’eredità di zio Egisto” di Antonella Zucchini

Sabato 23 ore 21.00

IL VASO DI PANDORA con “E chi vive si dà pace” di Augusto Novelli

TEATRO MODERNO Arci Tavarnuzze via Gramsci 5

Sabato 30 ore 21.00

GRUPPO TEATRALE EVEREST con “ A tombola con il morto” di Massimo Beni

La storica Associazione Culturale “ Vieniteloracconto” prosegue nella rassegna teatrale dei ragazzi e dei giovani “L’Isola che non c’era” con la seguente programmazione:

FEBBRAIO 2010 Sabato 06 ore 21.00

GENNAIO 2010 Domenica 10 ore 17.00 Domenica 17 ore 17.00 Domenica 24 ore 17.00 Domenica 31 ore 17.00

Sabato 13 ore 21.00

I’ CALENDIMAGGIO con “Il Gatto in Cantina” di Nando Vitali

Sabato 27 ore 21.00

LA PICCOLA RIBALTA con “Casa nova... Vita nova” di V. Gioli , M. de Maio

“La Spada nella Roccia” Progetto teatrale di Massimo Mattioli “La Magica scatola delle Fiabe” di e con Paola Coppini

COMPAGNIA CESARI IGNESTI con “Una di quelle” di Dory Cey

CENTO DI QUESTI GIORNI…… IN QUESTI ULTIMI MESI DELL’ANNO IL COMUNE ED IN PARTICOLARE L’ASSESSORE LA WELFARE PAOLO POGGINI, HA FESTEGGIATO DUE CENTENARIE; LE SIGNORE, FOSSATI NATALINA 100 ANNI IL 22/11/2009 E FALCINAI IDA 100 ANNI IL 06/12/2009, IN BUONA SALUTE HANNO ACCOLTO CON FAVORE IL SALUTO DELL’AMMINISTRAZIONE CHE A REGALATO LORO UN PICCOLO RICORDO IN COTTO IMPRUNETINO. UN SENTITO GRAZIE ALLE FAMIGLIE DELLE NOSTRE “NONNE” CHE HANNO FESTEGGIATO CON BRINDISI E DOLCI QUESTE BELLISSIMI COMPLEANNI.

Fossati Natalina

Falcinai Ida


noi e gli altri

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FRATELLANZA MILITARE. Nata nel 1872, l’associazione garantisce ancora oggi sostegno a chi ne ha più bisogno

Un secolo al servizio della città

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37 anni al servizio della città e dei fiorentini. La Fratellanza militare di Firenze nasce nel 1872 ad opera di un gruppo di reduci di guerra che prestavano soccorso agli aderenti all’associazione, ma bastano pochi anni per trasformarla in associazione volontaria aperta a tutta la cittadinanza, nessuno escluso. “Si chiama Fratellanza Militare perché è un retaggio della guerra d’indipendenza ma oggi di militare non c’è più niente, ci spostiamo con le ambulanze non coi carri armati”. Sorride Stefano Naldi, segretario dell’associazione, che spiega con entusiasmo tutti i servizi che riescono, con tanto impegno, a offrire alla città. 11mila soci reali (ovvero soci che annualmente versano una quota di 15 euro) di cui circa 700 impegnati in attività di volontariato per un totale di 140mila ore di servizio offerte alla cittadinanza. “I volontari sono tanti ma potrebbero essere molti di più, ci sarebbe ancora moltissimo da fare – continua Naldi -. Riusciamo a soddisfare una buona percentuale delle richieste che riceviamo, ma quello che facciamo non è ancora abbastanza. Ci piacerebbe coinvolgere di più i giovani”. La domanda è altissima e l’offerta è differenziata. La fratellanza è in contatto diretto col 118 e mette a disposizione le ambulanze e il personale volontario per il primo soccorso (vengono svolti dei corsi formativi per chi svolge attività di questo genere a bordo delle ambulanze), ma si mette a disposizione anche per attività di carattere sociale, come l’accompagnamento degli anziani, l’assistenza domiciliare o l’aiuto ai disabili. “A chi si mette a disposizione per il servizio volontario – continua Naldi – chiediamo una disponibilità di due ore settimanali”. Studenti, casalinghe, professionisti, pensionati, l’identikit del volontario è quantomai variegato. “Ogni volontario è fondamentale, perché la differenziazione consente di 1037816

coprire tutte le necessità”. Tutti questi servizi sono forniti gratuitamente, chi vuole può lasciare un’offerta, ma non è obbligatorio, mentre per consentire alla Fratellanza di autofinanziarsi sono stati intrapresi le cosiddette “attività commerciali marginali” di onoranze funebri e di servizio ambulatoriale. Dal 31 gennaio pros-

simo i due locali che la Fratellanza affittava alla Asl (via Sant’Agostino e cia di San Salvi) cesseranno di esistere e i cittadini potranno rivolgersi ai nuovi ambulatori che la Asl designerà. “Siamo consapevoli che certe scelte possono talvolta arrecare disagio alla cittadinanza – ha detto il presidente della Fratellanza Filippo Al-

legri - ma come associazione di volontariato viste le troppe problematiche nate nel continuare a gestire tale servizio abbiamo preferito interrompere tale rapporto ed iniziare da subito a pensare ad un nuovo servizio altrettanto utile per la popolazione che speriamo a breve di po/L.F. ter comunicare”.

Undicimila soci sparsi sul territorio fiorentino e 700 volontari che prestano attivamente servizio mettendosi a disposizione di chi è in difficoltà. Il segretario Stefano Naldi: “Facciamo tanto, ma insieme ai giovani si potrebbe fare molto di più”


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l’inchiesta

Gennaio 2010

IL CASO/1. Gli impianti del Visarno e Le Mulina stanno per subire un cambiamento radicale

Ippodromi, un lungo inverno in attesa della grande svolta Luca Serranò

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nno cruciale, il 2010, per l’ippica fiorentina. Nonostante la firma della convenzione tra il Comune e l’ente gestore risalga a un anno fa, infatti, gli impianti del Visarno e Le Mulina s’apprestano a subire un cambiamento radicale. La svolta si deve all’amministratore delegato di Ippodromi fiorentini s.p.a., Concetto Mazzarella, che già nei mesi scorsi aveva presentato a grandi linee il suo piano di rilancio. Punto qualificante del progetto è l’accorpamento delle corse di trotto e di galoppo in un’unica struttura, il Visarno, destinata ad ospitare anche un mini casino, un ristorante e una sala-eventi. L’impianto de Le Mulina, così, potrebbe tornare nella disponibilità del Comune o essere convertito ad altra destinazione. “E se invece il trotto scomparisse del tutto?”, sussurra sibillino un operatore dell’ippodromo. “Ci vuole poco, basta spostare le corse altrove”. Una

sensazione diffusa ma senza alcun riscontro, che ben spiega il clima di incertezza che si respira tra gli addetti ai lavori. Oltre un mese fa, d’altra parte, Ippodromi fiorentini s.p.a. ha aperto le pratiche di licenziamento per 18 dipendenti (su 48), tra cui molte donne e molti giovani. “Ci avevano offerto un contratto di solidarietà ma non abbiamo accettato spiegano dalla r.s.u - perché pagare colpe altrui?”. Ippodromi fiorentini s.p.a. ha motivato la riduzione di personale con l’ostracismo dei lavoratori e la crisi complessiva del settore. Lo stesso Concetto Mazzarella, proprietario dell’ippodromo di Siracusa, ha poi indicato nell’austerity imposta dall’Unire (tagli ai costi, diminuzione del numero di corse) una delle cause principali del ridimensionamento. Oltre ai 18 licenziati, ad ogni modo, a pagare le spese del crollo delle scommesse è soprattutto lo storico impianto di via del Pegaso, fino a pochi anni fa tra i più “remunerativi” di tutta la penisola. Un declino su cui molti operatori si dividono, chi prendendosela con la concorrenza, chi lamentando le condizioni quasi

fatiscenti della struttura. Di certo c’è che la girandola di cessioni di ramo d’azienda che ha interessato l’ente gestore (da Ippodromi & Città a Cascine S.r.l. fino all’attuale Ippodromi fiorentini s.p.a.) prima e dopo l’assegnazione del bando di gara (30/09/2008), ha comportato il rinvio di molti lavori necessari al perfetto funzionamento de Le Mulina. La delibera di giunta adottata l’11/11/2008, relatore Tea Albini, indicava nel 31/11/2009 il limite ultimo per ristrutturare “la palazzina ex biglietteria distrutta da un incendio… e la Palazzina Scuderie”. Interventi mai ultimati, ma che un provvedimento dirigenziale del settembre scorso ha ulteriormente prorogato all’aprile 2011, proprio alla luce del cambio di gestione. “Che almeno si investa sul Visarno”, commenta sconsolato un vecchio scommettitore, mentre si passa tra le dita uno scontrino stropicciato. Poco distante, un gruppetto di fantini conversa allegramente e due operai si divertono a fare arrabbiare la barista. Loro, più di altri, sentiranno la mancanza del vecchio Le Mulina, luogo di vizio solo per alcuni.

Il progetto prevede che trotto e galoppo vengano accorpati in un’unica struttura destinata a ospitare anche un mini casinò, un ristorante e una sala eventi. Tra i lavoratori si respira però qualche incertezza, acuita dal recente licenziamento di 18 dipendenti ROLANDO VERSARI 63 anni, barista

TOMMASO CAVERNI 28 anni, studente

GIOVANNI RIGACCI 53 anni, edicolante

“Servono limiti per le macchinette”

“Molti giocano solo per divertirsi”

“Servirebbe qualche regola in più”

“Tanti miei colleghi si sono attrezzati con video poker e slot machine, una scelta che non condivido e che in fondo ritengo un po’ pericolosa. Troppa gente si rovina con quelle macchinette, servono limiti ulteriori e regole precise”.

“La questione è complicata. Molti miei coetanei giocano solo per divertirsi, senza accanimento, e credo siano pochi quelli che ne rimangono invischiati. Certo lo Stato deve deporre l’ipocrisia e affrontare il problema, non è accettabile che lotterie e scommesse invadano la nostra vita quotidiana.”

“Qualche regola in più non farebbe certo male. Ormai si può giocare dappertutto, alla stazione come al bar, e per quanto sia contrario ad ogni forma di proibizionismo credo si debba valutare attentamente la questione. Non vorrei che le nuove generazioni crescessero col mito dell’azzardo”.

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l’inchiesta

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IL CASO/2. Le corse dei cavalli non attirano più, ma il gioco d’azzardo è in ottima salute

Un esercito di persone “risucchiate” dal vizio Luca Serranò

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on l’avvento di internet e il boom delle scommesse sportive le corse dei cavalli hanno perso centralità nell’immaginario degli amanti del gioco. Quote troppo basse, feroce concorrenza (soprattutto on line) e i dubbi striscianti sul regolare svolgimento delle gare hanno infatti relegato l’ippica ad un ruolo marginale. Il flusso di puntate a livello nazionale cala al ritmo di svariati milioni di euro l’anno (500 in meno tra il 2007 e il 2008), mentre gli ippodromi hanno perso gran parte della loro clientela. Lontani i tempi in cui a Firenze c’era la fila per pagare l’ingresso a Le Mulina, distante anni luce il periodo d’oro delle agenzie ippiche. Ormai negli innumerevoli centri autorizzati alla raccolta di scommesse è il calcio a farla da padrone, mentre sono le slot machine (tarate al 75 per cento) a preannunciarsi come l’affare del secolo. Pochi spiccioli di manutenzione e un numero altissimo di potenziali giocatori hanno spinto le principali agenzie come i semplici tabaccai a ricorrere a queste “macchine da profitto”. In via Martelli, a tal proposito, si è giunti a costruire una stanza ad hoc ad uso e consumo dei fumatori, mentre un progetto simile sembra in cantiere anche per i vecchi locali di via del Prato. A breve, grazie ad un sofisticato sistema di collegamento tra

le macchine, dovrebbe partire anche una sorta di super enalotto nazionale delle slot machine, con tanto di montepremi milionario. La necessità di porre un limite al gioco “selvaggio”, a questo punto, comincia a farsi largo tra gli stessi addetti ai lavori, stanchi di scacciare ragazzi minorenni e di vedere padri di famiglia scialacquare gran parte del proprio stipendio. “Sono scene che preferirei non vedere - spiega il direttore di un noto centro scommesse che vuol mantenere l’anonimato - se tra i giocatori di cavalli manca il ricambio generazionale, in tutti gli altri casi la clientela è davvero troppo giovane. E’ una situazione che mi ricorda il periodo del cambio lira- euro: quanti sprechi e quanta incoscienza in quegli anni”. Davvero complicato arginare un fenomeno in così rapida espansione, anche alla luce delle frantumazione dell’offerta in mille opportunità. Lo Stato, d’altra parte, beneficia non poco dell’“azzardo” legalizzato, accantonando quella vocazione proibizionista tante volte praticata. Si calcola infatti che circa l’80 per cento degli italiani scommetta regolarmente, mentre sono 700 mila i giocatori affetti da vizio conclamato. Cifre che aiutano a inquadrare ancor meglio la crisi dell’ippica, che rispetto alle altre declinazioni del mondo del gioco (poker on line, slot machine, lotterie, concorsi a pronostico) segna decisamente il passo. L’Italia raccontata in “Febbre da cavallo”, d’altra parte, è poco più di uno sbiadito ricordo.

GIANCARLO PAOLIERI 31 anni, tabaccaio

MARCO GIOVANNONI 54 anni, commerciante

ALESSIO GRANA 29 anni, events manager

“Il gratta e vinci? Fa compagnia agli anziani”

“Meno dannoso aprire nuovi casinò”

“Non ci vedo niente di male”

“Noi siamo attrezzati per scommesse e lotterie, il libero mercato lo consente e non vedo perché dovremmo rinunciarvi. Metà dell’incasso giornaliero viene dai Gratta e Vinci, un gioco che in fondo tiene compagnia alle persone anziane come la radio o la tv”.

“Proprio non capisco come si sia arrivati a tutto questo. Fino a pochi anni fa ero un assiduo giocatore, e capisco cosa scatta nella mente di chi tenta la fortuna. Penso sarebbe stato meno dannoso aprire nuovi casinò, la frammentazione dell’offerta rischia di calamitare anche le persone più indifese”.

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“Non ci vedo niente di male, la società non offre altre valvole di sfogo e la gente si diverte come può. Quel che fa più rabbia, semmai, è il moralismo a giorni alterni dello Stato. Credo proprio che lo schema vizi privati-pubbliche virtù sia la quintessenza della politica italiana”.


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oroscopo

Gennaio 2010

Ariete

20 marzo • 20 aprile Con il 2010 si annunciano buone nuove in arrivo per gli arieti, ma ci vorrà un po’ di pazienza, perché il trionfo vero arriverà solo questa primavera e più ancora in estate, stagione speciale per gli affari di cuore dei nati del segno. Benissimo andrà in questo periodo ai cuori solitari, che potrebbero finalmente trovare compagnia, mentre le coppie rodate arriveranno a un banco di prova. Sul fronte lavorativo i primi mesi dell’anno porteranno una ricca raccolta di quanto seminato l’anno scorso, con belle soddisfazioni per chi ha faticato tanto per guadagnare quello scatto in avanti.

Toro

21 aprile • 21 maggio Per i nati sotto il segno del toro quest’anno non mancheranno le soddisfazioni, specialmente sul fronte lavorativo. In questo settore infatti vi aspettano dodici mesi movimentati, dinamici, densi di incontri: l’importante è prestare molta attenzione anche ai minimi dettagli in fase di pianificazione, dopo la strada sarà in discesa. Una buona abitudine sarà quella di contare fino a dieci prima di dire cose di cui ci si può pentire. Per i cuori solitari non mancheranno nuovi e promettenti incontri, mentre chi è già in compagnia potrebbe trovarsi di fronte a un bivio e fare quel passo che rimanda da tempo.

Bilancia

Scorpione

Le stelle della Maga Lula 23 settembre • 22 ottobre Avete tentennato tanto durante l’anno passato, e invece il 2010 adesso si presenta come l’anno della svolta. Quello delle rivoluzioni nella vostra vita, dei cambiamenti che un tempo vi spaventavano e che adesso invece vi sembrano tanto semplici. Anche il portafoglio beneficerà di queste trasformazioni e finalmente avrete la serenità per pensare alle questioni lasciate in sospeso. L’importante è però che voi non vi facciate prendere la mano dalle vostre faccende finendo per distrarvi e dimenticare le persone che avete accanto e che richiedono le vostre attenzioni.

23 ottobre • 22 novembre Si parte bene e si finisce meglio, questa volta. L’anno nuovo farà vedere di che pasta è fatto fin dai primi giorni, regalandovi un po’ di sollievo dopo un 2009 tribolato. Lavoro e finanze saranno illuminati da una luce nuova, e quella boccata d’ossigeno che aspettavate da così tanto tempo finalmente arriverà regalandovi finalmente un po’ di serenità. Importante è non tirare i remi in barca e continuare a impegnarsi a fondo, con tanta pazienza, chiedendo aiuto e consigli a chi avete intorno se ce n’è bisogno e senza fare troppo dietrologie quando qualcosa sembra non andare per il verso giusto.

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Qualcuno ci crede, qualcuno no. Per qualcuno le stelle sono solo puntini luminosi da guardare dal basso, per altri sono oracoli da ascoltare con orecchio attento. Ma insomma, crederci o non crederci, un’occhiata all’oroscopo si finisce per darla sempre. Scettica oppure convinta, speranzosa oppure rassegnata. Una ricerca recente ha raccontato che a Firenze il 31 per cento degli intervistati ha ammesso di consultare l’oroscopo riguardo a diversi argomenti, dal lavoro all’amore. Un altro 31 per cento si è dichiarato scettico, ma ha spiegato che questo non gli impedisce di buttare uno sguardo alle previsioni degli astri. Ma c’è un dato più impressionante ancora: il 4.5 per cento ha ammesso di basare le scelte della giornata sul responso delle stelle. Insomma, gli astri vanno sempre di moda e non smettono di affascinare: e allora sentiamo cosa hanno da raccontarci e che ci promettono per l’anno che è appena iniziato. Se poi avevano ragione, si vedrà…


2010

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Gemelli

22 maggio • 21 giugno Vietato farsi scoraggiare da un inizio anno poco promettente sul fronte lavorativo e su quello amoroso, perché nel vostro caso il buongiorno non si vede dal mattino, ma arriva comunque. E alla svelta. Fin dai primi mesi dell’anno la ruota comincerà a girare nel verso giusto e la parola d’ordine diverrà “emozioni”. Forti in campo sentimentale, rassicuranti su quello professionale, vi accompagneranno per tutto il 2010. Mese d’oro in questo senso sarà agosto, trionfo di belle novità: l’importante è tenere a freno certe inclinazioni impulsive, che se assecondate potrebbero far danni.

Cancro

22 giugno • 22 luglio Per tutto l’anno la parola d’ordine sarà oculatezza, un po’ su tutti i fronti. A patto di non scordarsi mai una buona dose di prudenza questo 2010 si preannuncia sereno, con ottimi picchi di buonumore e fortuna alle stelle. Saranno dodici mesi propizi per le relazioni sociali e pieni di energie, e questo potrebbe essere positivo per chi sceglie di dedicarsi a progetti nuovi. Questo è per voi anche l’anno del cuore, e le belle novità sono in vista sia per chi cerca sia per chi è già in felice compagnia, e i momenti in cui sarete giù di corda saranno ampiamente controbilanciati dall’affetto di chi vi circonda.

Leone

23 luglio • 22 agosto Questo per il leone sarà l’anno della riscossa, della rivincita su un 2009 che non è stato molto clemente. La ruota gira e questa volta ha scelto di farlo con decisione, senza indugi. Si annuncia un buon periodo sotto diversi settori: chi vuol cambiare lavoro e medita da tempo un radicale cambiamento troverà pane per i suoi denti, chi invece continuerà un cammino già intrapreso potrà farlo serenamente. Discorso simile vale per la vita di coppia: il 2010 promette interessanti novità e una svolta positiva per chi la sta aspettando, sia che si tratti di fare un passo col partner, sia che si tratti di trovare compagnia per un cuore solitario.

Vergine

Sagittario

Capricorno

Acquario

Pesci

23 novembre • 21 dicembre Niente paura, l’inizio dell’anno non sarà brillante ma questo non vuol dire niente. In breve tempo infatti le cose cominceranno ad andare per il verso giusto e ottimismo e buonumore torneranno ad accompagnare le vostre giornate. Guadagnerete un po’ di serenità interiore e questo vi consentirà di avvicinarvi più serenamente agli altri: col partner sfumeranno le tensioni e sul lavoro abbandonerete quell’atteggiamento ostile che ha caratterizzato gli ultimi mesi. Il periodo migliore un po’ su tutti i fronti sarà quello estivo, e sarà proprio durante la bella stagione che arriverà quello che aspettavate da tanto.

22 dicembre • 20 gennaio Il 2010 per i nati sotto il segno del Capricorno arriva carico di promesse ma un po’ dispettoso: dispenserà emozioni e successi un po’ su tutti i fronti ma i risultati raggiunti saranno sempre frutto di un impegno costante. Vietato dunque abbassare la guardia e sedersi sugli allori: è essenziale investire le proprie energie senza riserve e la ricompensa poi non tarderà a farsi vedere, anzi, lo farà in pompa magna. Bel momento per chi cerca l’amore, che una volta trovato potrebbe diventare quello che si aspettava da una vita intera. Delicatezza con gli amici o si rischia di ferirli involontariamente.

21 gennaio • 19 febbraio Dovete convincervi a sognare un po’ di più, a vedere il bicchiere un po’ più pieno e a sorridere anche quando ne avete poca voglia. Fatto questo la strada sarà più in discesa e arriveranno le soddisfazioni. L’anno nuovo si preannuncia positivo e specialmente a partire da febbraio il buonumore vi guiderà come un Virgilio dei tempi nostri. Cercherete la spensieratezza e troverete amici in grado di assecondarvi in questo vostro desiderio, e la stessa sintonia si registrerà con il partner, dopo un periodo un po’ travagliato. Per gli affari ottimi i primi mesi dell’anno, che potrebbero portare belle sorprese.

23 agosto • 22 settebre Qualche grattacapo ci sarà, è vero, ma in arrivo c’è pure una ottima dose di forza per far fronte agli imprevisti. Avete delle questioni in sospeso e i primi mesi dell’anno saranno propizi per mettere dei punti e andare a capo senza tanti indugi. Si tratta di cercare di essere risoluti e di non farsi trattenere dalla paura del nuovo: un po’ di audacia non guasterà. In campo sentimentale l’anno nuovo esordisce con qualche intoppo, ma regalerà a breve miglioramenti percepibili e cambiamenti positivi, e con la primavera si aprirà la stagione del cuore, con picchi di felicità molto alti e grandi dosi di buonumore.

20 febbraio • 19 marzo Cambiano le carte in tavola, il 2010 ha deciso di sparigliarle e fortunatamente può farlo senza l’impiccio di pianeti che si divertono a fare i dispetti. Sul piano professionale si apre la stagione dei cambiamenti, dei progetti che passano dalla carta alla realtà e che vi restituiscono quell’energia che sul finire dell’anno passato sembrava essere stata risucchiata. L’importante è mantenere sempre una profonda lucidità. Anche per le faccende sentimentali pare arrivato il momento di fare un passo avanti e di dare concretezza ai rapporti già avviati, mentre i cuori in cerca di capanna troveranno di che rallegrarsi.

I GENITORI SI SEPARANO.... COME DIRLO AI FIGLI? Quando la separazione diventa l'unica possibilità per ridare equilibrio ad una famiglia, è fondamentale che entrambi i genitori si impegnino per discernere il ruolo di coniugi, che andrà a concludersi, dal ruolo genitoriale, che invece continuerà per tutta la vita. È condizione essenziale che i genitori riescano a fare un passo indietro rispetto al grado di conflittualità che può esserci nella coppia in una Elisabetta Romeo situazione di questo genere, riconoscendosi vicendevolmente come figure entrambe necessarie e fondamentali per la crescita dei figli. Tra loro dovrà instaurarsi una collaborazione che avrà come unico obbiettivo il benessere e la tutela dei figli, a partire dal decidere insieme come e quando sarà opportuno comunicare la decisione della separazione ai propri bambini, evento troppo spesso sottovalutato. Una separazione ben gestita fin dall'inizio ridurrà al minimo gli effetti negativi legati alla separazione stessa e favorirà un migliore adattamento del bambino alla nuova situazione familiare.

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DOTT.SSA ELISABETTA ROMEO Psicologa (Ordine degli Psicologi della Toscana. Iscrizione all’Albo n° 4123)

Cell. 389 9909033 E-mail: romeoelisabetta@virgilio.it


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tempi moderni

Gennaio 2010

ZOOM/1. Sono molte le realtà che utilizzano il “marchio Firenze” per promuovere la propria immagine

In città una pubblicità tira l’altra Allo studio del Comune ci sono provvedimenti per regolare la materia: “D’ora in poi sponsorizzazioni mirate per i restauri e le riqualificazioni e gare pubbliche per la concessione di spazi” Serena Wiedenstritt

L’

ultima volta è finita con una retromarcia da parte di chi voleva farsi pubblicità utilizzando l’immagine di Firenze. La filosofia del “do ut des” aveva portato alla copertura del ponte più famoso del mondo con uno striscione promozionale di una catena della grande distribuzione in cambio di finanziamenti per il restauro del Corridoio Vasariano. Ma l’operazione ha rischiato di ritorcersi contro l’inserzionista che ha ritirato la pubblicità, confermando il sostegno ai lavori. Non è però la prima volta che una pubblicità in cambio di una sponsorizzazione fa discutere, né Firenze è l’unica a dover affrontare questi dilemmi. Non va meglio a Venezia, dove la facciata della chiesa di San Simeon aveva ospitato niente di meno che una pubblicità di una casa di moda, scatenando le proteste dei religiosi, né a Roma, dove qualcuno aveva pensato di tappezzare il Pantheon. Ma a parte i casi clamorosi, come si deve regolare chi vuole fare pubblicità “usando”, con misura, la città? E quale è la logica che ispira l’amministrazione Renzi? “Alcuni provvedimenti sono già allo studio - spiega l’architetto Gianni Bordoni, responsabile Pubblicità e Insegne del Comune di Firenze - il principio è che Firenze ha un grande potenziale, vista la sua fama in-

ternazionale. Chi vuol fare pubblicità a Firenze può sfruttare un brand di tutto rispetto, ma ci deve essere una contropartita per la città. D’ora in poi non si tratterà di affittare uno spazio a una ditta, in cambio di introiti che vanno a fare cassa, ma di sponsorizzazioni mirate per interventi di restauro di beni monumentali o di riqualificazione di aree specifiche. In pratica, deve essere chiaro il legame fra la concessione di uno spazio e il vantaggio per la città. Del resto se i fondi per i restauri non arrivano dal Governo, è opportuno che la città li trovi in altro modo”. Per quanto riguarda gli introiti da pubblicità in generale (dalla pubblica affissione negli spazi gestiti dal Comune agli impianti pubblicitari fino alle insegne) Firenze guadagna ogni anno dai 6,5 ai 7 milioni di euro. Ma anche qui si cambierà: “Modificheremo le modalità di assegnazione degli spazi - continua Bordoni – e al più presto si procederà a gare di evidenza pubblica per la concessione”. In altre parole, se prima lo spazio si doveva richiedere, ora i diversi circuiti e le localizzazioni più ambite saranno a disposizione, in esclusiva, di chi offre di più. E non solo, un’altra novità riguarda le insegne: dal 2010 chi apre un negozio potrà chiedere l’autorizzazione direttamente con la dichiarazione di inizio attività.

ZOOM/2. Parte la lotta alle “vele” abusive

PROMOZIONE

Ma che cosa è in regola e che cosa no?

Gennaio 2010

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o studente straniero che in via Calzaioli distribuisce il volantino con la pubblicità della pizzeria e la piantina per arrivarci è un fuorilegge. Così come sono vietate le “vele” – i grandi camion che trasportano cartelloni promozionali – in piazza della Libertà. Nelle zone centrali la pubblicità è particolarmente regolamentata, chiariscono dall’ufficio del Comune in piazza Artom, cui tutti i cittadini sono chiamati a rivolgersi prima di intraprendere iniziative promozionali. Se su tutto il territorio la promozione è contingentata in modo da non snaturare la città, le regole sono ancora più severe per quanto riguarda il centro storico. È infatti vietata sia la pubblicità fonica – quella con gli altoparlanti sul tettuccio della macchina – sia quella sulle persone: per capirsi, niente uomini sandwich in piazza della Signoria. Fuorilegge anche la distribuzione “hand to hand” e tutte le forme di volantinaggio che insistono su spazi pubblici (altro discorso, insomma, per la pubblicità dei concerti di organo

distribuita sul sagrato della chiesa). Tornando alle vele, ne è permessa la circolazione ma non la sosta: spiegano da piazza Artom che la vela ferma in una piazza fiorentina equivale ad un grande cartellone pubblicitario fisso, con la differenza che non viene pagato lo spazio al Comune. Si aggira quindi la norma che vieta una pubblicità così grande in spazi che non la possono contenere: “Firenze non è Parigi – chiariscono dall’ufficio preposto – qui non abbiamo i grandi boulevard con marciapiedi da 12 metri che possono contenere il dehors dei caffè, lo spazio per i pedoni e quello per i 6 metri per 3 pubblicitari”. E sul rispetto delle regole il Comune annuncia il pugno duro: “Intendiamo contrastare non tanto il singolo inserzionista quanto il sistema delle vele e procedere in ogni caso con la verifica di compatibilità. Purtroppo la pubblicità è legata al codice della strada: si può rimuovere una insegna se è pericolosa, altrimenti si deve ricorrere a procedure ostative che /S.W. richiedono più tempo”.


L'Associazione ebbe la sua prima costituzione nel 1872 ad opera di reduci, così come per tutte le altre Fratellanze Militari, che numerose furono in Italia ed oggi tutte estintesi. Prese il nome di Fratellanza Militare Italiana e poi di Vittorio Emanuele II; la sua costituzione ufficiale si ebbe solo nel 1876, negli attuali locali di S. Maria Novella che erano stati requisiti alla Chiesa a seguito delle " Leggi Napoleoniche ". Nei primissimi anni, la Fratellanza Militare, ebbe come finalità il mutuo soccorso tra gli aderenti e solo nel 1878 si costituì all'interno la " Compagnia Volontaria di Pubblica Assistenza " per portare aiuto ai diseredati e agli infortunati. Una Compagnia Volontaria, organizzata militarmente, dove i Militi Volontari eseguivano oltre che l'assistenza agli ammalati, il soccorso, ed esercitazioni periodiche che oggi potremmo definire Protezione Civile. Dal volontariato di guerra, per l'Indipendenza, al Volontariato di pace; la solidarietà e gli ideali, sorti in guerra, trasmessi alle popolazioni civili in pace. Si era ai primi albori dell'assistenza laica, che si potrebbe tradurre in: " non più carità, ma solidarietà " . E la solidarietà non poteva essere solo appannaggio dei reduci e così si aprì a tutti coloro, uomini e don-

La P.A. Fratellanza Militare è attiva sul territorio fiorentino con tre sedi operative: Piazza S. Maria Novella, Piazza San Salvi e Via S. Agostino. Ad oggi conta circa 11.000 soci, 800 volontari attivi e svolge circa 31.000 servizi all’anno. I Servizi che l’Associazione è in grado di offrire alla cittadinanza sono:

SERVIZIO DI AMBULANZA L'attività di trasporto degli infortunati e' tra le più tradizionali, oggi si avvale di moderni mezzi che hanno la loro base di partenza dalle tre sedi dell'Associazione. I Volontari si alternano nelle 24 ore per coprire i turni ed essere sempre disponibili alle richieste della popolazione. I trasporti con ambulanza avvengono in città, ma anche da e per altre città e paesi europei. Il servizio e' da sempre gratuito in città, mentre per altre località, vi sono agevolazioni per gli associati; - assistenza sanitaria: In occasione di importanti eventi sportivi od artistici che richiamano un numero elevato di spettatori, i Militi Volonatri organizzano sul luogo, dei coordinamenti di assistenza con ambulanze, medici, squadre ed Attrezzature per la protezione degli spettatori. La priu' frequente e' l'assistenza sanitaria allo Stadio Comunale, ma anche in occasione di concerti o raduni di vario genere. Un'organizzazione capillare, efficiente, che e' diretta da Militi di esperienza e responsabilità; - servizi sociali: trasporto con autovetture o furgoni attrezzati di dializzati, portatori di handicap e persone anziane. Assistenza domiciliare per persone anziane e disabili.

PROTEZIONE CIVILE Il gruppo di protezione civile nato nel 1908 è in grado di intervenire in ogni circostanza calamitosa con attrezzature e mezzi adeguati (supporto logistico con montaggio tende, illumina-

ne, che sentivano gli ideali di " fratellanza " , contribuendo così ad allargare le attività della Fratellanza Militare. Con la guerra di liberazione, le file dei Militi Volontari si assottigliarono e difficile fu l'opera di riorganizzazione della Pubblica Assistenza, alcune ambulanze furono requisite dai tedeschi, mentre una fu completamente smontata dai Militi autisti per sottrarla alla requisizione. Gli anni '50 e '60 videro un notevole sviluppo, ma un grave fatto colpì la città: l'alluvione e la Fratellanza Militare ne fu colpita duramente. I mezzi, le attrezzature, la sede, l'archivio ebbero danni ingenti e solo grazie alla generosità dei fiorentini e all'opera dei Militi Volontari che risollevarono le sorti dell'Associazione fu possibile tornare ad essere una Pubblica Assistenza operativa e attenta ai bisogni dei cittadini. Ma la Fratellanza Militare non ha svolto nel corso degli anni solo assistenza e soccorso: sono da ricordare le Scuole Professionali Domenicali, che furono rilevate dall'Associazione di Reduci delle Patrie Battaglie che svolsero per decenni un'opera educativa e di formazione professionale; la biblioteca, il corpo bandistico, il gruppo smassatori. In 133 anni di Fratellanza Militare a Firenze, in ogni

zione tramite torri faro, impiego di pompe idrovore negli allagamenti). Inoltre svolge attività di ricerca persone disperse, servizio d’ordine, viabilità e logistico per eventi sportivi, manifestazioni, concerti ecc…

DONATORI SANGUE il gruppo dei donatori sangue è sempre molto attivo all’interno della nostra associazione per sensibilizzare i soci e non alla donazione del sangue. Sono migliaia i flaconi di sangue che i donatori della fratellanza hanno donato ai centri trasfusionali ospedalieri. e' anche un modo per sottoporsi periodicamente ad accertamenti diagnostici e soprattutto di essere sensibili ad un problema sociale che solo con la disponibilità verso gli altri si puo' affrontare concretamente;

ONORANZE FUNEBRI E CREMAZIONE E' un'attività , che si avvale di personale specifico e qualificato. Si occupa di tutti gli adempimenti relativi alla morte; e' un settore che e' improntato con una logica sociale e di servizio.Siamo in grado di effettuare qualsiasi servizio funerario per le diverse esigenze e possibilità dei nostri soci, ponendo sempre in rilievo in un momento così delicato la discrezione.

POLIAMBULATORIO Nel nostro ambulatorio vengono effettuate visite specialistiche di ogni genere e sono dotati delle più moderne attrezzature per ogni tipo di indagine medica. Presso la struttura ambulatoriale vengono effettuati eco color doppler arteriosi e venosi agli arti inferiori e superiori; eco color doppler carotidei e vertebrali, ecocardio, holter pressori e cardiaci, visite con elettrocardiogrammi, ecografie pelviche e transvaginali, ecografie addome superiore, addome inferiore e addome completo ed ecografie

vicenda dolorosa o gioiosa che ha coinvolto la città e i sui abitanti, i Militi Volontari sono stati sempre pronti a rispondere con il principio altruistico della solidarietà. La Fratellanza Militare deve molto a Firenze, ai sui cittadini, ai propri associati, ai propri Militi Volontari, questo legame è vivo da 133 anni, ed è di questo che bisogna rendere merito! In 133 anni di Fratellanza Militare a Firenze, in ogni vicenda dolorosa o gioiosa che ha coinvolto la città e i sui abitanti, i Militi Volontari sono stati sempre pronti a rispondere con il principio altruistico della solidarietà. La Fratellanza Militare è una istituzione che non ha finalità di lucro; gli associati, i volontari, i dirigenti, non percepiscono nessun rimborso od altro, sotto diversa forma. Tutti i proventi ed i costi sono illustrati ai soci e i bilanci sono pubblici, le risorse vengono reinvestite nell'attività dell'Associazione per potenziarle, per dare dei servizi sempre migliori alla gente. L'Associazione vive con le quote dei soci, con le donazioni, con i contributi legati ad alcune convenzioni. Per sostenere la Fratellanza Militare è possibile associarsi o erogare contributi liberi, anche legati a singole iniziative o attività.

della tiroide. Tutti i venerdì pomeriggio presso l’ambulatorio verranno effettuate visite pneumologiche per curare le malattie dell’apparato respiratorio e visite per iniziare la terapia antifumo. Si possono prenotare gli appuntamenti presso la segreteria dell’ambulatorio. La segreteria dell’ambulatorio è a vostra disposizione per informazione e appuntamenti al numero 055 671388.

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LO SPETTACOLO. Va in scena il 13 e 14 febbraio l’ultima fatica del comico fiorentino

L’amore al tempo di Andrea Muzzi “L’amore è geco” è il testo teatrale scritto

IL PROGRAMMA

e interpretato dal comico. Due date al Puccini per

Sei mostre per un 2010 a base di arte e cultura

assistere a uno spettacolo che ha il merito di parlare delle questioni di cuore riuscendo a non banalizzarle

U

Caterina Gentileschi

“U

n uomo innamorato ha una forza incredibile, niente lo può fermare. Un uomo innamorato è capace di rovesciare qualunque potere e disarmare qualunque esercito. L’Iraq ha perso la guerra perché Saddam Hussein era circondato solo da uomini. Se gli facevano vedere due gnocche con il cavolo che perdeva!”. E’ un Andrea Muzzi nuovo quello che scrive e interpreta “L’amore è geco”, spettacolo ideato insieme al giovane autore Marco Vicari, che approderà sul palcoscenico del teatro Puccini il 13 e il 14 febbraio (la seconda data è riservata ai soci Coop). “I protagonisti della storia sono due precari – spiega l’autore e protagonista - e proprio perché sono precari hanno un sacco di cose da fare. Questi due precari si improvvisano rivoluzionari e tentano di mettere su una battaglia per l’amore ma cercano di coinvolgere il pubblico perché sono troppo impegnati nei loro mille lavoretti per essere in prima linea, così invogliano il pubblico a partire poi, dicono, loro li seguiranno volentieri”. E’ una sorta di omaggio all’amore quello che Muzzi regala al pubblico fiorentino e non solo (è in

tour da gennaio in tutta la toscana). “Mi viene da sorridere perché non avrei mai pensato che un tema universale come l’amore diventasse anche argomento di dibattito politico come è avvenuto il mese scorso, dopo l’aggressione al presidente del consiglio e il suo invito a combattere l’odio con l’amore”. Ma come mai un titolo così curioso? Perché l’amore è geco? “A parte il gioco di parole – continua Muzzi – ovviamente scherzoso, “L’amore è geco” perché il geco è un animaletto misterioso. Ho scoperto che un gruppo di scienziati americani hanno cercato di capire come fa a rimanere attaccato alle superfici verticali, senza però riuscire a darsi una valida risposta. Per l’amore vale lo stesso principio: è una cosa misteriosa e speciale che non va analizzata e studiata, va presa come viene”. Sul palcoscenico insieme a Muzzi, l’attrice Diletta Opulista che va in scena nella prima parte dello spettacolo, e Nicola Costanti, unico cantautore italiano a vincere per due volte il premio Tenco ( 1998, miglior esordiente, 2003 miglior autore), che collabora musicalmente con molti artisti, tra cui Benvenuti e Pieraccioni. “Sono un comico, non un filosofo – continua Muzzi – ma penso

che la risata sia il modo migliore per trasmettere alcuni messaggi, come quello che vogliamo far arrivare con questo spettacolo”. “Un innamorato è un uomo libero, non lo assoggetti a nessuna legge – si legge in una nota della piece - Per questo vogliono controllarci. Ribellatevi. Ricordatevi che il matrimonio è un sacramento che unisce due persone per sempre: la sposa e il ristoratore. Perché per pagare le rate del pranzo una vita non basta!”. Un modo di parlare d’amore senza banalizzare l’argomento. Una risata continua dall’inizio alla fine. Fa ridere tutto, tranne la chiusura, che invita alla riflessione, prendendo in prestito una citazione del grande Enzo Biagi.

LA RECENSIONE. Un tuffo in uno dei luoghi più suggestivi e selvaggi della Toscana

Tre americane in viaggio per scoprire la Maremma S

hades of Maremma, letteralmente “Ombre di Maremma” (Ingorda Editore), così si intitola il libro scritto dalla studentessa Charlotte Bailey insieme a Johanna Marshall e Lana Turner, dell’Università internazionale Fua - Florence University of the Arts. Per mesi le autrici hanno assaporato, studiato e attraversato da cima a fondo la Maremma, arrivando a realizzare un libro dalle grandi potenzialità, nel quale il racconto è affiancato dalle immagini più belle, per un viaggio indimenticabile alla scoperta della regione più selvaggia della Toscana dove mare e montagna si fondono. “E un libro che si scosta dalla linea classica delle guide toscane – ha spiegato Bailey - la Maremma è un luogo fantastico, un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. La vista con i colori caratteristici e vivaci della natura, l’udito con il vento che accarezza la terra, l’olfatto con i profumi dei luoghi lontani dalle caotiche città, gli odori dei piatti tipici da generazioni, la sensazione della natura che ti entra nel profondo, il gusto che si prova assaporando le ricette vecchie di generazioni, il tatto che viene stimolato accarezzando e giocando con le opere del Giardino dei Tarocchi”. Il libro si trova nelle librerie fiorentine Paperback exchange (Via delle Oche, 4 rosso), MB bookshop (Borgo Ognisanti, 4) e Edison (Piazza Della Repubblica). /L.V.Z.

L’INTERVISTA. A colloquio con Pippo Russo, agrigentino di stanza a Firenze

Firenze, i libri e... La memoria dei pesci S

ociologo, giornalista e scrittore. Pippo Russo, agrigentino di nascita ma fiorentino d’adozione, innamorato della città e “supertifoso” della Fiorentina. Grande animatore di Facebook, due romanzi alle spalle (Il mio nome è Nedo Ludi e Memo), uno di prossima uscita e un altro già in cantiere. Il Reporter lo ha incontrato per parlare di Firenze e di libri. Partiamo da Firenze… E’ stato un innamoramento immediato e incondizionato. Sin da quando misi piede qui mi sentii a casa, come se in questa città ci fossi nato. E le tracce di questo amore sono ben visibili nel mio nuovo romanzo. Le suggestioni che questa città mi regala sono nella bellezza di certi suoi scorci, che addomesticano la luce del giorno. Ma anche la sua gente ha qualcosa di particolare, un voler mettere “tutto in di-

scussione” che è al tempo stesso la sua ricchezza e il suo limite. Anche in città chiudono le piccole librerie e si rafforzano i giganti della distribuzione. Riflessi sulla vita culturale e sul mercato? Una libreria chiusa è una perdita incalcolabile. Tanto più nel caso delle piccole librerie, così come per i piccoli negozi di musica. Però vedo anche che delle piccole librerie continuano a aprire, in questo periodo. Forse siamo davanti a un periodo di transizione. Tra pochi mesi esce il tuo terzo romanzo. Di cosa parla? Il mio terzo romanzo, “La memoria dei pesci”, sarà ancora una volta diverso dai primi due. Un romanzo sociale, che prova a interpretare l’attuale condizione umana, soffermandosi su quella che mi pare la più acuta malattia delle società avanzate: l’ansia di

costruire un’immagine edificante di se stessi. Con questa realtà si confronta Brando, il protagonista di una storia ambientata a Firenze nel 2011. Ma stai anche lavorando al seguito di “Il mio nome è Nedo Ludi”... Vero, e si tratta di un ripensamento rispetto alle intenzioni iniziali. A tutti quelli che mi sollecitavano a scrivere un sequel rispondevo che no, per me la storia finiva lì e non poteva esserci un seguito. Ma poi lo scorso luglio, assieme al mio caro amico Michele Morrocchi ho aperto il “Nedo Ludi fans Club” su Facebook. E c’è stata una valanga d’adesioni: siamo già quasi a 700. Tanto affetto mi ha fatto capire che “dovevo” scrivere il sequel. E quando ho cominciato a pensarlo ho scoperto che ce l’avevo già dentro. /Ciro Becchimanzi

n anno di mostre che portano apre che coniuga opere d’arte e storie da raccontare, nell’anno in cui si celebrano alcune importanti ricorrenze. E’ stata presentata a Roma “Firenze 2010. Un anno ad arte”, nuova stagione espositiva del Polo museale fiorentino, organizzata in partnership con l’Ente cassa di risparmio e Firenze Musei. Si comincia il 25 marzo con “Pregio e bellezza. Cammei e intagli dei Medici” (fino al 27 giugno) al Museo degli argenti di Palazzo Pitti, dove verranno esposte le preziose gemme rinascimentali che indossava la famiglia che governava la città. Si prosegue con l’attesissimo arrivo (dal 22 maggio al 17 ottobre), dell’antologica dedicata a Caravaggio e i caravaggeschi che a quarant’anni dalla mostra curata dalla storica dell’arte Evelina Borea, porta alla Galleria degli Uffizi e alla Palatina un centinaio di capolavori realizzati dall’artista e dai suoi seguaci, proprio nell’anno in cui ricorre il quarto centenario della morte del pittore. La terza tappa è fissata alla Galleria dell’Accademia, dove dall’8 giugno all’1 novembre, prenderà vita “Virtù d’amore. Pittura nuziale nel Quattrocento fiorentino”, organizzata in collaborazione con il museo Horne, nella quale verrà esposta una selezione sofisticatissima dei cassoni e delle spalliere che arredavano le camere da letto rinascimentali: da quello realizzato per la nascita di Lorenzo il Magnifico, conservato al Metropolitan Museum di New York, a quelli dipinti da pittori che hanno fatto la storia, come Botticelli e Filippo Lippo. La curiosa esposizione che segue è “Parigi val bene una messa. L’omaggio dei Medici a Enrico IV re di Spagna” che dopo aver fatto tappa al Musée national du château de Pau, porterà alle Cappelle Medicee le 19 tele che Cosimo II commissionò a pittori accademici fiorentini per celebrare le esequie del re di Francia e Navarra il 16 settembre 1610 nella Basilica di San Lorenzo. Il 20 luglio sarà la volta di “Vinum nostrum. Arte, scienza e miti del vino nelle civiltà del Mediterraneo Antico”, dedicata alla cultura del vino nell’antichità e organizzata insieme al Museo Galileo. A chiudere la stagione ci pensano “I grandi bronzi del battistero. Rustici e Leonardo” (dal 10 settembre al 10 gennaio 2011) che verranno esposti al Bargello prima di tornare al Museo dell’Opera del Duomo.

Uno dei dipinti in mostra


cultura

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LA MANIFESTAZIONE/1. Di nuovo in città le proposte della fiera che inaugura l’anno della moda

Gennaio è sinonimo di Pitti Immagine Barbara Biondi

C

inquantanovemila metri quadrati di spazi allestiti, 739 aziende con più di 800 marchi, più di 20mila compratori attesi. Sono questi i numeri della moda in città, olimpo fashion che a Firenze a un solo sinonimo: Pitti Immagine. “Pitti Uomo fa da apripista e dà una risposta forte alle trasformazioni del mercato, rivoluzionando la progettazione del salone – dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine -. Così a questa edizione il padiglione centrale si presenta con un nuovo layout, affidato a uno dei nomi più interessanti nel panorama internazionale dell’architettura e del design, Patricia Urquiola. E cambia di conseguenza l’aspetto complessivo della fiera, che si afferma definitivamente come luogo di ricerca, sperimentazione e novità oltre che di incontro e scambio per la Pitti community”. Nuovo volto dunque per l’evento che inaugura l’anno della moda (dal 12 al 15 gennaio). Tra i progetti speciali, le anteprime e i lanci internazionali che saranno protagonisti alla Fortezza da Basso sono da segnalare: lo speciale allestimento con il quale Everlast festeggerà i 100 anni del marchio, ideato dall’architetto Elio Di Franco, l’importan-

te spazio espositivo, all’esterno dell’Arena Strozzi, con cui il marchio Add presenterà il suo stile e la nuova collezione, il debutto a Pitti Uomo di un marchio cult del jeanswear contemporaneo, l’olandese Denham, l’esordio internazionale di Fornarina Sport Glam, la nuova linea fitness-chic di Fornarina e infine la presentazione worldwide della collezione di un prestigioso marchio heritage scozzese come Barbour. Ma non solo, c’è “What’s Fashion About?”, ed è un nuovo tributo alla community internazionale dei buyer e dei visitatori della manifestazione il tema conduttore di questo Pitti Uomo, legato alle parole, alle idee e al gossip del mondo della moda. “Ci sarà un fitto montaggio di interviste realizzate da un gruppo di blogger itineranti” spiega Agostino Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine “ancora una volta saranno protagonisti i Pitti People, la variegata community di buyer, stampa e visitatori che con il loro stile e le loro idee contribuiscono a rendere unico il Pitti Uomo”. Nel piazzale della Fortezza da Basso ci sarà un’installazione fatta da un imponente nastro su cui si accumuleranno parole, frasi e suggestioni, raccolte tra alcuni dei protagonisti di Pitti Uomo. Grande

attesa per gli ospiti vip, che come ogni edizione, animano le serate fiorentine di Pitti. Protagonisti assoluti saranno Giles Deacon, designer britannico che presenterà la sua collezione in un maxi-evento alla manifat-

tura Richard Ginori e Corneliani, storico brand legato all’abbigliamento maschile. Da non perdere anche il fiume di appuntamenti di Pitti_W, sezione dedicata alla moda “pour elle”.

LA MANIFESTAZIONE/2. Tornano anche le kermesse dedicate ai piccoli e ai tessuti d’autore

Bimbo e Filati: nuove tendenze e grandi ritorni S

embrano rincorrersi. Dopo le novità per i grandi, seguono a ruota i suggerimenti per le tendenze dei bambini più modaioli. Tra le importanti novità di questo Pitti Bimbo (dal 21 al 23 gennaio alla Fortezza) ci sono le presentazioni speciali di griffe come Junior Jean-Paul Gaultier e Paul Smith Kids, il rientro di Diesel Kids, che l’azienda presenterà in uno spazio dedicato assieme a Diesel Footwear e alla nuova collezione di John Galliano, e poi i nuovi ingressi delle collezioni bambino di grandi nomi internazionali come Adidas, Custo Barcelona, Desigual e Notify. Insomma

sempre di più la moda dei più piccini fa invidia alle griffe dei grandi. Addio tutine e felpe da strascicare dovunque, benvenuta attenzione ai marchi, ai colori più trendy e alle novità in fatto di gusti e abbinamenti. Il successo di Pitti Bimbo è legato anche agli importanti momenti di comunicazione, sfilate e iniziative legate al mondo dei più piccoli che a ogni edizione affiancano la manifestazione. Sempre più seguite le sfilate, da cui partono non soltanto le tendenze di collezione ma anche preziose indicazioni di styling e di abbinamento tra abiti e accessori. E Pitti non è Pitti senza

l’immancabile appuntamento con i Filati (dal 27 al 29 gennaio), che chiuderà come di consueto la stagione invernale del calendario della moda fiorentina. “La forza di Pitti Filati è nel suo essere un vero laboratorio di ricerca – dice Agostino Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine – l’osservatorio privilegiato delle tendenze della moda del futuro. Il nostro pubblico provenienti da tutto il mondo viene a Firenze per vedere l’eccellenza della filatura internazionale, a caccia di suggestioni creative sempre nuove”. Che la festa abbia /B.B. inizio.

AVANZATE TECNOLOGIE E CURE PERSONALIZZATE L'infertilità è un problema sempre più diffuso, soprattutto a causa delle maternità rinviate nel tempo. Ma anche le soluzioni sono sempre più efficaci, rapide e sicure. INCONTRO CON IL PROF. PIERALDO INAUDI GINECOLOGO, LAUREATO E SPECIALIZZATO all'Università di Siena, dottore in medicina all’Università di Losanna, il Prof. Pieraldo Inaudi tra i pionieri della riproduzione umana in Italia, vanta una carriera di alto profilo, svolta fra Italia e Svizzera, ricca di incarichi di responsabilità, di importanti consulenze come quella fornita al Centro di Medicina della Riproduzione dell'Ospedale di Bergamo, di rilevanti pubblicazioni scientifiche, relazioni congressuali e di corsi di aggiornamento. Il professore, dirige il centro "Siena Fertility" a Monteriggioni oltre ad offrire la sua esperienza nello studio fiorentino di via Lorenzo il Magnifico. A lui chiediamo quali sono le più recenti evoluzioni nella diagnosi e cura dell'infertilità. "La riproduzione umana è uno degli ambiti medici che negli ultimi decenni ha conosciuto le maggiori evoluzioni tecnologiche. Grazie a queste innovazioni gli esami si sono semplificati e la diagnosi è diventata più precisa grazie alle ecografie transvaginali, specie nei casi di endometriosi, cisti ovariche e ovaio policistico. Anche dal punto di vista terapeutico lo strumentario si è fatto più ricco ed efficace: oggi possiamo scegliere il migliore spermatozoo da iniettare nel migliore ovocita come effettuare analisi genetiche sull'embrione per prevenire malattie ereditarie". Qual è la sua filosofia di intervento? "Il mio atteggiamento, messo a punto in anni di lavoro, privilegia i metodi di diagnosi e terapia a bassa invasività, basati su trattamenti accuratamente personalizzati sul singolo caso. Ad esempio evito la strada del bombardamento ormonale e uso invece basse dosi di farmaci, comunque adeguate a raggiungere lo scopo". Cosa pensa della legge 40? "È un provvedimento che dovrebbe essere migliorato e che certamente, penalizza le tante persone che soffrono di infertilità costringendole ad impegnativi viaggi oltre confine. DIAGNOSI IN UN SOLO GIORNO E TRATTAMENTI MININVASIVI Membro fondatore e tesoriere della Mediterranean Society for Reproductive Medicine, organismo rivolto agli specialisti di tutti i Paesi affacciati sul Mediterraneo per i quali organizza corsi di formazione, convegni, progetti scientifici e reti di comunicazione on-line, il dr. Pieraldo Inaudi è da sempre al fianco di chi soffre di problemi di infertilità. "Nel mio studio come presso il centro Siena Infertility si parte da un'accurata diagnosi finalizzata a scegliere il trattamento più efficace ma meno invasivo e costoso. Anche la diagnosi stessa viene eseguita in un giorno solo proprio per ridurre i viaggi e le spese, limitare le assenze dal lavoro, minimizzare lo stress". In quanto alla possibilità di recarsi all'estero? "Siamo collegati con centri elvetici e francesi per trattamenti di fecondazione in vitro con congelamento e di microchirurgia per la ricanalizzazione tubarica o dei deferenti. Io sono abilitato anche in Svizzera e non abbandono di certo le mie pazienti".

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IL PERSONAGGIO. Un inizio (molto) difficile in viola, ora farne a meno è quasi impossibile

Goleador e talismano, la rinascita di Vargas Il peruviano non è solo la principale fonte di assist per l’attacco gigliato, ma quando segna lui la squadra non perde. Tante le “big” che lo vorrebbero, ma El Loco giura: “Al mio orizzonte vedo solo la Fiorentina”

Cristina Guerri

sono pronto a rifarlo in qualsiasi momento. Sono convinto che se oggi, in un periodo così positivo, dovessi tornare a correre sulla linea difensiva, otterrei buoni risultati, proprio come faccio in fase offensiva”. Vargas non è solo la principale fonte degli assist per l’attacco viola. E’ anche un vero e proprio talismanogoleador. Il perché? Basta analizzare le partite in cui il mancino ha segnato. Il primo, vero, gol della stagione è datato 18 agosto, Sporting Lisbona- Fiorentina (2-2), pari determinante per il passaggio ai gironi di Champions. Poi il gol a Torino contro la Juventus (1-1), il gol vittoria a Udine (0-1) e la rete contro il Lione (1-0) decisiva per il passaggio agli ottavi. Finita qui? No, anche con l’Atalanta (2-0) il peruviano è andato a segno con un bellissimo tiro dalla lunga distanza. Tutto questo significa che quando “El Loco” segna, la Fiorentina non perde. Con le sue super-prestazioni, l’ex Catania è stato inserito tra i 10 calciatori più conosciuti secondo la classifica Iffhs, l’Istituto di storia e statistica calcistica, ma soprattutto ha attirato l’attenzione dei club più

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e non fosse stato per il suo stratosferico inizio di stagione (e in parte per il finale della precedente), Juan Vargas avrebbe potuto essere uno dei papabili vincitori del “Bidone d’oro 2009”, andato poi all’ex viola Felipe Melo. E invece il peruviano, 27 anni il prossimo ottobre, è la rivelazione di questa Fiorentina. A detta degli esperti il vero Vargas è sempre stato quell’infallibile dispensatore di assist sbocciato a Catania, mentre i mesi bui del primo anno in viola sono riconducibili al difficile periodo di adattamento che il giocatore stava attraversando. Un periodo durato quasi tutto il campionato e coinciso con la sua posizione arretrata. Quella posizione che, per lo stesso Vargas, non avrebbe influito sulle prestazioni (negative) del giocatore. “Mi piace molto giocare in avanti - ha dichiarato l’esterno - però non rinnego il ruolo di difensore. Anzi,

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forti del mondo, come Real Madrid, Manchester City e Barcellona. Queste le big interessate del giocatore, che dovranno però sborsare tra i 20 e i 25 milioni per acquistarlo. Interesse che non tocca neanche lontanamente Vargas, il cui unico obiettivo è quello di fare bene con la maglia viola: “E’ un problema che non mi riguarda. Quello che accadrà più avanti lo valuterò al momento opportuno. Adesso, lo ripeto, vedo al mio orizzonte solo la Fiorentina. Voglio crescere qui, voglio spingere la squadra viola in alto, poi a giugno, o magari fra qualche anno, si vedrà. So bene che circolano certe voci. Ma si tratta di chiacchiere e come tali vanno considerate. Non è il momento, lo ripeto, di parlare del domani”. Parole confermate anche da Jorge Cysterpiller, agente del giocatore: “Lui sta benissimo a Firenze, adesso deve pensare solo alla Fiorentina anche se ci sono molte squadre interessate a lui. Con Corvino ancora non abbiamo parlato di clausole rescissorie. Nel suo ruolo lui è uno dei migliori al mondo. Per ora Juan non ha mai espresso la volontà di lasciare la Fiorentina”.

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IL BILANCIO. Si è chiuso un 2009 da incorniciare per i viola. Soprattutto oltre i confini nazionali

E la Fiorentina diventò a misura d’Europa VERSO GLI OTTAVI

È stata l’unica italiana a vincere il proprio girone di Champions e la seconda in assoluto, dietro al Real

Ancora i tedeschi sul cammino della squadra di Prandelli

Madrid, per gol fatti. Sesta nell’anno solare in serie A

C’è il Bayern Monaco, missione rivincita

Cristina Guerri

I

risultati parlano chiaro: si è chiuso un 2009 da incorniciare per la Fiorentina. Dopo il quarto posto raggiunto la scorsa stagione, i viola terminano l’anno con la storica qualificazione agli ottavi di Champions League. Anche se le partite - tra preliminari, Champions e campionato - giocate dai viola sono state veramente tante, il 2009 non è l’anno solare con più gare disputate nell’era dei Della Valle. Quello con più partite rimane il 2008 (58), mentre il 2009 resta fermo a 47 (potevano essere 48 se Fiorentina-Milan non fosse stata rimandata causa neve). Confrontando i numeri del campionato con quelli europei, sembra che la Fiorentina viaggi molto più in Europa che nella serie A italiana. Anche non dimenticando la sfortunata apparizione in Coppa Uefa dell’anno scorso (quando i viola furono eliminati dall’Ajax nei sedicesimi di finale), la Fiorentina chiude la fase a gironi di Champions League con una sola sconfitta (quella di Lione) e ben 5 vittorie. E non è finita qui. Perché la squadra di Prandelli è stata l’unica italiana su quattro a vincere il proprio girone di qualificazione, e con le 14 reti fatte è la seconda squadra in assoluto (dietro al Real Madrid) per il nu-

mero dei gol realizzati. Anche per Cesare Prandelli è stato un 2009 da incorniciare. Con la vittoria contro la Sampdoria, infatti, il tecnico ha raggiunto Fulvio Bernardini in testa alla classifica degli allenatori più vincenti della storia viola, a quota 99 successi. Poco tempo dopo, nel turno che ha visto la Fiorentina di scena a Livorno (0-1), Prandelli ha ottenuto la sua centesima vittoria in 197 partite (record assoluto) alla guida della squadra gigliata. La 101esima vittoria però, siamo sicuri, resterà quella più bella per il tecnico di Orzinuovi: lo strepitoso 2-0 contro il Liverpool del 29 settembre. Un record lo ha raggiunto anche Alberto Gilardino. Con la rete del 2-1 ad Anfield, l’attaccante ex Milan ha raggiunto Gabriel Batistuta in vetta alla classifica dei marcatori europei della Fiorentina. Dopo i 6 centri della stagione scorsa (preliminare con lo Slavia Praga compreso), infatti, la punta dei viola ha già toccato quota 4 reti dopo la prima fase dell’edizione di quest’anno. In campionato, invece, la Fiorentina viaggia a velocità più moderata. I viola terminano l’anno solare al sesto posto con 60 punti (comanda l’Inter con 81), mentre nel 2008 si erano piazzati quarti con 70 lunghezze.

E

ra sicuramente l’avversaria da evitare. Ma la mano di Emilio Butragueño - ex attaccante del Real Madrid e della nazionale spagnola - ha voluto far incontrare nuovamente Fiorentina e Bayern Monaco. Oltre ai bavaresi, Porto, Stoccarda, Olympiakos e Cska Mosca erano tra le possibili avversarie per gli ottavi di Champions League. Il destino è stato ancora una volta crudele con la Fiorentina, chiamata, dopo Lione e Liverpool, a una nuova impresa per raggiungere un risultato storico: i quarti di finale della più prestigiosa competizione europea per club. L’andata, Bayern Monaco-Fiorentina, si giocherà il 17 febbraio nello strepitoso Allianz Arena (già teatro, l’anno passato, di un 3-0 a favore dei tedeschi); il ritorno il 9 marzo al Franchi. “Forse era meglio arrivare secondi”, aveva commentato a caldo lo spoglia-

toio viola. Diverso il pensiero di Sebastien Frey, voglioso di rivincita nei confronti del club tedesco. “Vorrei - aveva espresso subito dopo la vittoria ad Anfield - incontrare subito i tedeschi: con loro c’è un conto in sospeso”. Un conto in sospeso ce l’avrà anche Manuel Vargas, autore della sua peggiore prestazione in maglia viola (per lui, lo scorso anno, 90 minuti di errori e orrori). Più moderato il commento di Karl Heinz Rummenigge, presidente dei tedeschi: “Poteva andarci peggio, ma non dobbiamo sentirci strafavoriti”. Tutt’altro che positivo, infatti, il percorso intrapreso fin qui dal club tedesco. Dopo un modestissimo inizio, il Bayern è ora terzo in campionato e ha ottenuto il secondo posto nel girone europeo dietro al Bordeaux. E per la Fiorentina - Lione insegna - la vendetta è /C.G. un piatto che va servito freddo.

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Gennaio 2010

sport nel comune

PISCINE E DINTORNI. Agonismo, acquababy e molto altro ancora al centro sportivo di Tavarnuzze

Acquatica Zodiac, obiettivo nuovi successi Carlo Marrone

Dopo un 2008 eccezionale, la società di nuoto di Impruneta ha vissuto un 2009 in chiaroscuro, e ora vuol tornare a sognare. Ma lo spazio non manca nemmeno

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n 2009 in chiaroscuro per la squadra di nuoto “Acquatica Zodiac” di Impruneta, dopo i fasti del 2008 che portarono alla vittoria del Campionato Propaganda. Agli ultimi campionati nazionali di Riccione, la compagine chiantigiana ha raccolto molti piazzamenti che le hanno permesso di collocarsi nella top 30 della classifica assoluta, e tra le migliori 20 società della categoria Junior. I ragazzi continuano ad allenarsi assiduamente, e si aspettano un 2010 denso di soddisfazioni: certo le altre società sono sulla carta irraggiungibili, ma l’exploit di due anni fa permette di sognare. Ogni giorno, dopo la scuola e lo studio, i giovani atleti si ritrovano a bordo piscina per la preparazione. Molti, sbagliando, considerano il nuoto uno sport noioso e ripetitivo, ma loro affermano il contrario: il contare solo sulle proprie forze fa crescere la concentrazione e la voglia di migliorarsi continuamente a dismisura. Teresa Tempesti ha raggiunto uno dei migliori risultati della squadra nell’anno solare 2009. Ad aprile si è classificata terza nei 400 misti alla prova estiva degli Esordienti. Ai campionati di Riccione si è vista una squadra unita e compatta, composta da ragazzi che è bene tenere d’occhio per i prossimi anni: Lorenzo Ferretti, Emma Iacopozzi, Laura Gasparri, Rebecca Biagi e Riccardo Renai. La piscina Zodiac è stata aperta nel 2005, ed è gestita dalla società Acquatica, sponsor della squadra di nuoto, specializzata nella gestione di impianti sportivi e balneari. Proprio l’esperienza fatta in questi anni

per i bambini, le gestanti e i semplici sportivi che vogliono stare in forma nel settore è ovviamente garanzia della massima serietà ed efficienza. Il centro sportivo Zodiac (via Grandi 2 a Tavarnuzze) è facilmente raggiungibile anche da Firenze, con il vantaggio di essere lontano dal traffico e dal caos della città. Tantissime anche le attività sportive disponibili, a partire dai corsi di nuoto, tenuti da istruttori della Federazione italiana nuoto (Fin) per bambini e per adulti. Per chi preferisce allenarsi in autonomia, le corsie possono essere utilizzate per il nuoto libero. Per far crescere futuri campioni bisogna “buttarli” in acqua il prima possibile. L’attività di acquababy (da zero a tre anni), serve proprio a questo: con la partecipazione del genitore, e utilizzando il gioco, si accompagna il neonato dal primo approccio con l’acqua, alle immersioni e ai tuffi. Così sono rispettati i tempi e il desiderio del piccolo, evitando tutte le situazioni di tensione che potrebbero influire negativamente nel rapporto con l’acqua e nel percorso di crescita psicofisica. Alle future mamme è invece dedicato il corso per gestanti, che aiuta ad affrontare meglio la gravidanza e a sentirsi leggere anche con il “pancione”. Per i maniaci dello sport ecco infine i “faticosissimi” corsi di acqua-fitness, acquagym, acqua-gag, acqua-triathlon e hidrobyke. Tutto pronto, quindi, per la stagione 2010, ma anche per chi cerca semplicemente un posto dove rimettersi in forma dopo le feste.

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L’ACCORDO. Fusione tra Fiorentina e Arezzo Baseball: sogno A1

Il baseball può tornare a volare Lorenzo Mossani

IL CIRCOLO. Tante attività nel verde delle Cascine

Dall’equitazione alla danza, al “Filo” c’è spazio per tutti

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mmerso nel verde del parco delle Cascine, il circolo ricreativo “Il Filo” sta diventando uno dei centri culturali più attivi in città. Tante le discipline che rendono questa associazione unica nel suo genere. Ogni socio fondatore è responsabile di un settore. L’idea di avere un responsabile per ogni disciplina è venuta al momento della fondazione del circolo, per evitare di creare quelle chiusure, caratteristiche di molte associazioni monodisciplinari che aumentano la coesione del gruppo, ma ne diminuiscono la forza. L’idea di apertura all’esterno si riscontra anche nelle attività: sempre aperte a tutti, soci e non. Un nuovo socio perciò non è considerato solo un numero, ma avrà buone possibilità di diventare responsabile di un nuovo settore, allargando ulteriormente il

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erie A. Finalmente una bella notizia per il baseball “made in Florence”. Troppi anni sono passati da quando Faso di Elio e Le Storie Tese esclamò in un concerto: “Fiorentini, avete una squadra di A1, dovete essere felici, è un bellissimo sport!”. Da allora ci sono stati solo problemi e tante delusioni. Nella prossima stagione la Fiorentina Baseball giocherà insieme all’Arezzo Baseball, detentore del titolo attuale della A2. La società aretina, per voce del proprio presidente Fabrizio Casalini, ha convinto uno scettico Pier Cesare Vita, presidente del glorioso sodalizio biancorosso, titubante soprattutto per i costi. Ma Firenze ha bisogno di lottare ancora per qualcosa d’importante ed è una piazza ambiziosa, quindi l’unione delle forze era necessaria per far tornare pubblico e sponsor al diamante del Campo di Marte. Giocare l’A2 insieme ad Arezzo vuol dire spese dimezzate: questo assume un valore ancora maggiore se si pensa che, da sola, la Fiorentina avrebbe dovuto giocare il campionato di B. Segnali positivi arrivano anche dallo sponsor, Banca Etruria, che si è detta pronta per un campionato di vertice, aumentando il budget per la prossima stagione sportiva. La squadra sarà composta da una “fusione” di circa 10 giocatori dell’attuale Arezzo Baseball insieme a un’altra decina di appartenenti attualmente alla Fiorentina Baseball. Le magliette porteranno

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Gennaio 2010

Pinto in azione

i due loghi. Ovvia la soddisfazione delle due società, le parole di Fabrizio Casalini sono chiare: “Lo spirito di questa nuova collaborazione nasce da una serie di esigenze e necessità oggettive. L’unione delle due forze, sia societarie che sportive, porterà ad affrontare la prossima importantissima stagione con più motivi di interesse, sia tecnici che economici”. Per la Fiorentina Baseball, alla quale purtroppo il campo non aveva regalato la promozione, questa è davvero un’occasione irripetibile. Così il “nove” che uscirà dalla fusione potrebbe direttamente competere con le migliori squadre

della categoria. Un’ipotetica squadra con: Pinto in terza, Bindi interbase, Cappuccini e/o Parri in prima, Pipo Ristori in seconda, un parco lanciatori unito da far invidia a qualsiasi squadra. Soddisfatte le due società che hanno raggiunto un accordo di collaborazione in vista delle prossime stagioni sportive. L’accordo avrà durata di un anno, ma i due club si propongono di attuare una progettualità che miri alla prosecuzione dell’accordo anche per le annate sportive 2011 e 2012, per affrontare al meglio il nuovo campionato di Serie A. Il sogno sarebbe quello di raggiungere il Grosseto in Serie A1.

Ogni socio fondatore è responsabile di un settore raggio di azione del club. Le discipline in cui il circolo ricreativo “Il Filo” è specializzato sono veramente tante, molte delle quali definite, ingiustamente, di nicchia: fattore che porta le persone a non prenderle neanche in considerazione. Il caso del polo può essere preso ad esempio. Vista la fortuna della scuola di equitazione e la possibilità di avere a disposizione un

ippodromo come quello del Visarno, provare a organizzare una squadra di polo è stato il passaggio successivo: molto soddisfatti dell’operazione si sono detti il presidente Ceccherelli e il responsabile Zaccaria. Multidisciplinarietà anche nella diffusione della cultura. Sono attivi corsi di moda, arte, spettacolo e cucina, e negli ultimi tempi è stata data molta importanza al risparmio energetico. Gli sport più seguiti dai soci sono il bridge, la vela e la danza, ma come dice la denominazione del circolo, “Filo”, tutto può cambiare ed essere aggiunto a questo panorama di discipline. La solidarietà e le attività sociali sono sempre presenti, e le collaborazioni con enti benefici sono molteplici. Il tempo libero è poco, ma per chi ha voglia di non perdere più il “filo”, vagando di club in club, questo è il luogo adatto: e, se qualcuno ha un’idea, il “filo” si potrebbe allungare. /L.M.


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FOOTBALL AMERICANO. La stagione riparte a marzo: l’obiettivo rimane lo scudetto di A2

I “primi” dieci anni dei Guelfi Firenze Simone Spadaro

giocatori che fondarono la società, può contare su un buon 40% di giovani. Sono tanti i fiorentini che si stanno avvicinando ai Guelfi Firenze e si appassionano a questo sport”. La disciplina principe degli Stati Uniti potrebbe, addirittura, sbarcare alle Olimpiadi. “Al di là del fatto che sono ormai molte le società che allestiscono squadre Under 15 e, qualcuna, anche l’Under 13, questo sport, in una versione più soft, potrebbe essere disciplina olimpica. Proprio gli Under 15 – continua Dallai – praticano il Flag Football, dove il contatto fisico è ridotto al minimo. Gli atleti giocano con una bandierina attaccata alla muta ed il placcaggio viene effettuato proprio tirando la bandierina. Ecco perché si chiama ‘flag’, ovvero bandiera in inglese. Il contatto fisico è assai ridotto, e quindi anche i giovani, ancora in fase di crescita, possono cimentarsi nel football americano”. Non solo, ma nel 2010 ricorrono i dieci anni di fondazione dei Guelfi. “E stiamo preparando la Coppa Toscana allo stadio Ridolfi, la casa del football americano a Firenze. Entro febbraio – annuncia Dallai – organizzeremo una giornata di festa per tutti i fiorentini con partite tra i Guelfi e le squadre di Massa, Grosseto e Pisa”. Un modo per far conoscere ancora meglio il football americano a Firenze.

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olo a primavera tornerà il campionato di football americano, con i Guelfi Firenze in serie A2. Nella passata stagione, la squadra del presidente Alessandro Dallai, dopo un ottimo campionato, si è dovuta inchinare, in semifinale, agli Shark Palermo. Ma l’obiettivo di vincere lo scudetto di serie A2 rimane immutato anche per la stagione che avrà inizio il prossimo 14 marzo per concludersi, come sempre, a luglio. “Il mondo del football americano italiano è diviso in due federazioni – spiega il presidente Dallai – noi siamo affiliati alla Fidaf, che è l’unica riconosciuta e che sta per entrare, di diritto, anche nel Coni. Esiste poi la Fif, che è una federazione in cui alcune società si sono staccate perché volevano creare squadre con gli stranieri. Una scelta ideologica che noi non abbiamo condiviso. Ci sembra giusto, proprio per far crescere questo sport, giocare senza gli stranieri. C’è ancora troppa differenza tra giocatori americani e italiani. La scelta di allestire squadre composte da soli italiani può essere molto utile a tutto il movimento”. E i risultati si vedono. “Abbiamo due squadre, l’Under 21 e l’Under 18, che si sono comportate molto bene nell’ultima stagione. Nel campionato nazionale under 21, i Guelfi sono stati sconfitti solo nei quarti di finale, a Bolzano dai Giants per 13 a 6, al termine di una battaglia durissima e avvincente. L’Under 18 ha ricevuto innumerevoli complimenti per il campionato disputato. Il football americano – aggiunge Dallai – sta incuriosendo e interessando moltissimi giovani. La prima squadra, anche se è ancora composta da uno ‘zoccolo duro’ di

SCI. A regime la nuova stagione della “montagna dei fiorentini”: ecco gli eventi principali

Appuntamenti e ricorrenze, Abetone protagonista È

arrivata la neve in Appennino. E gli impianti dell’Abetone, la “montagna dei fiorentini”, sono in funzione a ritmo continuo. Non solo la possibilità di sciare per tanti appassionati, sono molti gli appuntamenti agonistici previsti nel corso dell’inverno, tra cui gare Fis e Master, i circuiti per le categorie giovanili, e poi importanti manifestazioni nazionali e internazionali. In particolare, il “Pinocchio sugli sci” dal 22 al 27 marzo e i Campionati italiani allievi e ragazzi, dal 29 al 31 marzo. Da segnalare, dal 1° al 5 aprile, la 51esima edizione dei Campionati italiani Uisp (Unione italiana sport per tutti), che

IL CORSO. Più sicurezza per le donne

Imparare a difendersi. Gratis

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bbiamo dato il nostro patrocinio a questa prima fase sperimentale del corso, perché lo riteniamo un importante servizio, peraltro gratuito, fornito alla cittadinanza. Ben vengano altre iniziative come questa, che aiutino noi donne a sentirci più sicure”. Parole semplici quelle di Barbara Cavandoli, assessore allo sport del Comune di Firenze, sempre più occupata ad affrontare problemi sociali attraverso le discipline sportive. Sono purtroppo in un aumento aggressioni, stupri, borseggi e rapine ai danni delle donne, che da oggi avranno un aiuto in più per la propria difesa. Da sabato 23 gennaio a sabato 20 febbraio, dalle 14.30 alle 16.30, alla palestra Body Line Center di via dello Steccuto 5r inizierà, infatti, il percorso del tutto gratuito di “Self Defence e antiaggressione femminile”, dedicato principalmente a donne di tutte le età del quartiere 5, per poi essere esteso a tutti gli altri quartieri fiorentini. I tecnici federali Toni Enrico e Paolo Pinzauti, fondatori dell’associazione no-profit Asd Florence Self Dence Academy, proporranno 10 ore di lezione: prevenzione, argomenti giuridici per non cade-

porteranno 400 persone nella stazione pistoiese. Una stagione anche ricca di ricorrenze, a partire dai 90 anni della campionessa Celina Seghi, che saranno festeggiati nel mese di marzo. Sempre nel 2010 cadono poi i 60 anni dalla vittoria in discesa libera di Zeno Colò ai Mondiali di Aspen, e i 90 anni dello Sci club Abetone – Val di Lima. Come di consueto, anche quest’anno saranno molte le occasioni per iniziative di valorizzazione dei legami tra Firenze e l’Abetone, con gare di sci club fiorentini e occasioni per manifestazioni di festa e d’amicizia tra il capoluogo toscano /Sim.Spa. e la “sua” montagna.

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NON SEI SOLO...

chiedi aiuto ad un professionista RUBRICA DI PSICOLOGIA A CURA DELLA DR.SSA DEBORA GILARDI Approccio cognitivo - Comportamentale Master in Disturbi dell'Alimentazione e Obesità Iscrizione all'albo degli Psicologi della Toscana al N.° 4388

re in eccesso di difesa, psicologia applicata e tecniche e tattiche di autodifesa, principalmente studiate su situazioni reali che potrebbero accadere sulla strada; difesa da aggressioni o minacce da armi bianche come coltello e bastone; difesa da aggressioni o coercizione a mano nuda; difesa da pistola, antistupro, antitaccheggio e antirapina sia su mezzi privati che pubblici e a piedi. Le allieve impareranno quindi a sviluppare una mentalità difensiva che porteranno con sé per tutto il resto della vita. Informazioni e iscrizioni al Body Line Center in via dello /L.M. Steccuto 5r.

DUBBIO, CONTROLLO, RIPETIZIONE... “E’ più forte di me...Non posso fare a meno di controllare di aver chiuso bene la porta e poi tornare indietro, e indietro, e poi ancora indietro...”; “In quel momento è come se esistesse solo quel pensiero, non riesco a distogliere la mente da esso nel modo più assoluto, e così devo contare, e ripetere...”; “Penso e faccio azioni così assurde...credo di essere solo al mondo!” “Sento che non sono sicura di aver letto bene e così rileggo, e rileggo, e mi rendo conto che il tempo passa ed io sono sempre alla stessa pagina...”; “Temo che mi possa accadere qualcosa di terribile e così sono costretto a dover fare tutta una serie di movimenti...solo così mi tranquillizzo, ma poi è peggio.” A chiunque sarà capitato di non essere certo di aver chiuso l’auto o spento il gas, di credere in qualche azione scaramantica che ci

possa aiutare ad affrontare meglio una prestazione, di voler tenere in un certo ordine oggetti a cui teniamo particolarmente, ma quando si inizia a percepire disagio, la sensazione che non dipenda più da noi stessi, e ci ritroviamo in uno degli esempi sopra descritti, allora è giunto il momento di chiedere aiuto ed affrontare la problematica ossessivo-complusiva. È un problema molto diffuso, ma non ancora del tutto conosciuto dalla popolazione, che può interessare svariati campi e che provoca molta sofferenza poiché invade la quotidianità e limita il raggio di azione della persona che ne soffre. La persona è aiutata dal professionista ad uscire dal circolo vizioso delle ossessioni (pensieri intrusivi) e delle compulsioni (azioni ripetute), attraverso l’utilizzo di opportune tecniche sia cognitive sia comportamentali, migliorando la propria qualità di vita.

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“Nessun uomo è un’isola” (J. Donne) La dottoressa riceve su appuntamento presso Poliambulatorio Centro Medico delle Cure Via Sacchetti 9R e Studio Privato - Via Vanini, 11 Firenze CONTATTARE Cell. 347 22 68 806 E-mail: debo.gilardi@alice.it


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Lettere, segnalazioni, proposte, ma anche veri e propri articoli scritti dai lettori. Tutto questo ed altro ancora sul portale www.ilreporter.it. Tutte le lettere che non trovano spazio in queste pagine saranno pubblicate sul sito. E poi spazio ai commenti e alle vostre opinioni

offrire un impianto in totale messa in sicurezza per gli utenti, che curiosamente bisogna rilevare siamo tutti noi, compresi i Consiglieri Donzelli (del Comune) e Fanelli (del Q4). Vorrei ricordare a tutti che il ciclodromo “Graziella Cenni” è il primo tassello di un polo sportivo nell’area di San Bartolo a Cintola, e mi preme altresì ricordare qui, che nei primi mesi del 2010 sarà affidata la realizzazione del prossimo campo di football americano del quale è appena finito il bando di gara. Affido allora ai Consiglieri Donzelli e Fanelli per memoria storica e futura che, le polemiche strumentali servono solo a loro, a noi resta di concludere per tutti gli utenti un’avventura di impianto sportivo, che rimane in testa ai nostri pensieri e doveri non solo come cittadini ma sopratutto come amministratori. Non rimaniamo certo insensibili alle critiche, doverose e talvolta anche giuste, quando queste però nascono dall’intento di costruire per il bene comune, e non di polemizzare inutilmente. Dice infatti l’oracolo che “quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito”. Donatella Villani Presidente della Commissione Sport del Q4

“CICLODROMO DI SAN BARTOLO A CINTOIA, LA MIA RISPOSTA” L’intervento di realizzazione del ciclodromo “Graziella Cenni” di San Bartolo a Cintoia è stato formalmente ultimato il 16 marzo 2009, in data 8 gennaio 2009 sono state consegnate le chiavi dell’impianto alla Commissione Sport del Q4, affinché si potessero svolgere i preparativi dell’inaugurazione avvenuta poi il 18 gennaio 2009. Il Q4 ha provvisoriamente affidato le chiavi della pista alla Società sportiva Itala Ciclismo che gestisce con merito e in via transitoria, il plesso. Il 16 novembre 2009 sono iniziati i lavori di completamento dell’appalto per l’installazione dell’impianto di illuminazione, al fine di consentire il pieno utilizzo della pista in orari notturni e nel periodo invernale, lavori dunque che termineranno entro i primi mesi del 2010. Successivamente l’Ufficio Tecnico Sport redigerà il Certificato di Regolare Esecuzione dell’appalto di realizzazione della pista. Ecco, questa in estrema sintesi l’iter sin qui osservato ed eseguito per portare a termine la struttura del ciclodromo “Graziella Cenni” di San Bartolo a Cintoia. I Consiglieri Donzelli (del Comune) e Fanelli (del Q4) rilevano su “Reporter” del mese di dicembre l’assoluta mancanza dell’utilizzo dell’impianto in discussione, raccontata così, sembrerebbe anche vera; i fatti però sono riportati in testa a questo articolo, aggiungo inoltre che, non essendo del tutto ultimato e non avendo ancora le dovute certificazioni per il pieno utilizzo della struttura, diventa assai difficile oltre che rischioso, pensare di aprire un complesso dove l’Amministrazione ne risponderebbe in primis (e con essa tutti noi) a causa di problemi eventuali che potrebbero sorgere, con infortuni piccoli o grandi agli atleti o persone della società civile, causati dalla noncuranza e soprattutto dalla mancanza dei protocolli questi sì imposti dai termini di legge. Vorrei inoltre ricordare al consigliere Fanelli, componente per la PdL della Commissione Sport del Q4 che avrebbe potuto aggiornarsi in qualsiasi momento sullo stato degli impianti, e comunque sarebbe bastato partecipare con più frequenza (sia detto fuori da ogni polemica) alle riunioni della Commissione per essere tenuti al corrente ed informati dunque dello stato d’arte. Il ciclodromo era all’ordine del giorno della seduta di commissione del 10 dicembre scorso, da aggiungere inoltre che per gli orari di apertura sono di interesse primario dell’Amministrazione, cui preme siano resi noti a tutti i cittadini in maniera tempestiva, ma non prima di poter

“IL MIO PINOCCHIO DIMENTICATO” Spettabile “Il Reporter”, ho 78 anni e sono un “figlio” purosangue del quartiere 2; nato a Varlungo in via della Loggetta e vissuto sempre tra Campo di Marte, Rovezzano e Coverciano. La mia famiglia era povera, ma io, appassionato di cartoni animati, cominciando da ragazzo, con le mie sole forze e la mia tenacia, riuscii alla fine ad entrare da professionista in questo fantastico mondo. Tutto questo partendo da semplice autodidatta, realizzando chilometri e chilometri di pellicole in disegni animati, arrivando addirittura a produrre (come autore) negli anni dal 1966 al 1971, il film lungometraggio “Un burattino di nome Pinocchio” che realizzai (tutto a Coverciano in via Domenico Maria Manni) con una équipe di circa 50 tra tecnici, disegnatori, pittori ecc. Questo film che fu apprezzato ed esaltato da tutti i media di allora nonché dalla critica, costò poco meno di mezzo miliardo di lire (degli anni ’70!) equivalenti a diversi milioni di euro di oggi, ed ebbi anche la soddisfazione di vederlo proiettare nelle sale cinematografiche di mezzo mondo! Dico la mia in questo senso: è mai possibile che l’ignoranza umana sia tanto diffusa (anche in tanti giornalisti!) da citare, ogni volta che si parla di film su “Pinocchio”, solo quelli prodotti da altri autori: Disney, Comencini, Benigni, ecc. compreso perfino quello che D’Alò avrebbe intenzione di fare? Nessuno infatti cita mai quel mio film che secondo gli esperti del settore rimane una delle pietre miliari del cinema di animazione italiano; tanto per fare un esempio, questo è accaduto abbastanza recentemente su articoli pubblicati da Il Tirreno e La Stampa, ma ciò vale anche per tantissime altre pubblicazioni o citazioni in Tv! Per carità, faccio la mia sommessa protesta non sulla Gazzetta Ufficiale, bensì solo sul giornale del mio quartiere, quindi quasi sottovoce, mica sono in cerca dell’assegnazione del “fiorino d’oro” né, tantomeno, del “gonfalone d’oro”! Tuttavia, come autore, confesso che mi piacerebbe che qualche giornalista e (perché no?) anche qualche autorevole amministratore menzionassero, almeno quando si parla di lungometraggi su Pinocchio, i meriti di un fiorentino che, anziano sì ma pur sempre “vivo, anzi vivissimo!”, gradirebbe di vedere pubblicamente riconosciuta una vita intera spesa nell’immenso lavoro che richiede l’arte di quei disegni animati che hanno fatto e fanno sorridere tanti bambini, ma anche tantissimi adulti. Grazie per l’attenzione e l’ospitalità. Giuliano Cenci

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Gennaio 2010 “TROPPA VELOCITA’ DAVANTI ALLA SCUOLA” La fermata Sita in via De Nicola di fronte all’ITT Marco Polo si trova in tratto percorso a forte velocità lontano dagli autovelox e l’attraversamento pedonale non è rialzato a banda larga come tutti quelli della zona (via Aretina , lungarno Colombo, ecc.); non solo, le righe bianche sono consunte e su metà della carreggiata cancellate da una toppa di asfalto recente. E’ perciò necessario un intervento immediato che evidenzi l’attraversamento e moderi la velocità programmando l’adeguamento con apposito rialzo, colorazione azzurra o rossa e salvagente centrale per poter attraversare in due fasi. Sono due mesi che avevo fatto questa segnalazione al Sindaco e alla Polizia Municipale senza che si sia visto il minimo intervento; noto con dispiacere che la nuova Amministrazione ha portato novità sulle grandi questioni (Duomo, tramvia, Tav) ma sulle piccole cose imperversa ancora trascuratezza e scaricabarile fra i vari uffici. Che facciamo, aspettiamo il morto? Maurizio Landi VIA BARACCA E I PULLMAN IN SOSTA Gentile redazione, ho letto con grande attenzione, sull’ultimo numero del Vs. giornale, le lettere sull’argomento in oggetto e vorrei aggiungere anche la mia indignazione a quella dei precedenti lettori, precisando anche qualche altro aspetto del problema. Io abito in via Baracca e i pullman, oltre a sostare col motore acceso davanti ad un grande albergo, spesso rimangono parcheggiati, occupando l’intero spazio del marciapiede di fronte all’albergo, per tutta la notte. Quando mi capita di rientrare a casa a piedi, spesso con i miei nipotini, poco prima di cena sono costretta a scendere sul piano stradale, con grossi rischi per l’incolumità mia e dei due bambini che devo tenere per mano. Inutile ricordare che in Via Baracca il traffico non solo è intenso, ma la maggior parte delle auto non rispetta assolutamente il limite di velocità, i motorini sfrecciano svirgolando tra le auto e non c’è nessun attraversamento pedonale “a dosso”, come quelli che hanno collocato negli ultimi tempi in molte strade. Oltre ai pullman, inoltre, sostano sul marciapiede, in corrispondenza del muro di cinta del deposito Anas, un paio di autotreni i cui autisti vanno a cena e a pranzo nei ristoranti dall’altro lato della strada e forse si fermano anche a dormire nella cuccetta del loro mezzo, perché anche a notte fonda i mezzi sono ancora lì. Come già hanno fatto presente gli altri lettori, i vigili, da me varie volte interpellati, quando rarissimamente passano a piedi per questa disgraziata strada, sostengono di non poter fare nulla, perché nelle ore serali non sono più in servizio e se, talvolta, di giorno, hanno elevato qualche multa, queste non sono state pagate, perché i pullman erano stranieri e dunque... Dunque, come in tante altre situazioni, i cittadini devono rassegnarsi e arrangiarsi, senza sperare che nessuna delle autorità competenti prenda provvedimenti incisivi. Può l’Assessore competente farsi un giretto da queste parti, magari con la macchia di servizio, in orario notturno, per rendersi conto di persona del problema? Chiedo troppo? Faccio un’altra domanda: perché in questo tratto di Via Baracca (all’altezza di Via don L. Perosi) non si sostituiscono alle normali strisce pedonali i dossi? Che cosa non lo consente? Oppure nessuno ci ha pensato, perché ancora non c’è stato il morto? Posso sperare in una risposta da chi istituzionalmente deve occuparsi di questi problemi? Grazie per l’ospitalità e cordiali saluti. Carla Veronese AUTOBUS, BIGLIETTI E REGOLE Spett.le redazione il Reporter, sono il padre di Mattia, un ragazzo che pochi

giorni fa è stato multato sull’autobus per aver convalidato in ritardo il biglietto. Il solito furbastro si dirà. Mio figlio, al contrario di me, non utilizza i mezzi pubblici: viaggia in motorino. Si è ritrovato in autobus solo a causa di un dito rotto che al momento gli impedisce di guidare. Io stesso gli ho fornito il biglietto (non i soldi: proprio per evitare che vadano spesi in altro modo). Salito sull’autobus, complice una certa svagatezza e l’impedimento della mano rotta, ha impiegato del tempo per trovare il biglietto e convalidarlo. Lo ha fatto nel momento in cui l’autobus si è arrestato alla fermata dove attendevano i controllori. Quando sono saliti a bordo, Mattia ha già timbrato il biglietto, ma non importa, uno dei due, forse appassionato di telefilm polizieschi, da terra ha visto i movimenti del passeggero, attribuendogli una preveggenza che mio figlio è lungi dal possedere. Data la giovane età e un carattere remissivo, lo zelante funzionario ha avuto buon gioco nell’elevare la multa che io ho pagato, esattamente come il biglietto, pur consapevole dell’illegittimità del verbale, laddove afferma, distorcendo la realtà dei fatti, che Mattia avrebbe timbrato dopo l’inizio della verifica, a meno che l’attività di verifica non s’intenda già iniziata sul marciapiede, ancor prima di salire sull’automezzo. Ma non è per lamentare l’illegittimità dell’accertamento che scrivo: se mio figlio si fosse premurato per tempo di trovare il biglietto, il problema non si sarebbe posto e anche una multa può insegnare a preparasi per tempo: oggi a timbrare un biglietto, domani a cose ben più importanti. Scrivo per lamentare quanto avvenuto in seguito, quando lo zelante controllore, a fronte dell’intransigenza mostrata con Mattia, è stato invece molto più “comprensivo” nei confronti di un altro passeggero, questo sì sprovvisto di biglietto. Il passeggero, di nazionalità straniera (lo preciso solo per amor di verità), non è stato arrendevole come mio figlio, al contrario. Risultato: lui ha continuato pacifico il suo viaggio senza biglietto e Mattia con la sua multa. Si ha un bell’insistere con i figli sul valore della legalità quando poi, il primo controllore che passa impone un rispetto delle regole perfino eccessivo a qualcuno e le infrange clamorosamente un attimo dopo con qualcun altro. Quale insegnamento può trarre un ragazzo da un comportamento tanto contraddittorio? Non finirà per convincersi che le regole si possono infrangere impunemente, a patto di essere determinati nel farlo? Vorrei poter dire che casi come questo sono l’eccezione, ma la mia quotidiana esperienza di viaggiatore testimonia il contrario. Cordiali saluti, Fabio Daddi LE NOTTI “IMPOSSIBILI” ALLE PIAGGE Buongiorno, scrivo per fare presente un problema che affligge chi come me abita alle Piagge di fronte al Viper Theatre. Il venerdì e il sabato notte è impossibile dormire e riposare in quanto il rumore è talmente forte da non permetterlo. La polizia municipale ha già realizzato delle rilevazioni fonometriche che hanno constatato che il rumore prodotto dal Viper è oltre il limite di tollerabilità. Ha quindi presentato un esposto al Viper per porvi rimedio ma i pannelli che hanno applicato per attutire il rumore non hanno migliorato la situazione. E da allora non è stato fatto più niente. Vi scrivo per chiedere il vostro aiuto, per sensibilizzare le istituzioni in qualche modo. Il Viper è una struttura che è importante per la comunità in quanto in settimana vengono svolti dei corsi per i giovani e gli anziani ed è giusto mantenerla. Non è però tollerabile avere una discoteca in un centro abitato. Inoltre, in aggiunta al rumore della discoteca fino alle 4 del mattino, si aggiungono gli schiamazzi dei ragazzi che rimangono fuori dal locale fino a


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invia la tua segnalazione alla nostra redazione redazione@ilreporter.it L’ONORE (E L’ONERE) DI “DIFFERENZIARE” Gentili amici della Redazione, da qualche mese in largo Cantù è stato installato un cassonetto per la raccolta differenziata dei rifiuti organici. Sensibile alla conclamata necessità di ampliare la raccolta differenziata, mi sobbarco (ho 82 anni d’età) l’onere di portare pressoché quotidianamente i rifiuti fino a Largo Cantù dalla mia abitazione in Via della Cernaia, nell’aspettativa dell’estensione del servizio anche alla zona di Piazza della Vittoria. Le ripetute richieste in tal senso rivolte al Quadrifoglio sono rimaste lettera morta: volete provarci voi? Ringraziando per l’attenzione, Mariateresa Gallo

Gentile Mariateresa, innanzitutto le faccio i complimenti per il suo impegno e il suo senso civico che, da quello che ci racconta, neanche il passare degli anni riesce a scalfire. Quello dei rifiuti è un tema troppo spesso sottovalutato, se non quando l’argomento balza all’onore delle cronache nazionali nei casi come quelli che abbiamo visto e stiamo vedendo a Napoli o Palermo. Tardi, troppo tardi. Se è vero che in quei casi, oltre ai comportamenti dei cittadini, alle spalle ci sono altre e ben più gravi responsabilità, è anche vero che il primo passo per non arrivare a tanto deve essere compiuto – ogni giorno – da tutti noi, i cittadini. Non è difficile, né troppo “faticoso”: basta dividere i rifiuti che quotidianamente produciamo in casa, con un minimo d’attenzione e la consapevolezza di stare facendo – più di quanto spesso siamo portati a pensare - qualcosa di molto importante per l’ambiente. Il secondo passo, poi, è quello di gettare i rifiuti (già differenziati) nei rispettivi cassonetti. E qui, qualche volta, iniziano i problemi. Come nel caso che lei ci ha raccontato. La vicinanza dei contenitori per ogni tipo di materiale (carta, plastica, organico, ecc.) alla propria abitazione è senza dubbio importante per incentivare tutti i cittadini a comportarsi correttamente, e va da sé che, al contrario, la loro lontananza dal portone di casa possa spingere a gettare indiscriminatamente tutta l’immondizia nel cassonetto blu (quello generico) chi non è dotato della necessaria “convinzione”. Nel numero di questo mese de “Il Reporter” abbiamo fatto, per ognuno dei cinque quartieri fiorentini, il punto della situazione sulla raccolta dei rifiuti e sulla presenza dei necessari cassonetti, e nelle edizioni precedenti avevamo affrontato lo stesso argomento a Fiesole e Impruneta. Quello che ne è venuto fuori è la volontà di investire in nuove tecnologie per rendere il servizio sempre più efficiente, oltre alla (gradita) notizia dell’arrivo di nuovi cassonetti (a patire da quelli per il materiale organico) dove prima non c’erano. Speriamo che tutto questo diventi presto realtà, e che alle intenzioni seguano i fatti. Noi saremo qui a controllare. Ma il necessario impegno che le aziende e gli enti preposti si devono assumere non deve essere vanificato da un comportamento non responsabile da parte di noi cittadini, che dobbiamo fare la nostra parte. Basta poco, ma il messaggio che deve passare è questo: con un minimo d’attenzione, tutti possiamo fare molto per l’ambiente. E in questo senso il comportamento “virtuoso” suo e di tutti coloro che seguono il suo esempio è da lodare e promuovere. Matteo Francini

mattina. Spero che ci possiate aiutare in qualche modo, grazie, Mariella “MANTO DISSESTATO IN PIAZZA FARDELLA” Spettabile Reporter, già diverse volte ho sollecitato l’Amministrazione Comunale di Firenze a provvedere al rifacimento dell’asfalto di piazza Fardella, in zona Salviatino, Campo di Marte. La piazza ha un manto stradale completamente dissestato e potenzialmente pericoloso per chi viaggia e attraversa le strisce. Inoltre, la rotatoria già subisce il frequente transito giornaliero delle linee Ataf che hanno avvallato non di poco una parte dell’asfalto. In più, si aggiungono altrettante buche sparse. Mi domando: perché questa bella piazzetta, non irrilevante per le funzionalità urbane del suo intorno, viene considerata cosi “marginale” dal Comune di Firenze? Come è possibile vedere frequenti e dubbiosi lavori di asfaltatura nelle

vie circostanti (via Centostelle e via Lungo l’Affrico) e lasciare invece una piazza in uno stato così pietoso da tanti anni? Non è il modo in un sito dove è presente anche e soprattutto una scuola media, la “Dino Compagni”. Basta poco per rompersi una caviglia e provocare altri peggiori inconvenienti. Grazie dell’attenzione. Un cordiale saluto. Alessandro Nencioni SAN FREDIANO, LA VOCE DEI RESIDENTI Gentile Redazione, sono un residente del quartiere di San Frediano. Ho letto sul numero di novembre della nascita della nuova Associazione San Frediano che avrebbe ritrovato l’unione tra artigiani, commercianti e residenti. L’articolo riporta anche di varie proposte fatte alla nuova Amministrazione dal vicepresidente dell’associazione stessa, una delle quali mi ha fatto letteralmente trasecolare. Mi riferisco alla richiesta di spostare la porta telematica sino all’angolo con Piazza del Carmine “per evitare la desertificazione di certe zone, miglio-

rando il commercio, quindi i problemi dovuti al degrado e alla sicurezza”. A parte il fatto che pur sforzandomi non riesco proprio a capire che nesso ci possa essere tra la localizzazione della porta telematica con il degrado e la sicurezza ma mi pare proprio incredibile che questa richiesta possa essere auspicata dai residenti. Questa assurda proposta avrebbe il solo effetto di estromettere Piazza del Carmine dalla Z.T.L. forse per “migliorare il commercio” non certo per migliorare la vita dei residenti che già con la situazione attuale hanno sempre dei grossi problemi di parcheggio. Ho parlato di questo con amici e conoscenti residenti nel quartiere (alcune decine di persone) e tutti erano del mio stesso parere, anzi approfitto di questo spazio per spiegare meglio le vere ragioni dei residenti, che vorrebbero non solo che la porta telematica rimanga dov’è ma auspicherebbero anche un maggior controllo dei molti furbetti che la aggirano percorrendo in contromano Via dei Cardatori (passando tra l’altro davanti alla scuola media Machiavelli) e anche da Via di Cestello (sempre in contromano). Per quanto riguarda l’ormai leggendario parcheggio sotterraneo di Piazza del Carmine i residenti sono assolutamente a favore a patto però che i posti siano a loro riservati. Nell’articolo non è chiaro a cosa si riferisca l’assessore Massimo Mattei quando riferisce che ha richiesto alla S.a.s di intervenire nelle situazioni più urgenti, mi permetto però di ricordargli che i residenti sono molti di più degli artigiani e dei commercianti del quartiere e soprattutto votano tutti a Firenze. Nel ringraziare dell’attenzione saluto cordialmente, Claudio Nucci

di avere contribuito, mantenere una strada interessante un complesso ospedaliero così importante, piena di avvallamenti pericolosi che non possono non provocare sobbalzi a chi la percorre anche a velocità moderata e prudenziale. Ciò, penso, con grande disagio di chi ha anche la mala sorte di essere trasportato in ambulanza. Il Comune, alla confluenza di Via di Soffiano in Via di Scandicci ha da tempo apposto un cartello che ricorda un evento funesto accaduto più di quarant’anni fa, con invito alla prudenza, una prudenza che va raddoppiata per la presenza di un manto degno di una “trazzera” o di una viottola di campagna. Tralascio il rischio di chi la percorre in moto come il sottoscritto, che non è più un giovanotto, né ha abitudini di guide sportive. Anzi, a questo proposito, mi riprometto di misurare nei prossimi giorni gli avvallamenti più profondi e, successivamente darne immediata comunicazione alla Procura della Repubblica perché, in caso di incidente dovuto alla negligenza e alla cattiva manutenzione della carreggiata, si possa più agevolmente incriminare gli inadempienti per omissione d’atti d’ufficio. Certo che la presente venga tenuta nella debita considerazione, Vi porgo i miei più cordiali saluti. Riccardo Tucci

LA SOSTA SENZA I VIGILINI Spettabile Il Reporter, premesso che sono un automobilista e che in famiglia abbiamo due auto, vorrei dire la mia sui “vigilini” e la loro “soppressione”. Certo posso parlare solo di via Mazzoni dove abito, ebbene, da quando non ci sono più i “vigilini” parcheggiare in quella strada è diventato quasi impossibile anche per i residenti. Tra le strisce blu c’è sosta senza pagamento di ticket e tra le strisce bianche sostano tutti fuorché i residenti... tanto nessuno controlla! Eppoi alle fermate dell’Ataf i passeggeri salgono e scendono con difficoltà poiché la fermata è occupata dalle auto in sosta. Il sindaco disse con enfasi che il compito che svolgevano i “vigilini” possono anzi devono svolgerlo i vigili urbani: giustissimo ma tra il dire e il fare... In via Mazzoni, infatti, questi tutori dell’ordine non li vediamo mai e se raramente, molto, molto raramente passano è il classico “passi e non baci” e così, come dicevo, è difficile per i residenti parcheggiare: le auto sostano sul marciapiede, sulle strisce pedonali o in curva. Ora si parla di togliere i parcometri; fare strisce rosa e/o viola (colori non previsti dal codice della strada) e dare in affitto porzioni di strada. Ma non sarebbe meglio tornare con i piedi per terra e finirla con la demagogia? Cordialmente, Giancarlo Romoli

SMENTITA DELL’ARTICOLO “E I CORSI DI LINGUA CERCANO SPAZIO” REPORTER OTTOBRE 2009 La sottoscritta Anna Micheletti, IDC del laboratorio linguistico/culturale del Q5, presente all’annuale incontro di programmazione didattica e delle attività culturali con gli utenti del laboratorio, avvenuto il 16/09/2009, alla presenza della giornalista di Reporter Francesca Puliti, smentisce la veridicità dell’articolo in oggetto per i seguenti motivi: 1)l’articolo appare come un’intervista ad Anna Micheletti, il suo nome infatti risulta per quattro volte e le frasi sono virgolettate, non come una conversazione con gli utenti come è effettivamente avvenuto 2)gli argomenti esposti nell’articolo non sono quelli trattati nella suddetta sede 3)le affermazioni attribuite alla sottoscritta pertanto, sono fuori luogo, fuori contesto e non rispondono alla verità. Nell’articolo compaiono inoltre errori evidenti quali 1)il titolo introduttivo non risponde a verità, infatti la biblioteca non ha mai organizzato corsi di lingua, tale attività da anni, è prerogativa del laboratorio linguistico 2)il titolo non risponde a verità perché gli spazi al DSU erano già stati garantiti dal Presidente Gianassi come infatti si evince dalla parte finale dell’articolo 3)unico errore rettificato nel numero di novembre riguarda il profilo professionale di Anna Micheletti come IDC del laboratorio di lingue e non come operatrice bibliotecaria. Per i motivi sovraesposti sono pertanto a richiedere una rettifica appropriata da pubblicare al più presto. Anna Micheletti

GLI AVVALLAMENTI DI VIA DI SCANDICCI Carissimi redattori, ho letto con grande interesse l’articolo di Paola Ferri e di un altro o un’altra non meglio identificato/a M.F. circa le situazioni di rischio che due amici del compianto Andrea Pellegrino hanno preso la lodevole iniziativa di evidenziare. Speriamo che la loro preziosa collaborazione trovi ascolto presso chi di dovere. Mi aggiungo a loro per fare questa segnalazione. Voglio parlare del tratto di Via di Scandicci compreso tra via Guardavia e l’Ospedale di Torregalli. E’ una vergogna per un Comune dal sindaco efficiente e rampante all’elezione del quale non mi pento

Prendo atto delle sue parole e del fatto che tra noi possa esserci stato un fraintendimento sul taglio dell’articolo che, comunque, non è un’intervista. Nell’articolo in questione mi sono limitata a descrivere la situazione per discutere della quale ci eravamo incontrate insieme a un gruppo di utenti del laboratorio linguistico; nel redigerlo, ho ritenuto opportuno inserire anche alcune sue affermazioni fatte a ulteriore spiegazione della situazione. Mi rincresce invece che, secondo lei, il titolo possa non aver centrato in pieno l’argomento trattato e possa contenere alcune imprecisioni, di cui mi scuso. Francesca Puliti


segnalazioni a redazione@ilreporter.it

Concerti Luther Blisset 15 Gennaio

Ginger Zone - Scandicci Luther Blissett è una formazione bolognese nata nel 2006 come duo comprendente Antonio d’Intino (basso elettrico) e Andrea Grillini (batteria). Nel 2007 sono entrati nel gruppo Dario Fariello (sassofoni), Carlo D’Alessandro (chitarra elettrica) e Lucio Corenzi (contrabasso) per sperimentare il nuovo suono a metà via fra jazzcore, improvvisazione e composizione. Nel 2008 dopo aver pubblicato il primo disco (“Live @ Downbeat Festival”) con Eclectic Polpo Records ed aver intrapreso un tour promozionale in Italia suonano a Chicago nella “Immediate Sound Series” e nella “Improvised Music Series”. Collaborano e registrano con Ken Vandermark e Jason Stein. Pertecipano al “Downbeat Festival” e all’”Iceberg Festival 2009”. Talvolta si avvalgono della collaborazione e dell’apporto live di Beppe Scardino (sax baritono) e Giorgio Simbola (trombone, violino). Inizio ore 22 Millelemmi e Low ‘n’ Zac 16 Gennaio

Ginger Zone - Scandicci Francesco Morini alias Millelemmi e Simone Zaccagnini alias Low’n’Zak. Uno parla e l’altro disegna. Ma non è detto che non possa avvenire il contrario. D’altra parte la differenza tra un visualizzatore verbale e un verbalizzatore visuale è minima, commutativamente parlando. Ne risulta un linguaggio forbito e sforbiciato, diretto e di stomaco, di sogno e di segno. Un segno kilometrico, di lettere e figure invasive, retoriche, armoniche, semiotiche ed ottiche. Genere: rap, slam poetry, graffiti, spoken words, fumetti, reading, pennelli, jazz, pennarelli, sproloquio, jam session. Inizio ore 22 Stone in the water – Stefano Bollani Trio 18 Gennaio

Teatro Comunale Stone in the Water ha come protagonita il “Danish Trio” del brillante Stefano Bollani, gruppo che affina la propria sensibilità nel campo dell’improvvisazione ormai da sei anni. Il bassista

Jesper Bodilsen ed il batterista Morten Lund (entrambi al loro esordio su ECM) hanno al loro attivo una collaborazione che dura da più di quindici anni. I tre musicisti si muovono con grande finezza attraverso un affascinante programma che include nuovi brani di Bollani e Bodilsen, ballad di Caetano Veloso, Antonio Carlos Jobim, ed un’improvvisazione su Poulenc “Improvisation 13 en mineur”, apportando nuovi colori e sfumature al genere pianistico. Il Mondo di Patty 23 e 24 Gennaio

Mandela Forum Il Mondo di Patty, il Musical più bello è la versione teatrale del telefilm argentino che racconta la storia di una ragazza di 13 anni - Patricia Castro detta Patty - e le sue vicende adolescenziali. Uno stile fresco e giovane, amori, amicizie, sogni, ballo, musica, scontri e disaccordi tra ‘’Las Divinas’’ e ‘’Las Populares’’ sono gli elementi di successo dello spettacolo che ha entusiasmato milioni di ragazzi in tutto il mondo. Alessandra Amoroso 23 gennaio

Sachall Con 200.000 copie vendute e il doppio platino conquistato, si è confrontata ai primi posti della classifica con grandi star italiane e internazionali. Nel corso dell’estate Alessandra ha tenuto i suoi primi concerti in tutta Italia, sempre circondata dallo straordinario calore del pubblico. Dopo un avvio di carriera folgorante che l’ha catapultata in un tourbillon di impegni e di successi, Alessandra Amoroso è pronta ad annunciare la pubblicazione del suo primo album completo di inediti dal titolo ‘Senza nuvole’, uscito il 25 settembre e subito primo in classifica davanti a star internazionali del calibro di Madonna. FFH 29 Gennaio

Ginger Zone - Scandicci FFH nasce dall’incontro tra l’artista Nicola Martini e Kilroy e indaga il suono come massa fisica, materia tangibile all’interno dello spazio, piuttosto che le sue qualità musicali. Insinuando la massa sonora nelle strutture ospitanti, si servono di diversi tipi di apparecchiature a seconda

degli spazi e dei motivi dell’intervento, come risuonatori al Terfenol, strumentazione analogica, computer, generatori, ventole industriali, strumenti musicali modificati. Al Ginger in occasione di Borderline, l’appuntamento dedicata alle nuove frontiere della musica di ricerca. Fiorello 29 e 30 gennaio

Mandela Forum Fiorello torna dal vivo, questa volta all’interno dei Palasport, per continuare e allo stesso tempo iniziare, una nuova avventura del Fiorello Show. A pochi mesi dal successo teatrale ottenuto a Roma, Fiorello porta il suo spettacolo in alcune delle principali città italiane, con un tour che proseguirà anche nel nuovo anno. Il Fiorello Show Tour, regia di Giampiero Solari, è un flusso di storie e di canzoni che, nel corso delle diverse tappe, si evolve e cambia ad ogni appuntamento. In un continuo divenire e in continuo movimento, Fiorello, accompagnato sul palco dal maestro Enrico Cremonesi e la sua band, trasforma ancora una volta i fatti di attualità e gli elementi del quotidiano in uno show tutto nuovo. La scaletta dello show si nutre molto dell’ispirazione artistica del momento e Fiorello riesce a rendere lo spettacolo ogni sera diverso, con gag, canzoni, battute, imitazioni, racconti di vita vissuta ed improvvisazioni.

Mostre Innocente e calunniato Fino al 28 febbraio

Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi Nel quarto centenario della morte la mostra Innocente e calunniato. Federico Zuccari (1539/40 – 1609) e le vendette d’artista presenta al pubblico i temi di polemica e di vendetta che alcuni artisti, e in particolare Federico Zuccari, usarono per dichiararsi innocenti a fronte di calunnie e ingiustizie vere o presunte. Sub Pop Story Fino al 25 Gennaio

Ginger Zone Una grande mostra dedicata ai venti anni di Sub Pop, storica etichetta di Seattle a cui va il merito di aver scoperto, e fatto scoprire

IL PROGETTO

Ecco il Museo Archeologico che verrà Q

uello che fu il Museo Centrale dell’Etruria, costituitosi con l’unità d’Italia, fu ferito quasi a morte dall’alluvione del novembre 1966 e oggi prova a risorgere. L’allora soprintendente Guglielmo Maetzke, con le lacrime agli occhi, indicò in 25 anni il tempo necessario per il suo restauro e la sua piena riattivazione: molti lo tacciarono di pessimismo. Il progetto “Archeologico 2010”, che si è avvalso di un contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, redatto dalla Soprintendenza, affronta il corpo museale che affaccia su Piazza SS. Annunziata, confermandone l’ingresso principale sull’angolo con via Capponi. Com’è noto, il museo archeologico interessa l’intero isolato fra via Laura, via della Pergola, via della Colonna, e

via Gino Capponi. L’intervento previsto riguarda il volume ex-Innocenti che affaccia su piazza SS. Annunziata. La novità che prenderanno vita saranno un uditorium con a complemento un qualificato spazio espositivo, i servizi di libreria e di archeoshopping faranno da “attrattore urbano” per grandi e piccoli, così da superare la tradizionale resistenza del grande pubblico verso l’archeologia. I facili collegamenti interni, il libero accesso “senza biglietto” all’intero piano terra, il servizio di bar (aperto anche sul giardino monumentale), le attività espositive temporanee, finiranno per costituire un “nuovo avvertibile polo di aggregazione” per la vita di relazione della città , in uno dei suoi spazi privilegiati, qual è quello della rinascimentale piazza dell’Annunziata.

a tutti noi, gruppi come Nirvana, Soundgarden, Mudhoney, Afghan Whigs, L7 e tanti altri. Venti magnifici pannelli ripercorrono, dal 1998 al 2008, la storia di questa piccola grande etichetta. I pannelli, ricchi di immagini e testi d’accompagnamento, sono inoltre introdotti da una strepitosa ed accorata lettera del boss della label, Jonathan Poneman. Artefatti preziosi Fino al 31 gennaio

Museo degli argenti Palazzo Pitti A 45 anni dalla vittoria a Firenze del primo premio al Concorso Nazionale di Oreficeria del 1964, Fausto Maria Franchi torna nel capoluogo toscano con una mostra monografica al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti. Già nel 2007 l’orafo romano aveva voluto legare il suo nome al Museo degli Argenti, donando l’anello Triangoli segreti, la spilla Affinità elettive e l’anello Ore perdute, opere entrate a far parte della collezione permanente del Gioiello Contemporaneo del museo. Le porcellane di Betty Woodmann Fino al 15 Febbraio

Museo delle porcellane – Palazzo Pitti Tra le prestigiose porcellane conservate alla Palazzina del Cavaliere trovano una appropriata collocazione le creazioni colte e fantasiose di Betty Woodman, in vetrine appositamente integrate con l’allestimento del Museo. Le insolite porcellane di Sèvres realizzate dall’artista, sconvolgono l’idea tradizionale di “corredo da tavola apprezzato” con le loro forme imprevedibili e l’intensità e brillantezza dei colori, senza tralasciare il bon ton ormai consolidato dei prestigiosi serviti amati dai regnanti. Christian Balzano. Luci del destino Fino al 14 Febbraio

Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art Il Lu.C.C.A. - Lucca Center of Contemporary Art, propone la mostra Christian Balzano. Luci del destino a cura di Luca Beatrice (co-curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2009), frutto del primo progetto di collaborazione e partnership

internazionale del Lu.C.C.A. con il Pabellón de las Bellas Artes dell’U.C.A. - Pontificia Universidad Catolica Argentina di Buenos Aires, il CEC - Centro de Expresiones Contemporáneas di Rosario e il Museo Provincial de Bellas Artes Franklin Rawson di San Juan. L’esposizione, dopo il tour nei musei argentini iniziato a maggio 2009, sbarca al Lu.C.C.A. sotto forma di una grande installazione che coinvolgerà i due piani espositivi principali del museo con 32 lavori su tela, pelle e carta, alcune grandi sculture, alcune particolari opere concepite site-specific e uno spazio completamente interattivo che si omologherà, e quindi modificherà, a seconda delle scelte dello spettatoreutente. Santi poeti navigatori Fino al 31 gennaio

Sala Reali Poste – Galleria degli Uffizi Da nove anni alla Galleria più importante della città riscuotono un grande successo le meditate mostre gratuite che hanno per principale oggetto opere poco note o sconosciute conservate nei depositi. Quest’anno, l’opera ‘mai vista’ non proviene dai magazzini del museo: si presenta infatti la donazione da parte dell’Associazione di un magnifico ritratto di Amico Aspertini (Bologna, 1474 circa – 1552) datato ante 1521, che raffigura Alessandro Achillini (medico e filosofo bolognese 1463 – 1512), già appartenuto alle raccolte di ritratti di uomini illustri di Paolo Giovio a Como.

Teatro L’anatra all’arancia Dal 12 al 17 gennaio

Teatro della Pergola Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio ne “L’anatra all’arancia”, di Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon, per la regia di Ennio Coltorti, che ne ha curato la traduzione e l’adattamento insieme a Nino Marino. Prodotto da Rosario Coppolino e Antonia Piccolo per Molise Spettacoli, questo capolavoro del cosiddetto teatro “leggero”, costruito su un meccanismo comico di straordinaria efficacia, dà vita a un intreccio spassoso e frizzante

che da un trentennio riscuote continui successi. Nel cast, oltre a Debora Caprioglio e Corrado Tedeschi, nei panni di Gilberto e Lisa Ferrari, i coniugi annoiati che il sospetto del tradimento risveglia da una vita di coppia forse un po’ troppo tranquilla, anche Mino Manni, interprete dell’affascinate Leopoldo Augusto SerravalleScrivia, in grado di far tremare le fondamenta del matrimonio Ferrari, Gloria Bellicchi,(Miss Italia 1998), nel ruolo della sexy Patrizia Bertini, la segretaria ingenua e bellissima di Gilberto Ferrari, e la spumeggiante Gioietta Gentile, nel ruolo di Teresa, la colf di famiglia, impicciona e ironica. Enrico IV Dal 19 al 24 Gennaio

Teatro della Pergola Vent’anni dopo la tragica cavalcata in costume nella quale il protagonista si è “fissato” nel personaggio di Enrico IV che interpretava, Matilde Spina (la donna di cui era innamorato), Belcredi (il suo vecchio rivale in amore), la figlia di lei Frida e il suo fidanzato marchese Di Nolli (nipote dello stesso) vanno da Enrico accompagnati dal dottor Genoni (molto interessato al caso della sua pazzia) con l’intenzione di farlo rinsavire. Naturalmente l’arrivo di questi ospiti nella villa dove da vent’anni Enrico vive il suo personaggio - nei primi dodici realmente pazzo, negli ultimi otto per dolorosa necessità - con i suoi quattro finti consiglieri segreti ed il fedele maggiordomo travestito da umile fraticello, crea uno sconvolgimento emotivo in tutti i personaggi della vicenda che, ognuno a suo modo, rivive le emozioni del passato e lo stridente contrasto con il presente. L’italiana in Algeri Dal 22 al 29 Gennaio

Teatro Comunale Un esordio molto atteso è quello del gruppo teatrale catalano Els Comediants che curerà il nuovo allestimento della popolare opera di Gioachino Rossini realizzato in coproduzione con il Teatro Real di Madrid, l’Opéra National de Bordeaux e la Houston Grand Opera. Enrique Mazzola dirige un cast formato da alcuni dei migliori cantanti rossiniani dei nostri tempi.


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