Il reporter-Barberino-aprile 2010

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Il Giornale nel tuo Comune

Barberino, San Casciano, Tavarnelle

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Giochi e scomesse Agenzia Ippica Slot machine APERTO TUTTI I GIORNI S.Casciano - Via P.zza Matteotti,3 Tel 055 82.94.669 Periodico d’informazione locale. Anno IV n.31 del 1 aprile 2010. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10

Barberino POLITICA

PRIMO PIANO

APRILE 2010

Una nuova L’auto ai tempi voce, la vostra del solare Matteo Francini Andrea Muzzi*

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Una biblioteca “green” IL GOVERNATOR ROSSI AL’ex giugno taglio del nastro alla dellaSalute struttura assessore al diritto alimentata coi pannelli solari. E in con città quasi car della Toscana eletto presidente gruppidei acquisto solidale PAG.4 ilsharing 60 perecento voti PAGG.20-21

Tavarnelle È primavera, cominciano i lavori. Partiranno a breve gli interventi di manutenzione sulle strade PAG.5

SPORT

Chi apre e chi chiude: viaggio nel commercio chiantigiano

PAGG.2-3

L’avanzata dei single Ma la famiglia regge

Regione ambiente

di Cecionesi - Puliti

LA NUOVA FIORENTINA La stagione è al rush finale, ma in casa viola si lavora già per il prossimo anno PAG.37

AZZURRA bisonte La squadra in lotta per la serie A nonostante le dimissioni del coach. Parla Simona Di Tomaso PAG.40

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numeri parlano chiaro, e lasciano poco spazio alle interpretazioni: a Firenze i single stanno “accerchiando” quelle che solo fino a poco tempo fa erano il pilastro della società, le famiglie. Che nella città del Giglio sono circa 100mila. Ma, alle loro spalle, si fanno sempre più pressanti quei particolari tipi di nuclei composti da un solo individuo, arrivati a contare 80mila unità. Ma non solo. Perché, a ben guardare, anche le famiglie che “resistono”

stanno cambiando, diventando sempre meno numerose. E sempre più anziane: aumentano, infatti, i nuclei “dai capelli bianchi”, composti da anziani che vivono soli o, al massimo, con la badante. Tutti preoccupati? Macché. C’è chi guarda con grande interesse all’avanzata degli “scapoli”: il mondo del commercio. Perché, assicura la Coldiretti, soltanto di cibo i single spendono il 60% in più delle famiglie. E questo PAGG.30-31 è solo l’inizio.

San casciano. Agevolazioni per letrovare rette degli asili e per LAVORO. Dagli infermieri ai gelatai: dipendenti noni servizi semprescolastici è facile

Un a favore mamme Queibilancio mestieri in cercadelle di personale S

embra strano, di questi tempi. Stranissimo. L’azienda che cerca qualcuno da assumere senza però riuscire a trovare nessuno che faccia al caso suo, o addirittura nessuno che lo voglia fare, quel lavoro che viene proposto. Roba da prima della crisi, quando qualcuno poteva ancora permettersi il lusso di dire no a un’offerta di impiego. Poi è venuta la grande recessione, e riuscire a trovare un lavoro è diventata un’impresa. Ma, nonostan-

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partire dall’anno la retta perdove i servizi scote questo, ci sono dei settori dovescolastico re- le2010-2011 energie rinnovabili, di posti saràaarticolata fasce.neConsentire famiglie perire personalelastici continua non esserein cinque di lavoro sono stati alle creati 5mila di in accedere ai servizi scolastici di aiuto alle famiglie, facile. A partire dagli infermieri, per è infatti quattrosinonimo anni, e che per molti potrebbe particolar mododidiscuola quelle colpite taglienteper crisi economica e proseguirein con gli insegnanti esseredalla lo sbocco i cassaintegrati conaddetti un occhio di riguardo del mondo femminile.MaEcco materna e gli al turismo. E poialle esigenze delle aziende della meccanica. anla manovra economica di iSan Casciano c’è l’ormaiquindi cronicache carenza di artigiache qui controsensi nonintroduce mancano:una se nel pagamento tariffa degli asili nido. In base ni, per cuidiversificazione manca il passaggio gene- ildelle futuro appare sempre più verde, la nuove disposizioni, si avranno tariffe chenon oscilleranno dai 240 ai razionale. alle Per non parlare dei gelatai. realtà ancora sembra esserlo. Per430 euro mensili per quanto riguarda tempo lungo, e un importo Ma qui il motivo è diverso: i giovani ché, trailregolamenti urbanistici rigicompreso fra i all’estate, 200 e i 400e euro, il tempoe corto. “È un sistema, non vogliono rinunciare di, per burocrazia l’improvvisazione di peragli altrestranieri. scuole – spiega l’assessore tributiquesto – che intende non resta già chevalido affidarsi qualche azienda,ai anche settore PAG.6 fasce più deboli tessuto sociale”. PAGG.10-11 Diverso è sostenere il discorsolenel campo del- delstenta a decollare.

Edizione del Chianti F.no • 13.050 copie distribuite da

EnricoeRossi Arno smog, eletto Governatore si corre ai ripari PAGG.20-21 PAGG.28-29

elonostante Chianti Fiorentino la crisi, arriva una nuova voce. È quelladelle de Il Reporter, che ogni la vendita mese, a partire da oggi, racconterà quello macchine è aumentachedel accade ta 12%.nei Alcomuni primo di Barberino, San posto c’èelaTavarnelle, Cina. Leggevo giornale Casciano oltre asul fornire uno che i cinesi sonosustati di rifare sguardo più ampio fatticapaci e avvenimenti di anche una Ferrari. Era uguale all’oritutta la provincia fiorentina. Un giornale di ginale. Si sono accorti chesulla nonrealtà era una approfondimenti e inchieste loFerrari perché quando alzacale, unavera nuova voce che va adhanno aggiungersi to il cofano invece con del un motore c’erano a quelle già esistenti obiettivo predue al telaio. Le macchine di oggi ciso:cinesi raccontare quanto accade attorno ad sono mobili. ognunodiventate di noi. In uffici un mondo, comeL’Inps quello ha ataperto un nuovo sportellodove dentro una tuale, sempre più “virtuale”, è diventaFiat Multipla! L’altro giorno ho provato to possibile conoscere, quasi in tempo reale, aquanto chiamare il direttore, la segretaria mi avviene dall’altra parte del mondo, ha detto: “Un attimo le passo il bagaIl Reporter – che troverete gratuitamente, gliaio!”. il costo della ogni mese,Eppure nella cassetta della postabenzina - vuole continua a salire.laSe di invece focalizzare suacontinuiamo attenzione sulla questo passo presto dovremo prendere nostra realtà, sul territorio che ci circonda, una ladecisione drastica: la macchina con convinzione che unogiornale che rac-o la benzina. Sono convinto che tra 5 anni conti i fatti di casa nostra possa essere utile vedremo gente che andrà a piedi spina tutti i cittadini, sia come “piazza” dove gendo la macchina mentre altri cammiriportare il confronto che come strumento neranno con una tanica di benzina sulle d’informazione. Parlando velocemente di spalle. Cosa fare? Non lo so! Le famose noi, l’esperienza de Il Reporter è nata a Fienergie alternative non è che mi convinrenze nel giugno del 2007: da allora il giorcano tanto. L’energia solare è pericolonale è cresciuto, gradimento sa. Pensa se unoriscuotendo guida unaun macchina ad sempre maggiore che ha portato nascitail energia solare in pieno agostoalla quando di sito internet aggiornato quotidianasoleunpicchia forte. Se passa davanti a un mente (www.ilreporter.it), delle edizioni di autovelox come minimo gli ritirano la Fiesole Impruneta corso di patente!e Poi ci sono(2008) anchee, inelbiocarbuquest’anno, di quelle di Borgouna San macchiLorenzo ranti. Tempo fa ho guidato (gennaio) e Valdarno (marzo). Ora è la volta na che andava con un diesel ottenuto dal del Chianti Fiorentino: una nuova avventura mais. Sono vivo per miracolo: siccome che ci affascina e chehoaffronteremo la macchina s’èmolto, ingolfata, dato divercon grande impegno ma anche è il nostro si colpi di acceleratore e dalle–bocchette auspicio – conailuscire vostrolacontributo. Aspetè cominciata polenta. Mi ha tiamo non solo lecon vostre ma salvatoinfatti un pompiere unlettere, mestolo! anche segnalazioni e suggerimenti. Questo Insomma, godiamoci le macchine ora giornale vorremmo insieme a voi. perché del doman scriverlo non v’è certezza! redazione@ilreporter.it *Comico


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Aprile 2010

il giornale nel tuo comune

l’inchiesta. Viaggio nel commercio chiantigiano

La crisi c’è e si sente (ma non dappertutto) Una panoramica dei negozi della zona, per capire chi ha sofferto, chi no e chi stringe i denti per sbarcare il lunario Ilaria Biancalani

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a schiacciato tutti, senza esclusione di colpi. La crisi degli ultimi anni si è abbattuta anche sul Chianti fiorentino, obbligando a chiudere bottega nei casi peggiori o facendo stringere la cinghia a chi si è potuto permettere di andare avanti. Le difficoltà sono generalizzate e coinvolgono senza differenze San Casciano, Tavarnelle e Barberino, ma mentre la prima e la seconda sembrano essere riuscite a tamponare meglio l’emergenza, Barberino ha sofferto un po’ di più a causa del decentramento delle attività. Per analizzare i dati dell’andamento del commercio, a San Casciano non si può non gettare uno sguardo all’andamento generale delle aziende presenti sul territorio. Secondo i dati for-

niti dall’ufficio sviluppo economico il 2009 si chiude a San Casciano con 1.588 imprese. Nello scorso anno si è quindi verificata una leggera contrazione rispetto al 2008, quando le aziende all’appello erano 1.603, ed un riavvicinamento ai numeri dell’anno precedente, il 2007, che contava 1.559 imprese. Tra gli elementi più significativi spicca, in positivo, l’aumento del numero delle imprese edili che passa da 310 nel 2007 a 315 nel 2009, e delle attività di intermediazione finanziaria (39), salite di cinque punti rispetto al 2007. E’ invece in netta flessione il settore agricolo: nel triennio 2007-2009 hanno chiuso i battenti circa una ventina di aziende. Situazione analoga per le attività manifatturiere, passate da 180 a 170.

San Casciano. Prudenza e volontà sono i motori della ripresa

Anche se il peggio è passato sono bandite le spese folli C

onsapevolezza, orgoglio e volontà. In queste tre parole si può riassumere quello che è l’attuale momento vissuto dal commercio di San Casciano. Passeggiando lungo le vie del centro, niente, apparentemente, sembra cambiato rispetto ad alcuni anni fa, quando la crisi e la contingenza che ha messo in ginocchio molte famiglie e frenato, in molti casi del tutto, la propensione all’acquisto, erano ancora molto lontane. Entrando nelle botteghe e parlando con alcuni commercianti, si ha invece l’esatta percezione di ciò che vuol dire avere un negozio all’alba del 2010. “E’ un momento molto delicato – sostiene Saverio Corti, presidente del centro commerciale naturale di San Casciano e titolare di una merceria – e nessuno meglio di chi vive il commercio, può dirlo.

Momento delicato, nessuno lo sa meglio di chi vive di commercio

Alcune attività, quelle di generi di prima necessità, come gli alimentari e la merceria, hanno registrato una lieve flessione nelle vendite; ci sono invece altri negozi, soprattutto di calzature e abbigliamento di pregio, che hanno avuto incassi al limite della sopravvivenza, se consideriamo i costi e le tasse che comunque un’attività in proprio comporta”.“La cosa che

più ci allarma – conclude Corti – è che il 2010 sembra essere partito in modo addirittura peggiore rispetto all’anno precedente. Che sia colpa solo della cattiva stagione?”. Analoga situazione viene rilevata nell’artigianato, che in un paese nel cuore del Chianti, come San Casciano, pullula. Ce ne parla il presidente del Cna del Chianti, Omero Soffici.“Anche nel nostro settore – dice – la crisi si è fatta pesantemente sentire. Ma non ci diamo per vinti. La committenza è sempre più composta da giovani e molte sono le iniziative in ponte, che, come settore, cerchiamo di portare avanti e di condividere con le istituzioni. Anzi, ritengo che in un momento così difficile, sia addirittura indispensabile fare il più possibile fronte comune e non aver timori ad esporre le difficoltà, per tentare di superarle”. Ed i cittadini di San Casciano? Come è cambiato il loro modo di acquistare? “Fino a pochi anni fa – sostiene una giovane donna, madre di due bambini ed attualmente disoccupata – compravo diverse cose “superflue”; da un paio di anni, anche fare la spesa è diventato un onere per la mia famiglia e stiamo attenti ad acquistare prodotti buoni ma strettamente necessari”.“Secondo me – dice un uomo di mezza età, di professione impiegato – in gran parte è un problema psicologico. Della crisi se ne parla così tanto che, se una famiglia ha qualche soldo in più, preferisce non spenderlo; e questo è un male per l’economia”. Tutti concordi però nel sostenere una tesi: “I negozi di vicinato? Sono sempre esistiti a San Casciano e dovranno continuare ad esistere. Le vie del centro senza botteghe sarebbero vuote e sguarnite ed /I.B. il paese ne risentirebbe anche a livello turistico”.

Il Reporter del Chianti F.no raggiunge 13.050 famiglie nei Comuni di Barberino, Tavarnelle, San Casciano Copia in abbonamento postale

il reporter è un periodico di 10 edizioni che mensilmente viene distribuito da in 216.486 copie

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L’intervista Il parere del titolare della macelleria Secci

Comprare meno ma meglio

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na delle attività commerciali più datate di San Casciano è la Macelleria Secci , situata nel cuore del paese. Il negozio ha aperto i battenti nella metà degli anni ‘60, all’epoca (felice) del boom economico e, fino ai giorni nostri, ha attraversato tutte le fasi altalenanti che il settore del commercio ha vissuto. Al figlio Stefano, che porta avanti con entusiasmo l’attività di famiglia, chiediamo come è stato il 2009 che si è da poco concluso. Chi fa il commerciante di questi tempi, deve, necessariamente armarsi di una buona dose di ottimismo, senza la quale, sarebbe praticamente impossibile andare avanti. Detto questo non si può negare che, in generale, c’è stata una contrazione nelle vendite anche se, il comparto alimentare, è quello che ne ha risentito di meno. I clienti affezionati sono rimasti sempre gli stessi e ci scelgono grazie ad un binomio ormai consolidato: qualità e servizio. Sono queste a suo parere le carte vincenti, che consentono di fronteggiare la spietata concorrenza della grande distribuzione, che alletta i clienti con offerte strepitose? Sicuramente. Qualità di ciò che acquistiamo e mangiamo equivale a qualità della vita. Tant’è che il mio motto è da sempre: “comprate meno ma comprate meglio”.

Stampato da Rotopress International, Loreto (AN) Periodico d’informazione locale Anno IV n.31 del 1 aprile 2010 N°reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10€

Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Stefano Secci

In seconda battuta il servizio offerto. Un negoziante ha un rapporto diretto con i clienti ed è totalmente responsabile di ciò che vende. Certo, in un momento di difficoltà economica bisogna anche buttare un occhio ai prezzi. Infatti i nostri fornitori sono tutti locali, per non rinunciare alla bontà dei prodotti nostrali ma ad un costo più contenuto. Quale potrà essere la spinta propulsiva per rilanciare il commercio negli anni a venire? In base alla mia esperienza, credo che sia fondamentale riuscire ad andare sempre incontro alle esigenze delle persone ricordando che oggi, come ieri e come domani, /I.B. il cliente è sovrano.

Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.


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BARBERINO • SAN CASCIANO • TAVARNELLE

Tavarnelle. Il 2009 non sarà certo ricordato come un anno brillante, ma non si sono registrate cessazioni

In 12 mesi nessuna chiusura. E tre nuove aperture Ad essere inaugurati sono stati due esercizi di abbigliamento e un parrucchiere. L’imperativo è sempre lo stesso: puntare sulla qualità e sui servizi offerti alla clientela

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el 2009, a Tavarnelle, nessun negozio ha cessato la propria attività, mentre sono tre i nuovi esercizi (due di abbigliamento ed un parrucchiere) che hanno aperto i battenti nel corso dell’anno. Un anno che non può certo definirsi brillante, ma che, tutto sommato, non è riuscito a spegnere del tutto il fuoco dell’entusiasmo nei commercianti. “Personalmente – riferisce Morando Morandi, titolare dell’omonima macelleria nonché presidente

del centro commerciale naturale – ho incassato di più ma guadagnato di meno. I motivi? Sono indubbiamente da ricercare nell’aumento dei costi fissi e delle tassazioni che spesso vanificano i nostri sforzi”. L’imperativo assoluto per tutti i negozianti è: puntare sulla qualità. A tal proposito emerge una malcelata acredine nei confronti della grande distribuzione. “I centri commerciali integrati – aggiunge Morandi – sono sempre beneficiari di una

politica ad hoc: una segnaletica stradale appropriata per raggiungerli, agevolazioni contributive e fiscali”. Tutto ciò va a discapito dei cosiddetti “bottegai” che per mantenere alto il tiro possono puntare solo sulla qualità dei prodotti venduti e su un servizio ineguagliabile offerto alla clientela. “Come centro commerciale naturale – conclude Morandi – abbiamo già progettato tante iniziative negli anni passati e continueremo a farlo; la crisi economica, di cui siamo consapevoli, non ha frenato la voglia di valorizzare in primis il nostro paese e, grazie a questo, accrescere il potenziale di vendita delle nostre attività”. Una curiosità. Chiunque faccia un giro per Tavarnelle non potrà fare a meno di notare che, sulle tante attività commerciali presenti, due categorie spiccano nettamente: i macellai ed i parrucchieri-centri estetici. Insomma, sembrerebbe quasi un commercio improntato all’insegna

del binomio “anima e corpo”. E se, come detto da Morandi, i macellai riescono a sopravvivere grazie alla qualità offerta, anche i 6 parrucchieri da donna, 2 da uomo e 2 centri estetici, in un paese di 7500 abitanti, sembrano cavarsela egregiamente. “La bellezza – dice una ragazza all’uscita dal parrucchiere – è come il mangiare; si può rinunciare a tutto ma, nell’era dell’apparire, non è possibile fare a meno di un aspetto piacevole. Sicuramente il parrucchiere e l’estetista in questo danno un’ottima mano”. Il parere di chi invece sta “dall’altra parte del banco”, ovvero i gestori dei saloni, è un tantino diverso. “La crisi si è fatta sentire eccome! - dicono praticamente all’unisono. Al momento non si parla di chiusure, ma c’è un forte malcontento, incassi generalmente andati a picco e la tendenza sempre più spiccata al “fai da te”, riducendo, il personale /I.B. dipendente, al minimo indispensabile.

Barberino. Quattro nuove attività hanno alzato il bandone in zone distanti dal centro storico

E gli ultimi arrivati scelgono di “decentrarsi” P

arlare di commercio nel cuore pulsante di Barberino, il bellissimo centro storico, non è facile. Dubbi e domande imperversano sia fra i negozianti, sia fra i cittadini. Entrambi cercano di darsi delle risposte: a detta di qualcuno, infatti, il paese si starebbe trasformando, con il passare degli anni, in quello che viene definito una sorta di “dormitorio”. E, a una veloce occhiata, può sembrare così. I negozi “superstiti” nel capoluogo non sono tantissimi: c’è un abbigliamento, quattro bar, due macellerie, due alimentari, un parrucchiere da donna e uno da uomo, una cartoleria e una piccola Coop. Anche nel mercato settimanale, quello del venerdì, i banchi sono meno numerosi rispetto a qualche tempo fa.

Basta tuttavia fare un giro completo del paese, spingendosi fino alla zona industriale, per riuscire a capire che fine hanno fatto le attività commerciali e dove sono concentrate. E’ qui infatti che, secondo i dati forniti dagli uffici comunali, hanno aperto altri quattro esercizi nel 2009: due negozi di accessori e ricambi auto, uno di materiale idrotermosanitario e uno di abbigliamento. Una sorta di “decentramento” che non sembra convincere molto i barberinesi. “Un tempo le cose erano molto diverse”, assicura una signora. Il dito dei commercianti è invece puntato contro i centri commerciali che, a loro dire, “non garantiscono affatto quel servizio-cortesia offerto dalle botteghe, dove il calore umano, la

Impossibile per tutti, comunque, immaginare il cuore del paese senza le sue botteghe. “Dove andrebbero le persone anziane e quelle che hanno difficoltà a spostarsi con l’auto?” gentilezza e la qualità sono da sempre un ‘modus operandi’”. “Fare la spesa tutti i giorni – dice Fabio Francini, titolare della omonima macelleria sulla Cassia – in piccole quantità, specialmente per

chi vive solo, equivale a risparmiare. Difatti, spesso, le confezioni dei grandi magazzini sono ‘formato famiglia’ e, inevitabilmente, il cibo ha una scadenza. Inoltre – aggiunge il commerciante - se un giorno i cosiddetti negozi di vicinato dovessero ‘sparire’, dove andrebbero a fare acquisti le persone anziane o che hanno difficoltà a spostarsi con l’auto?”. Difficile, in effetti, rispondere a questo interrogativo. Certo è però che, immaginare uno splendido paese, come è quello di Barberino, senza negozi, non è davvero ipotizzabile: i primi a soffrirne la mancanza sarebbero senza dubbio gli abitanti del posto ma, insieme a loro, ne risentirebbe pesantemente anche il turi/I.B. smo.


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Aprile 2010

il giornale nel tuo comune

Barberino. A giugno taglio del nastro per la biblioteca che verrà alimentata da pannelli solari

Segni particolari: ecosostenibile Molti gli interventi mirati. Oltre alla “casa dei libri”, il car sharing, la creazione di campi fotovoltaici e di gruppi di acquisto solidale Ilaria Esposito

Quando il padrone è maleducato

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l Chianti investe in energia pulita e Barberino non fa eccezione. Nel prossimo futuro si agirà su fronti diversi, da quello dei trasporti all’edilizia, con l’unico intento di rendere la vita del comune sempre più sostenibile. In riferimento agli edifici pubblici, a giugno sarà inaugurata la biblioteca alla quale si sta lavorando da due anni e che sorgerà al posto delle scuole medie. Anche in questo caso, se l’edificio avesse una carta di identità, alla voce “segni particolari” si leggerebbe “ecosostenibile”. Infatti, la nuova struttura si autoalimenterà attraverso la presenza di pannelli fotovoltaici sul tetto e lo sfruttamento di energia geotermica. Ma non è tutto. La biblioteca è stata pensata affinché gli spazi aperti in essa compresi potessero essere vissuti al meglio; per questo motivo un ampio giardino avrà la funzione di sala lettura. Nella medesima struttura saranno compresi una mediateca e l’archivio storico. Questa novità si colloca in linea con l’adozione da parte del Comune di alcuni progetti secondo i quali tutte le vecchie costruzioni ad uso pubblico saranno dotate di pannelli fotovoltaici in tempi brevi, possibilmente già a partire da giugno. Gli edifici di nuova realizzazione, invece, già da tempo vengono costruiti con impianti per l’autoalimentazione energetica. L’asilo nido e le scuole materne, inaugurati da uno e due anni, rientrano in quest’ultimo caso. Sul fronte dei trasporti, il comune di Barberino è coinvolto, con altri cinque comuni, nel progetto di mobilità

Cani. Sanzioni a chi non raccoglie gli escrementi

A maggio la campagna informativa sui nuovi progetti sostenibile, del quale San Casciano è capofila. Il progetto mira ad un progressivo aumento dell’utilizzo di veicoli ad energia pulita, attraverso la creazione di percorsi ciclabili o pedonali, l’introduzione di veicoli elettrici per il trasporto intercomunale, la creazione di servizi ai conducenti di automobili elettriche. Nell’ambito del progetto si sta valutando la possibilità di effettuare un esperimento di car

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sharing, chiudendo il centro per un giorno e fornendo servizi di trasporto collettivi ad energia pulita. Ancora in materia di ambiente, l’amministrazione lancerà a breve - probabilmente già nel mese di maggio- una campagna informativa rivolta ai cittadini e relativa a due nuovi progetti. Il primo riguarda le centrali ad azionariato diffuso, ovvero la realizzazione di campi fotovoltaici all’interno dei quali i cittadini avranno la possibilità di acquistare il proprio pannello solare. Il secondo punta alla creazione di GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) fotovoltaici, al fine di aggregare la domanda dei cittadini interessati ottenendo così pannelli fotovoltaici a prezzi scontati.

cani sono i migliori amici dell’uomo, ma se il padrone all’altro capo del guinzaglio è maleducato, bisogna intervenire. Ecco perché a breve chi uscirà a Barberino senza l’attrezzatura per rimuovere gli escrementi del proprio animale sarà multato. Il provvedimento è stato preso dall’amministrazione su suggerimento della polizia municipale. Molte, infatti, le segnalazioni e le lamentele che da tempo provengono ai vigili da più zone del comune. In particolare, le aree maggiormente interessate dal fenomeno sembrano essere quelle intorno ai giardini pubblici. Anche a Tavarnelle, nei giardini di San Donato e via Giovanni XXIII a Sambuca, sembra che passeggiare senza il rischio di pestare qualcosa di poco gradito sia impresa assai difficile. La decisione presa dall’amministrazione di Barberino su suggerimento della polizia municipale non avrà effetto prima di metà aprile. Infatti, le sanzioni troveranno applicazione soltanto dopo che gli interessati saranno stati informati in maniera adeguata della novità. Per questo motivo, una prima parte del provvedimento prevede una campagna di sensibilizzazione dei possessori di cani, cui saranno comunicate attraverso volantini e altri mezzi l’entità delle sanzioni- che andranno da un minimo di 50 a un massimo di 500 Euro - e i comportamenti da tenere per evitarle. La particolarità del provvedimento che entrerà in vigore dopo il termine della campagna informativa è costituita dal fatto che non sarà multato chi verrà colto nell’atto di abbandonare con indifferenza l’escremento del proprio cane per strada. La sanzione, infatti, andrà a colpire chiunque usci-

rà di casa con cane al seguito, ma sprovvisto dell’attrezzatura adatta a raccoglierne eventuali bisogni. Naturalmente, per “attrezzatura” non si intende necessariamente la paletta, ma qualsiasi cosa risulti ragionevolmente idonea alla rimozione degli escrementi. Questo tipo di controllo è stato proposto dalla polizia municipale per l’evidente difficoltà di multare soltanto i padroni maleducati eventualmente colti in flagrante mentre non fanno la loro parte per mantenere pulite strade e giardini. Infatti, questo tipo di sanzione richiederebbe la presenza di un vigile

Da metà aprile, multe da 50 a 500 euro per chi non porta la paletta in tutti i luoghi all’aperto ad ogni ora del giorno e della sera. Invece, verificando che i padroni abbiano con sé paletta o sacchetto, si insegna loro un comportamento corretto prima di intervenire su uno sbagliato. /I.E.

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BARBERINO • SAN CASCIANO • TAVARNELLE

Tavarnelle. Con la bella stagione hanno inizio diverse opere di manutenzione e non solo

Vita breve alle buche, via ai lavori Dal marciapiede di via delle Fonti ai lampioni di Badia a Passignano, fino alle migliorie del Ponte San Paolo, alla Sambuca. È tempo di sicurezza stradale Ilaria Esposito

L

e strade di Tavarnelle avrebbero bisogno di una lunga serie di interventi. I lavori sarebbero necessari sia per semplici ragioni di manutenzione, sia per motivi ancor più seri, ad esempio la sicurezza stradale. Alcuni interventi, fortunatamente, saranno proprio realizzati nei prossimi mesi e avranno inizio questa primavera. Entro i primi quindici giorni di questo mese dovrebbero essere completati i lavori per il congiungimento del marciapiede di via delle Fonti con quello di via XXV aprile. A Badia a Passignano, invece, saranno presto avviati alcuni lavori di manutenzione sulle strade. Inoltre, entro il termine dei mesi estivi verranno collocati alcuni lampioni nel tratto di strada che si trova al di là dell’area di parcheggio della frazione. In particolare, sarà illuminata la via che porta in direzione Testalepre e sulla quale si affacciano alcuni abitati. Sul fronte della sicurezza stradale e

in particolare dei pedoni, sono previsti degli interventi anche sul ponte San Paolo di Sambuca. Attualmente, infatti, chi si trovi ad attraversare il ponte stesso su uno dei due camminamenti che lo percorrono, qualora debba cambiare lato della strada non può farlo se non attraversando la provinciale, percorrendo una via poco sicura. Proprio per questo motivo è prevista per i prossimi mesi la realizzazione di un marciapiede che colleghi i due lati della strada. La data di inizio dell’intervento e i tempi di realizzazione dello stesso devono essere ancora stabiliti, dal momento che si potrà dare il via all’opera solo una volta rilasciata l’autorizzazione da parte della Provincia. Infine, è prevista la realizzazione del parcheggio presso l’area sportiva collocata sulla provinciale, all’incrocio con via Luigi Biagi. Anche in questo caso i tempi dell’intervento non possono essere stabiliti, dal momento che il progetto si trova ancora in

fase di studio. Quest’opera, peraltro, sembra essere molto attesa dagli abitanti della zona e da coloro che passano spesso per il tratto di strada che costeggia il centro sportivo. Infatti, l’esplicita richiesta di realizzare il parcheggio è stata avanzata più volte dagli interessati, dal

momento che durante lo svolgimento di manifestazioni sportive capita spesso che file interminabili di macchine occupino gran parte della provinciale. Una situazione che impedisce la viabilità e mette in pericolo veicoli e pedoni.

Il servizio. Un terzo erogatore a disposizione della gente: i primi due hanno già riscosso un grande successo

Acqua gratis per tutti i cittadini col fontanello di San Donato “U

sare meno bottiglie di plastica significa un risparmio per tutta la città”. Così Iuri Piattellini, assessore ai lavori pubblici, commenta l’imminente inaugurazione del terzo fontanello del comune di Tavarnelle. Il nuovo punto di erogazione di acqua potabile sarà collocato nei giardini di via Boccaccio a San Donato in Poggio. Questa ubicazione è il risultato delle richieste emerse nel corso di un processo partecipativo che ha coinvolto i cittadini. I lavori di realizzazione sono già iniziati da qualche settimana e la loro conclusione è prevista per maggio. La realizzazione delle fontane pubbliche rientra in una politica di sensibilizzazione delle cittadinanza verso la tematica del risparmio dell’acqua e mira ad una riduzione del consumo di plastica. Attualmente, altre due

fontane sono presenti sul territorio del comune, una in piazza della Repubblica a Tavarnelle e l’altra a Sambuca. La prima fu realizzata nel 2006, l’altra ad aprile 2009. I risultati in termini di risparmio (aggiornati all’ottobre 2009, ndr) ottenuti fino ad oggi, sono davvero significativi. Se si considera il fontanello di piazza della Repubblica, in tre anni e mezzo di attività ha permesso ai cittadini di non acquistare 1.419.600 bottiglie di plastica, con un risparmio totale di 425.880 euro e di 49,7 tonnellate di rifiuti. Per quanto riguarda Sambuca, dopo sei mesi dall’inaugurazione del fontanello si era già evitato il consumo di 141.908,4 bottiglie di plastica, da cui sarebbero derivate 5 tonnellate di rifiuti. Per le famiglie della frazione, ciò ha significato un risparmio totale di 42.572,5

euro. La “politica dei fontanelli” visti i risultati ha ottenuto una certa popolarità, tanto che sono stati proprio i cittadini di San Donato ad avanzare richieste per avere il nuovo erogatore che si inaugurerà a maggio. Il fontanello di via Boccaccio distribuirà acqua naturalizzata, filtrata e corretta, ma non gassata. Iuri Piattellini spiega la scelta di Tavarnelle per fontanelli che erogano solo acqua naturale: “Per avere l’acqua gassata bisogna utilizzare degli apparecchi che hanno costi di manutenzione più alti rispetto a quelli che abbiamo collocato fino ad adesso. Tali costi, chiaramente, ricadrebbero sulla collettività. Inoltre, preferiamo che ogni goccia d’acqua che esce da queste fontane sia gratuita e fornendo acqua frizzante ciò non /I.E. sarebbe possibile”.

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Aprile 2010

il giornale nel tuo comune

San casciano/1. I cambiamenti per le famiglie in difficoltà, a cominciare dalle rette degli asili

Ecco le novità che aiutano le mamme L’anno scolastico 2010-2011 comincerà con un sospiro

Ilaria Biancalani

di sollievo per i genitori di San Casciano. Il bilancio comunale dell’anno in corso prevede infatti una suddivisione in fasce per i pagamenti dei servizi destinati all’istruzione e nessun aumento

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l bilancio sancascianese 2010 è a sostegno delle donne e delle famiglie in difficoltà. Molte le novità introdotte dal documento di previsione approvato dalla giunta, fra le quali spicca indubbiamente il sistema di equità sociale. A partire dall’anno scolastico 2010-2011 la retta per i servizi scolastici, sarà infatti articolata in cinque fasce, in base all’indicatore Isee. Consentire alle famiglie di accedere ai servizi sco-

focus Arrivati i nuovi lampioni

Luce “tecnologica” per il centro storico

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a riqualificazione del centro storico di San Casciano, parte da un uso “rispettoso” della luce. E’ con questa filosofia che è stato realizzato l’intervento grazie al quale il cuore del capoluogo è stato dotato di nuovi impianti luminosi, che sfruttano tecnologie innovative volte al risparmio energetico. Attenzione all’ambiente, cura nell’aspetto estetico e funzionalità sono infatti gli elementi che caratterizzano i nuovi apparati elettrici che illuminano le vie del centro. Uno strumento quindi di valorizzazione, un nuovo modo di vivere le vie nevralgiche del paese ma, soprattutto, un’ulteriore opportunità di salvaguardia dell’ambiente che consentirà al Comune di risparmiare circa 15 mila Kwh annui. “Grazie a questo investimento – dichiara l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Ciappi – una delle aree più antiche e fruite del territorio comunale, viene completamente riqualificata e, sotto il profilo energetico, possiamo contribuire alla riduzione dell’inquinamento luminoso”. L’opera, che ha avuto un costo complessivo di 30 mila euro, permetterà al Comune di spendere circa 2000 euro in meno all’anno - ovvero la metà dei costi che sosteneva in precedenzae potrà tutelare maggiormente l’ambiente riducendo l’emissione di anidride carbonica; il risparmio previsto è di oltre 6000 chilogrammi di Co2 all’anno. Le vecchie lanterne, in funzione da 1993, sono state sostituite con nuovi apparati dotati di ottica di ultima generazione, che evitano l’abbagliamento diretto ed hanno una resa cromatica migliore. Insomma fare una passeggiata in notturna nel cuore del paese sarà ancora più piacevole e le antiche chiese e gli storici palazzi che si affacciano sulle vie e sulle piazze del centro, saranno sicuramente viste, è proprio il caso di dirlo, /I.B. “sotto un’altra luce”.

lastici è infatti sinonimo di aiuto alle famiglie, in particolar modo quelle colpite dalla tagliente crisi economica e con un occhio di riguardo alle esigenze del mondo femminile. Notoriamente infatti, è la donna che, per accudire i figli, rinuncia alla propria attività lavorativa, molto spesso a discapito delle finanze familiari. Ecco quindi che la manovra economica di San Casciano, introduce una diversificazione nel pagamento delle tariffa degli asili nido. Fino ad ora infatti l’iscrizione al nido contemplava soltanto una duplice possibilità di scelta: quota intera oppure quota agevolata. In base alle nuove disposizioni invece, si avranno tariffe che oscilleranno dai 240 ai 430 euro mensili, per quanto riguarda il tempo lungo ed un importo compreso fra i 200 ed i 400 euro, per il tempo corto. In sostanza pagheranno meno le fasce con il reddito Isee più basso, mentre sosterranno cifre lievemente più alte le famiglie il cui indicatore economico, le collocherà in una posizione economica più favorevole. “E’ un sistema, già valido per altre scuole – dichiara l’assessore ai tributi Donatella Viviani – che intende sostenere le fasce più deboli del tessuto sociale. I contenuti del documento programmatico – aggiunge - sono volti ad offrire supporti concreti a chi risente delle conseguenze negative della crisi. Data la strettezza di risorse in cui gli enti pubblici si trovano a doversi barcamenare, lo sforzo da parte dell’amministrazione comunale sarà notevole; tuttavia, nell’intento di coprire le richieste delle famiglie e consentire alle donne di svolgere il proprio lavoro, in un momento di difficoltà generalizzata, come quello che stiamo vivendo, intendiamo mantenere anche le convenzioni con i nidi privati”. Il documento programmatico non prevede inoltre nessun ritocco per le tariffe relative ai servizi scolastici: il costo unitario del pasto va da 1 euro e 70 centesimi a 4 euro, mentre per il trasporto la quota oscilla tra i 110 e i 310 euro. A proposito di quest’ultimo, la giunta comunale sta valutando la possibilità di applicare uno sconto del 50%, in favore degli utenti che hanno esigenza di un servizio di sola andata o solo ritorno, nonché di quelli che fruirebbero del servizio a giorni alterni. In totale, la spesa destinata a coprire il settore educativo, fra servizi e strutture, supera i 2 milioni di euro.

Sistema che aiuta le fasce più deboli del tessuto sociale


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BARBERINO • SAN CASCIANO • TAVARNELLE

San casciano/2. Edilizia scolastica, viabilità ed energie rinnovabili i temi più caldi

Opere pubbliche: 5 milioni per la città Dall’adeguamento

Ilaria Biancalani

della scuola di Bargino alla

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costruzione di un asilo nido a Cerbaia, oltre a interventi di edilizia residenziale pubblica destinati alle categorie meno abbienti. Ma in cantiere ci sono anche lavori per la salvaguardia del patrimonio storico e artistico

mmonta a quasi 5 milioni di euro il piano delle opere pubbliche adottato dalla giunta comunale. Edilizia scolastica e sociale, manutenzione straordinaria delle viabilità, utilizzo delle energie rinnovabili: queste alcune delle principali direzioni verso cui si muoverà il pacchetto degli interventi, che il Comune ha previsto di realizzare nel corso del 2010 e che punta ad una riqualificazione del territorio comunale “sobria e consona alle esigenze della comunità”, così come l’ha definita lo stesso assessore ai lavori pubblici, Roberto Ciappi. Vediamo nel dettaglio quelli più significativi. Si aggira complessivamente intorno ai 240 mila euro la spesa prevista per realizzare un intervento di adeguamento sismico alla scuola materna di Bargino e attuare varie opere di manutenzione straordinaria per la scuola secondaria di primo grado e le primarie del territorio comunale. Nel settore dell’edilizia scolastica di rilievo è il progetto previsto per la costruzione di un nuovo asilo nido a Cerbaia. “Un impegno finanziario - aggiunge l’assessore Ciappi - da circa un milione di euro che potremo mettere concretamente in piedi solo se dalla regione Toscana giungeranno i finanziamenti richiesti”. Stessa condizione interessa la realizzazione di due interventi di edilizia residenziale pubblica. Opere che mirano alla ristrutturazione dell’ex scuola elementare di Cerbaia e all’ex Coop di Mercatale per ricavare mini alloggi destinati a famiglie in difficoltà, anziani e giovani coppie (un milione e 800mila euro). Per quanto riguarda la viabilità in ponte c’è la risistemazione di via della Pineta con relativo parcheggio (190 mila euro) e via Martiri di Bologna (65 mila euro). Opere “minori” ma altrettanto utili per la cittadinanza sono quelle per la creazione di nuove aree di sosta, per il verde pubblico, per l’impiego di fonti rinnovabili (attraverso l’applicazione di impianti fotovoltaici sui tetti di alcuni edifici), per la salvaguardia del patrimonio storico ed architettonico e per varie opere di manutenzione straordinaria ai cimiteri del capoluogo, della Romola e di Santa Cristina.

ZOOM Finito il restauro del capolavoro di Lorenzetti

La Madonna torna al museo

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a “Madonna con il bambino” di Ambrogio Lorenzetti, è tornata a casa. Dopo un capillare restauro che ha riportato l’opera a nuova vita, il capolavoro di maggior prestigio del Museo di San Casciano, è tornata ad occupare il posto di rilievo che merita all’interno della struttura che, fra l’altro, fa parte del sistema museale chiantigiano. La preziosa tavola racconta settecento anni di storia e arte del Chianti; fu infatti realizzata dall’artista senese nel 1319. Pulitura e fermatura del colore sono le due fasi che hanno caratterizzato l’intervento realizzato dalla restauratrice Sandra Pucci sotto la supervisione di Maria Pia Zaccheddu, funzionario della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Firenze, Pistoia e Prato. L’iniziativa è stata finanziato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.“Il nostro è un museo pieno di opere d’arte – commenta orgogliosamente il primo cittadino Massimiliano Pescini - e di tesori da scoprire. L’intervento di Lorenzetti, - conclude - realizzato grazie alla pas-

sione ed al sostegno economico e tecnico dei soggetti coinvolti, è estremamente importante per l’attività di valorizzazione e diffusione del patrimonio artistico e culturale sancascianese: un fiore all’occhiello per l’intera comunità, che cerchiamo di valorizzare con ogni strumento a nostra disposizione”.E non sono solo parole se si pensa che la spesa prevista dall’amministrazione comunale, finalizzata alla copertura delle attività culturali del 2010, si aggira intorno ai 600 /I.B. mila euro.

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Barberino L’iniziativa Corsi per genitori modello Fare i genitori è il mestiere più difficile al mondo. Per questo presso l’asilo nido il Melarancio mamme e papà con bambini dagli 0 ai 12 mesi, che quindi non possono ancora essere iscritti al nido, potranno partecipare al progetto “Melopiccoli”. Gli interessati assisteranno ad una serie di incontri con esperti sui temi della genitorialità, della crescita e dello sviluppo del bambino. Gli appuntamenti sono previsti per giovedì 22 e 29 aprile, 13 e 20 maggio dalle 17 alle 19. opere pubbliche Rotatoria nord: è fattibile Gli abitanti di Barberino aspettano da 30 anni un intervento che renda più sicura la via Cassia, da sempre scenario di incidenti, purtroppo anche molto gravi. Qualche settimana fa la Regione ha decretato la fattibilità della realizzazione della rotatoria nord, riaprendo le porte alla speranza di un miglioramento della viabilità sulla strada che collega Barberino a Tavarnelle. Ancora non vi è alcuna certezza sui tempi e sul tipo di lavoro che verrà fatto, ma si spera che la decisione appena presa costiuisca un primo mattone posato per la creazione, una volta per tutte, di condizioni di sicurezza adeguate. Cambiamenti Matrimonio, quanto mi costi Le coppie che sognano un matrimonio in Chianti rimangono molte. Nel 2009 a Barberino sono stati celebrati 38 matrimoni religiosi e 8 matrimoni civili. Come da legge di mercato, all’aumento della domanda i prezzi aumentano e anche le tariffe del Comune di Barberino si adeguano. Dall’1 marzo 2010, sposarsi nei locali del municipio per i residenti costa 150 euro il sabato e i giorni festivi, niente nei giorni feriali. Per i non residenti, le tariffe sono 250 euro nei giorni feriali e 350 euro il sabato e nei festivi. La celebrazione dei matrimoni nella Cupola di San Michele arcangelo avrà un costo di 200 e 250 euro rispettivamente per i giorni lavorativi e per le festività nel caso di unioni fra residenti. I non residenti, invece, pagheranno 400 o 500 Euro.

Il Reporter informa. Di seguito sono riportati i principali cantieri stradali nei quali la popolazione chiantigiana si imbatterà nell’arco del prossimo mese. A San Casciano, Barberino e Tavernelle. Per sapere in anticipo se cambiare strada.

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il giornale nel tuo comune

San Casciano

Tavarnelle

Chiedilo al notaio torna l’iniziativa che aiuta i cittadini a sciogliere i loro dubbi Anche nel 2010 va avanti l’iniziativa “Chiedilo al notaio”. Sempre più frequenti le richieste di fruire dei colloqui gratuiti con il notaio Wilma Cerulli, che offre consulenza ai cittadini nell’ambito delle proprie competenze professionali. Significativa l’affluenza degli utenti, di età compresa tra i 25 ed i 70 anni, di diversa estrazione culturale, che si rivolgono al notaio per domande relative alla famiglia, alle successioni, ai contratti e ai mutui bancari, nonché per chiarire dubbi prima dell’acquisto di abitazioni, società o imprese. “L’utile prestazione – spiega il notaio Cerulli – consente di avvicinare la categoria dei notai ai cittadini, rendendoli edotti su tante questioni che non possono essere risolte attraverso il “sentito dire”, di un’informazione, anche quella “internettiana”, non sempre puntuale, aggiornata e veritiera; mi riferisco ai suggerimenti dei cosiddetti tuttologi, che possono indurre ad assumere comportamenti non corretti”. Il servizio è attivo ogni primo e terzo lunedì del mese dalle 10,30 alle 12,30 al primo piano del palazzo municipale (via Machiavelli, 56). Per poter incontrare il notaio è necessario prendere appuntamento presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico: telefonando al numero verde 800 771999, oppure al n. 055 8256224 (info@comune. san-casciano-val-di-pesa.fi.it), recandosi direttamente presso l’Urp durante l’orario di apertura al pubblico. nasce il servizio per i cittadini delle frazioni Con Bibliobus la Biblioteca è a domicilio Con i libri, si sa la fantasia può viaggiare. Ma, grazie al nuovo servizio denominato “Bibliobus”, non sarà l’unica. Se i cittadini delle frazioni e delle località decentrate non possono recarsi in biblioteca sarà infatti la biblioteca a raggiungere loro. “Bibliobus” sarà infatti una nuova importante iniziativa, che il Comune si appresta a realizzare e che consentirà, con appuntamenti prestabiliti, di portare libri, materiale video, multimediale, arteteca direttamente a casa dei cittadini, che vivono nelle frazioni e nei centri disseminati sul territorio .Il “Bibliobus” è il primo di una serie di servizi culturali a “domicilio”, cui si aggiungeranno anche il “Museobus” ed il “Ludobus”. Produrre iniziative e coinvolgere la comunità sia all’interno che all’esterno delle nostre strutture del territorio (la biblioteca, il museo e il teatro). Migliorie nelle aree a verde pubblico 16mila euro per giochi e pavimentazione antitrauma Piccole e grandi opere nelle aree a verde pubblico che non passeranno certo inosservate alla comunità sancascianese. Con un intervento di riqualificazione dei giardini pubblici, le aree in assoluto più fruite dalla cittadinanza in tutte le stagioni dell’anno, saranno infatti incrementati giochi e panchine. L’investimento complessivo di oltre 16 mila euro, ha consentito all’amministrazione comunale di avviare una serie di lavori volti a sostituire, aggiungere, integrare, migliorare le strutture e i supporti presenti nelle aree a verde pubblico, andando così a dare risposte concrete alle istanze provenienti dai cittadini. Gli interventi sono funzionali anche alla sicurezza; difatti, a corredo di ogni nuovo gioco, è stata installata la pavimentazione antitrauma. già attivo il servizio gratuito arriva la newsletter per informare i cittadini Normative, scadenze amministrative, eventi, progetti, iniziative, manifestazioni, servizi, emergenze. Da adesso sarà possibile conoscere tutte le attività aggiornate del Comune, attraverso un semplice click. Il nuovo servizio, denominato “news letter”, servirà ad accorciare le distanze che separano i cittadini dalla macchina amministrativa. Tutti, in modo gratuito, potranno usufruire di questo strumento di informazione che consentirà di ricevere a casa, nella propria casella di posta elettronica, le informazioni aggiornate relative alle ultime novità riguardanti San Casciano. Iscrizione sul soto: www.comune.san-casciano-val-di-pesa.fi.it

Pista ciclabile Lavori in corso a Sambuca Sono in corso i lavori del Consorzio di bonifica per la realizzazione del secondo lotto della pista ciclabile che probabilmente entro il prossimo autunno collegherà Sambuca a Montecchio. Il primo lotto, quello da Montelupo a Sambuca, è già stato completato. Il progetto prevede la creazione di un collegamento ciclabile che va da Montelupo a Radda in Chianti lungo la Pesa. Il tratto che interessa Tavarnelle, che è in corso d’opera, costituirà un incentivo a non prendere l’automobile per gli abitanti, mentre permetterà ai turisti di godere delle bellezze paesaggistiche che fanno loro scegliere questo territorio per le vacanze. Il premio turismo ecosostenibile Il comune di Tavarnelle è stato dichiarato vincitore, con altri 9 comuni toscani, del bando della Regione Toscana per il finanziamento all’80% di progetti “di speciale interesse regionale” per il turismo “sostenibile e competitivo”. Tavarnelle, divenuto “osservatorio turistico di destinazione”, contribuirà alla creazione di una rete regionale per la sperimentazione del modello di turismo individuato dalla rete di regioni europee Necstour. Attualmente il progetto è in fase di avvio e si stanno individuando gli indicatori utili ad osservare il modello turistico di Tavarnelle. Da questo monitoraggio, a metà del 2011, sarà ricavato un modello da integrare con quello degli altri comuni selezionati. Il modello operativo di turismo sostenibile sperimentato che risulterà da tale integrazione a livello regionale, sarà applicabile in tutta Europa.. Centro Giovani Finita la fase di rodaggio Si è ormai conclusa la “fase di rodaggio” per il Centro Giovani dei Rovai, che è stato inaugurato nel dicembre 2009 e presso il quale da gennaio sono iniziate le prime attività. Attualmente, nei locali del centro si sta svolgendo un laboratorio teatrale che coinvolge i ragazzi dai 12 ai 19 anni e che li impegnerà fino a giugno. L’iniziativa è stata organizzata dalla compagnia “Il Teatro delle Stanze”, che ha pensato per i partecipanti un percorso formativo divertente che terminerà con un saggio. L’iniziativa costituisce per il Centro Giovani il primo vero progetto, realizzato con la collaborazione degli assessorati alle politiche giovanili dei Comuni di Tavarnelle e Barberino.

san casciano Chiesanuova A Chiesanuova, esattamente in via Faltignano, sono in corso i lavori per la realizzazione di un’opera di manutenzione straordinaria. L’intervento di risanamento del manto stradale ha richiesto una spesa di 90 mila euro. Sempre a Chiesanuova sta per essere ultimata la realizzazione di un marciapiedi sul lato destro di via Volterrana che costerà 211 mila euro Cimitero Il cimitero del capoluogo sarà al centro di una complessa opera di valorizzazione. Varato dalla giunta il progetto preliminare per il recupero di alcuni loculi nella parte antica del camposanto e la costruzione di 200 nuovi ossari. L’importo stanziato è pari a 80 mila euro. Via decimo Sono in fase progettuale avanzata i

parcheggi di via Decimo, via della Pineta, via Molino di Sugana e quello previsto in località Paolini. Per il parcheggio di via Decimo saranno disponibili circa quaranta posti auto. via lucardesi Ammonta a quasi 250 mila euro l’investimento che permetterà di riportare agli antichi splendori le mura medievali di San Casciano. Con un intervento di restauro a carattere conservativo verrà ripristinato il tratto esterno di via Lucardesi. Il recupero sarà finanziato con fondi regionali. Barberino Il valico Entro maggio saranno terminati i lavori per la realizzazione del camminamento pedonale e ciclabile di collegamento fra Marcialla e il cimitero.

Bustecca Entro aprile saranno portati a termine i lavori di urbanizzazione dell’area scolastica del Capoluogo Tavarnelle via delle fonti Entro i primi quindici giorni del mese sarà completato il marciapiede di via delle Fonti Badia a passignano E’ previsto l’avvio di generici interventi di manutenzione delle strade. La data di inizio è incerta. Sambuca Non ancora in corso, i lavori sul ponte San Paolo saranno avviati appena giungerà l’autorizzazione della Provincia. L’intervento consisterà nel collegamento dei due camminamenti del ponte medesimo.


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Aprile 2010

l’inchiesta/1. Il 2010 si annuncia come un anno di grave crisi occupazionale. Ma non per tutti

Quando a mancare sono i lavoratori esistono professioni dove gli sbocchi ci sono, e dove per le aziende reperire personale non è facile: dagli infermieri agli elettricisti, passando per gli addetti al turismo. Per i diplomati assunzioni tre volte superiori rispetto ai laureati Riccardo Bianchi

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nfermieri, educatori, ingegneri specializzati, ma anche elettricisti, amministrativi e lavoratori del turismo. Il 2010 si annuncia come un anno di grave crisi occupazionale per la Toscana, ma ci sono ancora delle professioni dove gli sbocchi lavorativi non mancano, anche se bisogna cercarli un po’. I dati Unioncamere, infatti, dicono che le aziende della provincia di Firenze nel 2009 hanno registrato circa la metà delle assunzioni a tempo indeterminato del 2008: da 17.090 a 9.340. Nonostante questo, per alcune categorie reperire personale non è stato facile. Su tutti gli infermieri, perché, come spiega il presidente del collegio fiorentino, Gianfranco Cecinati, “il numero chiuso dell’università non risponde alle esigenze delle aziende, pubbliche e private”. Seguono a ruota gli insegnanti di scuola materna e gli educatori professionali, figure sempre più legate al mondo delle cooperative. “C’è grande richiesta di servizi sociosanitari e educativi - spiega Stefano Meli, presidente di Confcooperative - non mancano lavoratori preparati, quanto quelli motivati”. Tra gli universitari, solo gli ingegne-

ri (soprattutto meccanici) sono richiesti, ma, come tutte le associazioni di categoria specificano, spesso le aziende richiedono profili molto precisi, esperti iperspecializzati. Insomma, una laurea non vuol dire lavoro immediato. Anzi, dall’ultimo Rapporto sul lavoro dell’Irpet sembra che Firenze, nonostate stia meglio del resto della Toscana, abbia un tessuto produttivo poco avanzato. L’alta tecnologia non è di casa sulle rive dell’Arno, e i laureati, specialmente quelli giovani, appena usciti dall’università, o fuggono in altre zone d’Italia e all’estero, oppure, come conferma la ricercatrice Lara Antoni, “si adattano a qualifiche e a stipendi più bassi di quelli che la laurea dovrebbe portare”. Va molto meglio, invece, per i diplomati, le

Nell’artigianato non c’è ricambio generazionale: non si trovano più sarti, falegnami e panettieri

cui assunzioni sono state tre volte superiori a quelle degli universitari. In cima alla classifica ci sono quelli usciti dagli istituti commerciali, seguiti dal turistico. Anche dalla Confesercenti ammettono che, per quanto i turisti siano calati, mancano profili professionalmente formati nella ristorazione, come cuochi o sommelier, e nell’accoglienza turistica. Specialmente serve gente che parli molto bene le lingue. Nel commercio e nell’artigianato, come già raccontato da Il Reporter nel mese scorso, manca il passaggio generazionale: non si trovano più panettieri, macellai, ambulanti di generi alimentari. Secondo la Confartigianato i più introvabili sono i falegnami, seguiti da pellettieri, vetrai, meccanici ed autoriparatori, carpentieri, parrucchieri ed estetisti, sarti e modellisti, panettieri e pastai, idraulici e orafi. E Firenze sta peggio della media italiana. Un vero esercito di apprendisti mancati, perché i giovani preferiscono un lavoro subito più redditizio, come il call-center, ma che poi non dà grandi sbocchi futuri, non valutando le possibilità di crescita (anche economica) che le professioni artigiani permettono.

Annunci di lavoro

ZOOM È tra le attività di cui c’è più richiesta, ma i giovani non vogliono perdersi l’estate. Così restano gli stranieri

C’era una volta il gelataio, quel mestiere che nessuno vuol più fare

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e gelaterie rimangono aperte da metà marzo (i più coraggiosi da febbraio) a ottobre, al massimo novembre. È la stagione, che richiede lavoratori stagionali. Ma trovarli già preparati e volenterosi è così difficile che ormai c’è chi si è adattato a prenderli fissi. “Sono vent’anni che faccio il gelatiere e ogni anno ho avuto gli stessi problemi - racconta Sandro Lazzeri, presidente di Confartigianato gelatieri e tra i fondatori di Gelatando - ogni volta dovevamo ritrovare gente nuova e perdere uno o due mesi a formarli. Poi qualcuno a luglio si stanca e va via, perché vuole andare al mare ad agosto o per-

ché, come ci è successo due anni fa, non vuole lavorare la sera. Perciò ci siamo decisi a prendere a tempo indeterminato due ragazze. Paghiamo di più, ma ci togliamo il pensiero. Ormai lo fanno in tanti”. Il problema è comune. I giovani non vogliono perdersi l’estate, qualcuno inizia, ma lascia a metà e gli unici disponibili sono gli stranieri. Gli annunci di “cercasi commessa” si sprecano, vanno da Santa Croce all’Affrico, e tutti chiedono una ragazza già esperta. “Con i lavori della tramvia abbiamo visto dimezzare il lavoro e di dipendenti ora non ne cerchiamo - racconta Stefano Trentanovi, di Righi in piazza

Batoni - ma per anni ci siamo scontrati con queste difficoltà e quasi tutti i colleghi le hanno anche adesso” A Firenze sono 67 le gelaterie artigianali, 124 in provincia. Fatti due conti, un bel po’ di posti. “C’è il problema che è un lavoro solo stagionale, ma anche che molti pensano sia facile - spiega Simone Bonini di Carapina, in piazza Oberdan, che ora ha aperto anche una ‘succursale’ in via Lambertesca - bisogna saper trattare con i clienti, consigliarli. Molti dopo poco se ne vanno. Certo, loro devono accettare di andare in ferie a gennaio, ma il datore di /R.B. lavoro deve saperli gratificare”.

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l’inchiesta/2. Tante le difficoltà che frenano un settore considerato il volano dell’economia

Il futuro è verde (ma il presente no) in toscana creati 5mila posti nel campo delle energie rinnovabili in 4 anni, ma burocrazia e regolamenti urbanistici non aiutano. e per molti questo potrebbe essere lo sbocco per i cassaintegrati Riccardo Bianchi

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n investimento di oltre 679 milioni di euro e 5mila nuovi posti di lavoro creati tra il 2007 e il 2010 solo nel campo delle energie verdi. Sono i dati snocciolati dalla Regione Toscana nel corso degli ultimi Green Days, le giornate per l’ambiente del novembre scorso. Un annuncio che sembra dire che anche in Toscana il futuro è verde, nel senso energetico del termine. La realtà, però, non lo è altrettanto. I regolamenti urbanistici troppo rigidi, la burocrazia assillante, ma anche una certa improvvisazione di qualche azienda, stanno frenando proprio quel settore che è considerato il volano dell’economia, tra i pochi a poter far ripartire l’Italia dopo la crisi. “Molti dei comuni fiorentini, e toscani, non permettono l’istallazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti perché rovinano il paesaggio”, spiega Sauro Ballini, presidente dell’Unione impiantisti della Cna provinciale. “Firenze è inflessibile. Si può anche capire per il centro storico, ma per la periferia no. In altri è difficile installarli addirittura sui tetti delle fabbriche; servono mille fogli, che chiedono tempo e soldi”. Un disincentivo che fa male, “perché negli ultimi anni le imprese di impiantistica che hanno puntato sulle rinnovabili sono cresciute anche del 20, mentre chi è rimasto sul classico è crollato del 15%”. E, insieme

ai bilanci, anche gli organici sono aumentati. Servono ingegneri e periti elettrotecnici, ma anche gli edili, per le strutture di sostegno degli impianti. Secondo molti, le rinnovabili potrebbero essere lo sbocco per molti cassaintegrati delle aziende della meccanica. Così è successo all’Electrolux di Scandicci, dove dalla produzione di frigoriferi si è passati a quella di pannelli fotovoltaici. E a insegnare il mestiere ai lavoratori ci penserà l’azienda di Carlo Chellini, che sempre a Scandicci sta preparando un grande impianto su un terreno da 120mila metri quadrati: “La crisi si sente - racconta - ma soprattutto manca, a tutti i livelli, la volontà politica”. “Parlare di nuova occupazione è difficile - spiega Alfredo degl’Innocenti, presidente di Energycoop - sicuramente se gli impianti aumentano, dovranno essere mantenuti e ci sarà bisogno anche di altri elettricisti, ma esperti nel campo. Certo che se le banche non danno finanziamenti, le aziende non compreranno i pannelli”. Nel frattempo, però, si è creato anche indotto, fatto di piccole società e studi professionali, come quello di progettazione dell’ingegnere Roberto Giberti: “Le commesse ci sono e aumentano ci racconta - il problema è che anche per un impianto familiare ci vogliono sei mesi a causa delle pratiche. Alla fine molti rinunciano”.

iL CasO Nata nel ‘99, vanta ora dieci dipendenti e un fatturato di 20 milioni. “E assumeremo ancora”

L’azienda che da pontassieve vende pannelli in mezza Europa

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a Pm Service, azienda di Pontassieve, si occupa soltanto di acquistare e rivendere pannelli e materiale fotovoltaico. Niente impianti, niente progetti. Quando è nata, nel ‘99, vendeva pochissimo. A dieci anni da quella data, il fatturato ha toccato i 20 milioni di euro, ha dieci dipendenti e ha iniziato a vendere anche in Germania, Olanda, Belgio e Spagna. “I mercati esteri sono più reattivi - spiega uno degli amministratori, Andrea Parrini - i nostri regolamenti comunali sono troppo restrittivi”. La Pm è divisa in tre settori: uno commerciale, uno amministrativo e uno tecnico, per assistere i clienti: “In

tutti e tre abbiamo preso giovani diplomati, li abbiamo formati sulle rinnovabili e ancora oggi continuano a seguire corsi di formazione per specializzarsi sempre di più”. Oltre alla burocrazia, Parrini critica quelle società che non hanno investito nella professionalità: “Con l’arrivo delle tariffe agevolate per rivendere l’energia prodotta, in tanti si sono buttati nel settore, anche improvvisando. A volte a montare o rivendere i pannelli sono idraulici o tecnici dei condizionatori, e il servizio ne risente”. Secondo Parrini, però, questo è un settore che può trainare l’economia. “Nel 2010 puntiamo a raddoppiare

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il fatturato, anche perché le richieste dall’estero aumentano e forse non riusciremo a rispondere a tutte. Basti pensare che ci riforniamo dalla Power One di Terranova Bracciolini, che l’anno scorso ha prodotto pannelli per 450 Mw e quest’anno ha domande per 2.000 Mw”. Anche l’occupazione, ovviamente, ne risentirà positivamente: “Noi sicuramente prenderemo altre persone, una nel reparto tecnico e una in quello commerciale. Ma il discorso dovrebbe valere anche per gli altri, perché il momento è buono. L’energia verde potrebbe essere un volano /R.B. per il paese e per Firenze”.

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tendenze

Aprile 2010

nUovi Mestieri. Dalle guarnizioni al giardinaggio, c’è chi fa dei lavoretti domestici un vero impiego

Professione marito. in affitto imbranati, impegnati o semplicemente incapaci di impugnare chiavi inglesi e brugola (o ago e filo)? il “pronto soccorso” per i piccoli grandi guai quotidiani trova sempre più clienti. Principalmente single, tra i 30 e i 40 anni, con poco tempo a disposizione da dedicare alla casa Paola Ferri

B

ei tempi quelli in cui ti potevi rivolgere all’uomo di casa e quello ti sapeva aggiustare tutto, dal piccolo guasto alla lavatrice, alle ante del pensile che non stanno più in squadra, al cambio delle gomme dell’auto. Vuoi per l’aumento di famiglie con un solo genitore, vuoi per il tempo sempre più sfilacciato tra i mille impegni della giornata, chi te le cambia più le guarnizioni del lavello? A volte poi capita che un uomo di casa non ci sia neanche. Ma lo si può prendere a noleggio. E’ l’idea di “Marito in affitto”, un marchio nato nel 2007 nel nord Italia e dall’anno successivo esportato in tutto il paese, oltre che in Francia Germania. A Firenze è sbarcato il mese scorso, quando Giovanni Monello, antellino di 53 anni, ha deciso di affiancare al lavoro di geometra (e di edicolante) la passione per il bricolage. E mettere sul mercato le sue competenze in campo domestico. Il servizio è pensato per togliere dai pasticci giovani e non più giovani signore alle prese con una serie di piccoli lavoretti che in genere verrebbero delegati al sesso forte. Ma a chiamare Giovanni non sono solo donne. “Principalmente single – spiega Monello – tra i 30 e i 40 anni. Si tratta di persone che vivono da sole, lavorano e hanno poco tempo per dedicarsi a queste incombenze, ma vantano un reddito medio-alto”. Anche se, assicura il “marito in affitto”, il servizio è uno di quelli che fa risparmiare. La tariffa dipende naturalmente dal tempo speso e dal tipo di richiesta del cliente, ma il vantaggio sta nel fatto di non dover chiamare tre o quattro professionisti diversi (con relativi costi anche della sola uscita) per risolvere questioni di poco conto. Dal giardino alla cucina, dalle tubature allo stuccaggio delle pareti, ce n’è per tutti gli imprevisti quotidiani, con qualche tocco in più che fa

E per le incombenze tipicamente femminili entra in gioco un pool di esperte del settore

sempre curriculum. “Essendo principalmente un geometra – continua Giovanni – posso anche progettare impianti di irrigazione o prendere le misure delle stanze, con tanto di elaborazione della mappa della casa”. Oppure offrire consulenza su preventivi che ai profani possono apparire oscuri. Come quelli per i lavori condominiali, o - ancor peggio per il gentil sesso - quello del meccanico, pressoché scritto in un’altra lingua. Ma non solo una spalla per le donne, dicevamo. La ditta offre anche lavoretti tipicamente femminili. E qui entra in gioco il pool di esperte del settore, tra sarte, stiratrici e via dicendo. Insomma un quadro completo di tutte quelle piccole in-

L’ANNUNCIO Sarà più chiara. Novità anche per i pagamenti

Publiacqua, cambia la bolletta

B

ollette indecifrabili addio. A partire dai prossimi giorni, nelle case dei circa 300mila cittadini serviti da Publiacqua arriverà la nuova “Bolletta amica”, fresca di un restyling realizzato nel nome della massima trasparenza. I dati essenziali dell’utente raggruppati in due colonne, con indicazione precisa sugli importi dovuti, riepilogo di tariffe e metodi di determinazione della spesa, date delle letture del contatore e dell’invio della bolletta successiva. Sul retro, il dettaglio del fatturato, la situazione dei pagamenti precedenti e le specifiche relative al servizio e al regolamento. L’utente sarà inoltre messo in allarme in caso di consumi anomali dovuti a perdite o guasti dell’impianto o di mancato pagamento di fatture precedenti. Colori e caratteri tipografici diversi metteranno in evidenza tutte le informazioni essenziali. Novità anche sul fronte dei pagamenti: da questo mese sarà infatti possibile effettuarli in tutte le tabaccherie e ricevitorie del circuito Lottomatica, e presto anche online o alle casse per il pagamento automatico installate agli sportelli dell’azienda. Trasparente, chiara, ricca di informazioni. Ma ciò che più interessa le famiglie è certamente il suo costo. “La nostra – spiega il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis – è una bolletta leggera. Nel 2009 le famiglie dell’area di Publiacqua hanno consumato mediamente 117 metri cubi d’acqua ciascuna, pari a 250 litri al giorno per persona. Il costo medio delle bollette è stato di 217 euro annui, circa 4 euro a settimana, più o meno la stessa cifra spesa per l’acquisto di /A.T. acqua minerale in bottiglia”.

combenze di manutenzione che abbiamo sempre meno voglia di fare. Finché non si sconfina negli interventi più consistenti. In tal caso meglio chiamare un professionista del settore, lo stesso “coniuge in prestito” ha pronta una lista di consigli. O trovarsi un marito vero che lo faccia per noi.

in rete Solidarietà in “rosa”

E la mamma si condivide online

C’

è chi prende a noleggio un marito e chi cerca il sostegno di una nonna o di una mamma. Dove? Ma in rete, è ovvio. Nel senso che la ricerca parte da lì, ma l’aiuto si concretizza nella vita reale, al di là di schermi e tastiere. Dopo il bike sharing e il car sharing, arriva anche il “Mamma sharing”, letteralmente “madre in condivisione”, servizio pensato per chi necessita di consigli, suggerimenti, ricette o compagnia. Tutto rigorosamente gratuito. “L’intenzione è quella di offrire una rete di solidarietà al femminile – spiega Irene Peretti, responsabile delle relazioni esterne – in un momento di profonda crisi economica come questo”. L’idea nasce a Torino, a novembre dell’anno scorso, e da lì si espande in tutta Italia a macchia d’olio, fino a raggiungere qualche centinaia di iscritti e oltre 200mila visite al portale online. E a formare una rete tutt’altro che virtuale. “Il contatto su internet è solo il punto di partenza – continua la Peretti – per poi incontrarsi e sostenersi a vicenda”. Tra le iniziative in ponte il riciclo dei giocattoli, che ha toccato l’apice sotto Natale. Ma non solo, la rete di genitrici si avvale anche di un gruppo di professionisti (volontari, naturalmente), in grado di rispondere a esigenze specifiche. La maggiore richiesta al momento riguarda la consulenza legale, offerta gratuitamente dall’avvocato matrimonialista Laura Gaetini. Il gruppo può inoltre contare sull’esperienza di un cardiochirurgo, il dottor Danilo Santo. “Ma c’è anche chi cerca consigli più banali - conclude Irene Peretti – ad esempio quanto tempo dopo il parto può ricominciare ad andare in palestra, oppure segnala iniziative sul territorio che possono essere d’interesse per altre madri”. Per fare squadra online e nella vita vera.


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il caso

Aprile 2010

eDiliZia/1. Le oltre 7mila abitazioni Erp non bastano a soddisfare una richiesta sempre maggiore

La grande emergenza delle case popolari Molte famiglie fino a poco tempo fa autosufficienti si ritrovano

Luca Serranò

a barcamenarsi tra liste e graduatorie, e nel frattempo c’è chi decide di farsi “giustizia” da solo occupando gli stabili sfitti. entro l’estate saranno messi a disposizione 140 alloggi ristrutturati

M

omento delicato per la residenza popolare fiorentina. Le oltre 7.000 case Erp (edilizia residenziale pubblica) non bastano a soddisfare una richiesta sempre maggiore, mentre gli sfratti per morosità (circa l’80% del totale nel 2009, dati Sunia) contribuiscono ad alimentare

FOCUs L’assessore Fantoni

“Le norme devono essere rispettate”

“N

IL DENTISTA RISPONDE

QUESTO MESE: L'estetica è importante. Cosa fare per avere un bel sorriso. A cura del Dott. Giuseppe Garrubba È innegabile che oggi, più di prima, si curi la propria immagine. Perché non cercare di essere più gradevoli? Un bel sorriso sicuramente è importante per presentarci nel migliore dei modi agli altri. I pazienti apprezzano l'importanza di questo aspetto tanto da richiedere, sempre più numerosi: lo sbiancamento dei denti, apparecchi di ortodonzia, in età sempre più avanzata, per raddrizzare i denti, faccette di ceramica per ridare bellezza a denti anteriori policromi e non ben allineati, etc... È importante ribadire che alla base di tutto c'è una corretta igiene giornaliera e la pulizia fatta dal dentista almeno una volta all'anno, così già si fa molto per la salute e l'estetica dei nostri denti. Si evita che si cariano e che assorbano colorazioni esterne, si preserva la gengiva da ritiri che espongono porzioni di radice... Di questo argomento vi parlerò nella prossima rubrica. Passiamo adesso a brevi cenni su alcune tecniche che possono migliorare l'estetica del nostro sorriso. Lo sbiancamento dei denti permette di schiarirne il colore. Personalmente, tale metodica la tratto con il laser, usando quella che è riconosciuta come la

tecnica più efficace. Si stende sul dente una sostanza apposita sulla quale si passa il fascio di luce laser che la attiva. Quando tutto questo non è sufficiente si può ricorrere alle faccette in ceramica. Tale soluzione la consiglio in caso di particolari problemi estetici, spesso legati a denti anteriori con colorazioni particolarmente brutte e non uniformi. Per applicare delle faccette si può asportare porzioni infinitesimali (decimi di millimetro) di smalto del dente per fare spazio alla faccetta che è un fine guscio di ceramica. Tale guscio che aderisce perfettamente al dente, verrà poi cementato su di esso, coprendone la parete esterna (detta vestibolare). Si può anche mettere una faccetta sul dente non preparato, in quel caso si cementerà il guscio sulla superficie trattata con un acido apposito che lo irruvidisce leggermente (mordensatura). Questa seconda tecnica porta ad un leggero ingrossamento del dente. Tante sono le possibilità che la moderna odontoiatria ci offre per migliorare l'estetica dei denti. Oggi molte cose in più sono possibili.

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on c’è nessuna novità. Si tratta di una procedura esistente già da molti anni, proprio non capisco il perché di questo polverone”. L’assessore alla casa Claudio Fantoni risponde con fermezza alle domande sui bollettini di indennità (dai 130 euro in su) che Casa s.p.a. sta recapitando agli occupanti di alloggi popolari. “Non c’è nessuna regolarizzazione – spiega l’assessore - è un modo per tutelarli da eventuali danni erariali e non certo una sanatoria mascherata”. Il Movimento lotta per la casa, ad ogni modo, fa leva anche su questi pagamenti (oltre che sul generalizzato disagio economico) per chiedere una sorta di moratoria per gli “occupanti senza titolo”, per coloro cioè che in virtù dell’uso indebito di abitazioni popolari sono depennati dalle relative graduatorie. “Le norme devono essere sempre rispettate - ribadisce Fantoni - gli esempi di altre città dimostrano che abbassando la guardia si rischia di alimentare un vero e proprio racket del settore”. Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Simone Porzio del Sunia, che denunciando la lentezza nell’assegnazione degli alloggi e la troppa burocrazia si oppone comunque alle soluzioni “abusive”. “I problemi sono tanti, ma non per questo possiamo abdicare al principio di legalità – dice - è una garanzia per tutti, ricordiamoci sempre che le famiglie che occupano un alloggio Erp impediscono ad altre l’esercizio di un diritto”. Una sorta di “guerra tra poveri” che, purtroppo, va in scena tutti i giorni negli anfratti della residenza popolare fiorentina. “I bollettini di indennità di Casa s.p.a. sono il male minore - conclude Porzio - anche se ci auguriamo la medesima solerzia nella prevenzione e nel/L.S. la lotta all’illegalità”.

il corto circuito sociale innescato dalla crisi economica. Migliaia e migliaia di famiglie, fino a pochi anni fa completamente autosufficienti, si ritrovano oggi a barcamenarsi tra liste e graduatorie, quasi in competizione l’un con l’altra per un tetto sopra la testa. “Serve un intervento dello Stato - spiega l’assessore alla casa del Comune di Firenze, Claudio Fantoni - non scordiamoci che i fondi stanziati in tal senso nel 2007 sono stati anticipati dalla Regione e mai restituiti. Quei soldi sarebbero stati essenziali per fronteggiare al meglio la questione abitativa”. Un chiaro riferimento al piano casa voluto dal centrodestra nel 2008, concentrato più sull’ampliamento delle costruzioni esistenti che su un vero e proprio rilancio dell’edilizia popolare. “Sono state bloccate le risorse messe in campo l’anno prima - si lamenta Simone Porzio del Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari - 550 milioni di euro destinati alla costruzione e al recupero di alloggi. Solo in Toscana sarebbero sorte 1.500 case in più”. Nel frattempo, in molti hanno deciso di farsi “giustizia” da soli, occupando gli stabili sfitti del Comune con “spedizioni” più o meno organizzate. Fenomeno che ultimamente sta prendendo una piega allarmante, con molte effrazioni in locali vuoti o disabitati, e che ben inquadra la commistione di illegalità e miseria cui fa da cornice questa vistosa emergenza sociale. Casa s.p.a., il consorzio di comuni fiorentini che gestisce il patrimonio abitativo, nel tentativo di mettere ordine al problema, invia da tempo i cosiddetti “bollettini d’indennità”, sorta di canone a carico degli occupanti. “L’abusivismo non può essere la risposta - dice Claudio Fantoni le amministrazioni locali devono farsi carico del problema e agire in fretta. Noi – continua - stiamo andando a velocità doppia rispetto al passato. Entro l’estate metteremo a disposizione circa 140 alloggi ristrutturati ed entro un anno contiamo di arrivare a 450”. Altro intervento previsto è il recepimento della norma regionale sulla morosità incolpevole (quando il canone di affitto è superiore al 30% del reddito), figura giuridica che consente l’accesso alle graduatorie Erp. Gli stessi bandi, nelle intenzioni dell’assessore alla casa Claudio Fantoni, avranno tempi dimezzati. “Il prossimo – conferma - sarà a fine 2010”.

I bandi avranno tempi dimezzati. Il prossimo sarà alla fine dell’anno


il caso

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eDiliZia/2. Dal centro storico alla periferia, le strutture non utilizzate sono sparse un po’ ovunque

Intanto la città è piena di spazi vuoti Riccardo Bianchi

S

an Salvi, l’ex Panificio Militare, Sant’Orsola, ma anche le numerose caserme dismesse. In città gli stabili vuoti non sono pochi e sono sparsi un po’ ovunque, dal centro storico alla periferia. Proprio nel cuore cittadino ci sono due delle strutture più note: l’ex cinema Apollo, in via Nazionale, e l’ex convento di Sant’Orsola, in via Guelfa. Per il primo, chiuso dall’86, nel 2004 il consiglio comunale approvò il piano per farvi nascere un residence, un ristorante, dei negozi e un garage, ma i lavori sono partiti solo l’anno scorso. Sant’Orsola, dopo anni passati impacchettata dalle impalcature, in marzo è andata definitivamente in mano alla Provincia: l’idea è di rendere la struttura al quartiere, con spazi commerciali, un auditorium polivalente, una parte del liceo artistico Alberti e un presidio di polizia. Di proprietà del Comune di Firenze è l’ex Meccanotessile, l’allora Gali di Rifredi. Trentamila metri quadri

che da trent’anni cadono a pezzi. I lavori di recupero, iniziati nel 2003, sono fermi dopo la denuncia dell’azienda arrivata seconda nella gara di appalto. Il sindaco Matteo Renzi ha affermato di volerlo vendere, dicendo di no al centro per l’arte contemporanea. Ancora, però, non c’è niente di sicuro, così come su San Salvi. Nel parco dell’ex manicomio, dove hanno sede molti uffici della Asl, ci sono anche palazzi di proprietà comunale, vuoti. A novembre uscì la notizia che l’amministrazione vorrebbe acquistare tutto il parco per costruirvi un quartiere residenziale. Per ora sono solo parole. Tra le strutture vuote più importanti ci sono anche il rudere delle poste di via del Pratellino, la Manifattura Tabacchi alle Cascine e l’ex Panificio Militare. Queste ultime due hanno, tra i proprietari, la Baldassini Tognozzi Pontello, società al centro delle indagini sullo scandalo della Protezione Civile. Difficile, perciò, ipotizzare una soluzione ve-

Da san salvi al Panificio Militare, dall’ex apollo alle caserme dismesse: tanti gli immobili in attesa di un futuro e sul cui destino restano molte incertezze

l’oPinione. Parla Simone Porzio (Sunia)

“favorire l’affitto, non più l’acquisto” L

a crisi economica c’è e per le famiglie fiorentine ha ripercussioni in tutti i campi, compreso quello dell’abitazione. È quanto è emerso dall’ultimo congresso cittadino del Sunia, il sindacato unitario degli inquilini. Se acquistare una casa costa meno, perché sempre meno persone se la possono permettere, negli ultimi due anni sono saliti i prezzi degli affitti. Simone Porzio, il segretario provinciale, la chiama “rendita di speculazione”. Tanti turisti e tanti universitari sempre alla ricerca, il che porta i proprietari ad alzare le somme. E oggi Firenze è la terza città più costosa d’Italia, dopo Roma e Milano. “Un tempo una giovane coppia prendeva un mutuo, aiutata dai genitori, e si comprava un appartamento - racconta Porzio – oggi, con uno dei due disoccupato, si ritrova nella categoria dei ‘forzati dell’affitto’. Ma quelli che prima erano i ‘forzati dell’affitto’ ora si ritrovano

con rate arretrate da pagare e lo sfratto sulla testa, e cercano case pubbliche che però non ci sono”. A essere cascati in quest’ultima fascia di disagio, dove un tempo c’erano “sbandati” e famiglie sfortunate, oggi sono soprattutto laureati, con stipendi medio-bassi o addirittura senza un’entrata. Oggi le case popolari a Firenze sono poche. Secondo il Sunia servirebbero almeno altri 1.500 alloggi, divisi tra canone sociale e canone proporzionale al reddito. “E bisogna cambiare la legge regionale del ‘96 per l’edilizia pubblica. Per entrare in una di queste abitazioni ottiene più punteggi chi è sotto sfratto, anche perché è finito il contratto, di chi ha un canone alto proporzionato al nucleo familiare e al reddito”. Ma soprattutto, per Porzio, serve un cambio di rotta della politica: “Deve favorire l’affitto, non più l’acquisto della casa: per anziani e giovani al primo impiego /R.B. non c’è alternativa”.

L’ex cinema Apollo

loce per questi edifici. Vi sono poi molti altri palazzi un tempo in mano alla Difesa, poi venduti ai privati e adesso abbandonati: la scuola di sanità militare e la caserma Vittorio Veneto di costa San Giorgio, i depositi di carburanti di Coverciano, la caserma De Laugher sul lungarno della Zecca. Non vanno dimentica-

ti neppure gli stabili teoricamente vuoti ma praticamente no: quelli occupati. Su tutti l’ex Meyer alle Cure, dove si sono insediati alcuni rifugiati politici, il condominio di viale Matteotti, il centro sociale di Firenze Sud, e anche la struttura del Fosso Macinante e l’ex ospedale di Poggio Secco, sopra il Cto: nel pri-

mo, di proprietà del Comune, sono finiti i somali evacuati dalla scuola Caterina da Siena, sul viale Guidoni, dopo l’incendio di dicembre scorso, mentre nel secondo dal 2008, dopo un accordo con la Croce Rossa, risiedono “regolarmente” numerose famiglie straniere che cinque anni prima l’avevano occupato.

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focus

Aprile 2010

on the roaD/1. Percorsi modificati, sensi invertiti. Ecco quanto ci vuole per viaggiare in città

Valzer della frizione, atto secondo a 12 mesi di distanza Il Reporter è tornato sulle strade di Firenze per capire quanto ci vuole ad attraversarla e per scoprire un blog che suggerisce quando cambiare percorso Caterina Gentileschi

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l valzer della frizione, così si intitolava l’articolo scritto esattamente un anno fa a proposito del traffico fiorentino. Un articolo che parlava dello stress al volante, dei fiorentini che passano sempre più tempo in coda (esattamente 5 giorni l’anno) e sulla viabilità cittadina che spesso sembra brancolare nel buio. Un anno, e molti cambiamenti dopo, siamo di nuovo a parlare di traffico, cercando di mettere a confronto le strade di ieri e le strade di oggi, tentando di fare una valutazione, seppure approssimativa, della qualità della vita degli automobilisti della bella Florentia. Come tutti sanno, negli ultimi trecensosessantacinque giorni la viabilità fiorentina ha subito dei forti sconvolgimenti, dovuti innanzitutto a due cambiamenti: la pedonalizzazione del Duomo e delle strade limitrofe in primis, inversione di tendenza che ha permesso di respirare ad alcuni dei luoghi più belli della città ma ha catalizzato il flusso di auto su alcune arterie, e l’avvio della linea 1 della tramvia, che ha sconvolto il già precario equilibrio della zona Isolotto/viale Talenti. Cambiamenti calibrati e studiati dai tecnici, che hanno fatto di tutto per non rendere troppo traumatico il risultato all’atto pratico, con risultati talvolta convincenti, tal altra meno. Per capire se davvero gli sconvolgimento del traffico sono stati ben assorbiti dalla città, facendo la tara delle immancabili lamentele degli automobilisti che continuano a rimanere imbottigliati in code infinite. Il risultato non è tanto diverso da quello dell’anno passato. Abbiamo

ripercorso le stesse strade, eccezione fatta per un nuovo percorso “critico”, ovvero quello che separa la stazione di Santa Maria Novella dal capolinea opposto della linea 1 della tramvia a villa Costanza, nel comune di Scandicci. Ci è sembrato quantomeno doveroso inserire nella nostra indagine il percorso parallelo a quello del tram, calcolando tempi, annessi e connessi negli orari di punta e in momenti di normale afflusso. Sembrerà strano ma i tempi si sono dilatati solo di pochi minuti. Tramvia a parte, ci vuole un po’ tempo in più per raggiungere l’aeroporto dalla stazione, essendo cambiata la via di uscita dall’area di Santa Maria Novella (prima si usciva da via Valfonda, adesso da via della Scala),

stesso discorso per il tragitto piazza FerrucciOsmannoro, che risente dei rallentamenti nei dintorni della Fortezza. Sostanzialmente i tempi si sono allungati, ma non in modo sconvolgente come verrebbe da pensare. I cambiamenti sono, ancora adesso, all’ordine del giorno, sia per i lavori sia per adeguamenti, e spostamenti di fermate e tragitti dei mezzi pubblici. Una soffiata per chi vuole essere tenuto costantemente aggiornato su chiusure, interruzioni, strade, lavori e altri argomenti riguardanti da vicino il traffico cittadino. E’ nato da pochi mese il curioso blog di Andrea Margheri, 21enne studente di informatica che si chiama Florencetraffic (http:// florencetraffic.altervista.org/blog/), una specie

di bollettino puntuale, condito da qualche commento sulle news riguardanti le strade fiorentine. Il motivo che spinge un giovane a scrivere un blog sulla strada (e non sui fatti suoi come fa la maggior parte dei ragazzi della sua età) è dettato da un motivo quanto mai semplice. “Vivo vicino alla tramvia e ho visto il cantiere crescere, da qui nasce il mio interessamento all’argomento - spiega il blogger - e ho deciso di farlo perché mi fa piacere pensare che magari grazie al blog qualche persona in più sia informata su quello che succede a Firenze”. D’ora in avanti gli automobilisti fiorentini non avranno più scuse: per essere informati in tempo reale basterà un clic.

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focus

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on the roaD/2. Le prove de Il Reporter, per capire quanto è cambiata la viabilità cittadina

Un anno dopo: stesse code stesso stress 2009

2010

PORTA ROMANA - CASELLO A1 FIRENZE CERTOSA 5KM TEMPO PREVISTO 8MIN EFFETTIVO 18MIN

PORTA ROMANA - CASELLO A1 FIRENZE CERTOSA 5KM TEMPO PREVISTO 8MIN EFFETTIVO 18MIN

STAZIONE SMN - AEREOPORTO TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

8KM 17MIN 38MIN

STAZIONE SMN - AEREOPORTO TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

8KM 17MIN 44MIN

VIALE EUROPA - PIAZZA LIBERTÀ TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

5KM 14MIN 28MIN

VIALE EUROPA - PIAZZA LIBERTÀ TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

5KM 14MIN 28MIN

STADIO FRANCHI - SASCHALL TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

3KM 8MIN 25MIN

STADIO FRANCHI - SASCHALL TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

3KM 8MIN 28MIN

STAZIONE SMN - SCANDICCI(VILLA COSTANZA) TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

8KM 18MIN 40MIN

I DATI SONO STATI RILEVATI ALLE 18.OO DI UN GIORNO FERIALE AD UNA VELOCITÀ MEDIA DI 45KM/H. I TEMPI PREVISTI SONO QUELLI FORNITI DAL SITO www.viamichelin.it


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speciale

Aprile 2010

l’iniZiativa Va avanti l’impegno de Il Reporter a fianco della Fondazione Francesca Rava Onlus

haiti tre mesi dopo, c’è ancora molto da fare

Un piccolo haitiano ospite dell’ospedale pediatrico N.P.H. Saint Damien della Fondazione Rava

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d Haiti sono trascorsi tre mesi dal terremoto. E se nel resto del mondo ormai se ne parla sempre meno, nell’isola caraibica – già prima del sisma dello scorso 12 gennaio uno dei Paesi più poveri della Terra, con oltre la metà della popolazione costretta a dover fare i conti con la malnutrizione – l’emergenza continua. Anzi, sarebbe il caso di dire le emergenze continuano. Perché ce ne sono tanti, di drammi: tra questi, uno dei più tremendi è quello dei bambini mutilati e disabili. Sono migliaia i piccoli rimasti senza mani, braccia o gambe a causa del terremoto: piccoli che, in un Paese dove vivere è difficile anche per i bambini “normali”, dovranno affrontare enormi problemi per mangiare, studiare e giocare. In una parola, per sopravvivere. E sono talmente tanti che c’è già chi parla di “una generazione di mutilati”. Ma, anche in una simile tragedia, una buona notizia c’è. Ed è che alla Casa dei Piccoli Angeli, ovvero al centro di riabilitazione realizzato dalla Fondazione Francesca Rava – N.P.H Italia Onlus, operativa ad Haiti da 22 anni, 60 bambini hanno ricominciato a camminare, grazie al programma di applicazione di protesi temporanee avviato il 23 febbraio scorso. Da allora, l’obiettivo è quello di applicare protesi a 10-15 bambini alla settimana, grazie anche ad attrezzature arrivate dall’Italia e a team di fisiatri e ortopedici provenienti da diverse ortopedie del nostro Paese, che si avvicen-

tra i tanti drammi con cui la popolazione si trova a dover fare i conti c’è quello dei bambini mutilati, che a causa del sisma hanno perso mani, braccia o gambe. Ma alla Casa dei Piccoli angeli 60 di loro hanno ricominciato a camminare grazie alle protesi

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deranno per lavorare in coordinamento con i chirurghi dell’ospedale pediatrico Saint Damien. Ma non solo. Perché, nel medio termine, sarà costruita anche una fabbrica di protesi, e verrà realizzato un nuovo centro per i programmi di riabilitazione per bambini disabili che andrà a sostituire quello che esisteva a Petionville, crollato nel sisma. È così che, ad Haiti, si cerca di rispondere al terremoto. Affrontando tutte le emergenze senza però dimenticarsi della quotidianità, di quelle migliaia di persone che ancora oggi, a Port au Prince, vivono in tendopoli senza cibo, acqua e assistenza medica. Così come senza dimenticarsi degli orfani del terremoto, di tutti quei bambini e quelle bambine rimasti senza famiglia: per far fonte anche a questa, di emergenza, sarà ampliato l’orfanotrofio Kay Saint Helene di Kenscoff, e ne verrà costruito uno nuovo. Intanto, sono già giunti in Italia alcuni piccoli haitiani dall’ospedale pediatrico N.P.H Saint Damien, per ricevere cure urgenti. E questi sono solo alcuni dei problemi dell’isola, delle attività che la Fondazione Francesca Rava sta portando avanti per affrontare le emergenze e per avviare la ricostruzione. Per raggiungere la quale c’è ancora bisogno dell’aiuto di tutti.


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HAITI HAITI UN AIUTO


20

politica

Aprile 2010

REGIONALI/1. Il candidato del centrosinistra elettro presidente con il 59.7% dei voti

È Enrico Rossi il nuovo governatore Francesca Puliti

H

a fatto meglio di Martini nel 2005 (che però contava su una coalizione diversa, in cui mancava all’appello Rifondazione), conquistando oltre due punti percentuali in più. Enrico Rossi fa il suo ingresso a Palazzo Sacrati Strozzi forte di un risultato che non lascia adito a dubbi. La sua coalizione Toscana democratica sfiora il 60% delle preferenze dei sei toscani su 10 che si sono recati alle urne, mentre Pdl e Lega Nord insieme si fermano al 34,4%. “Sarò il presidente di tutti” chiarisce immediatamente il neogovernatore. E mentre avviene il passaggio di consegne tra Rossi e Martini (o meglio il passaggio di cravatta), già si pensa agli equilibri interni della maggioranza prossima ventura. Perché se è vero che qui in terra toscana la sinistra ha ottenuto uno dei migliori risultati (secondo solo a quello della Basilicata) e il Pd di casa nostra si è affermato come il “primo Pd d’Italia” (parola del segretario regionale Andrea Manciulli), incassando il 42%, la sorpresa arriva dall’Idv. Un sonoro 9,4% che porta in dote ai dipietristi ben cinque scranni in Consiglio regionale. Seggi che saranno fondamentali alla tenuta della maggioranza. Un bel balzo in avanti rispetto alle scorse regionali, che valsero all’Idv uno 0,88%, ma anche rispetto alle politiche di due anni fa, quando il partito raggiunse circa il 3,5%. Altro risultato al di sopra delle aspettative quello della Federazione di Sinistra e Verdi, riusciti ad andare oltre il 5%. Rimane fuori per un pelo, invece, Sinistra Ecologia e Libertà, assestatasi al 3,8%, poco sotto lo sbarramento del 4 previsto dalla legge elettorale regionale sperimentata per la prima volta a questo giro. A fare il botto dall’altra parte della barricata è la Lega Nord, che moltiplica il risultato del 2005 incassando il 6,5%. Voti in gran parte erosi all’interno dello stesso centrodestra. Il Pdl di Monica Faenzi si attesta al 27%, ottenendo nella circoscrizione fiorentina una delle peggiori performance, con poco più del 23%. Scavalca la soglia di sbarramento anche Francesco Bosi con l’Udc e annuncia che “la partita non è finita, continuerà dai banchi dell’opposizione, a fianco del Pdl”. Se ci sarà la Faenzi a dar battaglia in Consiglio regionale

I festeggiamenti con il comitato elettorale

ancora non è dato sapere. La candidata alla carica di governatore si è per ora lasciata ogni strada aperta, dichiarandosi a disposizione del partito, ma anche a tornare a Castiglione della Pescaia per indossare di nuovo la fascia tricolore. Quel che è certo è che, a campagna chiusa, i primi impegni annunciati dai due principali concorrenti sono tutt’altro che astratti e ideologici. Il primo impegno

di Rossi governatore sarà quello di portare ai detenuti i nuovi materassi, così come promesso. Mentre con la Faenzi l’intesa è già stata trovata su un punto: la realizzazione di un centro di riabilitazione per i disturbi dell’alimentazione proprio in quel di Castiglione. Le premesse per il mandato appena aperto appaiono, se non concilianti, quantomeno concrete.

I pUNtI chIAVE dEL pROGRAmmA ELEttORALE SANItà

LAVORO

Le persone aL centro deLLe sceLte

Consolidare i risultati fin qui ottenuti e, dove possibile, migliorarli. Questo l’obiettivo di Enrico Rossi per quanto riguarda la sanità. Tra i propositi per la nuova legislatura, ci sono quelli di realizzare le priorità del piano sanitario regionale in vigore, confermare i piani di investimento – sbloccando le risorse soprattutto per nuovi ospedali e per l’adeguamento delle strutture sanitari esistenti – e mantenere l’impegno sul fronte del sostegno alla non autosufficienza, delle politiche sociali e per i disabili, “mettendo sempre le persone al centro delle scelte”. “Il sistema socio-sanitario toscano non deve più essere orientato a un mero assistenzialismo passivo, ma deve cercare di favorire la vita attiva delle persone, il dinamismo sociale, il contrasto delle disuguaglianze, la lotta contro malattie ed insufficienze ancora non debellabili”, ha spiegato Rossi, secondo cui “la sanità pubblica è un vero motore di sviluppo per l’intera regione”.

SOLUZIONI DI RECUPERO CREDITI

attrarre InvestIMentI In toscana

Lui, in campagna elettorale, l’aveva spiegata così: “Lavoro, lavoro e ancora lavoro”. Questa, in sintesi, la ricetta indicata da Rossi per uscire dalla crisi, il cui obiettivo, su questo fronte, è quello di creare tutte le condizioni necessarie per favorire l’occupazione, “per tornare a far correre la Toscana”. Per far questo, il primo impegno è quello di velocizzare gli insediamenti industriali di chi vuol investire nella regione, velocizzando le decisioni politiche per il rilascio delle autorizzazioni e individuando aree vincolate all’industrializzazione, favorendo le imprese che investono in Toscana. L’obiettivo, infatti, è quello di attrarre investimenti di industrie ad alto valore aggiunto, per combattere così disoccupazione e cassaintegrazione e arrestare il processo di precarizzazione. Nuovi posti di lavoro, secondo Rossi, dovranno venire anche dal settore delle energie rinnovabili.

1107481

INFRAStRUttURE Una cItta’ da 3 MILIonI e 700MILa aBItantI

Una città da 3 milioni e 700mila abitanti. Guardando la Toscana in questa prospettiva diventa ancor più inconcepibile un sistema di trasporti regionali frammentato come il nostro. Strade al primo posto, ma non solo. “Basta con la rivalità tra l’aeroporto di Pisa e quello di Firenze, occorre ragionare in una logica integrata” ha recentemente annunciato il neogovernatore. Collegamenti più veloci e diretti, dunque, tra le due città. E poi, in secondo luogo lo sviluppo di Peretola. Che resterà comunque un city airport. Tra le priorità anche quella di sciogliere il nodo dell’Alta velocità, che, insieme all’autostrada costiera dovrebbe finalmente dotare la regione di due dorsali di spostamento. Dando una mano, allo stesso tempo, alla mobilità dei pendolari. “Se solleviamo dal tappo di Firenze i treni veloci potranno viaggiare più treni regionali” afferma Rossi. E c’è da prestare una fiducia a uno che ha percorso gran parte dei chilometri di campagna elettorale sui binari.

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politica

21

REGIONALI/2. Giochi fatti per l’assemblea della Toscana: ecco come saranno divisi i 55 scranni

Consiglio, la maggioranza dice trentatré Paola Ferri

ENRICO ROSSI

MONICA FAENZI

FRANCESCO BOSI

ALFONSO DE VIRGILIIS

ILARIO PALMISANI

VOTI 1.055.751

608.680

81.106

13.892

7.980

% 59,7

34,4

4,6

0,8

0,5

VOTI VALIDI

1.767.409

100,0

BIANCHE

20.109

1,1

NULLE

39.591

2,2

VOTI AI SOLI CANDIDATI

247.937

14

LISTA

VOTI

%

FED. DELLA SINISTRA - VERDI 80.017

5,3

ITALIA DEI VALORI

143.194

9,4

SINISTRA ECO. E LIBERTA'

57.815

3,8

PD - RIFORMISTI TOSCANI

641.214

42,2

TOSCANA DEMOCRATICA

922.240

60,7

IL POPOLO DELLA LIBERTA'

412.118

27,1

LEGA NORD

98.523

6,5

PER LA TOSCANA

510.641

33,6

UNIONE DI CENTRO

72.548

4,8

UNIONE DI CENTRO

72.548

4,8

LISTA BONINO PANNELLA

8.414

0,6

LISTA BONINO PANNELLA

8.414

0,6

FORZA NUOVA

5.588

0,4

FORZA NUOVA

5.588

0,4

VOTI VALIDI

1.519.431

100,0

I

giochi sono fatti. O quasi. Già, perché per qualche giorno ancora terranno banco le nomine degli assessori e i possibili avanzamenti in lista. I 55 scranni in Consiglio regionale però (dieci in meno rispetto all’ultima legislatura) sono già stati spartiti tra le coalizioni. Trentatré alla maggioranza, ventidue all’opposizione. Sono 24 le poltrone riservate al Pd (più quella del presidente), il che assicura il posto innanzitutto ai cinque del listino bloccato (Daniela Lastri, Alberto Monaci, Caterina Bini, Pieraldo Ciucchi e Andrea Manciulli). A seguire entreranno sicuramente i primi cinque in lista nella circoscrizione fiorentina (Vittorio Bugli, Gianluca Parrini, Alessia Ballini, Paolo Bambagioni e Nicola Danti), mentre rimarrà per certo fuori il coordinatore metropolitano Simone Naldoni. Ben cinque seggi invece se li conquista l’Idv, che porterà in Consiglio l’attuale assessore comunale all’ambiente Cristina Scaletti. Notizia, questa, che fa intravedere all’orizzonte qualche trasformazione anche in Palazzo Vecchio. Tre posti riservati nel salone anche per la Federazione di Sinistra e Verdi: sono quelli di Monica Sgherri, Paolo Marini e Mauro Romanelli. Non ci saranno molte novità, invece, tra i banchi dell’opposizione. Tra i diciassette seggi del Pdl, oltre a quello destinato alla candidata alla carica di governatore, rieletti Alessandro Antichi, Stefania Fuscagni, Nicola Nascosti e Paolo Marcheschi. Ce l’ha fatta anche Giovanni Donzelli, “vecchia” conoscenza di Palazzo Vecchio, che era candidato a Pisa. La vera novità è l’ascesa “verde”: debutto con il botto per la Lega Nord, che passa dal risicato 1,27% delle scorse elezioni al 6,5%, conquistando il posto a tre dei suoi. Il grande escluso rimane Mario Razzanelli a cui, nonostante la performance del Carroccio, non resterà che tenersi il suo posto nel Salone dei Duecento. L’ha spuntata anche l’Udc, con il 4,8%. A rappresentarla, oltre al candidato presidente Francesco Bosi, dovrebbe tornare a sedere in Consiglio Marco Carraresi. Nessuna poltrona per i radicali, sostenuti da Alfonso De Virgiliis, né per Forza Nuova, capitanata da Ilario Palmisani, che non sono riusciti a oltrepassare l’1%. Tracciata la mappa, il nuovo corso è ancora tutto da disegnare.

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CANDIDATO PRESIDENTE

E AL N IO ESS TE F N RO E P ME N TA TA IO AZ PLE TUI M M RA OR INF CO G


22

ricorrenze

Aprile 2010

la storia. Nata in memoria del bimbo scomparso per un tumore cerebrale, la Fondazione raggiunge i 10 anni

“tommasino, il falso santone e l’aiuto agli altri” Le iniZiative

Matteo Francini

Tanti i progetti realizzati e in corso

C

ostanza e Caterina hanno oggi 9 e 3 anni, e ancora non sanno quanto può arrivare a essere cattiva la gente. Eppure i loro genitori (e quel fratello maggiore che non hanno mai conosciuto) l’hanno provata sulla propria pelle, la crudeltà umana al suo stato più basso e orribile, e un giorno, quando le due sorelline saranno più grandi, potranno raccontare loro tutta la storia. Che più o meno sarà così: c’era una volta un bambino malato di un male terribile, un tumore cerebrale, scoperto quando aveva appena 9 mesi di vita. Dopo averle provate tutte (due operazioni, cicli di chemioterapia, un percorso infinito e difficile, deboli speranze e tanta disperazione) con la medicina tradizionale, e dopo che questa non aveva più niente da offrire loro, quei genitori hanno deciso di provare di più, spinti dallo sconforto e da un dolore troppo forte per potersi fermare: così, si sono avventurati per quelle strade alternative troppo spesso battute da personaggi senza scrupoli, alla ricerca di qualcuno (un mago, un santone) che riuscisse a togliere dalla testa del loro bambino quel male che se lo stava portando via. E a uno di questi sedicenti santoni, un filippino chiamato Alex Orbito, quei genitori hanno affidato le proprie speranze, le proprie illusioni, oltre che tanti soldi perché facesse quello che non avrebbe mai potuto fare: guarire loro figlio. Questa è la storia (vera) che Barbara e Paolo Bacciotti dovranno raccontare alle loro due bambine: la storia del loro primo figlio, Tommasino, scomparso il 19 dicembre del 1999, due giorni dopo aver compiuto due anni. Da quel dolore, da quei tremendi giorni, il 22 febbraio del 2000 è nata – ad appena due mesi dalla scomparsa del piccolo Tommaso - una fondazione che porta il suo nome, e che è ora arrivata a celebrare i suoi dieci anni di attività.

A maggio arriva la casa accoglienza per famiglie

S

nello sconforto, Barbara e Paolo Bacciotti si erano affidati anche a un sedicente guaritore. Oggi ne ripercorrono le vicende e avvertono: “attenzione a chi sfrutta il dolore” Una fondazione nata con un obiettivo preciso: aiutare, in memoria di Tommasino, altri bambini colpiti dalla sua stessa malattia e le loro famiglie, ma anche far sì che il difficile percorso compiuto durante quel lungo calvario non sia stato inutile e, soprattutto, non debba essere ripetuto da altre persone. “Non immaginavamo che al mondo ci fosse tanta gente pronta a sfruttare il dolore degli altri per far soldi – racconta oggi Paolo Bacciotti, dopo che nell’ottobre scorso la Cassazione ha condannato Orbito a un anno di reclusione e al risarcimento di 100mila euro, soldi mai pagati dal sedicente guaritore perché scappato all’estero – per questo, quello che vogliamo dire alle persone che si trovano nella nostra stessa condizione, alle persone che non hanno più speranze, è di avere comunque la forza di stare attente”. E oggi, tanti anni dopo quella brutta storia, resta la strada fatta dalla fondazione, che “ha raggiunto importanti obiettivi, andando ben oltre le aspettative iniziali – conclude Paolo Bacciotti – sono tante le famiglie che vengono a cercarci: noi proviamo ad aiutarle tutte”.

La famiglia Bacciotti a una cena di beneficenza

ono numerose le iniziative realizzate dalla Fondazione Tommasino Bacciotti nei suoi 10 anni di vita, iniziate con il finanziamento di una borsa di studio a favore di una dottoressa oncologa. Da allora non sono mancati progetti e attività, come, nel 2006, “Un taxi per amico”, per trasportare gratuitamente da e per il Meyer le famiglie dei bambini ricoverati, o l’acquisto di macchinari per l’ospedale pediatrico e il finanziamento, ogni anno, di numerose borse di studio. Nel 2007, grazie al contributo di 100mila euro donato dalla fondazione, al Meyer è stato inaugurato un nuovo reparto di 5 camere sterili; nel 2008 è stata acquistata un’ambulanza a misura di bambino, mentre nel 2009 sono iniziati i lavori per la realizzazione della prima “Casa accoglienza Tommasino” in lungarno Ferrucci, che dal prossimo maggio ospiterà le famiglie dei bambini malati che vengono da lontano a Firenze per curarsi. E tanta è stata la richiesta che, grazie a un nuovo progetto portato avanti in collaborazione con il Meyer, presto saranno disponibili per le famiglie dei piccoli malati altri 5 appartamenti a Careggi. Tante iniziative, dunque, finanziate grazie agli eventi che la fondazione organizza durante l’anno: il prossimo appuntamento è in programma domenica 11 aprile quando, in occasione della corsa podistica Vivicittà, si terrà la “Tommasino run”, rivolta ai bambini. E per il decennale della fondazione non mancano i riconoscimenti: dalla Medaglia d’argento che il consiglio regionale della Toscana conferirà il 9 aprile alle Chiavi della città che saranno consegnate a settembre dal sindaco Renzi. Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito www.tommasino.org. Per donare il 5 per mille dalla dichiarazione dei redditi alla Fondazione Tommasino Bacciotti onlus (la cui sede è in via Ontignano 46 a Fiesole - telefono 055.697959) deve essere inserito il numero 94078280487. /M.F.

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01 apriLe 2010

periodico dell’Amministrazione Comunale di barberino Val d’elsa A cura dell’Amministrazione Comunale di barberino val d’elsa - Coordinamento editoriale: Ufficio Stampa associato

Editoriale È con molto piacere che vi saluto da queste pagine. Il Reporter è un nuovo giornale per il nostro territorio, sarà un appuntamento fisso tutti i mesi, s’interesserà di cosa accade nel nostro Comune, tra i cittadini e nell’Amministrazione. In questo giornale (nuovo per il nostro territorio ma presente nel mondo editoriale già da tempo) trova spazio anche la nostra “vecchia” pubblicazione “Comune Aperto”. Abbiamo sottoposto la veste grafica a un leggero maquillage ma sono sicuro che la scelta di essere presenti all’interno de Il Reporter risulterà vincente per una serie di motivi. Innanzitutto perché ci permette di arrivare in ogni casa puntualmente e perché ci consente di attuare anche un risparmio economico. In questo modo potremo informarvi regolarmente e con continuità su iniziative, novità, notizie che riguardano il nostro territorio. Potremo avere una panoramica chiara e dettagliata su quello che succede in tutto il Chianti fiorentino e anche i gruppi consiliari potranno intervenire facendo sentire la propria voce. Ma tra le novità che vorrei proporvi c’è quella di creare un “filo diretto” tra i cittadini e l’Amministrazione, nel pieno rispetto dello spirito di partecipazione democratica che ci ha sempre contraddistinti. Mandateci le vostre segnalazioni su questioni che richiedono un’attenzione in più da parte nostra o che sono sfuggite alla nostra attenzione. Noi vi risponderemo direttamente da queste pagine perché le osservazioni di poche persone possono essere d’interesse per la collettività. In questi primi mesi di amministrazione del nostro secondo mandato abbiamo rafforzato la consapevolezza che il Comune deve essere accanto ai cittadini: per ascoltarli e aiutarli a superare le difficoltà. Fra gli impegni del 2010, due sono quelli più importanti: l’avvio della costruzione della nuova scuola elementare e il superamento delle criticità determinate dalla crisi economica che dovranno essere affrontate con tutti gli strumenti necessari, ponendo il Comune sempre come un punto di riferimento sul quale i cittadini sentano di poter contare. Dovremo fronteggiare la crescente domanda di sostegni da parte di famiglie in difficoltà, cittadini senza lavoro, in cassa integrazione. La crisi economica non è ancora alle spalle: lo scorso 5 febbraio si è discusso di questo tema nel Consiglio Comunale aperto e recentemente abbiamo siglato il protocollo d’intesa fra i Comuni della Valdelsa per avviare misure di sostegno alle aziende per l’innovazione, la riconversione delle aziende e la ricollocazione del personale per promuovere il rilancio del settore economico. Proprio in quest’ottica, per dare uno strumento in più al mondo dell’impresa e del lavoro, ci siamo adoperati per favorire l’individuazione delle soluzioni più veloci, funzionali e rispettose dell’ambiente per l’istallazione delle necessarie tecnologie per la copertura completa di tutto il territorio con la rete ADSL. L’intervento finanziato interamente dalla Provincia di Firenze entrerà in funzione entro la prossima estate. Vi auguro buona lettura. Il sindaco Maurizio Semplici Se volete, inviate le lettere alla segreteria del sindaco, all’Ufficio Relazioni con il Pubblico oppure le e-mail all’indirizzo di posta elettronica uff.stampabarberinotavarnelle@gmail.com.

Il 25 aprile

Una nuova statua per i Caduti Domenica 25 aprile è l’anniversario della Liberazione dall’assedio tedesco e, come di consueto, ricorderemo questa ricorrenza con un calendario di appuntamenti, commemorando tutti coloro che sono Caduti per portare a compimento quello che quasi 70 anni fa era solo un sogno. Quest’anno le celebrazioni avranno un momento particolare con l’inaugurazione nella piazza di Marcialla della statua che andrà a completare il Monumento ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale. L’opera è realizzata dalla scultrice Silvia Massai di Colle Val d’Elsa. È una statua in terracotta di galestro grigia che sarà incastonata nel Monumento. Tre figure, tre persone che troveranno “protezione” nella Piramide aperta. Insieme all’autrice l’abbiamo battezzata “Abbracci di Solidarietà” proprio perché, dedicata ai Caduti, vuole rappresentare la solidarietà delle persone, dell’intera comunità a chi si è sacrificato in nome della Libertà. “È una scultura realizzata con linee decise e forti in alcuni punti, morbide ed avvolgenti in altri, per riprendere e poi contrastare la parte sottostante all’Opera Scultorea – ci ha spiegato l’autrice Silvia Massai –. Anche la scelta del materiale utilizzato è stata determinata dalla volontà di riprendere e contrastare la parte inferiore alla Scultura. Le teste delle tre figure, rialzate in segno di speranza, sono rivolte ognuna verso un differente angolo per poter rivolgersi a tutta la piazza , al Mondo e il bambino guarda dritto davanti a sé, sicuro, come affronterebbe la strada della vita certo

dell’appoggio della sua Famiglia e della sua Patria. L’intreccio di abbracci delle tre figure rappresenta la protezione e la solidarietà tra loro ed il sostegno della Città verso le nuove generazioni”. Al momento di andare in stampa non è stato ancora perfezionato il programma e non è possibile indicare con esattezza gli orari delle singole celebrazioni che si svolgeranno presso i Monumenti ai Caduti e i “Cippi” a Barberino, Tavarnelle, Vico d’Elsa, Marcialla, Pratale, Sambuca, San Donato dove verranno collocate le corone di fiori. Parteciperanno alle manifestazioni le autorità cittadine, l’ANPI, le associazioni degli ex internati e degli invalidi i guerra, i familiari dei Caduti, la banda musicale Filarmonica Giuseppe Verdi di Marcialla.


2 Ambiente e ISO 14001

IN BREVE

Il Comune di Barberino conferma la certificazione di qualità Da 5 anni il Comune di Barberino Val d’Elsa aderisce alla norma UNI EN ISO 14001:2004 e recentemente gli ispettori di Certiquality hanno confermato la certificazione che rappresenta un motivo di vanto per l’Amministrazione Comunale. Avere questa certificazione di qualità significa prevedere ed attuare specifici programmi di prevenzione e miglioramento per tutti gli aspetti ambientali relativi alle attività dell’Amministrazione che si impegna ad improntare le proprie scelte politiche nel rispetto dell’ambiente. Non solo, però, una politica ambientale generale ma anche la garanzia per i cittadini ed i turisti di trovare un territorio che fa dell’ambiente il suo biglietto da visita, un proprio

fiore all’occhiello. La conferma dell’ISO 14001 è una garanzia di un continuo monitoraggio da parte del Comune che si è impegnato a mettere a norma tutti i propri edifici. Ma l’Amministrazione non si è limitata a questo: sta promuovendo anche la diffusione della cultura ambientale presso tutti gli attori coinvolti nello sviluppo sostenibile, come aziende di produzione ed erogazione di servizi, altri enti locali, aziende di servizi pubblici, i cittadini. Quindi, un processo partecipato complessivo che ha coinvolto tutti ed è per questo che la certificazione ISO 140001 non si rivolge soltanto al Comune ma anche a tutta la collettività e a tutto il territorio di Barberino Val d’Elsa.

Occhio ai debiti

Al via il recupero dei crediti L’Amministrazione Comunale di Barberino Val d’Elsa ha attivato una serie di procedure per risolvere situazioni di morosità nei confronti di cittadini inadempienti per il mancato pagamento delle tariffe di mense e trasporti scolastici e asili nido. Saranno adottate tutte le azioni necessarie per far cessare queste situazioni di morosità, fino ad arrivare al blocco con le ganasce dei propri autoveicoli. “Decidere autonomamente di non pagare quanto dovuto è un fatto molto grave: rappresenta una mancanza di senso civico e un disprezzo nei confronti di chi, regolarmente e magari anche con sacrificio, paga quanto dovuto oltre a determinare un danno erariale per l’Amministrazione Comunale e quindi per la collettività – ha sottolineato il sindaco Maurizio Semplici –. Già grazie all’ISEE sono applicate riduzioni nei confronti delle cosiddette «fasce deboli», considerando, in questo modo, le diverse situazioni familiari. Se esistono difficoltà particolari all’interno di alcune famiglie, è necessario farle presente all’Amministrazione: insieme e con i servizi sociali potremo superarle. Esiste anche un fondo di solidarietà con il quale è possibile intervenire”. A questo punto è opportuno che i cittadini verifichino le posizioni contributive e sanino le situazioni inadempienti perché dal 1° maggio scatteranno le sanzioni. Ma il sindaco risponde anche a chi, in questi giorni, ha manifestato dubbi sulla necessità di operazioni di questo tipo per recuperare i crediti dai cittadini morosi. “Questa Amministrazione ha fatto della battaglia all’evasione una propria bandiera. Abbiamo recuperato evasioni della Tarsu e dell’ICI e anche i mancati pagamenti delle rette scolastiche rientrano in questo quadro. Ho letto e sentito i timori di chi, correttamen-

te, ha sempre pagato i tributi ma ha paura che un giorno possa essere sanzionato se dovesse smettere di farlo. È strano, perché è innanzitutto un timore preventivo e inoltre perché se qualcuno è inadempiente verso il Comune e quindi verso la città è giusto che venga sanzionato. Come già detto, è un atto di rispetto nei confronti di chi, regolarmente e magari anche con sacrificio, paga quanto dovuto”. In particolare, il Comune deve recuperare i crediti relativi agli ultimi tre anni scolastici (cioè dal 2007/2008 e fino alla prima frazione del 2009/2010) e che ammontano a circa 23.000 euro. Ricordiamo che le dichiarazioni ISEE, per legge, devono essere sempre presentate, altrimenti le famiglie, automaticamente, sono considerate nella fascia più alta. Altra questione legata alle situazioni di morosità è rappresentata dall’entità delle rette dell’asilo nido. “Non dimentichiamo che il 50% dell’intero costo del servizio di asilo nido già grava sulle casse comunali, quindi su tutta la collettività – spiega il sindaco di Barberino –. Mi preme anche ricordare che le tariffe relative agli asili nido sono applicate in base all’ISEE, cioè in funzione della situazione economica della famiglia e che le nostre non sono le più alte di tutta la Toscana; anzi, in più di un’occasione si collocano nella fascia più bassa”. Infatti, considerando le tariffe dei Comuni vicini (San Casciano, Certaldo, Poggibonsi, Montespertoli, Bagno a Ripoli e Greve in Chianti) notiamo che per le tariffe del nido, fino alla fascia ISEE di 22.000 euro (cioè circa 40.000 euro di reddito IRPEF effettivo), quelle di Barberino sono le più basse in assoluto e restano molto competitive anche nelle fasce superiori.

Tra qualche giorno le rosse Ferrari attraverseranno le strade di Barberino, San Gimignano, Monteriggioni. Il Ferrari-Day a Barberino Val d’Elsa è in programma il 17 e 18 aprile. Due giorni ROSSI per ammirare le Ferrari e le Maserati che sfileranno per le strade del borgo storico. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Barberino in collaborazione con il Ferrari Club Italia e il Gruppo archeologico ACHU. Il programma prevede un itinerario attraverso Barberino (dove sosteranno a Villa San Filippo), la visita alla Cupola di San Michele Arcangelo e poi al museo di arte moderna a San Gimignano e infine alle mura antiche e al museo delle armature a Monteriggioni. Il pranzo sarà presso la Fattoria di Sant’Appiano. Il Comune di Barberino e l’associazione onlus “Happy Days” invitano tutti i cittadini ma soprattutto i ragazzi a partecipare alla “Festa Medievale” che si svolgerà il 29 e 30 maggio. Tutti possono essere protagonisti vestendosi con abiti medievali. Per ulteriori informazioni, telefonare all’ufficio cultura: 055/8052202. Concorso Musicale del Chianti. Seconda edizione del concorso internazionale. Quattro prove tra aprile e giugno per il “Concorso Musicale del Chianti”. Il 18 aprile a Barberino con le Scuole medie ad indirizzo musicale. Il 15 e 16 maggio a San Casciano per la categoria Chitarra. Il 22 e 23 maggio a Greve in Chianti per la categoria Pianoforte. Il 5 e 6 giugno a Tavarnelle per la categoria Archi. Sempre domenica 6 giugno ma alle 21,00 e presso il Teatro Niccolini a San Casciano Val di Pesa sono in programma il concerto e la premiazione dei vincitori che si aggiudicheranno buoni acquisto, diplomi, coppe e una borsa di studio per il migliore classificato di ciascuna scuola: la Scuola di Musica di Greve, la Scuola di Musica di Tavarnelle e Barberino e l’Accademia Musicale di San Casciano. La manifestazione è patrocinata dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Firenze e dai quattro Comuni partecipanti: Barberino, Greve, San Casciano e Tavarnelle. Si ringraziano la BCC Impruneta, la Banca del Chianti Fiorentino, il Teatro Niccolini, l’albergo Castello da Verrazzano. Per maggiori informazioni, Fabio Bastianoni 3921887448.

Prosegue a Tavarnelle la rassegna culturale “Liberi Libri”. Segnaliamo: 8 aprile “Il piacere e la responsabilità di educare” a cura della dottoressa Manola Pignotti. 22 aprile, a cura della sezione autonoma di poesia “Chianti Fiorentino”, “Haiku. Incontro con la poesia giapponese”. 15 aprile “L’architettura nel Medioevo in Valdipesa” con il professore Italo Moretti dell’Università di Siena. 29 aprile “Valli e paesaggi a sud dell’Arno tra tarda antichità e Alto Medioevo” con il professore Igor Santos Salazar dell’Oxford University. Infine, 13 maggio, “Castelli, borghi e ponti nella Valdipesa medievale” a cura del professore Paolo Pirillo dell’Università di Bologna. Info-line 055/8077100 oppure 055/8050824.


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Mense Scolastiche Da settembre 2009 le mense scolastiche a Barberino e Tavarnelle sono servite da una nuova ditta, la Dussmann Service S.r.l., che ha vinto il bando di gara per il servizio di refezione scolastica. L’assegnazione dell’appalto è stato al centro di una lunga vicenda legale che si è conclusa proprio in questi giorni. Infatti, il Consiglio di Stato (organo di appello rispetto al TAR) ha rigettato il ricorso presentato dalla società SIR-Eudania che aveva partecipato al nuovo bando di gara in associazione temporanea di impresa con la società CIR-Food, la precedente ditta fornitrice del servizio mensa. Il ricorso al TAR aveva fatto sospendere l’aggiudicazione dell’appalto in via cautelativa ma proprio il Tribunale Amministrativo Regionale, prendendo atto degli sviluppi che erano intercorsi, a maggio 2009 ha respinto il ricorso della società Eudania che nel frattempo aveva svolto il servizio di refezione scolastica con le condizioni organizzative ed economiche del precedente appalto. La società ha presentato ricorso in appello al Consiglio di Stato per chiedere la riforma della sentenza del TAR e l’annullamento di tutti gli atti relativi all’affidamento dell’appalto alla società Dussmann. Il Consiglio di Stato il 23 giugno 2009 ha respinto la richiesta di sospensione cautelare della sentenza del TAR e poi, lo scorso 17 marzo, ha respinto nel merito la richiesta dell’appello condannando la società Eudania al pagamento delle spese legali. Questo atto della magistratura mette la parola “fine” alla vicenda legale relativa al servizio di somministrazione delle mense scolastiche dei Comuni di Barberino e Tavarnelle. Grazie all’impegno delle due Ammi-

nistrazioni è stata sempre garantita la qualità e la regolarità del servizio. Intanto, da settembre la mensa scolastica è gestita dalla ditta Dussmann. Un’attenzione particolare è riservata alla qualità della dieta dei nostri bambini e, secondo le indicazioni della dietista, sono stati definiti menù speciali a seconda delle varie occasioni. Tutti i bambini hanno particolarmente apprezzato panettone e pandoro durante le festività natalizie nonché i “cenci” a Carnevale. A Pasqua è stato offerto ad ogni bambino un piccolo uovo di cioccolato.

Agevolazioni e bonus per le utenze domestiche Per le famiglie numerose o che si trovano in condizioni socio-economiche disagiate esiste la possibilità di ottenere agevolazioni e bonus per le tariffe di acqua, energia elettrica e gas. È necessario presentare entro il 30 aprile la domanda con le seguenti modalità.

Agevolazioni tariffe Publiacqua

Per poterne usufruire è necessario che: l’indice ISEE non superi la cifra di 9.589,95 euro, tale limite è esteso a 11.962,40 euro nel caso di una famiglia di almeno 5 persone oppure nel caso in cui nel nucleo familiare ci sia almeno un componente che, in presenza di particolari condizioni sanitarie adeguatamente certificate, necessiti di un maggior utilizzo d’acqua superiore di almeno il 30% il consumo storico di quell’utente o della media dei consumi per quella tipologia di utenza. La domanda deve essere corredata dall’attestazione ISEE e dalla fotocopia di un documento in corso di validità del richiedente ed inviata per raccomandata A/R a Publiacqua S.p.A. in via Villamagna 90/C, 50126 Firenze.

Bonus elettrico

L’agevolazione fiscale, oltre che per i casi sopra evidenziati, può essere ottenuta anche in presenza di familiari affetti da grave malattia che costringa all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali salvavita. È necessario essere in possesso di un certificato ASL che attesti la necessità di utilizzare queste apparecchiature, il tipo della stessa, l’indirizzo presso il quale è installata e la data che indica l’inizio di utilizzo. Per richiedere il bonus è necessario compilare l’apposito modulo e consegnarlo al Comune di residenza. I moduli sono disponibili on-line sui siti internet del Comune oppure presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico. Per poter presentare la domanda, relativa soltanto all’utenza domestica, è necessario che la potenza erogata non superi i 3 KW per una famiglia di 4 persone (tutte con la stessa residenza) oppure fino a 4,5 KW per

una famiglia superiore a 4 persone. Inoltre, è necessario che l’indice ISEE non superi i 7.500 euro oppure non superi i 20.000 euro se ci sono più di 3 figli a carico. In presenza dei requisiti di ammissibilità, i due bonus (quello determinato dall’utilizzo dell’apparecchiatura e quello in funzione dell’indice ISEE) sono cumulabili. Per il 2009 il bonus è compreso da un minimo di 58 euro (per nuclei familiari di 1 o 2 componenti) fino ad un massimo di 130 euro (oltre 4 componenti). Per 3 o 4 componenti il bonus sarà di 75 euro e nel caso di utilizzo di apparecchiature elettromedicali il bonus arriva fino a 144 euro. Il bonus ha la validità di 12 mesi: trascorso tale periodo di tempo il cittadino deve presentare nuovamente la domanda per accertare che non sono cambiate le condizioni dell’ISEE e della composizione del nucleo familiare. Nel caso di apparecchiature elettromedicali, il bonus sarà erogato fino a quando sussiste la necessità di utilizzo dell’apparecchiatura.

Bonus gas

Anche in questo caso l’agevolazione fiscale sulle bollette si applica alle famiglie a basso reddito o numerose ma vale soltanto per il gas metano distribuito dalla rete pubblica e non per il gas in bombola o per il gpl e soltanto per le utenze domestiche dell’abitazione di residenza. Per poterne usufruire è necessario che l’indice ISEE non sia superiore a 7.500 euro oppure non sia superiore a 20.000 euro se ci sono più di 3 figli a carico. L’ammontare del bonus, introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità per l’energia, permette un risparmio di circa il 15% sulla spesa media annua presunta per la fornitura di gas naturale. Se la domanda sarà presentata entro il 30 aprile avrà valore retroattivo anche per il 2009 altrimenti si applicherà soltanto per i prossimi 12 mesi. I moduli da compilare sono scaricabili dal sito internet del Comune oppure possono essere ritirati presso l’URP. Devono essere consegnati al

proprio Comune di residenza. Per ulteriori informazioni è possibile telefonare al numero verde 800/166654 attivo dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 18,00. Tutte le informazioni sono disponibili presso l’URP del Comune di Barberino Val d’Elsa negli orari di apertura.

IN BREVE Dal prossimo mese entrerà in funzione un nuovo servizio in gestione associata dei Comuni di Barberino e Tavarnelle: l’ufficio legale. L’Ufficio Avvocatura Associato, questo sarà il nome esatto, permetterà ai due enti di monitorare direttamente il contenzioso, ridurre il ricorso a professionisti esterni e diminuire quindi le spese legali. Ricordiamo che la Legge Finanziaria 2010 prevede la possibilità di destinare il 5 per mille a favore dei Comuni con destinazione per interventi nel settore dell’assistenza sociale. “Tra musica e fiori”. Domenica 9 maggio Barberino e Tavarnelle vivranno una giornata di festa. “Barberino in fiore” e “A bocca dolce... amara” in occasione della Festa della Musica organizzata dalla Scuola di Musica di Barberino e Tavarnelle. I commercianti organizzeranno per le strade del paese, degustazione di dolci casalinghi e cioccolato amaro. Nel pomeriggio la premiazione del migliore dolce. Sarà festa anche con il “Mukky Day” con degustazione gratuita di prodotti (smoothies, yogurt, latte e tanti altri prodotti ) presso lo stand della Mukky Latte. L’ideale sarà di spostarsi da un punto all’altro della festa utilizzando il camminamento che unisce Barberino e Tavarnelle. Le iniziative sono promosse dal Comune di Barberino e dal Comune di Tavarnelle.


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I gruppi consiliari

Viabilità a Barberino

Primi passi verso la circonvallazione Si muove qualcosa per la circonvallazione dell’abitato di Barberino. Sono vent’anni che ne parliamo ma ora finalmente si vedono i primi concreti risultati. Nel prossimo triennio è prevista infatti la realizzazione della rotatoria sulla via Cassia in prossimità del cimitero che costituisce il primo lotto della circonvallazione. Un risultato di grande importanza per Barberino reso possibile grazie all’attività dell’Amministrazione Comunale guidata da Maurizio Semplici che non si è fermata a parlare ma ha agito affinché questa infrastruttura diventasse un progetto realizzabile. Importante è stata l’attenzione della Regione Toscana e dell’assessore regionale Riccardo Conti che prima ha onorato l’impegno di far elaborare uno studio di fattibilità e adesso quello di inserire, di concerto con la Provincia di Firenze, il primo lotto della circonvallazione tra le opere da finanziare nel prossimo triennio. La realizzazione della rotatoria, oltre ad essere il primo tassello del progetto generale di circonvallazione dell’abitato, è di grande funzionalità anche per il polo scolastico che stiamo realizzando perché, coincidendo con l’ultimazione dei lavori per la costruzione della nuova scuola elementare, consentirà di raggiungere l’area scolastica evitando di ingolfare il centro abitato con un flusso veicolare continuo e dannoso. In passato molto si è parlato della circonvallazione del capoluogo ma nulla era stato fatto di concreto fino ad oggi. Era spuntata una soluzione presentata dall’amministrazione Bazzani che sapeva di trovata elettorale tanta era la distanza tra quella soluzione e una vera circonvallazione. Dopo l’elaborazione da parte della Regione Toscana dello studio di fattibilità l’Amministrazione fece il primo concreto passo verso la realizzazione della circonvallazione quando nel 2006, inserì nel regolamento urbanistico un corridoio di inedificabilità entro il quale doveva essere collocata questa nuova infrastruttura. Adesso saranno necessari altri passaggi: dovrà essere individuato il corridoio infrastrutturale, dovranno essere effettuate le necessarie verifiche geologiche e di impatto ambientale ma ormai la via è tracciata e la percorreremo fino in fondo. La determinazione con cui abbiamo lavorato per questo risultato conferma ancora una volta l’attenzione di questa Amministrazione verso il settore della viabilità e della sicurezza dei cittadini. Infatti, altri interventi significativi sono stati realizzati. È stata migliorata la sicurezza pedonale lungo la via Cassia nel tratto interno al capoluogo, sono stati realizzati i “camminamenti” tra i capoluoghi di Barberino e Tavarnelle e quello a Vico d’Elsa, sta per essere ultimato il collegamento pedonale fra Marcialla e il locale cimitero, sono stati realizzati numerosi interventi alla viabilità interna nella Zona Industriale. Questa attenzione è stata riconfermata nel programma di legislatura dove sono previsti altri interventi in materia di viabilità e sicurezza del cittadino.

Economia e lavoro

Un protocollo d’intesa per tutelare e rilanciare la Val d’Elsa

La crisi economica non è alle spalle, nonostante qualcuno ci voglia fare credere questo. Lo scorso 5 febbraio abbiamo organizzato e partecipato insieme alle Amministrazioni di San Casciano e Tavarnelle al Consiglio Comunale aperto che si è svolto alla Sambuca proprio su questo argomento, anche se dobbiamo sottolineare che il nostro territorio dal punto di vista produttivo e occupazionale si distribuisce sia sulla zona del Chianti che su quella della Val d’Elsa. Abbiamo perciò due versanti su cui porre l’attenzione e con i quali condividere le preoccupazioni per questa situazione di criticità: i problemi legati ai settori dell’agricoltura e del turismo nel Chianti e quelli del settore manifatturiero nella Val d’Elsa. Proprio nella Val d’Elsa scontiamo una crisi doppiamente pesante perché originata dalla sovrapposizione di due crisi: quella internazionale e quella del settore del camper. Una situazione drammatica che mette in crisi le nostre aziende, le nostre famiglie, la collettività. Recentemente, insieme agli altri Comuni coinvolti in questa iniziativa, Casole d’Elsa, Colle Val d‘Elsa, Monteriggioni, Poggibonsi, Radicondoli e San Gimignano, abbiamo sottoscritto il protocollo “Competitività e Innovazione in Val d’Elsa” finalizzato proprio a favorire lo sviluppo economico ed imprenditoriale della Val d’Elsa. Le Amministrazioni Comunali si sono impegnate a cercare le risorse e a promuovere il progetto che dovrà portare alla creazione di un sistema sempre più integrato per supportare e valorizzare la attività economiche presenti, studiare le necessarie azioni per mantenere l’attività imprenditoriale sul territorio e tutelare l’occupazione. Per mettere a disposizione delle aziende del nostro territorio gli strumenti necessari di analisi della crisi e organizzare, attraverso anche una mirata formazione dei lavoratori, adeguate riconversioni delle attività e piani industriali di sviluppo per conquistare nuovi mercati. Siamo convinti che con l’impegno di tutti gli attori presenti sul territorio (Amministrazioni locali, istituti di credito, associazioni imprenditoriali, camere di commercio, sindacati dei lavoratori) potremo raggiungere l’obiettivo condiviso per superare queste difficoltà e consentire alla Val d’Elsa e al nostro territorio di non impoverirsi e guardare con fiducia al futuro produttivo ed economico del nostro territorio. Un futuro fatto di aziende in salute, competitive, solide ma anche di maggior sicurezza sui luoghi di lavoro, di minore ricorso a posti di lavoro precari, di salari e stipendi adeguati a quelli degli altri lavoratori europei.

La Giunta ignora i problemi degli abitanti delle case popolari di Marcialla La protesta di Obiettivo Comune

I residenti delle case popolari a Marcialla hanno recentemente protestato per le condizioni di cattiva manutenzione delle loro abitazioni (infiltrazioni di acqua e umidità) che provocano gravi disagi. Purtroppo il Comune è rimasto sordo alle loro esigenze e l’assessore Secci ha scaricato su Casa S.p.a. la responsabilità della situazione e l’onere di intervenire. Casa S.p.A. ha subito sbugiardato l’assessore sostenendo che gli interventi di manutenzione straordinaria degli alloggi popolari da questa gestiti e le relative priorità, sono individuati sulla base di una programmazione annuale sviluppata di concerto con i Comuni e che il Comune di Barberino Val d’Elsa non ha mai, negli ultimi anni, fatto rilevare queste esigenze. Preoccupati per l’inerzia del Comune e per l’aggravarsi dei disagi della gente, abbiamo promosso un’interrogazione in Consiglio Comunale dove chiedevamo conto dello stato attuale e delle iniziative concrete che si intendeva mettere in atto. La risposta dell’assessore è stata sconcertante: dopo essersi lamentata dei canoni troppo bassi pagati dalle famiglie (si tratta di case popolari, lo ricorda?) ha subito precisato che gli interventi previsti nel 2010 riguardano esclusivamente sistemazioni esterne (sostituzione cancello e recinzioni) ma che l’intervento di manutenzione straordinaria della copertura e la coibentazione delle facciate non sono ritenuti prioritari e quindi non saranno finanziati. Ovviamente siamo rimasti insoddisfatti della risposta, sia perché i problemi veri della gente non troveranno una risposta sia perché questa giunta ha mostrato di non avere nessuna strategia attiva nella gestione delle case popolari. Da parte nostra continueremo a denunciare questo stato di cose e a sollecitare la giunta affinché provveda a definire le giuste priorità.

Crisi Economica: cosa possono fare i Comuni per arginarla? Le proposte di Obiettivo Comune

La crisi economica internazionale che non ha certamente risparmiato il nostro territorio e specialmente alcuni settori strategici come quello della camperistica, non ha ancora mostrato il suo aspetto peggiore. Dopo il massiccio ricorso alla cassa integrazione, c’è infatti il forte rischio delle ripercussioni sull’occupazione: è noto infatti che le azioni di mobilità e i licenziamenti si estendono proprio nel momento dell’inizio della ripresa quando la maggior parte delle aziende procede alle ristrutturazioni. Al fine di arginare quanto più possibile questo fenomeno si propone che i Comuni promuovano un patto preventivo con imprese e sindacati per scongiurare licenziamenti di massa, soprattutto per quelle aziende che hanno beneficiato di aiuti pubblici, attraverso una reciproca responsabilizzazione nei rispettivi ruoli. Le istituzioni pubbliche dovranno per contro offrire sul piatto della bilancia un deciso snellimento delle procedure burocratiche che spesso costituiscono un notevole freno allo sviluppo di nuove politiche di investimento da parte delle aziende e alle opportunità di ripresa. D’altronde questo aspetto, unitamente al livello infrastrutturale, risulta decisivo nella sempre più forte competizione tra i vari sistemi economici locali. Alle istituzioni pubbliche locali compete anche l’onere di intervenire sul fenomeno delle Public Utilities (acqua, gas, rifiuti ecc…), unico settore che mostra una crescita del valore aggiunto e del fatturato in virtù di tariffe sempre più elevate. Un tale sistema è economicamente assurdo perché, se da un lato garantisce utili di monopolio (e quindi delle vere e proprie rendite di posizione), dall’altro pone in capo a famiglie e imprese un onere aggiuntivo in termini di costi di produzione sempre meno sostenibile, soprattutto in periodi di crisi dove spesso si presentano situazioni al limite della sopravvivenza economica. Pertanto si propone che nel settore dei servizi di pubblica utilità si debba ricorrere a una ripubblicizzazione che consenta di calmierare i prezzi al livello dei costi (settore idrico) o a una apertura a una reale concorrenza che permetta di erogare i medesimi servizi a costi più bassi (settore dell’energia). Al fine di condurre al meglio in futuro le politiche del lavoro e dell’occupazione, un’ulteriore sfida che dovrà essere affrontata dalle istituzioni pubbliche locali (comprese le province interessate) passa attraverso il miglioramento dei Centri per l’Impiego le cui procedure dovranno essere riorganizzate al fine di costituire un reale incrocio tra domanda e offerta di lavoro, funzione che negli ultimi anni è stata persa a vantaggio di azioni tanto dispendiose quanto improduttive per lo sviluppo occupazionale.


economia

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l’intervista. Gabriele Poli, nuovo presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria

“rinnoviamo il marchio di firenze” Matteo Francini

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hi l’avrebbe mai detto che un giorno Firenze, città tradizionalmente ancorata al suo passato e diffidente nei confronti del “nuovo”, avrebbe avuto il più giovane presidente tra i Gruppi di giovani imprenditori di tutta Italia? E invece è proprio così. Dallo scorso febbraio, il nuovo presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Firenze è Gabriele Poli, arrivato a rivestire questa carica ad appena 26 anni. “E questo è un segnale importante di rinnovamento”, assicura, lui che del rinnovamento vuol fare il tratto distintivo del suo “mandato”. A partire dal marchio stesso di Firenze. Come si arriva a questa carica a soli 26 anni? Iniziando a lavorare prestissimo come ho fatto io, che ho cominciato quando ancora non avevo 18 anni. A 19 mi sono messo in proprio, ho iniziato a fare l’imprenditore, e così alla mia età ho già 7 anni di esperienza. Per molti, imprenditoria e giovani non sono due parole che vanno a braccetto... È un problema legato alla mobilità sociale, che in Italia è scarsa. I figli di imprenditori entrano presto in azienda, ma prima che prendano il posto di comando passano anni. E di nuovi imprenditori difficilmente ne nascono. Come si possono avvicinare a questo mondo i giovani che non provengono da una famiglia di imprenditori? Incentivando la mobilità sociale e la voglia di fare impresa. Grazie a un nostro progetto, ogni imprenditore “adotterà” uno studente agli ultimi anni delle superiori per fargli capire che, anche per chi non proviene da una famiglia di industriali, questa strada è più percorribile di quanto si pensi. E poi bisogna rendere questa scelta più affascinante, facendo passare un’immagine diversa dell’imprenditore,

non quella del “furbetto del quartierino”. Serve un buon capitale per iniziare? Bisogna vedere in quale settore si vuole iniziare: ci sono settori in cui non è necessario, dove chi ha idee può partire anche grazie agli strumenti di accesso al credito esistenti. È un luogo comune quello secondo cui cominciare è impossibile. Quali sono i suoi primi obiettivi? Per prima cosa rinnovare il marchio di Firenze, che è straordinario ma allo stesso tempo troppo legato al passato. Firenze non deve essere solo meta di turismo low cost, ma un luogo dove imprenditori e multinazionali vengano a investire. Il primo atto che faremo, nei prossimi mesi, è lanciare un concorso di idee per giovani creativi, per rivisitare in chiave moderna il brand di Firenze. Poi? Prestare più attenzione all’imprenditoria femminile: le donne spesso sono troppo poco presenti nelle imprese, soprattutto ai posti di comando. E poi una maggiore attenzione all’internazionalità: bisogna uscire da una logica che vede Firenze ripiegata su se stessa. Dobbiamo guardare oltre: per questo, ogni anno, una nostra delegazione farà missioni all’estero. Quest’anno andremo in Cina, poi toccherà a Russia e India. Come giudica, oggi, la situazione di Firenze? È abbastanza difficile per tutti, ma bisogna affrontare il mercato andandolo a cercare. Firenze ha grandi potenzialità, e ora si sono riaccesi i riflettori, sia nazionali che internazionali, sulla città: questo fa ben sperare. Insomma, penso che abbiamo diversi assi nella manica da giocarci.

a soli 26 anni è il più giovane in italia a rivestire questo ruolo: “si tratta di un segnale importante di rinnovamento” assicura, lui che sul rinnovamento ha deciso di puntare tutto. a partire da quello del brand della città: in arrivo un concorso di idee


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ambiente

Aprile 2010

la salUte Della città/1. Palazzo Vecchio corre ai ripari per arginare le emissioni di polveri sottili

troppo smog. Si piantano gli alberi Giuditta Boeti

T

igli, frassini, olmi e aceri ci salveranno dallo smog. O almeno aiuteranno a rendere l’aria fiorentina meno inquinata. Saranno oltre 950 gli alberi che Palazzo Vecchio pianterà per arginare le emissioni di smog e bilanciare il fiume di inquinamento che ogni giorno viene prodotto in città. Le piante sono definite “a pronto effetto”, cioè “sono in grado di esercitare un importante ruolo sull’abbattimento degli inquinanti atmosferici, sia gassosi, come l’anidride carbonica e gli ossidi di azoto, che in forma particolata come il pm10 e il pm2,5”, spiegano dall’assessorato all’ambiente di Palazzo Vecchio. I nuovi alberi saranno piantati entro la fine del 2010 (l’operazione costerà mezzo milione di euro) e troveranno posto nelle zone della più tartassate dal traffico: via Sestese, via Allende/via Fabiani, via Barsanti, piazza Caduti dei Lager, via Palazzeschi, via del Gignoro, via della Chimera, via Venosta, via di Villamagna, viale Nenni (zona San Lorenzo a Greve), via degli Arcipressi, via Baccio da Montelupo e via Fabbroni. Ma questo è solo uno degli interventi messi in atto per contrastare la diffusione delle polveri sottili. Per fermare lo smog si ricorre anche a provvedimenti di emergenza, necessari per abbassare la concentrazione di polveri sottili che ripetutamente superano il limite di 50mg a metro cubo. Ogni volta che le centraline segnalano uno sforamento dei termini consentiti dalla legge, il sindaco predispone un’ordinanza che dà il via a una serie di provvedimenti di emergenza, suddivisi in tre fasi. La prima misura, che scatta il

giorno successivo a quello dello sforamento segnalato dai tecnici dell’Arpat, consiste in una limitazione dell’orario e della temperatura di funzionamento del riscaldamento domestico (non più di 18 gradi e non oltre le otto ore al giorno). In questo primo caso parte anche un invito esplicito ai cittadini affinché lascino a casa le auto e si spostino usando i mezzi pubblici. Se dopo due giorni gli sforamenti di Pm10 continuano, le misure di contrasto diventano via via più severe. Il secondo livello di allarme – che entra in vigore a 48 ore di distanza dal primo – prevede una limitazione del traffico per alcuni dei veicoli più inquinanti (motorini e moto a due tempi, auto a benzina e furgoni merci diesel euro 1 e anche le auto diesel euro 2 e 3), limitatamente alla zona centrale della città, negli orari 8,30-12.30 e 14,30-18,30. Se i livelli di Pm10 non rientrano nella norma, scatta la terza fase del provvedimento, con l’estensione dei divieti di circolazione a tutto il centro abitato (con le stesse deroghe delle cosiddette “domeniche ecologiche”) con l’esclusione di alcune strade di accesso e uscita dalla città come il viadotto dell’Indiano, viale Europa, via Aretina, via Sestese e via Pratese.

a rendere meno inquinata l’aria fiorentina ci penseranno (almeno in parte) i quasi mille tigli, frassini, olmi e aceri che saranno sistemati entro la fine dell’anno nelle zone più tartassate dal traffico. Ma a volte servono provvedimenti di emergenza

anTonio Pensionato, 60 anni

GiaCoMo rappresentante, 40 anni

MarTa Pensionata, 60 anni

“Gli scarichi il problema dell’Arno”

“Difficile trovare soluzioni”

“I volatili sembrano aumentati”

“Il problema principale che affligge l’Arno sono gli scarichi fognari della città riversati sulla sua riva sinistra. In certi punti l’aria è irrespirabile. Sono anni che si parla del completamento del sistema di depurazione del fiume ma per ora continuiamo a vedere le acque reflue galleggiare sull’Arno”

“E’ difficile trovare soluzioni per ridurre l’inquinamento atmosferico. Il blocco domenicale delle auto non serve a niente, se non a creare disagi. Abitare in città ha i suoi pro e i suoi contro: lo smog è un prezzo da pagare. L’unica soluzione per non respirare aria inquinata è emigrare in collina”

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via di Ripoli 7 - VI ASPETTIAMO

“A occhio nudo il fiume non pare messo così male e rispetto agli anni passati i volatili che frequentano le sue sponde sembrano aumentati. Chi ci dice però che nell’acqua non ci siano sostanze pericolose? Bisognerebbe avere sott’occhio le analisi degli esperti per essere sicuri che l’Arno sia sano”


ambiente

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la salUte Della città/2. Secondo l’ultimo rapporto Arpat la sua qualità è “non ancora accettabile”

Un fiume in cattive acque E la fauna “snobba” l’Arno Annalisa Cecionesi

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Un tratto delle sponde dell’Arno

e si potesse chiedere all’Arno qual è il suo stato di salute, lui risponderebbe “potrebbe andare meglio”. L’ultimo rapporto del Dipartimento provinciale Arpat di Firenze, relativo agli anni 2005-2006, definisce la qualità dell’Arno a valle della città di Firenze “non ancora accettabile”. Se da Rosano al tratto urbano l’Arno riesce a strappare un sufficiente, dall’Isolotto a Camaioni la sua qualità è “scadente” (la valutazione si basa sull’indice di stato ecologico – Seca che considera fattori chimici e biologici). Determinante, a monte della confluenza del fiume Greve, è l’immissione dei reflui urbani di riva sinistra d’Arno, non depurati. Le altre cause? “L’assenza o la riduzione delle fasce riparie di vegetazione, la diminuzione della capacità autodepurativa dovuta a arginature, cementificazione delle sponde, riduzione degli ambiti fluviali, l’impermeabilizzazione dei suoli e la mancata regolamentazione e qualificazione dei consumi idrici per assicurare un deflusso minino vitale del fiume”, si legge nel rapporto dell’Arpat. Problemi a tutt’oggi pressoché irrisolti, affiancati però da qualche segnale di miglioramento. Uno di questi potrebbe arrivare dalla realizzazione del collettore dei reflui urbani in riva sinistra collegato al depuratore di San Colombano, i cui lavori, secondo quanto annunciato da Publiacqua, dovrebbero partire questo mese per conclu-

dersi entro il 2014, chiudendo la brutta pagina dei riversamenti in Arno degli scarichi fognari. Intanto, le piante acquatiche che spuntano copiose d’estate nel tratto cittadino sembrano dare segnali rassicuranti. Non sarebbero collegate al peggioramento della qualità delle acque. “La presenza di tali piante in un ecosistema fluviale – secondo quanto monitorato da Arpat nell’estate 2009 - rappresenta in ultima analisi un segnale positivo, poiché indica che le condizioni generali di salute dell’ecosistema sono in miglioramento”. Un rischio per l’equilibrio dell’ecosistema, semmai, sono le specie vegetali e ittiche non autoctone, come la sudamericana “erba alligatore”, che cresce da alcuni anni anche lungo le sponde dell’Arno. Chi altro popola il corso d’acqua? Gli uccelli non sono molti. La condizione necessaria perché ci sia fauna lungo il fiume è la presenza di un habitat idoneo. Le nostre sponde non lo offrono, limitando così la possibilità di vedere un fenicottero sotto casa. “Per prima cosa – spiega Carlo Scoccianti, biologo del Wwf Toscana - l’Arno è un grande canale, non un fiume, e le sue sponde non hanno più niente di naturale. Il secondo problema riguarda la gestione troppo rigida di alcuni tratti, specialmente per quel che riguarda il consorzio di bonifica che si occupa della sponda destra, dove la vegetazione è stata completamente tagliata”. Ma un’isola felice c’è. E’ l’isolotto nei pressi della pescaia di San Niccolò, sulla sponda sinistra, da qualche anno abitato da esemplari di fauna selvatica, attirati da salici e canneti.

anna Pensionata, 60 anni

lUCia Casalinga, 45 anni

GiUSePPe Pensionato, 65 anni

“Domeniche ecologiche inutili”

“Il fiume è in condizioni pietose”

“I veicoli elettrici aiuterebbero” “L’aria del centro storico è migliorata a scapito delle periferie. Lo smog si concentra nelle strade più trafficate ma alla fine è un problema comune a tutta la città. Basta spostarsi un po’ in collina per notare la differenza. L’uso di veicoli elettrici potrebbe aiutare ma il problema è di difficile soluzione”

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“Il fiume è in condizioni pietose, anche per l’inciviltà delle persone, come quei pescatori che abbandonano scatolette, filo e lenze sulle sponde, nei quali restano intrappolati gli uccelli. A volte sembra che il fiume contenga sostanze oleose, a giudicare dalle macchie nere sul pelo dei cani, difficili da togliere”

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“Le domeniche ecologiche e la pedonalizzazione del Duomo sono palliativi inutili, misure adottate dalle amministrazioni solo per una questione di immagine. Le macchine intasano tutti i giorni le strade e sopra le nostre teste gli aeroplani scaricano tonnellate di benzina, inquinando l’aria che respiriamo”


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tempi moderni

Aprile 2010

società/1. Dalle baby-angurie agli accessori domestici, ecco come se la cavano i battitori liberi

Spesa, vacanze e casa a misura di single tra villaggi, serate e locali dedicati, spuntano i life coach per superare gli indugi e gli speed date. nel tentativo di trovare qualcuno con cui condividere i costi (sempre più alti) della vita al singolare Francesca Puliti

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a dura vita del single? Ma chi l’ha vista. Il commercio ha già fiutato l’affare da quel dì e supermercati, locali, villaggi vacanze fanno a gara per disegnare un mondo a uso e consumo dei battitori liberi. Nella lista dei pro e dei contro ogni lato negativo trova una risposta appositamente studiata. Dal cuscino a forma di spalla di fidanzato su cui dormire sonni tranquilli, ai piatti pronti per risolvere una cena solitaria. Se le miniporzioni non hanno più segreti per i single di casa nostra, c’è chi studia anche l’orario per andare a fare la spesa. Gli “esperti del settore” consigliano le 6 del pomeriggio, evitando accuratamente il finesettimana, che fa molto coppia felice. Anche se a Firenze e dintorni ancora latitano i supermercati in stile romano, dove sono spuntati carrelli differenziati per individuare al primo colpo d’occhio i cuori solitari, l’abbordaggio tra pacchi di riso e fette biscottate funziona anche in terra toscana. Nel tentativo di trovare qualcuno con cui condividere i costi della spesa. Secondo alcuni dati diffusi recentemente dalla Coldiretti, infatti, i single spendono in cibo circa il 60% in più delle famiglie. Poco meno di 300 euro dilapidati ogni mese a suon di primi surgelati, verdura in busta e baby angurie. E, statistiche alla mano, sembrano essere meno propensi al risparmio rispetto agli ammogliati. La spesa media mensile supera in media i 1.000 euro e almeno un terzo viene assorbito dalla casa. Insomma, se manca l’altra metà della mela si è meno disposti a privarsi di altro. Tanto meno dello svago. Perché l’importante è viversela bene la condizione di maschile o femminile singolare. E allora ecco che

spuntano anche i life coach specifici, per superare ansie e indugi e incrementare la propria vita sociale e affettiva. Lezioni individuali e di gruppo per lavorare su se stessi, un formato planato sulle colline toscane, guarda caso, direttamente dagli Stati Uniti. Sempre da oltreoceano è sbarcata, già da qualche anno, la moda dello speed date. In città se ne può scovare all’incirca uno al mese, organizzato in locali diversi, ma sempre con le stesse modalità. Il concetto è semplice, una sorta di appuntamento al buio ridotto ai minimi termini, anzi diversi incontri del genere riprodotti in serie in una sola serata. Si parte dalle basi: uomini e donne libere si iscrivono all’iniziati-

Poco meno di 300 euro dilapidati ogni mese a suon di piatti pronti, insalate in busta e surgelati va (il costo si aggira attorno ai 20-30 euro, comprensivi di cocktail) e si presentano, in egual numero (da sei a una quindicina) nel luogo di ritrovo. La gentil donzella si accomoda a un tavolino, il cavaliere si siede di fronte a lei per pochi minuti e poi passa alla candidata successiva, cosicché i partecipanti si passano tutti in rassegna a vicenda. Il tempo per conoscersi è poco, ma spesso e volentieri abbastanza per scambiarsi numero di cellulare e mail. E se Cupido non dovesse scoccare la freccia, ci si può sempre riprovare il mese dopo.

in Pillole cUori solitari a leZione Di cUcina

Buongustai solitari, amanti della buona tavola che si vorrebbero cimentare tra mestoli e fornelli ma non sanno da dove cominciare o si trovano a fare i conti con montagne di avanzi, la soluzione è servita. I corsi di cucina per single stanno spuntando come funghi a Firenze e dintorni. Alcuni sono organizzati direttamente dai quartieri (come accade a Campo di Marte), altri da ristoranti, associazioni e fantasiosi chef. Com’è il caso dell’associazione Magici Sapori, in zona piazza Puccini. La clientela? “Gruppi di sei persone tra i 30 e i 40 anni”, spiega Giuseppe Castri, presidente dell’associazione.

cosa non PUÒ Mancare in DisPensa

Il frigo di un single riserva in genere poche sorprese, al massimo una discreta eco. Ecco allora cosa non far mai mancare nella dispensa per riparare al vuoto siderale della ghiacciaia nel caso (fortunato) di dover mettere a tavola un’altra persona. Una buona bottiglia di vino, tanto per cominciare, un barattolo di alici sottolio, del salmone in scatola o in busta, un pacco di tagliatelle e uno di riso, tavoletta di cioccolato d’ordinanza. E nel freezer una confezione di porcini surgelati e una di frutti di bosco. Dopo di che via libera alla fantasia, ma con moderazione. Il dessert più veloce? Ciliegie conservate sotto alcol immerse in cioccolato fuso. Se poi si dispone anche di panna da montare (e soprattutto la si sa montare) il gioco è fatto.

Una MaMMa Per aMica (o FiDanZata)

Se la coppia scoppia che si fa? Ci si rimette in gioco, o almeno si cerca qualcuno con cui condividere gioie e dolori della condizione di genitore single. Ci pensa internet a mettere in contatto mamme e papà tornati (o sempre stati) liberi. Un modo per confrontarsi e magari conoscersi di persona. Oltre alle chiacchiere online, infatti, l’operazione funziona in alcuni casi come una specie di banca del tempo. Per chi ha qualche ora libera da dedicare alla causa, che suona più o meno: io tengo i figli a te e tu a me.


tempi moderni

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società/2. I nuclei in città sono circa 100mila, “accerchiati” da 80mila composti da un solo individuo

La famiglia resiste. Ma si restringe in media sono formate da due persone: aumentano quelle costituite da anziani che vivono soli, diminuisce il numero dei figli. sempre meno matrimoni religiosi Annalisa Cecionesi

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a famiglia italiana? Si piega ma non si spezza. Malgrado l’avanzata dei single, resta il pilastro della nostra società. Se fino a ieri imperava l’immagine del quadretto familiare in stile “Mulino Bianco”, oggi è difficilmente etichettabile. Al di là della definizione giuridica, infatti, la famiglia ha mille facce: quella dei conviventi, delle coppie di omosessuali, dei singoli genitori con figli o delle coppie di divorziati con prole. Un mosaico familiare che si ripropone anche a Firenze. Le famiglie fiorentine, secondo i dati del Comune aggiornati al 28 febbraio 2010, sono circa 100mila (“accerchiate” dall’esercito dei circa 80mila nuclei formati da un solo individuo). In media sono composte da due persone. La prole dei fiorentini – quando c’è – è sempre meno numerosa. In prevalenza si hanno uno o due figli, in linea con la tendenza italiana. Più aumentano i componenti, più diminuisce il numero delle famiglie. Se quelle formate da due persone sono 47mila, quelle con tre componenti sono 29mila e quelle con quattro 18mila. E dai cinque componenti in su

si scende uno scalino ripido: le famiglie con tre figli sono 4mila, mentre quelle con 7 o più componenti sono meno di 600. Una bassa fecondità che porta la città a un invecchiamento rapido. Basti pensare che oggi si contano più di due anziani per ogni bambino. Così, complice la maggiore longevità, sono sempre di più le famiglie “coi capelli bianchi”, composte da anziani che vivono soli o accompagnati da badanti. Ma i giovani fiorentini preferiscono il matrimonio o la convivenza? Il primo batte la seconda, almeno sulla carta. I dati contano circa 3.500 conviventi a Firenze, ma è ipotizzabile che siano molti di più. Poche, invece, le coppie iscritte nel registro delle Unioni civili della città, un albo simbolico aperto alle “coppie di fatto”, comprese quelle dello stesso sesso. Nel 2009 si sono aggiunte tre nuove coppie, mentre dall’inizio del 2010 due. Il picco, dall’entrata in vigore del registro (nel 2001), è stato con le 12 coppie del 2007. Ma anche l’intramontabile matrimonio, zoccolo duro delle forme familiari, cambia pelle. Perde campo quello religioso, quasi dimezzatosi negli ultimi dieci anni. Lo

dicono i dati dell’Ufficio comunale di statistica. Se nel 1999 i matrimoni religiosi celebrati a Firenze erano stati 661, nel 2009 hanno detto sì con rito religioso 371 coppie. Tiene invece il matrimonio civile che, nell’ultimo decennio,

oscilla tra le 900 e le 1.000 unioni l’anno, stabilendo un primato che dal 1994 lo vede vincitore su quello religioso. A voler metter su famiglia, insomma, c’è da sbizzarrirsi. Casa che vai, famiglia che trovi.

tenDenZe Crescono le unioni miste. Romania, Brasile e Marocco le nazionalità più amate dai fiorentini

Moglie e buoi dei paesi... che vuoi: ora il coniuge si cerca lontano

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adagio “moglie e buoi dei paesi tuoi” agli italiani comincia a star stretto. Se ieri il coniuge si cercava sotto casa, oggi è facile trovarlo in un’altra nazione. E se lo si trova nei paraggi, non è detto che sia italiano. Può essere un immigrato, uno straniero in vacanza, un forestiero giunto in Italia per studio o per lavoro. Secondo l’Istat, negli ultimi dieci anni le unioni miste in Italia sono aumentate del 300%, coerentemente con l’aumento della popolazione straniera. Le famiglie internazionali sono una realtà consolidata anche nella città del giglio. A Firenze, nel 2008, secondo il bilancio demografico

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Istat, le famiglie con almeno uno straniero erano oltre 22mila. E ogni anno, nel capoluogo toscano, vengono celebrati nuovi matrimoni “cosmopoliti”. Dal 2006 a oggi ne sono stati ufficiati dai 400 ai 600 l’anno (a eccezione del 2008, quando si è verificata una contrazione). Nel 2009, ad esempio, i matrimoni con almeno uno straniero tra i contraenti sono stati 508, sui 1.248 totali. Chi sposano i fiorentini? Tra le nazionalità più “amate”, al primo posto svetta la Romania, seguita da Brasile e Marocco. Generalmente sono famiglie più numerose rispetto a quelle dei fiorentini. Gli stranieri, infatti, compensano (alme-

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no in parte) il basso tasso di natalità. Nel 2007, secondo i dati Istat, i nati da almeno un genitore straniero si aggiravano intorno al 20% della nascite registrate in provincia di Firenze. Ma dietro ai numeri ci sono molte storie. Come quella di Angela, di origini peruviane, da tempo sposata con il suo insegnante di italiano, dal quale ha avuto una bimba. O quella di Juljan, che ha lasciato l’Albania durante l’infanzia e da un anno convive con Sara, fiorentina, in attesa del primo figlio. Sono storie come tante, segno che è ora di aggiornare il proverbio. Moglie /A.C. e buoi dei paesi che vuoi.

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curiosità

Aprile 2010

ecoDesign. Si chiama Città Riciclante il network di artisti dediti al riuso di materiali di scarto

E da una Vespa nacque una poltrona nei programmi del gruppo di artigiani c’è anche l’apertura di un caffè letterario, in cui perfino tazzine e tavoli siano in vendita Francesca Puliti

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utto cominciò dieci anni fa con una bici riscattata dal deposito comunale e rimessa a nuovo. Da quell’esperienza nasce l’associazione Veni Vidi Bici e poi il network di artisti “ricicloni” Città Riciclante. Il concetto è quello di tramutare in arte i sempre più numerosi scarti della vita moderna, un’idea semplice, dietro la quale c’è tutta una filosofia di vita. “Quella di sensibilizzare le persone al riuso e a una mobilità sostenibile”, spiega Andrea Buzzegoli, il “padre” di Veni Vidi Bici. Da anni l’associazione opera sul territorio fiorentino attivando laboratori con le scuole elementari, medie e superiori. Cinque incontri durante i quali bambini e ragazzi si cimentano con velocipedi ripescati dalle discariche e li rimettono in sesto. Un ciclo di lezioni pratiche che si conclude con una pedalata collettiva per la città o una gita sulle vicine colline. Ma il network è anche molto altro, una decina di artisti da tutto il mondo che hanno scelto di fare base a Firenze per promuovere le proprie opere e far entrare in sintonia la città stessa con il proprio modo di vivere. “Ci piacerebbe prendere in consegna alcuni spazi inutilizzati – afferma David Styler, scultore nonché altro ‘nodo’ della rete – e farli rivivere in chiave creativa ed ecosostenibile”. La materia prima c’è tutta: panchine, elementi di arredo, lampade e sculture ricavate da pezzi di auto, macchinari, elettrodomestici, mobili in legno. Ogni scarto può avere una seconda chance nelle mani di Andrea e del suo team. Così ad esempio una vecchia Vespa si trasforma in una poltrona, dotata perfino di autoradio con frontalino estraibile e gran belle casse incluse. “Il mio lavoro nasce da quando – racconta l’artefice Matteo Menduni - stupito nel vedere lo scarto di questa società, cercavo di capirne la composizione. Poi col tempo e con la conoscenza di quello che ti permette di farlo, a questo raccattare e smontare si è aggiunta la variabile riadattare-trasformare”. I resti, tanti materiali, diventano inventiva allo stato puro e riprendono vita e forma. Tra i

componenti del network c’è anche Natalia Bavar, socia fondatrice della ben nota in città Libreria La Cité, caffè, bar e centro di aggregazione in Santo Spirito attorno al quale ruotano gli “artisti ricicloni”. E non a caso nei loro programmi c’è l’apertura di un locale simile, a metà strada tra caffè letterario e spazio espositivo. Con una particolarità. “Tutto ciò che vi troverà spazio sarà in vendita – anticipa Andrea Buzzegoli – dalle tazzine, ai tappeti, alle lampade”. Insomma si entra per prendere un cappuccino e si esce con tutto il tavolino. I costi? Se il materiale pare low cost, la mutazione in pezzi d’arredamento/d’arte non lo è altrettanto. E i prezzi scritti sul cartellino variano, dalle più abbordabili lampade ricavate da tubi di scappamento e fari, ai più costosi “transitdivano” e “vespoltrona”. “Le vendite avvengono principalmente online – continua Andrea – ma credo che potremo incrementarle allestendo uno spazio ad hoc. A Firenze la sensibilità verso questo tipo di attività sta aumentando”. Ed è qui, nella patria degli artisti/artigiani, che il network ha deciso di mettere radici. Sperando di contagiare l’intera città.

Alcune opere del gruppo Città Riciclante

last MinUte MarKet. Seconda vita per la merce invenduta, in nome della solidarietà

Lo spreco diventa ricco banchetto (per poveri) C

hiamatelo pure mercato delle occasioni, è un modo per risparmiare sui rifiuti, tagliare gli sprechi e al tempo stesso fare anche un’opera buona. Il nome già la dice lunga, Last Minute Market nasce alla fine degli anni ‘90 a Bologna da un’idea del professor Andrea Segré, preside della facoltà di Agraria. E da semplice idea si fa spin-off dell’Università, come sono dette le aziende che prendono forma all’interno dell’ambiente accademico e poi spiccano il volo sulle proprie ali. Una specie di uovo di Colombo, un concetto tanto semplice quanto efficace: molta della merce che riempie scaffali e banchi frigo dei supermercati rimane invenduta, andando ad accrescere la quantità di scarti prodotta. Allora perché non dare in beneficenza i prodotti che stanno per scadere? Il passo dal magazzino del super alla mensa di senzatetto e indigenti è breve. E il banchetto si fa più ricco. E’ nel 2006 che il progetto scavalca l’Appen-

nino, per fermarsi a Empoli. Ma nell’arco di quest’anno l’iniziativa è destinata ad allargarsi, a partire da Livorno. “La crisi economica ha dimostrato che è ora di cambiare prospettiva – afferma Segré – Se non c’è mercato la produzione crolla. Allora è il caso di porci dei limiti, recuperare gli sprechi e contenere così anche le inutili spese per lo smaltimento dei rifiuti”. Non solo cibo, la raccolta spazia dai farmaci ai libri, fino agli indumenti, come nel caso di Empoli, dove l’iniziativa ha preso corpo grazie al progetto Re.So. Perché della merce invenduta non si butta via niente, alla faccia di una confezione un po’ sbreccata o di una copertina sciupacchiata. Dopo la partecipazione al Green Social Festival di Bologna lo scorso febbraio, Last Minute Market sarà presentato in terra toscana, più precisamente a Terrafutura. L’appuntamento con la solidarietà è alla Fortezza Da Basso il mese /F.P. prossimo.


BIBLIOTECA DELLE OBLATE

Istituto per il Benessere Relazionale nelle Organizzazioni

PRESENTANO IL LIBRO

I sì che aiutano a crescere La collaborazione tra adulti e bambini, e tra medico e paziente, rappresenta il primo passo per costruire una società più attenta ai bisogni relazionali

PROGRAMMA

Introduce e coordina: Rosa Maria Di Giorgi,

Assessore all’ Educazione Comune di Firenze PRESENTI:

Andrea Spini, professore associato di Sociologia generale

facoltà di Scienze della formazione (Università di Firenze). Renato Palma, medico, psicoterapeuta

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la KerMesse. Torna il festival che quest’anno mette in primo piano musica classica e contemporanea

Il Maggio si dirige “Verso Oriente” ha il sapore delle spezie che vengono dai Paesi orientali il cartellone proposto dal

l’aPPUntaMento

Maggio Musicale Fiorentino nella sua 73esima edizione. a salire sul palcoscenico

Quattro giornate a ritmo di tango

protagonisti provenienti da tutto il mondo, con una grande attenzione al nuovo

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Bozzetto di Yannis Kokkos per “Die Frau ohne Schatten”

Ludovica V. Zarrilli

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uest’anno il Maggio musicale fiorentino si dirige a Est. “Verso Oriente”, così si intitola il Festival nel 73esimo anno dalla nascita, dedicando grande attenzione ai sound multietnici ed esotici, partendo da Mozart e arrivando fino alla musica contemporanea. All’inaugurazione, prevista per il 29 aprile con Die Frahu Ohne Schatten (La donna senz’ombra) di Richard Strauss, il cui libretto fiabesco Hoffmansthal trasse da leggende indiane, arabe, cinesi. A dirigerla Zubin Metha, che la affrontanterà per la prima volta nella sua lunga carriera. L’opera verrà messa in scena con un nuovo allestimento del grande Yannis Kokkos, alla sua prima regia per il festival fiorentino. Intorno a Mehta, che quest’anno festeggia 25 anni

come direttore principale del Maggio, e all’amico Daniel Baremboim, ruota buona parte del cartellone: il maestro indiano è infatti sul podio anche del “Ratto dal serraglio” mozartiano, ripresa di un fortunato spettacolo con la regia di Eike Gramms e di due concerti sinfonici. Grande attesa per l’opera contemporanea che, come di consueto debutta a Firenze in occasione del festival. Quest’anno sarà la volta di “Natura Viva”, che porta la firma di Marco Betta e verrà messa in scena in anteprima assoluta il 15 e il 17 giugno al Teatro Goldoni, sul libretto di Ruggero Capuccio a cui presterà la voce Chiara Muti. Opera astratta e di simboli, l’opera di Betta, è una riflessione su tre stati della morte, per amore, giustizia e arte – ci sono riferimenti profondi a Paolo Borsellino e Caravaggio -, e da relitti musicali di avanguardie ma anche di antiche culture e ninnananne tradizionali,

fa di Palermo e della Sicilia luoghi evocativi dove convergono segni d’Oriente e di Occidente. Nuovi personaggi, nuovi interpreti provenienti da nazioni che prima d’ora non avevano mai avuto modo di esibirsi al Maggio e nuove anche le età degli interpreti che saliranno sul palcoscenico. Nel parterre de roi ci sarà infatti un pianista palestinese, Saleem Abboud Ashkar . Spazio anche alla danza, con la creazione di Guillame Cotè e con la coreografia “La vérité 25x par seconde” studiata per essere messa in scena in occasione di Fabbrica Europa alla Stazione Leopolda. Per la prima volta nella storia del Maggio verrà riservata grande attenzione ai grandi jazzisti come Enrico Rava e Poalo Fresu Spazio e al Maggio Off con le sue sonorità rock. E per chiudere in bellezza, gli amatori potranno ascoltare la Nona di Beethoven. www.maggiofiorentino.com

la novità. Il 16 aprile il colosso dei beni culturali e tecnologici apre un punto vendita a I Gigli

Libri, dischi e fotografia: arriva la fnac L

a Fnac sbarca in Toscana, per la precisione a Campi Bisenzio. Dal prossimo 16 aprile, il colosso specializzato nella distribuzione di beni culturali e tecnologici aprirà un punto vendita all’interno del centro commerciale I Gigli. Circa 2.400 metri quadri che segneranno l’avvento del gruppo nato a Parigi nel 1954 nella nostra regione, e che andrà ad aggiungersi ai negozi già presenti, in Italia, a Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Verona. Libri, dischi, informatica, audio, video e fotografia: questi i prodotti che si potranno trovare alla Fnac, la cui apertura segnerà un evento non solo per la regione, ma anche per i I Gigli, dove sorgerà il punto vendita. “E’ un evento molto atteso da tutti noi – spiega il direttore del centro commerciale Alessandro Tani – sarà un’apertura molto significativa”. E anche l’occupa-

zione ne risentirà in positivo: grazie anche all’arrivo di Fnac, i posti di lavoro offerti dai 134 punti vendita dei Gigli passeranno dai circa 1.500 del 2008 a 1.680, con un incremento di ben il 12%. Ma non è questa l’unica novità in arrivo al centro commerciale: entro l’estate sarà organizzata, insieme al Comune di Campi Bisenzio, una “notte verde” - con i negozi aperti fino a tardi – tutta dedicata alla sostenibilità ambientale. Ancora da stabilire la data precisa, ma – assicurano gli organizzatori – si tratterà di un evento unico nel suo genere. E per una novità sicura, eccone altre due “work in progress”: a breve, ai Gigli, potrebbe arrivare la “personal shopper”, ovvero una figura incaricata di aiutare i clienti nelle loro spese, oltre a un’area per la custodia degli animali /M.F. mentre il padrone si dedica allo shopping.

a danza più sensuale della terra torna a emozionare Firenze per quattro giorni consecutivi. Dal 22 al 25 aprile torna al Saschall l’ottava edizione del Firenze Tango Festival, rassegna popolata da professionisti e dilettanti, durante la quale i provetti ballerini si cimenteranno nelle evoluzioni e nelle movenze nate nelle strade popolari di Buenos Aires. Il Festival fiorentino è uno degli eventi più attesi dai tangheri e dagli amanti dell’autentica cultura del tango argentino in Italia e all’estero. Ballerini ed insegnanti internazionali, musicisti di primissimo livello, uno spettacolo con l’orchestra Hyperion e 5 coppie ospiti del Festival, milongas con musica dal vivo, esibizione dei maestri, stages di tango salon, nuevo e milonguero, milonga, vals, tecnica, seminari di teatro sono gli ingredienti di questa edizione. L’ottava edizione della manifestazione si svolgerà a Firenze dal 22 al 25 aprile in vari luoghi della città. Oltre che nel rinnovato spazio del teatro del Circolo Affratellamento di Ricorboli, le due giornate principali del Festival si svolgeranno nei 2.500 mq del Teatro Saschall (www.saschall.it), – teatro che ospita i più grandi concerti della città - e che si trova subito all’uscita dell’autostrada di Firenze Sud con grande parcheggio gratuito annesso. Inoltre ampi e funzionali spazi per studiare e per ballare, bar aperto fino alla chiusura della milonga, possibilità di cenare nel ristorante del teatro. Il fFirenze Tango festival si prepara, oltre che a ripetere il successo delle passate edizioni, a dare un forte segnale di qualità proponendo un nutrito cartellone di eventi che permetta al grande pubblico e al pubblico degli appassionati, di assaporare tutte le sfumature di cui è ricco il tango argentino: musica, danza, poesia, cinema. Spettacoli, concerti, presentazioni, mostre ed incontri di approfondimento culturale richiameranno appassionati, addetti ai lavori e grande pubblico da tutte le parti del mondo. La scorsa edizione ha visto oltre 30 artisti di fama internazionale esibirsi ed insegnare a più di 5.000 spettatori. Nessun problema se non si sono mai indossate le scarpette o non si è mai fatta pratica, la kermesse potrebbe essere l’occasione per guardare volteggiare i campioni e avvicinarsi ad una disciplina che ogni anno coinvolge sempre più persone. www.fi/L.Z. renzetangofestival.com/festival/

Un momento del Festival


cultura

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il MUsical. Rivisitazione teatrale del capolavoro di Lewis Carroll, con personaggi famosi e colpi di scena

Al Saschall il paese delle meraviglie Barabara Biondi

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lice fever. E’ la febbre che impazza nell’ultima stagione e che coinvolge vecchi e nuovi amanti del racconto di Lewis Carroll. Dopo la versione cinematografica di Tim Bruton, che ha sbancato i botteghini ed è stata applaudita da grandi e piccini di mezzo mondo, il 7 maggio arriva sul palcoscenico del Saschall “Alice nel paese delle meraviglie. Il musical” opera inedita per la prima volta sui palcoscenici italiani. La sceneggiatura creata da Enrico Botta e Annalisa Benedetti è frutto di una accurata riealaborazione dei famosi scritti di Lewis Carrol “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie” e “Attraverso lo specchio”. Le musiche composte appositamente per questo musical da Daniele Biagini con i testi di Lorenzo Biagini e Enrico Botta mettono lo spettatore a tu per tu con gli spettatori della fiaba. Ogni brano dei 14 composti ha una propria identità e stile musicale che li differenzia dagli altri. Componente fondamentale di questo musical è la grande creatività espressa in tutte le componenti dello spettacolo, dalle scenografie, ai costumi, agli effetti speciali, fino al ripudio di colori e di simbologia. Lo spettacolo è composto da 2 atti, per un totale di 12 scene che si susseguono con un cambiamento continuo a vista di scenografia, grazie a un palco ruotante ed elementi su ruote

che permettono ai cambi scena di essere parte integrante dello spettacolo, come se lo spettatore sfogliasse le pagine di un libro. Le scene giocano sulle diverse proporzioni, forme e colori per ricreare l’ambientazione e la magia del paese delle meraviglie. Lo spettacolo è arricchito da vari effetti speciali grazie alla particolarità di disegno, luci e a giochi di magia e trasformismo inseriti nella trama. La storia inizia nel mondo reale, nel

Stregatto, Brucaliffo e Regina di Cuori accompagnano Alice

giardino di casa della piccola Alice, dove i genitori hanno organizzato un invito all’ora del the. La superba madre di Alice per ben apparire con i suoi ospiti la invita a cantare di fronte a tutti ed inconsapevolmente la piccola presa dalla paura scapperà e darà inizio alla sua fantastica avventura all’interno del paese delle meraviglie dove incontrerà gli strampalati personaggi già famosi ed amati dal pubblico. Dal Coniglio Bianco al Cappellaio Matto, dalla Regina di Cuori allo

Stregatto e tutti gli altri pazzi e colorati personaggi si alterneranno con i loro “non sensi”, accompagneranno Alice in questo viaggio strampalato a volte aiutandola, a volte confondendole le idee. giocheranno o si prenderanno gioco di lei, can-

teranno e balleranno insieme, si divertiranno e dovranno affrontare delle difficoltà. E’ così che Alice vivrà le sue avventure e riuscirà a trovare “la propria strada” all’interno di questo paese delle meraviglie, cioè all’interno di sé.

la Mostra. Tornano agli Uffizi alcuni capolavori del genio del Rinascimento

La sala dei Lippi è finalmente completa I

La pala del noviziato di Filippo Lippi

colori sono quelli che Filippo Lippi vide coi suoi occhi mentre li stendeva, il brio e l’atrmonia delle forme è quella che il frate carmelitano regalò ai suoi dipinti. Torna a risplendere nella sua originale completezza la Pala del Noviziato, capolavoro di Filippo Lippi (Firenze, 1406 ca. – 1469) dipinto per l’omonima cappella in Santa Croce, su commissione di Cosimo de’ Medici nel 1445. Dal 26 aprile al 30 maggio sarà possibile ammirarla interamente rinnovata dopo l’ultimo importante lavoro di restauro realizzato dalla Galleria degli Uffizi e finalmente riunita alla predella dipinta dal giovane aiutante di Lippi, Francesco di Stefa-

no detto Il Pesellino. Per la prima volta dopo due secoli, la predella sarà esposta nella sua composizione originaria grazie a un eccezionale prestito dal museo del Louvre di Parigi. Tre in totale i capolavori restaurati, dopo un lungo e attento lavoro reso possibile dagli Amici degli Uffizi, che dal 1993 opera in sostegno alla Galleria: oltre alla pala e alla predella, gli interventi hanno riguardato la cosiddetta pala di Annalena e altre due tavole dell’artista: La Madonna annunciata e Sant’Antonio abate e L’angelo dell’Annunciazione e San Giovanni Battista. Lo straordinario recupero della pala del Noviziato – commenta la soprintenden-

te al polo museale Cristina Acidini – esalta il dipinto, dove si uniscono la magnificenza dei Medici e la splendida maturità artistica di un protagonista assoluto del Rinascimento quale fu Filippo Lippi”. In mostra cinque capolavori chiave dell’opera del pittore fiorentino, di chiara ispirazione masaccesca. “Filippo Lippi faceva parte della cerchia intellettuale di Cosimo il Vecchio - spiega il direttore degli Uffizi Antonio Natali - e lì imparò il principio aristotelico secondo cui l’arte deve commuovere. Ammirare queste opere nella loro bellezza originaria significa cogliere la grande emozione che ispirò /B.B. l’artista fiorentino”.


Fiorentina. Cristiano Zanetti è rientrato, dopo un brutto infortunio, per il finale di stagione

A centrocampo è tornato il “cervello” era arrivato a Firenze tra il malcontento per la cessione di Melo, in poco tempo ha convinto tutti, poi uno dei tanti ko della carriera. Ora è di nuovo a disposizione per tentare l’assalto all’europa: “Ci proveremo fino alla fine”

Cristiano Zanetti

Cristina Guerri

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ra arrivato a Firenze tra il malcontento generale dopo la cessione alla Juventus di Felipe Melo. Ma il malumore dei tifosi è scivolato via dopo le prime uscite di Cristiano Zanetti con la maglia viola. Quella perfetta contro il Liverpool in casa prima, e quella contro la sua ex squadra (quella Juventus scelta dal brasiliano, sempre meno rimpianto a Firenze) poi, hanno convinto la città. Poi, un brutto infortunio, uno dei tanti della sua carriera, lo ha tenuto fuori dai giochi per molte settimane. Adesso il cervello del centrocampo viola è tornato per un finale di campionato da cardiopalma. In ballo c’è un posto in Europa, dove la Fiorentina vuol continuare ad essere protagonista anche la prossima stagione. “Raggiungere il quarto posto sarà un’impresa – dice il centrocampista - però fino a quando ci saranno punti a disposizione continuere-

mo a sperare e a provarci fino alla fine. Consapevoli, lo ripeto, che servirà un’impresa”. Vada come vada, per Cristiano sta per concludersi la prima stagione con la maglia viola, e per lui è già tempo di bilanci. “La Fiorentina è andata oltre ogni aspettativa, nessuno si sarebbe aspettato che facesse risultati così importanti con squadre molto superiori sia a livello di organico che di tradizione. Sinceramente non mi aspettavo di passare il girone di Champions – ammette Zanetti - invece abbiamo battuto il Liverpool, il Lione e il Bayern Monaco. Credo che la Fiorentina abbia fatto più di quello che ci si poteva aspettare. Avrei messo la firma per una stagione così”. Come sottolineato in precedenza, la carriera di Zanetti è stata costellata da molti ko fisici. “Si fanno male quelli che giocano, e io sono sempre stato in squadre impegnate ogni tre giorni. È il rischio di stare nei grandi club – spiega - guardate la Fiorentina: quando mai era accaduto che con questo staff ci fossero così tanti infortuni? Recuperare giocando ogni tre giorni non è facile. Per me è

comunque un vanto sapere che la mia assenza pesa anche per il ruolo particolare che occupo in campo. E poi chi sta in panchina non si fa mai male”. Il suo rapporto con la città è solido, forte anche dei suoi trascorsi nelle giovanili della Fiorentina. “I tifosi viola sono fantastici. Chi non lo vive non può immaginare quanto sia fondamentale il loro apporto”. Prima dello stop che l’ha tenuto fermo per diverso tempo aveva costituito una coppia di ferro con il compagno di reparto Riccardo Montolivo, forse arrivato quest’anno alla sua definitiva consacrazione. “Un giocatore non ‘esplode’ - dice Zanetti - Riccardo è stato aiutato dalla squadra, così come lui ha aiutato i compagni. Quest’anno abbiamo fatto grandi partite, anche quando abbiamo perso. E Montolivo ha potuto dimostrare tutto il suo valore. Bolatti? Ha grandi qualità. È un nazionale argentino, è molto ordinato e intelligente tatticamente. Ancora non ha fatto vedere quello che sa fare – conclude il centrocampista - ma ha grandi margini di miglioramento”.

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sport

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calcioMercato/1. Mancano molte settimane alla sessione estiva, ma in casa viola si è già al lavoro

La squadra che verrà inizia a prender forma Cristina Guerri

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ancano ancora diverse settimane all’inizio del calciomercato estivo. Ma, in attesa di capire quali saranno gli scenari della prossima stagione, il diesse

viola Pantaleo Corvino è già al lavoro per costruire la Fiorentina che verrà. Il primo intento del direttore sportivo gigliato è quello di riuscire a trattenere a Firenze i pezzi pregiati della rosa attuale. A partire da Frey. Il portiere francese, giunto al quinto anno in maglia viola, è richiesto dalle big d’Europa. Bayern Monaco e

il primo obiettivo è trattenere i big: Frey, vargas e anche Mutu interessano a molti. il sogno è Kolarov, davanti piace Pinilla

Manchester United sono le squadre che più di tutte hanno manifestato l’interesse per l’estremo difensore, che ha una clausola rescissoria di 18 milioni di euro. Due i nomi del possibile sostituto, nel caso in cui il francese lasciasse Firenze: Viviano e Amelia. Il primo è per metà di proprietà dell’Inter e da sempre è tifosissimo della Fiorentina. Il secondo, in rotta da tempo con il suo attuale allenatore (Gasperini), sarebbe felice di accasarsi alla Fiorentina. Piace, e tanto, anche Vargas. A chi? A Real Madrid, Inter, Juventus e Manchester City. Il costo del cartellino dell’esterno offensivo ruota intorno ai 20-25 milioni. E poi c’è il capitolo Mutu. Caso doping a parte, esiste una reale ipotesi che l’attaccante rumeno lasci in ogni caso la Fiorentina. A quel punto le due giovani leve di casa viola, Jovetic e Ljajic, dovranno farsi trovare pronte a sobbarcarsi il peso della sostituzione del Fenomeno. Sul piatto ci sono poi i rinnovi di Kroldrup e Gobbi. Con Munoz in arrivo, per il danese potrebbero prospettarsi scenari diversi da Firenze: il difensore, tra l’altro, piace molto in Grecia. Stesso destino anche per Gobbi, destinato a raggiungere molti ex viola (vedi Storari, Zauri, Semioli, Pazzini) alla Sampdoria. Per quanto riguarda le entrate, come già accennato, a giugno arriverà dall’argentina il giovanissimo Munoz. Il secondo rinforzo potrebbe arrivare direttamente dall’Olanda. Stando alle voci prove-

nienti dai Paesi Bassi, il ventiduenne esterno dell’Heerenveen, Roy Beerens, si è detto pronto a vestire la maglia viola. La sua valutazione è di circa 3,5 milioni. Serve poi trovare il possibile sostituto d Gobbi. Il sogno è Kolarov (Lazio), ma la

concorrenza (vedi Inter) per il serbo è tanta e agguerrita. Per l’attacco il primo elemento da tenere d’occhio è Pinilla, la rivelazione del campionato di serie B. In tal senso, la Fiorentina si sarebbe concretamente mossa con il Grosseto.

CaLCiOMerCatO/2 Cinque anni di acquisti: il bilancio

top e flop dell’epoca Corvino

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li ultimi in ordine cronologico sono stati Keirrison, Ljajic, Bolatti e Felipe. Troppo poco il tempo per poterli giudicare. Nei cinque anni di gestione corviniana, ne sono arrivati tanti di giocatori. Alcuni, anzi molti, hanno contribuito a portare la Fiorentina a un discreto livello europeo. Tanti i giovani di buona prospettiva esplosi sotto la gestione Prandelli. Come Jovetic: arrivato a Firenze da semisconosciuto, il montenegrino si è inserito nella scorsa stagione per poi esplodere quest’anno, soprattutto in Europa. Per non parlare di Gilardino, rinato con l’aria di Firenze dopo i malumori milanesi con la maglia del Milan. Prima di lui era toccato a Mutu. Caso doping a parte, il rumeno si è riscoperto Fenomeno dopo il licenziamento dal Chelsea e la breve parentesi con la Juventus. E Vargas? C’è

chi, dopo i primi mesi, lo aveva già etichettato come “bidone”. Poi il suo adattamento, tecnico e tattico sul campo e mentale nello spogliatoio lo hanno reso uno degli esterni offensivi più forti in circolazione. Ai tanti acquisti top, in questi cinque anni si è visto anche qualche flop. Il più rinomato è quello di Da Costa. Acquistato per 4,5 milioni di euro, il difensore portoghese, quando impegnato, non ha mai convinto. Per non parlare di Anthony Vanden Borre. Arrivato pieno zeppo di buoni intenti, il belga ha collezionato solamente otto presenze in campionato. È durata poco anche l’avventura di Castillo. Acquistato l’estate scorsa e per poi andarsene via a gennaio, ha fatto in tempo a segnare la sua unica rete contro il Bari, squadra in cui milita in questa seconda parte di /C.G. stagione.

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sport nel Chianti

Muay Thai. Quattro chiacchiere con Gianni Nencini, per scoprire una nuova disciplina

La vita? Nient’altro che un ring Carlo Marrone

La palestra comunale di Barberino fa da proscenio alle lezioni di Thai Boxe di

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Nencini. Un esercizio per il corpo e per lo spirito, che insegna “ad essere guerrieri nella vita prima di esserlo nello sport, perché è lì che si combatte quotidianamente” entri in palestra? La mia carriera di allenatore l’ho intrapresa soprattutto per aiutare i ragazzi considerati “difficili” a rientrare nella società da vincitori nello sport, per riprendersi quel posto da protagonisti che con troppa facilità la società moderna gli aveva tolto. Perché dopo essere stato un buon atleta hai smesso così giovane? Solo problemi fisici La Thai Boxe può essere considerato uno sport? La thai boxe non è uno sport come gli altri perché non si può indossare una maschera: il primo avversario che si è costretti a sconfiggere sono le nostre paure, se nel calcio hai una giornata no ti metti defilato sulla fascia e non tocchi palla, mentre nella Thai se incappi in una giornata no torni a casa con il ghiaccio sulla fronte. Cosa insegna questa disciplina? Insegna ad essere guerrieri nella vita prima di esserlo nello sport, perché la vita non è nient’altro che un ring, dove se non combatti quotidianamente nessuno ti aiuta ad ottenere un successo e quindi la vittoria e la riuscita nella vita passa attraverso un processo di determinazione di concentrazione e di sacrificio, non esiste una vita sregolata che ti fa ottenere dei risultati”. Secondo te rimane uno sport violento? Non è uno sport violento, anzi, è uno sport assolutamente leale perché gli atleti che salgono sul ring non si scontrano ne si affrontano ma si confrontano.

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a Muay Thai nota anche come thai boxing o boxe tailandese, è uno sport da combattimento che ha le sue origini nella Mae Mai Muay Thai, antica tecnica di lotta thailandese. La Mae Mai Muay Thai studia combattimenti sia con le armi che senza ed era utilizzata dai guerrieri thailandesi in guerra, qualora avessero perso le armi. Attualmente il termine Muay Thai oggi identifica prevalentemente l’aspetto sportivo dell’arte marziale. Gianni Nencini si è avvicinato a questo sport nel 2001 praticandolo in varie scuole di Poggibonsi e di Firenze. Nel 2005 ha fatto il corso a Pisa per diventare istruttore. Da lì nasce la sua voglia di insegnare questa disciplina ai più giovani e la voglia di farla conoscere nel suo paese anche se inizialmente non è stato facile. “Purtroppo a Tavarnelle non potevamo contare sul sostegno di tutti: i bambini e le donne non potevano praticare questo sport”. Cosa avete fatto? da lottatori non vi siete certo arresi. “Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fondato un’associazione dilettantistica sportiva (Muay Thai Chianti, ndr) no profit completamente autonoma. A questo punto si è posto il problema di trovare gli spazi dove poter praticare le nostre attività. E qui è sceso in campo il comune di Barberino che, credendo vivamente nel nostro progetto sociale, sportivo e culturale, ci ha messo a disposizione la palestra comunale. E ha fatto anche di più fornendoci il patrocinio. Adesso ci sono veramente tutte le premesse per proseguire quello che abbiamo intrapreso due anni fa e tocca a noi lavorare sodo e trasformare in realtà i sogni e le speranze che i nostri ragazzi ci affidano”. Qual è la “spinta” maggiore che hai quando


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sport nel Chianti

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Pallavolo/1. La campionessa parla della sua storia e svela il suo sogno: la serie A

Di Tomaso, una stella a San Casciano Lorenzo Mossani Se l’Azzurra San Casciano conquisterà la Serie A il merito sarà anche suo. Simona Di Tomaso è un autentico fenomeno. Nata a Firenze nel 1976, Simona è una delle giocatrici che negli ultimi anni ha conquistato più promozioni: classe cristallina, cattiveria agonistica e quel polso magico capace di mettere la palla dove vuole. Qualcuno direbbe un ‘caratterino’ con le mani d’oro. Fin da piccola i giochi semplici tipo la bandierina, il testimone o lo scambio veloce di palleggi sotto rete la irritavano: si arrabbiava perché le altre bambine andavano lente. Riusciva a fare esercizi da ‘grande’ e si arrabbiava se non faceva qualcosa alla perfezione. Era divertente, metteva il broncio finché non era soddisfatta di quello che aveva fatto. Iniziò a giocare a pallavolo alle medie. Erano tutte molto più grandi di lei. “Non ricordo in che categoria giocavo, ma per la prima volta in quella squadra si accorsero che ero portata per la pallavolo”. Il problema era il rapporto con le compagne proprio per la differenza di età: “C’era gente già fidanzata invece io ero ancora una bambina che aveva in testa solo la pallavolo e la scuola”. L’anno dopo, infatti, era nelle file del Galluzzo. Lì cominciarono anche le fredde sveglie della domenica mattina per andare a giocare nei luoghi più impensabili dove scendeva in campo con dei pantaloncini che le stavano tre volte. La stellina ci riassume brevemente la sua carriera: “Non ricordo quanti anni ho fatto al Galluzzo, dove facevo la Under 16 e allo stesso tempo la C2 all’Euro2, squadra satellite dell’altra. Ricordo che mi chiamavano Simoncina per distinguermi da un’altra Simona presente in squadra che era il doppio rispetto

a me. Dalla C2 si passò in C1 ma in maniera strana, eravamo in pizzeria ed esultavamo senza nemmeno tanta convinzione, infatti, non ci andammo! Ho qualche problema nel ricordare quando sono passata precisamente alla Figurella che militava in B1, sarà la vecchiaia? – sorride Simona –. Impossibile non invecchio mai!”. Da quello che sappiamo la carriera della Dito iniziò a decollare in breve tempo: “Eh sì fu spettacolare! Rimanemmo per altri due anni in quella categoria e poi finalmente vincemmo il campionato, con una squadra che aveva una media d’età molto bassa e con punto di riferimento in Stefania Mele che aveva cinque o sei anni più di me, ma all’epoca sembravano tantissimi. Altre compagne di quell’impresa avevano cognomi oggi conosciuti: Ranieri in regia, Cecchi, Cosi e la Guerrini ancora oggi mia compagna di squadra. Un anno molto bello, nonché la prima vittoria importante della mia carriera”. Poi la Serie A e tanti anni di B1 e ora a lottare a San Casciano per tornare in Serie A: “Due anni fa ho lasciato la prima squadra al primo posto, poi è nata Martina e ho lasciato la pallavolo, ora ho un sogno, quello di riscattarmi e portare questa magnifica società e questo bellissimo paese in Serie A, poi, forse posso smettere”.

Pallavolo/2. La squadra sta vivendo un buon periodo dopo le dimissioni del coach

Azzurra: la quiete dopo la tempesta

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la realtà più importante di tutta la provincia di Firenze nella pallavolo. Stiamo parlando dell’Azzurra Bisonte San Casciano, che sta cercando la promozione in Serie A. Dopo undici vittorie consecutive nelle prime giornate di campionato è arrivato il primato in classifica. Una rosa da ‘brividi sportivi’ allenata dallo stesso coach della promozione sfiorata cinque anni fa, Pietro Giamoco Buoncristiani. Poi improvvisamente qualcosa è cambiato: “Non ho problemi di nessun genere, non mi sentivo di andare avanti senza la fiducia del gruppo, auguro ugualmente all’Azzurra di centrare la Serie A. Nello sport sono cose che possono accadere”. Queste

le poche parole del coach prima di andarsene, un fulmine a ciel sereno, dimissioni difficili da capire. Poco dopo in casa contro Cagliari la sconfitta che sembrava aver lasciato strada libera a Rieti e Roma per la “Destinazione Serie A”, anche a causa dell’infortunio di Francesca Vannini, palleggiatore, capitano e anima di questa squadra. Niente di più falso: proprio contro Rieti la fenice Azzurra torna a volare, vince con un gioco inespresso in tutto l’arco del campionato e torna in lotta per la Serie A. Il nuovo allenatore Mauro Fresa ha saputo in pochissimo tempo dare nuovamente anima a questo gruppo. Con queste Silvia De Fonzo e Annalisa Guerrini ora

niente è impossibile. Valentina Zago è diventata una macchina da punti e anche in difesa c’è più equilibrio. La rosa costruita da Elio Sità e Gino Mazzi è, forse, la migliore del girone e lo sta dimostrando. Le parole di Mauro Fresa lo potevano far supporre, lui di giudizi ne ha sempre sbagliati pochi: “La prima impressione è veramente positiva, la società mi è sembrata molto schietta e ben organizzata, la squadra ha un buon mix di giocatrici di talento ed esperienza e giovani promettenti. Bisogna pensare soprattutto alla nostra di squadra se vogliamo fare il salto di qualità, ed in questa ottica per ora gli allenamenti tecnici ed /L.M. atletici sono andati bene”.

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la curiosità. Poco diffuso in Italia, ma nel Chianti si pratica dall’85

pillole

Tavarnelle gioca a pallamano

Atletica appuntamento il 18 con la “Marotonina” L’ Atletica La Rampa - Polisportiva Tavarnelle come da trent’anni a questa parte ha programmato per il prossimo 18 aprile la famosa “Maratonina”. Una delle mezze maratone più importanti della Toscana che può contare sulla partecipazione di circa seicento atleti. Alla gara podistica è affiancata la “minirun” di solidarietà riservata ai ragazzi delle scuole, giunta alla quinta edizione, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza a Il cuore si Scioglie promosso dalla locale sezione Coop. Il percorso di 21,097 ha come partenza e arrivo la centralissima Piazza del comune chiantigiano. Da alcuni anni, altre associazioni organizzano in concomitanza con l’evento la “Coppa Fettunta” a Barberino e la “Corsa sul fiume Pesa” alla Sambuca..

Lorenzo Mossani

L

a pallamano è uno sport che ha origine in Germania nel 1915 dapprima con il nome di “Tomball” qualche anno dopo venne chiamato “Handball”. Pur non essendo uno sport molto diffuso in Italia esistono vari campionati e tornei di pallamano. Nel comune di Tavernelle Val di Pesa l’Associazione Sportiva Dilettantistica G.S.Pallamano Tavarnelle viene fondata nel 1985 con l’intento ancora attuale quale la formazione sportiva dei ragazzi, dalle scuole elementari alla loro maturità promuovendo e diffondendo questa disciplina olimpica. Il segretario Alessandro Pierattoni ci delucida su quali sono oggi gli obiettivi della società: Come prende piede questa nuova disciplina nel vostro territorio? Nasce dalla passione di un professore di allora che poi si è inserita via via nel sistema scolastico diventando uno sport di formazione per tutti i ragazzi. Se c’è com’è diviso il settore giovanile? Il settore giovanile è stato il primo progetto messo in cantiere e poi realizzato della nostra società. Ad oggi conta circa 85 atleti ed è diviso in quattro squadre under 12, under 14, under 16, under 18 , poi la prima squadra. Tutte le categorie militano nel campionato di serie B. Qual è stata la massima serie che ha raggiunto la prima squadra? L’anno scorso abbiamo disputato il campionato di serie A 2, ma purtroppo siamo retrocessi. Cosa vi ha penalizzato? La scarsa disponibilità economica ha in-

Un’immagine della squadra under 18

fluito molto sul rendimento del campionato, siamo partiti svantaggiati persino nelle partite in casa, infatti per via delle misure non adeguate della nostra palestra siamo stati costretti a disputare gli incontri nella palestra di San Gimignano perdendo la possibilità di avere i nostri tifosi al seguito. Cosa resta di quell’anno? La bravura dei ragazzi che hanno onorato comunque tutto il campionato, l’esperienza e il rammarico per non aver sfruttato un’occasione di quelle dimensioni. Mentre il settore giovanile auspica a successi? Quest’anno le soddisfazioni più grandi

Calcio. Bilancio per il San Donato-Tavarnelle

Quando la salvezza è un’Eccellenza

I

l campionato sta arrivando alla fine e si può tentare di provare a capire cosa non sia andato bene per il San Donato-Tavarnelle. Sicuramente i pochi punti raccolti in casa nel girone d’andata non hanno aiutato, ben quattro sconfitte e due pareggi tra le mura amiche non hanno aiutato l’autostima. Nella seconda parte del campionato le cose sono migliorate: uno score quasi perfetto ha portato la squadra gial-

Prima fase difficile, poi le cose sono andate migliorando

loblu ad accumulare un buon margine sulla terzultima. Se la difesa si è ben comportata (tranne che nella partita contro il San Savino non ci sono state goleade al passivo), non si può dire lo stesso dell’attacco, che ha buttato la palla dentro la rete con il contagocce, una sterilità offensiva che riporta ai tanti pareggi a reti inviolate o per uno ad uno collezionati nella stagione. Il bomber della squadra è il classe 1981 Paolo Bakoulias, lo segue a distanza

Basket Ultimi giorni per l’iscrizione al mini campionto Scade il 29 aprile la possibilità di iscrivere la propria squadra di minibasket iniziativa del circuito regionale di 3vs3 Sprint cat. Scoiattoli (nati 2001/2002), che farà tappa ad Impruneta domenica 9 Maggio, dove si allena regolarmente la società CM Ussi Basket Impruneta. La Commissione Tecnica Regionale in collaborazione con il Comitato Regionale ha deciso di ripetere per il 5° anno consecutivo l’iniziativa del circuito regionale di 3vs3 allargando la possibilità di organizzare una tappa a tutti i centri minibasket della regione Toscana. Chi fosse interessato può chiedere informazione al referente del progetto Marco Ferretti

rilevante Gabriele Mattolini di due anni più giovane. Quella del San Donato-Tavarnelle è una rosa di giovani mixati ad elementi con più esperienza: su tutti il portiere Simone Frassineti che alle porte degli anta fa da chioccia a ragazzi come Tommasi, Ronga e Brunelli che devono ancora compiere vent’anni. Forse le speranze d’inizio stagione si sono velocemente perse nel brutto inizio di campionato ma il fantastico break di metà stagione, con cinque risultati utili consecutivi, ha permesso di tornare a sperare. Se poi saranno play-out, questi saranno giocati con grinta e caparbietà. Per una prima squadra che tentenna ci sono alle spalle tante rappresentative giovanili che sognano qualcosa di grande, le due squadre degli allievi soprattutto navigano nelle posizioni di alta classifica da inizio campionato e la squadra B del ’94 ha molte possibilità di portarsi a casa il campionato, dopo tutto questo è il gruppo che nella scorsa stagione conquistò la categoria giovanissimi. Per una società giovane come l’Asd San Donato-Tavarnelle, riuscire a conquistare la salvezza nel campionato d’Eccellenza è una buona base sulla quale fondare /L.M. fortune future.

automobilismo Domeniche dedicate alle auto d’epoca Domenica 18 aprile 2010 dalle ore 9 alle ore 13 presso piazza della Repubblica a San Casciano Val di Pesa ci sarà il primo weekend dedicato alle auto e moto d’epoca “Eccole di nuovo”. Il raduno, al suo secondo anno di vita, è organizzato come ogni anno dall’ Associazione Turistica pro loco di San Casciano e può essere definita una delle più importanti vetrine per le moto e auto di epoche passate, dedicata ai veri appassionati del settore ma anche ai semplici curiosi. Questa è l’occasione giusta per scambiarsi notizie, desideri, pareri o semplicemente per ammirare “le dive” che sfilano per le strade. Dato il bel riscontro della passata edizione, “Eccole di nuovo” si ripeterà tutte le terze domeniche del mese fino al prossimo 17 ottobre. Per informazioni: 0558229558

stanno arrivando dai ragazzi. L’under 18 è primo in classifica con la possibilità di andare a fare i play-off e la stessa cosa vale per l’under 16 che occupa la prima posizione. Qual è l’obiettivo da raggiungere? Tutta la società a partire dal presidente Paolo Mazzuoli riconosce come obiettivo prossimo quello di raggiungere con le squadre giovanili dei risultati positivi a livello nazionale, conseguire le finali nazionali con l’under 18 e l’under 16 sarebbe una grande soddisfazione e infine portare avanti il progetto di riformare una grande prima squadra che possa tornare a confrontarsi nel Campionato di Serie A2.

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seves, parlano gli operai del sindacato di Base Caro Reporter, siamo qui a scriverti, noi operai della Seves Spa di Firenze aderenti al Sindacato di Base, perché dopo la cassa integrazione straordinaria siamo diventati fantasmi, dove nessuno si vuole occupare di noi, se non in momenti quando si fanno gesti eclatanti, e poi stop. Siamo uomini e donne che abbiamo smesso di pagare mutui, bollette, affitti, pur di mandare i figli a scuola, pur di dare a loro una cultura fino a che sarà possibile. La cassa integrazione straordinaria per evento improvviso e imprevedibile è solo una toppa, e noi siamo ad aspettare un lavoro dignitoso per andare avanti con le nostre famiglie. E pur vero che il tema lavoro è uscito dall’agenda di tutti i politici, perché non si pensa più in grande, non più alla gente ma si pensa a cose più futili che né a noi né alle altre aziende servano. Il nostro impegno nella vita quotidiana è quello di far emergere con forza il pesante masso che sta sulle nostre spalle, è ora di ricominciare a parlare di lavoro, di giustizia e di libertà! La nostra azienda ha avuto sì una battuta d’arresto ma non crediamo che tutto si possa ricondurre ad una semplice lotta fra capitali. Il nostro dovere oggi e il nostro diritto, sono quelli di essere al centro del tema lavoro e di non essere più considerati come persone del girone C1 in quanto appartenenti a un sindacato di Base. Ogni volta che la stampa parla di noi, ne parla solamente quando vi è un sindaco di mezzo o il centro della politica di Palazzo Vecchio. Noi invece vorremmo essere i primi attori su questa scena drammatica, là dove si sta consumando la tragedia Seves. E’ in quest’ottica che noi scriviamo affinché si possa parlare di noi, di quegli operai dimenticati

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Aprile 2010

taBernacoli/1, la risposta del comitato Spett. Redazione del giornale “il Reporter di Firenze” Questo grande patrimonio di arte e spiritualità che arricchisce Firenze, connotandola in un modo che non ha paragoni altrove per la sua ricchezza e rilevanza è, sì, esposto, assai più dei beni custoditi all’interno di edifici, alle ingiurie del tempo e della inciviltà pubblica, ma non assolutamente abbandonato all’incuria, come il vostro articolo pubblicato sul n. 17 dell’8 marzo u.s. con troppa leggerezza afferma. Esiste infatti da quasi vent’anni, presso l’Associazione Amici dei Musei Fiorentini, un Comitato il cui obbiettivo è appunto la tutela e la salvaguardia di questi monumenti. Di esso fanno parte, oltre a vari volontari dell’Associazione Amici dei Musei, rappresentanti delle Soprintendenze, del Comune, della Curia diocesana e dell‘Opificio delle Pietre dure, impegnati con dedizione e adeguata competenza professionale a individuare opportunità di intervento, reperire fondi, vagliare progetti, seguire le pratiche occorrenti per ogni singolo caso. Risultati: oltre 120 restauri condotti a termine dal 1991 ad oggi; - due importanti pubblicazioni ad essi relative: la prima, edita nel 2001, a cura di Bruno Santi; la seconda, a cura di Doretta Ermini e Chiara Sestini, presentata nello scorso febbraio presso l’Associazione Amici dei Musei; - numerosissimi articoli di stampa che plaudono al nostro operato; - un concorso che ha portato alla collocazione di opere di artisti contemporanei in tre edicole da tempo vuote. Ci permettiamo pertanto di rilevare una palese disinformazione alla base del vostro articolo (ad esempio, due dei tre tabernacoli riprodotti sono stati restaurati di recente, come testimoniano le targhe in ottone apposte accanto ad essi) e invitiamo un inviato di cotesta redazione a contattarci e magari visitarci per prendere atto della cospicua documentazione conservata nella nostra sede. Cordiali saluti La Presidente del Comitato (prof. Oretta Sabbatini) taBernacoli/2, le attivitÀ dell’associaZione amici dei musei fiorentini Gentile Redazione, in merito all’articolo da Voi pubblicato “Diamo voce ai tabernacoli fiorentini” di L.V. Zarrilli e G. Donnici desidero

evidenziare che le informazioni in esso contenute non tengono conto di una delle attività principali dell’Associazione Amici dei Musei Fiorentini. Esiste, infatti, un Comitato per il restauro e il decoro dei Tabernacoli che opera sul territorio da molti anni con ottimi risultati riconosciuti ed apprezzati dai cittadini e dagli Enti preposti alla tutela. Sono uscite anche alcune interessanti e documentate pubblicazioni sui restauri eseguiti che saremo lieti di donare alle biblioteche di Quartiere. In attesa di cortese riscontro nello spirito della migliore collaborazione, cordiali saluti, Carla Guiducci Bonanni taBernacoli/3, tra “sacro e profano” in via filippina

Salve, ho visto il Vostro articolo sui tabernacoli fiorentini, allego una mia foto (titolo: Sacro e Profano) su un tabernacolo in Via Filippina, zona Santa Croce. Distinti Saluti Alessio Novori BoBoli, gli spettacoli estivi e lo spaZio per i BamBini Gentile Redazione, mandiamo questa lettera con preghiera di pubblicazione: esiste un grande prato, bordato da platani, dove i bambini della zona possono correre e giocare in pace e al sicuro, respirando aria buona. Questo incanto si trova nel Giardino di Boboli vicino all’ingresso di Porta Romana. Ma purtroppo per quattro mesi l’estate smette di esistere, perché ai bambini si sostituiscono le impalcature; all’allegro cinguettio dei piccoli e degli uccelli si sostituiscono i martelli e i rumori del cantiere - e tutto questo per poche serate di spettacoli che impediscono la pace degli abitanti vicini, creando un caos di macchine in cerca di parcheggiare. E dopo, a festa finita, il prato è devastato e quando avrà ripreso un p’ del suo aspetto normale sarà

tempo di ricominciare a distruggerlo e sacrificare di nuovo i bambini. Non sarebbe possibile trovare un luogo più idoneo per gli spettacoli? Per esempio le Cascine? Perché i cittadini più indifesi devono essere i meno protetti? Genitori e nonni di Porta Romana a proposito del semaforo di lungarno colomBo Un semaforo sbagliato e pericoloso. Il semaforo situato alla fine del lungarno Colombo e all’inizio del lungarno Aldo Moro, incrocio a T con via Marco Minghetti, è sbagliato e pericoloso. Il suddetto semaforo dovrebbe essere istallato prima dell’incrocio e di tipo doppio, con la segnaletica per chi va dritto e quella per chi va a destra. È certo che gli incidenti sono di responsabilità di chi non volesse sistemare la situazione. In questa medesima, e lo faremo fino alla nausea, segnaliamo ancora la situazione grave di via Faenza, tratto via Nazionale-piazza del Crocifisso: lì, causa traffico, la sosta selvaggia e le condizioni paurose del fondo stradale e la mancanza di marciapiedi piccoli e sconnessi porteranno a fatti incresciosi, di cui qualcheduno dovrà rispondere. Lettera firmata “pian di melosa, asfalto da sistemare” Gentile Redazione, ho conosciuto Il Reporter solo ora perché mi sono domiciliato a Pian di Melosa lo scorso settembre, altrimenti avrei scritto prima. Orbene, alcuni anni fa qui a Tosi e Pian di Melosa hanno rifatto fognature e acquedotto buttando all’aria le strade. Strade che non tutte sono state ripristinate in modo decente, specialmente al tornante (che viene chiamato piazza) dove c’è il distributore di benzina e la banca la strada è in uno stato pietoso e quando ci si passa, anche andando a passo d’uomo, è uno sconquasso tale che ad avere una bottiglia di latte si farebbe il burro. Ebbene sarebbe il caso di invitare il Comune affinché provveda a sistemare l’asfalto o, se non è compito suo, faccia i dovuti passi presso chi di dovere affinché provveda al più presto. Cordiali saluti Andrea Caredio ponte a greve, i giardini e le strisce pedonali Gentile redazione, sono indeciso se scrivere o meno perché non so se pubblicate tutto, però io ci provo e vi ringrazierei se lo faceste, anche per far sentire le nostre voci agli amministratori pubblici. Abito nella zona del Ponte a Greve dal 1974, quando ancora c’erano solo campi ed orti, per gli anziani e per i ragazzi non c’era-


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prio sbattere la faccia in terra noi anziani? Grazie per quello che potrete fare e cordialmente vi saluto, Velleda Valobra casa di dante, “che fine ha fatto la cancellata?”

via Baracca e la sosta selvaggia Via Baracca è un cantiere che è fermo e stagnante da 2 settimane per lavori, ma niente ferma la sosta selvaggia delle auto, perfino in seconda fila, all’incrocio di via del Barco. È mai possibile che ogni mattina per andare al lavoro si formino code infinite a causa di coloro che si fermano a far colazione???? Non è civile e non c’è volontà di trovare una adeguata soluzione. È vergognoso!!!! Lettera firmata Lettera firmata

Caro lettore, purtroppo il problema della sosta selvaggia non riguarda solo via Baracca, strada dove forse le conseguenze di questo malcostume nostrano si fanno sentire più che altrove per l’alto numero di auto che ogni giorno vi transitano. Ma se si tratta di un problema di cui non è difficile accorgersi – è sufficiente un breve spostamento in città per imbattersi in almeno qualche caso del genere – altrettanto facile non è, o almeno non sembra essere, la sua soluzione. Perché, vista (purtroppo) l’entità del problema e l’alto numero di strade che contemporaneamente, ogni giorno, interessa, è assolutamente impossibile pensare che i vigili urbani possano essere simultaneamente ovunque la sosta selvaggia si “manifesti” per risolvere la situazione. E, come emerge dagli articoli sulla questione pubblicati sia in passato che su questo numero (quartieri 3 e 4) de Il Reporter, le stesse istituzioni riconoscono (e d’altronde come non farlo) l’esistenza del problema, non nascondendo le difficoltà esistenti nel risolverlo. Perché se i controlli delle forze dell’ordine per le strade devono esserci – e forse dovrebbero anche essere intensificati, per quanto possibile – di modo che i cittadini si sentano tutelati anche contro la maleducazione e i comportamenti scorretti delle altre persone, altrettanto importante è un cambiamento nella mentalità e negli atteggiamenti degli automobilisti. Che spesso, lasciando l’auto in sosta dove non si può solo per pochi minuti, per comprare il giornale o per “fare colazione”, come dice lei, non pensano di far niente di male e di non danneggiare nessuno. E se in qualche caso questo potrebbe anche essere vero, il risultato è che poi ogni singolo automobilista, nel momento del “bisogno”, si sente legittimato a lasciare il proprio mezzo in sosta vietata perché “lo fanno tutti”. E questa è un’abitudine a cui deve essere messa la parola fine. Semplicemente perché, in una città (come Firenze) dove le auto sulle strade aumentano di giorno in giorno, anche una sola vettura in sosta vietata può causare code e nuovi problemi per un traffico che, di problemi, ne deve affrontare già molti. E questo non è giusto. Matteo Francini

no giardini. Quando fu costruito l’asilo fu chiesto all’allora presidente di quartiere Cruccolini di avere un pezzettino di giardino, ma il solerte presidente rispose: “Non possiamo fare un giardino anche con solo panchine vicino all’asilo poiché i bambini dell’asilo vedendo altri bambini con le nonne starebbero male”. Negli anni sono arrivati i giardini grazie ai privati. Ma poi è arrivata la Coop ed allora hanno pensato bene di fare un bel vialetto con delle panchine, prendendo un pezzo di giardino dell’asilo, per collegare la Coop a via Bugiardini, perché ora i bambini anche vedendo altri bimbi con le nonne o le mamme a giocare nel vialetto o sulle panchine non ci stanno male. Altro appunto che gradirei fare sono le strisce pedonali di via Bugiardini davanti alle scuole e all’asilo: le strisce pedonali praticamente non esistono quasi più, ma è stato pensato bene di fare un dosso con le strisce pedonali di fronte al passaggio per andare alla Coop, forse i nostri amministratori sono più attenti alla Coop che alla sicurezza dei bambini. Grazie per la vostra gentilezza.

gli aBusivi e i commercianti del centro Come mai la nuova giunta comunale aveva promesso che i vari tappetini in centro sarebbero scomparsi e invece sono aumentati, più di prima? Possibile che non si riesca a fare una bella pulizia come da molto tempo sono riusciti a fare le vigilesse (in particolar modo) e i vigili di Siena? Via gli abusivi e i clandestini, il povero commerciante onesto è costretto a chiudere i battenti per colpa loro, occorre fare rispettare le leggi che già ci sono altrimenti qua diventa una burla e basta!!!!!!! Angelo le Buche di via agostino di duccio Leggo sempre con un certo interesse il vostro giornale Reporter. Sono a domandarmi se voi riuscirete a far rifare la strada ed i marciapiedi di via Agostino di Duccio, ove vi sono delle buche incredibili. Non basta mettere i cartelli marciapiede dissestato - come hanno fatto in via Maso di Banco e nessuno è venuto a sistemarlo. Ma dobbiamo pro-

Recentemente sono andato a La Società delle Belle Arti –Circolo degli Artisti “Casa di Dante” per partecipare all’inaugurazione della Mostra “MacchiaioliPost Macchiaioli, Novecentisti”. Era qualche tempo che non andavo in Via Santa Margherita, e da vecchio fiorentino (anche se ora abito in provincia) con mio grande stupore non ho visto più quella bellissima cancellata che attraversava e ornava tutta la piazzetta antistante la Casa di Dante, ne delimitava in un certo modo l’accesso, ora è totalmente in balia delle esigenze fisiologiche della gente che vi passa. Ma che fine ha fatto la cancellata? In terra fra le pietre e agli angoli delle due facciate, si vedono ancora benissimo i segni dove era collocata, mi hanno detto che è stata tagliata e tolta per facilitare i lavori di ristrutturazione della “Casa” stessa, ma i lavori sono finiti da diversi anni, ma non è stata rimessa più al suo posto. Avrà fatto la fine delle “pietre” di Piazza della Signoria? Perché su quelle “pietre” una cancellata così bella ci starebbe proprio bene. Peccato, un altro pezzo di Firenze è scomparso! Piano piano non rimane nulla, solo il ricordo. Grazie, Mauro Barbieri “guasti alla carroZZina, Quanti disagi per un disaBile” Spett.le Redazione, vorrei segnalare i disagi che un disabile incontra quando si guasta la carrozzina elettrica, avuta in dotazione dalla ASL. La carrozzina elettrica aveva bisogno di nuove batterie. Dalla ASL di mia appartenenza mi è stato spiegato che dovevo andare dal mio medico di famiglia e richiedere un’impegnativa per una visita fisiatrica. Per me? Chiedo. No, per la carrozzina, affinché il fisiatra potesse giudicare come intervenire. Dopo aver avuto dal mio medico il certificato richiesto, tramite CUP cerco un fisiatra da far venire al mio domicilio per “visitare la carrozzina”, ma dato che occorreva molto tempo, decido di fare una visita normale presso un ambulatorio,

facendo portare la carrozzina da un’altra persona. Dopo aver fissato la visita all’ambulatorio il fisiatra, fortunatamente senza guardare la carrozzina, che è rimasta in macchina, prescrive i codici per le nuove batterie. Con questa prescrizione si ritorna all’ASL, si lascia all’ufficio di competenza e si attende l’autorizzazione per farla riparare presso un’officina convenzionata. Quest’autorizzazione arriva dopo tre settimane. Ritorno all’ufficio ASL che mi rilascia anche un elenco delle officine convenzionate, dove far fare l’intervento. Scelta l’officina, portato la carrozzina, passa un’altra settimana. Finalmente la ritiro, ed è funzionante. Ma non è finita qui. Devo portare un numero imprecisato di fogli al precedente fisiatra per il collaudo, altrimenti dopo 60 gg. le spese sono a mio carico, e riportare gli stessi una volta timbrati e firmati all’officina che ha fatto la riparazione. Quindi di nuovo medico di famiglia per prescrivere una visita fisiatrica, nuovo appuntamento col solito fisiatra, nuova perdita di tempo per un timbro e una firma, per poi riportare tutta la documentazione timbrata, firmata ed approvata all’officina che ha fatto la riparazione. Tempo occorso per sostituire le batterie per la carrozzina elettrica, due mesi, persi tra uffici, ambulatori, collaudi, firme, timbri, oltre al tempo, una settimana, per la sostituzione delle stesse. Tutta questa burocrazia è veramente una cosa abominevole, specialmente se attuata nei confronti di disabili e di chi li accompagna. Le cose semplici a quanto pare l’ASL non le sa fare e invece di facilitarle le complica, non tenendo conto delle condizioni e delle difficoltà dei soggetti interessati. Grazie per l’attenzione Un disabile disgustato villa vogel, “servono posti auto riservati” Spett.le redazione, con l’inizio della prossima stagione estiva il parco di Villa Vogel sarà sempre più frequentato non solo da giovane mamme con i loro pargoli, ma anche da persone anziane spesso in difficoltà nell’ambulazione. Sarebbe opportuno, secondo il mio parere, di segnalare nella piazzetta di fronte al parco, in via Vittorio Corcos, uno o due posti macchina riservati ai disabili, poiché la piazzetta in pratica è sempre occupata da altre macchine, specialmente da quando in via Corcos si sono insediati vari uffici nel nuovo blocco, alcuni anni or sono contestato dai residente in via Vittorio Corcos. Cordialmente Luciano Bonaccorsi


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San casciano Il pagliaio Ogni secondo sabato Piazza della Repubblica Per una giornata intera, dall’alba al tramonto la piazza si trasforma per ospitare bancarelle di prodotti biologici, specialità locali e prodotti di qualità Eccole di nuovo Dal 18 aprile Piazza della Repubblica Vetrina di auto d’epoca dedicata a curiosi ed appassionati del genere. Tavarnelle Tavarnelle si mette in mostra 4 maggio Luoghi vari Mostra di foto d’epoca delle botteghe storiche del paese e mercatino biologico Barberino Liberilibri 15 e 22 aprile Biblioteca Ernesto Balducci In programma Il 15 aprile l’incontro “L’architettura nel Medioevo in Valdipesa” con il professore Italo Moretti dell’Università di Siena). Infine, il 22 aprile si parlerà di poesia giapponese con l’appuntamento a cura della sezione autonoma di poesia “Chianti Fiorentino”, “Haiku. Incontro con la poesia giapponese”. Spettacoli Fiorello Show 23 e 24 aprile Mandela Forum A grande richiesta lo spettacolo dello showman siciliano raddoppia anche ad aprile e alla data di venerdì 23, si aggiunge quella di sabato 24. La carica dell’artista, la musica, i monologhi e l’improvvisa-

zione, assieme ad un allestimento dal forte impatto visivo, hanno entusiasmato gli oltre 12.000 spettatori che hanno assistito alle precedenti serate a Firenze, facendo pervenire numerose le richieste di replica. Anche ad aprile il sipario del Fiorello Show Tour si aprirà al Mandela Forum, ed il ritorno dello showman sarà un’opportunità in più per tutti coloro che non sono riusciti ad acquistare i biglietti nelle prime date. Con la regia di Giampiero Solari, Fiorello sarà accompagnato ancora una volta sul palco dal maestro Enrico Cremonesi e la sua band, per fondere spettacolo e divertimento in oltre due ore di puro show. Gli autori del Fiorello Show Tour, oltre allo stesso Rosario Fiorello, sono: Francesco Bozzi, Riccardo Cassini, Alberto Di Risio e Federico Taddia, con la collaborazione ai testi di Pierluigi Montebelli. A teatro Le Conversazioni di Anna K Dal 13 al 18 aprile Teatro della Pergola Le Conversazioni di Anna K. attingono dalle Metamorfosi di Kafka senza voler essere l’adattamento teatrale di uno dei più perfetti ed emblematici racconti del Novecento. Anna è l’anziana vedova che la famiglia Samsa assume come donna tutto fare dopo quanto accaduto a Gregorio. Una figura appena accennata ma puntuale in vari snodi del racconto. Ed è proprio questa “presenza sottintesa” che rende affascinante l’ipotesi di assumerla come punto di osservazione per l’intera vicenda. Così la vedova Anna, senza un cognome precisato, diviene obbligatoriamente Anna K. e, da figura marginale, assume un ruolo di protagonista. Favole 29 e 30 aprile Teatro Puccini Le favole di Perrault, Beaumont e De Brunhoff interpretate e riadatta-

te dal grande interprete toscano sul palcoscenico del Puccini. Queste favole, che formano il tesoro della tradizione popolare, mostrano intrecci analoghi ai racconti di Straparola e Basile. Esse hanno avuto fortuna in ogni tempo, passando dalla tradizione orale alla letteratura scritta e da questa sfociando nella letteratura teatrale, fornendo così fonte di ispirazione a musicisti illustri come Ravel e Prokof’ev. Anche la vicenda di Giulietta e Romeo, una delle perle shakespeariane, è desunta dalla novellistica nostrana, da Bandello appunto, in cui le note tragiche di stemperano nell’incanto fiabesco dell’immortale destino amoroso. Concerti Mario Biondi 27 aprile Teatro Verdi E’ partito dal Teatro degli Arcimboldi di Milano lo “Spazio tempo tour” di Mario Biondi che toccherà i principali teatri italiani. I concerti seguono l’uscita del suo ultimo album di inediti “If” (uscito il 6 novembre) e già doppio disco di platino con oltre 150.000 copie vendute. A tre mesi dall’uscita, il disco della voce black della musica italiana conquista nuovamente il podio della classifica dei dischi più venduti della settimana posizionandosi al 2° posto della Music Charts - GfK Retail and Technology. Litfiba 16 e 17 aprile Mandela Forum “La voglia di salire sul palco insieme e fare dei concerti è inarrestabile!” Così dichiarano Piero Pelù e Ghigo Renzulli, protagonisti di una delle più belle storie della musica italiana che nella prossima primavera suoneranno di nuovo insieme. Il 2009 è l’anno della reunion della più importante rock band italiana, i Litfiba di Piero Pelù e Ghigo Renzulli. Una reunion

A lucca

Muresan, un rumeno contro mercificazione e falsi miti R

educe dalla Biennale di Venezia, il rumeno Ciprian Muresan arriva a Lucca con una personale studiata su misura per il luogo in cui prende vita. E’ la ex-chiesa di San Matteo, sede lucchese di Prometeogallery di Ida PIsani, a fare da proscenio ideale a “The unbelonging”, mostra, che affronta il passaggio del tempo nella storia della cultura, la proprietà e la classificazione dei simboli e l’erosione dei rituali. Muresan invita attraverso le sue opere a riflettere sul nostro destino collettivo, a immaginare e creare un futuro, macro temi che l’artista mette volutamente sotto la lente di ingrandimento. In occasione della sua terza mostra nelle gallerie di Ida Pisani (le altre due si sono svolte nella sede milanese) l’artista presenta un video e due installazioni. Il primo è una ri-

proposizione della cerimonia del battesimo come viene celebrato nella chiesa ortodossa (vedi foto a fianco, ndr) ma arricchito di alcui dettagli che ipnotizzano e destabilizzano lo spettatore, come , ad esempio, il personaggio che impartisce il sacramento al bambino, un omone vestito da Babbo Natale. Un racconto sui geniris della mercificazione, che l’artista ripropone anche in un altro lavoro, dove compare un carrello da supermercato pieno di copie de Il Castello di Kafka. L’ultima installazione ripropone il tema del libro, questa volta impoverito della rilegatura, come a simboleggiare una vandalizzazione controbilanciata dall’arricchimento di alcuni disegni inseriti tra una pagina e l’altra. Fino al 30 aprile. www.prometeogallery.com

che nasce da una forte esigenza artistica, che guarda al futuro e che rimane fortemente ancorata al proprio passato. Dopo una separazione a cui hanno fatto seguito anni di lento riavvicinamento,umano e artistico Piero Pelù e Ghigo Renzulli torneranno insieme con quattro potenti concerti. Un live, frutto di esperienza raccolta in anni di concerti in tutto il mondo con canzoni che sono la storia del rock.

nightlife L’evento

L’underground sbarca in città

Le mostre De Chirico, Max Ernst, Magritte, Balthus. Uno sguardo nell’invisibile Fino al 18 luglio Palazzo Strozzi Il centro gravitazionale dell’esposizione è costituito da un nucleo di capolavori del periodo metafisico di Giorgio de Chirico (1909-1919). Traduzione pittorica della sensibilità e della particolare concezione della vita maturata dall’artista attraverso la lettura di Nietzsche, la poetica metafisica viene riconosciuta come l’espressione dello stato d’animo di un intero secolo. Alienazione e solitudine. Senso di abbandono, isolamento, inquietudine e disperazione: De Chirico approda alla raffigurazione avant lettre del “grande silenzio” generato dal primo conflitto bellico. Pregio e bellezza. Intagli e cammei dei Medici Fino al 27 giugno Palazzo Pitti Inserita nel calendario delle mostre del 2010, Un anno ad arte, la mostra dedicata ai cammei è uno sguardo affascinante sul processo di riscoperta dell’antico che caratterizzò il Rinascimento. A partire dalla prima metà del XV secolo cammei e intagli furono ricercati con fervore da papi, principi e cardinali, scatenando in alcuni casi aspri conflitti tra estimatori, pronti a spendere cifre molto elevate pur di aggiudicarsi il pezzo desiderato..

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opo i grandi successi a livello internazionale, Spex mc (voce principale degli Asian Dub Foundation) e il grande dj Vader, sono pronti per un nuovo entusiasmante live show. L’appuntamento è fissato per venerdì 16 aprile da mezzanotte in poi al Viper Theatre (via Lombardia - Firenze) Da quando la collaborazione con ADF è finita, Spex mc ha fondato il progetto drum’n’bass “Invasian Krew Killah” e pochi mesi ha mandato in delirio le folle di tutta Europa insieme a dj Vader. La loro tournee ha toccato Francia, Spagna, Croatia, Romania, Italia, Slovenia e Australia. Nessuno può rimanere indifferente all’impatto scenico di Spex mc e delle sue incredibili performance caratterizzate da un flow veloce, ritmico e preciso. Assieme a dj vader, uno dei dj piu bravi al momento, danno forma a una delle piu richieste collaborazioni sulla scena. Il loro set varia dalla jungle/d’n’b, grime, dubstep, al raggae hip hop tenuto a ritmi serrati per due ore di show. L’evento è organizzato da Planet Bass, gruppo composto da Numa Crew, Nuclear Child e Marco Pintucci.



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ANTELLA Balatro, villetta angolare di mq. 180 composta da ampia cucina con camino, studio, sala doppia, tre camere, 3 bagni, garage, giardino e bellissima terrazza atrrezzata. € 850.000,00 Ag. Imm. Bianchi e Grappolini ☎055 630656 - 055 631781 ANTELLA colline, splendido terratetto indipendente di circa 170 mq, su due livelli, oltre appartamento 4 vani con ingresso indipendente e accessori al piano seminterrato. Giardino, garage. Ottime condizioni. (v 008) ☎055 687553 BAGNO A RIPOLI collinare, splendida villa su due livelli ottima esposizione circondata da parco; composta da grande salone con camino, sala pranzo, cucina abitabile, 3 camere, 2 bagni. Grande taverna con cucina, sala camino, 4a camera e 3ºbagno. ☎335 7678437 BAGNO A RIPOLI collinare, Villamagna, villa libera su 4 lati di 300 mq divisa in 2 appartamenti di 150 mq ciascuno oltre giardino, garage/taverna, terrazza di 90 mq. Panoramica vista firenze. Ideale per 2 o 3 nuclei familiari ☎335 7678437

CALDINE collinare, in posizione molto panoramica, porzione terratetto di villa del 1.300, composta da cucina, dispensa, salone con camino, 2 camere, 2 bagni oltre cantina,lavanderia e posti auto ☎335 7678437 CURE ALTE spettacolare villino finemente ristrutturato in stile anni ’30. Circa 300 mq disposti su 3 livelli oltre depandance e giardino. N.2 ingressi separati. Ottimo per abitazione e studio. Trattativa riservata ☎335 7678437 FIESOLE adiacenze Piazza Mino, terratetto fine ’700 completamente ristrutturato mantenendo le caratteristiche originali, 10 vani, 180 mq circa. Cantina, no giardino. (p 020) ☎055 687553 - 055 6812507 FIESOLE collinare, meravigliosa porzione di villa appena ristrutturata, libera su 3 lati con giardino e vari accessori tra cui piscina condominiale, salone, cucina, lavanderia, 2 matrimoniali, 2 bagni. Grande pregio € 750.000,00 trattabili ☎335 7678437 GRASSINA/IMPRUNETA villa con giardino libera su 4 lati, 180 mq , composta da salone con camino, cucina abitabile, 2 bagni, 2 camere oltre taverna e garage ( possibilità 3a camera) € 590.000 ☎335 7678437 IMPRUNETA villa indipendente piano terreno: ampia cucina, soggiorno doppio con camino, bagno, piano superiore camera padronale, 2 camere matrimoniali, doppi servizi ampia terrazza abitabile. Giardino, posto auto, cantina e soffitta.(v 005) ☎055 687553 - 055 6812507 MONTELORO splendida porzione di villa, libera su tre lati, in posizione dominante e panoramica. P.t: sala di rappresentanza, altra sala, cucina abitabile, vari accessori.p.1.: 2 camere matrimoniali accessoriate, camera singola,studio, terrazza loggiata 50 mq. Giardino e piscina condominiali,tre posti auto. ☎055 6810882 NAVE A ROVEZZANO In strada tranquilla, terratetto 5 vani su due livelli da ristrutturare.giardino privato di 60 mq, facilità parcheggio.nostra esclusiva. (v 003) ☎055 687553 - 6812507 P.ZZA GAVINANA pressi, proponiamo villino di 180 mq. Libero su 2 lati con giardino, terrazza abitabile e cantina. Completamente da ristrutturare. (v 027) ☎055 687553 - 055 6812507 UGOLINO villetta su due livelli composta al piano terreno da ingresso, soggiorno doppio con camino, cucina, piano primo: 4 camere, 3 bagni. Taverna al piano seminterrato. Grande giardino, garage e cantina. (v 016) ☎055 687553 VILLAMAGNA terratetto libero su tre lati, su 2 livelli composto da: soggiorno doppio con camino, cucina, 4 camere, 3 servizi, oltre mansarda. 4.000 mq. Di giardino. Completa la proprietà dependance di 30 mq. Fronte abitazione. (v 029) ☎055 687553 - 6812507 VILLAMAGNA villetta a schiera già divisa in due appartamtentidi 105 mq e 75 mq: 1ºapp.to- cucina, sala, 2 camere, bagno;2ºapp.to- 2 sale, cucina, bagno, camera. Completano la proprietà lavanderia, cantine, giardino e terreno con ulivi e piante da frutto per 1.330 mq. € 590.000,00 trattabili ☎335 7678437

VALDISIEVE SIECI ,nel verde, stupenda villetta terratetto libera su 3 lati con bel giardino di 800 mq; composta da cucina, sala pranso sala con camino, 3 camere, 2 bagni, cantina, lavanderia e garage. Perfetta e super accessoriata € 690.000,00 ☎335 7678437 SIECI Meravigliosa villa indipendente libera su 4 lati circondata da giardino composta da cucina abitabile con sala pranzo, salone, 3 camere, 3 bagni, oltre studio e 4a camera in mansarda. Completano la proprietà cantina, lavanderia, garage/taverna e bellissima terrazza a tasca. Oggetto di grande fascino perfette condizioni.possibilità di divisione € 790.000,00 ☎335 7678437

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A GRASSINA bellissima porzione di colonica libera su 3 lati perfettamente ristrutturata, composta da grande cucina con camino, 2 sale di cui una con grandi vetrate , 3 camere, 2 bagni, soffitta. Meraviglioso parco pianeggiante di oltre 6.000 mq con 2 annessi. € 780.000,00 ☎335 7678437 BAGNO A RIPOLI VIA DEL CAROTA immerso nel verde, fienile di mq.125 oltre annesso agricolo mq.40 e terreno esclusivo di mq.5500. Da ristrutturare. € 460.000,00 Ag. Imm. Bianchi e Grappolini ☎055 630656 - 055 631781 BAGNO A RIPOLI Capannuccia in piccolo borgo, a 3 km dal paese, in aperta campagna, proponiamo n.3 appartamenti di un edificio in bozza di pietra, da personalizzare, con giardino e posto auto. Acquisto da privato.(c013) ☎055 687553 BAGNO A RIPOLI collinare, vista Firenze, bellissima porzione di colonica libera su 3 lati. Ristrutturatissima composta da cucina abitabile, sala pranzo, sala con camino, studio, 3 camere, 3 bagni, lavanderia, bellissimo giardino vista firenze. Bellissime vetrate, loggia, materiali di gran pregio. € 790.000,00 trattabili ☎335 7678437 FIENILE vicinissimo alla piazza di grassina, completamente ristrutturato, luminosissimo composto da cucina, salone, 2 camere 2 bagni oltre 1.800 mt di giardino. € 690.000,00 ☎335 7678437 FIESOLE loc. Scipitano, non isolato, fienile, ristrutturato di 240 mq circa, su due livelli, terrazzo panoramico, 100 mq circa di resede fronte abitazione, 3 h di terreno, oliveta e posti auto. Oggetto da amatori.(c014) ☎055 687553 OLMO di Fiesole, spettacolare villa in pietra, circa 350 mq libera su 4 lati con ampi saloni, camini originali già divisa in 2 unità, oltre annesso di 80 mq.circondata da terreno di circa 15.000 mq, possibilità di frazionarla in più unità o adatta per agriturismo. € 1.400.000,00 ☎335 7678437

OSTERIA NUOVA PRESSI vendiamo colonica libera su 3 lati di circa 300 mq. Con colombaia. ristrutturata. Oggetto da amatori. (c 006) ☎055 687553 - 055 6812507 PICILLE (BARATRO) terreno a gradoni di mq.25.000 con viti, ulivi e alberi da frutto, con piccolissimo annesso (mq.7) da ristrutturare con pozzo, artesiano di proprietà ottimo per investimento € 80.000 trattabili ☎347 6143007 POZZOLATICO Vendiamo porzioni di colonica in contesto gradevole con giardini staccati e posti auto. Varie metrature. Rifiniture di pregio. Foto e piante in agenzia.(c 033) ☎055 687553 - 055 6812507

MUGELLO SOMMAVILLA a Km. 17,00 da pizza della Libertà - In edificio in pietra in posizione dominante su di una`mpia e luminosa vallata, ultimi due appartamenti di mq. 97 composti da tre camere, due bagni, soggiorno con zona cottura separata e ripostiglio, giardino esclusivo, due posti auto ad appartamento e terreno esclusivo di mq. 210 circa. Finiture di elevato livello, vendita diretta dal costruttore, spese notarili di acquisto a Nostro carico richiesta € 350.000,00. Appartamenti 5 e 6, planimetria sul Nostro sito. www.cgfguarducci.it info@cgfguarducci.it ☎335 382078 - 333 6971162

VALDISIEVE FIRENZE SUD direzione Rosano, porzione di colonica su tre livelli e libera su tre lati, composta da sala con camino, cucina abitabile, 3 camere, 3 servizi oltre taverna, garage, giardino e terreno. Ottima esposizione € 590.000,00 trattabili ☎335 7678437

VALDARNO REGGELLO PIETRAPIANA immerso nel verde stupendo fienile finemente ristrutturato, composto da soggiorno con camino, cucina, due camere, doppi servizi, ripostiglio, ampia lavanderia, pergolato e giardino olivato di circa mq. 3.300 recintato. € 380.000,00 Ag. Imm. Bianchi e Grappolini ☎055 631781 - 055 630656

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