Il reporter-Impruneta-aprile 2010

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Il Giornale nel tuo Comune

APRILE 2010

Periodico d’informazione locale. Anno IV n.28 del 1 aprile 2010. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10

PRIMO PIANO

POLITICA

L’auto ai tempi del solare Andrea Muzzi*

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IL GOVERNATOR ROSSI L’ex assessore al diritto alla Salute della Toscana eletto presidente con quasi il 60 per cento dei voti PAGG.20-21

FIDO IN PASSERELLA Il 1° maggio a Tavarnuzze torna l’Esposizione canina: 250 quattro zampe in gara

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SPORT

Tariffe stabili e tanti tagli Ecco il Bilancio per il 2010 L’avanzata dei single Ma la famiglia regge

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ambiente

di Cecionesi - Puliti

LA NUOVA FIORENTINA La stagione è al rush finale, ma in casa viola si lavora già per il prossimo anno PAG.37

AVANTI A TUTTA DANZA L’associazione Arcoballando ha da poco compiuto 10 anni. E non intende fermarsi qui PAG.38

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numeri parlano chiaro, e lasciano poco spazio alle interpretazioni: a Firenze i single stanno “accerchiando” quelle che solo fino a poco tempo fa erano il pilastro della società, le famiglie. Che nella città del Giglio sono circa 100mila. Ma, alle loro spalle, si fanno sempre più pressanti quei particolari tipi di nuclei composti da un solo individuo, arrivati a contare 80mila unità. Ma non solo. Perché, a ben guardare, anche le famiglie che “resistono”

stanno cambiando, diventando sempre meno numerose. E sempre più anziane: aumentano, infatti, i nuclei “dai capelli bianchi”, composti da anziani che vivono soli o, al massimo, con la badante. Tutti preoccupati? Macché. C’è chi guarda con grande interesse all’avanzata degli “scapoli”: il mondo del commercio. Perché, assicura la Coldiretti, soltanto di cibo i single spendono il 60% in più delle famiglie. E questo PAGG.30-31 è solo l’inizio.

LAVORO. Dagli infermieri ai gelatai: trovare dipendenti non sempre è facile

Quei mestieri in cerca di personale S

embra strano, di questi tempi. Stranissimo. L’azienda che cerca qualcuno da assumere senza però riuscire a trovare nessuno che faccia al caso suo, o addirittura nessuno che lo voglia fare, quel lavoro che viene proposto. Roba da prima della crisi, quando qualcuno poteva ancora permettersi il lusso di dire no a un’offerta di impiego. Poi è venuta la grande recessione, e riuscire a trovare un lavoro è diventata un’impresa. Ma, nonostan-

te questo, ci sono dei settori dove reperire personale continua a non essere facile. A partire dagli infermieri, per proseguire con gli insegnanti di scuola materna e gli addetti al turismo. E poi c’è l’ormai cronica carenza di artigiani, per cui manca il passaggio generazionale. Per non parlare dei gelatai. Ma qui il motivo è diverso: i giovani non vogliono rinunciare all’estate, e non resta che affidarsi agli stranieri. Diverso è il discorso nel campo del-

le energie rinnovabili, dove di posti di lavoro ne sono stati creati 5mila in quattro anni, e che per molti potrebbe essere lo sbocco per i cassaintegrati delle aziende della meccanica. Ma anche qui i controsensi non mancano: se il futuro appare sempre più verde, la realtà ancora non sembra esserlo. Perché, tra regolamenti urbanistici rigidi, burocrazia e l’improvvisazione di qualche azienda, anche questo settore stenta a decollare. PAGG.10-11

Edizione di Impruneta • 7.431 copie distribuite da

Arno e smog, si corre ai ripari PAGG.28-29

onostante la crisi, la vendita delle macchine è aumentata del 12%. Al primo posto c’è la Cina. Leggevo sul giornale che i cinesi sono stati capaci di rifare anche una Ferrari. Era uguale all’originale. Si sono accorti che non era una Ferrari vera perché quando hanno alzato il cofano invece del motore c’erano due cinesi al telaio. Le macchine di oggi sono diventate uffici mobili. L’Inps ha aperto un nuovo sportello dentro una Fiat Multipla! L’altro giorno ho provato a chiamare il direttore, la segretaria mi ha detto: “Un attimo le passo il bagagliaio!”. Eppure il costo della benzina continua a salire. Se continuiamo di questo passo presto dovremo prendere una decisione drastica: o la macchina o la benzina. Sono convinto che tra 5 anni vedremo gente che andrà a piedi spingendo la macchina mentre altri cammineranno con una tanica di benzina sulle spalle. Cosa fare? Non lo so! Le famose energie alternative non è che mi convincano tanto. L’energia solare è pericolosa. Pensa se uno guida una macchina ad energia solare in pieno agosto quando il sole picchia forte. Se passa davanti a un autovelox come minimo gli ritirano la patente! Poi ci sono anche i biocarburanti. Tempo fa ho guidato una macchina che andava con un diesel ottenuto dal mais. Sono vivo per miracolo: siccome la macchina s’è ingolfata, ho dato diversi colpi di acceleratore e dalle bocchette è cominciata a uscire la polenta. Mi ha salvato un pompiere con un mestolo! Insomma, godiamoci le macchine ora perché del doman non v’è certezza! *Comico


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Aprile 2010

il giornale nel tuo Comune

VIABILITÀ. Il Comune e la Provincia hanno fatto il punto sulla situazione della mobilità del paese

Primo obiettivo, strade più sicure LA CURIOSITÀ

Le zone più critiche sono la strettoia

Gemellaggio “saporito” con la Repubblica Ceca

di Sant’Isidoro, Mezzomonte e Squarci.

Un gemellaggio di arte e sapori fra Impruneta e Repubblica Ceca. L’insolito evento si svolgerà il 24 e 25 aprile ed è organizzato dal Comune dell’Impruneta in collaborazione con il Consolato Onorario della Repubblica Ceca per la Toscana. Per due giorni l’Impruneta vivrà un momento di scambio culturale ed enogastronomico in cui arte e cibo dei due Paesi saranno i protagonisti di eventi gratuiti. Due i luoghi dove si terrà l’evento. La prima è la Casa del Popolo, dove si svolgeranno degustazioni di prodotti cechi e toscani, in collaborazione con il ristorante “Il Pruneto”. Sabato 24 sarà solo su invito per operatori e istituzioni, mentre domenica 25, dalle 12 alle 20, ci sarà una degustazione gratuita, aperta a tutti, dei prodotti cecoslovacchi, abbinata a prodotti toscani come peposo e porchetta (a pagamento). L’altro luogo sarà la Galleria d’arte contemporanea Iac, dove si svolgerà una mostra di pittura e fotografia di artisti locali. Ci saranno inoltre una performance di musica e un’iniziativa di moda organizzate dal Consolato ceco.

Nel Piano provinciale delle opere pubbliche è previsto un impegno per migliorarle Sara Milione

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uone notizie per la viabilità e sicurezza sulle strade. La vicepresidente della Provincia di Firenze Laura Cantini, il vicesindaco di Impruneta Leonello Buccianelli, l’assessore alle Politiche per il controllo del territorio e consigliere provinciale, Remo Bombardieri, hanno effettuato una “ricognizione” sulle strade del paese. E, dopo il sopralluogo, hanno fatto il punto per arrivare a concertare un’azione congiunta fra Comune e Provincia. Dall’incontro è emerso che una delle zone di maggiore criticità è la strettoia di Sant’Isidoro, sulla strada provinciale 70, che crea non pochi disagi agli abitanti della zona. “C’è un progetto della Provincia di allargamento della strada - spiega il vicesindaco Buccianelli che ha la delega ai lavori pubblici - ma, in attesa dell’approvazione del progetto definito, è stato deciso di ovviare con un intervento temporaneo, situando sul luogo un semaforo che regolarizzi meglio il transito dei veicoli”. Per quanto riguarda la strettoia di Pozzolatico, in attesa degli interventi futuri, è stato stabilito di apportare invece un miglioramento alla viabilità. Sono state poi segnalate alla Provincia anche altre due importanti criticità, a Mezzomonte e a Squarci, all’ingresso del paese: l’impegno per queste zone è stato inserito dalla Provincia nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2010-2012. Sono stati poi analizzati, per quanto riguarda l’Impruneta, i lavori della circonvallazione: stanno procedendo bene per quanto riguarda il primo lotto, che va dal Desco a via Fabbiolle e sarà ultimato per settembre-ottobre 2010. Si è parlato anche del secondo lotto, quello da via Fabbiolle al cimitero, ed è stato deciso che verrà finanziato da Comune e Provincia con una somma di 750.000 mila euro a testa, già inserita nel Bilancio 2010. Le criticità della Certosa e dei Bottai sono legate alla cantierizzazione autostradale: i maggiori problemi sono dovuti alle polveri e alla fanghiglia sollevati dal transito continuo delle macchine sulla strada. E’ stato perciò deciso di sollecitare un controllo più costante da parte della

Arrivano interventi sulle strade

Polizia Municipale, in collaborazione anche con la Provincia, per rallentare il flusso delle macchine e migliorare la segnaletica dei lavori, ad oggi scarsa e poco chiara. “Il sopralluogo con la Provincia è stato molto importante per stabilire una collaborazione fattiva sul territorio al fine di mettere in sicurezza le aree più a rischio – commenta Remo Bombardieri, che tiene a precisare come tale attenzione dovrà prestarsi su tutto il territorio della Provincia –. Su questi temi l’impegno

Il Reporter è un periodico di 10 edizioni che mensilmente viene distribuito da in 216.486 copie

punto riguarda gli autovelox che, secondo un recente indirizzo dato dal Ministro Maroni, andranno segnalati bene a distanza e potranno essere gestiti solo dalle forze di polizia e non da società private. Ma, oltre alle norme, è sempre la responsabilità e la cautela degli automobilisti a fare la differenza maggiore. “Facciamo affidamento sulla sensibilità dei cittadini – conclude Bombardieri – per una maggiore attenzione all’incolumità propria e altrui”.

L’ASSOCIAZIONE “Gli amici di Lapo” si batte contro una patologia rara

La mamma combatte la malattia che ha ucciso il figlio

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uando una madre sopravvive al figlio, continua a lottare contro la malattia che l’ha ucciso. Gaia Quadalti, dopo la morte del figlio Lapo, il bimbo imprunetino di quasi 3 anni morto per la malattia di Kawasaki il 21 gennaio del 2004, è diventata consigliera dell’Associazione Gli Amici di Lapo (www. gliamicidilapo.org), riconosciuta come onlus nel marzo del 2007. L’associazione, senza fini di lucro, si occupa di diffondere la conoscenza della malattia rara di Kawasaki: una patologia che, se non riconosciuta e trattata entro 10 giorni dall’insorgere, porta ad un alto rischio di complicanze cardiache per il

Il Reporter di Impruneta raggiunge 7431 famiglie nel Comune di Impruneta

Copia in abbonamento postale

del consiglio provinciale è costante, mira al rapporto diretto col territorio anche per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini”. Il consigliere provinciale spiega anche come, in alcuni casi, sia emersa la necessità di interventi strutturali, come l’introduzione di rotatorie o la modifica della viabilità ma, nel frattempo, è stata decisa una manutenzione ordinaria più puntuale, grazie all’inserimento di dissuasori luminosi e una maggiore segnaletica orizzontale e verticale. Un ultimo

Editore e Concessionaria Pubblicitaria: Web&Press Edizioni s.r.l. Direzione ed amministrazione: via Kassel 17- 50126 Firenze tel. 848.80.88.68 Direttore Responsabile: Matteo Francini Service editoriale e grafico: Tabloid soc.coop., Firenze (FI) scrivimi@ilreporter.it

bambino: aneurisma e stenosi delle coronarie, nei casi più gravi morte improvvisa per infarto del miocardio nelle prime settimane, o più tardivamente se gli aneurismi non regrediscono. “E’ importante diffondere il concetto – spiega Gaia – che se la malattia viene riconosciuta per tempo può essere curata e si può garantire agli ammalati una guarigione che consentirà loro di condurre una vita normale”. Per questo l’associazione ha il progetto d’istituire un servizio di aiuto psicologico telefonico, con l’ausilio di una dottoressa, alle famiglie con figli colpiti dalla malattia. Un’altra importante iniziativa riguarda la rac-

Stampato da Rotopress International, Loreto (AN) Periodico d’informazione locale Anno IV n.28 del 1 aprile 2010 N°reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10€

Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

colta di fondi per finanziare l’acquisto di un ecocardiografo con tecnologia e-tracking: il macchinario, che verrà donato all’ospedale di Careggi, servirà per accorgersi tempestivamente se i bambini colpiti dalla malattia, alla luce degli ultimi studi supportati economicamente dall’associazione, siano soggetti ad arteriosclerosi precoce. “Per raccogliere le risorse necessarie – conclude Gaia che gestisce l’associazione con il padre di Lapo e alcune famiglie colpite dalla malattia – stiamo organizzando uno spettacolo teatrale, un evento per la festa della mamma, e realizzia/S.M. mo delle bomboniere solidali”.

Dati non raccolti presso l’interessato Si informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l. Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.


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IMPRUNETA

CONTI PUBBLICI. La giunta ha presentato il Bilancio di previsione 2010: le tariffe restano stabili

Nessun aumento delle tasse comunali

Tagli e risparmi per 400mila euro sul personale e servizi come lo spazzamento delle strade, il trasporto scolastico, l’illuminazione. L’amministrazione: “Prime misure per affrontare problemi che vengono da lontano”. Le opposizioni: “Ci portano alla bancarotta”

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Le opposizioni tutte insieme “Per una nuova Impruneta” C’

Paolo Ceccarelli o ad un aumento delle tariffe, sì a tagli e risparmi sullo spazzamento delle strade, l’illuminazione, il trasporto scolastico e il personale. E’ questa la via maestra seguita dall’amministrazione comunale per il Bilancio di previsione 2010. Dunque agli imprunetini non verranno chiesti più soldi, e anzi la tassa di iscrizione alla mensa scolastica sarà ridotta del 50% per il secondo figlio e eliminata del tutto per il terzo. Sulla Tarsu, che è un po’ aumentata per via dell’accordo tra Quadrifoglio e Safi sul prezzo delle discariche, il Comune ha fatto un’opera di “contenimento” limitando l’incremento allo 0,8%. Non sono previste alienazioni e infatti, come annunciato da Il Reporter qualche mese fa, è stata rinviata la contestata vendita delle aree verdi ai Sassi Neri e in via delle Fornaci (la giunta sta valutando il ricorso ad una variante e la possibilità di trovare soluzioni definite “meno invasive”). Per redigere il Bilancio, la giunta ha lavorato con l’aiuto degli uffici ad uno studio della situazione della “macchina” comunale. “Il quadro che ne risulta – spiegano dalla giunta guidata da Ida Beneforti – ci presenta un Comune con entrate storicamente insufficienti, un indebitamento alto ma nella media, un costo di personale consistente ma in via di diminuzione. Nel Bilancio si prendono le prime misure per affrontare il problema, come la decisione di non ricorrere a nuovi mutui, e si operano i primi tagli: perché finché le entrate non aumenteranno (e tutta la tassazione è bloccata per legge) è chiaro che dovremo ridurre le spese”. I tagli ammontano a 400mila euro e riguardano un po’ tutti i settori: personale, cultura, sviluppo e sociale, anche se in quest’ultimo settore una serie di interventi saranno garantiti da un fondo regionale. Altre entrate dovrebbero poi arrivare dallo Stato, perché il governo nazionale si è impegnato a rendere ai Comuni una parte dell’Ici non versata nel 2008 e nel 2009. Altri soldi ancora entreranno grazie alla lotta

POLITICA. E’ nato un tavolo anti-giunta e anti-Pd

all’evasione e all’elusione delle tariffe, alla vendita di una vendita dei loculi dei cimiteri, alla possibilità di mettere in vendita le case Peep e a quella di passare al diritto di superficie a quello di proprietà in alcune aree artigianali. Non solo: è prevista una concessione per far costruire e dare in gestione, mantenendo la proprietà pubblica, un impianto sportivo ai Sassi Neri. Ma le opposizioni, che parlano di Bilancio dicendo “siamo alla bancarotta”, vanno compatte all’attacco dell’amministrazione. “In questi ultimi anni si è aggravata la perdita di bilancio per il Comune, arrivando a superare ampiamente il milione di euro nel 2009”, si legge in una nota di “Per una nuova Impruneta”, un tavolo a cui partecipano tutte le forze politiche che sono critiche con la giunta comunale (vedi articolo a destra). “Non ci sono prospettive di riequilibrio per l’immediato futuro in quanto i ritardi nell’approvazione del Piano Struttu-

Il costo della mensa scolastica ridotto del 50% per il secondo figlio e annullato per il terzo rale prima e del Regolamento Urbanistico adesso non consentono di prevedere entrate aggiuntive in tempi brevi. Purtroppo – concludono le opposizioni – non sono state fatte neppure le scelte di taglio della spesa, ad esempio riduzione della dirigenza a contratto e del numero degli assessori, proposte ripetutamente dalle forze politiche di opposizione”. Proposte che la giunta definisce “confuse e contraddittorie”, ricordando che “il Ruc porterà sollievo alle entrate ma non andrà a potenziare di molto le entrate correnti, che è la vera criticità, almeno fino all’entrata in vigore, si spera, del federalismo fiscale”.

è un “nome” nuovo nella politica imprunetina. E’ “Per una nuova Impruneta”, il tavolo di tutti i partiti, i comitati e le associazioni che si oppongono all’amministrazione comunale. Non si tratta di una forza politica, né di una federazione e nemmeno (almeno per ora) di un’alleanza. “Per una nuova Impruneta” è un po’ l’evoluzione del patto di consultazione tra Obbiettivo Comune e la Sinistra di cui il Reporter ha parlato a gennaio: uno spazio di confronto tra due forze politiche diverse, come dissero i promotori. Ora quel patto si è allargato agli altri partiti di opposizione in consiglio comunale, all’Italia dei valori e a tutte le realtà critiche con la giunta comunale, come ha spiegato “Per una nuova Impruneta” nel suo primo comunicato ufficiale che aveva come tema il Bilancio 2010. Prove tecniche per la formazione di una lista civica da presentare alle elezioni del 2013, in contrapposizione al Pd? “Si tratta di un laboratorio politico – dice Riccardo Lazzerini di Sinistra ecologia libertà – che allo stato attuale non configura un’alleanza politica, ma crea uno spazio di discussione che oggi manca per colpa del Pd. I Democratici imprunetini, infatti, si muovono secondo la logica “chi ha vinto le elezioni prende tutto” passando sopra alle minoranze e anche alle proteste dei cittadini”. L’obbiettivo primario di Sel, continua Lazzerini, “è costituire un nuovo centrosinistra nel quale ci sia

anche il Pd, ma loro devono essere pronti a cambiare. Altrimenti il nuovo centrosinistra ce la costruiamo da soli...”. Magari insieme ad una nuova lista civica, appunto. Al tavolo di “Per una nuova Impruneta”, però, partecipa tra gli altri anche la capogruppo del Pdl Maria Teresa Lombardini. “Sono d’accordo con questa iniziativa – spiega Lombardini – e quindi prendo parte alle riunioni. E’ giusto combattere le tante cose che non vanno bene in questa amministrazione”. E la diversità delle provenienze politiche è uno dei punti su cui si concentrano le critiche del Pd. “Ci lasciano perplessi formazioni sconosciute – dice il sindaco Ida Beneforti – che parlano prima di essersi costituite, ma soprattutto che come

Potrebbe essere il primo passo verso una lista civica larga per le elezioni del 2013 al solito raccolgono insieme tutta l’opposizione, di destra e di sinistra, senza riuscire a svolgere il proprio ruolo di controllo con autonomia e partendo dalle proprie convinzioni. Alcuni tra l’altro hanno avuto a lungo responsabilità di governo”. Una frecciata diretta soprattutto a Lazzerini, che nella scorsa legislatura è stato assessore in una giunta di cen/P.C. trosinistra.


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il giornale nel tuo Comune

LA LIBERAZIONE. Si avvicina il giorno del 65° anniversario della vittoria sul nazi-fascismo nel nostro Paese

25 aprile, festa dell’Italia libera Ma partecipa sempre meno gente Sofia Miniati

ricordare l’importanza di quel giorno e per rendere omaggio al sacrificio dei tanti italiani che morirono per liberare la patria. Ma quanti ancora, soprattutto fra le giovani generazioni, conoscono il significato del 25 aprile e festeggiano questo giorno? Per ricordare la Festa il Comune organizza sempre una manifestazione con un corteo che parte da piazza Buondelmonti e arriva fino a via Vittorio Veneto,

“P

er continuare a promuovere i propri principi a difesa della libertà, della pace, della democrazia, l’Anpi, nata come associazione dei combattenti della guerra partigiana, dal 2006 è aperta all’iscrizione di tutti gli antifascisti che vogliano continuare la battaglia per la salvaguardia dei valori della Resistenza e della Costituzione che ne ha tratto origine”. Recita così lo statuto associativo dell’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani italiani che ha una sede anche all’Impruneta e che cerca di tenere in vita gli ideali antifascisti, organizzando iniziative per non dimenticare e non far dimenticare cos’è stata la Resistenza in Italia e quali grande conquiste ha portato per tutti noi. La Festa della Liberazione, come è noto, ricorda la fine del periodo nazi-fascista e, appunto, la liberazione dell’Italia dalla dittatura di Mussolini, alleato di Hitler, e la vittoria di coloro che resistettero e lottarono per riconquistare la libertà e la democrazia. Proprio il 25 aprile 1945 i partigiani, con l’aiuto e l’appoggio degli Alleati americani e inglesi, entrarono vittoriosi nelle principali città, liberando l’Italia e gettando le basi per una nuova Italia. Tutti gli anni vengono organizzate sfilate e cortei per

Anche quest’anno il Comune organizza il corteo celebrativo dalla piazza al Parco della Rimembranza dove c’è il Parco della Rimembranza: lì vengono deposte delle corone di fiori sulle lapidi di Giulio Turchi, contadino imprunetino eletto parlamentare e perseguitato dai fascisti, e di tutti gli altri caduti di guerra uccisi dai fascisti, sulle note della banda della Filarmonica Giuseppe Verdi. “Tutti gli anni partecipiamo con la nostra bandiera alla manifestazione che si tiene a Impruneta – racconta Paolo Sarti, consigliere dell’Associazione Reduci e Combattenti dell’Impruneta – ma ogni anno ci sono sempre meno partecipanti. Non è più come trenta-quarant’anni fa,

Alcuni partigiani

MATTEO GAMBINNOSSI Ingegnere, 34 anni

NICOLA MANSUINO Enologo, 28 anni

VALERIA TOMASELLO Assicuratrice, 30 anni

“Più eventi per avvicinare i giovani”

“Lezioni nelle scuole per raccontare”

“Una festa che ci serve per non dimenticare”

“Percepisco che questa festa, ad Impruneta, è partecipata in maniera spontanea solo da una piccola parte della popolazione: le Istituzioni e chi lo ha vissuto o ne ha sentito parlare da vicino. Credo che con un po’ di iniziativa e coraggio, oltre al tradizionale corteo si potrebbero organizzare eventi e approfondimenti tematici specifici che permetterebbero ai più “lontani” di avvicinarsi al 25 aprile”

“Penso che negli ultimi anni si sta perdendo un po’ il significato del 25 aprile: oltre alle manifestazioni, che però sono poco seguite, dovrebbero tenere più lezioni nelle scuole per spiegare che significano parole come ‘liberazione’, ‘fascismo’ e ‘partigiani’, perché ci sono tanti ragazzini che non conoscono il significato della festa”

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“Tutti gli anni all’Impruneta organizzano un corteo per ricordare il giorno della Liberazione, ma ci vanno solo gli anziani che sentono molto vicina quella data o perché l’hanno vissuta o perché sono nati pochi anni dopo il ’45. Credo che sia importante continuare a celebrare comunque quel giorno per non dimenticare e per rendere omaggio ai tanti partigiani che hanno perso la vita in guerra”

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IMPRUNETA

Di anno in anno diminuiscono le persone che celebrano il sacrificio di tanti italiani per la democrazia e si riduce anche il numero

FILIPPO POGGINI Ing. informatico, 28 anni

MARCO ROMANELLI Bancario, 30 anni

“A volte ho partecipato alla manifestazione”

“Se ascolto chi l’ha vissuta torna l’interesse”

degli iscritti alle associazioni dei partigiani e dei combattenti. Anche all’Impruneta: dieci anni fa avevano la tessera in 200, oggi solo in 50

“Qualche volta ho partecipato alla manifestazione che fanno in piazza per ricordare la Liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo. Ma ultimamente l’evento è sempre meno seguito e sopratutto non è vissuto molto da noi giovani. Forse si potrebbe organizzare qualche altra iniziativa, magari parallela a quella del Comune, per sentire la festa più vicina alle generazioni più giovani”

Silvano Sarti, Presidente dell’Anpi Provinciale di Firenze (archivio fotografico Anpi)

quando c’era una grande partecipazione di tutto il paese: il tempo scorre, la memoria si affievolisce e la gente dimentica”. E’ un po’ amareggiato Sarti. “Inizia ad esserci un po’ di distacco da questa festa e di giovani se ne vedono pochi: se nemmeno i quarantenni si fanno vedere – si domanda – com’è pensabile che i ragazzi si avvicinino alla celebrazione della Liberazione e alla nostra associa-

zione?”. Chiedendo proprio ai giovani se sanno cosa si festeggia il 25 aprile e come vivono la festa, effettivamente molti conoscono il significato della data, ma è vero che pochi sono interessati a partecipare alla manifestazione in ricordo di quel giorno, perché la vivono come una ricorrenza lontana e poco sentita. La stessa Associazione dei Combattenti ormai è costituita quasi

solo da simpatizzanti perché i reduci, per ovvi motivi anagrafici, sono quasi tutti morti. E gli iscritti sono sempre meno. “Dieci anni fa – dice Sarti – avevamo duecento iscritti. Quest’anno ne abbiamo solo cinquanta, di cui sono rimasti solo venti combattenti, ma sono troppo anziani per partecipare alle attività o manifestazioni pubbliche e solo pochi di loro escono di casa”.

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“E’ una giornata importante dal punto di vista storico perché rievoca il giorno della Liberazione dai fascisti, ma la sento lontana da noi giovani e non partecipo mai alle manifestazioni che organizzano in paese. Solo parlando con gli anziani che ancora ricordano quel giorno e l’hanno vissuto di persona riesco a sentire la festa un po’ più vicina”

Ecco gli interventi previsti in aprile: Impruneta: proseguono i lavori per il primo lotto della Circonvallazione Tavarnuzze: È prossimo l’avvio dei lavori per il marciapiede sulla via Cassia da Rosselli a Indipendenza Bottai: in ultimazione i lavori per l’allargamento del sottopasso autostradale, compreso l’interramento del tubo dell’acquedotto: durante le opere resta valida la viabilità alternativa istituita Via Fabbiolle e SP 70: È previsto per metà aprile il completamento dei lavori per l’interramento della media tensione da via Falcone fino a via Codacci; a seguire sarà la volta del secondo tratto di via Fabbiolle Via Quintole per le Rose: proseguono le opere per l’interramento delle linee e la realizzazione della stazione di transizione Via Ponte a Iozzi: nel mese di aprile è previsto l’interramento del tubo volante dell’acquedotto con riasfaltatura della sede stradale interessata dall’intervento

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ANIMALI. Il 1° maggio torna l’Esposizione nazionale canina di Tavarnuzze, un evento per tutti

La carica degli amici a quattro zampe Sara Milione

più importante del settore a livello regionale. “E’ una manifestazione molto attesa per tutto l’anno perché la cinofilia è una passione molto diffusa in paese tanto che quasi la metà della popolazione possiede un cane”, racconta Lucilla Lepri del negozio ‘Scodinzolando’ che, insieme ad altri commercianti della zona, si occupa tutti gli anni dell’organizzazione del concorso. Dalle 8.30 alle 10 di sabato 1° maggio i padroni dei cani potranno iscrivere il proprio esemplare al concorso (ma ci si può iscrivere fin da ora lasciando i propri dati al negozio “Scodinzolando” di via Montebuoni). La gara è aperta a cani di razza, anche senza pedigree, e ai meticci che però parteciperanno in una classe a parte. Ai proprietari di cani più piccoli sono riservate invece due classi speciali di “giovani presentatori”, dove saranno i padroni e non i cani ad essere giudicati per la loro affinità e dimestichezza con l’animale: per i bambini dai quattro agli otto anni la “mini”, per quelli dai nove ai quattordici la “maxi”. La giuria, composta da membri del Csaa (Centro per l’attività sportiva all’aria aperta), durante la mattinata giudicherà i dodici raggruppamenti in gara, costituiti da dieci razze diverse fra cui pastori tedeschi, setter, jack russel, più i cani giovani e gli esordienti. Dalle 15 in poi, tramite una selezione graduale, si arriverà alla premiazione finale dove verrà eletto il più bello di tutti che riceverà il premio chiamato “Best in show”, cioè un weekend in una località di mare offerto da “Vanessa Viaggi”. Un premio di partecipazione andrà ad ogni iscritto e consisterà in tre chili di mangime per cani offerto da “Crancy Italian Way”. Per i premi minori sono previste prelibatezze alimentari come bottiglie di vino, salumi, salami e spalle.

Saranno più di duecentocinquanta gli esemplari che parteciperanno alla settima edizione della manifestazione aperta ai cani di tutte le razze

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utti pazzi per i cani. Quest’anno la settima edizione dell’Esposizione nazionale canina, organizzata dal Centro commerciale naturale con il patrocinio del Comune e il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Impruneta, torna a Tavarnuzze nella sua data storica del primo maggio, dopo essersi svolta per il ponte del 25 aprile l’anno scorso. Una bella occasione dove i più piccoli e anche i grandi si divertono a far gareggiare i loro cani, ma anche ad ammirare le tante razze che si iscrivono al concorso. Una giornata da trascorrere all’aria aperta in compagnia dei nostri animali più amati dove, a fare da protagonisti, saranno proprio i cani e padroni che sfileranno nella piazza del paese. Un evento che, edizione dopo edizione, è diventato sempre più importante e che è in grado di portare a Tavarnuzze fino a 250 cani provenienti da tutta Italia, confermandosi come la manifestazione

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ollette indecifrabili addio. A partire dai prossimi giorni, nelle case dei circa 300mila cittadini serviti da Publiacqua arriverà la nuova “Bolletta amica”, fresca di un restyling realizzato nel nome della massima trasparenza. I dati essenziali dell’utente raggruppati in due colonne, con indicazione precisa sugli importi dovuti, riepilogo di tariffe e metodi di determinazione della spesa, date delle letture del contatore e dell’invio della bolletta successiva. Sul retro, il dettaglio del fatturato, la situazione dei pagamenti precedenti e le specifiche relative al servizio e al regolamento. L’utente sarà inoltre messo in allarme in caso di consumi anomali dovuti a perdite o guasti dell’impianto o di mancato pagamento di fatture precedenti. Colori e caratteri tipografici diversi metteranno in evidenza tutte le informazioni essenziali. Novità anche sul fronte dei pagamenti: da questo mese sarà infatti possibile effettuarli in tutte le tabaccherie e ricevitorie del circuito Lottomatica, e presto anche online o alle casse per il pagamento au-

tomatico installate agli sportelli dell’azienda. Trasparente, chiara, ricca di informazioni. Ma ciò che più interessa le famiglie è certamente il suo costo. “La nostra – spiega il presidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis – è una bolletta leggera. Nel 2009 le famiglie dell’area di Publiacqua hanno consumato mediamente 117 metri cubi d’acqua ciascuna, pari a 250 litri al giorno per persona. Il costo medio delle bollette è stato di 217 euro annui, circa 4 euro a settimana, più o meno la stessa cifra spesa per l’acquisto di acqua minerale in /A.T. bottiglia”.


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IMPRUNETA

ISTRUZIONE/1. Il punto su una realtà importante di Impruneta: le scuole paritarie

Tanti bimbi vanno alle “private” Franco Buti

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uasi trecento bambini frequentano le scuole parificate di Impruneta. Si tratta di quegli istituti gestiti da associazioni o altri enti privati che stipulano una convenzione con le Istituzioni scolastiche, che le riconoscono come scuole paritarie. In città ce ne sono tre: la scuola materna parrocchiale di Maria Immacolata a Tavarnuzze, la “San Giuseppe” di Pozzolatico e la “San Lorenzo alle Rose” che hanno sia la scuola dell’infanzia che quella primaria. A queste importanti realtà imprunetine è andata a fare visita nelle settimane scorse l’assessore alla Formazione Francesca Buccioni. E’ stata la prima visita ufficiale in queste istituti. “Le scuole paritarie – commenta l’assessore – rappresentano occasioni vive, spazi ben radicati e luoghi di aggregazione che devono essere conosciute, rispettate e sostenute e con le quali si possono iniziare percorsi formativi e culturali condivisi. La mia volontà è proprio di iniziare un nuovo percorso di confronto e di collaborazione, in quanto sono parti integranti del sistema scuola di questo territorio”. Prima tappa del tour è stata la “San Giuseppe” a Pozzolatico. Qui sono accolti 71 bambini, 20 dei quali nella scuola dell’infanzia e 51 nella primaria: nel giugno scorso le suore che la gestivano si sono ritirate e l’istituto è stato preso in carico dalla

Fism, un organismo delle scuole non statali d’ispirazione cattolica riconosciuto dalla Conferenza episcopale italiana. “Un passaggio graduale che ho seguito con attenzione – dice Buccioni – vista la particolarità e la tradizione che questa scuola ha sempre rivestito nella frazione: un luogo vero di riferimento e di socialità attorno a Don Mario e alla parrocchia stessa. Un’offerta educativa di qualità che come amministrazione non potevamo permetterci di abbandonare”. Seconda tappa la “San Lorenzo”, un istituto ispirato ai valori cristiani e agli insegnamenti di San Filippo Neri, il protettore. Qui 110

bimbi frequentano la scuola primaria e 58 quella dell’infanzia. Infine, la scuola materna di Maria Immacolata, a Tavarnuzze, dove le suore accolgono 34 bambini. “Nel corso delle visite – conclude l’assessore – ho avuto modo di riconfermare la disponibilità dell’assessorato ad essere d’ausilio e di supporto. Abbiamo concordato degli incontri con la nostra dietista negli istituti paritari per mettere a punto delle operazioni durante il tempo mensa. Mi auguro che, in piena autonomia e nel rispetto dei reciproci ruoli, si possano in futuro condividere sempre più dei percorsi”.

Istruzione/2. Riunione del comitato ad hoc

E intanto si discute della mensa

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Impruneta l’integrazione si fa a tavola. Grazie all’introduzione del piatto etnico nelle scuole, cioé con la preparazione di una prelibatezza di un Paese diverso ogni mese: un modo non solo per gustare qualcosa di diverso, ma anche di arricchire l’attività didattica fatta in classe. L’esperienza del piatto etnico è giunta al secondo anno e adesso, dopo il pollo con riso e piselli della tradizione messicana, sarà la volta di un piatto della cucina albanese, uno di quella rumena e un altro ancora della tradizione culinaria del Marocco. Di questo ha discusso, anche vivacemente, il Comitato mensa, un organismo di cui fanno parte rappresentanti di genitori e insegnanti e che ha il compito di fare una panoramica periodica sulla situazione del servizio di somministrazione dei pasti scolastici. Il comitato si è riunito qualche settimana fa alla presenza della dirigente scolastica, dei tecnici dell’ufficio scuola, dei rappresentanti della ditta che ha in concessione il servizio e della dietista che, su incarico del Comune, deve vigilare sulla preparazione e distribuzione dei pasti. Durante l’incontro, ai genitori sono state fornite informazioni su alcuni alimenti e su alcuni progetti a favore delle “buon mangiare” e per la prevenzione dei disturbi alimentari. Ma non è mancata la discussione, perché preparare i piatti per la mensa scolastica non è semplice: bisogna infatti tenere ben presente le diverse allergie e patologie che hanno alcuni bambini, oltre alle differenti fedi religiose che portano con sé prescrizioni su qualche tipo di cibo. “Il confronto con i geni-

tori e gli insegnanti sulla modalità del servizio mensa – spiegano dall’assessorato alla Formazione – è certamente un momento importante di analisi e di riflessione. Crediamo che il grado di soddisfazione espresso sulla refezione sia indice di un percorso di qualità scelto, rinnovato e fortemente voluto da questa amministrazione comunale: l’impiego di un tecnico dietista, la

Genitori, insegnanti e Comune a confronto sul piatto etnico servito per il secondo anno scelta di un alto numero di alimenti biologici e di carne proveniente solo da allevamenti italiani – concludono – oltre ad altre accortezze del capitolato di concessione, le analisi aggiuntive dell’Università di Firenze dipartimento di Igiene sui refettori e nel centro cottura”. /F.B. 930736


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il giornale nel tuo Comune

ARTIGIANATO. Un viaggio nel mondo delle “botteghe” che sono attive in città e nelle varie frazioni

La fabbrica dei faticatori d’argento La ditta Ferza di Tavarnuzze produce oggetti d’argenteria dal ‘46. A quel tempo bastava saper fare portacipria, portarossetto e portasigarette, e si apriva una bottega. Oggi invece... Sara Milione

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i voleva molta fatica, una volta, per trasformare un chicco d’argento in un manufatto d’artigianato. Ci vuole ancora fatica per chi continua a realizzare gli oggetti quasi esclusivamente a mano, aiutandosi solo con le presse ma continuando

a dedicare molte ore di una giornata per realizzare un unico oggetto. Con dedizione, passione e sacrificio. Ha scelto questa strada la fabbrica di argenteria Ferza di Tavarnuzze, nata nel 1946 e ancora oggi attiva nel campo dell’alto artigianato.

Da sessantaquattro anni l’azienda – fondata da Ermanno Zaccarini e guidata oggi da Rossano Zaccarini, sua figlia e sua sorella – produce oggetti tipici dell’alto artigianato fiorentino: cornici, bicchieri, vassoi, centri tavola, oliere, lumi, quadri e accessori da scrivania. “Mio padre – racconta Zaccarini – ha iniziato nel ’46 aprendo dei laboratori di argenteria a Firenze, all’inizio in via Romana e in via dell’Olivuzzo dopo. Poi, nel ’66, ci siamo trasferiti a Tavarnuzze perché abbiamo deciso di ingrandirci. Abbiamo assunto degli operai e il laboratorio si è trasformato in azienda dove svolgiamo sia la lavorazione che il commercio dei prodotti. Io ho iniziato a lavorare con lui a 16 anni al banco e da lui ho imparato il mestiere”. “All’inizio mio padre– continua Rossano – faceva il rappresentante d’argento e poi ha imparato a lavorarlo da solo, semplicemente guardando un suo amico mentre lavorava. Era molto bravo con le mani. Ai suoi tempi bastava saper fare i tre oggetti che andavano più di moda, cioè portacipria, porta-

Rossano Zaccagnini

rossetto e portasigarette, e si poteva aprire una bottega: compravano tutti quelli”. Oggi invece sono molti gli oggetti prodotti e venduti al dettaglio da Ferza. I più richiesti sono, senza dubbio, le cornici, alcune stampate, altre realizzate a mano e saldate pezzettino per pezzettino. “Prima – spiega il titolare – l’oggetto veniva realizzato tutto in fabbrica ed era bello vedere come si trasformava da argento grezzo in manufatto finito. Si fondevano e si tiravano lingottini d’argento di due, tre chili, con un piccolo fornetto a gas che ancora conserviamo e facevamo tutto a occhio”. E ci voleva

molto più tempo, ma dal punto di vista artigianale il lavoro era migliore perché molto più accurato. “Facevamo anche dei meravigliosi bauletti per gioielli tutti incisi a mano ed erano molto richiesti, anche se riuscivamo a farne solo uno al giorno. Oggi invece molti clienti vogliono solo oggetti economici da regalare e quindi non li produciamo più”. Argento di grande valore però poco venduto in Toscana – “forse perché in zona siamo in tanti a farci la concorrenza, anche se molti anni fa eravamo molti di più” – ma che va molto bene in Veneto, nelle Marche e in Abruzzo.

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primo piano

Aprile 2010

L’INCHIESTA/1. Il 2010 si annuncia come un anno di grave crisi occupazionale. Ma non per tutti

Quando a mancare sono i lavoratori Esistono professioni dove gli sbocchi ci sono, e dove per le aziende reperire personale non è facile: dagli infermieri agli elettricisti, passando per gli addetti al turismo. Per i diplomati assunzioni tre volte superiori rispetto ai laureati Riccardo Bianchi

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nfermieri, educatori, ingegneri specializzati, ma anche elettricisti, amministrativi e lavoratori del turismo. Il 2010 si annuncia come un anno di grave crisi occupazionale per la Toscana, ma ci sono ancora delle professioni dove gli sbocchi lavorativi non mancano, anche se bisogna cercarli un po’. I dati Unioncamere, infatti, dicono che le aziende della provincia di Firenze nel 2009 hanno registrato circa la metà delle assunzioni a tempo indeterminato del 2008: da 17.090 a 9.340. Nonostante questo, per alcune categorie reperire personale non è stato facile. Su tutti gli infermieri, perché, come spiega il presidente del collegio fiorentino, Gianfranco Cecinati, “il numero chiuso dell’università non risponde alle esigenze delle aziende, pubbliche e private”. Seguono a ruota gli insegnanti di scuola materna e gli educatori professionali, figure sempre più legate al mondo delle cooperative. “C’è grande richiesta di servizi sociosanitari e educativi - spiega Stefano Meli, presidente di Confcooperative - non mancano lavoratori preparati, quanto quelli motivati”. Tra gli universitari, solo gli ingegne-

ri (soprattutto meccanici) sono richiesti, ma, come tutte le associazioni di categoria specificano, spesso le aziende richiedono profili molto precisi, esperti iperspecializzati. Insomma, una laurea non vuol dire lavoro immediato. Anzi, dall’ultimo Rapporto sul lavoro dell’Irpet sembra che Firenze, nonostate stia meglio del resto della Toscana, abbia un tessuto produttivo poco avanzato. L’alta tecnologia non è di casa sulle rive dell’Arno, e i laureati, specialmente quelli giovani, appena usciti dall’università, o fuggono in altre zone d’Italia e all’estero, oppure, come conferma la ricercatrice Lara Antoni, “si adattano a qualifiche e a stipendi più bassi di quelli che la laurea dovrebbe portare”. Va molto meglio, invece, per i diplomati, le

Nell’artigianato non c’è ricambio generazionale: non si trovano più sarti, falegnami e panettieri

cui assunzioni sono state tre volte superiori a quelle degli universitari. In cima alla classifica ci sono quelli usciti dagli istituti commerciali, seguiti dal turistico. Anche dalla Confesercenti ammettono che, per quanto i turisti siano calati, mancano profili professionalmente formati nella ristorazione, come cuochi o sommelier, e nell’accoglienza turistica. Specialmente serve gente che parli molto bene le lingue. Nel commercio e nell’artigianato, come già raccontato da Il Reporter nel mese scorso, manca il passaggio generazionale: non si trovano più panettieri, macellai, ambulanti di generi alimentari. Secondo la Confartigianato i più introvabili sono i falegnami, seguiti da pellettieri, vetrai, meccanici ed autoriparatori, carpentieri, parrucchieri ed estetisti, sarti e modellisti, panettieri e pastai, idraulici e orafi. E Firenze sta peggio della media italiana. Un vero esercito di apprendisti mancati, perché i giovani preferiscono un lavoro subito più redditizio, come il call-center, ma che poi non dà grandi sbocchi futuri, non valutando le possibilità di crescita (anche economica) che le professioni artigiani permettono.

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ZOOM È tra le attività di cui c’è più richiesta, ma i giovani non vogliono perdersi l’estate. Così restano gli stranieri

C’era una volta il gelataio, quel mestiere che nessuno vuol più fare

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e gelaterie rimangono aperte da metà marzo (i più coraggiosi da febbraio) a ottobre, al massimo novembre. È la stagione, che richiede lavoratori stagionali. Ma trovarli già preparati e volenterosi è così difficile che ormai c’è chi si è adattato a prenderli fissi. “Sono vent’anni che faccio il gelatiere e ogni anno ho avuto gli stessi problemi - racconta Sandro Lazzeri, presidente di Confartigianato gelatieri e tra i fondatori di Gelatando - ogni volta dovevamo ritrovare gente nuova e perdere uno o due mesi a formarli. Poi qualcuno a luglio si stanca e va via, perché vuole andare al mare ad agosto o per-

ché, come ci è successo due anni fa, non vuole lavorare la sera. Perciò ci siamo decisi a prendere a tempo indeterminato due ragazze. Paghiamo di più, ma ci togliamo il pensiero. Ormai lo fanno in tanti”. Il problema è comune. I giovani non vogliono perdersi l’estate, qualcuno inizia, ma lascia a metà e gli unici disponibili sono gli stranieri. Gli annunci di “cercasi commessa” si sprecano, vanno da Santa Croce all’Affrico, e tutti chiedono una ragazza già esperta. “Con i lavori della tramvia abbiamo visto dimezzare il lavoro e di dipendenti ora non ne cerchiamo - racconta Stefano Trentanovi, di Righi in piazza

Batoni - ma per anni ci siamo scontrati con queste difficoltà e quasi tutti i colleghi le hanno anche adesso” A Firenze sono 67 le gelaterie artigianali, 124 in provincia. Fatti due conti, un bel po’ di posti. “C’è il problema che è un lavoro solo stagionale, ma anche che molti pensano sia facile - spiega Simone Bonini di Carapina, in piazza Oberdan, che ora ha aperto anche una ‘succursale’ in via Lambertesca - bisogna saper trattare con i clienti, consigliarli. Molti dopo poco se ne vanno. Certo, loro devono accettare di andare in ferie a gennaio, ma il datore di /R.B. lavoro deve saperli gratificare”.

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primo piano

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L’INCHIESTA/2. Tante le difficoltà che frenano un settore considerato il volano dell’economia

Il futuro è verde (ma il presente no) In Toscana creati 5mila posti nel campo delle energie rinnovabili in 4 anni, ma burocrazia e regolamenti urbanistici non aiutano. E per molti questo potrebbe essere lo sbocco per i cassaintegrati Riccardo Bianchi

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n investimento di oltre 679 milioni di euro e 5mila nuovi posti di lavoro creati tra il 2007 e il 2010 solo nel campo delle energie verdi. Sono i dati snocciolati dalla Regione Toscana nel corso degli ultimi Green Days, le giornate per l’ambiente del novembre scorso. Un annuncio che sembra dire che anche in Toscana il futuro è verde, nel senso energetico del termine. La realtà, però, non lo è altrettanto. I regolamenti urbanistici troppo rigidi, la burocrazia assillante, ma anche una certa improvvisazione di qualche azienda, stanno frenando proprio quel settore che è considerato il volano dell’economia, tra i pochi a poter far ripartire l’Italia dopo la crisi. “Molti dei comuni fiorentini, e toscani, non permettono l’istallazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti perché rovinano il paesaggio”, spiega Sauro Ballini, presidente dell’Unione impiantisti della Cna provinciale. “Firenze è inflessibile. Si può anche capire per il centro storico, ma per la periferia no. In altri è difficile installarli addirittura sui tetti delle fabbriche; servono mille fogli, che chiedono tempo e soldi”. Un disincentivo che fa male, “perché negli ultimi anni le imprese di impiantistica che hanno puntato sulle rinnovabili sono cresciute anche del 20, mentre chi è rimasto sul classico è crollato del 15%”. E, insieme

ai bilanci, anche gli organici sono aumentati. Servono ingegneri e periti elettrotecnici, ma anche gli edili, per le strutture di sostegno degli impianti. Secondo molti, le rinnovabili potrebbero essere lo sbocco per molti cassaintegrati delle aziende della meccanica. Così è successo all’Electrolux di Scandicci, dove dalla produzione di frigoriferi si è passati a quella di pannelli fotovoltaici. E a insegnare il mestiere ai lavoratori ci penserà l’azienda di Carlo Chellini, che sempre a Scandicci sta preparando un grande impianto su un terreno da 120mila metri quadrati: “La crisi si sente - racconta - ma soprattutto manca, a tutti i livelli, la volontà politica”. “Parlare di nuova occupazione è difficile - spiega Alfredo degl’Innocenti, presidente di Energycoop - sicuramente se gli impianti aumentano, dovranno essere mantenuti e ci sarà bisogno anche di altri elettricisti, ma esperti nel campo. Certo che se le banche non danno finanziamenti, le aziende non compreranno i pannelli”. Nel frattempo, però, si è creato anche indotto, fatto di piccole società e studi professionali, come quello di progettazione dell’ingegnere Roberto Giberti: “Le commesse ci sono e aumentano ci racconta - il problema è che anche per un impianto familiare ci vogliono sei mesi a causa delle pratiche. Alla fine molti rinunciano”.

IL CASO Nata nel ‘99, vanta ora dieci dipendenti e un fatturato di 20 milioni. “E assumeremo ancora”

L’azienda che da Pontassieve vende pannelli in mezza Europa

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a Pm Service, azienda di Pontassieve, si occupa soltanto di acquistare e rivendere pannelli e materiale fotovoltaico. Niente impianti, niente progetti. Quando è nata, nel ‘99, vendeva pochissimo. A dieci anni da quella data, il fatturato ha toccato i 20 milioni di euro, ha dieci dipendenti e ha iniziato a vendere anche in Germania, Olanda, Belgio e Spagna. “I mercati esteri sono più reattivi - spiega uno degli amministratori, Andrea Parrini - i nostri regolamenti comunali sono troppo restrittivi”. La Pm è divisa in tre settori: uno commerciale, uno amministrativo e uno tecnico, per assistere i clienti: “In

tutti e tre abbiamo preso giovani diplomati, li abbiamo formati sulle rinnovabili e ancora oggi continuano a seguire corsi di formazione per specializzarsi sempre di più”. Oltre alla burocrazia, Parrini critica quelle società che non hanno investito nella professionalità: “Con l’arrivo delle tariffe agevolate per rivendere l’energia prodotta, in tanti si sono buttati nel settore, anche improvvisando. A volte a montare o rivendere i pannelli sono idraulici o tecnici dei condizionatori, e il servizio ne risente”. Secondo Parrini, però, questo è un settore che può trainare l’economia. “Nel 2010 puntiamo a raddoppiare

il fatturato, anche perché le richieste dall’estero aumentano e forse non riusciremo a rispondere a tutte. Basti pensare che ci riforniamo dalla Power One di Terranova Bracciolini, che l’anno scorso ha prodotto pannelli per 450 Mw e quest’anno ha domande per 2.000 Mw”. Anche l’occupazione, ovviamente, ne risentirà positivamente: “Noi sicuramente prenderemo altre persone, una nel reparto tecnico e una in quello commerciale. Ma il discorso dovrebbe valere anche per gli altri, perché il momento è buono. L’energia verde potrebbe essere un volano /R.B. per il paese e per Firenze”.

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tendenze

Aprile 2010

NUOVI MESTIERI. Dalle guarnizioni al giardinaggio, c’è chi fa dei lavoretti domestici un vero impiego

Professione marito. In affitto Imbranati, impegnati o semplicemente

combenze di manutenzione che abbiamo sempre meno voglia di fare. Finché non si sconfina negli interventi più consistenti. In tal caso meglio chiamare un professionista del settore, lo stesso “coniuge in prestito” ha pronta una lista di consigli. O trovarsi un marito vero che lo faccia per noi.

incapaci di impugnare chiavi inglesi e brugola (o ago e filo)? Il “pronto soccorso” per i piccoli grandi guai quotidiani trova sempre più clienti. Principalmente single, tra i 30

IN RETE

e i 40 anni, con poco tempo a

Solidarietà in “rosa”

disposizione da dedicare alla casa

E la mamma si condivide online

Paola Ferri

B

ei tempi quelli in cui ti potevi rivolgere all’uomo di casa e quello ti sapeva aggiustare tutto, dal piccolo guasto alla lavatrice, alle ante del pensile che non stanno più in squadra, al cambio delle gomme dell’auto. Vuoi per l’aumento di famiglie con un solo genitore, vuoi per il tempo sempre più sfilacciato tra i mille impegni della giornata, chi te le cambia più le guarnizioni del lavello? A volte poi capita che un uomo di casa non ci sia neanche. Ma lo si può prendere a noleggio. E’ l’idea di “Marito in affitto”, un marchio nato nel 2007 nel nord Italia e dall’anno successivo esportato in tutto il paese, oltre che in Francia Germania. A Firenze è sbarcato il mese scorso, quando Giovanni Monello, antellino di 53 anni, ha deciso di affiancare al lavoro di geometra (e di edicolante) la passione per il bricolage. E mettere sul mercato le sue competenze in campo domestico. Il servizio è pensato per togliere dai pasticci giovani e non più giovani signore alle prese con una serie di piccoli lavoretti che in genere verrebbero delegati al sesso forte. Ma a chiamare Giovanni non sono solo donne. “Principalmente single – spiega Monello – tra i 30 e i 40 anni. Si tratta di persone che vivono da sole, lavorano e hanno poco tempo per dedicarsi a queste incombenze, ma vantano un reddito medio-alto”. Anche se, assicura il “marito in affitto”, il servizio è uno di quelli che fa risparmiare. La tariffa dipende naturalmente dal tempo speso e dal tipo di richiesta del cliente, ma il vantaggio sta nel fatto di non dover chiamare tre o quattro professionisti diversi (con relativi costi anche della sola uscita) per risolvere questioni di poco conto. Dal giardino alla cucina, dalle tubature allo stuccaggio delle pareti, ce n’è per tutti gli imprevisti quotidiani, con qualche tocco in più che fa

C’

sempre curriculum. “Essendo principalmente un geometra – continua Giovanni – posso anche progettare impianti di irrigazione o prendere le misure delle stanze, con tanto di elaborazione della mappa della casa”. Oppure offrire consulenza su preventivi che ai profani possono apparire oscuri. Come quelli per i lavori condominiali, o - ancor peggio per il gentil sesso - quello del meccanico, pressoché scritto in un’altra lingua. Ma non solo una spalla per le donne, dicevamo. La ditta offre anche lavoretti tipicamente femminili. E qui entra in gioco il pool di esperte del settore, tra sarte, stiratrici e via dicendo. Insomma un quadro completo di tutte quelle piccole in-

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è chi prende a noleggio un marito e chi cerca il sostegno di una nonna o di una mamma. Dove? Ma in rete, è ovvio. Nel senso che la ricerca parte da lì, ma l’aiuto si concretizza nella vita reale, al di là di schermi e tastiere. Dopo il bike sharing e il car sharing, arriva anche il “Mamma sharing”, letteralmente “madre in condivisione”, servizio pensato per chi necessita di consigli, suggerimenti, ricette o compagnia. Tutto rigorosamente gratuito. “L’intenzione è quella di offrire una rete di solidarietà al femminile – spiega Irene Peretti, responsabile delle relazioni esterne – in un momento di profonda crisi economica come questo”. L’idea nasce a Torino, a novembre dell’anno scorso, e da lì si espande in tutta Italia a macchia d’olio, fino a raggiungere qualche centinaia di iscritti e oltre 200mila visite al portale online. E a formare una rete tutt’altro che virtuale. “Il contatto su internet è solo il punto di partenza – continua la Peretti – per poi incontrarsi e sostenersi a vicenda”. Tra le iniziative in ponte il riciclo dei giocattoli, che ha toccato l’apice sotto Natale. Ma non solo, la rete di genitrici si avvale anche di un gruppo di professionisti (volontari, naturalmente), in grado di rispondere a esigenze specifiche. La maggiore richiesta al momento riguarda la consulenza legale, offerta gratuitamente dall’avvocato matrimonialista Laura Gaetini. Il gruppo può inoltre contare sull’esperienza di un cardiochirurgo, il dottor Danilo Santo. “Ma c’è anche chi cerca consigli più banali - conclude Irene Peretti – ad esempio quanto tempo dopo il parto può ricominciare ad andare in palestra, oppure segnala iniziative sul territorio che possono essere d’interesse per altre madri”. Per fare squadra online e nella vita vera.


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il caso

Aprile 2010

EDILIZIA/1. Le oltre 7mila abitazioni Erp non bastano a soddisfare una richiesta sempre maggiore

La grande emergenza delle case popolari Molte famiglie fino a poco tempo fa autosufficienti si ritrovano

Luca Serranò

a barcamenarsi tra liste e graduatorie, e nel frattempo c’è chi decide di farsi “giustizia” da solo occupando gli stabili sfitti. Entro l’estate saranno messi a disposizione 140 alloggi ristrutturati

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omento delicato per la residenza popolare fiorentina. Le oltre 7.000 case Erp (edilizia residenziale pubblica) non bastano a soddisfare una richiesta sempre maggiore, mentre gli sfratti per morosità (circa l’80% del totale nel 2009, dati Sunia) contribuiscono ad alimentare

FOCUS L’assessore Fantoni

“Le norme devono essere rispettate”

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IL DENTISTA RISPONDE

QUESTO MESE: L'estetica è importante. Cosa fare per avere un bel sorriso. A cura del Dott. Giuseppe Garrubba È innegabile che oggi, più di prima, si curi la propria immagine. Perché non cercare di essere più gradevoli? Un bel sorriso sicuramente è importante per presentarci nel migliore dei modi agli altri. I pazienti apprezzano l'importanza di questo aspetto tanto da richiedere, sempre più numerosi: lo sbiancamento dei denti, apparecchi di ortodonzia, in età sempre più avanzata, per raddrizzare i denti, faccette di ceramica per ridare bellezza a denti anteriori policromi e non ben allineati, etc... È importante ribadire che alla base di tutto c'è una corretta igiene giornaliera e la pulizia fatta dal dentista almeno una volta all'anno, così già si fa molto per la salute e l'estetica dei nostri denti. Si evita che si cariano e che assorbano colorazioni esterne, si preserva la gengiva da ritiri che espongono porzioni di radice... Di questo argomento vi parlerò nella prossima rubrica. Passiamo adesso a brevi cenni su alcune tecniche che possono migliorare l'estetica del nostro sorriso. Lo sbiancamento dei denti permette di schiarirne il colore. Personalmente, tale metodica la tratto con il laser, usando quella che è riconosciuta come la

tecnica più efficace. Si stende sul dente una sostanza apposita sulla quale si passa il fascio di luce laser che la attiva. Quando tutto questo non è sufficiente si può ricorrere alle faccette in ceramica. Tale soluzione la consiglio in caso di particolari problemi estetici, spesso legati a denti anteriori con colorazioni particolarmente brutte e non uniformi. Per applicare delle faccette si può asportare porzioni infinitesimali (decimi di millimetro) di smalto del dente per fare spazio alla faccetta che è un fine guscio di ceramica. Tale guscio che aderisce perfettamente al dente, verrà poi cementato su di esso, coprendone la parete esterna (detta vestibolare). Si può anche mettere una faccetta sul dente non preparato, in quel caso si cementerà il guscio sulla superficie trattata con un acido apposito che lo irruvidisce leggermente (mordensatura). Questa seconda tecnica porta ad un leggero ingrossamento del dente. Tante sono le possibilità che la moderna odontoiatria ci offre per migliorare l'estetica dei denti. Oggi molte cose in più sono possibili.

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on c’è nessuna novità. Si tratta di una procedura esistente già da molti anni, proprio non capisco il perché di questo polverone”. L’assessore alla casa Claudio Fantoni risponde con fermezza alle domande sui bollettini di indennità (dai 130 euro in su) che Casa s.p.a. sta recapitando agli occupanti di alloggi popolari. “Non c’è nessuna regolarizzazione – spiega l’assessore - è un modo per tutelarli da eventuali danni erariali e non certo una sanatoria mascherata”. Il Movimento lotta per la casa, ad ogni modo, fa leva anche su questi pagamenti (oltre che sul generalizzato disagio economico) per chiedere una sorta di moratoria per gli “occupanti senza titolo”, per coloro cioè che in virtù dell’uso indebito di abitazioni popolari sono depennati dalle relative graduatorie. “Le norme devono essere sempre rispettate - ribadisce Fantoni - gli esempi di altre città dimostrano che abbassando la guardia si rischia di alimentare un vero e proprio racket del settore”. Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Simone Porzio del Sunia, che denunciando la lentezza nell’assegnazione degli alloggi e la troppa burocrazia si oppone comunque alle soluzioni “abusive”. “I problemi sono tanti, ma non per questo possiamo abdicare al principio di legalità – dice - è una garanzia per tutti, ricordiamoci sempre che le famiglie che occupano un alloggio Erp impediscono ad altre l’esercizio di un diritto”. Una sorta di “guerra tra poveri” che, purtroppo, va in scena tutti i giorni negli anfratti della residenza popolare fiorentina. “I bollettini di indennità di Casa s.p.a. sono il male minore - conclude Porzio - anche se ci auguriamo la medesima solerzia nella prevenzione e nel/L.S. la lotta all’illegalità”.

il corto circuito sociale innescato dalla crisi economica. Migliaia e migliaia di famiglie, fino a pochi anni fa completamente autosufficienti, si ritrovano oggi a barcamenarsi tra liste e graduatorie, quasi in competizione l’un con l’altra per un tetto sopra la testa. “Serve un intervento dello Stato - spiega l’assessore alla casa del Comune di Firenze, Claudio Fantoni - non scordiamoci che i fondi stanziati in tal senso nel 2007 sono stati anticipati dalla Regione e mai restituiti. Quei soldi sarebbero stati essenziali per fronteggiare al meglio la questione abitativa”. Un chiaro riferimento al piano casa voluto dal centrodestra nel 2008, concentrato più sull’ampliamento delle costruzioni esistenti che su un vero e proprio rilancio dell’edilizia popolare. “Sono state bloccate le risorse messe in campo l’anno prima - si lamenta Simone Porzio del Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari - 550 milioni di euro destinati alla costruzione e al recupero di alloggi. Solo in Toscana sarebbero sorte 1.500 case in più”. Nel frattempo, in molti hanno deciso di farsi “giustizia” da soli, occupando gli stabili sfitti del Comune con “spedizioni” più o meno organizzate. Fenomeno che ultimamente sta prendendo una piega allarmante, con molte effrazioni in locali vuoti o disabitati, e che ben inquadra la commistione di illegalità e miseria cui fa da cornice questa vistosa emergenza sociale. Casa s.p.a., il consorzio di comuni fiorentini che gestisce il patrimonio abitativo, nel tentativo di mettere ordine al problema, invia da tempo i cosiddetti “bollettini d’indennità”, sorta di canone a carico degli occupanti. “L’abusivismo non può essere la risposta - dice Claudio Fantoni le amministrazioni locali devono farsi carico del problema e agire in fretta. Noi – continua - stiamo andando a velocità doppia rispetto al passato. Entro l’estate metteremo a disposizione circa 140 alloggi ristrutturati ed entro un anno contiamo di arrivare a 450”. Altro intervento previsto è il recepimento della norma regionale sulla morosità incolpevole (quando il canone di affitto è superiore al 30% del reddito), figura giuridica che consente l’accesso alle graduatorie Erp. Gli stessi bandi, nelle intenzioni dell’assessore alla casa Claudio Fantoni, avranno tempi dimezzati. “Il prossimo – conferma - sarà a fine 2010”.

I bandi avranno tempi dimezzati. Il prossimo sarà alla fine dell’anno


il caso

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EDILIZIA/2. Dal centro storico alla periferia, le strutture non utilizzate sono sparse un po’ ovunque

Intanto la città è piena di spazi vuoti Riccardo Bianchi

S

an Salvi, l’ex Panificio Militare, Sant’Orsola, ma anche le numerose caserme dismesse. In città gli stabili vuoti non sono pochi e sono sparsi un po’ ovunque, dal centro storico alla periferia. Proprio nel cuore cittadino ci sono due delle strutture più note: l’ex cinema Apollo, in via Nazionale, e l’ex convento di Sant’Orsola, in via Guelfa. Per il primo, chiuso dall’86, nel 2004 il consiglio comunale approvò il piano per farvi nascere un residence, un ristorante, dei negozi e un garage, ma i lavori sono partiti solo l’anno scorso. Sant’Orsola, dopo anni passati impacchettata dalle impalcature, in marzo è andata definitivamente in mano alla Provincia: l’idea è di rendere la struttura al quartiere, con spazi commerciali, un auditorium polivalente, una parte del liceo artistico Alberti e un presidio di polizia. Di proprietà del Comune di Firenze è l’ex Meccanotessile, l’allora Gali di Rifredi. Trentamila metri quadri

che da trent’anni cadono a pezzi. I lavori di recupero, iniziati nel 2003, sono fermi dopo la denuncia dell’azienda arrivata seconda nella gara di appalto. Il sindaco Matteo Renzi ha affermato di volerlo vendere, dicendo di no al centro per l’arte contemporanea. Ancora, però, non c’è niente di sicuro, così come su San Salvi. Nel parco dell’ex manicomio, dove hanno sede molti uffici della Asl, ci sono anche palazzi di proprietà comunale, vuoti. A novembre uscì la notizia che l’amministrazione vorrebbe acquistare tutto il parco per costruirvi un quartiere residenziale. Per ora sono solo parole. Tra le strutture vuote più importanti ci sono anche il rudere delle poste di via del Pratellino, la Manifattura Tabacchi alle Cascine e l’ex Panificio Militare. Queste ultime due hanno, tra i proprietari, la Baldassini Tognozzi Pontello, società al centro delle indagini sullo scandalo della Protezione Civile. Difficile, perciò, ipotizzare una soluzione ve-

Da San Salvi al Panificio Militare, dall’ex Apollo alle caserme dismesse: tanti gli immobili in attesa di un futuro e sul cui destino restano molte incertezze

L’OPINIONE. Parla Simone Porzio (Sunia)

“Favorire l’affitto, non più l’acquisto” L

a crisi economica c’è e per le famiglie fiorentine ha ripercussioni in tutti i campi, compreso quello dell’abitazione. È quanto è emerso dall’ultimo congresso cittadino del Sunia, il sindacato unitario degli inquilini. Se acquistare una casa costa meno, perché sempre meno persone se la possono permettere, negli ultimi due anni sono saliti i prezzi degli affitti. Simone Porzio, il segretario provinciale, la chiama “rendita di speculazione”. Tanti turisti e tanti universitari sempre alla ricerca, il che porta i proprietari ad alzare le somme. E oggi Firenze è la terza città più costosa d’Italia, dopo Roma e Milano. “Un tempo una giovane coppia prendeva un mutuo, aiutata dai genitori, e si comprava un appartamento - racconta Porzio – oggi, con uno dei due disoccupato, si ritrova nella categoria dei ‘forzati dell’affitto’. Ma quelli che prima erano i ‘forzati dell’affitto’ ora si ritrovano

con rate arretrate da pagare e lo sfratto sulla testa, e cercano case pubbliche che però non ci sono”. A essere cascati in quest’ultima fascia di disagio, dove un tempo c’erano “sbandati” e famiglie sfortunate, oggi sono soprattutto laureati, con stipendi medio-bassi o addirittura senza un’entrata. Oggi le case popolari a Firenze sono poche. Secondo il Sunia servirebbero almeno altri 1.500 alloggi, divisi tra canone sociale e canone proporzionale al reddito. “E bisogna cambiare la legge regionale del ‘96 per l’edilizia pubblica. Per entrare in una di queste abitazioni ottiene più punteggi chi è sotto sfratto, anche perché è finito il contratto, di chi ha un canone alto proporzionato al nucleo familiare e al reddito”. Ma soprattutto, per Porzio, serve un cambio di rotta della politica: “Deve favorire l’affitto, non più l’acquisto della casa: per anziani e giovani al primo impiego /R.B. non c’è alternativa”.

L’ex cinema Apollo

loce per questi edifici. Vi sono poi molti altri palazzi un tempo in mano alla Difesa, poi venduti ai privati e adesso abbandonati: la scuola di sanità militare e la caserma Vittorio Veneto di costa San Giorgio, i depositi di carburanti di Coverciano, la caserma De Laugher sul lungarno della Zecca. Non vanno dimentica-

ti neppure gli stabili teoricamente vuoti ma praticamente no: quelli occupati. Su tutti l’ex Meyer alle Cure, dove si sono insediati alcuni rifugiati politici, il condominio di viale Matteotti, il centro sociale di Firenze Sud, e anche la struttura del Fosso Macinante e l’ex ospedale di Poggio Secco, sopra il Cto: nel pri-

mo, di proprietà del Comune, sono finiti i somali evacuati dalla scuola Caterina da Siena, sul viale Guidoni, dopo l’incendio di dicembre scorso, mentre nel secondo dal 2008, dopo un accordo con la Croce Rossa, risiedono “regolarmente” numerose famiglie straniere che cinque anni prima l’avevano occupato.

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focus

Aprile 2010

ON THE ROAD/1. Percorsi modificati, sensi invertiti. Ecco quanto ci vuole per viaggiare in città

Valzer della frizione, atto secondo A 12 mesi di distanza Il Reporter è tornato sulle strade di Firenze per capire quanto ci vuole ad attraversarla e per scoprire un blog che suggerisce quando cambiare percorso Caterina Gentileschi

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l valzer della frizione, così si intitolava l’articolo scritto esattamente un anno fa a proposito del traffico fiorentino. Un articolo che parlava dello stress al volante, dei fiorentini che passano sempre più tempo in coda (esattamente 5 giorni l’anno) e sulla viabilità cittadina che spesso sembra brancolare nel buio. Un anno, e molti cambiamenti dopo, siamo di nuovo a parlare di traffico, cercando di mettere a confronto le strade di ieri e le strade di oggi, tentando di fare una valutazione, seppure approssimativa, della qualità della vita degli automobilisti della bella Florentia. Come tutti sanno, negli ultimi trecensosessantacinque giorni la viabilità fiorentina ha subito dei forti sconvolgimenti, dovuti innanzitutto a due cambiamenti: la pedonalizzazione del Duomo e delle strade limitrofe in primis, inversione di tendenza che ha permesso di respirare ad alcuni dei luoghi più belli della città ma ha catalizzato il flusso di auto su alcune arterie, e l’avvio della linea 1 della tramvia, che ha sconvolto il già precario equilibrio della zona Isolotto/viale Talenti. Cambiamenti calibrati e studiati dai tecnici, che hanno fatto di tutto per non rendere troppo traumatico il risultato all’atto pratico, con risultati talvolta convincenti, tal altra meno. Per capire se davvero gli sconvolgimento del traffico sono stati ben assorbiti dalla città, facendo la tara delle immancabili lamentele degli automobilisti che continuano a rimanere imbottigliati in code infinite. Il risultato non è tanto diverso da quello dell’anno passato. Abbiamo

ripercorso le stesse strade, eccezione fatta per un nuovo percorso “critico”, ovvero quello che separa la stazione di Santa Maria Novella dal capolinea opposto della linea 1 della tramvia a villa Costanza, nel comune di Scandicci. Ci è sembrato quantomeno doveroso inserire nella nostra indagine il percorso parallelo a quello del tram, calcolando tempi, annessi e connessi negli orari di punta e in momenti di normale afflusso. Sembrerà strano ma i tempi si sono dilatati solo di pochi minuti. Tramvia a parte, ci vuole un po’ tempo in più per raggiungere l’aeroporto dalla stazione, essendo cambiata la via di uscita dall’area di Santa Maria Novella (prima si usciva da via Valfonda, adesso da via della Scala),

stesso discorso per il tragitto piazza FerrucciOsmannoro, che risente dei rallentamenti nei dintorni della Fortezza. Sostanzialmente i tempi si sono allungati, ma non in modo sconvolgente come verrebbe da pensare. I cambiamenti sono, ancora adesso, all’ordine del giorno, sia per i lavori sia per adeguamenti, e spostamenti di fermate e tragitti dei mezzi pubblici. Una soffiata per chi vuole essere tenuto costantemente aggiornato su chiusure, interruzioni, strade, lavori e altri argomenti riguardanti da vicino il traffico cittadino. E’ nato da pochi mese il curioso blog di Andrea Margheri, 21enne studente di informatica che si chiama Florencetraffic (http:// florencetraffic.altervista.org/blog/), una specie

di bollettino puntuale, condito da qualche commento sulle news riguardanti le strade fiorentine. Il motivo che spinge un giovane a scrivere un blog sulla strada (e non sui fatti suoi come fa la maggior parte dei ragazzi della sua età) è dettato da un motivo quanto mai semplice. “Vivo vicino alla tramvia e ho visto il cantiere crescere, da qui nasce il mio interessamento all’argomento - spiega il blogger - e ho deciso di farlo perché mi fa piacere pensare che magari grazie al blog qualche persona in più sia informata su quello che succede a Firenze”. D’ora in avanti gli automobilisti fiorentini non avranno più scuse: per essere informati in tempo reale basterà un clic.

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focus

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ON THE ROAD/2. Le prove de Il Reporter, per capire quanto è cambiata la viabilità cittadina

Un anno dopo: stesse code stesso stress 2009

2010

PORTA ROMANA - CASELLO A1 FIRENZE CERTOSA 5KM TEMPO PREVISTO 8MIN EFFETTIVO 18MIN

PORTA ROMANA - CASELLO A1 FIRENZE CERTOSA 5KM TEMPO PREVISTO 8MIN EFFETTIVO 18MIN

STAZIONE SMN - AEREOPORTO TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

8KM 17MIN 38MIN

STAZIONE SMN - AEREOPORTO TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

8KM 17MIN 44MIN

VIALE EUROPA - PIAZZA LIBERTÀ TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

5KM 14MIN 28MIN

VIALE EUROPA - PIAZZA LIBERTÀ TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

5KM 14MIN 28MIN

STADIO FRANCHI - SASCHALL TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

3KM 8MIN 25MIN

STADIO FRANCHI - SASCHALL TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

3KM 8MIN 28MIN

STAZIONE SMN - SCANDICCI(VILLA COSTANZA) TEMPO PREVISTO EFFETTIVO

8KM 18MIN 40MIN

I DATI SONO STATI RILEVATI ALLE 18.OO DI UN GIORNO FERIALE AD UNA VELOCITÀ MEDIA DI 45KM/H. I TEMPI PREVISTI SONO QUELLI FORNITI DAL SITO www.viamichelin.it


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speciale

Aprile 2010

L’INIZIATIVA Va avanti l’impegno de Il Reporter a fianco della Fondazione Francesca Rava Onlus

Haiti tre mesi dopo, c’è ancora molto da fare

Un piccolo haitiano ospite dell’ospedale pediatrico N.P.H. Saint Damien della Fondazione Rava

A

d Haiti sono trascorsi tre mesi dal terremoto. E se nel resto del mondo ormai se ne parla sempre meno, nell’isola caraibica – già prima del sisma dello scorso 12 gennaio uno dei Paesi più poveri della Terra, con oltre la metà della popolazione costretta a dover fare i conti con la malnutrizione – l’emergenza continua. Anzi, sarebbe il caso di dire le emergenze continuano. Perché ce ne sono tanti, di drammi: tra questi, uno dei più tremendi è quello dei bambini mutilati e disabili. Sono migliaia i piccoli rimasti senza mani, braccia o gambe a causa del terremoto: piccoli che, in un Paese dove vivere è difficile anche per i bambini “normali”, dovranno affrontare enormi problemi per mangiare, studiare e giocare. In una parola, per sopravvivere. E sono talmente tanti che c’è già chi parla di “una generazione di mutilati”. Ma, anche in una simile tragedia, una buona notizia c’è. Ed è che alla Casa dei Piccoli Angeli, ovvero al centro di riabilitazione realizzato dalla Fondazione Francesca Rava – N.P.H Italia Onlus, operativa ad Haiti da 22 anni, 60 bambini hanno ricominciato a camminare, grazie al programma di applicazione di protesi temporanee avviato il 23 febbraio scorso. Da allora, l’obiettivo è quello di applicare protesi a 10-15 bambini alla settimana, grazie anche ad attrezzature arrivate dall’Italia e a team di fisiatri e ortopedici provenienti da diverse ortopedie del nostro Paese, che si avvicen-

Tra i tanti drammi con cui la popolazione si trova a dover fare i conti c’è quello dei bambini mutilati, che a causa del sisma hanno perso mani, braccia o gambe. Ma alla Casa dei Piccoli Angeli 60 di loro hanno ricominciato a camminare grazie alle protesi

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deranno per lavorare in coordinamento con i chirurghi dell’ospedale pediatrico Saint Damien. Ma non solo. Perché, nel medio termine, sarà costruita anche una fabbrica di protesi, e verrà realizzato un nuovo centro per i programmi di riabilitazione per bambini disabili che andrà a sostituire quello che esisteva a Petionville, crollato nel sisma. È così che, ad Haiti, si cerca di rispondere al terremoto. Affrontando tutte le emergenze senza però dimenticarsi della quotidianità, di quelle migliaia di persone che ancora oggi, a Port au Prince, vivono in tendopoli senza cibo, acqua e assistenza medica. Così come senza dimenticarsi degli orfani del terremoto, di tutti quei bambini e quelle bambine rimasti senza famiglia: per far fonte anche a questa, di emergenza, sarà ampliato l’orfanotrofio Kay Saint Helene di Kenscoff, e ne verrà costruito uno nuovo. Intanto, sono già giunti in Italia alcuni piccoli haitiani dall’ospedale pediatrico N.P.H Saint Damien, per ricevere cure urgenti. E questi sono solo alcuni dei problemi dell’isola, delle attività che la Fondazione Francesca Rava sta portando avanti per affrontare le emergenze e per avviare la ricostruzione. Per raggiungere la quale c’è ancora bisogno dell’aiuto di tutti.


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HAITI HAITI UN AIUTO


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politica

Aprile 2010

REGIONALI/1. Il candidato del centrosinistra elettro presidente con il 59.7% dei voti

È Enrico Rossi il nuovo governatore Francesca Puliti

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a fatto meglio di Martini nel 2005 (che però contava su una coalizione diversa, in cui mancava all’appello Rifondazione), conquistando oltre due punti percentuali in più. Enrico Rossi fa il suo ingresso a Palazzo Sacrati Strozzi forte di un risultato che non lascia adito a dubbi. La sua coalizione Toscana democratica sfiora il 60% delle preferenze dei sei toscani su 10 che si sono recati alle urne, mentre Pdl e Lega Nord insieme si fermano al 34,4%. “Sarò il presidente di tutti” chiarisce immediatamente il neogovernatore. E mentre avviene il passaggio di consegne tra Rossi e Martini (o meglio il passaggio di cravatta), già si pensa agli equilibri interni della maggioranza prossima ventura. Perché se è vero che qui in terra toscana la sinistra ha ottenuto uno dei migliori risultati (secondo solo a quello della Basilicata) e il Pd di casa nostra si è affermato come il “primo Pd d’Italia” (parola del segretario regionale Andrea Manciulli), incassando il 42%, la sorpresa arriva dall’Idv. Un sonoro 9,4% che porta in dote ai dipietristi ben cinque scranni in Consiglio regionale. Seggi che saranno fondamentali alla tenuta della maggioranza. Un bel balzo in avanti rispetto alle scorse regionali, che valsero all’Idv uno 0,88%, ma anche rispetto alle politiche di due anni fa, quando il partito raggiunse circa il 3,5%. Altro risultato al di sopra delle aspettative quello della Federazione di Sinistra e Verdi, riusciti ad andare oltre il 5%. Rimane fuori per un pelo, invece, Sinistra Ecologia e Libertà, assestatasi al 3,8%, poco sotto lo sbarramento del 4 previsto dalla legge elettorale regionale sperimentata per la prima volta a questo giro. A fare il botto dall’altra parte della barricata è la Lega Nord, che moltiplica il risultato del 2005 incassando il 6,5%. Voti in gran parte erosi all’interno dello stesso centrodestra. Il Pdl di Monica Faenzi si attesta al 27%, ottenendo nella circoscrizione fiorentina una delle peggiori performance, con poco più del 23%. Scavalca la soglia di sbarramento anche Francesco Bosi con l’Udc e annuncia che “la partita non è finita, continuerà dai banchi dell’opposizione, a fianco del Pdl”. Se ci sarà la Faenzi a dar battaglia in Consiglio regionale

I festeggiamenti con il comitato elettorale

ancora non è dato sapere. La candidata alla carica di governatore si è per ora lasciata ogni strada aperta, dichiarandosi a disposizione del partito, ma anche a tornare a Castiglione della Pescaia per indossare di nuovo la fascia tricolore. Quel che è certo è che, a campagna chiusa, i primi impegni annunciati dai due principali concorrenti sono tutt’altro che astratti e ideologici. Il primo impegno

di Rossi governatore sarà quello di portare ai detenuti i nuovi materassi, così come promesso. Mentre con la Faenzi l’intesa è già stata trovata su un punto: la realizzazione di un centro di riabilitazione per i disturbi dell’alimentazione proprio in quel di Castiglione. Le premesse per il mandato appena aperto appaiono, se non concilianti, quantomeno concrete.

I pUNtI chIAVE dEL pROGRAmmA ELEttORALE SANItà

LAVORO

Le persone aL centro deLLe sceLte

Consolidare i risultati fin qui ottenuti e, dove possibile, migliorarli. Questo l’obiettivo di Enrico Rossi per quanto riguarda la sanità. Tra i propositi per la nuova legislatura, ci sono quelli di realizzare le priorità del piano sanitario regionale in vigore, confermare i piani di investimento – sbloccando le risorse soprattutto per nuovi ospedali e per l’adeguamento delle strutture sanitari esistenti – e mantenere l’impegno sul fronte del sostegno alla non autosufficienza, delle politiche sociali e per i disabili, “mettendo sempre le persone al centro delle scelte”. “Il sistema socio-sanitario toscano non deve più essere orientato a un mero assistenzialismo passivo, ma deve cercare di favorire la vita attiva delle persone, il dinamismo sociale, il contrasto delle disuguaglianze, la lotta contro malattie ed insufficienze ancora non debellabili”, ha spiegato Rossi, secondo cui “la sanità pubblica è un vero motore di sviluppo per l’intera regione”.

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Lui, in campagna elettorale, l’aveva spiegata così: “Lavoro, lavoro e ancora lavoro”. Questa, in sintesi, la ricetta indicata da Rossi per uscire dalla crisi, il cui obiettivo, su questo fronte, è quello di creare tutte le condizioni necessarie per favorire l’occupazione, “per tornare a far correre la Toscana”. Per far questo, il primo impegno è quello di velocizzare gli insediamenti industriali di chi vuol investire nella regione, velocizzando le decisioni politiche per il rilascio delle autorizzazioni e individuando aree vincolate all’industrializzazione, favorendo le imprese che investono in Toscana. L’obiettivo, infatti, è quello di attrarre investimenti di industrie ad alto valore aggiunto, per combattere così disoccupazione e cassaintegrazione e arrestare il processo di precarizzazione. Nuovi posti di lavoro, secondo Rossi, dovranno venire anche dal settore delle energie rinnovabili.

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INFRAStRUttURE Una cItta’ da 3 MILIonI e 700MILa aBItantI

Una città da 3 milioni e 700mila abitanti. Guardando la Toscana in questa prospettiva diventa ancor più inconcepibile un sistema di trasporti regionali frammentato come il nostro. Strade al primo posto, ma non solo. “Basta con la rivalità tra l’aeroporto di Pisa e quello di Firenze, occorre ragionare in una logica integrata” ha recentemente annunciato il neogovernatore. Collegamenti più veloci e diretti, dunque, tra le due città. E poi, in secondo luogo lo sviluppo di Peretola. Che resterà comunque un city airport. Tra le priorità anche quella di sciogliere il nodo dell’Alta velocità, che, insieme all’autostrada costiera dovrebbe finalmente dotare la regione di due dorsali di spostamento. Dando una mano, allo stesso tempo, alla mobilità dei pendolari. “Se solleviamo dal tappo di Firenze i treni veloci potranno viaggiare più treni regionali” afferma Rossi. E c’è da prestare una fiducia a uno che ha percorso gran parte dei chilometri di campagna elettorale sui binari.

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politica

21

REGIONALI/2. Giochi fatti per l’assemblea della Toscana: ecco come saranno divisi i 55 scranni

Consiglio, la maggioranza dice trentatré Paola Ferri

ENRICO ROSSI

MONICA FAENZI

FRANCESCO BOSI

ALFONSO DE VIRGILIIS

ILARIO PALMISANI

VOTI 1.055.751

608.680

81.106

13.892

7.980

% 59,7

34,4

4,6

0,8

0,5

VOTI VALIDI

1.767.409

100,0

BIANCHE

20.109

1,1

NULLE

39.591

2,2

VOTI AI SOLI CANDIDATI

247.937

14

LISTA

VOTI

%

FED. DELLA SINISTRA - VERDI 80.017

5,3

ITALIA DEI VALORI

143.194

9,4

SINISTRA ECO. E LIBERTA'

57.815

3,8

PD - RIFORMISTI TOSCANI

641.214

42,2

TOSCANA DEMOCRATICA

922.240

60,7

IL POPOLO DELLA LIBERTA'

412.118

27,1

LEGA NORD

98.523

6,5

PER LA TOSCANA

510.641

33,6

UNIONE DI CENTRO

72.548

4,8

UNIONE DI CENTRO

72.548

4,8

LISTA BONINO PANNELLA

8.414

0,6

LISTA BONINO PANNELLA

8.414

0,6

FORZA NUOVA

5.588

0,4

FORZA NUOVA

5.588

0,4

VOTI VALIDI

1.519.431

100,0

I

giochi sono fatti. O quasi. Già, perché per qualche giorno ancora terranno banco le nomine degli assessori e i possibili avanzamenti in lista. I 55 scranni in Consiglio regionale però (dieci in meno rispetto all’ultima legislatura) sono già stati spartiti tra le coalizioni. Trentatré alla maggioranza, ventidue all’opposizione. Sono 24 le poltrone riservate al Pd (più quella del presidente), il che assicura il posto innanzitutto ai cinque del listino bloccato (Daniela Lastri, Alberto Monaci, Caterina Bini, Pieraldo Ciucchi e Andrea Manciulli). A seguire entreranno sicuramente i primi cinque in lista nella circoscrizione fiorentina (Vittorio Bugli, Gianluca Parrini, Alessia Ballini, Paolo Bambagioni e Nicola Danti), mentre rimarrà per certo fuori il coordinatore metropolitano Simone Naldoni. Ben cinque seggi invece se li conquista l’Idv, che porterà in Consiglio l’attuale assessore comunale all’ambiente Cristina Scaletti. Notizia, questa, che fa intravedere all’orizzonte qualche trasformazione anche in Palazzo Vecchio. Tre posti riservati nel salone anche per la Federazione di Sinistra e Verdi: sono quelli di Monica Sgherri, Paolo Marini e Mauro Romanelli. Non ci saranno molte novità, invece, tra i banchi dell’opposizione. Tra i diciassette seggi del Pdl, oltre a quello destinato alla candidata alla carica di governatore, rieletti Alessandro Antichi, Stefania Fuscagni, Nicola Nascosti e Paolo Marcheschi. Ce l’ha fatta anche Giovanni Donzelli, “vecchia” conoscenza di Palazzo Vecchio, che era candidato a Pisa. La vera novità è l’ascesa “verde”: debutto con il botto per la Lega Nord, che passa dal risicato 1,27% delle scorse elezioni al 6,5%, conquistando il posto a tre dei suoi. Il grande escluso rimane Mario Razzanelli a cui, nonostante la performance del Carroccio, non resterà che tenersi il suo posto nel Salone dei Duecento. L’ha spuntata anche l’Udc, con il 4,8%. A rappresentarla, oltre al candidato presidente Francesco Bosi, dovrebbe tornare a sedere in Consiglio Marco Carraresi. Nessuna poltrona per i radicali, sostenuti da Alfonso De Virgiliis, né per Forza Nuova, capitanata da Ilario Palmisani, che non sono riusciti a oltrepassare l’1%. Tracciata la mappa, il nuovo corso è ancora tutto da disegnare.

992414

CANDIDATO PRESIDENTE

E AL N IO ESS TE F N RO E P ME N TA TA IO AZ PLE TUI M M RA OR INF CO G


22

ricorrenze

Aprile 2010

LA STORIA. Nata in memoria del bimbo scomparso per un tumore cerebrale, la Fondazione raggiunge i 10 anni

“Tommasino, il falso santone e l’aiuto agli altri” LE INIZIATIVE

Matteo Francini

Tanti i progetti realizzati e in corso

C

ostanza e Caterina hanno oggi 9 e 3 anni, e ancora non sanno quanto può arrivare a essere cattiva la gente. Eppure i loro genitori (e quel fratello maggiore che non hanno mai conosciuto) l’hanno provata sulla propria pelle, la crudeltà umana al suo stato più basso e orribile, e un giorno, quando le due sorelline saranno più grandi, potranno raccontare loro tutta la storia. Che più o meno sarà così: c’era una volta un bambino malato di un male terribile, un tumore cerebrale, scoperto quando aveva appena 9 mesi di vita. Dopo averle provate tutte (due operazioni, cicli di chemioterapia, un percorso infinito e difficile, deboli speranze e tanta disperazione) con la medicina tradizionale, e dopo che questa non aveva più niente da offrire loro, quei genitori hanno deciso di provare di più, spinti dallo sconforto e da un dolore troppo forte per potersi fermare: così, si sono avventurati per quelle strade alternative troppo spesso battute da personaggi senza scrupoli, alla ricerca di qualcuno (un mago, un santone) che riuscisse a togliere dalla testa del loro bambino quel male che se lo stava portando via. E a uno di questi sedicenti santoni, un filippino chiamato Alex Orbito, quei genitori hanno affidato le proprie speranze, le proprie illusioni, oltre che tanti soldi perché facesse quello che non avrebbe mai potuto fare: guarire loro figlio. Questa è la storia (vera) che Barbara e Paolo Bacciotti dovranno raccontare alle loro due bambine: la storia del loro primo figlio, Tommasino, scomparso il 19 dicembre del 1999, due giorni dopo aver compiuto due anni. Da quel dolore, da quei tremendi giorni, il 22 febbraio del 2000 è nata – ad appena due mesi dalla scomparsa del piccolo Tommaso - una fondazione che porta il suo nome, e che è ora arrivata a celebrare i suoi dieci anni di attività.

A maggio arriva la casa accoglienza per famiglie

S

Nello sconforto, Barbara e Paolo Bacciotti si erano affidati anche a un sedicente guaritore. Oggi ne ripercorrono le vicende e avvertono: “Attenzione a chi sfrutta il dolore” Una fondazione nata con un obiettivo preciso: aiutare, in memoria di Tommasino, altri bambini colpiti dalla sua stessa malattia e le loro famiglie, ma anche far sì che il difficile percorso compiuto durante quel lungo calvario non sia stato inutile e, soprattutto, non debba essere ripetuto da altre persone. “Non immaginavamo che al mondo ci fosse tanta gente pronta a sfruttare il dolore degli altri per far soldi – racconta oggi Paolo Bacciotti, dopo che nell’ottobre scorso la Cassazione ha condannato Orbito a un anno di reclusione e al risarcimento di 100mila euro, soldi mai pagati dal sedicente guaritore perché scappato all’estero – per questo, quello che vogliamo dire alle persone che si trovano nella nostra stessa condizione, alle persone che non hanno più speranze, è di avere comunque la forza di stare attente”. E oggi, tanti anni dopo quella brutta storia, resta la strada fatta dalla fondazione, che “ha raggiunto importanti obiettivi, andando ben oltre le aspettative iniziali – conclude Paolo Bacciotti – sono tante le famiglie che vengono a cercarci: noi proviamo ad aiutarle tutte”.

La famiglia Bacciotti a una cena di beneficenza

ono numerose le iniziative realizzate dalla Fondazione Tommasino Bacciotti nei suoi 10 anni di vita, iniziate con il finanziamento di una borsa di studio a favore di una dottoressa oncologa. Da allora non sono mancati progetti e attività, come, nel 2006, “Un taxi per amico”, per trasportare gratuitamente da e per il Meyer le famiglie dei bambini ricoverati, o l’acquisto di macchinari per l’ospedale pediatrico e il finanziamento, ogni anno, di numerose borse di studio. Nel 2007, grazie al contributo di 100mila euro donato dalla fondazione, al Meyer è stato inaugurato un nuovo reparto di 5 camere sterili; nel 2008 è stata acquistata un’ambulanza a misura di bambino, mentre nel 2009 sono iniziati i lavori per la realizzazione della prima “Casa accoglienza Tommasino” in lungarno Ferrucci, che dal prossimo maggio ospiterà le famiglie dei bambini malati che vengono da lontano a Firenze per curarsi. E tanta è stata la richiesta che, grazie a un nuovo progetto portato avanti in collaborazione con il Meyer, presto saranno disponibili per le famiglie dei piccoli malati altri 5 appartamenti a Careggi. Tante iniziative, dunque, finanziate grazie agli eventi che la fondazione organizza durante l’anno: il prossimo appuntamento è in programma domenica 11 aprile quando, in occasione della corsa podistica Vivicittà, si terrà la “Tommasino run”, rivolta ai bambini. E per il decennale della fondazione non mancano i riconoscimenti: dalla Medaglia d’argento che il consiglio regionale della Toscana conferirà il 9 aprile alle Chiavi della città che saranno consegnate a settembre dal sindaco Renzi. Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito www.tommasino.org. Per donare il 5 per mille dalla dichiarazione dei redditi alla Fondazione Tommasino Bacciotti onlus (la cui sede è in via Ontignano 46 a Fiesole - telefono 055.697959) deve essere inserito il numero 94078280487. /M.F.

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aprIle 2010

relazIone al BIlanCIo DI prevISIone 2010 Ferme le tarIFFe, Contenuta la SpeSa

Il Bilancio 2010 si inserisce nel quadro di una criticità complessiva, nazionale e internazionale, che nei nostri territori sta facendo sentire i suoi dolorosi effetti soprattutto in questo anno, nel quale la crisi sta colpendo duramente lavoro e occupazione. Per questo gli Enti Locali appaiono ovunque in grande difficoltà, stretti da varie problematiche fra loro contrastanti. Da un lato infatti, molte sono le categorie di cittadini che si rivolgono all’ente per chiedere aiuto, dalle scuole dove le risorse provenienti dallo Stato non coprono neppure le spese per il normale funzionamento della vita scolastica, agli anziani, ai disabili, alle famiglie in difficoltà colpite dalla disoccupazione, dalla mobilità, dalla cassa integrazione, ma anche dal taglio consistente che fin dal 2008 è stato operato sul fondo sociale, solo in parte compensato dall’intervento della Regione Toscana. Sull’altro versante abbiamo entrate ormai bloccate da tre anni, con l’ICI che non ha ancora recuperato pienamente ciò che era dovuto rispetto al riscosso 2007; un’entrata questa ormai cristallizzata, che non può tenere conto delle nuove residenze realizzate e conseguentemente dei nuovi cittadini, che giustamente richiedono anch’essi servizi ed interventi. la crisi che ha colpito l’edilizia ha fatto crollare gli introiti legati agli oneri di urbanizzazione, unica risorsa rimasta agli enti locali, utilizzata ormai da tutti in gran parte a sostenere la spesa corrente. Il calo della riscossione degli oneri rende sempre più complessa la chiusura dei bilanci, ma soprattutto la realizzazione di interventi nelle opere pubbliche e , in particolar modo, il rispetto del patto di stabilità. E’ questo un altro aspetto incomprensibile della manovra economica nazionale che non ci stancheremo di denunciare. In un periodo di crisi non si impedisce agli Enti di indebitarsi ulteriormente ( richiesta comprensibile e condivisibile) ma si vieta loro di investire le risorse presenti in cassa, bloccando di fatto gli investimenti dei Comuni, gli unici forse in grado di rimettere in moto la piccola e media impresa. E neppure si pensa di togliere dai vincoli del patto spese importanti come la messa in sicurezza delle scuole, gli interventi di risanamento ambientale ecc. Per poter realizzare alcuni investimenti, necessari allo sviluppo e alla sicurezza, ormai da qualche anno i comuni ricorrono alle alienazioni per assicurare entrate corrispondenti alle spese da sostenere. Molti poi utilizzano questi introiti per sostenere la spesa delle rate dei mutui. La crisi generale nel nostro comune si è saldata con le criticità presenti nel nostro bilancio, storicamente carente di entrate correnti, con un debito importante e, specialmente negli anni precedenti, con una struttura di personale consistente anche se qualificata. L’Amministrazione Comunale si è accinta alla redazione del Bilancio di previsione 2010 dopo una attenta riflessione, con la volontà di non vivere alla giornata ma di organizzare il lavoro con uno sguardo al futuro sulla base di alcuni presupposti e di alcuni obiettivi: uno studio approfondito del bilancio di Impruneta, mettendolo a confronto con il bilancio di alcuni comuni vicini o similari, per individuarne con precisione le criticità e gli interventi necessari e possibili per una inversione di rotta la salvaguardia dei servizi alle famiglie e delle fasce più deboli, l’applicazione di vari interventi per la razionalizzazione e la riduzione della spesa corrente la ricerca delle modalità per assicurare la realizzazione di investimenti essenziali per il futuro sviluppo del territorio la ricerca di entrate che non comportassero il ricorso ad alienazioni o a valorizzazioni, per le quali si prevede la definizione di un piano nel corso dell’anno. Studio e analisi del bilancio Si è allegato al bilancio lo studio in questione, realizzato dal Sindaco e dalla Giunta con il supporto del Comitato di direzione, dal quale si evince chiaramente la situazione odierna, ma anche i passi futuri da realizzare e gli interventi che è necessario approfondire. Salvaguardia dei servizi E’ stato fatto uno sforzo notevolissimo per mantenere stabili le tariffe, introducendo alcune facilitazioni per quanto riguarda la tassa di iscrizione alla refezione scolastica, che viene ridotta del 50% per il secondo figlio e d eliminata per il terzo. Non è molto, ma è un primo segnale di attenzione verso le richieste e le osservazioni degli utenti Anche sulla TARSU, a fronte di un aumento abbastanza contenuto dovuto all’accordo firmato da SAFI e Quadrifoglio sul prezzo delle discariche, l’A.C. è riuscita a contenere ulteriormente l’aumento allo 0,8%. razionalizzazione della spesa

Abbiamo operato un taglio rispetto all’assestato 2009 di circa 400.000€, andando a ridurre la spesa un po’ ovunque, nel personale, nella cultura, nello sviluppo, nei servizi di spazzamento ed anche nel sociale, dove una serie di interventi verranno finanziati dal fondo regionale della non autosufficienza. Un taglio consistente, ma necessario, anche per la volontà di evitare l’uso di risorse provenienti da valorizzazioni o alienazioni, lasciando ogni onere sulle spalle delle risorse comunali. La volontà della Giunta è stata infatti quella di dare seguito all’impegno, assunto nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale aperto, di cercare di utilizzare ogni possibilità per evitare il ricorso alle valorizzazioni e fino ad oggi siamo riusciti a trovare soluzioni alternative, anche se , naturalmente, non prive di conseguenze. Sul fronte del debito l’impegno è stato quello di non assumere nuovi mutui, finanziando le opere con la ridestinazione dei mutui esistenti. Sostenibilità degli interventi Come già detto il finanziamento degli investimenti avverrà o con risorse proprie o con la ridestinazione dei mutui. L’assenza delle valorizzazioni crea invece maggiori problematiche sul piano della spesa, ( il patto infatti impone di spendere una cifra corrispondente all’entrata del titolo IV costituita dagli oneri e dalle alienazioni) che andrà monitorata attentamente nel tempo, ma che garantirà alcuni interventi importanti come la chiusura del primo lotto della circonvallazione e della fognatura, la sostituzione del tetto del centro operativo, l’abbattimento delle barriere architettoniche nell’edificio comunale di via rosselli, la realizzazione del marciapiede di via cassia, piccoli interventi su manutenzione strade, illuminazione ed edifici. entrate Sul fronte delle entrate è stato necessario individuare fonti di entrata che rendessero attuabile la volontà della giunta di evitare non solo le valorizzazioni, per le quali si sta valutando il ricorso ad una variante nonché la possibilità di individuare soluzioni meno invasive delle precedenti, ma anche quelle alienazioni che sarebbero state possibili con l’attuale strumento urbanistico. Un aiuto è stato dato dall’impegno del governo di rifondere ai comuni una parte dell’ICI non versata negli anni 2008 e 2009. Si è lavorato poi sull’accertamento dell’evasione e dell’elusione, sulla chiusura delle pratiche dei condoni, sulla possibilità di riscattare le convenzioni e quindi vendere a prezzi di mercato gli appartamenti degli interventi peep e di passare da diritto di superficie a diritto di proprietà per alcune aree artigianali (pIp). E’ stata prevista la vendita di una parte dei loculi, per rispondere anche alla richiesta di molte famiglie, lasciando una riserva necessaria a preparare interventi di ricostruzione e ampliamento nei cimiteri più grandi. Infine abbiamo valutato la possibilità di una concessione di costruzione e gestione per la zona sportiva prevista dal prG e dal piano attuativo nell’area dei Sassi neri, concessione che porterà alla realizzazione di un impianto sportivo che, oltre ad un servizio, garantirà un presidio del Parco, lasciando all’Amministrazione comunale la proprietà dell’area e degli impianti realizzati. Quindi un bilancio difficile ma meditato, affrontato non con improvvisazione ma con un lungo lavoro di studio e approfondimento e con l’individuazione di una serie di obiettivi che si tradurranno in effettivi interventi sulla spesa e sull’entrata nel corso dell’anno, ma anche negli anni successivi, secondo un piano attento e ragionato. Si allega al bilancio anche uno schema sintetico degli obiettivi e degli interventi di lavoro previsti in ogni settore.

oBIettIvI eD InterventI ServIzI alla perSona SOCIALE 1) Avvio dei Servizi associati della Società della Salute; 2) Verifica su gestione del Centro socializzazione di Tavarnuzze; 3) Dopo di Noi: partenza della Fondazione; 4) Opera Pia: realizzazione della I fase ristrutturazione, approfondimento sulle fasi ulteriori; 5) Mantenimento dei servizi e rapporto con le Associazioni; 6) Interventi e supporto alla crisi del lavoro. SCUOLA 1) Razionalizzazione del trasporto scolastico; 2) Verifica e individuazione di una diversa organizzazione degli asili nido; mantenimento di progetti a sostegno di genitori e bambini 3) Tariffe: piccoli interventi sulla tassa di iscrizione alla refezione per il 2010, verifica più complessiva negli anni futuri volta non solo all’adeguamento dei costi, ma ad una migliore suddivisione rispetto ai redditi 4) Recupero capillare dei mancati pagamenti e segnalazioni per il controllo delle dichiarazioni ISEE 5) Acqua in brocca;


6) 7)

Attenzione alle mutazioni dell’organizzazione scolastica dovute alla riforma Gelmini con genitori, Consiglio di istituto, Dirigente; Gruppo di lavoro di studio e riflessione sulla riorganizzazione edifici scolastici.

GIOVANI 1) Laureati : valorizzazione del lavoro dei giovani del territorio e verifica per borse di studio con le banche; 2) Incontri sulla formazione e sul lavoro con vari esperti e la Provincia. SPORT 1) Gestione del campo sportivo di Impruneta; ricerca di gestore esterno 2) Verifica sulla gestione e il contributo comunale sulle piscine; 3) Attività di promozione sportiva: Trofeo del Chianti Fiorentino, Festa della primavera della pallavolo e calcetto, Mese dello sport. COMUNICAZIONE E BIBLIOTECA 1) Pubblicazione del periodico di informazione “In Comune”all’interno del progetto editoriale Web Press, “Il reporter”; 2) Istituzione news letter del Sindaco; 3) Incontri con la popolazione. 4) Attività varie legate alla biblioteca: letture, presentazione volumi, partecipazione a premi letterari 5) Attività di animazione in Biblioteca per i bambini TRASPORTO 1) Gara TPL (verifica servizio con cittadini); 2) Supporto per la razionalizzazione trasporto scolastico. SVILUPPO E CULTURA 1) Progetto di gestione della Fornace Agresti; 2) Gestione della crisi del cotto (incontri azienda/RSU – attività promozionali); 3) Strada del cotto; 4) Interventi di promozione a supporto agricoltura, commercio, aziende; 5) Interazione attività culturali e di sviluppo.(iniziative di area, programmazione degli interventi necessari per la commemorazione della traslazione della Madonna nel 2011) 6) Iniziative nel campo del turismo nell’ambito del CTI della Provincia di Firenze 7) Nuovo regolamento del commercio

ServIzIo Del terrItorIo

Le criticità maggiori nel servizio di gestione del territorio sono nell’ambito della manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e illuminazione pubblica. Purtroppo le condizioni di bilancio, unite alle norme restrittive del patto di stabilità e a quelle degli impegni già assunti non fanno prevedere interventi significativi a breve termine. L’impegno della Giunta è però volto a trovare per il 2011 e 2012 le risorse per una prima serie di interventi in questa area, lasciando al 2010 solo piccoli interventi urgenti. LAVORI PUBBLICI 1) lavori in corso: circonvallazione I lotto , II lotto scuola media di Tavarnuzze (certificazione CPI) 2) Lavori finanziati esternamente: Parcheggio dei Bottai ( in corso) - Fornace Agresti ( in corso)– Loggiati del Pellegrino – Piazza di Tavarnuzze (nuova convenzione con società Autostrade); 3) Lavori obbligati: tetto centro operativo – interventi scuole; 4) Interventi con finanziamento parziale della Regione: abbattimento barriere edificio di via F. Rosselli, marciapiede via Cassia; 5) Piccoli interventi di manutenzione dell’illuminazione e delle strade; 6) Messa a norma del Palazzo Comunale: per sicurezza e risparmio di gestione. 7) Piazza Buondelmonti, presentazione e affinamento del progetto, ricerca di finanziamenti esterni 8) Studio per la vulnerabilità sismica AMBIENTE SERVIZI 1) Installazione fotovoltaico su alcuni edifici pubblici; 2) Ricognizione degli impianti di illuminazione in vista di interventi; di risparmio e riqualificazione; 3) Interventi di formazione e sensibilizzazione; acquisti verdi, ricerca finanziamenti per fontanello con acqua di qualità 4) Riordino dei punti di raccolta RSU; 5) Fusione SAFI Quadrifoglio – gare e affidamento dei servizi; 6) Depurazione e attuazione del POT di Publiacqua. MANUTENZIONI 1) Segnaletica; 2) Piccoli interventi di manutenzione per la soluzione delle criticità. URBANISTICA 1) Regolamento Urbanistico, adozione entro l’anno; 2) Variante per valorizzazioni (è in corso una verifica su un ventaglio di ipotesi); 3) Variante OOPP (depuratore, via cimitero a Pozzolatico, via delle Rose); 4) Interventi privati , varianti Poste/Falciani; Pozzolatico 5) percorsi in atto: Misericordia, Sannini Chiti, Impruneta SpA, Cecchi, interventi artigianali Pesci e Solis.

2

ServIzI orGanIzzatIvI e DI Supporto

PATRIMONIO 1) Conclusione dell’inventario dei beni comunali 2) vendita piccoli lotti; 3) Vendita loculi; 4) Supporto alle varianti 5) Riscatto valore immobili PEEP; 6) Supporto per l’acquisto di via della Repubblica, rapporti con il Demanio; 7) Acquisto locali ex banca; 8) Analisi di alcune vecchie lottizzazioni per eventuale presa in carico; 9) Verifica e studio per l’accorpamento di edifici ed eliminazione affitti. 10) Preparazione di forme di gestione diverse per gli archivi comunali PERSONALE 1) Ridefinizione dell’organizzazione del personale: riduzione organico e accorpamento servizi; 2) Riorganizzazione del servizio di trasporto scolastico e asilo nido; 3) Soluzione di alcune criticità: ufficio amministrativo Gestione del Territorio, Polizia Municipale, ragioneria, sociale. 4) Valutazione e ricerca di gestioni associate intercomunali

1)

BIlanCIo

Coordinamento delle strategie per il riequilibrio del bilancio;:

USCITE: • Nessuna assunzione mutui; • Blocco del personale (da valutare alcune criticità); • Razionalizzazione di alcuni servizi • Eventuali vendite e valorizzazioni ; • Tagli e razionalizzazioni nella spesa (posta, utenze, ecc..). ENTRATE: • Controllo evasione; • ICI su terreni da RUC. POLIZIA MUNICIPALE 1) Controllo del traffico e della sosta e della vivibilità dei centri; 2) Controlli abusi, in particolare edilizi; 3) Regolamenti: aggiornamenti. entrate entrate ENTRATE TRIBUTARIE TRASFERIMENTI CORRENTI DALLO STATO E DA ALTRI ENTI ENTRATE EXTRATRIBUTARIE ALIENAZIONI E TRASFERIMENTI DI CAPITALE MUTUI E PRESTITI totale

aSSeStato 2009 prevISIone 2010 SCoSt. In % 7.335.836,70 7.391.674,65 1% 3.427.870,11

3.656.216,54

7%

1.537.351,64

1.796.750,42

17%

3.808.833,70

1.568.292,37

-59%

0,00 16.109.892,15

0,00 14.412.933,98

-11%

SpeSe SpeSe SPESE CORRENTI SPESE D’INVESTIMENTO SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI totale

aSSeStato 2009 prevISIone 2010 SCoSt. In % 12.570.017,65 12.162.191,61 -3% 2.512.144,50 1.131.542,37 -55% 1.359.953,78

1.119.200,00

-18%

16.442.115,93

14.412.933,98

-12%

GlI InveStImentI 2010 Sono aSSICuratI Con la DevoluzIone DeI mutuI GIÀ aSSuntI Dall’ammInIStrazIone e non utIlIzzatI per le norme Del patto DI StaBIlItÀ Interno.

SpeSe per FunzIonI SpeSe per FunzIonI aSSeStato 2009 prevISIone 2010 AMMINISTRAZIONE GENERALE, GESTIONE E CONTROLLO (COMPRESI 7.154.531,12 5.862.109,31 INVESTIMENTI) POLIZIA LOCALE 419.884,07 426.975,74 ISTRUZIONE PUBBLICA 1.218.573,60 1.045.013,13 CULTURA E BENI CULTURALI 315.695,00 275.445,00 SETTORE SPORTIVO, RICREATIVO E 243.528,92 163.020,00 TURISTICO VIABILITA’ E TRASPORTI 1.155.059,02 939.421,28 GESTIONE DEL TERRITORIO E 3.492.712,17 3.371.196,48 DELL’AMBIENTE SETTORE SOCIALE 2.297.631,73 2.201.379,04 SVILUPPO ECONOMICO E SERVIZI 144.500,30 128.374,00 PRODUTTIVI totale 16.442.115,93 14.412.933,98

SCoSt. In % -18% 2% -14% -13% -33% -19% -3% -4% -11% -12%

nelle Funzioni sono assorbiti tutti i costi necessari al funzionamento dei servizi in esse considerate (personale, manutenzione, interessi, utenze, ecc…)


i gruppi consiliari partIto DemoCratICo

la nuova oppoSIzIone DI Impruneta? CHe roBa È? non Hanno valorI ComunI e Sul BIlanCIo le IDee pareCCHIo ConFuSe

Mentre la Giunta e il gruppo consiliare del PD stanno lavorando con serietà al Bilancio 2010, appaiono sulla stampa formazioni politiche sconosciute che parlano prima di essersi costituite, ma soprattutto, che come al solito raccolgono insieme tutta l’opposizione, di destra e di sinistra, ancora una volta incapace di svolgere il proprio ruolo di controllo con autonomia e partendo dalle proprie convinzioni politiche. Alcuni tra l’altro hanno avuto a lungo responsabilità di governo. Il quadro di bilancio che descrivono ha problematiche che provengono da lontano, ma le critiche e le soluzioni proposte appaiono confuse e contraddittorie, mostrando di ignorare la differenza fra oneri e entrate correnti, le norme strettissime del Patto di stabilità, la situazione di crisi generalizzata che obbliga da vari anni molti Comuni a procedere ad alienazioni per garantire sevizi ed

SInIStra eColoGIa lIBertÀ

la noStra IDea per Impruneta? un nuovo Centro-SInIStra...Con o Senza Il pD!

E’ stata, è e sarà la nostra idea prioritaria per ciò che concerne la “geometria politica” nazionale e locale e oggi, l’errore del PD imprunetino che seguì l’onta veltroniana dell’autosufficenza è ancor più macroscopico; un errore che ha “nomi e cognomi” tutt’ora in auge”che sono protesi nel giustificare scelte politiche anacronistiche. Ma forse, questo gruppo dirigente, non si è ancora reso conto dell’isolamento “politico” nel quale si è predestinato... Ma facendo un passo indietro, crediamo sia giusto sottolineare e motivare il nostro pensiero; in un momento difficile per una contingenza internazionale sfavorevole, difronte a scelte del Governo nazionale discutibili in materia di lavoro (vedi legge 30 e ridiscussione articolo 18, la riforma scolastica ecc.), in una cultura che vede il dilagare dell’individualismo con punte preoccupanti xenofobe e razziste, la nostra società, per quanto possibile, deve ritrovare coesione e non divisione; per questo motivo, lo strappo del PD locale verso una gestione autarchica della politica comunale appariva ed appare inconcepibile...ma da allora lo strappo non si è soltanto allargato ma anche calcificato in “fortini”sterili che hanno prodotto a sua volta tensioni nella società civile! ...era una conseguenza logica e calcolabile, frutto di un a scelta “maggioritaria” che genera sì un vincitore ma non abbastanza rappresentativo di una moltitudine...e come ha reagito il PD imprunetino alle prese di posizioni legittime delle minoranze? Ha reagito con il modello del “berlusconismo”: negando di fatto il riconoscimento politico delle opposizioni stesse che tradotto significa un “arretramento della democrazia rappresentativa” (il consiglio e i consiglieri eletti). Ma non è tutto...perchè le scelte fatte fin qua non hanno lasciato scampo a nessuno tanto ché nei seppur minimi margini di manovra economica che questo comune (così come molti altri!) poteva mettere in campo, la scelta ha seguito l’idea politica dominante del “faccio tutto io”, generando dissapori a seguito di scelte discutibili ma assunte d’ufficio: riconferma dei dirigenti esterni, tentativo (fallito) di vendere i verdi pubblici, scarsa pianificazione degli immobili e del territorio che, unito ad un “regolamento urbanistico” ancora da comporre pone serie questioni su eventuali nuovi introiti per la macchina amministrativa. Poniamo oramai da anni (inascoltati) la questione del nuovo plesso scolastico su Impruneta, delle sedi rionali, del problema casa per i nostri giovani; argomenti trattati e sviluppati con serietà e proposte concrete ma... il nostro è un messaggio nello “spazio”! Quindi è ovvia conseguenza che Sinistra Ecologia Libertà di Impruneta persegua la strada della coalizione di centro-sinistra, con o senza PD interloquendo con tutte quelle forze politiche, civiche ed associative che ritengono giusto e sensato il processo aggregativo nel rispetto reciproco come importante fonte di accrescimento civile e democratico.

Marco Mazzetti Riccardo Lazzerini www.lasinistraimpruneta.it Sinistra Ecologia Libertà Impruneta

investimenti. L’Amministrazione comunale ha redatto il Bilancio di Previsione 2010 dopo un’attenta riflessione ed un’approfondita discussione, con la precisa volontà di non vivere alla giornata ma di organizzare il lavoro con uno sguardo al futuro. La salvaguardia dei servizi è stata portata avanti con determinazione ed uno sforzo notevolissimo ma le tariffe sono rimaste stabili, anzi è stata introdotta una piccola facilitazione per quanto riguarda la tassa di iscrizione alla refezione scolastica che viene ridotta del 50% per il secondo figlio ed eliminata per il terzo. Il taglio operato rispetto al 2009 è consistente, circa 400.000 euro. La spesa ridotta un po’ ovunque, nel personale, nella cultura, nello sviluppo, nei servizi di spazzamento… Sul fronte del debito l’impegno è stato quello di non assumere nuovi mutui finanziando le opere con la ridestinazione di quelli esistenti. Non si è fatto ricorso a risorse provenienti da valorizzazioni o alienazioni e ciò comporterà parecchi problemi sul fronte degli investimenti dove il famigerato Patto di stabilità continua a vincolare la nostra spesa così come quella degli altri Comuni d’Italia. Nonostante questo l’A. C. si impegna a lavorare con convinzione alla realizzazione del proprio

partIto Delle lIBertÀ

unIamoCI per manDarlI In penSIone!

In una Città, in una Regione, dove di fronte ad una manifestazione indetta per commemorare migliaia di italiani di Trieste, dell’Istria e della Dalmazia, donne, vecchi, bambini, barbaramente trucidati, gettati nel fondo delle Foibe, annegati, scomparsi nei campi di concentramento di Tito, costretti ad emigrare a centinaia di migliaia dalle loro terre, una masnada di gentaglia possa avere avuto l’impudenza di sventolare vessilli della ex Iugoslavia e cantare l’inno della’Unione Sovietica, ci si può aspettare di tutto. Non c’è da meravigliarsi quindi che la facciata dell’abitazione della Capogruppo PDL del Consiglio Comunale di Impruneta venga lordata a scopo senz’altro intimidatorio, con disegni raffiguranti la “falce e martello”: lo stesso emblema all’ombra del quale proprio quelle migliaia di italiani inermi sono stati mandati ad una atroce morte. Si propugna sempre, in specie dalla Sinistra, della grande civiltà della Toscana. Certamente civile, ma fin tanto che qualcuno non abbia il coraggio di alzare la testa, di sostenere idee diverse da quelle imperanti da troppo tempo in questa Regione. E’ allora che la Sinistra svela il suo vero volto intriso di bieco settarismo, di odio verso chi non la pensa nello stesso modo! Sappiano comunque quelle cariatidi, nostalgiche di staliniane purghe e di gulag, che hanno imbrattato i muri della mia abitazione, che non riusciranno ad intimorire la sottoscritta, già sopravvissuta ad una vigliacca aggressione politica, ma anzi rafforzano in lei la volontà di difendere sempre più fortemente le proprie idee ed il proprio diritto a vivere in un Paese libero. Maria Teresa Lombardini Capogruppo PDL

progetto che vuole assicurare, in tempi di crisi, investimenti importanti come la circonvallazione e la fognatura ad Impruneta, la Fornace Agresti, la chiusura dei Loggiati del Pellegrino, la Piazza e il Parco di Tavarnuzze, investimenti essenziali per lo sviluppo, consistenti come cifra e per gran parte realizzati con finanziamenti che non gravano sul bilancio. Sicuramente il RUC porterà sollievo al bilancio ma non andrà a potenziare di molto le entrate correnti, che è la vera criticità di questo comune, almeno fino all’entrata in vigore, si spera, del federalismo fiscale. L’Amministrazione e il gruppo consiliare del PD hanno affrontato i problemi analizzando la struttura del bilancio e le strategie future con analiticità, obiettività e grande senso di responsabilità. Comunque siamo aperti al confronto su ogni tema, e con chiunque lo voglia fare a viso aperto, ricercando il bene del paese e dei suoi abitanti e non una visibilità politica fine a se stessa. IL GRUPPO CONSILIARE DEL P.D. DI IMPRUNETA Per scrivere al Gruppo mail pd.impruneta@alice.it

oBBIettIvo Comune

uno SpazIo per le InFormazIonI e le opInIonI Su Impruneta: Il SIto WeB DI oBBIettIvo Comune!

Recentemente abbiamo aggiornato i contenuti del sito web della Lista Civica: http://www.obbiettivocomuneimpruneta.org Vogliamo dare attuazione, con le nostre risorse umane ed economiche, ad una mozione votata all’unanimità dal Consiglio Comunale nel novembre del 2004, che prevedeva tra l’altro di mettere a disposizione dei cittadini, sul sito del Comune, le interrogazioni, interpellanze i verbali del Consiglio, ecc. Un ritardo di sei anni ci sembrava inaccettabile (anche se il primo lotto della circonvallazione è in ritardo di otto e con costi quasi triplicati, più 270%!), pertanto abbiamo deciso di utilizzare il nostro sito per supplire all’ennesima carenza degli attuali Amministratori. Nella sezione DAL CONSIGLIO COMUNALE trovate, oltre alla notizia dei Consigli ed ai materiali relativi alle delibere in discussione (gli stessi che hanno a disposizione i Consiglieri), il testo integrale delle interrogazioni, interpellanze (per adesso solo quelle di Obbiettivo Comune) e i verbali dei Consigli Comunali. Il mettere a disposizione dei cittadini-elettori i verbali dei Consigli ci pare essenziale per l’esercizio democratico, da adesso gli elettori potranno così sapere, agevolmente, cosa fanno i rappresentanti che hanno eletto a rappresentarli e cosa rispondono Sindaco e Giunta alle numerose interrogazioni e interpellanze. Nella sezione INIZIATIVE E MANIFESTAZIONI trovate notizia delle sedute del Direttivo e della Segreteria di Obbiettivo Comune ed anche delle riunioni del neonato gruppo informale “Per una nuova Impruneta”. Cogliamo l’occasione per dare il benvenuto alla nascita di “PER UNA NUOVA IMPRUNETA” che vediamo come la sede nella quale cittadini, forze politiche locali, associazioni e comitati riflettono e confrontano le loro opinioni sulla situazione di grave crisi, non solo finanziaria, nella quale i nostri Amministratori ci hanno cacciato. Invitiamo tutti i cittadini non solo a consultare il sito ma anche, se vogliono, ad inviarci le loro opinioni e contributi, che verranno pubblicati nelle sezioni TEMI IN DISCUSSIONE e OSSERVATORIO SULLE FRAZIONI, con l’intento di creare una sede di dibattito e confronto sulle problematiche ma anche sulle risorse della nostra piccola comunità locale. Per informazioni e segnalare problemi massimobisignano@libero.it, per le attività svolte consultare il sito www.obbiettivocomuneimpruneta.org

Il Capo Gruppo Consiliare Massimo Bisignano

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BonuS GaS Vi ricordiamo che presentando la domanda entro il 30 aprile 2010, si potrà ottenere il Bonus con effetto retroattivo al 1° gennaio 2009. Per le domande che saranno presentate entro il 30 aprile 2010, la quota retroattiva del Bonus sarà erogata da Poste Italiane in un’unica soluzione tramite bonifico domiciliato. Dopo il 30 aprile, si perderà il diritto al Bonus retroattivo ma si potrà comunque, in ogni momento, fare la richiesta del bonus per i dodici mesi successivi alla presentazione della domanda. I moduli predisposti per presentare istanza di ammissione al regime di compensazione per la fornitura di Gas naturale sono diversi a seconda della tipologia di utenza per la quale si richiede l’agevolazione. Sono disponibili presso l’ufficio relazioni con il pubblico del Comune : 1) modulo a_Gas – Forniture individuali (clienti domestici diretti che utilizzano una fornitura autonoma) 2) modulo B_Gas – Forniture individuali + centralizzate (per i clienti domestici diretti che sono serviti anche da un impianto condominiale centralizzato) 3) modulo C_Gas – Forniture centralizzate (Per i clienti domestici indiretti , serviti solo da impianto condominiale centralizzato). 4) modulo D_Gas – Forniture cessate (nel caso in cui il soggetto richiedente, al momento della presentazione dell’istanza di bonus, non è intestatario di una fornitura individuale e non è servito da un impianto condominiale centralizzato, ma lo era in un periodo compreso tra l’1 gennaio 2009 e la data di presentazione dell’istanza). Il presente modulo deve essere utilizzato solo per istanze di bonus presentate entro il 30 aprile 2010. 5) modulo e_elt – Autocertificazione figli a carico (il modulo va compilato nel caso di famiglie numerose per l’indicazione dei 4 o più figli a carico). 6) modulo F_Gas – Delega di un terzo all’incasso del bonifico domiciliato (il modulo può essere presentato dai clienti domestici che fanno richiesta del bonus gas entro il 30 aprile 2010, congiuntamente al modulo A_GAS o B_GAS o D_GAS, nel caso in cui vogliano indicare un soggetto, diverso dal beneficiario del bonus, come soggetto titolato ad incassare il bonifico domiciliato emesso da Poste Italiane S.p.A.).

aSIlo nIDo Le domande per l’iscrizione all’Asilo Nido Comunale per i bambini che compiono 12 mesi entro il 31 agosto ,devono essere presentate dal 3 al 21 maggio 2010 . Possono presentare la domanda anche i genitori dei bambini che compiono 12 mesi entro il 31 dicembre; che saranno inseriti in una graduatoria suppletiva, da cui si attingerà in caso di posti disponibili. accedono al servizio i bambini residenti nel Comune di Impruneta, possono fare domanda anche i genitori dei bambini residenti in altri Comuni, però le domande verranno prese in considerazione nel caso in cui si rendano disponibili dei posti liberi. L’asilo nido di Tavarnuzze accoglie 40 bambini di età compresa dai 12 ai 36 mesi, suddivisi in tre sezioni a gruppo misto.

“ , cultura e sapori della Repubblica Ceca con degustazioni di prodotti tipici ed esibizioni musicali valorizzate da una mostra fotografica di stampe riguardanti alcune località della Repubblica Ceca riconosciute patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Presso il CdP caffè via della Croce 41 Impruneta. Dal 29 aprile al 2 maggio La Rassegna Antiquaria in Piazza Buondelmonti Impruneta,arrivata ormai alla ventesima edizione un appuntamento importante per gli appassionati del settore e non solo. Nella cornice di piazza Buondelmonti saranno esposti articoli di alto pregio e altri articoli di antiquariato. La rassegna si amplierà il 2 maggio con la Mostra d’auto d’epoca e dal Mercato enogastronomico presso il parco della Barrazzina. Per tutta la durata della manifestazione e fino al 23 di maggio in piazza Buondelmonti sarà allestita una giostra antica su due livelli per fornire un occasione di divertimento ai più piccoli. Mentre, il primo maggio a Tavarnuzze, per gli amanti degli animali e per tutti gli appassionati cinofili si svolgerà la 6^ Esposizione Nazionale Canina organizzata dal Centro Commerciale Naturale di Tavarnuzze. La settimana successiva quindi dal 7 al 9 maggio “Festival dell’Arte e Mostra di Poesia”, organizzata dall’Associazione Art Art in collaborazione con l’Associazione Proloco e con il patrocinio del Comune di Impruneta in piazza Buondelmonti I fine settimana del 8 / 9 e 15/16 maggio la “Sagra della Ficattola” allieterà i palati degli intervenuti. la sagra è organizzata dal Rione delle Sante Marie uno dei quattro Rioni storici fautori della Festa dell’Uva. L’iniziativa si svolge in P.za Accursio da Bagnolo Impruneta. moStre alla GallerIa IaC (Impruneta arte Contemporanea) via della Croce,41 24 Aprile -2 Maggio Cinquant’anni “artisticamente…..” Insieme! con enrico Baldelli pittura e Ivano Cerrai scultura, inaugurazione 24 aprile ore 18,00. 8-16 MAGGIO: L’Associazione Athenaspazioarte di Suvereto, Piombino, presenta marcello Scarselli pittura e massimo villani scultura. Inaugurazione sabato 8 maggio ore 18,00.

DomenICa 25 aprIle CeleBrazIonI Del 65° annIverSarIo Della lIBerazIone Con Il SeGuente proGramma: Ore 10.15 – Deposizione di una corona da parte del Sindaco al monumento ai caduti situato presso i giardini pubblici di Via della Resistenza a Tavarnuzze.

turni di apertura del Sabato mesi di aprile e maggio 2010 delle Farmacie di Impruneta da aggiornare

aprIle

FARMACIA PULITI IMPRUNETA

FARMACIA LA CERTOSA TAVARNUZZE

FARMACIA LESCHIUTTA IMPRUNETA

FARMACIA CATERINO TAVARNUZZE

SAB 03/04/10W SAB 24/04/10

SAB 03/04/10 SAB 13/04/10

SAB 10/04/10 SAB 17/04/10

SAB 17/04/10 SAB 24/04/10

SAB 01/05/10 SAB 08/05/10 SAB 29/05/10

SAB 08/05/10 SAB 15/05/10

SAB 15/05/10 SAB 22/05/10

SAB 01/05/10 maGGIo SAB 22/05/10 SAB 29/05/10

note La farmacia di turno garantisce il servizio di Guardia Farmaceutica diurno, notturno, domenicale e festivo. Per informazioni telefonare a 055/2011049. Le farmacie Leschiutta, Puliti e La Certosa, quando in turno, effettuano il servizio a battenti aperti il sabato pomeriggio (vedi orari) e la domenica mattina (9/12,30) La farmacia Caterino, quando in turno, effettua il servizio a battenti aperti anche la domenica pomeriggio.

eventI Segnaliamo le prossime manifestazioni che caratterizzeranno le tradizionali festività primaverili, il 24 e 25 aprile gemellaggio di arte con “The Best of Czech Republic

Ore 11.15 – Raduno di tutti i partecipanti al corteo davanti alla Basilica di Santa Maria e partenza del corteo, accompagnato dalla Filarmonica G. Verdi e deposizione delle corone alle lapidi di Don Minzoni, Giulio Turchi e presso il Parco della Rimembranza.

la cittadinanza è invitata a partecipare.


economia

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L’INTERVISTA. Gabriele Poli, nuovo presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria

“Rinnoviamo il marchio di Firenze” Matteo Francini

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hi l’avrebbe mai detto che un giorno Firenze, città tradizionalmente ancorata al suo passato e diffidente nei confronti del “nuovo”, avrebbe avuto il più giovane presidente tra i Gruppi di giovani imprenditori di tutta Italia? E invece è proprio così. Dallo scorso febbraio, il nuovo presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Firenze è Gabriele Poli, arrivato a rivestire questa carica ad appena 26 anni. “E questo è un segnale importante di rinnovamento”, assicura, lui che del rinnovamento vuol fare il tratto distintivo del suo “mandato”. A partire dal marchio stesso di Firenze. Come si arriva a questa carica a soli 26 anni? Iniziando a lavorare prestissimo come ho fatto io, che ho cominciato quando ancora non avevo 18 anni. A 19 mi sono messo in proprio, ho iniziato a fare l’imprenditore, e così alla mia età ho già 7 anni di esperienza. Per molti, imprenditoria e giovani non sono due parole che vanno a braccetto... È un problema legato alla mobilità sociale, che in Italia è scarsa. I figli di imprenditori entrano presto in azienda, ma prima che prendano il posto di comando passano anni. E di nuovi imprenditori difficilmente ne nascono. Come si possono avvicinare a questo mondo i giovani che non provengono da una famiglia di imprenditori? Incentivando la mobilità sociale e la voglia di fare impresa. Grazie a un nostro progetto, ogni imprenditore “adotterà” uno studente agli ultimi anni delle superiori per fargli capire che, anche per chi non proviene da una famiglia di industriali, questa strada è più percorribile di quanto si pensi. E poi bisogna rendere questa scelta più affascinante, facendo passare un’immagine diversa dell’imprenditore,

non quella del “furbetto del quartierino”. Serve un buon capitale per iniziare? Bisogna vedere in quale settore si vuole iniziare: ci sono settori in cui non è necessario, dove chi ha idee può partire anche grazie agli strumenti di accesso al credito esistenti. È un luogo comune quello secondo cui cominciare è impossibile. Quali sono i suoi primi obiettivi? Per prima cosa rinnovare il marchio di Firenze, che è straordinario ma allo stesso tempo troppo legato al passato. Firenze non deve essere solo meta di turismo low cost, ma un luogo dove imprenditori e multinazionali vengano a investire. Il primo atto che faremo, nei prossimi mesi, è lanciare un concorso di idee per giovani creativi, per rivisitare in chiave moderna il brand di Firenze. Poi? Prestare più attenzione all’imprenditoria femminile: le donne spesso sono troppo poco presenti nelle imprese, soprattutto ai posti di comando. E poi una maggiore attenzione all’internazionalità: bisogna uscire da una logica che vede Firenze ripiegata su se stessa. Dobbiamo guardare oltre: per questo, ogni anno, una nostra delegazione farà missioni all’estero. Quest’anno andremo in Cina, poi toccherà a Russia e India. Come giudica, oggi, la situazione di Firenze? È abbastanza difficile per tutti, ma bisogna affrontare il mercato andandolo a cercare. Firenze ha grandi potenzialità, e ora si sono riaccesi i riflettori, sia nazionali che internazionali, sulla città: questo fa ben sperare. Insomma, penso che abbiamo diversi assi nella manica da giocarci.

A soli 26 anni è il più giovane in Italia a rivestire questo ruolo: “Si tratta di un segnale importante di rinnovamento” assicura, lui che sul rinnovamento ha deciso di puntare tutto. A partire da quello del brand della città: in arrivo un concorso di idee


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ambiente

Aprile 2010

LA SALUTE DELLA CITTÀ/1. Palazzo Vecchio corre ai ripari per arginare le emissioni di polveri sottili

Troppo smog. Si piantano gli alberi Giuditta Boeti

T

igli, frassini, olmi e aceri ci salveranno dallo smog. O almeno aiuteranno a rendere l’aria fiorentina meno inquinata. Saranno oltre 950 gli alberi che Palazzo Vecchio pianterà per arginare le emissioni di smog e bilanciare il fiume di inquinamento che ogni giorno viene prodotto in città. Le piante sono definite “a pronto effetto”, cioè “sono in grado di esercitare un importante ruolo sull’abbattimento degli inquinanti atmosferici, sia gassosi, come l’anidride carbonica e gli ossidi di azoto, che in forma particolata come il pm10 e il pm2,5”, spiegano dall’assessorato all’ambiente di Palazzo Vecchio. I nuovi alberi saranno piantati entro la fine del 2010 (l’operazione costerà mezzo milione di euro) e troveranno posto nelle zone della più tartassate dal traffico: via Sestese, via Allende/via Fabiani, via Barsanti, piazza Caduti dei Lager, via Palazzeschi, via del Gignoro, via della Chimera, via Venosta, via di Villamagna, viale Nenni (zona San Lorenzo a Greve), via degli Arcipressi, via Baccio da Montelupo e via Fabbroni. Ma questo è solo uno degli interventi messi in atto per contrastare la diffusione delle polveri sottili. Per fermare lo smog si ricorre anche a provvedimenti di emergenza, necessari per abbassare la concentrazione di polveri sottili che ripetutamente superano il limite di 50mg a metro cubo. Ogni volta che le centraline segnalano uno sforamento dei termini consentiti dalla legge, il sindaco predispone un’ordinanza che dà il via a una serie di provvedimenti di emergenza, suddivisi in tre fasi. La prima misura, che scatta il

giorno successivo a quello dello sforamento segnalato dai tecnici dell’Arpat, consiste in una limitazione dell’orario e della temperatura di funzionamento del riscaldamento domestico (non più di 18 gradi e non oltre le otto ore al giorno). In questo primo caso parte anche un invito esplicito ai cittadini affinché lascino a casa le auto e si spostino usando i mezzi pubblici. Se dopo due giorni gli sforamenti di Pm10 continuano, le misure di contrasto diventano via via più severe. Il secondo livello di allarme – che entra in vigore a 48 ore di distanza dal primo – prevede una limitazione del traffico per alcuni dei veicoli più inquinanti (motorini e moto a due tempi, auto a benzina e furgoni merci diesel euro 1 e anche le auto diesel euro 2 e 3), limitatamente alla zona centrale della città, negli orari 8,30-12.30 e 14,30-18,30. Se i livelli di Pm10 non rientrano nella norma, scatta la terza fase del provvedimento, con l’estensione dei divieti di circolazione a tutto il centro abitato (con le stesse deroghe delle cosiddette “domeniche ecologiche”) con l’esclusione di alcune strade di accesso e uscita dalla città come il viadotto dell’Indiano, viale Europa, via Aretina, via Sestese e via Pratese.

A rendere meno inquinata l’aria fiorentina ci penseranno (almeno in parte) i quasi mille tigli, frassini, olmi e aceri che saranno sistemati entro la fine dell’anno nelle zone più tartassate dal traffico. Ma a volte servono provvedimenti di emergenza

ANTONIO Pensionato, 60 anni

GIACOMO Rappresentante, 40 anni

MARTA Pensionata, 60 anni

“Gli scarichi il problema dell’Arno”

“Difficile trovare soluzioni”

“I volatili sembrano aumentati”

“Il problema principale che affligge l’Arno sono gli scarichi fognari della città riversati sulla sua riva sinistra. In certi punti l’aria è irrespirabile. Sono anni che si parla del completamento del sistema di depurazione del fiume ma per ora continuiamo a vedere le acque reflue galleggiare sull’Arno”

“E’ difficile trovare soluzioni per ridurre l’inquinamento atmosferico. Il blocco domenicale delle auto non serve a niente, se non a creare disagi. Abitare in città ha i suoi pro e i suoi contro: lo smog è un prezzo da pagare. L’unica soluzione per non respirare aria inquinata è emigrare in collina”

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“A occhio nudo il fiume non pare messo così male e rispetto agli anni passati i volatili che frequentano le sue sponde sembrano aumentati. Chi ci dice però che nell’acqua non ci siano sostanze pericolose? Bisognerebbe avere sott’occhio le analisi degli esperti per essere sicuri che l’Arno sia sano”


ambiente

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LA SALUTE DELLA CITTÀ/2. Secondo l’ultimo rapporto Arpat la sua qualità è “non ancora accettabile”

Un fiume in cattive acque E la fauna “snobba” l’Arno Annalisa Cecionesi

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Un tratto delle sponde dell’Arno

e si potesse chiedere all’Arno qual è il suo stato di salute, lui risponderebbe “potrebbe andare meglio”. L’ultimo rapporto del Dipartimento provinciale Arpat di Firenze, relativo agli anni 2005-2006, definisce la qualità dell’Arno a valle della città di Firenze “non ancora accettabile”. Se da Rosano al tratto urbano l’Arno riesce a strappare un sufficiente, dall’Isolotto a Camaioni la sua qualità è “scadente” (la valutazione si basa sull’indice di stato ecologico – Seca che considera fattori chimici e biologici). Determinante, a monte della confluenza del fiume Greve, è l’immissione dei reflui urbani di riva sinistra d’Arno, non depurati. Le altre cause? “L’assenza o la riduzione delle fasce riparie di vegetazione, la diminuzione della capacità autodepurativa dovuta a arginature, cementificazione delle sponde, riduzione degli ambiti fluviali, l’impermeabilizzazione dei suoli e la mancata regolamentazione e qualificazione dei consumi idrici per assicurare un deflusso minino vitale del fiume”, si legge nel rapporto dell’Arpat. Problemi a tutt’oggi pressoché irrisolti, affiancati però da qualche segnale di miglioramento. Uno di questi potrebbe arrivare dalla realizzazione del collettore dei reflui urbani in riva sinistra collegato al depuratore di San Colombano, i cui lavori, secondo quanto annunciato da Publiacqua, dovrebbero partire questo mese per conclu-

dersi entro il 2014, chiudendo la brutta pagina dei riversamenti in Arno degli scarichi fognari. Intanto, le piante acquatiche che spuntano copiose d’estate nel tratto cittadino sembrano dare segnali rassicuranti. Non sarebbero collegate al peggioramento della qualità delle acque. “La presenza di tali piante in un ecosistema fluviale – secondo quanto monitorato da Arpat nell’estate 2009 - rappresenta in ultima analisi un segnale positivo, poiché indica che le condizioni generali di salute dell’ecosistema sono in miglioramento”. Un rischio per l’equilibrio dell’ecosistema, semmai, sono le specie vegetali e ittiche non autoctone, come la sudamericana “erba alligatore”, che cresce da alcuni anni anche lungo le sponde dell’Arno. Chi altro popola il corso d’acqua? Gli uccelli non sono molti. La condizione necessaria perché ci sia fauna lungo il fiume è la presenza di un habitat idoneo. Le nostre sponde non lo offrono, limitando così la possibilità di vedere un fenicottero sotto casa. “Per prima cosa – spiega Carlo Scoccianti, biologo del Wwf Toscana - l’Arno è un grande canale, non un fiume, e le sue sponde non hanno più niente di naturale. Il secondo problema riguarda la gestione troppo rigida di alcuni tratti, specialmente per quel che riguarda il consorzio di bonifica che si occupa della sponda destra, dove la vegetazione è stata completamente tagliata”. Ma un’isola felice c’è. E’ l’isolotto nei pressi della pescaia di San Niccolò, sulla sponda sinistra, da qualche anno abitato da esemplari di fauna selvatica, attirati da salici e canneti.

ANNA Pensionata, 60 anni

LUCIA Casalinga, 45 anni

GIUSEPPE Pensionato, 65 anni

“Domeniche ecologiche inutili”

“Il fiume è in condizioni pietose”

“I veicoli elettrici aiuterebbero” “L’aria del centro storico è migliorata a scapito delle periferie. Lo smog si concentra nelle strade più trafficate ma alla fine è un problema comune a tutta la città. Basta spostarsi un po’ in collina per notare la differenza. L’uso di veicoli elettrici potrebbe aiutare ma il problema è di difficile soluzione”

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“Il fiume è in condizioni pietose, anche per l’inciviltà delle persone, come quei pescatori che abbandonano scatolette, filo e lenze sulle sponde, nei quali restano intrappolati gli uccelli. A volte sembra che il fiume contenga sostanze oleose, a giudicare dalle macchie nere sul pelo dei cani, difficili da togliere”

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“Le domeniche ecologiche e la pedonalizzazione del Duomo sono palliativi inutili, misure adottate dalle amministrazioni solo per una questione di immagine. Le macchine intasano tutti i giorni le strade e sopra le nostre teste gli aeroplani scaricano tonnellate di benzina, inquinando l’aria che respiriamo”


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tempi moderni

Aprile 2010

SOCIETÀ/1. Dalle baby-angurie agli accessori domestici, ecco come se la cavano i battitori liberi

Spesa, vacanze e casa a misura di single Tra villaggi, serate e locali dedicati, spuntano i life coach per superare gli indugi e gli speed date. Nel tentativo di trovare qualcuno con cui condividere i costi (sempre più alti) della vita al singolare Francesca Puliti

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a dura vita del single? Ma chi l’ha vista. Il commercio ha già fiutato l’affare da quel dì e supermercati, locali, villaggi vacanze fanno a gara per disegnare un mondo a uso e consumo dei battitori liberi. Nella lista dei pro e dei contro ogni lato negativo trova una risposta appositamente studiata. Dal cuscino a forma di spalla di fidanzato su cui dormire sonni tranquilli, ai piatti pronti per risolvere una cena solitaria. Se le miniporzioni non hanno più segreti per i single di casa nostra, c’è chi studia anche l’orario per andare a fare la spesa. Gli “esperti del settore” consigliano le 6 del pomeriggio, evitando accuratamente il finesettimana, che fa molto coppia felice. Anche se a Firenze e dintorni ancora latitano i supermercati in stile romano, dove sono spuntati carrelli differenziati per individuare al primo colpo d’occhio i cuori solitari, l’abbordaggio tra pacchi di riso e fette biscottate funziona anche in terra toscana. Nel tentativo di trovare qualcuno con cui condividere i costi della spesa. Secondo alcuni dati diffusi recentemente dalla Coldiretti, infatti, i single spendono in cibo circa il 60% in più delle famiglie. Poco meno di 300 euro dilapidati ogni mese a suon di primi surgelati, verdura in busta e baby angurie. E, statistiche alla mano, sembrano essere meno propensi al risparmio rispetto agli ammogliati. La spesa media mensile supera in media i 1.000 euro e almeno un terzo viene assorbito dalla casa. Insomma, se manca l’altra metà della mela si è meno disposti a privarsi di altro. Tanto meno dello svago. Perché l’importante è viversela bene la condizione di maschile o femminile singolare. E allora ecco che

spuntano anche i life coach specifici, per superare ansie e indugi e incrementare la propria vita sociale e affettiva. Lezioni individuali e di gruppo per lavorare su se stessi, un formato planato sulle colline toscane, guarda caso, direttamente dagli Stati Uniti. Sempre da oltreoceano è sbarcata, già da qualche anno, la moda dello speed date. In città se ne può scovare all’incirca uno al mese, organizzato in locali diversi, ma sempre con le stesse modalità. Il concetto è semplice, una sorta di appuntamento al buio ridotto ai minimi termini, anzi diversi incontri del genere riprodotti in serie in una sola serata. Si parte dalle basi: uomini e donne libere si iscrivono all’iniziati-

Poco meno di 300 euro dilapidati ogni mese a suon di piatti pronti, insalate in busta e surgelati va (il costo si aggira attorno ai 20-30 euro, comprensivi di cocktail) e si presentano, in egual numero (da sei a una quindicina) nel luogo di ritrovo. La gentil donzella si accomoda a un tavolino, il cavaliere si siede di fronte a lei per pochi minuti e poi passa alla candidata successiva, cosicché i partecipanti si passano tutti in rassegna a vicenda. Il tempo per conoscersi è poco, ma spesso e volentieri abbastanza per scambiarsi numero di cellulare e mail. E se Cupido non dovesse scoccare la freccia, ci si può sempre riprovare il mese dopo.

IN PILLOLE CUORI SOLITARI A LEZIONE DI CUCINA

Buongustai solitari, amanti della buona tavola che si vorrebbero cimentare tra mestoli e fornelli ma non sanno da dove cominciare o si trovano a fare i conti con montagne di avanzi, la soluzione è servita. I corsi di cucina per single stanno spuntando come funghi a Firenze e dintorni. Alcuni sono organizzati direttamente dai quartieri (come accade a Campo di Marte), altri da ristoranti, associazioni e fantasiosi chef. Com’è il caso dell’associazione Magici Sapori, in zona piazza Puccini. La clientela? “Gruppi di sei persone tra i 30 e i 40 anni”, spiega Giuseppe Castri, presidente dell’associazione.

COSA NON PUÒ MANCARE IN DISPENSA

Il frigo di un single riserva in genere poche sorprese, al massimo una discreta eco. Ecco allora cosa non far mai mancare nella dispensa per riparare al vuoto siderale della ghiacciaia nel caso (fortunato) di dover mettere a tavola un’altra persona. Una buona bottiglia di vino, tanto per cominciare, un barattolo di alici sottolio, del salmone in scatola o in busta, un pacco di tagliatelle e uno di riso, tavoletta di cioccolato d’ordinanza. E nel freezer una confezione di porcini surgelati e una di frutti di bosco. Dopo di che via libera alla fantasia, ma con moderazione. Il dessert più veloce? Ciliegie conservate sotto alcol immerse in cioccolato fuso. Se poi si dispone anche di panna da montare (e soprattutto la si sa montare) il gioco è fatto.

UNA MAMMA PER AMICA (O FIDANZATA)

Se la coppia scoppia che si fa? Ci si rimette in gioco, o almeno si cerca qualcuno con cui condividere gioie e dolori della condizione di genitore single. Ci pensa internet a mettere in contatto mamme e papà tornati (o sempre stati) liberi. Un modo per confrontarsi e magari conoscersi di persona. Oltre alle chiacchiere online, infatti, l’operazione funziona in alcuni casi come una specie di banca del tempo. Per chi ha qualche ora libera da dedicare alla causa, che suona più o meno: io tengo i figli a te e tu a me.


tempi moderni

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SOCIETÀ/2. I nuclei in città sono circa 100mila, “accerchiati” da 80mila composti da un solo individuo

La famiglia resiste. Ma si restringe In media sono formate da due persone: aumentano quelle costituite da anziani che vivono soli, diminuisce il numero dei figli. Sempre meno matrimoni religiosi Annalisa Cecionesi

L

a famiglia italiana? Si piega ma non si spezza. Malgrado l’avanzata dei single, resta il pilastro della nostra società. Se fino a ieri imperava l’immagine del quadretto familiare in stile “Mulino Bianco”, oggi è difficilmente etichettabile. Al di là della definizione giuridica, infatti, la famiglia ha mille facce: quella dei conviventi, delle coppie di omosessuali, dei singoli genitori con figli o delle coppie di divorziati con prole. Un mosaico familiare che si ripropone anche a Firenze. Le famiglie fiorentine, secondo i dati del Comune aggiornati al 28 febbraio 2010, sono circa 100mila (“accerchiate” dall’esercito dei circa 80mila nuclei formati da un solo individuo). In media sono composte da due persone. La prole dei fiorentini – quando c’è – è sempre meno numerosa. In prevalenza si hanno uno o due figli, in linea con la tendenza italiana. Più aumentano i componenti, più diminuisce il numero delle famiglie. Se quelle formate da due persone sono 47mila, quelle con tre componenti sono 29mila e quelle con quattro 18mila. E dai cinque componenti in su

si scende uno scalino ripido: le famiglie con tre figli sono 4mila, mentre quelle con 7 o più componenti sono meno di 600. Una bassa fecondità che porta la città a un invecchiamento rapido. Basti pensare che oggi si contano più di due anziani per ogni bambino. Così, complice la maggiore longevità, sono sempre di più le famiglie “coi capelli bianchi”, composte da anziani che vivono soli o accompagnati da badanti. Ma i giovani fiorentini preferiscono il matrimonio o la convivenza? Il primo batte la seconda, almeno sulla carta. I dati contano circa 3.500 conviventi a Firenze, ma è ipotizzabile che siano molti di più. Poche, invece, le coppie iscritte nel registro delle Unioni civili della città, un albo simbolico aperto alle “coppie di fatto”, comprese quelle dello stesso sesso. Nel 2009 si sono aggiunte tre nuove coppie, mentre dall’inizio del 2010 due. Il picco, dall’entrata in vigore del registro (nel 2001), è stato con le 12 coppie del 2007. Ma anche l’intramontabile matrimonio, zoccolo duro delle forme familiari, cambia pelle. Perde campo quello religioso, quasi dimezzatosi negli ultimi dieci anni. Lo

dicono i dati dell’Ufficio comunale di statistica. Se nel 1999 i matrimoni religiosi celebrati a Firenze erano stati 661, nel 2009 hanno detto sì con rito religioso 371 coppie. Tiene invece il matrimonio civile che, nell’ultimo decennio,

oscilla tra le 900 e le 1.000 unioni l’anno, stabilendo un primato che dal 1994 lo vede vincitore su quello religioso. A voler metter su famiglia, insomma, c’è da sbizzarrirsi. Casa che vai, famiglia che trovi.

TENDENZE Crescono le unioni miste. Romania, Brasile e Marocco le nazionalità più amate dai fiorentini

Moglie e buoi dei paesi... che vuoi: ora il coniuge si cerca lontano

L’

adagio “moglie e buoi dei paesi tuoi” agli italiani comincia a star stretto. Se ieri il coniuge si cercava sotto casa, oggi è facile trovarlo in un’altra nazione. E se lo si trova nei paraggi, non è detto che sia italiano. Può essere un immigrato, uno straniero in vacanza, un forestiero giunto in Italia per studio o per lavoro. Secondo l’Istat, negli ultimi dieci anni le unioni miste in Italia sono aumentate del 300%, coerentemente con l’aumento della popolazione straniera. Le famiglie internazionali sono una realtà consolidata anche nella città del giglio. A Firenze, nel 2008, secondo il bilancio demografico

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Istat, le famiglie con almeno uno straniero erano oltre 22mila. E ogni anno, nel capoluogo toscano, vengono celebrati nuovi matrimoni “cosmopoliti”. Dal 2006 a oggi ne sono stati ufficiati dai 400 ai 600 l’anno (a eccezione del 2008, quando si è verificata una contrazione). Nel 2009, ad esempio, i matrimoni con almeno uno straniero tra i contraenti sono stati 508, sui 1.248 totali. Chi sposano i fiorentini? Tra le nazionalità più “amate”, al primo posto svetta la Romania, seguita da Brasile e Marocco. Generalmente sono famiglie più numerose rispetto a quelle dei fiorentini. Gli stranieri, infatti, compensano (alme-

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no in parte) il basso tasso di natalità. Nel 2007, secondo i dati Istat, i nati da almeno un genitore straniero si aggiravano intorno al 20% della nascite registrate in provincia di Firenze. Ma dietro ai numeri ci sono molte storie. Come quella di Angela, di origini peruviane, da tempo sposata con il suo insegnante di italiano, dal quale ha avuto una bimba. O quella di Juljan, che ha lasciato l’Albania durante l’infanzia e da un anno convive con Sara, fiorentina, in attesa del primo figlio. Sono storie come tante, segno che è ora di aggiornare il proverbio. Moglie /A.C. e buoi dei paesi che vuoi.

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curiosità

Aprile 2010

ECODESIGN. Si chiama Città Riciclante il network di artisti dediti al riuso di materiali di scarto

E da una Vespa nacque una poltrona Nei programmi del gruppo di artigiani c’è anche l’apertura di un caffè letterario, in cui perfino tazzine e tavoli siano in vendita Francesca Puliti

T

utto cominciò dieci anni fa con una bici riscattata dal deposito comunale e rimessa a nuovo. Da quell’esperienza nasce l’associazione Veni Vidi Bici e poi il network di artisti “ricicloni” Città Riciclante. Il concetto è quello di tramutare in arte i sempre più numerosi scarti della vita moderna, un’idea semplice, dietro la quale c’è tutta una filosofia di vita. “Quella di sensibilizzare le persone al riuso e a una mobilità sostenibile”, spiega Andrea Buzzegoli, il “padre” di Veni Vidi Bici. Da anni l’associazione opera sul territorio fiorentino attivando laboratori con le scuole elementari, medie e superiori. Cinque incontri durante i quali bambini e ragazzi si cimentano con velocipedi ripescati dalle discariche e li rimettono in sesto. Un ciclo di lezioni pratiche che si conclude con una pedalata collettiva per la città o una gita sulle vicine colline. Ma il network è anche molto altro, una decina di artisti da tutto il mondo che hanno scelto di fare base a Firenze per promuovere le proprie opere e far entrare in sintonia la città stessa con il proprio modo di vivere. “Ci piacerebbe prendere in consegna alcuni spazi inutilizzati – afferma David Styler, scultore nonché altro ‘nodo’ della rete – e farli rivivere in chiave creativa ed ecosostenibile”. La materia prima c’è tutta: panchine, elementi di arredo, lampade e sculture ricavate da pezzi di auto, macchinari, elettrodomestici, mobili in legno. Ogni scarto può avere una seconda chance nelle mani di Andrea e del suo team. Così ad esempio una vecchia Vespa si trasforma in una poltrona, dotata perfino di autoradio con frontalino estraibile e gran belle casse incluse. “Il mio lavoro nasce da quando – racconta l’artefice Matteo Menduni - stupito nel vedere lo scarto di questa società, cercavo di capirne la composizione. Poi col tempo e con la conoscenza di quello che ti permette di farlo, a questo raccattare e smontare si è aggiunta la variabile riadattare-trasformare”. I resti, tanti materiali, diventano inventiva allo stato puro e riprendono vita e forma. Tra i

componenti del network c’è anche Natalia Bavar, socia fondatrice della ben nota in città Libreria La Cité, caffè, bar e centro di aggregazione in Santo Spirito attorno al quale ruotano gli “artisti ricicloni”. E non a caso nei loro programmi c’è l’apertura di un locale simile, a metà strada tra caffè letterario e spazio espositivo. Con una particolarità. “Tutto ciò che vi troverà spazio sarà in vendita – anticipa Andrea Buzzegoli – dalle tazzine, ai tappeti, alle lampade”. Insomma si entra per prendere un cappuccino e si esce con tutto il tavolino. I costi? Se il materiale pare low cost, la mutazione in pezzi d’arredamento/d’arte non lo è altrettanto. E i prezzi scritti sul cartellino variano, dalle più abbordabili lampade ricavate da tubi di scappamento e fari, ai più costosi “transitdivano” e “vespoltrona”. “Le vendite avvengono principalmente online – continua Andrea – ma credo che potremo incrementarle allestendo uno spazio ad hoc. A Firenze la sensibilità verso questo tipo di attività sta aumentando”. Ed è qui, nella patria degli artisti/artigiani, che il network ha deciso di mettere radici. Sperando di contagiare l’intera città.

Alcune opere del gruppo Città Riciclante

LAST MINUTE MARKET. Seconda vita per la merce invenduta, in nome della solidarietà

Lo spreco diventa ricco banchetto (per poveri) C

hiamatelo pure mercato delle occasioni, è un modo per risparmiare sui rifiuti, tagliare gli sprechi e al tempo stesso fare anche un’opera buona. Il nome già la dice lunga, Last Minute Market nasce alla fine degli anni ‘90 a Bologna da un’idea del professor Andrea Segré, preside della facoltà di Agraria. E da semplice idea si fa spin-off dell’Università, come sono dette le aziende che prendono forma all’interno dell’ambiente accademico e poi spiccano il volo sulle proprie ali. Una specie di uovo di Colombo, un concetto tanto semplice quanto efficace: molta della merce che riempie scaffali e banchi frigo dei supermercati rimane invenduta, andando ad accrescere la quantità di scarti prodotta. Allora perché non dare in beneficenza i prodotti che stanno per scadere? Il passo dal magazzino del super alla mensa di senzatetto e indigenti è breve. E il banchetto si fa più ricco. E’ nel 2006 che il progetto scavalca l’Appen-

nino, per fermarsi a Empoli. Ma nell’arco di quest’anno l’iniziativa è destinata ad allargarsi, a partire da Livorno. “La crisi economica ha dimostrato che è ora di cambiare prospettiva – afferma Segré – Se non c’è mercato la produzione crolla. Allora è il caso di porci dei limiti, recuperare gli sprechi e contenere così anche le inutili spese per lo smaltimento dei rifiuti”. Non solo cibo, la raccolta spazia dai farmaci ai libri, fino agli indumenti, come nel caso di Empoli, dove l’iniziativa ha preso corpo grazie al progetto Re.So. Perché della merce invenduta non si butta via niente, alla faccia di una confezione un po’ sbreccata o di una copertina sciupacchiata. Dopo la partecipazione al Green Social Festival di Bologna lo scorso febbraio, Last Minute Market sarà presentato in terra toscana, più precisamente a Terrafutura. L’appuntamento con la solidarietà è alla Fortezza Da Basso il mese /F.P. prossimo.


BIBLIOTECA DELLE OBLATE

Istituto per il Benessere Relazionale nelle Organizzazioni

PRESENTANO IL LIBRO

I sì che aiutano a crescere La collaborazione tra adulti e bambini, e tra medico e paziente, rappresenta il primo passo per costruire una società più attenta ai bisogni relazionali

PROGRAMMA

Introduce e coordina: Rosa Maria Di Giorgi,

Assessore all’ Educazione Comune di Firenze PRESENTI:

Andrea Spini, professore associato di Sociologia generale

facoltà di Scienze della formazione (Università di Firenze). Renato Palma, medico, psicoterapeuta

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LA KERMESSE. Torna il festival che quest’anno mette in primo piano musica classica e contemporanea

Il Maggio si dirige “Verso Oriente” Ha il sapore delle spezie che vengono dai Paesi orientali il cartellone proposto dal

L’APPUNTAMENTO

Maggio Musicale Fiorentino nella sua 73esima edizione. A salire sul palcoscenico

Quattro giornate a ritmo di tango

protagonisti provenienti da tutto il mondo, con una grande attenzione al nuovo

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Bozzetto di Yannis Kokkos per “Die Frau ohne Schatten”

Ludovica V. Zarrilli

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uest’anno il Maggio musicale fiorentino si dirige a Est. “Verso Oriente”, così si intitola il Festival nel 73esimo anno dalla nascita, dedicando grande attenzione ai sound multietnici ed esotici, partendo da Mozart e arrivando fino alla musica contemporanea. All’inaugurazione, prevista per il 29 aprile con Die Frahu Ohne Schatten (La donna senz’ombra) di Richard Strauss, il cui libretto fiabesco Hoffmansthal trasse da leggende indiane, arabe, cinesi. A dirigerla Zubin Metha, che la affrontanterà per la prima volta nella sua lunga carriera. L’opera verrà messa in scena con un nuovo allestimento del grande Yannis Kokkos, alla sua prima regia per il festival fiorentino. Intorno a Mehta, che quest’anno festeggia 25 anni

come direttore principale del Maggio, e all’amico Daniel Baremboim, ruota buona parte del cartellone: il maestro indiano è infatti sul podio anche del “Ratto dal serraglio” mozartiano, ripresa di un fortunato spettacolo con la regia di Eike Gramms e di due concerti sinfonici. Grande attesa per l’opera contemporanea che, come di consueto debutta a Firenze in occasione del festival. Quest’anno sarà la volta di “Natura Viva”, che porta la firma di Marco Betta e verrà messa in scena in anteprima assoluta il 15 e il 17 giugno al Teatro Goldoni, sul libretto di Ruggero Capuccio a cui presterà la voce Chiara Muti. Opera astratta e di simboli, l’opera di Betta, è una riflessione su tre stati della morte, per amore, giustizia e arte – ci sono riferimenti profondi a Paolo Borsellino e Caravaggio -, e da relitti musicali di avanguardie ma anche di antiche culture e ninnananne tradizionali,

fa di Palermo e della Sicilia luoghi evocativi dove convergono segni d’Oriente e di Occidente. Nuovi personaggi, nuovi interpreti provenienti da nazioni che prima d’ora non avevano mai avuto modo di esibirsi al Maggio e nuove anche le età degli interpreti che saliranno sul palcoscenico. Nel parterre de roi ci sarà infatti un pianista palestinese, Saleem Abboud Ashkar . Spazio anche alla danza, con la creazione di Guillame Cotè e con la coreografia “La vérité 25x par seconde” studiata per essere messa in scena in occasione di Fabbrica Europa alla Stazione Leopolda. Per la prima volta nella storia del Maggio verrà riservata grande attenzione ai grandi jazzisti come Enrico Rava e Poalo Fresu Spazio e al Maggio Off con le sue sonorità rock. E per chiudere in bellezza, gli amatori potranno ascoltare la Nona di Beethoven. www.maggiofiorentino.com

LA NOVITÀ. Il 16 aprile il colosso dei beni culturali e tecnologici apre un punto vendita a I Gigli

Libri, dischi e fotografia: arriva la Fnac L

a Fnac sbarca in Toscana, per la precisione a Campi Bisenzio. Dal prossimo 16 aprile, il colosso specializzato nella distribuzione di beni culturali e tecnologici aprirà un punto vendita all’interno del centro commerciale I Gigli. Circa 2.400 metri quadri che segneranno l’avvento del gruppo nato a Parigi nel 1954 nella nostra regione, e che andrà ad aggiungersi ai negozi già presenti, in Italia, a Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Verona. Libri, dischi, informatica, audio, video e fotografia: questi i prodotti che si potranno trovare alla Fnac, la cui apertura segnerà un evento non solo per la regione, ma anche per i I Gigli, dove sorgerà il punto vendita. “E’ un evento molto atteso da tutti noi – spiega il direttore del centro commerciale Alessandro Tani – sarà un’apertura molto significativa”. E anche l’occupa-

zione ne risentirà in positivo: grazie anche all’arrivo di Fnac, i posti di lavoro offerti dai 134 punti vendita dei Gigli passeranno dai circa 1.500 del 2008 a 1.680, con un incremento di ben il 12%. Ma non è questa l’unica novità in arrivo al centro commerciale: entro l’estate sarà organizzata, insieme al Comune di Campi Bisenzio, una “notte verde” - con i negozi aperti fino a tardi – tutta dedicata alla sostenibilità ambientale. Ancora da stabilire la data precisa, ma – assicurano gli organizzatori – si tratterà di un evento unico nel suo genere. E per una novità sicura, eccone altre due “work in progress”: a breve, ai Gigli, potrebbe arrivare la “personal shopper”, ovvero una figura incaricata di aiutare i clienti nelle loro spese, oltre a un’area per la custodia degli animali /M.F. mentre il padrone si dedica allo shopping.

a danza più sensuale della terra torna a emozionare Firenze per quattro giorni consecutivi. Dal 22 al 25 aprile torna al Saschall l’ottava edizione del Firenze Tango Festival, rassegna popolata da professionisti e dilettanti, durante la quale i provetti ballerini si cimenteranno nelle evoluzioni e nelle movenze nate nelle strade popolari di Buenos Aires. Il Festival fiorentino è uno degli eventi più attesi dai tangheri e dagli amanti dell’autentica cultura del tango argentino in Italia e all’estero. Ballerini ed insegnanti internazionali, musicisti di primissimo livello, uno spettacolo con l’orchestra Hyperion e 5 coppie ospiti del Festival, milongas con musica dal vivo, esibizione dei maestri, stages di tango salon, nuevo e milonguero, milonga, vals, tecnica, seminari di teatro sono gli ingredienti di questa edizione. L’ottava edizione della manifestazione si svolgerà a Firenze dal 22 al 25 aprile in vari luoghi della città. Oltre che nel rinnovato spazio del teatro del Circolo Affratellamento di Ricorboli, le due giornate principali del Festival si svolgeranno nei 2.500 mq del Teatro Saschall (www.saschall.it), – teatro che ospita i più grandi concerti della città - e che si trova subito all’uscita dell’autostrada di Firenze Sud con grande parcheggio gratuito annesso. Inoltre ampi e funzionali spazi per studiare e per ballare, bar aperto fino alla chiusura della milonga, possibilità di cenare nel ristorante del teatro. Il fFirenze Tango festival si prepara, oltre che a ripetere il successo delle passate edizioni, a dare un forte segnale di qualità proponendo un nutrito cartellone di eventi che permetta al grande pubblico e al pubblico degli appassionati, di assaporare tutte le sfumature di cui è ricco il tango argentino: musica, danza, poesia, cinema. Spettacoli, concerti, presentazioni, mostre ed incontri di approfondimento culturale richiameranno appassionati, addetti ai lavori e grande pubblico da tutte le parti del mondo. La scorsa edizione ha visto oltre 30 artisti di fama internazionale esibirsi ed insegnare a più di 5.000 spettatori. Nessun problema se non si sono mai indossate le scarpette o non si è mai fatta pratica, la kermesse potrebbe essere l’occasione per guardare volteggiare i campioni e avvicinarsi ad una disciplina che ogni anno coinvolge sempre più persone. www.fi/L.Z. renzetangofestival.com/festival/

Un momento del Festival


cultura

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IL MUSICAL. Rivisitazione teatrale del capolavoro di Lewis Carroll, con personaggi famosi e colpi di scena

Al Saschall il paese delle meraviglie Barabara Biondi

A

lice fever. E’ la febbre che impazza nell’ultima stagione e che coinvolge vecchi e nuovi amanti del racconto di Lewis Carroll. Dopo la versione cinematografica di Tim Bruton, che ha sbancato i botteghini ed è stata applaudita da grandi e piccini di mezzo mondo, il 7 maggio arriva sul palcoscenico del Saschall “Alice nel paese delle meraviglie. Il musical” opera inedita per la prima volta sui palcoscenici italiani. La sceneggiatura creata da Enrico Botta e Annalisa Benedetti è frutto di una accurata riealaborazione dei famosi scritti di Lewis Carrol “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie” e “Attraverso lo specchio”. Le musiche composte appositamente per questo musical da Daniele Biagini con i testi di Lorenzo Biagini e Enrico Botta mettono lo spettatore a tu per tu con gli spettatori della fiaba. Ogni brano dei 14 composti ha una propria identità e stile musicale che li differenzia dagli altri. Componente fondamentale di questo musical è la grande creatività espressa in tutte le componenti dello spettacolo, dalle scenografie, ai costumi, agli effetti speciali, fino al ripudio di colori e di simbologia. Lo spettacolo è composto da 2 atti, per un totale di 12 scene che si susseguono con un cambiamento continuo a vista di scenografia, grazie a un palco ruotante ed elementi su ruote

che permettono ai cambi scena di essere parte integrante dello spettacolo, come se lo spettatore sfogliasse le pagine di un libro. Le scene giocano sulle diverse proporzioni, forme e colori per ricreare l’ambientazione e la magia del paese delle meraviglie. Lo spettacolo è arricchito da vari effetti speciali grazie alla particolarità di disegno, luci e a giochi di magia e trasformismo inseriti nella trama. La storia inizia nel mondo reale, nel

Stregatto, Brucaliffo e Regina di Cuori accompagnano Alice

giardino di casa della piccola Alice, dove i genitori hanno organizzato un invito all’ora del the. La superba madre di Alice per ben apparire con i suoi ospiti la invita a cantare di fronte a tutti ed inconsapevolmente la piccola presa dalla paura scapperà e darà inizio alla sua fantastica avventura all’interno del paese delle meraviglie dove incontrerà gli strampalati personaggi già famosi ed amati dal pubblico. Dal Coniglio Bianco al Cappellaio Matto, dalla Regina di Cuori allo

Stregatto e tutti gli altri pazzi e colorati personaggi si alterneranno con i loro “non sensi”, accompagneranno Alice in questo viaggio strampalato a volte aiutandola, a volte confondendole le idee. giocheranno o si prenderanno gioco di lei, can-

teranno e balleranno insieme, si divertiranno e dovranno affrontare delle difficoltà. E’ così che Alice vivrà le sue avventure e riuscirà a trovare “la propria strada” all’interno di questo paese delle meraviglie, cioè all’interno di sé.

LA MOSTRA. Tornano agli Uffizi alcuni capolavori del genio del Rinascimento

La sala dei Lippi è finalmente completa I

La pala del noviziato di Filippo Lippi

colori sono quelli che Filippo Lippi vide coi suoi occhi mentre li stendeva, il brio e l’atrmonia delle forme è quella che il frate carmelitano regalò ai suoi dipinti. Torna a risplendere nella sua originale completezza la Pala del Noviziato, capolavoro di Filippo Lippi (Firenze, 1406 ca. – 1469) dipinto per l’omonima cappella in Santa Croce, su commissione di Cosimo de’ Medici nel 1445. Dal 26 aprile al 30 maggio sarà possibile ammirarla interamente rinnovata dopo l’ultimo importante lavoro di restauro realizzato dalla Galleria degli Uffizi e finalmente riunita alla predella dipinta dal giovane aiutante di Lippi, Francesco di Stefa-

no detto Il Pesellino. Per la prima volta dopo due secoli, la predella sarà esposta nella sua composizione originaria grazie a un eccezionale prestito dal museo del Louvre di Parigi. Tre in totale i capolavori restaurati, dopo un lungo e attento lavoro reso possibile dagli Amici degli Uffizi, che dal 1993 opera in sostegno alla Galleria: oltre alla pala e alla predella, gli interventi hanno riguardato la cosiddetta pala di Annalena e altre due tavole dell’artista: La Madonna annunciata e Sant’Antonio abate e L’angelo dell’Annunciazione e San Giovanni Battista. Lo straordinario recupero della pala del Noviziato – commenta la soprintenden-

te al polo museale Cristina Acidini – esalta il dipinto, dove si uniscono la magnificenza dei Medici e la splendida maturità artistica di un protagonista assoluto del Rinascimento quale fu Filippo Lippi”. In mostra cinque capolavori chiave dell’opera del pittore fiorentino, di chiara ispirazione masaccesca. “Filippo Lippi faceva parte della cerchia intellettuale di Cosimo il Vecchio - spiega il direttore degli Uffizi Antonio Natali - e lì imparò il principio aristotelico secondo cui l’arte deve commuovere. Ammirare queste opere nella loro bellezza originaria significa cogliere la grande emozione che ispirò /B.B. l’artista fiorentino”.


FIORENTINA. Cristiano Zanetti è rientrato, dopo un brutto infortunio, per il finale di stagione

A centrocampo è tornato il “cervello” Era arrivato a Firenze tra il malcontento per la cessione di Melo, in poco tempo ha convinto tutti, poi uno dei tanti ko della carriera. Ora è di nuovo a disposizione per tentare l’assalto all’Europa: “Ci proveremo fino alla fine”

Cristiano Zanetti

Cristina Guerri

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ra arrivato a Firenze tra il malcontento generale dopo la cessione alla Juventus di Felipe Melo. Ma il malumore dei tifosi è scivolato via dopo le prime uscite di Cristiano Zanetti con la maglia viola. Quella perfetta contro il Liverpool in casa prima, e quella contro la sua ex squadra (quella Juventus scelta dal brasiliano, sempre meno rimpianto a Firenze) poi, hanno convinto la città. Poi, un brutto infortunio, uno dei tanti della sua carriera, lo ha tenuto fuori dai giochi per molte settimane. Adesso il cervello del centrocampo viola è tornato per un finale di campionato da cardiopalma. In ballo c’è un posto in Europa, dove la Fiorentina vuol continuare ad essere protagonista anche la prossima stagione. “Raggiungere il quarto posto sarà un’impresa – dice il centrocampista - però fino a quando ci saranno punti a disposizione continuere-

mo a sperare e a provarci fino alla fine. Consapevoli, lo ripeto, che servirà un’impresa”. Vada come vada, per Cristiano sta per concludersi la prima stagione con la maglia viola, e per lui è già tempo di bilanci. “La Fiorentina è andata oltre ogni aspettativa, nessuno si sarebbe aspettato che facesse risultati così importanti con squadre molto superiori sia a livello di organico che di tradizione. Sinceramente non mi aspettavo di passare il girone di Champions – ammette Zanetti - invece abbiamo battuto il Liverpool, il Lione e il Bayern Monaco. Credo che la Fiorentina abbia fatto più di quello che ci si poteva aspettare. Avrei messo la firma per una stagione così”. Come sottolineato in precedenza, la carriera di Zanetti è stata costellata da molti ko fisici. “Si fanno male quelli che giocano, e io sono sempre stato in squadre impegnate ogni tre giorni. È il rischio di stare nei grandi club – spiega - guardate la Fiorentina: quando mai era accaduto che con questo staff ci fossero così tanti infortuni? Recuperare giocando ogni tre giorni non è facile. Per me è

comunque un vanto sapere che la mia assenza pesa anche per il ruolo particolare che occupo in campo. E poi chi sta in panchina non si fa mai male”. Il suo rapporto con la città è solido, forte anche dei suoi trascorsi nelle giovanili della Fiorentina. “I tifosi viola sono fantastici. Chi non lo vive non può immaginare quanto sia fondamentale il loro apporto”. Prima dello stop che l’ha tenuto fermo per diverso tempo aveva costituito una coppia di ferro con il compagno di reparto Riccardo Montolivo, forse arrivato quest’anno alla sua definitiva consacrazione. “Un giocatore non ‘esplode’ - dice Zanetti - Riccardo è stato aiutato dalla squadra, così come lui ha aiutato i compagni. Quest’anno abbiamo fatto grandi partite, anche quando abbiamo perso. E Montolivo ha potuto dimostrare tutto il suo valore. Bolatti? Ha grandi qualità. È un nazionale argentino, è molto ordinato e intelligente tatticamente. Ancora non ha fatto vedere quello che sa fare – conclude il centrocampista - ma ha grandi margini di miglioramento”.

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CALCIOMERCATO/1. Mancano molte settimane alla sessione estiva, ma in casa viola si è già al lavoro

La squadra che verrà inizia a prender forma Cristina Guerri

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ancano ancora diverse settimane all’inizio del calciomercato estivo. Ma, in attesa di capire quali saranno gli scenari della prossima stagione, il diesse

viola Pantaleo Corvino è già al lavoro per costruire la Fiorentina che verrà. Il primo intento del direttore sportivo gigliato è quello di riuscire a trattenere a Firenze i pezzi pregiati della rosa attuale. A partire da Frey. Il portiere francese, giunto al quinto anno in maglia viola, è richiesto dalle big d’Europa. Bayern Monaco e

Il primo obiettivo è trattenere i big: Frey, Vargas e anche Mutu interessano a molti. Il sogno è Kolarov, davanti piace Pinilla

Manchester United sono le squadre che più di tutte hanno manifestato l’interesse per l’estremo difensore, che ha una clausola rescissoria di 18 milioni di euro. Due i nomi del possibile sostituto, nel caso in cui il francese lasciasse Firenze: Viviano e Amelia. Il primo è per metà di proprietà dell’Inter e da sempre è tifosissimo della Fiorentina. Il secondo, in rotta da tempo con il suo attuale allenatore (Gasperini), sarebbe felice di accasarsi alla Fiorentina. Piace, e tanto, anche Vargas. A chi? A Real Madrid, Inter, Juventus e Manchester City. Il costo del cartellino dell’esterno offensivo ruota intorno ai 20-25 milioni. E poi c’è il capitolo Mutu. Caso doping a parte, esiste una reale ipotesi che l’attaccante rumeno lasci in ogni caso la Fiorentina. A quel punto le due giovani leve di casa viola, Jovetic e Ljajic, dovranno farsi trovare pronte a sobbarcarsi il peso della sostituzione del Fenomeno. Sul piatto ci sono poi i rinnovi di Kroldrup e Gobbi. Con Munoz in arrivo, per il danese potrebbero prospettarsi scenari diversi da Firenze: il difensore, tra l’altro, piace molto in Grecia. Stesso destino anche per Gobbi, destinato a raggiungere molti ex viola (vedi Storari, Zauri, Semioli, Pazzini) alla Sampdoria. Per quanto riguarda le entrate, come già accennato, a giugno arriverà dall’argentina il giovanissimo Munoz. Il secondo rinforzo potrebbe arrivare direttamente dall’Olanda. Stando alle voci prove-

nienti dai Paesi Bassi, il ventiduenne esterno dell’Heerenveen, Roy Beerens, si è detto pronto a vestire la maglia viola. La sua valutazione è di circa 3,5 milioni. Serve poi trovare il possibile sostituto d Gobbi. Il sogno è Kolarov (Lazio), ma la

concorrenza (vedi Inter) per il serbo è tanta e agguerrita. Per l’attacco il primo elemento da tenere d’occhio è Pinilla, la rivelazione del campionato di serie B. In tal senso, la Fiorentina si sarebbe concretamente mossa con il Grosseto.

CALCIOMERCATO/2 Cinque anni di acquisti: il bilancio

Top e flop dell’epoca Corvino

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li ultimi in ordine cronologico sono stati Keirrison, Ljajic, Bolatti e Felipe. Troppo poco il tempo per poterli giudicare. Nei cinque anni di gestione corviniana, ne sono arrivati tanti di giocatori. Alcuni, anzi molti, hanno contribuito a portare la Fiorentina a un discreto livello europeo. Tanti i giovani di buona prospettiva esplosi sotto la gestione Prandelli. Come Jovetic: arrivato a Firenze da semisconosciuto, il montenegrino si è inserito nella scorsa stagione per poi esplodere quest’anno, soprattutto in Europa. Per non parlare di Gilardino, rinato con l’aria di Firenze dopo i malumori milanesi con la maglia del Milan. Prima di lui era toccato a Mutu. Caso doping a parte, il rumeno si è riscoperto Fenomeno dopo il licenziamento dal Chelsea e la breve parentesi con la Juventus. E Vargas? C’è

chi, dopo i primi mesi, lo aveva già etichettato come “bidone”. Poi il suo adattamento, tecnico e tattico sul campo e mentale nello spogliatoio lo hanno reso uno degli esterni offensivi più forti in circolazione. Ai tanti acquisti top, in questi cinque anni si è visto anche qualche flop. Il più rinomato è quello di Da Costa. Acquistato per 4,5 milioni di euro, il difensore portoghese, quando impegnato, non ha mai convinto. Per non parlare di Anthony Vanden Borre. Arrivato pieno zeppo di buoni intenti, il belga ha collezionato solamente otto presenze in campionato. È durata poco anche l’avventura di Castillo. Acquistato l’estate scorsa e per poi andarsene via a gennaio, ha fatto in tempo a segnare la sua unica rete contro il Bari, squadra in cui milita in questa seconda parte di /C.G. stagione.

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sport nel comune

DANZA. L’associazione sportiva Arcoballando ha da poco festeggiato il suo decimo compleanno

A Tavarnuzze ballerini si diventa Carlo Marrone

Dalla classica alla moderna e al jazz, passando per attività motorie come aerobica,

L’

yoga e pilates: tante le attività portate avanti dalla scuola, che non intende fermarsi qui. E intanto sempre più maschietti si avvicinano a questo mondo

Una dimostrazione di ballo

che cinquanta persone, noi preferiamo gruppi di pochi ginnasti che possono essere assistiti in maniera più efficace dai nostri insegnanti”, spiega. La primavera sarà una stagione intensissima. Il 30 maggio, al Saschall di Firenze, si terrà il saggio biennale dell’intera scuola: ogni classe porterà in scena una coreografia, mentre a giugno Arcoballando parteciperà alla manifestazione imprunetina più importante, lo “Scendo in piazza”, maniera semplice e immediata per mostrare a chi ancora non conosce l’associazione di cosa siano capaci le ragazze che la frequentano. Di maschietti ancora ce ne sono pochi, ma nell’ultimo periodo sempre più mamme tendono a iscrivere i propri figli alle lezioni di gioco-danza. Cavalcando la moda del canto coreografato, che sta impazzendo negli Usa grazie al telefilm Glee, da qualche mese ha preso il via pure un corso sperimentale di canto finalizzato al musical. Le ragazze iscritte hanno tra i dodici e i diciotto anni, e sperano di ingrandire il gruppo il più velocemente possibile. “Quest’inverno abbiamo avuto la possibilità di invitare ad alcune lezioni di danza moderna alcune signore affette dalla sindrome di down, ma non ci siamo fermati a questo: abbiamo anche organizzato una coreografia adatta e gliela abbiamo insegnata. E’ stata una esperienza nata in collaborazione con il gruppo di volontari di Tavarnuzze, che spero di ripeta”, conclude Silvia.

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associazione sportiva Arcoballando ha festeggiato nel 2009 il suo decimo compleanno, e non ha intenzione di fermarsi qua. Nata come centro di vita associativa, senza fine di lucro, si propone di promuovere e sviluppare attività sportive dilettantistiche, corsi di formazione per l’apprendimento della danza nelle sue varie forme. Le attività svolte all’interno delle tre sale dell’associazione sono adatte a ogni età, e gli iscritti sono circa trecento. I corsi che lo staff di insegnanti qualificati, coordinato dalle due direttrici Simona Gianfortuna e Silvia Del Carmine, svolge sono molteplici e vanno dalla danza classica, moderna e jazz fino ad arrivare alle attività motorie come l’aerobica, yoga e pilates. La disciplina per la quale la scuola ottiene maggiori riconoscimenti è la danza classica: l’associazione Arcoballando segue i programmi d’esame della “Imperial Society Of Teachers of Dancing”, pertanto gli allievi dei corsi più avanzati affrontano ogni anno un esame di qualifica con rilascio di diploma. Il gruppo del corso di Videodance, l’anno scorso, si è classificato come primo al concorso coreografico “OnStage”, e si appresta a difendere il titolo. A dispetto del nome il gruppo sportivo non è soltanto ballo: la condirettrice Silvia tiene molto ai corsi la ginnastica di dinamica posturale. “Molto spesso arrivano persone che convivono con il mal di schiena da anni e cercano un rimedio, grazie ai nostri corsi non dico che guariranno al cento per cento, ma ne trarranno di sicuro giovamento. A differenza delle grandi palestre dove un personal trainer deve seguire an-



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sport

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PALLANUOTO. Elena Gigli, portiere della Fiorentina e della Nazionale, lancia l’allarme

E la Waterpolo ora rischia di affondare Lorenzo Mossani

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a crisi della Fiorentina Waterpolo tiene ancora banco. L’allarme lanciato dal coach De Magistris non è un semplice campanello d’allarme, ma un vero e proprio grido a tutta la città. Purtroppo, nonostante sia l’ultima squadra del capoluogo ad aver conquistato campionato italiano e titolo europeo, la società di Giotti, conosciuta in tutto il mondo, sembra destinata a sparire. La crisi economica che ha colpito tutta Italia non sembra dare uno spiraglio alle società grandi “sportivamente” ma che non hanno mai avuto l’attenzione dei media e quindi non sono state considerate appetibili dagli sponsor. La conquista della Coppa Campioni e i continui duelli in acqua con l’Orizzonte Catania non sembrano essere serviti a nulla: la Fiorentina rischia di non scendere più in acqua a partire dalla prossima stagione. Nella sua breve vita la società gigliata ha conquistato nel 2003 lo scudetto cadetto. Nel 2005, acquistando il titolo del Certaldo, vola ai vertici della pallanuoto: quella squadra, allenata da Mancini,

aveva già le fondamenta per diventare uno dei setterosa più forti del mondo, infatti nel 2006 sfiora lo scudetto. Poi arriva la stagione magica: tra il 20 e il 22 aprile 2007 ha disputato e vinto la Final Four della Coppa Campioni di pallanuoto e lo scudetto: chapeau a tutta la rosa già allenata da Gianni De Magistris. La scorsa stagione si è classificata 3° in Coppa Campioni, competizione vinta dall’eterna rivale Orizzonte Catania, ed è stata vicecampione d’Italia. Nel 2009/10 queste magnifiche ragazze sono state chiamate in Europa a difendere il 10-9 conquistato a Firenze, ma hanno ceduto il passo al Vouliagmeni, squadra greca, con il risultato di 6-3, venendo così eliminate dalla Coppa Campioni, mentre in campionato sono prime davanti al solito Orizzonte Catania. Proviamo a capire, attraverso le parole di Elena Gigli (classe 1985), portiere della Fiorentina e della Nazionale, questo difficile momento. Elena, è difficile scendere in acqua con questi problemi economici? Assolutamente no. Cerchiamo di non

I problemi economici continuano: la squadra potrebbe non scendere più in acqua dal prossimo anno, magari dopo aver vinto lo scudetto. “Firenze aiutaci”

Elena Gigli in azione

pensarci, ma come per tutte le persone anche per noi uno stipendio è importante, è comunque il nostro lavoro: ci alleniamo da professioniste. Cosa potrebbe accadere alla Fiorentina? Di vincere lo scudetto e non scendere più in acqua dalla prossima stagione. Difficile da comprendere…

Ci siamo abituate. Firenze sembra quasi indifferente alla pallanuoto femminile, quando guardo gli spalti non nascondo una sorta di dispiacere, vincere senza pubblico per un atleta è una vittoria a metà. È cambiato qualcosa da quando avete iniziato ad oggi? Purtroppo no. Ho cambiato compagne

ma sempre ottenendo ottimi risultati, paradossalmente credo che ci fosse quasi più interesse all’ inizio: ribadisco, ci sentiamo abbandonate dai media come dal pubblico. C’è un difetto che toglierebbe alla pallanuoto femminile? Sì. Aver tolto le straniere: lasciarne solo una ha solo contribuito a livellare il campionato verso il basso. Non nascondo che il campionato di Serie A1 è di un livello medio-basso, anni fa certe squadre avrebbero militato in categorie inferiori. Le istituzioni vi stanno vicine? Sì e no. Ora sono arrivati finalmente degli aiuti, ma insufficienti per stare tranquilli: so che non siamo le sole a nuotare in cattive acque, quindi non chiedo la luna… C’è una soluzione? Vincere con la Nazionale e con il club per gridare a tutti che ci siamo. Vogliamo e dobbiamo avere più attenzione: non ci si può ricordare di noi solo ai Giochi Olimpici o il giorno dopo a una finale scudetto… Progetti per il futuro? Bella domanda: o giocare all’estero, dove siamo considerati sportivi come gli altri, o sperare in un rilancio della Fiorentina Giotti. Gli studi? Ero iscritta a Biologia, ma ho dovuta abbandonarla per concentrarmi sulla pallanuoto: ribadisco, questa è una disciplina che comporta sacrificio. Un appello? A Firenze: la Fiorentina ha bisogno di tutti, altrimenti affondiamo.

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AUTO STORICHE. La mitica corsa attraverserà Firenze sabato 8 maggio. Con un’importante novità

La Mille Miglia si veste di rosso Ferrari Simone Spadaro

Tavarnuzze-Bottai e il Galluzzo, e a quel punto la carovana storica punterà verso il centro di Firenze passando da via del Gelsomino, piazzale Galileo, via Nicolò Machiavelli, via Romana, ponte Santa Trinita, piazza della Signoria, piazza Duomo, piazza della Libertà, Ponte Rosso, via Bolognese, Vaglia-Cafaggiolo, passo della Futa e passo della Raticosa, entrambi passaggi storici per gli appassionati del volante, con le loro curve emozionanti. Poi l’innesto sulla Strada Regionale 65, ormai in Emilia-Romagna. Altra novità che spicca riguarda le prove cronometrate sui prestigiosi circuiti di Imola e Fiorano. Praticamente un omaggio della Formula Uno a questa corsa leggendaria, alla quale partecipano vetture strettamente legate al mondo delle corse su pista. “La qualità delle auto che parteciperanno all’edizione 2010 è davvero straordinaria – annuncia Sandro Binelli, segretario generale del Comitato organizzatore - l’appello fatto ai collezionisti perché fossero candidati modelli diversi di auto è stato accolto in pieno. Siamo riusciti a riunire un’ampia varietà di modelli che hanno corso la Mille Miglia storica e – conclude Binelli – abbiamo registrato un aumento nelle iscrizioni di auto che hanno realmente corso la Mille Miglia”.

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opo il successo del 2009 (quattro milioni di spettatori per le strade, una gara tesa fino all’ultimo, servizi sui media di tutto il mondo) torna quest’anno l’82esima edizione della Mille Miglia. La mitica “Freccia Rossa” che appassiona grandi e piccini lungo le vie delle città italiane da Brescia a Roma e ritorno, passando dalla Toscana e da Firenze. Un’edizione ricca di novità che, anche quest’anno, ha visto un boom di richieste, 1.400 domande d’iscrizione da tutti i continenti, per poter partecipare alla “corsa più bella del mondo”. La Mille Miglia 2010 si svolgerà dal 6 al 9 maggio, e presenterà una novità entusiasmante: il tributo Ferrari alla Mille Miglia. Centotrenta splendide Ferrari, dal 1958 ad oggi, costituiranno un omaggio che precederà in tutto il percorso le vetture in gara. La Mille Miglia 2010 diventa così ancora più spettacolare, creando un momento straordinario, sia in termini di appeal per il pubblico che di interesse per i media, con 505 auto d’eccezione (le 375 in gara e le 130 Ferrari) di collezionisti provenienti da tutto il mondo. Anche il percorso presenta diverse novità, come il passaggio a Sirmione, Casal Maggiore e Manerbio, e un ritorno al passato con le soste-pranzo a Urbino e Buonconvento, in provincia di Siena, ma anche il passaggio da Spoleto. Come ogni anno, la “Freccia Rossa” attraverserà Firenze e tutta la sua provincia sabato 8 maggio. Il percorso rimane inalterato rispetto alla scorsa edizione. I 375 equipaggi, provenienti da Siena, attraverseranno Barberino Val d’Elsa, Tavarnelle Val di Pesa, San Casciano,

CALCIO. Il 16 aprile al Galluzzo partita di solidarietà contro ex allievi delle scuole militari

Vecchie glorie in campo per il Meyer

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ecchie glorie del calcio ed ex allievi delle scuole militari, tutti insieme in campo per il Meyer. Il Club Italia master A.c., rappresentativa di ex calciatori con alle spalle una lunga militanza in Serie A, sarà al campo sportivo del Galluzzo, in via Biagini 3, il prossimo venerdì 16 aprile alle 18. Se la vedrà con una selezione dei diplomati alle quattro scuole militari italiane. Tutto il ricavato dell’incontro sarà devoluto alla Fondazione dell’ospedale pediatrico fiorentino. Ecco i nomi dei campioni che saranno sul prato del Galluzzo: Marco Ballotta e Andrea Pazzagli a difendere la porta; in difesa Luca

BASEBALL. Via al campionato con la fusione Fiorentina-Arezzo

Banca Etruria “batti e corri”

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i chiama Banca Etruria ed è la nuova realtà nel panorama del baseball toscano. Era, infatti, nell’aria da molto tempo, e già nel corso dei Mondiali svoltisi lo scorso settembre a Firenze se n’era parlato: la fusione tra Fiorentina Baseball e BSC Arezzo. Il campionato 2010 parte nel fine settimana del 10-11 aprile, e la Banca Etruria è stata inserita nel girone B della serie A nazionale insieme a Palfinger Reggio Emilia, Lanfranchi Collecchio, ComCor Modena, Rams Viterbo, Heila Rovigo, Sala Baganza, Acotel Urbe Roma, Anzio e Cus Messina. La federazione ha attuato una rivoluzione con la creazione delle cosiddette “franchigie” sul modello statunitense. Gli Yankees, ad esempio, giocano nella lega maggiore, ma nelle leghe minori hanno una serie di squadre affiliate dove possono pescare i migliori talenti da poter proporre in prima squadra. Al vertice del baseball italiano c’è l’IBL, ovvero l’Italian Baseball League, dove ci sono le società che lottano per lo scudetto: Grosseto, Bologna, San Marino, Rimini, Nettuno, Parma, Godo e Paternò. Scomparsa l’A2 ecco la serie A nazionale, dove giocherà anche la Banca Etruria. Il manager è Adolfo Borrel, ex Arez-

Pellegrini, la bandiera della Fiorentina anni ‘80 Celeste Pin, Roberto Mussi e Marco Lanna. Due ex viola a centrocampo: Lorenzo Amoruso e l’indimenticato idolo dei tifosi gigliati Giancarlo Antognoni, per l’occasione compagni di reparto di Alessandro Bianchi, Pasquale Domenico Rocco, Riccardo Maspero e Pietro Fanna. In attacco, ex bomber del calibro di Ruggero Rizzitelli, Massimo Agostini e il campione del mondo Francesco Graziani cercheranno di gonfiare la rete come ai bei tempi. Ospiti d’onore Antonio Cabrini, terzino della Juventus dal 1976 al 1989, e Giovanni Galli, portiere gigliato

SPECIALE RISTRUTTURAZIONE CHIAVI IN MANO

oggi a capo dell’opposizione in consiglio comunale. La rappresentativa degli ex allievi delle scuole militari avrà invece a disposizione 25 giocatori scelti tra i diplomati presso la Nunziatella di Napoli, la Scuola militare “Teulié” di Milano, la veneziana Scuola navale militare “Francesco Morosini” e la Scuola militare aeronautica “Giulio Douhet” di Firenze. Ingresso libero per i bambini fino a 11 anni, per tutti gli altri biglietto a 8 euro, ai quali si potrà aggiungere un’offerta libera. L’iniziativa è organizzata dall’associazione toscana degli ex allievi della Nunziatella insieme all’Audace Galluzzo. /Andrea Tani

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Pinto in una fase di gioco

zo. Il manager della Fiorentina, Marco Duimovich, avrà il ruolo di coordinatore. La squadra è composta dal lanciatore Perez, l’interbase Bindi, il prima base e lanciatore Cappuccini, il promettente Tiberi, il ricevitore Ciuppani e l’esterno Diaz (tutti ex Arezzo) e dall’esterno Andreini, il terza base Pinto, il ricevitore Sonnacchi, il seconda base Ristori, l’esterno Gozzini e l’esterno Cavallini (tutti ex Fiorentina). Non solo. Da sottolineare l’arrivo del lanciatore Bianchini, dell’esterno Di Mattia e del cubano Orexis Martinez nel ruolo di lanciatore. Si giocherà nel rinnovato stadio Cerreti a /Sim.Spa. Campo di Marte.

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da tutti forse perché non hanno fatto parte dell’RSU. Operai Seves appartenenti al Sindacato di Base

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SeveS, parlano GlI operaI Del SInDaCato DI BaSe Caro Reporter, siamo qui a scriverti, noi operai della Seves Spa di Firenze aderenti al Sindacato di Base, perché dopo la cassa integrazione straordinaria siamo diventati fantasmi, dove nessuno si vuole occupare di noi, se non in momenti quando si fanno gesti eclatanti, e poi stop. Siamo uomini e donne che abbiamo smesso di pagare mutui, bollette, affitti, pur di mandare i figli a scuola, pur di dare a loro una cultura fino a che sarà possibile. La cassa integrazione straordinaria per evento improvviso e imprevedibile è solo una toppa, e noi siamo ad aspettare un lavoro dignitoso per andare avanti con le nostre famiglie. E pur vero che il tema lavoro è uscito dall’agenda di tutti i politici, perché non si pensa più in grande, non più alla gente ma si pensa a cose più futili che né a noi né alle altre aziende servano. Il nostro impegno nella vita quotidiana è quello di far emergere con forza il pesante masso che sta sulle nostre spalle, è ora di ricominciare a parlare di lavoro, di giustizia e di libertà! La nostra azienda ha avuto sì una battuta d’arresto ma non crediamo che tutto si possa ricondurre ad una semplice lotta fra capitali. Il nostro dovere oggi e il nostro diritto, sono quelli di essere al centro del tema lavoro e di non essere più considerati come persone del girone C1 in quanto appartenenti a un sindacato di Base. Ogni volta che la stampa parla di noi, ne parla solamente quando vi è un sindaco di mezzo o il centro della politica di Palazzo Vecchio. Noi invece vorremmo essere i primi attori su questa scena drammatica, là dove si sta consumando la tragedia Seves. E’ in quest’ottica che noi scriviamo affinché si possa parlare di noi, di quegli operai dimenticati

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Aprile 2010

taBernaColI/1, la rISpoSta Del ComItato Spett. Redazione del giornale “il Reporter di Firenze” Questo grande patrimonio di arte e spiritualità che arricchisce Firenze, connotandola in un modo che non ha paragoni altrove per la sua ricchezza e rilevanza è, sì, esposto, assai più dei beni custoditi all’interno di edifici, alle ingiurie del tempo e della inciviltà pubblica, ma non assolutamente abbandonato all’incuria, come il vostro articolo pubblicato sul n. 17 dell’8 marzo u.s. con troppa leggerezza afferma. Esiste infatti da quasi vent’anni, presso l’Associazione Amici dei Musei Fiorentini, un Comitato il cui obbiettivo è appunto la tutela e la salvaguardia di questi monumenti. Di esso fanno parte, oltre a vari volontari dell’Associazione Amici dei Musei, rappresentanti delle Soprintendenze, del Comune, della Curia diocesana e dell‘Opificio delle Pietre dure, impegnati con dedizione e adeguata competenza professionale a individuare opportunità di intervento, reperire fondi, vagliare progetti, seguire le pratiche occorrenti per ogni singolo caso. Risultati: oltre 120 restauri condotti a termine dal 1991 ad oggi; - due importanti pubblicazioni ad essi relative: la prima, edita nel 2001, a cura di Bruno Santi; la seconda, a cura di Doretta Ermini e Chiara Sestini, presentata nello scorso febbraio presso l’Associazione Amici dei Musei; - numerosissimi articoli di stampa che plaudono al nostro operato; - un concorso che ha portato alla collocazione di opere di artisti contemporanei in tre edicole da tempo vuote. Ci permettiamo pertanto di rilevare una palese disinformazione alla base del vostro articolo (ad esempio, due dei tre tabernacoli riprodotti sono stati restaurati di recente, come testimoniano le targhe in ottone apposte accanto ad essi) e invitiamo un inviato di cotesta redazione a contattarci e magari visitarci per prendere atto della cospicua documentazione conservata nella nostra sede. Cordiali saluti La Presidente del Comitato (prof. Oretta Sabbatini) taBernaColI/2, le attIvItÀ Dell’aSSoCIazIone amICI DeI muSeI FIorentInI Gentile Redazione, in merito all’articolo da Voi pubblicato “Diamo voce ai tabernacoli fiorentini” di L.V. Zarrilli e G. Donnici desidero

evidenziare che le informazioni in esso contenute non tengono conto di una delle attività principali dell’Associazione Amici dei Musei Fiorentini. Esiste, infatti, un Comitato per il restauro e il decoro dei Tabernacoli che opera sul territorio da molti anni con ottimi risultati riconosciuti ed apprezzati dai cittadini e dagli Enti preposti alla tutela. Sono uscite anche alcune interessanti e documentate pubblicazioni sui restauri eseguiti che saremo lieti di donare alle biblioteche di Quartiere. In attesa di cortese riscontro nello spirito della migliore collaborazione, cordiali saluti, Carla Guiducci Bonanni taBernaColI/3, tra “SaCro e proFano” In vIa FIlIppIna

Salve, ho visto il Vostro articolo sui tabernacoli fiorentini, allego una mia foto (titolo: Sacro e Profano) su un tabernacolo in Via Filippina, zona Santa Croce. Distinti Saluti Alessio Novori BoBolI, GlI SpettaColI eStIvI e lo SpazIo per I BamBInI Gentile Redazione, mandiamo questa lettera con preghiera di pubblicazione: esiste un grande prato, bordato da platani, dove i bambini della zona possono correre e giocare in pace e al sicuro, respirando aria buona. Questo incanto si trova nel Giardino di Boboli vicino all’ingresso di Porta Romana. Ma purtroppo per quattro mesi l’estate smette di esistere, perché ai bambini si sostituiscono le impalcature; all’allegro cinguettio dei piccoli e degli uccelli si sostituiscono i martelli e i rumori del cantiere - e tutto questo per poche serate di spettacoli che impediscono la pace degli abitanti vicini, creando un caos di macchine in cerca di parcheggiare. E dopo, a festa finita, il prato è devastato e quando avrà ripreso un p’ del suo aspetto normale sarà

tempo di ricominciare a distruggerlo e sacrificare di nuovo i bambini. Non sarebbe possibile trovare un luogo più idoneo per gli spettacoli? Per esempio le Cascine? Perché i cittadini più indifesi devono essere i meno protetti? Genitori e nonni di Porta Romana a propoSIto Del SemaForo DI lunGarno ColomBo Un semaforo sbagliato e pericoloso. Il semaforo situato alla fine del lungarno Colombo e all’inizio del lungarno Aldo Moro, incrocio a T con via Marco Minghetti, è sbagliato e pericoloso. Il suddetto semaforo dovrebbe essere istallato prima dell’incrocio e di tipo doppio, con la segnaletica per chi va dritto e quella per chi va a destra. È certo che gli incidenti sono di responsabilità di chi non volesse sistemare la situazione. In questa medesima, e lo faremo fino alla nausea, segnaliamo ancora la situazione grave di via Faenza, tratto via Nazionale-piazza del Crocifisso: lì, causa traffico, la sosta selvaggia e le condizioni paurose del fondo stradale e la mancanza di marciapiedi piccoli e sconnessi porteranno a fatti incresciosi, di cui qualcheduno dovrà rispondere. Lettera firmata “pIan DI meloSa, aSFalto Da SIStemare” Gentile Redazione, ho conosciuto Il Reporter solo ora perché mi sono domiciliato a Pian di Melosa lo scorso settembre, altrimenti avrei scritto prima. Orbene, alcuni anni fa qui a Tosi e Pian di Melosa hanno rifatto fognature e acquedotto buttando all’aria le strade. Strade che non tutte sono state ripristinate in modo decente, specialmente al tornante (che viene chiamato piazza) dove c’è il distributore di benzina e la banca la strada è in uno stato pietoso e quando ci si passa, anche andando a passo d’uomo, è uno sconquasso tale che ad avere una bottiglia di latte si farebbe il burro. Ebbene sarebbe il caso di invitare il Comune affinché provveda a sistemare l’asfalto o, se non è compito suo, faccia i dovuti passi presso chi di dovere affinché provveda al più presto. Cordiali saluti Andrea Caredio ponte a Greve, I GIarDInI e le StrISCe peDonalI Gentile redazione, sono indeciso se scrivere o meno perché non so se pubblicate tutto, però io ci provo e vi ringrazierei se lo faceste, anche per far sentire le nostre voci agli amministratori pubblici. Abito nella zona del Ponte a Greve dal 1974, quando ancora c’erano solo campi ed orti, per gli anziani e per i ragazzi non c’era-


lettere

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invia la tua segnalazione alla nostra redazione redazione@ilreporter.it

prio sbattere la faccia in terra noi anziani? Grazie per quello che potrete fare e cordialmente vi saluto, Velleda Valobra CaSa DI Dante, “CHe FIne Ha Fatto la CanCellata?”

vIa BaraCCa e la SoSta SelvaGGIa Via Baracca è un cantiere che è fermo e stagnante da 2 settimane per lavori, ma niente ferma la sosta selvaggia delle auto, perfino in seconda fila, all’incrocio di via del Barco. È mai possibile che ogni mattina per andare al lavoro si formino code infinite a causa di coloro che si fermano a far colazione???? Non è civile e non c’è volontà di trovare una adeguata soluzione. È vergognoso!!!! Lettera firmata Lettera firmata

Caro lettore, purtroppo il problema della sosta selvaggia non riguarda solo via Baracca, strada dove forse le conseguenze di questo malcostume nostrano si fanno sentire più che altrove per l’alto numero di auto che ogni giorno vi transitano. Ma se si tratta di un problema di cui non è difficile accorgersi – è sufficiente un breve spostamento in città per imbattersi in almeno qualche caso del genere – altrettanto facile non è, o almeno non sembra essere, la sua soluzione. Perché, vista (purtroppo) l’entità del problema e l’alto numero di strade che contemporaneamente, ogni giorno, interessa, è assolutamente impossibile pensare che i vigili urbani possano essere simultaneamente ovunque la sosta selvaggia si “manifesti” per risolvere la situazione. E, come emerge dagli articoli sulla questione pubblicati sia in passato che su questo numero (quartieri 3 e 4) de Il Reporter, le stesse istituzioni riconoscono (e d’altronde come non farlo) l’esistenza del problema, non nascondendo le difficoltà esistenti nel risolverlo. Perché se i controlli delle forze dell’ordine per le strade devono esserci – e forse dovrebbero anche essere intensificati, per quanto possibile – di modo che i cittadini si sentano tutelati anche contro la maleducazione e i comportamenti scorretti delle altre persone, altrettanto importante è un cambiamento nella mentalità e negli atteggiamenti degli automobilisti. Che spesso, lasciando l’auto in sosta dove non si può solo per pochi minuti, per comprare il giornale o per “fare colazione”, come dice lei, non pensano di far niente di male e di non danneggiare nessuno. E se in qualche caso questo potrebbe anche essere vero, il risultato è che poi ogni singolo automobilista, nel momento del “bisogno”, si sente legittimato a lasciare il proprio mezzo in sosta vietata perché “lo fanno tutti”. E questa è un’abitudine a cui deve essere messa la parola fine. Semplicemente perché, in una città (come Firenze) dove le auto sulle strade aumentano di giorno in giorno, anche una sola vettura in sosta vietata può causare code e nuovi problemi per un traffico che, di problemi, ne deve affrontare già molti. E questo non è giusto. Matteo Francini

no giardini. Quando fu costruito l’asilo fu chiesto all’allora presidente di quartiere Cruccolini di avere un pezzettino di giardino, ma il solerte presidente rispose: “Non possiamo fare un giardino anche con solo panchine vicino all’asilo poiché i bambini dell’asilo vedendo altri bambini con le nonne starebbero male”. Negli anni sono arrivati i giardini grazie ai privati. Ma poi è arrivata la Coop ed allora hanno pensato bene di fare un bel vialetto con delle panchine, prendendo un pezzo di giardino dell’asilo, per collegare la Coop a via Bugiardini, perché ora i bambini anche vedendo altri bimbi con le nonne o le mamme a giocare nel vialetto o sulle panchine non ci stanno male. Altro appunto che gradirei fare sono le strisce pedonali di via Bugiardini davanti alle scuole e all’asilo: le strisce pedonali praticamente non esistono quasi più, ma è stato pensato bene di fare un dosso con le strisce pedonali di fronte al passaggio per andare alla Coop, forse i nostri amministratori sono più attenti alla Coop che alla sicurezza dei bambini. Grazie per la vostra gentilezza.

GlI aBuSIvI e I CommerCIantI Del Centro Come mai la nuova giunta comunale aveva promesso che i vari tappetini in centro sarebbero scomparsi e invece sono aumentati, più di prima? Possibile che non si riesca a fare una bella pulizia come da molto tempo sono riusciti a fare le vigilesse (in particolar modo) e i vigili di Siena? Via gli abusivi e i clandestini, il povero commerciante onesto è costretto a chiudere i battenti per colpa loro, occorre fare rispettare le leggi che già ci sono altrimenti qua diventa una burla e basta!!!!!!! Angelo le BuCHe DI vIa aGoStIno DI DuCCIo Leggo sempre con un certo interesse il vostro giornale Reporter. Sono a domandarmi se voi riuscirete a far rifare la strada ed i marciapiedi di via Agostino di Duccio, ove vi sono delle buche incredibili. Non basta mettere i cartelli marciapiede dissestato - come hanno fatto in via Maso di Banco e nessuno è venuto a sistemarlo. Ma dobbiamo pro-

Recentemente sono andato a La Società delle Belle Arti –Circolo degli Artisti “Casa di Dante” per partecipare all’inaugurazione della Mostra “MacchiaioliPost Macchiaioli, Novecentisti”. Era qualche tempo che non andavo in Via Santa Margherita, e da vecchio fiorentino (anche se ora abito in provincia) con mio grande stupore non ho visto più quella bellissima cancellata che attraversava e ornava tutta la piazzetta antistante la Casa di Dante, ne delimitava in un certo modo l’accesso, ora è totalmente in balia delle esigenze fisiologiche della gente che vi passa. Ma che fine ha fatto la cancellata? In terra fra le pietre e agli angoli delle due facciate, si vedono ancora benissimo i segni dove era collocata, mi hanno detto che è stata tagliata e tolta per facilitare i lavori di ristrutturazione della “Casa” stessa, ma i lavori sono finiti da diversi anni, ma non è stata rimessa più al suo posto. Avrà fatto la fine delle “pietre” di Piazza della Signoria? Perché su quelle “pietre” una cancellata così bella ci starebbe proprio bene. Peccato, un altro pezzo di Firenze è scomparso! Piano piano non rimane nulla, solo il ricordo. Grazie, Mauro Barbieri “GuaStI alla CarrozzIna, QuantI DISaGI per un DISaBIle” Spett.le Redazione, vorrei segnalare i disagi che un disabile incontra quando si guasta la carrozzina elettrica, avuta in dotazione dalla ASL. La carrozzina elettrica aveva bisogno di nuove batterie. Dalla ASL di mia appartenenza mi è stato spiegato che dovevo andare dal mio medico di famiglia e richiedere un’impegnativa per una visita fisiatrica. Per me? Chiedo. No, per la carrozzina, affinché il fisiatra potesse giudicare come intervenire. Dopo aver avuto dal mio medico il certificato richiesto, tramite CUP cerco un fisiatra da far venire al mio domicilio per “visitare la carrozzina”, ma dato che occorreva molto tempo, decido di fare una visita normale presso un ambulatorio,

facendo portare la carrozzina da un’altra persona. Dopo aver fissato la visita all’ambulatorio il fisiatra, fortunatamente senza guardare la carrozzina, che è rimasta in macchina, prescrive i codici per le nuove batterie. Con questa prescrizione si ritorna all’ASL, si lascia all’ufficio di competenza e si attende l’autorizzazione per farla riparare presso un’officina convenzionata. Quest’autorizzazione arriva dopo tre settimane. Ritorno all’ufficio ASL che mi rilascia anche un elenco delle officine convenzionate, dove far fare l’intervento. Scelta l’officina, portato la carrozzina, passa un’altra settimana. Finalmente la ritiro, ed è funzionante. Ma non è finita qui. Devo portare un numero imprecisato di fogli al precedente fisiatra per il collaudo, altrimenti dopo 60 gg. le spese sono a mio carico, e riportare gli stessi una volta timbrati e firmati all’officina che ha fatto la riparazione. Quindi di nuovo medico di famiglia per prescrivere una visita fisiatrica, nuovo appuntamento col solito fisiatra, nuova perdita di tempo per un timbro e una firma, per poi riportare tutta la documentazione timbrata, firmata ed approvata all’officina che ha fatto la riparazione. Tempo occorso per sostituire le batterie per la carrozzina elettrica, due mesi, persi tra uffici, ambulatori, collaudi, firme, timbri, oltre al tempo, una settimana, per la sostituzione delle stesse. Tutta questa burocrazia è veramente una cosa abominevole, specialmente se attuata nei confronti di disabili e di chi li accompagna. Le cose semplici a quanto pare l’ASL non le sa fare e invece di facilitarle le complica, non tenendo conto delle condizioni e delle difficoltà dei soggetti interessati. Grazie per l’attenzione Un disabile disgustato vIlla voGel, “Servono poStI auto rIServatI” Spett.le redazione, con l’inizio della prossima stagione estiva il parco di Villa Vogel sarà sempre più frequentato non solo da giovane mamme con i loro pargoli, ma anche da persone anziane spesso in difficoltà nell’ambulazione. Sarebbe opportuno, secondo il mio parere, di segnalare nella piazzetta di fronte al parco, in via Vittorio Corcos, uno o due posti macchina riservati ai disabili, poiché la piazzetta in pratica è sempre occupata da altre macchine, specialmente da quando in via Corcos si sono insediati vari uffici nel nuovo blocco, alcuni anni or sono contestato dai residente in via Vittorio Corcos. Cordialmente Luciano Bonaccorsi


segnalazioni a redazione@ilreporter.it

SpettaColI Fiorello Show 23 e 24 aprile Mandela Forum A grande richiesta lo spettacolo dello showman siciliano raddoppia anche ad aprile e alla data di venerdì 23, si aggiunge quella di sabato 24. La carica dell’artista, la musica, i monologhi e l’improvvisazione, assieme ad un allestimento dal forte impatto visivo, hanno entusiasmato gli oltre 12.000 spettatori che hanno assistito alle precedenti serate a Firenze, facendo pervenire numerose le richieste di replica. Anche ad aprile il sipario del Fiorello Show Tour si aprirà al Mandela Forum, ed il ritorno dello showman sarà un’opportunità in più per tutti coloro che non sono riusciti ad acquistare i biglietti nelle prime date. Con la regia di Giampiero Solari, Fiorello sarà accompagnato ancora una volta sul palco dal maestro Enrico Cremonesi e la sua band, per fondere spettacolo e divertimento in oltre due ore di puro show. Gli autori del Fiorello Show Tour, oltre allo stesso Rosario Fiorello, sono: Francesco Bozzi, Riccardo Cassini, Alberto Di Risio e Federico Taddia, con la collaborazione ai testi di Pierluigi Montebelli. a teatro Le Conversazioni di Anna K Dal 13 al 18 aprile Teatro della Pergola Le Conversazioni di Anna K. attingono dalle Metamorfosi di Kafka senza voler essere l’adattamento teatrale di uno dei più perfetti ed emblematici racconti del Novecento. Anna è l’anziana vedova che la famiglia Samsa assume come donna tutto fare dopo quanto accaduto a Gregorio. Una figura appena accennata ma puntuale in vari snodi del racconto. Ed è proprio questa “presenza sottintesa” che rende affascinante l’ipotesi di assumerla come punto di osservazione per l’intera vicenda. Così la vedova Anna, senza un cognome

precisato, diviene obbligatoriamente Anna K. e, da figura marginale, assume un ruolo di protagonista. Favole 29 e 30 aprile Teatro Puccini Le favole di Perrault, Beaumont e De Brunhoff interpretate e riadattate dal grande interprete toscano sul palcoscenico del Puccini. Queste favole, che formano il tesoro della tradizione popolare, mostrano intrecci analoghi ai racconti di Straparola e Basile. Esse hanno avuto fortuna in ogni tempo, passando dalla tradizione orale alla letteratura scritta e da questa sfociando nella letteratura teatrale, fornendo così fonte di ispirazione a musicisti illustri come Ravel e Prokof’ev. Anche la vicenda di Giulietta e Romeo, una delle perle shakespeariane, è desunta dalla novellistica nostrana, da Bandello appunto, in cui le note tragiche di stemperano nell’incanto fiabesco dell’immortale destino amoroso. ConCertI Mario Biondi 27 aprile Teatro Verdi E’ partito dal Teatro degli Arcimboldi di Milano lo “Spazio tempo tour” di Mario Biondi che toccherà i principali teatri italiani. I concerti seguono l’uscita del suo ultimo album di inediti “If” (uscito il 6 novembre) e già doppio disco di platino con oltre 150.000 copie vendute. A tre mesi dall’uscita, il disco della voce black della musica italiana conquista nuovamente il podio della classifica dei dischi più venduti della settimana posizionandosi al 2° posto della Music Charts - GfK Retail and Technology. Litfiba 16 e 17 aprile Mandela Forum “La voglia di salire sul palco insieme e fare dei concerti è inarrestabile!” Così dichiarano Piero Pelù e Ghigo

Renzulli, protagonisti di una delle più belle storie della musica italiana che nella prossima primavera suoneranno di nuovo insieme. Il 2009 è l’anno della reunion della più importante rock band italiana, i Litfiba di Piero Pelù e Ghigo Renzulli. Una reunion che nasce da una forte esigenza artistica, che guarda al futuro e che rimane fortemente ancorata al proprio passato. Dopo una separazione a cui hanno fatto seguito anni di lento riavvicinamento,umano e artistico Piero Pelù e Ghigo Renzulli torneranno insieme con quattro potenti concerti. Un live, frutto di esperienza raccolta in anni di concerti in tutto il mondo con canzoni che sono la storia del rock. le moStre De Chirico, Max Ernst, Magritte, Balthus. Uno sguardo nell’invisibile Fino al 18 luglio Palazzo Strozzi Il centro gravitazionale dell’esposizione è costituito da un nucleo di capolavori del periodo metafisico di Giorgio de Chirico (1909-1919). Traduzione pittorica della sensibilità e della particolare concezione della vita maturata dall’artista attraverso la lettura di Nietzsche, la poetica metafisica viene riconosciuta come l’espressione dello stato d’animo di un intero secolo. Alienazione e solitudine. Senso di abbandono, isolamento, inquietudine e disperazione: De Chirico approda alla raffigurazione avant lettre del “grande silenzio” generato dal primo conflitto bellico. Pregio e bellezza. Intagli e cammei dei Medici Fino al 27 giugno Palazzo Pitti Inserita nel calendario delle mostre del 2010, Un anno ad arte, la mostra dedicata ai cammei è uno sguardo affascinante sul processo di riscoperta dell’antico che caratterizzò il Rinascimento. A partire dalla prima metà del XV secolo cammei e intagli

A LUCCA

Muresan, un rumeno contro mercificazione e falsi miti R

educe dalla Biennale di Venezia, il rumeno Ciprian Muresan arriva a Lucca con una personale studiata su misura per il luogo in cui prende vita. E’ la ex-chiesa di San Matteo, sede lucchese di Prometeogallery di Ida PIsani, a fare da proscenio ideale a “The unbelonging”, mostra, che affronta il passaggio del tempo nella storia della cultura, la proprietà e la classificazione dei simboli e l’erosione dei rituali. Muresan invita attraverso le sue opere a riflettere sul nostro destino collettivo, a immaginare e creare un futuro, macro temi che l’artista mette volutamente sotto la lente di ingrandimento. In occasione della sua terza mostra nelle gallerie di Ida Pisani (le altre due si sono svolte nella sede milanese) l’artista presenta un video e due installazioni. Il primo è una ri-

proposizione della cerimonia del battesimo come viene celebrato nella chiesa ortodossa (vedi foto a fianco, ndr) ma arricchito di alcui dettagli che ipnotizzano e destabilizzano lo spettatore, come , ad esempio, il personaggio che impartisce il sacramento al bambino, un omone vestito da Babbo Natale. Un racconto sui geniris della mercificazione, che l’artista ripropone anche in un altro lavoro, dove compare un carrello da supermercato pieno di copie de Il Castello di Kafka. L’ultima installazione ripropone il tema del libro, questa volta impoverito della rilegatura, come a simboleggiare una vandalizzazione controbilanciata dall’arricchimento di alcuni disegni inseriti tra una pagina e l’altra. Fino al 30 aprile. www.prometeogallery.com

furono ricercati con fervore da papi, principi e cardinali, scatenando in alcuni casi aspri conflitti tra estimatori, pronti a spendere cifre molto elevate pur di aggiudicarsi il pezzo desiderato.. Gerhard Richter e la dissolvenza dell’immagine nell’arte Fino al 24 aprile Centro per l’arte contemporanea Strozzina Organizzata in collaborazione con la Kunsthalle di Amburgo, l’esposizione mette a confronto il lavoro di Gerhard Richter, uno dei più importanti artisti della seconda metà del Novecento, con quello di sette artisti contemporanei, legati da una profonda sfiducia nei confronti dell’immagine come veicolo di verità. Il tema dell’esposizione è la dissoluzione dell’immagine, e si pone come ideale continuazione di Realtà Manipolate, che ha esplorato la relazione esistente tra la realtà e la sua rappresentazione mediante la fotografia e il video. Gerhard Richter, uno dei pionieri nel portare all’estremo la dissoluzione sia della figura che della tecnica pittorica stessa, dipinge sopra fotografie originali o usa una particolare tecnica di pittura sfocata SaGre Sagra del tortello 10 e 11 aprile Scarperia (Fi) Due giorni di festa con i piatti tipici del Mugello. Sulla tavola antipasti, sughi di carne e gli immancabili tortelli di patate. Sagra del ciambellino 11 aprile Rigomagno (Ar) Grande festa per il tipico ciambellino (dolce tipico di Siena e Arezzo) che viene distribuito gratuitamente nelle strade della città con un sottofondo di canti e balli che vanno avanti dalla mattina fino a sera inoltrata.

NIGHTLIFE L’EVENTO

L’underground sbarca in città

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opo i grandi successi a livello internazionale, Spex mc (voce principale degli Asian Dub Foundation) e il grande dj Vader, sono pronti per un nuovo entusiasmante live show. L’appuntamento è fissato per venerdì 16 aprile da mezzanotte in poi al Viper Theatre (via Lombardia - Firenze) Da quando la collaborazione con ADF è finita, Spex mc ha fondato il progetto drum’n’bass “Invasian Krew Killah” e pochi mesi ha mandato in delirio le folle di tutta Europa insieme a dj Vader. La loro tournee ha toccato Francia, Spagna, Croatia, Romania, Italia, Slovenia e Australia. Nessuno può rimanere indifferente all’impatto scenico di Spex mc e delle sue incredibili performance caratterizzate da un flow veloce, ritmico e preciso. Assieme a dj vader, uno dei dj piu bravi al momento, danno forma a una delle piu richieste collaborazioni sulla scena. Il loro set varia dalla jungle/d’n’b, grime, dubstep, al raggae hip hop tenuto a ritmi serrati per due ore di show. L’evento è organizzato da Planet Bass, gruppo composto da Numa Crew, Nuclear Child e Marco Pintucci.


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VALDISIEVE SIECI ,nel verde, stupenda villetta terratetto libera su 3 lati con bel giardino di 800 mq; composta da cucina, sala pranso sala con camino, 3 camere, 2 bagni, cantina, lavanderia e garage. Perfetta e super accessoriata € 690.000,00 ☎335 7678437 SIECI Meravigliosa villa indipendente libera su 4 lati circondata da giardino composta da cucina abitabile con sala pranzo, salone, 3 camere, 3 bagni, oltre studio e 4a camera in mansarda. Completano la proprietà cantina, lavanderia, garage/taverna e bellissima terrazza a tasca. Oggetto di grande fascino perfette condizioni.possibilità di divisione € 790.000,00 ☎335 7678437

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