Il Giornale nel tuo Comune
APRILE 2010
Periodico d’informazione locale. Anno IV n.29 del 1 aprile 2010. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10
POLITICA
PRIMO PIANO
L’auto ai tempi del solare Andrea Muzzi*
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IL GOVERNATOR ROSSI L’ex assessore al diritto alla Salute della Toscana eletto presidente con quasi il 60 per cento dei voti PAGG.20-21
BOOM DI STRANIERI Tra i banchi delle scuole del Mugello il 15,7 per cento degli alunni proviene da altri Paesi PAGG.4-5
SPORT
A Borgo aprirà una farmacia comunale L’avanzata dei single Ma la famiglia regge
PAG.3
ambiente
di Cecionesi - Puliti
LA NUOVA FIORENTINA La stagione è al rush finale, ma in casa viola si lavora già per il prossimo anno PAG.37
“SALVATI” DAL PUGILATO Togliere i ragazzi dalla strada: questo l’obiettivo con cui è nata la Boxe Mugello PAG.38
I
numeri parlano chiaro, e lasciano poco spazio alle interpretazioni: a Firenze i single stanno “accerchiando” quelle che solo fino a poco tempo fa erano il pilastro della società, le famiglie. Che nella città del Giglio sono circa 100mila. Ma, alle loro spalle, si fanno sempre più pressanti quei particolari tipi di nuclei composti da un solo individuo, arrivati a contare 80mila unità. Ma non solo. Perché, a ben guardare, anche le famiglie che “resistono”
stanno cambiando, diventando sempre meno numerose. E sempre più anziane: aumentano, infatti, i nuclei “dai capelli bianchi”, composti da anziani che vivono soli o, al massimo, con la badante. Tutti preoccupati? Macché. C’è chi guarda con grande interesse all’avanzata degli “scapoli”: il mondo del commercio. Perché, assicura la Coldiretti, soltanto di cibo i single spendono il 60% in più delle famiglie. E questo PAGG.30-31 è solo l’inizio.
Arno e smog, si corre ai ripari PAGG.28-29
onostante la crisi, la vendita delle macchine è aumentata del 12%. Al primo posto c’è la Cina. Leggevo sul giornale che i cinesi sono stati capaci di rifare anche una Ferrari. Era uguale all’originale. Si sono accorti che non era una Ferrari vera perché quando hanno alzato il cofano invece del motore c’erano due cinesi al telaio. Le macchine di oggi sono diventate uffici mobili. L’Inps ha aperto un nuovo sportello dentro una Fiat Multipla! L’altro giorno ho provato a chiamare il direttore, la segretaria mi ha detto: “Un attimo le passo il bagagliaio!”. Eppure il costo della benzina continua a salire. Se continuiamo di questo passo presto dovremo prendere una decisione drastica: o la macchina o la benzina. Sono convinto che tra 5 anni vedremo gente che andrà a piedi spingendo la macchina mentre altri cammineranno con una tanica di benzina sulle spalle. Cosa fare? Non lo so! Le famose energie alternative non è che mi convincano tanto. L’energia solare è pericolosa. Pensa se uno guida una macchina ad energia solare in pieno agosto quando il sole picchia forte. Se passa davanti a un autovelox come minimo gli ritirano la patente! Poi ci sono anche i biocarburanti. Tempo fa ho guidato una macchina che andava con un diesel ottenuto dal mais. Sono vivo per miracolo: siccome la macchina s’è ingolfata, ho dato diversi colpi di acceleratore e dalle bocchette è cominciata a uscire la polenta. Mi ha salvato un pompiere con un mestolo! Insomma, godiamoci le macchine ora perché del doman non v’è certezza! *Comico
LAVORO. Dagli infermieri ai gelatai: trovare dipendenti non sempre è facile
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embra strano, di questi tempi. Stranissimo. L’azienda che cerca qualcuno da assumere senza però riuscire a trovare nessuno che faccia al caso suo, o addirittura nessuno che lo voglia fare, quel lavoro che viene proposto. Roba da prima della crisi, quando qualcuno poteva ancora permettersi il lusso di dire no a un’offerta di impiego. Poi è venuta la grande recessione, e riuscire a trovare un lavoro è diventata un’impresa. Ma, nonostan-
te questo, ci sono dei settori dove reperire personale continua a non essere facile. A partire dagli infermieri, per proseguire con gli insegnanti di scuola materna e gli addetti al turismo. E poi c’è l’ormai cronica carenza di artigiani, per cui manca il passaggio generazionale. Per non parlare dei gelatai. Ma qui il motivo è diverso: i giovani non vogliono rinunciare all’estate, e non resta che affidarsi agli stranieri. Diverso è il discorso nel campo del-
le energie rinnovabili, dove di posti di lavoro ne sono stati creati 5mila in quattro anni, e che per molti potrebbe essere lo sbocco per i cassaintegrati delle aziende della meccanica. Ma anche qui i controsensi non mancano: se il futuro appare sempre più verde, la realtà ancora non sembra esserlo. Perché, tra regolamenti urbanistici rigidi, burocrazia e l’improvvisazione di qualche azienda, anche questo settore stenta a decollare. PAGG.10-11
Edizione di Borgo San Lorenzo • 7.453 copie distribuite da
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Quei mestieri in cerca di personale
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il giornale del tuo Comune
IL PUNTO. Il bilancio 2010 dovrà fare i conti con una diminuzione delle risorse a disposizione
Le tasse comunali non aumenteranno il restauro Operazione restyling per l’organo di Faltona
Confermato l’impegno sull’ex ospedale di Luco e quello per
Ci vorranno tre anni di restauro per lo storico organo di Faltona. Ma questo lavoro, da condurre con pazienza certosina, lo porterà di nuovo a splendere nel santuario del Santissimo Crocifisso, a Borgo San Lorenzo. Prosegue così la storia dell’organo che, in principio, non fu costruito per questa Chiesa e che, durante le persecuzioni napoleoniche, ha rischiato di essere portato a Parigi. Sembra, infatti, che fosse già stato smontato e caricato sui carri e che solo una serie di coincidenze lo avesse poi riportato a Faltona, alla comunità borghigiana. E proprio a questa comunità verrà restituito nel suo splendore estetico e sonoro dopo la fine dei lavori, diretti dall’architetto Santoni. Buona fortuna, quindi, e arrivederci tra tre anni.
costruire una nuova scuola nel capoluogo, per oltre 2 milioni di euro. Continueranno anche gli interventi sulla viabilità, mentre a crescere è solo la tariffa sui rifiuti Letizia Martino
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sordisce con una metafora calcistica, il sindaco Giovanni Bettarini: “Non bisogna chiudersi in una difesa a oltranza, bensì rilanciare e agire in contropiede. Due le linee fondamentali: da una parte il lavoro sul sociale con gli aiuti a chi ha bisogno, gli asili nido, le mense, i trasporti, confermando i servizi ai cittadini senza alcun aumento delle tariffe; dall’altra il rilancio su progetti d’investimento sia con strumenti di programmazione e pianificazione come il Regolamento urbanistico, sia con investimenti diretti come la realizzazione della nuova scuola elementare nel capoluogo”. Così risponde il primo cittadino interpellato sul bilancio comunale per il 2010, che non è soltanto un insieme di numeri o uno strumento riservato agli esperti, ma influisce sul vivere quotidiano dei cittadini, dà l’impronta alla comunità e stabilisce le priorità in tanti settori diversi. “Un bilancio di assoluto rigore che è costretto a fare i conti con minori risorse e con la crisi economica, ma che non vuole rinunciare al sostegno alle famiglie e agli investimenti” spiega l’assessore al bilancio Paolo Francini, che prosegue: “Le risorse correnti per il 2010 ammontano a 11 milioni e 723 mila euro, in calo rispetto al 2009 di quasi 382 mila euro. Il nostro grado di autonomia finanziaria è del 66 per cento, ma – precisa Francini – non sarà incrementata la pressione tributaria locale: i nostri servizi a domanda individuale non subiscono aumenti. Non è previsto nessun aumento di imposte o tasse comunali. In questo quadro cresce solo la tariffa dei rifiuti, che comunque resta di gran lunga la più bassa della nostra zona”. A calare sono le entrate sia tributarie che extratributarie e i trasferimenti statali, illustra ancora Francini, che parla di una “scelta consapevole da parte del Governo di tagliare risorse, trasferimenti, stanziamenti ed accentuare meccanismi di centralizzazione”. Sull’argomento continua il sindaco: “Certo, abbiamo dovuto operare, con notevoli sacrifici, tagli soprattutto nel settore della cultura ma anche in parte degli interventi, con
L’assessore al bilancio Paolo Francini
riduzioni delle manutenzioni ordinarie. Ma di una cosa sono sicuro: gli enti locali sono un presidio fondamentale della nostra democrazia. Il governo nazionale parla di federalismo e poi ci mette in ginocchio tagliandoci l’Ici e ogni altra possibilità di entrata. Quello che chiediamo è semplicemente di governare in autonomia e facendoci carico delle nostre scelte. Devono essere i cittadini a valutare quali sono gli sprechi e le spese utili, e non leggi finanziarie distanti e delle quali non si capisce il senso”. Sul piano degli investimenti, la volontà
Il Reporter è un periodico di 10 edizioni che mensilmente viene distribuito da in 216.486 copie
zione delle risorse, anche attraverso l’alienazione di proprietà comunali non più necessarie che possono essere vendute sul mercato. Per il 2010 si conferma la strada intrapresa: “Le alienazioni saranno un fattore importante nel prossimo futuro, tenuto conto dell’impossibilità di trovare altre forme di autofinanziamento degli investimenti – conclude Francini – La riduzione del debito effettuato nella scorsa legislatura ci consentirà già da questo anno di poter contrarre nuovi mutui, sostituendo i precedenti scaduti, senza appesantire troppo il nostro bilancio” .
La novità La Comunità Montana del Mugello investe sull’energia verde
Un nuovo impianto fotovoltaico nell’ex discarica di Pianvallico
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a Comunità Montana Mugello investe sull’energia verde con un impianto fotovoltaico da realizzare nell’area dell’ex discarica di Pianvallico. Lo prevede un protocollo d’intesa che sarà sottoscritto dall’ente montano mugellano e dai Comuni di San Piero a Sieve e Scarperia (proprietari dell’area). L’impianto verrà realizzato con fondi della Variante di Valico (e altri specifici di bandi regionali) nel sito dell’ex discarica, esaurita e in fase di post gestione, vicino all’insediamento produttivo di Pianvallico. Se i Comuni, oltre a mettere a disposizione l’area, s’impegnano ad attivare le procedure per autorizzazioni, pareri e nullaosta da parte della Provincia, a continuare la fase di post gestione e a
Il Reporter di Borgo San Lorenzo raggiunge 7453 famiglie nel Comune di Borgo San Lorenzo
Copia in abbonamento postale
espressa è quella di mantenerli: “Oltre cinque milioni di euro nel 2010, mentre nel triennio prevediamo investimenti complessivi per quasi 11 milioni di euro” dice Francini, che conferma “l’impegno sull’ex ospedale di Luco per un milione di euro, e la realizzazione di una nuova scuola nel capoluogo per oltre due milioni euro. Senza dimenticare gli interventi in tema di viabilità sul capoluogo.” Infine, il capitolo debiti: lo scorso anno l’amministrazione aveva auspicato una riduzione dei debiti per mutui (passati da 16 a 12,5 milioni d’euro) e l’ ottimizza-
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terminare i lavori di completamento della sistemazione superficiale con la relativa manutenzione, la Comunità Montana Mugello progetterà e curerà la realizzazione dell’impianto, si occuperà della manutenzione e, al termine della “vita funzionale”, della rimozione e del ripristino ambientale. Sempre la Comunità Montana corrisponderà ai due Comuni una somma annuale come contributo per l’utilizzo dell’area, individuando anche precise misure a garanzia dell’investimento. Spiega il presidente della Comunità Montana Mugello che l’obiettivo dell’investimento è quello di produrre e poi vendere energia, in modo da assicurare un’autonomia finanziaria all’ente, a prescindere da riorganizzazioni e riordini
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istituzionali e risorse nazionali che non sono più a disposizione. Il presidente prosegue, spiegando che “è giunto il momento di attrezzarsi per far fruttare la ricchezza potenziale delle energie rinnovabili per garantire finanziamenti essenziali per l’autogoverno dei territori montani, garantendo così un sostegno, diretto e indiretto, ai Comuni del Mugello”. Per il presidente questo è il momento giusto, perché per impianti di questo tipo si può contare su tecnologie in fase di forte crescita ed efficienza, a costi inferiori. Nei piani della Comunità Montana Mugello è prevista anche la realizzazione di una serie di centrali termiche a biomasse, a partire dalla sede istituzionale /S.C. di Borgo San Lorenzo.
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Borgo San Lorenzo
SALUTE/1. L’incremento della popolazione rende possibile la realizzazione del progetto
Borgo avrà la sua farmacia comunale
Il sindaco Bettarini spiega di essere al lavoro su quest’idea già da qualche tempo: adesso, per legge, si può concretizzare, perché il comune ha toccato quota 18.049 abitanti. Dove nascerà? “Pensiamo a un’ubicazione nei pressi della zona commerciale, sarà un luogo di erogazione di servizi” Sara Casini
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na farmacia comunale a Borgo San Lorenzo? La risposta è affermativa e a darla è il sindaco Giovanni Bettarini che dichiara di star lavorando all’idea già da qualche tempo. Nel capoluogo del Mugello una farmacia comunale non è mai esistita ma, adesso che la popolazione ha superato i 18 mila abitanti (per la precisione 18.049), se ne profila la possibilità. Secondo le norme vigenti, infatti, con questa quota di abitanti residenti è consentita l’apertura di una quinta farmacia che andrebbe ad affiancarsi alle quattro private già esistenti: una a Ronta, una a Luco e le altre due a Borgo. Per quanto riguarda la futura collocazione della farmacia comunale, il sindaco Bettarini pensa “ad un’ubicazione nei pressi della zona commerciale, dal momento che la farmacia è concepita come luogo di erogazione di servizi”. Le farmacie del nostro distretto sanitario funzionano ormai da Cup (centro unico di prenotazione) per le prestazioni mediche e da moltissimi anni forniscono numerosi servizi alla salute: dall’analisi del capello alla misurazione della pressione e al controllo del peso. La figura del farmacista si rivela tradizionalmente centrale nel rapporto tra farmaco e cittadino, e diventa ancor più importante in fasi di profondo cambiamento dettate sopratutto dalla maggiore liberalizzazione dell’attività legata alla vendita dei farmaci. Farmacie, dunque, come luoghi per dispensare farmaci, in maniera attenta e professionale, ma anche centri per i servizi alla salute: “Credo che una farmacia comunale potrebbe essere utile per dispensare i servizi sanitari e funzionale anche a livello di promozione della salute presso i cittadini” spiega il sindaco. Infine, sono da considerare anche gli aspetti economici, con una nuova possibilità di introiti per il Comune. Resta comunque da chiarire quale potrà essere la forma di gestione dell’annunciata farmacia comunale di Borgo San Lorenzo. La legge in materia prevede che l’esercizio farmaceutico
pubblico possa avere diverse modalità di gestione: gestito dal Comune direttamente (servizio in economia); tramite delega all’Azienda municipalizzata; a mezzo consorzi tra comuni di cui questi ultimi siano i soli titolari; a mezzo di società di capitali (prevalenza di partecipazione pubblica) fra il Comune e i farmacisti che prestano servizio presso farmacie di cui sono titolari i Comuni stessi, oppure a mezzo di società di capitali. A voler cercare un esempio in zona, con cui fare un paragone per bacino di utenza simile a quello di Borgo San Lorenzo, è possibile citare l’esperienza di Pontassieve: qui una farmacia comunale è stata aperta alla fine degli anni ‘60 e poi trasferita da ottobre del 2008 nei nuovi locali del centro commerciale Valdisieve. Gestita direttamente dal Comune, è divenuta un presidio
Un’esperienza simile per bacino d’utenza è quella di Pontassieve, avviata già negli anni ‘60 sanitario per tutta la cittadinanza, con attivo il servizio di prenotazioni del Cup che ha contato, nel 2009, circa 1400 accessi. Il Comune pontassievese ha deciso di puntare anche sulla vendita a prezzi scontati di alcuni prodotti, sempre nell’ottica di incentivare la funzione sociale della farmacia. Tra le ultime iniziative c’è la distribuzione degli eco-pannolini, rientrante nel progetto comunale “Cicogna verde”: ai genitori di ogni bambino nato viene inviato a domicilio, da parte del Comune, un plico con un buono da utilizzare presso la farmacia comunale, che dà diritto alla consegna di una confezione con tre kit ecologici completi per la cura del neonato.
Salute/2. Mense a “km 0” negli asili e nelle scuole
Il cibo biologico? S’impara da piccoli M
ense scolastiche bio o a “chilometri zero” iniziano a diffondersi un po’ in tutta Italia. O almeno nei luoghi in cui un’educazione sana e rispettosa della stagionalità dei prodotti è considerata parte fondamentale del benessere psicofisico della persona e un valore da insegnare fin da piccoli. Succede anche a Borgo San Lorenzo, dove ai piccoli utenti di nido, elementari e medie, vengono serviti piatti a base di prodotti che arrivano direttamente dai produttori della zona e che, in parte, provengono da agricoltura biologica e che vanno a comporre un menù settimanale “equilibrato e sano”. Sono parole di Stefano Squilloni, assessore all’ambiente e all’agricoltura con delega allo sviluppo sostenibile e alla mensa, che racconta di come la promozione della qualità alimentare a mensa sia in corso da diversi anni e di come stia proseguendo. “Crediamo fermamente nel ruolo educativo esercitato dalla ristorazione scolastica, per questo ci siamo impegnati nella ricerca di piatti nutrizionalmente equilibrati e legati alla tradizione gastronomica e al territorio”, dichiara Squilloni. E aggiunge: “Si tratta di fornire alimenti stagionali e di acquistare materie prime possibilmente locali per la cui qualità il nostro sistema agricolo è in grado di garantire”. I prodotti serviti sono infatti reperiti nel mercato di zona, quando possibile,
e in parte arrivano dall’agricoltura biologica: “Un modo per tutelare la qualità e la sicurezza alimentare e per incoraggiare la trasparenza, oltre che per dare impulso al nostro sistema produttivo ed economico - spiega ancora Squilloni - Per quanto riguarda il lato della preparazione, della cottura e della somministrazione dei piatti, abbiamo un piano di autocontrollo previsto per legge e osservato dai responsabili della cucina”. Ed è in questa logica di educare ad un’alimentazione sana e rispettosa dell’ambiente che restano bandite le monoporzioni, ossia il cibo servito in piatti di plastica usa e getta: “Anche nella fase di somministrazione del cibo non possiamo dimenticare i principi della cultura del consumo sostenibile. Per questo abbiamo scelto di servire i pasti in stoviglie lavabili. Niente plastica insomma, nemmeno quella delle tradizionali bottiglie d’acqua. A tavola abbiamo scelto di usare l’acqua del rubinetto che presenta caratteristiche organolettiche ottimali. Nostra intenzione è infatti, adesso, proprio quella di rafforzare lo smaltimento corretto dei rifiuti e la raccolta differenziata”. E i costi? “Una scelta a ‘buon mercato’ sarebbe stata sicuramente meno onerosa per tutti ma siamo fermamente convinti che il profilo qualitativo di ciò che mangiano i bambini sia decisamente /L.M. importante”.
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L’INCHIESTA. Secondo i dati del Cred rappresentano il 15,7 per cento della popolazione scolastica
Boom di stranieri nelle scuole, ora il Mugello è di mille colori Sara Casini
come confermano Manuela e Haiat, due mediatrici culturali che nella scuole della zona tengono laboratori interculturali dal “bilancio positivo, dove i ragazzi italiani mostrano curiosità e interesse per la cultura dei coetanei nati da genitori stranieri”. Sono giovani dall’identità interculturale, una “generazione ponte”, che sta costruendo il passaggio tra i primo-migranti e le genera-
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ille e 359 studenti di poco meno di cento nazionalità diverse: sono questi i numeri della multietnicità delle scuole mugellane. Secondo i dati raccolti dal Cred (Centro Risorse Educative della Comunità Montana Mugello) nel 2009/2010 gli stranieri rappresentano il 15,7 per cento dell’intera popolazione scolastica (dalla scuola per l’infanzia alla secondaria di secondo grado) a fronte del 9,8 per cento della Toscana e del 6,4 per cento nazionale. Si tratta di figli di stranieri che provengono in prevalenza da Albania, Romania e Marocco, seguite da Polonia, Germania e Tunisia. A Borgo San Lorenzo, dove si concentrano gli istituti scolastici di ogni grado e la popolazione residente ha superato quota 18 mila abitanti, gli stranieri, extracomunitari e non, sono poco più del 9 per cento. Uomini e donne regolarmente inseriti nel tessuto sociale, in maggioranza occupati in settori quali la cura degli anziani, l’edilizia e la zootecnia, ma anche professionisti, artigiani e impiegati. Compongono prevalentemente nuclei familiari in cui i figli e la loro istruzione sono di centrale importanza,
La situazione è più complessa per chi proviene da nazioni piagate da violenze e persecuzioni zioni successive, per i quali il peso del retroterra familiare è variabile e l’insuccesso formativo in diminuzione. “In generale, la formazione dei figli è al centro del progetto migratorio e la scuola resta un indicatore di integrazione e un passaggio strategico per la cittadinanza. Di tutti. Credo che le politiche pubbliche siano ormai in grado di essere trasversali avendo cura di tutti i soggetti che di cura hanno bisogno, nell’ottica di conseguire parità di accesso e di opportunità” spiega Maria Frati, la responsabile del Cred che
MANUELA 42 anni, operaia e mediatrice
HAYAT 42 anni, mediatrice culturale
MUSLI 43 anni, artigiano
“L’istruzione è un passaggio fondamentale”
“Occorre lavorare sulle realtà più chiuse”
“La comunità ci ha sempre rispettati”
“Faccio laboratori interculturali nelle scuole, dove porto la conoscenza del mio paese che è il Marocco e, dalla mia esperienza, posso dire che i ragazzi hanno molta facilità ad aprirsi e conoscere le diversità culturali. La scuola è fulcro della capacità di inserimento, e le famiglie di origine straniera, in larga parte, sono consapevoli del suo ruolo fondamentale. Pertanto credo che sia necessario continuare a lavorare con costanza su quelle situazioni di provenienza, familiare e culturale, più problematiche e che si dimostrano più chiuse”.
“I miei figli? Per il momento studiano con impegno e voglio che continuino a farlo. La scuola è una parte fondamentale per il loro presente e per il loro futuro. Non solo, e più semplicemente, è anche un’importante occasione di confronto con i coetanei, un contatto necessario per tutta la loro formazione. Ci sentiamo di appartenere a questa comunità che sempre ci ha trattato con grande rispetto”.
Foto Giancarlo Barzagli
“Credo molto nella capacità della scuola di creare occasioni di confronto e scambio tra culture. Durante i miei laboratori interculturali incontro sempre molto interesse per il paese di cui racconto, la Romania. La scuola è un passaggio fondamentale per il superamento degli stereotipi e per il processo d’integrazione. Sono convinta dell’importanza dell’istruzione dei nostri figli per la crescita complessiva e per il loro futuro in Italia”.
Foto Giancarlo Barzagli
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Borgo San Lorenzo
Ancora un mesetto e sarà pronta la pista ciclopedonale tra l’ospedale e il polo scolastico, mentre si lavora per definire il progetto per sistemare l’area esterna delle elementari di via Leonardo da Vinci PISTA CICLOPEDONALE, IL VIA A MAGGIO Proseguono i lavori di realizzazione della pista ciclopedonale di collegamento tra l’ospedale ed il polo scolastico che termineranno entro il mese di maggio. GARA PER I LAVORI ALL’EX PRETURA E’ in corso la gara per l’affidamento dei lavori di ampliamento e miglioramento sismico dell’edificio ex pretura di Via A. Moro, sede della scuola materna “Collodi” e del corso di laurea in Infermieristica. INIZIATI I LAVORI PER IL CAMPETTO DI SAGGINALE E’ in corso di definizione il progetto per la sistemazione dell’area esterna della scuola elementare di via Leonardo da Vinci e sono iniziati i lavori di completamento del campo sportivo di Sagginale, consistenti nella realizzazione dell’impianto di illuminazione. RESTYLING PER L’EX SCUOLA RAZZUOLO Sono in corso i lavori di ristrutturazione dell’ex scuola di Razzuolo per la realizzazione di due alloggi di edilizia residenziale pubblica e dell’ambulatorio medico e quelli di ristrutturazione dei locali al piano sottostante la ex biblioteca di Ronta, per la realizzazione di altri due alloggi di edilizia residenziale pubblica.
dal 2007 segue il Progetto Pia, un programma di sostegno agli alunni per la prevenzione della dispersione scolastica rivolto agli immigrati, ma non solo. Su questo fronte, però, l’inserimento e il proseguimento degli studi alle superiori per i ragazzi nati da genitori stranieri resta un percorso più difficile, e restano in gran parte esclusi dall’accesso al liceo: quello di Borgo San Lorenzo conta appena l’8,7 per cento di studenti stranieri iscritti, contro il 16,2 per cento di iscritti al professionale. Complessa, infine, è la condizione
dei tanti bambini e ragazzi, e delle loro famiglie, che provengono da situazioni di violenza e persecuzione nei paesi di origine. Proprio a Borgo esistono alcune strutture di accoglienza a loro rivolte, il villaggio “La Brocchi” e la casa d’accoglienza “Madre dei Semplici”, che nel corso degli anni hanno ospitato complessivamente 300 persone, tra cui 140 bambini, provenienti da diverse parti del mondo, a seconda della geopolitica e dei conflitti in atto. E proprio in Mugello fa tappa un’iniziativa di rilievo nazionale. La proposta di leg-
ge - bipartisan poiché firmata da Fabio Granata del Pdl e da Andrea Sarubbi del Pd - per la riduzione da 10 a 5 anni per ottenere la cittadinanza e il passaggio dallo “ius sanguinis” allo “ius soli” ossia il diritto alla cittadinanza per essere nati sul territorio dello stato italiano, per i figli di genitori legalmente soggiornanti e residenti in Italia da 5 anni. Proposta che sarà illustrata e discussa a Borgo San Lorenzo, il 16 aprile, con la collaborazione dell’Associazione Progetto Accoglienza e su iniziativa del Comune borghigiano.
La multietnicità tocca in questa area picchi più alti rispetto alla media toscana (ferma a poco meno del 10 per cento) e a quella nazionale, assestata al 6,4%. Alle superiori, però, i ragazzi arrivati da altri Paesi hanno difficoltà ad intraprendere percorsi liceali
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il giornale del tuo Comune
L’INTERVISTA. Edoardo Braschi, autore del libro “Lavoravo alla Todt. La costruzione della Linea Gotica nel Mugello”
Quelli che a Salò preferirono la Todt Sara Casini
stimonianza ho fatto un’intervista iniziale e una seconda in cui ho precisato alcuni aspetti e ne ho approfonditi altri. La ‘sbobinatura’ (come si sarebbe detto una volta) è stata particolarmente laboriosa e la fase successiva di ricostruzione narrativa e logica del testo altrettanto lunga e impegnativa”. Cosa ti ha più colpito dei loro racconti? “Gli aneddoti (quelli che oggi noi chiameremmo ‘sketch’) e le situazioni che si venivano a creare fra i lavoratori sono sicuramente gli aspetti che mi hanno colpito di più, ma anche il loro modo di raccontare è stato particolarmente interessante. Il motivo principale per cui si arruolarono nella Todt fu di evitare l’arruolamento nell’Rsi. Altri motivi erano il compenso e la possibilità di rimanere vicino a casa e alla propria famiglia. Si sentivano in qualche modo più protetti”. Il tuo libro si è collocato all’interno delle iniziative per la Giornata della Memoria. In questo contesto, la tua giovane età sembra smentire il luogo comune che i giovani non siano più interessati ad uno dei momenti più importanti della nostra storia. Ti risulta ci sia lo stesso interesse presso i tuoi coetanei? “Indubbiamente, nella mia generazione e soprattutto in quelle più giovani, ma anche in quelle di qualche anno meno giovani, c’è un generale disinteresse per la storia del nostro paese perché è vista come puro accademismo. Ma forse, ancora più pericolosa è la leggerezza e la superficialità con cui si affrontano, si conoscono e si giudicano determinati eventi e periodi storici: e una società poco attenta, per usare un eufemismo, non aiuta assolutamente. Devo dire però che, almeno per la mia esperienza, ho incontrato anche molti giovani che si sono dimostrati interessati alla mia ricerca e molto contenti di aver potuto conoscere questa realtà storica”.
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enticinque anni, borghigiano, ex studente del Liceo Giotto Ulivi, oggi iscritto a Storia contemporanea a Firenze, Edoardo Braschi e già autore di un libro pubblicato e promosso grazie all’Università dell’Età Libera e al Comune. Il titolo è “Lavoravo alla Todt. La costruzione della Linea Gotica nel Mugello” (Protagon Editori) e il libro raccoglie 15 storie di altrettanti protagonisti che, dopo l’8 settembre del 1943, scelsero di evitare l’arruolamento forzato nell’esercito di Salò lavorando alla Todt, l’organizzazione tedesca che reclutava manodopera per la costruzione delle postazioni difensive sulla Linea Gotica. Una storia particolare e poco conosciuta che racconta di chi fece una scelta in qualche modo “collaborazionista”. Cosa ti ha spinto a narrare di questa vicenda? “Volevo svolgere una ricerca in un ambito ancora ‘vergine’ che, quasi mai, aveva ricevuto l’attenzione che si meritava. Ho cercato di completare, nel possibile e nel mio piccolo, la memoria di una generazione per un’esperienza così centrale per la nostra storia. Ho fatto ricerca storica senza preconcetti ma con la mente sgombra da qualsiasi impostazione, creandomi pian piano le considerazioni che ho riportato nel libro”. Come hai svolto l’intera ricerca e coinvolto i protagonisti? “Ho usato il metodo dell’intervista che direi essere particolarmente difficile, perché prima di tutto ho dovuto preparare un questionario articolato, preciso e allo stesso tempo semplice. Ho cercato di imparare velocemente come sottoporre le domande all’intervistato. Per ogni te-
Edoardo Braschi (Foto di Paolo Marini)
L’ANNUNCIO Sarà più chiara. Novità anche per i pagamenti
Publiacqua, cambia la bolletta
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ollette indecifrabili addio. A partire dai prossimi giorni, nelle case dei circa 300mila cittadini serviti da Publiacqua arriverà la nuova “Bolletta amica”, fresca di un restyling realizzato nel nome della massima trasparenza. I dati essenziali dell’utente raggruppati in due colonne, con indicazione precisa sugli importi dovuti, riepilogo di tariffe e metodi di determinazione della spesa, date delle letture del contatore e dell’invio della bolletta successiva. Sul retro, il dettaglio del fatturato, la situazione dei pagamenti precedenti e le specifiche relative al servizio e al regolamento. L’utente sarà inoltre messo in allarme in caso di consumi anomali dovuti a perdite o guasti dell’impianto o di mancato pagamento di fatture precedenti. Colori e caratteri tipografici diversi metteranno in evidenza tutte le informazioni essenziali. Novità anche sul fronte dei pagamenti: da questo mese sarà infatti possibile effettuarli in tutte le tabaccherie e ricevitorie del circuito Lottomatica, e presto anche online o alle casse per il pagamento au-
tomatico installate agli sportelli dell’azienda. Trasparente, chiara, ricca di informazioni. Ma ciò che più interessa le famiglie è certamente il suo costo. “La nostra – spiega il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis – è una bolletta leggera. Nel 2009 le famiglie dell’area di Publiacqua hanno consumato mediamente 117 metri cubi d’acqua ciascuna, pari a 250 litri al giorno per persona. Il costo medio delle bollette è stato di 217 euro annui, circa 4 euro a settimana, più o meno la stessa cifra spesa per l’acquisto di acqua minerale in /A.T. bottiglia”.
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Borgo San Lorenzo
L’EVENTO. Il 9 maggio in piazza Dante musica dalle 15 alle 23 a sostegno dell’Unicef
Un maxi concerto ai “giardini” Letizia Martino
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iazza Dante, undici band e un’iniziativa di solidarietà. Sono questi gli ingredienti fondamentali del concerto in programma il 9 maggio a Borgo San Lorenzo. La giornata prenderà il via alle 15 con l’esibizione dei primi gruppi musicali che si avvicenderanno sul palco fino alle 23. Il concerto è voluto e organizzato dall’Associazione Amici delle Biblioteche e dallo Shamerock Pub, il tutto in collaborazione con il Comune borghigiano. “Abbiamo voluto replicare l’esperienza dello scorso anno che è stata davvero molto positiva – fanno presente i ragazzi degli Amici delle Biblioteche – sia in termini di partecipazione del pubblico sia per la finalità, che era la raccolta fondi per i terremotati dell’Abruzzo”. Una volontà di aiuto emersa in seguito ai drammatici racconti di cronaca di quei giorni: “L’idea, insieme agli altri partner organizzatori, ci venne in maniera molto spontanea così come è successo quest’anno. La raccolta fondi questa volta è in favore del programma Unicef ‘Una scuola per tutti’ (www.unicef.it). Noi passiamo gran parte della giornata in biblioteca, a studiare per gli esami universitari, e abbiamo voluto ricordare che in altri paesi del mondo il diritto allo studio non è affatto acquisito e che spesso mancano strutture e competenze adeguate per la scolarizzazione, a partire da quella primaria”.
SUL LAVORO
I CAFFÈ SCIENZA DI VILLA PECORI Proseguono le iniziative culturali a Villa Pecori Giraldi con “Cosa c’è tra la vita e la morte?”, il caffè scienza dedicato al tema della sviluppo delle biotecnologie e dei principi etici, in programma per il 18 aprile dalle ore 17.30 alle 20. Il 25 aprile, stesso orario, l’appuntamento è con la canzone d’autore di Luca De Nuzzo, vincitore del Premio De Andrè nel 2004 e finalista del Premio Tenco nel 2009. VIAGGIO IN SARAHAWI PER I RAGAZZI DEL GIOTTO ULIVI “Un PerCorso... con il popolo Saharawi” è il nome del progetto di formazione e solidarietà nato con il patrocinio della Provincia di Firenze e la collaborazione di alcune scuole superiori, tra cui anche il liceo “Giotto Ulivi” di Borgo San Lorenzo. Un percorso che ha portato i giovani studenti a conoscere la difficile situazione della Repubblica Araba Saharawi Democratica, attraverso un percorso di formazione in classe e un viaggio, nei Campi Rifugiati del Popolo Saharawi, dal 3 al 10 aprile 2010. Ad affiancare i ragazzi sono stati i “motori” del progetto, Sandra Gualtieri, Nadia Berti ed il ciclo-nauta Marco Banchelli che hanno anche fatto da “guida” a un gruppo di “ciclisti di pace” a sostegno dello stesso “PerCorso” dei ragazzi.
L’importanza della raccolta fondi in favore dei milioni di bambini che non hanno aule e materiale didattico si affianca anche all’opportunità di offrire, così come è accaduto per il concerto per l’Abruzzo, “un’occasione per riflettere e trascorrere insieme una giornata in musica – proseguono i ragazzi – Sono momenti graditi e importanti per tutta la nostra comunità che, lo scorso anno, si è dimostrata attenta e che molto ha apprezzato l’iniziativa, vista l’ampia e allegra partecipazione di tanta gente, i giovani ma anche i meno giovani, comprese le famiglie con i bambini”. Un momento di incontro, dunque, in uno dei posti più
frequentati di Borgo, i “giardini”, che da sempre sono luogo di socializzazione e che sempre più vogliono stare al centro della vitalità cittadina. Grazie alla collaborazione di tutti, aggiungono gli Amici delle Biblioteche: “Dobbiamo ringraziare i commercianti che hanno reso possibile l’evento dello scorso anno, e tutti gli altri partner organizzativi”. A partire dal gestore del pub che, anche quest’anno, si occuperà dell’organizzazione per la somministrazione delle bevande, mentre alla parte gastronomica – novità di questa edizione – penseranno gli studenti dell’indirizzo alberghiero del Chino Chini.
CORSI DI FORMAZIONE
Sicurgest a partire dal 1997 ha effettuato specifici corsi di formazione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro a circa 4100 addetti di vari produttivi (metalmeccanico, edilizio, agricolo, industria della plastica, artigianato) e in materia di igiene alimentare a circa 4700 addetti di aziende alimentari. Come Agenzia Formativa Accreditata dalla Regione Toscana, Sicurgest S.r.l. ha programmato nel proprio catalogo corsi i seguenti eventi formativi: • Corsi per addetti delle aziende alimentari ai sensi DGRT 559/2008: - Addetti attività semplici (8 ore) - Responsabili attività semplici (12 ore) - - Addetti attività complesse (12 ore)
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MERCATO DELLA FILIERA CORTA Frutta e verdura di stagione e a “chilometri zero”: si trovano a Borgo San Lorenzo (piazzale del Parco della Misericordia) tutti i mercoledì pomeriggio dalle ore 14,30 alle ore 19. In vendita ci sono i prodotti del Mugello, direttamente dalle aziende agricole della zona associate a Consorzio InMugello, Coldiretti e Cia. Info: tel. 055 849661. vent’ANNI DI ARTISTICA MUGELLO Buon compleanno Artistica Mugello! La storica società sportiva mugellana festeggia quest’anno i suoi primi 20 anni di vita: il 6 maggio a partire dalle ore 19.30 presso l’area feste del Foro Boario. Nata nel 1990 grazie alla passione e all’intraprendenza di un gruppo di genitori e alla capacità dell’insegnante Paola Morara, ad oggi rappresenta una realtà sportiva importante per il Mugello con circa 650 bambine iscritte e una vasta gamma di attività amatoriali, pre-agonistiche e agonistiche (per i primi passi e fino a adolescenti e adulti) seguite da istruttrici qualificate. Molti i risultati e le soddisfazioni in questi 20 anni di attività.
- Responsabili attività complesse (16 ore) - Aggiornamento addetti attività alimentari (4 ore) - Aggiornamento responsabili attività alimentari (8 ore) • Corso per addetti al Pronto Soccorso: • Corso per addetti al Servizio Antincendio: • Corso per Datori di Lavoro RSPP • Corso per preposti • Corso per carrellisti • Corso per esposti a rischi specifici dell’attività: - Agricolo-forestale - Meccanica - Alimentare - Edilizia • Corso per esposti a rischio chimico • Corso per esposti a rumore • Corso per esposti a vibrazioni meccaniche
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Aprile 2010
il giornale del tuo Comune
L’ASSOCIAZIONE. A Borgo la Federconsumatori raccoglie richieste e reclami su bollette, servizi, polizze
Uno sportello per chi vuole vederci chiaro Tra maggio 2008 e febbraio 2010 sono state circa 320 le persone che hanno chiesto aiuto: in totale sono state aperte 191 pratiche, riguardanti soprattutto la telefonia Letizia Martino
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alla lettura delle bollette, a chiarimenti su polizze assicurative di vario tipo. Da contestazioni per servizi pagati ma non resi, a casi di mala sanità. Sono queste le richieste o i reclami che arrivano ogni settimana allo sportello Federconsumatori di Borgo San Lorenzo, aperto dal 2008. Una delle tante associazioni nate in Italia per fornire informazioni e assistenza ai cittadini che hanno voglia di vederci chiaro nel vasto panorama dei consumi di ogni giorno. Allo sportello borghigiano, nel periodo tra maggio 2008 e febbraio 2010, sono state circa 320 le persone che hanno chiesto aiuto, portando all’apertura di 191 pratiche che hanno prevalentemente riguardato il settore della telefonia. Ben cento gli utenti (il 52 per cento del totale) che hanno lamentato malfunzionamenti, ritardi o errori nel conteggio del consumo da parte dei gestori dei servizi telefonici, che ormai comprendono quasi sempre il servizio per la navigazione in Internet: “Ragione per cui ci sono sempre più giovani che si rivolgono a noi” spiega l’avvocato Enrico Bettini, che presso lo sportello si occupa della consulenza legale. “L’utenza è variegata come varie sono le problematiche che ci vengono poste” prosegue il presidente dell’associazione borghigiana Giuseppe Notaro che ha raccolto i dati dei primi due anni di attività. Emerge che, dopo la telefonia, a far la parte del leone sono i servizi elettrici e per la fornitura di gas che rappresentano più del 10 per cento delle pratiche attivate, a pari merito con i consumi di vario genere che includono, ad esempio, problemi con le garanzie di acquisto. Quasi il 9 per cento delle pratiche, invece, ha riguardato il settore delle banche, assicurazioni e finanziarie che, con lo sviluppo del credito al consumo, sempre più sono parte integrante della
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nostra quotidianità. Seguono poi le pratiche avviate nei confronti del gestore del servizio idrico (6,28 per cento) e quelle indirizzate ad enti pubblici e alla sanità (5,24 per cento). Complessivamente il numero delle persone che hanno chiesto supporto allo sportello è superiore rispetto al numero delle pratiche avviate: “Le persone che arrivano qui hanno bisogno di assistenza e di indicazioni sul percorso da intraprendere, magari per ottenere un indennizzo o semplicemente per capire se e come poter far rivalere i propri diritti di consumatore” spiega Notaro. Dall’ultimo aggiornamento dei dati, nel 2009, emerge che 45 sono state le pratiche risolte direttamente dallo sportello, 23 quelle risolte da Federcosumatori tramite conciliazione e 61 quelle ancora aperte. “In base alla materia e al valore dell’eventuale risarcimento, si può passare attraverso la conciliazione che, ad esempio, per la telefonia è obbligatoria, oppure, in altri casi, arrivare fino in tribunale” chiarisce l’avvocato Bettini. Come molte altre associazioni per la tutela dei diritti del consumatore, anche Federconsumatori di volta in volta si rende promotrice di iniziative. Tra le ultime in programma quella per l’abolizione dell’Iva dalla Tia: “Per richiedere una piena applicazione alla sentenza della Corte Costituzionale n° 238 del 24/07/09 che ha ritenuto illegittima l’applicazione dell’Iva sulla Tia (Tariffa di Igiene Ambientale) da quando è stata istituita” si legge nell’informativa di Federconsumatori che chiede “l’immediata cessazione dell’applicazione dell’Iva sulle fatture, e la restituzione agli utenti delle somme indebitamente versate finora per l’applicazione dell’Iva”. Prosegue, infine, anche la raccolta di firme a sostegno della delibera regionale 638 del 2009 per la gestione unica degli interventi chirurgici e dei tempi massimi di attesa.
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Aprile 2010
L’INCHIESTA/1. Il 2010 si annuncia come un anno di grave crisi occupazionale. Ma non per tutti
Quando a mancare sono i lavoratori Esistono professioni dove gli sbocchi ci sono, e dove per le aziende reperire personale non è facile: dagli infermieri agli elettricisti, passando per gli addetti al turismo. Per i diplomati assunzioni tre volte superiori rispetto ai laureati Riccardo Bianchi
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nfermieri, educatori, ingegneri specializzati, ma anche elettricisti, amministrativi e lavoratori del turismo. Il 2010 si annuncia come un anno di grave crisi occupazionale per la Toscana, ma ci sono ancora delle professioni dove gli sbocchi lavorativi non mancano, anche se bisogna cercarli un po’. I dati Unioncamere, infatti, dicono che le aziende della provincia di Firenze nel 2009 hanno registrato circa la metà delle assunzioni a tempo indeterminato del 2008: da 17.090 a 9.340. Nonostante questo, per alcune categorie reperire personale non è stato facile. Su tutti gli infermieri, perché, come spiega il presidente del collegio fiorentino, Gianfranco Cecinati, “il numero chiuso dell’università non risponde alle esigenze delle aziende, pubbliche e private”. Seguono a ruota gli insegnanti di scuola materna e gli educatori professionali, figure sempre più legate al mondo delle cooperative. “C’è grande richiesta di servizi sociosanitari e educativi - spiega Stefano Meli, presidente di Confcooperative - non mancano lavoratori preparati, quanto quelli motivati”. Tra gli universitari, solo gli ingegne-
ri (soprattutto meccanici) sono richiesti, ma, come tutte le associazioni di categoria specificano, spesso le aziende richiedono profili molto precisi, esperti iperspecializzati. Insomma, una laurea non vuol dire lavoro immediato. Anzi, dall’ultimo Rapporto sul lavoro dell’Irpet sembra che Firenze, nonostate stia meglio del resto della Toscana, abbia un tessuto produttivo poco avanzato. L’alta tecnologia non è di casa sulle rive dell’Arno, e i laureati, specialmente quelli giovani, appena usciti dall’università, o fuggono in altre zone d’Italia e all’estero, oppure, come conferma la ricercatrice Lara Antoni, “si adattano a qualifiche e a stipendi più bassi di quelli che la laurea dovrebbe portare”. Va molto meglio, invece, per i diplomati, le
Nell’artigianato non c’è ricambio generazionale: non si trovano più sarti, falegnami e panettieri
cui assunzioni sono state tre volte superiori a quelle degli universitari. In cima alla classifica ci sono quelli usciti dagli istituti commerciali, seguiti dal turistico. Anche dalla Confesercenti ammettono che, per quanto i turisti siano calati, mancano profili professionalmente formati nella ristorazione, come cuochi o sommelier, e nell’accoglienza turistica. Specialmente serve gente che parli molto bene le lingue. Nel commercio e nell’artigianato, come già raccontato da Il Reporter nel mese scorso, manca il passaggio generazionale: non si trovano più panettieri, macellai, ambulanti di generi alimentari. Secondo la Confartigianato i più introvabili sono i falegnami, seguiti da pellettieri, vetrai, meccanici ed autoriparatori, carpentieri, parrucchieri ed estetisti, sarti e modellisti, panettieri e pastai, idraulici e orafi. E Firenze sta peggio della media italiana. Un vero esercito di apprendisti mancati, perché i giovani preferiscono un lavoro subito più redditizio, come il call-center, ma che poi non dà grandi sbocchi futuri, non valutando le possibilità di crescita (anche economica) che le professioni artigiani permettono.
Annunci di lavoro
ZooM È tra le attività di cui c’è più richiesta, ma i giovani non vogliono perdersi l’estate. Così restano gli stranieri
C’era una volta il gelataio, quel mestiere che nessuno vuol più fare
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e gelaterie rimangono aperte da metà marzo (i più coraggiosi da febbraio) a ottobre, al massimo novembre. È la stagione, che richiede lavoratori stagionali. Ma trovarli già preparati e volenterosi è così difficile che ormai c’è chi si è adattato a prenderli fissi. “Sono vent’anni che faccio il gelatiere e ogni anno ho avuto gli stessi problemi - racconta Sandro Lazzeri, presidente di Confartigianato gelatieri e tra i fondatori di Gelatando - ogni volta dovevamo ritrovare gente nuova e perdere uno o due mesi a formarli. Poi qualcuno a luglio si stanca e va via, perché vuole andare al mare ad agosto o per-
ché, come ci è successo due anni fa, non vuole lavorare la sera. Perciò ci siamo decisi a prendere a tempo indeterminato due ragazze. Paghiamo di più, ma ci togliamo il pensiero. Ormai lo fanno in tanti”. Il problema è comune. I giovani non vogliono perdersi l’estate, qualcuno inizia, ma lascia a metà e gli unici disponibili sono gli stranieri. Gli annunci di “cercasi commessa” si sprecano, vanno da Santa Croce all’Affrico, e tutti chiedono una ragazza già esperta. “Con i lavori della tramvia abbiamo visto dimezzare il lavoro e di dipendenti ora non ne cerchiamo - racconta Stefano Trentanovi, di Righi in piazza
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Batoni - ma per anni ci siamo scontrati con queste difficoltà e quasi tutti i colleghi le hanno anche adesso” A Firenze sono 67 le gelaterie artigianali, 124 in provincia. Fatti due conti, un bel po’ di posti. “C’è il problema che è un lavoro solo stagionale, ma anche che molti pensano sia facile - spiega Simone Bonini di Carapina, in piazza Oberdan, che ora ha aperto anche una ‘succursale’ in via Lambertesca - bisogna saper trattare con i clienti, consigliarli. Molti dopo poco se ne vanno. Certo, loro devono accettare di andare in ferie a gennaio, ma il datore di /R.B. lavoro deve saperli gratificare”.
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L’INCHIESTA/2. Tante le difficoltà che frenano un settore considerato il volano dell’economia
il futuro è verde (ma il presente no) in toscana creati 5mila posti nel campo delle energie rinnovabili in 4 anni, ma burocrazia e regolamenti urbanistici non aiutano. E per molti questo potrebbe essere lo sbocco per i cassaintegrati Riccardo Bianchi
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n investimento di oltre 679 milioni di euro e 5mila nuovi posti di lavoro creati tra il 2007 e il 2010 solo nel campo delle energie verdi. Sono i dati snocciolati dalla Regione Toscana nel corso degli ultimi Green Days, le giornate per l’ambiente del novembre scorso. Un annuncio che sembra dire che anche in Toscana il futuro è verde, nel senso energetico del termine. La realtà, però, non lo è altrettanto. I regolamenti urbanistici troppo rigidi, la burocrazia assillante, ma anche una certa improvvisazione di qualche azienda, stanno frenando proprio quel settore che è considerato il volano dell’economia, tra i pochi a poter far ripartire l’Italia dopo la crisi. “Molti dei comuni fiorentini, e toscani, non permettono l’istallazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti perché rovinano il paesaggio”, spiega Sauro Ballini, presidente dell’Unione impiantisti della Cna provinciale. “Firenze è inflessibile. Si può anche capire per il centro storico, ma per la periferia no. In altri è difficile installarli addirittura sui tetti delle fabbriche; servono mille fogli, che chiedono tempo e soldi”. Un disincentivo che fa male, “perché negli ultimi anni le imprese di impiantistica che hanno puntato sulle rinnovabili sono cresciute anche del 20, mentre chi è rimasto sul classico è crollato del 15%”. E, insieme
ai bilanci, anche gli organici sono aumentati. Servono ingegneri e periti elettrotecnici, ma anche gli edili, per le strutture di sostegno degli impianti. Secondo molti, le rinnovabili potrebbero essere lo sbocco per molti cassaintegrati delle aziende della meccanica. Così è successo all’Electrolux di Scandicci, dove dalla produzione di frigoriferi si è passati a quella di pannelli fotovoltaici. E a insegnare il mestiere ai lavoratori ci penserà l’azienda di Carlo Chellini, che sempre a Scandicci sta preparando un grande impianto su un terreno da 120mila metri quadrati: “La crisi si sente - racconta - ma soprattutto manca, a tutti i livelli, la volontà politica”. “Parlare di nuova occupazione è difficile - spiega Alfredo degl’Innocenti, presidente di Energycoop - sicuramente se gli impianti aumentano, dovranno essere mantenuti e ci sarà bisogno anche di altri elettricisti, ma esperti nel campo. Certo che se le banche non danno finanziamenti, le aziende non compreranno i pannelli”. Nel frattempo, però, si è creato anche indotto, fatto di piccole società e studi professionali, come quello di progettazione dell’ingegnere Roberto Giberti: “Le commesse ci sono e aumentano ci racconta - il problema è che anche per un impianto familiare ci vogliono sei mesi a causa delle pratiche. Alla fine molti rinunciano”.
iL CaSo Nata nel ‘99, vanta ora dieci dipendenti e un fatturato di 20 milioni. “E assumeremo ancora”
L’azienda che da Pontassieve vende pannelli in mezza europa
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a Pm Service, azienda di Pontassieve, si occupa soltanto di acquistare e rivendere pannelli e materiale fotovoltaico. Niente impianti, niente progetti. Quando è nata, nel ‘99, vendeva pochissimo. A dieci anni da quella data, il fatturato ha toccato i 20 milioni di euro, ha dieci dipendenti e ha iniziato a vendere anche in Germania, Olanda, Belgio e Spagna. “I mercati esteri sono più reattivi - spiega uno degli amministratori, Andrea Parrini - i nostri regolamenti comunali sono troppo restrittivi”. La Pm è divisa in tre settori: uno commerciale, uno amministrativo e uno tecnico, per assistere i clienti: “In
tutti e tre abbiamo preso giovani diplomati, li abbiamo formati sulle rinnovabili e ancora oggi continuano a seguire corsi di formazione per specializzarsi sempre di più”. Oltre alla burocrazia, Parrini critica quelle società che non hanno investito nella professionalità: “Con l’arrivo delle tariffe agevolate per rivendere l’energia prodotta, in tanti si sono buttati nel settore, anche improvvisando. A volte a montare o rivendere i pannelli sono idraulici o tecnici dei condizionatori, e il servizio ne risente”. Secondo Parrini, però, questo è un settore che può trainare l’economia. “Nel 2010 puntiamo a raddoppiare
il fatturato, anche perché le richieste dall’estero aumentano e forse non riusciremo a rispondere a tutte. Basti pensare che ci riforniamo dalla Power One di Terranova Bracciolini, che l’anno scorso ha prodotto pannelli per 450 Mw e quest’anno ha domande per 2.000 Mw”. Anche l’occupazione, ovviamente, ne risentirà positivamente: “Noi sicuramente prenderemo altre persone, una nel reparto tecnico e una in quello commerciale. Ma il discorso dovrebbe valere anche per gli altri, perché il momento è buono. L’energia verde potrebbe essere un volano /R.B. per il paese e per Firenze”.
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tendenze
Aprile 2010
NUOVI MESTIERI. Dalle guarnizioni al giardinaggio, c’è chi fa dei lavoretti domestici un vero impiego
Professione marito. In affitto imbranati, impegnati o semplicemente
combenze di manutenzione che abbiamo sempre meno voglia di fare. Finché non si sconfina negli interventi più consistenti. In tal caso meglio chiamare un professionista del settore, lo stesso “coniuge in prestito” ha pronta una lista di consigli. O trovarsi un marito vero che lo faccia per noi.
incapaci di impugnare chiavi inglesi e brugola (o ago e filo)? il “pronto soccorso” per i piccoli grandi guai quotidiani trova sempre più clienti. Principalmente single, tra i 30
in REtE
e i 40 anni, con poco tempo a
Solidarietà in “rosa”
disposizione da dedicare alla casa
e la mamma si condivide online
Paola Ferri
B
ei tempi quelli in cui ti potevi rivolgere all’uomo di casa e quello ti sapeva aggiustare tutto, dal piccolo guasto alla lavatrice, alle ante del pensile che non stanno più in squadra, al cambio delle gomme dell’auto. Vuoi per l’aumento di famiglie con un solo genitore, vuoi per il tempo sempre più sfilacciato tra i mille impegni della giornata, chi te le cambia più le guarnizioni del lavello? A volte poi capita che un uomo di casa non ci sia neanche. Ma lo si può prendere a noleggio. E’ l’idea di “Marito in affitto”, un marchio nato nel 2007 nel nord Italia e dall’anno successivo esportato in tutto il paese, oltre che in Francia Germania. A Firenze è sbarcato il mese scorso, quando Giovanni Monello, antellino di 53 anni, ha deciso di affiancare al lavoro di geometra (e di edicolante) la passione per il bricolage. E mettere sul mercato le sue competenze in campo domestico. Il servizio è pensato per togliere dai pasticci giovani e non più giovani signore alle prese con una serie di piccoli lavoretti che in genere verrebbero delegati al sesso forte. Ma a chiamare Giovanni non sono solo donne. “Principalmente single – spiega Monello – tra i 30 e i 40 anni. Si tratta di persone che vivono da sole, lavorano e hanno poco tempo per dedicarsi a queste incombenze, ma vantano un reddito medio-alto”. Anche se, assicura il “marito in affitto”, il servizio è uno di quelli che fa risparmiare. La tariffa dipende naturalmente dal tempo speso e dal tipo di richiesta del cliente, ma il vantaggio sta nel fatto di non dover chiamare tre o quattro professionisti diversi (con relativi costi anche della sola uscita) per risolvere questioni di poco conto. Dal giardino alla cucina, dalle tubature allo stuccaggio delle pareti, ce n’è per tutti gli imprevisti quotidiani, con qualche tocco in più che fa
E per le incombenze tipicamente femminili entra in gioco un pool di esperte del settore
C’
sempre curriculum. “Essendo principalmente un geometra – continua Giovanni – posso anche progettare impianti di irrigazione o prendere le misure delle stanze, con tanto di elaborazione della mappa della casa”. Oppure offrire consulenza su preventivi che ai profani possono apparire oscuri. Come quelli per i lavori condominiali, o - ancor peggio per il gentil sesso - quello del meccanico, pressoché scritto in un’altra lingua. Ma non solo una spalla per le donne, dicevamo. La ditta offre anche lavoretti tipicamente femminili. E qui entra in gioco il pool di esperte del settore, tra sarte, stiratrici e via dicendo. Insomma un quadro completo di tutte quelle piccole in-
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è chi prende a noleggio un marito e chi cerca il sostegno di una nonna o di una mamma. Dove? Ma in rete, è ovvio. Nel senso che la ricerca parte da lì, ma l’aiuto si concretizza nella vita reale, al di là di schermi e tastiere. Dopo il bike sharing e il car sharing, arriva anche il “Mamma sharing”, letteralmente “madre in condivisione”, servizio pensato per chi necessita di consigli, suggerimenti, ricette o compagnia. Tutto rigorosamente gratuito. “L’intenzione è quella di offrire una rete di solidarietà al femminile – spiega Irene Peretti, responsabile delle relazioni esterne – in un momento di profonda crisi economica come questo”. L’idea nasce a Torino, a novembre dell’anno scorso, e da lì si espande in tutta Italia a macchia d’olio, fino a raggiungere qualche centinaia di iscritti e oltre 200mila visite al portale online. E a formare una rete tutt’altro che virtuale. “Il contatto su internet è solo il punto di partenza – continua la Peretti – per poi incontrarsi e sostenersi a vicenda”. Tra le iniziative in ponte il riciclo dei giocattoli, che ha toccato l’apice sotto Natale. Ma non solo, la rete di genitrici si avvale anche di un gruppo di professionisti (volontari, naturalmente), in grado di rispondere a esigenze specifiche. La maggiore richiesta al momento riguarda la consulenza legale, offerta gratuitamente dall’avvocato matrimonialista Laura Gaetini. Il gruppo può inoltre contare sull’esperienza di un cardiochirurgo, il dottor Danilo Santo. “Ma c’è anche chi cerca consigli più banali - conclude Irene Peretti – ad esempio quanto tempo dopo il parto può ricominciare ad andare in palestra, oppure segnala iniziative sul territorio che possono essere d’interesse per altre madri”. Per fare squadra online e nella vita vera.
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il caso
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EDILIZIA/1. Le oltre 7mila abitazioni Erp non bastano a soddisfare una richiesta sempre maggiore
La grande emergenza delle case popolari Molte famiglie fino a poco tempo fa autosufficienti si ritrovano a barcamenarsi tra liste e graduatorie, e nel frattempo c’è chi decide di farsi “giustizia” da solo occupando gli stabili sfitti. Entro l’estate saranno messi a disposizione 140 alloggi ristrutturati
Luca Serranò
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omento delicato per la residenza popolare fiorentina. Le oltre 7.000 case Erp (edilizia residenziale pubblica) non bastano a soddisfare una richiesta sempre maggiore, mentre gli sfratti per morosità (circa l’80% del totale nel 2009, dati Sunia) contribuiscono ad alimentare
FoCUS L’assessore Fantoni
“Le norme devono essere rispettate”
“N
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on c’è nessuna novità. Si tratta di una procedura esistente già da molti anni, proprio non capisco il perché di questo polverone”. L’assessore alla casa Claudio Fantoni risponde con fermezza alle domande sui bollettini di indennità (dai 130 euro in su) che Casa s.p.a. sta recapitando agli occupanti di alloggi popolari. “Non c’è nessuna regolarizzazione – spiega l’assessore - è un modo per tutelarli da eventuali danni erariali e non certo una sanatoria mascherata”. Il Movimento lotta per la casa, ad ogni modo, fa leva anche su questi pagamenti (oltre che sul generalizzato disagio economico) per chiedere una sorta di moratoria per gli “occupanti senza titolo”, per coloro cioè che in virtù dell’uso indebito di abitazioni popolari sono depennati dalle relative graduatorie. “Le norme devono essere sempre rispettate - ribadisce Fantoni - gli esempi di altre città dimostrano che abbassando la guardia si rischia di alimentare un vero e proprio racket del settore”. Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Simone Porzio del Sunia, che denunciando la lentezza nell’assegnazione degli alloggi e la troppa burocrazia si oppone comunque alle soluzioni “abusive”. “I problemi sono tanti, ma non per questo possiamo abdicare al principio di legalità – dice - è una garanzia per tutti, ricordiamoci sempre che le famiglie che occupano un alloggio Erp impediscono ad altre l’esercizio di un diritto”. Una sorta di “guerra tra poveri” che, purtroppo, va in scena tutti i giorni negli anfratti della residenza popolare fiorentina. “I bollettini di indennità di Casa s.p.a. sono il male minore - conclude Porzio - anche se ci auguriamo la medesima solerzia nella prevenzione e nel/L.S. la lotta all’illegalità”.
il corto circuito sociale innescato dalla crisi economica. Migliaia e migliaia di famiglie, fino a pochi anni fa completamente autosufficienti, si ritrovano oggi a barcamenarsi tra liste e graduatorie, quasi in competizione l’un con l’altra per un tetto sopra la testa. “Serve un intervento dello Stato - spiega l’assessore alla casa del Comune di Firenze, Claudio Fantoni - non scordiamoci che i fondi stanziati in tal senso nel 2007 sono stati anticipati dalla Regione e mai restituiti. Quei soldi sarebbero stati essenziali per fronteggiare al meglio la questione abitativa”. Un chiaro riferimento al piano casa voluto dal centrodestra nel 2008, concentrato più sull’ampliamento delle costruzioni esistenti che su un vero e proprio rilancio dell’edilizia popolare. “Sono state bloccate le risorse messe in campo l’anno prima - si lamenta Simone Porzio del Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari - 550 milioni di euro destinati alla costruzione e al recupero di alloggi. Solo in Toscana sarebbero sorte 1.500 case in più”. Nel frattempo, in molti hanno deciso di farsi “giustizia” da soli, occupando gli stabili sfitti del Comune con “spedizioni” più o meno organizzate. Fenomeno che ultimamente sta prendendo una piega allarmante, con molte effrazioni in locali vuoti o disabitati, e che ben inquadra la commistione di illegalità e miseria cui fa da cornice questa vistosa emergenza sociale. Casa s.p.a., il consorzio di comuni fiorentini che gestisce il patrimonio abitativo, nel tentativo di mettere ordine al problema, invia da tempo i cosiddetti “bollettini d’indennità”, sorta di canone a carico degli occupanti. “L’abusivismo non può essere la risposta - dice Claudio Fantoni le amministrazioni locali devono farsi carico del problema e agire in fretta. Noi – continua - stiamo andando a velocità doppia rispetto al passato. Entro l’estate metteremo a disposizione circa 140 alloggi ristrutturati ed entro un anno contiamo di arrivare a 450”. Altro intervento previsto è il recepimento della norma regionale sulla morosità incolpevole (quando il canone di affitto è superiore al 30% del reddito), figura giuridica che consente l’accesso alle graduatorie Erp. Gli stessi bandi, nelle intenzioni dell’assessore alla casa Claudio Fantoni, avranno tempi dimezzati. “Il prossimo – conferma - sarà a fine 2010”.
I bandi avranno tempi dimezzati. Il prossimo sarà alla fine dell’anno
il caso
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EDILIZIA/2. Dal centro storico alla periferia, le strutture non utilizzate sono sparse un po’ ovunque
intanto la città è piena di spazi vuoti Riccardo Bianchi
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an Salvi, l’ex Panificio Militare, Sant’Orsola, ma anche le numerose caserme dismesse. In città gli stabili vuoti non sono pochi e sono sparsi un po’ ovunque, dal centro storico alla periferia. Proprio nel cuore cittadino ci sono due delle strutture più note: l’ex cinema Apollo, in via Nazionale, e l’ex convento di Sant’Orsola, in via Guelfa. Per il primo, chiuso dall’86, nel 2004 il consiglio comunale approvò il piano per farvi nascere un residence, un ristorante, dei negozi e un garage, ma i lavori sono partiti solo l’anno scorso. Sant’Orsola, dopo anni passati impacchettata dalle impalcature, in marzo è andata definitivamente in mano alla Provincia: l’idea è di rendere la struttura al quartiere, con spazi commerciali, un auditorium polivalente, una parte del liceo artistico Alberti e un presidio di polizia. Di proprietà del Comune di Firenze è l’ex Meccanotessile, l’allora Gali di Rifredi. Trentamila metri quadri
che da trent’anni cadono a pezzi. I lavori di recupero, iniziati nel 2003, sono fermi dopo la denuncia dell’azienda arrivata seconda nella gara di appalto. Il sindaco Matteo Renzi ha affermato di volerlo vendere, dicendo di no al centro per l’arte contemporanea. Ancora, però, non c’è niente di sicuro, così come su San Salvi. Nel parco dell’ex manicomio, dove hanno sede molti uffici della Asl, ci sono anche palazzi di proprietà comunale, vuoti. A novembre uscì la notizia che l’amministrazione vorrebbe acquistare tutto il parco per costruirvi un quartiere residenziale. Per ora sono solo parole. Tra le strutture vuote più importanti ci sono anche il rudere delle poste di via del Pratellino, la Manifattura Tabacchi alle Cascine e l’ex Panificio Militare. Queste ultime due hanno, tra i proprietari, la Baldassini Tognozzi Pontello, società al centro delle indagini sullo scandalo della Protezione Civile. Difficile, perciò, ipotizzare una soluzione ve-
Da San Salvi al Panificio Militare, dall’ex apollo alle caserme dismesse: tanti gli immobili in attesa di un futuro e sul cui destino restano molte incertezze
L’ex cinema Apollo
loce per questi edifici. Vi sono poi molti altri palazzi un tempo in mano alla Difesa, poi venduti ai privati e adesso abbandonati: la scuola di sanità militare e la caserma Vittorio Veneto di costa San Giorgio, i depositi di carburanti di Coverciano, la caserma De Laugher sul lungarno della Zecca. Non vanno dimentica-
ti neppure gli stabili teoricamente vuoti ma praticamente no: quelli occupati. Su tutti l’ex Meyer alle Cure, dove si sono insediati alcuni rifugiati politici, il condominio di viale Matteotti, il centro sociale di Firenze Sud, e anche la struttura del Fosso Macinante e l’ex ospedale di Poggio Secco, sopra il Cto: nel pri-
mo, di proprietà del Comune, sono finiti i somali evacuati dalla scuola Caterina da Siena, sul viale Guidoni, dopo l’incendio di dicembre scorso, mentre nel secondo dal 2008, dopo un accordo con la Croce Rossa, risiedono “regolarmente” numerose famiglie straniere che cinque anni prima l’avevano occupato.
L’OPINIONE. Parla Simone Porzio (Sunia)
“Favorire l’affitto, non più l’acquisto” L
a crisi economica c’è e per le famiglie fiorentine ha ripercussioni in tutti i campi, compreso quello dell’abitazione. È quanto è emerso dall’ultimo congresso cittadino del Sunia, il sindacato unitario degli inquilini. Se acquistare una casa costa meno, perché sempre meno persone se la possono permettere, negli ultimi due anni sono saliti i prezzi degli affitti. Simone Porzio, il segretario provinciale, la chiama “rendita di speculazione”. Tanti turisti e tanti universitari sempre alla ricerca, il che porta i proprietari ad alzare le somme. E oggi Firenze è la terza città più costosa d’Italia, dopo Roma e Milano. “Un tempo una giovane coppia prendeva un mutuo, aiutata dai genitori, e si comprava un appartamento - racconta Porzio – oggi, con uno dei due disoccupato, si ritrova nella categoria dei ‘forzati dell’affitto’. Ma quelli che prima erano i ‘forzati dell’affitto’ ora si ritrovano
con rate arretrate da pagare e lo sfratto sulla testa, e cercano case pubbliche che però non ci sono”. A essere cascati in quest’ultima fascia di disagio, dove un tempo c’erano “sbandati” e famiglie sfortunate, oggi sono soprattutto laureati, con stipendi medio-bassi o addirittura senza un’entrata. Oggi le case popolari a Firenze sono poche. Secondo il Sunia servirebbero almeno altri 1.500 alloggi, divisi tra canone sociale e canone proporzionale al reddito. “E bisogna cambiare la legge regionale del ‘96 per l’edilizia pubblica. Per entrare in una di queste abitazioni ottiene più punteggi chi è sotto sfratto, anche perché è finito il contratto, di chi ha un canone alto proporzionato al nucleo familiare e al reddito”. Ma soprattutto, per Porzio, serve un cambio di rotta della politica: “Deve favorire l’affitto, non più l’acquisto della casa: per anziani e giovani al primo impiego /R.B. non c’è alternativa”.
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focus
Aprile 2010
ON THE ROAD/1. Percorsi modificati, sensi invertiti. Ecco quanto ci vuole per viaggiare in città
Valzer della frizione, atto secondo a 12 mesi di distanza Il Reporter è tornato sulle strade di Firenze per capire quanto ci vuole ad attraversarla e per scoprire un blog che suggerisce quando cambiare percorso Caterina Gentileschi
I
l valzer della frizione, così si intitolava l’articolo scritto esattamente un anno fa a proposito del traffico fiorentino. Un articolo che parlava dello stress al volante, dei fiorentini che passano sempre più tempo in coda (esattamente 5 giorni l’anno) e sulla viabilità cittadina che spesso sembra brancolare nel buio. Un anno, e molti cambiamenti dopo, siamo di nuovo a parlare di traffico, cercando di mettere a confronto le strade di ieri e le strade di oggi, tentando di fare una valutazione, seppure approssimativa, della qualità della vita degli automobilisti della bella Florentia. Come tutti sanno, negli ultimi trecensosessantacinque giorni la viabilità fiorentina ha subito dei forti sconvolgimenti, dovuti innanzitutto a due cambiamenti: la pedonalizzazione del Duomo e delle strade limitrofe in primis, inversione di tendenza che ha permesso di respirare ad alcuni dei luoghi più belli della città ma ha catalizzato il flusso di auto su alcune arterie, e l’avvio della linea 1 della tramvia, che ha sconvolto il già precario equilibrio della zona Isolotto/viale Talenti. Cambiamenti calibrati e studiati dai tecnici, che hanno fatto di tutto per non rendere troppo traumatico il risultato all’atto pratico, con risultati talvolta convincenti, tal altra meno. Per capire se davvero gli sconvolgimento del traffico sono stati ben assorbiti dalla città, facendo la tara delle immancabili lamentele degli automobilisti che continuano a rimanere imbottigliati in code infinite. Il risultato non è tanto diverso da quello dell’anno passato. Abbiamo
ripercorso le stesse strade, eccezione fatta per un nuovo percorso “critico”, ovvero quello che separa la stazione di Santa Maria Novella dal capolinea opposto della linea 1 della tramvia a villa Costanza, nel comune di Scandicci. Ci è sembrato quantomeno doveroso inserire nella nostra indagine il percorso parallelo a quello del tram, calcolando tempi, annessi e connessi negli orari di punta e in momenti di normale afflusso. Sembrerà strano ma i tempi si sono dilatati solo di pochi minuti. Tramvia a parte, ci vuole un po’ tempo in più per raggiungere l’aeroporto dalla stazione, essendo cambiata la via di uscita dall’area di Santa Maria Novella (prima si usciva da via Valfonda, adesso da via della Scala),
stesso discorso per il tragitto piazza FerrucciOsmannoro, che risente dei rallentamenti nei dintorni della Fortezza. Sostanzialmente i tempi si sono allungati, ma non in modo sconvolgente come verrebbe da pensare. I cambiamenti sono, ancora adesso, all’ordine del giorno, sia per i lavori sia per adeguamenti, e spostamenti di fermate e tragitti dei mezzi pubblici. Una soffiata per chi vuole essere tenuto costantemente aggiornato su chiusure, interruzioni, strade, lavori e altri argomenti riguardanti da vicino il traffico cittadino. E’ nato da pochi mese il curioso blog di Andrea Margheri, 21enne studente di informatica che si chiama Florencetraffic (http:// florencetraffic.altervista.org/blog/), una specie
di bollettino puntuale, condito da qualche commento sulle news riguardanti le strade fiorentine. Il motivo che spinge un giovane a scrivere un blog sulla strada (e non sui fatti suoi come fa la maggior parte dei ragazzi della sua età) è dettato da un motivo quanto mai semplice. “Vivo vicino alla tramvia e ho visto il cantiere crescere, da qui nasce il mio interessamento all’argomento - spiega il blogger - e ho deciso di farlo perché mi fa piacere pensare che magari grazie al blog qualche persona in più sia informata su quello che succede a Firenze”. D’ora in avanti gli automobilisti fiorentini non avranno più scuse: per essere informati in tempo reale basterà un clic.
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ON THE ROAD/2. Le prove de Il Reporter, per capire quanto è cambiata la viabilità cittadina
Un anno dopo: stesse code stesso stress 2009
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PORTA ROMANA - CASELLO A1 FIRENZE CERTOSA 5KM TEMPO PREVISTO 8MIN EFFETTIVO 18MIN
PORTA ROMANA - CASELLO A1 FIRENZE CERTOSA 5KM TEMPO PREVISTO 8MIN EFFETTIVO 18MIN
STAZIONE SMN - AEREOPORTO TEMPO PREVISTO EFFETTIVO
8KM 17MIN 38MIN
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8KM 17MIN 44MIN
VIALE EUROPA - PIAZZA LIBERTÀ TEMPO PREVISTO EFFETTIVO
5KM 14MIN 28MIN
VIALE EUROPA - PIAZZA LIBERTÀ TEMPO PREVISTO EFFETTIVO
5KM 14MIN 28MIN
STADIO FRANCHI - SASCHALL TEMPO PREVISTO EFFETTIVO
3KM 8MIN 25MIN
STADIO FRANCHI - SASCHALL TEMPO PREVISTO EFFETTIVO
3KM 8MIN 28MIN
STAZIONE SMN - SCANDICCI(VILLA COSTANZA) TEMPO PREVISTO EFFETTIVO
8KM 18MIN 40MIN
I DATI SONO STATI RILEVATI ALLE 18.OO DI UN GIORNO FERIALE AD UNA VELOCITÀ MEDIA DI 45KM/H. I TEMPI PREVISTI SONO QUELLI FORNITI DAL SITO www.viamichelin.it
Il fisiatra risponde GINOCCHIA EFFICIENTI IN TUTTE LE STAGIONI
ruote”. Se la lesione è piccola la sintomatologia sarà soprattutto il dolore, a stare in piedi, a fare le scale e ad accovacciarsi, spesso posteriore, sul dietro del È finalmente primavera, lo sportivo che è in noi esce ginocchio. Una lesione più importante potrà portare dal letargo. Biciclette vengono spolverate e messe su anche a versamento (liquido nella cavità articolare del strada, ci cimentiamo in passeggiate più lunghe e più ginocchio) e dolore a riposo. Se la degenerazione del frequenti, chi corre comincia con i buoni propositi per menisco poi ha certe caratteristiche si possono avere l’estate. È il momento in cui le ginocchia possono dei blocchi in flessione, cioè ad un certo punto il darci qualche problema in più dovuto al sovraccarico ginocchio si piega e non si riesce più a stenderlo, in relativo della ripresa dell’attività fisica, dopo un inver- genere per delle ore; o dei cedimenti, ovvero il ginocno un po’ ozioso. Diamo un’occhiata a due problemi chio si piega all’improvviso mentre si cammina ed il soggetto si sente cadere e deve riprendersi al volo. comuni cui può incorrere il ginocchio. Meniscopatie: i menischi hanno la funzione di Sindrome rotulea: per stare in piedi e non cadere giù ammortizzatori e di contenere la rotondità del femore per terra il muscolo quadricipite deve contrarsi e fresulla forma relativamente piatta della tibia per miglio- nare il movimento di flessione del ginocchio che la rare la congruenza di queste ossa e migliorare il movi- gravità produrrebbe. La natura ha messo l’osso della mento del ginocchio. Essendo noi umani bipedi inve- rotula nel tendine del muscolo quadricipite come una ce che quadrupedi i nostri menischi fanno un bel lavo- pelota che spinge all’indietro contro i condili femorali rone durante tutta la nostra vita. Non c’è da stupirsi se (la parte di femore che costituisce il ginocchio) per quindi siano facili all’usura sia in seguito a traumi migliorare l’efficienza di questo meccanismo antigrasportivi, sia per il semplice effetto della gravità. Un vitario. È comprensibile che camminando, correndo e menisco sciupato si crepa e può perdere dei fram- saltando le forze in gioco a questo livello siano ancomenti o dei lembi che tendono a collocarsi al posto ra più importanti che solo stando in piedi. Il punto crisbagliato nel ginocchio ed impedire il movimento tico che riceve il massimo dello stress meccanico è la come un zona di contatto tra la rotula ed i condili femorali. La “bastone tra le forma delle strutture in questione è molto importante:
la rotula è una specie di palla che scorre tra i condili femorali che sono una specie di canale. I vari fasci del muscolo quadricipite hanno il compito di guidare armoniosamente la palla al centro del canale, senza farla sbattere troppo ne contro un lato ne contro l’altro. Purtroppo a volte questa capacità di guida armoniosa si perde e la rotula è troppo sollecitata su un lato e comincia ad infiammarsi e a dolere. Ovviamente il carico di lavoro richiesto è critico nell’innescare questa sintomatologia e l’inizio della stagione più attiva può scatenare il problema. In entrambe queste condizioni ci può essere una fase più acuta, con dolore più importante, che è bene contrastare con la terapia fisica, il riposo e gli antiinfiammatori. Poi deve cominciare il lavoro più importante, quello della rieducazione motoria, con l’ottimizzazione ed il riequilibrio delle forze muscolari in gioco, in modo che lo stress meccanico sia il più omogeneo e ben distribuito possibile, e che il movimento sia il più fisiologico possibile. Così facendo si aumenta la tolleranza allo sforzo, l’efficienza e la longevità delle nostre ginocchia, in tutte le stagioni. Dott. Lorenzo Chiti Medico Chirurgo, specialista in Fisiatria Direttore Sanitario del Centro di Fisioterapia e Riabilitazione del Mugello 1089423
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speciale
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L’INIZIATIVA Va avanti l’impegno de Il Reporter a fianco della Fondazione Francesca Rava Onlus
Haiti tre mesi dopo, c’è ancora molto da fare
Un piccolo haitiano ospite dell’ospedale pediatrico N.P.H. Saint Damien della Fondazione Rava
tra i tanti drammi con cui la popolazione si trova a dover fare i conti c’è quello dei bambini mutilati, che a causa del sisma hanno perso mani, braccia o gambe. Ma alla Casa dei Piccoli angeli 60 di loro hanno ricominciato a camminare grazie alle protesi
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A
d Haiti sono trascorsi tre mesi dal terremoto. E se nel resto del mondo ormai se ne parla sempre meno, nell’isola caraibica – già prima del sisma dello scorso 12 gennaio uno dei Paesi più poveri della Terra, con oltre la metà della popolazione costretta a dover fare i conti con la malnutrizione – l’emergenza continua. Anzi, sarebbe il caso di dire le emergenze continuano. Perché ce ne sono tanti, di drammi: tra questi, uno dei più tremendi è quello dei bambini mutilati e disabili. Sono migliaia i piccoli rimasti senza mani, braccia o gambe a causa del terremoto: piccoli che, in un Paese dove vivere è difficile anche per i bambini “normali”, dovranno affrontare enormi problemi per mangiare, studiare e giocare. In una parola, per sopravvivere. E sono talmente tanti che c’è già chi parla di “una generazione di mutilati”. Ma, anche in una simile tragedia, una buona notizia c’è. Ed è che alla Casa dei Piccoli Angeli, ovvero al centro di riabilitazione realizzato dalla Fondazione Francesca Rava – N.P.H Italia Onlus, operativa ad Haiti da 22 anni, 60 bambini hanno ricominciato a camminare, grazie al programma di applicazione di protesi temporanee avviato il 23 febbraio scorso. Da allora, l’obiettivo è quello di applicare protesi a 10-15 bambini alla settimana, grazie anche ad attrezzature arrivate dall’Italia e a team di fisiatri e ortopedici provenienti da diverse ortopedie del nostro Paese, che si avvicen-
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deranno per lavorare in coordinamento con i chirurghi dell’ospedale pediatrico Saint Damien. Ma non solo. Perché, nel medio termine, sarà costruita anche una fabbrica di protesi, e verrà realizzato un nuovo centro per i programmi di riabilitazione per bambini disabili che andrà a sostituire quello che esisteva a Petionville, crollato nel sisma. È così che, ad Haiti, si cerca di rispondere al terremoto. Affrontando tutte le emergenze senza però dimenticarsi della quotidianità, di quelle migliaia di persone che ancora oggi, a Port au Prince, vivono in tendopoli senza cibo, acqua e assistenza medica. Così come senza dimenticarsi degli orfani del terremoto, di tutti quei bambini e quelle bambine rimasti senza famiglia: per far fonte anche a questa, di emergenza, sarà ampliato l’orfanotrofio Kay Saint Helene di Kenscoff, e ne verrà costruito uno nuovo. Intanto, sono già giunti in Italia alcuni piccoli haitiani dall’ospedale pediatrico N.P.H Saint Damien, per ricevere cure urgenti. E questi sono solo alcuni dei problemi dell’isola, delle attività che la Fondazione Francesca Rava sta portando avanti per affrontare le emergenze e per avviare la ricostruzione. Per raggiungere la quale c’è ancora bisogno dell’aiuto di tutti.
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politica
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REGIONALI/1. Il candidato del centrosinistra elettro presidente con il 59.7% dei voti
È Enrico Rossi il nuovo governatore Francesca Puliti
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a fatto meglio di Martini nel 2005 (che però contava su una coalizione diversa, in cui mancava all’appello Rifondazione), conquistando oltre due punti percentuali in più. Enrico Rossi fa il suo ingresso a Palazzo Sacrati Strozzi forte di un risultato che non lascia adito a dubbi. La sua coalizione Toscana democratica sfiora il 60% delle preferenze dei sei toscani su 10 che si sono recati alle urne, mentre Pdl e Lega Nord insieme si fermano al 34,4%. “Sarò il presidente di tutti” chiarisce immediatamente il neogovernatore. E mentre avviene il passaggio di consegne tra Rossi e Martini (o meglio il passaggio di cravatta), già si pensa agli equilibri interni della maggioranza prossima ventura. Perché se è vero che qui in terra toscana la sinistra ha ottenuto uno dei migliori risultati (secondo solo a quello della Basilicata) e il Pd di casa nostra si è affermato come il “primo Pd d’Italia” (parola del segretario regionale Andrea Manciulli), incassando il 42%, la sorpresa arriva dall’Idv. Un sonoro 9,4% che porta in dote ai dipietristi ben cinque scranni in Consiglio regionale. Seggi che saranno fondamentali alla tenuta della maggioranza. Un bel balzo in avanti rispetto alle scorse regionali, che valsero all’Idv uno 0,88%, ma anche rispetto alle politiche di due anni fa, quando il partito raggiunse circa il 3,5%. Altro risultato al di sopra delle aspettative quello della Federazione di Sinistra e Verdi, riusciti ad andare oltre il 5%. Rimane fuori per un pelo, invece, Sinistra Ecologia e Libertà, assestatasi al 3,8%, poco sotto lo sbarramento del 4 previsto dalla legge elettorale regionale sperimentata per la prima volta a questo giro. A fare il botto dall’altra parte della barricata è la Lega Nord, che moltiplica il risultato del 2005 incassando il 6,5%. Voti in gran parte erosi all’interno dello stesso centrodestra. Il Pdl di Monica Faenzi si attesta al 27%, ottenendo nella circoscrizione fiorentina una delle peggiori performance, con poco più del 23%. Scavalca la soglia di sbarramento anche Francesco Bosi con l’Udc e annuncia che “la partita non è finita, continuerà dai banchi dell’opposizione, a fianco del Pdl”. Se ci sarà la Faenzi a dar battaglia in Consiglio regionale
I festeggiamenti con il comitato elettorale
ancora non è dato sapere. La candidata alla carica di governatore si è per ora lasciata ogni strada aperta, dichiarandosi a disposizione del partito, ma anche a tornare a Castiglione della Pescaia per indossare di nuovo la fascia tricolore. Quel che è certo è che, a campagna chiusa, i primi impegni annunciati dai due principali concorrenti sono tutt’altro che astratti e ideologici. Il primo impegno
di Rossi governatore sarà quello di portare ai detenuti i nuovi materassi, così come promesso. Mentre con la Faenzi l’intesa è già stata trovata su un punto: la realizzazione di un centro di riabilitazione per i disturbi dell’alimentazione proprio in quel di Castiglione. Le premesse per il mandato appena aperto appaiono, se non concilianti, quantomeno concrete.
I pUNtI chIAVE dEL pROGRAmmA ELEttORALE SANItà Le persone aL centro deLLe sceLte
Consolidare i risultati fin qui ottenuti e, dove possibile, migliorarli. Questo l’obiettivo di Enrico Rossi per quanto riguarda la sanità. Tra i propositi per la nuova legislatura, ci sono quelli di realizzare le priorità del piano sanitario regionale in vigore, confermare i piani di investimento – sbloccando le risorse soprattutto per nuovi ospedali e per l’adeguamento delle strutture sanitari esistenti – e mantenere l’impegno sul fronte del sostegno alla non autosufficienza, delle politiche sociali e per i disabili, “mettendo sempre le persone al centro delle scelte”. “Il sistema socio-sanitario toscano non deve più essere orientato a un mero assistenzialismo passivo, ma deve cercare di favorire la vita attiva delle persone, il dinamismo sociale, il contrasto delle disuguaglianze, la lotta contro malattie ed insufficienze ancora non debellabili”, ha spiegato Rossi, secondo cui “la sanità pubblica è un vero motore di sviluppo per l’intera regione”.
LAVORO
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Lui, in campagna elettorale, l’aveva spiegata così: “Lavoro, lavoro e ancora lavoro”. Questa, in sintesi, la ricetta indicata da Rossi per uscire dalla crisi, il cui obiettivo, su questo fronte, è quello di creare tutte le condizioni necessarie per favorire l’occupazione, “per tornare a far correre la Toscana”. Per far questo, il primo impegno è quello di velocizzare gli insediamenti industriali di chi vuol investire nella regione, velocizzando le decisioni politiche per il rilascio delle autorizzazioni e individuando aree vincolate all’industrializzazione, favorendo le imprese che investono in Toscana. L’obiettivo, infatti, è quello di attrarre investimenti di industrie ad alto valore aggiunto, per combattere così disoccupazione e cassaintegrazione e arrestare il processo di precarizzazione. Nuovi posti di lavoro, secondo Rossi, dovranno venire anche dal settore delle energie rinnovabili.
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Una città da 3 milioni e 700mila abitanti. Guardando la Toscana in questa prospettiva diventa ancor più inconcepibile un sistema di trasporti regionali frammentato come il nostro. Strade al primo posto, ma non solo. “Basta con la rivalità tra l’aeroporto di Pisa e quello di Firenze, occorre ragionare in una logica integrata” ha recentemente annunciato il neogovernatore. Collegamenti più veloci e diretti, dunque, tra le due città. E poi, in secondo luogo lo sviluppo di Peretola. Che resterà comunque un city airport. Tra le priorità anche quella di sciogliere il nodo dell’Alta velocità, che, insieme all’autostrada costiera dovrebbe finalmente dotare la regione di due dorsali di spostamento. Dando una mano, allo stesso tempo, alla mobilità dei pendolari. “Se solleviamo dal tappo di Firenze i treni veloci potranno viaggiare più treni regionali” afferma Rossi. E c’è da prestare una fiducia a uno che ha percorso gran parte dei chilometri di campagna elettorale sui binari.
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politica
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REGIONALI/2. Giochi fatti per l’assemblea della Toscana: ecco come saranno divisi i 55 scranni
Consiglio, la maggioranza dice trentatré Paola Ferri
CANDIDATO PRESIDENTE ENRICO ROSSI
MONICA FAENZI
FRANCESCO BOSI
ALFONSO DE VIRGILIIS
ILARIO PALMISANI
VOTI 1.055.751
608.680
81.106
13.892
7.980
%
LISTA
59,7
34,4
4,6
0,8
0,5
VOTI VALIDI
1.767.409
100,0
BIANCHE
20.109
1,1
NULLE
39.591
2,2
VOTI AI SOLI CANDIDATI
247.937
14
VOTI
%
FED. DELLA SINISTRA - VERDI 80.017
5,3
ITALIA DEI VALORI
143.194
9,4
SINISTRA ECO. E LIBERTA'
57.815
3,8
PD - RIFORMISTI TOSCANI
641.214
42,2
TOSCANA DEMOCRATICA
922.240
60,7
IL POPOLO DELLA LIBERTA'
412.118
27,1
LEGA NORD
98.523
6,5
PER LA TOSCANA
510.641
33,6
UNIONE DI CENTRO
72.548
4,8
UNIONE DI CENTRO
72.548
4,8
LISTA BONINO PANNELLA
8.414
0,6
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FORZA NUOVA
5.588
0,4
FORZA NUOVA
5.588
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VOTI VALIDI
1.519.431
1085763
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I
giochi sono fatti. O quasi. Già, perché per qualche giorno ancora terranno banco le nomine degli assessori e i possibili avanzamenti in lista. I 55 scranni in Consiglio regionale però (dieci in meno rispetto all’ultima legislatura) sono già stati spartiti tra le coalizioni. Trentatré alla maggioranza, ventidue all’opposizione. Sono 24 le poltrone riservate al Pd (più quella del presidente), il che assicura il posto innanzitutto ai cinque del listino bloccato (Daniela Lastri, Alberto Monaci, Caterina Bini, Pieraldo Ciucchi e Andrea Manciulli). A seguire entreranno sicuramente i primi cinque in lista nella circoscrizione fiorentina (Vittorio Bugli, Gianluca Parrini, Alessia Ballini, Paolo Bambagioni e Nicola Danti), mentre rimarrà per certo fuori il coordinatore metropolitano Simone Naldoni. Ben cinque seggi invece se li conquista l’Idv, che porterà in Consiglio l’attuale assessore comunale all’ambiente Cristina Scaletti. Notizia, questa, che fa intravedere all’orizzonte qualche trasformazione anche in Palazzo Vecchio. Tre posti riservati nel salone anche per la Federazione di Sinistra e Verdi: sono quelli di Monica Sgherri, Paolo Marini e Mauro Romanelli. Non ci saranno molte novità, invece, tra i banchi dell’opposizione. Tra i diciassette seggi del Pdl, oltre a quello destinato alla candidata alla carica di governatore, rieletti Alessandro Antichi, Stefania Fuscagni, Nicola Nascosti e Paolo Marcheschi. Ce l’ha fatta anche Giovanni Donzelli, “vecchia” conoscenza di Palazzo Vecchio, che era candidato a Pisa. La vera novità è l’ascesa “verde”: debutto con il botto per la Lega Nord, che passa dal risicato 1,27% delle scorse elezioni al 6,5%, conquistando il posto a tre dei suoi. Il grande escluso rimane Mario Razzanelli a cui, nonostante la performance del Carroccio, non resterà che tenersi il suo posto nel Salone dei Duecento. L’ha spuntata anche l’Udc, con il 4,8%. A rappresentarla, oltre al candidato presidente Francesco Bosi, dovrebbe tornare a sedere in Consiglio Marco Carraresi. Nessuna poltrona per i radicali, sostenuti da Alfonso De Virgiliis, né per Forza Nuova, capitanata da Ilario Palmisani, che non sono riusciti a oltrepassare l’1%. Tracciata la mappa, il nuovo corso è ancora tutto da disegnare.
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ricorrenze
Aprile 2010
LA STORIA. Nata in memoria del bimbo scomparso per un tumore cerebrale, la Fondazione raggiunge i 10 anni
“tommasino, il falso santone e l’aiuto agli altri” LE iniZiativE
Matteo Francini
Tanti i progetti realizzati e in corso
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ostanza e Caterina hanno oggi 9 e 3 anni, e ancora non sanno quanto può arrivare a essere cattiva la gente. Eppure i loro genitori (e quel fratello maggiore che non hanno mai conosciuto) l’hanno provata sulla propria pelle, la crudeltà umana al suo stato più basso e orribile, e un giorno, quando le due sorelline saranno più grandi, potranno raccontare loro tutta la storia. Che più o meno sarà così: c’era una volta un bambino malato di un male terribile, un tumore cerebrale, scoperto quando aveva appena 9 mesi di vita. Dopo averle provate tutte (due operazioni, cicli di chemioterapia, un percorso infinito e difficile, deboli speranze e tanta disperazione) con la medicina tradizionale, e dopo che questa non aveva più niente da offrire loro, quei genitori hanno deciso di provare di più, spinti dallo sconforto e da un dolore troppo forte per potersi fermare: così, si sono avventurati per quelle strade alternative troppo spesso battute da personaggi senza scrupoli, alla ricerca di qualcuno (un mago, un santone) che riuscisse a togliere dalla testa del loro bambino quel male che se lo stava portando via. E a uno di questi sedicenti santoni, un filippino chiamato Alex Orbito, quei genitori hanno affidato le proprie speranze, le proprie illusioni, oltre che tanti soldi perché facesse quello che non avrebbe mai potuto fare: guarire loro figlio. Questa è la storia (vera) che Barbara e Paolo Bacciotti dovranno raccontare alle loro due bambine: la storia del loro primo figlio, Tommasino, scomparso il 19 dicembre del 1999, due giorni dopo aver compiuto due anni. Da quel dolore, da quei tremendi giorni, il 22 febbraio del 2000 è nata – ad appena due mesi dalla scomparsa del piccolo Tommaso - una fondazione che porta il suo nome, e che è ora arrivata a celebrare i suoi dieci anni di attività.
A maggio arriva la casa accoglienza per famiglie
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nello sconforto, Barbara e Paolo Bacciotti si erano affidati anche a un sedicente guaritore. oggi ne ripercorrono le vicende e avvertono: “attenzione a chi sfrutta il dolore” Una fondazione nata con un obiettivo preciso: aiutare, in memoria di Tommasino, altri bambini colpiti dalla sua stessa malattia e le loro famiglie, ma anche far sì che il difficile percorso compiuto durante quel lungo calvario non sia stato inutile e, soprattutto, non debba essere ripetuto da altre persone. “Non immaginavamo che al mondo ci fosse tanta gente pronta a sfruttare il dolore degli altri per far soldi – racconta oggi Paolo Bacciotti, dopo che nell’ottobre scorso la Cassazione ha condannato Orbito a un anno di reclusione e al risarcimento di 100mila euro, soldi mai pagati dal sedicente guaritore perché scappato all’estero – per questo, quello che vogliamo dire alle persone che si trovano nella nostra stessa condizione, alle persone che non hanno più speranze, è di avere comunque la forza di stare attente”. E oggi, tanti anni dopo quella brutta storia, resta la strada fatta dalla fondazione, che “ha raggiunto importanti obiettivi, andando ben oltre le aspettative iniziali – conclude Paolo Bacciotti – sono tante le famiglie che vengono a cercarci: noi proviamo ad aiutarle tutte”.
La famiglia Bacciotti a una cena di beneficenza
ono numerose le iniziative realizzate dalla Fondazione Tommasino Bacciotti nei suoi 10 anni di vita, iniziate con il finanziamento di una borsa di studio a favore di una dottoressa oncologa. Da allora non sono mancati progetti e attività, come, nel 2006, “Un taxi per amico”, per trasportare gratuitamente da e per il Meyer le famiglie dei bambini ricoverati, o l’acquisto di macchinari per l’ospedale pediatrico e il finanziamento, ogni anno, di numerose borse di studio. Nel 2007, grazie al contributo di 100mila euro donato dalla fondazione, al Meyer è stato inaugurato un nuovo reparto di 5 camere sterili; nel 2008 è stata acquistata un’ambulanza a misura di bambino, mentre nel 2009 sono iniziati i lavori per la realizzazione della prima “Casa accoglienza Tommasino” in lungarno Ferrucci, che dal prossimo maggio ospiterà le famiglie dei bambini malati che vengono da lontano a Firenze per curarsi. E tanta è stata la richiesta che, grazie a un nuovo progetto portato avanti in collaborazione con il Meyer, presto saranno disponibili per le famiglie dei piccoli malati altri 5 appartamenti a Careggi. Tante iniziative, dunque, finanziate grazie agli eventi che la fondazione organizza durante l’anno: il prossimo appuntamento è in programma domenica 11 aprile quando, in occasione della corsa podistica Vivicittà, si terrà la “Tommasino run”, rivolta ai bambini. E per il decennale della fondazione non mancano i riconoscimenti: dalla Medaglia d’argento che il consiglio regionale della Toscana conferirà il 9 aprile alle Chiavi della città che saranno consegnate a settembre dal sindaco Renzi. Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito www.tommasino.org. Per donare il 5 per mille dalla dichiarazione dei redditi alla Fondazione Tommasino Bacciotti onlus (la cui sede è in via Ontignano 46 a Fiesole - telefono 055.697959) deve essere inserito il numero 94078280487. /M.F.
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Anno XXVIII n.4 - Aprile 2010
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UN ANNO DURO, UN BILANCIO DI RIGORE IL SINDACO: “NESSUN AUMENTO. COSTRETTI A TAGLI AL SETTORE MANUTENZIONE PER MANTENERE I SERVIZI”
Un anno nero. Anche per i Comuni, con bilanci ridotti all’osso. Anche per il Comune di Borgo San Lorenzo. Ma “proprio in momenti di difficoltà come questi, di fronte alla crisi economica che sta investendo tutti, Comuni compresi, non si può stare fermi - esorta il sindaco Giovanni Bettarini -. E per ribadire il concetto in modo più chiaro prendo a prestito una metafora calcistica: non bisogna chiudersi in una difesa a oltranza, bensì rilanciare e agire in contropiede”. Un quadro a tinte fosche, fatto di maggiori spese e minori entrate, ma nella definizione del bilancio di previsione 2010 il Comune ha mantenuto saldi due pilastri dell’azione amministrativa borghighiana: “Da una parte l’impegno sul sociale con gli aiuti e i sostegni a chi ha bisogno, gli asili nido, le mense, i trasporti, confermando i servizi ai cittadini senza alcun aumento delle tariffe - continua il sindaco Bettarini -; dall’altra il rilancio su progetti d’investimento sia con strumenti di programmazione e pianificazione come il Regolamento urbanistico, sia con investimenti diretti come la realizzazione della nuova scuola elementare nel capoluogo”. Sono state assunte decisioni non facili: “Certo, abbiamo dovuto operare, con notevoli sacrifici, tagli soprattutto nel settore della Cultura ma anche in parte degli interventi con riduzioni delle manuten-
LAVORI IN... PISTA QUELLA CICLOPEDONALE NEL CAPOLUOGO
Sono in corso i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche collegati alla realizzazione della pista ciclopedonale tra l’ospedale ed il polo scolastico (che dovrebbe essere pronta entro maggio). E sono ripresi, dopo una sospensione causata dal maltempo e da problemi della ditta, i lavori di sistemazione di via San Martino con la posa in opera del sottofondo per la pavimentazione. Iniziati i lavori di completamento del campo sportivo di Sagginale con l’installazione dell’impianto d’illuminazione, ed in corso sono quelli di ristrutturazione dell’ex scuola di Razzuolo, dove saranno ricavati due alloggi pubblici e l’ambulatorio medico, e dei locali sotto l’ex biblioteca di Ronta per altri due alloggi pubblici. Aggiudicati i lavori di ristrutturazione, ampliamento e miglioramento sismico dell’edificio ex pretura di via Aldo Moro che ospita la scuola materna “Collodi” e il corso di laurea in Infermieristica, mentre è in fase di definizione il progetto per la sistemazione dell’area esterna della scuola elementare di via Leonardo da Vinci.
zioni ordinarie - aggiunge -. La priorità era quella di mantenere in particolare i servizi, e mi riferisco alla scuola, al sociale, all’attività di assistenza, assicurando lo stesso livello finora erogato. E per farlo, abbiamo dovuto effettuare pesanti tagli, sacrificare risorse per investimenti e interventi, e per la prima volta si è stati costretti a utilizzare gli oneri di urbanizzazione nella spesa corrente piuttosto che in quella per opere come abbiamo sempre fatto. A essere ridimensionato è soprattutto il Piano degli Investimenti, con minori interventi e in particolare quelli di manutenzione ordinaria per strade e marciapiedi. E anche quei fondi che precedentemente venivano destinati o messi a disposizione di associazioni, attività, chiese e centri civici sono stati necessariamente dirottati al mantenimento dei servizi”. Parole inequivoche quelle che il sindaco Giovanni Bettarini usa per illustrare e commentare il bilancio. “Sono sempre più convinto che gli enti locali sono un presidio fondamentale della nostra democrazia. Il governo nazionale parla di federalismo e poi ci mette in ginocchio tagliandoci l’Ici e ogni altra possibilità di entrata. Questa è la realtà: minori entrate da parziali e inadeguati rimborsi statali a copertura del taglio dell’Ici e blocco dell’addizionale Irpef fissato a livello nazionale. Anche quest’anno abbiamo mantenuto
Il Sindaco Giovanni Bettarini invariate, senza alcun ritocco, le tariffe comunali per asili, trasporti e mensa - ribadisce il sindaco Bettarini -, però tagliando pesantemente in altri settori. Non so se potremo garantire la stessa cosa il prossimo anno - avverte -. Quello che chiediamo è semplicemente governare in autonomia e facendoci carico delle nostre scelte. Devono essere i cittadini a valutare quali sono gli sprechi e le spese utili, e non leggi Finanziarie distanti e delle quali non si capisce il senso”. Posizione ribadita dall’assessore al Bilancio Paolo Francini: “Le risorse correnti ammontano a 11 milio-
ni e 732mila euro, in calo rispetto al 2009 di quasi 372mila euro, con un grado di autonomia finanziaria del Comune pari al 66%. Siamo di fronte ad un preoccupante calo delle risorse a disposizione: calano le entrate sia tributarie che extratributarie, calano i trasferimenti statali, calano le risorse complessive dell’ente che alimentano il suo funzionamento avvisa l’assessore al Bilancio Paolo Francini -. Ciononostante, abbiamo costruito un bilancio di assoluto rigore, per rispondere alle reali esigenze delle famiglie e delle persone. E non diminuiranno le somme a disposizione soprattutto per le fasce deboli”. Due su tutti gli impegni di mandato che il sindaco Bettarini riconferma: la nuova scuola elementare nel capoluogo e il Regolamento urbanistico. “Confermo ambedue gli impegni, due punti fondamentali per l’Amministrazione, anche se per la nuova scuola le previsioni si sono modificate con un aumento delle dimensioni per il numero di classi, 25, e del costo complessivo che adesso supera i 6 milioni di euro. Ma è un’esigenza assoluta e l’impegno va mantenuto. E sul Regolamento urbanistico, devo precisare che l’Ufficio Tecnico sta già lavorando per predisporlo e l’obiettivo è l’approvazione entro la fine del mandato”.
<Comune utile> Bonus e agevolazioni BONUS ENERGIA: si tratta di uno “sconto” sulla bolletta della energia elettrica riconosciuto alle famiglie con ISEE inferiore a 7.500 euro, o a coloro che utilizzano in casa apparecchiature elettromedicali, necessarie per la loro esistenza in vita. Per le famiglie con almeno quattro figli a carico il limite ISEE è innalzato a € 20.000. Lo sconto sulla bolletta è pari a 60 euro annui per le famiglie di 1-2 persone, 78 per 3-4 persone, 135 per famiglie oltre i 4 componenti. Per ottenere l’agevolazione occorre presentare domanda all’URP del Comune portando l’attestazione ISEE (inferiore a € 7.500), la fattura ENEL e un documento di riconoscimento. Per coloro che chiedono l’agevolazione per motivi di salute occorre l’apposito certificato della ASL. BONUS GAS: si tratta di uno “sconto” sulla bolletta del gas per i clienti diretti, e di un bonifico per i clienti che usufruiscono di impianti centralizzati, riconosciuto a tutte le famiglie con indicatore ISEE inferiore a 7.500 euro, nonché a quelle con 4 o più figli a carico con ISEE inferiore a 20.000 euro. L’ammontare del beneficio varia in base alla zona climatica (zona E per il nostro Comune), la tipologia di utilizzo (solo cottura cibi e acqua calda, o solo riscaldamento, oppure cottura cibi + acqua e riscaldamento) ed il numero delle persone residenti, dovrebbe tuttavia aggirarsi intorno al 15% circa. Se la domanda è presentata entro il 30 aprile l’agevolazione sarà applicata dal 2009, per le domande presentate successivamente il bonus sarà riconosciuto dal 2010. SOCIAL CARD: spetta ai cittadini italiani ultra 65enni, con ISEE fino a € 6.235,35 euro (se ultra 70enni ISEE fino a € 8.313,80) o ai genitori di bambini di età inferiore ai 3 anni, con ISEE fino a 6.235,35euro, che siano tuttavia anche titolari di altri requisiti. Si richiede negli Uffici Postali. AGEVOLAZIONE TELECOM: consiste nella riduzione del 50% del canone Telecom. Spetta ai nuclei familiari in cui vi sia una persona di oltre 75 anni, oppure una persona titolare di pensione sociale o di pensione di invalidità civile, oppure al capofamiglia disoccupato in cerca di prima occupazione. Per tutte le categorie è previsto un limite ISEE di € 6.713,94. Si richiede direttamente alla Telecom, con raccomandata con ricevuta di ritorno. AGEVOLAZIONE PUBLIACQUA: si tratta di una agevolazione tariffaria sui consumi idrici per gli utenti Publiacqua che abbiano un ISEE inferiore a 9.589,95 euro; oppure, in caso di nucleo familiare di almeno 5 componenti o che comprende almeno un soggetto che a causa di particolari condizioni mediche necessiti di un maggior utilizzo d’acqua, inferiore a 11.962,40 euro. La scadenza per richiedere l’agevolazione per l’anno 2010 è fissata al 30 aprile. Per maggiori informazioni consultare il sito www.ato3acqua.toscana.it oppure rivolgersi all’URP.
ASSEGNO DI MATERNITA’: è un assegno per le madri (italiane, comunitarie o extracomunitarie con carta di soggiorno) casalinghe o lavoratrici che non beneficiano di trattamento previdenziale di maternità. Deve essere richiesto entro 6 mesi dalla nascita del bambino. Ammonta a circa € 1.556,35 suddivise in cinque mensilità; il limite ISE per richiedere l’assegno varia in base al numero dei componenti della famiglia, per un nucleo familiare di tre persone l’ISE non deve superare € 32.448,22. ASSEGNO PER NUCLEI FAMILIARI : è un assegno previsto per nuclei familiari con almeno tre figli minori; il genitore richiedente deve essere cittadino italiano o comunitario. Il limite ISE di reddito varia a seconda del numero dei componenti della famiglia: per un nucleo familiare di cinque persone l’ISE non deve superare € 23.362,70. L’assegno mensile è pari a circa 129,79 euro, per tredici mensilità. RIDUZIONE SULLA TASSA RIFIUTI: è uno sconto sulla fattura T.I.A. (Tariffa Igiene Ambientale). Anche in questo caso l’agevolazione è collegata al reddito ISEE. La domanda deve essere presentata dall’intestatario della fattura TIA, allegando la certificazione ISEE in corso di validità. Per la presentazione delle domande rivolgersi all’URP nel mese di giugno. CONTRIBUTI SUGLI AFFITTI: chi paga un affitto che incide sul reddito ISEE per più del 14% e non ha immobili di proprietà può richiedere un contributo per il pagamento dell’affitto. Occorre presentare l’attestazione ISEE (riferita ai redditi del 2009), copia del contratto di affitto e del pagamento della tassa di registrazione annuale. Il bando per «l’assegnazione di contributi ad integrazione dei canoni di locazione» è aperto: il termine per presentare domanda scade il 30 aprile. MICROCREDITO AGEVOLATO: le famiglie in situazione di difficoltà economica possono accedere a prestiti fino a un massimo di 4.000 euro, da restituire in piccole rate, a tasso di interesse agevolato; la Regione Toscana offrirà garanzia alle banche aderenti al progetto. Per informazioni rivolgersi ai seguenti Centri di ascolto: Caritas – Via G. Della Casa 27 , Misericordia BSL – Via Giotto 34 , Centro Radio Soccorso - Via Sturzo 57. Molte agevolazioni sono collegate al reddito e in particolare alla certificazione ISEE: questa certificazione può essere richiesta gratuitamente presso i CAF e presso l’INPS. Ha validità di un anno dal giorno del rilascio. Per eventuali informazioni e chiarimenti rivolgersi all’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico).
ACQUA: COME SI FA L’ASSICURAZIONE PER PERDITE OCCULTE CON PUBLIACQUA
E’ possibile stipulare con il gestore del servizio idrico Publiacqua un’assicurazione per le perdite occulte. Per farlo occorre compilare l’apposito modulo disponibile e scaricabile dal sito www. publiacqua.it (dall’area ‘Modulistica’). Per maggiori informazioni e chiarimenti si può contattare il numero verde informazioni e pratiche 800 238 238.
SULLA STRADA DELLA SICUREZZA VA AVANTI IL PROGETTO DELLA SOCIETÀ DELLA SALUTE
Prevenzione, educazione, controlli. Sono le tre parole chiave del progetto di sicurezza stradale curato dalla Società della Salute Mugello con la collaborazione di Comuni, Asl e ospedale, scuole, forze dell’ordine, associazioni di volontariato e di categoria, Autodromo e scuole guida. In una riunione tenutasi all’Autodormo internazionale del Mugello si è fatto il punto della situazione e si sono definite e concertate le priorità. Oltre a proseguire e incrementare i controlli con l’etilometro (un secondo apparecchio, acquistato da poco, è già in dotazione) da parte delle polizie municipali del territorio, anche in iniziative congiunte con le forze dell’ordine e a mettere in rete i dati di monitoraggio degli incidenti stradali, si intende proseguire con le attività di prevenzione ed educazione con le scuole
ENERGIE “VERDI”, C’È LO SPORTELLO
E’ ripreso “Sportello Energia Mugello”, il servizio informativo sul risparmio energetico e le fonti rinnovabili promosso dalla Comunità Montana Mugello e rivolto ai cittadini ed agli operatori economici del territorio. A Borgo San Lorenzo: sede Comunità Montana Mugello (in via Togliatti), 3° martedì del mese dalle 15 alle 18. Per fissare un incontro basta rivolgersi all’Agenzia Fiorentina per l’Energia, telefonando allo 055 350152 il martedì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 14 alle 16, oppure inviando una mail a rienergia@ firenzenergia.it.
SABATO NIGHT A “LIVELLO ZERO” AL CENTRO D’INCONTRO
Sabato night a “Livello Zero” al Centro d’Incontro. Ha suscitato curiosità la nuova formula di apertura notturna dei locali di piazza Dante 33 per 4 sabati nei mesi di marzo e aprile. Un’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale, la Cooperativa Alveare, Officine di Strada e gli Amici delle Biblioteche con l’obiettivo di creare un’alternativa alle consuete modalità di svago del sabato sera che consenta ai ragazzi di sperimentare e magari scegliere modalità diverse di ritrovarsi e stare insieme… a “Livello Zero”, ossia dimostrando che ci si può divertire anche a “zero alcol”. Una buona occasione per passare in compagnia un sabato diverso, ritrovarsi con gli amici e stare insieme, ascoltare musica, fare due chiacchiere oppure sfidarsi in una partita a calcio balilla. “I locali del Centro d’Incontro sono a disposizione di tutti i giovani - sottolinea il vicesindaco e assessore alle Politiche giovanili Giunia Adini -. Ci pare che la formula piaccia, l’intenzione è di proseguire con iniziative analoghe organizzate con il coinvolgimento dei giovani interessati”.
ma anche con iniziative mirate ai motociclisti, perché sono proprio i centauri che per la forte velocità, corrono - è proprio il caso di dire - il rischio maggiore sulle strade mugellane, specie su quelle dei passi. Ancora, tra le proposte emerse nell’incontro si ritiene di coinvolgere gli uffici tecnici comunali e provinciali per analizzare i tratti stradali più critici (dove poter anche sperimentare barriere di protezione in gomma ai guard rail), di porre particolare attenzione negli spazi urbani ad arredi e illuminazione per favorire il permanere dei giovani, e rendere possibile un controllo mirato della velocità in prossimità dei centri abitati. E tutti i partecipanti hanno espresso totale disponibilità a continuare a promuovere azioni di sensibilizzazione e prevenzione rivolti ad automobilisti e motociclisti, e in particolare nei confronti dei ragazzi.
SOCIETÀ DELLA SALUTE DEL MUGELLO La presidente è Ida Ciucchi (sindaco di Dicomano), mentre l’esecutivo è composto dall’assessore alle Politiche di Salute del Comune di Borgo Silvia Giovannini e dagli assessori alla Sanità dei Comuni di Barberino, Scarperia e Marradi, rispettivamente, Giuliano Biancalani, Fiammetta Capirossi e Gabriele Miniati. L’ass. Silvia Giovannini
UNA SANA ALIMENTAZIONE PER STAR BENE Una buona e sana alimentazione contribuisce a star bene e in salute. C’erano tantissime persone a seguire il dr. Gianni Zocchi, biologo nutrizionista specializzato in scienza dell’alimentazione, all’iniziativa dal titolo “Il potere degli alimenti sulla salute” organizzata al Centro d’Incontro dalla Banca del Tempo. Era presente anche l’assessore all’Ambiente ed Agricoltura Stefano Squilloni che è intervenuto ricordando che la salute, intesa come stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia, si conquista e si conserva sopratutto a tavola, imparando sin da bambini le regole del mangiare sano: “Per questo è necessario che ognuno diventi un consumatore consapevole per poter seguire una corretta e sana alimentazione. E come Amministrazione siamo ben disponibili a collaborare per continuare a promuovere iniziative di informazione, conoscenza e sensibilizzazione di questo tipo”. Un buon consiglio da seguire: mettere in tavola frutta e verdura di stagione, meglio ancora se proveniente da filiera corta.
POLIZIA MUNICIPALE: CENTRALE OPERATIVA UNICA PER BORGO, PALAZZUOLO E MARRADI Tutto il territorio compreso tra Borgo San Lorenzo, Palazzuolo sul Senio e Marradi è sotto copertura radio. Dopo l’installazione di un ripetitore a Marradi, gli apparati radio delle polizie municipali della gestione associata dei 3 Comuni sono collegati alla Centrale operativa, con sede presso il comando della Polizia municipale borghigiana. La copertura radio dei tre territori comunali assicura una migliore gestione dei servizi e delle comunicazione, soprattutto per quelle di emergenza, nel pieno rispetto della nuova normativa sulla polizia locale che fissa l’obbligo della dotazione della centrale operativa per i corpi di Polizia municipale.
25 aprile, 65°Anniversario della Liberazione IL PROGRAMMA:
Alle ore 9.45 presso la Pieve di San Lorenzo Santa Messa in memoria dei caduti; Alle ore 10.30 partenza del corteo dal Palazzo Municipale e deposizione di corone di alloro al Monumento ai Caduti di Piazza Dante, al Monumento alle Vittime civili di tutte le guerre in Piazza del Poggio, al Monumento alla Resistenza in Piazza Martiri della Libertà e alla Cappella ossario partigiani all’interno del Cimitero della Misericordia.
Alle ore 11.30 celebrazione ufficiale davanti al Palazzo Municipale con la partecipazione di studenti della Scuola Media “Giovanni Della Casa” che hanno visitato i luoghi della strage di Marzabotto. Alle ore 17,30 presso il Centro d’Incontro Iniziativa pubblica sul tema della Resistenza. La giornata si concluderà con un aperitivo. La cittadinanza è invitata a partecipare.
Direttore: Giovanni Bettarini • Direttore responsabile: Johnny Tagliaferri Redazione: Ufficio Stampa - Piazza Dante, 2 - 50032 Borgo San Lorenzo uffstampa@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it • urp@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Registrazione al Tribunale di Firenze n. 3093 del 7/1/1983
in poche parole Da Regione e Prefettura archivio on line per cercare prestito più giusto. La Regione, con la Prefettura di Firenze, ha realizzato un censimento di tutte le iniziative a sostegno del credito messe a punto in Toscana: non solo da Regione e Prefetture, ma anche da Comuni, Province, Camere di commercio, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali che hanno compilato un questionario elencando tutte le iniziative attivate per far fronte alla crisi economica e finanziaria. Ne è venuto fuori un archivio on line in continuo aggiornamento, utilissimo per le imprese e le famiglie alla ricerca del miglior provvedimento in grado di rispondere ai problemi finanziari acuiti dalla crisi, ma utile anche ad istituzioni e associazioni per non duplicare iniziative ed utilizzare al meglio le risorse a disposizione. L’archivio è consultabile sul sito www.prefettura.it/firenze, nelle pagine “Osservatorio sul Credito – Iniziative a sostegno del credito” (www.prefettura.fi.it/osservacre/osservacre_ricerca.php). Appalti pubblici, c’è il prezzario regionale. Un prezzario regionale dei lavori pubblici. È stato realizzato in collaborazione con il sistema camerale e con il collegio degli ingegneri di Firenze dalla Regione. Il prezzario evidenzia i prezzi di un cospicuo numero di opere compiute di edilizia civile (che con il tempo verranno ulteriormente implementate, nel numero e nella tipologia) e delle loro componenti elementari. In questa prima fase ha come riferimento il solo territorio della provincia di Firenze, mentre nelle successive annualità ogni ambito territoriale omogeneo sarà dotato di uno specifico strumento. In pratica, le stazioni appaltanti della provincia di Firenze sono tenute alla sua applicazione (e qualora intendano discostarsene dovranno fornire adeguata motivazione); per le altre stazioni appaltanti, invece, il prezzario costituisce un valido punto di riferimento ma non vi è, al momento, alcun obbligo relativo al suo utilizzo. In ogni caso se si deciderà di utilizzarlo, ad esso dovrà essere fatto riferimento sino al termine dell’appalto. Il prezzario entrerà in vigore dal 27 aprile, per le opere per le quali non è ancora stato approvato il documento preliminare di progettazione. I prezzi avranno validità fino al 31 dicembre e potranno comunque essere utilizzati fino al 30 giugno 2011. Certificazione energetica, nuove regole. Dal 18 marzo anche in Toscana è scattato l’obbligo di produrre un attestato di certificazione energetica per tutti gli edifici di nuova costruzione, per quelli sottoposti a ricostruzione in seguito a demolizione e per quelli che devono essere venduti o affittati. Lo prevede un apposito regolamento, emanato con un decreto del presidente della Giunta regionale. Ma come si fa a certificare un immobile? In caso di lavori edilizi, occorre individuare un certificatore energetico, il cui nominativo va indicato nella comunicazione di inizio lavori. La certificazione energetica è infatti indispensabile per poter ottenere i certificati di abitabilità o di conformità. Invece in caso di vendita o di affitto dell’immobile, se l’edificio non è dotato della certificazione energetica, automaticamente sarà collocato nella classe G, quella più bassa, che segnala la pessima qualità energetica della struttura, con possibili ripercussioni sul canone di locazione o sul prezzo di vendita. Il regolamento prevede che siano i Comuni a vigilare sull’attività di certificazione energetica e sulla presenza dei relativi attestati. Informazioni più precise sullo “Sportello energia” della Regione su www.regione.toscana.it/energia e cliccando prima sulla voce “cittadini” e poi su quella “certificazione energetica”. Borsa di studio per figli di lavoratori in mobilità. Una borsa di studio di 1000 euro per gli studenti universitari la cui famiglia è stata colpita dalla crisi. La Regione ha destinato un fondo di 500 mila euro all’Azienda regionale per il diritto allo studio per l’assegnazione di un finanziamento, una tantum, agli studenti i cui genitori abbiano perduto il lavoro. Il bando non avrà scadenza ma si potrà fare domanda fino ad esaurimento dei fondi. Possono presentare domanda gli studenti che abbiano almeno un genitore che, nel periodo fra il primo gennaio 2009 alla data di presentazione della domanda, abbia usufruito per un periodo di almeno 6 mesi di cassa integrazione straordinaria (anche straordinaria in deroga) o dell’indennità di mobilità. Gli studenti devono essere residenti con il proprio nucleo familiare di appartenenza, in Toscana o comunque con un genitore in cassa integrazione o mobillità proveniente da impresa o unità produttiva ubicata in Toscana. Sono richiesti anche requisiti di merito: il possesso della metà dei crediti più 1, rispetto a quelli occorrenti per la richiesta delle normali borse per il diritto allo studio.
LA “GIUNTA DEI RAGAZZI” INCONTRA SINDACO E ASSESSORI
DAGLI ALUNNI DELLE MEDIE UNA SERIE DI PROPOSTE Incontro tra la giunta borghigiana e la “Giunta dei ragazzi” delle scuole medie. Sindaco e assessori hanno incontrato il baby sindaco Linda Graziani insieme ai suoi assessori, Alessandro Massai, vicesindaco; Lorenzo Giovannetti con “delega” a Sport e Tempo libero; Francesco Colaianni, Mensa e Salute; Chiara Albisani, Ambiente e Urbanistica; Sofia Colombi, Scuola. I ragazzi hanno avanzato una serie di richieste e proposte per migliorare la vivibilità e la fruibilità dei locali e dell’ambiente scolastico, come sistemare e valorizzare gli spazi esterni per attività all’aperto e momenti ricreativi, nuovi arredi e attrezzature, arricchire il menù della mensa anche con piatti etnici. Sindaco e assessori hanno preso nota, spiegando il ruolo e i compiti dell’Amministrazione e come si assumono,
in base alle priorità e alle risorse a disposizione, le decisioni. Ai rappresentanti degli alunni il sindaco ha chiesto un elenco preciso delle richieste-proposte, con l’impegno a valutare insieme, in base ai fondi disponibili, quelle da poter realizzare. Nella prima seduta del “Consiglio comunale dei ragazzi” è stato eletto il presidente: Leonardo Pacini. Ma La classe terza delle elementari di Ronta c’è anche il “Consiglio dei bambini”: La Giunta dei ragazzi con gli assessori e il sindaco insieme alla dirigente scolastica Laura Quadalti il sinda- dei sei componenti, Teresa Naldoni e Matteo Benedetti, co Bettarini e l’assessore ai Lavori Pubblici Casati hanno insieme a tutti gli altri alunni della 3° classe. visitato la scuola elementare di Ronta incontrando due
“VIVI LO SPORT”: UN’EDIZIONE A TUTTO MUGELLO!
L’ASSESSORE ALLO SPORT STEFANO MARUCELLI ANNUNCIA QUALI SONO LE NOVITÀ
Se prima era la vetrina degli sport e degli sportivi di Borgo, da quest’anno lo sarà di tutto il Mugello. Acquista infatti una veste zonale la manifestazione “Vivi lo Sport”, che si terrà dal 21 al 23 maggio nell’area del Foro Boario. Quasi sessanta le federazioni, le società e associazioni sportive presenti. Spazi anche per le palestre della zona e per gli espositori, e tanti piccoli e grandi eventi disseminati lungo i tre giorni, su oltre un chilometro di spazio espositivo, con la possibilità per il visitatore di essere non solo spettatore ma vero e proprio protagonista. Conferme importanti, per una formula che negli ultimi due anni ha riportato al Foro Boario tantissime perone e nuovo entusiasmo, e nuove L’ass. Stefano Marucelli opportunità. Una presenza più marcata del CONI, che festeggerà, in Mugello, una vera e propria settimana dello sport, che si aprirà lunedì 17 con i ragazzi delle scuole protagonisti. E poi l’Autodromo, con nuove importanti proposte. E tante società che, hanno cominciato a lavorare insieme per proporre qualcosa di importante nel loro singolo sport. E poi spazio ai giovani, sempre sotto l’occhio at-
tento della Polizia municipale, che proporrà iniziative per la sicurezza stradale, con punti musica e d’incontro che terranno viva la festa per tre giorni dalle 9 alle 24. Spazio al coperto, al chiuso, grandi classici e prime volte, come alcune discipline orientali, il modellismo il kajak. Vetrina importante anche per alcune manifestazioni che caratterizzeranno il Mugello, come il Ciclotour, il Circuito Storico del Mugello, il Motomondiale ed il Palio Velico. E poi c’è attesa per quella che sarà la grande attrazione dell’anno. Per saperne di più: www. vivilosport.net. “Abbiamo lavorato per arricchire e ampliare la rassegna, e sono orgoglioso di presentarla già da quest’anno sottolinea con soddisfazione l’assessore allo Sport Stefano Marucelli - con una valenza zonale e non solo specchio della realtà sportiva borghigiana. E la prossima edizione si chiamerà ‘Vivi lo Sport Mugello’. Questa, a mio avviso, è una dimostrazione dell’impostazione che istituzioni e associazionismo, collegialmente, assumono per attivare politiche sportive di zona condivise”.
INTERNET, NON È MAI TROPPO TARDI PER IMPARARE… IN BIBLIOTECA Non è mai troppo tardi per imparare a usare Internet. E’ il consiglio che l’associazione di volontariato culturale “Amici delle biblioteche” rivolge a tutti gli over 50 che non conoscono la Rete e vogliono imparare a navigare. Anche presso la biblioteca comunale il martedì sera si tiene un corso di Internet base. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere direttamente alla biblioteca comunale (tel. 055 8457197).
MOTOMONDIALE, BIGLIETTI AGEVOLATI
INIZIATIVA AUTODROMO, PRENOTAZIONI AL CENTRO PISCINE
Motomondiale, un “Biglietto speciale per il Mugello”. Anche il Comune di Borgo San Lorenzo aderisce all’iniziativa promossa dall’Autodromo del Mugello in collaborazione con la Comunità Montana e i Comuni della zona, che permette di acquistare un biglietto a un prezzo speciale per assistere alle prove e alle gare del Campionato Mondiale di Motociclismo in programma dal 4 al 6 giugno. Anche i cittadini borghigiani avranno così la possibilità di acquistare un abbonamento valido per i tre giorni della manifestazione al prezzo preferenziale di 70 € (contro i 160 € necessari per il normale acquisto dello stesso tagliando e contro i 90 € necessari per l’acquisto del biglietto valido per la sola domenica). Il biglietto riporterà nome e cognome del titolare e potrà essere utilizzato esclusivamente dal richiedente che all’ingresso del circuito dovrà esibire un documento d’identità. Gli interessati potranno prenotare il proprio biglietto presentandosi personalmente presso il Centro piscine Mugello nel periodo dal 6 aprile all’8 maggio. Gli abbonamenti nominativi così prodotti potranno essere ritirati dal 20 al 31 maggio presso il Centro piscine Mugello. Per informazioni: tel. 055 8458290, mail: info@ centropiscinemugello.it
C’è Post@
Sindaco GIOVANNI BETTARINI sindaco@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Vicesindaco, ass. Cultura, Politiche giovanili, Pubblica Istruzione GIUNIA ADINI g.adini@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Ass. Politiche di Salute SILVIA GIOVANNINI s.giovannini@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Ass. Lavori pubblici, Mobilità e Personale CASATI CARLO c.casati@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Ass. Bilancio e Sviluppo economico PAOLO FRANCINI p.francini@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Ass. Sport e Comunicazione STEFANO MARUCELLI s.marucelli@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Ass. Ambiente e Agricoltura STEFANO SQUILLONI s.squilloni@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Per appuntamenti rivolgersi alla Segreteria del Sindaco, tel. 055-84966202 Orario: martedì e giovedì ore 8.30-12.3,0 giovedì pomeriggio ore 14.00-18.30 Presidente Consiglio comunale GRAZIA INNOCENTI presidenteconsiglio@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Il Presidente del Consiglio comunale Grazia Innocenti riceve il giovedì pomeriggio su appuntamento. Per prenotare l’appuntamento rivolgersi alla U.O. Affari Generali (tel. 055-84966206) Gruppo Progressisti Democratici e Sinistra per Borgo De Paola Alberto (capogruppo) a.depaola@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Omoboni Paolo p.omoboni@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Notaro Silvia s.notaro@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Biagioni Roberta r.biagioni@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Pieri Giacomo g.pieri@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Vignolini Sandro s.vignolini@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Conti Lisa l.conti@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Quartani Lorenzo l.quartani@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Omar Osman Adan a.omar@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Tagliaferri Stefano s.tagliaferri@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Timpanelli Gabriele g.timpanelli@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Gruppo Popolo della Libertà Boni Fulvio (capogruppo) f.boni@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Pieri Simona s.pieri@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Marchisio Gianni g.marchisio@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Gruppo Libero Mugello Ballabio Piera (capogruppo) p.ballabio@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Beatini Paolo p.beatini@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Gruppo Per Borgo Bagni Giacomo (capogruppo) g.bagni@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Gruppo Rifondazione Comunista Pinzauti Mauro (capogruppo) m.pinzauti@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it Boni Andrea a.boni@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it
4 CORSE IN PIÙ PER LE SUPERIORI
Potenziati i collegamenti con le scuole superiori. In via sperimentale, dall’8 marzo, sono state istituite quattro corse scolastiche: alle ore 7.10 Barberino-Cafaggiolo-Scarperia (Topo)-Scarperia-Senni-Borgo (scuole), con arrivo alle ore 7.55 (senza fermate tra Barberino e località Topo); alle ore 13.45 Borgo (scuole)-S. Piero a Sieve-Scarperia-Firenzuola; alle ore 15 Firenzuola-Scarperia-S. Piero-Borgo con arrivo alle ore 16.05; alle ore 16.10 Borgo-S. Piero a Sieve-Cafaggiolo-Barberino. Sempre dall’8 marzo, comunica Scarl Autolinee Mugello Valdisieve, sono stati soppressi i seguenti servizi urbani con cadenza feriale escluso il sabato, con partenza alle 6.10, 8.10, 12.10, 19.10. Modifiche di itinerario per le seguenti corse: Le corse feriali escluso il sabato in partenza alle ore 16.10 e 19.15 FIRENZE - POLCANTO - BORGO S.L. V. NENNI - V. KENNEDY - P.ZA VITTORIO VENETO giunte in viale Europa Unita seguono l’itinerario: Viale La Malfa – S.P. 551 – Viale IV Novembre – Via Primo Maggio – Via Giovanni della Casa – Via Roma – P.za Vittorio Veneto. La corsa feriale in partenza alle ore 17.30 FIRENZE - VAGLIA - S. PIERO A SIEVE FS - BORGO S.L. V. CAIANI - KENNEDY - CALAMANDREI - VITTORIO VENETO in viale della Resistenza segue l’itinerario: Viale della Repubblica – Via Garibaldi Franceschi – P.za Vittorio Veneto. E’ in corso a Firenze la riorganizzazione della mobilità cittadina che prevede anche una nuova localizzazione dei capolinea per gli autobus extraurbani, per quelli del Mugello sono all’esame ipotesi alternative alla stazione Leopolda.
“CI VEDIAMO IN BIBLIOTECA...” “Ci vediamo in biblioteca…” è il bando di concorso promosso dal Comune di Borgo San Lorenzo per “la raccolta di scritti, video e disegni” basati “sugli incontri e le esperienze vissute in biblioteca da piccoli e grandi”. Ed è articolato in tre sezioni: narrativa (racconto in lingua italiana per un massimo di 6000 battute), filmati (cortometraggi di massimo 3 minuti in vari formati digitali) e disegni (riservata a bambini fino a 6 anni). La partecipazione è gratuita e gli elaborati vanno inviati o consegnati personalmente in busta chiusa in biblioteca, entro e non oltre il 31 maggio. Bando e moduli sono scaricabili dal sito del Comune www.comune.borgo-san-lorenzo.fi.it; per maggiori informazioni ci si può rivolgere direttamente alla biblioteca (tel. 055 857197, mail: biblioteca@comune.borgo-san-lorenzo.fi.it).
LIBRI DA ASCOLTARE
ARRIVATI GLI AUDIOLIBRI
“Testimone inconsapevole” letto dallo stesso autore, Gianrico Carofiglio, e “La luna di carta” di Andrea Camilleri letto dall’attore Luigi Lo Cascio; “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” e “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”di Luis Sepulveda; “Tutto per una ragazza” di Nick Hornby. Sono alcuni degli audiolibri che possono essere richiesti in prestito in biblioteca, dove è acquistabile il catalogo della fonotoca con l’elenco completo dei cd e dvd disponibili al prestito.
<Cosa dicono i gruppi> interventi a cura dei gruppi consiliari
LIBERO MUGELLO
PER BORGO
POPOLO DELLA LIBERTÀ
LIBERO MUGELLO PER IL REFERENDUM PER L’ACQUA PUBBLICA TRE SÌ PER RIBADIRE: FUORI L’ACQUA DAL MERCATO! FUORI I PROFITTI DALL’ACQUA A partire dal prossimo mese di aprile Libero Mugello lancerà insieme con il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua una grande campagna di raccolta firme per la promozione di tre referendum abrogativi delle norme che di fatto privatizzano l’acqua. Il 19 novembre 2009, alla Camera dei Deputati si approvava il decreto Ronchi, che all’art. 15 avviava un processo di privatizzazione dei servizi pubblici locali, di dismissione della proprietà pubblica e delle relative infrastrutture, ovvero un percorso di smantellamento del ruolo del soggetto pubblico che non sembra avere eguali in Europa. Il decreto colloca tutti i servizi pubblici essenziali locali (non solo l’acqua ma ad esempio anche i rifiuti) sul mercato, sottoponendoli alle regole della concorrenza e del profitto, espropriando il soggetto pubblico e quindi i cittadini dei propri beni. Un testo che non sembra considerare come negli ultimi anni la gestione privatistica dell’acqua abbia determinato significativi aumenti delle bollette e una riduzione drastica degli investimenti per la modernizzazione degli acquedotti, della rete fognaria, degli impianti di depurazione. I cittadini di Borgo San Lorenzo conoscono in prima persona ciò che è accaduto con la gestione affidata a Publiacqua, gestita dall’amministratre delegato espresso dal socio privato ACEA: le tariffe sono cresciute dal 1995 (gestione comunale) ad oggi del 580 % e lo sperpero di denaro pubblico e dei singoli utenti ha di fatto peggiorato il servizio. Libero Mugello intende con il Forum Italiano dei Movimenti dell’Acqua, a cui aderiscono tantissime sigle e un sempre più grande numero di comuni, bloccare le politiche di privatizzazione della gestione dell’acqua. La nostra lista civica ha fatto e fa della difesa dei beni comuni il cardine della propria politica. La gestione privatistica di acqua, rifiuti, trasporti, sanità ecc. si è rivelata un modello insostenibile che elimina la possibilità per tutti noi di partecipare alle scelte. I cittadini di Borgo ci troveranno nelle strade e nelle piazze per la raccolta delle firme per la promozione del referendum e per proporre al comune di riconoscere anche nel proprio Statuto il servizio idrico integrato quale servizio pubblico essenziale privo di rilevanza economica, quindi non assoggettabile a meccanismi di mercato per il conseguimento di profitti. Per contrastare il crescente uso delle acque minerali e per promuovere l’uso dell’acqua dell’acquedotto la proposta di delibera d’iniziativa popolare chiede anche al comune di attivare già nel 2010 un fontanello nel capoluogo e altri successivamente nelle frazioni per l’erogazione di “acqua di qualità” – naturale e gassata.
IL PASTICCIO DELLA MENSA COMUNALE Il pasticcio della mensa comunale di Borgo San Lorenzo non è un nuovo piatto consigliato da esperti dietisti per i nostri bambini, ma è riferito al diluvio di richieste di mancati pagamenti del servizio. Le richieste coinvolgono molte famiglie e vanno da pochi euro fino anche ad alcune centinaia. Il comune pare abbia rilevato mancati pagamenti anche riferibili a 5-6-7 anni fa. Ora, ci chiediamo, al di là del fatto che crediti di questo tipo non possono essere richiesti e non sono più esigibili oltre i 5 anni di distanza perché cadono in prescrizione, che tipo di organizzazione e di controlli il comune è stato capace di effettuare e di mettere in atto in questi anni, per ritrovarsi in una situazione di questo tipo e che credibilità ha un’azione come questa, viste le premesse. A noi pare la classica situazione all’italiana, dove tutto è approssimativo e si tenta in qualche di racimolare delle risorse alla belle e meglio, senza nessuna certezza per il cittadino. La penalizzazione per gli utenti-cittadini è evidente, perché tocca a loro l’onere di dimostrare di aver pagato e a distanza di molti anni l’impresa si presenta per molti aspetti, assolutamente improbabile. Non può certo il cittadino ricorrere a “decreti interpretativi” che gli consentano di modificare in corsa le regole in modo da ovviare alla disorganizzazione della pubblica amministrazione che non è in grado di controllare e verificare a monte ciò che a lei compete, riversando a valle le proprie difficoltà. Certamente chi non ha pagato un servizio ottenuto è chiamato a farlo e a comportarsi correttamente, ma quando la disorganizzazione è così palese, è difficile pretendere con l’imposizione ciò che si è perso in autorevolezza ed efficienza, altrimenti il rapporto diviene del tutto squilibrato e a netto sfavore del cittadino. A parer nostro saggia sarebbe stata una valutazione politica, ancorché puramente amministrativa, capace di discernere meglio la situazione e rendere più credibile una richiesta di questo tipo, valutando le situazioni e rivolgendosi ai crediti più consistenti, fatta un’ accurata verifica dei casi. Oltretutto ci troviamo oggi in una situazione di grave crisi economica e molte famiglie risultano in difficoltà, quindi, magari, sarebbe meglio per il comune, al fine di reperire risorse che, non lo neghiamo, sono sempre meno, richiedere i crediti che vanta nei confronti di alcune società partecipate, piuttosto che attivare un’azione come questa della mensa, che ci pare alquanto sconclusionata.
VISITA A BORGO DELL’ONOREVOLE MONICA FAENZI
Piera Ballabio Capogruppo di Libero Mugello
Lista Civica – Per Borgo Giacomo Bagni
Monica Faenzi, candidata alla Presidenza della Regione Toscana, ha trascorso la mattinata dell’8 marzo in Mugello a Borgo san Lorenzo, Luco e Barberino . Ha visitato dapprima dall’Ospedale di Borgo San Lorenzo, che da tempo attende il via ad alcuni lavori di ristrutturazione (in fattispecie nel reparto oncologico) e un potenziamento, e che, nel protrarsi dell’attesa, rischia sempre di perdere qualcosa per strada, per la tentazione ricorrente di accorpare servizi a Careggi. Con Monica Faenzi ed il DS dell’Ospedale abbiamo parlato di questo e anche del grande contributo che viene dal volontariato a Borgo. Abbiamo poi visitato l’ex ospedale di Luco. Concordo a pieno con quanto detto dalla nostra candidata che ha colto a pieno il nocciolo del problema. Serve intervenire prima che sia troppo tardi. A Luco rischiamo di trovarci un cumulo di macerie. La regione ha speso oltre 2 milioni di euro per l’acquisto e non possono andare persi. Con il Pdl locale che da tempo lo dice, la Faenzi concorda ad indicarne una destinazione come Residenza Sanitaria Assistita, da fare in collaborazione con i privati, che darebbe notevoli ricadute occupazionali. Alla fine della giornata trascorsa nel Mugello , l’on ha dichiarato che “il Mugello ha bisogno non di promesse, ma di interventi concreti, in grado di migliorare la qualità della vita di chi ci abita. A partire dal potenziamento delle strutture sanitarie periferiche - simbolico il caso del mancato rilancio dell’ospedale di Borgo e lo stato d’abbandono della struttura di Luco una struttura bellissima, rappresentativa sia della inefficienza e degli sprechi della amministrazione regionale toscana sia della grande disattenzione per il Mugello.- e dal rilancio delle vie di comunicazione, anche alla luce del fallimento della linea ferroviaria Faentina. Il Mugello è una zona che merita maggiore attenzione da parte delle amministrazioni pubbliche, a partire dalla Regione.” Infine una nota interessante a riguardo delle vie di comunicazione. Per la Faenzi arrivare a Borgo alla sua prima visita non è stato facile. Se il Mugello deve essere terra di turismo, come sempre sentiamo dire dai nostri amministratori, serve che arrivarci sia semplice. Lei stessa ha notato il valore paesaggistico del nostro territorio e la difficoltà ad arrivare. In realtà, forte della certezza di avere nel Mugello un elettorato “sicuro”, la regione Toscana ha sempre trattato il Mugello come la matrigna trattava Cenerentola. Le infrastrutture stesse dimostrano la scarsa considerazione che da sempre il Mugello gode da parte di Firenze. Faentina e Bolognese hanno tracciati ottocenteschi e non si parla di miglioramenti; la Faentina ferroviaria, monumento alle promesse non mantenute, fa acqua (letteralmente nei vagoni!) da tutte le parti.
CARTELLE PAZZE DAL COMUNE
I cittadini di Borgo che hanno usufruito dei servizi offerti dal Comune, si sono visti di recente recapitare cartelle per pagamenti dovuti che vanno fino a 5-6 anni addietro. La questione ha suscitato un notevole clamore tra i cittadini messi di fronte alla difficoltà di provare gli avvenuti pagamenti. Dato che tuttavia più di un utente ha potuto provare la regolarità dei pagamenti, è chiaro che la questione è probabilmente dovuta a un disservizio del Comune che ha probabilmente perso traccia dei pagamenti stessi o non li ha registrati correttamente. Alla luce di tali fatti dunque, poichè tale metodo di rivolgersi ai cittadini-utenti pare assai “Borbonico”, consigliamo vivamente al Sindaco di sospendere l’invio delle cartelle pazze (sempre che non sia il Consiglio Comunale a essere investito della questione) e procedere a controlli più approfonditi.
Il capogruppo Pdl Fulvio Boni
PROGRESSISTI DEMOCRATICI E SINISTRA PER BORGO
RIFONDAZIONE COMUNISTA
IL FUTURO PASSA DALLA SCUOLA Il trattamento riservato alla scuola da parte del Governo ci spinge ad affrontare questo tema, posto sotto la costante “spada di Damocle” dei tagli al corpo docente e dei fondi a favore della costruzione delle nuove scuole. Ci sembra grave che per questioni di risparmio sull’organico dei docenti, non sia possibile garantire alle famiglie il tempo scuola originariamente richiesto. Questo continuo ridimensionamento della scuola pubblica è reso ancora più grave dal fatto che la nostra società sta vivendo una fase di evoluzione nella quale sono valori fondamentali la formazione e l’integrazione sociale dei cittadini del futuro. Nei mesi scorsi, proprio nel nostro Comune, abbiamo potuto constatare gli effetti negativi di questa situazione che stanno rendendo difficoltosa l’attivazione delle prime classi nelle scuole di Ronta e Luco. Nelle Frazioni devono essere mantenuti ed incrementati i servizi per assicurare uno sviluppo armonico e sostenibile del nostro territorio: è questo il principio di fondo in cui noi ci riconosciamo. All’interno di questo contesto è fondamentale l’esistenza delle scuole nelle Frazioni, anche per rafforzare lo spirito di appartenenza della comunità e per scongiurare la trasformazione della Frazione stessa in mero dormitorio. In questi mesi c’è stata una forte mobilitazione da parte dei genitori delle Frazioni, dell’amministrazione Comunale e del Consiglio Comunale a difesa delle scuole elementari di Ronta e Luco. In particolare nella Frazione di Ronta i genitori hanno dato vita ad un comitato denominato “Giù le mani dalla scuola di Ronta” con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione. L’Amministrazione si è impegnata ad assicurare il pre-scuola alle 7:45 anche nelle scuole di Frazione ed a garantire il trasporto gratuito dei bambini di Borgo che scelgono una scuola diversa da quella del Capoluogo. Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno a difesa dei due plessi scolastici. L’impegno di questi soggetti coinvolti nella vicenda esprime un messaggio univoco, forte e chiaro: la nostra comunità non può fare a meno del ruolo fondamentale della scuola nel Capoluogo e nelle Frazioni. Chi dovrà decidere non potrà non tenerne conto.
VITA SEMPRE PIU DURA PER I PENDOLARI Premesso che sui temi legati alla viabilità e al trasporto pubblico locale e più in generale sulla mobilità da anni pervengono dai pen dolari,cittadini,lavoratori,studenti, sollecitazioni e proposte su come qualificare,rafforzare e rendere realmente efficiente,sicuro e accessibile sul versante delle tariffe,l’intero sistema di collocamento e trasporti; Considerato che l’efficienza e la qualità del sistema di trasporto pubblico sono condizioni essenziali per ridefinire un sistema di mobilità ancora troppo caratterizzato dall’uso dei mezzi privati ;la decisione del Comune di Firenze di spostare il capolinea degli autobus da Santa Maria Novella alla ex stazione Leopolda (per capirsi vicino alle cascine) tutto questo, fatto in un’ottica solo di ridefinizione della viabilità del Comune di Firenze, comporterebbe ripercussioni sul sistema di mobilità e trasporti dell’intero territorio provinciale, compreso quello del nostro Comune e sarebbero penalizzati ,oltre ai pendolari della rotaia,i pendolari degli autobus. Tale annuncio ha portato forti critiche e perplessità sia da parte dei pendolari che di numerose Amministrazioni come la Comunità Montana del Mugello, la Comunità Montana della Montagna Fiorentina, i Sindaci del Chianti, del Valdarno e della Valdisieve; tale trasferimento comporterebbe disagi notevoli, primo fra tutti l’aumento dei tempi di percorrenza, per tutti quei lavoratori, studenti e fruitori del servizio che quotidianamente si spostano con gli autobus dal nostro territorio verso e da Firenze con il rischio di compromettere e disincentivare l’uso dei mezzi pubblici in più determinerebbe un ostacolo evidente alla interconnessione tra il trasporto su gomma e quello su ferro con conseguenze tangibili sull’intero sistema di trasporto pubblico Locale anche nella prospettiva della sua prossima ridefinizione;esprime forte peplessità sul metodo con il quale il Comune di Firenze ha deciso in modo arbitrario,senza un dovuto confronto con gli altri Enti interessati,lo spostamento della stazione degli autobus;esprime la propria contrarietà alla ricollocazione della stessa nell’area della ex Stazione Leopolda perché estremamente sfavorevole e penalizzante per tutti gli utenti del servizio.Si chiede al Sindaco e alla Giunta a richiedere alla Provincia di Firenze, soggetto delegato alla gestione del servizio di Trasporto Pubblico Locale, la convocazione urgente di un Tavolo sulla mobilità e sul trasporto con tutti i comuni del territorio provinciale per trovare le soluzioni più idonee a salvaguardare la qualità del servizio e i diritti dei cittadini fruitori dello stesso.
Sandro Vignolini - Giacomo Pieri Progressisti Democratici Sinistra Per Borgo
Pinzauti Mauro Gruppo Rifondazione Comunista Borgo S Lorenzo
economia
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L’INTERVISTA. Gabriele Poli, nuovo presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria
“rinnoviamo il marchio di Firenze” Matteo Francini
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hi l’avrebbe mai detto che un giorno Firenze, città tradizionalmente ancorata al suo passato e diffidente nei confronti del “nuovo”, avrebbe avuto il più giovane presidente tra i Gruppi di giovani imprenditori di tutta Italia? E invece è proprio così. Dallo scorso febbraio, il nuovo presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Firenze è Gabriele Poli, arrivato a rivestire questa carica ad appena 26 anni. “E questo è un segnale importante di rinnovamento”, assicura, lui che del rinnovamento vuol fare il tratto distintivo del suo “mandato”. A partire dal marchio stesso di Firenze. Come si arriva a questa carica a soli 26 anni? Iniziando a lavorare prestissimo come ho fatto io, che ho cominciato quando ancora non avevo 18 anni. A 19 mi sono messo in proprio, ho iniziato a fare l’imprenditore, e così alla mia età ho già 7 anni di esperienza. Per molti, imprenditoria e giovani non sono due parole che vanno a braccetto... È un problema legato alla mobilità sociale, che in Italia è scarsa. I figli di imprenditori entrano presto in azienda, ma prima che prendano il posto di comando passano anni. E di nuovi imprenditori difficilmente ne nascono. Come si possono avvicinare a questo mondo i giovani che non provengono da una famiglia di imprenditori? Incentivando la mobilità sociale e la voglia di fare impresa. Grazie a un nostro progetto, ogni imprenditore “adotterà” uno studente agli ultimi anni delle superiori per fargli capire che, anche per chi non proviene da una famiglia di industriali, questa strada è più percorribile di quanto si pensi. E poi bisogna rendere questa scelta più affascinante, facendo passare un’immagine diversa dell’imprenditore,
non quella del “furbetto del quartierino”. Serve un buon capitale per iniziare? Bisogna vedere in quale settore si vuole iniziare: ci sono settori in cui non è necessario, dove chi ha idee può partire anche grazie agli strumenti di accesso al credito esistenti. È un luogo comune quello secondo cui cominciare è impossibile. Quali sono i suoi primi obiettivi? Per prima cosa rinnovare il marchio di Firenze, che è straordinario ma allo stesso tempo troppo legato al passato. Firenze non deve essere solo meta di turismo low cost, ma un luogo dove imprenditori e multinazionali vengano a investire. Il primo atto che faremo, nei prossimi mesi, è lanciare un concorso di idee per giovani creativi, per rivisitare in chiave moderna il brand di Firenze. Poi? Prestare più attenzione all’imprenditoria femminile: le donne spesso sono troppo poco presenti nelle imprese, soprattutto ai posti di comando. E poi una maggiore attenzione all’internazionalità: bisogna uscire da una logica che vede Firenze ripiegata su se stessa. Dobbiamo guardare oltre: per questo, ogni anno, una nostra delegazione farà missioni all’estero. Quest’anno andremo in Cina, poi toccherà a Russia e India. Come giudica, oggi, la situazione di Firenze? È abbastanza difficile per tutti, ma bisogna affrontare il mercato andandolo a cercare. Firenze ha grandi potenzialità, e ora si sono riaccesi i riflettori, sia nazionali che internazionali, sulla città: questo fa ben sperare. Insomma, penso che abbiamo diversi assi nella manica da giocarci.
a soli 26 anni è il più giovane in italia a rivestire questo ruolo: “Si tratta di un segnale importante di rinnovamento” assicura, lui che sul rinnovamento ha deciso di puntare tutto. a partire da quello del brand della città: in arrivo un concorso di idee
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ambiente
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LA SALUTE DELLA CITTÀ/1. Palazzo Vecchio corre ai ripari per arginare le emissioni di polveri sottili
troppo smog. si piantano gli alberi Giuditta Boeti giorno successivo a quello dello sforamento segnalato dai tecnici dell’Arpat, consiste in una limitazione dell’orario e della temperatura di funzionamento del riscaldamento domestico (non più di 18 gradi e non oltre le otto ore al giorno). In questo primo caso parte anche un invito esplicito ai cittadini affinché lascino a casa le auto e si spostino usando i mezzi pubblici. Se dopo due giorni gli sforamenti di Pm10 continuano, le misure di contrasto diventano via via più severe. Il secondo livello di allarme – che entra in vigore a 48 ore di distanza dal primo – prevede una limitazione del traffico per alcuni dei veicoli più inquinanti (motorini e moto a due tempi, auto a benzina e furgoni merci diesel euro 1 e anche le auto diesel euro 2 e 3), limitatamente alla zona centrale della città, negli orari 8,30-12.30 e 14,30-18,30. Se i livelli di Pm10 non rientrano nella norma, scatta la terza fase del provvedimento, con l’estensione dei divieti di circolazione a tutto il centro abitato (con le stesse deroghe delle cosiddette “domeniche ecologiche”) con l’esclusione di alcune strade di accesso e uscita dalla città come il viadotto dell’Indiano, viale Europa, via Aretina, via Sestese e via Pratese.
a rendere meno inquinata l’aria fiorentina ci penseranno (almeno in parte) i quasi mille tigli, frassini, olmi e aceri che saranno sistemati entro la fine dell’anno nelle zone più tartassate dal traffico. Ma a volte servono provvedimenti di emergenza
ANTONIO Pensionato, 60 anni
GIACOMO Rappresentante, 40 anni
MARTA Pensionata, 60 anni
“Gli scarichi il problema dell’Arno”
“Difficile trovare soluzioni”
“I volatili sembrano aumentati”
“Il problema principale che affligge l’Arno sono gli scarichi fognari della città riversati sulla sua riva sinistra. In certi punti l’aria è irrespirabile. Sono anni che si parla del completamento del sistema di depurazione del fiume ma per ora continuiamo a vedere le acque reflue galleggiare sull’Arno”
“E’ difficile trovare soluzioni per ridurre l’inquinamento atmosferico. Il blocco domenicale delle auto non serve a niente, se non a creare disagi. Abitare in città ha i suoi pro e i suoi contro: lo smog è un prezzo da pagare. L’unica soluzione per non respirare aria inquinata è emigrare in collina”
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BORGO SAN LORENZO
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“A occhio nudo il fiume non pare messo così male e rispetto agli anni passati i volatili che frequentano le sue sponde sembrano aumentati. Chi ci dice però che nell’acqua non ci siano sostanze pericolose? Bisognerebbe avere sott’occhio le analisi degli esperti per essere sicuri che l’Arno sia sano”
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igli, frassini, olmi e aceri ci salveranno dallo smog. O almeno aiuteranno a rendere l’aria fiorentina meno inquinata. Saranno oltre 950 gli alberi che Palazzo Vecchio pianterà per arginare le emissioni di smog e bilanciare il fiume di inquinamento che ogni giorno viene prodotto in città. Le piante sono definite “a pronto effetto”, cioè “sono in grado di esercitare un importante ruolo sull’abbattimento degli inquinanti atmosferici, sia gassosi, come l’anidride carbonica e gli ossidi di azoto, che in forma particolata come il pm10 e il pm2,5”, spiegano dall’assessorato all’ambiente di Palazzo Vecchio. I nuovi alberi saranno piantati entro la fine del 2010 (l’operazione costerà mezzo milione di euro) e troveranno posto nelle zone della più tartassate dal traffico: via Sestese, via Allende/via Fabiani, via Barsanti, piazza Caduti dei Lager, via Palazzeschi, via del Gignoro, via della Chimera, via Venosta, via di Villamagna, viale Nenni (zona San Lorenzo a Greve), via degli Arcipressi, via Baccio da Montelupo e via Fabbroni. Ma questo è solo uno degli interventi messi in atto per contrastare la diffusione delle polveri sottili. Per fermare lo smog si ricorre anche a provvedimenti di emergenza, necessari per abbassare la concentrazione di polveri sottili che ripetutamente superano il limite di 50mg a metro cubo. Ogni volta che le centraline segnalano uno sforamento dei termini consentiti dalla legge, il sindaco predispone un’ordinanza che dà il via a una serie di provvedimenti di emergenza, suddivisi in tre fasi. La prima misura, che scatta il
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LA SALUTE DELLA CITTÀ/2. Secondo l’ultimo rapporto Arpat la sua qualità è “non ancora accettabile”
Un fiume in cattive acque e la fauna “snobba” l’Arno Annalisa Cecionesi
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Un tratto delle sponde dell’Arno
e si potesse chiedere all’Arno qual è il suo stato di salute, lui risponderebbe “potrebbe andare meglio”. L’ultimo rapporto del Dipartimento provinciale Arpat di Firenze, relativo agli anni 2005-2006, definisce la qualità dell’Arno a valle della città di Firenze “non ancora accettabile”. Se da Rosano al tratto urbano l’Arno riesce a strappare un sufficiente, dall’Isolotto a Camaioni la sua qualità è “scadente” (la valutazione si basa sull’indice di stato ecologico – Seca che considera fattori chimici e biologici). Determinante, a monte della confluenza del fiume Greve, è l’immissione dei reflui urbani di riva sinistra d’Arno, non depurati. Le altre cause? “L’assenza o la riduzione delle fasce riparie di vegetazione, la diminuzione della capacità autodepurativa dovuta a arginature, cementificazione delle sponde, riduzione degli ambiti fluviali, l’impermeabilizzazione dei suoli e la mancata regolamentazione e qualificazione dei consumi idrici per assicurare un deflusso minino vitale del fiume”, si legge nel rapporto dell’Arpat. Problemi a tutt’oggi pressoché irrisolti, affiancati però da qualche segnale di miglioramento. Uno di questi potrebbe arrivare dalla realizzazione del collettore dei reflui urbani in riva sinistra collegato al depuratore di San Colombano, i cui lavori, secondo quanto annunciato da Publiacqua, dovrebbero partire questo mese per conclu-
dersi entro il 2014, chiudendo la brutta pagina dei riversamenti in Arno degli scarichi fognari. Intanto, le piante acquatiche che spuntano copiose d’estate nel tratto cittadino sembrano dare segnali rassicuranti. Non sarebbero collegate al peggioramento della qualità delle acque. “La presenza di tali piante in un ecosistema fluviale – secondo quanto monitorato da Arpat nell’estate 2009 - rappresenta in ultima analisi un segnale positivo, poiché indica che le condizioni generali di salute dell’ecosistema sono in miglioramento”. Un rischio per l’equilibrio dell’ecosistema, semmai, sono le specie vegetali e ittiche non autoctone, come la sudamericana “erba alligatore”, che cresce da alcuni anni anche lungo le sponde dell’Arno. Chi altro popola il corso d’acqua? Gli uccelli non sono molti. La condizione necessaria perché ci sia fauna lungo il fiume è la presenza di un habitat idoneo. Le nostre sponde non lo offrono, limitando così la possibilità di vedere un fenicottero sotto casa. “Per prima cosa – spiega Carlo Scoccianti, biologo del Wwf Toscana - l’Arno è un grande canale, non un fiume, e le sue sponde non hanno più niente di naturale. Il secondo problema riguarda la gestione troppo rigida di alcuni tratti, specialmente per quel che riguarda il consorzio di bonifica che si occupa della sponda destra, dove la vegetazione è stata completamente tagliata”. Ma un’isola felice c’è. E’ l’isolotto nei pressi della pescaia di San Niccolò, sulla sponda sinistra, da qualche anno abitato da esemplari di fauna selvatica, attirati da salici e canneti.
ANNA Pensionata, 60 anni
LUCIA Casalinga, 45 anni
GIUSEPPE Pensionato, 65 anni
“Domeniche ecologiche inutili”
“Il fiume è in condizioni pietose”
“I veicoli elettrici aiuterebbero”
“Le domeniche ecologiche e la pedonalizzazione del Duomo sono palliativi inutili, misure adottate dalle amministrazioni solo per una questione di immagine. Le macchine intasano tutti i giorni le strade e sopra le nostre teste gli aeroplani scaricano tonnellate di benzina, inquinando l’aria che respiriamo”
“Il fiume è in condizioni pietose, anche per l’inciviltà delle persone, come quei pescatori che abbandonano scatolette, filo e lenze sulle sponde, nei quali restano intrappolati gli uccelli. A volte sembra che il fiume contenga sostanze oleose, a giudicare dalle macchie nere sul pelo dei cani, difficili da togliere”
“L’aria del centro storico è migliorata a scapito delle periferie. Lo smog si concentra nelle strade più trafficate ma alla fine è un problema comune a tutta la città. Basta spostarsi un po’ in collina per notare la differenza. L’uso di veicoli elettrici potrebbe aiutare ma il problema è di difficile soluzione”
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tempi moderni
Aprile 2010
SOCIETÀ/1. Dalle baby-angurie agli accessori domestici, ecco come se la cavano i battitori liberi
spesa, vacanze e casa a misura di single tra villaggi, serate e locali dedicati, spuntano i life coach per superare gli indugi e gli speed date. nel tentativo di trovare qualcuno con cui condividere i costi (sempre più alti) della vita al singolare Francesca Puliti
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a dura vita del single? Ma chi l’ha vista. Il commercio ha già fiutato l’affare da quel dì e supermercati, locali, villaggi vacanze fanno a gara per disegnare un mondo a uso e consumo dei battitori liberi. Nella lista dei pro e dei contro ogni lato negativo trova una risposta appositamente studiata. Dal cuscino a forma di spalla di fidanzato su cui dormire sonni tranquilli, ai piatti pronti per risolvere una cena solitaria. Se le miniporzioni non hanno più segreti per i single di casa nostra, c’è chi studia anche l’orario per andare a fare la spesa. Gli “esperti del settore” consigliano le 6 del pomeriggio, evitando accuratamente il finesettimana, che fa molto coppia felice. Anche se a Firenze e dintorni ancora latitano i supermercati in stile romano, dove sono spuntati carrelli differenziati per individuare al primo colpo d’occhio i cuori solitari, l’abbordaggio tra pacchi di riso e fette biscottate funziona anche in terra toscana. Nel tentativo di trovare qualcuno con cui condividere i costi della spesa. Secondo alcuni dati diffusi recentemente dalla Coldiretti, infatti, i single spendono in cibo circa il 60% in più delle famiglie. Poco meno di 300 euro dilapidati ogni mese a suon di primi surgelati, verdura in busta e baby angurie. E, statistiche alla mano, sembrano essere meno propensi al risparmio rispetto agli ammogliati. La spesa media mensile supera in media i 1.000 euro e almeno un terzo viene assorbito dalla casa. Insomma, se manca l’altra metà della mela si è meno disposti a privarsi di altro. Tanto meno dello svago. Perché l’importante è viversela bene la condizione di maschile o femminile singolare. E allora ecco che
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spuntano anche i life coach specifici, per superare ansie e indugi e incrementare la propria vita sociale e affettiva. Lezioni individuali e di gruppo per lavorare su se stessi, un formato planato sulle colline toscane, guarda caso, direttamente dagli Stati Uniti. Sempre da oltreoceano è sbarcata, già da qualche anno, la moda dello speed date. In città se ne può scovare all’incirca uno al mese, organizzato in locali diversi, ma sempre con le stesse modalità. Il concetto è semplice, una sorta di appuntamento al buio ridotto ai minimi termini, anzi diversi incontri del genere riprodotti in serie in una sola serata. Si parte dalle basi: uomini e donne libere si iscrivono all’iniziati-
Poco meno di 300 euro dilapidati ogni mese a suon di piatti pronti, insalate in busta e surgelati va (il costo si aggira attorno ai 20-30 euro, comprensivi di cocktail) e si presentano, in egual numero (da sei a una quindicina) nel luogo di ritrovo. La gentil donzella si accomoda a un tavolino, il cavaliere si siede di fronte a lei per pochi minuti e poi passa alla candidata successiva, cosicché i partecipanti si passano tutti in rassegna a vicenda. Il tempo per conoscersi è poco, ma spesso e volentieri abbastanza per scambiarsi numero di cellulare e mail. E se Cupido non dovesse scoccare la freccia, ci si può sempre riprovare il mese dopo.
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Buongustai solitari, amanti della buona tavola che si vorrebbero cimentare tra mestoli e fornelli ma non sanno da dove cominciare o si trovano a fare i conti con montagne di avanzi, la soluzione è servita. I corsi di cucina per single stanno spuntando come funghi a Firenze e dintorni. Alcuni sono organizzati direttamente dai quartieri (come accade a Campo di Marte), altri da ristoranti, associazioni e fantasiosi chef. Com’è il caso dell’associazione Magici Sapori, in zona piazza Puccini. La clientela? “Gruppi di sei persone tra i 30 e i 40 anni”, spiega Giuseppe Castri, presidente dell’associazione.
COSA NON PUÒ MANCARE IN DISPENSA
Il frigo di un single riserva in genere poche sorprese, al massimo una discreta eco. Ecco allora cosa non far mai mancare nella dispensa per riparare al vuoto siderale della ghiacciaia nel caso (fortunato) di dover mettere a tavola un’altra persona. Una buona bottiglia di vino, tanto per cominciare, un barattolo di alici sottolio, del salmone in scatola o in busta, un pacco di tagliatelle e uno di riso, tavoletta di cioccolato d’ordinanza. E nel freezer una confezione di porcini surgelati e una di frutti di bosco. Dopo di che via libera alla fantasia, ma con moderazione. Il dessert più veloce? Ciliegie conservate sotto alcol immerse in cioccolato fuso. Se poi si dispone anche di panna da montare (e soprattutto la si sa montare) il gioco è fatto.
UNA MAMMA PER AMICA (O FIDANZATA)
Se la coppia scoppia che si fa? Ci si rimette in gioco, o almeno si cerca qualcuno con cui condividere gioie e dolori della condizione di genitore single. Ci pensa internet a mettere in contatto mamme e papà tornati (o sempre stati) liberi. Un modo per confrontarsi e magari conoscersi di persona. Oltre alle chiacchiere online, infatti, l’operazione funziona in alcuni casi come una specie di banca del tempo. Per chi ha qualche ora libera da dedicare alla causa, che suona più o meno: io tengo i figli a te e tu a me.
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SOCIETÀ/2. I nuclei in città sono circa 100mila, “accerchiati” da 80mila composti da un solo individuo
La famiglia resiste. Ma si restringe in media sono formate da due persone: aumentano quelle costituite da anziani che vivono soli, diminuisce il numero dei figli. Sempre meno matrimoni religiosi Annalisa Cecionesi
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a famiglia italiana? Si piega ma non si spezza. Malgrado l’avanzata dei single, resta il pilastro della nostra società. Se fino a ieri imperava l’immagine del quadretto familiare in stile “Mulino Bianco”, oggi è difficilmente etichettabile. Al di là della definizione giuridica, infatti, la famiglia ha mille facce: quella dei conviventi, delle coppie di omosessuali, dei singoli genitori con figli o delle coppie di divorziati con prole. Un mosaico familiare che si ripropone anche a Firenze. Le famiglie fiorentine, secondo i dati del Comune aggiornati al 28 febbraio 2010, sono circa 100mila (“accerchiate” dall’esercito dei circa 80mila nuclei formati da un solo individuo). In media sono composte da due persone. La prole dei fiorentini – quando c’è – è sempre meno numerosa. In prevalenza si hanno uno o due figli, in linea con la tendenza italiana. Più aumentano i componenti, più diminuisce il numero delle famiglie. Se quelle formate da due persone sono 47mila, quelle con tre componenti sono 29mila e quelle con quattro 18mila. E dai cinque componenti in su
si scende uno scalino ripido: le famiglie con tre figli sono 4mila, mentre quelle con 7 o più componenti sono meno di 600. Una bassa fecondità che porta la città a un invecchiamento rapido. Basti pensare che oggi si contano più di due anziani per ogni bambino. Così, complice la maggiore longevità, sono sempre di più le famiglie “coi capelli bianchi”, composte da anziani che vivono soli o accompagnati da badanti. Ma i giovani fiorentini preferiscono il matrimonio o la convivenza? Il primo batte la seconda, almeno sulla carta. I dati contano circa 3.500 conviventi a Firenze, ma è ipotizzabile che siano molti di più. Poche, invece, le coppie iscritte nel registro delle Unioni civili della città, un albo simbolico aperto alle “coppie di fatto”, comprese quelle dello stesso sesso. Nel 2009 si sono aggiunte tre nuove coppie, mentre dall’inizio del 2010 due. Il picco, dall’entrata in vigore del registro (nel 2001), è stato con le 12 coppie del 2007. Ma anche l’intramontabile matrimonio, zoccolo duro delle forme familiari, cambia pelle. Perde campo quello religioso, quasi dimezzatosi negli ultimi dieci anni. Lo
dicono i dati dell’Ufficio comunale di statistica. Se nel 1999 i matrimoni religiosi celebrati a Firenze erano stati 661, nel 2009 hanno detto sì con rito religioso 371 coppie. Tiene invece il matrimonio civile che, nell’ultimo decennio,
oscilla tra le 900 e le 1.000 unioni l’anno, stabilendo un primato che dal 1994 lo vede vincitore su quello religioso. A voler metter su famiglia, insomma, c’è da sbizzarrirsi. Casa che vai, famiglia che trovi.
tEnDEnZE Crescono le unioni miste. Romania, Brasile e Marocco le nazionalità più amate dai fiorentini
Moglie e buoi dei paesi... che vuoi: ora il coniuge si cerca lontano adagio “moglie e buoi dei paesi tuoi” agli italiani comincia a star stretto. Se ieri il coniuge si cercava sotto casa, oggi è facile trovarlo in un’altra nazione. E se lo si trova nei paraggi, non è detto che sia italiano. Può essere un immigrato, uno straniero in vacanza, un forestiero giunto in Italia per studio o per lavoro. Secondo l’Istat, negli ultimi dieci anni le unioni miste in Italia sono aumentate del 300%, coerentemente con l’aumento della popolazione straniera. Le famiglie internazionali sono una realtà consolidata anche nella città del giglio. A Firenze, nel 2008, secondo il bilancio demografico
Istat, le famiglie con almeno uno straniero erano oltre 22mila. E ogni anno, nel capoluogo toscano, vengono celebrati nuovi matrimoni “cosmopoliti”. Dal 2006 a oggi ne sono stati ufficiati dai 400 ai 600 l’anno (a eccezione del 2008, quando si è verificata una contrazione). Nel 2009, ad esempio, i matrimoni con almeno uno straniero tra i contraenti sono stati 508, sui 1.248 totali. Chi sposano i fiorentini? Tra le nazionalità più “amate”, al primo posto svetta la Romania, seguita da Brasile e Marocco. Generalmente sono famiglie più numerose rispetto a quelle dei fiorentini. Gli stranieri, infatti, compensano (alme-
no in parte) il basso tasso di natalità. Nel 2007, secondo i dati Istat, i nati da almeno un genitore straniero si aggiravano intorno al 20% della nascite registrate in provincia di Firenze. Ma dietro ai numeri ci sono molte storie. Come quella di Angela, di origini peruviane, da tempo sposata con il suo insegnante di italiano, dal quale ha avuto una bimba. O quella di Juljan, che ha lasciato l’Albania durante l’infanzia e da un anno convive con Sara, fiorentina, in attesa del primo figlio. Sono storie come tante, segno che è ora di aggiornare il proverbio. Moglie /A.C. e buoi dei paesi che vuoi.
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curiosità
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ECODESIGN. Si chiama Città Riciclante il network di artisti dediti al riuso di materiali di scarto
e da una Vespa nacque una poltrona nei programmi del gruppo di artigiani c’è anche l’apertura di un caffè letterario, in cui perfino tazzine e tavoli siano in vendita Francesca Puliti
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utto cominciò dieci anni fa con una bici riscattata dal deposito comunale e rimessa a nuovo. Da quell’esperienza nasce l’associazione Veni Vidi Bici e poi il network di artisti “ricicloni” Città Riciclante. Il concetto è quello di tramutare in arte i sempre più numerosi scarti della vita moderna, un’idea semplice, dietro la quale c’è tutta una filosofia di vita. “Quella di sensibilizzare le persone al riuso e a una mobilità sostenibile”, spiega Andrea Buzzegoli, il “padre” di Veni Vidi Bici. Da anni l’associazione opera sul territorio fiorentino attivando laboratori con le scuole elementari, medie e superiori. Cinque incontri durante i quali bambini e ragazzi si cimentano con velocipedi ripescati dalle discariche e li rimettono in sesto. Un ciclo di lezioni pratiche che si conclude con una pedalata collettiva per la città o una gita sulle vicine colline. Ma il network è anche molto altro, una decina di artisti da tutto il mondo che hanno scelto di fare base a Firenze per promuovere le proprie opere e far entrare in sintonia la città stessa con il proprio modo di vivere. “Ci piacerebbe prendere in consegna alcuni spazi inutilizzati – afferma David Styler, scultore nonché altro ‘nodo’ della rete – e farli rivivere in chiave creativa ed ecosostenibile”. La materia prima c’è tutta: panchine, elementi di arredo, lampade e sculture ricavate da pezzi di auto, macchinari, elettrodomestici, mobili in legno. Ogni scarto può avere una seconda chance nelle mani di Andrea e del suo team. Così ad esempio una vecchia Vespa si trasforma in una poltrona, dotata perfino di autoradio con frontalino estraibile e gran belle casse incluse. “Il mio lavoro nasce da quando – racconta l’artefice Matteo Menduni - stupito nel vedere lo scarto di questa società, cercavo di capirne la composizione. Poi col tempo e con la conoscenza di quello che ti permette di farlo, a questo raccattare e smontare si è aggiunta la variabile riadattare-trasformare”. I resti, tanti materiali, diventano inventiva allo stato puro e riprendono vita e forma. Tra i
componenti del network c’è anche Natalia Bavar, socia fondatrice della ben nota in città Libreria La Cité, caffè, bar e centro di aggregazione in Santo Spirito attorno al quale ruotano gli “artisti ricicloni”. E non a caso nei loro programmi c’è l’apertura di un locale simile, a metà strada tra caffè letterario e spazio espositivo. Con una particolarità. “Tutto ciò che vi troverà spazio sarà in vendita – anticipa Andrea Buzzegoli – dalle tazzine, ai tappeti, alle lampade”. Insomma si entra per prendere un cappuccino e si esce con tutto il tavolino. I costi? Se il materiale pare low cost, la mutazione in pezzi d’arredamento/d’arte non lo è altrettanto. E i prezzi scritti sul cartellino variano, dalle più abbordabili lampade ricavate da tubi di scappamento e fari, ai più costosi “transitdivano” e “vespoltrona”. “Le vendite avvengono principalmente online – continua Andrea – ma credo che potremo incrementarle allestendo uno spazio ad hoc. A Firenze la sensibilità verso questo tipo di attività sta aumentando”. Ed è qui, nella patria degli artisti/artigiani, che il network ha deciso di mettere radici. Sperando di contagiare l’intera città.
Alcune opere del gruppo Città Riciclante
LAST MINUTE MARKET. Seconda vita per la merce invenduta, in nome della solidarietà
Lo spreco diventa ricco banchetto (per poveri) C
hiamatelo pure mercato delle occasioni, è un modo per risparmiare sui rifiuti, tagliare gli sprechi e al tempo stesso fare anche un’opera buona. Il nome già la dice lunga, Last Minute Market nasce alla fine degli anni ‘90 a Bologna da un’idea del professor Andrea Segré, preside della facoltà di Agraria. E da semplice idea si fa spin-off dell’Università, come sono dette le aziende che prendono forma all’interno dell’ambiente accademico e poi spiccano il volo sulle proprie ali. Una specie di uovo di Colombo, un concetto tanto semplice quanto efficace: molta della merce che riempie scaffali e banchi frigo dei supermercati rimane invenduta, andando ad accrescere la quantità di scarti prodotta. Allora perché non dare in beneficenza i prodotti che stanno per scadere? Il passo dal magazzino del super alla mensa di senzatetto e indigenti è breve. E il banchetto si fa più ricco. E’ nel 2006 che il progetto scavalca l’Appen-
nino, per fermarsi a Empoli. Ma nell’arco di quest’anno l’iniziativa è destinata ad allargarsi, a partire da Livorno. “La crisi economica ha dimostrato che è ora di cambiare prospettiva – afferma Segré – Se non c’è mercato la produzione crolla. Allora è il caso di porci dei limiti, recuperare gli sprechi e contenere così anche le inutili spese per lo smaltimento dei rifiuti”. Non solo cibo, la raccolta spazia dai farmaci ai libri, fino agli indumenti, come nel caso di Empoli, dove l’iniziativa ha preso corpo grazie al progetto Re.So. Perché della merce invenduta non si butta via niente, alla faccia di una confezione un po’ sbreccata o di una copertina sciupacchiata. Dopo la partecipazione al Green Social Festival di Bologna lo scorso febbraio, Last Minute Market sarà presentato in terra toscana, più precisamente a Terrafutura. L’appuntamento con la solidarietà è alla Fortezza Da Basso il mese /F.P. prossimo.
BIBLIOTECA DELLE OBLATE
Istituto per il Benessere Relazionale nelle Organizzazioni
PRESENTANO IL LIBRO
I sì che aiutano a crescere La collaborazione tra adulti e bambini, e tra medico e paziente, rappresenta il primo passo per costruire una società più attenta ai bisogni relazionali
PROGRAMMA
Introduce e coordina: Rosa Maria Di Giorgi,
Assessore all’ Educazione Comune di Firenze PRESENTI:
Andrea Spini, professore associato di Sociologia generale
facoltà di Scienze della formazione (Università di Firenze). Renato Palma, medico, psicoterapeuta
BIBLIOTECA DELLE OBLATE Sezione Contemporanea 1° Piano
Via dell’Oriuolo, 26 - Firenze
MERCOLEDI’ 21 APRILE ORE 17.30 www.renatopalma.eu www.human-relations.eu www.edizioniets.com
LA KERMESSE. Torna il festival che quest’anno mette in primo piano musica classica e contemporanea
il Maggio si dirige “Verso Oriente” Ha il sapore delle spezie che vengono dai Paesi orientali il cartellone proposto dal
L’APPUNTAMENTO
Maggio Musicale Fiorentino nella sua 73esima edizione. a salire sul palcoscenico
Quattro giornate a ritmo di tango
protagonisti provenienti da tutto il mondo, con una grande attenzione al nuovo
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Bozzetto di Yannis Kokkos per “Die Frau ohne Schatten”
Ludovica V. Zarrilli
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uest’anno il Maggio musicale fiorentino si dirige a Est. “Verso Oriente”, così si intitola il Festival nel 73esimo anno dalla nascita, dedicando grande attenzione ai sound multietnici ed esotici, partendo da Mozart e arrivando fino alla musica contemporanea. All’inaugurazione, prevista per il 29 aprile con Die Frahu Ohne Schatten (La donna senz’ombra) di Richard Strauss, il cui libretto fiabesco Hoffmansthal trasse da leggende indiane, arabe, cinesi. A dirigerla Zubin Metha, che la affrontanterà per la prima volta nella sua lunga carriera. L’opera verrà messa in scena con un nuovo allestimento del grande Yannis Kokkos, alla sua prima regia per il festival fiorentino. Intorno a Mehta, che quest’anno festeggia 25 anni
come direttore principale del Maggio, e all’amico Daniel Baremboim, ruota buona parte del cartellone: il maestro indiano è infatti sul podio anche del “Ratto dal serraglio” mozartiano, ripresa di un fortunato spettacolo con la regia di Eike Gramms e di due concerti sinfonici. Grande attesa per l’opera contemporanea che, come di consueto debutta a Firenze in occasione del festival. Quest’anno sarà la volta di “Natura Viva”, che porta la firma di Marco Betta e verrà messa in scena in anteprima assoluta il 15 e il 17 giugno al Teatro Goldoni, sul libretto di Ruggero Capuccio a cui presterà la voce Chiara Muti. Opera astratta e di simboli, l’opera di Betta, è una riflessione su tre stati della morte, per amore, giustizia e arte – ci sono riferimenti profondi a Paolo Borsellino e Caravaggio -, e da relitti musicali di avanguardie ma anche di antiche culture e ninnananne tradizionali,
fa di Palermo e della Sicilia luoghi evocativi dove convergono segni d’Oriente e di Occidente. Nuovi personaggi, nuovi interpreti provenienti da nazioni che prima d’ora non avevano mai avuto modo di esibirsi al Maggio e nuove anche le età degli interpreti che saliranno sul palcoscenico. Nel parterre de roi ci sarà infatti un pianista palestinese, Saleem Abboud Ashkar . Spazio anche alla danza, con la creazione di Guillame Cotè e con la coreografia “La vérité 25x par seconde” studiata per essere messa in scena in occasione di Fabbrica Europa alla Stazione Leopolda. Per la prima volta nella storia del Maggio verrà riservata grande attenzione ai grandi jazzisti come Enrico Rava e Poalo Fresu Spazio e al Maggio Off con le sue sonorità rock. E per chiudere in bellezza, gli amatori potranno ascoltare la Nona di Beethoven. www.maggiofiorentino.com
LA NOVITÀ. Il 16 aprile il colosso dei beni culturali e tecnologici apre un punto vendita a I Gigli
Libri, dischi e fotografia: arriva la Fnac L
a Fnac sbarca in Toscana, per la precisione a Campi Bisenzio. Dal prossimo 16 aprile, il colosso specializzato nella distribuzione di beni culturali e tecnologici aprirà un punto vendita all’interno del centro commerciale I Gigli. Circa 2.400 metri quadri che segneranno l’avvento del gruppo nato a Parigi nel 1954 nella nostra regione, e che andrà ad aggiungersi ai negozi già presenti, in Italia, a Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Verona. Libri, dischi, informatica, audio, video e fotografia: questi i prodotti che si potranno trovare alla Fnac, la cui apertura segnerà un evento non solo per la regione, ma anche per i I Gigli, dove sorgerà il punto vendita. “E’ un evento molto atteso da tutti noi – spiega il direttore del centro commerciale Alessandro Tani – sarà un’apertura molto significativa”. E anche l’occupa-
zione ne risentirà in positivo: grazie anche all’arrivo di Fnac, i posti di lavoro offerti dai 134 punti vendita dei Gigli passeranno dai circa 1.500 del 2008 a 1.680, con un incremento di ben il 12%. Ma non è questa l’unica novità in arrivo al centro commerciale: entro l’estate sarà organizzata, insieme al Comune di Campi Bisenzio, una “notte verde” - con i negozi aperti fino a tardi – tutta dedicata alla sostenibilità ambientale. Ancora da stabilire la data precisa, ma – assicurano gli organizzatori – si tratterà di un evento unico nel suo genere. E per una novità sicura, eccone altre due “work in progress”: a breve, ai Gigli, potrebbe arrivare la “personal shopper”, ovvero una figura incaricata di aiutare i clienti nelle loro spese, oltre a un’area per la custodia degli animali /M.F. mentre il padrone si dedica allo shopping.
a danza più sensuale della terra torna a emozionare Firenze per quattro giorni consecutivi. Dal 22 al 25 aprile torna al Saschall l’ottava edizione del Firenze Tango Festival, rassegna popolata da professionisti e dilettanti, durante la quale i provetti ballerini si cimenteranno nelle evoluzioni e nelle movenze nate nelle strade popolari di Buenos Aires. Il Festival fiorentino è uno degli eventi più attesi dai tangheri e dagli amanti dell’autentica cultura del tango argentino in Italia e all’estero. Ballerini ed insegnanti internazionali, musicisti di primissimo livello, uno spettacolo con l’orchestra Hyperion e 5 coppie ospiti del Festival, milongas con musica dal vivo, esibizione dei maestri, stages di tango salon, nuevo e milonguero, milonga, vals, tecnica, seminari di teatro sono gli ingredienti di questa edizione. L’ottava edizione della manifestazione si svolgerà a Firenze dal 22 al 25 aprile in vari luoghi della città. Oltre che nel rinnovato spazio del teatro del Circolo Affratellamento di Ricorboli, le due giornate principali del Festival si svolgeranno nei 2.500 mq del Teatro Saschall (www.saschall.it), – teatro che ospita i più grandi concerti della città - e che si trova subito all’uscita dell’autostrada di Firenze Sud con grande parcheggio gratuito annesso. Inoltre ampi e funzionali spazi per studiare e per ballare, bar aperto fino alla chiusura della milonga, possibilità di cenare nel ristorante del teatro. Il fFirenze Tango festival si prepara, oltre che a ripetere il successo delle passate edizioni, a dare un forte segnale di qualità proponendo un nutrito cartellone di eventi che permetta al grande pubblico e al pubblico degli appassionati, di assaporare tutte le sfumature di cui è ricco il tango argentino: musica, danza, poesia, cinema. Spettacoli, concerti, presentazioni, mostre ed incontri di approfondimento culturale richiameranno appassionati, addetti ai lavori e grande pubblico da tutte le parti del mondo. La scorsa edizione ha visto oltre 30 artisti di fama internazionale esibirsi ed insegnare a più di 5.000 spettatori. Nessun problema se non si sono mai indossate le scarpette o non si è mai fatta pratica, la kermesse potrebbe essere l’occasione per guardare volteggiare i campioni e avvicinarsi ad una disciplina che ogni anno coinvolge sempre più persone. www.fi/L.Z. renzetangofestival.com/festival/
Un momento del Festival
cultura
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IL MUSICAL. Rivisitazione teatrale del capolavoro di Lewis Carroll, con personaggi famosi e colpi di scena
Al saschall il paese delle meraviglie Barabara Biondi
A
lice fever. E’ la febbre che impazza nell’ultima stagione e che coinvolge vecchi e nuovi amanti del racconto di Lewis Carroll. Dopo la versione cinematografica di Tim Bruton, che ha sbancato i botteghini ed è stata applaudita da grandi e piccini di mezzo mondo, il 7 maggio arriva sul palcoscenico del Saschall “Alice nel paese delle meraviglie. Il musical” opera inedita per la prima volta sui palcoscenici italiani. La sceneggiatura creata da Enrico Botta e Annalisa Benedetti è frutto di una accurata riealaborazione dei famosi scritti di Lewis Carrol “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie” e “Attraverso lo specchio”. Le musiche composte appositamente per questo musical da Daniele Biagini con i testi di Lorenzo Biagini e Enrico Botta mettono lo spettatore a tu per tu con gli spettatori della fiaba. Ogni brano dei 14 composti ha una propria identità e stile musicale che li differenzia dagli altri. Componente fondamentale di questo musical è la grande creatività espressa in tutte le componenti dello spettacolo, dalle scenografie, ai costumi, agli effetti speciali, fino al ripudio di colori e di simbologia. Lo spettacolo è composto da 2 atti, per un totale di 12 scene che si susseguono con un cambiamento continuo a vista di scenografia, grazie a un palco ruotante ed elementi su ruote
che permettono ai cambi scena di essere parte integrante dello spettacolo, come se lo spettatore sfogliasse le pagine di un libro. Le scene giocano sulle diverse proporzioni, forme e colori per ricreare l’ambientazione e la magia del paese delle meraviglie. Lo spettacolo è arricchito da vari effetti speciali grazie alla particolarità di disegno, luci e a giochi di magia e trasformismo inseriti nella trama. La storia inizia nel mondo reale, nel
Stregatto, Brucaliffo e Regina di Cuori accompagnano Alice
giardino di casa della piccola Alice, dove i genitori hanno organizzato un invito all’ora del the. La superba madre di Alice per ben apparire con i suoi ospiti la invita a cantare di fronte a tutti ed inconsapevolmente la piccola presa dalla paura scapperà e darà inizio alla sua fantastica avventura all’interno del paese delle meraviglie dove incontrerà gli strampalati personaggi già famosi ed amati dal pubblico. Dal Coniglio Bianco al Cappellaio Matto, dalla Regina di Cuori allo
Stregatto e tutti gli altri pazzi e colorati personaggi si alterneranno con i loro “non sensi”, accompagneranno Alice in questo viaggio strampalato a volte aiutandola, a volte confondendole le idee. giocheranno o si prenderanno gioco di lei, can-
teranno e balleranno insieme, si divertiranno e dovranno affrontare delle difficoltà. E’ così che Alice vivrà le sue avventure e riuscirà a trovare “la propria strada” all’interno di questo paese delle meraviglie, cioè all’interno di sé.
LA MOSTRA. Tornano agli Uffizi alcuni capolavori del genio del Rinascimento
La sala dei Lippi è finalmente completa I
La pala del noviziato di Filippo Lippi
no detto Il Pesellino. Per la prima volta dopo due secoli, la predella sarà esposta nella sua composizione originaria grazie a un eccezionale prestito dal museo del Louvre di Parigi. Tre in totale i capolavori restaurati, dopo un lungo e attento lavoro reso possibile dagli Amici degli Uffizi, che dal 1993 opera in sostegno alla Galleria: oltre alla pala e alla predella, gli interventi hanno riguardato la cosiddetta pala di Annalena e altre due tavole dell’artista: La Madonna annunciata e Sant’Antonio abate e L’angelo dell’Annunciazione e San Giovanni Battista. Lo straordinario recupero della pala del Noviziato – commenta la soprintenden-
VIENI A PROVARE L'INNOVATIVA
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Scuola
colori sono quelli che Filippo Lippi vide coi suoi occhi mentre li stendeva, il brio e l’atrmonia delle forme è quella che il frate carmelitano regalò ai suoi dipinti. Torna a risplendere nella sua originale completezza la Pala del Noviziato, capolavoro di Filippo Lippi (Firenze, 1406 ca. – 1469) dipinto per l’omonima cappella in Santa Croce, su commissione di Cosimo de’ Medici nel 1445. Dal 26 aprile al 30 maggio sarà possibile ammirarla interamente rinnovata dopo l’ultimo importante lavoro di restauro realizzato dalla Galleria degli Uffizi e finalmente riunita alla predella dipinta dal giovane aiutante di Lippi, Francesco di Stefa-
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te al polo museale Cristina Acidini – esalta il dipinto, dove si uniscono la magnificenza dei Medici e la splendida maturità artistica di un protagonista assoluto del Rinascimento quale fu Filippo Lippi”. In mostra cinque capolavori chiave dell’opera del pittore fiorentino, di chiara ispirazione masaccesca. “Filippo Lippi faceva parte della cerchia intellettuale di Cosimo il Vecchio - spiega il direttore degli Uffizi Antonio Natali - e lì imparò il principio aristotelico secondo cui l’arte deve commuovere. Ammirare queste opere nella loro bellezza originaria significa cogliere la grande emozione che ispirò /B.B. l’artista fiorentino”.
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FIORENTINA. Cristiano Zanetti è rientrato, dopo un brutto infortunio, per il finale di stagione
A centrocampo è tornato il “cervello” Era arrivato a Firenze tra il malcontento per la cessione di Melo, in poco tempo ha convinto tutti, poi uno dei tanti ko della carriera. ora è di nuovo a disposizione per tentare l’assalto all’Europa: “Ci proveremo fino alla fine”
Cristiano Zanetti
Cristina Guerri
E
ra arrivato a Firenze tra il malcontento generale dopo la cessione alla Juventus di Felipe Melo. Ma il malumore dei tifosi è scivolato via dopo le prime uscite di Cristiano Zanetti con la maglia viola. Quella perfetta contro il Liverpool in casa prima, e quella contro la sua ex squadra (quella Juventus scelta dal brasiliano, sempre meno rimpianto a Firenze) poi, hanno convinto la città. Poi, un brutto infortunio, uno dei tanti della sua carriera, lo ha tenuto fuori dai giochi per molte settimane. Adesso il cervello del centrocampo viola è tornato per un finale di campionato da cardiopalma. In ballo c’è un posto in Europa, dove la Fiorentina vuol continuare ad essere protagonista anche la prossima stagione. “Raggiungere il quarto posto sarà un’impresa – dice il centrocampista - però fino a quando ci saranno punti a disposizione continuere-
mo a sperare e a provarci fino alla fine. Consapevoli, lo ripeto, che servirà un’impresa”. Vada come vada, per Cristiano sta per concludersi la prima stagione con la maglia viola, e per lui è già tempo di bilanci. “La Fiorentina è andata oltre ogni aspettativa, nessuno si sarebbe aspettato che facesse risultati così importanti con squadre molto superiori sia a livello di organico che di tradizione. Sinceramente non mi aspettavo di passare il girone di Champions – ammette Zanetti - invece abbiamo battuto il Liverpool, il Lione e il Bayern Monaco. Credo che la Fiorentina abbia fatto più di quello che ci si poteva aspettare. Avrei messo la firma per una stagione così”. Come sottolineato in precedenza, la carriera di Zanetti è stata costellata da molti ko fisici. “Si fanno male quelli che giocano, e io sono sempre stato in squadre impegnate ogni tre giorni. È il rischio di stare nei grandi club – spiega - guardate la Fiorentina: quando mai era accaduto che con questo staff ci fossero così tanti infortuni? Recuperare giocando ogni tre giorni non è facile. Per me è
comunque un vanto sapere che la mia assenza pesa anche per il ruolo particolare che occupo in campo. E poi chi sta in panchina non si fa mai male”. Il suo rapporto con la città è solido, forte anche dei suoi trascorsi nelle giovanili della Fiorentina. “I tifosi viola sono fantastici. Chi non lo vive non può immaginare quanto sia fondamentale il loro apporto”. Prima dello stop che l’ha tenuto fermo per diverso tempo aveva costituito una coppia di ferro con il compagno di reparto Riccardo Montolivo, forse arrivato quest’anno alla sua definitiva consacrazione. “Un giocatore non ‘esplode’ - dice Zanetti - Riccardo è stato aiutato dalla squadra, così come lui ha aiutato i compagni. Quest’anno abbiamo fatto grandi partite, anche quando abbiamo perso. E Montolivo ha potuto dimostrare tutto il suo valore. Bolatti? Ha grandi qualità. È un nazionale argentino, è molto ordinato e intelligente tatticamente. Ancora non ha fatto vedere quello che sa fare – conclude il centrocampista - ma ha grandi margini di miglioramento”.
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sport
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CALCIOMERCATO/1. Mancano molte settimane alla sessione estiva, ma in casa viola si è già al lavoro
La squadra che verrà inizia a prender forma Cristina Guerri
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ancano ancora diverse settimane all’inizio del calciomercato estivo. Ma, in attesa di capire quali saranno gli scenari della prossima stagione, il diesse
viola Pantaleo Corvino è già al lavoro per costruire la Fiorentina che verrà. Il primo intento del direttore sportivo gigliato è quello di riuscire a trattenere a Firenze i pezzi pregiati della rosa attuale. A partire da Frey. Il portiere francese, giunto al quinto anno in maglia viola, è richiesto dalle big d’Europa. Bayern Monaco e
il primo obiettivo è trattenere i big: Frey, vargas e anche Mutu interessano a molti. il sogno è Kolarov, davanti piace Pinilla
Manchester United sono le squadre che più di tutte hanno manifestato l’interesse per l’estremo difensore, che ha una clausola rescissoria di 18 milioni di euro. Due i nomi del possibile sostituto, nel caso in cui il francese lasciasse Firenze: Viviano e Amelia. Il primo è per metà di proprietà dell’Inter e da sempre è tifosissimo della Fiorentina. Il secondo, in rotta da tempo con il suo attuale allenatore (Gasperini), sarebbe felice di accasarsi alla Fiorentina. Piace, e tanto, anche Vargas. A chi? A Real Madrid, Inter, Juventus e Manchester City. Il costo del cartellino dell’esterno offensivo ruota intorno ai 20-25 milioni. E poi c’è il capitolo Mutu. Caso doping a parte, esiste una reale ipotesi che l’attaccante rumeno lasci in ogni caso la Fiorentina. A quel punto le due giovani leve di casa viola, Jovetic e Ljajic, dovranno farsi trovare pronte a sobbarcarsi il peso della sostituzione del Fenomeno. Sul piatto ci sono poi i rinnovi di Kroldrup e Gobbi. Con Munoz in arrivo, per il danese potrebbero prospettarsi scenari diversi da Firenze: il difensore, tra l’altro, piace molto in Grecia. Stesso destino anche per Gobbi, destinato a raggiungere molti ex viola (vedi Storari, Zauri, Semioli, Pazzini) alla Sampdoria. Per quanto riguarda le entrate, come già accennato, a giugno arriverà dall’argentina il giovanissimo Munoz. Il secondo rinforzo potrebbe arrivare direttamente dall’Olanda. Stando alle voci prove-
nienti dai Paesi Bassi, il ventiduenne esterno dell’Heerenveen, Roy Beerens, si è detto pronto a vestire la maglia viola. La sua valutazione è di circa 3,5 milioni. Serve poi trovare il possibile sostituto d Gobbi. Il sogno è Kolarov (Lazio), ma la
concorrenza (vedi Inter) per il serbo è tanta e agguerrita. Per l’attacco il primo elemento da tenere d’occhio è Pinilla, la rivelazione del campionato di serie B. In tal senso, la Fiorentina si sarebbe concretamente mossa con il Grosseto.
CaLCioMERCato/2 Cinque anni di acquisti: il bilancio
top e flop dell’epoca Corvino
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li ultimi in ordine cronologico sono stati Keirrison, Ljajic, Bolatti e Felipe. Troppo poco il tempo per poterli giudicare. Nei cinque anni di gestione corviniana, ne sono arrivati tanti di giocatori. Alcuni, anzi molti, hanno contribuito a portare la Fiorentina a un discreto livello europeo. Tanti i giovani di buona prospettiva esplosi sotto la gestione Prandelli. Come Jovetic: arrivato a Firenze da semisconosciuto, il montenegrino si è inserito nella scorsa stagione per poi esplodere quest’anno, soprattutto in Europa. Per non parlare di Gilardino, rinato con l’aria di Firenze dopo i malumori milanesi con la maglia del Milan. Prima di lui era toccato a Mutu. Caso doping a parte, il rumeno si è riscoperto Fenomeno dopo il licenziamento dal Chelsea e la breve parentesi con la Juventus. E Vargas? C’è
chi, dopo i primi mesi, lo aveva già etichettato come “bidone”. Poi il suo adattamento, tecnico e tattico sul campo e mentale nello spogliatoio lo hanno reso uno degli esterni offensivi più forti in circolazione. Ai tanti acquisti top, in questi cinque anni si è visto anche qualche flop. Il più rinomato è quello di Da Costa. Acquistato per 4,5 milioni di euro, il difensore portoghese, quando impegnato, non ha mai convinto. Per non parlare di Anthony Vanden Borre. Arrivato pieno zeppo di buoni intenti, il belga ha collezionato solamente otto presenze in campionato. È durata poco anche l’avventura di Castillo. Acquistato l’estate scorsa e per poi andarsene via a gennaio, ha fatto in tempo a segnare la sua unica rete contro il Bari, squadra in cui milita in questa seconda parte di /C.G. stagione.
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sport nel comune
Aprile 2010
L’INTERVISTA. Gabriele Sarti, uno dei quattro fondatori, racconta la storia della Boxe Mugello
Via dalla strada grazie al pugilato Carlo Marrone
Nata per insegnare ai giovani i valori fondamentali della vita attraverso questo
I
sport, la società conta ora 25 atleti agonisti e un settore giovanile. “Non
l pugilato ha radici piantate nell’antichità che risalgono al XI secolo: nato come arte nobile che richiedeva all’uomo caratteristiche quali il coraggio, la forza e l’intelligenza, con il passare del tempo è diventato uno stile di autodifesa e uno sport regolato da norme precise. Tra le colline mugellane questo sport prende piede grazie a un gruppo di appassionati: tra i fondatori della Boxe Mugello incontriamo il vicepresidente del Comitato regionale Toscana F.P.I. e tecnico ufficiale Gabriele Sarti. Quando e come nasce l’idea di metter su una società sportiva di pugilato? L’idea nasce nel 1982 da quattro amici: Luigi Magherini, attualmente vicepresidente, Luciano Giovannini, Renzo Giovannini e il sottoscritto Gabriele Sarti, quattro appassionati di questo sport. Qual è il vostro obiettivo? Il nostro obiettivo nasce da motivi prettamente sociali, ed era quello di togliere i ragazzi dalla strada avvicinandoli a questo sport, in cui riconoscevamo valori fondamentali della vita. Non siamo una società alla scoperta di campioni: se saltano fuori ne siamo felici, ma a tutti noi interessa il recupero di questi ragazzi. Dove vi allenate? Nella palestra di Borgo San Lorenzo, ma abbiamo anche una succursale in via Assisi a Firenze e stiamo aprendo una nuova struttura a Ponte a Egola. Quanti sono gli atleti? In totale la nostra società conta una scuderia di 25 pugili agonistici. Poi abbiamo un settore giovanile di dodici bambini dagli otto ai quattordici anni. Va specificato che nel settore giovanile non è pre-
cerchiamo campioni, quello che ci interessa è il recupero dei ragazzi”
Un allenamento in palestra (foto studio Buccoliero)
QUALITA’ DEL SERVIZIO, CORTESIA E TRASPARENZA Serietà, qualità e assistenza completa alla clientela. Sono queste le caratteristiche di che AFFARIMMOBILIA opera da più di vent’anni in ambito fi orentino e toscano e da tredici anni in Via delle Centostelle a Campo di Marte. Affidata all’esperienza di Gino Rigghielli, Luca Barchielli, e gli altri componenti dello staff, l’agenzia di Via delle Cento Stelle ha una consoli-data struttura professionale e si avvale di un know how effi cace, in grado di soddisfare con successo qualsiasi ri-chiesta immobiliare. AFFARIMMOBILIARI è da sempre spe-cializzata in immobili di livello me-dioalto. Gli elementi distintivi restano la qualità e la serietà, oltre alla capacità di offrire ai clienti un’ampia gamma di servizi: intermediazione, consulenza pianifi cazione sull’investimento immobiliare, vendita di cantieri medio/grandi e gestione di patrimoni immobiliari. I
servizi nascono anche grazie a un gruppo variegato di professionisti e partner esterni, che vanno a ricoprire tutti i settori legati al mercato immobiliare, da quello legale a quello dell’architettura. Alla base dell’effi cienza divi è anche il AFFARIMMOBILIARI grande valore dato dalla Banca Dati Immobiliare (Bdi), aggiornata costantemente e automaticamente in modo che ogni cliente possa essere seguito puntualmente nello sviluppo delle sue esigenze e richieste specifi che. Insom-ma, un servizio serio e completo, che parte dagli annunci dei singoli immobili, sempre precisi e veritieri, per arrivare fi no al rogito. I clienti “storici” continuano a tornare in agenzia anche dopo anni, magari per aiutare i fi gli ad acquistare casa o per cercare un immobile più adatto alle loro nuove esigenze. « Nella casa di AFFARIMMOBILIARI spiegano i titolari - conta ancora la
visto il contatto fisico. Nel 2008 Lorenzo Sarti, mio figlio, ha conseguito la seconda posizione nel Campionato Italiano. I pugili che praticano attività agonistica come sono suddivisi? Due atleti professionisti, dieci dilettanti prima serie, dieci dilettanti seconda serie e i restanti si dividono in terza serie e juniores. Quali i successi? A livello individuale abbiamo avuto vari campioni regionali e dei vice-campioni italiani, a livello societario abbiamo conseguito per tre anni consecutivi il terzo posto in classifica nella graduatoria di merito grazie alla struttura organizzativa e agli incontri disputati. Un particolare ringraziamento per l’impegno e la disponibilità va a Dario Malevolti e Mauro Rossi, strutture portanti della Boxe Mugello. Chi ha conseguito i risultati più importanti? Nel 2003 Antonio Aiello ha ottenuto la seconda posizione nel campionato italiano Seconda Serie e la terza nel campionato italiano Prima Serie, nel 2005 la storia si ripete con Emanuele Gaetano Ardito. Poi, in successione, Giuseppe Amanuel, Patrizio Vallo e Lenny Bottai. Come vi finanziate? Tramite gli incontri: siamo una società attiva, che ogni anno organizza 10/12 manifestazioni. Siamo un punto di riferimento per la Regione. Un progetto in cantiere? Tutta la società ha come obiettivo quello di poter organizzare i Campionati Italiani Assoluti.
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stretta di mano, che racchiude in sé il signifi cato del nostro concetto di “vita immobiliare”. Non a caso, questo è il nostro mestiere, oltre che la nostra passione, e lo svolgiamo in modo puntigliosamente professionale, riassumendo nella nostra per-
sona e nel nostro operato attenzione, competenza, lealtà e serietà». Il motto di è AFFARIMMOBILIARI “Mai come oggi i vostri affari sono i nostri affari”. Non una frase pubblicitaria, ma una filosofi a di vita e di lavoro.
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sport
Aprile 2010
PALLANUOTO. Elena Gigli, portiere della Fiorentina e della Nazionale, lancia l’allarme
e la Waterpolo ora rischia di affondare
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a crisi della Fiorentina Waterpolo tiene ancora banco. L’allarme lanciato dal coach De Magistris non è un semplice campanello d’allarme, ma un vero e proprio grido a tutta la città. Purtroppo, nonostante sia l’ultima squadra del capoluogo ad aver conquistato campionato italiano e titolo europeo, la società di Giotti, conosciuta in tutto il mondo, sembra destinata a sparire. La crisi economica che ha colpito tutta Italia non sembra dare uno spiraglio alle società grandi “sportivamente” ma che non hanno mai avuto l’attenzione dei media e quindi non sono state considerate appetibili dagli sponsor. La conquista della Coppa Campioni e i continui duelli in acqua con l’Orizzonte Catania non sembrano essere serviti a nulla: la Fiorentina rischia di non scendere più in acqua a partire dalla prossima stagione. Nella sua breve vita la società gigliata ha conquistato nel 2003 lo scudetto cadetto. Nel 2005, acquistando il titolo del Certaldo, vola ai vertici della pallanuoto: quella squadra, allenata da Mancini,
aveva già le fondamenta per diventare uno dei setterosa più forti del mondo, infatti nel 2006 sfiora lo scudetto. Poi arriva la stagione magica: tra il 20 e il 22 aprile 2007 ha disputato e vinto la Final Four della Coppa Campioni di pallanuoto e lo scudetto: chapeau a tutta la rosa già allenata da Gianni De Magistris. La scorsa stagione si è classificata 3° in Coppa Campioni, competizione vinta dall’eterna rivale Orizzonte Catania, ed è stata vicecampione d’Italia. Nel 2009/10 queste magnifiche ragazze sono state chiamate in Europa a difendere il 10-9 conquistato a Firenze, ma hanno ceduto il passo al Vouliagmeni, squadra greca, con il risultato di 6-3, venendo così eliminate dalla Coppa Campioni, mentre in campionato sono prime davanti al solito Orizzonte Catania. Proviamo a capire, attraverso le parole di Elena Gigli (classe 1985), portiere della Fiorentina e della Nazionale, questo difficile momento. Elena, è difficile scendere in acqua con questi problemi economici? Assolutamente no. Cerchiamo di non
i problemi economici continuano: la squadra potrebbe non scendere più in acqua dal prossimo anno, magari dopo aver vinto lo scudetto. “Firenze aiutaci”
Elena Gigli in azione
pensarci, ma come per tutte le persone anche per noi uno stipendio è importante, è comunque il nostro lavoro: ci alleniamo da professioniste. Cosa potrebbe accadere alla Fiorentina? Di vincere lo scudetto e non scendere più in acqua dalla prossima stagione. Difficile da comprendere…
Ci siamo abituate. Firenze sembra quasi indifferente alla pallanuoto femminile, quando guardo gli spalti non nascondo una sorta di dispiacere, vincere senza pubblico per un atleta è una vittoria a metà. È cambiato qualcosa da quando avete iniziato ad oggi? Purtroppo no. Ho cambiato compagne
ma sempre ottenendo ottimi risultati, paradossalmente credo che ci fosse quasi più interesse all’ inizio: ribadisco, ci sentiamo abbandonate dai media come dal pubblico. C’è un difetto che toglierebbe alla pallanuoto femminile? Sì. Aver tolto le straniere: lasciarne solo una ha solo contribuito a livellare il campionato verso il basso. Non nascondo che il campionato di Serie A1 è di un livello medio-basso, anni fa certe squadre avrebbero militato in categorie inferiori. Le istituzioni vi stanno vicine? Sì e no. Ora sono arrivati finalmente degli aiuti, ma insufficienti per stare tranquilli: so che non siamo le sole a nuotare in cattive acque, quindi non chiedo la luna… C’è una soluzione? Vincere con la Nazionale e con il club per gridare a tutti che ci siamo. Vogliamo e dobbiamo avere più attenzione: non ci si può ricordare di noi solo ai Giochi Olimpici o il giorno dopo a una finale scudetto… Progetti per il futuro? Bella domanda: o giocare all’estero, dove siamo considerati sportivi come gli altri, o sperare in un rilancio della Fiorentina Giotti. Gli studi? Ero iscritta a Biologia, ma ho dovuta abbandonarla per concentrarmi sulla pallanuoto: ribadisco, questa è una disciplina che comporta sacrificio. Un appello? A Firenze: la Fiorentina ha bisogno di tutti, altrimenti affondiamo.
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Lorenzo Mossani
sport
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AUTO STORICHE. La mitica corsa attraverserà Firenze sabato 8 maggio. Con un’importante novità
La Mille Miglia si veste di rosso Ferrari Simone Spadaro
Tavarnuzze-Bottai e il Galluzzo, e a quel punto la carovana storica punterà verso il centro di Firenze passando da via del Gelsomino, piazzale Galileo, via Nicolò Machiavelli, via Romana, ponte Santa Trinita, piazza della Signoria, piazza Duomo, piazza della Libertà, Ponte Rosso, via Bolognese, Vaglia-Cafaggiolo, passo della Futa e passo della Raticosa, entrambi passaggi storici per gli appassionati del volante, con le loro curve emozionanti. Poi l’innesto sulla Strada Regionale 65, ormai in Emilia-Romagna. Altra novità che spicca riguarda le prove cronometrate sui prestigiosi circuiti di Imola e Fiorano. Praticamente un omaggio della Formula Uno a questa corsa leggendaria, alla quale partecipano vetture strettamente legate al mondo delle corse su pista. “La qualità delle auto che parteciperanno all’edizione 2010 è davvero straordinaria – annuncia Sandro Binelli, segretario generale del Comitato organizzatore - l’appello fatto ai collezionisti perché fossero candidati modelli diversi di auto è stato accolto in pieno. Siamo riusciti a riunire un’ampia varietà di modelli che hanno corso la Mille Miglia storica e – conclude Binelli – abbiamo registrato un aumento nelle iscrizioni di auto che hanno realmente corso la Mille Miglia”.
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opo il successo del 2009 (quattro milioni di spettatori per le strade, una gara tesa fino all’ultimo, servizi sui media di tutto il mondo) torna quest’anno l’82esima edizione della Mille Miglia. La mitica “Freccia Rossa” che appassiona grandi e piccini lungo le vie delle città italiane da Brescia a Roma e ritorno, passando dalla Toscana e da Firenze. Un’edizione ricca di novità che, anche quest’anno, ha visto un boom di richieste, 1.400 domande d’iscrizione da tutti i continenti, per poter partecipare alla “corsa più bella del mondo”. La Mille Miglia 2010 si svolgerà dal 6 al 9 maggio, e presenterà una novità entusiasmante: il tributo Ferrari alla Mille Miglia. Centotrenta splendide Ferrari, dal 1958 ad oggi, costituiranno un omaggio che precederà in tutto il percorso le vetture in gara. La Mille Miglia 2010 diventa così ancora più spettacolare, creando un momento straordinario, sia in termini di appeal per il pubblico che di interesse per i media, con 505 auto d’eccezione (le 375 in gara e le 130 Ferrari) di collezionisti provenienti da tutto il mondo. Anche il percorso presenta diverse novità, come il passaggio a Sirmione, Casal Maggiore e Manerbio, e un ritorno al passato con le soste-pranzo a Urbino e Buonconvento, in provincia di Siena, ma anche il passaggio da Spoleto. Come ogni anno, la “Freccia Rossa” attraverserà Firenze e tutta la sua provincia sabato 8 maggio. Il percorso rimane inalterato rispetto alla scorsa edizione. I 375 equipaggi, provenienti da Siena, attraverseranno Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa, San Casciano,
CALCIO. Il 16 aprile al Galluzzo partita di solidarietà contro ex allievi delle scuole militari
Vecchie glorie in campo per il Meyer
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ecchie glorie del calcio ed ex allievi delle scuole militari, tutti insieme in campo per il Meyer. Il Club Italia master A.c., rappresentativa di ex calciatori con alle spalle una lunga militanza in Serie A, sarà al campo sportivo del Galluzzo, in via Biagini 3, il prossimo venerdì 16 aprile alle 18. Se la vedrà con una selezione dei diplomati alle quattro scuole militari italiane. Tutto il ricavato dell’incontro sarà devoluto alla Fondazione dell’ospedale pediatrico fiorentino. Ecco i nomi dei campioni che saranno sul prato del Galluzzo: Marco Ballotta e Andrea Pazzagli a difendere la porta; in difesa Luca
Pellegrini, la bandiera della Fiorentina anni ‘80 Celeste Pin, Roberto Mussi e Marco Lanna. Due ex viola a centrocampo: Lorenzo Amoruso e l’indimenticato idolo dei tifosi gigliati Giancarlo Antognoni, per l’occasione compagni di reparto di Alessandro Bianchi, Pasquale Domenico Rocco, Riccardo Maspero e Pietro Fanna. In attacco, ex bomber del calibro di Ruggero Rizzitelli, Massimo Agostini e il campione del mondo Francesco Graziani cercheranno di gonfiare la rete come ai bei tempi. Ospiti d’onore Antonio Cabrini, terzino della Juventus dal 1976 al 1989, e Giovanni Galli, portiere gigliato
oggi a capo dell’opposizione in consiglio comunale. La rappresentativa degli ex allievi delle scuole militari avrà invece a disposizione 25 giocatori scelti tra i diplomati presso la Nunziatella di Napoli, la Scuola militare “Teulié” di Milano, la veneziana Scuola navale militare “Francesco Morosini” e la Scuola militare aeronautica “Giulio Douhet” di Firenze. Ingresso libero per i bambini fino a 11 anni, per tutti gli altri biglietto a 8 euro, ai quali si potrà aggiungere un’offerta libera. L’iniziativa è organizzata dall’associazione toscana degli ex allievi della Nunziatella insieme all’Audace Galluzzo. /Andrea Tani
BASEBALL. Via al campionato con la fusione Fiorentina-Arezzo
Banca etruria “batti e corri”
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i chiama Banca Etruria ed è la nuova realtà nel panorama del baseball toscano. Era, infatti, nell’aria da molto tempo, e già nel corso dei Mondiali svoltisi lo scorso settembre a Firenze se n’era parlato: la fusione tra Fiorentina Baseball e BSC Arezzo. Il campionato 2010 parte nel fine settimana del 10-11 aprile, e la Banca Etruria è stata inserita nel girone B della serie A nazionale insieme a Palfinger Reggio Emilia, Lanfranchi Collecchio, ComCor Modena, Rams Viterbo, Heila Rovigo, Sala Baganza, Acotel Urbe Roma, Anzio e Cus Messina. La federazione ha attuato una rivoluzione con la creazione delle cosiddette “franchigie” sul modello statunitense. Gli Yankees, ad esempio, giocano nella lega maggiore, ma nelle leghe minori hanno una serie di squadre affiliate dove possono pescare i migliori talenti da poter proporre in prima squadra. Al vertice del baseball italiano c’è l’IBL, ovvero l’Italian Baseball League, dove ci sono le società che lottano per lo scudetto: Grosseto, Bologna, San Marino, Rimini, Nettuno, Parma, Godo e Paternò. Scomparsa l’A2 ecco la serie A nazionale, dove giocherà anche la Banca Etruria. Il manager è Adolfo Borrel, ex Arez-
Pinto in una fase di gioco
zo. Il manager della Fiorentina, Marco Duimovich, avrà il ruolo di coordinatore. La squadra è composta dal lanciatore Perez, l’interbase Bindi, il prima base e lanciatore Cappuccini, il promettente Tiberi, il ricevitore Ciuppani e l’esterno Diaz (tutti ex Arezzo) e dall’esterno Andreini, il terza base Pinto, il ricevitore Sonnacchi, il seconda base Ristori, l’esterno Gozzini e l’esterno Cavallini (tutti ex Fiorentina). Non solo. Da sottolineare l’arrivo del lanciatore Bianchini, dell’esterno Di Mattia e del cubano Orexis Martinez nel ruolo di lanciatore. Si giocherà nel rinnovato stadio Cerreti a /Sim.Spa. Campo di Marte.
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da tutti forse perché non hanno fatto parte dell’RSU. Operai Seves appartenenti al Sindacato di Base
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SEVES, PARLANO GLI OPERAI DEL SINDACATO DI BASE Caro Reporter, siamo qui a scriverti, noi operai della Seves Spa di Firenze aderenti al Sindacato di Base, perché dopo la cassa integrazione straordinaria siamo diventati fantasmi, dove nessuno si vuole occupare di noi, se non in momenti quando si fanno gesti eclatanti, e poi stop. Siamo uomini e donne che abbiamo smesso di pagare mutui, bollette, affitti, pur di mandare i figli a scuola, pur di dare a loro una cultura fino a che sarà possibile. La cassa integrazione straordinaria per evento improvviso e imprevedibile è solo una toppa, e noi siamo ad aspettare un lavoro dignitoso per andare avanti con le nostre famiglie. E pur vero che il tema lavoro è uscito dall’agenda di tutti i politici, perché non si pensa più in grande, non più alla gente ma si pensa a cose più futili che né a noi né alle altre aziende servano. Il nostro impegno nella vita quotidiana è quello di far emergere con forza il pesante masso che sta sulle nostre spalle, è ora di ricominciare a parlare di lavoro, di giustizia e di libertà! La nostra azienda ha avuto sì una battuta d’arresto ma non crediamo che tutto si possa ricondurre ad una semplice lotta fra capitali. Il nostro dovere oggi e il nostro diritto, sono quelli di essere al centro del tema lavoro e di non essere più considerati come persone del girone C1 in quanto appartenenti a un sindacato di Base. Ogni volta che la stampa parla di noi, ne parla solamente quando vi è un sindaco di mezzo o il centro della politica di Palazzo Vecchio. Noi invece vorremmo essere i primi attori su questa scena drammatica, là dove si sta consumando la tragedia Seves. E’ in quest’ottica che noi scriviamo affinché si possa parlare di noi, di quegli operai dimenticati
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Aprile 2010
TABERNACOLI/1, LA RISPOSTA DEL COMITATO Spett. Redazione del giornale “il Reporter di Firenze” Questo grande patrimonio di arte e spiritualità che arricchisce Firenze, connotandola in un modo che non ha paragoni altrove per la sua ricchezza e rilevanza è, sì, esposto, assai più dei beni custoditi all’interno di edifici, alle ingiurie del tempo e della inciviltà pubblica, ma non assolutamente abbandonato all’incuria, come il vostro articolo pubblicato sul n. 17 dell’8 marzo u.s. con troppa leggerezza afferma. Esiste infatti da quasi vent’anni, presso l’Associazione Amici dei Musei Fiorentini, un Comitato il cui obbiettivo è appunto la tutela e la salvaguardia di questi monumenti. Di esso fanno parte, oltre a vari volontari dell’Associazione Amici dei Musei, rappresentanti delle Soprintendenze, del Comune, della Curia diocesana e dell‘Opificio delle Pietre dure, impegnati con dedizione e adeguata competenza professionale a individuare opportunità di intervento, reperire fondi, vagliare progetti, seguire le pratiche occorrenti per ogni singolo caso. Risultati: oltre 120 restauri condotti a termine dal 1991 ad oggi; - due importanti pubblicazioni ad essi relative: la prima, edita nel 2001, a cura di Bruno Santi; la seconda, a cura di Doretta Ermini e Chiara Sestini, presentata nello scorso febbraio presso l’Associazione Amici dei Musei; - numerosissimi articoli di stampa che plaudono al nostro operato; - un concorso che ha portato alla collocazione di opere di artisti contemporanei in tre edicole da tempo vuote. Ci permettiamo pertanto di rilevare una palese disinformazione alla base del vostro articolo (ad esempio, due dei tre tabernacoli riprodotti sono stati restaurati di recente, come testimoniano le targhe in ottone apposte accanto ad essi) e invitiamo un inviato di cotesta redazione a contattarci e magari visitarci per prendere atto della cospicua documentazione conservata nella nostra sede. Cordiali saluti La Presidente del Comitato (prof. Oretta Sabbatini) TABERNACOLI/2, LE ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE AMICI DEI MUSEI FIORENTINI Gentile Redazione, in merito all’articolo da Voi pubblicato “Diamo voce ai tabernacoli fiorentini” di L.V. Zarrilli e G. Donnici desidero
evidenziare che le informazioni in esso contenute non tengono conto di una delle attività principali dell’Associazione Amici dei Musei Fiorentini. Esiste, infatti, un Comitato per il restauro e il decoro dei Tabernacoli che opera sul territorio da molti anni con ottimi risultati riconosciuti ed apprezzati dai cittadini e dagli Enti preposti alla tutela. Sono uscite anche alcune interessanti e documentate pubblicazioni sui restauri eseguiti che saremo lieti di donare alle biblioteche di Quartiere. In attesa di cortese riscontro nello spirito della migliore collaborazione, cordiali saluti, Carla Guiducci Bonanni TABERNACOLI/3, TRA “SACRO E PROFANO” IN VIA FILIPPINA
Salve, ho visto il Vostro articolo sui tabernacoli fiorentini, allego una mia foto (titolo: Sacro e Profano) su un tabernacolo in Via Filippina, zona Santa Croce. Distinti Saluti Alessio Novori BOBOLI, GLI SPETTACOLI ESTIVI E LO SPAZIO PER I BAMBINI Gentile Redazione, mandiamo questa lettera con preghiera di pubblicazione: esiste un grande prato, bordato da platani, dove i bambini della zona possono correre e giocare in pace e al sicuro, respirando aria buona. Questo incanto si trova nel Giardino di Boboli vicino all’ingresso di Porta Romana. Ma purtroppo per quattro mesi l’estate smette di esistere, perché ai bambini si sostituiscono le impalcature; all’allegro cinguettio dei piccoli e degli uccelli si sostituiscono i martelli e i rumori del cantiere - e tutto questo per poche serate di spettacoli che impediscono la pace degli abitanti vicini, creando un caos di macchine in cerca di parcheggiare. E dopo, a festa finita, il prato è devastato e quando avrà ripreso un p’ del suo aspetto normale sarà
tempo di ricominciare a distruggerlo e sacrificare di nuovo i bambini. Non sarebbe possibile trovare un luogo più idoneo per gli spettacoli? Per esempio le Cascine? Perché i cittadini più indifesi devono essere i meno protetti? Genitori e nonni di Porta Romana A PROPOSITO DEL SEMAFORO DI LUNGARNO COLOMBO Un semaforo sbagliato e pericoloso. Il semaforo situato alla fine del lungarno Colombo e all’inizio del lungarno Aldo Moro, incrocio a T con via Marco Minghetti, è sbagliato e pericoloso. Il suddetto semaforo dovrebbe essere istallato prima dell’incrocio e di tipo doppio, con la segnaletica per chi va dritto e quella per chi va a destra. È certo che gli incidenti sono di responsabilità di chi non volesse sistemare la situazione. In questa medesima, e lo faremo fino alla nausea, segnaliamo ancora la situazione grave di via Faenza, tratto via Nazionale-piazza del Crocifisso: lì, causa traffico, la sosta selvaggia e le condizioni paurose del fondo stradale e la mancanza di marciapiedi piccoli e sconnessi porteranno a fatti incresciosi, di cui qualcheduno dovrà rispondere. Lettera firmata “PIAN DI MELOSA, ASFALTO DA SISTEMARE” Gentile Redazione, ho conosciuto Il Reporter solo ora perché mi sono domiciliato a Pian di Melosa lo scorso settembre, altrimenti avrei scritto prima. Orbene, alcuni anni fa qui a Tosi e Pian di Melosa hanno rifatto fognature e acquedotto buttando all’aria le strade. Strade che non tutte sono state ripristinate in modo decente, specialmente al tornante (che viene chiamato piazza) dove c’è il distributore di benzina e la banca la strada è in uno stato pietoso e quando ci si passa, anche andando a passo d’uomo, è uno sconquasso tale che ad avere una bottiglia di latte si farebbe il burro. Ebbene sarebbe il caso di invitare il Comune affinché provveda a sistemare l’asfalto o, se non è compito suo, faccia i dovuti passi presso chi di dovere affinché provveda al più presto. Cordiali saluti Andrea Caredio PONTE A GREVE, I GIARDINI E LE STRISCE PEDONALI Gentile redazione, sono indeciso se scrivere o meno perché non so se pubblicate tutto, però io ci provo e vi ringrazierei se lo faceste, anche per far sentire le nostre voci agli amministratori pubblici. Abito nella zona del Ponte a Greve dal 1974, quando ancora c’erano solo campi ed orti, per gli anziani e per i ragazzi non c’era-
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prio sbattere la faccia in terra noi anziani? Grazie per quello che potrete fare e cordialmente vi saluto, Velleda Valobra CASA DI DANTE, “CHE FINE HA FATTO LA CANCELLATA?”
VIA BARACCA E LA SOSTA SELVAGGIA Via Baracca è un cantiere che è fermo e stagnante da 2 settimane per lavori, ma niente ferma la sosta selvaggia delle auto, perfino in seconda fila, all’incrocio di via del Barco. È mai possibile che ogni mattina per andare al lavoro si formino code infinite a causa di coloro che si fermano a far colazione???? Non è civile e non c’è volontà di trovare una adeguata soluzione. È vergognoso!!!! Lettera firmata Lettera firmata
Caro lettore, purtroppo il problema della sosta selvaggia non riguarda solo via Baracca, strada dove forse le conseguenze di questo malcostume nostrano si fanno sentire più che altrove per l’alto numero di auto che ogni giorno vi transitano. Ma se si tratta di un problema di cui non è difficile accorgersi – è sufficiente un breve spostamento in città per imbattersi in almeno qualche caso del genere – altrettanto facile non è, o almeno non sembra essere, la sua soluzione. Perché, vista (purtroppo) l’entità del problema e l’alto numero di strade che contemporaneamente, ogni giorno, interessa, è assolutamente impossibile pensare che i vigili urbani possano essere simultaneamente ovunque la sosta selvaggia si “manifesti” per risolvere la situazione. E, come emerge dagli articoli sulla questione pubblicati sia in passato che su questo numero (quartieri 3 e 4) de Il Reporter, le stesse istituzioni riconoscono (e d’altronde come non farlo) l’esistenza del problema, non nascondendo le difficoltà esistenti nel risolverlo. Perché se i controlli delle forze dell’ordine per le strade devono esserci – e forse dovrebbero anche essere intensificati, per quanto possibile – di modo che i cittadini si sentano tutelati anche contro la maleducazione e i comportamenti scorretti delle altre persone, altrettanto importante è un cambiamento nella mentalità e negli atteggiamenti degli automobilisti. Che spesso, lasciando l’auto in sosta dove non si può solo per pochi minuti, per comprare il giornale o per “fare colazione”, come dice lei, non pensano di far niente di male e di non danneggiare nessuno. E se in qualche caso questo potrebbe anche essere vero, il risultato è che poi ogni singolo automobilista, nel momento del “bisogno”, si sente legittimato a lasciare il proprio mezzo in sosta vietata perché “lo fanno tutti”. E questa è un’abitudine a cui deve essere messa la parola fine. Semplicemente perché, in una città (come Firenze) dove le auto sulle strade aumentano di giorno in giorno, anche una sola vettura in sosta vietata può causare code e nuovi problemi per un traffico che, di problemi, ne deve affrontare già molti. E questo non è giusto. Matteo Francini
no giardini. Quando fu costruito l’asilo fu chiesto all’allora presidente di quartiere Cruccolini di avere un pezzettino di giardino, ma il solerte presidente rispose: “Non possiamo fare un giardino anche con solo panchine vicino all’asilo poiché i bambini dell’asilo vedendo altri bambini con le nonne starebbero male”. Negli anni sono arrivati i giardini grazie ai privati. Ma poi è arrivata la Coop ed allora hanno pensato bene di fare un bel vialetto con delle panchine, prendendo un pezzo di giardino dell’asilo, per collegare la Coop a via Bugiardini, perché ora i bambini anche vedendo altri bimbi con le nonne o le mamme a giocare nel vialetto o sulle panchine non ci stanno male. Altro appunto che gradirei fare sono le strisce pedonali di via Bugiardini davanti alle scuole e all’asilo: le strisce pedonali praticamente non esistono quasi più, ma è stato pensato bene di fare un dosso con le strisce pedonali di fronte al passaggio per andare alla Coop, forse i nostri amministratori sono più attenti alla Coop che alla sicurezza dei bambini. Grazie per la vostra gentilezza.
GLI ABUSIVI E I COMMERCIANTI DEL CENTRO Come mai la nuova giunta comunale aveva promesso che i vari tappetini in centro sarebbero scomparsi e invece sono aumentati, più di prima? Possibile che non si riesca a fare una bella pulizia come da molto tempo sono riusciti a fare le vigilesse (in particolar modo) e i vigili di Siena? Via gli abusivi e i clandestini, il povero commerciante onesto è costretto a chiudere i battenti per colpa loro, occorre fare rispettare le leggi che già ci sono altrimenti qua diventa una burla e basta!!!!!!! Angelo LE BUCHE DI VIA AGOSTINO DI DUCCIO Leggo sempre con un certo interesse il vostro giornale Reporter. Sono a domandarmi se voi riuscirete a far rifare la strada ed i marciapiedi di via Agostino di Duccio, ove vi sono delle buche incredibili. Non basta mettere i cartelli marciapiede dissestato - come hanno fatto in via Maso di Banco e nessuno è venuto a sistemarlo. Ma dobbiamo pro-
Recentemente sono andato a La Società delle Belle Arti –Circolo degli Artisti “Casa di Dante” per partecipare all’inaugurazione della Mostra “MacchiaioliPost Macchiaioli, Novecentisti”. Era qualche tempo che non andavo in Via Santa Margherita, e da vecchio fiorentino (anche se ora abito in provincia) con mio grande stupore non ho visto più quella bellissima cancellata che attraversava e ornava tutta la piazzetta antistante la Casa di Dante, ne delimitava in un certo modo l’accesso, ora è totalmente in balia delle esigenze fisiologiche della gente che vi passa. Ma che fine ha fatto la cancellata? In terra fra le pietre e agli angoli delle due facciate, si vedono ancora benissimo i segni dove era collocata, mi hanno detto che è stata tagliata e tolta per facilitare i lavori di ristrutturazione della “Casa” stessa, ma i lavori sono finiti da diversi anni, ma non è stata rimessa più al suo posto. Avrà fatto la fine delle “pietre” di Piazza della Signoria? Perché su quelle “pietre” una cancellata così bella ci starebbe proprio bene. Peccato, un altro pezzo di Firenze è scomparso! Piano piano non rimane nulla, solo il ricordo. Grazie, Mauro Barbieri “GUASTI ALLA CARROZZINA, QUANTI DISAGI PER UN DISABILE” Spett.le Redazione, vorrei segnalare i disagi che un disabile incontra quando si guasta la carrozzina elettrica, avuta in dotazione dalla ASL. La carrozzina elettrica aveva bisogno di nuove batterie. Dalla ASL di mia appartenenza mi è stato spiegato che dovevo andare dal mio medico di famiglia e richiedere un’impegnativa per una visita fisiatrica. Per me? Chiedo. No, per la carrozzina, affinché il fisiatra potesse giudicare come intervenire. Dopo aver avuto dal mio medico il certificato richiesto, tramite CUP cerco un fisiatra da far venire al mio domicilio per “visitare la carrozzina”, ma dato che occorreva molto tempo, decido di fare una visita normale presso un ambulatorio,
facendo portare la carrozzina da un’altra persona. Dopo aver fissato la visita all’ambulatorio il fisiatra, fortunatamente senza guardare la carrozzina, che è rimasta in macchina, prescrive i codici per le nuove batterie. Con questa prescrizione si ritorna all’ASL, si lascia all’ufficio di competenza e si attende l’autorizzazione per farla riparare presso un’officina convenzionata. Quest’autorizzazione arriva dopo tre settimane. Ritorno all’ufficio ASL che mi rilascia anche un elenco delle officine convenzionate, dove far fare l’intervento. Scelta l’officina, portato la carrozzina, passa un’altra settimana. Finalmente la ritiro, ed è funzionante. Ma non è finita qui. Devo portare un numero imprecisato di fogli al precedente fisiatra per il collaudo, altrimenti dopo 60 gg. le spese sono a mio carico, e riportare gli stessi una volta timbrati e firmati all’officina che ha fatto la riparazione. Quindi di nuovo medico di famiglia per prescrivere una visita fisiatrica, nuovo appuntamento col solito fisiatra, nuova perdita di tempo per un timbro e una firma, per poi riportare tutta la documentazione timbrata, firmata ed approvata all’officina che ha fatto la riparazione. Tempo occorso per sostituire le batterie per la carrozzina elettrica, due mesi, persi tra uffici, ambulatori, collaudi, firme, timbri, oltre al tempo, una settimana, per la sostituzione delle stesse. Tutta questa burocrazia è veramente una cosa abominevole, specialmente se attuata nei confronti di disabili e di chi li accompagna. Le cose semplici a quanto pare l’ASL non le sa fare e invece di facilitarle le complica, non tenendo conto delle condizioni e delle difficoltà dei soggetti interessati. Grazie per l’attenzione Un disabile disgustato VILLA VOGEL, “SERVONO POSTI AUTO RISERVATI” Spett.le redazione, con l’inizio della prossima stagione estiva il parco di Villa Vogel sarà sempre più frequentato non solo da giovane mamme con i loro pargoli, ma anche da persone anziane spesso in difficoltà nell’ambulazione. Sarebbe opportuno, secondo il mio parere, di segnalare nella piazzetta di fronte al parco, in via Vittorio Corcos, uno o due posti macchina riservati ai disabili, poiché la piazzetta in pratica è sempre occupata da altre macchine, specialmente da quando in via Corcos si sono insediati vari uffici nel nuovo blocco, alcuni anni or sono contestato dai residente in via Vittorio Corcos. Cordialmente Luciano Bonaccorsi
segnalazioni a redazione@ilreporter.it
SPETTACOLI Fiorello Show 23 e 24 aprile Mandela Forum A grande richiesta lo spettacolo dello showman siciliano raddoppia anche ad aprile e alla data di venerdì 23, si aggiunge quella di sabato 24. La carica dell’artista, la musica, i monologhi e l’improvvisazione, assieme ad un allestimento dal forte impatto visivo, hanno entusiasmato gli oltre 12.000 spettatori che hanno assistito alle precedenti serate a Firenze, facendo pervenire numerose le richieste di replica. Anche ad aprile il sipario del Fiorello Show Tour si aprirà al Mandela Forum, ed il ritorno dello showman sarà un’opportunità in più per tutti coloro che non sono riusciti ad acquistare i biglietti nelle prime date. Con la regia di Giampiero Solari, Fiorello sarà accompagnato ancora una volta sul palco dal maestro Enrico Cremonesi e la sua band, per fondere spettacolo e divertimento in oltre due ore di puro show. Gli autori del Fiorello Show Tour, oltre allo stesso Rosario Fiorello, sono: Francesco Bozzi, Riccardo Cassini, Alberto Di Risio e Federico Taddia, con la collaborazione ai testi di Pierluigi Montebelli. A TEATRO Le Conversazioni di Anna K Dal 13 al 18 aprile Teatro della Pergola Le Conversazioni di Anna K. attingono dalle Metamorfosi di Kafka senza voler essere l’adattamento teatrale di uno dei più perfetti ed emblematici racconti del Novecento. Anna è l’anziana vedova che la famiglia Samsa assume come donna tutto fare dopo quanto accaduto a Gregorio. Una figura appena accennata ma puntuale in vari snodi del racconto. Ed è proprio questa “presenza sottintesa” che rende affascinante l’ipotesi di assumerla come punto di osservazione per l’intera vicenda. Così la vedova Anna, senza un cognome
precisato, diviene obbligatoriamente Anna K. e, da figura marginale, assume un ruolo di protagonista. Favole 29 e 30 aprile Teatro Puccini Le favole di Perrault, Beaumont e De Brunhoff interpretate e riadattate dal grande interprete toscano sul palcoscenico del Puccini. Queste favole, che formano il tesoro della tradizione popolare, mostrano intrecci analoghi ai racconti di Straparola e Basile. Esse hanno avuto fortuna in ogni tempo, passando dalla tradizione orale alla letteratura scritta e da questa sfociando nella letteratura teatrale, fornendo così fonte di ispirazione a musicisti illustri come Ravel e Prokof’ev. Anche la vicenda di Giulietta e Romeo, una delle perle shakespeariane, è desunta dalla novellistica nostrana, da Bandello appunto, in cui le note tragiche di stemperano nell’incanto fiabesco dell’immortale destino amoroso. CONCERTI Mario Biondi 27 aprile Teatro Verdi E’ partito dal Teatro degli Arcimboldi di Milano lo “Spazio tempo tour” di Mario Biondi che toccherà i principali teatri italiani. I concerti seguono l’uscita del suo ultimo album di inediti “If” (uscito il 6 novembre) e già doppio disco di platino con oltre 150.000 copie vendute. A tre mesi dall’uscita, il disco della voce black della musica italiana conquista nuovamente il podio della classifica dei dischi più venduti della settimana posizionandosi al 2° posto della Music Charts - GfK Retail and Technology. Litfiba 16 e 17 aprile Mandela Forum “La voglia di salire sul palco insieme e fare dei concerti è inarrestabile!” Così dichiarano Piero Pelù e Ghigo
Renzulli, protagonisti di una delle più belle storie della musica italiana che nella prossima primavera suoneranno di nuovo insieme. Il 2009 è l’anno della reunion della più importante rock band italiana, i Litfiba di Piero Pelù e Ghigo Renzulli. Una reunion che nasce da una forte esigenza artistica, che guarda al futuro e che rimane fortemente ancorata al proprio passato. Dopo una separazione a cui hanno fatto seguito anni di lento riavvicinamento,umano e artistico Piero Pelù e Ghigo Renzulli torneranno insieme con quattro potenti concerti. Un live, frutto di esperienza raccolta in anni di concerti in tutto il mondo con canzoni che sono la storia del rock. LE MOSTRE De Chirico, Max Ernst, Magritte, Balthus. Uno sguardo nell’invisibile Fino al 18 luglio Palazzo Strozzi Il centro gravitazionale dell’esposizione è costituito da un nucleo di capolavori del periodo metafisico di Giorgio de Chirico (1909-1919). Traduzione pittorica della sensibilità e della particolare concezione della vita maturata dall’artista attraverso la lettura di Nietzsche, la poetica metafisica viene riconosciuta come l’espressione dello stato d’animo di un intero secolo. Alienazione e solitudine. Senso di abbandono, isolamento, inquietudine e disperazione: De Chirico approda alla raffigurazione avant lettre del “grande silenzio” generato dal primo conflitto bellico. Pregio e bellezza. Intagli e cammei dei Medici Fino al 27 giugno Palazzo Pitti Inserita nel calendario delle mostre del 2010, Un anno ad arte, la mostra dedicata ai cammei è uno sguardo affascinante sul processo di riscoperta dell’antico che caratterizzò il Rinascimento. A partire dalla prima metà del XV secolo cammei e intagli
A LUCCA
Muresan, un rumeno contro mercificazione e falsi miti R
educe dalla Biennale di Venezia, il rumeno Ciprian Muresan arriva a Lucca con una personale studiata su misura per il luogo in cui prende vita. E’ la ex-chiesa di San Matteo, sede lucchese di Prometeogallery di Ida PIsani, a fare da proscenio ideale a “The unbelonging”, mostra, che affronta il passaggio del tempo nella storia della cultura, la proprietà e la classificazione dei simboli e l’erosione dei rituali. Muresan invita attraverso le sue opere a riflettere sul nostro destino collettivo, a immaginare e creare un futuro, macro temi che l’artista mette volutamente sotto la lente di ingrandimento. In occasione della sua terza mostra nelle gallerie di Ida Pisani (le altre due si sono svolte nella sede milanese) l’artista presenta un video e due installazioni. Il primo è una ri-
proposizione della cerimonia del battesimo come viene celebrato nella chiesa ortodossa (vedi foto a fianco, ndr) ma arricchito di alcui dettagli che ipnotizzano e destabilizzano lo spettatore, come , ad esempio, il personaggio che impartisce il sacramento al bambino, un omone vestito da Babbo Natale. Un racconto sui geniris della mercificazione, che l’artista ripropone anche in un altro lavoro, dove compare un carrello da supermercato pieno di copie de Il Castello di Kafka. L’ultima installazione ripropone il tema del libro, questa volta impoverito della rilegatura, come a simboleggiare una vandalizzazione controbilanciata dall’arricchimento di alcuni disegni inseriti tra una pagina e l’altra. Fino al 30 aprile. www.prometeogallery.com
furono ricercati con fervore da papi, principi e cardinali, scatenando in alcuni casi aspri conflitti tra estimatori, pronti a spendere cifre molto elevate pur di aggiudicarsi il pezzo desiderato.. Gerhard Richter e la dissolvenza dell’immagine nell’arte Fino al 24 aprile Centro per l’arte contemporanea Strozzina Organizzata in collaborazione con la Kunsthalle di Amburgo, l’esposizione mette a confronto il lavoro di Gerhard Richter, uno dei più importanti artisti della seconda metà del Novecento, con quello di sette artisti contemporanei, legati da una profonda sfiducia nei confronti dell’immagine come veicolo di verità. Il tema dell’esposizione è la dissoluzione dell’immagine, e si pone come ideale continuazione di Realtà Manipolate, che ha esplorato la relazione esistente tra la realtà e la sua rappresentazione mediante la fotografia e il video. Gerhard Richter, uno dei pionieri nel portare all’estremo la dissoluzione sia della figura che della tecnica pittorica stessa, dipinge sopra fotografie originali o usa una particolare tecnica di pittura sfocata SAGRE Sagra del tortello 10 e 11 aprile Scarperia (Fi) Due giorni di festa con i piatti tipici del Mugello. Sulla tavola antipasti, sughi di carne e gli immancabili tortelli di patate. Sagra del ciambellino 11 aprile Rigomagno (Ar) Grande festa per il tipico ciambellino (dolce tipico di Siena e Arezzo) che viene distribuito gratuitamente nelle strade della città con un sottofondo di canti e balli che vanno avanti dalla mattina fino a sera inoltrata.
niGHtLiFE L’EVENTO
L’underground sbarca in città
D
opo i grandi successi a livello internazionale, Spex mc (voce principale degli Asian Dub Foundation) e il grande dj Vader, sono pronti per un nuovo entusiasmante live show. L’appuntamento è fissato per venerdì 16 aprile da mezzanotte in poi al Viper Theatre (via Lombardia - Firenze) Da quando la collaborazione con ADF è finita, Spex mc ha fondato il progetto drum’n’bass “Invasian Krew Killah” e pochi mesi ha mandato in delirio le folle di tutta Europa insieme a dj Vader. La loro tournee ha toccato Francia, Spagna, Croatia, Romania, Italia, Slovenia e Australia. Nessuno può rimanere indifferente all’impatto scenico di Spex mc e delle sue incredibili performance caratterizzate da un flow veloce, ritmico e preciso. Assieme a dj vader, uno dei dj piu bravi al momento, danno forma a una delle piu richieste collaborazioni sulla scena. Il loro set varia dalla jungle/d’n’b, grime, dubstep, al raggae hip hop tenuto a ritmi serrati per due ore di show. L’evento è organizzato da Planet Bass, gruppo composto da Numa Crew, Nuclear Child e Marco Pintucci.
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